CENACOLO
DEI COGITANTI |
Sindaco Andrea Oddone, nel
caso fosse confermato alla guida della città, quali mète intend...
( da "Stampa, La" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Università, dove far convogliare i
giovani talenti evitando così la fuga di cervelli». E' di questi giorni la
notizia che anche la Mecof ha fatto ricorso alla cassa integrazione: la crisi
comincia a intaccare Ovada. Come uscirne? «Convocherò associazioni di
categoria, Api, Confindustria e sindacati per valutare la situazione e studiare
strategie comuni di intervento.
Messico, l'alba fatale dei
cristalli giganti ( da "Stampa,
La" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il nostro progetto prevede anche un
possibile mantenimento del sito - conferma Badino, docente di Fisica
all'Università di Torino che da due anni conduce le ricerche con i geologi
Paolo Forti e Tullio Bernabei -. Bisogna vedere costi e ricavi, ma lo spazio
c'è. La direzione della miniera è stata finora esemplare. Hanno trattato la
grotta con il massimo rispetto.
Lezione sui "Tremonti
bond" ( da "Stampa,
La" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITA'.UN DOCENTE: «ATTENTI,
RISCHI PIU' ALTI DELLE OBBLIGAZIONI» Lezione sui "Tremonti bond" Sono
arrivati, gli investitori con buona probabilità se li vedranno proporre nei
prossimi mesi dalla banca di fiducia, ma attenzione: i «Tremonti bond», il nome
può trarre in inganno, non sono vere e proprie obbligazioni (bond appunto)
Real-Time Design
progettare con i modelli virtuali
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Designer e Senior Consultant di
RealTime Technology AG, che delineerà alcuni dei nuovi scenari tecnologici per
il design e presenterà le piattaforme per la visualizzazione in realtà virtuale
realtime RTT. La lezione sarà introdotta da Nicolò Ceccarelli, docente di
Disegno Industriale alla Facoltà di Architettura di Alghero. BUR.IT 03.06.09
In mostra a Palazzo
Vitelli le missioni archeologiche del dipartimento di Scienze storiche del
mondo antico ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dipartimento di Scienze storiche
del mondo antico è un piccolo centro per numero di docenti, ma è una struttura
di punta dell?Università di Pisa nel settore della ricerca e per i rapporti
internazionali che è venuto a istaurare con istituzioni prestigiose. Le
missioni archeologiche presentate nell?esposizione di Palazzo Vitelli sono
diverse tra loro per paesi - riguardano scavi in Italia,
stop ai crolli del
"palazzetto" sarà sede di giurisprudenza - carla incorvaia
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: come comunemente è chiamato, di
fianco alla facoltà in via dell´Università. Per l´edificio esiste già un progetto
di restauro e riorganizzazione funzionale firmato dall´architetto e docente
universitario Tilde Marra con Maurizio Vesco e Daniele Parlavecchio del
dipartimento di Storia e progetto dell´Architettura.
Pezzè punta sulla società
mista per gestire lo stadio del ghiaccio
( da "Corriere delle Alpi"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il candidato sindaco intende pure
ricercare, attraverso la perequazione su interventi edilizi o altre risorse
pubbliche, alloggi per le giovani coppie a costi contenuti, con eventuali
deroghe sulle cubature, e la possibilità di accedere a mutui con tassi
agevolati, con contributi da parte dell'amministrazione comunale.
da englaro alla
"suspence" di conrad palazzo rosso, la lunga estate colta - michela
bompani ( da "Repubblica,
La" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sarà protagonista di una serata
eccezionale: Marco Salotti, docente di Storia del cinema all´Università di Genova,
e Margherita Rubino, sua collega alla Facoltà di Lettere e docente di
"Teatro e drammaturgia dell´antichità", hanno scovato "Suspence.
A Napoleonic novel", un romanzo dello scrittore inglese Joseph Conrad,
pubblicato nel 1925.
Progetto migratorio : i
racconti ( da "Corriere
delle Alpi" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente presso la Facoltà di
Scienza della Formazione della Libera Università di Bolzano a Bressanone,
Biague è giunto in Italia come studente oltre 20 anni fa ed ha conseguito prima
la laurea e quindi il dottorato di ricerca in psicologia all'Università di
Padova.
ateneo al voto,
l'incognita medicina - laura montanari
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Votano le tre fasce dei docenti
(ordinari, ricercatori e associati), i docenti in ruolo e fuori ruolo, gli
studenti eletti nei vari consigli di facoltà e negli organi centrali. In tutto
2.343 elettori. Vota anche il personale tecnico amministrativo, votano gli
esperti linguistici e i dirigenti in servizio, ma il peso di queste schede (1.
MPS CAPITAL SERVICES,
tramite la propria struttura specializzata di project financing, oltre...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: finanzia anche operazioni di
partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche, secondo
lo schema della finanza di progetto ovvero del general contractor. Tra le
operazioni di finanza di progetto, dove la banca è protagonista come financial
advisor e come arranger, spiccano le infrastrutture nella bretella Prato-Signa,
l'autostrada Pontina,
Simest, seicento progetti
in America Latina ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La finanziaria pubblico-privata
consapevole della rilevanza strategica dell'area ha esteso l'operatività del
Fondo pubblico di Venture Capital a tutti i paesi del continente, dal Messico
all'Argentina, studiando modalità ancora più interessante per le imprese
italiane.
"prove truccate a
odontoiatria" la perizia depositata in procura - gabriella de matteis
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della clinica e Andrea
Vallini, tecnico del reparto. A denunciare il caso, con un esposto dettagliato,
era stato Francesco Inchingolo (il docente sospeso dopo un servizio di
"Striscia la notizia" sui turni in cui sarebbero stati impiegati gli
studenti), il professore aveva annunciato nella denuncia il nome dei candidati
che avrebbero vinto la selezione per il dottorato.
MI VERREBBE quasi da
risponderle, sul filo della Sua garbata ironia, che sì,...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università nata dai giovani
vogliosi di sapere; è una caratteristica unica nella storia fino a quando
questa funzione non passò agli ecclesiastici pontifici e quindi ai docenti. In
Italia, Spagna e Germania il titolo di magnifico' vale per tutte le università,
mentre in Svezia e Belgio viene assegnato solo ai rettori di quelle più
antiche.
I nostri piani sul
Argomenti:
Cultura
Abstract: dovrà rivalutare Bondeno o
attraverso una struttura pubblica con tutte le garanzie necessarie spiega
Vincenzi o, se non sarà possibile, Regione, Provincia e Comune, dovranno
trasformare la vecchia struttura ospedaliera in un moderno servizi pubblico
privato convenzionato come la casa di cura di Santa Maria Maddalena».
Atenei attivi nella
selezione ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di brevetti commercializzati
Ottanta docenti impegnati per ogni domanda di brevetto. Accade nelle università
del Veneto, dove i fondi destinati alla ricerca nel 2007 hanno sfiorato i 17,4
milioni di euro: 27 le domande di brevetto, ognuna della quali ha assorbito 0,6
milioni di euro, 2 i brevetti concessi e 80 quelli in portafoglio.
Spin-off record al
Politecnico ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Ovest)" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti in organico nelle materie
scientifico tecnologiche. Incrociando i brevetti con tutto ciò che sta a monte,
emergono altri dati interessanti: in Piemonte risultano in attività 57 docenti
per ogni domanda di brevetto depositata in un anno e 24 per ogni brevetto in
portafoglio, mentre sul versante dei fondi ecco che il rapporto è di tre
milioni e mezzo per ogni domanda e di un
Senza Titolo 9
( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Viviamo un ulteriore rallentamento
dovuto ai ritardi nella spesa di fondi Ue» Luigi Iavarone PRESIDENTE DI
TECHNAPOLI -32,4% Dalla Puglia. La flessione più accentuata al Sud di progetti
di invenzioni sottoposti all'esame dell'Uib Gli indicatori. In Puglia nelle
università una domanda ogni 208 docenti, il dato peggiore in Italia
Gioco di squadra per la
ripresa ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: realizzare magari con interventi
misti pubblico-privati per consentire la gestione di numerosi terreni incolti.
Veniamo alla sua azienda. Lei ha definito «dinamico» questo difficile 2009:
cosa significa? Significa che siamo partiti già con i correttivi giusti. Ad
aiutarci, paradossalmente, è stato il fatto che il nostro settore era entrato
in crisi già nel 2007 per il rincaro del pellet,
Il nodo del combustibile
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nord-Est sezione: EST data:
2009-06-03 - pag: 5 autore: Il nodo del combustibile Il pellet per i nostri
impianti proviene in gran parte dall'estero. La beffa è che in Italia le aree
boschive stanno crescendo ma vengono lasciate marcire. Servirebbero delle
centrali di produzione pubblico-private TIPS
Benefici dal cambiamento
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: INTERVISTA Giuseppe Berta
Università Bocconi «Benefici dal cambiamento» «Non credo che sia andata persa
una vocazione del territorio. Tutt'altro,la trasformazione si tradurrà in un
vantaggio competitivo nel tempo». Giuseppe Berta,storico dell'industria e
docente di Storia dell'economia e della società italiana all'Università Bocconi
di Milano,
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Possiamo parlare di ennesimo
esempio di fuga di cervelli' dall'Italia? Ancona, in particolare, le stava
stretta? «Lasciare Ancona non ha avuto a che fare con i limiti della città, e
per lo meno, a suo tempo, non sento di averla vissuta come una fuga. Piuttosto
a spingermi in Inghilterra è stata la voglia di vedere altre realtà, la possibilità
di fare esperienza di un'
In Toscana i ricercatori
più attivi ( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non sono da meno le università
toscane ( 59 domande di brevetto, 5 concesse, 229 brevetti in portafoglio) e
marchigiane (10 domande, 6 concesse, 38 brevetti in portafoglio). «I dati –
spiega Andrea Piccaluga, docente di Economia e gestione delle imprese alla
Scuola Sant'Anna di Pisa, tra i curatori del rapporto –
La fase più difficile è il
fundraising ( da "Sole
24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sino ad oggi 45 progetti sono stati
giudicati non finanziabili, mentre sono in corso di istruttoria 6 progetti. ©
RIPRODUZIONE RISERVATA I REQUISITI Necessaria la presenza di un docente che
abbia effettuato attività di ricerca pluriennale nel settore in cui opera
l'impresa
Dall'università oltre 700
imprese innovative ( da "Sole
24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: off su dieci finanziati da risorse
private PAGINA A CURA DI Cristina Casadei Sognare, fare e volare. Dream fino a
pochi anni fa era il sogno di un gruppo di ricercatori del Politecnico di
Torino di trasformare la ricerca in un'area molto redditizia della geologia,
quella dei giacimenti petroliferi, in un'impresa capace di attirare capitali
privati.
Secondi dopo Harvard con i
farmaci anti-dolore ( da "Sole
24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di chimica farmaceutica,
insieme agli studenti realizza i farmaci che Borea insieme a Pier Angelo
Geppetti, professore di farmacologia clinica all'università di Firenze, testa.
Nel 2003 nasce così lo spin off accademico PharmEste. Visti i buoni risultati arrivano
altri 100mila euro di finanziamento e poi nel 2007 tre milioni di euro da fondi
internazionali attivi nel campo
Una carriera lanciata
dalla Formula 1 ( da "Sole
24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di ingegneria elettronica
delle alte frequenze, insieme a un ricercatore e a due neo laureati: «Il
prototipo di telemetria che realizzammo fu un progetto che dalla ricerca pura
in ambito universitario, divenne un progetto industriale: dopo due anni i
dispositivi furono montati sulle macchine e fino al 2008 hanno equipaggiato
oltre la metà dei team di Formula 1 come quelli
Non è obbligatoria la gara
per i servizi da società miste ( da "Sole
24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: affidamento diretto di un servizio
pubblico a una società mista pubblico-privata costituita a questo scopo ha
ottime chance di superare il giudizio europeo. Nelle sue conclusioni depositate
ieri sulla causa C-196/2008, sollevata dal Tar Sicilia (sezione di Catania) per
decidere le sorti del servizio idrico integrato in provincia di Ragusa,
Fondi, un business da
lumicino ( da "Sole
24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: va sempre più sostituendo la
partnership pubblico-privato » con tutte le lungaggini e l'utilizzo
inefficiente delle risorse che l'Italia sconta. Così languono le grandi opere
(anche perché i project allo studio si basano su proiezioni di traffico/ flussi
di cassa elaborati prima della crisi e non più applicabili), ma proliferano i
piccoli progetti dall'illuminazione dei cimiteri,
Baroni universitari e fuga
dei cervelli ( da "Corriere
della Sera" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Tempo Libero data: 03/06/2009 -
pag: 11 GALLERIA SORDI Baroni universitari e fuga dei cervelli Nicola Gardini
presenta il suo libro «I Baroni» (Feltrinelli). L'autore racconta la sua storia
come quella di altri ricercatori costretti a lasciare l'Italia. Intervengono
Alexander Stille e Natalia Augias. Letture a cura di Massimo de Santis.
Argomenti:
Cultura
Abstract: è bisogno di un concerto di
iniziative pubbliche e private per sostenere l'attività culturale al San
Domenico che ha un beneficio evidente per tutta la città. Noi non ci ritiriamo,
ma è certo che per la mostra dell'anno prossimo dovremo limitare l'impiego di
risorse». Va bene la cultura, ma se non si sviluppa l'economia la città langue.
MENTRE il centrodestra
manifesta la propria solidarietà all'avvocato Lu...
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: professore ordinario alla facoltà
di Medicina dell'universita di Modena. La finanza, poco meno di un mese fa,
avrebbe richiesto ai vertici della facoltà i registri dei docenti e in
particolare del professor Giovanni Pellacani. Le verifiche non riguarderebbero,
però, la vecchia questione del nepotismo' denunciata a suo tempo dal professor
Massimo Federico,
Una nuova
"arma"per la campagnacontro i graffiti
( da "Secolo XIX, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: massiccio lifting di edifici
pubblicie privati affidato a un innovativo "detergente" ALLA STATUA
della fontana di Brignole, storici giardini puntualmente presi di mira dai
vandali, è stato messo un perizoma; e un'indelebile lacrima è stata tracciata
sul leone fieramente seduto a guardia di San Lorenzo, sì proprio quello posto a
destra e quotidianamente cavalcato da soggetti fotografici.
Albenga-Predosa,
bretella-sintesi ( da "Secolo
XIX, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La società di diritto
pubblico-privato per l'Autostrada Albenga - Garessio - Ceva riunisce enti di
quattro Province (Cuneo, Torino, Imperia, Savona), Camere di Commercio, molti
Comuni e alcune concessionarie autostradali, tra cui l'Autofiori del gruppo
Gavio. Capitale sociale 600 mila euro, conti in "nero fisso" ma solo
perché sul fronte degli investimenti non si pianta un chiodo,
Carlo Ancelotti lascia Il
Milan volta pagina ( da "Corriere
Di Como, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Autovelox inefficaci sul fronte
sicurezza "Insubriadi" 2009 Gare al via il 6 giugno Ieri serrande
alzate in centro storico Presi d'assalto bar e ristoranti all'aperto Shopping
sotto le stelle Domani la prima serata Americani e inglesi in calo e gli
alberghi segnano -15% Parcheggio trasformato in discarica Docenti
"schedati" per la maturità
"Insubriadi"
2009 Gare al via il 6 giugno ( da "Corriere
Di Como, Il" del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Carlo Ancelotti lascia Il Milan
volta pagina Autovelox inefficaci sul fronte sicurezza Ieri serrande alzate in
centro storico Presi d'assalto bar e ristoranti all'aperto Shopping sotto le
stelle Domani la prima serata Americani e inglesi in calo e gli alberghi
segnano -15% Parcheggio trasformato in discarica Docenti "schedati"
per la maturità
A Bologna la II edizione
della Summer School in Economics and Management of Intellectual Property Rights
( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: risultati delle ricerche pubbliche
possono essere valorizzati attraverso gli “accordi di licenza”, come misurare
il valore economico di brevetti e marchi. Il valore aggiunto dell?evento è dato
dal contesto nel quale i partecipanti si troveranno a lavorare: la full
immersion permetterà infatti di entrare in contatto con altri ricercatori e
studiosi di fama internazionale,
Pianello Val Tidone (PC):
sopralluogo sulla frana ( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è costituito prevalentemente da
docenti universitari degli Atenei di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma,
Ferrara, Firenze, specializzati nei rischi idrogeologico, idraulico, sismico,
chimico industriale, da esperti dell?ARPA e da dirigenti dei pertinenti servizi
tecnici regionali, quali Sanità, Difesa del Suolo della costa, Geologico
sismico,
Rifiuti, finti collaudi in
Campania ( da "Stampa,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ex presidi di facoltà, docenti
universitari, tecnici e raccomandati, funzionari della Protezione civile di
Guido Bertolaso. C'è l'attuale presidente della provincia di Benevento, Aniello
Cimitile (Pd), ex rettore dell'università sannita, gli ex presidi o docenti di
Architettura e Ingegneria, Vincenzo Naso e Oreste Greco.
Voci d'esperti e sguardi
sul futuro del castello ( da "Stampa,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: professor Seddio della Bocconi e
docente a Novara, l'architetto Benato, segretario dell'Ordine. Modera
l'architetto Dardano. Per dettagli: 0321-35120. «Oltre il Castello» inaugura il
ciclo «Novara, la città che cambia», incontri voluti dall'Ordine degli
Architetti per riflettere sulle trasformazioni del capoluogo novarese nei
prossimi anni.
Cent'anni fa il Nobel a
Marconi ( da "Stampa,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Princeton e premio
Nobel per la fisica nel 1993; Gabriele Falciasecca, presidente della Fondazione
Marconi e docente di ingegneria all'Università di Bologna; Piergiorgio
Odifreddi, studioso e professore di logica all'Università di Torino, autore di
saggi di successo (come «Il matematico impenitente» e collaboratore di
quotidiani e riviste;
La doppia laurea di
Quentin ( da "Stampa,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dice la docente Carla Marchese,
relatrice con il professor Benoit Le Maux dell'Università di Rennes per la tesi
di Fère -. Nella nostra zona ci sono aziende e banche che hanno forti contatti
con la Francia». Quentin Fère, dopo il primo anno del biennio magistrale in
Francia, ha frequantato il secondo corso ad Alessandria,
Futurismi e movimenti
d'avanguardia nella letteratura slava: la Fondazione Sbranti organizza un
convegno internazionale a Pisa ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Pisa e il
coordinamento di Giovanna Tomassucci, docente di Letteratura polacca, la
giornata di studi “Gli altri futurismi. Futurismi e movimenti d?avanguardia in
Russia, Polonia, Cecoslovacchia, Bulgaria e Romania” vedrà la partecipazione di
numerosi docenti italiani e stranieri che illustreranno le tendenze e le
contaminazioni del movimento letterario dei
Neolaureate in
biotecnologie presentano esperimenti ad Oxford
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attività di ricerca delle quattro
protagoniste è coordinata da Grazyna Ptak , docente del Corso di laurea in
Biotecnologie dell?Università degli Studi di Teramo, alla quale, nell?anno
passato, è stato assegnato un ambito finanziamento da parte del Consiglio
Europeo della Ricerca. >> «Il progetto europeo al quale stiamo lavorando
–
Visita al Senato per i
vincitori del gioco "Happy birthday Costituzione"
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ragazzi saranno accompagnati dai
docenti Unicam Lucia Ruggeri e Antonio Iannuzzi. “Sarà una bella occasione di
crescita per i ragazzi che parteciperanno – ha sottolineato la prof.ssa Lucia
Ruggeri, docente Unicam di Diritto Privato - perché avranno l?opportunità di
visitare una delle sedi più importanti per la vita politica italiana e di
comprenderne il funzionamento.
Spazio tra guerra, scienza
e tecnologia ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ambito del progetto
interdisciplinare dell'Università di Trento "Scienza Tecnologia e Società
- STSTN", progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento
e Rovereto. L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti. A studenti, dottorandi
e docenti delle scuole sarà rilasciato su richiesta un attestato di
partecipazione.
Campania, 15 arresti per
il caos rifiuti ( da "Corriere.it"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: epoca dei fatti contestati era
docente e membro della commissione collaudo degli impianti di smaltimento. Dal
2000 al 2006 è stato rettore dell'università del Sannio. L'inchiesta riguarda
le presunte irregolarità nei collaudi - realizzati dalla Fibe spa (società del
gruppo Impregilo che ha gestito lo smaltimento dei rifiuti nella regione dal
1998 al 2005)
Obama nel cuore dell'islam
( da "Corriere delle Alpi"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Chiuse al traffico la principali
arterie del Cairo che portano all'università dove oggi Barack Obama pronuncerà
un importante discorso sui rapporti con il mondo islamico. Per motivi di
sicurezza docenti e studenti non avranno accesso alla cittadella universitaria.
Solamente duecento studenti sono stati invitati a essere presenti nella sala
dove il presidente americano parlerà,
Giovane down parte con
Erasmus ( da "Resto
del Carlino, Il (Imola)" del
04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il passo successivo non poteva che
essere l'università. Quindi l'incontro con Nicola Cuomo, docente di Didattica e
pedagogia del dipartimento di Scienze dell'educazione all'università di Bologna
e l'inizio, per Luigi, di un anno di orientamento che trascorre come pendolare,
partendo ogni mattina da Faenza in treno per seguire le lezioni.
NELL'USO comune la parola
è dispregiativa. Nel suo significato storico ...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Storia della nostra università (che
a Palazzo Hercolani ha la sede) e l'università Humboldt di Berlino. Spiega
Stefano Cavazza, il docente di Storia contemporanea che, dopo i saluti
ufficiali (ore 14,30) introdurrà il convegno insieme alla collega tedesca Paula
Diehl: «L'incontro di questi due giorni è la prima tappa di un progetto che
avrà come passaggio successivo l'
Rifiuti campani Impianti
non a norma 15 arresti ( da "Unita,
L'" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti universitari, ingegneri,
gente seria, mica robuccia. Solo che firmavano il falso. Fossero stati
corretti, onesti, veramente competenti - sostiene la procura - «probabilmente
l'emergenza rifiuti a Napoli sarebbe stata una storia molto meno drammatica di
quello che poi è ancora oggi ed è stata in questi anni».
Ecco la Riviera che vuole
il casinò ( da "Resto
del Carlino, Il (Rimini)" del
04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Farlo con una società mista
pubblico-privata, a maggioranza privata, consentirtà di reinvestire parte degli
utili nel turismo, in promozione e marketing. Ma anche nel miglioramento
ambientale. Non capiamo neppure le preoccupazioni rispetto a presunte infiltrazioni.
Se il Bingo è regolare perché il casinò dovrebbe non esserlo?
PRIMA che si chiuda la
campagna elettorale ci interessa rilanciare ...
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che da anni applicano già tale
sinergia pubblico-privato. Analogo discorso vale per l'altro necessario
"partner" del progetto, vale a dire l'Azienda sanitaria, governata
allo stesso modo a Pesaro e a Fano». Bene Comune deve, però, fare i conti con alcune
donne fanesi che su Facebook hanno costituito il gruppo «Perché non votiamo
Bene Comune».
Il Magnifico Cascino
guarda allo Sport ( da "Resto
del Carlino, Il (Pesaro)" del
04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attivare una partnership
pubblico-privata. Il pubblico è il Comune che chiede alle associazioni, alle
società sportive e ai vari enti di attivare convenzioni per usufruire delle
palestre scolastiche fuori dalle ore di studio. Tutto coordinato dall'amministrazione
comunale che dovrebbe occuparsi «personalmente» della gestione degli spazi,
specializzata nella fisica
tecnica ( da "Repubblica,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 94 è docente ordinario. E se i suoi
corsi principali sono a Napoli, alla Federico II, la Mastrullo insegna anche in
altre università, ad iniziare da quella del Sannio passando per Cassino e per
il Secondo ateneo di Napoli. I suoi corsi di Fisica tecnica sono nel curriculum
anche degli allievi di Ingegneria civile dell´Accademia Aeronautica di
Pozzuoli.
un nome conosciuto
all'estero ( da "Repubblica,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente ordinario ed attualmente
preside della facoltà di Ingegneria dell´università degli studi di Salerno.
Cardone, nato a Napoli nel 1947, è, già da qualche anno, presidente della
Conferenza dei presidi delle facoltà di Ingegneria. Esperienze internazionali
lo hanno portato ad insegnare anche nelle università di Valladolid e Vigo,
moretta, docente e
direttore al gaslini i nas: doppio incarico illegittimo - giuseppe filetto
( da "Repubblica, La"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente e direttore al Gaslini I
Nas: doppio incarico illegittimo Attesa per oggi la lettera di autosospensione
dall´ateneo Il ricercatore: "Una tempesta inattesa. Chiedo l´aspettativa
sperando che la legge cambi" GIUSEPPE FILETTO Lorenzo Moretta, direttore
scientifico del Gaslini, si autosospende dall´incarico di docente
universitario.
università, al voto più
del 50% - laura montanari ( da "Repubblica,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ma se si va a vedere il dato dei
docenti, la massima affluenza spetta al seggio 2, con 443 prof rispetto ai 431
di San Marco. Segno che le facoltà scientifiche, area medica in particolare,
stanno correndo al voto. Dalle 14,30 in poi si conoscerà il primo verdetto sui
cinque candidati: Alberto Tesi, Alberto Del Bimbo, Guido Chelazzi, Paolo
Caretti e Sandro Rogari.
Campania, 15 arresti per
il caos rifiuti ( da "Sole
24 Ore, Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: rifiuti Tra i fermati docenti
universitari, consulenti e il presidente della Provincia di Benevento Laura
Viggiano NAPOLI False attestazioni di collaudi, in alcuni casi non avvenuti,
che dichiaravano esito positivo per dare il via libera agli impianti di cdr
(compost da rifiuti), costruiti dall'associazione temporanea di imprese
composta da Impregilo e società controllate dal gruppo.
SERRA SAN QUIRICO IN DUE a
caccia almeno del 50,1% che consentir...
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il centrosinistra invoca il via ad
una soluzione pubblico-privato per costruire finalmente un albergo
eventualmente accompagnato da un ostello per giovani, mentre il centrodestra si
concentra sulla nascita di un'area sosta per camper ed un campeggio nella zona
Monte Murano-Gola della Rossa, oltre al sostegno per la nascita di un ente di
promozione comunale.
Le clientele intorno alla
monnezza Quindici arresti in Campania
( da "Riformista, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nei guai docenti universitari,
funzionari regionali e il presidente della Provincia di Benevento. di Titti
Beneduce Napoli. C'è Aniello Cimitile (nella foto), presidente della Provincia
di Benevento ed ex rettore dell'Università del Sannio. C'è Giuseppe Vacca,
direttore del termovalorizzatore di Acerra.
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di scienze politiche
all'università di Bar Ilan «Non siamo entusiasti del viaggio» di Anna
Momigliano «A Obama Israele chiede una sola cosa: rassicurazioni sull'Iran».
Secondo Jonathan Rynhold, docente di scienze politiche all'università di Bar
Ilan ed esperto di relazioni Usa-Israele, il tour diplomatico di Barack Obama
in Medio Oriente è visto favorevolmente da Gerusalemme.
Perché Obama non smentisce
Huntington pubblico/privato ( da "Riformista,
Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Perché Obama non smentisce
Huntington pubblico/privato La spinta alla diffusione della democrazia e della
libertà nel mondo resta valida; i mezzi devono essere diversi segue dalla prima
pagina Detto di Obama, uno che è figlio e parente di musulmani, suona particolarmente
stonato.
Rifiuti, 15 arresti in
Campania ( da "Secolo
XIX, Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Vincenzo Naso, docente di
ingegneria alla Federico II ed ex preside; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo;
Vitale Cardamone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico
II; Filippo De Rossi, ordinario di fisica; Luigi Travaglione, ufficio tecnico
Benevento;
Caso Macchi, l'amica
polacca sana di mente ( da "Secolo
XIX, Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i Docenti e il personale tutto
della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Genova
partecipano con profondo cordoglio alla scomparsa del PROFESSORE Claudio
Costantini già Docente di Storia Moderna della Facoltà di Lettere e Filosofia e
ricordano le qualità del suo impegno didattico e scientifico e la sua forte
passione civile e politica.
"è un atto ingiusto a
quella signora viene negato un diritto" - laura asnaghi
( da "Repubblica, La"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all´Università di Torino
"è un atto ingiusto a quella signora viene negato un diritto" Per
fortuna non tutti la pensano alla stessa maniera E non è escluso che la
situazione in un prossimo futuro si possa ribaltare LAURA ASNAGHI MILANO -
Professor Maurizio Mori, docente di Bioetica all´Università di Torino,
Fortore: Al teatro Diana
di Napoli debutta il coro dell'Istituto
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università e della Ricerca. Il
debutto della formazione canora è avvenuto il 29 maggio scorso nella cornice
del Teatro Diana di Napoli. Grande la soddisfazione dei docenti che hanno
accompagnato gli alunni, a Napoli, per la loro prima esibizione: la
coordinatrice del progetto dirigente dott.
Mantova : il 15 giugno
giornata sulla filiera del turismo
( da "Sestopotere.com"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e degli scenari possibili grazie al
lavoro di gruppo dei partecipanti coordinati dai docenti. Al termine del
seminario verrà redatto dal gruppo di lavoro un sintetico documento strategico
volto a porre in evidenza: i punti di forza e di debolezza di ogni filiera
turistica; la propensione e la resistenza al cambiamento; le vecchie vision, le
fratture necessarie e le nuove vision;
Fermare l'orologio
biologico nella riproduzione? Possibili strategie terapeutiche in PMA per le
donne in età riproduttiva avanzata
( da "SaluteEuropa.it"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Perinatologia e Puericultura
dell'Università di Roma "La Sapienza" e il Prof. Mauro Schimberni,
docente di "Tecniche di Riproduzione Assistita" della facoltà di
Ostetricia dell'Università "La Sapienza"di Roma. Relatori del
convegno sono, tra gli altri: Jaques Donez, del Dipartimento di Ginecologia
dell'Università Cattolica di Louvain,
Malattie autoinfiammatorie
rare e potenzialmente letali : uno studio di Fase III della durata di un anno
conferma l'efficacia di un farmaco per una remissione a lungo termine
( da "SaluteEuropa.it"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: come dimostrato in una nuova
ricerca pubblicata su The Journal of Experimental Medicine. Il successo di
canakinumab nel trattamento delle CAPS ha fatto sì che la sua efficacia fosse
investigata anche in altre malattie rare, quali l'artrite idiopatica giovanile
sistemica (AIGS), o più comuni quali la gotta, la broncopneumopatia cronica
ostruttiva (BPCO)
A Genova i risultati di
una innovativa sperimentazione sull'autismo condotta da ASL3 Genovese e
Istituto David Chiossone onlus ( da "SaluteEuropa.it"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Interverranno alla giornata di
studio gli operatori della ASL3 Genovese e dell'Istituto David Chiossone,
docenti e ricercatori dell'Università degli Studi di Genova e dell'Istituto Giannina
Gaslini, oltre agli insegnanti che hanno partecipato al progetto e agli
esponenti dell'Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.
Cronaca: Inchiesta sui
rifiuti, arrestato Cimitile ( da "Sannio
Online, Il" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: elenco si completa poi con altri
ingegneri, docenti universitari e funzionari regionali: Oreste Greco, 73 anni,
di Napoli; Giuseppe Sica, 52 anni, di Tufino; Claudio De Biasio di Calvi
Risorta; Vincenzo Naso, 67 anni, di Napoli; Giuseppe Vacca, 45 anni, di Napoli;
Vittorio Colavita, 67 anni, di San Sebastiano al Vesuvio;
Politica: Disastri del
centrosinistra Il PdL: ecco il dossier
( da "Sannio Online, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: la fuga dei cervelli e dei giovani
dimostrano pienamente che la Giunta Bassolino ha mancato l?obiettivo
fondamentale dei fondi europei ovvero quello di promuovere sviluppo e
occupazione e il miglioramento delle condizioni di vita?. Sul tema delle
infrastrutture, una parte è dedicata al progetto dell?
Oggi al Palazzo
Platamoneil concorso
Argomenti:
Cultura
Abstract: Seguirà la consegna del premio
«Ilaria e Lucia» (le 2 studentesse di Lingue morte nel rogo dell'albergo
parigino il 17 dicembre 2001). Intervengono i docenti Zina Bianca, Rita Crimi,
Anna Battiato dell'Usp, le docenti universitarie J. Y. Le Lèap, Antonia Marino,
Genevieve Pesenti ed Elisabetta Sagone.
Il cuore generoso dei
barresiSolidarietà. ( da "Sicilia,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Milano. Della
preparazione dei ragazzi si sono occupati la docente referente Carmela
Benvenuto e gli insegnanti Rosanna Leonardo, Silvana Mirrione, Livia Fontanazza
e Giuseppe Mangione. Al primo gradino del podio della categoria
"Benjamin" si è piazzato Marco Bellavia, seguito da Luca Vallacqua e
Vito Di Benedetto;
Restaurato l'ipogeo
Politi, domani l'apertura ( da "Sicilia,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Grazie alla testardaggine di un
docente e all'impegno di molti studenti Restaurato l'ipogeo Politi, domani
l'apertura Non hanno atteso oltre il presidente della Provincia, Nicola Bono, e
il sindaco Roberto Visentin per affrontare la questione università. E ieri
mattina hanno inviato una lettera al ministro Gelmini (nella foto) per chiedere
un incontro.
Intercultura, ricerche a
confronto ( da "Sicilia,
La" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università e ad ottimizzare i
servizi offerti agli studenti incoming e outgoing nonché ai docenti provenienti
dalle università straniere». Quali sono i compiti e gli obiettivi dell'Ufficio
relazioni internazionali della Kore? «Il Kiro ha il compito di promuovere e
sostenere gli scambi internazionali di studenti e docenti della kore che
intendono svolgere un periodo di studio all'
Carcare: al Calasanzio si
parla di Pirandello ( da "Savona
news" del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: al Calasanzio si parla di
Pirandello Si conclude questa sera alle 20,45 il ciclo di lezioni-conversazioni
promosso dal Centro culturale Calasanzio di Carcare. Nell?aula magna del liceo,
Graziella Corsinovi, docente di Storia del teatro e dello spettacolo all?Università
di Genova, parlerà di «Lazzaro e il mito della fede in Pirandello: tra
attrazione e repulsione».
Hi tech di massa cambia
arte e percezione, dice guru Bruno
( da "Reuters Italia"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: afferma una docente italiana
dell'Università di Harvard, autrice di studi innovativi a livello mondiale
sulle tendenze artistiche del mondo contemporaneo e l'interazione fra arti
visive e cinema. "La trasformazione del cinema attraverso la rivoluzione
digitale è ancora agli albori: è da vedere come i processi di trasformazione ci
daranno la possibilità di inventare nuovi linguaggi"
Erasmus Conference
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ateneo senese di svolgere un
periodo di studio presso l'Università londinese, così come presso altre
Università che saranno presenti all'incontro. Parteciperanno, infatti, oltre a
docenti e altri rappresentanti della University College di Londra, le
delegazioni delle Università di Monaco, di Paris II Panthéon Assas e della
Carlos III di Madrid.
Al Polo Scientifico
Tecnologico di Unife l'inaugurazione della scultura "Reditus ad
origines" di Agapito Miniucchi
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia dell?Arte
Contemporanea di Unife – ?Reditus ad origines? si propone con una valenza
particolare per più di una ragione. Primo dei progetti che lo aprono a nuovi
confronti, l?opera sembra innanzitutto lanciare una sfida allo spazio, ne rinnova
in pratica il rapporto nel senso della comprensione,
Obama, il nuovo inizio per
Usa e Islam ( da "Corriere
delle Alpi" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: E tutto parlando dal podio del
teatro dell'Università del Cairo. Davanti a sè una folla di dignitari, ospiti,
docenti e soprattutto studenti. Molti giovani che nel corso del suo intervento
hanno ripetutamente applaudito e a volte anche interrotto le sue parole con
espressioni di entusiasmo.
Il 12 giugno 46 milioni di
iraniani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente ...
( da "Unita, L'" del
05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente alle Università di Torino e
Roma, autrice di «Storia dell'Iran» (Bruno Mondadori). Aggiornato fino al 30mo
anniversario della rivoluzione, il libro - corredato da schede di
approfondimento, cronologia, glossario e bibliografia ragionata - ripercorre le
vicende più significative della storia e dell'attualità.
"staglieno
all'unesco, patrimonio dell'umanità" - michela bompani
( da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: umanità dell´Unesco: l´Università
ha bisogno, però, dell´aiuto delle istituzioni in questa impresa». Franco
Sborgi, direttore del dipartimento di Storia dell´arte e docente di Storia
dell´arte contemporanea dell´ateneo genovese, esperto internazionale di scultura
e autore dell´unica monografia scientifica sulle opere di Staglieno,
tesi l'innovatore stacca
tutti nel primo voto - laura montanari
( da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pari a 761 fra studenti e docenti e
a 778 tra personale tecnico amministrativo e dirigenti (il voto di questi vale
però il 10%). Alla passata elezione erano un po´ meno, il 71,05%. Colpisce il
distacco netto di Tesi rispetto a tutti gli altri, come a sottolineare il bisogno
di una sterzata, di un cambiamento: avanza il più giovane dei candidati.
Un "rally"nel
segnodei numeri ( da "Secolo
XIX, Il" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La finale si è svolta a Genova il
30 maggio, al Dipartimento di Matematica dell'Università, con il supporto del
professor Pino Rosolini. Ecco l'elenco dei vincitori. Scuola Primaria.
Categoria 3. Prima classificata: III C Embriaco, insegnanti Schenone-Zanon;
seconda: III B Embriaco, stessi docenti; Terza: III C Govi, insegnante Sarpero.
- alberto sebastiani
( da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente universitario e scrittore,
che il 17 giugno leggerà le poesie dialettali di Raffaello Baldini, tradotte in
italiano dall´autore, si spinge oltre: «mi piacciono queste operazioni
culturali e politiche. Torno adesso da un convegno a Innsbruck: là l´università
cerca di sollecitare gli studenti a organizzarsi,
L'Università sospenderà la
cattedra a Moretta ( da "Secolo
XIX, Il" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: L'Università sospenderà la cattedra
a Moretta nomine e polemiche Il direttore scientifico del Gaslini è anche
docente universitario: due ruoli incompatibili. Infante: «Una legge assurda»
05/06/2009 Genova. Una decisione presa «a malincuore», dopo attenta
valutazione.
Saltò il muro in direzione
Est Oggi guida la Sinistra Europea
( da "Riformista, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Così il giovane Bisky si iscrive
all'Università di Lipsia, facoltà di Sociologia. Dopo la laurea approfondisce
la sociologia dei media e prosegue il percorso accademico. Ricercatore, docente
e infine direttore dell'Università di Potsdam per Cinema e Televisione. Era
ormai il 1986.
di MARIA GLORIA FRATTAGLI
ANCONA IL TUTTO per tutto in poche...
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'Università politecnica
delle Marche, a cui sono state già affidate due priorità: il porto e il Guasco,
«senza stravolgere nulla ma ridisegnando la fisionomia della città con opere di
medio calibro». La seconda, (anche seconda quota rosa svelata) è Paola
Catalini, docente di diritto della Prevenzione alla scuola di specializzazione
in diritto del Lavoro e prevenzione sociale
COSA FARE
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico-privato a maggioranza di
capitale pubblico In vista del federalismo fiscale servirà un Osservatorio
permanente sulla fiscalità con tutte le istituzioni locali (Regione, Provincia,
Comuni, Camera di commercio, agenzia delle Entrate, agenzia del Territorio) per
uno scambio costruttivo di informazioni sulle criticità in atto ed al fine di
elaborare proposte di intervento condivise
Alleanza di Albi per
riordinare la governance ( da "Sole
24 Ore, Il" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Rainer Masera (preside della
facoltà di Economia all'università telematica Guglielmo Marconi), Marcella
Panucci (direttore affari legislativi Confindustria), Simone Scettri
(vicepresidente Assirevi) e Livia Salvini (docente di diritto tributario alla
Luiss). M. Mea. © RIPRODUZIONE RISERVATA
L'Uteap festeggia la
conclusione dell'anno ( da "Resto
del Carlino, Il (Ascoli)" del
05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dopo i vari impegni profusi in
tutte le discipline, sia da parte dei validi docenti, sia da parte dei
frequentanti. L'Uteap (Università della terza età, sezione di
Spinetoli-Pagliare) per festeggiare la chiusura dell'anno accademico organizza,
per questa sera dalle 20.30, al country house la Corte del sole' di Castel di
Lama, la cena di fine anno.
TORRE S.PATRIZIO Ci
sarebbero degli appetiti voraci sulla discarica e sarebbe alqua...
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico al privato dell'impianto.
A puntare il dito contro l'amministrazione comunale è l'opposizione della lista
"Unione e Trasparenza", che sottolinea anche come possano insorgere
seri rischi per la salute dei cittadini: «Abbiamo rilevato che l'amministrazione
uscente ha avuto fretta di chiudere il discorso sulla discarica con tre
delibere del 29 luglio e del 29 novembre 2008
No a dibattito sul G8,
facoltà serrate ( da "Manifesto,
Il" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITA ROMA TRE No a dibattito
sul G8, facoltà serrate (giacomo russo spena) Sorpresa ieri mattina per gli
studenti e i docenti dell'università Roma Tre che si sono trovati la facoltà di
Scienze della Formazione chiusa con una catena. Un'azione di protesta di
qualcuno?
LA LAUREA magistrale in
Biologia Marina ha tre nuovi laboratori didattici sperime...
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: In questo modo il docente può
presentare agli studenti e analizzare nel dettaglio i preparati microscopici e
le immagini digitali. Verranno svolte anche attività pratiche, dalle analisi di
organismi di piccola taglia alla composizione di popolamenti e comunità di
organismi della micro e macro fauna e flora marina.
A UNIFE una nuova
inaugurazione all'insegna dell'arte. Martedì...
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia dell'Arte
Contemporanea di Unife Reditus ad origines' si propone con una valenza
particolare per più di una ragione. Primo dei progetti che lo aprono a nuovi
confronti, l'opera sembra innanzitutto lanciare una sfida allo spazio, ne rinnova
in pratica il rapporto nel senso della comprensione,
Milano scienza Milano
mondo ( da "Corriere
della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Purtroppo nel nostro Paese si
investe troppo poco in ricerca scientifica... Non comprendiamo l'importanza di
un eventuale ritorno di tanti 'cervelli' in fuga dall'Italia. Vede, si tratta
di investimenti che avrebbero un ritorno. "Oggi le città rappresentano le
forme di aggregazione principali per gli esseri umani, luoghi privilegiati
della sperimentazione e della ricerca scientifica.
DOPO la fregatura
dell'ultimo week-end sotto la pioggia, il prossimo si va a...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: unica organizzazione internazionale
al mondo che possiede una istituzione democratica, eletta direttamente dai
cittadini e che possiede poteri reali. Potete anche non partecipare alla sua
formazione, ma se lo fate, la prossima volta che state per dire che l'Europa è
lontana', mordetevi la lingua. * Docente di Diritto internazionale
all'Università di Bologna
Leggi razziali, doppia
vergogna Ecco chi sfruttò le epurazioni
( da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti e 4 lettori allontanati
dalle università, cui si andavano ad affiancare i 727 studiosi ebrei espulsi
dalle accademie e dalle numerose istituzioni culturali del Paese». L'altra,
ancora coperta da un velo di reticenza o addirittura di imbarazzata omertà,
riguarda non l'Italia fascista ma quella democratica che ostacolò il rientro
nei ranghi accademici degli ebrei perseguitati.
Argomenti:
Cultura
Abstract: società a partenariato misto
pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico. UNINDUSTRIA, poi, spinge
l'attuazione del federalismo fiscale. Da tradursi nell'istituzione di un
tributo immobiliare unico che sostituisca i prelievi che ora gravano sugli immobili.
Poi, si dovrebbe prevedere un sistema premiante per i territori che accettano
di ospitare opere strategiche per il Paese,
LE TASSE, quelle a livello
locale, incidono per il 32% sugli utili ante imposte d...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: società a partenariato misto
pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico. UNINDUSTRIA, poi, spinge
l'attuazione del federalismo fiscale. Da tradursi nell'istituzione di un
tributo immobiliare unico che sostituisca i prelievi che ora gravano sugli immobili.
Poi, si dovrebbe prevedere un sistema premiante per i territori che accettano
di ospitare opere strategiche per il Paese,
Un manager su sei non si
accontenta di un solo lavoro ( da "Corriere
della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dirigente in PricewaterhouseCoopers
e docente a contratto all'università di Urbino, e Luigi per esempio insegnano
sub e fitness». Le donne, come al solito, danno la disponibilità a fare di
tutto: dalle baby sitter alle colf, dalle bariste alle hostess/ promoter con
contratti di prestazione occasionale.
Cinema, teatri, sport e
palestre Ecco i campus made in Italy
( da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è stato da poco inaugurato un
palazzo adibito a uffici di docenti e si sta lavorando alla realizzazione di un
centro sportivo per gli iscritti. Ma, soprattutto, c'è il progetto di
pedonalizzare l'area. A Castellanza Per non parlare della Carlo Cattaneo- Liuc
di Castellanza, università residenziale aperta a un numero limitato di studenti
(non più di 3 mila, come si legge dal sito)
Service Engineer
( da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ) Ricerca di candidature di
personale esperto a contratto da inviare in missione all'estero ai sensi degli
artt. 17 e 27 della Legge n. 49 del 26.02.1987. Avviso d'incarico: Cod.
012/1/MEI/2009. Pubblicato su Bollettino DIPCO (Settimanale ufficiale della D.
Ricercatrice modenese tra
le vincitrici del Premio L'Oreal Italia per le Donne e la Scienza
( da "Sestopotere.com"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Ecologia Comportamentale
all?Università Ca? Foscari di Venezia, dalla prof. ssa Marcella Motta,
Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze Endocrinologiche e Metaboliche
dell?Università Statale di Milano, dal dott. Mario Primicerio, Vice Presidente
della Commissione Nazionale Italiana per l?
Forlì, studenti
dell'Università di San Pietroburgo a lezione dal dottor Ruggeri
( da "Sestopotere.com"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di San Pietroburgo a
lezione dal dottor Ruggeri (5/6/2009 13:59) | (Sesto Potere) - Forlì - 5 giugno
2009 - Dalla Russia in Romagna per imparare l?utilizzo del “sistema qualità” in
sanità. Docente il dottor Saverio Ruggeri, direttore del Laboratorio a Risposta
Rapida dell?
Ragoleto, sfuma l'accordoI
rappresentanti ( da "Sicilia,
La" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Grande soddisfazione, per il
traguardo tagliato, è stata espressa dal dirigente scolastico Giovanni
Giaquinta oltre che dai docenti Giuseppe Roccuzzo e Maria Rosa Pisa che, nel
corso dell'anno scolastico, hanno preparato al meglio gli studenti dando loro
modo di adoperarsi con varie esercitazioni. G. L.
Bruna Rebaudo (Ceriana per
tutti) cerca il terzo mandato ( da "Sanremo
news" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di scuola media e
volontaria ospedaliera Salvatore - detto Dario - Cicero, 50 anni, residente a
Ceriana. Consigliere Provinciale Associazione Nazionale Alpini. Consigliere
Comunale uscente. Floricoltore Federico Crespi - detto Ciairina, 47 anni,
imprenditore Paola Donati, 41 anni, residente a Ceriana.
Sistemi qualità in sanità,
studenti russi a lezione dal dottor Ruggeri
( da "RomagnaOggi.it"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente il dottor Saverio Ruggeri,
direttore del Laboratorio a Risposta Rapida dell'Ausl di Forlì, specializzato
in verifiche ispettive sanitarie e auditor di sistemi qualità ISO 9000 per il
settore E38 Sanità. La prestigiosa Università di San Pietroburgo, grazie al
protocollo d'intesa stipulato con l'Ateneo di Bologna,
Sanremo: Claudio Cervelli
al seminario sulle Salvie ( da "Sanremo
news" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Sanremo: Claudio Cervelli al seminario
sulle Salvie Un pubblico attento e partecipe ha seguito il Dott. Claudio
Cervelli, ricercatore dell?Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie
Ornamentali di Sanremo, nel seminario intitolato ?Le Salvie, un mondo di piante
versatili poco conosciute?
Savona: al Campus il corso
per web marketing ( da "Savona
news" del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il Presidente del Collegio Docenti
è il Prof. Gianni Cozzi. I docenti che compongono il collegio sono: i professori
Roberta Milano (Direttore didattico/organizzativo), Roberta Glorio, Bruno
Buzzo, Marina Resta e Andrea Zanini. Di master in campo turistico ne esistono
molti, spesso troppo generici.
In Umbria la torre
osservatorio che ascolta il respiro del bosco
( da "Repubblica.it"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: "La torre - spiega Riccardo
Valentini, docente all'Università della Tuscia e presidente della Commissione
Cnr sui cambiamenti globali - è la prima installata in un'area naturale umida e
ci consentirà letteralmente di 'ascoltare' il respiro del bosco, quanta CO2
assorbe e quanto ossigeno rilascia.
Al Centro Residenziale
Universitrio la nuova edizione della Scuola Estiva CidE
( da "Sestopotere.com"
del 05-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è prevista anche la possibilità di
approfondire argomenti di interesse individuale, o lo studio di casi riportati
da singoli allievi, analizzati assieme ai docenti e agl altri corsisti.
Direttore della Scuola Estiva CidE è il professor Carlo Bianchi, del
Dipartimento di Scienze Economiche dell?Università di Pisa.
( da "Stampa, La" del
03-06-2009)
Argomenti: Cervelli
Sindaco Andrea
Oddone, nel caso fosse confermato alla guida della città, quali mète intende
raggiungere nell'immediato? «Avviare l'Enoteca regionale, lavorare
sull'elaborazione dei piani di salute e ricontattare le associazioni di
esercenti per riuscire a concretizzare l'idea del Consorzio che permetta il
rilancio del centro storico e la creazione del "marchio" che
identifichi Ovada». Nella campagna elettorale i giovani sono stati solo
marginalmente coinvolti: lei quali idee e progetti ha in programma per loro? «I
ragazzi fino ai 20, 25 anni hanno bisogno di uno spazio fisico dove
incontrarsi, soprattutto in inverno: lavoreremo per recuperare un luogo idoneo
che dovranno autogestire. E poi c'è l'istruzione: garantiremo un ampio
ventaglio di scuole e promuoveremo il decollo del polo tecnologico, in
collaborazione con l'Università, dove far convogliare i
giovani talenti evitando così la fuga di cervelli».
E' di questi giorni la notizia che anche la Mecof ha fatto ricorso alla cassa
integrazione: la crisi comincia a intaccare Ovada. Come uscirne? «Convocherò
associazioni di categoria, Api, Confindustria e sindacati per valutare la
situazione e studiare strategie comuni di intervento. Anche attraverso
la riqualificazione della città (rione Aie, comparto ex Lai) si attiverà la
rinascita economica: segnali positivi li abbiamo già avuti con i primi recenti
arrivi nell'area industriale della Rebba. Potremo riverificare infine i
trasferimenti al Consorzio servizi sociali, alla luce dell'aumento della
povertà». Quale futuro per la città? «Continuerà ad essere sicura e sempre più
ecologica. Siamo uno dei 6 Comuni della provincia riconosciuti dall'Europa come
i più "energeticamente efficienti": valorizzeremo questa vocazione,
con progetti di "green economy" e l'installazione del fotovoltaico
sui palazzi comunali, come già fatto al Geirino».
( da "Stampa, La" del
03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Messico, l'alba
fatale dei cristalli giganti GIORDANO STABILE Quando i due minatori
dell'Industrias Peñoles, bestemmiando contro il caldo e l'insopportabile
umidità, hanno buttato giù l'ultimo diaframma della galleria di aerazione che
stavano scavando nella miniera d'argento di Naica, sono rimasti abbagliati dal
riflesso della foresta di cristalli di gesso, grandi come le colonne di una
cattedrale, che per la prima volta dopo un milione di anni si era accesa alla
luce delle lampade montate sugli elmetti. Poi un vento di aria a quasi 50
gradi, saturata al 100 per cento di vapore, li ha ributtati indietro. Avevano
appena aperto le porte di un inferno che contiene il Sancta Sactorum sognato
dai geologi di tutto il mondo, la Grotta dei Cristalli giganti. «Scendere
laggiù è traumatico - racconta Giovanni Badino, fisico, speleologo e
micrometeorologo dell'Associazione La Venta-Esplorazioni Geografiche, uno dei
pochi uomini al mondo ad aver messo piede della spettacolare formazione
geologica -. È come fare un bagno nell'acqua bollente. Ci sono voluti anni per
realizzare le tute, con ghiaccio tra strati di silicone all'interno, in grado
di farti lavorare qualche minuto. L'aria rovente è purissima, ma al contatto
con pelle e polmoni ti ustionerebbe in pochi minuti. Le formazioni sono una
sfida alla legge dell'entropia che regge l'Universo. Lì è il trionfo
dell'ordine, la perfezione geometrica, la bellezza. Un cristallo è un evento
raro. Un cristallo alto 12 metri, con un diametro di 60 centimetri e un volume
di decine di metri cubi, è fantascienza». La Grotta dei cristalli giganti è
stata scoperta nel 2000, a 170 metri di profondità sotto la montagna di Naica,
ma solo nel 2006 è cominciata un'esplorazione sistematica, dopo l'accordo tra
l'italiana La Venta e il proprietario della miniera d'argento, la più ricca al
mondo. Qualche centinaio di turisti può ogni anno ammirare le sfaccettature che
brillano come diamanti da dietro uno schermo di plexiglas. È un «viaggio al
centro della Terra» alla Jules Verne, dall'impatto visivo stupefacente, tanto
che l'anno scorso il documentario «Naica, la grotta dei cristalli» ha avuto 80
milioni di telespettatori negli Usa. Domenica sera il film sarà trasmesso in
Italia su La7, e, febbre suina permettendo, scatenerà una corsa a Naica, che si
trova nello Stato di Chihuahua, a 100 km da Città del Messico. L'incontro tra
l'uomo e le spropositate formazioni di selenite (cristallo di gesso purissimo)
è stato fortunoso e probabilmente non durerà molto. Per continuare l'estrazione
dell'argento in profondità è stata pompata via l'acqua, abbassando la falda
acquifera e permettendo gli scavi. Ma tra sei anni, secondo i calcoli, i filoni
nella zona saranno esauriti: le idrovore si fermeranno e la grotta dei
cristalli tornerà allo stato naturale, sommersa dalle acque termali, tranquilla
e invisibile all'occhio umano. «Sarebbe una perdita enorme. In due anni abbiamo
scoperto 40 tipi di minerali, uno mai studiato finora: sono dati importanti per
capire come si è formata la Terra e la vita. Il nostro
progetto prevede anche un possibile mantenimento del sito - conferma Badino, docente di Fisica all'Università di
Torino che da due anni conduce le ricerche con i geologi Paolo Forti e Tullio
Bernabei -. Bisogna vedere costi e ricavi, ma lo spazio c'è. La direzione della
miniera è stata finora esemplare. Hanno trattato la grotta con il massimo
rispetto. Diciamo pure che l'hanno salvata loro. Ora però sono
spaventati dalla notorietà. Dobbiamo evitare che chiudano tutto». Sarebbe
sbarrare le porte a quella che il geologo Manuel Garcia-Ruiz ha definito «la
Cappella Sistina dei cristalli». «Il Michelangelo della selenite - spiega
Badino - è stata l'imperturbabilità dell'ambiente. Un elemento difficilmente
ripetibile. Non credo che troveremo altri cristalli di queste dimensioni». La
montagna di Naica, roccia calcarea zeppa di minerali, dallo zinco all'argento,
siede su un basamento vulcanico, una batolite intrusiva che filtra le acque
della falda in risalita, le scalda e le mineralizza. «Quando, da un milione a
200 mila anni fa - continua Badino - le acque hanno trovato le cavità, come la
Grotta dei cristalli, le hanno riempite. La temperatura si è stabilizzata
attorno ai 50 gradi e il solfato di calcio ha iniziato a depositarsi senza il
minimo turbamento nell'acqua immobile». Rompere un meccanismo così perfetto
vuol dire alla lunga distruggere i cristalli. Il pericolo maggiore è il
raffreddamento della grotta e l'intrusione di elementi chimici esterni. La
Grotta, però, è per ora di fatto sigillata. «E il calo della temperatura è
stato fermato - ribatte Badino -. Ci siamo stabilizzati sui 47 gradi». Con un
sistema di pompe dedicato a mantenere bassa la falda acquifera e una
ventilazione controllata sarebbe possibile mantenere al sicuro i cristalli e
permetterne la visione, per lo meno da un vetro. «Per un geologo un cristallo
di quelle dimensioni è come vedere un diamante di un metro cubo. Una bellezza
che può uccidere. Ci sono studiosi che pagherebbero per lavorare qui. L'idea di
metterci una pietra sopra è insopportabile».
( da "Stampa, La" del
03-06-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITA'.UN
DOCENTE: «ATTENTI, RISCHI PIU' ALTI DELLE OBBLIGAZIONI» Lezione sui
"Tremonti bond" Sono arrivati, gli investitori con buona probabilità
se li vedranno proporre nei prossimi mesi dalla banca di fiducia, ma
attenzione: i «Tremonti bond», il nome può trarre in inganno, non sono vere e
proprie obbligazioni (bond appunto). E per spiegare meglio i dettagli dei nuovi titoli, Maria
Debora Braga, professore di economia degli intermediari finanziari all'UniVda,
ha deciso di fare una lezione ai suoi studenti. «I cittadini che pensano di
investire il proprio capitale su questi nuovi bond - ha spiegato - devono
essere informati correttamente sulla loro reale natura e sui rischi». Il
Tremonti bond, con le sue maxi-cedole al 7,5 o all'8,5 per cento che nel tempo
possono salire al 15, non passa inosservato in questi tempi di rendimenti
ridotti al minimo con i Bot che offrono meno dell'1 per cento al netto di
ritenuta e commissioni. «Ma va detto che, anche se possono stuzzicare
l'appetito di molti, sono prodotti finanziari non adatti a tutti - aggiunge il docente -. Sono prodotti di investimento con componenti di
rischio ulteriori e anche diverse da quelle delle obbligazioni classiche e per
l'investitore la comprensione del rapporto rendimento-rischio atteso non è cosa
immediata. In sintesi, si può dire che sono prodotti più simili alle azioni che
alle obbligazioni». La tentazione di invitare l'investitore retail al
"banchetto" di questi nuovi strumenti ibridi è grande: e la
partecipazione dei privati alleggerirebbe il peso di queste ricapitalizzazioni
sul bilancio dello Stato. Fatto sta che l'ipotesi di estendere la loro offerta
anche al piccolo risparmiatore non può dirsi affatto esclusa ed è anzi oggetto
di esame da parte del Ministero dell'Economia e di Banca d'Italia. «Le cedole
dei Tremonti bond vengono pagate solo quando c'è un utile distribuibile e
quindi sono perse (non cumulabili) nell'anno in cui l'esercizio della banca
dovesse chiudersi in rosso - precisa Braga - In aggiunta, il Tremonti-bond è
trattato alla pari delle azioni ordinarie qualora dovesse intervenire, anche se
indubbiamente è un'ipotesi remota, la liquidazione della banca emittente». ma
chi è l'emittente di questi bond con cedoloni e chi li intasca? «L'emittente è
una banca quotata - conclude il docente - e il
ministero dell'Economia è il principale se non esclusivo sottoscrittore. Quindi
i maxi-cedoloni li intasca innanzitutto il ministero».
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Sassari Real-Time Design progettare con i modelli virtuali Domani, ore 15.00,
ex Caserma dei Carabinieri, Aula Piano Terra PlaÇa Pino Piras, Alghero. La
rivoluzione digitale ha investito il design modificandone molti elementi
fondativi. Per stare al passo progettisti, aziende e produttori si appoggiano
sempre più alla tecnologia: il ricorso al computer, strumento ormai al centro
di ogni operazione progettuale, ha trasferito la quasi totalità della
progettazione in un ambiente di modellazione virtuale. In questo scenario in
continua trasformazione, la capacità di adattare le esigenze della
progettazione con le opportunità che la tecnologia digitale ci offre va
considerata essa stessa una sofisticata operazione di design. Imparare a
gestire questo insieme di trasformazioni per mantenere la qualità al centro
della progettazione è una delle cose importanti che oggi il designer deve
imparare a fare. La Facoltà di Architettura di Alghero sta allestendo una serie
di laboratori strumentali il cui obiettivo è offrire ai propri studenti
ambienti di ricerca e di apprendimento articolati, aggiornati e in linea con le
nuove sfide della progettazione. Tra questi un laboratorio di Modellistica che
combina tecniche e lavorazioni manuali per la realizzazione di modelli fisici
con piattaforme software avanzate per lo sviluppo di prototipi virtuali.
>> Prima tappa di questo percorso è l'incontro con Mirko Barone, Designer e Senior Consultant di RealTime Technology AG, che
delineerà alcuni dei nuovi scenari tecnologici per il design e presenterà le
piattaforme per la visualizzazione in realtà virtuale realtime RTT. La lezione
sarà introdotta da Nicolò Ceccarelli, docente di Disegno Industriale alla Facoltà di Architettura di Alghero.
BUR.IT 03.06.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Pisa
In mostra a Palazzo Vitelli le missioni archeologiche del dipartimento di
Scienze storiche del mondo antico Oggi, alle ore 17.30, nellatrio
di Palazzo Vitelli, in Lungarno Pacinotti 44, sarà inaugurata la mostra “Le
missioni archeologiche
del dipartimento di Scienze storiche del mondo antico”. In questa occasione
verranno presentati i poster che illustrano il lavoro svolto in questi anni. Il
dipartimento di Scienze storiche del mondo antico è un piccolo centro per
numero di docenti, ma è una struttura di punta dellUniversità
di Pisa nel settore della ricerca e per i rapporti internazionali che è venuto
a istaurare con istituzioni prestigiose. Le missioni archeologiche presentate
nellesposizione di Palazzo Vitelli sono diverse tra loro per paesi - riguardano scavi in
Italia, Turchia, Egitto e Oman - culture e periodi storici indagati, pur avendo
alcuni aspetti comuni. Tutte le missioni presentano infatti un forte carattere
interdisciplinare, comprendendo studiosi di vari campi di ricerca. In tutte le
missioni è prevista la presenza di studenti e dottorandi e le campagne di scavo
e prospezione sono diventate negli anni veri luoghi di formazione. >> La
mostra, con ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 16 giugno dalle ore 9
alle ore 18.30, a esclusione dei giorni festivi in cui rimarrà chiusa. BUR.IT
03.06.09
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VIII -
Palermo Iniziati i lavori per il consolidamento dell´edificio di via
dell´Università Stop ai crolli del "palazzetto" sarà sede di
Giurisprudenza CARLA INCORVAIA Crolla a pezzi e in attesa di farne, a restauro
completato, la sede di rappresentanza della facoltà di Giurisprudenza, intanto
si prova a puntellarlo. è quanto sta accadendo a Palazzo Panvini, il
"palazzetto", come comunemente è chiamato, di
fianco alla facoltà in via dell´Università. Per l´edificio esiste già un
progetto di restauro e riorganizzazione funzionale firmato dall´architetto e docente universitario Tilde Marra con
Maurizio Vesco e Daniele Parlavecchio del dipartimento di Storia e progetto
dell´Architettura. Il palazzo è un edificio di tre piani, oltre al piano
terra, realizzato nel 700 che nel tempo ha subito diversi
cambiamenti che, tuttavia, spiega la Marra «non hanno mutato le caratteristiche
tipologiche e l´assetto della struttura». Destinato dal piano regolatore ad
edilizia scolastica ed
universitaria, negli anni 80 Palazzo Panvini è stato ceduto
all´Università di Palermo. «C´è voluto un bel po´ prima che si decidessero ad
utilizzarlo», commenta Salvatore Panvini della omonima famiglia proprietaria
dell´edificio. L´appalto per il consolidamento strutturale dell´immobile risale al 16 dicembre
dello scorso anno. è prevista una spesa di 400 mila euro. «La messa in
sicurezza e il consolidamento è soltanto un primo stralcio del cantiere -
spiega l´architetto Giuseppe Rotolo responsabile unico del procedimento
dell´ufficio tecnico dell´Università - Le opere architettoniche e
impiantistiche saranno oggetto di un secondo appalto che deve ancora essere
finanziato. Il palazzo è in condizioni disastrose, con coperture interne in
parte crollate. I lavori di messa in sicurezza saranno ultimati entro il
prossimo dicembre». Sulla destinazione d´uso il preside di Giurisprudenza
Giuseppe Verde è cauto. «Non sappiamo ancora come verranno utilizzati i locali
- dice - siamo comunque certi che passerà qualche annetto prima che la facoltà
ne entri in possesso».
( da "Corriere delle Alpi"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
ALLEGHE Pezzè punta
sulla società mista per gestire lo stadio del ghiaccio ALLEGHE. «Rimane da fare
una cornice dorata al quadro: completare con delle piccole opere e creare la
dimensione umana e ambientale più adatta alle esigenze della nostra comunità».
Giuseppe Pezzè rimanda ad un'immagine pittorica per spiegare ai suoi
concittadini l'obiettivo generale al quale mirerà se verrà rieletto sindaco di
Alleghe. Le priorità. Pezzè mette davanti a tutto una serie di interventi
urgenti. «Costruiremo il nuovo campo da calcio con relative strutture e
spogliatoi sulla sponda destra del torrente Cordevole in prossimità di Santa
Maria delle Grazie - annuncia - garantiremo attenzione allo sfalcio e al
miglioramento della viabilità silvo-pastorale, alla sistemazione delle reti di
prevenzione antincendio. Inoltre collaboreremo con i vari soggetti economici
soprattutto in un periodo di crisi come questo». Fra i punti di apertura del
programma la lista "Uniti per continuare a crescere assieme"
inserisce anche la costruzione di un campo da bocce a Caprile, la nascita di
una palestra di arrampicata sportiva, la creazione di un gruppo permanente
amministratori-operatori turistici per la programmazione delle stagioni
turistiche estive ed invernali. Infine da registrare lo studio per la
costituzione di una società mista pubblica-privata per ottimizzare la gestione dello stadio del
ghiaccio, il completamento della sistemazione del marciapiede
Vallazza-Alleghe-Masarè, la possibilità dell'installazione di una micro
centralina a biomassa nelle strutture comunali. Sociale e cultura. «Sosterremo
e offriremo la nostra collaborazione - dice Pezzè - al Centro per l'Infanzia
"Girotondo spazio bambini" anche d'estate con la disponibilità degli spazi
della scuola media, alla casa di soggiorno di Taibon e all'ospedale civile di
Agordo». Il candidato sindaco intende pure ricercare,
attraverso la perequazione su interventi edilizi o altre risorse pubbliche,
alloggi per le giovani coppie a costi contenuti, con eventuali deroghe sulle
cubature, e la possibilità di accedere a mutui con tassi agevolati, con
contributi da parte dell'amministrazione comunale. Si promette inoltre
un contributo ai nuovi nati del Comune attraverso il versamento su un libretto
postale o bancario a loro intestato. Per la cultura lo sguardo sarà attento
all'istituzione di un museo della storia locale e al sostegno della biblioteca
comunale. Le frazioni. Nel programma Giuseppe Pezzè prevede una serie di
interventi mirati per le varie località del territorio comunale: da Alleghe a
Caprile, passando per Sot Crepaz, Scalon, Tos, Lagusello, Pian, Masarè, la
Sala, e le frazioni alte di Alleghe. Spicca lo studio di fattibilità e
l'inserimento nel piano regionale delle opere pubbliche del passante di Alleghe
della strada regionale 203, tutta in galleria, con inizio a Masarè e sbocco in
prossimità di Vallazza. Gianni Santomaso
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VII - Genova
Da Englaro alla "Suspence" di Conrad Palazzo Rosso, la lunga estate
colta I diritti al centro degli incontri, che si svolgeranno anche nel cuore
del centro storico MICHELA BOMPANI Beppino Englaro, il papà di Eluana, a Genova
il 16 luglio per un´intervista pubblica, serale, condotta da Nando Dalla
Chiesa. Palazzo Rosso protagonista di una notte, con la riscoperta di un
romanzo meno noto del grande autore inglese Joseph Conrad,
"Suspense", ambientato proprio nel palazzo di via Aurea. Dall´analisi
del "lessico" berlusconiano (da "piccante" a "letizia"),
al bicentenario della nascita di Edgar Allan Poe. è solo un assaggio del
cartellone di "Genovaestate", la lunga stagione culturale di Genova
che s´accende domani con "Blue de Genes" e si concluderà il 12
settembre, con la Notte Bianca. A curare il mosaico di festival (Suq, Poesia,
Genova Film Festival), eventi, conferenze, presentazioni, concerti ("Le
vie del Barocco"), è Nando Dalla Chiesa, consulente del sindaco Marta
Vincenzi per la Promozione della città. Dal 16 al 22 luglio, a Genova sarà
ancora la "Settimana dei diritti", voluta e cucita dallo stesso Dalla
Chiesa. Ad aprirla sarà l´intervista con Beppino Englaro, cui seguirà il
dialogo con il pubblico. Durante la "Settimana dei diritti" «saranno
coinvolte molte librerie cittadine - spiega Dalla Chiesa - che diventeranno, a
staffetta, sede di incontri e di discussioni sui diritti, come piazzetta dei
Truogoli di Santa Brigida che trasformeremo nel salotto dei diritti. Le
polemiche iniziali con cui è stato accolto il "Tendone Letterario" di
piazza Matteotti, proprio da parte di alcune librerie, si sono trasformate in
una formidabile voglia di collaborazione e rilancio con il Comune». Palazzo
Rosso, invece, sarà protagonista di una serata eccezionale:
Marco Salotti, docente di
Storia del cinema all´Università di Genova, e Margherita Rubino, sua collega
alla Facoltà di Lettere e docente di "Teatro e drammaturgia dell´antichità", hanno
scovato "Suspence. A Napoleonic novel", un romanzo dello scrittore
inglese Joseph Conrad, pubblicato nel 1925. Meno noto della "Linea
d´ombra", "Lord Jim" o "Cuore di tenebra",
"Suspence" descrive il viaggio nel centro storico di Genova nel 1815
del giovane avventuriero inglese Cosmo che, proprio a Palazzo Rosso, ritrova l´affascinante
Adeles. Con la consulenza dell´anglista e studioso di Conrad, Giuseppe Sertoli,
l´opera si schiuderà nel cortile del palazzo, nella serata dell´8 luglio. Le
pagine del romanzo saranno lette dall´attore Sebastiano Lo Monaco, con un
itinerario che porterà il pubblico a scoprire particolari del palazzo con la
eccezionale guida di Conrad, che visitò Genova in diverse occasioni, tappe dei
suoi viaggi per mare. E la notte del 14 luglio, Stefano Bartezzaghi dirigerà
"Giocando con Giocasta" (in dialogo con Margherita Rubino e Monica
Centanni) a Palazzo Rosso: una lezione "en plein air" di enigmistica,
con approfondimenti gustosi e aggiornati sul lessico berlusconiano. L´estate di
Genova comincia con una notte insonne: sabato 6 giugno, la "notte blue
(jeans)" con sfilata e concerto in piazza De Ferrari. E proseguirà con il
grande appuntamento con la "haute couture" del 10 giugno, a Stazione
Marittima, un parterre di star internazionali per la grande sfilata del sarto
delle dive, il genovese Andrea Odicini.
( da "Corriere delle Alpi"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Brunico. Domani sera
alla Pacher verrà presentata una pubblicazione «Progetto migratorio»: i
racconti BRUNICO. «Il progetto migratorio: gli stranieri raccontano» è il
titolo di un interessante pubblicazione che verrà presentata domani alle 20
nella sala Gilm della Casa Michael Pacher, dall' autore, il prof. Fernando
Biague. Docente presso la Facoltà di Scienza della
Formazione della Libera Università di Bolzano a Bressanone, Biague è giunto in
Italia come studente oltre 20 anni fa ed ha conseguito prima la laurea e quindi
il dottorato di ricerca in psicologia all'Università di Padova. Si è
quindi occupato e continua ad occuparsi a livello di ricerca e formazione di
devianza e tossicodipendenza fra gli immigrati e di convivenza interculturale.
è stato fra i fondatori, e quindi presidente, del Centro di Ricerca e
Formazione sull'Intercultura a Bressanone. Il volume analizza tra l'altro,
sulla scorta di cinque storie esemplari, le motivazioni che spingono i migranti
a raggiungere l' Occidente e solleva anche interessanti interrogativi sul
futuro. La serata è organizzata dal Circolo Territoriale del Pd di Brunico
quale contributo sia alla discussione sul modello di sviluppo per la
integrazione di migranti in Val Pusteria, elaborato recentemente dal
Comprensorio in collaborazione con il Kvw e la Caritas, che per la sua
attualità in relazione alla politica dei "respingimenti" del governo.
La serata è aperta a tutti; sarà possibile anche acquistare il libro. (m.p.)
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VII - Firenze
Ateneo al voto, l´incognita Medicina Oggi e domani urne aperte per scegliere il
nuovo rettore Se nessuno avrà la maggioranza assoluta si andrà ad un secondo
turno il 10 e l´11 LAURA MONTANARI L´università oggi e
domani vota. Primo round per scegliere uno fra i cinque candidati in corsa per
il dopo Marinelli. Molte le incertezze della vigilia dal momento che sono le
prime elezioni da quasi vent´anni con un così alto numero di pretendenti.
Cinque i candidati che si presentano al primo round: il costituzionalista Paolo
Caretti (Giurisprudenza), l´attuale prorettore alla ricerca Guido Chelazzi
(Scienze), il presidente della Fondazione per la ricerca Alberto Del Bimbo
(Ingegneria), l´attuale prorettore alla didattica Sandro Rogari (Scienze politiche)
e il preside di Ingegneria Alberto Tesi. La votazione sarà valida se alle urne
andranno il 50%+1 degli aventi diritto e verrà eletto il rettore se uno dei
cinque prenderà la maggioranza assoluta delle preferenze. Le previsioni della
vigilia dicono che servirà probabilmente un secondo turno (già fissato per il
10 e l´11 giugno con le stesse regole) e poi forse il ballottaggio (22 e 23
giugno). Votano le tre fasce dei docenti (ordinari,
ricercatori e associati), i docenti in ruolo e fuori ruolo, gli studenti eletti
nei vari consigli di facoltà e negli organi centrali. In tutto 2.343 elettori.
Vota anche il personale tecnico amministrativo, votano gli esperti linguistici
e i dirigenti in servizio, ma il peso di queste schede (1.754) conterà
nella misura del 10%. Quattro i seggi: resteranno aperti oggi dalle ore 7,30
alle 19,30 e domani dalle 7,30 alle 14,30. A un paio d´ore dalla chiusura delle
urne il sistema elettronico fornito dal consorzio interuniversitario Cineca
rivelerà i risultati. Molte le incertezze e le divisioni della vigilia, molte
le incognite. Su tutte una: come voterà la potentissima Medicina che da sola
vale 450 voti (su un totale di 2.187 delle facoltà)? E Scienze Matematiche,
Fisiche e Naturali con i suoi 331? E Lettere con i suoi 296 e con quel
documento approvato in consiglio in cui si lamenta di essere stata trascurata
nell´attuale amministrazione? E come si esprimeranno via via tutte le altre:
Architettura 207, Ingegneria 203, Agraria 163, Economia 152, Giurisprudenza
101, Scienze politiche 96, Farmacia 80, Scienze della Formazione 55, Psicologia
53. Il voto studentesco peserà nelle urne per complessivi 128 unità, quello del
personale non docente per 178. Nessuno dei candidati
in lizza ha esperienza di precedenti campagne elettorali, ma nessuno si è
sottratto a una fitta serie di confronti pubblici e di dibattiti nelle facoltà.
I temi «caldi» sono: come uscire dalla crisi, come rientrare nei parametri
ministeriali, come sviluppare le ricerche e soprattutto come regolare i
rapporti con la Regione per sterzare verso una ricrescita dell´ateneo. Altri
argomenti di dibattito riguardano la collocazione dei precari «storici» e sul
fronte opposto quello dei pensionamenti.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
PUBBLICITA pag. 25
MPS CAPITAL SERVICES, tramite la propria struttura specializzata di project
financing, oltre... MPS CAPITAL SERVICES, tramite la propria struttura
specializzata di project financing, oltre che progetti di produzione di energia
da fonti rinnovabili, finanzia anche operazioni di
partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche, secondo
lo schema della finanza di progetto ovvero del general contractor. Tra le
operazioni di finanza di progetto, dove la banca è protagonista come financial
advisor e come arranger, spiccano le infrastrutture nella bretella Prato-Signa,
l'autostrada Pontina, il collegamento autostradale Cremona-Mantova e la
tranvia di Firenze. Tra le infrastrutture sanitarie, gli ospedali di Settimo
Torinese, Asolo-Montebelluna, Empoli e il Niguarda a Milano (il più grosso
intervento attualmente in corso nel territorio nazionale in ambito
ospedaliero). Tra le infrastrutture-rete, il servizio idrico integrato di
Arezzo (premiato come European Deal of the Year nel 2004 dalla rivista Project
Finance Magazine), di Lucca, Livorno, Siena, Enna, Belluno e Viterbo. Tra le
operazioni di general contractor, da ricordare il progetto relativo alla
Pedemontana Lombarda. Con il finanziamento delle infrastrutture la banca mira
non solo a coadiuvare i soggetti privati e pubblici nel raggiungimento dei loro
obiettivi, ma anche a essere parte attiva nel processo di creazione di
ricchezza nei territori interessati dalle opere pubbliche nel rispetto delle
norme che regolano la sostenibilità ambientale degli interventi.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
ECONOMIA E FINANZA
pag. 22 Simest, seicento progetti in America Latina INVESTIMENTI L'AD MASSIMO
D'AIUTO: «ATTIVATE OPERE PER NOVE MILIARDI» ROMA LE IMPRESE tricolori guardano
con sempre maggiore interesse all'America Latina. La prova viene dalla crescita
degli investimenti nell'area. Ad affiancare i progetti delle imprese italiane
c'è quasi sempre la Simest. La finanziaria pubblico-privata consapevole della rilevanza
strategica dell'area ha esteso l'operatività del Fondo pubblico di Venture
Capital a tutti i paesi del continente, dal Messico all'Argentina, studiando
modalità ancora più interessante per le imprese italiane. «Simest è
presente in America Latina a fianco di numerose aziende italiane ha spiegato il
presidente Giancarlo Lanna in tutti i settori di punta, l'elettromeccanico, il
meccanico, il legno, l'arredamento, l'agroalimentare, la gomma-plastica».
«Nell'area abbiamo realizzato oltre 600 progetti per un totale di circa 9
miliardi di euro tra investimenti e finanziamenti ricorda Massimo D'Aiuto (nella
foto), ad di Simest . Ora molto promettenti sono il settore delle
infrastrutture e quello delle energie rinnovabili». Nei giorni scorsi, ad
esempio, il gruppo Astaldi ha finalizzato insieme a Simest un accordo per lo
sviluppo nella Pacific Hydro Chacayes S.A., concessionaria in project finance
per la costruzione e la gestione della centrale idroelettrica da 110 megawatt
di Chacayes, in Cile. L'investimento complessivo è pari a circa 450 milioni di
dollari. Nuccio Natoli
( da "Repubblica, La"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina IV - Bari
Accertata sui pc dei candidati la presenza dei file con le tracce "Prove
truccate a Odontoiatria" la perizia depositata in procura GABRIELLA DE
MATTEIS la consulenza informatica è stata depositata. E per l´ipotesi
investigativa, sostenuta dalla procura e dalla guardia di finanza, è arrivata
una conferma importante: i candidati al dottorato di ricerca in
"Biotecnologie applicate alle scienze odontostomatologiche"
conoscevano in anticipo i quesiti della prima prova, quella scritta. Il
tecnico, nominato dal sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli, ha
infatti rintracciato sui computer dei candidati i file con le tracce della
selezione. E ha accertato che sono stati salvati nelle ore precedenti alla
prova scritta. Un elemento che quindi costituisce un ulteriore riscontro alla
tesi, sostenuta dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di
finanza: il concorso, bandito dall´università nel
novembre del 2008, sarebbe stato truccato. Con la consulenza dell´esperto
informatico, indicato dal pm, quindi si complica la posizione degli undici
indagati, ma soprattutto di coloro che hanno superato la prova scritta, grazie,
sostiene la procura, alle tracce ricevute prima della selezione. Sotto
inchiesta, per i reati di reati di corruzione, truffa e falso, ci sono l´allora
preside del corso di laurea Gianfranco Favia, Giuseppe Giudice e Paolo Carlino
(tutti e tre componenti della commissione), Felice Roberto Grassi (coordinatore
del dottorato di ricerca), Valentina Pepe, Domenica Tullo, Stefania Cantore,
Saverio Capodiferro e Giovanni Pilolli (tutti vincitori della selezione),
Apollonia Desiate, docente della
clinica e Andrea Vallini, tecnico del reparto. A denunciare il caso, con un
esposto dettagliato, era stato Francesco Inchingolo (il docente sospeso dopo un servizio di
"Striscia la notizia" sui turni in cui sarebbero stati impiegati gli
studenti), il professore aveva annunciato nella denuncia il nome dei candidati
che avrebbero vinto la selezione per il dottorato. Ora con il deposito
della consulenza informatica, l´inchiesta si avvia ad una conclusione.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
LETTERE E AGENDA
pag. 15 MI VERREBBE quasi da risponderle, sul filo della Sua garbata ironia,
che sì,... MI VERREBBE quasi da risponderle, sul filo della Sua garbata ironia,
che sì, un criterio per verificare di volta in volta se un rettore meriti il
titolo di magnifico' potrebbe essere l'aspetto esteriore. La bellezza. Non
viviamo nell'epoca dell'immagine? Non ci sentiamo ripetere, mentre l'economia
ci crolla addosso in mezzo all'attenzione generale, che ciò che conta è
l'apparire, lesserci', la visibilità, il look? Bene allora. Si votino i
rettori, dal momento che il requisito che la qualifica è la magnificenza, in
base al loro charme o, addirittura, alla loro bellezza. Chissà: anche sotto il
fard o l'abbronzatura da lampada possono celarsi studiosi di grande vaglia. Lo
scherzo, natruralmente, finisce qui. Una visita al Museo Europeo degli Studenti
(Meus), aperto da pco a Palazzo Poggi sotto la direzione dello storico Gian
Paolo Brizzi, è indispensabile per capire qualche cosa delle cariche e dei
titoli accademici. All'ingresso, infatti, sono elencati i nomi dei 540 rettori
degli studenti', cioè degli alunni che governarono lo Studium bolognese
essenzialmente un'università nata
dai giovani vogliosi di sapere; è una caratteristica unica nella storia fino a
quando questa funzione non passò agli ecclesiastici pontifici e quindi ai
docenti. In Italia, Spagna e Germania il titolo di magnifico' vale per tutte le
università, mentre in
Svezia e Belgio viene assegnato solo ai rettori di quelle più antiche.
Infinatamente più sobrio, al solito, il mondo britannico e americano. Nei Paesi
anglosassoni il rettore si chiama quasi sempre cancelliere'; negli Stati Uniti
predomina l'equivalente del nostro presidente' (e qui gioca la differenza con
l'Italia: là il fiorire delle università private, qui
no). Io non sarei così felice se l'attributo magnifico' sparisse (già oggi,
nella quotidianità, basta dire signor rettore'). Perché nel suo essere così
scopertamente iperbolico, così irrealistico' (che magnifico sarai mai se non
sei almeno Solimano o Lorenzo de' Medici?) serve a tenere alto lo stendardo del
sapere, ad ammonirci che se non lo facciamo splendere è la fine. A illuminare
una tradizione che, a Bologna, è vitale, anche per l'economia. Se poi Lei vuol
lanciare una campagna per l'abolizione di onorevole' (si ricorda quando
Bertinotti, presidente della Camera, lo sostituì con il semplice deputato'?)
firmo con Lei. cesare.sughi@ilcarlino.net
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
BONDENO E ALTO
FERRARESE pag. 12 I nostri piani sul «Borselli» I cinque candidati rispondono
all'allarme lanciato dalla Cgil CLAUDIA FORTINI Sanità ed ospedale. Nessuno si
tira indietro. Cinque candidati per rispondere alle dichiarazioni della Cgil
che ieri ha detto: «Da molto tempo non c'è chiarezza sulle sorti dell'ospedale
di Bondeno. Anzi, c'è la netta sensazione che i cittadini-utenti-lavoratori
siano stati tenuti all'oscuro relativamente alle vere strategie previste in
merito al nosocomio bondenese». La segreteria provinciale della Cgl ha poi
invitato ad indicare le linee per il futuro. «Mi fa specie - ribatte Alan
Fabbri, candidato di Lega Nord e Pdl che, a soli quattro giorni dal voto,
saltino fuori proprio quelli della Cgil che, contrariamente a quanto ha fatto
il Comune, hanno sempre votato a favore dei piani di bilancio della Ausl per il
ridimensionamenti dell'ospedale di Bondeno. Dovrebbero farsi invece un lavaggio
di coscienza. Cercano solo visibilità. Paghiamo la cattiva gestione sanitaria
di Regione e Ausl. Come sindaco conclude - manterrò personalmente la delega
alla sanità. Voglio metterci la faccia in prima persona. Dobbiamo cercare di
garantire i servizi base ai cittadini, che pagano le tasse, non dobbiamo
permettere che a nessuno venga a mancare il diritto alla salute». Per Patrizia
Micai, candidata del Pd «Le strategie della mia amministrazione per il Borselli
sono semplici ed opposte all'inedia della giunta Verri-Fabbri-Aleotti-Vincenzi
dice . Autoambulanza con medico a bordo; potenziamento delle strutture
esistenti come centro satellite del polo di Cona per terapie riabilitative:
questa proposta dice è già al vaglio dei vertici Ausl». Non è tutto. La Micai
annuncia: «L'istituzione dell'infermiere di quartiere, ovvero le "ronde
della salute" che visiteranno a domicilio i più bisognosi. La promozione
di un reparto di ostetricia domiciliare. L'istituzione di un comitato di
salvaguardia dell'ospedale: questo comitato si occuperà per prima cosa di una pubblica sottoscrizione per un dispositivo di prima
assistenza agli infartuati rimosso sette anni fa». Maria Cristina Aleotti,
candidata della Lista civica «Io voto per Bondeno» non ci sta alle
considerazioni di chi, dalla Cgl, parla di poca chiarezza dei candidati: «Credo
di essere stata l'unica chiara dicendo che ero molto preoccupata per quello che
aveva detto Fosco Foglietta spiega quando annunciava che il punto di primo
intervento sarebbe stato soppresso con un trasferimento del medico. Non deve e
non può essere soppresso. Ho chiesto agli altri candidati di unirci in un
comitato civico per evitare strumentalizzazioni. Nessuno di loro ha accettato.
Bisogna resistere alla politica dell'azienda sanitaria. Bondeno è già stato
troppo penalizzata da scelte politiche sbagliate. Comunque vadano le elezioni
il comitato si farà. Un comitato civico forte". Per Marco Vincenzi, della
lista Unione di centro: «Il dopo Cona avrà bisogno ancora dei piccoli ospedali
come Bondeno. Nella politica sanitaria delle prossime amministrazioni, dovrà rivalutare Bondeno o attraverso una struttura pubblica con tutte le garanzie
necessarie spiega Vincenzi o, se non sarà possibile, Regione, Provincia e
Comune, dovranno trasformare la vecchia struttura ospedaliera in un moderno
servizi pubblico privato convenzionato come la casa di cura di Santa Maria
Maddalena». Marco Liberti è il candidato di La destra': "Non sono
ancora entrato nella stanza dei bottoni dice non so di quali strategie si parli,
se la Cgl ne ha una, allora che venga a parlare con noi. L'impegno è lavorare
per quello che serve ai cittadini. Il Borselli deve essere più fruibile. Faremo
in modo che il nostro ospedale non venga smobilitato ma continui a funzionare e
a migliorare». Image: 20090603/foto/3419.jpg
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-06-03 - pag: 3 autore: Atenei attivi nella selezione A Udine il
48% di brevetti commercializzati Ottanta docenti impegnati
per ogni domanda di brevetto. Accade nelle università del Veneto, dove i fondi destinati alla ricerca nel 2007 hanno
sfiorato i 17,4 milioni di euro: 27 le domande di brevetto, ognuna della quali
ha assorbito 0,6 milioni di euro, 2 i brevetti concessi e 80 quelli in
portafoglio. Sono le cifre del Rapporto Netval 2008 (network per la
valorizzazione della ricerca universitaria). Numeri che in Friuli- Venezia, nei
tre atenei presi in esame, evidenziano un totale di 113 docenti di materie
scientifico tecnologiche impegnati per ogni domanda di brevetto. Nella stessa
regione, i fondi destinati alla ricerca ammontano a 88,8 milioni, con 9 domande
nel 2007, 8 brevetti concessi e 125 in portafoglio. «Elaborando i dati in
funzione delle regioni di appartenenza delle università
– dichiara Andrea Piccaluga, docente di Economia e
gestione delle imprese della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, coautore del
rapporto Netval – emerge che, in termini assoluti, il maggior numero di
brevetti viene presentato dalla Lombardia che mostra le migliori performance.
Quindi, dopo Toscana e Lazio, risulta buona anche la brevettazione di
Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna, soprattutto se si considera il totale
in portafoglio». Tuttavia, i numeri vanno presi con cautela. «L'alto numero di
professori per ogni ricerca – afferma ancora Piccaluga – indica che la
produttività dei docenti non è molto alta; un dato di fatto che può essere
spiegato, ad esempio, con un'intensa attività di selezione delle domande: in
effetti, sia gli atenei del Fvg che quelli veneti hanno uffici ormai
consolidati per il trasferimento tecnologico ». Un altro elemento da
considerare, aggiunge, è la tipologia dei settori di ricerca: in alcuni casi,
come l'astrofisica, è più labile il legame con il mercato, con meno possibilità
di commercializzazione. A livello nazionale sono circa300 gli operatori che
lavorano negli uffici di trasferimento tecnologico delle università.
«Spesso di tratta di giovani, con background diversi, assunti a tempo
determinato, ma per garantire continuità a quest' attività è fondamentale
stabilizzare queste figure» . I dati, secondo Manuela Croatto, responsabile
dell'Ufficio ricerca dell'Università di Udine «evidenziano la maturità
organizzativa di una realtà come la nostra, condivisa anche da altre situazioni
in Veneto. In passato anche noi brevettavamo tutto, mentre oggi svolgiamo
un'attenta selezione delle domande: il risultato è un alto tasso di
trasferimento tecnologico, con il 48% di brevetti commercializzati. è anche
prevista la responsabilizzazione degli inventori con il concorso alle spese».
Anche a Padova, la valorizzazione arriva «al 40-50% dei brevetti depositati »,
spiega Andrea Berti, responsabile dell'area di trasferimento tecnologico. «In
alcuni casi, il docente autore dell'invenzione fa
partire lo spin-off, al quale l'ateneo cede la licenza. Nel caso di aziende
esterne, il docente partecipa alla
commercializzazione». Si.Spe. © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Ovest sezione:
NORD OVEST data: 2009-06-03 - pag: 3 autore: Spin-off record al Politecnico
Primo tra gli atenei italiani con 47 nuove Pmi TORINO Marco Ferrando A correre
per gli intangibles adesso ci sono anche le università.
Che pure in Italia, seppure con un po' di ritardo rispetto ai principali atenei
stranieri, hanno iniziato a va-lorizzare e tutelare brevetti, invenzioni e
marchi. Il processo è iniziato con gli anni Duemila e il Piemonte, per lo meno
dal punto di vista quan-titativo, denuncia un certo ritardo rispetto alle altre
regioni: nella speciale classifica 2009 del Netval, il Network per la
valorizzazione della ricerca universitaria, i tre principali atenei regionali
al 31 dicembre 2007 risultavano titolari di un portafoglio di appena 88
brevetti, contro i 613, per esempio, della Lombardia (prima in graduatoria), i
287 del Lazio, i 229 della Toscana, i 142 dell'Emilia Romagna o i 125 del
Friuli. «Più della quantità conta il peso», mette in guardia Marco Cantamessa, docente di tecnologie e sistemi di lavorazione al
Politecnico e presidente dell'incubatore I3P: «Non tutti i brevetti hanno lo
stesso valore, o nascondono percorsi di ricerca di pari rilevanza. Senza
contare che siamo solo agli inizi: è da 6-7 anni che le Università hanno
iniziato a investire significativamente nella proprietà intellettuale; sono
numeri che appartengono ancora a una fase transitoria, e per questo ancora poco
significativa ». Ma il gap c'è. In totale Politecnico, Università di Torino e
del Piemonte orientale nel 2007 hanno depositato 37 domande di brevetto, contro
le 120 dei principali otto atenei lombardi, le 59 della Toscana, le 42 del
Lazio. Sempre nel corso dell'anno, i brevetti concessi sono stati 5, un decimo
di quelli ottenuti dalla Lombardia (51) e un quarto di quelli
dell'Emilia-Romagna( 19). Il Piemonte se la cava un po' meglio sul fronte delle
risorse, visto che sempre il Netval ha censito nei tre atenei subalpini 131,1
milioni di fondi per la ricerca, meno della Lombardia (che può contare su 140,1
milioni) ma più del Lazio (115,2) e di tutte le altre principali regioni
italiane. Sono 2.108, invece, i docenti in organico nelle
materie scientifico tecnologiche. Incrociando i brevetti con tutto ciò che sta
a monte, emergono altri dati interessanti: in Piemonte risultano in attività 57
docenti per ogni domanda di brevetto depositata in un anno e 24 per ogni
brevetto in portafoglio, mentre sul versante dei fondi ecco che il rapporto è
di tre milioni e mezzo per ogni domanda e di un milione e mezzo per ogni
titolarità. Una buona notizia, peraltro non secondaria, arriva invece dal
fronte degli spin-off, le aziende nate dalla valorizzazione della ricerca
condotta in ambito accademico. In questa classifica il Piemonte sale sul
gradino più alto grazie al Politecnico, che con 49 spin-off si afferma come l'università più fertile in Italia. Il merito è essenzialmente
dell'Incubatore I3P, che dal 1999 a oggi ha visto nascere 105 start-up, tra le
quali circa la metà erano appunto spin off universitari. «Con l'incubatore –
ricorda sempre Cantamessa – siamo stati tra i primi a partire con una politica
a sostegno della creazione d'impresa.Un insieme diiniziative che di fatto hanno
creato un humus favorevole». La questione di fondo, spiega Cantamessa, è quella
di «creare nei ricercatori una cultura dell'imprenditorialità che vada al di là
della semplice consulenza scientifica o professionale; in pratica, soprattutto
per i più giovani, è importante provare a costruire un'impresa non solo sulla
capacità di trasferire conoscenze, ma anche sui prodotti che possono essere
svilupatti grazie a queste stesse conoscenze». Intanto proprio di queste
settimane è il varo, da parte della Regione, di una misura ad hoc per sostenere
gli spin off nati in ambito accademico: il budget è di 3 milioni (a valere sul
Fse) di qui al 2010; soggetto gestore della misura sarà Finpiemonte Spa.
marco.ferrando@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA 105 Le start-up. è il
numero delle Pmi incubate da I3p dalla fondazione a oggi 6,9% La fetta. è la
quota di spin-off universitari che fa capo al Politecnico di Torino
( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Sud sezione: IN
PRIMO PIANO data: 2009-06-03 - pag: 3 autore: «Viviamo un
ulteriore rallentamento dovuto ai ritardi nella spesa di fondi Ue» Luigi
Iavarone PRESIDENTE DI TECHNAPOLI -32,4% Dalla Puglia. La flessione più
accentuata al Sud di progetti di invenzioni sottoposti all'esame dell'Uib Gli
indicatori. In Puglia nelle università una domanda ogni 208 docenti, il dato peggiore in Italia
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est sezione:
EST data: 2009-06-03 - pag: 5 autore: Ruben Palazzetti. L'ad dell'azienda
leader nel riscaldamento domestico punta sulle sinergie tra Pmi per ridurre i
costi e superare la congiuntura «Gioco di squadra per la ripresa» di Mauro
Pizzin «I l momento decisivo per capire la portata della crisi economica sarà
il prossimo ottobre. Solo allora il quadro sarà più nitido. E io ho molto
timore per la domanda interna ». Per Ruben Pa-lazzetti, 59 anni, amministratore
delegato dell'omonima azienda di Porcia (Pn) ai vertici nazionali ed europei
nel settore caminetti, stufe e caldaie a pellet, questo primo scorcio di 2009
non autorizza previsioni, «anche se – precisa – l'azienda è partita bene grazie
al lancio di nuovi prodotti e sulla spinta dell'internazionalizzazione». Signor
Palazzetti, il suo Pordenonese, dati di Confindustria alla mano, è quello che a
livello regionale sembra più risentire della congiuntura. Perchè? Per più circostanze
collegate alla vocazione economica del territorio. Scontiamo, in particolare,
le difficoltà del mobile, qui fortissimo, dovute al crollo dei mercati
dell'Est, così come quelle dell'idromassaggio e della subfornitura, legata
all'automotive. Poi, certo, pesa anche la situazione di un'azienda-faro come
Electrolux. Sono forti anche i timori per l'occupazione. Dopo la Cig
c'èilrischio che molte persone restino a casa? Bisognerà capire se e quando
saremo in grado di riassorbire la sberla subìta nel manifatturiero. Temo di sì,
comunque. In prospettiva bisognerebbe cercare altre strade per riassorbire gli
esuberi, potenziando magari la vocazione turistica del territorio con
un'offerta integrata culturale, paesaggistica ed enogastronomica. In momenti
come questi lei ritiene che l'individualismo delle nostre Pmi possa frenarne la
ripresa? è possibile,perchè l'invidualismo spesso frutta poco e la crisi si
batte con il gioco di squadra. Almeno a livello di fiere e per abbattere i
costi soprattutto le aziende più piccole dovrebbero consorziarsi. Operazione
non facile. Confermo e le porto un esempio legato al mio ramo d'attività. In
Austria 12 produttori di caldaie a pellet si sono consorziati per acquistare
dei boschi allo scopo di gestire meglio rialzi e ribassi del combustibile. Una
proposta che ho formulato anch'io ad alcuni colleghi lo scorso anno e che
finora non ha portato a più di qualche colloquio. Ha toccato il tema dei costi
energetici, da noi molto elevati. Viviamo però in un Paese che ha detto no al nucleare,
in cui si litiga sui rigassificatori e si avanzano dubbi anche su alcune fonti
alternative. è un problema di cultura? Senz'altro. Basti pensare che in Italia
le stesse centrali a biomasse con emissioni controllate vengono contestate e
che una quarantina di esse sono state chiuse. Bisognerebbe che lo Stato facesse
sentire il suo peso, supportando con una migliore informazione certi tipi di
rinnovabili. Anche per il pellet la dipendenza dall'estero è notevole? Sì. Il
combustibile arriva soprattutto dall'Austria e dall'Est Europa. La beffa è che
in Italia le aree boschive stanno aumentando, ma si lasciano marcire.
Servirebbero delle centrali di produzione, da realizzare
magari con interventi misti pubblico-privati per consentire la gestione di
numerosi terreni incolti. Veniamo alla sua azienda. Lei ha definito «dinamico»
questo difficile 2009: cosa significa? Significa che siamo partiti già con i
correttivi giusti. Ad aiutarci, paradossalmente, è stato il fatto che il nostro
settore era entrato in crisi già nel 2007 per il rincaro del pellet, con
forti contrazioni su mercati strategici come quello tedesco (-45%) e italiano
(-25%). Come avete corretto la rotta? Anticipando l'uscita di prodotti più
performanti ed ecologici a un prezzo più basso, preso atto che il potere
d'acquisto del consumatore è sceso del 20-25% negli ultimi anni. E aggredendo,
poi, nuovi mercati con prodotti che tenessero conto delle diverse legislazioni
regionali. Lei guida un gruppo con oltre 400 dipendenti nelle quattro unità
produttive di Porcia e in quella di Zoppola: da fuori che cosa arriva? Posso
dire con orgoglio che tranne qualche piccola componente in ghisa tutto viene
assemblato nel Pordenonese, dove sosteniamo anche un indotto. Gli stessi
software vengono realizzati da noi e poi commissionati in Italia, Svizzera e
Germania. Siamo del resto molto attenti sul fronte della ricerca e sviluppo,
per cui spendiamo il 4- 5% del nostro fatturato. Sul piano economico non avere
delocalizzato ha pesato? Fino a un certo punto. Perchè lavorare qui ci consente
diverse velocità di risposta e progettazione. Certo, il confronto con Paesi che
garantiscono costi energetici e oneri fiscali diversi rischia di diventare
sempre più difficile. L'export incide per il 40% sui vostri ricavi, ora a quota
80 milioni. è sufficiente? No. Dalle esportazioni intendiamo ottenere il 60%
dei ricavi. Per questo scommettiamo sulla maturazione del mercato statunitense,
viste anche le politiche di Obama e la spinta al risparmio energetico. Per ora
conta essere lì, visto che l'economia ripartirà da dove si è bloccata.
Palazzetti si occupa anche dei settori giardino e barbecue, oltrechè di
rivestimenti in marmo. Quale ramo d'attività ritiene possa crescere
maggiormente? In proporzione, quello del barbecue e tempo libero, sostenuto da
una crisi che porta da tempo le famiglie a ridurre le uscite nei fine
settimana. Questo sarebbe anche un ottimo momento per lo shopping. Vero. Ma noi
abbiamo già rilevato una realtà come Royal un paio d'anni fa per produrre stufe
di fascia più bassa, su cui stiamo ancora lavorando per fare più numeri e
organizzare una distribuzione diversa. C'è qualche nuovo ramo d'attività a cui
state pensando? Guardiamo ai sistemi di riscaldamenti integrati con pannelli
solari, fotovoltaico, ecc. Un business da realizzare in sinergia con altri
produttori. m.pizzin@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA Strategie
anti-crisi L'individualismo frutta poco, le fiere e gli acquisti comuni sono
aree in cui è utile consorziarsi L'imprenditore Ruben Palazzetti Figlio del
fondatore Lelio Palazzetti, dal 2007 è l'ad del Gruppo attivo a Porcia e
Zoppola (Pn) a partire dal 1954 e poi cresciuto fino a raggiungere i vertici
italiani della produzione di caminetti, stufe e caldaie. Dal 2005 al 2008
l'azienda ha visto aumentare il proprio fatturato da 60 a 80 milioni La
strategia L'impresa punta sui mercati esteri grazie alla produzione di articoli
su misura I limiti La diffusione del riscaldamento con il pellet in Italia è
condizionata anche dalla necessità di approvvigionarsi all'estero La Borsa Il
Gruppo non ha finora preso in considerazione l'ipotesi di farsi quotare o di
aprirsi ai fondi
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est
sezione: EST data: 2009-06-03 - pag: 5 autore: Il nodo del combustibile Il
pellet per i nostri impianti proviene in gran parte dall'estero. La beffa è che
in Italia le aree boschive stanno crescendo ma vengono lasciate marcire.
Servirebbero delle centrali di produzione pubblico-private TIPS
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Ovest sezione:
NORD OVEST data: 2009-06-03 - pag: 9 autore: INTERVISTA
Giuseppe Berta Università Bocconi «Benefici dal cambiamento» «Non credo che sia
andata persa una vocazione del territorio. Tutt'altro,la trasformazione si
tradurrà in un vantaggio competitivo nel tempo». Giuseppe Berta,storico
dell'industria e docente di
Storia dell'economia e della società italiana all'Università Bocconi di Milano,
non ritiene che la fine del sogno di fare del Canavese la Silicon valley
italiana sia stata una sconfitta. Che tipo di trasformazione ha interessato il
territorio? Mi sembra che quella del Canavese sia stata una trasformazione che
ha avuto origine in un processo abbastanza specificamente italiano. Nel senso
che il declino e la scomparsa della grande impresa ha dato origine non a una
semplice sottrazione, ma piuttosto a una disseminazione, a una dispersione di
risorse, di capacità, di skill professionali su tutto il territorio. Le
conseguenze? Sono processi che a mio avviso non si sono mai ridotti meramente a
una perdita, a una pura e totale sottrazione. Al contrario hanno dato luogo a
metamorfosi, a cambiamenti di forma dell'attività economica. E non devono
essere giudicati come un fatto negativo. Per fare un paragone: non è che prima
c'erano le Torri Gemelle e ora c'è Ground Zero. Forse parlare di Silicon valley
italiana era un po' enfatico, ma gli Anni'80 erano tempi molto positivi.
Ritengo però che ci siano stati processi di disseminazione che devono essere
accolti molto positivamente. Oggi il tessuto economico è diversificato: oltre
all'elettronica e informatica, si parla di stampaggio, di meccanica fine... è
la conferma di quanto dicevo. Anche i mestieri che sembravano essere stati
relegati nell'ombra dalla rivoluzione informatica risorgono. Nel Canavese ne
troviamo parecchi: sono parti del ciclo produttivo che sopravvivono
aggregandosi a filiere più ampie. La scomparsa della grande impresa ha fatto
venir meno la completezza del ciclo produttivo. Però ha dato la possibilità ai
produttori superstiti di riposizionarsi e di riqualificarsi connettendosi ad
altre filiere più ampie. Ci sono poi esperienze positive come il Bioindustry
Park, che possono essere replicate in altre zone del Piemonte. Ora c'è una
maggioranza di Pmi: che cosa significa in prospettiva? Il futuro del nostro assetto
industriale vede il suo baricentro nella media impresa. I processi di
trasformazione di cui si discute in questi giorni stanno proiettando
ulteriormente una parte cospicua della grande impresa fuori dall'Italia. Dentro
i nostri confini, la trama industriale resta affidata al forte tessuto
connettivo delle medie imprese del NordOvest. Oltre alla diversificazione, per
il Canavese penso alla poli-settorialità, come è avvenuto nel Cuneese. Senza la
grande impresa, il riequilibriosi basa su minori dimensioni e su un sistema
composito e polisettoriale. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL DOPO OLIVETTI «La
scomparsa della grande impresa ha disseminato risorse e capacità» Storico.
Giuseppe Berta insegna all'Università Bocconi
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cervelli
ANCONA GIORNO E
NOTTE pag. 15 «Il Turner Prize è la mia occasione» L'anconetano David tra i
finalisti ANCONA C'È UN ANCONETANO tra i finalisti del Turner Prize, il più
prestigioso riconoscimento in campo artistico del Regno Unito. E' il
quarantatreenne Enrico David, residente a Londra, dove ha studiato al
prestigioso Central SaintMartin's College. Una sala buia con disegni ispirati a
libri di poesia e lanterne colorate è l'opera che gli è valsa la nomination. Il
vincitore del Turner Prize 2009 verrà decretato solo alla fine dell'anno, ma
già la conquista della finale' rappresenta un motivo di grande soddisfazione
per l'artista, definito dalla critica come «uno dei più originali artisti
dell'ultimo decennio operanti in Gran Bretagna». Come hanno conosciuto il suo
lavoro i giurati del premio? «So che la nomina è il frutto della visione di
alcune opere che ho esposto in occasione di due mostre: una al Seattle Art
Museum e l'altra al Museo di arte contemporanea di Basilea. Però non è stato
ancora deciso quello che esporrò al Turner Prize». Perché ha scelto Londra, e
il Central Saint Martin's College in particolare? «A Londra sono venuto, come
tanti, per imparare l'inglese nel 1986, e ci sono rimasto circa sei mesi. Poi,
nel 1989, mi ci sono definitivamente trasferito. Uno dei primi lavori che ho
avuto era raccogliere i bicchieri in un locale e uno dei baristi mi menzionò un
corso di preparazione all'accademia che lui stesso stava per completare. Finito
quell'anno ho fatto la domanda alla Saint Martin's, e mi hanno preso, nel corso
di scultura». Possiamo parlare di ennesimo esempio di fuga di cervelli' dall'Italia? Ancona, in particolare, le stava stretta?
«Lasciare Ancona non ha avuto a che fare con i limiti della città, e per lo
meno, a suo tempo, non sento di averla vissuta come una fuga. Piuttosto a spingermi in
Inghilterra è stata la voglia di vedere altre realtà, la possibilità di fare
esperienza di un'altra cultura». Quando ha cominciato ad avvertire lo
stimolo' creativo, e quando ha deciso di voler fare dell'arte una professione?
«Non so se posso localizzare di preciso un momento in cui ho pensato al
percorso creativo come una reale possibilità di vita. E' successo tutto un po'
a rallentatore, e senza una direzione precisa, né un piano di azione. Quasi in
modo involontario. Un misto di circostanze personali, familiari, amici, persone
attorno a me che mi hanno influenzato e stimolato». Raimondo Montesi
( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Centro-Nord sezione:
IN PRIMO PIANO data: 2009-06-03 - pag: 3 autore: Rapporto Netval: regione
virtuosa per rapporto tra docenti e «invenzioni» In Toscana i ricercatori più
attivi Il sistema universitario del Centro-Nord conferma buone performance di
brevettazione e di sostegno al trasferimento tecnologico alle imprese con un
numero di domande di brevettazione (102 per 11 atenei) che nel 2007 ha
assorbito il 25,4% delle richieste delle 53 università
italiane analizzate nel rapporto di Netval,l'associazione degli uffici di
trasferimento tecnologico delle università italiane .
Se nel panorama nazionale svettano gli atenei lombardi, quelli
emiliano-romagnoli si distinguono per il numero delle domande di brevetto (33),
di cui 19 concessi, oltre ai 142 in portafoglio. Non sono da meno le università toscane ( 59 domande di brevetto, 5 concesse, 229
brevetti in portafoglio) e marchigiane (10 domande, 6 concesse, 38 brevetti in
portafoglio). «I dati – spiega Andrea Piccaluga, docente
di Economia e gestione delle imprese alla Scuola Sant'Anna di Pisa, tra i
curatori del rapporto – ci dicono che gli atenei di quest'area si sono mossi
bene sul terreno del trasferimento tecnologico alle imprese. Hanno saputo
realizzare uffici efficienti e mettersi in stretta correlazione con le
amministrazioni regionali. Non tutte le invenzioni possono essere tutelate ma
se un ateneo procede con le brevettazioni fa un passo deciso verso il
trasferimento tecnologico ». Lo studio di Netval prende in considerazione una
serie di indici, come il rapporto tra numero di docenti in materie scientifiche
e tecnologiche o l'ammontare dei fondi destinati alla ricerca e la quantità di
brevetti prodotti: rapporto che mette in luce la produttività equindi anche il
grado di virtuosità degli atenei. «In generale – prosegue Piccaluga – vale la
regola che più è basso il numero di docenti e il totale dei fondi in rapporto
al brevetto prodotto e meglio è». Indicatori in base ai quali l'Emilia-Romagna
(4 atenei hanno risposto a Netval)si colloca un po' al di sotto della media
nazionale per produttività: l'attività di brevettazione ha impegnato 109,6
milioni, ovvero 3,3 per ogni domanda di brevetto e 0,8 per ogni brevetto in
portafoglio, con il coinvolgimento di 115 docenti per brevetto (la media
italiana è di 83 accademici e 2,7 milioni per ogni domanda). Migliori, sotto
questo profilo, i risultati della Toscana che ha avuto a disposizione 76,3
milioni di euro ( il dato è riferito a tre atenei), vale a dire 2,4 milioni per
domanda di brevetto e 0,6 per ogni brevetto in portafoglio: ogni richiesta ha
impegnato 53 docenti. Nelle Marche, a fronte di 24,1 milioni di fondi per la
ricerca, le tre università considerate dal rapporto
hanno utilizzato 2,1 milioni per ogni domanda di brevetto e 0,6 milioni per
ogni brevetto in portafoglio, con il coinvolgimento, per ogni domanda, di 81
docenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: JOB 24 data: 2009-06-03 - pag: 26 autore: Tre le tappe, ma per l'avvio
dei progetti è fondamentale il via libera del Miur La fase più difficile è il
fundraising Gli spin off rappresentano una delle principali attività di
valorizzazione della ricerca universitaria. Con l'espressione spin off della
ricerca pubblica si intende un'impresa che opera
nell'hitech costituita da almeno un professore o un ricercatore o un dottorando
che abbia effettuato ricerca pluriennale su un tema specifico che in genere dà
origine all'impresa stessa. La prima tappa della nascita di una spin off è
l'ufficio di trasferimento tecnologico dell'università.
è infatti a questo ufficio che spetta la gestione dei risultati di ricerca da
un punto di vista sia legale che commerciale. I ricercatori e i professori vi
si rivolgono con un progetto di ricerca consolidato e un business plan che
vengono passati al vaglio di una commissione. Se il progetto viene approvato,
inizia l'attività di fundraising per rafforzare la dote della spin off
proveniente dai finanziamenti pubblici. Il budget totale degli uffici di
trasferimento tecnologico, secondo l'ultimo dato disponibile, relativo al 2007,
è risultato pari a 6,3 milioni di euro. Quanto alla provenienza del budget
degli Utt, per il 57,1% deriva dai fondi pubblici di ateneo che rivestono
un'incidenza via via decrescente, mentre crescono i finanziamenti pubblici che
hanno raggiunto il 28,75 e che arrivano agli Utt dal Miur. Al 1999 risale la
legge 297 secondo la quale professori o ricercatori potranno, in ogni momento
dell'anno, proporre al Miur progetti di ricerca da realizzarsi con la
collaborazione dell'università, di imprese, di
investitori di capitale di rischio. Il ministero valuta i progetti attraverso
una apposita commissione che presta particolare attenzione al piano finanziario
e di sviluppo che i ricercatori hanno presentato. Il sostegno del ministero è
previsto nella forma del contributo nella spesa sino a un massimo di un
miliardo di vecchie lire per progetto. L'aiuto nazionale nei confronti della
fase di ricerca industriale non supera il 50% dei costi ammissibili, mentre
nella fase di sviluppo precompetitivo il limite è fissato al 25 per cento. Tra
il 2001 e oggi sono stati presentati al Miur complessivamente 86 progetti per
un costo complessivo di oltre 101 milioni di euro. Sono stati ammessi al
finanziamento 31 progetti per un impegno di risorse del Far pari a 13 milioni
di euro. Sino ad oggi 45 progetti sono stati giudicati non
finanziabili, mentre sono in corso di istruttoria 6 progetti. © RIPRODUZIONE
RISERVATA I REQUISITI Necessaria la presenza di un docente che abbia effettuato attività di ricerca pluriennale nel settore
in cui opera l'impresa
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: JOB 24 data: 2009-06-03 - pag: 26 autore: Dall'università oltre 700
imprese innovative Fondi a rischio: sette spin-off su dieci
finanziati da risorse private PAGINA A CURA DI Cristina Casadei Sognare, fare e
volare. Dream fino a pochi anni fa era il sogno di un gruppo di ricercatori del
Politecnico di Torino di trasformare la ricerca in un'area molto redditizia
della geologia, quella dei giacimenti petroliferi, in un'impresa capace di
attirare capitali privati. Dal progetto alla realtà il passo non è stato
facile, ma oggi Dream è diventato uno dei 710 spin off italiani di maggiore
successo. «I ricercatori hanno creato una piattaforma informatica per
migliorare il processo di ricerca del petrolio attraverso la quale offrono
servizi per i grandi attori del settore», spiega Marco Cantamessa, professore
del Politecnico di Torino e presidente dell'Incubatore di imprese innovative
dell'ateneo che guida la classifica italiana delle spin off con 49 imprese.
Mortalità bassissima, business plan studiati con grande attenzione al mercato e
selezione: sono questi i tre criteri che vengono utilizzati dalle Università
per approvare i progetti di spin off e per garantire «una mortalità bassissima,
che nel 2007 ha riguardato appena due imprese – precisa Andrea Piccaluga,
professore della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e curatore del rapporto
Netval che monitora le spin off delle università italiane –. Il fenomeno è
molto cresciuto e i nostri atenei non hanno davvero nulla da invidiare ad altri
paesi europei o anglosassoni ». Certo il nostro modello è diverso «soprattutto
dalla declinazione americana che è ad alto rischio e ad alto rendimento ma
naturalmente anche ad alta mortalità. Spesso capita che un gruppo di
ricercatori ci provi, fallisca, ci riprovi fallisca ancora una volta ma poi si
rimetta di nuovo in carreggiata, magari con un progetto che riesce ad ottenere
grande successo. Purtroppo in Italia non è così perché il fallimento è
traumatico e questo spesso impedisce ai ricercatori di lanciarsi in imprese
rischiose. Con la conseguenza che rimangono artigiani della tecnologia pur di
avere la certezza di rimanere a galla piuttosto che rischiare». Gli spin off
della ricerca pubblica sono concentrati e consolidati
soprattutto al Centro-Nord dove si conta oltre il 50% delle imprese
identificate da Netval, mentre il Centro ne ospita circa il 26% e al Sud
risiede il 20,8%. La regione capolista è l'Emilia-Romagna che ha il maggior
numero di spin off (15,6%). Livelli di concentrazione minori, seppure elevati,
si registrano in Lombardia (12,1%), Toscana (11%), Piemonte (9%) e Sardegna
(6,2%). Quanto ai settori il 35% delle spin off è nell'Ict, un settore
caratterizzato dalla necessità di minori investimenti per l'entrata nel mercato
e che in passato rappresentava oltre la metà delle imprese spin off. Nel corso
degli anni sono cresciute le imprese delle life sciences ossia biotecnologia e
farmaceutica che oggi sono oltre il 15% delle spin off italiane. Seguono
energia e ambiente (14,6%), elettronica (11%), biomedicale (7,4%). Ogni volta
che fa la sua comparsa la parola ricerca la questione dei finanziamenti, di per
sé sempre difficile, tende a complicarsi ulteriormente perché per il profitto
bisogna guardare molto lontano. La partecipazione dell'ateneo costituisce una
costante nella compagine societaria delle imprese spin off della ricerca pubblica: nel 38,3% dei casi l'università detiene una quota
del capitale, pari in media al 12,2%. Ma ciò che è più interessante è che il
37,5% delle spin off ha un socio industriale, con una quota media pari al 41,8%
del capitale sociale. Questi ultimi due dati sono molto incoraggianti perché
«quelli messi da un partner industriale o da un fondo di venture capital sono
soldi che, portandosi dietro uno stakeholder esigente, valgono di più», osserva
Cantamessa. Le forme di finanziamento utilizzate per la costituzione di spin
off sono state investimenti privati di imprenditori nel 67,3% delle università,
seguite da fondi gestiti dall'università (38,5%), da fondi locali o regionali
(34,6%). Il ricorso a finanziamenti da venture capital è stato registrato nel
21,2% dei casi, a business angel nell'11,5%, a contributi statali nel 32,7%. In
Italia esiste una legge, la 297/99 che regola il finanziamento degli spin off
tecnologici, «ma le modalità che prevede sono complesse e le risposte lunghe –
osserva Riccardo Pietrabissa, prorettore del Politecnico di Milano –. E
comunque tutti gli spin off in poco tempo arrivano al punto da aver bisogno di
soldi veri». A questo punto «le strade che possono essere scelte sono due: o si
cerca un socio di venture capital che accetta la sfida di una crescita
importante della società o si cercano investitori privati che possono dare
contributi diversi – spiega Riccardo Pietrabissa, prorettore del Politecnico di
Milano –. Per esempio appoggiandosi a un partner industriale il gruppo di
ricercatori può trovare una spalla capace di dare alla spin off un sostegno a
creare un approccio manageriale, un business plan che aiuti nell'accesso al
mercato, facilities». Delle due scelte quella che si è rivelata migliore per la
sopravvivenza delle spin off prevede un approccio industriale e non
finanziario. In Italia la strada del capitale di rischio nel momento in cui si
avvicina all'università sembra diventare sempre più tortuosa. «Nel nostro paese
il venture capital è gestito da manager che hanno una forte competenza di
carattere economico e finanziario, ma sono deboli sul fronte scientifico per
cui faticano ad avere la percezione del business plan reale – continua
Pietrabissa –. I processi di finanziamento si rivelano quindi lenti e la loro
quantità insufficiente rispetto alla reale potenzialità ». Al contrario, in
molti altri paesi europei come Francia, Germania e Inghilterra, i venture
capital che investono nell'università «sono costituiti da manager che in genere
vengono dalla ricerca scientifica e hanno spesso un phd in qualche disciplina –
aggiunge Pietrabissa –. Per questo si trovano fondi che hanno una
specializzazione solo nella farmaceutica o solo nell'elettronica o solo nella
meccanica. Questo perché se in Italia il venture capital nasce dalla finanza
all'estero ha un approccio tematico». © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: JOB 24 data: 2009-06-03 - pag: 27 autore: Medicina/1. PharmEste dall'università di Ferrara Secondi dopo Harvard con i farmaci
anti-dolore A ll'università di Ferrara,Pier Andrea
Borea, ordinario di farmacologia, prima di entrare in aula per una lezione si
faceva sempre la stessa domanda: «Insegniamo tante cose ai nostri studenti, ma
mai come creare impresa. Eppure se potessero realizzare qui quello che
imparano, non dovrebbero andarsene all'estero». L'idea di creare un'industria
farmaceutica, coinvolgendo chimici, medici e biologi, iniziaa diventare
concreta dopo la partecipazione a un concorso internazionale della Zambon
company per l'avvio di nuovi spin off: «Ci siamo classificati secondi dopo
Harvard, con un progetto di nuovi farmaci per il trattamento del dolore
neuropatico», racconta Borea. Con i 100 mila euro di premio iniziano i primi
esperimenti sulle colture cellulari: Pier Giovanni Baraldi, docente di chimica farmaceutica, insieme agli studenti realizza i
farmaci che Borea insieme a Pier Angelo Geppetti, professore di farmacologia
clinica all'università di
Firenze, testa. Nel 2003 nasce così lo spin off accademico PharmEste. Visti i
buoni risultati arrivano altri 100mila euro di finanziamento e poi nel 2007 tre
milioni di euro da fondi internazionali attivi nel campo farmaceutico,
come Z-Cube s.r.l, Quantica Sgr, Zernike meta venture e State street global
investments sgr. «Stiamo lavorando sui recettori dei vanilloidi per disattivare
la sensazione del dolore infiammatorio come il mal di schiena- racconta Borea-
il percorso è lungo, per fare un farmaco ci vogliono circa 15 anni, ma
l'interesse delle industrie farmaceutiche è già grandissimo. Basti pensare che
nei Paesi industrializzati circa 7 milioni di persone soffrono di dolore
neuropatico e spendono 2,5 miliardi di euro all'anno per curarsi». Nel 2009 il
rilancio dell'investimento arriva a sei milioni di euro. Tra i nuovi soci
finanziari, Mph healthcare venture management, fondo con sedea Boston e
controllata dal gruppo giapponese Mitsubischi Tanabe. Oggi PharmEste che conta
una squadra di 12 persone, di cui3 chimici e 4 farmacologi, è entrato nella
fase uno di sperimentazione del farmaco: dopo il successo sugli animali,viene
testato sull'uomo.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: JOB 24 data: 2009-06-03 - pag: 27 autore: Una carriera lanciata dalla
Formula 1 Per i giovani del gruppo Art un fatturato da 5 milioni e l'eccellenza
nell'automotive PAGINA A CURA DI Antonietta Demurtas Per il gruppo Art
(Advanced research technologies) la Formula 1 è stata il primo grande amore:
quello che ha fatto incontrare il mondo della ricerca universitaria con quello
dell'impresa. Nato da una lunga partnership tra due spin-off dell'università di Perugia, Digilab 2000 e Wis, con esperienze
nel settore dell'elettronica digitale e della radio frequenza, e dall'azienda
Mb elettronica che si occupa di assemblaggio schede e cablaggi, Art impiega
oggi oltre 75 ingegneri e tecnici nella progettazione ed industrializzazione di
componenti e sistemi avanzati per settori altamente tecnologici:
dall'automotive allo spazio, dal settore ferroviario a quello della difesa,
fino all'aeroportuale. L'avventura inizia proprio a bordo di un'automobile,
quando nel 2000 la Magneti Marelli, chiede a un gruppo di ingegneri dell'università di Perugia di realizzare uno studio sulla
telemetria. Nascono così due spin off accademici: Digilab 2000 e Wis che
realizzano sistemi di acquisizione dati e di trasmissione radio per
applicazioni nel campo del motorsport, principalmente per la F1. «Dovevamo
realizzare un dispositivo che raccogliesse ed elaborasse tutte le informazioni
dei sensori distribuiti sull'auto e li trasformasse in segnali da mandare ai
box. Noi seguivamo la parte relativa al software mentre Wis quella relativa
all'hardware», racconta Saverio Cacopardi, direttore dipartimento di ingegneria
elettronica e dell'informazione dell'università di
Perugia, che con un ricercatore e 4 neo laureati, il 14 febbraio di nove anni
fa ha creato la srl Digilab 2000, «da febbraio a ottobre abbiamo lavorato in università, poi siamo diventati una vera e propria impresa
in cui l'ateneo era nostro socio». Per otto anni Digilab resta sul mercato
producendo dispositivi di elaborazione e trasmissione nel campo delle Tlc, poi
a luglio 2008 arriva la fusione in Art: «Ci serviva una svolta per rimanere sul
mercato, a partire da una struttura di marketing», spiega Cacopardi. Percorso
comune anche per lo spin off Wis, creato nel 2000 da Luca Roselli, docente di ingegneria elettronica delle
alte frequenze, insieme a un ricercatore e a due neo laureati: «Il prototipo di
telemetria che realizzammo fu un progetto che dalla ricerca pura in ambito
universitario, divenne un progetto industriale: dopo due anni i dispositivi
furono montati sulle macchine e fino al 2008 hanno equipaggiato oltre la metà
dei team di Formula 1 come quelli di Renault e Ferrari». Nel 2002, visto
il successo, Magneti Marelli dà vita ad un suo spin off industriale, Art, che
entra nel capitale sociale di Wis. «Nel 2006 Wis con soli 12 dipendenti
fatturava già 600 mila euro - racconta Roselli - il tutto senza finanziamenti
pubblici o universitari. Le commesse arrivavano tutte dal mondo industriale e
l'università contribuiva facendo ricerca di base sui
progetti». A sua volta Wis finanziava borse di studio e dottorati di ricerca,
un vero e proprio ritorno di risorse, «come un cordone ombelicale a doppio
circuito che nutre università e impresa ». Il connubio
tra i due spin off accademici e quello industriale arriva però solo nel 2008,
quando Art, che rappresentava l'anima industriale di Wis, spinta dal desiderio
di espandere il mercato oltre la Formula 1, propone una fusione tra le tre
aziende per aumentare il know how e la capacità commerciale e trasferisce tutte
le sue strutture nel centro ricerche "Il Pischiello", in Umbria.
Obiettivo raggiunto: nel 2008 il fatturato del gruppo raggiunge 5 milioni di
euro, «la crisi non ha causato nessuna flessione - sottolinea Roselli
continuiamo ad assumere e a ricevere nuove commesse ». © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-06-03 - pag: 29 autore: Corte Ue. Le
conclusioni dell'avvocato generale Non è obbligatoria la gara per i servizi da
società miste L'affidamento diretto di un servizio pubblico
a una società mista pubblico-privata costituita a questo scopo ha ottime chance di superare il
giudizio europeo. Nelle sue conclusioni depositate ieri sulla causa C-196/2008,
sollevata dal Tar Sicilia (sezione di Catania) per decidere le sorti del
servizio idrico integrato in provincia di Ragusa, l'avvocato generale
Ruiz Jarabo Colomer promuove questa modalità di affidamento diretto, fissando
però una serie di criteri che devono caratterizzare la procedura. La società
pubblico-privata che nasce per gestire il servizio
pubblico oggetto di affidamento, prima di tutto, deve mantenere l'oggetto
sociale esclusivo per tutta la durata della sua esistenza, senza quindi la
possibilità di "invadere" altri mercati nemmeno in un secondo tempo.
Sempre per garantire i principi comunitari della concorrenza, l'ente pubblico
deve scegliere il socio privato mediante una gara a evidenza pubblica
(e questo è un obbligo che ritorna puntuale nelle sentenze della Corte di
giustizia dedicate al tema), che deve rispettare i principi di trasparenza,
libera concorrenza e parità di trattamento imposti dal diritto comunitario. Su
questo terreno, sottolinea il documento dell'avvocato generale, è essenziale
distinguere gli obblighi delle concessioni da quelli relativi agli appalti. Nel
primo caso, infatti, le regole da applicare sono quelle previste dal Trattato,
mentre nel secondo entrano in campo le previsioni delle direttive 2004/17 e
2004/18 che impongono prescrizioni ulteriori in fatto di pubblicità e
aggiudicazione quando il valore dei lavori supera la soglia comunitaria. Il
caso siciliano, sottolineano comunque le conclusioni, sembra rientrare a pieno
titolo nel capitolo delle concessioni, vista anche la durata trentennale
dell'affidamento. Entrando nel modello di partnership pubblico-privata delineata dall'articolo 113, comma 5 del Testo unico
degli enti locali, poi, le conclusioni affrontano il tema della «doppia gara»
(per la scelta del socio e per l'aggiudicazione). Questa procedura, già bollata
come «difficilmente praticabile» dalla Commissione, anche secondo le
conclusioni dell'avvocato generale «mal si coniuga» con l'economicità delle
procedure, che rappresenta una delle ragioni costituenti dello stesso
partenariato. Meglio una gara unica con duplice scopo, quindi, che nello stesso
iter condensi la scelta del socio e l'aggiudicazione. Se saranno accolte,
queste considerazioni rafforzeranno la linea «aperturista» della Corte Ue che
l'anno scorso (sentenza 17 luglio 2008, C-371/05) aveva stabilito che la
presenza di capitale privato non esclude il «controllo analogo», indispensabile
per l'affidamento diretto. La linea, in qualche caso, spiazza gli enti
italiani, che rischiano qualche volta di rivelarsi più europeisti della stessa
Europa. Nel caso siciliano, infatti, era stata la conferenza dei sindaci e del
presidente della provincia di Ragusa a tornare sui propri passi, annullando la
gara con cui nel 2004 aveva individuato il socio privato (la Acoset spa). Per
far valere i propri diritti, la società si è rivolta al Tar, che ha preferito
chiamare in causa preventivamente i giudici europei. G. Tr. © RIPRODUZIONE
RISERVATA IL CASO La questione era stata sollevata dal Tar Sicilia per decidere
sulla gestione della rete idrica della provincia di Ragusa I PALETTI Serve un
«concorso» per la scelta del partner e va rispettato l'oggetto sociale senza
invadere altri mercati
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-06-03 - pag: 36 autore: Infrastrutture.
Raccolta che langue e ritardi burocratici frenano gli operatori che hanno poche
occasioni di investimento Fondi, un business da lumicino Project financing
fermo sulle grandi opere: tutti a caccia di luci dei cimiteri Simone Filippetti
MILANO Il ponte sullo stretto di Messina, l'autostrada BreBeMi o la Pedemontana
Veneta. Chi pensava che fondi infrastrutturali e project finance avrebbero dato
all'Italia la spinta necessaria per costruire le grandi opere (o meglio gestire
le esistenti) si deve a oggi ricredere. Il private equity si muove al rallenty
e, salvo qualche eccezione, quando lo fa è per piccoli pezzi di infrastrutture
esistenti. E il project finance? Serve più spesso per finanziare i lumini dei
cimiteri o impianti sportivi che la costruzione di strade o aeroporti. Ma non
c'è solo l'Italia dei cronici ritardi burocratici e dei mille campanili locali
a decretare lo stallo delle infrastrutture. In giro per il mondo traballa il
modello stesso degli investimenti in grandi opere: c'è un'enorme fatica a
raccogliere denaro, la crisi rende impossibile fare progetti a debito di lungo
periodo e la parabola del numero uno al mondo Macquarie, costretto a svendere
pezzi pregiati, è il segnale della crisi. Lo stallo dei fondi Quando, la scorsa
settimana, F2i ha acquisito l'85% di Enel Rete Gas, Vito Gamberale ha potuto
gioire: il fondo da lui guidato è riuscito a chiudere la sua prima operazione
di peso ( 480 milioni di euro il controvalore). Presentato due anni e mezzo fa
e con una dotazione di circa 1,8 miliardi, F21 finora aveva all'attivo solo
investimenti marginali. «Noi acquistiamo solo infrastrutture esistenti –
precisa Galliano Di Marco, capo degli investimenti di F2i - ma i tempi biblici
delle privatizzazioni e i veti dei molteplici enti locali frenano lo sviluppo».
In più si è aggiunta la crisi finanziaria che, per esempio,l'anno scorso ha
fatto arenare la vendita delle torri di tlc di Wind e 3 Italia. Se F2i si è messa
in moto, il trend nei Paesi avanzati sembra muoversi in direzione opposta.
Poche le operazioni fatte e una raccolta di capitali ben al di sotto delle
aspettative. Rispetto ai roboanti annunci, i principali fondi mondiali non sono
arrivati a raccogliere nemmeno la metà dell'ammontare prefissato. Kkr
Infrastructure Fund si è dovuto accontentare di 4 miliardi di dollari su 10; Jp
Morgan Asian Infrastructure appena 600 milioni su 1,5 miliardi; Sintonia della
famiglia Benetton ha coperto 1,7 miliardi su un obiettivo di 4. Ha fatto
addirittura peggio Goldman Sachs: per il suo Infrastructure Fund II il rapporto
tra raccolta e obiettivi è arrivato a un misero 27%. Quando poi, negli anni
scorsi, operatori come Babcock, Rreef o Macquarie hanno comprato, lo hanno fatto
a forte leva e ora pagano un prezzo salato alla crisi. Esemplare il caso di
Macquarie: la merchant bank australiana, il più grande investitore in
infrastrutture al mondo, oggi è costretta a vendere i gioielli di famiglia.
Usciti due anni fa dall'Italia (dov'erano azionisti di Adr-Aeroporti di Roma),
gli australiani stanno liquidando partecipazioni per far fronte alla
recessione: pochi giorni fa ha detto addio alla Japan Airport Terminal, lo
scalo di Tokyo, accettando di incassare meno della metà di quanto pagato.
Project finance al palo Il nodo ferroviario della Tav di Firenze (nuova
stazione e 8 km di "passante" di cui oltre la metà sottoterra) è uno
dei lavori più importanti da qui al 2015 ed è stato appena approvato. Eppure
nemmeno un euro viene dal project finance: l'opera verrà fatta con un normale
contratto di finanziamento. Quando fu introdotto, agli inizi del Duemila, la
«finanza di progetto»( vedi box in pagina), era stata salutata come la
bacchetta magica per la fame di infrastrutture del Paese. «In Italia gli
investimenti in nuovi progetti – osserva ancora Di Marco- pagano lo scotto di
tempi che non sono mai certi». Il che rende impossibile il coinvolgimento dei
fondi infrastrutturali, che come qualsiasi private equity deve remunerare il
capitale dei sottoscrittori. Un caso su tutti: la BreBeMi, il cui progetto è
stato presentato nel 2000 e ancora oggi nessun cantiere è partito. «Il project
finance - lamenta Marco Nicolai, direttore generale di Finlombarda - ha di
fatto cambiato pelle: al modello puro si va sempre più
sostituendo la partnership pubblico-privato » con tutte le lungaggini e
l'utilizzo inefficiente delle risorse che l'Italia sconta. Così languono le
grandi opere (anche perché i project allo studio si basano su proiezioni di
traffico/ flussi di cassa elaborati prima della crisi e non più applicabili),
ma proliferano i piccoli progetti dall'illuminazione dei cimiteri, alle
piscine ai parcheggi. E se fino all'anno scorso il project finance aveva
conosciuto un boom (il valore cumulato dei bandi di gara sono balzati da 1,3 a
28 miliardi a tassi del 300% nei primi anni), ora il mercato ha iniziato anche
a rallentare: il 2009 è iniziato con +20% di interventi ma un -22% di
controvalore. Ossia, meno soldi e sparpagliati su un numero sempre maggiore di
piccole opere. © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI OSTACOLI Di Marco (F2i): «Paghiamo
privatizzazioni con tempi lunghi e i veti degli enti locali» Ma anche i colossi
mondiali soffrono la crisi globale
( da "Corriere della Sera"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cervelli
Corriere della Sera
sezione: Tempo Libero data: 03/06/2009 - pag: 11 GALLERIA
SORDI Baroni universitari e fuga dei cervelli
Nicola Gardini presenta il suo libro «I Baroni» (Feltrinelli). L'autore
racconta la sua storia come quella di altri ricercatori costretti a lasciare l'Italia. Intervengono Alexander Stille
e Natalia Augias. Letture a cura di Massimo de Santis. La Feltrinelli,
Galleria Sordi, alle 18
( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
FORLI' PRIMO PIANO
pag. 13 «Il futuro di Forlì sarà tra cultura e innovazione» I progetti del
presidente della Fondazione Carisp di EMANUELE CHESI NEL 2013, quando scadrà
l'attuale mandato, l'avvocato Piergiuseppe Dolcini avrà totalizzato vent'anni
alla presidenza della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. «In un momento in
cui si fa un gran parlare di rinnovamento e cambio della classe dirigente
ammette Dolcini mi rendo conto di essere rimasto uno degli ultimi della vecchia
guardia'. Ma mi illudo di essere qui per dar forza alla Fondazione... Credo di aver
praticamente inventato questo ente e se c'è un motivo per cui sono ancora qui è
che sono assolutamente convinto della necessità di mettersi in discussione
continuamente, ascoltare le critiche e le sollecitazioni, sperimentare,
progettare e aprirsi al futuro». La Fondazione è un attore fondamentale della
società forlivese: qual è la sua idea della città del futuro? «La mia ambizione
è che la Fondazione sia sempre progettuale, orientata al futuro con una
funzione politica' in senso generale. Forlì deve essere sempre più la città
della cultura e dell'innovazione. I nostri interventi sono finalizzati a questi
obiettivi: le mostre al San Domenico non sono una semplice passerella ma sono
veicoli di un'idea forte di città, così come l'impegno nell'Irst di Meldola e
nella sanità forlivese, nel rilancio del centro storico e nella promozione di
un legame sempre più stretto tra università, territorio e imprese. Vorrei che
da queste idee scaturisse un confronto coi politici, con gli amministratori,
con gli imprenditori, con tutta la città. Dobbiamo interrogarci sul futuro e
sulla direzione da prendere. Quale deve essere la peculiarità di Forlì? Noi
abbiamo questa idea forte». C'è chi vi critica per i fondi ingenti impiegati
nelle mostre al San Domenico, mentre le erogazioni per le attività culturali
cittadine sono state tagliate. «Le mostre al San Domenico sono costose ma non
sono fini a sè stesse. Portano Forlì ad essere riconosciuta come una città
d'arte e di cultura, come meta turistica di alto livello. E sono anche una
sfida perché la città stessa si adegui a questo status. I tagli sono dolorosi
perché riguardano tante attività meritevoli ma in questo clima economico
generale non c'è altra soluzione. Sarebbe però necessario un maggior
coordinamento tra le iniziative culturali per sfruttare al meglio le risorse
esistenti». La Fondazione ha lanciato un appello a possibili partner per le
prossime iniziative al San Domenico. In clima di crisi pensate che verrà
raccolto da qualcuno? «Non ci illudiamo certo, ma un appello andava fatto. C'è bisogno di un concerto di iniziative pubbliche e private per
sostenere l'attività culturale al San Domenico che ha un beneficio evidente per
tutta la città. Noi non ci ritiriamo, ma è certo che per la mostra dell'anno
prossimo dovremo limitare l'impiego di risorse». Va bene la cultura, ma se non
si sviluppa l'economia la città langue... «Le cose vanno di pari passo,
per questo parliamo tanto di innovazione. Nel campo economico la Fondazione ha
ovviamente limiti di operatività ma col progetto Romagna innovazione' siamo
all'avanguardia. Ed è un modello di rapporto pubblico-privato che può essere
proposto all'università. L'ateneo romagnolo ha bisogno di maggiore autonomia.
Bisogna andare verso una struttura federale e noi siamo pronti ad assumere il
ruolo che ci compete». Avete acquistato il Palazzo Talenti Framonti in centro:
cosa ci farete? «Per la Fondazione è un intervento importante come investimento
e come segno del rilancio del centro storico. Deve diventare un polo' per
rivitalizzare la città, unito al San Domenico e al Monte di Pietà. La struttura
esterna verrà conservata ma all'interno troveranno posto attività commerciali e
spazi per mostre e iniziative culturali. Al piano terra è previsto un caffé
letterario e al terzo un ristorante». Con la piena integrazione nel gruppo Imi
Sanpaolo si è perso il vostro legame con la Cassa dei Risparmi? «No di certo,
continuiamo a considerare Cariromagna uno strumento indispensabile per lo
sviluppo del territorio, in grado di dare risposte ai problemi locali con la
forza di un grande gruppo nazionale. Il radicamento resta e la nostra presenza
nel consiglio d'amministrazione ha proprio questo ruolo. Stiamo valutando poi
l'opportunità di acquisire direttamente azioni del Sanpaolo, un centinaio di
milioni di euro sul totale di oltre 400 di patrimonio finanziario, non tanto
per esercitare un peso percentuale ma quanto per avere rapporti sempre più
stretti con gli altri azionisti, le Fondazioni che hanno la nostra stessa
sensibilità».
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
MODENA PRIMO PIANO
pag. 3 MENTRE il centrodestra manifesta la propria solidarietà all'avvocato
Lu... MENTRE il centrodestra manifesta la propria solidarietà all'avvocato Luca
Ghelfi, candidato alla Provincia per il Pdl, indagato dalla procura per turbativa
d'asta e concorso in estorsione, l'onorevole Emerenzio Barbieri (Pdl) rende
nota un'altra ispezione scomoda', che peraltro riguarda un uomo del suo
schieramento politico. Lo fa con un'interpellanza al ministro della Giustizia,
a cui chiede come mai a Modena, in piena campagna elettorale, rimbalzino le
notizie dei blitz della guardia di finanza a carico di Ghelfi «e di un
familiare di un altro candidato Pdl per il Comune». Il candidato in questione
sarebbe Gian Carlo Pellacani (ex rettore dell'ateneo modenese) e il familiare
nel mirino il figlio Giovanni, professore ordinario alla
facoltà di Medicina dell'universita di Modena. La finanza, poco meno di un mese
fa, avrebbe richiesto ai vertici della facoltà i registri dei docenti e in
particolare del professor Giovanni Pellacani. Le verifiche non riguarderebbero,
però, la vecchia questione del nepotismo' denunciata a suo tempo dal professor
Massimo Federico, che aveva segnalato anomalie nel concorso che è valso
la cattedra al figlio dell'ex rettore. Stavolta i controlli a carico del figlio
del candidato Pdl riguardano la regolarità dell'insegnamento. I finanzieri,
nell'ambito di una inchiesta della procura, sarebbero andati a verificare se il
professor Giovanni Pellacani, competente in dermatologia e docente
nel settore Med 50', rispetti gli standard di insegnamento. La facoltà di
Medicina è infatti strutturata in una cinquantina di settori e quello del
professo Pellacani si chiama appunto Med 50'. A ogni settore corrispondono
determinati standard e le fiamme gialle dovranno accertare se il docente abbia rispettato le modalità di insegnamento
previste dalla categoria in cui ha ottenuto la cattedra. In pratica, Pellacani
non dovrebbe insegnare la dermatologia pura', ma approcciare la materia in modo
più tecnico. Evidentemente qualcuno ha segnalato alla finanza presunte
irregolarità in questo senso anche se il professore si dice tranquillo: «Non so
nulla di un'eventuale indagine dice Non ho ricevuto alcun avviso da parte della
procura e nessuno mi ha parlato di ispezioni». I militari avrebbero acquisito i
piani di studio, gli orari di lezione e il calendario degli esami relativi allo
scorso e all'attuale anno accademico Anche il padre del professore, il
candidato Pdl in Comune, cade dalle nuvole: «Non so di questi controlli», ha
riferito ieri. «E' inaccettabile che in pieno periodo elettorale fiocchino
denunce nei confronti dei candidati del centrodestra e dei loro familiari
commenta il senato Carlo Giovanardi Spettacolari operazioni attuate senza
discrezione alimentano un circuito mediatico che tenta di screditare i
candidati, la Procura poteva aspettare». IsabellaBertolini, coordinatore
provinciale del Pdl ed Enrico Aimi, si interrogano sui tempi dell'inchiesta:
«Fatti del genere rischiano di compromettere lo svolgimento di una campagna
elettorale che si dovrebbe giocare sul confronto politico e non sugli atti
giudiziari». val. b.
( da "Secolo XIX, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Una nuova
"arma"per la campagnacontro i graffiti decoro urbano È partito un massiccio lifting di edifici pubblicie privati affidato a un
innovativo "detergente" ALLA STATUA della fontana di Brignole,
storici giardini puntualmente presi di mira dai vandali, è stato messo un
perizoma; e un'indelebile lacrima è stata tracciata sul leone fieramente seduto
a guardia di San Lorenzo, sì proprio quello posto a destra e quotidianamente
cavalcato da soggetti fotografici. L'icona di fronte alla stazione ha
subìto lo sfregio del pennarello. L'imponente figura animale nel centro
storico, invece, è stata scarabocchiata e poi pulita erodendo la scultura: ora
dall'occhio del leone scende un solco di pietra. Fontana e cattedrale sono due
esempi della stessa irrispettosa mano contro statue, palazzi, facciate. «Opere
a volte corrette con vernice bianca, la stessa usata per le strisce pedonali»,
fa sapere Mauro Maraschin che in questi giorni sta ripulendo alcuni monumenti
deturpati grazie a un nuovo progetto di maquillage. Vergati con pennarelli o
bombolette, marmi e rocce riportano slogan, proverbi, ingiurie, dichiarazioni
d'amore. Un ventaglio di aneddoti tra intimo e politico che deturpano senza
sosta. L'ultima contromossa alla foga dei grafomani si sta appena compiendo: la
base di palazzo Ducale è già transennata in attesa dei restauratori. E poi, le
statue di Brignole, del convento dei Missionari della Santissima Coronata di
Sestri Ponente e i settecenteschi tubi di marmo che sono andati a comporre un
nuovo monumento in via Molassana. Tutti e quattro i siti rientrano in un
progetto di pulitura avviato gratuitamente da tre ditte specializzate: Docchem,
Bettini costruzioni generali e Centro restauro Natura in collaborazione con
Comune e Soprintendenza ai Beni artistici e architettonici. La ripulitura
gratuita, a beneficio di Genova e dell'immagine, arriva dopo che il vecchio e
applaudito progetto "Decoro"è stato abbandonato: istituito nel 2001,
il servizio Cancellazione graffiti accordava l'Ufficio vivibilità del Comune,
tramite Amiu Bonifiche, e prevedeva un massiccio lifting di edifici pubblici e
privati: con uno stanziamento in bilancio di 408 mila euro. Ad incoraggiare le
segnalazioni della gente e a scoraggiare le intenzioni dei graffitari era stato
organizzato un numero verde. Ora il piano è stato sostituito da
un'organizzazione di quartiere: le segnalazioni le accettano i municipi, i
finanziamenti arrivano sì ma ridimensionati. Momenti neri per i monumenti
genovesi, sono ovviamente, gli eventi e le manifestazioni: dal G8 alle partite
di calcio, dai cortei alle invettive contro politici o alti prelati in queste
settimane sono quattro le squadre impegnate a cancellare e mantenere intonse
pareti e basamenti: «in una lodevole operazione di pulitura» così come
sottolinea l'assessore alle Manutenzioni articolate sul territorio Elisabetta
Corda. Per quattro giorni, le squadre dei restauratori combatteranno gli sfregi
secondo nuovi detergenti. Pietra, intonaco, metalli, materiali sintetici,
rivestimenti a smalto vengono trattati in modo che anche in seguito, possano
essere puliti senza danni. «Il problema delle scritte è ampio e sul mercato
sono apparsi prodotti di pulitura scandalosi - spiega ancora Mauro Maraschin
del Centro restauro Natura - i nuovi prodotti si basano su ricerche a suo tempo
finanziate dallo Stato, e riguardano i florurati». La formula dall'Italia è
arrivata in Olanda per tornare in larga scala al luogo d'origine. Ma, a
danneggiare gli edifici oltre alle sigle arrivano anche i bisognini dei cani:
quelli risultano ardui da debellare quasi più delle scritte a pennarello
indelebile: l'urina è più ostica delle vernici spray. Eppure tutte quelle
sostanze, care agli scribacchini da muro, chiariscono i tecnici, vengono
assorbite fino a 3 centimetri di profondità. «Genova? Per scritte o segni sui
muri si equivale alle altre città. Ma avrebbe bisogno di una campagna di
dissuasione e maggiore attenzione nella pulitura». Ancora Maraschin narra che
fino a poco tempo fa le scritte venivano pulite da Aster con solventi e poi
coperte da Amiu con il bianco usato per tracciare le strisce pedonali. Ora
invece, dopo la pulitura i moderni prodotti antigraffiti trasparenti vanno ad
impedire che il monumento appena restaurato possa nuovamente essere deturpato.
I colori, a quel punto, si lavano con l'acqua e l'abrasione dovrebbe essere
scongiurata. Annalisa Rimassa rimassa@ilsecoloxix.it [+] www.ilsecoloxix.it
Commenta la notizia sul nostro sito 03/06/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Albenga-Predosa,
bretella-sintesi prende quota una soluzione utile per lo sviluppo di turismo e
logistica portuale Due tracciati in uno collegano Autofiori e Autostrada dei
Trafori. Con un tunnel al Quazzo sergio del santo L'OGGETTO DEL DESIDERIO della
Valle Tanaro è un'autostrada fantasma. Fantasma due volte, sia perché la
società che intende costruirla è"attiva" da 42 anni ma non è riuscita
a mettere la prima pietra (non avendo le idee chiare nemmeno su dove farla
passare), sia perché gli abitanti della Valle Tanaro vorrebbero che il
tracciato fosse invisibile, ovvero che non attraversasse il corridoio-budello
che, seguendo il corso del fiume, collega Ormea con Ceva. La
società di diritto pubblico-privato per l'Autostrada Albenga - Garessio - Ceva
riunisce enti di quattro Province (Cuneo, Torino, Imperia, Savona), Camere di
Commercio, molti Comuni e alcune concessionarie autostradali, tra cui
l'Autofiori del gruppo Gavio. Capitale sociale 600 mila euro, conti in
"nero fisso" ma solo perché sul fronte degli investimenti non si
pianta un chiodo, mentre in compenso la robusta dote di partecipazioni
societarie consente di accumulare dividendi. Insomma, una società? presieduta
dal sindaco storico di Garessio Luigi Sappa - che ha la possibilità di
finanziare studi di fattibilità e anche di progettazione. Peccato che quel
tracciato che da Albenga risale le Alpi liguri, scende a Garessio e raggiunge
Ceva lungo l'itinerario della statale 28, non riesca a trovare la necessaria
approvazione delle comunità attraversate, sia sul versante ligure sia su quello
piemontese. E oltre alle opposizioni dei vari comitati natura, ambiente,
bella-ma-fatela-passare-da-un'altra parte, c'è anche chi mette in dubbio la
sostenibilità economica del collegamento a causa di un limitato bacino di
traffico. Sospesa sul niente, la società per l'autostrada di Garessio potrebbe
continuare a tenere le sue assemblee annuali per altri 42 anni, prendere atto
con soddisfazione dei dividendi che si accumulano e aspettare eventuali novità.
In questo placido torpore, l'ultimo piccolo brivido l'ha dato il commissario
straordinario della Provincia di Savona, l'ex prefetto Mario Spanu, che
scartabellando tra le partecipazioni dell'Ente, si è incuriosito per questa
autostrada che non conosceva e che, carte alla mano, nemmeno esisteva. Con una
certa fatica sono infine riusciti a convincerlo che non era il caso di
abbandonare la società al suo destino, che in effetti era vero, in Valle Tanaro
non ci sarebbe passata nessuna autostrada ma che gli strateghi della programmazione
territoriale avevano trovato una soluzione alternativa. Che è poi un'altra
ipotesi di autostrada, il collegamento tra l'Autofiori e l'Autostrada dei
Trafori, sintesi di due diverse "bretelle", la già citata
Albenga?Garessio?Ceva e la Carcare? Predosa, attraverso il comprensorio
acquese. La sintesi elaborata nel 2006 dall'allora assessore provinciale di
Savona Roberto Peluffo e dai tecnici della Provincia prevede un tracciato di
circa 100 chilometri, con terminali ad Albenga-Ceriale e Predosa, attraverso
Calizzano, Millesimo e Acqui Terme. Il punto d'incontro tra le due ipotesi
originarie è rappresentato da un tunnel, forse sotto il colle del Quazzo, che
metterebbe in diretta e rapida relazione Calizzano e Garessio, assicurando il
collegamento autostradale per il capoluogo dell'Alta Valle Tanaro senza dover
fare i conti con l'impatto, lungo lo stretto e urbanizzato fondovalle che porta
a Ceva, di un'infrastruttura certamente utile ma ingombrante. Il nuovo
tracciato ha in effetti una serie di pre-requisiti che possono renderlo
sostenibile sia per l'ambiente sia sotto il profilo economico (l'idea è di
affidarne costruzione e gestione ad un soggetto privato, non potendo
realisticamente contare su grandi risorse pubbliche né a breve né a medio
termine). L'autostrada rappresenterebbe un by-pass sia per il traffico
turistico sia per quello commerciale, in grado di evitare la saturazione del
corridoio tirrenico (Autofiori). Il bacino d'utenza sarebbe assolutamente di
rilievo e tale da garantire la redditività dell'investimento. Sarebbe un
potente fattore di sviluppo dell'economia delle aree attraversate, le Valli del
Bormida e dell'Erro, ma anche dell'Alta Valle del Tanaro (Ormea e Garessio).
Senza contare che si tratterebbe di un asse indispensabile allo sviluppo dei
due grandi progetti logistici del Basso Piemonte, il Sistema Slala
nell'Alessandrino e il Polo Agroalimentare della provincia di Cuneo. «Tutte
considerazioni - spiega il presidente della Camera di Commercio di Savona,
Giancarlo Grasso, consigliere di amministrazione della società per l'autostrada
di Garessio - che hanno convinto il Cipe, lo scorso anno, a inserire questo
collegamento tra le infrastrutture interregionali di interesse nazionale.
Quello che serve, adesso, è un'ulteriore passo avanti da parte delle
istituzioni nazionali e locali. Serve un atto concreto di governo e Regioni,
l'inserimento della Albenga - Predosa tra le priorità da perseguire. Solo così
potranno emergere concreti interessi privati per passare alla fase
realizzativi». L'atto concreto potrebbe tuttavia arrivare proprio in queste
settimane, sotto forma della stipula di un'intesa quadro tra governo, Regioni e
Anas che consenta di sbloccare quei 260 milioni di finanziamento che erano
nella disponibilità del Cipe. Potrebbero servire a definire la fattibilità
dell'opera e anche il progetto definitivo. La società per l'Albenga - Garessio
- Ceva, da parte sua, finanzierebbe lo studio dell'impatto sociale della nuova
autostrada. Da presentare poi in autunno, per rilanciare in grande stile
l'iniziativa. 03/06/2009
( da "Corriere Di Como, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Carlo Ancelotti
lascia Il Milan volta pagina LEONARDO NUOVO ALLENATORE Dopo otto anni, Carlo
Ancelotti ha lasciato la panchina del Milan. Al suo posto arriva Leonardo: già
calciatore e dirigente rossonero. Naturalmente, come penso gran parte del
popolo milanista, sono umanamente dispiaciuto per l'addio di
"Carletto": un allenatore che aveva saputo conquistare i tifosi sia
per la sua competenza sia per la sua proverbiale bonomia; da un punto di vista
strettamente tecnico, però, credo sia stato giusto cambiare. Per il calcio italiano
otto anni sulla medesima panchina rappresentano un'autentica rarità. Abituati a
presidenti vulcanici, pronti a cacciare il mister alla prima figuraccia, non
dobbiamo dimenticare che anche l'eccesso opposto può rivelarsi deleterio. Una
delle critiche che ultimamente potevano esser mosse ad Ancelotti riguardava la
sua incapacità di rinnovare il modulo e il gioco del Milan il quale, conosciuto
oramai a memoria dagli avversari, rischiava sempre più di rivelarsi asfittico.
Persino il bellissimo rapporto di lealtà e fiducia fra il tecnico e i
"senatori" si stava tramutando in un handicap, poiché precludeva la
possibilità di innestare nuova linfa nel sempre più obsoleto albero rossonero.
Tanto per finire con un ipse dixit, ebbe ragione Costacurta quando affermò che
pretendere di prolungare all'infinito un ciclo, per quanto vincente, avrebbe
privato la squadra e l'ambiente di nuovi stimoli, essenziali per conseguire
nuovi trionfi. Ciao Carletto, ci mancherai sicuramente. Ti auguriamo di poter
riprendere a vincere, possibilmente solo in Inghilterra, anche sulla plancia di
comando dei Blues. Diamo, invece, il benvenuto a Leonardo, "l'allenatore
galantuomo". I tifosi del Milan lo conobbero come calciatore dalla tecnica
sopraffina e dallo spirito gentile. In seguito ha saputo dimostrare la sua
abilità anche come dirigente; se i rossoneri hanno acquistato l'immenso Kakà e
hanno battuto la concorrenza di mezzo universo per il talento Pato, larga parte
del merito va alla conoscenza del calcio verde-oro di Leonardo. Da quanto si è
potuto arguire dopo la conferenza di presentazione, il nuovo allenatore
vorrebbe donare nuovo ossigeno alla manovra atrofizzata dei rossoneri
prediligendo il gioco sulle fasce. Probabilmente ciò sarà il preludio
all'acquisto di uno o due esterni di spinta. Inoltre, Leonardo ha dichiarato di
voler praticare un calcio d'attacco, umile e veloce: il suo modello rimane il
Brasile, bellissimo e sfortunato, del 1982. Come forse molti ricorderanno, in
quell'occasione lo squadrone carioca fu beffato dalla "Italietta"
cinica e sfrontata di Bearzot: speriamo che il Milan non debba fare la stessa
fine. Naturalmente, grande importanza avranno le scelte di mercato che saranno
prese dalla dirigenza. Già si ode il canto incessante delle sirene madrilene
che invocano l'acquisto di Kakà. Io non so se il nostro campione si farà legare
a Milanello al pari di Ulisse, ma, forse, dinnanzi a una offerta importante la
società farebbe bene a prendere in considerazione l'ipotesi di una cessione. Da
Londra, poi, rimbalzano voci circa il possibile interessamento di Abramovich
per Pirlo e Seedorf. Insomma, potrebbe prepararsi una piccola
"rivoluzione" e io spero che da ciò possa nascere un Milan magari più
povero, ma certamente più giovane e combattivo. In una società come la nostra,
però, l'allenatore non dovrà dimostrare la sua abilità solo sul campo o nello
spogliatoio: importante sarà anche valutare i suoi rapporti con la stampa.
Trovandosi dirimpetto un "mostro" della comunicazione come
l'interista Mourinho, vedremo come "Leo" saprà muoversi. Mi
piacerebbe assistere alla sfida fra "Mou" l'istrione e Leonardo il
gentiluomo. In conclusione, oggi nessuno può prevedere quale sarà il futuro del
Milan e del suo nuovo tecnico, sono troppe le variabili in un mondo che, di per
sé, si diverte a sovvertire ogni pronostico. Non resta che sperare di buttare i
cocci delle ultime stagioni deludenti, e di ripartire con coraggio confidando
nel motto rossonero di essere "più forti dell'invidia, più forti
dell'ingiustizia e più forti della sfortuna". Alessandro Conistabile Nella
foto: Alessandro Conistabile Home «Maturità, passaggio simbolico e indelebile» Autovelox inefficaci sul fronte sicurezza "Insubriadi"
2009 Gare al via il 6 giugno Ieri serrande alzate in centro storico Presi
d'assalto bar e ristoranti all'aperto Shopping sotto le stelle Domani la prima
serata Americani e inglesi in calo e gli alberghi segnano -15% Parcheggio
trasformato in discarica Docenti "schedati" per la maturità
( da "Corriere Di Como, Il"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
"Insubriadi"
2009 Gare al via il 6 giugno OLIMPIADE UNIVERSITARIA Sport e goliardia alle
"Insubriadi" 2009. La 8 Olimpiade Universitaria, patrocinata dal
Coni, avrà luogo il 6 giugno al Tennis Club Lariano (Centro Sportivo Ranato
Rossi, via Roma, a Casnate con Bernate): il termine per iscriversi è stato
prorogato fino alle 24 di oggi. La manifestazione prevede gare di calcetto
maschile, calcetto femminile, beach volley misto (2 maschi, 2 femmine), basket
a 3, tennis singolo e scopone scientifico. Per iscriversi è necessario avere il
certificato di idoneità fisica (escluso torneo di scopone scientifico), aver
approvato la liberatoria e la clausola sulla privacy all'atto dell'iscrizione,
essere studenti/professori/ricercatori universitari iscritti nei seguenti 5
atenei: Università degli studi dell'Insubria, Università Carlo Cattaneo-Liuc
Castellanza, Politecnico di Milano (sedi Como-Lecco), Università della Svizzera
Italiana, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Info sul
sito www.insubriadi.org. Home «Maturità, passaggio simbolico e indelebile» Carlo Ancelotti lascia Il Milan volta pagina Autovelox inefficaci
sul fronte sicurezza Ieri serrande alzate in centro storico Presi d'assalto bar
e ristoranti all'aperto Shopping sotto le stelle Domani la prima serata
Americani e inglesi in calo e gli alberghi segnano -15% Parcheggio trasformato
in discarica Docenti "schedati" per la maturità
( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
A Bologna la II
edizione della Summer School in Economics and Management of Intellectual
Property Rights (3/6/2009 14:30) | (Sesto Potere) - Bologna - 3 giugno 2009 -
Si terrà dall8 al 12 giugno prossimi a Villa
Guastavillani, sede di Alma Graduate School, la seconda edizione della Summer School in Economics and
Management of Intellectual Property Rights, tre giorni intensivi durante i
quali dottorandi e ricercatori - insieme a un team di esperti e studiosi di
rilievo internazionale - impareranno come difendere e valorizzare le invenzioni
attraverso marchi e brevetti. Alledizione 2009
parteciperanno venti ricercatori di altissimo livello internazionale
provenienti da tutta Europa che, per tutti i cinque giorni tra le 9 e le 17,
parteciperanno a seminari e workshop. Tema centrale dellappuntamento di
questanno sarà la protezione delle innovazioni attraverso gli strumenti
della proprietà intellettuale. Strettamente collegati a questo anche altri
temi: come sfruttare le invenzioni brevettate per fare business, come capire lefficacia
relativa e i limiti dei brevetti per evitarne costi indesiderati, come i
risultati delle ricerche pubbliche possono essere valorizzati attraverso gli
“accordi di licenza”, come misurare il valore economico di brevetti e marchi.
Il valore aggiunto
dellevento è dato dal contesto nel quale i partecipanti si
troveranno a lavorare: la full immersion permetterà infatti di entrare in
contatto con altri ricercatori e studiosi di fama internazionale, e non
mancheranno occasioni per assistere alla presentazione dei risultati delle ricerche più
avanzate su questi temi o di presentare le proprie ricerche e i propri
risultati a una platea di assoluta eccezione. Il tema della “proprietà
intellettuale” è di grande interesse negli scenari delleconomia della conoscenza. La
protezione del patrimonio tecnologico e commerciale dimpresa,
attraverso strumenti quali brevetti, marchi, design, segreti industriali,
rappresenta un imperativo imprescindibile per essere competitivi nei nuovi
contesti della globalizzazione.
Tutte le imprese che generano innovazione sono chiamate a tutelare e
valorizzare in modo adeguato i propri prodotti per non vanificare gli
investimenti effettuati a causa di casi di imitazione e contraffazione da parte
dei concorrenti. E sempre la proprietà intellettuale è protagonista di un
importante percorso formativo proposto da Alma Graduate School per lanno
accademico 2009/2010. A dicembre infatti, parte la terza edizione del Master in
Gestione della Proprietà Intellettuale indirizzato a professionisti che vogliano
maturare le competenze necessarie per affrontare le problematiche legate alla
tutela e alla gestione della proprietà intellettuale. Obiettivo di questo
percorso formativo, aperto a laureati in giurisprudenza, economia e discipline
tecnico-scientifiche, è creare competenze che oggi in larga parte mancano allinterno
di imprese e università. Sono tre le tipologie di corsi che gli studenti
frequenteranno: la prima riguarda gli aspetti legati al diritto industriale
(quali strumenti
legali si possono utilizzare per difendere le invenzioni), la seconda è
centrata sugli aspetti economico-gestionali (come sfruttare commercialmente le
invenzioni brevettate) e la terza copre tutta larea
tecnico-scientifica (per comprendere il ruolo della proprietà intellettuale in campi
come quello chimico-farmaceutico, quello energetico, quello meccatronico e
quello dellinformation technology). Insieme, questi tre aspetti coprono
tutte le diverse competenze richieste per difendere le innovazioni e favorire il trasferimento tecnologico.
E possibile iscriversi al Master fino al 27 ottobre. Le selezioni
si svolgeranno nel mese di novembre con inizio delle lezioni in aula a fine
novembre. Info: www.almaweb.unibo.it ALMA è la Graduate School of Information Technology, Management, and
Communication di Bologna, costituita nel 2001 come consorzio tra Università di
Bologna, Fondazione Marconi e Fondazione Carisbo che dal 2006 comprendere anche
la Profingest Management School. La sede di Alma è Villa Guastavillani.
Costruita nel 1575 e recentemente restaurata dallUniversità di
Bologna la Villa nei suoi 4mila metri quadrati, comprende aule e laboratori
dotati delle più recenti tecnologie informatiche e visive. I Computer Lab,
hanno 50 postazioni di lavoro, sono tecnologicamente all'avanguardia e costantemente aggiornati.
Una rete wireless copre l'intera villa e il parco circostante. Nella Villa sono
a disposizione degli studenti anche una la palestra e una mensa
( da "Sestopotere.com"
del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pianello Val Tidone
(PC): sopralluogo sulla frana (3/6/2009 16:40) | (Sesto Potere) - Piacenza - 3
giugno 2009 - Su indicazione dellassessore regionale
alla protezione civile Marioluigi Bruschini, la Commissione regionale
"grandi rischi" effettuerà venerdì prossimo un sopralluogo sulla frana che si è riattivata
a metà maggio a Pianello Val Tidone nel piacentino, provocando danni alla
viabilità e ad alcune private abitazioni in località Fravica. Al sopralluogo
saranno presenti i componenti della Commissione esperti di rischio
idrogeologico e cioè Paolo Canuti (Università di Firenze), Gianfranco
Pellegrini (Università di Bologna) e Alessandro Corsini (Università di Modena e
Reggio Emilia) oltre a funzionari dellAgenzia regionale di
Protezione Civile, dei servizi
tecnici regionali e del Comune di Pianello Val Tidone. Il sopralluogo tecnico
scientifico servirà per valutare le caratteristiche del movimento franoso, la
gravità e gli effetti e per dare alla Protezione civile regionale gli elementi
necessari per definire le linee di intervento per i provvedimenti urgenti e la
successiva messa in sicurezza dellarea colpita dalla
frana. La Commissione regionale "grandi rischi" per la previsione e
la prevenzione dei grandi rischi, è lorganismo previsto dalla Legge regionale di protezione civile n.
1/2005, con funzioni consultive e di supporto tecnico scientifico dellAgenzia
regionale di Protezione Civile, per le azioni più complesse da attivare in
situazioni di crisi e di emergenza in seguito ad eventi calamitosi. Il team, coordinato dal direttore
dellAgenzia regionale di protezione civile Demetrio Egidi, è
costituito prevalentemente da docenti universitari degli Atenei di Bologna,
Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara, Firenze, specializzati nei rischi
idrogeologico,
idraulico, sismico, chimico industriale, da esperti dellARPA
e da dirigenti dei pertinenti servizi tecnici regionali, quali Sanità, Difesa
del Suolo della costa, Geologico sismico, Parchi e risorse forestali,
Meteorologico.
( da "Stampa, La" del
04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Rifiuti, finti
collaudi in Campania S iamo ormai alla terza stazione, anzi alla quarta, della
Via Crucis di monnezzopoli. Ieri agli arresti domiciliari sono finiti i
«collaudatori» degli impianti che dovevano produrre ecoballe da bruciare nel
termovalorizzatore di Acerra - i sette Cdr (combustibile da rifiuti) - e che
invece stanno producendo detenuti, indagati, processati. La prima stazione,
come si ricorderà, vede già a processo, tra gli altri, il governatore Antonio
Bassolino, la seconda il vice dell'allora commissario Guido Bertolaso, Marta Di
Gennaro. Poi c'è lo stralcio della seconda stazione, che vede indagati lo
stesso Bertolaso, il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, l'ex commissario
Catenacci. E adesso ai domiciliari sono finiti i «collaudatori». I protagonisti
dell'ultima retata giudiziaria sono infatti ex rettori, ex
presidi di facoltà, docenti universitari, tecnici e raccomandati, funzionari
della Protezione civile di Guido Bertolaso. C'è l'attuale presidente della
provincia di Benevento, Aniello Cimitile (Pd), ex rettore dell'università sannita, gli ex presidi o
docenti di Architettura e Ingegneria, Vincenzo Naso e Oreste Greco.
L'attuale direttore dei lavori dell'inceneritore di Acerra, Giuseppe Vacca, e
quello che doveva diventare il numero due degli organizzatori (della Protezione
civile) del G8 di La Maddalena, Claudio Di Biasio. Guido Bertolaso lo aveva
designato «attuatore con funzioni vicarie» dell'organizzazione del G8 ma
all'improvviso è sopravvenuta la sua rinuncia. Il gip parla di «stranezza»,
lasciando intendere implicitamente che forse la rinuncia è stata dettata da una
fuga di notizie. Dunque, l'inchiesta che fa tremare la struttura del
sottosegretario all'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso. Che non nasconde il
timore che la «giustizia» possa far inceppare di nuovo la macchina che aveva
sconfitto la crisi del ciclo dei rifiuti. Insomma, bloccare gli ex Cdr che oggi
si chiamano Stir. Le commissioni di collaudo - sostiene l'accusa - in realtà
non hanno svolto il lavoro come avrebbero dovuto. Nell'ordinanza di custodia
cautelare, si riporta un passaggio di un interrogatorio del presidente della
commissione di collaudo dell'impianto di Caivano, Vincenzo Naso: «Mi si chiede
cosa si intenda con "opera funzionale". Con questa espressione si
voleva soltanto rappresentare che l'impianto funzionava e produceva balle di
cosiddetto Cdr, nonché sovvallo (scarti, ndr) e fos (frazione organica
stabilizzata, ndr) come da progetto». Commenta il gip: «Se si trasponesse il
ragionamento del Naso in un esempio banale, un soggetto, preposto all'attività
di testatore di bibite presso uno stabilimento, chiamato a rendere conto di una
sua certificazione qualitativa sulla produzione di aranciata (poi rivelatasi di
pessima qualità), potrebbe ben giustificarsi affermando di avere semplicemente
constatato la fuoriuscita dallo stabilimento di bottiglie recanti un liquido di
color arancione, desumendo, per mero ragionamento deduttivo, che si trattava di
aranciata, senza però avere mai constatato di cosa effettivamente si
trattasse». Più o meno è andata così con le commissioni di collaudo dei Cdr.
Che nulla hanno obiettato al fatto che negli impianti piuttosto che i
macchinari «Doppstadt» erano stati montati quelli della «Niro», ovvero
«trituratori» che non avevano le caratteristiche tecniche per evitare di
«impaccare il rifiuto con materia organica». In alcuni Cdr, poi, sono state
impiantate due linee diverse di Cdr non previste nei progetti approvati e
finanziati. Sulla qualità delle commissioni di collaudo, ci sono tre chicche
nelle carte del gip Aldo Esposito. La prima, una intercettazione telefonica
dove un collaudatore, Alfredo Nappo, rivela al suo interlocutore l'esito di un
suo interrogatorio alla polizia giudiziaria: «Come ho avuto l'incarico? Io
faccio parte di un partito. E chiaramente non faccio il nome del partito perché
non è il caso». La seconda riguarda le modalità di scelta dei componenti delle
commissioni. Mette a verbale l'ex vicecommissario di governo, Raffaele Vanoli:
«I presidenti li scelsi tra le personalità di alto livello accademico e
professionale, perché le commissioni dovevano svolgere un rigoroso controllo in
sede di collaudo. Per gli altri componenti, si trattava di esaminare i
curricula. Insomma, non c'era un criterio rigido di selezione. Fu adottato il
sistema di "intuitu personae"». Il professore Oreste Greco ammette la
sua ignoranza: «L'accettazione dell'incarico di collaudatore fu da manifestata
per una forma di dignità per la facoltà di cui all'epoca ero preside».
Clientelismo e ignoranza. Scrive il gip: «La verifica dell'effettivo buon
funzionamento degli impianti avrebbe scongiurato l'entrata a regime di un
sistema di smaltimento di rifiuti frutto di una colossale truffa».
( da "Stampa, La" del
04-06-2009)
Argomenti: Cultura
A Novara. Voci
d'esperti e sguardi sul futuro del castello E' aperto a tutti
l'incontro-convegno dell'undici giugno «Oltre il Castello. Da fortezza
abbandonata a polo della vita cittadina»: giovedì 11 giugno dalle 15 nell'aula
magna di Economia (via Perrone 18) l'Ordine degli Architetti con Comune di
Novara e Università invitano all'incontro-convegno sul cantiere «Castello» e il
futuro del monumento. Si parlerà di interventi, ritrovamenti, nuovo museo,
trasformazioni, ricadute sul territorio. Interverranno il sindaco Giordano, il
presidente dell'Ordine Paolo Monsù, il pro-rettore Cesare Emanuel, gli
assessori Rizzo, Pessarelli e Debiaggi, Giuseppina Spagnolo e Anna Maria Bava
delle Soprintendenze, l'architetto Zermani, capogruppo e co-progettista dei
lavori di restauro, l'architetto Grimaldi, direttore dei lavori e
co-progettista dei lavori di restauro, l'architetto Tortelli, co-progettista
con l'architetto Fassoni del progetto di allestimento museale. Ancora, i
contributi di: Laura Bianchi Boroli, presidente Fondazione Castello, professor Seddio della Bocconi e docente a Novara, l'architetto Benato, segretario dell'Ordine. Modera
l'architetto Dardano. Per dettagli: 0321-35120. «Oltre il Castello» inaugura il
ciclo «Novara, la città che cambia», incontri voluti dall'Ordine degli
Architetti per riflettere sulle trasformazioni del capoluogo novarese nei
prossimi anni.
( da "Stampa, La" del
04-06-2009)
Argomenti: Cultura
LA MOSTRA Cent'anni
fa il Nobel a Marconi Dal primo telegrafo alla tivù «marconiana» [FIRMA]BRUNO
MONTICONE SANREMO E, sicuramente, uno degli scienziati più celebri della
storia. Perchè la sua invenzione, la radio, è stata davvero una di quelle che
hanno rivoluzionato il mondo. Marconi, nel 1909, ricevette, per la sua
scoperta, il Premio Nobel per la Fisica. E Sanremo celebrerà questa ricorrenza
venerdì 19 giugno con una tavola rotonda, proprio a Villa Nobel, sul tema
«Marconi e la radio: storia e scoperte di un grande Nobel italiano».
«Un'iniziativa che si inserisce nelle iniziative che, qui a Villa Nobel,
abbiamo iniziato per celebrare gli Italiani che ottennero il premio più
ambito», ha detto, ieri a Villa Nobel, il presidente dell'amministrazione provinciale
Gianni Giuliano che, con il commissario straordinario del Comune Umberto
Calandrella, ha presentato ufficialmente l'iniziativa. La tavola rotonda avrà
un prestigioso cartellone di partecipanti: Joseph Hooton Taylor jr, astrofisico
statunitense, già professore all'Università di Princeton e
premio Nobel per la fisica nel 1993; Gabriele Falciasecca, presidente della
Fondazione Marconi e docente di ingegneria all'Università di Bologna; Piergiorgio Odifreddi,
studioso e professore di logica all'Università di Torino, autore di saggi di
successo (come «Il matematico impenitente» e collaboratore di quotidiani e
riviste; Roberto Giacobbo, giornalista e scrittore e conduttore di
«Voyager» su Raidue, che farà da moderatore; Renzo Arbore, popolarissimo
showman, che non ha mai fatto mistero della sua «matrice» artistica radiofonica
caratterizzata, negli Anni 70, da «Alto Gradimento», trasmissione che ebbe
indici di ascolto a livelli oggi impensabili; e, infine, come ospite d'onore,
Elettra Marconi Giovannelli, figlia dello stesso Guglielmo Marconi. Alla tavola
rotonda a Villa Nobel faranno da contorno una mostra in programma dal 13 al 28
giugno sempre nello storico edificio e, nella giornata di sabato 20 giugno, il
6° Meeting «DX del Ponente», raduno di radioamatori che vedrà l'arrivo a
Sanremo di 150 specialisti da ogni parte d'Italia. Si parlerà anche dell'ultima
frontiera della radio: quella della ricezione dei segnali dall'etere attraverso
il personal computer.In occasione delle celebrazioni sanremesi per i cent'anni
del Nobel a Marconi, si svolgerà, dal 13 al 28 giugno, a Villa Nobel, la mostra
«Un percorso attraverso radio, libri, riviste nell'avventura umana di Guglielmo
Marconi». Saranno esposti almeno 50 esemplari in arrivo dal Museo della
comunicazione «Voci nell'etere» creato, nella frazione Oliveto di Imperia, dal
collezionista Angelo Sessa. Tra i tanti pezzi annunciati una radio a cristallo
di galena del 1916 prodotta dalle Officine Marconi di Genova, le prime radio a
valvole del 1920, i primi telefoni del 1895, un telegrafo Gerosa R600 VOH del
1900, una radio RB7 del 1920 prodotta dalle Officine Marconi inglesi (è l'unico
esemplare esistente in Italia) fino ad una televisione Marconi VC53, altro
pezzo particolarmente raro. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10
alle 12 e dalle 15 alle 18 (lunedì chiuso).\
( da "Stampa, La" del
04-06-2009)
Argomenti: Cultura
ALESSANDRIA.CON IL
CORSO BI-NAZIONALE DI SCIENZE POLITICHE La doppia laurea di Quentin
[FIRMA]FRANCA NEBBIA ALESSANDRIA Laurea «doppia» per Quentin Fère, 22 anni, che
domani a Palazzo Borsalino discuterà la sua tesi al corso bi-nazionale. Dopo
Marie Labbé l'anno scorso, è il secondo francese che si laurea alla facoltà di
Scienze Politiche grazie all'accordo siglato tra l'Università «Avogadro» e
l'ateneo di Rennes, per la formazione di figure professionali internazionali.
Ad agosto partirà una studentessa italiana. La facoltà sta mettendo a punto
accordi simili con le Università di Tampere (Finlandia) e di Friburgo
(Svizzera). Gli studenti del corso magistrale, frequentando anche lezioni
all'estero, conseguono una doppia laurea che ha valore legale in Italia e in
Francia. Per il soggiorno a Rennes possono beneficiare di un contributo. «E'
una buona esperienza che dà ai ragazzi maggiore qualificazione, facilitando
l'accesso al lavoro - dice la docente Carla Marchese, relatrice con il professor Benoit Le Maux dell'Università
di Rennes per la tesi di Fère -. Nella nostra zona ci sono aziende e banche che
hanno forti contatti con la Francia». Quentin Fère, dopo il primo anno del
biennio magistrale in Francia, ha frequantato il secondo corso ad Alessandria,
redigendo una tesi dal titolo «On the size of government. An econometric
investigation on the various theories using french data», un'analisi
quantitativa sul ruolo del settore pubblico nell'economia francese. Il lavoro è
in inglese, così come la maggior parte dei corsi della laurea binazionale, che
è parte dell'European master in public economics and public finance.
Un'esperienza che ripercorrerebbe? «Sicuramente - risponde Quentin, che in
pochi mesi ha acquisito un italiano fluente - credo che potrò avere più possibilità
lavorative». Madre a padre di Fère sono giornalisti, Quentin non pare
intenzionato a seguirne le orme. Per ora pensa ancora a studiare, vorrebbe anzi
iscriversi in Francia a un altro master. Che differenze ha trovato tra l'università in patria e quella italiana? «Una materia come
Statistica ad Alessandria, ad esempio, è trattata in modo decisamente più
pratico. Per il resto il mio giudizio è buono su entrambe. Con la lingua me la
sono cavata, ho studiato italiano nelle superiori: non sono arrivato proprio
digiuno. Il resto l'ho appreso qui». A settembre, appena arrivato, si è
concesso qualche gita per conoscere un po' il territorio e l'arte del Piemonte:
«Ma negli ultimi mesi ho pensato solo a studiare».
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Pisa
Futurismi e movimenti davanguardia nella letteratura slava: la
Fondazione Sbranti organizza un convegno internazionale a Pisa La letteratura
futurista e davanguardia dei paesi di lingua slava sarà protagonista di
un convegno internazionale
in programma a Pisa domani, nellAula Magna Storica della Sapienza:
promosso dalla Fondazione Kristina B. Przyjemska Sbranti, con il patrocinio
dellUniversità di Pisa e il coordinamento di Giovanna Tomassucci, docente di
Letteratura polacca, la giornata di studi “Gli altri futurismi. Futurismi e
movimenti davanguardia in Russia, Polonia, Cecoslovacchia, Bulgaria e
Romania” vedrà la partecipazione di numerosi docenti italiani e stranieri che
illustreranno le tendenze e le contaminazioni del movimento letterario dei primi del Novecento.
>> Nelloccasione porteranno i loro saluti la
professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, prorettore vicario dellUniversità
di Pisa, i presidi delle facoltà di Lettere, Maurizio Alfonso Iacono, e di
Lingue, Bruno Mazzoni, e Saverio
Sani, direttore del dipartimento di Linguistica. BUR.IT 04.06.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Teramo
Neolaureate in biotecnologie presentano esperimenti ad Oxford Quattro giovani
laureate in Biotecnologie con il massimo dei voti sono state invitate a
presentare i loro esperimenti a Oxford – il prossimo 12 luglio – in occasione
del Convegno della Società Internazionale di Fertilità e Riproduzione. La più
giovane, Antonella Fidanza, di Teramo, non ancora ventiquattrenne, parlerà del
Pattern di imprinting genetico in embrioni prodotti con varie tecniche di
riproduzione assistita, nella sessione riservata ai migliori lavori di giovani
ricercatori prima del dottorato di ricerca. Seguono Paola Toschi, anche lei di
Teramo, invitata alla sessione dedicata allo studio della gravidanza, e due
dottorande di ricerca: Marta Czernik, arrivata a Teramo dalla Temple University
(Philadelphia, USA) e Federica Zacchini, biotecnologa di Teramo, che
presenteranno i loro studi nella sessione riguardante la riprogrammazione
nucleare e la clonazione. Federica Zacchini, già lo scorso anno, ancora
studentessa, aveva partecipato con una relazione allo stesso convegno nellesclusiva
sessione riservata alle migliori presentazioni degli studenti. Lattività
di ricerca delle quattro protagoniste è coordinata da Grazyna Ptak , docente del
Corso di laurea in Biotecnologie dellUniversità degli Studi
di Teramo, alla quale, nellanno passato, è stato assegnato un ambito
finanziamento da parte del Consiglio Europeo della Ricerca. >> «Il progetto europeo al
quale stiamo lavorando – ha commentato Grazyna Ptak – servirà a verificare la
natura delle alterazioni placentari che a volte si presentano durante la
gestazione della donna. Le ragazze presenteranno a Oxford le peculiarità dello
sviluppo epigenetico degli embrioni generati in provetta. Nonostante i giovani
del mio laboratorio siano molto motivati – ha aggiunto – non tutti hanno poi la
forza di rimanere, perché il lavoro nel campo dellembriologia
è molto duro. Lo sviluppo dellembrione, infatti, non rispetta
naturalmente “gli orari
di lavoro” e spesso bisogna proseguire gli esperimenti nel fine settimana o
perfino di notte. Queste ragazze ce lhanno fatta – ha
concluso la Ptak – e sono molto orgogliosa di loro!». BUR.IT 04.06.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Camerino Visita al Senato per i vincitori del gioco “Happy birthday
Costituzione” La Facoltà di Giurisprudenza dellUniversità di
Camerino ha organizzato, per il prossimo 8 giugno, per le classi III Liceo
Classico, V liceo socio-pedagocico e V Istituto Tecnico di Camerino una visita di istruzione a
Roma presso la sede del Senato della Repubblica. Liniziativa
costituisce il premio per la partecipazione al gioco “Happy birthay
Costituzione” che si è svolto il 19 dicembre 2008 in occasione dei festeggiamenti per il sessantesimo
anno di promulgazione della Carta Costituzionale italiana. I ragazzi saranno
accompagnati dai docenti Unicam Lucia Ruggeri e Antonio Iannuzzi. “Sarà una
bella occasione di crescita per i ragazzi che parteciperanno – ha sottolineato
la prof.ssa Lucia Ruggeri, docente Unicam di Diritto
Privato - perché avranno lopportunità di visitare una delle sedi più
importanti per la vita politica italiana e di comprenderne il funzionamento. >> Vorrei ricordare,
inoltre, che anche per questanno pensiamo di ripetere
levento “Happy Birthday, Costituzione!” che ha riscontrato un grande
successo lanno scorso, dando la possibilità agli studenti degli Istituti
Superiori di imparare e comprendere la legge fondamentale della nostra
Repubblica”. BUR.IT
04.06.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Trento
Spazio tra guerra, scienza e tecnologia Oggi, ore 16.30 Aula Kessler della
Facoltà di Sociologia (via Verdi, 26). Il regime internazionale che regola lo
spazio, limitandone l'uso a fini pacifici, è fra i lasciti più significativi
della guerra fredda. Il binomio guerra-spazio ha però una lunga storia, fatta
di audaci proiezioni letterarie e di controverse estensioni della geopolitica
terrestre. Lo spazio e molti degli strumenti che vi transitano hanno infatti un
ruolo militare importante, che il mutare della natura dei conflitti rende
sempre più cruciale. L'Unione europea, alla ricerca di un ruolo autonomo in
campo spaziale, si trova ad intervenire in un settore dove tecnologia,
politica, economia e fantasia si intrecciano in un delicato equilibrio, la cui
integrità è chiamata a vegliare contro tutti i tentativi di militarizzazione
aperta. Si parlerà di missioni spaziali tra puri interessi di ricerca
scientifica e forti significati geopolitici domani nel seminario di Lorenza
Sebesta (Università di Firenze, campus di Buenos Aires) dal titolo
"Scienza tecnologia e guerra". Sebesta discuterà con Renato Mazzolini
(Facoltà di Lettere) ed Enzo Rutigliano (Facoltà di Sociologia). Prima del
seminario verrà proiettato il video dello spettacolo teatrale "Copenhagen"
di Michael Frayn. Lorenza Sebesta, dottore di ricerca in Storia delle relazioni
internazionali, è professore Jean Monnet ad personam presso l'Università di
Bologna, sede di Buenos Aires. Si occupa di storia dell'integrazione europea,
storia della tecnologia nel XX secolo e di studi di sicurezza. Fra i suoi
scritti più recenti, "Alleati competitivi. Origini e sviluppo della
cooperazione spaziale fra Europa e Stati Uniti, 1957-1973" (Laterza,
Roma-Bari, 2003) e "La terra vista dall'alto. Breve storia della
militarizzazione dello spazio" (Carocci, Roma, 2008). >>
L'iniziativa è organizzata nell'ambito del progetto
interdisciplinare dell'Università di Trento "Scienza Tecnologia e Società
- STSTN", progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento
e Rovereto. L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti. A studenti,
dottorandi e docenti delle scuole sarà rilasciato su richiesta un attestato di
partecipazione. BUR.IT 04.06.09
( da "Corriere.it"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
hanno attestato
l'idoneità degli impianti di smaltimento Campania, 15 arresti per il caos
rifiuti Ai domiciliari l'attuale presidente della Provincia di Benevento
Cimitile (Pd), docenti universitari, funzionari NAPOLI - C'è il presidente
della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile (Pd), tra le 15 persone
arrestate dalla Guardia di finanza e dalla Dia di Napoli nell'ambito
dell'operazione "Green" sulla gestione dei rifiuti in Campania
durante il commissariamento. Le ordinanze di custodia cautelare, tutte ai
domiciliari, hanno raggiunto anche alcuni professori universitari e funzionari
della Regione. L'indagine è stata condotta dai pm Giuseppe Noviello, Paolo
Sirleo e Alessandro Milita. COLLAUDO IMPIANTI - Nell'elenco figura un solo
politico, Cimitile appunto, eletto nel 2008 a capo della Provincia di Benevento
con una coalizione di centrosinistra. All'epoca dei fatti
contestati era docente e
membro della commissione collaudo degli impianti di smaltimento. Dal 2000 al
2006 è stato rettore dell'università del Sannio. L'inchiesta riguarda le presunte irregolarità nei
collaudi - realizzati dalla Fibe spa (società del gruppo Impregilo che ha
gestito lo smaltimento dei rifiuti nella regione dal 1998 al 2005) -
degli impianti ex CDR del Napoletano (Giuliano e Caivano) e del Sannio
(Casalduni), in grado di produrre ecoballe di combustibile dalla spazzatura. Le
persone arrestate sono accusate di falsità ideologica in atto pubblico:
avrebbero attestato la conformità degli impianti, e quindi la capacità di
produrre CDR (combustibile derivato dai rifiuti) e FOS (frazione organica
stabilizzata) a norma, quando le aree erano già sotto sequestro. ECOBALLE
IRREGOLARI - Tra gli arrestati ci sono anche Claudio De Biasio,
ex-subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, e Giuseppe Vacca,
direttore dei lavori del termovalizzatore di Acerra, in funzione dal 26 marzo,
all'epoca dei fatti direttore dei lavori nei CDR. Gli altri arrestati sono:
Oreste Greco, professore universitario; Giuseppe Sica, architetto; Vincenzo
Naso, docente di ingegneria alla Federico II; Vittorio
Colavita; Alfredo Nappo; Vincenzo Sibilio; Vitale Cardone, ingegnere; Rita
Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo
De Rossi, ordinario di fisica; Luigi Travaglione, ufficio tecnico Benevento;
Mario Gily e Francesco Scaringia. L'attività dei CDR, dal 2005 fino a circa un
anno fa, ha prodotto diversi milioni di ecoballe che restano stoccate in
Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento,
poiché non essendo a norma non possono essere bruciate nei termovalorizzatori
di ultime generazioni. Attualmente i CDR continuano a trattare i rifiuti, ma in
modo diverso da quanto previsto dalla normativa. stampa |
( da "Corriere delle Alpi"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Obama nel cuore
dell'islam Ieri con i sauditi, oggi da Mubarak. Popolarità in crescita DAL
CORRISPONDENTE NEW YORK. Chiuse al traffico la principali
arterie del Cairo che portano all'università dove oggi Barack Obama pronuncerà un importante discorso sui
rapporti con il mondo islamico. Per motivi di sicurezza docenti e studenti non
avranno accesso alla cittadella universitaria. Solamente duecento studenti sono
stati invitati a essere presenti nella sala dove il presidente americano
parlerà, un discorso seguito in massima attenzione in tutto il mondo, ma
particolarmente nei paesi islamici. Prima di arrivare nella capitale egiziana
Obama è stato in Arabia Saudita per un incontro con re Abdullah. «Ho ritenuto
importante prima di tutto venire nel Paese dove nacque l'islamismo - ha detto
il capo della Casa Bianca - e per consultarmi con sua maestà per discutere con
lui molti dei temi che ci troviamo a confrontare in Medio Oriente». Una storica
visita nella quale Obama si è detto fiducioso che Stati Uniti e Arabia Saudita
possano lavorare insieme al fine di «fare progressi in una vasta gamma di
questioni di mutuo interesse». Con re Abdullah il presidente americano ha
parlato della questione palestinese anche alla luce del fatto che nel 2002 fu
proprio il governo saudita a delineare una bozza di iniziativa per la pace in
Medio Oriente. Ma il monarca saudita ha voluto parlare anche di Iran e della
recente apertura a Teheran da parte dell'amministrazione Obama. Un'apertura che
suscita apprensione in Israele, ma che allo stesso tempo viene recepita nel
mondo arabo come un nuovo senso di equilibrio nei rapporti degli Usa nella
regione. La tappa di Obama in Arabia Saudita è stata seguita con grande
interesse, sia nei contenuti che nel cerimoniale. Infatti quando re Abdullah e
Obama si erano visti a Londra in occasione della riunione dei capi di stato
delle prime venti potenze economiche del mondo, il G20, il presidente Usa era
stato criticato perché sembrava che si fosse inchinato davanti al monarca
saudita. Questa riverenza, che la Casa Bianca aveva smentito, aveva avuto un
effetto negativo sull'opinione pubblica americana che respingeva l'eccessiva
deferenza del loro presidente nei confronti di un leader islamico. Prima di
prendere la parola all'Università del Cairo la Casa Bianca ha anticipato che
Obama si vedrà con il presidente egiziano Hosni Mubarak. Dopo il Cairo Obama
domani sarà in Germania con il cancelliere Angela Merkel. Il giorno successivo
il capo della Casa Bianca presenzierà ai 65 anni dello sbarco in Normandia
insieme al francese Sarkozy e al britannico Gordon Brown. Alla vigilia
dell'importante discorso di Obama al mondo islamico sono stati resi noti i
risultati di un sondaggio sulla popolarità di Obama nel mondo musulmano. Emerge
che l'attuale capo della Casa Bianca gode del 45 per cento dei favori fra
l'opinione pubblica islamica. Sono le conclusioni tratte da un sondaggio
condotto dalla Zogby International in collaborazione con l'Università del
Maryland. «Sono favorevoli a lui, sono aperti alle sue idee e hanno speranza in
Obama», dice il professor Shibley Telhami che ha elaborato i dati della
ricerca. «La maggioranza si dice ottimista, ma questo non significa che la
maggioranza sia già in grado di vedere differenze nella sua politica medio
orientale». (a.v.)
( da "Resto del Carlino, Il (Imola)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
FAENZA pag. 9
Giovane down parte con Erasmus Il faentino Luigi Fantinelli frequenta Scienze
dell'educazione a Bologna CAPARBIO e risoluto, ha dimostrato di aver fatto la
scelta giusta a tutti coloro che, negli anni, hanno tentato di dissuaderlo.
Luigi Fantinelli è un ragazzo faentino di 21 anni affetto dalla sindrome di
Down che, iscritto alla facoltà di Scienze dell'educazione all'università di Bologna, ha vinto una borsa di studio per un
soggiorno Erasmus in Spagna. «Luigi spiega il padre Daniele è appena stato una
settimana a Murcia per visitare il campus nel quale verrà ospitato. È stato
accolto molto bene e questo lo ha emozionato. Al ritorno si è fermato a Milano
da un'amica e sarà nuovamente a casa domani». La notizia ha fatto il giro dei
giornali e delle televisioni spagnole, e un video di Luigi, all'interno del
campus spagnolo, è già su Youtube: è infatti la prima volta, a livello europeo,
che un giovane affetto dalla sindrome di Down vince una borsa di studio con il
progetto Erasmus. «È sempre stato testardo e risoluto racconta il padre Daniele
sin da quando era un adolescente. In particolare sulla scuola: gli è sempre
piaciuto molto studiare e ha voluto continuare, seguire la strada che aveva
scelto, anche contro il parere di tutti». Dopo le medie Luigi si è iscritto
all'Istituto alberghiero di Riolo Terme. «Una scelta continua Daniele
Fantinelli che sia io che mia moglie Vanda abbiamo caldeggiato molto. Cercavamo
una soluzione che potesse sviluppare il più possibile la sua autonomia, per
questo ci sembrava una buona idea iscriverlo a una scuola che non fosse a
Faenza, da raggiungere con i mezzi pubblici. Ricordo ancora le prime volte,
quando in auto seguivo il pullman, senza farmi vedere, per essere sicuro che
andasse tutto bene». L'ULTIMO anno delle superiori arriva la prima prova
importante per Luigi: i professori vorrebbero che si accontentasse di un
semplice attestato di frequenza. Lui non ci pensa neanche e, dopo tanta
insistenza, ottiene di sostenere gli esami di maturità e li supera. Il passo successivo non poteva che essere l'università. Quindi l'incontro con Nicola
Cuomo, docente di Didattica
e pedagogia del dipartimento di Scienze dell'educazione all'università di Bologna e l'inizio, per
Luigi, di un anno di orientamento che trascorre come pendolare, partendo ogni
mattina da Faenza in treno per seguire le lezioni. «In questo anno
conclude Daniele Fantinelli Luigi ha studiato e dato esami e Cuomo, al termine
dell'orientamento, ci ha detto che se non avesse accettato Luigi nella facoltà
avrebbe dovuto lasciare a casa metà dei suoi studenti». L'avventura di Luigi
Fantinelli ora continua con il progetto Erasmus, partirà a ottobre e rimarrà
nella cittadina spagnola per dieci mesi. a.c. Image: 20090604/foto/5511.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA CRONACA pag.
13 NELL'USO comune la parola è dispregiativa. Nel suo significato storico ...
NELL'USO comune la parola è dispregiativa. Nel suo significato storico e
teorico è un concetto complesso su cui riflettere a lungo. Populismo. Ovvero il
rapporto diretto tra il leader e le masse. L'attacco ai professionisti della
politica, corrotti e maneggioni. L'esaltazione del popolo sovrano' e delle sue
virtù. Il tema è incalzante e apre squarci profondi sull'attualità. A chiarirlo
si dedica, oggi e domani, il convegno Anatomia del populismo. Il populismo tra
fascismo e democrazia', in programma nella Sala dei Poeti di Palazzo Hercolani,
al numero 45 di Strada Maggiore. Lo organizzano il Dipartimento di Politica,
Istituzioni, Storia della nostra università (che a Palazzo Hercolani ha la sede) e l'università Humboldt di Berlino. Spiega
Stefano Cavazza, il docente
di Storia contemporanea che, dopo i saluti ufficiali (ore 14,30) introdurrà il
convegno insieme alla collega tedesca Paula Diehl: «L'incontro di questi due
giorni è la prima tappa di un progetto che avrà come passaggio successivo l'allargamento
del dibattito alla Francia. Per cominciare ci occupiamo soprattutto di Italia e
Germania, con interventi che toccheranno anche gli Stati Uniti, l'Africa e il
Sudamerica». Viene in mente Juan Domingo Peron, l'uomo che tra gli anni '40 e
'70 del secolo scorso fu acclamato per tre volte presidente dell'Argentina. E
vengono in mente, naturalmente, Mussolini e Hitler. Professor Cavazza, perché
un convegno internazionale sul populismo? «Per due ragioni. La prima, più
accademico-scientifica, è il tentivo di definire meglio il rapporto tra un
concetto che nasce nella seconda metà dell'Ottocento, con tinte
socialisteggianti, e lo sviluppo della democrazia. Il secondo motivo, più
vicino a noi, è l'intenzione di analizzare quel rapporto nell'Europa uscita
dalla caduta del muro di Berlino». Molti politologi parlano di deriva
populista, e dei rischi relativi... «In momenti di pesante crisi economica la
tentazione di saltare i passaggi previsti in uno Stato democratico è forte». In
Europa, Italia compresa, tira aria populista? «Esistono certamente partiti che
hanno usato e usano retoriche populiste. Ma di qui a concludere che il
populismo sia la tendenza dominante dell'Occidente europeo ce ne passa. Ciò che
va visto con più attenzione è l'emergere, in alcuni Paesi del vecchio
continente tra cui metterei anche l'Italia di tendenze a usare l'appello al
popolo per sostenere posizioni che portano alla xenofobia e che possono avere
facile presa». Nella dozzina di relazioni in programma spiccano (dopo la
sessione d'apertura oggi pomeriggio, i lavori riprendono e si concludono domani
mattina) quelle di Paolo Pombeni (Populismo e costituzionalismo'), Karin
Priester (Populismo e fascismo') e Loris Zanatta (Il populismo in America
Latina'). c. su.
( da "Unita, L'" del
04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Rifiuti campani
Impianti non a norma 15 arresti CLAUDIA FUSANI Firmavano, dicevano che andava
tutto bene e che tutto era a regola d'arte. Fior di professori, docenti universitari, ingegneri, gente seria, mica robuccia. Solo
che firmavano il falso. Fossero stati corretti, onesti, veramente competenti -
sostiene la procura - «probabilmente l'emergenza rifiuti a Napoli sarebbe stata
una storia molto meno drammatica di quello che poi è ancora oggi ed è stata in
questi anni». I pm Alessandro Milita, Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo
scrivono una nuova puntata del tormentone emergenza rifiuti a Napoli. Ieri
mattina il gip Aldo Esposito ha dato via libera a 15 ordinanze di custodia
cautelare. Una è per Claudio De Biasio, per un periodo n.2 di Bertolaso per il
G8 della Maddalena. Le 58 pagine dell'ordinanza di custodia cautelate parlano
di una «costante ed imponente opera di falsificazione di dati obiettivi con
enormi e gravi pregiudizi per le casse erariali» commessa - secondo l'accusa -
in fase di realizzazione e collaudo degli impianti di realizzazione di Cdr
(combustibile da rifiuti), momento decisivo del ciclo di smaltimento
dell'immondizia. LE PERSONE COINVOLTE Gli arrestati sono per lo più professori
universitari, docenti e amministratori pubblici che tra il 2001 e il 2006 hanno
visionato e collaudato gli impianti di Tufino, Battipaglia, Caivano, Casalduni,
quattro dei sette centri che dovevano lavorare e poi dividere l'immondizia
raccolta dalle strade in tre distinte frazioni: Cdr, compost (la parta
organica) e i sovvalli, gli scarti da smaltire in discarica. È chiaro che se
salta questa prima fase, quella della divisione, poi salta tutto il resto del
ciclo. Cosa che poi è puntualmente successa. E tuttora succede. Dopo quindici
anni di emergenza rifiuti in Campania e decine di milioni di euro buttati via
nelle eterne emergenze. Giuseppe Vacca, ad esempio: ex collaudatore, non
proprio competente secondo l'accusa, è ancora oggi il responsabile del
termovalorizzatore di Acerra, il punto di arrivo del ciclo. Controllore e
controllato. È tutto più semplice. Siamo nei primi anni dell'emergenza, quando
Commissari straordinari sono Bassolino (2000-2004) e Catenacci (2004-2006), un
attimo prima che fosse nominato, per la prima volta, Bertolaso. Tra i
protagonisti del falso spicca Aniello Cimitile, oggi presidente della provincia
di Benevento (Pd), «ma noi - precisano in Procura - gli contestiamo condotte di
quando era rettore dell'università del Sannio e come
tale capo della commissione di collaudo dell'impianto di Casalduni». Cimatile è
in ottima compagnia «accademica»: presidenti di commissione di collaudo sono
stati anche Vincenzo Naso, Oreste Greco, Vitale Cardone, Mario Gily. C'è anche
la società civile coinvolta nella triste storia dei rifiuti in Campania.Il
fatto è che le nomine per le commissioni di collaudo «avvenivano - dice
l'ordinanza - violando sistematicamente le norme di legge», secondo criteri
«fiduciari, sulla scorta di conoscenze personali». Incompetenti, ben pagati,
firmavano fischi per fiaschi. Il 5 maggio 2005, Alfredo Nappo (uno degli
arrestati) parla con tale Enzo e gli spiega: «Io ho avuto l'incarico (a
Caivano, ndr) perché faccio parte di un partito». Tuttora, fa notare il gip,
«Nappo, grazie ai suoi rapporti amicali, ottiene incarichi
politici-amministrativi». Non è da meno De Biasio: imputato nel processo
Impregilo, uno dei cinque filoni del magma giudiziario sui rifiuti napoletani,
indagato per altre vicende, eppure indicato da Bertolaso come «attuatore con
funzioni vicarie del G8 della Maddalena». I giudici parlano di «spiccata
personalità criminale». Tra gli indagati finiti agli arresti domiciliari c'è
anche il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile (Pd).
All'epoca dei fatti era rettore presso l'università
del Sannio.
( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
RIMINI CRONACA pag.
5 Ecco la Riviera che vuole il casinò GIORGETTI, PRESIDENTE DI FEDERALBERGHI: «
SERVIREBBE NON SOLO AL TURISMO» CONTRORDINE Romagna! Non è vero che la proposta
di un casinò per la riviera, avanzata giorni fa a Rimini dal ministro del
Turismo, Vittoria Brambilla, non piaccia a nessuno. Anzi. E' stato addirittura
creato, circa tre anni fa, il «Comitato del casinò per la Romagna», formato da
imprenditori e operatori turistici di Riccione, Milano Marittima, Cervia,
Bellaria Igea Marina. Tra gli altri, Mario Baldassarri e Alessandro Giorgetti.
«Abbiamo già fatto 7-8 incontri nell'arco di questi tre anni spiega Giorgetti,
presidente regionale di Federalberghi e tra i fondatori del Comitato . La
proposta della Brambilla va benissimo, e siamo convinti che lei la saprà concretizzare.
Non importa in quale città della Riviera la casa da gioco sarà collocata.
L'importante è realizzarla. E non è vero che non porta vantaggi al turismo. Farlo con una società mista pubblico-privata, a maggioranza privata, consentirtà di reinvestire parte degli utili nel turismo, in
promozione e marketing. Ma anche nel miglioramento ambientale. Non capiamo
neppure le preoccupazioni rispetto a presunte infiltrazioni. Se il Bingo è
regolare perché il casinò dovrebbe non esserlo? Il problema semmai è
delle persone al confino, ma va affrontato e risolto ad altri livelli». «Anche
noi siamo favorevoli al casinò in riviera fa eco Terenzio Medri, presidente
dell'Associazione albergatori di Cervia . Nel mondo dove c'è turismo c'è un
casinò, con vari giochi, perché ormai non si usa più solo la classica roulette
ma tanto altro. Un grande richiamo per l'universo turistico. Un'occasione da
cogliere». Favorevoli anche Mauro Bussoni e Claudio Albonetti, vice direttore
generale e presidente nazionale di Assoturismo («ma decida il territorio»).
Mario Gradara
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
FANO pag. 14 PRIMA
che si chiuda la campagna elettorale ci interessa rilanciare ... PRIMA che si
chiuda la campagna elettorale ci interessa rilanciare una proposta che «dare un
migliore sostegno alla maternità». Prima della chiusura della campagna
elettorale Bene Comune rilancia uno dei temi più cari alla lista civica. «Si
tratta di una proposta che crediamo possa e debba essere accettata da tutte le
coalizioni politiche che si propongono di governare Fano». L'idea è quella di
«affiancare agli operatori professionali del Consultorio pubblico, _ spiega il
candidato sindaco del Terzo Polo (Bene Comune e Fano a 5 Stelle) i qualificati
volontari del Centro di aiuto alla vita e del movimento per la vita. Allo scopo
di allargare il ventaglio delle possibilità che si offrono alla donna in
gravidanza (molte delle quali sono immigrate e quindi senza aiuti parentali in
zona) e permetterle una decisione che sia veramente la più libera e consapevole
possibile». «Già sperimentata prosegue De Marchi con efficacia in città vicine
a Fano, simili per popolazione e servizi, la collaborazione tra servizi
pubblici e associazioni di volontariato (che mettono in campo personale
professionalizzato e non improvvisato) ha permesso alle donne interessate di
affrontare con più consapevolezza _ e maggiori servizi a disposizione _ la
scelta di continuare o meno la gravidanza, risultando un'opportunità preziosa
per vivere più serenamente il loro futuro». La proposta diventerà «obiettivo prioritario
della nostra Lista se Bene Comune dovesse vincere le elezioni e governare Fano.
Ma crediamo che non possa trovare ostacoli ideologici nel caso che a guida
della città venisse confermato Aguzzi e la sua coalizione di centro destra.
Qualora sindaco risultasse Valentini e la rispettiva coalizione di centro
sinistra, citiamo l'esempio di città come Pesaro e Forlì (di segno politico
spiccatamente di sinistra) che da anni applicano già tale
sinergia pubblico-privato. Analogo discorso vale per l'altro necessario
"partner" del progetto, vale a dire l'Azienda sanitaria, governata
allo stesso modo a Pesaro e a Fano». Bene Comune deve, però, fare i conti con
alcune donne fanesi che su Facebook hanno costituito il gruppo «Perché non
votiamo Bene Comune». Duri i contenuti, pochi gli iscritti (almeno per
il momento) di questo gruppo che denuncia la contraddizione dell'alleanza «tra
la Lista civica "Fano a 5 stelle" che diceva di voler promuovere una
donna e il candidato della lista Bene Comune, ginecologo dell'ospedale Santa
Croce».
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
PESARO pag. 4 Il
Magnifico Cascino guarda allo Sport PDL: UN'ACCOPPIATA IN GIUNTA RESTITUIRE
dignità allo sport, patrimonio di tutti e per tutti, valorizzando anche le
discipline minori «perchè giocando si impara il rispetto, la solidarietà,
l'impegno e la lealtà». Ne è così convinto, il candidato sindaco Pdl
Piergiorgio Cascino, che ha deciso, in caso di vittoria, di creare una delega
autonoma da affidare a Walter Magnifico, «persona competente e appassionata».
Così ha pensato bene, proprio per restituire alla città quel patrimonio che si
chiama «sport a 360 gradi, oramai perso da una sinistra che ha appiattito
tutto» di giocare la sua partita tra le mura delle scuole, «istituzione
determinante per la crescita dei ragazzi». La formula è semplice: attivare una partnership pubblico-privata. Il pubblico è il Comune che chiede alle associazioni, alle
società sportive e ai vari enti di attivare convenzioni per usufruire delle
palestre scolastiche fuori dalle ore di studio. Tutto coordinato
dall'amministrazione comunale che dovrebbe occuparsi «personalmente» della
gestione degli spazi, degli orari e del contenitore sportivo, per dare
un taglio al «fai da te" e all'attuale disordine gestionale. Le
convenzioni ci sono, ma sono un privilegio di pochi», incalza Cascino. QUESTO è
solo il primo passo. L'assessorato allo sport oltre al monitoraggio delle
attività avrà il compito di promuovere la crescita degli impianti deputati allo
svolgimento di svariate discipline. Il recupero di Villa Marina, in fondo a
viale Trieste e della struttura antistante, è un impegno del candidato sindaco
Pdl: «Gli impianti devono tornare a funzionare, e d'estate messi a disposizione
dei clienti degli alberghi della città. Mentre la grande edificio di Villa
Marina potrebbe diventare un centro di medicina sportiva o un istituto di
ricerca marina in collaborazione con Fano. L'accordo con l'istituto
Postelegrafonici si può fare». «Credo che la città abbia perso negli ultimi
anni una parte della sua anima sportiva continua Walter Magnifico . Ci sono
molte discipline che andrebbero rilanciate, sostenute, a cominciare
dall'atletica leggera che ha un campo inadeguato. Stessa sorte per le
discipline acquatiche, con un'unica piscina, quella al parco della Pace.
Dovremmo costruirne altre dislocate in più zone della città. Scarsa attenzione
è stata data anche agli sport minori, come il pattinaggio, il football, o il
rugby. Per non parlare degli sport legati al mare. Sono attività anche
turistiche». Loretta Signoretti Image: 20090604/foto/8061.jpg
( da "Repubblica, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina III - Napoli
Rita Mastrullo Specializzata nella fisica tecnica Professore ordinario di
Fisica nella facoltà di Ingegneria della Federico II è Rita Mastrullo. La docente, nata a Bisaccia, in provincia di Avellino, nel
maggio del ´57, si è laureata in Ingegneria elettrotecnica nel ´78 e dopo due
anni è diventata ricercatore nella stessa Facoltà. Diventata professore
associato di Fisica tecnica, dopo qualche anno vissuto da ricercatore, dal ´94 è docente
ordinario. E se i suoi corsi principali sono a Napoli, alla Federico II, la
Mastrullo insegna anche in altre università, ad iniziare da quella del Sannio passando per Cassino e per il
Secondo ateneo di Napoli. I suoi corsi di Fisica tecnica sono nel curriculum
anche degli allievi di Ingegneria civile dell´Accademia Aeronautica di
Pozzuoli.
( da "Repubblica, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina III - Napoli
Vitale Cardone Un nome conosciuto all´estero Ha presieduto la commissione di
collaudo per l´impianto di Battipaglia il professore Vitale Cardone, docente ordinario ed attualmente preside
della facoltà di Ingegneria dell´università degli studi di Salerno. Cardone, nato a Napoli nel 1947, è, già
da qualche anno, presidente della Conferenza dei presidi delle facoltà di
Ingegneria. Esperienze internazionali lo hanno portato ad insegnare anche nelle
università di Valladolid e
Vigo, ed è professore onorario della Universidad Cientifica del Sur, di
Lima. In qualità di consulente scientifico ha partecipato, tra l´altro,
all´elaborazione di progetti come quelli per il Piano per i parchi scientifici
e tecnologici di Napoli e il Piano regionale delle attività estrattive.
( da "Repubblica, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Genova
L´indagine era partita dopo una denuncia della trasmissione Report. Altri casi
sotto la lente dei carabinieri Moretta, docente e direttore al Gaslini I Nas: doppio incarico illegittimo Attesa
per oggi la lettera di autosospensione dall´ateneo Il ricercatore: "Una
tempesta inattesa. Chiedo l´aspettativa sperando che la legge cambi"
GIUSEPPE FILETTO Lorenzo Moretta, direttore scientifico del Gaslini, si
autosospende dall´incarico di docente universitario. Da oggi, con una lettera in cui chiede
l´aspettativa senza stipendio, dopo una querelle che dura da settimane e
un´indagine svolta dai carabinieri del Nas. Questi, nei giorni scorsi,
avrebbero riscontrato l´incompatibilità tra i due incarichi ricoperti (docente universitario e direttore scientifico al Gaslini) da
Moretta e notificato il verbale al rettore, Giacomo Deferrari, e al direttore
generale dell´istituto pediatrico, Antonio Infante. A quel punto da via Balbi è
partita una lettera dal tono ultimativo: entro 7 giorni il professore deve
decidere se rimanere docente o scegliere la direzione
scientifica dell´ospedale. Oggi è l´ultimo giorno. «è una tempesta inaspettata
- confessa Moretta - e non mi rimane che chiedere l´aspettativa, in attesa e
nella speranza che la legge cambi». D´altra parte, ricorda il professore, lo
stesso sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, avrebbe annunciato
l´approvazione di una legge che elimini l´incompatibilità. Gli accertamenti
sono stati disposti dal Ministero della Salute dopo una denuncia di Report, la
trasmissione condotta da Milena Gabanelli. Le indagini sono state affidate ai
Nas (in Liguria coordinati dal capitano Gian Mario Carta) e sono concentrate
sugli istituti di ricerca e le strutture pubbliche con direttori generali, sanitari
e scientifici, per i quali la Finanziara del 2007 e del 2008 prevede
l´esclusività dell´incarico. A Genova i carabinieri avrebbero preso in
considerazione anche altri casi, per esempio quello di Gian Massimo Gazzaniga,
coordinatore scientifico al Galliera. Ma in questo caso l´incompatibilità non è
ancora stata accertata. Moretta assicura che nel 2000, quando fu nominato
direttore scientifico del Gaslini, era stato firmato un accordo tra l´università e l´istituto, grazie al quale ha conservato la
cattedra di Patologia Generale e Fisioterapia, mantenendo lo stipendio da
universitario. L´ospedale pediatrico ha versato un´indennità, tale da
avvicinare la busta paga a quella dei direttori degli altri Istituti di
Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. «Non si capisce perché in quelli
privati, come il San Raffaele e l´Humanitas di Milano, sia legale conservare i
due incarichi - osserva Moretta - mentre in quelli pubblici no». Le
"dimissioni" odierne, pur eliminando l´incompatibilità, conservano il
rischio di intervento della Corte dei Conti, che potrebbe chiedere la
restituzione delle indennità passate.
( da "Repubblica, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina I - Firenze
Il nuovo rettore La lotta tra 5 candidati ha aumentato la partecipazione. Oggi
urne aperte fino alle 14,30 Università, al voto più del 50% LAURA MONTANARI Più
della metà al voto già al primo giorno, quindi elezioni valide perché è stato
superato il quorum. L´università batte il record della
partecipazione per rinnovare il rettore: alle 19,30 della prima delle due
giornate alle urne (la seconda si chiude oggi alle 14,30) erano andati ai seggi
il 50,86%. La volta precedente, nel duello tra Augusto Marinelli (poi eletto) e
Giorgio Federici, alla fine del primo giorno avevano votato il 45,77% degli
aventi diritto. Dei quattro seggi elettronici aperti, ieri ha battuto tutti
nell´affluenza il numero 1 al rettorato di piazza San Marco con 680 votanti (ma
fra questi 237 sono del personale tecnico amministrativo il cui voto pesa per
il 10%), seguito dal seggio 2 di viale Morgagni (545), poi il 3 di Novoli 258 e
il numero 4 del polo di Sesto, 153. Ma se si va a vedere il
dato dei docenti, la massima affluenza spetta al seggio 2, con 443 prof
rispetto ai 431 di San Marco. Segno che le facoltà scientifiche, area medica in
particolare, stanno correndo al voto. Dalle 14,30 in poi si conoscerà il primo
verdetto sui cinque candidati: Alberto Tesi, Alberto Del Bimbo, Guido Chelazzi,
Paolo Caretti e Sandro Rogari. Sarà eletto subito chi avrà la
maggioranza assoluta, altrimenti seconda tornata (10-11 giugno) ed eventuale
ballottaggio.
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-04 - pag: 19 autore: Ambiente.
Secondo la procura di Napoli gli accusati avrebbero concesso autorizzazioni non
conformi per alcuni impianti di compostaggio Campania, 15 arresti per il caos rifiuti Tra i fermati docenti universitari, consulenti e il
presidente della Provincia di Benevento Laura Viggiano NAPOLI False
attestazioni di collaudi, in alcuni casi non avvenuti, che dichiaravano esito
positivo per dare il via libera agli impianti di cdr (compost da rifiuti),
costruiti dall'associazione temporanea di imprese composta da Impregilo e
società controllate dal gruppo. Impianti ormai tristemente famosi che
avrebbero dovuto produrre il combustibile da rifiuti e che hanno prodotto oltre
6 milioni di ecoballe non a norma che, restano stoccate su chilometri di
terreni campani. La Procura di Napoli,nell'ambito dell'inchiesta madre sulla
gestione commissariale dell'emergenza rifiuti in Campania, ha approfondito il
filone dedicato al collaudo dei sette Cdr (più volte sequestrati) realizzati a
Caivano, Giugliano, Casalduni, Battipaglia, Santa Maria Capua Vetere, Tufino e
Pianodardine, che ieri ha portato a 15 ordinanze di custodia cautelare ai
domiciliari, di cui 14 eseguite. Tra i destinatari professori universitari e
funzionari della Regione Campania e componenti delle commissioni di collaudo,
che nel 2005 ricoprivano ruoli prestigiosi nelle Università Campane o in
Regione, a cui viene contestato il reato di falso ideologico in atti pubblici
per diversi episodi. Tra gli altri Aniello Cimitile,attuale presidente della
Provincia di Benevento,e quattro anni fa rettore dell'Università del Sannio;
Oreste Greco, ex preside della facoltà di Ingegneria prima alla Federico II e
poi della Seconda Università di Napoli; Francesco Scaringia, ex coordinatore
dell'assessorato al Turismo della Regione.Ma trai soggetti per cui è stato
chiesto e ottenuto il provvedimento vi sono anche Giuseppe Vacca,attuale
direttore dei lavori del termovalorizzatore di Acerra, costruito dalle società
che fanno capo a Impregilo; Claudio De Biasio, già implicato in altre inchieste
sullo smaltimento dei rifiuti, più volte impiegato nel commissariato anche come
sub commissario al fianco di Guido Bertolaso. Secondo l'inchiesta dei pm
Giuseppe Noviello, Paolo Sirleo e Alessandro Milita, coordinati dal procuratore
aggiunto Aldo De Chiara, i collaudatori avrebbero attestato il falso sostenendo
la funzionalità degli impianti e quindi la capacità di produrre cdr e fos
(frazione organica stabilizzata) a norma. Nello specifico, l'indagine, che non
ha toccato aspetti di criminalità organizzata – come precisa la Procura – ha
riguardato i lavori delle commissioni di collaudo degli impianti di produzione
di cdr realizzati anche da Fibe, Fisia e Fibe Campania su appalti banditi dal
commissariato di governo per l'emergenza rifiuti in Campania nel 1999. Le
indagini hanno dimostrato anche che alcuni macchinari,ritenuti essenziali, sono
stati realizzati in maniera non rispondente al progetto approvato e oggetto del
contratto firmato con il Commissariato di Governo. Gli inquirenti ritengono che
i macchinari siano stati modificati dall'appaltatore senza autorizzazione della
stazione appaltante e – si legge nell'ordinanza – «senza che i collaudatori
abbiano constatato l' accertata difformità ».Il Gip Aldo Esposito parla anche
di certificati finali di collaudo «emessi in pendenza di sequestro degli
impianti per frode nelle pubbliche forniture». Per di più, gli incarichi
affidati non rispondevano ai criteri dettati dalla legge Merloni ma a criteri
fiduciari. In alcune commissioni si è arrivati a nominare persone non iscritte
all'apposito albo regionale o comunque senza titoli adeguati. «Secondo logiche
meramente clientelari legate a rapporti personali e in un caso frutto di accordo
corruttivo». Il Gip, Aldo Esposito, cita Giulio Facchi, collaudatore
dell'impianto di Santa Maria Capua Vetere, «munito del diploma di scuola media
inferiore».«I criteri di scelta erano completamente avulsi da qualsivoglia
sistema ordinario o procedura ortodossa», scrive ancora il Gip. Oreste Greco,
uno degli indagati, ha sostenuto di non svolgere professionalmente l'attività
di collaudatore e di aver accettato l'incarico per una «forma di dignità».
L'attività dei cdr dal 2005 finoa circa un anno fa,ha prodotto 6 milioni di
ecoballe che restano stoccate in Campania e per le quali ancora non si è
trovata una soluzione di smaltimento. Anche se il 20 febbraio 2008,
un'ordinanza dell'allora Governo Prodi ha autorizzato la combustione delle
ecoballe nell'impianto che oggi è in fase di collaudo nel napoletano. Ordinanza
che ha scatenato numerose reazioni, fino ad arrivare ad essere impugnata
davanti al Tar. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA MAGISTRATURA In base all'inchiesta
gli incarichi assegnati non corrispondevano alle disposizioni della legge
Merloni
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
FABRIANO pag. 12
SERRA SAN QUIRICO IN DUE a caccia almeno del 50,1% che consentir... SERRA SAN
QUIRICO IN DUE a caccia almeno del 50,1% che consentirà al vincitore tra il
37enne avvocato Massimo Cantiani (centrosinistra) e il 59enne ingegnere Angelo
Cuicchi (centrodestra) di governare per la prossima legislatura. Una partita
che si gioca innanzitutto sulla gestione e il funzionamento della macchina
comunale a cui, nei rispettivi programmi elettorali, entrambi i duellanti
riservano uno spazio piuttosto ampio. IN PARTICOLARE Cuicchi propone di
riattivare i consigli di quartiere aboliti dal 1990 che in caso di elezione
dell'esponente della lista civica sostenuta dal centrodestra saranno, appunto,
recuperati. Da Cantiani, invece, l'idea di un giornalino comunale cartaceo su
scala semestrale ed una versione on line ogni mese, come pure il progetto di
dare spazio al consigliere comunale straniero aggiunto ed all'istituzione del
consiglio dei ragazzi. SU LAVORI pubblici e sicurezza quattro i capisaldi di
Cuicchi: la realizzazione immediata di decine di loculi per alleviare
l'emergenza cimiteri, il via ad un nuovo parco a Serra Stazione, l'istituzione
di volontari del controllo e l'installazione di impianti di videosorveglianza
tramite telecamere nei punti più critici. CANTIANI risponde incentivando la
nascita di un'area industriale a Pian delle Vene ecocompatibile con tanto di
piena autosufficienza energetica, la realizzazione di un impianti sportivo a
Borgo Stazione e l'illuminazione del campo di calcio a Serra paese. IN TEMA di
servizi sociali il caposaldo di Cantiani è il potenziamento della Croce Verde
per spingerla a farla diventare sede riconosciuta Potes, mentre da Cuicchi
arriva l'impegno ad attivare il progetto per il recapito domiciliare di farmaci
alle persone non autosufficienti o comunque in difficoltà a spostarsi.
PREGNANTE per entrambi anche il capitolo turismo ma sempre con proposte
differenti. Il centrosinistra invoca il via ad una
soluzione pubblico-privato per costruire finalmente un albergo eventualmente
accompagnato da un ostello per giovani, mentre il centrodestra si concentra
sulla nascita di un'area sosta per camper ed un campeggio nella zona Monte
Murano-Gola della Rossa, oltre al sostegno per la nascita di un ente di
promozione comunale.
( da "Riformista, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Le clientele intorno
alla monnezza Quindici arresti in Campania inchiesta. Per l'accusa, le
commissioni di collaudo erano formate secondo criteri politici. Nei guai docenti universitari, funzionari regionali e il
presidente della Provincia di Benevento. di Titti Beneduce Napoli. C'è Aniello
Cimitile (nella foto), presidente della Provincia di Benevento ed ex rettore
dell'Università del Sannio. C'è Giuseppe Vacca, direttore del
termovalorizzatore di Acerra. Ci sono Oreste Greco e Vincenzo Naso, ex
presidi del Politecnico di Napoli, e Vitale Cardone, preside della facoltà di
Ingegneria di Salerno. C'è, di nuovo, Claudio De Biasio, architetto coinvolto
in altre importanti inchieste. Sono quindici in tutto i destinatari delle
ordinanze di custodia agli arresti domiciliari disposte dal gip Aldo Esposito
nell'ambito di un'inchiesta sui collaudi degli impianti di cdr in Campania:
docenti universitari, liberi professionisti, funzionari regionali. Tutti i
provvedimenti sono stati eseguiti da Dia e Guardia di Finanza ad eccezione di
quello di Cardone, che si trova negli Stati Uniti. L'accusa è falsità
ideologica in atto pubblico. L'inchiesta, nata da una costola del processo
Bassolino, è dei pm Alessandro Milita, Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Al
centro delle indagini ci sono, ancora una volta, gli impianti realizzati da
Fibe e Fibe Campania che avrebbero dovuto produrre combustibile da rifiuti, ma
da cui usciva spazzatura «tal quale». Secondo l'accusa, le commissioni di
collaudo erano formate in base a criteri politici e clientelari e, soprattutto,
attestavano falsamente il buon funzionamento degli impianti di Tufino,
Pianodardine, Battipaglia, Caivano, Santa Maria Capua Vetere, Giugliano e
Casalduni. A fronte di relazioni confortanti c'erano invece da registrare
inadeguatezze, anomalie, macchinari diversi da quelli previsti nei progetti
originari. «Tutto appare più grave - scrive il gip - ad una lettura ex post
dell'emergenza rifiuti in Campania, in quanto la verifica dell'effettivo
funzionamento degli impianti avrebbe scongiurato l'entrata a regime di un
sistema di smaltimento di rifiuti frutto di una colossale truffa». Non solo:
«Collaudatori, direttori dei lavori e rup (responsabili unici dei progetti,
ndr) accettavano la logica scellerata di avallare in toto l'operato dell'Ati
affidataria al fine di portare a compimento il progetto di gestione dei rifiuti
in Campania a tutti i costi, a prescindere dal requisito, al contrario
essenziale, della funzionalità del progetto medesimo rispetto a quanto
previsto, anche a tutela del territorio e della salute pubblica». I fatti
risalgono al 2005-2006 e dunque, in parte, sono coperti da indulto. Da più
parti sono state avanzate perplessità sulla decisione di arrestare gli
indagati, a distanza di anni e quando ormai il ruolo dei collaudatori è
terminato. Così motiva il gip: «L'attualità delle esigenze cautelari va
rapportata alla tipologia dei reati commessi e alle peculiarità dei casi
specifici trattati». Il giudice si sofferma in particolare sulla figura di
Claudio De Biasio, professionista molto vicino a Guido Bertolaso. Nonostante le
pesanti accuse che gli sono state rivolte e i processi ancora in corso,
«addirittura era designato all'importante incarico di attuatore con funzioni
vicarie del vertice G8 in programma a La Maddalena. Per tale incarico sopravveniva
una sua rinuncia dopo non molto tempo dalla richiesta del pm di informazioni
alla Protezione civile. Al di là della stranezza dell'episodio, per il quale il
pm si riserva di approfondire se per caso il De Biasio fosse stato
appositamente informato, le improvvise dimissioni evidentemente risultavano
funzionali a tentare di depotenziare iniziative giudiziarie nei suoi riguardi».
04/06/2009
( da "Riformista, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Visto da Israele
Jonathan Rynhold, docente di
scienze politiche all'università di Bar Ilan «Non siamo entusiasti del viaggio» di Anna
Momigliano «A Obama Israele chiede una sola cosa: rassicurazioni sull'Iran».
Secondo Jonathan Rynhold, docente di scienze politiche all'università di Bar Ilan ed esperto di relazioni Usa-Israele, il tour
diplomatico di Barack Obama in Medio Oriente è visto favorevolmente da
Gerusalemme. Anche se senza entusiasmi. Non preoccupano le aperture al
mondo arabo, e preoccupa solo fino a un certo punto la mano tesa a Teheran:
«Gli israeliani capiscono che l'America adesso ha bisogno di tessere nuove
relazioni col mondo musulmano, e che queste relazioni non sono a discapito di
Israele». Persino sulla questione degli insediamenti, sostiene Rynhold,
l'esecutivo di Netanyahu è disposto ad andare incontro all'amministrazione
americana. Non mi verrà a dire che non ci sono tensioni? Qualche tensione c'è,
ma nulla che possa portare a qualcosa di concreto prima di dicembre. Ma Obama
sta facendo pressioni per un processo di pace sulla base di Annapolis.
Gerusalemme non ha detto di essere contraria a questo modello? Per questo dico
che fino a dicembre non ci saranno questioni! Segua bene le parole di Obama: vuole
riprendere la Roadmap, ma sta anche chiedendo ai Paesi arabi di normalizzare le
proprie relazioni con Israele come condizione. Ma è evidente che i Paesi arabi
questo non lo faranno. Dunque c'è tempo. Al ministro degli Esteri Barak, Obama
ha detto che Israele ha tempo fino a giugno per mettere a punto una peace
policy. Non c'è alcuna prospettiva realistica per il raggiungimento di un
accordo in tempi brevi, questo lo sanno benissimo gli americani tanto quanto
gli israeliani. Per Gerusalemme ora la chiave è: non fare nulla che crei
tensioni. Il governo è preparato e pronto a fare concessioni. Da Obama si
aspetta due cose: rassicurazioni sulle questioni di sicurezza e linea dura
sugli insediamenti. Appunto, prima di partire il presidente Usa ha chiesto il congelamento
totale delle colonie E su questo il governo di Gerusalemme è pronto ad andargli
incontro. Il congelamento totale per gli israeliani è troppo. Ma probabilmente
accetteranno di smantellare tutti gli avamposti illegali costruiti dopo il
1998, e di rallentare la crescita delle colonie. Quanto all'Iran? Non credo
che, così come sono oggi, le aperture di Obama a Teheran infastidiscano il
governo. Anzi credo che facciano piacere: Israele ha capito benissimo che
l'amministrazione deve dialogare con l'Iran, in questo momento ne ha bisogno.
Però? Le preoccupazioni sono due: la prima, e la più ovvia, è che l'Iran stia
prendendo tempo per costruire la sua bomba atomica. Su questo Israele ha molto
bisogno di essere rassicurata, deve sapere che l'America sta cercando risultati
concreti e che, se necessario, a un certo punto sarà pronta a dire basta. Ma se
così non fosse, dopo l'inverno Gerusalemme potrebbe trovarsi costretta a
prendere decisioni drammatiche in modo unilaterale. Per il momento sta
aspettando di valutare i risultati dei negoziati. Credo che Israele otterrà
presto le rassicurazioni che vuole. Anche perché, quando gli israeliani
finiscono per agire unilateralmente, questo mette gli Stati Uniti in
difficoltà. E la seconda fonte di preoccupazione? Che Stati Uniti e Iran
raggiungano sì un accordo, ma non sulle questioni che più premono a Israele.
Ovvero il sostegno a Hamas e Hezbollah. Ma non vedo un rischio molto concreto,
perché i negoziati tra Washington e Teheran non stanno andando lontano: semplicemente,
l'Iran non darà a Obama quello che vuole. Un po' come i Paesi arabi. 04/06/2009
( da "Riformista, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Perché
Obama non smentisce Huntington pubblico/privato La spinta alla diffusione della
democrazia e della libertà nel mondo resta valida; i mezzi devono essere
diversi segue dalla prima pagina Detto di Obama, uno che è figlio e parente di
musulmani, suona particolarmente stonato. È evidente che la persona stessa di Obama, con la
sua storia, costituisce per l'America una incredibile opportunità di iniziare a
superare le diffidenze e i rancori del mondo islamico. Ma è altrettanto
evidente che si tratta solo di un'opportunità, che deve essere colta da una
politica audace e lungimirante, e nello stesso tempo ferma. Qualcuno sarà
deluso perché il nuovo presidente non chiederà scusa per gli errori e i torti
di Bush. Ma sarebbe sbagliato aspettarselo. Non solo perché c'è una continuità
statale che non può essere negata, ma anche perché è proprio di Obama cercare
vie intermedie, vie inclusive, che possano unire e allargare il consenso
all'interno e all'esterno. È questa, a quanto sembra dai primi mesi di governo,
la scommessa del presidente. Come già su questioni delicate quali l'aborto e i
diritti dei gay, anche sulla politica estera la sua linea è: non sottrarsi a
posizioni di principio nette, ma cercare soluzioni politiche non di parte. Nel
discorso che terrà oggi al Cairo, e che è stato in parte anticipato in
un'intervista alla Bbc, Obama prenderà esplicitamente le distanze dal suo
predecessore, ma affermerà nel modo più netto il valore dei diritti umani e di
democrazia, legalità, libertà: non solo valori occidentali, ma principi
universali, che valgono per tutti i popoli se questi popoli li adottano, ma non
possono essere imposti con la forza. È un passaggio di grande importanza, col
quale Obama rinnega la dottrina bushiana del regime change, senza per questo
tornare all'indifferenza verso la natura dei regimi alleati che ha prodotto
tanti errori nella politica americana. La spinta alla diffusione della
democrazia e della libertà nel mondo resta valida; sono i mezzi che devono essere
diversi, perché le diverse culture devono essere rispettate. Il compito degli
Stati Uniti è promuovere quei valori universali, sapendo che possono essere
acquisiti solo se diventano parte delle identità nazionali, staccandosi
dall'identità americana. Tradurre in pratica questa posizione sarà certamente
difficile (difficile come chiudere Guantanamo), anche perché non dipenderà solo
dagli Stati Uniti, ma da molti altri attori in gioco, tra cui Israele, l'Iran,
i paesi arabi. Ma solo enunciarla è già molto importante, tanto più dopo i
fallimenti dell'amministrazione Bush, che non possono non pesare sulle scelte
di oggi. Obama interviene così, con una posizione netta, su uno dei più
discussi problemi della cultura contemporanea: quello della universalità dei
diritti umani e della democrazia. Mostrando che tener conto dell'origine
occidentale di quei valori non significa negarne l'universalità, e che
affermarne l'universalità non significa passar sopra alle differenze culturali
e alle identità nazionali. Contrariamente a quanto può sembrare, questa
posizione difficilmente può essere vista come una smentita delle tesi di Samuel
Huntington. L'importanza del libro di Huntington stava nel mettere in evidenza
che, nel mondo dopo la guerra fredda, ci si doveva aspettare più probabilmente
conflitti di civiltà che conflitti di natura economica o ideologica. E quindi
nell'attrarre l'attenzione sulla categoria di civiltà come categoria di lunga
durata, capace di spiegare molte cose: tra l'altro come mai il comunismo cinese
sia stato del tutto diverso da quello sovietico, o perché mezza Ucraina vuole
andare con l'Europa e l'altra mezza con la Russia. Non ne deriva che il
conflitto delle civiltà sia inevitabile; ma che bisogna tenere conto delle
civiltà e delle loro storie secolari proprio per evitarlo. Se quella islamica è
una civiltà, bisogna conoscerne la storia e le caratteristiche; non si può
pensare di affrontare i rapporti con un Paese islamico sulla base di un
approccio puramente politico o economico. Su Repubblica
di ieri, Piero Ottone sostiene che nel mondo è in corso solo uno scontro tra
ricchi e poveri, e che in realtà tutti vogliono soltanto la ricchezza
occidentale. Il merito di Obama sarebbe aver capito che la pace universale sarà
assicurata quando i popoli islamici si decideranno ad occidentalizzarsi. Magari
fosse così semplice. La verità è che i popoli arabi sono profondamente legati
alla loro civiltà ed è il sentimento di frustazione di questa (il presunto
disprezzo di cui parla Bin Laden) a rendere così difficili i loro rapporti con
i Paesi occidentali, in particolare gli Stati Uniti. Per questo è così
importante l'approccio di Obama, che non mostra disprezzo né distanza, e rende
omaggio - senza indebolire la posizione americana - alla civiltà islamica, riconoscendola
come interlocutrice, anche a rischio di suscitare timori e diffidenze nei
dirigenti di Israele. Certo, è un gioco complicato, molto complicato. Dobbiamo
sperare che la scommessa del presidente nero abbia successo, vincendo il
rancore arabo su cui gioca Bin Laden. di Claudia Mancina 04/06/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Rifiuti, 15 arresti
in Campania inchiesta sullo smaltimento Tra di loro funzionari regionali,
docenti e il presidente della Provincia di Benevento NAPOLI. Collaudatori con
la terza media, invece che in possesso di una laurea tecnica; impianti
giudicati a norma nonostante irregolarità palesi; rifiuti trattati negli
impianti Cdr (combustibile da rifiuti) solo sulla carta e smistati
sostanzialmente così com'erano all'origine. Giocavano con il fuoco, ma convinti
di restare impuniti, secondo l'accusa, gli indagati nell'ultima inchiesta-choc
sui rifiuti a Napoli. Al punto che uno di loro, sotto intercettazione
telefonica, non si preoccupò nemmeno quando fu convocato dagli investigatori
della Dia. Gli stessi che ieri mattina, insieme alla Guardia di Finanza, hanno
eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare per falso ideologico. Tra i
destinatari c'è un politico: il presidente della Provincia di Benevento,
Aniello Cimitile, eletto nel 2008 con il centrosinistra. Gli altri sono
professori universitari, funzionari della Regione ed esperti che in realtà non
lo erano. Per il gip Aldo Esposito le nomine di tutti quanti rispondevano
soltanto a "logiche clientelari". L'indagine ha accertato che le
persone arrestate avevano attestato l'idoneità degli impianti quando erano già
sotto sequestro, sostenendo la conformità del prodotto del cdr a quanto
stabilito dal contratto; ma quest'ultimo mancava. Una conclusione clamorosa
(senza già anticipare ovviamente, sentenze), alla base dei provvedimenti
restrittivi. A tutti comunque, sono stati concessi gli arresti domiciliari.
Anche l'arresto di Cimitile, 61 anni, ex rettore dell'Università del Sannio, è
scattato non nella veste di presidente della Provincia, ma come collaudatore.
Svolgendo questa funzione avrebbe, a parere dei pm Noviello, Sirleo e Milita,
dichiarato il falso. Tra gli indagati in stato d'arresto compaiono pure Claudio
De Biasio, ex-subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, e Giuseppe
Vacca, direttore dei lavori del termovalizzatore di Acerra (ma l'impianto non
c'entra con quest'inchiesta), in funzione dal 26 marzo, ma all'epoca dei fatti
contestati direttore dei lavori nei cdr. Altri arrestati sono: Oreste Greco,
professore universitario; Giuseppe Sica, architetto; Vincenzo
Naso, docente di ingegneria
alla Federico II ed ex preside; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vitale
Cardamone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo De Rossi, ordinario di
fisica; Luigi Travaglione, ufficio tecnico Benevento; Mario Cini e
Francesco Scalingia. L'attività dei cdr, dal 2005 fino a circa un anno fa, ha
prodotto diversi milioni di ecoballe che restano stoccate in Campania e per le
quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento: non essendo a
norma, non possono essere bruciate nei termovalorizzatori di ultime
generazioni. Nelle motivazioni del provvedimento è contenuta un'intercettazione
telefonica che risale ad aprile 2005. A parlare era Alfredo Nappo, collaudatore
dell'impianto cdr di Caivano e destinatario di una delle ordinanze di custodia
cautelare. «Come ho avuto l'incarico? Io faccio parte di un partito. E
chiaramente non faccio il nome del partito perché non è il caso». Rispondeva a
un amico che gli chiedeva i motivi per i quali fosse stato convocato dalla Dia.
Secondo gli inquirenti la conversazione è emblematica su come venivano decise
le nomine. Per Dario Franceschini, segretario nazionale del Pd, partito al
quale appartiene Aniello Cimitile, «è importante che la magistratura faccia
bene e in fretta il proprio lavoro». E alla domanda se questi provvedimenti a
tre giorni dalle elezioni possano destare dubbi, ha risposto in maniera netta:
«Non penso mai a complotti, altri lo pensano». Luigi Sannino 04/06/2009
( da "Secolo XIX, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Caso Macchi, l'amica
polacca sana di mente L'omicidio di rapallo La donna è comparsa ieri in aula a
Chiavari per l'incidente probatorio sulle perizie. Sotto sequestro i beni
dell'imprenditore 04/06/2009 Chiavari. Secondo il perito nominato dal giudice,
Joanna Malgorzata Lohninger era sana di mente al momento dell'omicidio del suo
compagno, l'imprenditore varesino Alessandro Macchi, 46 anni, ucciso a colpi di
pistola nella sua villa di Rapallo, la notte tra l'uno e il due novembre
scorso. La donna, 60 anni, di origine polacca, accusata di omicidio premeditato
e per questo sottoposta a custodia cautelare in carcere, si è presentata ieri
in tribunale a Chiavari, in compagnia del suo legale, l'avvocato Manuela
Marcassoli. «Sto malissimo, non ricordo nulla», ha detto ai microfoni dei
cronisti un attimo prima di entrare in aula, davanti al gip Alessandra Galli
per la seconda udienza di incidente probatorio, voluto per stabilire se, al
momento del delitto, fosse capace di intendere e di volere. Se da una parte il
perito del giudice, il criminologo Marco Mollica ha riferito che la donna è,
sì, disturbata psichicamente ma sana di mente, il consulente della difesa,
Luigi Morgese aveva invece dichiarato - nella scorsa udienza, il 5 maggio - che
la compagna di Macchi era affetta da un «disturbo acuto da stress» che ne aveva
compromesso la capacità di intendere e di volere al momento dell'omicidio.
Nell'inchiesta sul fatto di sangue la svolta era arrivata il 22 maggio quando è
stato indagato per omicidio anche Luca Macchi, il figlio della donna arrestata
e della vittima. La Procura di Chiavari (il fascicolo è del pm Francesco
Brancaccio) sostiene che il giovane, difeso dall'avvocato Paola Pavesi, avrebbe
avuto un ruolo nell'organizzazione del delitto. Nel frattempo i beni di Luca
Macchi sono stati sottoposti a sequestro, dal gip Galli, su richiesta del pm
Brancaccio. Provvedimento contro il quale l'avvocato Pavesi ha presentato
istanza di revoca. «L'indagine della Procura non sta tenendo conto di tutti gli
altri parenti - hanno detto i legali Pavesi e Marcassoli - e si concentra solo
sui nostri assistiti». s. sch. 04/06/2009 Il Coro Monte Cauriol si unisce al
dolore della moglie Mariangela per la scomparsa del caro amico e apprezzato
corista Luigi Addabbo = Serenamente è mancata ai suoi cari Ines Amisano Zaina
La ricordano con affetto le cognate Maddalena e Delfina, i cugini Olga e Roberto
con Marinella, Maria Costabel e figli ed Elisabetta. Il funerale si svolgerà
venerdì 5 giugno alle ore 14.30 nella Parrocchia di Occimiano (AL). Genova, 4
giugno 2009. La Generale Pompe Funebri Spa Tel. 010.41.42.41 Condomini,
inquilini e amministratore di via Tavella 3, profondamente commossi,
partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa della signora Amalia
Attardi ved. Bertuzzo = è mancata all'affetto dei suoi cari Mafalda Caputo ved.
Pinna Ne danno il triste annuncio i figli, i nipoti, la nuora ed il genero. I
funerali avranno luogo venerdì 5 giugno alle ore 8.15 nella Chiesa Parrocchiale
di San Marcellino. Un particolare ringraziamento al personale della Residenza
Cardinale Minoretti per le cure prestate. La presente quale partecipazione e ringraziamento.
Associazione Corimbo si unisce al dolore, per la perdita del caro Filippo
Caracciolo Le sorelle e i fratelli di Rachele Carratino ved. Bertelli con i
loro familiari sono tristi per la sua dipartita e si associano al dolore dei
suoi figli. A esequie avvenute, Luisa e Stefano Costantini annunciano che
domenica 31 Maggio Claudio ci ha lasciato. Grazie a quanti ci sono vicini e
condividono il nostro stretto riserbo. Campirio e Mangini 010.581.581 Annetta e
Piero con Flavio e Wanda si uniscono a Luisa, Stefano e Bianca nel ricordo di
Claudio Il Preside, i Docenti e il personale tutto della
Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Genova
partecipano con profondo cordoglio alla scomparsa del PROFESSORE Claudio
Costantini già Docente di Storia Moderna della Facoltà di Lettere e Filosofia e
ricordano le qualità del suo impegno didattico e scientifico e la sua forte
passione civile e politica. Colleghi e personale del Dipartimento di
Storia Moderna e Contemporanea ricordano con affetto e stima Claudio Costantini
maestro di studi storici, impegno e rigore intellettuale. Nando e Carla
partecipano al dolore di Luisa, Stefano, Anna e della famiglia Costantini tutta
per la scomparsa dell'adorato Claudio Un forte abbraccio a Luisa, Stefano, Bianca,
uniti nell'incancellabile ricordo di Claudio Stea. ..."ma il segno resti
inciso" Per sempre, amatissimo Maestro, davvero chiarissimo PROFESSORE
Claudio Costantini Maristella, con Marco e Dadà, vicino a Luisa e Stefano, al
loro indicibile dolore. Giuliano Galletta e Paola De Ferrari piangono Claudio
amico e maestro è mancato all'affetto dei suoi cari Addone Dalla Vecchia Ne
danno il triste annuncio la moglie e il figlio Marco. I funerali avranno luogo
venerdì 5 giugno alle ore 11.45 nella Parrocchia S. Sabina. Il Santo Rosario
sarà recitato questa sera alle ore 17.30 presso le camere ardenti dell'Ospedale
San Martino. La presente quale partecipazione e ringraziamento. A.Se.F. del
Comune di Genova Tel. 010.291.54.01 = è mancata all'affetto dei suoi cari Agata
Criaco in Atzei (Rina) Ne danno il triste annuncio il marito Nino, la figlia
Paola e parenti tutti. I funerali hanno luogo questa mattina alle ore 11,45
presso la Parrocchia Santa Maria Assunta di Nervi. La presente quale
partecipazione e ringraziamento. Campirio e Mangini 010.581.581-010.321.437
Presidente, Direttivo e Soci tutti del Genoa Club Nervi 82 partecipano al
dolore di Nino e Paola per la scomparsa della indimenticabile Rina Criaco socia
emerita Silvana Guelfo ed Alberto Rossi sono vicini ai familiari nel ricordo
della signora Agata Criaco Atzei L'Associazione Ex Deportati Politici è vicina
alla famiglia di Valentino Dezza valoroso partigiano ex deportato nei campo
nazisti, recentemente scomparso. Carlo Grillo (Ugo) Ciao amico caro, riposa in
pace e finalmente sereno. Ricordandoti sempre Alda e Pino Murisengo. Condomini
e amministratore di via Magretti 17/19 partecipano al dolore dei famigliari per
la scomparsa della signora Maria Luigia Merello ved. Baghino Pietro e Roberta e
tutti i collaboratori della Farmacia Bassano sono vicini a Enrica e Lucia per
la dolorosa perdita del caro Papà è mancato all'affetto dei suoi cari Giacomo
Pesce (Gino) di anni 82 Ne danno il triste annuncio la moglie, i figli, le
nuore, il genero, i nipoti e i familiari tutti. I funerali avranno luogo
venerdì 5 c.m. alle ore 16 nella parrocchia di Tiglieto, partendo in mattinata
dall'ospedale di Ge-Voltri. Il Santo Rosario sarà recitato in parrocchia alle
ore 20.30. Il presente serve da partecipazione e ringraziamento. I.T.O.F. Travo
Rossiglione Ge Tel. 010.925.816. Medici e Infermieri dell'U.O. di Neonatologia
dell'Ospedale San Martino partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa
del DOTTORE Mario Ramondini collega e amico carissimo. Ciao Mario ti ricorderò
sempre con grande affetto. Orietta. Ciao Ramon. Benedetto Ratto e Giuliana
Bisso con la piccola Felicia piangono desolati la scomparsa del caro, generoso,
leale Collega e vero Amico PROFESSORE Mario Ramondini La rete 194 piange la
scomparsa del DOTTORE Mario Ramondini una perdita per le donne di Genova. Il
Presidente, il Consiglio Direttivo e i soci della lega navale italiana sezione
di Genova sono vicini alla famiglia Ramondini per la scomparsa del socio Mario
Addio Mario anche se non possiamo ancora crederci. Gianni, Ilona, Eugenio. Il
Direttore e tutto il personale medico, paramedico e amministrativo dell'Unità
operativa di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale San Martino partecipano al
grande dolore della famiglia per la prematura scomparsa del collega ed amico
Mario Il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, l'Amministratore
Delegato e tutto il personale di Ansaldo Energia, partecipano al dolore del
Presidente professor Giuseppe Veredice, per la perdita della moglie, signora
Daniela Proia Vittorio e Delia De Cardis sono affettuosamente vicini a Liliana
e figli per la perdita del caro amico e collega PROFESSORE Giuseppe
Roccatagliata Vito ed Emanuela Rubino si uniscono al dolore di Luca e Caterina
per la perdita del papà PROFESSORE Giuseppe Roccatagliata Maestro di Scienze e
di vita. Le dipendenti tutte dei negozi "Kali" sono vicine a
Francesca Rosadini per la perdita del suo amato babbo Guido Rosadini Carlo,
Elena, Giacomo e Fabrizio partecipano con affetto al cordoglio dei familiari
per la scomparsa dell'indimenticabile amico PROFESSORE Guido Rosadini I
condomini e l'amministratore di via Tre Pini 47 partecipano al dolore della
famiglia per la scomparsa del signor Ennio Sanna Il Presidente dell'Istituto
Italiano della Saldatura Ferruccio Bressani partecipa al dolore dell'Ing. Ugo
Salerno e della sua famiglia per la scomparsa del padre INGEGNERE Franco
Salerno Il Segretario Generale Mauro Scasso, i Dirigenti e tutti i Funzionari
dell'istituto Italiano della Saldatura sono vicini all'Amministratore Delegato
del Rina ingegnere Ugo Salerno per la perdita del Padre = Ha serenamente
iniziato il viaggio verso la luce Lina Ziravello ved. Dellacà Ne danno annuncio
la figlia Mimma, con il marito Claudio Pini ed i nipoti Ruggero e Andrea. Il
funerale si terrà oggi giovedì 4 giugno alle ore 11.45 presso la Chiesa
Parrocchiale di San Paolo in via Acquarone. I famigliari ringraziano
sentitamente il dottor Massimo Angelini, la dottoressa Domenica Rizzi nonchè la
signora Giuliana Torino e tutto lo Staff di Villa Serena e dell'Ospedale
Evangelico, per la competenza e la costante dedizione nelle cure prestate. Un
particolare ringraziamento va inoltre alla cara e insostituibile Mina Betti per
la continua assistenza, partecipazione e affettuosa collaborazione. Genova, 4
maggio 2009. La Generale Pompe Funebri Spa Tel. 010.41.42.41 Amministratore e
condomini tutti di via Crocco 3B partecipano al dolore dei familiari per la
scomparsa di Lina Ziravello ved. Dellacà Nilla, Mariella, Tatti, abbracciano
Mimma nel doloroso momento della scomparsa della mamma Lina indimenticabile
amica 2007â??4â??giugnoâ??2009 Roberto Bauda Sei stato un dono speciale nella
nostra vita, sarai sempre nei nostri cuori, ci manchi tanto, un abbraccio. Tua
moglie Emilia e tuo figlio Luca. Oggi alle ore 18.00 una Messa nella Chiesa di
Santa Maria dei Servi, via Cecchi. "â??Nonâ??c'èâ??attimo, non c'è minuto,
non c'è ora in cui non pensiamo a tè. Ci manchi sempre di più." 2008 5
giugno 2009 Franco Pellicari Ad un anno dalla sua scomparsa Marilisa, Stefania
e Roberto lo ricorderanno con una S. Messa di suffragio che si terrà nella
parrocchia S. M. Immacolata di Pegli venerdì 5 giugno 2009 alle ore 18.
04/06/2009
( da "Repubblica, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 21 - Cronaca
Il bioetico Maurizio Mori, docente
all´Università di Torino "è un atto ingiusto a quella signora viene negato
un diritto" Per fortuna non tutti la pensano alla stessa maniera E non è
escluso che la situazione in un prossimo futuro si possa ribaltare LAURA
ASNAGHI MILANO - Professor Maurizio Mori, docente di Bioetica all´Università di Torino, come giudica la
sentenza del Tribunale di Vigevano che nega un figlio alla donna con il marito
in coma? «Trovo che sia un atto profondamente ingiusto. La donna ha diritto ad
avere il bambino che desidera dall´uomo che ama e che adesso è in coma. Ora i
giudici le hanno negato questo diritto ma la sua battaglia è solo all´inizio,
non si deve arrendere, deve continuare a combattere». Sì ma in che modo? «Non
tutti i giudici la pensano alla stessa maniera. La donna potrà presentare
ricorso e non è escluso che la situazione possa ribaltarsi. Comunque, per fare
valere il suo diritto alla maternità attraverso la procreazione assistita, la
prima cosa che deve fare è congelare il seme di suo marito e metterlo al sicuro
in un centro attrezzato per la crio-conservazione». E poi? «Con i suoi legali
dovrà trovare altre strade per far valere i suoi diritti. Ma, comunque, il suo
caso non è isolato. Ricordo che qualche anno fa in Gran Bretagna si verificò
una vicenda analoga. Si trattava di una donna che voleva avere un figlio dal
marito che era gravemente malato. La donna sfidò tutta una serie di no e poi
scopri che andando in Francia e ricorrendo alla inseminazione artificiale
poteva risolvere i suo problema. Lo fece e alla fine riuscì ad avere il suo
bambino». Ma perché i giudici negano l´estremo atto di amore di una donna nei
confronti del marito? «Perché dicono non si può dire sì a
un figlio che nasce già orfano. E così si oppongono al desiderio di una donna,
già piegata dalla
sofferenza per il marito che è in coma. Ma a tutto questo si aggiunge spesso la
considerazione che un figlio è un atto d´amore tra due persone e questo atto
non può essere snaturato». La nuova legge sulla procreazione assistita può
essere d´ostacolo in questa vicenda? «Certamente la nuova legge non si pone
dalla parte delle donne e complica le cose. Ecco perché dico che sarà una
battaglia lunga e complessa quella che si troverà ad affrontare la signora di
Vigevano».
( da "Sannio Online, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Fortore: Al teatro
Diana di Napoli debutta il coro dellIstituto «Medi» Pubblicato il 04-06-2009 Nasce
a San Bartolomeo in Galdo il primo coro dellIstituto
dIstruzione Superiore E. Medi. Il debutto della formazione
canora è avvenuto il 29 maggio scorso nella cornice del Teatro Diana di
Napoli... Alle esperienze musicali degli Istituti comprensivi di Colle Sannita e San Marco
dei Cavoti, che proprio qualche giorno fa hanno dato prova delle abilità dei
propri allievi nel corso della decima rassegna riservata alle scuole ad
indirizzo musicale (alla quale hanno partecipato anche istituti di Caserta,
Napoli, Campobasso ed Isernia), si aggiunge un nuovo tassello che va a comporre
il progetto di avvicinamento della scuola al mondo della musica: nasce a San
Bartolomeo in Galdo il primo coro dellIstituto
dIstruzione Superiore E. Medi. Un coro nato nellambito del
programma nazionale Scuole Aperte nellanno scolastico in
corso, a seguito dellapprovazione del progetto da parte del Ministero
della Pubblica Istruzione, dellUniversità e della Ricerca. Il
debutto della formazione canora è avvenuto il 29 maggio scorso nella cornice
del Teatro Diana di Napoli. Grande la soddisfazione dei docenti che hanno
accompagnato gli alunni, a Napoli, per la loro prima esibizione: la
coordinatrice del progetto dirigente dott.ssa Lucia Cimmino, la docente/tutor
e referente del progetto professoressa Venere Ferraro, lesperto
esterno professoressa Elisabetta Gianfrancesco (direttrice del Coro) e la
professoressa Elina Palumbo. I ragazzi del coro dellI.I.S. E.
Medi di San Bartolomeo al loro debutto al Teatro Diana di Napoli si sono
mostrati allaltezza della situazione, dando prova della loro bravura e
riscuotendo così numerosi consensi e scroscianti applausi. Ora si è in attesa
di una loro nuova esibizione, prevista nel corso di questo mese, che questa volta si terrà a San Bartolomeo in
Galdo. Ai ragazzi del coro, intanto, non si può che augurare di continuare
questa esperienza con lo stesso entusiasmo di partenza, consapevoli delle
proprie capacità e possibilità. Si tratta di una opportunità offerta da Scuole
Aperte ed in particolar modo dallIstituto E.
Medi di San Bartolomeo, liniziativa rappresenta unofferta
formativa in più che lIstituto mette al servizio dei ragazzi, per dare
loro la possibilità di esprimere ulteriormente le proprie potenzialità, in questo caso
canore. Un in bocca al lupo a tutti i componenti del Coro: Antonio Altieri,
Rosapia Barbato, Ilaria Boffa, Alessandra Colucci, Federico DAndrea,
Angela DArrissi, Luca De Siato, Valentina Del Vecchio, Marta Grumiro,
Roberta Grumiro, Jessica
Iannelli, Alberto Longo, Siriana Nappa, Arianna Palumbo, Federico Pepe, Gianna
Pepe, Ludovica Pettorossi, Antonella Riccardi, Francesca Ricciardi, Arianna
Ruggiero e Giada Santagata.
( da "Sestopotere.com"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Mantova : il 15
giugno giornata sulla filiera del turismo (4/6/2009 13:04) | (Sesto Potere) -
Mantova - 4 giugno 2009 - Nellambito dellAccordo di
Programma tra Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo per la
competitività delle imprese, la Camera di Commercio di Mantova, insieme a
Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, promuove una giornata di approfondimento
dedicata al tema dello
sviluppo della competitività della filiera turistica. Il 15 giugno 2009, dalle
9.30 alle 13.15 e dalle 14.30 alle 16.30, nella sede di largo Pradella, 1, il
professor Giancarlo DallAra, ordinario di Marketing del Turismo
allUniversità
degli Studi di Perugia, e il dottor Maurizio Carmignani, consulente di ADHOC
Culture, illustreranno ai presenti la costruzione del prodotto/animazione delle
filiere turistiche. Questo vuol essere il primo passo di un più ampio programma
di accompagnamento per lo sviluppo della competitività delle imprese della
filiera turistica da realizzare in sinergia pubblico/privato, al fine di
veicolare la sperimentazione e ladozione sul territorio provinciale
di nuove formule di costruzione dellofferta turistica e di management delle destinazioni.
Il Programma veicolerà lattivazione di nuove forme di costruzione
dellofferta e di aggregazione delle imprese in una logica di
sussidiarietà, attraverso unattività di “incubatore” che possa stimolare
ladozione di nuovi
strumenti di intervento volti a valorizzare i fattori di attrattività delle
destinazioni turistiche regionali. Il seminario prevedrà lalternarsi
di momenti teorici e di presentazione di best case con momenti di
coinvolgimento dei discenti e di dibattito sui casi concreti della singola provincia, allo scopo di
coniugare la dimensione formativa con quella di confronto e condivisione. Il
seminario prevedrà una sessione mattutina di 4 ore (con una pausa intermedia di
15 minuti) in cui saranno affrontati quattro macrotemi: Marketing strategico;
Posizionamento sul mercato; Creazione del prodotto turistico; Creazione,
monitoraggio e animazione di filiere; e una sessione pomeridiana, nel corso
della quale sarà definita la mappa delle opportunità e
degli scenari possibili grazie al lavoro di gruppo dei partecipanti coordinati
dai docenti. Al termine del seminario verrà redatto dal gruppo di lavoro un
sintetico documento strategico volto a porre in evidenza: i punti di forza e di
debolezza di ogni filiera turistica; la propensione e la resistenza al
cambiamento; le vecchie vision, le fratture necessarie e le nuove vision;
i possibili trend e le relative strategie. La partecipazione al seminario è
gratuita.
( da "SaluteEuropa.it"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
04/06/2009 Fermare
l'orologio biologico nella riproduzione? Possibili strategie terapeutiche in
PMA per le donne in età riproduttiva avanzata E' possibile ritardare la fine
dell'età riproduttiva della donna? L'orologio biologico che pone
fisiologicamente intorno a 45 anni la fine dell'età fertile, può essere
fermato? Rispondere a tali quesiti e' la nuova sfida scientifica della
Procreazione Medicalmente Assistita e il tema di cui la BioRoma si occupa nel
convegno Fermare l'orologio biologico nella riproduzione? Sabato 6 giugno alla
casa del Cinema di Roma che coinvolgerà relatori di rilievo nazionale ed
internazionale, chiamati ad esporre le loro esperienze nel settore. Un tema di
grande attualità strettamente legato all'evoluzione della ricerca in questo settore
e delle sue tecniche, ma anche una necessità sociale non più eludibile, di
fronte alla tendenza, riscontrata negli ultimi 15 anni nei paesi economicamente
sviluppati e in particolar modo in Italia, a procreare in età avanzata da parte
delle donne. L'emancipazione femminile e il migliore tenore di vita hanno
infatti determinato un generale ritardo nella formazione della coppia stabile e
conseguentemente, nella procreazione che interviene dopo ben oltre i 30anni di
età, quando la fertilità tende fisiologicamente a diminuire determinando così
un aumento dell'infertilità di coppia. E' dunque possibile arrestare le
lancette dell'orologio biologico della fertilità femminile? La ricerca
scientifica ha recentemente dato alcune risposte a questa richiesta e il convegno
rappresenta un'occasione per analizzare le strategie terapeutiche per le donne
in età riproduttiva avanzata e l'evoluzione delle tecniche di PMA per poter
preservare più a lungo la fertilità femminile. Aprono i lavori del convegno il
Prof. Massimo Moscarini, Direttore del Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Perinatologia e Puericultura dell'Università di Roma "La
Sapienza" e il Prof. Mauro Schimberni, docente di "Tecniche di Riproduzione Assistita" della facoltà
di Ostetricia dell'Università "La Sapienza"di Roma. Relatori del
convegno sono, tra gli altri: Jaques Donez, del Dipartimento di Ginecologia
dell'Università Cattolica di Louvain, Belgio e il Dott. Carlo Bulletti,
Direttore della Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione dell'Ospedale
Cervesi di Cattolica, ASL di Rimini e Università di Bologna.
( da "SaluteEuropa.it"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
04/06/2009 Malattie
autoinfiammatorie rare e potenzialmente letali : uno studio di Fase III della
durata di un anno conferma l'efficacia di un farmaco per una remissione a lungo
termine Nuovi risultati di uno studio di Fase III, della durata di un anno, hanno
confermato che la terapia biologica canakinumab ha prodotto una rapida e
sostenuta remissione dei sintomi nella maggior parte dei bambini e degli adulti
colpiti da un gruppo di malattie autoinfiammatorie rare e potenzialmente
letali, denominate sindromi periodiche associate alla criopirina (CAPS). Lo
studio ha dimostrato che più del 90% dei pazienti affetti da CAPS trattati con
canakinumab (28 su 31) è rimasto in remissione alla fine della fase finale di
quattro mesi dello studio. Questo risultato ha avvalorato i dati ad interim
derivati da fasi precedenti, che hanno dimostrato l'efficacia nel 97-100% dei
pazienti. I risultati completi sono stati ora pubblicati
sul New England Journal of Medicine. "Questo studio rappresenta un
importante passo avanti per la comunità delle malattie rare, perché canakinumab
tratta le cause che stanno alla base delle CAPS, anziché limitarsi ai sintomi -
spiega Helen J. Lachmann, medico dello UK National Amyloidosis Centre presso la
Royal Free and University College Medical School a Londra, Regno Unito. - Nello
studio i pazienti hanno conseguito un beneficio entro alcune ore dalla
somministrazione di una dose singola di canakinumab e hanno necessitato di
ulteriore trattamento solo ogni due mesi, per controllare i sintomi. Questo
potrebbe offrire a canakinumab un vantaggio significativo rispetto alle terapie
attuali, in un'area di esigenza medica non soddisfatta". Le CAPS
comprendono una serie di malattie rare che durano tutta la vita, associate a
una mutazione genetica e caratterizzate dalla sovrapproduzione di interleuchina
1-β (IL 1β), una proteina (o citochina) che svolge un ruolo cardine nel
determinare l'infiammazione e la distruzione dei tessuti. I benefici clinici di
canakinumab, un anticorpo monoclonale completamente umano noto in precedenza
come ACZ885, sono dovuti al blocco selettivo e duraturo dell'IL-1β.
Neutralizzando l'IL-1β per un periodo sostenuto, canakinumab
"disattiva" tutti i sintomi dell'infiammazione nelle CAPS, come dimostrato in una nuova ricerca pubblicata su The Journal of Experimental Medicine. Il successo di
canakinumab nel trattamento delle CAPS ha fatto sì che la sua efficacia fosse
investigata anche in altre malattie rare, quali l'artrite idiopatica giovanile
sistemica (AIGS), o più comuni quali la gotta, la broncopneumopatia cronica
ostruttiva (BPCO), l'artrite reumatoide e il diabete di tipo 2. La
strategia di ricerca e sviluppo di Novartis per ILARIS comporta l'uso di studi
proof-of-concept, che sono studi clinici di Fase I su piccola scala in malattie
geneticamente ben definite, per determinare come i geni interagiscono nelle vie
molecolari o "di segnalazione". I dati clinici e sui marcatori
biologici che ne derivano sono poi sottoposti a modellazione e simulazione
d'avanguardia, per produrre nuovi elementi di conoscenza sulla regolazione
dell'IL-1ß nei pazienti. "La dimostrazione dell'efficacia del canakinumab
è una notizia particolarmente importante - dichiara il Dott. Marco Gattorno,
pediatra reumatologo presso l'ospedale Gaslini di Genova - e ci auguriamo di
poterlo avere presto a disposizione anche in Italia per i nostri pazienti
affetti da CAPS, che al momento dispongono di possibilità terapeutiche molto
limitate ed invasive. Le CAPS sono un gruppo di malattie autoinfiammatorie
molto rare e difficili da diagnosticare; ecco perché spesso i pazienti arrivano
all'osservazione dei Centri Specializzati quando la patologia è in fase
avanzata. A questo scopo stiamo attualmente coordinando un Registro europeo di
pazienti affetti da malattie autoinfiammatorie, che ha l'obiettivo di
sensibilizzare i pediatri al rapido riconoscimento di queste patologie, di
mappare tutti i pazienti di queste rare patologie ed elaborare linee guida
comuni per il trattamento terapeutico. Presso la UO Pediatria II dell'Istituto
Gaslini di Genova diretta dal Prof. Alberto Martini opera il centro di
riferimento italiano ed europeo per la diagnosi e il trattamento delle malattie
autoinfiammatorie in età pediatrica". Le CAPS comprendono tre sindromi di
crescente gravità: sindrome autoinfiammatoria familiare da freddo (FCAS),
sindrome di Muckle-Wells (MWS) e malattia infiammatoria multisistemica ad
esordio neonatale (NOMID). I pazienti con CAPS manifestano affaticamento
debilitante, febbre e anemia cronica sin dalla prima infanzia. L'infiammazione
può colpire la cute, gli occhi e le ossa, causando rash, congiuntivite e
artrite distruttiva. Altre complicanze gravi delle CAPS comprendono perdita
progressiva dell'udito, compromissione della funzione visiva e intellettiva e
amiloidosi, una malattia in cui l'accumulo di proteine può causare
l'insufficienza funzionale di organi vitali. Circa il 25% dei pazienti affetti
da CAPS sviluppa amiloidosi sistemica, che provoca insufficienza renale e di
solito il decesso entro cinque-dieci anni. Lo studio clinico di Fase III nelle
CAPS è stato uno studio multinazionale, randomizzato, in doppio cieco e
controllato verso placebo, ideato per valutare l'efficacia, la sicurezza e la
tollerabilità di ILARIS. Lo studio di 48 settimane ha coinvolto 35 pazienti, di
età compresa tra nove e 75 anni, ed è stato suddiviso in tre parti. I primi
risultati ad interim sono stati presentati al congresso dell'American
Rheumatology College nell'ottobre 2008, mentre i risultati completi a un anno
vengono ora pubblicati per la prima volta sul New
England Journal of Medicine. Nella prima parte dello studio, della durata di
otto settimane, 35 pazienti sono stati trattati con una dose singola di (150 mg
per iniezione sottocutanea). Tutti i pazienti eccetto uno (97%) hanno evidenziato
una risposta rapida e completa1. Successivamente, 31 pazienti che hanno
mantenuto la risposta sono passati alla seconda parte dello studio, una fase
randomizzata, con canakinumab, di 24 settimane, in doppio cieco, controllata
verso placebo. I pazienti sono stati trattati ogni otto settimane con o con
placebo e, in caso di comparsa di recidiva, sono entrati nella terza parte. La
seconda parte dello studio comprendeva l'endpoint primario, un confronto tra il
numero di pazienti trattati ogni otto settimane con ILARIS in cui si è
verificata una recidiva della malattia o "riacutizzazione" rispetto
ai pazienti trattati con placebo. I risultati hanno dimostrato che nessun
paziente nel gruppo ILARIS ha manifestato una riacutizzazione della malattia,
rispetto a 13 pazienti su 16 nel gruppo placebo (0% vs. 81%, p
( da "SaluteEuropa.it"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
04/06/2009 A Genova
i risultati di una innovativa sperimentazione sull'autismo condotta da ASL3
Genovese e Istituto David Chiossone onlus Saranno presentati a Genovamartedì 9
giugno, in un convegno, i risultati di una innovativa sperimentazione
sull'autismo condotta da ASL3 Genovese e Istituto David Chiossone
onlus.Un'innovativa partnership tra un soggetto pubblico e un privato
accreditato, in rete con l'associazionismo e con la collaborazione
dell'Università. Strategica la presa in carico precoce, multidisciplinare ed
integrata dei soggetti autistici. La sperimentazione di presa in carico
integrata di soggetti autistici fra ASL3 Genovese e Istituto David Chiossone
onlus per i ciechi e gli ipovedenti è l'oggetto del convegno che si svolgerà
presso l'Unità Operativa Formazione dell'ASL3 Genovese, in via Giovanni Maggio
6. Cuore del convegno sarà la presentazione dei risultati del progetto
biennale, finanziato dalla Regione Liguria, che a partire da gennaio 2007 ha
coinvolto 15 bambini, da 0 a 7 anni, affetti da disturbi dello spettro
autistico. La sperimentazione ha visto la costituzione di un Polo Diagnostico
(la ASL3 Genovese) e di un Polo Riabilitativo (l'Istituto David Chiossone) per
una presa in carico congiunta, precoce, individualizzata e specifica dei
bambini autistici, attraverso un trattamento riabilitativo multidisciplinare,
monitorato periodicamente con verifiche congiunte. Una partnership innovativa
tra un soggetto pubblico come la ASL e un soggetto privato accreditato quale è
l'Istituto David Chiossone - attivo da oltre 140 nella riabilitazione dei
disabili e pluridisabili visivi, dal 1992 convenzionato con il Servizio
Sanitario Nazionale e dal 2002 dotato di certificazione di qualità ISO
9001-2000 che coniuga la flessibilità ed economicità del privato con
l'universalità, la garanzia del servizio per il cittadino e il collegamento con
le agenzie territoriali del servizio pubblico. Fondamentale per la realizzazione
e il successo del progetto è anche la costruzione di una rete con
l'associazionismo in particolare con l'ANGSA, Associazione Nazionale Genitori
Soggetti Autistici e con l'Università degli Studi di Genova (Cattedre di
Neuropsichiatria Infantile, di Psicologia della Disabilità e Psicologia dello
Sviluppo), come partner di riferimento per gli aspetti scientifici e di
ricerca. Nel corso del convegno, che vede la partecipazione di alcuni tra i più
autorevoli esperti sull'autismo, saranno inoltre prese in esame e approfondite
le varie fasi della presa in carico dei soggetti affetti da questa patologia:
dalla diagnosi, con valutazione funzionale particolarmente focalizzata sugli
aspetti di comunicazione ricettiva ed espressiva, all'intervento precoce intensivo;
dalla presa in carico riabilitativa diretta e multidisciplinare, attraverso
interventi logopedici, psicomotori, cognitivo-comportamentali e coadiuvanti
(quali pet-therapy e arte-terapia), alla presa in carico indiretta, con
intervento di consulenza e supporto alla famiglia e la scuola. Dal progetto
sperimentale esce quindi ulteriormente confermato il concetto che i soggetti
con autismo possono migliorare la loro qualità della vita solo se usufruiscono
di una presa in carico precoce, multidisciplinare, continuativa e coordinata,
comprendente interventi riabilitativi individualizzati specifici,
collaborazione con la famiglia, organizzazione di una rete di servizi per
l'intero ciclo della vita. Un modello riabilitativo che l'Istituto David
Chiossone applica da sempre per la presa in carico globale dei disabili e
pluridisabili visivi per molti aspetti dello sviluppo sociale ed emotivo
assimilabili ai soggetti autistici qualificandosi quindi come interlocutore
autorevole nell'attuazione della sperimentazione. ASL3 Genovese è da tempo
impegnata sul tema attraverso il Gruppo Sovrazonale Progetto Autismo e
partecipa, nelle persone della dottoressa Dall'Agata, Direttore del
Dipartimento Cure Primarie, e della dottoressa Maria Dani, Neuropsichiatra
Infantile dell'Unità Operativa Assistenza Consultoriale, al Gruppo di lavoro
regionale sull'autismo. Interverranno alla giornata di
studio gli operatori della ASL3 Genovese e dell'Istituto David Chiossone,
docenti e ricercatori dell'Università degli Studi di Genova e dell'Istituto
Giannina Gaslini, oltre agli insegnanti che hanno partecipato al progetto e
agli esponenti dell'Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.
( da "Sannio Online, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca: Inchiesta
sui rifiuti, arrestato Cimitile Pubblicato il 04-06-2009 Quindici ordinanze ai domiciliari:
una ha colpito, non come presidente della Provincia, lex rettore
dellUniversità. Nel mirino della Procura di Napoli le commissioni di
collaudo degli impianti di Cdr in Campania... Martedì mattina era tra le
autorità presenti alla cerimonia per la Festa della Repubblica. Tranquillo,
anche sorridente,
Aniello Cimitile, 61 anni, ex rettore dellUniversità del Sannio
(dal 2000 al 2006), e da un anno presidente della Provincia di Benevento, a
capo di una coalizione di centrosinistra, non immaginava certo che neanche
ventiquattro ore dopo gli uomini della Dia e della guardia di finanza di Napoli avrebbero bussato
alla porta della sua abitazione a Pomigliano dArco. Era
lalba quando allesponente del Partito democratico, difeso
dallavvocato Claudio Botti, è stata notificata una delle quindici ordinanze di custodia cautelare agli
arresti domiciliari emesse dal gip del tribunale di Napoli, Aldo Esposito, per
lipotesi di reato di falso ideologico in atto pubblico,
nellambito del filone dellinchiesta del 2005 sui rifiuti relativo
alle commissioni di
collaudo degli impianti di Cdr in Campania, tra i quali quello di Casalduni.
Per Cimitile, dunque, un provvedimento che lo ha interessato non come vertice
della Rocca dei Rettori, ma nella qualità di componente della commissione di
collaudo del Cdr di Casalduni, per fatti che risalgono al 2006. Ma quello di
Cimitile non è stato lunico arresto che ha riguardato il Sannio:
unanaloga misura ha infatti raggiunto anche gli ingegneri Alfredo Nappo
(avvocato Umberto Del Basso De Caro), 53 anni, di Montesarchio, Luigi Travaglione, 54 anni, di
Apollosa, capo dellUfficio tecnico del Comune di Vitulano, che
fa parte anche della struttura dellAsi, e Filippo De Rossi, preside della
Facoltà di Ingegneria del Sannio. Lelenco si completa poi con altri
ingegneri, docenti universitari e funzionari regionali: Oreste Greco, 73 anni,
di Napoli; Giuseppe Sica, 52 anni, di Tufino; Claudio De Biasio di Calvi
Risorta; Vincenzo Naso, 67 anni, di Napoli; Giuseppe Vacca, 45 anni, di Napoli;
Vittorio Colavita, 67 anni, di San Sebastiano al Vesuvio; Vitale Cardone, 62 anni, di
Napoli; Rita Mastrullo, 52 anni, di Napoli; Vincenzo Sibilio, 60 anni, di
Afragola; Mario Gily, 64 anni, di Napoli, e Francesco Scaringia, 67 anni, di
Aversa. Tufino e Colavita vengono chiamati in causa come membri della
commissione di collaudo del Cdr di Tufino, Vacca e Gily come direttori dei
lavori, rispettivamente, degli impianti di Tufino e Pianodardine, De Biasio
come responsabile unico del procedimento per la realizzazione della struttura
di Pianodardine. Cdr di Battipaglia: Cardone, Mastrullo, Scaringia (commissione
di collaudo), Gily (direttore dei lavori), De Biasio (responsabile unico del
procedimento). Cdr di Caivano: Naso, Nappo e Sibilio (membri commissione di
collaudo), Vacca (direttore dei lavori). Cdr di Santa Maria Capua Vetere: Gily
(direttore dei lavori), De Biasio (responsabile unico del procedimento), Greco
e Sica (commissione di collaudo). Cdr di Giugliano: Vacca (direttore dei
lavori). Cdr di Casalduni: Gily (direttore dei lavori), De Biasio (responsabile
unico del procedimento), Cimitile, De Rossi, Travaglione e De Biasio
(commissione di collaudo) Linchiesta, diretta dai pm Giuseppe
Noviello, Polo Sirleo e Alessandro Milita della Procura di Napoli riguarda le
presunte irregolarità nei collaudi degli impianti Cdr nella nostra regione. Nel mirino degli
inquirenti sono finiti i collaudatori di questi impianti, di
cui sarebbe stata attestata lidoneità questa lipotesi
accusatoria - quando gli stessi sarebbero stati già sotto sequestro. Inoltre, sarebbe stata sostenuta la
conformità del prodotto del Cdr (Combustibile derivato da rifiuti) alle
specifiche del contratto, che sarebbe invece mancata.
Nei certificati di collaudo sarebbe stata attestata falsamente, sostiene
laccusa - lottemperanza da parte di Fibe-Fisia Spa agli impegni previsti
dai contratti di appalto. Ciò sarebbe avvenuto in contrasto con linidoneità
tecnica degli impianti Cdr che sarebbe stata accertata per quanto riguarda la
produzione di frazioni di rifiuti rispondenti agli impegni contrattuali. Tale inidoneità sarebbe
emersa da sopralluoghi e analisi effettuati nellambito delle
indagini. Un altro capitolo riguarda la (presunta ndr) falsa attestazione della
conformità degli impianti installati rispetto a quanto previsto dal progetto. In particolare,
taluni macchinari, ritenuti diversi dai progetti approvati, sarebbero stati
modificati dallappaltatore senza autorizzazione e senza
che i collaudatori avessero constatato la conformità. Lattività dei
Cdr, dal 2005 fino a circa
un anno fa, ha prodotto diversi milioni di ecoballe che restano stoccate in
Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento,
poiché non essendo a norma non possono essere bruciate nei termovalorizzatori
di ultime generazioni.
( da "Sannio Online, Il"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cervelli
Politica: Disastri
del centrosinistra Il PdL: ecco il dossier Pubblicato il 04-06-2009 Ieri la
presentazione de Il Libro bianco sul disastro del
centrosinistra in Campania con Cosentino, Romano, Colasanto,
Castelluccio, Russo, Passariello e Caccavale... Il Libro Bianco sul disastro del
centrosinistra in Campania: a presentarlo è stato ieri il gruppo
regionale di Forza Italia verso il Popolo della Libertà. Insieme con il
capogruppo Paolo Romano, i consiglieri regionali Luca Colasanto (vice presidente
del Gruppo regionale
di Fi - PdL) Roberto Castelluccio, Ermanno Russo, Luciano Passariello, il
portavoce regionale del PdL Ernesto Caccavale anche il coordinatore regionale
del PdL nonchè sottosegretario allEconomia, Nicola
Cosentino. La pubblicazione, redatta dai giornalisti Roberto Aiello e Mimmo Della Corte,
curata dai collaboratori del gruppo Teresa Ambrosio e Salvatore Masi, e
stampata gratuitamente da Telestampa Sud, descrive dettagliatamente i
disastri provocati dal centrosinistra alla Campania: dallemergenza
rifiuti, alla voragine del bilancio della sanità, dalla formazione
professionale assistenziale ed inutile dal punto di vista occupazione, alle
infrastrutture, che, salvo qualche punta di eccellenza a macchia di leopardo,
ha visto la Campania ultima
nella spesa dei fondi comunitari. Il primo capitolo del Libro
Bianco è dedicato alla Campania dei rifiuti e descrive, con
il dettaglio delle risorse pubbliche impiegate, i quindici anni di
gestione commissariale sprecona e fallimentare che hanno condotto alla emergenza che ha
sfregiato il volto di Napoli e della Campania agli occhi del mondo intero.
Una emergenza dalla quale la nostra regione è uscita solo grazie
allintervento del Governo Berlusconi, ha sottolineato il
sottosegretario Cosentino.
Dai rifiuti alla sanità sgovernata dal centrosinistra che ha accumulato un
debito per oltre otto miliardi di euro, mettendo a rischio le prestazioni
sanitarie e utilizzando la sanità come bacino clientelare ed elettorale. Una
situazione ulteriormente aggravata
dalla costituzione della Soresa è stato spiegato dal gruppo PdL
tanto che, ad oggi, nessuno è in grado di quantificare con certezza il
debito della sanità. Sprechi e clientele hanno caratterizzato anche
la gestione della formazione professionale: dal progetto Aifa, al progetto Isola, al corso per
veline, la Giunta Bassolino ha gettato dalla finestra centinaia di milioni di
euro per avere un unico risultato: dal 2004 ad oggi la Campania ha perso 106
mila posti di lavoro, 26 mila dei quali nel primo trimestre del 2008. La
sinistra hanno proseguito gli esponenti del PdL ha nutrito le
proprie clientele e i propri serbatoi elettorali con la disperazione di tanti
disoccupati per i quali non è stato creato un solo posto di lavoro.
Infine, il capitolo
delle infrastrutture che ha visto la Campania ultima nella spesa
dei fondi comunitari e avviarsi a perdere un miliardo e trecento milioni di
euro, nonostante la proroga dei termini per la spesa disposta dalla Comunità
Europea. La perdita dei posti di lavoro, limpoverimento socio
economico, la fuga dei cervelli e dei giovani
dimostrano pienamente che la Giunta Bassolino ha mancato lobiettivo
fondamentale dei fondi europei ovvero quello di promuovere sviluppo e
occupazione e il miglioramento delle condizioni di vita. Sul tema delle
infrastrutture, una parte è dedicata al progetto dellaeroporto di
Grazzanise e del sistema integrato dei trasporti aerei che, cavallo di
battaglia di Forza Italia da lontano 1995, è rimasto nel libro dei sogni
di un centrosinistra
che ha sgovernato Napoli e la Campania e che auspichiamo possa presto andare a
casa affinché il centrodestra possa dare al nostro territorio il governo che
merita, un governo che metta in campo un progetto di sviluppo basato sulle
infrastrutture, sul rilancio del turismo, sulla valorizzazione dei beni
storici, artistici ed archeologici, sullimpresa, sulla
sicurezza e sul lavoro.
( da "Sicilia, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
scuola manzoni Oggi
al Palazzo Platamone il concorso «Ilaria e Lucia» Oggi, alle 17 al Palazzo
Platamone concerto di fine anno e premiazione del 7° concorso
artistico-letterario «Ilaria e Lucia». Dopo i saluti del sindaco Stancanelli,
del direttore del Csa Zanoli, del rettore dell'Università Recca, del preside di
Lingue Famoso, dell'ex preside Pioletti, degli assessori alla Pubblica
istruzione Arcidiacono e alla Cultura Fatuzzo, via alla manifestazione
musicale, protagonisti gli alunni della scuola con le classi di pianoforte,
clarinetto, violino e flauto. Poi l'esibizione dell'orchestra della Manzoni. Seguirà la consegna del premio «Ilaria e Lucia» (le 2 studentesse
di Lingue morte nel rogo dell'albergo parigino il 17 dicembre 2001).
Intervengono i docenti Zina Bianca, Rita Crimi, Anna Battiato dell'Usp, le
docenti universitarie J. Y. Le Lèap, Antonia Marino, Genevieve Pesenti ed
Elisabetta Sagone.
( da "Sicilia, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il cuore generoso
dei barresiSolidarietà. Consegnati oltre 2.000 euro a paesino abruzzese
terremotato Calascibetta. Lo spettacolo "Siculi siamo, aspetti ironici
della sicilianità di ieri e di oggi" e la proiezione dei lavori
multimediali realizzati nel corso dell'anno scolastico, spettacolo e proiezioni
svoltisi nell'auditorium comunale di via Dante, hanno concluso le attività
didattiche dell'ic Verga. Rappresentazione dialettale sui contrasti isolani ed
occasione per riflettere sugli aspetti della gestualità, gli stereotipi ed i
modi di dire, lo spettacolo, per la regia delle docenti Tilde Di Dio e Luciana
Colajanni, interpretato da 25 alunni dell'istituto, è stato l'atto unico di
Nino Martoglio "Civitoti in pretura" con stralci di "Diciamoci
la verità" di Ficarra e Picone, amalgamati da un momento musicale e dal
ballo della tradizionale "contradanza" siciliana, a cura
dell'insegnante Anna Maria Solfato. A realizzare le scenografie, il laboratorio
di integrazione e sostegno "Scopro, imparo, creo ", coordinato dalle
docenti Giuseppina Sciotto, Enza Di Franco e Annalisa Caminiti, volto al
coinvolgimento e all'inserimento nel gruppo degli studenti diversamente abili .
Ha fatto seguito la proiezione dei prodotti multimediali "Scopro, imparo,
creo", "Continuità ed Orientamento", "Alla ricerca della
vita" e "Adotta una Pigotta". La manifestazione si è conclusa
con la consegna degli attestati di partecipazione e di merito ai cinquanta
alunni partecipanti alla decima edizione dell'olimpiade di matematica
"Kangourou", organizzata dall'Università di
Milano. Della preparazione dei ragazzi si sono occupati la docente referente Carmela Benvenuto e
gli insegnanti Rosanna Leonardo, Silvana Mirrione, Livia Fontanazza e Giuseppe
Mangione. Al primo gradino del podio della categoria "Benjamin" si è
piazzato Marco Bellavia, seguito da Luca Vallacqua e Vito Di Benedetto;
la sezione "Cadet" ha visto al primo posto Lorenzo Ravè, al secondo
Danilo Greco e al terzo Davide Buscemi. Alessandra Leonora
( da "Sicilia, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Grazie
alla testardaggine di un docente e all'impegno
di molti studenti Restaurato l'ipogeo Politi, domani l'apertura Non hanno
atteso oltre il presidente della Provincia, Nicola Bono, e il sindaco Roberto Visentin
per affrontare la questione università. E ieri
mattina hanno inviato una lettera al ministro Gelmini (nella foto) per chiedere
un incontro. I
responsabili dell'insediamento accademico aretuseo, nato dieci anni fa sotto la
prestigiosa bandiera dell'Ateneo catanese, non si arrendono alla chiusura dei
corsi di laurea in Beni culturali, e intendono discutere la vicenda con il
ministro Gelmini dopo aver ottenuto il sostegno del ministro Stefania
Prestigiacomo. Nella lettera inviata ieri e firmata da Bono e Visentin, sono
indicate le tappe della storia dell'università a
Siracusa, con riferimento agli impegni assunti da Comune e Provincia, soci
fondatori del consorzio Archimede, per il mantenimento dei corsi di laurea. «La
scelta di costituire un insediamento universitario in città - si legge nella
lettera - malgrado l'onerosità (i corsi, a regime, costano alla Provincia 3
milioni e 900 mila euro l'anno, senza considerare il valore degli immobili di
pregio messi a disposizione dal Comune quali palazzo Bellassai, palazzo
Impellizzeri e l'ex Caserma Abela, adiacente al Castello Maniace), era ed è
strettamente legata alle vocazioni naturali del territorio». Siracusa vanta il
riconoscimento dell'Unesco non solo per lo straordinario patrimonio monumentale
e archeologico, ma anche per la diffusione della cultura classica e della
cultura della tutela e del restauro dei beni culturali. Per questa ragione la
scelta, in pieno accordo con l'Ateneo, fu quella di istituire corsi di laurea
legati a questa materia. «Per la gestione dei suddetti corsi - proseguono Bono
e Visentin - la Provincia ha già versato oltre 10 milioni di euro
all'Università di Catania, e i corsi si sono sviluppati al punto da contare
oltre duemila studenti. Inoltre, per consentire il radicamento della realtà
accademica Siracusa, in collaborazione con l'Istituto autonomo case popolari,
sono stati costruiti e già consegnati 32 alloggi destinati a residenza
universitaria, mentre è già in fase di realizzazione nello storico quartiere
della Giudecca di Ortigia, la Casa dello Studente». Nella lettera è poi
descritta l'ultima fase della questione con la decisione del cda dell'Ateneo di
disattivare il corso in Beni culturali e trasferire quello di Tecnologie a
Catania perché ritenuta inadeguata la proposta di pagamento dei debiti
pregressi di 13 milioni di euro da parte della Provincia. isabella di bartolo
( da "Sicilia, La"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Al Clik un seminario
con l'esito di un'indagine sulle diversità didattiche, psicologiche e
linguistiche Intercultura, ricerche a confronto Il Kiro, (Kore international
relations office) acronimo in lingua inglese dell'Ufficio relazionali
internazionali della Kore ha pubblicato il nuovo bando Erasmus per l'anno
accademico 2009/2010. L'Ufficio, coordinato da Marinella Muscarà, è stato
istituito a settembre 2008 e ha sede presso i locali del Centro linguistico
interfacoltà, presso l'edifico del rettorato. Prof. Muscarà, che cos'è il
programma Erasmus? «Il programma Llp Erasmus è il più importante sottoprogramma
europeo nel settore dell'istruzione universitaria. É uno dei dei diversi
programmi settoriali che insieme a Comenius, Erasmus, Leonardo, Grundtvig,
Trasversale e Jean Monnet danno vita al programma più vasto denominato appunto
Llp, cioè Lifelong learning programme. Obiettivo dell'Erasmus è migliorare la
qualità e la dimensione europea degli studi universitari, la cooperazione fra università dei paesi europei e la mobilità di studenti e
docenti. Consente dunque di vivere esperienze culturali all'estero, di
conoscere nuovi sistemi di istruzione superiore, di perfezionare la conoscenza
di almeno un'altra lingua e di incontrare giovani di altri Paesi, partecipando
così attivamente alla costruzione di un'Europa sempre più unita. In
particolare, quali sono le attività di mobilità previste dall'Erasmus?
«L'Erasmus prevede attività di mobilità individuali per gli studenti (per
studio e placement); per docenti (per attività didattica o per formazione); per
il personale amministrativo (per formazione). Prevede inoltre attività di
mobilità personale d'impresa (per attività didattica); di mobilità studenti e
docenti per Programmi Intensivi;del personale docente
e/o amministrativo per Visite Preparatorie; degli studenti per frequentare i
Corsi intensivi di preparazione linguistica - Eilc. Ancora Erasmus consente la
realizzazione di progetti multilaterali, quali: Reti tematiche; Progetti
multilaterali; Misure di accompagnamento. La mobilità si effettua solo tra
istituti di istruzione superiore titolari di Euc che abbiano firmato un accordo
bilaterale». Quali sono le attività che lo studente può svolgere presso l'università straniera e come vengono riconosciuti i crediti
ottenuti, una volta ritornati in Italia? «Lo studente Erasmus ha la possibilità
di seguire corsi e di usufruire delle strutture disponibili presso l'Istituto
ospitante senza ulteriori tasse di iscrizione, con la garanzia del riconoscimento
del periodo di studio all'estero tramite il trasferimento dei rispettivi
crediti (con il supporto dell'Ects o di un altro sistema di crediti
compatibile). Prima della partenza ogni studente Erasmus deve essere in
possesso del piano di studio (Learning agreement) da seguire all'estero,
approvato sia dall'Istituto di appartenenza che dall'Istituto ospitante. Al
termine del periodo di studio, l'Istituto ospitante deve consegnare allo
studente Erasmus e far pervenire all'Istituto di appartenenza un certificato
(Transcript) che attesti i risultati ottenuti». Da quanto tempo la Kore
partecipa al programma? «La Kore partecipa al programma Erasmus dall'anno
2007-08 ma solo da quest'anno grazie all'istituzione del Kiro e al lavoro
svolto dal dott. Bruno, è riuscita ad ampliare gli agreements con altre università e ad ottimizzare i servizi
offerti agli studenti incoming e outgoing nonché ai docenti provenienti dalle università straniere». Quali sono i
compiti e gli obiettivi dell'Ufficio relazioni internazionali della Kore? «Il
Kiro ha il compito di promuovere e sostenere gli scambi internazionali di
studenti e docenti della kore che intendono svolgere un periodo di studio all'estero
ed è punto di riferimento principale per gli studenti e per i docenti stranieri
che desiderano studiare per un periodo presso la Kore. Siamo abbastanza
soddisfatti degli obiettivi raggiunti da questo giovanissimo ufficio che punta
ad avere un numero sempre crescente di studenti in mobilità, sia in entrata che
in uscita. Inclusa la presenza dei docenti stranieri. L'Ufficio non si occupa
solo di Erasmus: è il punto di riferimento della Kore per tutte quelle
iniziative internazionali e per questo "intercetta" tutte le
opportunità rivolte agli studenti e ai docenti. Il Kiro ha una propria pagina
internet, raggiungibile dalla homepage dell'università,
in lingua inglese e in lingua italiana». Attualmente ci sono studenti stranieri
che studiano alla Kore? «Quest'anno abbiamo ospitato studenti provenienti dalla
Turchia, dalla Spagna, dalla Lettonia e dall'Egitto che stanno frequentando i
corsi di archeologia, del dams, di ingegneria telematica e di economia». Come
stanno vivendo questo periodo alla Kore? «Abbastanza bene. La nostra
soddisfazione è quella che alcuni di questi studenti hanno richiesto di
prolungare il loro soggiorno alla Kore perché hanno trovato un clima di
accoglienza e di rispetto in cui non si sono sentiti "numeri di
matricola". Anzi gli studenti spagnoli che frequentano il corso di laurea
specialistica in ingegneria telematica hanno deciso di laurearsi qui alla Kore.
Ciò è per il Kiro ma anche per questo giovane Ateneo, motivo di grande
orgoglio. Arma vincente si è rivelata l'idea del rettore e del presidente
Salerno di collocare la sede dell'Ufficio relazioni internazionali presso il
Centro linguistico dove gli studenti erasmus possono frequentare gratuitamente
i corsi di italiano per stranieri, agevolando così anche la loro integrazione
nella comunità studentesca della Kore». E gli studenti della Kore? C'è qualcuno
che sta effettuando un periodo di studio presso università
estere? «Attualmente, studenti di giurisprudenza e di scienze e tecniche
psicologiche sono in Spagna presso le università di
Almeria e di Cordoba mentre otto studentesse del corso di Lingue e Culture
moderne, che non fanno però parte del programma Erasmus sono in Cina, presso l'università di Shenzen, per un periodo di 6 mesi, grazie
anche ad un finanziamento della Kore, approvato ed erogato dal consiglio di
amministrazione dell'ateneo». Parliamo del bando Erasmus per l'anno accademico
2009/2010. Chi può partecipare? «Il bando Erasmus 2009/2010, che ha scadenza il
25 giugno 2009, è aperto a tutti gli studenti regolarmente iscritti a un corso
di laurea o di laurea specialistica (ovvero di laurea magistrale a ciclo unico)
sia al momento della presentazione della candidatura che al momento della
partenza e per tutto il periodo Erasmus. Gli studenti Erasmus dell'Università
di Enna potranno: frequentare corsi di studio, svolgere i relativi esami
coerenti con il proprio piano di studi, elaborare la tesi di laurea o parte di
essa sulla base di un piano di lavoro approvato dal Relatore dal Presidente del
corso di laurea. Gli studenti che, a conclusione delle selezioni previste nel
presente bando, risulteranno idonei, acquisiranno lo status di studente
Erasmus. Attenzione però: agli studenti Erasmus Kore in mobilità all'estero non
è consentito conseguire la laurea prima di aver concluso il periodo di studio
all'estero e sostenere esami presso l'Università di Enna durante la mobilità
all'estero». Qual è la durata del periodo di studi all'estero prevista dalla
Kore? «La Kore ha previsto una permanenza nelle Istituzioni universitarie
all'estero della durata di un semestre, collocato nella prima o nella seconda
parte dell'anno accademico 2009/2010. Per il primo semestre la partenza è
prevista nel mese di settembre 2009 con rientro nel mese di febbraio 2010; per
il secondo si parte nel mese di febbraio 2010 e si rientra nel luglio 2010».
Qual è l'entita della borsa assegnata allo studente Erasmus? «L'importo di
ciascuna borsa è stato determinato dall'Agenzia nazionale Llp in 1.380 euro
pari a 230 euro mensili per sei mesi. La borsa potrà essere eventualmente
incrementata con i contributi del ministero dell'Istruzione dell'università e della ricerca (Miur) e dell'Ersu di Enna, Ente
per il diritto allo studio della Regione siciliana per l'Università Kore. La
Kore però si riserva di intervenire eventualmente con propri contributi
aggiuntivi, specialmente nel caso dovessero venire meno i contributi
ministeriali. In base a quali criteri vengono assegnate le borse? «Le borse
vengono assegnate sulla base di una selezione delle candidature, operata per
titoli e colloquio motivazionale. La graduatoria è formata attribuendo un
punteggio finale, sommando il punteggio del colloquio motivazionale ed il
punteggio di merito che tiene conto complessivamente dei seguenti parametri: 1)
percentuale dei crediti acquisiti sul totale dei crediti previsti dal corso di
laurea cui si è iscritti; 2) rapporto tra anno di frequenza e numero di anni di
iscrizione; 3) media dei voti riportati agli esami in relazione al peso in cfu
di ciascun esame». Perchè un punteggio meritocratico? «Innanzitutto il
punteggio di merito ha un valore premiale: cioè premia quegli studenti che
hanno conseguito, alla data di scadenza della domanda di partecipazione al
bando, un elevato numero di Cfu, che sono in regola con l'iscrizione all'anno
di riferimento e che riportato una buona media dei voti d'esami. Poi, la Kore
intende promuovere i migliori studenti, coloro i quali si impegnano nello
studio e lo dimostrano attraverso il curriculum. Non va inoltre dimenticato né
sottovalutato, che quando lo studente frequenta l'università
straniera rappresenta innanzitutto l'università da cui
proviene, cioè la Kore, e successivamente se stesso o se stessa». E la
competenza linguistica nella lingua veicolare dell'Università straniera? «Gli
studenti che sono in possesso di un certificato di competenza linguistica
riconosciuto dal Consiglio d'Europa, di livello almeno B1 secondo il
"Quadro comune europeo di riferimento per le lingue", ad esempio,
certificato Cambridge, Trinity, Cervantes, etc.) possono allegare una copia
alla domanda di partecipazione mentre coloro che non ne sono in possesso
svolgeranno una prova di idoneità linguistica. Comunque, prima della partenza,
gli studenti assegnatari di borsa erasmus frequenteranno, presso il Centro
linguistico, un corso full immersion nella lingua veicolare dell'università straniera di destinazione. Naturalmente, come
tutti i servizi offerti dal Clik, il corso è gratuito». Dove si svolgono le
prove di competenza linguistica? «Le prove di competenza linguistica si
svolgono presso il Centro linguistico. Per superare la prova gli studenti
devono raggiungere un punteggio pari almeno al 60% del punteggio totale per
ciascuna delle abilità considerate». Quali sono le sedi delle università straniere che gli studenti possono scegliere?
«Allo stato attuale e come pubblicato nell'allegato 1 del bando , il Kiro ha
stipulato agreement con università del Portogallo,
Spagna, Francia, Malta, Polonia, Lettonia, Bulgaria, Lituania, Turchia,
Ungheria ma il portfolio degli agreement è in continua espansione». Dove deve
recarsi lo studente che vuole ottenere maggiori informazioni? «Intanto può
scaricare dalla pagina del Kiro, raggiungibile da www.unikore.it, copia del
bando e della modulistica necessaria, poi può recarsi presso la sede del Kiro
dove il dott. Raimondo Bruno, componente dello staff, offrirà consulenza per la
compilazione della domanda, sulla documentazione necessaria e fornirà tutte le
informazioni necessarie sull'università prescelta. Il
Kiro supporta infatti il singolo studente nella produzione della documentazione
richiesta per partecipare al bando ma anche in tutte quelle operazioni che
dovranno essere effettuate nel momento in cui lo studente risulta assegnatario
di borsa. Una volta all'estero, il Kiro rimane il punto di riferimento per lo
studente erasmus della Kore anche nella eventualità di imprevisti o di difficoltà
burocratiche. Insomma, i servizi offerti dall'Ufficio sono tutti diretti a
favore degli studenti». E per il prossimo anno accademico la Kore ospiterà
ancora studenti e docenti stranieri? «Alla data odierna, ospiteremo per il
prossimo semestre un folto gruppo di studenti provenienti dalla Lettonia, dalla
Spagna e dalla Turchia ma siccome la data di scadenza delle candidature per gli
studenti stranieri è prevista al 31 agosto riteniamo che il gruppo aumenti. Il
nostro interesse non è solo rivolto ad attrarre studenti stranieri ma anche
docenti stranieri che usufruiscono della mobilità Erasmus perché pensiamo che
la loro presenza sia un contributo importante per il processo di
internazionalizzazione che la Kore ha intrapreso da tempo. Già quest'anno parecchi
docenti stranieri hanno tenuto seminari di approfondimento in lingua inglese
nei vari corsi di laurea. In questo la sinergia con il Centro linguistico è
stata fondamentale, poiché i seminari sono stati tenuti nell'Auditorium del
Clik con la collaborazione degli esperti madrelingua, inoltre lo spazio è
tecnologicamente ben attrezzato. Contiamo di aumentare queste opportunità in
modo tale che gli studenti possano respirare un'aria internazionale anche
all'interno delle aule dell'ateneo».
( da "Savona news"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Carcare: al
Calasanzio si parla di Pirandello Si conclude questa sera alle 20,45 il ciclo
di lezioni-conversazioni promosso dal Centro culturale Calasanzio di Carcare.
Nellaula magna del liceo, Graziella Corsinovi, docente di
Storia del teatro e dello spettacolo allUniversità di Genova,
parlerà di «Lazzaro e il mito della fede in Pirandello: tra attrazione e
repulsione».
( da "Reuters Italia"
del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
di Roberto Bonzio
MILANO (Reuters) - I nuovi media stanno cambiando in profondità non solo il
rapporto fra arte e rappresentazione ma la stessa percezione che abbiamo della
realtà circostante e dei nostri rapporti sociali. E' quanto afferma una docente italiana dell'Università di Harvard, autrice di studi innovativi
a livello mondiale sulle tendenze artistiche del mondo contemporaneo e
l'interazione fra arti visive e cinema. "La trasformazione del cinema
attraverso la rivoluzione digitale è ancora agli albori: è da vedere come i
processi di trasformazione ci daranno la possibilità di inventare nuovi
linguaggi", dice a Reuters Giuliana Bruno, napoletana, docente di Visual and Environmental Studies ad Harvard,
protagonista oggi alle 19 a Milano (Mediateca Santa Teresa, via della Moscova)
di un appuntamento "Meet the Media Guru", organizzato da Maria Grazia
Mattei in collaborazione con Provincia, Comune e Camera di Commercio di Milano
(collegata a una performance multimediale di Claudio Sinatti sul maxischermo in
piazza Duomo). In testi come "L' Atlante delle emozioni" e
"Pubbliche intimità" appena uscito (Bruno Mondadori), la studiosa ha
definito una sua "geografia emozionale", chiave per decifrare le
nostre relazioni con arte visiva, video installazioni e la città. L'ingresso
nel digitale, dice, è un'evoluzione del cinema, non la sua morte, che parte
dallo stesso cambiamento del modo di vedere il cinema stesso. Le immagini di
celluloide che lasciavano traccia di sè, deteriorandosi, cedono il passo alle
immagini digitali più nitide, cosa che induce a cambiare il modo con cui ci
rapportiamo con queste immagini diverse, più chiare. Anche a livello
filosofico, oltre che pratico, osserva. Che il cinema cambi il nostro modo di
vedere l'arte non è una novità, ricorda, "Già nel Modernismo dagli anni
Venti... l'occhio cinematografico è estremamente presente, in come si configura
il linguaggio filmico ... più di recente, con l'ingresso delle immagini in
movimento nelle installazioni d'arte, il cinema si è spostato dalle sale alle
gallerie d'arte e ai musei", generando un'arte assolutamente ibrida, fra
arte, architettura e cinema. NUOVI ORIZZONTI PER CINEMA DIGITALE Il cinema
digitale però, sta già esplorando nuovi orizzonti, come ha fatto il regista
Aleksandr Sokurov con "L'arca russa", unico lungo piano sequenza. O
Sally Potter (di cui la Bruno è amica) con il recente "Rage", in cui
il protagonista riprende col telefonino backstage della moda, dando alla
regista lo spunto per esaminare come può cambiare il linguaggio del film dopo
che abbiamo interiorizzato la rivoluzione digitale, con la diffusione di mezzi
per riprendere immagini. Continua...
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Siena
Erasmus Conference 2009 Da oggi, per due giorni l'Università degli studi di
Siena ospiterà, con la presenza e il coordinamento dell'ufficio speciale per le
Relazioni internazionali, l'Erasmus Conference che annualmente riunisce le
Università che hanno un partenariato, nell' ambito del Programma LLP/Erasmus,
con la University College di Londra. La collaborazione nell'ambito dell'area
disciplinare del Diritto, avviata e coordinata dal professor Francesco
Francioni e dalla professoressa Patrizia Vigni della facoltà di Giurisprudenza,
è ormai pluriennale e ha consentito a molti studenti dell'Ateneo
senese di svolgere un periodo di studio presso l'Università londinese, così
come presso altre Università che saranno presenti all'incontro. Parteciperanno,
infatti, oltre a docenti e altri rappresentanti della University College di
Londra, le delegazioni delle Università di Monaco, di Paris II Panthéon Assas e
della Carlos III di Madrid. >> L'incontro, che si svolgerà presso
la Certosa di Pontignano, ha l'obiettivo di mantenere vive e aggiornate le
relazioni tra le Università partner e di migliorare la gestione della mobilità
nonché di creare una rete di effettiva collaborazione anche per lo sviluppo di
ulteriori attività in partenariato. BUR.IT 05.06.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura
Università di
Ferrara Al Polo Scientifico Tecnologico di Unife linaugurazione
della scultura “Reditus ad origines” di Agapito Miniucchi A Unife una nuova
inaugurazione allinsegna
dellArte. Martedì 9 giugno, alle ore 17, al Polo Scientifico-Tecnologico
dellUniversità di Ferrara, verrà inaugurata lopera “Reditus ad
origines” (1979-83) dello scultore Agapito Miniucchi. Realizzata oltre
venticinque anni fa per la città di Ferrara, lopera di dimensioni
monumentali, è composta da due sculture (rispettivamente m 11,5x5,70x5,20 e m
6x2,50x6) di forte impatto emotivo. Destinata originariamente allarea
dello zuccherificio Eridania, essa trova ambientazione nel medesimo luogo, oggi sede del Polo Scientifico
Tecnologico di Unife che ha fortemente sostenuto la sua messa in opera, resa
possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara,
della Berco S.p.A. e della Cassa Edile di Ferrara. “Mi sembra questa unopportunità
di non scarso significato – afferma il Rettore, Prof. Patrizio Bianchi,
commentando la collocazione dellopera nella sede universitaria - un luogo
di cultura, di ricerca e di sperimentazione dove si professa, in particolare,
il sapere scientifico,
accoglie al suo interno, essendone a sua volta accolto, un segno architettonico
quale è lopera di Miniucchi, portatrice di un forte valore simbolico che
allude peraltro al cammino iniziatico delluomo, alla ricerca delle
proprie radici, per via di
un attraversamento che può compiersi solo nellincontro tra
umanesimo e progresso, tra arte, cultura e scienza”. “Tra le opere di Miniucchi
– afferma la Prof.ssa Ada Patrizia Fiorillo, docente di Storia dellArte
Contemporanea di Unife – Reditus ad origines si propone con una valenza
particolare per più di una ragione. Primo dei progetti che lo aprono a nuovi
confronti, lopera sembra innanzitutto lanciare una sfida allo spazio, ne
rinnova in pratica il rapporto nel senso della comprensione, intervenendo al pari nella relazione percettiva
da parte dello spettatore. Vi è unatmosfera spirituale a
far da richiamo che certo lartista ha calibrato nellessenzialità
geometrica delle forme, nel taglio netto e lineare che la materia gli permette,
nel dialogo serrato
che egli instaura tra circolazione interna e spazio esterno”. “Si ha la
sensazione – approfondisce la Fiorillo - che Miniucchi abbia potuto, in questo
caso, far suoi i noti principi boccioniani incitanti ad una scultura che si
inserisce nellambiente modellandolo, ricreando nessi tra “linfinito
plastico esteriore e linfinito plastico interiore”, così come recita il
manifesto del 1912.
>> Note critiche queste che si ritrovano nel catalogo dedicato alla
scultura del maestro Miniucchi, una piccola ma elegante pubblicazione
realizzata a corredo delliniziativa, arricchito di documentazione
iconografica e di apparati biobibliografici. Alla cerimonia inaugurale
interverranno il Rettore, la Prof.ssa Fiorillo, Sandro Parmiggiani e
lartista Agapito Miniucchi. Linaugurazione si concluderà con un concerto
per fiati organizzato dal Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara. è un
corpo il suo che presiede la realtà, la inquadra, la ritaglia dal suo interno,
da quella soglia, limen oltre il quale ci si raccorda a quello spazio elementare,
capanna primitiva, ma anche colto riferimento alle cattedrali gotiche,
avvolgente involucro di sacrali o magiche ritualità, nel quale ritrovare, è
quanto lartista suggerisce, il senso plastico della collettività”.
“Miniucchi stesso –
spiega Sandro Parmiggiani, critico dArte - ha sottolineato
il senso profondo di questopera, in cui salternano buio e luce,
sentimento di reclusione e respiro largo di una ritrovata libertà, costrizione
alla solitudine, colloquio con la propria interiorità e apertura al mondo, alla forza invasiva dellaria
e della natura che la avvolgono”. BUR.IT 05.06.09
( da "Corriere delle Alpi"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
dal corrispondente
Andrea Visconti Obama, il nuovo inizio per Usa e Islam Storico discorso
all'Università del Cairo Confermato il ritiro dall'Iraq entro il 2012 NEW YORK.
Barack Obama si è rivolto ieri a un miliardo di musulmani in giro per il mondo
lanciando un messaggio conciliatorio basato sul rispetto reciproco e lo sforzo
di superare gli stereotipi, sia quelli sull'Islam che quelli sugli Stati Uniti.
è stato un intervento attesissimo per il quale il presidente americano si stava
preparando da settimane. Aveva scritto e riscritto il testo del discorso per
affinare fino all'ultimo il tono giusto. Da una parte voleva tendere la mano a
tutto il mondo musulmano, dall'altra voleva isolare l'estremismo islamico come
un nemico che accomuna tutti. «Sono qui per un nuovo inizio tra Stati Uniti e i
musulmani nel mondo, fondato sul mutuo interesse e mutuo rispetto» ha detto il
presidente americano. E tutto parlando dal podio del teatro
dell'Università del Cairo. Davanti a sè una folla di dignitari, ospiti, docenti
e soprattutto studenti. Molti giovani che nel corso del suo intervento hanno
ripetutamente applaudito e a volte anche interrotto le sue parole con
espressioni di entusiasmo. «Proprio come i musulmani non ricadono tutti
in un freddo stereotipo anche l'America non è semplicemente un impero
interessato solamente a sè stesso», ha affermato Obama usando un tono di
orgoglio per gli Stati Uniti ma allo stesso tempo senza la supponenza americana
che ha spesso danneggiato i rapporti fra gli Usa e il mondo arabo. «Non basterà
un solo discorso per ribaltare anni di diffidenza», ha proseguito il capo
dell'esecutivo americano toccando tutti i principali temi caldi relativi al
Medio Oriente. Sulla pace fra israeliani e palestinesi Obama ha ripetuto che il
suo governo auspica la soluzione di due stati che possano convivere fianco a
fianco in pace e sicurezza. «è innegabile che il popolo palestinese abbia
sofferto nella ricerca di una patria», ha detto il presidente Usa richiamando
ambedue le parti alle rispettive responsabilità: i palestinesi devono
rinunciare alla violenza e Hamas deve riconoscere il diritto di Israele alla
sua esistenza. Israele da parte sue deve rispettare gli insediamenti
palestinesi e smettere di costruire a Gaza. Per quanto riguarda l'Afghanistan
ha cercato di rassicurare il mondo arabo che gli Stati Uniti non hanno alcuna
ambizione di creare in quel paese una base militare permanente. «Non vogliamo
tenere truppe in Afghanistan ne desideriamo basi militari», ha detto precisando
che la presenza americana proseguirà fintanto che ci sono radicali violenti
pronti a uccidere gli americani. Parlando dell'Iraq Obama ha sottolineato senza
fare nomi che la sua amministrazione si muove in modo ben differente da quella
di George W. Bush. Ha parlato della necessità di ricorrere alla diplomazia come
base per ottenere consenso internazionale. «Vogliamo lasciare l'Iraq in mano
agli iracheni il prima possibile ma abbiamo anche la responsabilità di aiutare
il paese a costruire un futuro migliore». Dal podio dell'Università del Cairo
ha ribadire a un'enorme pubblico televisivo musulmano il suo impegno a
rimuovere le brigate Usa da combattimento entro l'agosto del prossimo anno e
ritirare tutte le truppe americane entro il 2012. Uno degli aspetti più
delicati dell'intervento al Cairo è stata la parte relativa all'Iran. Obama ha
parlato sapendo che le sue parole sarebbero istantaneamente rimbalzate da
Teheran a Gerusalemme, da Washington a Baghdad. «Gli Stati Uniti sono pronti a
lavorare con l'Iran senza precondizioni sulla base del mutuo rispetto», ha
detto il capo della Casa Bianca. è in questo spirito che Obama ha detto ieri
che l'Iran ha diritto a perseguire energia nucleare per scopi pacifici» ma ha
anche precisato che Teheran non può perseguire armi nucleari. Ma Obama ha anche
detto che l'America auspica un mondo in cui nessun nazione possiede armi
nucleari.
( da "Unita, L'" del
05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il 12 giugno 46
milioni di iraniani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente
della Repubblica islamica, o forse per riconfermare Ahmadinejad. Una delle
novità di queste elezioni è che per la prima volta nella storia della
Repubblica islamica, una donna è scesa in campo accanto al marito per difendere
i diritti delle iraniane. Così spiega Farian Sabahi, docente alle Università di Torino e Roma, autrice di «Storia dell'Iran»
(Bruno Mondadori). Aggiornato fino al 30mo anniversario della rivoluzione, il
libro - corredato da schede di approfondimento, cronologia, glossario e
bibliografia ragionata - ripercorre le vicende più significative della storia e
dell'attualità.
( da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XVII - Genova
"Staglieno all´Unesco, patrimonio dell´umanità" La proposta dell´università raccolta dagli enti locali per salvaguardare un
sito eccezionale e irripetibile Nella settimana europea dedicata ai cimiteri
monumentali lo storico dell´arte Franco Sborgi lancia un appello alle
istituzioni e alla città MICHELA BOMPANI «Il cimitero monumentale di Staglieno
deve diventare patrimonio dell´umanità dell´Unesco:
l´Università ha bisogno, però, dell´aiuto delle istituzioni in questa impresa».
Franco Sborgi, direttore del dipartimento di Storia dell´arte e docente di Storia dell´arte
contemporanea dell´ateneo genovese, esperto internazionale di scultura e autore
dell´unica monografia scientifica sulle opere di Staglieno, comincia la
sua lunga marcia e descrive l´obiettivo, nella settimana dei cimiteri storici
europei: «Staglieno, per l´altissima concentrazione di opere d´arte che
racchiude, è riconosciuto uno dei cimiteri più importanti a livello
internazionale; ottenere l´ammissione tra i siti Unesco significherebbe avere
una chance di riqualificazione, salvaguardia e conservazione di un patrimonio che
è spesso dimenticato nella nostra città». Raccoglie il sindaco Marta Vincenzi:
«Ci proveremo, servirà uno sforzo speciale di tutte le istituzioni, perché non
sarà facile ottenere un altro riconoscimento dall´Unesco per la nostra città,
dopo il sistema dei Rolli». Il Comune sta approntando in questi giorni la
variante per la riorganizzazione urbanistica proprio della zona intorno alla
necropoli, funzionale alle attività produttive, ovvero la razionalizzazione di
tutte le attività artigianali (soprattutto legate al marmo) intorno alla
cittadella di Staglieno, «anche questo serbatoio di saper fare, ancora molto
attivo, è un valore aggiunto al patrimonio artistico del cimitero monumentale,
che potrà pesare nella valutazione del sito», aggiunge la sindaco. E il
presidente della Regione Claudio Burlando non fa attendere la sua adesione: «è
un cimitero monumentale unico al mondo - spiega - è giusto provare a
raggiungere questo obiettivo e certo servirà lo sforzo congiunto di tutti gli
enti». Oggi, dalle 9 alle 17, nel Centro di restauro lapideo del complesso, si
svolge il seminario "Cimitero monumentale di Staglieno: valorizzazione,
diagnostica, intervento", organizzato da Università, soprintendenze per i
beni architettonici e per i beni storici e artistici e Cnr. è l´evento clou a
Genova della settimana in cui in tutta Europa si celebrano i cimiteri
monumentali, da Parigi a Londra, da Stoccolma a Barcellona: sono più di
duecento i musei a cielo aperto che fanno parte dell´Asce, l´"Association
of significant cemeteries in Europe", che ha tra i fondatori, nel 2001,
proprio l´università di Genova, con il professor
Sborgi. «Staglieno può diventare una risorsa per la città - spiega Paola
Letardi, Cnr - dobbiamo però cominciare a creare un sistema di sinergie
operative, tra la conservazione e l´innovazione dei procedimenti d´intervento:
le forze ci sono, ma vanno ancora organizzate, anche per accedere a
finanziamenti europei». Fino a domenica, alle 10.30 e alle 15 (domenica solo
10.30) si svolgono visite guidate gratuite alle opere più significative del
complesso, si parte dall´ingresso principale, dove è pure allestita una mostra
di fotografi contemporanei, curata da Fabrizio Boggiano. E domani, alle 10, al
Centro di restauro lapideo, sarà presentato il libro del giornalista di
Repubblica Massimo Minella, "La rosa di Garibaldi".
( da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina IX - Firenze
Tesi l´innovatore stacca tutti nel primo voto Corsa a rettore: ha preso 676 sì,
Rogari 328, Caretti 293, Chelazzi 277, Del Bimbo 197 Per passare al primo turno
servivano 921 voti. Le schede bianche sono state 71. Ha votato il 72,9% degli
aventi diritto LAURA MONTANARI (segue dalla prima di cronaca) Al secondo posto
il prorettore alla didattica, ex preside di Scienze Politiche, Sandro Rogari
che si ferma a quota 328, trentacinque voti sotto a 293 la «sorpresa» Paolo Caretti,
costituzionalista, allievo di Paolo Barile, ex preside di Giurisprudenza.
Delude invece Guido Chelazzi, prorettore alla ricerca, ex preside di Scienze,
dato tra i favoriti alla vigilia e invece slittato al quarto posto a 277
preferenze. Chiude la classifica l´altro candidato di Ingegneria, Alberto Del
Bimbo con 197 voti. Le schede bianche sono stati 71. Hanno partecipato a questa
elezione il 72,9% degli aventi diritto, pari a 761 fra
studenti e docenti e a 778 tra personale tecnico amministrativo e dirigenti (il
voto di questi vale però il 10%). Alla passata elezione erano un po´ meno, il
71,05%. Colpisce il distacco netto di Tesi rispetto a tutti gli altri, come a
sottolineare il bisogno di una sterzata, di un cambiamento: avanza il più
giovane dei candidati. Il primo turno è quello del cuore, si vota
d´istinto e senza calcolo (o quasi). Il secondo invece, quello che verrà, è
quello della testa, dei calcoli, delle somme e (spesso) degli accordi fra
accademici in corsa, «tu mi porti tot voti io in cambio...». Quindi prima di
sbilanciarsi in previsioni che sembrano facili a guardare il risultato di ieri,
tirare il freno. L´università abitua alle sorprese.
Ancora con i foglietti in mano e le percentuali fresche di inchiostro, nessuno
dei cinque annuncia che si ritirerà. Sandro Rogari ha appena letto sul
maxi-schermo in rettorato il responso e ha l´aria contenta: «Sono al secondo
posto, me l´aspettavo un risultato positivo. Chiaro che vado avanti. La
sorpresa? Caretti sinceramente non credevo, si vede che la sua campagna di
contestazione ha pagato... qualcuno ha dimenticato che era preside di
Giurisprudenza e ha votato per la costruzione di Novoli, di Sesto, del polo di
viale Morgagni...». Il costituzionalista, raggiunto ieri al telefono, è
sorpreso della sua affermazione: «Significa una presa di distanza dall´attuale
gestione dell´ateneo, ma sono convinto che le cose possano cambiare nel
prossimo turno perché a mio avviso Medicina non è ancora del tutto scesa in
campo». Qualcuno comincia a sospettare che il candidato dei gensiniani possa
essere Sandro Rogari. «Mi aspetto un tentativo di accordo fra Chelazzi e Rogari
in fondo sono due prorettori di Marinelli...» dice il professor Paolo Caretti.
Non si sbilanciano per ora i diretti interessati anche se Chelazzi lascia
trapelare la sua delusione: «Da scienziato sono abituato a prendere atto della
realtà, i voti sono questi, le ipotesi della vigilia erano diverse ma bisogna
fare i conti con quel che è. Ci ragionerò su». Sulla stessa linea Del Bimbo.
Un´ultima nota sul voto di ieri: Tesi ha vinto sia tra i docenti e gli
studenti, sia nelle preferenze espresse dai tecnici amministrativi, cioè dal
personale il cui voto pesa per il 10%. Se il parere di questi lavoratori fosse
stato uguale agli altri (e in una riforma dello statuto era stato anche
proposto), l´ateneo fiorentino avrebbe eletto da subito il rettore e sarebbe
Alberto Tesi che ha ottenuto 421 voti dai non docenti e altri 676 fra cattedre,
ricercatori e rappresentanti degli studenti nelle diverse facoltà.
( da "Secolo XIX, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Un
"rally"nel segnodei numeri sfide matematiche «LA MATEMATICA possiede
non soltanto verità ma anche suprema bellezza», sosteneva il grande filosofo e
matematico Bertran Russel. E probabilmente lo devono pensare anche i finalisti
del diciassettesimo Rally transalpino della matematica, premiati mercoledì
mattina al teatro della Tosse nell'ambito del Progetto Giovani di Fondazione
Carige. Un "rally" singolare, in cui ragazzi delle scuole primarie e
secondarie di primo grado, hanno "guidato" i loro cervelli attraverso
le difficili piste della matematica. Un'iniziativa - organizzata dalla
Associazione rally matematico transalpino, coordinata Clara Bisso insegnante
della Scuola, a cui hanno preso parte diverse università
italiane - che fa ben sperare, in un Paese in cui si lamenta sempre la carenza
di preparazione scientifica. Il confronto avviene fra classi che si organizzano
in gruppi per fornire risoluzioni, corredate da spiegazione scritta delle
proprie strategie risolutive, di problemi non-standard. Ogni classe riceve da 5
a 7 problemi e dispone di 50 minuti per organizzarsi, ricercare le soluzioni,
discuterle e metterle per iscritto. L'insegnante perde il ruolo di
"maestro" e assume quello di osservatore. L'ultima prova è preceduta
da allenamenti che si svolgono all'interno degli istituti, che poi devono
passare una fase eliminatoria per accedere all'ultimo turno. La finale si è svolta a Genova il 30 maggio, al Dipartimento di
Matematica dell'Università, con il supporto del professor Pino Rosolini. Ecco
l'elenco dei vincitori. Scuola Primaria. Categoria 3. Prima classificata: III C
Embriaco, insegnanti Schenone-Zanon; seconda: III B Embriaco, stessi docenti;
Terza: III C Govi, insegnante Sarpero. Categoria 4. Prima classificata
IV D Papa Giovanni XXIII, insegnante Storti; seconda IV B Diaz, insegnante
Ferrari L.; Terza IV A Embriaco, docenti Pozzi-Sanna. Categoria 5. Prima
classificata V A Sauro, insegnante Pultrone; seconda: V D Brignole Sale,
insegnante Metastasio-Mazzoni; terza V A Richeri, insegnante Ferullo. Scuola
secondaria di 1° grado. Categoria 6. Prima classificata I H Colombo, insegnante
Amendolia. Seconda I F Pascoli, insegnante Cappelli. I soli 5 alunni della
classe presenti alla finale Arianna, Giorgia, Valentina, Alessandro,L orenzo
hanno ricevuto il Premio straordinario "Pochi ma buoni" in quanto
risolutori di tutti e 7 i problemi nel tempo a disposizione. Categoria 7. Prima
classificata II G Colombo, docente Parodi; seconda II
F Pascoli, insegnante Cappelli. Categoria 8. Prima classificata III F Pascoli,
insegnante Cappelli; seconda III F Colombo , insegnante Rampolla. 05/06/2009
( da "Repubblica, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XIX - Bologna
ALBERTO SEBASTIANI (segue dalla prima di cronaca) Bartleby, ormai si sa, non è
più solo il personaggio del racconto di Melville: lo scrivano che alle
richieste del suo datore di lavoro risponde «avrei preferenza di no». Bartleby
è anche una realtà umana, sociale e politica, nata nel mondo universitario
dall´esperienza dell´Onda, e che da alcuni mesi si aggira per Bologna,
organizzando incontri, dibattiti, presentazioni di libri, concerti, seminari di
autoformazione e altro ancora. Ora vive in via Capo di Lucca, in uno spazio
occupato mesi fa, sgomberato dalle forze dell´ordine e ora ri-occupato. Così
Bartleby «ha trovato casa», come dicono gli studenti che hanno dato vita a
questa realtà, e le iniziative proseguono. Da stasera comincia la rassegna
«Lettori delle pianure». Il titolo richiama «Narratori delle pianure», celebre
libro di Gianni Celati, che non a caso sarà il primo ospite. Leggerà alcuni
passaggi di «L´uomo che dorme» di Perec, nella nuova traduzione di Jean Talon.
«I ragazzi di Bartleby mi hanno invitato, e per me è stato naturale proporre
Perec - dice Celati - Perché nei suoi libri è quasi sempre presente
un´invocazione al Bartleby di Melville. è una sorta di linea guida, per Perec.
La risposta `avrei preferenza di no´ è discreta ma netta, fa ridere ma è segno
di autonomia, in particolare rispetto al mondo monetario. Sono contento sia
stata scelta da questi studenti per un uso politico, ed è con estremo piacere
che partecipo alle loro iniziative». Lo stesso entusiasmo di Celati si incontra
in Ugo Cornia, lo scrittore modenese, che sarà ospite di Bartleby il 12 giugno
per leggere «Europeana» di Ourednik e alcune pagine di Manganelli: «non sono
mai stato nel loro spazio occupato: mi avevano chiamato un´altra volta, ma
pochi giorni prima li avevano sgomberati. Ora sono curioso di conoscerli». Ed
Ermanno Cavazzoni, docente
universitario e scrittore, che il 17 giugno leggerà le poesie dialettali di
Raffaello Baldini, tradotte in italiano dall´autore, si spinge oltre: «mi
piacciono queste operazioni culturali e politiche. Torno adesso da un convegno
a Innsbruck: là l´università cerca di sollecitare gli studenti a organizzarsi, a fare
iniziative, offrendogli anche spazi apposta. L´Università di Bologna dovrebbe
fare altrettanto con Bartleby: ha molto da dire e da dare». Infatti, «Lettori
delle pianure» è anche il primo passo per la costituzione di una biblioteca
pubblica di consultazione, costruita con donazioni di docenti, studenti,
cittadini. «Cavazzoni ha detto che porterà i volumi della collana che cura per
Quodlibet, "Compagnia extra" - dice Michele Barbolini, di Bartleby,
mentre monta gli scaffali nella stanza scelta come biblioteca - Ci sono poi i
libri degli autori e le riviste presentati qui in via Capo di Lucca, i testi
delle persone venute a parlare ai nostri seminari, e quelli di chiunque vorrà
portarne». E Celati è già in prima fila: «sto cercando di fare una cosa simile
a Zurigo, dove insegno. A Bartleby vorrei portare chili di libri. Intanto oggi
compro e gli porto un libro che ho curato: `Autore ignoto presenta´ di Antonio
Delfini. Poi ho già avvertito Daniele Benati (il critico e scrittore reggiano),
di recuperare tutti i libri della mia biblioteca che ho lasciato nella sua
cantina. Voglio donarli a Bartleby, voglio che questa iniziativa cresca».
( da "Secolo XIX, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
L'Università
sospenderà la cattedra a Moretta nomine e polemiche Il direttore scientifico
del Gaslini è anche docente universitario: due ruoli
incompatibili. Infante: «Una legge assurda» 05/06/2009 Genova. Una decisione
presa «a malincuore», dopo attenta valutazione. «E - dicono fonti vicine
all'Università - in via del tutto provvisoria». Nell'attesa di una nuova legge
nazionale, l'ateneo genovese ha provvisoriamente sospeso dalla cattedra Lorenzo
Moretta. Professore universitario e direttore scientifico all'Ist. Due cariche,
secondo la Finanziaria 2007, incompatibili. «Ma quale incompatibilità!», tuona
il direttore generale del Gaslini, Antonio Infante. Da tempo Moretta ricopriva
il doppio incarico. Un'incompatibilità denunciata dalla trasmissione televisiva
Report e oggetto di un'indagine dei carabinieri del Nas. In una lettera inviata
al rettore dell'ateneo genovese, e, per conoscenza, al direttore generale del
Gaslini, Moretta difende il suo doppio ruolo, sostenendo «l'insussistenza di
qualsiasi incompatibilità». «Moretta ha ragione - è il commento di Infante -
Purtroppo è vittima di un'applicazione ottusa della legge, che si sofferma su
un cavillo burocratico senza guardare la realtà». La realtà, sostiene Infante,
è che Moretta «potrebbe tranquillamente svolgere entrambi gli incarichi». Anzitutto
perché«il professore ha rinunciato a qualsiasi attività assistenziale. Da
quando è direttore scientifico al Gaslini svolge soltanto attività di ricerca,
qui da noi, e attività didattica all'Università». In secondo luogo perché
Moretta «prende un solo stipendio, dall'Università, cui l'ospedale Gaslini
aggiunge una quota integrativa». L'Università ha tuttavia deciso - «a
malincuore», spiegano fonti vicine al rettorato - di sospendere Moretta dalla
sua cattedra. Per ora. Il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, ha
infatti annunciato l'approvazione di una legge che elimina l'incompatibilità.
«Siamo in attesa di quella legge - spiegano le fonti universitarie - con cui il
professor Moretta potrà tornare a insegnare». Ad avere fiducia nel lieto fine della
vicenda è anche Infante, che si dice però«molto amareggiato. Se oggi l'ospedale
Gaslini è ai primi posti nella ricerca, il merito è in buona parte di Moretta.
Dispiace vedere le istituzioni accapigliarsi su cavilli burocratici e ignorare
la realtà dei fatti. Spero che la nuova legge spazzi via ogni dubbio su questa
ridicola, presunta, incompatibilità». F. Mar. 05/06/2009
( da "Riformista, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Saltò il muro in
direzione Est Oggi guida la Sinistra Europea Lothar Bisky. Incontro con il
successore di Bertinotti. Candidato di punta della Linke tedesca, porta in dote
una straordinaria biografia. di Paolo Petrillo Berlino. Lothar Bisky:
co-presidente, insieme ad Oskar Lafontaine, del nuovo partito della sinistra
tedesca Die Linke; successore di Fausto Bertinotti alla presidenza di Sinistra
Europea e soprattutto capolista di Die Linke alle imminenti elezioni europee.
Nato nel 1941 in Pomerania, fuggito con i genitori nello Schleswig-Holstein
sotto la spinta dell'avanzante Armata Rossa, Bisky si sposta a 18 anni nella ex
Repubblica democratica tedesca (Ddr). Alla politica approda però solo nel 1989,
quando il Muro di Berlino è ormai prossimo a cadere. «Solo per caso sono
diventato un uomo politico - sorride Bisky, intervistato dal Riformista nella
sede berlinese del partito - La mia passione rimane l'insegnamento, e la
ricerca scientifica». Presidente, di solito la gente scappava dalla Ddr per
cercare rifugio ad Ovest. Lei invece ha fatto l'opposto. Ero un bambino quando,
nella Germania occidentale, ho conosciuto la povertà dei lavoratori tedeschi.
Così ho cominciato presto ad interessarmi della questione sociale, di come
fosse possibile cambiare la situazione. A un certo punto - dopo aver letto solo
il Manifesto del Partito comunista e niente di più - sono andato nella Ddr.
Dove all'inizio mi guardavano con sospetto: ma lo potevo capire e non me la
prendevo. Ho iniziato a lavorare come bracciante e così ho potuto prendere la
maturità. Questa era una buona cosa nella Ddr, una cosa da difendere: si aveva
la possibilità di studiare a prescindere dalle risorse di famiglia. Si doveva
alternare lo studio al lavoro manuale, ricco certo non diventavi: era una vita
modesta ma si poteva studiare. Ed era quello che volevo. Così
il giovane Bisky si iscrive all'Università di Lipsia, facoltà di Sociologia.
Dopo la laurea approfondisce la sociologia dei media e prosegue il percorso
accademico. Ricercatore, docente e infine direttore dell'Università di Potsdam per Cinema e
Televisione. Era ormai il 1986. A quei tempi ero già abbastanza critico
nei confronti della Ddr. Ero per il socialismo ma volevo anche una radicale
democratizzazione sia del partito (Sozialistische Einheitspartei Deutschland,
Sed, la forza di governo dell'ex Ddr; ndr) che della società. A metà degli anni
'80 cominciò nel Paese una fase di intensa protesta sociale, molto sentita
anche dentro le università. I miei studenti ad esempio
volevano filmare i profughi della Ddr che scappavano nelle ambasciate della Brd
in Cecoslovacchia e in Ungheria. Io ero d'accordo e, da rettore, chiesi le
autorizzazioni del caso, ma nessuno ci rispose. Così decidemmo di muoverci
ugualmente: gli studenti presero le telecamere e partirono. Cosa che, al tempo,
era ancora abbastanza pericolosa. E Lei, da rettore, non ebbe problemi? Si,
qualcuno sì. Una volta un richiamo scritto. Un'altra volta - perché avevo detto
che gli studenti dovevano avere la possibilità di viaggiare liberamente nei
Paesi capitalisti - vennero a trovarmi, per parlare, otto signori della Stasi.
Niente di troppo grave comunque, anche se bisogna ricordare due cose. Primo, che
io ero un leale cittadino della Ddr. Volevo maggior democrazia, non la fine del
socialismo. E, secondo, che al di là del controllo e della repressione
esercitata dalle autorità, c'era anche la tendenza da parte di molti cittadini
ad essere "più realisti del re". Ad esempio: da rettore non ho mai
vietato un film, né ho mai radiato uno studente per motivi politici. Era
possibile, anche se la maggior parte dei miei colleghi si comportava in modo
opposto. Della Ddr si parla oggi solo in termini di repressione e controllo.
Quant'è aderente al vero quest'immagine? C'era repressione, senza dubbio. Poca
democrazia, economia inefficiente, eccesso di controllo e la lista potrebbe
continuare. Ma l'immagine che oggi diffonde la Fondazione Adenauer è falsa.
Nella Ddr vi erano anche cose positive, come lo Stato sociale, il sistema
scolastico, la certezza di un lavoro o dell'assistenza sanitaria. Perché tacere
tutto ciò? Ma del resto questo silenzio, calato su tutta l'esperienza della
Ddr, è anche una delle ragioni per cui prima il Pds e poi la Linke hanno avuto
così tanto successo nei Laender orientali. Fino ad essere oggi il terzo partito
a livello nazionale. Fra poche ore si aprono le urne per le elezioni europee.
In Germania si prevede un aumento dell'astensionismo e una riduzione di
consensi per i due grandi partiti popolari, Cdu e Spd. A suo avviso, esiste in
Germania un problema di calo di fiducia nei confronti della politica? Senza
dubbio. Troppo spesso i partiti fanno il contrario di quanto promesso in
campagna elettorale e questo scatena le reazioni dell'elettore. Pensiamo ad
esempio all'Spd, che parla di aumento delle pensioni e poi sottoscrive
l'accordo per alzare l'età pensionabile a 67 anni. Cosa che - nei fatti -
corrisponde a un taglio delle pensioni. In prospettiva, il rischio è che il
voto venga preso sempre meno sul serio. Gli elettori danno ormai per scontato
una qualche forma di manipolazione. si attendono ormai una manipolazione.
Dicono: «Tanto verremo fregati lo stesso». E questa previsione di manipolazione,
alla lunga, potrebbe essere fatale per la democrazia. 05/06/2009
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
ANCONA PRIMO PIANO
pag. 3 di MARIA GLORIA FRATTAGLI ANCONA IL TUTTO per tutto in poche... di MARIA
GLORIA FRATTAGLI ANCONA IL TUTTO per tutto in poche ore. A distanza di mezza
giornata l'uno dall'altro il candidato sindaco Renato Galeazzi (lista civica
Vola, Ancona') ha svelato altri due nomi che andranno a comporre il suo
esecutivo. Il primo è l'assessore all'Urbanistica, Fausto Pugnaloni, docente all'Università politecnica delle
Marche, a cui sono state già affidate due priorità: il porto e il Guasco,
«senza stravolgere nulla ma ridisegnando la fisionomia della città con opere di
medio calibro». La seconda, (anche seconda quota rosa svelata) è Paola
Catalini, docente di
diritto della Prevenzione alla scuola di specializzazione in diritto del Lavoro
e prevenzione sociale all'Università di Macerata. A lei le deleghe alle
Pari opportunità, Servizi sociali e Risorse umane. La loro disponibilità a
Galeazzi nasce dal fatto che l'ex sindaco «è l'unica alternativa valida» di
questa campagna elettorale. «Galeazzi ha detto Pugnaloni è l'unico reale
candidato in grado di aprire ad Ancona una nuova via, orientata al fare, quindi
pragmatica, concreta e svincolata dai partiti. Non servono ha aggiunto rivoluzioni
anche perché l'attuale contingenza economica non consente interventi di tale
portata. A mio avviso è entrato nel dettaglio è necessaria una riqualificazione
e una riprogettazione dell'esistente, opere di medio calibro capaci però anche
di ridisegnare l'assetto cittadino». Ribadisce lo spirito di servizio' che l'ha
portata a dare la sua disponibilità, Paola Catalini: «Non sono iscritta a
nessun partito e credo in questo progetto che è realmente nuovo. In questo
momento di forte crisi c'è bisogno di un'identità diversa di uno schieramento
nuovo appunto che prescinda da regole partitiche. Galeazzi è un amministratore
che ha già dato più volte prova di se». Il candidato sindaco che pensa «a una
squadra al femminile se le cose andranno bene», si dice soddisfatto della sua
campagna elettorale caratterizzata dalla spontaneità, dalla «volontà di
riprovarci come sindaco, con convinzione ha aggiunto senza fare tanti
ragionamenti». E nell'ultimo giorno di propaganda non ha omesso di sottolineare
le differenze tra il suo progetto politico e quello dei suoi concorrenti. «Sono
uscito dal Pd perché non c'è una classe dirigente adeguata, perché le primarie
sono state finte, è stato solo una conta di persone. Il nostro ha sottolineato
non è un programma di bla, bla, bla', e vedendo i riscontri tra i cittadini ho
compreso anche i motivi dello scontento. La nostra ha concluso è vero è stata
una campagna mediatica, vedremo se penetrante. Di fronte a me solo qualcuno che
non sa cosa dire e un altro che parla esclusivamente di un parcheggio. Comunque
il ballottaggio, se fosse, sarà tra me e Bugaro».
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-05 - pag: 21 autore: COSA FARE Le
proposte Unindustria Per i rifiuti serve una tariffa commisurata alla effettiva
produzione dei rifiuti e non all'occupazione di spazi.Si dovrebbe introdurre
un'aliquota ridotta per le imprese che portano direttamente i rifiuti
riutilizzabili ai centri di raccolta o aree ecologicamente attrezzate
Agevolazioni fiscali per le start up (ad esempio, sgravi Ici sull'insediamento
di nuove imprese) e per le aziende in fase di riconversione industriale
Sospendere il pagamento delle imposte locali per le aziende che chiudono il
bilancio in perdita per due esercizi consecutivi.L'ideaè quella di farle pagare
con meccanismi di rateizzazione al momento del ritorno all'utile.Il tutto a
patto che le imprese non delocalizzino e non facciano ricorso alla Cig
Deducibilità dell'Ici dall'imponibile Ires per gli immobili strumentali
Costituzione di una società di gestione delle entrate localia livello
metropolitano con conseguente revisionee riorganizzazione di tutte le strutture
che si occupano della gestione delle entrate all'interno degli enti e-o per gli
enti.L'ideaè quella di una societàa partenariato misto pubblico-privato
a maggioranza di capitale pubblico In vista del federalismo fiscale servirà un
Osservatorio permanente sulla fiscalità con tutte le istituzioni locali
(Regione, Provincia, Comuni, Camera di commercio, agenzia delle Entrate,
agenzia del Territorio) per uno scambio costruttivo di informazioni sulle
criticità in atto ed al fine di elaborare proposte di intervento condivise
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-06-05 - pag: 32 autore: Professioni. L'idea
dei commercialisti Alleanza di Albi per riordinare la governance ROMA Un
organismo comune, in cui riunire professionisti, autorità ed esperti, per
coordinare le richieste italiane di riforma della governance societaria. è la
proposta lanciata ieri dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e
degli esperti contabili, a margine del convegno «Quale modello di governance in
Italia», svoltosi alla Luiss. L'idea è stata resa esplicita da Claudio
Siciliotti, presidente nazionale dei commercialisti. «Quando è stato
costituitol'Organismo italiano di contabilità – spiega Siciliotti – i principi
contabili nazionali prima elaborati dalle professioni hanno acquisito forza e
visibilità maggiori, potendo contare sugli apporti delle autorità e delle
associazioni coinvolte. Allo stesso modo, dare alle richieste italiane sulla
governance una voce comune darebbe più forza, a livello europeo e
internazionale». Regista dell'operazione è il consigliere nazionale Paolo
Moretti. Nella relazione centrale del convegno – dopo i saluti di Franco
Fontana (direttore Luiss Business School) e i primi interventi di Guido Alpa
(presidente Cnf), Paolo Piccoli (presidente dei notai), Enrico Granata
(direttore area normativa Abi) e Gerardo Longobardi ( presidente dei
commercialisti di Roma) – Moretti ha provocatoriamente chiesto: «Perché noi
italiani recepiamo sempre passivamente soluzioni maturate e dettate da
ordinamenti giuridici spesso lontani, piuttosto che valorizzare le nostre
riconosciute capacità e magari "esportare" le nostre idee?». Da qui
l'idea di una casa comune della governance italiana, in cui riunire, oltre ai
commercia-listi, avvocati, notai, autorità (Consob, ad esempio), utilizzatori
(Confindustria, Abi, Assonime) e docenti. Il convegno ha confermato che la
governance italiana ha bisogno, se non di una riforma, almeno di una
manutenzione robusta. Margherita Bianchini (vicedirettore Assonime), Magda
Bianco (titolare divisione Economia e diritto in Banca d'Italia) e Niccolò
Abriani (ordinario di Diritto commerciale a Firenze) hanno illustrato i tre
modelli di governance oggi disponibili, con il tradizionale ancora largamente
preponderante (quasi il 98% sul totale delle Spa), mentre i modelli monistico e
dualistico hanno avuto poca popolarità ( il primo guida oggi l' 1,25% delle
Spa, il secondo solo lo 0,87%). Tanta resistenza si spiega anche con la
necessità di adeguare le previsioni normative. Non sarà una garanzia assoluta
per scongiurare nuove crisi, ma si potrà far emergere prima i segnali di
difficoltà. Collegio sindacale e controlli (gestionali e contabili) giocano un
ruolo decisivo e su questi temi Berardino Libonati (docente
di diritto commerciale alla Sapienza) ha "provocato" i partecipanti
alla tavola rotonda conclusiva: i consiglieri nazionali Luciano Berzé
(commercialisti) e Nicola Bianchi (Cnf); i docenti di economia aziendale Maria
Teresa Bianchi (La Sapienza), Alfonso Di Carlo (Tor Vergata), Fabrizio Di
Lazzaro e Massimo Tezzon (Luiss); Rainer Masera (preside
della facoltà di Economia all'università telematica Guglielmo Marconi), Marcella Panucci (direttore
affari legislativi Confindustria), Simone Scettri (vicepresidente Assirevi) e
Livia Salvini (docente di
diritto tributario alla Luiss). M. Mea. © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
ASCOLI PROVINCIA
pag. 9 L'Uteap festeggia la conclusione dell'anno SPINETOLI SPINETOLI ANCHE
QUEST'ANNO si è arrivati alla conclusione dell'anno accademico, dopo i vari impegni profusi in tutte le discipline, sia da parte
dei validi docenti, sia da parte dei frequentanti. L'Uteap (Università della
terza età, sezione di Spinetoli-Pagliare) per festeggiare la chiusura dell'anno
accademico organizza, per questa sera dalle 20.30, al country house la Corte
del sole' di Castel di Lama, la cena di fine anno. «E' stato senza
dubbio dichiara il vicepresidente Quintino Lucianetti un piacevole e proficuo
anno accademico». Prima della cena saranno esposti alcuni oggetti e lavori
eseguiti nei corsi di decoupagè, pittura, bonsai, tombolo, mentre gli allievi
di danza e ginnastica riabilitativa si esibiranno in saggi. Durante la serata
saranno gentili ospiti il candidato presidente alla Provincia Emidio Mandozzi,
il sindaco di Spinetoli Angelo Canala e i vari assessori della giunta comunale.
Per info: 0736-898773, 339-6232893. m.g.l.
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
FERMANO pag. 17
TORRE S.PATRIZIO Ci sarebbero degli appetiti voraci sulla discarica e sarebbe
alqua... TORRE S.PATRIZIO Ci sarebbero degli appetiti voraci sulla discarica e
sarebbe alquanto sospetto il veloce passaggio dal pubblico
al privato dell'impianto. A puntare il dito contro l'amministrazione comunale è
l'opposizione della lista "Unione e Trasparenza", che sottolinea
anche come possano insorgere seri rischi per la salute dei cittadini: «Abbiamo
rilevato che l'amministrazione uscente ha avuto fretta di chiudere il discorso
sulla discarica con tre delibere del 29 luglio e del 29 novembre 2008 e
l'ultima del 30 maggio 2009, con le quali si è trasferita la titolarità in capo
ai privati (Senesi-Ecoelpidiense- Pema ) espropriandone il Comune. Abbiamo
denunciato questo fatto a più riprese, ma senza esito alcuno». Secondo il
candidato sindaco Cognigni tutto ciò potrebbe avere gravi ripercussioni
attualmente non valutabili nella loro interezza: «Si rischia che a farne le
spese sia la salute dei cittadini, ma anche le casse del Comune. Per non
parlare del mandato che l'amministrazione uscente ha dato ai privati per
ampliare la discarica di 21 ettari».
( da "Manifesto, Il"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITA
ROMA TRE No a dibattito sul G8, facoltà serrate (giacomo russo spena) Sorpresa
ieri mattina per gli studenti e i docenti dell'università Roma Tre che
si sono trovati la facoltà di Scienze della Formazione chiusa con una catena.
Un'azione di protesta di qualcuno? Assolutamente no. A dare chiarimenti, il cartello affisso
fuori su cui è scritto nero su bianco: «L'ateneo si scusa per il disagio
procurato da cause di forza maggiore». Ovvero, la sede veniva bloccata per
impedire un'iniziativa su crisi finanziaria e G8 organizzata nel cortile della
sede dai «collettivi e laboratori di Roma Tre». Era previsto infatti prima un
dibattito con il leader dei Cobas, Piero Bernocchi, e un rappresentante di
Attac Italia poi uno spettacolo teatrale. In serata i ragazzi avrebbero
lasciato la facoltà. Una delibera interna emanata dieci giorni fa dal Senato
accademico (e voluta dal rettore Guido Fabiani) ha vietato qualsiasi iniziativa
politica all'interno dell'università. Soprattutto a
quelli di sinistra. «La decisione di Fabiani mina a imbavagliare le nostre
attività - dice Stefano, un attivista di Lettere - Forse ha deciso di
accreditarsi agli occhi del sindaco Alemanno». Sottolineando la diversa
condotta del rettore da quando siede al Campidoglio il nuovo primocittadino.
Così gli studenti hanno deciso di violare il diniego, mantenendo l'iniziativa
già da tempo organizzata. Ma, ieri mattina, tra lo stupore generale si sono
trovati il cancello chiuso. E non solo loro. «Una vergogna - esclama Matteo -
avevo un esame. Ora che devo fare?». «Forse sono impazziti?» si domanda invece
Irene. Più composto, ma altrettanto infuriato, il personale docente.
Alla fine saltano undici esami e molte lezioni. Con i collettivi che decidono
di mantenere la giornata di mobilitazione allestendo dibattito e spettacolo
teatrale nello spazio antistante la facoltà, blindato da tre blindati e la
Digos. In serata gli studenti affiggono anche uno striscione di fronte al
rettorato: «I nostri contenuti, le vostre catene».
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
RAVENNA PRIMO PIANO
pag. 2 LA LAUREA magistrale in Biologia Marina ha tre nuovi laboratori
didattici sperime... LA LAUREA magistrale in Biologia Marina ha tre nuovi
laboratori didattici sperimentali che ieri sono stati ufficialmente inaugurati
nella sede universitaria di via Sant'Alberto. «Un evento» lo ha definito
Lorenzo Donatiello, preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e
naturali. «Perché l'inaugurazione di un laboratorio per uno scienziato è sempre
un evento» ha aggiunto. I laboratori, di Microscopia biologica, di Biologia
sperimentale naturalistica e di Biologia molecolare, rappresentano una tappa
fondamentale per il corso di laurea che offre ora agli studenti la possibilità
di cimentarsi in un percorso di studi completo e all'avanguardia a livello
nazionale. «Si tratta di laboratori innovativi ha spiegato Marco Abbiati,
presidente del consiglio di corso di Biologia marina perché superano la
dicotomia biologia molecolare - biologia della diversità, evidenziando come le
problematiche botaniche, zoologiche ed ecologiche della biologia richiedano
metodi tradizionali che oggi possono essere affiancati da strumenti e tecniche
particolarmente avanzate. E poi offrono agli studenti l'opportunità,
fondamentale, di fare pratica e di imparare a utilizzare gli strumenti di
ricerca e analisi». I laboratori dispongono dalle 12 alle 24 postazioni, ognuna
delle quali è in grado di consentire almeno a due studenti di lavorare, per un
totale che va dai 24 ai 32 iscritti. Quello di Microscopia marina è dotato di
un microscopico ottico e di uno stereoscopico posizionati sulla cattedra e
collegati ai sedici monitor presenti. In questo modo il docente può presentare agli studenti e
analizzare nel dettaglio i preparati microscopici e le immagini digitali.
Verranno svolte anche attività pratiche, dalle analisi di organismi di piccola
taglia alla composizione di popolamenti e comunità di organismi della micro e
macro fauna e flora marina. Il laboratorio di Biologia sperimentale
naturalistica, dotato di microscopi ottici e stereoscopi didattici, a cui si
affiancano altri strumenti come gli incubatori, consente agli studenti di
trattare e analizzare campioni vivi prelevati in mare, mentre quello di
Biologia molecolare è dotato di strumenti per le microanalisi chimico
molecolari. «Quest'ultimo laboratorio ha concluso Abbiati permette inoltre
esperimenti relativi all'estrazione del Dna e alle differenze di Dna nelle
diverse specie. Un aspetto fondamentale oggi dello studio di un biologo
marino». Realizzati grazie a un contributo della Fondazione Flaminia di oltre
100mila euro, i laboratori saranno utilizzati anche da altri corsi della
facoltà di Scienze matematiche. «Come Flaminia ha sottolineato il presidente
della Fondazione, Lanfranco Gualtieri il nostro impegno è di continuare a
sviluppare e consolidare il polo ravennate. Non sappiamo cosa succederà in
futuro all'Università italiana, se è vero che con la nuova ed ennesima riforma
la ricerca acquisirà un peso maggiore, dovremo prestare molta attenzione». Per
Stefano Zunarelli, presidente di polo, l'inaugurazione dei laboratori di
Biologia marina «è la prova di come quelle dell'università
ravennate siano proposte di alto profilo didattico e scientifico, con un forte
legame con il territorio e, allo stesso tempo, proiettate in uno scenario
internazionale».
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
FERRARA UNIVERSITA'
pag. 11 A UNIFE una nuova inaugurazione all'insegna dell'arte. Martedì... A
UNIFE una nuova inaugurazione all'insegna dell'arte. Martedì 9 giugno, alle 17,
al Polo Scientifico-Tecnologico dell'Università di Ferrara, verrà inaugurata
l'opera Reditus ad origines' (1979-83) dello scultore Agapito Miniucchi.
Realizzata oltre venticinque anni fa per la città di Ferrara, l'opera di
dimensioni monumentali, è composta da due sculture (rispettivamente m
11,5x5,70x5,20 e m 6x2,50x6) di forte impatto emotivo. Destinata
originariamente all'area dello zuccherificio Eridania, essa trova ambientazione
nel medesimo luogo, oggi sede del Polo Scientifico Tecnologico di Unife che ha
fortemente sostenuto la sua messa in opera, resa possibile grazie al sostegno
della Fondazione Carife, della Berco Spa e della Cassa Edile di Ferrara. «Mi
sembra questa un'opportunità di non scarso significato afferma il rettore
Patrizio Bianchi, commentando la collocazione dell'opera nella sede
universitaria un luogo di cultura, di ricerca e di sperimentazione dove si
professa, in particolare, il sapere scientifico, accoglie al suo interno,
essendone a sua volta accolto, un segno architettonico' quale è l'opera di
Miniucchi, portatrice di un forte valore simbolico che allude peraltro al
cammino iniziatico dell'uomo, alla ricerca delle proprie radici, per via di un
attraversamento che può compiersi solo nell'incontro tra umanesimo e progresso,
tra arte, cultura e scienza». «Tra le opere di Miniucchi afferma Ada Patrizia
Fiorillo, docente di Storia
dell'Arte Contemporanea di Unife Reditus ad origines' si propone con una
valenza particolare per più di una ragione. Primo dei progetti che lo aprono a
nuovi confronti, l'opera sembra innanzitutto lanciare una sfida allo spazio, ne
rinnova in pratica il rapporto nel senso della comprensione,
intervenendo al pari nella relazione percettiva da parte dello spettatore. Vi è
un'atmosfera spirituale a far da richiamo che certo l'artista ha calibrato
nell'essenzialità geometrica delle forme, nel taglio netto e lineare che la
materia gli permette, nel dialogo serrato che egli instaura tra circolazione
interna e spazio esterno». «Si ha la sensazione approfondisce la Fiorillo che
Miniucchi abbia potuto, in questo caso, far suoi i noti principi boccioniani
incitanti ad una scultura che si inserisce nell'ambiente modellandolo,
ricreando nessi tra l'infinito plastico esteriore e l'infinito plastico
interiore', così come recita il manifesto del 1912. E' un corpo il suo che
presiede la realtà, la inquadra, la ritaglia dal suo interno, da quella soglia,
limen oltre il quale ci si raccorda a quello spazio elementare, capanna
primitiva, ma anche colto riferimento alle cattedrali gotiche, avvolgente
involucro di sacrali o magiche ritualità, nel quale ritrovare, è quanto
l'artista suggerisce, il senso plastico della collettività». «Miniucchi stesso
spiega Sandro Parmiggiani, critico d'Arte ha sottolineato il senso profondo di
quest'opera, in cui s'alternano buio e luce, sentimento di reclusione e respiro
largo di una ritrovata libertà, costrizione alla solitudine, colloquio con la
propria interiorità e apertura al mondo, alla forza invasiva dell'aria e della
natura che la avvolgono». Note critiche queste che si ritrovano nel catalogo
dedicato alla scultura del maestro Miniucchi, una piccola ma elegante
pubblicazione realizzata a corredo dell'iniziativa, arricchito di
documentazione iconografica e di apparati biobibliografici. Alla cerimonia
inaugurale interverranno il rettore Patrizio Bianchi, Ada Patrizia Fiorillo,
Sandro Parmiggiani e l'artista Agapito Miniucchi. L'inaugurazione si concluderà
con un concerto per fiati organizzato dal Conservatorio Girolamo Frescobaldi'
di Ferrara.
( da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cervelli
Corriere della Sera
sezione: Economia data: 05/06/2009 - pag: 41 A cura di RCS Pubb licità Milano
scienza Milano mondo A i primi del 1500 Milano era una tra le città più
importanti d'Europa e del mondo allora conosciuto... Ci lavorava Leonardo da
Vinci, era all'avanguardia nel campo del pensiero scientifico e umanistico.
Oggi, in vista dell'Expo nel 2015, a Milano si stanno impegnando per
riaffermare il ruolo "guida" della città a livello internazionale.
Massimiliano Finazzer Flory (nella foto), dall'ottobre scorso Assessore alla
Cultura del Comune di Milano, sa di avere in mano un'opportunità unica per
muoversi in questa direzione. E' il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana.
La città è bellissima, assolata ma fresca: nei suoi parchi si gode la tranquillità
delle giornate festive. L'Assessore mi accoglie nel silenzio della sua casa,
interrotto solo dai rumori di una vita nuova (un bimbo, il suo terzo figlio),
che da poco si è affacciata al mondo, scegliendo Milano come punto di partenza
per un'esistenza di scoperte affascinanti... Finazzer Flory parla del figlio,
ma anche dell'altra sua "creatura": "Milano Scienza Milano
Mondo", un progetto di ampio respiro, che ha lo scopo di coinvolgere per
tutto il mese di giugno gli abitanti della città, in una panoramica a 360°, con
la partecipazione di eminenti pensatori e scienziati italiani. Claudio
Bartocci, Enrico Bellone, Edoardo Boncinelli, Elena Cattaneo, Giulio Giorello,
Paolo Milani, Andrea Moro, Giacomo Rizzolatti, Chiara Tonelli, Giorgio
Vallortigara, Umberto Veronesi, Duccio Macchetto e molti altri: un'occasione
unica e preziosa per fare il punto della ricerca
scentifica, in un modo non "accademico", ma portando - come spiega
l'Assessore - "la scienza in piazza", cioè al di fuori dalle abituali
sedi della ricerca e degli studi. "Perché
l'importante oggi è coinvolgere la cittadinanza, stimolarla al dibattito e alla
conoscenza, suscitare il dialogo e il confronto all'interno delle stesse
famiglie, tra padri e figli, sul futuro del Pianeta. "La scienza sta aprendo
per noi le porte dell'Universo, ci sta mettendo di fronte a scoperte e
interrogativi come mai è accaduto prima nella nostra storia. Per intenderci,
Socrate o Platone si dedicherebbero attualmente a trattare argomenti di
Bioetica o Ecosostenibilità. "Sono un 'tecnico' - ribadisce Finazzer Flory
- prestato alla vita politica della città: un uomo di cultura che, ci tengo a
sottolinearlo, proviene da importanti esperienze di teatro: per me il momento
della trasposizione di temi e interrogativi sulla scena è fondamentale. Ho
lavorato molto in questa direzione, come è accaduto con 'La parola contesa',
per riuscire a presentare agli occhi di uno spettatore, da cui non si può mai
prescindere, un tentativo di sintesi tra saperi". Sapere scientifico o
sapere umanistico?. "Prima di tutto, sgombriamo il campo da un grande
equivoco: che esista un conflitto tra sapere umanistico e sapere scientifico.
In realtà sono due facce della stessa medaglia, due modi di approcciarsi alla
realtà. Al centro c'è sempre e solo l'essere umano, che si pone interrogativi
sulla vita, cui la Scienza intende fornire risposte definitive, fino al momento
in cui non vengano formulate altre risposte definitive. "Del resto oggi la
scienza è la principale forma di conoscenza del pianeta, e utilizza un
linguaggio universale comune agli studiosi della Terra, che trascende le
diverse culture e i differenti credi religiosi dei popoli. "Purtroppo nel nostro Paese si investe troppo poco in ricerca scientifica... Non comprendiamo
l'importanza di un eventuale ritorno di tanti 'cervelli' in fuga
dall'Italia. Vede, si tratta di investimenti che avrebbero un ritorno.
"Oggi le città rappresentano le forme di aggregazione principali per gli
esseri umani, luoghi privilegiati della sperimentazione e della ricerca scientifica. Una migliore
politica ambientale in una città o l'adozione di un'attenta politica sanitaria
significherebbero per la metropoli una possibilità di attrarre sempre più
persone, richiamando ulteriori capitali che porterebbero beneficio a tutta la
comunità. "Per questo è importante che tali cognizioni, che riguardano
l'uomo e la natura, si diffondano. Bioetica e neuroscienza, astronomia e
sostenibilità ambientale, insieme alla loro 'spettacolarizzazione' attraverso
il cinema o il teatro, fondamentali a diffonderne il messaggio: questo è il
progetto sul quale ci siamo focalizzati per Milano, anche nei prossimi anni, in
preparazione dell'Expo". "Mi piace sintetizzare quello che penso con
una metafora ripresa da Newton, il padre della scienza moderna. "Siamo su
una spiaggia, di fronte al mare, raccogliamo una conchiglia. La portiamo
all'orecchio. E mentre ascoltiamo l'eco del mare, guardiamo lontano in
direzione dell'orizzonte, e ci interroghiamo sulle leggi che regolano il nostro
ascolto: come possa la nostra percezione trasmettersi al cervello. "E' uno
studio fatto oggi dai neuroscienziati, certo, che non contrasta per nulla con
la bellezza e la poesia di quell'attimo unico e irripetibile della nostra vita:
la spiegazione scientifica non lo nega, tentando di capire 'come funziona'. Non
c'è contrasto tra le due cose". Osservo l'assessore che parla, ne avverto
l'entusiasmo: potrebbe essere via anche lui, in questo momento, come tanti
altri milanesi al mare o in montagna, lontano dalla città che l'ha 'preso in
prestito' per affidargli un compito difficile. - Molte difficoltà, vero,
Assessore? "Sì. Soprattutto c'è in giro pigrizia, inerzia e mancanza di
passione.". - Cosa si aspetta, dalla sua iniziativa? "Che la gente
percepisca la novità di quanto stiamo proponendo, rinnovando questo
appuntamento, ogni anno, fino al 2015". - E poi? "Che capisca come la
scienza non è solo utile, ma anche bella da vedere e da apprendere, con
entusiasmo, a tutte le età".
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
I COMMENTI pag. 15
DOPO la fregatura dell'ultimo week-end sotto la pioggia, il prossimo si va a...
DOPO la fregatura dell'ultimo week-end sotto la pioggia, il prossimo si va al
mare, e al diavolo le elezioni, tanto il Parlamento europeo non conta nulla. E'
un'opzione. Un'altra è quella di non prendersi in questo modo una seconda
fregatura, questa volta assai più grave, e passare comunque per il seggio
elettorale. Prima obiezione: non vado comunque a votare perché il Parlamento
europeo non è un vero Parlamento. Chi decide veramente in Europa sono gli
euro-burocrati della Commissione. Risposta: non è affatto così. Il Parlamento
europeo è un vero Parlamento. Oggi co-decide, insieme ai ministri degli Stati
membri, sostanzialmente tutti gli atti legislativi che entrano in vigore in
Europa. Gli euro-burocrati della Commissione possono solo fare proposte, ma se
il Parlamento non è d'accordo, nessun atto vincolante può essere adottato.
Seconda obiezione: va bene, comunque però il Parlamento europeo si occupa di
cose che non mi interessano da vicino, tipo grandi strategie internazionali,
accordi commerciali con la Russia, e via dicendo. Neanche questo è esatto. Ecco
alcune materie di cui si occuperà nella prossima legislatura: congedo di
maternità, diritti dei passeggeri di bus e traghetti, diritti degli utenti di
internet, diritti dei pazienti di farsi curare all'estero, disciplina
dell'asilo degli immigrati. Temi che non vi toccano? Ma il Parlamento europeo
legifererà anche in materia di disciplina dei mercati finanziari, remunerazione
dei top-manager, inquinamento, commercializzazione di farmaci, sicurezza aerea.
Questioni che proprio non vi interessano? Terza obiezione: d'accordo, il
Parlamento europeo adotta le sue direttive e i suoi regolamenti, ma alla fine
se il Parlamento nazionale decide altrimenti, è la legge italiana che si
applica. No. Le norme europee prevalgono non solo su quelle italiane, ma sulle
norme nazionali di tutti i 27 paesi dell'Unione. Insomma l'Ue è l'unica organizzazione internazionale al mondo che possiede una
istituzione democratica, eletta direttamente dai cittadini e che possiede
poteri reali. Potete anche non partecipare alla sua formazione, ma se lo fate,
la prossima volta che state per dire che l'Europa è lontana', mordetevi la
lingua. * Docente di Diritto internazionale all'Università di Bologna
( da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Cultura data: 05/06/2009 - pag: 48 La denuncia Due studiose hanno
ricostruito le colpe dei professori favoriti dal fascismo e il disinteresse
dello Stato democratico di PIERLUIGI BATTISTA Leggi razziali, doppia vergogna
Ecco chi sfruttò le epurazioni Espulsi gli ebrei, nel dopoguerra le cattedre
non furono «restituite» C on l'estromissione degli ebrei a seguito delle leggi
razziali del '38, l'università italiana ha conosciuto
una doppia vergogna. Una, quella più nota anche se con attenzione tardiva, è
l'espulsione nel-- l'Italia fascista (ma il bilancio della «dispensa di
servizio» è ancora impreciso) di «96 professori ebrei ordinari e straordinari,
141 professori incaricati, 207 liberi docenti e 4 lettori
allontanati dalle università, cui si andavano ad affiancare i 727 studiosi ebrei espulsi
dalle accademie e dalle numerose istituzioni culturali del Paese». L'altra,
ancora coperta da un velo di reticenza o addirittura di imbarazzata omertà,
riguarda non l'Italia fascista ma quella democratica che ostacolò il rientro
nei ranghi accademici degli ebrei perseguitati. È la «doppia epurazione
» di cui scrivono Francesca Pelini e Ilaria Pavan. «La lacerazione prodotta
dalla persecuzione antisemita nel dopoguerra non si rimarginò », si legge nel
loro libro. Oggi questa doppia lacerazione viene finalmente affrontata senza
remore, suscitando molti interrogativi sulla nostra capacità di fare finalmente
i conti con il passato. Il libro è firmato da due autrici che però non ne sono
le coautrici in senso stretto. La prima è Francesca Pelini, una giovane e
valente studiosa di Pisa che ha perso la vita nel 2005 (lo racconta nella
commossa prefazione Paolo Pezzino). L'altra è Ilaria Pavan, che ha ripreso la
tesi di laurea dell'amica scomparsa, l'ha ritoccata per darne una veste adatta
alla pubblicazione e ha aggiunto una postfazione in cui riassume il senso non
solo storiografico del lavoro della Pelini. Ambedue prendono però le mosse
dall'epurazione antiebraica nell'ateneo pisano. Ricostruiscono i profili dei
docenti di Pisa costretti ad emigrare, o ad adattarsi a lavori dequalificati, o
a cadere nella disperazione della disoccupazione. Storie terribili eppure
tragicamente simili a quelle dei tanti professori italiani (conosciute
soprattutto grazie ai lavori di Roberto Finzi) che persero cattedre, lavoro,
paternità di libri, «sebbene l'esatta dimensione della ferita inferta
all'accademia italiana dalle leggi razziali appare ancora oggi lontana». Meno
nota è la dimensione dell'acquiescenza e del «complessivo silenzio indifferente
con cui fu accolta e vissuta l'espulsione di professori e studenti ebrei
dall'accademia». Meno noto è che ci fu «un unico dignitoso diniego a succedere
al professore ebreo cacciato», quello dello scrittore Massimo Bontempelli,
«sino a quel momento fascista convinto e perfettamente integrato, che, chiamato
per chiara fama presso l'ateneo fiorentino, rifiutò di coprire l'insegnamento
di letteratura italiana che era stato sino a quel momento di Attilio
Momigliano». Meno noto è che a Pisa, nel novembre del '44, il nuovo prorettore
Luigi Russo nel suo discorso d'inaugurazione dell'anno accademico «non menzionò
neppure per inciso, in quella prima simbolica occasione, la cancellazione dalla
turris eburnea dell'accademia dei colleghi e degli alunni ebrei»: proprio
l'«antifascista» Russo che nel '42, scrivendo di Attilio Momigliano,
sottolineava ambiguamente in un momento storico delicatissimo «le sue
particolari origini semitiche» che «ci possono aiutare a intendere certe
attitudini ascetico-contemplatrici della sua mente, la solitudine fisica del
suo stile e però anche qualche tiepidezza e distanza storica dalla sua opera
letteraria ». Meno noto ancora è che nel dopoguerra molti docenti che erano
subentrati nelle cattedre lasciate vacanti dagli ebrei espulsi non solo non le
restituirono ai loro legittimi titolari, ma si impegnarono allo stremo per
evitare il reintegro dei colleghi vittime della legislazione razzista. «Nessun docente pisano», ha scritto la Pelini, «risultò in qualche modo
sanzionato». E soprattutto «dei venti professori ebrei che a Pisa nell'autunno
1938 erano stati sospesi dall'insegnamento, a guerra finita solo cinque
poterono tornare nominalmente e temporaneamente a occupare la cattedra
forzatamente abbandonata». A quasi dieci anni di distanza il rientro conobbe
difficoltà psicologiche e pratiche. La reintegrazione dei docenti ebrei veniva
registrata con estrema freddezza dalle autorità accademiche pisane, che
affrontarono la questione con il distaccato stile burocratico di chi doveva
risolvere una complicata e molesta incombenza. Inoltre si trattava di risarcire
i docenti con gli stipendi non corrisposti negli anni dell'allontanamento
forzato. Per di più la distanza fisica aveva impedito ai docenti ebrei di
avanzare nei gradini della scala accademica proficuamente percorsi dai colleghi
che ne avevano usurpato il posto. Rientrò il giurista Renzo Bolaffi, che poi
però decise di abbandonare definitivamente la carriera universitaria dopo che
gli era stato negato il ruolo di professore ordinario. Rientrò dal Venezuela,
dove aveva lavorato presso una impresa di olii minerali, Bruno Paggi, che però
conobbe talmente tanti ostacoli burocratici da consigliarne il trasferimento
presso l'ospedale Santa Chiara di Pisa: dove morì, appena cinquantenne, nel
1951. Conobbe una seconda persecuzione burocratica l'otorinolaringoiatra Aldo
Lopez, cui venne negato persino il dovuto pagamento degli stipendi arretrati. E
analoghi soprusi vennero inflitti al chirurgo Giorgio Millul e al medico legale
Emdin Naftul. Il fisico Giulio Racah e Renzo Toaff scelsero alla fine Israele
come loro nuova e definitiva patria. Non ebbero possibilità di scegliere altri
docenti ebrei espulsi nel 1938: Enrica Calabresi, arrestata dai nazisti e morta
suicida nel 1944; Raffaello Menasci, arrestato a Roma nella retata del 16
ottobre del 1943 e deportato ad Auschwitz; Ciro Ravenna, ordinario di Chimica
agraria, condotto nel campo di Fossoli e poi ucciso ad Auschwitz. Ma la
lacerazione non fu sanata con la riconquista della democrazia. I professori
ebrei trovarono spesso la strada sbarrata. Gli usurpatori non rinunciarono alle
loro carriere abusive. Scrive la Pavan che la «comunità accademica italiana non
ha avvertito l'urgenza di pronunciare autocritiche, neppure autocritiche di
rito» e solo nel 1998, primo in Italia, l'ateneo bolognese «sentì il bisogno di
ricordare con una lapide» l'ignominia delle leggi razziali attuate «nel
silenzio acquiescente della comunità scientifica». La seconda epurazione,
quella intollerabile perché messa in atto nell'Italia democratica, suscita
ancora reazioni autodifensive. Da Pisa parte la ricerca di una verità troppo a
lungo taciuta.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA CRONACA pag.
10 «Le tasse locali PRESSIONE FISCALE: INDAGINE DI UNINDUSTRIA SUI LE TASSE,
quelle a livello locale, incidono per il 32% sugli utili ante imposte delle
imprese. Così è stato nel 2007. Emerge da un'indagine firmata Unindustria sui
bilanci di mille aziende della provincia. E l'associazione lancia alcune
proposte per alleggerire il peso del fisco: una tariffa calcolata sulla
produzione effettiva di rifiuti; pagamento delle imposte locali sospeso per le
imprese in perdita; deducibilità dell'Ici dall'imponibile Ires; la nascita di
una società di gestione delle entrate locali a livello metropolitano. Non a
caso, fanno notare gli industriali, dalla ricerca «emerge l'esigenza di avere
prelievi fiscali omogenei per il tessuto imprenditoriale di tutto il territorio
provinciale». Le proposte saranno presentate, a luglio in un seminario, alle
amministrazioni che usciranno delle elezioni. IL LAVORO è stato realizzato con
l'aiuto di economisti e professionisti. Sotto la lente aziende dei sette
principali Comuni della provincia; è stato calcolato l'indice di pressione
fiscale nel triennio dal 2005 al 2007. Presi in esame tributi e imposte locali
più significative: Irap, Ici, Tarsu/Tia, Tosap/Cosap, Icp/Dpa. Il primo dato
che salta all'occhio, secondo l'associazione, è un calo dell'indice della
pressione fiscale di circa 5,5 punti: nel 2007 è stato del 32,31%, nel 2006 era
il 36,51% e nel 2005 il 37,85%. L'incidenza sui bilanci è differente a seconda
delle dimensioni dell'impresa: nel 2007 è stata del 35,20% per le micro
imprese, del 40,28% per le piccole, del 23,17% per le medie, del 15,66% per le
grandi. Quanto al peso di ciascun balzello, l'Irap assorbe la percentuale più
alta, incidendo per il 91,4%. Seguono Ici (4,5%), Tarsu (3,2%), Tosap-Cosap
(0,6%), Icp-Dpa (0,3%). Si tratta, però, di percentuali medie, perché ogni
Comune tassa in maniera diversa. Per questo Unindustria evidenzia anche
l'esigenza di avere normative e prelievi fiscali omogenei per tutta la
provincia. Da qui la proposta di una realtà a livello metropolitano per gestire
questi tributi più le sanzioni al codice della strada, quelle amministrative, i
proventi patrimoniali, gli oneri di urbanizzazione. La scelta migliore, dice via
San Domenico, sarebbe una società a partenariato misto
pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico. UNINDUSTRIA, poi, spinge
l'attuazione del federalismo fiscale. Da tradursi nell'istituzione di un
tributo immobiliare unico che sostituisca i prelievi che ora gravano sugli
immobili. Poi, si dovrebbe prevedere un sistema premiante per i territori che
accettano di ospitare opere strategiche per il Paese, sarebbe necessario
snellire la burocrazia e ridefinire la dimensione minima dei Comuni (almeno 10mila
abitanti). Infine le amministrazioni dovrebbero mettere le mani su nuove
risorse «dismettendo il patrimonio immobiliare non strumentale e le
partecipazioni non necessarie». Per realizzare gli obiettivi, chiudono gli
industriali, via a un Osservatorio permanente sulla fiscalità con tutte le
istituzioni locali per elaborare proposte condivise.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA CRONACA pag.
11 LE TASSE, quelle a livello locale, incidono per il 32% sugli utili ante
imposte d... Gaetano Maccaferri LE TASSE, quelle a livello locale, incidono per
il 32% sugli utili ante imposte delle imprese. Così è stato nel 2007. Emerge da
un'indagine firmata Unindustria sui bilanci di mille aziende della provincia. E
l'associazione lancia alcune proposte per alleggerire il peso del fisco: una
tariffa calcolata sulla produzione effettiva di rifiuti; pagamento delle
imposte locali sospeso per le imprese in perdita; deducibilità dell'Ici
dall'imponibile Ires; la nascita di una società di gestione delle entrate
locali a livello metropolitano. Non a caso, fanno notare gli industriali, dalla
ricerca «emerge l'esigenza di avere prelievi fiscali omogenei per il tessuto
imprenditoriale di tutto il territorio provinciale». Le proposte saranno
presentate, a luglio in un seminario, alle amministrazioni che usciranno delle
elezioni. IL LAVORO è stato realizzato con l'aiuto di economisti e
professionisti. Sotto la lente aziende dei sette principali Comuni della
provincia; è stato calcolato l'indice di pressione fiscale nel triennio dal
2005 al 2007. Presi in esame tributi e imposte locali più significative: Irap,
Ici, Tarsu/Tia, Tosap/Cosap, Icp/Dpa. Il primo dato che salta all'occhio,
secondo l'associazione, è un calo dell'indice della pressione fiscale di circa
5,5 punti: nel 2007 è stato del 32,31%, nel 2006 era il 36,51% e nel 2005 il
37,85%. L'incidenza sui bilanci è differente a seconda delle dimensioni
dell'impresa: nel 2007 è stata del 35,20% per le micro imprese, del 40,28% per
le piccole, del 23,17% per le medie, del 15,66% per le grandi. Quanto al peso
di ciascun balzello, l'Irap assorbe la percentuale più alta, incidendo per il
91,4%. Seguono Ici (4,5%), Tarsu (3,2%), Tosap-Cosap (0,6%), Icp-Dpa (0,3%). Si
tratta, però, di percentuali medie, perché ogni Comune tassa in maniera
diversa. Per questo Unindustria evidenzia anche l'esigenza di avere normative e
prelievi fiscali omogenei per tutta la provincia. Da qui la proposta di una
realtà a livello metropolitano per gestire questi tributi più le sanzioni al
codice della strada, quelle amministrative, i proventi patrimoniali, gli oneri
di urbanizzazione. La scelta migliore, dice via San Domenico, sarebbe una società a partenariato misto pubblico-privato a maggioranza di
capitale pubblico. UNINDUSTRIA, poi, spinge l'attuazione del federalismo
fiscale. Da tradursi nell'istituzione di un tributo immobiliare unico che
sostituisca i prelievi che ora gravano sugli immobili. Poi, si dovrebbe
prevedere un sistema premiante per i territori che accettano di ospitare opere
strategiche per il Paese, sarebbe necessario snellire la burocrazia e
ridefinire la dimensione minima dei Comuni (almeno 10mila abitanti). Infine le
amministrazioni dovrebbero mettere le mani su nuove risorse «dismettendo il
patrimonio immobiliare non strumentale e le partecipazioni non necessarie». Per
realizzare gli obiettivi, chiudono gli industriali, via a un Osservatorio
permanente sulla fiscalità con tutte le istituzioni locali per elaborare
proposte condivise. Image: 20090605/foto/1398.jpg
( da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Lavoro data: 05/06/2009 - pag: 44 I profili Dopo l'ufficio si va in
cattedra, o nella propria impresa Un manager su sei non si accontenta di un
solo lavoro «Multi-impiego» per il 17% dei dirigenti L'esercito dei
doppiolavoristi è in aumento, per necessità o per passione. Tra i lavoratori da
«1000 euro al mese» il guadagno integrativo serve per sbarcare il lunario,
mentre tra i manager la spinta all'occupazione aggiuntiva nasce dal desiderio
di successo e non dal bisogno economico. Ma per capire l'entità del fenomeno è
meglio andare in ordine di reddito. Nella categorie «con busta paga leggera »
(spesso part-time) la richiesta di un secondo impiego si è impennata del 15%
negli ultimi sei mesi, secondo i dati di Adecco. Colpa anche della crisi. «Ad
avere maggior facilità nel trovare un secondo lavoro sono i part time della
grande distribuzione spiega Anna Bogatto, candidate management director Adecco
Italia : cassiere o commesse che cercano la stessa professione, ma in un'altra
catena. Poi ci sono gli impiegati che fuori dall'ufficio sfruttano una
qualifica o un brevetto, l'azienda in cui sono assunti perché queste mansioni
danno un prestigio di riflesso all'impresa stessa». Due esempi su tutti:
Antonella Portalupi, dirigente in PricewaterhouseCoopers e docente a contratto all'università di Urbino, e Luigi per
esempio insegnano sub e fitness». Le donne, come al solito, danno la
disponibilità a fare di tutto: dalle baby sitter alle colf, dalle bariste alle
hostess/ promoter con contratti di prestazione occasionale. Mentre gli
uomini, in crescita in questo periodo, spesso preferiscono mansioni da autista
o da addetti all'inventario per la flessibilità degli orari. «Non dimentichiamo
i posti nei call center sottolinea Bogatto adatti a tutte le età con la
possibilità di sfruttare le ore serali». Tutt'altra storia riguarda i
doppiolavoristi del ramo dirigenziale. Per loro la leva non è il denaro ma
l'interesse e la voglia di affermazione. «In Italia il 17% dei manager svolge
altre attività oltre a quella principale dichiara Claudio Pasini, presidente di
Manageritalia . Molti insegnano all'università,
scrivono libri e partecipano come oratori ai convegni. L'impegno su più fronti
non disturba Predeval, amministratore delegato dell'azienda Pompea e
imprenditore (presidente) della catena Royal Wash fondata da lui. «Il lavoro mi
dà soddisfazione afferma Predeval , diciamo che la poli-attività fa parte del
mio Dna». E quanto si guadagna con gli extra? «Con le lezioni ai master si può
portare a casa da 5 a 15 mila euro all'anno », chiosa Andrea Nicodemi, giuslavorista
dello studio legale Cba. Paola Caruso paocaruso@gmail.com
( da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Lavoro data: 05/06/2009 - pag: 45 Non solo aule Il «modello americano»
convince le università italiane Cinema, teatri, sport
e palestre Ecco i campus made in Italy Le novità e i progetti di Luiss,
Sapienza, Bocconi, Liuc e Bicocca Meglio evitare il frustrante paragone con i
pregiati campus di «Harvard», «Stanford » & company: ahinoi, la University
città-nella-città genere stelle e strisce con tanto di negozi, monumenti,
parchi e (magnifici) centri sportivi completi di piscine, campi da tennis,
palestre per basket e pallavolo, campi da calcio e piste di atletica, in Italia
rimane una chimera. Tuttavia, qualcosa si muove. A Roma Nella capitale, per
esempio, poco più di un anno fa, la Luiss ha inaugurato nel quartiere Parioli
un campus che arriverà a coprire uno spazio (wireless) di 33mila metri quadri.
Al suo interno oggi ci sono le facoltà di Economia e Scienze politiche con
aule, laboratori, uffici e sedi di ricerca, le residenze dei visiting professor,
radio e cineforum, oltre ai soliti mensa-bar-bookstore. Ma sono già previsti
anche una biblioteca high tech a scaffali aperti, un auditorium di grossa
capienza e un centro accoglienza per docenti e studenti stranieri. Rimanendo
nella capitale, la «Città universitaria» della Sapienza, realtà pubblica con
oltre 145 mila studenti iscritti in 21 diverse facoltà dislocate in 5 atenei
federati, vanta biblioteche, musei e, persino, un teatro (al momento in
ristrutturazione). A Milano Non certo da meno la Bocconi di Milano, che si
definisce «sempre più un vero e proprio campus metropolitano». E, di fatto, le
strutture, tutte contenute in un quadrilatero, sono in crescita: è stato da poco inaugurato un palazzo adibito a uffici di docenti
e si sta lavorando alla realizzazione di un centro sportivo per gli iscritti.
Ma, soprattutto, c'è il progetto di pedonalizzare l'area. A Castellanza Per non
parlare della Carlo Cattaneo- Liuc di Castellanza, università residenziale aperta a un numero limitato di studenti (non più di
3 mila, come si legge dal sito). Basti dire che mette a disposizione
degli studenti (facoltà di Economia, Giurisprudenza e Ingegneria) arrivati da
lontano una residenza dotata, addirittura, di camere d'albergo e suite. E, poi,
bar, aule studio e d'informatica, sala tv con abbonamento a Sky calcio, corsi
gratuiti di fitness e parcheggi riservati. Il Campus Bicocca dell'università (pubblica e multidisciplinare) degli Studi di
Milano-Bicocca, nato nel 1998, è meno «lussuoso ». Ma, insieme a facoltà (8),
aule (195), laboratori e spazi studio, già oggi ha residenze, bar, mense, una
palestra e un auditorium (tutto wi-fi), dove si organizzano convegni,
spettacoli e concerti. E, soprattutto, è in divenire: in previsione c'è un
nuovo edificio che conterrà anche un palazzetto dello sport. Sale il numero
delle università che costruiscono il proprio campus
Iolanda Barera
( da "Corriere della Sera"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Master data: 05/06/2009 - pag: 47 Ministero degli Affari Esteri
Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (D.G.C.S.) Ricerca di
candidature di personale esperto a contratto da inviare in missione all'estero
ai sensi degli artt. 17 e 27 della Legge n. 49 del 26.02.1987. Avviso
d'incarico: Cod. 012/1/MEI/2009. Pubblicato su Bollettino DIPCO (Settimanale
ufficiale della D.G.C.S) n. 19 del 28 maggio 2009. Sede di lavoro:
Bagdhad (IRAQ). Titolo dell'iniziativa di cooperazione: Programma per la
ricostruzione del settore agricolo, dei relativi servizi e per lo sviluppo del
settore privato, n. Aid. 9099.02.0. Figura professionale richiesta : Esperto
senior in procurement. Durata del contratto: 6 mesi. Prorogabile. Partenza
presunta: Immediata a fine procedura. Requisiti richiesti: - Titolo di studio:
LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in ECONOMIA E COMMERCIO o LAU- REA - VECCHIO
ORDINAMENTO in GIURISPRUDENZA o LAUREA VECCHIO ORDINAMEN- TO in SCIENZE
POLITICHE o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE AGRARIE. - Lingua: livello
di conoscenza OTTIMO della lingua INGLESE scritta e parlata. - Esperienza
acquisita nei paesi in via di sviluppo: almeno 1 anno. - Esperienza lavorativa:
almeno 8 anni - Età: non oltre i 65 anni. Requisiti preferenziali: Società
multinazionale, leader del proprio settore, ricerca, a a tempo indeterminato
nel Controllo di Gestione, un a) Laurea da almeno 8 anni. b) Specializzazione
universitaria o master di durata almeno annuale che abbiano specifica attinenza
con le funzioni da svolgere. c) Comprovate competenze/esperienze attinenti le
attività da svolgersi acquisite negli ultimi 10 anni: - comprovata esperienza
di gestione di iniziative analoghe acquisita presso la Dgcs od organismi
internazionali; - comprovata esperienza in 'project management' in ambiti
connessi al programma; - comprovata esperienza delle procedure e dei servizi di
procurement della Commissione europea e/o della Banca mondiale; - comprovata
esperienza in collaborazione in ambito di programmi di assistenza tecnica con
istituzioni appartenenti ai paesi in via di sviluppo; - comprovata esperienza
nell'attività di procurement relativa alle 'commodity/credit lines' per il
settore privato nei paesi in via di sviluppo. d) Comprovata esperienza
lavorativa in Medio Oriente. e) Buona padronanza di Excel e sistemi database.
CONTROLLER JUNIOR f) Lingua: buona conoscenza dell'arabo. Note: Alla fine
dell'incarico sarà realizzata a cura degli Esperti UTC responsabili
dell'iniziativa una relazione di valutazione in merito al lavoro svolto di cui
l'Amministrazione potrà tenere conto nelle successive richieste di incarico.
Nell'ambito della Direzione Amministrativa, dovrà occuparsi della raccolta ed
elaborazione dei dati, della predisposizione di schede di valutazione degli
scostamenti, dell'analisi e dei commenti relativi ai costi variabili per il
Conto Economico (flash e budget). Il candidato ideale è un giovane laureato in
materie economiche che voglia intraprendere una carriera nell'ambito del
settore ricercato. In alternativa verranno valutati anche giovani diplomati con
esperienza di almeno 2 o 3 anni nella posizione in aziende strutturate.
Completano il profilo una buona conoscenza del pacchetto MS Office, della
lingua inglese e il possesso di spiccate capacità relazionali. Costituisce
titolo preferenziale la conoscenza, a livello utente, di SAP. La sede di lavoro
è a Milano. I candidati potranno inserire il proprio curriculum vitae al
seguente indirizzo internet:
http://www.performgroup.it/research/form.php?annuncio=12 Presentazione delle
domande: termine e modalità 1) Le domande per la presentazione della candidatura
al presente avviso dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica
collegandosi al sito del Ministero degli Affari Esteri (
http://host7.esteri.it/gsesp/) e comunicando il proprio curriculum vitae
mediante la compilazione di un modulo on-line. 2) Saranno considerate prodotte
in tempo utile unicamente le domande che risulteranno associate al presente
avviso di incarico entro il termine fissato per la scadenza: 26-06-2009. Si fa
presente che sarà storicizzato e allegato il curriculum vitae presente al
momento della scadenza dell'avviso. 3) A pena di nullità il curriculum vitae
dovrà essere redatto in lingua italiana. In particolare si raccomanda la
massima precisione nell'indicare le date iniziali e finali di ciascuna
esperienza professionale riportando giorno, mese e anno. A tale proposito si
ricorda che non potranno essere indicate esperienze professionali che abbiano
una sovrapposizione temporale. Service Engineer Ministero degli Affari Esteri
Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (D.G.C.S.) Ricerca di candidature di personale esperto a contratto da
inviare in missione all'estero ai sensi degli artt. 17 e 27 della Legge n. 49
del 26.02.1987. Il nostro cliente è la filiale italiana di un'azienda leader
nello sviluppo e produzione di sistemi di lavorazione degli alimenti in fase di
grande espansione. Avviso d'incarico: Cod. 011/1/MEI/2009. Pubblicato su
Bollettino DIPCO (Settimanale ufficiale della D.G.C.S) n. 19 del 28 maggio
2009. Italia Le nuove risorse avranno la responsabilità di gestire il processo
di installazione e assistenza clienti su macchine in garanzia e fuori garanzia.
Centro-Nord Rif. IAMN 182347 Sede di lavoro: Bagdhad (IRAQ). Titolo
dell'iniziativa di cooperazione: Programma per la ricostruzione del settore
agricolo, dei relativi servizi e per lo sviluppo del settore privato, n. Aid.
9099.02.0. Figura professionale richiesta: Esperto senior in credito rurale.
Durata del contratto: 6 mesi. Prorogabile. Partenza presunta: Immediata a fine
procedura. Requisiti richiesti: - Titolo di studio: LAUREA - VECCHIO
ORDINAMENTO in SCIENZE AGRARIE o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE
AGRARIE TROPICALI E SUBTROPICALI o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in ECONOMIA E
COMMERCIO. - Lingua: livello di conoscenza OTTIMO della lingua INGLESE scritta
e parlata. - Esperienza acquisita nei paesi in via di sviluppo: almeno 1 anno.
- Esperienza lavorativa: almeno 8 anni. - Età: non oltre i 65 anni. Il
candidato possiede una formazione elettro-meccanica ed almeno 2 anni di
esperienza nell'assistenza tecnica di macchinari industriali. Si richiede
un'ampia disponibilità a trasferte nonché capacità di operare in team.
Centro-Sud Rif. PMGO 182356 Il candidato possiede una formazione di tipo
elettro-meccanico ed almeno 5 anni di esperienza nell'assistenza tecnica di
macchinari industriali. Si richiede un'ampia disponibilità a trasferte, una
buona sensibilità commerciale nonché capacità di operare in team. Requisiti
preferenziali: Inviare CV con rif. appropriato a engineering@michaelpage.it con
consenso al trattamento dei dati personali, anche sensibili. I dati, trattati
con strumenti manuali, informatici e telefonici, saranno utilizzati ai fini di
recruiting di personale e comunicati a società del gruppo e/o datori di lavoro.
Il mancato conferimento dei dati impedisce la valutazione del CV. Il titolare
del trattamento è Michael Page Int.Italia Srl. Garantiti i diritti di cui
all'art.7 D.Lgs. 196/03. Informativa su www.michaelpage.it. Offerta per ambo i
sessi. Aut. Min. Lav. 20711 D. Lgs 276/03 a) Laurea da almeno 8 anni. b)
Specializzazione universitaria o master di durata almeno annuale che abbiano
specifica attinenza con le funzioni da svolgere. c) Comprovate
competenze/esperienze attinenti le attività da svolgersi acquisite negli ultimi
10 anni: - comprovata esperienza di gestione di iniziative analoghe acquisita
presso la Dgcs od organismi internazionali; - comprovata esperienza in 'project
management' in ambiti connessi al programma; - comprovata esperienza nei
finanziamenti alle imprese in particolare analisi finanziaria e solvibilità del
credito; - comprovata esperienza in ambito di programmi di assistenza tecnica
con istituzioni appartenenti ai paesi in via di sviluppo. d) Comprovata
esperienza lavorativa in Medio Oriente. www.michaelpage.it e) Buona padronanza
di Excel e sistemi database. f) Lingua: buona conoscenza dell'arabo. Società
servizi amministrativi, Milano centro, ricerca Per le inserzioni di Ricerca di Personale Qualificato rivolgersi a: Note:
CONTABILE Alla fine dell'incarico sarà realizzata a cura degli Esperti UTC
responsabili dell'iniziativa una relazione di valutazione in merito al lavoro
svolto di cui l'Amministrazione potrà tenere conto nelle successive richieste
di incarico. """"""""""""""""""""""""
Presentazione delle domande: termine e modalità esperienza minima 2 anni
società analoghe o studi professionali, gradita conoscenza inglese. Inviare
curriculum a info@gesamsrl.it. Infoline Aziende: 800 77 38 34
www.trovolavoro.it Si precisa che tutte le inserzioni relative a 1) Le domande
per la presentazione della candidatura al presente avviso dovranno essere
inviate esclusivamente per via telematica collegandosi al sito del Ministero
degli Affari Esteri ( http://host7.esteri.it/gsesp/) e comunicando il proprio
curriculum vitae mediante la compilazione di un modulo on-line. 2) Saranno
considerate prodotte in tempo utile unicamente le domande che risulteranno
associate al presente avviso di incarico entro il termine fissato per la
scadenza: 26-06- 2009. Si fa presente che sarà storicizzato e allegato il
curriculum vitae presente al momento della scadenza dell'avviso. 3) A pena di
nullità il curriculum vitae dovrà essere redatto in lingua italiana. In
particolare si raccomanda la massima precisione nell'indicare le date iniziali
e finali di ciascuna esperienza professionale riportando giorno, mese e anno. A
tale proposito si ricorda che non potranno essere indicate esperienze
professionali che abbiano una sovrapposizione temporale. RICERCHE OD OFFERTE DI
LAVORO IMPORTANTE debbono intendersi riferiti a personale sia maschile che
femminile, essendo vietata ai sensi dell'art. 1 della Legge 9/12/1977 n. 903,
qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l'accesso al
lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il
settore o il ramo di attività e in osservanza alla legge sulla privacy
(L.196/03).
( da "Sestopotere.com"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Ricercatrice
modenese tra le vincitrici del Premio L'Oreal Italia per le Donne e la Scienza
(5/6/2009 08:50) | (Sesto Potere) - Modena - 5 giugno 2009 -Porta unimpronta
dellUniversità degli studi di Modena e Reggio Emilia una delle
prestigiose Borse di Studio “LOreal Italia per le donne e la Scienza”. La
dott. ssa Valeria Righi del Dipartimento di Chimica dellAteneo emiliano,
nei giorni scorsi è stata tre le 5 premiate di questo concorso. Col premio che le è stato consegnato
potrà proseguire la sue ricerche sullidentificazione dei
biomarker diagnostici per la medicina clinica per aumentare la sopravvivenza e
migliorare la qualità della vita nelle persone affette da neoplasie cerebrali. Tra le
cinque giovani scienziate che hanno ricevuto la Borsa di Studio “LOreal
Italia per le donne e la Scienza” cè una ricercatrice del Dipartimento di
Chimica dellUniversità degli studi di Modena e Reggio Emilia. La dott. ssa Valeria Righi, nata a Basilea
nel 1979 e residente in provincia di Modena, è stata selezionata tra centinaia
di candidature, pervenute da tutta Italia, assieme ad altre quattro colleghe,
tra cui: Anna Olivieri, genetista dellUniversità di Pavia,
Luisa Ostorero,
astrofisica dellUniversità di Torino, Cristina Ronchi,
endocrinologa dellUniversità degli studi di Milano, ed Elisabetta
Versace, psicologa dellUniversità Milano Bicocca. La giuria, di alto
profilo scientifico era presieduta dal prof. Umberto Veronesi e composta dal prof.
Mauro Anselmino, Direttore dellIstituto di Fisica Teorica
allUniversità di Torino, dalla prof. ssa Maria Benedetta Donati,
Coordinatore Scientifico dei Laboratori di Ricerca dellUniversità
Cattolica di Campobasso, dalla dott. ssa Cristina Emanuel, Direttore Scientifico per LOréal
Italia, dal prof. Danilo Mainardi, docente di Ecologia
Comportamentale allUniversità Ca Foscari di Venezia,
dalla prof. ssa Marcella Motta, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in
Scienze Endocrinologiche
e Metaboliche dellUniversità Statale di Milano, dal dott.
Mario Primicerio, Vice Presidente della Commissione Nazionale Italiana per
lUNESCO, ha assegnato ad ognuna delle vincitrici una borsa di studio del
valore di 15.000 euro, che consentirà ad esse di proseguire la propria attività di ricerca nel
campo delle Scienze della Vita e della Materia. Il progetto di ricerca
presentato dalla dott. ssa Valeria Righi, che sarà svolto presso il
Dipartimento di Chimica dellUniversità degli studi di Modena e Reggio Emilia in
collaborazione col gruppo di ricerca della prof.ssa Luisa Schenetti, riguarda lidentificazione
dei biomarker diagnostici per la medicina clinica per aumentare la
sopravvivenza e migliorare la qualità della vita nelle persone affette da neoplasie cerebrali. Lidea
di base è quella di combinare i profili biochimici dei tessuti, ottenuti con la
spettroscopia di risonanza magnetica nucleare, e lespressione dei geni
che controllano specifiche vie metaboliche. Lo scopo è di ottenere un “impronta digitale” unica per
ciascun tumore cerebrale. La cerimonia di assegnazione delle Borse di Studio “LOreal
Italia Per le Donne e Ia Scienza”si è svolta lo scorso 25 maggio presso la Sala
di Rappresentanza dellUniversità degli studi di Milano alla presenza di Diana Bracco,
Presidente Assolombarda, del prof. Enrico Decleva, Rettore dellUniversità
degli studi di Milano, di Giampaolo Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute
del Comune di Milano, di Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità del Ministero del Lavoro, della
Salute e delle Politiche Sociali, del prof. Giovanni Puglisi, Presidente della
Commissione Nazionale Italiana per lUNESCO e del prof.
Umberto Veronesi. “Al di là del valore e del prestigio del premio – ha
sottolineato il Rettore
prof. Aldo Tomasi – va sottolineato che ancora una volta una nostra giovane
ricercatrice ha saputo distinguersi a livello nazionale ed internazionale,
segnalandosi per la bontà e qualità di progetti di ricerca che contribuiscono a
rafforzare tra la comunità scientifica limpegno e la
considerazione per il nostro Ateneo. A questa ragazza voglio esprimere
lorgoglio mio e di tutti i colleghi per questo risultato, che mi auguro
incoraggi altri, a livello sia istituzionale che privato, a sostenere la ricerca universitaria”. Curriculum
Vitae Valeria Righi La dott. ssa Valeria Righi si è laureata nel 2004 in
Chimica e Tecnologie Farmaceutiche allUniversità di Modena a
Reggio Emilia, e, nel 2007, ha conseguito il Dottorato Europeo in Biochimica
presso lUniversità
di Bologna, con una tesi dal titolo “Identification of biochemical markers in
human neoplasms through Nuclear Magnetic Resonance techniques”, svolgendo la
maggior parte del lavoro presso il Dipartimento di Chimica dellUniversità
degli studi di Modena
e Reggio Emilia. Da quasi un anno la dottoressa Valeria Righi lavora come
post-doc alla Harvard Medical School di Boston.
( da "Sestopotere.com"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Forlì, studenti dellUniversità
di San Pietroburgo a lezione dal dottor Ruggeri (5/6/2009 13:59) | (Sesto
Potere) - Forlì - 5 giugno 2009 - Dalla Russia in Romagna per imparare lutilizzo
del “sistema qualità” in sanità. Docente il dottor Saverio Ruggeri, direttore
del Laboratorio a Risposta Rapida dellAusl di Forlì, specializzato in
verifiche ispettive sanitarie e auditor di sistemi qualità ISO 9000 per il settore E38 Sanità. La
prestigiosa Università di San Pietroburgo, grazie al protocollo dintesa
stipulato con lAteneo di Bologna, ha infatti deciso di organizzare a
Rimini, alla Facoltà di Chimica Industriale, uno specifico seminario di
formazione per gli
studenti della propria Facoltà di Medicina, coordinato dal prof. Luciano
Morselli, docente dellUniversità di
Bologna. Il dottor Ruggeri è stato invitato, lunedì 8 giugno, a tenere una
delle lezioni previste nel piano collaborazione, dal titolo “Preparation of heads in
the field of management, sanitary-epydemiological and ecological safety in
hospital within the limits of requirements of the quality standards of service
of ISP 9000 and ISO 14000 and ISO 18000”. «Si tratta di un riconoscimento
importante - commenta il dottor Saverio Ruggeri - che testimonia la bontà del
lavoro svolto in questi anni dalla nostra Azienda nellambito
della qualità e dellaccreditamento istituzionale. Il Laboratorio Analisi
di Forlì è infatti uno dei pochi in Area Vasta Romagna ad essere certificato ISO 9000.
Tale attestazione, conseguita nel 2000, è il frutto di una lunga esperienza,
applicazione e lavoro nellambito del sistema qualità, da noi
utilizzato nellintero meccanismo di gestione delle nostre attività». La
ISO 9000 è la serie di
norme, accettate internazionalmente, che, se applicate correttamente,
rappresentano un metodo di gestione dei sistemi aziendali, con lo scopo di
migliorare continuamente i sistemi di gestione e i relativi processi, così da
soddisfare le esigenze implicite ed esplicite dellutente/paziente.
Obiettivo principale di un sistema qualità è quindi realizzare
unorganizzazione coerente con la propria mission, esplicitata nella
politica della qualità e nei documenti di impegno verso lutente, come ad
esempio la carta dei
servizi. «Il sistema di qualità e accreditamento informa il nostro intero
sistema di organizzazione - illustra il dottor Saverio Ruggeri - ciò significa
che si lavora sulla base di manuali e procedure standardizzate secondo regole e
requisiti riconosciuti a livello internazionale». Oltre ad aver ottenuto lattestato
ISO 9000, il Laboratorio Analisi, inserito nel Dipartimento dei Servizi, è
lunico, in Area Vasta, ad aver concluso liter di accreditamento.
«Nel corso della mia esperienza di formazione e di certificazione - prosegue il dottor
Ruggeri - mi sono specializzato nella verifica dei sistemi qualità ISO 9000
nellambito dellE38 Sanità, effettuando attività di ispezione e
formazione in Italia e allestero, specie nellEst Europa». In Romania, ad esempio, il dottor
Ruggeri ha effettuato numerose verifiche, preparando ben 21 ispettori rumeni.
Tale impegno, ha portato lUniversità di San Pietroburgo a richiedere
il suo contributo nelladdestramento di esperti in sistemi qualità in
campo medico. «In
Russia e in generale nellEuropa dellEst cè molta
sensibilità su queste tematiche, cosa che non si riscontra in Italia - commenta
il dottor Ruggeri - sarebbe opportuno che anche nel nostro paese gli ospedali
certificati ISO 9000 intraprendessero il percorso ISO 14001, per i sistemi di gestione
ambientale, e 18001, per la sicurezza e la salute dei lavoratori, adeguandosi
agli standard internazionali. Lapplicazione dei sistemi qualità
alla sanità porta infatti a una miglior organizzazione delle strutture sanitarie e a una
miglior prevenzione del rischio sia per i pazienti sia per gli operatori».
( da "Sicilia, La"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Ragoleto, sfuma
l'accordoI rappresentanti del Consorzio di bonifica abbandonano la seduta
dedicata all'utilizzo dell'acqua Monterosso Almo. Chi l'ha detto che anche in
un piccolo centro non si possano conseguire risultati scolastici degni di nota?
Anzi, può succedere proprio il contrario. Sembra essere questo il leit motiv
della prestigiosa affermazione degli studenti dell'istituto comprensivo
"Madre Teresa di Calcutta" alle finali regionali dei giochi matematici
che si sono svolte presso l'Università Kore di Enna. I giochi nati per volontà
dell'associazione insegnanti cultori di matematica hanno coinvolto studenti
delle scuole elementari, medie e superiori. Gli studenti dell'istituto
monterossano dopo avere superato le fasi comunali e provinciali hanno
partecipato alla fase regionale riportando i seguenti piazzamenti: (scuola
elementare) Elena Galia 31esima, Lucia Di Cunta 32esima, Paolo Amato 37esimo,
Giuseppe Azzaro quinto classificato; (scuola media) Giuseppe Incremona settimo,
Giuseppe Scollo decimo, Salvo Messina quattordicesimo. Per la categoria terza
media prestigiosa affermazione per Enrico Roccuzzo che ha conquistato il terzo
posto assoluto. Un risultato che lo proietta su livelli eccelsi e che gli dà la
spinta, come lo stesso ha affermato, per potersi impegnare ancora di più in
questo campo. Grande soddisfazione, per il traguardo
tagliato, è stata espressa dal dirigente scolastico Giovanni Giaquinta oltre
che dai docenti Giuseppe Roccuzzo e Maria Rosa Pisa che, nel corso dell'anno
scolastico, hanno preparato al meglio gli studenti dando loro modo di
adoperarsi con varie esercitazioni. G. L.
( da "Sanremo news"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Bruna Rebaudo
(Ceriana per tutti) cerca il terzo mandato Si è conclusa ieri sera con un
comizio in piazza della Chiesa S.S.Paolo la campagna elettorale del candidato
sindaco Bruna Rebaudo sostenuta dalla lista 'Ceriana per Tutti'. Quello di
Bruna Rebaudo è stato un discorso molto accorato, in cui si è messa ancora una
volta a disposizione del paese per proseguire lopera di
miglioramento e riqualificazione iniziata durante i due precedenti mandati. Durante il
discorso Bruna Rebaudo ha voluto ricordare tutti coloro che si sono messi a
disposizione della collettività dopo la tragica alluvione che colpì Ceriana nel
2000. Quello spirito civico di reciproco aiuto e assistenza è alla base della
lista 'Ceriana per Tutti' e della candidata Bruna Rebaudo a Sindaco. Nella
lista figurano molti giovani, molte donne, alcuni esperti dellamministrazione
e numerose professionalità di spicco, un mix che consentirà a Ceriana di
continuare a proporsi
come raro esempio di paese vivo e attivo dellentroterra
ligure. In particolare Bruna Rebaudo ha sottolineato limportanza delle
tradizioni, come i cori e le confraternite, e della loro centralità per la
proposta della costruzione della nuova Ceriana. Lunicità di Ceriana è
stata rimarcata proprio durante i comizi di ieri sera, in cui le tre liste si
sono avvicendate nella stessa piazza, una ogni ½ ora davanti al pubblico che si
è fatto via via più numeroso ed ha assistito agli spot dal vivo dei protagonisti della campagna elettorale che
si sono succeduti. Questi i componenti della Lista elettorale 'Ceriana per
Tutti': Bruna Rebaudo, 61 anni. Sindaco dal 1995 al 1999 e dal 1999 al 2004.
Consigliere Provinciale dal 2001 al 2006. Assessore in Comunità Montana
Argentina-Armea. Dipendente ASL in pensione Candidati consiglieri (in basso
tutte le foto) Angelo Bordini, 67 anni. Pensionato. Assessore uscente
Programmazione. Membro del CdA CoopLiguria Evelina Carli, 54 anni, residente a
Ceriana. Geologa, docente di
scuola media e volontaria ospedaliera Salvatore - detto Dario - Cicero, 50
anni, residente a Ceriana. Consigliere Provinciale Associazione Nazionale
Alpini. Consigliere Comunale uscente. Floricoltore Federico Crespi - detto
Ciairina, 47 anni, imprenditore Paola Donati, 41 anni, residente a Ceriana.
Ex Ispettore di Polizia Municipale e Responsabile Ufficio Tributi Comune di
Ceriana, attualmente dipendente Uffici demografici del Comune di Castellano
Claudio Francesetti, 54 anni. Ex Componente della commissione Edilizia del
Comune di Riva Ligure, ex Amministratore del Comune di Ceriana ed esperto di
progettazione edilizia. Geometra libero professionista in pensione Alessio
Lanteri, 23 anni. Residente a Ceriana. Geometra libero professionista.
Consigliere Direttivo Team Grosso Sport Caterina Martini, 24 anni, residente a
Ceriana, diploma di maturità sociopsicopedagogica, laureanda in Servizio
Sociale presso la facoltà di Giurisprudenza Patrizia Peotta, 46 anni. Laureata
in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Pisa. Avvocato civilista.
Impegnata nell'associazionismo fa parte del Circolo ARCI 'Nuova Ceriana' con il
quale ha partecipato all'organizzazione di eventi culturali e feste di piazza a
Ceriana. Gianna Quaglia , 41 anni. Nata in Australia, ha vissuto negli Stati
Uniti ed in Inghilterra,e attualmente risiede a Ceriana giornalista freelance,
editor e produttrice di libri per bambini Laureata in Letteratura Inglese ed
Italiana con un Master in Letteratura Italiana Rinascimentale Damiano Rebaudo,
22 anni, residente a Ceriana. Floricoltore. Titolare azienda agricola Giovanni
Valenzano, 42 anni, residente a Ceriana. Agrotecnico, libero professionista.
Presidente Collegio Provinciale Agrotecnici. Componente Sezione Agraria
Tribunale di Sanremo.
( da "RomagnaOggi.it"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
5 giugno 2009 -
15.31 (Ultima Modifica: 05 giugno 2009) FORLI' - Dalla Russia in Romagna per
imparare l'utilizzo del "sistema qualità" in sanità. Docente il dottor Saverio Ruggeri, direttore del Laboratorio a
Risposta Rapida dell'Ausl di Forlì, specializzato in verifiche ispettive
sanitarie e auditor di sistemi qualità ISO 9000 per il settore E38 Sanità. La
prestigiosa Università di San Pietroburgo, grazie al protocollo d'intesa
stipulato con l'Ateneo di Bologna, ha infatti deciso di organizzare a
Rimini, alla Facoltà di Chimica Industriale, uno specifico seminario di
formazione per gli studenti della propria Facoltà di Medicina, coordinato dal
prof. Luciano Morselli, docente dell'Università di
Bologna. Il dottor Ruggeri è stato invitato, lunedì 8 giugno, a tenere una
delle lezioni previste nel piano collaborazione, dal titolo "Preparation
of heads in the field of management, sanitary-epydemiological and ecological
safety in hospital within the limits of requirements of the quality standards
of service of ISP 9000 and ISO 14000 and ISO 18000". «Si tratta di un
riconoscimento importante - commenta il dottor Saverio Ruggeri - che testimonia
la bontà del lavoro svolto in questi anni dalla nostra Azienda nell'ambito
della qualità e dell'accreditamento istituzionale. Il Laboratorio Analisi di
Forlì è infatti uno dei pochi in Area Vasta Romagna ad essere certificato ISO
9000. Tale attestazione, conseguita nel 2000, è il frutto di una lunga
esperienza, applicazione e lavoro nell'ambito del sistema qualità, da noi
utilizzato nell'intero meccanismo di gestione delle nostre attività». La ISO
9000 è la serie di norme, accettate internazionalmente, che, se applicate
correttamente, rappresentano un metodo di gestione dei sistemi aziendali, con
lo scopo di migliorare continuamente i sistemi di gestione e i relativi processi,
così da soddisfare le esigenze implicite ed esplicite dell'utente/paziente.
Obiettivo principale di un sistema qualità è quindi realizzare
un'organizzazione coerente con la propria mission, esplicitata nella politica
della qualità e nei documenti di impegno verso l'utente, come ad esempio la
carta dei servizi. «Il sistema di qualità e accreditamento informa il nostro
intero sistema di organizzazione - illustra il dottor Saverio Ruggeri - ciò
significa che si lavora sulla base di manuali e procedure standardizzate
secondo regole e requisiti riconosciuti a livello internazionale». Oltre ad
aver ottenuto l'attestato ISO 9000, il Laboratorio Analisi, inserito nel
Dipartimento dei Servizi, è l'unico, in Area Vasta, ad aver concluso l'iter di
accreditamento. «Nel corso della mia esperienza di formazione e di
certificazione - prosegue il dottorRuggeri - mi sono specializzato nella
verifica dei sistemi qualità ISO 9000 nell'ambito dell'E38 Sanità, effettuando
attività di ispezione e formazione in Italia e all'estero, specie nell'Est
Europa». In Romania, ad esempio, il dottor Ruggeri ha effettuato numerose
verifiche, preparando ben 21 ispettori rumeni. Tale impegno, ha portato
l'Università di San Pietroburgo a richiedere il suo contributo
nell'addestramento di esperti in sistemi qualità in campo medico. «In Russia e
in generale nell'Europa dell'Est c'è molta sensibilità su queste tematiche,
cosa che non si riscontra in Italia - commenta il dottor Ruggeri - sarebbe
opportuno che anche nel nostro paese gli ospedali certificati ISO 9000
intraprendessero il percorso ISO 14001, per i sistemi di gestione ambientale, e
18001, per la sicurezza e la salute dei lavoratori, adeguandosi agli standard
internazionali. L'applicazione dei sistemi qualità alla sanità porta infatti a
una miglior organizzazione delle strutture sanitarie e a una miglior
prevenzione del rischio sia per i pazienti sia per gli operatori».
( da "Sanremo news"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cervelli
Sanremo: Claudio
Cervelli al seminario sulle Salvie Un pubblico attento e partecipe ha seguito
il Dott. Claudio Cervelli, ricercatore dellUnità
di Ricerca per la
Floricoltura e le Specie Ornamentali di Sanremo, nel seminario intitolato Le
Salvie, un mondo di piante versatili poco conosciute presentato
nellambito del progetto Serate con lUniversità
a
Sanremo, organizzato dallUniversità degli Studi di Torino, Facoltà di Agraria in
collaborazione con il Comune di Sanremo. Quando si parla di salvia in genere si
intende la salvia da cucina (S. officinalis), ma essa rappresenta solo una
delle 900 e più specie annoverate in questo genere botanico. Claudio Cervelli
ha presentato unaffascinate realtà costituita da piante il
cui interesse spazia dal campo ornamentale, a quello farmaceutico, a quello
chimico fino ad arrivare a quello dellindustria profumiera. Un carosello
di colori e profumi che il pubblico ha potuto vivere da vicino, sperimentando sensazioni visive,
tattili ed olfattive grazie alla presenza in sala di campioni rappresentativi
di alcune specie. Un invito per avvicinarsi a queste piante che, come poche
altre, riuniscono in se bellezza e utilità. Lincontro è stato aperto dal Dott. Carlo
Pasini, direttore dellUnità di Ricerca per la Floricoltura e le
Specie Ornamentali di Sanremo, che anche ha guidato il dibattito che ha seguito
la dissertazione. Il ciclo di conferenze proseguirà. Il prossimo appuntamento è previsto per
mercoledì 17 giugno con il sesto e ultimo incontro dal titolo La
professione dellibridatore tra diritto e sperimentazione di Andrea
Mansuino.
( da "Savona news"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Savona: al Campus il
corso per web marketing E attivato presso SPES, in collaborazione
con la Facoltà di Economia dellUniversità degli Studi di Genova, il
Master Universitario di 1° livello in Marketing e web marketing turistico
territoriale. Il Corso è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, nellambito
del P.O. della Regione Liguria Ob.3 Competitività Regionale e Occupazione
2007-2013; pertanto, la partecipazione è gratuita. Il Presidente
del Collegio Docenti è il Prof. Gianni Cozzi. I docenti che compongono il
collegio sono: i professori Roberta Milano (Direttore didattico/organizzativo),
Roberta Glorio, Bruno Buzzo, Marina Resta e Andrea Zanini. Di master in campo
turistico ne esistono molti, spesso troppo generici. Questo è
probabilmente lunico, nel panorama universitario italiano, con una così
forte caratterizzazione in campo marketing e web marketing. Dice Roberta
Milano: spesso luniversità è lenta nel recepire i cambiamenti in atto e tradurli in
percorsi formativi che rispondano alle esigenze di mercato. Noi di Economia del
Turismo abbiamo invece provato a costruire un programma calato nelle novità del
settore. Nel turismo oggi non si può più prescindere da una conoscenza
approfondita delle tematiche web in generale e dei social network in particolare.
Blog, Facebook, Twitter e YouTube saranno oggetto di studio e di pratica
diretta, parte integrante di un corso che comunque dal territorio vuole partire
e al territorio - in qualunque accezione lo si voglia prendere in
considerazione - deve rimane collegato. Lidea è quella
di realizzare un offerta formativa innovativa che, pur non tralasciando
le basi delle più aggiornate e rigorose impostazioni di marketing turistico
territoriale e di destination management, sappia declinare la strategia generale nel contesto web. Aggiunge
Roberta Milano, responsabile proprio della parte web: nel
modulo che coordino si parlerà di web marketing turistico in senso stretto, di
web analytics e di pubblicità online. Ma anche di comunicazione nei diversi
social network a
cominciare da Facebook. Il web 2.0, e relativo travel 2.0, saranno così parte
integrante del master. Hanno confermato la presenza, tra gli
altri, Google Travel, Expedia, TripAdvisor, Amadeus,Costa Crociere Xtend
(gruppo Opera21), Shinystat. Ci piace poi ricordare la presenza dellideatore
del BTO, Buy Tourism Online, levento formativo per operatori di maggior
successo dellultimo anno, Giancarlo Carniani che ha accettato il nostro
invito. Sarà presente attivamente lAgenzia Regionale per il Turismo nonché vari STL liguri, primo tra
tutti quello savonese Italian Riviera. Annunciamo, infine, la partecipazione al
Master di Caludio Velardi, Assessore al Turismo e Beni Culturali della Regione
Campania, che racconterà agli studenti la sua esperienza di comunicazione
istituzionale attraverso il blog (www.claudiovelardi.it ), aperto allinizio
del suo mandato e sapientemente utilizzato come strumento di comunicazione, per
raccogliere idee, condividere percorsi, dare trasparenza alle procedure e
visibilità alle iniziative.
Un approccio innovativo e coraggioso, unico forse- nel settore.
Scadenza iscrizioni 16 giugno. Il Master si svolgerà da luglio 2009 a febbraio
2010. Il corso si articolerà in 1500 ore di formazione comprensive di stage
finale allinterno di rilevanti aziende operanti nel settore turistico. Al termine del master
saranno rilasciati congiuntamente: - DIPLOMA UNIVERSITARIO DI 1° LIVELLO (60
CFU) - ATTESTATO DI QUALIFICA PROFESSIONALE PER RESPONSABILE MARKETING (Cod.
ISTAT 333512) Il Master si svolgerà a Savona, presso il Campus Universitario
dellUniversità degli Studi di Genova, nella sede di S.P.E.S.
S.C.P.A., Via Magliotto 2, Campus Universitario, 17100 Savona. Al corso sono
ammessi un numero massimo di 15 allievi previa selezione iniziale.
( da "Repubblica.it"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA - Circa un
ventennio fa, quando parlare di problemi ambientali significava parlare
soprattutto dello smog urbano, nelle grandi città furono installate centraline
di rilevamento per tenere sotto controllo la presenza degli inquinanti più
nocivi come diossido di zolfo, diossido di azoto e ozono. Ora che l'emergenza
ambientale è quella del clima, il primo "veleno" da monitorare è
invece l'anidride carbonica. Per raggiungere questo obiettivo in occasione
della giornata Onu dell'ambiente è stata inaugurata la prima "torre"
italiana per il controllo della CO2. Non della quantità immessa nell'atmosfera,
ma di quella assorbita dagli alberi. Il progetto, realizzato in collaborazione
tra Wwf, Facoltà di Agraria dell'Università della Tuscia di Viterbo, Microsoft
Italia, l'Università di Roma Tre, il Museo di Zoologia di Roma e il Corpo
Forestale dello Stato, ha permesso la realizzazione di una speciale struttura
di rilevamento nel cuore dell'Oasi naturale di Alviano, in Umbria: come lo
stetoscopio di un immaginario medico del Pianeta, con i suoi sensori controlla
il respiro della natura, conteggiando le tonnellate di CO2 sottratte
all'effetto serra che produce riscaldamento globale. La pionieristica stazione
di misurazione contribuirà ad una serie di rilevamenti utili alla misurazione
dei gas serra negli ecosistemi. Nelle intenzioni del Wwf, che gestisce l'Oasi
di Alviano, la torre avrà inoltre un valore didattico, permettendo ai
visitatori di osservare in diretta l'oscuro lavoro svolto dal bosco per
regalarci un clima vivibile. OAS_RICH('Middle'); "La
torre - spiega Riccardo Valentini, docente all'Università della Tuscia e presidente della Commissione Cnr
sui cambiamenti globali - è la prima installata in un'area naturale umida e ci
consentirà letteralmente di 'ascoltare' il respiro del bosco, quanta CO2
assorbe e quanto ossigeno rilascia. A conclusione di un anno di
monitoraggio si potrà calcolare il valore annuale di assorbimento relativamente
ad un ettaro di foresta. Possiamo stimare, salvo verifica a fine anno, che
questo bosco possa arrivare ad assorbire 8-10 tonnellate di CO2 per
ettaro". Il ruolo della Microsoft nel progetto riguarda invece la messa
disposizione di un software in grado di creare un database che servirà ad
effettuare delle previsioni a medio-lungo termine per attivare specifiche
misure di adattamento e conservazione della biodiversità nelle Oasi del Wwf e
in generale in Italia. "Le Oasi del Wwf, più di 100 disseminate su tutto
il territorio nazionale, sono laboratori naturali dove è normale 'leggere' i
cambiamenti climatici in atto - sottolinea Antonio Canu, direttore di Wwf Oasi
- dove è possibile sperimentare azioni sia di mitigazione che di
adattamento". "L'Italia - aggiunge - sta cambiando faccia e i segnali
li stiamo monitorando attraverso, per esempio, lo studio dei lepidotteri
notturni (ci sono popolazioni di specie tipiche di areali meridionali che
migrano verso nord favoriti dal riscaldamento climatico), o la conferma della
rarefazione e perfino il rischio di estinzione che corre la gran parte degli
anfibi". "Sono tutti fenomeni - conclude Canu - che osserviamo e
studiamo nell'ambito del progetto Osservatorio e non fanno altro che confermare
l'innalzamento della temperatura nel nostro paese". (5 giugno 2009
( da "Sestopotere.com"
del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura
Al Centro
Residenziale Universitrio la nuova edizione della Scuola Estiva CidE (5/6/2009
19:22) | (Sesto Potere) - Bertinoro - 5 giugno 2009 - Economia e statistica si
uniscono nellEconometria, una branca “a metà strada” fra
le scienze e conomiche e quelle statistiche che si occupa dellanalisi dei fenomeni
economici, concentrandosi anche sulla verifica empirica di modelli formulati in
ambito teorico. Dedicata allo studio dellEconometria è la Scuola Estiva
del CidE (Centro Interuniversitario di Econometria), ospitata al Centro Residenziale Universitario di
Bertinoro dal 7 al 20 giugno. Quattro i corsi tematici, due la prima settimana
e due la seconda, con circa 40 ore di lezioni teoriche per ogni settimana ed
applicazioni empiriche al computer. Lobiettivo è quello di trasmettere, ad un
selezionato numero di laureati, conoscenze avanzate sullEconometria
e sulle Tecniche di Analisi Quantitativa. Nei corsi in programma per questa
edizione 2009 si parlerà prevalentemente di applicazioni di temi di microeconomia, allo scopo di meglio
comprendere i fenomeni macroeconomici. La Scuola Estiva di Econometria, sorta
22 anni fa per iniziativa del CIdE, offre a giovani ricercatori la possibilità
di aggiornarsi sui temi più attuali dellEconometria e
lopportunità di confrontarsi
con ricercatori più esperti, in un ambiente scientifico stimolante e
partecipativo. è prevista anche la possibilità di approfondire argomenti di
interesse individuale, o lo studio di casi riportati da singoli allievi,
analizzati assieme ai docenti e agl altri corsisti. Direttore della Scuola
Estiva CidE è il professor Carlo Bianchi, del Dipartimento di Scienze
Economiche dellUniversità di Pisa.