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Report "Cultura"   3-5 giugno 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Sindaco Andrea Oddone, nel caso fosse confermato alla guida della città, quali mète intend... ( da "Stampa, La" del 03-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Università, dove far convogliare i giovani talenti evitando così la fuga di cervelli». E' di questi giorni la notizia che anche la Mecof ha fatto ricorso alla cassa integrazione: la crisi comincia a intaccare Ovada. Come uscirne? «Convocherò associazioni di categoria, Api, Confindustria e sindacati per valutare la situazione e studiare strategie comuni di intervento.

Messico, l'alba fatale dei cristalli giganti ( da "Stampa, La" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il nostro progetto prevede anche un possibile mantenimento del sito - conferma Badino, docente di Fisica all'Università di Torino che da due anni conduce le ricerche con i geologi Paolo Forti e Tullio Bernabei -. Bisogna vedere costi e ricavi, ma lo spazio c'è. La direzione della miniera è stata finora esemplare. Hanno trattato la grotta con il massimo rispetto.

Lezione sui "Tremonti bond" ( da "Stampa, La" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UNIVERSITA'.UN DOCENTE: «ATTENTI, RISCHI PIU' ALTI DELLE OBBLIGAZIONI» Lezione sui "Tremonti bond" Sono arrivati, gli investitori con buona probabilità se li vedranno proporre nei prossimi mesi dalla banca di fiducia, ma attenzione: i «Tremonti bond», il nome può trarre in inganno, non sono vere e proprie obbligazioni (bond appunto)

Real-Time Design progettare con i modelli virtuali ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Designer e Senior Consultant di RealTime Technology AG, che delineerà alcuni dei nuovi scenari tecnologici per il design e presenterà le piattaforme per la visualizzazione in realtà virtuale realtime RTT. La lezione sarà introdotta da Nicolò Ceccarelli, docente di Disegno Industriale alla Facoltà di Architettura di Alghero. BUR.IT 03.06.09

In mostra a Palazzo Vitelli le missioni archeologiche del dipartimento di Scienze storiche del mondo antico ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dipartimento di Scienze storiche del mondo antico è un piccolo centro per numero di docenti, ma è una struttura di punta dell?Università di Pisa nel settore della ricerca e per i rapporti internazionali che è venuto a istaurare con istituzioni prestigiose. Le missioni archeologiche presentate nell?esposizione di Palazzo Vitelli sono diverse tra loro per paesi - riguardano scavi in Italia,

stop ai crolli del "palazzetto" sarà sede di giurisprudenza - carla incorvaia ( da "Repubblica, La" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come comunemente è chiamato, di fianco alla facoltà in via dell´Università. Per l´edificio esiste già un progetto di restauro e riorganizzazione funzionale firmato dall´architetto e docente universitario Tilde Marra con Maurizio Vesco e Daniele Parlavecchio del dipartimento di Storia e progetto dell´Architettura.

Pezzè punta sulla società mista per gestire lo stadio del ghiaccio ( da "Corriere delle Alpi" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il candidato sindaco intende pure ricercare, attraverso la perequazione su interventi edilizi o altre risorse pubbliche, alloggi per le giovani coppie a costi contenuti, con eventuali deroghe sulle cubature, e la possibilità di accedere a mutui con tassi agevolati, con contributi da parte dell'amministrazione comunale.

da englaro alla "suspence" di conrad palazzo rosso, la lunga estate colta - michela bompani ( da "Repubblica, La" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sarà protagonista di una serata eccezionale: Marco Salotti, docente di Storia del cinema all´Università di Genova, e Margherita Rubino, sua collega alla Facoltà di Lettere e docente di "Teatro e drammaturgia dell´antichità", hanno scovato "Suspence. A Napoleonic novel", un romanzo dello scrittore inglese Joseph Conrad, pubblicato nel 1925.

Progetto migratorio : i racconti ( da "Corriere delle Alpi" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente presso la Facoltà di Scienza della Formazione della Libera Università di Bolzano a Bressanone, Biague è giunto in Italia come studente oltre 20 anni fa ed ha conseguito prima la laurea e quindi il dottorato di ricerca in psicologia all'Università di Padova.

ateneo al voto, l'incognita medicina - laura montanari ( da "Repubblica, La" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Votano le tre fasce dei docenti (ordinari, ricercatori e associati), i docenti in ruolo e fuori ruolo, gli studenti eletti nei vari consigli di facoltà e negli organi centrali. In tutto 2.343 elettori. Vota anche il personale tecnico amministrativo, votano gli esperti linguistici e i dirigenti in servizio, ma il peso di queste schede (1.

MPS CAPITAL SERVICES, tramite la propria struttura specializzata di project financing, oltre... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: finanzia anche operazioni di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche, secondo lo schema della finanza di progetto ovvero del general contractor. Tra le operazioni di finanza di progetto, dove la banca è protagonista come financial advisor e come arranger, spiccano le infrastrutture nella bretella Prato-Signa, l'autostrada Pontina,

Simest, seicento progetti in America Latina ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La finanziaria pubblico-privata consapevole della rilevanza strategica dell'area ha esteso l'operatività del Fondo pubblico di Venture Capital a tutti i paesi del continente, dal Messico all'Argentina, studiando modalità ancora più interessante per le imprese italiane.

"prove truccate a odontoiatria" la perizia depositata in procura - gabriella de matteis ( da "Repubblica, La" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della clinica e Andrea Vallini, tecnico del reparto. A denunciare il caso, con un esposto dettagliato, era stato Francesco Inchingolo (il docente sospeso dopo un servizio di "Striscia la notizia" sui turni in cui sarebbero stati impiegati gli studenti), il professore aveva annunciato nella denuncia il nome dei candidati che avrebbero vinto la selezione per il dottorato.

MI VERREBBE quasi da risponderle, sul filo della Sua garbata ironia, che sì,... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università nata dai giovani vogliosi di sapere; è una caratteristica unica nella storia fino a quando questa funzione non passò agli ecclesiastici pontifici e quindi ai docenti. In Italia, Spagna e Germania il titolo di magnifico' vale per tutte le università, mentre in Svezia e Belgio viene assegnato solo ai rettori di quelle più antiche.

I nostri piani sul ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dovrà rivalutare Bondeno o attraverso una struttura pubblica con tutte le garanzie necessarie spiega Vincenzi o, se non sarà possibile, Regione, Provincia e Comune, dovranno trasformare la vecchia struttura ospedaliera in un moderno servizi pubblico privato convenzionato come la casa di cura di Santa Maria Maddalena».

Atenei attivi nella selezione ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di brevetti commercializzati Ottanta docenti impegnati per ogni domanda di brevetto. Accade nelle università del Veneto, dove i fondi destinati alla ricerca nel 2007 hanno sfiorato i 17,4 milioni di euro: 27 le domande di brevetto, ognuna della quali ha assorbito 0,6 milioni di euro, 2 i brevetti concessi e 80 quelli in portafoglio.

Spin-off record al Politecnico ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti in organico nelle materie scientifico tecnologiche. Incrociando i brevetti con tutto ciò che sta a monte, emergono altri dati interessanti: in Piemonte risultano in attività 57 docenti per ogni domanda di brevetto depositata in un anno e 24 per ogni brevetto in portafoglio, mentre sul versante dei fondi ecco che il rapporto è di tre milioni e mezzo per ogni domanda e di un

Senza Titolo 9 ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Viviamo un ulteriore rallentamento dovuto ai ritardi nella spesa di fondi Ue» Luigi Iavarone PRESIDENTE DI TECHNAPOLI -32,4% Dalla Puglia. La flessione più accentuata al Sud di progetti di invenzioni sottoposti all'esame dell'Uib Gli indicatori. In Puglia nelle università una domanda ogni 208 docenti, il dato peggiore in Italia

Gioco di squadra per la ripresa ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: realizzare magari con interventi misti pubblico-privati per consentire la gestione di numerosi terreni incolti. Veniamo alla sua azienda. Lei ha definito «dinamico» questo difficile 2009: cosa significa? Significa che siamo partiti già con i correttivi giusti. Ad aiutarci, paradossalmente, è stato il fatto che il nostro settore era entrato in crisi già nel 2007 per il rincaro del pellet,

Il nodo del combustibile ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nord-Est sezione: EST data: 2009-06-03 - pag: 5 autore: Il nodo del combustibile Il pellet per i nostri impianti proviene in gran parte dall'estero. La beffa è che in Italia le aree boschive stanno crescendo ma vengono lasciate marcire. Servirebbero delle centrali di produzione pubblico-private TIPS

Benefici dal cambiamento ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: INTERVISTA Giuseppe Berta Università Bocconi «Benefici dal cambiamento» «Non credo che sia andata persa una vocazione del territorio. Tutt'altro,la trasformazione si tradurrà in un vantaggio competitivo nel tempo». Giuseppe Berta,storico dell'industria e docente di Storia dell'economia e della società italiana all'Università Bocconi di Milano,

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Possiamo parlare di ennesimo esempio di fuga di cervelli' dall'Italia? Ancona, in particolare, le stava stretta? «Lasciare Ancona non ha avuto a che fare con i limiti della città, e per lo meno, a suo tempo, non sento di averla vissuta come una fuga. Piuttosto a spingermi in Inghilterra è stata la voglia di vedere altre realtà, la possibilità di fare esperienza di un'

In Toscana i ricercatori più attivi ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non sono da meno le università toscane ( 59 domande di brevetto, 5 concesse, 229 brevetti in portafoglio) e marchigiane (10 domande, 6 concesse, 38 brevetti in portafoglio). «I dati – spiega Andrea Piccaluga, docente di Economia e gestione delle imprese alla Scuola Sant'Anna di Pisa, tra i curatori del rapporto –

La fase più difficile è il fundraising ( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sino ad oggi 45 progetti sono stati giudicati non finanziabili, mentre sono in corso di istruttoria 6 progetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA I REQUISITI Necessaria la presenza di un docente che abbia effettuato attività di ricerca pluriennale nel settore in cui opera l'impresa

Dall'università oltre 700 imprese innovative ( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: off su dieci finanziati da risorse private PAGINA A CURA DI Cristina Casadei Sognare, fare e volare. Dream fino a pochi anni fa era il sogno di un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino di trasformare la ricerca in un'area molto redditizia della geologia, quella dei giacimenti petroliferi, in un'impresa capace di attirare capitali privati.

Secondi dopo Harvard con i farmaci anti-dolore ( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di chimica farmaceutica, insieme agli studenti realizza i farmaci che Borea insieme a Pier Angelo Geppetti, professore di farmacologia clinica all'università di Firenze, testa. Nel 2003 nasce così lo spin off accademico PharmEste. Visti i buoni risultati arrivano altri 100mila euro di finanziamento e poi nel 2007 tre milioni di euro da fondi internazionali attivi nel campo

Una carriera lanciata dalla Formula 1 ( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di ingegneria elettronica delle alte frequenze, insieme a un ricercatore e a due neo laureati: «Il prototipo di telemetria che realizzammo fu un progetto che dalla ricerca pura in ambito universitario, divenne un progetto industriale: dopo due anni i dispositivi furono montati sulle macchine e fino al 2008 hanno equipaggiato oltre la metà dei team di Formula 1 come quelli

Non è obbligatoria la gara per i servizi da società miste ( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: affidamento diretto di un servizio pubblico a una società mista pubblico-privata costituita a questo scopo ha ottime chance di superare il giudizio europeo. Nelle sue conclusioni depositate ieri sulla causa C-196/2008, sollevata dal Tar Sicilia (sezione di Catania) per decidere le sorti del servizio idrico integrato in provincia di Ragusa,

Fondi, un business da lumicino ( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: va sempre più sostituendo la partnership pubblico-privato » con tutte le lungaggini e l'utilizzo inefficiente delle risorse che l'Italia sconta. Così languono le grandi opere (anche perché i project allo studio si basano su proiezioni di traffico/ flussi di cassa elaborati prima della crisi e non più applicabili), ma proliferano i piccoli progetti dall'illuminazione dei cimiteri,

Baroni universitari e fuga dei cervelli ( da "Corriere della Sera" del 03-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Tempo Libero data: 03/06/2009 - pag: 11 GALLERIA SORDI Baroni universitari e fuga dei cervelli Nicola Gardini presenta il suo libro «I Baroni» (Feltrinelli). L'autore racconta la sua storia come quella di altri ricercatori costretti a lasciare l'Italia. Intervengono Alexander Stille e Natalia Augias. Letture a cura di Massimo de Santis.

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è bisogno di un concerto di iniziative pubbliche e private per sostenere l'attività culturale al San Domenico che ha un beneficio evidente per tutta la città. Noi non ci ritiriamo, ma è certo che per la mostra dell'anno prossimo dovremo limitare l'impiego di risorse». Va bene la cultura, ma se non si sviluppa l'economia la città langue.

MENTRE il centrodestra manifesta la propria solidarietà all'avvocato Lu... ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: professore ordinario alla facoltà di Medicina dell'universita di Modena. La finanza, poco meno di un mese fa, avrebbe richiesto ai vertici della facoltà i registri dei docenti e in particolare del professor Giovanni Pellacani. Le verifiche non riguarderebbero, però, la vecchia questione del nepotismo' denunciata a suo tempo dal professor Massimo Federico,

Una nuova "arma"per la campagnacontro i graffiti ( da "Secolo XIX, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: massiccio lifting di edifici pubblicie privati affidato a un innovativo "detergente" ALLA STATUA della fontana di Brignole, storici giardini puntualmente presi di mira dai vandali, è stato messo un perizoma; e un'indelebile lacrima è stata tracciata sul leone fieramente seduto a guardia di San Lorenzo, sì proprio quello posto a destra e quotidianamente cavalcato da soggetti fotografici.

Albenga-Predosa, bretella-sintesi ( da "Secolo XIX, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La società di diritto pubblico-privato per l'Autostrada Albenga - Garessio - Ceva riunisce enti di quattro Province (Cuneo, Torino, Imperia, Savona), Camere di Commercio, molti Comuni e alcune concessionarie autostradali, tra cui l'Autofiori del gruppo Gavio. Capitale sociale 600 mila euro, conti in "nero fisso" ma solo perché sul fronte degli investimenti non si pianta un chiodo,

Carlo Ancelotti lascia Il Milan volta pagina ( da "Corriere Di Como, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Autovelox inefficaci sul fronte sicurezza "Insubriadi" 2009 Gare al via il 6 giugno Ieri serrande alzate in centro storico Presi d'assalto bar e ristoranti all'aperto Shopping sotto le stelle Domani la prima serata Americani e inglesi in calo e gli alberghi segnano -15% Parcheggio trasformato in discarica Docenti "schedati" per la maturità

"Insubriadi" 2009 Gare al via il 6 giugno ( da "Corriere Di Como, Il" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Carlo Ancelotti lascia Il Milan volta pagina Autovelox inefficaci sul fronte sicurezza Ieri serrande alzate in centro storico Presi d'assalto bar e ristoranti all'aperto Shopping sotto le stelle Domani la prima serata Americani e inglesi in calo e gli alberghi segnano -15% Parcheggio trasformato in discarica Docenti "schedati" per la maturità

A Bologna la II edizione della Summer School in Economics and Management of Intellectual Property Rights ( da "Sestopotere.com" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: risultati delle ricerche pubbliche possono essere valorizzati attraverso gli “accordi di licenza”, come misurare il valore economico di brevetti e marchi. Il valore aggiunto dell?evento è dato dal contesto nel quale i partecipanti si troveranno a lavorare: la full immersion permetterà infatti di entrare in contatto con altri ricercatori e studiosi di fama internazionale,

Pianello Val Tidone (PC): sopralluogo sulla frana ( da "Sestopotere.com" del 03-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è costituito prevalentemente da docenti universitari degli Atenei di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara, Firenze, specializzati nei rischi idrogeologico, idraulico, sismico, chimico industriale, da esperti dell?ARPA e da dirigenti dei pertinenti servizi tecnici regionali, quali Sanità, Difesa del Suolo della costa, Geologico sismico,

Rifiuti, finti collaudi in Campania ( da "Stampa, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ex presidi di facoltà, docenti universitari, tecnici e raccomandati, funzionari della Protezione civile di Guido Bertolaso. C'è l'attuale presidente della provincia di Benevento, Aniello Cimitile (Pd), ex rettore dell'università sannita, gli ex presidi o docenti di Architettura e Ingegneria, Vincenzo Naso e Oreste Greco.

Voci d'esperti e sguardi sul futuro del castello ( da "Stampa, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: professor Seddio della Bocconi e docente a Novara, l'architetto Benato, segretario dell'Ordine. Modera l'architetto Dardano. Per dettagli: 0321-35120. «Oltre il Castello» inaugura il ciclo «Novara, la città che cambia», incontri voluti dall'Ordine degli Architetti per riflettere sulle trasformazioni del capoluogo novarese nei prossimi anni.

Cent'anni fa il Nobel a Marconi ( da "Stampa, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Princeton e premio Nobel per la fisica nel 1993; Gabriele Falciasecca, presidente della Fondazione Marconi e docente di ingegneria all'Università di Bologna; Piergiorgio Odifreddi, studioso e professore di logica all'Università di Torino, autore di saggi di successo (come «Il matematico impenitente» e collaboratore di quotidiani e riviste;

La doppia laurea di Quentin ( da "Stampa, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dice la docente Carla Marchese, relatrice con il professor Benoit Le Maux dell'Università di Rennes per la tesi di Fère -. Nella nostra zona ci sono aziende e banche che hanno forti contatti con la Francia». Quentin Fère, dopo il primo anno del biennio magistrale in Francia, ha frequantato il secondo corso ad Alessandria,

Futurismi e movimenti d'avanguardia nella letteratura slava: la Fondazione Sbranti organizza un convegno internazionale a Pisa ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Pisa e il coordinamento di Giovanna Tomassucci, docente di Letteratura polacca, la giornata di studi “Gli altri futurismi. Futurismi e movimenti d?avanguardia in Russia, Polonia, Cecoslovacchia, Bulgaria e Romania” vedrà la partecipazione di numerosi docenti italiani e stranieri che illustreranno le tendenze e le contaminazioni del movimento letterario dei

Neolaureate in biotecnologie presentano esperimenti ad Oxford ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attività di ricerca delle quattro protagoniste è coordinata da Grazyna Ptak , docente del Corso di laurea in Biotecnologie dell?Università degli Studi di Teramo, alla quale, nell?anno passato, è stato assegnato un ambito finanziamento da parte del Consiglio Europeo della Ricerca. >> «Il progetto europeo al quale stiamo lavorando –

Visita al Senato per i vincitori del gioco "Happy birthday Costituzione" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ragazzi saranno accompagnati dai docenti Unicam Lucia Ruggeri e Antonio Iannuzzi. “Sarà una bella occasione di crescita per i ragazzi che parteciperanno – ha sottolineato la prof.ssa Lucia Ruggeri, docente Unicam di Diritto Privato - perché avranno l?opportunità di visitare una delle sedi più importanti per la vita politica italiana e di comprenderne il funzionamento.

Spazio tra guerra, scienza e tecnologia ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ambito del progetto interdisciplinare dell'Università di Trento "Scienza Tecnologia e Società - STSTN", progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti. A studenti, dottorandi e docenti delle scuole sarà rilasciato su richiesta un attestato di partecipazione.

Campania, 15 arresti per il caos rifiuti ( da "Corriere.it" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: epoca dei fatti contestati era docente e membro della commissione collaudo degli impianti di smaltimento. Dal 2000 al 2006 è stato rettore dell'università del Sannio. L'inchiesta riguarda le presunte irregolarità nei collaudi - realizzati dalla Fibe spa (società del gruppo Impregilo che ha gestito lo smaltimento dei rifiuti nella regione dal 1998 al 2005)

Obama nel cuore dell'islam ( da "Corriere delle Alpi" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Chiuse al traffico la principali arterie del Cairo che portano all'università dove oggi Barack Obama pronuncerà un importante discorso sui rapporti con il mondo islamico. Per motivi di sicurezza docenti e studenti non avranno accesso alla cittadella universitaria. Solamente duecento studenti sono stati invitati a essere presenti nella sala dove il presidente americano parlerà,

Giovane down parte con Erasmus ( da "Resto del Carlino, Il (Imola)" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il passo successivo non poteva che essere l'università. Quindi l'incontro con Nicola Cuomo, docente di Didattica e pedagogia del dipartimento di Scienze dell'educazione all'università di Bologna e l'inizio, per Luigi, di un anno di orientamento che trascorre come pendolare, partendo ogni mattina da Faenza in treno per seguire le lezioni.

NELL'USO comune la parola è dispregiativa. Nel suo significato storico ... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Storia della nostra università (che a Palazzo Hercolani ha la sede) e l'università Humboldt di Berlino. Spiega Stefano Cavazza, il docente di Storia contemporanea che, dopo i saluti ufficiali (ore 14,30) introdurrà il convegno insieme alla collega tedesca Paula Diehl: «L'incontro di questi due giorni è la prima tappa di un progetto che avrà come passaggio successivo l'

Rifiuti campani Impianti non a norma 15 arresti ( da "Unita, L'" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti universitari, ingegneri, gente seria, mica robuccia. Solo che firmavano il falso. Fossero stati corretti, onesti, veramente competenti - sostiene la procura - «probabilmente l'emergenza rifiuti a Napoli sarebbe stata una storia molto meno drammatica di quello che poi è ancora oggi ed è stata in questi anni».

Ecco la Riviera che vuole il casinò ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Farlo con una società mista pubblico-privata, a maggioranza privata, consentirtà di reinvestire parte degli utili nel turismo, in promozione e marketing. Ma anche nel miglioramento ambientale. Non capiamo neppure le preoccupazioni rispetto a presunte infiltrazioni. Se il Bingo è regolare perché il casinò dovrebbe non esserlo?

PRIMA che si chiuda la campagna elettorale ci interessa rilanciare ... ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che da anni applicano già tale sinergia pubblico-privato. Analogo discorso vale per l'altro necessario "partner" del progetto, vale a dire l'Azienda sanitaria, governata allo stesso modo a Pesaro e a Fano». Bene Comune deve, però, fare i conti con alcune donne fanesi che su Facebook hanno costituito il gruppo «Perché non votiamo Bene Comune».

Il Magnifico Cascino guarda allo Sport ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attivare una partnership pubblico-privata. Il pubblico è il Comune che chiede alle associazioni, alle società sportive e ai vari enti di attivare convenzioni per usufruire delle palestre scolastiche fuori dalle ore di studio. Tutto coordinato dall'amministrazione comunale che dovrebbe occuparsi «personalmente» della gestione degli spazi,

specializzata nella fisica tecnica ( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 94 è docente ordinario. E se i suoi corsi principali sono a Napoli, alla Federico II, la Mastrullo insegna anche in altre università, ad iniziare da quella del Sannio passando per Cassino e per il Secondo ateneo di Napoli. I suoi corsi di Fisica tecnica sono nel curriculum anche degli allievi di Ingegneria civile dell´Accademia Aeronautica di Pozzuoli.

un nome conosciuto all'estero ( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente ordinario ed attualmente preside della facoltà di Ingegneria dell´università degli studi di Salerno. Cardone, nato a Napoli nel 1947, è, già da qualche anno, presidente della Conferenza dei presidi delle facoltà di Ingegneria. Esperienze internazionali lo hanno portato ad insegnare anche nelle università di Valladolid e Vigo,

moretta, docente e direttore al gaslini i nas: doppio incarico illegittimo - giuseppe filetto ( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente e direttore al Gaslini I Nas: doppio incarico illegittimo Attesa per oggi la lettera di autosospensione dall´ateneo Il ricercatore: "Una tempesta inattesa. Chiedo l´aspettativa sperando che la legge cambi" GIUSEPPE FILETTO Lorenzo Moretta, direttore scientifico del Gaslini, si autosospende dall´incarico di docente universitario.

università, al voto più del 50% - laura montanari ( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ma se si va a vedere il dato dei docenti, la massima affluenza spetta al seggio 2, con 443 prof rispetto ai 431 di San Marco. Segno che le facoltà scientifiche, area medica in particolare, stanno correndo al voto. Dalle 14,30 in poi si conoscerà il primo verdetto sui cinque candidati: Alberto Tesi, Alberto Del Bimbo, Guido Chelazzi, Paolo Caretti e Sandro Rogari.

Campania, 15 arresti per il caos rifiuti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rifiuti Tra i fermati docenti universitari, consulenti e il presidente della Provincia di Benevento Laura Viggiano NAPOLI False attestazioni di collaudi, in alcuni casi non avvenuti, che dichiaravano esito positivo per dare il via libera agli impianti di cdr (compost da rifiuti), costruiti dall'associazione temporanea di imprese composta da Impregilo e società controllate dal gruppo.

SERRA SAN QUIRICO IN DUE a caccia almeno del 50,1% che consentir... ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il centrosinistra invoca il via ad una soluzione pubblico-privato per costruire finalmente un albergo eventualmente accompagnato da un ostello per giovani, mentre il centrodestra si concentra sulla nascita di un'area sosta per camper ed un campeggio nella zona Monte Murano-Gola della Rossa, oltre al sostegno per la nascita di un ente di promozione comunale.

Le clientele intorno alla monnezza Quindici arresti in Campania ( da "Riformista, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nei guai docenti universitari, funzionari regionali e il presidente della Provincia di Benevento. di Titti Beneduce Napoli. C'è Aniello Cimitile (nella foto), presidente della Provincia di Benevento ed ex rettore dell'Università del Sannio. C'è Giuseppe Vacca, direttore del termovalorizzatore di Acerra.

( da "Riformista, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di scienze politiche all'università di Bar Ilan «Non siamo entusiasti del viaggio» di Anna Momigliano «A Obama Israele chiede una sola cosa: rassicurazioni sull'Iran». Secondo Jonathan Rynhold, docente di scienze politiche all'università di Bar Ilan ed esperto di relazioni Usa-Israele, il tour diplomatico di Barack Obama in Medio Oriente è visto favorevolmente da Gerusalemme.

Perché Obama non smentisce Huntington pubblico/privato ( da "Riformista, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Perché Obama non smentisce Huntington pubblico/privato La spinta alla diffusione della democrazia e della libertà nel mondo resta valida; i mezzi devono essere diversi segue dalla prima pagina Detto di Obama, uno che è figlio e parente di musulmani, suona particolarmente stonato.

Rifiuti, 15 arresti in Campania ( da "Secolo XIX, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Vincenzo Naso, docente di ingegneria alla Federico II ed ex preside; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vitale Cardamone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo De Rossi, ordinario di fisica; Luigi Travaglione, ufficio tecnico Benevento;

Caso Macchi, l'amica polacca sana di mente ( da "Secolo XIX, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i Docenti e il personale tutto della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Genova partecipano con profondo cordoglio alla scomparsa del PROFESSORE Claudio Costantini già Docente di Storia Moderna della Facoltà di Lettere e Filosofia e ricordano le qualità del suo impegno didattico e scientifico e la sua forte passione civile e politica.

"è un atto ingiusto a quella signora viene negato un diritto" - laura asnaghi ( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all´Università di Torino "è un atto ingiusto a quella signora viene negato un diritto" Per fortuna non tutti la pensano alla stessa maniera E non è escluso che la situazione in un prossimo futuro si possa ribaltare LAURA ASNAGHI MILANO - Professor Maurizio Mori, docente di Bioetica all´Università di Torino,

Fortore: Al teatro Diana di Napoli debutta il coro dell'Istituto ( da "Sannio Online, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università e della Ricerca. Il debutto della formazione canora è avvenuto il 29 maggio scorso nella cornice del Teatro Diana di Napoli. Grande la soddisfazione dei docenti che hanno accompagnato gli alunni, a Napoli, per la loro prima esibizione: la coordinatrice del progetto dirigente dott.

Mantova : il 15 giugno giornata sulla filiera del turismo ( da "Sestopotere.com" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e degli scenari possibili grazie al lavoro di gruppo dei partecipanti coordinati dai docenti. Al termine del seminario verrà redatto dal gruppo di lavoro un sintetico documento strategico volto a porre in evidenza: i punti di forza e di debolezza di ogni filiera turistica; la propensione e la resistenza al cambiamento; le vecchie vision, le fratture necessarie e le nuove vision;

Fermare l'orologio biologico nella riproduzione? Possibili strategie terapeutiche in PMA per le donne in età riproduttiva avanzata ( da "SaluteEuropa.it" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Perinatologia e Puericultura dell'Università di Roma "La Sapienza" e il Prof. Mauro Schimberni, docente di "Tecniche di Riproduzione Assistita" della facoltà di Ostetricia dell'Università "La Sapienza"di Roma. Relatori del convegno sono, tra gli altri: Jaques Donez, del Dipartimento di Ginecologia dell'Università Cattolica di Louvain,

Malattie autoinfiammatorie rare e potenzialmente letali : uno studio di Fase III della durata di un anno conferma l'efficacia di un farmaco per una remissione a lungo termine ( da "SaluteEuropa.it" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come dimostrato in una nuova ricerca pubblicata su The Journal of Experimental Medicine. Il successo di canakinumab nel trattamento delle CAPS ha fatto sì che la sua efficacia fosse investigata anche in altre malattie rare, quali l'artrite idiopatica giovanile sistemica (AIGS), o più comuni quali la gotta, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO)

A Genova i risultati di una innovativa sperimentazione sull'autismo condotta da ASL3 Genovese e Istituto David Chiossone onlus ( da "SaluteEuropa.it" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Interverranno alla giornata di studio gli operatori della ASL3 Genovese e dell'Istituto David Chiossone, docenti e ricercatori dell'Università degli Studi di Genova e dell'Istituto Giannina Gaslini, oltre agli insegnanti che hanno partecipato al progetto e agli esponenti dell'Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.

Cronaca: Inchiesta sui rifiuti, arrestato Cimitile ( da "Sannio Online, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: elenco si completa poi con altri ingegneri, docenti universitari e funzionari regionali: Oreste Greco, 73 anni, di Napoli; Giuseppe Sica, 52 anni, di Tufino; Claudio De Biasio di Calvi Risorta; Vincenzo Naso, 67 anni, di Napoli; Giuseppe Vacca, 45 anni, di Napoli; Vittorio Colavita, 67 anni, di San Sebastiano al Vesuvio;

Politica: Disastri del centrosinistra Il PdL: ecco il dossier ( da "Sannio Online, Il" del 04-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: la fuga dei cervelli e dei giovani dimostrano pienamente che la Giunta Bassolino ha mancato l?obiettivo fondamentale dei fondi europei ovvero quello di promuovere sviluppo e occupazione e il miglioramento delle condizioni di vita?. Sul tema delle infrastrutture, una parte è dedicata al progetto dell?

Oggi al Palazzo Platamoneil concorso ( da "Sicilia, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Seguirà la consegna del premio «Ilaria e Lucia» (le 2 studentesse di Lingue morte nel rogo dell'albergo parigino il 17 dicembre 2001). Intervengono i docenti Zina Bianca, Rita Crimi, Anna Battiato dell'Usp, le docenti universitarie J. Y. Le Lèap, Antonia Marino, Genevieve Pesenti ed Elisabetta Sagone.

Il cuore generoso dei barresiSolidarietà. ( da "Sicilia, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Milano. Della preparazione dei ragazzi si sono occupati la docente referente Carmela Benvenuto e gli insegnanti Rosanna Leonardo, Silvana Mirrione, Livia Fontanazza e Giuseppe Mangione. Al primo gradino del podio della categoria "Benjamin" si è piazzato Marco Bellavia, seguito da Luca Vallacqua e Vito Di Benedetto;

Restaurato l'ipogeo Politi, domani l'apertura ( da "Sicilia, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Grazie alla testardaggine di un docente e all'impegno di molti studenti Restaurato l'ipogeo Politi, domani l'apertura Non hanno atteso oltre il presidente della Provincia, Nicola Bono, e il sindaco Roberto Visentin per affrontare la questione università. E ieri mattina hanno inviato una lettera al ministro Gelmini (nella foto) per chiedere un incontro.

Intercultura, ricerche a confronto ( da "Sicilia, La" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università e ad ottimizzare i servizi offerti agli studenti incoming e outgoing nonché ai docenti provenienti dalle università straniere». Quali sono i compiti e gli obiettivi dell'Ufficio relazioni internazionali della Kore? «Il Kiro ha il compito di promuovere e sostenere gli scambi internazionali di studenti e docenti della kore che intendono svolgere un periodo di studio all'

Carcare: al Calasanzio si parla di Pirandello ( da "Savona news" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: al Calasanzio si parla di Pirandello Si conclude questa sera alle 20,45 il ciclo di lezioni-conversazioni promosso dal Centro culturale Calasanzio di Carcare. Nell?aula magna del liceo, Graziella Corsinovi, docente di Storia del teatro e dello spettacolo all?Università di Genova, parlerà di «Lazzaro e il mito della fede in Pirandello: tra attrazione e repulsione».

Hi tech di massa cambia arte e percezione, dice guru Bruno ( da "Reuters Italia" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: afferma una docente italiana dell'Università di Harvard, autrice di studi innovativi a livello mondiale sulle tendenze artistiche del mondo contemporaneo e l'interazione fra arti visive e cinema. "La trasformazione del cinema attraverso la rivoluzione digitale è ancora agli albori: è da vedere come i processi di trasformazione ci daranno la possibilità di inventare nuovi linguaggi"

Erasmus Conference ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ateneo senese di svolgere un periodo di studio presso l'Università londinese, così come presso altre Università che saranno presenti all'incontro. Parteciperanno, infatti, oltre a docenti e altri rappresentanti della University College di Londra, le delegazioni delle Università di Monaco, di Paris II Panthéon Assas e della Carlos III di Madrid.

Al Polo Scientifico Tecnologico di Unife l'inaugurazione della scultura "Reditus ad origines" di Agapito Miniucchi ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia dell?Arte Contemporanea di Unife – ?Reditus ad origines? si propone con una valenza particolare per più di una ragione. Primo dei progetti che lo aprono a nuovi confronti, l?opera sembra innanzitutto lanciare una sfida allo spazio, ne rinnova in pratica il rapporto nel senso della comprensione,

Obama, il nuovo inizio per Usa e Islam ( da "Corriere delle Alpi" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E tutto parlando dal podio del teatro dell'Università del Cairo. Davanti a sè una folla di dignitari, ospiti, docenti e soprattutto studenti. Molti giovani che nel corso del suo intervento hanno ripetutamente applaudito e a volte anche interrotto le sue parole con espressioni di entusiasmo.

Il 12 giugno 46 milioni di iraniani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente ... ( da "Unita, L'" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente alle Università di Torino e Roma, autrice di «Storia dell'Iran» (Bruno Mondadori). Aggiornato fino al 30mo anniversario della rivoluzione, il libro - corredato da schede di approfondimento, cronologia, glossario e bibliografia ragionata - ripercorre le vicende più significative della storia e dell'attualità.

"staglieno all'unesco, patrimonio dell'umanità" - michela bompani ( da "Repubblica, La" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: umanità dell´Unesco: l´Università ha bisogno, però, dell´aiuto delle istituzioni in questa impresa». Franco Sborgi, direttore del dipartimento di Storia dell´arte e docente di Storia dell´arte contemporanea dell´ateneo genovese, esperto internazionale di scultura e autore dell´unica monografia scientifica sulle opere di Staglieno,

tesi l'innovatore stacca tutti nel primo voto - laura montanari ( da "Repubblica, La" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pari a 761 fra studenti e docenti e a 778 tra personale tecnico amministrativo e dirigenti (il voto di questi vale però il 10%). Alla passata elezione erano un po´ meno, il 71,05%. Colpisce il distacco netto di Tesi rispetto a tutti gli altri, come a sottolineare il bisogno di una sterzata, di un cambiamento: avanza il più giovane dei candidati.

Un "rally"nel segnodei numeri ( da "Secolo XIX, Il" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La finale si è svolta a Genova il 30 maggio, al Dipartimento di Matematica dell'Università, con il supporto del professor Pino Rosolini. Ecco l'elenco dei vincitori. Scuola Primaria. Categoria 3. Prima classificata: III C Embriaco, insegnanti Schenone-Zanon; seconda: III B Embriaco, stessi docenti; Terza: III C Govi, insegnante Sarpero.

- alberto sebastiani ( da "Repubblica, La" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente universitario e scrittore, che il 17 giugno leggerà le poesie dialettali di Raffaello Baldini, tradotte in italiano dall´autore, si spinge oltre: «mi piacciono queste operazioni culturali e politiche. Torno adesso da un convegno a Innsbruck: là l´università cerca di sollecitare gli studenti a organizzarsi,

L'Università sospenderà la cattedra a Moretta ( da "Secolo XIX, Il" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'Università sospenderà la cattedra a Moretta nomine e polemiche Il direttore scientifico del Gaslini è anche docente universitario: due ruoli incompatibili. Infante: «Una legge assurda» 05/06/2009 Genova. Una decisione presa «a malincuore», dopo attenta valutazione.

Saltò il muro in direzione Est Oggi guida la Sinistra Europea ( da "Riformista, Il" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Così il giovane Bisky si iscrive all'Università di Lipsia, facoltà di Sociologia. Dopo la laurea approfondisce la sociologia dei media e prosegue il percorso accademico. Ricercatore, docente e infine direttore dell'Università di Potsdam per Cinema e Televisione. Era ormai il 1986.

di MARIA GLORIA FRATTAGLI ANCONA IL TUTTO per tutto in poche... ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università politecnica delle Marche, a cui sono state già affidate due priorità: il porto e il Guasco, «senza stravolgere nulla ma ridisegnando la fisionomia della città con opere di medio calibro». La seconda, (anche seconda quota rosa svelata) è Paola Catalini, docente di diritto della Prevenzione alla scuola di specializzazione in diritto del Lavoro e prevenzione sociale

COSA FARE ( da "Sole 24 Ore, Il" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico In vista del federalismo fiscale servirà un Osservatorio permanente sulla fiscalità con tutte le istituzioni locali (Regione, Provincia, Comuni, Camera di commercio, agenzia delle Entrate, agenzia del Territorio) per uno scambio costruttivo di informazioni sulle criticità in atto ed al fine di elaborare proposte di intervento condivise

Alleanza di Albi per riordinare la governance ( da "Sole 24 Ore, Il" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Rainer Masera (preside della facoltà di Economia all'università telematica Guglielmo Marconi), Marcella Panucci (direttore affari legislativi Confindustria), Simone Scettri (vicepresidente Assirevi) e Livia Salvini (docente di diritto tributario alla Luiss). M. Mea. © RIPRODUZIONE RISERVATA

L'Uteap festeggia la conclusione dell'anno ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dopo i vari impegni profusi in tutte le discipline, sia da parte dei validi docenti, sia da parte dei frequentanti. L'Uteap (Università della terza età, sezione di Spinetoli-Pagliare) per festeggiare la chiusura dell'anno accademico organizza, per questa sera dalle 20.30, al country house la Corte del sole' di Castel di Lama, la cena di fine anno.

TORRE S.PATRIZIO Ci sarebbero degli appetiti voraci sulla discarica e sarebbe alqua... ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico al privato dell'impianto. A puntare il dito contro l'amministrazione comunale è l'opposizione della lista "Unione e Trasparenza", che sottolinea anche come possano insorgere seri rischi per la salute dei cittadini: «Abbiamo rilevato che l'amministrazione uscente ha avuto fretta di chiudere il discorso sulla discarica con tre delibere del 29 luglio e del 29 novembre 2008

No a dibattito sul G8, facoltà serrate ( da "Manifesto, Il" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UNIVERSITA ROMA TRE No a dibattito sul G8, facoltà serrate (giacomo russo spena) Sorpresa ieri mattina per gli studenti e i docenti dell'università Roma Tre che si sono trovati la facoltà di Scienze della Formazione chiusa con una catena. Un'azione di protesta di qualcuno?

LA LAUREA magistrale in Biologia Marina ha tre nuovi laboratori didattici sperime... ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In questo modo il docente può presentare agli studenti e analizzare nel dettaglio i preparati microscopici e le immagini digitali. Verranno svolte anche attività pratiche, dalle analisi di organismi di piccola taglia alla composizione di popolamenti e comunità di organismi della micro e macro fauna e flora marina.

A UNIFE una nuova inaugurazione all'insegna dell'arte. Martedì... ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia dell'Arte Contemporanea di Unife Reditus ad origines' si propone con una valenza particolare per più di una ragione. Primo dei progetti che lo aprono a nuovi confronti, l'opera sembra innanzitutto lanciare una sfida allo spazio, ne rinnova in pratica il rapporto nel senso della comprensione,

Milano scienza Milano mondo ( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Purtroppo nel nostro Paese si investe troppo poco in ricerca scientifica... Non comprendiamo l'importanza di un eventuale ritorno di tanti 'cervelli' in fuga dall'Italia. Vede, si tratta di investimenti che avrebbero un ritorno. "Oggi le città rappresentano le forme di aggregazione principali per gli esseri umani, luoghi privilegiati della sperimentazione e della ricerca scientifica.

DOPO la fregatura dell'ultimo week-end sotto la pioggia, il prossimo si va a... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: unica organizzazione internazionale al mondo che possiede una istituzione democratica, eletta direttamente dai cittadini e che possiede poteri reali. Potete anche non partecipare alla sua formazione, ma se lo fate, la prossima volta che state per dire che l'Europa è lontana', mordetevi la lingua. * Docente di Diritto internazionale all'Università di Bologna

Leggi razziali, doppia vergogna Ecco chi sfruttò le epurazioni ( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e 4 lettori allontanati dalle università, cui si andavano ad affiancare i 727 studiosi ebrei espulsi dalle accademie e dalle numerose istituzioni culturali del Paese». L'altra, ancora coperta da un velo di reticenza o addirittura di imbarazzata omertà, riguarda non l'Italia fascista ma quella democratica che ostacolò il rientro nei ranghi accademici degli ebrei perseguitati.

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: società a partenariato misto pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico. UNINDUSTRIA, poi, spinge l'attuazione del federalismo fiscale. Da tradursi nell'istituzione di un tributo immobiliare unico che sostituisca i prelievi che ora gravano sugli immobili. Poi, si dovrebbe prevedere un sistema premiante per i territori che accettano di ospitare opere strategiche per il Paese,

LE TASSE, quelle a livello locale, incidono per il 32% sugli utili ante imposte d... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: società a partenariato misto pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico. UNINDUSTRIA, poi, spinge l'attuazione del federalismo fiscale. Da tradursi nell'istituzione di un tributo immobiliare unico che sostituisca i prelievi che ora gravano sugli immobili. Poi, si dovrebbe prevedere un sistema premiante per i territori che accettano di ospitare opere strategiche per il Paese,

Un manager su sei non si accontenta di un solo lavoro ( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dirigente in PricewaterhouseCoopers e docente a contratto all'università di Urbino, e Luigi per esempio insegnano sub e fitness». Le donne, come al solito, danno la disponibilità a fare di tutto: dalle baby sitter alle colf, dalle bariste alle hostess/ promoter con contratti di prestazione occasionale.

Cinema, teatri, sport e palestre Ecco i campus made in Italy ( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è stato da poco inaugurato un palazzo adibito a uffici di docenti e si sta lavorando alla realizzazione di un centro sportivo per gli iscritti. Ma, soprattutto, c'è il progetto di pedonalizzare l'area. A Castellanza Per non parlare della Carlo Cattaneo- Liuc di Castellanza, università residenziale aperta a un numero limitato di studenti (non più di 3 mila, come si legge dal sito)

Service Engineer ( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ) Ricerca di candidature di personale esperto a contratto da inviare in missione all'estero ai sensi degli artt. 17 e 27 della Legge n. 49 del 26.02.1987. Avviso d'incarico: Cod. 012/1/MEI/2009. Pubblicato su Bollettino DIPCO (Settimanale ufficiale della D.

Ricercatrice modenese tra le vincitrici del Premio L'Oreal Italia per le Donne e la Scienza ( da "Sestopotere.com" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Ecologia Comportamentale all?Università Ca? Foscari di Venezia, dalla prof. ssa Marcella Motta, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze Endocrinologiche e Metaboliche dell?Università Statale di Milano, dal dott. Mario Primicerio, Vice Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l?

Forlì, studenti dell'Università di San Pietroburgo a lezione dal dottor Ruggeri ( da "Sestopotere.com" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di San Pietroburgo a lezione dal dottor Ruggeri (5/6/2009 13:59) | (Sesto Potere) - Forlì - 5 giugno 2009 - Dalla Russia in Romagna per imparare l?utilizzo del “sistema qualità” in sanità. Docente il dottor Saverio Ruggeri, direttore del Laboratorio a Risposta Rapida dell?

Ragoleto, sfuma l'accordoI rappresentanti ( da "Sicilia, La" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Grande soddisfazione, per il traguardo tagliato, è stata espressa dal dirigente scolastico Giovanni Giaquinta oltre che dai docenti Giuseppe Roccuzzo e Maria Rosa Pisa che, nel corso dell'anno scolastico, hanno preparato al meglio gli studenti dando loro modo di adoperarsi con varie esercitazioni. G. L.

Bruna Rebaudo (Ceriana per tutti) cerca il terzo mandato ( da "Sanremo news" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di scuola media e volontaria ospedaliera Salvatore - detto Dario - Cicero, 50 anni, residente a Ceriana. Consigliere Provinciale Associazione Nazionale Alpini. Consigliere Comunale uscente. Floricoltore Federico Crespi - detto Ciairina, 47 anni, imprenditore Paola Donati, 41 anni, residente a Ceriana.

Sistemi qualità in sanità, studenti russi a lezione dal dottor Ruggeri ( da "RomagnaOggi.it" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente il dottor Saverio Ruggeri, direttore del Laboratorio a Risposta Rapida dell'Ausl di Forlì, specializzato in verifiche ispettive sanitarie e auditor di sistemi qualità ISO 9000 per il settore E38 Sanità. La prestigiosa Università di San Pietroburgo, grazie al protocollo d'intesa stipulato con l'Ateneo di Bologna,

Sanremo: Claudio Cervelli al seminario sulle Salvie ( da "Sanremo news" del 05-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Sanremo: Claudio Cervelli al seminario sulle Salvie Un pubblico attento e partecipe ha seguito il Dott. Claudio Cervelli, ricercatore dell?Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali di Sanremo, nel seminario intitolato ?Le Salvie, un mondo di piante versatili poco conosciute?

Savona: al Campus il corso per web marketing ( da "Savona news" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il Presidente del Collegio Docenti è il Prof. Gianni Cozzi. I docenti che compongono il collegio sono: i professori Roberta Milano (Direttore didattico/organizzativo), Roberta Glorio, Bruno Buzzo, Marina Resta e Andrea Zanini. Di master in campo turistico ne esistono molti, spesso troppo generici.

In Umbria la torre osservatorio che ascolta il respiro del bosco ( da "Repubblica.it" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: "La torre - spiega Riccardo Valentini, docente all'Università della Tuscia e presidente della Commissione Cnr sui cambiamenti globali - è la prima installata in un'area naturale umida e ci consentirà letteralmente di 'ascoltare' il respiro del bosco, quanta CO2 assorbe e quanto ossigeno rilascia.

Al Centro Residenziale Universitrio la nuova edizione della Scuola Estiva CidE ( da "Sestopotere.com" del 05-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è prevista anche la possibilità di approfondire argomenti di interesse individuale, o lo studio di casi riportati da singoli allievi, analizzati assieme ai docenti e agl altri corsisti. Direttore della Scuola Estiva CidE è il professor Carlo Bianchi, del Dipartimento di Scienze Economiche dell?Università di Pisa.


Articoli

Sindaco Andrea Oddone, nel caso fosse confermato alla guida della città, quali mète intend... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 03-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Sindaco Andrea Oddone, nel caso fosse confermato alla guida della città, quali mète intende raggiungere nell'immediato? «Avviare l'Enoteca regionale, lavorare sull'elaborazione dei piani di salute e ricontattare le associazioni di esercenti per riuscire a concretizzare l'idea del Consorzio che permetta il rilancio del centro storico e la creazione del "marchio" che identifichi Ovada». Nella campagna elettorale i giovani sono stati solo marginalmente coinvolti: lei quali idee e progetti ha in programma per loro? «I ragazzi fino ai 20, 25 anni hanno bisogno di uno spazio fisico dove incontrarsi, soprattutto in inverno: lavoreremo per recuperare un luogo idoneo che dovranno autogestire. E poi c'è l'istruzione: garantiremo un ampio ventaglio di scuole e promuoveremo il decollo del polo tecnologico, in collaborazione con l'Università, dove far convogliare i giovani talenti evitando così la fuga di cervelli». E' di questi giorni la notizia che anche la Mecof ha fatto ricorso alla cassa integrazione: la crisi comincia a intaccare Ovada. Come uscirne? «Convocherò associazioni di categoria, Api, Confindustria e sindacati per valutare la situazione e studiare strategie comuni di intervento. Anche attraverso la riqualificazione della città (rione Aie, comparto ex Lai) si attiverà la rinascita economica: segnali positivi li abbiamo già avuti con i primi recenti arrivi nell'area industriale della Rebba. Potremo riverificare infine i trasferimenti al Consorzio servizi sociali, alla luce dell'aumento della povertà». Quale futuro per la città? «Continuerà ad essere sicura e sempre più ecologica. Siamo uno dei 6 Comuni della provincia riconosciuti dall'Europa come i più "energeticamente efficienti": valorizzeremo questa vocazione, con progetti di "green economy" e l'installazione del fotovoltaico sui palazzi comunali, come già fatto al Geirino».

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Messico, l'alba fatale dei cristalli giganti (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Messico, l'alba fatale dei cristalli giganti GIORDANO STABILE Quando i due minatori dell'Industrias Peñoles, bestemmiando contro il caldo e l'insopportabile umidità, hanno buttato giù l'ultimo diaframma della galleria di aerazione che stavano scavando nella miniera d'argento di Naica, sono rimasti abbagliati dal riflesso della foresta di cristalli di gesso, grandi come le colonne di una cattedrale, che per la prima volta dopo un milione di anni si era accesa alla luce delle lampade montate sugli elmetti. Poi un vento di aria a quasi 50 gradi, saturata al 100 per cento di vapore, li ha ributtati indietro. Avevano appena aperto le porte di un inferno che contiene il Sancta Sactorum sognato dai geologi di tutto il mondo, la Grotta dei Cristalli giganti. «Scendere laggiù è traumatico - racconta Giovanni Badino, fisico, speleologo e micrometeorologo dell'Associazione La Venta-Esplorazioni Geografiche, uno dei pochi uomini al mondo ad aver messo piede della spettacolare formazione geologica -. È come fare un bagno nell'acqua bollente. Ci sono voluti anni per realizzare le tute, con ghiaccio tra strati di silicone all'interno, in grado di farti lavorare qualche minuto. L'aria rovente è purissima, ma al contatto con pelle e polmoni ti ustionerebbe in pochi minuti. Le formazioni sono una sfida alla legge dell'entropia che regge l'Universo. Lì è il trionfo dell'ordine, la perfezione geometrica, la bellezza. Un cristallo è un evento raro. Un cristallo alto 12 metri, con un diametro di 60 centimetri e un volume di decine di metri cubi, è fantascienza». La Grotta dei cristalli giganti è stata scoperta nel 2000, a 170 metri di profondità sotto la montagna di Naica, ma solo nel 2006 è cominciata un'esplorazione sistematica, dopo l'accordo tra l'italiana La Venta e il proprietario della miniera d'argento, la più ricca al mondo. Qualche centinaio di turisti può ogni anno ammirare le sfaccettature che brillano come diamanti da dietro uno schermo di plexiglas. È un «viaggio al centro della Terra» alla Jules Verne, dall'impatto visivo stupefacente, tanto che l'anno scorso il documentario «Naica, la grotta dei cristalli» ha avuto 80 milioni di telespettatori negli Usa. Domenica sera il film sarà trasmesso in Italia su La7, e, febbre suina permettendo, scatenerà una corsa a Naica, che si trova nello Stato di Chihuahua, a 100 km da Città del Messico. L'incontro tra l'uomo e le spropositate formazioni di selenite (cristallo di gesso purissimo) è stato fortunoso e probabilmente non durerà molto. Per continuare l'estrazione dell'argento in profondità è stata pompata via l'acqua, abbassando la falda acquifera e permettendo gli scavi. Ma tra sei anni, secondo i calcoli, i filoni nella zona saranno esauriti: le idrovore si fermeranno e la grotta dei cristalli tornerà allo stato naturale, sommersa dalle acque termali, tranquilla e invisibile all'occhio umano. «Sarebbe una perdita enorme. In due anni abbiamo scoperto 40 tipi di minerali, uno mai studiato finora: sono dati importanti per capire come si è formata la Terra e la vita. Il nostro progetto prevede anche un possibile mantenimento del sito - conferma Badino, docente di Fisica all'Università di Torino che da due anni conduce le ricerche con i geologi Paolo Forti e Tullio Bernabei -. Bisogna vedere costi e ricavi, ma lo spazio c'è. La direzione della miniera è stata finora esemplare. Hanno trattato la grotta con il massimo rispetto. Diciamo pure che l'hanno salvata loro. Ora però sono spaventati dalla notorietà. Dobbiamo evitare che chiudano tutto». Sarebbe sbarrare le porte a quella che il geologo Manuel Garcia-Ruiz ha definito «la Cappella Sistina dei cristalli». «Il Michelangelo della selenite - spiega Badino - è stata l'imperturbabilità dell'ambiente. Un elemento difficilmente ripetibile. Non credo che troveremo altri cristalli di queste dimensioni». La montagna di Naica, roccia calcarea zeppa di minerali, dallo zinco all'argento, siede su un basamento vulcanico, una batolite intrusiva che filtra le acque della falda in risalita, le scalda e le mineralizza. «Quando, da un milione a 200 mila anni fa - continua Badino - le acque hanno trovato le cavità, come la Grotta dei cristalli, le hanno riempite. La temperatura si è stabilizzata attorno ai 50 gradi e il solfato di calcio ha iniziato a depositarsi senza il minimo turbamento nell'acqua immobile». Rompere un meccanismo così perfetto vuol dire alla lunga distruggere i cristalli. Il pericolo maggiore è il raffreddamento della grotta e l'intrusione di elementi chimici esterni. La Grotta, però, è per ora di fatto sigillata. «E il calo della temperatura è stato fermato - ribatte Badino -. Ci siamo stabilizzati sui 47 gradi». Con un sistema di pompe dedicato a mantenere bassa la falda acquifera e una ventilazione controllata sarebbe possibile mantenere al sicuro i cristalli e permetterne la visione, per lo meno da un vetro. «Per un geologo un cristallo di quelle dimensioni è come vedere un diamante di un metro cubo. Una bellezza che può uccidere. Ci sono studiosi che pagherebbero per lavorare qui. L'idea di metterci una pietra sopra è insopportabile».

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Lezione sui "Tremonti bond" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA'.UN DOCENTE: «ATTENTI, RISCHI PIU' ALTI DELLE OBBLIGAZIONI» Lezione sui "Tremonti bond" Sono arrivati, gli investitori con buona probabilità se li vedranno proporre nei prossimi mesi dalla banca di fiducia, ma attenzione: i «Tremonti bond», il nome può trarre in inganno, non sono vere e proprie obbligazioni (bond appunto). E per spiegare meglio i dettagli dei nuovi titoli, Maria Debora Braga, professore di economia degli intermediari finanziari all'UniVda, ha deciso di fare una lezione ai suoi studenti. «I cittadini che pensano di investire il proprio capitale su questi nuovi bond - ha spiegato - devono essere informati correttamente sulla loro reale natura e sui rischi». Il Tremonti bond, con le sue maxi-cedole al 7,5 o all'8,5 per cento che nel tempo possono salire al 15, non passa inosservato in questi tempi di rendimenti ridotti al minimo con i Bot che offrono meno dell'1 per cento al netto di ritenuta e commissioni. «Ma va detto che, anche se possono stuzzicare l'appetito di molti, sono prodotti finanziari non adatti a tutti - aggiunge il docente -. Sono prodotti di investimento con componenti di rischio ulteriori e anche diverse da quelle delle obbligazioni classiche e per l'investitore la comprensione del rapporto rendimento-rischio atteso non è cosa immediata. In sintesi, si può dire che sono prodotti più simili alle azioni che alle obbligazioni». La tentazione di invitare l'investitore retail al "banchetto" di questi nuovi strumenti ibridi è grande: e la partecipazione dei privati alleggerirebbe il peso di queste ricapitalizzazioni sul bilancio dello Stato. Fatto sta che l'ipotesi di estendere la loro offerta anche al piccolo risparmiatore non può dirsi affatto esclusa ed è anzi oggetto di esame da parte del Ministero dell'Economia e di Banca d'Italia. «Le cedole dei Tremonti bond vengono pagate solo quando c'è un utile distribuibile e quindi sono perse (non cumulabili) nell'anno in cui l'esercizio della banca dovesse chiudersi in rosso - precisa Braga - In aggiunta, il Tremonti-bond è trattato alla pari delle azioni ordinarie qualora dovesse intervenire, anche se indubbiamente è un'ipotesi remota, la liquidazione della banca emittente». ma chi è l'emittente di questi bond con cedoloni e chi li intasca? «L'emittente è una banca quotata - conclude il docente - e il ministero dell'Economia è il principale se non esclusivo sottoscrittore. Quindi i maxi-cedoloni li intasca innanzitutto il ministero».

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Real-Time Design progettare con i modelli virtuali (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Sassari Real-Time Design progettare con i modelli virtuali Domani, ore 15.00, ex Caserma dei Carabinieri, Aula Piano Terra PlaÇa Pino Piras, Alghero. La rivoluzione digitale ha investito il design modificandone molti elementi fondativi. Per stare al passo progettisti, aziende e produttori si appoggiano sempre più alla tecnologia: il ricorso al computer, strumento ormai al centro di ogni operazione progettuale, ha trasferito la quasi totalità della progettazione in un ambiente di modellazione virtuale. In questo scenario in continua trasformazione, la capacità di adattare le esigenze della progettazione con le opportunità che la tecnologia digitale ci offre va considerata essa stessa una sofisticata operazione di design. Imparare a gestire questo insieme di trasformazioni per mantenere la qualità al centro della progettazione è una delle cose importanti che oggi il designer deve imparare a fare. La Facoltà di Architettura di Alghero sta allestendo una serie di laboratori strumentali il cui obiettivo è offrire ai propri studenti ambienti di ricerca e di apprendimento articolati, aggiornati e in linea con le nuove sfide della progettazione. Tra questi un laboratorio di Modellistica che combina tecniche e lavorazioni manuali per la realizzazione di modelli fisici con piattaforme software avanzate per lo sviluppo di prototipi virtuali. >> Prima tappa di questo percorso è l'incontro con Mirko Barone, Designer e Senior Consultant di RealTime Technology AG, che delineerà alcuni dei nuovi scenari tecnologici per il design e presenterà le piattaforme per la visualizzazione in realtà virtuale realtime RTT. La lezione sarà introdotta da Nicolò Ceccarelli, docente di Disegno Industriale alla Facoltà di Architettura di Alghero. BUR.IT 03.06.09

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In mostra a Palazzo Vitelli le missioni archeologiche del dipartimento di Scienze storiche del mondo antico (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Pisa In mostra a Palazzo Vitelli le missioni archeologiche del dipartimento di Scienze storiche del mondo antico Oggi, alle ore 17.30, nell’atrio di Palazzo Vitelli, in Lungarno Pacinotti 44, sarà inaugurata la mostra “Le missioni archeologiche del dipartimento di Scienze storiche del mondo antico”. In questa occasione verranno presentati i poster che illustrano il lavoro svolto in questi anni. Il dipartimento di Scienze storiche del mondo antico è un piccolo centro per numero di docenti, ma è una struttura di punta dell’Università di Pisa nel settore della ricerca e per i rapporti internazionali che è venuto a istaurare con istituzioni prestigiose. Le missioni archeologiche presentate nell’esposizione di Palazzo Vitelli sono diverse tra loro per paesi - riguardano scavi in Italia, Turchia, Egitto e Oman - culture e periodi storici indagati, pur avendo alcuni aspetti comuni. Tutte le missioni presentano infatti un forte carattere interdisciplinare, comprendendo studiosi di vari campi di ricerca. In tutte le missioni è prevista la presenza di studenti e dottorandi e le campagne di scavo e prospezione sono diventate negli anni veri luoghi di formazione. >> La mostra, con ingresso gratuito, rimarrà aperta fino al 16 giugno dalle ore 9 alle ore 18.30, a esclusione dei giorni festivi in cui rimarrà chiusa. BUR.IT 03.06.09

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stop ai crolli del "palazzetto" sarà sede di giurisprudenza - carla incorvaia (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VIII - Palermo Iniziati i lavori per il consolidamento dell´edificio di via dell´Università Stop ai crolli del "palazzetto" sarà sede di Giurisprudenza CARLA INCORVAIA Crolla a pezzi e in attesa di farne, a restauro completato, la sede di rappresentanza della facoltà di Giurisprudenza, intanto si prova a puntellarlo. è quanto sta accadendo a Palazzo Panvini, il "palazzetto", come comunemente è chiamato, di fianco alla facoltà in via dell´Università. Per l´edificio esiste già un progetto di restauro e riorganizzazione funzionale firmato dall´architetto e docente universitario Tilde Marra con Maurizio Vesco e Daniele Parlavecchio del dipartimento di Storia e progetto dell´Architettura. Il palazzo è un edificio di tre piani, oltre al piano terra, realizzato nel ‘700 che nel tempo ha subito diversi cambiamenti che, tuttavia, spiega la Marra «non hanno mutato le caratteristiche tipologiche e l´assetto della struttura». Destinato dal piano regolatore ad edilizia scolastica ed universitaria, negli anni ‘80 Palazzo Panvini è stato ceduto all´Università di Palermo. «C´è voluto un bel po´ prima che si decidessero ad utilizzarlo», commenta Salvatore Panvini della omonima famiglia proprietaria dell´edificio. L´appalto per il consolidamento strutturale dell´immobile risale al 16 dicembre dello scorso anno. è prevista una spesa di 400 mila euro. «La messa in sicurezza e il consolidamento è soltanto un primo stralcio del cantiere - spiega l´architetto Giuseppe Rotolo responsabile unico del procedimento dell´ufficio tecnico dell´Università - Le opere architettoniche e impiantistiche saranno oggetto di un secondo appalto che deve ancora essere finanziato. Il palazzo è in condizioni disastrose, con coperture interne in parte crollate. I lavori di messa in sicurezza saranno ultimati entro il prossimo dicembre». Sulla destinazione d´uso il preside di Giurisprudenza Giuseppe Verde è cauto. «Non sappiamo ancora come verranno utilizzati i locali - dice - siamo comunque certi che passerà qualche annetto prima che la facoltà ne entri in possesso».

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Pezzè punta sulla società mista per gestire lo stadio del ghiaccio (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

ALLEGHE Pezzè punta sulla società mista per gestire lo stadio del ghiaccio ALLEGHE. «Rimane da fare una cornice dorata al quadro: completare con delle piccole opere e creare la dimensione umana e ambientale più adatta alle esigenze della nostra comunità». Giuseppe Pezzè rimanda ad un'immagine pittorica per spiegare ai suoi concittadini l'obiettivo generale al quale mirerà se verrà rieletto sindaco di Alleghe. Le priorità. Pezzè mette davanti a tutto una serie di interventi urgenti. «Costruiremo il nuovo campo da calcio con relative strutture e spogliatoi sulla sponda destra del torrente Cordevole in prossimità di Santa Maria delle Grazie - annuncia - garantiremo attenzione allo sfalcio e al miglioramento della viabilità silvo-pastorale, alla sistemazione delle reti di prevenzione antincendio. Inoltre collaboreremo con i vari soggetti economici soprattutto in un periodo di crisi come questo». Fra i punti di apertura del programma la lista "Uniti per continuare a crescere assieme" inserisce anche la costruzione di un campo da bocce a Caprile, la nascita di una palestra di arrampicata sportiva, la creazione di un gruppo permanente amministratori-operatori turistici per la programmazione delle stagioni turistiche estive ed invernali. Infine da registrare lo studio per la costituzione di una società mista pubblica-privata per ottimizzare la gestione dello stadio del ghiaccio, il completamento della sistemazione del marciapiede Vallazza-Alleghe-Masarè, la possibilità dell'installazione di una micro centralina a biomassa nelle strutture comunali. Sociale e cultura. «Sosterremo e offriremo la nostra collaborazione - dice Pezzè - al Centro per l'Infanzia "Girotondo spazio bambini" anche d'estate con la disponibilità degli spazi della scuola media, alla casa di soggiorno di Taibon e all'ospedale civile di Agordo». Il candidato sindaco intende pure ricercare, attraverso la perequazione su interventi edilizi o altre risorse pubbliche, alloggi per le giovani coppie a costi contenuti, con eventuali deroghe sulle cubature, e la possibilità di accedere a mutui con tassi agevolati, con contributi da parte dell'amministrazione comunale. Si promette inoltre un contributo ai nuovi nati del Comune attraverso il versamento su un libretto postale o bancario a loro intestato. Per la cultura lo sguardo sarà attento all'istituzione di un museo della storia locale e al sostegno della biblioteca comunale. Le frazioni. Nel programma Giuseppe Pezzè prevede una serie di interventi mirati per le varie località del territorio comunale: da Alleghe a Caprile, passando per Sot Crepaz, Scalon, Tos, Lagusello, Pian, Masarè, la Sala, e le frazioni alte di Alleghe. Spicca lo studio di fattibilità e l'inserimento nel piano regionale delle opere pubbliche del passante di Alleghe della strada regionale 203, tutta in galleria, con inizio a Masarè e sbocco in prossimità di Vallazza. Gianni Santomaso

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da englaro alla "suspence" di conrad palazzo rosso, la lunga estate colta - michela bompani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VII - Genova Da Englaro alla "Suspence" di Conrad Palazzo Rosso, la lunga estate colta I diritti al centro degli incontri, che si svolgeranno anche nel cuore del centro storico MICHELA BOMPANI Beppino Englaro, il papà di Eluana, a Genova il 16 luglio per un´intervista pubblica, serale, condotta da Nando Dalla Chiesa. Palazzo Rosso protagonista di una notte, con la riscoperta di un romanzo meno noto del grande autore inglese Joseph Conrad, "Suspense", ambientato proprio nel palazzo di via Aurea. Dall´analisi del "lessico" berlusconiano (da "piccante" a "letizia"), al bicentenario della nascita di Edgar Allan Poe. è solo un assaggio del cartellone di "Genovaestate", la lunga stagione culturale di Genova che s´accende domani con "Blue de Genes" e si concluderà il 12 settembre, con la Notte Bianca. A curare il mosaico di festival (Suq, Poesia, Genova Film Festival), eventi, conferenze, presentazioni, concerti ("Le vie del Barocco"), è Nando Dalla Chiesa, consulente del sindaco Marta Vincenzi per la Promozione della città. Dal 16 al 22 luglio, a Genova sarà ancora la "Settimana dei diritti", voluta e cucita dallo stesso Dalla Chiesa. Ad aprirla sarà l´intervista con Beppino Englaro, cui seguirà il dialogo con il pubblico. Durante la "Settimana dei diritti" «saranno coinvolte molte librerie cittadine - spiega Dalla Chiesa - che diventeranno, a staffetta, sede di incontri e di discussioni sui diritti, come piazzetta dei Truogoli di Santa Brigida che trasformeremo nel salotto dei diritti. Le polemiche iniziali con cui è stato accolto il "Tendone Letterario" di piazza Matteotti, proprio da parte di alcune librerie, si sono trasformate in una formidabile voglia di collaborazione e rilancio con il Comune». Palazzo Rosso, invece, sarà protagonista di una serata eccezionale: Marco Salotti, docente di Storia del cinema all´Università di Genova, e Margherita Rubino, sua collega alla Facoltà di Lettere e docente di "Teatro e drammaturgia dell´antichità", hanno scovato "Suspence. A Napoleonic novel", un romanzo dello scrittore inglese Joseph Conrad, pubblicato nel 1925. Meno noto della "Linea d´ombra", "Lord Jim" o "Cuore di tenebra", "Suspence" descrive il viaggio nel centro storico di Genova nel 1815 del giovane avventuriero inglese Cosmo che, proprio a Palazzo Rosso, ritrova l´affascinante Adeles. Con la consulenza dell´anglista e studioso di Conrad, Giuseppe Sertoli, l´opera si schiuderà nel cortile del palazzo, nella serata dell´8 luglio. Le pagine del romanzo saranno lette dall´attore Sebastiano Lo Monaco, con un itinerario che porterà il pubblico a scoprire particolari del palazzo con la eccezionale guida di Conrad, che visitò Genova in diverse occasioni, tappe dei suoi viaggi per mare. E la notte del 14 luglio, Stefano Bartezzaghi dirigerà "Giocando con Giocasta" (in dialogo con Margherita Rubino e Monica Centanni) a Palazzo Rosso: una lezione "en plein air" di enigmistica, con approfondimenti gustosi e aggiornati sul lessico berlusconiano. L´estate di Genova comincia con una notte insonne: sabato 6 giugno, la "notte blue (jeans)" con sfilata e concerto in piazza De Ferrari. E proseguirà con il grande appuntamento con la "haute couture" del 10 giugno, a Stazione Marittima, un parterre di star internazionali per la grande sfilata del sarto delle dive, il genovese Andrea Odicini.

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Progetto migratorio : i racconti (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Brunico. Domani sera alla Pacher verrà presentata una pubblicazione «Progetto migratorio»: i racconti BRUNICO. «Il progetto migratorio: gli stranieri raccontano» è il titolo di un interessante pubblicazione che verrà presentata domani alle 20 nella sala Gilm della Casa Michael Pacher, dall' autore, il prof. Fernando Biague. Docente presso la Facoltà di Scienza della Formazione della Libera Università di Bolzano a Bressanone, Biague è giunto in Italia come studente oltre 20 anni fa ed ha conseguito prima la laurea e quindi il dottorato di ricerca in psicologia all'Università di Padova. Si è quindi occupato e continua ad occuparsi a livello di ricerca e formazione di devianza e tossicodipendenza fra gli immigrati e di convivenza interculturale. è stato fra i fondatori, e quindi presidente, del Centro di Ricerca e Formazione sull'Intercultura a Bressanone. Il volume analizza tra l'altro, sulla scorta di cinque storie esemplari, le motivazioni che spingono i migranti a raggiungere l' Occidente e solleva anche interessanti interrogativi sul futuro. La serata è organizzata dal Circolo Territoriale del Pd di Brunico quale contributo sia alla discussione sul modello di sviluppo per la integrazione di migranti in Val Pusteria, elaborato recentemente dal Comprensorio in collaborazione con il Kvw e la Caritas, che per la sua attualità in relazione alla politica dei "respingimenti" del governo. La serata è aperta a tutti; sarà possibile anche acquistare il libro. (m.p.)

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ateneo al voto, l'incognita medicina - laura montanari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VII - Firenze Ateneo al voto, l´incognita Medicina Oggi e domani urne aperte per scegliere il nuovo rettore Se nessuno avrà la maggioranza assoluta si andrà ad un secondo turno il 10 e l´11 LAURA MONTANARI L´università oggi e domani vota. Primo round per scegliere uno fra i cinque candidati in corsa per il dopo Marinelli. Molte le incertezze della vigilia dal momento che sono le prime elezioni da quasi vent´anni con un così alto numero di pretendenti. Cinque i candidati che si presentano al primo round: il costituzionalista Paolo Caretti (Giurisprudenza), l´attuale prorettore alla ricerca Guido Chelazzi (Scienze), il presidente della Fondazione per la ricerca Alberto Del Bimbo (Ingegneria), l´attuale prorettore alla didattica Sandro Rogari (Scienze politiche) e il preside di Ingegneria Alberto Tesi. La votazione sarà valida se alle urne andranno il 50%+1 degli aventi diritto e verrà eletto il rettore se uno dei cinque prenderà la maggioranza assoluta delle preferenze. Le previsioni della vigilia dicono che servirà probabilmente un secondo turno (già fissato per il 10 e l´11 giugno con le stesse regole) e poi forse il ballottaggio (22 e 23 giugno). Votano le tre fasce dei docenti (ordinari, ricercatori e associati), i docenti in ruolo e fuori ruolo, gli studenti eletti nei vari consigli di facoltà e negli organi centrali. In tutto 2.343 elettori. Vota anche il personale tecnico amministrativo, votano gli esperti linguistici e i dirigenti in servizio, ma il peso di queste schede (1.754) conterà nella misura del 10%. Quattro i seggi: resteranno aperti oggi dalle ore 7,30 alle 19,30 e domani dalle 7,30 alle 14,30. A un paio d´ore dalla chiusura delle urne il sistema elettronico fornito dal consorzio interuniversitario Cineca rivelerà i risultati. Molte le incertezze e le divisioni della vigilia, molte le incognite. Su tutte una: come voterà la potentissima Medicina che da sola vale 450 voti (su un totale di 2.187 delle facoltà)? E Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali con i suoi 331? E Lettere con i suoi 296 e con quel documento approvato in consiglio in cui si lamenta di essere stata trascurata nell´attuale amministrazione? E come si esprimeranno via via tutte le altre: Architettura 207, Ingegneria 203, Agraria 163, Economia 152, Giurisprudenza 101, Scienze politiche 96, Farmacia 80, Scienze della Formazione 55, Psicologia 53. Il voto studentesco peserà nelle urne per complessivi 128 unità, quello del personale non docente per 178. Nessuno dei candidati in lizza ha esperienza di precedenti campagne elettorali, ma nessuno si è sottratto a una fitta serie di confronti pubblici e di dibattiti nelle facoltà. I temi «caldi» sono: come uscire dalla crisi, come rientrare nei parametri ministeriali, come sviluppare le ricerche e soprattutto come regolare i rapporti con la Regione per sterzare verso una ricrescita dell´ateneo. Altri argomenti di dibattito riguardano la collocazione dei precari «storici» e sul fronte opposto quello dei pensionamenti.

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MPS CAPITAL SERVICES, tramite la propria struttura specializzata di project financing, oltre... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

PUBBLICITA pag. 25 MPS CAPITAL SERVICES, tramite la propria struttura specializzata di project financing, oltre... MPS CAPITAL SERVICES, tramite la propria struttura specializzata di project financing, oltre che progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili, finanzia anche operazioni di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche, secondo lo schema della finanza di progetto ovvero del general contractor. Tra le operazioni di finanza di progetto, dove la banca è protagonista come financial advisor e come arranger, spiccano le infrastrutture nella bretella Prato-Signa, l'autostrada Pontina, il collegamento autostradale Cremona-Mantova e la tranvia di Firenze. Tra le infrastrutture sanitarie, gli ospedali di Settimo Torinese, Asolo-Montebelluna, Empoli e il Niguarda a Milano (il più grosso intervento attualmente in corso nel territorio nazionale in ambito ospedaliero). Tra le infrastrutture-rete, il servizio idrico integrato di Arezzo (premiato come European Deal of the Year nel 2004 dalla rivista Project Finance Magazine), di Lucca, Livorno, Siena, Enna, Belluno e Viterbo. Tra le operazioni di general contractor, da ricordare il progetto relativo alla Pedemontana Lombarda. Con il finanziamento delle infrastrutture la banca mira non solo a coadiuvare i soggetti privati e pubblici nel raggiungimento dei loro obiettivi, ma anche a essere parte attiva nel processo di creazione di ricchezza nei territori interessati dalle opere pubbliche nel rispetto delle norme che regolano la sostenibilità ambientale degli interventi.

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Simest, seicento progetti in America Latina (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

ECONOMIA E FINANZA pag. 22 Simest, seicento progetti in America Latina INVESTIMENTI L'AD MASSIMO D'AIUTO: «ATTIVATE OPERE PER NOVE MILIARDI» ROMA LE IMPRESE tricolori guardano con sempre maggiore interesse all'America Latina. La prova viene dalla crescita degli investimenti nell'area. Ad affiancare i progetti delle imprese italiane c'è quasi sempre la Simest. La finanziaria pubblico-privata consapevole della rilevanza strategica dell'area ha esteso l'operatività del Fondo pubblico di Venture Capital a tutti i paesi del continente, dal Messico all'Argentina, studiando modalità ancora più interessante per le imprese italiane. «Simest è presente in America Latina a fianco di numerose aziende italiane ha spiegato il presidente Giancarlo Lanna in tutti i settori di punta, l'elettromeccanico, il meccanico, il legno, l'arredamento, l'agroalimentare, la gomma-plastica». «Nell'area abbiamo realizzato oltre 600 progetti per un totale di circa 9 miliardi di euro tra investimenti e finanziamenti ricorda Massimo D'Aiuto (nella foto), ad di Simest . Ora molto promettenti sono il settore delle infrastrutture e quello delle energie rinnovabili». Nei giorni scorsi, ad esempio, il gruppo Astaldi ha finalizzato insieme a Simest un accordo per lo sviluppo nella Pacific Hydro Chacayes S.A., concessionaria in project finance per la costruzione e la gestione della centrale idroelettrica da 110 megawatt di Chacayes, in Cile. L'investimento complessivo è pari a circa 450 milioni di dollari. Nuccio Natoli

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"prove truccate a odontoiatria" la perizia depositata in procura - gabriella de matteis (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IV - Bari Accertata sui pc dei candidati la presenza dei file con le tracce "Prove truccate a Odontoiatria" la perizia depositata in procura GABRIELLA DE MATTEIS la consulenza informatica è stata depositata. E per l´ipotesi investigativa, sostenuta dalla procura e dalla guardia di finanza, è arrivata una conferma importante: i candidati al dottorato di ricerca in "Biotecnologie applicate alle scienze odontostomatologiche" conoscevano in anticipo i quesiti della prima prova, quella scritta. Il tecnico, nominato dal sostituto procuratore Francesca Romana Pirrelli, ha infatti rintracciato sui computer dei candidati i file con le tracce della selezione. E ha accertato che sono stati salvati nelle ore precedenti alla prova scritta. Un elemento che quindi costituisce un ulteriore riscontro alla tesi, sostenuta dagli uomini del nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza: il concorso, bandito dall´università nel novembre del 2008, sarebbe stato truccato. Con la consulenza dell´esperto informatico, indicato dal pm, quindi si complica la posizione degli undici indagati, ma soprattutto di coloro che hanno superato la prova scritta, grazie, sostiene la procura, alle tracce ricevute prima della selezione. Sotto inchiesta, per i reati di reati di corruzione, truffa e falso, ci sono l´allora preside del corso di laurea Gianfranco Favia, Giuseppe Giudice e Paolo Carlino (tutti e tre componenti della commissione), Felice Roberto Grassi (coordinatore del dottorato di ricerca), Valentina Pepe, Domenica Tullo, Stefania Cantore, Saverio Capodiferro e Giovanni Pilolli (tutti vincitori della selezione), Apollonia Desiate, docente della clinica e Andrea Vallini, tecnico del reparto. A denunciare il caso, con un esposto dettagliato, era stato Francesco Inchingolo (il docente sospeso dopo un servizio di "Striscia la notizia" sui turni in cui sarebbero stati impiegati gli studenti), il professore aveva annunciato nella denuncia il nome dei candidati che avrebbero vinto la selezione per il dottorato. Ora con il deposito della consulenza informatica, l´inchiesta si avvia ad una conclusione.

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MI VERREBBE quasi da risponderle, sul filo della Sua garbata ironia, che sì,... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

LETTERE E AGENDA pag. 15 MI VERREBBE quasi da risponderle, sul filo della Sua garbata ironia, che sì,... MI VERREBBE quasi da risponderle, sul filo della Sua garbata ironia, che sì, un criterio per verificare di volta in volta se un rettore meriti il titolo di magnifico' potrebbe essere l'aspetto esteriore. La bellezza. Non viviamo nell'epoca dell'immagine? Non ci sentiamo ripetere, mentre l'economia ci crolla addosso in mezzo all'attenzione generale, che ciò che conta è l'apparire, lesserci', la visibilità, il look? Bene allora. Si votino i rettori, dal momento che il requisito che la qualifica è la magnificenza, in base al loro charme o, addirittura, alla loro bellezza. Chissà: anche sotto il fard o l'abbronzatura da lampada possono celarsi studiosi di grande vaglia. Lo scherzo, natruralmente, finisce qui. Una visita al Museo Europeo degli Studenti (Meus), aperto da pco a Palazzo Poggi sotto la direzione dello storico Gian Paolo Brizzi, è indispensabile per capire qualche cosa delle cariche e dei titoli accademici. All'ingresso, infatti, sono elencati i nomi dei 540 rettori degli studenti', cioè degli alunni che governarono lo Studium bolognese essenzialmente un'università nata dai giovani vogliosi di sapere; è una caratteristica unica nella storia fino a quando questa funzione non passò agli ecclesiastici pontifici e quindi ai docenti. In Italia, Spagna e Germania il titolo di magnifico' vale per tutte le università, mentre in Svezia e Belgio viene assegnato solo ai rettori di quelle più antiche. Infinatamente più sobrio, al solito, il mondo britannico e americano. Nei Paesi anglosassoni il rettore si chiama quasi sempre cancelliere'; negli Stati Uniti predomina l'equivalente del nostro presidente' (e qui gioca la differenza con l'Italia: là il fiorire delle università private, qui no). Io non sarei così felice se l'attributo magnifico' sparisse (già oggi, nella quotidianità, basta dire signor rettore'). Perché nel suo essere così scopertamente iperbolico, così irrealistico' (che magnifico sarai mai se non sei almeno Solimano o Lorenzo de' Medici?) serve a tenere alto lo stendardo del sapere, ad ammonirci che se non lo facciamo splendere è la fine. A illuminare una tradizione che, a Bologna, è vitale, anche per l'economia. Se poi Lei vuol lanciare una campagna per l'abolizione di onorevole' (si ricorda quando Bertinotti, presidente della Camera, lo sostituì con il semplice deputato'?) firmo con Lei. cesare.sughi@ilcarlino.net

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I nostri piani sul (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

BONDENO E ALTO FERRARESE pag. 12 I nostri piani sul «Borselli» I cinque candidati rispondono all'allarme lanciato dalla Cgil CLAUDIA FORTINI Sanità ed ospedale. Nessuno si tira indietro. Cinque candidati per rispondere alle dichiarazioni della Cgil che ieri ha detto: «Da molto tempo non c'è chiarezza sulle sorti dell'ospedale di Bondeno. Anzi, c'è la netta sensazione che i cittadini-utenti-lavoratori siano stati tenuti all'oscuro relativamente alle vere strategie previste in merito al nosocomio bondenese». La segreteria provinciale della Cgl ha poi invitato ad indicare le linee per il futuro. «Mi fa specie - ribatte Alan Fabbri, candidato di Lega Nord e Pdl che, a soli quattro giorni dal voto, saltino fuori proprio quelli della Cgil che, contrariamente a quanto ha fatto il Comune, hanno sempre votato a favore dei piani di bilancio della Ausl per il ridimensionamenti dell'ospedale di Bondeno. Dovrebbero farsi invece un lavaggio di coscienza. Cercano solo visibilità. Paghiamo la cattiva gestione sanitaria di Regione e Ausl. Come sindaco conclude - manterrò personalmente la delega alla sanità. Voglio metterci la faccia in prima persona. Dobbiamo cercare di garantire i servizi base ai cittadini, che pagano le tasse, non dobbiamo permettere che a nessuno venga a mancare il diritto alla salute». Per Patrizia Micai, candidata del Pd «Le strategie della mia amministrazione per il Borselli sono semplici ed opposte all'inedia della giunta Verri-Fabbri-Aleotti-Vincenzi dice . Autoambulanza con medico a bordo; potenziamento delle strutture esistenti come centro satellite del polo di Cona per terapie riabilitative: questa proposta dice è già al vaglio dei vertici Ausl». Non è tutto. La Micai annuncia: «L'istituzione dell'infermiere di quartiere, ovvero le "ronde della salute" che visiteranno a domicilio i più bisognosi. La promozione di un reparto di ostetricia domiciliare. L'istituzione di un comitato di salvaguardia dell'ospedale: questo comitato si occuperà per prima cosa di una pubblica sottoscrizione per un dispositivo di prima assistenza agli infartuati rimosso sette anni fa». Maria Cristina Aleotti, candidata della Lista civica «Io voto per Bondeno» non ci sta alle considerazioni di chi, dalla Cgl, parla di poca chiarezza dei candidati: «Credo di essere stata l'unica chiara dicendo che ero molto preoccupata per quello che aveva detto Fosco Foglietta spiega quando annunciava che il punto di primo intervento sarebbe stato soppresso con un trasferimento del medico. Non deve e non può essere soppresso. Ho chiesto agli altri candidati di unirci in un comitato civico per evitare strumentalizzazioni. Nessuno di loro ha accettato. Bisogna resistere alla politica dell'azienda sanitaria. Bondeno è già stato troppo penalizzata da scelte politiche sbagliate. Comunque vadano le elezioni il comitato si farà. Un comitato civico forte". Per Marco Vincenzi, della lista Unione di centro: «Il dopo Cona avrà bisogno ancora dei piccoli ospedali come Bondeno. Nella politica sanitaria delle prossime amministrazioni, dovrà rivalutare Bondeno o attraverso una struttura pubblica con tutte le garanzie necessarie spiega Vincenzi o, se non sarà possibile, Regione, Provincia e Comune, dovranno trasformare la vecchia struttura ospedaliera in un moderno servizi pubblico privato convenzionato come la casa di cura di Santa Maria Maddalena». Marco Liberti è il candidato di La destra': "Non sono ancora entrato nella stanza dei bottoni dice non so di quali strategie si parli, se la Cgl ne ha una, allora che venga a parlare con noi. L'impegno è lavorare per quello che serve ai cittadini. Il Borselli deve essere più fruibile. Faremo in modo che il nostro ospedale non venga smobilitato ma continui a funzionare e a migliorare». Image: 20090603/foto/3419.jpg

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Atenei attivi nella selezione (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-06-03 - pag: 3 autore: Atenei attivi nella selezione A Udine il 48% di brevetti commercializzati Ottanta docenti impegnati per ogni domanda di brevetto. Accade nelle università del Veneto, dove i fondi destinati alla ricerca nel 2007 hanno sfiorato i 17,4 milioni di euro: 27 le domande di brevetto, ognuna della quali ha assorbito 0,6 milioni di euro, 2 i brevetti concessi e 80 quelli in portafoglio. Sono le cifre del Rapporto Netval 2008 (network per la valorizzazione della ricerca universitaria). Numeri che in Friuli- Venezia, nei tre atenei presi in esame, evidenziano un totale di 113 docenti di materie scientifico tecnologiche impegnati per ogni domanda di brevetto. Nella stessa regione, i fondi destinati alla ricerca ammontano a 88,8 milioni, con 9 domande nel 2007, 8 brevetti concessi e 125 in portafoglio. «Elaborando i dati in funzione delle regioni di appartenenza delle università – dichiara Andrea Piccaluga, docente di Economia e gestione delle imprese della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, coautore del rapporto Netval – emerge che, in termini assoluti, il maggior numero di brevetti viene presentato dalla Lombardia che mostra le migliori performance. Quindi, dopo Toscana e Lazio, risulta buona anche la brevettazione di Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna, soprattutto se si considera il totale in portafoglio». Tuttavia, i numeri vanno presi con cautela. «L'alto numero di professori per ogni ricerca – afferma ancora Piccaluga – indica che la produttività dei docenti non è molto alta; un dato di fatto che può essere spiegato, ad esempio, con un'intensa attività di selezione delle domande: in effetti, sia gli atenei del Fvg che quelli veneti hanno uffici ormai consolidati per il trasferimento tecnologico ». Un altro elemento da considerare, aggiunge, è la tipologia dei settori di ricerca: in alcuni casi, come l'astrofisica, è più labile il legame con il mercato, con meno possibilità di commercializzazione. A livello nazionale sono circa300 gli operatori che lavorano negli uffici di trasferimento tecnologico delle università. «Spesso di tratta di giovani, con background diversi, assunti a tempo determinato, ma per garantire continuità a quest' attività è fondamentale stabilizzare queste figure» . I dati, secondo Manuela Croatto, responsabile dell'Ufficio ricerca dell'Università di Udine «evidenziano la maturità organizzativa di una realtà come la nostra, condivisa anche da altre situazioni in Veneto. In passato anche noi brevettavamo tutto, mentre oggi svolgiamo un'attenta selezione delle domande: il risultato è un alto tasso di trasferimento tecnologico, con il 48% di brevetti commercializzati. è anche prevista la responsabilizzazione degli inventori con il concorso alle spese». Anche a Padova, la valorizzazione arriva «al 40-50% dei brevetti depositati », spiega Andrea Berti, responsabile dell'area di trasferimento tecnologico. «In alcuni casi, il docente autore dell'invenzione fa partire lo spin-off, al quale l'ateneo cede la licenza. Nel caso di aziende esterne, il docente partecipa alla commercializzazione». Si.Spe. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Spin-off record al Politecnico (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: NORD OVEST data: 2009-06-03 - pag: 3 autore: Spin-off record al Politecnico Primo tra gli atenei italiani con 47 nuove Pmi TORINO Marco Ferrando A correre per gli intangibles adesso ci sono anche le università. Che pure in Italia, seppure con un po' di ritardo rispetto ai principali atenei stranieri, hanno iniziato a va-lorizzare e tutelare brevetti, invenzioni e marchi. Il processo è iniziato con gli anni Duemila e il Piemonte, per lo meno dal punto di vista quan-titativo, denuncia un certo ritardo rispetto alle altre regioni: nella speciale classifica 2009 del Netval, il Network per la valorizzazione della ricerca universitaria, i tre principali atenei regionali al 31 dicembre 2007 risultavano titolari di un portafoglio di appena 88 brevetti, contro i 613, per esempio, della Lombardia (prima in graduatoria), i 287 del Lazio, i 229 della Toscana, i 142 dell'Emilia Romagna o i 125 del Friuli. «Più della quantità conta il peso», mette in guardia Marco Cantamessa, docente di tecnologie e sistemi di lavorazione al Politecnico e presidente dell'incubatore I3P: «Non tutti i brevetti hanno lo stesso valore, o nascondono percorsi di ricerca di pari rilevanza. Senza contare che siamo solo agli inizi: è da 6-7 anni che le Università hanno iniziato a investire significativamente nella proprietà intellettuale; sono numeri che appartengono ancora a una fase transitoria, e per questo ancora poco significativa ». Ma il gap c'è. In totale Politecnico, Università di Torino e del Piemonte orientale nel 2007 hanno depositato 37 domande di brevetto, contro le 120 dei principali otto atenei lombardi, le 59 della Toscana, le 42 del Lazio. Sempre nel corso dell'anno, i brevetti concessi sono stati 5, un decimo di quelli ottenuti dalla Lombardia (51) e un quarto di quelli dell'Emilia-Romagna( 19). Il Piemonte se la cava un po' meglio sul fronte delle risorse, visto che sempre il Netval ha censito nei tre atenei subalpini 131,1 milioni di fondi per la ricerca, meno della Lombardia (che può contare su 140,1 milioni) ma più del Lazio (115,2) e di tutte le altre principali regioni italiane. Sono 2.108, invece, i docenti in organico nelle materie scientifico tecnologiche. Incrociando i brevetti con tutto ciò che sta a monte, emergono altri dati interessanti: in Piemonte risultano in attività 57 docenti per ogni domanda di brevetto depositata in un anno e 24 per ogni brevetto in portafoglio, mentre sul versante dei fondi ecco che il rapporto è di tre milioni e mezzo per ogni domanda e di un milione e mezzo per ogni titolarità. Una buona notizia, peraltro non secondaria, arriva invece dal fronte degli spin-off, le aziende nate dalla valorizzazione della ricerca condotta in ambito accademico. In questa classifica il Piemonte sale sul gradino più alto grazie al Politecnico, che con 49 spin-off si afferma come l'università più fertile in Italia. Il merito è essenzialmente dell'Incubatore I3P, che dal 1999 a oggi ha visto nascere 105 start-up, tra le quali circa la metà erano appunto spin off universitari. «Con l'incubatore – ricorda sempre Cantamessa – siamo stati tra i primi a partire con una politica a sostegno della creazione d'impresa.Un insieme diiniziative che di fatto hanno creato un humus favorevole». La questione di fondo, spiega Cantamessa, è quella di «creare nei ricercatori una cultura dell'imprenditorialità che vada al di là della semplice consulenza scientifica o professionale; in pratica, soprattutto per i più giovani, è importante provare a costruire un'impresa non solo sulla capacità di trasferire conoscenze, ma anche sui prodotti che possono essere svilupatti grazie a queste stesse conoscenze». Intanto proprio di queste settimane è il varo, da parte della Regione, di una misura ad hoc per sostenere gli spin off nati in ambito accademico: il budget è di 3 milioni (a valere sul Fse) di qui al 2010; soggetto gestore della misura sarà Finpiemonte Spa. marco.ferrando@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA 105 Le start-up. è il numero delle Pmi incubate da I3p dalla fondazione a oggi 6,9% La fetta. è la quota di spin-off universitari che fa capo al Politecnico di Torino

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Senza Titolo 9 (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-06-03 - pag: 3 autore: «Viviamo un ulteriore rallentamento dovuto ai ritardi nella spesa di fondi Ue» Luigi Iavarone PRESIDENTE DI TECHNAPOLI -32,4% Dalla Puglia. La flessione più accentuata al Sud di progetti di invenzioni sottoposti all'esame dell'Uib Gli indicatori. In Puglia nelle università una domanda ogni 208 docenti, il dato peggiore in Italia

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Gioco di squadra per la ripresa (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-06-03 - pag: 5 autore: Ruben Palazzetti. L'ad dell'azienda leader nel riscaldamento domestico punta sulle sinergie tra Pmi per ridurre i costi e superare la congiuntura «Gioco di squadra per la ripresa» di Mauro Pizzin «I l momento decisivo per capire la portata della crisi economica sarà il prossimo ottobre. Solo allora il quadro sarà più nitido. E io ho molto timore per la domanda interna ». Per Ruben Pa-lazzetti, 59 anni, amministratore delegato dell'omonima azienda di Porcia (Pn) ai vertici nazionali ed europei nel settore caminetti, stufe e caldaie a pellet, questo primo scorcio di 2009 non autorizza previsioni, «anche se – precisa – l'azienda è partita bene grazie al lancio di nuovi prodotti e sulla spinta dell'internazionalizzazione». Signor Palazzetti, il suo Pordenonese, dati di Confindustria alla mano, è quello che a livello regionale sembra più risentire della congiuntura. Perchè? Per più circostanze collegate alla vocazione economica del territorio. Scontiamo, in particolare, le difficoltà del mobile, qui fortissimo, dovute al crollo dei mercati dell'Est, così come quelle dell'idromassaggio e della subfornitura, legata all'automotive. Poi, certo, pesa anche la situazione di un'azienda-faro come Electrolux. Sono forti anche i timori per l'occupazione. Dopo la Cig c'èilrischio che molte persone restino a casa? Bisognerà capire se e quando saremo in grado di riassorbire la sberla subìta nel manifatturiero. Temo di sì, comunque. In prospettiva bisognerebbe cercare altre strade per riassorbire gli esuberi, potenziando magari la vocazione turistica del territorio con un'offerta integrata culturale, paesaggistica ed enogastronomica. In momenti come questi lei ritiene che l'individualismo delle nostre Pmi possa frenarne la ripresa? è possibile,perchè l'invidualismo spesso frutta poco e la crisi si batte con il gioco di squadra. Almeno a livello di fiere e per abbattere i costi soprattutto le aziende più piccole dovrebbero consorziarsi. Operazione non facile. Confermo e le porto un esempio legato al mio ramo d'attività. In Austria 12 produttori di caldaie a pellet si sono consorziati per acquistare dei boschi allo scopo di gestire meglio rialzi e ribassi del combustibile. Una proposta che ho formulato anch'io ad alcuni colleghi lo scorso anno e che finora non ha portato a più di qualche colloquio. Ha toccato il tema dei costi energetici, da noi molto elevati. Viviamo però in un Paese che ha detto no al nucleare, in cui si litiga sui rigassificatori e si avanzano dubbi anche su alcune fonti alternative. è un problema di cultura? Senz'altro. Basti pensare che in Italia le stesse centrali a biomasse con emissioni controllate vengono contestate e che una quarantina di esse sono state chiuse. Bisognerebbe che lo Stato facesse sentire il suo peso, supportando con una migliore informazione certi tipi di rinnovabili. Anche per il pellet la dipendenza dall'estero è notevole? Sì. Il combustibile arriva soprattutto dall'Austria e dall'Est Europa. La beffa è che in Italia le aree boschive stanno aumentando, ma si lasciano marcire. Servirebbero delle centrali di produzione, da realizzare magari con interventi misti pubblico-privati per consentire la gestione di numerosi terreni incolti. Veniamo alla sua azienda. Lei ha definito «dinamico» questo difficile 2009: cosa significa? Significa che siamo partiti già con i correttivi giusti. Ad aiutarci, paradossalmente, è stato il fatto che il nostro settore era entrato in crisi già nel 2007 per il rincaro del pellet, con forti contrazioni su mercati strategici come quello tedesco (-45%) e italiano (-25%). Come avete corretto la rotta? Anticipando l'uscita di prodotti più performanti ed ecologici a un prezzo più basso, preso atto che il potere d'acquisto del consumatore è sceso del 20-25% negli ultimi anni. E aggredendo, poi, nuovi mercati con prodotti che tenessero conto delle diverse legislazioni regionali. Lei guida un gruppo con oltre 400 dipendenti nelle quattro unità produttive di Porcia e in quella di Zoppola: da fuori che cosa arriva? Posso dire con orgoglio che tranne qualche piccola componente in ghisa tutto viene assemblato nel Pordenonese, dove sosteniamo anche un indotto. Gli stessi software vengono realizzati da noi e poi commissionati in Italia, Svizzera e Germania. Siamo del resto molto attenti sul fronte della ricerca e sviluppo, per cui spendiamo il 4- 5% del nostro fatturato. Sul piano economico non avere delocalizzato ha pesato? Fino a un certo punto. Perchè lavorare qui ci consente diverse velocità di risposta e progettazione. Certo, il confronto con Paesi che garantiscono costi energetici e oneri fiscali diversi rischia di diventare sempre più difficile. L'export incide per il 40% sui vostri ricavi, ora a quota 80 milioni. è sufficiente? No. Dalle esportazioni intendiamo ottenere il 60% dei ricavi. Per questo scommettiamo sulla maturazione del mercato statunitense, viste anche le politiche di Obama e la spinta al risparmio energetico. Per ora conta essere lì, visto che l'economia ripartirà da dove si è bloccata. Palazzetti si occupa anche dei settori giardino e barbecue, oltrechè di rivestimenti in marmo. Quale ramo d'attività ritiene possa crescere maggiormente? In proporzione, quello del barbecue e tempo libero, sostenuto da una crisi che porta da tempo le famiglie a ridurre le uscite nei fine settimana. Questo sarebbe anche un ottimo momento per lo shopping. Vero. Ma noi abbiamo già rilevato una realtà come Royal un paio d'anni fa per produrre stufe di fascia più bassa, su cui stiamo ancora lavorando per fare più numeri e organizzare una distribuzione diversa. C'è qualche nuovo ramo d'attività a cui state pensando? Guardiamo ai sistemi di riscaldamenti integrati con pannelli solari, fotovoltaico, ecc. Un business da realizzare in sinergia con altri produttori. m.pizzin@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA Strategie anti-crisi L'individualismo frutta poco, le fiere e gli acquisti comuni sono aree in cui è utile consorziarsi L'imprenditore Ruben Palazzetti Figlio del fondatore Lelio Palazzetti, dal 2007 è l'ad del Gruppo attivo a Porcia e Zoppola (Pn) a partire dal 1954 e poi cresciuto fino a raggiungere i vertici italiani della produzione di caminetti, stufe e caldaie. Dal 2005 al 2008 l'azienda ha visto aumentare il proprio fatturato da 60 a 80 milioni La strategia L'impresa punta sui mercati esteri grazie alla produzione di articoli su misura I limiti La diffusione del riscaldamento con il pellet in Italia è condizionata anche dalla necessità di approvvigionarsi all'estero La Borsa Il Gruppo non ha finora preso in considerazione l'ipotesi di farsi quotare o di aprirsi ai fondi

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Il nodo del combustibile (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-06-03 - pag: 5 autore: Il nodo del combustibile Il pellet per i nostri impianti proviene in gran parte dall'estero. La beffa è che in Italia le aree boschive stanno crescendo ma vengono lasciate marcire. Servirebbero delle centrali di produzione pubblico-private TIPS

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Benefici dal cambiamento (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: NORD OVEST data: 2009-06-03 - pag: 9 autore: INTERVISTA Giuseppe Berta Università Bocconi «Benefici dal cambiamento» «Non credo che sia andata persa una vocazione del territorio. Tutt'altro,la trasformazione si tradurrà in un vantaggio competitivo nel tempo». Giuseppe Berta,storico dell'industria e docente di Storia dell'economia e della società italiana all'Università Bocconi di Milano, non ritiene che la fine del sogno di fare del Canavese la Silicon valley italiana sia stata una sconfitta. Che tipo di trasformazione ha interessato il territorio? Mi sembra che quella del Canavese sia stata una trasformazione che ha avuto origine in un processo abbastanza specificamente italiano. Nel senso che il declino e la scomparsa della grande impresa ha dato origine non a una semplice sottrazione, ma piuttosto a una disseminazione, a una dispersione di risorse, di capacità, di skill professionali su tutto il territorio. Le conseguenze? Sono processi che a mio avviso non si sono mai ridotti meramente a una perdita, a una pura e totale sottrazione. Al contrario hanno dato luogo a metamorfosi, a cambiamenti di forma dell'attività economica. E non devono essere giudicati come un fatto negativo. Per fare un paragone: non è che prima c'erano le Torri Gemelle e ora c'è Ground Zero. Forse parlare di Silicon valley italiana era un po' enfatico, ma gli Anni'80 erano tempi molto positivi. Ritengo però che ci siano stati processi di disseminazione che devono essere accolti molto positivamente. Oggi il tessuto economico è diversificato: oltre all'elettronica e informatica, si parla di stampaggio, di meccanica fine... è la conferma di quanto dicevo. Anche i mestieri che sembravano essere stati relegati nell'ombra dalla rivoluzione informatica risorgono. Nel Canavese ne troviamo parecchi: sono parti del ciclo produttivo che sopravvivono aggregandosi a filiere più ampie. La scomparsa della grande impresa ha fatto venir meno la completezza del ciclo produttivo. Però ha dato la possibilità ai produttori superstiti di riposizionarsi e di riqualificarsi connettendosi ad altre filiere più ampie. Ci sono poi esperienze positive come il Bioindustry Park, che possono essere replicate in altre zone del Piemonte. Ora c'è una maggioranza di Pmi: che cosa significa in prospettiva? Il futuro del nostro assetto industriale vede il suo baricentro nella media impresa. I processi di trasformazione di cui si discute in questi giorni stanno proiettando ulteriormente una parte cospicua della grande impresa fuori dall'Italia. Dentro i nostri confini, la trama industriale resta affidata al forte tessuto connettivo delle medie imprese del NordOvest. Oltre alla diversificazione, per il Canavese penso alla poli-settorialità, come è avvenuto nel Cuneese. Senza la grande impresa, il riequilibriosi basa su minori dimensioni e su un sistema composito e polisettoriale. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL DOPO OLIVETTI «La scomparsa della grande impresa ha disseminato risorse e capacità» Storico. Giuseppe Berta insegna all'Università Bocconi

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cervelli

ANCONA GIORNO E NOTTE pag. 15 «Il Turner Prize è la mia occasione» L'anconetano David tra i finalisti ANCONA C'È UN ANCONETANO tra i finalisti del Turner Prize, il più prestigioso riconoscimento in campo artistico del Regno Unito. E' il quarantatreenne Enrico David, residente a Londra, dove ha studiato al prestigioso Central SaintMartin's College. Una sala buia con disegni ispirati a libri di poesia e lanterne colorate è l'opera che gli è valsa la nomination. Il vincitore del Turner Prize 2009 verrà decretato solo alla fine dell'anno, ma già la conquista della finale' rappresenta un motivo di grande soddisfazione per l'artista, definito dalla critica come «uno dei più originali artisti dell'ultimo decennio operanti in Gran Bretagna». Come hanno conosciuto il suo lavoro i giurati del premio? «So che la nomina è il frutto della visione di alcune opere che ho esposto in occasione di due mostre: una al Seattle Art Museum e l'altra al Museo di arte contemporanea di Basilea. Però non è stato ancora deciso quello che esporrò al Turner Prize». Perché ha scelto Londra, e il Central Saint Martin's College in particolare? «A Londra sono venuto, come tanti, per imparare l'inglese nel 1986, e ci sono rimasto circa sei mesi. Poi, nel 1989, mi ci sono definitivamente trasferito. Uno dei primi lavori che ho avuto era raccogliere i bicchieri in un locale e uno dei baristi mi menzionò un corso di preparazione all'accademia che lui stesso stava per completare. Finito quell'anno ho fatto la domanda alla Saint Martin's, e mi hanno preso, nel corso di scultura». Possiamo parlare di ennesimo esempio di fuga di cervelli' dall'Italia? Ancona, in particolare, le stava stretta? «Lasciare Ancona non ha avuto a che fare con i limiti della città, e per lo meno, a suo tempo, non sento di averla vissuta come una fuga. Piuttosto a spingermi in Inghilterra è stata la voglia di vedere altre realtà, la possibilità di fare esperienza di un'altra cultura». Quando ha cominciato ad avvertire lo stimolo' creativo, e quando ha deciso di voler fare dell'arte una professione? «Non so se posso localizzare di preciso un momento in cui ho pensato al percorso creativo come una reale possibilità di vita. E' successo tutto un po' a rallentatore, e senza una direzione precisa, né un piano di azione. Quasi in modo involontario. Un misto di circostanze personali, familiari, amici, persone attorno a me che mi hanno influenzato e stimolato». Raimondo Montesi

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In Toscana i ricercatori più attivi (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-06-03 - pag: 3 autore: Rapporto Netval: regione virtuosa per rapporto tra docenti e «invenzioni» In Toscana i ricercatori più attivi Il sistema universitario del Centro-Nord conferma buone performance di brevettazione e di sostegno al trasferimento tecnologico alle imprese con un numero di domande di brevettazione (102 per 11 atenei) che nel 2007 ha assorbito il 25,4% delle richieste delle 53 università italiane analizzate nel rapporto di Netval,l'associazione degli uffici di trasferimento tecnologico delle università italiane . Se nel panorama nazionale svettano gli atenei lombardi, quelli emiliano-romagnoli si distinguono per il numero delle domande di brevetto (33), di cui 19 concessi, oltre ai 142 in portafoglio. Non sono da meno le università toscane ( 59 domande di brevetto, 5 concesse, 229 brevetti in portafoglio) e marchigiane (10 domande, 6 concesse, 38 brevetti in portafoglio). «I dati – spiega Andrea Piccaluga, docente di Economia e gestione delle imprese alla Scuola Sant'Anna di Pisa, tra i curatori del rapporto – ci dicono che gli atenei di quest'area si sono mossi bene sul terreno del trasferimento tecnologico alle imprese. Hanno saputo realizzare uffici efficienti e mettersi in stretta correlazione con le amministrazioni regionali. Non tutte le invenzioni possono essere tutelate ma se un ateneo procede con le brevettazioni fa un passo deciso verso il trasferimento tecnologico ». Lo studio di Netval prende in considerazione una serie di indici, come il rapporto tra numero di docenti in materie scientifiche e tecnologiche o l'ammontare dei fondi destinati alla ricerca e la quantità di brevetti prodotti: rapporto che mette in luce la produttività equindi anche il grado di virtuosità degli atenei. «In generale – prosegue Piccaluga – vale la regola che più è basso il numero di docenti e il totale dei fondi in rapporto al brevetto prodotto e meglio è». Indicatori in base ai quali l'Emilia-Romagna (4 atenei hanno risposto a Netval)si colloca un po' al di sotto della media nazionale per produttività: l'attività di brevettazione ha impegnato 109,6 milioni, ovvero 3,3 per ogni domanda di brevetto e 0,8 per ogni brevetto in portafoglio, con il coinvolgimento di 115 docenti per brevetto (la media italiana è di 83 accademici e 2,7 milioni per ogni domanda). Migliori, sotto questo profilo, i risultati della Toscana che ha avuto a disposizione 76,3 milioni di euro ( il dato è riferito a tre atenei), vale a dire 2,4 milioni per domanda di brevetto e 0,6 per ogni brevetto in portafoglio: ogni richiesta ha impegnato 53 docenti. Nelle Marche, a fronte di 24,1 milioni di fondi per la ricerca, le tre università considerate dal rapporto hanno utilizzato 2,1 milioni per ogni domanda di brevetto e 0,6 milioni per ogni brevetto in portafoglio, con il coinvolgimento, per ogni domanda, di 81 docenti. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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La fase più difficile è il fundraising (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: JOB 24 data: 2009-06-03 - pag: 26 autore: Tre le tappe, ma per l'avvio dei progetti è fondamentale il via libera del Miur La fase più difficile è il fundraising Gli spin off rappresentano una delle principali attività di valorizzazione della ricerca universitaria. Con l'espressione spin off della ricerca pubblica si intende un'impresa che opera nell'hitech costituita da almeno un professore o un ricercatore o un dottorando che abbia effettuato ricerca pluriennale su un tema specifico che in genere dà origine all'impresa stessa. La prima tappa della nascita di una spin off è l'ufficio di trasferimento tecnologico dell'università. è infatti a questo ufficio che spetta la gestione dei risultati di ricerca da un punto di vista sia legale che commerciale. I ricercatori e i professori vi si rivolgono con un progetto di ricerca consolidato e un business plan che vengono passati al vaglio di una commissione. Se il progetto viene approvato, inizia l'attività di fundraising per rafforzare la dote della spin off proveniente dai finanziamenti pubblici. Il budget totale degli uffici di trasferimento tecnologico, secondo l'ultimo dato disponibile, relativo al 2007, è risultato pari a 6,3 milioni di euro. Quanto alla provenienza del budget degli Utt, per il 57,1% deriva dai fondi pubblici di ateneo che rivestono un'incidenza via via decrescente, mentre crescono i finanziamenti pubblici che hanno raggiunto il 28,75 e che arrivano agli Utt dal Miur. Al 1999 risale la legge 297 secondo la quale professori o ricercatori potranno, in ogni momento dell'anno, proporre al Miur progetti di ricerca da realizzarsi con la collaborazione dell'università, di imprese, di investitori di capitale di rischio. Il ministero valuta i progetti attraverso una apposita commissione che presta particolare attenzione al piano finanziario e di sviluppo che i ricercatori hanno presentato. Il sostegno del ministero è previsto nella forma del contributo nella spesa sino a un massimo di un miliardo di vecchie lire per progetto. L'aiuto nazionale nei confronti della fase di ricerca industriale non supera il 50% dei costi ammissibili, mentre nella fase di sviluppo precompetitivo il limite è fissato al 25 per cento. Tra il 2001 e oggi sono stati presentati al Miur complessivamente 86 progetti per un costo complessivo di oltre 101 milioni di euro. Sono stati ammessi al finanziamento 31 progetti per un impegno di risorse del Far pari a 13 milioni di euro. Sino ad oggi 45 progetti sono stati giudicati non finanziabili, mentre sono in corso di istruttoria 6 progetti. © RIPRODUZIONE RISERVATA I REQUISITI Necessaria la presenza di un docente che abbia effettuato attività di ricerca pluriennale nel settore in cui opera l'impresa

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Dall'università oltre 700 imprese innovative (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: JOB 24 data: 2009-06-03 - pag: 26 autore: Dall'università oltre 700 imprese innovative Fondi a rischio: sette spin-off su dieci finanziati da risorse private PAGINA A CURA DI Cristina Casadei Sognare, fare e volare. Dream fino a pochi anni fa era il sogno di un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino di trasformare la ricerca in un'area molto redditizia della geologia, quella dei giacimenti petroliferi, in un'impresa capace di attirare capitali privati. Dal progetto alla realtà il passo non è stato facile, ma oggi Dream è diventato uno dei 710 spin off italiani di maggiore successo. «I ricercatori hanno creato una piattaforma informatica per migliorare il processo di ricerca del petrolio attraverso la quale offrono servizi per i grandi attori del settore», spiega Marco Cantamessa, professore del Politecnico di Torino e presidente dell'Incubatore di imprese innovative dell'ateneo che guida la classifica italiana delle spin off con 49 imprese. Mortalità bassissima, business plan studiati con grande attenzione al mercato e selezione: sono questi i tre criteri che vengono utilizzati dalle Università per approvare i progetti di spin off e per garantire «una mortalità bassissima, che nel 2007 ha riguardato appena due imprese – precisa Andrea Piccaluga, professore della Scuola superiore Sant'Anna di Pisa e curatore del rapporto Netval che monitora le spin off delle università italiane –. Il fenomeno è molto cresciuto e i nostri atenei non hanno davvero nulla da invidiare ad altri paesi europei o anglosassoni ». Certo il nostro modello è diverso «soprattutto dalla declinazione americana che è ad alto rischio e ad alto rendimento ma naturalmente anche ad alta mortalità. Spesso capita che un gruppo di ricercatori ci provi, fallisca, ci riprovi fallisca ancora una volta ma poi si rimetta di nuovo in carreggiata, magari con un progetto che riesce ad ottenere grande successo. Purtroppo in Italia non è così perché il fallimento è traumatico e questo spesso impedisce ai ricercatori di lanciarsi in imprese rischiose. Con la conseguenza che rimangono artigiani della tecnologia pur di avere la certezza di rimanere a galla piuttosto che rischiare». Gli spin off della ricerca pubblica sono concentrati e consolidati soprattutto al Centro-Nord dove si conta oltre il 50% delle imprese identificate da Netval, mentre il Centro ne ospita circa il 26% e al Sud risiede il 20,8%. La regione capolista è l'Emilia-Romagna che ha il maggior numero di spin off (15,6%). Livelli di concentrazione minori, seppure elevati, si registrano in Lombardia (12,1%), Toscana (11%), Piemonte (9%) e Sardegna (6,2%). Quanto ai settori il 35% delle spin off è nell'Ict, un settore caratterizzato dalla necessità di minori investimenti per l'entrata nel mercato e che in passato rappresentava oltre la metà delle imprese spin off. Nel corso degli anni sono cresciute le imprese delle life sciences ossia biotecnologia e farmaceutica che oggi sono oltre il 15% delle spin off italiane. Seguono energia e ambiente (14,6%), elettronica (11%), biomedicale (7,4%). Ogni volta che fa la sua comparsa la parola ricerca la questione dei finanziamenti, di per sé sempre difficile, tende a complicarsi ulteriormente perché per il profitto bisogna guardare molto lontano. La partecipazione dell'ateneo costituisce una costante nella compagine societaria delle imprese spin off della ricerca pubblica: nel 38,3% dei casi l'università detiene una quota del capitale, pari in media al 12,2%. Ma ciò che è più interessante è che il 37,5% delle spin off ha un socio industriale, con una quota media pari al 41,8% del capitale sociale. Questi ultimi due dati sono molto incoraggianti perché «quelli messi da un partner industriale o da un fondo di venture capital sono soldi che, portandosi dietro uno stakeholder esigente, valgono di più», osserva Cantamessa. Le forme di finanziamento utilizzate per la costituzione di spin off sono state investimenti privati di imprenditori nel 67,3% delle università, seguite da fondi gestiti dall'università (38,5%), da fondi locali o regionali (34,6%). Il ricorso a finanziamenti da venture capital è stato registrato nel 21,2% dei casi, a business angel nell'11,5%, a contributi statali nel 32,7%. In Italia esiste una legge, la 297/99 che regola il finanziamento degli spin off tecnologici, «ma le modalità che prevede sono complesse e le risposte lunghe – osserva Riccardo Pietrabissa, prorettore del Politecnico di Milano –. E comunque tutti gli spin off in poco tempo arrivano al punto da aver bisogno di soldi veri». A questo punto «le strade che possono essere scelte sono due: o si cerca un socio di venture capital che accetta la sfida di una crescita importante della società o si cercano investitori privati che possono dare contributi diversi – spiega Riccardo Pietrabissa, prorettore del Politecnico di Milano –. Per esempio appoggiandosi a un partner industriale il gruppo di ricercatori può trovare una spalla capace di dare alla spin off un sostegno a creare un approccio manageriale, un business plan che aiuti nell'accesso al mercato, facilities». Delle due scelte quella che si è rivelata migliore per la sopravvivenza delle spin off prevede un approccio industriale e non finanziario. In Italia la strada del capitale di rischio nel momento in cui si avvicina all'università sembra diventare sempre più tortuosa. «Nel nostro paese il venture capital è gestito da manager che hanno una forte competenza di carattere economico e finanziario, ma sono deboli sul fronte scientifico per cui faticano ad avere la percezione del business plan reale – continua Pietrabissa –. I processi di finanziamento si rivelano quindi lenti e la loro quantità insufficiente rispetto alla reale potenzialità ». Al contrario, in molti altri paesi europei come Francia, Germania e Inghilterra, i venture capital che investono nell'università «sono costituiti da manager che in genere vengono dalla ricerca scientifica e hanno spesso un phd in qualche disciplina – aggiunge Pietrabissa –. Per questo si trovano fondi che hanno una specializzazione solo nella farmaceutica o solo nell'elettronica o solo nella meccanica. Questo perché se in Italia il venture capital nasce dalla finanza all'estero ha un approccio tematico». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Secondi dopo Harvard con i farmaci anti-dolore (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: JOB 24 data: 2009-06-03 - pag: 27 autore: Medicina/1. PharmEste dall'università di Ferrara Secondi dopo Harvard con i farmaci anti-dolore A ll'università di Ferrara,Pier Andrea Borea, ordinario di farmacologia, prima di entrare in aula per una lezione si faceva sempre la stessa domanda: «Insegniamo tante cose ai nostri studenti, ma mai come creare impresa. Eppure se potessero realizzare qui quello che imparano, non dovrebbero andarsene all'estero». L'idea di creare un'industria farmaceutica, coinvolgendo chimici, medici e biologi, iniziaa diventare concreta dopo la partecipazione a un concorso internazionale della Zambon company per l'avvio di nuovi spin off: «Ci siamo classificati secondi dopo Harvard, con un progetto di nuovi farmaci per il trattamento del dolore neuropatico», racconta Borea. Con i 100 mila euro di premio iniziano i primi esperimenti sulle colture cellulari: Pier Giovanni Baraldi, docente di chimica farmaceutica, insieme agli studenti realizza i farmaci che Borea insieme a Pier Angelo Geppetti, professore di farmacologia clinica all'università di Firenze, testa. Nel 2003 nasce così lo spin off accademico PharmEste. Visti i buoni risultati arrivano altri 100mila euro di finanziamento e poi nel 2007 tre milioni di euro da fondi internazionali attivi nel campo farmaceutico, come Z-Cube s.r.l, Quantica Sgr, Zernike meta venture e State street global investments sgr. «Stiamo lavorando sui recettori dei vanilloidi per disattivare la sensazione del dolore infiammatorio come il mal di schiena- racconta Borea- il percorso è lungo, per fare un farmaco ci vogliono circa 15 anni, ma l'interesse delle industrie farmaceutiche è già grandissimo. Basti pensare che nei Paesi industrializzati circa 7 milioni di persone soffrono di dolore neuropatico e spendono 2,5 miliardi di euro all'anno per curarsi». Nel 2009 il rilancio dell'investimento arriva a sei milioni di euro. Tra i nuovi soci finanziari, Mph healthcare venture management, fondo con sedea Boston e controllata dal gruppo giapponese Mitsubischi Tanabe. Oggi PharmEste che conta una squadra di 12 persone, di cui3 chimici e 4 farmacologi, è entrato nella fase uno di sperimentazione del farmaco: dopo il successo sugli animali,viene testato sull'uomo.

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Una carriera lanciata dalla Formula 1 (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)

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Il Sole-24 Ore sezione: JOB 24 data: 2009-06-03 - pag: 27 autore: Una carriera lanciata dalla Formula 1 Per i giovani del gruppo Art un fatturato da 5 milioni e l'eccellenza nell'automotive PAGINA A CURA DI Antonietta Demurtas Per il gruppo Art (Advanced research technologies) la Formula 1 è stata il primo grande amore: quello che ha fatto incontrare il mondo della ricerca universitaria con quello dell'impresa. Nato da una lunga partnership tra due spin-off dell'università di Perugia, Digilab 2000 e Wis, con esperienze nel settore dell'elettronica digitale e della radio frequenza, e dall'azienda Mb elettronica che si occupa di assemblaggio schede e cablaggi, Art impiega oggi oltre 75 ingegneri e tecnici nella progettazione ed industrializzazione di componenti e sistemi avanzati per settori altamente tecnologici: dall'automotive allo spazio, dal settore ferroviario a quello della difesa, fino all'aeroportuale. L'avventura inizia proprio a bordo di un'automobile, quando nel 2000 la Magneti Marelli, chiede a un gruppo di ingegneri dell'università di Perugia di realizzare uno studio sulla telemetria. Nascono così due spin off accademici: Digilab 2000 e Wis che realizzano sistemi di acquisizione dati e di trasmissione radio per applicazioni nel campo del motorsport, principalmente per la F1. «Dovevamo realizzare un dispositivo che raccogliesse ed elaborasse tutte le informazioni dei sensori distribuiti sull'auto e li trasformasse in segnali da mandare ai box. Noi seguivamo la parte relativa al software mentre Wis quella relativa all'hardware», racconta Saverio Cacopardi, direttore dipartimento di ingegneria elettronica e dell'informazione dell'università di Perugia, che con un ricercatore e 4 neo laureati, il 14 febbraio di nove anni fa ha creato la srl Digilab 2000, «da febbraio a ottobre abbiamo lavorato in università, poi siamo diventati una vera e propria impresa in cui l'ateneo era nostro socio». Per otto anni Digilab resta sul mercato producendo dispositivi di elaborazione e trasmissione nel campo delle Tlc, poi a luglio 2008 arriva la fusione in Art: «Ci serviva una svolta per rimanere sul mercato, a partire da una struttura di marketing», spiega Cacopardi. Percorso comune anche per lo spin off Wis, creato nel 2000 da Luca Roselli, docente di ingegneria elettronica delle alte frequenze, insieme a un ricercatore e a due neo laureati: «Il prototipo di telemetria che realizzammo fu un progetto che dalla ricerca pura in ambito universitario, divenne un progetto industriale: dopo due anni i dispositivi furono montati sulle macchine e fino al 2008 hanno equipaggiato oltre la metà dei team di Formula 1 come quelli di Renault e Ferrari». Nel 2002, visto il successo, Magneti Marelli dà vita ad un suo spin off industriale, Art, che entra nel capitale sociale di Wis. «Nel 2006 Wis con soli 12 dipendenti fatturava già 600 mila euro - racconta Roselli - il tutto senza finanziamenti pubblici o universitari. Le commesse arrivavano tutte dal mondo industriale e l'università contribuiva facendo ricerca di base sui progetti». A sua volta Wis finanziava borse di studio e dottorati di ricerca, un vero e proprio ritorno di risorse, «come un cordone ombelicale a doppio circuito che nutre università e impresa ». Il connubio tra i due spin off accademici e quello industriale arriva però solo nel 2008, quando Art, che rappresentava l'anima industriale di Wis, spinta dal desiderio di espandere il mercato oltre la Formula 1, propone una fusione tra le tre aziende per aumentare il know how e la capacità commerciale e trasferisce tutte le sue strutture nel centro ricerche "Il Pischiello", in Umbria. Obiettivo raggiunto: nel 2008 il fatturato del gruppo raggiunge 5 milioni di euro, «la crisi non ha causato nessuna flessione - sottolinea Roselli continuiamo ad assumere e a ricevere nuove commesse ». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non è obbligatoria la gara per i servizi da società miste (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-06-03 - pag: 29 autore: Corte Ue. Le conclusioni dell'avvocato generale Non è obbligatoria la gara per i servizi da società miste L'affidamento diretto di un servizio pubblico a una società mista pubblico-privata costituita a questo scopo ha ottime chance di superare il giudizio europeo. Nelle sue conclusioni depositate ieri sulla causa C-196/2008, sollevata dal Tar Sicilia (sezione di Catania) per decidere le sorti del servizio idrico integrato in provincia di Ragusa, l'avvocato generale Ruiz Jarabo Colomer promuove questa modalità di affidamento diretto, fissando però una serie di criteri che devono caratterizzare la procedura. La società pubblico-privata che nasce per gestire il servizio pubblico oggetto di affidamento, prima di tutto, deve mantenere l'oggetto sociale esclusivo per tutta la durata della sua esistenza, senza quindi la possibilità di "invadere" altri mercati nemmeno in un secondo tempo. Sempre per garantire i principi comunitari della concorrenza, l'ente pubblico deve scegliere il socio privato mediante una gara a evidenza pubblica (e questo è un obbligo che ritorna puntuale nelle sentenze della Corte di giustizia dedicate al tema), che deve rispettare i principi di trasparenza, libera concorrenza e parità di trattamento imposti dal diritto comunitario. Su questo terreno, sottolinea il documento dell'avvocato generale, è essenziale distinguere gli obblighi delle concessioni da quelli relativi agli appalti. Nel primo caso, infatti, le regole da applicare sono quelle previste dal Trattato, mentre nel secondo entrano in campo le previsioni delle direttive 2004/17 e 2004/18 che impongono prescrizioni ulteriori in fatto di pubblicità e aggiudicazione quando il valore dei lavori supera la soglia comunitaria. Il caso siciliano, sottolineano comunque le conclusioni, sembra rientrare a pieno titolo nel capitolo delle concessioni, vista anche la durata trentennale dell'affidamento. Entrando nel modello di partnership pubblico-privata delineata dall'articolo 113, comma 5 del Testo unico degli enti locali, poi, le conclusioni affrontano il tema della «doppia gara» (per la scelta del socio e per l'aggiudicazione). Questa procedura, già bollata come «difficilmente praticabile» dalla Commissione, anche secondo le conclusioni dell'avvocato generale «mal si coniuga» con l'economicità delle procedure, che rappresenta una delle ragioni costituenti dello stesso partenariato. Meglio una gara unica con duplice scopo, quindi, che nello stesso iter condensi la scelta del socio e l'aggiudicazione. Se saranno accolte, queste considerazioni rafforzeranno la linea «aperturista» della Corte Ue che l'anno scorso (sentenza 17 luglio 2008, C-371/05) aveva stabilito che la presenza di capitale privato non esclude il «controllo analogo», indispensabile per l'affidamento diretto. La linea, in qualche caso, spiazza gli enti italiani, che rischiano qualche volta di rivelarsi più europeisti della stessa Europa. Nel caso siciliano, infatti, era stata la conferenza dei sindaci e del presidente della provincia di Ragusa a tornare sui propri passi, annullando la gara con cui nel 2004 aveva individuato il socio privato (la Acoset spa). Per far valere i propri diritti, la società si è rivolta al Tar, che ha preferito chiamare in causa preventivamente i giudici europei. G. Tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL CASO La questione era stata sollevata dal Tar Sicilia per decidere sulla gestione della rete idrica della provincia di Ragusa I PALETTI Serve un «concorso» per la scelta del partner e va rispettato l'oggetto sociale senza invadere altri mercati

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Fondi, un business da lumicino (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-06-03 - pag: 36 autore: Infrastrutture. Raccolta che langue e ritardi burocratici frenano gli operatori che hanno poche occasioni di investimento Fondi, un business da lumicino Project financing fermo sulle grandi opere: tutti a caccia di luci dei cimiteri Simone Filippetti MILANO Il ponte sullo stretto di Messina, l'autostrada BreBeMi o la Pedemontana Veneta. Chi pensava che fondi infrastrutturali e project finance avrebbero dato all'Italia la spinta necessaria per costruire le grandi opere (o meglio gestire le esistenti) si deve a oggi ricredere. Il private equity si muove al rallenty e, salvo qualche eccezione, quando lo fa è per piccoli pezzi di infrastrutture esistenti. E il project finance? Serve più spesso per finanziare i lumini dei cimiteri o impianti sportivi che la costruzione di strade o aeroporti. Ma non c'è solo l'Italia dei cronici ritardi burocratici e dei mille campanili locali a decretare lo stallo delle infrastrutture. In giro per il mondo traballa il modello stesso degli investimenti in grandi opere: c'è un'enorme fatica a raccogliere denaro, la crisi rende impossibile fare progetti a debito di lungo periodo e la parabola del numero uno al mondo Macquarie, costretto a svendere pezzi pregiati, è il segnale della crisi. Lo stallo dei fondi Quando, la scorsa settimana, F2i ha acquisito l'85% di Enel Rete Gas, Vito Gamberale ha potuto gioire: il fondo da lui guidato è riuscito a chiudere la sua prima operazione di peso ( 480 milioni di euro il controvalore). Presentato due anni e mezzo fa e con una dotazione di circa 1,8 miliardi, F21 finora aveva all'attivo solo investimenti marginali. «Noi acquistiamo solo infrastrutture esistenti – precisa Galliano Di Marco, capo degli investimenti di F2i - ma i tempi biblici delle privatizzazioni e i veti dei molteplici enti locali frenano lo sviluppo». In più si è aggiunta la crisi finanziaria che, per esempio,l'anno scorso ha fatto arenare la vendita delle torri di tlc di Wind e 3 Italia. Se F2i si è messa in moto, il trend nei Paesi avanzati sembra muoversi in direzione opposta. Poche le operazioni fatte e una raccolta di capitali ben al di sotto delle aspettative. Rispetto ai roboanti annunci, i principali fondi mondiali non sono arrivati a raccogliere nemmeno la metà dell'ammontare prefissato. Kkr Infrastructure Fund si è dovuto accontentare di 4 miliardi di dollari su 10; Jp Morgan Asian Infrastructure appena 600 milioni su 1,5 miliardi; Sintonia della famiglia Benetton ha coperto 1,7 miliardi su un obiettivo di 4. Ha fatto addirittura peggio Goldman Sachs: per il suo Infrastructure Fund II il rapporto tra raccolta e obiettivi è arrivato a un misero 27%. Quando poi, negli anni scorsi, operatori come Babcock, Rreef o Macquarie hanno comprato, lo hanno fatto a forte leva e ora pagano un prezzo salato alla crisi. Esemplare il caso di Macquarie: la merchant bank australiana, il più grande investitore in infrastrutture al mondo, oggi è costretta a vendere i gioielli di famiglia. Usciti due anni fa dall'Italia (dov'erano azionisti di Adr-Aeroporti di Roma), gli australiani stanno liquidando partecipazioni per far fronte alla recessione: pochi giorni fa ha detto addio alla Japan Airport Terminal, lo scalo di Tokyo, accettando di incassare meno della metà di quanto pagato. Project finance al palo Il nodo ferroviario della Tav di Firenze (nuova stazione e 8 km di "passante" di cui oltre la metà sottoterra) è uno dei lavori più importanti da qui al 2015 ed è stato appena approvato. Eppure nemmeno un euro viene dal project finance: l'opera verrà fatta con un normale contratto di finanziamento. Quando fu introdotto, agli inizi del Duemila, la «finanza di progetto»( vedi box in pagina), era stata salutata come la bacchetta magica per la fame di infrastrutture del Paese. «In Italia gli investimenti in nuovi progetti – osserva ancora Di Marco- pagano lo scotto di tempi che non sono mai certi». Il che rende impossibile il coinvolgimento dei fondi infrastrutturali, che come qualsiasi private equity deve remunerare il capitale dei sottoscrittori. Un caso su tutti: la BreBeMi, il cui progetto è stato presentato nel 2000 e ancora oggi nessun cantiere è partito. «Il project finance - lamenta Marco Nicolai, direttore generale di Finlombarda - ha di fatto cambiato pelle: al modello puro si va sempre più sostituendo la partnership pubblico-privato » con tutte le lungaggini e l'utilizzo inefficiente delle risorse che l'Italia sconta. Così languono le grandi opere (anche perché i project allo studio si basano su proiezioni di traffico/ flussi di cassa elaborati prima della crisi e non più applicabili), ma proliferano i piccoli progetti dall'illuminazione dei cimiteri, alle piscine ai parcheggi. E se fino all'anno scorso il project finance aveva conosciuto un boom (il valore cumulato dei bandi di gara sono balzati da 1,3 a 28 miliardi a tassi del 300% nei primi anni), ora il mercato ha iniziato anche a rallentare: il 2009 è iniziato con +20% di interventi ma un -22% di controvalore. Ossia, meno soldi e sparpagliati su un numero sempre maggiore di piccole opere. © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI OSTACOLI Di Marco (F2i): «Paghiamo privatizzazioni con tempi lunghi e i veti degli enti locali» Ma anche i colossi mondiali soffrono la crisi globale

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Baroni universitari e fuga dei cervelli (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 03-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 03/06/2009 - pag: 11 GALLERIA SORDI Baroni universitari e fuga dei cervelli Nicola Gardini presenta il suo libro «I Baroni» (Feltrinelli). L'autore racconta la sua storia come quella di altri ricercatori costretti a lasciare l'Italia. Intervengono Alexander Stille e Natalia Augias. Letture a cura di Massimo de Santis. La Feltrinelli, Galleria Sordi, alle 18

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

FORLI' PRIMO PIANO pag. 13 «Il futuro di Forlì sarà tra cultura e innovazione» I progetti del presidente della Fondazione Carisp di EMANUELE CHESI NEL 2013, quando scadrà l'attuale mandato, l'avvocato Piergiuseppe Dolcini avrà totalizzato vent'anni alla presidenza della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. «In un momento in cui si fa un gran parlare di rinnovamento e cambio della classe dirigente ammette Dolcini mi rendo conto di essere rimasto uno degli ultimi della vecchia guardia'. Ma mi illudo di essere qui per dar forza alla Fondazione... Credo di aver praticamente inventato questo ente e se c'è un motivo per cui sono ancora qui è che sono assolutamente convinto della necessità di mettersi in discussione continuamente, ascoltare le critiche e le sollecitazioni, sperimentare, progettare e aprirsi al futuro». La Fondazione è un attore fondamentale della società forlivese: qual è la sua idea della città del futuro? «La mia ambizione è che la Fondazione sia sempre progettuale, orientata al futuro con una funzione politica' in senso generale. Forlì deve essere sempre più la città della cultura e dell'innovazione. I nostri interventi sono finalizzati a questi obiettivi: le mostre al San Domenico non sono una semplice passerella ma sono veicoli di un'idea forte di città, così come l'impegno nell'Irst di Meldola e nella sanità forlivese, nel rilancio del centro storico e nella promozione di un legame sempre più stretto tra università, territorio e imprese. Vorrei che da queste idee scaturisse un confronto coi politici, con gli amministratori, con gli imprenditori, con tutta la città. Dobbiamo interrogarci sul futuro e sulla direzione da prendere. Quale deve essere la peculiarità di Forlì? Noi abbiamo questa idea forte». C'è chi vi critica per i fondi ingenti impiegati nelle mostre al San Domenico, mentre le erogazioni per le attività culturali cittadine sono state tagliate. «Le mostre al San Domenico sono costose ma non sono fini a sè stesse. Portano Forlì ad essere riconosciuta come una città d'arte e di cultura, come meta turistica di alto livello. E sono anche una sfida perché la città stessa si adegui a questo status. I tagli sono dolorosi perché riguardano tante attività meritevoli ma in questo clima economico generale non c'è altra soluzione. Sarebbe però necessario un maggior coordinamento tra le iniziative culturali per sfruttare al meglio le risorse esistenti». La Fondazione ha lanciato un appello a possibili partner per le prossime iniziative al San Domenico. In clima di crisi pensate che verrà raccolto da qualcuno? «Non ci illudiamo certo, ma un appello andava fatto. C'è bisogno di un concerto di iniziative pubbliche e private per sostenere l'attività culturale al San Domenico che ha un beneficio evidente per tutta la città. Noi non ci ritiriamo, ma è certo che per la mostra dell'anno prossimo dovremo limitare l'impiego di risorse». Va bene la cultura, ma se non si sviluppa l'economia la città langue... «Le cose vanno di pari passo, per questo parliamo tanto di innovazione. Nel campo economico la Fondazione ha ovviamente limiti di operatività ma col progetto Romagna innovazione' siamo all'avanguardia. Ed è un modello di rapporto pubblico-privato che può essere proposto all'università. L'ateneo romagnolo ha bisogno di maggiore autonomia. Bisogna andare verso una struttura federale e noi siamo pronti ad assumere il ruolo che ci compete». Avete acquistato il Palazzo Talenti Framonti in centro: cosa ci farete? «Per la Fondazione è un intervento importante come investimento e come segno del rilancio del centro storico. Deve diventare un polo' per rivitalizzare la città, unito al San Domenico e al Monte di Pietà. La struttura esterna verrà conservata ma all'interno troveranno posto attività commerciali e spazi per mostre e iniziative culturali. Al piano terra è previsto un caffé letterario e al terzo un ristorante». Con la piena integrazione nel gruppo Imi Sanpaolo si è perso il vostro legame con la Cassa dei Risparmi? «No di certo, continuiamo a considerare Cariromagna uno strumento indispensabile per lo sviluppo del territorio, in grado di dare risposte ai problemi locali con la forza di un grande gruppo nazionale. Il radicamento resta e la nostra presenza nel consiglio d'amministrazione ha proprio questo ruolo. Stiamo valutando poi l'opportunità di acquisire direttamente azioni del Sanpaolo, un centinaio di milioni di euro sul totale di oltre 400 di patrimonio finanziario, non tanto per esercitare un peso percentuale ma quanto per avere rapporti sempre più stretti con gli altri azionisti, le Fondazioni che hanno la nostra stessa sensibilità».

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MENTRE il centrodestra manifesta la propria solidarietà all'avvocato Lu... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

MODENA PRIMO PIANO pag. 3 MENTRE il centrodestra manifesta la propria solidarietà all'avvocato Lu... MENTRE il centrodestra manifesta la propria solidarietà all'avvocato Luca Ghelfi, candidato alla Provincia per il Pdl, indagato dalla procura per turbativa d'asta e concorso in estorsione, l'onorevole Emerenzio Barbieri (Pdl) rende nota un'altra ispezione scomoda', che peraltro riguarda un uomo del suo schieramento politico. Lo fa con un'interpellanza al ministro della Giustizia, a cui chiede come mai a Modena, in piena campagna elettorale, rimbalzino le notizie dei blitz della guardia di finanza a carico di Ghelfi «e di un familiare di un altro candidato Pdl per il Comune». Il candidato in questione sarebbe Gian Carlo Pellacani (ex rettore dell'ateneo modenese) e il familiare nel mirino il figlio Giovanni, professore ordinario alla facoltà di Medicina dell'universita di Modena. La finanza, poco meno di un mese fa, avrebbe richiesto ai vertici della facoltà i registri dei docenti e in particolare del professor Giovanni Pellacani. Le verifiche non riguarderebbero, però, la vecchia questione del nepotismo' denunciata a suo tempo dal professor Massimo Federico, che aveva segnalato anomalie nel concorso che è valso la cattedra al figlio dell'ex rettore. Stavolta i controlli a carico del figlio del candidato Pdl riguardano la regolarità dell'insegnamento. I finanzieri, nell'ambito di una inchiesta della procura, sarebbero andati a verificare se il professor Giovanni Pellacani, competente in dermatologia e docente nel settore Med 50', rispetti gli standard di insegnamento. La facoltà di Medicina è infatti strutturata in una cinquantina di settori e quello del professo Pellacani si chiama appunto Med 50'. A ogni settore corrispondono determinati standard e le fiamme gialle dovranno accertare se il docente abbia rispettato le modalità di insegnamento previste dalla categoria in cui ha ottenuto la cattedra. In pratica, Pellacani non dovrebbe insegnare la dermatologia pura', ma approcciare la materia in modo più tecnico. Evidentemente qualcuno ha segnalato alla finanza presunte irregolarità in questo senso anche se il professore si dice tranquillo: «Non so nulla di un'eventuale indagine dice Non ho ricevuto alcun avviso da parte della procura e nessuno mi ha parlato di ispezioni». I militari avrebbero acquisito i piani di studio, gli orari di lezione e il calendario degli esami relativi allo scorso e all'attuale anno accademico Anche il padre del professore, il candidato Pdl in Comune, cade dalle nuvole: «Non so di questi controlli», ha riferito ieri. «E' inaccettabile che in pieno periodo elettorale fiocchino denunce nei confronti dei candidati del centrodestra e dei loro familiari commenta il senato Carlo Giovanardi Spettacolari operazioni attuate senza discrezione alimentano un circuito mediatico che tenta di screditare i candidati, la Procura poteva aspettare». IsabellaBertolini, coordinatore provinciale del Pdl ed Enrico Aimi, si interrogano sui tempi dell'inchiesta: «Fatti del genere rischiano di compromettere lo svolgimento di una campagna elettorale che si dovrebbe giocare sul confronto politico e non sugli atti giudiziari». val. b.

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Una nuova "arma"per la campagnacontro i graffiti (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Una nuova "arma"per la campagnacontro i graffiti decoro urbano È partito un massiccio lifting di edifici pubblicie privati affidato a un innovativo "detergente" ALLA STATUA della fontana di Brignole, storici giardini puntualmente presi di mira dai vandali, è stato messo un perizoma; e un'indelebile lacrima è stata tracciata sul leone fieramente seduto a guardia di San Lorenzo, sì proprio quello posto a destra e quotidianamente cavalcato da soggetti fotografici. L'icona di fronte alla stazione ha subìto lo sfregio del pennarello. L'imponente figura animale nel centro storico, invece, è stata scarabocchiata e poi pulita erodendo la scultura: ora dall'occhio del leone scende un solco di pietra. Fontana e cattedrale sono due esempi della stessa irrispettosa mano contro statue, palazzi, facciate. «Opere a volte corrette con vernice bianca, la stessa usata per le strisce pedonali», fa sapere Mauro Maraschin che in questi giorni sta ripulendo alcuni monumenti deturpati grazie a un nuovo progetto di maquillage. Vergati con pennarelli o bombolette, marmi e rocce riportano slogan, proverbi, ingiurie, dichiarazioni d'amore. Un ventaglio di aneddoti tra intimo e politico che deturpano senza sosta. L'ultima contromossa alla foga dei grafomani si sta appena compiendo: la base di palazzo Ducale è già transennata in attesa dei restauratori. E poi, le statue di Brignole, del convento dei Missionari della Santissima Coronata di Sestri Ponente e i settecenteschi tubi di marmo che sono andati a comporre un nuovo monumento in via Molassana. Tutti e quattro i siti rientrano in un progetto di pulitura avviato gratuitamente da tre ditte specializzate: Docchem, Bettini costruzioni generali e Centro restauro Natura in collaborazione con Comune e Soprintendenza ai Beni artistici e architettonici. La ripulitura gratuita, a beneficio di Genova e dell'immagine, arriva dopo che il vecchio e applaudito progetto "Decoro"è stato abbandonato: istituito nel 2001, il servizio Cancellazione graffiti accordava l'Ufficio vivibilità del Comune, tramite Amiu Bonifiche, e prevedeva un massiccio lifting di edifici pubblici e privati: con uno stanziamento in bilancio di 408 mila euro. Ad incoraggiare le segnalazioni della gente e a scoraggiare le intenzioni dei graffitari era stato organizzato un numero verde. Ora il piano è stato sostituito da un'organizzazione di quartiere: le segnalazioni le accettano i municipi, i finanziamenti arrivano sì ma ridimensionati. Momenti neri per i monumenti genovesi, sono ovviamente, gli eventi e le manifestazioni: dal G8 alle partite di calcio, dai cortei alle invettive contro politici o alti prelati in queste settimane sono quattro le squadre impegnate a cancellare e mantenere intonse pareti e basamenti: «in una lodevole operazione di pulitura» così come sottolinea l'assessore alle Manutenzioni articolate sul territorio Elisabetta Corda. Per quattro giorni, le squadre dei restauratori combatteranno gli sfregi secondo nuovi detergenti. Pietra, intonaco, metalli, materiali sintetici, rivestimenti a smalto vengono trattati in modo che anche in seguito, possano essere puliti senza danni. «Il problema delle scritte è ampio e sul mercato sono apparsi prodotti di pulitura scandalosi - spiega ancora Mauro Maraschin del Centro restauro Natura - i nuovi prodotti si basano su ricerche a suo tempo finanziate dallo Stato, e riguardano i florurati». La formula dall'Italia è arrivata in Olanda per tornare in larga scala al luogo d'origine. Ma, a danneggiare gli edifici oltre alle sigle arrivano anche i bisognini dei cani: quelli risultano ardui da debellare quasi più delle scritte a pennarello indelebile: l'urina è più ostica delle vernici spray. Eppure tutte quelle sostanze, care agli scribacchini da muro, chiariscono i tecnici, vengono assorbite fino a 3 centimetri di profondità. «Genova? Per scritte o segni sui muri si equivale alle altre città. Ma avrebbe bisogno di una campagna di dissuasione e maggiore attenzione nella pulitura». Ancora Maraschin narra che fino a poco tempo fa le scritte venivano pulite da Aster con solventi e poi coperte da Amiu con il bianco usato per tracciare le strisce pedonali. Ora invece, dopo la pulitura i moderni prodotti antigraffiti trasparenti vanno ad impedire che il monumento appena restaurato possa nuovamente essere deturpato. I colori, a quel punto, si lavano con l'acqua e l'abrasione dovrebbe essere scongiurata. Annalisa Rimassa rimassa@ilsecoloxix.it [+] www.ilsecoloxix.it Commenta la notizia sul nostro sito 03/06/2009

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Albenga-Predosa, bretella-sintesi (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Albenga-Predosa, bretella-sintesi prende quota una soluzione utile per lo sviluppo di turismo e logistica portuale Due tracciati in uno collegano Autofiori e Autostrada dei Trafori. Con un tunnel al Quazzo sergio del santo L'OGGETTO DEL DESIDERIO della Valle Tanaro è un'autostrada fantasma. Fantasma due volte, sia perché la società che intende costruirla è"attiva" da 42 anni ma non è riuscita a mettere la prima pietra (non avendo le idee chiare nemmeno su dove farla passare), sia perché gli abitanti della Valle Tanaro vorrebbero che il tracciato fosse invisibile, ovvero che non attraversasse il corridoio-budello che, seguendo il corso del fiume, collega Ormea con Ceva. La società di diritto pubblico-privato per l'Autostrada Albenga - Garessio - Ceva riunisce enti di quattro Province (Cuneo, Torino, Imperia, Savona), Camere di Commercio, molti Comuni e alcune concessionarie autostradali, tra cui l'Autofiori del gruppo Gavio. Capitale sociale 600 mila euro, conti in "nero fisso" ma solo perché sul fronte degli investimenti non si pianta un chiodo, mentre in compenso la robusta dote di partecipazioni societarie consente di accumulare dividendi. Insomma, una società? presieduta dal sindaco storico di Garessio Luigi Sappa - che ha la possibilità di finanziare studi di fattibilità e anche di progettazione. Peccato che quel tracciato che da Albenga risale le Alpi liguri, scende a Garessio e raggiunge Ceva lungo l'itinerario della statale 28, non riesca a trovare la necessaria approvazione delle comunità attraversate, sia sul versante ligure sia su quello piemontese. E oltre alle opposizioni dei vari comitati natura, ambiente, bella-ma-fatela-passare-da-un'altra parte, c'è anche chi mette in dubbio la sostenibilità economica del collegamento a causa di un limitato bacino di traffico. Sospesa sul niente, la società per l'autostrada di Garessio potrebbe continuare a tenere le sue assemblee annuali per altri 42 anni, prendere atto con soddisfazione dei dividendi che si accumulano e aspettare eventuali novità. In questo placido torpore, l'ultimo piccolo brivido l'ha dato il commissario straordinario della Provincia di Savona, l'ex prefetto Mario Spanu, che scartabellando tra le partecipazioni dell'Ente, si è incuriosito per questa autostrada che non conosceva e che, carte alla mano, nemmeno esisteva. Con una certa fatica sono infine riusciti a convincerlo che non era il caso di abbandonare la società al suo destino, che in effetti era vero, in Valle Tanaro non ci sarebbe passata nessuna autostrada ma che gli strateghi della programmazione territoriale avevano trovato una soluzione alternativa. Che è poi un'altra ipotesi di autostrada, il collegamento tra l'Autofiori e l'Autostrada dei Trafori, sintesi di due diverse "bretelle", la già citata Albenga?Garessio?Ceva e la Carcare? Predosa, attraverso il comprensorio acquese. La sintesi elaborata nel 2006 dall'allora assessore provinciale di Savona Roberto Peluffo e dai tecnici della Provincia prevede un tracciato di circa 100 chilometri, con terminali ad Albenga-Ceriale e Predosa, attraverso Calizzano, Millesimo e Acqui Terme. Il punto d'incontro tra le due ipotesi originarie è rappresentato da un tunnel, forse sotto il colle del Quazzo, che metterebbe in diretta e rapida relazione Calizzano e Garessio, assicurando il collegamento autostradale per il capoluogo dell'Alta Valle Tanaro senza dover fare i conti con l'impatto, lungo lo stretto e urbanizzato fondovalle che porta a Ceva, di un'infrastruttura certamente utile ma ingombrante. Il nuovo tracciato ha in effetti una serie di pre-requisiti che possono renderlo sostenibile sia per l'ambiente sia sotto il profilo economico (l'idea è di affidarne costruzione e gestione ad un soggetto privato, non potendo realisticamente contare su grandi risorse pubbliche né a breve né a medio termine). L'autostrada rappresenterebbe un by-pass sia per il traffico turistico sia per quello commerciale, in grado di evitare la saturazione del corridoio tirrenico (Autofiori). Il bacino d'utenza sarebbe assolutamente di rilievo e tale da garantire la redditività dell'investimento. Sarebbe un potente fattore di sviluppo dell'economia delle aree attraversate, le Valli del Bormida e dell'Erro, ma anche dell'Alta Valle del Tanaro (Ormea e Garessio). Senza contare che si tratterebbe di un asse indispensabile allo sviluppo dei due grandi progetti logistici del Basso Piemonte, il Sistema Slala nell'Alessandrino e il Polo Agroalimentare della provincia di Cuneo. «Tutte considerazioni - spiega il presidente della Camera di Commercio di Savona, Giancarlo Grasso, consigliere di amministrazione della società per l'autostrada di Garessio - che hanno convinto il Cipe, lo scorso anno, a inserire questo collegamento tra le infrastrutture interregionali di interesse nazionale. Quello che serve, adesso, è un'ulteriore passo avanti da parte delle istituzioni nazionali e locali. Serve un atto concreto di governo e Regioni, l'inserimento della Albenga - Predosa tra le priorità da perseguire. Solo così potranno emergere concreti interessi privati per passare alla fase realizzativi». L'atto concreto potrebbe tuttavia arrivare proprio in queste settimane, sotto forma della stipula di un'intesa quadro tra governo, Regioni e Anas che consenta di sbloccare quei 260 milioni di finanziamento che erano nella disponibilità del Cipe. Potrebbero servire a definire la fattibilità dell'opera e anche il progetto definitivo. La società per l'Albenga - Garessio - Ceva, da parte sua, finanzierebbe lo studio dell'impatto sociale della nuova autostrada. Da presentare poi in autunno, per rilanciare in grande stile l'iniziativa. 03/06/2009

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Carlo Ancelotti lascia Il Milan volta pagina (sezione: Cultura)

( da "Corriere Di Como, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Carlo Ancelotti lascia Il Milan volta pagina LEONARDO NUOVO ALLENATORE Dopo otto anni, Carlo Ancelotti ha lasciato la panchina del Milan. Al suo posto arriva Leonardo: già calciatore e dirigente rossonero. Naturalmente, come penso gran parte del popolo milanista, sono umanamente dispiaciuto per l'addio di "Carletto": un allenatore che aveva saputo conquistare i tifosi sia per la sua competenza sia per la sua proverbiale bonomia; da un punto di vista strettamente tecnico, però, credo sia stato giusto cambiare. Per il calcio italiano otto anni sulla medesima panchina rappresentano un'autentica rarità. Abituati a presidenti vulcanici, pronti a cacciare il mister alla prima figuraccia, non dobbiamo dimenticare che anche l'eccesso opposto può rivelarsi deleterio. Una delle critiche che ultimamente potevano esser mosse ad Ancelotti riguardava la sua incapacità di rinnovare il modulo e il gioco del Milan il quale, conosciuto oramai a memoria dagli avversari, rischiava sempre più di rivelarsi asfittico. Persino il bellissimo rapporto di lealtà e fiducia fra il tecnico e i "senatori" si stava tramutando in un handicap, poiché precludeva la possibilità di innestare nuova linfa nel sempre più obsoleto albero rossonero. Tanto per finire con un ipse dixit, ebbe ragione Costacurta quando affermò che pretendere di prolungare all'infinito un ciclo, per quanto vincente, avrebbe privato la squadra e l'ambiente di nuovi stimoli, essenziali per conseguire nuovi trionfi. Ciao Carletto, ci mancherai sicuramente. Ti auguriamo di poter riprendere a vincere, possibilmente solo in Inghilterra, anche sulla plancia di comando dei Blues. Diamo, invece, il benvenuto a Leonardo, "l'allenatore galantuomo". I tifosi del Milan lo conobbero come calciatore dalla tecnica sopraffina e dallo spirito gentile. In seguito ha saputo dimostrare la sua abilità anche come dirigente; se i rossoneri hanno acquistato l'immenso Kakà e hanno battuto la concorrenza di mezzo universo per il talento Pato, larga parte del merito va alla conoscenza del calcio verde-oro di Leonardo. Da quanto si è potuto arguire dopo la conferenza di presentazione, il nuovo allenatore vorrebbe donare nuovo ossigeno alla manovra atrofizzata dei rossoneri prediligendo il gioco sulle fasce. Probabilmente ciò sarà il preludio all'acquisto di uno o due esterni di spinta. Inoltre, Leonardo ha dichiarato di voler praticare un calcio d'attacco, umile e veloce: il suo modello rimane il Brasile, bellissimo e sfortunato, del 1982. Come forse molti ricorderanno, in quell'occasione lo squadrone carioca fu beffato dalla "Italietta" cinica e sfrontata di Bearzot: speriamo che il Milan non debba fare la stessa fine. Naturalmente, grande importanza avranno le scelte di mercato che saranno prese dalla dirigenza. Già si ode il canto incessante delle sirene madrilene che invocano l'acquisto di Kakà. Io non so se il nostro campione si farà legare a Milanello al pari di Ulisse, ma, forse, dinnanzi a una offerta importante la società farebbe bene a prendere in considerazione l'ipotesi di una cessione. Da Londra, poi, rimbalzano voci circa il possibile interessamento di Abramovich per Pirlo e Seedorf. Insomma, potrebbe prepararsi una piccola "rivoluzione" e io spero che da ciò possa nascere un Milan magari più povero, ma certamente più giovane e combattivo. In una società come la nostra, però, l'allenatore non dovrà dimostrare la sua abilità solo sul campo o nello spogliatoio: importante sarà anche valutare i suoi rapporti con la stampa. Trovandosi dirimpetto un "mostro" della comunicazione come l'interista Mourinho, vedremo come "Leo" saprà muoversi. Mi piacerebbe assistere alla sfida fra "Mou" l'istrione e Leonardo il gentiluomo. In conclusione, oggi nessuno può prevedere quale sarà il futuro del Milan e del suo nuovo tecnico, sono troppe le variabili in un mondo che, di per sé, si diverte a sovvertire ogni pronostico. Non resta che sperare di buttare i cocci delle ultime stagioni deludenti, e di ripartire con coraggio confidando nel motto rossonero di essere "più forti dell'invidia, più forti dell'ingiustizia e più forti della sfortuna". Alessandro Conistabile Nella foto: Alessandro Conistabile Home «Maturità, passaggio simbolico e indelebile» Autovelox inefficaci sul fronte sicurezza "Insubriadi" 2009 Gare al via il 6 giugno Ieri serrande alzate in centro storico Presi d'assalto bar e ristoranti all'aperto Shopping sotto le stelle Domani la prima serata Americani e inglesi in calo e gli alberghi segnano -15% Parcheggio trasformato in discarica Docenti "schedati" per la maturità

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"Insubriadi" 2009 Gare al via il 6 giugno (sezione: Cultura)

( da "Corriere Di Como, Il" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

"Insubriadi" 2009 Gare al via il 6 giugno OLIMPIADE UNIVERSITARIA Sport e goliardia alle "Insubriadi" 2009. La 8 Olimpiade Universitaria, patrocinata dal Coni, avrà luogo il 6 giugno al Tennis Club Lariano (Centro Sportivo Ranato Rossi, via Roma, a Casnate con Bernate): il termine per iscriversi è stato prorogato fino alle 24 di oggi. La manifestazione prevede gare di calcetto maschile, calcetto femminile, beach volley misto (2 maschi, 2 femmine), basket a 3, tennis singolo e scopone scientifico. Per iscriversi è necessario avere il certificato di idoneità fisica (escluso torneo di scopone scientifico), aver approvato la liberatoria e la clausola sulla privacy all'atto dell'iscrizione, essere studenti/professori/ricercatori universitari iscritti nei seguenti 5 atenei: Università degli studi dell'Insubria, Università Carlo Cattaneo-Liuc Castellanza, Politecnico di Milano (sedi Como-Lecco), Università della Svizzera Italiana, Scuola Universitaria Professionale della Svizzera Italiana. Info sul sito www.insubriadi.org. Home «Maturità, passaggio simbolico e indelebile» Carlo Ancelotti lascia Il Milan volta pagina Autovelox inefficaci sul fronte sicurezza Ieri serrande alzate in centro storico Presi d'assalto bar e ristoranti all'aperto Shopping sotto le stelle Domani la prima serata Americani e inglesi in calo e gli alberghi segnano -15% Parcheggio trasformato in discarica Docenti "schedati" per la maturità

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A Bologna la II edizione della Summer School in Economics and Management of Intellectual Property Rights (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

A Bologna la II edizione della Summer School in Economics and Management of Intellectual Property Rights (3/6/2009 14:30) | (Sesto Potere) - Bologna - 3 giugno 2009 - Si terrà dall’8 al 12 giugno prossimi a Villa Guastavillani, sede di Alma Graduate School, la seconda edizione della Summer School in Economics and Management of Intellectual Property Rights, tre giorni intensivi durante i quali dottorandi e ricercatori - insieme a un team di esperti e studiosi di rilievo internazionale - impareranno come difendere e valorizzare le invenzioni attraverso marchi e brevetti. All’edizione 2009 parteciperanno venti ricercatori di altissimo livello internazionale provenienti da tutta Europa che, per tutti i cinque giorni tra le 9 e le 17, parteciperanno a seminari e workshop. Tema centrale dell’appuntamento di quest’anno sarà la protezione delle innovazioni attraverso gli strumenti della proprietà intellettuale. Strettamente collegati a questo anche altri temi: come sfruttare le invenzioni brevettate per fare business, come capire l’efficacia relativa e i limiti dei brevetti per evitarne costi indesiderati, come i risultati delle ricerche pubbliche possono essere valorizzati attraverso gli “accordi di licenza”, come misurare il valore economico di brevetti e marchi. Il valore aggiunto dell’evento è dato dal contesto nel quale i partecipanti si troveranno a lavorare: la full immersion permetterà infatti di entrare in contatto con altri ricercatori e studiosi di fama internazionale, e non mancheranno occasioni per assistere alla presentazione dei risultati delle ricerche più avanzate su questi temi o di presentare le proprie ricerche e i propri risultati a una platea di assoluta eccezione. Il tema della “proprietà intellettuale” è di grande interesse negli scenari dell’economia della conoscenza. La protezione del patrimonio tecnologico e commerciale d’impresa, attraverso strumenti quali brevetti, marchi, design, segreti industriali, rappresenta un imperativo imprescindibile per essere competitivi nei nuovi contesti della globalizzazione. Tutte le imprese che generano innovazione sono chiamate a tutelare e valorizzare in modo adeguato i propri prodotti per non vanificare gli investimenti effettuati a causa di casi di imitazione e contraffazione da parte dei concorrenti. E sempre la proprietà intellettuale è protagonista di un importante percorso formativo proposto da Alma Graduate School per l’anno accademico 2009/2010. A dicembre infatti, parte la terza edizione del Master in Gestione della Proprietà Intellettuale indirizzato a professionisti che vogliano maturare le competenze necessarie per affrontare le problematiche legate alla tutela e alla gestione della proprietà intellettuale. Obiettivo di questo percorso formativo, aperto a laureati in giurisprudenza, economia e discipline tecnico-scientifiche, è creare competenze che oggi in larga parte mancano all’interno di imprese e università. Sono tre le tipologie di corsi che gli studenti frequenteranno: la prima riguarda gli aspetti legati al diritto industriale (quali strumenti legali si possono utilizzare per difendere le invenzioni), la seconda è centrata sugli aspetti economico-gestionali (come sfruttare commercialmente le invenzioni brevettate) e la terza copre tutta l’area tecnico-scientifica (per comprendere il ruolo della proprietà intellettuale in campi come quello chimico-farmaceutico, quello energetico, quello meccatronico e quello dell’information technology). Insieme, questi tre aspetti coprono tutte le diverse competenze richieste per difendere le innovazioni e favorire il trasferimento tecnologico. E’ possibile iscriversi al Master fino al 27 ottobre. Le selezioni si svolgeranno nel mese di novembre con inizio delle lezioni in aula a fine novembre. Info: www.almaweb.unibo.it ALMA è la Graduate School of Information Technology, Management, and Communication di Bologna, costituita nel 2001 come consorzio tra Università di Bologna, Fondazione Marconi e Fondazione Carisbo che dal 2006 comprendere anche la Profingest Management School. La sede di Alma è Villa Guastavillani. Costruita nel 1575 e recentemente restaurata dall’Università di Bologna la Villa nei suoi 4mila metri quadrati, comprende aule e laboratori dotati delle più recenti tecnologie informatiche e visive. I Computer Lab, hanno 50 postazioni di lavoro, sono tecnologicamente all'avanguardia e costantemente aggiornati. Una rete wireless copre l'intera villa e il parco circostante. Nella Villa sono a disposizione degli studenti anche una la palestra e una mensa

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Pianello Val Tidone (PC): sopralluogo sulla frana (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 03-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pianello Val Tidone (PC): sopralluogo sulla frana (3/6/2009 16:40) | (Sesto Potere) - Piacenza - 3 giugno 2009 - Su indicazione dell’assessore regionale alla protezione civile Marioluigi Bruschini, la Commissione regionale "grandi rischi" effettuerà venerdì prossimo un sopralluogo sulla frana che si è riattivata a metà maggio a Pianello Val Tidone nel piacentino, provocando danni alla viabilità e ad alcune private abitazioni in località Fravica. Al sopralluogo saranno presenti i componenti della Commissione esperti di rischio idrogeologico e cioè Paolo Canuti (Università di Firenze), Gianfranco Pellegrini (Università di Bologna) e Alessandro Corsini (Università di Modena e Reggio Emilia) oltre a funzionari dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, dei servizi tecnici regionali e del Comune di Pianello Val Tidone. Il sopralluogo tecnico scientifico servirà per valutare le caratteristiche del movimento franoso, la gravità e gli effetti e per dare alla Protezione civile regionale gli elementi necessari per definire le linee di intervento per i provvedimenti urgenti e la successiva messa in sicurezza dell’area colpita dalla frana. La Commissione regionale "grandi rischi" per la previsione e la prevenzione dei grandi rischi, è l’organismo previsto dalla Legge regionale di protezione civile n. 1/2005, con funzioni consultive e di supporto tecnico scientifico dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, per le azioni più complesse da attivare in situazioni di crisi e di emergenza in seguito ad eventi calamitosi. Il team, coordinato dal direttore dell’Agenzia regionale di protezione civile Demetrio Egidi, è costituito prevalentemente da docenti universitari degli Atenei di Bologna, Modena e Reggio Emilia, Parma, Ferrara, Firenze, specializzati nei rischi idrogeologico, idraulico, sismico, chimico industriale, da esperti dell’ARPA e da dirigenti dei pertinenti servizi tecnici regionali, quali Sanità, Difesa del Suolo della costa, Geologico sismico, Parchi e risorse forestali, Meteorologico.

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Rifiuti, finti collaudi in Campania (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Rifiuti, finti collaudi in Campania S iamo ormai alla terza stazione, anzi alla quarta, della Via Crucis di monnezzopoli. Ieri agli arresti domiciliari sono finiti i «collaudatori» degli impianti che dovevano produrre ecoballe da bruciare nel termovalorizzatore di Acerra - i sette Cdr (combustibile da rifiuti) - e che invece stanno producendo detenuti, indagati, processati. La prima stazione, come si ricorderà, vede già a processo, tra gli altri, il governatore Antonio Bassolino, la seconda il vice dell'allora commissario Guido Bertolaso, Marta Di Gennaro. Poi c'è lo stralcio della seconda stazione, che vede indagati lo stesso Bertolaso, il prefetto di Napoli, Alessandro Pansa, l'ex commissario Catenacci. E adesso ai domiciliari sono finiti i «collaudatori». I protagonisti dell'ultima retata giudiziaria sono infatti ex rettori, ex presidi di facoltà, docenti universitari, tecnici e raccomandati, funzionari della Protezione civile di Guido Bertolaso. C'è l'attuale presidente della provincia di Benevento, Aniello Cimitile (Pd), ex rettore dell'università sannita, gli ex presidi o docenti di Architettura e Ingegneria, Vincenzo Naso e Oreste Greco. L'attuale direttore dei lavori dell'inceneritore di Acerra, Giuseppe Vacca, e quello che doveva diventare il numero due degli organizzatori (della Protezione civile) del G8 di La Maddalena, Claudio Di Biasio. Guido Bertolaso lo aveva designato «attuatore con funzioni vicarie» dell'organizzazione del G8 ma all'improvviso è sopravvenuta la sua rinuncia. Il gip parla di «stranezza», lasciando intendere implicitamente che forse la rinuncia è stata dettata da una fuga di notizie. Dunque, l'inchiesta che fa tremare la struttura del sottosegretario all'emergenza rifiuti, Guido Bertolaso. Che non nasconde il timore che la «giustizia» possa far inceppare di nuovo la macchina che aveva sconfitto la crisi del ciclo dei rifiuti. Insomma, bloccare gli ex Cdr che oggi si chiamano Stir. Le commissioni di collaudo - sostiene l'accusa - in realtà non hanno svolto il lavoro come avrebbero dovuto. Nell'ordinanza di custodia cautelare, si riporta un passaggio di un interrogatorio del presidente della commissione di collaudo dell'impianto di Caivano, Vincenzo Naso: «Mi si chiede cosa si intenda con "opera funzionale". Con questa espressione si voleva soltanto rappresentare che l'impianto funzionava e produceva balle di cosiddetto Cdr, nonché sovvallo (scarti, ndr) e fos (frazione organica stabilizzata, ndr) come da progetto». Commenta il gip: «Se si trasponesse il ragionamento del Naso in un esempio banale, un soggetto, preposto all'attività di testatore di bibite presso uno stabilimento, chiamato a rendere conto di una sua certificazione qualitativa sulla produzione di aranciata (poi rivelatasi di pessima qualità), potrebbe ben giustificarsi affermando di avere semplicemente constatato la fuoriuscita dallo stabilimento di bottiglie recanti un liquido di color arancione, desumendo, per mero ragionamento deduttivo, che si trattava di aranciata, senza però avere mai constatato di cosa effettivamente si trattasse». Più o meno è andata così con le commissioni di collaudo dei Cdr. Che nulla hanno obiettato al fatto che negli impianti piuttosto che i macchinari «Doppstadt» erano stati montati quelli della «Niro», ovvero «trituratori» che non avevano le caratteristiche tecniche per evitare di «impaccare il rifiuto con materia organica». In alcuni Cdr, poi, sono state impiantate due linee diverse di Cdr non previste nei progetti approvati e finanziati. Sulla qualità delle commissioni di collaudo, ci sono tre chicche nelle carte del gip Aldo Esposito. La prima, una intercettazione telefonica dove un collaudatore, Alfredo Nappo, rivela al suo interlocutore l'esito di un suo interrogatorio alla polizia giudiziaria: «Come ho avuto l'incarico? Io faccio parte di un partito. E chiaramente non faccio il nome del partito perché non è il caso». La seconda riguarda le modalità di scelta dei componenti delle commissioni. Mette a verbale l'ex vicecommissario di governo, Raffaele Vanoli: «I presidenti li scelsi tra le personalità di alto livello accademico e professionale, perché le commissioni dovevano svolgere un rigoroso controllo in sede di collaudo. Per gli altri componenti, si trattava di esaminare i curricula. Insomma, non c'era un criterio rigido di selezione. Fu adottato il sistema di "intuitu personae"». Il professore Oreste Greco ammette la sua ignoranza: «L'accettazione dell'incarico di collaudatore fu da manifestata per una forma di dignità per la facoltà di cui all'epoca ero preside». Clientelismo e ignoranza. Scrive il gip: «La verifica dell'effettivo buon funzionamento degli impianti avrebbe scongiurato l'entrata a regime di un sistema di smaltimento di rifiuti frutto di una colossale truffa».

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Voci d'esperti e sguardi sul futuro del castello (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

A Novara. Voci d'esperti e sguardi sul futuro del castello E' aperto a tutti l'incontro-convegno dell'undici giugno «Oltre il Castello. Da fortezza abbandonata a polo della vita cittadina»: giovedì 11 giugno dalle 15 nell'aula magna di Economia (via Perrone 18) l'Ordine degli Architetti con Comune di Novara e Università invitano all'incontro-convegno sul cantiere «Castello» e il futuro del monumento. Si parlerà di interventi, ritrovamenti, nuovo museo, trasformazioni, ricadute sul territorio. Interverranno il sindaco Giordano, il presidente dell'Ordine Paolo Monsù, il pro-rettore Cesare Emanuel, gli assessori Rizzo, Pessarelli e Debiaggi, Giuseppina Spagnolo e Anna Maria Bava delle Soprintendenze, l'architetto Zermani, capogruppo e co-progettista dei lavori di restauro, l'architetto Grimaldi, direttore dei lavori e co-progettista dei lavori di restauro, l'architetto Tortelli, co-progettista con l'architetto Fassoni del progetto di allestimento museale. Ancora, i contributi di: Laura Bianchi Boroli, presidente Fondazione Castello, professor Seddio della Bocconi e docente a Novara, l'architetto Benato, segretario dell'Ordine. Modera l'architetto Dardano. Per dettagli: 0321-35120. «Oltre il Castello» inaugura il ciclo «Novara, la città che cambia», incontri voluti dall'Ordine degli Architetti per riflettere sulle trasformazioni del capoluogo novarese nei prossimi anni.

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Cent'anni fa il Nobel a Marconi (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

LA MOSTRA Cent'anni fa il Nobel a Marconi Dal primo telegrafo alla tivù «marconiana» [FIRMA]BRUNO MONTICONE SANREMO E, sicuramente, uno degli scienziati più celebri della storia. Perchè la sua invenzione, la radio, è stata davvero una di quelle che hanno rivoluzionato il mondo. Marconi, nel 1909, ricevette, per la sua scoperta, il Premio Nobel per la Fisica. E Sanremo celebrerà questa ricorrenza venerdì 19 giugno con una tavola rotonda, proprio a Villa Nobel, sul tema «Marconi e la radio: storia e scoperte di un grande Nobel italiano». «Un'iniziativa che si inserisce nelle iniziative che, qui a Villa Nobel, abbiamo iniziato per celebrare gli Italiani che ottennero il premio più ambito», ha detto, ieri a Villa Nobel, il presidente dell'amministrazione provinciale Gianni Giuliano che, con il commissario straordinario del Comune Umberto Calandrella, ha presentato ufficialmente l'iniziativa. La tavola rotonda avrà un prestigioso cartellone di partecipanti: Joseph Hooton Taylor jr, astrofisico statunitense, già professore all'Università di Princeton e premio Nobel per la fisica nel 1993; Gabriele Falciasecca, presidente della Fondazione Marconi e docente di ingegneria all'Università di Bologna; Piergiorgio Odifreddi, studioso e professore di logica all'Università di Torino, autore di saggi di successo (come «Il matematico impenitente» e collaboratore di quotidiani e riviste; Roberto Giacobbo, giornalista e scrittore e conduttore di «Voyager» su Raidue, che farà da moderatore; Renzo Arbore, popolarissimo showman, che non ha mai fatto mistero della sua «matrice» artistica radiofonica caratterizzata, negli Anni 70, da «Alto Gradimento», trasmissione che ebbe indici di ascolto a livelli oggi impensabili; e, infine, come ospite d'onore, Elettra Marconi Giovannelli, figlia dello stesso Guglielmo Marconi. Alla tavola rotonda a Villa Nobel faranno da contorno una mostra in programma dal 13 al 28 giugno sempre nello storico edificio e, nella giornata di sabato 20 giugno, il 6° Meeting «DX del Ponente», raduno di radioamatori che vedrà l'arrivo a Sanremo di 150 specialisti da ogni parte d'Italia. Si parlerà anche dell'ultima frontiera della radio: quella della ricezione dei segnali dall'etere attraverso il personal computer.In occasione delle celebrazioni sanremesi per i cent'anni del Nobel a Marconi, si svolgerà, dal 13 al 28 giugno, a Villa Nobel, la mostra «Un percorso attraverso radio, libri, riviste nell'avventura umana di Guglielmo Marconi». Saranno esposti almeno 50 esemplari in arrivo dal Museo della comunicazione «Voci nell'etere» creato, nella frazione Oliveto di Imperia, dal collezionista Angelo Sessa. Tra i tanti pezzi annunciati una radio a cristallo di galena del 1916 prodotta dalle Officine Marconi di Genova, le prime radio a valvole del 1920, i primi telefoni del 1895, un telegrafo Gerosa R600 VOH del 1900, una radio RB7 del 1920 prodotta dalle Officine Marconi inglesi (è l'unico esemplare esistente in Italia) fino ad una televisione Marconi VC53, altro pezzo particolarmente raro. La mostra resterà aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 (lunedì chiuso).\

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La doppia laurea di Quentin (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

ALESSANDRIA.CON IL CORSO BI-NAZIONALE DI SCIENZE POLITICHE La doppia laurea di Quentin [FIRMA]FRANCA NEBBIA ALESSANDRIA Laurea «doppia» per Quentin Fère, 22 anni, che domani a Palazzo Borsalino discuterà la sua tesi al corso bi-nazionale. Dopo Marie Labbé l'anno scorso, è il secondo francese che si laurea alla facoltà di Scienze Politiche grazie all'accordo siglato tra l'Università «Avogadro» e l'ateneo di Rennes, per la formazione di figure professionali internazionali. Ad agosto partirà una studentessa italiana. La facoltà sta mettendo a punto accordi simili con le Università di Tampere (Finlandia) e di Friburgo (Svizzera). Gli studenti del corso magistrale, frequentando anche lezioni all'estero, conseguono una doppia laurea che ha valore legale in Italia e in Francia. Per il soggiorno a Rennes possono beneficiare di un contributo. «E' una buona esperienza che dà ai ragazzi maggiore qualificazione, facilitando l'accesso al lavoro - dice la docente Carla Marchese, relatrice con il professor Benoit Le Maux dell'Università di Rennes per la tesi di Fère -. Nella nostra zona ci sono aziende e banche che hanno forti contatti con la Francia». Quentin Fère, dopo il primo anno del biennio magistrale in Francia, ha frequantato il secondo corso ad Alessandria, redigendo una tesi dal titolo «On the size of government. An econometric investigation on the various theories using french data», un'analisi quantitativa sul ruolo del settore pubblico nell'economia francese. Il lavoro è in inglese, così come la maggior parte dei corsi della laurea binazionale, che è parte dell'European master in public economics and public finance. Un'esperienza che ripercorrerebbe? «Sicuramente - risponde Quentin, che in pochi mesi ha acquisito un italiano fluente - credo che potrò avere più possibilità lavorative». Madre a padre di Fère sono giornalisti, Quentin non pare intenzionato a seguirne le orme. Per ora pensa ancora a studiare, vorrebbe anzi iscriversi in Francia a un altro master. Che differenze ha trovato tra l'università in patria e quella italiana? «Una materia come Statistica ad Alessandria, ad esempio, è trattata in modo decisamente più pratico. Per il resto il mio giudizio è buono su entrambe. Con la lingua me la sono cavata, ho studiato italiano nelle superiori: non sono arrivato proprio digiuno. Il resto l'ho appreso qui». A settembre, appena arrivato, si è concesso qualche gita per conoscere un po' il territorio e l'arte del Piemonte: «Ma negli ultimi mesi ho pensato solo a studiare».

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Futurismi e movimenti d'avanguardia nella letteratura slava: la Fondazione Sbranti organizza un convegno internazionale a Pisa (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Pisa Futurismi e movimenti d’avanguardia nella letteratura slava: la Fondazione Sbranti organizza un convegno internazionale a Pisa La letteratura futurista e d’avanguardia dei paesi di lingua slava sarà protagonista di un convegno internazionale in programma a Pisa domani, nell’Aula Magna Storica della Sapienza: promosso dalla Fondazione Kristina B. Przyjemska Sbranti, con il patrocinio dell’Università di Pisa e il coordinamento di Giovanna Tomassucci, docente di Letteratura polacca, la giornata di studi “Gli altri futurismi. Futurismi e movimenti d’avanguardia in Russia, Polonia, Cecoslovacchia, Bulgaria e Romania” vedrà la partecipazione di numerosi docenti italiani e stranieri che illustreranno le tendenze e le contaminazioni del movimento letterario dei primi del Novecento. >> Nell’occasione porteranno i loro saluti la professoressa Lucia Tomasi Tongiorgi, prorettore vicario dell’Università di Pisa, i presidi delle facoltà di Lettere, Maurizio Alfonso Iacono, e di Lingue, Bruno Mazzoni, e Saverio Sani, direttore del dipartimento di Linguistica. BUR.IT 04.06.09

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Neolaureate in biotecnologie presentano esperimenti ad Oxford (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Teramo Neolaureate in biotecnologie presentano esperimenti ad Oxford Quattro giovani laureate in Biotecnologie con il massimo dei voti sono state invitate a presentare i loro esperimenti a Oxford – il prossimo 12 luglio – in occasione del Convegno della Società Internazionale di Fertilità e Riproduzione. La più giovane, Antonella Fidanza, di Teramo, non ancora ventiquattrenne, parlerà del Pattern di imprinting genetico in embrioni prodotti con varie tecniche di riproduzione assistita, nella sessione riservata ai migliori lavori di giovani ricercatori prima del dottorato di ricerca. Seguono Paola Toschi, anche lei di Teramo, invitata alla sessione dedicata allo studio della gravidanza, e due dottorande di ricerca: Marta Czernik, arrivata a Teramo dalla Temple University (Philadelphia, USA) e Federica Zacchini, biotecnologa di Teramo, che presenteranno i loro studi nella sessione riguardante la riprogrammazione nucleare e la clonazione. Federica Zacchini, già lo scorso anno, ancora studentessa, aveva partecipato con una relazione allo stesso convegno nell’esclusiva sessione riservata alle migliori presentazioni degli studenti. L’attività di ricerca delle quattro protagoniste è coordinata da Grazyna Ptak , docente del Corso di laurea in Biotecnologie dell’Università degli Studi di Teramo, alla quale, nell’anno passato, è stato assegnato un ambito finanziamento da parte del Consiglio Europeo della Ricerca. >> «Il progetto europeo al quale stiamo lavorando – ha commentato Grazyna Ptak – servirà a verificare la natura delle alterazioni placentari che a volte si presentano durante la gestazione della donna. Le ragazze presenteranno a Oxford le peculiarità dello sviluppo epigenetico degli embrioni generati in provetta. Nonostante i giovani del mio laboratorio siano molto motivati – ha aggiunto – non tutti hanno poi la forza di rimanere, perché il lavoro nel campo dell’embriologia è molto duro. Lo sviluppo dell’embrione, infatti, non rispetta naturalmente “gli orari di lavoro” e spesso bisogna proseguire gli esperimenti nel fine settimana o perfino di notte. Queste ragazze ce l’hanno fatta – ha concluso la Ptak – e sono molto orgogliosa di loro!». BUR.IT 04.06.09

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Visita al Senato per i vincitori del gioco "Happy birthday Costituzione" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Camerino Visita al Senato per i vincitori del gioco “Happy birthday Costituzione” La Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Camerino ha organizzato, per il prossimo 8 giugno, per le classi III Liceo Classico, V liceo socio-pedagocico e V Istituto Tecnico di Camerino una visita di istruzione a Roma presso la sede del Senato della Repubblica. L’iniziativa costituisce il premio per la partecipazione al gioco “Happy birthay Costituzione” che si è svolto il 19 dicembre 2008 in occasione dei festeggiamenti per il sessantesimo anno di promulgazione della Carta Costituzionale italiana. I ragazzi saranno accompagnati dai docenti Unicam Lucia Ruggeri e Antonio Iannuzzi. “Sarà una bella occasione di crescita per i ragazzi che parteciperanno – ha sottolineato la prof.ssa Lucia Ruggeri, docente Unicam di Diritto Privato - perché avranno l’opportunità di visitare una delle sedi più importanti per la vita politica italiana e di comprenderne il funzionamento. >> Vorrei ricordare, inoltre, che anche per quest’anno pensiamo di ripetere l’evento “Happy Birthday, Costituzione!” che ha riscontrato un grande successo l’anno scorso, dando la possibilità agli studenti degli Istituti Superiori di imparare e comprendere la legge fondamentale della nostra Repubblica”. BUR.IT 04.06.09

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Spazio tra guerra, scienza e tecnologia (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Trento Spazio tra guerra, scienza e tecnologia Oggi, ore 16.30 Aula Kessler della Facoltà di Sociologia (via Verdi, 26). Il regime internazionale che regola lo spazio, limitandone l'uso a fini pacifici, è fra i lasciti più significativi della guerra fredda. Il binomio guerra-spazio ha però una lunga storia, fatta di audaci proiezioni letterarie e di controverse estensioni della geopolitica terrestre. Lo spazio e molti degli strumenti che vi transitano hanno infatti un ruolo militare importante, che il mutare della natura dei conflitti rende sempre più cruciale. L'Unione europea, alla ricerca di un ruolo autonomo in campo spaziale, si trova ad intervenire in un settore dove tecnologia, politica, economia e fantasia si intrecciano in un delicato equilibrio, la cui integrità è chiamata a vegliare contro tutti i tentativi di militarizzazione aperta. Si parlerà di missioni spaziali tra puri interessi di ricerca scientifica e forti significati geopolitici domani nel seminario di Lorenza Sebesta (Università di Firenze, campus di Buenos Aires) dal titolo "Scienza tecnologia e guerra". Sebesta discuterà con Renato Mazzolini (Facoltà di Lettere) ed Enzo Rutigliano (Facoltà di Sociologia). Prima del seminario verrà proiettato il video dello spettacolo teatrale "Copenhagen" di Michael Frayn. Lorenza Sebesta, dottore di ricerca in Storia delle relazioni internazionali, è professore Jean Monnet ad personam presso l'Università di Bologna, sede di Buenos Aires. Si occupa di storia dell'integrazione europea, storia della tecnologia nel XX secolo e di studi di sicurezza. Fra i suoi scritti più recenti, "Alleati competitivi. Origini e sviluppo della cooperazione spaziale fra Europa e Stati Uniti, 1957-1973" (Laterza, Roma-Bari, 2003) e "La terra vista dall'alto. Breve storia della militarizzazione dello spazio" (Carocci, Roma, 2008). >> L'iniziativa è organizzata nell'ambito del progetto interdisciplinare dell'Università di Trento "Scienza Tecnologia e Società - STSTN", progetto sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Trento e Rovereto. L'ingresso è libero fino ad esaurimento posti. A studenti, dottorandi e docenti delle scuole sarà rilasciato su richiesta un attestato di partecipazione. BUR.IT 04.06.09

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Campania, 15 arresti per il caos rifiuti (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

hanno attestato l'idoneità degli impianti di smaltimento Campania, 15 arresti per il caos rifiuti Ai domiciliari l'attuale presidente della Provincia di Benevento Cimitile (Pd), docenti universitari, funzionari NAPOLI - C'è il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile (Pd), tra le 15 persone arrestate dalla Guardia di finanza e dalla Dia di Napoli nell'ambito dell'operazione "Green" sulla gestione dei rifiuti in Campania durante il commissariamento. Le ordinanze di custodia cautelare, tutte ai domiciliari, hanno raggiunto anche alcuni professori universitari e funzionari della Regione. L'indagine è stata condotta dai pm Giuseppe Noviello, Paolo Sirleo e Alessandro Milita. COLLAUDO IMPIANTI - Nell'elenco figura un solo politico, Cimitile appunto, eletto nel 2008 a capo della Provincia di Benevento con una coalizione di centrosinistra. All'epoca dei fatti contestati era docente e membro della commissione collaudo degli impianti di smaltimento. Dal 2000 al 2006 è stato rettore dell'università del Sannio. L'inchiesta riguarda le presunte irregolarità nei collaudi - realizzati dalla Fibe spa (società del gruppo Impregilo che ha gestito lo smaltimento dei rifiuti nella regione dal 1998 al 2005) - degli impianti ex CDR del Napoletano (Giuliano e Caivano) e del Sannio (Casalduni), in grado di produrre ecoballe di combustibile dalla spazzatura. Le persone arrestate sono accusate di falsità ideologica in atto pubblico: avrebbero attestato la conformità degli impianti, e quindi la capacità di produrre CDR (combustibile derivato dai rifiuti) e FOS (frazione organica stabilizzata) a norma, quando le aree erano già sotto sequestro. ECOBALLE IRREGOLARI - Tra gli arrestati ci sono anche Claudio De Biasio, ex-subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, e Giuseppe Vacca, direttore dei lavori del termovalizzatore di Acerra, in funzione dal 26 marzo, all'epoca dei fatti direttore dei lavori nei CDR. Gli altri arrestati sono: Oreste Greco, professore universitario; Giuseppe Sica, architetto; Vincenzo Naso, docente di ingegneria alla Federico II; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vincenzo Sibilio; Vitale Cardone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo De Rossi, ordinario di fisica; Luigi Travaglione, ufficio tecnico Benevento; Mario Gily e Francesco Scaringia. L'attività dei CDR, dal 2005 fino a circa un anno fa, ha prodotto diversi milioni di ecoballe che restano stoccate in Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento, poiché non essendo a norma non possono essere bruciate nei termovalorizzatori di ultime generazioni. Attualmente i CDR continuano a trattare i rifiuti, ma in modo diverso da quanto previsto dalla normativa. stampa |

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Obama nel cuore dell'islam (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Obama nel cuore dell'islam Ieri con i sauditi, oggi da Mubarak. Popolarità in crescita DAL CORRISPONDENTE NEW YORK. Chiuse al traffico la principali arterie del Cairo che portano all'università dove oggi Barack Obama pronuncerà un importante discorso sui rapporti con il mondo islamico. Per motivi di sicurezza docenti e studenti non avranno accesso alla cittadella universitaria. Solamente duecento studenti sono stati invitati a essere presenti nella sala dove il presidente americano parlerà, un discorso seguito in massima attenzione in tutto il mondo, ma particolarmente nei paesi islamici. Prima di arrivare nella capitale egiziana Obama è stato in Arabia Saudita per un incontro con re Abdullah. «Ho ritenuto importante prima di tutto venire nel Paese dove nacque l'islamismo - ha detto il capo della Casa Bianca - e per consultarmi con sua maestà per discutere con lui molti dei temi che ci troviamo a confrontare in Medio Oriente». Una storica visita nella quale Obama si è detto fiducioso che Stati Uniti e Arabia Saudita possano lavorare insieme al fine di «fare progressi in una vasta gamma di questioni di mutuo interesse». Con re Abdullah il presidente americano ha parlato della questione palestinese anche alla luce del fatto che nel 2002 fu proprio il governo saudita a delineare una bozza di iniziativa per la pace in Medio Oriente. Ma il monarca saudita ha voluto parlare anche di Iran e della recente apertura a Teheran da parte dell'amministrazione Obama. Un'apertura che suscita apprensione in Israele, ma che allo stesso tempo viene recepita nel mondo arabo come un nuovo senso di equilibrio nei rapporti degli Usa nella regione. La tappa di Obama in Arabia Saudita è stata seguita con grande interesse, sia nei contenuti che nel cerimoniale. Infatti quando re Abdullah e Obama si erano visti a Londra in occasione della riunione dei capi di stato delle prime venti potenze economiche del mondo, il G20, il presidente Usa era stato criticato perché sembrava che si fosse inchinato davanti al monarca saudita. Questa riverenza, che la Casa Bianca aveva smentito, aveva avuto un effetto negativo sull'opinione pubblica americana che respingeva l'eccessiva deferenza del loro presidente nei confronti di un leader islamico. Prima di prendere la parola all'Università del Cairo la Casa Bianca ha anticipato che Obama si vedrà con il presidente egiziano Hosni Mubarak. Dopo il Cairo Obama domani sarà in Germania con il cancelliere Angela Merkel. Il giorno successivo il capo della Casa Bianca presenzierà ai 65 anni dello sbarco in Normandia insieme al francese Sarkozy e al britannico Gordon Brown. Alla vigilia dell'importante discorso di Obama al mondo islamico sono stati resi noti i risultati di un sondaggio sulla popolarità di Obama nel mondo musulmano. Emerge che l'attuale capo della Casa Bianca gode del 45 per cento dei favori fra l'opinione pubblica islamica. Sono le conclusioni tratte da un sondaggio condotto dalla Zogby International in collaborazione con l'Università del Maryland. «Sono favorevoli a lui, sono aperti alle sue idee e hanno speranza in Obama», dice il professor Shibley Telhami che ha elaborato i dati della ricerca. «La maggioranza si dice ottimista, ma questo non significa che la maggioranza sia già in grado di vedere differenze nella sua politica medio orientale». (a.v.)

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Giovane down parte con Erasmus (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Imola)" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

FAENZA pag. 9 Giovane down parte con Erasmus Il faentino Luigi Fantinelli frequenta Scienze dell'educazione a Bologna CAPARBIO e risoluto, ha dimostrato di aver fatto la scelta giusta a tutti coloro che, negli anni, hanno tentato di dissuaderlo. Luigi Fantinelli è un ragazzo faentino di 21 anni affetto dalla sindrome di Down che, iscritto alla facoltà di Scienze dell'educazione all'università di Bologna, ha vinto una borsa di studio per un soggiorno Erasmus in Spagna. «Luigi spiega il padre Daniele è appena stato una settimana a Murcia per visitare il campus nel quale verrà ospitato. È stato accolto molto bene e questo lo ha emozionato. Al ritorno si è fermato a Milano da un'amica e sarà nuovamente a casa domani». La notizia ha fatto il giro dei giornali e delle televisioni spagnole, e un video di Luigi, all'interno del campus spagnolo, è già su Youtube: è infatti la prima volta, a livello europeo, che un giovane affetto dalla sindrome di Down vince una borsa di studio con il progetto Erasmus. «È sempre stato testardo e risoluto racconta il padre Daniele sin da quando era un adolescente. In particolare sulla scuola: gli è sempre piaciuto molto studiare e ha voluto continuare, seguire la strada che aveva scelto, anche contro il parere di tutti». Dopo le medie Luigi si è iscritto all'Istituto alberghiero di Riolo Terme. «Una scelta continua Daniele Fantinelli che sia io che mia moglie Vanda abbiamo caldeggiato molto. Cercavamo una soluzione che potesse sviluppare il più possibile la sua autonomia, per questo ci sembrava una buona idea iscriverlo a una scuola che non fosse a Faenza, da raggiungere con i mezzi pubblici. Ricordo ancora le prime volte, quando in auto seguivo il pullman, senza farmi vedere, per essere sicuro che andasse tutto bene». L'ULTIMO anno delle superiori arriva la prima prova importante per Luigi: i professori vorrebbero che si accontentasse di un semplice attestato di frequenza. Lui non ci pensa neanche e, dopo tanta insistenza, ottiene di sostenere gli esami di maturità e li supera. Il passo successivo non poteva che essere l'università. Quindi l'incontro con Nicola Cuomo, docente di Didattica e pedagogia del dipartimento di Scienze dell'educazione all'università di Bologna e l'inizio, per Luigi, di un anno di orientamento che trascorre come pendolare, partendo ogni mattina da Faenza in treno per seguire le lezioni. «In questo anno conclude Daniele Fantinelli Luigi ha studiato e dato esami e Cuomo, al termine dell'orientamento, ci ha detto che se non avesse accettato Luigi nella facoltà avrebbe dovuto lasciare a casa metà dei suoi studenti». L'avventura di Luigi Fantinelli ora continua con il progetto Erasmus, partirà a ottobre e rimarrà nella cittadina spagnola per dieci mesi. a.c. Image: 20090604/foto/5511.jpg

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NELL'USO comune la parola è dispregiativa. Nel suo significato storico ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA CRONACA pag. 13 NELL'USO comune la parola è dispregiativa. Nel suo significato storico ... NELL'USO comune la parola è dispregiativa. Nel suo significato storico e teorico è un concetto complesso su cui riflettere a lungo. Populismo. Ovvero il rapporto diretto tra il leader e le masse. L'attacco ai professionisti della politica, corrotti e maneggioni. L'esaltazione del popolo sovrano' e delle sue virtù. Il tema è incalzante e apre squarci profondi sull'attualità. A chiarirlo si dedica, oggi e domani, il convegno Anatomia del populismo. Il populismo tra fascismo e democrazia', in programma nella Sala dei Poeti di Palazzo Hercolani, al numero 45 di Strada Maggiore. Lo organizzano il Dipartimento di Politica, Istituzioni, Storia della nostra università (che a Palazzo Hercolani ha la sede) e l'università Humboldt di Berlino. Spiega Stefano Cavazza, il docente di Storia contemporanea che, dopo i saluti ufficiali (ore 14,30) introdurrà il convegno insieme alla collega tedesca Paula Diehl: «L'incontro di questi due giorni è la prima tappa di un progetto che avrà come passaggio successivo l'allargamento del dibattito alla Francia. Per cominciare ci occupiamo soprattutto di Italia e Germania, con interventi che toccheranno anche gli Stati Uniti, l'Africa e il Sudamerica». Viene in mente Juan Domingo Peron, l'uomo che tra gli anni '40 e '70 del secolo scorso fu acclamato per tre volte presidente dell'Argentina. E vengono in mente, naturalmente, Mussolini e Hitler. Professor Cavazza, perché un convegno internazionale sul populismo? «Per due ragioni. La prima, più accademico-scientifica, è il tentivo di definire meglio il rapporto tra un concetto che nasce nella seconda metà dell'Ottocento, con tinte socialisteggianti, e lo sviluppo della democrazia. Il secondo motivo, più vicino a noi, è l'intenzione di analizzare quel rapporto nell'Europa uscita dalla caduta del muro di Berlino». Molti politologi parlano di deriva populista, e dei rischi relativi... «In momenti di pesante crisi economica la tentazione di saltare i passaggi previsti in uno Stato democratico è forte». In Europa, Italia compresa, tira aria populista? «Esistono certamente partiti che hanno usato e usano retoriche populiste. Ma di qui a concludere che il populismo sia la tendenza dominante dell'Occidente europeo ce ne passa. Ciò che va visto con più attenzione è l'emergere, in alcuni Paesi del vecchio continente tra cui metterei anche l'Italia di tendenze a usare l'appello al popolo per sostenere posizioni che portano alla xenofobia e che possono avere facile presa». Nella dozzina di relazioni in programma spiccano (dopo la sessione d'apertura oggi pomeriggio, i lavori riprendono e si concludono domani mattina) quelle di Paolo Pombeni (Populismo e costituzionalismo'), Karin Priester (Populismo e fascismo') e Loris Zanatta (Il populismo in America Latina'). c. su.

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Rifiuti campani Impianti non a norma 15 arresti (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Rifiuti campani Impianti non a norma 15 arresti CLAUDIA FUSANI Firmavano, dicevano che andava tutto bene e che tutto era a regola d'arte. Fior di professori, docenti universitari, ingegneri, gente seria, mica robuccia. Solo che firmavano il falso. Fossero stati corretti, onesti, veramente competenti - sostiene la procura - «probabilmente l'emergenza rifiuti a Napoli sarebbe stata una storia molto meno drammatica di quello che poi è ancora oggi ed è stata in questi anni». I pm Alessandro Milita, Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo scrivono una nuova puntata del tormentone emergenza rifiuti a Napoli. Ieri mattina il gip Aldo Esposito ha dato via libera a 15 ordinanze di custodia cautelare. Una è per Claudio De Biasio, per un periodo n.2 di Bertolaso per il G8 della Maddalena. Le 58 pagine dell'ordinanza di custodia cautelate parlano di una «costante ed imponente opera di falsificazione di dati obiettivi con enormi e gravi pregiudizi per le casse erariali» commessa - secondo l'accusa - in fase di realizzazione e collaudo degli impianti di realizzazione di Cdr (combustibile da rifiuti), momento decisivo del ciclo di smaltimento dell'immondizia. LE PERSONE COINVOLTE Gli arrestati sono per lo più professori universitari, docenti e amministratori pubblici che tra il 2001 e il 2006 hanno visionato e collaudato gli impianti di Tufino, Battipaglia, Caivano, Casalduni, quattro dei sette centri che dovevano lavorare e poi dividere l'immondizia raccolta dalle strade in tre distinte frazioni: Cdr, compost (la parta organica) e i sovvalli, gli scarti da smaltire in discarica. È chiaro che se salta questa prima fase, quella della divisione, poi salta tutto il resto del ciclo. Cosa che poi è puntualmente successa. E tuttora succede. Dopo quindici anni di emergenza rifiuti in Campania e decine di milioni di euro buttati via nelle eterne emergenze. Giuseppe Vacca, ad esempio: ex collaudatore, non proprio competente secondo l'accusa, è ancora oggi il responsabile del termovalorizzatore di Acerra, il punto di arrivo del ciclo. Controllore e controllato. È tutto più semplice. Siamo nei primi anni dell'emergenza, quando Commissari straordinari sono Bassolino (2000-2004) e Catenacci (2004-2006), un attimo prima che fosse nominato, per la prima volta, Bertolaso. Tra i protagonisti del falso spicca Aniello Cimitile, oggi presidente della provincia di Benevento (Pd), «ma noi - precisano in Procura - gli contestiamo condotte di quando era rettore dell'università del Sannio e come tale capo della commissione di collaudo dell'impianto di Casalduni». Cimatile è in ottima compagnia «accademica»: presidenti di commissione di collaudo sono stati anche Vincenzo Naso, Oreste Greco, Vitale Cardone, Mario Gily. C'è anche la società civile coinvolta nella triste storia dei rifiuti in Campania.Il fatto è che le nomine per le commissioni di collaudo «avvenivano - dice l'ordinanza - violando sistematicamente le norme di legge», secondo criteri «fiduciari, sulla scorta di conoscenze personali». Incompetenti, ben pagati, firmavano fischi per fiaschi. Il 5 maggio 2005, Alfredo Nappo (uno degli arrestati) parla con tale Enzo e gli spiega: «Io ho avuto l'incarico (a Caivano, ndr) perché faccio parte di un partito». Tuttora, fa notare il gip, «Nappo, grazie ai suoi rapporti amicali, ottiene incarichi politici-amministrativi». Non è da meno De Biasio: imputato nel processo Impregilo, uno dei cinque filoni del magma giudiziario sui rifiuti napoletani, indagato per altre vicende, eppure indicato da Bertolaso come «attuatore con funzioni vicarie del G8 della Maddalena». I giudici parlano di «spiccata personalità criminale». Tra gli indagati finiti agli arresti domiciliari c'è anche il presidente della Provincia di Benevento Aniello Cimitile (Pd). All'epoca dei fatti era rettore presso l'università del Sannio.

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Ecco la Riviera che vuole il casinò (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

RIMINI CRONACA pag. 5 Ecco la Riviera che vuole il casinò GIORGETTI, PRESIDENTE DI FEDERALBERGHI: « SERVIREBBE NON SOLO AL TURISMO» CONTRORDINE Romagna! Non è vero che la proposta di un casinò per la riviera, avanzata giorni fa a Rimini dal ministro del Turismo, Vittoria Brambilla, non piaccia a nessuno. Anzi. E' stato addirittura creato, circa tre anni fa, il «Comitato del casinò per la Romagna», formato da imprenditori e operatori turistici di Riccione, Milano Marittima, Cervia, Bellaria Igea Marina. Tra gli altri, Mario Baldassarri e Alessandro Giorgetti. «Abbiamo già fatto 7-8 incontri nell'arco di questi tre anni spiega Giorgetti, presidente regionale di Federalberghi e tra i fondatori del Comitato . La proposta della Brambilla va benissimo, e siamo convinti che lei la saprà concretizzare. Non importa in quale città della Riviera la casa da gioco sarà collocata. L'importante è realizzarla. E non è vero che non porta vantaggi al turismo. Farlo con una società mista pubblico-privata, a maggioranza privata, consentirtà di reinvestire parte degli utili nel turismo, in promozione e marketing. Ma anche nel miglioramento ambientale. Non capiamo neppure le preoccupazioni rispetto a presunte infiltrazioni. Se il Bingo è regolare perché il casinò dovrebbe non esserlo? Il problema semmai è delle persone al confino, ma va affrontato e risolto ad altri livelli». «Anche noi siamo favorevoli al casinò in riviera fa eco Terenzio Medri, presidente dell'Associazione albergatori di Cervia . Nel mondo dove c'è turismo c'è un casinò, con vari giochi, perché ormai non si usa più solo la classica roulette ma tanto altro. Un grande richiamo per l'universo turistico. Un'occasione da cogliere». Favorevoli anche Mauro Bussoni e Claudio Albonetti, vice direttore generale e presidente nazionale di Assoturismo («ma decida il territorio»). Mario Gradara

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PRIMA che si chiuda la campagna elettorale ci interessa rilanciare ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

FANO pag. 14 PRIMA che si chiuda la campagna elettorale ci interessa rilanciare ... PRIMA che si chiuda la campagna elettorale ci interessa rilanciare una proposta che «dare un migliore sostegno alla maternità». Prima della chiusura della campagna elettorale Bene Comune rilancia uno dei temi più cari alla lista civica. «Si tratta di una proposta che crediamo possa e debba essere accettata da tutte le coalizioni politiche che si propongono di governare Fano». L'idea è quella di «affiancare agli operatori professionali del Consultorio pubblico, _ spiega il candidato sindaco del Terzo Polo (Bene Comune e Fano a 5 Stelle) i qualificati volontari del Centro di aiuto alla vita e del movimento per la vita. Allo scopo di allargare il ventaglio delle possibilità che si offrono alla donna in gravidanza (molte delle quali sono immigrate e quindi senza aiuti parentali in zona) e permetterle una decisione che sia veramente la più libera e consapevole possibile». «Già sperimentata prosegue De Marchi con efficacia in città vicine a Fano, simili per popolazione e servizi, la collaborazione tra servizi pubblici e associazioni di volontariato (che mettono in campo personale professionalizzato e non improvvisato) ha permesso alle donne interessate di affrontare con più consapevolezza _ e maggiori servizi a disposizione _ la scelta di continuare o meno la gravidanza, risultando un'opportunità preziosa per vivere più serenamente il loro futuro». La proposta diventerà «obiettivo prioritario della nostra Lista se Bene Comune dovesse vincere le elezioni e governare Fano. Ma crediamo che non possa trovare ostacoli ideologici nel caso che a guida della città venisse confermato Aguzzi e la sua coalizione di centro destra. Qualora sindaco risultasse Valentini e la rispettiva coalizione di centro sinistra, citiamo l'esempio di città come Pesaro e Forlì (di segno politico spiccatamente di sinistra) che da anni applicano già tale sinergia pubblico-privato. Analogo discorso vale per l'altro necessario "partner" del progetto, vale a dire l'Azienda sanitaria, governata allo stesso modo a Pesaro e a Fano». Bene Comune deve, però, fare i conti con alcune donne fanesi che su Facebook hanno costituito il gruppo «Perché non votiamo Bene Comune». Duri i contenuti, pochi gli iscritti (almeno per il momento) di questo gruppo che denuncia la contraddizione dell'alleanza «tra la Lista civica "Fano a 5 stelle" che diceva di voler promuovere una donna e il candidato della lista Bene Comune, ginecologo dell'ospedale Santa Croce».

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Il Magnifico Cascino guarda allo Sport (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

PESARO pag. 4 Il Magnifico Cascino guarda allo Sport PDL: UN'ACCOPPIATA IN GIUNTA RESTITUIRE dignità allo sport, patrimonio di tutti e per tutti, valorizzando anche le discipline minori «perchè giocando si impara il rispetto, la solidarietà, l'impegno e la lealtà». Ne è così convinto, il candidato sindaco Pdl Piergiorgio Cascino, che ha deciso, in caso di vittoria, di creare una delega autonoma da affidare a Walter Magnifico, «persona competente e appassionata». Così ha pensato bene, proprio per restituire alla città quel patrimonio che si chiama «sport a 360 gradi, oramai perso da una sinistra che ha appiattito tutto» di giocare la sua partita tra le mura delle scuole, «istituzione determinante per la crescita dei ragazzi». La formula è semplice: attivare una partnership pubblico-privata. Il pubblico è il Comune che chiede alle associazioni, alle società sportive e ai vari enti di attivare convenzioni per usufruire delle palestre scolastiche fuori dalle ore di studio. Tutto coordinato dall'amministrazione comunale che dovrebbe occuparsi «personalmente» della gestione degli spazi, degli orari e del contenitore sportivo, per dare un taglio al «fai da te" e all'attuale disordine gestionale. Le convenzioni ci sono, ma sono un privilegio di pochi», incalza Cascino. QUESTO è solo il primo passo. L'assessorato allo sport oltre al monitoraggio delle attività avrà il compito di promuovere la crescita degli impianti deputati allo svolgimento di svariate discipline. Il recupero di Villa Marina, in fondo a viale Trieste e della struttura antistante, è un impegno del candidato sindaco Pdl: «Gli impianti devono tornare a funzionare, e d'estate messi a disposizione dei clienti degli alberghi della città. Mentre la grande edificio di Villa Marina potrebbe diventare un centro di medicina sportiva o un istituto di ricerca marina in collaborazione con Fano. L'accordo con l'istituto Postelegrafonici si può fare». «Credo che la città abbia perso negli ultimi anni una parte della sua anima sportiva continua Walter Magnifico . Ci sono molte discipline che andrebbero rilanciate, sostenute, a cominciare dall'atletica leggera che ha un campo inadeguato. Stessa sorte per le discipline acquatiche, con un'unica piscina, quella al parco della Pace. Dovremmo costruirne altre dislocate in più zone della città. Scarsa attenzione è stata data anche agli sport minori, come il pattinaggio, il football, o il rugby. Per non parlare degli sport legati al mare. Sono attività anche turistiche». Loretta Signoretti Image: 20090604/foto/8061.jpg

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specializzata nella fisica tecnica (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Napoli Rita Mastrullo Specializzata nella fisica tecnica Professore ordinario di Fisica nella facoltà di Ingegneria della Federico II è Rita Mastrullo. La docente, nata a Bisaccia, in provincia di Avellino, nel maggio del ´57, si è laureata in Ingegneria elettrotecnica nel ´78 e dopo due anni è diventata ricercatore nella stessa Facoltà. Diventata professore associato di Fisica tecnica, dopo qualche anno vissuto da ricercatore, dal ´94 è docente ordinario. E se i suoi corsi principali sono a Napoli, alla Federico II, la Mastrullo insegna anche in altre università, ad iniziare da quella del Sannio passando per Cassino e per il Secondo ateneo di Napoli. I suoi corsi di Fisica tecnica sono nel curriculum anche degli allievi di Ingegneria civile dell´Accademia Aeronautica di Pozzuoli.

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un nome conosciuto all'estero (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Napoli Vitale Cardone Un nome conosciuto all´estero Ha presieduto la commissione di collaudo per l´impianto di Battipaglia il professore Vitale Cardone, docente ordinario ed attualmente preside della facoltà di Ingegneria dell´università degli studi di Salerno. Cardone, nato a Napoli nel 1947, è, già da qualche anno, presidente della Conferenza dei presidi delle facoltà di Ingegneria. Esperienze internazionali lo hanno portato ad insegnare anche nelle università di Valladolid e Vigo, ed è professore onorario della Universidad Cientifica del Sur, di Lima. In qualità di consulente scientifico ha partecipato, tra l´altro, all´elaborazione di progetti come quelli per il Piano per i parchi scientifici e tecnologici di Napoli e il Piano regionale delle attività estrattive.

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moretta, docente e direttore al gaslini i nas: doppio incarico illegittimo - giuseppe filetto (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Genova L´indagine era partita dopo una denuncia della trasmissione Report. Altri casi sotto la lente dei carabinieri Moretta, docente e direttore al Gaslini I Nas: doppio incarico illegittimo Attesa per oggi la lettera di autosospensione dall´ateneo Il ricercatore: "Una tempesta inattesa. Chiedo l´aspettativa sperando che la legge cambi" GIUSEPPE FILETTO Lorenzo Moretta, direttore scientifico del Gaslini, si autosospende dall´incarico di docente universitario. Da oggi, con una lettera in cui chiede l´aspettativa senza stipendio, dopo una querelle che dura da settimane e un´indagine svolta dai carabinieri del Nas. Questi, nei giorni scorsi, avrebbero riscontrato l´incompatibilità tra i due incarichi ricoperti (docente universitario e direttore scientifico al Gaslini) da Moretta e notificato il verbale al rettore, Giacomo Deferrari, e al direttore generale dell´istituto pediatrico, Antonio Infante. A quel punto da via Balbi è partita una lettera dal tono ultimativo: entro 7 giorni il professore deve decidere se rimanere docente o scegliere la direzione scientifica dell´ospedale. Oggi è l´ultimo giorno. «è una tempesta inaspettata - confessa Moretta - e non mi rimane che chiedere l´aspettativa, in attesa e nella speranza che la legge cambi». D´altra parte, ricorda il professore, lo stesso sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, avrebbe annunciato l´approvazione di una legge che elimini l´incompatibilità. Gli accertamenti sono stati disposti dal Ministero della Salute dopo una denuncia di Report, la trasmissione condotta da Milena Gabanelli. Le indagini sono state affidate ai Nas (in Liguria coordinati dal capitano Gian Mario Carta) e sono concentrate sugli istituti di ricerca e le strutture pubbliche con direttori generali, sanitari e scientifici, per i quali la Finanziara del 2007 e del 2008 prevede l´esclusività dell´incarico. A Genova i carabinieri avrebbero preso in considerazione anche altri casi, per esempio quello di Gian Massimo Gazzaniga, coordinatore scientifico al Galliera. Ma in questo caso l´incompatibilità non è ancora stata accertata. Moretta assicura che nel 2000, quando fu nominato direttore scientifico del Gaslini, era stato firmato un accordo tra l´università e l´istituto, grazie al quale ha conservato la cattedra di Patologia Generale e Fisioterapia, mantenendo lo stipendio da universitario. L´ospedale pediatrico ha versato un´indennità, tale da avvicinare la busta paga a quella dei direttori degli altri Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico. «Non si capisce perché in quelli privati, come il San Raffaele e l´Humanitas di Milano, sia legale conservare i due incarichi - osserva Moretta - mentre in quelli pubblici no». Le "dimissioni" odierne, pur eliminando l´incompatibilità, conservano il rischio di intervento della Corte dei Conti, che potrebbe chiedere la restituzione delle indennità passate.

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università, al voto più del 50% - laura montanari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Firenze Il nuovo rettore La lotta tra 5 candidati ha aumentato la partecipazione. Oggi urne aperte fino alle 14,30 Università, al voto più del 50% LAURA MONTANARI Più della metà al voto già al primo giorno, quindi elezioni valide perché è stato superato il quorum. L´università batte il record della partecipazione per rinnovare il rettore: alle 19,30 della prima delle due giornate alle urne (la seconda si chiude oggi alle 14,30) erano andati ai seggi il 50,86%. La volta precedente, nel duello tra Augusto Marinelli (poi eletto) e Giorgio Federici, alla fine del primo giorno avevano votato il 45,77% degli aventi diritto. Dei quattro seggi elettronici aperti, ieri ha battuto tutti nell´affluenza il numero 1 al rettorato di piazza San Marco con 680 votanti (ma fra questi 237 sono del personale tecnico amministrativo il cui voto pesa per il 10%), seguito dal seggio 2 di viale Morgagni (545), poi il 3 di Novoli 258 e il numero 4 del polo di Sesto, 153. Ma se si va a vedere il dato dei docenti, la massima affluenza spetta al seggio 2, con 443 prof rispetto ai 431 di San Marco. Segno che le facoltà scientifiche, area medica in particolare, stanno correndo al voto. Dalle 14,30 in poi si conoscerà il primo verdetto sui cinque candidati: Alberto Tesi, Alberto Del Bimbo, Guido Chelazzi, Paolo Caretti e Sandro Rogari. Sarà eletto subito chi avrà la maggioranza assoluta, altrimenti seconda tornata (10-11 giugno) ed eventuale ballottaggio.

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Campania, 15 arresti per il caos rifiuti (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-04 - pag: 19 autore: Ambiente. Secondo la procura di Napoli gli accusati avrebbero concesso autorizzazioni non conformi per alcuni impianti di compostaggio Campania, 15 arresti per il caos rifiuti Tra i fermati docenti universitari, consulenti e il presidente della Provincia di Benevento Laura Viggiano NAPOLI False attestazioni di collaudi, in alcuni casi non avvenuti, che dichiaravano esito positivo per dare il via libera agli impianti di cdr (compost da rifiuti), costruiti dall'associazione temporanea di imprese composta da Impregilo e società controllate dal gruppo. Impianti ormai tristemente famosi che avrebbero dovuto produrre il combustibile da rifiuti e che hanno prodotto oltre 6 milioni di ecoballe non a norma che, restano stoccate su chilometri di terreni campani. La Procura di Napoli,nell'ambito dell'inchiesta madre sulla gestione commissariale dell'emergenza rifiuti in Campania, ha approfondito il filone dedicato al collaudo dei sette Cdr (più volte sequestrati) realizzati a Caivano, Giugliano, Casalduni, Battipaglia, Santa Maria Capua Vetere, Tufino e Pianodardine, che ieri ha portato a 15 ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, di cui 14 eseguite. Tra i destinatari professori universitari e funzionari della Regione Campania e componenti delle commissioni di collaudo, che nel 2005 ricoprivano ruoli prestigiosi nelle Università Campane o in Regione, a cui viene contestato il reato di falso ideologico in atti pubblici per diversi episodi. Tra gli altri Aniello Cimitile,attuale presidente della Provincia di Benevento,e quattro anni fa rettore dell'Università del Sannio; Oreste Greco, ex preside della facoltà di Ingegneria prima alla Federico II e poi della Seconda Università di Napoli; Francesco Scaringia, ex coordinatore dell'assessorato al Turismo della Regione.Ma trai soggetti per cui è stato chiesto e ottenuto il provvedimento vi sono anche Giuseppe Vacca,attuale direttore dei lavori del termovalorizzatore di Acerra, costruito dalle società che fanno capo a Impregilo; Claudio De Biasio, già implicato in altre inchieste sullo smaltimento dei rifiuti, più volte impiegato nel commissariato anche come sub commissario al fianco di Guido Bertolaso. Secondo l'inchiesta dei pm Giuseppe Noviello, Paolo Sirleo e Alessandro Milita, coordinati dal procuratore aggiunto Aldo De Chiara, i collaudatori avrebbero attestato il falso sostenendo la funzionalità degli impianti e quindi la capacità di produrre cdr e fos (frazione organica stabilizzata) a norma. Nello specifico, l'indagine, che non ha toccato aspetti di criminalità organizzata – come precisa la Procura – ha riguardato i lavori delle commissioni di collaudo degli impianti di produzione di cdr realizzati anche da Fibe, Fisia e Fibe Campania su appalti banditi dal commissariato di governo per l'emergenza rifiuti in Campania nel 1999. Le indagini hanno dimostrato anche che alcuni macchinari,ritenuti essenziali, sono stati realizzati in maniera non rispondente al progetto approvato e oggetto del contratto firmato con il Commissariato di Governo. Gli inquirenti ritengono che i macchinari siano stati modificati dall'appaltatore senza autorizzazione della stazione appaltante e – si legge nell'ordinanza – «senza che i collaudatori abbiano constatato l' accertata difformità ».Il Gip Aldo Esposito parla anche di certificati finali di collaudo «emessi in pendenza di sequestro degli impianti per frode nelle pubbliche forniture». Per di più, gli incarichi affidati non rispondevano ai criteri dettati dalla legge Merloni ma a criteri fiduciari. In alcune commissioni si è arrivati a nominare persone non iscritte all'apposito albo regionale o comunque senza titoli adeguati. «Secondo logiche meramente clientelari legate a rapporti personali e in un caso frutto di accordo corruttivo». Il Gip, Aldo Esposito, cita Giulio Facchi, collaudatore dell'impianto di Santa Maria Capua Vetere, «munito del diploma di scuola media inferiore».«I criteri di scelta erano completamente avulsi da qualsivoglia sistema ordinario o procedura ortodossa», scrive ancora il Gip. Oreste Greco, uno degli indagati, ha sostenuto di non svolgere professionalmente l'attività di collaudatore e di aver accettato l'incarico per una «forma di dignità». L'attività dei cdr dal 2005 finoa circa un anno fa,ha prodotto 6 milioni di ecoballe che restano stoccate in Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento. Anche se il 20 febbraio 2008, un'ordinanza dell'allora Governo Prodi ha autorizzato la combustione delle ecoballe nell'impianto che oggi è in fase di collaudo nel napoletano. Ordinanza che ha scatenato numerose reazioni, fino ad arrivare ad essere impugnata davanti al Tar. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA MAGISTRATURA In base all'inchiesta gli incarichi assegnati non corrispondevano alle disposizioni della legge Merloni

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SERRA SAN QUIRICO IN DUE a caccia almeno del 50,1% che consentir... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

FABRIANO pag. 12 SERRA SAN QUIRICO IN DUE a caccia almeno del 50,1% che consentir... SERRA SAN QUIRICO IN DUE a caccia almeno del 50,1% che consentirà al vincitore tra il 37enne avvocato Massimo Cantiani (centrosinistra) e il 59enne ingegnere Angelo Cuicchi (centrodestra) di governare per la prossima legislatura. Una partita che si gioca innanzitutto sulla gestione e il funzionamento della macchina comunale a cui, nei rispettivi programmi elettorali, entrambi i duellanti riservano uno spazio piuttosto ampio. IN PARTICOLARE Cuicchi propone di riattivare i consigli di quartiere aboliti dal 1990 che in caso di elezione dell'esponente della lista civica sostenuta dal centrodestra saranno, appunto, recuperati. Da Cantiani, invece, l'idea di un giornalino comunale cartaceo su scala semestrale ed una versione on line ogni mese, come pure il progetto di dare spazio al consigliere comunale straniero aggiunto ed all'istituzione del consiglio dei ragazzi. SU LAVORI pubblici e sicurezza quattro i capisaldi di Cuicchi: la realizzazione immediata di decine di loculi per alleviare l'emergenza cimiteri, il via ad un nuovo parco a Serra Stazione, l'istituzione di volontari del controllo e l'installazione di impianti di videosorveglianza tramite telecamere nei punti più critici. CANTIANI risponde incentivando la nascita di un'area industriale a Pian delle Vene ecocompatibile con tanto di piena autosufficienza energetica, la realizzazione di un impianti sportivo a Borgo Stazione e l'illuminazione del campo di calcio a Serra paese. IN TEMA di servizi sociali il caposaldo di Cantiani è il potenziamento della Croce Verde per spingerla a farla diventare sede riconosciuta Potes, mentre da Cuicchi arriva l'impegno ad attivare il progetto per il recapito domiciliare di farmaci alle persone non autosufficienti o comunque in difficoltà a spostarsi. PREGNANTE per entrambi anche il capitolo turismo ma sempre con proposte differenti. Il centrosinistra invoca il via ad una soluzione pubblico-privato per costruire finalmente un albergo eventualmente accompagnato da un ostello per giovani, mentre il centrodestra si concentra sulla nascita di un'area sosta per camper ed un campeggio nella zona Monte Murano-Gola della Rossa, oltre al sostegno per la nascita di un ente di promozione comunale.

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Le clientele intorno alla monnezza Quindici arresti in Campania (sezione: Cultura)

( da "Riformista, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Le clientele intorno alla monnezza Quindici arresti in Campania inchiesta. Per l'accusa, le commissioni di collaudo erano formate secondo criteri politici. Nei guai docenti universitari, funzionari regionali e il presidente della Provincia di Benevento. di Titti Beneduce Napoli. C'è Aniello Cimitile (nella foto), presidente della Provincia di Benevento ed ex rettore dell'Università del Sannio. C'è Giuseppe Vacca, direttore del termovalorizzatore di Acerra. Ci sono Oreste Greco e Vincenzo Naso, ex presidi del Politecnico di Napoli, e Vitale Cardone, preside della facoltà di Ingegneria di Salerno. C'è, di nuovo, Claudio De Biasio, architetto coinvolto in altre importanti inchieste. Sono quindici in tutto i destinatari delle ordinanze di custodia agli arresti domiciliari disposte dal gip Aldo Esposito nell'ambito di un'inchiesta sui collaudi degli impianti di cdr in Campania: docenti universitari, liberi professionisti, funzionari regionali. Tutti i provvedimenti sono stati eseguiti da Dia e Guardia di Finanza ad eccezione di quello di Cardone, che si trova negli Stati Uniti. L'accusa è falsità ideologica in atto pubblico. L'inchiesta, nata da una costola del processo Bassolino, è dei pm Alessandro Milita, Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo. Al centro delle indagini ci sono, ancora una volta, gli impianti realizzati da Fibe e Fibe Campania che avrebbero dovuto produrre combustibile da rifiuti, ma da cui usciva spazzatura «tal quale». Secondo l'accusa, le commissioni di collaudo erano formate in base a criteri politici e clientelari e, soprattutto, attestavano falsamente il buon funzionamento degli impianti di Tufino, Pianodardine, Battipaglia, Caivano, Santa Maria Capua Vetere, Giugliano e Casalduni. A fronte di relazioni confortanti c'erano invece da registrare inadeguatezze, anomalie, macchinari diversi da quelli previsti nei progetti originari. «Tutto appare più grave - scrive il gip - ad una lettura ex post dell'emergenza rifiuti in Campania, in quanto la verifica dell'effettivo funzionamento degli impianti avrebbe scongiurato l'entrata a regime di un sistema di smaltimento di rifiuti frutto di una colossale truffa». Non solo: «Collaudatori, direttori dei lavori e rup (responsabili unici dei progetti, ndr) accettavano la logica scellerata di avallare in toto l'operato dell'Ati affidataria al fine di portare a compimento il progetto di gestione dei rifiuti in Campania a tutti i costi, a prescindere dal requisito, al contrario essenziale, della funzionalità del progetto medesimo rispetto a quanto previsto, anche a tutela del territorio e della salute pubblica». I fatti risalgono al 2005-2006 e dunque, in parte, sono coperti da indulto. Da più parti sono state avanzate perplessità sulla decisione di arrestare gli indagati, a distanza di anni e quando ormai il ruolo dei collaudatori è terminato. Così motiva il gip: «L'attualità delle esigenze cautelari va rapportata alla tipologia dei reati commessi e alle peculiarità dei casi specifici trattati». Il giudice si sofferma in particolare sulla figura di Claudio De Biasio, professionista molto vicino a Guido Bertolaso. Nonostante le pesanti accuse che gli sono state rivolte e i processi ancora in corso, «addirittura era designato all'importante incarico di attuatore con funzioni vicarie del vertice G8 in programma a La Maddalena. Per tale incarico sopravveniva una sua rinuncia dopo non molto tempo dalla richiesta del pm di informazioni alla Protezione civile. Al di là della stranezza dell'episodio, per il quale il pm si riserva di approfondire se per caso il De Biasio fosse stato appositamente informato, le improvvise dimissioni evidentemente risultavano funzionali a tentare di depotenziare iniziative giudiziarie nei suoi riguardi». 04/06/2009

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(sezione: Cultura)

( da "Riformista, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Visto da Israele Jonathan Rynhold, docente di scienze politiche all'università di Bar Ilan «Non siamo entusiasti del viaggio» di Anna Momigliano «A Obama Israele chiede una sola cosa: rassicurazioni sull'Iran». Secondo Jonathan Rynhold, docente di scienze politiche all'università di Bar Ilan ed esperto di relazioni Usa-Israele, il tour diplomatico di Barack Obama in Medio Oriente è visto favorevolmente da Gerusalemme. Anche se senza entusiasmi. Non preoccupano le aperture al mondo arabo, e preoccupa solo fino a un certo punto la mano tesa a Teheran: «Gli israeliani capiscono che l'America adesso ha bisogno di tessere nuove relazioni col mondo musulmano, e che queste relazioni non sono a discapito di Israele». Persino sulla questione degli insediamenti, sostiene Rynhold, l'esecutivo di Netanyahu è disposto ad andare incontro all'amministrazione americana. Non mi verrà a dire che non ci sono tensioni? Qualche tensione c'è, ma nulla che possa portare a qualcosa di concreto prima di dicembre. Ma Obama sta facendo pressioni per un processo di pace sulla base di Annapolis. Gerusalemme non ha detto di essere contraria a questo modello? Per questo dico che fino a dicembre non ci saranno questioni! Segua bene le parole di Obama: vuole riprendere la Roadmap, ma sta anche chiedendo ai Paesi arabi di normalizzare le proprie relazioni con Israele come condizione. Ma è evidente che i Paesi arabi questo non lo faranno. Dunque c'è tempo. Al ministro degli Esteri Barak, Obama ha detto che Israele ha tempo fino a giugno per mettere a punto una peace policy. Non c'è alcuna prospettiva realistica per il raggiungimento di un accordo in tempi brevi, questo lo sanno benissimo gli americani tanto quanto gli israeliani. Per Gerusalemme ora la chiave è: non fare nulla che crei tensioni. Il governo è preparato e pronto a fare concessioni. Da Obama si aspetta due cose: rassicurazioni sulle questioni di sicurezza e linea dura sugli insediamenti. Appunto, prima di partire il presidente Usa ha chiesto il congelamento totale delle colonie E su questo il governo di Gerusalemme è pronto ad andargli incontro. Il congelamento totale per gli israeliani è troppo. Ma probabilmente accetteranno di smantellare tutti gli avamposti illegali costruiti dopo il 1998, e di rallentare la crescita delle colonie. Quanto all'Iran? Non credo che, così come sono oggi, le aperture di Obama a Teheran infastidiscano il governo. Anzi credo che facciano piacere: Israele ha capito benissimo che l'amministrazione deve dialogare con l'Iran, in questo momento ne ha bisogno. Però? Le preoccupazioni sono due: la prima, e la più ovvia, è che l'Iran stia prendendo tempo per costruire la sua bomba atomica. Su questo Israele ha molto bisogno di essere rassicurata, deve sapere che l'America sta cercando risultati concreti e che, se necessario, a un certo punto sarà pronta a dire basta. Ma se così non fosse, dopo l'inverno Gerusalemme potrebbe trovarsi costretta a prendere decisioni drammatiche in modo unilaterale. Per il momento sta aspettando di valutare i risultati dei negoziati. Credo che Israele otterrà presto le rassicurazioni che vuole. Anche perché, quando gli israeliani finiscono per agire unilateralmente, questo mette gli Stati Uniti in difficoltà. E la seconda fonte di preoccupazione? Che Stati Uniti e Iran raggiungano sì un accordo, ma non sulle questioni che più premono a Israele. Ovvero il sostegno a Hamas e Hezbollah. Ma non vedo un rischio molto concreto, perché i negoziati tra Washington e Teheran non stanno andando lontano: semplicemente, l'Iran non darà a Obama quello che vuole. Un po' come i Paesi arabi. 04/06/2009

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Perché Obama non smentisce Huntington pubblico/privato (sezione: Cultura)

( da "Riformista, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Perché Obama non smentisce Huntington pubblico/privato La spinta alla diffusione della democrazia e della libertà nel mondo resta valida; i mezzi devono essere diversi segue dalla prima pagina Detto di Obama, uno che è figlio e parente di musulmani, suona particolarmente stonato. È evidente che la persona stessa di Obama, con la sua storia, costituisce per l'America una incredibile opportunità di iniziare a superare le diffidenze e i rancori del mondo islamico. Ma è altrettanto evidente che si tratta solo di un'opportunità, che deve essere colta da una politica audace e lungimirante, e nello stesso tempo ferma. Qualcuno sarà deluso perché il nuovo presidente non chiederà scusa per gli errori e i torti di Bush. Ma sarebbe sbagliato aspettarselo. Non solo perché c'è una continuità statale che non può essere negata, ma anche perché è proprio di Obama cercare vie intermedie, vie inclusive, che possano unire e allargare il consenso all'interno e all'esterno. È questa, a quanto sembra dai primi mesi di governo, la scommessa del presidente. Come già su questioni delicate quali l'aborto e i diritti dei gay, anche sulla politica estera la sua linea è: non sottrarsi a posizioni di principio nette, ma cercare soluzioni politiche non di parte. Nel discorso che terrà oggi al Cairo, e che è stato in parte anticipato in un'intervista alla Bbc, Obama prenderà esplicitamente le distanze dal suo predecessore, ma affermerà nel modo più netto il valore dei diritti umani e di democrazia, legalità, libertà: non solo valori occidentali, ma principi universali, che valgono per tutti i popoli se questi popoli li adottano, ma non possono essere imposti con la forza. È un passaggio di grande importanza, col quale Obama rinnega la dottrina bushiana del regime change, senza per questo tornare all'indifferenza verso la natura dei regimi alleati che ha prodotto tanti errori nella politica americana. La spinta alla diffusione della democrazia e della libertà nel mondo resta valida; sono i mezzi che devono essere diversi, perché le diverse culture devono essere rispettate. Il compito degli Stati Uniti è promuovere quei valori universali, sapendo che possono essere acquisiti solo se diventano parte delle identità nazionali, staccandosi dall'identità americana. Tradurre in pratica questa posizione sarà certamente difficile (difficile come chiudere Guantanamo), anche perché non dipenderà solo dagli Stati Uniti, ma da molti altri attori in gioco, tra cui Israele, l'Iran, i paesi arabi. Ma solo enunciarla è già molto importante, tanto più dopo i fallimenti dell'amministrazione Bush, che non possono non pesare sulle scelte di oggi. Obama interviene così, con una posizione netta, su uno dei più discussi problemi della cultura contemporanea: quello della universalità dei diritti umani e della democrazia. Mostrando che tener conto dell'origine occidentale di quei valori non significa negarne l'universalità, e che affermarne l'universalità non significa passar sopra alle differenze culturali e alle identità nazionali. Contrariamente a quanto può sembrare, questa posizione difficilmente può essere vista come una smentita delle tesi di Samuel Huntington. L'importanza del libro di Huntington stava nel mettere in evidenza che, nel mondo dopo la guerra fredda, ci si doveva aspettare più probabilmente conflitti di civiltà che conflitti di natura economica o ideologica. E quindi nell'attrarre l'attenzione sulla categoria di civiltà come categoria di lunga durata, capace di spiegare molte cose: tra l'altro come mai il comunismo cinese sia stato del tutto diverso da quello sovietico, o perché mezza Ucraina vuole andare con l'Europa e l'altra mezza con la Russia. Non ne deriva che il conflitto delle civiltà sia inevitabile; ma che bisogna tenere conto delle civiltà e delle loro storie secolari proprio per evitarlo. Se quella islamica è una civiltà, bisogna conoscerne la storia e le caratteristiche; non si può pensare di affrontare i rapporti con un Paese islamico sulla base di un approccio puramente politico o economico. Su Repubblica di ieri, Piero Ottone sostiene che nel mondo è in corso solo uno scontro tra ricchi e poveri, e che in realtà tutti vogliono soltanto la ricchezza occidentale. Il merito di Obama sarebbe aver capito che la pace universale sarà assicurata quando i popoli islamici si decideranno ad occidentalizzarsi. Magari fosse così semplice. La verità è che i popoli arabi sono profondamente legati alla loro civiltà ed è il sentimento di frustazione di questa (il presunto disprezzo di cui parla Bin Laden) a rendere così difficili i loro rapporti con i Paesi occidentali, in particolare gli Stati Uniti. Per questo è così importante l'approccio di Obama, che non mostra disprezzo né distanza, e rende omaggio - senza indebolire la posizione americana - alla civiltà islamica, riconoscendola come interlocutrice, anche a rischio di suscitare timori e diffidenze nei dirigenti di Israele. Certo, è un gioco complicato, molto complicato. Dobbiamo sperare che la scommessa del presidente nero abbia successo, vincendo il rancore arabo su cui gioca Bin Laden. di Claudia Mancina 04/06/2009

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Rifiuti, 15 arresti in Campania (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Rifiuti, 15 arresti in Campania inchiesta sullo smaltimento Tra di loro funzionari regionali, docenti e il presidente della Provincia di Benevento NAPOLI. Collaudatori con la terza media, invece che in possesso di una laurea tecnica; impianti giudicati a norma nonostante irregolarità palesi; rifiuti trattati negli impianti Cdr (combustibile da rifiuti) solo sulla carta e smistati sostanzialmente così com'erano all'origine. Giocavano con il fuoco, ma convinti di restare impuniti, secondo l'accusa, gli indagati nell'ultima inchiesta-choc sui rifiuti a Napoli. Al punto che uno di loro, sotto intercettazione telefonica, non si preoccupò nemmeno quando fu convocato dagli investigatori della Dia. Gli stessi che ieri mattina, insieme alla Guardia di Finanza, hanno eseguito 15 ordinanze di custodia cautelare per falso ideologico. Tra i destinatari c'è un politico: il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, eletto nel 2008 con il centrosinistra. Gli altri sono professori universitari, funzionari della Regione ed esperti che in realtà non lo erano. Per il gip Aldo Esposito le nomine di tutti quanti rispondevano soltanto a "logiche clientelari". L'indagine ha accertato che le persone arrestate avevano attestato l'idoneità degli impianti quando erano già sotto sequestro, sostenendo la conformità del prodotto del cdr a quanto stabilito dal contratto; ma quest'ultimo mancava. Una conclusione clamorosa (senza già anticipare ovviamente, sentenze), alla base dei provvedimenti restrittivi. A tutti comunque, sono stati concessi gli arresti domiciliari. Anche l'arresto di Cimitile, 61 anni, ex rettore dell'Università del Sannio, è scattato non nella veste di presidente della Provincia, ma come collaudatore. Svolgendo questa funzione avrebbe, a parere dei pm Noviello, Sirleo e Milita, dichiarato il falso. Tra gli indagati in stato d'arresto compaiono pure Claudio De Biasio, ex-subcommissario del sottosegretario Guido Bertolaso, e Giuseppe Vacca, direttore dei lavori del termovalizzatore di Acerra (ma l'impianto non c'entra con quest'inchiesta), in funzione dal 26 marzo, ma all'epoca dei fatti contestati direttore dei lavori nei cdr. Altri arrestati sono: Oreste Greco, professore universitario; Giuseppe Sica, architetto; Vincenzo Naso, docente di ingegneria alla Federico II ed ex preside; Vittorio Colavita; Alfredo Nappo; Vitale Cardamone, ingegnere; Rita Mastrullo, docente di fisica alla Federico II; Filippo De Rossi, ordinario di fisica; Luigi Travaglione, ufficio tecnico Benevento; Mario Cini e Francesco Scalingia. L'attività dei cdr, dal 2005 fino a circa un anno fa, ha prodotto diversi milioni di ecoballe che restano stoccate in Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento: non essendo a norma, non possono essere bruciate nei termovalorizzatori di ultime generazioni. Nelle motivazioni del provvedimento è contenuta un'intercettazione telefonica che risale ad aprile 2005. A parlare era Alfredo Nappo, collaudatore dell'impianto cdr di Caivano e destinatario di una delle ordinanze di custodia cautelare. «Come ho avuto l'incarico? Io faccio parte di un partito. E chiaramente non faccio il nome del partito perché non è il caso». Rispondeva a un amico che gli chiedeva i motivi per i quali fosse stato convocato dalla Dia. Secondo gli inquirenti la conversazione è emblematica su come venivano decise le nomine. Per Dario Franceschini, segretario nazionale del Pd, partito al quale appartiene Aniello Cimitile, «è importante che la magistratura faccia bene e in fretta il proprio lavoro». E alla domanda se questi provvedimenti a tre giorni dalle elezioni possano destare dubbi, ha risposto in maniera netta: «Non penso mai a complotti, altri lo pensano». Luigi Sannino 04/06/2009

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Caso Macchi, l'amica polacca sana di mente (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Caso Macchi, l'amica polacca sana di mente L'omicidio di rapallo La donna è comparsa ieri in aula a Chiavari per l'incidente probatorio sulle perizie. Sotto sequestro i beni dell'imprenditore 04/06/2009 Chiavari. Secondo il perito nominato dal giudice, Joanna Malgorzata Lohninger era sana di mente al momento dell'omicidio del suo compagno, l'imprenditore varesino Alessandro Macchi, 46 anni, ucciso a colpi di pistola nella sua villa di Rapallo, la notte tra l'uno e il due novembre scorso. La donna, 60 anni, di origine polacca, accusata di omicidio premeditato e per questo sottoposta a custodia cautelare in carcere, si è presentata ieri in tribunale a Chiavari, in compagnia del suo legale, l'avvocato Manuela Marcassoli. «Sto malissimo, non ricordo nulla», ha detto ai microfoni dei cronisti un attimo prima di entrare in aula, davanti al gip Alessandra Galli per la seconda udienza di incidente probatorio, voluto per stabilire se, al momento del delitto, fosse capace di intendere e di volere. Se da una parte il perito del giudice, il criminologo Marco Mollica ha riferito che la donna è, sì, disturbata psichicamente ma sana di mente, il consulente della difesa, Luigi Morgese aveva invece dichiarato - nella scorsa udienza, il 5 maggio - che la compagna di Macchi era affetta da un «disturbo acuto da stress» che ne aveva compromesso la capacità di intendere e di volere al momento dell'omicidio. Nell'inchiesta sul fatto di sangue la svolta era arrivata il 22 maggio quando è stato indagato per omicidio anche Luca Macchi, il figlio della donna arrestata e della vittima. La Procura di Chiavari (il fascicolo è del pm Francesco Brancaccio) sostiene che il giovane, difeso dall'avvocato Paola Pavesi, avrebbe avuto un ruolo nell'organizzazione del delitto. Nel frattempo i beni di Luca Macchi sono stati sottoposti a sequestro, dal gip Galli, su richiesta del pm Brancaccio. Provvedimento contro il quale l'avvocato Pavesi ha presentato istanza di revoca. «L'indagine della Procura non sta tenendo conto di tutti gli altri parenti - hanno detto i legali Pavesi e Marcassoli - e si concentra solo sui nostri assistiti». s. sch. 04/06/2009 Il Coro Monte Cauriol si unisce al dolore della moglie Mariangela per la scomparsa del caro amico e apprezzato corista Luigi Addabbo = Serenamente è mancata ai suoi cari Ines Amisano Zaina La ricordano con affetto le cognate Maddalena e Delfina, i cugini Olga e Roberto con Marinella, Maria Costabel e figli ed Elisabetta. Il funerale si svolgerà venerdì 5 giugno alle ore 14.30 nella Parrocchia di Occimiano (AL). Genova, 4 giugno 2009. La Generale Pompe Funebri Spa Tel. 010.41.42.41 Condomini, inquilini e amministratore di via Tavella 3, profondamente commossi, partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa della signora Amalia Attardi ved. Bertuzzo = è mancata all'affetto dei suoi cari Mafalda Caputo ved. Pinna Ne danno il triste annuncio i figli, i nipoti, la nuora ed il genero. I funerali avranno luogo venerdì 5 giugno alle ore 8.15 nella Chiesa Parrocchiale di San Marcellino. Un particolare ringraziamento al personale della Residenza Cardinale Minoretti per le cure prestate. La presente quale partecipazione e ringraziamento. Associazione Corimbo si unisce al dolore, per la perdita del caro Filippo Caracciolo Le sorelle e i fratelli di Rachele Carratino ved. Bertelli con i loro familiari sono tristi per la sua dipartita e si associano al dolore dei suoi figli. A esequie avvenute, Luisa e Stefano Costantini annunciano che domenica 31 Maggio Claudio ci ha lasciato. Grazie a quanti ci sono vicini e condividono il nostro stretto riserbo. Campirio e Mangini 010.581.581 Annetta e Piero con Flavio e Wanda si uniscono a Luisa, Stefano e Bianca nel ricordo di Claudio Il Preside, i Docenti e il personale tutto della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Genova partecipano con profondo cordoglio alla scomparsa del PROFESSORE Claudio Costantini già Docente di Storia Moderna della Facoltà di Lettere e Filosofia e ricordano le qualità del suo impegno didattico e scientifico e la sua forte passione civile e politica. Colleghi e personale del Dipartimento di Storia Moderna e Contemporanea ricordano con affetto e stima Claudio Costantini maestro di studi storici, impegno e rigore intellettuale. Nando e Carla partecipano al dolore di Luisa, Stefano, Anna e della famiglia Costantini tutta per la scomparsa dell'adorato Claudio Un forte abbraccio a Luisa, Stefano, Bianca, uniti nell'incancellabile ricordo di Claudio Stea. ..."ma il segno resti inciso" Per sempre, amatissimo Maestro, davvero chiarissimo PROFESSORE Claudio Costantini Maristella, con Marco e Dadà, vicino a Luisa e Stefano, al loro indicibile dolore. Giuliano Galletta e Paola De Ferrari piangono Claudio amico e maestro è mancato all'affetto dei suoi cari Addone Dalla Vecchia Ne danno il triste annuncio la moglie e il figlio Marco. I funerali avranno luogo venerdì 5 giugno alle ore 11.45 nella Parrocchia S. Sabina. Il Santo Rosario sarà recitato questa sera alle ore 17.30 presso le camere ardenti dell'Ospedale San Martino. La presente quale partecipazione e ringraziamento. A.Se.F. del Comune di Genova Tel. 010.291.54.01 = è mancata all'affetto dei suoi cari Agata Criaco in Atzei (Rina) Ne danno il triste annuncio il marito Nino, la figlia Paola e parenti tutti. I funerali hanno luogo questa mattina alle ore 11,45 presso la Parrocchia Santa Maria Assunta di Nervi. La presente quale partecipazione e ringraziamento. Campirio e Mangini 010.581.581-010.321.437 Presidente, Direttivo e Soci tutti del Genoa Club Nervi 82 partecipano al dolore di Nino e Paola per la scomparsa della indimenticabile Rina Criaco socia emerita Silvana Guelfo ed Alberto Rossi sono vicini ai familiari nel ricordo della signora Agata Criaco Atzei L'Associazione Ex Deportati Politici è vicina alla famiglia di Valentino Dezza valoroso partigiano ex deportato nei campo nazisti, recentemente scomparso. Carlo Grillo (Ugo) Ciao amico caro, riposa in pace e finalmente sereno. Ricordandoti sempre Alda e Pino Murisengo. Condomini e amministratore di via Magretti 17/19 partecipano al dolore dei famigliari per la scomparsa della signora Maria Luigia Merello ved. Baghino Pietro e Roberta e tutti i collaboratori della Farmacia Bassano sono vicini a Enrica e Lucia per la dolorosa perdita del caro Papà è mancato all'affetto dei suoi cari Giacomo Pesce (Gino) di anni 82 Ne danno il triste annuncio la moglie, i figli, le nuore, il genero, i nipoti e i familiari tutti. I funerali avranno luogo venerdì 5 c.m. alle ore 16 nella parrocchia di Tiglieto, partendo in mattinata dall'ospedale di Ge-Voltri. Il Santo Rosario sarà recitato in parrocchia alle ore 20.30. Il presente serve da partecipazione e ringraziamento. I.T.O.F. Travo Rossiglione Ge Tel. 010.925.816. Medici e Infermieri dell'U.O. di Neonatologia dell'Ospedale San Martino partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa del DOTTORE Mario Ramondini collega e amico carissimo. Ciao Mario ti ricorderò sempre con grande affetto. Orietta. Ciao Ramon. Benedetto Ratto e Giuliana Bisso con la piccola Felicia piangono desolati la scomparsa del caro, generoso, leale Collega e vero Amico PROFESSORE Mario Ramondini La rete 194 piange la scomparsa del DOTTORE Mario Ramondini una perdita per le donne di Genova. Il Presidente, il Consiglio Direttivo e i soci della lega navale italiana sezione di Genova sono vicini alla famiglia Ramondini per la scomparsa del socio Mario Addio Mario anche se non possiamo ancora crederci. Gianni, Ilona, Eugenio. Il Direttore e tutto il personale medico, paramedico e amministrativo dell'Unità operativa di Ginecologia e Ostetricia dell'Ospedale San Martino partecipano al grande dolore della famiglia per la prematura scomparsa del collega ed amico Mario Il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, l'Amministratore Delegato e tutto il personale di Ansaldo Energia, partecipano al dolore del Presidente professor Giuseppe Veredice, per la perdita della moglie, signora Daniela Proia Vittorio e Delia De Cardis sono affettuosamente vicini a Liliana e figli per la perdita del caro amico e collega PROFESSORE Giuseppe Roccatagliata Vito ed Emanuela Rubino si uniscono al dolore di Luca e Caterina per la perdita del papà PROFESSORE Giuseppe Roccatagliata Maestro di Scienze e di vita. Le dipendenti tutte dei negozi "Kali" sono vicine a Francesca Rosadini per la perdita del suo amato babbo Guido Rosadini Carlo, Elena, Giacomo e Fabrizio partecipano con affetto al cordoglio dei familiari per la scomparsa dell'indimenticabile amico PROFESSORE Guido Rosadini I condomini e l'amministratore di via Tre Pini 47 partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa del signor Ennio Sanna Il Presidente dell'Istituto Italiano della Saldatura Ferruccio Bressani partecipa al dolore dell'Ing. Ugo Salerno e della sua famiglia per la scomparsa del padre INGEGNERE Franco Salerno Il Segretario Generale Mauro Scasso, i Dirigenti e tutti i Funzionari dell'istituto Italiano della Saldatura sono vicini all'Amministratore Delegato del Rina ingegnere Ugo Salerno per la perdita del Padre = Ha serenamente iniziato il viaggio verso la luce Lina Ziravello ved. Dellacà Ne danno annuncio la figlia Mimma, con il marito Claudio Pini ed i nipoti Ruggero e Andrea. Il funerale si terrà oggi giovedì 4 giugno alle ore 11.45 presso la Chiesa Parrocchiale di San Paolo in via Acquarone. I famigliari ringraziano sentitamente il dottor Massimo Angelini, la dottoressa Domenica Rizzi nonchè la signora Giuliana Torino e tutto lo Staff di Villa Serena e dell'Ospedale Evangelico, per la competenza e la costante dedizione nelle cure prestate. Un particolare ringraziamento va inoltre alla cara e insostituibile Mina Betti per la continua assistenza, partecipazione e affettuosa collaborazione. Genova, 4 maggio 2009. La Generale Pompe Funebri Spa Tel. 010.41.42.41 Amministratore e condomini tutti di via Crocco 3B partecipano al dolore dei familiari per la scomparsa di Lina Ziravello ved. Dellacà Nilla, Mariella, Tatti, abbracciano Mimma nel doloroso momento della scomparsa della mamma Lina indimenticabile amica 2007â??4â??giugnoâ??2009 Roberto Bauda Sei stato un dono speciale nella nostra vita, sarai sempre nei nostri cuori, ci manchi tanto, un abbraccio. Tua moglie Emilia e tuo figlio Luca. Oggi alle ore 18.00 una Messa nella Chiesa di Santa Maria dei Servi, via Cecchi. "â??Nonâ??c'èâ??attimo, non c'è minuto, non c'è ora in cui non pensiamo a tè. Ci manchi sempre di più." 2008 5 giugno 2009 Franco Pellicari Ad un anno dalla sua scomparsa Marilisa, Stefania e Roberto lo ricorderanno con una S. Messa di suffragio che si terrà nella parrocchia S. M. Immacolata di Pegli venerdì 5 giugno 2009 alle ore 18. 04/06/2009

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"è un atto ingiusto a quella signora viene negato un diritto" - laura asnaghi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 21 - Cronaca Il bioetico Maurizio Mori, docente all´Università di Torino "è un atto ingiusto a quella signora viene negato un diritto" Per fortuna non tutti la pensano alla stessa maniera E non è escluso che la situazione in un prossimo futuro si possa ribaltare LAURA ASNAGHI MILANO - Professor Maurizio Mori, docente di Bioetica all´Università di Torino, come giudica la sentenza del Tribunale di Vigevano che nega un figlio alla donna con il marito in coma? «Trovo che sia un atto profondamente ingiusto. La donna ha diritto ad avere il bambino che desidera dall´uomo che ama e che adesso è in coma. Ora i giudici le hanno negato questo diritto ma la sua battaglia è solo all´inizio, non si deve arrendere, deve continuare a combattere». Sì ma in che modo? «Non tutti i giudici la pensano alla stessa maniera. La donna potrà presentare ricorso e non è escluso che la situazione possa ribaltarsi. Comunque, per fare valere il suo diritto alla maternità attraverso la procreazione assistita, la prima cosa che deve fare è congelare il seme di suo marito e metterlo al sicuro in un centro attrezzato per la crio-conservazione». E poi? «Con i suoi legali dovrà trovare altre strade per far valere i suoi diritti. Ma, comunque, il suo caso non è isolato. Ricordo che qualche anno fa in Gran Bretagna si verificò una vicenda analoga. Si trattava di una donna che voleva avere un figlio dal marito che era gravemente malato. La donna sfidò tutta una serie di no e poi scopri che andando in Francia e ricorrendo alla inseminazione artificiale poteva risolvere i suo problema. Lo fece e alla fine riuscì ad avere il suo bambino». Ma perché i giudici negano l´estremo atto di amore di una donna nei confronti del marito? «Perché – dicono – non si può dire sì a un figlio che nasce già orfano. E così si oppongono al desiderio di una donna, già piegata dalla sofferenza per il marito che è in coma. Ma a tutto questo si aggiunge spesso la considerazione che un figlio è un atto d´amore tra due persone e questo atto non può essere snaturato». La nuova legge sulla procreazione assistita può essere d´ostacolo in questa vicenda? «Certamente la nuova legge non si pone dalla parte delle donne e complica le cose. Ecco perché dico che sarà una battaglia lunga e complessa quella che si troverà ad affrontare la signora di Vigevano».

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Fortore: Al teatro Diana di Napoli debutta il coro dell'Istituto (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Fortore: Al teatro Diana di Napoli debutta il coro dell’Istituto «Medi» Pubblicato il 04-06-2009 Nasce a San Bartolomeo in Galdo il primo coro dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Medi”. Il debutto della formazione canora è avvenuto il 29 maggio scorso nella cornice del Teatro Diana di Napoli... Alle esperienze musicali degli Istituti comprensivi di Colle Sannita e San Marco dei Cavoti, che proprio qualche giorno fa hanno dato prova delle abilità dei propri allievi nel corso della decima rassegna riservata alle scuole ad indirizzo musicale (alla quale hanno partecipato anche istituti di Caserta, Napoli, Campobasso ed Isernia), si aggiunge un nuovo tassello che va a comporre il progetto di avvicinamento della scuola al mondo della musica: nasce a San Bartolomeo in Galdo il primo coro dell’Istituto d’Istruzione Superiore “E. Medi”. Un coro nato nell’ambito del programma nazionale “Scuole Aperte” nell’anno scolastico in corso, a seguito dell’approvazione del progetto da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Il debutto della formazione canora è avvenuto il 29 maggio scorso nella cornice del Teatro Diana di Napoli. Grande la soddisfazione dei docenti che hanno accompagnato gli alunni, a Napoli, per la loro prima esibizione: la coordinatrice del progetto dirigente dott.ssa Lucia Cimmino, la docente/tutor e referente del progetto professoressa Venere Ferraro, l’esperto esterno professoressa Elisabetta Gianfrancesco (direttrice del Coro) e la professoressa Elina Palumbo. I ragazzi del coro dell’I.I.S. “E. Medi” di San Bartolomeo al loro debutto al Teatro Diana di Napoli si sono mostrati all’altezza della situazione, dando prova della loro bravura e riscuotendo così numerosi consensi e scroscianti applausi. Ora si è in attesa di una loro nuova esibizione, prevista nel corso di questo mese, che questa volta si terrà a San Bartolomeo in Galdo. Ai ragazzi del coro, intanto, non si può che augurare di continuare questa esperienza con lo stesso entusiasmo di partenza, consapevoli delle proprie capacità e possibilità. Si tratta di una opportunità offerta da Scuole Aperte ed in particolar modo dall’Istituto “E. Medi” di San Bartolomeo, l’iniziativa rappresenta un’offerta formativa in più che l’Istituto mette al servizio dei ragazzi, per dare loro la possibilità di esprimere ulteriormente le proprie potenzialità, in questo caso canore. Un in bocca al lupo a tutti i componenti del Coro: Antonio Altieri, Rosapia Barbato, Ilaria Boffa, Alessandra Colucci, Federico D’Andrea, Angela D’Arrissi, Luca De Siato, Valentina Del Vecchio, Marta Grumiro, Roberta Grumiro, Jessica Iannelli, Alberto Longo, Siriana Nappa, Arianna Palumbo, Federico Pepe, Gianna Pepe, Ludovica Pettorossi, Antonella Riccardi, Francesca Ricciardi, Arianna Ruggiero e Giada Santagata.

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Mantova : il 15 giugno giornata sulla filiera del turismo (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Mantova : il 15 giugno giornata sulla filiera del turismo (4/6/2009 13:04) | (Sesto Potere) - Mantova - 4 giugno 2009 - Nell’ambito dell’Accordo di Programma tra Regione Lombardia e Sistema Camerale lombardo per la competitività delle imprese, la Camera di Commercio di Mantova, insieme a Regione Lombardia e Unioncamere Lombardia, promuove una giornata di approfondimento dedicata al tema dello sviluppo della competitività della filiera turistica. Il 15 giugno 2009, dalle 9.30 alle 13.15 e dalle 14.30 alle 16.30, nella sede di largo Pradella, 1, il professor Giancarlo Dall’Ara, ordinario di Marketing del Turismo all’Università degli Studi di Perugia, e il dottor Maurizio Carmignani, consulente di ADHOC Culture, illustreranno ai presenti la costruzione del prodotto/animazione delle filiere turistiche. Questo vuol essere il primo passo di un più ampio programma di accompagnamento per lo sviluppo della competitività delle imprese della filiera turistica da realizzare in sinergia pubblico/privato, al fine di veicolare la sperimentazione e l’adozione sul territorio provinciale di nuove formule di costruzione dell’offerta turistica e di management delle destinazioni. Il Programma veicolerà l’attivazione di nuove forme di costruzione dell’offerta e di aggregazione delle imprese in una logica di sussidiarietà, attraverso un’attività di “incubatore” che possa stimolare l’adozione di nuovi strumenti di intervento volti a valorizzare i fattori di attrattività delle destinazioni turistiche regionali. Il seminario prevedrà l’alternarsi di momenti teorici e di presentazione di best case con momenti di coinvolgimento dei discenti e di dibattito sui casi concreti della singola provincia, allo scopo di coniugare la dimensione formativa con quella di confronto e condivisione. Il seminario prevedrà una sessione mattutina di 4 ore (con una pausa intermedia di 15 minuti) in cui saranno affrontati quattro macrotemi: Marketing strategico; Posizionamento sul mercato; Creazione del prodotto turistico; Creazione, monitoraggio e animazione di filiere; e una sessione pomeridiana, nel corso della quale sarà definita la mappa delle opportunità e degli scenari possibili grazie al lavoro di gruppo dei partecipanti coordinati dai docenti. Al termine del seminario verrà redatto dal gruppo di lavoro un sintetico documento strategico volto a porre in evidenza: i punti di forza e di debolezza di ogni filiera turistica; la propensione e la resistenza al cambiamento; le vecchie vision, le fratture necessarie e le nuove vision; i possibili trend e le relative strategie. La partecipazione al seminario è gratuita.

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Fermare l'orologio biologico nella riproduzione? Possibili strategie terapeutiche in PMA per le donne in età riproduttiva avanzata (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

04/06/2009 Fermare l'orologio biologico nella riproduzione? Possibili strategie terapeutiche in PMA per le donne in età riproduttiva avanzata E' possibile ritardare la fine dell'età riproduttiva della donna? L'orologio biologico che pone fisiologicamente intorno a 45 anni la fine dell'età fertile, può essere fermato? Rispondere a tali quesiti e' la nuova sfida scientifica della Procreazione Medicalmente Assistita e il tema di cui la BioRoma si occupa nel convegno Fermare l'orologio biologico nella riproduzione? Sabato 6 giugno alla casa del Cinema di Roma che coinvolgerà relatori di rilievo nazionale ed internazionale, chiamati ad esporre le loro esperienze nel settore. Un tema di grande attualità strettamente legato all'evoluzione della ricerca in questo settore e delle sue tecniche, ma anche una necessità sociale non più eludibile, di fronte alla tendenza, riscontrata negli ultimi 15 anni nei paesi economicamente sviluppati e in particolar modo in Italia, a procreare in età avanzata da parte delle donne. L'emancipazione femminile e il migliore tenore di vita hanno infatti determinato un generale ritardo nella formazione della coppia stabile e conseguentemente, nella procreazione che interviene dopo ben oltre i 30anni di età, quando la fertilità tende fisiologicamente a diminuire determinando così un aumento dell'infertilità di coppia. E' dunque possibile arrestare le lancette dell'orologio biologico della fertilità femminile? La ricerca scientifica ha recentemente dato alcune risposte a questa richiesta e il convegno rappresenta un'occasione per analizzare le strategie terapeutiche per le donne in età riproduttiva avanzata e l'evoluzione delle tecniche di PMA per poter preservare più a lungo la fertilità femminile. Aprono i lavori del convegno il Prof. Massimo Moscarini, Direttore del Dipartimento di Scienze Ginecologiche, Perinatologia e Puericultura dell'Università di Roma "La Sapienza" e il Prof. Mauro Schimberni, docente di "Tecniche di Riproduzione Assistita" della facoltà di Ostetricia dell'Università "La Sapienza"di Roma. Relatori del convegno sono, tra gli altri: Jaques Donez, del Dipartimento di Ginecologia dell'Università Cattolica di Louvain, Belgio e il Dott. Carlo Bulletti, Direttore della Unità Operativa di Fisiopatologia della Riproduzione dell'Ospedale Cervesi di Cattolica, ASL di Rimini e Università di Bologna.

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Malattie autoinfiammatorie rare e potenzialmente letali : uno studio di Fase III della durata di un anno conferma l'efficacia di un farmaco per una remissione a lungo termine (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 04-06-2009)

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04/06/2009 Malattie autoinfiammatorie rare e potenzialmente letali : uno studio di Fase III della durata di un anno conferma l'efficacia di un farmaco per una remissione a lungo termine Nuovi risultati di uno studio di Fase III, della durata di un anno, hanno confermato che la terapia biologica canakinumab ha prodotto una rapida e sostenuta remissione dei sintomi nella maggior parte dei bambini e degli adulti colpiti da un gruppo di malattie autoinfiammatorie rare e potenzialmente letali, denominate sindromi periodiche associate alla criopirina (CAPS). Lo studio ha dimostrato che più del 90% dei pazienti affetti da CAPS trattati con canakinumab (28 su 31) è rimasto in remissione alla fine della fase finale di quattro mesi dello studio. Questo risultato ha avvalorato i dati ad interim derivati da fasi precedenti, che hanno dimostrato l'efficacia nel 97-100% dei pazienti. I risultati completi sono stati ora pubblicati sul New England Journal of Medicine. "Questo studio rappresenta un importante passo avanti per la comunità delle malattie rare, perché canakinumab tratta le cause che stanno alla base delle CAPS, anziché limitarsi ai sintomi - spiega Helen J. Lachmann, medico dello UK National Amyloidosis Centre presso la Royal Free and University College Medical School a Londra, Regno Unito. - Nello studio i pazienti hanno conseguito un beneficio entro alcune ore dalla somministrazione di una dose singola di canakinumab e hanno necessitato di ulteriore trattamento solo ogni due mesi, per controllare i sintomi. Questo potrebbe offrire a canakinumab un vantaggio significativo rispetto alle terapie attuali, in un'area di esigenza medica non soddisfatta". Le CAPS comprendono una serie di malattie rare che durano tutta la vita, associate a una mutazione genetica e caratterizzate dalla sovrapproduzione di interleuchina 1-β (IL 1β), una proteina (o citochina) che svolge un ruolo cardine nel determinare l'infiammazione e la distruzione dei tessuti. I benefici clinici di canakinumab, un anticorpo monoclonale completamente umano noto in precedenza come ACZ885, sono dovuti al blocco selettivo e duraturo dell'IL-1β. Neutralizzando l'IL-1β per un periodo sostenuto, canakinumab "disattiva" tutti i sintomi dell'infiammazione nelle CAPS, come dimostrato in una nuova ricerca pubblicata su The Journal of Experimental Medicine. Il successo di canakinumab nel trattamento delle CAPS ha fatto sì che la sua efficacia fosse investigata anche in altre malattie rare, quali l'artrite idiopatica giovanile sistemica (AIGS), o più comuni quali la gotta, la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO), l'artrite reumatoide e il diabete di tipo 2. La strategia di ricerca e sviluppo di Novartis per ILARIS comporta l'uso di studi proof-of-concept, che sono studi clinici di Fase I su piccola scala in malattie geneticamente ben definite, per determinare come i geni interagiscono nelle vie molecolari o "di segnalazione". I dati clinici e sui marcatori biologici che ne derivano sono poi sottoposti a modellazione e simulazione d'avanguardia, per produrre nuovi elementi di conoscenza sulla regolazione dell'IL-1ß nei pazienti. "La dimostrazione dell'efficacia del canakinumab è una notizia particolarmente importante - dichiara il Dott. Marco Gattorno, pediatra reumatologo presso l'ospedale Gaslini di Genova - e ci auguriamo di poterlo avere presto a disposizione anche in Italia per i nostri pazienti affetti da CAPS, che al momento dispongono di possibilità terapeutiche molto limitate ed invasive. Le CAPS sono un gruppo di malattie autoinfiammatorie molto rare e difficili da diagnosticare; ecco perché spesso i pazienti arrivano all'osservazione dei Centri Specializzati quando la patologia è in fase avanzata. A questo scopo stiamo attualmente coordinando un Registro europeo di pazienti affetti da malattie autoinfiammatorie, che ha l'obiettivo di sensibilizzare i pediatri al rapido riconoscimento di queste patologie, di mappare tutti i pazienti di queste rare patologie ed elaborare linee guida comuni per il trattamento terapeutico. Presso la UO Pediatria II dell'Istituto Gaslini di Genova diretta dal Prof. Alberto Martini opera il centro di riferimento italiano ed europeo per la diagnosi e il trattamento delle malattie autoinfiammatorie in età pediatrica". Le CAPS comprendono tre sindromi di crescente gravità: sindrome autoinfiammatoria familiare da freddo (FCAS), sindrome di Muckle-Wells (MWS) e malattia infiammatoria multisistemica ad esordio neonatale (NOMID). I pazienti con CAPS manifestano affaticamento debilitante, febbre e anemia cronica sin dalla prima infanzia. L'infiammazione può colpire la cute, gli occhi e le ossa, causando rash, congiuntivite e artrite distruttiva. Altre complicanze gravi delle CAPS comprendono perdita progressiva dell'udito, compromissione della funzione visiva e intellettiva e amiloidosi, una malattia in cui l'accumulo di proteine può causare l'insufficienza funzionale di organi vitali. Circa il 25% dei pazienti affetti da CAPS sviluppa amiloidosi sistemica, che provoca insufficienza renale e di solito il decesso entro cinque-dieci anni. Lo studio clinico di Fase III nelle CAPS è stato uno studio multinazionale, randomizzato, in doppio cieco e controllato verso placebo, ideato per valutare l'efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di ILARIS. Lo studio di 48 settimane ha coinvolto 35 pazienti, di età compresa tra nove e 75 anni, ed è stato suddiviso in tre parti. I primi risultati ad interim sono stati presentati al congresso dell'American Rheumatology College nell'ottobre 2008, mentre i risultati completi a un anno vengono ora pubblicati per la prima volta sul New England Journal of Medicine. Nella prima parte dello studio, della durata di otto settimane, 35 pazienti sono stati trattati con una dose singola di (150 mg per iniezione sottocutanea). Tutti i pazienti eccetto uno (97%) hanno evidenziato una risposta rapida e completa1. Successivamente, 31 pazienti che hanno mantenuto la risposta sono passati alla seconda parte dello studio, una fase randomizzata, con canakinumab, di 24 settimane, in doppio cieco, controllata verso placebo. I pazienti sono stati trattati ogni otto settimane con o con placebo e, in caso di comparsa di recidiva, sono entrati nella terza parte. La seconda parte dello studio comprendeva l'endpoint primario, un confronto tra il numero di pazienti trattati ogni otto settimane con ILARIS in cui si è verificata una recidiva della malattia o "riacutizzazione" rispetto ai pazienti trattati con placebo. I risultati hanno dimostrato che nessun paziente nel gruppo ILARIS ha manifestato una riacutizzazione della malattia, rispetto a 13 pazienti su 16 nel gruppo placebo (0% vs. 81%, p<0,001). Dopo il completamento della seconda parte o la comparsa di una riacutizzazione della malattia, i pazienti hanno proseguito con la terza parte, che prevedeva almeno altre due dosi di Canakinumab per un minimo di 16 settimane. Dei 31 pazienti entrati nella terza parte, 28 hanno completato questa fase dello studio senza manifestare recidive (90%). In un paziente è comparsa una recidiva l'ultimo giorno dello studio, ossia 62 giorni dopo la somministrazione dell'ultima dose del farmaco . Inoltre, un paziente ha interrotto lo studio a causa di una percepita assenza di risposta terapeutica, mentre un altro ha interrotto lo studio per un'infezione del tratto urinario. Canakinumab è stato generalmente ben tollerato, senza una consistente tipologia di eventi avversi, al di là di un aumento di tutte le infezioni sospettate. In due pazienti sono comparsi eventi avversi seri, ma non vi sono stati decessi né eventi avversi potenzialmente letali durante lo studio. Canakinumab ha lo status di farmaco orfano nell'UE, negli USA, in Svizzera e in Australia per il trattamento delle CAPS ed è attualmente sottoposto a revisione prioritaria da parte delle autorità regolatorie negli USA, in Svizzera e in Australia. La revisione regolatoria è in corso anche nell'UE. I farmaci orfani sono quelli studiati per trattare malattie gravi o potenzialmente letali che colpiscono meno di 200.000 persone (negli USA) o meno di cinque persone su 10.000 (nell'UE). A ILARIS è stato concesso inoltre lo status di farmaco orfano per l'AIGS nell'UE, in Svizzera e negli USA.>

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A Genova i risultati di una innovativa sperimentazione sull'autismo condotta da ASL3 Genovese e Istituto David Chiossone onlus (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

04/06/2009 A Genova i risultati di una innovativa sperimentazione sull'autismo condotta da ASL3 Genovese e Istituto David Chiossone onlus Saranno presentati a Genovamartedì 9 giugno, in un convegno, i risultati di una innovativa sperimentazione sull'autismo condotta da ASL3 Genovese e Istituto David Chiossone onlus.Un'innovativa partnership tra un soggetto pubblico e un privato accreditato, in rete con l'associazionismo e con la collaborazione dell'Università. Strategica la presa in carico precoce, multidisciplinare ed integrata dei soggetti autistici. La sperimentazione di presa in carico integrata di soggetti autistici fra ASL3 Genovese e Istituto David Chiossone onlus per i ciechi e gli ipovedenti è l'oggetto del convegno che si svolgerà presso l'Unità Operativa Formazione dell'ASL3 Genovese, in via Giovanni Maggio 6. Cuore del convegno sarà la presentazione dei risultati del progetto biennale, finanziato dalla Regione Liguria, che a partire da gennaio 2007 ha coinvolto 15 bambini, da 0 a 7 anni, affetti da disturbi dello spettro autistico. La sperimentazione ha visto la costituzione di un Polo Diagnostico (la ASL3 Genovese) e di un Polo Riabilitativo (l'Istituto David Chiossone) per una presa in carico congiunta, precoce, individualizzata e specifica dei bambini autistici, attraverso un trattamento riabilitativo multidisciplinare, monitorato periodicamente con verifiche congiunte. Una partnership innovativa tra un soggetto pubblico come la ASL e un soggetto privato accreditato quale è l'Istituto David Chiossone - attivo da oltre 140 nella riabilitazione dei disabili e pluridisabili visivi, dal 1992 convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale e dal 2002 dotato di certificazione di qualità ISO 9001-2000 che coniuga la flessibilità ed economicità del privato con l'universalità, la garanzia del servizio per il cittadino e il collegamento con le agenzie territoriali del servizio pubblico. Fondamentale per la realizzazione e il successo del progetto è anche la costruzione di una rete con l'associazionismo in particolare con l'ANGSA, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici e con l'Università degli Studi di Genova (Cattedre di Neuropsichiatria Infantile, di Psicologia della Disabilità e Psicologia dello Sviluppo), come partner di riferimento per gli aspetti scientifici e di ricerca. Nel corso del convegno, che vede la partecipazione di alcuni tra i più autorevoli esperti sull'autismo, saranno inoltre prese in esame e approfondite le varie fasi della presa in carico dei soggetti affetti da questa patologia: dalla diagnosi, con valutazione funzionale particolarmente focalizzata sugli aspetti di comunicazione ricettiva ed espressiva, all'intervento precoce intensivo; dalla presa in carico riabilitativa diretta e multidisciplinare, attraverso interventi logopedici, psicomotori, cognitivo-comportamentali e coadiuvanti (quali pet-therapy e arte-terapia), alla presa in carico indiretta, con intervento di consulenza e supporto alla famiglia e la scuola. Dal progetto sperimentale esce quindi ulteriormente confermato il concetto che i soggetti con autismo possono migliorare la loro qualità della vita solo se usufruiscono di una presa in carico precoce, multidisciplinare, continuativa e coordinata, comprendente interventi riabilitativi individualizzati specifici, collaborazione con la famiglia, organizzazione di una rete di servizi per l'intero ciclo della vita. Un modello riabilitativo che l'Istituto David Chiossone applica da sempre per la presa in carico globale dei disabili e pluridisabili visivi per molti aspetti dello sviluppo sociale ed emotivo assimilabili ai soggetti autistici qualificandosi quindi come interlocutore autorevole nell'attuazione della sperimentazione. ASL3 Genovese è da tempo impegnata sul tema attraverso il Gruppo Sovrazonale Progetto Autismo e partecipa, nelle persone della dottoressa Dall'Agata, Direttore del Dipartimento Cure Primarie, e della dottoressa Maria Dani, Neuropsichiatra Infantile dell'Unità Operativa Assistenza Consultoriale, al Gruppo di lavoro regionale sull'autismo. Interverranno alla giornata di studio gli operatori della ASL3 Genovese e dell'Istituto David Chiossone, docenti e ricercatori dell'Università degli Studi di Genova e dell'Istituto Giannina Gaslini, oltre agli insegnanti che hanno partecipato al progetto e agli esponenti dell'Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici.

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Cronaca: Inchiesta sui rifiuti, arrestato Cimitile (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca: Inchiesta sui rifiuti, arrestato Cimitile Pubblicato il 04-06-2009 Quindici ordinanze ai ‘domiciliari’: una ha colpito, non come presidente della Provincia, l’ex rettore dell’Università. Nel mirino della Procura di Napoli le commissioni di collaudo degli impianti di Cdr in Campania... Martedì mattina era tra le autorità presenti alla cerimonia per la Festa della Repubblica. Tranquillo, anche sorridente, Aniello Cimitile, 61 anni, ex rettore dell’Università del Sannio (dal 2000 al 2006), e da un anno presidente della Provincia di Benevento, a capo di una coalizione di centrosinistra, non immaginava certo che neanche ventiquattro ore dopo gli uomini della Dia e della guardia di finanza di Napoli avrebbero bussato alla porta della sua abitazione a Pomigliano d’Arco. Era l’alba quando all’esponente del Partito democratico, difeso dall’avvocato Claudio Botti, è stata notificata una delle quindici ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal gip del tribunale di Napoli, Aldo Esposito, per l’ipotesi di reato di falso ideologico in atto pubblico, nell’ambito del filone dell’inchiesta del 2005 sui rifiuti relativo alle commissioni di collaudo degli impianti di Cdr in Campania, tra i quali quello di Casalduni. Per Cimitile, dunque, un provvedimento che lo ha interessato non come vertice della Rocca dei Rettori, ma nella qualità di componente della commissione di collaudo del Cdr di Casalduni, per fatti che risalgono al 2006. Ma quello di Cimitile non è stato l’unico arresto che ha riguardato il Sannio: un’analoga misura ha infatti raggiunto anche gli ingegneri Alfredo Nappo (avvocato Umberto Del Basso De Caro), 53 anni, di Montesarchio, Luigi Travaglione, 54 anni, di Apollosa, capo dell’Ufficio tecnico del Comune di Vitulano, che fa parte anche della struttura dell’Asi, e Filippo De Rossi, preside della Facoltà di Ingegneria del Sannio. L’elenco si completa poi con altri ingegneri, docenti universitari e funzionari regionali: Oreste Greco, 73 anni, di Napoli; Giuseppe Sica, 52 anni, di Tufino; Claudio De Biasio di Calvi Risorta; Vincenzo Naso, 67 anni, di Napoli; Giuseppe Vacca, 45 anni, di Napoli; Vittorio Colavita, 67 anni, di San Sebastiano al Vesuvio; Vitale Cardone, 62 anni, di Napoli; Rita Mastrullo, 52 anni, di Napoli; Vincenzo Sibilio, 60 anni, di Afragola; Mario Gily, 64 anni, di Napoli, e Francesco Scaringia, 67 anni, di Aversa. Tufino e Colavita vengono chiamati in causa come membri della commissione di collaudo del Cdr di Tufino, Vacca e Gily come direttori dei lavori, rispettivamente, degli impianti di Tufino e Pianodardine, De Biasio come responsabile unico del procedimento per la realizzazione della struttura di Pianodardine. Cdr di Battipaglia: Cardone, Mastrullo, Scaringia (commissione di collaudo), Gily (direttore dei lavori), De Biasio (responsabile unico del procedimento). Cdr di Caivano: Naso, Nappo e Sibilio (membri commissione di collaudo), Vacca (direttore dei lavori). Cdr di Santa Maria Capua Vetere: Gily (direttore dei lavori), De Biasio (responsabile unico del procedimento), Greco e Sica (commissione di collaudo). Cdr di Giugliano: Vacca (direttore dei lavori). Cdr di Casalduni: Gily (direttore dei lavori), De Biasio (responsabile unico del procedimento), Cimitile, De Rossi, Travaglione e De Biasio (commissione di collaudo) L’inchiesta, diretta dai pm Giuseppe Noviello, Polo Sirleo e Alessandro Milita della Procura di Napoli riguarda le presunte irregolarità nei collaudi degli impianti Cdr nella nostra regione. Nel mirino degli inquirenti sono finiti i collaudatori di questi impianti, “di cui sarebbe stata attestata l’idoneità – questa l’ipotesi accusatoria - quando gli stessi sarebbero stati già sotto sequestro. Inoltre, sarebbe stata sostenuta la conformità del prodotto del Cdr (Combustibile derivato da rifiuti) alle specifiche del contratto, che sarebbe invece mancata”. Nei certificati di collaudo sarebbe stata attestata – falsamente, sostiene l’accusa - “l’ottemperanza da parte di Fibe-Fisia Spa agli impegni previsti dai contratti di appalto. Ciò sarebbe avvenuto in contrasto con l’inidoneità tecnica degli impianti Cdr che sarebbe stata accertata per quanto riguarda la produzione di frazioni di rifiuti rispondenti agli impegni contrattuali. Tale inidoneità sarebbe emersa da sopralluoghi e analisi effettuati nell’ambito delle indagini. Un altro capitolo riguarda la (presunta ndr) falsa attestazione della conformità degli impianti installati rispetto a quanto previsto dal progetto. In particolare, taluni macchinari, ritenuti diversi dai progetti approvati, sarebbero stati modificati dall’appaltatore senza autorizzazione e senza che i collaudatori avessero constatato la conformità”. L’attività dei Cdr, dal 2005 fino a circa un anno fa, ha prodotto diversi milioni di ecoballe che restano stoccate in Campania e per le quali ancora non si è trovata una soluzione di smaltimento, poiché non essendo a norma non possono essere bruciate nei termovalorizzatori di ultime generazioni.

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Politica: Disastri del centrosinistra Il PdL: ecco il dossier (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 04-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Politica: Disastri del centrosinistra Il PdL: ecco il dossier Pubblicato il 04-06-2009 Ieri la presentazione de ‘Il Libro bianco’ sul disastro del centrosinistra in Campania’ con Cosentino, Romano, Colasanto, Castelluccio, Russo, Passariello e Caccavale... ‘Il Libro Bianco sul disastro del centrosinistra in Campania’: a presentarlo è stato ieri il gruppo regionale di Forza Italia verso il Popolo della Libertà. Insieme con il capogruppo Paolo Romano, i consiglieri regionali Luca Colasanto (vice presidente del Gruppo regionale di Fi - PdL) Roberto Castelluccio, Ermanno Russo, Luciano Passariello, il portavoce regionale del PdL Ernesto Caccavale anche il coordinatore regionale del PdL nonchè sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino. La pubblicazione, redatta dai giornalisti Roberto Aiello e Mimmo Della Corte, curata dai collaboratori del gruppo Teresa Ambrosio e Salvatore Masi, e stampata gratuitamente da Telestampa Sud, descrive dettagliatamente “i disastri provocati dal centrosinistra alla Campania: dall’emergenza rifiuti, alla voragine del bilancio della sanità, dalla formazione professionale assistenziale ed inutile dal punto di vista occupazione, alle infrastrutture, che, salvo qualche punta di eccellenza a macchia di leopardo, ha visto la Campania ultima nella spesa dei fondi comunitari”. Il primo capitolo del ‘Libro Bianco’ è dedicato alla ‘Campania dei rifiuti’ e descrive, con il dettaglio delle risorse pubbliche impiegate, “i quindici anni di gestione commissariale sprecona e fallimentare che hanno condotto alla emergenza che ha sfregiato il volto di Napoli e della Campania agli occhi del mondo intero”. “Una emergenza dalla quale la nostra regione è uscita solo grazie all’intervento del Governo Berlusconi”, ha sottolineato il sottosegretario Cosentino. Dai rifiuti “alla sanità sgovernata dal centrosinistra che ha accumulato un debito per oltre otto miliardi di euro, mettendo a rischio le prestazioni sanitarie e utilizzando la sanità come bacino clientelare ed elettorale. Una situazione ulteriormente aggravata dalla costituzione della Soresa – è stato spiegato dal gruppo PdL – tanto che, ad oggi, nessuno è in grado di quantificare con certezza il debito della sanità”. “Sprechi e clientele hanno caratterizzato anche la gestione della formazione professionale: dal progetto Aifa, al progetto Isola, al corso per veline, la Giunta Bassolino ha gettato dalla finestra centinaia di milioni di euro per avere un unico risultato: dal 2004 ad oggi la Campania ha perso 106 mila posti di lavoro, 26 mila dei quali nel primo trimestre del 2008. La sinistra – hanno proseguito gli esponenti del PdL – ha nutrito le proprie clientele e i propri serbatoi elettorali con la disperazione di tanti disoccupati per i quali non è stato creato un solo posto di lavoro”. Infine, il capitolo delle infrastrutture “che ha visto la Campania ultima nella spesa dei fondi comunitari e avviarsi a perdere un miliardo e trecento milioni di euro, nonostante la proroga dei termini per la spesa disposta dalla Comunità Europea. “La perdita dei posti di lavoro, l’impoverimento socio economico, la fuga dei cervelli e dei giovani dimostrano pienamente che la Giunta Bassolino ha mancato l’obiettivo fondamentale dei fondi europei ovvero quello di promuovere sviluppo e occupazione e il miglioramento delle condizioni di vita”. Sul tema delle infrastrutture, una parte è dedicata al progetto dell’aeroporto di Grazzanise e del sistema integrato dei trasporti aerei che, cavallo di battaglia di Forza Italia da lontano 1995, “è rimasto nel libro dei sogni di un centrosinistra che ha sgovernato Napoli e la Campania e che auspichiamo possa presto andare a casa affinché il centrodestra possa dare al nostro territorio il governo che merita, un governo che metta in campo un progetto di sviluppo basato sulle infrastrutture, sul rilancio del turismo, sulla valorizzazione dei beni storici, artistici ed archeologici, sull’impresa, sulla sicurezza e sul lavoro”.

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Oggi al Palazzo Platamoneil concorso (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

scuola manzoni Oggi al Palazzo Platamone il concorso «Ilaria e Lucia» Oggi, alle 17 al Palazzo Platamone concerto di fine anno e premiazione del 7° concorso artistico-letterario «Ilaria e Lucia». Dopo i saluti del sindaco Stancanelli, del direttore del Csa Zanoli, del rettore dell'Università Recca, del preside di Lingue Famoso, dell'ex preside Pioletti, degli assessori alla Pubblica istruzione Arcidiacono e alla Cultura Fatuzzo, via alla manifestazione musicale, protagonisti gli alunni della scuola con le classi di pianoforte, clarinetto, violino e flauto. Poi l'esibizione dell'orchestra della Manzoni. Seguirà la consegna del premio «Ilaria e Lucia» (le 2 studentesse di Lingue morte nel rogo dell'albergo parigino il 17 dicembre 2001). Intervengono i docenti Zina Bianca, Rita Crimi, Anna Battiato dell'Usp, le docenti universitarie J. Y. Le Lèap, Antonia Marino, Genevieve Pesenti ed Elisabetta Sagone.

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Il cuore generoso dei barresiSolidarietà. (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il cuore generoso dei barresiSolidarietà. Consegnati oltre 2.000 euro a paesino abruzzese terremotato Calascibetta. Lo spettacolo "Siculi siamo, aspetti ironici della sicilianità di ieri e di oggi" e la proiezione dei lavori multimediali realizzati nel corso dell'anno scolastico, spettacolo e proiezioni svoltisi nell'auditorium comunale di via Dante, hanno concluso le attività didattiche dell'ic Verga. Rappresentazione dialettale sui contrasti isolani ed occasione per riflettere sugli aspetti della gestualità, gli stereotipi ed i modi di dire, lo spettacolo, per la regia delle docenti Tilde Di Dio e Luciana Colajanni, interpretato da 25 alunni dell'istituto, è stato l'atto unico di Nino Martoglio "Civitoti in pretura" con stralci di "Diciamoci la verità" di Ficarra e Picone, amalgamati da un momento musicale e dal ballo della tradizionale "contradanza" siciliana, a cura dell'insegnante Anna Maria Solfato. A realizzare le scenografie, il laboratorio di integrazione e sostegno "Scopro, imparo, creo ", coordinato dalle docenti Giuseppina Sciotto, Enza Di Franco e Annalisa Caminiti, volto al coinvolgimento e all'inserimento nel gruppo degli studenti diversamente abili . Ha fatto seguito la proiezione dei prodotti multimediali "Scopro, imparo, creo", "Continuità ed Orientamento", "Alla ricerca della vita" e "Adotta una Pigotta". La manifestazione si è conclusa con la consegna degli attestati di partecipazione e di merito ai cinquanta alunni partecipanti alla decima edizione dell'olimpiade di matematica "Kangourou", organizzata dall'Università di Milano. Della preparazione dei ragazzi si sono occupati la docente referente Carmela Benvenuto e gli insegnanti Rosanna Leonardo, Silvana Mirrione, Livia Fontanazza e Giuseppe Mangione. Al primo gradino del podio della categoria "Benjamin" si è piazzato Marco Bellavia, seguito da Luca Vallacqua e Vito Di Benedetto; la sezione "Cadet" ha visto al primo posto Lorenzo Ravè, al secondo Danilo Greco e al terzo Davide Buscemi. Alessandra Leonora

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Restaurato l'ipogeo Politi, domani l'apertura (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Grazie alla testardaggine di un docente e all'impegno di molti studenti Restaurato l'ipogeo Politi, domani l'apertura Non hanno atteso oltre il presidente della Provincia, Nicola Bono, e il sindaco Roberto Visentin per affrontare la questione università. E ieri mattina hanno inviato una lettera al ministro Gelmini (nella foto) per chiedere un incontro. I responsabili dell'insediamento accademico aretuseo, nato dieci anni fa sotto la prestigiosa bandiera dell'Ateneo catanese, non si arrendono alla chiusura dei corsi di laurea in Beni culturali, e intendono discutere la vicenda con il ministro Gelmini dopo aver ottenuto il sostegno del ministro Stefania Prestigiacomo. Nella lettera inviata ieri e firmata da Bono e Visentin, sono indicate le tappe della storia dell'università a Siracusa, con riferimento agli impegni assunti da Comune e Provincia, soci fondatori del consorzio Archimede, per il mantenimento dei corsi di laurea. «La scelta di costituire un insediamento universitario in città - si legge nella lettera - malgrado l'onerosità (i corsi, a regime, costano alla Provincia 3 milioni e 900 mila euro l'anno, senza considerare il valore degli immobili di pregio messi a disposizione dal Comune quali palazzo Bellassai, palazzo Impellizzeri e l'ex Caserma Abela, adiacente al Castello Maniace), era ed è strettamente legata alle vocazioni naturali del territorio». Siracusa vanta il riconoscimento dell'Unesco non solo per lo straordinario patrimonio monumentale e archeologico, ma anche per la diffusione della cultura classica e della cultura della tutela e del restauro dei beni culturali. Per questa ragione la scelta, in pieno accordo con l'Ateneo, fu quella di istituire corsi di laurea legati a questa materia. «Per la gestione dei suddetti corsi - proseguono Bono e Visentin - la Provincia ha già versato oltre 10 milioni di euro all'Università di Catania, e i corsi si sono sviluppati al punto da contare oltre duemila studenti. Inoltre, per consentire il radicamento della realtà accademica Siracusa, in collaborazione con l'Istituto autonomo case popolari, sono stati costruiti e già consegnati 32 alloggi destinati a residenza universitaria, mentre è già in fase di realizzazione nello storico quartiere della Giudecca di Ortigia, la Casa dello Studente». Nella lettera è poi descritta l'ultima fase della questione con la decisione del cda dell'Ateneo di disattivare il corso in Beni culturali e trasferire quello di Tecnologie a Catania perché ritenuta inadeguata la proposta di pagamento dei debiti pregressi di 13 milioni di euro da parte della Provincia. isabella di bartolo

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Intercultura, ricerche a confronto (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Al Clik un seminario con l'esito di un'indagine sulle diversità didattiche, psicologiche e linguistiche Intercultura, ricerche a confronto Il Kiro, (Kore international relations office) acronimo in lingua inglese dell'Ufficio relazionali internazionali della Kore ha pubblicato il nuovo bando Erasmus per l'anno accademico 2009/2010. L'Ufficio, coordinato da Marinella Muscarà, è stato istituito a settembre 2008 e ha sede presso i locali del Centro linguistico interfacoltà, presso l'edifico del rettorato. Prof. Muscarà, che cos'è il programma Erasmus? «Il programma Llp Erasmus è il più importante sottoprogramma europeo nel settore dell'istruzione universitaria. É uno dei dei diversi programmi settoriali che insieme a Comenius, Erasmus, Leonardo, Grundtvig, Trasversale e Jean Monnet danno vita al programma più vasto denominato appunto Llp, cioè Lifelong learning programme. Obiettivo dell'Erasmus è migliorare la qualità e la dimensione europea degli studi universitari, la cooperazione fra università dei paesi europei e la mobilità di studenti e docenti. Consente dunque di vivere esperienze culturali all'estero, di conoscere nuovi sistemi di istruzione superiore, di perfezionare la conoscenza di almeno un'altra lingua e di incontrare giovani di altri Paesi, partecipando così attivamente alla costruzione di un'Europa sempre più unita. In particolare, quali sono le attività di mobilità previste dall'Erasmus? «L'Erasmus prevede attività di mobilità individuali per gli studenti (per studio e placement); per docenti (per attività didattica o per formazione); per il personale amministrativo (per formazione). Prevede inoltre attività di mobilità personale d'impresa (per attività didattica); di mobilità studenti e docenti per Programmi Intensivi;del personale docente e/o amministrativo per Visite Preparatorie; degli studenti per frequentare i Corsi intensivi di preparazione linguistica - Eilc. Ancora Erasmus consente la realizzazione di progetti multilaterali, quali: Reti tematiche; Progetti multilaterali; Misure di accompagnamento. La mobilità si effettua solo tra istituti di istruzione superiore titolari di Euc che abbiano firmato un accordo bilaterale». Quali sono le attività che lo studente può svolgere presso l'università straniera e come vengono riconosciuti i crediti ottenuti, una volta ritornati in Italia? «Lo studente Erasmus ha la possibilità di seguire corsi e di usufruire delle strutture disponibili presso l'Istituto ospitante senza ulteriori tasse di iscrizione, con la garanzia del riconoscimento del periodo di studio all'estero tramite il trasferimento dei rispettivi crediti (con il supporto dell'Ects o di un altro sistema di crediti compatibile). Prima della partenza ogni studente Erasmus deve essere in possesso del piano di studio (Learning agreement) da seguire all'estero, approvato sia dall'Istituto di appartenenza che dall'Istituto ospitante. Al termine del periodo di studio, l'Istituto ospitante deve consegnare allo studente Erasmus e far pervenire all'Istituto di appartenenza un certificato (Transcript) che attesti i risultati ottenuti». Da quanto tempo la Kore partecipa al programma? «La Kore partecipa al programma Erasmus dall'anno 2007-08 ma solo da quest'anno grazie all'istituzione del Kiro e al lavoro svolto dal dott. Bruno, è riuscita ad ampliare gli agreements con altre università e ad ottimizzare i servizi offerti agli studenti incoming e outgoing nonché ai docenti provenienti dalle università straniere». Quali sono i compiti e gli obiettivi dell'Ufficio relazioni internazionali della Kore? «Il Kiro ha il compito di promuovere e sostenere gli scambi internazionali di studenti e docenti della kore che intendono svolgere un periodo di studio all'estero ed è punto di riferimento principale per gli studenti e per i docenti stranieri che desiderano studiare per un periodo presso la Kore. Siamo abbastanza soddisfatti degli obiettivi raggiunti da questo giovanissimo ufficio che punta ad avere un numero sempre crescente di studenti in mobilità, sia in entrata che in uscita. Inclusa la presenza dei docenti stranieri. L'Ufficio non si occupa solo di Erasmus: è il punto di riferimento della Kore per tutte quelle iniziative internazionali e per questo "intercetta" tutte le opportunità rivolte agli studenti e ai docenti. Il Kiro ha una propria pagina internet, raggiungibile dalla homepage dell'università, in lingua inglese e in lingua italiana». Attualmente ci sono studenti stranieri che studiano alla Kore? «Quest'anno abbiamo ospitato studenti provenienti dalla Turchia, dalla Spagna, dalla Lettonia e dall'Egitto che stanno frequentando i corsi di archeologia, del dams, di ingegneria telematica e di economia». Come stanno vivendo questo periodo alla Kore? «Abbastanza bene. La nostra soddisfazione è quella che alcuni di questi studenti hanno richiesto di prolungare il loro soggiorno alla Kore perché hanno trovato un clima di accoglienza e di rispetto in cui non si sono sentiti "numeri di matricola". Anzi gli studenti spagnoli che frequentano il corso di laurea specialistica in ingegneria telematica hanno deciso di laurearsi qui alla Kore. Ciò è per il Kiro ma anche per questo giovane Ateneo, motivo di grande orgoglio. Arma vincente si è rivelata l'idea del rettore e del presidente Salerno di collocare la sede dell'Ufficio relazioni internazionali presso il Centro linguistico dove gli studenti erasmus possono frequentare gratuitamente i corsi di italiano per stranieri, agevolando così anche la loro integrazione nella comunità studentesca della Kore». E gli studenti della Kore? C'è qualcuno che sta effettuando un periodo di studio presso università estere? «Attualmente, studenti di giurisprudenza e di scienze e tecniche psicologiche sono in Spagna presso le università di Almeria e di Cordoba mentre otto studentesse del corso di Lingue e Culture moderne, che non fanno però parte del programma Erasmus sono in Cina, presso l'università di Shenzen, per un periodo di 6 mesi, grazie anche ad un finanziamento della Kore, approvato ed erogato dal consiglio di amministrazione dell'ateneo». Parliamo del bando Erasmus per l'anno accademico 2009/2010. Chi può partecipare? «Il bando Erasmus 2009/2010, che ha scadenza il 25 giugno 2009, è aperto a tutti gli studenti regolarmente iscritti a un corso di laurea o di laurea specialistica (ovvero di laurea magistrale a ciclo unico) sia al momento della presentazione della candidatura che al momento della partenza e per tutto il periodo Erasmus. Gli studenti Erasmus dell'Università di Enna potranno: frequentare corsi di studio, svolgere i relativi esami coerenti con il proprio piano di studi, elaborare la tesi di laurea o parte di essa sulla base di un piano di lavoro approvato dal Relatore dal Presidente del corso di laurea. Gli studenti che, a conclusione delle selezioni previste nel presente bando, risulteranno idonei, acquisiranno lo status di studente Erasmus. Attenzione però: agli studenti Erasmus Kore in mobilità all'estero non è consentito conseguire la laurea prima di aver concluso il periodo di studio all'estero e sostenere esami presso l'Università di Enna durante la mobilità all'estero». Qual è la durata del periodo di studi all'estero prevista dalla Kore? «La Kore ha previsto una permanenza nelle Istituzioni universitarie all'estero della durata di un semestre, collocato nella prima o nella seconda parte dell'anno accademico 2009/2010. Per il primo semestre la partenza è prevista nel mese di settembre 2009 con rientro nel mese di febbraio 2010; per il secondo si parte nel mese di febbraio 2010 e si rientra nel luglio 2010». Qual è l'entita della borsa assegnata allo studente Erasmus? «L'importo di ciascuna borsa è stato determinato dall'Agenzia nazionale Llp in 1.380 euro pari a 230 euro mensili per sei mesi. La borsa potrà essere eventualmente incrementata con i contributi del ministero dell'Istruzione dell'università e della ricerca (Miur) e dell'Ersu di Enna, Ente per il diritto allo studio della Regione siciliana per l'Università Kore. La Kore però si riserva di intervenire eventualmente con propri contributi aggiuntivi, specialmente nel caso dovessero venire meno i contributi ministeriali. In base a quali criteri vengono assegnate le borse? «Le borse vengono assegnate sulla base di una selezione delle candidature, operata per titoli e colloquio motivazionale. La graduatoria è formata attribuendo un punteggio finale, sommando il punteggio del colloquio motivazionale ed il punteggio di merito che tiene conto complessivamente dei seguenti parametri: 1) percentuale dei crediti acquisiti sul totale dei crediti previsti dal corso di laurea cui si è iscritti; 2) rapporto tra anno di frequenza e numero di anni di iscrizione; 3) media dei voti riportati agli esami in relazione al peso in cfu di ciascun esame». Perchè un punteggio meritocratico? «Innanzitutto il punteggio di merito ha un valore premiale: cioè premia quegli studenti che hanno conseguito, alla data di scadenza della domanda di partecipazione al bando, un elevato numero di Cfu, che sono in regola con l'iscrizione all'anno di riferimento e che riportato una buona media dei voti d'esami. Poi, la Kore intende promuovere i migliori studenti, coloro i quali si impegnano nello studio e lo dimostrano attraverso il curriculum. Non va inoltre dimenticato né sottovalutato, che quando lo studente frequenta l'università straniera rappresenta innanzitutto l'università da cui proviene, cioè la Kore, e successivamente se stesso o se stessa». E la competenza linguistica nella lingua veicolare dell'Università straniera? «Gli studenti che sono in possesso di un certificato di competenza linguistica riconosciuto dal Consiglio d'Europa, di livello almeno B1 secondo il "Quadro comune europeo di riferimento per le lingue", ad esempio, certificato Cambridge, Trinity, Cervantes, etc.) possono allegare una copia alla domanda di partecipazione mentre coloro che non ne sono in possesso svolgeranno una prova di idoneità linguistica. Comunque, prima della partenza, gli studenti assegnatari di borsa erasmus frequenteranno, presso il Centro linguistico, un corso full immersion nella lingua veicolare dell'università straniera di destinazione. Naturalmente, come tutti i servizi offerti dal Clik, il corso è gratuito». Dove si svolgono le prove di competenza linguistica? «Le prove di competenza linguistica si svolgono presso il Centro linguistico. Per superare la prova gli studenti devono raggiungere un punteggio pari almeno al 60% del punteggio totale per ciascuna delle abilità considerate». Quali sono le sedi delle università straniere che gli studenti possono scegliere? «Allo stato attuale e come pubblicato nell'allegato 1 del bando , il Kiro ha stipulato agreement con università del Portogallo, Spagna, Francia, Malta, Polonia, Lettonia, Bulgaria, Lituania, Turchia, Ungheria ma il portfolio degli agreement è in continua espansione». Dove deve recarsi lo studente che vuole ottenere maggiori informazioni? «Intanto può scaricare dalla pagina del Kiro, raggiungibile da www.unikore.it, copia del bando e della modulistica necessaria, poi può recarsi presso la sede del Kiro dove il dott. Raimondo Bruno, componente dello staff, offrirà consulenza per la compilazione della domanda, sulla documentazione necessaria e fornirà tutte le informazioni necessarie sull'università prescelta. Il Kiro supporta infatti il singolo studente nella produzione della documentazione richiesta per partecipare al bando ma anche in tutte quelle operazioni che dovranno essere effettuate nel momento in cui lo studente risulta assegnatario di borsa. Una volta all'estero, il Kiro rimane il punto di riferimento per lo studente erasmus della Kore anche nella eventualità di imprevisti o di difficoltà burocratiche. Insomma, i servizi offerti dall'Ufficio sono tutti diretti a favore degli studenti». E per il prossimo anno accademico la Kore ospiterà ancora studenti e docenti stranieri? «Alla data odierna, ospiteremo per il prossimo semestre un folto gruppo di studenti provenienti dalla Lettonia, dalla Spagna e dalla Turchia ma siccome la data di scadenza delle candidature per gli studenti stranieri è prevista al 31 agosto riteniamo che il gruppo aumenti. Il nostro interesse non è solo rivolto ad attrarre studenti stranieri ma anche docenti stranieri che usufruiscono della mobilità Erasmus perché pensiamo che la loro presenza sia un contributo importante per il processo di internazionalizzazione che la Kore ha intrapreso da tempo. Già quest'anno parecchi docenti stranieri hanno tenuto seminari di approfondimento in lingua inglese nei vari corsi di laurea. In questo la sinergia con il Centro linguistico è stata fondamentale, poiché i seminari sono stati tenuti nell'Auditorium del Clik con la collaborazione degli esperti madrelingua, inoltre lo spazio è tecnologicamente ben attrezzato. Contiamo di aumentare queste opportunità in modo tale che gli studenti possano respirare un'aria internazionale anche all'interno delle aule dell'ateneo».

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Carcare: al Calasanzio si parla di Pirandello (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Carcare: al Calasanzio si parla di Pirandello Si conclude questa sera alle 20,45 il ciclo di lezioni-conversazioni promosso dal Centro culturale Calasanzio di Carcare. Nell’aula magna del liceo, Graziella Corsinovi, docente di Storia del teatro e dello spettacolo all’Università di Genova, parlerà di «Lazzaro e il mito della fede in Pirandello: tra attrazione e repulsione».

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Hi tech di massa cambia arte e percezione, dice guru Bruno (sezione: Cultura)

( da "Reuters Italia" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

di Roberto Bonzio MILANO (Reuters) - I nuovi media stanno cambiando in profondità non solo il rapporto fra arte e rappresentazione ma la stessa percezione che abbiamo della realtà circostante e dei nostri rapporti sociali. E' quanto afferma una docente italiana dell'Università di Harvard, autrice di studi innovativi a livello mondiale sulle tendenze artistiche del mondo contemporaneo e l'interazione fra arti visive e cinema. "La trasformazione del cinema attraverso la rivoluzione digitale è ancora agli albori: è da vedere come i processi di trasformazione ci daranno la possibilità di inventare nuovi linguaggi", dice a Reuters Giuliana Bruno, napoletana, docente di Visual and Environmental Studies ad Harvard, protagonista oggi alle 19 a Milano (Mediateca Santa Teresa, via della Moscova) di un appuntamento "Meet the Media Guru", organizzato da Maria Grazia Mattei in collaborazione con Provincia, Comune e Camera di Commercio di Milano (collegata a una performance multimediale di Claudio Sinatti sul maxischermo in piazza Duomo). In testi come "L' Atlante delle emozioni" e "Pubbliche intimità" appena uscito (Bruno Mondadori), la studiosa ha definito una sua "geografia emozionale", chiave per decifrare le nostre relazioni con arte visiva, video installazioni e la città. L'ingresso nel digitale, dice, è un'evoluzione del cinema, non la sua morte, che parte dallo stesso cambiamento del modo di vedere il cinema stesso. Le immagini di celluloide che lasciavano traccia di sè, deteriorandosi, cedono il passo alle immagini digitali più nitide, cosa che induce a cambiare il modo con cui ci rapportiamo con queste immagini diverse, più chiare. Anche a livello filosofico, oltre che pratico, osserva. Che il cinema cambi il nostro modo di vedere l'arte non è una novità, ricorda, "Già nel Modernismo dagli anni Venti... l'occhio cinematografico è estremamente presente, in come si configura il linguaggio filmico ... più di recente, con l'ingresso delle immagini in movimento nelle installazioni d'arte, il cinema si è spostato dalle sale alle gallerie d'arte e ai musei", generando un'arte assolutamente ibrida, fra arte, architettura e cinema. NUOVI ORIZZONTI PER CINEMA DIGITALE Il cinema digitale però, sta già esplorando nuovi orizzonti, come ha fatto il regista Aleksandr Sokurov con "L'arca russa", unico lungo piano sequenza. O Sally Potter (di cui la Bruno è amica) con il recente "Rage", in cui il protagonista riprende col telefonino backstage della moda, dando alla regista lo spunto per esaminare come può cambiare il linguaggio del film dopo che abbiamo interiorizzato la rivoluzione digitale, con la diffusione di mezzi per riprendere immagini. Continua...

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Erasmus Conference (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Siena Erasmus Conference 2009 Da oggi, per due giorni l'Università degli studi di Siena ospiterà, con la presenza e il coordinamento dell'ufficio speciale per le Relazioni internazionali, l'Erasmus Conference che annualmente riunisce le Università che hanno un partenariato, nell' ambito del Programma LLP/Erasmus, con la University College di Londra. La collaborazione nell'ambito dell'area disciplinare del Diritto, avviata e coordinata dal professor Francesco Francioni e dalla professoressa Patrizia Vigni della facoltà di Giurisprudenza, è ormai pluriennale e ha consentito a molti studenti dell'Ateneo senese di svolgere un periodo di studio presso l'Università londinese, così come presso altre Università che saranno presenti all'incontro. Parteciperanno, infatti, oltre a docenti e altri rappresentanti della University College di Londra, le delegazioni delle Università di Monaco, di Paris II Panthéon Assas e della Carlos III di Madrid. >> L'incontro, che si svolgerà presso la Certosa di Pontignano, ha l'obiettivo di mantenere vive e aggiornate le relazioni tra le Università partner e di migliorare la gestione della mobilità nonché di creare una rete di effettiva collaborazione anche per lo sviluppo di ulteriori attività in partenariato. BUR.IT 05.06.09

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Al Polo Scientifico Tecnologico di Unife l'inaugurazione della scultura "Reditus ad origines" di Agapito Miniucchi (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-06-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Ferrara Al Polo Scientifico Tecnologico di Unife l’inaugurazione della scultura “Reditus ad origines” di Agapito Miniucchi A Unife una nuova inaugurazione all’insegna dell’Arte. Martedì 9 giugno, alle ore 17, al Polo Scientifico-Tecnologico dell’Università di Ferrara, verrà inaugurata l’opera “Reditus ad origines” (1979-83) dello scultore Agapito Miniucchi. Realizzata oltre venticinque anni fa per la città di Ferrara, l’opera di dimensioni monumentali, è composta da due sculture (rispettivamente m 11,5x5,70x5,20 e m 6x2,50x6) di forte impatto emotivo. Destinata originariamente all’area dello zuccherificio Eridania, essa trova ambientazione nel medesimo luogo, oggi sede del Polo Scientifico Tecnologico di Unife che ha fortemente sostenuto la sua messa in opera, resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara, della Berco S.p.A. e della Cassa Edile di Ferrara. “Mi sembra questa un’opportunità di non scarso significato – afferma il Rettore, Prof. Patrizio Bianchi, commentando la collocazione dell’opera nella sede universitaria - un luogo di cultura, di ricerca e di sperimentazione dove si professa, in particolare, il sapere scientifico, accoglie al suo interno, essendone a sua volta accolto, un segno ‘architettonico’ quale è l’opera di Miniucchi, portatrice di un forte valore simbolico che allude peraltro al cammino iniziatico dell’uomo, alla ricerca delle proprie radici, per via di un attraversamento che può compiersi solo nell’incontro tra umanesimo e progresso, tra arte, cultura e scienza”. “Tra le opere di Miniucchi – afferma la Prof.ssa Ada Patrizia Fiorillo, docente di Storia dell’Arte Contemporanea di Unife – ‘Reditus ad origines’ si propone con una valenza particolare per più di una ragione. Primo dei progetti che lo aprono a nuovi confronti, l’opera sembra innanzitutto lanciare una sfida allo spazio, ne rinnova in pratica il rapporto nel senso della comprensione, intervenendo al pari nella relazione percettiva da parte dello spettatore. Vi è un’atmosfera spirituale a far da richiamo che certo l’artista ha calibrato nell’essenzialità geometrica delle forme, nel taglio netto e lineare che la materia gli permette, nel dialogo serrato che egli instaura tra circolazione interna e spazio esterno”. “Si ha la sensazione – approfondisce la Fiorillo - che Miniucchi abbia potuto, in questo caso, far suoi i noti principi boccioniani incitanti ad una scultura che si inserisce nell’ambiente modellandolo, ricreando nessi tra “l’infinito plastico esteriore e l’infinito plastico interiore”, così come recita il manifesto del 1912. >> Note critiche queste che si ritrovano nel catalogo dedicato alla scultura del maestro Miniucchi, una piccola ma elegante pubblicazione realizzata a corredo dell’iniziativa, arricchito di documentazione iconografica e di apparati biobibliografici. Alla cerimonia inaugurale interverranno il Rettore, la Prof.ssa Fiorillo, Sandro Parmiggiani e l’artista Agapito Miniucchi. L’inaugurazione si concluderà con un concerto per fiati organizzato dal Conservatorio Girolamo Frescobaldi di Ferrara. è un corpo il suo che presiede la realtà, la inquadra, la ritaglia dal suo interno, da quella soglia, limen oltre il quale ci si raccorda a quello spazio elementare, capanna primitiva, ma anche colto riferimento alle cattedrali gotiche, avvolgente involucro di sacrali o magiche ritualità, nel quale ritrovare, è quanto l’artista suggerisce, il senso plastico della collettività”. “Miniucchi stesso – spiega Sandro Parmiggiani, critico d’Arte - ha sottolineato il senso profondo di quest’opera, in cui s’alternano buio e luce, sentimento di reclusione e respiro largo di una ritrovata libertà, costrizione alla solitudine, colloquio con la propria interiorità e apertura al mondo, alla forza invasiva dell’aria e della natura che la avvolgono”. BUR.IT 05.06.09

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Obama, il nuovo inizio per Usa e Islam (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

dal corrispondente Andrea Visconti Obama, il nuovo inizio per Usa e Islam Storico discorso all'Università del Cairo Confermato il ritiro dall'Iraq entro il 2012 NEW YORK. Barack Obama si è rivolto ieri a un miliardo di musulmani in giro per il mondo lanciando un messaggio conciliatorio basato sul rispetto reciproco e lo sforzo di superare gli stereotipi, sia quelli sull'Islam che quelli sugli Stati Uniti. è stato un intervento attesissimo per il quale il presidente americano si stava preparando da settimane. Aveva scritto e riscritto il testo del discorso per affinare fino all'ultimo il tono giusto. Da una parte voleva tendere la mano a tutto il mondo musulmano, dall'altra voleva isolare l'estremismo islamico come un nemico che accomuna tutti. «Sono qui per un nuovo inizio tra Stati Uniti e i musulmani nel mondo, fondato sul mutuo interesse e mutuo rispetto» ha detto il presidente americano. E tutto parlando dal podio del teatro dell'Università del Cairo. Davanti a sè una folla di dignitari, ospiti, docenti e soprattutto studenti. Molti giovani che nel corso del suo intervento hanno ripetutamente applaudito e a volte anche interrotto le sue parole con espressioni di entusiasmo. «Proprio come i musulmani non ricadono tutti in un freddo stereotipo anche l'America non è semplicemente un impero interessato solamente a sè stesso», ha affermato Obama usando un tono di orgoglio per gli Stati Uniti ma allo stesso tempo senza la supponenza americana che ha spesso danneggiato i rapporti fra gli Usa e il mondo arabo. «Non basterà un solo discorso per ribaltare anni di diffidenza», ha proseguito il capo dell'esecutivo americano toccando tutti i principali temi caldi relativi al Medio Oriente. Sulla pace fra israeliani e palestinesi Obama ha ripetuto che il suo governo auspica la soluzione di due stati che possano convivere fianco a fianco in pace e sicurezza. «è innegabile che il popolo palestinese abbia sofferto nella ricerca di una patria», ha detto il presidente Usa richiamando ambedue le parti alle rispettive responsabilità: i palestinesi devono rinunciare alla violenza e Hamas deve riconoscere il diritto di Israele alla sua esistenza. Israele da parte sue deve rispettare gli insediamenti palestinesi e smettere di costruire a Gaza. Per quanto riguarda l'Afghanistan ha cercato di rassicurare il mondo arabo che gli Stati Uniti non hanno alcuna ambizione di creare in quel paese una base militare permanente. «Non vogliamo tenere truppe in Afghanistan ne desideriamo basi militari», ha detto precisando che la presenza americana proseguirà fintanto che ci sono radicali violenti pronti a uccidere gli americani. Parlando dell'Iraq Obama ha sottolineato senza fare nomi che la sua amministrazione si muove in modo ben differente da quella di George W. Bush. Ha parlato della necessità di ricorrere alla diplomazia come base per ottenere consenso internazionale. «Vogliamo lasciare l'Iraq in mano agli iracheni il prima possibile ma abbiamo anche la responsabilità di aiutare il paese a costruire un futuro migliore». Dal podio dell'Università del Cairo ha ribadire a un'enorme pubblico televisivo musulmano il suo impegno a rimuovere le brigate Usa da combattimento entro l'agosto del prossimo anno e ritirare tutte le truppe americane entro il 2012. Uno degli aspetti più delicati dell'intervento al Cairo è stata la parte relativa all'Iran. Obama ha parlato sapendo che le sue parole sarebbero istantaneamente rimbalzate da Teheran a Gerusalemme, da Washington a Baghdad. «Gli Stati Uniti sono pronti a lavorare con l'Iran senza precondizioni sulla base del mutuo rispetto», ha detto il capo della Casa Bianca. è in questo spirito che Obama ha detto ieri che l'Iran ha diritto a perseguire energia nucleare per scopi pacifici» ma ha anche precisato che Teheran non può perseguire armi nucleari. Ma Obama ha anche detto che l'America auspica un mondo in cui nessun nazione possiede armi nucleari.

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Il 12 giugno 46 milioni di iraniani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente ... (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il 12 giugno 46 milioni di iraniani saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Repubblica islamica, o forse per riconfermare Ahmadinejad. Una delle novità di queste elezioni è che per la prima volta nella storia della Repubblica islamica, una donna è scesa in campo accanto al marito per difendere i diritti delle iraniane. Così spiega Farian Sabahi, docente alle Università di Torino e Roma, autrice di «Storia dell'Iran» (Bruno Mondadori). Aggiornato fino al 30mo anniversario della rivoluzione, il libro - corredato da schede di approfondimento, cronologia, glossario e bibliografia ragionata - ripercorre le vicende più significative della storia e dell'attualità.

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"staglieno all'unesco, patrimonio dell'umanità" - michela bompani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XVII - Genova "Staglieno all´Unesco, patrimonio dell´umanità" La proposta dell´università raccolta dagli enti locali per salvaguardare un sito eccezionale e irripetibile Nella settimana europea dedicata ai cimiteri monumentali lo storico dell´arte Franco Sborgi lancia un appello alle istituzioni e alla città MICHELA BOMPANI «Il cimitero monumentale di Staglieno deve diventare patrimonio dell´umanità dell´Unesco: l´Università ha bisogno, però, dell´aiuto delle istituzioni in questa impresa». Franco Sborgi, direttore del dipartimento di Storia dell´arte e docente di Storia dell´arte contemporanea dell´ateneo genovese, esperto internazionale di scultura e autore dell´unica monografia scientifica sulle opere di Staglieno, comincia la sua lunga marcia e descrive l´obiettivo, nella settimana dei cimiteri storici europei: «Staglieno, per l´altissima concentrazione di opere d´arte che racchiude, è riconosciuto uno dei cimiteri più importanti a livello internazionale; ottenere l´ammissione tra i siti Unesco significherebbe avere una chance di riqualificazione, salvaguardia e conservazione di un patrimonio che è spesso dimenticato nella nostra città». Raccoglie il sindaco Marta Vincenzi: «Ci proveremo, servirà uno sforzo speciale di tutte le istituzioni, perché non sarà facile ottenere un altro riconoscimento dall´Unesco per la nostra città, dopo il sistema dei Rolli». Il Comune sta approntando in questi giorni la variante per la riorganizzazione urbanistica proprio della zona intorno alla necropoli, funzionale alle attività produttive, ovvero la razionalizzazione di tutte le attività artigianali (soprattutto legate al marmo) intorno alla cittadella di Staglieno, «anche questo serbatoio di saper fare, ancora molto attivo, è un valore aggiunto al patrimonio artistico del cimitero monumentale, che potrà pesare nella valutazione del sito», aggiunge la sindaco. E il presidente della Regione Claudio Burlando non fa attendere la sua adesione: «è un cimitero monumentale unico al mondo - spiega - è giusto provare a raggiungere questo obiettivo e certo servirà lo sforzo congiunto di tutti gli enti». Oggi, dalle 9 alle 17, nel Centro di restauro lapideo del complesso, si svolge il seminario "Cimitero monumentale di Staglieno: valorizzazione, diagnostica, intervento", organizzato da Università, soprintendenze per i beni architettonici e per i beni storici e artistici e Cnr. è l´evento clou a Genova della settimana in cui in tutta Europa si celebrano i cimiteri monumentali, da Parigi a Londra, da Stoccolma a Barcellona: sono più di duecento i musei a cielo aperto che fanno parte dell´Asce, l´"Association of significant cemeteries in Europe", che ha tra i fondatori, nel 2001, proprio l´università di Genova, con il professor Sborgi. «Staglieno può diventare una risorsa per la città - spiega Paola Letardi, Cnr - dobbiamo però cominciare a creare un sistema di sinergie operative, tra la conservazione e l´innovazione dei procedimenti d´intervento: le forze ci sono, ma vanno ancora organizzate, anche per accedere a finanziamenti europei». Fino a domenica, alle 10.30 e alle 15 (domenica solo 10.30) si svolgono visite guidate gratuite alle opere più significative del complesso, si parte dall´ingresso principale, dove è pure allestita una mostra di fotografi contemporanei, curata da Fabrizio Boggiano. E domani, alle 10, al Centro di restauro lapideo, sarà presentato il libro del giornalista di Repubblica Massimo Minella, "La rosa di Garibaldi".

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tesi l'innovatore stacca tutti nel primo voto - laura montanari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IX - Firenze Tesi l´innovatore stacca tutti nel primo voto Corsa a rettore: ha preso 676 sì, Rogari 328, Caretti 293, Chelazzi 277, Del Bimbo 197 Per passare al primo turno servivano 921 voti. Le schede bianche sono state 71. Ha votato il 72,9% degli aventi diritto LAURA MONTANARI (segue dalla prima di cronaca) Al secondo posto il prorettore alla didattica, ex preside di Scienze Politiche, Sandro Rogari che si ferma a quota 328, trentacinque voti sotto a 293 la «sorpresa» Paolo Caretti, costituzionalista, allievo di Paolo Barile, ex preside di Giurisprudenza. Delude invece Guido Chelazzi, prorettore alla ricerca, ex preside di Scienze, dato tra i favoriti alla vigilia e invece slittato al quarto posto a 277 preferenze. Chiude la classifica l´altro candidato di Ingegneria, Alberto Del Bimbo con 197 voti. Le schede bianche sono stati 71. Hanno partecipato a questa elezione il 72,9% degli aventi diritto, pari a 761 fra studenti e docenti e a 778 tra personale tecnico amministrativo e dirigenti (il voto di questi vale però il 10%). Alla passata elezione erano un po´ meno, il 71,05%. Colpisce il distacco netto di Tesi rispetto a tutti gli altri, come a sottolineare il bisogno di una sterzata, di un cambiamento: avanza il più giovane dei candidati. Il primo turno è quello del cuore, si vota d´istinto e senza calcolo (o quasi). Il secondo invece, quello che verrà, è quello della testa, dei calcoli, delle somme e (spesso) degli accordi fra accademici in corsa, «tu mi porti tot voti io in cambio...». Quindi prima di sbilanciarsi in previsioni che sembrano facili a guardare il risultato di ieri, tirare il freno. L´università abitua alle sorprese. Ancora con i foglietti in mano e le percentuali fresche di inchiostro, nessuno dei cinque annuncia che si ritirerà. Sandro Rogari ha appena letto sul maxi-schermo in rettorato il responso e ha l´aria contenta: «Sono al secondo posto, me l´aspettavo un risultato positivo. Chiaro che vado avanti. La sorpresa? Caretti sinceramente non credevo, si vede che la sua campagna di contestazione ha pagato... qualcuno ha dimenticato che era preside di Giurisprudenza e ha votato per la costruzione di Novoli, di Sesto, del polo di viale Morgagni...». Il costituzionalista, raggiunto ieri al telefono, è sorpreso della sua affermazione: «Significa una presa di distanza dall´attuale gestione dell´ateneo, ma sono convinto che le cose possano cambiare nel prossimo turno perché a mio avviso Medicina non è ancora del tutto scesa in campo». Qualcuno comincia a sospettare che il candidato dei gensiniani possa essere Sandro Rogari. «Mi aspetto un tentativo di accordo fra Chelazzi e Rogari in fondo sono due prorettori di Marinelli...» dice il professor Paolo Caretti. Non si sbilanciano per ora i diretti interessati anche se Chelazzi lascia trapelare la sua delusione: «Da scienziato sono abituato a prendere atto della realtà, i voti sono questi, le ipotesi della vigilia erano diverse ma bisogna fare i conti con quel che è. Ci ragionerò su». Sulla stessa linea Del Bimbo. Un´ultima nota sul voto di ieri: Tesi ha vinto sia tra i docenti e gli studenti, sia nelle preferenze espresse dai tecnici amministrativi, cioè dal personale il cui voto pesa per il 10%. Se il parere di questi lavoratori fosse stato uguale agli altri (e in una riforma dello statuto era stato anche proposto), l´ateneo fiorentino avrebbe eletto da subito il rettore e sarebbe Alberto Tesi che ha ottenuto 421 voti dai non docenti e altri 676 fra cattedre, ricercatori e rappresentanti degli studenti nelle diverse facoltà.

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Un "rally"nel segnodei numeri (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Un "rally"nel segnodei numeri sfide matematiche «LA MATEMATICA possiede non soltanto verità ma anche suprema bellezza», sosteneva il grande filosofo e matematico Bertran Russel. E probabilmente lo devono pensare anche i finalisti del diciassettesimo Rally transalpino della matematica, premiati mercoledì mattina al teatro della Tosse nell'ambito del Progetto Giovani di Fondazione Carige. Un "rally" singolare, in cui ragazzi delle scuole primarie e secondarie di primo grado, hanno "guidato" i loro cervelli attraverso le difficili piste della matematica. Un'iniziativa - organizzata dalla Associazione rally matematico transalpino, coordinata Clara Bisso insegnante della Scuola, a cui hanno preso parte diverse università italiane - che fa ben sperare, in un Paese in cui si lamenta sempre la carenza di preparazione scientifica. Il confronto avviene fra classi che si organizzano in gruppi per fornire risoluzioni, corredate da spiegazione scritta delle proprie strategie risolutive, di problemi non-standard. Ogni classe riceve da 5 a 7 problemi e dispone di 50 minuti per organizzarsi, ricercare le soluzioni, discuterle e metterle per iscritto. L'insegnante perde il ruolo di "maestro" e assume quello di osservatore. L'ultima prova è preceduta da allenamenti che si svolgono all'interno degli istituti, che poi devono passare una fase eliminatoria per accedere all'ultimo turno. La finale si è svolta a Genova il 30 maggio, al Dipartimento di Matematica dell'Università, con il supporto del professor Pino Rosolini. Ecco l'elenco dei vincitori. Scuola Primaria. Categoria 3. Prima classificata: III C Embriaco, insegnanti Schenone-Zanon; seconda: III B Embriaco, stessi docenti; Terza: III C Govi, insegnante Sarpero. Categoria 4. Prima classificata IV D Papa Giovanni XXIII, insegnante Storti; seconda IV B Diaz, insegnante Ferrari L.; Terza IV A Embriaco, docenti Pozzi-Sanna. Categoria 5. Prima classificata V A Sauro, insegnante Pultrone; seconda: V D Brignole Sale, insegnante Metastasio-Mazzoni; terza V A Richeri, insegnante Ferullo. Scuola secondaria di 1° grado. Categoria 6. Prima classificata I H Colombo, insegnante Amendolia. Seconda I F Pascoli, insegnante Cappelli. I soli 5 alunni della classe presenti alla finale Arianna, Giorgia, Valentina, Alessandro,L orenzo hanno ricevuto il Premio straordinario "Pochi ma buoni" in quanto risolutori di tutti e 7 i problemi nel tempo a disposizione. Categoria 7. Prima classificata II G Colombo, docente Parodi; seconda II F Pascoli, insegnante Cappelli. Categoria 8. Prima classificata III F Pascoli, insegnante Cappelli; seconda III F Colombo , insegnante Rampolla. 05/06/2009

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- alberto sebastiani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIX - Bologna ALBERTO SEBASTIANI (segue dalla prima di cronaca) Bartleby, ormai si sa, non è più solo il personaggio del racconto di Melville: lo scrivano che alle richieste del suo datore di lavoro risponde «avrei preferenza di no». Bartleby è anche una realtà umana, sociale e politica, nata nel mondo universitario dall´esperienza dell´Onda, e che da alcuni mesi si aggira per Bologna, organizzando incontri, dibattiti, presentazioni di libri, concerti, seminari di autoformazione e altro ancora. Ora vive in via Capo di Lucca, in uno spazio occupato mesi fa, sgomberato dalle forze dell´ordine e ora ri-occupato. Così Bartleby «ha trovato casa», come dicono gli studenti che hanno dato vita a questa realtà, e le iniziative proseguono. Da stasera comincia la rassegna «Lettori delle pianure». Il titolo richiama «Narratori delle pianure», celebre libro di Gianni Celati, che non a caso sarà il primo ospite. Leggerà alcuni passaggi di «L´uomo che dorme» di Perec, nella nuova traduzione di Jean Talon. «I ragazzi di Bartleby mi hanno invitato, e per me è stato naturale proporre Perec - dice Celati - Perché nei suoi libri è quasi sempre presente un´invocazione al Bartleby di Melville. è una sorta di linea guida, per Perec. La risposta `avrei preferenza di no´ è discreta ma netta, fa ridere ma è segno di autonomia, in particolare rispetto al mondo monetario. Sono contento sia stata scelta da questi studenti per un uso politico, ed è con estremo piacere che partecipo alle loro iniziative». Lo stesso entusiasmo di Celati si incontra in Ugo Cornia, lo scrittore modenese, che sarà ospite di Bartleby il 12 giugno per leggere «Europeana» di Ourednik e alcune pagine di Manganelli: «non sono mai stato nel loro spazio occupato: mi avevano chiamato un´altra volta, ma pochi giorni prima li avevano sgomberati. Ora sono curioso di conoscerli». Ed Ermanno Cavazzoni, docente universitario e scrittore, che il 17 giugno leggerà le poesie dialettali di Raffaello Baldini, tradotte in italiano dall´autore, si spinge oltre: «mi piacciono queste operazioni culturali e politiche. Torno adesso da un convegno a Innsbruck: là l´università cerca di sollecitare gli studenti a organizzarsi, a fare iniziative, offrendogli anche spazi apposta. L´Università di Bologna dovrebbe fare altrettanto con Bartleby: ha molto da dire e da dare». Infatti, «Lettori delle pianure» è anche il primo passo per la costituzione di una biblioteca pubblica di consultazione, costruita con donazioni di docenti, studenti, cittadini. «Cavazzoni ha detto che porterà i volumi della collana che cura per Quodlibet, "Compagnia extra" - dice Michele Barbolini, di Bartleby, mentre monta gli scaffali nella stanza scelta come biblioteca - Ci sono poi i libri degli autori e le riviste presentati qui in via Capo di Lucca, i testi delle persone venute a parlare ai nostri seminari, e quelli di chiunque vorrà portarne». E Celati è già in prima fila: «sto cercando di fare una cosa simile a Zurigo, dove insegno. A Bartleby vorrei portare chili di libri. Intanto oggi compro e gli porto un libro che ho curato: `Autore ignoto presenta´ di Antonio Delfini. Poi ho già avvertito Daniele Benati (il critico e scrittore reggiano), di recuperare tutti i libri della mia biblioteca che ho lasciato nella sua cantina. Voglio donarli a Bartleby, voglio che questa iniziativa cresca».

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L'Università sospenderà la cattedra a Moretta (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

L'Università sospenderà la cattedra a Moretta nomine e polemiche Il direttore scientifico del Gaslini è anche docente universitario: due ruoli incompatibili. Infante: «Una legge assurda» 05/06/2009 Genova. Una decisione presa «a malincuore», dopo attenta valutazione. «E - dicono fonti vicine all'Università - in via del tutto provvisoria». Nell'attesa di una nuova legge nazionale, l'ateneo genovese ha provvisoriamente sospeso dalla cattedra Lorenzo Moretta. Professore universitario e direttore scientifico all'Ist. Due cariche, secondo la Finanziaria 2007, incompatibili. «Ma quale incompatibilità!», tuona il direttore generale del Gaslini, Antonio Infante. Da tempo Moretta ricopriva il doppio incarico. Un'incompatibilità denunciata dalla trasmissione televisiva Report e oggetto di un'indagine dei carabinieri del Nas. In una lettera inviata al rettore dell'ateneo genovese, e, per conoscenza, al direttore generale del Gaslini, Moretta difende il suo doppio ruolo, sostenendo «l'insussistenza di qualsiasi incompatibilità». «Moretta ha ragione - è il commento di Infante - Purtroppo è vittima di un'applicazione ottusa della legge, che si sofferma su un cavillo burocratico senza guardare la realtà». La realtà, sostiene Infante, è che Moretta «potrebbe tranquillamente svolgere entrambi gli incarichi». Anzitutto perché«il professore ha rinunciato a qualsiasi attività assistenziale. Da quando è direttore scientifico al Gaslini svolge soltanto attività di ricerca, qui da noi, e attività didattica all'Università». In secondo luogo perché Moretta «prende un solo stipendio, dall'Università, cui l'ospedale Gaslini aggiunge una quota integrativa». L'Università ha tuttavia deciso - «a malincuore», spiegano fonti vicine al rettorato - di sospendere Moretta dalla sua cattedra. Per ora. Il sottosegretario alla Salute, Ferruccio Fazio, ha infatti annunciato l'approvazione di una legge che elimina l'incompatibilità. «Siamo in attesa di quella legge - spiegano le fonti universitarie - con cui il professor Moretta potrà tornare a insegnare». Ad avere fiducia nel lieto fine della vicenda è anche Infante, che si dice però«molto amareggiato. Se oggi l'ospedale Gaslini è ai primi posti nella ricerca, il merito è in buona parte di Moretta. Dispiace vedere le istituzioni accapigliarsi su cavilli burocratici e ignorare la realtà dei fatti. Spero che la nuova legge spazzi via ogni dubbio su questa ridicola, presunta, incompatibilità». F. Mar. 05/06/2009

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Saltò il muro in direzione Est Oggi guida la Sinistra Europea (sezione: Cultura)

( da "Riformista, Il" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Saltò il muro in direzione Est Oggi guida la Sinistra Europea Lothar Bisky. Incontro con il successore di Bertinotti. Candidato di punta della Linke tedesca, porta in dote una straordinaria biografia. di Paolo Petrillo Berlino. Lothar Bisky: co-presidente, insieme ad Oskar Lafontaine, del nuovo partito della sinistra tedesca Die Linke; successore di Fausto Bertinotti alla presidenza di Sinistra Europea e soprattutto capolista di Die Linke alle imminenti elezioni europee. Nato nel 1941 in Pomerania, fuggito con i genitori nello Schleswig-Holstein sotto la spinta dell'avanzante Armata Rossa, Bisky si sposta a 18 anni nella ex Repubblica democratica tedesca (Ddr). Alla politica approda però solo nel 1989, quando il Muro di Berlino è ormai prossimo a cadere. «Solo per caso sono diventato un uomo politico - sorride Bisky, intervistato dal Riformista nella sede berlinese del partito - La mia passione rimane l'insegnamento, e la ricerca scientifica». Presidente, di solito la gente scappava dalla Ddr per cercare rifugio ad Ovest. Lei invece ha fatto l'opposto. Ero un bambino quando, nella Germania occidentale, ho conosciuto la povertà dei lavoratori tedeschi. Così ho cominciato presto ad interessarmi della questione sociale, di come fosse possibile cambiare la situazione. A un certo punto - dopo aver letto solo il Manifesto del Partito comunista e niente di più - sono andato nella Ddr. Dove all'inizio mi guardavano con sospetto: ma lo potevo capire e non me la prendevo. Ho iniziato a lavorare come bracciante e così ho potuto prendere la maturità. Questa era una buona cosa nella Ddr, una cosa da difendere: si aveva la possibilità di studiare a prescindere dalle risorse di famiglia. Si doveva alternare lo studio al lavoro manuale, ricco certo non diventavi: era una vita modesta ma si poteva studiare. Ed era quello che volevo. Così il giovane Bisky si iscrive all'Università di Lipsia, facoltà di Sociologia. Dopo la laurea approfondisce la sociologia dei media e prosegue il percorso accademico. Ricercatore, docente e infine direttore dell'Università di Potsdam per Cinema e Televisione. Era ormai il 1986. A quei tempi ero già abbastanza critico nei confronti della Ddr. Ero per il socialismo ma volevo anche una radicale democratizzazione sia del partito (Sozialistische Einheitspartei Deutschland, Sed, la forza di governo dell'ex Ddr; ndr) che della società. A metà degli anni '80 cominciò nel Paese una fase di intensa protesta sociale, molto sentita anche dentro le università. I miei studenti ad esempio volevano filmare i profughi della Ddr che scappavano nelle ambasciate della Brd in Cecoslovacchia e in Ungheria. Io ero d'accordo e, da rettore, chiesi le autorizzazioni del caso, ma nessuno ci rispose. Così decidemmo di muoverci ugualmente: gli studenti presero le telecamere e partirono. Cosa che, al tempo, era ancora abbastanza pericolosa. E Lei, da rettore, non ebbe problemi? Si, qualcuno sì. Una volta un richiamo scritto. Un'altra volta - perché avevo detto che gli studenti dovevano avere la possibilità di viaggiare liberamente nei Paesi capitalisti - vennero a trovarmi, per parlare, otto signori della Stasi. Niente di troppo grave comunque, anche se bisogna ricordare due cose. Primo, che io ero un leale cittadino della Ddr. Volevo maggior democrazia, non la fine del socialismo. E, secondo, che al di là del controllo e della repressione esercitata dalle autorità, c'era anche la tendenza da parte di molti cittadini ad essere "più realisti del re". Ad esempio: da rettore non ho mai vietato un film, né ho mai radiato uno studente per motivi politici. Era possibile, anche se la maggior parte dei miei colleghi si comportava in modo opposto. Della Ddr si parla oggi solo in termini di repressione e controllo. Quant'è aderente al vero quest'immagine? C'era repressione, senza dubbio. Poca democrazia, economia inefficiente, eccesso di controllo e la lista potrebbe continuare. Ma l'immagine che oggi diffonde la Fondazione Adenauer è falsa. Nella Ddr vi erano anche cose positive, come lo Stato sociale, il sistema scolastico, la certezza di un lavoro o dell'assistenza sanitaria. Perché tacere tutto ciò? Ma del resto questo silenzio, calato su tutta l'esperienza della Ddr, è anche una delle ragioni per cui prima il Pds e poi la Linke hanno avuto così tanto successo nei Laender orientali. Fino ad essere oggi il terzo partito a livello nazionale. Fra poche ore si aprono le urne per le elezioni europee. In Germania si prevede un aumento dell'astensionismo e una riduzione di consensi per i due grandi partiti popolari, Cdu e Spd. A suo avviso, esiste in Germania un problema di calo di fiducia nei confronti della politica? Senza dubbio. Troppo spesso i partiti fanno il contrario di quanto promesso in campagna elettorale e questo scatena le reazioni dell'elettore. Pensiamo ad esempio all'Spd, che parla di aumento delle pensioni e poi sottoscrive l'accordo per alzare l'età pensionabile a 67 anni. Cosa che - nei fatti - corrisponde a un taglio delle pensioni. In prospettiva, il rischio è che il voto venga preso sempre meno sul serio. Gli elettori danno ormai per scontato una qualche forma di manipolazione. si attendono ormai una manipolazione. Dicono: «Tanto verremo fregati lo stesso». E questa previsione di manipolazione, alla lunga, potrebbe essere fatale per la democrazia. 05/06/2009

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di MARIA GLORIA FRATTAGLI ANCONA IL TUTTO per tutto in poche... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

ANCONA PRIMO PIANO pag. 3 di MARIA GLORIA FRATTAGLI ANCONA IL TUTTO per tutto in poche... di MARIA GLORIA FRATTAGLI ANCONA IL TUTTO per tutto in poche ore. A distanza di mezza giornata l'uno dall'altro il candidato sindaco Renato Galeazzi (lista civica Vola, Ancona') ha svelato altri due nomi che andranno a comporre il suo esecutivo. Il primo è l'assessore all'Urbanistica, Fausto Pugnaloni, docente all'Università politecnica delle Marche, a cui sono state già affidate due priorità: il porto e il Guasco, «senza stravolgere nulla ma ridisegnando la fisionomia della città con opere di medio calibro». La seconda, (anche seconda quota rosa svelata) è Paola Catalini, docente di diritto della Prevenzione alla scuola di specializzazione in diritto del Lavoro e prevenzione sociale all'Università di Macerata. A lei le deleghe alle Pari opportunità, Servizi sociali e Risorse umane. La loro disponibilità a Galeazzi nasce dal fatto che l'ex sindaco «è l'unica alternativa valida» di questa campagna elettorale. «Galeazzi ha detto Pugnaloni è l'unico reale candidato in grado di aprire ad Ancona una nuova via, orientata al fare, quindi pragmatica, concreta e svincolata dai partiti. Non servono ha aggiunto rivoluzioni anche perché l'attuale contingenza economica non consente interventi di tale portata. A mio avviso è entrato nel dettaglio è necessaria una riqualificazione e una riprogettazione dell'esistente, opere di medio calibro capaci però anche di ridisegnare l'assetto cittadino». Ribadisce lo spirito di servizio' che l'ha portata a dare la sua disponibilità, Paola Catalini: «Non sono iscritta a nessun partito e credo in questo progetto che è realmente nuovo. In questo momento di forte crisi c'è bisogno di un'identità diversa di uno schieramento nuovo appunto che prescinda da regole partitiche. Galeazzi è un amministratore che ha già dato più volte prova di se». Il candidato sindaco che pensa «a una squadra al femminile se le cose andranno bene», si dice soddisfatto della sua campagna elettorale caratterizzata dalla spontaneità, dalla «volontà di riprovarci come sindaco, con convinzione ha aggiunto senza fare tanti ragionamenti». E nell'ultimo giorno di propaganda non ha omesso di sottolineare le differenze tra il suo progetto politico e quello dei suoi concorrenti. «Sono uscito dal Pd perché non c'è una classe dirigente adeguata, perché le primarie sono state finte, è stato solo una conta di persone. Il nostro ha sottolineato non è un programma di bla, bla, bla', e vedendo i riscontri tra i cittadini ho compreso anche i motivi dello scontento. La nostra ha concluso è vero è stata una campagna mediatica, vedremo se penetrante. Di fronte a me solo qualcuno che non sa cosa dire e un altro che parla esclusivamente di un parcheggio. Comunque il ballottaggio, se fosse, sarà tra me e Bugaro».

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COSA FARE (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-05 - pag: 21 autore: COSA FARE Le proposte Unindustria Per i rifiuti serve una tariffa commisurata alla effettiva produzione dei rifiuti e non all'occupazione di spazi.Si dovrebbe introdurre un'aliquota ridotta per le imprese che portano direttamente i rifiuti riutilizzabili ai centri di raccolta o aree ecologicamente attrezzate Agevolazioni fiscali per le start up (ad esempio, sgravi Ici sull'insediamento di nuove imprese) e per le aziende in fase di riconversione industriale Sospendere il pagamento delle imposte locali per le aziende che chiudono il bilancio in perdita per due esercizi consecutivi.L'ideaè quella di farle pagare con meccanismi di rateizzazione al momento del ritorno all'utile.Il tutto a patto che le imprese non delocalizzino e non facciano ricorso alla Cig Deducibilità dell'Ici dall'imponibile Ires per gli immobili strumentali Costituzione di una società di gestione delle entrate localia livello metropolitano con conseguente revisionee riorganizzazione di tutte le strutture che si occupano della gestione delle entrate all'interno degli enti e-o per gli enti.L'ideaè quella di una societàa partenariato misto pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico In vista del federalismo fiscale servirà un Osservatorio permanente sulla fiscalità con tutte le istituzioni locali (Regione, Provincia, Comuni, Camera di commercio, agenzia delle Entrate, agenzia del Territorio) per uno scambio costruttivo di informazioni sulle criticità in atto ed al fine di elaborare proposte di intervento condivise

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Alleanza di Albi per riordinare la governance (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-06-05 - pag: 32 autore: Professioni. L'idea dei commercialisti Alleanza di Albi per riordinare la governance ROMA Un organismo comune, in cui riunire professionisti, autorità ed esperti, per coordinare le richieste italiane di riforma della governance societaria. è la proposta lanciata ieri dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, a margine del convegno «Quale modello di governance in Italia», svoltosi alla Luiss. L'idea è stata resa esplicita da Claudio Siciliotti, presidente nazionale dei commercialisti. «Quando è stato costituitol'Organismo italiano di contabilità – spiega Siciliotti – i principi contabili nazionali prima elaborati dalle professioni hanno acquisito forza e visibilità maggiori, potendo contare sugli apporti delle autorità e delle associazioni coinvolte. Allo stesso modo, dare alle richieste italiane sulla governance una voce comune darebbe più forza, a livello europeo e internazionale». Regista dell'operazione è il consigliere nazionale Paolo Moretti. Nella relazione centrale del convegno – dopo i saluti di Franco Fontana (direttore Luiss Business School) e i primi interventi di Guido Alpa (presidente Cnf), Paolo Piccoli (presidente dei notai), Enrico Granata (direttore area normativa Abi) e Gerardo Longobardi ( presidente dei commercialisti di Roma) – Moretti ha provocatoriamente chiesto: «Perché noi italiani recepiamo sempre passivamente soluzioni maturate e dettate da ordinamenti giuridici spesso lontani, piuttosto che valorizzare le nostre riconosciute capacità e magari "esportare" le nostre idee?». Da qui l'idea di una casa comune della governance italiana, in cui riunire, oltre ai commercia-listi, avvocati, notai, autorità (Consob, ad esempio), utilizzatori (Confindustria, Abi, Assonime) e docenti. Il convegno ha confermato che la governance italiana ha bisogno, se non di una riforma, almeno di una manutenzione robusta. Margherita Bianchini (vicedirettore Assonime), Magda Bianco (titolare divisione Economia e diritto in Banca d'Italia) e Niccolò Abriani (ordinario di Diritto commerciale a Firenze) hanno illustrato i tre modelli di governance oggi disponibili, con il tradizionale ancora largamente preponderante (quasi il 98% sul totale delle Spa), mentre i modelli monistico e dualistico hanno avuto poca popolarità ( il primo guida oggi l' 1,25% delle Spa, il secondo solo lo 0,87%). Tanta resistenza si spiega anche con la necessità di adeguare le previsioni normative. Non sarà una garanzia assoluta per scongiurare nuove crisi, ma si potrà far emergere prima i segnali di difficoltà. Collegio sindacale e controlli (gestionali e contabili) giocano un ruolo decisivo e su questi temi Berardino Libonati (docente di diritto commerciale alla Sapienza) ha "provocato" i partecipanti alla tavola rotonda conclusiva: i consiglieri nazionali Luciano Berzé (commercialisti) e Nicola Bianchi (Cnf); i docenti di economia aziendale Maria Teresa Bianchi (La Sapienza), Alfonso Di Carlo (Tor Vergata), Fabrizio Di Lazzaro e Massimo Tezzon (Luiss); Rainer Masera (preside della facoltà di Economia all'università telematica Guglielmo Marconi), Marcella Panucci (direttore affari legislativi Confindustria), Simone Scettri (vicepresidente Assirevi) e Livia Salvini (docente di diritto tributario alla Luiss). M. Mea. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Uteap festeggia la conclusione dell'anno (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

ASCOLI PROVINCIA pag. 9 L'Uteap festeggia la conclusione dell'anno SPINETOLI SPINETOLI ANCHE QUEST'ANNO si è arrivati alla conclusione dell'anno accademico, dopo i vari impegni profusi in tutte le discipline, sia da parte dei validi docenti, sia da parte dei frequentanti. L'Uteap (Università della terza età, sezione di Spinetoli-Pagliare) per festeggiare la chiusura dell'anno accademico organizza, per questa sera dalle 20.30, al country house la Corte del sole' di Castel di Lama, la cena di fine anno. «E' stato senza dubbio dichiara il vicepresidente Quintino Lucianetti un piacevole e proficuo anno accademico». Prima della cena saranno esposti alcuni oggetti e lavori eseguiti nei corsi di decoupagè, pittura, bonsai, tombolo, mentre gli allievi di danza e ginnastica riabilitativa si esibiranno in saggi. Durante la serata saranno gentili ospiti il candidato presidente alla Provincia Emidio Mandozzi, il sindaco di Spinetoli Angelo Canala e i vari assessori della giunta comunale. Per info: 0736-898773, 339-6232893. m.g.l.

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TORRE S.PATRIZIO Ci sarebbero degli appetiti voraci sulla discarica e sarebbe alqua... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

FERMANO pag. 17 TORRE S.PATRIZIO Ci sarebbero degli appetiti voraci sulla discarica e sarebbe alqua... TORRE S.PATRIZIO Ci sarebbero degli appetiti voraci sulla discarica e sarebbe alquanto sospetto il veloce passaggio dal pubblico al privato dell'impianto. A puntare il dito contro l'amministrazione comunale è l'opposizione della lista "Unione e Trasparenza", che sottolinea anche come possano insorgere seri rischi per la salute dei cittadini: «Abbiamo rilevato che l'amministrazione uscente ha avuto fretta di chiudere il discorso sulla discarica con tre delibere del 29 luglio e del 29 novembre 2008 e l'ultima del 30 maggio 2009, con le quali si è trasferita la titolarità in capo ai privati (Senesi-Ecoelpidiense- Pema ) espropriandone il Comune. Abbiamo denunciato questo fatto a più riprese, ma senza esito alcuno». Secondo il candidato sindaco Cognigni tutto ciò potrebbe avere gravi ripercussioni attualmente non valutabili nella loro interezza: «Si rischia che a farne le spese sia la salute dei cittadini, ma anche le casse del Comune. Per non parlare del mandato che l'amministrazione uscente ha dato ai privati per ampliare la discarica di 21 ettari».

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No a dibattito sul G8, facoltà serrate (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA ROMA TRE No a dibattito sul G8, facoltà serrate (giacomo russo spena) Sorpresa ieri mattina per gli studenti e i docenti dell'università Roma Tre che si sono trovati la facoltà di Scienze della Formazione chiusa con una catena. Un'azione di protesta di qualcuno? Assolutamente no. A dare chiarimenti, il cartello affisso fuori su cui è scritto nero su bianco: «L'ateneo si scusa per il disagio procurato da cause di forza maggiore». Ovvero, la sede veniva bloccata per impedire un'iniziativa su crisi finanziaria e G8 organizzata nel cortile della sede dai «collettivi e laboratori di Roma Tre». Era previsto infatti prima un dibattito con il leader dei Cobas, Piero Bernocchi, e un rappresentante di Attac Italia poi uno spettacolo teatrale. In serata i ragazzi avrebbero lasciato la facoltà. Una delibera interna emanata dieci giorni fa dal Senato accademico (e voluta dal rettore Guido Fabiani) ha vietato qualsiasi iniziativa politica all'interno dell'università. Soprattutto a quelli di sinistra. «La decisione di Fabiani mina a imbavagliare le nostre attività - dice Stefano, un attivista di Lettere - Forse ha deciso di accreditarsi agli occhi del sindaco Alemanno». Sottolineando la diversa condotta del rettore da quando siede al Campidoglio il nuovo primocittadino. Così gli studenti hanno deciso di violare il diniego, mantenendo l'iniziativa già da tempo organizzata. Ma, ieri mattina, tra lo stupore generale si sono trovati il cancello chiuso. E non solo loro. «Una vergogna - esclama Matteo - avevo un esame. Ora che devo fare?». «Forse sono impazziti?» si domanda invece Irene. Più composto, ma altrettanto infuriato, il personale docente. Alla fine saltano undici esami e molte lezioni. Con i collettivi che decidono di mantenere la giornata di mobilitazione allestendo dibattito e spettacolo teatrale nello spazio antistante la facoltà, blindato da tre blindati e la Digos. In serata gli studenti affiggono anche uno striscione di fronte al rettorato: «I nostri contenuti, le vostre catene».

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LA LAUREA magistrale in Biologia Marina ha tre nuovi laboratori didattici sperime... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

RAVENNA PRIMO PIANO pag. 2 LA LAUREA magistrale in Biologia Marina ha tre nuovi laboratori didattici sperime... LA LAUREA magistrale in Biologia Marina ha tre nuovi laboratori didattici sperimentali che ieri sono stati ufficialmente inaugurati nella sede universitaria di via Sant'Alberto. «Un evento» lo ha definito Lorenzo Donatiello, preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. «Perché l'inaugurazione di un laboratorio per uno scienziato è sempre un evento» ha aggiunto. I laboratori, di Microscopia biologica, di Biologia sperimentale naturalistica e di Biologia molecolare, rappresentano una tappa fondamentale per il corso di laurea che offre ora agli studenti la possibilità di cimentarsi in un percorso di studi completo e all'avanguardia a livello nazionale. «Si tratta di laboratori innovativi ha spiegato Marco Abbiati, presidente del consiglio di corso di Biologia marina perché superano la dicotomia biologia molecolare - biologia della diversità, evidenziando come le problematiche botaniche, zoologiche ed ecologiche della biologia richiedano metodi tradizionali che oggi possono essere affiancati da strumenti e tecniche particolarmente avanzate. E poi offrono agli studenti l'opportunità, fondamentale, di fare pratica e di imparare a utilizzare gli strumenti di ricerca e analisi». I laboratori dispongono dalle 12 alle 24 postazioni, ognuna delle quali è in grado di consentire almeno a due studenti di lavorare, per un totale che va dai 24 ai 32 iscritti. Quello di Microscopia marina è dotato di un microscopico ottico e di uno stereoscopico posizionati sulla cattedra e collegati ai sedici monitor presenti. In questo modo il docente può presentare agli studenti e analizzare nel dettaglio i preparati microscopici e le immagini digitali. Verranno svolte anche attività pratiche, dalle analisi di organismi di piccola taglia alla composizione di popolamenti e comunità di organismi della micro e macro fauna e flora marina. Il laboratorio di Biologia sperimentale naturalistica, dotato di microscopi ottici e stereoscopi didattici, a cui si affiancano altri strumenti come gli incubatori, consente agli studenti di trattare e analizzare campioni vivi prelevati in mare, mentre quello di Biologia molecolare è dotato di strumenti per le microanalisi chimico molecolari. «Quest'ultimo laboratorio ha concluso Abbiati permette inoltre esperimenti relativi all'estrazione del Dna e alle differenze di Dna nelle diverse specie. Un aspetto fondamentale oggi dello studio di un biologo marino». Realizzati grazie a un contributo della Fondazione Flaminia di oltre 100mila euro, i laboratori saranno utilizzati anche da altri corsi della facoltà di Scienze matematiche. «Come Flaminia ha sottolineato il presidente della Fondazione, Lanfranco Gualtieri il nostro impegno è di continuare a sviluppare e consolidare il polo ravennate. Non sappiamo cosa succederà in futuro all'Università italiana, se è vero che con la nuova ed ennesima riforma la ricerca acquisirà un peso maggiore, dovremo prestare molta attenzione». Per Stefano Zunarelli, presidente di polo, l'inaugurazione dei laboratori di Biologia marina «è la prova di come quelle dell'università ravennate siano proposte di alto profilo didattico e scientifico, con un forte legame con il territorio e, allo stesso tempo, proiettate in uno scenario internazionale».

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A UNIFE una nuova inaugurazione all'insegna dell'arte. Martedì... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

FERRARA UNIVERSITA' pag. 11 A UNIFE una nuova inaugurazione all'insegna dell'arte. Martedì... A UNIFE una nuova inaugurazione all'insegna dell'arte. Martedì 9 giugno, alle 17, al Polo Scientifico-Tecnologico dell'Università di Ferrara, verrà inaugurata l'opera Reditus ad origines' (1979-83) dello scultore Agapito Miniucchi. Realizzata oltre venticinque anni fa per la città di Ferrara, l'opera di dimensioni monumentali, è composta da due sculture (rispettivamente m 11,5x5,70x5,20 e m 6x2,50x6) di forte impatto emotivo. Destinata originariamente all'area dello zuccherificio Eridania, essa trova ambientazione nel medesimo luogo, oggi sede del Polo Scientifico Tecnologico di Unife che ha fortemente sostenuto la sua messa in opera, resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Carife, della Berco Spa e della Cassa Edile di Ferrara. «Mi sembra questa un'opportunità di non scarso significato afferma il rettore Patrizio Bianchi, commentando la collocazione dell'opera nella sede universitaria un luogo di cultura, di ricerca e di sperimentazione dove si professa, in particolare, il sapere scientifico, accoglie al suo interno, essendone a sua volta accolto, un segno architettonico' quale è l'opera di Miniucchi, portatrice di un forte valore simbolico che allude peraltro al cammino iniziatico dell'uomo, alla ricerca delle proprie radici, per via di un attraversamento che può compiersi solo nell'incontro tra umanesimo e progresso, tra arte, cultura e scienza». «Tra le opere di Miniucchi afferma Ada Patrizia Fiorillo, docente di Storia dell'Arte Contemporanea di Unife Reditus ad origines' si propone con una valenza particolare per più di una ragione. Primo dei progetti che lo aprono a nuovi confronti, l'opera sembra innanzitutto lanciare una sfida allo spazio, ne rinnova in pratica il rapporto nel senso della comprensione, intervenendo al pari nella relazione percettiva da parte dello spettatore. Vi è un'atmosfera spirituale a far da richiamo che certo l'artista ha calibrato nell'essenzialità geometrica delle forme, nel taglio netto e lineare che la materia gli permette, nel dialogo serrato che egli instaura tra circolazione interna e spazio esterno». «Si ha la sensazione approfondisce la Fiorillo che Miniucchi abbia potuto, in questo caso, far suoi i noti principi boccioniani incitanti ad una scultura che si inserisce nell'ambiente modellandolo, ricreando nessi tra l'infinito plastico esteriore e l'infinito plastico interiore', così come recita il manifesto del 1912. E' un corpo il suo che presiede la realtà, la inquadra, la ritaglia dal suo interno, da quella soglia, limen oltre il quale ci si raccorda a quello spazio elementare, capanna primitiva, ma anche colto riferimento alle cattedrali gotiche, avvolgente involucro di sacrali o magiche ritualità, nel quale ritrovare, è quanto l'artista suggerisce, il senso plastico della collettività». «Miniucchi stesso spiega Sandro Parmiggiani, critico d'Arte ha sottolineato il senso profondo di quest'opera, in cui s'alternano buio e luce, sentimento di reclusione e respiro largo di una ritrovata libertà, costrizione alla solitudine, colloquio con la propria interiorità e apertura al mondo, alla forza invasiva dell'aria e della natura che la avvolgono». Note critiche queste che si ritrovano nel catalogo dedicato alla scultura del maestro Miniucchi, una piccola ma elegante pubblicazione realizzata a corredo dell'iniziativa, arricchito di documentazione iconografica e di apparati biobibliografici. Alla cerimonia inaugurale interverranno il rettore Patrizio Bianchi, Ada Patrizia Fiorillo, Sandro Parmiggiani e l'artista Agapito Miniucchi. L'inaugurazione si concluderà con un concerto per fiati organizzato dal Conservatorio Girolamo Frescobaldi' di Ferrara.

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Milano scienza Milano mondo (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Corriere della Sera sezione: Economia data: 05/06/2009 - pag: 41 A cura di RCS Pubb licità Milano scienza Milano mondo A i primi del 1500 Milano era una tra le città più importanti d'Europa e del mondo allora conosciuto... Ci lavorava Leonardo da Vinci, era all'avanguardia nel campo del pensiero scientifico e umanistico. Oggi, in vista dell'Expo nel 2015, a Milano si stanno impegnando per riaffermare il ruolo "guida" della città a livello internazionale. Massimiliano Finazzer Flory (nella foto), dall'ottobre scorso Assessore alla Cultura del Comune di Milano, sa di avere in mano un'opportunità unica per muoversi in questa direzione. E' il 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana. La città è bellissima, assolata ma fresca: nei suoi parchi si gode la tranquillità delle giornate festive. L'Assessore mi accoglie nel silenzio della sua casa, interrotto solo dai rumori di una vita nuova (un bimbo, il suo terzo figlio), che da poco si è affacciata al mondo, scegliendo Milano come punto di partenza per un'esistenza di scoperte affascinanti... Finazzer Flory parla del figlio, ma anche dell'altra sua "creatura": "Milano Scienza Milano Mondo", un progetto di ampio respiro, che ha lo scopo di coinvolgere per tutto il mese di giugno gli abitanti della città, in una panoramica a 360°, con la partecipazione di eminenti pensatori e scienziati italiani. Claudio Bartocci, Enrico Bellone, Edoardo Boncinelli, Elena Cattaneo, Giulio Giorello, Paolo Milani, Andrea Moro, Giacomo Rizzolatti, Chiara Tonelli, Giorgio Vallortigara, Umberto Veronesi, Duccio Macchetto e molti altri: un'occasione unica e preziosa per fare il punto della ricerca scentifica, in un modo non "accademico", ma portando - come spiega l'Assessore - "la scienza in piazza", cioè al di fuori dalle abituali sedi della ricerca e degli studi. "Perché l'importante oggi è coinvolgere la cittadinanza, stimolarla al dibattito e alla conoscenza, suscitare il dialogo e il confronto all'interno delle stesse famiglie, tra padri e figli, sul futuro del Pianeta. "La scienza sta aprendo per noi le porte dell'Universo, ci sta mettendo di fronte a scoperte e interrogativi come mai è accaduto prima nella nostra storia. Per intenderci, Socrate o Platone si dedicherebbero attualmente a trattare argomenti di Bioetica o Ecosostenibilità. "Sono un 'tecnico' - ribadisce Finazzer Flory - prestato alla vita politica della città: un uomo di cultura che, ci tengo a sottolinearlo, proviene da importanti esperienze di teatro: per me il momento della trasposizione di temi e interrogativi sulla scena è fondamentale. Ho lavorato molto in questa direzione, come è accaduto con 'La parola contesa', per riuscire a presentare agli occhi di uno spettatore, da cui non si può mai prescindere, un tentativo di sintesi tra saperi". Sapere scientifico o sapere umanistico?. "Prima di tutto, sgombriamo il campo da un grande equivoco: che esista un conflitto tra sapere umanistico e sapere scientifico. In realtà sono due facce della stessa medaglia, due modi di approcciarsi alla realtà. Al centro c'è sempre e solo l'essere umano, che si pone interrogativi sulla vita, cui la Scienza intende fornire risposte definitive, fino al momento in cui non vengano formulate altre risposte definitive. "Del resto oggi la scienza è la principale forma di conoscenza del pianeta, e utilizza un linguaggio universale comune agli studiosi della Terra, che trascende le diverse culture e i differenti credi religiosi dei popoli. "Purtroppo nel nostro Paese si investe troppo poco in ricerca scientifica... Non comprendiamo l'importanza di un eventuale ritorno di tanti 'cervelli' in fuga dall'Italia. Vede, si tratta di investimenti che avrebbero un ritorno. "Oggi le città rappresentano le forme di aggregazione principali per gli esseri umani, luoghi privilegiati della sperimentazione e della ricerca scientifica. Una migliore politica ambientale in una città o l'adozione di un'attenta politica sanitaria significherebbero per la metropoli una possibilità di attrarre sempre più persone, richiamando ulteriori capitali che porterebbero beneficio a tutta la comunità. "Per questo è importante che tali cognizioni, che riguardano l'uomo e la natura, si diffondano. Bioetica e neuroscienza, astronomia e sostenibilità ambientale, insieme alla loro 'spettacolarizzazione' attraverso il cinema o il teatro, fondamentali a diffonderne il messaggio: questo è il progetto sul quale ci siamo focalizzati per Milano, anche nei prossimi anni, in preparazione dell'Expo". "Mi piace sintetizzare quello che penso con una metafora ripresa da Newton, il padre della scienza moderna. "Siamo su una spiaggia, di fronte al mare, raccogliamo una conchiglia. La portiamo all'orecchio. E mentre ascoltiamo l'eco del mare, guardiamo lontano in direzione dell'orizzonte, e ci interroghiamo sulle leggi che regolano il nostro ascolto: come possa la nostra percezione trasmettersi al cervello. "E' uno studio fatto oggi dai neuroscienziati, certo, che non contrasta per nulla con la bellezza e la poesia di quell'attimo unico e irripetibile della nostra vita: la spiegazione scientifica non lo nega, tentando di capire 'come funziona'. Non c'è contrasto tra le due cose". Osservo l'assessore che parla, ne avverto l'entusiasmo: potrebbe essere via anche lui, in questo momento, come tanti altri milanesi al mare o in montagna, lontano dalla città che l'ha 'preso in prestito' per affidargli un compito difficile. - Molte difficoltà, vero, Assessore? "Sì. Soprattutto c'è in giro pigrizia, inerzia e mancanza di passione.". - Cosa si aspetta, dalla sua iniziativa? "Che la gente percepisca la novità di quanto stiamo proponendo, rinnovando questo appuntamento, ogni anno, fino al 2015". - E poi? "Che capisca come la scienza non è solo utile, ma anche bella da vedere e da apprendere, con entusiasmo, a tutte le età".

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DOPO la fregatura dell'ultimo week-end sotto la pioggia, il prossimo si va a... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

I COMMENTI pag. 15 DOPO la fregatura dell'ultimo week-end sotto la pioggia, il prossimo si va a... DOPO la fregatura dell'ultimo week-end sotto la pioggia, il prossimo si va al mare, e al diavolo le elezioni, tanto il Parlamento europeo non conta nulla. E' un'opzione. Un'altra è quella di non prendersi in questo modo una seconda fregatura, questa volta assai più grave, e passare comunque per il seggio elettorale. Prima obiezione: non vado comunque a votare perché il Parlamento europeo non è un vero Parlamento. Chi decide veramente in Europa sono gli euro-burocrati della Commissione. Risposta: non è affatto così. Il Parlamento europeo è un vero Parlamento. Oggi co-decide, insieme ai ministri degli Stati membri, sostanzialmente tutti gli atti legislativi che entrano in vigore in Europa. Gli euro-burocrati della Commissione possono solo fare proposte, ma se il Parlamento non è d'accordo, nessun atto vincolante può essere adottato. Seconda obiezione: va bene, comunque però il Parlamento europeo si occupa di cose che non mi interessano da vicino, tipo grandi strategie internazionali, accordi commerciali con la Russia, e via dicendo. Neanche questo è esatto. Ecco alcune materie di cui si occuperà nella prossima legislatura: congedo di maternità, diritti dei passeggeri di bus e traghetti, diritti degli utenti di internet, diritti dei pazienti di farsi curare all'estero, disciplina dell'asilo degli immigrati. Temi che non vi toccano? Ma il Parlamento europeo legifererà anche in materia di disciplina dei mercati finanziari, remunerazione dei top-manager, inquinamento, commercializzazione di farmaci, sicurezza aerea. Questioni che proprio non vi interessano? Terza obiezione: d'accordo, il Parlamento europeo adotta le sue direttive e i suoi regolamenti, ma alla fine se il Parlamento nazionale decide altrimenti, è la legge italiana che si applica. No. Le norme europee prevalgono non solo su quelle italiane, ma sulle norme nazionali di tutti i 27 paesi dell'Unione. Insomma l'Ue è l'unica organizzazione internazionale al mondo che possiede una istituzione democratica, eletta direttamente dai cittadini e che possiede poteri reali. Potete anche non partecipare alla sua formazione, ma se lo fate, la prossima volta che state per dire che l'Europa è lontana', mordetevi la lingua. * Docente di Diritto internazionale all'Università di Bologna

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Leggi razziali, doppia vergogna Ecco chi sfruttò le epurazioni (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cultura data: 05/06/2009 - pag: 48 La denuncia Due studiose hanno ricostruito le colpe dei professori favoriti dal fascismo e il disinteresse dello Stato democratico di PIERLUIGI BATTISTA Leggi razziali, doppia vergogna Ecco chi sfruttò le epurazioni Espulsi gli ebrei, nel dopoguerra le cattedre non furono «restituite» C on l'estromissione degli ebrei a seguito delle leggi razziali del '38, l'università italiana ha conosciuto una doppia vergogna. Una, quella più nota anche se con attenzione tardiva, è l'espulsione nel-- l'Italia fascista (ma il bilancio della «dispensa di servizio» è ancora impreciso) di «96 professori ebrei ordinari e straordinari, 141 professori incaricati, 207 liberi docenti e 4 lettori allontanati dalle università, cui si andavano ad affiancare i 727 studiosi ebrei espulsi dalle accademie e dalle numerose istituzioni culturali del Paese». L'altra, ancora coperta da un velo di reticenza o addirittura di imbarazzata omertà, riguarda non l'Italia fascista ma quella democratica che ostacolò il rientro nei ranghi accademici degli ebrei perseguitati. È la «doppia epurazione » di cui scrivono Francesca Pelini e Ilaria Pavan. «La lacerazione prodotta dalla persecuzione antisemita nel dopoguerra non si rimarginò », si legge nel loro libro. Oggi questa doppia lacerazione viene finalmente affrontata senza remore, suscitando molti interrogativi sulla nostra capacità di fare finalmente i conti con il passato. Il libro è firmato da due autrici che però non ne sono le coautrici in senso stretto. La prima è Francesca Pelini, una giovane e valente studiosa di Pisa che ha perso la vita nel 2005 (lo racconta nella commossa prefazione Paolo Pezzino). L'altra è Ilaria Pavan, che ha ripreso la tesi di laurea dell'amica scomparsa, l'ha ritoccata per darne una veste adatta alla pubblicazione e ha aggiunto una postfazione in cui riassume il senso non solo storiografico del lavoro della Pelini. Ambedue prendono però le mosse dall'epurazione antiebraica nell'ateneo pisano. Ricostruiscono i profili dei docenti di Pisa costretti ad emigrare, o ad adattarsi a lavori dequalificati, o a cadere nella disperazione della disoccupazione. Storie terribili eppure tragicamente simili a quelle dei tanti professori italiani (conosciute soprattutto grazie ai lavori di Roberto Finzi) che persero cattedre, lavoro, paternità di libri, «sebbene l'esatta dimensione della ferita inferta all'accademia italiana dalle leggi razziali appare ancora oggi lontana». Meno nota è la dimensione dell'acquiescenza e del «complessivo silenzio indifferente con cui fu accolta e vissuta l'espulsione di professori e studenti ebrei dall'accademia». Meno noto è che ci fu «un unico dignitoso diniego a succedere al professore ebreo cacciato», quello dello scrittore Massimo Bontempelli, «sino a quel momento fascista convinto e perfettamente integrato, che, chiamato per chiara fama presso l'ateneo fiorentino, rifiutò di coprire l'insegnamento di letteratura italiana che era stato sino a quel momento di Attilio Momigliano». Meno noto è che a Pisa, nel novembre del '44, il nuovo prorettore Luigi Russo nel suo discorso d'inaugurazione dell'anno accademico «non menzionò neppure per inciso, in quella prima simbolica occasione, la cancellazione dalla turris eburnea dell'accademia dei colleghi e degli alunni ebrei»: proprio l'«antifascista» Russo che nel '42, scrivendo di Attilio Momigliano, sottolineava ambiguamente in un momento storico delicatissimo «le sue particolari origini semitiche» che «ci possono aiutare a intendere certe attitudini ascetico-contemplatrici della sua mente, la solitudine fisica del suo stile e però anche qualche tiepidezza e distanza storica dalla sua opera letteraria ». Meno noto ancora è che nel dopoguerra molti docenti che erano subentrati nelle cattedre lasciate vacanti dagli ebrei espulsi non solo non le restituirono ai loro legittimi titolari, ma si impegnarono allo stremo per evitare il reintegro dei colleghi vittime della legislazione razzista. «Nessun docente pisano», ha scritto la Pelini, «risultò in qualche modo sanzionato». E soprattutto «dei venti professori ebrei che a Pisa nell'autunno 1938 erano stati sospesi dall'insegnamento, a guerra finita solo cinque poterono tornare nominalmente e temporaneamente a occupare la cattedra forzatamente abbandonata». A quasi dieci anni di distanza il rientro conobbe difficoltà psicologiche e pratiche. La reintegrazione dei docenti ebrei veniva registrata con estrema freddezza dalle autorità accademiche pisane, che affrontarono la questione con il distaccato stile burocratico di chi doveva risolvere una complicata e molesta incombenza. Inoltre si trattava di risarcire i docenti con gli stipendi non corrisposti negli anni dell'allontanamento forzato. Per di più la distanza fisica aveva impedito ai docenti ebrei di avanzare nei gradini della scala accademica proficuamente percorsi dai colleghi che ne avevano usurpato il posto. Rientrò il giurista Renzo Bolaffi, che poi però decise di abbandonare definitivamente la carriera universitaria dopo che gli era stato negato il ruolo di professore ordinario. Rientrò dal Venezuela, dove aveva lavorato presso una impresa di olii minerali, Bruno Paggi, che però conobbe talmente tanti ostacoli burocratici da consigliarne il trasferimento presso l'ospedale Santa Chiara di Pisa: dove morì, appena cinquantenne, nel 1951. Conobbe una seconda persecuzione burocratica l'otorinolaringoiatra Aldo Lopez, cui venne negato persino il dovuto pagamento degli stipendi arretrati. E analoghi soprusi vennero inflitti al chirurgo Giorgio Millul e al medico legale Emdin Naftul. Il fisico Giulio Racah e Renzo Toaff scelsero alla fine Israele come loro nuova e definitiva patria. Non ebbero possibilità di scegliere altri docenti ebrei espulsi nel 1938: Enrica Calabresi, arrestata dai nazisti e morta suicida nel 1944; Raffaello Menasci, arrestato a Roma nella retata del 16 ottobre del 1943 e deportato ad Auschwitz; Ciro Ravenna, ordinario di Chimica agraria, condotto nel campo di Fossoli e poi ucciso ad Auschwitz. Ma la lacerazione non fu sanata con la riconquista della democrazia. I professori ebrei trovarono spesso la strada sbarrata. Gli usurpatori non rinunciarono alle loro carriere abusive. Scrive la Pavan che la «comunità accademica italiana non ha avvertito l'urgenza di pronunciare autocritiche, neppure autocritiche di rito» e solo nel 1998, primo in Italia, l'ateneo bolognese «sentì il bisogno di ricordare con una lapide» l'ignominia delle leggi razziali attuate «nel silenzio acquiescente della comunità scientifica». La seconda epurazione, quella intollerabile perché messa in atto nell'Italia democratica, suscita ancora reazioni autodifensive. Da Pisa parte la ricerca di una verità troppo a lungo taciuta.

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA CRONACA pag. 10 «Le tasse locali PRESSIONE FISCALE: INDAGINE DI UNINDUSTRIA SUI LE TASSE, quelle a livello locale, incidono per il 32% sugli utili ante imposte delle imprese. Così è stato nel 2007. Emerge da un'indagine firmata Unindustria sui bilanci di mille aziende della provincia. E l'associazione lancia alcune proposte per alleggerire il peso del fisco: una tariffa calcolata sulla produzione effettiva di rifiuti; pagamento delle imposte locali sospeso per le imprese in perdita; deducibilità dell'Ici dall'imponibile Ires; la nascita di una società di gestione delle entrate locali a livello metropolitano. Non a caso, fanno notare gli industriali, dalla ricerca «emerge l'esigenza di avere prelievi fiscali omogenei per il tessuto imprenditoriale di tutto il territorio provinciale». Le proposte saranno presentate, a luglio in un seminario, alle amministrazioni che usciranno delle elezioni. IL LAVORO è stato realizzato con l'aiuto di economisti e professionisti. Sotto la lente aziende dei sette principali Comuni della provincia; è stato calcolato l'indice di pressione fiscale nel triennio dal 2005 al 2007. Presi in esame tributi e imposte locali più significative: Irap, Ici, Tarsu/Tia, Tosap/Cosap, Icp/Dpa. Il primo dato che salta all'occhio, secondo l'associazione, è un calo dell'indice della pressione fiscale di circa 5,5 punti: nel 2007 è stato del 32,31%, nel 2006 era il 36,51% e nel 2005 il 37,85%. L'incidenza sui bilanci è differente a seconda delle dimensioni dell'impresa: nel 2007 è stata del 35,20% per le micro imprese, del 40,28% per le piccole, del 23,17% per le medie, del 15,66% per le grandi. Quanto al peso di ciascun balzello, l'Irap assorbe la percentuale più alta, incidendo per il 91,4%. Seguono Ici (4,5%), Tarsu (3,2%), Tosap-Cosap (0,6%), Icp-Dpa (0,3%). Si tratta, però, di percentuali medie, perché ogni Comune tassa in maniera diversa. Per questo Unindustria evidenzia anche l'esigenza di avere normative e prelievi fiscali omogenei per tutta la provincia. Da qui la proposta di una realtà a livello metropolitano per gestire questi tributi più le sanzioni al codice della strada, quelle amministrative, i proventi patrimoniali, gli oneri di urbanizzazione. La scelta migliore, dice via San Domenico, sarebbe una società a partenariato misto pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico. UNINDUSTRIA, poi, spinge l'attuazione del federalismo fiscale. Da tradursi nell'istituzione di un tributo immobiliare unico che sostituisca i prelievi che ora gravano sugli immobili. Poi, si dovrebbe prevedere un sistema premiante per i territori che accettano di ospitare opere strategiche per il Paese, sarebbe necessario snellire la burocrazia e ridefinire la dimensione minima dei Comuni (almeno 10mila abitanti). Infine le amministrazioni dovrebbero mettere le mani su nuove risorse «dismettendo il patrimonio immobiliare non strumentale e le partecipazioni non necessarie». Per realizzare gli obiettivi, chiudono gli industriali, via a un Osservatorio permanente sulla fiscalità con tutte le istituzioni locali per elaborare proposte condivise.

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LE TASSE, quelle a livello locale, incidono per il 32% sugli utili ante imposte d... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 05-06-2009)

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BOLOGNA CRONACA pag. 11 LE TASSE, quelle a livello locale, incidono per il 32% sugli utili ante imposte d... Gaetano Maccaferri LE TASSE, quelle a livello locale, incidono per il 32% sugli utili ante imposte delle imprese. Così è stato nel 2007. Emerge da un'indagine firmata Unindustria sui bilanci di mille aziende della provincia. E l'associazione lancia alcune proposte per alleggerire il peso del fisco: una tariffa calcolata sulla produzione effettiva di rifiuti; pagamento delle imposte locali sospeso per le imprese in perdita; deducibilità dell'Ici dall'imponibile Ires; la nascita di una società di gestione delle entrate locali a livello metropolitano. Non a caso, fanno notare gli industriali, dalla ricerca «emerge l'esigenza di avere prelievi fiscali omogenei per il tessuto imprenditoriale di tutto il territorio provinciale». Le proposte saranno presentate, a luglio in un seminario, alle amministrazioni che usciranno delle elezioni. IL LAVORO è stato realizzato con l'aiuto di economisti e professionisti. Sotto la lente aziende dei sette principali Comuni della provincia; è stato calcolato l'indice di pressione fiscale nel triennio dal 2005 al 2007. Presi in esame tributi e imposte locali più significative: Irap, Ici, Tarsu/Tia, Tosap/Cosap, Icp/Dpa. Il primo dato che salta all'occhio, secondo l'associazione, è un calo dell'indice della pressione fiscale di circa 5,5 punti: nel 2007 è stato del 32,31%, nel 2006 era il 36,51% e nel 2005 il 37,85%. L'incidenza sui bilanci è differente a seconda delle dimensioni dell'impresa: nel 2007 è stata del 35,20% per le micro imprese, del 40,28% per le piccole, del 23,17% per le medie, del 15,66% per le grandi. Quanto al peso di ciascun balzello, l'Irap assorbe la percentuale più alta, incidendo per il 91,4%. Seguono Ici (4,5%), Tarsu (3,2%), Tosap-Cosap (0,6%), Icp-Dpa (0,3%). Si tratta, però, di percentuali medie, perché ogni Comune tassa in maniera diversa. Per questo Unindustria evidenzia anche l'esigenza di avere normative e prelievi fiscali omogenei per tutta la provincia. Da qui la proposta di una realtà a livello metropolitano per gestire questi tributi più le sanzioni al codice della strada, quelle amministrative, i proventi patrimoniali, gli oneri di urbanizzazione. La scelta migliore, dice via San Domenico, sarebbe una società a partenariato misto pubblico-privato a maggioranza di capitale pubblico. UNINDUSTRIA, poi, spinge l'attuazione del federalismo fiscale. Da tradursi nell'istituzione di un tributo immobiliare unico che sostituisca i prelievi che ora gravano sugli immobili. Poi, si dovrebbe prevedere un sistema premiante per i territori che accettano di ospitare opere strategiche per il Paese, sarebbe necessario snellire la burocrazia e ridefinire la dimensione minima dei Comuni (almeno 10mila abitanti). Infine le amministrazioni dovrebbero mettere le mani su nuove risorse «dismettendo il patrimonio immobiliare non strumentale e le partecipazioni non necessarie». Per realizzare gli obiettivi, chiudono gli industriali, via a un Osservatorio permanente sulla fiscalità con tutte le istituzioni locali per elaborare proposte condivise. Image: 20090605/foto/1398.jpg

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Un manager su sei non si accontenta di un solo lavoro (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)

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Corriere della Sera sezione: Lavoro data: 05/06/2009 - pag: 44 I profili Dopo l'ufficio si va in cattedra, o nella propria impresa Un manager su sei non si accontenta di un solo lavoro «Multi-impiego» per il 17% dei dirigenti L'esercito dei doppiolavoristi è in aumento, per necessità o per passione. Tra i lavoratori da «1000 euro al mese» il guadagno integrativo serve per sbarcare il lunario, mentre tra i manager la spinta all'occupazione aggiuntiva nasce dal desiderio di successo e non dal bisogno economico. Ma per capire l'entità del fenomeno è meglio andare in ordine di reddito. Nella categorie «con busta paga leggera » (spesso part-time) la richiesta di un secondo impiego si è impennata del 15% negli ultimi sei mesi, secondo i dati di Adecco. Colpa anche della crisi. «Ad avere maggior facilità nel trovare un secondo lavoro sono i part time della grande distribuzione spiega Anna Bogatto, candidate management director Adecco Italia : cassiere o commesse che cercano la stessa professione, ma in un'altra catena. Poi ci sono gli impiegati che fuori dall'ufficio sfruttano una qualifica o un brevetto, l'azienda in cui sono assunti perché queste mansioni danno un prestigio di riflesso all'impresa stessa». Due esempi su tutti: Antonella Portalupi, dirigente in PricewaterhouseCoopers e docente a contratto all'università di Urbino, e Luigi per esempio insegnano sub e fitness». Le donne, come al solito, danno la disponibilità a fare di tutto: dalle baby sitter alle colf, dalle bariste alle hostess/ promoter con contratti di prestazione occasionale. Mentre gli uomini, in crescita in questo periodo, spesso preferiscono mansioni da autista o da addetti all'inventario per la flessibilità degli orari. «Non dimentichiamo i posti nei call center sottolinea Bogatto adatti a tutte le età con la possibilità di sfruttare le ore serali». Tutt'altra storia riguarda i doppiolavoristi del ramo dirigenziale. Per loro la leva non è il denaro ma l'interesse e la voglia di affermazione. «In Italia il 17% dei manager svolge altre attività oltre a quella principale dichiara Claudio Pasini, presidente di Manageritalia . Molti insegnano all'università, scrivono libri e partecipano come oratori ai convegni. L'impegno su più fronti non disturba Predeval, amministratore delegato dell'azienda Pompea e imprenditore (presidente) della catena Royal Wash fondata da lui. «Il lavoro mi dà soddisfazione afferma Predeval , diciamo che la poli-attività fa parte del mio Dna». E quanto si guadagna con gli extra? «Con le lezioni ai master si può portare a casa da 5 a 15 mila euro all'anno », chiosa Andrea Nicodemi, giuslavorista dello studio legale Cba. Paola Caruso paocaruso@gmail.com

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Cinema, teatri, sport e palestre Ecco i campus made in Italy (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)

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Corriere della Sera sezione: Lavoro data: 05/06/2009 - pag: 45 Non solo aule Il «modello americano» convince le università italiane Cinema, teatri, sport e palestre Ecco i campus made in Italy Le novità e i progetti di Luiss, Sapienza, Bocconi, Liuc e Bicocca Meglio evitare il frustrante paragone con i pregiati campus di «Harvard», «Stanford » & company: ahinoi, la University città-nella-città genere stelle e strisce con tanto di negozi, monumenti, parchi e (magnifici) centri sportivi completi di piscine, campi da tennis, palestre per basket e pallavolo, campi da calcio e piste di atletica, in Italia rimane una chimera. Tuttavia, qualcosa si muove. A Roma Nella capitale, per esempio, poco più di un anno fa, la Luiss ha inaugurato nel quartiere Parioli un campus che arriverà a coprire uno spazio (wireless) di 33mila metri quadri. Al suo interno oggi ci sono le facoltà di Economia e Scienze politiche con aule, laboratori, uffici e sedi di ricerca, le residenze dei visiting professor, radio e cineforum, oltre ai soliti mensa-bar-bookstore. Ma sono già previsti anche una biblioteca high tech a scaffali aperti, un auditorium di grossa capienza e un centro accoglienza per docenti e studenti stranieri. Rimanendo nella capitale, la «Città universitaria» della Sapienza, realtà pubblica con oltre 145 mila studenti iscritti in 21 diverse facoltà dislocate in 5 atenei federati, vanta biblioteche, musei e, persino, un teatro (al momento in ristrutturazione). A Milano Non certo da meno la Bocconi di Milano, che si definisce «sempre più un vero e proprio campus metropolitano». E, di fatto, le strutture, tutte contenute in un quadrilatero, sono in crescita: è stato da poco inaugurato un palazzo adibito a uffici di docenti e si sta lavorando alla realizzazione di un centro sportivo per gli iscritti. Ma, soprattutto, c'è il progetto di pedonalizzare l'area. A Castellanza Per non parlare della Carlo Cattaneo- Liuc di Castellanza, università residenziale aperta a un numero limitato di studenti (non più di 3 mila, come si legge dal sito). Basti dire che mette a disposizione degli studenti (facoltà di Economia, Giurisprudenza e Ingegneria) arrivati da lontano una residenza dotata, addirittura, di camere d'albergo e suite. E, poi, bar, aule studio e d'informatica, sala tv con abbonamento a Sky calcio, corsi gratuiti di fitness e parcheggi riservati. Il Campus Bicocca dell'università (pubblica e multidisciplinare) degli Studi di Milano-Bicocca, nato nel 1998, è meno «lussuoso ». Ma, insieme a facoltà (8), aule (195), laboratori e spazi studio, già oggi ha residenze, bar, mense, una palestra e un auditorium (tutto wi-fi), dove si organizzano convegni, spettacoli e concerti. E, soprattutto, è in divenire: in previsione c'è un nuovo edificio che conterrà anche un palazzetto dello sport. Sale il numero delle università che costruiscono il proprio campus Iolanda Barera

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Service Engineer (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 05-06-2009)

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Corriere della Sera sezione: Master data: 05/06/2009 - pag: 47 Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (D.G.C.S.) Ricerca di candidature di personale esperto a contratto da inviare in missione all'estero ai sensi degli artt. 17 e 27 della Legge n. 49 del 26.02.1987. Avviso d'incarico: Cod. 012/1/MEI/2009. Pubblicato su Bollettino DIPCO (Settimanale ufficiale della D.G.C.S) n. 19 del 28 maggio 2009. Sede di lavoro: Bagdhad (IRAQ). Titolo dell'iniziativa di cooperazione: Programma per la ricostruzione del settore agricolo, dei relativi servizi e per lo sviluppo del settore privato, n. Aid. 9099.02.0. Figura professionale richiesta : Esperto senior in procurement. Durata del contratto: 6 mesi. Prorogabile. Partenza presunta: Immediata a fine procedura. Requisiti richiesti: - Titolo di studio: LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in ECONOMIA E COMMERCIO o LAU- REA - VECCHIO ORDINAMENTO in GIURISPRUDENZA o LAUREA VECCHIO ORDINAMEN- TO in SCIENZE POLITICHE o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE AGRARIE. - Lingua: livello di conoscenza OTTIMO della lingua INGLESE scritta e parlata. - Esperienza acquisita nei paesi in via di sviluppo: almeno 1 anno. - Esperienza lavorativa: almeno 8 anni - Età: non oltre i 65 anni. Requisiti preferenziali: Società multinazionale, leader del proprio settore, ricerca, a a tempo indeterminato nel Controllo di Gestione, un a) Laurea da almeno 8 anni. b) Specializzazione universitaria o master di durata almeno annuale che abbiano specifica attinenza con le funzioni da svolgere. c) Comprovate competenze/esperienze attinenti le attività da svolgersi acquisite negli ultimi 10 anni: - comprovata esperienza di gestione di iniziative analoghe acquisita presso la Dgcs od organismi internazionali; - comprovata esperienza in 'project management' in ambiti connessi al programma; - comprovata esperienza delle procedure e dei servizi di procurement della Commissione europea e/o della Banca mondiale; - comprovata esperienza in collaborazione in ambito di programmi di assistenza tecnica con istituzioni appartenenti ai paesi in via di sviluppo; - comprovata esperienza nell'attività di procurement relativa alle 'commodity/credit lines' per il settore privato nei paesi in via di sviluppo. d) Comprovata esperienza lavorativa in Medio Oriente. e) Buona padronanza di Excel e sistemi database. CONTROLLER JUNIOR f) Lingua: buona conoscenza dell'arabo. Note: Alla fine dell'incarico sarà realizzata a cura degli Esperti UTC responsabili dell'iniziativa una relazione di valutazione in merito al lavoro svolto di cui l'Amministrazione potrà tenere conto nelle successive richieste di incarico. Nell'ambito della Direzione Amministrativa, dovrà occuparsi della raccolta ed elaborazione dei dati, della predisposizione di schede di valutazione degli scostamenti, dell'analisi e dei commenti relativi ai costi variabili per il Conto Economico (flash e budget). Il candidato ideale è un giovane laureato in materie economiche che voglia intraprendere una carriera nell'ambito del settore ricercato. In alternativa verranno valutati anche giovani diplomati con esperienza di almeno 2 o 3 anni nella posizione in aziende strutturate. Completano il profilo una buona conoscenza del pacchetto MS Office, della lingua inglese e il possesso di spiccate capacità relazionali. Costituisce titolo preferenziale la conoscenza, a livello utente, di SAP. La sede di lavoro è a Milano. I candidati potranno inserire il proprio curriculum vitae al seguente indirizzo internet: http://www.performgroup.it/research/form.php?annuncio=12 Presentazione delle domande: termine e modalità 1) Le domande per la presentazione della candidatura al presente avviso dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica collegandosi al sito del Ministero degli Affari Esteri ( http://host7.esteri.it/gsesp/) e comunicando il proprio curriculum vitae mediante la compilazione di un modulo on-line. 2) Saranno considerate prodotte in tempo utile unicamente le domande che risulteranno associate al presente avviso di incarico entro il termine fissato per la scadenza: 26-06-2009. Si fa presente che sarà storicizzato e allegato il curriculum vitae presente al momento della scadenza dell'avviso. 3) A pena di nullità il curriculum vitae dovrà essere redatto in lingua italiana. In particolare si raccomanda la massima precisione nell'indicare le date iniziali e finali di ciascuna esperienza professionale riportando giorno, mese e anno. A tale proposito si ricorda che non potranno essere indicate esperienze professionali che abbiano una sovrapposizione temporale. Service Engineer Ministero degli Affari Esteri Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (D.G.C.S.) Ricerca di candidature di personale esperto a contratto da inviare in missione all'estero ai sensi degli artt. 17 e 27 della Legge n. 49 del 26.02.1987. Il nostro cliente è la filiale italiana di un'azienda leader nello sviluppo e produzione di sistemi di lavorazione degli alimenti in fase di grande espansione. Avviso d'incarico: Cod. 011/1/MEI/2009. Pubblicato su Bollettino DIPCO (Settimanale ufficiale della D.G.C.S) n. 19 del 28 maggio 2009. Italia Le nuove risorse avranno la responsabilità di gestire il processo di installazione e assistenza clienti su macchine in garanzia e fuori garanzia. Centro-Nord Rif. IAMN 182347 Sede di lavoro: Bagdhad (IRAQ). Titolo dell'iniziativa di cooperazione: Programma per la ricostruzione del settore agricolo, dei relativi servizi e per lo sviluppo del settore privato, n. Aid. 9099.02.0. Figura professionale richiesta: Esperto senior in credito rurale. Durata del contratto: 6 mesi. Prorogabile. Partenza presunta: Immediata a fine procedura. Requisiti richiesti: - Titolo di studio: LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE AGRARIE o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in SCIENZE AGRARIE TROPICALI E SUBTROPICALI o LAUREA - VECCHIO ORDINAMENTO in ECONOMIA E COMMERCIO. - Lingua: livello di conoscenza OTTIMO della lingua INGLESE scritta e parlata. - Esperienza acquisita nei paesi in via di sviluppo: almeno 1 anno. - Esperienza lavorativa: almeno 8 anni. - Età: non oltre i 65 anni. Il candidato possiede una formazione elettro-meccanica ed almeno 2 anni di esperienza nell'assistenza tecnica di macchinari industriali. Si richiede un'ampia disponibilità a trasferte nonché capacità di operare in team. Centro-Sud Rif. PMGO 182356 Il candidato possiede una formazione di tipo elettro-meccanico ed almeno 5 anni di esperienza nell'assistenza tecnica di macchinari industriali. Si richiede un'ampia disponibilità a trasferte, una buona sensibilità commerciale nonché capacità di operare in team. Requisiti preferenziali: Inviare CV con rif. appropriato a engineering@michaelpage.it con consenso al trattamento dei dati personali, anche sensibili. I dati, trattati con strumenti manuali, informatici e telefonici, saranno utilizzati ai fini di recruiting di personale e comunicati a società del gruppo e/o datori di lavoro. Il mancato conferimento dei dati impedisce la valutazione del CV. Il titolare del trattamento è Michael Page Int.Italia Srl. Garantiti i diritti di cui all'art.7 D.Lgs. 196/03. Informativa su www.michaelpage.it. Offerta per ambo i sessi. Aut. Min. Lav. 20711 D. Lgs 276/03 a) Laurea da almeno 8 anni. b) Specializzazione universitaria o master di durata almeno annuale che abbiano specifica attinenza con le funzioni da svolgere. c) Comprovate competenze/esperienze attinenti le attività da svolgersi acquisite negli ultimi 10 anni: - comprovata esperienza di gestione di iniziative analoghe acquisita presso la Dgcs od organismi internazionali; - comprovata esperienza in 'project management' in ambiti connessi al programma; - comprovata esperienza nei finanziamenti alle imprese in particolare analisi finanziaria e solvibilità del credito; - comprovata esperienza in ambito di programmi di assistenza tecnica con istituzioni appartenenti ai paesi in via di sviluppo. d) Comprovata esperienza lavorativa in Medio Oriente. www.michaelpage.it e) Buona padronanza di Excel e sistemi database. f) Lingua: buona conoscenza dell'arabo. Società servizi amministrativi, Milano centro, ricerca Per le inserzioni di Ricerca di Personale Qualificato rivolgersi a: Note: CONTABILE Alla fine dell'incarico sarà realizzata a cura degli Esperti UTC responsabili dell'iniziativa una relazione di valutazione in merito al lavoro svolto di cui l'Amministrazione potrà tenere conto nelle successive richieste di incarico. """""""""""""""""""""""" Presentazione delle domande: termine e modalità esperienza minima 2 anni società analoghe o studi professionali, gradita conoscenza inglese. Inviare curriculum a info@gesamsrl.it. Infoline Aziende: 800 77 38 34 www.trovolavoro.it Si precisa che tutte le inserzioni relative a 1) Le domande per la presentazione della candidatura al presente avviso dovranno essere inviate esclusivamente per via telematica collegandosi al sito del Ministero degli Affari Esteri ( http://host7.esteri.it/gsesp/) e comunicando il proprio curriculum vitae mediante la compilazione di un modulo on-line. 2) Saranno considerate prodotte in tempo utile unicamente le domande che risulteranno associate al presente avviso di incarico entro il termine fissato per la scadenza: 26-06- 2009. Si fa presente che sarà storicizzato e allegato il curriculum vitae presente al momento della scadenza dell'avviso. 3) A pena di nullità il curriculum vitae dovrà essere redatto in lingua italiana. In particolare si raccomanda la massima precisione nell'indicare le date iniziali e finali di ciascuna esperienza professionale riportando giorno, mese e anno. A tale proposito si ricorda che non potranno essere indicate esperienze professionali che abbiano una sovrapposizione temporale. RICERCHE OD OFFERTE DI LAVORO IMPORTANTE debbono intendersi riferiti a personale sia maschile che femminile, essendo vietata ai sensi dell'art. 1 della Legge 9/12/1977 n. 903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l'accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e qualunque sia il settore o il ramo di attività e in osservanza alla legge sulla privacy (L.196/03).

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Ricercatrice modenese tra le vincitrici del Premio L'Oreal Italia per le Donne e la Scienza (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Ricercatrice modenese tra le vincitrici del Premio L'Oreal Italia per le Donne e la Scienza (5/6/2009 08:50) | (Sesto Potere) - Modena - 5 giugno 2009 -Porta un’impronta dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia una delle prestigiose Borse di Studio “L’Oreal Italia per le donne e la Scienza”. La dott. ssa Valeria Righi del Dipartimento di Chimica dell’Ateneo emiliano, nei giorni scorsi è stata tre le 5 premiate di questo concorso. Col premio che le è stato consegnato potrà proseguire la sue ricerche sull’identificazione dei biomarker diagnostici per la medicina clinica per aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita nelle persone affette da neoplasie cerebrali. Tra le cinque giovani scienziate che hanno ricevuto la Borsa di Studio “L’Oreal Italia per le donne e la Scienza” c’è una ricercatrice del Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. La dott. ssa Valeria Righi, nata a Basilea nel 1979 e residente in provincia di Modena, è stata selezionata tra centinaia di candidature, pervenute da tutta Italia, assieme ad altre quattro colleghe, tra cui: Anna Olivieri, genetista dell’Università di Pavia, Luisa Ostorero, astrofisica dell’Università di Torino, Cristina Ronchi, endocrinologa dell’Università degli studi di Milano, ed Elisabetta Versace, psicologa dell’Università Milano Bicocca. La giuria, di alto profilo scientifico era presieduta dal prof. Umberto Veronesi e composta dal prof. Mauro Anselmino, Direttore dell’Istituto di Fisica Teorica all’Università di Torino, dalla prof. ssa Maria Benedetta Donati, Coordinatore Scientifico dei Laboratori di Ricerca dell’Università Cattolica di Campobasso, dalla dott. ssa Cristina Emanuel, Direttore Scientifico per L’Oréal Italia, dal prof. Danilo Mainardi, docente di Ecologia Comportamentale all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dalla prof. ssa Marcella Motta, Coordinatore del Dottorato di Ricerca in Scienze Endocrinologiche e Metaboliche dell’Università Statale di Milano, dal dott. Mario Primicerio, Vice Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO, ha assegnato ad ognuna delle vincitrici una borsa di studio del valore di 15.000 euro, che consentirà ad esse di proseguire la propria attività di ricerca nel campo delle Scienze della Vita e della Materia. Il progetto di ricerca presentato dalla dott. ssa Valeria Righi, che sarà svolto presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia in collaborazione col gruppo di ricerca della prof.ssa Luisa Schenetti, riguarda l’identificazione dei biomarker diagnostici per la medicina clinica per aumentare la sopravvivenza e migliorare la qualità della vita nelle persone affette da neoplasie cerebrali. L’idea di base è quella di combinare i profili biochimici dei tessuti, ottenuti con la spettroscopia di risonanza magnetica nucleare, e l’espressione dei geni che controllano specifiche vie metaboliche. Lo scopo è di ottenere un’ “impronta digitale” unica per ciascun tumore cerebrale. La cerimonia di assegnazione delle Borse di Studio “L’Oreal Italia Per le Donne e Ia Scienza”si è svolta lo scorso 25 maggio presso la Sala di Rappresentanza dell’Università degli studi di Milano alla presenza di Diana Bracco, Presidente Assolombarda, del prof. Enrico Decleva, Rettore dell’Università degli studi di Milano, di Giampaolo Landi di Chiavenna, Assessore alla Salute del Comune di Milano, di Alessandra Servidori, Consigliera Nazionale di Parità del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, del prof. Giovanni Puglisi, Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO e del prof. Umberto Veronesi. “Al di là del valore e del prestigio del premio – ha sottolineato il Rettore prof. Aldo Tomasi – va sottolineato che ancora una volta una nostra giovane ricercatrice ha saputo distinguersi a livello nazionale ed internazionale, segnalandosi per la bontà e qualità di progetti di ricerca che contribuiscono a rafforzare tra la comunità scientifica l’impegno e la considerazione per il nostro Ateneo. A questa ragazza voglio esprimere l’orgoglio mio e di tutti i colleghi per questo risultato, che mi auguro incoraggi altri, a livello sia istituzionale che privato, a sostenere la ricerca universitaria”. Curriculum Vitae Valeria Righi La dott. ssa Valeria Righi si è laureata nel 2004 in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche all’Università di Modena a Reggio Emilia, e, nel 2007, ha conseguito il Dottorato Europeo in Biochimica presso l’Università di Bologna, con una tesi dal titolo “Identification of biochemical markers in human neoplasms through Nuclear Magnetic Resonance techniques”, svolgendo la maggior parte del lavoro presso il Dipartimento di Chimica dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Da quasi un anno la dottoressa Valeria Righi lavora come post-doc alla Harvard Medical School di Boston.

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Forlì, studenti dell'Università di San Pietroburgo a lezione dal dottor Ruggeri (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Forlì, studenti dell’Università di San Pietroburgo a lezione dal dottor Ruggeri (5/6/2009 13:59) | (Sesto Potere) - Forlì - 5 giugno 2009 - Dalla Russia in Romagna per imparare l’utilizzo del “sistema qualità” in sanità. Docente il dottor Saverio Ruggeri, direttore del Laboratorio a Risposta Rapida dell’Ausl di Forlì, specializzato in verifiche ispettive sanitarie e auditor di sistemi qualità ISO 9000 per il settore E38 Sanità. La prestigiosa Università di San Pietroburgo, grazie al protocollo d’intesa stipulato con l’Ateneo di Bologna, ha infatti deciso di organizzare a Rimini, alla Facoltà di Chimica Industriale, uno specifico seminario di formazione per gli studenti della propria Facoltà di Medicina, coordinato dal prof. Luciano Morselli, docente dell’Università di Bologna. Il dottor Ruggeri è stato invitato, lunedì 8 giugno, a tenere una delle lezioni previste nel piano collaborazione, dal titolo “Preparation of heads in the field of management, sanitary-epydemiological and ecological safety in hospital within the limits of requirements of the quality standards of service of ISP 9000 and ISO 14000 and ISO 18000”. «Si tratta di un riconoscimento importante - commenta il dottor Saverio Ruggeri - che testimonia la bontà del lavoro svolto in questi anni dalla nostra Azienda nell’ambito della qualità e dell’accreditamento istituzionale. Il Laboratorio Analisi di Forlì è infatti uno dei pochi in Area Vasta Romagna ad essere certificato ISO 9000. Tale attestazione, conseguita nel 2000, è il frutto di una lunga esperienza, applicazione e lavoro nell’ambito del sistema qualità, da noi utilizzato nell’intero meccanismo di gestione delle nostre attività». La ISO 9000 è la serie di norme, accettate internazionalmente, che, se applicate correttamente, rappresentano un metodo di gestione dei sistemi aziendali, con lo scopo di migliorare continuamente i sistemi di gestione e i relativi processi, così da soddisfare le esigenze implicite ed esplicite dell’utente/paziente. Obiettivo principale di un sistema qualità è quindi realizzare un’organizzazione coerente con la propria mission, esplicitata nella politica della qualità e nei documenti di impegno verso l’utente, come ad esempio la carta dei servizi. «Il sistema di qualità e accreditamento informa il nostro intero sistema di organizzazione - illustra il dottor Saverio Ruggeri - ciò significa che si lavora sulla base di manuali e procedure standardizzate secondo regole e requisiti riconosciuti a livello internazionale». Oltre ad aver ottenuto l’attestato ISO 9000, il Laboratorio Analisi, inserito nel Dipartimento dei Servizi, è l’unico, in Area Vasta, ad aver concluso l’iter di accreditamento. «Nel corso della mia esperienza di formazione e di certificazione - prosegue il dottor Ruggeri - mi sono specializzato nella verifica dei sistemi qualità ISO 9000 nell’ambito dell’E38 Sanità, effettuando attività di ispezione e formazione in Italia e all’estero, specie nell’Est Europa». In Romania, ad esempio, il dottor Ruggeri ha effettuato numerose verifiche, preparando ben 21 ispettori rumeni. Tale impegno, ha portato l’Università di San Pietroburgo a richiedere il suo contributo nell’addestramento di esperti in sistemi qualità in campo medico. «In Russia e in generale nell’Europa dell’Est c’è molta sensibilità su queste tematiche, cosa che non si riscontra in Italia - commenta il dottor Ruggeri - sarebbe opportuno che anche nel nostro paese gli ospedali certificati ISO 9000 intraprendessero il percorso ISO 14001, per i sistemi di gestione ambientale, e 18001, per la sicurezza e la salute dei lavoratori, adeguandosi agli standard internazionali. L’applicazione dei sistemi qualità alla sanità porta infatti a una miglior organizzazione delle strutture sanitarie e a una miglior prevenzione del rischio sia per i pazienti sia per gli operatori».

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Ragoleto, sfuma l'accordoI rappresentanti (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Ragoleto, sfuma l'accordoI rappresentanti del Consorzio di bonifica abbandonano la seduta dedicata all'utilizzo dell'acqua Monterosso Almo. Chi l'ha detto che anche in un piccolo centro non si possano conseguire risultati scolastici degni di nota? Anzi, può succedere proprio il contrario. Sembra essere questo il leit motiv della prestigiosa affermazione degli studenti dell'istituto comprensivo "Madre Teresa di Calcutta" alle finali regionali dei giochi matematici che si sono svolte presso l'Università Kore di Enna. I giochi nati per volontà dell'associazione insegnanti cultori di matematica hanno coinvolto studenti delle scuole elementari, medie e superiori. Gli studenti dell'istituto monterossano dopo avere superato le fasi comunali e provinciali hanno partecipato alla fase regionale riportando i seguenti piazzamenti: (scuola elementare) Elena Galia 31esima, Lucia Di Cunta 32esima, Paolo Amato 37esimo, Giuseppe Azzaro quinto classificato; (scuola media) Giuseppe Incremona settimo, Giuseppe Scollo decimo, Salvo Messina quattordicesimo. Per la categoria terza media prestigiosa affermazione per Enrico Roccuzzo che ha conquistato il terzo posto assoluto. Un risultato che lo proietta su livelli eccelsi e che gli dà la spinta, come lo stesso ha affermato, per potersi impegnare ancora di più in questo campo. Grande soddisfazione, per il traguardo tagliato, è stata espressa dal dirigente scolastico Giovanni Giaquinta oltre che dai docenti Giuseppe Roccuzzo e Maria Rosa Pisa che, nel corso dell'anno scolastico, hanno preparato al meglio gli studenti dando loro modo di adoperarsi con varie esercitazioni. G. L.

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Bruna Rebaudo (Ceriana per tutti) cerca il terzo mandato (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Bruna Rebaudo (Ceriana per tutti) cerca il terzo mandato Si è conclusa ieri sera con un comizio in piazza della Chiesa S.S.Paolo la campagna elettorale del candidato sindaco Bruna Rebaudo sostenuta dalla lista 'Ceriana per Tutti'. Quello di Bruna Rebaudo è stato un discorso molto accorato, in cui si è messa ancora una volta a disposizione del paese per proseguire l’opera di miglioramento e riqualificazione iniziata durante i due precedenti mandati. Durante il discorso Bruna Rebaudo ha voluto ricordare tutti coloro che si sono messi a disposizione della collettività dopo la tragica alluvione che colpì Ceriana nel 2000. Quello spirito civico di reciproco aiuto e assistenza è alla base della lista 'Ceriana per Tutti' e della candidata Bruna Rebaudo a Sindaco. Nella lista figurano molti giovani, molte donne, alcuni esperti dell’amministrazione e numerose professionalità di spicco, un mix che consentirà a Ceriana di continuare a proporsi come raro esempio di paese vivo e attivo dell’entroterra ligure. In particolare Bruna Rebaudo ha sottolineato l’importanza delle tradizioni, come i cori e le confraternite, e della loro centralità per la proposta della costruzione della nuova Ceriana. L’unicità di Ceriana è stata rimarcata proprio durante i comizi di ieri sera, in cui le tre liste si sono avvicendate nella stessa piazza, una ogni ½ ora davanti al pubblico che si è fatto via via più numeroso ed ha assistito agli spot dal vivo dei protagonisti della campagna elettorale che si sono succeduti. Questi i componenti della Lista elettorale 'Ceriana per Tutti': Bruna Rebaudo, 61 anni. Sindaco dal 1995 al 1999 e dal 1999 al 2004. Consigliere Provinciale dal 2001 al 2006. Assessore in Comunità Montana Argentina-Armea. Dipendente ASL in pensione Candidati consiglieri (in basso tutte le foto) Angelo Bordini, 67 anni. Pensionato. Assessore uscente Programmazione. Membro del CdA CoopLiguria Evelina Carli, 54 anni, residente a Ceriana. Geologa, docente di scuola media e volontaria ospedaliera Salvatore - detto Dario - Cicero, 50 anni, residente a Ceriana. Consigliere Provinciale Associazione Nazionale Alpini. Consigliere Comunale uscente. Floricoltore Federico Crespi - detto Ciairina, 47 anni, imprenditore Paola Donati, 41 anni, residente a Ceriana. Ex Ispettore di Polizia Municipale e Responsabile Ufficio Tributi Comune di Ceriana, attualmente dipendente Uffici demografici del Comune di Castellano Claudio Francesetti, 54 anni. Ex Componente della commissione Edilizia del Comune di Riva Ligure, ex Amministratore del Comune di Ceriana ed esperto di progettazione edilizia. Geometra libero professionista in pensione Alessio Lanteri, 23 anni. Residente a Ceriana. Geometra libero professionista. Consigliere Direttivo Team Grosso Sport Caterina Martini, 24 anni, residente a Ceriana, diploma di maturità sociopsicopedagogica, laureanda in Servizio Sociale presso la facoltà di Giurisprudenza Patrizia Peotta, 46 anni. Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Pisa. Avvocato civilista. Impegnata nell'associazionismo fa parte del Circolo ARCI 'Nuova Ceriana' con il quale ha partecipato all'organizzazione di eventi culturali e feste di piazza a Ceriana. Gianna Quaglia , 41 anni. Nata in Australia, ha vissuto negli Stati Uniti ed in Inghilterra,e attualmente risiede a Ceriana giornalista freelance, editor e produttrice di libri per bambini Laureata in Letteratura Inglese ed Italiana con un Master in Letteratura Italiana Rinascimentale Damiano Rebaudo, 22 anni, residente a Ceriana. Floricoltore. Titolare azienda agricola Giovanni Valenzano, 42 anni, residente a Ceriana. Agrotecnico, libero professionista. Presidente Collegio Provinciale Agrotecnici. Componente Sezione Agraria Tribunale di Sanremo.

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Sistemi qualità in sanità, studenti russi a lezione dal dottor Ruggeri (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

5 giugno 2009 - 15.31 (Ultima Modifica: 05 giugno 2009) FORLI' - Dalla Russia in Romagna per imparare l'utilizzo del "sistema qualità" in sanità. Docente il dottor Saverio Ruggeri, direttore del Laboratorio a Risposta Rapida dell'Ausl di Forlì, specializzato in verifiche ispettive sanitarie e auditor di sistemi qualità ISO 9000 per il settore E38 Sanità. La prestigiosa Università di San Pietroburgo, grazie al protocollo d'intesa stipulato con l'Ateneo di Bologna, ha infatti deciso di organizzare a Rimini, alla Facoltà di Chimica Industriale, uno specifico seminario di formazione per gli studenti della propria Facoltà di Medicina, coordinato dal prof. Luciano Morselli, docente dell'Università di Bologna. Il dottor Ruggeri è stato invitato, lunedì 8 giugno, a tenere una delle lezioni previste nel piano collaborazione, dal titolo "Preparation of heads in the field of management, sanitary-epydemiological and ecological safety in hospital within the limits of requirements of the quality standards of service of ISP 9000 and ISO 14000 and ISO 18000". «Si tratta di un riconoscimento importante - commenta il dottor Saverio Ruggeri - che testimonia la bontà del lavoro svolto in questi anni dalla nostra Azienda nell'ambito della qualità e dell'accreditamento istituzionale. Il Laboratorio Analisi di Forlì è infatti uno dei pochi in Area Vasta Romagna ad essere certificato ISO 9000. Tale attestazione, conseguita nel 2000, è il frutto di una lunga esperienza, applicazione e lavoro nell'ambito del sistema qualità, da noi utilizzato nell'intero meccanismo di gestione delle nostre attività». La ISO 9000 è la serie di norme, accettate internazionalmente, che, se applicate correttamente, rappresentano un metodo di gestione dei sistemi aziendali, con lo scopo di migliorare continuamente i sistemi di gestione e i relativi processi, così da soddisfare le esigenze implicite ed esplicite dell'utente/paziente. Obiettivo principale di un sistema qualità è quindi realizzare un'organizzazione coerente con la propria mission, esplicitata nella politica della qualità e nei documenti di impegno verso l'utente, come ad esempio la carta dei servizi. «Il sistema di qualità e accreditamento informa il nostro intero sistema di organizzazione - illustra il dottor Saverio Ruggeri - ciò significa che si lavora sulla base di manuali e procedure standardizzate secondo regole e requisiti riconosciuti a livello internazionale». Oltre ad aver ottenuto l'attestato ISO 9000, il Laboratorio Analisi, inserito nel Dipartimento dei Servizi, è l'unico, in Area Vasta, ad aver concluso l'iter di accreditamento. «Nel corso della mia esperienza di formazione e di certificazione - prosegue il dottorRuggeri - mi sono specializzato nella verifica dei sistemi qualità ISO 9000 nell'ambito dell'E38 Sanità, effettuando attività di ispezione e formazione in Italia e all'estero, specie nell'Est Europa». In Romania, ad esempio, il dottor Ruggeri ha effettuato numerose verifiche, preparando ben 21 ispettori rumeni. Tale impegno, ha portato l'Università di San Pietroburgo a richiedere il suo contributo nell'addestramento di esperti in sistemi qualità in campo medico. «In Russia e in generale nell'Europa dell'Est c'è molta sensibilità su queste tematiche, cosa che non si riscontra in Italia - commenta il dottor Ruggeri - sarebbe opportuno che anche nel nostro paese gli ospedali certificati ISO 9000 intraprendessero il percorso ISO 14001, per i sistemi di gestione ambientale, e 18001, per la sicurezza e la salute dei lavoratori, adeguandosi agli standard internazionali. L'applicazione dei sistemi qualità alla sanità porta infatti a una miglior organizzazione delle strutture sanitarie e a una miglior prevenzione del rischio sia per i pazienti sia per gli operatori».

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Sanremo: Claudio Cervelli al seminario sulle Salvie (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 05-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Sanremo: Claudio Cervelli al seminario sulle Salvie Un pubblico attento e partecipe ha seguito il Dott. Claudio Cervelli, ricercatore dell’Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali di Sanremo, nel seminario intitolato ‘Le Salvie, un mondo di piante versatili poco conosciute’ presentato nell’ambito del progetto ‘Serate con l’Università…a Sanremo’, organizzato dall’Università degli Studi di Torino, Facoltà di Agraria in collaborazione con il Comune di Sanremo. Quando si parla di salvia in genere si intende la salvia da cucina (S. officinalis), ma essa rappresenta solo una delle 900 e più specie annoverate in questo genere botanico. Claudio Cervelli ha presentato un’affascinate realtà costituita da piante il cui interesse spazia dal campo ornamentale, a quello farmaceutico, a quello chimico fino ad arrivare a quello dell’industria profumiera. Un carosello di colori e profumi che il pubblico ha potuto vivere da vicino, sperimentando sensazioni visive, tattili ed olfattive grazie alla presenza in sala di campioni rappresentativi di alcune specie. Un invito per avvicinarsi a queste piante che, come poche altre, riuniscono in se bellezza e utilità. L’incontro è stato aperto dal Dott. Carlo Pasini, direttore dell’Unità di Ricerca per la Floricoltura e le Specie Ornamentali di Sanremo, che anche ha guidato il dibattito che ha seguito la dissertazione. Il ciclo di conferenze proseguirà. Il prossimo appuntamento è previsto per mercoledì 17 giugno con il sesto e ultimo incontro dal titolo ‘La professione dell’ibridatore tra diritto e sperimentazione’ di Andrea Mansuino.

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Savona: al Campus il corso per web marketing (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Savona: al Campus il corso per web marketing E’ attivato presso SPES, in collaborazione con la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Genova, il Master Universitario di 1° livello in “Marketing e web marketing turistico territoriale”. Il Corso è cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del P.O. della Regione Liguria Ob.3 Competitività Regionale e Occupazione 2007-2013; pertanto, la partecipazione è gratuita. Il Presidente del Collegio Docenti è il Prof. Gianni Cozzi. I docenti che compongono il collegio sono: i professori Roberta Milano (Direttore didattico/organizzativo), Roberta Glorio, Bruno Buzzo, Marina Resta e Andrea Zanini. Di master in campo turistico ne esistono molti, spesso troppo generici. Questo è probabilmente l’unico, nel panorama universitario italiano, con una così forte caratterizzazione in campo marketing e web marketing. Dice Roberta Milano: “spesso l’università è lenta nel recepire i cambiamenti in atto e tradurli in percorsi formativi che rispondano alle esigenze di mercato. Noi di Economia del Turismo abbiamo invece provato a costruire un programma calato nelle novità del settore. Nel turismo oggi non si può più prescindere da una conoscenza approfondita delle tematiche web in generale e dei social network in particolare. Blog, Facebook, Twitter e YouTube saranno oggetto di studio e di pratica diretta, parte integrante di un corso che comunque dal territorio vuole partire e al territorio - in qualunque accezione lo si voglia prendere in considerazione - deve rimane collegato”. L’idea è quella di realizzare un’ offerta formativa innovativa che, pur non tralasciando le basi delle più aggiornate e rigorose impostazioni di marketing turistico territoriale e di destination management, sappia declinare la strategia generale nel contesto web. Aggiunge Roberta Milano, responsabile proprio della parte web: “nel modulo che coordino si parlerà di web marketing turistico in senso stretto, di web analytics e di pubblicità online. Ma anche di comunicazione nei diversi social network a cominciare da Facebook. Il web 2.0, e relativo travel 2.0, saranno così parte integrante del master”. Hanno confermato la presenza, tra gli altri, Google Travel, Expedia, TripAdvisor, Amadeus,Costa Crociere Xtend (gruppo Opera21), Shinystat. Ci piace poi ricordare la presenza dell’ideatore del BTO, Buy Tourism Online, l’evento formativo per operatori di maggior successo dell’ultimo anno, Giancarlo Carniani che ha accettato il nostro invito. Sarà presente attivamente l’Agenzia Regionale per il Turismo nonché vari STL liguri, primo tra tutti quello savonese Italian Riviera. Annunciamo, infine, la partecipazione al Master di Caludio Velardi, Assessore al Turismo e Beni Culturali della Regione Campania, che racconterà agli studenti la sua esperienza di comunicazione istituzionale attraverso il blog (www.claudiovelardi.it ), aperto all’inizio del suo mandato e sapientemente utilizzato come strumento di comunicazione, per raccogliere idee, condividere percorsi, dare trasparenza alle procedure e visibilità alle iniziative. Un approccio innovativo e coraggioso, unico – forse- nel settore. Scadenza iscrizioni 16 giugno. Il Master si svolgerà da luglio 2009 a febbraio 2010. Il corso si articolerà in 1500 ore di formazione comprensive di stage finale all’interno di rilevanti aziende operanti nel settore turistico. Al termine del master saranno rilasciati congiuntamente: - DIPLOMA UNIVERSITARIO DI 1° LIVELLO (60 CFU) - ATTESTATO DI QUALIFICA PROFESSIONALE PER RESPONSABILE MARKETING (Cod. ISTAT 333512) Il Master si svolgerà a Savona, presso il Campus Universitario dell’Università degli Studi di Genova, nella sede di S.P.E.S. S.C.P.A., Via Magliotto 2, Campus Universitario, 17100 Savona. Al corso sono ammessi un numero massimo di 15 allievi previa selezione iniziale.

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In Umbria la torre osservatorio che ascolta il respiro del bosco (sezione: Cultura)

( da "Repubblica.it" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA - Circa un ventennio fa, quando parlare di problemi ambientali significava parlare soprattutto dello smog urbano, nelle grandi città furono installate centraline di rilevamento per tenere sotto controllo la presenza degli inquinanti più nocivi come diossido di zolfo, diossido di azoto e ozono. Ora che l'emergenza ambientale è quella del clima, il primo "veleno" da monitorare è invece l'anidride carbonica. Per raggiungere questo obiettivo in occasione della giornata Onu dell'ambiente è stata inaugurata la prima "torre" italiana per il controllo della CO2. Non della quantità immessa nell'atmosfera, ma di quella assorbita dagli alberi. Il progetto, realizzato in collaborazione tra Wwf, Facoltà di Agraria dell'Università della Tuscia di Viterbo, Microsoft Italia, l'Università di Roma Tre, il Museo di Zoologia di Roma e il Corpo Forestale dello Stato, ha permesso la realizzazione di una speciale struttura di rilevamento nel cuore dell'Oasi naturale di Alviano, in Umbria: come lo stetoscopio di un immaginario medico del Pianeta, con i suoi sensori controlla il respiro della natura, conteggiando le tonnellate di CO2 sottratte all'effetto serra che produce riscaldamento globale. La pionieristica stazione di misurazione contribuirà ad una serie di rilevamenti utili alla misurazione dei gas serra negli ecosistemi. Nelle intenzioni del Wwf, che gestisce l'Oasi di Alviano, la torre avrà inoltre un valore didattico, permettendo ai visitatori di osservare in diretta l'oscuro lavoro svolto dal bosco per regalarci un clima vivibile. OAS_RICH('Middle'); "La torre - spiega Riccardo Valentini, docente all'Università della Tuscia e presidente della Commissione Cnr sui cambiamenti globali - è la prima installata in un'area naturale umida e ci consentirà letteralmente di 'ascoltare' il respiro del bosco, quanta CO2 assorbe e quanto ossigeno rilascia. A conclusione di un anno di monitoraggio si potrà calcolare il valore annuale di assorbimento relativamente ad un ettaro di foresta. Possiamo stimare, salvo verifica a fine anno, che questo bosco possa arrivare ad assorbire 8-10 tonnellate di CO2 per ettaro". Il ruolo della Microsoft nel progetto riguarda invece la messa disposizione di un software in grado di creare un database che servirà ad effettuare delle previsioni a medio-lungo termine per attivare specifiche misure di adattamento e conservazione della biodiversità nelle Oasi del Wwf e in generale in Italia. "Le Oasi del Wwf, più di 100 disseminate su tutto il territorio nazionale, sono laboratori naturali dove è normale 'leggere' i cambiamenti climatici in atto - sottolinea Antonio Canu, direttore di Wwf Oasi - dove è possibile sperimentare azioni sia di mitigazione che di adattamento". "L'Italia - aggiunge - sta cambiando faccia e i segnali li stiamo monitorando attraverso, per esempio, lo studio dei lepidotteri notturni (ci sono popolazioni di specie tipiche di areali meridionali che migrano verso nord favoriti dal riscaldamento climatico), o la conferma della rarefazione e perfino il rischio di estinzione che corre la gran parte degli anfibi". "Sono tutti fenomeni - conclude Canu - che osserviamo e studiamo nell'ambito del progetto Osservatorio e non fanno altro che confermare l'innalzamento della temperatura nel nostro paese". (5 giugno 2009

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Al Centro Residenziale Universitrio la nuova edizione della Scuola Estiva CidE (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 05-06-2009)

Argomenti: Cultura

Al Centro Residenziale Universitrio la nuova edizione della Scuola Estiva CidE (5/6/2009 19:22) | (Sesto Potere) - Bertinoro - 5 giugno 2009 - Economia e statistica si uniscono nell’Econometria, una branca “a metà strada” fra le scienze e conomiche e quelle statistiche che si occupa dell’analisi dei fenomeni economici, concentrandosi anche sulla verifica empirica di modelli formulati in ambito teorico. Dedicata allo studio dell’Econometria è la Scuola Estiva del CidE (Centro Interuniversitario di Econometria), ospitata al Centro Residenziale Universitario di Bertinoro dal 7 al 20 giugno. Quattro i corsi tematici, due la prima settimana e due la seconda, con circa 40 ore di lezioni teoriche per ogni settimana ed applicazioni empiriche al computer. L’obiettivo è quello di trasmettere, ad un selezionato numero di laureati, conoscenze avanzate sull’Econometria e sulle Tecniche di Analisi Quantitativa. Nei corsi in programma per questa edizione 2009 si parlerà prevalentemente di applicazioni di temi di microeconomia, allo scopo di meglio comprendere i fenomeni macroeconomici. La Scuola Estiva di Econometria, sorta 22 anni fa per iniziativa del CIdE, offre a giovani ricercatori la possibilità di aggiornarsi sui temi più attuali dell’Econometria e l’opportunità di confrontarsi con ricercatori più esperti, in un ambiente scientifico stimolante e partecipativo. è prevista anche la possibilità di approfondire argomenti di interesse individuale, o lo studio di casi riportati da singoli allievi, analizzati assieme ai docenti e agl altri corsisti. Direttore della Scuola Estiva CidE è il professor Carlo Bianchi, del Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Pisa.

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