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Report "Cultura"   3-4 aprile 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

AVVOCATI ( da "Gazzetta di Modena,La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: contrato autonomo di garanzia e tutela d'urgenza" organizzato dal consiglio provinciale dell'Ordine degli avvocati e dalla Fondazione forense. Interverranno Alberto Rovatti, giudice del tribunale, e Alberto Bregoli docente di diritto privato all'Università di Modena. Iscrizioni sul sito www.ordineforensemodena.it

Corso di archeologia al Classico Un successo e una grande prospettiva ( da "Corriere delle Alpi" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dell'Università Ca' Foscari; Stefano Lorenzi, delle Regole d'Ampezzo, ha sviluppato il settore del Gis applicato alla toponomastica locale, mentre a Carla Martielli, docente del liceo, è spettato il laboratorio di epigrafia. «Purtroppo», ammette Giorgio Torri, promotore del corso, «alla grande soddisfazione per i risultati,

Studiare in carcere: La cultura è il miglior riscatto ( da "Giornale di Brescia" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: prendono i contatti con i docenti, mi iscrivono agli esami, mi procurano i libri, le dispense, le esercitazioni e tutto il necessario per lo studio. Inoltre hanno provveduto ad inoltrare la mia richiesta di borsa di studio andata a buon fine. Se non avessi avuto questa opportunità, sicuramente non avrei potuto intraprendere l'avventura universitaria per via degli ingenti costi.

ESSERE GENITORI Crescere bene un figlio fin dalla nascita nUna ragazza gi... ( da "Giornale di Brescia" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con un rapporto molto elevato docenti studenti, fornivano un livello qualitativo della didattica nettamente superiore a qualsiasi altra università italiana. Mi sono tornate in mente le tavole rotonde sulla Università a Brescia, organizzate dalla Associazione Assistenti e Collaboratori Bresciani a Ingegneria e Medicina di cui ero presidente,

nell'isola calo di prenotazioni del 45% ( da "Nuova Sardegna, La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Serve un pool misto pubblico-privato che coordini gli interventi per promuovere il territorio. Dobbiamo riconquistare i turisti italiani che non vengono più in Sardegna. Tutto costa troppo. Non possiamo far pagare un volo da Roma in aereo 250 euro. Abbiamo già perso».

docente padovano ucciso dalla valanga - enrico ferro ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Amava la montagna Docente padovano ucciso dalla valanga Pier Luigi Gaiatto, 31 anni, lavorava all'università di Padova I colleghi del Bo in lutto La vittima viveva a Portogruaro assieme ai genitori e al fratello ENRICO FERRO Marmolada tragica per un docente universitario dell'Università di Padova, Pier Luigi Gaiatto, di 31 anni.

sassari, riflettori puntati sull'università ( da "Nuova Sardegna, La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: riflettori puntati sull'università SASSARI. Nuovo appuntamento promosso da Progetto Magnifico. Il movimento è definito dai suoi stessi promotori «fedele alla natura di raggruppamento di base che comprende docenti di tutte le facoltà, studenti e personale tecnico amministrativo decisi a promuovere un autentico cambiamento dell'ateneo».

momart in piazza capitaniato. ritorna oggi, da mattina a pomeriggio inoltrato, l'appuntamento ... ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Antropologia filosofica all'Università degli studi di Padova. «Nutrirsi significa crescere, arricchirsi, far maturare i talenti che sono in noi. - spiega Tiziana Baretta, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Upa - Il nutrimento è una scelta, una manifestazione della volontà, non una semplice esigenza.

Scuola, i sindacati alzano la voce ( da "Tempo, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anche perché non evitano il taglio di 1400 posti, tra docenti, personale tecnico amministrativo e dirigenti previsti in tutta la regione». In particolare le organizzazioni sindacali hanno puntato il dito contro i tagli previsti da settembre che andrebbero a penalizzare sia il personale docente sia quello precario.

pino mauro il mio sostegno a cuccurullo ( da "Centro, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente ordinario di politica economia della facoltà di Economia della "Gabriele d'Annunzio", a Pescara, spiega che «subito dopo il primo incontro del "Comitato per lo sviluppo dell'università", cioè circa un mese fa, ho avuto modo di comunicare prima al professor Crescenti e successivamente a tutti i colleghi coinvolti nell'

a tavola tra storia e finzione ( da "Nuova Sardegna, La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: iniziativa ha mobilitato per diverse settimane uno staff di docenti, tecnici e studenti davvero importante per qualità e quantità: novantuno allievi e allieve (che solo per motivi di spazio non è possibile citare uno per uno), coordinati dai docenti Gavino Sanna, Antonello Melis, Gioacchino Allegra, Maurizio Piroddi, Francesco Di Prisco e William Dasso;

La sfida del Pd a trazione ( da "Adige, L'" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: urbanistica Maurizio Tomazzoni e il docente di pianificazione urbanistica all'Università di Trento Bruno Zanon. Moderatore Andrea Iannuzzi, direttore del quotidiano Trentino. Infine, di «Formazione e cultura. Preparare al futuro» si discuterà giovedì 28 alle 20.30 all'auditorium del centro civico del Brione, con l'assessore provinciale all'istruzione Marta Dalmaso,

ghilarducci, il guru dell'economia ( da "Tirreno, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che è anche docente dell'università di economia a New York e membro del direttivo della Veba, illustra come si dovrebbe evolvere l'accordo nel suo libro appena pubblicato, in cui parla di una proposta di riforma della previdenza pubblica. Sulla questione interviene anche la rivista «Us News & World Report» che ha definito la Ghilarducci la donna più "

lula, riaperti i termini per l'adesione al gal ( da "Nuova Sardegna, La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alla luce degli ultimi sviluppi invita tutti gli attori pubblici-privati di rispettare la tempistica. Lunedì 4 maggio alle ore 19 è previsto, presso la Sala del Giudice di Pace, a Bitti, l'approvazione dello statuto definitivo e le quote di associazione. Mercoledì 6 maggio, entro le 18, scadono i termini, per i privati, di presentazione delle richieste di adesione al Gal,

la spiaggia per l'arena estiva ( da "Tirreno, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: società pubblico-privata che contava di potervi iniziare i lavori per l'approdo turistico del Triangolino. Lavori che stanno vivendo una lunga serie di stop non dovuti alla volontà della società stessa, ma causati dalle vicende legali in corso. Tra i problemi dell'area c'è sicuramente quello della poco pulizia,

galileo, un posto davanti al museo delle navi - marco barabotti ( da "Tirreno, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: sarcastico e goliardico, scritto durante i tre anni di docenza all'Università di Pisa nel 1590, Caffarelli aveva tratto una conclusione: Galileo fu il primo caso accertato di fuga da un'Università che non gli garantiva né di lavorare in tranquillità né di guadagnare a sufficienza. Il classico caso di fuga dei cervelli.

SI', TRA CITTA' E ATENEO SI VOLTA PAGINA ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di internazionalizzazione in grado di attirare i docenti e ricercatori più innovativi e i giovani più intraprendenti. IL NUOVO sindaco dovrà essere convinto della centralità strategica di questa nuova imprenditorialità della conoscenza e mettere in campo, in accordo con l'ateneo, iniziative in grado di migliorare sia la qualità delle condizioni di accoglienza dei migliori docenti,

di NICOLA DI RENZONE SI FA PIÙ vicina, a Vicchio, l'ipotesi di reali... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ma il giudizio di Carotti è critico anche in merito ad altri punti: a partire dal progetto di centrale fotovoltaica a partecipazione diffusa. "Prima ci hanno detto spiega che non era possibile costituire un consorzio pubblico privato poi; quando altri comuni l'hanno fatto, che il nostro ufficio tecnico non era in grado di seguire il progetto".

( da "Corriere della Sera" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un inedito rapporto pubblico-privato: si potrebbe replicare, in Italia? «Sono due Paesi, due culture, due situazioni totalmente diverse. Io ho sempre sostenuto la necessità di un forte coinvolgimento dei dipendenti nei risultati delle aziende. Ma la proprietà è un'altra cosa».

Un Rigoletto memorabile solo per le fasce bianche ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A dominare il tutto, una specie di gigantesco sipario-separé, in plexiglass o qualcosa di simile, quasi a dividere il pubblico dal privato, l'intimità dalla folla. Si vede, al di là, a volte si intravede. Ricorda le pareti delle case giapponesi, perfetto dunque per Madama Butterfly. Il nostro giudizio:

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il trasferimento di alcuni docenti di chirurgia in altre strutture, ma non potremmo mai accettare che la didattica frontale venisse smembrata. Non ci vogliamo ulteriormente frazionare». Ospitato dagli ospedali napoletani Monaldi, Cto, Gesù e Maria, Incurabili, e da quelli casertani San Sebastiano e Marcianise, il vecchio Policlinico di piazza Miraglia,

Tagli sui concorsi universitari Coperti solo due posti su dieci ( da "Corriere del Veneto" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Corriere del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 03/05/2009 - pag: 4 Docenti Meno fondi da Roma. Giacobazzi: ma le situazioni cambieranno Tagli sui concorsi universitari Coperti solo due posti su dieci VERONA - La scure dei tagli potrebbe abbattersi anche sui candidati docenti universitari dell'Università di Verona.

INASPETTATA inversione di tendenza all'Amatur di Massa Marittima, la societ&... ( da "Nazione, La (Grosseto)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: INASPETTATA inversione di tendenza all'Amatur di Massa Marittima, la società pubblico-privata che opera nei settori del turismo, della cultura, del marketing territoriale e della commercializzazione dei servizi turistici, che per la prima volta dalla sua costituzione avvenuta a metà degli anni '90 chiude in attivo il bilancio di esercizio 2008.

FANO - Nuovo vertice pubblico-privato, domani in Municipio a Fano, sul progetto per rilanciare le te... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Domenica 03 Maggio 2009 Chiudi FANO - Nuovo vertice pubblico-privato, domani in Municipio a Fano, sul progetto per rilanciare le terme di Carignano. Intanto il relativo accordo di programma, firmato alcune settimane fa, si è arricchito di uno studio sui terreni e sulle acque sotterranee, che è stato consegnato i giorni scorsi all'ex Genio civile.

Il frate che rilanciò la cultura cattolica ( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università». La storica ebrea Anna Foa, docente di Storia moderna all'Università di Roma La Sapienza, ha infine considerato un aspetto controverso della biografia del sacerdote-scienziato, in una relazione intitolata «Gemelli e l'antisemitismo»: «Da un punto di vista storico - ha detto -, la questione se Gemelli fosse in cuor suo antisemita mi pare secondaria.

Elezioni, la partita si gioca anche per Strasburgo. E ieri, fronte Pd, David Sassoli, capoli... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: finanziari a disposizione dei soggetti pubblico-privati. La Provincia dovrà in futuro, ancor di più, supportare l'azione istituzionale e meritoria dei sindaci, tesa a garantire aiuti e prospettive di reinserimento occupazionale a tutti i lavoratori in difficoltà». Per le comunali, a Perugia, il candidato per palazzo dei Priori Wladimiro Boccali (Pd) ha inaugurato l'

( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oltre che docente di Diritto penale all'Università di Bergamo: «Gli interventi sono sempre settoriali, vedi le leggi ad personam o i provvedimenti dettati da impulsi emozionali mai da analisi giuridiche. Questo è pericoloso perché, come capita per i reati sessuali, si fanno norme che rendono obbligatorio arresto e carcere,

Ecco i nomi dei candidati di Galeazzi ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pensionato Asl e docente università di Urbino; Mario David, avvocato; Francesco D'Ascanio, dirigente Poste Italiane; Domenico D'Imperio,bancario; Luigi Fagiani, ingegnere; Alberto Fattori, ingegnere; Roberto Giachi, operatore informabus Comune di Ancona; Guido Giambuzzi, imprenditore, agente marittimo;

Cellule clandestine ( da "Corriere della Sera" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Udine, ma il suo nome circola in Internet non solo in quanto docente universitario, ma anche quale Amministratore Unico di Cognition, una società, sempre di Torino, che offre ai clienti «metodologie di ricerca» e «strumenti di formazione»: il numero di telefono di Cognition è lo stesso che ci ha fornito il dottor Scarsella.

Funziona meglio il cervello poliglotta ( da "Corriere della Sera" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences, il bilinguismo ha altri aspetti positivi: il cervello poliglotta, infatti, 'funziona' meglio di quello di chi in tenerissima età impara una sola lingua. Agnes Kovacs e Jacques Mehler, ricercatori del Laboratorio del linguaggio, cognitività e sviluppo della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di

Campagna elettorale con i vip ( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Josè Kenny, docente di Scienze e tecnologia dei materiali; Andrea Terenzi, ricercatore della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia; Giuseppe Croce, docente di Economia pubblica all'Università La Sapienza; Giorgio Montanari, docente di Scienze Statistiche all' Università di Perugia.

PERUGIA D I ORIGINE eugubina, a Perugia ha portato avanti con su... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: avanti con successo il suo percorso universitario ed ora è docente presso l'Università per Stranieri, dove ricopre anche un ruolo importante come quello di direttore del Dipartimento di Scienze del linguaggio. Dianella Gambini (foto) svela i segreti dell'Acropoli, filtrando anche la realtà dei suoi giovani studenti che esprimono le loro perplessità su alcuni aspetti della città.

PERUGIA LISTE GIÀ DEFINITE, eppure ancora chiuse nei casset... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: così, andrebbe a completare la panoramica artistica sul rinascimento perugino e umbro. Inoltre, con risorse di sinergia pubblico-privato, rapporti con istituzioni italiane e straniere «in modo da garantire a Perugia quel respiro internazionale che da almeno sette secoli fa parte della sua storia». G.R.

La Spaggiari cala ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente alla facoltà di agraria della nostra università, ha 57 anni. Nel 2004 candidato Margherita. Maria Gualtieri. Operatrice sanitaria e volontaria Unitalsi, ha 25 anni. Giovanni Incerti Massimini. Imprenditore 59enne, da 25 anni guida un gruppo che fa impianti agroalimentari e food processing.

UNA LISTA piena di attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una squadra con u... ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente alla facoltà di agraria della nostra università, ha 57 anni. Nel 2004 candidato Margherita. Maria Gualtieri. Operatrice sanitaria e volontaria Unitalsi, ha 25 anni. Giovanni Incerti Massimini. Imprenditore 59enne, da 25 anni guida un gruppo che fa impianti agroalimentari e food processing.

Da Magris a Bodei ai confini della filosofia ( da "Gazzetta di Reggio" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia della fotografia alla Università di Venezia e di Fotografia Urbana all'Università di Roma Tre, introduce il lavoro dei due artisti svizzeri Goran Galic e Gian-Reto Gredig (Palazzo delle Notarie). All'Università di Modena e Reggio Emilia (ore 10-13 e 15-17) proseguono i workshop e le letture portfolio a cura dell'

I trevigiani, più li tassi e più lavorano ( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo il docente si ribalta la «curva di Laffer» che mette in relazione aliquote e gettito. In preparazione uno studio sulle dichiarazioni dei redditi I trevigiani, più li tassi e più lavorano Bresolin: qui la pressione è un incentivo, si va contro le teorie economiche FABIO POLONI Più li tassi, più lavorano.

un'università con un respiro internazionale - giorgio palù * ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un ente scientifico auto-organizzato da docenti e scienziati che reclutano esperti nazionali e internazionali, i quali basano poi le loro valutazioni su ricerca, finanziamenti esterni e didattica. In Italia abbiamo il sistema CIVR-ANVU, che pecca di autoreferenzialità e quindi denota purtroppo le sue carenze intrinseche.

walter siti: salvate l'università ( da "Centro, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di Giuliano Di Tanna Walter Siti: salvate l'università Lo scrittore ed ex docente all'Aquila: la pazienza è la prima virtù «Distrutti i luoghi dove ho camminato per vent'anni» «Le persone autorizzate a parlare di questa tragedia sono gli aquilani. E' con disagio perciò che rispondo alle domande su questo argomento».

terremoto, tutta l'università all'aquila ( da "Centro, Il" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Che mi dica perché Carsoli è preferibile a Sulmona (indico Sulmona perché il caso mi sembra il più eclatante: tradizioni culturali, raggiungibilità, centralità, splendore della collocazione proposta). * Docente Scienze della Formazione Università dell'Aquila

Montezemolo lancia la Fiat ( da "Corriere.it" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un inedito rapporto pubblico-privato: si potrebbe replicare, in Italia? «Sono due Paesi, due culture, due situazioni totalmente diverse. Io ho sempre sostenuto la necessità di un forte coinvolgimento dei dipendenti nei risultati delle aziende. Ma la proprietà è un'altra cosa».

Robolimpiadi a Roma, sfida tra umanoidi ( da "Stampaweb, La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: contemporanea alle competizioni della mattina si svolgerà il seminario per docenti "Scuola e robotica un binomio in evoluzione" (Sala del Carroccio). Aprirà i lavori Silvia Celani, coordinatore progetti internazionali della fondazione Mondo Digitale. A fare il punto sul contributo della robodidattica intervengono Stefano Panzieri (Dipartimento Informatica e Automazione, Università Roma Tre),

Il sondaggio tra gli allievi "promuove" a pieni voti l'Università degli adulti ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Soddisfatti dei docenti due terzi dei corsisti, 1/3 abbastanza; sull'organizzazione, gestita da Lorenza Pizzato e Rossana Pesavento, hanno detto "moltissimo soddisfatto" il 60%, 34% abbastanza, 6% poco soddisfatto. E sul livello di amicizia raggiunto tra i partecipanti il 38% molto soddisfatto, un terzo dice "abbastanza".

Niente disco, boom di festini illegali ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Con un accordo pubblico privato, si potrebbe mettere a punto una formula che agevoli la locazione di sale con questa vocazione. Penso però a strutture flessibili, multiuso, che possano essere utilizzate nel weekend per le feste dei ragazzini e durante la settimana da scuole da ballo o associazioni».

Prodotti doc nell'ex latteria ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: lascerà quindi spazio a una iniziativa pubblico-privata che avrà il punto di forza nello spaccio dei prodotti locali, formaggio e vino in particolare, e ad un ristorante che sarà impostato sulla gastronomia tipica locale. Il futuro complesso potrà contare sui metri cubi esistenti, che non sono pochi, e sui 1.

In serie A2derby rischiosi per Tc2 e Ct Pa ( da "Sicilia, La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università, ha infatti siglato una convenzione con la Federazione italiana mobilità sostenibile, che si occuperà per un anno di mettere a disposizione di studenti e personale docente e tecnico-amministrativo una bicicletta da utilizzare sia per brevi spostamenti all'interno della cittadella universitaria sia per tutto il giorno,

Annessione di territori, bisogna fare chiarezza ( da "Sicilia, La" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente nella facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Palermo e dal chitarrista Alessandro Amico dal titolo ?Alle origini della rivoluzione pop. L'arte dei Beatles e il loro tempo? che propone una riflessione sociologica sugli anni Sessanta, sulla cultura pop, sulle trasformazioni nel costume e nella società,

LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO HA FATTO IERI DA FILO CONDUTTORE ALLA QUARTA GIORNATA DEL I&... ( da "Mattino, Il (Avellino)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che insegna Sociologia del Lavoro presso l'Università di Salerno. Ne facevano parte anche il preside del dipartimento di sociologia dell'Università di Salerno, Vittorio Dini; Francesco Vespasiano, docente di Sociologia all'Università del Sannio e Patrizia Di Gioia, responsabile dell'Anmil di Benevento.

GERARDO AUSIELLO MONDO ACCADEMICO IN RIVOLTA CONTRO LA POSSIBILE CHIUSURA DEL VECCHIO POLICLINICO... ( da "Mattino, Il (Avellino)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: circa 600 unità di personale docente e ricercatore e circa 1.500 unità di personale tecnico amministrativo. Come si può mai pensare di chiudere o disperdere una struttura del genere?». Preoccupati i docenti che lavorano quotidianamente nell'Ateneo di piazza Miraglia: «Di sicuro bisogna razionalizzare l'assistenza - spiega Francesco D'Andrea,

ARCHEOLOGIA. OGGI IL GRUPPO ARCHEOLOGICO THEODOR MOMMSEN ORGANIZZA UNA VISITA GUIDATA AL PARCO ARCHE... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dell'Università di Mannheim, avrà inizio la serie di seminari sul tema: «La Costituzione europea». Amici del San Carlo. S'intitola «Il valzer delle camelie - echi di Parigi nella Traviata» il saggio di Emilio Sala docente alla Statale di Milano che viene presentato mercoledì alle 18 nel foyer del teatro.

Centrale a biomasse con scarti dei caseifici ( da "Stampa, La" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la società pubblico-privata creata per la valorizzazione delle risorse naturali della Val Borbera. Antoniotto Guidobono Cavalchini, rappresentante della comunità montana nel cda di Bea e docente alla Statale di Milano, ha proposto un piccolo impianto per la produzione di biogas attraverso il quale creare calore per abitazioni o edifici pubblici.

Fibromialgia, male oscuro ( da "Gazzetta di Modena,La" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lettere ed Arti di corso Vittorio Emanuele II una conferenza sul tema: "Fibromialgia, un male oscuro al femminile" che vedrà relatori Carlo Umberto Manzini, dirigente medico della cattedra e del servizio di Reumatologia dell'Università e Luciano Casolari, specialista in psichiatria, psicoterapeuta e docente di psicosomatica.

Cordoglio per la scomparsa del professore Roberto Abbondanza ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: cellspacing="0" height="16"> Università di Perugia Cordoglio per la scomparsa del professore Roberto Abbondanza Ha destato profondo cordoglio, nel mondo accademico, la scomparsa del professore Roberto Abbondanza, docente, per molti anni, dell?Università degli Studi di Perugia.

Salone di Orientamento e Informazione "Studiare a Parma" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ateneo, in cui docenti, studenti e personale amministrativo dell?Università, con l?aiuto dell?aggiornato materiale illustrativo, saranno a disposizione dei visitatori per aiutarli a costruire il proprio percorso di studi nel modo più consapevole possibile. E?

Concorso internazionale "Europ/Euron technology transfer award": l'Ateneo si aggiudica il secondo posto ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di meccanica applicata alle macchine all?ateneo di Udine - manovre delicate attualmente realizzabili soltanto attraverso l?impiego di personale altamente specializzato; consentirà una riduzione del tempo medio di esecuzione della procedura di circa 45-60 minuti, con notevoli ricadute economiche sulla produttività della macchina stessa;

Un abito per l'alzheimer ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: giornalista Rai e docente di Moda e mass media, in occasione della seconda edizione del concorso Linda, un abito per l?Alzheimer: oggetti ed indumenti per la nutrizione. Il concorso porta questo nome in ricordo di una paziente scomparsa a causa di questa malattia che aveva una predilezione per i giovani, la loro fantasia e la moda.

European Week 2009 ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: integrazione europea, infatti i nove docenti titolari di insegnamenti rientranti in questo progetto, attualmente in forza alla Lum Jean Monnet, sono tra i fautori di questa settimana di lavori. Jean Monnet, a cui è intitolata l?Università, fu consulente economico e uomo politico francese;

Arriva Bertotti: Relatività in San Francesco ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non tutti sanno che uno dei massimi esperti in Teoria Generale della Relatività è un mantovano: il professor Bruno Bertotti, docente emerito di fisica all'Università di Pavia. Negli ultimi decenni la Relatività Generale si è affermata come la base teorica per la comprensione profonda non solo della cosmologia, ma anche dei fenomeni meccanici che caratterizzano il sistema solare.

QUELLE ISOLE DI LÀ DAL TEMPO Eugenio Garin è considerato il più autore... ( da "Giornale di Brescia" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente in un liceo di Palermo, insegnò Storia della filosofia nelle Università di Cagliari e Firenze e, dal '74, Storia del pensiero del Rinascimento alla Normale di Pisa, di cui fu professore emerito fino alla morte nel 2004. Subì l'influenza di Croce e Gentile sin da quando s'impose con il libro su Pico della Mirandola.

Andrea a Chicago per incrociare tecnica e management ( da "Giornale di Brescia" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che è cresciuto proprio nel quartiere di Chicago dove è situata l'Università, tanto che il suo advisor economico è un docente dell'Mba». Andrea si dice contento del suo percorso e «se potessi tornare indietro rifarei tutto quello che ho fatto. Il mio sogno nel cassetto? Lavorare nel settore del venture capital e gestire imprese innovative».

braccio di ferro sul vecchio policlinico - giuseppe del bello ( da "Repubblica, La" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una seduta straordinaria di facoltà indetta dal preside Giovanni Delrio con tutti i docenti. In ballo, la delocalizzazione del Vecchio Policlinico. Secondo il programma riferito dal capogruppo Pdl Enzo Rivellini e attribuito all´assessore Mario Santangelo, i 250 posti letto ubicati nei padiglioni di piazza Miraglia saranno distribuiti tra Monaldi, Nuovo Policlinico e Cto.

DOMANI alle 17 nell'Aula Magna storica dell'Università di Siena sarà presentato ... ( da "Nazione, La (Arezzo)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Interverranno Piero Crispiani, docente dell'Università di Macerata; mons. Benedetto Rossi, rettore del Santuario Casa Santa caterina; , Giuliano Catoni (docente dell'Università di Siena), Lucio Vinetti, presidente Fiaces Brescia e Marino Bennati, presidente dell'Aies e moderatore dell'incontro.

AL DIPARTIMENTO di Ingegneria dell'Informazione dell'Università &#... ( da "Nazione, La (Arezzo)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nel corso del workshop saranno presentate e discusse tecnologie innovative principalmente orientate alla neurochirurgia e microchirurgia. Il gruppo guidato dal prof. Prattichizzo, docente di Robotica, sta conducendo progetti anche in collaborazione con varie Università di prestigio.

INTERESSANTE il seminario che si è svolto nella sede della Facoltà di E... ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del seminario è stata seguita da un pubblico molto attendo che ha seguito l'intervento di Alessandro Petretto, Presidente della Società Italiana di Economia Pubblica e docente di Scienza delle Finanze presso l'Università degli Studi di Firenze il quale ha relazionato sul tema della riforma del titolo V della Costituzione e di trasformazione federale dello Stato. Vittorio Bellagamba

Ancora tre lezioni poi tutti in vacanza ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con relatore Giuseppe Lipani dell'Università di Ferrara. Domani il quinto ed ultimo incontro del corso Un'introduzione all'ebraismo e alla presenza ebraica a Ferrara' coordinato da Piero Stefani, docente di Filosofia della Religione, avrà come relatore Laura Graziani Secchieri, archivista all'Archivio di Stato di Ferrara.

Crisi, convegno con Angelo Ferro ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 45 nella sala convegni della Banca di Romagna, in via Manfredi 10 a Lugo. Parteciperà Angelo Ferro, docente di economia industriale all'università di Verona. Nel corso dell'incontro, spiegano gli organizzatori, verrà approfondito il concetto di «economia civile come via umana per uscire dalla crisi».

La Notte bianca dell'Onda ( da "Nuova Ferrara, La" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Economia Politica all'Università di Bergamo, con l'argomento "Pagherete caro, pagherete tutto, pagherete cash! Uno sguardo eterodosso sulla recente crisi dei mutui", Leonardo Raito, docente di Storia Contemporanea all'Università di Ferrara circa "Crisi della politica e nuovi modelli di partecipazione.

Di Girolamo e l'Università ( da "Nazione, La (Umbria)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: partecipa oggi al dibattito «Università e territorio». L'appuntamento, alle 12 al Michelangelo, approfondisce i temi della ricerca e del polo universitario ternano, alla presenza di numerosi docenti dell'Università di Perugia. Ieri al ristorante «Cicalino» il leader della Destra, Francesco Storace, ha partecipato alla presentazione delle liste,

All'Ateneo di Perugia ingresso vietato ai ricercatori precari La denuncia di un docente: una circolare del rettore lo impone Come se scoprisse solo ora la loro presenza. È questa l ( da "Unita, L'" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ateneo di Perugia ingresso vietato ai ricercatori precari La denuncia di un docente: una circolare del rettore lo impone Come se scoprisse solo ora la loro presenza. È questa l'Universitas? MARIA ROSARIA MARELLA* Da poche settimane si sono chiuse le celebrazioni per il settimo centenario della fondazione dell'Ateneo di Perugia.

le nuove norme anche per il prosecco: oggi forum spumanti a valdobbiadene ( da "Messaggero Veneto, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Invitati a parlare i principali docenti e ricercatori universitari delle Facoltà di agraria di Milano, Piacenza, Bologna, Udine, Trento, Verona, Padova, Portici, Potenza, Teramo, Ancona, Torino e degli Istituti Sperimentali di Conegliano, Asti e San Michele all'Adige.

agevolazioni per i campionari si possono presentare le domande ( da "Tirreno, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: se tali costi sono riconducibili ad accordi stipulati con Università o Enti di ricerca pubblici. La domanda può essere presentata sia per gli investimenti realizzati prima del 28 novembre 2008, sia per quelli realizzati successivamente per il periodo d'imposta 2009. Confartigianato Imprese Prato è gratuitamente a disposizione degli associati per assisterli.

educazione a scuola e in famiglia ( da "Messaggero Veneto, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente in bioetica nel corso di laurea di biotecnologie alla facoltà di agraria di Udine e docente di religione cattolica all'Istituto Statale d'Arte Sello di Udine, e Vincenzo Salerno, docente di scienze psicologiche all'Università Pontificia Salesiana di Mestre e vicedirettore della Comunità terapeutica "La Viarte" di Santa Maria La Longa).

Congresso nazionale Fisascat con il segretario Cisl Bonanni ( da "Secolo XIX, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Marco Lai docente di Diritto del Lavoro presso l'Università di Firenze, Mauro Bruzzone vice presidente della Coop Liguria, Isabella Mastrobuono direttore sanitario aziendale del Policlinico Tor Vergata di Roma ed Eligio Boni, commissario della Covip. Concluderà il segretario generale della Fisascat Raineri.

In cinque per la poltrona di rettore ( da "Nazione, La (Firenze)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per presentare i propri curricula e i propri programmi, ma anche per mantenere un filo diretto con le componenti d'Ateneo. In questo senso, nella home page del sito di Caretti spicca una lettera aperta in cui il docente di Giurisprudenza invita i colleghi a scegliere «tra continuità e cambiamento». Elettra Gullè

La competizione padre-figlio dominata spesso dall'invidia ( da "Corriere della Sera" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni La competizione padre-figlio dominata spesso dall'invidia F reud si era accorto che il figlio maschio ama il padre e lo ammira però, contemporaneamente, si mette in competizione con lui. E spiega questo antagonismo col desiderio di avere tutta per sé la madre come nella vicenda di Edipo che uccide il padre per sposare la madre Giocasta.

Mercoledì 29 aprile ho conseguito la Laurea triennale in Lettere presso la tendopoli allestita ... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mi vedo costretta a tradire docenti e città per altra destinazione. Non servono le lamentele del Rettore su presunti scippi di studenti aquilani da parte di Università private e on-line: è la richiesta del pagamento delle tasse di iscrizione, nel clima di disagio anche economico che il terremoto ha determinato, a favorire la fuga dall'Ateneo aquilano.

URBINOIl suo legame con l'Università di Urbino è stato e continua ad essere molto for... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia contemporanea, candidato alle elezioni per il Rettorato che si svolgeranno a maggio. Pur in un momento di difficoltà e di polemiche all'interno della Rai, Zavoli ha voluto mantenere la promessa di essere presente a Urbino, dopo aver contributo a festeggiare i 500 anni di attività e di vita dell'ateneo.

Osimo, si toglie la vita lanciandosi dalla finestra dell'ospedale ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La relazione del docente dell'università Politecnica delle Marche seguiva l'inaugurazione della mostra «Meraviglie della natura» all'enoteca regionale, che si chiuderà stamattina con la visita delle scuole. Taffetani ha trattato dei danni che l'agricoltura intensiva provoca, mostrando le foto di terreni, franati (persino scarpate),

L'università lascia ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: città come un fulmine a ciel sereno e sono stati gli stessi docenti a comunicarla agli studenti in via più o meno informale durante le lezioni di questo fine settimana. Tutto nasce dalla decisione del Consiglio di facoltà di ingegneria della Politecnica delle Marche di Ancona che, al termine della riunione di martedì scorso nel capoluogo dorico, ha deciso per l'anno scolastico 2009/

Campionari più facili con gli aiuti per la moda ( da "Nazione, La (Prato)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: riconducibili ad accordi stipulati con università o enti di ricerca pubblici. La domanda può essere presentata sia per gli investimenti realizzati prima del 28 novembre 2008, sia per quelli realizzati successivamente per il periodo d'imposta 2009. Le spese per la realizzazione dei campionari e delle collezioni nel tessile-abbigliamento-calzature, secondo diverse indagini di settore,

Lo sport in due appuntamenti ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: psicologo e docente dell'Università di Chieti, Giorgio Triani, sociologo e docente del nostro ateneo, Daniele Zammichele di Endurancenter, Teo Turci, atleta del Cs Carabinieri sezione atletica e del Cus Parma, Vincenzo Canali, preparatore atletico e coordinatore della commissione tecnica Coni, Fidal e Iaaf.

arrangiatevi! ( da "Centro, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mi vedo costretta a lasciare docenti e città per altra destinazione. Non servono le lamentele del rettore su presunti scippi di studenti aquilani da parte di Università private e on-line: è la richiesta del pagamento delle tasse di iscrizione, nel clima di disagio anche economico che il terremoto ha determinato, a favorire la fuga dall'ateneo aquilano.

Ma ora la Fiat punti sulla Cina ( da "Corriere Economia" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per essere sicuri di restare nel circolo ristretto dei grandi «giocatori globali» sarà indispensabile nei prossimi anni essere presenti attivamente in uno o più di questi Paesi. S Ora la «finale di campionato» si gioca nei Paesi emergenti: anche Vietnam e Pakistan di SANDRO TRENTO Docente di Economia Università di Trento

La crisi e quel fantasma del '29 ( da "Corriere Economia" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia economica che divide il suo tempo tra università italiane e americane, e che sarà tra i protagonisti dell'iniziativa di Università Bocconi e Corriere della Sera. «È una situazione aggiunge Toniolo che deve indurci a molta prudenza: io stesso ho scritto tempo fa che questo non era un nuovo '29,

All'Università di Pisa, celebrazioni ga ( da "superEva notizie" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la Scienza e la Cultura (UNESCO) L'Università di Pisa, in sintonia con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Galileiane, organizza quest'anno diversi eventi per celebrare Galileo Galilei, senza dubbio il docente più illustre che l'ateneo abbia mai avuto. Le iniziative coinvolgono diverse facoltà e discipline, e comprende tavole rotonde,

PV Tech Milano 2009,il salone della filiera produttiva fotovoltaica ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Prenderanno la parola i rappresentanti delle istituzioni politiche italiane e straniere, degli enti di ricerca pubblici e privati, delle associazioni di categoria e dell'industria. Questi gli argomenti delle sessioni: Dal silicio alle celle: la filiera italiana di produzione; Tecnologie per ridurre i costi di produzione delle celle fotovoltaiche;

Donne basta paura, il primo libro sull'autodifesa ">Donne basta paura, il primo libro sull'autodifesa ( da "Affari Italiani (Online)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Furlan, PhD in Psicologia, è il primo docente universitario italiano di Motivazione e crescita personale (all'università Liuc di Castellanza e all'università Ecampus di Novedrate). Ed è istruttore di krav maga e jeet kune do. tags: autodifesa libro furlan

La costruzione di un evento... ( da "Affari Italiani (Online)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di drammaturgia degli eventi e direttore del Mec (Master in ideazione e progettazione di eventi culturali) presso l'Università Cattolica di Milano. Parteciperanno Gabriella Forte (Personal Advisor di Domenico Dolce e Stefano Gabbana e General Merchandising Manager, Dolce & Gabbana) e Cristina Apa (Books and Special Editorial Projects Manager,

Scuola "Buonarroti" al Fantasio Festival di Perugia ( da "Caserta News" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che ha saputo trasmettere l'immagine di una scuola intesa come comunità educante dove è apparsa in primo piano la sinergia tra docenti, alunni e famiglie, è intervenuto il Prof. Bruno Schettini del Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli sul tema "Una scuola per la democrazia cognitiva".

La competizione tra padre e figlio dominata spesso dall'invidia ( da "Corriere.it" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pubblico&Privato La competizione padre-figlio dominata spesso dall'invidia Noi ci identifichiamo con chi consideriamo migliore, più forte, più potente e vogliamo essere come lui Freud si era accorto che il figlio maschio ama il padre e lo ammira però, contemporaneamente, si mette in competizione con lui.

Sempre più e-book ma il libro di carta non va in soffitta ( da "Stampaweb, La" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: scrittore e docente di estetica presso l?Università Statale di Milano, con l?adozione degli e-book «c?è da risparmiare e questo va benissimo. Ma il problema che ora si pone è quello del controllo scientifico dei testi. Non ci si può permettersi di fare un libro per modo di dire: un testo deve essere sempre fondato e dunque scientifico»

Savona: il priore Enzo Bianchi al convegno diocesano ( da "Savona news" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: proposta da don Armando Matteo, sacerdote calabrese e docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana, oltrechè Assistente nazionale della Federazione universitari cattolici (FUCI). La fase centrale del convegno, poi, si svolgerà l?intero giorno successivo presso il teatro ?

Sanremo: sabato la presentazione di "Liguria Linguistica" ( da "Sanremo news" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Toso è docente di linguistica generale e applicata presso la Facoltà di Lingua e Letterature Straniere dell'Università di Sassari. Libero docente in filologia italiana all'Università di Saarbrucken dove collabora al Lessico Etimologico Italiano, è specialista dell'area linguistica ligure, alla quale ha dedicato numerosi volumi e saggi su riviste scientifiche italiane e straniere.

Le migliori strategie per battere il mercato ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha presentato una versione più dettagliata del piano di investimento pubblico privato. Questa novità è d´importanza fondamentale nella misura in cui l´effetto del piano Obama sul mercato del credito potrebbe rivelarsi considerevole. Inoltre, numerosi fondi alternativi si apprestano sia a lanciare dei prodotti dedicati sia ad investire attraverso i loro fondi principali.

La Normale punta sull'e-learning per arginare la fuga dei cervelli ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: fuga dei cervelli DANIELE AUTIERI «Il nostro obiettivo è offrire ai giovani un´opportunità per riflettere sul proprio futuro». Così Salvatore Settis, direttore della Normale di Pisa, spiega il senso della partnership siglata con Telecom Italia che aprirà le porte di cinque campus estivi del prestigioso ateneo per i loro corsi di orientamento a 500 tra i migliori studenti italiani.

Lezione di Alzheimer alla . E c'è anche un concorso per i giovani ( da "Giornale.it, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente nell'ateneo romano di Moda e Mass Media di Scienze della Moda e del Costume. Dev'essere anche l'occasione per lanciare la seconda edizione di «Linda, un abito per l'Alzheimer», un concorso che premierà i migliori progetti per la creazione di oggetti ed indumenti che possano facilitare la vita e la nutrizione di questi malati.

Il rally delle illusioni. L'euforia non si deve fermare pag.3 ( da "Trend-online" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: regala alle banche la possibilità di disfarsi di titoli tossici vendendoli ad enti pubblici-privati in cui i guadagni finiscono ai privati ed i rischi al bilancio pubblico. Non da meno è stata la modifica alle regole contabili che ha permesso alle banche di valorizzare i titoli tossici a loro piacimento. Questa chicca, a cui io attribuisco gran parte del merito del rialzo borsistico,

Il liberista scomodo ( da "Denaro, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di contabilità di stato, diritto finanziario dell'unione europea e diritto tributario degli enti locali presso la Seconda Università di Napoli, ricordando "l'importante ruolo che gli ebbe nel salvataggio della lira nel 1946, provvedimento che servì a fermare l'inflazione ma che gli causò notevole impopolarità al punto da giungere alle dimissioni pur di non mutare le sue convinzioni.

Parthenope e l'Oriente ( da "Denaro, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti cinesi che risiederanno a Napoli per un anno con una borsa della Regione Campania. Hanno preceduto i dieci studenti cinesi, selezionati dalla ZhongYiKun pre-immatricolati alle Facoltà di Economia e di Ingegneria della Parthenope. Forte di questa esperienza ormai consolidata mi ritrovo ad essere promotore presso gli Atenei Campani della proposta di prendere contatto con la

Dalla antichità il fuoco di Napoli ( da "Denaro, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le ricerche pubblicate dal gruppo docente del settore ICAR 16 dell'Arredamento e tracciato il profilo e le linee programmatiche didattiche per la stessa disciplina anche in Facoltà Universitarie Europee. Agostino Bossi nato aPola nel 1941,professore ordinario,professoe ad honorem della Facultad de Arquitectura de Montevideo (Uruguay) Presidente del corso di Laurea in Arredamento,

Città: Il bullismo monta e le politiche di contrasto latitano ( da "Sannio Online, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: istituto e i dispositivi didattici capaci di garantire il successo formativo (soprattutto per mezzo di piani di formazione del personale docente e non docente ). In altri termini, è indispensabile una strategia organica e flessibile; è indispensabile l?avvio di sperimentazioni correttamente impostate e concreti impegni di spesa. Tutto ciò, però, è al di là da venire, nel nostro Paese.

Fisica, laurea unica per i due atenei ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: visto che la facoltà udinese a ha più docenti e iscritti. Sono un fisico, il mio sogno è un'unica facoltà di fisica in regione e con i colleghi immagino un corso magistrale di fisica "interateneo", con i docenti delle due università che lavorino insieme». Al momento, i corsi di laurea in fisica sono diversi nei contenuti.

Docenti in pensione a 72 anni, ma soltanto se sono i migliori ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docenti in pensione a 72 anni, ma soltanto se sono i migliori Lunedì 4 Maggio 2009, I più maliziosi sussurrano che sia un provvedimento salva-baroni. Mascherato, un adagio ma non troppo da tempo vibrante nell'aria: in pensione oggi a settant'anni, presto a settantadue.

Il buon lavoro per i neolaureati? Stimolante e che dia autonomia ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: queste domande hanno cercato di rispondere i docenti della Facoltà di Economia del nostro ateneo Paolo Gubitta, Martina Gianecchini e Giovanni Costa. "La ricerca del buon lavoro e il rifiuto del lavoro", questo il titolo della loro analisi in cui hanno studiato, per rispondere al primo quesito, l'occupazione di 2288 laureati che avevano un impiego retribuito a 6 mesi dalla laurea,

0 Microraccolta dell'amianto: esiste un accordo pubblico-privato',188,29,409,121); center_pup('1 ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il privato cittadino può, a sua volta, chiamare l'ufficio tecnico comunale informandolo sull'eventuale presenza dell'amianto. In tal modo i tecnici sono in grado di dargli indicazioni concrete su come deve agire e sui presidi necessari per effettuare l'operazione in assoluta sicurezza: ad esempio plastica,

Rassegna EC Classic stasera all'Mpx PioX c'è Robert Mitchum ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sarà presentato dallo stesso autore Manlio Piva (docente di Didattica del Cinema e dell'Audiovisivo al D.A.M.S. di Padova e consulente per le attività didattiche della Mediateca di Cinemazero a Pordenone) e da Farah Polato (docente di Storia e Critica del Cinema - Università di Padova). A seguire la proiezione di "La morte corre sul fiume" (USA 1955,

TITTI ESPOSITO CASTELLAMMARE. IL CINQUANTA PER CENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO ANTICO STABIE... ( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Istituto universitario navale di Napoli, a Ferruccio Izzo docente di architettura presso il «Master di progettazione di eccellenza per la città storica» al professore Gaetano Manfredi direttore del dipartimento di ingegneria strutturale dell'università Federico II, ad Andrea Prota, giovane ingegnere che ha preparato le schede di lavoro)

GENNARO CORVINO NOCERA INFERIORE. COMINCIA LA SETTIMANA CHE PORTERà ALLA FESTIVITà IN O... ( da "Mattino, Il (Salerno)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Patristica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, su «Gli inizi del Cristianesimo e l'Evangelizzazione dell'Italia Meridionale. I prodromi dell'epoca Priscana». E poi la concelebrazione di Monsignor Illiano e la sua allocuzione-omelia , un panorama che toccherà i problemi della nostra società e la modernità del pensiero del primo Vescovo di Nocera,

PREPARARE I LAUREATI IN GIURISPRUDENZA ALLA PROVA PIù DIFFICILE: LA RICERCA DI UNA COLLOCAZIONE... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università aprirà le porte ai rappresentanti del mondo delle aziende, degli studi legali, delle istituzioni pubbliche e private. Il 13 maggio, il professor Roberto Tizzano, docente di Economia Aziendale all'Università Federico II di Napoli, terrà una lezione sulla struttura organizzativa e funzionale dell'azienda e sulle possibilità di inserimento lavorativo per un laureato in giurisprudenza

SCUOLA, FEDERICO II E SECONDA UNIVERSITà DI NAPOLI INSIEME SULLE TRACCE DI VICO. IL 7 MAGGIO, A... ( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E si è tenuta dopo una serie di lezioni: in cattedra i docenti universitari per iniziare a crescere, tra i banchi di scuola, piccoli filosofi. Sì, perché l'iniziativa, rappresenta anche un modo per orientare i ragazzi sugli studi da scegliere all'università. Tre i vincitori della prova che si è svolta all'Umberto (commissione giudicante: i professori Limone,

RAIMONDO PASQUINO* IL CAMPUS DI FISCIANO OSPITERà, I PROSSIMI 20, 21 E 22 MAGGIO, IL FESTIVA... ( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per questo confidiamo in una festosa invasione del Campus da parte di studenti e docenti impegnati in prima linea a sperimentare le potenzialità dei nuovi media accademici; una sorta di nuova comunità che, grazie al coinvolgimento diretto degli studenti, riuscirà a parlare il linguaggio dei giovani. * rettore dell'università di Salerno

D'Annunzio, si elegge il rettore. Crescenti: ( da "PrimaDaNoi.it" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sostenuto da un Comitato di docenti storici dell'Università che hanno tenuto fino ad oggi un profilo molto basso in questa particolare campagna elettorale. E così mentre sulla stampa si sono susseguiti comunicati di appoggio al rettore Franco Cuccurullo (sia da parte sindacale che di singoli docenti), il fronte opposto si è inabissato e forse ha lavorato sott'

Le donne alla sull'orlo di una crisi di nervi ( da "Sicilia, La" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: intervento del professor Luca Serianni dell'Università La Sapienza. L'illustre docente romano parlerà de «L'italiano di Dante e l'italiano di oggi», successivamente si svolgerà la consegna del premio «Coletta» giunto alla sua quinta edizione, e la consegna degli attestati e di un diploma di benemerenza al professore Pasquale Aloscari.

Imprese e fondi Ue: un convegno a Cesena ( da "Sestopotere.com" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Economia industriale e delle istituzioni europee all?Università di Parma, approfondirà le politiche e i programmi di innovazione e creatività messi in atto dall?Unione Europea per superare la crisi. A chiudere il convegno sarà Morena Diazzi, direttore generale delle Attività produttive, Commercio e Turismo della Regione Emilia Romagna,

Forlì: al via la quarta edizione del "Trofeo Massimo Pieratelli" ( da "RomagnaOggi.it" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Parteciperanno Andrea Canevaro, docente di pedagogia all'Università di Bologna e Francesco Campione, associato di psicologia clinica e psicodiagnostica all'Università di Bologna. Lunedì 11 maggio sarà la volta della video inchiesta. Parteciperà Nelson Bova, giornalista Rai, scrittore e documentarista".

NUOVA INFLUENZA/ GAZA,RELIGIOSO: DA NOI NON C'È GRAZIE A EMBARGO ( da "Wall Street Italia" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è Ayub Osman, docente di al Azhar, l'Università islamica di Gaza per lo scampato pericolo di contagio dalla febbre suina che a causa del rigido embrago dello stato ebraico sembra avere risparmiato alla popolatissima Striscia palestinesi la diffusione della febbre suina.

"Verona nel mondo", tra crisi e ripresa ( da "Sestopotere.com" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Economia Aziendale e Pro-Rettore Vicario dell?Università di Verona, con una relazione sui bilanci delle società di capitale veronesi, e Riccardo Borghero, Dirigente del Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona, che presenterà in anteprima i dati import-export 2008 della provincia di Verona.

Amministrative, proseguono i "martedì laici" organizzati da "Sinistra per Forlì" ( da "Sestopotere.com" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 00 presso la Fondazione Garzanti Hotel della Città C.so Repubblica 117 conferenza dibattito su “ Scienza e Religioni” con il Prof. Carlo Flamigni, docente di ostetricia e ginecologia Università di Bologna e Membro del Comitato nazionale di Bioetica .

Gardaland presenta il libro 'Verona (Provincia di Gardaland)' ( da "GuidaViaggi.it" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Comunicazione d?impresa all?Università degli Studi di Verona, nel cui corso è stato ufficialmente adottato il nuovo testo. Il libro già nel sottotitolo dichiara quello che è concretamente: una trattazione, ragionata e completa, degli strumenti strategici e creativi a disposizione di chi si occupa di comunicazione d?

Se fai ricerca guadagniamo in due. Accordo innovativo tra Prysiam e Fbk ( da "e-gazette" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e la fondazione Bruno Kessler (Fbk), ente di ricerca trentino. Perché questa stretta di mano fa notizia? Perché si caratterizza per l?innovativa formula che disciplina il rapporto tra un?azienda privata e un istituto di ricerca pubblico. Si tratta infatti di una partnership di lungo periodo che, secondo chi l?

UNIVERSITÀ/ GIOVANI DESTRA: NUOVO RECLUTAMENTO NON SUPERA BARONIE ( da "Wall Street Italia" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università e Ricerca si appresta a rivedere i criteri di selezione dei docenti accademici. Andrea Volpi, che è anche capogruppo al Consiglio nazionale degli studenti universitari, organismo di rappresentanza dei giovani presso il Miur, ha oggi espresso la sua "completa disapprovazione per il metodo con il quale,

AZERBAIGIAN/ DUE PERSONE ARRESTATE PER STRAGE UNIVERSITÀ PETROLIO ( da "Wall Street Italia" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: assalto Akm e per pistole Il 30 aprile scorso, Farda Amirov, un cittadino georgiano, ha fatto irruzione nell'Università del petrolio di Baku, un'importante istituzione educativa azera, sparando e uccidendo 13 persone, per lo più studenti e docenti. Nelle prime indagini, le autorità azere hanno escluso il movente terroristico.

Sanità, i componenti del comitato del Prc, "No al piano di rientro dal deficit" ( da "Giornale di Calabria, Il" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: non sposta in direzione del pubblico il rapporto pubblico-privato. Infatti, la sua presenza rimane la più alta delle regioni italiane, è di scarsa qualità, totalmente finanziato con soldi pubblici. Per il privato, rammentiamo, non esistono rigidi criteri ed un controllo puntuale e severo, sino alla eventuale revoca.


Articoli

AVVOCATI (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

AVVOCATI FIDEIUSSIONE, ISCRIZIONI AL CONVEGNO Venerdì alle 15 alla Camera di commercio (via Ganaceto 134) convegno su "Fideiussione, contrato autonomo di garanzia e tutela d'urgenza" organizzato dal consiglio provinciale dell'Ordine degli avvocati e dalla Fondazione forense. Interverranno Alberto Rovatti, giudice del tribunale, e Alberto Bregoli docente di diritto privato all'Università di Modena. Iscrizioni sul sito www.ordineforensemodena.it

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Corso di archeologia al Classico Un successo e una grande prospettiva (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

SAN VITO Corso di archeologia al Classico Un successo e una grande prospettiva SAN VITO. Ha spento la sua decima candelina il tradizionale corso di archeologia conclusosi in questi giorni al liceo classico. Un appuntamento tanto qualificante quanto atteso e apprezzato dagli studenti, per l'eccezionalità, la qualità e l'interesse di un'esperienza che spezza i ritmi didattici tradizionali. Il corso proposto quest'anno, dopo una necessaria parte propedeutica su obiettivi e problematiche sempre in evoluzione dell'archeologia moderna, ha puntato l'attenzione sul patrimonio del Bellunese: toponomastica e dimostrazioni pratiche del funzionamento dei sistemi informativi territoriali (SIT). Alle lezioni teoriche si sono affiancati laboratori pratici di epigrafia in sede e presso il lapidario del Museo civico di Belluno, che hanno rappresentato un prezioso momento di lavoro, assimilazione e confronto collettivi. La parte propedeutica è stata curata da Anna Cusinato, del Museo Tridentino, e da Alexia Nascimbene, dell'Università Ca' Foscari; Stefano Lorenzi, delle Regole d'Ampezzo, ha sviluppato il settore del Gis applicato alla toponomastica locale, mentre a Carla Martielli, docente del liceo, è spettato il laboratorio di epigrafia. «Purtroppo», ammette Giorgio Torri, promotore del corso, «alla grande soddisfazione per i risultati, si affianca il rammarico di aver dovuto limitare l'attività, quest'anno, alle sole classi ginnasiali per ragioni economiche. Il tutto nonostante i contributi del Comune di San Vito, delle Regole di San Vito e d'Ampezzo, della Cassa Rurale. Ma quello che più conforta e inorgoglisce di quest'attività sono i riscontri, le relazioni che permette di instaurare. Ci è giunta infatti una straordinaria proposta di collaborazione dall'università della California di Los Angeles. Il suo dipartimento di archeologia, diretto da Giorgio Buccellati, intende aprire il prossimo autunno un grande sito web sull'antica civiltà di Urkesh, risalente al terzo millennio. Il sito», conclude Torri, «comprenderà una sezione in italiano; e di questa sezione si prenderà cura proprio una nostra equipe di docenti e studenti che stiamo allestendo in questi giorni». (a.s.)

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Studiare in carcere: La cultura è il miglior riscatto (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 03/05/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città OLTRELESBARRE Studiare in carcere: «La cultura è il miglior riscatto» nL'attenzione che il mondo mediatico ha riservato nei giorni scorsi al tema della possibilità di laurearsi in carcere ripropone con decisione la necessità di riflettere sul senso della pena e sui contenuti ad esso attribuibili. Al di là della considerazione sul fatto che, purtroppo, siano sempre più spesso i nomi celebri a scatenare i commenti e le reazioni dei mass media e non una seria e opportuna volontà di approfondire l'argomento nelle sue molteplici implicazioni, riteniamo che la lettera che vi presentiamo questo mese possa costituire una ottima risposta alle tante superficiali considerazioni che abbiamo recentemente ascoltato. Tale lettera già pubblicata all'interno di Zona 508 - rivista bimestrale redatta negli istituti di pena bresciani - proviene da una donna detenuta, studentessa universitaria consapevole e convinta delle proprie scelte, ed appare particolarmente significativa in proposito. Mario Fappani Garante dei detenuti del Comune di Brescia Carlo Alberto Romano Presidente Associazione Carcere e Territorio Onlus Una sentenza di condanna comporterebbe la sola privazione della libertà fisica del condannato. In realtà questo non è esatto, perché essa comporta ulteriori condanne da espiare all'interno di un carcere: privazione degli affetti, privazione della propria privacy, convivenze forzate, annullamento della propria dignità, repressione delle proprie opinioni e via di seguito. Di contro esistono delle libertà che invece nessuna sentenza e nessun giudice possono violare: la libertà del cuore, la libertà dei sentimenti, dei pensieri, dei sogni, di evoluzione interiore, di conoscenza. La vita è crescita, è una continua conoscenza che nel senso più ampio è sinonimo di cultura. Cultura: voglia e libertà di conoscere, di sapere, di scoprire. L'istruzione è fondamentale nella formazione dell'individuo a partire dall'infanzia. Io sono ben lontana da quei tempi, ma ancora adesso coltivo in me un'insanabile sete di apprendimento e di ricerca. Sono detenuta in carcere, eppure, qui, tra mille ostacoli e mille difficoltà, ho ripreso gli studi interrotti più di 20 anni fa, conseguendo come privatista il diploma di .(omissis). nel 2005. Poi mi sono posta degli interrogativi. «Iscrivermi all'università?»; «Imbattermi in una tale avventura?». Una decisione difficile da prendere, ma dopo aver valutato i vari aspetti che ne sarebbero derivati, ho scelto: ora sono iscritta e frequento il .(omissis). Tutto ciò si è realizzato grazie all'aiuto e al sostegno ininterrotto di alcuni insegnanti volontari che mi seguono da ben 6 anni. Sono persone eccezionali, hanno creduto in me e continuano a farlo e con loro si è instaurato un rapporto che va al di là dell'aiuto scolastico; si è creata una profonda amicizia ed un sincero affetto. Sono il mio collegamento con la facoltà, prendono i contatti con i docenti, mi iscrivono agli esami, mi procurano i libri, le dispense, le esercitazioni e tutto il necessario per lo studio. Inoltre hanno provveduto ad inoltrare la mia richiesta di borsa di studio andata a buon fine. Se non avessi avuto questa opportunità, sicuramente non avrei potuto intraprendere l'avventura universitaria per via degli ingenti costi. Per sostenere gli esami io usufruisco dei permessi concessi dal magistrato di sorveglianza al fine di recarmi in Università. Poter sostenere le prove insieme agli altri studenti è molto stimolante ed importante; mi sento quasi al loro pari. A parere mio il percorso che ho intrapreso è il modo migliore per riprendere in mano la mia vita e prepararmi ad affrontare di nuovo la società, la vita reale. Si parla tanto di rieducazione, di reinserimento: beh, la cultura è il miglior riscatto. Il mio obiettivo è diventare una persona nuova, migliore, consapevole degli errori commessi, ma pronta a rientrare nella società nella giusta dimensione con le carte in regola. Ben sappiamo che nel mondo del lavoro è già problematico trovare un'occupazione in situazioni normali, figuriamoci da ex detenuta. Credo che comunque possedere un livello di istruzione superiore possa sicuramente facilitare la ricerca. Inoltre lo studio, la cultura aprono la mente, aprono nuovi orizzonti, permettono di aumentare la fiducia in se stessi e migliorano il rapporto con gli altri. Come tutti gli impegni anche lo studio richiede sacrifici, impegno, costanza; considerando anche la condizione poco ottimale che può rappresentare la detenzione, comporta anche forza d'animo e coraggio. Sì, il coraggio di mettersi in discussione; non è semplice mettersi in gioco da detenuta. Esiste sempre il timore e la possibilità di essere giudicata negativamente, di essere emarginata. Devo ammettere che finora ho trovato la massima disponibilità e il massimo rispetto da parte dei docenti e di tutto l'apparato universitario. Vorrei che la mia testimonianza fosse stimolo per altre persone che, come me, hanno voglia di dare una svolta alla propria vita, cominciando proprio da qui, da un luogo in cui tutto pare svanire, ma in realtà tutto può rinascere. L., Verziano, tratto da Zona 508

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ESSERE GENITORI Crescere bene un figlio fin dalla nascita nUna ragazza gi... (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 03/05/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:LETTERE ESSERE GENITORI Crescere bene un figlio fin dalla nascita nUna ragazza giovanissima neo/mamma mi chiede: «Ci sono regole per "tirar su bene un figlio?"». E la risposta immediata è un sorriso, che mi serve anche per prendere tempo «Certamente l'amore, quando è pacato, concreto e rivolto al bene materiale e affettivo del figlio non è una regola, ma è un buon inizio. Vale anche in previsione delle ribellioni adolescenziali che dovrebbero farci capire - a quel punto - che l'adolescente si sta mettendo alla prova cercando la sua autonomia». Lo sguardo attento, quasi senza un battito di ciglia mi sprona a proseguire. «Ma per arrivare all'adolescenza c'è tempo! Conviene partire dai primi vagiti tenendo ben presente che il ruolo materno, anzi genitoriale è determinante nel futuro dei figli e quindi fin dalla culla dobbiamo mandare i primi segnali, le prima indicazioni e - con dolce fermezza - incanalare potenzialità e reazioni. Ho sempre pensato che, quando le madri si comporteranno allo stesso modo con i loro figli - indipendentemente dal loro sesso - avremo iniziato un percorso che apre nuove prospettive alla società. Ognuno eviti di farsi servire, ognuno si dia un traguardo di autonomia in tutte le manifestazioni del convivere. Un buon educatore dedicherà particolare attenzione ai sentimenti, per formare uomini e non soltanto maschi. Per formare Donne e non soltanto femmine. Con buon senso e partecipazione costante, attuerà un progetto di parità e di rispetto. E poi, saranno i tuoi figli ad insegnare a te qualcosa, perché ognuno di loro è un universo a sé e sarà bene tenerne conto con il massimo collaborativo rispetto». Edvige, la giovane amica sussurra pensierosa «Credo di aver capito, ma... poi?» «Poi, man mano che la sua personalità cercherà di esprimersi, imparerai a favorirlo in ciò che serve alla sua formazione, imponendoti di non indulgere ai primi segni di prepotenza o egoismo. Ti renderai conto che è anche opportuno non assecondare capricci ed esigenze momentanee e ingiustificate. Questo in teoria. In pratica avrai cedimenti naturali e comprensibili, ma ci sarà sempre l'affetto a guidarti, vedrai!». Vorrei aggiungere tante cose, ma sono certa che la vita è maestra anche in questo affascinante, impervio terreno nel quale - talvolta - è l'eccessiva condiscendenza a gettare le basi del fallimento educativo. Qualche «no», tanta fermezza e.... tenerezza a self-service. E infine, aprire una grande porta alla speranza. Renata Mucci Brescia UNIVERSITÀ Eulo, l'abbandono della Provincia nProfonda delusione e grande amarezza. Questi i miei sentimenti quando ho appreso dalle pagine del Suo giornale la decisione della Amministrazione provinciale di ritirare la sua partecipazione finanziaria all'Ente Universitario Lombardia Orientale (Eulo), un consorzio tra Comune, Provincia e Camera di Commercio di Brescia che è stato prima promotore dell'Università Statale a Brescia (anno 1969) e poi per quaranta anni affiancatore e sostenitore delle attività didattiche e di ricerca. Mi sono tornati in mente i primi anni, con le ripetizioni dei corsi del Politecnico di Milano per Ingegneria e delle facoltà di Milano e di Parma per Medicina, con l'Eulo che finanziava i corsi e forniva per la didattica una numerosa squadra di assistenti e collaboratori, provenienti dal mondo della Scuola Media Superiore, della Sanità Ospedaliera e dell'Industria, i quali, con un rapporto molto elevato docenti studenti, fornivano un livello qualitativo della didattica nettamente superiore a qualsiasi altra università italiana. Mi sono tornate in mente le tavole rotonde sulla Università a Brescia, organizzate dalla Associazione Assistenti e Collaboratori Bresciani a Ingegneria e Medicina di cui ero presidente, e i discorsi che facevamo allora con il consenso e con la partecipazione pluripartisan di tutti i Partiti politici. Volevamo una Università Statale che non fosse di serie B ma che fosse di serie A. E per averla di serie A ritenevamo fondamentale caratterizzarla fortemente con uno stretto rapporto con il territorio, e in modo particolare con la realtà industriale, medico-ospedaliera e scolastica del territorio stesso. In tale prospettiva e con tale valenza si collocavano gli incarichi di collaborazione alla assistenza didattica agli studenti, assegnati dall'Eulo a persone che contemporaneamente lavoravano nelle realtà dell'industria, della Scuola Media Superiore e della Sanità Ospedaliera. Tali realtà a loro volta traevano un grande vantaggio dalla relazione che queste persone avevano con la realtà Universitaria. Questo il ruolo che l'Eulo doveva avere e che doveva mantenere anche dopo l'istituzione della Università di Stato di Brescia: una struttura pluripartecipata dalle varie Istituzioni locali che favorisse e realizzasse una articolata mediazione tra Università e territorio, al fine di valorizzare il territorio stesso, ma anche di valorizzare la stessa Università. Devo dire tuttavia che in questi anni il ruolo dell'Eulo è stato di sostegno della Università abbastanza passivo, di finanziatore piuttosto che di promotore, ma questo non vuol dire che non possa riscoprire il suo ruolo in maniera autorevole e vigorosa, mediante un discorso di verifica della produttività didattica, dell'assistenza didattica agli studenti, di una ricerca scientifica e tecnologica che si trasferisca al territorio, di un coordinamento con la Scuola Media Superiore per programmi formativi dei nostri giovani articolati e coordinati, per la partecipazione ad attività didattiche di persone dell'Industria esperte in tecnologie e processi, ecc. Tutto questo l'Eulo lo può fare autorevolmente solo se è partecipato da tutte le nostre Istituzioni. La crisi del nostro Paese è grande e stiamo scivolando sempre più giù, con i settori manifatturieri tradizionali che scompaiono senza che altri nuovi li sostituiscano. Servono forti iniziative politiche con idee nuove e con la rivisitazione di idee vecchie ma ancora valide. Solo così riusciremo ad aiutare il nostro territorio a uscire dalla crisi. Non ci servono rinunce. Non ci serve tirare i remi in barca. Ci servono idee di tutti e impegno di tutti. Bisogna che tutti si rendano conto che occorre fare squadra e lavorare tutti insieme per il nostro Paese, anche se l'attuale sistema bipolare con aspirazione bipartitica, incancrenendosi sul conflitto e sul litigio a tutti i costi, non solo non è il più adatto, a mio parere, per noi italiani, ma non aiuta un lavoro comune per il nostro Paese e non permette alle menti più eccelse e più ricche di idee di dare il loro contributo politico di idee e di proposte per la rinascita e lo sviluppo del nostro Paese. Mi auguro che i candidati alle prossime elezioni provinciali mettano tra i principali punti del loro programma quello di rivedere in senso positivo un rilancio del ruolo dell'Eulo come struttura privilegiata di promozione e valorizzazione del rapporto Università-territorio. Giampaolo Benussi già docente di Fisica alla facoltà di Ingegneria Brescia DIBATTITO Centrali nucleari sicure nel nostro Paese nMentre Berlusconi annuncia la costruzione di quattro centrali nucleari nel nostro Paese e fra gli italiani cresce il consenso a questa forma di energia, subito si verificano guasti a qualche vicina centrale straniera, al punto da far risorgere dubbi e paura sulla sicurezza. Certamente non svanisce la cosidetta sindrome di «Pecoraro Scanio» e della sinistra ambientalista che ignora che la presenza oggi di queste nuove centrali vengono costruite con criteri di sicurezza e di rispetto per l'ambiente. Le centrali vanno bene dicono alcuni, purché siano lontane dai nostri Paesi; ed io invece, non sono d'accordo con costoro, perché le accetterei senza tanti problemi, anche se decidessero di costruirle nel comune in cui vivo. Il referendum del 1987 ha smantellato gli impianti e l'industria del settore e per questo paghiamo di più l'energia e siamo schiavi del petrolio. Si riaccende così lo scontro fra favorevoli e contrari di centrali nucleari l'Europa ne ha ormai parecchie, alcune vicino a noi, e noi inguaribilmente siamo sempre quelli del no, no al nucleare, no sulla politica, dei rifiuti, no alla Torino-Lione ad alta velocità, no al ponte sullo Stretto di Messina. Come mai i tedeschi, i francesi, i belgi e tanti altri Paesi non hanno forse capito niente per aver costruito queste centrali nucleari? Sono contro l'ambiente e persino contro la salute dell'uomo? Non credo! Anche il fisico Antonino Zichichi in un intervento del novembre scorso a Palazzo Loggia ha detto «È un grave errore rinunciale all'energia nucleare sicura» e ha continuato: «L'Italia ha rinnegato Fermi, colui che ha acceso il fuoco nucleare, l'unico modo per produrre energia è distruggere materia» e ha concluso: per produrre la stessa quantità di energia potremo risparmiare un milione di volte la quantità di materia - un Kg di uranio anziché un milione di Kg di carbone o petrolio. Tanti sussurrano bisogna incrementare il fotovoltaico ma, è conveniente o no? Sembra che i costi siano enormi e vantaggi pochi, tanto che le pale eoliche sono un bussines più che energia pulita. Nel paesaggio italiano delle varie regioni del Sud e in particolare quello della Puglia in cui mi reco spesso, mi ha sorpreso e impressionato vedete tante pale eoliche, altissime; enormi e tutte ferme che deturpano l'ambiente paesaggistico distruggendo la bellezza di alcune località (dove sono i verdi e gli ambientalisti?) La sproporzione fra impatto paesaggistico e produzione energetica è abnorme, in compenso, permette di ottenere tanti finanziamenti dall'Unione europea e ne sa qualcosa il presidente della Puglia che ha fatto delle pale eoliche la bentegodi della Regione. In tutto il mondo si torna al nucleare, sono decine le nuove centrali atomiche in programma e finalmente se ne parla anche in Italia senza più pregiudizi. Le ragioni di questo ritorno sono che il chilowattore nucleare costa molto meno da quello del petrolio o del gas e ci aiuta a ridurre la dipendenza dalla importazioni di idrocarburi da quei pochi Paesi produttori. È comunque auspicabile che il governo non si lasci intimorire da quei corvi che annunciano sempre disastri e pregiudizi e vedono tutto nero ma, prosegua nell'unica strada che può permettere all'Italia di avere la propria indipendenza energetica e di far pagare a noi cittadini bollette meno care e più conveniente. Edmondo Del Prete Brescia A NUVOLERA Gli incassi comunali delle multe nIl 18 marzo il suo giornale ha reso noto i dati degli incassi delle contravvenzioni, Comune per Comune. Nuvolera, con soli 4.079 abitanti, si è attestato al terzo posto assoluto dietro al solo capoluogo Brescia e a Salò (che di residenti ne ha 10.230 ai quali vanno aggiunti i turisti). Il dato è di per sé sconvolgente, soprattutto se si considera il costo pro-capite, dove Nuvolera si attesta al primo posto assoluto. Alcuni residenti attribuiscono una entrata così abnorme all'uso sconsiderato dell'autovelox, tanto che sull'argomento si è occupato più volte non solo il suo giornale ma anche una rivista specializzata, Quattroruote. Io, non avendo i dati per la tipologia delle contravvenzioni comminate dalla nostra Polizia locale, sono scettico sul fatto che l'enorme somma derivi quasi esclusivamente dall'uso dell'autovelox, soprattutto perché l'attuale Amministrazione nel suo programma elettorale di cinque anni fa dichiarava a grandi lettere di non voler utilizzare lo strumento dell'autovelox quale forma di repressione. È tutto scritto nel programma. Ci devono essere per forza altre spiegazioni. Osservando meglio, mi sono accorto che gli automobilisti di Nuvolera sono in effetti estremamente indisciplinati e quindi gli agenti della Polizia locale evidentemente fanno bene il loro lavoro. Mi sono accorto, per esempio, che l'80-90% dei genitori accompagna i figli a scuola senza alloggiarli negli appositi seggiolini, addirittura sui sedili anteriori, qualcuno perfino in piedi. È evidente che il vigile, sempre presente all'entrata ed all'uscita degli alunni non può che sanzionare tali gravi comportamenti di genitori incoscienti che mettono a repentaglio l'incolumità dei loro figli. Di questo non posso che compiacermi. Mi sono accorto poi che a Nuvolera moltissimi circolano senza le cinture allacciate e anche da questa infrazione il gettito deve essere notevole. Altra fonte importante deve senz'altro derivare dalle multe per il parcheggio al posto riservato ai disabili, spesso occupato da incivili automobilisti che non ne hanno diritto. Ancora, numerosissime infrazioni sono commesse dai ragazzini che circolano privi di casco a bordo dei ciclomotori. Altre, numerose, devono essere quelle comminate agli autocarri che transitano per via Scaiola, strada interdetta al transito degli autocarri. Per non parlare poi delle centinaia e centinaia di autovetture che transitano sulla superstrada Mazzano-Tormini a fari spenti anche d'inverno, di primo mattino, al tramonto, in giornate di pioggia o addirittura di nebbia (sulle strade extraurbane sono obbligatori i fari anabbaglianti, sempre). Tutte queste infrazioni bastano da sole a raggiungere la somma di 900 mila euro, senza il contributo del tanto vituperato (dalla stessa Amministrazione) autovelox. Purtroppo però le mie argomentazioni non hanno convinto nessuno. Il sindaco o il comandante della Polizia locale possono aiutarmi a convincere questi maliziosi miei interlocutori? Ne sarei grato (in caso di silenzio devo, mio malgrado, dare ragione a loro). Valerio Agliardi Nuvolera A ODOLO La costruzione del supermercato davanti a casa nSiamo una famiglia pensionata, residente da oltre 50 anni in Odolo. Abbiamo costruito con tanti sacrifici la nostra casa per noi e per i nostri figli. Con il tempo abbiamo visto diminuire sempre di più il verde che ci stava attorno, con siti industriali. Oggi 2009 siamo venuti a conoscenza che il comune di Odolo, ha deliberato salvo approvazione della Provincia, la costruzione di un supermercato proprio davanti alla nostra casa, unico e solo polmone verde della zona piantumata di alberi molto belli che ci permettono una boccata di ossigeno. Noi comprendiamo che in questo momento non favorevole all'economia il comune voglia combattere la crisi, ma ci poniamo una domanda, era proprio necessario togliere l'unica area verde della zona e cementificarla? Non si poteva individuare un altro sito o un'area dismessa? Con questa lettera intendiamo sensibilizzare l'Amministrazione comunale e ricordare che la salute e il rispetto del verde per la qualità della vita è necessaria. Nella speranza che vi possano essere risvolti positivi in merito porgiamo distinti saluti. Massimiliano Beltrami Odolo

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nell'isola calo di prenotazioni del 45% (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

di Luca Rojch Nell'isola calo di prenotazioni del 45% Dalle agenzie di viaggio timori di crollo «Rincari eccessivi negli alberghi sardi» OLBIA. La crisi globale spegne anche gli ombrelloni dell'isola. La Sardegna arranca, il fascino rimane intatto, ma il conto per i turisti che la scelgono è sempre più da nababbo. Troppo cara per tasche sempre più vuote. Il barometro delle previsioni segna tempesta. Calo del 45 per cento delle prenotazioni rispetto al 2008. Mercato da grande depressione, da economia sgonfiata. Il quadro da bancarotta della fabbrica delle vacanze arriva dal vicepresidente regionale della Fiavet, l'associazione delle agenzie di viaggio, Gian Mario Pileri. Annuncia un anno nero per le imprese che vivono di turismo. Nelle sue parole viene difficile trovare tracce di ottimismo in un presente fatto di segni negativi e di sfiducia. Gramigna che invade e devasta il campo degli affari. «In Sardegna c'è un crollo del 45 per cento delle prenotazioni rispetto all'anno scorso - spiega -. I dati arrivano dalle agenzie. Noi raccogliamo le prenotazioni. Sono tra i pochi nell'isola che si occupano promuovere la Sardegna all'esterno. Stampo ogni anno 150 mila cataloghi da distribuire alle fiere. I prezzi dei pacchetti vacanza non li metto più. Sarebbero uno spot alle altre mete. Siamo fuori mercato. Gli hotel hanno ritoccato quest'anno i listini verso l'alto in media dell'8 per cento. Un trend costante. Che ci porta sempre più lontano dai concorrenti. Faccio un esempio. Vendo le Mauritius, una settimana, hotel quattro stelle superiore, pensione completa, volo incluso, 10 ore di aereo, a 950 euro. Sfido chiunque a trovare in alta stagione qualcosa di simile in Sardegna». Con lui la responsabile di Confindustria nord Sardegna per il turismo, Cinzia Callegari. «Mete come il Mar Rosso o il Marocco hanno rubato tutta la clientela italiana - spiega la Callegari -. Bisogna reagire, essere competitivi per tenere testa ai mercati emergenti. Rischiamo di venire travolti». Pileri continua nel suo atto di accusa al sistema. «A rischio ci sono 1800 posti di lavoro nelle agenzie turistiche della Sardegna - afferma -. Il sistema è vicino al collasso. Dobbiamo raddrizzare una situazione di estrema difficoltà, che viene mascherata dalla Regione. Spesso si mettono a disposizione i dati degli arrivi. Gente che atterra in Sardegna dalla Germania o dall'Inghilterra con 21 euro. Poi scompare». Presenze assenti. Fantasmi per la macchina turistica che non riesce a seguire le loro tracce nell'isola. «Sono invisibili - continua Pileri -, negli hotel non arrivano. Si perdono nei meandri di un'ospitalità clandestina. Serve un pool misto pubblico-privato che coordini gli interventi per promuovere il territorio. Dobbiamo riconquistare i turisti italiani che non vengono più in Sardegna. Tutto costa troppo. Non possiamo far pagare un volo da Roma in aereo 250 euro. Abbiamo già perso». Un presente nerissimo che Pileri, direttore della Sardinia international travel, vive da protagonista, con lui un altro tour operator che promuove l'isola, Salvatore Insinga della Avitur. «Credo - dice Insinga - che sia necessaria una migliore programmazione della stagione». L'analisi di Pileri cerca di salvare una parte della Gallura. «Diventa difficile andare avanti - continua -. Anche se Olbia rimane ancora un'isola felice, la crisi colpisce l'isola. Un po' ci salva la posizione, un po' la ricetta del Comune che si apre a nuovi mercati come la Cina. Faccio un esempio l'assessore al Turismo, Vanni Sanna, è ritornato dalla fiera di Shangai, con l'agenda carica di contatti. Per noi è una miniera d'oro. Se riuscissimo a dirottare da noi anche una piccola parte di questo flusso si potrebbero invertire trend negativi».

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docente padovano ucciso dalla valanga - enrico ferro (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Esperto di musicologia, aveva due lauree, l'ultima in Storia e Critica dei Beni artistici e musicali. Amava la montagna Docente padovano ucciso dalla valanga Pier Luigi Gaiatto, 31 anni, lavorava all'università di Padova I colleghi del Bo in lutto La vittima viveva a Portogruaro assieme ai genitori e al fratello ENRICO FERRO Marmolada tragica per un docente universitario dell'Università di Padova, Pier Luigi Gaiatto, di 31 anni. Il bilancio è pesantissimo, con due morti e due feriti, uno dei quali gravissimo nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Chiara. A seminar morte una valanga di un chilometro e mezzo, la più grande staccatasi dalla vetta negli ultimi trent'anni da Punta Penia, con un fronte di 400 metri ed accumuli alti sino a dieci metri. L'ALLARME. La valanga è partita alle 11,20 di venerdì e si è estesa per oltre un chilometro e mezzo sul versante nord della Marmolada, in quel momento frequentato da una dozzina di persone, che hanno rischiato di essere tutte travolte dalla neve. LE VITTIME. Gli scalatori «finiti» sotto la valanga invece si sono ridotti a tre, una ragazza ferita lievemente, curata all'ospedale di Cavalese, e due amici Pier Luigi Gaiatto, 31 anni di Portogruaro (Venezia), e Igino Archetti, 30 anni di Spresiano (Treviso), individuati, grazie all'ausilio dei cani, sotto un metro di neve, intubati sul posto e trasportati in due diversi reparti di rianimazione. Il primo a Treviso, dove è deceduto ieri mattina, il secondo all'ospedale Santa Chiara, dov'è tutt'ora ricoverato in prognosi riservata. A rendere ancora più drammatico il bilancio della giornata di venerdì in Marmolada, anche l'incidente in cui ha perso la vita Viola Centurelli, 26 anni di Bergamo, attorno alle 15. La ragazza è deceduta mentre era impegnata in un «fuori pista» in una zona non coinvolta dalla valanga, sul canale di gronda del Gran Vernel. PIERLUIGI GAIATTO. Pier Luigi Gaiatto abitava in via Russolo 9 a Portogruaro, con i genitori Angelo, dirigente della filiale di Veneto Banca, la madre Gabriella, maestra a Concordia, ed il fratello Davide. Nella casa a fianco vivono i nonni, una famiglia molto unita, che adesso si stringe in un immenso dolore. Pier Luigi era un esperto di musicologia, aveva conseguito ben due lauree in materia, l'ultima in Storia e Critica dei Beni artistici e musicali presso l'università di Padova, dove attualmente lavorava con un contratto a progetto e dove ora i colleghi sono in lutto. Il trentenne, inoltre, era un grande appassionato di montagna. Per il 1º maggio aveva organizzato con i vecchi amici dell'università, con i quali condivideva la stessa passione, una gita sulla Marmolada. Era partito all'alba di venerdì, insieme all'amico Iginio Archietti, 29 anni di Spresiano. Nella tarda mattinata, mentre si trovavano a circa tremila metri, in località Schiena di Mulo, poco sotto Punta Penia, i due amici sono stati travolti dalla slavina. Il funerale si svolgerà martedì pomeriggio alle 15,30 in Duomo a Portogruaro.

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sassari, riflettori puntati sull'università (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì altra iniziativa di Progetto Magnifico in vista del voto per il nuovo rettore Sassari, riflettori puntati sull'università SASSARI. Nuovo appuntamento promosso da Progetto Magnifico. Il movimento è definito dai suoi stessi promotori «fedele alla natura di raggruppamento di base che comprende docenti di tutte le facoltà, studenti e personale tecnico amministrativo decisi a promuovere un autentico cambiamento dell'ateneo». Opera in vista delle elezioni per la carica di rettore. A Sassari si voterà il 18 giugno. Mentre la scadenza delle candidature (finora solo due: Attilio Mastino e Pietro Luciano) è fissata per il 18 di questo mese. Stavolta Progetto Magnifico indice una riunione aperta «a tutti coloro che si riconoscono nel suo manifesto/programma (www.pm. uniss.it)» per dopodomani alle 17 nell'aula magna di piazza Università. «L'obiettivo è definire ulteriormente proposte che diano forza e direzione a chi dovrà governare l'ateneo sassarese nei prossimi anni - spiegano gli organizzatori - Quella di Progetto Magnifico è infatti un'operazione originale, che cade dopo una serie d'incontri molto partecipati». Nei quali, grazie alla qualità dei casi di studio presentati e al serrato dibattito, secondo gli ideatori si sono mostrati due risultati. «Uno - si legge ancora in una nota - è come anche nel nostro Paese si possa fare la valutazione della ricerca (e della didattica) utilizzandola per ripartire le risorse e aumentare la capacità di attrarne di nuove. L'altro, quello di poter riformare i processi gestionali e organizzativi per semplificare, svecchiare, rendere più efficiente l'amministrazione universitaria». «Tenendo fermi questi due temi - è la conclusione dei promotori di Progetto Magnifico - il dibattito di martedì ne toccherà altri. Tutti essenziali per il rilancio dell'ateneo. Come la qualità delle strutture. La condizione degli studenti. La medicina e la sanità. E come la governance e le sue regole».

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momart in piazza capitaniato. ritorna oggi, da mattina a pomeriggio inoltrato, l'appuntamento ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

NOTIZIE IN BREVE MOMART IN PIAZZA CAPITANIATO. Ritorna oggi, da mattina a pomeriggio inoltrato, l'appuntamento ... MOMART IN PIAZZA CAPITANIATO. Ritorna oggi, da mattina a pomeriggio inoltrato, l'appuntamento con il «Momart», la mostra mercato degli artisti che da mesi ormai anima la prima domenica del mese in piazzetta Capitaniato a Padova. Più di sessanta espositori provenienti da tutta Italia presenteranno le loro opere: pittura, scultura, fotografia, installazioni, astratto, figurativo, ogni forma di espressione artistica trova spazio e confronto. Quello che caratterizza, infatti, questa manifestazione è non solo il desiderio di mantenere alto il livello della proposta, ma soprattutto la ricerca del confronto e della crescita fra i vari artisti il cui entusiasmo per questo nuovo modo di proporsi si comunica subito al pubblico che ne è coinvolto. Ne risulta un'atmosfera del tutto particolare per cui finalmente si crea un rapporto non mediato tra artista e fruitore: ognuno spiega il proprio modo di fare arte, dalla tecnica ai significati, avvicinando le persone al mondo un po' dimenticato delle arti visive. Info. "www.momart.padova.it". RADUNO SMART A VENEZIA. C'è tempo sino al 5 maggio per iscriversi al raduno delle Smart previsto domenica 17 a Venezia con appuntamento alle 9.30 al Terminal 107 (park euro 10 €). Alle 10 check-in ed imbarco su Costa Serena; alle 10.30 visita nave con personale Costa Crociere e alle 12.30 pranzo nel Ristorante Ceres (euro 25). Alle 15 sbarco. Poi visita guidata La Giudecca (35 euro); dal Mulino Stucky ai canali dei granchi, alla Corte del cordame, alla Chiesa del Redentore, aperitivo e ritorno con con vaporetto privato. Oppure libera dal Terminal 107, a piedi fino al Tronchetto con vaporetto per tutte le destinazioni (a/r euro 13) oppure dal Tronchetto bus fino a Piazzale Roma, visita a piedi. Infine: visita libera a Villa Pisani con visita mostra Emma Ciardi (euro 10). Prenotazione: si richiedono nr. di targa, nr. carta d'identità e generalità Per informazioni www.vivilasmart.it; www.viviilborgo.it; facebook gruppo Vivi la Smart; serali cell.339.6374486 - 338.8492738. NUTRIMENTO UPA. Si conclude al Santo, martedì 5 maggio (ore 18), il progetto «Nutrimento. Tre proposte per una crescita responsabile», il ciclo d'incontri pensato dal Gruppo Giovani Imprenditori dell'Upa. Nello Studio teologico della Pontificia Basilica di Sant'Antonio di Padova, dalle 18 si discuterà de «La coscienza e le sue voci. I dialoghi interiori come luogo e modalità di scelta a partire dall'esperienza dell'indecisione». Ad introdurre l'argomento sarà Giovanni Grandi, docente di Antropologia filosofica all'Università degli studi di Padova. «Nutrirsi significa crescere, arricchirsi, far maturare i talenti che sono in noi. - spiega Tiziana Baretta, Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Upa - Il nutrimento è una scelta, una manifestazione della volontà, non una semplice esigenza. Nutrirsi è un gesto di responsabilità personale e collettiva. Per questo abbiamo voluto proporre un cammino di nutrimento consapevole». Per informazioni: Gruppo Giovani Imprenditori, tel. 049 8206104, gruppogiovaniimp renditori@upa.pad ova.it ALESSANDRO MAGNO. Da domani a mercoledì, in Sala delle Edicole di Palazzo Capitaniato, si terrà il convegno internazionale dal titolo «Alessandro Magno in Età moderna» dedicato alla figura del grande condottiero che, entrato nella leggenda quando era ancora in vita, ha polarizzato l'attenzione non solo di storici, filosofi e artisti, ma anche di re, imperatori e uomini politici, dando vita a un fenomeno di imitazione che si estende fino ai giorni nostri. Di particolare interesse è poi il rapporto tra ideologia del potere e rappresentazione della figura del re macedone tanto in ambito letterario, quanto in quello teatrale e in quello della librettistica per musica. Domani alle 15.30, dopo i saluti delle Autorità accademiche, Franco Biasutti e Alessandra Coppola dell'Università illustreranno i temi del convegno. In questa prima giornata, in una sessione di lavori moderata da Gregorio Piaia, direttore del Dipartimento di Filosofia dell'Ateneo patavino, sarà indagata la rilevanza della figura di Alessandro Magno nel Medioevo, nell'Umanesimo e tra il Cinquecento e il Settecento. DISTRIBUTORI APERTI. Sono aperti oggi per turno con personale i seguenti distributori di carburante: i Q8 di via D'Avanzo 12 e Corso Boston 50 (con Gpl), gli Esso di corso Australia 70 e via Sorio 88, la Total di via Prosdocimi angolo via Forcellini e la Tamoil di via Vigonovese 120.

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Scuola, i sindacati alzano la voce (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Scuola, i sindacati alzano la voce Le richieste Blocco degli organici in Abruzzo e un ben più generoso stanziamento di fondi L'AQUILA Al termine di una riunione con i rappresentanti del Ministero dell'Istruzione, dell'Università, e con le segreterie di Flc Cgil, Cisl, Uil Scuola, Snals e Gilda, nel corso della quale hanno illustrato i punti individuati come prioritari per il funzionamento della vita scolastica a L'Aquila e in Abruzzo, si è preso atto che tra questi risulta non considerato quello fondamentale del blocco degli organici nel territorio abruzzese e che i fondi fissati nel Decreto post terremoto risultano insufficienti per le esigenze delle scuole aquilane e abruzzesi. Da questa situazione gli organismi sindacali hanno deciso di costituire tra loro un comitato sindacale permanente che si relazionerà con le istituzioni scolastiche e politiche. Un organismo che mira a tutelare le professionalità dei docenti presenti sul territorio, evitare che la riforma scolastica crei ulteriore disagio nelle zone colpite dal terremoto e laddove molti studenti sfollati insieme alle famiglie, hanno trovato riparo. Ieri mattina, quindi, nel corso di una conferenza stampa, dagli stessi rappresentanti sindacali regionali: Paola Bonifaci (Flc Cgil), Andrea Leonzio (Cisl Scuola), Ennio Taglieri (Uil Scuola) e Pierluigi Palmiri (Snals) hanno illustrato il problema e spiegato le decisioni che si stanno per intraprendere. Per i rappresentanti sindacali «le scelte del Ministero dell'Economia e delle Finanze sono in contrasto con le più elementari esigenze organizzative specifiche della nostra scuola, perché aggravano, dopo il sisma, le condizioni materiali e psicologiche del personale scolastico, soprattutto in riferimento ai fenomeni di soprannumerarietà e mobilità, anche perché non evitano il taglio di 1400 posti, tra docenti, personale tecnico amministrativo e dirigenti previsti in tutta la regione». In particolare le organizzazioni sindacali hanno puntato il dito contro i tagli previsti da settembre che andrebbero a penalizzare sia il personale docente sia quello precario. Altro punto caldo affrontato nel corso della riunione e fortemente dibattuto dai rappresentanti sindacali è stato quello relativo allo stanziamento di fondi destinati al comparto della scuola che non soltanto sarebbero insufficienti per garantire il normale prosieguo dell'attività didattica ma sarebbero frutto degli stessi tagli. Per Leonzio i tagli metteranno in ginocchio una Regione già duramente provata dal terremoto. «Nell'ultimo quinquennio - ha detto il rappresentante regionale della Cisl Scuola - abbiamo assistito al taglio di cinquemila unità lavorative. Tengo a precisare che l'Abruzzo ha organici sotto la media nazionale tra docenti e precari e a tutto ciò si aggiunge il fatto che solo l'8,51 per cento degli edifici scolastici della Regione ha la certificazione sull'agibilità statica, il 26,5 per cento il certificato sulla prevenzione antincendio e il 10,28 per cento la certificazione sull'assenza di amianto». Una situazione difficile cui si aggiunge la domanda di molte famiglie che chiedono certezze per il prossimo anno scolastico, capire anche se poter iscrivere a L'Aquila i propri figli. «Chiediamo - hanno detto i rappresentanti sindacali - che venga chiarito che gli insegnanti che dimorano presso i campi di accoglienza assumano servizio presso i corrispondenti centri operativi misti dove la loro prestazione professionale è non solo utile ma indispensabile e non presso le scuole di titolarità o di servizio ubicate in località non colpite dal sisma. Per i docenti già titolari o in servizio nei territori colpiti dal sisma ma che risiedono in altre località della Regione, anche per loro deve essere chiarita la modalità di assunzione del servizio in appoggio alle scuole ubicate nel Comune di residenza o Comuni vicini della Provincia di residenza». I sindacati chiedono quindi il monitoraggio regionale delle sedi scolastiche che non è possibile riaprire, la possibilità di continuare a garantire supplenze brevi, la proroga delle scadenze per la presentazione delle domande per il rinnovo delle graduatorie permanenti Per domani è previsto un incontro nella sede regionale del provveditorato tra le organizzazioni sindacali e il presidente della Regione, Gianni Chiodi. L'obiettivo è quello di verificare se esiste la possibilità di integrare, attraverso fondi europei, i 19,4 milioni di euro previsti dal decreto. F. Cap.

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pino mauro il mio sostegno a cuccurullo (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Elezioni per il rettore Pino Mauro «Il mio sostegno a Cuccurullo» CHIETI. Non fa parte del comitato che sostiene la candidatura del luminare di oculistica Pierenrico Gallenga alla carica di rettore nelle elezioni del 13 maggio. Anzi, sostiene l'attuale rettore, Cuccurullo, come molti altri colleghi della sua facoltà. Giuseppe Mauro, docente ordinario di politica economia della facoltà di Economia della "Gabriele d'Annunzio", a Pescara, spiega che «subito dopo il primo incontro del "Comitato per lo sviluppo dell'università", cioè circa un mese fa, ho avuto modo di comunicare prima al professor Crescenti e successivamente a tutti i colleghi coinvolti nell'iniziativa, la mia indisponibilità a far parte del predetto comitato. Poiché il mio nome continua a essere citato tra i suoi componenti, come nell'articolo apparso su il Centro del primo maggio», il docente chiede di precisare che la posizione è ben diversa. E aggiunge: «Colgo l'occasione per manifestare la mia fiducia e il mio sostegno al professor Franco Cuccurullo per il proficuo lavoro svolto in direzione del rafforzamento e dell'affermazione dell'università "G. d'Annunzio"».

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a tavola tra storia e finzione (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Oristano A tavola tra storia e finzione Progetto dell'istituto alberghiero sui cibi degli antichi romani Hanno partecipato delegazioni di 50 scuole italiane e straniere LA CURIOSITà A Fordongianus l'atto finale FORDONGIANUS. Titoli di coda per un evento, "A tavola con gli antichi romani", che ha costituito uno dei momenti clou di una manifestazione, la prima Conferenza annuale dell'Associazione europea delle scuole alberghiere e del turismo (Aeht), che sembra destinata a spianare la strada a traguardi più prestigiosi per l'Ipsaa 'Don Deodato Meloni' di Nuraxinieddu, diretto da Nella Manca, che per la buona riuscita dell'iniziativa ha mobilitato per diverse settimane uno staff di docenti, tecnici e studenti davvero importante per qualità e quantità: novantuno allievi e allieve (che solo per motivi di spazio non è possibile citare uno per uno), coordinati dai docenti Gavino Sanna, Antonello Melis, Gioacchino Allegra, Maurizio Piroddi, Francesco Di Prisco e William Dasso; sette assistenti tecnici e otto bidelli. A Oristano sono arrivate delegazioni di una cinquantina di scuole alberghiere italiane e straniere e la Conferenza ha avuto il patrocinio di Regione, Provincia, Comuni di Oristano, Fordongianus e Cabras, Camera di commercio, Gal-Mbs, Unione dei Comuni del Barigadu, e la sponsorizzazione di numerose aziende agroalimentari del territorio. Dal 27 al 30 aprile scorsi il 'Don Deodato Meloni' ha organizzato spettacoli, escursioni di piacere, work-shop, dimostrazioni tecniche che hanno portato per mano le delegazioni all'evento rappresentato dalla conclusione del progetto didattico 'A Tavola con gli antichi romani', appunto, che si è svolto mercoledì sera nell'area archoelogica delle Terme di Fordongianus. Una cena spettacolo, vera e propria rappresentazione teatrale di archeologia sperimentale, realizzata con la collaborazione della Cooperativa Forum Traiani, del Dipartimento di storia della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Sassari, l'assenso della Soprintendenza archeologica e la supervisione dell'archeologo Raimondo Zucca. Un evento che ha riscosso notevoli consensi da parte delle delegazioni delle scuole alberghiere e che apre nuovi orizzonti per analoghe iniziative che potrebbero essere ambientate in tempi e luoghi diversi, a cominciare dall'idea, già ventilata a Fordongianus, di un 'A tavola con i nuragici' da organizzare prossimamente nell'area di Losa. Sulla grande platea lastricata, illuminata dalle torce, le tavolate dove hanno preso posto gli invitati alla cena con ricette tratte dal Satyricon di Petronio. Tavolate, ma anche il triclinio, fedele ricostruzione (di Mauro Podda e Marco Serra) di quello ritrovato fra le rovine di Pompei, dove hanno recitato Paolo Vanacore, che ha impersonato Tito Giulio Pollione; Valeria Sanna, nei panni di Claudia, amata liberta di Nerone, e Mauro Arangiaro che impersonava Tito Giulio Usto, fratello di Pollione. Pietanze e bevande servite, in vasellame realizzato dalla Cma di Oristano, dagli studenti dell'Alberghiero, con indosso tuniche e sandali in cuoio realizzati, questi ultimi, addirittura in Germania. Perché nulla è stato lasciato al caso.

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La sfida del Pd a trazione (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Politica Il segretario Lorandi lancia le candidature Robol, Merighi e Simoncelli La sfida del Pd a trazione «giovane» michele comper Tre incontri pubblici su temi d'antica emergenza: lavoro e occupazione, urbanistica e mobilità, formazione e cultura. Il circolo cittadino del Partito democratico - sotto la nuova guida del segretario Fabiano Lorandi - dedica il mese di maggio ad un ambizioso esercizio di partecipazione con cui vuole chiamare i Roveretani ad occuparsi in prima persona delle questioni di peso. E lo fa schierando in prima fila il nucleo dei giovani: da Giulia Robol a Claudia Merighi e Chiara Simoncelli , che secondo Lorandi sono «la base di partenza per la sfida delle elezioni del 2010» e quindi già candidate designate. Un taglio netto - anche di presenze al tavolo della presentazione - con i nomi della sinistra degli ultimi 20 anni. Anche se c'è un anno davanti e bisognerà fare i conti con un quadro provinciale in rapido sommovimento. Il primo appuntamento è per domani lunedì 4; poi martedì 19 e giovedì 28 maggio: «È anche la prima occasione in cui il nostro nuovo soggetto politico si mostra alla città - ha spiegato ieri il segretario Fabiano Lorandi nel corso della presentazione dei tre incontri legati dal tema "Rovereto per la città e la Vallagarina", nella sede di via Tartarotti, assieme alle giovani candidate Claudia Merighi, Giulia Robol e Chiara Simoncelli - ma per noi vuole essere soprattutto un'occasione vera per aprire un dibattito e un confronto della città sui temi centrali. Per questo i relatori sono stati scelti con estrema attenzione: provengono dalle varie categorie sociali ed economiche del nostro territorio, e assieme a loro ci sono amministratori sia provinciali, sia del Comune di Rovereto. Perché la nostra intenzione è che in queste tre serate siano rivolte domande vere, alle quali ci aspettiamo seguano risposte vere». Primo appuntamento lunedì prossimo alle 20.30 nella sala della Filarmonica con «Crescere, muoversi, lavorare - Lavoro e occupazione, prospettive oggi», ospiti l'assessore provinciale Alessandro Olivi, il segretario Cgil del Trentino Paolo Burli e l'ingegnere e manager industriale Agostino Peroni. Coordina Alessandro De Bertolini, giornalista del Corriere del Trentino. Martedì 19 alle ore 20.30, ancora nella sala della Filarmonica, il tema è «Il cambiamento e l'identità. Prg e mobilità», con l'ex assessore provinciale Roberto Pinter, l'assessore comunale all'urbanistica Maurizio Tomazzoni e il docente di pianificazione urbanistica all'Università di Trento Bruno Zanon. Moderatore Andrea Iannuzzi, direttore del quotidiano Trentino. Infine, di «Formazione e cultura. Preparare al futuro» si discuterà giovedì 28 alle 20.30 all'auditorium del centro civico del Brione, con l'assessore provinciale all'istruzione Marta Dalmaso, il sindaco Guglielmo Valduga, il filosofo e docente di estetica all'Università di Venezia Franco Rella e il maestro di strada a Napoli Marco Rossi Doria. A moderare l'incontro Pierangelo Giovanetti, direttore del quotidiano L'Adige. 03/05/2009

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ghilarducci, il guru dell'economia (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Lucca Ghilarducci, il guru dell'economia è della Piana la famiglia della docente più famosa negli Usa I suoi studi sul sistema pensionistico dell'auto al centro anche delle trattative per l'ingresso della Fiat nella Chrysler LUCCA. Fa discutere la stampa mondiale la battaglia intrapresa dall'economista americana di origini lucchesi, che si sta battendo per cercare di salvare il sistema pensionistico dei lavoratori dell'azienda automobilistica statunitense. Teresa Ghilarducci, americana di seconda generazione (suo nonno emigrò dalla Piana prima della guerra) da anni insegna analisi di politica economica alla New School for Policy Research. Recentemente ha pubblicato anche un libro per la Princeton University Press dal titolo «When i'm sixtyfour» (quando avrò 64 anni, età per accedere alla pensione), che tratta di come riuscire a salvare il sistema pensionistico dei lavoratori dell'auto. La pubblicazione è uno studio sulla mancanza di fondi del sistema previdenziale americano. Attualmente la studiosa di origini lucchesi partecipa ad un programma di studi di Harvard e siede nel consiglio dell'organo di gestione delle pensioni del sindacato automobilistico (United Auto Workers). L'economista ha seguito molto da vicino anche le trattative che ci sono state tra la Fiat e la Chrysler per capire quello che potrà essere il futuro per i lavoratori della casa automobilistica americana. Proprio questo intervento l'ha portata alla ribalta dei media internazionali e il suo parere viene conteso dai netwprk. Negli Stati Uniti lo stile della contrattazione collettiva è molto disomogeneo: talvolta, come ha spiegato Ghilarducci, è molto passivo, mentre in certe aree c'è grande attivismo sindacale e i lavoratori dell'auto si considerano veri esperti di problemi industriali. Il futuro dei lavoratori dell'auto, ha sottolineato la studiosa italo americana, è legato alla Veba, un fondo istituito due anni fa per fornire ai lavoratori del settore l'assistenza sanitaria non più garantita dai datori di lavoro di Detroit. Il quadro è completamente cambiato e la Chrysler non potrà più pagare in contanti come previsto dagli accordi iniziali. Il nuovo accordo prevede che l'azienda automobilistica pagherà in azioni e Veba riceverà il 55% della nuova Chrysler ristrutturata. L'importante è capire, come emerge dallo studio fatto dall'economista, chi siederà in consiglio di amministrazione vicino a Marchionne e agli altri rappresentanti della Fiat. Sindacalisti della Uaw, accademici o esperti di sanità della Veba? Teresa Ghilarducci, che è anche docente dell'università di economia a New York e membro del direttivo della Veba, illustra come si dovrebbe evolvere l'accordo nel suo libro appena pubblicato, in cui parla di una proposta di riforma della previdenza pubblica. Sulla questione interviene anche la rivista «Us News & World Report» che ha definito la Ghilarducci la donna più "pericolosa" d'America. Nel suo libro la Ghilarducci non nega il deterioramento del quadro, ma non dà numeri: «Tutto dipenderà - sostiene - dal tipo di riforma sanitaria che verrà introdotta da Obama». D.T.

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lula, riaperti i termini per l'adesione al gal (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Nuoro Lula, riaperti i termini per l'adesione al Gal LULA. Sono stati riaperti, di recente, i termini per l'adesione al costituendo Gruppo di Azione Locale (Gal) "Montalbo Nuorese-Baronie" fra i comuni di Bitti, Lodè, Loculi, Lula, Onanì, Onifai, Orune, Osidda, Posada, Torpè. Mancano pochi giorni per concludere la fase di costituzione dell'associazione che si pone alcuni obiettivi di fondo: migliorare la qualità della vita nelle realtà rurali introducendo elementi di diversificazione delle attività agricole; creazione e sviluppo di microimprese, incentivazione di attività turistiche; realizzazione di servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale; interventi per lo sviluppo e rinnovamento dei paesi, tutela e riqualificazione del patrimonio rurale;acquisizione di competenze. Il comune di Lula, soggetto capofila, alla luce degli ultimi sviluppi invita tutti gli attori pubblici-privati di rispettare la tempistica. Lunedì 4 maggio alle ore 19 è previsto, presso la Sala del Giudice di Pace, a Bitti, l'approvazione dello statuto definitivo e le quote di associazione. Mercoledì 6 maggio, entro le 18, scadono i termini, per i privati, di presentazione delle richieste di adesione al Gal, da presentare con tutta la documentazione allegata, presso il comune di residenza. La scheda di adesione si trova sul sito www.comune.lula.nu.it o presso ogni comune di residenza. Entro il 7 maggio gli enti pubblici, invece, devono deliberare tramite l'organo competente sull'adesione o sulla quota di adesione. Venerdì 8 maggio si terrà, invece, presso la Sala del Giudice di Pace, a Bitti, l'assemblea degli aderenti per l'individuazione dei componenti del Cda e del presidente. Lunedì 11 alle 10 (Sala Giudice di Pace-BittI) si chiude il lungo iter con la costituzione del Gal e nomina del Cda. (b.a.)

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la spiaggia per l'arena estiva (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

La proposta. Soluzione alternativa previo accordo con la Viareggio porto La spiaggia per l'arena estiva Il Triangolino potrebbe ospitare il Beach-stadium VIAREGGIO. Un'alternativa per lo svolgimento della manifestazione "Beach-Stadium". La soluzione potrebbe arrivare dalla proposta messa sul tavolo dalla Capitaneria di porto. Che ha suggerito l'ipotesi di utilizzo dell'area del Triangolino, spiaggetta "naturale" compresa. Un modo per risolvere due problemi in un colpo solo: quello della pericolosità dell'utilizzo di una lingua di sabbia nata in pieno canale navigabile e quello degli spazi per l'iniziativa destinata a durare tutta l'estate, con tanto di arena per volley e calcio da spiaggia. La prima questione - ricorda la Capitaneria - non è di poco conto. La spiaggia tra diga foranea e imboccatura del porto è nata spontaneamente e allo stesso modo viene frequentata. Chi la utilizza per la pesca, chi per portarvi i cani, chi come area libera per prendere il sole ma anche per una bella nuotata (bambini compresi) proprio in mezzo al transito di barche e pescherecci. Se non bastasse, i problemi non mancano neppure nella porzione recintata, che è di proprietà della Viareggio porto, società pubblico-privata che contava di potervi iniziare i lavori per l'approdo turistico del Triangolino. Lavori che stanno vivendo una lunga serie di stop non dovuti alla volontà della società stessa, ma causati dalle vicende legali in corso. Tra i problemi dell'area c'è sicuramente quello della poco pulizia, come ben visibile a occhio nudo sia da terra che da mare. Una situazione di degrado che l'istallazione per 4 mesi del grande "circo" sportivo sicuramente sanerebbe. Garantendo agli organizzatori uno spazio lontano dall'area di competenza del Parco e che non ricade sotto le normative che regolano i concessionari delle strutture balneari all'ente che tutela la Macchia lucchese con le sue Marine. Certo, ci sarebbe da chiedere l'autorizzazione alla Viareggio porto e stabilire nero su bianco il rapporto possibile, per tutti gli aspetti, con gli organizzatori del Beach-stadium. Ma non dovrebbe essere, sembra di capire, un ostacolo insormontabile. Così come non dovrebbe essere impossibile pensare ad un'idonea regolamentazione della sosta. Gli organizzatori avevano avanzato anche la proposta di trasferire la manifestazione nella spiaggia libera che si trova all'ingresso del Vialone. Una soluzione, questa, che priverebbe la città di un tratto di mare non a pagamento molto frequentato, che inoltre verrebbe a trovarsi - in piena estate - confinante con l'area dove vengono organizzate le feste del "Croda". D.F.

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galileo, un posto davanti al museo delle navi - marco barabotti (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cervelli

Pagina 7 - Pisa Galileo, un posto davanti al museo delle navi A giugno l'inaugurazione della statua donata alla città dall'imprenditore Flaminio Farnesi MARCO BARABOTTI Finalmente quel monumento s'ha da fare. Anzi, c'è già da vent'anni, ma aspettava che fosse collocato in città, ben visibile a tutti. è quello di Galileo Galilei, il pisano più celebre al mondo. Sono del resto passati tre secoli e mezzo per celebrarlo come si deve. Meglio tardi che mai. Come diciamo anche a pagina 22 (in Cultura e società) il monumento che raffigura lo scienziato, alto più di cinque metri, opera della scultrice Stefania Guidi e commissionata dall'imprenditore Flaminio Farnesi, sarà collocata il prossimo giugno agli Arsenali Medicei, là dove sorgerà, si spera presto, il museo delle navi romane. Era del resto una "dimenticanza" clamorosa, quella di un monumento a Galileo. La vicenda, vecchia di secoli, venne rinverdita due anni fa dal caso dell'intitolazione di una piazza o di un belvedere a un altro scienziato pisano, Bruno Pontecorvo, a Marina di Pisa, il cui iter per fortuna sembra in dirittura d'arrivo. è incredibile che la grandezza di uomini di scienza universalmente riconosciuti, sia obnubilata dalle ideologie. Fu il cardinale-scienziato Pietro Maffi, arcivescovo di Pisa dal 1904 al 1931, a proporre un monumento in ricordo di Galileo, per onorare la sua patria, la sua scienza e lo scienziato, in segno anche di riconciliazione dopo tutto quello che il celebre pisano aveva dovuto subire dalla Chiesa. Eravamo nel 1922 e il cardinale Maffi voleva far erigere una statua a Galileo in piazza dei Miracoli. L'amministrazione comunale di allora rispose che avrebbe accettato i soldi per farla, ma non la scultura: che non arrivò mai. D'altronde erano gli anni della Pisa con una forte tradizione anticlericale. Il Comune tentò addirittura di impugnare il testamento Rosselmini Gualandi, che lasciava grandi proprietà all'arcivescovo, non supponendo che egli, intelligentemente, le aveva fatte destinare al Cottolengo, contro cui nulla potè fare. Ma anche Firenze ci ha pensato tardi, a erigere un monumento a Galilei: lo fece nel settembre del 1997. è la gigantesca scultura di Giò Pomodoro che campeggia sul prato davanti all'Arno, con la torre medioevale di San Niccolò, ai piedi delle rampe che salgono al Piazzale Michelangelo. L'opera si intitola "Sole per Galileo". La scultura asciutta, geometrica e imponente come tutta l'opera del celebre artista, si collega ad un altro lavoro dedicato a Galileo Galilei, anche quello realizzato da Pomodoro nel suo studio di Querceta in Versilia: nel 1992 l'artista donò una stele in bronzo alla città di Padova, per ricordare che lì il grande scienziato aveva dato alle stampe il "Sidereus nuncius", lo studio in cui annunciava le scoperte sugli astri e il sistema solare fatte con il cannocchiale. è stato questo il primo monumento civile dedicato a Galileo, installato a Firenze, la città dove il fondatore della scienza moderna si spense e dove aveva trascorso gli anni più tormentati della sua vita, dopo essere stato costretto ad abiurare la teoria del sistema eliocentrico, già intuita da Copernico e Keplero, per le pressioni del Tribunale dell'Inquisizione. Lo scrittore pisano Roberto Gaggini aveva rivendicato, in un suo libro, negli anni Ottanta, la necessità di erigere un monumento in una piazza di Pisa a «quel Galileo Galilei che - come si legge nel volume -, nacque proprio a Pisa, in una casa nel quartiere di Sant'Andrea che, decenni fa, era ricovero di poveri ed emarginati, chiamato albergo delle tre «F» (fame, freddo, fastidio), e sulle cui fondamenta è stato costruito il Palazzo di Giustizia». Un grande merito nel tener vive a Pisa le iniziative galileiane ce l'ha da anni il prof. Roberto Vergara Caffarelli. Proprio quest'ultimo, curatore nel 2006 della mostra pisana sugli strumenti galileiani, ci aveva fatto scoprire un poemetto, un divertissement che Galilei scrisse e poi forse mandò al Granduca di Toscana dal titolo "Contro il portar la toga", pubblicato dalla casa editrice Ets. Da questo poemetto, sarcastico e goliardico, scritto durante i tre anni di docenza all'Università di Pisa nel 1590, Caffarelli aveva tratto una conclusione: Galileo fu il primo caso accertato di fuga da un'Università che non gli garantiva né di lavorare in tranquillità né di guadagnare a sufficienza. Il classico caso di fuga dei cervelli. Aveva detto, Caffarelli: «Da un lato, il nostro genio guadagnava meno di un muratore e dall'altro, Galileo subiva le "appuntature", cioè le trattenute sullo stipendio che venivano segnalate al Provveditore dai bidelli». I bidelli universitari tenevano una sorta di libro nero o registro delle sanzioni che erano impartite sia per i ritardi dei docenti sia perchè essi non portavano la toga dottoralis. E quest'ultimo tipo di sanzione comminata a Galileo è il casus belli del pamphlet. Insomma, Galileo fuggì da Pisa per la ristrettezza economica e per la rigidità dei regolamenti accademici e quindi Padova, sotto la Serenissima Repubblica, si aggiudicò il genio promettendogli il triplo dello stipendio, il pagamento dei mezzi per gli esperimenti e, cosa allettante, la possibilità di dar lezioni private, attività questa che a Pisa non si praticava. A Padova inoltre Galileo non fu più costretto a porta la famigerata toga. E fu così che Galileo, due anni prima di morire, scrisse ad un amico: «...a Padova dove consumai li 18 anni migliori di tutta la mia età...».

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SI', TRA CITTA' E ATENEO SI VOLTA PAGINA (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

IN BREVE pag. 16 SI', TRA CITTA' E ATENEO SI VOLTA PAGINA L'INTERVENTO LA COINCIDENZA, tra maggio e giugno, delle elezioni del rettore e del sindaco ha fatto dire a Piero Formica, su queste pagine, che dovrebbe costituire l'occasione per una innovazione radicale dei rapporti tra Università e Città. Questa innovazione, che anch'io auspico e che farò in modo che si realizzi, deve partire dalla constatazione che tra gli elementi identitari del nostro territorio c'è la presenza di un elevato numero di imprese della conoscenza, che spaziano dalle tecnologie informatiche alle nano tecnologie, dalla sostenibilità ambientale alle scienze della vita. IL NUOVO rettore e il nuovo sindaco dovranno essere in grado di coinvolgere in un processo di valorizzazione strategica e di crescita di questi settori sia la Regione sia le organizzazioni imprenditoriali ed economiche, definendo in maniera chiara gli obiettivi di ciascuno. Il nuovo rettore dovrà portare l'Alma Mater a modificare, in maniera significativa, la propria governance; i processi decisionali, attualmente poco efficaci; l'offerta didattica, soprattutto a livello magistrale e dottorale, e la ricerca, sia quella di base che quella applicata per sviluppare ulteriormente un processo di internazionalizzazione in grado di attirare i docenti e ricercatori più innovativi e i giovani più intraprendenti. IL NUOVO sindaco dovrà essere convinto della centralità strategica di questa nuova imprenditorialità della conoscenza e mettere in campo, in accordo con l'ateneo, iniziative in grado di migliorare sia la qualità delle condizioni di accoglienza dei migliori docenti, ricercatori e studenti sia i processi di diffusione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche. Oggi nel mondo le menti più brillanti si spostano là dove ci sono le condizioni migliori per portare avanti la ricerca, il trasferimento tecnologico e forme innovative di imprenditorialità. L'Alma Mater con la sua offerta formativa e la capacità di ricerca, da un lato, e il tessuto imprenditoriale, sociale e culturale del nostro territorio, dall'altro, hanno le potenzialità per mettere in moto un processo virtuoso tra università e ambiente esterno in grado di costituire un forte elemento di attrazione internazionale. Si tratta di decidere, insieme, che è nell'interesse di tutti.

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di NICOLA DI RENZONE SI FA PIÙ vicina, a Vicchio, l'ipotesi di reali... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

MUGELLO pag. 23 di NICOLA DI RENZONE SI FA PIÙ vicina, a Vicchio, l'ipotesi di reali... di NICOLA DI RENZONE SI FA PIÙ vicina, a Vicchio, l'ipotesi di realizzare un parco eolico sul Giogo di Villore; e cioè sulle montagne che sovrastano la frazione. Una delle due imprese interessate (Italian Wind Energy), infatti, ha già depositato alcune proposte di intervento per la viabilità che servirà a realizzare e a mantenere l'impianto. Ora toccherà all'amministrazione comunale organizzare, si legge nella relazione finale della commissione speciale per le energie rinnovabili, un'assemblea pubblica con gli abitanti della frazione e i residenti del capoluogo. Cittadini che, insieme all'amministrazione, dovranno scegliere se realizzare un bypass' del centro abitato di Villore; possibile sulla sinistra del centro abitato con inizio subito dopo la chiesa e innesto al primo tornante dopo aver passato il nuovo ponte, oppure sulla destra del centro abitato. L'altra possibilità è invece quella di cambiare completamente il percorso utilizzando la strada di Rostolena. Una volta scelta una delle ipotesi, il progetto dovrà essere sottoposto a valutazione di impatto ambientale e poi potrà essere presentato in Regione. Dal momento dell'approvazione potranno partire i lavori; che l'azienda ha garantito di poter svolgere in 18 mesi. E' QUANTO sostiene il consigliere Guido Carotti, presidente della Commissione speciale; che proprio pochi giorni fa ha relazionato sul tema in Consiglio Comunale e che ipotizza, se tutto andrà per il meglio, l'estate del 2011 come data per vedere le pale in funzione. La Commissione speciale ha terminato i propri lavori l'8 aprile dopo dieci sedute. Si trattava di un organismo composto non solo da Consiglieri ma anche da rappresentanti dei cittadini e in particolare da un membro del comitato di partecipazione territoriale che comprende Villore e da altri due cittadini scelti mediante avviso pubblico. Ma il presidente Carotti, dopo aver fatto il punto sul progetto eolico di Villore, esprime le proprie perplessità su come la Giunta ed il Sindaco si sono mossi sul tema delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. "Basta pensare spiega alla scuola media. Per il suo riscaldamento si spendono circa 26mila euro l'anno quando, con una spesa di circa 3mila euro per montare valvole termoregolatrici ai radiatori, si potrebbe risparmiare almeno il 40%". Ma il giudizio di Carotti è critico anche in merito ad altri punti: a partire dal progetto di centrale fotovoltaica a partecipazione diffusa. "Prima ci hanno detto spiega che non era possibile costituire un consorzio pubblico privato poi; quando altri comuni l'hanno fatto, che il nostro ufficio tecnico non era in grado di seguire il progetto".

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 03/05/2009 - pag: 5 «E adesso Opel, partner ideale di una grande Fiat» Il presidente: con Chrysler occasione irripetibile ma sappiamo che ora inizia il lavoro duro MILANO E adesso Berlino? «Sarebbe la chiusura del cerchio». Molto oltre non vuole andare, Luca Cordero di Montezemolo. Il dossier è aperto, Sergio Marchionne è al lavoro, è l'amministratore delegato che dopo aver convinto Barack Obama su Chrysler ora tenta il raddoppio con Angela Merkel su Opel. E in Germania le barricate sono già state alzate, la Fiat un po' di paura - anche - la fa, dunque «lasciamo che Sergio si muova come sa». Ovviamente però conferma, il presidente del Lingotto, che la casa tedesca «sarebbe per noi una straordinaria opportunità, sarebbero i nostri partner ideali, nascerebbe un gruppo molto forte». Neanche il tempo di festeggiare Detroit, avvocato? Non è un po' troppo? «È una necessità. Guardate: in Fiat noi, tutti, proviamo orgoglio e soddisfazione per l'operazione Chrysler e per le parole del presidente degli Stati Uniti. A me, come presidente del Lingotto, lasci aggiungere l'enorme gratitudine per un management che ha sempre mantenuto le promesse fatte, si trattasse di risultati o di strategie. Però il nostro primo sentimento è l'umiltà. Umiltà e una grande determinazione. Da un mese, da quando Obama ha parlato per la prima volta di noi, siamo sotto la lente del mondo. Lo sappiamo e sappiamo soprattutto che è un'impresa molto difficile, da far tremare i polsi. L'affrontiamo con entusiasmo, ma raddoppiando impegno e lavoro per rafforzare Fiat e risanare Chrysler. È un'occasione irripetibile, ma il lavoro duro inizia adesso». Avrete brindato, però. Sei anni fa la Fiat andava con il cappello in mano ad Arcore, Paolo Fresco e Gabriele Galateri costretti all'umiliazione. Oggi vi chiama la Casa Bianca. A salvare l'auto americana. «Dico sempre che bisogna guardare avanti. Però sì, qualche volta è giusto anche ricordare da dove si è partiti. E io ricordo molto bene i primi giorni a Torino. Il giovedì mattina ero diventato presidente di Confindu-- stria, la sera morì Umberto Agnelli. Sergio e io ci siamo conosciuti grazie a lui: era stato lui a volerci in consiglio. E il giorno dopo il suo funerale ci siamo ritrovati Sergio a gestire l'azienda, io alla presidenza. Sui giornali del mondo la Fiat era data per fallita ». In effetti lo era. «Le prime notti non ci abbiamo dormito». E oggi? L'ha detto lei: già Chrysler fa tremare i polsi... «Ma oggi partiamo dal lavoro enorme fatto dal management. È con questo che ci siamo creati un punto fondamentale che, se vuole, è il nostro plus: la credibilità. Ed è la credibilità che ha fatto sì che il presidente Obama dicesse di noi quel che ha detto». È anche però, forse non a caso, un' operazione fatta fuori dal capitalismo di relazione o dei salotti. «Ma è un'operazione-Paese. Ed è, credo, un orgoglio anche per l'Italia e la sua industria. Gli uomini e le donne della Fiat in questi anni hanno lavorato tornando a occuparsi di auto, fuori dalle stanze della politica. È così che siamo tornati a essere un po' un 'ritratto di famiglia' dell'impresa italiana: impresa familiare, privata, grande o piccola non importa, che va per il mondo, raccoglie le sfide, si mette in gioco con i propri prodotti e nient' altro. Al di là dei discorsi sul primo o sul quarto capitalismo, è questa l'Italia delle mille eccellenze. Il manifatturiero è uno dei suoi pilastri, e l'orgoglio è anche una Fiat che traina, con sé, un intero sistema industriale grazie al lavoro duro, di squadra, di tutti: da Sergio Marchionne all'ultimo operaio ». Gli operai, oggi, in America li avrete come soci. Insieme a due governi. Un inedito rapporto pubblico-privato: si potrebbe replicare, in Italia? «Sono due Paesi, due culture, due situazioni totalmente diverse. Io ho sempre sostenuto la necessità di un forte coinvolgimento dei dipendenti nei risultati delle aziende. Ma la proprietà è un'altra cosa». Vale anche per eventuali soci pubblici? «Ho detto prima che il risanamento è stato possibile grazie al gioco di squadra. Nel quale metto le banche, senza il cui appoggio non ce l'avremmo fatta. Ci metto, oggi, gli incentivi al settore che il governo italiano, come tutti gli altri, ha varato per contrastare una crisi mondiale senza precedenti. Ma il punto fermo resta uno: l'aver sentito sempre gli azionisti, prima Ifi-Ifil con Gianluigi Gabetti e ora Exor con John Elkann, dietro di noi. Hanno rischiato, ci hanno creduto e continuano a crederci». Dicono però che una parte della famiglia Agnelli sia, ora, preoccupata: giusto orgoglio, ma timori per il peso che sta assumendo l'auto. Che patisce la crisi meno di altri, sì, però i debiti sono 6 miliardi e gli unici utili si vedono da Ferrari e Maserati. «Intanto, Fiat non è solo auto. È camion, trattori, altro ancora. Dopodiché: se guardo agli ultimi due mesi, stiamo reagendo bene alla crisi. In marzo siamo diventati il terzo gruppo più venduto in Germania, e non era mai accaduto. Siamo cresciuti molto in altri Paesi, come la Francia, e abbiamo superato il 9% di quota in Europa. Sulle alleanze, il nostro è un disegno con obiettivi a medio termine. Azionisti preoccupati, dice? Io ho visto grande soddisfazione e grande appoggio. È chiaro che ogni volta che fai un'operazione importante assumi dei rischi. Ma è cambiato tutto, nel mondo. La Fiat da sola forse poteva sopravvivere, certo non essere protagonista. Aver anticipato il cambiamento, aver dato il via ai giochi che comunque scompagineranno gli assetti dell'auto mondiale avrà effetti positivi. Con Chrysler oggi. E con qualcos'altro, spero, nei prossimi mesi». Se non andasse Opel? Potrebbero essere le attività sudamericane di Gm? O un ritorno su Peugeot? E comunque: si aspettava lo sbarramento tedesco? «Piano, lasciamo lavorare Sergio. Quel che posso dire è che noi perseguiamo coerentemente una strategia. E poi vediamo. Sappiamo quali sono le nostre carte: ce le giocheremo». Che cosa direbbe Giovanni Agnelli del tutto e di Chrysler? «Lui raccontava sempre che quando il nonno, il fondatore, mandò i primi tecnici negli Usa la raccomandazione fu: non cambiate niente, copiate e basta...». Ora saranno loro a copiare noi, quindi... «Quindi gli Usa, che sono sempre stati il link dell'Avvocato, sarebbero oggi per lui il sogno che si avvera. L'accordo Chrysler ci apre per la prima volta il più grande mercato di consumo del mondo. Perfetto, spero, per i prodotti che abbiamo: abbiamo lavorato su tecnologia e motori 'puliti', ma non abbiamo trascurato il design. Un'auto come la 500 può essere un' icona anche negli Usa». Con la squadra come farete? Snella e vincente: ma ora basterà? «Panchina corta, vuol dire? Sappiamo valore e potenzialità di tante persone che ancora non vedete in campo: ne abbiamo molte, pronte ad assumersi responsabilità di primo piano». Nell'euforia del momento storico abbiamo tutti un po' perso di vista le difficoltà qui. La crisi è tutt'altro che passata, la cassa integrazione c'è ancora, il sindacato chiede garanzie per gli stabilimenti italiani. «Senza scivolare nel romanticismo, ricordo che Fiat sta per Fabbrica Italiana Automobili Torino. Nemmeno per un secondo abbandoneremo l'impegno verso Torino, l'Italia, i nostri dipendenti. Non siamo diventati americani: il contrario. Bisogna però riconoscere la realtà del momento. Ci sono nodi strutturali che, anche a causa della caduta della domanda, dobbiamo affrontare in modo responsabile insieme al governo e ai sindacati. Poi, non dimentichiamo l'Europa: la Ue si giocherebbe la propria credibilità se assecondasse nazionalismi superati quando, in palio, c'è il futuro di un settore fondamentale come l'auto». Pensa anche lei che, comunque, il peggio della crisi l'abbiamo già visto, che il fondo sia già stato toccato? «Sarei molto prudente: rischiamo di alimentare facili ottimismi. Credo che sia rallentata la velocità della discesa, che i primi segnali di risalita ci siano. Ma dobbiamo fare ancora molta attenzione». L'Italia ha fatto quel che doveva? «Ci sono questioni che, mi rendo conto, è più facile affrontare dalla tribuna che non dal campo. Ma restano nodi che sono il frutto di decenni di non scelte: il taglio delle spese improduttive, la burocrazia, le pensioni, la sanità. E dobbiamo stare più che mai attenti a che non aumentino i tanti divari. Ricchi e poveri. Nord e Sud. Sarebbe bello se dalle imprese l'intero Paese imparasse il gusto del cambiamento e la voglia di anticiparlo». Curiosità: con Marchionne, nei giorni caldi di Washington, anche lei parlava via sms? «Sì. Ma io usavo dieci parole, lui mi rispondeva con una. Io mi firmo Luca, lui 'S.'. Lo stile di uno che per portarci Chrysler non ha dormito per un mese». L'ha convinto a farsi almeno questo weekend? «Ci ho rinunciato: sono partite perse ». Raffaella Polato

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Un Rigoletto memorabile solo per le fasce bianche (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA SPETTACOLI pag. 30 Un Rigoletto memorabile solo per le fasce bianche UN CAPOLAVORO assoluto, senza cali di tensione nel racconto o nel tessuto musicale, una meraviglia dell'ingegno in cui le passioni umane diventano suoni e pause. Il pubblico ama le tragiche vicende di Rigoletto, un personaggio «...bellissimo, esternamente deforme e ridicolo, e internamente appassionato e pieno d'amore», come scrisse lo stesso Verdi. E il pubblico applaude, comunque, perché la musica è sublimemente contagiosa e commovente. Il Rigoletto andato in scena al Comunale passerà certamente alla storia per le fasce bianche indossate dalla quasi totalità dei coristi e dell'orchestra, una garbata forma di protesta messa in atto per chiedere le dimissioni di Marco Tutino. Per il resto, dal punto di vista musicale, si è avuta la conferma che mettere in scena un capolavoro simile, tra i più rappresentati nella storia del melodramma, è rischioso. Occorrerebbe una regia geniale, visionaria o tradizionale, ma veramente geniale, e soprattutto un grande direttore, perché, altrimenti, si è già ascoltato e visto tutto e il suo contrario. Leo Nucci è ammirabile per la professionalità e per la passione con cui ancora affronta un'opera difficile e faticosa come Rigoletto, soprattutto considerando l'età non più giovanissima; forse solo la caratterizzazione del personaggio, specialmente fino al primo atto, risulta a tratti un po' troppo caricaturale. Rigoletto è "ridicolo", come dice Verdi, non comico. Olga Peretyatko è probabilmente la più bella Gilda, dal punto di vista estetico, che abbia mai calcato il palcoscenico di un teatro, mentre, dal punto di vista vocale, alterna momenti convincenti (tutto l'emozionante finale, ad esempio), ad altri in cui la voce quasi non si sente, come in buona parte del primo atto. Il tenore Roberto Aronica, nel ruolo del Duca di Mantova, non appare in grande serata: eccede in tutto, vocalmente ma soprattutto stilisticamente. Non giudicabile la prova del direttore Bruno Bartoletti, che si limita ad accompagnare. Quanto a regia, scene e costumi, si passa da alcuni quadri molto belli, che ricordano i dipinti di Mantegna, ad altri più banali (la scena iniziale, che dovrebbe racchiudere in pochi attimi la drammaticità della storia, è francamente noiosa). A dominare il tutto, una specie di gigantesco sipario-separé, in plexiglass o qualcosa di simile, quasi a dividere il pubblico dal privato, l'intimità dalla folla. Si vede, al di là, a volte si intravede. Ricorda le pareti delle case giapponesi, perfetto dunque per Madama Butterfly. Il nostro giudizio:

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: NAPOLI data: 03/05/2009 - pag: 5 Medicina alla Sun Il preside Delrio: «No ad altri frazionamenti» «Il vecchio Policlinico non potrà mai chiudere» L'assessore Mazzocca polemico con Santangelo NAPOLI Il vecchio Policlinico di piazza Miraglia? «Non è una struttura che si può chiudere, perché ha una grande tradizone storica, di formazione e di ricerca», secondo l'assessore regionale all'Università Nicola Mazzocca, che interviene nel dibattito scaturito due giorni fa sul destino della struttura. Alla base della discussione, l'allarme lanciato dal capogruppo di An in consiglio regionale, Enzo Rivellini, secondo il quale la struttura sarebbe destinata a chiudere tra pochi giorni. «Se chiude un ospedale, bisogna trasferire solo le persone che vi lavorano all'interno, ma col policlinico siamo di fronte a una situazione completamente diversa. C'è la formazione, la ricerca, le scuole di specializzazione ». Eppure, a lasciare aperta la discussione senza smentire né confermare l'ipotesi di Rivellini, era stato lo stesso assessore regionale alla Sanità, Mario Santangelo: «Insieme al preside e al rettore stiamo valutando i problemi della Sun, ma per ora il discorso è ad un livello semplicemente teorico» spiegava l'ex direttore del Pascale sul Corriere di venerdì scorso. «Con l'attuale situazione, la struttura non può offrire un servizio di qualità considera Nicola Mazzocca Bisogna ripensare attentamente alla spesa e all'organizzazione generale, ma non si può pensare di risolvere il problema complessivo semplicemente con una chiusura. Qualunque proposta di riorganizzazione non può non tener conto di tre variabili: assistenza, formazione e ricerca. Ogni scelta deve essere concordata con la parte relativa alla didattica e alla ricerca. Se si tiene conto solo di una variabile, è una scelta parziale». Ci si arriva per sottrazione: dicendo «una sola variabile», Mazzocca intende quella sanitaria. E anche non volendo entrare in polemica con Santangelo, l'assessore spiega che «il policinico si chiama così perché ha una sua funzione di ricerca, altrimenti si chiamerebbe ospedale». D'altronde, lo stesso assessore alla Sanità, seconda Mazzocca «non ha intenzione di chiudere il vecchio Policlinico: sento di poter interpretare il suo pensiero». Il preside della facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli, Giovanni Delrio, mette subito le cose in chiaro. In vista dell'incontro previsto per domani tra l'assessorato alla Sanità e i vertici della struttura universitaria, precisa che «di chiusura non se ne parla: non si potrebbe mai fare. Saremmo disposti ad accettare la delocalizzazione di qualche struttura, il trasferimento di alcuni docenti di chirurgia in altre strutture, ma non potremmo mai accettare che la didattica frontale venisse smembrata. Non ci vogliamo ulteriormente frazionare». Ospitato dagli ospedali napoletani Monaldi, Cto, Gesù e Maria, Incurabili, e da quelli casertani San Sebastiano e Marcianise, il vecchio Policlinico di piazza Miraglia, nel centro storico di Napoli, un po' smembrato già lo è. A tracciare la mappa dei due corsi di laurea è lo stesso Delrio, che ricorda: «L'atto costitutivo della Sun prevede che, oltre alla sede principale di Caserta, dove col nuovo policlinico a regime saranno ospitati 500 posti letto, il presidio napoletano resterà vivo, conservandone 290». Per attuare una riorganizzazione della struttura che sia veramente tale, secondo Delrio è necessario «un aiuto a delocalizzare le strutture chirurgiche presso altri poli, e la possiblità economica per sistemare le nostre strutture. E' da decenni che non si eseguono interventi migliorativi sostanziali». Con una necessità stabilita dalla legge di tre posti letto per ogni studente, il vecchio Policlinico non troverebbe certo la soluzione a tutti i suoi problemi con il trasferimento nella struttura casertana in costruzione. Anche perché i tempi sono tutt'altro che brevi. «La ditta che eseguiva i lavori è stata licenziata perché non ha rispettato gli impegni dice Delrio Prima che la seconda aggiudicataria cominci a lavorare, c'è bisogno che la prima smonti il proprio cantiere. Attualmente, nell'area è ancora presente il primo cantiere, con le gru e tutto il resto. Forse per settembre la seconda ditta comincerà ad operare. Invece di finire per il 2009, com'era previsto, se tutto va bene finiremo entro il 2010. Poi occorrerà un anno ancora un per sistemare l'arredamento e le attrezzature». Stefano Piedimonte \\ Mazzocca Con il rettore stiamo valutando i problemi della Sun \\ Delrio Forse a sttembre rièrendono i lavori al policlinico di Caserta Assessore Nicola Mazzocca

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Tagli sui concorsi universitari Coperti solo due posti su dieci (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 03/05/2009 - pag: 4 Docenti Meno fondi da Roma. Giacobazzi: ma le situazioni cambieranno Tagli sui concorsi universitari Coperti solo due posti su dieci VERONA - La scure dei tagli potrebbe abbattersi anche sui candidati docenti universitari dell'Università di Verona. Lo rivela un'inchiesta, pubblicata su il Sole 24 Ore, che ha messo a confronto i posti banditi dai singoli atenei e la percentuale di quanti dovrebbero essere coperti dopo le restrizioni disposte dal decreto pubblicato a novembre dal ministro dell'Istruzione e della ricerca. Un «imbuto » che prevede che solo la metà delle risorse ottenute con il pensionamento degli insegnanti possano essere destinate alle assunzioni di nuovo personale docente, limite ristretto ulteriormente, dopo una nota ministeriale pubblicata di recente che chiarisce che il calcolo debba essere effettuato sul costo medio di ogni posizione (a prescindere quindi dal titolo di ricercatore, associato o ordinario che contraddistingue l'anzianità del docente). In base a questi criteri, l'Università di Verona, che, tra settembre ed ottobre, ha bandito 33 concorsi, pari a 66 posti, avrebbe le disponibilità per coprirne soltanto il 22,7% (praticamente due su dieci) che, tradotto in cifre intere, significa solamente quindici insegnanti assumibili. Un dato che, seppur drastico, è perfettamente in linea con la media nazionale (22,4%), veneta (Padova è al 24%) e ben superiore ad atenei confinanti come Trento (6,7%) e Bologna (1,2%). Ma per i presidi delle facoltà veronesi si trattano solo di percentuali che lasciano il tempo che trovano. «Pubblicare numeri come quelli, redatti solo in base ad un calcolo empirico è un'operazione priva di senso - afferma Roberto Giacobazzi, preside di Scienze - . Non tengono conto della situazione di ogni singola realtà e di quanti docenti andranno in pensione, e dalla nostra università saranno in parecchi. Inoltre, non è assolutamente detto che i candidati che superano il concorso siano assunti: è una decisione che spetta all'ateneo ». Un'impressione che potrebbe essere confermata dal fatto che sono proprio gli atenei più in rosso (su tutti Firenze e Pisa) a rispettare i vincoli e ad avvicinarsi alla soglia del 100%. Quanto ai docenti, i presidi intervistati assicurano che sono assolutamente indispensabili. C'è chi ha pensato di ampliare i settori in cui si intende rafforzare la facoltà (come Scienze, che assumerà studiosi di robotica, ingegneri e genetisti) e chi invece ha indetto bandi per sostituire insegnanti di materie fondamentali (Lettere cambierà docenti di Letteratura italiana e Filosofia morale). In ogni caso non è escluso che per l'assunzione di ordinari l'ateneo vada a pescare docenti già inclusi, come professori associati, nel suo libro paga. E, in quel caso, il bilancio sarebbe addirittura negativo. Davide Orsato Critico Il preside di Scienze, Roberto Giacobazzi

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INASPETTATA inversione di tendenza all'Amatur di Massa Marittima, la societ&... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Grosseto)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

MASSA MARITTIMA pag. 11 INASPETTATA inversione di tendenza all'Amatur di Massa Marittima, la societ&... INASPETTATA inversione di tendenza all'Amatur di Massa Marittima, la società pubblico-privata che opera nei settori del turismo, della cultura, del marketing territoriale e della commercializzazione dei servizi turistici, che per la prima volta dalla sua costituzione avvenuta a metà degli anni '90 chiude in attivo il bilancio di esercizio 2008. Quasi settemila euro che, malgrado la scarsa entità dei contributi in conto esercizio dovuta ad una riduzione del capitale sociale, offrono ampie garanzie per il proseguimento della propria attività per chi a giugno prossimo sarà chiamato dall'assemblea ordinaria dei soci a far parte del nuovo cda. FRA LE NOVITÀ approvate assieme al bilancio e al nuovo statuto che elimina il tetto della quota di partecipazione dei singoli privati precedentemente fissata al 7% del capitale sociale, figura il piano di azioni 2009-10, con l'istituzione di un portale web di nuova generazione, la partecipazione a workshop con tour operator mirati, la formazione del personale. Tutto nell'ottica di consentire all'azienda di trasformare i propri dati elementari di business in informazioni utilizzabili dai decisori aziendali per creare valore d'impresa fornendo informazioni precise, aggiornate e significative nel contesto di riferimento. C'è tra l'altro l'adesione di dodici nuovi soci privati fra cui un istituto di credito e una associazione di categoria. Soddisfatto il presidente Roberto Schiavetti e il vice Patrizio Madiona: «Le attività dell'ufficio dicono sono incrementate per i nuovi contratti stipulati con la Provincia e l'assegnazione per il triennio 2008-2011 della gestione degli uffici di informazione, prenotazione turistica e accoglienza Apt di Massa Marittima e di Pitigliano». Per Schiavetti è necessario «un salto culturale specie nel campo dell'accoglienza», invitando altresì a lavorare su due grandi direttrici. «Puntare al coinvolgimento dei privati e a bacini di utenza su cui proiettare gli sforzi per una oculata programmazione confortati dall'appoggio delle amministrazioni pubbliche locali».

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FANO - Nuovo vertice pubblico-privato, domani in Municipio a Fano, sul progetto per rilanciare le te... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 03 Maggio 2009 Chiudi FANO - Nuovo vertice pubblico-privato, domani in Municipio a Fano, sul progetto per rilanciare le terme di Carignano. Intanto il relativo accordo di programma, firmato alcune settimane fa, si è arricchito di uno studio sui terreni e sulle acque sotterranee, che è stato consegnato i giorni scorsi all'ex Genio civile. "Il progetto - spiega il vice sindaco Mauro Falcioni - concretizza oltre vent'anni di dibattito a Fano. Ora che il turismo termale è molto diffuso e apprezzato in tutto il Paese, non possiamo perdere l'occasione. L'accordo, che coinvolge anche Provincia, Comune di Pesaro e Società Terme, prevede un campo da golf sul versante pesarese. Sul territorio fanese, invece, un sistema ricettivo dalla superficie utile lorda di circa 51.000 metri. Trovano spazio una struttura termale sanitaria, due alberghi, uno a cinque stelle e l'altro a quattro, strutture ricettive, direzionali e commerciali, abitazioni nei limiti del piano regolatore, impianti sportivi". Il progetto è "un'opportunità sotto l'aspetto turistico, sanitario e sportivo, che promuove e valorizza l'intero territorio provinciale". L'incontro di domani segue ad altre precedenti riunioni. "Quando si vogliono realizzare cose importanti per la collettività e si lasciano da parte le differenti, ancorché sane, opinioni politiche, si giunge allo scopo prefissato in tempi brevi", conclude Falcioni. O.S.

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Il frate che rilanciò la cultura cattolica (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il frate che rilanciò la cultura cattolica --> Il fondatore dell'Università incentivò la riflessione critica Il progresso tecnico-scientifico riletto alla luce di San Tommaso Domenica 03 Maggio 2009 TERZA, pagina 31 e-mail print Antonio Gramsci usò ironicamente la espressione «materialismo cattolico», riferendosi alla convinzione di padre Gemelli di poter conciliare la fede cristiana con la sperimentazione scientifica: proprio da queste parole, però, assunte seriamente in forma di questione aperta («materialismo cattolico?»), ha preso le mosse il convegno «Nel cuore della realtà. Agostino Gemelli e il suo tempo», promosso dall'Università Cattolica di Milano a cinquant'anni dalla scomparsa del suo fondatore e primo rettore, avvenuta il 15 luglio 1959. Da martedì a giovedì scorso, all'ateneo milanese, i diversi aspetti della personalità di questo «protagonista della vita della Chiesa e del Novecento italiano» - secondo la definizione dell'attuale rettore Lorenzo Ornaghi - sono stati approfonditi da numerosi relatori (ricordiamo, tra gli altri, il direttore dell'Osservatore Romano Giovanni Maria Vian, gli storici Agostino Giovagnoli, Jean-Dominique Durand e Lucetta Scaraffia, il sociologo Vincenzo Cesareo). Si è parlato della politica culturale di padre Gemelli, in un periodo in cui la crisi dello Stato liberale sembrava aprire nuove possibilità di azione e di testimonianza pubblica per i cattolici, almeno finché il fascismo non mostrò con evidenza la sua vocazione totalitaria; anche attraverso il racconto di due suoi allievi (Assunto Quadrio e Marcello Cesa Bianchi), è stata poi considerata l'attività scientifica dello studioso francescano (dal 1937 fino alla morte presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, condusse ricerche in diversi campi della neurologia e della psicologia applicata, occupandosi, ad esempio, dei comportamenti dei soldati al fronte e di antropologia criminale); si è infine indagato l'atteggiamento di Gemelli di fronte alle grandi novità e trasformazioni del Ventesimo secolo, come la diffusione della televisione e di altri mezzi di comunicazione sociale. Maria Bocci, docente di Storia contemporanea alla Cattolica, già autrice del volume Agostino Gemelli rettore e francescano. Chiesa, regime, democrazia (Morcelliana), ha sottolineato nel suo intervento i limiti di un certo cliché interpretativo per cui il progetto culturale gemelliano avrebbe avuto aspetti «puramente pratici - sono ancora parole di Gramsci -, di conquista del mercato culturale da parte del cattolicesimo»: una valutazione decisamente contestabile, «non perché ragioni apologetiche debbano indurci a edulcorare i tratti più ostici di padre Gemelli - ha detto la relatrice - o a velare le eredità problematiche del suo operato, ma perché ben altro era in gioco nel suo disegno, che travalicava i confini del cattolicesimo italiano senza che ciò significasse coltivare soltanto sogni di potere, a beneficio di una parte». Nato nel 1878 da una famiglia dell'alta borghesia milanese legata agli ambienti massonici, Edoardo Gemelli aveva frequentato l'Università a Pavia, ospite del Collegio Ghislieri, condividendo la visione positivista e anticlericale che prevaleva nella facoltà di Medicina; interessato alla questione sociale, ben presto aderì al Partito socialista; dopo la conversione al cattolicesimo (che scandalizzò i suoi ex compagni di partito, facendo gridare al «suicidio di un'intelligenza»), nel 1903 entrò nel convento francescano di Rezzato, in provincia di Brescia, dove assunse il nome religioso di Agostino. Nella seconda stagione della sua vita, volle affrontare l'impasse in cui, a suo giudizio, si dibatteva il cattolicesimo italiano, «gran corpo con una piccolissima testa»: si trattava di incentivare un'elaborazione culturale, un'attitudine alla riflessione critica che gli parevano inadeguate alla realtà di un Paese a grande maggioranza cattolico. Nel 1914, nel primo numero della rivista Vita e Pensiero, Gemelli tratteggiò dunque un modello filosofico-culturale di riferimento (il cosiddetto «medievalismo») per gli intellettuali credenti: «Noi ci sentiamo profondamente lontani - scriveva -, nemici anzi della cosiddetta cultura moderna così povera di contenuto, così scintillante di false ricchezze tutte esteriori (…). Essa è un mosaico costruito da un ragazzo anormale, che non ha il senso dei colori e delle figure». La proposta di un modello alternativo, in cui l'antica speculazione metafisica potesse fornire «il filo d'oro» per una sintesi tra i diversi rami del sapere umano (come aveva saputo fare la scolastica medievale), non si riduceva però, secondo la Bocci, a una nostalgia regressiva: «Lo stesso Gemelli ricordava ai cattolici il dovere di "essere uomini del proprio tempo" e di non insistere "in critiche inutili e in geremiadi dannose per chi le fa". Il "medievalismo" non comportava una demonizzazione del mondo moderno, ma la volontà di attrarre nell'orizzonte cristiano gli aspetti positivi del progresso tecnico-scientifico e altri elementi della modernità che potevano essere "redenti" attraverso la filosofia di San Tommaso d'Aquino. Per questo padre Gemelli poté dar vita a un'impresa culturale (l'Università Cattolica) che non doveva avere nulla di arcaico: al centro del disegno gemelliano era l'auspicio di una trasformazione culturale, politica e sociale dell'intero Paese». Andrea Riccardi, ordinario di Storia contemporanea presso l'Università di Roma Tre, nella relazione tenuta al convegno «Nel cuore della realtà» ha invece trattato l'evoluzione del pensiero politico di Gemelli durante il pontificato di Pio XII: «Nel corso del 1943, il rettore si interrogava sul vuoto che si era aperto con la crisi del regime di Mussolini. Egli aveva percepito delle novità teoriche (circa il valore della democrazia e l'opportunità della partecipazione dei cittadini al potere legislativo) nei radiomessaggi papali del tempo di guerra». «Così Gemelli, che nel recente passato si era attestato su posizioni tutt'altro che antifasciste - ha proseguito Riccardi -, decise di sostenere il tentativo di De Gasperi e di monsignor Montini, il futuro Paolo VI, di raccogliere i cattolici in un unico partito, la Democrazia Cristiana. In effetti, le scelte di Gemelli non furono mai ispirate a una logica propriamente politica: la sua passione religiosa e culturale lo portava a servirsi della politica a favore della Chiesa e della "sua" Università». La storica ebrea Anna Foa, docente di Storia moderna all'Università di Roma La Sapienza, ha infine considerato un aspetto controverso della biografia del sacerdote-scienziato, in una relazione intitolata «Gemelli e l'antisemitismo»: «Da un punto di vista storico - ha detto -, la questione se Gemelli fosse in cuor suo antisemita mi pare secondaria. La vera domanda è: egli appoggiò il tentativo del fascismo di coinvolgere la Chiesa, almeno parzialmente, nella politica di "difesa della razza"? Da un lato, Gemelli sembrò sensibile alle sollecitazioni che gli venivano da Farinacci e da altri esponenti dell'ala più oltranzista del regime, perché si schierasse al loro fianco; d'altra parte, in più occasioni egli deluse questi suoi interlocutori e in seguito aiutò nascostamente diversi ebrei a trovare rifugio all'estero. Sembra, in effetti, che tra il 1937 e il 1938 padre Gemelli sia stato al centro di un tentativo di ottenere l'assenso della Chiesa a una politica antiebraica. Di questo tentativo egli potrebbe essere stato protagonista consapevole, come io inclino a ritenere, od ostaggio riluttante, come altri sostengono: in ogni caso, egli non si adeguò semplicemente a un'ideologia razzista di stampo biologico, "nazista"; i suoi spunti polemici contro la "razza ebraica" si mantenevano sul piano etico-religioso, secondo una prospettiva poi rigettata dalla stessa teologia cattolica». Ricordiamo che alla figura del fondatore dell'Università Cattolica è anche dedicata una mostra di oggetti e documenti, allestita nella sede milanese dell'ateneo, in largo Gemelli 1 (fino al 15 maggio. Ulteriori informazioni sul sito www.unicatt.it). Giulio Brotti 03/05/2009 nascosto-->

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Elezioni, la partita si gioca anche per Strasburgo. E ieri, fronte Pd, David Sassoli, capoli... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 03 Maggio 2009 Chiudi Elezioni, la partita si gioca anche per Strasburgo. E ieri, fronte Pd, David Sassoli, capolista, e Catiuscia Marini, europarlamentare uscente e unico candidato umbro del Partito democratico nella circoscrizione Italia centrale, hanno presentato il programma per le europee. «Ho scelto di ricandidarmi - spiegato Marini - perché credo in un'Europa utile per i cittadini e le persone, al servizio dei territori, delle città e delle imprese dell'Umbria». Terreni di gioco, « ambiente, agricoltura, piccola e media impresa, welfare, istruzione, formazione professionale, consumatori, energie rinnovabili, pace». «I nostri candidati non sono specchietti per le allodole», ha sottolineato il segretario regionale del Pd, Maria Pia Bruscolotti, mentre Sassoli ha ribadito come «questo collegio sia molto importante. E qui vogliamo vincere la sfida contro Berlusconi proprio perché nelle regioni del centro Italia il Pd esprime al meglio la propria unità». Clima già rovente, poi, a Corciano dove ci si gioca la poltrona più alta di corso Rotelli. Con qualche fallo. E' il candidato a sindaco per il centrodestra, Pietro Cappannini, a denunciare, anche alle autorità, «l'atto vandalico, con cui è stato strappato il simbolo della lista civica "Cappannini sindaco"» da una "vela" elettorale. «Il deprecabile gesto - ha dichiarato - fa ritenere che ci sono ancora soggetti che non accettano le regole della partecipazione democratica, della libertà, del confronto e si esprimono con atti di violenza e di intolleranza». Altro giro, altra corsa, per salire sullo scranno della presidenza della Provincia di Perugia. Il candidato del Pd, Marco Vinicio Guasticchi, lancia proposte e, a proposito della crisi economica, raccomanda di «ripartire da modelli di sviluppo come quello dell'Alta Umbria. Un ambito produttivo di eccellenza in diversi comparti, da ricostruire e supportare con tutti gli strumenti economico-finanziari a disposizione dei soggetti pubblico-privati. La Provincia dovrà in futuro, ancor di più, supportare l'azione istituzionale e meritoria dei sindaci, tesa a garantire aiuti e prospettive di reinserimento occupazionale a tutti i lavoratori in difficoltà». Per le comunali, a Perugia, il candidato per palazzo dei Priori Wladimiro Boccali (Pd) ha inaugurato l'area verde di Lidarno e ha ricordato la «strategia politica» del partito a favore della «valorizzazione e tutela delle risorse ambientali», mentre domani, all'hotel Brufani alle 12, verrà presentata la candidatura di Pino Sbrenna (Pdl), che alle 21, con il candidato Andrea Romizi, sarà presente ad un incontro pubblico nell'Auditorium di Ponte Felcino. Infine, oggi, tour elettorale del leader de La Destra, Francesco Storace, presente in più appuntamenti, tra Perugia e Terni.

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(sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

«Giustizia senza carta per fotocopie» --> L'avvocato Tacchini: in tribunale dobbiamo portare le cartellette per i fascicoli e anche le biro Domenica 03 Maggio 2009 CRONACA, pagina 16 e-mail print Si trovano d'accordo anche l'avvocato e il magistrato: è la legiferazione emotiva, affidata a una sorta di rabdomanzia che intercetta umori e poi detta regole e priorità in base alle emergenze del momento, a tenere la giustizia incatenata alla sua incapacità di progredire. È questo il nemico invisibile che è stato evocato durante il secondo e ultimo incontro organizzato alla Casa del Giovane dall'Unione giuristi cattolici (Ugci) in collaborazione col Centro diocesano per la pastorale sociale. «Le proposte di riforma della giustizia sul tappeto» era il titolo della serata coordinata dall'avvocato Antonello Giua, presidente onorario dell'Ugci di Bergamo, intenzionato da subito a scolpire la definizione di giustizia: «È la costante e perpetua volontà di attribuire a ciascuno il proprio diritto». Compito difficile: lo aveva già ricordato il giudice Angelo Tibaldi il 30 marzo scorso, lo ribadisce ora l'avvocato Mauro Moretti, presidente della Camera penale di Bergamo, uno dei due relatori. «L'esigenza di riformare il sistema giuridico è sentita - confessa -, ma c'è un evidente problema di metodo. Negli ultimi anni si è proceduto per tentativi, numerosi, che però non hanno portato a una riforma organica della giustizia. Sono stati interventi dettati da emergenze, da una logica di natura politica e dalla strumentalizzazione da parte dei media. Prendiamo ad esempio lo stalking: ora per questo reato, quando ci sono gravi indizi di colpevolezza, s'è reso obbligatorio l'arresto. Ma non ditemi che 5 anni fa non c'erano molestie, violenze o maltrattamenti in famiglia? Si corre a modificare i codici a seconda di situazioni emergenziali, a scapito di una riforma organica». Concorda l'altro relatore, Vittorio Masia, ex pm e ora coordinatore della sezione gip-gup, oltre che docente di Diritto penale all'Università di Bergamo: «Gli interventi sono sempre settoriali, vedi le leggi ad personam o i provvedimenti dettati da impulsi emozionali mai da analisi giuridiche. Questo è pericoloso perché, come capita per i reati sessuali, si fanno norme che rendono obbligatorio arresto e carcere, privando così il giudice della propria discrezionalità». Lentezza, altra spina del roveto che imprigiona la giustizia italiana. «Dobbiamo favorire i riti alternativi, senza lamentarci del loro ruolo premiale - consiglia Moretti -. E dobbiamo riattribuire privilegio e valore al dibattimento come momento in cui la prova si forma». Ma, forse, il peccato è in origine, ragiona Masia: «Il codice del 1989 è stato pensato per regolare non più del 5% della materia tramite dibattimento, sul presupposto che il 95% si regolasse attraverso i riti alternativi. Così non è successo. Non è un mistero che in Italia i riti alternativi, se non sono ignorati, sono quantomeno esclusi dalle opzioni». Il nuovo codice, osserva il giudice, «ha finito così per ingigantire il ruolo delle indagini preliminari a scapito del processo. Con una conseguente sovraesposizione dei soggetti che operano maggiormente nella fase preliminare, e cioè il pm e quei colonnelli dei carabinieri che posano in foto accanto ai procuratori durante le conferenze stampa. Si è persa la centralità del ruolo del giudice». Potrebbe forse servire la separazione delle carriere dei magistrati? Per Moretti sì, «la riforma della giustizia passa anche da questo. Bisogna, però, sfatare un equivoco: la separazione delle carriere non vuol dire separazione di funzioni. L'unico obiettivo è quello di favorire l'imparzialità della decisione del giudice. Ma è necessaria pure una riforma dell'avvocatura, introducendo albi di specialità che possano garantire il diritto del cittadino a essere difeso nel modo migliore». Bastasse la separazione delle carriere, sospira invece Masia: «L'avremmo già fatto. Io sono preoccupato invece del nuovo disegno di legge di Alfano che dà più poteri alla polizia giudiziaria. Non vorrei che, come succede in alcuni Stati esteri, si arrivi agli sceriffi che promettono un tot numero di arresti». Il problema è che troppa politica tende a infilarsi nelle pieghe di codici. Per l'avvocato Moretti «il legislatore dovrebbe indicare solo gli scopi: a riempire il contenuto delle nuove norme dovrebbe essere chi opera nella giustizia, e cioè avvocati, magistrati, docenti, giuristi». E se, invece, fosse solo questione di persone e non di norme e sistemi? Chiede dalla platea l'avvocato Flaminio Maffettini. Il suo invito a controllare il rendimento dei magistrati (scontato per un legale), viene squadernato insieme a una (più sorprendente) autocritica di categoria: «Noi avvocati siamo numerosi, non è che per garantirci uno stipendio promuoviamo cause che con una più equa ripartizione di lavoro tenderemmo a ignorare? Così facendo si rischia di ingolfare il sistema». Dubbio legittimo, spazzato però via dall'oratoria tranciante di Ettore Tacchini, presidente dell'Ordine degli avvocati, pure lui presente tra il pubblico. La sua analisi su un sistema giudiziario con le pezze al sedere è spietata: «Bello parlare di tutti questi tentativi di migliorare la giustizia, ma quando noi avvocati siamo costretti a portare in tribunale la carta per le fotocopie, le cartellette per i fascicoli, finanche le biro, è chiaro che possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo, ma non arriveremo a nulla. Ed è chiaro che a qualcuno fa comodo che la giustizia resti quello che è». E, visto da questa angolazione, risulta ancor più indigesto il turbinio di legiferazioni a rincorrere gli umori del momento, tutto questo agitarsi per rimanere fermi. Tutta questa voglia gattopardesca di cambiare tutto, che per Tacchini nasconde la volontà di non cambiare nulla. Stefano Serpellini 03/05/2009 nascosto-->

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Ecco i nomi dei candidati di Galeazzi (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

ANCONA pag. 4 Ecco i nomi dei candidati di Galeazzi LISTA CIVICA LA LISTA CIVICA che sostiene Renato Galeazzi ha reso noti i nomi dei candidati alla carica di consigliere comunale. Eccoli qui di seguito: Antonio Luccarini, docente-coadiutore presso dip. urbanistica Politecnica Marche; Marco Agostinelli, medico di famiglia; Paolo Angeloni, insegnante al «Vanvitelli»; Marco Marchetti Ascoli, consulente aziendale, vice-pres. comunita ebraica; Corrado Baldelli, architetto; Daniele Ballanti, infermiere; Paolo Beer, ingegnere; Maria Paola Bellini, casalinga; Marco Bernacchia, docente educazione fisica, presidente reg. settore giovanile e scolastico Fgc; Rita Bolletta, docente presso centro territoriale permanente per educazione per gli adulti Itis Volterra; Luca Bonventi, broker assicurativo; Andrea Calderigi, dottore commercialista, revisore contabile; Guido Caruso, operaio presso raffineria Api di Falconara; Simone Caucci, ristoratore; Cesare Cesareo, psicologo, segretario sezione di Ancona di Italia Nostra; Maurizio Cesarini, pensionato Asl e docente università di Urbino; Mario David, avvocato; Francesco D'Ascanio, dirigente Poste Italiane; Domenico D'Imperio,bancario; Luigi Fagiani, ingegnere; Alberto Fattori, ingegnere; Roberto Giachi, operatore informabus Comune di Ancona; Guido Giambuzzi, imprenditore, agente marittimo; Andrea Maccarone, speaker radiofonico e deejay; Gianni Marasca, avvocato penalista; Alice Marconi,parrucchiera, dirigente Cgia; Cassandra Mengarelli, dirigente Arpam; Orlando Muti, imprenditore edile in pensione; Giuseppe Paladini, attore; Mariangela Paradisi, docente economia università Politecnica delle Marche; Letizia Perticaroli, bancaria; Michele Pianelli, imprenditore; Maurizio Ricci, dipendente Conerobus; Simone Rumori, commerciante; Andrea Sabbatini, commerciante; Lorenza Scaravelli,avvocato; Gaudenzio Tavoni, imprenditore; Angelo Tomassetti, funzionario Trenitalia; Sergio Veroli, commercialista; Elena Viezzoli, imprenditrice.

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Cellule clandestine (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Salute data: 03/05/2009 - pag: 50 Cellule clandestine «Dottore, dove posso guarire con le staminali?» L'incontro: vaghe promesse e risultati non documentati DAL NOSTRO INVIATO TORINO «Il signor A. è il paziente ideale. È giovane e ha avuto l'ictus soltanto tre mesi fa». Ideale, secondo il dottor Scarsella, per un trapianto di cellule staminali che dovrebbero migliorare le capacità di movimento di questo signore sessantaduenne rimasto semi-paralizzato dopo l'attacco acuto. Stupisce che un trattamento ancora sperimentale e molto complesso venga proposto con tanta facilità, anche se su specifica domanda, da un neurologo che riceve in uno studio, piuttosto modesto, alla periferia di Torino, dove gli eleganti palazzi lungo il Po lasciano spazio a garage di pneumatici e supermercati alimentari, palazzine popolari e negozi di ferramenta. Al numero 315 di corso Moncalieri soltanto una targa: Studio Medico Scarsella. L'appuntamento è per le sette di sera, ma bisogna aspettare. «Il dottore è sempre in ritardo, arriva qui alle 4 di pomeriggio e visita fino a sera» ci dice la segretaria, una signora non proprio giovane che nel frattempo parla al telefono di ricette. Non mediche, ma di cucina. Ci si aspetta che la nuova medicina rigenerativa, di cui si parla diffusamente nelle riviste scientifiche, nei giornali e in Internet, sia praticata in centri moderni, con tanto di attrezzature tecnologiche, indispensabili per manipolare piccole quantità di cellule e trasformarle in qualcosa di utile per la cura, e da équipe multidisciplinari con diversi specialisti, che lavorano gomito a gomito. Leonardo Scarsella, di mattina neurologo all'Ospedale Valdese di Torino, legge la cartella clinica del paziente A. (una lettera di dimissioni dall'ospedale, una prescrizione di farmaci, una risonanza magnetica) e poi entra nei dettagli della cura. «Utilizziamo cellule staminali adulte, chiamate mesenchimali, che si trovano nel midollo osseo. Non quelle embrionali o fetali dice Scarsella . Come primo passo, quindi, si preleva un pezzetto di osso dalla cresta iliaca del paziente. Da questo si ricavano, grazie a un procedimento biotecnologico, le staminali che vengono poi moltiplicate in laboratorio. Le cellule ottenute vengono somministrate al paziente con con una puntura lombare, in tre sedute, a distanza di 20-25 giorni ». Ma funziona? «In Europa sono stati eseguiti, nel 2007, oltre 200 interventi di questo tipo, 20 in pazienti dopo un ictus » spiega. Altra domanda: dove vengono attuate tutte queste procedure? Il discorso, adesso, si fa un po' fumoso. Il prelievo a Torino e le procedure di laboratorio pure, ma sul resto Scarsella non entra in dettagli. Dice di avere rapporti con centri in Germania e in Gran Bretagna e con il centro trapianti di Trieste (non precisa quale), ma per saperne di più, suggerisce, è meglio telefonare al professor Vannoni, che sarebbe il responsabile di questo «progetto-staminali ». E ci fornisce il numero di telefono. Davide Vannoni è professore associato di Scienze Cognitive all'Università di Udine, ma il suo nome circola in Internet non solo in quanto docente universitario, ma anche quale Amministratore Unico di Cognition, una società, sempre di Torino, che offre ai clienti «metodologie di ricerca» e «strumenti di formazione»: il numero di telefono di Cognition è lo stesso che ci ha fornito il dottor Scarsella. Non è finita: il nome di Vannoni compare anche in certi dépliant che sono arrivati a persone paraplegiche (la loro federazione nazionale, la Faip, ne è stata informata) dove si parla appunto di trapianto di staminali, di percorsi terapeutici e di costi della terapia. In questi documenti viene citata una Stem Cells Foundation e si fa menzione di iniezioni di staminali «presso clinica di San Marino». Proprio di questo parlava il Corriere in un articolo, a firma di Franca Porciani, pubblicato nel febbraio scorso. La Repubblica sanmarinese aveva poi smentito l'esistenza di una Stem Cell Foundation, ma nel settembre 2008 il Congresso di Stato aveva autorizzato la 'realizzazione della struttura sanitaria - banca di cellule staminali - Rewind Biotech srl'. Questo nome ricompare in un sito Internet dove è pubblicata la relazione che Giuseppe Caramia (pediatra emerito dell'ospedale Salesi di Ancona) ha tenuto al XX Congresso Nazionale della Società italiana di pediatria preventiva e sociale a Caserta (giugno 2008): anche qui si parla di trapianto di staminali e il numero di telefono della Rewind Biotech, riportato in questo documento, è sempre quello di Vannoni a Torino. Un intreccio di nomi, società e fondazioni da cui è difficile districarsi. E soprattutto troppa reticenza sui centri dove poi verrebbe praticato il trapianto. Un'ultima questione. Ma le nuove terapie mediche (dai farmaci all'uso di cellule) non dovrebbero essere oggetto di sperimentazioni cliniche basate su protocolli, su autorizzazioni di comitati etici, su pubblicazioni nella letteratura medica e su consensi informati dei pazienti? La risposta della comunità scientifica è sì, ma in questo caso gli unici dati disponibili sull'efficacia della cura sono ancora quelli dei famosi dépliant: oltre mille casi trattati, un recupero del danno dal 70 al 100 per cento (90 ictus con 72 recuperi, numeri diversi da quelli citati da Scarsella), una gamma di una ventina di malattie trattate. L'unico dato che il dottor Scarsella più o meno conferma è quello dei costi: «Tutta la procedura costa dai venti ai trentamila euro». Nessuna sorpresa, invece, al momento di pagare la visita (o meglio la consulenza su cartella clinica) nell'ambulatorio torinese: 140 euro, con fattura. Nella media. Adriana Bazzi Reticenza A Torino si effettua il prelievo di midollo, ma resta oscuro il luogo dove ci sarà la terapia Lo psicologo Tutto sembra far capo a un professore di Udine: che è docente di Scienze Cognitive Colonia L'X-Cell Center, dove si fanno cure con le staminali

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Funziona meglio il cervello poliglotta (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Salute data: 03/05/2009 - pag: 54 Bilinguismo Studi italiani ne confermano i vantaggi Funziona meglio il cervello poliglotta Più capacità d'attenzione e di relazione La mamma di Eva è italiana, il papà americano. Eva ha meno di 4 anni, ma già capisce e parla entrambe le lingue dei genitori, anche se ogni tanto fa un po' di confusione. Eva è di sicuro più fortunata di chi imparerà una seconda lingua sui libri e, stando a una ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences, il bilinguismo ha altri aspetti positivi: il cervello poliglotta, infatti, 'funziona' meglio di quello di chi in tenerissima età impara una sola lingua. Agnes Kovacs e Jacques Mehler, ricercatori del Laboratorio del linguaggio, cognitività e sviluppo della Scuola internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, lo hanno dimostrato con una serie di esperimenti su un gruppo di piccoli triestini di appena 7 mesi: alcuni vivono in un ambiente monolingue; in casa di altri si parla l'italiano e lo sloveno. Così piccoli, già bilingui? «Un neonato di 3 giorni reagisce in modo diverso di fronte a lingue con una ritmica molto dissimile come il francese e il russo; dopo i 4 mesi sa distinguere lingue simili come il francese e l'italiano spiega Jacques Mehler . Abbiamo scelto bambini di 7 mesi perché su di loro gli effetti del bilinguismo non dipendono dal saper parlare due lingue, ma solo dall'essere stati esposti a più di un idioma ». Ebbene, già prima di un anno un bimbo 'destinato' a diventare bilingue ha un apprendimento più veloce rispetto a un monolingue, come se il suo cervello fosse più allenato. «I genitori osserva Mehler temono spesso che presentare ai figli più di una lingua possa confonderli: i dati dimostrano invece che questo è un vantaggio». «I bambini bilingui non sono più intelligenti, ma focalizzano meglio l'attenzione sui dettagli importanti, soprattutto in situazioni che richiedono concentrazione e decisione immediata spiega Antonella Sorace, che ha creato un servizio europeo di informazione sul bilinguismo ( www. bilingualismmatters. org.uk) e insegna Sviluppo del linguaggio all'Università di Edimburgo, in Scozia . In genere i piccoli poliglotti imparano a leggere prima e apprendono altre lingue più facilmente; inoltre capiscono meglio che gli altri possono avere un punto di vista diverso dal loro. Alcuni dati preliminari indicano perfino che da anziani i bilingui sono più protetti dal declino cognitivo ». Ma è un 'vero' bilingue solo chi ascolta due lingue fin dalla culla? «Non c'è un'età precisa dell'infanzia oltre la quale non s'impara più alla perfezione un'altra lingua, ma esiste una 'finestra di opportunità' con la massima potenzialità linguistica dice Mehler . Con test specifici riusciamo sempre a distinguere chi è bilingue dalla nascita da chi ha appreso una seconda lingua in età scolare, ma a livello pratico entrambi possono padroneggiarla allo stesso modo. All'aumentare dell'età cala però la facilità di apprendimento e dopo i 18 anni è impossibile imparare perfettamente e senza inflessioni un'altra lingua». Non è detto però che non ci siano benefici anche nel bilinguismo 'adulto'. 'Stiamo studiando per capire se alcuni vantaggi cognitivi del bilinguismo si ottengano anche imparando una seconda lingua da adulti, quando quasi certamente sono coinvolti meccanismi cognitivi diversi da quelli usati dai bambini» conclude Sorace. Elena Meli Maggior prontezza I piccoli bilingui focalizzano meglio i dettagli importanti, specie in situazioni che richiedono decisioni immediate

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Campagna elettorale con i vip (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA TERNI pag. 17 Campagna elettorale con i vip In città il ministro Brunetta. C'è anche Storace (La Destra) VERSO IL VOTO RAFFICA DI INCONTRI E INIZIATIVE TERNI CON L'AVVICINARSI delle elezioni si infittisce il calendario degli appuntamenti elettorali. Oggi sono a Terni il ministro Renato Brunetta, nel pomeriggio, e il leader nazionale de La Destra, Francesco Storace, in serata. Il responsabile del dicastero della Funzione pubblica presenta all'Hotel Michelangelo, alle 17, il suo ultimo libro «Rivoluzione in corso: il dovere di cambiare dalla parte dei cittadini». Intervengono il candidato sindaco Antonio Baldassarre (lista civica più Pdl) e il candidato del Pdl alla presidenza della Provincia Alfredo De Sio. Sempre oggi ma alle 20.30, al ristorante «Il cicalino», La Destra presenta le liste per i consigli circoscrizionali, comunale e provinciale. Insieme a Storace, il candidato sindaco Gianluca Procaccini e il candidato alla presidenza della Provincia Aldo Tracchegiani. Domani alle 15.30, al gazebo di piazza Europa, Baldassarre e De Sio riceveranno il sottosegretario alla Difesa Giuseppe Cossiga: al centro dell'incontro il futuro del Pmal di Terni (l'ex Fabbrica d'armi) e le prospettive del Museo delle Armi. Ancora domani ma alle 19, al Michelangelo, vengono presentati i componenti della lista civica «Baldassarre sindaco», capolista Paola Ciaurro, figlia dello storico sindaco Gianfranco. Sempre domani, alle 11 nella sala consiliare di Palazzo Bazzani, si presenterà il candidato dell'Udc alla presidenza della Provincia, Massimo D'Antonio, già segretario provinciale del partito. Tra le linee strategiche del programma: messa a norma delle scuole; più controlli su ambiente ed edilizia; formazione e occupazione giovanile; sviluppo del turismo e infrastrutture. LUNEDI' alle 16 nella sala del Consiglio provinciale si presenta poi la candidata alla presidenza della Provincia della lista civica «Terni Oltre», Alessandra Robatto, avvocato, presidente della locale Croce Rossa e difensore civico di Palazzo Bazzani. Ancora domani, dalle 12 alle 14 al Michelangelo, dibattito su «Università e Territorio» per il candidato sindaco del Pd (e del centrosinistra) Leo Di Girolamo. Vi parteciperanno Francesco Clementi, docente di Diritto pubblico comparato dell'Università di Perugia; Pietro Burrascano, prorettore del Polo Scientifico di Terni; Federico Carli, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Terni; Josè Kenny, docente di Scienze e tecnologia dei materiali; Andrea Terenzi, ricercatore della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia; Giuseppe Croce, docente di Economia pubblica all'Università La Sapienza; Giorgio Montanari, docente di Scienze Statistiche all' Università di Perugia. Ste.Cin.

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PERUGIA D I ORIGINE eugubina, a Perugia ha portato avanti con su... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

CULTURA & SPETTACOLI UMBRIA pag. 21 PERUGIA D I ORIGINE eugubina, a Perugia ha portato avanti con su... PERUGIA D I ORIGINE eugubina, a Perugia ha portato avanti con successo il suo percorso universitario ed ora è docente presso l'Università per Stranieri, dove ricopre anche un ruolo importante come quello di direttore del Dipartimento di Scienze del linguaggio. Dianella Gambini (foto) svela i segreti dell'Acropoli, filtrando anche la realtà dei suoi giovani studenti che esprimono le loro perplessità su alcuni aspetti della città. «Come Università per Stranieri afferma la professoressa abbiamo ravvisato alcune problematiche che gli studenti ci hanno fatto presente riguardanti le strutture di alloggio che non sono sempre all'altezza della situazione. Spiace dirlo, ma molto spesso i ragazzi si lamentano di una ospitalità che è costosa e nello stesso tempo non è soddisfacente rispetto alle loro aspettative. E poi credo che sia necessario dare la possibilità agli studenti di utilizzare le strutture cittadine e partecipare alle iniziative organizzate usufruendo di sgravi per le loro tasche, senza dimenticare anche il gravoso tema del caro parcheggi». «E per migliorare la situazione continua è fondamentale che l'Università per Stranieri coltivi sempre più la collaborazione con le istituzioni locali per dare agli studenti, ma anche agli abitanti stranieri l'opportunità di integrarsi al meglio nella nostra realtà cittadina». Rispetto alle bellezze di Perugia, una realtà negativa sotto gli occhi di tutti è rappresentata dalla piazza della fontana maggiore:«Credo che un'immagine virtuosa dell'ambiente innesta dei comportamenti virtuosi, al contrario un'immagine viziosa e mi riferisco purtroppo al traffico di droga, che è presente con tutto ciò che comporta, può anche indurre a dei comportamenti che vanno in una direzione negativa. Questa realtà andrebbe riqualificata nel modo giusto. Tutti siamo consapevoli del fatto che nelle città questa problematica di droga e alcol esistono e Perugia non può essere dissimile da altre realtà». «Oggi le forme di oltranza sono dovute sottolinea la Gambini anche ai tanti disagi che i giovani attraversano, perché droga e alcol non sono altro che forme di evasione di chi spesso non vede un futuro a portata di mano. Servirebbe cercare di promuovere politiche giovanili, culturali e lavorative che possano permettere ai giovani di avere una prospettiva di futuro e di benessere che, invece, noi avevamo». Elena Pescucci

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PERUGIA LISTE GIÀ DEFINITE, eppure ancora chiuse nei casset... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA PERUGIA pag. 6 PERUGIA LISTE GIÀ DEFINITE, eppure ancora chiuse nei casset... PERUGIA LISTE GIÀ DEFINITE, eppure ancora chiuse nei cassetti perché si spiega «alcuni dettagli di natura geo-politica potrebbero essere limati anche nelle prossime ore». Il centrodestra perugino (una lista del Pdl, l'altra civica) nelle prossime ore farà affluire i suoi 80 candidati (sostegni di Pino Sbrenna) negli uffici notarili per consacrare l'accettazione. Il segreto, a questo punto, è abbastanza relativo perché gran parte dei nomi sono già noti. E per i non pubblicati ancora ieri si è inserita qualche novità, come Giovanna Baldassarri o l'architetto Paolo Vinti. Non c'è più, invece, Francesco Luciani. Intanto i due candidati-sindaco di (supposta) maggiore quantità di consensi (Wladimiro Boccali e Pino Sbrenna) riproporranno nei prossimi giorni il faccia a faccia' che tanto interesse ha suscitato poche sere fa a Madonna Alta: si misureranno mercoledi sera in Tv e a metà del mese se la vedranno sia nel corso dell'incontro convocato dal Forum delle famiglie (salone del Capitini'), sia durante il dibattito promosso (per il 20 maggio) dalla Pro Ponte. Sbrenna e la sue squadre ufficializzeranno nomi e impegni venerdì prossimo. Intanto, comunque, scivola qualche anticipazione sul programma amministrativo che il candidato-sindaco proposto dal Pdl fra qualche giorno farà pervenire ai perugini. Emergono un paio di elementi di indubbia curiosità: ad esempio la creazione di una centralina (da pannelli fotovoltaici) da installare nei parcheggi di Pian di Massiano al fine di alimentare il minimetrò con energia autonoma, in modo da riequlibrare molto la spesa per l'alimentazione elettrica dei 25 vagoncini che salgono verso il Pincetto. Ed i parcheggi si precisa dovranno essere tutto tettoiati. Anche tutti gli immobili di proprietà comunale dovranno usufruire di energia da fotovoltaico. Altra ipotesi programmatica: dopo il Perugino e il Pintoricchio, l'allestimento di un grande evento internazionale con la mostra di Luca Signorelli che, così, andrebbe a completare la panoramica artistica sul rinascimento perugino e umbro. Inoltre, con risorse di sinergia pubblico-privato, rapporti con istituzioni italiane e straniere «in modo da garantire a Perugia quel respiro internazionale che da almeno sette secoli fa parte della sua storia». G.R.

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La Spaggiari cala (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

REGGIO pag. 6 La Spaggiari cala Città Attiva schiera una squadra di cattolici, UNA LISTA piena di attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una squadra con un cuore di centrosinistra, smarcandosi dalle bordate ricevute in queste settimane dal Pd. Difficile ignorare qualcuno, in questa lista Città Attiva'' dove troviamo un capolista come il cardiologo Umberto Guiducci e un ex sindaco Pci come Gildo Dallari, l'attuale presidente della 6ª circoscrizione Graziano Vecchi e un mito dei giovani come Dj Cerla, l'avvocato Guglielmo Saporito e il bassista dei Modena City Ramblers, Massimo Ghiacci. Ecco i 40 nomi della lista. UMBERTO GUIDUCCI. L'ex primario di cardiologia del Santa Maria Nuova ha 71 anni ed è il capolista. Nel suo passato l'adesione al Psi. Giovanni Angelone. Guardia giurata, 35 anni. Fausto Beltrami. A 14 anni entra nella Fgci, aderisce poi a Pci, Pds e Ds. Ora, 58enne, è consigliere della 3ª circoscrizione. Lavora nel settore delle costruzioni. Giovanna Bizzocchi. Ha 57 anni ed è consulente immobiliare. FRANCO BONILAURI. A Reggio ha fondato il Wwf. Ha 61 anni, è stato segretario del Jewish culture program, ora dirige il museo ebraico di Bologna. Cristian Braghiroli. Commerciante, 31 anni, impegnato con "Orgoglio Reggiano". Alfredo Braglia. Titolare della Tva, ditta specializzata in impianti televisivi, ha 58 anni. E' nel direttivo provinciale di Confartigianato. Valeria Calevro. Medico 55enne, dal 1985 dirige l'Opg di Reggio, ora è dirigente responsabile dell'unità operativa Opg dipartimento salute mentale Ausl di Reggio. Gabriele Cerlini. Il notissimo Dj Cerla, 38 anni, ha conquistato successi internazionali. Simone Cerlini. Fratello di Gabriele, 36 anni, responsabile Scuola d'impresa sociale Fondazione dottori commercialisti. Morena Chiessi. Libera professionista settore investimenti immobiliari, ha 48 anni. Flavio Codeluppi. Ingegnere elettronico, 43 anni, dal 2006 a.d. Netribe srl. Presidente Xanten srl e di Dynavision srl. GILDO DALLARI. Sindaco Pci di Casina dal 1988 al 1993, ha 56 anni e lavora in Enìa. Già nella direzione Ds. Cisse Diop. Del Senegal, 41 anni, a Reggio dal 1993, è tecnico conduttore d'impianti termici. Per anni volontario alle feste dell'Unità. ATTILIO FORNACIARI. Ex dirigente Arpa (settore ambiente e territorio), ha 61 anni, in passato iscritto a Pci, Pds, Ds. Elisabetta Fornaciari. Titolare di un'attività commerciale nel centro storico, ha 53 anni. Massimo Gandolfi. Responsabile Cna industria e produzione, ha 58 anni. Massimo Ghiacci. E' il bassista del gruppo Modena City Ramblers. Ha 41 anni. Silvia Ghirelli. Tra le migliori paesaggiste italiane, ha 47 anni. Paolo Giudici. Docente alla facoltà di agraria della nostra università, ha 57 anni. Nel 2004 candidato Margherita. Maria Gualtieri. Operatrice sanitaria e volontaria Unitalsi, ha 25 anni. Giovanni Incerti Massimini. Imprenditore 59enne, da 25 anni guida un gruppo che fa impianti agroalimentari e food processing. Per due legislature, indipendente lista Ds, consigliere comunale a Scandiano. Angela Labate. Responsabile Caf (Centro assistenza fiscale) della Uil, primo impegno in politica. Ha 41 anni. FRANCESCO LINDNER. Ha 60 anni. Dal 1990 al 2007 dirige il Centro servizi anziani, ora Rete. Dal 1990 al 1995 consigliere provinciale indipendente lista Pci. Consigliere Fondazione Papa Giovanni XXIII. Mattia Luzzi. Professore di matematica e fisica, ha 29 anni. Daiana Magnani. Project manager, ha 26 anni. Silvia Magnani. medico, operatrice Informagiovani, ha 26 anni. Danilo Manari. 56 anni, cardiologo e medico dello sport. Fino al 2004 dirigente medico in cardiologia del S.Maria Nuova. Da cinque anni responsabile unità operativa di cardiologia di Salus hospital. Ex responsabile medico del Soccorso alpino. Fondatore della Croce Verde alto Appennino. Irene Meduri. Responsabile ufficio postale, ha 41 anni. Franco Montanari. Dal 1980 al 1984 funzionario Cgil. Dal 1995 nel direttivo provinciale Filcem Cgil. Elena Mussini. Insegna materie letterarie, ha 38 anni. Impegnata nel volontariato cattolico (Caritas). Pasquale Muto. Praticante avvocato, 28 anni. Marco Pisi. direttore commerciale, 47enne. Luigi Ponginebbi. Bancario, 45 anni, ex rugbista, da anni volontario al Centro d'ascolto Caritas. Farouk Ramadan. Medico siriano, 59 anni, ex leghista. VITTORIO RAVAGLIA. Avvocato, 41enne, per anni nella Croce Verde, ora nei "Lupi Travestiti" che addestra cani per ricerca di persone scomparse. Guglielmo Saporito. Avvocato, 55enne, grande esperto di pubblica amministrazione. Mariagiulia Tartaglione. Ha 64 anni, protagonista del volontariato, tra le fondatrici di Donne dell'Ulivo'', candidata della Margherita cinque anni fa. Aurelio Trevisi. Professore allo Zanelli, 36 anni, presidente gruppo giovani imprenditori Confcommercio. Graziano Vecchi. Presidente della VI circoscrizione, 59 anni. Iscritto dal 1980 al Pci, poi al Pds e infine ai Ds, non ha aderito al Pd.

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UNA LISTA piena di attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una squadra con u... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

REGGIO pag. 7 UNA LISTA piena di attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una squadra con u... UNA LISTA piena di attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una squadra con un cuore di centrosinistra, smarcandosi dalle bordate ricevute in queste settimane dal Pd. Difficile ignorare qualcuno, in questa lista Città Attiva'' dove troviamo un capolista come il cardiologo Umberto Guiducci e un ex sindaco Pci come Gildo Dallari, l'attuale presidente della 6ª circoscrizione Graziano Vecchi e un mito dei giovani come Dj Cerla, l'avvocato Guglielmo Saporito e il bassista dei Modena City Ramblers, Massimo Ghiacci. Ecco i 40 nomi della lista. UMBERTO GUIDUCCI. L'ex primario di cardiologia del Santa Maria Nuova ha 71 anni ed è il capolista. Nel suo passato l'adesione al Psi. Giovanni Angelone. Guardia giurata, 35 anni. Fausto Beltrami. A 14 anni entra nella Fgci, aderisce poi a Pci, Pds e Ds. Ora, 58enne, è consigliere della 3ª circoscrizione. Lavora nel settore delle costruzioni. Giovanna Bizzocchi. Ha 57 anni ed è consulente immobiliare. FRANCO BONILAURI. A Reggio ha fondato il Wwf. Ha 61 anni, è stato segretario del Jewish culture program, ora dirige il museo ebraico di Bologna. Cristian Braghiroli. Commerciante, 31 anni, impegnato con "Orgoglio Reggiano". Alfredo Braglia. Titolare della Tva, ditta specializzata in impianti televisivi, ha 58 anni. E' nel direttivo provinciale di Confartigianato. Valeria Calevro. Medico 55enne, dal 1985 dirige l'Opg di Reggio, ora è dirigente responsabile dell'unità operativa Opg dipartimento salute mentale Ausl di Reggio. Gabriele Cerlini. Il notissimo Dj Cerla, 38 anni, ha conquistato successi internazionali. Simone Cerlini. Fratello di Gabriele, 36 anni, responsabile Scuola d'impresa sociale Fondazione dottori commercialisti. Morena Chiessi. Libera professionista settore investimenti immobiliari, ha 48 anni. Flavio Codeluppi. Ingegnere elettronico, 43 anni, dal 2006 a.d. Netribe srl. Presidente Xanten srl e di Dynavision srl. GILDO DALLARI. Sindaco Pci di Casina dal 1988 al 1993, ha 56 anni e lavora in Enìa. Già nella direzione Ds. Cisse Diop. Del Senegal, 41 anni, a Reggio dal 1993, è tecnico conduttore d'impianti termici. Per anni volontario alle feste dell'Unità. ATTILIO FORNACIARI. Ex dirigente Arpa (settore ambiente e territorio), ha 61 anni, in passato iscritto a Pci, Pds, Ds. Elisabetta Fornaciari. Titolare di un'attività commerciale nel centro storico, ha 53 anni. Massimo Gandolfi. Responsabile Cna industria e produzione, ha 58 anni. Massimo Ghiacci. E' il bassista del gruppo Modena City Ramblers. Ha 41 anni. Silvia Ghirelli. Tra le migliori paesaggiste italiane, ha 47 anni. Paolo Giudici. Docente alla facoltà di agraria della nostra università, ha 57 anni. Nel 2004 candidato Margherita. Maria Gualtieri. Operatrice sanitaria e volontaria Unitalsi, ha 25 anni. Giovanni Incerti Massimini. Imprenditore 59enne, da 25 anni guida un gruppo che fa impianti agroalimentari e food processing. Per due legislature, indipendente lista Ds, consigliere comunale a Scandiano. Angela Labate. Responsabile Caf (Centro assistenza fiscale) della Uil, primo impegno in politica. Ha 41 anni. FRANCESCO LINDNER. Ha 60 anni. Dal 1990 al 2007 dirige il Centro servizi anziani, ora Rete. Dal 1990 al 1995 consigliere provinciale indipendente lista Pci. Consigliere Fondazione Papa Giovanni XXIII. Mattia Luzzi. Professore di matematica e fisica, ha 29 anni. Daiana Magnani. Project manager, ha 26 anni. Silvia Magnani. medico, operatrice Informagiovani, ha 26 anni. Danilo Manari. 56 anni, cardiologo e medico dello sport. Fino al 2004 dirigente medico in cardiologia del S.Maria Nuova. Da cinque anni responsabile unità operativa di cardiologia di Salus hospital. Ex responsabile medico del Soccorso alpino. Fondatore della Croce Verde alto Appennino. Irene Meduri. Responsabile ufficio postale, ha 41 anni. Franco Montanari. Dal 1980 al 1984 funzionario Cgil. Dal 1995 nel direttivo provinciale Filcem Cgil. Elena Mussini. Insegna materie letterarie, ha 38 anni. Impegnata nel volontariato cattolico (Caritas). Pasquale Muto. Praticante avvocato, 28 anni. Marco Pisi. direttore commerciale, 47enne. Luigi Ponginebbi. Bancario, 45 anni, ex rugbista, da anni volontario al Centro d'ascolto Caritas. Farouk Ramadan. Medico siriano, 59 anni, ex leghista. VITTORIO RAVAGLIA. Avvocato, 41enne, per anni nella Croce Verde, ora nei "Lupi Travestiti" che addestra cani per ricerca di persone scomparse. Guglielmo Saporito. Avvocato, 55enne, grande esperto di pubblica amministrazione. Mariagiulia Tartaglione. Ha 64 anni, protagonista del volontariato, tra le fondatrici di Donne dell'Ulivo'', candidata della Margherita cinque anni fa. Aurelio Trevisi. Professore allo Zanelli, 36 anni, presidente gruppo giovani imprenditori Confcommercio. Graziano Vecchi. Presidente della VI circoscrizione, 59 anni. Iscritto dal 1980 al Pci, poi al Pds e infine ai Ds, non ha aderito al Pd.

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Da Magris a Bodei ai confini della filosofia (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Reggio" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Da Magris a Bodei ai confini della filosofia REGGIO. L'ultima giornata inaugurale di Fotografia Europea (le mostre sono aperte fino al 7 giugno) riunisce prestigiosi esponenti del mondo della cultura nazionale ed internazionali. Oggi alle 10 in piazza Casotti, Daniele De Luigi presenta Elena Arzuffi autrice del progetto fotografico A Jaunt (Spazio Corso Garibaldi), realizzato per il quartiere reggiano del Gattaglio. A seguire Antonello Frongia, docente di Storia della fotografia alla Università di Venezia e di Fotografia Urbana all'Università di Roma Tre, introduce il lavoro dei due artisti svizzeri Goran Galic e Gian-Reto Gredig (Palazzo delle Notarie). All'Università di Modena e Reggio Emilia (ore 10-13 e 15-17) proseguono i workshop e le letture portfolio a cura dell'Agenzia Grazia Neri, una delle più famose agenzie fotografiche italiane. In «Le buone pratiche in fotografia» intervengono Giorgio Barrera, Alberto Giuliani e Emiliano Mancuso, fotografi dell'agenzia, che riflettono su rapporto tra l'immagine fotografica e la rappresentazione e sui tempi e le modalità del reportage. Il tema dell'eternità, scelto da questa edizione di fotografia, permette un'ampia riflessione che approda anche negli ambiti della letteratura e della filosofia. Alle ore 11.30 in Piazza Martiri 7 Luglio, Claudio Magris, docente universitario di Lingua e Letteratura Tedesca e noto in Italia e all'estero per la sua florida attività di saggista e in particolare per aver rivalutato il filone letterario di matrice ebraica come metafora della crisi della civiltà moderna, è protagonista della conferenza dal titolo «Tempo e non tempo del mito: Ulisse dopo Omero». L'incontro è introdotto dal critico e poeta Alberto Bertoni. Alle 15.30, sempre in Piazza Martiri 7 Luglio, Riccardo Panattoni, docente di Filosofia morale all'Università di Verona, e direttore del Centro studi sulle categorie politiche dell'Europa di Reggio Emilia, introduce l'intervento di Remo Bodei, filosofo e ricercatore di fama internazionale. «Tempo ed eternità. Dalla filosofia alla fotografia» presenta uno sguardo dettagliato sulla temporalità nell'immagine. Da segnalare alle ore 17.30, ancora in piazza Martiri 7 Luglio il dialogo di Annarosa Buttarelli, membro della Comunità filosofica Diotima e coordinatrice del Festivaletteratura di Mantova, con il sociologo Aldo Bonomi intorno alle contraddizioni che attraversano la società in questo momento di crisi. Grazia Livi, signora della letteratura italiana, e Beppe Sebaste, autore raffinato, sono protagonisti del reading «Concepire l'infinito» in programma in Piazza Casotti alle ore 19. Fotografia Europea ospita alle 17 al Cinema Al Corso la prima presentazione nazionale di estratti dai cinque film della serie Fotografia Italiana, prodotta da Giart.tv di Bologna in collaborazione con Contrasto, dedicata ad altrettanti fotografi italiani di fama internazionale: Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Franco Fontana, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna. Intervengono Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice, Ferdinando Scianna, Anna Fiaccarini e Roberto Koch. Nella serata le piazze della città si animano di spettacoli mentre in cattedrale risuoneranno le Confessioni di Sant'Agostino recitate da Alessandro Preziosi.

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I trevigiani, più li tassi e più lavorano (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Secondo il docente si ribalta la «curva di Laffer» che mette in relazione aliquote e gettito. In preparazione uno studio sulle dichiarazioni dei redditi I trevigiani, più li tassi e più lavorano Bresolin: qui la pressione è un incentivo, si va contro le teorie economiche FABIO POLONI Più li tassi, più lavorano. Tanto da diventare un caso di studio per gli economisti. I trevigiani ribaltano la «curva di Laffer», rappresentazione grafica di come la pressione fiscale eccessiva deprima la voglia di fare impresa, di lavorare. Qui no, anzi: se il peso sulla soma aumenta, il trevigiano reagisce rimboccandosi le maniche e tirando più forte. L'analisi è di Ferruccio Bresolin, docente universitario, che ai suoi studenti di economia spiega questo insolito «caso Treviso», eccezione che conferma la regola. E' un vero e propriio ribaltone di quella curva che convinse anche Ronald Reagan a diminuire le imposte. «Stiamo realizzando uno studio con la Provincia - dice Bresolin - che conferma questa indicazione. La curva di Laffer è un'analisi economica tipica del mondo anglosassone, e mette in relazione la tassazione con la produzione di reddito. Oltre un punto di "sopportazione", più uno è tassato e meno è incentivato a lavorare. Da noi ivece no, sembra paradossale, invece è una situazione tipica di questo territorio, che conferma la proverbiale laboriosità dei trevigiani e dei veneti». Quando il gioco si fa duro, insomma, i trevigiani iniziano a lavorare più sodo. Ma questo picco di impegno si è registrato in particolare in qualche momento specifico? «Difficilmente ci sono grosse oscillazioni sulla pressione fiscale complessiva - dice il professore - ma stiamo analizzando i dati ricavari dalle dichiarazioni dei redditi degli ultimi anni per mettere alla luce questo nesso». E la crisi fa lo stesso effetto? «Sì - dice Bresolin - questa congiuntura negativa ha un effetto di stimolo, mette in moto la voglia di reagire. Non ci si è abbandonati allo sconforto». L'economia trevigiana ne uscirà più forte? «La "sveglia" suonata dalla crisi ha fatto capire che serve un cambio di rotta, una maggiore ricerca della qualità, del valre aggiunto della produzione piuttosto che del suo sviluppo in senso estensivo». La curva. Alla fine degli anni Settanta Arthur Laffer, economista dell'università della South California, impiegò un grafico per convincere l'allora candidato repubblicano alle presidenziali del 1980, Ronald Reagan, a diminuire le imposte dirette. Si tratta di una curva a campana che mette in relazione il reddito nazionale con i tributi. Si indicano sull'asse delle ascisse le aliquote e in ordinata il gettito: spostandosi verso destra, all'aumentare delle aliquote, il gettito dapprima cresce, ma una volta raggiunto una soglia massima inizia a decrescere. Laffer teorizzò la presenza di un punto d'incrocio tra i valori delle aliquote e delle entrate fiscali in cui l'aumento delle imposte fungerebbe da disincentivo alle attività economiche.

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un'università con un respiro internazionale - giorgio palù * (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

LE IDEE/1 UN'UNIVERSITà CON UN RESPIRO INTERNAZIONALE GIORGIO PALù * Chi se la sentirebbe oggi di progettare il futuro di una qualsiasi realtà istituzionale, aziendale o di ricerca «scollegata» da ciò che ci circonda? E' un dato acquisito che visioni autarchiche, miopi o zoppe possono solo nuocere a chi vuole affrontare lo scenario globale contemporaneo. Ebbene, questo vale anche in campo accademico: progettare oggi il futuro dell'Università di Padova significa darle un respiro internazionale, connetterla al network dei grandi Atenei, far circolare verso ogni dove il suo «marchio d'eccellenza». Ma oggi affermare con forza questa visione non basta, perché potrebbe essere uno dei tanti già risaputi proclami, mentre personalmente vorrei entrare nello specifico. Per questo ho promosso, nella giornata di domani 4 maggio, un workshop dove si cercherà di dare attenzione ai temi della internazionalizzazione, della valutazione della qualità della ricerca e della formazione e della valorizzazione delle risorse umane. L'ho scritto nel programma con cui mi sono candidato al rettorato dell'Università di Padova: un progetto che si ponga come obiettivo la competizione accademica a livello internazionale ha come primo mandato la verifica della qualità dei prodotti. Per l'Università che è la sede della formazione superiore, questi «prodotti» sono necessariamente ricerca e didattica, e proprio su questi ambiti il confronto fra sistemi di valutazione di Paesi avanzati e sistema italiano ci vede staccati, forse perdenti, sicuramente alla finestra. Nel Regno Unito c'è il Research Assessment Exercises, un programma attivato dal Higher Education Funding Council e costituito da un panel di esperti che sulla base di criteri scientifici analizza la validità dei sistemi formativi e stila graduatorie di merito. In Germania c'è il DFG, un ente scientifico auto-organizzato da docenti e scienziati che reclutano esperti nazionali e internazionali, i quali basano poi le loro valutazioni su ricerca, finanziamenti esterni e didattica. In Italia abbiamo il sistema CIVR-ANVU, che pecca di autoreferenzialità e quindi denota purtroppo le sue carenze intrinseche. Senza attendere nuovi round di valutazione da nuovi e futuri enti insediati dal ministero, sono convinto che un Ateneo moderno che intende riposizionarsi in Europa debba autonomamente avviare tale processo di valutazione al proprio interno, con metodi effettivamente efficaci. Come? Tante possono essere le strade da percorrere e proprio queste che saranno messe a fuoco e a dibattito nel workshop di domani, riflettendo sui parametri più significativi per le differenti Facoltà e Dipartimenti, parametri specifici e diversificati per le diverse aree del sapere, creando per tutti l'opportunità di emergere. Credo comunque che, seguendo le esperienze europee più autorevoli, sia necessario dar vita a un «panel» di «expert» esterni alla nostra Università, in grado di dare valutazioni che facciano riferimento comparativo al sistema universitario europeo (Parigi, Oxford, Heidelberg, Madrid, Lovanio...). Ma internazionalizzazione autentica significa anche snellire e sburocratizzare le strutture amministrative (come ha recentemente fatto ad esempio l'Austria), proporre corsi e titoli di studio compatibili con la richiesta qualificata del mercato, formare adeguatamente e incentivare il personale tecnico-amministrativo, innovare la didattica con percorsi orientati alla ricerca, al trasferimento tecnologico o all'impresa, agevolando la fruibilità dei programmi. Saremo veramente un Ateneo competitivo quando vedremo ancora i migliori giovani europei venire a Padova a formarsi come in passato. Per creare le condizioni necessarie a ciò dobbiamo puntare sulla qualità delle Scuole di dottorato, finanziando borse commisurabili a quelle europee, investendo su contratti per visiting professor, attivando Scuole e reti europee per la ricerca. Per tutto questo - e per raccogliere altri spunti da mettere a fattor comune - nella giornata di domani affronteremo i temi dell'internazionalizzazione con colleghi che hanno una radicata e riconosciuta competenza nell'analisi e nella comparazione delle esperienze europee di valutazione di reti accademiche. Colleghi di facoltà diverse, Rinaldo e Fornasini di Ingegneria, Casarin di Scienze matematiche, fisiche e naturali, perché lo slancio verso la visione internazionale è un «elan vital» di tutto l'Ateneo, senza barriere di disciplina o area scientifica. Da ultimo, sono lieto che il workshop - cui abbiamo dato come titolo: Competizione internazionale, ricerca e risorse umane. Il futuro dell'Ateneo di Padova (ore 11.00, Aula magna dell'Università di Ingegneria) - abbia ottenuto il patrocinio della Commissione Europea, la cui visione in ambito universitario rimane quella del processo di Bologna (anno 1999), che puntava ad armonizzare i sistemi universitari, ad assicurare la qualità dell'insegnamento e della ricerca e a promuovere la mobilità degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori. Un patrocinio che sottolinea l'autorevolezza di questo momento padovano di riflessione autentica e non formale su una delle scommesse più importanti sul futuro del nostro Ateneo. * preside della Facoltà di Medicina e candidato rettore Università di Padova

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walter siti: salvate l'università (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

di Giuliano Di Tanna Walter Siti: salvate l'università Lo scrittore ed ex docente all'Aquila: la pazienza è la prima virtù «Distrutti i luoghi dove ho camminato per vent'anni» «Le persone autorizzate a parlare di questa tragedia sono gli aquilani. E' con disagio perciò che rispondo alle domande su questo argomento». Walter Siti ha il pudore dei sentimenti davanti alla tragedia che ha colpito la città dove ha insegnato per vent'anni. Modenese, 62 anni, Siti è stato docente di Letteratura italiana all'università dell'Aquila dal 1987 fino a due anni fa. Era in cattedra, all'Aquila, molto prima che la fama lo investisse con il suo romanzo d'esordio, «Troppi paradisi», pubblicato da Einaudi, caso letterario italiano del 2006. Walter Siti è anche il curatore delle opere complete di Pier Paolo Pasolini per la collana prestigiosa dei Meridiani della Mondadori e firma attualmente una rubrica settimanale di critica televisiva sul quotidiano La Stampa di Torino. Dalla sua casa di Roma, lo scrittore e docente ha accetatto di parlare con il Centro del terremoto che ha ferito la città che è stata - in parte - anche la sua. Siti, lei ha frequentato, per anni, la città dell'Aquila: che cosa l'ha colpita di più delle devastazioni del terremoto? «Ovviamente la cosa che più mi ha colpito è di vedere distrutti i luoghi dove ho camminato per tanti anni: l'università soprattutto e i posti vicini ad essa. La sensazione, guardando le foto e vedendo i servizi televisivi, è quella che ci siano macerie ovunque. E' come guardare un pezzetto del proprio passato ridotto in macerie. La sensazione è quella di aver perso una parte del proprio passato: gli anni fra il 1987 e il 2007 durante i quali ho insegnato all'università dell'Aquila». Della copertura televisiva del terremoto che cosa l'ha impressionata di più? «Il discorso va diviso in due parti. Nelle 48 ore immediatamente successive alla scossa, la televisione faceva vedere continuamente che cosa era successo anche con una certa sobrietà perché il carattere degli abruzzesi è, si sa, molto asciutto. In questo periodo di tempo, la copertura televisiva sembrava avere un senso perché forniva giustamente informazioni sui punti più colpiti dal terremoto». Poi che cosa è succedsso? «In una seconda fase, i servizi hanno cominciato a darmi un po' fastidio. A partire, più o meno, dal quarto giorno quando, soprattutto nei programmi-contenitori del pomeriggio, ho notato questa ricerca a tutti i costi dell'intervista alle persone colpite. Con quei servizi ho avuto l'impressione che si andassero a disturbare persone che avevano diritto al rispetto della loro vita privata e del loro dolore e che avevano altro a cui pensare che rispondere alle domande dei giornalisti». Un terremoto rappresenta, per i sopravvissuti, anche una cesura con il loro passato: è una ferita immedicabile? «La mia situazione è particolare perché L'Aqula rappresenta solo una parte del mio passato. Non ho mai abitato in città sebbene vi abbia insegnato per vent'anni. Le mie radici sono più romane che aquilane. La cosa che mi colpisce di più, quindi, è la sorte dell'università. La preoccupazione che continuo a nutrire riguarda la facoltà di Lettere. Mi chiedo se riuscirà a sopravvivere. So che molti miei ex colleghi sono impauriti. Temono che, senza matricole, senza nuovi studenti, la Facoltà possa morire. Se questo accadesse, per me sarebbe una ferita. Naturalmente, per chi vive all'Aquila la ferita della perdita della casa è dolorosissima. Lo immagino pensando a cosa proverei io se perdessi la casa in cui vivo a Roma. Sono tagli nella vita personale che non si possono dimenticare. Se muore tua madre quando hai 6 anni, non è che quando arrivi a 19 anni quella ferita te la sei dimenticata». Quasi tutti sostengono che L'Aquila vada ricostruita lì dov'era prima del sisma: lei che cosa pensa? «Trovo che le altre ipotesi siano proposte di tipo efficientistico che, però, non rispecchiano la storia e la volontà delle persone che all'Aquila ci abitano. Gli aquilani - se li conosco un po' - rivogliono L'Aquila, la loro città, non una città diversa, accanto ad essa. Si è visto che cosa è successo nel Belice, in Sicilia, con la nuova Gibellina costruita dopo il terremoto del 1968. La vecchia Gibellina è una città fantasma. A vederla si stringe il cuore». Ricostruire la città così com'era prima serve a salvare la memoria? «Non lo so. Ci vorrebbe una persona anziana per capire se nella sua casa ricostruita riesce a rivivere le stesse cose di prima. Ci sono sempre, al nostro interno, delle demolizioni figurate. La prima sensazione che si prova quando si perde qualcosa è la voglia di riavere esattamente la stesse cosa di prima». Qual è la virtù a cui soprattutto dovranno attingere gli abruzzesi nella ricostruzione? «Credo che la prima cosa sia la forza di superare il trauma del terremoto. E poi la pazienza, molta pazienza. Perché non sarà breve il tempo nonostante tutti i proclami. La settimana precedente la tragedia sono tornato all'Aquila per un convegno all'università. Sono stato fra gli ultimi a vederla com'era. Prima di poterla rivedere così come io l'ho vista l'ultima volta credo che passerà molto tempo. E questo è un pensiero che mi causa molto dolore». Quali sono gli errori da non commettere? «Su questo punto sono molto pessimista: gli errori si commetteranno comunque. Dove c'è un giro importante di soldi credo che la corruzione sia inevitabile, per quanto possano essere restrittive le leggi e ferrei i controlli. Qualcuno che eluda leggi e controlli, alla fine, ci sarà sempre».

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terremoto, tutta l'università all'aquila (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

di Umberto Dante * Terremoto, tutta l'Università all'Aquila Dopo terremoto, vorrei sviluppare una riflessione abruzzese sulla indicazione emersa nella facoltà di Scienze della Formazione dell'Aquila. Questo, non solo quale appartenente alla facoltà ma anche come responsabile di un centro di cultura emanazione dell'ente regionale abruzese. La proposta di collocare la facoltà a Carsoli è nata da una indagine preventivamente realizzata sul posto dai vertici della facoltà. L'unica ricognizione attivata dai vertici della facoltà. Non mi risulta che ci siano state altre indagini in altre direzioni, verso altre localizzazioni. Prima domanda, facile e spontanea per un abruzzese: perché solo questa indagine è stata esperita? E perché proprio a Carsoli? Esiste un motivo valido che giustifichi la scelta? La risposta non è reperibile tra quelle dettate da motivi culturali, sociali e politici. La vicinanza con Roma (dove attualmente risiedono molti dei colleghi) sembra la più probabile. Il grande pubblico ignora, probabilmente, che la facoltà di Scienze della Formazione ha il corso di laurea caratterizzante (formazione primaria) che il ministero le riserva in esclusiva per la regione Abruzzo. Questo a fronte della presenza di un'altra facoltà analoga (quella di Chieti) che non è riconosciuta come abilitante. In altre parole, se un abruzzese vuole diventare «maestro» con tanto di abilitazione lo può fare solo iscrivendosi alla facoltà di Scienze della Formazione dell'Aquila. E chi è già iscritto alla stessa facoltà ha una difficoltà praticamente insormontabile a trasferirsi. Ora, usufruire di questo privilegio imporrebbe una dislocazione la più possibile centrale e agevole della Facoltà nell'ambito del territorio regionale. Ebbene, la scelta di Carsoli è l'esatto opposto della centraltà. Come tutti sappiamo si tratta dell'ultimo comune abruzzese verso Roma, il più lontano dal resto dell'Abruzzo. Anche dal più distratto dei geografi Carsoli viene collocata nel sistema abitativo e relazionale romano. Con tutto quello che consegue in termini di costi e di qualità della vita. In altri termini, la facoltà sarebbe a portata di mano per i romani ed estremamente disagevole per gli abuzzesi. Si tratta di un vulnus culturale e civile enorme per la nostra regione, una lesione che le viene inferta in un momento come questo. Direi che la collocazione eccentrica rappresenta una decisione in totale disarmonia con lo spirito delle leggi e delle direttive ministeriali, che rischia di ledere di fatto i diritti della gran parte degli abruzzesi. A mio giudizio si tratta di un danno doloroso per noi lavoratori aquilani, per noi ricercatori aquilani. La retorica della solidarietà è in questi giorni moneta così diffusa da avere ben poco valore, la concretezza dei fatti è quella che conta. Io lavoratore aquilano colpito nei beni, nella famiglia, negli affetti sento poco questa solidarietà nella scelta di Carsoli. In realtà un nuovo terremoto si abbatte su di me già colpito, costringendomi a far riferimento ad una realtà esterna, disagevole e storicamente avulsa dal territorio aquilano e marginalissima rispetto a quello abruzzese. Questo significherà sottrarre le energie mie e dei colleghi, immagino anche del personale non docente, ad un processo di ricostruzione che è personale, familiare e soprattutto civico. Dover difendere le ragioni dell'Abruzzo nel mio posto di lavoro già adesso turba non poco l'azione che vado facendo all'Aquila e nella regione per contribuire alla rinascita. Mi turba l'assenza di qualità culturale della scelta. Le scelte delle facoltà non possono procedere in totale anarchia, senza un ordine che nasca da ponderate ragioni fatte dentro i valori della scienza e del servizio. La collocazione della nostra facoltà deve procedere in parallelo e sintonia con quelle delle altre facoltà umanistiche, in particolare Lettere e Psicologia. Non si possono sparpagliare gli insegnamenti ai quattro venti, impedendo le sinergie, l'arricchimento dei piani di studio, l'incontro e la frequentazione dentro la comunità degli studiosi. Da quello che io so, le facoltà umanistiche non stanno andando a Carsoli. Al contrario, credo stiano puntando verso est. E, mi risulta, che da Sulmona siano state fatte offerte sontuose alla Facoltà e all'ateneo. Io chiedo, a questo punto, che mi si dica un motivo, uno solo, a sostegno di questa scelta. Che mi dica perché Carsoli è preferibile a Sulmona (indico Sulmona perché il caso mi sembra il più eclatante: tradizioni culturali, raggiungibilità, centralità, splendore della collocazione proposta). * Docente Scienze della Formazione Università dell'Aquila

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Montezemolo lancia la Fiat (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

L'INTERVISTA Montezemolo: «E adesso Opel, partner ideale di una grande Fiat» Il presidente: con Chrysler occasione irripetibile ma sappiamo che ora inizia il lavoro duro MILANO - E adesso Berlino? «Sarebbe la chiusura del cerchio». Molto oltre non vuole andare, Luca Cordero di Montezemolo. Il dossier è aperto, Sergio Marchionne è al lavoro, è l'amministratore delegato che dopo aver convinto Barack Obama su Chrysler ora tenta il raddoppio con Angela Merkel su Opel. E in Germania le barricate sono già state alzate, la Fiat un pò di paura - anche - la fa, dunque «lasciamo che Sergio si muova come sa». Ovviamente però conferma, il presidente del Lingotto, che la casa tedesca «sarebbe per noi una straordinaria opportunità, sarebbero i nostri partner ideali, nascerebbe un gruppo molto forte». Neanche il tempo di festeggiare Detroit, avvocato? Non è un pò troppo? «È una necessità. Guardate: in Fiat noi, tutti, proviamo orgoglio e soddisfazione per l'operazione Chrysler e per le parole del presidente degli Stati Uniti. A me, come presidente del Lingotto, lasci aggiungere l'enorme gratitudine per un management che ha sempre mantenuto le promesse fatte, si trattasse di risultati o di strategie. Però il nostro primo sentimento è l'umiltà. Umiltà e una grande determinazione. Da un mese, da quando Obama ha parlato per la prima volta di noi, siamo sotto la lente del mondo. Lo sappiamo e sappiamo soprattutto che è un'impresa molto difficile, da far tremare i polsi. L'affrontiamo con entusiasmo, ma raddoppiando impegno e lavoro per rafforzare Fiat e risanare Chrysler. È un'occasione irripetibile, ma il lavoro duro inizia adesso». Avrete brindato, però. Sei anni fa la Fiat andava con il cappello in mano ad Arcore, Paolo Fresco e Gabriele Galateri costretti all'umiliazione. Oggi vi chiama la Casa Bianca. A salvare l'auto americana. «Dico sempre che bisogna guardare avanti. Però sì, qualche volta è giusto anche ricordare da dove si è partiti. E io ricordo molto bene i primi giorni a Torino. Il giovedì mattina ero diventato presidente di Confindustria, la sera morì Umberto Agnelli. Sergio e io ci siamo conosciuti grazie a lui: era stato lui a volerci in consiglio. E il giorno dopo il suo funerale ci siamo ritrovati Sergio a gestire l'azienda, io alla presidenza. Sui giornali del mondo la Fiat era data per fallita». In effetti lo era. «Le prime notti non ci abbiamo dormito». E oggi? L'ha detto lei: già Chrysler fa tremare i polsi... «Ma oggi partiamo dal lavoro enorme fatto dal management. È con questo che ci siamo creati un punto fondamentale che, se vuole, è il nostro plus: la credibilità. Ed è la credibilità che ha fatto sì che il presidente Obama dicesse di noi quel che ha detto». È anche però, forse non a caso, un'operazione fatta fuori dal capitalismo di relazione o dei salotti. «Ma è un'operazione-Paese. Ed è, credo, un orgoglio anche per l'Italia e la sua industria. Gli uomini e le donne della Fiat in questi anni hanno lavorato tornando a occuparsi di auto, fuori dalle stanze della politica. È così che siamo tornati a essere un pò un "ritratto di famiglia" dell'impresa italiana: impresa familiare, privata, grande o piccola non importa, che va per il mondo, raccoglie le sfide, si mette in gioco con i propri prodotti e nient'altro. Al di là dei discorsi sul primo o sul quarto capitalismo, è questa l'Italia delle mille eccellenze. Il manifatturiero è uno dei suoi pilastri, e l'orgoglio è anche una Fiat che traina, con sé, un intero sistema industriale grazie al lavoro duro, di squadra, di tutti: da Sergio Marchionne all'ultimo operaio». Gli operai, oggi, in America li avrete come soci. Insieme a due governi. Un inedito rapporto pubblico-privato: si potrebbe replicare, in Italia? «Sono due Paesi, due culture, due situazioni totalmente diverse. Io ho sempre sostenuto la necessità di un forte coinvolgimento dei dipendenti nei risultati delle aziende. Ma la proprietà è un'altra cosa». Vale anche per eventuali soci pubblici? «Ho detto prima che il risanamento è stato possibile grazie al gioco di squadra. Nel quale metto le banche, senza il cui appoggio non ce l'avremmo fatta. Ci metto, oggi, gli incentivi al settore che il governo italiano, come tutti gli altri, ha varato per contrastare una crisi mondiale senza precedenti. Ma il punto fermo resta uno: l'aver sentito sempre gli azionisti, prima Ifi-Ifil con Gianluigi Gabetti e ora Exor con John Elkann, dietro di noi. Hanno rischiato, ci hanno creduto e continuano a crederci». Dicono però che una parte della famiglia Agnelli sia, ora, preoccupata: giusto orgoglio, ma timori per il peso che sta assumendo l'auto. Che patisce la crisi meno di altri, sì, però i debiti sono 6 miliardi e gli unici utili si vedono da Ferrari e Maserati. «Intanto, Fiat non è solo auto. È camion, trattori, altro ancora. Dopodiché: se guardo agli ultimi due mesi, stiamo reagendo bene alla crisi. In marzo siamo diventati il terzo gruppo più venduto in Germania, e non era mai accaduto. Siamo cresciuti molto in altri Paesi, come la Francia, e abbiamo superato il 9% di quota in Europa. Sulle alleanze, il nostro è un disegno con obiettivi a medio termine. Azionisti preoccupati, dice? Io ho visto grande soddisfazione e grande appoggio. È chiaro che ogni volta che fai un'operazione importante assumi dei rischi. Ma è cambiato tutto, nel mondo. La Fiat da sola forse poteva sopravvivere, certo non essere protagonista. Aver anticipato il cambiamento, aver dato il via ai giochi che comunque scompagineranno gli assetti dell'auto mondiale avrà effetti positivi. Con Chrysler oggi. E con qualcos'altro, spero, nei prossimi mesi». Se non andasse Opel? Potrebbero essere le attività sudamericane di Gm? O un ritorno su Peugeot? E comunque: si aspettava lo sbarramento tedesco? «Piano, lasciamo lavorare Sergio. Quel che posso dire è che noi perseguiamo coerentemente una strategia. E poi vediamo. Sappiamo quali sono le nostre carte: ce le giocheremo». Che cosa direbbe Giovanni Agnelli del tutto e di Chrysler? «Lui raccontava sempre che quando il nonno, il fondatore, mandò i primi tecnici negli Usa la raccomandazione fu: non cambiate niente, copiate e basta...». Ora saranno loro a copiare noi, quindi... «Quindi gli Usa, che sono sempre stati il link dell'Avvocato, sarebbero oggi per lui il sogno che si avvera. L'accordo Chrysler ci apre per la prima volta il più grande mercato di consumo del mondo. Perfetto, spero, per i prodotti che abbiamo: abbiamo lavorato su tecnologia e motori "puliti", ma non abbiamo trascurato il design. Un'auto come la 500 può essere un'icona anche negli Usa». Con la squadra come farete? Snella e vincente: ma ora basterà? «Panchina corta, vuol dire? Sappiamo valore e potenzialità di tante persone che ancora non vedete in campo: ne abbiamo molte, pronte ad assumersi responsabilità di primo piano». Nell'euforia del momento storico abbiamo tutti un pò perso di vista le difficoltà qui. La crisi è tutt'altro che passata, la cassa integrazione c'è ancora, il sindacato chiede garanzie per gli stabilimenti italiani. «Senza scivolare nel romanticismo, ricordo che Fiat sta per Fabbrica Italiana Automobili Torino. Nemmeno per un secondo abbandoneremo l'impegno verso Torino, l'Italia, i nostri dipendenti. Non siamo diventati americani: il contrario. Bisogna però riconoscere la realtà del momento. Ci sono nodi strutturali che, anche a causa della caduta della domanda, dobbiamo affrontare in modo responsabile insieme al governo e ai sindacati. Poi, non dimentichiamo l'Europa: la Ue si giocherebbe la propria credibilità se assecondasse nazionalismi superati quando, in palio, c'è il futuro di un settore fondamentale come l'auto». Pensa anche lei che, comunque, il peggio della crisi l'abbiamo già visto, che il fondo sia già stato toccato? «Sarei molto prudente: rischiamo di alimentare facili ottimismi. Credo che sia rallentata la velocità della discesa, che i primi segnali di risalita ci siano. Ma dobbiamo fare ancora molta attenzione». L'Italia ha fatto quel che doveva? «Ci sono questioni che, mi rendo conto, è più facile affrontare dalla tribuna che non dal campo. Ma restano nodi che sono il frutto di decenni di non scelte: il taglio delle spese improduttive, la burocrazia, le pensioni, la sanità. E dobbiamo stare più che mai attenti a che non aumentino i tanti divari. Ricchi e poveri. Nord e Sud. Sarebbe bello se dalle imprese l'intero Paese imparasse il gusto del cambiamento e la voglia di anticiparlo». Curiosità: con Marchionne, nei giorni caldi di Washington, anche lei parlava via sms? «Sì. Ma io usavo dieci parole, lui mi rispondeva con una. Io mi firmo Luca, lui "S.". Lo stile di uno che per portarci Chrysler non ha dormito per un mese». L'ha convinto a farsi almeno questo weekend? «Ci ho rinunciato: sono partite perse». Raffaella Polato stampa |

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Robolimpiadi a Roma, sfida tra umanoidi (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Roma si appresta a vivere le sue prime Robolimpiadi: si tratta di una serie di gare tra "umanoidi" artificiali progettati e assemblati da studenti italiani, tedeschi e greci che si svolgeranno nell’ambito della terza edizione del trofeo internazionale "Città di Roma di Robotica": l’evento, promosso dalla fondazione Mondo Digitale, si consumerà il 7 maggio e vedrà contrapporsi le squadre di robot "umanoidi" in gare di ginnastica, corsa, pugilato e bowling. L’obiettivo degli organizzatori è ricollocare la scienza nella scuola italiana in una dimensione adeguata alla sua importanza. Per farlo gli organizzatori hanno organizzato tre eventi da realizzarsi nello stesso giorno: competizione, area dimostrativa e convegno. Questo il programma della giornata: alle ore 9,30, nella sala Protomoteca, in Campidoglio, si svolgerà l’apertura ufficiale della competizione e l’inaugurazione dell’area dimostrativa. Interverranno l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Roma, Ezio Castiglione, e il direttore generale della fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli. Dalle 10 alle 15 si svolgeranno le gare, articolate in categorie. A sfidarsi saranno gli automi progettati e assemblati dagli studenti. Tornano le attese competizioni tra i robot esploratori, (categoria Explorer), lottatori (categoria Minisumo) e calciatori (categoria Soccer). Tra le novità dell’edizione 2009 la prima "Robolimpiade" romana: le squadre di robot umanoidi di Italia, Germania e Grecia si sfideranno in quattro competizioni, tre discipline olimpiche tradizionali (ginnastica, corsa e pugilato) e un’attività sportiva storica, il bowling. Al termine delle competizioni, alle 15.30, le consultazioni della giuria di esperti e la premiazione dei vincitori. L’area dimostrativa, con i robot realizzati dai ragazzi delle scuole italiane, sarà attiva per l’intero arco della giornata (esclusa la pausa pranzo dalle ore 13 alle 14): il percorso proposto si snoderà dalle prime esperienze della scuola primaria, con storie di solidarietà robotiche, fino alle applicazioni per gli studenti con bisogni speciali. Sono previste anche diverse esibizioni fuori gara come i robot danzatori o i robot risolutori automatici di rompicapo. All’interno dell’area un laboratorio, curato dal Campus Biomedico di Roma, verranno mostrate le più recenti applicazioni della robotica biomedica a fini riabilitativi e didattici: da una macchina robotica planare per la tele-riabilitazione ai giocattoli sensorizzati per la diagnosi precoce dei disturbi del neurosviluppo. In contemporanea alle competizioni della mattina si svolgerà il seminario per docenti "Scuola e robotica un binomio in evoluzione" (Sala del Carroccio). Aprirà i lavori Silvia Celani, coordinatore progetti internazionali della fondazione Mondo Digitale. A fare il punto sul contributo della robodidattica intervengono Stefano Panzieri (Dipartimento Informatica e Automazione, Università Roma Tre), Loredana Zollo (ricercatrice, Università Campus Biomedico), Romano Santoro (coordinatore scuole della Fondazione Mondo Digitale) e Fiorella Operto (vice presidente della Scuola di Robotica, Genova). Seguiranno le "Pillole di robotica", con i contributi di Emanuele Micheli (Scuola di Robotica, Genova), Linda Giannini (Istituto Don Milani di Latina), Carlo Nati (liceo Artistico e SSIS Università del Lazio), Donato Mazzei (Polo Tecnico-professionale O. Mozzali di Treviglio) e Rodolfo Falcioni (Itis Pacinotti di Roma).

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Il sondaggio tra gli allievi "promuove" a pieni voti l'Università degli adulti (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il sondaggio tra gli allievi "promuove" a pieni voti l'Università degli adulti Domenica 3 Maggio 2009, Bassano (L.F.) A conclusione dell'anno accademico dell'università adulti/anziani ottimo il bilancio di gradimento. Dal riscontro dei questionari ai quali hanno risposto i 159 frequentanti la risposta prevalente nei diversi ambiti è stata "molto soddisfatto". Monsignor Giuseppe Dal Ferro, presidente delle università adulti al livello nazionale, ha incontrato gli "allievi" raccogliendo anche proproste per i corsi del prossimo anno. Tra queste uno spiccato interesse per la storia delle guerre, i corsisti hanno chiesto di approfondire le tematiche sulle Guerre Mondiali, sulle Crociate e la Rivoluzione francese. Altra materia proposta la geografia, particolare interesse per la Turchia e l'Argentina. Per la letteratura, ancora la Divina Commedia ed i Promessi Sposi. Proposti dei seminari di giardinaggio e spagnolo e per i laboratori, educazione motoria, musica ed informatica. In merito al questionario questi i corsi più apprezzati: la Siria (91%), Cattedrali gotiche (89%), Cineforum (82%), Dante (77%). Soddisfatti dei docenti due terzi dei corsisti, 1/3 abbastanza; sull'organizzazione, gestita da Lorenza Pizzato e Rossana Pesavento, hanno detto "moltissimo soddisfatto" il 60%, 34% abbastanza, 6% poco soddisfatto. E sul livello di amicizia raggiunto tra i partecipanti il 38% molto soddisfatto, un terzo dice "abbastanza". Ma tracciamo un profilo degli "studenti", 69 anni l'età media, con tanta entusiamo e volontà di apprendere. Il 20% sono uomini, l'80% donne, il 7% laureati, 47% diplomati o con scuola professionale, licenza media 31%, scuola elementare 15%. Altro dato d'interesse il comune di residenza: 115 bassanesi, 14 di Cassola, 12 Romano d'Ezzelino, 8 Pove, 2 Mussolente, 2 Tezze sul Brenta, 2 Rossano, e altri comuni rappresentati Campolongo, San Nazario, Nove. "Il clima di entusiamo - spiega la coordinatrice Pizzato - secondo il questionario è stato elevato per il 41%, abbastanza buono per il restante 49%, nessuno ha espresso un giudizio negativo". Ma l'aspetto più gratificante per l'università è che il 56% degli allievi discute delle lezioni anche fuori dall'aula. I seminari di quest'anno erano dei più vari: filosofia, Odissea, ascolto musicale, manualità, ingelese, letteratura espressiva (con punte di 62 partecipanti), drammatizzazione e infine "Medicine e cure nel tempo". Ma il programma della scuole prevede pure una serie di visite culturali. Sono state viste ad esempio della mostra "Correggio" a Parma, del Palladio a Vicenza, del Canaletto a Treviso. Il direttore, monsignor Dal Ferrro, ha annunciato che a fine giugno è in programma un viaggio in Germania, un percorso storico sulla figura di Lutero ed il prossimo anno potrebbe essere la Svizzera, in occasione dei 500 anni dalla morte di Calvino.

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Niente disco, boom di festini illegali (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Niente disco, boom di festini illegali In locali isolati sfuggono ai controlli. Ascom e Comune cercano una soluzione per i ragazzi Domenica 3 Maggio 2009, Oltre a differenziare l'offerta merceologica del centro storico, al fine di renderlo commercialmente più appetibile, reintroducendo anche quelle piccole attività (alimentari, calzolaio, arrotino e quant'altro) scalzate dagli affitti troppo alti, la neo-nata società Newco, che diventerà operativa dall'11 maggio, si occuperà anche di colmare un altro vuoto: quello lasciato dai locali da ballo. Dando in questo caso una risposta di tipo sociale, più che di tipo economica, alle preoccupazioni e alle esigenza di sicurezza manifestate da molte famiglie. Il fatto che in città non ci siano più locali notturni o discoteche (il Royal ha chiuso poco più di un mese fa) non significa infatti che i ragazzini restino a casa. Anzi. Continuano comunque a uscire la sera e ad andare a ballare, ma in sale improvvisate, tipo vecchie stalle ristrutturate, garage, locali presi in prestito da società sportive e, quando va bene, nei palazzetti dello sport (come è accaduto per la grande festa di capodanno a Pasiano). Feste organizzate non si sa da chi, pubblicizzate con il passaparola, durante le quali si può bere senza alcun limite, per partecipare alle quali si acquistano i biglietti rivolgendosi a compagni di classe intraprendenti che, in cambio di una piccola percentuale sulle vendite, si calano nel ruolo del pr, dell'animatore di eventi o del procacciatore di affari. Il tutto in "nero", senza pagare la Siae, senza tutela sssicurativa, sfuttando, direbbe un giudice, "il lavoro minorile". A questo proposito il deputato pordenonese del Pdl, Manlio Contento, ha di recente inoltrato un'interrogazione alla Camera, chiedendo «di aprire una riflessione sul fenomeno, affinchè si crei una maggiore attenzione non solo nei confronti dei minori, ma anche delle irregolarità contrattuali e fiscali». «Considerando tutto questo - sottolinea Alberto Marchiori, presidente dell'Ascom provinciale, che ha dato vita all'idea di costituire la Newco - le tanto criticate discoteche, erano più sicure: costruite con tutti i crismi della sicurezza, obbligate a rispettare le norme igienico-sanitarie, a non somministrare alcolici dopo una certa ora, con le forze dell'ordine sempre fuori in agguato». Ora invece i controlli sono pressoché impossibili perchè i festini si tengono in posti sempre diversi e spesso in luoghi isolati. «Visto che si tratta di un problema che può assumere un carattere sociale e che, indubbiamente, un gestore non riesce a stare sul mercato con la sola attività di locale da ballo - ha detto Marchiori - credo proprio che la Newco debba farsi carico anche di questo. Con un accordo pubblico privato, si potrebbe mettere a punto una formula che agevoli la locazione di sale con questa vocazione. Penso però a strutture flessibili, multiuso, che possano essere utilizzate nel weekend per le feste dei ragazzini e durante la settimana da scuole da ballo o associazioni». L'idea piace molto anche all'assessore al Commercio Chiara Mio («non possiamo solo occuparci dei bambini piccoli, ma dobbiamo usare un occhio di riguardo anche e soprattutto per gli adolescenti») che ha già dato la disponibilità del Comune a collaborare. Antonella Santarelli

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Prodotti doc nell'ex latteria (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Prodotti doc nell'ex latteria Domenica 3 Maggio 2009, Annone Veneto Il consiglio comunale delibera l'acquisto, per 206mila euro, della vecchia latteria sociale. L'idea è di farla diventare un centro di promozione e vendita dei prodotti locali, formaggio e vino in particolare. Un progetto ambizioso, in cui sono coinvolti Comune, Regione, Latteria di Summaga, che in questo momento gestisce lo spaccio di formaggio, e i produttori agricoli locali. Un progetto che ripaga solo in parte della perdita della latteria, l'ultima della zona a fare il formaggio, Montasio in particolare, seguendo le ricette della vecchia tradizione. Addio quindi al saporitissimo formaggio «con i buchi», fatto con «l'innesto del giorno prima e il latte crudo». Della vecchia latteria resteranno a testimonianza della cultura passata la facciata anteriore dell'edificio e il laboratorio con le vasche, dove è prevista un'esposizione vitivinicola, in omaggio al settore-traino dell'agricoltura annonese e del territorio. Favorevoli alla delibera la maggioranza e il gruppo "Municipio", si è astenuto invece il gruppo "Per Annone". «Con i 206mila euro che incasserà - spiega il sindaco Paolo Ruzzene -, aggiunti a qualche sacrificio da parte dei soci produttori sulle quote latte conferite, la Cooperativa sociale presieduta da Ernesto Boareto, potrà evitare il fallimento». La fine della latteria di Annone Veneto, lascerà quindi spazio a una iniziativa pubblico-privata che avrà il punto di forza nello spaccio dei prodotti locali, formaggio e vino in particolare, e ad un ristorante che sarà impostato sulla gastronomia tipica locale. Il futuro complesso potrà contare sui metri cubi esistenti, che non sono pochi, e sui 1.800 metri quadri della superficie fronte strada, in centro lungo la provinciale. Una zona classificata produttiva, che avrebbe potuto diventare commerciale-residenziale se fossero stati esauditi gli "appetiti" del mercato immobiliare. Maurizio Marcon

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In serie A2derby rischiosi per Tc2 e Ct Pa (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

tennis a squadre. In serie A2 derby rischiosi per Tc2 e Ct Pa Nella sesta giornata del torneo maschile le due compagini cittadine affronteranno Sciacca e Le Rocce 42 Speriamo che l'esperimento non faccia la stessa fine del «car-sharing» che da quando è attivo in città ha prodotto quasi nulla in tema di snodo della mobilità. Da domani mattina tra gli istituti della cittadella universitaria di viale delle Scienze ci saranno a disposizione 40 biciclette alò posto delle auto. Una rivoluzione nelle abitudini di chi frequenta quotidianamente viale delle Scienze ed è disposto a rinunciare alle quattro ruote. Quanti rinunceranno ad utilizzare le «quattro ruote» per le «due»? Chi lo sa. All'amministrazione universitaria va il merito di sperimentare questa iniziativa per evitare che ancora tra i viali dell'Ateneo ci sia una «selva» di auto parcheggiati ovunque con «annessi» e «connessi», come si direbbe in questi casi. In questa prima fase, come detto, saranno messe a disposizione 40 biciclette, dotate di antifurto e numero di matricola, successivamente si arriverà a 100. L'Università, ha infatti siglato una convenzione con la Federazione italiana mobilità sostenibile, che si occuperà per un anno di mettere a disposizione di studenti e personale docente e tecnico-amministrativo una bicicletta da utilizzare sia per brevi spostamenti all'interno della cittadella universitaria sia per tutto il giorno, come mezzo di trasporto personale, anche in ambito urbano. «Abbiamo deciso di avviare questo esperimento – spiega il rettore Roberto Lagalla – per sostenere uno sviluppo della viabilità più attento alle esigenze della lotta all'inquinamento atmosferico, ma anche per contribuire allo snellimento del traffico all'interno di parco d'Orleans e incentivare l'uso di mezzi alternativi alle auto». Giusta l'iniziativa voluta dal rettore, ma ribadiamo che sarà davvero difficile far cambiare le abitudini sia a studenti, docenti e altri cittadini che frequentano la «cittadella» da anni e che sempre più assomiglia ad un parcheggio selvaggio. Poi pero, si facciamo qualche metro più avanti troviamo il mega-parcheggio realizzato dal Comune e ancora oggi deserto, in attesa che si facciano altre ipotesi per il cosiddetto nodo di interscambio. A. F.

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Annessione di territori, bisogna fare chiarezza (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Annessione di territori, bisogna fare chiarezza Nell'aula magna “Vitaliano Brancati” dell'istituto magistrale “Manzoni”, avrà inizio domani la Settimana della Musica rivolta agli alunni dell'istituto. Aprirà la rassegna di concerti il duo pianoforte e violino Raul Eugenio Perna e Francesco Nicolosi che eseguiranno brani di Bach. Monti, Skrjabin, Kreisler, Massenet; martedì seguirà la lezione-concerto per pianoforte, chitarra e voce tenuta dal prof. Alberto Trobia, docente nella facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Palermo e dal chitarrista Alessandro Amico dal titolo “Alle origini della rivoluzione pop. L'arte dei Beatles e il loro tempo” che propone una riflessione sociologica sugli anni Sessanta, sulla cultura pop, sulle trasformazioni nel costume e nella società, sul Sessantotto con la quale appunto si intreccia la vicenda umana ed artistica dei Beatles . Il 6 maggio si esibirà la classe di canto del mezzo soprano Tiziana Arena dell'Istituto Musicale “Bellini”. I soprani Klizia Prestia, Alessia Lisci e Laura Macrì e i tenori Goffredo Cammarata, Nunzio Gambini eseguiranno arie tratte da opere di Bellini, Donizetti, Mozart e Puccini. L'accompagnamento al pianoforte è affidato ad Angela Curcio in collaborazione con Luigi Bevilacqua (clarinetto), Gilberto Giordano (fagotto), Donatella Tripoli (flauto) e Calogero Caputo (oboe). Mercoledì si esibirà la pianista Maria Giovanna Gulino, docente di pianoforte dell'istituto che eseguirà brani di Bach, Chopin, Liszt e Puglisi. Venerdì l'istituto parteciperà al musical “Adelasia”, regia di Antonello Capodici presso il teatro Regina Margherita. La rassegna musicale della “Settimana della Musica” si concluderà martedì 12 maggio alle ore 16,30 con il saggio dell'orchestra giovanile “Alessandro Manzoni” diretta dal prof. Santo Mirabella e della Corale polifonica “Euterpe” diretta dalla prof.ssa Rosa Maria Chiarello.

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LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO HA FATTO IERI DA FILO CONDUTTORE ALLA QUARTA GIORNATA DEL I&... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Avellino)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

La sicurezza sui luoghi di lavoro ha fatto ieri da filo conduttore alla quarta giornata del «I° Forum delle idee e dei prototipi . per l'innovazione utile e sostenibile», promosso da Futuridea e dal Consorzio Asi di Benevento. Nel pomeriggio, infatti, si è tenuta la premiazione del concorso sulla sicurezza del lavoro, indetto e realizzato in collaborazione con l'Anmil (l'associazione nazionale dei mutilati e degli invalidi sul lavoro), riservato a elaborati presentati da figli di mutilati e invalidi del lavoro in cui venivano proposte possibili innovazioni per limitare questo triste fenomeno. La valutazione è stata svolta da una commissione, presieduta da Francesco Calvanese, che insegna Sociologia del Lavoro presso l'Università di Salerno. Ne facevano parte anche il preside del dipartimento di sociologia dell'Università di Salerno, Vittorio Dini; Francesco Vespasiano, docente di Sociologia all'Università del Sannio e Patrizia Di Gioia, responsabile dell'Anmil di Benevento. Numerosi i rappresentanti della politica e delle associazioni che hanno partecipato alla cerimonia di premiazione: fra di loro, il sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli, il senatore Cosimo Izzo, il deputato Costantino Boffa e l'europarlamentare Andrea Losco, membro della Commissione d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle "morti bianche". Il primo premio del concorso è andato a Leopoldo Repola; il secondo ad Antonio Pacelli; il terzo a Claudia Moscato; al quarto posto, a pari merito, Giovanna Cilenti, Alessio De Cristofaro e Graziella Oliva. Sempre nell'ambito del Forum, in mattinata, si è tenuto un workshop intitolato "Nuove tecnologie e Beni culturali" cui hanno partecipato amministratori, esperti del settore e soprattutto alcuni giovani imprenditori impegnati nella valorizzazione dei beni culturali grazie alle nuove tecnologie. Alcuni dei prototipi realizzati da queste giovani e dinamiche aziende sono visibili nei due padiglioni del Forum, in Piazza Risorgimento. Durante il convegno, l'assessore all'Innovazione e ai Beni Culturali del Comune, Raffaele Del Vecchio, ha sottolineato che i beni archeologici e artistici, più che conservati, vanno valorizzati. Luigi D'Anna, amministratore dell'Ept, ha ricordato che il settore turistico sannita, ancorché in crescita, è ancora indietro per quanto riguarda innovazione e web-marketing. Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo, ha invece lamentato le difficoltà che la difesa dei beni culturali sta vivendo nel Medio Oriente, a causa della situazione geopolitica. Da parte del presidente di Futuridea, Carmine Nardone, è stato espresso l'auspicio che anche nel turismo culturale ci sia un nuovo approccio multidisciplinare. Nardone ha anche ribadito il suo no a quello che ha definito "il mercato dell'usato delle innovazioni" in cui le realtà meno avanzate si limitano a copiare, senza alcuna originalità locale. Sempre in mattinata, alle 12, c'è stata la visita agli stand da parte del sindaco di Benevento, Fausto Pepe. "Il Forum delle idee e dei prototipi" si chiuderà oggi, con la manifestazione di chiusura in programma alle 18. Gli stand apriranno alle 10.

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GERARDO AUSIELLO MONDO ACCADEMICO IN RIVOLTA CONTRO LA POSSIBILE CHIUSURA DEL VECCHIO POLICLINICO... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Avellino)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

GERARDO AUSIELLO Mondo accademico in rivolta contro la possibile chiusura del Vecchio Policlinico. L'altolà arriva da Giovanni Delrio, preside della facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli, che parla di «ipotesi impraticabile». «Non si può pensare di eliminare tout court la funzione che abbiamo sul territorio cancellando la formazione degli studenti - chiarisce - Chiudere i due padiglioni in piazza Miraglia significa rinunciare a due aule da duecento posti ciascuna. Gli studenti non possono vagare da una parte all'altra della città e della Campania». A complicare le cose sono i ritardi accumulati per la costruzione del Policlinico di Caserta, che dovrebbe ospitare parte delle attività della struttura partenopea: «La ditta vincitrice dell'appalto non potrà portare a termine i lavori, al suo posto subentrerà un'altra azienda che dovrà prendere possesso del cantiere e completare l'intervento. L'obiettivo - conclude Delrio - è farcela entro il 2012». Una posizione condivisa dal rettore della Sun Francesco Rossi: «La facoltà di Medicina del centro storico oggi conta oltre 6mila studenti, 15 corsi di laurea triennali, 3 corsi di laurea magistrale, due corsi di laurea specialistica e due corsi interfacoltà, 52 scuole di specializzazione, circa 600 unità di personale docente e ricercatore e circa 1.500 unità di personale tecnico amministrativo. Come si può mai pensare di chiudere o disperdere una struttura del genere?». Preoccupati i docenti che lavorano quotidianamente nell'Ateneo di piazza Miraglia: «Di sicuro bisogna razionalizzare l'assistenza - spiega Francesco D'Andrea, primario di Chirurgia plastica e ricostruttiva - ma chiudere un Policlinico significa cancellare tutte le attività collaterali. Fortunatamente per ora si parla solo di un'ipotesi». Scettico il direttore generale Luigi Muto: «Attendo di conoscere il piano, se c'è. Con la Regione è giusto dialogare, si tratta però di capire in che modo si intende procedere altrimenti diventa difficile esprimersi». Più cauto il manager del Nuovo Policlinico, Giovanni Canfora: «È una situazione difficile che tuttavia bisogna affrontare. Certamente sono stati accumulati ritardi nonostante l'impegno del collega Muto. Ora va individuata la soluzione ideale cercando di mantenere in piedi la struttura senza i problemi attuali». A lanciare l'allarme era stato il capogruppo regionale di An Enzo Rivellini: «Questa scelta drastica è il frutto della crisi profonda in cui versa il Policlinico universitario dove ci sono strutture fatiscenti (sono stati spesi ben 200mila euro per installare un ascensore e rinforzare la struttura dell'edificio) e non esistono fondi per acquistare strumenti come i bisturi e per i farmaci». Proprio per decidere sul da farsi domani mattina in Regione si terrà un vertice tra il rettore Rossi, il manager Muto e l'assessore alla Sanità Mario Santangelo che intanto assicura: «Il mio compito è aiutare trovando soluzioni utili ai problemi. Non ho il potere di chiudere nulla, ogni passo va concordato. La sfida, dunque, è razionalizzare l'attività assistenziale del Vecchio Policlinico senza danneggiare la didattica e la ricerca». Quanto alla possibile riconversione in tempi rapidi dell'ospedale Incurabili, Santangelo spiega: «Puntiamo all'applicazione della legge 16 ma senza imporre scelte dall'alto. Da parte nostra non esiste alcuna volontà punitiva, solo l'intenzione di dare una mano».

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ARCHEOLOGIA. OGGI IL GRUPPO ARCHEOLOGICO THEODOR MOMMSEN ORGANIZZA UNA VISITA GUIDATA AL PARCO ARCHE... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 03-05-2009)

Argomenti: Cultura

Archeologia. Oggi il gruppo archeologico Theodor Mommsen organizza una visita guidata al parco archeologico di Cuma. Appuntamento alla biglietteria del monumento. La visita è gratuita escluso il biglietto d'ingresso al monumento. Info e prenotazioni al numero 081/8763875. Libro. Domani alle 18, nel salone del circolo Posillipo, sarà presentato il libro di Mario Giannattasio «Il regno di Napoli e l'unità nazionale - Il sud, la rivoluzione di Garibaldi e la politica piemontese», edizioni Gallina. Interverranno: Massimo Milone, Guido D'Agostino, Antonio Ciampaglia, Pasquale Esposito, Carlo Zappatori. Seminario. «Etichettatura nutrizionale e innovazione: elementi di diritto, ricerca e qualità» è il tema del seminario in programma domani alle 15, presso la sede dell'Unione Industriali, in piazza dei Martiri 58. Partecipano: Mario Maione, Daniele Rossi, Alessandro Cordelli, Antonietta Branni, Dario Dongo, Laura Rossi e Vincenzo Fogliano. Dibattito. «Testamento biologico e rifiuto delle cure»: se ne parlerà domani alle 16.30 al circolo Ufficiali a Palazzo Salerno con il Lions Club Napoli Capodimonte. Partecipano Raffaele Calabrò, Maurizio De Tilla, Lucio Militerni, Pietro Tarsitano, Raffaele Sibilio, Alfonso Caterino. Verrà consegnato il premio «Carmine Bove» intitolato a un fondatore e presidente del Lions Club Napoli Capodimonte. Fanno parte del comitato organizzatore Eduardo Bove, Paola Bove, Luigi Cirillo, Francesco Pacelli e Paolo Sbordone. Corso. Domani alle 9 presso la sede della facoltà di Scienze della formazione dell'Università Suor Orsola Benincasa, corso Vittorio Emanuele, avrà inizio un ciclo intensivo di lezioni che, lungo tutto l'arco della settimana, impegnerà nell'approfondimento di tematiche di interesse europeo gli allievi del Collegio europeo di Parma, istituto di formazione post-universitaria che da anni mira a preparare giovani laureati nel campo del diritto, dell'economia e delle politiche dell'Unione europea. Lezione. Domani alle 16 nella sede dell'Istituto italiano per gli Studi filosofici, in via Monte di Dio 14, con una lezione sul tema: «La costituzione europea come trattato oppure come strumento costituzionale», tenuta da Martin Sattler, dell'Università di Mannheim, avrà inizio la serie di seminari sul tema: «La Costituzione europea». Amici del San Carlo. S'intitola «Il valzer delle camelie - echi di Parigi nella Traviata» il saggio di Emilio Sala docente alla Statale di Milano che viene presentato mercoledì alle 18 nel foyer del teatro. Partecipa il professor Pierluigi Petrobelli, direttore dell'Istituto di studi verdiani di Parma. Università. È in edicola il nuovo numero del quindicinale di informazione universitaria Ateneapoli. Tra i titoli: i «mostri» di bravura si raccontano. Ingegneria premia i suoi migliori studenti. Sociologia, carente di spazi ed organico, pensa al numero chiuso. Nuovo ordinamento a Medicina. Le preoccupazioni degli studenti.

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Centrale a biomasse con scarti dei caseifici (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

PROPOSTA. IN VAL BORBERA Centrale a biomasse con scarti dei caseifici Due nuovi progetti per lo sfruttamento delle energie alternative da parte di Bea, la società pubblico-privata creata per la valorizzazione delle risorse naturali della Val Borbera. Antoniotto Guidobono Cavalchini, rappresentante della comunità montana nel cda di Bea e docente alla Statale di Milano, ha proposto un piccolo impianto per la produzione di biogas attraverso il quale creare calore per abitazioni o edifici pubblici. Alla base, lo sfruttamento di reflui provenienti dagli allevamenti e dai caseifici locali, oltre alla coltivazione di piante dedicate. Ancora da individuare il sito, che dovrebbe comunque essere abbastanza vicino alle abitazioni di uno dei paesi. La seconda ipotesi di sfruttamento delle risorse locali proposta da Cavalchini è la realizzazione di una serie di impianti di mini eolico, in grado di produrre energia elettrica utilizzando una velocità del vento non elevata. Dice ancora il professore: «Si tratta di impianti di piccola taglia al massimo da 30-40 metri per la cessione in rete di 50-100 kw per ogni torre eolica. La Bea ricaverebbe circa 50-60 mila euro l'anno ma soprattutto darebbe alla popolazione consapevolezza rispetto alle energie alternative».

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Fibromialgia, male oscuro (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Fibromialgia, male oscuro Incontro Ammi all'Accademia di Scienze L'Ammi di Modena, associazione mogli dei medici italiani ha organizzato per questo pomeriggio, con inizio alle 15.30, nei locali dell'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di corso Vittorio Emanuele II una conferenza sul tema: "Fibromialgia, un male oscuro al femminile" che vedrà relatori Carlo Umberto Manzini, dirigente medico della cattedra e del servizio di Reumatologia dell'Università e Luciano Casolari, specialista in psichiatria, psicoterapeuta e docente di psicosomatica.

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Cordoglio per la scomparsa del professore Roberto Abbondanza (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

cellspacing="0" height="16"> Università di Perugia Cordoglio per la scomparsa del professore Roberto Abbondanza Ha destato profondo cordoglio, nel mondo accademico, la scomparsa del professore Roberto Abbondanza, docente, per molti anni, dell’Università degli Studi di Perugia. Il professore Abbondanza, allievo a Firenze dello storico del diritto Francesco Calasso, giunto a Perugia nel 1961 come direttore dell’Archivio di Stato, è stato uomo di cultura, amministratore regionale e comunale e docente dell’Ateneo sino al 1999; ha insegnato Storia delle istituzioni politiche nella Facoltà di Scienze Politiche e Diritto comune nella Facoltà di Giurisprudenza. Fino all’ultimo giorno ha dedicato il suo rigore morale e civile e la passione di studioso alla crescita del patrimonio culturale dell’Umbria. La sua raffinata produzione di scritti, un modello per il rigore dei dati e del metodo, la sua instancabile dedizione alla vita culturale cittadina, le scrupolose ricerche degli ultimi anni sulla storia della nostra Università, >> tese a ricostruirne il tessuto documentale disperso, restano i segni tangibili e degni di lunga memoria dell’opera di un uomo straordinariamente colto e generoso, che l’Università di Perugia e l’intera comunità regionale oggi ricorda e rimpiange. BUR.IT 04.05.09

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Salone di Orientamento e Informazione "Studiare a Parma" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Parma Salone di Orientamento e Informazione “Studiare a Parma” Torna anche per il 2009 il tradizionale Salone di Orientamento e Informazione “Studiare a Parma”, giunto quest’anno alla sua 16° edizione, che si svolgerà presso il Palazzo Centrale dell’Università, in via Università 12, dal 6 all’8 maggio, con apertura dalle 9 alle 18. Il Salone “Studiare a Parma” è realizzato con il patrocinio di Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Comune di Parma e Fondazione Cariparma, e con il contributo di Cariparma - Crédit Agricole. Come ogni anno l’Università di Parma apre le sue porte ai visitatori, con l’obiettivo di offrire alle aspiranti matricole, ai laureati triennali intenzionati a proseguire gli studi e alle loro famiglie un quadro esaustivo del mondo universitario. Quest’anno in particolare c’è però un motivo in più per recarsi al Salone di Orientamento: verrà infatti presentata ufficialmente la nuova offerta formativa dell’Ateneo di Parma in base al D.M. 270/2004, con diverse novità e cambiamenti rispetto al panorama dei Corsi degli anni passati. Il percorso per i visitatori si snoda attraverso il prestigioso Palazzo Centrale dell’Ateneo, all’interno del quale troveranno posto gli Stand delle Facoltà e dei Servizi dell’Ateneo, in cui docenti, studenti e personale amministrativo dell’Università, con l’aiuto dell’aggiornato materiale illustrativo, saranno a disposizione dei visitatori per aiutarli a costruire il proprio percorso di studi nel modo più consapevole possibile. E’ già disponibile il calendario degli incontri e delle presentazioni dei diversi Corsi di Studio: durante ciascuna delle tre giornate del Salone verrà infatti presentata ufficialmente l’offerta didattica di ognuna delle 12 Facoltà dell’Ateneo, più quella del Corso di Laurea Interfacoltà in Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche. Sono inoltre previste visite alle strutture didattiche ed ai laboratori di ricerca delle Facoltà di Agraria, Farmacia, Ingegneria e Scienze MM.FF.NN. (al Campus universitario), alla Facoltà di Economia in via Kennedy, alla Facoltà di Medicina Veterinaria in Via del Taglio e alla Facoltà di Psicologia in borgo Carissimi. Sarà a disposizione un servizio navetta gratuito con collegamento diretto dal Salone alle Facoltà del Campus e a Medicina Veterinaria in via del Taglio, mentre Economia e Psicologia sono facilmente raggiungibili a piedi dal Palazzo Centrale dell’Ateneo, con una passeggiata di 10 minuti nel centro storico di Parma. >> Saranno presenti anche gli stand di importanti istituzioni del territorio parmense (ER.GO Azienda Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, Cariparma - Crédit Agricole, Centro Universitario Sportivo - CUS Parma, MUP - Monte Università Parma Editore, Informagiovani del Comune di Parma, Amministrazione Provinciale di Parma, AVIS – AIDO - Sezione Università) per ricevere utili indicazioni sulle opportunità e i servizi offerti dalla città oltre che dall’Università di Parma. Nel corso del Salone gli studenti con disabilità/invalidità e i loro genitori e tutor potranno incontrare la Prof.ssa Emilia Caronna, Delegata del Rettore alle Iniziative per studenti disabili e fasce deboli, mercoledì 6 maggio dalle 14 alle 18, giovedì 7 maggio dalle 9 alle 14 e venerdì 8 maggio dalle 9 alle 16, per avere informazioni su quanto l'Università di Parma offre a studenti e studentesse con invalidità di qualsiasi percentuale e/o appartenenti alle fasce deboli. Proprio a loro, inoltre, è rivolto l’incontro “dis-A-bi-LI-tà: voliamo verso una laurea…”, che si terrà giovedì 7, alle 15.30, a cura della Prof.ssa Caronna e del Prof. Emilio Acerbi, Delegato all’orientamento ai corsi di studio. Per gli appassionati di sport l’appuntamento da non perdere è per giovedì 7 maggio alle 17.00, quando il CUS Parma presenterà le attività sportive rivolte agli studenti universitari e gli atleti che parteciperanno ai Campionati Nazionali Universitari, che si terranno a Lignano nel maggio 2009. Durante i giorni del Salone, dalle 10.30 alle 18.30, sarà anche possibile visitare gli impianti sportivi del CUS Parma al Campus universitario. BUR.IT 04.05.09

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Concorso internazionale "Europ/Euron technology transfer award": l'Ateneo si aggiudica il secondo posto (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Udine Concorso internazionale “Europ/Euron technology transfer award”: l'Ateneo si aggiudica il secondo posto Il gruppo di ricerca in Robotica del dipartimento di Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica delluniversità di Udine si è aggiudicato in Belgio il secondo posto al concorso internazionale “Europ/Euron technology transfer award” per i migliori esempi di trasferimento tecnologico università-azienda nel settore della robotica a livello europeo. La ricerca, sviluppata dal team udinese coordinato da Alessandro Gasparetto e composto, tra gli altri, dagli ingegneri Vanni Zanotto e Renato Vidoni, riguarda l’automazione di un macchinario di enormi dimensioni utilizzato nei lavori di scavo e di consolidamento delle gallerie, prodotto dalla ditta Casagrande di Fontanafredda (Pn). I risultati sono già sfociati in un brevetto a livello italiano e sono in corso le procedure per estendere il brevetto a livello europeo. In particolare, il sistema progettato dal team dell’ateneo di Udine «renderà automatiche – precisa Gasparetto, docente di meccanica applicata alle macchine all’ateneo di Udine - manovre delicate attualmente realizzabili soltanto attraverso l’impiego di personale altamente specializzato; consentirà una riduzione del tempo medio di esecuzione della procedura di circa 45-60 minuti, con notevoli ricadute economiche sulla produttività della macchina stessa; permetterà di ottenere un notevole incremento di sicurezza nel corso dell’esecuzione dei lavori». La difficoltà nello sviluppo del progetto «oltre che nella complessità del modello cinematico del meccanismo - spiega Gasparetto - sta proprio nelle notevoli dimensioni del macchinario da automatizzare, lungo 24 metri, alto 10 e pesante 40 tonnellate». Attualmente macchinari di questo genere vengono mossi soltanto da operatori specializzati attraverso una consolle di comando. >> La fase finale del concorso internazionale “Europ/Euron technology transfer award”, giunto alla settima edizione, e l’assegnazione dei premi si sono svolte a Leuven, in Belgio, in occasione del convegno annuale di Euron. Il concorso è stato organizzato congiuntamente dalla European robotics technology platform (Europ), che comprende le maggiori aziende europee produttrici di robot, e dall’European robotics research network (Euron) che riunisce pressoché tutti gli istituti europei che svolgono attività di ricerca nel campo della robotica, per un totale di 216 membri appartenenti a 27 Paesi. BUR.IT 04.05.09

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Un abito per l'alzheimer (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università "La Sapienza" Un abito per l’alzheimer Oggi Luisa Bartorelli, ex primario di geriatria all’ospedale Sant’Eugenio e presidente di Alzheimer Uniti Roma terrà una conferenza-lezione sulla patologia dell’alzheimer che colpisce in Italia 500.000. Interverranno in apertura il rettore Luigi Frati, il preside di Lettere e filosofia Guido Pescosolido e il presidente del corso di laurea in Scienze della moda e del costume Paola Morelli. L’incontro, esteso a tutti gli studenti di medicina ma anche agli studenti di Scienze della moda e del costume, è promosso da Stefania Giacomini, giornalista Rai e docente di Moda e mass media, in occasione della seconda edizione del concorso Linda, un abito per l’Alzheimer: oggetti ed indumenti per la nutrizione. Il concorso porta questo nome in ricordo di una paziente scomparsa a causa di questa malattia che aveva una predilezione per i giovani, la loro fantasia e la moda. Dopo il successo della prima esperienza del concorso, si replica con alcune novità. L'edizione 2009 del premio è a carattere nazionale, coinvolge per la prima volta anche l’ADI (Associazione per il disegno Industriale) e offre, grazie alla partecipazione dell’Assessorato alle Pmi della regione Lazio, oltre a premi in denaro anche la realizzazione per il settore moda di alcuni prototipi da parte della Lydda Wear, ditta che realizza abiti per chi è affetto da handicap. >> Il concorso è bandito da Fashion for Good insieme ad Alzheimer Uniti Roma, l’Associazione delle famiglie dei malati di Alzheimer e degli operatori dedicati, e l’Associazione per il Disegno Industriale, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, della Provincia di Roma del Comune di Roma, di Fondazione Valore Italia, della Camera Nazionale della Moda e di Design for All Italia IIDD. Le modalità del concorso e della premiazione verranno illustrati da Stefania Giacomini, insieme a Luisa Bartorelli e Stefano Salvi, presidente dell’Associazione per il disegno industriale delegazione Centro. BUR.IT 04.05.09

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European Week 2009 (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

LUM European Week 2009 Dieci eventi, tra convegni, forum, workshop e dibattiti, in un continuo alternarsi di personalità e interventi di rilievo; due nomi per tutti: Mariastella Gelmini, Ministro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e Antonio Tajani, Commissario ai Trasporti della Commissione Europea. Anche quest’anno, da domani al 9 maggio la LUM Jean Monnet, in occasione dell’ottava edizione della Festa dell’Europa, organizza – unica istituzione universitaria ad aver mai progettato una manifestazione simile - una serie appuntamenti per ricordare e sottolineare la sua vocazione di Università nata nell’ambito di un programma europeo (Jean Monnet Project) e la sua apertura verso l’internazionalizzazione. L’idea di organizzare La Settimana dell’Europa viene da lontano ed interessa le ragioni stesse che hanno portato, quattordici anni fa, alla costituzione della stessa Lum che, da sempre molto attenta al ruolo della formazione universitaria nella costruzione dell’edificio comunitario, ha ricevuto il riconoscimento da parte del Jean Monnet Project (Commissione Europea di Bruxelles) come sede di Cattedre, Corsi permanenti e Moduli d’insegnamento, orientati a diffondere la cultura dell’integrazione europea, infatti i nove docenti titolari di insegnamenti rientranti in questo progetto, attualmente in forza alla Lum Jean Monnet, sono tra i fautori di questa settimana di lavori. Jean Monnet, a cui è intitolata l’Università, fu consulente economico e uomo politico francese; dedicò la sua vita alla causa dell’integrazione europea e fu il principale ispiratore della famosa “dichiarazione Schuman” del 9 maggio 1950, che proponeva di creare un’Europa unita e organizzata, al fine di mantenere relazioni pacifiche fra gli Stati che la compongono. Il giorno del 9 maggio 1950 è quindi considerato la “data di nascita” dell’Unione Europea, ed è diventato un simbolo che, insieme alla bandiera, all’inno, al motto e alla moneta unica identifica l’entità politica dell’Unione Europea. Consapevole cioè che la crescita culturale europea in questa parte del Mezzogiorno è importante più che altrove, perché è certamente una speranza in più per i giovani, ma è anche un investimento economico necessario, da anni la LUM è impegnata a formare i suoi studenti puntando all’eccellenza ed offrendo loro la possibilità di vivere e studiare in un contesto realmente teso verso l’internazionalizzazione. >> Convinta, infatti, che il difficile percorso dell’integrazione potrà essere concretamente compiuto solo quando la comune coscienza dell’appartenenza europea si radicherà nelle giovani generazioni ed il loro percorso di formazione diventerà davvero europeo, per orizzonti e contenuti, la LUM cura con grande attenzione i suoi percorsi formativi. In quest’ottica, essi sono fortemente orientati all’approfondimento delle dinamiche economiche e giuridiche che assumono un valore strategico fondamentale per promuovere uno spazio europeo dell’istruzione superiore che rafforzi, nella duplice prospettiva dell’ampliamento dell’Unione Europea e della intensificazione della cooperazione con i Paesi del Mediterraneo, la consapevolezza di valori condivisi. Il Ruolo della Serbia nell’Unione Europea, è il titolo del convegno che apre l’ottava edizione della Festa dell’Europa. L’incontro sarà introdotto da Emanuele Degennaro, Rettore della Lum Jean Monnet che precederà gli interventi di Mica Jovanovic, Rettore dell’Università Megatrend di Belgrado e Sandra Ivic Raskovic, Ambasciatore della Repubblica Serba in Italia. I lavori saranno conclusi dai contributi di Vincenzo Divella, Presidente della Provincia di Bari e Presidente della Camera di Commercio italo-serba e Bosko Ninic, sindaco della città di Zajecar, che parlerà delle potenzialità economiche, culturali, turistiche e storiche della città da lui amministrata. Al termine dell’incontro saranno consegnate al Rettore della Lum Jean Monnet tre medaglie concesse dal Presidente della Repubblica per il particolare apporto europeistico della manifestazione da parte del Prefetto di Bari, Carlo Schilardi. BUR.IT 04.05.09

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Arriva Bertotti: Relatività in San Francesco (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Oggi pomeriggio l'incontro con lo scienziato mantovano nella sede dell'Università Arriva Bertotti: Relatività in San Francesco Molti sono convinti che tutto ciò che vi è da sapere sul Sistema Solare si esaurisca con le leggi di Keplero e la meccanica di Newton; ma le cose non stanno così. è noto per esempio - già dall'800 - che Mercurio si comporta in maniera leggermente difforme dalle prescrizioni di Keplero e che, per la spiegazione di questo comportamento anomalo si dovette costruire una nuova teoria della gravitazione; il che avvenne nel 1918 per opera di Einsten: la Teoria Generale della Relatività. Non tutti sanno che uno dei massimi esperti in Teoria Generale della Relatività è un mantovano: il professor Bruno Bertotti, docente emerito di fisica all'Università di Pavia. Negli ultimi decenni la Relatività Generale si è affermata come la base teorica per la comprensione profonda non solo della cosmologia, ma anche dei fenomeni meccanici che caratterizzano il sistema solare. Per esempio la sua stabilità nel tempo. Bertotti, insieme a Luciano Iess, dell'Università di Roma, ha ideato un importante esperimento di relatività generale che è stato realizzato utilizzando la sonda spaziale Cassini, costruita dalla Nasa, dall'Agenzia Spaziale Europea e dall'Agenzia Spaziale Italiana, lanciata nel 1999 e che ha raggiunto Saturno nel 2004. Nel 2007 Bertotti è stato insignito dal Presidente della Repubblica della medaglia d'oro per i suoi eccezionali meriti nel campo della ricerca scientifica. La facoltà di Ingegneria dell'Università di Mantova ospita il professore oggi alle 17. Bertotti parlerà del Sistema Solare nel Salone Mantegnesco nel plesso di San Francesco. Durante la conversazione, l'ospite proietterà una serie di immagini scattati dalla sonda Huygens, che si è staccata dalla Cassini per atterrare su uno dei satelliti di Saturno. Particolarmente impressionanti sono le fotografie degli anelli e degli immacolati campi di neve (di metano) di Titano. La partecipazione è aperta a tutti.

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QUELLE ISOLE DI LÀ DAL TEMPO Eugenio Garin è considerato il più autore... (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 04/05/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura LO STORICO DELL'UMANESIMO «QUELLE ISOLE DI LÀ DAL TEMPO» Eugenio Garin è considerato il più autorevole storico italiano del nostro tempo della filosofia e della cultura dell'Umanesimo e del Rinascimento. La sua fama internazionale poggia sul monumentale contributo da lui offerto agli studi sul Rinascimento, i più importanti dei quali sono tradotti in moltissime lingue, cinese compreso. Nato a Rieti nel 1909 da una famiglia originaria della Savoia, trasferitasi a Firenze dopo l'Unità, Garin vi si laureò in filosofia morale nel 1929. Docente in un liceo di Palermo, insegnò Storia della filosofia nelle Università di Cagliari e Firenze e, dal '74, Storia del pensiero del Rinascimento alla Normale di Pisa, di cui fu professore emerito fino alla morte nel 2004. Subì l'influenza di Croce e Gentile sin da quando s'impose con il libro su Pico della Mirandola. Nel 1947 pubblicò «L'Umanesimo italiano», cui seguirono molte altre opere, fra cui «Il Rinascimento italiano», «Medioevo e Rinascimento», «L'educazione in Europa 1400-1600», «Ritratti di umanisti», «Dal Rinascimento all'Illuminismo», «Intellettuali italiani del XX secolo». Diresse la rivista «Rinascimento», poi «Giornale critico della filosofia italiana», scrivendo anche per periodici «impegnati» come «Belfagor».

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Andrea a Chicago per incrociare tecnica e management (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 04/05/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:gdb lavoro CARTOLINA DAGLI USA Andrea a Chicago per incrociare tecnica e management Dall'ingegneria al management. Dalla Svizzera agli Stati Uniti. Andrea Marini, 29 anni, di Brescia, lavora da anni all'incrocio tra conoscenze tecniche e gestionali, perché «l'ingegneria ti dà la preparazione mentale necessaria per cambiare la realtà, mentre il management ti offre una visione d'insieme per gestire i processi». Dopo la maturità al liceo scientifico "Calini", Andrea si iscrive alla facoltà di Ingegneria Elettronica dell'Università Statale di Pisa in qualità di borsista della Scuola Sant'Anna. La sua prima esperienza all'estero è la partecipazione al programma Erasmus. «Sono stato 5 mesi in Belgio all'ateneo di Louvain La Neuve. Considero l'Erasmus un "must" per imparare le lingue e osservare il funzionamento delle università estere». Durante il periodo universitario Andrea si reca anche due volte negli Stati Uniti. Dapprima va a Chicago, dove frequenta uno stage estivo della durata di due mesi al Fermi Lab (l'equivalente americano del Cern di Ginevra, ndr), lavorando a un progetto di astronomia. L'anno successivo trascorre invece cinque mesi nel polo tecnologico di Austin, in Texas, per scrivere la tesi di laurea. «Ho lavorato alla Star Core, una società del settore high tech, occupandomi di ricerca sui microprocessori. L'esperienza mi ha consentito di scrivere una tesi sulla progettazione avanzata di sistemi basati sui microprocessori che ho discusso a Pisa nel marzo 2005». Due anni sui microprocessori in Svizzera Subito dopo la laurea Andrea inizia la sua carriera lavorativa a Losanna in Svizzera, dove rimane per 10 mesi nella divisione ricerca e sviluppo di un'impresa controllata dalla General Electric. Nel dicembre del 2005 si trasferisce in una azienda hi-tech appena costituita, sempre a Losanna, dove svolge fino al luglio del 2007 ricerca nel campo dei microprocessori in collaborazione con l'Università Epfl di Losanna. Nonostante il periodo svizzero sia stato molto fruttuoso («ho vissuto in un Paese con una cultura scientifica imperniata su tre pilastri: meritocrazia, innovazione, ricerca») a settembre del 2007 Andrea decide di tornare sui banchi di scuola e vola a Chicago per iscriversi al master in Business Administration di durata biennale. Perché un cambio così deciso dall'ingegneria al management? «Perché mi ero stufato di svolgere sempre le stesse procedure. La tecnica mi limitava, mentre spero che il management mi consenta di cimentarmi in aspetti molto più stimolanti a livello mentale». Pur tornando a Brescia soltanto due volte all'anno per pochi giorni, Andrea è ancora legato alla sua città natale. «Dell'Italia (dove l'estate scorsa ha svolto uno stage di tre mesi in una società di consulenza di direzione di Roma, ndr) mi mancano gli amici, le relazioni e soprattutto la dimensione umana. Aspetti che negli Stati Uniti sono completamente diversi rispetto all'Europa». A Chicago il ragazzo bresciano sta comunque vivendo «un'esperienza accademica di ottimo livello». Il docente che è consulente di Obama La tipica giornata universitaria di Andrea si compone di lezioni, lavori di gruppo e studio individuale. «Solitamente frequento i corsi dalle 8 fino alle 11.30. Poi insieme ad altri studenti partecipo, per circa un paio d'ore, a gruppi di lavoro nel corso dei quali analizziamo casi aziendali». Il pomeriggio è dedicato invece allo studio individuale e alle testimonianze aziendali. Il campus universitario offre tutti i servizi accessori allo studio: dalla mensa alla palestra. Quest'ultima è stata frequentata anche dal presidente Barack Obama «che è cresciuto proprio nel quartiere di Chicago dove è situata l'Università, tanto che il suo advisor economico è un docente dell'Mba». Andrea si dice contento del suo percorso e «se potessi tornare indietro rifarei tutto quello che ho fatto. Il mio sogno nel cassetto? Lavorare nel settore del venture capital e gestire imprese innovative». Mario Nicoliello

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braccio di ferro sul vecchio policlinico - giuseppe del bello (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Napoli Vertice in Regione. Ma il preside di Medicina convoca una seduta straordinaria di facoltà Braccio di ferro sul Vecchio Policlinico Santangelo "Cercheremo una soluzione". Delrio "Non si può chiudere" GIUSEPPE DEL BELLO ALLE 8,30 in assessorato. è l´ora dell´incontro tra il responsabile della sanità campana con il rettore e il preside di Medicina della Sun. E alle 12 un´altra convocazione. Una seduta straordinaria di facoltà indetta dal preside Giovanni Delrio con tutti i docenti. In ballo, la delocalizzazione del Vecchio Policlinico. Secondo il programma riferito dal capogruppo Pdl Enzo Rivellini e attribuito all´assessore Mario Santangelo, i 250 posti letto ubicati nei padiglioni di piazza Miraglia saranno distribuiti tra Monaldi, Nuovo Policlinico e Cto. Una soluzione contestata da preside e rettore. Diplomatico Santangelo: «Ci si incontra per cercare "la soluzione", non lo scontro». Diretto il preside Delrio: «Abbiamo stilato un documento, il cui contenuto sarà anticipato domattina (oggi, ndr) all´assessore». Poi, nel merito: «Non si può chiudere un policlinico da un momento all´altro. Ci vuole un tavolo dove si affrontino le varie possibilità per evitare che la facoltà sia ulteriormente frazionata». Franco Rossi, il rettore, anche lui reclama «una soluzione dei problemi a breve, medio e lungo termine», ricorda la «solidarietà dei colleghi del Nuovo Policlinico, dal rettore Trombetti al preside Persico che hanno gli stessi problemi, anche se non strutturali. Il protocollo è scaduto da quasi un anno, mentre quello della Federico II sei mesi prima. Qui si corre il rischio che diventi una battaglia tra fazioni, senza tenere presente il ruolo dei sindacati. L´università è un bene della città e della Campania». Per Natale de Santo, ordinario di Nefrologia, «la situazione è disperata e lo si vede: preside e rettore sono sulla difensiva. La Regione deve aiutare l´università, ma fa bene a controllare e a chiedere come vengono spesi i fondi che eroga. E sarebbe giusto che i responsabili della situazione attuale si tolgano di mezzo». Per Rivellini, i giochi sono fatti: «Cambieranno solo i numeri, cioè le disponibilità organizzative dei posti letto negli ospedali». E aggiunge: «Santangelo si occupa della Sun, ma ha anche in mente di mettere mano alla legge 16, partendo dalla chiusura degli Incurabili. Ritengo che la prima cosa da fare è identificare quelli che hanno causato il fallimento del Policlinico di Caserta, a partire da Lanza (il manager del II Ateneo) che andrebbe rimosso. I professori non vorranno traslocare, ma la struttura di piazza Miraglia è obsoleta. La Regione dovrebbe avere il primato della politica e di chi ci mette i soldi: è impensabile penalizzare l´assistenza per accontentare i baroni».

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DOMANI alle 17 nell'Aula Magna storica dell'Università di Siena sarà presentato ... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Arezzo)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA SIENA pag. 5 DOMANI alle 17 nell'Aula Magna storica dell'Università di Siena sarà presentato ... DOMANI alle 17 nell'Aula Magna storica dell'Università di Siena sarà presentato ufficialmente il volume «Tommaso Pendola (1800-1883). Tra apostolato, pedagogia e impegno civile». Il libro è stato curato da Marino Bennati, edito dall'Aies e stampato dalle Edizioni Cantagalli (Siena, 2008, pp.316). E' il risultato dello studio di vari insigni studiosi ed è stato realizzato con il contributo della Fondazione Mps. Interverranno Piero Crispiani, docente dell'Università di Macerata; mons. Benedetto Rossi, rettore del Santuario Casa Santa caterina; , Giuliano Catoni (docente dell'Università di Siena), Lucio Vinetti, presidente Fiaces Brescia e Marino Bennati, presidente dell'Aies e moderatore dell'incontro.

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AL DIPARTIMENTO di Ingegneria dell'Informazione dell'Università &#... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Arezzo)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA SIENA pag. 5 AL DIPARTIMENTO di Ingegneria dell'Informazione dell'Università &#... AL DIPARTIMENTO di Ingegneria dell'Informazione dell'Università è in programma oggi un workshop sulla robotica e le sue applicazioni in medicina e chirurgia (http://tinyurl.com/siena09roboticamedica). Ricercatori di rilievo internazionale presenteranno le soluzioni più all'avanguardia per lo svolgimento di operazioni chirurgiche con l'ausilio di robot. Nel corso del workshop saranno presentate e discusse tecnologie innovative principalmente orientate alla neurochirurgia e microchirurgia. Il gruppo guidato dal prof. Prattichizzo, docente di Robotica, sta conducendo progetti anche in collaborazione con varie Università di prestigio.

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INTERESSANTE il seminario che si è svolto nella sede della Facoltà di E... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

SAN BENEDETTO pag. 4 INTERESSANTE il seminario che si è svolto nella sede della Facoltà di E... INTERESSANTE il seminario che si è svolto nella sede della Facoltà di Economia dell'Università Politecnica delle Marche sul tema: "Gli Effetti della Riforma Federale sul Territorio e sugli Enti Locali". L'iniziativa è stata resa possibile grazie al contributo della Fondazione Carisap. Tra le autorità che hanno aperto i lavori, anche il presidente del Cup, Renzo Maria De Santis che ha ribadito «l'importanza dell'investimento nella cultura per lo sviluppo del territorio». «Il Consorzio Universitario Piceno è sempre attento ad iniziative di questo genere ha spiegato De Santis Seminari, convegni, dibattiti rappresentano l'humus per la crescita del territorio dal punto di vista culturale e soprattutto economico. Il primo di questi seminari dedicato al federalismo fiscale rappresenta una prima analisi sulla correlazione tra le diversità economiche territoriali (enti locali etc.) che potrebbero essere coinvolti nei vari livelli di povertà e di benessere della comunità. L'università nel suo approfondimento consente una migliore valutazione per approfondire una riforma strutturale così complessa». L'analisi emersa nel corso del seminario è stata seguita da un pubblico molto attendo che ha seguito l'intervento di Alessandro Petretto, Presidente della Società Italiana di Economia Pubblica e docente di Scienza delle Finanze presso l'Università degli Studi di Firenze il quale ha relazionato sul tema della riforma del titolo V della Costituzione e di trasformazione federale dello Stato. Vittorio Bellagamba

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Ancora tre lezioni poi tutti in vacanza (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

FERRARA CRONACA pag. 5 Ancora tre lezioni poi tutti in vacanza UTEF L'ATTIVITÀ DIDATTICA Utef per l'anno accademico 2008-2009 è in dirittura di arrivo. Quella che inizia oggi è l'ultima settimana di lezioni, cui seguirà, martedì 12, la cerimonia di chiusura. Oggi termina il corso Lo spettacolo sacro a Ferrara fra Quattrocento e Seicento' coordinato da Daniele Seragnoli, ordinario di Storia del Teatro e dello Spettacolo e direttore del Ctu. Tema dell'incontro Il teatro a sfondo religioso come strumento di potere' con relatore Giuseppe Lipani dell'Università di Ferrara. Domani il quinto ed ultimo incontro del corso Un'introduzione all'ebraismo e alla presenza ebraica a Ferrara' coordinato da Piero Stefani, docente di Filosofia della Religione, avrà come relatore Laura Graziani Secchieri, archivista all'Archivio di Stato di Ferrara. Il tema sarà Aspetti della vita della Comunità ebraica ferrarese prima della istituzione del ghetto'. I due incontri si terranno nell'aula magna Dipartimento giuridico - Corso Ercole I d'Este 37 - orario 16-18. Venerdì 8 maggio, a chiusura del corso Aspetti di letteratura inglese' Giorgio Palmieri, docente di Lingua e Letteratura inglese, parlerà di Poesia: W.Blake e T.S.Eliot'. Sede dell'incontro sarà l'aula 2 del Dipartimento di Matematica - via Machiavelli 35 - orario 16-18. Image: 20090504/foto/3352.jpg

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Crisi, convegno con Angelo Ferro (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

FAENZA - LUGO pag. 5 Crisi, convegno con Angelo Ferro LUGO LA RESPONSABILITÀ personale nell'impresa e nella professione' è il tema dell'incontro in programma oggi alle 17.45 nella sala convegni della Banca di Romagna, in via Manfredi 10 a Lugo. Parteciperà Angelo Ferro, docente di economia industriale all'università di Verona. Nel corso dell'incontro, spiegano gli organizzatori, verrà approfondito il concetto di «economia civile come via umana per uscire dalla crisi».

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La Notte bianca dell'Onda (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

La «Notte bianca dell'Onda» Lunga serie di eventi a difesa dell'Università pubblica Arriva la "Notte bianca dell'Onda": mercoledì l'Onda Ferrara Coordinamento Studenti Unife propone una lunga serie di eventi per la difesa ed il miglioramento dell'Università Pubblica e del Diritto allo Studio. L'iniziativa partirà alle ore 18 presso la Sala Estense con la tavola rotonda "La crisi in Onda", alla quale si avvicenderanno gli interventi di Marco Passerella, docente di Economia Politica all'Università di Bergamo, con l'argomento "Pagherete caro, pagherete tutto, pagherete cash! Uno sguardo eterodosso sulla recente crisi dei mutui", Leonardo Raito, docente di Storia Contemporanea all'Università di Ferrara circa "Crisi della politica e nuovi modelli di partecipazione. Ricette per uscire dalla crisi" e Vincenzo Ursino, docente di Internazionalizzazione della piccola e media impresa dell'Univeristà di Perugina che parlerà de "I giovani: un'alternativa vincente per uscire dalla crisi". In serata, presso la Facoltà di Giurisprudenza l'Onda propone alle 21, nel giardino della facoltà, la rappresentazione teatrale del libro "Io sono Anna Adamolo", a cura del collettivo AutArch Onda Milano. A mezzanotte ci sarà un "Incontro sulla riforma della giustizia" e a seguire fino alle 6 del mattino dj set Onda Elettrica. Durante la serata verrà proiettato il video "L'Onda sfonda la rete", a cura di Co Graffiti Night e sarà aperta l'esposizione di Andrea Amaducci e Vanessa. Domani, invece, alle 13.30 Assemblea Mammuth "Controiformazione" che avrà come tema il cambiamento dell'offerta didattica.

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Di Girolamo e l'Università (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

ORVIETO / TERNI pag. 6 Di Girolamo e l'Università VERSO IL VOTO IERI L'INTERVENTO DI STORACE MENTRE i candidati sindaco Melasecche (Udc) e Venturi (Terni Oltre) tuonano contro le istituzioni locali per la mancata convenzione con la Regione riguardante i fondi da destinare al centro ternano sulle cellule staminali, il candidato sindaco del centrosinistra Di Girolamo (Pd) partecipa oggi al dibattito «Università e territorio». L'appuntamento, alle 12 al Michelangelo, approfondisce i temi della ricerca e del polo universitario ternano, alla presenza di numerosi docenti dell'Università di Perugia. Ieri al ristorante «Cicalino» il leader della Destra, Francesco Storace, ha partecipato alla presentazione delle liste, con il candidato sindaco Procaccini e il candidato alla presidenza della Provincia, Tracchegiani. Oggi è attesa la lista civica «Baldassarre sindaco». Intanto la lista «Change for Terni», che appoggia Melasecche, annuncia una lettera aperta ai candidati sindaco. «Vogliamo spiega il capolista Andrea Liberati che il prossimo sindaco guadagni non più di 3mila euro al mese , che sarebbero già il triplo di un laureato medio e ben più degli omologhi americani».

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All'Ateneo di Perugia ingresso vietato ai ricercatori precari La denuncia di un docente: una circolare del rettore lo impone Come se scoprisse solo ora la loro presenza. È questa l (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

All'Ateneo di Perugia ingresso vietato ai ricercatori precari La denuncia di un docente: una circolare del rettore lo impone Come se scoprisse solo ora la loro presenza. È questa l'Universitas? MARIA ROSARIA MARELLA* Da poche settimane si sono chiuse le celebrazioni per il settimo centenario della fondazione dell'Ateneo di Perugia. A coronamento di questo evento giunge una circolare del rettore significativamente intitolata «Frequentazione di strutture dell'Università da parte di personale esterno (c.n.)» con cui si ingiunge ai responsabili delle strutture universitarie, presidi, direttori di dipartimenti, presidenti di corsi di laurea, ecc., di impedire l'accesso nelle suddette strutture a quei ricercatori precari, per lo più giovani studiose e studiosi, talora ex-dottorande/i ed ex-assegniste/i, che svolgono normalmente attività didattica e di ricerca a titolo gratuito nell'università di Perugia, così come in ogni altra università italiana. Ragioni del divieto i possibili danni che «tali soggetti» potrebbero subire o arrecare a persone e cose nei locali dell'università, nonché «gli indebiti costi che la loro permanenza comporta.. per l'Ateneo». È dunque questa l'Universitas, lo Studium Generale, che con giusto orgoglio il Rettore ha celebrato per un intero anno? Il luogo chiuso, angusto e fobico che la circolare propone? Ma l'Università è al contrario sempre stata uno spazio aperto, un luogo di incontro di saperi e di culture; è questo il suo ambito e il suo confine naturale, certamente non circoscrivibile in ragione dello status di chi vi partecipa. La libertà di insegnamento e di ricerca sono ciò che, nonostante tutto, ha consentito all'università italiana di sopravvivere e progredire, di produrre e diffondere conoscenza, e sono ancora oggi riconosciute, coltivate e difese come uno dei fondamenti della società democratica. Possiamo davvero considerare la ricchezza, materiale e immateriale, che i giovani ricercatori producono per e nell'università una fonte di danno? In realtà è stranoto che una gran parte del lavoro cognitivo che si fa nell'università italiana è svolto da ricercatori non pagati. L'università di Perugia non fa eccezione in questo, al contrario il budget che è in grado di destinare all'organico è così limitato che le possibilità di strutturare i giovani ricercatori sono oggi esigue ed anche in futuro si dovrà fare affidamento sul lavoro precario per garantire il normale funzionamento delle facoltà. Stupisce allora che il rettore Bistoni, ormai giunto al nono o decimo anno di mandato, venga a conoscenza solo adesso della «...continuativa presenza all'interno delle diverse strutture universitarie, di personale estraneo all'Ateneo per lo svolgimento di collaborazioni gratuite nelle varie attività» (sic!). Quale università ha governato sin ora? La verità è che negli ultimi mesi i giovani precari che operano nell'università di Perugia si sono organizzati per rivendicare il riconoscimento di un ruolo all'interno dell'Ateneo. Non a caso la circolare rettorale paventa la possibilità di rivendicazioni «comportanti ingenti oneri per l'Ateneo» relative a prestazioni irregolari non seguite da compensi e versamenti contributivi. E tuttavia l'obiettivo non è solo goffamente prudenziale. Dietro la circolare c'è qualcosa di ulteriore e diverso, ossia l'intento di allontanare fisicamente gli «agitatori»: agli aderenti alle associazioni che «perseguano scopi di tutela dei diritti degli associati contro l'Ateneo» - cosa che evidentemente è vista come di per sé sovversiva e illegittima - deve assolutamente essere preclusa «la frequentazione e l'uso delle strutture dell'Università». Non solo l'università non è più il luogo dove la libertà costituzionale di associarsi può essere esercitata. Quest'ultima diventa persino l'occasione per una discriminazione su base personale: non solo e non tanto è interdetta l'attività della tale associazione all'interno delle strutture universitarie, quanto piuttosto è fatto divieto ai suoi aderenti, in quanto tali, di avervi accesso. *Ordinaria di diritto privato nell'Università di Perugia La lettera

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le nuove norme anche per il prosecco: oggi forum spumanti a valdobbiadene (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Gorizia Le nuove norme anche per il Prosecco: oggi Forum spumanti a Valdobbiadene UDINE. Attualità e futuro. Ecco i temi del 4° Simposio tecnico nazionale del Forum Spumanti&Bollicine 2009. Dopo la Docg del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano e dell'Oltrepo metodo classico rosè, 270 Docg-Doc italiane possono produrre un vino con le bollicine. Troppe dice qualcuno. Il consumatore non riesce a legare territorio-tipologia. L'Ocm sta imponendo modifiche sostanziali al sistema vino nei paesi tradizionalmente produttori d'Europa: occorre pensare alle contromisure del nostro patrimonio nazionale ricchissimo di peculiarità, ma con poche bottiglie per ogni denominazione, eccetto il Prosecco (160 milioni di bottiglie) - per il quale sarà operativa, dalla prossima vendemmia, la Doc interregionale fra Friuli Venezia Giulia e Veneto - e l'Asti (80 milioni). Forum e Simposio sono un insieme di eventi nazionali e internazionali per creare una cultura del confronto, della ricerca e della formazione, per parlare di metodi produttivi e di peculiarità tipologiche diverse,per sostenere un consumo moderno e giovane. Il Forum non è più una semplice mostra o degustazione, ma un consesso autorevole che coordina le diversità di metodo e di tipologia e sottolinea le peculiarità: niente standardizzazione, ma esaltazione del patrimonio Made in Italy. Il Simposio Spumanti&Bollicine è una full-immersion sui vini di nicchia e di territorio che devono attrezzarsi per competere con i colossi francesi e spagnoli, dove qualità e identità fanno la differenza con la partecipazione di 10 Università italiane proprio oggi all'auditorium Villa dei Cedri, a Valdobbiadene, sul tema "Spumanti Doc e non Doc: valore dell'origine e valore al consumo". Sono presentate agli oltre 120 tecnici già accreditati alle segreteria le ultime sperimentazioni viticole, l'evoluzione della meccanica dei vigneti, i più innovativi prodotti, infine l'analisi dei fattori che danno il più alto valore aggiunto a un bottiglia di bollicine. Invitati a parlare i principali docenti e ricercatori universitari delle Facoltà di agraria di Milano, Piacenza, Bologna, Udine, Trento, Verona, Padova, Portici, Potenza, Teramo, Ancona, Torino e degli Istituti Sperimentali di Conegliano, Asti e San Michele all'Adige.

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agevolazioni per i campionari si possono presentare le domande (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 1 - Prato Agevolazioni per i campionari Si possono presentare le domande PRATO. Dalle 10 di mercoledì 6 maggio sarà possibile richiedere le agevolazioni alla ricerca e sviluppo anche per il settore moda, relative alle spese per la realizzazione dei campionari e delle collezioni nel tessile/abbigliamento/calzature. Tale beneficio si sostanzia attraverso la concessione di un credito d'imposta pari al 10% delle spese ammissibili, elevato al 40% se tali costi sono riconducibili ad accordi stipulati con Università o Enti di ricerca pubblici. La domanda può essere presentata sia per gli investimenti realizzati prima del 28 novembre 2008, sia per quelli realizzati successivamente per il periodo d'imposta 2009. Confartigianato Imprese Prato è gratuitamente a disposizione degli associati per assisterli.

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educazione a scuola e in famiglia (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Udine Educazione a scuola e in famiglia Conferenze La scuola media Via Divisione Julia, attraverso il consiglio d'istituto, organizza un ciclo di conferenze dedicate a genitori, insegnanti, personale della scuola, operatori socio-educativi e a tutti gli interessati sul tema Preadolescenza e relazione educativa in famiglia, a scuola, nella comunità. Gli incontri s'inizieranno domani alle 20.30 nell'auditorium della Tiepolo in via del Pioppo, con la conferenza La relazione educativa in famiglia e a scuola: spunti e chiavi di lettura per adulti che si rapportano ai preadolescenti. Parlerà Angela Schinella, formatrice all'Istituto Superiore di Ricerca Educativa di Mestre, docente all'Università Pontificia Salesiana, sempre di Mestre, e insegnante di storia e filosofia al Marinelli di Udine. L'iniziativa è partita dalla richiesta di un gruppo di genitori che hanno manifestato l'esigenza di conoscere meglio gli aspetti principali della preadolescenza nel contesto attuale e di confrontarsi su temi che affrontano quotidianamente nell'educare i loro ragazzi. La scuola media, che riunisce le sedi ex Ellero ed ex Tiepolo, ha recepito tale richiesta organizzando, appunto, questi incontri aperti a tutti gli adulti che si rapportano con i ragazzi di questa fascia d'età in diversi ambienti: famiglia, scuola, comunità (quartiere, parrocchia, circoli sportivi). L'obiettivo è quello di conoscere più a fondo i preadolescenti in una società composita e in continua trasformazione come quella attuale e di riflettere insieme sulle valenze educative dei contesti in cui i ragazzi vivono, nonché sul ruolo dell'adulto all'interno di essi. Ed ecco gli altri appuntamenti in programma (tutti alla Tiepolo, inizio alle 20.30). Martedì 12 conferenza su Mettiamoci in gioco: riflessioni dall'esperienza del progetto Dammi un cinque (relatori: Davide Zoletto, ricercatore alla facoltà di scienze della formazione dell'Università di Udine, e Francesca Borgo, psicologa dello sport). Martedì 19 conferenza su La relazione educativa in famiglia e a scuola-i temi "difficili": educazione alla sessualità, prevenzione delle dipendenze (relatori: Daniele Lovo, docente in bioetica nel corso di laurea di biotecnologie alla facoltà di agraria di Udine e docente di religione cattolica all'Istituto Statale d'Arte Sello di Udine, e Vincenzo Salerno, docente di scienze psicologiche all'Università Pontificia Salesiana di Mestre e vicedirettore della Comunità terapeutica "La Viarte" di Santa Maria La Longa). Giovedì 28, infine, conferenza su La preadolescenza fuori dalla famiglia: il ruolo educativo della comunità (relatori: Renato Cantoni direttore della Casa dell'Immacolata e presidente del Consiglio d'istituto della scuola media Via Divisione Julia, Franco Saccavini, parroco della comunità di San Domenico, ed Eveline Moreale, educatrice della Cooperativa Aracon e operatrice del Centro di aggregazione giovanile "Il Poliedro"). Raffaella Sialino

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Congresso nazionale Fisascat con il segretario Cisl Bonanni (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Congresso nazionale Fisascat con il segretario Cisl Bonanni turismo e commercio, si aprono i lavori a loano L'inizio dei lavori è stato fissato per le 10.30, alle 16.30 relazione del segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri 04/05/2009 Loano. Si apre oggi nel centro di Loano 2 Village, il XVII Congresso Nazionale della Fisascat Cisl, la federazione sindacale del commercio turismo e servizi della Cisl. "Lavoro, Sviluppo, Contrattazione, Partecipazione" sono i temi centrali che saranno affrontati durante i quattro giorni di lavori della categoria. L'inizio dei lavori è stato fissato per le 10.30, alle 14.30 l'apertura del congresso e alle 16.30 relazione del segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri seguita dall'intervento di Raffaele Bonanni segretario generale della Cisl. I lavori riprenderanno mercoledì con una tavola rotonda dedicata al tema: "Contrattazione, Bilateralità e Welfare Contrattuale" alla quale parteciperanno Annamaria Furlan, segretario confederale Cisl, Basilio Mussolin, assistente del Presidente per le relazioni sindacali Confcommercio, Marco Lai docente di Diritto del Lavoro presso l'Università di Firenze, Mauro Bruzzone vice presidente della Coop Liguria, Isabella Mastrobuono direttore sanitario aziendale del Policlinico Tor Vergata di Roma ed Eligio Boni, commissario della Covip. Concluderà il segretario generale della Fisascat Raineri. Giovedì i lavori proseguiranno con il dibattito che coinvolgerà circa 400 delegati sindacali di tutta Italia. 04/05/2009

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In cinque per la poltrona di rettore (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO FIRENZE pag. 3 In cinque per la poltrona di rettore UNIVERSITÀ OGGI SCADONO I TERMINI PER LE CANDIDATURE ULTIME ore per per partecipare alla corsa per la guida dell'Ateneo fiorentino. Scadono oggi alle 13 i termini per depositare le candidature per le elezioni del rettore. «Quando dico una cosa, mantengo la parola». Non lascia spazio a dubbi il preside di Medicina Gian Franco Gensini, che smentisce quanti sostengono un suo probabile ritorno sulla scena per le elezioni a rettore. Pochi giorni fa Gensini ha annunciato davanti al consiglio della sua facoltà che non si sarebbe candidato. Parole chiare che, però, non hanno convinto tutti. «NON HO alcuna intenzione di procedere diversamente. E non credo neanche che altri colleghi di Medicina stiano pensando di farsi avanti. Se qualche nome doveva uscire, l'occasione giusta si sarebbe presentata proprio durante l'ultimo consiglio. Ma così non è stato. E quindi credo proprio non ci saranno sorprese» dice Gensini, confermando indirettamente che anche la preside di Lettere Franca Pecchioli sia ormai decisa a non partecipare alla corsa per il rettorato. Come del resto già annunciato con la rinuncia alla raccolta delle firme. «HO L'IMPRESSIONE prosegue il preside di Medicina, che anche lei si stia orientando verso il mantenimento della situazione attuale, che vede in campo cinque colleghi molto validi». Scaduto il termine delle presentazioni dei candidati, Sandro Rogari, Alberto Del Bimbo, Alberto Tesi, Guido Chelazzi e Paolo Caretti daranno formalmente il via alla campagna elettorale, in attesa della prima votazione del 3 e 4 giugno. Intanto, ciascun candidato ha pensato bene di creare un proprio sito internet. Per presentare i propri curricula e i propri programmi, ma anche per mantenere un filo diretto con le componenti d'Ateneo. In questo senso, nella home page del sito di Caretti spicca una lettera aperta in cui il docente di Giurisprudenza invita i colleghi a scegliere «tra continuità e cambiamento». Elettra Gullè

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La competizione padre-figlio dominata spesso dall'invidia (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 04/05/2009 - pag: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni La competizione padre-figlio dominata spesso dall'invidia F reud si era accorto che il figlio maschio ama il padre e lo ammira però, contemporaneamente, si mette in competizione con lui. E spiega questo antagonismo col desiderio di avere tutta per sé la madre come nella vicenda di Edipo che uccide il padre per sposare la madre Giocasta. In realtà alla base di questa competizione il sentimento dominante non è la gelosia, ma l'invidia. Noi ci identifichiamo con chi consideriamo migliore, più forte, più potente, più abile e vogliamo essere come lui. Se lo amiamo, lo ammiriamo, lo consideriamo un capo. Se invece prevale il rancore lo invidiamo. Vorremmo che non valesse così tanto, vorremmo che sbagliasse e, per dimostrare agli occhi degli altri e di noi stessi di valere più di lui, lo calunniamo, lo denigriamo. È più facile ammirare un personaggio lontano, un cantante, un regista, un attore, un leader politico che ti appare irraggiungibile piuttosto che uno con cui vivi fianco a fianco e di cui vedi i difetti, le debolezze, le miserie per cui, quando trionfa, ti dici «ma lo meritavo più io!». L'invidia scoppia fra simili, il farmacista invidia il farmacista più ricco, il medico il collega che ha successo, lo scrittore l'autore che vende di più. E può insinuarsi fra coloro che vivono insieme. Scoppia tra amici, tra fratelli, tra marito e moglie quando uno riesce e l'altro no. C'è quasi sempre un momento in cui il figlio non vuol sentirsi inferiore al padre e cerca di fare come lui o meglio di lui. È un'ottima cosa. Conosco ragazzi che hanno fatto fiorire l'impresa paterna. Però ho notato che ci sono riusciti quando hanno conservato un ricordo positivo, addirittura il mito del padre. Quelli che, invece, provavano rancore e invidia, alla morte del padre spesso hanno venduto l'impresa. Oppure hanno cercato di affermare la loro diversità distruggendo ciò che egli aveva fatto col risultato di portarlo alla rovina. No, il conflitto figlio-padre non sorge dalla gelosia erotica, ma dagli stessi meccanismi invidiosi che si scatenano fra l'allievo e il maestro, fra i seguaci e il capo. Tutti coloro che vivevano accanto a Cesare credevano di essere come Cesare, meglio di Cesare. Napoleone diceva che tutti i suoi marescialli erano convinti di saper fare meglio di lui. Però solo Bernadotte l'ha tradito. Quelli che lo amavano veramente e che perciò credevano in lui gli sono rimasti a fianco nell'ultima battaglia. Alcuni, come Ney o come Murat, fino alla morte. www.corriere.it/alberoni \\ C'è conflitto come tra seguace e capo, allievo e maestro

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Mercoledì 29 aprile ho conseguito la Laurea triennale in Lettere presso la tendopoli allestita ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 04 Maggio 2009 Chiudi Mercoledì 29 aprile ho conseguito la Laurea triennale in Lettere presso la tendopoli allestita nei pressi della Facoltà di Scienze di Coppito. La stima nutrita nei confronti dei miei docenti e l'attaccamento alla mia città mi avevano convinta a continuare gli studi (Laurea specialistica) nell'Ateneo aquilano, nonostante la situazione di emergenza. Sul sito www.univaq.it è comparso un avviso che invita gli studenti a perfezionare l'iscrizione con riserva alle lauree specialistiche e alla reiscrizione per l'a.a. 2008/2009 attraverso il pagamento della tassa di 273 euro (!). Mi era sembrato di capire che si fosse decretato l'esonero dal pagamento delle tasse di iscrizione per facilitare la ripresa delle attività didattiche anche in assenza di strutture e servizi adeguati. Se mi si costringe a pagare per un servizio di emergenza, pur con la morte nel cuore, mi vedo costretta a tradire docenti e città per altra destinazione. Non servono le lamentele del Rettore su presunti scippi di studenti aquilani da parte di Università private e on-line: è la richiesta del pagamento delle tasse di iscrizione, nel clima di disagio anche economico che il terremoto ha determinato, a favorire la fuga dall'Ateneo aquilano. Federica- L'Aquila dc_federica@libero.it

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URBINOIl suo legame con l'Università di Urbino è stato e continua ad essere molto for... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 04 Maggio 2009 Chiudi URBINOIl suo legame con l'Università di Urbino è stato e continua ad essere molto forte. Sergio Zavoli torna nel Ducato nel nuovo ruolo di presidente della Commissione Vigilanza della Rai - è stato eletto all'inizio dello scorso mese di febbraio - a discutere di un argomento di grande attualità: "Il sentire e il sapere pubblico". Invitato dalla facoltà di Lingue e Letterature Straniere, Zavoli ha accettato di partecipare all'incontro introdotto dal professor Stefano Pivato, docente di storia contemporanea, candidato alle elezioni per il Rettorato che si svolgeranno a maggio. Pur in un momento di difficoltà e di polemiche all'interno della Rai, Zavoli ha voluto mantenere la promessa di essere presente a Urbino, dopo aver contributo a festeggiare i 500 anni di attività e di vita dell'ateneo. Il titolo dell'incontro permetterà di spaziare su riflessioni di ampio raggio che riguardano la comunicazione, la politica, la cultura, il senso comune. L'autorevolezza e le varie competenze dell'ex direttore della Rai consentiranno di addentrarsi su temi attuali in grado di attirare l'attenzione di una vasta platea. Fra l'altro proprio l'Università di Urbino ha conferito al giornalista la laurea ad honorem in lettere.L'incontro odierno è fissato per il pomeriggio alle 16 nell'aula rossa della facoltà di Economia.

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Osimo, si toglie la vita lanciandosi dalla finestra dell'ospedale (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

ANCONA E PROVINCIA pag. 4 Osimo, si toglie la vita lanciandosi dalla finestra dell'ospedale JESI «PROPRIO QUI a Jesi c'è la problematica con la Sadam, di trasformare l'attività economica produttiva della barbabietola per lo zucchero in altro e questo altro è stato individuato nella produzione di energia. La stessa barbabietola può essere impiegata per produrre energia, pertanto tale trasformazione sembrava ovvia. Purtroppo però produrre per l'industria energetica significa farlo in quantità, senza dare importanza alla qualità. E questo avrà una grande influenza nel futuro del nostro paesaggio, delle nostre realtà produttive agricole e della vivibilità nel territorio». Così ha esordito Fabio Taffetani, botanico, domenica, nella sua relazione «Le erbe spontanee nella tradizione popolare marchigiana» presso la sede del «Gruppo Micologico jesino Federico II». La relazione del docente dell'università Politecnica delle Marche seguiva l'inaugurazione della mostra «Meraviglie della natura» all'enoteca regionale, che si chiuderà stamattina con la visita delle scuole. Taffetani ha trattato dei danni che l'agricoltura intensiva provoca, mostrando le foto di terreni, franati (persino scarpate), trattati con gli «inutili diserbanti chimici» a fianco a quelle dell'agricoltura di qualità che, al contrario, non brucia decenni di vegetazione, biodiversità e insetti. «I DISERBANTI, sempre più utilizzati, non portano nessuna conseguenza positiva, se non nelle tasche dei loro produttori, perché le cosiddette erbe infestanti non incidono minimamente sulla qualità del raccolto. E i diserbanti eliminano senza distinzione le piante, rendendo più aggressiva la parietaria che provoca allergie. Mi sto battendo ha raccontato Taffetani- anche con il Wwf contro il progetto della Provincia di Ancona di diserbare i margini stradali delle provinciali, in cui purtroppo hanno coinvolto anche alcuni mie colleghi d'università. Nella strada che da Moie va a Poggio San Marcello è già stato diserbato fino ad un metro e mezzo di altezza, che rischia di provocare frane, con una logica inutile. Il futuro del nostro paesaggio e del nostro ambiente dipende dall'intelligenza dei nostri amministratori, ma anche dalle nostre scelte, sul cibo ad esempio» ha concluso. Sara Ferreri

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L'università lascia (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

ANCONA E PROVINCIA pag. 5 L'università lascia Ancona cancella i corsi di carta e meccanica L'università fabrianese e, nel tondo, la coordinatrice Fernanda Dirella di ALESSANDRO DI MARCO FABRIANO L'UNIVERSITA' di Fabriano chiuderà a giugno 2011. La notizia è arrivata in città come un fulmine a ciel sereno e sono stati gli stessi docenti a comunicarla agli studenti in via più o meno informale durante le lezioni di questo fine settimana. Tutto nasce dalla decisione del Consiglio di facoltà di ingegneria della Politecnica delle Marche di Ancona che, al termine della riunione di martedì scorso nel capoluogo dorico, ha deciso per l'anno scolastico 2009/2010 al via il prossimo settembre di cancellare il corso di Fabriano con doppia specializzazione in carta e meccanica. Confermati, invece, i corsi nelle altre sedi distaccate di Pesaro e Fermo, così come figura nella delibera del Consiglio che peraltro sarebbe già stata notificata al Ministero dell'istruzione. IN PRATICA si tratta di una vera e propria anticamera della chiusura, perché, salvo improbabili contrordini, il corso non sarà più ripristinato in città. Di norma, infatti, una volta optato per lo stop di un anno, non si torna mai indietro e il provvedimento di sospensione diventa definitivo. Ciò significa che l'attività proseguirà regolarmente per altri due anni, ovvero il tempo necessario per portare a termine tutti i corsi su scala triennale, poi, a giugno 2011, chiuderà la storica sede di via Riganelli attiva dal 1996, quando aprì l'ateneo cittadino. Coloro che andranno fuori corso dovranno, invece, trasferirsi in un'altra città per completare gli studi e raggiungere la laurea. "CE NE HANNO dato notizia proprio i docenti al termine delle lezioni", riferiscono alcuni allievi in capannello davanti alla sede stupiti della scelta. "Speriamo solo aggiungono di poter completare i nostri studi in questa struttura". «In realtà si limita invece ad osservare la coordinatrice dell'Università fabrianese, Fernanda Dirella a noi non è ancora arrivata la comunicazione ufficiale che dovrebbe comunque pervenire a breve". Perché la scure dei tagli sia caduta su Fabriano probabilmente lo si deve in via precipua al limitato numero di iscritti rispetto ad altre realtà. ATTUALMENTE sono circa 180 gli studenti, una cifra evidentemente giudicata troppo esigua, anche se il corso in carta è unico in tutta Italia. Non hanno, invece, pesato altre cifre, quelle della straordinaria percentuale degli occupati, perchè praticamente tutti i 250 laureati dal 1996 ad oggi hanno trovato un posto di lavoro, gran parte di questi a tempo indeterminato. I GUAI per l'UniFabriano erano cominciati nei mesi scorsi con l'addio di Elica e Faber dai soci sostenitori surrogato dall'annunciato (ma a quanto pare non ancora ufficiale) ingresso della Regione. Sempre in piedi, invece, la partita giudiziaria per la sede attuale, considerata abusiva' dal Ministero: giovedì la prossima udienza al Tribunale cittadino. Image: 20090504/foto/75.jpg

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Campionari più facili con gli aiuti per la moda (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Prato)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA PRATO pag. 4 Campionari più facili con gli aiuti per la moda CONFARTIGIANATO AGEVOLAZIONI IN ORDINE CRONOLOGICO SCATTANO gli aiuti per i campionari e le collezioni moda. Dalle 10 di mattina di mercoledì prossimo sarà possibile richiedere le agevolazioni alla ricerca e sviluppo anche per il settore moda. Tale beneficio si sostanzia attraverso la concessione di un credito d'imposta pari al 10% delle spese ammissibili, elevato al 40% se tali costi sono riconducibili ad accordi stipulati con università o enti di ricerca pubblici. La domanda può essere presentata sia per gli investimenti realizzati prima del 28 novembre 2008, sia per quelli realizzati successivamente per il periodo d'imposta 2009. Le spese per la realizzazione dei campionari e delle collezioni nel tessile-abbigliamento-calzature, secondo diverse indagini di settore, possono essere riferite a: ricerca e ideazione estetica; realizzazione dei prototipi; preparazione del campionario o della collezione; promozione del campionario; gestione del magazzino campioni. L'Agenzia delle entrate esaminerà le richieste di accesso secondo l'ordine cronologico di presentazione e che verrà data precedenza alle attività avviate prima del 28 novembre 2008. Confartigianato imprese Prato è gratuitamente a disposizione degli associati per assisterli nella richiesta contattando il responsabile della Federazione moda, Enzo Lucchesi (0574 5177842) o l'ufficio internazionalizzazione (0574 5177841).

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Lo sport in due appuntamenti (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

PROVINCIA 04-05-2009 «ETICAMENTE» STASERA SI PARLA DI DOPING NEL MONDO GIOVANILE: INCONTRO PER GENITORI, ALLENATORI E EDUCATORI Lo sport «sano» in due appuntamenti LANGHIRANO Sabato gli alunni delle elementari si cimenteranno in nuove discipline II Sarà rivolto a dirigenti sportivi, insegnanti, educatori e genitori l'incontro di stasera «Gli altri siamo noi: i dopati da prestazione. Il doping nel mondo giovanile: fenomeno indotto?». L'appuntamento fa parte della prima sessione di «EticaMenteSport », il progetto ideato dal Comune di Traversetolo, realizzato grazie al sostegno della Provincia e di altri Comuni, tra cui quello di Langhirano. Il percorso, etico e sportivo, passerà attraverso diverse tappe che si susseguiranno fino al prossimo novembre. Stasera alle 21 al centro culturale di via Battisti 20 interverranno Gianfranco Gramaccioni, psicologo e docente dell'Università di Chieti, Giorgio Triani, sociologo e docente del nostro ateneo, Daniele Zammichele di Endurancenter, Teo Turci, atleta del Cs Carabinieri sezione atletica e del Cus Parma, Vincenzo Canali, preparatore atletico e coordinatore della commissione tecnica Coni, Fidal e Iaaf. La serata, condotta dal giornalista Matteo Billi, permetterà al pubblico di affrontare la delicata e attuale tematica del doping, come ha spiegato Giorgio Cavazzini, delegato allo Sport di Langhirano: «E' importante coinvolgere i genitori e far capire loro che il mondo dello sport deve rimanere sano. Lo sport è prima di tutto socializzazione». La serata offrirà un'occasione di confronto con i professionisti, gli atleti e gli addetti ai lavori dello sport e consentirà di condividere conoscenze ed esperienze utili a migliorare il rapporto coi giovani sportivi, per aiutarli a vivere lo sport in modo etico. «EticaMenteSport è una preziosa opportunità educativa - ha sottolineato Cavazzini -. Aderiamo con entusiasmo a questo progetto partito l'anno scorso, convinti che possa indurre a riflessioni e approfondimenti di grande valore». A Langhirano si parlerà di attività sportive anche sabato, quando al centro Pertini, per il secondo anno consecutivo, il Comune patrocinerà la «Festa dello Sport». Dalle 8,20 alle 12,20 le scuole elementari di Langhirano e Torrechiara offriranno saggi e dimostrazioni e avranno la possibilità di sperimentare, insieme ai numerosi istruttori coinvolti, diverse discipline. «Questa manifestazione nasce con il duplice intento di dare ai bambini lo spazio di esprimersi attraverso piccoli spettacoli e di avvicinarli a nuove attività sportive» ha ricordato Cavazzini. G.Cor. Festa dello sport Sabato coinvolgerà i bambini al centro Pertini.

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arrangiatevi! (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Pagina Aperta Arrangiatevi! Arrangiatevi! La rinascita che vogliono Gli abruzzesi si sono sempre tramandati, di generazione in generazione, la cultura per il «risparmio solido»: investi nel mattone, mi sono sempre sentito dire, è l'investimento più sicuro. E così ho fatto: quello che mio padre aveva costruito e mi aveva lasciato in eredità, l'ho fatto crescere con spirito di sacrificio, emulando la sua parsimonia. Come lui aveva fatto con me, come tanti abruzzesi fanno per i figli, anche io ho costruito per lasciare ai miei figli un pezzo di futuro, cercando di trasmettere loro il medesimo spirito. Tanti in Abruzzo hanno fatto così: due generazioni di sacrifici consolidati in appartamenti, casupole, villette. Mezza L'Aquila è fatta di seconde case, frutto di decenni di sacrifici e, per molti, fonte unica di sostentamento. A cosa sono valsi questi sacrifici? A nulla. Il ministro Tremonti non darà un euro per ricostruire le seconde case. Qualcuno ha detto che il terremoto è ingiusto, toglie molto ad alcuni e non toglie quasi nulla ad altri. Questa ingiustizia è ineluttabile, ma il terremoto non è una ferita che colpisce soltanto L'Aquila e dintorni. E' una ferita che ha colpito l'Italia, e tutta l'Italia, con piccoli sacrifici, deve, a mio parere, stringersi perché i sacrifici non diventino enormi per pochi. Il presidente del Consiglio ha rassicurato: «Non vi lasceremo soli». Mi sembra, invece, che questo decreto ci lasci più soli di quanto siano state lasciate sole le popolazioni colpite dai terremoti dell'Umbria e del Friuli: lì fu tutto ricostruito, qui a molti viene detto: arrangiatevi. Ermanno Chiavaroli L'Aquila Abruzzo, nella tragedia la riscossa morale L'evento sismico ha inferto il colpo mortale ad una regione la quale era già stata scossa economicamente non soltanto a seguito della crisi internazionale ma anche da una poco accurata per non dire scellerata amministrazione di denaro pubblico. Qui non si vuole fare della polemica gratuita specie dopo un evento della natura non controllabile che purtroppo causa distruzione e morte. Pur tuttavia, una riflessione si impone nei confronti di coloro che sono morti mentre avrebbero potuto salvarsi se «preventivamente» si fossero adottate o rispettate le norme di sicurezza. Mi vengono i brividi solo pensare qualora il sisma si fosse verificato quando la casa dello studente era al completo oppure durante le lezioni nelle scuole ovvero durante gli orari di lavoro nelle strutture pubbliche crollate. Si impone un atto di giustizia a fronte di un ospedale che dovrebbe essere il luogo più sicuro ed invece si è rivelata una trappola per gli stessi ricoverati. Un atto di riflessione si impone nei confronti di chi ha creduto di avere a che fare con una classe dirigente al servizio dei cittadini mentre spesso si è rilevata interessata a dilapidare denaro pubblico per farsi concorrenza politica. Che bocconi amari hanno dovuto ingoiare gli abruzzesi in questi ultimi anni! In nessuna altra regione italiana sono stati arrestati i vertici oltre al sindaco della più grande città regionale. Mancava il terremoto il quale, oltre a distruzioni e morte, ha fatto emergere altri lati negativi circa l'uso del denaro pubblico. E' pur vero che nei confronti del sisma nulla può l'uomo ma ciò non impedisce all'uomo di fare il possibile per limitare i danni. In questo disastro tutto abruzzese, l'unica nota positiva a fronte di una immane tragedia è venuta dai tanti e generosi che si sono prodigati nei soccorsi, ma anche dal contegno degli stessi cittadini che hanno subito tanta violenza. Il mondo intero si è stupito di fronte a quei cittadini i quali, ingoiando lagrime amare, con orgoglio dichiaravano di amare ancora la loro terra anche se ingrata ed essere pronti a ricominciare. Un comportamento che fa onore al popolo abruzzese e rappresenta un riscatto morale per conto di coloro che invece hanno tradito la fiducia dei cittadini amministrati e che troppo spesso hanno infangato il nome dell'Abruzzo. Ernesto Di Nicola Appignano di Teramo Dall'ateneo aquilano ci cacciano, altro che scippi! Mercoledì 29 aprile ho conseguito la Laurea triennale in Lettere presso la tendopoli allestita nei pressi della facoltà di scienze di Coppito. La stima nutrita nei confronti dei miei docenti e l'attaccamento alla mia città mi avevano convinta a continuare gli studi (laurea specialistica) nell'ateneo aquilano, nonostante la situazione di emergenza. Sul sito www.univaq.it è comparso un avviso che invita gli studenti a perfezionare l'iscrizione con riserva alle lauree specialistiche e alla reiscrizione per l'anno accademico 2008/2009 attraverso il pagamento della tassa di 273 euro (!). Mi era sembrato di capire che si fosse decretato l'esonero dal pagamento delle tasse di iscrizione per facilitare la ripresa delle attività didattiche anche in assenza di strutture e servizi adeguati. Se mi si costringe a pagare per un servizio di emergenza, pur con la morte nel cuore, mi vedo costretta a lasciare docenti e città per altra destinazione. Non servono le lamentele del rettore su presunti scippi di studenti aquilani da parte di Università private e on-line: è la richiesta del pagamento delle tasse di iscrizione, nel clima di disagio anche economico che il terremoto ha determinato, a favorire la fuga dall'ateneo aquilano. Federica L'Aquila

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Ma ora la Fiat punti sulla Cina (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Economia data: 04/05/2009 - pag: 3 L'analisi Il gruppo italiano può diventare un «player» universale. Vietato trascurare l'Estremo Oriente Ma ora la Fiat punti sulla Cina (1,37 milioni di auto vendute in America Latina), ne sforna circa 500 mila (+10% sul 2007): anche utilitarie, come la Spark (Matiz). Se a fine maggio, quando il Tesoro Usa deciderà la sorte di Gm, finisse sul mercato Gm do Brasil, a Fiat potrebbe interessare (sempre che fosse a costo zero). La questione Opel L'altro modo di arrivare al Brasile è entrare in Opel-Vauhxall. Dalla casa tedesca, infatti, Gm comunque non uscirebbe del tutto: i soci godrebbero delle sinergie sull'America Latina. La partita è difficile, ma con Opel, che nel 2008 ha prodotto 1,4 milioni di auto, Fiat-Chrysler raggiungerebbe la fatidica massa dei 6 milioni di unità. Zero invece il grado di gradimento, nello spezzatino Gm, di Suzuki, la casa giapponese con cui il Lingotto ha stretto accordo per produrre la Fiat 16: Opel ne aveva il 3%, ma l'ha rivenduto in sordina a Suzuki l'anno scorso. Saab, altra fetta di Gm, è giudicata d'interesse relativo, anche perché vende solo 66.500 auto (-22% sul 2007). I patti fra produttori Opel sarebbe la razionalizzazione perfetta: componenti comuni per Punto e Corsa (che già usa il turbodiesel 1.300 di Fiat). La via delle alleanze finalizzate resta, comunque, la più semplice. Potrebbe essere rafforzato quel che c'è. Con Ford, per esempio: già la Ka esce dallo stabilimento polacco di Fiat, sul pianale di Panda e 500. E con Peugeot Citroën, notano a Torino, sarebbe più facile seguire la strada di Sevel Val di Sangro, lo stabilimento italo-francese per Ducato e Doblò. Meglio un'intesa industriale che un matrimonio complesso, per via dei protezionismi e della sovrapposizione produttiva. L e vicende di una grande impresa non sono mai un fatto puramente privato. Una grande impresa è un patrimonio collettivo, perché ci vogliono generazioni per crearla, perché segna le traiettorie di sviluppo del Paese, perché negli anni può aver ricevuto risorse pubbliche, perché rappresenta un'istituzione e non solo un conto economico. È molto importante, allora, che, nell'arco di pochi anni, la Fiat sia passata dal ruolo di «preda» a quello di «predatore ». Mercato globale L'ingresso con il 20% in Chrysler (35% con il raggiungimento di obiettivi predenterminati) ha un senso industriale forte: le due imprese infatti mostrano complemen-- tarietà sia in termini di modelli sia di presenza geografica. Non era così tra Daimler e Chrysler. La Fiat ha punti di forza preziosi per l'impresa statunitense: una forte capacità competitiva nelle auto piccole e medie; una grande esperienza nello sviluppo di motori a basso consumo (a benzina, diesel, ma anche a metano e gpl). La Fiat possiede inoltre la risorsa più necessaria a Chrysler, particolarmente pregiata in questo momento: la risorsa manageriale. Quella di Torino è in questi anni la «success story» del settore, frutto di una squadra manageriale nuova e competente. La Chrysler, d'altro lato, con il suo radicamento negli Stati Uniti, assicurerà al nuovo gruppo Fiat-Chrysler la possibilità di operare in almeno tre grandi aree: Europa, Nord e Sud America. Porterà in dotazione anche un portafoglio-prodotti che include i Suv, i pickup e le grandi monovolume, segmenti nei quali Fiat è debole. Il salto L'aggregazione Fiat-Chrysler consentirà un salto dimensionale significativo, che va al di là della semplice somma delle auto vendute (4,5 milioni contro circa la metà di Fiat e Chrysler considerate isolatamente). La Fiat cessa di essere un produttore regionale e diventa finalmente un player globale. La strada è quella giusta. Ma, certo, ci sono alcune incognite che andranno sciolte. La prima questione riguarda la presenza del sindacato nel capitale della Chrysler con una quota significativa. Oggi i sindacati americani sono ammorbiditi, ma non va dimenticato che la crisi dell'intera industria automobilistica statunitense deriva proprio da costi complessivi del lavoro astronomicamente più elevati dei concorrenti (salari, assicurazioni sanitarie, benefit, pensioni; rigidità). La pace sindacale è costata cara a tutte le «Tre Grandi» (Gm, Ford e Chrysler). Una volta passata l'emergenza-crisi, come reagirà il sociosindacato se fosse necessario delocalizzare, tagliare, ristrutturare Chrysler? In secondo luogo, non è chiaro se l'amore dei consumatori americani per le piccole auto sia duraturo o sia solo un fuoco di paglia. Il terzo punto è quello dell'energia del futuro. Auto elettrica? Idrogeno? Altro? Su che cosa puntare? Al momento, comunque, il gruppo di Torino sembra avere superato le semifinali. Chi deve inseguire Altri diventano, a questo punto, i gruppi che hanno necessità di un salto dimensionale: i francesi di Peugeot-Citroën, ad esempio, o i tedeschi di Bmw. La stessa Gm, privata di Opel, si ridimensiona e la sua stessa sopravvivenza (o indipendenza) è tutt'altro che scontata nei prossimi dieci anni. Ma la «finale di campionato » si gioca nei Paesi emergenti. Il mercato statunitense e quello europeo hanno un peso simile e difficilmente conosceranno uno sviluppo marcato nei prossimi anni. Per questo l'acquisizione di Opel aggiungerebbe poco valore a Fiat-Chrysler. Non è la Germania lo scenario della battaglia cruciale. La terza gamba che manca al gruppo italoamericano è semmai quella asiatica. Cina, India, Indonesia, Vietnam, Pakistan sono i mercati del futuro, quelli dai quali dipenderanno le sorti del settore. Per essere sicuri di restare nel circolo ristretto dei grandi «giocatori globali» sarà indispensabile nei prossimi anni essere presenti attivamente in uno o più di questi Paesi. S Ora la «finale di campionato» si gioca nei Paesi emergenti: anche Vietnam e Pakistan di SANDRO TRENTO Docente di Economia Università di Trento

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La crisi e quel fantasma del '29 (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia sezione: Economia data: 04/05/2009 - pag: 8 Economia e società aperta Parte un ciclo di «conversazioni» su durata e conseguenze della recessione. Banche e governi al centro delle analisi La crisi e quel fantasma del '29 Lo storico Toniolo: «Welfare da rafforzare, se lo stallo dovesse estendersi al 2010» Q uando è profonda come quella di questi mesi, la crisi economica è anche crisi degli economisti, chiamati a spiegare fatti impensabili: i loro modelli non li avevano previsti, e neppure ipotizzati. E alla frusta ci sono anche gli storici, che per definizione non possono estrarre dai loro studi le predizioni e tanto meno le prescrizioni che la società vorrebbe. Eppure tocca inesorabilmente agli studiosi dell'economia schierarsi sulla prima linea del dibattito, come faranno nel ciclo di Conversazioni di «Economia e società aperta». La politica chiede agli esperti se la crisi attuale si prepara a determinare trasformazioni epocali, della stessa portata di quelle che seguirono lo choc del '29. Per adesso lo stato dell'arte è in grado solo di definire l'agenda, indicando i nodi decisivi su cui gli economisti sono chiamati a riflettere. Il primo è quello della profondità. «Il prodotto interno lordo mondiale, l'andamento delle Borse e il commercio internazionale nel primo anno di questa crisi segnano dati peggiori rispetto ai primi dodici mesi di crollo di 80 anni fa avverte Gianni Toniolo, docente di storia economica che divide il suo tempo tra università italiane e americane, e che sarà tra i protagonisti dell'iniziativa di Università Bocconi e Corriere della Sera. «È una situazione aggiunge Toniolo che deve indurci a molta prudenza: io stesso ho scritto tempo fa che questo non era un nuovo '29, oggi forse non lo riscriverei». Il secondo nodo è la durata. La prima grande depressione si è protratta per anni, «la sua caratteristica più netta è che non finiva mai», nota Toniolo, che a quell'epoca ha dedicato importanti studi. Quella attuale potrebbe rivelarsi ugualmente rivoluzionaria, «nel caso che il 2009 finisse senza segnali chiari di ripresa, e ci trovassimo da qui a un anno ancora nel pantano della recessione». Il terzo punto dell'agenda degli economisti è la risposta della politica: vaga se non dannosa quella di fine anni '20, nettamente più robusta quella di oggi, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, un po' meno in Europa, ancora meno in Italia. «Se la crisi si estendesse al 2010, diventerà indispensabile difendere la coesione sociale attraverso robuste iniezioni di welfare in difesa delle fasce più deboli». Qui però Toniolo ricorda che cosa rispose John Maynard Keynes al Cancelliere dello scacchiere Philip Snowden, che nel 1931 gli chiedeva una ricetta per uscire dalla depressione: «L'unica cosa da fare è una lista delle cose possibili, e provarle tutte». Infine, quarto punto dell' agenda, una prima analisi sui fatti già accaduti. Qualche esempio: la General Motors che in pochi mesi da primo produttore mondiale di auto, se non fallisce, diventa più piccola della Fiat; la consegna di quota consistente delle azioni di Chrysler al sindacato; le maggiori banche americane sostanzialmente in mano allo Stato. Non è abbastanza per parlare di cambiamenti epocali? Toniolo preferisce la prudenza dello scienziato e invita ad aspettare, anche se «si sta già andando in una direzione tipo anni '30, basti pensare alla nascita dell'Iri in Italia». GIORGIO MELETTI

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All'Università di Pisa, celebrazioni ga (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

All'Università di Pisa, celebrazioni galileiane 400 anni fa, nel 1609, Galileo Galilei utilizzò il cannocchiale come strumento per osservare i corpi celesti. Questa operazione è stata per la cultura del tempo un atto rivoluzionario che ha condotto al[...] 400 anni fa, nel 1609, Galileo Galilei utilizzò il cannocchiale come strumento per osservare i corpi celesti. Questa operazione è stata per la cultura del tempo un atto rivoluzionario che ha condotto al superamento della cosmologia aristotelica, aprendo le porte all'astronomia moderna. Per questo l'Unione Astronomica Internazionale (IAU) ha proclamato il 2009 "International Year of Astronomy" (IYA2009), con il patrocinio dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite (ONU) e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO) L'Università di Pisa, in sintonia con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Galileiane, organizza quest'anno diversi eventi per celebrare Galileo Galilei, senza dubbio il docente più illustre che l'ateneo abbia mai avuto. Le iniziative coinvolgono diverse facoltà e discipline, e comprende tavole rotonde, seminari di studio, proiezioni di film e lezioni che spaziano dall'arte alla medicina, alla fisica ovviamente. Di grande risonanza anche la mostra d'arte Il cannocchiale e il pennello. Arte e scienza nell'età di Galilei , visitabile dal 9 maggio fino al 20 luglio (Palazzo Blu Lungarno Gambacorti 9), che si occupa dei rapporti tra lo scienziato e l'arte del suo tempo. Calendario delle iniziative Eventi del dipartimento di Fisica Eventi della Facoltà di Lettere Eventi della Facoltà di Medicina PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 4 maggio 2009 in: Appuntamenti con la Filosofia » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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PV Tech Milano 2009,il salone della filiera produttiva fotovoltaica (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: SYSTEM (SOLAREXPO) data: 2009-05-04 - pag: 33 autore: PV Tech Milano 2009,il salone della filiera produttiva fotovoltaica Dal 25 al 27 novembre a fieramilano sarà in vetrina tutta la filiera manifatturiera fotovoltaica: macchinari, linee complete e tecnologie per la produzione e lavorazione di polysilicon, lingotti, wafer, celle e moduli N el corso del 2007 la produzione mondiale del silicio fotovoltaico ha superato quella di silicio di grado elettronico. Una svolta di notevole rilievo che conferma la grande crescita della filiera fotovoltaica. Dal 2006 ad oggi, infatti, secondo i dati del Solar Energy Report 2008 redatto dall'Energy & Strategy Group del Politecnico di Milano, la domanda di polysilicon per applicazioni fotovoltaiche ha avuto un tasso medio di crescita annua di circa il 40% giungendo, nel 2007, a superare la richiesta dell'industria elettronica e a rappresentare nel 2008 il 70% della domanda globale. Numeri confermati anche dai dati di SEMI l'associazione internazionale che raccoglie le imprese della filiera di approvvigionamento delle industrie microelettroniche, di display e fotovoltaico - , secondo i quali a livello mondiale le forniture di polysilicon, materiale utilizzato nella fabbricazione di semiconduttori e wafer per celle solari, hanno raggiunto un volume di 43.900 tonnellate e sono risultate in costante aumento. Numeri confermati anche dall'andamento del mercato fotovoltaico mondiale che solo nel 2008 ha registrato una potenza installata totale di circa 15 GW. LA FILIERA PRODUTTIVA Ma qual è il ruolo delle imprese italiane in questo mercato? E qual è il loro "peso"? Secondo il rapporto Solar Energy Report 2008, per rispondere a questa domanda è necessario seguire le diverse fasi di produzione dell'intera filiera fotovoltaica che "dall'installazione del prodotto finito passa attraverso la distribuzione specializzata di materiali e componenti, risale alla fabbricazione dei moduli e, ancor prima, delle celle fotovoltaiche, per arrivare quindi alla produzione della materia prima fondamentale, il silicio di grado solare". Il volume d'affari per produzione e vendita di silicio e wafer per il mercato fotovoltaico italiano è stimato, nel rapporto, in circa 600 milioni di euro. Da non dimenticare poi, il fatturato relativo all'indotto delle tecnologie di produzione, materiali di consumo e dei componenti necessari alle diverse fasi del processo di produzione, per un volume d'affari che si stima attorno ai 1.150 milioni di euro. Nel nostro Paese la tecnologia fotovoltaica sta conoscendo una innegabile fase di escalation e potrebbe rappresentare una vera e propria opportunità di sviluppo industriale fino a portarlo a divenire uno dei più grandi esportatori proprio attraverso la valorizzazione di tutta la filiera produttiva. Le premesse ci sono anche per merito degli incentivi del Conto Energia che è diventato il migliore a livello europeo dopo i tagli subiti in Spagna e in Germania. Non è un caso, dunque. Se le aziende italiane si stanno già muovendo con interessanti investimenti sul fronte della produzione di silicio e di tutta la filiera dell'industria e delle tecnologie fotovoltaiche: dagli impianti di taglio delle celle all'ingegneria di produzione di sistemi FV, fino alle linee di fabbricazione di celle, moduli e wafer alle linee di serigrafia e a pellicole, pellicole sigillanti e laminati. Secondo il Solar Energy Report 2008, in Italia le aziende che operano nelle diverse fasi della filiera fotovoltaica italiana sono circa 630. Di queste, 50 producono silicio e wafer, 59 celle e moduli, mentre 314 si occupano di distribuzione e installazione e 110 di produzione fotovoltaica elettrica e trading di energia. Sono 96, infine, le aziende di componenti e tecnologie. Ci sono inoltre migliaia di operatori locali che operano nella fase di installazione dell'impianto nel settore residenziale, e oltre 350 banche e società di finanziamento e assicurazione. Tra gli installatori e i distributori, gli italiani sono il 74%, una percentuale che scende al 38% tra i produttori di celle e moduli fino ad arrivare solo al 2% tra chi realizza celle e moduli. Complessivamente, il margine operativo lordo generato nel 2008 dalle imprese italiane è stato di circa 180 milioni di euro. Con questi numeri la filiera fotovoltaica rappresenta, nel nostro Paese, una grossa fetta di business del solare che ha prospettive di sviluppo di tutto rispetto. PROSPETTIVE INTERNAZIONALI In questo ambito di grande fermento si inserisce PV Tech Milano 2009 l'appuntamento che dal 25 al 27 novembre, a fieramilano, metterà in mostra macchinari, attrezzature, servizi e tecnologie manifatturiere e di processing dell'industria fotovoltaica. E proprio per sottolineare e incentivare la propria vocazione tecnologica, la manifestazione offrirà agli espositori provenienti da tutto il mondo la possibilità di esporre i propri macchinari con un notevole risparmio sui costi: gli organizzatori, infatti, applicheranno uno sconto del 50% al metro quadrato sull'area occupata dai macchinari esposti all'interno dello stand. Un'agevolazione che premierà le aziende espositrici che otterranno un plus di efficacia e incisività alla loro presenza ad un evento in grado di richiamare visitatori da tutto il mondo. "Con PV Tech Milano - sottolinea Marco Pinetti, direttore della manifestazione - , abbiamo obiettivi ambiziosi che, anche quest'anno, vediamo confermati dal numero e dal livello degli espositori. E questo per tre ragioni fondamentali: in primo luogo la fiera mette in mostra dei settori che oggi non risentono particolarmente della crisi globale ma che anzi vivono un momento di crescita. In secondo luogo la filiera produttiva del fotovoltaico attraversa una molteplicità di settori industriali che proprio tramite l'innovazione di processo e di prodotto possono uscire da questo momento di impasse. L'ultimo fattore determinante continua Pinetti -, riguarda il costante sviluppo di questo settore produttivo che con il suo alto grado di innovazione è in grado di abbassare i costi e alzare i rendimenti". Come di consueto PV Tech Milano 2009 proporrà un ricco programma congressuale con lo scopo di offrire a operatori e visitatori un'ampia panoramica circa lo stato dell'arte e i possibili scenari di sviluppo delle tecnologie dedicate a questo settore produttivo. Prenderanno la parola i rappresentanti delle istituzioni politiche italiane e straniere, degli enti di ricerca pubblici e privati, delle associazioni di categoria e dell'industria. Questi gli argomenti delle sessioni: Dal silicio alle celle: la filiera italiana di produzione; Tecnologie per ridurre i costi di produzione delle celle fotovoltaiche; Massimizzare e stabilizzare l'efficienza delle celle fotovoltaiche; Installazione e manutenzione: controllare le perdite di impianto; Invecchiamento e smantellamento dei moduli fotovoltaici; Fotovoltaico a film sottile: materiali, substrati e tecnologie di produzione. Giunto ormai alla sua sesta edizione PV Tech Milano 2009, sarà ancora una volta l'evento di punta di HTE-Hi.Tech.Expo la grande fiera internazionale dedicata alle tecnologie innovative. Per stimolare il trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello dell'industria PV Tech Milano si svolgerà in contemporanea con Greenergy Expo, e Enersolar+ le manifestazioni dedicate rispettivamente al mondo delle energie rinnovabili e all'energia solare fotovoltaica e termica.

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Donne basta paura, il primo libro sull'autodifesa ">Donne basta paura, il primo libro sull'autodifesa (sezione: Cultura)

( da "Affari Italiani (Online)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

MilanoItalia Milano/ "Donne basta paura", il primo libro sull'autodifesa. Di Mario Furlan (City Angels) Lunedí 04.05.2009 09:46 Emergenza stupri: Mario Furlan, fondatore dei City Angels, risponde con un libro, uscito in questi giorni. "Donne basta paura", edito da Sperling & Kupfer, è il primo manuale sull'autodifesa psicofisica rivolto al pubblico femminile. Non il solito libro di autodifesa, ma un testo basato sull'esperienza reale della strada, e che spiega come trasformare la paura da nemica ad amica, capace di potenziare le reazioni di fronte al pericolo. Il libro verrà presentato in anteprima nazionale sabato 9 maggio alle 15,30 presso la Libreria esoterica di Galleria Unione 1, a 50 metri da Piazza Missori. Mario verrà introdotto dalla psichiatra e psicoterapeuta Federica Mormando, che ha scritto la prefazione. Furlan, PhD in Psicologia, è il primo docente universitario italiano di Motivazione e crescita personale (all'università Liuc di Castellanza e all'università Ecampus di Novedrate). Ed è istruttore di krav maga e jeet kune do. tags: autodifesa libro furlan

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La costruzione di un evento... (sezione: Cultura)

( da "Affari Italiani (Online)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

MilanoItalia La costruzione di un evento... con Dolce & Gabbana Lunedí 04.05.2009 10:14 Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, nell'ambito del progetto regionale RE.T.I.C.A (Rete Territoriale per l'Innovazione della Creativita` Applicata) organizza una tavola rotonda dedicata ai mestieri d'arte e alle diverse professionalità coinvolte nell'ideazione e nella realizzazione di un evento culturale. Il dibattito sarà moderato da Paolo Dalla Sega, docente di drammaturgia degli eventi e direttore del Mec (Master in ideazione e progettazione di eventi culturali) presso l'Università Cattolica di Milano. Parteciperanno Gabriella Forte (Personal Advisor di Domenico Dolce e Stefano Gabbana e General Merchandising Manager, Dolce & Gabbana) e Cristina Apa (Books and Special Editorial Projects Manager, Dolce & Gabbana), che proporranno una case-history, e Ferruccio Bigi, scenografo e costumista, creatore di eventi e docente all'Accademia di Brera. CHE COSA E' - Il progetto RE.T.I.C.A., avviato lo scorso Febbraio e il cui termine è previsto per Maggio 2010, prevede un ventaglio di attività dislocate nelle province di Milano, Bergamo, Pavia, Varese e Como che permettano ai giovani di trasformare la loro creatività in un'opportunità per il futuro, grazie a una lettura artistica del territorio e a una maggiore conoscenza dei mestieri d'arte tipici della Lombardia. L'incontro è aperto al pubblico. Università Cattolica del Sacro Cuore Largo A. Gemelli, 1 Milano Cripta dell'Aula Magna, 30 Aprile 2009, ore 16.30 tags: costruzione evento

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Scuola "Buonarroti" al Fantasio Festival di Perugia (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 4 Maggio 2009 Scuola “Buonarroti” al Fantasio Festival di Perugia SCUOLA | Mondragone La filosofia 'dolce' dell'associazione nazionale "AmicaSofia" di cui è Presidente il Prof. Livio Rossetti dell'Università degli Studi di Perugia, – quella che si fa non solo nei caffè filosofici ma a scuola durante le ore di lezione - soprattutto con i bambini e gli adolescenti, è oggetto di attenzione crescente, in Italia forse perfino più che altrove e costituisce un fenomeno di proporzioni ormai cospicue. Ci sono genitori che vanno da presidi o direttori didattici per chiedere che quella filosofia che si fa alle elementari o alle medie di un'altra città venga a far parte dell'offerta formativa anche nel caso della scuola frequentata dai loro figli. A Perugia, dal 23 al 26 aprile, alla Rocca Paolina, in occasione del terzo Fantasio Festival, una manifestazione nazionale dedicata all'arte e alla creatività studentesca, è stata allestita nella Sala del Caminetto - a cura di AmicaSofia - l'auletta "Siamo … in pensiero", ove si sono alternate classi di bambini e ragazzi per philosophein con le loro insegnanti (proprio come avrebbero potuto fare a scuola) o con altri docenti in grado di animare questi eventi. Sono scolari e insegnanti venuti da tutta Italia. Le metodologie adottate sono assai diverse, perché rispecchiano la varietà delle esperienze, né risulta esservi altro evento pubblico per bambini e ragazzi ove vi sia spazio anche per la filosofia. La provincia di Caserta è stata rappresentata da una delegazione di studenti delle classi prime dell'Istituto di istruzione secondaria di I grado "Buonarroti" di Mondragone della Dirigente scolastica Rosa Alba Veneruso che, dopo un percorso quinquennale di Filosofia con i bambini dal titolo "Imparare a pensare, tra ragione e passione: didattiche relazionali e ricerca di senso nella comunicazione filosofica con i bambini", il giorno 25 aprile alle ore 15.00 presso la Rocca Paolina , ha partecipato al "Fantasio Festival 2009", con una rappresentazione teatrale dal titolo "Ominis determinatio est negatio?" di Roberta Martullo, socia fondatrice di "AmicaSofia", nell'ambito di una sessione curata dalla stessa associazione. La performance teatrale prende spunto da un viaggio d'istruzione svolto in data 22 febbraio 2008 presso la Corte Costituzionale in occasione dei 60 anni della Costituzione, con la visita del Palazzo della Consulta e l'incontro con il Giudice costituzionale Sua Eccellenza Paolo Maria Napolitano. Le professionalità che, negli anni, si sono dedicate alla formazione degli studenti e che hanno partecipato al Fantasio Festival 2009 sono: - Roberta Martullo, che ha curato l'ideazione e la supervisione del progetto, negli aspetti organizzativi e realizzativi, ivi comprese le attività integrative e complementari all'iter formativo (visite d'istruzione alla redazione del quotidiano "Il Mattino" di Caserta e presso la Corte Costituzionale) e la stesura dei testi teatrali; - Emilia Giustiniano, referente del progetto; - Gravante Palma, collaboratrice della referente del progetto; - Graziella Marona, esperta di musica; - Pina Montesarchio, consulente per l'Associazione "Amica Sofia" e membro del Direttivo Nazionale. Durante la realizzazione di tutte le attività organizzate dall'Associazione Amica Sofia è intervenuta la RAI per riprendere queste iniziative, al fine di promuoverne la conoscenza in tutte le scuole italiane. Gli alunni delle classi prime coinvolti nella manifestazione sono stati: Bibbò Simona, Corrente Pasquale, Di Fusco Giuseppe, Gattone Angela, Lampitiello Arianna, Montella Vincenzo, Palumbo Rosa, Persechino Alessandra, Saulle Virgilio, Semprebuono Antonio Maria, Varone Gianfranco, Campoli Alfredo, Campoli Chiara, Capuano Mario, Di Gennaro Piergennaro, Filosa Crescenzo, Fusco Daniele, Georgieva Donika, Miraglia Luca, Montano Roberto, Pagliuca Elia, Romano Rosa, Zevoli Luca. A conclusione dell'apprezzatissima rappresentazione teatrale degli studenti della Scuola Media "Buonarroti" di Mondragone, che ha saputo trasmettere l'immagine di una scuola intesa come comunità educante dove è apparsa in primo piano la sinergia tra docenti, alunni e famiglie, è intervenuto il Prof. Bruno Schettini del Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli sul tema "Una scuola per la democrazia cognitiva".

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La competizione tra padre e figlio dominata spesso dall'invidia (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblico&Privato La competizione padre-figlio dominata spesso dall'invidia Noi ci identifichiamo con chi consideriamo migliore, più forte, più potente e vogliamo essere come lui Freud si era accorto che il figlio maschio ama il padre e lo ammira però, contemporaneamente, si mette in competizione con lui. E spiega questo antagonismo col desiderio di avere tutta per sé la madre come nella vicenda di Edipo che uccide il padre per sposare la madre Giocasta. In realtà alla base di questa competizione il sentimento dominante non è la gelosia, ma l'invidia. Noi ci identifichiamo con chi consideriamo migliore, più forte, più potente, più abile e vogliamo essere come lui. Se lo amiamo, lo ammiriamo, lo consideriamo un capo. Se invece prevale il rancore lo invidiamo. Vorremmo che non valesse così tanto, vorremmo che sbagliasse e, per dimostrare agli occhi degli altri e di noi stessi di valere più di lui, lo calunniamo, lo denigriamo. È più facile ammirare un personaggio lontano, un cantante, un regista, un attore, un leader politico che ti appare irraggiungibile piuttosto che uno con cui vivi fianco a fianco e di cui vedi i difetti, le debolezze, le miserie per cui, quando trionfa, ti dici «ma lo meritavo più io!». L'invidia scoppia fra simili, il farmacista invidia il farmacista più ricco, il medico il collega che ha successo, lo scrittore l'autore che vende di più. E può insinuarsi fra coloro che vivono insieme. Scoppia tra amici, tra fratelli, tra marito e moglie quando uno riesce e l'altro no. C'è quasi sempre un momento in cui il figlio non vuol sentirsi inferiore al padre e cerca di fare come lui o meglio di lui. È un'ottima cosa. Conosco ragazzi che hanno fatto fiorire l'impresa paterna. Però ho notato che ci sono riusciti quando hanno conservato un ricordo positivo, addirittura il mito del padre. Quelli che, invece, provavano rancore e invidia, alla morte del padre spesso hanno venduto l'impresa. Oppure hanno cercato di affermare la loro diversità distruggendo ciò che egli aveva fatto col risultato di portarlo alla rovina. No, il conflitto figlio-padre non sorge dalla gelosia erotica, ma dagli stessi meccanismi invidiosi che si scatenano fra l'allievo e il maestro, fra i seguaci e il capo. Tutti coloro che vivevano accanto a Cesare credevano di essere come Cesare, meglio di Cesare. Napoleone diceva che tutti i suoi marescialli erano convinti di saper fare meglio di lui. Però solo Bernadotte l'ha tradito. Quelli che lo amavano veramente e che perciò credevano in lui gli sono rimasti a fianco nell'ultima battaglia. Alcuni, come Ney o come Murat, fino alla morte. Francesco Alberoni stampa |

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Sempre più e-book ma il libro di carta non va in soffitta (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA L’obiettivo è avere zainetti meno pesanti per la nuova generazione di studenti, “i nativi Digitali”, evitando alle famiglie il puntuale collasso di settembre causato dal caro-libri. La “rivoluzione degli e-book” permette un effettivo risparmio perchè il testo, in formato pdf, si può scaricare e leggere comodamente sul proprio pc. Da questo punto di vista, l’Adiconsum già calcola un abbattimento di spesa per le famiglie intorno al 10 per cento con l’avvio della progressiva adozione dei libri digitali. E mentre la Rete in diversi blog celebra l’addio ai libri di testo, non manca in questa fase chi dice sì a Internet senza però mandare in soffitta le pagine di carta stampata. Anche questa è una piccola rivoluzione: non si tratta più del libro scolastico, ma del libro di lettura, uno strumento indispensabile in quella biblioteca personale che esperti e osservatori invitano a tenere ancora in piedi accanto al computer. «Con l’adozione dell’e-book diamo una mano alle famiglie e un sollievo ai nostri studenti - dice all’Adnkronos il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini -. Il libro in versione digitale scaricabile da internet permetterà infatti ai genitori di risparmiare limitando al massimo la spesa per i libri di testo, e allo stesso tempo i nostri ragazzi non saranno più costretti ad andare a scuola caricando sulle spalle zainetti troppo pesanti». «Proprio nei momenti di difficoltà economica come quelli che stiamo vivendo - rimarca il titolare del dicastero di viale Trastevere - è fondamentale andare incontro alle famiglie sfruttando tutte le opportunità che la tecnologia ci offre, e con l’E-Book le scuole potranno scegliere testi scaricabili dalla rete al posto del tradizionale libro stampato, più caro e anche più pesante per gli studenti». «Già diverse case editrici - anticipa il ministro - hanno raccolto questa sfida didattica entrando nel mondo dell’E-book pubblicando in versione elettronica libri scolastici e anche famosi best-seller. Per rendere questo passaggio più semplice, il ministero sta lavorando per dotare le scuole di tutti gli strumenti necessari, primo tra tutti connessioni internet efficienti». Ma la novità che Mariastella Gelmini ribadisce è anche un’altra: «I testi adottati, sia in formato cartaceo che elettronico, non potranno essere cambiati per almeno 5 anni nella scuola primaria e 6 in quella secondaria. Questo per arginare quel fenomeno purtroppo molto diffuso delle nuove edizioni simili alle precedenti che le famiglie sono costrette ad acquistare buttando via libri quasi nuovi. Agli editori - sottolinea il ministro - resta comunque la possibilità di integrare i testi con appendici di aggiornamento». La misura voluta dal dicastero di viale Trastevere segna però anche un riconoscimento ai “nativi Digitali”, più veloci rispetto ai “genitori primitivi”, abituati al sussidiario cartaceo. I figli smanettoni attendono ora che la rivoluzione entri a regime, salutando “l’era Gutenberg” per approdare in quella digitale, spendendo solo 10 euro per ogni download. E se il ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta ha annunciato che le elementari avranno un milione di pc nei prossimi sei mesi, insieme a lavagne digitali e connessioni alla rete, il ministro Gelmini conferma la necessità di questo cambiamento epocale. E come prevede la legge 133 (art. 15) approvata lo scorso agosto, ha disposto che i libri scolastici non possano essere cambiati per almeno 5 anni nella scuola primaria e 6 in quella secondaria. Le adozioni dei testi, che le scuole renderanno pubbliche, sono state effettuate entro il 15 aprile 2009 per le classi di scuola secondaria di primo grado (scuole medie) ed entro la fine di maggio 2009 per tutte le classi di scuola primaria (scuola elementare) e secondaria di secondo grado (scuola superiore). A partire dall’anno scolastico 2011-2012, il collegio dei docenti adotta esclusivamente libri utilizzabili nelle versioni on line scaricabili da internet o al massimo le versioni “miste”, quelle cioè che integrano sezioni digitali e cartacee. «L’adozione degli e-book è la verifica di questa nuova realtà generazionale, che passa per la Rete. E la Rete si conferma uno strumento che può essere usato in maniera importante e costruttiva, fonte di approfondimenti e ricerca», dice la psicoterapeuta e scrittrice Maria Rita Parsi, che fa notare: «Scaricare testi a 10 euro è certo un risparmio, ma cambia anche il volto delle case editrici, che devono mettersi al passo delle nuove esigenze. Insomma - rimarca l’esperta - è la consacrazione dell’era digitale. Allo stesso tempo, vorrei però che il discorso legato al “libro da carta stampata” non perdesse per questo la propria valenza, così come non tramonta la bellezza del gesto di scrivere». «Alcuni testi - sottolinea - dovrebbero essere comprati proprio per non disamorarci alla “forma” del libro, vivendo questa grande esperienza di conoscenza. La mia proposta è affiancare ai libri di testi scaricabili dalla Rete quelli da acquistare “obbligatoriamente” per educarsi alla lettura. Personalmente penso che la scuola, come la cultura, debba “costare”, perchè ogni investimento in cultura è sempre ripagato. Chi non ha le possibilità economiche, deve essere messo nelle condizioni di poterne fruire, vanno aiutate le famiglie, ma il sistema formativo deve sapere integrare l’informatica con le biblioteche». Quanto ai genitori o ai nonni degli studenti da e-book, per la psicoterapeuta «da una parte alcuni possono sentirsi “superati” e dunque per loro il libro dalla Rete è uno stimolo ad alfabetizzarsi dal punto di vista informatico. Dall’altra queste persone vanno rassicurate perchè il loro “racconto di vita”, come la loro mediazione, non verrà meno. Il mio invito perciò è a non sottovalutare l’importanza dei mediatori culturali, che sono la famiglia ma anche gli stessi libri». «è ancora un piacere sottolineare i libri, vergarli di glosse - ribadisce la psicoterapeuta e scrittrice -. è tutto un mondo che ha un significato profondo ma non va messo da parte troppo in fretta, anzi va integrato con la moderna fruizione del sapere. Anche perchè - ribadisce Maria Rita Parsi - è un patrimonio di gestualità e di testimonianze che se non entra nello zainetto, neanche va in soffitta». Per Stefano Zecchi, scrittore e docente di estetica presso l’Università Statale di Milano, con l’adozione degli e-book «c’è da risparmiare e questo va benissimo. Ma il problema che ora si pone è quello del controllo scientifico dei testi. Non ci si può permettersi di fare un libro per modo di dire: un testo deve essere sempre fondato e dunque scientifico». «Di certo - nota Zecchi - finisce un’epoca. Tramonta l’era Gutenberg, ma questo è anche ciò che accade per i giornali che i giovani leggono sempre più online. Il mio invito è semplice: non mettere bastoni davanti al progresso ma neanche perdere quella che chiamo la “sensazione del libro”, continuando a costruire la propria biblioteca». Gli fa eco il sociologo Franco Ferrarotti, per il quale con l’adozione degli e-book «ci sarà un grande cambiamento. Ma devo segnalare che si fanno concorrenza due logiche, che un domani potrebbero interagire. Da una parte c’è la pagina stampata, che può accompagnarci anche in una passeggiata e, a differenza del pc, resta nelle nostre mani anche se viene meno l’energia elettrica o la batteria. è una cara vecchia pagina che esige silenzio e un po’ di solitudine, stimola l’immaginazione». «Dall’altra - aggiunge il sociologo - c’è l’audiovisivo o l’e-book, certo più veloce, ma richiede anche meno impegno personale. Il rischio è quello di essere informati, ma non formati, creando così informatissimi “idioti”, vale a dire persone che sanno tutto di certi temi ma non riescono a progettare l’avvenire perchè viene loro meno l’antefatto. La velocità - conclude Ferrarotti - non è sinonimo di approfondimenti». Come dire: la transizione online non ha ancora “chiuso i libri”.

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Savona: il priore Enzo Bianchi al convegno diocesano (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Savona: il priore Enzo Bianchi al convegno diocesano Il nome di Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose, è forse quello che spicca di più tra coloro che, nell’ambito del Convegno diocesano sul tema dell’evangelizzazione previsto a Savona dal 19 al 21 giugno e avrà la sua conclusione il 28 giugno, proporranno i principali argomenti che aiuteranno la riflessione dei delegati. Ecco nel dettaglio il programma dei lavori. Nel pomeriggio di venerdì 19 è previsto un momento di preghiera e adorazione preparatorio in tutte le vicarie, seguito alle ore 21 in Duomo dalla relazione di apertura, dal titolo “Il cammino della chiesa e l’evangelizzazione”, proposta da don Armando Matteo, sacerdote calabrese e docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia Università Gregoriana, oltrechè Assistente nazionale della Federazione universitari cattolici (FUCI). La fase centrale del convegno, poi, si svolgerà l’intero giorno successivo presso il teatro “Don Bosco” di Savona. La relazione centrale, dal titolo “ Chiesa, comunità e adulti nella fede: come siamo, come ci vedono”, sarà a cura del dottor Franco Garelli, preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Torino. La conclusione avverrà nello stesso luogo nel pomeriggio di domenica 21 giugno. La relazione finale, proposta dal priore della Comunità di Bose Enzo Bianchi, avrà per tema “Evangelizzazione e Parola di Dio: profezia e annuncio”. In calendario dunque sono previsti lavori di ascolto e relazioni di approfondimento, oltre ai lavori di gruppo per i delegati delle parrocchie e delle altre realtà diocesane rappresentate. Due inoltre saranno i momenti aperti a tutti: venerdì 19 alle ore 21 in Duomo (relazione di apertura) e domenica 28, quando a partire dalle 17 è prevista l’accoglienza, la lettura del documento finale e la celebrazione conclusiva del Convegno presieduta da monsignor Vittorio Lupi.

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Sanremo: sabato la presentazione di "Liguria Linguistica" (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Sanremo: sabato la presentazione di "Liguria Linguistica" Sabato 9 maggio alle ore 16 presso il Museo Civico "Borea d'Olmo" di Sanremo si terrà la presentazione del libro "Liguria linguistica. Dialettologia, storia della lingua e letteratura nel Ponente". Si tratta di un'opera realizzata da Fiorenzo Toso, che sarà presente all'evento, (edito da Philobiblon Edizioni ndr). Introdurrà Franco D'Imporzano. Il volume raccoglie una serie di saggi - in parte già editi in riviste o miscellanee, in parte inediti - aventi per tema diversi aspetti della storia linguistica e linguistico-letteraria del Ponente ligure, esplorato nella sua intrinseca varietà. Il Ponente linguistico rappresenta uno spazio che, per la varietà delle situazioni e delle condizioni, offre al ricercatore la possibilità di approcci differenti, destinati ad agire non solo sulle modalità sincroniche dell'esperienza dialettale, ma anche su temi e problemi di ricostruzione storico-linguistica, di lessicografia, di filologia e letteratura, di toponomastica e sociolinguistica. Fiorenzo Toso è docente di linguistica generale e applicata presso la Facoltà di Lingua e Letterature Straniere dell'Università di Sassari. Libero docente in filologia italiana all'Università di Saarbrucken dove collabora al Lessico Etimologico Italiano, è specialista dell'area linguistica ligure, alla quale ha dedicato numerosi volumi e saggi su riviste scientifiche italiane e straniere.

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Le migliori strategie per battere il mercato (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

FINANZA pag. 22 Le migliori strategie per battere il mercato MILANO In Italia il risultato conseguito dall´inizio dell´anno dagli hedge fund è mediamente il più 1,49 per cento e mette a segno il miglior extra rendimento di sempre ottenuto nei confronti del mercato azionario in un bimestre. Ciò è accaduto anche se lo scorso anno è calato del 40 per cento il numero degli hedge il cui valore degli asset in gestione è superiore al miliardo di dollari (erano 350 nel 2007, nel 2008 sono diminuiti a circa 200). Ora, visti i brillanti risultati dei primi 3 mesi dell´anno, i fondi alternativi potrebbero presto tornare a registrare una raccolta positiva dopo i riscatti record dello scorso anno. Anche se, va detto, gli investitori saranno molto più selettivi e si orienteranno sui fondi che hanno gestito meglio la crisi dei mesi scorsi. Per quanto concerne le ultime settimane, l´amministrazione Obama è stata estremamente attiva in marzo. Oltre alla politica di normalizzazione "quantitativa", Tim Geithner, segretario americano al Tesoro, ha presentato una versione più dettagliata del piano di investimento pubblico privato. Questa novità è d´importanza fondamentale nella misura in cui l´effetto del piano Obama sul mercato del credito potrebbe rivelarsi considerevole. Inoltre, numerosi fondi alternativi si apprestano sia a lanciare dei prodotti dedicati sia ad investire attraverso i loro fondi principali. A questo punto è il rischio politico che costituisce il principale punto interrogativo. Infatti o questi asset produrranno guadagni importanti per il settore privato (leggi hedge fund) o lo stato americano registrerà forti perdite. In entrambi i casi ciò potrà scontentare gli uomini politici e portare alla introduzione di nuove imposte. Dopo aver sentito numerosi gestori di hedge fund, a 3A di Banca Syz continuiamo a ritenere che sia ancora troppo presto per "immettere" denaro in strutture poco liquide del mercato del credito. In termini di strategia d´investimento la nostra posizione non è mutata. Continuiamo a privilegiare le strategie Macro, Equity Long/Short e materie prime (attraverso i gestori "Relative Value"). Fra le varie strategie portate avanti dai vari fondi alternativi, nel marzo scorso hanno dato buoni risultati le seguenti: Long Short equity, Event Driven, Credit, Natural Resources-Commodities. è stato invece più difficile ottenere buoni risultati per chi ha messo in atto le strategie Arbitrage soprattutto a causa della forte volatilità e dei repentini cambiamenti di tendenza. Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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La Normale punta sull'e-learning per arginare la fuga dei cervelli (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cervelli

SCIENZE pag. 26 La Normale punta sull´e-learning per arginare la fuga dei cervelli DANIELE AUTIERI «Il nostro obiettivo è offrire ai giovani un´opportunità per riflettere sul proprio futuro». Così Salvatore Settis, direttore della Normale di Pisa, spiega il senso della partnership siglata con Telecom Italia che aprirà le porte di cinque campus estivi del prestigioso ateneo per i loro corsi di orientamento a 500 tra i migliori studenti italiani. Questa volta, grazie alle tecnologie offerte da Telecom, i corsi di orientamento universitario dedicati ai ragazzi che frequentano l´ultimo anno di liceo saranno accessibili attraverso il web ad altri 1.500 giovani. I 500 più fortunati, selezionati tra gli oltre 2.000 segnalati per meriti scolastici dagli istituti superiori italiani, saranno ospitati per una settimana all´interno dei campus di Cortona, Colle Val d´Elsa, San Miniato, Rovereto e Camigliatello Silano dove incontreranno scienziati, letterati, economisti, artisti. «è dagli anni ´60 che la Normale di Pisa promuove iniziative come questa – spiega Settis – perché le consideriamo un modo per realizzare la nostra vocazione di eccellenza insegnando ai più giovani a puntare sulla qualità a tutti i livelli. La nostra speranza è convincere i giovani a scegliere le università italiane evitando così che talenti e qualità si disperdano all´estero». Il progetto si arricchisce ora di un plus tecnologico con il supporto di Telecom che ha avviato un percorso comune con l´ateneo pisano mettendo a disposizione le piattaforme tecnologiche. Le lezioni a distanza in Internet allargano l´offerta formativa a giovani che altrimenti resterebbero tagliati fuori. «Questo intreccio tra mondi produttivo e accademico – conclude Settis – avvicina le università alla società e allo stesso tempo sensibilizza l´impresa nel supportare la ricerca, un fattore determinante per la crescita». Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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Lezione di Alzheimer alla . E c'è anche un concorso per i giovani (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

n. 18 del 2009-05-04 pagina 0 Lezione di Alzheimer alla «Sapienza». E c'è anche un concorso per i giovani di Redazione In una conferenza nell'ateneo romano gli esperti spiegano che cos'è questa teribile malattia e come la creazione di oggetti e indumenti «ad hoc» può aiutare i pazienti nella loro vita quotidiana Una conferenza-lezione, un concorso, una mostra. Tutto per sensibilizzare sulla malattia dell' Alzheimer e aiutare chi viene colpito. L'appuntamento è all'università «La Sapienza» di Roma, lunedì 4 maggio, alle 16, per ascoltare la professoressa Luisa Bartorelli. L' exprimario di geriatria all'Ospedale Sant'Eugenio e presidente di Alzheimer Uniti Roma (l'Associazione delle famiglie dei malati di Alzheimer e degli operatori dedicati), parlerà della grave patologia che colpisce in Italia 500.000 anziani. Si tratta di un incontro interfacoltà e tra studenti di due università diverse, nonché di scuole private, per informare i giovani su questa malattia che investe interi nuclei familiari e non solo il paziente. L'invito viene dallo stesso rettore della «Sapienza», Luigi Frati, ed è rivolto agli studenti di Medicina e di Scienze della Moda e del Costume,Facoltà di Lettere e Filosofia, agli studenti di Corso di Formazione Cultura della Moda, Facoltà di Lettere e Filosofia Universita « Tor Vergata» , dell'Accademia Koefia e dell'Istituto Europeo di Design (Ied ). La conferenza- lezione nell'Aula magna di Anatomia Patologica (Viale Regina Margherita 324) è stata promossa dalla giornalista Rai Stefania Giacomini, docente nell'ateneo romano di Moda e Mass Media di Scienze della Moda e del Costume. Dev'essere anche l'occasione per lanciare la seconda edizione di «Linda, un abito per l'Alzheimer», un concorso che premierà i migliori progetti per la creazione di oggetti ed indumenti che possano facilitare la vita e la nutrizione di questi malati. L'iniziativa, che prevede anche una mostra di tutti i progetti presentati, porta il nome di una paziente scomparsa per questa terribile malattia, che aveva una predilezione per i giovani, la loro fantasia e la moda. Dopo il successo della prima esperienza, che ha riscosso notevole partecipazione da parte degli studenti, rivelando sensibilità ed attenzione al disagio, si replica con alcune novità. L'edizione 2009 del premio è a carattere nazionale, coinvolge per la prima volta anche l'ADI (l'Associazione per il disegno Industriale) ed offre, grazie alla partecipazione dell'Assessorato alle Piccole e medie imprese della Regione Lazio, premi in denaro e anche la realizzazione per il settore moda di alcuni prototipi da parte della Lydda Wear, ditta unica in Italia e forse in Europa, che realizza abiti per chi è affetto da handicap. Il concorso è bandito da «Fashion for Good», insieme ad Alzheimer Uniti Roma e all'Associazione per il Disegno Industriale, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, della Provincia di Roma del Comune di Roma, di Fondazione Valore Italia, della Camera Nazionale della Moda e di Design for All Italia IIDD. Le modalità del concorso e della premiazione, che prevede tra l'altro una mostra dei progetti presentati il prossimo 16 settembre verranno illustrati dalla Giacomini, anche membro di «Fashion for Good», che ha promosso questo concorso, insieme alla Bartorelli e a Stefano Salvi (presidente dell'Associazione per il Disegno Industriale delegazione Centro). Interverranno in apertura il rettore Frati , Guido Pescosolido, preside di Facoltà Lettere e Filosofia, Paola Morelli ,presidente corso di laurea Scienze della Moda e del Costume. E poi, si aprirà il dibattito agli interventi degli studenti, che potranno anche commentare i video esplicativi proiettati sull'Alzheimer e sulla premiazione della prima edizione del concorso. Questa malattia colpisce in Italia circa 500.000 persone e coinvolge pesantemente non solo i servizi socio-sanitari, ma intere famiglie impegnate nelle cure dei pazienti. Nel 2006 è stato celebrato il centenario della sua scoperta. Studi recenti hanno dimostrato che la ricerca scientifica sta individuando nuove strade per la terapia farmacologica attraverso cui si può assicurare al paziente una migliore qualità della vita. Come? Applicando strategie di cura (riattivazione cognitiva, musicoterapia, arte-terapia e adeguamento all'ambiente), che stimolano sensazioni ed emozioni . A Vancouver, in Canada, si è sperimentato l'uso di un abbigliamento adeguato, funzionale, elegante e dai colori vivaci, anche per mantenere quella dignità che deve essere assicurata al paziente, nonostante le sue gravi perdite. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Il rally delle illusioni. L'euforia non si deve fermare pag.3 (sezione: Cultura)

( da "Trend-online" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il rally delle illusioni. L'euforia non si deve fermare PRIMO PIANO, clicca qui per leggere la rassegna di Borsaprof , 04.05.2009 13:14 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! che regala alle banche la possibilità di disfarsi di titoli tossici vendendoli ad enti pubblici-privati in cui i guadagni finiscono ai privati ed i rischi al bilancio pubblico. Non da meno è stata la modifica alle regole contabili che ha permesso alle banche di valorizzare i titoli tossici a loro piacimento. Questa chicca, a cui io attribuisco gran parte del merito del rialzo borsistico, ha permesso a tutte le principali banche di presentare utili fantascientifici nelle trimestrali presentate, proprio nei giorni in cui il FMI rivedeva al rialzo oltre i 4.000 miliardi di dollari la stima del buco originato dai titoli tossici. Ricordo che finora le perdite emerse sono state di circa 1.300 miliardi. Se il FMI non sbaglia restano 2.700 miliardi di polvere che è stata nascosta sotto il tappeto ed emergerà in futuro. Ma non ora! Questo è quel che conta. Magari il ritorno della fiducia farà il miracolo di far sparire la tossicità. Questa è la speranza dei furbetti. Ed il mercato ci sta credendo, lanciandosi nella speculazione rialzista sui bancari. E’ bastato truccare il termometro e tutti cominciano a credere che la febbre sia sparita. L’altra presa in giro è l’Araba Fenice degli Stress Test sulle 19 principali banche USA. Non si riesce più a capire quando avremo i dati ufficiali, dato che i tempi di pubblicazione vengono posticipati ogni settimana. Tuttavia le anticipazioni che sono state pubblicate su importanti giornali americani fanno temere che quella che venne presentata come “l’operazione verità” per togliere ogni dubbio sul sistema bancario USA, sia in realtà un’altra operazione di intossicazione della realtà. Innanzitutto il metodo usato presta il fianco alla critica di eccessiva accondiscendenza. Si è esaminata la solidità delle banche utilizzando due ipotesi: l’ipotesi di base prevede il PIL 2009 a -2% e segue pagina >>

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Il liberista scomodo (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura economia e società Il liberista scomodo A 25 anni dalla morte un libro ricorda lo studioso e politico Corbino Claudia Musto Epicarmo Corbino, siciliano di nascita e napoletano d'adozione, è stato uno degli economisti e politici di spicco del Novecento. A 25 anni dalla sua scomparsa, viene celebrato e ricordato in un libro che ne racconta il valore da statista e da pensatore attraverso un percorso di suoi scritti estrapolati da diversi momenti della sua vita. "Un liberista scomodo": questo il titolo del volume , un titolo che ben si adatta e descrive un uomo che da studioso credeva nei dettami del liberismo economico, ma che ha saputo adattarlo alle circostanze dell'economia italiana del secondo dopoguerra. "Se Corbino non ci fosse bisognerebbe inventarlo" disse Alcide De Gasperi, lodando l'onestà politica ed intellettuale dell'uomo che fece parte per due volte del suo gabinetto (1945/46 - 1946/47) come Ministro del Tesoro. Ad aprire il convegno l'ultimo dei nipoti dello statista, Alberto Corbino che, ricordando la nota riservartezza dell'uomo privato, ne ha sottolineato la passione e l'integrità da politico: "doti che oggi dovrebbero essere da esempio per i giovani e per chi amministra la cosa pubblica." Enzo Giustino, presidente del Banco di Napoli, porgendo i saluti dell'istituto di cui è a capo e che ha contribuito all'edizione del libro, si è mostrato particolarmente emozionato a parlare di quello che è stato suo "professore di politica economica durante gli studi universitari, nonostante non fosse laureato, a dimostrare che quando ci sono qualità straordinarie non sempre servono i titoli, e che, coincidenza ha voluto, ricoprisse la mia stessa carica di Presidente del Banco di Napoli." Presenti fra i relatori Lucio Iaccarino, che ha curato l'edizione del volume per la Thinkthanks, sottolineando "lo straordinario valore storico di questa biografia, interessante per molteplici motivi, fra cui l'accesso a fonti che fanno parte di un archivio privato." E' la natura del liberalismo di Corbino a destare il maggior interesse fra i presenti al convegno. Antonio Maria Fusco, ordinario di storia del pensiero economico della Federico II, identifica la weltanshauung del politico siciliano con una celebre frase di Camillo Benso conte di Cavour "non v'è principio, per quanto giusto e ragionevole, il quale, se lo si esageri, non possa condurci alle conseguenze più funeste", lodando il suo "essere liberale ma con una chiara visione del tempo che viveva, riconoscendo che il liberismo economico puro avesse i suoi limiti e che Corbino abbia dimostrato, nella sua lunga carriera, di avere una chiara visione dell'importanza del ruolo dello stato nell'economia nazionale." Un laissez-faire rivisto e corretto, ma in cui Corbino ha continuato a credere, perchè ritenuto l'unico modo per risollevare l'economia italiana dopo la seconda guerra mondiale. Proprio come ha scritto nel saggio inserito nel volume Laura Letizia, docente di contabilità di stato, diritto finanziario dell'unione europea e diritto tributario degli enti locali presso la Seconda Università di Napoli, ricordando "l'importante ruolo che gli ebbe nel salvataggio della lira nel 1946, provvedimento che servì a fermare l'inflazione ma che gli causò notevole impopolarità al punto da giungere alle dimissioni pur di non mutare le sue convinzioni." Uomo di grande integrità, le cui idee non erano semplici attitudini del momento, ma principi perseguiti per una vita intera. Una vita dedita allo studio, una personalità sfaccettata che si è dedicata anche ad altri interessi "come quello della musica, di cui è prova il saggio, pubblicato nel volume, dedicato a Beethoven, - ha spiegato Domenicantonio Fausto, ordinario di scienza delle finanze della Federico II - in cui dimostra una grande propensione alla scrittura, con una certa indole ironica, e che esalta il compositore e pianista tedesco collocandolo al di sopra dei suoi illustri colleghi." A conclusione di una giornata così ricca di spunti il saluto ed il ringraziamento di Augusto Graziani, ordinario di economia politica dell'università La Sapienza di Roma, che ripercorrendo la sua carriera da autodidatta, ha elogiato l'iniziativa presentata, per suo valore storico e morale. del 01-05-2009 num.

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Parthenope e l'Oriente (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura cooperazione internazionale Parthenope e l'Oriente L'ateneo napoletano si apre a uno scambio interculturale con la Cina Francesco Maglioccola Se vi capiterà di frequentare i vagoni dei treni della vesuviana lungo il miglio delle meraviglie dell'asse Napoli Ercolano che porta i pendolari e turisti ad Ercolano, Pompei o Sorrento potrebbe capitarvi di incrociare lo sguardo sorridente di dieci studenti asiatici che zaino in spalla vanno a scuola. Se provate a chiedere qualcosa a questi ragazzi potrebbero rispondervi in un linguaggio che è tra l'italiano, l'inglese ed il cinese. E' dal 15 marzo che viaggiano felici su quel treno e col passar del tempo se gli farete qualche domanda vi risponderanno sempre più sicuri in italiano. I loro nomi sono Hu JunN, Wang Bing Nan, Yu Chen, Zhang Huan, Zhang Mei Jie, Han Yong, Bai Lu, Li Fei Fei, Yan Jie, Zhao Yan e provengono da Chifeng, Tianjin, Wuhan, Dalian, Shandong, Liaoning, Henan, Beijing e Jixi. Sono i dieci studenti cinesi che da un mese stanno seguendo un corso di Lingua Italiana presso l'Istituto di Istruzione Superiore Adriano Tilgher di Ercolano. L'Istituto Tilgher, svolge attività quale Liceo Scientifico, Istituto Giuridico/Economico e Turistico, si connota come partner dell'Università Parthenope circa il corso di italiano per gli studenti cinesi che partecipano al programma Marco Polo preimmatricolati ai corsi di Economia e di Ingegneria dell'Università Parthenope. La qualità dell'Istituto Tilgher sui corsi di Italiano è resa evidente dalle sue pregresse esperienze con istituzioni universitarie e con istituzioni scolastiche superiori di tutto il mondo comprese quelle cinesi. L'Istituto è impegnato da circa 10 anni in attività di formazione interculturale e collaborazione con scuole europee, cinesi e dell'area mediterranea. Impegnato, nell'ambito del Programma "Llp Erasmus " dell'Unione Europea, in progetti di partenariato con diversi paesi europei (Norvegia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Grecia) ed extra-europei (Stati Uniti e Giordania), l'istituto ha avviato dal 2004 esperienze di scambio culturale con la scuola cinese Nanjing Zhonghua Vocational High School di Nanchino (Cina). In particolare l'Istituto Tilgher, come scuola aderente alla rete nazionale "Il Milione" promossa dal Ministero della Pubblica Istruzione ha stipulato convenzioni in questo senso con la Nanjin High School ed è in procinto di formalizzare una intesa analoga con altre istituzioni formative superiori cinesi. L'istituto Tilgher ha inoltre partecipato a numerosi programmi nazionali ed internazionali (come ad esempio il Comenius ed il Leonardo) finanziati per rafforzare i rapporti di cooperazione culturale, scientifica e didattica, al fine di affermare e consolidare i legami di amicizia tra le Istituzioni e tra Italia e Cina. In particolare l'Istituto Tilgher èstato premiato con Award di cooperazione europea 2006 con la seguente motivazione "per il percorso linguistico con stage all'estero a seguito del finanziamento del FSE e per progetti di cooperazione anche con scuole di paesi extraeuropei". Diverse delegazioni cinesi hanno preso parte a programmi di scambio coordinati dalla Tilgher con visite nell'Istituto di cinesi. Sono da elencare anche diverse partecipazioni da parte della Tilgher a coordinamenti internazionali svoltisi in territorio cinese per attività di scambio con la Cina. L'istituto Tilgher ha organizzato corsi di italiano ed è per questo particolarmente esperto nelle problematiche relative all'acquisizione della lingua italiana a livello B1 e B2 da parte di studenti recentemente diplomati in istituti cinesi di istruzione superiore. E' stato esecutore finanziato nell'ambito del Pon 6.1 e del Por 3.8 di corsi di italiano lingua 2. La particolare tipologia di conoscenze, oltre quelle strettamente linguistiche, prevista dal regolamento di Ateneo (competenze minime di natura economico-giuridica e scientifiche di base in funzione del percorso individuato) possono essere fornite parimenti dal Tilgher come Liceo Scientifico, Istituto Giuridico/Economico e Turistico che già eroga tale tipo di conoscenze in forma curricolare ai suoi studenti. La pluriennale esperienza nell'erogazione di corsi di Italiano Lingua 2 e la disponibilità di professionalità accreditate per la realizzazione del percorso didattico sono a garanzia del buon esito dello stesso e rappresenta l'inizio di una serie di azioni similari. Come artefice infaticabile di questo rapporto bilaterale con la Cina mi sento di affermare che si tratta solo di un inizio, sicuro che se ci saranno persone che crederanno in questo progetto e ci lavoreranno con entusiasmo, anche se al momento occorrerebbe più coordinamento tra le varie strutture coinvolte, il sistema formativo campano si potrà internazionalizzare riprendendosi quel ruolo di protagonista che gli spetta. Questa consapevolezza nasce anche da quanto vedo crescere intorno a me sia in quanto delegato per la Parthenope nell'ambito delle attività di Orientamento e Tutorato per le funzioni di contatto con le Università cinesi, con le agenzie cinesi per la mobilità studentesca e per l'accoglienza degli studenti cinesi, e, sia come rappresentante in Italia della Hebei Normal University, forse caso unico in Italia. Quest'ultimo Ateneo, e la società affidataria per alcuni servii legati alla sua internazionalizzazione - la ZhongYiKun di Pechino- sono accreditati come centro per gli esami di conoscenza della lingua italiana Cisl avendo stipulato un agreement con l'Università per gli stranieri di Siena. Ultima, ma non meno importante per la sostenibilità delle iniziative avviate è che questo gruppo cinese è disponibile ad aprire un ufficio a Pechino da stabilire quale centro per il coordinamento delle attività di scambio tra le Istituzioni formative Campane e quelle cinesi che divengono partner del progetto. Insomma, questa attività può portare gli atenei Campani a poter finalmente fare un incoming sostenuto dalla Cina. E' cosi che la Parthenope, grazie alla dedizione espressa da me come da altri che supportano queste attività, dal Magnifico Rettore Gennaro Ferrara, al Delegato per l'Internazionalizzazione prof. Claudio Quintano, al delegato per l'Orientamento prof. Stefano Dumontet, stà già ottenendo dei risultati apprezzabili. Presso la Facoltà di Ingegneria vi sono attualmente due docenti cinesi che risiederanno a Napoli per un anno con una borsa della Regione Campania. Hanno preceduto i dieci studenti cinesi, selezionati dalla ZhongYiKun pre-immatricolati alle Facoltà di Economia e di Ingegneria della Parthenope. Forte di questa esperienza ormai consolidata mi ritrovo ad essere promotore presso gli Atenei Campani della proposta di prendere contatto con la Hebei Normal University e le società di study abroad che con essa hanno un apposito agreement, al fine di stipulare accordi di incoming di studenti cinesi, con la convinzione della utilità e della necessità di un'apertura nei confronti di mercati emergenti che rappresentano vere e proprie opportunità di sviluppo. Anche l'Accademia di Belle Arti di Napoli stà iniziando un percorso che ho delineato sempre con la Hebei Normal University che ci potrà portare a Napoli dai 20 ai 30 studenti cinesi all'anno. Al momento della pubblicazione di questo articolo sarà già siglato un accordo tra la Hebei Normal University e l'Accademia di Belle Arti di Napoli che farà arrivare nella nostra prestigiosa istituzione artistica studenti provenienti dal paese di mezzo. Grazie anche ai miei contatti l'Accademia sbarcherà a ShiJiaZhuang, il capoluogo della provincia dello Hebei dove inizierà una prima collaborazione attraverso un corso che si terrà a Pechino e che si concluderà con la partecipazione dell'Accademia alla "2009 Hebei International Education Exhibition" organizzata dal Dipartimento per l'Educazione della Provincia dello Hebei e dallo Hebei International Affairs Consultant & Service Centre della Hebei Normal University. Il mio rapporto con la Hnu è comunque uno dei tanti contatti che si potranno utilizzare per sostenere e replicare iniziative come queste. C'è tra gli altri la China Scholarship Council, società no-profit del Ministero dell'Educazione Cinese che potrà avvalersi, se non entrare anch'essa in questo gruppo di interesse. Si stanno sviluppando ipotesi di agreement già a livello di scuole superiori per cui i futuri studenti degli Atenei campani potranno essere cinesi che si diplomeranno direttamente in Campania dopo che avranno già svolto un periodo di formazione iniziale in Cina, offrendo loro la possibilità di seguire dei corsi di lingua e cultura italiana a livello di High School. Quale altra sorpresa ci sarà da aspettare su questo percorso avviato? La costituzione del "Polo Mediterraneo della Lingua Italiana" grazie al quale si potranno offrire ai giganti cinesi le credenziali di un sistema integrato dove competenze multiple agiranno in sinergia per garantire una qualità dell'insegnamento dell'Italiano, dell'accoglienza e della offerta didattica a servizio degli utenti cinesi al pari di tutti gli ospiti internazionali delle Istituzioni formative campane. del 01-05-2009 num.

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Dalla antichità il fuoco di Napoli (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura autoricampani / F. Alison - A. Bossi Dalla antichità il fuoco di Napoli La ricerca ha preso il via da alcune testimonianze risalenti alla Magna Grecia e alla Campania del Settecento e dell' Ottocento,attraversando una storia millenaria,per giungere in mostra (grazie a una serie di manufatti e immagini) al Pan ,realizzando il primo ciclo di mostre di architettura e design di Palazzo Rocella...Filippo Alison è nato aTorre Del Grecoprofessore ordinario, titolare della carredra di Arredamento presso la facoltà di Architettura della Federico II di Napoli dal 71 al 2005 e fondatore del Corso di laurea in Arredamento Interno Architettonico e Design della stessa Università ha pubblicato saggi e articoli nelle principali riviste internazionali. Ha realizzato esposizioni in musei e gallerie in Europa: Roma,Milano,Parigi Barcellona,Monaco Francoforte Ginevra,Londra Glasgow,Malta;in Giappone;negli Stat Uniti.Ha collaborato con istituzioni culturali quali la Fondathion Le Corbusier,la Glasgow School of Art.Ha cordinato le ricerche pubblicate dal gruppo docente del settore ICAR 16 dell'Arredamento e tracciato il profilo e le linee programmatiche didattiche per la stessa disciplina anche in Facoltà Universitarie Europee. Agostino Bossi nato aPola nel 1941,professore ordinario,professoe ad honorem della Facultad de Arquitectura de Montevideo (Uruguay) Presidente del corso di Laurea in Arredamento, Interno Architettonico e Design presso la Federico II di Napoli. *** F. Alison - A. Bossi Il seno di Elena e il fuoco di Napoli Editore Oxiana Pagine 368 euro 40,00 del 01-05-2009 num.

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Città: Il bullismo monta e le politiche di contrasto latitano (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Città: Il bullismo monta e le politiche di contrasto latitano Pubblicato il 04-05-2009 di Giovanni Zarro I casi di bullismo. Ne sono tanti! Ogni giorno i quotidiani ne riportano un vasto campionario. Nelle nostre scuole, gli atti di bullismo sembrano ripetersi sempre più spesso... I casi di bullismo. Ne sono tanti! Ogni giorno i quotidiani ne riportano un vasto campionario. Nelle nostre scuole, gli atti di bullismo sembrano ripetersi sempre più spesso; soprattutto ai danni di ragazzi stranieri e studenti disabili. In qualche caso anche nei confronti di professori. Cresce dunque la criminalità giovanile? Di fatto, stando alle ultime indagini disponibili, la percezione del fenomeno da parte degli insegnanti, mostra che la situazione peggiora. I docenti pensano che nelle scuole italiane cresce sia il consumo della droga (lo ritiene il 40.2% dei professori della secondaria di primo grado e il 55.4% di quelli della scuola superiore) e sia gli episodi di bullismo (secondo il 56,3% dei primi e il 36,3% dei secondi). Le statistiche rese note dal Dipartimento ministeriale per la giustizia minorile, basate sull’elaborazione ISTAT dei dati provenienti dalle denunce giunte alle Procure tra gli anni 2000 (...) e 2006, sembrano confermare i dati riferiti. Va anche detto che l’attenzione dedicata al fenomeno dai mezzi di comunicazione e la tendenza di questi a “gonfiare” alcuni episodi diffonde la sensazione nell’opinione pubblica, di un forte disagio; i dati reali, però, restano preoccupanti. Cosa è il bullismo? Cosa lo distingue dalle ragazzate o dai reati? Le ragazzate non sono caratterizzate da una cristallizzazione dei ruoli, non sarebbero premeditate e pianificate; in esse non è presente uno sbilanciamento di potere tra i soggetti coinvolti e le aggressioni; non sono perpetrate in modo col-lettivo contro un singolo. Gli episodi che si caratterizzano come reati, invece, includono aggressioni violente che comportano ninacce gravi e utilizzo di armi; spesso si tratta di violenze a sfondo sessuale. Tra ragazzate e reati si può collocare il bullismo! Sono atti di aggressione, consapevole e volontari perpetrati in maniera persistente ed organizzata da uno o più individui nei confronti di una o più persone. Non integrano il concetto di reato né scadono a quello di semplici ragazzate! Dove accadono gli atti di bullismo? E chi sono i bulli e le vittime? All’interno delle scuole si verifica l’occorrenza maggiore di tali fenomeni; si registra, invero, in classe, nei bagni, durante la ricre-azione; in misura minore nel tragitto tra casa e scuola. Ciò che più colpisce l’opinione pubblica è che il bullismo sia diffuso soprattutto nella scuola primaria. Nelle sette Regioni italiane in cui sono state svolte mirate ricerche, risulta che il 41% dei bambini iscritti alle elementari e il 26% dei ragazzi che frequentano le secondarie di primo grado denunciano di essere stati vittime di prepotenze. Il fenomeno sembra ridursi con l’aumentare dell’età. A una prepotenza, i ragazzi reagiscono con rabbia. Non sempre, però! Al contrario di questi. le ragazze tendono a reagire con più frequenza e a denunciare il fenomeno. Bulli e vittime si distribuiscono equamente tra le classi sociali. Quel è l’identikit del bullo...I ragazzi dediti ad atti di bullismo dimostrano una buona “competenza sociale”. Sanno individuare una vittima dalle sue espressioni, dal suo comportamento, dalle sue relazioni. Alla genesi del bullo non sono estranee le influenze prodotte dai comportamenti dei genitori ed anche tare ereditarie. I bulli conoscono l’ambiente in cui si muovono; sanno dove e quando colpire; sanno di chi fidarsi. Non provano empatia; le loro azioni sembrano rispondere a un altro modello, quello del fr-eddo calcolo! Non sembrano esserci attributi fisici che caratterizzano i bulli! Fatta eccezione per la forza fisica dei maschi! Esistono, tuttavia, anche bulli di esile costituzione. Il loro temperamento è spesso attivo/impulsivo e si accompagna a un forte bisogno di dominare. Questi ragazzi considerano l’aggressività uno strumento per realizzare i propri desideri. Quanto ai comportamenti, i bulli conseguono bassi punteggi rispetto alla “scala” che misura la propensione all’altruismo, al prendersi cura, al dare sostegno, alla cooperazione, alla cordialità, all’empatia. Godono, tuttavia. di una certa popolarità tra i coetanei, in particolar modo tra le ragazze. Quale l’identikit della vittima? Si possono individuare due tipologie di vittime: “passive” e “provocatrici”. Le prime sono tendenzialmente insicure, ansiose, depresse, poco capaci di difendersi, spesso inserite in famiglie conflittuali, caratterizzate dalla presenza di una madre, iperprotettiva, soprattutto nei confronti dei maschi, e dall’assenza del padre. Le “vittime provocatrici”, sono individui impulsivi. iperattivi e reattivi agli insulti, ma poco efficaci quando esercitano prepotenze. Chi subisce prepotenze, è, tendenzialmente, considerato antipatico dai coetanei; è spesso isolato; percepisce i compagni come poco solidali. Per lo più stabilisce legami con chi ricopre il ruolo di difensore, di spettatore o di vittima. Le amicizie sono considerate un fattore di protezione e possono rappresentare uno stimolo all’interruzione delle dinamiche instaurate dai bulli. Non sempre, come detto, l’aggredito denuncia l’atto di bullismo. Sul punto si registrano differenze di età e di genere. Quali le conseguenze del bullismo? Sul piano socioemotivo, le vittime delle prepotenze perdono in autostima, tendono a maturare sensi di colpa o di vergogna per non avere saputo reagire alle violenze; si isolano e, talvolta, giungono a manifestare disturbi somatici; disturbi quanto al sonno ed all’appetito. Nei casi più gravi scivolano nella depressione. Sul piano scolastico, tutto ciò si riflette in difficoltà di concentrazione e in un graduale peggioramento del rendimento, che può spingere alcuni fino all’abbandono degli studi. Nel bullo le conseguenze dei gesti praticati non sono meno gravi nel medio e nel lungo periodo: si registrano disturbi nella personalità e nell’umore; si registrano problemi di relazione e di coppia; si registra propensione all’abuso di sostanze stupefacenti, difficoltà nei rapporti con le regole, con la giustizia e nell’ambito professionale. A scuola, tali soggetti presentano spesso seri deficit nelle abilità di base (lettura, scrittura e calcolo) e difficilmente concludono il percorso di studi prescelti. Gli “spettatori” dei fenomeni di bullismo, infine, pagano dazio in termini di paura e stati d’ansia, e in qualche caso presentano ridotte abilità prosociali (riguardanti cioè la capacità di offrire aiuto) o manifestano comportamenti aggressivi; in classe palesano difficoltà di apprendimento. Vittime e bulli si fermano generalmente a un basso titolo di studio; hanno minori probabilità degli altri studenti di raggiungere la laurea. L’aver ricoperto uno dei due ruoli inciderebbe poi negativamente anche sul lavoro e sull’entità del relativo stipendio. Infine, i bulli hanno un rischio quattro volte superiore a quello dei coetanei di incorrere in seri problemi giudiziari. Ancora. Mentre più alta è la possibilità delle vittime di soffrire di depressione; di bullismo si muore; “spinge” talvolta al suicidio. Quali le strategie d’azione e le politiche pubbliche antibullismo? Dapprima facciamo cadere lo sguardo sulle esperienze riscontrabili nei paesei esteri; poi sul Programma di Olweus! Un’ indagine condotta in 24 scuole di Sheffield, in Inghilterra, mostra come adeguate politiche antibullismo siano capaci di ridurre il fenomeno di circa il 50%. Il dato si ripete anche in Italia. In una scuola media della provincia di Lucca, dopo sei anni di interventi, il numero delle prepotenze subite si è ridotto del 59% circa. In altre parole, sulla base delle esperienze acquisite, per combattere il bullismo è importante elaborare organiche politiche scolastiche. Un investimento in questo campo può portare frutti considerevoli. Emblematico, tra tutte le modalità di intervento, è il programma elaborato da Dan Olweus, professore di psicologia nell’Università di Bergen. In quella realtà, in Norvegia, il bullismo è stato, dapprima, monitorato, esaminato; poi se ne è tratto un argomentato programma di azione; il programma non è restato sulla carta. E stato implementato! In cosa consiste il programma Olweus? Il programma di Olweus valorizza i compiti educativi che deve assolvere l’adulto; prevede il coinvolgimento degli insegnanti, del corpo non docente e dei genitori nella lotta contro il bullismo; promuove una percezione delle regole quale dispositivo per favorire relazioni costruttive e limitare i comportamenti violenti. Esso è organizzato su tre livelli: di istituto (il campo d’azione è costituito dall’intera popolazione scolastica), di classe e individuale. Nel primo caso, a livello di istituto, si procede a somministrare un questionario; sì organizza una giornata di dibattito sul bullismo; vengono realizzati spazi idonei e attrezzati per la ricreazione e la mensa (con adeguata supervisione); si organizzano incontri tra insegnanti e genitori e gruppi di studio fra docenti. Tutto ciò per favorire un buon clima scolastico. Nelle singole classi vengono riproposti, in scala, i medesimi interventi con incontri sistematici a tema, svolgimento di attività positive di gruppo, occasioni di confronto tra insegnanti, genitori e alunni. I fenomeni di bullismo vengono poi illustrati nel dettaglio, con riferimenti alla letteratura specifica e agli aspetti giuridico-penali. A livello individuale, infine, si procede sui soggetti direttamente coinvolti con colloqui personali che chiamano in causa bulli, vittime e rispettivi genitori, ma anche con discussioni di gruppo fra i genitori stessi. Quale la lotta al bullismo in Italia? La lotta al bullismo in Italia diviene, oggetto di attenzione istituzionale, solo, nella XV legislatura (2006-2008); cioè durante il Governo Prodi e con Giuseppe Fioroni al Ministero della Pubblica istruzione. Due i provvedimenti di rilievo: la stesura delle Linee di indirizzo generali e azioni a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo, varate dal Ministero il 5 febbraio 2007, e la riforma dello Statuto degli studenti. Con le Linee di indirizzo generali vengono anche istituiti gli Osservatori regionali permanenti sul bullismo; gli Osservatori ricoprono un ruolo strategico per la prevenzione e la lotta al fenomeno; rappresentano l’elemento di raccordo e coordinamento tra l’Amministrazione centrale e quelle periferiche, tra scuole e altre agenzie educative; valorizzano il patrimonio di ricerche, esperienze, materiali, percorsi didattici già sperimentati; promuovono interventi di prevenzione e di riduzione del bullismo; monitorano l’andamento del fenomeno e valutano l’efficacia dei programmi realizzati. Le modifiche dello Statuto degli studenti (l’art. 5) hanno introdotto il Patto educativo di corresponsabilità. Riconoscono alla famiglia un ruolo centrale nell’educazione delle future generazioni e promuovono i rapporti tra la famiglia e la scuola finalizzati allo sviluppo dei giovani. Malgrado ciò, si è ben lungi dall’aver proposto in Italia efficaci interventi antibullismo. Mancano politiche organiche; scarsa è la considerazione delle esperienze estere; non vengono proposti né offerti programmi sistematici di intervento. È indicativo il fatto che, a tutt’oggi, sono stati attivati solo tredici Osservatori sui venti previsti! Qual è il principale limite di queste iniziative? Ad eccezione degli Osservatori, le iniziative proposte non sono misure specifiche. Prevengono e contribuiscono alla riduzione del bullismo solo indirettamente. Come nel caso norvegese, è necessario elaborare una politica nazionale organica; è necessario diffondere “pacchetti antibullismo” che facciano tesoro delle esperienze estere e nazionali; è necessario riflettere, con il supporto di dati empirici, sul potenziale contributo delle materie curricolari (su cui insistono le Linee di indirizzo di Fioroni); è necessario rivalutare i regolamenti disciplinari di istituto e i dispositivi didattici capaci di garantire il successo formativo (soprattutto per mezzo di piani di formazione del personale docente e non docente ). In altri termini, è indispensabile una strategia organica e flessibile; è indispensabile l’avvio di sperimentazioni correttamente impostate e concreti impegni di spesa. Tutto ciò, però, è al di là da venire, nel nostro Paese. Le ricette antibullismo ci sono; sono efficaci; non rientrano però nell’agenda di governo del Ministro Gelmini! Il popolo, i cittadini si chiedono il perché? E tuttavia, increduli scorrono i giornali che salmodiano con insistenza che il bullismo è un fenomeno ingravescente, che è una piaga sociale, che va combattuto con determinazione. La Gelmini, però, si “gingilla” con altro. Gioca …con i tagli!

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Fisica, laurea unica per i due atenei (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Fisica, laurea unica per i due atenei È il progetto a cui stanno lavorando i presidi delle facoltà di Scienze di Udine e Trieste Lunedì 4 Maggio 2009, Una collaborazione più stretta, fino a unire le forze, risorse e docenti. È quanto auspicano, fra Trieste e Udine, i presidi delle due facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, dimostrando concretezza e volontà di guardar oltre ai campanilismi interni alla regione. Conviene - e la recente esperienza dei corsi di medicina soppressi su decreto ministeriale lo dimostra - fare squadra nella consapevolezza che il Friuli Venezia Giulia ha un bacino di potenziali studenti non è così ampio come lo può avere l'università di Padova. Tanto che un progetto sta già prendendo piede: quello di realizzare un unico corso di laurea in fisica, al quale i due atenei regionali collaborino. «Grazie al progetto nazionale "lauree scientifiche", stiamo registrando un incremento nelle immatricolazioni - osserva il professor Rinaldo Rui, presidente della Facoltà scientifica all'università di Trieste - tuttavia trovo non solo infantile, ma anche puerile il dualismo con Udine. Sono veneto, vivo nel capoluogo friulano e lavoro in quello giuliano. Ho sempre considerato proficue le collaborazioni: la facoltà che presiedo è più specializzata nei corsi in chimica e fisica, mentre Udine prevale nei settori informatici. Sin dalla mia elezione ho cercato di organizzare l'offerta formativa con criteri razionali. Da qui la decisione di chiudere i corsi di informatica, visto che la facoltà udinese a ha più docenti e iscritti. Sono un fisico, il mio sogno è un'unica facoltà di fisica in regione e con i colleghi immagino un corso magistrale di fisica "interateneo", con i docenti delle due università che lavorino insieme». Al momento, i corsi di laurea in fisica sono diversi nei contenuti. «Il corso in Fisica è nato a Udine nel 2000, per combinare la materia in chiave moderna alle possibili applicazioni concrete - conferma il professor Carlo Tasso, preside in Friuli - a Udine ci rivolgiamo in particolare ai futuri informatici e anche ingegneri. Abbiamo otto immatricolati nella laurea specialistica in fisica. Non sono pochi, ma nemmeno molti. Conviene dar vita a una laurea regionale, che possa contare su un corpo docente che sia l'unione dei fisici di Udine e di Trieste, senza più avere preoccupazioni per il futuro per il rispetto dei requisiti minimi fissati dal ministero. Conviene razionalizzare ora, anche per evitare l'inadirimento dei corsi, diventando sufficientemente attraenti per un bacino che arriva fino a Treviso». «La competizione - fa eco ancora il professor Rui - non va vista tra Udine e Trieste, bensì con Padova dove c'è un superateneo, che con numeri e competenze maggiori si fa un solo boccone di noi. Pensiamo, ad esempio, a un corso di laurea in astrofisica: richiederebbe almeno 60 iscritti; dove li troviamo?» Il piano di un unico corso specialistico in fisica non è solo un'idea. Ma qualcosa di più. «Con il mio collega friulano discutiamo, valutando i criteri di copertura e le criticità - ancora il preside della facoltà triestina - Udine potrebbe avere i docenti triestini che collaborano nelle aree di propria competenza. Anche sul corso di laurea in tutela ambientale bisognerebbe ragionare. È vero che i corsi a Trieste e Udine muovono da diverse ragioni culturali: chimica e geologia nel primo caso, agraria nel secondo. Tuttavia sono corsi con pochi iscritti e per tenere alta la competizione tra i due atenei regionali si rischia di tenere bassa la qualità dell'offerta, sprecando risorse». «Per fisica specialistica, contiamo di avere pronta un'analisi di fattibilità entro pochi mesi- fa eco il professor da Udine - poi bisogna attendere i tempi ministeriali. L'intenzione sarebbe comunque di partire con l'anno accademico 2010/2011». Il che equivarrebbe decidere l'unificazione entro il prossimo dicembre. Lorenzo Marchiori

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Docenti in pensione a 72 anni, ma soltanto se sono i migliori (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Docenti in pensione a 72 anni, ma soltanto se sono i migliori Lunedì 4 Maggio 2009, I più maliziosi sussurrano che sia un provvedimento salva-baroni. Mascherato, un adagio ma non troppo da tempo vibrante nell'aria: in pensione oggi a settant'anni, presto a settantadue. Una "extension" concessa solo ai migliori. Quelli che si sono distinti per qualità di didattica e ricerca certo, ma pure assistenza. Un terzetto di ambiti che strizza l'occhio all'Azienda ospedaliera universitaria integrata, che fu nelle intenzioni e ora non è più come nuovo ente giuridico, superata dai fatti. Dunque due anni di "bonus" così come deciso dal Consiglio della facoltà di medicina riunito in assise. La novità passa sotto la dicitura "Prolungamento del servizio attivo per un ulteriore biennio oltre il limite d'età previsto per il collocamento a riposo", ovvero "il prolungamento viene richiesto dai docenti sulla base della valutazione delle esigenze funzionali e amministrative, vi si può accedere previa analisi della professionalità specifica del richiedente". Il Consiglio ha dato il placet per aggiungere tra i criteri di valutazione anche l'attività assistenziale. Come dire, il professore che per capacità, spessore e carisma non sia facilmente rimpiazzabile può rimanere seduto sulla poltrona altri ventiquattro mesi, dando tempo all'amministrazione di individuare qualcuno che ne sappia, per doti, continuare il mandato nel segno dell'omogeneità qualitativa (fermo restando che nella stragrande maggioranza delle Università italiane i prof girano i tacchi a 70 anni; difficile sarà poi capire chi, dopo decenni di onorato servizio tra le fila dell'Ateneo, non rientra nella categoria dei top). Linee di indirizzo, queste, che Consiglio ha fatto proprie, ora i vari Dipartimento valuteranno questa presa di posizione che anticipa quanto previsto dal Governo con la legge 133/2008. Altro impegno: cercare di livellare gli stipendi tra ricercatori e professori, aumentandoli ai primi. Troppa la differenza, una prospettiva poco allettante per i giovani. Per venire loro incontro, la Regione Veneto offre un assegno integrativo. F.Capp

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Il buon lavoro per i neolaureati? Stimolante e che dia autonomia (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il buon lavoro per i neolaureati? Stimolante e che dia autonomia Lunedì 4 Maggio 2009, Cos'è un buon lavoro per un neo-laureato? E quanto conta il fatto che il primo lavoro sia davvero un buon lavoro? A queste domande hanno cercato di rispondere i docenti della Facoltà di Economia del nostro ateneo Paolo Gubitta, Martina Gianecchini e Giovanni Costa. "La ricerca del buon lavoro e il rifiuto del lavoro", questo il titolo della loro analisi in cui hanno studiato, per rispondere al primo quesito, l'occupazione di 2288 laureati che avevano un impiego retribuito a 6 mesi dalla laurea, e di 1121, nel secondo caso, laureati che non avevano un lavoro a 6 mesi dalla laurea, ma che durante l'università erano stati occupati. Il buon lavoro per un neo-laureato è un lavoro nel quale si hanno spazi di autonomia e indipendenza e che permette di acquisire una professionalità aggiuntiva, anche se non offre remunerazioni elevati. A sei mesi dalla laurea lo stipendio medio di un neo-dottore è infatti di 1061 euro al mese. Il 37 per cento di chi lavorava prima di laurearsi, ma non lavora a sei mesi dalla laurea, ha invece scelto di continuare la formazione post-laurea. Il 22 per cento ha lasciato il precedente lavoro perché non gli piaceva. Ma dove vanno i 2288 laureati che scelgono il lavoro piuttosto che la carriera accademica? Il 73 per cento viene impiegato nel settore dei servizi; il 25 per cento nell'industria e il 3 per cento nell'agricoltura. Il 24 per cento ha un contratto dipendente a tempo indeterminato, il 5 per cento un lavoro autonomo, il 32 per cento è un dipendente con contratto a tempo determinato, il 35 per cento ha un contratto atipico e il 4 per cento risulta sprovvisto di regolare contratto. «Rispondere alla domanda "cosa sia un buon lavoro per un neo-laureato - spiegano i tre docenti autori della ricerca - è importante perché con l'ingresso nel mondo del lavoro inizia il processo si "socializzazione occupazionale" che non solo può influenzare gli orientamenti professionali, ma anche le caratteristiche personali». «Sapere poi se il primo lavoro sia davvero un buon lavoro - terminano i tre economisti - è fondamentale per comprendere come l'eventuale "rifiuto" del primo impiego per le nuove generazioni possa fare la "differenza" e assumere nuovi significati». Matteo Bernardini

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0 Microraccolta dell'amianto: esiste un accordo pubblico-privato',188,29,409,121); center_pup('1 (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 4 Maggio 2009, Cosa deve fare il cittadino che si trova per le mani alcuni metri di eternit, ad esempio la copertura di una baracca, oppure qualche tubo di scarico contenente amianto? Per evitare che il materiale finisca smaltito in modo improprio deve ricorrere al servizio di microraccolta. Su 100 metri quadrati di eternit che vengono sostituiti da manufatti, tubazioni o lastre concepiti con materiali più moderni e meno tossici, circa 85 vengono lavorati da ditte specializzate, mentre gli altri 15 finiscono alla microraccolta. Un dato che si può sensibilmente migliorare. Ma in cosa consiste questa pratica? «La microraccolta dell'amianto -spiega Giovanni Moro, dello Spisal- è consentita ai singoli cittadini, senza ricorso all'opera di ditte specializzate che sono tenute a presentare costosi piani di bonifica. Lo Spisal si rivolge pertanto alle ditte chiedendo che presentino piani di microraccolta e, in accordo con le aziende di smaltimento dei Comuni, organizzino poi il trasporto». Il privato cittadino può, a sua volta, chiamare l'ufficio tecnico comunale informandolo sull'eventuale presenza dell'amianto. In tal modo i tecnici sono in grado di dargli indicazioni concrete su come deve agire e sui presidi necessari per effettuare l'operazione in assoluta sicurezza: ad esempio plastica, nastro e mascherina protettiva sono indispensabili. Il materiale viene poi conferito in vista di un ulteriore trasferimento in un'azienda di lavorazione».

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Rassegna EC Classic stasera all'Mpx PioX c'è Robert Mitchum (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Rassegna EC Classic stasera all'Mpx PioX c'è Robert Mitchum Lunedì 4 Maggio 2009, L'iniziativa "EC Classic" è da dieci anni prestigiosa vetrina dei grandi film della storia del cinema proposti in pellicole 35mm nelle migliori condizioni di visione in sala. Stasera all'MPX - Multisala Pio X, a partire dalle 21, è in programma un appuntamento speciale organizzato in collaborazione con la Mediateca Cinemazero di Pordenone che comincerà con la presentazione del volume Il coccodrillo luminoso e altre storie. Teoria e pratica dell'audiovisivo a scuola di Manlio Piva. Il libro, edito quest'anno da Cinemazero, sarà presentato dallo stesso autore Manlio Piva (docente di Didattica del Cinema e dell'Audiovisivo al D.A.M.S. di Padova e consulente per le attività didattiche della Mediateca di Cinemazero a Pordenone) e da Farah Polato (docente di Storia e Critica del Cinema - Università di Padova). A seguire la proiezione di "La morte corre sul fiume" (USA 1955, 84') di Charles Laughton, una "fiaba" nera girata con uno stile folgorante che non ha eguali nel cinema dell'epoca.

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TITTI ESPOSITO CASTELLAMMARE. IL CINQUANTA PER CENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO ANTICO STABIE... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

TITTI ESPOSITO Castellammare. «Il cinquanta per cento degli edifici del centro antico stabiese è a rischio sismico». L'annuncio è dell'assessore all'urbanistica di palazzo Farnese, Paolo Pisciotta, a margine di un incontro all'istituto Vitruvio. All'incontro, l'altra mattina, docenti universitari e futuri geometri, che insieme, ma in tranche diverse hanno lavorato al progetto per realizzare una mappa dettagliata dei condomini più vecchi della città delle acque. Da via Gesù all'acqua della Madonna. Un progetto sperimentale nella scuola di via D'Annunzio, nella città termale, presentato da un team di professori delll'Università Federico II e di Salerno che hanno monitorato i palazzi degradati dei rioni più antichi rendendo protagonisti anche gli stessi residenti. Compilando moduli per capire la planimetria e la storia delle proprie case, in questa sorta di censimento edilizio. Tanto l'entusiasmo degli studenti che hanno partecipato al protocollo d'intesa Università-Comune. Un'iniziativa che se da una parte ha visto lo studio della vulnerabilità degli edifici del cuore storico del territorio cittadino, dall'altro ha permesso agli stessi ragazzi dell'ultimo anno dell'Istituto per geometri del rione san Marco di analizzare il tessuto urbano della propria città in maniera più pratica che teorica, anche con la costruzione di un plastico. Racconta entusiasta il preside della scuola superiore cittadina, Sebastiano Piccolo: «Da gennaio i nostri studenti accompagnati dai professori hanno potuto scendere in strada per verificare lo stato di stabilità ed agibilità di una quindicina di edifici a rischio crollo dei quartieri più vecchi, in caso anche di terremoto». La convenzione con l'Università, come precisa l'assessore all'urbanistica Pisciotta, che in qualche modo ha anticipato i controlli che da più parti vengono richiesti oggi in molti Comuni alla luce del terremoto dell'Abruzzo, sicuramente proseguirà nei prossimi mesi con programmi di consulenza per i proprietari e inquilini dei palazzi da riqualificare. «Il rischio sismico appartiene a questo territorio da sempre - afferma l'esponente della giunta Vozza - e questo protocollo d'intesa guidato da esperti (da Pasquale Persico, docente all'Istituto universitario navale di Napoli, a Ferruccio Izzo docente di architettura presso il «Master di progettazione di eccellenza per la città storica» al professore Gaetano Manfredi direttore del dipartimento di ingegneria strutturale dell'università Federico II, ad Andrea Prota, giovane ingegnere che ha preparato le schede di lavoro), è un ottimo inizio per il recupero del centro antico, in accordo con i condomini che potranno a breve avere anche il fascicolo dell'edificio a spese nostre o un'area delocalizzata per lasciare il proprio palazzo fatiscente. Mentre stiamo già provvedendo ad un ufficio specifico che possa indirizzare gli abitanti della zona alle varie procedure per risistemare e mettere in sicurezza la propria abitazione».

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GENNARO CORVINO NOCERA INFERIORE. COMINCIA LA SETTIMANA CHE PORTERà ALLA FESTIVITà IN O... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Salerno)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

GENNARO CORVINO Nocera Inferiore. Comincia la settimana che porterà alla festività in onore di San Prisco, primo vescovo di Nocera. E' un avvenimento speciale perché intonato a tre caratteristiche. La prima è rappresentata dalla mobilitazione dell'Associazione di San Prisco, di cui è presidente Antonio Belfiore, tesa alla raccolta di fondi per venire in aiuto ai terremotati abruzzesi e partecipare attivamente alle operazione di lavoro in quei comuni colpiti e distrutti dal sisma. Il secondo aspetto caratterizzante è costituito dal messaggio storico ecclesiale diffuso dal Vicario Generale della diocesi Nocera Sarno,Mons.Mario Vassalluzzo.consistente in una "comunicazione" su "La Giornata Priscana" che, secondo l'illustre scrittore e agiografo, oltre che giornalista, «riveste un significato tutto speciale nell'ambito dell' "anno paolino" in ordine al lavoro di illuminazione delle nebbie dei secoli» che da anni si sta conducendo in diocesi. Monsignor Vassalluzzo nel rivolgere il pensiero a tutti perché si sia presenti alle celebrazioni del primo vescovo di Nocera, scrive: «Siamo perciò tutti invitati ad appassionarci alle radici della nostra storia e al progressivo affermarsi del Messaggio di Cristo nel primitivo ambiente pagano quale stimolo all'attuale inculturazione del Vangelo che costituisce il progetto pastorale» del tempo postsinodale. Ci sono, poi,i fatti nuovi che riguardano la presenza priscana nel cuore delle cristianità nocerina. In cattedrale nel corso degli scavi, tuttora in corso sotto la guida dell'architetto Vincenzo Piccolo, sono venuti alla luce il sarcofago di San Prisco ed altri importanti "momenti" archeologici. di grandissimo interesse storico e conoscitivo. La settimana che comincia si chiuderà con le solenni celebrazioni del patrono di Nocera, San Prisco. Si arriverà al 9 maggio, con il solenne triduo, con la conferenza del professore padre Armando Genovese, docente di Patristica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, su «Gli inizi del Cristianesimo e l'Evangelizzazione dell'Italia Meridionale. I prodromi dell'epoca Priscana». E poi la concelebrazione di Monsignor Illiano e la sua allocuzione-omelia , un panorama che toccherà i problemi della nostra società e la modernità del pensiero del primo Vescovo di Nocera,San Prisco. Intorno al vescovo Illiano, tutto il clero delle diocesi e i fedeli che arriveranno da tutti i comuni delle Valle del Sarno.

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PREPARARE I LAUREATI IN GIURISPRUDENZA ALLA PROVA PIù DIFFICILE: LA RICERCA DI UNA COLLOCAZIONE... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Preparare i laureati in Giurisprudenza alla prova più difficile: la ricerca di una collocazione lavorativa conforme alle proprie aspirazioni ed alle proprie capacità. È l'obiettivo del «Maggio di Orientamento al lavoro» organizzato dal Jpgiuri - Ufficio di Job Placement della Facoltà di Giurisprudenza di Suor Orsola Benincasa. «L'iniziativa - spiega la professoressa Lucilla Gatt, responsabile del Jpgiuri - è rivolta a laureandi, laureati, ed allievi dei corsi post lauream (scuola di specializzazione delle professioni legali, master ma anche dottorati ed altri percorsi di alta formazione) ed è nata con l'intento di far acquisire ai laureandi e laureati che si apprestano a lasciare l'Università per entrare nel modo del lavoro una maggiore consapevolezza delle proprie competenze, una migliore conoscenza delle prospettive occupazionali». Da oggi al 6 maggio si svolgeranno tre giornate seminariali presso la sede della Facoltà di Giurisprudenza, dedicate alla formazione del bagaglio di competenze necessario a muoversi nel difficile percorso della ricerca di una collocazione lavorativa e delle varie tappe che lo compongono. Verranno approfondite le tecniche di composizione di un curriculum vitae e di una presentazione, saranno svolte simulazioni di colloqui di lavoro e verrà affrontato il tema degli sbocchi occupazionali specifici dell'area giuridica. Dopo le tre giornate di formazione l'Università aprirà le porte ai rappresentanti del mondo delle aziende, degli studi legali, delle istituzioni pubbliche e private. Il 13 maggio, il professor Roberto Tizzano, docente di Economia Aziendale all'Università Federico II di Napoli, terrà una lezione sulla struttura organizzativa e funzionale dell'azienda e sulle possibilità di inserimento lavorativo per un laureato in giurisprudenza e successivamente gli studenti incontreranno i responsabili delle risorse umane del Gruppo Assicurazioni Generali. Il 14 maggio gli studenti si confronteranno con l'avvocato Ugo Giordano dello Studio Legale Dewey&LeBoeuf sulle prospettive di occupazione di un laureato italiano nelle più importanti law firms operanti a livello internazionali in un incontro intitolato «L'avvocato d'affari: una prospettiva da Londra». Il 29 maggio, la dottoressa Mariaelena Scoppio, Commissione Europea Fiscalità e Unione doganale, terrà una lezione sul tema «Lo stage di un laureato in giurisprudenza presso le Istituzioni Europee».

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SCUOLA, FEDERICO II E SECONDA UNIVERSITà DI NAPOLI INSIEME SULLE TRACCE DI VICO. IL 7 MAGGIO, A... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola, Federico II e Seconda Università di Napoli insieme sulle tracce di Vico. Il 7 maggio, alle 10,30, si terrà infatti nella Fondazione Giambattista Vico di Vatolla, la premiazione dei vincitori del «Secondo Certame Vichiano». Il progetto, promosso dal liceo Umberto I di Napoli , «è il risultato della sinergia tra scuola e università, Fondazione Premio Napoli, sezione vichiana del Cnr, Fondazione Vico e Istituto degli Studi filosofici - spiega il professor Mimmo Bianco dell'Umberto, responsabile del progetto - Un'iniziativa nata per insegnare ai giovani che nella filosofia dei grandi, come Vico, c'è già il futuro». Tante le scuole di Napoli, Salerno e Lagonegro che hanno partecipato al concorso patrocinata dal direttore dell'ufficio scolastico regionale, Alberto Bottino. E si è tenuta dopo una serie di lezioni: in cattedra i docenti universitari per iniziare a crescere, tra i banchi di scuola, piccoli filosofi. Sì, perché l'iniziativa, rappresenta anche un modo per orientare i ragazzi sugli studi da scegliere all'università. Tre i vincitori della prova che si è svolta all'Umberto (commissione giudicante: i professori Limone, Russo, Diana e Palermo), consistente nell'analisi di un brano di Vico. Alla premiazione saranno presenti, tra gli altri, il presidente del Parco nazionale del Cilento Amilcare Troiano, i professori Fabrizio Lomonaco della Federico II e Giuseppe Limone del II Ateneo, il presidente della Fondazione Premio Napoli Silvio Perrella, Emanuela Sanna del Cnr e il presidente della Fondazione Vico Vincenzo Pepe. Al primo classificato: un viaggio del valore di 600 euro.

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RAIMONDO PASQUINO* IL CAMPUS DI FISCIANO OSPITERà, I PROSSIMI 20, 21 E 22 MAGGIO, IL FESTIVA... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

RAIMONDO PASQUINO* Il Campus di Fisciano ospiterà, i prossimi 20, 21 e 22 maggio, il Festival delle Radio Universitarie Italiane. L'iniziativa, giunta alla sua terza edizione (Padova '07, Catania '08), è promossa da Unis@und - webradio istituzionale dell'università degli Studi di Salerno, dal Centro ICT di ateneo, dall'Ufficio rapporti con la stampa e promozione e dall'Associazione Raduni - Operatori Radiofonici Universitari. Salerno diventa, anche grazie alla media partnership della Rai, di Radio Deejay e di La7, il palcoscenico per 100 speaker e oltre 35 radio universitarie. La storia delle radio universitarie parte da Siena nell'anno 2000, ma in pochissimi anni esplode una vera e propria radio-mania che ha visto la crescita di realtà altamente qualificate come quella di Unis@und, la webradio del campus salernitano, attualmente centro propulsore e fulcro nevralgico di seminari ed eventi tematici. L'idea, in tutte le università in cui si è sviluppata, nasce dalla volontà di fornire informazione di servizio e intrattenimento, ma anche dal desiderio di creare un mezzo di espressione e magari realizzazione del talento giovanile, un luogo di confronto e di approfondimento. Il Festival raduna le webradio universitarie, non solo italiane, per vivere tre giorni di convegni, seminari, spettacoli nelle piazze del campus di Fisciano e del Centro storico di Salerno, intrattenimento e concerti. Una manifestazione che intende condurre una riflessione e rilanciare il dibattito sulle attuali tendenze e sul futuro prossimo del mondo della comunicazione. Sugli effetti della integrazione digitale che, spinta dall'avvento delle nuove tecnologie, sta portando ad una convergenza globale di testo, immagini, audio, video in un ambiente altamente interattivo quale il web. Tutto ciò, anche grazie ad esperienze quali le webradio d'ateneo, coinvolge in maniera protagonista le università italiane e la loro funzione statutaria di promuovere e favorire lo sviluppo e l'innovazione. A Salerno, infatti, come in molte altre università, questi nuovi strumenti hanno favorito la formazione universitaria, non solo sotto il profilo della didattica tradizionale, ma anche come creazione di laboratori interdisciplinari dove promuovere l'interazione tra studenti, docenti e personale tecnico amministrativo e sperimentare quella che alcuni definiscono la «comunicazione organizzazionale«, la comunicazione quale modello di relazione e non di rappresentazione. Per questo confidiamo in una festosa invasione del Campus da parte di studenti e docenti impegnati in prima linea a sperimentare le potenzialità dei nuovi media accademici; una sorta di nuova comunità che, grazie al coinvolgimento diretto degli studenti, riuscirà a parlare il linguaggio dei giovani. * rettore dell'università di Salerno

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D'Annunzio, si elegge il rettore. Crescenti: (sezione: Cultura)

( da "PrimaDaNoi.it" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA - Chieti D'Annunzio, si elegge il rettore. Crescenti:«perché non voto Cuccurullo» --> Inviato da Redazione--> il 4/5/2009 15:01:58 --> 84 letture)--> --> CHIETI. Si arroventa inaspettatamente il clima pre-elettorale della d'Annunzio, dove il prossimo 13 maggio si voterà per l'elezione del Rettore. Candidato uscente Franco Cuccurullo, già in carica ed al quarto mandato, sfidante silenzioso (ma è stata una scelta per mantenere la competizione all'interno dell'Accademia) il professor Pier Enrico Gallenga, sostenuto da un Comitato di docenti storici dell'Università che hanno tenuto fino ad oggi un profilo molto basso in questa particolare campagna elettorale. E così mentre sulla stampa si sono susseguiti comunicati di appoggio al rettore Franco Cuccurullo (sia da parte sindacale che di singoli docenti), il fronte opposto si è inabissato e forse ha lavorato sott'acqua, nel senso che ha cercato il consenso tra gli aventi diritto al voto, senza apparire all'esterno. Oggi invece, a 10 giorni dall'elezione, rompe gli indugi il professor Uberto Crescenti, decano della d'Annunzio, e già rettore per quattro volte fino ai primi anni '90. E lo fa con una lettera al veleno, rivolta proprio al prof. Cuccurullo, in cui contesta al rettore uscente di non aver accettato il confronto con gli avversari. Ma l'iniziativa del decano non si ferma qui. Infatti ha spedito una lettera (che pubblichiamo) a tutto il personale in cui ripercorre, punto per punto, i motivi per i quali il rettore in carica non andrebbe riconfermato: gestione verticistica del potere, fallimento della Fondazione con duplicazione degli incarichi e fondi che ora servono solo a pagare il CdA ed i Sindaci revisori, bilancio dell'università sano solo apparentemente, spese eccessive di rappresentanza e di immagine, collegialità inesistente, rigido controllo dei docenti e del personale. Insomma un atto di accusa netto e documentato che è anche un modo per l'ex rettore di uscire con la coscienza a posto dalla scena della d'Annunzio, di cui è stato il massimo artefice tra la fine degli anni 80 ed i primi del 90. L'ex rettore infatti è alle soglie della pensione e quindi non ha particolari interessi elettorali. Raggiunto telefonicamente, il prof. Crescenti spiega: «non ho voluto deliberatamente consegnare la mia lettera alla stampa perché ritengo che il dibattito debba restare tutto interno all'Università. La mia iniziativa nasce esclusivamente dalla preoccupazione per il degrado del dibattito interno e per il declino dell'attuale peso specifico culturale della d'Annunzio a livello di ricerca. So bene – conclude Crescenti - che il tutto sarà interpretato come un attacco a Cuccurullo, ma in realtà queste cose che scrivo io gliele avrei dette di persona, se me ne avesse dato l'occasione. Diciamo che ho dato forma scritta ad un dissenso strisciante da parte di molti per la gestione attuale. Un altro rettore avrebbe dovuto aprire un dibattito. Invece niente». A supporto della quinta elezione di Cuccurullo si sono schierati apertamente i sindacati Ugl, Cisl e Cisal. Sebastiano Calella 04/05/2009 14.55

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Le donne alla sull'orlo di una crisi di nervi (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Le donne alla «prova-bikini» sull'orlo di una crisi di nervi Corso di aggiornamento della «Dante Alighieri», dal titolo «La Forza della Parola». Seminario al via mercoledì, in due sedi distaccate: la scuola «Rizza» e l'auditorium del «Paolo Orsi». Inizierà così mercoledì pomeriggio il corso di aggiornamento per insegnanti di lingua italiana per stranieri «Dante e la forza della parola» promosso e organizzato dalla sezione aretusea della Dante Alighieri, presieduta da Gioia Pace. Si tratta di un'importante occasione di confronto e aggiornamento che vedrà illustri protagonisti alternarsi fra seminari e conferenze che si svolgeranno nell'aula magna dell'istituto tecnico Alessandro Rizza e nell'auditorium del museo archeologico regionale Paolo Orsi. Il corso di aggiornamento prenderà il via mercoledì alle 15.30 al Rizza e si concluderà domenica mattina nell'auditorium del Paolo Orsi con l'intervento del professor Luca Serianni dell'Università La Sapienza. L'illustre docente romano parlerà de «L'italiano di Dante e l'italiano di oggi», successivamente si svolgerà la consegna del premio «Coletta» giunto alla sua quinta edizione, e la consegna degli attestati e di un diploma di benemerenza al professore Pasquale Aloscari. È previsto anche il saluto conclusivo di Bruno Bottai, presidente della società Dante Alighieri. Si parte con la registrazione dei convegnisti, i saluti delle autorità, la prolusione di Pietro Trifone, altro illustre docente dell'Università Roma Tor Vergata, il quale tratterà il tema «Dante e l'inevitabile lezione del Medioevo» e dopo una breve pausa, previsto anche l'intervento della giornalista del nostro quotidiano e scrittrice Elvira Seminara, che ha recentemente pubblicato il libro «I racconti del parrucchiere» presentato anche a Siracusa. Il corso ha una durata complessiva di 34 ore, distribuite in cinque giornate e si articola in due parti. La prima parte del corso prevede gli interventi di importanti italianisti sulla lingua e la letteratura italiana e l'intervento di uno scrittore - giornalista. La seconda parte del corso di aggiornamento sarà organizzata, invece, in laboratori di approfondimento sulla didattica in classe, la valutazione, gli esami di certificazione «Plida» e comprende il saggio finale degli studenti stranieri. Nel programma sono inserite tre visite: agli Ipogei di piazza Duomo ad Ortigia; alle Catacombe di Vigna Cassia ed infine al museo Paolo Orsi, oltre le prime delle rappresentazioni classiche Medea ed Edipo a Colono. L'iniziativa è rivolta ai docenti di lingua e cultura italiana per stranieri, soci della Dante Alighieri. Annalisa Stancanelli

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Imprese e fondi Ue: un convegno a Cesena (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Imprese e fondi Ue: un convegno a Cesena (4/5/2009 13:35) | (Sesto Potere) - Cesena - 4 maggio 2009 - Riflettere sulla situazione economica attuale e presentare le diverse opportunità che l’Unione Europea offe a chi ha un’impresa o vuole aprirne una. Martedì 5 maggio, alle 17, si terrà alla Camera di Commercio di Cesena, in viale Finali, il meeting "Convegno Imprese in Europa 2009", promosso dal Comune di Cesena, dal Centro per l’innovazione e lo sviluppo economico (Cise) della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e da Unioncamere dell’Emilia Romagna. Ad aprire il convegno, dopo i saluti del sindaco di Cesena Giordano Conti, sarà l’assessore allo Sviluppo Economico del Comune di Cesena Leonardo Belli, che presenterà l’esperienza del progetto In Europa, il programma avviato tre anni da cui è nato il Punto Europa, un servizio di informazione e consulenza a 360° sulle opportunità europee rivolte alle imprese e ai cittadini con idee e progetti nuovi. A seguire il segretario generale di Unioncamere Ugo Girardi e direttore del Cise Luca Valli interverranno sul supporto europeo per la competitività e l’innovazione delle imprese, mentre il professor Franco Moosconi, docente di Economia industriale e delle istituzioni europee all’Università di Parma, approfondirà le politiche e i programmi di innovazione e creatività messi in atto dall’Unione Europea per superare la crisi. A chiudere il convegno sarà Morena Diazzi, direttore generale delle Attività produttive, Commercio e Turismo della Regione Emilia Romagna, che illustrerà il programma operativo regionale FESR e i primi risultati ottenuti sul territorio. L’evento sarà anche l’occasione per la presentazione di un bando regionale rivolto alle piccole e medie imprese di turismo, commercio e innovazione che mette a disposizione risorse per 2 milioni e 700mila euro per la provincia di Forlì-Cesena.

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Forlì: al via la quarta edizione del "Trofeo Massimo Pieratelli" (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

4 maggio 2009 - 14.14 (Ultima Modifica: 04 maggio 2009) FORLI' - Arriva alla quarta edizione il "Trofeo Massimo Pieratelli", una giornata di solidarietà sui pedali per ricordare lo scomparso direttore generale dell'Ausl di Forlì, il cui corpo, per sua volontà, riposa ora nel cimitero di San Varano, vicino al "suo" ospedale. "Domenica deve essere una festa, come l'avrebbe voluta Massimo, grande capitano nella vita e sul lavoro e gregario nel ciclismo". Così lo ricorda Agostino Mainetti, presidente di Idrotermica. Con questa manifestazione, voluta dall'Ausl di Forlì e organizzata insieme all'associazione Promosport, "si vuole ricordare un amico - sottolinea il direttore generale dell'Ausl, Claudio Mazzoni - questa iniziativa viene mantenuta nel tempo, anche nell'rapporto con il ‘Progetto Rete Sanitaria' al quale viene, dal primo anno, devoluto l'importo raccolto". L'appuntamento è per domenica 10 maggio, nel parcheggio dell'ospedale "Morgagni-Pierantoni" alle 6.30, quando si apriranno le iscrizioni (costo 3 euro, gratis fino ai 14 anni). Alle 7 è previsto il via in gruppo, ma sarà comunque possibile partire liberamente sino alle 9.30. Tre i percorsi allestiti dagli organizzatori. Il lungo, di circa 100 chilometri, contempla le scalate a Rocca delle Camminate, Cento Forche, Monte Forcella e Monte Trebbio, attraverso la bretella, per tornare poi a Vecchiazzano. Il medio, di 45 chilometri, vedrà invece le sole ascese a Rocca delle Camminate e Cento Forche, poi, una volta a Rocca San Casciano, si farà rotta sul parcheggio dell'ospedale. I meno allenati, infine, avranno a disposizione il percorso corto, da 25 chilometri, con Rocca delle Camminate come unica asperità. A margine dell'iniziativa, verranno organizzate, alle 10, anche una pedalata di solidarietà e una gimkana ludica per ragazzi. La prima si svolgerà nei sentieri del parco_ fluviale, per un totale di 11 chilometri, con le guide cicloturistiche della Uisp di Forlì ad accompagnare il gruppo, mentre la seconda, riservata ai bambini dai 4 ai 12 anni, andrà in scena nel parcheggio dell'ospedale. Alle 12 inizieranno le premiazioni, con i riconoscimenti per le 30 società più numerose e la consegna ai rappresentanti di "Rete Sanitaria" di quanto raccolto grazie alle iscrizioni ed ai contributi degli sponsor (Idrotermica, Formula Servizi, Cooperativa Umanitaria Edile, Cear, Ceif, Clafc, Casadei & Pellizzaro, BBB Bike). "Anche in questa manifestazione - commenta l'assessore comunale allo sport, Giovanni Bucci - viene messa in evidenza l'importanza delle associazioni sportive nella rete di prevenzione sanitaria. Un grande valore aggiunto, anche per fare conoscere il nostro territorio. Lo sport viene vissuto non solo come momento agonistico, ma anche di svago, nell'ottica del benessere all'interno di percorsi naturalistici". Intanto il "Progetto Rete Sanitaria" sta sviluppando "Apriti Sesamo, per una comunità disponibile", un'inchiesta sull'accessibilità del territorio forlivese. "Presenteremo - spiega Enzo Lazzaro - due conferenze spettacolo, per la prima volta con un prodotto che resta. Lunedì 4 maggio è la volta della presentazione del Libro Bianco, alle 20.45 (sala Multimediale San Luigi ndr). Parteciperanno Andrea Canevaro, docente di pedagogia all'Università di Bologna e Francesco Campione, associato di psicologia clinica e psicodiagnostica all'Università di Bologna. Lunedì 11 maggio sarà la volta della video inchiesta. Parteciperà Nelson Bova, giornalista Rai, scrittore e documentarista". Nonostante le difficoltà economiche nella ricerca degli sponsor, "sarà un giorno di festa - conclude Ivano Ognibene, dell'Associazione Promosport - anche perché la voglia di dare un contributo al volontariato resta". Chiara Fabbri

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NUOVA INFLUENZA/ GAZA,RELIGIOSO: DA NOI NON C'È GRAZIE A EMBARGO (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Nuova influenza/ Gaza,religioso: da noi non c'è grazie a embargo di Apcom Abitanti striscia: solo i volatili potrebbero infettarci -->Roma, 4 mag. (Apcom) - "Dobbiamo rivolgere il nostro ringraziamento ed elogio ad Israele per tenerci sotto il suo assedio", a parlare cos? è Ayub Osman, docente di al Azhar, l'Università islamica di Gaza per lo scampato pericolo di contagio dalla febbre suina che a causa del rigido embrago dello stato ebraico sembra avere risparmiato alla popolatissima Striscia palestinesi la diffusione della febbre suina. Non tutto il male viene per nuocere. Per una volta, l'antico proverbio trova una pratica conferma per gli abitanti di Gaza che dal giugno del 2006, dopo il golpe militare di Hamas che ha decreto la cacciata di al Fatah a favore del movimento radicale islamico, vive in una situazione difficile a causa dell'embrago imposto dall'esercito israeliano per rappresaglia al lancio di missili. Almeno cos? sembra da un reportage della tv satellitare al Arabiya che intervista molti palestinesi che ringraziano "Allah perchè siamo assediati per la chiusura dei valichi che non permette a merci, uomini e tanto meno bestiami di entrare e l'unica insidia puo arrivare dal cielo dove i volatili che possono portare il virus grazie alla loro capacità di volare e solvolare gli alti reticolati al confine", afferma Tareq Massuda, un abitante di Gaza City. Per i critici "è ridicolo" che il governo israeliano abbia chiesto un incontro urgente con le autorità giordane per coordinare gli sforzi contro la diffusione della nuova influenza, mentre "nessuno si è preoccupato dal bagno di sangue che ha colpito noi altri", ha accusato Main al Aga, un altro palestinesi riferendosi all'offensiva israeliana dello scorso gennaio. Secondo il ministro della Salute del governo Hamas, nessun caso di contagio è stato segnalato.

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"Verona nel mondo", tra crisi e ripresa (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

"Verona nel mondo", tra crisi e ripresa (4/5/2009 16:18) | (Sesto Potere) - Verona - 4 maggio 2009 - Quanto “pesa” la crisi mondiale sull’economia veronese? La vocazione all’export delle nostre imprese è minata dalla difficile e complicata situazione dei mercati finanziari? A quando la ripresa? Questi ed altri gli argomenti che saranno trattati in occasione del convegno “VERONA NEL MONDO – REPORT 2009. IMPRESE E MERCATI TRA CRISI E RIPRESA”, organizzato dalla Camera di Commercio in collaborazione con l’Università degli Studi di Verona, che si svolgerà il prossimo 8 maggio alle ore 10.00 presso il Polo Zanotto. Il convegno sarà aperto dal Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Verona, Alessando Mazzucco e dal Presidente della Camera di Commercio, Alessandro Bianchi. Umberto Bertelè, Presidente della School of Management del Politecnico di Milano, affronterà il tema del futuro del contesto economico e finanziario mondiale. Interverranno inoltre Bettina Campedelli, Docente di Economia Aziendale e Pro-Rettore Vicario dell’Università di Verona, con una relazione sui bilanci delle società di capitale veronesi, e Riccardo Borghero, Dirigente del Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona, che presenterà in anteprima i dati import-export 2008 della provincia di Verona. Seguirà una tavola rotonda, che avrà per tema “Economia e politica: soluzioni alla crisi”, che vedrà la partecipazione di Ferdinando Albini, Damiano Berzacola, Fernando Morando, Gianluca Rana, Flavio Tosi, Elio Mosele e del Sottosegretario all’Economia e alle Finanze Alberto Giorgetti. Moderatore del convegno sarà il Direttore di TeleArena, Mario Puliero. La partecipazione è gratuita, per informazioni ed adesioni è possibile contattare la Segreteria organizzativa del convegno: Servizi Studi e Ricerca Camera di Commercio di Verona tel. 045 8085854-855-871, e-mail: statistica@vr.camcom.it, o consultare il sito camerale.

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Amministrative, proseguono i "martedì laici" organizzati da "Sinistra per Forlì" (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Amministrative, proseguono i "martedì laici" organizzati da “Sinistra per Forlì” (4/5/2009 16:44) | (Sesto Potere) - Forlì - 4 maggio 2009 - Proseguono gli appuntamenti dei cinque martedì laici su argomenti di grande rilevanza etica organizzati da “Sinistra per Forlì”. Martedì 5 maggio alle ore 21.00 presso la Fondazione Garzanti Hotel della Città C.so Repubblica 117 conferenza dibattito su “ Scienza e Religioni” con il Prof. Carlo Flamigni, docente di ostetricia e ginecologia Università di Bologna e Membro del Comitato nazionale di Bioetica .

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Gardaland presenta il libro 'Verona (Provincia di Gardaland)' (sezione: Cultura)

( da "GuidaViaggi.it" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

E’ in questi giorni in libreria un testo dal titolo inusuale: “Verona (Provincia di Gardaland)”. L’autore del volume è Mario Magagnino, docente di Comunicazione d’impresa all’Università degli Studi di Verona, nel cui corso è stato ufficialmente adottato il nuovo testo. Il libro già nel sottotitolo dichiara quello che è concretamente: una trattazione, ragionata e completa, degli strumenti strategici e creativi a disposizione di chi si occupa di comunicazione d’impresa. Consulenti, imprenditori, studenti universitari e lettori interessati all’argomento troveranno nelle pagine di Magagnino, una guida per la costruzione e il mantenimento dell’immagine del brand. Gardaland che cosa c’entra? "È una provocazione, la mia - risponde Magagnino -. Con il marketing territoriale, l’identificazione dell’azienda con il territorio è già un fenomeno conclamato. E oggi, soprattutto nell’immaginario giovanile, geograficamente viene prima Gardaland e poi Verona". Gardaland è divenuto il terzo polo di destinazione più visitato d’Italia (fonte Siae e ministero dei Beni Culturali). "Ciò si traduce in singolari e divertenti conseguenze sul piano della comunicazione – spiega Magagnino-, basti pensare che molte tradizionali località di vacanza, vengono geograficamente identificate grazie a Gardaland, con espressioni tipo: Lazise, vicino a Gardaland a sottolineare l’importanza del Parco nel vissuto comune". Il volume sarà ufficialmente presentato martedì 5 maggio alle ore 11:00 al Gardaland Hotel Resort. All’appuntamento, oltre all’autore del testo, saranno presenti i vertici di Provincia di Verona Turismo, l’ente istituzionale ufficialmente incaricato per la promozione del territorio.

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Se fai ricerca guadagniamo in due. Accordo innovativo tra Prysiam e Fbk (sezione: Cultura)

( da "e-gazette" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Se fai ricerca guadagniamo in due. Accordo innovativo tra Prysiam e Fbk Nanotecnologie e fibra ottica: la fondazione pubblica trentina finanzierà le ricerche concordate con Prysmian, mentre l’azienda gli riconoscerà una percentuale delle vendite realizzate con prodotti che incorporano il know-how prodotto dall’attività di ricerca. Milano, 4 maggio – Nanotecnologie, fibre ottiche e sviluppo di nuovi materiali per la produzione di cavi per energia e telecomunicazioni. Sono le aree strategiche dove si concentreranno la ricerca e lo sviluppo al centro dell’accordo firmato dal gruppo Prysmian, multinazionale del cavo e dei sistemi di energia e tlc, e la fondazione Bruno Kessler (Fbk), ente di ricerca trentino. Perché questa stretta di mano fa notizia? Perché si caratterizza per l’innovativa formula che disciplina il rapporto tra un’azienda privata e un istituto di ricerca pubblico. Si tratta infatti di una partnership di lungo periodo che, secondo chi l’ha siglata, permetterà di sviluppare e consolidare nel tempo know-how e metodologie lavorative, consentendo di ridurre il periodo di start-up dei singoli progetti e i relativi costi. Questo a differenza dei rapporti spot che vengono solitamente siglati tra aziende e istituti di ricerca. L’accordo presenta caratteristiche innovative anche per la formula di condivisione del rischio imprenditoriale tra l’azienda e l’istituto: Fbk finanzierà in modo autonomo i costi delle ricerche concordate con Prysmian, mentre l’azienda si impegna a riconoscere all’istituto una percentuale sulle vendite realizzate con prodotti che incorporano il know-how prodotto dall’attività di ricerca stessa. In definitiva, Prysmian e la fondazione imposteranno assieme i progetti di ricerca, anche concordando team misti di ricercatori. E, se necessario, Fbk investirà sia nella realizzazione di laboratori ad hoc sia per assumere ricercatori con competenze specifiche a livello internazionale, anche grazie alle partnership avviate con realtà come il Mit di Boston, il celebre Massachusetts institute of technology. La durata dell’accordo è di un anno, ma è già stato ipotizzato un prolungamento. E-GAZETTE - 04/05/2009 e-gazette.it -->

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UNIVERSITÀ/ GIOVANI DESTRA: NUOVO RECLUTAMENTO NON SUPERA BARONIE (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università/ Giovani destra: nuovo reclutamento non supera baronie di Apcom Azione universitaria a Gelmini: raccomandazioni prof mantenute -->Roma, 4 mag. (Apcom) - Gli studenti di Azione universitaria, il sindacato studentesco che fa capo al Pdl, non apprezzano i contenuti e le modalità con cui il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca si appresta a rivedere i criteri di selezione dei docenti accademici. Andrea Volpi, che è anche capogruppo al Consiglio nazionale degli studenti universitari, organismo di rappresentanza dei giovani presso il Miur, ha oggi espresso la sua "completa disapprovazione per il metodo con il quale, anche questa volta, sono state presentate prima ai giornali e alla Conferenza dei Rettori le linee guida del ministro Gelmini sul nuovo meccanismo a chiamata per il reclutamento dei professori e sul processo di moralizzazione del mondo universitario". Secondo Volpi il nuovo modello che viale Trastevere intende adottare rischia di "lasciare alle singole università la possibilità di chiamare chi vogliono tra un enorme elenco di idonei, senza alcuna graduatoria. E non risolve - continua il giovane di Azione universitaria - il problema del sistema delle raccomandazioni e della cooptazione, anzi lo stabilisce per legge: l'idoneo raccomandato, infatti, sarà chiamato immediatamente ad insegnare e avrà la cattedra e lo stipendio. L'idoneo che non è figlio o parente di nessun barone invecchierà aspettando di essere chiamato da qualche ateneo". Per il ministero però la novità che dovrebbe garantire maggiore trasparenza e democraticità rispetto al passato è la presenza di docenti, all'interno della commissione esaminatrice, super partes: secondo Volpi, tuttavia, "i commissari, che giudicheranno a livello nazionale chi è idoneo, saranno sorteggiati tra commissari eletti, ovvero espressi secondo le solite logiche di scambi di favori tra baroni. Ci sembra chiaro che la Conferenza dei Rettori sia favorevole". Sino ad oggi i giovani del centro-destra non avevano espresso pareri negativi nei confronti della riforma del reclutamento di docenti universitari. "Al Cnsu - ha proseguito il rappresentante studentesco - abbiamo scelto di non esprimere un parere sui punti previsti dalla proposta normativa, in quanto tali linee guida non sono state condivise con gli studenti nei tempi idonei. Dispiace essere bypassati da un ministro del quale abbiamo sostenuto i primi passi e del quale abbiamo condiviso il progetto riformatore. Il rammarico - conclude Volpi - nasce anche dal fatto che al Cnsu il centro-destra è maggioranza, così come nella maggioranza degli atenei italiani".

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AZERBAIGIAN/ DUE PERSONE ARRESTATE PER STRAGE UNIVERSITÀ PETROLIO (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Azerbaigian/ Due persone arrestate per strage Università petrolio di Apcom Il 30 aprile vennero uccise 13 persone -->Roma, 4 mag. (Apcom-Nuova Europa) - Due persone sono state arrestate per la strage del 30 aprile nell'Accademia del petrolio di Baku, in Azerbaigian. L'hanno reso noto oggi l'Ufficio della procura generale e il ministero degli Interni azero, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Interfax. Secondo il comunicato, due persone - Nadyr Aliev e un parente di Gadyrov, Javidan Amirov - sarebbero coinvolte nella strage. Presso l'abitazione di Amirov sono state sequestrate 12 cariche per fucili d'assalto Akm e per pistole Il 30 aprile scorso, Farda Amirov, un cittadino georgiano, ha fatto irruzione nell'Università del petrolio di Baku, un'importante istituzione educativa azera, sparando e uccidendo 13 persone, per lo più studenti e docenti. Nelle prime indagini, le autorità azere hanno escluso il movente terroristico.

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Sanità, i componenti del comitato del Prc, "No al piano di rientro dal deficit" (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 04-05-2009)

Argomenti: Cultura

Sanità, i componenti del comitato del Prc, “No al piano di rientro dal deficit” CATANZARO. Otto componenti del comitato politico regionale del Prc hanno diffuso un documento in ordine alla situazione della sanità calabrese in cui definiscono “grave il voto favorevole espresso dai Consiglieri regionali Tripodi e Guagliardi” al piano di rientro dal deficit proposto dalla Giunta ed approvato dal consiglio regionale”. Il documento è firmato da Danilo Barreca, Giuseppe Canale, Pino Commodari, Massimo Mezzatesta, Rossella Morrone, Lucio Cortese, Francesco Saccomanno, Mimmo Serrao. Tripodi e Guagliardi, scrivono i firmatari del documento, “non ci rappresentano, perché non rappresentano gli interessi dei soggetti più deboli della società calabrese, ma difendono semplicemente il loro scranno di comando, utile solamente ai loro interessi personali”. Nel documento si legge che “il piano di rientro dal debito della sanità calabrese predisposto dal Presidente Loiero ed approvato dalla maggioranza di centro-sinistra, non lo condividiamo per due motivi fondamentali: non rompe l’evidente legame tra potere politico e ‘ndrangheta, ragione principale per cui è destinato al fallimento; scarica sui cittadini il risanamento economico di una gestione politico-affaristica e criminale. Inoltre, - proseguono - riduce l’offerta dei servizi sanitari, reintroduce l’iniquo ed inefficace ticket (dopo avere approvato in Giunta regionale la delibera che scarica una quota delle rette, pari al 30% del fondo sociale regionale, per le RSA per Anziani e per Disabili sulle famiglie), non sposta in direzione del pubblico il rapporto pubblico-privato. Infatti, la sua presenza rimane la più alta delle regioni italiane, è di scarsa qualità, totalmente finanziato con soldi pubblici. Per il privato, rammentiamo, non esistono rigidi criteri ed un controllo puntuale e severo, sino alla eventuale revoca. Ecco perché - si legge ancora - produce profitti ed arricchimenti per pochi a scapito della collettività. Questa è una tendenza consolidata da questa Giunta regionale. Lo si può verificare dalla vendita della struttura psichiatrica di Girifalco al privato, sancita dalla delibera che approva le linee guida per la tutela della salute mentale. Vi è poi la mancata cancellazione del sistema dei DRG (modalità di liquidazione delle prestazioni sanitarie erogate), legati ad un concetto di calcolo valido per un sistema assicurativo e non universalistico come il nostro. La cancellazione o il radicale cambiamento di tale sistema comporterebbe - secondo i firmatari - , da solo, risparmi tali che, probabilmente, sarebbero sufficienti a ripianare l’intero debito nella sanità calabrese”.Non viene introdotta alcuna misura concreta di riduzione della spesa farmaceutica, operazione che si fa senza introdurre ticket, ma costruendo cultura su un consumo appropriato e consapevole, facendo formazione ai medici di famiglia, impedendo un rapporto morboso tra le case farmaceutiche e i medici di medicina generale, riducendo il profitto dei farmacisti, ricollocando sui territori farmacie pubbliche, che promuovano l’uso sostitutivo del farmaco. Così come - è scritto ancora - non si promuove un processo di internalizzazione di servizi precedentemente privatizzati. Le proposte che abbiamo avanzato in questi giorni servono per contrastare il deficit dei sistemi sanitari regionali e contemporaneamente qualificare e rilanciare il sistema sanitario pubblico”. “Contro questo piano di rientro e contro la reintroduzione dei ticket - si legge ancora - inizieremo una campagna di massa, attraverso la raccolta di firme. La salute non è una merce, la crisi non la devono pagare i lavoratori. Le ruberie, i rapporti politico affaristici con la criminalità organizzata non possono e non devono essere scaricati sui cittadini. Il Sud - è scritto infine - ha bisogno di governi coraggiosi, onesti e capaci di contrastare la radice del male profondo che lo attraversa. Compito nostro, dei comunisti, è quello di battersi affinché un diritto sia un diritto e perché nella coscienza popolare tale diritto non sia assunto come un favore”. (04-05-09)

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