CENACOLO DEI COGITANTI |
Stop alla fuga di
"cervelli" e fondi per farli ritornare
( da "Stampa, La" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: E che promuovere il «controesodo»
dei cervelli in fuga sia fondamentale per rilanciare ricerca ed economia ligure
lo dicono i numeri: oggi, infatti, su cento talenti che vanno a specializzarsi
all'estero, solo uno ritorna nel Paese d'origine.
Con la "cacciata dei
baroni" in pensione 100 docenti
( da "Stampa, La" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La nuova disposizione riguarda
oltre 100 docenti nel Nord-Ovest. Fa eccezione Aosta: «Siamo tutti giovani - fa
sapere l'università - il più vecchio ha 50 anni, nessuno andrà in pensione».
Sono otto su 396, invece, all'«Avogadro» dove circolano anche voci di ricorsi
contro la decisione del Senato accademico.
Asti perde Economia e
punta sugli enologi ( da "Stampa,
La" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Stando ai criteri della legge sui
"requisiti minimi", non abbiamo abbastanza docenti per tenere in
piedi i corsi decentrati - ha spiegato il preside di Economia -. Per Asti però
abbiamo una proposta: un corso di Economia "astigianizzato", che si
occupi in particolare della gestione di un'azienda vitivinicola e del marketing
dei prodotti agricoli».
Conferenze
all'osservatorio di Gorgo fra Galileo e altri mondi possibili
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Claudio Berselli, docente di
informatica all'Università di Modena, che tratterà di "L'astronomia
nautica negli anni delle grandi esplorazioni", mentre il 22 maggio il
prof. Maurizio Francesio, già docente di fisica nei licei, parlerà di "La
distanza degli astri: come si può misurare, che cosa si trova".
I migliori chef di domani
( da "Stampa, La" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: preparazioni che docenti e studenti
dell'ultimo nato tra gli istituti professionali alberghieri di Torino hanno
presentato al concorso «Champagne e cucina regionale italiana», sfida che ha
visto i nostri imporsi su 170 scuole concorrenti. Il concorso è stato bandito
per il 5° anno dal Centro Informazioni Champagne che rappresenta in Italia il
Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne,
Caso Europa 7. La beffa
delle frequenze già occupate al vaglio della Commissione europea. Ne parliamo
con Ottavio Grandinetti ( da "Articolo21.com"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Diritto
dell?informazione all?Università di Udine e legale di Europa 7, per conoscere a
questo punto come Europa 7 potrà riuscire a far rispettare la sentenza del
Consiglio di Stato e veder riconosciuti i propri diritti. “Sono state inviate
due denunce alle autorità europee, ovvero ai commissari Kroes per la
concorrenza e Reding per società dell?
il dibattito
( da "Cittadino, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: politico e docente di sociologia
presso l'Università di Milano, hanno discusso con il pubblico di Costituzione e
di come il testo alla base della nostra Repubblica possa essere, ancora,
fondamento del suo futuro. La Carta è stata raccontata come un qualcosa che
meriti di essere protetto e amato, unica possibile garanzia e custodia della
libertà di tutti noi:
La struttura del Museo
della stampa di Lodi è scaturita da una "follia" e da un'idea utopica
del suo principale ideatore, Andrea Schiavi
( da "Cittadino, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: In visita alla casa di Gutenberg n
Dirigenti e docenti dell'istituto tecnico e commerciale "Agostino
Bassi" di Lodi hanno pensato bene di andare alla scoperta di un luogo
insolito, il museo della stampa e stampa d'arte a Lodi, che sembra aver tutte
le carte in regola per giocare un ruolo importante nel campo didattico e
diventare così un partner prezioso per il mondo della scuola.
Il ricco gergo degli sms e
il diminutivo indicativo ( da "Giornale
di Brescia" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Linguistica italiana
all'Università di Firenze, l'amore degli italiani per il telefono cellulare:
«Non per nulla - mi dice - siamo non solo il Paese del mondo dove questo
apparecchio è più diffuso, ma l'unico popolo che lo chiami
"telefonino", così come "sms", acronimo per "short
message service",
Fondazione Cassamarca, la
mannaia: -50% alle controllate ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: imperio ai pagamenti dei professori
dell'università di Padova e Venezia. «Abbiamo già fatto la nostra parte per le
sedi, la congiuntura attuale non ci consente di sborsare più altre risorse per
i docenti - ha detto De Poli - non ce l'abbiamo con nessuno, anzi, le
università sono sempre il nostro primo riferimento, ma proprio non ci sono
fondi in questa fase.
Fra le attività promosse
dal comitato barese dell'Aiesec stamattina alle 10, nella Facolt&...
( da "Leggo" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: nel quale sarà affrontato il
discusso tema della fuga dei cervelli. Inoltre dal 24 al 26 aprile si svolgerà
un "Reception weekend" che ospiterà in Puglia ragazzi Aiesec di altre
nazioni, per far conoscere loro la terra, i prodotti e le tradizioni regionali.
Prevista anche una serata finale di scambio tra partner e studenti con la
premiazione dell'idea vincitrice del bando "
imprenditoria femminile:
domani premiate due giovani universitarie
( da "Mattino di Padova, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Alla cerimonia di domani saranno
presenti anche i membri della giuria che era composta da docenti e
imprenditori: Saveria Chemotti, delegata del Rettore per le politiche e gli
studi di settore; Cesare Dosi, preside della facoltà di Economia; Gianpiero
Dalla Zuanna, preside della Scienze statistiche; Flavia Ursini, presidente del
corso in Scienze della comunicazione;
aziende ospedaliere, parte
il confronto ( da "Centro,
Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per la preside l'avviamento delle
due aziende è determinante per la sopravvivenza delle due università, in
particolare le facoltà di Medicina e Chirurgia, che dovranno essere
ridimensionate se non avranno la possibilità di assicurare agli studenti
l'attività didattica e di formazione e ai docenti l'attività di ricerca e di
assistenza.
precari, scatta l'allarme
a medicina - ottavia giustetti ( da "Repubblica,
La" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: giovanissimi e abbasserebbero i
rating di valutazione internazionale delle università. Questi punteggi, sono
infatti stabiliti sulla base di diversi fattori e uno degli elementi più
importanti è rappresentato proprio dall´età media di ricercatori e docenti.
L´idea sarebbe perciò di aspettare le prossime decisioni di governo e poi,
anziché convertire gli attuali contratti atipici,
prassi medica e persona
( da "Nuova Sardegna, La"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Bioetica all'Università
Cattolica del Sacro Cuore di Roma. «Consapevoli del fatto che una medicina che
vuole considerarsi veramente umana deve mettere al centro la persona abbiamo
pensato come A
di Filippo Cavazzoni La
coperta è corta, e non si sa più da quale parte tirarla
( da "Riformista, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: lasciando a loro carico la ricerca
di un sostegno privato di un ammontare almeno equivalente, senza il quale la
somma non può essere versata. Tale sistema consente di stimolare il sostegno
privato attraverso quello pubblico, evitando che esso vi si sostituisca.
Esistono però altri modi di erogare i sussidi.
aci il 5 marzo l'ufficio
del pra resterà chiuso al pubblico dalle 12 alle 14,30 per asemblea. ...
( da "Nuova Sardegna, La"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Sassari, sul tema:
«Sassari e la sua struttura urbana», info: 079-980957 e 079-2826119. Liceo
Azuni Il dirigente scolastico del Liceo ginnasio Azuni invita il personale
docente e Ata, che ha prestato servizio, con contratto di supplenza breve e
saltuaria nell'anno
cartesio nel dibattito
attuale ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La relazione del professor Signore,
che è docente di Filosofia Morale e componente del Centro di Studi su Descartes
e il Seicento presso l'Università di Lecce, presenterà la figura e il pensiero
di Cartesio, matematico e filosofo francese (1596-1650), che inaugura il metodo
della riflessione scientifica moderna.
Ateneo, marzo di cultura
( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Preziosi frammenti di vita:
soffitti lignei dipinti a Brescia e nel territorio fra metà Quattrocento e
primo Cinquecento. Ricerche e novità»; venerdì 20 marzo, Sergio Onger, docente
di Storia dell'Economia all'Università di Brescia, intratterrà su
«L'Esposizione internazionale di applicazioni dell'elettricità del 1909».
RUDY GADDO Il momento
delle mezze misure è finito ( da "Adige,
L'" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 9 euro di fondi europei raccolti
nel 2007 per ogni docente di ruolo, infatti, Trento è recentemente risultata
prima università italiana in questa particolare classifica, secondo il Corriere
della Sera, mentre Il Sole 24 ore l'ha invece classificata come terza,
includendo però nel confronto anche piccoli atenei specialistici.
"el dorado",
l'immigrazione vista dai ragazzi ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di alcuni docenti, del sindaco di
Cervignano Pietro Paviotti e dell'assessore comunale alle politiche sociali
Federica Puglisi. All'interno del video vincitore, spiega la professoressa
Luisa Contin, referente per l'educazione interculturale dell'istituto Einaudi
di Palmanova, i ragazzi hanno intervistato un loro compagno di classe,
il futuro della città:
mattoni, mattoni e ancora mattoni - stefano pareglio *
( da "Repubblica, La"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblicato di recente da un gruppo
di docenti del Politecnico. Tra i molti spunti, colpisce l´esito deludente
degli strumenti negoziali. Introdotti per assicurare flessibilità, sono stati
largamente impiegati per modeste o banali lottizzazioni. Numeri alla mano,
hanno generato una scarsa utilità pubblica rispetto al corrispondente vantaggio
privato.
I giovani creativi russi
chiamati dall'Università di Udine a immaginare il mondo dopo il crollo
dell'economicismo ( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il Laboratorio di ricerca e pratica
pubblicitaria dell'università di Udine che ha scelto come prima tappa la
Federazione Russa, «un Paese - spiega Giovanni Lunghi, responsabile di Adlab@go
e docente al corso goriziano di Relazioni pubbliche - in cui le accelerazioni
storiche ed economiche contemporanee hanno mostrato un'evidenza maggiore».
"imparate la chimica
cucinerete meglio" - mariella tanzarella
( da "Repubblica, La"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della Statale, smaschera in
un libro con la scienza alcune regole applicate ai fornelli Il rame non va bene
per le fragole, lo zucchero serve alla frittura MARIELLA TANZARELLA La cucina è
una scienza esatta? La domanda si pone leggendo un libro firmato da due autori
milanesi, Stefano Colonna, docente di chimica organica in Statale,
LE PUBBLICHE ISTITUZIONI
DI FRONTE ALLA CRISI SE NE PARLA VENERDÌ 6 MARZO AL PRIMO SEMINARIO DEL CICLO
PROMOSSO DA PROVINCIA E L' UNIVERSITÀ CATTOLICA
( da "marketpress.info"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di legislazione del lavoro
all´Università cattolica e coordinatore del ciclo. Seguiranno tre relazioni,
moderate da Pier Antonio Varesi: la prima di Gianni Geroldi, Direttore Generale
della Direzione Generale per le Politiche Previdenziali del Ministero del
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali,
INSEDIATA COMMISSIONE
ONCOLOGICA REGIONALE VENETA ( da "marketpress.info"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sono sei le aree tematiche che
saranno oggetto di analisi: prevenzione e screening; informazione, registri e
informatizzazione delle cartelle cliniche; organizzazione della rete
oncologica; ricerca, innovazione e collaborazione pubblico-privato; continuità
assistenziale; diagnostica. . <<BACK
CERIN, UN CENTRO
INNOVATIVO IN ITALIA PER CHI E' COLPITO DA ICTUS L'ATTIVITÀ DI RICERCA SUI
DISTURBI COGNITIVI SI CONIUGA ALL'OFFERTA DI SERVIZI CLINICI PER LA COMUNITÀ E
ALLA FORM ( da "marketpress.info"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: A chiudere gli interventi è stata
la presentazione affidata al direttore del Centro Interdipartimentale
Mente/cervello dell?Università degli Studi di Trento Alfonso Caramazza. Alla
cerimonia hanno partecipato anche il direttore clinico del nuovo centro
Gabriele Miceli e il direttore scientifico Maria Luisa Gorno Tempini. Frutto
della collaborazione fra l?
crisi, puntiamo sul
turismo ( da "Tirreno,
Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alla Conferenza provinciale sul
turismo è quella di creare un soggetto unico pubblico-privato per tutte le
attività di promozione e commercializzazione, una sorta di cabina di regia che
si chiamerà "Pisaunicaterra". Sostenibilità e qualità, promozione e
politiche fiscali saranno gli ingredienti di un rilancio di politiche sul
turismo fino ad oggi lasciate a se stesse.
al via i festeggiamenti
per i patroni della città ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: incontro con il docente della
facoltà teologica del Triveneto idealmente anticipa la serata di cui sarà
protagonista Luigi Alici, filosofo e docente dell'Università di Macerata, già presidente
dell'Ac. L'appuntamento con il relatore di fama internazionale, promosso con
l'aiuto dei consigli pastorali parrocchiali e del gruppo Agesci Gorizia 3,
Si parla di salute mentale
( da "Nuova Ferrara, La"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Relatore sarà Adello Vanni
dirigente psichiatra presso l'Asl di Ferrara, docente di psichiatria sociale e
d'urgenza all'università di Ferrara nonchè direttore della Dipartimento di
salute mentale. «Quanto al tema della serata - anticipa il relatore -
l'assistenza ai malati di mente a Ferrara era praticata fin dall'anno
dell'attivazione dell'ospedale "Sant'Anna" (1445).
a gorizia si studia il
futuro creato dalla pubblicità ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il Laboratorio di ricerca e pratica
pubblicitaria dell'università di Udine a Gorizia, che ha scelto come prima
tappa la Federazione Russa, «un Paese - spiega Giovanni Lunghi, responsabile di
Adlab@go e docente al corso goriziano di Relazioni pubbliche - in cui le
accelerazioni storiche ed economiche contemporanee hanno mostrato un'evidenza
maggiore».
boeri analizza capitale
umano e nuovo lavoro ( da "Repubblica,
La" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Etica economica
all´Università di Bologna, e alla quale parteciperanno Tommaso Maria Fabbri,
docente di Gestione delle risorse umane all´ Università di Modena e Reggio
Emilia, Dina Guglielmi, docente di Psicologa del lavoro e delle organizzazioni
all´Università di Bologna, Paolo Bonaretti, presidente del Consorzio Spinner,
l'ultimo libro di
gentilomo oggi alla mediateca.go ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia del cinema presso
l'Università di Udine. Autore di oltre trenta film, appartenenti ai più
disparati generi del cinema popolare, dalla commedia al melodramma,
dall'avventura al mitologico, Giacomo Gentilomo (Trieste 1909 - Roma 2001) è
stato per lungo tempo un regista trascurato e dimenticato.
Gli albergatori vogliono
degli esperti alla guida dell'Aptr
( da "Tempo, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che deve divenire un'azienda a
capitale pubblico privato governata da tecnici del turismo e in cui siano
rappresentate le associazioni di categoria. Abbiamo poi sollecitato l'apertura
di un tavolo permanente di confronto fra Regione e operatori e abbiamo chiesto
lumi sui fondi a disposizione per la promozione».
Conferenza su Imparato
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nei locali della Pinacoteca
Nazionale, in piazza Arsenale, Maria Grazia Scano, docente di storia dell'arte
moderna al Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico Artistiche
dell'Università, presenta la conferenza su Girolamo Imparato, il pittore
campano che nel
il pm: alt alla discarica,
inquina la falda - gabriella de matteis
( da "Repubblica, La"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: altra dai docenti del dipartimento
di geologia e geofisica dell´università di Bari. Dopo il sequestro da parte dei
carabinieri del Noe della discarica della società "Ecoambiente" che
fa capo all´imprenditore Salvatore Matarrese, il pm ha disposto le consulenze
che hanno accertato l´ipotesi investigativa: l´impianto inquina.
Orientamento universitario
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nella sede di Sa Terra Mala
interverranno i professori Sergio Vacca e Chiara Rosnati su L'università sul
campo: i seminari residenziali, le attività di ricerca, le escursioni.
Presentazione dei contenuti dei corsi caratterizzanti. Interverranno anche
Sergio Campus su la figura del laureato forestale: dalla ricerca al servizio
per la comunità e altri docenti del corso di laurea.
Ma che bel mestiere fare
il panettiere ( da "Secolo
XIX, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I docenti continuano a sfornare
focaccia: normale, alle olive, al formaggio, pizza. «Ho iniziato quando il pane
si portava a domicilio - ricorda Lorenzo Grangreco, capo istruttore - Ho
imparato con l'esperienza, ma la formazione è fondamentale».
Libri e bambini, una guida
preziosa lunga un anno ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: diretta dal Soprintendente Lucia
Arbace, con le Università di Cagliari e Sassari, prevede la partecipazione di
storici dell'arte della Soprintendenza BSAE della Sardegna, docenti delle
Università di Cagliari e Sassari e altri studiosi. Il taglio divulgativo
consentirà la partecipazione di un ampio pubblico.
rimuoveremo le barche -
donatella francesconi ( da "Tirreno,
Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La società pubblico-privata
(l'amministratore delegato è Simone Anichini, in rappresentanza della cordata
di imprenditori privati) chiedeva ai diportisti di pagare le nuove tariffe
annue recandosi nei propri uffici per siglare, contestualmente, il nuovo
contratto.
Dall'addestramento a
Dachau all'annientamento dei civili
( da "Manifesto, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: si chiede il docente
dell'università di Pisa, i massacratori? Quali sono le «ragioni umane», avrebbe
detto Littell (Le Benevole, Einaudi) che muovevano gli interpreti di quel di
più di violenza verso gli inermi? Spiega Baldissara che ad aprile pubblicherà
un intervento in merito nel volume Il Massacro.
CorsiL'Italia e i nuovi
cittadini europei Ore 14,30, al Palamonti di via Pizzo della Presolana, 15,
prosegue il corso di formazione <L'Italia e i nuovi cittadini europei>
organizza ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Inferno guidati da Massimo Frigeni,
docente di lettere nelle scuole medie di Comonte di Seriate. Almenno San
Bartolomeo, storia della musica e del melodramma Sala conferenze del Comune, via
IV Novembre 66, nell'ambito del corso della musica e del melodramma, ciclo di
lezioni sulla figura e la produzione di Giuseppe Verdi.
Open day all'ateneo con
presenze da record ( da "Giorno,
Il (Lecco)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti e personale del Polo hanno
risposto a tutte le domande delle future matricole e si sono prodigati per
soddisfare tutte le loro curiosità. A disposizione dei ragazzi anche alcuni
ricercatori, che hanno montato strumenti per la ricerca spiegandone il
funzionamento e l'utilizzo (laser-scanner, termocamera e mappe di pressione per
la misurazione a scopo medicale,
MASSA E' NATO a Massa un
libro per alunni stranieri. "Imparo a comunicare...
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Asl apuana e docente di psicologia
dell'handicap e della riabilitazione all'università di Parma, punta a
rispondere ai bisogni linguistici e comunicativi nelle interazioni quotidane.
E' rivolto principalmente ad alunni stranieri della scuola primaria e
secondaria di primo grado, ma anche a bambini italiani con difficoltà a livello
grammaticale e lessicale.
L'istituzione delle
Regioni, nel 1970, segnò un punto alto nel processo di sviluppo del si...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: l'Università regionale ed il
coinvolgimento nell'azione dei Centri studi di giovani docenti, in un originale
impegno di studio, di ricerca e di proposta. Fu una stagione ricca di
creatività, anche a sostegno della capacità di governo della Regione e degli
Enti locali, come risultato del confronto aperto,
C'È GRANDE attesa in
paese, per vedere di riconoscere l'amico o il...
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Bologna. Dopo avere
partecipato al laboratorio di regia «Teoria e prassi del cinema», promosso
dalla cooperativa Voli nel
La banca di Credito
cooperativo abruzzese di Cappelle sul Tavo potrebbe voltare pagina. ...
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: economista docente all'università
del Molise, è pronto a sfidare il presidente uscente Luigi Iachini, ottantenne.
Un momento importante per un istituto di credito che rappresenta l'unica realtà
locale e i cui numeri parlano chiaro: 280 milioni di massa intermediata, 70
dipendenti, 9 filiali tra la Val Pescara e Chieti.
Il linguaggio, un veicolo
per l'integrazione <Ma i giovani non scordino l'idioma del loro Paese>
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: analisi più strettamente
linguistica quella avanzata da Piera Molinelli, docente di sociolinguistica
della facoltà di Lingue e letterature straniere. «Vi sono vari casi in cui uno
stesso atto può essere espresso con sfumature differenti, come per esempio
l'atto di scusarsi, ora con significato individuale ora esteso a tutta una
comunità.
ASSISI L'argomento, quello
della geopolitica, è tra i più scottanti su...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Organizzazione Internazionale) e
l'Università per Stranieri di Perugia, si terranno presso la Sala della
Conciliazione (con orario 9,30-12,30) nelle giornate del 10, 17 e 23 marzo.
Esperti del settore si alterneranno davanti ad un pubblico formato da docenti,
studenti delle ultime classi delle scuole superiori, delle università e
cittadini.
IMPARARE a conoscere la
radio con il progetto <Tarabaralla>....
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: incontro sarà dedicato alla realtà
del web e alla nascita di «Radio Tarabaralla», a cui si può già accedere dal
sito dell'associazione www.tarabaralla.info. Relatori del convegno saranno
Elisa Giomi docente dell'università di Siena, Alessandro Lovari, docente di
comunicazione pubblica e insegnante al centro territoriale permanente.
L'ECONOMIA mondiale, e
quella europea in particolare, sono entrate nella recessione più...
( da "Messaggero, Il (Ostia)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: eccellenza nella selezione dei
docenti devono essere i pilastri di un nuovo sistema didattico. La stessa
università, infine, necessita di profonde riforme. Né l'Italia né la Spagna
dispongono di università all'altezza del loro peso economico nel mondo. La
concorrenza fra i vari atenei è essenziale per garantire livelli minimi di
qualità.
Management, via al nuovo
corso ( da "Corriere
Alto Adige" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Questo corso è interessante sia per
il programma ed i docenti altamente qualificati, sia in quanto dà anche ai non
laureati la possibilità di ricevere una formazione a livello universitario. Per
quanto mi riguarda ho apprezzato particolarmente l'opportunità di mettere in
pratica nella mia azienda la teoria appresa in aula.
COMPOMAT LIGHTWEIGHT 2009
la vetrina italiana dei materiali compositi
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: presidente di Assocompositi e
docente presso il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e Ingegneria Chimica
"Giulio Natta" del Politecnico di Milano - , la crisi globale ha
conseguenze anche sul nostro settore; tuttavia quello dei materiali compositi, in
quanto settore ad alta tecnologia che si basa su know-how aziendali non
facilmente trasferibili,
Erasmus, incontro al
Pionta sulle borse di studio ( da "Nazione,
La (Arezzo)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: studio Erasmus potranno chiedere
informazioni e consigli al personale dell'Ufficio relazioni internazionali, ai
docenti, agli studenti hanno già fatto questa esperienza e agli studenti
stranieri attualmente ad Arezzo. All'incontro parteciperà anche il preside
della facoltà aretina Camillo Brezzi. Complessivamente le borse a disposizione
per l'anno accademico 2009/2010 sono 1180.
Esiste una sola
possibilità che questa crisi mondiale possa realmente sfociare in qualcosa ...
( da "Messaggero, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: eccellenza nella selezione dei
docenti devono essere i pilastri di un nuovo sistema didattico. La stessa
università, infine, necessita di profonde riforme. Né l'Italia né la Spagna
dispongono di università all'altezza del loro peso economico nel mondo. La
concorrenza fra i vari atenei è essenziale per garantire livelli minimi di
qualità.
Milanesi: <Roma ci deve
trenta milioni di euro> ( da "Corriere
del Veneto" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Grazie a questa politica di
bilancio i docenti della nostra università hanno a disposizione fondi per la
ricerca in linea con la media europea. Soldi che tra l'altro non vengono
distribuiti a pioggia ma attraverso una attenta valutazione dei progetti
presentati dai docenti. E tutto questo nonostante che lo Stato continui a
penalizzarci».
Rossi: Sun, adesso il
Policlinico ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente e non docente,
insufficiente). «Oggi — ha sottolineato Nicola Melone, decano dei presidi della
Sun — l'ateneo si presenta con 28 mila studenti, 10 facoltà, 68 corsi di
laurea, oltre 30 dipartimenti scientifici, 40 dottorati di ricerca, 14
biblioteche, 1000 docenti e oltre 2700 unità di personale tecnico
amministrativo »
Molestie sessuali e i
giovani Questionario all'università
( da "Corriere del Veneto"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: consentiranno anche di verificare
la presenza di molestie all'interno dell'ambiente accademico dato che i
questionari verranno distribuiti anche al personale dell'università dai docenti
fino ai tecnici. Un lavoro non esente da problematiche del genere come ha
dimostrato la recente confessione di Donata Gottardi, europarlamentare e
insegnante di Diritto del lavoro. D.O.
Polo siderurgico, chiesti
i danni ai cittadini ( da "Corriere
del Veneto" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente del dipartimento di
biologia dell'Università di Padova al fine di «ottenere tutela e ristoro - si
legge nell'atto di citazione - contro le azioni diffamatorie, denigratorie e
gravemente lesive poste in essere ai danni » dell'azienda che, insieme anche a
Verona steel e Valsider, opera all'interno del cosiddetto e lungamente
controverso «
SI TERRÀ domani alle 17.30
nell'auditorium dell'Unione industriale...
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Pisa, con la premessa
di Tommaso Fanfani, docente di storia economica all'Università di Pisa e
presidente della Fondazione Piaggio, che presenterà il volume. All'incontro
interverranno l'autore e Mario Federighi. Il testo ha lo scopo di ripercorrere
le più importanti vicende del comparto chimico-farmaceutico pisano e i
principali intrecci con il mondo della ricerca
IL PROGETTO Casa'entra nel
vivo. È stato pubblicato l'avviso...
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Incaricata della preparazione del
Piano è la società S.TRA.TE.G.I.E. srl. nata dalla collaborazione tra docenti e
ricercatori del Dipartimento di Energetica dell'Università Politecnica delle
Marche. L'équipe è coordinata dal prof. Fabio Polonara, dell'Università
Politecnica delle Marche.
RENATO Leoni, presidente
del centro sociale Caldarette, torna a insistere sulla s...
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aziende e spazi pubblici, il tutto
gestito da una società pubblico-privata che si dovrebbe costituire e che
dovrebbe vedere la partecipazione anche di istituti bancari. L'amministratore
delegato di Eridania-Sadam, Piero Tamburini, aveva giudicato curiosa' questa
proposta, sostenendo che per tale progetto servirebbero 3milioni di mq di
pannelli e un investimento di 700milioni di euro.
La campagna si fa anche
sul web. Tonino Guerra è con Pivato
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ora che il voto è spalmato tra
docenti, ricercatori, personale amministrativo e studenti, ovviamente con le
dovute proporzioni, non è più come una volta, quando bastavano un po' di cene
tra i presidi di facoltà. Oggi chi pensa di entrare in conclave da papa, poi
rischia di uscirne da.
truffa: indagato
l'ingegnere capo ( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e di due privati (Arrigo Bellinazzo
e Luigi Astolfi); dal maggio dello scorso anno l'amministratore unico è Andrea
Prampolini, ingegnere sessantenne. Ma la ricerca e lo sviluppo di attività
imprenditoriali sembrano coinvolgere altri partner, sia pubblici che privati
come testimoniato da un recente convegno all'Università;
Gli imprenditori italiani:
15 proposte alla Ue per combattere la crisi
( da "Corriere della Sera"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: t dovrebbero generare crescita con
la collaborazione pubblico-privato. L'ultimo gruppo di misure suggerite dalle
imprese europee punta al miglioramento della competitività. Viene ritenuto
essenziale privilegiare le attività ad alta tecnologia e considerare alcuni
settori tradizionali «condannati» entro un certo termine.
MI RICORDO di un collega
che insegnava storia e filosofia: alto, magro, asciutto,...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: interrompendo le sentenze di morte
scolastica emesse dal docente, che se la classe era così insufficiente
all'inizio dell'anno, non poteva esserlo anche alla fine, perché in quel caso
si sarebbe dovuto concludere che l'attività d'insegnamento non era stata
efficace. Per capirci meglio, un po' come se il tecnico di una squadra di
calcio bocciasse i giocatori che lui stesso allena da mesi.
Fisichella a Padova,
pronta la contestazione ( da "Corriere
della Sera" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: REDAZIONALE Il caso Domani
all'università «lectio» dell'arcivescovo sull'etica: protestano tre docenti,
gli studenti si mobilitano Fisichella a Padova, pronta la contestazione Fino
all'ultimo si è temuto il «passo indietro ». Come fece Benedetto XVI, quando,
causa contestazioni, rinunciò ad andare in visita alla Sapienza di Roma.
Collaborare è la migliore
risposta ( da "Giorno,
Il (Milano)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pubblico Privato e come
"segnalatore" di azioni per lo sviluppo in Project Financing. A
fronte dell'aggravarsi della crisi finanziaria e delle criticità sul versante
congiunturale, il Sistema camerale lombardo dimostra dunque una forte e
immediata capacità di reazione per contrastare il deterioramento del clima di
fiducia e rilanciare il processo di sviluppo a partire dalla solidità
Fuga dei cervelli:il pd
presenta unaproposta di legge ( da "Secolo
XIX, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Fuga dei cervelli:il pd presenta
unaproposta di legge neolaureati Genova. Un'opportunità di formazione in centri
d'eccellenza all'estero per i neolaureati meritevoli, ma anche la possibilità di
rientrare nel mercato del lavoro ligure al termine dell'esperienza: sono gli
obiettivi della proposta di legge regionale del consigliere democratico Lorenzo
Basso.
l'università taglia i
decani: risparmio di 2,2 milioni ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: evitare il blocco delle assunzioni
di GIACOMINA PELLIZZARI Via i decani dall'università. L'ateneo friulano manda
in pensione anticipata i docenti a 70 anni d'età e i tecnici amministrativi con
40 anni di servizio effettivo. Una manovra che coinvolge 16 tra docenti e
ricercatori e 4 amministrativi e che per il periodo 2010-12 ridurrà le spese
del personale di 2,2 milioni di euro.
la ricerca spiegata agli
studenti ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti e ricercatori
dell'Università di Udine e il vicepresidente di Confindustria Udine, Matteo
Tonon, saranno i protagonisti della tavola rotonda sul tema "La ricerca si
presenta agli studenti". L'incontro si terrà oggi, alle 16.30, nell'aula A
del polo scientifico dell'ateneo friulano, in via delle Scienze 208,
Gabriella Caramore
Incontro a San Nicolò Una delle voci della riflessione religiosa in ra...
( da "Arena, L'" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente, letterato e saggista,
terrà una lezione a tema sulla: «Civiltà letteraria veronese del Novecento». Un
pomeriggio sulla geriatria La famiglia Marchigiana, in collaborazione con la
direzione del circolo ufficiali di Castelvecchio, promuove una conferenza
intitolata: «Geriatria, il cuore negli anni» che sarà tenuta dal dottor Gaetano
Zavateri,
Immigrazione: capire,
conoscere e vincere le paure ( da "Arena,
L'" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nonché docente di comunicazione e
giornalismo interculturale all'università di Verona e collaboratore del Centro
studi interculturali dell'ateneo. Il 19 marzo il parroco di Bosco di Zevio, don
Sergio Carrarini, e Paolo Bertezzolo, ex preside del liceo cittadino «Galilei»
e autore del libro «La Verona del dialogo» affronteranno il tema «
Rassegna di gruppi del
marchio Wallace ( da "Arena,
L'" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di filosofia politica ed
editorialista, Chignola discuterà «Sull'idea di uguaglianza. Democrazia e
tollerenza nell'antico e nel moderno». G.BR. Prosegue stasera, dalle 21.30, il
concorso per band emergenti «Kalmasino rock» al Lollybuk pub di Calmasino di
Bardolino.
La proposta Legge
regionale per far rientrare i <cervelli>
( da "Giornale.it, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: cervelli» di Redazione Arginare la
fuga di cervelli dalla Liguria. È l'obiettivo di una proposta di legge
regionale, presentata dal Partito Democratico, che prevede, per i giovani
liguri, l'introduzione di una borsa di studio per sostenere l'alta formazione
presso centri di eccellenza all'estero, con incentivi per il rientro nel
mercato del lavoro regionale.
Alchimia, Ufo o beffa? E'
il libro più misterioso ( da "Giornale.it,
Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Infine lo psicologo inglese Gordon
Rugg, docente di Scienze del calcolo all?Università di Keele, nel 2003 è giunto
alla conclusione che si tratti di un falso cinquecentesco, realizzato
dall?avventuriero elisabettiano Edward Kelley con la complicità dell?alchimista
John Dee per vendere, dietro un compenso di 600 monete d?
Fondazione Unical: Atto I
( da "Blogosfere" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del Centro Residenziale viene
regolarmente eletto da un collegio di docenti ordinari. Con l'accorpamento,
questa figura sparirebbe in funzione di un delegato al Centro Residenziale (un
Pro-rettore) nominato direttamente dal Rettore. Ci chiediamo poi se, nella
logica di questa semplificazione, sarà soppresso anche l'organismo di controllo
rappresentato dal Comitato di Garanzia e,
"L'amaro in
bocca" non è solo un modo di dire...
( da "Blogosfere" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La ricerca pubblicata su Science in
questi giorni da Adam Anderson e colleghi dell'Università di Toronto dà conto
proprio del possibile legame tra disgusto morale e forme più primitive di
disgusto come quelle legate alla tossicità dei cibi e alla malattia.
Savona: studenti al Campus
per l'open days 2009 ( da "Savona
news" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Durante le due giornate, i giovani,
accompagnati dai docenti orientatori degli istituti di provenienza, potranno
visitare le strutture del Campus dedicate sia alla didattica che alla ricerca,
partecipando alle attività ed ai percorsi illustrativi delle facoltà insediate
nella sede universitaria.
Rossi: Policlinico,
stringere i tempi ( da "Denaro,
Il" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dal reclutamento della docenza alla
valutazione per premiare i giovani bravi che credono ancora nell'università.
L'internazionalizzazione è una sfida importante per l'Università e si basa
soprattutto sulla mobilità dei docenti e degli studenti e sugli accordi di
cooperazione internazionale stabiliti sia per i processi formativi che per le
attività di ricerca".
Appena nato il figlio,
scatta la violenza ( da "Salute
(La Repubblica)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: fra gli autori del lavoro e docente
presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Trieste. "I nostri
dati, però, sono indicativi perché raccolti in una città come Trieste, dove il
tasso di fertilità e il rapporto tra nati vivi e decessi è tra i più bassi
d'Italia e dove le cure in gravidanza sono gratuite".
Domani 1 Forum Nazionale
Ambiente e Legalità ( da "Legambiente"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università e istituzioni.
Partecipano: Luca Ramacci sostituto procuratore tribunale di Tivoli e
co-presidente Centri di Azione Giuridica di Legambiente, Massimiliano Montini,
docente Diritto Ue e Diritto Internazionale dell?Università degli studi di
Siena, Aldo Fiale, consigliere Corte Suprema di Cassazione,
Gaspari (Univ. Europea):
Darwin contro la storia ( da "Affari
Italiani (Online)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Scienze Ambientali della
Universita' Europea di Roma, che si chiede: "Darwin l'avete letto
tutto?". Nel libro "L'origine dell'Uomo", nell'edizione
pubblicata da Editori Riuniti nel 1983, c'e' ad esempio un capitolo intitolato
"Selezione naturale operante nelle nazioni civili" nel quale Darwin
ha spiegato perche'
Filosofarti, la città si
trasforma in "polis" ( da "Varesenews"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di musica e autrice di
testi di didattica della musica, accompagnata dal concerto dell?Orchestra
Giovanile dell?Ufficio Scolastico Provinciale di Varese che, nata nel 2000 e
patrocinata dalla Consulta degli Studenti, è composta da oltre 40 elementi
allievi di scuole di ogni ordine e grado all?
Nero su Bianco: libri
presentati dagli autori in Confindustria Ancona
( da "Sestopotere.com"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: opinione di quaranta tra docenti
universitari, giornalisti, sociologi, giuslavoristi, economisti, spaziando tra
le elezioni politiche, i provvedimenti del governo, la crisi finanziaria che
non si era manifestata in tutta la sua dimensione ed i pericoli della
recessione.
AUMENTO ETÀ PENSIONI
DONNE, BOSSI: <SIANO LORO STESSE A SCEGLIERE>
( da "Wall Street Italia"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Aumento età pensioni donne, Bossi:
«Siano loro stesse a scegliere» -->Lega contraria «all'imposizione europea».
Sacconi: «No a equiparazione pubblico-privato». Bonaiuti: dialogo
Il professor Cortini
stroncato da un malore ( da "Corriere
Adriatico" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'università di Milano, è
deceduto. Erano circa le 5.30 di mercoledì, quando l'ex docente dell'ateneo del
capoluogo lombardo ha accusato un forte malore. Immediatamente sono stati
chiamati i soccorsi. Sul posto sono intervenuti gli uomini del Commissariato e
un'autoambulanza del 118 ma ogni tentativo si è rivelato inutile.
L'incipit di Proust e i
manoscritti dei "grandi"
( da "Giornale di Vicenza.it, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente bassanese all'università di
Padova. La studiosa ha affascinato le socie del Soroptimist, club al quale
anche lei appartiene, con una conferenza sul tema che ha svelato un mondo
inaspettato e ricco di curiosi retroscena. Marcel Proust ad esempio, scrisse
ben 16 volte la prima frase della "Ricerca del tempo perduto"
Cetara e la colatura di
alici alla "Prova del cuoco" su RAI UNO
( da "Salerno notizie"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente presso l?Università degli
Studi di Salerno, componente della commissione provinciale per le pari
opportunità. Per l?occasione l?Amministrazione attribuirà alle donne che hanno
svolto il duro lavoro di ?Portatrice di limoni?, un riconoscimento tangibile
per il prezioso contributo dato allo sviluppo dell?
COSTANZA FALANGA DEDICATO
A TUTTI COLORO CHE HANNO A CUORE IL MONDO DELL'ISTRUZIONE E DELLA ...
( da "Mattino, Il (City)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pedagogista e docente di storia e
tecnica della comunicazione di massa, propone in questo suo saggio un excursus
attraverso argomenti vari e vasti come la psicologia positiva
dell'insegnamento, giovani e ideali, l'insegnamento sostenibile, saperi e aspettative,
il «pensiero del male» sull'istruzione, la «peer education»,
ALBERTO FOLIN * L'UNICO
AUTORE ITALIANO AL QUALE FINORA SIA STATA DEDICATO UN INSEGNAMENTO U...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Allo stesso modo di Leopardi: poeta
e pensatore della immediata prossimità, come della più vertiginosa lontananza.
* Membro del Comitato scientifico del Cnsl e docente di Ermeneutica Leopardiana
presso l'Università «Suor Orsola Benincasa» di Napoli.
TIZIANA TRICARICO NON è
CHE GLI SQUALI ABBIANO MAI GODUTO DI SIMPATIE PARTICOLARI. FOSSILI V...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e di Danilo Russo (docente di
Conservazione della natura alla Federico II), vuole mettere in risalto le
caratteristiche di questi animali, sfatare i tanti luoghi comuni, per lo più
negativi, che li accompagnano e sensibilizzare sul valore della salvaguardia di
queste specie marine così importanti per la salute degli oceani.
LA COSA PIù URGENTE è
RINUNCIARE A TENTAZIONI PROTEZIONISTICHE CHE SEMPRE RISPUNTANO IN TE...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: eccellenza nella selezione dei
docenti devono essere i pilastri di un nuovo sistema didattico. La stessa
università, infine, necessita di profonde riforme. Né l'Italia né la Spagna
dispongono di università all'altezza del loro peso economico nel mondo. La concorrenza
fra i vari atenei è essenziale per garantire livelli minimi di qualità.
POTENZA, AL VIA MOSTRA
"PODOLICA, 1000 ANNI CHE SONO QUI"
( da "Basilicanet.it"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: direttore associazione provinciale
Allevatori di Potenza e Matera, Ettore Bove, docente di Economia e Politica
agraria allâ??Università degli Studi della Basilicata, Rocco Giorgio,
veterinario e autore delle foto. Le foto esposte raccontano il â??quotidianoâ? di
questa realtà
zootecnica che può² essere considerata una â?
Erg Acer, vittoria di
forza. Ribera ko con la capolista
( da "Sicilia, La" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: oltre a docenti della facoltà e
dirigenti regionale della Federazione. La prima sottoscritta in Sicilia con una
università con obiettivi ben specifici, che sicuramente saranno utili sia agli
studenti che alla stessa Federazione nel campo della ricerca, delle metodiche
di allenamento con un particolare riferimento alla lotta contro il doping.
Gli studenti della
Cangiamila <sbancano> alla Bocconi nelle olimpiadi di matematica
( da "Sicilia, La" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e per il prestigio del nostro
istituto e del suo corpo docente. I nostri alunni di scuola primaria e
secondaria di primo grado che sono stati scelti, dopo una accurata selezione,
per partecipare ai campionati internazionali di giochi matematici organizzati
dall'università Bocconi, hanno saputo dimostrare in un clima di seria
competizione e dando il meglio di sé,
Un Consiglio comunalesulla
crisi economica ( da "Sicilia,
La" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con il suo dirigente Corrado Ferro,
i docenti e gli alunni accoglieranno dal 21 al 23 maggio venticinque filologi
provenienti da varie Università Europee, impegnati in rete in un progetto di
studio e ricerca sulle tragedie di Eschilo che culminerà, si presume nel 2010,
con la pubblicazione di una nuova edizione del Corpus Eschileo.
Furio Honsell, come
sindaco di Udine, ha sottoscritto il patto per l'Università assi...
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Udine siedono,
infatti, - come si legge sul sito dell'ateneo - il rettore (che presiede il
Cda), il prorettore vicario, il direttore amministrativo, tre rappresentanti
dei docenti di ruolo di prima fascia e tre di quelli di seconda fascia, tre
rappresentanti dei ricercatori, tre esponenti del personale dirigente e
tecnico-
Petardi contro
autovetture<perdonati> due minori
( da "Sicilia, La" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sono i docenti dell'università di
Catania e quelli ed il centro di ricerca d'Ateneo ?Bruno Carboni?
dell'Università Gabriele D'Annunzio Chieti ? Pescara che hanno creduto
fortemente nelle potenzialità sociali della nostra città. Dall'incontro di
domani potranno nascere nuove idee e confronti per esportare ed importare
esperienze innovative,
Stage in
PrefetturaUniversità. ( da "Sicilia,
La" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: accordo è stato siglato ieri allo
Steri Gli ingegneri gestionali dell'Università di Palermo lavoreranno sui conti
della Prefettura. Inoltre quattro funzionari appena assunti presso l'ufficio
del governo approfondiranno con docenti di Giurisprudenza aspetti del Diritto
amministrativo mentre studenti della facoltà di via Maqueda potranno svolgere
stage negli uffici di via Cavour.
Un gioco di squadra per
salvare il latino ( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Oggetto della discussione che ha
coinvolto docenti da tutta Europa, come Julie Gallego, dell'Università di Pau
in Francia, Andreas Fritsch dell'Università di Berlino, James Morwood del
Wadham College di Oxford, è stata la didattica del Latino. Che fuori Italia
sembra avere delle chance in più in termini di efficacia, come chiarisce Maria
Berica Garzia,
Il Senato accademico vara
le misure per favorire il ricambio generazionale
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Udine Il Senato Accademico
dell'università di Udine ha deliberato le nuove misure relative alla cessazione
di servizio del personale docente e tecnico-amministrativo. Le misure adottate
dovrebbero consentire all'Ateneo di ridurre il rapporto tra spese per il
personale e fondo di finanziamento ordinario e favorire l'assunzione di
ricercatori.
Scuola del vetro, il
Comune frena ( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per quale miracolo il passaggio dal
pubblico al privato dovrebbe rilanciare la formazione". Mentre Giovanni
Azzoni (Pd) chiede di fare un passo indietro. «Dobbiamo prima dare le linee
strategiche - afferma - per poi aprire l'ingresso ai privati nella compagine
sociale. C'è una mancata progettualità, l'amministrazione finora non è stata in
grado di esprimere un progetto su Murano»
Niente demolizione con
l'autodenuncia per le opere edilizie esterne non autorizzate
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: approvazione linee guida e criteri
da applicare agli accordi pubblico-privato» e adozione del «regolamento
edilizio comunale per disciplinare le opere edilizie minori». Il sindaco,
Fabrizio Fenzi, ha invitato a prendere la parola il responsabile dell'ufficio
tecnico, geometra Luigi Feltrin che ha esposto le problematiche affermando che,
nel primo caso, «si tratta di un nuovo strumento«
<Kore> è terza in
Sicilia per didattica, docenza e ricerca
( da "Sicilia, La" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: riferito ai docenti immessi in
ruolo - necessariamente li penalizza per via del blocco dei concorsi
universitari intervenuto nel 2008". "Nonostante ciò - ha concluso
Salerno - la Kore consegue lo stesso risultato della prestigiosa Università
Iulm di Milano, supera una delle università storiche della Sicilia ed altre 9
università dotate di grande fama,
Mercato immobiliare fermo,
stop alle nuove costruzioni ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico-privato della
lottizzazione «Follador» prevede la realizzazione di una piazza, di vialetti
alberati e di spazi attrezzati per i giochi dei bambini e per il tempo libero.
Gli abitanti del centro di San Trovaso chiedono che l'amministrazione di
Preganziol garantisca gli interventi già programmati di sistemazione del verde
pubblico nelle altre lottizzazioni sorte nella frazione.
Sicurezza e insidie della
criminalità, un convegno ( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di criminologia e
antropologia criminale all'università degli studi di Trieste, nonché membro del
comitato scientifico del Centro Studi Criminologi. Tra i relatori ci saranno
Valeria Salviato, componente dell'Osservatorio sulla Sicurezza e Criminalità
della provincia di Venezia, quindi l'avvocato Domenico Carponi Schittar,
Farmaci tra mito e realtà:
se ne parla con Silvio Garattini ( da "Varesenews"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 00 presso l' Aula Bussolati
dell'Università Carlo Cattaneo - LIUC (P.za Soldini, 5 - Castellanza). Relatore
sarà un luminare della materia come Silvio Garattini, dottore in Medicina e
libero docente in Chemioterapia e Farmacologia, nonché fondatore e direttore
dell?Istituto di Ricerche Farmacologiche “
Genova, 25-28 marzo - X
SCIENCE Cinema tra scienza e fantascienza IV Edizione
( da "Blogosfere" del
05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Science saranno proposti
lungometraggi a tema con una lettura critica da parte di scienziati e docenti
della Facoltà di Scienze MFN e produzioni televisive inedite sul grande
schermo, utili a veicolare il concetto di Scienza in modo piacevole e divertente
attraverso il mezzo audiovisivo. Concluderà il Festival La Notte Della
Fantascienza.
Tira brutta aria a Reggio,
ma un po' meno del passato ( da "Dire"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ambiente (forma pubblico-privata
con dotazione iniziale del Comune di 150 mila euro circa). Oggi, giorno di
blocco del traffico e di disagi per gli automobilisti, Gandolfi lo dice
chiaramente: "I blocchi non sono lo strumento con cui si risolve il
problema del traffico, sono un pezzo della soluzione che servono
moltissimo".
Borgo San Dalmazzo: grande
Congresso Ust Cisl 2009 ( da "Targatocn.it"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Aumentare la spesa nazionale in
ricerca e sviluppo, promuovendo politiche per l?integrazione tra università,
ricerca e sistema delle imprese. - Sostenere con la domanda pubblica la
diffusione di nuove tecnologie e di derivati della ricerca - Elaborare
strategie per i processi di internazionalizzazione - Negoziare la
delocalizzazione attraverso la contrattazione e la concertazione,
*Iraq, UsAid organizza
convegno su strategie sviluppo agricolo
( da "Velino.it, Il"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e sulle partnership
pubbliche-private del settore che hanno ottenuto successi. UsAid dal
Aspiranti scrittori
chiamati a "Raccontar di diritto"
( da "Sestopotere.com"
del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha infatti evidenziato stamani in
conferenza stampa la docente dell?Università di Ferrara Cristiana Fioravanti –
vuol essere di stimolo alla riflessione pubblica su argomenti che stanno al
centro della vita civile di ognuno”. Oltre al segmento aperto a tutti i
ferraresi, che entro il 30 aprile potranno inviare le loro cartoline all?
Vado Ligure: presentazione
del libro di Alberto Cantù ( da "Savona
news" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aula di musica del Liceo Classico
«Chiabrera», si terrà un incontro con l'autore per la presentazione del libro:
«L'universo di Puccini - da Le Villi a Turandot» di Alberto Cantù.
Parteciperanno, oltre all'autore, il professor Gustavo Malvezzi (Docente al Conservatorio
di Como) e il professor Luca Berni (di Rete Toscana Classica).
Risultati del convegno
romano "Latino? S ( da "superEva
notizie" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è stata da parte di docenti
qualificati ed esperti di didattica, questo è un dato di fatto. Suggerimenti e
proposte sul latino come lingua universale sono state avanzate, senza tuttavia
risolvere sic et simpliciter il problema di una lingua che man mano è stata
declassata in Italia, in base alla falsa e colpevole opinione diffusa anche da
parte delle istituzioni,
Campidoglio/ Comune: Prof.
Panfili consulente gratuito su ( da "Virgilio
Notizie" del 05-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: espletamento del proprio mandato,
può conferire incarichi a titolo gratuito e a tempo determinato a esperti o
collaboratori in possesso di documentati requisiti. Adolfo Panfili è
medico-chirurgo, specialista in Ortopedia, docente presso l'Università La
Sapienza di Roma e presso la Scuola di Specializzazione in Medicina del Lavoro.
( da "Stampa, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cervelli
il caso Il Pd
propone una nuova norma per i neolaurerati MIRIANA REBUADO Stop alla fuga di "cervelli" e
fondi per farli ritornare GENOVA Bloccare la fuga
all'estero dei cervelli liguri con una legge che si
articola essenzialmente su due punti: offrire ai neo laureati particolarmente
meritevoli la possibilità di specializzarsi all'estero, fornendo loro un
sostegno economico e «pilotare» il rientro in Liguria, attraverso una borsa di
rientro e una serie di accordi con le imprese locali. E' quanto prevede la
proposta di legge di Lorenzo Basso (Pd), supportata da tutto il partito («ma
penso che da questo pdl si possa ottenere un consenso trasversale» ha detto
Basso). «Master and back» è un'opportunità di formazione in centri d'eccellenza
all'estero in materie dove Genova non è particolarmente competitiva, ma prevede
anche il sostegno per specialisti (massimo di 37 anni di età) che lavorano
all'estero e desiderano rientrare in Italia. La peculiarità di questo progetto
è quella di fornire incentivi non solo per inviare i più meritevoli a
specializzarsi all'estero, ma anche per permettere loro di rientrare nel
mercato del lavoro ligure al termine dell'esperienza. L'accesso al programma
«Master and back», che prevede l'inserimento in una banca dati col coinvolgimento
degli imprenditori, richiede ai partecipanti tre condizioni essenziali: è
necessario non aver superato i 33 anni, aver conseguito la laurea con una
votazione di almeno 105/110, e aver visto accettata la domanda d'iscrizione ad
un centro d'eccellenza all'estero. La borsa di studio viene erogata in tre
quote: la prima al momento dell'inizio del master, la seconda quando si è quasi
al termine del percorso di specializzazione e l'ultima al momento del rientro a
patto che il beneficiario, entro un anno dalla conclusione degli studi, sia
entrato nel mondo del lavoro ligure grazie ai «percorsi di rientro». La «borsa
di rientro» non può naturalmente prescindere dalla «Banca» nella quale i dati
dei cervelli di ritorno s'incrociano con le richieste
delle aziende e degli enti, per i quali è previsto il vincolo di assumere (a
tempo indeterminato) per il 75% dei programmi attivati, «Dobbiamo investire -
ha spiegato Basso - sulle nuove generazioni, varando politiche di medio-lungo
periodo per affrontare i problemi del tessuto economico regionale, senza
sovrapposizioni con i centri di eccellenza liguri». Di qui la proposta di legge
che segue quelle analoghe già attivate da Sardegna, Piemonte e Lombardia. E che promuovere il «controesodo» dei cervelli in fuga sia fondamentale per rilanciare ricerca ed
economia ligure lo dicono i numeri: oggi, infatti, su cento talenti che vanno a
specializzarsi all'estero, solo uno ritorna nel Paese d'origine.
( da "Stampa, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
LA NUOVA LEGGE.
PROROGHE CON IL CONTAGOCCE AI PROFESSORI OVER 70 Il rettore Pelizzetti: «Si
perdono esperienze uniche e il risparmio coincide con i tagli» Con la
"cacciata dei baroni" in pensione 100 docenti [FIRMA]GLORIA POZZO
VERCELLI L'hanno chiamata la «cacciata dei baroni». Sono oltre mille, in tutta
Italia, i professori universitari prossimi ai 70 anni (e quelli over 70 che avrebbero
usufruito della consueta proroga di due anni) costretti da un articolo della
legge Tremonti al pensionamento. La proroga automatica di due anni, a cui la
maggior parte dei professori ha sempre fatto ricorso, è stata annullata.
Possibili solo alcune eccezioni, ma da valutare caso per caso, e con il
contagocce. La nuova disposizione riguarda oltre 100
docenti nel Nord-Ovest. Fa eccezione Aosta: «Siamo tutti giovani - fa sapere l'università - il più vecchio ha 50 anni, nessuno andrà in pensione». Sono otto
su 396, invece, all'«Avogadro» dove circolano anche voci di ricorsi contro la
decisione del Senato accademico. «Il biennio facoltativo non sarà
concesso a nessuno - dice il rettore Paolo Garbarino - salvo casi da valutare
singolarmente. Non mi risultano particolari scontentezze: alcuni sarebbero
andati comunque, altri anticipano ma senza patemi. Almeno che io sappia. Ci
sono piuttosto timori per le liquidazioni: gira voce che una parte sarà in
titoli di stato. Ricadute positive? A partire dal 2010 risparmieremo 1 milione
di euro all'anno. Ma soltanto la metà potrà essere reinvestita per nuove
assunzioni. Saranno ricercatori, abbiamo sempre investito sui giovani. Peccato
per i concorsi bloccati: abbiamo bandi per dieci posti, ma è tutto fermo». Al
Politecnico di Torino le cifre sono più alte: 25 docenti in pensione su 895,
tra volontari e forzati: «In realtà - spiega il rettore Francesco Profumo in
missione in Giappone - sulla proroga il senato accademico non si è ancora
espresso. All'ultima riunione di gennaio si è deciso di rinviare in attesa di
nuove indicazioni dal ministero: entro marzo decideremo». All'Università di
Torino 89 pensionamenti al 1 novembre 2009, altri 79 nel 2010. «In parte
sarebbero andati in pensione comunque - afferma il rettore Ezio Pelizzetti - ma
ci sono anche cessazioni non previste, trasferimenti. E preoccupano: nel 2010
ci troveremo con 200-250 docenti in meno che non potranno essere sostituiti
perché i concorsi sono fermi. Il rientro economico (peraltro ingente, intorno
ai 25 milioni di euro) sarà vanificato: è la stessa cifra che ci viene tolta
dallo Stato, quindi in realtà non si guadagna nulla. E l'offerta formativa ne
risentirà: restiamo orfani di cattedre importanti, di competenze pluridecennali
insostituibili». Anche a Torino, come in tutte le università
d'Italia, si naviga a vista. Fondi e professori spariscono. Se e quando saranno
sostituiti, non si sa.
( da "Stampa, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
il caso Un ateneo
tra luci e ombre Asti perde Economia e punta sugli enologi CLAUDIA CANEGALLO
ASTI L'università di Asti supera a pieni voti l'esame
dei «corsi di eccellenza», ma dal prossimo anno accademico dovrà rinunciare a
Economia aziendale. A dare la notizia del «taglio» del corso (che per adesso
colpirà solo il primo anno, mentre sarà garantito il proseguimento delle
lezioni per chi è già iscritto) è stato il preside della facoltà torinese,
Sergio Bortolani, alla vigilia dell'«Open school» della sede di via Testa, al
quale hanno partecipato oltre 400 studenti delle superiori di Asti, Casale e
Alba. «Stando ai criteri della legge sui "requisiti
minimi", non abbiamo abbastanza docenti per tenere in piedi i corsi
decentrati - ha spiegato il preside di Economia -. Per Asti però abbiamo una
proposta: un corso di Economia "astigianizzato", che si occupi in
particolare della gestione di un'azienda vitivinicola e del marketing dei
prodotti agricoli». Il corso, che potrebbe partire dal 2010, sarebbe in
linea con le indicazioni tracciate da tempo dalla Regione che ha chiesto alle
sedi decentrate di trovare una loro «vocazione territoriale». Per Asti, la
scelta si è concentrata sul pianeta «Vino», dai corsi per Enologi
all'Enomeccanica. Perché l'idea si traduca in realtà, anche per Economia, è
però necessario che gli astigiani siano disposti a incardinare almeno 5
ricercatori (costo stimato di 250-300 mila euro all'anno) per un periodo di
almeno 10 anni: a questi, la facoltà torinese aggiungerebbe due docenti
associati e un ordinario. «E' un impegno notevole - ribatte Michele Maggiora,
presidente di Astiss, il consorzio che gestisce i corsi astigiani -. Stiamo
valutando se sia una strada percorribile». Nel versante delle «eccellenze»,
invece, Asti va a gonfie vele: la sede di via Testa è rimasta l'unica in Italia
a ospitare un corso specialistico in «Scienze viticole ed enologiche». La
riforma dell'università, infatti, ha cancellato, almeno
per uno o due anni, le sedi di altre regioni, come quelle di Padova, Udine e
Verona. «Stiamo registrando un boom di immatricolazioni - conferma il direttore
Vittorino Novello -. Siamo già a una quarantina di studenti e le iscrizioni
chiuderanno a fine marzo. Ci aspettiamo di superare la quota di cinquanta
iscritti». Un successo senza precedenti. L'indirizzo, aperto tre anni fa con 18
matricole, ha visto crescere costantemente il numero degli studenti,
trasformando Asti in un centro di formazione di eccellenza del mondo del vino.
Il corso di laurea di secondo livello, che dipende dalla Facoltà di Agraria di
Torino, è stato attivato in collaborazione con altre sedi universitarie
(Milano, Palermo, Foggia e Sassari) e vi accedono studenti che hanno già concluso
corsi triennali per «Enologi» e scelgono questo percorso per imparare a gestire
un'azienda vitivinicola. Il successo di Scienze viticole non compensa, però, la
riduzione che si registrerà con il taglio di Economia, che conta circa 380
studenti, pari a quasi il 40% degli iscritti di Astiss. Il dato non è
marginale, soprattutto se si tiene conto del fatto che proprio ad Asti si sta
costruendo una nuova sede universitaria, alla ex caserma «Colli di Felizzano»,
progettata per accogliere 1500-2000 studenti. Le nuove aule, con annessi
laboratori, saranno pronte entro fine anno e sono costate 6 milioni di euro. Ma
rischiano di restare semivuote. Non basteranno, infatti, a riempirle gli altri
corsi presenti nella sede astigiana: Scienze Motorie (150 iscritti), Scienze
Infermieristiche (210), Servizio sociale (100), Tecnologie alimentari per la
ristorazione (80) e la specialistica per Enologi (90).
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Conferenze
all'osservatorio di Gorgo fra Galileo e altri mondi possibili Con la proiezione
del film "Galileo" di Liliana Cavani, iniziano domani alle 21, all'
osservatorio di Gorgo, le Conferenze del Venerdì, una proposta degli Astrofili
Mantovani in collaborazione con il Comune. L'intenso programma di quest'anno,
come spiega il prof. Luciano Luppi, presidente dell'associazione, ha la
caratteristica di dare largo spazio a Galileo che, giusto 400 anni fa, per
primo puntò il suo cannone-occhiale verso il cielo, dando origine al moderno
metodo scientifico. Ad inquadrare il film, che all'uscita nel 1968 suscitò
polemiche e discussioni, mentre oggi, visto in retrospettiva, rappresenta un
documento di straordinaria attualità, interverrà il prof. Ledo Stefanini, docente di fisica all'Università di Mantova. Anche il 13
marzo l'attenzione sarà puntata su Galileo con la conferenza "1609-1612:
Galileo scopre il cielo - Storia delle straordinarie scoperte che hanno mutato
il nostro modo di guardare all'universo". Interverrà come relatore il
dott. Gabriele Vanin. Venerdì 3 aprile il prof. Dino Bertolini, già docente di scienze nelle scuole superiori, tratterà di
"Mondi possibili? Sì, no, forse! - Rassegna di mondi tra il serio e il
faceto". Venerdì 8 maggio il prof. Cesare Guaita, massimo esperto del
Sistema Solare, conferenziere al Planetario di Milano tratterà di "La
ricerca della vita su Marte dopo Phoenix". Seguirà il 15 maggio il prof. Claudio Berselli, docente di
informatica all'Università di Modena, che tratterà di "L'astronomia
nautica negli anni delle grandi esplorazioni", mentre il 22 maggio il
prof. Maurizio Francesio, già docente di fisica nei licei, parlerà
di "La distanza degli astri: come si può misurare, che cosa si
trova". Venerdì 29 maggio tornerà in scena Galileo, con un testo
scritto dal prof. Ledo Stefanini, intitolato "La quinta giornata",
del Dialogo di Galileo Galilei, Linceo, sopra i due Massimi Sistemi del mondo,
Tolemaico e Copernicano. Lo spettacolo, che si terrà nell'Auditorium della
Scuola Media, via Bertazzoni, 5, sarà integrato dal Coro della Basilica,
diretto da Davide Nigrelli. Sabato 30 maggio "Telescopio in piazza".
(o.c.)
( da "Stampa, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
CUCINA E CREATIVITA'
il caso Da Torino alla conquista della Francia Gli allievi dell'alberghiero
Giolitti vincono il premio abbinato allo Champagne Premiati con una coppa venti
ragazzi tra cuochi maître e sommelier I migliori chef di domani MARIA TERESA
MARTINENGO I concorsi sono un'opportunità ed una motivazione importante per E'
stato un lungo lavoro di ricerca durato praticamente un intero anno scolastico
dare il massimo Sergio Blazina Alessandro Ricci Sono arrivati primi, i ragazzi
del Giolitti, scomponendo l'insalata russa piemontese e facendo, con i suoi
semplici ingredienti, una piccola opera d'arte contemporanea «di buon gusto».
Insalata russa al tonno, in versione stuzzichino, «amuse-bouche», e champagne.
L'abbinamento al prezioso vino francese era d'obbligo, con l'insalata russa e
con ognuna delle altre 19 preparazioni che docenti e
studenti dell'ultimo nato tra gli istituti professionali alberghieri di Torino
hanno presentato al concorso «Champagne e cucina regionale italiana», sfida che
ha visto i nostri imporsi su 170 scuole concorrenti. Il concorso è stato
bandito per il 5° anno dal Centro Informazioni Champagne che rappresenta in
Italia il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne, cioè le oltre
cinquemila maison e i viticoltori della Champagne. Ieri, il direttore del
Centro è venuto a Torino - accolto, va da sé, con un pranzo prelibato preparato
dai vincitori - per premiare con una coppa (e dello champagne) i magnifici
venti futuri cuochi, maître, sommelier e i loro docenti. «La missione
fondamentale del Centro - ha spiegato Domenico Avolio - è la promozione, in
Italia, dello champagne come "vino da tutto pasto" e non solo come
aperitivo o vino da dessert. Come mito inavvicinabile... Così, quali migliori
ambasciatori di questi giovani che saranno i professionisti della ristorazione
di domani?». Il concorso, che nel tempo ha coinvolto 4000 studenti e 500
docenti, ha incoronato un faraonico menù di piatti della tradizione regionale
italiana in grado di esaltare gli abbinamenti col re dei vini francesi.
«Abbiamo fatto una lunga ricerca, il lavoro è durato praticamente un intero
anno scolastico», racconta lo chef Alessandro Ricci, il docente
di Cucina che con i colleghi di Sala, Giovanni Marturano e Biagio Roggia ha
guidato gli studenti verso la vittoria. «Abbiamo individuato una ricetta per
ogni regione, ne abbiamo analizzato gli ingredienti tradizionali, li abbiamo
seguiti nella loro evoluzione. Poi, abbiamo realizzato le preparazioni, abbinando
a ciascuna uno champagne diverso: gli antipasti ai bianchi "sans
année", i primi ai bianchi millesimati, i secondi ai rosati e i dolci ai
"demi sec"». La III A indirizzo Sala-Bar, con l'aiuto dei colleghi
dell'indirizzo di Cucina, ha preparato, abbinato, fotografato le singole
composizioni e con un intenso lavoro creativo ha ricomposto l'Italia del gusto
in un grande quadro-puzzle: la Sardegna rappresentata dal classico porceddu al
mirto miniaturizzato in cubetti glassati in salsa di arrosto, il Trentino dallo
strudel scomposto in chips di sfoglia e mele da intingere nella crema di
cannella, pinoli e uvetta. E così via. I venti studenti vincitori sono stati
invitati a partecipare a un viaggio di formazione in Champagne in novembre, con
un itinerario didattico che prevedeva visite alle Maison e ai viticoltori della
regione, incontri didattici e cene nei raffinati ristoranti di Reims ed
Epernay. Il preside Sergio Blazina: «Per i ragazzi i concorsi sono una bella
opportunità perché danno una motivazione importante ad imparare e a dare il
massimo». Ieri i ragazzi avevano la tensione delle grandi occasioni: dimostrare
agli «ambasciatori» del grande vino francese le loro capacità. «Di ogni piatto
abbiamo fatto sempre più versioni e scelto, alla fine, quello che più è
piaciuto a tutti», racconta Paolo Griffa, nipote di ristoratori, passione per
il food design, con il sogno di entrare all'Università del Gusto di Pollenzo.
Paolo Manfredi, aspirazioni da sommeiller: «Abbiamo azzeccato tutti gli
abbinamenti con le diverse qualità di champagne, anche per questo siamo stati
premiati». Ines Caruso, futuro chef, è stata fotografa e art director. Tutti
loro a 17 anni hanno già accumulato un'esperienza importante nel mondo del
lavoro con gli stage, sempre in hotel e ristoranti di prim'ordine, e poi
cercandosi «collaborazioni» per il tempo libero dalla scuola. Paolo Griffa:
«L'estate scorsa ho lavorato in un'importante gelateria e nei giorni festivi mi
chiamano due ristoranti». Paolo Manfredi: «Per fortuna i miei genitori mi hanno
spinto verso questi studi. Io avrei seguito gli amici, sbagliando. Mio padre ha
sempre avuto il sogno di fare l'alberghiero e di viaggiare. Adesso è il mio.
L'estate prossima spero di fare lo stage al Grand Hotel di Rimini». Ines lavora
part-time in una crêperia da quando aveva 14 anni: «È in cucina che capisci
come devi risolvere i problemi». La filosofia del gusto Per il concorso i
ragazzi del Giolitti si sono cimentati in un abbinamento gastronomico regionale
frutto di una selezione di piatti della tradizione italiana accostabili, per
gusto e presentazione, al vino champagne. Ed ogni composizione è stata
intitolata ad una regione italiana.
( da "Articolo21.com" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Caso Europa 7. La
beffa delle frequenze già occupate al vaglio della Commissione europea. Ne
parliamo con Ottavio Grandinetti di Redazione Oltre i danni, la beffa! Non solo
da 12 anni, il Network privato Europa
( da "Cittadino, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Dalla Chiesa chiude
il ciclo di incontri sulla Costituzione «Se voi volete andare in pellegrinaggio
nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove
caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove
furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la
dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra
Costituzione».Parole tratte dal discorso di Piero Calamandrei agli studenti dei
licei milanesi nel 1955 e servite come punto di partenza per l'incontro
conclusivo del ciclo "Dalla Costituzione alla cittadinanza attiva"
organizzato dalla Provincia (rappresentata ieri in sala a San Domenico
dall'assessore all'istruzione Isa Veluti), dall'Ufficio Scolastico Provinciale
(rappresentato dal dirigente Giuseppe Bonelli), dall'associazione Libera e
dall'osservatorio sulla criminalità organizzata Saveria Antiochia Omicron.Di
fronte a una sala semivuota, ma silenziosa, attenta, consapevole e soprattutto
giovane Jole Garuti, responsabile di Saveria Antiochia- Omicron, e Nando dalla
Chiesa, politico e docente di
sociologia presso l'Università di Milano, hanno discusso con il pubblico di
Costituzione e di come il testo alla base della nostra Repubblica possa essere,
ancora, fondamento del suo futuro. La Carta è stata raccontata come un qualcosa
che meriti di essere protetto e amato, unica possibile garanzia e custodia
della libertà di tutti noi: «La Costituzione - ha detto Dalla Chiesa -
non è una macchina che va da sola. Ha bisogno di essere alimentata tutti i
giorni dalle azioni e dalle scelte che ognuno di noi compie, nella vita
quotidiana». Rispettare la Costituzione, dunque, significa rispettare il
proprio Stato, con consapevolezza. Senza nessun disprezzo per la cosa pubblica
né per la politica. Un impegno vitale per i cittadini, di oggi come di domani.
Un ruolo chiave spetta alla scuola «rifugio - secondo Jole Garuti -
dall'indifferenza e palestra di cittadinanza dove imparare l'amore per la cosa
pubblica. Che imparino, i nostri figli - ha proseguito - che la politica non è
una cosa sporca, ma un compito da svolgere, come recita la Costituzione, ossia
con disciplina e onore». A chi accusa la Costituzione di essere invecchiata
Dalla Chiesa ha risposto che «è inevitabile che un testo scritto sessant'anni
fa sia invecchiato» e dunque possa essere modificato «ma cambiare, riformare
non significa violare. Significa comprendere fino in fondo, a tal punto da
poter cambiare. Tenendo bene presente che la Costituzione è alla base della
nostra democrazia a e libertà». E la libertà, come disse Calmandrei «è come
l'aria: ci si accorge di quanto sia indispensabile solo quando comincia a
mancare».Luciana Grosso
( da "Cittadino, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
In
visita alla casa di Gutenberg n Dirigenti e docenti dell'istituto tecnico e
commerciale "Agostino Bassi" di Lodi hanno pensato bene di andare
alla scoperta di un luogo insolito, il museo della stampa e stampa d'arte a
Lodi, che sembra aver tutte le carte in regola per giocare un ruolo importante
nel campo didattico e diventare così un partner prezioso per il mondo della
scuola.Come
tanti disciplinati alunni, i docenti hanno seguito il preside Corrado Sancilio
e il professor Negri lungo le ampie sale della struttura museale nata, come ha
ricordato Tino Gipponi in qualità di eccellente cicerone e presidente
dell'associazione che la gestisce dal 2005, da una "follia" e da
un'idea utopica del suo principale ideatore, Andrea Schiavi, che, con sagacia
che rasenta la testardaggine, ha inseguito questo sogno per almeno tre lustri.
Non si tratta di un'operazione effimera, di facciata ha affermato Gipponi ma di
un'impresa culturale in piena regola che si pone a buon diritto nella scia
dell'ormai storica mostra sui "Piazza" (sono passati più di
vent'anni), candidandosi come evento culturale duraturo e investimento
importante per la città di Lodi e il suo territorio.Accompagnati anche dalle
guide del museo e assistiti da alcuni tecnici, insostituibili eredi di un'attività
manuale ormai scomparsa, i docenti hanno così potuto ammirare in funzione
alcune bellissime macchine antiche (tipografiche, linotype, monotype, torchi,
presse), ancora impregnate di storie e di fatica, e scoprire con meraviglia gli
sviluppi dell'arte tipografica nel corso dei secoli. Facendo conoscenza con
un'infinità di attrezzi e "curiosità" sparse lungo le sale del museo
(macchine per scrivere monotasto, il libro più piccolo del mondo, il punteruolo
per la scrittura Braille, la cassa del compositore, e centinaia di caratteri di
vario tipo), i professori hanno così ripercorso gli identici passi che tanti
alunni e studenti di ogni età (dalla scuola primaria all'università)
hanno già mostrato di apprezzare in modo particolare. Dal novembre scorso,
infatti, sono già oltre 700 i ragazzi che hanno visitato questa struttura,
impegnandosi anche in attività pratiche sotto l'attenta regia di
"vecchi" tipografi di collaudata esperienza.O. F.
( da "Giornale di Brescia" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 05/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Il ricco gergo degli sms e il
diminutivo indicativo Gli italiani, si sa, sono grandi parlatori. Persino un
luogo anonimo come il supermercato diventa, in Italia, spunto di animate
conversazioni con la cassiera, per non parlare del bar, del ristorante, del
treno. Questo gusto della parola spiega, secondo Marco Biffi, docente di Linguistica italiana all'Università di Firenze, l'amore degli
italiani per il telefono cellulare: «Non per nulla - mi dice - siamo non solo
il Paese del mondo dove questo apparecchio è più diffuso, ma l'unico popolo che
lo chiami "telefonino", così come "sms", acronimo per
"short message service", viene tradotto con
"messaggino": diminutivi che indicano bene l'affetto che l'italiano
nutre per queste novità. Il cellulare offre agli italiani la possibilità di
fare in modo nuovo ciò che hanno sempre fatto: comunicare». Su questo modo
nuovo di comunicare il prof. Biffi e la sua collega Vera Gheno (entrambi membri
del Centro di Linguistica storica e teorica dell'Università di Firenze -
Accademia della Crusca) hanno svolto uno studio che ha messo a fuoco
l'influenza del telefono in generale e del cellulare in particolare
nell'evoluzione della lingua e della società. Professor Biffi, il telefono
tradizionale ha influito sulla lingua italiana? Non in maniera determinante, ma
in parte sì, perché parlando al telefono si rinuncia a tutte le informazioni
extralinguistiche come mimica facciale, gesti, riferimenti a oggetti visibili.
Per questo motivo le conversazioni telefoniche sono un utile laboratorio per
studiare l'oralità nella sua essenzialità. Al telefono, poi, si comincia con un
"pronto", si prosegue con una fase sociolinguistica di approccio e
solo dopo si arriva al nocciolo del discorso. La procedura di congedo, invece,
non è molto diversa da quella di una conversazione normale. Il telefono mette
in luce anche le differenze tra culture. I giapponesi, per esempio, sono molto
cerimoniosi con le persone che conoscono, mentre sono bruschi con gli
sconosciuti: tutto l'opposto degli italiani». Veniamo al telefono cellulare...
Il cellulare ha portato diverse novità. La prima è che mentre col telefono
tradizionale non sappiamo chi sia colui che ci risponde ma sappiamo dov'è, col
cellulare sappiamo chi è ma non dov'è, e dunque siamo incerti sulla sua
disponibilità a parlare. Alla chiamata del cellulare, inoltre, si risponde
sempre, magari con un messaggio per far capire che in quel momento si è
occupati, mentre al telefono tradizionale si può non rispondere. Tutto questo
influisce sul modo di parlare al cellulare. Ma la vera grande novità è
costituita dai "messaggini". Di questa inedita forma di comunicazione
avete messo in luce molti dettagli, come l'apertura senza forme di saluto o con
formule poco formali, la chiusura veloce e spesso priva di firma, la
punteggiatura "emotiva" con largo impiego di punti esclamativi,
interrogativi, di sospensione, e di "faccine"; l'omissione delle
vocali e il troncamento delle parole per brevità... Il linguaggio piuttosto
primitivo degli "sms" rischia di contagiare la lingua di Dante? È
presto per saperlo. Certo ha contagiato alcune forme di comunicazione
giovanile, come scritte murali e romanzi, come quello di Luana Modini (2007),
tutto scritto col linguaggio degli "sms". Finché rimane limitato a
questi ambiti, non ci sono problemi; ma se lo si trasferisce nel tema di
italiano o in una lettera di lavoro, non va più bene. Spetta alla scuola far
capire ai ragazzi che questo non deve accadere, che l'adeguamento dev'essere
non verso il basso ma verso l'alto, in modo che il linguaggio degli
"sms" sia un arricchimento della lingua, un registro in più, non
causa d'imbarbarimento. m. p. fo.
( da "Tribuna di Treviso, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Fondazione
Cassamarca, la mannaia: -50% alle controllate De Poli ha convocato un summit
con i responsabili delle società; salve solo le priorit& salve solo le
priorità Era una scure, ma in poche settimane è diventata una mannaia.
Fondazione Cassamarca ha annunciato che tutte le controllate dovranno tagliare
del 50% i loro bilanci già nell'anno in corso. In un primo momento sembrava che
la cura dimagrante potesse fermarsi al 30-35%. Un'autentica mazzata per la
galassia delle società che fanno riferimento a Ca' Spineda: la Teatri spa,
Umanesimo Latino spa (che ha incorporato l'università),
Tenuta Ca' Tron spa e Civibus spa, nonchè l'ultima nata, la Pedemontana srl. Al
di fuori sembra restare solo Appiani 1 srl, creata ad hoc per completare il
cantiere della cittadella delle istitiuzioni all'ex Appiani L'ha rivelato ieri
Dino De Poli, all'incontro pubblico nell'aula magna di San Leonardo, che vedeva
la partecipazione di Jacques Attali, invitato a un approfondimento sulla crisi
economica internazionale. Lunedì - ha poi aggiunto il presidente di Fondazione
- è convocata una riunione straordinaria del consiglio di amministrazione
allargato ai responsabili delle controllate. In particolare a Giuseppe Maresio,
ad di Umanesimo Latino e a Gianfranco Gagliardi, numero uno della Teatri spa. A
loro sono demandati i tagli più vistosi e le cessioni, come quella del
vittoriese da Ponte che si profila all'orizzonte nel caso della Teatri spa.
«Servirà - ha anticipato De Poli - a stabilire le priorità dell'attività di
ogni controllata: le risorse saranno concentrate lì, il resto verrà
dolorosamente ma obbligatoriamente sacrificato». E sempre sulla questione
bilancio, De Poli ha voluto ribadire le ragioni del taglio già operato d'imperio ai pagamenti dei professori dell'università di Padova e Venezia. «Abbiamo già fatto la nostra parte per le
sedi, la congiuntura attuale non ci consente di sborsare più altre risorse per
i docenti - ha detto De Poli - non ce l'abbiamo con nessuno, anzi, le università sono sempre il nostro primo riferimento, ma proprio non ci sono
fondi in questa fase. In ogni caso preferiamo investire su progetti a
lungo termine, come la futura cittadella universitaria a Preganziol». (Chiara
Ferretto)
( da "Leggo" del 05-03-2009)
Argomenti: Cervelli
Fra le attività
promosse dal comitato barese dell'Aiesec stamattina alle 10, nella Facoltà di
Economia, si terrà una conferenza sulla crisi finanziaria. A fine mese è in
programma un incontro fra studenti ed imprenditori, nel
quale sarà affrontato il discusso tema della fuga dei cervelli. Inoltre dal 24 al 26 aprile si svolgerà un "Reception
weekend" che ospiterà in Puglia ragazzi Aiesec di altre nazioni, per far
conoscere loro la terra, i prodotti e le tradizioni regionali. Prevista anche
una serata finale di scambio tra partner e studenti con la premiazione
dell'idea vincitrice del bando "Made in Puglia". Appuntamento
a maggio, nella sala "Villa degli Arcieri" di Santo Spirito. (B.
Mas.)
( da "Mattino di Padova, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 19 - Cronaca
Imprenditoria femminile: domani premiate due giovani universitarie Domani alle
( da "Centro, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 11 - Regione
Aziende ospedaliere, parte il confronto Venturoni: tavolo con le università di Chieti e L'Aquila, ma ho dubbi sui conti
L'AQUILA. «Sulle aziendalizzazioni bisogna riflettere bene perché dove sono
state attuate, nella maggior parte dei casi, hanno creato problemi economici.
So che sono previste nel piano sanitario, se si vuole andare avanti non c'è
problema, ma si sappia che non sarà Pantalone a pagare. Si deve partire avendo
la certezza che le aziende miste si sostentino». Non chiude la porta, ma
comunque esprime delle perplessità l'assessore regionale alla Sanità Lanfranco
Venturoni in merito alla costituzione delle due aziende miste Ospedaliero
Universitarie dell'Aquila e di Chieti. Venturoni ha annunciato l'apertura di un
tavolo di approfondimento con i rappresentanti delle Università dell'Aquila e
di Chieti-Pescara. La decisione è stata presa dopo l'incontro con la preside
della facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università dell'Aquila, Maria Grazia
Cifone, che nei giorni scorsi aveva denunciato il grave ritardo nell'attuazione
di un percorso fermo al gennaio del 2006, nonostante nella legge regionale, nel
piano sanitario e nel piano di rientro del deficit concordato con il Governo nazionale,
sia previsto che le aziende miste entrino in funzione il primo gennaio del
prossimo anno. Per la preside l'avviamento delle due
aziende è determinante per la sopravvivenza delle due università, in
particolare le facoltà di Medicina e Chirurgia, che dovranno essere
ridimensionate se non avranno la possibilità di assicurare agli studenti
l'attività didattica e di formazione e ai docenti l'attività di ricerca e di
assistenza. «Con l'azienda mista l'ospedale va finanziato a prestazione
ed oggi gli ospedali dell'Aquila e di Chieti non riuscirebbero a coprire i
costi per la gestione» spiega ancora l'assessore, «c'è anche un secondo
problema: le capacità formative dei due ospedali non sono sufficienti a
soddisfare le esigenze. I posti letto per i corsi di laurea e per le scuole di
specializzazione non sono sufficienti. Servirebbero convenzionamenti con i
territori che non si possono fare con i privati perché lo vietano le norme».
Nel caso in cui l'aziendalizzazione si dovesse fare, l'assessore indica la via.
«Una soluzione va trovata ma non deve essere di un colore o di un altro. Non
deve rispondere ad uno steccato ma ad interessi collettivi». Venturoni indica
l'obiettivo prioritario: «Dobbiamo affrontare il piano di rientro e nel caso
specifico, assicurare che le esigenze della formazione si vadano ad intersecare
con la necessità di ridurre i costi». (b.s.)
( da "Repubblica, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XII - Torino
Precari, scatta l´allarme a Medicina Sono il 73 % del personale e rischiano il
posto: ormai "vecchi" abbassano il rating L´idea è di non rinnovare i
contratti e assumere altri ricercatori a tempo OTTAVIA GIUSTETTI Sono gli
aspiranti medici i più sfortunati dell´Università di Torino. I ricercatori
delle due facoltà delle Molinette e del San Luigi di Orbassano sono una
moltitudine, sempre di più e sempre più precari, a rischio di trovarsi
improvvisamente fuori, ora che la crisi finanziaria impone pesanti tagli anche
agli atenei. Secondo un censimento condotto proprio dai ricercatori precari
delle Molinette, la presenza di questi contratti atipici o di dipendenti a
tempo determinato ha raggiunto un picco mai visto prima in corso Bramante, e
anche a Orbassano, dove da qualche mese è stata istituita la seconda facoltà ma
dove fino allo scorso anno i ricercatori erano a carico di Medicina I. Parliamo
di un aumento del 124 per cento negli ultimi due anni con un rapporto tra
docenti e ricercatori precari che è divenuto eclatante: se nel 2006 i
dipendenti a tempo indeterminato erano il 45 per cento mentre i precari erano
il 55 per cento, oggi la torta è così cambiata: i dipendenti rappresentano solamente
il 27 per cento del totale e i secondi la fetta del 73 per cento. Uno
squilibrio inaccettabile se si pensa che tutto il potere è nelle mani di quei
pochi professori strutturati perché l´organizzazione dei contratti a tempo
determinato, le borse di studio, gli assegni di ricerca, non è gestita a
livello centrale ma è quasi del tutto delegata ai docenti ordinari e ai
direttori di dipartimento. Così, i precari della ricerca hanno scoperto che
l´etichetta che da un po´ di tempo li definisce in questo modo, ha azzeccato
due volte la scelta del termine. Perché se è vero che si fa ricerca anche nelle
facoltà umanistiche la parola "ricerca" nel suo utilizzo più volgare
fa riferimento soprattutto alle facoltà come medicina. Ed è proprio qui che imperversa
il contratto co.co.co. o la borsa di studio, anche se di studio a questo punto
non si parla davvero più. Queste persone sono lavoratori veri e propri senza i
quali la facoltà non starebbero in piedi. I precari sono a tutti gli effetti
utilizzati come lavoratori, sono parte integrante delle équipe di ricerca ma
anche di assistenza e hanno le loro firme sulle più importanti pubblicazioni
scientifiche. Osservando l´ateneo nel suo complesso emerge che proprio i
co.co.co. di medicina rappresentano oltre il 70 per cento del totale. I
sindacati chiedono da mesi che sia convocato un tavolo di trattativa per capire
che fine faranno tutti questi precari alla data di scadenza dei loro contratti.
La Flc Cgil ha anche presentato una proposta di piattaforma per dare un futuro
a queste migliaia di persone e il progetto è generalmente condiviso con
l´amministrazione del Politecnico. Ma dal Rettorato non è arrivata mai nessuna
convocazione. E adesso - dicono per restare in linea con le decisioni
dell´Università - anche Francesco Profumo, rimanderebbe gli incontri. I
sospetti del sindacato disegnano in realtà un piano spietato e cinico di tutti
gli atenei: buona parte di questi ricercatori sarebbero comunque da escludere
da una eventuale regolarizzazione perché non sono più giovanissimi
e abbasserebbero i rating di valutazione internazionale delle università. Questi punteggi, sono infatti stabiliti sulla base di diversi
fattori e uno degli elementi più importanti è rappresentato proprio dall´età
media di ricercatori e docenti. L´idea sarebbe perciò di aspettare le prossime
decisioni di governo e poi, anziché convertire gli attuali contratti atipici,
selezionare nuovo personale da assumere secondo la formula del ricercatore a
tempo determinato di tre anni.
( da "Nuova Sardegna, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
CONVEGNO AMCI Prassi
medica e persona SASSARI. "La centralità della persona nella prassi
medica", è il tema di un incontro promosso dall'Associazione medici
cattolici e in programma per sabato 7 marzo alle 17,30 nella sala riunioni
dell'ospedale Santissima Annunziata, interverrà in qualità di relatore Andrea
Virdis, docente di Bioetica all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
«Consapevoli del fatto che una medicina che vuole considerarsi veramente umana
deve mettere al centro la persona abbiamo pensato come A
( da "Riformista, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
di Filippo Cavazzoni
La coperta è corta, e non si sa più da quale parte tirarla PROPOSTE. Lo Stato
ha il dovere di educare, ma anche il diritto di eccedere nella cultura pubblica? No. Da noi il Fus premia i "soliti noti"
con metà fondi alla lirica, mentre i visitatori nei musei latitano.
Oltreoceano, invece, la simbiosi pubblico-privato funziona. Anche con i
"buoni cultura". di Filippo Cavazzoni La coperta è corta, e non si sa
più da quale parte tirarla. Per Alessandro Baricco, autore di un discusso
articolo comparso su La Repubblica del 24 febbraio,
tanto vale lasciare scoperti tutti quei settori che hanno avuto molto (in
termini economici) e hanno reso poco (in termini culturali). L'obiettivo però
rimane sempre lo stesso: "alfabetizzare" culturalmente gli italiani.
Se il teatro e i musei hanno fallito, allora è il caso di dirottare i fondi
pubblici verso scuola e televisione. Gli intenti dello Stato sono nobili:
solidaristici (che tutti, o quasi, possano accedere ai luoghi della cultura),
pedagogici (che tutti, o quasi, vengano forgiati con i "giusti"
riferimenti culturali), conservativi (che tutte, o quasi, le forme artistiche
di valore riescano a sopravvivere). Ma: l'accesso alla cultura è un diritto?
Crediamo realmente che i cittadini italiani debbano essere indottrinati
culturalmente? E cosa merita di essere salvato dall'incedere del tempo (o dalle
"errate" scelte degli individui)? «L'intimo è un diritto umano
inalienabile», così si giustifica la protagonista di I love shopping di fronte
all'accusa di spese folli per mutandine e reggiseni. La proliferazione dei
diritti provoca mostri: tutto è diventato un diritto. E poi, è lo stesso
Baricco ad affermare che «se uno pensa alla filiera di intelligenze e saperi
che porta dal ministro competente giù fino al singolo direttore artistico,
(...) siamo proprio sicuri di avere davanti agli occhi una rete di
impressionante lucidità intellettuale, capace di capire, meglio di altri, lo
spirito del tempo e le dinamiche dell'intelligenza collettiva?». Come devono
essere "alfabetizzati" i cittadini? E, soprattutto, da chi? Oppure,
chi sceglie cosa è cultura e cosa non la è? Lo stesso Andrea Carandini,
neo-presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali, ha più volte
affermato: basta "scavomania", non tutto va salvato. Se tutto è
cultura, nulla è più cultura. E, forse, ha ragione il capo-famiglia Peter
Griffin quando afferma che la differenza tra arte e pornografia sta solamente
nelle sovvenzioni pubbliche. La scelta, allora, si pone fra due estremi:
pretendere che esista un gruppo di persone che, per competenze e ruoli
ricoperti, possa rispondere a tutte le domande prima sollevate e
"guidare" le scelte degli individui; oppure, fare in modo che siano i
singoli cittadini a decidere per loro stessi e a manifestare liberamente i
propri gusti in ambito artistico e culturale. Tanto per cambiare, solo lo Stato
può prendere queste decisioni: se sussidiare le istituzioni culturali o
indirizzare gli "aiuti" ai fruitori dei servizi; se finanziare
direttamente l'arte e la cultura o creare le condizioni affinché le persone
siano incentivate a investire nel settore. Pur essendo mille i rivoli in cui
vengono disperse le risorse pubbliche, in tre ambiti soprattutto si potrebbe
procedere invertendo la rotta seguita sinora. Anzitutto, in generale e come
premessa, il Fondo unico per lo spettacolo. Un'interessante ricerca pubblicata sul secondo numero di Aedon, rivista online
diretta dal professor Marco Cammelli, mostra molto bene le criticità di uno
strumento come il Fus. Tale sistema di finanziamento premia stabilmente sempre
gli stessi soggetti, pur prevedendo lo stanziamento di fondi ad hoc dietro la
presentazione di un progetto. Stanziamento che però finisce per premiare nella
maggior parte dei casi i "soliti noti". Nello specifico, lirica e
teatri. Fino a oggi, ad esempio, si è preferito destinare circa il cinquanta
per cento del Fondo unico per lo spettacolo agli enti lirici, senza riconsiderare
mai la sensatezza, o meno, di tale sussidio. La trasformazione degli enti
lirico-sinfonici in fondazioni di diritto privato non ha garantito l'afflusso
di risorse aggiuntive, da assommarsi a quelle stanziate dallo Stato. Tra
l'altro, i tentativi di introdurre meccanismi incentivanti per raccogliere
fondi dai privati sono stati aggirati o disattesi. Oltreoceano, il National
Endowment for the Arts agisce stilando la lista delle istituzioni
potenzialmente soggette a sovvenzioni, lasciando a loro
carico la ricerca di un sostegno privato di un ammontare almeno equivalente,
senza il quale la somma non può essere versata. Tale sistema consente di
stimolare il sostegno privato attraverso quello pubblico, evitando che esso vi
si sostituisca. Esistono però altri modi di erogare i sussidi. Uno di
questi: destinare ai consumatori dei "buoni", per cui lo Stato non
concede sovvenzioni agli enti che producono servizi culturali, ma a coloro che
li spenderanno a loro piacimento. Questo sistema, che funziona allo stesso modo
dei "voucher" proposti da Milton Friedman per la scuola, è stato
sperimentato negli anni Ottanta in Canada e a New York per i teatri
off-Broadway. Stando a quanto riferisce Edwin West nel suo Subsidizing the
performing arts, l'esperimento diede ottimi risultati, ma stranamente venne
interrotto. Terzo e ultimo caso: quello dei musei. Una ricerca commissionata da
Confcultura e Federturismo, e condotta da PricewaterhouseCoopers, mostra molto
bene come lo sfruttamento in termini economici dei nostri musei sia tutt'altro
che soddisfaciente. Del fatto che l'Italia non abbia un museo fra i primi dieci
al mondo per numero visitatori si è dibattuto molto. Ci si è divisi in due
fazioni. Quelli che ritengono la cosa inaccettabile e quelli che dicono: il
nostro Paese si caratterizza per avere un alto numero di musei, diffusi lungo
tutta la Penisola, e non per pochi grandi musei. Una proposta, compatibile con
l'attuale quadro normativo, potrebbe contemplare l'affidamento in concessione
ai privati di alcuni musei particolarmente in difficoltà. Si tratterebbe di un
esperimento pilota, un gesto concreto per passare dalle parole ai fatti. La
tutela in capo allo Stato, e la valorizzazione in carico ai privati. E, come ha
detto Baricco, se ci si "dimentica" di far pagare loro le tasse sarà
magari più facile coinvolgerli. 05/03/2009
( da "Nuova Sardegna, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 28 - Sassari
Aci Il 5 marzo l'ufficio del Pra resterà chiuso al pubblico dalle 12 alle 14,30
per asemblea. ... Aci Il 5 marzo l'ufficio del Pra resterà chiuso al pubblico
dalle 12 alle 14,30 per asemblea. Dalle 8 alle
( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6 - Udine
Cartesio nel dibattito attuale FILOSOFIA Oggi, alle 18, nella sala Paolino
d'Aquileia, in via Treppo 5/B a Udine, il professor Mario Signore, parlerà sul
tema: Cartesio nel suo contesto storico e nel dibattito attuale. La relazione del professor Signore, che è docente di Filosofia Morale e componente del Centro di Studi su
Descartes e il Seicento presso l'Università di Lecce, presenterà la figura e il
pensiero di Cartesio, matematico e filosofo francese (1596-1650), che inaugura
il metodo della riflessione scientifica moderna. La conferenza in
programma questo pomeriggio s'inserisce nel dibattito attuale sul rapporto fra
scienza e fede, che ha le sue radici proprio nel secolo straordinario di cui
René Descartes fu un protagonista.
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
APPUNTAMENTI.
QUATTRO PROPOSTE CHE INIZIANO OGGI CON UN INCONTRO SULLE RISORSE DELL'ETRURIA
Ateneo, marzo di cultura di Attilio Mazza Sono quattro gli appuntamenti
culturali in programma nel mese di marzo nell'antica sala di Palazzo Tosio 12,
sede storica dell'Ateneo di Brescia e cominciano oggi. Alle 17.30 Giovannangelo
Camporeale, professore ordinario di Etruscologia e Archeologia italica
all'Università di Firenze, terrà la conferenza organizzata assieme al Liceo
classico Arnaldo, sul tema: «L'Etruria: le risorse del suolo e del sottosuolo».
Domani, sempre alle ore 17.30, sono previsti due interventi su Costanzo Ferrari
(Sale Marasino 1815 -Parigi 1868), figura dimenticata del nostro Ottocento.
Luigi Amedeo Di Viarigi ne illustrerà l'impegno su alcuni versanti, «Il
patriota, l'esule, lo scrittore», mentre Flavio Guarneri entrerà nello
specifico di un suo lavoro letterario: «Tiburga Oldofredi nel romanzo storico
bresciano dell'Ottocento». Costanzo Ferrari fu esponente non marginale
dell'insurrezione bresciana del marzo
( da "Adige, L'" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
RUDY GADDO Il
momento delle mezze misure è finito RUDY GADDO Il momento delle mezze misure è
finito. Almeno per Davide Bassi. Perché la sua, di misura, è già colma da
tempo, almeno se si parla di finanziamenti alle Università e a quella di Trento
in particolare. Quando il rettore, intervenendo all'inaugurazione del nuovo
Centro di riabilitazione cognitiva dell'università
svoltasi ieri a Rovereto, sposta il tiro sul tema dei finanziamenti agli
atenei, si scatena e diventa una furia. E non solo per i 15 milioni di euro in
meno che a partire dal 2010 non arriveranno più nelle casse di via Belenzani,
deprimendo così un bilancio annuo che oggi si aggira sui 150 milioni di euro. A
giudizio di Bassi, infatti, ai tagli già decisi per tutti gli atenei italiani
il governo avrebbe aggiunto nelle scorse settimane anche misure ad hoc per l'università di Trento, che il «magnifico» non esita a
definire «rappresaglie ingiustificate» da parte dell'esecutivo Berlusconi nei
confronti del suo ateneo. «Il blocco del fondo di finanziamento ordinario
deciso dal consiglio dei ministri è una vera rappresaglia nei confronti
dell'Università di Trento», tuona il rettore dal palco della Sala Spagnolli, a
Rovereto, in cui ci si aspettava da lui un intervento di semplice celebrazione
per la nascita di un centro interdisciplinare unico in Italia (si veda a pagina
28, ndr) e in cui invece il rettore risponde senza più peli sulla lingua alle
provocazioni che nei fatti ritiene gli siano arrivate da Roma. «E il problema -
continua - non è tanto per il milione e mezzo di euro di risorse che il blocco
congela (sono relative all'esercizio 2007, ndr), quanto per il segnale che dà.
Detto che questi tagli per come stanno le cose potrebbero anche aumentare, non
c'è comunque alcuna giustificazione sensata per questa decisione, specie quando
i numeri dimostrano che l'Ateneo di Trento ha costi di gestione inferiori del
30% alla media nazionale, ed è leader in Italia per capacità di attrarre
finanziamenti europei. Tanto più - conclude - che questo taglio è solo e
specifico per Trento. Il ministro Calderoli, nella sua furia iconoclastica nei
confronti delle autonomie, dovrebbe separare i diversi problemi». Con i suoi
8.758,9 euro di fondi europei raccolti nel 2007 per ogni docente di ruolo, infatti, Trento è recentemente risultata prima università italiana in questa particolare classifica, secondo il Corriere
della Sera, mentre Il Sole 24 ore l'ha invece classificata come terza,
includendo però nel confronto anche piccoli atenei specialistici.
Un'indagine, quest'ultima, guarda caso condotta dal senatore del Pdl Giuseppe
Valditare per conto della commissione università del
Senato ma di cui, nel bloccare il fondo di finanziamento ordinario del 2007,
evidentemente il governo non ha ritenuto di dover tener conto. «Ci saremmo
almeno aspettati una presa di posizione specifica rispetto a questa decisione
da parte del ministro di riferimento, ma invece per ora non si è visto nulla»,
puntualizza con amarezza Bassi. Che poi chiude, con un pizzico di sarcasmo:
«Alcuni mi criticano dicendomi che finisco sempre a parlare di soldi. Magari
sarà anche vero, ma poi a fine anno è il rettore che deve rispondere dei conti
dell'Università». E, a occhio e croce, anche quelli dell'ateneo trentino
rischiano di non esser più tanto floridi. Finanziamenti europei o no.
05/03/2009
( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cervignano. Al
Pasolini presentato il video degli studenti dell'Einaudi di Palmanova,
vincitore del concorso "chi è lo straniero" "El Dorado",
l'immigrazione vista dai ragazzi CERVIGNANO. Il video "El Dorado",
realizzato, dai ragazzi della seconda Erica dell'Istituto superiore Einaudi di
Palmanova, si è aggiudicato il primo premio, consistente in alcune chiavette di
memoria Usb, nell'ambito del progetto dal titolo "Chi è lo
straniero?". L'iniziativa, finanziata dai comuni dell'ambito del cervignanese
tramite un contributo regionale e volta a sensibilizzare i giovani sul tema
dell'immigrazione, è stata presentata martedì sera al teatro Pasolini di
Cervignano alla presenza di una trentina di studenti, di
alcuni docenti, del sindaco di Cervignano Pietro Paviotti e dell'assessore
comunale alle politiche sociali Federica Puglisi. All'interno del video
vincitore, spiega la professoressa Luisa Contin, referente per l'educazione
interculturale dell'istituto Einaudi di Palmanova, i ragazzi hanno intervistato
un loro compagno di classe, originario del Marocco, il quale ha
raccontato il suo viaggio, effettuato alcuni anni fa senza la sua famiglia, dal
Marocco all'Italia. Originali e curati nei minimi dettagli anche gli altri tre
video in concorso, che sono stati presentati nel corso della cerimonia, al
termine della quale si è esibita l'orchestra di percussioni dell'Istituto
Einaudi di Palmanova diretta dal maestro Roberto Lugli. Intanto, Luisa Contin
ha anticipato che i quattro filmati presentati, alla cui realizzazione hanno
contribuito anche alcune ricercatrici dell'Università degli Studi di Udine,
saranno utilizzati per la realizzazione di un video reportage, che sarà
presentato durante la quinta edizione del Premio Terzani, in programma dal 7 al
10 maggio. «Sono davvero soddisfatta del lavoro portato avanti dai nostri
ragazzi - commenta la docente - che grazie a questa
iniziativa hanno potuto riflettere su un tema importante quale l'accettazione
della diversità». E un plauso al progetto è stato rivolto anche dall'assessore
comunale Federica Puglisi: «Oggi più che mai è importante riflettere sul tema
dell'immigrazione - ha detto - lo straniero non va emarginato ma aiutato ad
inserirsi nel contesto sociale e credo che i ragazzi siano riusciti a fornire
ottimi spunti in questo senso». Elisa Michellut
( da "Repubblica, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Milano Il
futuro della città: mattoni, mattoni e ancora mattoni STEFANO PAREGLIO * è
urgente riflettere su Milano. Disconnessa dai fenomeni globali, la città stenta
ad aggiornare una tradizione ambrosiana fatta di innovazione e senso della
misura. Mentre la proposta avanzata per superare la crisi e costruire il futuro
è a senso unico: mattoni, e ancora mattoni, sfruttando il traino di Expo 2015.
Un proposta peraltro non nuova nell´urbanistica milanese degli ultimi decenni.
Lo testimonia Per un´altra città, pubblicato di recente da
un gruppo di docenti del Politecnico. Tra i molti spunti, colpisce l´esito
deludente degli strumenti negoziali. Introdotti per assicurare flessibilità,
sono stati largamente impiegati per modeste o banali lottizzazioni. Numeri alla
mano, hanno generato una scarsa utilità pubblica rispetto al corrispondente
vantaggio privato. Mancano all´appello molte opere-simbolo che avrebbero
dovuto caratterizzarli, e persino parte dei servizi promessi, attesi o
semplicemente necessari. Il deficit più evidente riguarda la mobilità pubblica,
i cui costi, economici e ambientali, sono ora sulle spalle della comunità.
Sostenere che, in carenza di risorse, la negoziazione con gli operatori privati
sia l´unica strada percorribile è dunque fuorviante: se non è stato possibile
in questi ultimi anni, in pieno boom immobiliare, come sarà possibile in
futuro, in piena crisi economica? E ancora: una cornice formale è davvero un
retaggio del passato? Dal 1980, tra varianti e deregolamentazione, la qualità
urbana complessiva non è certo migliorata, con il risultato paradossale di
deprimere ulteriormente il mercato. Senza un quadro strategico, vacilla anche
la presunta efficienza meneghina. Due esempi. Il sistema aeroportuale, con il
progetto di metropolitana e l´idea di tunnel stradale verso Linate ("city
airport" da ridimensionare) in assenza di un collegamento diretto su ferro
tra la stazione Centrale e Malpensa (hub da rilanciare). O il sistema
fieristico, definitivamente concentrato nel nuovo polo di Rho-Pero, con la
dismissione del Portello che ha poco più di 10 anni di vita. Nell´attesa di
conoscere concretamente qual è il progetto complessivo di città, e come si
intende realizzarlo, i (futuri) 2 milioni di abitanti hanno già legittimato
l´incremento degli indici di edificazione, intervenuto per ampie porzioni di
città. E giustificheranno nel nuovo piano l´assai probabile introduzione di
nuovi diritti edificatori, mediante un indice fondiario unico esteso a tutta la
città. Cosa rimarrà dunque da governare all´atteso PGT, quando vedrà la luce?
Potrà farlo in modo efficace, dovendo confrontarsi con la somma delle puntuali
negoziazioni connesse ai singoli programmi di intervento, il cui campo di
applicazione è stato esteso e potenziato? Nuove regole urbanistiche vuol dire
anche nuovi operatori sulla piazza milanese. Una scelta di mercato, che
richiede però un disegno strategico, per gestire il più che prevedibile eccesso
di offerta. Per evitare che l´Expo rianimi la produzione edilizia bruciando per
molti anni a venire il mercato immobiliare cittadino. Si torna dunque al punto:
l´urbanistica a Milano non può avere ambizioni solo quantitative, né
focalizzarsi unicamente sull´incremento dei residenti, come esito dalla
prospettata riduzione dei valori immobiliari. Così facendo, sottovaluta
l´effetto collaterale di un diffuso impoverimento patrimoniale per gli attuali
proprietari della casa di abitazione. E accantona la vera emergenza sociale che
è la riduzione del costo degli affitti: specie in tempi di crisi, è questa la
condizione necessaria per frenare l´ormai più che decennale processo di
selezione della popolazione milanese, e per fare di Milano una città compiuta.
Una città di case e di cittadini. (* Università Cattolica)
( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
I giovani creativi
russi chiamati dall'Università di Udine a immaginare il mondo dopo il crollo
dell'economicismo Giovedì 5 Marzo 2009, Immaginare il futuro dopo la crisi
globale e, contemporaneamente, comprendere come questa visione prenda vita
nelle proposte creative dei giovani che studiano pubblicità. È questo
l'obiettivo del nuovo progetto di ricerca promosso da Adlab@go, il Laboratorio di ricerca e pratica pubblicitaria dell'università di Udine che ha scelto come prima tappa la Federazione Russa,
«un Paese - spiega Giovanni Lunghi, responsabile di Adlab@go e docente al corso goriziano di Relazioni pubbliche - in cui le accelerazioni
storiche ed economiche contemporanee hanno mostrato un'evidenza maggiore».
La creatività pubblicitaria non sarà utilizzata per lanciare un prodotto o
sostenere una causa, ma «per immaginare - spiega Lunghi - quali assetti e quali
scenari si potranno delineare dopo i crolli della visione economicista». Con il
progetto Brand the future Adlab@go chiederà agli studenti di comunicazione
delle Università e Accademie pubbliche di San Pietroburgo di creare una
campagna che rilanci il "Futuro in sé". La scelta degli studenti non
è casuale: «Proprio loro - continua Lunghi - rappresentano la prima generazione
post-sovietica che fin dall'inizio è stata esposta a una maggiore pressione
pubblicitaria e che oggi fa parte di quella "generazione digitale"
globale che ha contributo a far crescere, anche in termini pubblicitari, il
fenomeno del Web 2.0». Dopo l'abbattimento del muro di Berlino e la crisi che
ha portato allo scioglimento dell'Urss, «la Russia - conclude Lunghi - è stata
una delle nazioni che hanno registrato i maggiori tassi di crescita economica e
di investimenti pubblicitari, ma l'impatto della crisi ha sicuramente mutato
gli scenari. Nella letteratura scientifica l'advertising è spesso definito
'specchio della società'. Obiettivo della ricerca di Adlab@go è comprendere
quale immagine tale specchio possa rimandarci oggi, soprattutto nei Paesi che
rappresentano mercati rilevanti per l'industria dell'advertising. Per questo
pensiamo di estendere il progetto anche alla Cina, coinvolgendo i nostri contatti
a Pechino e Shanghai». Per questo progetto Adlab@go ha ottenuto il supporto di
due tra i più autorevoli periodici di comunicazione russi, Reklamnye Idei
(http://www.advi.ru/eng/) e Projector (www.projector-magazine.ru), e del
Festival Internazionale di comunicazione creativa Magdalena (www.magdalena.org)
di Maribor (Slo). I lavori degli studenti di San Pietroburgo, selezionati
attraverso un concorso, saranno presentati a maggio nell'ambito dell'11.
Magdalena Festival.
( da "Repubblica, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XIII - Milano
"Imparate la chimica cucinerete meglio" Colonna, docente della
Statale, smaschera in un libro con la scienza alcune regole applicate ai
fornelli Il rame non va bene per le fragole, lo zucchero serve alla frittura
MARIELLA TANZARELLA La cucina è una scienza esatta? La domanda si pone leggendo
un libro firmato da due autori milanesi, Stefano Colonna, docente di chimica organica in Statale, e Fabiano Guatteri,
gastronomo. Una domanda che continua a far discutere. Anche se c´è chi si è
preso la briga di mettere a punto la formula degli spaghetti o della salsa al
pomodoro. Anche se sono finiti i tempi in cui cucinare voleva dire andare a
braccio, a "naso", a intuito, e nelle ricette abbondavano i
"qb", quanto basta. Anche se i cuochi oggi rivalutano il rigore nel
seguire misure e tempi, e se nei ristoranti all´avanguardia di tutto il mondo
ormai la chimica e l´idea di "cucina molecolare" sono entrate da un
pezzo: Colonna e Guatteri sostengono che molte regole seguite da sempre in
cucina sono in realtà delle colossali bufale. Professor Colonna, le conoscenze
empiriche di cuochi e massaie vano buttate tutte alle ortiche? «Tutte forse no,
ma parecchie. Un classico che posso citare è la storia della rosolatura della
carne a fuoco vivace, che, si dice, provoca la chiusura dei pori e la
formazione di una crosticina che impedisce agli umori di uscire e
"trattiene" meglio il sapore. Tutte storie. Non si forma nessuna
crosticina. Semmai, è giusto mettere il sale in un secondo tempo, ma solo per
evitare che per osmosi faccia uscire i liquidi». Altri miti da sfatare? «Quello
dell´ebollizione dell´acqua: non viene influenzata dal sale e nemmeno
dall´altitudine. La temperatura di ebollizione non cambia e i tempi non vengono
né accelerati né ritardati, che si metta il sale subito o no, che si cucini in
Val Padana o in cima all´Everest». Avete fatto un libro solo per distruggere le
nostre certezze culinarie? «Ma no. Diciamo anche molte altre cose. Per esempio,
mettiamo in guardia da alcune pratiche. Quando si mangia il peperoncino si ha
una falsa sensazioni di calore: si chiama chemestési ed è causata in realtà da
una reazione chimica. I nostri recettori "pensano" di sentire caldo e
noi d´istinto beviamo, magari acqua gassata. Sbagliato: l´acqua gassata
sollecita ulteriormente quei recettori e l´effetto viene ampliato. Se invece
beviamo del vino rosso, i tannini che contiene possono disattivare quei
recettori e la sensazione di calore svanisce o almeno si attenua». Non si salva
qualche consiglio della nonna? «Parecchi. Per esempio, non usare mai un
recipiente di rame per le fragole: contengono un componente chimico che provoca
una reazione con il rame in grado di scolorire le fragole». Qualche dritta per
preparare piatti super? «La frittura utilizzando lo zucchero fuso anziché
l´olio: è sana e molto gustosa». Come le è venuta l´idea di questo libro? «Mi
sono rifatto ai bollettini ufficiali della Royal Society of Chemistry
britannica. Fra l´altro, hanno pubblicato un volume destinato agli studenti
delle medie in cui partono da comuni preparazioni gastronomiche per spiegare i
principi della chimica». Lei insegna chimica organica all´Università degli
Studi. Ma, sia sincero, ai fornelli come se la cava? «Be´, ammetto: non so fare
praticamente niente, in cucina sono negato».
( da "marketpress.info" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 LE PUBBLICHE ISTITUZIONI DI FRONTE ALLA CRISI SE NE PARLA VENERDÌ 6 MARZO
AL PRIMO SEMINARIO DEL CICLO PROMOSSO DA PROVINCIA E L? UNIVERSITÀ CATTOLICA
Piacenza, 5 marzo 2009 - Di particolare rilievo ed attualità è il primo appuntamento
del ciclo di seminari sul Lavoro che Provincia e Università Cattolica
organizzano nella sede piacentina dell´ateneo, a S. Lazzaro. Nell´incontro, in
programma venerdì 6 marzo, dalle 14,30 alle 17,30 circa, nell´auditorium G.
Mazzocchi dell´Università, si parlerà di ?Stato, Regioni e Province di fronte
alla crisi occupazionale? . Il programma prevede, dopo i saluti di Francesco
Timpano, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali
dell?Università, la presentazione dell?iniziativa da parte dell?Assessore
Provinciale al lavoro Fernando Tribi e l?introduzione di Pier Antonio Varesi, docente di legislazione del lavoro all´Università cattolica e
coordinatore del ciclo. Seguiranno tre relazioni, moderate da Pier Antonio
Varesi: la prima di Gianni Geroldi, Direttore Generale della Direzione Generale
per le Politiche Previdenziali del Ministero del Lavoro, della Salute e delle
Politiche Sociali, che illustrerà le misure statali per fronteggiare la
crisi occupazionale, occupandosi anche dei profili previdenziali della legge n.
2/2009 di conversione del decreto legge noto come pacchetto anticrisi
(185/2008). A seguire interverranno Paola Cicognani, Dirigente Servizio Lavoro
della Regione Emilia-romagna, per spiegare l?azione delle Regioni ed in particolare
della Regione Emilia-romagna di fronte alla crisi, con l?intreccio tra
politiche attive e politiche passive del lavoro, e Manuela Moreni, Dirigente
del Servizio Mercato del lavoro e Formazione della Provincia, che spiegherà
cosa fa la Provincia di Piacenza per accompagnare il reimpiego dei lavoratori.
Infine, un apposito spazio sarà riservato a domande ed approfondimenti. Il
seminario si offre come momento di discussione delle misure avviate, a livello
nazionale, regionale e locale, per fronteggiare la situazione di crisi
occupazionale e sostenere la ricollocazione dei lavoratori coinvolti. Si
colloca al centro del dibattito in corso tra i diversi Soggetti istituzionali e
le Parti sociali ed offre al territorio un?occasione importante di discussione
ed approfondimento, anche come contributo qualificato per gli interventi che
vengono attuati a livello locale. . <<BACK
( da "marketpress.info" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 INSEDIATA COMMISSIONE ONCOLOGICA REGIONALE VENETA Venezia, 5 marzo 2009 -
La Commissione oncologica regionale è stata formalmente insediata a Palazzo
Balbi dall?assessore alla sanità Sandro Sandri, che ne è il presidente. Si
tratta di un organismo che avrà compiti propositivi nei confronti della giunta
regionale, con l?obiettivo di garantire linee di indirizzo omogenee e il
coordinamento dei diversi interventi in questo specifico settore. L?assessore
Sandri ha sottolineato che da questa commissione ci si attende indicazioni
essenziali per il funzionamento della sanità veneta che deve mantenersi su
livelli di eccellenza. Per questo la sua composizione (i membri sono 35 con la
presenza di un?ampia gamma di professionalità afferenti al campo oncologico) è
stata individuata con tutta la delicatezza che la materia comporta.
?L?oncologia infatti ? ha aggiunto l?assessore ? riveste un ruolo di primissimo
piano ed è un?attività che presenta al suo interno una notevole
diversificazione, che deve essere messa a sistema per dare ulteriore apporto
allo sviluppo dell?intero sistema sanitario veneto?. Il compito primario di
questo organismo sarà dunque quello di favorire il più possibile il
?networking? da un lato e dall?altro l?applicazione di un approccio omogeneo in
tutte le aziende Ulss venete. ?Per realizzare questo obiettivo ? ha detto
Sandri ? le professionalità e le competenze non mancano. Se, grazie al lavoro
della Commissione. Riusciremo ad emanare linee guida per affrontare alcune
delle problematiche in campo oncologico e guidare il processo di costruzione di
una rete oncologica regionale saremo già a buon punto?. Nel corso dell?incontro
sono stati approfonditi numerosi aspetti, tra cui le interrelazioni con l?Iov
(Istituto Oncologico Veneto) e con il Registro Regionale Tumori, che ha allo
studio con le vicine realtà del Friuli Venezia Giulia e del Trentino Alto Adige
la creazione di un registro comune. La Commissione si è data una metodologia di
lavoro che prevede l?articolazione in sottogruppi. Sono sei le aree tematiche
che saranno oggetto di analisi: prevenzione e screening; informazione, registri
e informatizzazione delle cartelle cliniche; organizzazione della rete oncologica;
ricerca, innovazione e collaborazione pubblico-privato; continuità
assistenziale; diagnostica. . <<BACK
( da "marketpress.info" del 05-03-2009)
Argomenti: Cervelli
Giovedì 05 Marzo
2009 CERIN, UN CENTRO INNOVATIVO IN ITALIA PER CHI E´ COLPITO DA ICTUS
L?ATTIVITÀ DI RICERCA SUI DISTURBI COGNITIVI SI CONIUGA ALL?OFFERTA DI SERVIZI
CLINICI PER LA COMUNITÀ E ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE SANITARIO. Trento, 5
marzo 2009 - Con circa 1. 100 nuovi casi registrati ogni anno, l?ictus è in
Provincia di Trento una tra le principali cause di disabilità permanente, un
dato in linea con quanto accade nelle società industrializzate. Ecco perché l?apertura
di un nuovo centro di ricerca, diagnosi e trattamento
dei disturbi neurologici sul territorio è un evento salutato con particolare
interesse anche da parte della collettività. Il Centro di Riabilitazione
Neurocognitiva dell?Università di Trento (Cerin), istituito nell?ambito del
Cimec (il Centro interdipartimentale Mente/cervello), è stato inaugurato oggi
nella sede roveretana al Trade Center. Si tratta di un?attività innovativa per
varie ragioni. Per l?approccio multidisciplinare. Perché coniuga ricerca, formazione e servizi clinici essenziali alla
comunità portando in campo applicativo alcune delle ricerche svolte al Cimec
sulla natura dei disturbi cognitivi e i modi migliori per il loro recupero.
Perché inaugura un?esperienza nuova per l?Università di Trento nell?ambito
della diagnosi e del trattamento di disturbi in soggetti cerebrolesi adulti, a
cominciare da chi è colpito da ictus. Alla cerimonia di inaugurazione di questa
mattina hanno partecipato numerosi rappresentanti delle istituzioni coinvolte
nel progetto. Per l?Università di Trento hanno preso la parola il rettore
Davide Bassi e il presidente Innocenzo Cipolletta, seguiti, dalla dirigente
generale del Dipartimento Politiche sanitarie Livia Ferrario, dal sindaco di
Rovereto Guglielmo Valduga e dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio
di Trento e Rovereto, Mario Marangoni. A chiudere gli interventi è stata la
presentazione affidata al direttore del Centro Interdipartimentale
Mente/cervello dell?Università degli Studi di Trento Alfonso Caramazza. Alla
cerimonia hanno partecipato anche il direttore clinico del nuovo centro
Gabriele Miceli e il direttore scientifico Maria Luisa Gorno Tempini. Frutto
della collaborazione fra l?Università di Trento e la Provincia autonoma, il
Cerin (Centro di Riabilitazione Neurocognitiva) lavorerà in sinergia con
l?Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari integrando le strutture
riabilitative già esistenti sul territorio provinciale. Le patologie di cui il
Cerin si occuperà sono quelle causate da disturbi neurologici di natura
vascolare (trombosi, emorragie, malformazioni, aneurismi), degenerativa
(demenze, atrofie cerebrali), traumatica (traumi cranici), infiammatoria
(encefaliti) e neoplastica (tumori cerebrali). Le prestazioni diagnostiche
mirano a identificare e quantificare i disturbi linguistici e cognitivi dovuti
a lesioni neurologiche e a valutare quanto incidano sulle capacità comunicative
e sullo svolgimento autonomo delle attività quotidiane. Le prestazioni
riabilitative hanno come obiettivo quello di ridurre le difficoltà linguistiche
e comunicative della persona con danno neurologico e i deficit motori
associati, di migliorare l?efficienza della persona nella vita quotidiana. La
stima del Cerin per il 2009 è di eseguire un centinaio di diagnosi e 50-60
trattamenti riabilitativi. Primo progetto di questo tipo in Italia per la
focalizzazione sull?area mente-cervello, per l?approccio multidisciplinare e
per la collocazione all?interno di una università
pubblica, il Cerin si giova di personale con formazione professionale diversa e
complementare, come neurologi, neuropsicologi, logopedisti, fisioterapisti,
terapisti occupazionali, oltre ad alcuni scienziati del Cimec. Il personale
clinico a regime sarà costituito da: 4 neurologi (di cui 3 dell?Università), 4
logopedisti, 2 neuropsicologi, 1 fisioterapista, 1 terapista occupazionale e 1
infermiera. Si tratta di un?attività a carattere sperimentale, della durata di
due anni. Il Cerin è stato finanziato dalla Provincia con 600 mila euro
attraverso l?accordo di programma e 450 mila per l?edilizia, mentre l?Azienda
sanitaria copre i costi (700-800 mila euro l?anno) del proprio personale
sanitario impiegato al Cerin. L?attività del Cerin si svolgerà a Rovereto, in
via Prati angolo via Manzoni, presso il Trade Center, nei locali al piano
terra. L?orario di apertura sarà dalle 9 alle 17, dal lunedì al venerdì. Per
maggiori informazioni: http://www. Cimec. Unitn. It/cerin. Php . <<BACK
( da "Tirreno, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
LA PROPOSTA Crisi,
puntiamo sul turismo Il nostro Paese ha nel settore del turismo una risorsa
prontamente a disposizione per far ripartire il sistema economico. Nonostante
la crisi in atto il turismo italiano ha chiuso il 2008 con un giro d'affari
pari al 10% del Pil ed il dato occupazione diretto ed indotto, pari al 9% della
forza lavoro dell'intero Paese, con oltre 2 milioni di occupati. Nell'indice di
competitività turistica l'Italia è purtroppo surclassata da Germania, da Spagna
e Francia mentre è ottimo l'appeal dell'immagine Italia (Country Brand). Il
nostro Paese è quinto in Europa per il numero di voli internazionali e negli
ultimi 35 anni la nostra rete autostradale ha avuto un incremento del 70%
rispetto alla crescita del 230% dell'intera Europa, mentre nel settore dei
porti turistici abbiamo 117.000 posti barca contro i 165.000 della Francia che,
però ha meno della metà di km di costa rispetto a noi. Come si vede siamo di
fronte a fenomeni contradditori che ci dicono come decenni di confusione
politica per il turismo abbiano portato uno sviluppo disarmonico e
disarticolato. Per veicolare l'Italian Style servono strumenti nuovi, capaci di
offrire un nuovo appeal verso i turisti e soprattutto efficaci strategie di
coordinamento del nostro sistema turistico, avveduta pianificazione e
promozione di eventi, varo di misure coraggiose in campo fiscale ed una
crescita mirata ed armonica del settore infrastrutturale. Occorre per centrare
questi obiettivi un patto forte, chiaro e condiviso dalla politica che dal
livello nazionale si cali nelle realtà locali, capace di coinvolgere le imprese
e gli operatori del settore. In quest'ottica sembra essersi mossa la Provincia
di Pisa che partendo da un'analisi sulle cause di una minore dinamicità del
turismo nel nostro territorio dovuta a scarsa innovazione e coordinamento,
indica le terapie per superare la crisi. La proposta presentata dal
vicepresidente della Provincia Giacomo Sanavio - alla
Conferenza provinciale sul turismo è quella di creare un soggetto unico
pubblico-privato per tutte le attività di promozione e commercializzazione, una
sorta di cabina di regia che si chiamerà "Pisaunicaterra".
Sostenibilità e qualità, promozione e politiche fiscali saranno gli ingredienti
di un rilancio di politiche sul turismo fino ad oggi lasciate a se stesse.
Da parte nostra come Consorzio soggetto collegato strettamente al mare e quindi
a tutto quel che ne deriva in termini di flussi turistici anche innovativi,
saremo pronti a dare il nostro contributo in termini di proposte e di
compartecipazione al progetto oggi proposto. Antonio Schena presidente
Consorzio Nautica Pisana
( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì mattina la
benedizione da parte dell'arcivescovo Al via i festeggiamenti per i patroni
della città LA TRADIZIONE Prenderanno il via domani i festeggiamenti dei
patroni di Gorizia, proposti dalla parrocchia del duomo e dal decanato di
Gorizia con la collaborazione del Comune e di varie realtà locali. Tra
concerti, dei tornei e momenti di riflessione, si comincerà con una doppia
conferenza. Alle 17.30, negli spazi dell'oratorio Pastor Angelicus, Paolo Tomea
dell'Università Cattolica di Milano presenterà il libro "Le passioni dei
martiri aquileiesi e istriani", nell'incontro promosso in sinergia con
l'Istituto di storia sociale e religiosa. Il relatore, professore associato
della facoltà di Lettere e filosofia dell'ateneo milanese, insegna Storia della
Chiesa, Storia della storiografia medievale e Agiografia. Il volume, pubblicato
nel 2008, è stato curato da Emanuela Colombi, ricercatrice dell'Università di
Udine. Alla conferenza interverranno anche Liliana Ferrari, neo-presidente dell'Issr,
Andrea Tabarroni, preside della facoltà udinese di Lettere e filosofia, e
Franco Frilli, presidente dell'istituto "Pio Paschini". Sempre
domani, ma alle 20.30 nell'auditorium Fogar, don Rinaldo Fabris parlerà di
"Un mondo secondo Dio? Riflessioni sulla lettera ai Romani". L'incontro con il docente della facoltà teologica del
Triveneto idealmente anticipa la serata di cui sarà protagonista Luigi Alici,
filosofo e docente dell'Università di Macerata, già presidente dell'Ac.
L'appuntamento con il relatore di fama internazionale, promosso con l'aiuto dei
consigli pastorali parrocchiali e del gruppo Agesci Gorizia 3, è stato
fissato per venerdì 13, alle 20.30 all'auditorium della cultura friulana, sul
tema "L'insostenibile leggerezza dell'altro. Tra fraternità e infinito: la
riscoperta del noi". Il fitto programma di iniziative proseguirà nei
giorni successivi, fino a culminare nella mattinata di lunedì 16, giorno dei
patroni: dopo la messa delle 10.30 celebrata in duomo, l'arcivescovo, monsignor
Dino De Antoni, benedirà la città. Intanto sabato, alle
( da "Nuova Ferrara, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
STASERA A FILO Si
parla di salute mentale La serata è organizzata dal circolo «Amici di Argenta»
FILO. Stasera al ristorante "Cavallino Bianco" di Filo, il circolo
"Amici di Argenta" organizza una serata sul tema: "L'ospedale
psichiatrico di Ferrara". Relatore sarà Adello Vanni
dirigente psichiatra presso l'Asl di Ferrara, docente di
psichiatria sociale e d'urgenza all'università di
Ferrara nonchè direttore della Dipartimento di salute mentale. «Quanto al tema
della serata - anticipa il relatore - l'assistenza ai malati di mente a Ferrara
era praticata fin dall'anno dell'attivazione dell'ospedale
"Sant'Anna" (1445). Nel 1858 ci fu il trasferimento dei
pazienti dall'ospedale "Sant'Anna" al Palazzo Tassoni, scelto come
nuovo manicomio provinciale. Questa istituzione, oggi ritenuta superata, a quel
tempo era rivoluzionaria, sostenuta agli inizi dell'Ottocento dagli alienisti
francesi vicini alla rivoluzione. La finalità di questi primi psichiatri -
prosegue Vanni - era quella di "liberare dai ceppi delle catene" gli
alienati, allora ammassati nelle carceri o nelle poche stanze degli ospedali.
Questo progetto terapeutico si basava sul "trattamento morale" che
oggi chiameremmo di tipo psicoeducativo, per influenzare positivamente il
comportamento e la mente del paziente. Nei decenni successivi - aggiunge - la
psichiatria ha conosciuto un ampio dibattito scientifico e radicali
cambiamenti». Dopo la legge Basaglia del '78, anche a Ferrara ebbe inizio il
lungo lavoro di smantellamento dell'ospedale psichiatrico di Palazzo Tassoni,
che venne chiuso nel 1996. Oggi nella provincia di Ferrara è stato creato un
Dipartimento di salute Mentale con due reparti ospedalieri (al Delta e
Portomaggiore), tre strutture residenziali per trattamenti riabilitativi e
alcuni centri di cura ambulatoriale. «Il Palazzo Tassoni - riprende Vanni - fu
costruito, in contrada della Ghiara, durante l'Addizione di Borso d'Este nella
metà del XV secolo. Apparteneva al fattore ducale Bonvicino dalle Carte, al
quale venne confiscato da Ercole I d'Este per essere donato nel 1476 ai conti
Tassoni. Nel
( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 4 - Gorizia A
Gorizia si studia il futuro creato dalla pubblicità Al via in Russia il nuovo
progetto di ricerca della sede isontina dell'Università di Udine UNIVERSITA'
Immaginare il futuro dopo la crisi globale e, contemporaneamente, comprendere
come questa visione prenda vita nelle proposte creative dei giovani che
studiano pubblicità. È questo l'obiettivo del nuovo progetto di ricerca
promosso da Adlab@go, il Laboratorio di ricerca e pratica
pubblicitaria dell'università di Udine a Gorizia, che ha scelto come prima tappa la
Federazione Russa, «un Paese - spiega Giovanni Lunghi, responsabile di Adlab@go
e docente al corso goriziano di Relazioni pubbliche - in cui le
accelerazioni storiche ed economiche contemporanee hanno mostrato un'evidenza
maggiore». La creatività pubblicitaria non sarà utilizzata per lanciare
un prodotto o sostenere una causa, ma «per immaginare - spiega Lunghi - quali
assetti e quali scenari si potranno delineare dopo i crolli della visione
economicista». Con il progetto Brand the future Adlab@go chiederà agli studenti
di comunicazione delle Università e Accademie pubbliche di San Pietroburgo di
creare una campagna che rilanci il "Futuro in sé". La scelta degli
studenti non è casuale: «Proprio loro - continua Lunghi - rappresentano la
prima generazione post-sovietica che fin dall'inizio è stata esposta a una
maggiore pressione pubblicitaria e che oggi fa parte di quella
"generazione digitale" globale che ha contributo a far crescere,
anche in termini pubblicitari, il fenomeno del Web 2.0». Dopo l'abbattimento del
muro di Berlino e la crisi che ha portato allo scioglimento dell'Urss, «la
Russia - conclude Lunghi - è stata una delle nazioni che hanno registrato i
maggiori tassi di crescita economica e di investimenti pubblicitari, ma
l'impatto della crisi ha sicuramente mutato gli scenari. Nella letteratura
scientifica l'advertising è spesso definito "specchio della società".
Obiettivo della ricerca di Adlab@go è comprendere quale immagine tale specchio
possa rimandarci oggi, soprattutto nei Paesi che rappresentano mercati rilevanti
per l'industria dell'advertising. Per questo pensiamo di estendere il progetto
anche alla Cina, coinvolgendo i nostri contatti a Pechino e Shanghai». Per
questo progetto Adlab@go ha ottenuto il supporto di due tra i più autorevoli
periodici di comunicazione russi, Reklamnye Idei (http://www.advi.ru/eng/) e
Projector (www.projector-magazine.ru), e del Festival internazionale di
comunicazione creativa Magdalena (www.magdalena.org) di Maribor (Slo). I lavori
degli studenti di San Pietroburgo, selezionati attraverso un concorso, saranno
presentati a maggio nell'ambito dell'11º Magdalena Festival.
( da "Repubblica, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina IX - Bologna
L´economista all´Archiginnasio Boeri analizza capitale umano e nuovo lavoro Lo
stato dell´occupazione e del lavoro ai giorni nostri è il tema della lectio
magistralis che terrà oggi Tito Boeri, docente di
Economia del lavoro alla Bocconi di Milano, direttore della Fondazione Rodolfo
Debenedetti. L´appuntamento è alle 14.30 alla sala Stabat Mater
dell´Archiginnasio nell´ambito del ciclo di conferenze proposte da Spinner
2013. La crisi economica mondiale con i suoi pesantissimi effetti
sull´occupazione ha riportato con urgenza al centro dell´attenzione il tema del
lavoro e delle sue tutele. Soprattutto in Italia dove negli ultimi 10-15 anni è
cresciuta l´occupazione ma la crescita economica resta bassa, si investe poco
in ricerca e innovazione, non si è cambiata la specializzazione produttiva e la
contrattazione tiene molte persone fuori dall´impiego. Di questo e di tutti i
problemi connessi a questa tematica parlerà Boeri. Al suo intervento seguirà
una tavola rotonda coordinata da Raimondello Orsini, docente di Etica
economica all´Università di Bologna, e alla quale parteciperanno Tommaso Maria
Fabbri, docente di Gestione delle risorse umane all´ Università di Modena e
Reggio Emilia, Dina Guglielmi, docente di Psicologa del lavoro e
delle organizzazioni all´Università di Bologna, Paolo Bonaretti, presidente del
Consorzio Spinner, Patrizia Tullini, docente di
Diritto del lavoro all´Università di Bologna, Paola Profeta, docente
di Scienza delle finanze e Political economics all´Università Bocconi, e
Giorgio Brunello, docente di Politica economica e
Economia del lavoro.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6 - Gorizia
L'ultimo libro di Gentilomo oggi alla Mediateca.Go Il Palazzo del cinema,
centro che raccoglie le realtà cinematografiche goriziane, ospiterà un nuovo
evento. La Mediateca.Go, mediateca provinciale di Gorizia, invita alla
presentazione del libro Giacomo Gentilomo, cineasta popolare (Kaplan, 2009),
curato da Luciano De Giusti. Oggi, alle 19, la serata sarà introdotta dal
professor Francesco Pitassio, docente di Storia del cinema presso l'Università di Udine. Autore di
oltre trenta film, appartenenti ai più disparati generi del cinema popolare,
dalla commedia al melodramma, dall'avventura al mitologico, Giacomo Gentilomo
(Trieste 1909 - Roma 2001) è stato per lungo tempo un regista trascurato e
dimenticato. A questo esito ha contribuito forse anche la scelta da lui
compiuta a metà degli anni Sessanta di abbandonare il cinema per dedicarsi alla
pittura, chiudendosi in un impenetrabile silenzio. Il ritrovamento a metà degli
anni Ottanta di una copia del suo film più compiuto e significativo, al quale
egli stesso era molto affezionato, "O sole mio"! (1945), ripropose
all'attenzione il suo lavoro, ma fu un bagliore di breve durata, circoscritto a
pochi cultori. Il volume contiene saggi di Roberto Calabretto, Silvio Celli,
Riccardo Costantini, Stefano Della Casa, Alessandro Faccioli, Paolo Mereghetti,
Marcello Monaldi, Roberto Nepoti, Alberto Pezzotta, Stefania Parigi,
Massimiliano Spanu, Fulvio Toffoli, Federico Zecca.
( da "Tempo, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Gli
albergatori vogliono degli esperti alla guida dell'Aptr PESCARA Oltre cento
albergatori provenienti da tutto l'Abruzzo hanno partecipato all'assemblea
della Federalberghi/Confcommercio, che ha visto la partecipazione
dell'assessore regionale Mauro Di Dalmazio. «Abbiamo sottoposto all'attenzione
dell'assessore alcune priorità da risolvere per evitare che il nostro turismo
perda posizioni - ha dichiarato il presidente della Federalberghi Abruzzo,
Emilio Schirato -. In primis la riforma dell'Aptr, che deve
divenire un'azienda a capitale pubblico privato governata da tecnici del
turismo e in cui siano rappresentate le associazioni di categoria. Abbiamo poi
sollecitato l'apertura di un tavolo permanente di confronto fra Regione e
operatori e abbiamo chiesto lumi sui fondi a disposizione per la promozione».
Di Dalmazio, nel concordare con le linee individuate da Schirato, ha
preannunciato che saranno evitate frammentazioni delle risorse e delle azioni
promozionali.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari
Pagina 1023 Conferenza su Imparato --> La Pinacoteca incontra il pubblico.
Oggi, alle 17, nei locali della Pinacoteca Nazionale, in
piazza Arsenale, Maria Grazia Scano, docente di storia
dell'arte moderna al Dipartimento di Scienze Archeologiche e Storico Artistiche
dell'Università, presenta la conferenza su Girolamo Imparato, il pittore
campano che nel
( da "Repubblica, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina III - Bari Il
pm: alt alla discarica, inquina la falda Ultimatum agli enti locali:
"Trovate un altro posto o chiudo l´impianto di Bitonto" Per alcuni
comuni tra i quali Bari, bisogna smaltire i rifiuti altrove entro pochi giorni
GABRIELLA DE MATTEIS I comuni di Bari, Bitonto e Modugno dovranno smaltire i
rifiuti in una discarica, diversa da quella gestita dalla
"Ecoambiente". Sotto sequestro da maggio, l´impianto non potrà più
essere utilizzato perché inquina la falda acquifera, utilizzata per
l´irrigazione. E´ questo è il contenuto della lettera che, ieri, il sostituto
procuratore Francesco Bretone ha trasmesso al presidente della Regione, al
prefetto e ai sindaci del capoluogo pugliese e degli altri due centri. Alla
discarica erano stati apposti i sigilli, ma il magistrato aveva concesso la
facoltà d´uso che, ora, scrive, «verrà mantenuta solo per il tempo strettamente
necessario a permettere ai comuni interessati di individuare altro sito per lo
smaltimento dei rifiuti». La corsa contro il tempo per l´individuazione di
un´altra discarica è già partita. E l´ultimatum della procura non ammette
ritardi. Il problema ambientale è serio. Ed è necessario intervenire subito.
«La falda - scrive ancora il pm Bretone - risulta gravemente inquinata per cui
occorre procedere al più presto all´adozione delle misure volte alla
prevenzione e al ripristino ambientale». La lettera fa seguito alle due
relazioni che nei giorni scorsi sono state depositate sulla scrivania del
magistrato. Una è stata redatta dagli esperti dell´Arpa, l´altra
dai docenti del dipartimento di geologia e geofisica dell´università di Bari. Dopo il sequestro da parte dei carabinieri del Noe
della discarica della società "Ecoambiente" che fa capo
all´imprenditore Salvatore Matarrese, il pm ha disposto le consulenze che hanno
accertato l´ipotesi investigativa: l´impianto inquina. Lo strato
impermeabile che dovrebbe impedire al percolato, la sostanza rilasciata dai
rifiuti, di finire nel sottosuolo, in uno o più punti, avrebbe ceduto, causando
così l´inquinamento della falda, ad una profondità di 50,
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Provincia di Nuoro
Pagina 5021 Orientamento universitario --> Nuoro È stato reso noto il
programma dettagliato delle attività di orientamento organizzate per gli
studenti delle classi quinte delle superiori dall'Università di Sassari, sede
di Nuoro, presso le sedi in località Sa Terra Mala e Carta Loi, nelle giornate
del 9, 10 e 11 marzo. Alle 9,30 sono previsti i saluti di benvenuto e la
presentazione del nuovo corso di laurea in Scienze Forestali e Ambientali a
cura del professor Pietro Luciano, preside della Facoltà di Agraria
dell'Università di Sassari, del professor Pietrino Deiana, presidente del
consiglio del corso di studi in Scienze Forestali e Ambientali dell'Università
di Sassari e l'architetto Sergio Russo, presidente del Consorzio per la
Promozione degli Studi Universitari. Saranno invitati a partecipare il sindaco,
il presidente della Provincia e gli assessori comunali e provinciali. Dopo la
presentazione, gli studenti verranno divisi in due gruppi che si alterneranno
nella visita alle due strutture di Sa Terra Mala e di Carta Loi. È previsto un
servizio di navetta che garantirà il trasferimento tra i due istituti
universitari. Nella sede di Sa Terra Mala interverranno i
professori Sergio Vacca e Chiara Rosnati su L'università sul
campo: i seminari residenziali, le attività di ricerca, le escursioni.
Presentazione dei contenuti dei corsi caratterizzanti. Interverranno anche
Sergio Campus su la figura del laureato forestale: dalla ricerca al servizio
per la comunità e altri docenti del corso di laurea.
( da "Secolo XIX, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ma che bel mestiere
fare il panettiere inaugurata la nuova scuola a marassI: già 60 domande CLAUDIO
Burlando divora una striscia di focaccia appena sfornata: «Pensare che ho
iniziato a fare politica a Marassi nel 1977 e già si parlava del mercato
Romagnosi, arrivato molti anni dopo». Oggi il mercato è anche sede della scuola
di panificazione, pasticceria e gastronomia, inaugurata con un investimento di
600 mila euro in larga parte (160 mila) finanziato dalla Fondazione Carige, con
contributi di Regione, Provincia Camera di Commercio e Comune. In un paio di
giorni Iscot-Ascom Liguria ha già ricevuto una sessantina di richieste da parte
di aspiranti panificatori. «Ma non solo - avverte Oscar Cattaneo, presidente
Iscot - perché qui vogliamo tutelare le tradizioni gastronomiche liguri, dal
pesto alla torta di riso e molto altro». I docenti
continuano a sfornare focaccia: normale, alle olive, al formaggio, pizza. «Ho iniziato
quando il pane si portava a domicilio - ricorda Lorenzo Grangreco, capo
istruttore - Ho imparato con l'esperienza, ma la formazione è fondamentale».
Aggiunge Cattaneo: «Il progetto della scuola è stato varato per soddisfare la
richiesta di personale specializzato e abbattere i preoccupanti livelli di
disoccupazione che affliggono la città». Il presidente della Provincia
Alessandro Repetto, aggiunge: «Questi corsi danno sbocchi intorno al 70%». La
scuola può diplomare fino a cinquecento professionisti l'anno, scelti in base a
bandi regionali e provinciali, previa selezione. Per loro il corso è gratuito,
mentre gli amanti della buona cucina possono iscriversi al costo di 120 euro
per un corso di otto ore suddiviso in due mattine per imparare i segreti della
vera focaccia. «In casa si può fare il pane - ricorda Giangreco - ma la
qualitàè diversa, e ancora più difficile è la focaccia, perché ha tempi
lunghi». Paolo Odone, presidente di Ascom e Camera di Commercio, è insignito di
una laurea in maestro focacciaro : «Mi faccio il pane in casa e viene
benissimo. Come la focaccia: ho rubato i segreti frequentando il forno di un
amico a Voltri. Il trucco è nella lievitazione». Osserva però Gianfranco
Tiezzi, assessore comunale al commercio: «Il corso garantisce la qualità e il
ricambio generazionale». Pier Luigi Canobbio, presidente dell'Associazione
Panificatori Genovesi, è felice perché sta nascendo l'Università della vera
focaccia, ma mette un po' di pepe: «Da quando c'è la liberalizzazione chiunque
può fare il panificatore, la materia non è disciplinata. I promossi alla scuola
hanno un titolo, ma serve un intervento normativo della Regione che aspettiamo
da Guccinelli». Puntualizza Renzo Guccinelli, assessore regionale al Commercio:
«La concorrenza è materia del Ministero, io mi impegno entro il mandato a fare
un provvedimento che tuteli la qualità dei panificatori». Giuliano Gnecco
gnecco@ilsecoloxix.it 05/03/2009
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura Pagina 342
appuntamenti Cagliari, oggi presentazione Libri e bambini, una guida preziosa
lunga un anno Appuntamenti. Cagliari, oggi presentazione --> ?Un anno di
storie per bambini?. è il titolo della guida bibliografica che sarà presentata
questo pomeriggio alle
( da "Tirreno, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 4 - Viareggio
«Rimuoveremo le barche» Madonnina: intimazione inviata ai diportisti
"ribelli" DONATELLA FRANCESCONI VIAREGGIO. Diportisti del circolo
nautico "la Madonnina" di nuovo in assemblea domenica mattina nei
locali della Croce Verde. L'accordo raggiunto, grazie al sindaco Lunardini,
sulle tariffe sembra già sfumato. Non tanto per quel che riguarda le cifre
deliberate dalla giunta e fatte proprie dalla società presieduta da Alessandro
Volpe, figura che i diportisti chiedono al sindaco di rimuovere dall'incarico.
La contesa è nata sulla firma del nuovo contratto che la Viareggio porto chiede
ai diportisti di firmare, trasformandoli da concessionari del posto barca in
semplici clienti chiamati a rinnovare l'impegno ogni anno. La
società pubblico-privata (l'amministratore delegato è Simone Anichini, in rappresentanza
della cordata di imprenditori privati) chiedeva ai diportisti di pagare le
nuove tariffe annue recandosi nei propri uffici per siglare, contestualmente,
il nuovo contratto. Buona parte degli interessati non ha accettato, pur
pagando mediante bonifico quanto dovuto per mantenere il posto barca. Un
pagamento che la Viareggio porto non ha ritenuto valido, in quanto non
supportato dalla firma del contratto che i diportisti giudicano «estremamente
vessatorio» per più di una clausola. Così la società nella quale il Comune di
Viareggio detiene la quota di minoranza ha fatto sapere ai concessionari che le
loro imbarcazioni «dal primo gennaio occupano senza titolo il posto barca che
dovrà essere destinato ad un altro richiedente». Ma non basta. Nella
raccomandata inviata la Viareggio porto continua: «Si trattiene la somma
corrisposta a compensazione, salvo conguaglio, del credito per l'occupazione
senza titolo dell'ormeggio, per le spese di rimozione dell'imbarcazione, per il
risarcimento degli ulteriori danni provocati dall'occupazione abusiva. In ogni
caso le rinnoviamo l'intimazione di allontanare immediatamente l'imbarcazione
dal porto e ci riserviamo comunque di rimuoverla come da Regolamento». Prima di
convocare l'assemblea i diportisti hanno preso carta e penna per lanciare una
petizione da inviare al sindaco per chiedere «la sostituzione del presidente
Alessandro Volpe». Al quale, ieri, abbiamo chiesto di rilasciare una
dichiarazione sul braccio di ferro in corso. Ricevendo risposta negativa. «La
situazione all'approdo - denunciano coloro che hanno lì la barca - è divenuta
insopportabile. Siamo convinti che quanto abbiamo dovuto subire sia opera del
socio privato della Viareggio porto, ma ci chiediamo che cosa faccia il
presidente Volpe che, essendo di nomina pubblica,
dovrebbe rappresentare l'interesse generale e della cittadinanza in
particolare. L'unico ostacolo che hanno alla realizzazione dei loro piani è il
Circolo nautico» che non molla e continua a dare battaglia. E che alla società
Viareggio porto hanno fatto scrivere dall'avvocato Riccardo Tagliaferri (il
legale che li assiste insieme al collega Picchi) l'invito ad «astenersi dal perpretare
un comportamento negoziale irragionevolmente vessatorio a danno dei miei
assistiti».
( da "Manifesto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
L'ANALISI DELLO
STORICO LUCA BALDISSARA SULLE TRUPPE NAZISTE IN ITALIA Dall'addestramento a
Dachau all'annientamento dei civili Sara Menafra Scrivere la storia senza far
coincidere lo sguardo della vittima con il punto di vista degli storici. In
tempo di celebrazioni e di difesa dei valori della resistenza, l'idea del
professor Luca Baldissara (non solo sua, ovviamente) anticipata al convegno
«Guerra e Diritto» alcune settimane fa a Bologna sembra quasi una provocazione.
Eppure è vero che, in particolare, nella storia delle stragi naziste in Italia
forse troppo poco si è indagato sulla storia dei carnefici. Su chi erano e da
dove venivano i nazisti che massacrarono cittadini inermi sull'appennino tosco
emiliano. Chi sono, si chiede il docente dell'università di Pisa, i massacratori? Quali sono le «ragioni umane», avrebbe
detto Littell (Le Benevole, Einaudi) che muovevano gli interpreti di quel di
più di violenza verso gli inermi? Spiega Baldissara che ad aprile pubblicherà
un intervento in merito nel volume Il Massacro. Guerra ai civili a Monte
Sole curato assieme a Paolo Pezzino (Il Mulino, pp. 620, euro 30): «La
sedicesima divisione Panzer granatieri Reichfuhrer Ss "- responsabile del
massacro di Marzabotto come di quello di Sant'Anna di Stazzema - nasce su un
ordine emanato nell'autunno del '43 e affidata al comando di Max Simon. E
l'analisi demografica rivela già alcuni dati importanti: «Erano reparti
indeboliti e decimati, al 50-70% degli organici, distanti circa
( da "Eco di Bergamo, L'" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
CorsiL'Italia e i
nuovi cittadini europei Ore 14,30, al Palamonti di via Pizzo della Presolana,
15, prosegue il corso di formazione «L'Italia e i nuovi cittadini europei»
organizzato dal Settore politiche sociali della Provincia di Bergamo, con
relazioni di Tiberiu Mugurel Dinu, Cristian Alexandru Damian e Laura Boschetti
sul tema «Cultura, lingue e sistemi giuridici dei nuovi cittadini europei della
Romania» --> Giovedì 05 Marzo 2009 AGENDA, pagina 17 e-mail print CorsiL'Italia
e i nuovi cittadini europei Ore 14,30, al Palamonti di via Pizzo della
Presolana, 15, prosegue il corso di formazione «L'Italia e i nuovi cittadini
europei» organizzato dal Settore politiche sociali della Provincia di Bergamo,
con relazioni di Tiberiu Mugurel Dinu, Cristian Alexandru Damian e Laura
Boschetti sul tema «Cultura, lingue e sistemi giuridici dei nuovi cittadini
europei della Romania». Università per anziani Una città nel mondo 27° Anno
accademico dell'Università per anziani di Bergamo sul tema: «Una città nel
mondo. Bergamaschi protagonisti nelle arti, nelle lettere in economia e nella
cultura» organizzato da Anteas, associazione per la terza età della Fnp Cisl.
Ore 15, sala «Conferenze» del Palazzo dei Contratti e della Manifestazioni, via
Petrarca 10, Francesco Lo Monaco dell'Università degli studi di Bergamo parla
sul tema «Angelo Mai da Schilpario a Roma». Aggiornamenti per amministratori
Ore 20, alla Casa del Giovane, via Gavazzeni, chiusura del corso avanzato per
amministratori locali, organizzato dall'associazione Yurta di Bergamo in
collaborazione con il Movimento d'opinione di cultura e politica di Seriate.
Francesco Pavone, dirigente tecnico aler parla sul tema «La pianificazione in
pratica e le azioni in deroga». Lallio, diritti e doveri famiglie a rapporto
Continua il percorso di formazione dal titolo «Conosciamoci» per educare
all'importanza delle relazioni con il prossimo, organizzato dal Centro
diocesano per la pastorale sociale, dalla parrocchia e dall'amministrazione
comunale. Ore 20,30, nell'auditorium, riflessioni sul tema dei diritti civili e
dei doveri dei minori nella famiglia e nella società. Sarà presente il
magistrato Carmen Pugliese. Ponte San Pietro volontari ospedalieri Ore 20,30,
al Policlinico San Pietro, chiusura del XIII corso A.V.O. (Associazione
volontari ospedalieri) promosso in collaborazione con il gruppo ospedalieri San
Donato. Don Giulio Albani e alcuni volontari dell'Avo racconteranno le loro
esperienze tra le corsie del Policlinico San Pietro. IncontriAlla Mediateca i
film di successo di Sergej Michailovic Ejzenstejn Continua il ciclo di film
della rassegna «Sergej Michailovic Ejzenstejn» organizzati dalla Mediateca. Ore
17, alla Mediateca di via Bonomelli 13, visione del film «Ivan il terribile
parte II - La congiura dei boiardi». Concerto live al Caffè Letterario Ore 21,
al Caffè Letterario, via S. Bernardino 53, musica live con il duo composto da
Gianbattista Piantoni al flauto traverso e Mario Rota alla chitarra. I
finalisti del «Premio Bergamo» Alla civica biblioteca Antonio Tiraboschi, via
San Bernardino 74, apertura del ciclo di incontri con i finalisti della XXV
edizione del Premio nazionale di narrativa Bergamo. Ore 18, Carlo D'Amicis
presenta il suo libro «La guerra dei cafoni»; coordina l'incontro Adriana
Lorenzi. Il libro di Pagi Palumbo Ore 17, sede della Cgil, via Garibaldi 3
(sala Lama), presentazione del libro «Teresina - una storia vera» di Gianguido
Pagi Palumbo, organizzata dalla Biblioteca «Di Vittorio» della Cgil di Bergamo
in collaborazione con la libreria «Palomar» di Bergamo. Oltre all'autore
saranno presenti Giusy Quarenghi, scrittrice bergamasca ed Eugenia Valtulina,
responsabile della biblioteca «Di Vittorio». Incontro con l'autore Ore 18,
Fondazione Serughetti La Porta, viale Papa Giovanni XXIII, per l'iniziativa
«Incontri con l'autore» organizzata dalla Libreria Buona Stampa, l'autrice
Silvia Giacomoni presenta il libro «Alessandro Manzoni. Quattro ritratti
stravaganti»; Ivan Criscuolo e Gianluigi Vitali leggono il ritratto «Il pane
del perdono». Le stagioni della Cattedrale Ore
( da "Giorno, Il (Lecco)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
ECONOMIA E
ASSOCIAZIONI pag. 9 Open day all'ateneo con presenze da record UNIVERSITÀ HANNO
ADERITO IN 300 LECCO L'OPEN DAY al Campus di Lecco bissa lo straordinario
successo dello scorso anno. Oltre 300 le aspiranti matricole del Politecnico
che hanno raccolto l'invito del Polo regionale di Lecco che ha aperto le porte
agli studenti degli ultimi anni delle scuole medie superiori. Alle 9 di
mattina, in oltre 300 si sono presentati puntuali al campus di via Marco
d'Oggiono dove si è svolta la registrazione e davanti a una platea gremita si
sono poi susseguite le presentazioni dei diversi corsi di laurea offerti dal
Polo di Lecco. Negli stand allestiti per corso di laurea, studenti, docenti e personale del Polo hanno risposto a tutte le domande
delle future matricole e si sono prodigati per soddisfare tutte le loro
curiosità. A disposizione dei ragazzi anche alcuni ricercatori, che hanno
montato strumenti per la ricerca spiegandone il funzionamento e l'utilizzo
(laser-scanner, termocamera e mappe di pressione per la misurazione a scopo
medicale, georadar, sensori accelerometrici e geofoni ecc.). Le
indicazioni fornite al momento dell'iscrizione hanno rivelato dati
interessanti: Ingegneria Edile-Architettura si conferma di grande appeal con
importanti numeri di gradimento ma in grande ripresa tra le preferenze anche le
nuove lauree in Ingegneria della Produzione Industriale e Ingegneria Civile e
Ambientale. La notevole affluenza di studenti all'iniziativa. Questo dimostra
che la nuova offerta formativa del Polo regionale di Lecco, che presenta corsi
unici ed esclusivi nel panorama Politecnico, riscuote sempre maggiore
approvazione e fa ben sperare per le immatricolazioni del prossimo anno
accademico.
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA MASSA /
CARRARA pag. 18 MASSA E' NATO a Massa un libro per alunni stranieri.
"Imparo a comunicare... MASSA E' NATO a Massa un libro per alunni
stranieri. "Imparo a comunicare", editore Erickson, è il frutto di
due docenti di lettere, Rossella Di Maria, psicopedagosista, giornalista, docente all'Itis Meucci, e Aurora Ranfagni, insegnante al
liceo tecnologico Meucci, specializzata in storia medievale. Entrambe sono
specializzate nell'insegnamento ad alunni con disabilità psicofisiche. Il
volume, con la presentazione del dottor Fabio Celi, primario psicologo all'Asl apuana e docente di psicologia dell'handicap
e della riabilitazione all'università di Parma, punta a
rispondere ai bisogni linguistici e comunicativi nelle interazioni quotidane.
E' rivolto principalmente ad alunni stranieri della scuola primaria e
secondaria di primo grado, ma anche a bambini italiani con difficoltà a livello
grammaticale e lessicale. Le 10 unità in cui è suddiviso il testo,
attraverso un approccio di tipo funzionale-comunicativo, propongono al bambino
situazioni di vita reale, che arricchiscono il suo lessico, sviluppano le
competenze grammaticali di base e rinforzano le interazioni verbali necessarie
per la comunicazione quotidiana.
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 Chiudi L'istituzione delle Regioni, nel 1970, segnò un punto alto nel
processo di sviluppo del sistema democratico italiano. Non avrebbe dovuto
essere (purtroppo, negli anni successivi, lo è diventato) un semplice
adempimento costituzionale, ma una "rivoluzione" nell'assetto dello
Stato, delle sue Istituzioni territoriali, un mutamento dei metodi del fare
politica, l'apertura di una fase di diretto impegno dei cittadini nella
elaborazione e negli atti amministrativi. S'apriva una prospettiva di grande
interesse politico ed un rilevante spazio culturale. I n quella "rivoluzione"
credettero in molti. E da questa profonda fiducia nel rinnovamento, connaturato
con l'idea del regionalismo autentico, nacquero, contemporaneamente alle
Regioni, i Centri studi "Vanoni" a Terni e "Mattei" a
Perugia. La motivazione la dette il loro promotore Filippo Micheli: «Per
mettere a disposizione degli umbri strumenti di aggregazione, di trasmissione
delle loro opinioni e delle loro istanze, per promuovere la cultura nella
comune ricerca di soluzione dei problemi, favorendo il dialogo, il confronto
delle idee, diffondendo l'informazione e così facendo di tanti cittadini i
protagonisti consapevoli del proprio futuro». L'obiettivo, così prefissato, i
Centri studi lo perseguirono attraverso una lunga serie di iniziative, in
molteplici settori. Per esempio, la valorizzazione dei centri storici, la
difesa del lavoro e delle fabbriche, l'emancipazione della società rurale e
l'ammodernamento dell'economia agricola, la razionalizzazione degli interventi
sul territorio, il turismo inteso come risorsa culturale ed economica. Poi, la
pittura, la musica, il teatro, l'innumerevole produzione di poster per
sottolineare le bellezze ambientali ed il patrimonio artistico della nostra
regione, comprese le feste della tradizione (il Corteo del Corpus Domini di
Orvieto, la Corsa dei Ceri di Gubbio, la Quintana di Foligno, la Corsa
all'Anello di Narni). Ed ancora la difesa della ferrovia Spoleto-Norcia e della
Funicolare di Orvieto, le proposte per la creazione dei parchi regionali,
all'interno di un progetto di tutela della natura, la stampa del Cantico delle
Creature, nella trasposizione grafica di Felice Fatati, l'Università
regionale ed il coinvolgimento nell'azione dei Centri studi di giovani docenti,
in un originale impegno di studio, di ricerca e di proposta. Fu una stagione
ricca di creatività, anche a sostegno della capacità di governo della Regione e
degli Enti locali, come risultato del confronto aperto, tra le diverse
posizioni politiche e le opzioni programmatiche - fuori degli steccati imposti
dalle contrapposizioni del tempo - una azione promozionale che coinvolse parti
importanti della società civile, del mondo della scuola, delle forze attive
dell'Umbria. Ora, il Centro studi "Vanoni" è impegnato in una
operazione di rilancio della sua presenza. Una occasione sarà il Seminario di
studi che si terrà, a Terni, sabato 7 marzo con inizio alle 15,30, nella sala
dei convegni dell'Hotel Michelangelo. Il tema è di attualità: "Nell'era
post ideologica, quale identità per i partiti?". Il taglio, prevalentemente
di carattere sociologico, prevede la valutazione delle ragioni ideali ed etiche
che dovranno caratterizzare la funzione dei partiti, liberati dall'orpello
delle vecchie ideologie divaricanti. Molte sono le implicazioni, scaturite da
questo passaggio storico, nella vita sociale e politica del nostro Paese e
nella cosiddetta "democrazia governata". Il passaggio ora impone alle
forze politiche una differente concezione del proprio ruolo, per trovare la
legittimazione nel consenso popolare. Ed invertire la tendenza al disimpegno
crescente dei cittadini. Se dovranno essere partiti d'apparato o palestre di
democrazia, mediatori sociali o gestori del potere, interpreti della volontà
degli elettori oppure strumenti di oligarchie e di interessi corporativi.
Perché, c'è urgenza di completare il processo di moralizzazione privata e
pubblica, c'è tutta intera una grande partita dei valori da giocare, è
necessario il ritorno ad un dibattito il più possibile sfrondato da forme
asfittiche di populismo, sterile manipolatore del consenso. Sono soltanto
alcuni dei temi che verranno trattati nel Seminario di studi di sabato 7 marzo,
da Renata Natili Micheli, che introdurrà i lavori, e dai relatori Franco
Ferrarotti, sociologo, Ermanno Taviani, docente
universitario, on. Giovanni Bachelet, Arianna Montanari dell'Università
"La Sapienza" di Roma. Ad.Ma.
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
ROVIGO CULTURA
SPETTACOLI pag.
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 Chiudi La banca di Credito cooperativo abruzzese di Cappelle sul Tavo
potrebbe voltare pagina. Il 17 maggio si vota per il rinnovo dei vertici e
Michele Borgia, 45 anni, economista docente all'università del Molise, è pronto a sfidare il presidente uscente Luigi
Iachini, ottantenne. Un momento importante per un istituto di credito che
rappresenta l'unica realtà locale e i cui numeri parlano chiaro: 280 milioni di
massa intermediata, 70 dipendenti, 9 filiali tra la Val Pescara e Chieti.
( da "Eco di Bergamo, L'" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il linguaggio, un
veicolo per l'integrazione «Ma i giovani non scordino l'idioma del loro Paese»
--> Giovedì 05 Marzo 2009 BERGAMONDO, pagina 36 e-mail print
Interculturalità, rapporto con lo straniero, sradicamento dalla propria
cultura, ruolo della lingua nella relazione con lo straniero; questi sono i
temi principali emersi dal secondo Seminario di dialogo interculturale tenutosi
nella sede di Sant'Agostino dell'Università di Bergamo e organizzato
dall'Università in collaborazione con Cattedra Unesco. Le tematiche sono state
affrontate sotto vari punti di vista. Monsignor Patrizio Rota Scalabrini ha
approfondito la tematica dello straniero nei testi biblici sottolineando come
già ai tempi fosse molto presente la questione del rapporto con culture
diverse. «Analizzare la Bibbia per affrontare tematiche attuali è davvero molto
interessante; ricordiamoci inoltre il rapporto che Gesù tenne con lo straniero.
Egli lo trattava con rispetto, senza nessun imbarazzo, rivelando una forte
equivalenza tra fede e identità culturale. Dobbiamo imparare molte cose da
questo concetto». Un'analisi più strettamente linguistica
quella avanzata da Piera Molinelli, docente di
sociolinguistica della facoltà di Lingue e letterature straniere. «Vi sono vari
casi in cui uno stesso atto può essere espresso con sfumature differenti, come
per esempio l'atto di scusarsi, ora con significato individuale ora esteso a
tutta una comunità. La lingua è portatrice di una miriade di elementi
culturali. Il dialogo interculturale è estremamente arricchente in quanto,
oltretutto mettendoci realmente in relazione con una cultura diversa, ci
permette di meglio analizzare e mettere in discussione anche certi nostri
comportamenti». Presente all'incontro anche Paola Gandolfi, Cattedra Unesco,
che ha posto l'accento sulla situazione attuale dei figli dei migranti nel
contesto scolastico-culturale. «Un punto che vorrei evidenziare è la necessità
che ai figli di migranti si continui a insegnare la loro lingua d'origine, in
modo da non provocare uno sradicamento troppo forte dalla loro cultura di base.
Purtroppo in Italia non si fa ancora abbastanza per queste persone, mentre
bisognerebbe prendere spunto da Paesi come la Germania che affrontano la
questione interculturale già con maggiori risultati». Ha chiuso il Seminario il
preside della facoltà di Scienze della Formazione Ivo Lizzola, che ha ribadito
il ruolo della lingua come elemento in grado di unire vecchio e nuovo e come lo
sradicamento rappresenti una esperienza profonda. «Ritengo essenziale
considerare le tradizioni passate di una cultura, in quanto così si può
interagire con essa nella maniera più approfondita. Lo sradicamento non deve
essere vissuto come un trauma ma come un'apertura alle possibilità del nuovo
per tutti i soggetti messi a confronto. Non ci vuole una illusoria ricerca di
origini, ma piuttosto la capacità di leggere ognuno nell'altro qualcosa di
nuovo». Gilles Garufi 05/03/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 Chiudi di ADRIANO CIOCI ASSISI - L'argomento, quello della geopolitica, è
tra i più scottanti su scala mondiale. Verrà trattato ad Assisi, nel corso di
un seminario di formazione dedicato ai temi "caldi" dell'attualità
internazionale. Gli incontri, organizzati dal Comune di Assisi - Ufficio per il
Sostegno alle Nazioni Unite, in collaborazione con la SIOI di Roma (Società
Italiana per l'Organizzazione Internazionale) e
l'Università per Stranieri di Perugia, si terranno presso la Sala della
Conciliazione (con orario 9,30-12,30) nelle giornate del 10, 17 e 23 marzo.
Esperti del settore si alterneranno davanti ad un pubblico formato da docenti,
studenti delle ultime classi delle scuole superiori, delle università e cittadini. La giornata di apertura del 10 marzo vede in
programma un intervento introduttivo del sindaco Claudio Ricci e la conferenza
di Margherita Paolini, direttrice della rivista "Oltre il Limes", dal
titolo "La crisi di Gaza e il futuro della Palestina", un tema per
meglio comprendere le dinamiche di questa area ed il ruolo delle componenti
interessate. Il successivo martedì (17 marzo), dopo il saluto dell'assessore
con delega ONU Maria Aristei Belardoni, l'analista strategico Alessandro Politi
dibatterà il tema "La sfida di Obama", un argomento che tiene banco
ormai in tutte le discussioni di carattere politico, economico e dei rapporti
internazionali. La mattinata conclusiva (lunedì 23 marzo), Maria Stella
Rognoni, docente di Storia dell'Africa nella Facoltà
di Scienze Politiche dell'Università di Firenze, parlerà di "Africa: le
guerre dimenticate", per capire quali dinamiche si innescano nei
meccanismi dell'indifferenza verso certi drammi della storia di oggi. «Con
questo seminario - affermano Claudio Ricci e Maria Aristei Belardoni - si
intende informare studenti e cittadini sui grandi temi dell'attualità
internazionale ed aprire con loro un dibattito sulle grandi sfide della nostra
epoca». Per le iscrizioni (gratuite) ci si può rivolgere all'Ufficio per il
Sostegno alle Nazioni Unite (075-8138676). Lo stesso Ufficio, in occasione del
decennale della sua istituzione (avvenuta nel marzo del 1999) ha realizzato,
all'interno del sito comunale, un link che riassume le varie attività, sia sul
fronte dei diritti umani che su quello dell'Unesco. Articoli, fotografie,
interventi e programmi vengono resi fruibili tramite il sito web internet con
una grafica semplice ed essenziale. Nella foto, manifestazione per il Tibet ad
Assisi
( da "Nazione, La (Grosseto)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
AMIATA / COLLINE
pag. 8 IMPARARE a conoscere la radio con il progetto «Tarabaralla».... IMPARARE
a conoscere la radio con il progetto «Tarabaralla». Si tratta di un'idea
realizzata in collaborazione con il Ctp e con il patrocinio della provincia di
Grosseto che vuole coniugare al meglio l'aspetto della comunicazione con le
nuove tecnologie e che vedrà una tappa importante nella tavola rotonda
«Giovani, partecipazione, radio, comunicazione e tecnologia», in programma
sabato alle 10 nella sala del Consiglio. Saranno presenti gli studenti del
liceo scientifico di Castel del Piano e del liceo delle scienze sociali e
dell'Ipsia di Arcidosso. Uno spazio particolare dell'incontro
sarà dedicato alla realtà del web e alla nascita di «Radio Tarabaralla», a cui
si può già accedere dal sito dell'associazione www.tarabaralla.info. Relatori
del convegno saranno Elisa Giomi docente dell'università di Siena, Alessandro Lovari, docente di
comunicazione pubblica e insegnante al centro territoriale permanente.
( da "Messaggero, Il (Ostia)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 Chiudi di JOSÈ MARIA AZNAR L'ECONOMIA mondiale, e quella europea in
particolare, sono entrate nella recessione più grave degli ultimi venticinque
anni. I cittadini, da parte loro, chiedono ai loro governi, con ragione,
iniziative in grado di superare una crisi che sta minacciando milioni di
persone. Non condivido le visioni catastrofiche, ogni volta purtroppo sempre
più numerose, di una nuova Grande depressione simile a quella degli anni
Trenta. Questa non è la prima crisi dal 1929 e l'economia, così diffusa e
globale, è oggi radicalmente diversa da quella di ottanta anni fa. I depositi bancari
sono sicuri. Non c'è più l'oro come modello di riferimento, bensì un sistema
fiduciario che permette alle nostre banche centrali di emettere il denaro
necessario. Non c'è più la forte deflazione degli anni Trenta e nei Paesi
sviluppati il reddito pro capite non teme paragoni con quello di allora, il che
rende la crisi meno acuta. Ancor meno condivido l'idea che ci troviamo alle
prese con una crisi dell'economia di libero mercato analoga, per gravità, a ciò
che il crollo del muro di Berlino significò per il comunismo. Tanto meno sono
d'accordo con chi afferma che è necessario rifondare il capitalismo. Esiste una
sola possibilità che questa crisi mondiale possa realmente sfociare in qualcosa
di paragonabile a una grande depressione, cioè che i governanti commettano gli
stessi fatali errori di politica economica perpetrati agli inizi degli anni
Trenta: protezionismo e interventismo insensati. Questo è ciò che deve
realmente preoccuparci. L'Europa, e in particolare le nazioni europee che più
soffriranno di questa crisi come Spagna e Italia, non devono scommettere su
meno mercato e più Stato, ma al contrario su più mercato e, sopra ogni cosa,
migliore Stato. La cosa più urgente è rinunciare a tentazioni protezionistiche
che sempre rispuntano in tempi di crisi. L'Europa deve portare avanti le
conclusioni positive del summit di Doha dell'organizzazione mondiale per il
commercio, tenendo fede agli impegni presi dai principali leader europei a
Washington a novembre 2008. E deve rinunciare a qualsiasi intenzione di proteggere
i mercati nazionali mediante politiche di aiuti di Stato, come disgraziatamente
è successo in Francia e Spagna. Oggi, più che mai, è il momento delle riforme.
Credo che l'Italia, come tante altre nazioni europee, debba darsi un'agenda di
privatizzazioni di imprese pubbliche e di ampia liberalizzazione dei mercati
finora chiusi alla concorrenza, fra i quali energia e telecomunicazioni. I
mercati dei servizi professionali devono aprirsi anche loro alla libera e piena
concorrenza. È inoltre necessario liberalizzare la distribuzione commerciale,
compresi l'apertura di nuove aree e gli orari di vendita. Occorre eliminare i
molteplici e ingiustificati ostacoli burocratici all'avvio di nuove iniziative
imprenditoriali. Credo che in Italia, come in Spagna, sia di cruciale
importanza la razionalizzazione del settore pubblico, riducendone le
dimensioni, contenendo il pubblico impiego e liberando spazi e libertà per
l'iniziativa privata. L'Italia ha bisogno di meno funzionari e più
imprenditori. Ciò esige coraggio politico in termini di tagli preventivi e di
congelamento del pubblico impiego, ma a partire dal 1996 la Spagna ha
dimostrato che ciò è possibile. Credo che l'Italia, come la Spagna, necessiti
di uno Stato meno invadente e migliore, di riforme per migliorare la qualità
dei servizi offerti dallo Stato nella sua qualità di supervisore, di riforme
delle regole finanziarie per aumentare la trasparenza e di riforme per punire
la mancanza di onestà imprenditoriale, incompatibile col libero mercato. Il welfare
necessita di riforme profonde che riducano l'inefficienza di servizi pubblici
come la sanità e di maggiore attenzione ai suoi dipendenti. Le riforme devono
dare maggiore spazio alla sanità privata con il sostegno economico dello Stato.
Le riforme intraprese in Svezia negli anni Novanta ci indicano la strada da
seguire. La sostenibilità del sistema pensionistico pubblico esige anch'essa
riforme profonde e graduali che a loro volta esigono coraggio politico, ma che
sono imprescindibili: ad esempio, accelerare le norme sull'aumento dell'età
pensionabile e intraprendere il riequilibrio finanziario a lungo termine fra
prestazioni e contributi. Analogamente, occorre incentivare maggiormente i
meccanismi privati di previdenza per i pensionamenti. Insieme al taglio della
spesa pubblica è essenziale ridurre le tasse, specialmente quelle relative ai
salari e alla competitività. La Spagna ha dimostrato che ciò è fattibile e
conveniente con le riduzioni fiscali apportate nel 1999 e nel
( da "Corriere Alto Adige" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere dell'Alto
Adige - BOLZANO - sezione: PUBBLICITA - data: 2009-03-05 num: - pag: 8
categoria: PUBBLICITA PARTIRà IN APRILE IL PERCORSO DI FORMAZIONE PER
IMPRENDITORI E DIRIGENTI Management, via al nuovo corso Controlling,
contabilità, processo decisionale e marketing alcuni dei temi trattati Anche
quest'anno Assoimprenditori Alto Adige organizza, insieme al centro di
formazione del convento di Novacella, l'Accademia europea e l'associazione
provinciale dell'Artigianato, un corso master in lingua tedesca di
"Management e direzione aziendale" strutturato sulla base del corso
"Master in Management - Mim" dell'Università di Salisburgo.
L'iniziativa formativa di alto livello si sviluppa in due semestri (aprile 2009
- luglio 2010) con lezioni generalmente una volta al mese nelle giornate di
giovedì, venerdì e sabato. I destinatari del corso sono imprenditori, manager e
dirigenti. Negli anni scorsi sono già state promosse altre due edizioni di
questo corso, uno in lingua tedesca ed uno in lingua italiana, insieme
rispettivamente all'Università di Salisburgo e al Politecnico di Milano. Robert
Stafler (Wolf System Srl), rappresentante del comprensorio Valle Isarco e
Wipptal di Assoimprenditori Alto Adige, che ha concluso con successo una delle
precedenti edizioni, dice: “Ritengo che sia una sciocchezza pensare di sapere
tutto. La formazione personale e professionale è fondamentale. Questo corso è interessante sia per il programma ed i docenti
altamente qualificati, sia in quanto dà anche ai non laureati la possibilità di
ricevere una formazione a livello universitario. Per quanto mi riguarda ho
apprezzato particolarmente l'opportunità di mettere in pratica nella mia
azienda la teoria appresa in aula. Nel corso del master sono stati,
inoltre, portati anche esempi pratici ed ognuno ha potuto affrontare
problematiche specifiche. Trovo poi di grande utilità la rete che si è venuta a
creare tra i partecipanti al corso ed i docenti in quanto adesso so a chi
rivolgermi quando ho delle domande.” Il corso master di “Management e direzione
aziendale” è adeguato alle esigenze delle piccole e medie aziende altoatesine.
Durante la formazione, frequentata lavorando, vengono organizzati gruppi di
lavoro per studiare casi pratici e confrontare l'apprendimento teorico con il
lavoro che concretamente viene svolto nel lavoro quotidiano. I contenuti Nel
corso delle lezioni, che si svolgono a Varna o Bressanone, vengono affrontate
le più diverse tematiche legate alle gestione aziendale: la gestione di
processi e progetti, i metodi per prendere le decisioni, contabilità e finanza,
diritto, controlling, la gestione di qualità e del personale, marketing, le
competenze sociali, ecc. Il programma dettagliato è disponibile sul sito del
centro di formazione del convento di Novacella
(www.kloster-neustift.it/bildungshaus/b_masterlehrgang_ dt.htm). Il 3 aprile
2009 è fissato il termine per l'iscrizione al corso, che prende il via il 23
aprile 2009. Per ulteriori informazioni al centro di Novacella è a disposizione
Alexander Boy (tel. 0472 835588, alexander. b@kloster-neustift.it).
( da "Sole 24 Ore, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: SYSTEM ( ARTENERGY ) data: 2009-03-05 - pag: 16 autore: INFORMAZIONE
PUBBLICITARIA COMPOMAT LIGHTWEIGHT 2009 la vetrina italiana dei materiali
compositi Dal 25 al 27 novembre Fiera Milano - Rho ospita il salone
internazionale sui materiali compositi e superleggeri. Una grande vetrina
espositiva per tutte le aziende del settore, una occasione da non perdere per
sviluppare business e incontrare operatori qualificati in un grande contesto
fieristico D alla vetroresina delle barche a vela al cemento armato delle
nostre case, dall'automotive ai complementi d'arredo fino ai grandi generatori
eolici - per citare solo alcune delle applicazioni più conosciute - , i
materiali compositi sono già parte della nostra vita quotidiana. Sono, infatti,
in grado di abbinare eccellenti proprietà strutturali a una elevata
funzionalità (come ad esempio conduttività elettrica, conduttività termica,
integrazione con sensori ecc.), che li rendono veramente interessanti per tutte
le applicazioni avanzate e, in modo particolare per i materiali
"intelligenti" di prossima generazione. APPLICAZIONI E MERCATO Quello
dei materiali compositi è un settore produttivo che, oltre a caratterizzarsi
per la molteplicità di soluzioni, si distingue soprattutto per l'alto grado del
livello tecnologico e di innovazione. In questo momento di congiuntura
economica negativa è anche uno dei pochi settori produttivi che meno ne
risente. "Certamente - conferma Roberto Frassine, presidente
di Assocompositi e docente presso il Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e Ingegneria
Chimica "Giulio Natta" del Politecnico di Milano - , la crisi globale
ha conseguenze anche sul nostro settore; tuttavia quello dei materiali
compositi, in quanto settore ad alta tecnologia che si basa su know-how aziendali
non facilmente trasferibili, si trova in una situazione relativamente
protetta almeno dalla concorrenza globale per i prodotti di largo consumo che
sta penalizzando fortemente alcuni settori della produzione nazionale". Ma
quali sono gli ambiti applicativi che promettono maggiori sviluppi? Secondo
Frassine "Il settore delle applicazioni strutturali rimane uno dei più
dinamici, particolarmente nel campo dei trasporti e delle costruzioni. In
continua evoluzione sono anche le applicazioni industriali come ad esempio
componenti di macchine, tubazioni, serbatoi, turbine eoliche e attrezzature
sportive. Le caratteristiche di leggerezza, rigidezza e resistenza che si
possono ottenere con i materiali compositi non hanno confronti e questo lascia
prevedere una loro continua espansione in tutti i settori industriali". In
questo senso uno dei settori che, secondo i dati relativi al 2008 dell'AVK
(Federation of Reinforced Plastics), registra una sensibile crescita per quanto
riguarda le applicazioni dei materiali compositi è proprio quello della
produzione delle turbine eoliche che negli ultimi anni è cresciuta del 20%
anche grazie alle eclatanti performance di mercato della produzione di
elettricità dal vento. A ulteriore riprova la crescita di manifestazioni come
eolica Expo (Roma) che, nell'arco di un biennio, ha più che raddoppiato la
propria superficie espositiva. Anche il mercato dei compositi polimerici, che
pure sta vivendo un periodo di instabilità legata alla variabilità dei costi
delle materie prime e ai rapidi sviluppi tecnologici, prevede una buona
espansione a livello globale: "Pur provenendo da una fase di sostanziale
crescita - conferma Orazio Manni, Direttore della Divisione di Ingegneria dei
Materiali e delle Strutture di CETMA- Centro di Progettazione, Design &
Tecnologie dei Materiali e Vice Presidente di Assocompositi - (il 2007, secondo
fonti EUCIA, ha visto un aumento del 5,6%), tra i produttori di compositi è
abbastanza diffusa l'idea che, nei prossimi anni, si potrà mantenere un adeguato
livello di competitività internazionale se si saprà assumere un atteggiamento
proattivo, cogliendo appieno le innumerevoli opportunità che i vari settori
applicativi dei compositi sono in grado di offrire. Appare oramai evidente che
la maggiore espansione si potrà avere in quei Paesi che stanno mostrando un
deciso sviluppo economico: si pensi, ad esempio, al mercato dei trasporti in
Asia e al mercato delle costruzioni nell'Europa dell'Est". L'opportunità
di sviluppo è quindi verso i grandi mercati esteri che hanno già una ben
radicata cultura dei materiali compositi. "L'Europa - spiega infatti
Frassine - , è in una situazione di eccellenza a livello mondiale e, al suo
interno, i mercati più sviluppati sono nell'ordine Spagna, Italia e Germania.
Purtroppo, questa posizione di eccellenza non si è ancora tradotta in una pari
capacità di fare sistema per produrre innovazione e occasioni di sviluppo.
Assocompositi è impegnata in prima linea per far sì che questo avvenga non solo
a livello nazionale, ma anche europeo e internazionale". Per quanto
concerne i materiali compositi fibrorinforzati ( Fiber Reinforced Polymers,
FRP), negli ultimi trent'anni sono stati impiegati con grande successo nei
campi dell'ingegneria aeronautica, meccanica e navale e da alcuni anni si assiste
a un loro crescente utilizzo soprattutto per il ripristino e l'adeguamento
strutturale di membrature di conglomerato cementizio armato o di muratura.
"L'interesse tecnico e imprenditoriale nei riguardi dell'impiego
strutturale di tali materiali innovativi in ingegneria civile - spiega il
Professor Luigi Ascione, ordinario di Scienza delle Costruzioni presso il
Dipartimento di Ingegneria Civile dell'Università di Salerno - , ha attirato
l'attenzione della comunità scientifica internazionale, che nell'ultimo
decennio ha dato vita a una vasta e variegata letteratura sul comportamento
strutturale degli FRP, dedicando ad esso numerose e apprezzate conferenze nelle
più importanti Università di tutto il mondo". GUARDARE AL FUTURO CON
FIDUCIA Proprio per mantenere e sviluppare quella posizione di eccellenza che
ci contraddistingue, il nostro Paese non vuole e soprattutto non deve restare
indietro. Le prospettive sono buone e "il grado di interesse verso questi
materiali sta crescendo anche in Italia, dove - continua Ascione - , accanto
all'attività scientifica di numerosi ricercatori, il Consiglio Nazionale delle
Ricerche ha prodotto una serie di documenti tecnici, utili per la
progettazione, la costruzione e il collaudo di strutture realizzate con
materiali FRP. Anche il Ministero delle Infrastrutture ha dimostrato
recentemente un interesse normativo verso i materiali innovativi e in
particolare i materiali compositi, utilizzati in campo strutturale, consentendo
l'avviamento di un processo di allineamento con quanto già avviene in altri
Paesi e contribuendo in tal modo all'indispensabile evoluzione tecnologica,
foriera della formazione di nuove professionalità e occasioni di lavoro".
E se la sfida competitiva del mercato consiste proprio nel restare al passo con
l'innovazione tecnologica, investire in ricerca, aggiornamento, sviluppo e
innovazione, allora COMPOMAT LIGHTWEIGHT, la manifestazione italiana
interamente dedicata ai compositi e a materiali e tecnologie d'alleggerimento,
è il luogo giusto dove andare a cercare le anticipazioni di quello che sarà il
futuro. Dal 25 al 27 novembre a Fiera Milano tutte le aziende coinvolte
nell'industria dei materiali compositi si daranno appuntamento a questa
manifestazione internazionale, che vedrà la partecipazione delle più importanti
aziende mondiali impegnate in questa promettente tecnologia in grado di
prestarsi a molteplici applicazioni. COMPOMAT LIGHTWEIGHT sarà così il punto di
riferimento in grado di coniugare sviluppo economico, competitività di mercato,
industria e occupazione. Per completare l'offerta espositiva e sviluppare le
sinergie tra le diverse declinazioni del mercato, COMPOMAT LIGHTWEIGHT si terrà
all'interno di CHEM-MED, il nuovo evento dedicato al mondo della chimica e in
concomitanza con HTE-Hi-Tech. Expo 2009, la manifestazione specializzata
dedicata alle tecnologie più avanzate. Un appuntamento da non perdere che
attrarrà centinaia di espositori e decine di migliaia di visitatori da tutto il
mondo.
( da "Nazione, La (Arezzo)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA AREZZO pag. 8
Erasmus, incontro al Pionta sulle borse di studio P ER GLI STUDENTI che
intendono trascorrere un periodo di studio all'estero la facoltà di Lettere e
Filosofia di Arezzo dell'Università di Siena, con l'Ufficio Relazioni
internazionali, organizza un incontro di presentazione del programma
comunitario Lifelong Learning Programme/Erasmus. L'appuntamento è per stamani
alle 11,30 al campus del Pionta. Gli interessati a presentare la domanda per
l'assegnazione delle borse di studio Erasmus potranno
chiedere informazioni e consigli al personale dell'Ufficio relazioni
internazionali, ai docenti, agli studenti hanno già fatto questa esperienza e
agli studenti stranieri attualmente ad Arezzo. All'incontro parteciperà anche
il preside della facoltà aretina Camillo Brezzi. Complessivamente le borse a
disposizione per l'anno accademico 2009/2010 sono 1180. Gli iscritti
alla facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo quest'anno potranno richiedere
borse anche per le nuove università partner Cambridge
(Inghilterra) e Granada (Spagna), oltre che per Austria, Belgio, Germania,
Francia, Grecia, Finlandia, Regno Unito, Svizzera. Domanda entro il 13 marzo.
Informazioni al Centro servizi della facoltà al Campus del Pionta, telefono
0575 926443.
( da "Messaggero, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 Chiudi di JOSÈ MARIA AZNAR Esiste una sola possibilità che questa crisi
mondiale possa realmente sfociare in qualcosa di paragonabile a una grande
depressione, cioè che i governanti commettano gli stessi fatali errori di
politica economica perpetrati agli inizi degli anni Trenta: protezionismo e
interventismo insensati. Questo è ciò che deve realmente preoccuparci.
L'Europa, e in particolare le nazioni europee che più soffriranno di questa
crisi come Spagna e Italia, non devono scommettere su meno mercato e più Stato,
ma al contrario su più mercato e, sopra ogni cosa, migliore Stato. La cosa più
urgente è rinunciare a tentazioni protezionistiche che sempre rispuntano in
tempi di crisi. L'Europa deve portare avanti le conclusioni positive del summit
di Doha dell'organizzazione mondiale per il commercio, tenendo fede agli
impegni presi dai principali leader europei a Washington a novembre 2008. E
deve rinunciare a qualsiasi intenzione di proteggere i mercati nazionali
mediante politiche di aiuti di Stato, come disgraziatamente è successo in
Francia e Spagna. Oggi, più che mai, è il momento delle riforme. Credo che
l'Italia, come tante altre nazioni europee, debba darsi un'agenda di
privatizzazioni di imprese pubbliche e di ampia liberalizzazione dei mercati
finora chiusi alla concorrenza, fra i quali energia e telecomunicazioni. I
mercati dei servizi professionali devono aprirsi anche loro alla libera e piena
concorrenza. È inoltre necessario liberalizzare la distribuzione commerciale,
compresi l'apertura di nuove aree e gli orari di vendita. Occorre eliminare i
molteplici e ingiustificati ostacoli burocratici all'avvio di nuove iniziative
imprenditoriali. Credo che in Italia, come in Spagna, sia di cruciale
importanza la razionalizzazione del settore pubblico, riducendone le
dimensioni, contenendo il pubblico impiego e liberando spazi e libertà per
l'iniziativa privata. L'Italia ha bisogno di meno funzionari e più
imprenditori. Ciò esige coraggio politico in termini di tagli preventivi e di
congelamento del pubblico impiego, ma a partire dal 1996 la Spagna ha
dimostrato che ciò è possibile. Credo che l'Italia, come la Spagna, necessiti
di uno Stato meno invadente e migliore, di riforme per migliorare la qualità
dei servizi offerti dallo Stato nella sua qualità di supervisore, di riforme
delle regole finanziarie per aumentare la trasparenza e di riforme per punire
la mancanza di onestà imprenditoriale, incompatibile col libero mercato. Il
welfare necessita di riforme profonde che riducano l'inefficienza di servizi
pubblici come la sanità e di maggiore attenzione ai suoi dipendenti. Le riforme
devono dare maggiore spazio alla sanità privata con il sostegno economico dello
Stato. Le riforme intraprese in Svezia negli anni Novanta ci indicano la strada
da seguire. La sostenibilità del sistema pensionistico pubblico esige anch'essa
riforme profonde e graduali che a loro volta esigono coraggio politico, ma che
sono imprescindibili: ad esempio, accelerare le norme sull'aumento dell'età
pensionabile e intraprendere il riequilibrio finanziario a lungo termine fra
prestazioni e contributi. Analogamente, occorre incentivare maggiormente i
meccanismi privati di previdenza per i pensionamenti. Insieme al taglio della
spesa pubblica è essenziale ridurre le tasse, specialmente quelle relative ai
salari e alla competitività. La Spagna ha dimostrato che ciò è fattibile e
conveniente con le riduzioni fiscali apportate nel 1999 e nel
( da "Corriere del Veneto" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- PADOVA - sezione: PADOVA - data: 2009-03-05 num: - pag: 8 categoria:
REDAZIONALE Milanesi: «Roma ci deve trenta milioni di euro» Lunedì l'apertura
dell'ultimo anno accademico da rettore PADOVA- Tanta soddisfazione, qualche
rimpianto, ma soprattutto l'orgoglio dei numeri. Sarà un giorno speciale per
Vincenzo Milanesi. Lunedì il Magnifico rettore concluderà idealmente, aprendo
il 787Ë? anno accademico dell'Università di Padova, il suo settennato alla
guida del Bo. Un anno speciale questo, è il 2009 anno internazionale
dell'astronomia dedicato a Galileo Galilei e la cerimonia solenne in aula magna
lascerà spazio alla prolusione del professor Francesco Bertola sul tema
«Dall'Universo al Multiverso» e ospiterà la decana degli astrofisici italiani,
Margherita Hack. «Sono stati anni difficili - sospira Milanesi - La riduzione
degli stanziamenti è iniziata proprio nel 2002, anno del mio insediamento. E
nello stesso tempo si è ulteriormente complicato il quadro normativo ». Rettore,
destra o sinistra al governo, in questi anni ha dovuto usare la forbice ad ogni
bilancio, eppure lunedì presenterà numeri positivi su ricerca e personale.
Com'é possibile? «Sant'Antonio non c'entra. Abbiamo semplicemente tenuto sotto
stretto controllo la dinamica della spesa sui tre capitoli principali. Il
primo, le spese per il personale. Un punto sul quale Brunetta non ha nulla da
insegnarci. In questi anni abbiamo evitato di bandire cattedre di prima fascia
proprio per scongiurare che, come purtroppo è successo altrove, esplodesse il
numero di professori ordinari (a Napoli Federico II sono aumentate del 40%
ndr). Abbiamo puntato invece sui giovani facendo aumentare del 25 per cento in
sette anni il numero dei ricercatori. Si tratta del più alto incremento a
livello italiano e finalmente l'Università di Padova ha una struttura di
docenza a piramide. Su 2400 docenti contiamo ora 930 ricercatori, 760
professori associati e 710 ordinari. Poi abbiamo ridotto le spese generali, dal
riscaldamento alla carta igienica. Infine è stata ridotta al minimo
indispensabile la spesa per l'edilizia accendendo mutui importanti ma evitando
sprechi, non facendo mai il passo più lungo della gamba e acrobazie per
garantire un minimo di manutenzione a un patrimonio edilizio di 2 milioni e
200mila metri cubi». Di fronte a decine di Atenei spreconi dai bilanci a volte
ripianati, pensa che ne sia valsa la pena essere così virtuosi? «Sì perché
abbiamo ottenuto risultati importanti sulla ricerca sopperendo con i risparmi
al crollo dei contributi statali. E i numeri parlano chiaro: i fondi d'ateneo
destinati alla ricerca sono aumentati del 456% tra il 2002 e il 2009. Su un
bilancio annuale che supera i 500 milioni di euro almeno 30 vengono destinati
alla ricerca pura. Nessun ateneo italiano può vantare questi numeri. Grazie a questa politica di bilancio i docenti della nostra università hanno a disposizione fondi per la ricerca in linea con la media
europea. Soldi che tra l'altro non vengono distribuiti a pioggia ma attraverso
una attenta valutazione dei progetti presentati dai docenti. E tutto questo
nonostante che lo Stato continui a penalizzarci». Questo è stato un po'
il refrain del suo settennato. Ma è possibile quantificare questa
penalizzazione? «Padova riceve ogni anno dallo Stato circa 300 milioni di euro.
Secondo le stime siamo sottofinanziati del 10%, vale a dire 30 milioni di euro
annui. Speriamo che quest'anno porti un'inversione di tendenza: la conversione
in legge del decreto 180 prescrive infatti che il 7% del Fondo di finanziamento
ordinario (lo strumento di bilancio con cui lo Stato finanzia gli atenei) venga
finalmente distribuito su base meritocratica tenendo conto della qualità della
ricerca e della didattica. Proprio per questo Padova nel corso del 2009 potrebbe
ricevere qualcosa in più. Un quantum che scopriremo solo con il decreto di
ripartizione che dovrebbe essere emesso questa primavera. Tuttavia...»
Tuttavia? «E' un primo passo ma mi vengono da fare due osservazioni: se è vero
che il 7% dei fondi verranno distribuiti su base meritocratica è quindi pur
sempre vero che il restante 93% verrà distribuito ancora una volta sulla base
della spesa storica, criterio che come è noto premia gli enti spreconi. Secondo
punto: sono esattamente 15 anni, dall'avvio dell'autonomia universitaria, che
siamo sottofinanziati e non vorremmo che passasse il principio che chi ha avuto
ha avuto e chi ha dato ha dato. Il Bo, sia chiaro, vanta un credito di
centinaia di milioni di euro accumulati in questi anni. E se non incominciamo a
ricevere, nel 2010 rischiamo di dover mettere mano alle tasse degli studenti
che sono ferme da anni. Dal prossimo anno i tagli previsti da Tremonti
rischiano di mettere i nostri atenei fuori dalla competizione internazionale.
Bisogna cambiare criterio, per questo come Aquis ci aggrappiamo alle parole del
presidente Napolitano: no ai tagli indiscriminati ». Cosa rimane da fare?
«Tanto, tantissimo. La valutazione della didattica ad esempio. Non bastano i
questionari degli studenti, servono anche strumenti di autovalutazione. I
docenti devono imparare a mettersi in discussione». Ha un rammarico? «E' una
questione un po' tecnica, ma ci tenevo: avrei voluto far passare il Bo da un
bilancio finanziario a quello economico- patrimoniale. Un modello, quello
adottato nelle aziende private che permette di sapere esattamente come escono i
soldi. Ma sarebbe stato come cambiare il motore dell'aereo in volo ». Un
auspicio? «Che non si perda la sfida del Politecnico. Il nuovo presidente della
Camera di Commercio Roberto Furlan ha coraggiosamente risposto all'appello.
Aspettiamo Galan, sperando di non aspettare Godot. E' un'occasione che non può
essere persa ». Luca Barbieri Filosofo Vincenzo Milanesi, ordinario di
filosofia morale rimarrà in carica fino ad ottobre quando verrà sostituito dal
successore che verrà eletto con le elezioni previste per giugno. E' in carica
dal 2002
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: CASERTA - data: 2009-03-05 num: - pag: 10
categoria: REDAZIONALE Università Ieri l'inaugurazione dell'anno accademico
nella Facoltà di Economia di Capua Rossi: Sun, adesso il Policlinico Il rettore
soddisfatto: «Positivo il bilancio di questi sedici anni» Tante innovazioni
facilitano gli studenti: caselle di posta elettronica, accesso via web ai
servizi di segreteria e servizi on line CAPUA — «Policlinico» è l'unica parola
che il rettore della Seconda università di Napoli,
Francesco Rossi, non ha pronunciato nel corso del suo intervento alla
manifestazione inaugurale dell'anno accademico che si è tenuta ieri nella
Facoltà di Economia di Capua. «Perché — ha detto Rossi al margine della
cerimonia — quello che dovrebbe essere il punto di forza, il fiore
all'occhiello della Sun ne è diventato la spina nel fianco. Le mie
preoccupazioni maggiori riguardano, infatti, proprio il Policlinico per i
ritardi nell'ultimazione dei lavori. Noi ce l'abbiamo messa tutta per rimuovere
ostacoli e difficoltà. Ci saremmo aspettati allo stesso modo, un maggiore senso
di responsabilità e rispetto delle istituzioni da parte della ditta che ha
l'appalto dei lavori e che, invece, sembra non rendersi conto della grandezza,
in termini non solo strutturali, ma anche culturali e sociali dell'opera che le
è stata affidata». Ma, Policlinico a parte, il bilancio di questi primi sedici
anni di Sun sono decisamente positivi, nonostante i punti di criticità che la
caratterizzarono alla nascita (priva di adeguati finanziamenti, di strutture
didattico- scientifiche e con personale, docente e non
docente, insufficiente). «Oggi — ha sottolineato
Nicola Melone, decano dei presidi della Sun — l'ateneo si presenta con 28 mila
studenti, 10 facoltà, 68 corsi di laurea, oltre 30 dipartimenti scientifici, 40
dottorati di ricerca, 14 biblioteche, 1000 docenti e oltre 2700 unità di
personale tecnico amministrativo ». E con tante innovazioni che facilitano la
vita degli studenti (caselle di posta elettronica, accesso via web ai servizi
di segreteria, servizi on line) come ha ricordato Nicola Della Volpe del
personale amministrativo. Più che incoraggianti sono, poi, i risultati
didattici, formativi e di ricerca valutati secondo parametri oggettivi, che
comportano ricadute produttive. «Un' attività che alla Sun, nonostante i tagli
effettuati dalle varie "finanziarie", è vivace e supera la media
delle altre università»: ha detto il delegato per la
ricerca scientifica, Riccardo Pierantoni. «Senza contare — ha aggiunto Melone —
che la nostra università, nata per decongestionare
l'ateneo napoletano ha finito per assumere, proprio grazie alla sua
dislocazione su 5 comuni di una provincia tanto problematica, un'alta funzione
sociale dando la speranza di un futuro migliore ». «Speranza» è stata la parola
chiave anche del presidente del Consiglio degli studenti, Gennaro Serra.
«Speranza come categoria politica — ha spiegato Serra — come capacità di leggere
la realtà presente per coglierne le potenzialità positive su cui costruire
solide alternative soprattutto in un territorio come il nostro lacerato da
criminalità e camorra, mali contro cui l'Università può svolgere un'azione
preventiva, che implica, però, un inevitabile cambiamento». E cambiamento è
stato l'altro leit-motiv della cerimonia. «Cambiamenti indispensabili che
devono riguardare — ha detto il rettore — la qualità della ricerca e dei
processi formativi, la internazionalizzazione per rendere i nostri studenti
competitivi e la valutazione attenta e trasparente dei nostri risultati». Lidia
Luberto Un momento dell'inaugurazione
( da "Corriere del Veneto" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- VERONA - sezione: CRONACAVERONA - data: 2009-03-05 num: - pag: 5 categoria:
REDAZIONALE Lo screening Molestie sessuali e i giovani Questionario all'università VERONA - Che cos'è una molestia sessuale? Quali
comportamenti, anche comuni, superano il confine dell'accettabilità? Quanto
sono diffusi quest'ultimi? Un'indagine tenterà di rispondere a questi quesiti.
L'iniziativa, sviluppata dal comitato pari opportunità dell'Università di
Verona ha uno scopo duplice: conoscitivo, grazie ad screening di massa tra i
giovani per conoscere la dimensione delle problematiche legate alle molestie e
allo stesso tempo formativo, proponendosi di diffondere una maggiore presa di
coscienza sul tema. Il progetto prevede la distribuzione agli studenti di tutte
le facoltà, di un questionario diviso in tre parti: una prima riguardante la
percezione dei comportamenti che sconfinano nelle molestie, e altre due che
chiedono al soggetto (anonimo) se ne è stato vittima o se è a conoscenza di
casi analoghi accaduti a terzi. «La nostra preoccupazione è che atteggiamenti
considerati, dal punto di vista giuridico, molestie sessuali siano molto più
diffusi di quanto si pensi spiega Anita Conforti, presidente del comitato -
doppi sensi, allusioni, ricerca del contatto fisico durante una discussione...
per la legge possono essere reati se la persona a cui sono indirizzati non li
consente. Questa ricerca ci consentirà di capire cosa ne pensa un campione come
gli studenti universitari al riguardo. Credo che avremo delle sorprese». Ma i
risultati del'indagine, che saranno pronti a maggio, consentiranno
anche di verificare la presenza di molestie all'interno dell'ambiente
accademico dato che i questionari verranno distribuiti anche al personale dell'università dai docenti fino ai tecnici. Un lavoro non esente da
problematiche del genere come ha dimostrato la recente confessione di Donata
Gottardi, europarlamentare e insegnante di Diritto del lavoro. D.O.
( da "Corriere del Veneto" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- VERONA - sezione: CRONACAVERONA - data: 2009-03-05 num: - pag: 6 categoria:
REDAZIONALE Il caso Atto di citazione contro il comitato «Campagnola 894» e un docente universitario. Legambiente a fianco dei residenti
Polo siderurgico, chiesti i danni ai cittadini La Sider Plating Scaligera vuole
4,2 milioni di euro. «Diffamati e denigrati» Tra una settimana la prima udienza
davanti al Tribunale civile VERONA - Quella condotta nei confronti del tanto
contestato polo siderurgico di Oppeano «è una vera e propria guerra sferrata
indistintamente e indiscriminatamente contro le tre aziende coinvolte, con toni
che ben travalicano i limiti del diritto alla divulgazione d'informazione alla
cittadinanza». Motivo per cui, con una clamorosa azione giudiziaria che verrà
discussa davanti al Tribunale civile scaligero la prossima settimana, la Sider
plating scaligera si lancia alla controffensiva chiamando direttamente in
giudizio il comitato di cittadini «Campagnola 894» e il professor Gianni
Tamino, docente del dipartimento di biologia dell'Università di Padova al fine
di «ottenere tutela e ristoro - si legge nell'atto di citazione - contro le
azioni diffamatorie, denigratorie e gravemente lesive poste in essere ai danni
» dell'azienda che, insieme anche a Verona steel e Valsider, opera all'interno
del cosiddetto e lungamente controverso «polo siderurgico ». Ma se clamorosa
è l'iniziativa giudiziaria in sè, desta se possibile ancora maggiore
impressione il complessivo ammontare della cifra chiesta dalla Sider plating
scaligera a comitato e docente a titolo di «ristoro»,
ovvero risarcimento, per la presunta «opera diffamatoria, denigratoria e
gravemente lesiva » che si sarebbe ritrovata a subire. Nei confronti del
presidente pro tempore del comitato «Campagnola 894», Luca Poletto, e del
professor Tamino, infatti, l'azienda attraverso il proprio legale di fiducia
Fabio Biancardi chiede al Tribunale civile di Verona che «in via tra loro
graduale, anche graduata o alternativa », vengano condannati a rifondere la
cifra di quattro milioni e 250 mila euro, «oppure diversa somma ritenuta equa».
Una richiesta «totalmente infondata» tuona Legambiente che, come renderà
ufficialmente noto oggi, ha deciso di entrare in prima persona nella querelle
giudiziaria prendendo le difese di cittadini e docente.
A tutt'oggi, però, la Sider plating non ha manifestato alcuna intenzione di
fare retromarcia perché «Con notizie infondate - si rimarca nero su bianco
dall'atto di citazione - il comitato ha sostenuto che anche l'attività della
Sps danneggerebbe il territorio e la salute delle persone, ingenerando terrore
negli abitanti della zona, erroneamente convinti che la nostra attività
costituisca una minaccia e un pericolo per l'integrità dei luoghi e per la
salute, notizie che di fatto hanno maturato un sentimento d'avversione nei
confronti della nostra società». E così, mentre in procura risulta tuttora
aperto più di un fascicolo penale sulla vicenda, attorno al famigerato polo
siderurgico di Oppeano si prospetta adesso battaglia anche in sede civile. La.
Ted. Chiamati in causa Uno striscione di protesta esposto dai cittadini
( da "Nazione, La (Pisa)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA PISA pag. 10
SI TERRÀ domani alle 17.30 nell'auditorium dell'Unione industriale... SI TERRÀ
domani alle 17.30 nell'auditorium dell'Unione industriale pisana (via Volturno
43) la presentazione del volume «Il settore farmaceutico pisano. Un incontro tra
ricerca e impresa in cento anni di storia» (Pacini Editore). Un libro di
Alberto Bianchi, assegnista di ricerca al dipartimento di Scienze dell'Università di Pisa, con la premessa di Tommaso Fanfani, docente di storia economica all'Università di Pisa e presidente della
Fondazione Piaggio, che presenterà il volume. All'incontro interverranno
l'autore e Mario Federighi. Il testo ha lo scopo di ripercorrere le più
importanti vicende del comparto chimico-farmaceutico pisano e i principali
intrecci con il mondo della ricerca dalla sua anscita fino ad oggi,
focalizzando l'attenzione su quelle imprese che hanno fatto la storia del
settore a Pisa e che ancora oggi operano nel contesto industriale locale come i
laboratori Baldacci spa, i laboratori Guidotti spa, l'istituto Gentili spa e
Farmigea spa.
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
SAN BENEDETTO pag. 8
IL PROGETTO Casa'entra nel vivo. È stato pubblicato l'avviso... IL PROGETTO
Casa'entra nel vivo. È stato pubblicato l'avviso per avviare la
riqualificazione del patrimonio immobiliare privato dismesso, in cambio della
destinazione di una parte degli immobili ad edilizia sociale. I privati
cittadini e i costruttori hanno 90 giorni di tempo (entro e non oltre il 1°
giugno), per presentare la domanda con allegato lo studio di fattibilità
dell'intervento. Per informazioni o chiarimenti, da giovedì 12 marzo, sono a
disposizione i tecnici dell'Ufficio di Piano (viale De Gasperi, 4° piano, il
mercoledì dalle ore 11 alle 13, il giovedì dalle ore 16 alle 18), previa
prenotazione telefonica allo 0735 / 794380 368 372 352, e mail
cicchim@comunesbt.it, ciarrocchig@comunesbt.it, forlinim@comunesbt.it,
tiburtinig@comunesbt.it. *** Dopo il convegno, i tecnici incaricati a redigere
il Piano energetico ambientale comunale', informano che per tutto marzo è
possibile inviare le osservazioni' sull'argomento, in vista della redazione
dell'importante documento. Le osservazioni possono essere inoltrate tramite
l'Ufficio Protocollo, posta tradizionale o via e-mail all'indirizzo
collinim@comunesbt.it. Info: 0735 / 794333. Incaricata
della preparazione del Piano è la società S.TRA.TE.G.I.E. srl. nata dalla
collaborazione tra docenti e ricercatori del Dipartimento di Energetica
dell'Università Politecnica delle Marche. L'équipe è coordinata dal prof. Fabio
Polonara, dell'Università Politecnica delle Marche.
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA E LETTERE
pag. 7 RENATO Leoni, presidente del centro sociale Caldarette, torna a
insistere sulla s... RENATO Leoni, presidente del centro sociale Caldarette,
torna a insistere sulla sua proposta di investire sul fotovoltaico per produrre
i 24 megawatt di energia che si dovrebbero ottenere con la centrale a Biomasse,
prevista nel progetto di riconversione dello zuccherificio di Campiglione di
Fermo. Giorni fa aveva lanciato, tramite la stampa, l'idea di installare
impianti per il fotovoltaico sui capannoni di aziende e
spazi pubblici, il tutto gestito da una società pubblico-privata che si dovrebbe costituire e che dovrebbe vedere la
partecipazione anche di istituti bancari. L'amministratore delegato di
Eridania-Sadam, Piero Tamburini, aveva giudicato curiosa' questa proposta,
sostenendo che per tale progetto servirebbero 3milioni di mq di pannelli e un
investimento di 700milioni di euro. Numeri non corrispondenti a realtà,
secondo Leoni: «In internet dice si trovano siti di aziende per pannelli fotolvotaici
che forniscono tutti i dati», che smentirebbero quanto dichiarato da Tamburini.
Intanto, a suo dire, «non servono 3milioni di mq ma meno: 192.000 mq». Inoltre
«grazie al conto energia dell'Unione Europea si avrebbe un incentivo di
11.772.700 euro all'anno, a cui vanno aggiunti i proventi dalla vendita
dell'energia che sarebbero sui 2.648.860 euro all'anno per venti anni».
Sottratte le spese di installazione, sempre secondo il calcolo fatto da Leoni,
resterebbero circa 9milioni di euro l'anno che potrebbero essere investiti
nella ristrutturazione per il risparmio energetico di case private. Questa
ristrutturazione, aggiunge il presidente del centro sociale Caldarette,
creerebbe nuovi posti di lavoro. Leoni sottolinea inoltre che puntando sul fotovoltaico
ci sarebbe anche una riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La sua
posizione non è di totale contrarietà alla centrale a biomasse: «Sono del
parere che non si debbano escludere centrali di piccole dimensioni, ma faccio
anche un' ulteriore proposta che è quella di puntare sul fotovoltaico. Penso
inoltre che si dovrebbero finanziare gli agricoltori affinché realizzano anche
delle serre con pannelli fotovoltaici».
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
URBINO pag. 17 La
campagna si fa anche sul web. Tonino Guerra è con Pivato DIBATTITI E INCONTRI
PER ILLUSTRARE IL PROGRAMMA COME SI FA la campagna elettorale da «magnifico
rettore»? Non c'è un manuale scritto dal quale trarre ispirazione. Né vale il
«passaparola» tra uscenti ed entranti, dato che le regole (come nel nostro
caso) possono anche cambiare. Ora che il voto è spalmato
tra docenti, ricercatori, personale amministrativo e studenti, ovviamente con
le dovute proporzioni, non è più come una volta, quando bastavano un po' di
cene tra i presidi di facoltà. Oggi chi pensa di entrare in conclave da papa,
poi rischia di uscirne da... cardinale. CERTO E' che col mutare dei
tempi un candidato rettore può anche aprire un forum su internet come ha fatto
il candidato Stefano Pivato, preside della Facoltà di Lingue dal quale osservare
cosa dice la base: proposte, assensi e dissensi. «Da quando ho attivato il mio
blog mi sono ritrovato a non dare il resto», spiega Stefano Pivato, che sul web
è raggiungibile su www.stefanopivato.com oppure su
http://stefanopivato.wordpress.com. «Arrivano e-mail di continuo, si aprono
discussioni sui temi più vari. Capisco anche cosa ne pensano coloro che mi
vogliono (o non vogliono) sostenere sulle varie proposte del mio programma, che
è pubblicato nel sito del forum». Come viene spiegato nella home page «lo
spirito che anima i promotori di questo blog parte dalla convinzione che alla
realtà urbinate faccia difetto una più ampia comunicazione fra le varie
categorie di lavoratori e, fra queste, e la città. Di qui l'invito a
partecipare al dibattito in vista delle future elezioni alla carica di
rettore». E TUTTO questo serve veramente? Quanto la gente preferisca
intervenire via e-mail rispetto alla telefonata o all'incontro personale anche
per ragioni di mancato tempo disponibile si scopre da un caso particolare.
All'indomani dell'idea del professor Pivato di riportare la sede del rettorato
in via Saffi, dove ha trovato collocazione nel dopoguerra per tutta l'era di
Carlo Bo, un coro di consensi ha puntato dritto sulla e-mail di Pivato. Ma nel
sito del forum non mancano i messaggi degli «amici esterni», coloro che pur non
votando, sentono di poter dire la propria opinione, se non altro come ex
studenti urbinati. Il poeta e sceneggiatore romagnolo Tonino Guerra è uno di
questi. Guerra non è certo un uomo da e-mail e mouse, e per questo ha inviato
un meno tecnologico messaggio scritto a mano e spedito via fax. Il testo: «Caro
Stefano, mi sono laureato all'università che adesso
cominci a guidare. Non vedo l'ora di vederti vestito da Rettore. Bravo. Tonino Guerra».
E poi un curioso post scriptum: «Ho messo anche il cognome perché non pensino
che Tonino è un cane». NAVIGANDO tra i «post» (ovvero tra le discussioni
"impostate" nella cassetta delle lettere virtuale del sito) si
scoprono gli argomenti più gettonati, come quello relativo all'informatica. I
«Laboratori» sono però quelli sui quali si concentra di più l'attenzione.
Spiega Pivato: «I laboratori produrranno una serie di documenti programmatici
sui singoli punti che verranno poi pubblicati sul sito. Lo scopo è quello di
coinvolgere il maggior numero di docenti e rappresentanti del personale tecnico
- amministrativo nel dibattito sui destini del nostro ateneo. Gli incontri sono
anche fisici, tutto il programma si trova sempre nel sito del forum». Gli argomenti?
L'informatica, l'internazionalizzazione, la ricerca, le lingue straniere e
l'internazionalizzazione dei corsi, gli studenti, il personale tecnico
amministrativo e le relazioni sindacali, le biblioteche, la situazione
finanziaria e la ricerca dei fondi, la comunicazione, la didattica, ambiente e
territorio e, per finire, città e territorio. g. l. Image:
20090305/foto/9461.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
FERRARA PRIMO PIANO
pag. 2 truffa: indagato l'ingegnere capo niente da temere». Avviso di garanzia
anche ad un secondo tecnico di NICOLA BIANCHI e STEFANO LOLLI IL METEO aveva
previsto una settimana caratterizzata da freddo e pioggia ma in Provincia
imperversa un'autentica bufera. L'avevamo anticipato ieri, in esclusiva, che
oltre all'acqua sarebbero piovuti avvisi di garanzia. E' arrivata la conferma.
Primo tra tutti quello che è stato notificato, martedì prima del blitz delle
Fiamme Gialle, all'ingegnere capo delle Opere pubbliche Gabriele Andrighetti
accusato di truffa aggravata e peculato. Secondo, all'ingegnere Andrea
Prampolini (per concorso in peculato), amministratore unico della società
Riusa.Eu srl. IL BREVETTO L'innesco della delicatissima inchiesta è il brevetto
internazionale di cui Gabriele Andrighetti è contitolare, e che prevede la
produzione di unità modulari componibili per rilevati stradali', attraverso il
riutilizzo di materie plastiche altrimenti destinate a finire in discarica.
Un'idea nata nel 2004 e sulla quale è sorta anche una società (la Riusa.Eu
Srl), con sede legale a Sassuolo, ed uffici in città in vicolo del Pesco. La
proprietà al 50% è di una società fiduciaria, la Poldi Allai di Parma, e di due privati (Arrigo Bellinazzo e Luigi Astolfi); dal maggio
dello scorso anno l'amministratore unico è Andrea Prampolini, ingegnere
sessantenne. Ma la ricerca e lo sviluppo di attività imprenditoriali sembrano
coinvolgere altri partner, sia pubblici che privati come testimoniato da un
recente convegno all'Università; interessate al progetto sono ad esempio
la Facoltà di Ingegneria, Area Spa, il Consorzio Ferrara Ricerche ed alcuni
privati, tra cui società edili fra queste la Eredi Manfredini che avrebbero
ipotizzato anche la concessione alla Riusa di aree e capannoni per l'avvio
della produzione del materiale per le strade di plastica'. Un business, in
prospettiva. Ma già un investimento se si considera che Area ha pre-finanziato
le attività con stanziamenti di danaro pubblico per oltre 500 mila euro. ACCUSE
Tra le ipotesi al vaglio degli inquirenti, ci sarebbe appunto l'utilizzo di
queste risorse; ma anche, pare, l'eventualità che funzionari e dirigenti
pubblici abbiano in questi anni lavorato, all'interno degli uffici della
Provincia, in realtà per un'impresa di carattere privato. Ipotesi che il
sostituto procuratore Nicola Proto dovrà, a questo punto, vagliare e
sostanziare. «Siamo sereni perché non abbiamo niente da temere o da nascondere
spiega l'avvocato di Andrighetti, Alberto Bova . Rimaniamo a disposizione
dell'autorità giudiziaria nella quale abbiamo massima fiducia». Il blitz di due
giorni della Finanza, oltre che negli uffici di corso Isonzo e nell'abitazione
dell'ingegnere capo, è proseguito nella sede di Area Spa a Copparo e nella casa
di Prampolini, destinatario della seconda informazione di garanzia.
«Sicuramente dice il suo legale, Antonio Salvatore si tratta di un atto dovuto.
Il mio assistito è assolutamente estraneo ad ogni ipotesi di reato e lo
dimostreremo nelle sedi idonee». NUOVI INDAGATI Ma la lista indagati potrebbe
(se non lo è già) arricchirsi di nuovi nomi. Al vaglio di Gdf e Procura ci
sarebbero le posizioni di almeno altre tre persone, tutte dipendenti della
Provincia. Nei loro uffici, martedì, sono state attuate minuziose verifiche ed
addirittura posti i sigilli su alcuni atti documentali. Gli inquirenti, per il
momento, non parlano. «C'è un'indagine in corso», è lo scarno commento che
arriva dal quartier generale di viale Cavour. Certo è che qui, dopo i blitz,
sono stati portati decine di documenti sequestrati negli uffici delle Opere
pubbliche, nelle abitazioni dei due tecnici e nella sede di Area.
( da "Corriere della Sera" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Economia - data: 2009-03-05 num: - pag: 31 categoria:
REDAZIONALE Cena con Barroso Gli imprenditori italiani: 15 proposte alla Ue per
combattere la crisi DAL NOSTRO INVIATO BRUXELLES — Un centinaio di grandi
imprese europee ha presentato la sua ricetta in 15 proposte per uscire dalla crisi
in una cena con il presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso.
Nella lista degli invitati figuravano anche vari italiani, tra cui Roberto Poli
(Eni), Corrado Passera (Intesa), Pierfrancesco Guarguaglini (Finmeccanica),
Umberto Quadrino (Edison) e Elio Catania (Atm). Le prime cinque proposte
sollecitano un sistema di finanziamento in grado di rilanciare l'economia
europea. Viene considerato essenziale ripristinare i prestiti soprattutto alle
piccole e medie industrie da parte di un sistema bancario riportato alla
normalità e sotto il controllo di regole comuni integrate da principi
deontologici ed etici. Viene chiesta massima trasparenza sui prodotti derivati.
Le seconde cinque proposte riguardano le azioni prioritarie per garantire in Europa
l'approvvigionamento energetico e lo sviluppo delle infrastrutture. La
strategia energetica suggerita è «di lungo termine». Prevede diversificazioni
delle importazioni e degli impianti di trasferimento (Itgi, Nabucco, South
Stream, Galsi, Medgas, ecc.). Fondamentale viene considerato consolidare il
mercato interno europeo dell'elettricità e del gas. Le grandi infrastrutture
del progetto Ten-t dovrebbero generare crescita con la
collaborazione pubblico-privato. L'ultimo gruppo di misure suggerite dalle imprese
europee punta al miglioramento della competitività. Viene ritenuto essenziale
privilegiare le attività ad alta tecnologia e considerare alcuni settori
tradizionali «condannati» entro un certo termine. Gli Stati dovrebbero
impegnarsi a sostegno delle piccole e medie imprese impegnate in settori
strategici ad alto valore aggiunto. Andrebbe sviluppata la società
dell'informazione e della conoscenza Ue attuando anche gli investimenti per lo
sviluppo rapido delle telecomunicazioni di nuova generazione. I.C. Corrado
Passera, ad di Intesa Sanpaolo e Pierfrancesco Guarguaglini, presidente
Finmeccanica
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
LETTERE E AGENDA
pag.
( da "Corriere della Sera" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Politica - data: 2009-03-05 num: - pag: 12 categoria: REDAZIONALE Il caso Domani all'università
«lectio» dell'arcivescovo sull'etica: protestano tre docenti, gli studenti si
mobilitano Fisichella a Padova, pronta la contestazione Fino all'ultimo si è
temuto il «passo indietro ». Come fece Benedetto XVI, quando, causa
contestazioni, rinunciò ad andare in visita alla Sapienza di Roma. Non
accadrà domani all'Università di Padova, poiché monsignor Rino Fisichella,
presidente della Pontificia Accademia Pro Vita, nonostante le polemiche
innescate da alcuni docenti e cavalcate dagli studenti, ha confermato la sua
presenza e quindi la lettura della relazione su «Etica nella medicina dei
trapianti e delle cellule staminali ». Il caso, dunque, pur con le debite
differenze, richiama alla memoria l'evento che coinvolse Papa Ratzinger. Ed
anche se i professori che hanno dato il la alle critiche ne fanno una questione
di principio e di metodo, non di merito, resta il fatto che, con l'aria che
tira (tra la morte di Eluana e il testamento biologico), certi argomenti
suscitano reazioni calde. Ma qual è l'origine della vicenda padovana che
rischia di trascinare altre reazioni se, come annunciato, gli studenti si
accamperanno davanti all'aula, rivendicando il diritto d'ingresso? Tutto nasce
dall'idea di una Onlus (per la ricerca e lo studio nel trapianto del fegato),
presieduta dalla gastroenterologa Patrizia Burra, di invitare Fisichella,
d'accordo con il rettore, a tenere, in un'aula universitaria, la lectio
magistralis di carattere bioetico. Non un convegno, ma un assolo. O meglio: con
una «spalla», nella persona del vicepresidente della Camera, onorevole Maurizio
Lupi, esponente di Comunione e Liberazione. Più i saluti di alcuni
rappresentanti delle istituzioni. Ed è qui che scatta la protesta. Tre docenti
— Stefano Allievi (sociologia), Umberto Curi (filosofia), Paolo Zatti
(giurisprudenza) — inviano una lettera di sdegno al Mattino di Padova. «Questa
scelta — scrivono — chiusa al dibattito e di parte, del tutto legittima in
qualunque altro contesto, in sede universitaria, luogo per eccellenza
dell'educazione al pensiero critico, dispiace e sconcerta». Il dibattito si
accende. Nel frattempo, un altro docente, Corrado
Viafora (bioeticista) segue i tre colleghi, nelle critiche. E mentre monta la
bagarre degli studenti universitari (divisi tra moderati ed estremisti),
monsignor Fisichella offre ai professori («non ero al corrente che non vi fosse
contraddittorio ») di intervenire. Ma i docenti rispondono picche («non avevamo
mai chiesto di partecipare a quel dibattito»), rilanciando l'invito all'alto
prelato per un prossimo convegno. Infine, Stefano Allievi, con una lettera
chiarificatrice al Corriere del Veneto, annuncia che sarà presente in aula, tra
il pubblico, come auditore. Aggiunge: «Parteciperò anche ad altre iniziative di
approfondimento che si stanno organizzando». Sarà presente al contro convegno
che gli studenti (moderati) metteranno su durante l'assedio alla fortezza universitaria
che ospita monsignor Fisichella? Marisa Fumagalli Arcivescovo Monsignor Rino
Fisichella
( da "Giorno, Il (Milano)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
DOSSIER pag. 19
Collaborare è la migliore risposta «La forte reazione del Sistema camerale ci
permetterà di uscire dalle difficoltà» FRANCESCO BETTONI PRESIDENTE DI
UNIONCAMERE LOMBARDIA di FRANCESCO BETTONI* MILANO GLI ULTIMI MESI del 2008
confermano il quadro di sensibile peggioramento della congiuntura
manifatturiera lombarda, con risultati che sommano ai preesistenti fattori di
rallentamento congiunturale gli effetti della crisi finanziaria internazionale,
scoppiata di fatto all'inizio del trimestre in esame: la produzione
manifatturiera dell'artigianato di produzione scende drasticamente in termini
tendenziali -7% e congiunturali (-4,1% sul trimestre precedente); anche
l'occupazione dell'artigianato registra la variazione più negativa degli ultimi
anni (-1,5%). I segnali negativi sono diffusi a tutte le dimensioni d'impresa,
a tutti i territori provinciali e a tutti i settori (con l'unica eccezione
dell'alimentare). SAREBBE irresponsabile minimizzare - o peggio, nascondere -
il significato di questi numeri negativi, ma sarebbe altrettanto irresponsabile
drammatizzare la situazione. In questo quadro, che determina aspettative
negative da parte degli imprenditori, occorre lanciare al mondo delle imprese e
del lavoro segnali concreti e forti sulla possibilità di uscire da questa crisi
con rinnovate capacità, che consentano ai prodotti delle nostre imprese di
mantenere elementi di concorrenzialità, basati su qualità e innovazione. È
indiscutibile che ci troviamo in una situazione di crisi, ma vogliamo
sottolineare che Regione, Sistema camerale e mondo associativo si impegnano -
in modo coordinato e sinergico - a lanciare segnali di responsabilità,
attraverso iniziative concrete ed efficaci su diversi fronti, come ad esempio l'accesso
al credito, l'internazionalizzazione - intesa non solo come capacità di
esportare ma anche come sapersi muovere sui mercati mondiali cercando
collaborazioni, accordi e partnership - e l'innovazione. In questo modo si
aiuteranno le imprese a rafforzarsi e ad essere pronte e più forti quando la
crisi internazionale evolverà verso una nuova fase di ripresa. Le Camere di
Commercio devono dimostrare di essere vicine alle imprese, dando efficaci
risposte a ciò di cui esse hanno bisogno qui ed ora. Proprio l'accentuarsi dei
fenomeni di crisi ci fa sentire ancora con più forza la responsabilità di fare
la nostra parte per dare risposte concrete ed efficaci; in questo contesto le
risorse che abbiamo a disposizione devono essere ben utilizzate, evitando sovrapposizioni
e ripetitività, dimostrando capacità di fare sinergia tra i vari sistemi ed
istituzioni. Da questo punto di vista la Convenzione artigianato e l'accordo di
programma rappresentano un esempio virtuoso di collaborazione tra diversi
sistemi, Regione e Camere di Commercio, perché in questo contesto occorre porsi
obiettivi precisi, finalità chiare, dimostrando capacità di aggregare ed
utilizzare in modo sinergico le diverse fonti da cui le risorse possono
provenire. IL SISTEMA CAMERALE lombardo ha deciso un intervento straordinario
per favorire la liquidità alle imprese, aumentando il livello di garanzie oggi
sostenuto dai sistemi dei Confidi di primo e secondo livello. Altri interventi
sono allo studio per favorire in specifico l'accesso al credito delle imprese
che attuano processi di internazionalizzazione, un'adeguata dotazione di
capitale d'avviamento per le nuove imprese, processi di innovazione tecnologica
ed organizzativa, progettazione ed avvio delle infrastrutture necessarie alla
competitività del territorio lombardo. "CONFIDUCIA", è un fondo di
garanzia costituito dalle dodici Camere di Commercio lombarde e da Unioncamere
Lombardia, insieme alla Regione Lombardia, rivolto alle Pmi lombarde di tutti i
settori economici. Un prodotto pensato per venire incontro alle esigenze di
liquidità delle imprese e per rispondere a fenomeni, che sempre più spesso
vengono segnalati dalle associazioni e dai Confidi, di restrizione del credito
da parte delle banche e di un complessivo allungamento dei tempi di erogazione
dei prestiti. Complessivamente abbiamo messo a disposizione oltre 57 milioni di
euro di cui 37 milioni delle Camere di Commercio lombarde, risorse di carattere
straordinario che si aggiungono a quelle destinate all'Accordo di
programma.Anche per quanto concerne il sistema infrastrutturale, le imprese
lombarde lamentano la necessità di interventi urgenti per il miglioramento
delle infrastrutture esistenti e la qualità dei servizi connessi all'accesso e
all'utilizzo delle stesse, di curarne la manutenzione e la sicurezza. LE
IMPRESE lombarde ritengono di essere penalizzate dallo stato delle
infrastrutture che limita in maniera significativa le strategie commerciali, i
ricavi e la competitività. Nel momento di grave crisi che attraversiamo, gli
investimenti in infrastrutture assumono, un valore di rilievo. Il Sistema
camerale lombardo ha un ruolo attivo sul territorio come coordinatore di
iniziative tra le imprese e le istituzioni attraverso partnership Pubblico Privato e come "segnalatore" di azioni per lo
sviluppo in Project Financing. A fronte dell'aggravarsi della crisi finanziaria
e delle criticità sul versante congiunturale, il Sistema camerale lombardo
dimostra dunque una forte e immediata capacità di reazione per contrastare il
deterioramento del clima di fiducia e rilanciare il processo di sviluppo a
partire dalla solidità e dalla forza del sistema imprenditoriale
lombardo. È inutile nasconderlo: il 2009 ci preoccupa e le prospettive non sono
buone. Crediamo però che se tutti - istituzioni pubbliche, banche, imprese -
sapranno fare il proprio dovere e verranno messe in campo tutte le opportunità
e le risorse che il sistema Italia, e quello lombardo in particolare, sono in
grado di mobilitare si potrà uscire in maniera positiva da questa difficile
situazione. * Presidente Unioncamere Lombardia
( da "Secolo XIX, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cervelli
Fuga
dei cervelli:il pd presenta unaproposta di
legge neolaureati Genova. Un'opportunità di formazione in centri d'eccellenza
all'estero per i neolaureati meritevoli, ma anche la possibilità di rientrare
nel mercato del lavoro ligure al termine dell'esperienza: sono gli obiettivi
della proposta di legge regionale del consigliere democratico Lorenzo Basso. Per l'accesso al programma «Master
and back», che prevede l'inserimento in una banca dati con il coinvolgimento
degli imprenditori, è necessario non aver superato i 33 anni, una laurea di
almeno 105/110, e l'iscrizione ad un centro d'eccellenza all'estero. La borsa
di studio viene erogata in tre quote, di cui l'ultima, a condizione che il beneficiario
entro un anno dalla conclusione degli studi sia entrato nel mondo del lavoro
ligure. «Dobbiamo investire - ha spiegato Basso - sulle nuove generazioni,
varando politiche di medio-lungo periodo per affrontare i problemi del tessuto
economico regionale, senza sovrapposizioni con i centri di eccellenza liguri».
05/03/2009
( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ieri il via libera a
larga maggioranza del Senato accademico. Il rettore Compagno: così riduciamo le
spese del personale e favoriamo il ricambio generazionale L'università
taglia i decani: risparmio di 2,2 milioni Pensione anticipata a 70 anni d'età
per i professori e per gli amministrativi con 40 anni di servizio Mossa
necessaria per evitare il blocco delle assunzioni di
GIACOMINA PELLIZZARI Via i decani dall'università.
L'ateneo friulano manda in pensione anticipata i docenti a 70 anni d'età e i
tecnici amministrativi con 40 anni di servizio effettivo. Una manovra che
coinvolge 16 tra docenti e ricercatori e 4 amministrativi e che per il periodo
2010-12 ridurrà le spese del personale di 2,2 milioni di euro. Il
provvedimento previsto dal Piano di rientro del disavanzo dell'amministrazione
centrale è stato deliberato, a larga maggioranza (due le astensioni), ieri, dal
Senato accademico. I professori universitari, infatti, una volta raggiunti i 70
anni di età possono chiedere di rimanere in servizio per altri due anni. E se
in passato le domande sono sempre state accolte, ora il governo di palazzo
Florio, tenendo conto della legge Tremonti, si riserva la facoltà di concedere
il biennio di servizio attivo del personale, anticipando di fatto il
pensionamento a 70 anni per i docenti e la risoluzione dei rapporti di lavoro
del personale dirigente e tecnico amministrativo che ha maturato 40 anni di
servizio effettivo. L'obiettivo è quello di contenere il rapporto tra spese per
stipendi e fondo di finanziamento ordinario (Ffo) che per Udine nel 2008 si
attesta all'86,91%, al di sotto della soglia del 90%. Condizione essenziale,
questa, per evitare il blocco delle assunzioni e, in prospettiva, per
migliorare i parametri previsti dal Miur per la ripartizione dei fondi. In
questo modo, insomma, l'ateneo friulano apre le porte ai giovani ricercatori.
La manovra che introduce il pensionamento anticipato dei decani è in corso di
adozione in molte università italiane che stanno
seguendo le indicazioni fornite dalla Conferenza dei rettori (Crui). Rispetto
alla bozza di delibera suggerita dalla Crui, però, Udine ha messo a punto un
documento più puntuale entrando nel dettaglio di diverse casistiche. Non va
dimenticato, infatti, che l'età media dei docenti dell'ateneo friulano è tra le
più basse d'Italia. Tant'è che al momento sono interessati dal provvedimento
solo 16 tra i 730 docenti e ricercatori e 4 tecnici amministrativi. «La manovra
- spiega il rettore Cristiana Compagno - è coerente con quanto previsto nel
bilancio triennale 2009/2011 ed è stata assunta con grande senso di
responsabilità dal Senato accademico». Il rettore ci tiene a precisare che «la
delibera è stata varata tenendo conto dell'attuale scenario istituzionale e
legislativo che mira ad un incisivo intervento riformatore nelle pubbliche
amministrazioni nella direzione di un sostanziale ridimensionamento della
spese, contrassegnato da forti tagli ai finanziamenti destinati al sistema
universitario e finalizzato da una parte alla riduzione degli organici,
dall'altra dalla forte spinta a favorire il ricambio generazionale mediante
l'assunzione di giovani leve, finanziata da risorse liberate dal turno over».
( da "Messaggero Veneto, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6 - Udine La
ricerca spiegata agli studenti Studenti, docenti e
ricercatori dell'Università di Udine e il vicepresidente di Confindustria
Udine, Matteo Tonon, saranno i protagonisti della tavola rotonda sul tema
"La ricerca si presenta agli studenti". L'incontro si terrà oggi,
alle 16.30, nell'aula A del polo scientifico dell'ateneo friulano, in via delle
Scienze
( da "Arena, L'" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 CRONACA Pagina 20 Gabriella Caramore Incontro a San Nicolò Una delle voci
della riflessione religiosa in ra Gabriella Caramore Incontro a San Nicolò Una
delle voci della riflessione religiosa in radio, ossia Gabriella Caramore,
scrittrice e autrice, dal 1993, della trasmissione di cultura religiosa di
RadioTre Uomini e profeti, sarà questa sera alle 21 nella chiesa di San Nicolò
all'Arena per un incontro sul tema «Mendicanti di luce - Quale speranza in un
tempo di crisi?». Dal 1984 la Caramore ha la cura e la conduzione di alcuni
programmi radiofonici. Dal 1993 cura e conduce il programma di cultura
religiosa Uomini e Profeti, che alterna dialoghi e interventi su tutto ciò che
concerne il religioso nella vita sociale, politica, culturale (in onda il
sabato), a cicli monografici di riflessione su alcuni testi e figure delle
grandi tradizioni religiose (in onda la domenica). Autrice di numerosi libri,
presenterà a San Nicolò La fatica della luce. Confini del religioso, l'ultimo
libro, uscito lo scorso anno per la casa Editrice Morcelliana. L'incontro sarà
intervallato da momenti musicali del fisarmonicista Dario Righetti. Civiltà
letteraria del Novecento L'Associazione animatori culturali e ambientali del
Centro turistico giovanile con il 32° corso vuole approfondire la conoscenza di
Verona e della sua storia. Oggì alle 20.30, nella sede del Ctg in via Santa
Maria in Chiavica 7, il professor Gian Paolo Marchi, docente, letterato
e saggista, terrà una lezione a tema sulla: «Civiltà letteraria veronese del
Novecento». Un pomeriggio sulla geriatria La famiglia Marchigiana, in
collaborazione con la direzione del circolo ufficiali di Castelvecchio,
promuove una conferenza intitolata: «Geriatria, il cuore negli anni» che sarà
tenuta dal dottor Gaetano Zavateri, primario di Geriatria 1
dell'ospedale di Borgo Trento. La conferenza sarà al circolo di Castelvecchio
domani alle 17.30. Conferenza al Museo Canonicale Domani alle 17 al Museo
Canonincale di piazza Duomo 29, si terrà la conferenza della professoressa
Paola Lanaro dell'Università di Venezia dal titolo: «Le doti tra strategie
economiche e sociali (Italia centro settentrionale)». Dopolavoro Ferroviario
«Conosciamo Verona» Prosegue il programma Culturale di «Conosciamo Verona» al
Dopolavoro Ferroviario. Domani alle 20.45 nella sede di via XX Settembre 17
(ingresso da Vicolo Vetri). Tema della serata: «Il manierismo Barocco e,
presto, il neo-classicismo». Relatore il professor Giampaolo Marchini. Durante
la serata potranno essere raccolte le adesioni alle gite nelle Langhe e nella
laguna di Venezia. Al teatro Stimate «La donna dell'Islam» Il Consiglio
Islamico di Verona organizza una serata sul tema «La donna nell'Islam»,
definizione, doveri, diritti. Relatore dottor Mohsen Khochtali. vice relazioni
pubbliche Civ. L'incontro sarà sabato 7 marzo al teatro Stimate, di via
Montanari 1 alle 20.30. Una visita-lezione alla casa di Giulietta
L'Associazione animatori culturali e ambientali del Centro turistico giovanile
vuole far conoscere e riscoprire la storia e l'arte della nostra Città. Sabato
alle 15.30, con appuntamento nel cortile di via Cappello, la professoressa
Daniela Zumiani, docente e storico dell'arte, farà da
guida per illustrare un luogo che da stallo medievale è divenuto luogo di mito,
si visiterà quindi il cortile e le sale interne: «La casa di Giulietta». Lavori
in corso sulla Serenissima A causa di lavori di ripristino della pavimentazione
sull'autostrada A4 Serenissima, in entrambe le direzioni di marcia (sia in
direzione Milano che in direzione Venezia), tra il casello di Sommacampagna e
quello di Grisignano fino a sabato. Rimarranno comunque a disposizione del
traffico due corsie di marcia. Fondazione Toniolo S'impara la storia Lunedì 9
alle 17.30 presso la Fondazione Toniolo inizierà un corso di storia «A peste,
fame et bello libera nos Domine» che percorrerà il Medioevo europeo della
povertà e delle pestilenze, dell'uso delle erbe officinali e dei santi
guaritori. Il corso sarà articolato in cinque incontri, il lunedì, fino al 6
aprile. Per iscrizioni e informazioni rivolgersi alla segreteria della
Fondazione Toniolo, Chiostro di San Fermo, tel. 045.803.4474. Partono le
lezioni di informatica di base Martedì 10 alle 9.30 alla Fondazione Toniolo nel
Chiostro di San Fermo si terrà un corso di Windows base che, rivolto a
principianti, intende fare acquisire un corretto approccio al mezzo informatico
in tutte le sue principali funzioni. Il corso, in sette incontri, si svolgerà
il martedì, dalle 9.30 alle 12.30. Per informazioni tel. 045.803.4474.
( da "Arena, L'" del 05-03-2009)
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Giovedì 05 Marzo
2009 PROVINCIA Pagina 27 ZEVIO. Da stasera nella sede dei Venturini
Immigrazione: capire, conoscere e vincere le paure Cinque incontri dedicati al
problema-integrazione Le complesse questioni dell'immigrazione sono al centro
di cinque incontri organizzati dall'associazione «Cittadini nel mondo» nella sede
di Zevio dei padri Venturini, in via Vittorio Veneto 34. Relatori saranno
esperti, giornalisti, sacerdoti e politici. Come spiega il presidente Antonio
Composta, «Cittadini del mondo» ha avvertito la necessità di organizzare
l'iniziativa per superare la mancanza di relazioni tra italiani e stranieri,
che produce fenomeni di chiusura e impedisce di vivere le diversità culturali
come una ricchezza. Dice Composta: «Gli immigrati sono ormai indispensabili
alla nostra economia e al nostro benessere. Basti pensare, ad esempio,
all'esercito delle oltre 700 mila badanti che accudiscono i nostri anziani, 300
mila delle quali irregolari. Una presenza, quella degli stranieri, che entra
nelle nostre case e interferisce con le nostre regole e abitudini, ma che poi si
vorrebbe invisibile. Nei confronti del diverso prevalgono sentimenti di paura,
di diffidenza e intolleranza. «Invece di governare le ansie, politici e mass
media sembrano fare a gara pare alimentare le angosce. Avviene anche a Verona,
assurta a modello nazionale di "tolleranza zero". Con risultati non
certo invidiabili, come l'assurda morte di Nicola Tommasoli, il ragazzo ucciso
da coetanei lo scorso maggio in pieno centro cittadino, o il pestaggio di
piazza Viviani del gennaio scorso». Il presidente di «Cittadini del mondo» è
dell'idea che i responsabili di questi atti sono anche loro vittime di un
deterioramento sociale e dell'ignoranza, su cui soffia la demagogia razzista e
l'intolleranza. «A questo clima si contrappone la Verona del dialogo, persone che
nel corso degli incontri da noi organizzati ci aiuteranno a conoscere e capire
come sia possibile concretizzare iniziative di apertura e d'inclusione».
L'iniziativa dai padri Venturini esordisce stasera alle 20.30 con «Storie
d'ordinaria immigrazione: numeri, statistiche, persone». Ne discuteranno Matteo
Danese del Centro studi immigrazione Verona, e Gianpaolo Trevisi, vice
dirigente della Squadra mobile cittadina, autore del libro «Fogli di via,
racconti di un questore». Il 12 marzo sarà la volta de «Il grande imbroglio dei
media: i giornali e la paura degli stranieri». Interverrà il giornalista
Maurizio Corte del quotidiano L'Arena, nonché docente di comunicazione e giornalismo interculturale all'università di Verona e collaboratore del Centro studi interculturali
dell'ateneo. Il 19 marzo il parroco di Bosco di Zevio, don Sergio Carrarini, e
Paolo Bertezzolo, ex preside del liceo cittadino «Galilei» e autore del libro
«La Verona del dialogo» affronteranno il tema «La diversità come
ricchezza, cittadini attivi per costruire la convivenza». Il 26 marzo don Luca
Merlo, docente allo studio teologico dell'Istituto
superiore di scienze religiose di Verona, e Mohamed Guerfi, imam della comunità
islamica di Verona, parleranno di «Cristiani e musulmani, incontrarsi per
conoscersi». Il ciclo chiuderà il 2 aprile con «Cavalcare la paura, lo
sfruttamento politico dell'intolleranza verso i diversi». Relatori: Raffaello
Zordan, giornalista del mensile «Nigrizia», e Luigi Viviani, ex sindacalista e
per due legislatore senatore dell'Ulivo, autore del libro «Un futuro per
Verona».P.T.
( da "Arena, L'" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 05 Marzo
2009 SPETTACOLI Pagina 52 TIME OUT Serata pop punk con i PainKiller Pop punk
stasera alle 22 al Time Out pub (zona Università) con i PainKiller. La giovane
band veronese ha cominciato nell'autunno del 2006 suonando cover di Green Day,
Blink 182, Offspring, Nirvana, Foo Fighters e Sum 41, fino ad arrivare a
proporre brani propri al concorso «Bande sonore», organizzato dal Lams, ove nel
2007 raggiungono il terzo posto. Da allora nel loro set trovano spazio canzoni
inedite, scritte da loro stessi. G.BR. Gas è l'acronimo dei nomi che compongono
il trio che stasera alle 22,30 suona alle Cantine dell'Arena. Una volta tanto
un trio a maggioranza femminile, che comprende due giovani talenti che si sono
fatti notare sulla scena italiana per la loro sensibilità jazzistica. Sono la
pianista Aisha Ruggeri, la contrabbassista Silvia Bolognesi e il batterista
Giovanni Gullino. Assieme presenteranno il cd «Faces». Un disco apprezzato non
solo dalla critica, ma anche da molti musicisti come Dado Moroni. La loro è una
proposta che nelle forme e nello stile si può dire abbia mutuato molto dal
mainstream moderno, anche se il repertorio alterna classici a pezzi originali.
LUI.SA. Apertura della rassegna dedicata alle etichette discografiche indipendenti
più interessanti del panorama nazionale. Venerdì sera alle 22 al Kroen di
Villafranca, le band del marchio Wallace di Milano. Sul palco, in successione,
la Fuzz Orchestra (trio formato da 3/4 dei Bron Y Aur), gli Hell Demonio,
garage hardcore band veronese, e, al termine, il dj Bruno dei Rosolina Mar.
Ingresso con tessera. G.BR. Rock con strumenti tradizionali e arrangiamenti
indiani. È la proposta originale dei Ranj, la band vicentina-veronese in
concerto domani sera alle 22 al New Bridge di Vago di Lavagno, in località
Ponte Asse. La band è nata nel 2007 dall'incontro fra quattro studenti di
musica indiana del Conservatorio di Vicenza: Michele Mastrotto (percussioni e
tabla), Elisabetta Giuspoli (canto classico indiano, dhrupad), Elisa De Munari
(sitar e contrabbasso) e Andrea Ferigo (chitarra classica e sitar). I Ranj
propongono grunge rock contaminato dalla musica indiana classica e hanno
realizzato un album. G.BR. Sarà il professor Sandro Chignola a continuare oggi
alle 21 al teatro comunale di Asparetto di Cerea il ciclo di conferenze
organizzate dall'associazione TeatroAperto. Docente di
filosofia politica ed editorialista, Chignola discuterà «Sull'idea di
uguaglianza. Democrazia e tollerenza nell'antico e nel moderno». G.BR. Prosegue
stasera, dalle 21.30, il concorso per band emergenti «Kalmasino rock» al
Lollybuk pub di Calmasino di Bardolino. Sul palco, ci saranno i
Sottomarca (rock), i Dream On (rock) e i N.I.M.B. (hard rock). Ingresso
gratuito. G.BR.
( da "Giornale.it, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cervelli
n. 55 del 2009-03-05
pagina 3 La proposta Legge regionale per far rientrare i «cervelli» di
Redazione Arginare la fuga di cervelli dalla Liguria. È l'obiettivo di una proposta di legge regionale,
presentata dal Partito Democratico, che prevede, per i giovani liguri,
l'introduzione di una borsa di studio per sostenere l'alta formazione presso
centri di eccellenza all'estero, con incentivi per il rientro nel mercato del
lavoro regionale. «Il progetto -ha spiegato Lorenzo Basso, consigliere
regionale dei democratici e primo firmatario della proposta di legge- ha due
obiettivi: il primo è il rientro dei talenti ovvero dare un incentivo, a
persone che già lavorano all'estero e hanno un'alta formazione, perché
rientrino nel tessuto produttivo ligure e possano usare le loro conoscenze a
favore del nostro territorio». Il programma «Master and back» (istituito dalla
proposta di legge), prevede l'inserimento in una banca dati col coinvolgimento
degli imprenditori. Per entrarci è necessario non aver superato i 33 anni, una
laurea di almeno 105/110, e l'iscrizione ad un centro d'eccellenza all'estero.
«Con "Master & back" - ha sottolineato Basso- proponiamo un
programma che vuole promuovere master in centri di eccellenza esteri che non
sono già coperti dall'alta formazione ligure con un incentivo al rientro. Si
tratta di una borsa che viene data a scaglioni, i primi vengono dati al
conseguimento dei titoli di studio post laurea, l'ultimo solo se c'è un rientro
nel mercato del lavoro ligure». «Questo progetto - ha proseguito il consigliere
regionale Lorenzo Basso - si rivolge a giovani che abbiano meno di 33 anni ed
abbiano ottenuto alti voti, insomma a quelli che possiamo considerare un po' i
nostri migliori talenti. Si tratta di ragazzi che hanno intenzione di andare a
studiare all'estero, tornando poi in Liguria. Contemporaneamente si rivolge a
coloro che già lavorano o studiano all'estero, che abbiano meno di 37 anni e
vogliano, in prospettiva, tornare a vivere nel nostro territorio», ha concluso
Basso. Sardegna, Piemonte e Lombardia hanno già varato leggi simili. La prima
occasione di approfondimento pubblico della proposta di legge, che Basso
auspica possa avere il sostegno bipartisan e per la quale è stata prevista una
copertura di 300mila euro, sarà il 9 marzo a Genova. © SOCIETà EUROPEA DI
EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il" del 05-03-2009)
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n. 55 del 2009-03-05
pagina 23 Alchimia, Ufo o beffa? E' il libro più misterioso di Luigi Mascheroni
Il manoscritto Voynich: scritto in una lingua sconosciuta, illeggibile da 500
anni. Ha sconfitto crittografi, archeologi e computer. Uno studio scientifico
rilancia l?enigma Ha fatto impazzire storici e linguisti di ogni Paese, ha
resistito agli attacchi dei crittografi di eserciti e servizi segreti di mezzo
mondo, ha sconfitto i più sofisticati software di decifrazione di codici, ha
ammutolito scienziati e filosofi. è un piccolo volume formato da un centinaio
di fogli scritti a mano, di cui non si conosce l?autore, né la data né il luogo
di composizione: è conosciuto come «manoscritto Voynich», dal nome inglesizzato
dell?antiquario russo di origini polacche Wylfrid Wojnicz che lo acquistò per
il suo negozio londinese dai gesuiti del collegio di Villa Mondragone, a
Frascati, nel 1912. Ed è considerato l?enigma letterario più sorprendente di
tutti i tempi, il libro più misterioso della storia. Che nessuno è in grado di
leggere. Risalente a un periodo compreso fra la fine del Quattro e la prima
metà del Cinquecento, scritto in una lingua misteriosa e indecifrabile,
arricchito da numerose illustrazioni a colori di piante ignote ai botanici,
animali rari, strane figure femminili, stelle e diagrammi, il «manoscritto
Voynich» resiste da mezzo millennio a ogni tentativo di decodificazione e
traduzione: ha battuto i geroglifici egizi, la scrittura cuneiforme, persino la
leggendaria Lineare B minoica. Il suo silenzio è impenetrabile. Pochissimi lo
hanno potuto maneggiare - il manoscritto è custodito alla Beinecke Rare Book
Library dell?università di Yale -, qualche studioso lo
conosce attraverso la riproduzione pubblicata dall?editore francese Jean-Claude
Gawsewitch nel 2005, i più ne hanno solo sentito parlare, tramandando il
«mistero» attraverso studi specialistici, siti internet, persino romanzi
fantasy. Oggi la storia di questo occulto rompicapo letterario è raccontata,
insieme ai numerosi tentativi di decifrazione e alle più fantasiose ipotesi
interpretative - un messaggio in codice di una civiltà extraterrestre, un
clamoroso falso rinascimentale, un?“enciclopedia” di arcani saperi per una
setta di iniziati... - è ripercorsa dal primo saggio scientifico dedicato
all?argomento mai apparso in Italia: L?enigma del manoscritto Voynich dello
studioso argentino Marcelo Dos Santos (Edizioni Mediterranee). Secondo una
lettera in latino, datata 1666 e trovata allegata al testo, il volume fu
acquistato nel 1568 dall?imperatore Rodolfo II d?Asburgo, collezionista di nani
per il divertimento della corte e di libri esoterici ed altre mirabilia per il
proprio piacere. Poi nel XVII secolo scomparve, per riapparire agli inizi del
?900 nella biblioteca gesuita dove lo trovò Wojnicz. Ma chi l?ha scritto, e
perché? Nel 1921 il filosofo statunitense William R. Newbold, specialista in
codici cifrati nella Prima guerra mondiale, sostenne che il manoscritto fosse
opera del filosofo Ruggero Bacone (1214-93). Altri, confondendo il cognome di
Ruggero Bacone, del filosofo rinascimentale Francis Bacon. Negli anni Cinquanta
il crittografo americano William Friedman individuò una serie di “ridondanze”,
ossia ripetizioni di alcune parole, simili alle formule chimiche, ipotizzando
si trattasse di un antico erbario. Nel 1962 Edith Sherwood fece notare la
similitudine fra la calligrafia del manoscritto e la scrittura speculare di
Leonardo da Vinci; nel 1978 il linguista John Stojko considerò il testo una
raccolta di lettere scritte in ucraino, successivamente codificate, ma senza
capirne il senso; mentre negli anni Ottanta il fisico Leo Levitov assicurò che
il manoscritto fosse opera degli eretici Catari e che celasse i segreti del
Giardino dell?Eden. Infine lo psicologo inglese Gordon Rugg, docente
di Scienze del calcolo all?Università di Keele, nel 2003 è giunto alla
conclusione che si tratti di un falso cinquecentesco, realizzato
dall?avventuriero elisabettiano Edward Kelley con la complicità dell?alchimista
John Dee per vendere, dietro un compenso di 600 monete d?oro, un testo
incomprensibile abilmente contraffatto all?imperatore Rodolfo II. Senza però
riuscire del tutto a convincere esperti e profani della reale natura dell?unico
libro esistente che nessuno sa leggere: un trattato di alchimia in codice, il
delirio di un pazzo, una scrittura perduta o una beffa d?artista? © SOCIETà
EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Blogosfere" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Mar 09 5 Fondazione
Unical: Atto I Pubblicato da Gianluigi Filippelli alle 09:11 in Politica,
Ricerca I ragazzi dell'Università della Calabria sono preoccupati per il
destino della loro università. Dopo le lotte, anche
condivise con il rettore, dopo le preoccupazioni dello stesso rettore riguardo
i tagli alla ricerca del governo, ecco che gli studenti alzano un nuovo grido
di dolore, interno certo, ma probabilmente significativo di come molte altre università si stanno muovendo in questi mesi. Vi propongo l'e-mail
che mi è arrivata, invitando comunque anche tutti gli altri comitati
studenteschi a inoltrarmi eventuali iniziative e proteste presso le loro università. Il Consiglio di Amministrazione dell'Università
della Calabria in data 18/02/2009 ha votato all'unanimità la modifica dello
Statuto di Ateneo, deliberando la soppressione del Consiglio di Amministrazione
del Centro Residenziale, le cui funzioni saranno interamente assunte dal C.d.A.
di Ateneo stesso. Il C.d.A. del Centro Residenziale è l'organo che si occupa
dell'erogazione dei servizi per il diritto allo studio: servizio mensa,
servizio alloggi, borse di studio; delibera poi in materia di attività
culturali e ricreative, gestisce il patrimonio immobiliare del Centro
Residenziale e, nelle persone del Presidente e del Direttore Amministrativo, è
responsabile di una serie di atti burocratici tra cui, ad esempio, il
censimento delle graduatorie per l'assegnazione degli alloggi e l'effettuazione
delle gare d'appalto. Fino a ieri, data la delicata natura delle sue funzioni
quest'organo agiva, come i Dipartimenti e le biblioteche, in piena autonomia e
sotto il controllo del Comitato di Garanzia del Centro Residenziale.
All'indomani di tale provvedimento, invece, viene messa in discussione la
libertà di azione del C.d.A. del Centro Residenziale, cui si è preferito una
più “snella” Commissione, integrata all'interno del Consiglio di
Amministrazione di Ateneo, il quale - di conseguenza - dovrà farsi carico,
oltre che delle sue naturali mansioni, anche di quelle che prima venivano
svolte da un organo indipendente determinando, di fatto, un pericoloso
accentramento di potere. La ragione ufficiale di tale manovra è la necessità di
semplificare e snellire il processo amministrativo. In altre parole si
punterebbe al risparmio. In realtà la nostra preoccupazione è di vedere
avviato, nei fatti, quel processo di privatizzazione dell'Ateneo (di cui
rimandiamo alla lettura della legge 133/08), partendo proprio dall'Istituzione
preposta all'erogazione dei servizi per il diritto allo studio. Perché
guardiamo con preoccupazione questi radicali cambiamenti nel nostro Ateneo? Le
ragioni sono molteplici. Ad oggi il Presidente del Consiglio di Amministrazione
del Centro Residenziale viene regolarmente eletto da un
collegio di docenti ordinari. Con l'accorpamento, questa figura sparirebbe in
funzione di un delegato al Centro Residenziale (un Pro-rettore) nominato
direttamente dal Rettore. Ci chiediamo poi se, nella logica di questa
semplificazione, sarà soppresso anche l'organismo di controllo rappresentato
dal Comitato di Garanzia e, nel caso, a chi sarà affidato un compito
così delicato? Sarà un organo elettivo o verrà designato per semplice nomina,
secondo la logica dei Consigli di Amministrazione delle aziende cui, il C.d.A.
del nostro Ateneo, rischia di somigliare in maniera sempre più preoccupante?
Quali soggetti saranno chiamati a poter entrare all'interno della Commissione
del Centro Residenziale: sarà aperta la porta anche ai privati? C'è una
connessione tra queste pratiche di semplificazione burocratica e il progressivo
ingresso di aziende private nel nostro Ateneo (vedi convenzioni con Wind e
Microsoft)? Nel caso in cui la gestione del Centro Residenziale fosse affidata
ad esterni, non rischieremmo di vedere aumentare i costi dei servizi (tradotti
in stipendi manageriali), che conseguentemente andrebbero a carico degli
studenti? è prevista la presenza di rappresentanti degli studenti all'interno
del nuovo assetto della istituenda Commissione? Al momento ci risulta che
questo nodo non sia stato ancora sciolto, sebbene gli attuali rappresentanti
(Emilio d'Acri, Ferenc Macrì e Luca Palmieri) abbiano votato a favore della
modifica di Statuto. Ci chiediamo anche a nome di chi, visto che gli studenti
non sono stati preventivamente consultati e il mandato delle rappresentanze,
per altro, è scaduto. In ogni caso è molto probabile che trasferire l'intera
gestione del centro residenziale al C.d.A. d'Ateneo, sovraccaricandolo,
inciderà sui tempi con cui vengono erogati i servizi a noi studenti. Altro che
snellimento! Vorremmo avere delle risposte certe, ma purtroppo siamo costretti
a rimanere nel campo delle ipotesi dal momento che, in barba alla presunta
trasparenza degli atti amministrativi di cui si fa vanto il Rettore, non siamo
in alcun modo riusciti a venire in possesso del verbale in cui sono riportate
le cronache del Consiglio di Amministrazione nel quale sono state decise le
controverse modifiche di statuto. Ci piacerebbe essere ottimisti e ragionare in
maniera positiva, ma abbiamo memoria di vecchie vicende burocratiche che hanno
consentito al Rettore, in tempi non troppo lontani, di abbattere il vincolo del
terzo mandato con una opportuna (e discutibile) modifica dello Statuto, al solo
scopo di prolungare la sua permanenza sullo scranno più alto dell'Università
della Calabria. Come sempre... ...NON RESTEREMO A GUARDARE!!!
( da "Blogosfere" del 05-03-2009)
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Mar 09 5
"L'amaro in bocca" non è solo un modo di dire... Pubblicato da Silvio
De Rossi, Blogosfere staff alle 07:54 in Psicologia di Giulietta Capacchione
Nel linguaggio comune si usa dire che certi comportamenti o eventi lasciano
"l'amaro in bocca". I lettori di questo blog sanno bene che una
metafora "psicofisiologica" come questa può nascondere il famoso
briciolo di verità. La ricerca pubblicata su
Science in questi giorni da Adam Anderson e colleghi dell'Università di Toronto
dà conto proprio del possibile legame tra disgusto morale e forme più primitive
di disgusto come quelle legate alla tossicità dei cibi e alla malattia.
I ricercatori hanno in realtà semplicemente verificato (con l'elettromiografo
prima e l'analisi digitale dei video poi) la somiglianza dell'attività motoria
facciale dei partecipanti in tre diverse condizioni: l'avversione gustativa
(provocata dall'assaggio di una bevanda cattiva), il disgusto basico (provocato
dalla visione di fotografie di stimoli quali feci, ferite, insetti ecc.. ) e il
"disgusto morale" (provocato da un trattamento iniquo all'ultimatum
game). I risultati hanno evidenziato che in risposta a tutte e tre queste
situazioni viene evocata nei soggetti l'attivazione di un particolare muscolo
del volto: l'elevatore labiale (ne vedete una eloquente dimostrazione nella
foto di destra). Continua a leggere su Psicocafé.
( da "Savona news" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Savona: studenti al
Campus per l'open days 2009 Prende il via questa mattina alle 9 e continuerà per
tutta la giornata di domani l'Open Days 2009. Al campus universitario di
Savona, agli studenti del IV° e V° anno delle scuole medie superiori del
territorio ligure e del Basso Piemonte saranno presentate tutte le attività
didattiche e le opportunità formative presenti nel Campus. Durante
le due giornate, i giovani, accompagnati dai docenti orientatori degli istituti
di provenienza, potranno visitare le strutture del Campus dedicate sia alla
didattica che alla ricerca, partecipando alle attività ed ai percorsi
illustrativi delle facoltà insediate nella sede universitaria. In queste
giornate vengono anche organizzate attività sportive ed agonistiche, come il
torneo di calcio disputato tra le rappresentanze studentesche. Come ogni anno,
l'evento è organizzato dalla Regione Liguria, dalla Provincia di Savona, e
dall?Università degli Studi di Genova unitamente alla società SPES S.c.p.A.
( da "Denaro, Il" del 05-03-2009)
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Caserta universita'
Rossi: Policlinico, stringere i tempi Secondo ateneo: ieri l'inaugurazione
dell'Anno accademico a Capua Sedici anni di vita, dieci facoltà, circa 29mila
studenti, mille docenti e oltre duemila unità di personale tecnico
amministrativo. La Seconda Università degli Studi di Napoli ha inaugurato ieri
con questi numeri il nuovo Anno Accademico. La cerimonia si è svolta nell'Aula
magna della Facoltà di Economia a Capua. Il rettore Francesco Rossi punta
l'indice sulla mancanza di residenze per gli studenti e la carenza dei
trasporti. Lancia, poi, un appello: "Stringiamo i tempi sul
Policlinico". maria beatrice crisci "I nostri Atenei hanno bisogno di
un profondo cambiamento affinché le attività di alta formazione e di ricerca
nell'università italiana siano sempre più conformi ai
livelli europei ed extraeuropei". A parlare è il rettore della Seconda
Università degli Studi di Napoli Francesco Rossi in occasione della cerimonia
d'inaugurazione dell'anno accademico 2008-2009, che quest'anno ha avuto come
location d'eccezione la facoltà di Economia di Capua. "Una scelta - ha
sottolineato Rossi fatta per rendere visibile a tutti quello che siamo riusciti
a fare in questi anni anche sotto questo aspetto, ristrutturando sedi storiche
del nostro territorio". Affollatissima la sala tra autorità istituzionali,
religiose, della magistratura, politiche e militari. Al tavolo di presidenza
accanto al rettore i presidi delle dieci facoltà della Sun. Ad aprire la
manifestazione l'intervento del presidente del Consiglio degli studenti,
Gennaro Serra che ha parlato "di Università come organismo capace di
generare speranza ovvero capacità di progettare un cambiamento basato sul
sapere". Quindi, il Rappresentante del Personale Tecnico Amministrativo,
Nicola Della Volpe, e le relazioni del professor Nicola Melone, Decano dei
Presidi Sun, che ha formulato alcune riflessioni sui principali problemi
dell'alta formazione e della didattica e del professor Riccardo Pierantoni,
delegato del Rettore per la Ricerca, che ha illustrato l'impegno dell'Ateneo
nel settore della ricerca scientifica e del trasferimento tecnologico. Severa
critica da parte del rettore alle recenti norme stabilite dal Miur, ma anche un
appello a non impoverire ulteriormente le risorse destinate alla ricerca e a
non creare strutture di serie A e di serie B. Rossi, dunque, lancia la sfida:
"Dobbiamo avere il coraggio di cambiare partendo dal modo di essere
comunità accademica e dal tendere sempre alla qualità, dalla formazione alla
ricerca, dal reclutamento della docenza alla valutazione
per premiare i giovani bravi che credono ancora nell'università.
L'internazionalizzazione è una sfida importante per l'Università e si basa
soprattutto sulla mobilità dei docenti e degli studenti e sugli accordi di
cooperazione internazionale stabiliti sia per i processi formativi che per le
attività di ricerca". Non mancano, però, i problemi per la Sun.
"Nel nostro territorio ha sottolineato il rettore non ci sono residenze
per ospitare studenti e docenti e c'è una carenza cronica del sistema dei
trasporti e dei servizi. Poco viene fatto dalle istituzioni locali, provinciali
e regionali per consentire ai nostri giovani e a quelli che arrivano da altri
paesi di vivere lo scambio di esperienze come avviene in altri paesi
europei". Fra i nodi non ancora sciolti quello del policlinico, la cui
realizzazione sta scontando ulteriori ritardi e su cui Rossi da mesi è
impegnato in un estenuante lavorìo per stringere i tempi. "Tra le mie
principali preoccupazioni ha evidenziato il rettore c'è il futuro della nostra
facoltà di Medicina che vive un momento di difficoltà dovuto alla cattiva
funzionalità dell'Azienda Ospedaliera Universitaria in cui si svolge attività
assistenziale. Nonostante tutto i risultati didattici e quelli di ricerca sono
buoni e a volta eccellenti". La risposta dell'assessore regionale alla
Ricerca scientifica e all'Università Nicola Mazzocca non si è fatta attendere:
"La Regione ha già attivato un progetto per le residenze e tra un anno in
provincia di Caserta porteremo studiosi che velocizzeranno il processo di
internazionalizzazione. Sulle infrastrutture, poi, bisogna dire ha evidenziato
- che per il prossimo triennio sono già stati investiti 75 milioni di euro
sulle Università campane". del 05-03-2009 num.
( da "Salute (La Repubblica)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
SUPPLEMENTO SALUTE
ultimo aggiornamento 05 Marzo 2009 pag. 14 Appena nato il figlio, scatta la
violenza Ricerca delle Università di Trieste e San Francisco: dopo il parto
molte donne devono subire di Cristina Serra La violenza su una donna è una cosa
terribile. Lo è ancor di più se viene dal partner o da un familiare, in un
periodo delicato come i mesi che seguono il parto. A vivere una situazione di
profondo disagio personale, negli otto mesi successivi alla nascita di un
figlio, è il 10% delle mamme, perchè subiscono violenza domestica psicologica,
sessuale o fisica. Mentre un altro 5%, pur non subendo atti espliciti, risulta
fortemente depresso e preda di stress psicofisico. Il campione Questo il
risultato del recente studio compiuto dal Dipartimento di Ostetricia e
Ginecologia dell'IRCCS Burlo Garofolo di Trieste, assieme al Dipartimento di
Psicologia dell'Università di Trieste e all'Università della California a San
Francisco, su 325 donne di età media pari a 32 anni. Non sarebbero dunque gli ormoni,
spesso indicati come causa scatenante della depressione post-partum, l'unico
fattore che determina il baby-blues. "Dopo il parto", spiega Federica
Scrimin, ginecologa e responsabile del Servizio di day surgery del Burlo
Garofolo, "la donna vive un periodo difficile, in cui deve rivedere i suoi
ruoli all'interno della famiglia, come moglie e come madre, facendo i conti con
una fragilità psicologica che può essere acuita dalla mancanza di sonno e dalle
continue richieste del neonato. Da qui può scaturire un senso di inadeguatezza
o la voglia di piangere spesso, e non è raro che ciò scateni nel partner paura
e aggressività". "Fuori posto" Al fatto di sentirsi "fuori
posto" - è uno dei risultati emersi dallo studio - contribuisce spesso
anche un sentimento ambivalente nei confronti del lavoro: può accadere che chi
un tempo era impiegata fuori casa viva con angoscia il fatto di dover rientrare
forzatamente o troppo presto in ufficio; chi invece faceva la casalinga può
avvertire un desiderio di fuga dalle nuove situazioni.
"Anche il fatto di aver vissuto periodi di ansietà o depressione prima
della gravidanza è correlabile al disagio psicologico del dopo parto",
precisa la dottoressa Scrimin. Peggio in Usa Quantunque elevate, le percentuali
di violenza sulle neomamme registrate nell'indagine sono più basse di quelle di
altri Paesi. "In Svezia, Cina e Stati Uniti si va da un 2% di donne che
subiscono abusi fisici o sessuali dopo la nascita del figlio, a un 19% che è
oggetto di violenze psicologiche", dice Patrizia Romito, fra gli autori del lavoro e docente presso il
Dipartimento di Psicologia dell'Università di Trieste. "I nostri dati,
però, sono indicativi perché raccolti in una città come Trieste, dove il tasso
di fertilità e il rapporto tra nati vivi e decessi è tra i più bassi d'Italia e
dove le cure in gravidanza sono gratuite". Casi comuni Dall'esame
dei questionari compilati dalle partecipanti è emerso chiaramente come
situazioni di questo tipo siano più comuni di quanto si creda. "E' proprio
la violenza da parte del partner o di un familiare", conclude Patrizia
Romito, "a innescare un circolo vizioso che porta a depressione, ansia e
disistima nella donna, influenzando negativamente la sua salute fisica e
mentale e quella del bambino". "Per questo", aggiunge la
dottoressa Federica Scrimin, "quando un medico osserva simili indicatori
di malessere, dovrebbe cercar di chiarire se derivano da una stanchezza
fisiologica o da un vissuto familiare pesante. In tal caso dovrebbe segnalarlo
agli operatori sociali, per non lasciare sola la donna con il mondo che le
crolla addosso". Nei mesi a venire le ricercatrici
cercheranno di capire se esiste una correlazione tra violenza domestica e vita
riproduttiva e, addirittura, tra violenza domestica e richiesta di interruzione
forzata di gravidanza.
( da "Legambiente" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Comunicati stampa
05/03/2009 13:13 Domani 1° Forum Nazionale Ambiente e Legalità Dalla
semplificazione delle norme all?introduzione dei delitti ambientali nel Codice
Penale venerdì 6 marzo 2009 - ore 9.30 Roma - Nuovo Cinema Aquila - via
L?Aquila 68 Ambientalisti, politici, industriali e magistrati a confronto sulla
normativa ambientale in Italia. Dalla semplificazione delle norme alla
introduzione dei delitti ambientali nel Codice Penale. Un?occasione per fare il
punto sulla legislazione italiana in materia d?ambiente, sulla nuova direttiva
Europea e sul fenomeno dell?Ecomafia, insieme a magistrati, forze dell?ordine,
mondo delle imprese, università e istituzioni.
Partecipano: Luca Ramacci sostituto procuratore tribunale di Tivoli e
co-presidente Centri di Azione Giuridica di Legambiente, Massimiliano Montini, docente Diritto Ue e Diritto Internazionale dell?Università
degli studi di Siena, Aldo Fiale, consigliere Corte Suprema di Cassazione,
Sebastiano Venneri, responsabile Osservatorio Ambiente e Legalità di
Legambiente, Enrico Fontana giornalista esperto di ecomafia, Vittorio Cogliati
Dezza, presidente nazionale Legambiente, Fabio Granata, vicepresidente della
Commissione Antimafia, deputato PdL, Ivanhoe Lo Bello, presidente Confindustria
Sicilia e Ermete Realacci, Responsabile Ambiente del Partito Democratico.
Organizzato da Legambiente in collaborazione con www.lexambiente.it, la rivista
giuridica online che da oltre dieci anni offre una completa e aggiornata
informazione sul diritto ambientale, e con www.lanuovaecologia.it. Il convegno
è gratuito. Le iscrizioni vanno fatte pervenire a: Segreteria organizzativa –
Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente l.biffi@legambiente.eu, tel. 06
86268377, fax. 06 23325774 Torna all'elenco delle notizie
( da "Affari Italiani (Online)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Culture Scienza/ Il
professor Antonio Gaspari (Università Europea): Darwin bocciato dalla storia
Giovedí 05.03.2009 13:00 Le teorie di Darwin la Chiesa non le ha mai
condannate, come precisato dal card. Joseph William Levada, successore di
Ratzinger al dicastero per la Dottrina della Fede. Tali teorie, però, possono e
debbono essere discusse criticamente "alla luce delle nostre conoscenze
attuali sull'evoluzione". E questo "con l'intenzione provocatoria di
valutare dove egli abbia sbagliato e dove no", spiega il prof. Giorgio
Manzi, dell'Universita' "La Sapienza" di Roma, intervenuto alla
Conferenza internazionale su "Evoluzione biologica. Fatti e teorie. Una
valutazione critica 150 anni dopo 'L'Origine delle specie'", in corso a
Roma per iniziativa della Pontificia Universita' Gregoriana, in collaborazione
con l'Universita' Notre Dame (Indiana) e sotto l'alto patrocinio del Pontificio
Consiglio della Cultura. Manzi cita in particolare la famosa frase "la
luce sara' gettata sull'origine dell'uomo e sulla sua storia" che Charles
Darwin dedico' all'evoluzione umana a pagina 488 de "L'origine", 150
anni fa, e che e' risultata con tutta evidenza "una azzardata
previsione", perche' basata sulla convinzione che, "se la selezione
naturale è il meccanismo alla base dell'origine delle specie, non c'e' ragione
per escludere la nostra specie da analoghe circostanze". Non a caso,
ricorda il docente, "quando 1250 copie
dell'Origine andarono esaurite in un giorno, immediatamente cominciò un intenso
dibattito, incentrato su un argomento, effettivamente cruciale, compreso in
quella singola, controversa frase, cioe' la relazione filogenetica dell'Homo
sapiens con le scimmie e con le scimmie antropomorfe". Su Darwin
interviene anche il prof. Antonio Gaspari, docente di Scienze
Ambientali della Universita' Europea di Roma, che si chiede: "Darwin
l'avete letto tutto?". Nel libro "L'origine dell'Uomo",
nell'edizione pubblicata da Editori Riuniti nel 1983, c'e' ad esempio un
capitolo intitolato "Selezione naturale operante nelle nazioni
civili" nel quale Darwin ha spiegato perche' secondo lui l'uomo
civilizzato ha uno svantaggio rispetto al selvaggio. Fra i selvaggi - era queta
la tesi di Darwin esposta nel libro - i deboli di corpo e di mente vengono
presto eliminati; e quelli che sopravvivono godono in genere di un ottimo stato
di salute. D'altra parte, noi uomini civili cerchiamo con ogni mezzo di
ostacolare il processo di eliminazione; costruiamo ricoveri per gli incapaci,
per gli storpi e per i malati; facciamo leggi per i poveri; e i nostri medici
usano la loro massima abilita' per salvare la vita di chiunque fino all'ultimo
momento. Vi e' ragione di credere che la vaccinazione abbia salvato migliaia di
persone, che in passato sarebbero morte di vaiolo a causa della loro debole costituzione.
Cosi' i membri deboli della societa' civile si riproducono. Chiunque sia
interessato dell'allevamento di animali domestici non dubitera' che questo
fatto sia molto dannoso alla razza umana. E' sorprendente come spesso la
mancanza di cure o le cure mal dirette portano alla degenerazione di una razza
domestica: ma, eccettuato il caso dell'uomo stesso, difficilmente qualcuno e'
tanto ignorante da far riprodurre i propri animali peggiori".
"Dobbiamo percio' sopportare - scriveva ancora Darwin - gli effetti
indubbiamente deleteri della sopravvivenza dei deboli e della propagazione
delle loro stirpe". "Abbiamo capito bene? Aiutare i deboli, curare i
malati, vaccinare salvare migliaia di persone con è un 'effetto deleterio' per
l'evoluzione della specie?", si domanda Gaspari sul sito "Ragion
politica". Per Darwin, sottolinea, "l'uomo potrebbe mediante la
selezione fare qualcosa non solo per la costituzione somatica dei suoi figli,
ma anche per le loro qualita' intellettuali e morali. I due sessi dovrebbero
star lontani dal matrimonio, quando sono deboli di mente e di corpo; ma queste
speranze sono utopie, e non si realizzeranno mai, neppure in parte, finche' le
leggi dell'ereditarieta' non saranno completamente conosciute. Chiunque
cooperera' a questo intento, rendera' un buon servigio all'umanita'". Ed
ancora: "Il progresso del benessere del genere umano e' un problema
difficile da risolvere; quelli che non possono evitare una grande poverta' per
i loro figli dovrebbero astenersi dal matrimonio, perche' la poverta' non e'
soltanto un gran male, ma tende ad aumentare perche' provoca l'avventatezza del
matrimonio". Insomma: per Darwin se sei povero e debole non dovresti avere
diritto a sposarti". tags: vino relais tourism
( da "Varesenews" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Gallarate - Prosegue
la quarta edizione di ?FilosofArti?, il festival della filosofia e delle sue
intersezioni con le arti, organizzato a Gallarate Filosofarti, la città si
trasforma in "polis" Prosegue la quarta edizione di “FilosofArti”, il
festival della filosofia e delle sue intersezioni con le arti, organizzato a
Gallarate dal Centro Culturale di Prosa del Teatro delle Arti e dalla
Fondazione Culturale “1860 Gallarate Città” onlus con il patrocinio
dell?Agenzia Nazionale del Ministero della Pubblica Istruzione – Lombardia,
dell?Ufficio Scolastico Provinciale di Varese, della Regione Lombardia,
dell?Assessorato alla Cultura del Comune di Gallarate, della Provincia di
Varese, del Melo-Università della Terza età, della Civica Galleria d?Arte
Moderna di Gallarate, del Sestante Fotoclub e di molte altre realtà cittadine e
di varie case editrici. Tematica portante attorno alla quale si sviluppa
l?intero progetto è la “Polis”, intesa come città, luogo di vissuti e di
aggregazione, spazio per la vita pubblica e politica, luogo di valori e di
ideali, espressione del privato e della collettività. Un festival cittadino che
parla di città, insomma, e che diviene ancor più occasione privilegiata per un
vero coinvolgimento del territorio e delle sue risorse. Giovedì 5 marzo alle 16
alla sede di Proscaenium Progetto Danza in viale dell?Unione Europea
( da "Sestopotere.com" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Nero su Bianco:
libri presentati dagli autori in Confindustria Ancona (5/3/2009 12:06) | (Sesto
Potere) - Ancona - 5 marzo 2009 - Nell'ottica di stimolare i propri associati
su temi di interesse per il mondo industriale, ma in modo un po' diverso dal
solito, Confindustria Ancona ha dato il via ad un progetto di più ampio respiro
che ha voluto chiamare Nero su bianco: l'obiettivo è presentare nella sede
dell'associazione libri e pubblicazioni, per fare cultura e stimolare a
riflettere sulle tendenze economico-socio-culturali che avanzano. Il primo
appuntamento è dunque per il 12 marzo con Massimo Mascini che presentarà la sua
recente pubblicazione l'Annuario del Lavoro 2008: inviato de “Il Sole 24 Ore”,
Mascini è uno dei più autorevoli osservatori del mondo sindacale e delle
relazioni industriali in Italia, nonché direttore responsabile di “Il Diario
del Lavoro”. Nel suo libro Mascini ha raccontato il mondo del lavoro nel 2008
attraverso l?opinione di quaranta tra docenti universitari,
giornalisti, sociologi, giuslavoristi, economisti, spaziando tra le elezioni
politiche, i provvedimenti del governo, la crisi finanziaria che non si era
manifestata in tutta la sua dimensione ed i pericoli della recessione. Aperto
da una prefazione di Gino Giugni e da un?introduzione di Carlo Dell?Aringa,
"L?Annuario del lavoro 2008" approfondisce i temi di attualità del
mondo del lavoro, dai cambiamenti nelle relazioni industriali al confronto tra
le parti sociali, dalla divisione nei sindacati alla contrattazione, dalla
legislazione alla rappresentanza. La pubblicazione contiene anche alcuni
approfondimenti mirati: da un?analisi delle scelte di voto dei lavoratori
sindacalizzati al difficile rapporto tra cinema e lavoro, dalle origini e le
conseguenze della grande crisi finanziaria alle nuove regole sulla salute e
sicurezza dei lavoratori, dalla crisi Alitalia alle origini e le applicazioni
della flexsecurity. L?annuario, infine, si chiude con un?analisi degli accordi
selezionati per il premio "Il miglior contratto di secondo livello"
promosso da "Il diario del lavoro", e con tre interviste ad Aris
Accornero, professore emerito di sociologia industriale presso l?Università
"La Sapienza" di Roma ed in passato visiting professor alle università di Harvard e del Wisconsin, ed al MIT, Innocenzo
Cipolletta, attuale presidente delle Ferrovie dello Stato S.p.A. Roberto
Maglione, Direttore Centrale Risorse Umane di Finmeccanica S.p.A..
( da "Wall Street Italia" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Aumento età pensioni
donne, Bossi: «Siano loro stesse a scegliere» -->Lega contraria «all'imposizione
europea». Sacconi: «No a equiparazione pubblico-privato». Bonaiuti: dialogo
( da "Corriere Adriatico" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Inutile l'intervento
del 118 Il professor Cortini stroncato da un malore Civitanova Il professore
stava trascorrendo qualche giorno di vacanza in città. All'improvviso è stato
colto da un malore e ieri mattina, per cause naturali, il settantenne
pensionato milanese Gabriele Cortini, docente all'università di Milano, è deceduto. Erano circa le 5.30 di mercoledì, quando
l'ex docente dell'ateneo del capoluogo lombardo ha accusato un forte malore.
Immediatamente sono stati chiamati i soccorsi. Sul posto sono intervenuti gli
uomini del Commissariato e un'autoambulanza del 118 ma ogni tentativo si è
rivelato inutile. Infatti Cortini, che veniva spesso a Civitanova per
godersi il meritato riposo dopo una lunga carriera trascorsa nell'università milanese alle prese con la ricerca e con la
didattica, è morto ancor prima di arrivare al pronto soccorso dell'ospedale.
Resta ancora da decidere il giorno e la chiesa in cui verrà celebrato il suo
funerale. L'unica cosa certa è che il rito funebre si terrà a Milano ma non
prima del rientro di suo figlio dall'India. Gli amici e i parenti si stringono
intorno al dolore della famiglia Cortini. colpita da una disgrazia improvvisa.
Al momento la salma del docente è nella sua casa, a
Civitanova Alta. Nei prossimi giorni verrà trasferita nella sua città di
origine, Milano appunto. Un evento, quello di ieri che ha visto purtroppo
vittima il docente universitario milanese, rispetto al
quale si è rivelato inutile il pur rapido intervento dei mezzi di soccorso che
hanno tentato in ogni modo di rianimare l'anziano che ha perso la vita pochi
minuti dopo l'evidenziarsi del malore. Per il professor Cortini non c'è stato
nulla da fare, il medico del 118 non ha potuto far altro che certificare il
decesso avvenuto durante il trasporto in ambulanza.
( da "Giornale di Vicenza.it, Il" del
05-03-2009)
Argomenti: Cultura
SOROPTIMIST.
Geneviève Henrot Sostero 05/03/2009 rss e-mail print Geneviève Henrot Sostero
Uno scrittore non lo si conosce mai a sufficienza. Certo, leggerne i libri
aiuta moltissimo. Ma non abbastanza quanto riuscire a esaminare direttamente i
suoi manoscritti: si aprirebbe ai nostri occhi un universo spettacolare,
sorprendente e potremmo entrare nelle pieghe più intime della personalità di un
genio creativo. Perché i manoscritti d'autore sono uno scrigno di scoperte
inesauribili da saper trattare oltre che con cura, con grande competenza e
professionalità, come nel caso di Geneviève Henrot Sostero, docente bassanese
all'università di Padova. La studiosa ha affascinato le socie del Soroptimist,
club al quale anche lei appartiene, con una conferenza sul tema che ha svelato
un mondo inaspettato e ricco di curiosi retroscena. Marcel Proust ad esempio,
scrisse ben 16 volte la prima frase della "Ricerca del tempo perduto",
prima di esserne convinto: «A lungo, mi sono coricato di buonora.». Persino i
grandi hanno le loro incertezze e saperlo li fa sentire più vicini. Geneviève
Henrot Sostero ha chiarito nel corso dell'incontro, come a differenza del
manoscritto medievale, prezioso e miniato destinato al pubblico e studiato dal
filologo, quello contemporaneo sia strumento intimo di lavoro creativo e
documenti privatamente, prima della pubblicazione, il lungo travaglio
dell'ideazione e della stesura dell'opera. Sarà Victor Hugo, lasciando tutti i
suoi manoscritti alla Bibliothèque nationale de Paris, a porre le prime basi
per la conservazione di un patrimonio letterario poi affidato alle cure di
équipes di critici genetici. E i ricercatori come la Henrot si trovano a
decifrare i manoscritti più disparati per il modo di sfruttare lo spazio della
pagina anche con schizzi, simboli, disegni e ritratti su supporti che vanno dai
quaderni da scolaro ai taccuini, pezzetti di carta, grandi fogli protocollo,
libri contabili. L'idea del resto, ha bisogno di essere subito ancorata
altrimenti si volatilizza. Come è volata l'interessante serata che ha suscitato
un pensierino finale: forse nella nostra società iper-tecnologiga, conviene a
tutti riprendere la penna e fissare sulla carta riflessioni e sentimenti.
Magari non finiranno ai posteri, ma probabilmente ci aiuterebbero a conoscere
meglio noi stessi.
( da "Salerno notizie" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cetara e la colatura
di alici alla "Prova del cuoco" su RAI UNO Domani 6 marzo Cetara sarà
protagonista nel corso della nota trasmissione televisiva di RAI UNO, la PROVA
DEL CUOCO. Gennaro & Gennaro (Gennaro Marciante, chef, e Gennaro Castiello,
sommelier) del Ristorante l?ACQUAPAZZA parteciperanno alla gara sfidando gli
chef di un?altra località italiana. I piatti presentati saranno quelli della
tradizione gastronomica locale, con la colatura di alici, il tipico e noto
condimento del centro marinaro della Costa d?Amalfi. Saranno accompagnati in
questa avventura dal sindaco di Cetara, Secondo Squizzato, che da alcuni anni,
insieme con i ristoratori locali, la Pro Loco e l?associazione Amici delle
Alici sono impegnati a far conoscere e valorizzare il condimento cetarese,
sempre più diffuso ed utilizzato fra noti chef del panorama gastronomico italiano.
7 MARZO 2009 ? LA DONNA NELLA STORIA E NELLA SOCIETA? CETARESE Per festeggiare
adeguatamente l?8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, l?Amministrazione
Comunale ha organizzato per sabato 7 marzo, alle ore 18,00 presso la Sala
Polifunzionale ?M. Benincasa? il convegno dal titolo ?Le donne nella storia e
nella società cetarese ? con l?intento di ripercorrere particolari momenti di
storia locale, degni di essere ricordati e trasmessi alle generazioni future.
L?iniziativa si inquadra nell?ambito dei festeggiamenti per ricordare il 175°
anniversario dell?autonomia amministrativa del Comune di Cetara, ottenuta nel
1834. Interverranno al convegno, dopo i saluti del Sindaco Secondo Squizzato e
del consigliere delegato alle attività culturali Vincenzo Pappalardo, l?avv.
Costantino Montesanto, noto cultore di storia locale, che avrà il compito di
ricercare nella storia del paese donne che hanno lasciato il segno del loro
passaggio; l?avv. Luisa Marchiaro, presidente parrocchiale dell?Azione
Cattolica che proporrà una riflessione sul ruolo della donna nella realtà
ecclesiale e sociale; concluderà la prof.ssa Giovanna Truda, docente
presso l?Università degli Studi di Salerno, componente della commissione
provinciale per le pari opportunità. Per l?occasione l?Amministrazione
attribuirà alle donne che hanno svolto il duro lavoro di ?Portatrice di
limoni?, un riconoscimento tangibile per il prezioso contributo dato allo
sviluppo dell?economia agricola e della società cetarese. Dopo aver dedicato a
queste lavoratrici un monumento bronzeo realizzato dall?artista Battista
Marello, collocato nel mese di luglio scorso nella parte alta del paese (P.za
S. Maria di Costantinopoli), l?Amministrazione intende proseguire nel percorso
di riconoscimento dell?apporto femminile allo sviluppo economico e sociale del
paese. Secondo Squizzato 05/03/2009
( da "Mattino, Il (City)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Costanza Falanga
Dedicato a tutti coloro che hanno a cuore il mondo dell'istruzione e della
cultura, nonché a quelli che si apprestano a cambiare e migliorare il loro modo
di insegnare, «La fabbrica della felicità» è il saggio di Bruno Pezzella (edito
da Cuzzolin, sarà oggi alle 18 nella libreria Loffredo dallo stesso autore
insieme a Clotilde Paisio e Luigi Guadagni) che affronta temi di grande
attualità in questo periodo di scarso ottimismo per il futuro della scuola.
Pezzella, pedagogista e docente di storia
e tecnica della comunicazione di massa, propone in questo suo saggio un
excursus attraverso argomenti vari e vasti come la psicologia positiva
dell'insegnamento, giovani e ideali, l'insegnamento sostenibile, saperi e
aspettative, il «pensiero del male» sull'istruzione, la «peer education»,
la formazione dei docenti, l'obbligo d'istruzione, pensare e creare il sapere.
Il saggio si pone, dunque, come momento di riflessione sullo stato della scuola
e dell'istruzione intesa come cultura, così come inteso dall'articolo 9 della
Costituzione. «È paradossale che si taglino fondi per l'istruzione, mentre
diventa sempre più necessario cambiare i contenuti e il modo di insegnare per
far diventare la scuola un luogo attraente e sereno dove il sapere non si
misuri con la bilancia», afferma Pezzella, che sembra collocare in questa
ricetta pedagogica il segreto per la costruzione di quella felicità cui fa
cenno il titolo del suo saggio. Felicità nell'insegnare e nell'apprendere della
quale Pezzella dice: «Lo so che può sembrare provocatorio a tale proposito
parlare di felicità, con i tempi che corrono, ma intendo anche mettere in
rilievo come solo le scuole e le università,
nonostante i disastri attuali, possono ancora essere luoghi di serenità, di
cultura e, dunque, di felicità».
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Alberto Folin *
L'unico autore italiano al quale finora sia stata dedicato un insegnamento
universitario specifico è Dante. La cattedra di Filologia dantesca è presente
da tempo nel piano di offerta formativa di molti atenei. E del resto Dante è
uno scrittore epocale: ciò è ben noto e che esista una cattedra dantesca in
molte università italiane non costituisce dunque
motivo di stupore per nessuno. Forse meno noto è il fatto che l'altro autore
italiano che in solo due secoli abbia prodotto una bibliografia appena
inferiore a quella dantesca è Leopardi (in omaggio al quale verrà inaugurata
domani alle 10 la cattedra di Ermeneutica leopardiana all'Università «Suor
Orsola Benincasa», con una giornata di studi su «Il saluto, il congedo, la
lontananza. Tempi e forme dell'addio»). In meno di duecento anni, studiosi di
diverse discipline hanno accumulato una quantità incredibile di contributi
critici che si sono aggiunti ai contributi più specificamente filologici. Se il
caso di Dante è comprensibile e ormai canonizzato, il caso Leopardi ha qualcosa
di eccezionale e si rivolge direttamente al nostro tempo, interrogandoci.
Perché un autore del primo Ottocento, con forti radici nel sensismo settecentesco,
ha la capacità di giungere a noi con una freschezza di dettato e di pensiero
che ce lo rende nostro contemporaneo? Quale senso profondo si nasconde nella
meditazione e nella scrittura di un uomo che fisicamente non oltrepassò mai i
confini italiani e che giunse a cogliere, unicamente in virtù della sua forza
speculativa, le grandi tematiche che avrebbero percorso il pensiero della tarda
modernità fino ai nostri giorni? Il Centro nazionale di Studi Leopardiani di
Recanati da tempo è divenuto un centro di alta cultura nazionale e
internazionale, assai più che un setting di indagini filologiche specifiche. E
ciò è comprensibile: per nessun altro autore sarebbe stato possibile aprire
prospettive di ricerca in direzioni tanto diverse. L'intima complessità
dell'opera leopardiana, in cui la poesia dei Canti si interseca e si intreccia
con la meditazione delle Operette morali e dei Pensieri, attraversando la
labirintica scrittura privata dello Zibaldone, tocca alcune alte emergenze
della nostra epoca. Sullo sfondo di questa dolorosa meditazione si staglia con
cristallina purezza l'immagine di una natura sognata, più che realmente veduta:
una natura insieme «bella e terribile», amata e odiata, vissuta nel dolore e
intravista in tralice con lo stesso kairòs degli antichi, nella prospettiva,
cioè di uno sguardo iniziale. È merito di Franco Foschi, per vent'anni alla
direzione del Centro nazionale di studi leopardiani, aver colto la totale
disponibilità del pensiero leopardiano a divenire una chiave di lettura
fondamentale del presente. Foschi ha istituito tre cattedre leopardiane presso
le università di Macerata, Birmingham, Buenos Aires.
Questa di Napoli, che si deve alla lungimiranza del Rettore Francesco De
Sanctis e dell'attuale presidente del Centro, Fabio Corvatta - sarà la quarta,
ma sarà la prima con valore curricolare. Leopardi come Dante, dunque. Credo
risulti facilmente comprensibile la scelta della città, dove Leopardi condusse
gli ultimi quattro anni di vita e dove compose alcune tra le sue opere più alte
come «La ginestra» e il «Tramonto della luna». Ma anche la scelta
dell'Università «Suor Orsola» non è casuale. L'attività di questo ateneo si è
sempre distinta per un'attenzione verso il territorio e la sua storia, non
disgiunta da un'apertura verso la cultura europea e mondiale. Allo stesso modo di Leopardi: poeta e pensatore della immediata
prossimità, come della più vertiginosa lontananza. * Membro del Comitato
scientifico del Cnsl e docente di Ermeneutica Leopardiana presso l'Università «Suor Orsola
Benincasa» di Napoli.
( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Tiziana Tricarico
Non è che gli squali abbiano mai goduto di simpatie particolari. Fossili
viventi nella realtà. Mostri sanguinari nell'immaginario comune, alimentato da
episodi di cronaca e racconti cinematografici, a cominciare dal mitico «Lo
squalo» firmato da Steven Spielberg nel 1975 e da tutti i sequel e remake che
da allora sono stati realizzati. E certo non è bastato a rendere più popolare e
simpatico il pescecane «Shark Tale», la versione cartoon della DreamWorks nel
2004. Il nome squalo - che indica un numeroso gruppo di pesci predatori dallo
scheletro cartilagineo e dalle forti mascelle, sprinter o grandi viaggiatori,
dalle dimensioni variabili tra i venti centimetri e i dodici metri - continua a
essere associato a termini negativi. E ad un bel po' di pregiudizi. Ma questo
assassino mangia-uomini terrorizza e allo stesso tempo affascina anche perché
per molti è ancora un essere misterioso. Sono proprio i pescecane i
protagonisti de «I Predatori dei Mari», la mostra che s'inaugurerà venerdì 13
alle 17 nello «Science Centre» di Città della Scienza (visitabile fino al 10
giugno). Agli occhi del naturalista gli squali sono animali fantastici,
perfettamente adattati ai molti ambienti in cui vivono: dalle calde acque tropicali
a quelle gelide dei mari polari fino - in certe regioni del globo - alle acque
dolci. Quasi duecento milioni di anni prima dell'arrivo dei dinosauri, gli
squali già nuotavano negli oceani. Da allora molti di essi si sono evoluti
diventando predatori al vertice della catena alimentare e assumendo un ruolo
fondamentale negli ecosistemi marini. Potentissime mascelle, denti a crescita
continua, sensori elettrici e di pressione, un sistema immunitario molto
resistente: queste le armi che gli squali hanno sviluppato nel corso di milioni
di anni per adattare organi ed abitudini in modo da poter svolgere al meglio il
loro ruolo di predatori perfetti. Purtroppo, però, gli squali non sono riusciti
a trovare una sorta di soluzione per adattarsi all'uomo, ovvero alla moderna
pesca intensiva, all'uso di reti vietate ed alla continua ricerca della propria
carne. Così oggi sono fra gli animali più minacciati e rischiano l'estinzione:
gli scienziati ritengono che nei prossimi venti anni più del 90 per cento delle
specie di squali sia destinato a scomparire, provocando pericolosi squilibri
nella funzionalità dell'ambiente oceanico che, come tutti gli ecosistemi, è
mantenuto in vita dalla fitta rete alimentare tra prede e predatori. La
scomparsa dello squalo potrebbe portare all'esplosione incontrollata di alcune
forme di vita e al conseguente collasso dell'intero ecosistema. Realizzata
dalla Fondazione Idis in collaborazione con la Stazione Zoologica «Anton
Dohrn», la mostra, che si avvale della consulenza scientifica di Flegra
Bentivegna (curatrice dell'Acquario della «Dohrn») e di
Danilo Russo (docente di Conservazione della natura alla Federico II), vuole mettere
in risalto le caratteristiche di questi animali, sfatare i tanti luoghi comuni,
per lo più negativi, che li accompagnano e sensibilizzare sul valore della
salvaguardia di queste specie marine così importanti per la salute degli
oceani. Il percorso espositivo, suddiviso in 12 sezioni (tra cui
«Biodiversità», «Riproduzione», «Sensi», «Dieta», «Specie pericolose») presenta
modelli a grandezza naturale - uno squalo bianco di
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
La cosa più urgente
è rinunciare a tentazioni protezionistiche che sempre rispuntano in tempi di
crisi. L'Europa deve portare avanti le conclusioni positive del summit di Doha
dell'organizzazione mondiale per il commercio, tenendo fede agli impegni presi
dai principali leader europei a Washington a novembre 2008. E deve rinunciare a
qualsiasi intenzione di proteggere i mercati nazionali mediante politiche di
aiuti di Stato, come disgraziatamente è successo in Francia e Spagna. Oggi, più
che mai, è il momento delle riforme. Credo che l'Italia, come tante altre
nazioni europee, debba darsi un'agenda di privatizzazioni di imprese pubbliche
e di ampia liberalizzazione dei mercati finora chiusi alla concorrenza, fra i
quali energia e telecomunicazioni. I mercati dei servizi professionali devono
aprirsi anche loro alla libera e piena concorrenza. È inoltre necessario
liberalizzare la distribuzione commerciale, compresi l'apertura di nuove aree e
gli orari di vendita. Occorre eliminare i molteplici e ingiustificati ostacoli
burocratici all'avvio di nuove iniziative imprenditoriali. Credo che in Italia,
come in Spagna, sia di cruciale importanza la razionalizzazione del settore
pubblico, riducendone le dimensioni, contenendo il pubblico impiego e liberando
spazi e libertà per l'iniziativa privata. L'Italia ha bisogno di meno
funzionari e più imprenditori. Ciò esige coraggio politico in termini di tagli
preventivi e di congelamento del pubblico impiego, ma a partire dal 1996 la
Spagna ha dimostrato che ciò è possibile. Credo che l'Italia, come la Spagna,
necessiti di uno Stato meno invadente e migliore, di riforme per migliorare la
qualità dei servizi offerti dallo Stato nella sua qualità di supervisore, di
riforme delle regole finanziarie per aumentare la trasparenza e di riforme per
punire la mancanza di onestà imprenditoriale, incompatibile con il libero
mercato. Il welfare necessita di riforme profonde che riducano l'inefficienza
di servizi pubblici come la sanità e di maggiore attenzione ai suoi dipendenti.
Le riforme devono dare maggiore spazio alla sanità privata con il sostegno
economico dello Stato. Le riforme intraprese in Svezia negli anni Novanta ci
indicano la strada da seguire. La sostenibilità del sistema pensionistico
pubblico esige anch'essa riforme profonde e graduali che a loro volta
richiedono coraggio politico, ma che sono imprescindibili: ad esempio,
accelerare le norme sull'aumento dell'età pensionabile e intraprendere il
riequilibrio finanziario a lungo termine fra prestazioni e contributi.
Analogamente, occorre incentivare maggiormente i meccanismi privati di
previdenza per i pensionamenti. Insieme al taglio della spesa pubblica è essenziale
ridurre le tasse, specialmente quelle relative ai salari e alla competitività.
La Spagna ha dimostrato che ciò è fattibile e conveniente con le riduzioni
fiscali apportate nel 1999 e nel
( da "Basilicanet.it" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
POTENZA, AL VIA
MOSTRA "PODOLICA, 1000 ANNI CHE SONO QUI" 05/03/2009 13.53.31
[Basilicata] "Podolica, mille anni che sono qui" è¨ il titolo della
mostra fotografica che verrà inaugurata domani nella Biblioteca nazionale
di Potenza e si concluderà il 4 aprile. Sarà inoltre presentato
alle 17,30 nella sala Conferenze della Biblioteca il libro di Rocco
Giorgio"La Podolica". La Podolica è¨ una razza bovina diffusa in
vaste aree dellâ??Italia Centrale e Meridionale (Abruzzo, Molise, Basilicata,
Campania, Puglia e Calabria). La mostra evidenzia la particolare duttilità
di questo bovino, ritratto in â??abiti da lavoroâ?
capace di adattarsi al freddo pungente o al caldo estremo, in condizioni di benessere
assoluto o di grande disagio. All'incontro, coordinato dalla giornalista Iranna
De Meo, parteciperanno: Franco Sabia direttore della Biblioteca nazionale di
Potenza, Augusto Calbi, direttore associazione provinciale Allevatori di
Potenza e Matera, Ettore Bove, docente di Economia e
Politica agraria allâ??Università degli Studi della Basilicata, Rocco
Giorgio, veterinario e autore delle foto. Le foto esposte raccontano il
â??quotidianoâ? di questa realtà zootecnica che può² essere considerata una
â??memoria storicaâ? di un mondo particolare, dietro le quali si
leggono le storie degli uomini. â??Spero che queste immagini â?? afferma Rocco
Giorgio - contribuiscano a risvegliare in ogni persona quelle passioni e quei
sentimenti che aiutano
a trovare il giusto equilibrio con la natura, imparando a conoscerla e a
rispettarla. Essa non è¨ un bene illimitato ed infinito, da cui il progresso
dellâ??uomo possa prescindereâ?. Nel corso della serata, Agata Di Deco
leggerà un
monologo scritto da Antonio De Stefano "Storia della guerra remota tra la
vacca Carmela e il genere umano". bas 02
( da "Sicilia, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Basket: ieri sera
turno infrasettimanale in Serie A1 donne Erg Acer, vittoria di forza. Ribera ko
con la capolista Enna. Una collaborazione a tutto campo quella sottoscritta tra
la facoltà di Scienze Motorie dell'Università Kore, rappresentata dal preside
della facoltà, Mario Li Poma, e il presidente della Federazione Italiana Pesi,
Antonio Urso, alla presenza del presidente provinciale del Coni, Roberto
Pregadio, del commissario straordinario dell'Ersu, Gino Musacchia, e del
direttore della facoltà ennese, Alfredo Freda, oltre a
docenti della facoltà e dirigenti regionale della Federazione. La prima
sottoscritta in Sicilia con una università con
obiettivi ben specifici, che sicuramente saranno utili sia agli studenti che
alla stessa Federazione nel campo della ricerca, delle metodiche di allenamento
con un particolare riferimento alla lotta contro il doping. Il
presidente della Federazione, Antonio Urso, è stato abbastanza chiaro nel dire
che questo protocollo d'intesa significa molto per la Federazione. «Si tratta
di un investimento produttivo, di vedere all'interno della nostra federazione
tirocinanti di un certo valore - ha dichiarato Antonio Urso - vogliamo avere
più gente esperta possibile, perché vogliamo rimodulare il mondo del fitness e
delle palestre con persone preparate, che riescono ad essere utili e
specialistici nelle crescita dell'individuo. Vogliamo anche elaborare con la
facoltà di Scienze Motorie dell'Università Kore un progetto comune di ricerca,
offrire agli studenti materiale per le tesi di laurea, studiare in tutti i suoi
aspetti l'organizzazione sportiva». Per Mario Li Poma, preside della facoltà,
«è un momento importante perché l'appoggio di una Federazione Sportiva
prestigiosa come la pesistica, una collaborazione a tutto campo, significa
poter crescere con coscienza e con scienza, costruendo assieme laboratori di
ricerca, studi scientifici sulla forza e sulla cultura fisica, mettendo a
disposizione della Federazione le strutture dell'ateneo, offrendo agli studenti
molta qualità e possibilità di migliorarsi giorno dopo giorno». Gino Musacchia,
come commissario Ersu, ha promesso interventi per aiutare gli studenti e per l'acquisto
di attrezzature valide, mentre Roberto Pregadio ha dichiarato che la Kore ed il
Coni provinciale continuano un percorso che sicuramente sarà gratificante per
tutti gli studenti di Scienze Motorie. Flavio Guzzone
( da "Sicilia, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Gli studenti della
Cangiamila «sbancano» alla Bocconi nelle olimpiadi di matematica Palma Di
Montechiaro. Nove alunni dell'istituto comprensivo «Cangiamila» si sono
classificati ai primi posti ai campionati internazionali di giochi matematici,
organizzati dall'università Bocconi di Milano, con il
patrocinio del ministero dell'Istruzione. La classifica completa dei
concorrenti è stata pubblicata sul sito del prestigioso ateneo milanese e tra
la piacevole sorpresa della dirigente scolastica Rossana D'Orsi e del corpo docente del Cangiamila, è stato constatato di come gli
alunni palmesi partecipanti, abbiano compiuto un autentico exploit. Nei primi
15 posti della graduatoria infatti si sono classificati ben nove ragazzi della
cittadina del Gattopardo e cioè Maria Pia Vaccaro, Marika Vella, Valeria Vaccaro,
Marianna Di Falco, Angelo Lupo, Adriana Scerra, Laura Lupo, Maddalena
Manganello e Roberto Viticchié. «Siamo particolarmente lieti per il
conseguimento di un risultato così lusinghiero per i nostri alunni - ha
sottolineato la preside - e per il prestigio del nostro
istituto e del suo corpo docente. I nostri alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado
che sono stati scelti, dopo una accurata selezione, per partecipare ai
campionati internazionali di giochi matematici organizzati dall'università Bocconi, hanno saputo dimostrare in un clima di seria
competizione e dando il meglio di sé, che anche nelle scuole del
profondo sud possono forgiarsi ragazzi in grado, con il loro impegno e la
preparazione dei loro docenti, di affermarsi. Ed è per questo che siamo
doppiamente soddisfatti poiché dal nostro istituto abbiamo saputo dare una
risposta ai detrattori della scuola meridionale di cui i nostri 9 alunni, con
la conquista dei primi posti nei giochi matematici della Bocconi, rappresentano
per tutti noi un grande vessillo». F. B.
( da "Sicilia, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
richiesta del pdl e
dell'udc Un Consiglio comunale sulla crisi economica Gela, testimone e
sostenitrice di un progetto internazionale di ricerca sulla tradizione
manoscritta delle tragedie di Eschilo. L'amministrazione comunale, il Liceo
classico "Eschilo" con il suo dirigente Corrado
Ferro, i docenti e gli alunni accoglieranno dal 21 al 23 maggio venticinque
filologi provenienti da varie Università Europee, impegnati in rete in un
progetto di studio e ricerca sulle tragedie di Eschilo che culminerà, si
presume nel 2010, con la pubblicazione di una nuova edizione del Corpus
Eschileo. Il progetto editoriale è sostenuto dall'Accademia nazionale
dei Lincei. Gli studiosi coinvolti nella ricerca hanno concordato cinque
convegni internazionali, uno l'anno, per confrontarsi e dibattere le loro tesi
su Eschilo e fare il punto sulla ricerca. Il primo dei cinque convegni
internazionali dedicati ad Eschilo si è svolto a Rovereto nel 2007 ospitato
dall'Accademia roveretana degli Agiati, il secondo appuntamento ha avuto luogo
ad ottobre 2008 presso l'Università di Barcellona (Spagna), il convegno
internazionale del 2009 si svolge a Gela nella città dove Eschilo visse gli
ultimi anni della vita e morì nel
( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 5 Marzo
2009, «Furio Honsell, come sindaco di Udine, ha sottoscritto il patto per
l'Università assieme agli altri enti territoriali, ma sono ormai quattro mesi
che non si fa vedere alle sedute del consiglio di amministrazione dell'ateneo».
Lo sottolinea il presidente dell'Erdisu di Udine, Adriano Ioan, che è pure uno
dei consiglieri di amministrazione dell'Università. «Nessun intento polemico -
tiene a precisare Ioan, che è anche esponente del Pdl -. Il Cda dell'Università
sta lavorando benissimo ed è formato da persone qualificate. Purtroppo, però,
da diverse sedute il sindaco di Udine, che per statuto è componente di diritto
del consiglio di amministrazione dell'ateneo, non partecipa alle riunioni del
Cda e non si fa sostituire». Nell'organo collegiale di governo dell'Università di Udine siedono, infatti, - come si legge sul sito
dell'ateneo - il rettore (che presiede il Cda), il prorettore vicario, il
direttore amministrativo, tre rappresentanti dei docenti di ruolo di prima
fascia e tre di quelli di seconda fascia, tre rappresentanti dei ricercatori,
tre esponenti del personale dirigente e tecnico-amministrativo, tre
rappresentanti degli studenti, il presidente della Regione o un suo delegato
permanente, il sindaco di Udine o un suo delegato permanente, un rappresentante
designato dalle Province di Udine, Gorizia e Pordenone, il presidente del
Comitato dei sostenitori, non più di tre rappresentanti di enti che
contribuiscono al bilancio universitario (con importo fissato ogni biennio dal
consiglio), il presidente del Consorzio universitario del Friuli o suo
delegato, il presidente dell'Erdisu. Il momento, sottolinea Ioan, è
particolarmente delicato, «visto che ci sono in ballo due riforme che
riguardano le università: quella nazionale e quella
avviata dalla Regione. Sarebbe bene che Honsell, che è anche ex rettore dell'università di Udine, venisse alle sedute del consiglio di
amministrazione o che almeno delegasse qualcuno. È un fatto negativo che la
città non sia rappresentata». «Si capisce che Honsell, come primo cittadino,
avrà tremila cose da fare - prosegue Ioan -, ma il Cda dell'ateneo si riunisce
una volta al mese e le sedute durano due o tre ore al massimo... Il momento è
delicato, le scelte che si prospettano sono importanti. La città deve esserci.
Non è per fare polemiche. Anzi. Vista la delicatezza dell'attuale congiuntura,
bisogna che tutti siano attenti alle sorti dell'ateneo, a prescindere dal
"colore" politico. Perché l'università è di
tutti». Cdm
( da "Sicilia, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
i mezzi erano di
commercianti Petardi contro autovetture «perdonati» due minori Entra nel vivo
il progetto europeo Urban Nose che vede la nostra città quale capofila tra otto
città presenti in Grecia, Spagna, Francia, Svezia, Portogallo, Regno Unito e
Cipro. Il taglio del nastro delle attività è avvenuto formalmente ieri pomeriggio
a Catania dove i partner europei si sono incontrati per avviare una ?tre
giorni? di discussione e incontri per conoscersi e portare avanti le linee
guida europee per la realizzazione di un network internazionale per il terzo
settore. Portare avanti progetti, conoscere le esperienze degli altri stati
europei ed instaurare uno stretto rapporto di collaborazione. Il via domani
mattina con il meeting internazionale che si terrà nei locali del museo
archeologico. Attorno ad un tavolo gli ospiti europei si confronteranno sulle
tematiche inerenti il terzo settore. Spazio anche alle esperienze delle
associazioni di volontariato presenti nel nostro territorio che portano avanti
le attività di volontariato. Ieri mattina la conferenza stampa di presentazione
dell'iniziativa tenuta dal direttore generale Antonella Liotta e dall'assessore
Giuseppe Arancio. ?Da tempo prestiamo attenzione al terzo settore ? ha spiegato
l'assessore Arancio ? e abbiamo presentato un progetto a livello europeo. Non
ci aspettavamo di poter essere nominati leader in un'iniziativa che vede
l'intera Europa partecipe?. ?La nostra città ? ha aggiunto il direttore Liotta
? è l'unica città da Roma in giù ad esser leader, capofila, di un progetto
europeo. La nostra zona offre tantissime opportunità e, come amministrazione,
ci troviamo sempre pronti a partecipare ed a prendere parte ai progetti. In
Urban Nose c'è l'impegno della Regione Siciliana?. La presenza del dott.
Giuseppe De Santis. Capo segreteria tecnica del Presidente, ai lavori di domani
ne è la dimostrazione. La città è pronta ad ospitare i membri delle comunità
europee ed il ?lead expert? Sergio Campanella, nonché segretario del programma
europeo ?Urbact? al quale ?Urban Nose? fa riferimento. Non possono di certo
mancare al meeting di domani quanti hanno lavorato alacremente per riuscire a
portare in città i fondi europei: sono i docenti dell'università
di Catania e quelli ed il centro di ricerca d'Ateneo ?Bruno Carboni?
dell'Università Gabriele D'Annunzio Chieti ? Pescara che hanno creduto
fortemente nelle potenzialità sociali della nostra città. Dall'incontro di
domani potranno nascere nuove idee e confronti per esportare ed importare
esperienze innovative, la nascita di nuovi incubatori sociali per poi
realizzare il network europeo delle imprese del terzo settore. L.M.
( da "Sicilia, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Stage in
PrefetturaUniversità. L'accordo è stato siglato ieri allo
Steri Gli ingegneri gestionali dell'Università di Palermo lavoreranno sui conti
della Prefettura. Inoltre quattro funzionari appena assunti presso l'ufficio
del governo approfondiranno con docenti di Giurisprudenza aspetti del Diritto
amministrativo mentre studenti della facoltà di via Maqueda potranno svolgere
stage negli uffici di via Cavour. Saranno queste le tre linee principali
di sviluppo dell'accordo firmato ieri mattina allo Steri dal rettore, Roberto
Lagalla e dal prefetto Giancarlo Trevisone. Il rettore Roberto Lagalla ha
sottolineato l'importanza di «collaborazioni virtuose tra tutte le istituzioni
in una logica di sistema che è l'unica possibile per la crescita del
territorio. L'accordo con la Prefettura rappresenta un importante passo in
questa direzione». «Realizzo così ? ha detto il prefetto ? un mio vecchio
sogno, quello di creare sinergie permanenti con l'Ateneo per contribuire alla
crescita di una nuova classe dirigente competente ed efficiente. L'Università è
un bacino di conoscenze e professionalità preziose di cui vogliamo avvalerci.
Primo step sarà la possibilità di sottoporre la Prefettura a un controllo di
gestione rigoroso, proprio come si fa nelle aziende». R. V.
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Un gioco di squadra
per salvare il latino Giovedì 5 Marzo 2009, Un gioco di squadra per
"salvare" il Latino: è quel che ci vuole per ridare smalto
all'insegnamento della lingua antica negli anni Duemila, secondo quanto emerso
al convegno internazionale dal titolo "Do you speak latin? Il latino in
Europa" andato in scena ieri al liceo scientifico Quadri di Via Carducci.
L'incontro promosso dalla rete di scuole "Europa latina", che
riunisce otto licei classici e scientifici lombardi e veneti (tra cui il Quadri
e il Trissino di Valdagno) ha visto la partecipazione di 140 insegnanti di
Latino, da tutto il Veneto e dalla Lombardia, interessati a riflettere su come
rendere appetibile la lingua di Cicerone agli studenti. «Ci vogliono docenti
capaci di mettersi in gioco e di sperimentare nuove metodologie - osserva il
capo dell'Ufficio Scolastico Provinciale Franco Venturella chiamato ad
intervenire al convegno - Inotre è necessario collegarsi col mondo della
ricerca e dell'università per stabilire un'alleanza,
costituendo un laboratorio di ricerca per trovare percorsi innovativi nella
metodologia dell'insegnamento. Fondamentale è infine, mettersi in rete tra
scuole perché le soluzioni non vengono dall'alto». Oggetto
della discussione che ha coinvolto docenti da tutta Europa, come Julie Gallego,
dell'Università di Pau in Francia, Andreas Fritsch dell'Università di Berlino,
James Morwood del Wadham College di Oxford, è stata la didattica del Latino.
Che fuori Italia sembra avere delle chance in più in termini di efficacia, come
chiarisce Maria Berica Garzia, insegnante di Latino al Quadri: «Il
metodo induttivo, quello che parte dal testo per arrivare alla grammatica, che
è poi il sistema utilizzato per lo studio delle lingue straniere, è quello che
va per la maggiore all'estero. A dire il vero anche a Vicenza da tempo ci si è
accorti che il metodo tradizionale, quello che parte dalla regola non è più
efficace per realizzare l'obiettivo finale dell'apprendimento che è lettura
diretta dei testi. Ma a riguardo esistono ancora molte resistenze». La speranza
che accomuna tutti e che ispirerà le strade da percorrere per dare ossigeno
all'insegnamento del Latino, come sintetizza Venturella, è quella «che si possa
recuperare la memoria del passato, quella dimensione culturale di valori comuni
e unificanti che è il vero collante a livello europeo su cui costruire la
nostra identità». Laura Pilastro
( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Senato accademico
vara le misure per favorire il ricambio generazionale Giovedì 5 Marzo 2009, Udine Il Senato Accademico dell'università di
Udine ha deliberato le nuove misure relative alla cessazione di servizio del
personale docente e tecnico-amministrativo. Le misure adottate dovrebbero
consentire all'Ateneo di ridurre il rapporto tra spese per il personale e fondo
di finanziamento ordinario e favorire l'assunzione di ricercatori. La
manovra prevede la discrezionalità dell'amministrazione per la concessione del
biennio di servizio attivo del personale, anticipando di fatto il pensionamento
a 70 per i docenti, e la risoluzione dei rapporti di lavoro del personale
dirigente e tecnico amministrativo che ha maturato 40 anni di servizio
effettivo. Tali misure avranno effetto a partire da quest'anno e potrebbero
consentire all'ateneo di ottenere un risparmio di stipendi stimato in 2,2
milioni di euro per il periodo 2010-2012. Le misure adottate tengono conto
delle recenti disposizioni normative (decreto legge "Tremonti"
112/2008) e sono previste al fine di contenere il rapporto tra spese per stipendi
e fondo di finanziamento ordinario, che per Udine nel 2008 si attesta
all'86,91%, al di sotto della soglia del 90%. È questa, infatti, una condizione
essenziale prevista dalla legge "Gelmini" 1/2009 per evitare il
blocco delle assunzioni e, in prospettiva, anche per migliorare i parametri
considerati dal Miur per ripartire i finanziamenti. «La manovra - spiega il
rettore, Cristiana Compagno - è coerente con quanto già previsto nel bilancio
triennale 2009 -2011 ed è stata assunta con grande senso di responsabilità dal
nostro Senato accademico. In particolare, essa è stata varata tenendo conto
dell'attuale scenario istituzionale e legislativo, che mira ad un incisivo
intervento riformatore nelle pubbliche amministrazioni nella direzione di un
sostanziale ridimensionamento della spesa, contrassegnato da forti tagli ai
finanziamenti al sistema universitario e finalizzato da una parte alla
riduzione degli organici, dall'altra dalla forte spinta a favorire il ricambio
generazionale mediante l'assunzione di giovani leve, finanziata da risorse
liberate dal turn over».
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Scuola del vetro, il
Comune frena Giovedì 5 Marzo 2009, Stop alla delibera che prevede la
dismissione del 28,33 per cento della quota di capitale sociale della scuola
del vetro Abate Zanetti srl detenuta dal Comune. Le commissioni seconda e nona
(Partecipazioni societarie/ Attività produttive) hanno bloccato ieri la
delibera a firma dell'assessore alle Attività produttive, Giuseppe Bortolussi.
Secondo i consiglieri, infatti, non è chiara la visione strategica di Ca'
Farsetti sul futuro del vetro di Murano, e di conseguenza delle attività della
scuola. Manca un piano di industriale, contestano i consiglieri. Altro nodo: la
formazione. Se non ha funzionato fino ad ora, si chiedono in maniera
bipartisan, come potranno i privati compiere il "miracolo" e rilanciare
la formazione? Insomma, mentre i restanti due soci (Provincia e Camera di
Commercio) hanno praticamente già concluso l'iter per l'apertura ai privati, il
Comune frena. E chiede di incontrare il presidente dell'Abate Zanetti, Antonio
Paruzzolo, e di riunire attorno allo stesso tavolo tutti i soggetti interessati
in materia. Totalmente contrario alla delibera Cesare Campa (Fi). «La scuola è
già gestita da privati - accusa - non possiamo darla di nuovo in mano a chi ha
dimostrato di non saperla gestire. Con questa delibera vendiamo le quote senza
un minimo di progetto». Anche secondo Sebastiano Bonzio (Rifondazione)
"non si capisce per quale miracolo il passaggio dal
pubblico al privato dovrebbe rilanciare la formazione". Mentre Giovanni
Azzoni (Pd) chiede di fare un passo indietro. «Dobbiamo prima dare le linee
strategiche - afferma - per poi aprire l'ingresso ai privati nella compagine
sociale. C'è una mancata progettualità, l'amministrazione finora non è stata in
grado di esprimere un progetto su Murano». Bruno Filippini (Pd) chiede
una riflessione di ampio respiro su Murano e sulla scuola, che coinvolga anche
la Stazione del Vetro, mentre per Beppe Caccia (Verdi) deve essere tirata in
causa anche la Regione. Maurizio Baratello (Pd) si chiede invece se abbia
"ancora senso parlare di formazione in un'isola che sta subendo un
processo irreversibile di trasformazione. Dietro al vetro non c'è più niente,
se non spiegare una tradizione e un'arte com'era". Manuela Lamberti
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Niente demolizione
con l'autodenuncia per le opere edilizie esterne non autorizzate Giovedì 5
Marzo 2009, Durante l'ultima seduta consiliare tenutasi presso il municipio del
comune di Stienta, sono stati trattati argomenti di natura tecnica come «approvazione linee guida e criteri da applicare agli accordi
pubblico-privato» e adozione del «regolamento edilizio comunale per
disciplinare le opere edilizie minori». Il sindaco, Fabrizio Fenzi, ha invitato
a prendere la parola il responsabile dell'ufficio tecnico, geometra Luigi
Feltrin che ha esposto le problematiche affermando che, nel primo caso, «si
tratta di un nuovo strumento« che servirà al privato per «proporre
modifiche anche al di fuori del Prg, tenendo conto soprattutto della viabilità
esistente». «Tutte le proposte - ha proseguito il geometra -, dovranno essere
approvate dalla Giunta e il consiglio comunale dovrà inserirle nel nuovo piano
di assetto, successivamente, si porterà in Regione». Il punto all'ordine del
giorno è stato approvato con voto unanime. Il sindaco ha, quindi, introdotto la
parte relativa alle «opere edilizie minori» per le quali è richiesto un
«rispetto dell'ordine urbanistico della costruzione principale in modo da
evitare un degrado della stessa e, per questo, si dovrà operare con un'auto-denuncia
che andrà presentata in comune». «Il regolamento - ha aggiunto il primo
cittadino -, avrà valore retroattivo e tutti i cittadini che hanno costruzioni
esterne alla propria abitazione devono denunciarle entro un anno senza problemi
se saranno di volume inferiore al 20% del volume dell'abitazione». Rovigatti,
della lista di minoranza Insieme per cambiare ha espresso «perplessità: ci
possono essere cittadini che possono avere costruzioni di volumetria superiore
che è stata realizzata in "buona fede" in quanto mancava il
regolamento e sono stati rispettati i giusti confini dal vicino". «Io
stesso - ha ammesso il consigliere - sono tra questi». Il tecnico ha spiegato
che «se le costruzioni sono state fatte in assenza di autorizzazione comunale,
rappresentano un abuso e se superano il 20%, verranno ammendate, ma non
demolite». È stato, infine, spiegato, da più parti, che si «tratta di un
regolamento necessario anche per riparare i cittadini da eventuali disparità,
fra le autorizzazioni e le attuazioni esistenti, che possono esser evidenziate
dai controlli che sta effettuando l'Agenzia del Territorio». Il punto è passato
con i voti della maggioranza e la contrarietà della minoranza. Marcella Barotto
( da "Sicilia, La" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il «Sole 24 ore»
valuta la qualità dell'offerta dell'ateneo ennese collocandolo al 66º posto in
Italia «Kore» è terza in Sicilia per didattica, docenza e ricerca Sole 24 Ore
valuta le università italiane e ne stila una
classifica tenendo conto di parametri "chiave" come l'organizzazione
della didattica, il livello della docenza e la ricerca. La classifica -
riferita a indicatori del 2008 - colloca l'Università di Enna al 3° posto in
Sicilia, sulle 4 esistenti, e al 66° in Italia, sulle 76 università
valutate. "Si tratta di un risultato estremamente positivo che la Kore
raggiunge dopo appena tre anni di vita - ha dichiarato il presidente
dell'Università, Cataldo Salerno -. Siamo molto soddisfatti: il punteggio
raggiunto è ancora più straordinario se si tiene conto del fatto che i 300
millesimi attribuiti all'Università di Enna dal Sole 24 Ore sono la somma di
soli 5 punteggi parziali, rispetto ai 9 presi in considerazione per tutti gli
altri atenei. Quattro punteggi, infatti, non vengono attribuiti agli atenei di
recente istituzione, mentre uno - riferito ai docenti
immessi in ruolo - necessariamente li penalizza per via del blocco dei concorsi
universitari intervenuto nel 2008". "Nonostante ciò - ha concluso
Salerno - la Kore consegue lo stesso risultato della prestigiosa Università
Iulm di Milano, supera una delle università
storiche della Sicilia ed altre 9 università dotate
di grande fama, tra le quali l'Orientale di Napoli e l'università per stranieri di Perugia, tanto che Enna si
piazza ad appena 37 millesimi dalla Sapienza di Roma. Con questo stesso trend,
entro due anni l'Università di Enna sarà tra le prime dieci università
italiane". Commenti positivi giungono anche dal rettore Salvo Andò:
"La valutazione delle Università italiane fatta dal Sole 24 Ore è motivo
di grande soddisfazione per chi ha creduto nelle grandi potenzialità di questa università - ha detto Andò -senza dubbio l'ateneo ennese ha
dato uno straordinario impulso allo sviluppo locale e ha saputo promuovere una
politica della internazionalizzazione stabilendo rapporti di collaborazione con
università e istituzioni culturali di quasi tutti i
paesi del Mediterraneo. Questi risultati - ha proseguito il rettore - ci danno
ragione, e danno torto a chi voleva dimostrare che in una realtà come quella
della Sicilia interna non poteva radicarsi una università.
Se poi pensiamo che tutto è stato fatto in tre anni non possiamo non essere
ottimisti sulle prospettive di crescita dell'ateneo".
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Mercato immobiliare
fermo, stop alle nuove costruzioni Giovedì 5 Marzo 2009, Preganziol (N.D.) Stop
all'espansione urbanistica a San Trovaso. La frazione di Preganziol sta pagando
le conseguenze della crisi economica e, soprattutto, della stagnazione del
mercato immobiliare. Segna il passo la lottizzazione «Follador» in centro a San
Trovaso. La società che aveva deciso di realizzare il nuovo intervento edilizio
ha deciso di attendere tempi migliori. Ci sono ancora troppe unità immobiliari
rimaste invendute. In particolare c'e uno stabile a ridosso di via Franchetti (negozi
al piano terra e appartamenti ai piani elevati) che è vuoto da mesi. Lo stabile
confina proprio con la lottizzazione «Follador», un'area abbandonata da diversi
anni ormai. I residenti della zona hanno in più occasioni protestato per lo
stato di degrado in cui si trova l'area. Non viene neppure garantita la
manutenzione ordinaria, al punto che d'estate le malerbe e la vegetazione
spontanea offrono un rifugio ideale a colonie di topi e animali randagi. La
gente ha portato pazienza in questi anni in attesa dell'avvio della nuova
lottizzazione che avrebbe garantito il necessario decoro urbano. Adesso la
doccia fredda del congelamento dell'intervento edilizio. La cosa preoccupa
tanto di più perchè a pagarne le conseguenze è anche il piano di riqualificazione
urbanistica del centro di San Trovaso. Infatti, l'accordo pubblico-privato
della lottizzazione «Follador» prevede la realizzazione di una piazza, di
vialetti alberati e di spazi attrezzati per i giochi dei bambini e per il tempo
libero. Gli abitanti del centro di San Trovaso chiedono che l'amministrazione
di Preganziol garantisca gli interventi già programmati di sistemazione del
verde pubblico nelle altre lottizzazioni sorte nella frazione. C'è anche
un progetto di sistemazione di piazza Diaz.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Sicurezza e insidie
della criminalità, un convegno Giovedì 5 Marzo 2009, San Donà Un docente di criminologia, un componente dell'osservatoria
sulla sicurezza, un avvocato e un comandante di Polizia Locale. Sono i
protagonisti del convegno che si tiene oggi, giovedì, giovedì, alle 9.30, al
centro Da Vinci di piazza Indipendenza. Un appuntamento che arriva proprio nel
momento di massima discussione in tutto il territorio sul problema della
sicurezza e le soluzioni da attuare, con i governi di centrodestra che stanno
spingendo per l'istituzione delle "ronde", così come previsto nel
pacchetto sicurezza. L'appuntamento, intitolato "Prevenire, tutelarsi,
difendersi. Come salvaguardare la propria sicurezza dalle insidie della
criminalità", partirà con l'analisi dei dati contenuti nel libro del
professor Pierpaolo Martucci, docente di criminologia e antropologia criminale all'università degli studi di Trieste, nonché membro del comitato scientifico
del Centro Studi Criminologi. Tra i relatori ci saranno Valeria Salviato,
componente dell'Osservatorio sulla Sicurezza e Criminalità della provincia di
Venezia, quindi l'avvocato Domenico Carponi Schittar, presidente del
Centro Studi Criminologi di Venezia e il comandante della Polizia Locale,
Danila Sellan.
( da "Varesenews" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Castellanza -
Appuntamento mercoledì 11 marzo alle
( da "Blogosfere" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Mar 09 5 Genova,
25-28 marzo - X SCIENCE Cinema tra scienza e fantascienza IV Edizione
Pubblicato da Ferruccio Gattuso alle 15:49 in Appuntamento al cine, Cineventi
digitali, News! X_Science: Cinema tra Scienza e Fantascienza Quarta edizione
Genova, 25-26-27-28 Marzo 2009 + La Notte della fantascienza Cinema Nickelodeon
ingresso libero Dal 25 marzo fino alla mattina del 29 Marzo Genova sarà la
capitale di Scienza e Fantascienza con il festival X_Science: Cinema tra Scienza
e Fantascienza. La quarta edizione di X_Science, manifestazione nata dalla
collaborazione tra la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
dell?Università di Genova e il Genova Film Festival (Associazione Culturale
Daunbailò) si avvale del contributo di Regione Liguria e del patrocinio del
Comune di Genova. In programma il concorso internazionale di cortometraggi a
tema, la Notte della Fantascienza, anteprime, documentari, riletture di film di
genere meno noti, capolavori restaurati della Storia del Cinema ed incontri con
registi e scienziati. Tra i protagonisti di questa edizione della
manifestazione, Sean Gullette, attore e sceneggiatore del film Pi greco – il
teorema del delirio esordio del regista cult Darren Aronosky, autore tra l?altro
di The wrestler, con Mickey Rourke, vincitore dell?ultima edizione del Festival
di Venezia. Sean Gullette presenterà la riproposta di Pi greco, film che
racconta la storia di Max Cohen, genio della matematica, le cui scoperte fanno
gola ai magnati di Wall Street. Cuore pulsante del festival è il concorso
internazionale per cortometraggi. Sono pervenuti oltre 100 film da 18 Paesi:
Albania, Austria, Belgio, Canada, Croazia, Danimarca, Filippine, Francia,
Germania, Giappone, Gran Bretagna, Italia, Norvegia, Repubblica Ceca, Russia,
Spagna, Ungheria, USA. I film, selezionati fra le migliori produzioni del
mondo, affrontano il tema della Scienza e Fantascienza attraverso letture che
spaziano dal realismo al verosimile fino alla comicità. In tutte le produzioni
emerge una grande curiosità verso la ricerca scientifica del presente, le
possibili scoperte del futuro e gli “altri” mondi temuti o desiderati. La
ristretta rosa di selezionati sarà sottoposta al giudizio di una giuria
internazionale composta da: Sean Gullette - attore e sceneggiatore, John Oliver
- curatore del British Film Institute, Maurizio Di Rienzo - critico
cinematografico, Lorenzo Vignolo – regista, Ubaldo Garibaldi -fisico. Durante
X_Science saranno proposti lungometraggi a tema con una
lettura critica da parte di scienziati e docenti della Facoltà di Scienze MFN e
produzioni televisive inedite sul grande schermo, utili a veicolare il concetto
di Scienza in modo piacevole e divertente attraverso il mezzo audiovisivo.
Concluderà il Festival La Notte Della Fantascienza. A partire da
Mezzanotte di Sabato 28 Marzo una maratona notturna sarà dedicata a grandi
capolavori del cinema di Fantascienza Inglese degli anni Sessanta: VILLAGE OF
THE DAMNED (Il villaggio dei dannati, 1960) di Wolf Rilla, CHILDREN OF THE
DAMNED (La stirpe dei dannati, 1963) Anton M. Leader, THE DAMNED
(Hallucination, 1961) Joseph Losey. Durante la notte gli appassionati cinefili
saranno sostenuti nella loro partecipazione alla fantamaratona da un coffee
break tra un film e l?altro. Tutte le informazioni sulle attività di X_Science
si possono trovare sul sito ufficiale della manifestazione, www.xscience.it,
dove si possono trovare informazioni sull?evento, dalle schede e le foto dei
film in programma, ai curriculum dei registi in concorso, dalla sala stampa per
i giornalisti alle informazioni logistiche e sugli organizzatori. X_Science:
Cinema tra Scienza e Fantascienza 25/28 Marzo 2009 La Notte della Fantascienza
Sabato 28 Marzo dalle ore 24 Cinema Nickelodeon Via della Consolazione (traversa
Via XX Settembre) Genova Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per
informazioni: www.xscience.it e-mail: segreteria@genovafilmfestival.it
( da "Dire" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Tira brutta aria a
Reggio, ma un po' meno del passato REGGIO EMILIA - Brutta aria, quella che tira
a Reggio Emilia. Ma in via di miglioramento anche grazie ai contestati
"blocchi del giovedì" che "servono moltissimo". Il trend in
calo è confermato dai dati sugli sforamenti del limite delle polveri
inquinanti, monitorati dall'Arpa. Per le Pm10, per cui la soglia è di 40
sforamenti, il limite è stato superato 52 volte nel 2006, per 49 volte nel 2007
e 46 volte nel 2008. Gli sforamenti totali invece, a fronte di una soglia di 35
sono passati da 146 nel
( da "Targatocn.it" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Borgo San Dalmazzo:
grande Congresso Ust Cisl 2009 Di seguito diamo spazio alla relazione del
Segretario Generale Territoriale della Cisl di Cuneo Matteo Carena in occasione
del Congresso Ust Cisl 2009 che si è tenuto mercoledì 4 e giovedì 5 marzo a
Borgo San Dalmazzo. Un momento per riflettere e discutere insieme alle socie ed
ai soci sui risultati del lavoro compiuto negli ultimi 4 anni. Crisi, politica,
immigrati, contrattazione e lavoro i punti-base del discorso di Matteo Carena
che afferma "Occorre uno scossone al sistema delle imprese" e
"Occorre rapidamente costruire le condizioni per aumentare la
competitività del 'sistema paese' attraverso le leve strategiche dello
sviluppo". Intanto si profila per la Cisl Cuneese una 'penta-segreteria'
formata da due 'vecchi' e tre nuove entrate. Domani saranno ufficializzati i
nomi. "Care delegate, cari delegati, gentili ospiti, ancora una volta,
arriviamo a un importante appuntamento, la celebrazione del 16° congresso della
Cisl di Cuneo, dopo un percorso faticoso ma anche entusiasmante, che conclude
l?impegno congressuale sul territorio provinciale e ci proietta verso i livelli
superiori, regionale e nazionale. Le Categorie hanno celebrato i loro congressi
dopo aver svolto decine di assemblee nei luoghi di lavoro, nelle fabbriche, nei
cantieri, negli uffici, nelle leghe per illustrare e per discutere insieme alle
lavoratrici, ai lavoratori, alle pensionate, ai pensionati, le tesi
predisposte, mediante le quali, la Cisl riflette e discute insieme alle socie
ed ai soci, sui risultati del lavoro compiuto nei quattro anni trascorsi e, su
ciò che si prefigge di realizzare nei prossimi quattro anni. 'Estendere i
Diritti Redistribuire le Tutele nel Lavoro e nel Sociale' è lo slogan che
abbiamo voluto per 'segnare' questo congresso, per riassumere la voglia della
Cisl di guidare i mutamenti che stanno avvenendo, di superare una fase storica
senza farci travolgere, di cogliere nelle difficoltà del momento le opportunità
che pure vi sono, cercando nella faticosa strada delle riforme necessarie, la
risposta possibile per estendere i diritti alle persone che lavorano, per
includere più lavoratrici e lavoratori nella sfera delle protezioni sociali,
per migliorare la situazione individuale e familiare di chi non lavora più, di
chi non lavora ancora, di chi è ormai pensionato, cercando di essere ancora una
volta protagonisti e non spettatori, severi nell?analisi della situazione ma
portatori di proposte accompagnate da un messaggio di speranza che scaturisce
da valori sempre attuali: autonomia, solidarietà, uguaglianza, fratellanza,
mediante il quale ricostruire, come indicano le tesi confederali, un 'capitale
sociale di fiducia'. Lo slogan utilizzato, esplicita la nostra convinzione che
il sindacato serve ancora, che con le nostre battaglie pacifiche possiamo
contribuire a creare maggiore equità, a far pesare di più i diritti del sociale
rispetto alle ragioni dell?economia, dando voce alla società civile affinché
non venga sommersa dal frastuono del mondo, che sempre di più è apparenza e
rumore e sempre di meno impegno e sostanza! La grande crisi ai tempi della
gobalizzazione Nel momento in cui sembrava superato lo sconcerto dei primi anni
che certamente aveva colto tutti impreparati a confrontarsi con un 'mercato'
grande quanto il mondo, il processo di interdipendenza e integrazione economica
tra i paesi di tutto il pianeta, ha improvvisamente inchiodato la sua corsa
vertiginosa, lasciando vedere tutti i lati deboli e pericolosi di un sistema
senza regole! Con la crisi finanziaria ed economica, che ha colpito il mondo
intero della quale nessuno aveva previsto l?arrivo né, soprattutto le
proporzioni, le inquietudini oggi sono diventate purtroppo molto grandi,
anch?esse 'globali'. In questo complicatissimo contesto, tocca ancora al sindacato
dare risposte alle tante preoccupazioni e alle paure. Cercare soluzioni per
affermare un nuovo modello di società, un mondo più equo, riuscire a far valere
i diritti del sociale, il rispetto della persona, salvaguardando in uno
sviluppo disordinato, i valori distintivi di una società civile, tutelando i
più deboli, e, nel particolare, lottare per mantenere intatto il valore, la
consistenza, la capacità di produrre ricchezza e di distribuirla meglio. Però,
mentre negli ultimi anni ha preso faticosamente piede la consapevolezza del
necessario confronto, è stata la Politica ad essere latitante, i Governi ad
essere completamente assenti. Nelle società civili, dopo le molte
contrapposizioni forse eccessivamente dure, talvolta violente, piano piano, è
cresciuta la coscienza dei movimenti anche se appare poco, la partecipazione
dei partiti, dei sindacati e dei lavoratori, stava prendendo forma un idea che
per contrastare una globalizzazione selvaggia, che guarda soltanto agli aspetti
economici e trascura il bene comune, non servono azioni violente ma proposte e
dialogo! Purtroppo, nel momento in cui sembrava timidamente aprirsi un
orizzonte di speranza, ecco improvvisamente scoppiare la bomba della crisi
finanziaria! La bolla più grande della storia, come è stata definita, ha
devastato in pochi mesi aspettative di interi Paesi, distrutto ricchezze forse
mai prodotte, tolto speranze a milioni di persone, prodotto centinaia di
migliaia di disoccupati in tutto il mondo, cancellato il sogno di un lento ma
possibile riequilibrio economico mondiale. E? successo un fenomeno che dagli
esperti è stato definito la finanziarizzazione dell?economia e, forse sarebbe
giusto chiamare la banditizzazione della finanza!! Forse, questo difficilissimo
momento di cui nessuno è capace di prevedere la fine né di prevedere le
conseguenze complessive di una crisi così profonda, occorre riaffermare che nel
mondo ci sono risorse umane, economiche, scientifiche e tecniche, che,
giustamente utilizzate, possono garantire sviluppo, ricchezza ma anche
democrazia e giustizia per tutti in ogni luogo della terra. Ovviamente questo
sarà possibile se prevarrà il primato della politica sull?economia e cioè, se
la politica e non gli eserciti, lavorerà a globalizzare democrazia e diritti,
se le scelte di politica economica e finanziaria, torneranno ad essere
adeguatamente presiedute. E il ruolo del sindacato e dei corpi sociali
intermedi, sarà fondamentale per vincere questa sfida! Se è vero come noi
crediamo che per difendere il nostro status di diritti e di libertà occorre
migliorare le condizioni dei paesi sottosviluppati, insieme a ciò che può e
deve fare la politica, noi, il sindacato, la Cisl, dobbiamo aumentare il nostro
impegno, nel chiedere alla politica di produrre regole, di applicare le leggi esistenti,
di lavorare per armonizzare le norme comunitarie, al fine di imporre qualche
vincolo allo strapotere delle Multinazionali, e parimenti negoziare in ogni
occasione l?adozione di Codici di Condotta, sostenere sistematicamente la
cooperazione internazionale e i sindacati dei paesi più deboli, nel promuovere
e scegliere forme di finanza etica, riproponendo nuovamente la questione della
democrazia economica come strumento per contrastare le decisioni unilaterali
delle imprese a scapito dei lavoratori. Purtroppo, di fronte a questi bisogni
urgenti, il lassismo, la disattenzione degli ultimi anni ed in particolare le
vicende di questi mesi non sono confortanti. Mentre assistiamo allo sgretolarsi
del tessuto produttivo nazionale e locale, all?emergere della debolezza
strutturale di un sistema troppo chiuso in poche specificità di prodotti,
scarsamente propenso ad innovare, le ricette che la politica mette in campo,
continuano ad essere parziali ed insufficienti Per ragioni di mere
speculazioni, di assurdi interessi di partito, o anche di evidente
incompetenza? Di fronte alla crescita economica straordinaria di alcuni paesi
che si fonda in larga parte sullo sfruttamento dei lavoratori in tutte le forme
possibili, dai salari da fame al lavoro minorile, dalla negazione di diritti
minimi alle condizioni di lavoro insostenibili, invece di impegnarsi
politicamente nella ricerca di norme di reciprocità, di garanzia di rispetto
dei più elementari diritti, della applicazione delle norme comunitarie per gli
scambi commerciali che già esistono, i nostri governanti discutono di
stupidaggini. Circolano liberamente (anche troppo!!) le merci e i soldi, e,
paradossalmente non altrettanto le persone. Alla politica occorre chiedere ben
altro! Occorre insistere per un impegno di alto profilo progettuale, capace di
proporre obiettivi credibili, strumenti operativi per l?immediato ma anche
respiro strategico per il futuro, un lavoro di lungo periodo che si può
realizzare soltanto attraverso una costruzione socialmente condivisa delle
grandi scelte strategiche. Occorre uno scossone al sistema delle imprese,
ancora troppo concentrate su produzioni a basso valore aggiunto e competizione
ancora troppo impostata su fattori di costo, che stanno sempre di più
annaspando nella competizione internazionale non avendo per tempo e a
sufficienza affrontato l?esigenza di modernizzazione dell?apparato produttivo,
generalmente poco propense agli investimenti in proprio, in ricerca ed
innovazione ed in questo, sin ora, al netto della propaganda, pochissimo
aiutati dall?intervento pubblico! Il mancato consolidamento dell?economia delle
nuove tecnologie e della conoscenza, la sottovalutazione della vocazione e
delle alte competenze manifatturiere, il non aver attivato il circuito virtuoso
ricerca ? innovazione ? trasferimento tecnologico, condannano ad una
insufficiente capacità concorrenziale il nostro sistema economico, e le nostre
imprese a crescenti difficoltà competitive sulla scena mondiale. In questo
contesto, occorre rapidamente costruire le condizioni per aumentare la
competitività del 'sistema paese' attraverso le leve strategiche dello sviluppo
e cioè: investimenti, politiche mirate (per il sociale, per le infrastrutture,
per la sicurezza e per la cultura), per l?accumulazione di capitale, elemento
quest?ultimo indispensabile per garantire il lavoro e per poter essere
ridistribuito. In proposito, non possiamo che condividere quanto in sintesi
proposto nelle tesi confederali, ovvero le politiche industriali e di sviluppo
vanno concepite come sistemi di azioni coordinate per stimolare i processi di
crescita della competitività e la sfera pubblica deve
riscoprire la capacità di influire sugli indirizzi strategici del sistema
produttivo. Si deve procedere immediatamente e concretamente ad attuare quanto
già rivendicato negli anni scorsi e ancora non realizzato: - Attivare una sede
di governance delle politiche industriali - Progettare azioni che accrescano la
competitività - Attivare nuove soluzioni finanziarie per le infrastrutture e
per il finanziamento delle imprese, soprattutto di piccola dimensione -
Aumentare la spesa nazionale in ricerca e sviluppo, promuovendo politiche per
l?integrazione tra università, ricerca e sistema delle imprese. - Sostenere con
la domanda pubblica la diffusione di nuove tecnologie
e di derivati della ricerca - Elaborare strategie per i processi di
internazionalizzazione - Negoziare la delocalizzazione attraverso la
contrattazione e la concertazione, a livello sia di impresa che di territorio.
Forse, dopo tanto tempo, alcuni segnali di inversione di tendenza, ancorchè
timidi e limitati, si avvertono. Sperando che non siano riflessioni e
affermazioni di circostanza ma effettivi ripensamenti, per mettere in campo
provvedimenti adeguati e rapidi. Il fatto stesso che i liberisti più spinti
oggi riflettano sul bisogno di regole, la presa di coscienza che in momenti
difficili lo Stato debba intervenire anche nell?economia privata
sostenendo le imprese, sono timidi segnali che forse qualcosa può cambiare. E
allora è qui che si inserisce puntualmente la proposta della Cisl per ridare un
orizzonte di speranza, con una sorta di 'ricetta anticrisi'. Le proposte
necessariamente in ottica mondiale, almeno europea, possono partire attraverso
l?emissione di eurobond, per finanziare con nuovo capitale netto la
realizzazione di grandi opere e infrastrutture tecnologiche; attraverso un
maggiore pragmatismo nel valutare sforamenti e tempi di rientro nei parametri
di Maastrich. I Governi dell?Unione Europea dovrebbero poter agire abbassando
in modo mirato le tasse o aumentando la spesa nei settori strategici. Per le
minori entrate dalla riduzione delle tasse e per l?aumento nella spesa in certi
settori strategici far fronte, impegnando fondi dell?Unione Europea
appositamente creati e spostati da altre voci del bilancio comunitario. Ed al
Governo italiano la CISL chiede ulteriori misure per l?aumento degli
ammortizzatori sociali e, come avvenuto per i correntisti italiani minacciati
dalla crisi finanziaria, l?impegno a garantire il sostegno al reddito per chi
perde il posto di lavoro a causa di questa crisi. Un?altra proposta lanciata
dalla CISL per fronteggiare questo drammatico momento, fatta propria da
politici, economisti ed esperti vari, è quella della settimana corta e sui
contratti di solidarietà, ovvero, come dicevamo molti anni fa, lavorare meno e
lavorare tutti!! Per un attimo ci siamo illusi che potesse diventare lo slogan
del Ministro Sacconi ma, è stata una bolla pure questa! Ancora concertazione!
La nostra Confederazione non ha mai smesso di chiedere al Governo di portare
avanti il modello concertativo per affrontare la crisi economica, coinvolgendo
le grandi e piccole aziende, i sindacati e le banche. Le misure adottate in
questo periodo per fronteggiare la crisi, così come l?intervento del governo
circa il rinnovo del sistema contrattuale, anche se non rispondono pienamente a
quanto avremmo voluto, sono state comunque il risultato di un azione
concertativa, mentre sugli aspetti del sociale, (vedi bonus, social card, etc)
i vari provvedimenti adottati, ancorchè insufficienti ed inefficaci,
irriguardosi della dignità delle persone cui sono destinati, sono nati senza
alcun coinvolgimento delle parti sociali e questo è certamente un grande
limite!! La contrattazione I grandi cambiamenti intervenuti hanno imposto anche
la modifica del modello contrattuale. L?esigenza di innovazione non era più
rinviabile dallo scenario economico che già prima di questa grande crisi
registrava una grave stagnazione economica. Non solo le famiglie erano e sono in
gravi difficoltà ma anche gli enti locali, i Comuni, i quali non solo non
riescono più a programmare nuovi lavori ma non sono nelle condizioni di onorare
i debiti contratti. Inoltre la divisione del lavoro nel mondo, con l?Asia
diventata praticamente la fabbrica del mondo con un costo del lavoro di molto
inferiore a quelli europei, americani e giapponesi pone seri problemi sia di
crescita equilibrata, sia di competizione leale, e a farne le spese sono i
lavoratori e le lavoratrici, spesso minorenni, sfruttati senza ritegno,
sottopagati e obbligati a lavorare senza alcuna garanzia minima di sicurezza! A
questi motivi di carattere strutturale, alla grave recessione in atto, si
aggiungono una conseguente frenata degli investimenti ed un minor dinamismo
imprenditoriale. La CISL quindi doveva attrezzarsi rinnovando la
Contrattazione, e finalmente dopo molto tempo, e purtroppo non senza problemi,
si è giunti all?accordo per il nuovo modello Contrattuale. L?accordo quadro per
la riforma degli assetti contrattuali è stato firmato il 22 gennaio da 6
Organizzazioni Sindacali e 25 rappresentanze imprenditoriali. L?unica
Organizzazione Sindacale a non firmare è stata la CGIL e questo ha creato una
profonda spaccatura con CISL e UIL. Molte parole si sono spese e fiumi di inchiostro
sono stati versati al riguardo, pesanti critiche ci sono arrivate de parte
della CGIL, la quale si appresta a informare i lavoratori e ad indire il
referendum per l?approvazione. Al riguardo, senza spirito di polemica vorrei
solo far notare un particolare curioso: come si fa a chiedere un parere su un
accordo che non si ritiene di firmare? La scelta della firma separata di questo
accordo sulle regole è stata ponderata e sofferta da parte della CISL, ma la
priorità è giustamente stata data alla tutela degli interessi dei lavoratori.
Purtroppo la non firma della Cgil non è un episodio isolato ma l?ultimo di una
lunga serie che ha provocato a livello nazionale e a tutti i livelli varie
difficoltà nei rapporti unitari. Lo abbiamo visto succedere, di recente, in
diverse vertenze di categoria, durante le trattative per la riforma degli
assetti contrattuali, nel confronto con il Governo su ogni materia, con le
manifestazioni separate. Ci auguriamo tutti che tali strappi vengano ricuciti
al più presto, come già altre volte è successo nel passato, guardiamo con
rispetto il travaglio di una grande Confederazione quale è la Cgil ma esigiamo
fermamente uguale trattamento! La CISL, sia chiaro, però, non ci sta a far
coincidere il conflitto sociale con l?opposizione politica: non vogliamo
diventare prigionieri delle logiche di schieramento. Noi non abbiamo Governi
amici o nemici e non vogliamo condannare il sindacato all?immobilismo e
all?emarginazione, contro gli interessi dei lavoratori e dell?Italia. L?unità sindacale
è un nostro valore e un nostro impegno costitutivo. Ma l?unità, secondo la
CISL, non è un feticcio o un totem da adorare: è soltanto una condizione, uno
strumento per migliorare l?efficacia complessiva dell?azione di tutela
sindacale. L?unità, dunque, sarà il risultato di un cammino, segnato
dall?asprezza dialettica, dalla divisione e anche dagli accordi separati,
quando la CISL, nei passaggi cruciali, sentirà il dovere di assumere
responsabilità determinanti per il futuro di tutto il movimento confederale e
di coloro che vi si riconoscono. Non è questo il luogo e il momento per
addentrarci nei contenuti dell?Accordo. Lo abbiamo fatto in varie occasioni, lo
faremo ancora nel prossimo futuro, coinvolgendo tutti i nostri Dirigenti, le
Rsu, i Quadri e i militanti, affichè debitamente informati, sappiano dialogare
con le lavoratrici e i lavoratori sperando che il contributo di tutti e di
ciascuno serva anche a recuperare un terreno di confronto unitario. Ulteriore
elemento positivo l?accordo tra Governo e Regioni che definisce lo stanziamento
di otto miliardi di Euro per finanziare gli ammortizzatori sociali per gli anni
2009-
( da "Velino.it, Il" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Velino presenta,
in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST -
*Iraq, UsAid organizza convegno su strategie sviluppo agricolo --IL VELINO
AGROALIMENTARE-- Roma, 5 mar (Velino) - Il ministro iracheno per le risorse
idriche, Abdul Latif Jamal Rashid, e il vice capo missione di UsAid nel paese
mediorientale, Thomas R. Delaney, hanno inaugurato un convegno dedicato allo
studio delle strategie per migliorare la produttività dei campi, attraverso una
efficace gestione dell?acqua e selezione delle colture. L?agricoltura, infatti,
è la seconda industria dell?Iraq dopo il petrolio ed è quella che impiega più
persone. In tutto nello stato mediorientale ci sono più di 30 milioni di acri
di terreno utilizzabile per le coltivazioni e di questi, 20 milioni di acri
sono irrigabili grazie alla vicinanza con i fiumi Tigri ed Eufrate. A causa
della situazione di abbandono in cui erano tenuti, durante la dittatura di
Saddam Hussein, però, i sistemi di irrigazioni si sono deteriorati e di
conseguenza si è drasticamente ridotto l?arrivo dell?acqua ai campi. A seguito
di ciò, il programma Inma Agribusiness di UsAid ha organizzato il convegno
invitando i migliori ricercatori di agraria, gli economisti e i vertici
politici del paese. L?iniziativa, chiamata “Rivitalizzare i distretti
irrigati”, è stata focalizzata su una serie di studi sulla selezione migliore
delle colture da utilizzare nei terreni irrigati, sulla gestione “intelligente”
dell?acqua, e sulle partnership pubbliche-private del settore che hanno
ottenuto successi. UsAid dal
( da "Sestopotere.com" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Aspiranti scrittori
chiamati a ?Raccontar di diritto? (5/3/2009 16:53) | (Sesto Potere) - Ferrara -
5 marzo 2009 - “Davanti a me c'era l'uomo che avrei dovuto condannare...”. E?
questo uno degli spunti offerti alla fantasia degli aspiranti narratori ferraresi
dal concorso letterario “Raccontardiritto”, lanciato per il quinto anno dalla
Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara, in collaborazione con il liceo Ariosto e
con il contributo organizzativo dell?Amministrazione comunale. A disposizione
dei concorrenti altri due possibili incipit: “A torto o a ragione…” e “Obbligo
di qua, divieto di là. Sogno un cartello con su scritto: Permesso di...”. Per
completare le frasi con racconti inediti e concorrere all?assegnazione del
premio di cinquecento euro, basterà compilare le cartoline che nei prossimi
giorni saranno in distribuzione in diversi luoghi pubblici della città: punti
informativi, librerie, cinema. Sul fronte, le cartoline presenteranno
l?immagine di palazzo Trotti-Mosti sede della Facoltà di Giurisprudenza, e sul
retro lo spazio per scrivere il testo da inviare al concorso e ispirato a temi
dell?attualità e del vivere civile. “L?iniziativa – ha infatti evidenziato
stamani in conferenza stampa la docente
dell?Università di Ferrara Cristiana Fioravanti – vuol essere di stimolo alla
riflessione pubblica su argomenti che stanno al centro della vita civile di
ognuno”. Oltre al segmento aperto a tutti i ferraresi, che entro il 30 aprile
potranno inviare le loro cartoline all?indirizzo del Dipartimento di Scienze giuridiche
prestampato sul retro, il concorso prevede altre tre sezioni riservate agli
studenti. Agli iscritti della Facoltà di Giurisprudenza di Ferrara sono in
particolare rivolte le sezioni: “Il Racconto giuridico”, che propone la
narrazione di vicende incentrate su tematiche giuridiche, e “Accade in
Facoltà”, che sollecita l?elaborazione fantasiosa di episodi che abbiano come
sfondo, la stesso Dipartimento di via Ercole d?Este 37. Dedicata esclusivamente
agli allievi degli ultimi due anni di liceo è invece la sezione “Scrivere di
legalità”, che invita i giovani scrittori a prendere spunto da fatti di
cronaca, esperienze personali o di fantasia, per presentare un racconto che
favorisca o promuova comportamenti civili consapevoli e induca a interrogarsi
sul tema della legge come fondamento del patto sociale. “Assieme alle
istituzioni scolastiche cittadine – ha sottolineato l?assessore alla Cultura
Massimo Maisto – l?Amministrazione comunale intende contribuire con questa
iniziativa alla divulgazione, specie tra i giovani, della cultura del diritto e
dell?osservanza delle regole del vivere comune. Si tratta – ha proseguito
l?assessore – di un ulteriore tassello da aggiungere al mosaico di proposte con
cui Comune e scuole da tempo sono impegnati nel focalizzare l?attenzione degli
studenti sull?importanza rispetto dei diritti fondamentali, e che in passato ha
visto anche il coinvolgimento di autorevoli testimoni di rilievo
internazionale”. Termine di consegna per tutti gli elaborati è il 30 aprile
prossimo e a ciascuno dei vincitori delle quattro sezioni andrà un premio di
cinquecento euro. La cerimonia di consegna è in programma per il mese di
maggio, nell?aula magna della Facoltà di Giurisprudenza, con la lettura
pubblica dei racconti migliori da parte dell?attore-regista Emanuele Montagna.
Alla presentazione dell?iniziativa, stamani nella residenza municipale, hanno
preso parte anche gli insegnanti del liceo Ariosto Claudio Cazzola e Mariarita
Casarotti, assieme a Daniele Negri dell?ateneo cittadino. Tutte le informazioni
per la partecipazione al concorso sono consultabili sul sito
www.giuri.unife.it, cliccando sul link “Raccontardiritto”.
( da "Savona news" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Vado Ligure:
presentazione del libro di Alberto Cantù Stasera alle 20.45, nell'aula di musica del Liceo Classico «Chiabrera», si terrà un
incontro con l'autore per la presentazione del libro: «L'universo di Puccini -
da Le Villi a Turandot» di Alberto Cantù. Parteciperanno, oltre all'autore, il
professor Gustavo Malvezzi (Docente al Conservatorio di Como) e il professor
Luca Berni (di Rete Toscana Classica).
( da "superEva notizie" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Risultati del
convegno romano "Latino? Sì, grazie!" Si è regolarmente svolto a Roma
il 26 febbraio 2009, come previsto, un convegno/corso dal tema "Latino?
Sì, grazie!" Nell'intervento troverete la sintesi del convegno, con tutti
i dettagli relativi alla partecipazione di vari importanti rappresentanti delle
università, della scuola e di varie istituzioni. Il
convegno si presentava interessante soprattutto per la particolarità del tema
trattato, il Latino, e il suo futuro nel nuovo corso inaugurato dal ministro
Gelmini. Uscirà, il Latino, dall'impasse che che ha avuto durante quasi un
ventennio? Il convegno ha affrontato vari temi scottanti sul latino, ma senza
suggerire vie d'uscite o soluzioni a breve termine. Cari amici, la settimana
scorsa vi avevo preannunciato un importante convegno/corso che si sarebbe svolto
a Roma il 26 febbraio 2009. Il titolo del convegno era "Latino? Sì,
grazie!", sottotitolo "Civis romanus sum, latine loquor". Il
convegno si è svolto regolarmente e vi riporto una sintesi dell'evento. Il tema
era senza alcun dubbio interessante, e forse si attendeva un risultato alquanto
diverso, più incisivo, insomma, e più denso di interventi corposi e ricchi di
proposte interessanti. In sostanza la partecipazione attiva c'è stata da parte di docenti qualificati ed esperti di didattica,
questo è un dato di fatto. Suggerimenti e proposte sul latino come lingua
universale sono state avanzate, senza tuttavia risolvere sic et simpliciter il
problema di una lingua che man mano è stata declassata in Italia, in base alla
falsa e colpevole opinione diffusa anche da parte delle istituzioni, che
si tratti di una lingua morta. C'è stato l'impegno da parte del ministro a
risolvere vari problemi di carattere economico e strutturale delle nostre
scuole, problemi fra i quali il latino, diciamolo chiaramente, non è il principale
o l'unico. Tutto si basa ora sulla buona volontà del ministro e sulla
disponibilità di funzionari, docenti ed esperti di scuola ad attivarsi per
migliorare il livello culturale dei nostri studenti, mettendoli in grado di
competere con i colleghi, almeno quelli europei. Staremo a vedere quale sarà lo
svolgimento delle cose nei prossimi anni. Il Latino prenderà un nuovo corso, o
sarà ancora sottovalutato e considerato un peso, non soltanto per i nostri
studenti, ma anche per vari docenti e funzionari di livello ministeriale?
Eccovi intanto il rapporto sul convegno romano. ========================
"Latino? Sì, grazie!", "Civis romanus sum, latine loquor".
Convegno/corso Giovedì 26 febbraio si è svolto a Roma, con il patrocinio del
Comune, nella prestigiosa e affollata Sala piccola della Protomoteca del
Palazzo Senatorio in Campidoglio (dunque, nel cuore della città) l'atteso
Convegno promosso dall'AESPI (=Associazione Europea Scuola e Professionalità
Insegnante) sull'insegnamento del latino, dall'esplicito titolo "Latino?
Sì, grazie!". Il Convegno, valido anche come corso di formazione per
docenti, voleva dare una adeguate risposta ai rischi di una riduzione delle ore
di latino in alcuni ordini di Scuole Superiori. Il Convegno è stato presentato
dal Presidente dell'AESPI, Prof. Angelo Ruggiero ed è stato coordinato dal
Prof. Andrea Bottone, che della stessa associazione è responsabile per il
Lazio.Particolarmente apprezzato è stato un messaggio della Segretaria del
CNADSI (Comitato Nazionale Associazione Difesa Scuola Italiana), la veneranda e
sempre battagliera Prof.ssa Rita Calderini. Come è stato spiegato dagli
organizzatori, la presenza o meno del latino nel corso di studi appare sempre
più come la discriminante tra una scuola tesa all'educazione della persona e
una scuola, invece, subordinata agli interessi dell'economia. In particolare,
il sottotitolo "Civis romanus sum, latine loquor", che campeggiava
sull'invito, intendeva sottolineare l'importanza della civiltà romana per il
concetto stesso di cittadinanza, ma anche il carattere attuale ed europeo del
latino stesso. Avevano fatto pervenire telefonicamente cordiali saluti il
Presidente del Consiglio, On. Silvio Berlusconi, e i Presidenti di Camera e
Senato; messaggi scritti di Incoraggiamento all'iniziativa sono giunti dal
Ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, On. Mariastella Gelmini, e dal
Ministro della Gioventù, On. Giorgia Meloni, nonché gli onorevoli parlamentari
europei Nello Musumeci e Mario Mauro, quest'ultimo in qualità di Vicepresidente
del Parlamento Europeo. Il saluto del Comune è stato portato di persona
dall'Assessore alle Politiche Educative Laura Marsilio, che ha dato rilievo al
valore assunto dal progetto educativo Latine loqui promosso dall'Assessorato,
mentre il saluto della Fondazione Ugo Spirito, che pure aveva concesso il
patrocinio all'iniziativa, è stato portato dal suo Presidente emerito, Prof.
Gaetano Rasi. Ai discorsi dei relatori si sono inoltre alternati gli interventi
politici degli Onn. Frassinetti e Rampelli che a causa degli impegni
parlamentari non han potuto dar vita ad un'organica "tavola rotonda",
come previsto, ma hanno ugualmente partecipato in modo utile ai lavori del
Convegno, promettendo di impegnarsi in favore del latino. Per tutta la mattinata
si sono alternati al tavolo oratori qualificati, ciascuno dei quali ha
contribuito ad evidenziare, con la propria specifica professionalità, la
grandezza e l'importanza del latino, auspicando così un celere ritorno dello
stesso sui banchi di scuola fin dalla scuola media inferiore e, alle superiori,
un concreto potenziamento del suo insegnamento dove esso già esiste e la sua
estensione a ordini di studio che ne sono privi. In particolare il Prof. Enrico
Orsi, del Politecnico di Milano, ha sottolineato il legame tra lo studio del
latino e le scienze, mentre la Prof.ssa Francesca Orestano, dell'Università
degli Studi di Milano, si è soffermata sulla sua utilità per lo studio delle
lingue moderne e in particolare sui legami tra il latino e la letteratura
inglese. Il Dott. Raffaele Ciambrone ha poi illustrato il valore pedagogico del
latino, mentre il Prof. Tommaso Romano ha proiettato il latino nel futuro, come
lingua viva per una nuova universalità. Il ruolo del latino nel sistema dei
licei e in particolare nel liceo scientifico è stato trattato dal Prof. Giulio
Alfano della Pontificia Università Lateranense, mentre il Preside Vincenzo
Casoria ha lamentato, con toni appassionati, che non si trovi spazio per
l'insegnamento del latino nelle scuole secondarie di primo grado. Una
carrellata sull'insegnamento del latino in chiave europea è stata presentata
con aiuto di proiezioni dal Prof. Alessandro Cesareo, mentre il Prof. Luca
Lattanzi, Segretario Nazionale dell'AESPI, ha riferito di un esperienza
didattica tra metodo tradizionale e metodo natura. Il Convegno si è concluso
con le proposte delle associazioni. Il Convegno, nel limite dei suoi tempi
stringati, ha solo aperto un discorso: i singoli aspetti si spera possano
essere approfonditi in iniziative a venire. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite
EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle
Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma-->
Pubblicato il 5 marzo 2009 in: Lingua latina » Invia tramite EMAIL » Versione per
la STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Virgilio Notizie" del 05-03-2009)
Argomenti: Cultura
Roma, 5 mar. (Apcom)
- Il Campidoglio precisa in una nota che il professore Adolfo Panfili il 25
febbraio scorso ha ottenuto l'incarico di collaboratore del sindaco, a titolo
gratuito e per la durata di un anno, per curare l'elaborazione di progetti e
studi relativi alle strutture sanitarie operanti sul territorio del Comune di
Roma e nei rapporti con le istituzioni sanitarie locali. L'incarico è stato
conferito in base all'art. 5 del regolamento sugli uffici e servizi del Comune
di Roma, secondo cui il sindaco per singole attività connesse all'espletamento del proprio mandato, può conferire incarichi a
titolo gratuito e a tempo determinato a esperti o collaboratori in possesso di
documentati requisiti. Adolfo Panfili è medico-chirurgo, specialista in
Ortopedia, docente presso l'Università La Sapienza di Roma e presso la Scuola di
Specializzazione in Medicina del Lavoro.