CENACOLO
DEI COGITANTI |
AVVOCATI
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: contrato autonomo di garanzia e
tutela d'urgenza" organizzato dal consiglio provinciale dell'Ordine degli
avvocati e dalla Fondazione forense. Interverranno Alberto Rovatti, giudice del
tribunale, e Alberto Bregoli docente di diritto privato all'Università di
Modena. Iscrizioni sul sito www.ordineforensemodena.it
Corso di archeologia al
Classico Un successo e una grande prospettiva
( da "Corriere delle Alpi"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dell'Università Ca' Foscari;
Stefano Lorenzi, delle Regole d'Ampezzo, ha sviluppato il settore del Gis
applicato alla toponomastica locale, mentre a Carla Martielli, docente del
liceo, è spettato il laboratorio di epigrafia. «Purtroppo», ammette Giorgio
Torri, promotore del corso, «alla grande soddisfazione per i risultati,
Studiare in carcere: La
cultura è il miglior riscatto ( da "Giornale
di Brescia" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: prendono i contatti con i docenti,
mi iscrivono agli esami, mi procurano i libri, le dispense, le esercitazioni e
tutto il necessario per lo studio. Inoltre hanno provveduto ad inoltrare la mia
richiesta di borsa di studio andata a buon fine. Se non avessi avuto questa
opportunità, sicuramente non avrei potuto intraprendere l'avventura
universitaria per via degli ingenti costi.
ESSERE GENITORI Crescere
bene un figlio fin dalla nascita nUna ragazza gi...
( da "Giornale di Brescia"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con un rapporto molto elevato
docenti studenti, fornivano un livello qualitativo della didattica nettamente
superiore a qualsiasi altra università italiana. Mi sono tornate in mente le
tavole rotonde sulla Università a Brescia, organizzate dalla Associazione
Assistenti e Collaboratori Bresciani a Ingegneria e Medicina di cui ero
presidente,
nell'isola calo di
prenotazioni del 45% ( da "Nuova
Sardegna, La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Serve un pool misto pubblico-privato
che coordini gli interventi per promuovere il territorio. Dobbiamo
riconquistare i turisti italiani che non vengono più in Sardegna. Tutto costa
troppo. Non possiamo far pagare un volo da Roma in aereo 250 euro. Abbiamo già
perso».
docente padovano ucciso
dalla valanga - enrico ferro ( da "Mattino
di Padova, Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Amava la montagna Docente padovano
ucciso dalla valanga Pier Luigi Gaiatto, 31 anni, lavorava all'università di
Padova I colleghi del Bo in lutto La vittima viveva a Portogruaro assieme ai
genitori e al fratello ENRICO FERRO Marmolada tragica per un docente
universitario dell'Università di Padova, Pier Luigi Gaiatto, di 31 anni.
sassari, riflettori
puntati sull'università ( da "Nuova
Sardegna, La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: riflettori puntati sull'università
SASSARI. Nuovo appuntamento promosso da Progetto Magnifico. Il movimento è
definito dai suoi stessi promotori «fedele alla natura di raggruppamento di
base che comprende docenti di tutte le facoltà, studenti e personale tecnico
amministrativo decisi a promuovere un autentico cambiamento dell'ateneo».
momart in piazza
capitaniato. ritorna oggi, da mattina a pomeriggio inoltrato, l'appuntamento
... ( da "Mattino
di Padova, Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Antropologia filosofica
all'Università degli studi di Padova. «Nutrirsi significa crescere,
arricchirsi, far maturare i talenti che sono in noi. - spiega Tiziana Baretta,
Presidente del Gruppo Giovani Imprenditori dell'Upa - Il nutrimento è una
scelta, una manifestazione della volontà, non una semplice esigenza.
Scuola, i sindacati alzano
la voce ( da "Tempo,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: anche perché non evitano il taglio
di 1400 posti, tra docenti, personale tecnico amministrativo e dirigenti
previsti in tutta la regione». In particolare le organizzazioni sindacali hanno
puntato il dito contro i tagli previsti da settembre che andrebbero a
penalizzare sia il personale docente sia quello precario.
pino mauro il mio sostegno
a cuccurullo ( da "Centro,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente ordinario di politica
economia della facoltà di Economia della "Gabriele d'Annunzio", a
Pescara, spiega che «subito dopo il primo incontro del "Comitato per lo
sviluppo dell'università", cioè circa un mese fa, ho avuto modo di
comunicare prima al professor Crescenti e successivamente a tutti i colleghi
coinvolti nell'
a tavola tra storia e
finzione ( da "Nuova
Sardegna, La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: iniziativa ha mobilitato per
diverse settimane uno staff di docenti, tecnici e studenti davvero importante
per qualità e quantità: novantuno allievi e allieve (che solo per motivi di
spazio non è possibile citare uno per uno), coordinati dai docenti Gavino
Sanna, Antonello Melis, Gioacchino Allegra, Maurizio Piroddi, Francesco Di
Prisco e William Dasso;
La sfida del Pd a trazione
Argomenti:
Cultura
Abstract: urbanistica Maurizio Tomazzoni e il
docente di pianificazione urbanistica all'Università di Trento Bruno Zanon.
Moderatore Andrea Iannuzzi, direttore del quotidiano Trentino. Infine, di
«Formazione e cultura. Preparare al futuro» si discuterà giovedì 28 alle 20.30
all'auditorium del centro civico del Brione, con l'assessore provinciale
all'istruzione Marta Dalmaso,
ghilarducci, il guru
dell'economia ( da "Tirreno,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che è anche docente dell'università
di economia a New York e membro del direttivo della Veba, illustra come si
dovrebbe evolvere l'accordo nel suo libro appena pubblicato, in cui parla di
una proposta di riforma della previdenza pubblica. Sulla questione interviene
anche la rivista «Us News & World Report» che ha definito la Ghilarducci la
donna più "
lula, riaperti i termini
per l'adesione al gal ( da "Nuova
Sardegna, La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alla luce degli ultimi sviluppi
invita tutti gli attori pubblici-privati di rispettare la tempistica. Lunedì 4
maggio alle ore 19 è previsto, presso la Sala del Giudice di Pace, a Bitti,
l'approvazione dello statuto definitivo e le quote di associazione. Mercoledì 6
maggio, entro le 18, scadono i termini, per i privati, di presentazione delle
richieste di adesione al Gal,
la spiaggia per l'arena
estiva ( da "Tirreno,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: società pubblico-privata che
contava di potervi iniziare i lavori per l'approdo turistico del Triangolino.
Lavori che stanno vivendo una lunga serie di stop non dovuti alla volontà della
società stessa, ma causati dalle vicende legali in corso. Tra i problemi
dell'area c'è sicuramente quello della poco pulizia,
galileo, un posto davanti
al museo delle navi - marco barabotti
( da "Tirreno, Il" del
03-05-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: sarcastico e goliardico, scritto durante
i tre anni di docenza all'Università di Pisa nel 1590, Caffarelli aveva tratto
una conclusione: Galileo fu il primo caso accertato di fuga da un'Università
che non gli garantiva né di lavorare in tranquillità né di guadagnare a
sufficienza. Il classico caso di fuga dei cervelli.
SI', TRA CITTA' E ATENEO
SI VOLTA PAGINA ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di internazionalizzazione in grado
di attirare i docenti e ricercatori più innovativi e i giovani più
intraprendenti. IL NUOVO sindaco dovrà essere convinto della centralità
strategica di questa nuova imprenditorialità della conoscenza e mettere in
campo, in accordo con l'ateneo, iniziative in grado di migliorare sia la
qualità delle condizioni di accoglienza dei migliori docenti,
di NICOLA DI RENZONE SI FA
PIÙ vicina, a Vicchio, l'ipotesi di reali...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ma il giudizio di Carotti è critico
anche in merito ad altri punti: a partire dal progetto di centrale fotovoltaica
a partecipazione diffusa. "Prima ci hanno detto spiega che non era
possibile costituire un consorzio pubblico privato poi; quando altri comuni
l'hanno fatto, che il nostro ufficio tecnico non era in grado di seguire il
progetto".
Argomenti:
Cultura
Abstract: Un inedito rapporto
pubblico-privato: si potrebbe replicare, in Italia? «Sono due Paesi, due
culture, due situazioni totalmente diverse. Io ho sempre sostenuto la necessità
di un forte coinvolgimento dei dipendenti nei risultati delle aziende. Ma la
proprietà è un'altra cosa».
Un Rigoletto memorabile
solo per le fasce bianche ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: A dominare il tutto, una specie di
gigantesco sipario-separé, in plexiglass o qualcosa di simile, quasi a dividere
il pubblico dal privato, l'intimità dalla folla. Si vede, al di là, a volte si
intravede. Ricorda le pareti delle case giapponesi, perfetto dunque per Madama
Butterfly. Il nostro giudizio:
Argomenti:
Cultura
Abstract: il trasferimento di alcuni docenti
di chirurgia in altre strutture, ma non potremmo mai accettare che la didattica
frontale venisse smembrata. Non ci vogliamo ulteriormente frazionare». Ospitato
dagli ospedali napoletani Monaldi, Cto, Gesù e Maria, Incurabili, e da quelli
casertani San Sebastiano e Marcianise, il vecchio Policlinico di piazza Miraglia,
Tagli sui concorsi
universitari Coperti solo due posti su dieci
( da "Corriere del Veneto"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Corriere del Veneto sezione:
PRIMOPIANO data: 03/05/2009 - pag: 4 Docenti Meno fondi da Roma. Giacobazzi: ma
le situazioni cambieranno Tagli sui concorsi universitari Coperti solo due
posti su dieci VERONA - La scure dei tagli potrebbe abbattersi anche sui
candidati docenti universitari dell'Università di Verona.
INASPETTATA inversione di
tendenza all'Amatur di Massa Marittima, la societ&...
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: INASPETTATA inversione di tendenza
all'Amatur di Massa Marittima, la società pubblico-privata che opera nei
settori del turismo, della cultura, del marketing territoriale e della
commercializzazione dei servizi turistici, che per la prima volta dalla sua costituzione
avvenuta a metà degli anni '90 chiude in attivo il bilancio di esercizio 2008.
FANO - Nuovo vertice
pubblico-privato, domani in Municipio a Fano, sul progetto per rilanciare le
te... ( da "Messaggero,
Il (Pesaro)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Domenica 03 Maggio 2009 Chiudi FANO
- Nuovo vertice pubblico-privato, domani in Municipio a Fano, sul progetto per
rilanciare le terme di Carignano. Intanto il relativo accordo di programma,
firmato alcune settimane fa, si è arricchito di uno studio sui terreni e sulle
acque sotterranee, che è stato consegnato i giorni scorsi all'ex Genio civile.
Il frate che rilanciò la
cultura cattolica ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università». La storica ebrea Anna
Foa, docente di Storia moderna all'Università di Roma La Sapienza, ha infine
considerato un aspetto controverso della biografia del sacerdote-scienziato, in
una relazione intitolata «Gemelli e l'antisemitismo»: «Da un punto di vista
storico - ha detto -, la questione se Gemelli fosse in cuor suo antisemita mi
pare secondaria.
Elezioni, la partita si
gioca anche per Strasburgo. E ieri, fronte Pd, David Sassoli, capoli...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: finanziari a disposizione dei
soggetti pubblico-privati. La Provincia dovrà in futuro, ancor di più,
supportare l'azione istituzionale e meritoria dei sindaci, tesa a garantire
aiuti e prospettive di reinserimento occupazionale a tutti i lavoratori in
difficoltà». Per le comunali, a Perugia, il candidato per palazzo dei Priori
Wladimiro Boccali (Pd) ha inaugurato l'
Argomenti:
Cultura
Abstract: oltre che docente di Diritto penale
all'Università di Bergamo: «Gli interventi sono sempre settoriali, vedi le
leggi ad personam o i provvedimenti dettati da impulsi emozionali mai da
analisi giuridiche. Questo è pericoloso perché, come capita per i reati
sessuali, si fanno norme che rendono obbligatorio arresto e carcere,
Ecco i nomi dei candidati
di Galeazzi ( da "Resto
del Carlino, Il (Ancona)" del
03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pensionato Asl e docente università
di Urbino; Mario David, avvocato; Francesco D'Ascanio, dirigente Poste
Italiane; Domenico D'Imperio,bancario; Luigi Fagiani, ingegnere; Alberto
Fattori, ingegnere; Roberto Giachi, operatore informabus Comune di Ancona; Guido
Giambuzzi, imprenditore, agente marittimo;
Cellule clandestine
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Udine, ma il suo nome
circola in Internet non solo in quanto docente universitario, ma anche quale
Amministratore Unico di Cognition, una società, sempre di Torino, che offre ai
clienti «metodologie di ricerca» e «strumenti di formazione»: il numero di
telefono di Cognition è lo stesso che ci ha fornito il dottor Scarsella.
Funziona meglio il
cervello poliglotta ( da "Corriere
della Sera" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ricerca pubblicata sui Proceedings
of the National Academy of Sciences, il bilinguismo ha altri aspetti positivi:
il cervello poliglotta, infatti, 'funziona' meglio di quello di chi in
tenerissima età impara una sola lingua. Agnes Kovacs e Jacques Mehler,
ricercatori del Laboratorio del linguaggio, cognitività e sviluppo della Scuola
internazionale superiore di studi avanzati di
Campagna elettorale con i
vip ( da "Nazione,
La (Umbria)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Josè Kenny, docente di Scienze e
tecnologia dei materiali; Andrea Terenzi, ricercatore della Facoltà di
Ingegneria dell'Università di Perugia; Giuseppe Croce, docente di Economia
pubblica all'Università La Sapienza; Giorgio Montanari, docente di Scienze Statistiche
all' Università di Perugia.
PERUGIA D I ORIGINE
eugubina, a Perugia ha portato avanti con su...
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: avanti con successo il suo percorso
universitario ed ora è docente presso l'Università per Stranieri, dove ricopre
anche un ruolo importante come quello di direttore del Dipartimento di Scienze
del linguaggio. Dianella Gambini (foto) svela i segreti dell'Acropoli,
filtrando anche la realtà dei suoi giovani studenti che esprimono le loro
perplessità su alcuni aspetti della città.
PERUGIA LISTE GIÀ
DEFINITE, eppure ancora chiuse nei casset...
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: così, andrebbe a completare la
panoramica artistica sul rinascimento perugino e umbro. Inoltre, con risorse di
sinergia pubblico-privato, rapporti con istituzioni italiane e straniere «in
modo da garantire a Perugia quel respiro internazionale che da almeno sette
secoli fa parte della sua storia». G.R.
La Spaggiari cala
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente alla facoltà di agraria
della nostra università, ha 57 anni. Nel 2004 candidato Margherita. Maria
Gualtieri. Operatrice sanitaria e volontaria Unitalsi, ha 25 anni. Giovanni
Incerti Massimini. Imprenditore 59enne, da 25 anni guida un gruppo che fa impianti
agroalimentari e food processing.
UNA LISTA piena di
attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una squadra con u...
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente alla facoltà di agraria
della nostra università, ha 57 anni. Nel 2004 candidato Margherita. Maria
Gualtieri. Operatrice sanitaria e volontaria Unitalsi, ha 25 anni. Giovanni
Incerti Massimini. Imprenditore 59enne, da 25 anni guida un gruppo che fa impianti
agroalimentari e food processing.
Da Magris a Bodei ai
confini della filosofia ( da "Gazzetta
di Reggio" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della fotografia
alla Università di Venezia e di Fotografia Urbana all'Università di Roma Tre,
introduce il lavoro dei due artisti svizzeri Goran Galic e Gian-Reto Gredig
(Palazzo delle Notarie). All'Università di Modena e Reggio Emilia (ore 10-13 e
15-17) proseguono i workshop e le letture portfolio a cura dell'
I trevigiani, più li tassi
e più lavorano ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Secondo il docente si ribalta la
«curva di Laffer» che mette in relazione aliquote e gettito. In preparazione
uno studio sulle dichiarazioni dei redditi I trevigiani, più li tassi e più
lavorano Bresolin: qui la pressione è un incentivo, si va contro le teorie
economiche FABIO POLONI Più li tassi, più lavorano.
un'università con un
respiro internazionale - giorgio palù *
( da "Mattino di Padova, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: un ente scientifico
auto-organizzato da docenti e scienziati che reclutano esperti nazionali e
internazionali, i quali basano poi le loro valutazioni su ricerca,
finanziamenti esterni e didattica. In Italia abbiamo il sistema CIVR-ANVU, che
pecca di autoreferenzialità e quindi denota purtroppo le sue carenze
intrinseche.
walter siti: salvate
l'università ( da "Centro,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di Giuliano Di Tanna Walter Siti:
salvate l'università Lo scrittore ed ex docente all'Aquila: la pazienza è la
prima virtù «Distrutti i luoghi dove ho camminato per vent'anni» «Le persone
autorizzate a parlare di questa tragedia sono gli aquilani. E' con disagio
perciò che rispondo alle domande su questo argomento».
terremoto, tutta
l'università all'aquila ( da "Centro,
Il" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Che mi dica perché Carsoli è
preferibile a Sulmona (indico Sulmona perché il caso mi sembra il più
eclatante: tradizioni culturali, raggiungibilità, centralità, splendore della
collocazione proposta). * Docente Scienze della Formazione Università
dell'Aquila
Montezemolo lancia la Fiat
Argomenti:
Cultura
Abstract: Un inedito rapporto
pubblico-privato: si potrebbe replicare, in Italia? «Sono due Paesi, due
culture, due situazioni totalmente diverse. Io ho sempre sostenuto la necessità
di un forte coinvolgimento dei dipendenti nei risultati delle aziende. Ma la
proprietà è un'altra cosa».
Robolimpiadi a Roma, sfida
tra umanoidi ( da "Stampaweb,
La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: contemporanea alle competizioni
della mattina si svolgerà il seminario per docenti "Scuola e robotica un
binomio in evoluzione" (Sala del Carroccio). Aprirà i lavori Silvia
Celani, coordinatore progetti internazionali della fondazione Mondo Digitale. A
fare il punto sul contributo della robodidattica intervengono Stefano Panzieri
(Dipartimento Informatica e Automazione, Università Roma Tre),
Il sondaggio tra gli
allievi "promuove" a pieni voti l'Università degli adulti
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Soddisfatti dei docenti due terzi
dei corsisti, 1/3 abbastanza; sull'organizzazione, gestita da Lorenza Pizzato e
Rossana Pesavento, hanno detto "moltissimo soddisfatto" il 60%, 34%
abbastanza, 6% poco soddisfatto. E sul livello di amicizia raggiunto tra i
partecipanti il 38% molto soddisfatto, un terzo dice "abbastanza".
Niente disco, boom di
festini illegali ( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Con un accordo pubblico privato, si
potrebbe mettere a punto una formula che agevoli la locazione di sale con
questa vocazione. Penso però a strutture flessibili, multiuso, che possano
essere utilizzate nel weekend per le feste dei ragazzini e durante la settimana
da scuole da ballo o associazioni».
Prodotti doc nell'ex
latteria ( da "Gazzettino,
Il (Venezia)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: lascerà quindi spazio a una
iniziativa pubblico-privata che avrà il punto di forza nello spaccio dei
prodotti locali, formaggio e vino in particolare, e ad un ristorante che sarà
impostato sulla gastronomia tipica locale. Il futuro complesso potrà contare
sui metri cubi esistenti, che non sono pochi, e sui 1.
In serie A2derby rischiosi
per Tc2 e Ct Pa ( da "Sicilia,
La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università, ha infatti siglato una
convenzione con la Federazione italiana mobilità sostenibile, che si occuperà
per un anno di mettere a disposizione di studenti e personale docente e
tecnico-amministrativo una bicicletta da utilizzare sia per brevi spostamenti
all'interno della cittadella universitaria sia per tutto il giorno,
Annessione di territori,
bisogna fare chiarezza ( da "Sicilia,
La" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente nella facoltà di Scienze
della Formazione dell'Università di Palermo e dal chitarrista Alessandro Amico
dal titolo ?Alle origini della rivoluzione pop. L'arte dei Beatles e il loro
tempo? che propone una riflessione sociologica sugli anni Sessanta, sulla
cultura pop, sulle trasformazioni nel costume e nella società,
LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI
LAVORO HA FATTO IERI DA FILO CONDUTTORE ALLA QUARTA GIORNATA DEL I&...
( da "Mattino, Il (Avellino)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che insegna Sociologia del Lavoro
presso l'Università di Salerno. Ne facevano parte anche il preside del
dipartimento di sociologia dell'Università di Salerno, Vittorio Dini; Francesco
Vespasiano, docente di Sociologia all'Università del Sannio e Patrizia Di
Gioia, responsabile dell'Anmil di Benevento.
GERARDO AUSIELLO MONDO
ACCADEMICO IN RIVOLTA CONTRO LA POSSIBILE CHIUSURA DEL VECCHIO POLICLINICO...
( da "Mattino, Il (Avellino)"
del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: circa 600 unità di personale
docente e ricercatore e circa 1.500 unità di personale tecnico amministrativo.
Come si può mai pensare di chiudere o disperdere una struttura del genere?».
Preoccupati i docenti che lavorano quotidianamente nell'Ateneo di piazza
Miraglia: «Di sicuro bisogna razionalizzare l'assistenza - spiega Francesco
D'Andrea,
ARCHEOLOGIA. OGGI IL
GRUPPO ARCHEOLOGICO THEODOR MOMMSEN ORGANIZZA UNA VISITA GUIDATA AL PARCO
ARCHE... ( da "Mattino,
Il (Nazionale)" del 03-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dell'Università di Mannheim, avrà
inizio la serie di seminari sul tema: «La Costituzione europea». Amici del San
Carlo. S'intitola «Il valzer delle camelie - echi di Parigi nella Traviata» il
saggio di Emilio Sala docente alla Statale di Milano che viene presentato
mercoledì alle 18 nel foyer del teatro.
Centrale a biomasse con
scarti dei caseifici ( da "Stampa,
La" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la società pubblico-privata creata
per la valorizzazione delle risorse naturali della Val Borbera. Antoniotto
Guidobono Cavalchini, rappresentante della comunità montana nel cda di Bea e
docente alla Statale di Milano, ha proposto un piccolo impianto per la
produzione di biogas attraverso il quale creare calore per abitazioni o edifici
pubblici.
Fibromialgia, male oscuro
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lettere ed Arti di corso Vittorio
Emanuele II una conferenza sul tema: "Fibromialgia, un male oscuro al
femminile" che vedrà relatori Carlo Umberto Manzini, dirigente medico
della cattedra e del servizio di Reumatologia dell'Università e Luciano
Casolari, specialista in psichiatria, psicoterapeuta e docente di
psicosomatica.
Cordoglio per la scomparsa
del professore Roberto Abbondanza
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: cellspacing="0"
height="16"> Università di Perugia Cordoglio per la scomparsa del
professore Roberto Abbondanza Ha destato profondo cordoglio, nel mondo
accademico, la scomparsa del professore Roberto Abbondanza, docente, per molti
anni, dell?Università degli Studi di Perugia.
Salone di Orientamento e
Informazione "Studiare a Parma"
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ateneo, in cui docenti, studenti e
personale amministrativo dell?Università, con l?aiuto dell?aggiornato materiale
illustrativo, saranno a disposizione dei visitatori per aiutarli a costruire il
proprio percorso di studi nel modo più consapevole possibile. E?
Concorso internazionale
"Europ/Euron technology transfer award": l'Ateneo si aggiudica il
secondo posto ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di meccanica applicata alle
macchine all?ateneo di Udine - manovre delicate attualmente realizzabili
soltanto attraverso l?impiego di personale altamente specializzato; consentirà
una riduzione del tempo medio di esecuzione della procedura di circa 45-60
minuti, con notevoli ricadute economiche sulla produttività della macchina
stessa;
Un abito per l'alzheimer
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: giornalista Rai e docente di Moda e
mass media, in occasione della seconda edizione del concorso Linda, un abito
per l?Alzheimer: oggetti ed indumenti per la nutrizione. Il concorso porta
questo nome in ricordo di una paziente scomparsa a causa di questa malattia che
aveva una predilezione per i giovani, la loro fantasia e la moda.
European Week 2009
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: integrazione europea, infatti i
nove docenti titolari di insegnamenti rientranti in questo progetto,
attualmente in forza alla Lum Jean Monnet, sono tra i fautori di questa
settimana di lavori. Jean Monnet, a cui è intitolata l?Università, fu
consulente economico e uomo politico francese;
Arriva Bertotti:
Relatività in San Francesco ( da "Gazzetta
di Mantova, La" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non tutti sanno che uno dei massimi
esperti in Teoria Generale della Relatività è un mantovano: il professor Bruno
Bertotti, docente emerito di fisica all'Università di Pavia. Negli ultimi
decenni la Relatività Generale si è affermata come la base teorica per la
comprensione profonda non solo della cosmologia, ma anche dei fenomeni
meccanici che caratterizzano il sistema solare.
QUELLE ISOLE DI LÀ DAL
TEMPO Eugenio Garin è considerato il più autore...
( da "Giornale di Brescia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente in un liceo di Palermo,
insegnò Storia della filosofia nelle Università di Cagliari e Firenze e, dal
'74, Storia del pensiero del Rinascimento alla Normale di Pisa, di cui fu
professore emerito fino alla morte nel 2004. Subì l'influenza di Croce e
Gentile sin da quando s'impose con il libro su Pico della Mirandola.
Andrea a Chicago per
incrociare tecnica e management ( da "Giornale
di Brescia" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che è cresciuto proprio nel
quartiere di Chicago dove è situata l'Università, tanto che il suo advisor
economico è un docente dell'Mba». Andrea si dice contento del suo percorso e
«se potessi tornare indietro rifarei tutto quello che ho fatto. Il mio sogno
nel cassetto? Lavorare nel settore del venture capital e gestire imprese
innovative».
braccio di ferro sul
vecchio policlinico - giuseppe del bello
( da "Repubblica, La"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Una seduta straordinaria di facoltà
indetta dal preside Giovanni Delrio con tutti i docenti. In ballo, la
delocalizzazione del Vecchio Policlinico. Secondo il programma riferito dal
capogruppo Pdl Enzo Rivellini e attribuito all´assessore Mario Santangelo, i
250 posti letto ubicati nei padiglioni di piazza Miraglia saranno distribuiti
tra Monaldi, Nuovo Policlinico e Cto.
DOMANI alle 17 nell'Aula
Magna storica dell'Università di Siena sarà presentato ...
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Interverranno Piero Crispiani,
docente dell'Università di Macerata; mons. Benedetto Rossi, rettore del
Santuario Casa Santa caterina; , Giuliano Catoni (docente dell'Università di
Siena), Lucio Vinetti, presidente Fiaces Brescia e Marino Bennati, presidente
dell'Aies e moderatore dell'incontro.
AL DIPARTIMENTO di
Ingegneria dell'Informazione dell'Università &#...
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nel corso del workshop saranno
presentate e discusse tecnologie innovative principalmente orientate alla
neurochirurgia e microchirurgia. Il gruppo guidato dal prof. Prattichizzo,
docente di Robotica, sta conducendo progetti anche in collaborazione con varie
Università di prestigio.
INTERESSANTE il seminario
che si è svolto nella sede della Facoltà di E...
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del seminario è stata seguita da un
pubblico molto attendo che ha seguito l'intervento di Alessandro Petretto,
Presidente della Società Italiana di Economia Pubblica e docente di Scienza
delle Finanze presso l'Università degli Studi di Firenze il quale ha relazionato
sul tema della riforma del titolo V della Costituzione e di trasformazione
federale dello Stato. Vittorio Bellagamba
Ancora tre lezioni poi
tutti in vacanza ( da "Resto
del Carlino, Il (Ferrara)" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con relatore Giuseppe Lipani
dell'Università di Ferrara. Domani il quinto ed ultimo incontro del corso
Un'introduzione all'ebraismo e alla presenza ebraica a Ferrara' coordinato da
Piero Stefani, docente di Filosofia della Religione, avrà come relatore Laura
Graziani Secchieri, archivista all'Archivio di Stato di Ferrara.
Crisi, convegno con Angelo
Ferro ( da "Resto
del Carlino, Il (Ravenna)" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 45 nella sala convegni della Banca
di Romagna, in via Manfredi
La Notte bianca dell'Onda
( da "Nuova Ferrara, La"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Economia Politica
all'Università di Bergamo, con l'argomento "Pagherete caro, pagherete
tutto, pagherete cash! Uno sguardo eterodosso sulla recente crisi dei
mutui", Leonardo Raito, docente di Storia Contemporanea all'Università di
Ferrara circa "Crisi della politica e nuovi modelli di partecipazione.
Di Girolamo e l'Università
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: partecipa oggi al dibattito
«Università e territorio». L'appuntamento, alle 12 al Michelangelo,
approfondisce i temi della ricerca e del polo universitario ternano, alla
presenza di numerosi docenti dell'Università di Perugia. Ieri al ristorante
«Cicalino» il leader della Destra, Francesco Storace, ha partecipato alla
presentazione delle liste,
All'Ateneo di Perugia
ingresso vietato ai ricercatori precari La denuncia di un docente: una
circolare del rettore lo impone Come se scoprisse solo ora la loro presenza. È
questa l ( da "Unita,
L'" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ateneo di Perugia ingresso vietato
ai ricercatori precari La denuncia di un docente: una circolare del rettore lo
impone Come se scoprisse solo ora la loro presenza. È questa l'Universitas?
MARIA ROSARIA MARELLA* Da poche settimane si sono chiuse le celebrazioni per il
settimo centenario della fondazione dell'Ateneo di Perugia.
le nuove norme anche per
il prosecco: oggi forum spumanti a valdobbiadene
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Invitati a parlare i principali
docenti e ricercatori universitari delle Facoltà di agraria di Milano,
Piacenza, Bologna, Udine, Trento, Verona, Padova, Portici, Potenza, Teramo,
Ancona, Torino e degli Istituti Sperimentali di Conegliano, Asti e San Michele
all'Adige.
agevolazioni per i
campionari si possono presentare le domande
( da "Tirreno, Il" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: se tali costi sono riconducibili ad
accordi stipulati con Università o Enti di ricerca pubblici. La domanda può
essere presentata sia per gli investimenti realizzati prima del 28 novembre
2008, sia per quelli realizzati successivamente per il periodo d'imposta 2009.
Confartigianato Imprese Prato è gratuitamente a disposizione degli associati
per assisterli.
educazione a scuola e in
famiglia ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente in bioetica nel corso di
laurea di biotecnologie alla facoltà di agraria di Udine e docente di religione
cattolica all'Istituto Statale d'Arte Sello di Udine, e Vincenzo Salerno,
docente di scienze psicologiche all'Università Pontificia Salesiana di Mestre e
vicedirettore della Comunità terapeutica "La Viarte" di Santa Maria
La Longa).
Congresso nazionale
Fisascat con il segretario Cisl Bonanni
( da "Secolo XIX, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Marco Lai docente di Diritto del
Lavoro presso l'Università di Firenze, Mauro Bruzzone vice presidente della
Coop Liguria, Isabella Mastrobuono direttore sanitario aziendale del
Policlinico Tor Vergata di Roma ed Eligio Boni, commissario della Covip. Concluderà
il segretario generale della Fisascat Raineri.
In cinque per la poltrona
di rettore ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per presentare i propri curricula e
i propri programmi, ma anche per mantenere un filo diretto con le componenti
d'Ateneo. In questo senso, nella home page del sito di Caretti spicca una
lettera aperta in cui il docente di Giurisprudenza invita i colleghi a
scegliere «tra continuità e cambiamento». Elettra Gullè
La competizione
padre-figlio dominata spesso dall'invidia
( da "Corriere della Sera"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 1 Pubblico&Privato di Francesco
Alberoni La competizione padre-figlio dominata spesso dall'invidia F reud si
era accorto che il figlio maschio ama il padre e lo ammira però,
contemporaneamente, si mette in competizione con lui. E spiega questo
antagonismo col desiderio di avere tutta per sé la madre come nella vicenda di
Edipo che uccide il padre per sposare la madre Giocasta.
Mercoledì 29 aprile ho
conseguito la Laurea triennale in Lettere presso la tendopoli allestita ...
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: mi vedo costretta a tradire docenti
e città per altra destinazione. Non servono le lamentele del Rettore su
presunti scippi di studenti aquilani da parte di Università private e on-line:
è la richiesta del pagamento delle tasse di iscrizione, nel clima di disagio
anche economico che il terremoto ha determinato, a favorire la fuga dall'Ateneo
aquilano.
URBINOIl suo legame con
l'Università di Urbino è stato e continua ad essere molto for...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia contemporanea,
candidato alle elezioni per il Rettorato che si svolgeranno a maggio. Pur in un
momento di difficoltà e di polemiche all'interno della Rai, Zavoli ha voluto
mantenere la promessa di essere presente a Urbino, dopo aver contributo a
festeggiare i 500 anni di attività e di vita dell'ateneo.
Osimo, si toglie la vita
lanciandosi dalla finestra dell'ospedale
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La relazione del docente
dell'università Politecnica delle Marche seguiva l'inaugurazione della mostra
«Meraviglie della natura» all'enoteca regionale, che si chiuderà stamattina con
la visita delle scuole. Taffetani ha trattato dei danni che l'agricoltura
intensiva provoca, mostrando le foto di terreni, franati (persino scarpate),
L'università lascia
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: città come un fulmine a ciel sereno
e sono stati gli stessi docenti a comunicarla agli studenti in via più o meno
informale durante le lezioni di questo fine settimana. Tutto nasce dalla
decisione del Consiglio di facoltà di ingegneria della Politecnica delle Marche
di Ancona che, al termine della riunione di martedì scorso nel capoluogo
dorico, ha deciso per l'anno scolastico 2009/
Campionari più facili con
gli aiuti per la moda ( da "Nazione,
La (Prato)" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: riconducibili ad accordi stipulati
con università o enti di ricerca pubblici. La domanda può essere presentata sia
per gli investimenti realizzati prima del 28 novembre 2008, sia per quelli
realizzati successivamente per il periodo d'imposta 2009. Le spese per la
realizzazione dei campionari e delle collezioni nel
tessile-abbigliamento-calzature, secondo diverse indagini di settore,
Lo sport
Argomenti:
Cultura
Abstract: psicologo e docente dell'Università
di Chieti, Giorgio Triani, sociologo e docente del nostro ateneo, Daniele
Zammichele di Endurancenter, Teo Turci, atleta del Cs Carabinieri sezione
atletica e del Cus Parma, Vincenzo Canali, preparatore atletico e coordinatore
della commissione tecnica Coni, Fidal e Iaaf.
arrangiatevi!
( da "Centro, Il" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: mi vedo costretta a lasciare
docenti e città per altra destinazione. Non servono le lamentele del rettore su
presunti scippi di studenti aquilani da parte di Università private e on-line:
è la richiesta del pagamento delle tasse di iscrizione, nel clima di disagio
anche economico che il terremoto ha determinato, a favorire la fuga dall'ateneo
aquilano.
Ma ora la Fiat punti sulla
Cina ( da "Corriere
Economia" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per essere sicuri di restare nel
circolo ristretto dei grandi «giocatori globali» sarà indispensabile nei prossimi
anni essere presenti attivamente in uno o più di questi Paesi. S Ora la «finale
di campionato» si gioca nei Paesi emergenti: anche Vietnam e Pakistan di SANDRO
TRENTO Docente di Economia Università di Trento
La crisi e quel fantasma
del '29 ( da "Corriere
Economia" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia economica che
divide il suo tempo tra università italiane e americane, e che sarà tra i
protagonisti dell'iniziativa di Università Bocconi e Corriere della Sera. «È
una situazione aggiunge Toniolo che deve indurci a molta prudenza: io stesso ho
scritto tempo fa che questo non era un nuovo '29,
All'Università di Pisa,
celebrazioni ga ( da "superEva
notizie" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la Scienza e la Cultura (UNESCO)
L'Università di Pisa, in sintonia con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni
Galileiane, organizza quest'anno diversi eventi per celebrare Galileo Galilei,
senza dubbio il docente più illustre che l'ateneo abbia mai avuto. Le
iniziative coinvolgono diverse facoltà e discipline, e comprende tavole
rotonde,
PV Tech Milano 2009,il
salone della filiera produttiva fotovoltaica
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Prenderanno la parola i
rappresentanti delle istituzioni politiche italiane e straniere, degli enti di
ricerca pubblici e privati, delle associazioni di categoria e dell'industria.
Questi gli argomenti delle sessioni: Dal silicio alle celle: la filiera
italiana di produzione; Tecnologie per ridurre i costi di produzione delle
celle fotovoltaiche;
Donne basta paura, il
primo libro sull'autodifesa ">Donne basta paura, il primo libro
sull'autodifesa ( da "Affari
Italiani (Online)" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Furlan, PhD in Psicologia, è il
primo docente universitario italiano di Motivazione e crescita personale
(all'università Liuc di Castellanza e all'università Ecampus di Novedrate). Ed
è istruttore di krav maga e jeet kune do. tags: autodifesa libro furlan
La costruzione di un
evento... ( da "Affari
Italiani (Online)" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di drammaturgia degli
eventi e direttore del Mec (Master in ideazione e progettazione di eventi
culturali) presso l'Università Cattolica di Milano. Parteciperanno Gabriella
Forte (Personal Advisor di Domenico Dolce e Stefano Gabbana e General Merchandising
Manager, Dolce & Gabbana) e Cristina Apa (Books and Special Editorial
Projects Manager,
Scuola
"Buonarroti" al Fantasio Festival di Perugia
( da "Caserta News" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che ha saputo trasmettere
l'immagine di una scuola intesa come comunità educante dove è apparsa in primo
piano la sinergia tra docenti, alunni e famiglie, è intervenuto il Prof. Bruno
Schettini del Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi
di Napoli sul tema "Una scuola per la democrazia cognitiva".
La competizione tra padre
e figlio dominata spesso dall'invidia
( da "Corriere.it" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pubblico&Privato La competizione
padre-figlio dominata spesso dall'invidia Noi ci identifichiamo con chi
consideriamo migliore, più forte, più potente e vogliamo essere come lui Freud
si era accorto che il figlio maschio ama il padre e lo ammira però,
contemporaneamente, si mette in competizione con lui.
Sempre più e-book ma il
libro di carta non va in soffitta
( da "Stampaweb, La"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: scrittore e docente di estetica
presso l?Università Statale di Milano, con l?adozione degli e-book «c?è da
risparmiare e questo va benissimo. Ma il problema che ora si pone è quello del
controllo scientifico dei testi. Non ci si può permettersi di fare un libro per
modo di dire: un testo deve essere sempre fondato e dunque scientifico»
Savona: il priore Enzo
Bianchi al convegno diocesano ( da "Savona
news" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: proposta da don Armando Matteo,
sacerdote calabrese e docente di Teologia fondamentale presso la Pontificia
Università Gregoriana, oltrechè Assistente nazionale della Federazione
universitari cattolici (FUCI). La fase centrale del convegno, poi, si svolgerà
l?intero giorno successivo presso il teatro ?
Sanremo: sabato la
presentazione di "Liguria Linguistica"
( da "Sanremo news" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Toso è docente di linguistica
generale e applicata presso la Facoltà di Lingua e Letterature Straniere
dell'Università di Sassari. Libero docente in filologia italiana all'Università
di Saarbrucken dove collabora al Lessico Etimologico Italiano, è specialista
dell'area linguistica ligure, alla quale ha dedicato numerosi volumi e saggi su
riviste scientifiche italiane e straniere.
Le migliori strategie per
battere il mercato ( da "Affari
e Finanza (La Repubblica)" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha presentato una versione più
dettagliata del piano di investimento pubblico privato. Questa novità è
d´importanza fondamentale nella misura in cui l´effetto del piano Obama sul
mercato del credito potrebbe rivelarsi considerevole. Inoltre, numerosi fondi
alternativi si apprestano sia a lanciare dei prodotti dedicati sia ad investire
attraverso i loro fondi principali.
La Normale punta
sull'e-learning per arginare la fuga dei cervelli
( da "Affari e Finanza (La Repubblica)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: fuga dei cervelli DANIELE AUTIERI
«Il nostro obiettivo è offrire ai giovani un´opportunità per riflettere sul
proprio futuro». Così Salvatore Settis, direttore della Normale di Pisa, spiega
il senso della partnership siglata con Telecom Italia che aprirà le porte di
cinque campus estivi del prestigioso ateneo per i loro corsi di orientamento a
500 tra i migliori studenti italiani.
Lezione di Alzheimer alla
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente nell'ateneo romano di Moda
e Mass Media di Scienze della Moda e del Costume. Dev'essere anche l'occasione
per lanciare la seconda edizione di «Linda, un abito per l'Alzheimer», un
concorso che premierà i migliori progetti per la creazione di oggetti ed
indumenti che possano facilitare la vita e la nutrizione di questi malati.
Il rally delle illusioni.
L'euforia non si deve fermare pag.3
( da "Trend-online" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: regala alle banche la possibilità
di disfarsi di titoli tossici vendendoli ad enti pubblici-privati in cui i
guadagni finiscono ai privati ed i rischi al bilancio pubblico. Non da meno è
stata la modifica alle regole contabili che ha permesso alle banche di
valorizzare i titoli tossici a loro piacimento. Questa chicca, a cui io
attribuisco gran parte del merito del rialzo borsistico,
Il liberista scomodo
( da "Denaro, Il" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di contabilità di stato,
diritto finanziario dell'unione europea e diritto tributario degli enti locali
presso la Seconda Università di Napoli, ricordando "l'importante ruolo che
gli ebbe nel salvataggio della lira nel 1946, provvedimento che servì a fermare
l'inflazione ma che gli causò notevole impopolarità al punto da giungere alle
dimissioni pur di non mutare le sue convinzioni.
Parthenope e l'Oriente
( da "Denaro, Il" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti cinesi che risiederanno a
Napoli per un anno con una borsa della Regione Campania. Hanno preceduto i
dieci studenti cinesi, selezionati dalla ZhongYiKun pre-immatricolati alle
Facoltà di Economia e di Ingegneria della Parthenope. Forte di questa esperienza
ormai consolidata mi ritrovo ad essere promotore presso gli Atenei Campani
della proposta di prendere contatto con la
Dalla antichità il fuoco
di Napoli ( da "Denaro,
Il" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: le ricerche pubblicate dal gruppo
docente del settore ICAR 16 dell'Arredamento e tracciato il profilo e le linee
programmatiche didattiche per la stessa disciplina anche in Facoltà
Universitarie Europee. Agostino Bossi nato aPola nel 1941,professore
ordinario,professoe ad honorem della Facultad de Arquitectura de Montevideo
(Uruguay) Presidente del corso di Laurea in Arredamento,
Città: Il bullismo monta e
le politiche di contrasto latitano
( da "Sannio Online, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: istituto e i dispositivi didattici
capaci di garantire il successo formativo (soprattutto per mezzo di piani di
formazione del personale docente e non docente ). In altri termini, è
indispensabile una strategia organica e flessibile; è indispensabile l?avvio di
sperimentazioni correttamente impostate e concreti impegni di spesa. Tutto ciò,
però, è al di là da venire, nel nostro Paese.
Fisica, laurea unica per i
due atenei ( da "Gazzettino,
Il (Udine)" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: visto che la facoltà udinese a ha
più docenti e iscritti. Sono un fisico, il mio sogno è un'unica facoltà di
fisica in regione e con i colleghi immagino un corso magistrale di fisica
"interateneo", con i docenti delle due università che lavorino
insieme». Al momento, i corsi di laurea in fisica sono diversi nei contenuti.
Docenti in pensione a 72
anni, ma soltanto se sono i migliori
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docenti in pensione a 72 anni, ma
soltanto se sono i migliori Lunedì 4 Maggio 2009, I più maliziosi sussurrano
che sia un provvedimento salva-baroni. Mascherato, un adagio ma non troppo da
tempo vibrante nell'aria: in pensione oggi a settant'anni, presto a settantadue.
Il buon lavoro per i
neolaureati? Stimolante e che dia autonomia
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: queste domande hanno cercato di
rispondere i docenti della Facoltà di Economia del nostro ateneo Paolo Gubitta,
Martina Gianecchini e Giovanni Costa. "La ricerca del buon lavoro e il
rifiuto del lavoro", questo il titolo della loro analisi in cui hanno
studiato, per rispondere al primo quesito, l'occupazione di 2288 laureati che
avevano un impiego retribuito a 6 mesi dalla laurea,
0 Microraccolta
dell'amianto: esiste un accordo pubblico-privato',188,29,409,121);
center_pup('1 ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il privato cittadino può, a sua
volta, chiamare l'ufficio tecnico comunale informandolo sull'eventuale presenza
dell'amianto. In tal modo i tecnici sono in grado di dargli indicazioni
concrete su come deve agire e sui presidi necessari per effettuare l'operazione
in assoluta sicurezza: ad esempio plastica,
Rassegna EC Classic
stasera all'Mpx PioX c'è Robert Mitchum
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sarà presentato dallo stesso autore
Manlio Piva (docente di Didattica del Cinema e dell'Audiovisivo al D.A.M.S. di
Padova e consulente per le attività didattiche della Mediateca di Cinemazero a
Pordenone) e da Farah Polato (docente di Storia e Critica del Cinema -
Università di Padova). A seguire la proiezione di "La morte corre sul
fiume" (USA 1955,
TITTI ESPOSITO
CASTELLAMMARE. IL CINQUANTA PER CENTO DEGLI EDIFICI DEL CENTRO ANTICO STABIE...
( da "Mattino, Il (Circondario Nord)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'Istituto universitario
navale di Napoli, a Ferruccio Izzo docente di architettura presso il «Master di
progettazione di eccellenza per la città storica» al professore Gaetano
Manfredi direttore del dipartimento di ingegneria strutturale dell'università
Federico II, ad Andrea Prota, giovane ingegnere che ha preparato le schede di
lavoro)
GENNARO CORVINO NOCERA
INFERIORE. COMINCIA LA SETTIMANA CHE PORTERà ALLA FESTIVITà IN O...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Patristica presso la
Pontificia Università Urbaniana di Roma, su «Gli inizi del Cristianesimo e
l'Evangelizzazione dell'Italia Meridionale. I prodromi dell'epoca Priscana». E
poi la concelebrazione di Monsignor Illiano e la sua allocuzione-omelia , un
panorama che toccherà i problemi della nostra società e la modernità del
pensiero del primo Vescovo di Nocera,
PREPARARE I LAUREATI IN GIURISPRUDENZA
ALLA PROVA PIù DIFFICILE: LA RICERCA DI UNA COLLOCAZIONE...
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università aprirà le porte ai
rappresentanti del mondo delle aziende, degli studi legali, delle istituzioni
pubbliche e private. Il 13 maggio, il professor Roberto Tizzano, docente di
Economia Aziendale all'Università Federico II di Napoli, terrà una lezione
sulla struttura organizzativa e funzionale dell'azienda e sulle possibilità di
inserimento lavorativo per un laureato in giurisprudenza
SCUOLA, FEDERICO II E
SECONDA UNIVERSITà DI NAPOLI INSIEME SULLE TRACCE DI VICO. IL 7 MAGGIO, A...
( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: E si è tenuta dopo una serie di
lezioni: in cattedra i docenti universitari per iniziare a crescere, tra i
banchi di scuola, piccoli filosofi. Sì, perché l'iniziativa, rappresenta anche
un modo per orientare i ragazzi sugli studi da scegliere all'università. Tre i
vincitori della prova che si è svolta all'Umberto (commissione giudicante: i
professori Limone,
RAIMONDO PASQUINO* IL
CAMPUS DI FISCIANO OSPITERà, I PROSSIMI 20, 21 E 22 MAGGIO, IL FESTIVA...
( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per questo confidiamo in una
festosa invasione del Campus da parte di studenti e docenti impegnati in prima
linea a sperimentare le potenzialità dei nuovi media accademici; una sorta di
nuova comunità che, grazie al coinvolgimento diretto degli studenti, riuscirà a
parlare il linguaggio dei giovani. * rettore dell'università di Salerno
D'Annunzio, si elegge il
rettore. Crescenti:
Argomenti:
Cultura
Abstract: sostenuto da un Comitato di docenti
storici dell'Università che hanno tenuto fino ad oggi un profilo molto basso in
questa particolare campagna elettorale. E così mentre sulla stampa si sono
susseguiti comunicati di appoggio al rettore Franco Cuccurullo (sia da parte
sindacale che di singoli docenti), il fronte opposto si è inabissato e forse ha
lavorato sott'
Le donne alla
Argomenti:
Cultura
Abstract: intervento del professor Luca
Serianni dell'Università La Sapienza. L'illustre docente romano parlerà de
«L'italiano di Dante e l'italiano di oggi», successivamente si svolgerà la
consegna del premio «Coletta» giunto alla sua quinta edizione, e la consegna
degli attestati e di un diploma di benemerenza al professore Pasquale Aloscari.
Imprese e fondi Ue: un
convegno a Cesena ( da "Sestopotere.com"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Economia industriale e
delle istituzioni europee all?Università di Parma, approfondirà le politiche e
i programmi di innovazione e creatività messi in atto dall?Unione Europea per
superare la crisi. A chiudere il convegno sarà Morena Diazzi, direttore
generale delle Attività produttive, Commercio e Turismo della Regione Emilia
Romagna,
Forlì: al via la quarta
edizione del "Trofeo Massimo Pieratelli"
( da "RomagnaOggi.it"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Parteciperanno Andrea Canevaro,
docente di pedagogia all'Università di Bologna e Francesco Campione, associato
di psicologia clinica e psicodiagnostica all'Università di Bologna. Lunedì 11
maggio sarà la volta della video inchiesta. Parteciperà Nelson Bova,
giornalista Rai, scrittore e documentarista".
NUOVA INFLUENZA/
GAZA,RELIGIOSO: DA NOI NON C'È GRAZIE A EMBARGO
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è Ayub Osman, docente di al Azhar,
l'Università islamica di Gaza per lo scampato pericolo di contagio dalla febbre
suina che a causa del rigido embrago dello stato ebraico sembra avere
risparmiato alla popolatissima Striscia palestinesi la diffusione della febbre
suina.
"Verona nel
mondo", tra crisi e ripresa ( da "Sestopotere.com"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di Economia Aziendale e
Pro-Rettore Vicario dell?Università di Verona, con una relazione sui bilanci
delle società di capitale veronesi, e Riccardo Borghero, Dirigente del Servizio
Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona, che presenterà in
anteprima i dati import-export 2008 della provincia di Verona.
Amministrative, proseguono
i "martedì laici" organizzati da "Sinistra per Forlì"
( da "Sestopotere.com"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 00 presso la Fondazione Garzanti
Hotel della Città C.so Repubblica 117 conferenza dibattito su “ Scienza e
Religioni” con il Prof. Carlo Flamigni, docente di ostetricia e ginecologia
Università di Bologna e Membro del Comitato nazionale di Bioetica .
Gardaland presenta il
libro 'Verona (Provincia di Gardaland)'
( da "GuidaViaggi.it"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Comunicazione d?impresa
all?Università degli Studi di Verona, nel cui corso è stato ufficialmente
adottato il nuovo testo. Il libro già nel sottotitolo dichiara quello che è
concretamente: una trattazione, ragionata e completa, degli strumenti
strategici e creativi a disposizione di chi si occupa di comunicazione d?
Se fai ricerca guadagniamo
in due. Accordo innovativo tra Prysiam e Fbk
( da "e-gazette" del
04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e la fondazione Bruno Kessler
(Fbk), ente di ricerca trentino. Perché questa stretta di mano fa notizia? Perché
si caratterizza per l?innovativa formula che disciplina il rapporto tra
un?azienda privata e un istituto di ricerca pubblico. Si tratta infatti di una
partnership di lungo periodo che, secondo chi l?
UNIVERSITÀ/ GIOVANI
DESTRA: NUOVO RECLUTAMENTO NON SUPERA BARONIE
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università e Ricerca si appresta a
rivedere i criteri di selezione dei docenti accademici. Andrea Volpi, che è
anche capogruppo al Consiglio nazionale degli studenti universitari, organismo
di rappresentanza dei giovani presso il Miur, ha oggi espresso la sua
"completa disapprovazione per il metodo con il quale,
AZERBAIGIAN/ DUE PERSONE
ARRESTATE PER STRAGE UNIVERSITÀ PETROLIO
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: assalto Akm e per pistole Il 30
aprile scorso, Farda Amirov, un cittadino georgiano, ha fatto irruzione
nell'Università del petrolio di Baku, un'importante istituzione educativa
azera, sparando e uccidendo 13 persone, per lo più studenti e docenti. Nelle
prime indagini, le autorità azere hanno escluso il movente terroristico.
Sanità, i componenti del
comitato del Prc, "No al piano di rientro dal deficit"
( da "Giornale di Calabria, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: non sposta in direzione del
pubblico il rapporto pubblico-privato. Infatti, la sua presenza rimane la più
alta delle regioni italiane, è di scarsa qualità, totalmente finanziato con
soldi pubblici. Per il privato, rammentiamo, non esistono rigidi criteri ed un
controllo puntuale e severo, sino alla eventuale revoca.
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
AVVOCATI
FIDEIUSSIONE, ISCRIZIONI AL CONVEGNO Venerdì alle 15 alla Camera di commercio
(via Ganaceto 134) convegno su "Fideiussione, contrato
autonomo di garanzia e tutela d'urgenza" organizzato dal consiglio
provinciale dell'Ordine degli avvocati e dalla Fondazione forense.
Interverranno Alberto Rovatti, giudice del tribunale, e Alberto Bregoli docente di diritto privato
all'Università di Modena. Iscrizioni sul sito www.ordineforensemodena.it
( da "Corriere delle Alpi"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
SAN VITO Corso di
archeologia al Classico Un successo e una grande prospettiva SAN VITO. Ha
spento la sua decima candelina il tradizionale corso di archeologia conclusosi
in questi giorni al liceo classico. Un appuntamento tanto qualificante quanto
atteso e apprezzato dagli studenti, per l'eccezionalità, la qualità e
l'interesse di un'esperienza che spezza i ritmi didattici tradizionali. Il
corso proposto quest'anno, dopo una necessaria parte propedeutica su obiettivi
e problematiche sempre in evoluzione dell'archeologia moderna, ha puntato
l'attenzione sul patrimonio del Bellunese: toponomastica e dimostrazioni
pratiche del funzionamento dei sistemi informativi territoriali (SIT). Alle
lezioni teoriche si sono affiancati laboratori pratici di epigrafia in sede e
presso il lapidario del Museo civico di Belluno, che hanno rappresentato un
prezioso momento di lavoro, assimilazione e confronto collettivi. La parte
propedeutica è stata curata da Anna Cusinato, del Museo Tridentino, e da Alexia
Nascimbene, dell'Università Ca' Foscari; Stefano Lorenzi,
delle Regole d'Ampezzo, ha sviluppato il settore del Gis applicato alla
toponomastica locale, mentre a Carla Martielli, docente del liceo, è spettato il laboratorio di epigrafia. «Purtroppo»,
ammette Giorgio Torri, promotore del corso, «alla grande soddisfazione per i
risultati, si affianca il rammarico di aver dovuto limitare l'attività,
quest'anno, alle sole classi ginnasiali per ragioni economiche. Il tutto
nonostante i contributi del Comune di San Vito, delle Regole di San Vito e
d'Ampezzo, della Cassa Rurale. Ma quello che più conforta e inorgoglisce di
quest'attività sono i riscontri, le relazioni che permette di instaurare. Ci è
giunta infatti una straordinaria proposta di collaborazione dall'università della California di Los Angeles. Il suo
dipartimento di archeologia, diretto da Giorgio Buccellati, intende aprire il
prossimo autunno un grande sito web sull'antica civiltà di Urkesh, risalente al
terzo millennio. Il sito», conclude Torri, «comprenderà una sezione in
italiano; e di questa sezione si prenderà cura proprio una nostra equipe di
docenti e studenti che stiamo allestendo in questi giorni». (a.s.)
( da "Giornale di Brescia"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 03/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:la città OLTRELESBARRE Studiare in
carcere: «La cultura è il miglior riscatto» nL'attenzione che il mondo
mediatico ha riservato nei giorni scorsi al tema della possibilità di laurearsi
in carcere ripropone con decisione la necessità di riflettere sul senso della
pena e sui contenuti ad esso attribuibili. Al di là della considerazione sul
fatto che, purtroppo, siano sempre più spesso i nomi celebri a scatenare i
commenti e le reazioni dei mass media e non una seria e opportuna volontà di
approfondire l'argomento nelle sue molteplici implicazioni, riteniamo che la
lettera che vi presentiamo questo mese possa costituire una ottima risposta
alle tante superficiali considerazioni che abbiamo recentemente ascoltato. Tale
lettera già pubblicata all'interno di Zona 508 - rivista bimestrale redatta
negli istituti di pena bresciani - proviene da una donna detenuta, studentessa
universitaria consapevole e convinta delle proprie scelte, ed appare
particolarmente significativa in proposito. Mario Fappani Garante dei detenuti
del Comune di Brescia Carlo Alberto Romano Presidente Associazione Carcere e
Territorio Onlus Una sentenza di condanna comporterebbe la sola privazione
della libertà fisica del condannato. In realtà questo non è esatto, perché essa
comporta ulteriori condanne da espiare all'interno di un carcere: privazione
degli affetti, privazione della propria privacy, convivenze forzate,
annullamento della propria dignità, repressione delle proprie opinioni e via di
seguito. Di contro esistono delle libertà che invece nessuna sentenza e nessun
giudice possono violare: la libertà del cuore, la libertà dei sentimenti, dei
pensieri, dei sogni, di evoluzione interiore, di conoscenza. La vita è
crescita, è una continua conoscenza che nel senso più ampio è sinonimo di
cultura. Cultura: voglia e libertà di conoscere, di sapere, di scoprire.
L'istruzione è fondamentale nella formazione dell'individuo a partire
dall'infanzia. Io sono ben lontana da quei tempi, ma ancora adesso coltivo in
me un'insanabile sete di apprendimento e di ricerca. Sono detenuta in carcere,
eppure, qui, tra mille ostacoli e mille difficoltà, ho ripreso gli studi
interrotti più di 20 anni fa, conseguendo come privatista il diploma di
.(omissis). nel 2005. Poi mi sono posta degli interrogativi. «Iscrivermi all'università?»; «Imbattermi in una tale avventura?». Una
decisione difficile da prendere, ma dopo aver valutato i vari aspetti che ne
sarebbero derivati, ho scelto: ora sono iscritta e frequento il .(omissis).
Tutto ciò si è realizzato grazie all'aiuto e al sostegno ininterrotto di alcuni
insegnanti volontari che mi seguono da ben 6 anni. Sono persone eccezionali,
hanno creduto in me e continuano a farlo e con loro si è instaurato un rapporto
che va al di là dell'aiuto scolastico; si è creata una profonda amicizia ed un
sincero affetto. Sono il mio collegamento con la facoltà, prendono
i contatti con i docenti, mi iscrivono agli esami, mi procurano i libri, le
dispense, le esercitazioni e tutto il necessario per lo studio. Inoltre hanno
provveduto ad inoltrare la mia richiesta di borsa di studio andata a buon fine.
Se non avessi avuto questa opportunità, sicuramente non avrei potuto
intraprendere l'avventura universitaria per via degli ingenti costi. Per
sostenere gli esami io usufruisco dei permessi concessi dal magistrato di
sorveglianza al fine di recarmi in Università. Poter sostenere le prove insieme
agli altri studenti è molto stimolante ed importante; mi sento quasi al loro
pari. A parere mio il percorso che ho intrapreso è il modo migliore per
riprendere in mano la mia vita e prepararmi ad affrontare di nuovo la società,
la vita reale. Si parla tanto di rieducazione, di reinserimento: beh, la
cultura è il miglior riscatto. Il mio obiettivo è diventare una persona nuova,
migliore, consapevole degli errori commessi, ma pronta a rientrare nella
società nella giusta dimensione con le carte in regola. Ben sappiamo che nel
mondo del lavoro è già problematico trovare un'occupazione in situazioni
normali, figuriamoci da ex detenuta. Credo che comunque possedere un livello di
istruzione superiore possa sicuramente facilitare la ricerca. Inoltre lo
studio, la cultura aprono la mente, aprono nuovi orizzonti, permettono di
aumentare la fiducia in se stessi e migliorano il rapporto con gli altri. Come
tutti gli impegni anche lo studio richiede sacrifici, impegno, costanza;
considerando anche la condizione poco ottimale che può rappresentare la
detenzione, comporta anche forza d'animo e coraggio. Sì, il coraggio di
mettersi in discussione; non è semplice mettersi in gioco da detenuta. Esiste
sempre il timore e la possibilità di essere giudicata negativamente, di essere
emarginata. Devo ammettere che finora ho trovato la massima disponibilità e il
massimo rispetto da parte dei docenti e di tutto l'apparato universitario.
Vorrei che la mia testimonianza fosse stimolo per altre persone che, come me,
hanno voglia di dare una svolta alla propria vita, cominciando proprio da qui,
da un luogo in cui tutto pare svanire, ma in realtà tutto può rinascere. L.,
Verziano, tratto da Zona 508
( da "Giornale di Brescia"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 03/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:LETTERE ESSERE GENITORI Crescere bene un
figlio fin dalla nascita nUna ragazza giovanissima neo/mamma mi chiede: «Ci
sono regole per "tirar su bene un figlio?"». E la risposta immediata
è un sorriso, che mi serve anche per prendere tempo «Certamente l'amore, quando
è pacato, concreto e rivolto al bene materiale e affettivo del figlio non è una
regola, ma è un buon inizio. Vale anche in previsione delle ribellioni
adolescenziali che dovrebbero farci capire - a quel punto - che l'adolescente
si sta mettendo alla prova cercando la sua autonomia». Lo sguardo attento,
quasi senza un battito di ciglia mi sprona a proseguire. «Ma per arrivare
all'adolescenza c'è tempo! Conviene partire dai primi vagiti tenendo ben
presente che il ruolo materno, anzi genitoriale è determinante nel futuro dei
figli e quindi fin dalla culla dobbiamo mandare i primi segnali, le prima
indicazioni e - con dolce fermezza - incanalare potenzialità e reazioni. Ho
sempre pensato che, quando le madri si comporteranno allo stesso modo con i
loro figli - indipendentemente dal loro sesso - avremo iniziato un percorso che
apre nuove prospettive alla società. Ognuno eviti di farsi servire, ognuno si
dia un traguardo di autonomia in tutte le manifestazioni del convivere. Un buon
educatore dedicherà particolare attenzione ai sentimenti, per formare uomini e
non soltanto maschi. Per formare Donne e non soltanto femmine. Con buon senso e
partecipazione costante, attuerà un progetto di parità e di rispetto. E poi,
saranno i tuoi figli ad insegnare a te qualcosa, perché ognuno di loro è un
universo a sé e sarà bene tenerne conto con il massimo collaborativo rispetto».
Edvige, la giovane amica sussurra pensierosa «Credo di aver capito, ma... poi?»
«Poi, man mano che la sua personalità cercherà di esprimersi, imparerai a
favorirlo in ciò che serve alla sua formazione, imponendoti di non indulgere ai
primi segni di prepotenza o egoismo. Ti renderai conto che è anche opportuno
non assecondare capricci ed esigenze momentanee e ingiustificate. Questo in
teoria. In pratica avrai cedimenti naturali e comprensibili, ma ci sarà sempre
l'affetto a guidarti, vedrai!». Vorrei aggiungere tante cose, ma sono certa che
la vita è maestra anche in questo affascinante, impervio terreno nel quale - talvolta
- è l'eccessiva condiscendenza a gettare le basi del fallimento educativo.
Qualche «no», tanta fermezza e.... tenerezza a self-service. E infine, aprire
una grande porta alla speranza. Renata Mucci Brescia UNIVERSITÀ Eulo,
l'abbandono della Provincia nProfonda delusione e grande amarezza. Questi i
miei sentimenti quando ho appreso dalle pagine del Suo giornale la decisione
della Amministrazione provinciale di ritirare la sua partecipazione finanziaria
all'Ente Universitario Lombardia Orientale (Eulo), un consorzio tra Comune,
Provincia e Camera di Commercio di Brescia che è stato prima promotore
dell'Università Statale a Brescia (anno 1969) e poi per quaranta anni
affiancatore e sostenitore delle attività didattiche e di ricerca. Mi sono
tornati in mente i primi anni, con le ripetizioni dei corsi del Politecnico di
Milano per Ingegneria e delle facoltà di Milano e di Parma per Medicina, con
l'Eulo che finanziava i corsi e forniva per la didattica una numerosa squadra
di assistenti e collaboratori, provenienti dal mondo della Scuola Media
Superiore, della Sanità Ospedaliera e dell'Industria, i quali, con un rapporto molto elevato docenti studenti, fornivano un
livello qualitativo della didattica nettamente superiore a qualsiasi altra università italiana. Mi sono tornate in
mente le tavole rotonde sulla Università a Brescia, organizzate dalla
Associazione Assistenti e Collaboratori Bresciani a Ingegneria e Medicina di
cui ero presidente, e i discorsi che facevamo allora con il consenso e
con la partecipazione pluripartisan di tutti i Partiti politici. Volevamo una
Università Statale che non fosse di serie B ma che fosse di serie A. E per
averla di serie A ritenevamo fondamentale caratterizzarla fortemente con uno
stretto rapporto con il territorio, e in modo particolare con la realtà
industriale, medico-ospedaliera e scolastica del territorio stesso. In tale
prospettiva e con tale valenza si collocavano gli incarichi di collaborazione
alla assistenza didattica agli studenti, assegnati dall'Eulo a persone che
contemporaneamente lavoravano nelle realtà dell'industria, della Scuola Media
Superiore e della Sanità Ospedaliera. Tali realtà a loro volta traevano un
grande vantaggio dalla relazione che queste persone avevano con la realtà
Universitaria. Questo il ruolo che l'Eulo doveva avere e che doveva mantenere
anche dopo l'istituzione della Università di Stato di Brescia: una struttura
pluripartecipata dalle varie Istituzioni locali che favorisse e realizzasse una
articolata mediazione tra Università e territorio, al fine di valorizzare il
territorio stesso, ma anche di valorizzare la stessa Università. Devo dire
tuttavia che in questi anni il ruolo dell'Eulo è stato di sostegno della
Università abbastanza passivo, di finanziatore piuttosto che di promotore, ma questo
non vuol dire che non possa riscoprire il suo ruolo in maniera autorevole e
vigorosa, mediante un discorso di verifica della produttività didattica,
dell'assistenza didattica agli studenti, di una ricerca scientifica e
tecnologica che si trasferisca al territorio, di un coordinamento con la Scuola
Media Superiore per programmi formativi dei nostri giovani articolati e
coordinati, per la partecipazione ad attività didattiche di persone
dell'Industria esperte in tecnologie e processi, ecc. Tutto questo l'Eulo lo
può fare autorevolmente solo se è partecipato da tutte le nostre Istituzioni.
La crisi del nostro Paese è grande e stiamo scivolando sempre più giù, con i
settori manifatturieri tradizionali che scompaiono senza che altri nuovi li
sostituiscano. Servono forti iniziative politiche con idee nuove e con la
rivisitazione di idee vecchie ma ancora valide. Solo così riusciremo ad aiutare
il nostro territorio a uscire dalla crisi. Non ci servono rinunce. Non ci serve
tirare i remi in barca. Ci servono idee di tutti e impegno di tutti. Bisogna
che tutti si rendano conto che occorre fare squadra e lavorare tutti insieme
per il nostro Paese, anche se l'attuale sistema bipolare con aspirazione
bipartitica, incancrenendosi sul conflitto e sul litigio a tutti i costi, non
solo non è il più adatto, a mio parere, per noi italiani, ma non aiuta un
lavoro comune per il nostro Paese e non permette alle menti più eccelse e più
ricche di idee di dare il loro contributo politico di idee e di proposte per la
rinascita e lo sviluppo del nostro Paese. Mi auguro che i candidati alle
prossime elezioni provinciali mettano tra i principali punti del loro programma
quello di rivedere in senso positivo un rilancio del ruolo dell'Eulo come
struttura privilegiata di promozione e valorizzazione del rapporto
Università-territorio. Giampaolo Benussi già docente
di Fisica alla facoltà di Ingegneria Brescia DIBATTITO Centrali nucleari sicure
nel nostro Paese nMentre Berlusconi annuncia la costruzione di quattro centrali
nucleari nel nostro Paese e fra gli italiani cresce il consenso a questa forma
di energia, subito si verificano guasti a qualche vicina centrale straniera, al
punto da far risorgere dubbi e paura sulla sicurezza. Certamente non svanisce
la cosidetta sindrome di «Pecoraro Scanio» e della sinistra ambientalista che
ignora che la presenza oggi di queste nuove centrali vengono costruite con
criteri di sicurezza e di rispetto per l'ambiente. Le centrali vanno bene
dicono alcuni, purché siano lontane dai nostri Paesi; ed io invece, non sono
d'accordo con costoro, perché le accetterei senza tanti problemi, anche se
decidessero di costruirle nel comune in cui vivo. Il referendum del
( da "Nuova Sardegna, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
di Luca Rojch
Nell'isola calo di prenotazioni del 45% Dalle agenzie di viaggio timori di
crollo «Rincari eccessivi negli alberghi sardi» OLBIA. La crisi globale spegne
anche gli ombrelloni dell'isola. La Sardegna arranca, il fascino rimane
intatto, ma il conto per i turisti che la scelgono è sempre più da nababbo.
Troppo cara per tasche sempre più vuote. Il barometro delle previsioni segna
tempesta. Calo del 45 per cento delle prenotazioni rispetto al 2008. Mercato da
grande depressione, da economia sgonfiata. Il quadro da bancarotta della
fabbrica delle vacanze arriva dal vicepresidente regionale della Fiavet,
l'associazione delle agenzie di viaggio, Gian Mario Pileri. Annuncia un anno
nero per le imprese che vivono di turismo. Nelle sue parole viene difficile
trovare tracce di ottimismo in un presente fatto di segni negativi e di
sfiducia. Gramigna che invade e devasta il campo degli affari. «In Sardegna c'è
un crollo del 45 per cento delle prenotazioni rispetto all'anno scorso - spiega
-. I dati arrivano dalle agenzie. Noi raccogliamo le prenotazioni. Sono tra i
pochi nell'isola che si occupano promuovere la Sardegna all'esterno. Stampo
ogni anno 150 mila cataloghi da distribuire alle fiere. I prezzi dei pacchetti
vacanza non li metto più. Sarebbero uno spot alle altre mete. Siamo fuori
mercato. Gli hotel hanno ritoccato quest'anno i listini verso l'alto in media
dell'8 per cento. Un trend costante. Che ci porta sempre più lontano dai
concorrenti. Faccio un esempio. Vendo le Mauritius, una settimana, hotel
quattro stelle superiore, pensione completa, volo incluso, 10 ore di aereo, a
950 euro. Sfido chiunque a trovare in alta stagione qualcosa di simile in
Sardegna». Con lui la responsabile di Confindustria nord Sardegna per il
turismo, Cinzia Callegari. «Mete come il Mar Rosso o il Marocco hanno rubato
tutta la clientela italiana - spiega la Callegari -. Bisogna reagire, essere
competitivi per tenere testa ai mercati emergenti. Rischiamo di venire travolti».
Pileri continua nel suo atto di accusa al sistema. «A rischio ci sono 1800
posti di lavoro nelle agenzie turistiche della Sardegna - afferma -. Il sistema
è vicino al collasso. Dobbiamo raddrizzare una situazione di estrema
difficoltà, che viene mascherata dalla Regione. Spesso si mettono a
disposizione i dati degli arrivi. Gente che atterra in Sardegna dalla Germania
o dall'Inghilterra con 21 euro. Poi scompare». Presenze assenti. Fantasmi per
la macchina turistica che non riesce a seguire le loro tracce nell'isola. «Sono
invisibili - continua Pileri -, negli hotel non arrivano. Si perdono nei
meandri di un'ospitalità clandestina. Serve un pool misto
pubblico-privato che coordini gli interventi per promuovere il territorio.
Dobbiamo riconquistare i turisti italiani che non vengono più in Sardegna.
Tutto costa troppo. Non possiamo far pagare un volo da Roma in aereo 250 euro.
Abbiamo già perso». Un presente nerissimo che Pileri, direttore della
Sardinia international travel, vive da protagonista, con lui un altro tour
operator che promuove l'isola, Salvatore Insinga della Avitur. «Credo - dice
Insinga - che sia necessaria una migliore programmazione della stagione».
L'analisi di Pileri cerca di salvare una parte della Gallura. «Diventa
difficile andare avanti - continua -. Anche se Olbia rimane ancora un'isola
felice, la crisi colpisce l'isola. Un po' ci salva la posizione, un po' la
ricetta del Comune che si apre a nuovi mercati come la Cina. Faccio un esempio
l'assessore al Turismo, Vanni Sanna, è ritornato dalla fiera di Shangai, con
l'agenda carica di contatti. Per noi è una miniera d'oro. Se riuscissimo a
dirottare da noi anche una piccola parte di questo flusso si potrebbero
invertire trend negativi».
( da "Mattino di Padova, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Esperto di
musicologia, aveva due lauree, l'ultima in Storia e Critica dei Beni artistici e
musicali. Amava la montagna Docente padovano ucciso dalla
valanga Pier Luigi Gaiatto, 31 anni, lavorava all'università di Padova I colleghi del Bo in lutto La vittima viveva a
Portogruaro assieme ai genitori e al fratello ENRICO FERRO Marmolada tragica
per un docente
universitario dell'Università di Padova, Pier Luigi Gaiatto, di 31 anni.
Il bilancio è pesantissimo, con due morti e due feriti, uno dei quali
gravissimo nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Chiara. A seminar
morte una valanga di un chilometro e mezzo, la più grande staccatasi dalla
vetta negli ultimi trent'anni da Punta Penia, con un fronte di
( da "Nuova Sardegna, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì altra
iniziativa di Progetto Magnifico in vista del voto per il nuovo rettore
Sassari, riflettori puntati sull'università SASSARI. Nuovo appuntamento promosso da Progetto Magnifico. Il
movimento è definito dai suoi stessi promotori «fedele alla natura di
raggruppamento di base che comprende docenti di tutte le facoltà, studenti e
personale tecnico amministrativo decisi a promuovere un autentico cambiamento
dell'ateneo». Opera in vista delle elezioni per la carica di rettore. A
Sassari si voterà il 18 giugno. Mentre la scadenza delle candidature (finora
solo due: Attilio Mastino e Pietro Luciano) è fissata per il 18 di questo mese.
Stavolta Progetto Magnifico indice una riunione aperta «a tutti coloro che si
riconoscono nel suo manifesto/programma (www.pm. uniss.it)» per dopodomani alle
17 nell'aula magna di piazza Università. «L'obiettivo è definire ulteriormente
proposte che diano forza e direzione a chi dovrà governare l'ateneo sassarese
nei prossimi anni - spiegano gli organizzatori - Quella di Progetto Magnifico è
infatti un'operazione originale, che cade dopo una serie d'incontri molto partecipati».
Nei quali, grazie alla qualità dei casi di studio presentati e al serrato
dibattito, secondo gli ideatori si sono mostrati due risultati. «Uno - si legge
ancora in una nota - è come anche nel nostro Paese si possa fare la valutazione
della ricerca (e della didattica) utilizzandola per ripartire le risorse e
aumentare la capacità di attrarne di nuove. L'altro, quello di poter riformare
i processi gestionali e organizzativi per semplificare, svecchiare, rendere più
efficiente l'amministrazione universitaria». «Tenendo fermi questi due temi - è
la conclusione dei promotori di Progetto Magnifico - il dibattito di martedì ne
toccherà altri. Tutti essenziali per il rilancio dell'ateneo. Come la qualità
delle strutture. La condizione degli studenti. La medicina e la sanità. E come
la governance e le sue regole».
( da "Mattino di Padova, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
NOTIZIE IN BREVE
MOMART IN PIAZZA CAPITANIATO. Ritorna oggi, da mattina a pomeriggio inoltrato,
l'appuntamento ... MOMART IN PIAZZA CAPITANIATO. Ritorna oggi, da mattina a
pomeriggio inoltrato, l'appuntamento con il «Momart», la mostra mercato degli
artisti che da mesi ormai anima la prima domenica del mese in piazzetta
Capitaniato a Padova. Più di sessanta espositori provenienti da tutta Italia
presenteranno le loro opere: pittura, scultura, fotografia, installazioni,
astratto, figurativo, ogni forma di espressione artistica trova spazio e
confronto. Quello che caratterizza, infatti, questa manifestazione è non solo
il desiderio di mantenere alto il livello della proposta, ma soprattutto la
ricerca del confronto e della crescita fra i vari artisti il cui entusiasmo per
questo nuovo modo di proporsi si comunica subito al pubblico che ne è
coinvolto. Ne risulta un'atmosfera del tutto particolare per cui finalmente si
crea un rapporto non mediato tra artista e fruitore: ognuno spiega il proprio
modo di fare arte, dalla tecnica ai significati, avvicinando le persone al
mondo un po' dimenticato delle arti visive. Info.
"www.momart.padova.it". RADUNO SMART A VENEZIA. C'è tempo sino al 5
maggio per iscriversi al raduno delle Smart previsto domenica
( da "Tempo, Il" del
03-05-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Scuola, i
sindacati alzano la voce Le richieste Blocco degli organici in Abruzzo e un ben
più generoso stanziamento di fondi L'AQUILA Al termine di una riunione con i
rappresentanti del Ministero dell'Istruzione, dell'Università, e con le
segreterie di Flc Cgil, Cisl, Uil Scuola, Snals e Gilda, nel corso della quale
hanno illustrato i punti individuati come prioritari per il funzionamento della
vita scolastica a L'Aquila e in Abruzzo, si è preso atto che tra questi risulta
non considerato quello fondamentale del blocco degli organici nel territorio
abruzzese e che i fondi fissati nel Decreto post terremoto risultano
insufficienti per le esigenze delle scuole aquilane e abruzzesi. Da questa
situazione gli organismi sindacali hanno deciso di costituire tra loro un
comitato sindacale permanente che si relazionerà con le istituzioni scolastiche
e politiche. Un organismo che mira a tutelare le professionalità dei docenti
presenti sul territorio, evitare che la riforma scolastica crei ulteriore
disagio nelle zone colpite dal terremoto e laddove molti studenti sfollati
insieme alle famiglie, hanno trovato riparo. Ieri mattina, quindi, nel corso di
una conferenza stampa, dagli stessi rappresentanti sindacali regionali: Paola
Bonifaci (Flc Cgil), Andrea Leonzio (Cisl Scuola), Ennio Taglieri (Uil Scuola)
e Pierluigi Palmiri (Snals) hanno illustrato il problema e spiegato le
decisioni che si stanno per intraprendere. Per i rappresentanti sindacali «le
scelte del Ministero dell'Economia e delle Finanze sono in contrasto con le più
elementari esigenze organizzative specifiche della nostra scuola, perché
aggravano, dopo il sisma, le condizioni materiali e psicologiche del personale
scolastico, soprattutto in riferimento ai fenomeni di soprannumerarietà e
mobilità, anche perché non evitano il taglio di 1400 posti,
tra docenti, personale tecnico amministrativo e dirigenti previsti in tutta la
regione». In particolare le organizzazioni sindacali hanno puntato il dito
contro i tagli previsti da settembre che andrebbero a penalizzare sia il
personale docente sia
quello precario. Altro punto caldo affrontato nel corso della riunione e
fortemente dibattuto dai rappresentanti sindacali è stato quello relativo allo
stanziamento di fondi destinati al comparto della scuola che non soltanto
sarebbero insufficienti per garantire il normale prosieguo dell'attività
didattica ma sarebbero frutto degli stessi tagli. Per Leonzio i tagli
metteranno in ginocchio una Regione già duramente provata dal terremoto.
«Nell'ultimo quinquennio - ha detto il rappresentante regionale della Cisl
Scuola - abbiamo assistito al taglio di cinquemila unità lavorative. Tengo a
precisare che l'Abruzzo ha organici sotto la media nazionale tra docenti e
precari e a tutto ciò si aggiunge il fatto che solo l'8,51 per cento degli
edifici scolastici della Regione ha la certificazione sull'agibilità statica,
il 26,5 per cento il certificato sulla prevenzione antincendio e il 10,28 per
cento la certificazione sull'assenza di amianto». Una situazione difficile cui
si aggiunge la domanda di molte famiglie che chiedono certezze per il prossimo
anno scolastico, capire anche se poter iscrivere a L'Aquila i propri figli.
«Chiediamo - hanno detto i rappresentanti sindacali - che venga chiarito che
gli insegnanti che dimorano presso i campi di accoglienza assumano servizio
presso i corrispondenti centri operativi misti dove la loro prestazione
professionale è non solo utile ma indispensabile e non presso le scuole di
titolarità o di servizio ubicate in località non colpite dal sisma. Per i
docenti già titolari o in servizio nei territori colpiti dal sisma ma che
risiedono in altre località della Regione, anche per loro deve essere chiarita
la modalità di assunzione del servizio in appoggio alle scuole ubicate nel
Comune di residenza o Comuni vicini della Provincia di residenza». I sindacati
chiedono quindi il monitoraggio regionale delle sedi scolastiche che non è
possibile riaprire, la possibilità di continuare a garantire supplenze brevi,
la proroga delle scadenze per la presentazione delle domande per il rinnovo
delle graduatorie permanenti Per domani è previsto un incontro nella sede
regionale del provveditorato tra le organizzazioni sindacali e il presidente
della Regione, Gianni Chiodi. L'obiettivo è quello di verificare se esiste la
possibilità di integrare, attraverso fondi europei, i 19,4 milioni di euro
previsti dal decreto. F. Cap.
( da "Centro, Il" del
03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Elezioni per il
rettore Pino Mauro «Il mio sostegno a Cuccurullo» CHIETI. Non fa parte del
comitato che sostiene la candidatura del luminare di oculistica Pierenrico
Gallenga alla carica di rettore nelle elezioni del 13 maggio. Anzi, sostiene
l'attuale rettore, Cuccurullo, come molti altri colleghi della sua facoltà.
Giuseppe Mauro, docente ordinario
di politica economia della facoltà di Economia della "Gabriele
d'Annunzio", a Pescara, spiega che «subito dopo il primo incontro del
"Comitato per lo sviluppo dell'università", cioè circa un mese fa, ho avuto modo di comunicare prima
al professor Crescenti e successivamente a tutti i colleghi coinvolti nell'iniziativa,
la mia indisponibilità a far parte del predetto comitato. Poiché il mio nome
continua a essere citato tra i suoi componenti, come nell'articolo apparso su
il Centro del primo maggio», il docente chiede di
precisare che la posizione è ben diversa. E aggiunge: «Colgo l'occasione per
manifestare la mia fiducia e il mio sostegno al professor Franco Cuccurullo per
il proficuo lavoro svolto in direzione del rafforzamento e dell'affermazione
dell'università "G. d'Annunzio"».
( da "Nuova Sardegna, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2 - Oristano
A tavola tra storia e finzione Progetto dell'istituto alberghiero sui cibi
degli antichi romani Hanno partecipato delegazioni di 50 scuole italiane e
straniere LA CURIOSITà A Fordongianus l'atto finale FORDONGIANUS. Titoli di
coda per un evento, "A tavola con gli antichi romani", che ha
costituito uno dei momenti clou di una manifestazione, la prima Conferenza
annuale dell'Associazione europea delle scuole alberghiere e del turismo
(Aeht), che sembra destinata a spianare la strada a traguardi più prestigiosi
per l'Ipsaa 'Don Deodato Meloni' di Nuraxinieddu, diretto da Nella Manca, che
per la buona riuscita dell'iniziativa ha mobilitato per
diverse settimane uno staff di docenti, tecnici e studenti davvero importante
per qualità e quantità: novantuno allievi e allieve (che solo per motivi di
spazio non è possibile citare uno per uno), coordinati dai docenti Gavino
Sanna, Antonello Melis, Gioacchino Allegra, Maurizio Piroddi, Francesco Di
Prisco e William Dasso; sette assistenti tecnici e otto bidelli. A
Oristano sono arrivate delegazioni di una cinquantina di scuole alberghiere
italiane e straniere e la Conferenza ha avuto il patrocinio di Regione,
Provincia, Comuni di Oristano, Fordongianus e Cabras, Camera di commercio,
Gal-Mbs, Unione dei Comuni del Barigadu, e la sponsorizzazione di numerose
aziende agroalimentari del territorio. Dal 27 al 30 aprile scorsi il 'Don
Deodato Meloni' ha organizzato spettacoli, escursioni di piacere, work-shop,
dimostrazioni tecniche che hanno portato per mano le delegazioni all'evento
rappresentato dalla conclusione del progetto didattico 'A Tavola con gli
antichi romani', appunto, che si è svolto mercoledì sera nell'area archoelogica
delle Terme di Fordongianus. Una cena spettacolo, vera e propria
rappresentazione teatrale di archeologia sperimentale, realizzata con la
collaborazione della Cooperativa Forum Traiani, del Dipartimento di storia
della Facoltà di lettere e filosofia dell'Università di Sassari, l'assenso
della Soprintendenza archeologica e la supervisione dell'archeologo Raimondo
Zucca. Un evento che ha riscosso notevoli consensi da parte delle delegazioni
delle scuole alberghiere e che apre nuovi orizzonti per analoghe iniziative che
potrebbero essere ambientate in tempi e luoghi diversi, a cominciare dall'idea,
già ventilata a Fordongianus, di un 'A tavola con i nuragici' da organizzare
prossimamente nell'area di Losa. Sulla grande platea lastricata, illuminata
dalle torce, le tavolate dove hanno preso posto gli invitati alla cena con
ricette tratte dal Satyricon di Petronio. Tavolate, ma anche il triclinio,
fedele ricostruzione (di Mauro Podda e Marco Serra) di quello ritrovato fra le
rovine di Pompei, dove hanno recitato Paolo Vanacore, che ha impersonato Tito
Giulio Pollione; Valeria Sanna, nei panni di Claudia, amata liberta di Nerone,
e Mauro Arangiaro che impersonava Tito Giulio Usto, fratello di Pollione.
Pietanze e bevande servite, in vasellame realizzato dalla Cma di Oristano,
dagli studenti dell'Alberghiero, con indosso tuniche e sandali in cuoio
realizzati, questi ultimi, addirittura in Germania. Perché nulla è stato
lasciato al caso.
( da "Adige, L'" del
03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Politica Il
segretario Lorandi lancia le candidature Robol, Merighi e Simoncelli La sfida
del Pd a trazione «giovane» michele comper Tre incontri pubblici su temi
d'antica emergenza: lavoro e occupazione, urbanistica e mobilità, formazione e
cultura. Il circolo cittadino del Partito democratico - sotto la nuova guida
del segretario Fabiano Lorandi - dedica il mese di maggio ad un ambizioso
esercizio di partecipazione con cui vuole chiamare i Roveretani ad occuparsi in
prima persona delle questioni di peso. E lo fa schierando in prima fila il
nucleo dei giovani: da Giulia Robol a Claudia Merighi e Chiara Simoncelli , che
secondo Lorandi sono «la base di partenza per la sfida delle elezioni del 2010»
e quindi già candidate designate. Un taglio netto - anche di presenze al tavolo
della presentazione - con i nomi della sinistra degli ultimi 20 anni. Anche se
c'è un anno davanti e bisognerà fare i conti con un quadro provinciale in
rapido sommovimento. Il primo appuntamento è per domani lunedì 4; poi martedì
19 e giovedì 28 maggio: «È anche la prima occasione in cui il nostro nuovo
soggetto politico si mostra alla città - ha spiegato ieri il segretario Fabiano
Lorandi nel corso della presentazione dei tre incontri legati dal tema
"Rovereto per la città e la Vallagarina", nella sede di via
Tartarotti, assieme alle giovani candidate Claudia Merighi, Giulia Robol e
Chiara Simoncelli - ma per noi vuole essere soprattutto un'occasione vera per
aprire un dibattito e un confronto della città sui temi centrali. Per questo i
relatori sono stati scelti con estrema attenzione: provengono dalle varie
categorie sociali ed economiche del nostro territorio, e assieme a loro ci sono
amministratori sia provinciali, sia del Comune di Rovereto. Perché la nostra
intenzione è che in queste tre serate siano rivolte domande vere, alle quali ci
aspettiamo seguano risposte vere». Primo appuntamento lunedì prossimo alle
20.30 nella sala della Filarmonica con «Crescere, muoversi, lavorare - Lavoro e
occupazione, prospettive oggi», ospiti l'assessore provinciale Alessandro
Olivi, il segretario Cgil del Trentino Paolo Burli e l'ingegnere e manager
industriale Agostino Peroni. Coordina Alessandro De Bertolini, giornalista del
Corriere del Trentino. Martedì 19 alle ore 20.30, ancora nella sala della
Filarmonica, il tema è «Il cambiamento e l'identità. Prg e mobilità», con l'ex
assessore provinciale Roberto Pinter, l'assessore comunale all'urbanistica Maurizio Tomazzoni e il docente di pianificazione urbanistica all'Università di Trento Bruno
Zanon. Moderatore Andrea Iannuzzi, direttore del quotidiano Trentino. Infine,
di «Formazione e cultura. Preparare al futuro» si discuterà giovedì 28 alle
20.30 all'auditorium del centro civico del Brione, con l'assessore provinciale
all'istruzione Marta Dalmaso, il sindaco Guglielmo Valduga, il filosofo
e docente di estetica all'Università di Venezia Franco
Rella e il maestro di strada a Napoli Marco Rossi Doria. A moderare l'incontro
Pierangelo Giovanetti, direttore del quotidiano L'Adige. 03/05/2009
( da "Tirreno, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 4 - Lucca
Ghilarducci, il guru dell'economia è della Piana la famiglia della docente più famosa negli Usa I suoi studi sul sistema
pensionistico dell'auto al centro anche delle trattative per l'ingresso della
Fiat nella Chrysler LUCCA. Fa discutere la stampa mondiale la battaglia
intrapresa dall'economista americana di origini lucchesi, che si sta battendo
per cercare di salvare il sistema pensionistico dei lavoratori dell'azienda
automobilistica statunitense. Teresa Ghilarducci, americana di seconda
generazione (suo nonno emigrò dalla Piana prima della guerra) da anni insegna
analisi di politica economica alla New School for Policy Research. Recentemente
ha pubblicato anche un libro per la Princeton University Press dal titolo «When
i'm sixtyfour» (quando avrò 64 anni, età per accedere alla pensione), che
tratta di come riuscire a salvare il sistema pensionistico dei lavoratori
dell'auto. La pubblicazione è uno studio sulla mancanza di fondi del sistema
previdenziale americano. Attualmente la studiosa di origini lucchesi partecipa
ad un programma di studi di Harvard e siede nel consiglio dell'organo di
gestione delle pensioni del sindacato automobilistico (United Auto Workers).
L'economista ha seguito molto da vicino anche le trattative che ci sono state
tra la Fiat e la Chrysler per capire quello che potrà essere il futuro per i
lavoratori della casa automobilistica americana. Proprio questo intervento l'ha
portata alla ribalta dei media internazionali e il suo parere viene conteso dai
netwprk. Negli Stati Uniti lo stile della contrattazione collettiva è molto
disomogeneo: talvolta, come ha spiegato Ghilarducci, è molto passivo, mentre in
certe aree c'è grande attivismo sindacale e i lavoratori dell'auto si
considerano veri esperti di problemi industriali. Il futuro dei lavoratori
dell'auto, ha sottolineato la studiosa italo americana, è legato alla Veba, un
fondo istituito due anni fa per fornire ai lavoratori del settore l'assistenza
sanitaria non più garantita dai datori di lavoro di Detroit. Il quadro è
completamente cambiato e la Chrysler non potrà più pagare in contanti come
previsto dagli accordi iniziali. Il nuovo accordo prevede che l'azienda
automobilistica pagherà in azioni e Veba riceverà il 55% della nuova Chrysler
ristrutturata. L'importante è capire, come emerge dallo studio fatto
dall'economista, chi siederà in consiglio di amministrazione vicino a
Marchionne e agli altri rappresentanti della Fiat. Sindacalisti della Uaw,
accademici o esperti di sanità della Veba? Teresa Ghilarducci, che è anche docente dell'università di economia a New York e membro del direttivo della Veba,
illustra come si dovrebbe evolvere l'accordo nel suo libro appena pubblicato,
in cui parla di una proposta di riforma della previdenza pubblica. Sulla
questione interviene anche la rivista «Us News & World Report» che ha
definito la Ghilarducci la donna più "pericolosa" d'America.
Nel suo libro la Ghilarducci non nega il deterioramento del quadro, ma non dà
numeri: «Tutto dipenderà - sostiene - dal tipo di riforma sanitaria che verrà
introdotta da Obama». D.T.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 10 - Nuoro
Lula, riaperti i termini per l'adesione al Gal LULA. Sono stati riaperti, di
recente, i termini per l'adesione al costituendo Gruppo di Azione Locale (Gal)
"Montalbo Nuorese-Baronie" fra i comuni di Bitti, Lodè, Loculi, Lula,
Onanì, Onifai, Orune, Osidda, Posada, Torpè. Mancano pochi giorni per
concludere la fase di costituzione dell'associazione che si pone alcuni
obiettivi di fondo: migliorare la qualità della vita nelle realtà rurali
introducendo elementi di diversificazione delle attività agricole; creazione e
sviluppo di microimprese, incentivazione di attività turistiche; realizzazione
di servizi essenziali per l'economia e la popolazione rurale; interventi per lo
sviluppo e rinnovamento dei paesi, tutela e riqualificazione del patrimonio
rurale;acquisizione di competenze. Il comune di Lula, soggetto capofila, alla luce degli ultimi sviluppi invita tutti gli attori
pubblici-privati di rispettare la tempistica. Lunedì 4 maggio alle ore 19 è
previsto, presso la Sala del Giudice di Pace, a Bitti, l'approvazione dello
statuto definitivo e le quote di associazione. Mercoledì 6 maggio, entro le 18,
scadono i termini, per i privati, di presentazione delle richieste di adesione
al Gal, da presentare con tutta la documentazione allegata, presso il
comune di residenza. La scheda di adesione si trova sul sito
www.comune.lula.nu.it o presso ogni comune di residenza. Entro il 7 maggio gli
enti pubblici, invece, devono deliberare tramite l'organo competente
sull'adesione o sulla quota di adesione. Venerdì 8 maggio si terrà, invece,
presso la Sala del Giudice di Pace, a Bitti, l'assemblea degli aderenti per
l'individuazione dei componenti del Cda e del presidente. Lunedì 11 alle 10
(Sala Giudice di Pace-BittI) si chiude il lungo iter con la costituzione del
Gal e nomina del Cda. (b.a.)
( da "Tirreno, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
La proposta.
Soluzione alternativa previo accordo con la Viareggio porto La spiaggia per
l'arena estiva Il Triangolino potrebbe ospitare il Beach-stadium VIAREGGIO.
Un'alternativa per lo svolgimento della manifestazione
"Beach-Stadium". La soluzione potrebbe arrivare dalla proposta messa
sul tavolo dalla Capitaneria di porto. Che ha suggerito l'ipotesi di utilizzo
dell'area del Triangolino, spiaggetta "naturale" compresa. Un modo
per risolvere due problemi in un colpo solo: quello della pericolosità dell'utilizzo
di una lingua di sabbia nata in pieno canale navigabile e quello degli spazi
per l'iniziativa destinata a durare tutta l'estate, con tanto di arena per
volley e calcio da spiaggia. La prima questione - ricorda la Capitaneria - non
è di poco conto. La spiaggia tra diga foranea e imboccatura del porto è nata
spontaneamente e allo stesso modo viene frequentata. Chi la utilizza per la
pesca, chi per portarvi i cani, chi come area libera per prendere il sole ma
anche per una bella nuotata (bambini compresi) proprio in mezzo al transito di
barche e pescherecci. Se non bastasse, i problemi non mancano neppure nella
porzione recintata, che è di proprietà della Viareggio porto, società pubblico-privata che contava di potervi iniziare i lavori per l'approdo turistico
del Triangolino. Lavori che stanno vivendo una lunga serie di stop non dovuti
alla volontà della società stessa, ma causati dalle vicende legali in corso.
Tra i problemi dell'area c'è sicuramente quello della poco pulizia, come
ben visibile a occhio nudo sia da terra che da mare. Una situazione di degrado
che l'istallazione per 4 mesi del grande "circo" sportivo sicuramente
sanerebbe. Garantendo agli organizzatori uno spazio lontano dall'area di
competenza del Parco e che non ricade sotto le normative che regolano i
concessionari delle strutture balneari all'ente che tutela la Macchia lucchese
con le sue Marine. Certo, ci sarebbe da chiedere l'autorizzazione alla
Viareggio porto e stabilire nero su bianco il rapporto possibile, per tutti gli
aspetti, con gli organizzatori del Beach-stadium. Ma non dovrebbe essere,
sembra di capire, un ostacolo insormontabile. Così come non dovrebbe essere
impossibile pensare ad un'idonea regolamentazione della sosta. Gli
organizzatori avevano avanzato anche la proposta di trasferire la
manifestazione nella spiaggia libera che si trova all'ingresso del Vialone. Una
soluzione, questa, che priverebbe la città di un tratto di mare non a pagamento
molto frequentato, che inoltre verrebbe a trovarsi - in piena estate - confinante
con l'area dove vengono organizzate le feste del "Croda". D.F.
( da "Tirreno, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cervelli
Pagina 7 - Pisa
Galileo, un posto davanti al museo delle navi A giugno l'inaugurazione della
statua donata alla città dall'imprenditore Flaminio Farnesi MARCO BARABOTTI
Finalmente quel monumento s'ha da fare. Anzi, c'è già da vent'anni, ma
aspettava che fosse collocato in città, ben visibile a tutti. è quello di
Galileo Galilei, il pisano più celebre al mondo. Sono del resto passati tre
secoli e mezzo per celebrarlo come si deve. Meglio tardi che mai. Come diciamo
anche a pagina 22 (in Cultura e società) il monumento che raffigura lo
scienziato, alto più di cinque metri, opera della scultrice Stefania Guidi e
commissionata dall'imprenditore Flaminio Farnesi, sarà collocata il prossimo
giugno agli Arsenali Medicei, là dove sorgerà, si spera presto, il museo delle
navi romane. Era del resto una "dimenticanza" clamorosa, quella di un
monumento a Galileo. La vicenda, vecchia di secoli, venne rinverdita due anni
fa dal caso dell'intitolazione di una piazza o di un belvedere a un altro
scienziato pisano, Bruno Pontecorvo, a Marina di Pisa, il cui iter per fortuna
sembra in dirittura d'arrivo. è incredibile che la grandezza di uomini di
scienza universalmente riconosciuti, sia obnubilata dalle ideologie. Fu il
cardinale-scienziato Pietro Maffi, arcivescovo di Pisa dal 1904 al
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
IN BREVE pag. 16
SI', TRA CITTA' E ATENEO SI VOLTA PAGINA L'INTERVENTO LA COINCIDENZA, tra
maggio e giugno, delle elezioni del rettore e del sindaco ha fatto dire a Piero
Formica, su queste pagine, che dovrebbe costituire l'occasione per una
innovazione radicale dei rapporti tra Università e Città. Questa innovazione,
che anch'io auspico e che farò in modo che si realizzi, deve partire dalla
constatazione che tra gli elementi identitari del nostro territorio c'è la
presenza di un elevato numero di imprese della conoscenza, che spaziano dalle
tecnologie informatiche alle nano tecnologie, dalla sostenibilità ambientale
alle scienze della vita. IL NUOVO rettore e il nuovo sindaco dovranno essere in
grado di coinvolgere in un processo di valorizzazione strategica e di crescita
di questi settori sia la Regione sia le organizzazioni imprenditoriali ed
economiche, definendo in maniera chiara gli obiettivi di ciascuno. Il nuovo
rettore dovrà portare l'Alma Mater a modificare, in maniera significativa, la
propria governance; i processi decisionali, attualmente poco efficaci;
l'offerta didattica, soprattutto a livello magistrale e dottorale, e la
ricerca, sia quella di base che quella applicata per sviluppare ulteriormente
un processo di internazionalizzazione in grado di attirare
i docenti e ricercatori più innovativi e i giovani più intraprendenti. IL NUOVO
sindaco dovrà essere convinto della centralità strategica di questa nuova
imprenditorialità della conoscenza e mettere in campo, in accordo con l'ateneo,
iniziative in grado di migliorare sia la qualità delle condizioni di
accoglienza dei migliori docenti, ricercatori e studenti sia i processi
di diffusione delle conoscenze scientifiche e tecnologiche. Oggi nel mondo le
menti più brillanti si spostano là dove ci sono le condizioni migliori per
portare avanti la ricerca, il trasferimento tecnologico e forme innovative di
imprenditorialità. L'Alma Mater con la sua offerta formativa e la capacità di
ricerca, da un lato, e il tessuto imprenditoriale, sociale e culturale del
nostro territorio, dall'altro, hanno le potenzialità per mettere in moto un
processo virtuoso tra università e ambiente esterno in
grado di costituire un forte elemento di attrazione internazionale. Si tratta
di decidere, insieme, che è nell'interesse di tutti.
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
MUGELLO pag. 23 di
NICOLA DI RENZONE SI FA PIÙ vicina, a Vicchio, l'ipotesi di reali... di NICOLA
DI RENZONE SI FA PIÙ vicina, a Vicchio, l'ipotesi di realizzare un parco eolico
sul Giogo di Villore; e cioè sulle montagne che sovrastano la frazione. Una delle
due imprese interessate (Italian Wind Energy), infatti, ha già depositato
alcune proposte di intervento per la viabilità che servirà a realizzare e a
mantenere l'impianto. Ora toccherà all'amministrazione comunale organizzare, si
legge nella relazione finale della commissione speciale per le energie
rinnovabili, un'assemblea pubblica con gli abitanti
della frazione e i residenti del capoluogo. Cittadini che, insieme
all'amministrazione, dovranno scegliere se realizzare un bypass' del centro
abitato di Villore; possibile sulla sinistra del centro abitato con inizio
subito dopo la chiesa e innesto al primo tornante dopo aver passato il nuovo
ponte, oppure sulla destra del centro abitato. L'altra possibilità è invece
quella di cambiare completamente il percorso utilizzando la strada di
Rostolena. Una volta scelta una delle ipotesi, il progetto dovrà essere
sottoposto a valutazione di impatto ambientale e poi potrà essere presentato in
Regione. Dal momento dell'approvazione potranno partire i lavori; che l'azienda
ha garantito di poter svolgere in 18 mesi. E' QUANTO sostiene il consigliere
Guido Carotti, presidente della Commissione speciale; che proprio pochi giorni
fa ha relazionato sul tema in Consiglio Comunale e che ipotizza, se tutto andrà
per il meglio, l'estate del 2011 come data per vedere le pale in funzione. La
Commissione speciale ha terminato i propri lavori l'8 aprile dopo dieci sedute.
Si trattava di un organismo composto non solo da Consiglieri ma anche da
rappresentanti dei cittadini e in particolare da un membro del comitato di
partecipazione territoriale che comprende Villore e da altri due cittadini
scelti mediante avviso pubblico. Ma il presidente Carotti, dopo aver fatto il
punto sul progetto eolico di Villore, esprime le proprie perplessità su come la
Giunta ed il Sindaco si sono mossi sul tema delle energie rinnovabili e del
risparmio energetico. "Basta pensare spiega alla scuola media. Per il suo
riscaldamento si spendono circa 26mila euro l'anno quando, con una spesa di
circa 3mila euro per montare valvole termoregolatrici ai radiatori, si potrebbe
risparmiare almeno il 40%". Ma il giudizio di Carotti
è critico anche in merito ad altri punti: a partire dal progetto di centrale
fotovoltaica a partecipazione diffusa. "Prima ci hanno detto spiega che
non era possibile costituire un consorzio pubblico privato poi; quando altri
comuni l'hanno fatto, che il nostro ufficio tecnico non era in grado di seguire
il progetto".
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Primo Piano data: 03/05/2009 - pag: 5 «E adesso Opel, partner ideale
di una grande Fiat» Il presidente: con Chrysler occasione irripetibile ma sappiamo
che ora inizia il lavoro duro MILANO E adesso Berlino? «Sarebbe la chiusura del
cerchio». Molto oltre non vuole andare, Luca Cordero di Montezemolo. Il dossier
è aperto, Sergio Marchionne è al lavoro, è l'amministratore delegato che dopo
aver convinto Barack Obama su Chrysler ora tenta il raddoppio con Angela Merkel
su Opel. E in Germania le barricate sono già state alzate, la Fiat un po' di
paura - anche - la fa, dunque «lasciamo che Sergio si muova come sa».
Ovviamente però conferma, il presidente del Lingotto, che la casa tedesca
«sarebbe per noi una straordinaria opportunità, sarebbero i nostri partner
ideali, nascerebbe un gruppo molto forte». Neanche il tempo di festeggiare
Detroit, avvocato? Non è un po' troppo? «È una necessità. Guardate: in Fiat
noi, tutti, proviamo orgoglio e soddisfazione per l'operazione Chrysler e per
le parole del presidente degli Stati Uniti. A me, come presidente del Lingotto,
lasci aggiungere l'enorme gratitudine per un management che ha sempre mantenuto
le promesse fatte, si trattasse di risultati o di strategie. Però il nostro
primo sentimento è l'umiltà. Umiltà e una grande determinazione. Da un mese, da
quando Obama ha parlato per la prima volta di noi, siamo sotto la lente del
mondo. Lo sappiamo e sappiamo soprattutto che è un'impresa molto difficile, da
far tremare i polsi. L'affrontiamo con entusiasmo, ma raddoppiando impegno e
lavoro per rafforzare Fiat e risanare Chrysler. È un'occasione irripetibile, ma
il lavoro duro inizia adesso». Avrete brindato, però. Sei anni fa la Fiat
andava con il cappello in mano ad Arcore, Paolo Fresco e Gabriele Galateri
costretti all'umiliazione. Oggi vi chiama la Casa Bianca. A salvare l'auto
americana. «Dico sempre che bisogna guardare avanti. Però sì, qualche volta è
giusto anche ricordare da dove si è partiti. E io ricordo molto bene i primi
giorni a Torino. Il giovedì mattina ero diventato presidente di Confindu--
stria, la sera morì Umberto Agnelli. Sergio e io ci siamo conosciuti grazie a
lui: era stato lui a volerci in consiglio. E il giorno dopo il suo funerale ci
siamo ritrovati Sergio a gestire l'azienda, io alla presidenza. Sui giornali
del mondo la Fiat era data per fallita ». In effetti lo era. «Le prime notti
non ci abbiamo dormito». E oggi? L'ha detto lei: già Chrysler fa tremare i
polsi... «Ma oggi partiamo dal lavoro enorme fatto dal management. È con questo
che ci siamo creati un punto fondamentale che, se vuole, è il nostro plus: la
credibilità. Ed è la credibilità che ha fatto sì che il presidente Obama
dicesse di noi quel che ha detto». È anche però, forse non a caso, un'
operazione fatta fuori dal capitalismo di relazione o dei salotti. «Ma è
un'operazione-Paese. Ed è, credo, un orgoglio anche per l'Italia e la sua
industria. Gli uomini e le donne della Fiat in questi anni hanno lavorato
tornando a occuparsi di auto, fuori dalle stanze della politica. È così che
siamo tornati a essere un po' un 'ritratto di famiglia' dell'impresa italiana:
impresa familiare, privata, grande o piccola non
importa, che va per il mondo, raccoglie le sfide, si mette in gioco con i
propri prodotti e nient' altro. Al di là dei discorsi sul primo o sul quarto
capitalismo, è questa l'Italia delle mille eccellenze. Il manifatturiero è uno
dei suoi pilastri, e l'orgoglio è anche una Fiat che traina, con sé, un intero
sistema industriale grazie al lavoro duro, di squadra, di tutti: da Sergio
Marchionne all'ultimo operaio ». Gli operai, oggi, in America li avrete come
soci. Insieme a due governi. Un inedito rapporto
pubblico-privato: si potrebbe replicare, in Italia? «Sono due Paesi, due
culture, due situazioni totalmente diverse. Io ho sempre sostenuto la necessità
di un forte coinvolgimento dei dipendenti nei risultati delle aziende. Ma la
proprietà è un'altra cosa». Vale anche per eventuali soci pubblici? «Ho
detto prima che il risanamento è stato possibile grazie al gioco di squadra.
Nel quale metto le banche, senza il cui appoggio non ce l'avremmo fatta. Ci
metto, oggi, gli incentivi al settore che il governo italiano, come tutti gli
altri, ha varato per contrastare una crisi mondiale senza precedenti. Ma il
punto fermo resta uno: l'aver sentito sempre gli azionisti, prima Ifi-Ifil con
Gianluigi Gabetti e ora Exor con John Elkann, dietro di noi. Hanno rischiato,
ci hanno creduto e continuano a crederci». Dicono però che una parte della
famiglia Agnelli sia, ora, preoccupata: giusto orgoglio, ma timori per il peso
che sta assumendo l'auto. Che patisce la crisi meno di altri, sì, però i debiti
sono 6 miliardi e gli unici utili si vedono da Ferrari e Maserati. «Intanto,
Fiat non è solo auto. È camion, trattori, altro ancora. Dopodiché: se guardo
agli ultimi due mesi, stiamo reagendo bene alla crisi. In marzo siamo diventati
il terzo gruppo più venduto in Germania, e non era mai accaduto. Siamo cresciuti
molto in altri Paesi, come la Francia, e abbiamo superato il 9% di quota in
Europa. Sulle alleanze, il nostro è un disegno con obiettivi a medio termine.
Azionisti preoccupati, dice? Io ho visto grande soddisfazione e grande
appoggio. È chiaro che ogni volta che fai un'operazione importante assumi dei
rischi. Ma è cambiato tutto, nel mondo. La Fiat da sola forse poteva
sopravvivere, certo non essere protagonista. Aver anticipato il cambiamento,
aver dato il via ai giochi che comunque scompagineranno gli assetti dell'auto
mondiale avrà effetti positivi. Con Chrysler oggi. E con qualcos'altro, spero,
nei prossimi mesi». Se non andasse Opel? Potrebbero essere le attività
sudamericane di Gm? O un ritorno su Peugeot? E comunque: si aspettava lo
sbarramento tedesco? «Piano, lasciamo lavorare Sergio. Quel che posso dire è
che noi perseguiamo coerentemente una strategia. E poi vediamo. Sappiamo quali
sono le nostre carte: ce le giocheremo». Che cosa direbbe Giovanni Agnelli del
tutto e di Chrysler? «Lui raccontava sempre che quando il nonno, il fondatore,
mandò i primi tecnici negli Usa la raccomandazione fu: non cambiate niente,
copiate e basta...». Ora saranno loro a copiare noi, quindi... «Quindi gli Usa,
che sono sempre stati il link dell'Avvocato, sarebbero oggi per lui il sogno
che si avvera. L'accordo Chrysler ci apre per la prima volta il più grande
mercato di consumo del mondo. Perfetto, spero, per i prodotti che abbiamo:
abbiamo lavorato su tecnologia e motori 'puliti', ma non abbiamo trascurato il
design. Un'auto come la 500 può essere un' icona anche negli Usa». Con la
squadra come farete? Snella e vincente: ma ora basterà? «Panchina corta, vuol
dire? Sappiamo valore e potenzialità di tante persone che ancora non vedete in
campo: ne abbiamo molte, pronte ad assumersi responsabilità di primo piano».
Nell'euforia del momento storico abbiamo tutti un po' perso di vista le
difficoltà qui. La crisi è tutt'altro che passata, la cassa integrazione c'è
ancora, il sindacato chiede garanzie per gli stabilimenti italiani. «Senza
scivolare nel romanticismo, ricordo che Fiat sta per Fabbrica Italiana
Automobili Torino. Nemmeno per un secondo abbandoneremo l'impegno verso Torino,
l'Italia, i nostri dipendenti. Non siamo diventati americani: il contrario.
Bisogna però riconoscere la realtà del momento. Ci sono nodi strutturali che,
anche a causa della caduta della domanda, dobbiamo affrontare in modo
responsabile insieme al governo e ai sindacati. Poi, non dimentichiamo
l'Europa: la Ue si giocherebbe la propria credibilità se assecondasse
nazionalismi superati quando, in palio, c'è il futuro di un settore
fondamentale come l'auto». Pensa anche lei che, comunque, il peggio della crisi
l'abbiamo già visto, che il fondo sia già stato toccato? «Sarei molto prudente:
rischiamo di alimentare facili ottimismi. Credo che sia rallentata la velocità
della discesa, che i primi segnali di risalita ci siano. Ma dobbiamo fare
ancora molta attenzione». L'Italia ha fatto quel che doveva? «Ci sono questioni
che, mi rendo conto, è più facile affrontare dalla tribuna che non dal campo.
Ma restano nodi che sono il frutto di decenni di non scelte: il taglio delle
spese improduttive, la burocrazia, le pensioni, la sanità. E dobbiamo stare più
che mai attenti a che non aumentino i tanti divari. Ricchi e poveri. Nord e
Sud. Sarebbe bello se dalle imprese l'intero Paese imparasse il gusto del
cambiamento e la voglia di anticiparlo». Curiosità: con Marchionne, nei giorni
caldi di Washington, anche lei parlava via sms? «Sì. Ma io usavo dieci parole, lui
mi rispondeva con una. Io mi firmo Luca, lui 'S.'. Lo stile di uno che per
portarci Chrysler non ha dormito per un mese». L'ha convinto a farsi almeno
questo weekend? «Ci ho rinunciato: sono partite perse ». Raffaella Polato
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA SPETTACOLI
pag. 30 Un Rigoletto memorabile solo per le fasce bianche UN CAPOLAVORO
assoluto, senza cali di tensione nel racconto o nel tessuto musicale, una
meraviglia dell'ingegno in cui le passioni umane diventano suoni e pause. Il
pubblico ama le tragiche vicende di Rigoletto, un personaggio «...bellissimo,
esternamente deforme e ridicolo, e internamente appassionato e pieno d'amore»,
come scrisse lo stesso Verdi. E il pubblico applaude, comunque, perché la
musica è sublimemente contagiosa e commovente. Il Rigoletto andato in scena al
Comunale passerà certamente alla storia per le fasce bianche indossate dalla
quasi totalità dei coristi e dell'orchestra, una garbata forma di protesta
messa in atto per chiedere le dimissioni di Marco Tutino. Per il resto, dal
punto di vista musicale, si è avuta la conferma che mettere in scena un
capolavoro simile, tra i più rappresentati nella storia del melodramma, è
rischioso. Occorrerebbe una regia geniale, visionaria o tradizionale, ma
veramente geniale, e soprattutto un grande direttore, perché, altrimenti, si è
già ascoltato e visto tutto e il suo contrario. Leo Nucci è ammirabile per la
professionalità e per la passione con cui ancora affronta un'opera difficile e
faticosa come Rigoletto, soprattutto considerando l'età non più giovanissima;
forse solo la caratterizzazione del personaggio, specialmente fino al primo
atto, risulta a tratti un po' troppo caricaturale. Rigoletto è
"ridicolo", come dice Verdi, non comico. Olga Peretyatko è
probabilmente la più bella Gilda, dal punto di vista estetico, che abbia mai
calcato il palcoscenico di un teatro, mentre, dal punto di vista vocale,
alterna momenti convincenti (tutto l'emozionante finale, ad esempio), ad altri
in cui la voce quasi non si sente, come in buona parte del primo atto. Il
tenore Roberto Aronica, nel ruolo del Duca di Mantova, non appare in grande
serata: eccede in tutto, vocalmente ma soprattutto stilisticamente. Non
giudicabile la prova del direttore Bruno Bartoletti, che si limita ad
accompagnare. Quanto a regia, scene e costumi, si passa da alcuni quadri molto
belli, che ricordano i dipinti di Mantegna, ad altri più banali (la scena
iniziale, che dovrebbe racchiudere in pochi attimi la drammaticità della
storia, è francamente noiosa). A dominare il tutto, una
specie di gigantesco sipario-separé, in plexiglass o qualcosa di simile, quasi
a dividere il pubblico dal privato, l'intimità dalla folla. Si vede, al di là,
a volte si intravede. Ricorda le pareti delle case giapponesi, perfetto dunque
per Madama Butterfly. Il nostro giudizio:
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: NAPOLI data: 03/05/2009 - pag: 5 Medicina alla Sun Il
preside Delrio: «No ad altri frazionamenti» «Il vecchio Policlinico non potrà
mai chiudere» L'assessore Mazzocca polemico con Santangelo NAPOLI Il vecchio
Policlinico di piazza Miraglia? «Non è una struttura che si può chiudere, perché
ha una grande tradizone storica, di formazione e di ricerca», secondo
l'assessore regionale all'Università Nicola Mazzocca, che interviene nel
dibattito scaturito due giorni fa sul destino della struttura. Alla base della
discussione, l'allarme lanciato dal capogruppo di An in consiglio regionale,
Enzo Rivellini, secondo il quale la struttura sarebbe destinata a chiudere tra
pochi giorni. «Se chiude un ospedale, bisogna trasferire solo le persone che vi
lavorano all'interno, ma col policlinico siamo di fronte a una situazione
completamente diversa. C'è la formazione, la ricerca, le scuole di
specializzazione ». Eppure, a lasciare aperta la discussione senza smentire né
confermare l'ipotesi di Rivellini, era stato lo stesso assessore regionale alla
Sanità, Mario Santangelo: «Insieme al preside e al rettore stiamo valutando i
problemi della Sun, ma per ora il discorso è ad un livello semplicemente
teorico» spiegava l'ex direttore del Pascale sul Corriere di venerdì scorso.
«Con l'attuale situazione, la struttura non può offrire un servizio di qualità
considera Nicola Mazzocca Bisogna ripensare attentamente alla spesa e
all'organizzazione generale, ma non si può pensare di risolvere il problema
complessivo semplicemente con una chiusura. Qualunque proposta di
riorganizzazione non può non tener conto di tre variabili: assistenza,
formazione e ricerca. Ogni scelta deve essere concordata con la parte relativa
alla didattica e alla ricerca. Se si tiene conto solo di una variabile, è una
scelta parziale». Ci si arriva per sottrazione: dicendo «una sola variabile»,
Mazzocca intende quella sanitaria. E anche non volendo entrare in polemica con
Santangelo, l'assessore spiega che «il policinico si chiama così perché ha una
sua funzione di ricerca, altrimenti si chiamerebbe ospedale». D'altronde, lo
stesso assessore alla Sanità, seconda Mazzocca «non ha intenzione di chiudere
il vecchio Policlinico: sento di poter interpretare il suo pensiero». Il
preside della facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli, Giovanni
Delrio, mette subito le cose in chiaro. In vista dell'incontro previsto per
domani tra l'assessorato alla Sanità e i vertici della struttura universitaria,
precisa che «di chiusura non se ne parla: non si potrebbe mai fare. Saremmo
disposti ad accettare la delocalizzazione di qualche struttura, il trasferimento di alcuni docenti di chirurgia in altre
strutture, ma non potremmo mai accettare che la didattica frontale venisse
smembrata. Non ci vogliamo ulteriormente frazionare». Ospitato dagli ospedali napoletani
Monaldi, Cto, Gesù e Maria, Incurabili, e da quelli casertani San Sebastiano e
Marcianise, il vecchio Policlinico di piazza Miraglia, nel centro
storico di Napoli, un po' smembrato già lo è. A tracciare la mappa dei due
corsi di laurea è lo stesso Delrio, che ricorda: «L'atto costitutivo della Sun
prevede che, oltre alla sede principale di Caserta, dove col nuovo policlinico
a regime saranno ospitati 500 posti letto, il presidio napoletano resterà vivo,
conservandone 290». Per attuare una riorganizzazione della struttura che sia
veramente tale, secondo Delrio è necessario «un aiuto a delocalizzare le
strutture chirurgiche presso altri poli, e la possiblità economica per
sistemare le nostre strutture. E' da decenni che non si eseguono interventi migliorativi
sostanziali». Con una necessità stabilita dalla legge di tre posti letto per
ogni studente, il vecchio Policlinico non troverebbe certo la soluzione a tutti
i suoi problemi con il trasferimento nella struttura casertana in costruzione.
Anche perché i tempi sono tutt'altro che brevi. «La ditta che eseguiva i lavori
è stata licenziata perché non ha rispettato gli impegni dice Delrio Prima che
la seconda aggiudicataria cominci a lavorare, c'è bisogno che la prima smonti
il proprio cantiere. Attualmente, nell'area è ancora presente il primo
cantiere, con le gru e tutto il resto. Forse per settembre la seconda ditta
comincerà ad operare. Invece di finire per il 2009, com'era previsto, se tutto
va bene finiremo entro il 2010. Poi occorrerà un anno ancora un per sistemare
l'arredamento e le attrezzature». Stefano Piedimonte \\ Mazzocca Con il rettore
stiamo valutando i problemi della Sun \\ Delrio Forse a sttembre rièrendono i
lavori al policlinico di Caserta Assessore Nicola Mazzocca
( da "Corriere del Veneto"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 03/05/2009 - pag: 4 Docenti Meno fondi da
Roma. Giacobazzi: ma le situazioni cambieranno Tagli sui concorsi universitari
Coperti solo due posti su dieci VERONA - La scure dei tagli potrebbe abbattersi
anche sui candidati docenti universitari dell'Università di Verona. Lo rivela un'inchiesta, pubblicata
su il Sole 24 Ore, che ha messo a confronto i posti banditi dai singoli atenei
e la percentuale di quanti dovrebbero essere coperti dopo le restrizioni
disposte dal decreto pubblicato a novembre dal ministro dell'Istruzione e della
ricerca. Un «imbuto » che prevede che solo la metà delle risorse ottenute con
il pensionamento degli insegnanti possano essere destinate alle assunzioni di
nuovo personale docente, limite ristretto
ulteriormente, dopo una nota ministeriale pubblicata di recente che chiarisce
che il calcolo debba essere effettuato sul costo medio di ogni posizione (a
prescindere quindi dal titolo di ricercatore, associato o ordinario che
contraddistingue l'anzianità del docente). In base a
questi criteri, l'Università di Verona, che, tra settembre ed ottobre, ha
bandito 33 concorsi, pari a 66 posti, avrebbe le disponibilità per coprirne
soltanto il 22,7% (praticamente due su dieci) che, tradotto in cifre intere,
significa solamente quindici insegnanti assumibili. Un dato che, seppur
drastico, è perfettamente in linea con la media nazionale (22,4%), veneta
(Padova è al 24%) e ben superiore ad atenei confinanti come Trento (6,7%) e
Bologna (1,2%). Ma per i presidi delle facoltà veronesi si trattano solo di
percentuali che lasciano il tempo che trovano. «Pubblicare numeri come quelli,
redatti solo in base ad un calcolo empirico è un'operazione priva di senso -
afferma Roberto Giacobazzi, preside di Scienze - . Non tengono conto della
situazione di ogni singola realtà e di quanti docenti andranno in pensione, e
dalla nostra università saranno in parecchi. Inoltre,
non è assolutamente detto che i candidati che superano il concorso siano
assunti: è una decisione che spetta all'ateneo ». Un'impressione che potrebbe
essere confermata dal fatto che sono proprio gli atenei più in rosso (su tutti
Firenze e Pisa) a rispettare i vincoli e ad avvicinarsi alla soglia del 100%.
Quanto ai docenti, i presidi intervistati assicurano che sono assolutamente
indispensabili. C'è chi ha pensato di ampliare i settori in cui si intende
rafforzare la facoltà (come Scienze, che assumerà studiosi di robotica,
ingegneri e genetisti) e chi invece ha indetto bandi per sostituire insegnanti
di materie fondamentali (Lettere cambierà docenti di Letteratura italiana e
Filosofia morale). In ogni caso non è escluso che per l'assunzione di ordinari
l'ateneo vada a pescare docenti già inclusi, come professori associati, nel suo
libro paga. E, in quel caso, il bilancio sarebbe addirittura negativo. Davide
Orsato Critico Il preside di Scienze, Roberto Giacobazzi
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
MASSA MARITTIMA pag.
11 INASPETTATA inversione di tendenza all'Amatur di Massa Marittima, la
societ&... INASPETTATA inversione di tendenza
all'Amatur di Massa Marittima, la società pubblico-privata che opera nei settori del turismo, della cultura, del marketing
territoriale e della commercializzazione dei servizi turistici, che per la
prima volta dalla sua costituzione avvenuta a metà degli anni '90 chiude in
attivo il bilancio di esercizio 2008. Quasi settemila euro che, malgrado
la scarsa entità dei contributi in conto esercizio dovuta ad una riduzione del
capitale sociale, offrono ampie garanzie per il proseguimento della propria
attività per chi a giugno prossimo sarà chiamato dall'assemblea ordinaria dei
soci a far parte del nuovo cda. FRA LE NOVITÀ approvate assieme al bilancio e
al nuovo statuto che elimina il tetto della quota di partecipazione dei singoli
privati precedentemente fissata al 7% del capitale sociale, figura il piano di
azioni 2009-10, con l'istituzione di un portale web di nuova generazione, la
partecipazione a workshop con tour operator mirati, la formazione del
personale. Tutto nell'ottica di consentire all'azienda di trasformare i propri
dati elementari di business in informazioni utilizzabili dai decisori aziendali
per creare valore d'impresa fornendo informazioni precise, aggiornate e
significative nel contesto di riferimento. C'è tra l'altro l'adesione di dodici
nuovi soci privati fra cui un istituto di credito e una associazione di
categoria. Soddisfatto il presidente Roberto Schiavetti e il vice Patrizio
Madiona: «Le attività dell'ufficio dicono sono incrementate per i nuovi
contratti stipulati con la Provincia e l'assegnazione per il triennio 2008-2011
della gestione degli uffici di informazione, prenotazione turistica e
accoglienza Apt di Massa Marittima e di Pitigliano». Per Schiavetti è
necessario «un salto culturale specie nel campo dell'accoglienza», invitando
altresì a lavorare su due grandi direttrici. «Puntare al coinvolgimento dei
privati e a bacini di utenza su cui proiettare gli sforzi per una oculata
programmazione confortati dall'appoggio delle amministrazioni pubbliche
locali».
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica
03 Maggio 2009 Chiudi FANO - Nuovo vertice pubblico-privato, domani in
Municipio a Fano, sul progetto per rilanciare le terme di Carignano. Intanto il
relativo accordo di programma, firmato alcune settimane fa, si è arricchito di
uno studio sui terreni e sulle acque sotterranee, che è stato consegnato i
giorni scorsi all'ex Genio civile. "Il progetto - spiega il vice sindaco Mauro Falcioni
- concretizza oltre vent'anni di dibattito a Fano. Ora che il turismo termale è
molto diffuso e apprezzato in tutto il Paese, non possiamo perdere l'occasione.
L'accordo, che coinvolge anche Provincia, Comune di Pesaro e Società Terme,
prevede un campo da golf sul versante pesarese. Sul territorio fanese, invece,
un sistema ricettivo dalla superficie utile lorda di circa
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il frate che
rilanciò la cultura cattolica --> Il fondatore dell'Università incentivò la
riflessione critica Il progresso tecnico-scientifico riletto alla luce di San
Tommaso Domenica 03 Maggio 2009 TERZA, pagina 31 e-mail print Antonio Gramsci
usò ironicamente la espressione «materialismo cattolico», riferendosi alla
convinzione di padre Gemelli di poter conciliare la fede cristiana con la
sperimentazione scientifica: proprio da queste parole, però, assunte seriamente
in forma di questione aperta («materialismo cattolico?»), ha preso le mosse il
convegno «Nel cuore della realtà. Agostino Gemelli e il suo tempo», promosso
dall'Università Cattolica di Milano a cinquant'anni dalla scomparsa del suo
fondatore e primo rettore, avvenuta il 15 luglio 1959. Da martedì a giovedì
scorso, all'ateneo milanese, i diversi aspetti della personalità di questo
«protagonista della vita della Chiesa e del Novecento italiano» - secondo la
definizione dell'attuale rettore Lorenzo Ornaghi - sono stati approfonditi da
numerosi relatori (ricordiamo, tra gli altri, il direttore dell'Osservatore
Romano Giovanni Maria Vian, gli storici Agostino Giovagnoli, Jean-Dominique
Durand e Lucetta Scaraffia, il sociologo Vincenzo Cesareo). Si è parlato della politica
culturale di padre Gemelli, in un periodo in cui la crisi dello Stato liberale
sembrava aprire nuove possibilità di azione e di testimonianza pubblica per i
cattolici, almeno finché il fascismo non mostrò con evidenza la sua vocazione
totalitaria; anche attraverso il racconto di due suoi allievi (Assunto Quadrio
e Marcello Cesa Bianchi), è stata poi considerata l'attività scientifica dello
studioso francescano (dal 1937 fino alla morte presidente della Pontificia
Accademia delle Scienze, condusse ricerche in diversi campi della neurologia e
della psicologia applicata, occupandosi, ad esempio, dei comportamenti dei
soldati al fronte e di antropologia criminale); si è infine indagato
l'atteggiamento di Gemelli di fronte alle grandi novità e trasformazioni del
Ventesimo secolo, come la diffusione della televisione e di altri mezzi di
comunicazione sociale. Maria Bocci, docente di Storia
contemporanea alla Cattolica, già autrice del volume Agostino Gemelli rettore e
francescano. Chiesa, regime, democrazia (Morcelliana), ha sottolineato nel suo
intervento i limiti di un certo cliché interpretativo per cui il progetto
culturale gemelliano avrebbe avuto aspetti «puramente pratici - sono ancora
parole di Gramsci -, di conquista del mercato culturale da parte del
cattolicesimo»: una valutazione decisamente contestabile, «non perché ragioni
apologetiche debbano indurci a edulcorare i tratti più ostici di padre Gemelli
- ha detto la relatrice - o a velare le eredità problematiche del suo operato,
ma perché ben altro era in gioco nel suo disegno, che travalicava i confini del
cattolicesimo italiano senza che ciò significasse coltivare soltanto sogni di
potere, a beneficio di una parte». Nato nel 1878 da una famiglia dell'alta
borghesia milanese legata agli ambienti massonici, Edoardo Gemelli aveva
frequentato l'Università a Pavia, ospite del Collegio Ghislieri, condividendo
la visione positivista e anticlericale che prevaleva nella facoltà di Medicina;
interessato alla questione sociale, ben presto aderì al Partito socialista;
dopo la conversione al cattolicesimo (che scandalizzò i suoi ex compagni di
partito, facendo gridare al «suicidio di un'intelligenza»), nel 1903 entrò nel
convento francescano di Rezzato, in provincia di Brescia, dove assunse il nome
religioso di Agostino. Nella seconda stagione della sua vita, volle affrontare
l'impasse in cui, a suo giudizio, si dibatteva il cattolicesimo italiano, «gran
corpo con una piccolissima testa»: si trattava di incentivare un'elaborazione
culturale, un'attitudine alla riflessione critica che gli parevano inadeguate
alla realtà di un Paese a grande maggioranza cattolico. Nel 1914, nel primo numero
della rivista Vita e Pensiero, Gemelli tratteggiò dunque un modello
filosofico-culturale di riferimento (il cosiddetto «medievalismo») per gli
intellettuali credenti: «Noi ci sentiamo profondamente lontani - scriveva -,
nemici anzi della cosiddetta cultura moderna così povera di contenuto, così
scintillante di false ricchezze tutte esteriori (
). Essa è un
mosaico costruito da un ragazzo anormale, che non ha il senso dei colori e
delle figure». La proposta di un modello alternativo, in cui l'antica speculazione metafisica potesse fornire
«il filo d'oro» per una sintesi tra i diversi rami del sapere umano (come aveva
saputo fare la scolastica medievale), non si riduceva però, secondo la Bocci, a
una nostalgia regressiva: «Lo stesso Gemelli ricordava ai cattolici il dovere
di "essere uomini del proprio tempo" e di non insistere "in
critiche inutili e in geremiadi dannose per chi le fa". Il
"medievalismo" non comportava una demonizzazione del mondo moderno,
ma la volontà di attrarre nell'orizzonte cristiano gli aspetti positivi del
progresso tecnico-scientifico e altri elementi della modernità che potevano
essere "redenti" attraverso la filosofia di San Tommaso d'Aquino. Per
questo padre Gemelli poté dar vita a un'impresa culturale (l'Università Cattolica)
che non doveva avere nulla di arcaico: al centro del disegno gemelliano era
l'auspicio di una trasformazione culturale, politica e sociale dell'intero
Paese». Andrea Riccardi, ordinario di Storia contemporanea presso l'Università
di Roma Tre, nella relazione tenuta al convegno «Nel cuore della realtà» ha
invece trattato l'evoluzione del pensiero politico di Gemelli durante il
pontificato di Pio XII: «Nel corso del 1943, il rettore si interrogava sul
vuoto che si era aperto con la crisi del regime di Mussolini. Egli aveva
percepito delle novità teoriche (circa il valore della democrazia e
l'opportunità della partecipazione dei cittadini al potere legislativo) nei
radiomessaggi papali del tempo di guerra». «Così Gemelli, che nel recente
passato si era attestato su posizioni tutt'altro che antifasciste - ha
proseguito Riccardi -, decise di sostenere il tentativo di De Gasperi e di
monsignor Montini, il futuro Paolo VI, di raccogliere i cattolici in un unico
partito, la Democrazia Cristiana. In effetti, le scelte di Gemelli non furono
mai ispirate a una logica propriamente politica: la sua passione religiosa e
culturale lo portava a servirsi della politica a favore della Chiesa e della
"sua" Università». La storica ebrea Anna Foa, docente di Storia moderna all'Università
di Roma La Sapienza, ha infine considerato un aspetto controverso della
biografia del sacerdote-scienziato, in una relazione intitolata «Gemelli e
l'antisemitismo»: «Da un punto di vista storico - ha detto -, la questione se
Gemelli fosse in cuor suo antisemita mi pare secondaria. La vera domanda
è: egli appoggiò il tentativo del fascismo di coinvolgere la Chiesa, almeno
parzialmente, nella politica di "difesa della razza"? Da un lato,
Gemelli sembrò sensibile alle sollecitazioni che gli venivano da Farinacci e da
altri esponenti dell'ala più oltranzista del regime, perché si schierasse al
loro fianco; d'altra parte, in più occasioni egli deluse questi suoi
interlocutori e in seguito aiutò nascostamente diversi ebrei a trovare rifugio
all'estero. Sembra, in effetti, che tra il 1937 e il 1938 padre Gemelli sia
stato al centro di un tentativo di ottenere l'assenso della Chiesa a una
politica antiebraica. Di questo tentativo egli potrebbe essere stato
protagonista consapevole, come io inclino a ritenere, od ostaggio riluttante,
come altri sostengono: in ogni caso, egli non si adeguò semplicemente a
un'ideologia razzista di stampo biologico, "nazista"; i suoi spunti
polemici contro la "razza ebraica" si mantenevano sul piano
etico-religioso, secondo una prospettiva poi rigettata dalla stessa teologia
cattolica». Ricordiamo che alla figura del fondatore dell'Università Cattolica
è anche dedicata una mostra di oggetti e documenti, allestita nella sede
milanese dell'ateneo, in largo Gemelli 1 (fino al 15 maggio. Ulteriori
informazioni sul sito www.unicatt.it). Giulio Brotti 03/05/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 03 Maggio
2009 Chiudi Elezioni, la partita si gioca anche per Strasburgo. E ieri, fronte
Pd, David Sassoli, capolista, e Catiuscia Marini, europarlamentare uscente e
unico candidato umbro del Partito democratico nella circoscrizione Italia
centrale, hanno presentato il programma per le europee. «Ho scelto di
ricandidarmi - spiegato Marini - perché credo in un'Europa utile per i
cittadini e le persone, al servizio dei territori, delle città e delle imprese
dell'Umbria». Terreni di gioco, « ambiente, agricoltura, piccola e media
impresa, welfare, istruzione, formazione professionale, consumatori, energie
rinnovabili, pace». «I nostri candidati non sono specchietti per le allodole»,
ha sottolineato il segretario regionale del Pd, Maria Pia Bruscolotti, mentre
Sassoli ha ribadito come «questo collegio sia molto importante. E qui vogliamo
vincere la sfida contro Berlusconi proprio perché nelle regioni del centro
Italia il Pd esprime al meglio la propria unità». Clima già rovente, poi, a
Corciano dove ci si gioca la poltrona più alta di corso Rotelli. Con qualche
fallo. E' il candidato a sindaco per il centrodestra, Pietro Cappannini, a
denunciare, anche alle autorità, «l'atto vandalico, con cui è stato strappato
il simbolo della lista civica "Cappannini sindaco"» da una
"vela" elettorale. «Il deprecabile gesto - ha dichiarato - fa
ritenere che ci sono ancora soggetti che non accettano le regole della partecipazione
democratica, della libertà, del confronto e si esprimono con atti di violenza e
di intolleranza». Altro giro, altra corsa, per salire sullo scranno della
presidenza della Provincia di Perugia. Il candidato del Pd, Marco Vinicio
Guasticchi, lancia proposte e, a proposito della crisi economica, raccomanda di
«ripartire da modelli di sviluppo come quello dell'Alta Umbria. Un ambito
produttivo di eccellenza in diversi comparti, da ricostruire e supportare con
tutti gli strumenti economico-finanziari a disposizione dei
soggetti pubblico-privati. La Provincia dovrà in futuro, ancor di più,
supportare l'azione istituzionale e meritoria dei sindaci, tesa a garantire
aiuti e prospettive di reinserimento occupazionale a tutti i lavoratori in
difficoltà». Per le comunali, a Perugia, il candidato per palazzo dei Priori
Wladimiro Boccali (Pd) ha inaugurato l'area verde di Lidarno e ha
ricordato la «strategia politica» del partito a favore della «valorizzazione e
tutela delle risorse ambientali», mentre domani, all'hotel Brufani alle 12,
verrà presentata la candidatura di Pino Sbrenna (Pdl), che alle 21, con il
candidato Andrea Romizi, sarà presente ad un incontro pubblico nell'Auditorium
di Ponte Felcino. Infine, oggi, tour elettorale del leader de La Destra,
Francesco Storace, presente in più appuntamenti, tra Perugia e Terni.
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
«Giustizia senza
carta per fotocopie» --> L'avvocato Tacchini: in tribunale dobbiamo portare
le cartellette per i fascicoli e anche le biro Domenica 03 Maggio 2009 CRONACA,
pagina 16 e-mail print Si trovano d'accordo anche l'avvocato e il magistrato: è
la legiferazione emotiva, affidata a una sorta di rabdomanzia che intercetta
umori e poi detta regole e priorità in base alle emergenze del momento, a
tenere la giustizia incatenata alla sua incapacità di progredire. È questo il
nemico invisibile che è stato evocato durante il secondo e ultimo incontro
organizzato alla Casa del Giovane dall'Unione giuristi cattolici (Ugci) in
collaborazione col Centro diocesano per la pastorale sociale. «Le proposte di
riforma della giustizia sul tappeto» era il titolo della serata coordinata
dall'avvocato Antonello Giua, presidente onorario dell'Ugci di Bergamo,
intenzionato da subito a scolpire la definizione di giustizia: «È la costante e
perpetua volontà di attribuire a ciascuno il proprio diritto». Compito
difficile: lo aveva già ricordato il giudice Angelo Tibaldi il 30 marzo scorso,
lo ribadisce ora l'avvocato Mauro Moretti, presidente della Camera penale di
Bergamo, uno dei due relatori. «L'esigenza di riformare il sistema giuridico è
sentita - confessa -, ma c'è un evidente problema di metodo. Negli ultimi anni
si è proceduto per tentativi, numerosi, che però non hanno portato a una
riforma organica della giustizia. Sono stati interventi dettati da emergenze,
da una logica di natura politica e dalla strumentalizzazione da parte dei
media. Prendiamo ad esempio lo stalking: ora per questo reato, quando ci sono
gravi indizi di colpevolezza, s'è reso obbligatorio l'arresto. Ma non ditemi
che 5 anni fa non c'erano molestie, violenze o maltrattamenti in famiglia? Si
corre a modificare i codici a seconda di situazioni emergenziali, a scapito di
una riforma organica». Concorda l'altro relatore, Vittorio Masia, ex pm e ora
coordinatore della sezione gip-gup, oltre che docente di Diritto penale all'Università
di Bergamo: «Gli interventi sono sempre settoriali, vedi le leggi ad personam o
i provvedimenti dettati da impulsi emozionali mai da analisi giuridiche. Questo
è pericoloso perché, come capita per i reati sessuali, si fanno norme che
rendono obbligatorio arresto e carcere, privando così il giudice della
propria discrezionalità». Lentezza, altra spina del roveto che imprigiona la
giustizia italiana. «Dobbiamo favorire i riti alternativi, senza lamentarci del
loro ruolo premiale - consiglia Moretti -. E dobbiamo riattribuire privilegio e
valore al dibattimento come momento in cui la prova si forma». Ma, forse, il
peccato è in origine, ragiona Masia: «Il codice del 1989 è stato pensato per
regolare non più del 5% della materia tramite dibattimento, sul presupposto che
il 95% si regolasse attraverso i riti alternativi. Così non è successo. Non è
un mistero che in Italia i riti alternativi, se non sono ignorati, sono
quantomeno esclusi dalle opzioni». Il nuovo codice, osserva il giudice, «ha
finito così per ingigantire il ruolo delle indagini preliminari a scapito del
processo. Con una conseguente sovraesposizione dei soggetti che operano
maggiormente nella fase preliminare, e cioè il pm e quei colonnelli dei
carabinieri che posano in foto accanto ai procuratori durante le conferenze
stampa. Si è persa la centralità del ruolo del giudice». Potrebbe forse servire
la separazione delle carriere dei magistrati? Per Moretti sì, «la riforma della
giustizia passa anche da questo. Bisogna, però, sfatare un equivoco: la
separazione delle carriere non vuol dire separazione di funzioni. L'unico
obiettivo è quello di favorire l'imparzialità della decisione del giudice. Ma è
necessaria pure una riforma dell'avvocatura, introducendo albi di specialità
che possano garantire il diritto del cittadino a essere difeso nel modo
migliore». Bastasse la separazione delle carriere, sospira invece Masia:
«L'avremmo già fatto. Io sono preoccupato invece del nuovo disegno di legge di
Alfano che dà più poteri alla polizia giudiziaria. Non vorrei che, come succede
in alcuni Stati esteri, si arrivi agli sceriffi che promettono un tot numero di
arresti». Il problema è che troppa politica tende a infilarsi nelle pieghe di
codici. Per l'avvocato Moretti «il legislatore dovrebbe indicare solo gli
scopi: a riempire il contenuto delle nuove norme dovrebbe essere chi opera
nella giustizia, e cioè avvocati, magistrati, docenti, giuristi». E se, invece,
fosse solo questione di persone e non di norme e sistemi? Chiede dalla platea
l'avvocato Flaminio Maffettini. Il suo invito a controllare il rendimento dei
magistrati (scontato per un legale), viene squadernato insieme a una (più
sorprendente) autocritica di categoria: «Noi avvocati siamo numerosi, non è che
per garantirci uno stipendio promuoviamo cause che con una più equa
ripartizione di lavoro tenderemmo a ignorare? Così facendo si rischia di
ingolfare il sistema». Dubbio legittimo, spazzato però via dall'oratoria
tranciante di Ettore Tacchini, presidente dell'Ordine degli avvocati, pure lui
presente tra il pubblico. La sua analisi su un sistema giudiziario con le pezze
al sedere è spietata: «Bello parlare di tutti questi tentativi di migliorare la
giustizia, ma quando noi avvocati siamo costretti a portare in tribunale la
carta per le fotocopie, le cartellette per i fascicoli, finanche le biro, è
chiaro che possiamo fare tutti i discorsi che vogliamo, ma non arriveremo a
nulla. Ed è chiaro che a qualcuno fa comodo che la giustizia resti quello che
è». E, visto da questa angolazione, risulta ancor più indigesto il turbinio di
legiferazioni a rincorrere gli umori del momento, tutto questo agitarsi per
rimanere fermi. Tutta questa voglia gattopardesca di cambiare tutto, che per
Tacchini nasconde la volontà di non cambiare nulla. Stefano Serpellini
03/05/2009 nascosto-->
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
ANCONA pag. 4 Ecco i
nomi dei candidati di Galeazzi LISTA CIVICA LA LISTA CIVICA che sostiene Renato
Galeazzi ha reso noti i nomi dei candidati alla carica di consigliere comunale.
Eccoli qui di seguito: Antonio Luccarini, docente-coadiutore
presso dip. urbanistica Politecnica Marche; Marco Agostinelli, medico di
famiglia; Paolo Angeloni, insegnante al «Vanvitelli»; Marco Marchetti Ascoli,
consulente aziendale, vice-pres. comunita ebraica; Corrado Baldelli,
architetto; Daniele Ballanti, infermiere; Paolo Beer, ingegnere; Maria Paola
Bellini, casalinga; Marco Bernacchia, docente
educazione fisica, presidente reg. settore giovanile e scolastico Fgc; Rita
Bolletta, docente presso centro territoriale
permanente per educazione per gli adulti Itis Volterra; Luca Bonventi, broker
assicurativo; Andrea Calderigi, dottore commercialista, revisore contabile;
Guido Caruso, operaio presso raffineria Api di Falconara; Simone Caucci,
ristoratore; Cesare Cesareo, psicologo, segretario sezione di Ancona di Italia
Nostra; Maurizio Cesarini, pensionato Asl e docente università di Urbino; Mario
David, avvocato; Francesco D'Ascanio, dirigente Poste Italiane; Domenico
D'Imperio,bancario; Luigi Fagiani, ingegnere; Alberto Fattori, ingegnere;
Roberto Giachi, operatore informabus Comune di Ancona; Guido Giambuzzi,
imprenditore, agente marittimo; Andrea Maccarone, speaker radiofonico e
deejay; Gianni Marasca, avvocato penalista; Alice Marconi,parrucchiera,
dirigente Cgia; Cassandra Mengarelli, dirigente Arpam; Orlando Muti,
imprenditore edile in pensione; Giuseppe Paladini, attore; Mariangela Paradisi,
docente economia università
Politecnica delle Marche; Letizia Perticaroli, bancaria; Michele Pianelli,
imprenditore; Maurizio Ricci, dipendente Conerobus; Simone Rumori,
commerciante; Andrea Sabbatini, commerciante; Lorenza Scaravelli,avvocato;
Gaudenzio Tavoni, imprenditore; Angelo Tomassetti, funzionario Trenitalia;
Sergio Veroli, commercialista; Elena Viezzoli, imprenditrice.
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Salute data: 03/05/2009 - pag: 50 Cellule clandestine «Dottore, dove
posso guarire con le staminali?» L'incontro: vaghe promesse e risultati non
documentati DAL NOSTRO INVIATO TORINO «Il signor A. è il paziente ideale. È
giovane e ha avuto l'ictus soltanto tre mesi fa». Ideale, secondo il dottor
Scarsella, per un trapianto di cellule staminali che dovrebbero migliorare le
capacità di movimento di questo signore sessantaduenne rimasto semi-paralizzato
dopo l'attacco acuto. Stupisce che un trattamento ancora sperimentale e molto
complesso venga proposto con tanta facilità, anche se su specifica domanda, da
un neurologo che riceve in uno studio, piuttosto modesto, alla periferia di
Torino, dove gli eleganti palazzi lungo il Po lasciano spazio a garage di
pneumatici e supermercati alimentari, palazzine popolari e negozi di
ferramenta. Al numero 315 di corso Moncalieri soltanto una targa: Studio Medico
Scarsella. L'appuntamento è per le sette di sera, ma bisogna aspettare. «Il
dottore è sempre in ritardo, arriva qui alle 4 di pomeriggio e visita fino a
sera» ci dice la segretaria, una signora non proprio giovane che nel frattempo
parla al telefono di ricette. Non mediche, ma di cucina. Ci si aspetta che la
nuova medicina rigenerativa, di cui si parla diffusamente nelle riviste
scientifiche, nei giornali e in Internet, sia praticata in centri moderni, con
tanto di attrezzature tecnologiche, indispensabili per manipolare piccole
quantità di cellule e trasformarle in qualcosa di utile per la cura, e da
équipe multidisciplinari con diversi specialisti, che lavorano gomito a gomito.
Leonardo Scarsella, di mattina neurologo all'Ospedale Valdese di Torino, legge
la cartella clinica del paziente A. (una lettera di dimissioni dall'ospedale,
una prescrizione di farmaci, una risonanza magnetica) e poi entra nei dettagli
della cura. «Utilizziamo cellule staminali adulte, chiamate mesenchimali, che
si trovano nel midollo osseo. Non quelle embrionali o fetali dice Scarsella .
Come primo passo, quindi, si preleva un pezzetto di osso dalla cresta iliaca
del paziente. Da questo si ricavano, grazie a un procedimento biotecnologico,
le staminali che vengono poi moltiplicate in laboratorio. Le cellule ottenute
vengono somministrate al paziente con con una puntura lombare, in tre sedute, a
distanza di 20-25 giorni ». Ma funziona? «In Europa sono stati eseguiti, nel
2007, oltre 200 interventi di questo tipo,
( da "Corriere della Sera"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Salute data: 03/05/2009 - pag: 54 Bilinguismo Studi italiani ne
confermano i vantaggi Funziona meglio il cervello poliglotta Più capacità
d'attenzione e di relazione La mamma di Eva è italiana, il papà americano. Eva
ha meno di 4 anni, ma già capisce e parla entrambe le lingue dei genitori,
anche se ogni tanto fa un po' di confusione. Eva è di sicuro più fortunata di
chi imparerà una seconda lingua sui libri e, stando a una ricerca
pubblicata sui Proceedings
of the National Academy of Sciences, il bilinguismo ha altri aspetti positivi:
il cervello poliglotta, infatti, 'funziona' meglio di quello di chi in
tenerissima età impara una sola lingua. Agnes Kovacs e Jacques Mehler,
ricercatori del Laboratorio del linguaggio, cognitività e sviluppo della Scuola
internazionale superiore di studi avanzati di Trieste, lo hanno
dimostrato con una serie di esperimenti su un gruppo di piccoli triestini di
appena 7 mesi: alcuni vivono in un ambiente monolingue; in casa di altri si
parla l'italiano e lo sloveno. Così piccoli, già bilingui? «Un neonato di 3
giorni reagisce in modo diverso di fronte a lingue con una ritmica molto
dissimile come il francese e il russo; dopo i 4 mesi sa distinguere lingue
simili come il francese e l'italiano spiega Jacques Mehler . Abbiamo scelto
bambini di 7 mesi perché su di loro gli effetti del bilinguismo non dipendono
dal saper parlare due lingue, ma solo dall'essere stati esposti a più di un
idioma ». Ebbene, già prima di un anno un bimbo 'destinato' a diventare bilingue
ha un apprendimento più veloce rispetto a un monolingue, come se il suo
cervello fosse più allenato. «I genitori osserva Mehler temono spesso che
presentare ai figli più di una lingua possa confonderli: i dati dimostrano
invece che questo è un vantaggio». «I bambini bilingui non sono più
intelligenti, ma focalizzano meglio l'attenzione sui dettagli importanti,
soprattutto in situazioni che richiedono concentrazione e decisione immediata
spiega Antonella Sorace, che ha creato un servizio europeo di informazione sul
bilinguismo ( www. bilingualismmatters. org.uk) e insegna Sviluppo del
linguaggio all'Università di Edimburgo, in Scozia . In genere i piccoli
poliglotti imparano a leggere prima e apprendono altre lingue più facilmente;
inoltre capiscono meglio che gli altri possono avere un punto di vista diverso
dal loro. Alcuni dati preliminari indicano perfino che da anziani i bilingui
sono più protetti dal declino cognitivo ». Ma è un 'vero' bilingue solo chi
ascolta due lingue fin dalla culla? «Non c'è un'età precisa dell'infanzia oltre
la quale non s'impara più alla perfezione un'altra lingua, ma esiste una
'finestra di opportunità' con la massima potenzialità linguistica dice Mehler .
Con test specifici riusciamo sempre a distinguere chi è bilingue dalla nascita
da chi ha appreso una seconda lingua in età scolare, ma a livello pratico
entrambi possono padroneggiarla allo stesso modo. All'aumentare dell'età cala
però la facilità di apprendimento e dopo i 18 anni è impossibile imparare
perfettamente e senza inflessioni un'altra lingua». Non è detto però che non ci
siano benefici anche nel bilinguismo 'adulto'. 'Stiamo studiando per capire se
alcuni vantaggi cognitivi del bilinguismo si ottengano anche imparando una
seconda lingua da adulti, quando quasi certamente sono coinvolti meccanismi
cognitivi diversi da quelli usati dai bambini» conclude Sorace. Elena Meli
Maggior prontezza I piccoli bilingui focalizzano meglio i dettagli importanti,
specie in situazioni che richiedono decisioni immediate
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA TERNI pag.
17 Campagna elettorale con i vip In città il ministro Brunetta. C'è anche
Storace (La Destra) VERSO IL VOTO RAFFICA DI INCONTRI E INIZIATIVE TERNI CON
L'AVVICINARSI delle elezioni si infittisce il calendario degli appuntamenti
elettorali. Oggi sono a Terni il ministro Renato Brunetta, nel pomeriggio, e il
leader nazionale de La Destra, Francesco Storace, in serata. Il responsabile
del dicastero della Funzione pubblica presenta all'Hotel Michelangelo, alle 17,
il suo ultimo libro «Rivoluzione in corso: il dovere di cambiare dalla parte
dei cittadini». Intervengono il candidato sindaco Antonio Baldassarre (lista
civica più Pdl) e il candidato del Pdl alla presidenza della Provincia Alfredo
De Sio. Sempre oggi ma alle 20.30, al ristorante «Il cicalino», La Destra
presenta le liste per i consigli circoscrizionali, comunale e provinciale.
Insieme a Storace, il candidato sindaco Gianluca Procaccini e il candidato alla
presidenza della Provincia Aldo Tracchegiani. Domani alle 15.30, al gazebo di piazza
Europa, Baldassarre e De Sio riceveranno il sottosegretario alla Difesa
Giuseppe Cossiga: al centro dell'incontro il futuro del Pmal di Terni (l'ex
Fabbrica d'armi) e le prospettive del Museo delle Armi. Ancora domani ma alle
19, al Michelangelo, vengono presentati i componenti della lista civica
«Baldassarre sindaco», capolista Paola Ciaurro, figlia dello storico sindaco
Gianfranco. Sempre domani, alle 11 nella sala consiliare di Palazzo Bazzani, si
presenterà il candidato dell'Udc alla presidenza della Provincia, Massimo
D'Antonio, già segretario provinciale del partito. Tra le linee strategiche del
programma: messa a norma delle scuole; più controlli su ambiente ed edilizia;
formazione e occupazione giovanile; sviluppo del turismo e infrastrutture. LUNEDI'
alle 16 nella sala del Consiglio provinciale si presenta poi la candidata alla
presidenza della Provincia della lista civica «Terni Oltre», Alessandra
Robatto, avvocato, presidente della locale Croce Rossa e difensore civico di
Palazzo Bazzani. Ancora domani, dalle 12 alle 14 al Michelangelo, dibattito su
«Università e Territorio» per il candidato sindaco del Pd (e del
centrosinistra) Leo Di Girolamo. Vi parteciperanno Francesco Clementi, docente di Diritto pubblico comparato dell'Università di
Perugia; Pietro Burrascano, prorettore del Polo Scientifico di Terni; Federico
Carli, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Terni; Josè Kenny, docente di Scienze e tecnologia dei materiali; Andrea Terenzi,
ricercatore della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Perugia; Giuseppe
Croce, docente di Economia
pubblica all'Università La Sapienza; Giorgio Montanari, docente di Scienze Statistiche all'
Università di Perugia. Ste.Cin.
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
CULTURA &
SPETTACOLI UMBRIA pag. 21 PERUGIA D I ORIGINE eugubina, a Perugia ha portato
avanti con su... PERUGIA D I ORIGINE eugubina, a Perugia ha portato avanti con successo il suo percorso universitario ed ora è docente presso l'Università per
Stranieri, dove ricopre anche un ruolo importante come quello di direttore del
Dipartimento di Scienze del linguaggio. Dianella Gambini (foto) svela i segreti
dell'Acropoli, filtrando anche la realtà dei suoi giovani studenti che
esprimono le loro perplessità su alcuni aspetti della città. «Come
Università per Stranieri afferma la professoressa abbiamo ravvisato alcune
problematiche che gli studenti ci hanno fatto presente riguardanti le strutture
di alloggio che non sono sempre all'altezza della situazione. Spiace dirlo, ma
molto spesso i ragazzi si lamentano di una ospitalità che è costosa e nello
stesso tempo non è soddisfacente rispetto alle loro aspettative. E poi credo
che sia necessario dare la possibilità agli studenti di utilizzare le strutture
cittadine e partecipare alle iniziative organizzate usufruendo di sgravi per le
loro tasche, senza dimenticare anche il gravoso tema del caro parcheggi». «E
per migliorare la situazione continua è fondamentale che l'Università per
Stranieri coltivi sempre più la collaborazione con le istituzioni locali per
dare agli studenti, ma anche agli abitanti stranieri l'opportunità di
integrarsi al meglio nella nostra realtà cittadina». Rispetto alle bellezze di
Perugia, una realtà negativa sotto gli occhi di tutti è rappresentata dalla
piazza della fontana maggiore:«Credo che un'immagine virtuosa dell'ambiente
innesta dei comportamenti virtuosi, al contrario un'immagine viziosa e mi
riferisco purtroppo al traffico di droga, che è presente con tutto ciò che
comporta, può anche indurre a dei comportamenti che vanno in una direzione
negativa. Questa realtà andrebbe riqualificata nel modo giusto. Tutti siamo
consapevoli del fatto che nelle città questa problematica di droga e alcol
esistono e Perugia non può essere dissimile da altre realtà». «Oggi le forme di
oltranza sono dovute sottolinea la Gambini anche ai tanti disagi che i giovani
attraversano, perché droga e alcol non sono altro che forme di evasione di chi
spesso non vede un futuro a portata di mano. Servirebbe cercare di promuovere
politiche giovanili, culturali e lavorative che possano permettere ai giovani
di avere una prospettiva di futuro e di benessere che, invece, noi avevamo».
Elena Pescucci
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA PERUGIA pag.
6 PERUGIA LISTE GIÀ DEFINITE, eppure ancora chiuse nei casset... PERUGIA LISTE
GIÀ DEFINITE, eppure ancora chiuse nei cassetti perché si spiega «alcuni
dettagli di natura geo-politica potrebbero essere limati anche nelle prossime
ore». Il centrodestra perugino (una lista del Pdl, l'altra civica) nelle
prossime ore farà affluire i suoi 80 candidati (sostegni di Pino Sbrenna) negli
uffici notarili per consacrare l'accettazione. Il segreto, a questo punto, è
abbastanza relativo perché gran parte dei nomi sono già noti. E per i non pubblicati ancora ieri si è inserita qualche novità, come
Giovanna Baldassarri o l'architetto Paolo Vinti. Non c'è più, invece, Francesco
Luciani. Intanto i due candidati-sindaco di (supposta) maggiore quantità di
consensi (Wladimiro Boccali e Pino Sbrenna) riproporranno nei prossimi giorni
il faccia a faccia' che tanto interesse ha suscitato poche sere fa a Madonna
Alta: si misureranno mercoledi sera in Tv e a metà del mese se la vedranno sia
nel corso dell'incontro convocato dal Forum delle famiglie (salone del
Capitini'), sia durante il dibattito promosso (per il 20 maggio) dalla Pro
Ponte. Sbrenna e la sue squadre ufficializzeranno nomi e impegni venerdì
prossimo. Intanto, comunque, scivola qualche anticipazione sul programma
amministrativo che il candidato-sindaco proposto dal Pdl fra qualche giorno
farà pervenire ai perugini. Emergono un paio di elementi di indubbia curiosità:
ad esempio la creazione di una centralina (da pannelli fotovoltaici) da
installare nei parcheggi di Pian di Massiano al fine di alimentare il minimetrò
con energia autonoma, in modo da riequlibrare molto la spesa per
l'alimentazione elettrica dei 25 vagoncini che salgono verso il Pincetto. Ed i
parcheggi si precisa dovranno essere tutto tettoiati. Anche tutti gli immobili
di proprietà comunale dovranno usufruire di energia da fotovoltaico. Altra
ipotesi programmatica: dopo il Perugino e il Pintoricchio, l'allestimento di un
grande evento internazionale con la mostra di Luca Signorelli che, così, andrebbe a completare la panoramica artistica sul
rinascimento perugino e umbro. Inoltre, con risorse di sinergia
pubblico-privato, rapporti con istituzioni italiane e straniere «in modo da
garantire a Perugia quel respiro internazionale che da almeno sette secoli fa
parte della sua storia». G.R.
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO pag. 6 La
Spaggiari cala Città Attiva schiera una squadra di cattolici, UNA LISTA piena
di attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una squadra con un cuore di
centrosinistra, smarcandosi dalle bordate ricevute in queste settimane dal Pd.
Difficile ignorare qualcuno, in questa lista Città Attiva'' dove troviamo un
capolista come il cardiologo Umberto Guiducci e un ex sindaco Pci come Gildo
Dallari, l'attuale presidente della 6ª circoscrizione Graziano Vecchi e un mito
dei giovani come Dj Cerla, l'avvocato Guglielmo Saporito e il bassista dei
Modena City Ramblers, Massimo Ghiacci. Ecco i 40 nomi della lista. UMBERTO
GUIDUCCI. L'ex primario di cardiologia del Santa Maria Nuova ha 71 anni ed è il
capolista. Nel suo passato l'adesione al Psi. Giovanni Angelone. Guardia giurata,
35 anni. Fausto Beltrami. A 14 anni entra nella Fgci, aderisce poi a Pci, Pds e
Ds. Ora, 58enne, è consigliere della 3ª circoscrizione. Lavora nel settore
delle costruzioni. Giovanna Bizzocchi. Ha 57 anni ed è consulente immobiliare.
FRANCO BONILAURI. A Reggio ha fondato il Wwf. Ha 61 anni, è stato segretario
del Jewish culture program, ora dirige il museo ebraico di Bologna. Cristian
Braghiroli. Commerciante, 31 anni, impegnato con "Orgoglio Reggiano".
Alfredo Braglia. Titolare della Tva, ditta specializzata in impianti
televisivi, ha 58 anni. E' nel direttivo provinciale di Confartigianato.
Valeria Calevro. Medico 55enne, dal 1985 dirige l'Opg di Reggio, ora è
dirigente responsabile dell'unità operativa Opg dipartimento salute mentale
Ausl di Reggio. Gabriele Cerlini. Il notissimo Dj Cerla, 38 anni, ha
conquistato successi internazionali. Simone Cerlini. Fratello di Gabriele, 36
anni, responsabile Scuola d'impresa sociale Fondazione dottori commercialisti.
Morena Chiessi. Libera professionista settore investimenti immobiliari, ha 48
anni. Flavio Codeluppi. Ingegnere elettronico, 43 anni, dal
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO pag. 7 UNA
LISTA piena di attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una squadra con
u... UNA LISTA piena di attaccanti. Antonella Spaggiari ha costruito una
squadra con un cuore di centrosinistra, smarcandosi dalle bordate ricevute in
queste settimane dal Pd. Difficile ignorare qualcuno, in questa lista Città
Attiva'' dove troviamo un capolista come il cardiologo Umberto Guiducci e un ex
sindaco Pci come Gildo Dallari, l'attuale presidente della 6ª circoscrizione
Graziano Vecchi e un mito dei giovani come Dj Cerla, l'avvocato Guglielmo
Saporito e il bassista dei Modena City Ramblers, Massimo Ghiacci. Ecco i 40
nomi della lista. UMBERTO GUIDUCCI. L'ex primario di cardiologia del Santa
Maria Nuova ha 71 anni ed è il capolista. Nel suo passato l'adesione al Psi.
Giovanni Angelone. Guardia giurata, 35 anni. Fausto Beltrami. A 14 anni entra
nella Fgci, aderisce poi a Pci, Pds e Ds. Ora, 58enne, è consigliere della 3ª
circoscrizione. Lavora nel settore delle costruzioni. Giovanna Bizzocchi. Ha 57
anni ed è consulente immobiliare. FRANCO BONILAURI. A Reggio ha fondato il Wwf.
Ha 61 anni, è stato segretario del Jewish culture program, ora dirige il museo
ebraico di Bologna. Cristian Braghiroli. Commerciante, 31 anni, impegnato con
"Orgoglio Reggiano". Alfredo Braglia. Titolare della Tva, ditta
specializzata in impianti televisivi, ha 58 anni. E' nel direttivo provinciale
di Confartigianato. Valeria Calevro. Medico 55enne, dal 1985 dirige l'Opg di
Reggio, ora è dirigente responsabile dell'unità operativa Opg dipartimento
salute mentale Ausl di Reggio. Gabriele Cerlini. Il notissimo Dj Cerla, 38
anni, ha conquistato successi internazionali. Simone Cerlini. Fratello di
Gabriele, 36 anni, responsabile Scuola d'impresa sociale Fondazione dottori
commercialisti. Morena Chiessi. Libera professionista settore investimenti
immobiliari, ha 48 anni. Flavio Codeluppi. Ingegnere elettronico, 43 anni, dal
( da "Gazzetta di Reggio"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Da Magris a Bodei ai
confini della filosofia REGGIO. L'ultima giornata inaugurale di Fotografia
Europea (le mostre sono aperte fino al 7 giugno) riunisce prestigiosi esponenti
del mondo della cultura nazionale ed internazionali. Oggi alle
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Secondo
il docente si ribalta la «curva di Laffer» che mette in relazione
aliquote e gettito. In preparazione uno studio sulle dichiarazioni dei redditi
I trevigiani, più li tassi e più lavorano Bresolin: qui la pressione è un
incentivo, si va contro le teorie economiche FABIO POLONI Più li tassi, più
lavorano. Tanto
da diventare un caso di studio per gli economisti. I trevigiani ribaltano la
«curva di Laffer», rappresentazione grafica di come la pressione fiscale
eccessiva deprima la voglia di fare impresa, di lavorare. Qui no, anzi: se il
peso sulla soma aumenta, il trevigiano reagisce rimboccandosi le maniche e tirando
più forte. L'analisi è di Ferruccio Bresolin, docente
universitario, che ai suoi studenti di economia spiega questo insolito «caso
Treviso», eccezione che conferma la regola. E' un vero e propriio ribaltone di
quella curva che convinse anche Ronald Reagan a diminuire le imposte. «Stiamo
realizzando uno studio con la Provincia - dice Bresolin - che conferma questa
indicazione. La curva di Laffer è un'analisi economica tipica del mondo
anglosassone, e mette in relazione la tassazione con la produzione di reddito.
Oltre un punto di "sopportazione", più uno è tassato e meno è
incentivato a lavorare. Da noi ivece no, sembra paradossale, invece è una
situazione tipica di questo territorio, che conferma la proverbiale laboriosità
dei trevigiani e dei veneti». Quando il gioco si fa duro, insomma, i trevigiani
iniziano a lavorare più sodo. Ma questo picco di impegno si è registrato in
particolare in qualche momento specifico? «Difficilmente ci sono grosse
oscillazioni sulla pressione fiscale complessiva - dice il professore - ma
stiamo analizzando i dati ricavari dalle dichiarazioni dei redditi degli ultimi
anni per mettere alla luce questo nesso». E la crisi fa lo stesso effetto? «Sì
- dice Bresolin - questa congiuntura negativa ha un effetto di stimolo, mette
in moto la voglia di reagire. Non ci si è abbandonati allo sconforto».
L'economia trevigiana ne uscirà più forte? «La "sveglia" suonata
dalla crisi ha fatto capire che serve un cambio di rotta, una maggiore ricerca
della qualità, del valre aggiunto della produzione piuttosto che del suo
sviluppo in senso estensivo». La curva. Alla fine degli anni Settanta Arthur
Laffer, economista dell'università della South
California, impiegò un grafico per convincere l'allora candidato repubblicano
alle presidenziali del 1980, Ronald Reagan, a diminuire le imposte dirette. Si
tratta di una curva a campana che mette in relazione il reddito nazionale con i
tributi. Si indicano sull'asse delle ascisse le aliquote e in ordinata il
gettito: spostandosi verso destra, all'aumentare delle aliquote, il gettito
dapprima cresce, ma una volta raggiunto una soglia massima inizia a decrescere.
Laffer teorizzò la presenza di un punto d'incrocio tra i valori delle aliquote
e delle entrate fiscali in cui l'aumento delle imposte fungerebbe da
disincentivo alle attività economiche.
( da "Mattino di Padova, Il"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
LE IDEE/1
UN'UNIVERSITà CON UN RESPIRO INTERNAZIONALE GIORGIO PALù * Chi se la sentirebbe
oggi di progettare il futuro di una qualsiasi realtà istituzionale, aziendale o
di ricerca «scollegata» da ciò che ci circonda? E' un dato acquisito che
visioni autarchiche, miopi o zoppe possono solo nuocere a chi vuole affrontare
lo scenario globale contemporaneo. Ebbene, questo vale anche in campo accademico:
progettare oggi il futuro dell'Università di Padova significa darle un respiro
internazionale, connetterla al network dei grandi Atenei, far circolare verso
ogni dove il suo «marchio d'eccellenza». Ma oggi affermare con forza questa
visione non basta, perché potrebbe essere uno dei tanti già risaputi proclami,
mentre personalmente vorrei entrare nello specifico. Per questo ho promosso,
nella giornata di domani 4 maggio, un workshop dove si cercherà di dare
attenzione ai temi della internazionalizzazione, della valutazione della
qualità della ricerca e della formazione e della valorizzazione delle risorse
umane. L'ho scritto nel programma con cui mi sono candidato al rettorato
dell'Università di Padova: un progetto che si ponga come obiettivo la competizione
accademica a livello internazionale ha come primo mandato la verifica della
qualità dei prodotti. Per l'Università che è la sede della formazione
superiore, questi «prodotti» sono necessariamente ricerca e didattica, e
proprio su questi ambiti il confronto fra sistemi di valutazione di Paesi
avanzati e sistema italiano ci vede staccati, forse perdenti, sicuramente alla
finestra. Nel Regno Unito c'è il Research Assessment Exercises, un programma
attivato dal Higher Education Funding Council e costituito da un panel di
esperti che sulla base di criteri scientifici analizza la validità dei sistemi
formativi e stila graduatorie di merito. In Germania c'è il DFG, un ente scientifico auto-organizzato da docenti e scienziati che
reclutano esperti nazionali e internazionali, i quali basano poi le loro
valutazioni su ricerca, finanziamenti esterni e didattica. In Italia abbiamo il
sistema CIVR-ANVU, che pecca di autoreferenzialità e quindi denota purtroppo le
sue carenze intrinseche. Senza attendere nuovi round di valutazione da
nuovi e futuri enti insediati dal ministero, sono convinto che un Ateneo
moderno che intende riposizionarsi in Europa debba autonomamente avviare tale
processo di valutazione al proprio interno, con metodi effettivamente efficaci.
Come? Tante possono essere le strade da percorrere e proprio queste che saranno
messe a fuoco e a dibattito nel workshop di domani, riflettendo sui parametri
più significativi per le differenti Facoltà e Dipartimenti, parametri specifici
e diversificati per le diverse aree del sapere, creando per tutti l'opportunità
di emergere. Credo comunque che, seguendo le esperienze europee più autorevoli,
sia necessario dar vita a un «panel» di «expert» esterni alla nostra
Università, in grado di dare valutazioni che facciano riferimento comparativo
al sistema universitario europeo (Parigi, Oxford, Heidelberg, Madrid,
Lovanio...). Ma internazionalizzazione autentica significa anche snellire e
sburocratizzare le strutture amministrative (come ha recentemente fatto ad
esempio l'Austria), proporre corsi e titoli di studio compatibili con la
richiesta qualificata del mercato, formare adeguatamente e incentivare il
personale tecnico-amministrativo, innovare la didattica con percorsi orientati
alla ricerca, al trasferimento tecnologico o all'impresa, agevolando la
fruibilità dei programmi. Saremo veramente un Ateneo competitivo quando vedremo
ancora i migliori giovani europei venire a Padova a formarsi come in passato.
Per creare le condizioni necessarie a ciò dobbiamo puntare sulla qualità delle
Scuole di dottorato, finanziando borse commisurabili a quelle europee,
investendo su contratti per visiting professor, attivando Scuole e reti europee
per la ricerca. Per tutto questo - e per raccogliere altri spunti da mettere a
fattor comune - nella giornata di domani affronteremo i temi
dell'internazionalizzazione con colleghi che hanno una radicata e riconosciuta
competenza nell'analisi e nella comparazione delle esperienze europee di
valutazione di reti accademiche. Colleghi di facoltà diverse, Rinaldo e
Fornasini di Ingegneria, Casarin di Scienze matematiche, fisiche e naturali,
perché lo slancio verso la visione internazionale è un «elan vital» di tutto
l'Ateneo, senza barriere di disciplina o area scientifica. Da ultimo, sono
lieto che il workshop - cui abbiamo dato come titolo: Competizione
internazionale, ricerca e risorse umane. Il futuro dell'Ateneo di Padova (ore
11.00, Aula magna dell'Università di Ingegneria) - abbia ottenuto il patrocinio
della Commissione Europea, la cui visione in ambito universitario rimane quella
del processo di Bologna (anno 1999), che puntava ad armonizzare i sistemi
universitari, ad assicurare la qualità dell'insegnamento e della ricerca e a
promuovere la mobilità degli studenti, degli insegnanti e dei ricercatori. Un
patrocinio che sottolinea l'autorevolezza di questo momento padovano di
riflessione autentica e non formale su una delle scommesse più importanti sul
futuro del nostro Ateneo. * preside della Facoltà di Medicina e candidato
rettore Università di Padova
( da "Centro, Il" del
03-05-2009)
Argomenti: Cultura
di
Giuliano Di Tanna Walter Siti: salvate l'università Lo scrittore
ed ex docente all'Aquila: la pazienza è la prima virtù «Distrutti i
luoghi dove ho camminato per vent'anni» «Le persone autorizzate a parlare di
questa tragedia sono gli aquilani. E' con disagio perciò che rispondo alle
domande su questo argomento». Walter Siti ha il pudore dei sentimenti davanti alla
tragedia che ha colpito la città dove ha insegnato per vent'anni. Modenese, 62
anni, Siti è stato docente di Letteratura italiana
all'università dell'Aquila dal 1987 fino a due anni
fa. Era in cattedra, all'Aquila, molto prima che la fama lo investisse con il
suo romanzo d'esordio, «Troppi paradisi», pubblicato da Einaudi, caso
letterario italiano del 2006. Walter Siti è anche il curatore delle opere
complete di Pier Paolo Pasolini per la collana prestigiosa dei Meridiani della
Mondadori e firma attualmente una rubrica settimanale di critica televisiva sul
quotidiano La Stampa di Torino. Dalla sua casa di Roma, lo scrittore e docente ha accetatto di parlare con il Centro del terremoto
che ha ferito la città che è stata - in parte - anche la sua. Siti, lei ha
frequentato, per anni, la città dell'Aquila: che cosa l'ha colpita di più delle
devastazioni del terremoto? «Ovviamente la cosa che più mi ha colpito è di
vedere distrutti i luoghi dove ho camminato per tanti anni: l'università soprattutto e i posti vicini ad essa. La
sensazione, guardando le foto e vedendo i servizi televisivi, è quella che ci
siano macerie ovunque. E' come guardare un pezzetto del proprio passato ridotto
in macerie. La sensazione è quella di aver perso una parte del proprio passato:
gli anni fra il 1987 e il 2007 durante i quali ho insegnato all'università dell'Aquila». Della copertura televisiva del
terremoto che cosa l'ha impressionata di più? «Il discorso va diviso in due
parti. Nelle 48 ore immediatamente successive alla scossa, la televisione
faceva vedere continuamente che cosa era successo anche con una certa sobrietà
perché il carattere degli abruzzesi è, si sa, molto asciutto. In questo periodo
di tempo, la copertura televisiva sembrava avere un senso perché forniva
giustamente informazioni sui punti più colpiti dal terremoto». Poi che cosa è
succedsso? «In una seconda fase, i servizi hanno cominciato a darmi un po'
fastidio. A partire, più o meno, dal quarto giorno quando, soprattutto nei
programmi-contenitori del pomeriggio, ho notato questa ricerca a tutti i costi
dell'intervista alle persone colpite. Con quei servizi ho avuto l'impressione
che si andassero a disturbare persone che avevano diritto al rispetto della loro
vita privata e del loro dolore e che avevano altro a cui pensare che rispondere
alle domande dei giornalisti». Un terremoto rappresenta, per i sopravvissuti,
anche una cesura con il loro passato: è una ferita immedicabile? «La mia
situazione è particolare perché L'Aqula rappresenta solo una parte del mio
passato. Non ho mai abitato in città sebbene vi abbia insegnato per vent'anni.
Le mie radici sono più romane che aquilane. La cosa che mi colpisce di più,
quindi, è la sorte dell'università. La preoccupazione
che continuo a nutrire riguarda la facoltà di Lettere. Mi chiedo se riuscirà a
sopravvivere. So che molti miei ex colleghi sono impauriti. Temono che, senza
matricole, senza nuovi studenti, la Facoltà possa morire. Se questo accadesse,
per me sarebbe una ferita. Naturalmente, per chi vive all'Aquila la ferita
della perdita della casa è dolorosissima. Lo immagino pensando a cosa proverei
io se perdessi la casa in cui vivo a Roma. Sono tagli nella vita personale che
non si possono dimenticare. Se muore tua madre quando hai 6 anni, non è che
quando arrivi a 19 anni quella ferita te la sei dimenticata». Quasi tutti
sostengono che L'Aquila vada ricostruita lì dov'era prima del sisma: lei che
cosa pensa? «Trovo che le altre ipotesi siano proposte di tipo efficientistico
che, però, non rispecchiano la storia e la volontà delle persone che all'Aquila
ci abitano. Gli aquilani - se li conosco un po' - rivogliono L'Aquila, la loro
città, non una città diversa, accanto ad essa. Si è visto che cosa è successo
nel Belice, in Sicilia, con la nuova Gibellina costruita dopo il terremoto del
1968. La vecchia Gibellina è una città fantasma. A vederla si stringe il
cuore». Ricostruire la città così com'era prima serve a salvare la memoria?
«Non lo so. Ci vorrebbe una persona anziana per capire se nella sua casa
ricostruita riesce a rivivere le stesse cose di prima. Ci sono sempre, al
nostro interno, delle demolizioni figurate. La prima sensazione che si prova
quando si perde qualcosa è la voglia di riavere esattamente la stesse cosa di
prima». Qual è la virtù a cui soprattutto dovranno attingere gli abruzzesi
nella ricostruzione? «Credo che la prima cosa sia la forza di superare il
trauma del terremoto. E poi la pazienza, molta pazienza. Perché non sarà breve
il tempo nonostante tutti i proclami. La settimana precedente la tragedia sono
tornato all'Aquila per un convegno all'università.
Sono stato fra gli ultimi a vederla com'era. Prima di poterla rivedere così
come io l'ho vista l'ultima volta credo che passerà molto tempo. E questo è un
pensiero che mi causa molto dolore». Quali sono gli errori da non commettere?
«Su questo punto sono molto pessimista: gli errori si commetteranno comunque.
Dove c'è un giro importante di soldi credo che la corruzione sia inevitabile,
per quanto possano essere restrittive le leggi e ferrei i controlli. Qualcuno
che eluda leggi e controlli, alla fine, ci sarà sempre».
( da "Centro, Il" del
03-05-2009)
Argomenti: Cultura
di Umberto Dante *
Terremoto, tutta l'Università all'Aquila Dopo terremoto, vorrei sviluppare una
riflessione abruzzese sulla indicazione emersa nella facoltà di Scienze della
Formazione dell'Aquila. Questo, non solo quale appartenente alla facoltà ma anche
come responsabile di un centro di cultura emanazione dell'ente regionale
abruzese. La proposta di collocare la facoltà a Carsoli è nata da una indagine
preventivamente realizzata sul posto dai vertici della facoltà. L'unica
ricognizione attivata dai vertici della facoltà. Non mi risulta che ci siano
state altre indagini in altre direzioni, verso altre localizzazioni. Prima
domanda, facile e spontanea per un abruzzese: perché solo questa indagine è
stata esperita? E perché proprio a Carsoli? Esiste un motivo valido che
giustifichi la scelta? La risposta non è reperibile tra quelle dettate da
motivi culturali, sociali e politici. La vicinanza con Roma (dove attualmente
risiedono molti dei colleghi) sembra la più probabile. Il grande pubblico
ignora, probabilmente, che la facoltà di Scienze della Formazione ha il corso
di laurea caratterizzante (formazione primaria) che il ministero le riserva in
esclusiva per la regione Abruzzo. Questo a fronte della presenza di un'altra
facoltà analoga (quella di Chieti) che non è riconosciuta come abilitante. In
altre parole, se un abruzzese vuole diventare «maestro» con tanto di
abilitazione lo può fare solo iscrivendosi alla facoltà di Scienze della
Formazione dell'Aquila. E chi è già iscritto alla stessa facoltà ha una difficoltà
praticamente insormontabile a trasferirsi. Ora, usufruire di questo privilegio
imporrebbe una dislocazione la più possibile centrale e agevole della Facoltà
nell'ambito del territorio regionale. Ebbene, la scelta di Carsoli è l'esatto
opposto della centraltà. Come tutti sappiamo si tratta dell'ultimo comune
abruzzese verso Roma, il più lontano dal resto dell'Abruzzo. Anche dal più
distratto dei geografi Carsoli viene collocata nel sistema abitativo e
relazionale romano. Con tutto quello che consegue in termini di costi e di
qualità della vita. In altri termini, la facoltà sarebbe a portata di mano per
i romani ed estremamente disagevole per gli abuzzesi. Si tratta di un vulnus
culturale e civile enorme per la nostra regione, una lesione che le viene
inferta in un momento come questo. Direi che la collocazione eccentrica
rappresenta una decisione in totale disarmonia con lo spirito delle leggi e
delle direttive ministeriali, che rischia di ledere di fatto i diritti della
gran parte degli abruzzesi. A mio giudizio si tratta di un danno doloroso per
noi lavoratori aquilani, per noi ricercatori aquilani. La retorica della
solidarietà è in questi giorni moneta così diffusa da avere ben poco valore, la
concretezza dei fatti è quella che conta. Io lavoratore aquilano colpito nei
beni, nella famiglia, negli affetti sento poco questa solidarietà nella scelta
di Carsoli. In realtà un nuovo terremoto si abbatte su di me già colpito,
costringendomi a far riferimento ad una realtà esterna, disagevole e storicamente
avulsa dal territorio aquilano e marginalissima rispetto a quello abruzzese.
Questo significherà sottrarre le energie mie e dei colleghi, immagino anche del
personale non docente, ad un processo di ricostruzione
che è personale, familiare e soprattutto civico. Dover difendere le ragioni
dell'Abruzzo nel mio posto di lavoro già adesso turba non poco l'azione che
vado facendo all'Aquila e nella regione per contribuire alla rinascita. Mi
turba l'assenza di qualità culturale della scelta. Le scelte delle facoltà non
possono procedere in totale anarchia, senza un ordine che nasca da ponderate
ragioni fatte dentro i valori della scienza e del servizio. La collocazione
della nostra facoltà deve procedere in parallelo e sintonia con quelle delle
altre facoltà umanistiche, in particolare Lettere e Psicologia. Non si possono
sparpagliare gli insegnamenti ai quattro venti, impedendo le sinergie,
l'arricchimento dei piani di studio, l'incontro e la frequentazione dentro la
comunità degli studiosi. Da quello che io so, le facoltà umanistiche non stanno
andando a Carsoli. Al contrario, credo stiano puntando verso est. E, mi
risulta, che da Sulmona siano state fatte offerte sontuose alla Facoltà e
all'ateneo. Io chiedo, a questo punto, che mi si dica un motivo, uno solo, a sostegno
di questa scelta. Che mi dica perché Carsoli è preferibile
a Sulmona (indico Sulmona perché il caso mi sembra il più eclatante: tradizioni
culturali, raggiungibilità, centralità, splendore della collocazione proposta).
* Docente Scienze della Formazione Università dell'Aquila
( da "Corriere.it"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
L'INTERVISTA
Montezemolo: «E adesso Opel, partner ideale di una grande Fiat» Il presidente:
con Chrysler occasione irripetibile ma sappiamo che ora inizia il lavoro duro
MILANO - E adesso Berlino? «Sarebbe la chiusura del cerchio». Molto oltre non
vuole andare, Luca Cordero di Montezemolo. Il dossier è aperto, Sergio
Marchionne è al lavoro, è l'amministratore delegato che dopo aver convinto
Barack Obama su Chrysler ora tenta il raddoppio con Angela Merkel su Opel. E in
Germania le barricate sono già state alzate, la Fiat un pò di paura - anche -
la fa, dunque «lasciamo che Sergio si muova come sa». Ovviamente però conferma,
il presidente del Lingotto, che la casa tedesca «sarebbe per noi una
straordinaria opportunità, sarebbero i nostri partner ideali, nascerebbe un
gruppo molto forte». Neanche il tempo di festeggiare Detroit, avvocato? Non è
un pò troppo? «È una necessità. Guardate: in Fiat noi, tutti, proviamo orgoglio
e soddisfazione per l'operazione Chrysler e per le parole del presidente degli
Stati Uniti. A me, come presidente del Lingotto, lasci aggiungere l'enorme
gratitudine per un management che ha sempre mantenuto le promesse fatte, si
trattasse di risultati o di strategie. Però il nostro primo sentimento è
l'umiltà. Umiltà e una grande determinazione. Da un mese, da quando Obama ha
parlato per la prima volta di noi, siamo sotto la lente del mondo. Lo sappiamo
e sappiamo soprattutto che è un'impresa molto difficile, da far tremare i
polsi. L'affrontiamo con entusiasmo, ma raddoppiando impegno e lavoro per
rafforzare Fiat e risanare Chrysler. È un'occasione irripetibile, ma il lavoro
duro inizia adesso». Avrete brindato, però. Sei anni fa la Fiat andava con il
cappello in mano ad Arcore, Paolo Fresco e Gabriele Galateri costretti
all'umiliazione. Oggi vi chiama la Casa Bianca. A salvare l'auto americana.
«Dico sempre che bisogna guardare avanti. Però sì, qualche volta è giusto anche
ricordare da dove si è partiti. E io ricordo molto bene i primi giorni a
Torino. Il giovedì mattina ero diventato presidente di Confindustria, la sera
morì Umberto Agnelli. Sergio e io ci siamo conosciuti grazie a lui: era stato
lui a volerci in consiglio. E il giorno dopo il suo funerale ci siamo ritrovati
Sergio a gestire l'azienda, io alla presidenza. Sui giornali del mondo la Fiat
era data per fallita». In effetti lo era. «Le prime notti non ci abbiamo
dormito». E oggi? L'ha detto lei: già Chrysler fa tremare i polsi... «Ma oggi
partiamo dal lavoro enorme fatto dal management. È con questo che ci siamo
creati un punto fondamentale che, se vuole, è il nostro plus: la credibilità.
Ed è la credibilità che ha fatto sì che il presidente Obama dicesse di noi quel
che ha detto». È anche però, forse non a caso, un'operazione fatta fuori dal
capitalismo di relazione o dei salotti. «Ma è un'operazione-Paese. Ed è, credo,
un orgoglio anche per l'Italia e la sua industria. Gli uomini e le donne della
Fiat in questi anni hanno lavorato tornando a occuparsi di auto, fuori dalle
stanze della politica. È così che siamo tornati a essere un pò un
"ritratto di famiglia" dell'impresa italiana: impresa familiare, privata, grande o piccola non importa, che va per il mondo,
raccoglie le sfide, si mette in gioco con i propri prodotti e nient'altro. Al
di là dei discorsi sul primo o sul quarto capitalismo, è questa l'Italia delle
mille eccellenze. Il manifatturiero è uno dei suoi pilastri, e l'orgoglio è
anche una Fiat che traina, con sé, un intero sistema industriale grazie al
lavoro duro, di squadra, di tutti: da Sergio Marchionne all'ultimo operaio».
Gli operai, oggi, in America li avrete come soci. Insieme a due governi. Un inedito rapporto pubblico-privato: si potrebbe replicare, in
Italia? «Sono due Paesi, due culture, due situazioni totalmente diverse. Io ho
sempre sostenuto la necessità di un forte coinvolgimento dei dipendenti nei
risultati delle aziende. Ma la proprietà è un'altra cosa». Vale anche
per eventuali soci pubblici? «Ho detto prima che il risanamento è stato
possibile grazie al gioco di squadra. Nel quale metto le banche, senza il cui
appoggio non ce l'avremmo fatta. Ci metto, oggi, gli incentivi al settore che
il governo italiano, come tutti gli altri, ha varato per contrastare una crisi
mondiale senza precedenti. Ma il punto fermo resta uno: l'aver sentito sempre
gli azionisti, prima Ifi-Ifil con Gianluigi Gabetti e ora Exor con John Elkann,
dietro di noi. Hanno rischiato, ci hanno creduto e continuano a crederci».
Dicono però che una parte della famiglia Agnelli sia, ora, preoccupata: giusto
orgoglio, ma timori per il peso che sta assumendo l'auto. Che patisce la crisi
meno di altri, sì, però i debiti sono 6 miliardi e gli unici utili si vedono da
Ferrari e Maserati. «Intanto, Fiat non è solo auto. È camion, trattori, altro
ancora. Dopodiché: se guardo agli ultimi due mesi, stiamo reagendo bene alla
crisi. In marzo siamo diventati il terzo gruppo più venduto in Germania, e non
era mai accaduto. Siamo cresciuti molto in altri Paesi, come la Francia, e
abbiamo superato il 9% di quota in Europa. Sulle alleanze, il nostro è un
disegno con obiettivi a medio termine. Azionisti preoccupati, dice? Io ho visto
grande soddisfazione e grande appoggio. È chiaro che ogni volta che fai
un'operazione importante assumi dei rischi. Ma è cambiato tutto, nel mondo. La
Fiat da sola forse poteva sopravvivere, certo non essere protagonista. Aver
anticipato il cambiamento, aver dato il via ai giochi che comunque
scompagineranno gli assetti dell'auto mondiale avrà effetti positivi. Con
Chrysler oggi. E con qualcos'altro, spero, nei prossimi mesi». Se non andasse
Opel? Potrebbero essere le attività sudamericane di Gm? O un ritorno su
Peugeot? E comunque: si aspettava lo sbarramento tedesco? «Piano, lasciamo
lavorare Sergio. Quel che posso dire è che noi perseguiamo coerentemente una
strategia. E poi vediamo. Sappiamo quali sono le nostre carte: ce le giocheremo».
Che cosa direbbe Giovanni Agnelli del tutto e di Chrysler? «Lui raccontava
sempre che quando il nonno, il fondatore, mandò i primi tecnici negli Usa la
raccomandazione fu: non cambiate niente, copiate e basta...». Ora saranno loro
a copiare noi, quindi... «Quindi gli Usa, che sono sempre stati il link
dell'Avvocato, sarebbero oggi per lui il sogno che si avvera. L'accordo
Chrysler ci apre per la prima volta il più grande mercato di consumo del mondo.
Perfetto, spero, per i prodotti che abbiamo: abbiamo lavorato su tecnologia e
motori "puliti", ma non abbiamo trascurato il design. Un'auto come la
500 può essere un'icona anche negli Usa». Con la squadra come farete? Snella e
vincente: ma ora basterà? «Panchina corta, vuol dire? Sappiamo valore e potenzialità
di tante persone che ancora non vedete in campo: ne abbiamo molte, pronte ad
assumersi responsabilità di primo piano». Nell'euforia del momento storico
abbiamo tutti un pò perso di vista le difficoltà qui. La crisi è tutt'altro che
passata, la cassa integrazione c'è ancora, il sindacato chiede garanzie per gli
stabilimenti italiani. «Senza scivolare nel romanticismo, ricordo che Fiat sta
per Fabbrica Italiana Automobili Torino. Nemmeno per un secondo abbandoneremo
l'impegno verso Torino, l'Italia, i nostri dipendenti. Non siamo diventati
americani: il contrario. Bisogna però riconoscere la realtà del momento. Ci
sono nodi strutturali che, anche a causa della caduta della domanda, dobbiamo
affrontare in modo responsabile insieme al governo e ai sindacati. Poi, non
dimentichiamo l'Europa: la Ue si giocherebbe la propria credibilità se
assecondasse nazionalismi superati quando, in palio, c'è il futuro di un
settore fondamentale come l'auto». Pensa anche lei che, comunque, il peggio
della crisi l'abbiamo già visto, che il fondo sia già stato toccato? «Sarei
molto prudente: rischiamo di alimentare facili ottimismi. Credo che sia
rallentata la velocità della discesa, che i primi segnali di risalita ci siano.
Ma dobbiamo fare ancora molta attenzione». L'Italia ha fatto quel che doveva?
«Ci sono questioni che, mi rendo conto, è più facile affrontare dalla tribuna
che non dal campo. Ma restano nodi che sono il frutto di decenni di non scelte:
il taglio delle spese improduttive, la burocrazia, le pensioni, la sanità. E dobbiamo
stare più che mai attenti a che non aumentino i tanti divari. Ricchi e poveri.
Nord e Sud. Sarebbe bello se dalle imprese l'intero Paese imparasse il gusto
del cambiamento e la voglia di anticiparlo». Curiosità: con Marchionne, nei
giorni caldi di Washington, anche lei parlava via sms? «Sì. Ma io usavo dieci
parole, lui mi rispondeva con una. Io mi firmo Luca, lui "S.". Lo
stile di uno che per portarci Chrysler non ha dormito per un mese». L'ha
convinto a farsi almeno questo weekend? «Ci ho rinunciato: sono partite perse».
Raffaella Polato stampa |
( da "Stampaweb, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA Roma si
appresta a vivere le sue prime Robolimpiadi: si tratta di una serie di gare tra
"umanoidi" artificiali progettati e assemblati da studenti italiani,
tedeschi e greci che si svolgeranno nellambito della terza
edizione del trofeo internazionale "Città di Roma di Robotica": levento,
promosso dalla fondazione Mondo Digitale, si consumerà il 7 maggio e vedrà
contrapporsi le squadre di robot "umanoidi" in gare di ginnastica,
corsa, pugilato e bowling. Lobiettivo degli organizzatori è ricollocare la scienza nella scuola italiana in
una dimensione adeguata alla sua importanza. Per farlo gli organizzatori hanno
organizzato tre eventi da realizzarsi nello stesso giorno: competizione, area
dimostrativa e convegno. Questo il programma della giornata: alle ore 9,30,
nella sala Protomoteca, in Campidoglio, si svolgerà lapertura
ufficiale della competizione e linaugurazione dellarea
dimostrativa. Interverranno lassessore allo sviluppo economico del Comune
di Roma, Ezio Castiglione, e il direttore generale della fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli.
Dalle 10 alle 15 si svolgeranno le gare, articolate in categorie. A sfidarsi
saranno gli automi progettati e assemblati dagli studenti. Tornano le attese
competizioni tra i robot esploratori, (categoria Explorer), lottatori
(categoria Minisumo) e calciatori (categoria Soccer). Tra le novità delledizione
2009 la prima "Robolimpiade" romana: le squadre di robot umanoidi di
Italia, Germania e Grecia si sfideranno in quattro competizioni, tre discipline
olimpiche tradizionali
(ginnastica, corsa e pugilato) e unattività sportiva
storica, il bowling. Al termine delle competizioni, alle 15.30, le
consultazioni della giuria di esperti e la premiazione dei vincitori.
Larea dimostrativa, con i robot realizzati dai ragazzi delle scuole italiane, sarà
attiva per lintero arco della giornata (esclusa la pausa pranzo dalle ore 13
alle 14): il percorso proposto si snoderà dalle prime esperienze della scuola
primaria, con storie di solidarietà robotiche, fino alle applicazioni per gli studenti con bisogni
speciali. Sono previste anche diverse esibizioni fuori gara come i robot
danzatori o i robot risolutori automatici di rompicapo. Allinterno
dellarea un laboratorio, curato dal Campus Biomedico di Roma, verranno
mostrate le più
recenti applicazioni della robotica biomedica a fini riabilitativi e didattici:
da una macchina robotica planare per la tele-riabilitazione ai giocattoli
sensorizzati per la diagnosi precoce dei disturbi del neurosviluppo. In contemporanea alle competizioni della mattina si svolgerà il
seminario per docenti "Scuola e robotica un binomio in evoluzione"
(Sala del Carroccio). Aprirà i lavori Silvia Celani, coordinatore progetti
internazionali della fondazione Mondo Digitale. A fare il punto sul contributo
della robodidattica intervengono Stefano Panzieri (Dipartimento Informatica e
Automazione, Università Roma Tre), Loredana Zollo (ricercatrice,
Università Campus Biomedico), Romano Santoro (coordinatore scuole della
Fondazione Mondo Digitale) e Fiorella Operto (vice presidente della Scuola di
Robotica, Genova). Seguiranno le "Pillole di robotica", con i
contributi di Emanuele Micheli (Scuola di Robotica, Genova), Linda Giannini
(Istituto Don Milani di Latina), Carlo Nati (liceo Artistico e SSIS Università
del Lazio), Donato Mazzei (Polo Tecnico-professionale O. Mozzali di Treviglio)
e Rodolfo Falcioni (Itis Pacinotti di Roma).
( da "Gazzettino, Il (Vicenza)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il sondaggio tra gli
allievi "promuove" a pieni voti l'Università degli adulti Domenica 3
Maggio 2009, Bassano (L.F.) A conclusione dell'anno accademico dell'università adulti/anziani ottimo il bilancio di gradimento.
Dal riscontro dei questionari ai quali hanno risposto i 159 frequentanti la
risposta prevalente nei diversi ambiti è stata "molto soddisfatto".
Monsignor Giuseppe Dal Ferro, presidente delle università
adulti al livello nazionale, ha incontrato gli "allievi" raccogliendo
anche proproste per i corsi del prossimo anno. Tra queste uno spiccato
interesse per la storia delle guerre, i corsisti hanno chiesto di approfondire
le tematiche sulle Guerre Mondiali, sulle Crociate e la Rivoluzione francese.
Altra materia proposta la geografia, particolare interesse per la Turchia e
l'Argentina. Per la letteratura, ancora la Divina Commedia ed i Promessi Sposi.
Proposti dei seminari di giardinaggio e spagnolo e per i laboratori, educazione
motoria, musica ed informatica. In merito al questionario questi i corsi più
apprezzati: la Siria (91%), Cattedrali gotiche (89%), Cineforum (82%), Dante
(77%). Soddisfatti dei docenti due terzi dei corsisti, 1/3
abbastanza; sull'organizzazione, gestita da Lorenza Pizzato e Rossana
Pesavento, hanno detto "moltissimo soddisfatto" il 60%, 34%
abbastanza, 6% poco soddisfatto. E sul livello di amicizia raggiunto tra i
partecipanti il 38% molto soddisfatto, un terzo dice "abbastanza".
Ma tracciamo un profilo degli "studenti", 69 anni l'età media, con
tanta entusiamo e volontà di apprendere. Il 20% sono uomini, l'80% donne, il 7%
laureati, 47% diplomati o con scuola professionale, licenza media 31%, scuola
elementare 15%. Altro dato d'interesse il comune di residenza: 115 bassanesi,
14 di Cassola, 12 Romano d'Ezzelino, 8 Pove, 2 Mussolente, 2 Tezze sul Brenta,
2 Rossano, e altri comuni rappresentati Campolongo, San Nazario, Nove. "Il
clima di entusiamo - spiega la coordinatrice Pizzato - secondo il questionario
è stato elevato per il 41%, abbastanza buono per il restante 49%, nessuno ha
espresso un giudizio negativo". Ma l'aspetto più gratificante per l'università è che il 56% degli allievi discute delle lezioni
anche fuori dall'aula. I seminari di quest'anno erano dei più vari: filosofia,
Odissea, ascolto musicale, manualità, ingelese, letteratura espressiva (con
punte di 62 partecipanti), drammatizzazione e infine "Medicine e cure nel
tempo". Ma il programma della scuole prevede pure una serie di visite
culturali. Sono state viste ad esempio della mostra "Correggio" a
Parma, del Palladio a Vicenza, del Canaletto a Treviso. Il direttore, monsignor
Dal Ferrro, ha annunciato che a fine giugno è in programma un viaggio in
Germania, un percorso storico sulla figura di Lutero ed il prossimo anno
potrebbe essere la Svizzera, in occasione dei 500 anni dalla morte di Calvino.
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Niente disco, boom
di festini illegali In locali isolati sfuggono ai controlli. Ascom e Comune
cercano una soluzione per i ragazzi Domenica 3 Maggio 2009, Oltre a
differenziare l'offerta merceologica del centro storico, al fine di renderlo
commercialmente più appetibile, reintroducendo anche quelle piccole attività
(alimentari, calzolaio, arrotino e quant'altro) scalzate dagli affitti troppo
alti, la neo-nata società Newco, che diventerà operativa dall'11 maggio, si
occuperà anche di colmare un altro vuoto: quello lasciato dai locali da ballo.
Dando in questo caso una risposta di tipo sociale, più che di tipo economica,
alle preoccupazioni e alle esigenza di sicurezza manifestate da molte famiglie.
Il fatto che in città non ci siano più locali notturni o discoteche (il Royal
ha chiuso poco più di un mese fa) non significa infatti che i ragazzini restino
a casa. Anzi. Continuano comunque a uscire la sera e ad andare a ballare, ma in
sale improvvisate, tipo vecchie stalle ristrutturate, garage, locali presi in prestito
da società sportive e, quando va bene, nei palazzetti dello sport (come è
accaduto per la grande festa di capodanno a Pasiano). Feste organizzate non si
sa da chi, pubblicizzate con il passaparola, durante le quali si può bere senza
alcun limite, per partecipare alle quali si acquistano i biglietti rivolgendosi
a compagni di classe intraprendenti che, in cambio di una piccola percentuale
sulle vendite, si calano nel ruolo del pr, dell'animatore di eventi o del
procacciatore di affari. Il tutto in "nero", senza pagare la Siae,
senza tutela sssicurativa, sfuttando, direbbe un giudice, "il lavoro
minorile". A questo proposito il deputato pordenonese del Pdl, Manlio
Contento, ha di recente inoltrato un'interrogazione alla Camera, chiedendo «di
aprire una riflessione sul fenomeno, affinchè si crei una maggiore attenzione
non solo nei confronti dei minori, ma anche delle irregolarità contrattuali e
fiscali». «Considerando tutto questo - sottolinea Alberto Marchiori, presidente
dell'Ascom provinciale, che ha dato vita all'idea di costituire la Newco - le
tanto criticate discoteche, erano più sicure: costruite con tutti i crismi
della sicurezza, obbligate a rispettare le norme igienico-sanitarie, a non
somministrare alcolici dopo una certa ora, con le forze dell'ordine sempre
fuori in agguato». Ora invece i controlli sono pressoché impossibili perchè i
festini si tengono in posti sempre diversi e spesso in luoghi isolati. «Visto
che si tratta di un problema che può assumere un carattere sociale e che,
indubbiamente, un gestore non riesce a stare sul mercato con la sola attività
di locale da ballo - ha detto Marchiori - credo proprio che la Newco debba
farsi carico anche di questo. Con un accordo pubblico
privato, si potrebbe mettere a punto una formula che agevoli la locazione di
sale con questa vocazione. Penso però a strutture flessibili, multiuso, che
possano essere utilizzate nel weekend per le feste dei ragazzini e durante la
settimana da scuole da ballo o associazioni». L'idea piace molto anche
all'assessore al Commercio Chiara Mio («non possiamo solo occuparci dei bambini
piccoli, ma dobbiamo usare un occhio di riguardo anche e soprattutto per gli
adolescenti») che ha già dato la disponibilità del Comune a collaborare.
Antonella Santarelli
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Prodotti doc nell'ex
latteria Domenica 3 Maggio 2009, Annone Veneto Il consiglio comunale delibera
l'acquisto, per 206mila euro, della vecchia latteria sociale. L'idea è di farla
diventare un centro di promozione e vendita dei prodotti locali, formaggio e
vino in particolare. Un progetto ambizioso, in cui sono coinvolti Comune,
Regione, Latteria di Summaga, che in questo momento gestisce lo spaccio di
formaggio, e i produttori agricoli locali. Un progetto che ripaga solo in parte
della perdita della latteria, l'ultima della zona a fare il formaggio, Montasio
in particolare, seguendo le ricette della vecchia tradizione. Addio quindi al
saporitissimo formaggio «con i buchi», fatto con «l'innesto del giorno prima e
il latte crudo». Della vecchia latteria resteranno a testimonianza della
cultura passata la facciata anteriore dell'edificio e il laboratorio con le
vasche, dove è prevista un'esposizione vitivinicola, in omaggio al
settore-traino dell'agricoltura annonese e del territorio. Favorevoli alla
delibera la maggioranza e il gruppo "Municipio", si è astenuto invece
il gruppo "Per Annone". «Con i 206mila euro che incasserà - spiega il
sindaco Paolo Ruzzene -, aggiunti a qualche sacrificio da parte dei soci
produttori sulle quote latte conferite, la Cooperativa sociale presieduta da
Ernesto Boareto, potrà evitare il fallimento». La fine della latteria di Annone
Veneto, lascerà quindi spazio a una iniziativa pubblico-privata che avrà il punto di forza nello
spaccio dei prodotti locali, formaggio e vino in particolare, e ad un
ristorante che sarà impostato sulla gastronomia tipica locale. Il futuro
complesso potrà contare sui metri cubi esistenti, che non sono pochi, e sui
( da "Sicilia, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
tennis a squadre. In
serie A2 derby rischiosi per Tc2 e Ct Pa Nella sesta giornata del torneo
maschile le due compagini cittadine affronteranno Sciacca e Le Rocce 42
Speriamo che l'esperimento non faccia la stessa fine del «car-sharing» che da
quando è attivo in città ha prodotto quasi nulla in tema di snodo della
mobilità. Da domani mattina tra gli istituti della cittadella universitaria di
viale delle Scienze ci saranno a disposizione 40 biciclette alò posto delle
auto. Una rivoluzione nelle abitudini di chi frequenta quotidianamente viale
delle Scienze ed è disposto a rinunciare alle quattro ruote. Quanti
rinunceranno ad utilizzare le «quattro ruote» per le «due»? Chi lo sa.
All'amministrazione universitaria va il merito di sperimentare questa
iniziativa per evitare che ancora tra i viali dell'Ateneo ci sia una «selva» di
auto parcheggiati ovunque con «annessi» e «connessi», come si direbbe in questi
casi. In questa prima fase, come detto, saranno messe a disposizione 40
biciclette, dotate di antifurto e numero di matricola, successivamente si
arriverà a
( da "Sicilia, La"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Annessione di
territori, bisogna fare chiarezza Nell'aula magna Vitaliano
Brancati dell'istituto magistrale Manzoni, avrà inizio domani
la Settimana della Musica rivolta agli alunni dell'istituto. Aprirà la rassegna
di concerti il duo pianoforte e violino Raul Eugenio Perna e Francesco Nicolosi che
eseguiranno brani di Bach. Monti, Skrjabin, Kreisler, Massenet; martedì seguirà
la lezione-concerto per pianoforte, chitarra e voce tenuta dal prof. Alberto
Trobia, docente nella facoltà di Scienze della Formazione
dell'Università di Palermo e dal chitarrista Alessandro Amico dal titolo Alle
origini della rivoluzione pop. L'arte dei Beatles e il loro tempo che
propone una riflessione sociologica sugli anni Sessanta, sulla cultura pop,
sulle trasformazioni nel
costume e nella società, sul Sessantotto con la quale appunto si intreccia la
vicenda umana ed artistica dei Beatles . Il 6 maggio si esibirà la classe di
canto del mezzo soprano Tiziana Arena dell'Istituto Musicale Bellini.
I soprani Klizia Prestia, Alessia Lisci e Laura Macrì e i tenori Goffredo Cammarata, Nunzio
Gambini eseguiranno arie tratte da opere di Bellini, Donizetti, Mozart e
Puccini. L'accompagnamento al pianoforte è affidato ad Angela Curcio in
collaborazione con Luigi Bevilacqua (clarinetto), Gilberto Giordano (fagotto),
Donatella Tripoli (flauto) e Calogero Caputo (oboe). Mercoledì si esibirà la
pianista Maria Giovanna Gulino, docente di pianoforte
dell'istituto che eseguirà brani di Bach, Chopin, Liszt e Puglisi. Venerdì
l'istituto parteciperà al musical Adelasia, regia
di Antonello Capodici presso il teatro Regina Margherita. La rassegna musicale
della Settimana della Musica si concluderà martedì 12 maggio alle
ore 16,30 con il saggio dell'orchestra giovanile Alessandro Manzoni
diretta dal prof.
Santo Mirabella e della Corale polifonica Euterpe diretta
dalla prof.ssa Rosa Maria Chiarello.
( da "Mattino, Il (Avellino)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
La sicurezza sui
luoghi di lavoro ha fatto ieri da filo conduttore alla quarta giornata del «I°
Forum delle idee e dei prototipi . per l'innovazione utile e sostenibile»,
promosso da Futuridea e dal Consorzio Asi di Benevento. Nel pomeriggio,
infatti, si è tenuta la premiazione del concorso sulla sicurezza del lavoro,
indetto e realizzato in collaborazione con l'Anmil (l'associazione nazionale dei
mutilati e degli invalidi sul lavoro), riservato a elaborati presentati da
figli di mutilati e invalidi del lavoro in cui venivano proposte possibili
innovazioni per limitare questo triste fenomeno. La valutazione è stata svolta
da una commissione, presieduta da Francesco Calvanese, che
insegna Sociologia del Lavoro presso l'Università di Salerno. Ne facevano parte
anche il preside del dipartimento di sociologia dell'Università di Salerno,
Vittorio Dini; Francesco Vespasiano, docente di Sociologia all'Università del Sannio e Patrizia Di Gioia,
responsabile dell'Anmil di Benevento. Numerosi i rappresentanti della
politica e delle associazioni che hanno partecipato alla cerimonia di
premiazione: fra di loro, il sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli, il
senatore Cosimo Izzo, il deputato Costantino Boffa e l'europarlamentare Andrea
Losco, membro della Commissione d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul
lavoro con particolare riguardo alle "morti bianche". Il primo premio
del concorso è andato a Leopoldo Repola; il secondo ad Antonio Pacelli; il
terzo a Claudia Moscato; al quarto posto, a pari merito, Giovanna Cilenti,
Alessio De Cristofaro e Graziella Oliva. Sempre nell'ambito del Forum, in
mattinata, si è tenuto un workshop intitolato "Nuove tecnologie e Beni
culturali" cui hanno partecipato amministratori, esperti del settore e
soprattutto alcuni giovani imprenditori impegnati nella valorizzazione dei beni
culturali grazie alle nuove tecnologie. Alcuni dei prototipi realizzati da
queste giovani e dinamiche aziende sono visibili nei due padiglioni del Forum,
in Piazza Risorgimento. Durante il convegno, l'assessore all'Innovazione e ai
Beni Culturali del Comune, Raffaele Del Vecchio, ha sottolineato che i beni
archeologici e artistici, più che conservati, vanno valorizzati. Luigi D'Anna,
amministratore dell'Ept, ha ricordato che il settore turistico sannita,
ancorché in crescita, è ancora indietro per quanto riguarda innovazione e
web-marketing. Michele Capasso, presidente della Fondazione Mediterraneo, ha
invece lamentato le difficoltà che la difesa dei beni culturali sta vivendo nel
Medio Oriente, a causa della situazione geopolitica. Da parte del presidente di
Futuridea, Carmine Nardone, è stato espresso l'auspicio che anche nel turismo
culturale ci sia un nuovo approccio multidisciplinare. Nardone ha anche
ribadito il suo no a quello che ha definito "il mercato dell'usato delle
innovazioni" in cui le realtà meno avanzate si limitano a copiare, senza
alcuna originalità locale. Sempre in mattinata, alle 12, c'è stata la visita
agli stand da parte del sindaco di Benevento, Fausto Pepe. "Il Forum delle
idee e dei prototipi" si chiuderà oggi, con la manifestazione di chiusura
in programma alle 18. Gli stand apriranno alle 10.
( da "Mattino, Il (Avellino)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
GERARDO AUSIELLO
Mondo accademico in rivolta contro la possibile chiusura del Vecchio
Policlinico. L'altolà arriva da Giovanni Delrio, preside della facoltà di
Medicina della Seconda Università di Napoli, che parla di «ipotesi
impraticabile». «Non si può pensare di eliminare tout court la funzione che
abbiamo sul territorio cancellando la formazione degli studenti - chiarisce -
Chiudere i due padiglioni in piazza Miraglia significa rinunciare a due aule da
duecento posti ciascuna. Gli studenti non possono vagare da una parte all'altra
della città e della Campania». A complicare le cose sono i ritardi accumulati
per la costruzione del Policlinico di Caserta, che dovrebbe ospitare parte
delle attività della struttura partenopea: «La ditta vincitrice dell'appalto non
potrà portare a termine i lavori, al suo posto subentrerà un'altra azienda che
dovrà prendere possesso del cantiere e completare l'intervento. L'obiettivo -
conclude Delrio - è farcela entro il 2012». Una posizione condivisa dal rettore
della Sun Francesco Rossi: «La facoltà di Medicina del centro storico oggi
conta oltre 6mila studenti, 15 corsi di laurea triennali, 3 corsi di laurea
magistrale, due corsi di laurea specialistica e due corsi interfacoltà, 52
scuole di specializzazione, circa 600 unità di personale docente e ricercatore e circa 1.500
unità di personale tecnico amministrativo. Come si può mai pensare di chiudere
o disperdere una struttura del genere?». Preoccupati i docenti che lavorano
quotidianamente nell'Ateneo di piazza Miraglia: «Di sicuro bisogna
razionalizzare l'assistenza - spiega Francesco D'Andrea, primario di
Chirurgia plastica e ricostruttiva - ma chiudere un Policlinico significa
cancellare tutte le attività collaterali. Fortunatamente per ora si parla solo
di un'ipotesi». Scettico il direttore generale Luigi Muto: «Attendo di
conoscere il piano, se c'è. Con la Regione è giusto dialogare, si tratta però
di capire in che modo si intende procedere altrimenti diventa difficile
esprimersi». Più cauto il manager del Nuovo Policlinico, Giovanni Canfora: «È
una situazione difficile che tuttavia bisogna affrontare. Certamente sono stati
accumulati ritardi nonostante l'impegno del collega Muto. Ora va individuata la
soluzione ideale cercando di mantenere in piedi la struttura senza i problemi
attuali». A lanciare l'allarme era stato il capogruppo regionale di An Enzo
Rivellini: «Questa scelta drastica è il frutto della crisi profonda in cui
versa il Policlinico universitario dove ci sono strutture fatiscenti (sono
stati spesi ben 200mila euro per installare un ascensore e rinforzare la
struttura dell'edificio) e non esistono fondi per acquistare strumenti come i
bisturi e per i farmaci». Proprio per decidere sul da farsi domani mattina in
Regione si terrà un vertice tra il rettore Rossi, il manager Muto e l'assessore
alla Sanità Mario Santangelo che intanto assicura: «Il mio compito è aiutare
trovando soluzioni utili ai problemi. Non ho il potere di chiudere nulla, ogni
passo va concordato. La sfida, dunque, è razionalizzare l'attività assistenziale
del Vecchio Policlinico senza danneggiare la didattica e la ricerca». Quanto
alla possibile riconversione in tempi rapidi dell'ospedale Incurabili,
Santangelo spiega: «Puntiamo all'applicazione della legge 16 ma senza imporre
scelte dall'alto. Da parte nostra non esiste alcuna volontà punitiva, solo
l'intenzione di dare una mano».
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 03-05-2009)
Argomenti: Cultura
Archeologia. Oggi il
gruppo archeologico Theodor Mommsen organizza una visita guidata al parco
archeologico di Cuma. Appuntamento alla biglietteria del monumento. La visita è
gratuita escluso il biglietto d'ingresso al monumento. Info e prenotazioni al numero
081/8763875. Libro. Domani alle 18, nel salone del circolo Posillipo, sarà
presentato il libro di Mario Giannattasio «Il regno di Napoli e l'unità
nazionale - Il sud, la rivoluzione di Garibaldi e la politica piemontese»,
edizioni Gallina. Interverranno: Massimo Milone, Guido D'Agostino, Antonio
Ciampaglia, Pasquale Esposito, Carlo Zappatori. Seminario. «Etichettatura
nutrizionale e innovazione: elementi di diritto, ricerca e qualità» è il tema
del seminario in programma domani alle 15, presso la sede dell'Unione
Industriali, in piazza dei Martiri 58. Partecipano: Mario Maione, Daniele
Rossi, Alessandro Cordelli, Antonietta Branni, Dario Dongo, Laura Rossi e
Vincenzo Fogliano. Dibattito. «Testamento biologico e rifiuto delle cure»: se
ne parlerà domani alle 16.30 al circolo Ufficiali a Palazzo Salerno con il
Lions Club Napoli Capodimonte. Partecipano Raffaele Calabrò, Maurizio De Tilla,
Lucio Militerni, Pietro Tarsitano, Raffaele Sibilio, Alfonso Caterino. Verrà
consegnato il premio «Carmine Bove» intitolato a un fondatore e presidente del
Lions Club Napoli Capodimonte. Fanno parte del comitato organizzatore Eduardo
Bove, Paola Bove, Luigi Cirillo, Francesco Pacelli e Paolo Sbordone. Corso.
Domani alle 9 presso la sede della facoltà di Scienze della formazione
dell'Università Suor Orsola Benincasa, corso Vittorio Emanuele, avrà inizio un
ciclo intensivo di lezioni che, lungo tutto l'arco della settimana, impegnerà
nell'approfondimento di tematiche di interesse europeo gli allievi del Collegio
europeo di Parma, istituto di formazione post-universitaria che da anni mira a
preparare giovani laureati nel campo del diritto, dell'economia e delle
politiche dell'Unione europea. Lezione. Domani alle 16 nella sede dell'Istituto
italiano per gli Studi filosofici, in via Monte di Dio 14, con una lezione sul
tema: «La costituzione europea come trattato oppure come strumento
costituzionale», tenuta da Martin Sattler, dell'Università
di Mannheim, avrà inizio la serie di seminari sul tema: «La Costituzione
europea». Amici del San Carlo. S'intitola «Il valzer delle camelie - echi di
Parigi nella Traviata» il saggio di Emilio Sala docente alla Statale di Milano che viene presentato mercoledì alle 18
nel foyer del teatro. Partecipa il professor Pierluigi Petrobelli,
direttore dell'Istituto di studi verdiani di Parma. Università. È in edicola il
nuovo numero del quindicinale di informazione universitaria Ateneapoli. Tra i
titoli: i «mostri» di bravura si raccontano. Ingegneria premia i suoi migliori
studenti. Sociologia, carente di spazi ed organico, pensa al numero chiuso.
Nuovo ordinamento a Medicina. Le preoccupazioni degli studenti.
( da "Stampa, La" del
04-05-2009)
Argomenti: Cultura
PROPOSTA. IN VAL
BORBERA Centrale a biomasse con scarti dei caseifici Due nuovi progetti per lo
sfruttamento delle energie alternative da parte di Bea, la
società pubblico-privata
creata per la valorizzazione delle risorse naturali della Val Borbera.
Antoniotto Guidobono Cavalchini, rappresentante della comunità montana nel cda
di Bea e docente alla Statale di Milano, ha proposto un piccolo impianto per la
produzione di biogas attraverso il quale creare calore per abitazioni o edifici
pubblici. Alla base, lo sfruttamento di reflui provenienti dagli
allevamenti e dai caseifici locali, oltre alla coltivazione di piante dedicate.
Ancora da individuare il sito, che dovrebbe comunque essere abbastanza vicino
alle abitazioni di uno dei paesi. La seconda ipotesi di sfruttamento delle
risorse locali proposta da Cavalchini è la realizzazione di una serie di
impianti di mini eolico, in grado di produrre energia elettrica utilizzando una
velocità del vento non elevata. Dice ancora il professore: «Si tratta di
impianti di piccola taglia al massimo da 30-
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Fibromialgia, male
oscuro Incontro Ammi all'Accademia di Scienze L'Ammi di Modena, associazione
mogli dei medici italiani ha organizzato per questo pomeriggio, con inizio alle
15.30, nei locali dell'Accademia di Scienze, Lettere ed
Arti di corso Vittorio Emanuele II una conferenza sul tema: "Fibromialgia,
un male oscuro al femminile" che vedrà relatori Carlo Umberto Manzini,
dirigente medico della cattedra e del servizio di Reumatologia dell'Università
e Luciano Casolari, specialista in psichiatria, psicoterapeuta e docente di psicosomatica.
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
cellspacing="0"
height="16"> Università di Perugia Cordoglio per la scomparsa del
professore Roberto Abbondanza Ha destato profondo cordoglio, nel mondo
accademico, la scomparsa del professore Roberto Abbondanza, docente,
per molti anni, dellUniversità degli Studi di Perugia. Il
professore Abbondanza, allievo a Firenze dello storico del diritto Francesco
Calasso, giunto a Perugia nel 1961 come direttore dellArchivio di Stato,
è stato uomo di cultura, amministratore regionale e comunale e docente dellAteneo
sino al 1999; ha insegnato Storia delle istituzioni politiche nella Facoltà di
Scienze Politiche e Diritto comune nella Facoltà di Giurisprudenza. Fino
allultimo giorno ha dedicato il suo rigore morale e civile e la passione di studioso alla crescita
del patrimonio culturale dellUmbria. La sua raffinata produzione
di scritti, un modello per il rigore dei dati e del metodo, la sua instancabile
dedizione alla vita culturale cittadina, le scrupolose ricerche degli ultimi anni sulla storia della nostra
Università, >> tese a ricostruirne il tessuto documentale disperso,
restano i segni tangibili e degni di lunga memoria dellopera
di un uomo straordinariamente colto e generoso, che lUniversità di
Perugia e lintera comunità regionale oggi ricorda e rimpiange. BUR.IT 04.05.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Parma
Salone di Orientamento e Informazione “Studiare a Parma” Torna anche per il
2009 il tradizionale Salone di Orientamento e Informazione “Studiare a Parma”,
giunto questanno alla sua 16° edizione, che si svolgerà presso il Palazzo Centrale dellUniversità,
in via Università 12, dal 6 all8 maggio, con apertura dalle 9 alle 18. Il
Salone “Studiare a Parma” è realizzato con il patrocinio di Ministero
dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca, Regione Emilia Romagna, Provincia di Parma, Comune di
Parma e Fondazione Cariparma, e con il contributo di Cariparma - Crédit
Agricole. Come ogni anno lUniversità di Parma apre le sue porte ai
visitatori, con lobiettivo di offrire alle aspiranti matricole, ai
laureati triennali
intenzionati a proseguire gli studi e alle loro famiglie un quadro esaustivo
del mondo universitario. Questanno in particolare cè però
un motivo in più per recarsi al Salone di Orientamento: verrà infatti
presentata ufficialmente la nuova offerta formativa dellAteneo di Parma in base
al D.M. 270/2004, con diverse novità e cambiamenti rispetto al panorama dei
Corsi degli anni passati. Il percorso per i visitatori si snoda attraverso il
prestigioso Palazzo Centrale dellAteneo, allinterno del quale troveranno posto gli Stand delle
Facoltà e dei Servizi dellAteneo, in cui docenti, studenti e
personale amministrativo dellUniversità, con laiuto
dellaggiornato materiale illustrativo, saranno a disposizione dei
visitatori per aiutarli a costruire il proprio percorso di studi nel modo più consapevole
possibile. E già disponibile il calendario degli incontri e delle
presentazioni dei diversi Corsi di Studio: durante ciascuna delle tre giornate
del Salone verrà infatti presentata ufficialmente lofferta didattica di ognuna delle 12
Facoltà dellAteneo, più quella del Corso di Laurea Interfacoltà in
Biotecnologie mediche, veterinarie e farmaceutiche. Sono inoltre previste
visite alle strutture didattiche ed ai laboratori di ricerca delle Facoltà di
Agraria, Farmacia,
Ingegneria e Scienze MM.FF.NN. (al Campus universitario), alla Facoltà di
Economia in via Kennedy, alla Facoltà di Medicina Veterinaria in Via del Taglio
e alla Facoltà di Psicologia in borgo Carissimi. Sarà a disposizione un
servizio navetta gratuito con collegamento diretto dal Salone alle Facoltà del
Campus e a Medicina Veterinaria in via del Taglio, mentre Economia e Psicologia
sono facilmente raggiungibili a piedi dal Palazzo Centrale dellAteneo,
con una passeggiata di 10 minuti nel centro storico di Parma. >> Saranno presenti anche gli
stand di importanti istituzioni del territorio parmense (ER.GO Azienda
Regionale per il Diritto agli Studi Superiori, Cariparma - Crédit Agricole,
Centro Universitario Sportivo - CUS Parma, MUP - Monte Università Parma
Editore, Informagiovani del Comune di Parma, Amministrazione Provinciale di
Parma, AVIS – AIDO - Sezione Università) per ricevere utili indicazioni sulle
opportunità e i servizi offerti dalla città oltre che dallUniversità
di Parma. Nel corso
del Salone gli studenti con disabilità/invalidità e i loro genitori e tutor
potranno incontrare la Prof.ssa Emilia Caronna, Delegata del Rettore alle
Iniziative per studenti disabili e fasce deboli, mercoledì 6 maggio dalle 14
alle 18, giovedì 7 maggio dalle 9 alle 14 e venerdì 8 maggio dalle 9 alle 16,
per avere informazioni su quanto l'Università di Parma offre a studenti e
studentesse con invalidità di qualsiasi percentuale e/o appartenenti alle fasce
deboli. Proprio a loro, inoltre, è rivolto lincontro “dis-A-bi-LI-tà: voliamo verso
una laurea…”, che si terrà giovedì 7, alle 15.30, a cura della Prof.ssa Caronna
e del Prof. Emilio Acerbi, Delegato allorientamento ai corsi
di studio. Per gli appassionati di sport lappuntamento da non perdere è
per giovedì 7 maggio
alle 17.00, quando il CUS Parma presenterà le attività sportive rivolte agli
studenti universitari e gli atleti che parteciperanno ai Campionati Nazionali
Universitari, che si terranno a Lignano nel maggio 2009. Durante i giorni del
Salone, dalle 10.30 alle 18.30, sarà anche possibile visitare gli impianti
sportivi del CUS Parma al Campus universitario. BUR.IT 04.05.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Udine
Concorso internazionale “Europ/Euron technology transfer award”: l'Ateneo si
aggiudica il secondo posto Il gruppo di ricerca in Robotica del dipartimento di
Ingegneria elettrica, gestionale e meccanica delluniversità di Udine si è aggiudicato in
Belgio il secondo posto al concorso internazionale “Europ/Euron technology
transfer award” per i migliori esempi di trasferimento tecnologico università-azienda nel settore della robotica a livello
europeo. La ricerca, sviluppata dal team udinese coordinato da Alessandro
Gasparetto e composto, tra gli altri, dagli ingegneri Vanni Zanotto e Renato
Vidoni, riguarda lautomazione di un macchinario di enormi dimensioni utilizzato nei lavori di
scavo e di consolidamento delle gallerie, prodotto dalla ditta Casagrande di
Fontanafredda (Pn). I risultati sono già sfociati in un brevetto a livello
italiano e sono in corso le procedure per estendere il brevetto a livello
europeo. In particolare, il sistema progettato dal team dellateneo
di Udine «renderà automatiche – precisa Gasparetto, docente di
meccanica applicata alle macchine allateneo di Udine -
manovre delicate attualmente realizzabili soltanto attraverso limpiego di
personale altamente specializzato; consentirà una riduzione del tempo medio di
esecuzione della procedura di circa 45-60 minuti, con notevoli ricadute
economiche sulla produttività della macchina stessa; permetterà di ottenere un
notevole incremento di
sicurezza nel corso dellesecuzione dei lavori». La difficoltà nello
sviluppo del progetto «oltre che nella complessità del modello cinematico del
meccanismo - spiega Gasparetto - sta proprio nelle notevoli dimensioni del
macchinario da automatizzare,
lungo
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Università "La
Sapienza" Un abito per lalzheimer Oggi Luisa Bartorelli, ex
primario di geriatria allospedale SantEugenio e presidente di
Alzheimer Uniti Roma terrà una conferenza-lezione sulla patologia
dellalzheimer che colpisce in Italia 500.000. Interverranno in apertura il rettore
Luigi Frati, il preside di Lettere e filosofia Guido Pescosolido e il
presidente del corso di laurea in Scienze della moda e del costume Paola
Morelli. Lincontro, esteso a tutti gli studenti di medicina ma anche agli
studenti di Scienze
della moda e del costume, è promosso da Stefania Giacomini, giornalista Rai e docente di Moda e mass media, in occasione della seconda
edizione del concorso Linda, un abito per lAlzheimer: oggetti ed
indumenti per la nutrizione. Il concorso porta questo nome in ricordo di una paziente scomparsa a
causa di questa malattia che aveva una predilezione per i giovani, la loro
fantasia e la moda. Dopo il successo della prima esperienza del concorso, si
replica con alcune novità. L'edizione 2009 del premio è a carattere nazionale,
coinvolge per la prima volta anche lADI (Associazione per
il disegno Industriale) e offre, grazie alla partecipazione
dellAssessorato alle Pmi della regione Lazio, oltre a premi in denaro
anche la realizzazione per il settore moda di alcuni prototipi da parte della Lydda Wear, ditta che
realizza abiti per chi è affetto da handicap. >> Il concorso è bandito da
Fashion for Good insieme ad Alzheimer Uniti Roma, lAssociazione
delle famiglie dei malati di Alzheimer e degli operatori dedicati, e lAssociazione per
il Disegno Industriale, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei
Ministri, della Regione Lazio, della Provincia di Roma del Comune di Roma, di
Fondazione Valore Italia, della Camera Nazionale della Moda e di Design for All Italia IIDD. Le
modalità del concorso e della premiazione verranno illustrati da Stefania
Giacomini, insieme a Luisa Bartorelli e Stefano Salvi, presidente dellAssociazione
per il disegno industriale delegazione Centro. BUR.IT 04.05.09
( da "Bollettino Università &
Ricerca" del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
LUM European Week
2009 Dieci eventi, tra convegni, forum, workshop e dibattiti, in un continuo
alternarsi di personalità e interventi di rilievo; due nomi per tutti:
Mariastella Gelmini, Ministro dellIstruzione
dellUniversità e della Ricerca e Antonio Tajani, Commissario ai Trasporti
della Commissione Europea. Anche questanno, da domani al 9 maggio la LUM Jean Monnet, in
occasione dellottava edizione della Festa
dellEuropa, organizza – unica istituzione universitaria ad aver mai
progettato una manifestazione simile - una serie appuntamenti per ricordare e
sottolineare la sua
vocazione di Università nata nellambito di un programma
europeo (Jean Monnet Project) e la sua apertura verso
linternazionalizzazione. Lidea di organizzare La Settimana
dellEuropa viene
da lontano ed interessa le ragioni stesse che hanno portato, quattordici anni
fa, alla costituzione della stessa Lum che, da sempre molto attenta al ruolo
della formazione universitaria nella costruzione delledificio
comunitario, ha ricevuto il riconoscimento da parte del Jean Monnet Project
(Commissione Europea di Bruxelles)
come sede di Cattedre, Corsi permanenti e Moduli dinsegnamento,
orientati a diffondere la cultura dellintegrazione europea, infatti i
nove docenti titolari di insegnamenti rientranti in questo progetto,
attualmente in forza alla Lum Jean Monnet, sono tra i fautori di questa settimana di lavori. Jean
Monnet, a cui è intitolata lUniversità, fu consulente economico
e uomo politico francese; dedicò la sua vita alla causa dellintegrazione
europea e fu il principale ispiratore della famosa “dichiarazione Schuman” del 9 maggio 1950,
che proponeva di creare unEuropa unita e organizzata, al fine di
mantenere relazioni pacifiche fra gli Stati che la compongono. Il giorno del 9
maggio 1950 è quindi considerato la “data di nascita” dellUnione Europea,
ed è diventato un
simbolo che, insieme alla bandiera, allinno, al motto e alla
moneta unica identifica lentità politica dellUnione Europea.
Consapevole cioè che la crescita culturale europea in questa parte del
Mezzogiorno è importante più che altrove, perché è certamente una speranza in più per i giovani, ma è
anche un investimento economico necessario, da anni la LUM è impegnata a
formare i suoi studenti puntando alleccellenza ed offrendo
loro la possibilità di vivere e studiare in un contesto realmente teso verso linternazionalizzazione. >> Convinta, infatti, che il
difficile percorso dellintegrazione potrà essere concretamente
compiuto solo quando la comune coscienza dellappartenenza europea si
radicherà nelle giovani generazioni ed il loro percorso di formazione diventerà davvero
europeo, per orizzonti e contenuti, la LUM cura con grande attenzione i suoi
percorsi formativi. In questottica, essi sono fortemente
orientati allapprofondimento delle dinamiche economiche e giuridiche che
assumono un valore
strategico fondamentale per promuovere uno spazio europeo dellistruzione
superiore che rafforzi, nella duplice prospettiva dellampliamento
dellUnione Europea e della intensificazione della cooperazione con i
Paesi del Mediterraneo, la consapevolezza di valori condivisi. Il Ruolo della Serbia nellUnione
Europea, è il titolo del convegno che apre lottava edizione della Festa
dellEuropa. Lincontro sarà introdotto da Emanuele Degennaro,
Rettore della Lum Jean Monnet che precederà gli interventi di Mica Jovanovic, Rettore dellUniversità
Megatrend di Belgrado e Sandra Ivic Raskovic, Ambasciatore della Repubblica
Serba in Italia. I lavori saranno conclusi dai contributi di Vincenzo Divella,
Presidente della Provincia di Bari e Presidente della Camera di Commercio italo-serba e Bosko
Ninic, sindaco della città di Zajecar, che parlerà delle potenzialità
economiche, culturali, turistiche e storiche della città da lui amministrata.
Al termine dellincontro saranno consegnate al Rettore
della Lum Jean Monnet
tre medaglie concesse dal Presidente della Repubblica per il particolare
apporto europeistico della manifestazione da parte del Prefetto di Bari, Carlo
Schilardi. BUR.IT 04.05.09
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Oggi pomeriggio
l'incontro con lo scienziato mantovano nella sede dell'Università Arriva
Bertotti: Relatività in San Francesco Molti sono convinti che tutto ciò che vi
è da sapere sul Sistema Solare si esaurisca con le leggi di Keplero e la
meccanica di Newton; ma le cose non stanno così. è noto per esempio - già
dall'800 - che Mercurio si comporta in maniera leggermente difforme dalle
prescrizioni di Keplero e che, per la spiegazione di questo comportamento
anomalo si dovette costruire una nuova teoria della gravitazione; il che
avvenne nel 1918 per opera di Einsten: la Teoria Generale della Relatività. Non tutti sanno che uno dei massimi esperti in Teoria Generale
della Relatività è un mantovano: il professor Bruno Bertotti, docente emerito di fisica all'Università
di Pavia. Negli ultimi decenni la Relatività Generale si è affermata come la
base teorica per la comprensione profonda non solo della cosmologia, ma anche
dei fenomeni meccanici che caratterizzano il sistema solare. Per esempio
la sua stabilità nel tempo. Bertotti, insieme a Luciano Iess, dell'Università
di Roma, ha ideato un importante esperimento di relatività generale che è stato
realizzato utilizzando la sonda spaziale Cassini, costruita dalla Nasa,
dall'Agenzia Spaziale Europea e dall'Agenzia Spaziale Italiana, lanciata nel
1999 e che ha raggiunto Saturno nel 2004. Nel 2007 Bertotti è stato insignito
dal Presidente della Repubblica della medaglia d'oro per i suoi eccezionali
meriti nel campo della ricerca scientifica. La facoltà di Ingegneria
dell'Università di Mantova ospita il professore oggi alle 17. Bertotti parlerà
del Sistema Solare nel Salone Mantegnesco nel plesso di San Francesco. Durante
la conversazione, l'ospite proietterà una serie di immagini scattati dalla
sonda Huygens, che si è staccata dalla Cassini per atterrare su uno dei
satelliti di Saturno. Particolarmente impressionanti sono le fotografie degli
anelli e degli immacolati campi di neve (di metano) di Titano. La
partecipazione è aperta a tutti.
( da "Giornale di Brescia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 04/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:cultura LO STORICO DELL'UMANESIMO «QUELLE
ISOLE DI LÀ DAL TEMPO» Eugenio Garin è considerato il più autorevole storico
italiano del nostro tempo della filosofia e della cultura dell'Umanesimo e del Rinascimento.
La sua fama internazionale poggia sul monumentale contributo da lui offerto
agli studi sul Rinascimento, i più importanti dei quali sono tradotti in
moltissime lingue, cinese compreso. Nato a Rieti nel 1909 da una famiglia
originaria della Savoia, trasferitasi a Firenze dopo l'Unità, Garin vi si
laureò in filosofia morale nel 1929. Docente in un liceo di
Palermo, insegnò Storia della filosofia nelle Università di Cagliari e Firenze
e, dal '74, Storia del pensiero del Rinascimento alla Normale di Pisa, di cui
fu professore emerito fino alla morte nel 2004. Subì l'influenza di Croce e
Gentile sin da quando s'impose con il libro su Pico della Mirandola. Nel
1947 pubblicò «L'Umanesimo italiano», cui seguirono molte altre opere, fra cui
«Il Rinascimento italiano», «Medioevo e Rinascimento», «L'educazione in Europa
1400-1600», «Ritratti di umanisti», «Dal Rinascimento all'Illuminismo»,
«Intellettuali italiani del XX secolo». Diresse la rivista «Rinascimento», poi
«Giornale critico della filosofia italiana», scrivendo anche per periodici
«impegnati» come «Belfagor».
( da "Giornale di Brescia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 04/05/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:gdb lavoro CARTOLINA DAGLI USA Andrea a
Chicago per incrociare tecnica e management Dall'ingegneria al management.
Dalla Svizzera agli Stati Uniti. Andrea Marini, 29 anni, di Brescia, lavora da
anni all'incrocio tra conoscenze tecniche e gestionali, perché «l'ingegneria ti
dà la preparazione mentale necessaria per cambiare la realtà, mentre il
management ti offre una visione d'insieme per gestire i processi». Dopo la
maturità al liceo scientifico "Calini", Andrea si iscrive alla
facoltà di Ingegneria Elettronica dell'Università Statale di Pisa in qualità di
borsista della Scuola Sant'Anna. La sua prima esperienza all'estero è la
partecipazione al programma Erasmus. «Sono stato 5 mesi in Belgio all'ateneo di
Louvain La Neuve. Considero l'Erasmus un "must" per imparare le
lingue e osservare il funzionamento delle università
estere». Durante il periodo universitario Andrea si reca anche due volte negli
Stati Uniti. Dapprima va a Chicago, dove frequenta uno stage estivo della
durata di due mesi al Fermi Lab (l'equivalente americano del Cern di Ginevra,
ndr), lavorando a un progetto di astronomia. L'anno successivo trascorre invece
cinque mesi nel polo tecnologico di Austin, in Texas, per scrivere la tesi di
laurea. «Ho lavorato alla Star Core, una società del settore high tech,
occupandomi di ricerca sui microprocessori. L'esperienza mi ha consentito di
scrivere una tesi sulla progettazione avanzata di sistemi basati sui
microprocessori che ho discusso a Pisa nel marzo 2005». Due anni sui
microprocessori in Svizzera Subito dopo la laurea Andrea inizia la sua carriera
lavorativa a Losanna in Svizzera, dove rimane per 10 mesi nella divisione
ricerca e sviluppo di un'impresa controllata dalla General Electric. Nel
dicembre del 2005 si trasferisce in una azienda hi-tech appena costituita,
sempre a Losanna, dove svolge fino al luglio del 2007 ricerca nel campo dei
microprocessori in collaborazione con l'Università Epfl di Losanna. Nonostante
il periodo svizzero sia stato molto fruttuoso («ho vissuto in un Paese con una
cultura scientifica imperniata su tre pilastri: meritocrazia, innovazione,
ricerca») a settembre del 2007 Andrea decide di tornare sui banchi di scuola e
vola a Chicago per iscriversi al master in Business Administration di durata
biennale. Perché un cambio così deciso dall'ingegneria al management? «Perché
mi ero stufato di svolgere sempre le stesse procedure. La tecnica mi limitava,
mentre spero che il management mi consenta di cimentarmi in aspetti molto più
stimolanti a livello mentale». Pur tornando a Brescia soltanto due volte
all'anno per pochi giorni, Andrea è ancora legato alla sua città natale.
«Dell'Italia (dove l'estate scorsa ha svolto uno stage di tre mesi in una società
di consulenza di direzione di Roma, ndr) mi mancano gli amici, le relazioni e
soprattutto la dimensione umana. Aspetti che negli Stati Uniti sono
completamente diversi rispetto all'Europa». A Chicago il ragazzo bresciano sta
comunque vivendo «un'esperienza accademica di ottimo livello». Il docente che è consulente di Obama La tipica giornata
universitaria di Andrea si compone di lezioni, lavori di gruppo e studio
individuale. «Solitamente frequento i corsi dalle 8 fino alle 11.30. Poi
insieme ad altri studenti partecipo, per circa un paio d'ore, a gruppi di
lavoro nel corso dei quali analizziamo casi aziendali». Il pomeriggio è
dedicato invece allo studio individuale e alle testimonianze aziendali. Il
campus universitario offre tutti i servizi accessori allo studio: dalla mensa
alla palestra. Quest'ultima è stata frequentata anche dal presidente Barack
Obama «che è cresciuto proprio nel quartiere di Chicago
dove è situata l'Università, tanto che il suo advisor economico è un docente dell'Mba». Andrea si dice
contento del suo percorso e «se potessi tornare indietro rifarei tutto quello
che ho fatto. Il mio sogno nel cassetto? Lavorare nel settore del venture
capital e gestire imprese innovative». Mario Nicoliello
( da "Repubblica, La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina II - Napoli
Vertice in Regione. Ma il preside di Medicina convoca una seduta straordinaria
di facoltà Braccio di ferro sul Vecchio Policlinico Santangelo "Cercheremo
una soluzione". Delrio "Non si può chiudere" GIUSEPPE DEL BELLO
ALLE
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA SIENA pag. 5
DOMANI alle 17 nell'Aula Magna storica dell'Università di Siena sarà presentato
... DOMANI alle 17 nell'Aula Magna storica dell'Università di Siena sarà
presentato ufficialmente il volume «Tommaso Pendola (1800-1883). Tra
apostolato, pedagogia e impegno civile». Il libro è stato curato da Marino
Bennati, edito dall'Aies e stampato dalle Edizioni Cantagalli (Siena, 2008,
pp.316). E' il risultato dello studio di vari insigni studiosi ed è stato
realizzato con il contributo della Fondazione Mps. Interverranno
Piero Crispiani, docente
dell'Università di Macerata; mons. Benedetto Rossi, rettore del Santuario Casa
Santa caterina; , Giuliano Catoni (docente dell'Università di Siena), Lucio Vinetti, presidente Fiaces
Brescia e Marino Bennati, presidente dell'Aies e moderatore dell'incontro.
( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA SIENA pag. 5
AL DIPARTIMENTO di Ingegneria dell'Informazione dell'Università &#... AL
DIPARTIMENTO di Ingegneria dell'Informazione dell'Università è in programma
oggi un workshop sulla robotica e le sue applicazioni in medicina e chirurgia
(http://tinyurl.com/siena09roboticamedica). Ricercatori di rilievo
internazionale presenteranno le soluzioni più all'avanguardia per lo
svolgimento di operazioni chirurgiche con l'ausilio di robot. Nel corso del workshop saranno presentate e discusse tecnologie
innovative principalmente orientate alla neurochirurgia e microchirurgia. Il
gruppo guidato dal prof. Prattichizzo, docente di Robotica, sta conducendo progetti anche in collaborazione con
varie Università di prestigio.
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
SAN BENEDETTO pag. 4
INTERESSANTE il seminario che si è svolto nella sede della Facoltà di E...
INTERESSANTE il seminario che si è svolto nella sede della Facoltà di Economia
dell'Università Politecnica delle Marche sul tema: "Gli Effetti della Riforma
Federale sul Territorio e sugli Enti Locali". L'iniziativa è stata resa
possibile grazie al contributo della Fondazione Carisap. Tra le autorità che
hanno aperto i lavori, anche il presidente del Cup, Renzo Maria De Santis che
ha ribadito «l'importanza dell'investimento nella cultura per lo sviluppo del
territorio». «Il Consorzio Universitario Piceno è sempre attento ad iniziative
di questo genere ha spiegato De Santis Seminari, convegni, dibattiti
rappresentano l'humus per la crescita del territorio dal punto di vista
culturale e soprattutto economico. Il primo di questi seminari dedicato al
federalismo fiscale rappresenta una prima analisi sulla correlazione tra le
diversità economiche territoriali (enti locali etc.) che potrebbero essere
coinvolti nei vari livelli di povertà e di benessere della comunità. L'università nel suo approfondimento consente una migliore
valutazione per approfondire una riforma strutturale così complessa». L'analisi
emersa nel corso del seminario è stata seguita da un
pubblico molto attendo che ha seguito l'intervento di Alessandro Petretto,
Presidente della Società Italiana di Economia Pubblica e docente di Scienza delle Finanze presso
l'Università degli Studi di Firenze il quale ha relazionato sul tema della
riforma del titolo V della Costituzione e di trasformazione federale dello
Stato. Vittorio Bellagamba
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
FERRARA CRONACA pag.
5 Ancora tre lezioni poi tutti in vacanza UTEF L'ATTIVITÀ DIDATTICA Utef per
l'anno accademico 2008-2009 è in dirittura di arrivo. Quella che inizia oggi è
l'ultima settimana di lezioni, cui seguirà, martedì 12, la cerimonia di
chiusura. Oggi termina il corso Lo spettacolo sacro a Ferrara fra Quattrocento
e Seicento' coordinato da Daniele Seragnoli, ordinario di Storia del Teatro e
dello Spettacolo e direttore del Ctu. Tema dell'incontro Il teatro a sfondo
religioso come strumento di potere' con relatore Giuseppe
Lipani dell'Università di Ferrara. Domani il quinto ed ultimo incontro del
corso Un'introduzione all'ebraismo e alla presenza ebraica a Ferrara'
coordinato da Piero Stefani, docente di Filosofia della Religione, avrà come relatore Laura Graziani
Secchieri, archivista all'Archivio di Stato di Ferrara. Il tema sarà
Aspetti della vita della Comunità ebraica ferrarese prima della istituzione del
ghetto'. I due incontri si terranno nell'aula magna Dipartimento giuridico -
Corso Ercole I d'Este 37 - orario 16-18. Venerdì 8 maggio, a chiusura del corso
Aspetti di letteratura inglese' Giorgio Palmieri, docente
di Lingua e Letteratura inglese, parlerà di Poesia: W.Blake e T.S.Eliot'. Sede
dell'incontro sarà l'aula 2 del Dipartimento di Matematica - via Machiavelli 35
- orario 16-18. Image: 20090504/foto/3352.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
FAENZA - LUGO pag. 5
Crisi, convegno con Angelo Ferro LUGO LA RESPONSABILITÀ personale nell'impresa
e nella professione' è il tema dell'incontro in programma oggi alle 17.45 nella sala convegni della Banca di Romagna, in via Manfredi
( da "Nuova Ferrara, La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
La «Notte bianca
dell'Onda» Lunga serie di eventi a difesa dell'Università pubblica Arriva la
"Notte bianca dell'Onda": mercoledì l'Onda Ferrara Coordinamento
Studenti Unife propone una lunga serie di eventi per la difesa ed il
miglioramento dell'Università Pubblica e del Diritto allo Studio. L'iniziativa
partirà alle ore 18 presso la Sala Estense con la tavola rotonda "La crisi
in Onda", alla quale si avvicenderanno gli interventi di Marco Passerella,
docente di Economia Politica
all'Università di Bergamo, con l'argomento "Pagherete caro, pagherete
tutto, pagherete cash! Uno sguardo eterodosso sulla recente crisi dei
mutui", Leonardo Raito, docente di Storia Contemporanea all'Università di Ferrara circa
"Crisi della politica e nuovi modelli di partecipazione. Ricette
per uscire dalla crisi" e Vincenzo Ursino, docente
di Internazionalizzazione della piccola e media impresa dell'Univeristà di
Perugina che parlerà de "I giovani: un'alternativa vincente per uscire
dalla crisi". In serata, presso la Facoltà di Giurisprudenza l'Onda
propone alle 21, nel giardino della facoltà, la rappresentazione teatrale del
libro "Io sono Anna Adamolo", a cura del collettivo AutArch Onda
Milano. A mezzanotte ci sarà un "Incontro sulla riforma della
giustizia" e a seguire fino alle 6 del mattino dj set Onda Elettrica. Durante
la serata verrà proiettato il video "L'Onda sfonda la rete", a cura
di Co Graffiti Night e sarà aperta l'esposizione di Andrea Amaducci e Vanessa.
Domani, invece, alle 13.30 Assemblea Mammuth "Controiformazione" che
avrà come tema il cambiamento dell'offerta didattica.
( da "Nazione, La (Umbria)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
ORVIETO / TERNI pag.
6 Di Girolamo e l'Università VERSO IL VOTO IERI L'INTERVENTO DI STORACE MENTRE
i candidati sindaco Melasecche (Udc) e Venturi (Terni Oltre) tuonano contro le
istituzioni locali per la mancata convenzione con la Regione riguardante i fondi
da destinare al centro ternano sulle cellule staminali, il candidato sindaco
del centrosinistra Di Girolamo (Pd) partecipa oggi al
dibattito «Università e territorio». L'appuntamento, alle 12 al Michelangelo,
approfondisce i temi della ricerca e del polo universitario ternano, alla
presenza di numerosi docenti dell'Università di Perugia. Ieri al ristorante
«Cicalino» il leader della Destra, Francesco Storace, ha partecipato alla
presentazione delle liste, con il candidato sindaco Procaccini e il
candidato alla presidenza della Provincia, Tracchegiani. Oggi è attesa la lista
civica «Baldassarre sindaco». Intanto la lista «Change for Terni», che appoggia
Melasecche, annuncia una lettera aperta ai candidati sindaco. «Vogliamo spiega
il capolista Andrea Liberati che il prossimo sindaco guadagni non più di 3mila
euro al mese , che sarebbero già il triplo di un laureato medio e ben più degli
omologhi americani».
( da "Unita, L'" del
04-05-2009)
Argomenti: Cultura
All'Ateneo di Perugia ingresso vietato ai ricercatori precari La
denuncia di un docente: una
circolare del rettore lo impone Come se scoprisse solo ora la loro presenza. È
questa l'Universitas? MARIA ROSARIA MARELLA* Da poche settimane si sono chiuse
le celebrazioni per il settimo centenario della fondazione dell'Ateneo di
Perugia. A coronamento di questo evento giunge una circolare del rettore
significativamente intitolata «Frequentazione di strutture dell'Università da
parte di personale esterno (c.n.)» con cui si ingiunge ai responsabili delle
strutture universitarie, presidi, direttori di dipartimenti, presidenti di
corsi di laurea, ecc., di impedire l'accesso nelle suddette strutture a quei
ricercatori precari, per lo più giovani studiose e studiosi, talora
ex-dottorande/i ed ex-assegniste/i, che svolgono normalmente attività didattica
e di ricerca a titolo gratuito nell'università di
Perugia, così come in ogni altra università italiana.
Ragioni del divieto i possibili danni che «tali soggetti» potrebbero subire o
arrecare a persone e cose nei locali dell'università,
nonché «gli indebiti costi che la loro permanenza comporta.. per l'Ateneo». È
dunque questa l'Universitas, lo Studium Generale, che con giusto orgoglio il
Rettore ha celebrato per un intero anno? Il luogo chiuso, angusto e fobico che
la circolare propone? Ma l'Università è al contrario sempre stata uno spazio
aperto, un luogo di incontro di saperi e di culture; è questo il suo ambito e
il suo confine naturale, certamente non circoscrivibile in ragione dello status
di chi vi partecipa. La libertà di insegnamento e di ricerca sono ciò che,
nonostante tutto, ha consentito all'università
italiana di sopravvivere e progredire, di produrre e diffondere conoscenza, e
sono ancora oggi riconosciute, coltivate e difese come uno dei fondamenti della
società democratica. Possiamo davvero considerare la ricchezza, materiale e
immateriale, che i giovani ricercatori producono per e nell'università
una fonte di danno? In realtà è stranoto che una gran parte del lavoro
cognitivo che si fa nell'università italiana è svolto
da ricercatori non pagati. L'università di Perugia non
fa eccezione in questo, al contrario il budget che è in grado di destinare
all'organico è così limitato che le possibilità di strutturare i giovani
ricercatori sono oggi esigue ed anche in futuro si dovrà fare affidamento sul
lavoro precario per garantire il normale funzionamento delle facoltà. Stupisce
allora che il rettore Bistoni, ormai giunto al nono o decimo anno di mandato,
venga a conoscenza solo adesso della «...continuativa presenza all'interno
delle diverse strutture universitarie, di personale estraneo all'Ateneo per lo
svolgimento di collaborazioni gratuite nelle varie attività» (sic!). Quale università ha governato sin ora? La verità è che negli
ultimi mesi i giovani precari che operano nell'università
di Perugia si sono organizzati per rivendicare il riconoscimento di un ruolo
all'interno dell'Ateneo. Non a caso la circolare rettorale paventa la
possibilità di rivendicazioni «comportanti ingenti oneri per l'Ateneo» relative
a prestazioni irregolari non seguite da compensi e versamenti contributivi. E
tuttavia l'obiettivo non è solo goffamente prudenziale. Dietro la circolare c'è
qualcosa di ulteriore e diverso, ossia l'intento di allontanare fisicamente gli
«agitatori»: agli aderenti alle associazioni che «perseguano scopi di tutela
dei diritti degli associati contro l'Ateneo» - cosa che evidentemente è vista
come di per sé sovversiva e illegittima - deve assolutamente essere preclusa «la
frequentazione e l'uso delle strutture dell'Università». Non solo l'università non è più il luogo dove la libertà costituzionale
di associarsi può essere esercitata. Quest'ultima diventa persino l'occasione
per una discriminazione su base personale: non solo e non tanto è interdetta
l'attività della tale associazione all'interno delle strutture universitarie,
quanto piuttosto è fatto divieto ai suoi aderenti, in quanto tali, di avervi
accesso. *Ordinaria di diritto privato nell'Università di Perugia La lettera
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 - Gorizia
Le nuove norme anche per il Prosecco: oggi Forum spumanti a Valdobbiadene
UDINE. Attualità e futuro. Ecco i temi del 4° Simposio tecnico nazionale del
Forum Spumanti&Bollicine 2009. Dopo la Docg del Prosecco di Valdobbiadene e
Conegliano e dell'Oltrepo metodo classico rosè, 270 Docg-Doc italiane possono
produrre un vino con le bollicine. Troppe dice qualcuno. Il consumatore non
riesce a legare territorio-tipologia. L'Ocm sta imponendo modifiche sostanziali
al sistema vino nei paesi tradizionalmente produttori d'Europa: occorre pensare
alle contromisure del nostro patrimonio nazionale ricchissimo di peculiarità,
ma con poche bottiglie per ogni denominazione, eccetto il Prosecco (160 milioni
di bottiglie) - per il quale sarà operativa, dalla prossima vendemmia, la Doc
interregionale fra Friuli Venezia Giulia e Veneto - e l'Asti (80 milioni).
Forum e Simposio sono un insieme di eventi nazionali e internazionali per
creare una cultura del confronto, della ricerca e della formazione, per parlare
di metodi produttivi e di peculiarità tipologiche diverse,per sostenere un
consumo moderno e giovane. Il Forum non è più una semplice mostra o
degustazione, ma un consesso autorevole che coordina le diversità di metodo e
di tipologia e sottolinea le peculiarità: niente standardizzazione, ma
esaltazione del patrimonio Made in Italy. Il Simposio Spumanti&Bollicine è
una full-immersion sui vini di nicchia e di territorio che devono attrezzarsi
per competere con i colossi francesi e spagnoli, dove qualità e identità fanno
la differenza con la partecipazione di 10 Università italiane proprio oggi
all'auditorium Villa dei Cedri, a Valdobbiadene, sul tema "Spumanti Doc e
non Doc: valore dell'origine e valore al consumo". Sono presentate agli
oltre 120 tecnici già accreditati alle segreteria le ultime sperimentazioni
viticole, l'evoluzione della meccanica dei vigneti, i più innovativi prodotti,
infine l'analisi dei fattori che danno il più alto valore aggiunto a un
bottiglia di bollicine. Invitati a parlare i principali
docenti e ricercatori universitari delle Facoltà di agraria di Milano,
Piacenza, Bologna, Udine, Trento, Verona, Padova, Portici, Potenza, Teramo,
Ancona, Torino e degli Istituti Sperimentali di Conegliano, Asti e San Michele
all'Adige.
( da "Tirreno, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 1 - Prato
Agevolazioni per i campionari Si possono presentare le domande PRATO. Dalle 10
di mercoledì 6 maggio sarà possibile richiedere le agevolazioni alla ricerca e
sviluppo anche per il settore moda, relative alle spese per la realizzazione
dei campionari e delle collezioni nel tessile/abbigliamento/calzature. Tale
beneficio si sostanzia attraverso la concessione di un credito d'imposta pari
al 10% delle spese ammissibili, elevato al 40% se tali
costi sono riconducibili ad accordi stipulati con Università o Enti di ricerca
pubblici. La domanda può essere presentata sia per gli investimenti realizzati
prima del 28 novembre 2008, sia per quelli realizzati successivamente per il
periodo d'imposta 2009. Confartigianato Imprese Prato è gratuitamente a
disposizione degli associati per assisterli.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 10 - Udine
Educazione a scuola e in famiglia Conferenze La scuola media Via Divisione
Julia, attraverso il consiglio d'istituto, organizza un ciclo di conferenze
dedicate a genitori, insegnanti, personale della scuola, operatori
socio-educativi e a tutti gli interessati sul tema Preadolescenza e relazione
educativa in famiglia, a scuola, nella comunità. Gli incontri s'inizieranno
domani alle 20.30 nell'auditorium della Tiepolo in via del Pioppo, con la
conferenza La relazione educativa in famiglia e a scuola: spunti e chiavi di
lettura per adulti che si rapportano ai preadolescenti. Parlerà Angela
Schinella, formatrice all'Istituto Superiore di Ricerca Educativa di Mestre, docente all'Università Pontificia Salesiana, sempre di
Mestre, e insegnante di storia e filosofia al Marinelli di Udine. L'iniziativa
è partita dalla richiesta di un gruppo di genitori che hanno manifestato
l'esigenza di conoscere meglio gli aspetti principali della preadolescenza nel
contesto attuale e di confrontarsi su temi che affrontano quotidianamente
nell'educare i loro ragazzi. La scuola media, che riunisce le sedi ex Ellero ed
ex Tiepolo, ha recepito tale richiesta organizzando, appunto, questi incontri aperti
a tutti gli adulti che si rapportano con i ragazzi di questa fascia d'età in
diversi ambienti: famiglia, scuola, comunità (quartiere, parrocchia, circoli
sportivi). L'obiettivo è quello di conoscere più a fondo i preadolescenti in
una società composita e in continua trasformazione come quella attuale e di
riflettere insieme sulle valenze educative dei contesti in cui i ragazzi
vivono, nonché sul ruolo dell'adulto all'interno di essi. Ed ecco gli altri
appuntamenti in programma (tutti alla Tiepolo, inizio alle 20.30). Martedì 12
conferenza su Mettiamoci in gioco: riflessioni dall'esperienza del progetto
Dammi un cinque (relatori: Davide Zoletto, ricercatore alla facoltà di scienze
della formazione dell'Università di Udine, e Francesca Borgo, psicologa dello
sport). Martedì 19 conferenza su La relazione educativa in famiglia e a
scuola-i temi "difficili": educazione alla sessualità, prevenzione
delle dipendenze (relatori: Daniele Lovo, docente in bioetica nel corso di laurea di biotecnologie alla facoltà di
agraria di Udine e docente
di religione cattolica all'Istituto Statale d'Arte Sello di Udine, e Vincenzo
Salerno, docente di scienze
psicologiche all'Università Pontificia Salesiana di Mestre e vicedirettore
della Comunità terapeutica "La Viarte" di Santa Maria La Longa).
Giovedì 28, infine, conferenza su La preadolescenza fuori dalla famiglia: il
ruolo educativo della comunità (relatori: Renato Cantoni direttore della Casa
dell'Immacolata e presidente del Consiglio d'istituto della scuola media Via
Divisione Julia, Franco Saccavini, parroco della comunità di San Domenico, ed
Eveline Moreale, educatrice della Cooperativa Aracon e operatrice del Centro di
aggregazione giovanile "Il Poliedro"). Raffaella Sialino
( da "Secolo XIX, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Congresso nazionale
Fisascat con il segretario Cisl Bonanni turismo e commercio, si aprono i lavori
a loano L'inizio dei lavori è stato fissato per le 10.30, alle 16.30 relazione
del segretario generale della Fisascat Pierangelo Raineri 04/05/2009 Loano. Si
apre oggi nel centro di Loano 2 Village, il XVII Congresso Nazionale della
Fisascat Cisl, la federazione sindacale del commercio turismo e servizi della
Cisl. "Lavoro, Sviluppo, Contrattazione, Partecipazione" sono i temi
centrali che saranno affrontati durante i quattro giorni di lavori della
categoria. L'inizio dei lavori è stato fissato per le 10.30, alle
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO FIRENZE
pag.
( da "Corriere della Sera"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Prima Pagina data: 04/05/2009 - pag: 1
Pubblico&Privato di Francesco Alberoni La competizione padre-figlio
dominata spesso dall'invidia F reud si era accorto che il figlio maschio ama il
padre e lo ammira però, contemporaneamente, si mette in competizione con lui. E
spiega questo antagonismo col desiderio di avere tutta per sé la madre come
nella vicenda di Edipo che uccide il padre per sposare la madre Giocasta.
In realtà alla base di questa competizione il sentimento dominante non è la
gelosia, ma l'invidia. Noi ci identifichiamo con chi consideriamo migliore, più
forte, più potente, più abile e vogliamo essere come lui. Se lo amiamo, lo
ammiriamo, lo consideriamo un capo. Se invece prevale il rancore lo invidiamo.
Vorremmo che non valesse così tanto, vorremmo che sbagliasse e, per dimostrare
agli occhi degli altri e di noi stessi di valere più di lui, lo calunniamo, lo
denigriamo. È più facile ammirare un personaggio lontano, un cantante, un
regista, un attore, un leader politico che ti appare irraggiungibile piuttosto
che uno con cui vivi fianco a fianco e di cui vedi i difetti, le debolezze, le
miserie per cui, quando trionfa, ti dici «ma lo meritavo più io!». L'invidia
scoppia fra simili, il farmacista invidia il farmacista più ricco, il medico il
collega che ha successo, lo scrittore l'autore che vende di più. E può
insinuarsi fra coloro che vivono insieme. Scoppia tra amici, tra fratelli, tra
marito e moglie quando uno riesce e l'altro no. C'è quasi sempre un momento in
cui il figlio non vuol sentirsi inferiore al padre e cerca di fare come lui o
meglio di lui. È un'ottima cosa. Conosco ragazzi che hanno fatto fiorire
l'impresa paterna. Però ho notato che ci sono riusciti quando hanno conservato
un ricordo positivo, addirittura il mito del padre. Quelli che, invece,
provavano rancore e invidia, alla morte del padre spesso hanno venduto
l'impresa. Oppure hanno cercato di affermare la loro diversità distruggendo ciò
che egli aveva fatto col risultato di portarlo alla rovina. No, il conflitto
figlio-padre non sorge dalla gelosia erotica, ma dagli stessi meccanismi
invidiosi che si scatenano fra l'allievo e il maestro, fra i seguaci e il capo.
Tutti coloro che vivevano accanto a Cesare credevano di essere come Cesare,
meglio di Cesare. Napoleone diceva che tutti i suoi marescialli erano convinti
di saper fare meglio di lui. Però solo Bernadotte l'ha tradito. Quelli che lo
amavano veramente e che perciò credevano in lui gli sono rimasti a fianco
nell'ultima battaglia. Alcuni, come Ney o come Murat, fino alla morte.
www.corriere.it/alberoni \\ C'è conflitto come tra seguace e capo, allievo e
maestro
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì 04 Maggio
2009 Chiudi Mercoledì 29 aprile ho conseguito la Laurea triennale in Lettere
presso la tendopoli allestita nei pressi della Facoltà di Scienze di Coppito.
La stima nutrita nei confronti dei miei docenti e l'attaccamento alla mia città
mi avevano convinta a continuare gli studi (Laurea specialistica) nell'Ateneo
aquilano, nonostante la situazione di emergenza. Sul sito www.univaq.it è
comparso un avviso che invita gli studenti a perfezionare l'iscrizione con
riserva alle lauree specialistiche e alla reiscrizione per l'a.a. 2008/2009
attraverso il pagamento della tassa di 273 euro (!). Mi era sembrato di capire
che si fosse decretato l'esonero dal pagamento delle tasse di iscrizione per
facilitare la ripresa delle attività didattiche anche in assenza di strutture e
servizi adeguati. Se mi si costringe a pagare per un servizio di emergenza, pur
con la morte nel cuore, mi vedo costretta a tradire docenti
e città per altra destinazione. Non servono le lamentele del Rettore su
presunti scippi di studenti aquilani da parte di Università private e on-line:
è la richiesta del pagamento delle tasse di iscrizione, nel clima di disagio
anche economico che il terremoto ha determinato, a favorire la fuga dall'Ateneo
aquilano. Federica- L'Aquila dc_federica@libero.it
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì 04 Maggio
2009 Chiudi URBINOIl suo legame con l'Università di Urbino è stato e continua
ad essere molto forte. Sergio Zavoli torna nel Ducato nel nuovo ruolo di
presidente della Commissione Vigilanza della Rai - è stato eletto all'inizio
dello scorso mese di febbraio - a discutere di un argomento di grande
attualità: "Il sentire e il sapere pubblico". Invitato dalla facoltà
di Lingue e Letterature Straniere, Zavoli ha accettato di partecipare
all'incontro introdotto dal professor Stefano Pivato, docente di storia contemporanea, candidato alle elezioni per il
Rettorato che si svolgeranno a maggio. Pur in un momento di difficoltà e di
polemiche all'interno della Rai, Zavoli ha voluto mantenere la promessa di
essere presente a Urbino, dopo aver contributo a festeggiare i 500 anni di
attività e di vita dell'ateneo. Il titolo dell'incontro permetterà di
spaziare su riflessioni di ampio raggio che riguardano la comunicazione, la
politica, la cultura, il senso comune. L'autorevolezza e le varie competenze
dell'ex direttore della Rai consentiranno di addentrarsi su temi attuali in
grado di attirare l'attenzione di una vasta platea. Fra l'altro proprio
l'Università di Urbino ha conferito al giornalista la laurea ad honorem in
lettere.L'incontro odierno è fissato per il pomeriggio alle 16 nell'aula rossa
della facoltà di Economia.
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
ANCONA E PROVINCIA
pag. 4 Osimo, si toglie la vita lanciandosi dalla finestra dell'ospedale JESI
«PROPRIO QUI a Jesi c'è la problematica con la Sadam, di trasformare l'attività
economica produttiva della barbabietola per lo zucchero in altro e questo altro
è stato individuato nella produzione di energia. La stessa barbabietola può
essere impiegata per produrre energia, pertanto tale trasformazione sembrava
ovvia. Purtroppo però produrre per l'industria energetica significa farlo in
quantità, senza dare importanza alla qualità. E questo avrà una grande
influenza nel futuro del nostro paesaggio, delle nostre realtà produttive
agricole e della vivibilità nel territorio». Così ha esordito Fabio Taffetani,
botanico, domenica, nella sua relazione «Le erbe spontanee nella tradizione
popolare marchigiana» presso la sede del «Gruppo Micologico jesino Federico
II». La relazione del docente dell'università Politecnica delle Marche seguiva l'inaugurazione della mostra
«Meraviglie della natura» all'enoteca regionale, che si chiuderà stamattina con
la visita delle scuole. Taffetani ha trattato dei danni che l'agricoltura
intensiva provoca, mostrando le foto di terreni, franati (persino scarpate),
trattati con gli «inutili diserbanti chimici» a fianco a quelle
dell'agricoltura di qualità che, al contrario, non brucia decenni di
vegetazione, biodiversità e insetti. «I DISERBANTI, sempre più utilizzati, non
portano nessuna conseguenza positiva, se non nelle tasche dei loro produttori,
perché le cosiddette erbe infestanti non incidono minimamente sulla qualità del
raccolto. E i diserbanti eliminano senza distinzione le piante, rendendo più
aggressiva la parietaria che provoca allergie. Mi sto battendo ha raccontato
Taffetani- anche con il Wwf contro il progetto della Provincia di Ancona di
diserbare i margini stradali delle provinciali, in cui purtroppo hanno
coinvolto anche alcuni mie colleghi d'università.
Nella strada che da Moie va a Poggio San Marcello è già stato diserbato fino ad
un metro e mezzo di altezza, che rischia di provocare frane, con una logica
inutile. Il futuro del nostro paesaggio e del nostro ambiente dipende
dall'intelligenza dei nostri amministratori, ma anche dalle nostre scelte, sul
cibo ad esempio» ha concluso. Sara Ferreri
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
ANCONA E PROVINCIA
pag.
( da "Nazione, La (Prato)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA PRATO pag. 4
Campionari più facili con gli aiuti per la moda CONFARTIGIANATO AGEVOLAZIONI IN
ORDINE CRONOLOGICO SCATTANO gli aiuti per i campionari e le collezioni moda.
Dalle 10 di mattina di mercoledì prossimo sarà possibile richiedere le agevolazioni
alla ricerca e sviluppo anche per il settore moda. Tale beneficio si sostanzia
attraverso la concessione di un credito d'imposta pari al 10% delle spese
ammissibili, elevato al 40% se tali costi sono riconducibili
ad accordi stipulati con università o enti di ricerca pubblici. La domanda può
essere presentata sia per gli investimenti realizzati prima del 28 novembre
2008, sia per quelli realizzati successivamente per il periodo d'imposta 2009.
Le spese per la realizzazione dei campionari e delle collezioni nel
tessile-abbigliamento-calzature, secondo diverse indagini di settore,
possono essere riferite a: ricerca e ideazione estetica; realizzazione dei
prototipi; preparazione del campionario o della collezione; promozione del
campionario; gestione del magazzino campioni. L'Agenzia delle entrate esaminerà
le richieste di accesso secondo l'ordine cronologico di presentazione e che
verrà data precedenza alle attività avviate prima del 28 novembre 2008.
Confartigianato imprese Prato è gratuitamente a disposizione degli associati
per assisterli nella richiesta contattando il responsabile della Federazione
moda, Enzo Lucchesi (0574 5177842) o l'ufficio internazionalizzazione (0574
5177841).
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
PROVINCIA 04-05-2009
«ETICAMENTE» STASERA SI PARLA DI DOPING NEL MONDO GIOVANILE: INCONTRO PER
GENITORI, ALLENATORI E EDUCATORI Lo sport «sano» in due appuntamenti LANGHIRANO
Sabato gli alunni delle elementari si cimenteranno in nuove discipline II Sarà
rivolto a dirigenti sportivi, insegnanti, educatori e genitori l'incontro di
stasera «Gli altri siamo noi: i dopati da prestazione. Il doping nel mondo
giovanile: fenomeno indotto?». L'appuntamento fa parte della prima sessione di
«EticaMenteSport », il progetto ideato dal Comune di Traversetolo, realizzato
grazie al sostegno della Provincia e di altri Comuni, tra cui quello di
Langhirano. Il percorso, etico e sportivo, passerà attraverso diverse tappe che
si susseguiranno fino al prossimo novembre. Stasera alle 21 al centro culturale
di via Battisti 20 interverranno Gianfranco Gramaccioni, psicologo
e docente dell'Università
di Chieti, Giorgio Triani, sociologo e docente del nostro ateneo, Daniele Zammichele di Endurancenter, Teo
Turci, atleta del Cs Carabinieri sezione atletica e del Cus Parma, Vincenzo
Canali, preparatore atletico e coordinatore della commissione tecnica Coni,
Fidal e Iaaf. La serata, condotta dal giornalista Matteo Billi,
permetterà al pubblico di affrontare la delicata e attuale tematica del doping,
come ha spiegato Giorgio Cavazzini, delegato allo Sport di Langhirano: «E'
importante coinvolgere i genitori e far capire loro che il mondo dello sport
deve rimanere sano. Lo sport è prima di tutto socializzazione». La serata
offrirà un'occasione di confronto con i professionisti, gli atleti e gli
addetti ai lavori dello sport e consentirà di condividere conoscenze ed
esperienze utili a migliorare il rapporto coi giovani sportivi, per aiutarli a
vivere lo sport in modo etico. «EticaMenteSport è una preziosa opportunità
educativa - ha sottolineato Cavazzini -. Aderiamo con entusiasmo a questo
progetto partito l'anno scorso, convinti che possa indurre a riflessioni e
approfondimenti di grande valore». A Langhirano si parlerà di attività sportive
anche sabato, quando al centro Pertini, per il secondo anno consecutivo, il
Comune patrocinerà la «Festa dello Sport». Dalle 8,20 alle 12,20 le scuole
elementari di Langhirano e Torrechiara offriranno saggi e dimostrazioni e
avranno la possibilità di sperimentare, insieme ai numerosi istruttori
coinvolti, diverse discipline. «Questa manifestazione nasce con il duplice intento
di dare ai bambini lo spazio di esprimersi attraverso piccoli spettacoli e di
avvicinarli a nuove attività sportive» ha ricordato Cavazzini. G.Cor. Festa
dello sport Sabato coinvolgerà i bambini al centro Pertini.
( da "Centro, Il" del
04-05-2009)
Argomenti: Cultura
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Aperta Arrangiatevi! Arrangiatevi! La rinascita che vogliono Gli abruzzesi si
sono sempre tramandati, di generazione in generazione, la cultura per il
«risparmio solido»: investi nel mattone, mi sono sempre sentito dire, è
l'investimento più sicuro. E così ho fatto: quello che mio padre aveva
costruito e mi aveva lasciato in eredità, l'ho fatto crescere con spirito di
sacrificio, emulando la sua parsimonia. Come lui aveva fatto con me, come tanti
abruzzesi fanno per i figli, anche io ho costruito per lasciare ai miei figli
un pezzo di futuro, cercando di trasmettere loro il medesimo spirito. Tanti in
Abruzzo hanno fatto così: due generazioni di sacrifici consolidati in
appartamenti, casupole, villette. Mezza L'Aquila è fatta di seconde case,
frutto di decenni di sacrifici e, per molti, fonte unica di sostentamento. A
cosa sono valsi questi sacrifici? A nulla. Il ministro Tremonti non darà un
euro per ricostruire le seconde case. Qualcuno ha detto che il terremoto è
ingiusto, toglie molto ad alcuni e non toglie quasi nulla ad altri. Questa
ingiustizia è ineluttabile, ma il terremoto non è una ferita che colpisce
soltanto L'Aquila e dintorni. E' una ferita che ha colpito l'Italia, e tutta
l'Italia, con piccoli sacrifici, deve, a mio parere, stringersi perché i
sacrifici non diventino enormi per pochi. Il presidente del Consiglio ha
rassicurato: «Non vi lasceremo soli». Mi sembra, invece, che questo decreto ci
lasci più soli di quanto siano state lasciate sole le popolazioni colpite dai
terremoti dell'Umbria e del Friuli: lì fu tutto ricostruito, qui a molti viene
detto: arrangiatevi. Ermanno Chiavaroli L'Aquila Abruzzo, nella tragedia la
riscossa morale L'evento sismico ha inferto il colpo mortale ad una regione la
quale era già stata scossa economicamente non soltanto a seguito della crisi
internazionale ma anche da una poco accurata per non dire scellerata
amministrazione di denaro pubblico. Qui non si vuole fare della polemica
gratuita specie dopo un evento della natura non controllabile che purtroppo
causa distruzione e morte. Pur tuttavia, una riflessione si impone nei
confronti di coloro che sono morti mentre avrebbero potuto salvarsi se
«preventivamente» si fossero adottate o rispettate le norme di sicurezza. Mi
vengono i brividi solo pensare qualora il sisma si fosse verificato quando la
casa dello studente era al completo oppure durante le lezioni nelle scuole
ovvero durante gli orari di lavoro nelle strutture pubbliche crollate. Si
impone un atto di giustizia a fronte di un ospedale che dovrebbe essere il
luogo più sicuro ed invece si è rivelata una trappola per gli stessi
ricoverati. Un atto di riflessione si impone nei confronti di chi ha creduto di
avere a che fare con una classe dirigente al servizio dei cittadini mentre
spesso si è rilevata interessata a dilapidare denaro pubblico per farsi
concorrenza politica. Che bocconi amari hanno dovuto ingoiare gli abruzzesi in
questi ultimi anni! In nessuna altra regione italiana sono stati arrestati i
vertici oltre al sindaco della più grande città regionale. Mancava il terremoto
il quale, oltre a distruzioni e morte, ha fatto emergere altri lati negativi
circa l'uso del denaro pubblico. E' pur vero che nei confronti del sisma nulla
può l'uomo ma ciò non impedisce all'uomo di fare il possibile per limitare i
danni. In questo disastro tutto abruzzese, l'unica nota positiva a fronte di
una immane tragedia è venuta dai tanti e generosi che si sono prodigati nei
soccorsi, ma anche dal contegno degli stessi cittadini che hanno subito tanta
violenza. Il mondo intero si è stupito di fronte a quei cittadini i quali,
ingoiando lagrime amare, con orgoglio dichiaravano di amare ancora la loro
terra anche se ingrata ed essere pronti a ricominciare. Un comportamento che fa
onore al popolo abruzzese e rappresenta un riscatto morale per conto di coloro
che invece hanno tradito la fiducia dei cittadini amministrati e che troppo
spesso hanno infangato il nome dell'Abruzzo. Ernesto Di Nicola Appignano di
Teramo Dall'ateneo aquilano ci cacciano, altro che scippi! Mercoledì 29 aprile
ho conseguito la Laurea triennale in Lettere presso la tendopoli allestita nei
pressi della facoltà di scienze di Coppito. La stima nutrita nei confronti dei
miei docenti e l'attaccamento alla mia città mi avevano convinta a continuare gli
studi (laurea specialistica) nell'ateneo aquilano, nonostante la situazione di
emergenza. Sul sito www.univaq.it è comparso un avviso che invita gli studenti
a perfezionare l'iscrizione con riserva alle lauree specialistiche e alla
reiscrizione per l'anno accademico 2008/2009 attraverso il pagamento della
tassa di 273 euro (!). Mi era sembrato di capire che si fosse decretato
l'esonero dal pagamento delle tasse di iscrizione per facilitare la ripresa
delle attività didattiche anche in assenza di strutture e servizi adeguati. Se
mi si costringe a pagare per un servizio di emergenza, pur con la morte nel
cuore, mi vedo costretta a lasciare docenti e città per
altra destinazione. Non servono le lamentele del rettore su presunti scippi di
studenti aquilani da parte di Università private e on-line: è la richiesta del
pagamento delle tasse di iscrizione, nel clima di disagio anche economico che
il terremoto ha determinato, a favorire la fuga dall'ateneo aquilano.
Federica L'Aquila
( da "Corriere Economia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere Economia
sezione: Economia data: 04/05/2009 - pag:
( da "Corriere Economia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere Economia
sezione: Economia data: 04/05/2009 - pag: 8 Economia e società aperta Parte un
ciclo di «conversazioni» su durata e conseguenze della recessione. Banche e
governi al centro delle analisi La crisi e quel fantasma del '29 Lo storico
Toniolo: «Welfare da rafforzare, se lo stallo dovesse estendersi al 2010» Q
uando è profonda come quella di questi mesi, la crisi economica è anche crisi
degli economisti, chiamati a spiegare fatti impensabili: i loro modelli non li
avevano previsti, e neppure ipotizzati. E alla frusta ci sono anche gli
storici, che per definizione non possono estrarre dai loro studi le predizioni
e tanto meno le prescrizioni che la società vorrebbe. Eppure tocca inesorabilmente
agli studiosi dell'economia schierarsi sulla prima linea del dibattito, come
faranno nel ciclo di Conversazioni di «Economia e società aperta». La politica
chiede agli esperti se la crisi attuale si prepara a determinare trasformazioni
epocali, della stessa portata di quelle che seguirono lo choc del '29. Per
adesso lo stato dell'arte è in grado solo di definire l'agenda, indicando i
nodi decisivi su cui gli economisti sono chiamati a riflettere. Il primo è
quello della profondità. «Il prodotto interno lordo mondiale, l'andamento delle
Borse e il commercio internazionale nel primo anno di questa crisi segnano dati
peggiori rispetto ai primi dodici mesi di crollo di 80 anni fa avverte Gianni
Toniolo, docente di storia
economica che divide il suo tempo tra università italiane e americane, e che sarà tra i protagonisti
dell'iniziativa di Università Bocconi e Corriere della Sera. «È una situazione
aggiunge Toniolo che deve indurci a molta prudenza: io stesso ho scritto tempo
fa che questo non era un nuovo '29, oggi forse non lo riscriverei». Il
secondo nodo è la durata. La prima grande depressione si è protratta per anni,
«la sua caratteristica più netta è che non finiva mai», nota Toniolo, che a
quell'epoca ha dedicato importanti studi. Quella attuale potrebbe rivelarsi
ugualmente rivoluzionaria, «nel caso che il 2009 finisse senza segnali chiari
di ripresa, e ci trovassimo da qui a un anno ancora nel pantano della
recessione». Il terzo punto dell'agenda degli economisti è la risposta della
politica: vaga se non dannosa quella di fine anni '20, nettamente più robusta
quella di oggi, soprattutto negli Stati Uniti e in Cina, un po' meno in Europa,
ancora meno in Italia. «Se la crisi si estendesse al 2010, diventerà
indispensabile difendere la coesione sociale attraverso robuste iniezioni di
welfare in difesa delle fasce più deboli». Qui però Toniolo ricorda che cosa
rispose John Maynard Keynes al Cancelliere dello scacchiere Philip Snowden, che
nel 1931 gli chiedeva una ricetta per uscire dalla depressione: «L'unica cosa
da fare è una lista delle cose possibili, e provarle tutte». Infine, quarto
punto dell' agenda, una prima analisi sui fatti già accaduti. Qualche esempio:
la General Motors che in pochi mesi da primo produttore mondiale di auto, se
non fallisce, diventa più piccola della Fiat; la consegna di quota consistente
delle azioni di Chrysler al sindacato; le maggiori banche americane
sostanzialmente in mano allo Stato. Non è abbastanza per parlare di cambiamenti
epocali? Toniolo preferisce la prudenza dello scienziato e invita ad aspettare,
anche se «si sta già andando in una direzione tipo anni '30, basti pensare alla
nascita dell'Iri in Italia». GIORGIO MELETTI
( da "superEva notizie"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
All'Università di
Pisa, celebrazioni galileiane 400 anni fa, nel 1609, Galileo Galilei utilizzò
il cannocchiale come strumento per osservare i corpi celesti. Questa operazione
è stata per la cultura del tempo un atto rivoluzionario che ha condotto al[...]
400 anni fa, nel 1609, Galileo Galilei utilizzò il cannocchiale come strumento
per osservare i corpi celesti. Questa operazione è stata per la cultura del tempo
un atto rivoluzionario che ha condotto al superamento della cosmologia
aristotelica, aprendo le porte all'astronomia moderna. Per questo l'Unione
Astronomica Internazionale (IAU) ha proclamato il 2009 "International Year
of Astronomy" (IYA2009), con il patrocinio dell'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite (ONU) e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione,
la Scienza e la Cultura (UNESCO) L'Università di Pisa, in
sintonia con il Comitato Nazionale per le Celebrazioni Galileiane, organizza quest'anno
diversi eventi per celebrare Galileo Galilei, senza dubbio il docente più illustre che l'ateneo abbia
mai avuto. Le iniziative coinvolgono diverse facoltà e discipline, e comprende
tavole rotonde, seminari di studio, proiezioni di film e lezioni che
spaziano dall'arte alla medicina, alla fisica ovviamente. Di grande risonanza
anche la mostra d'arte Il cannocchiale e il pennello. Arte e scienza nell'età
di Galilei , visitabile dal 9 maggio fino al 20 luglio (Palazzo Blu Lungarno
Gambacorti 9), che si occupa dei rapporti tra lo scienziato e l'arte del suo
tempo. Calendario delle iniziative Eventi del dipartimento di Fisica Eventi
della Facoltà di Lettere Eventi della Facoltà di Medicina PUBBLICITà PUBBLICITà
Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo
Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune
di Roma--> Pubblicato il 4 maggio 2009 in: Appuntamenti con la Filosofia »
Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore del
lunedì sezione: SYSTEM (SOLAREXPO) data: 2009-05-04 - pag: 33 autore: PV Tech
Milano 2009,il salone della filiera produttiva fotovoltaica Dal 25 al 27
novembre a fieramilano sarà in vetrina tutta la filiera manifatturiera
fotovoltaica: macchinari, linee complete e tecnologie per la produzione e
lavorazione di polysilicon, lingotti, wafer, celle e moduli N el corso del 2007
la produzione mondiale del silicio fotovoltaico ha superato quella di silicio
di grado elettronico. Una svolta di notevole rilievo che conferma la grande
crescita della filiera fotovoltaica. Dal 2006 ad oggi, infatti, secondo i dati
del Solar Energy Report 2008 redatto dall'Energy & Strategy Group del
Politecnico di Milano, la domanda di polysilicon per applicazioni fotovoltaiche
ha avuto un tasso medio di crescita annua di circa il 40% giungendo, nel
( da "Affari Italiani (Online)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
MilanoItalia Milano/
"Donne basta paura", il primo libro sull'autodifesa. Di Mario Furlan
(City Angels) Lunedí 04.05.2009 09:46 Emergenza stupri: Mario Furlan, fondatore
dei City Angels, risponde con un libro, uscito in questi giorni. "Donne
basta paura", edito da Sperling & Kupfer, è il primo manuale
sull'autodifesa psicofisica rivolto al pubblico femminile. Non il solito libro
di autodifesa, ma un testo basato sull'esperienza reale della strada, e che
spiega come trasformare la paura da nemica ad amica, capace di potenziare le
reazioni di fronte al pericolo. Il libro verrà presentato in anteprima
nazionale sabato 9 maggio alle 15,30 presso la Libreria esoterica di Galleria
Unione
( da "Affari Italiani (Online)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
MilanoItalia La
costruzione di un evento... con Dolce & Gabbana Lunedí 04.05.2009 10:14
Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, nell'ambito del progetto regionale
RE.T.I.C.A (Rete Territoriale per l'Innovazione della Creativita` Applicata)
organizza una tavola rotonda dedicata ai mestieri d'arte e alle diverse
professionalità coinvolte nell'ideazione e nella realizzazione di un evento
culturale. Il dibattito sarà moderato da Paolo Dalla Sega, docente di drammaturgia degli eventi e direttore del Mec (Master in
ideazione e progettazione di eventi culturali) presso l'Università Cattolica di
Milano. Parteciperanno Gabriella Forte (Personal Advisor di Domenico Dolce e
Stefano Gabbana e General Merchandising Manager, Dolce & Gabbana) e
Cristina Apa (Books and Special Editorial Projects Manager, Dolce &
Gabbana), che proporranno una case-history, e Ferruccio Bigi, scenografo e
costumista, creatore di eventi e docente all'Accademia
di Brera. CHE COSA E' - Il progetto RE.T.I.C.A., avviato lo scorso Febbraio e
il cui termine è previsto per Maggio 2010, prevede un ventaglio di attività
dislocate nelle province di Milano, Bergamo, Pavia, Varese e Como che
permettano ai giovani di trasformare la loro creatività in un'opportunità per
il futuro, grazie a una lettura artistica del territorio e a una maggiore
conoscenza dei mestieri d'arte tipici della Lombardia. L'incontro è aperto al
pubblico. Università Cattolica del Sacro Cuore Largo A. Gemelli, 1 Milano
Cripta dell'Aula Magna, 30 Aprile 2009, ore 16.30 tags: costruzione evento
( da "Caserta News"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì 4 Maggio 2009
Scuola Buonarroti al Fantasio Festival di Perugia SCUOLA |
Mondragone La filosofia 'dolce' dell'associazione nazionale
"AmicaSofia" di cui è Presidente il Prof. Livio Rossetti
dell'Università degli Studi di Perugia, quella che si fa non solo nei caffè filosofici ma
a scuola durante le ore di lezione - soprattutto con i bambini e gli
adolescenti, è oggetto di attenzione crescente, in Italia forse perfino più che
altrove e costituisce un fenomeno di proporzioni ormai cospicue. Ci sono
genitori che vanno da presidi o direttori didattici per chiedere che quella
filosofia che si fa alle elementari o alle medie di un'altra città venga a far
parte dell'offerta formativa anche nel caso della scuola frequentata dai loro
figli. A Perugia, dal 23 al 26 aprile, alla Rocca Paolina, in occasione del
terzo Fantasio Festival, una manifestazione nazionale dedicata all'arte e alla
creatività studentesca, è stata allestita nella Sala del Caminetto - a cura di
AmicaSofia - l'auletta "Siamo
in pensiero", ove si sono alternate classi di
bambini e ragazzi per philosophein con le loro insegnanti (proprio come
avrebbero potuto fare a scuola) o con altri docenti in grado di animare questi
eventi. Sono scolari e insegnanti venuti da tutta Italia. Le metodologie
adottate sono assai diverse, perché rispecchiano la varietà delle esperienze,
né risulta esservi altro evento pubblico per bambini e ragazzi ove vi sia
spazio anche per la filosofia. La provincia di Caserta è stata rappresentata da
una delegazione di studenti delle classi prime dell'Istituto di istruzione
secondaria di I grado "Buonarroti" di Mondragone della Dirigente
scolastica Rosa Alba Veneruso che, dopo un percorso quinquennale di Filosofia
con i bambini dal titolo "Imparare a pensare, tra ragione e passione:
didattiche relazionali e ricerca di senso nella comunicazione filosofica con i
bambini", il giorno 25 aprile alle ore 15.00 presso la Rocca Paolina , ha
partecipato al "Fantasio Festival 2009", con una rappresentazione
teatrale dal titolo "Ominis determinatio est negatio?" di Roberta
Martullo, socia fondatrice di "AmicaSofia", nell'ambito di una
sessione curata dalla stessa associazione. La performance teatrale prende
spunto da un viaggio d'istruzione svolto in data 22 febbraio 2008 presso la
Corte Costituzionale in occasione dei 60 anni della Costituzione, con la visita
del Palazzo della Consulta e l'incontro con il Giudice costituzionale Sua
Eccellenza Paolo Maria Napolitano. Le professionalità che, negli anni, si sono
dedicate alla formazione degli studenti e che hanno partecipato al Fantasio
Festival 2009 sono: - Roberta Martullo, che ha curato l'ideazione e la
supervisione del progetto, negli aspetti organizzativi e realizzativi, ivi
comprese le attività integrative e complementari all'iter formativo (visite
d'istruzione alla redazione del quotidiano "Il Mattino" di Caserta e
presso la Corte Costituzionale) e la stesura dei testi teatrali; - Emilia
Giustiniano, referente del progetto; - Gravante Palma, collaboratrice della
referente del progetto; - Graziella Marona, esperta di musica; - Pina
Montesarchio, consulente per l'Associazione "Amica Sofia" e membro
del Direttivo Nazionale. Durante la realizzazione di tutte le attività
organizzate dall'Associazione Amica Sofia è intervenuta la RAI per riprendere
queste iniziative, al fine di promuoverne la conoscenza in tutte le scuole
italiane. Gli alunni delle classi prime coinvolti nella manifestazione sono
stati: Bibbò Simona, Corrente Pasquale, Di Fusco Giuseppe, Gattone Angela,
Lampitiello Arianna, Montella Vincenzo, Palumbo Rosa, Persechino Alessandra,
Saulle Virgilio, Semprebuono Antonio Maria, Varone Gianfranco, Campoli Alfredo,
Campoli Chiara, Capuano Mario, Di Gennaro Piergennaro, Filosa Crescenzo, Fusco
Daniele, Georgieva Donika, Miraglia Luca, Montano Roberto, Pagliuca Elia,
Romano Rosa, Zevoli Luca. A conclusione dell'apprezzatissima rappresentazione
teatrale degli studenti della Scuola Media "Buonarroti" di
Mondragone, che ha saputo trasmettere l'immagine di una
scuola intesa come comunità educante dove è apparsa in primo piano la sinergia
tra docenti, alunni e famiglie, è intervenuto il Prof. Bruno Schettini del
Dipartimento di Psicologia della Seconda Università degli Studi di Napoli sul
tema "Una scuola per la democrazia cognitiva".
( da "Corriere.it"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pubblico&Privato
La competizione padre-figlio dominata spesso dall'invidia Noi ci identifichiamo
con chi consideriamo migliore, più forte, più potente e vogliamo essere come
lui Freud si era accorto che il figlio maschio ama il padre e lo ammira però,
contemporaneamente, si mette in competizione con lui. E spiega questo antagonismo col
desiderio di avere tutta per sé la madre come nella vicenda di Edipo che uccide
il padre per sposare la madre Giocasta. In realtà alla base di questa
competizione il sentimento dominante non è la gelosia, ma l'invidia. Noi ci identifichiamo
con chi consideriamo migliore, più forte, più potente, più abile e vogliamo
essere come lui. Se lo amiamo, lo ammiriamo, lo consideriamo un capo. Se invece
prevale il rancore lo invidiamo. Vorremmo che non valesse così tanto, vorremmo
che sbagliasse e, per dimostrare agli occhi degli altri e di noi stessi di
valere più di lui, lo calunniamo, lo denigriamo. È più facile ammirare un
personaggio lontano, un cantante, un regista, un attore, un leader politico che
ti appare irraggiungibile piuttosto che uno con cui vivi fianco a fianco e di
cui vedi i difetti, le debolezze, le miserie per cui, quando trionfa, ti dici
«ma lo meritavo più io!». L'invidia scoppia fra simili, il farmacista invidia
il farmacista più ricco, il medico il collega che ha successo, lo scrittore
l'autore che vende di più. E può insinuarsi fra coloro che vivono insieme.
Scoppia tra amici, tra fratelli, tra marito e moglie quando uno riesce e
l'altro no. C'è quasi sempre un momento in cui il figlio non vuol sentirsi
inferiore al padre e cerca di fare come lui o meglio di lui. È un'ottima cosa.
Conosco ragazzi che hanno fatto fiorire l'impresa paterna. Però ho notato che
ci sono riusciti quando hanno conservato un ricordo positivo, addirittura il
mito del padre. Quelli che, invece, provavano rancore e invidia, alla morte del
padre spesso hanno venduto l'impresa. Oppure hanno cercato di affermare la loro
diversità distruggendo ciò che egli aveva fatto col risultato di portarlo alla
rovina. No, il conflitto figlio-padre non sorge dalla gelosia erotica, ma dagli
stessi meccanismi invidiosi che si scatenano fra l'allievo e il maestro, fra i
seguaci e il capo. Tutti coloro che vivevano accanto a Cesare credevano di
essere come Cesare, meglio di Cesare. Napoleone diceva che tutti i suoi marescialli
erano convinti di saper fare meglio di lui. Però solo Bernadotte l'ha tradito.
Quelli che lo amavano veramente e che perciò credevano in lui gli sono rimasti
a fianco nell'ultima battaglia. Alcuni, come Ney o come Murat, fino alla morte.
Francesco Alberoni stampa |
( da "Stampaweb, La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA Lobiettivo
è avere zainetti meno pesanti per la nuova generazione di studenti, “i nativi
Digitali”, evitando alle famiglie il puntuale collasso di settembre causato dal
caro-libri. La “rivoluzione degli e-book” permette un effettivo risparmio
perchè il testo, in
formato pdf, si può scaricare e leggere comodamente sul proprio pc. Da questo
punto di vista, lAdiconsum già calcola un abbattimento di
spesa per le famiglie intorno al 10 per cento con lavvio della
progressiva adozione dei libri digitali. E mentre la Rete in diversi blog celebra laddio
ai libri di testo, non manca in questa fase chi dice sì a Internet senza però
mandare in soffitta le pagine di carta stampata. Anche questa è una piccola
rivoluzione: non si tratta più del libro scolastico, ma del libro di lettura, uno
strumento indispensabile in quella biblioteca personale che esperti e
osservatori invitano a tenere ancora in piedi accanto al computer. «Con ladozione
delle-book diamo una mano alle famiglie e un sollievo ai nostri studenti
- dice allAdnkronos
il ministro dellIstruzione Mariastella Gelmini -. Il libro in versione
digitale scaricabile da internet permetterà infatti ai genitori di risparmiare
limitando al massimo la spesa per i libri di testo, e allo stesso tempo i
nostri ragazzi non
saranno più costretti ad andare a scuola caricando sulle spalle zainetti troppo
pesanti». «Proprio nei momenti di difficoltà economica come quelli che stiamo
vivendo - rimarca il titolare del dicastero di viale Trastevere - è
fondamentale andare incontro alle famiglie sfruttando tutte le opportunità che
la tecnologia ci offre, e con lE-Book le scuole potranno scegliere
testi scaricabili dalla rete al posto del tradizionale libro stampato, più caro
e anche più pesante per gli studenti». «Già diverse case editrici - anticipa il
ministro - hanno raccolto questa sfida didattica entrando nel mondo dellE-book
pubblicando in versione elettronica libri scolastici e anche famosi
best-seller. Per rendere questo passaggio più semplice, il ministero sta lavorando per dotare le scuole di tutti
gli strumenti necessari, primo tra tutti connessioni internet efficienti». Ma
la novità che Mariastella Gelmini ribadisce è anche unaltra:
«I testi adottati, sia in formato cartaceo che elettronico, non potranno essere
cambiati per almeno 5
anni nella scuola primaria e
( da "Savona news"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Savona: il priore
Enzo Bianchi al convegno diocesano Il nome di Enzo Bianchi, priore della
Comunità di Bose, è forse quello che spicca di più tra coloro che, nellambito
del Convegno diocesano sul tema dellevangelizzazione previsto a Savona
dal 19 al 21 giugno e avrà la sua conclusione il 28 giugno, proporranno i
principali argomenti
che aiuteranno la riflessione dei delegati. Ecco nel dettaglio il programma dei
lavori. Nel pomeriggio di venerdì 19 è previsto un momento di preghiera e
adorazione preparatorio in tutte le vicarie, seguito alle ore
( da "Sanremo news"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sanremo: sabato la
presentazione di "Liguria Linguistica" Sabato 9 maggio alle ore 16
presso il Museo Civico "Borea d'Olmo" di Sanremo si terrà la
presentazione del libro "Liguria linguistica. Dialettologia, storia della
lingua e letteratura nel Ponente". Si tratta di un'opera realizzata da
Fiorenzo Toso, che sarà presente all'evento, (edito da Philobiblon Edizioni
ndr). Introdurrà Franco D'Imporzano. Il volume raccoglie una serie di saggi -
in parte già editi in riviste o miscellanee, in parte inediti - aventi per tema
diversi aspetti della storia linguistica e linguistico-letteraria del Ponente
ligure, esplorato nella sua intrinseca varietà. Il Ponente linguistico
rappresenta uno spazio che, per la varietà delle situazioni e delle condizioni,
offre al ricercatore la possibilità di approcci differenti, destinati ad agire
non solo sulle modalità sincroniche dell'esperienza dialettale, ma anche su
temi e problemi di ricostruzione storico-linguistica, di lessicografia, di
filologia e letteratura, di toponomastica e sociolinguistica. Fiorenzo Toso è docente di linguistica generale e applicata presso la Facoltà di Lingua
e Letterature Straniere dell'Università di Sassari. Libero docente in filologia italiana
all'Università di Saarbrucken dove collabora al Lessico Etimologico Italiano, è
specialista dell'area linguistica ligure, alla quale ha dedicato numerosi
volumi e saggi su riviste scientifiche italiane e straniere.
( da "Affari e Finanza (La Repubblica)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
FINANZA pag. 22 Le
migliori strategie per battere il mercato MILANO In Italia il risultato
conseguito dall´inizio dell´anno dagli hedge fund è mediamente il più 1,49 per
cento e mette a segno il miglior extra rendimento di sempre ottenuto nei
confronti del mercato azionario in un bimestre. Ciò è accaduto anche se lo
scorso anno è calato del 40 per cento il numero degli hedge il cui valore degli
asset in gestione è superiore al miliardo di dollari (erano 350 nel 2007, nel
2008 sono diminuiti a circa 200). Ora, visti i brillanti risultati dei primi 3
mesi dell´anno, i fondi alternativi potrebbero presto tornare a registrare una
raccolta positiva dopo i riscatti record dello scorso anno. Anche se, va detto,
gli investitori saranno molto più selettivi e si orienteranno sui fondi che
hanno gestito meglio la crisi dei mesi scorsi. Per quanto concerne le ultime
settimane, l´amministrazione Obama è stata estremamente attiva in marzo. Oltre
alla politica di normalizzazione "quantitativa", Tim Geithner,
segretario americano al Tesoro, ha presentato una versione
più dettagliata del piano di investimento pubblico privato. Questa novità è
d´importanza fondamentale nella misura in cui l´effetto del piano Obama sul
mercato del credito potrebbe rivelarsi considerevole. Inoltre, numerosi fondi
alternativi si apprestano sia a lanciare dei prodotti dedicati sia ad investire
attraverso i loro fondi principali. A questo punto è il rischio politico
che costituisce il principale punto interrogativo. Infatti o questi asset
produrranno guadagni importanti per il settore privato (leggi hedge fund) o lo
stato americano registrerà forti perdite. In entrambi i casi ciò potrà scontentare
gli uomini politici e portare alla introduzione di nuove imposte. Dopo aver
sentito numerosi gestori di hedge fund, a 3A di Banca Syz continuiamo a
ritenere che sia ancora troppo presto per "immettere" denaro in
strutture poco liquide del mercato del credito. In termini di strategia
d´investimento la nostra posizione non è mutata. Continuiamo a privilegiare le
strategie Macro, Equity Long/Short e materie prime (attraverso i gestori
"Relative Value"). Fra le varie strategie portate avanti dai vari
fondi alternativi, nel marzo scorso hanno dato buoni risultati le seguenti:
Long Short equity, Event Driven, Credit, Natural Resources-Commodities. è stato
invece più difficile ottenere buoni risultati per chi ha messo in atto le
strategie Arbitrage soprattutto a causa della forte volatilità e dei repentini
cambiamenti di tendenza. Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi
( da "Affari e Finanza (La Repubblica)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cervelli
SCIENZE pag. 26 La
Normale punta sull´e-learning per arginare la fuga dei cervelli
DANIELE AUTIERI «Il nostro obiettivo è offrire ai giovani un´opportunità per
riflettere sul proprio futuro». Così Salvatore Settis, direttore della Normale
di Pisa, spiega il senso della partnership siglata con Telecom Italia che
aprirà le porte di cinque campus estivi del prestigioso ateneo per i loro corsi
di orientamento a 500 tra i migliori studenti italiani. Questa volta,
grazie alle tecnologie offerte da Telecom, i corsi di orientamento
universitario dedicati ai ragazzi che frequentano l´ultimo anno di liceo
saranno accessibili attraverso il web ad altri 1.500 giovani. I 500 più
fortunati, selezionati tra gli oltre 2.000 segnalati per meriti scolastici
dagli istituti superiori italiani, saranno ospitati per una settimana
all´interno dei campus di Cortona, Colle Val d´Elsa, San Miniato, Rovereto e Camigliatello
Silano dove incontreranno scienziati, letterati, economisti, artisti. «è dagli
anni ´60 che la Normale di Pisa promuove iniziative come questa
spiega Settis perché le consideriamo un modo per realizzare la nostra
vocazione di eccellenza insegnando ai più giovani a puntare sulla qualità a tutti i livelli. La
nostra speranza è convincere i giovani a scegliere le università
italiane evitando così che talenti e qualità si disperdano all´estero». Il
progetto si arricchisce ora di un plus tecnologico con il supporto di Telecom
che ha avviato un percorso comune con l´ateneo pisano mettendo a disposizione
le piattaforme tecnologiche. Le lezioni a distanza in Internet allargano
l´offerta formativa a giovani che altrimenti resterebbero tagliati fuori. «Questo
intreccio tra mondi produttivo e accademico conclude Settis
avvicina le università alla società e allo stesso tempo sensibilizza
l´impresa nel supportare la ricerca, un fattore
determinante per la crescita». Scopri come ricevere sul tuo cellulare
Repubblica Gold condividi
( da "Giornale.it, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
n. 18 del 2009-05-04
pagina 0 Lezione di Alzheimer alla «Sapienza». E c'è anche un concorso per i
giovani di Redazione In una conferenza nell'ateneo romano gli esperti spiegano
che cos'è questa teribile malattia e come la creazione di oggetti e indumenti «ad
hoc» può aiutare i pazienti nella loro vita quotidiana Una conferenza-lezione,
un concorso, una mostra. Tutto per sensibilizzare sulla malattia dell'
Alzheimer e aiutare chi viene colpito. L'appuntamento è all'università
«La Sapienza» di Roma, lunedì 4 maggio, alle 16, per ascoltare la professoressa
Luisa Bartorelli. L' exprimario di geriatria all'Ospedale Sant'Eugenio e
presidente di Alzheimer Uniti Roma (l'Associazione delle famiglie dei malati di
Alzheimer e degli operatori dedicati), parlerà della grave patologia che
colpisce in Italia 500.000 anziani. Si tratta di un incontro interfacoltà e tra
studenti di due università diverse, nonché di scuole
private, per informare i giovani su questa malattia che investe interi nuclei
familiari e non solo il paziente. L'invito viene dallo stesso rettore della
«Sapienza», Luigi Frati, ed è rivolto agli studenti di Medicina e di Scienze
della Moda e del Costume,Facoltà di Lettere e Filosofia, agli studenti di Corso
di Formazione Cultura della Moda, Facoltà di Lettere e Filosofia Universita «
Tor Vergata» , dell'Accademia Koefia e dell'Istituto Europeo di Design (Ied ).
La conferenza- lezione nell'Aula magna di Anatomia Patologica (Viale Regina
Margherita 324) è stata promossa dalla giornalista Rai Stefania Giacomini, docente nell'ateneo romano di Moda e
Mass Media di Scienze della Moda e del Costume. Dev'essere anche l'occasione
per lanciare la seconda edizione di «Linda, un abito per l'Alzheimer», un
concorso che premierà i migliori progetti per la creazione di oggetti ed
indumenti che possano facilitare la vita e la nutrizione di questi malati.
L'iniziativa, che prevede anche una mostra di tutti i progetti presentati,
porta il nome di una paziente scomparsa per questa terribile malattia, che
aveva una predilezione per i giovani, la loro fantasia e la moda. Dopo il
successo della prima esperienza, che ha riscosso notevole partecipazione da
parte degli studenti, rivelando sensibilità ed attenzione al disagio, si
replica con alcune novità. L'edizione 2009 del premio è a carattere nazionale,
coinvolge per la prima volta anche l'ADI (l'Associazione per il disegno
Industriale) ed offre, grazie alla partecipazione dell'Assessorato alle Piccole
e medie imprese della Regione Lazio, premi in denaro e anche la realizzazione
per il settore moda di alcuni prototipi da parte della Lydda Wear, ditta unica
in Italia e forse in Europa, che realizza abiti per chi è affetto da handicap.
Il concorso è bandito da «Fashion for Good», insieme ad Alzheimer Uniti Roma e
all'Associazione per il Disegno Industriale, con il patrocinio della Presidenza
del Consiglio dei Ministri, della Regione Lazio, della Provincia di Roma del
Comune di Roma, di Fondazione Valore Italia, della Camera Nazionale della Moda
e di Design for All Italia IIDD. Le modalità del concorso e della premiazione,
che prevede tra l'altro una mostra dei progetti presentati il prossimo 16
settembre verranno illustrati dalla Giacomini, anche membro di «Fashion for
Good», che ha promosso questo concorso, insieme alla Bartorelli e a Stefano
Salvi (presidente dell'Associazione per il Disegno Industriale delegazione
Centro). Interverranno in apertura il rettore Frati , Guido Pescosolido,
preside di Facoltà Lettere e Filosofia, Paola Morelli ,presidente corso di
laurea Scienze della Moda e del Costume. E poi, si aprirà il dibattito agli
interventi degli studenti, che potranno anche commentare i video esplicativi
proiettati sull'Alzheimer e sulla premiazione della prima edizione del
concorso. Questa malattia colpisce in Italia circa 500.000 persone e coinvolge
pesantemente non solo i servizi socio-sanitari, ma intere famiglie impegnate
nelle cure dei pazienti. Nel 2006 è stato celebrato il centenario della sua
scoperta. Studi recenti hanno dimostrato che la ricerca scientifica sta
individuando nuove strade per la terapia farmacologica attraverso cui si può
assicurare al paziente una migliore qualità della vita. Come? Applicando
strategie di cura (riattivazione cognitiva, musicoterapia, arte-terapia e
adeguamento all'ambiente), che stimolano sensazioni ed emozioni . A Vancouver,
in Canada, si è sperimentato l'uso di un abbigliamento adeguato, funzionale,
elegante e dai colori vivaci, anche per mantenere quella dignità che deve
essere assicurata al paziente, nonostante le sue gravi perdite. © SOCIETà
EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Trend-online"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il rally delle
illusioni. L'euforia non si deve fermare PRIMO PIANO, clicca qui per leggere la
rassegna di Borsaprof , 04.05.2009 13:14 Scopri le migliori azioni per fare
trading questa settimana!! che regala alle banche la
possibilità di disfarsi di titoli tossici vendendoli ad enti pubblici-privati
in cui i guadagni finiscono ai privati ed i rischi al bilancio pubblico. Non da
meno è stata la modifica alle regole contabili che ha permesso alle banche di
valorizzare i titoli tossici a loro piacimento. Questa chicca, a cui io
attribuisco gran parte del merito del rialzo borsistico, ha permesso a
tutte le principali banche di presentare utili fantascientifici nelle
trimestrali presentate, proprio nei giorni in cui il FMI rivedeva al rialzo
oltre i 4.000 miliardi di dollari la stima del buco originato dai titoli
tossici. Ricordo che finora le perdite emerse sono state di circa 1.300
miliardi. Se il FMI non sbaglia restano 2.700 miliardi di polvere che è stata
nascosta sotto il tappeto ed emergerà in futuro. Ma non ora! Questo è quel che
conta. Magari il ritorno della fiducia farà il miracolo di far sparire la
tossicità. Questa è la speranza dei furbetti. Ed il mercato ci sta credendo,
lanciandosi nella speculazione rialzista sui bancari. E
bastato truccare il termometro e tutti cominciano a credere che la febbre sia
sparita. Laltra presa in giro è lAraba Fenice degli Stress Test
sulle 19 principali banche USA. Non si riesce più a capire quando avremo i dati ufficiali, dato che i tempi di pubblicazione vengono posticipati ogni settimana. Tuttavia
le anticipazioni che sono state pubblicate su
importanti giornali americani fanno temere che quella che venne presentata come
loperazione verità per togliere ogni dubbio sul sistema bancario USA,
sia in realtà unaltra operazione di intossicazione della
realtà. Innanzitutto il metodo usato presta il fianco alla critica di eccessiva
accondiscendenza. Si è esaminata la solidità delle banche utilizzando due
ipotesi: lipotesi di base prevede il PIL
( da "Denaro, Il" del
04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura economia e
società Il liberista scomodo A 25 anni dalla morte un libro ricorda lo studioso
e politico Corbino Claudia Musto Epicarmo Corbino, siciliano di nascita e
napoletano d'adozione, è stato uno degli economisti e politici di spicco del
Novecento. A 25 anni dalla sua scomparsa, viene celebrato e ricordato in un
libro che ne racconta il valore da statista e da pensatore attraverso un
percorso di suoi scritti estrapolati da diversi momenti della sua vita.
"Un liberista scomodo": questo il titolo del volume , un titolo che ben
si adatta e descrive un uomo che da studioso credeva nei dettami del liberismo
economico, ma che ha saputo adattarlo alle circostanze dell'economia italiana
del secondo dopoguerra. "Se Corbino non ci fosse bisognerebbe
inventarlo" disse Alcide De Gasperi, lodando l'onestà politica ed
intellettuale dell'uomo che fece parte per due volte del suo gabinetto (1945/46
- 1946/47) come Ministro del Tesoro. Ad aprire il convegno l'ultimo dei nipoti
dello statista, Alberto Corbino che, ricordando la nota riservartezza dell'uomo
privato, ne ha sottolineato la passione e l'integrità da politico: "doti
che oggi dovrebbero essere da esempio per i giovani e per chi amministra la
cosa pubblica." Enzo Giustino, presidente del Banco di Napoli, porgendo i
saluti dell'istituto di cui è a capo e che ha contribuito all'edizione del
libro, si è mostrato particolarmente emozionato a parlare di quello che è stato
suo "professore di politica economica durante gli studi universitari,
nonostante non fosse laureato, a dimostrare che quando ci sono qualità
straordinarie non sempre servono i titoli, e che, coincidenza ha voluto,
ricoprisse la mia stessa carica di Presidente del Banco di Napoli."
Presenti fra i relatori Lucio Iaccarino, che ha curato l'edizione del volume
per la Thinkthanks, sottolineando "lo straordinario valore storico di
questa biografia, interessante per molteplici motivi, fra cui l'accesso a fonti
che fanno parte di un archivio privato." E' la natura del liberalismo di
Corbino a destare il maggior interesse fra i presenti al convegno. Antonio
Maria Fusco, ordinario di storia del pensiero economico della Federico II,
identifica la weltanshauung del politico siciliano con una celebre frase di
Camillo Benso conte di Cavour "non v'è principio, per quanto giusto e ragionevole,
il quale, se lo si esageri, non possa condurci alle conseguenze più
funeste", lodando il suo "essere liberale ma con una chiara visione
del tempo che viveva, riconoscendo che il liberismo economico puro avesse i
suoi limiti e che Corbino abbia dimostrato, nella sua lunga carriera, di avere
una chiara visione dell'importanza del ruolo dello stato nell'economia
nazionale." Un laissez-faire rivisto e corretto, ma in cui Corbino ha
continuato a credere, perchè ritenuto l'unico modo per risollevare l'economia
italiana dopo la seconda guerra mondiale. Proprio come ha scritto nel saggio
inserito nel volume Laura Letizia, docente di contabilità di stato, diritto finanziario dell'unione europea
e diritto tributario degli enti locali presso la Seconda Università di Napoli,
ricordando "l'importante ruolo che gli ebbe nel salvataggio della lira nel
1946, provvedimento che servì a fermare l'inflazione ma che gli causò notevole
impopolarità al punto da giungere alle dimissioni pur di non mutare le sue
convinzioni." Uomo di grande integrità, le cui idee non erano
semplici attitudini del momento, ma principi perseguiti per una vita intera. Una
vita dedita allo studio, una personalità sfaccettata che si è dedicata anche ad
altri interessi "come quello della musica, di cui è prova il saggio,
pubblicato nel volume, dedicato a Beethoven, - ha spiegato Domenicantonio
Fausto, ordinario di scienza delle finanze della Federico II - in cui dimostra
una grande propensione alla scrittura, con una certa indole ironica, e che
esalta il compositore e pianista tedesco collocandolo al di sopra dei suoi
illustri colleghi." A conclusione di una giornata così ricca di spunti il
saluto ed il ringraziamento di Augusto Graziani, ordinario di economia politica
dell'università La Sapienza di Roma, che ripercorrendo
la sua carriera da autodidatta, ha elogiato l'iniziativa presentata, per suo
valore storico e morale. del 01-05-2009 num.
( da "Denaro, Il" del
04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura cooperazione
internazionale Parthenope e l'Oriente L'ateneo napoletano si apre a uno scambio
interculturale con la Cina Francesco Maglioccola Se vi capiterà di frequentare
i vagoni dei treni della vesuviana lungo il miglio delle meraviglie dell'asse
Napoli Ercolano che porta i pendolari e turisti ad Ercolano, Pompei o Sorrento
potrebbe capitarvi di incrociare lo sguardo sorridente di dieci studenti
asiatici che zaino in spalla vanno a scuola. Se provate a chiedere qualcosa a
questi ragazzi potrebbero rispondervi in un linguaggio che è tra l'italiano,
l'inglese ed il cinese. E' dal 15 marzo che viaggiano felici su quel treno e
col passar del tempo se gli farete qualche domanda vi risponderanno sempre più
sicuri in italiano. I loro nomi sono Hu JunN, Wang Bing Nan, Yu Chen, Zhang
Huan, Zhang Mei Jie, Han Yong, Bai Lu, Li Fei Fei, Yan Jie, Zhao Yan e
provengono da Chifeng, Tianjin, Wuhan, Dalian, Shandong, Liaoning, Henan,
Beijing e Jixi. Sono i dieci studenti cinesi che da un mese stanno seguendo un
corso di Lingua Italiana presso l'Istituto di Istruzione Superiore Adriano
Tilgher di Ercolano. L'Istituto Tilgher, svolge attività quale Liceo
Scientifico, Istituto Giuridico/Economico e Turistico, si connota come partner
dell'Università Parthenope circa il corso di italiano per gli studenti cinesi
che partecipano al programma Marco Polo preimmatricolati ai corsi di Economia e
di Ingegneria dell'Università Parthenope. La qualità dell'Istituto Tilgher sui
corsi di Italiano è resa evidente dalle sue pregresse esperienze con
istituzioni universitarie e con istituzioni scolastiche superiori di tutto il
mondo comprese quelle cinesi. L'Istituto è impegnato da circa 10 anni in
attività di formazione interculturale e collaborazione con scuole europee,
cinesi e dell'area mediterranea. Impegnato, nell'ambito del Programma "Llp
Erasmus " dell'Unione Europea, in progetti di partenariato con diversi
paesi europei (Norvegia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Grecia) ed
extra-europei (Stati Uniti e Giordania), l'istituto ha avviato dal 2004
esperienze di scambio culturale con la scuola cinese Nanjing Zhonghua
Vocational High School di Nanchino (Cina). In particolare l'Istituto Tilgher,
come scuola aderente alla rete nazionale "Il Milione" promossa dal
Ministero della Pubblica Istruzione ha stipulato convenzioni in questo senso
con la Nanjin High School ed è in procinto di formalizzare una intesa analoga
con altre istituzioni formative superiori cinesi. L'istituto Tilgher ha inoltre
partecipato a numerosi programmi nazionali ed internazionali (come ad esempio
il Comenius ed il Leonardo) finanziati per rafforzare i rapporti di
cooperazione culturale, scientifica e didattica, al fine di affermare e
consolidare i legami di amicizia tra le Istituzioni e tra Italia e Cina. In
particolare l'Istituto Tilgher èstato premiato con Award di cooperazione europea
2006 con la seguente motivazione "per il percorso linguistico con stage
all'estero a seguito del finanziamento del FSE e per progetti di cooperazione
anche con scuole di paesi extraeuropei". Diverse delegazioni cinesi hanno
preso parte a programmi di scambio coordinati dalla Tilgher con visite
nell'Istituto di cinesi. Sono da elencare anche diverse partecipazioni da parte
della Tilgher a coordinamenti internazionali svoltisi in territorio cinese per
attività di scambio con la Cina. L'istituto Tilgher ha organizzato corsi di
italiano ed è per questo particolarmente esperto nelle problematiche relative
all'acquisizione della lingua italiana a livello B1 e B2 da parte di studenti
recentemente diplomati in istituti cinesi di istruzione superiore. E' stato esecutore
finanziato nell'ambito del Pon 6.1 e del Por 3.8 di corsi di italiano lingua 2.
La particolare tipologia di conoscenze, oltre quelle strettamente linguistiche,
prevista dal regolamento di Ateneo (competenze minime di natura
economico-giuridica e scientifiche di base in funzione del percorso
individuato) possono essere fornite parimenti dal Tilgher come Liceo
Scientifico, Istituto Giuridico/Economico e Turistico che già eroga tale tipo
di conoscenze in forma curricolare ai suoi studenti. La pluriennale esperienza
nell'erogazione di corsi di Italiano Lingua 2 e la disponibilità di
professionalità accreditate per la realizzazione del percorso didattico sono a
garanzia del buon esito dello stesso e rappresenta l'inizio di una serie di
azioni similari. Come artefice infaticabile di questo rapporto bilaterale con
la Cina mi sento di affermare che si tratta solo di un inizio, sicuro che se ci
saranno persone che crederanno in questo progetto e ci lavoreranno con
entusiasmo, anche se al momento occorrerebbe più coordinamento tra le varie
strutture coinvolte, il sistema formativo campano si potrà internazionalizzare
riprendendosi quel ruolo di protagonista che gli spetta. Questa consapevolezza
nasce anche da quanto vedo crescere intorno a me sia in quanto delegato per la
Parthenope nell'ambito delle attività di Orientamento e Tutorato per le
funzioni di contatto con le Università cinesi, con le agenzie cinesi per la
mobilità studentesca e per l'accoglienza degli studenti cinesi, e, sia come
rappresentante in Italia della Hebei Normal University, forse caso unico in
Italia. Quest'ultimo Ateneo, e la società affidataria per alcuni servii legati
alla sua internazionalizzazione - la ZhongYiKun di Pechino- sono accreditati
come centro per gli esami di conoscenza della lingua italiana Cisl avendo
stipulato un agreement con l'Università per gli stranieri di Siena. Ultima, ma
non meno importante per la sostenibilità delle iniziative avviate è che questo
gruppo cinese è disponibile ad aprire un ufficio a Pechino da stabilire quale
centro per il coordinamento delle attività di scambio tra le Istituzioni
formative Campane e quelle cinesi che divengono partner del progetto. Insomma,
questa attività può portare gli atenei Campani a poter finalmente fare un
incoming sostenuto dalla Cina. E' cosi che la Parthenope, grazie alla dedizione
espressa da me come da altri che supportano queste attività, dal Magnifico
Rettore Gennaro Ferrara, al Delegato per l'Internazionalizzazione prof. Claudio
Quintano, al delegato per l'Orientamento prof. Stefano Dumontet, stà già
ottenendo dei risultati apprezzabili. Presso la Facoltà di Ingegneria vi sono
attualmente due docenti cinesi che risiederanno a Napoli
per un anno con una borsa della Regione Campania. Hanno preceduto i dieci
studenti cinesi, selezionati dalla ZhongYiKun pre-immatricolati alle Facoltà di
Economia e di Ingegneria della Parthenope. Forte di questa esperienza ormai
consolidata mi ritrovo ad essere promotore presso gli Atenei Campani della
proposta di prendere contatto con la Hebei Normal University e le
società di study abroad che con essa hanno un apposito agreement, al fine di
stipulare accordi di incoming di studenti cinesi, con la convinzione della
utilità e della necessità di un'apertura nei confronti di mercati emergenti che
rappresentano vere e proprie opportunità di sviluppo. Anche l'Accademia di
Belle Arti di Napoli stà iniziando un percorso che ho delineato sempre con la
Hebei Normal University che ci potrà portare a Napoli dai 20 ai 30 studenti
cinesi all'anno. Al momento della pubblicazione di questo articolo sarà già
siglato un accordo tra la Hebei Normal University e l'Accademia di Belle Arti
di Napoli che farà arrivare nella nostra prestigiosa istituzione artistica
studenti provenienti dal paese di mezzo. Grazie anche ai miei contatti
l'Accademia sbarcherà a ShiJiaZhuang, il capoluogo della provincia dello Hebei
dove inizierà una prima collaborazione attraverso un corso che si terrà a
Pechino e che si concluderà con la partecipazione dell'Accademia alla
"2009 Hebei International Education Exhibition" organizzata dal
Dipartimento per l'Educazione della Provincia dello Hebei e dallo Hebei
International Affairs Consultant & Service Centre della Hebei Normal
University. Il mio rapporto con la Hnu è comunque uno dei tanti contatti che si
potranno utilizzare per sostenere e replicare iniziative come queste. C'è tra
gli altri la China Scholarship Council, società no-profit del Ministero
dell'Educazione Cinese che potrà avvalersi, se non entrare anch'essa in questo
gruppo di interesse. Si stanno sviluppando ipotesi di agreement già a livello
di scuole superiori per cui i futuri studenti degli Atenei campani potranno
essere cinesi che si diplomeranno direttamente in Campania dopo che avranno già
svolto un periodo di formazione iniziale in Cina, offrendo loro la possibilità
di seguire dei corsi di lingua e cultura italiana a livello di High School.
Quale altra sorpresa ci sarà da aspettare su questo percorso avviato? La
costituzione del "Polo Mediterraneo della Lingua Italiana" grazie al
quale si potranno offrire ai giganti cinesi le credenziali di un sistema
integrato dove competenze multiple agiranno in sinergia per garantire una
qualità dell'insegnamento dell'Italiano, dell'accoglienza e della offerta
didattica a servizio degli utenti cinesi al pari di tutti gli ospiti
internazionali delle Istituzioni formative campane. del 01-05-2009 num.
( da "Denaro, Il" del
04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
autoricampani / F. Alison - A. Bossi Dalla antichità il fuoco di Napoli La
ricerca ha preso il via da alcune testimonianze risalenti alla Magna Grecia e
alla Campania del Settecento e dell' Ottocento,attraversando una storia
millenaria,per giungere in mostra (grazie a una serie di manufatti e immagini)
al Pan ,realizzando il primo ciclo di mostre di architettura e design di
Palazzo Rocella...Filippo Alison è nato aTorre Del Grecoprofessore ordinario,
titolare della carredra di Arredamento presso la facoltà di Architettura della
Federico II di Napoli dal 71 al 2005 e fondatore del Corso di laurea in
Arredamento Interno Architettonico e Design della stessa Università ha pubblicato saggi e articoli nelle principali riviste
internazionali. Ha realizzato esposizioni in musei e gallerie in Europa:
Roma,Milano,Parigi Barcellona,Monaco Francoforte Ginevra,Londra
Glasgow,Malta;in Giappone;negli Stat Uniti.Ha collaborato con istituzioni
culturali quali la Fondathion Le Corbusier,la Glasgow School of Art.Ha
cordinato le ricerche pubblicate dal gruppo docente del settore ICAR 16 dell'Arredamento e tracciato il profilo e le
linee programmatiche didattiche per la stessa disciplina anche in Facoltà
Universitarie Europee. Agostino Bossi nato aPola nel 1941,professore
ordinario,professoe ad honorem della Facultad de Arquitectura de Montevideo
(Uruguay) Presidente del corso di Laurea in Arredamento, Interno
Architettonico e Design presso la Federico II di Napoli. *** F. Alison - A. Bossi
Il seno di Elena e il fuoco di Napoli Editore Oxiana Pagine 368 euro 40,00 del
01-05-2009 num.
( da "Sannio Online, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Città: Il bullismo
monta e le politiche di contrasto latitano Pubblicato il 04-05-2009 di Giovanni
Zarro I casi di bullismo. Ne sono tanti! Ogni giorno i quotidiani ne riportano
un vasto campionario. Nelle nostre scuole, gli atti di bullismo sembrano
ripetersi sempre più spesso... I casi di bullismo. Ne sono tanti! Ogni giorno i
quotidiani ne riportano un vasto campionario. Nelle nostre scuole, gli atti di
bullismo sembrano ripetersi sempre più spesso; soprattutto ai danni di ragazzi
stranieri e studenti disabili. In qualche caso anche nei confronti di
professori. Cresce dunque la criminalità giovanile? Di fatto, stando alle
ultime indagini disponibili, la percezione del fenomeno da parte degli insegnanti,
mostra che la situazione peggiora. I docenti pensano che nelle scuole italiane
cresce sia il consumo della droga (lo ritiene il 40.2% dei professori della
secondaria di primo grado e il 55.4% di quelli della scuola superiore) e sia
gli episodi di bullismo (secondo il 56,3% dei primi e il 36,3% dei secondi). Le
statistiche rese note dal Dipartimento ministeriale per la giustizia minorile,
basate sullelaborazione ISTAT dei dati provenienti dalle denunce giunte
alle Procure tra gli anni 2000 (...) e 2006, sembrano confermare i dati riferiti. Va anche detto
che lattenzione dedicata al fenomeno dai mezzi di comunicazione e la
tendenza di questi a gonfiare alcuni episodi diffonde la sensazione
nellopinione pubblica, di un forte disagio; i dati reali, però, restano preoccupanti. Cosa è
il bullismo? Cosa lo distingue dalle ragazzate o dai reati? Le ragazzate non
sono caratterizzate da una cristallizzazione dei ruoli, non sarebbero
premeditate e pianificate; in esse non è presente uno sbilanciamento di potere
tra i soggetti coinvolti e le aggressioni; non sono perpetrate in modo
col-lettivo contro un singolo. Gli episodi che si caratterizzano come reati,
invece, includono aggressioni violente che comportano ninacce gravi e utilizzo
di armi; spesso si tratta di violenze a sfondo sessuale. Tra ragazzate e reati
si può collocare il bullismo! Sono atti di aggressione, consapevole e volontari
perpetrati in maniera persistente ed organizzata da uno o più individui nei
confronti di una o più persone. Non integrano il concetto di reato né scadono a
quello di semplici ragazzate! Dove accadono gli atti di bullismo? E chi sono i
bulli e le vittime? Allinterno delle scuole si verifica
loccorrenza maggiore di tali fenomeni; si registra, invero, in classe,
nei bagni, durante la
ricre-azione; in misura minore nel tragitto tra casa e scuola. Ciò che più
colpisce lopinione pubblica è che il bullismo sia diffuso soprattutto
nella scuola primaria. Nelle sette Regioni italiane in cui sono state svolte
mirate ricerche, risulta
che il 41% dei bambini iscritti alle elementari e il 26% dei ragazzi che
frequentano le secondarie di primo grado denunciano di essere stati vittime di
prepotenze. Il fenomeno sembra ridursi con laumentare
delletà. A una prepotenza, i ragazzi reagiscono con rabbia. Non sempre, però! Al
contrario di questi. le ragazze tendono a reagire con più frequenza e a
denunciare il fenomeno. Bulli e vittime si distribuiscono equamente tra le
classi sociali. Quel è lidentikit del bullo...I ragazzi dediti ad
atti di bullismo
dimostrano una buona competenza sociale. Sanno individuare
una vittima dalle sue espressioni, dal suo comportamento, dalle sue relazioni.
Alla genesi del bullo non sono estranee le influenze prodotte dai comportamenti
dei genitori ed anche tare ereditarie. I bulli conoscono lambiente in cui si
muovono; sanno dove e quando colpire; sanno di chi fidarsi. Non provano
empatia; le loro azioni sembrano rispondere a un altro modello, quello del
fr-eddo calcolo! Non sembrano esserci attributi fisici che caratterizzano i bulli! Fatta
eccezione per la forza fisica dei maschi! Esistono, tuttavia, anche bulli di
esile costituzione. Il loro temperamento è spesso attivo/impulsivo e si
accompagna a un forte bisogno di dominare. Questi ragazzi considerano laggressività uno strumento per
realizzare i propri desideri. Quanto ai comportamenti, i bulli conseguono bassi
punteggi rispetto alla scala che misura la propensione
allaltruismo, al prendersi cura, al dare sostegno, alla cooperazione,
alla cordialità, allempatia.
Godono, tuttavia. di una certa popolarità tra i coetanei, in particolar modo
tra le ragazze. Quale lidentikit della vittima? Si possono
individuare due tipologie di vittime: passive e
provocatrici. Le prime sono tendenzialmente insicure, ansiose, depresse, poco capaci di
difendersi, spesso inserite in famiglie conflittuali, caratterizzate dalla
presenza di una madre, iperprotettiva, soprattutto nei confronti dei maschi, e
dallassenza del padre. Le vittime provocatrici, sono
individui impulsivi.
iperattivi e reattivi agli insulti, ma poco efficaci quando esercitano
prepotenze. Chi subisce prepotenze, è, tendenzialmente, considerato antipatico
dai coetanei; è spesso isolato; percepisce i compagni come poco solidali. Per
lo più stabilisce legami con chi ricopre il ruolo di difensore, di spettatore o
di vittima. Le amicizie sono considerate un fattore di protezione e possono
rappresentare uno stimolo allinterruzione delle dinamiche
instaurate dai bulli. Non sempre, come detto, laggredito denuncia latto di bullismo.
Sul punto si registrano differenze di età e di genere. Quali le conseguenze del
bullismo? Sul piano socioemotivo, le vittime delle prepotenze perdono in
autostima, tendono a maturare sensi di colpa o di vergogna per non avere saputo
reagire alle violenze;
si isolano e, talvolta, giungono a manifestare disturbi somatici; disturbi
quanto al sonno ed allappetito. Nei casi più gravi scivolano
nella depressione. Sul piano scolastico, tutto ciò si riflette in difficoltà di
concentrazione e in un
graduale peggioramento del rendimento, che può spingere alcuni fino allabbandono
degli studi. Nel bullo le conseguenze dei gesti praticati non sono meno gravi
nel medio e nel lungo periodo: si registrano disturbi nella personalità e
nellumore; si registrano
problemi di relazione e di coppia; si registra propensione allabuso
di sostanze stupefacenti, difficoltà nei rapporti con le regole, con la
giustizia e nellambito professionale. A scuola, tali soggetti presentano
spesso seri deficit nelle abilità di base (lettura, scrittura e calcolo) e difficilmente concludono
il percorso di studi prescelti. Gli spettatori dei
fenomeni di bullismo, infine, pagano dazio in termini di paura e stati
dansia, e in qualche caso presentano ridotte abilità prosociali (riguardanti cioè la capacità di
offrire aiuto) o manifestano comportamenti aggressivi; in classe palesano
difficoltà di apprendimento. Vittime e bulli si fermano generalmente a un basso
titolo di studio; hanno minori probabilità degli altri studenti di raggiungere
la laurea. Laver ricoperto uno dei due ruoli inciderebbe poi negativamente
anche sul lavoro e sullentità del relativo stipendio. Infine, i bulli
hanno un rischio quattro volte superiore a quello dei coetanei di incorrere in
seri problemi giudiziari.
Ancora. Mentre più alta è la possibilità delle vittime di soffrire di
depressione; di bullismo si muore; spinge talvolta
al suicidio. Quali le strategie dazione e le politiche pubbliche
antibullismo? Dapprima facciamo cadere lo sguardo sulle esperienze riscontrabili nei paesei
esteri; poi sul Programma di Olweus! Un indagine condotta in
24 scuole di Sheffield, in Inghilterra, mostra come adeguate politiche
antibullismo siano capaci di ridurre il fenomeno di circa il 50%. Il dato si
ripete anche in
Italia. In una scuola media della provincia di Lucca, dopo sei anni di
interventi, il numero delle prepotenze subite si è ridotto del 59% circa. In
altre parole, sulla base delle esperienze acquisite, per combattere il bullismo
è importante elaborare organiche politiche scolastiche. Un investimento in
questo campo può portare frutti considerevoli. Emblematico, tra tutte le
modalità di intervento, è il programma elaborato da Dan Olweus, professore di
psicologia nellUniversità di Bergen. In quella realtà, in Norvegia, il bullismo è stato,
dapprima, monitorato, esaminato; poi se ne è tratto un argomentato programma di
azione; il programma non è restato sulla carta. E stato implementato! In cosa
consiste il programma Olweus? Il programma di Olweus valorizza i compiti
educativi che deve assolvere ladulto; prevede il coinvolgimento
degli insegnanti, del corpo non docente e dei genitori nella lotta contro il
bullismo; promuove una percezione delle regole quale dispositivo per favorire
relazioni costruttive e limitare i comportamenti violenti. Esso è organizzato
su tre livelli: di istituto (il campo dazione è costituito
dallintera popolazione scolastica), di classe e individuale. Nel primo
caso, a livello di istituto, si procede a somministrare un questionario; sì organizza una giornata di
dibattito sul bullismo; vengono realizzati spazi idonei e attrezzati per la
ricreazione e la mensa (con adeguata supervisione); si organizzano incontri tra
insegnanti e genitori e gruppi di studio fra docenti. Tutto ciò per favorire un
buon clima scolastico. Nelle singole classi vengono riproposti, in scala, i
medesimi interventi con incontri sistematici a tema, svolgimento di attività
positive di gruppo, occasioni di confronto tra insegnanti, genitori e alunni. I
fenomeni di bullismo vengono poi illustrati nel dettaglio, con riferimenti alla
letteratura specifica e agli aspetti giuridico-penali. A livello individuale,
infine, si procede sui soggetti direttamente coinvolti con colloqui personali
che chiamano in causa bulli, vittime e rispettivi genitori, ma anche con
discussioni di gruppo fra i genitori stessi. Quale la lotta al bullismo in
Italia? La lotta al bullismo in Italia diviene, oggetto di attenzione
istituzionale, solo, nella XV legislatura (2006-2008); cioè durante il Governo
Prodi e con Giuseppe Fioroni al Ministero della Pubblica istruzione. Due i
provvedimenti di rilievo: la stesura delle Linee di indirizzo generali e azioni
a livello nazionale per la prevenzione e la lotta al bullismo, varate dal
Ministero il 5 febbraio 2007, e la riforma dello Statuto degli studenti. Con le
Linee di indirizzo generali vengono anche istituiti gli Osservatori regionali
permanenti sul bullismo; gli Osservatori ricoprono un ruolo strategico per la
prevenzione e la lotta al fenomeno; rappresentano lelemento
di raccordo e coordinamento tra lAmministrazione centrale e quelle
periferiche, tra scuole e altre agenzie educative; valorizzano il patrimonio di
ricerche, esperienze, materiali, percorsi didattici già sperimentati;
promuovono interventi
di prevenzione e di riduzione del bullismo; monitorano landamento
del fenomeno e valutano lefficacia dei programmi realizzati. Le modifiche
dello Statuto degli studenti (lart. 5) hanno introdotto il Patto
educativo di corresponsabilità. Riconoscono alla famiglia un ruolo centrale nelleducazione
delle future generazioni e promuovono i rapporti tra la famiglia e la scuola
finalizzati allo sviluppo dei giovani. Malgrado ciò, si è ben lungi
dallaver proposto in Italia efficaci interventi antibullismo. Mancano politiche organiche;
scarsa è la considerazione delle esperienze estere; non vengono proposti né
offerti programmi sistematici di intervento. È indicativo il fatto che, a tuttoggi,
sono stati attivati solo tredici Osservatori sui venti previsti! Qual è il principale limite di
queste iniziative? Ad eccezione degli Osservatori, le iniziative proposte non
sono misure specifiche. Prevengono e contribuiscono alla riduzione del bullismo
solo indirettamente. Come nel caso norvegese, è necessario elaborare una
politica nazionale organica; è necessario diffondere pacchetti
antibullismo che facciano tesoro delle esperienze estere e nazionali; è
necessario riflettere, con il supporto di dati empirici, sul potenziale
contributo delle materie curricolari (su cui insistono le Linee di indirizzo di Fioroni); è
necessario rivalutare i regolamenti disciplinari di istituto e i dispositivi
didattici capaci di garantire il successo formativo (soprattutto per mezzo di
piani di formazione del personale docente e non docente ). In altri termini, è indispensabile una strategia
organica e flessibile; è indispensabile lavvio di
sperimentazioni correttamente impostate e concreti impegni di spesa. Tutto ciò,
però, è al di là da venire, nel nostro Paese. Le ricette antibullismo ci sono; sono efficaci; non
rientrano però nellagenda di governo del Ministro Gelmini! Il
popolo, i cittadini si chiedono il perché? E tuttavia, increduli scorrono i
giornali che salmodiano con insistenza che il bullismo è un fenomeno
ingravescente, che è
una piaga sociale, che va combattuto con determinazione. La Gelmini, però, si gingilla
con altro. Gioca
con i tagli!
( da "Gazzettino, Il (Udine)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Fisica, laurea unica
per i due atenei È il progetto a cui stanno lavorando i presidi delle facoltà
di Scienze di Udine e Trieste Lunedì 4 Maggio 2009, Una collaborazione più
stretta, fino a unire le forze, risorse e docenti. È quanto auspicano, fra
Trieste e Udine, i presidi delle due facoltà di Scienze matematiche, fisiche e
naturali, dimostrando concretezza e volontà di guardar oltre ai campanilismi
interni alla regione. Conviene - e la recente esperienza dei corsi di medicina
soppressi su decreto ministeriale lo dimostra - fare squadra nella
consapevolezza che il Friuli Venezia Giulia ha un bacino di potenziali studenti
non è così ampio come lo può avere l'università di
Padova. Tanto che un progetto sta già prendendo piede: quello di realizzare un
unico corso di laurea in fisica, al quale i due atenei regionali collaborino.
«Grazie al progetto nazionale "lauree scientifiche", stiamo
registrando un incremento nelle immatricolazioni - osserva il professor Rinaldo
Rui, presidente della Facoltà scientifica all'università
di Trieste - tuttavia trovo non solo infantile, ma anche puerile il dualismo
con Udine. Sono veneto, vivo nel capoluogo friulano e lavoro in quello
giuliano. Ho sempre considerato proficue le collaborazioni: la facoltà che
presiedo è più specializzata nei corsi in chimica e fisica, mentre Udine
prevale nei settori informatici. Sin dalla mia elezione ho cercato di
organizzare l'offerta formativa con criteri razionali. Da qui la decisione di
chiudere i corsi di informatica, visto che la facoltà
udinese a ha più docenti e iscritti. Sono un fisico, il mio sogno è un'unica
facoltà di fisica in regione e con i colleghi immagino un corso magistrale di
fisica "interateneo", con i docenti delle due università che lavorino insieme». Al
momento, i corsi di laurea in fisica sono diversi nei contenuti. «Il
corso in Fisica è nato a Udine nel 2000, per combinare la materia in chiave
moderna alle possibili applicazioni concrete - conferma il professor Carlo
Tasso, preside in Friuli - a Udine ci rivolgiamo in particolare ai futuri
informatici e anche ingegneri. Abbiamo otto immatricolati nella laurea
specialistica in fisica. Non sono pochi, ma nemmeno molti. Conviene dar vita a
una laurea regionale, che possa contare su un corpo docente
che sia l'unione dei fisici di Udine e di Trieste, senza più avere preoccupazioni
per il futuro per il rispetto dei requisiti minimi fissati dal ministero.
Conviene razionalizzare ora, anche per evitare l'inadirimento dei corsi,
diventando sufficientemente attraenti per un bacino che arriva fino a Treviso».
«La competizione - fa eco ancora il professor Rui - non va vista tra Udine e
Trieste, bensì con Padova dove c'è un superateneo, che con numeri e competenze
maggiori si fa un solo boccone di noi. Pensiamo, ad esempio, a un corso di
laurea in astrofisica: richiederebbe almeno 60 iscritti; dove li troviamo?» Il
piano di un unico corso specialistico in fisica non è solo un'idea. Ma qualcosa
di più. «Con il mio collega friulano discutiamo, valutando i criteri di
copertura e le criticità - ancora il preside della facoltà triestina - Udine
potrebbe avere i docenti triestini che collaborano nelle aree di propria
competenza. Anche sul corso di laurea in tutela ambientale bisognerebbe
ragionare. È vero che i corsi a Trieste e Udine muovono da diverse ragioni
culturali: chimica e geologia nel primo caso, agraria nel secondo. Tuttavia
sono corsi con pochi iscritti e per tenere alta la competizione tra i due
atenei regionali si rischia di tenere bassa la qualità dell'offerta, sprecando
risorse». «Per fisica specialistica, contiamo di avere pronta un'analisi di
fattibilità entro pochi mesi- fa eco il professor da Udine - poi bisogna
attendere i tempi ministeriali. L'intenzione sarebbe comunque di partire con
l'anno accademico 2010/2011». Il che equivarrebbe decidere l'unificazione entro
il prossimo dicembre. Lorenzo Marchiori
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Docenti
in pensione a 72 anni, ma soltanto se sono i migliori Lunedì 4 Maggio 2009, I
più maliziosi sussurrano che sia un provvedimento salva-baroni. Mascherato, un
adagio ma non troppo da tempo vibrante nell'aria: in pensione oggi a
settant'anni, presto a settantadue. Una "extension" concessa solo ai migliori.
Quelli che si sono distinti per qualità di didattica e ricerca certo, ma pure
assistenza. Un terzetto di ambiti che strizza l'occhio all'Azienda ospedaliera
universitaria integrata, che fu nelle intenzioni e ora non è più come nuovo
ente giuridico, superata dai fatti. Dunque due anni di "bonus" così
come deciso dal Consiglio della facoltà di medicina riunito in assise. La
novità passa sotto la dicitura "Prolungamento del servizio attivo per un
ulteriore biennio oltre il limite d'età previsto per il collocamento a
riposo", ovvero "il prolungamento viene richiesto dai docenti sulla
base della valutazione delle esigenze funzionali e amministrative, vi si può
accedere previa analisi della professionalità specifica del richiedente".
Il Consiglio ha dato il placet per aggiungere tra i criteri di valutazione
anche l'attività assistenziale. Come dire, il professore che per capacità,
spessore e carisma non sia facilmente rimpiazzabile può rimanere seduto sulla
poltrona altri ventiquattro mesi, dando tempo all'amministrazione di
individuare qualcuno che ne sappia, per doti, continuare il mandato nel segno
dell'omogeneità qualitativa (fermo restando che nella stragrande maggioranza
delle Università italiane i prof girano i tacchi a 70 anni; difficile sarà poi
capire chi, dopo decenni di onorato servizio tra le fila dell'Ateneo, non
rientra nella categoria dei top). Linee di indirizzo, queste, che Consiglio ha
fatto proprie, ora i vari Dipartimento valuteranno questa presa di posizione
che anticipa quanto previsto dal Governo con la legge 133/2008. Altro impegno:
cercare di livellare gli stipendi tra ricercatori e professori, aumentandoli ai
primi. Troppa la differenza, una prospettiva poco allettante per i giovani. Per
venire loro incontro, la Regione Veneto offre un assegno integrativo. F.Capp
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il buon lavoro per i
neolaureati? Stimolante e che dia autonomia Lunedì 4 Maggio 2009, Cos'è un buon
lavoro per un neo-laureato? E quanto conta il fatto che il primo lavoro sia
davvero un buon lavoro? A queste domande hanno cercato di
rispondere i docenti della Facoltà di Economia del nostro ateneo Paolo Gubitta,
Martina Gianecchini e Giovanni Costa. "La ricerca del buon lavoro e il
rifiuto del lavoro", questo il titolo della loro analisi in cui hanno
studiato, per rispondere al primo quesito, l'occupazione di 2288 laureati che
avevano un impiego retribuito a 6 mesi dalla laurea, e di 1121, nel
secondo caso, laureati che non avevano un lavoro a 6 mesi dalla laurea, ma che
durante l'università erano stati occupati. Il buon
lavoro per un neo-laureato è un lavoro nel quale si hanno spazi di autonomia e
indipendenza e che permette di acquisire una professionalità aggiuntiva, anche
se non offre remunerazioni elevati. A sei mesi dalla laurea lo stipendio medio
di un neo-dottore è infatti di 1061 euro al mese. Il 37 per cento di chi
lavorava prima di laurearsi, ma non lavora a sei mesi dalla laurea, ha invece
scelto di continuare la formazione post-laurea. Il 22 per cento ha lasciato il
precedente lavoro perché non gli piaceva. Ma dove vanno i 2288 laureati che
scelgono il lavoro piuttosto che la carriera accademica? Il 73 per cento viene
impiegato nel settore dei servizi; il 25 per cento nell'industria e il 3 per
cento nell'agricoltura. Il 24 per cento ha un contratto dipendente a tempo
indeterminato, il 5 per cento un lavoro autonomo, il 32 per cento è un
dipendente con contratto a tempo determinato, il 35 per cento ha un contratto
atipico e il 4 per cento risulta sprovvisto di regolare contratto. «Rispondere
alla domanda "cosa sia un buon lavoro per un neo-laureato - spiegano i tre
docenti autori della ricerca - è importante perché con l'ingresso nel mondo del
lavoro inizia il processo si "socializzazione occupazionale" che non
solo può influenzare gli orientamenti professionali, ma anche le
caratteristiche personali». «Sapere poi se il primo lavoro sia davvero un buon
lavoro - terminano i tre economisti - è fondamentale per comprendere come
l'eventuale "rifiuto" del primo impiego per le nuove generazioni possa
fare la "differenza" e assumere nuovi significati». Matteo Bernardini
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Lunedì 4 Maggio
2009, Cosa deve fare il cittadino che si trova per le mani alcuni metri di
eternit, ad esempio la copertura di una baracca, oppure qualche tubo di scarico
contenente amianto? Per evitare che il materiale finisca smaltito in modo
improprio deve ricorrere al servizio di microraccolta. Su
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Rassegna EC Classic
stasera all'Mpx PioX c'è Robert Mitchum Lunedì 4 Maggio
( da "Mattino, Il (Circondario Nord)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
TITTI ESPOSITO
Castellammare. «Il cinquanta per cento degli edifici del centro antico stabiese
è a rischio sismico». L'annuncio è dell'assessore all'urbanistica di palazzo
Farnese, Paolo Pisciotta, a margine di un incontro all'istituto Vitruvio.
All'incontro, l'altra mattina, docenti universitari e futuri geometri, che
insieme, ma in tranche diverse hanno lavorato al progetto per realizzare una
mappa dettagliata dei condomini più vecchi della città delle acque. Da via Gesù
all'acqua della Madonna. Un progetto sperimentale nella scuola di via
D'Annunzio, nella città termale, presentato da un team di professori
delll'Università Federico II e di Salerno che hanno monitorato i palazzi
degradati dei rioni più antichi rendendo protagonisti anche gli stessi residenti.
Compilando moduli per capire la planimetria e la storia delle proprie case, in
questa sorta di censimento edilizio. Tanto l'entusiasmo degli studenti che
hanno partecipato al protocollo d'intesa Università-Comune. Un'iniziativa che
se da una parte ha visto lo studio della vulnerabilità degli edifici del cuore
storico del territorio cittadino, dall'altro ha permesso agli stessi ragazzi
dell'ultimo anno dell'Istituto per geometri del rione san Marco di analizzare
il tessuto urbano della propria città in maniera più pratica che teorica, anche
con la costruzione di un plastico. Racconta entusiasta il preside della scuola
superiore cittadina, Sebastiano Piccolo: «Da gennaio i nostri studenti
accompagnati dai professori hanno potuto scendere in strada per verificare lo
stato di stabilità ed agibilità di una quindicina di edifici a rischio crollo
dei quartieri più vecchi, in caso anche di terremoto». La convenzione con
l'Università, come precisa l'assessore all'urbanistica Pisciotta, che in
qualche modo ha anticipato i controlli che da più parti vengono richiesti oggi
in molti Comuni alla luce del terremoto dell'Abruzzo, sicuramente proseguirà
nei prossimi mesi con programmi di consulenza per i proprietari e inquilini dei
palazzi da riqualificare. «Il rischio sismico appartiene a questo territorio da
sempre - afferma l'esponente della giunta Vozza - e questo protocollo d'intesa
guidato da esperti (da Pasquale Persico, docente all'Istituto universitario navale di Napoli, a Ferruccio Izzo docente di architettura presso il
«Master di progettazione di eccellenza per la città storica» al professore
Gaetano Manfredi direttore del dipartimento di ingegneria strutturale dell'università Federico II, ad Andrea Prota,
giovane ingegnere che ha preparato le schede di lavoro), è un ottimo
inizio per il recupero del centro antico, in accordo con i condomini che
potranno a breve avere anche il fascicolo dell'edificio a spese nostre o
un'area delocalizzata per lasciare il proprio palazzo fatiscente. Mentre stiamo
già provvedendo ad un ufficio specifico che possa indirizzare gli abitanti
della zona alle varie procedure per risistemare e mettere in sicurezza la
propria abitazione».
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
GENNARO CORVINO
Nocera Inferiore. Comincia la settimana che porterà alla festività in onore di
San Prisco, primo vescovo di Nocera. E' un avvenimento speciale perché intonato
a tre caratteristiche. La prima è rappresentata dalla mobilitazione
dell'Associazione di San Prisco, di cui è presidente Antonio Belfiore, tesa
alla raccolta di fondi per venire in aiuto ai terremotati abruzzesi e
partecipare attivamente alle operazione di lavoro in quei comuni colpiti e
distrutti dal sisma. Il secondo aspetto caratterizzante è costituito dal
messaggio storico ecclesiale diffuso dal Vicario Generale della diocesi Nocera
Sarno,Mons.Mario Vassalluzzo.consistente in una "comunicazione" su
"La Giornata Priscana" che, secondo l'illustre scrittore e agiografo,
oltre che giornalista, «riveste un significato tutto speciale nell'ambito dell'
"anno paolino" in ordine al lavoro di illuminazione delle nebbie dei
secoli» che da anni si sta conducendo in diocesi. Monsignor Vassalluzzo nel
rivolgere il pensiero a tutti perché si sia presenti alle celebrazioni del
primo vescovo di Nocera, scrive: «Siamo perciò tutti invitati ad appassionarci
alle radici della nostra storia e al progressivo affermarsi del Messaggio di
Cristo nel primitivo ambiente pagano quale stimolo all'attuale inculturazione
del Vangelo che costituisce il progetto pastorale» del tempo postsinodale. Ci
sono, poi,i fatti nuovi che riguardano la presenza priscana nel cuore delle
cristianità nocerina. In cattedrale nel corso degli scavi, tuttora in corso
sotto la guida dell'architetto Vincenzo Piccolo, sono venuti alla luce il
sarcofago di San Prisco ed altri importanti "momenti" archeologici.
di grandissimo interesse storico e conoscitivo. La settimana che comincia si
chiuderà con le solenni celebrazioni del patrono di Nocera, San Prisco. Si
arriverà al 9 maggio, con il solenne triduo, con la conferenza del professore
padre Armando Genovese, docente di
Patristica presso la Pontificia Università Urbaniana di Roma, su «Gli inizi del
Cristianesimo e l'Evangelizzazione dell'Italia Meridionale. I prodromi
dell'epoca Priscana». E poi la concelebrazione di Monsignor Illiano e la sua
allocuzione-omelia , un panorama che toccherà i problemi della nostra società e
la modernità del pensiero del primo Vescovo di Nocera,San Prisco.
Intorno al vescovo Illiano, tutto il clero delle diocesi e i fedeli che
arriveranno da tutti i comuni delle Valle del Sarno.
( da "Mattino, Il (Nazionale)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Preparare i laureati
in Giurisprudenza alla prova più difficile: la ricerca di una collocazione
lavorativa conforme alle proprie aspirazioni ed alle proprie capacità. È
l'obiettivo del «Maggio di Orientamento al lavoro» organizzato dal Jpgiuri - Ufficio
di Job Placement della Facoltà di Giurisprudenza di Suor Orsola Benincasa.
«L'iniziativa - spiega la professoressa Lucilla Gatt, responsabile del Jpgiuri
- è rivolta a laureandi, laureati, ed allievi dei corsi post lauream (scuola di
specializzazione delle professioni legali, master ma anche dottorati ed altri
percorsi di alta formazione) ed è nata con l'intento di far acquisire ai
laureandi e laureati che si apprestano a lasciare l'Università per entrare nel
modo del lavoro una maggiore consapevolezza delle proprie competenze, una
migliore conoscenza delle prospettive occupazionali». Da oggi al 6 maggio si
svolgeranno tre giornate seminariali presso la sede della Facoltà di
Giurisprudenza, dedicate alla formazione del bagaglio di competenze necessario
a muoversi nel difficile percorso della ricerca di una collocazione lavorativa
e delle varie tappe che lo compongono. Verranno approfondite le tecniche di
composizione di un curriculum vitae e di una presentazione, saranno svolte
simulazioni di colloqui di lavoro e verrà affrontato il tema degli sbocchi
occupazionali specifici dell'area giuridica. Dopo le tre giornate di formazione
l'Università aprirà le porte ai rappresentanti del mondo
delle aziende, degli studi legali, delle istituzioni pubbliche e private. Il 13
maggio, il professor Roberto Tizzano, docente di Economia Aziendale all'Università Federico II di Napoli,
terrà una lezione sulla struttura organizzativa e funzionale dell'azienda e
sulle possibilità di inserimento lavorativo per un laureato in giurisprudenza
e successivamente gli studenti incontreranno i responsabili delle risorse umane
del Gruppo Assicurazioni Generali. Il 14 maggio gli studenti si confronteranno
con l'avvocato Ugo Giordano dello Studio Legale Dewey&LeBoeuf sulle
prospettive di occupazione di un laureato italiano nelle più importanti law
firms operanti a livello internazionali in un incontro intitolato «L'avvocato
d'affari: una prospettiva da Londra». Il 29 maggio, la dottoressa Mariaelena
Scoppio, Commissione Europea Fiscalità e Unione doganale, terrà una lezione sul
tema «Lo stage di un laureato in giurisprudenza presso le Istituzioni Europee».
( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Scuola, Federico II
e Seconda Università di Napoli insieme sulle tracce di Vico. Il 7 maggio, alle
10,30, si terrà infatti nella Fondazione Giambattista Vico di Vatolla, la
premiazione dei vincitori del «Secondo Certame Vichiano». Il progetto, promosso
dal liceo Umberto I di Napoli , «è il risultato della sinergia tra scuola e università, Fondazione Premio Napoli, sezione vichiana del
Cnr, Fondazione Vico e Istituto degli Studi filosofici - spiega il professor
Mimmo Bianco dell'Umberto, responsabile del progetto - Un'iniziativa nata per
insegnare ai giovani che nella filosofia dei grandi, come Vico, c'è già il
futuro». Tante le scuole di Napoli, Salerno e Lagonegro che hanno partecipato
al concorso patrocinata dal direttore dell'ufficio scolastico regionale,
Alberto Bottino. E si è tenuta dopo una serie di lezioni:
in cattedra i docenti universitari per iniziare a crescere, tra i banchi di
scuola, piccoli filosofi. Sì, perché l'iniziativa, rappresenta anche un modo
per orientare i ragazzi sugli studi da scegliere all'università. Tre i vincitori della prova che si è svolta all'Umberto (commissione
giudicante: i professori Limone, Russo, Diana e Palermo), consistente
nell'analisi di un brano di Vico. Alla premiazione saranno presenti, tra gli
altri, il presidente del Parco nazionale del Cilento Amilcare Troiano, i
professori Fabrizio Lomonaco della Federico II e Giuseppe Limone del II Ateneo,
il presidente della Fondazione Premio Napoli Silvio Perrella, Emanuela Sanna
del Cnr e il presidente della Fondazione Vico Vincenzo Pepe. Al primo
classificato: un viaggio del valore di 600 euro.
( da "Mattino, Il (Circondario Sud2)"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
RAIMONDO PASQUINO*
Il Campus di Fisciano ospiterà, i prossimi 20, 21 e 22 maggio, il Festival
delle Radio Universitarie Italiane. L'iniziativa, giunta alla sua terza
edizione (Padova '07, Catania '08), è promossa da Unis@und - webradio
istituzionale dell'università degli Studi di Salerno,
dal Centro ICT di ateneo, dall'Ufficio rapporti con la stampa e promozione e
dall'Associazione Raduni - Operatori Radiofonici Universitari. Salerno diventa,
anche grazie alla media partnership della Rai, di Radio Deejay e di La7, il
palcoscenico per 100 speaker e oltre 35 radio universitarie. La storia delle
radio universitarie parte da Siena nell'anno 2000, ma in pochissimi anni
esplode una vera e propria radio-mania che ha visto la crescita di realtà
altamente qualificate come quella di Unis@und, la webradio del campus
salernitano, attualmente centro propulsore e fulcro nevralgico di seminari ed
eventi tematici. L'idea, in tutte le università in cui
si è sviluppata, nasce dalla volontà di fornire informazione di servizio e intrattenimento,
ma anche dal desiderio di creare un mezzo di espressione e magari realizzazione
del talento giovanile, un luogo di confronto e di approfondimento. Il Festival
raduna le webradio universitarie, non solo italiane, per vivere tre giorni di
convegni, seminari, spettacoli nelle piazze del campus di Fisciano e del Centro
storico di Salerno, intrattenimento e concerti. Una manifestazione che intende
condurre una riflessione e rilanciare il dibattito sulle attuali tendenze e sul
futuro prossimo del mondo della comunicazione. Sugli effetti della integrazione
digitale che, spinta dall'avvento delle nuove tecnologie, sta portando ad una
convergenza globale di testo, immagini, audio, video in un ambiente altamente
interattivo quale il web. Tutto ciò, anche grazie ad esperienze quali le
webradio d'ateneo, coinvolge in maniera protagonista le università
italiane e la loro funzione statutaria di promuovere e favorire lo sviluppo e
l'innovazione. A Salerno, infatti, come in molte altre università,
questi nuovi strumenti hanno favorito la formazione universitaria, non solo
sotto il profilo della didattica tradizionale, ma anche come creazione di
laboratori interdisciplinari dove promuovere l'interazione tra studenti,
docenti e personale tecnico amministrativo e sperimentare quella che alcuni
definiscono la «comunicazione organizzazionale«, la comunicazione quale modello
di relazione e non di rappresentazione. Per questo
confidiamo in una festosa invasione del Campus da parte di studenti e docenti
impegnati in prima linea a sperimentare le potenzialità dei nuovi media
accademici; una sorta di nuova comunità che, grazie al coinvolgimento diretto
degli studenti, riuscirà a parlare il linguaggio dei giovani. * rettore dell'università di Salerno
( da "PrimaDaNoi.it"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA - Chieti
D'Annunzio, si elegge il rettore. Crescenti:«perché non voto Cuccurullo» -->
Inviato da Redazione--> il 4/5/2009 15:01:58 --> 84 letture)--> -->
CHIETI. Si arroventa inaspettatamente il clima pre-elettorale della d'Annunzio,
dove il prossimo 13 maggio si voterà per l'elezione del Rettore. Candidato
uscente Franco Cuccurullo, già in carica ed al quarto mandato, sfidante
silenzioso (ma è stata una scelta per mantenere la competizione all'interno
dell'Accademia) il professor Pier Enrico Gallenga, sostenuto
da un Comitato di docenti storici dell'Università che hanno tenuto fino ad oggi
un profilo molto basso in questa particolare campagna elettorale. E così mentre
sulla stampa si sono susseguiti comunicati di appoggio al rettore Franco
Cuccurullo (sia da parte sindacale che di singoli docenti), il fronte opposto si
è inabissato e forse ha lavorato sott'acqua, nel senso che ha cercato il
consenso tra gli aventi diritto al voto, senza apparire all'esterno. Oggi
invece, a 10 giorni dall'elezione, rompe gli indugi il professor Uberto
Crescenti, decano della d'Annunzio, e già rettore per quattro volte fino ai
primi anni '90. E lo fa con una lettera al veleno, rivolta proprio al prof.
Cuccurullo, in cui contesta al rettore uscente di non aver accettato il
confronto con gli avversari. Ma l'iniziativa del decano non si ferma qui.
Infatti ha spedito una lettera (che pubblichiamo) a tutto il personale in cui
ripercorre, punto per punto, i motivi per i quali il rettore in carica non
andrebbe riconfermato: gestione verticistica del potere, fallimento della
Fondazione con duplicazione degli incarichi e fondi che ora servono solo a
pagare il CdA ed i Sindaci revisori, bilancio dell'università
sano solo apparentemente, spese eccessive di rappresentanza e di immagine,
collegialità inesistente, rigido controllo dei docenti e del personale. Insomma
un atto di accusa netto e documentato che è anche un modo per l'ex rettore di
uscire con la coscienza a posto dalla scena della d'Annunzio, di cui è stato il
massimo artefice tra la fine degli anni 80 ed i primi del
( da "Sicilia, La"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Le donne alla
«prova-bikini» sull'orlo di una crisi di nervi Corso di aggiornamento della
«Dante Alighieri», dal titolo «La Forza della Parola». Seminario al via
mercoledì, in due sedi distaccate: la scuola «Rizza» e l'auditorium del «Paolo
Orsi». Inizierà così mercoledì pomeriggio il corso di aggiornamento per
insegnanti di lingua italiana per stranieri «Dante e la forza della parola»
promosso e organizzato dalla sezione aretusea della Dante Alighieri, presieduta
da Gioia Pace. Si tratta di un'importante occasione di confronto e
aggiornamento che vedrà illustri protagonisti alternarsi fra seminari e
conferenze che si svolgeranno nell'aula magna dell'istituto tecnico Alessandro
Rizza e nell'auditorium del museo archeologico regionale Paolo Orsi. Il corso
di aggiornamento prenderà il via mercoledì alle 15.30 al Rizza e si concluderà
domenica mattina nell'auditorium del Paolo Orsi con l'intervento
del professor Luca Serianni dell'Università La Sapienza. L'illustre docente romano parlerà de «L'italiano di
Dante e l'italiano di oggi», successivamente si svolgerà la consegna del premio
«Coletta» giunto alla sua quinta edizione, e la consegna degli attestati e di
un diploma di benemerenza al professore Pasquale Aloscari. È previsto
anche il saluto conclusivo di Bruno Bottai, presidente della società Dante
Alighieri. Si parte con la registrazione dei convegnisti, i saluti delle
autorità, la prolusione di Pietro Trifone, altro illustre docente
dell'Università Roma Tor Vergata, il quale tratterà il tema «Dante e
l'inevitabile lezione del Medioevo» e dopo una breve pausa, previsto anche
l'intervento della giornalista del nostro quotidiano e scrittrice Elvira
Seminara, che ha recentemente pubblicato il libro «I racconti del parrucchiere»
presentato anche a Siracusa. Il corso ha una durata complessiva di 34 ore,
distribuite in cinque giornate e si articola in due parti. La prima parte del
corso prevede gli interventi di importanti italianisti sulla lingua e la
letteratura italiana e l'intervento di uno scrittore - giornalista. La seconda
parte del corso di aggiornamento sarà organizzata, invece, in laboratori di
approfondimento sulla didattica in classe, la valutazione, gli esami di
certificazione «Plida» e comprende il saggio finale degli studenti stranieri.
Nel programma sono inserite tre visite: agli Ipogei di piazza Duomo ad Ortigia;
alle Catacombe di Vigna Cassia ed infine al museo Paolo Orsi, oltre le prime
delle rappresentazioni classiche Medea ed Edipo a Colono. L'iniziativa è
rivolta ai docenti di lingua e cultura italiana per stranieri, soci della Dante
Alighieri. Annalisa Stancanelli
( da "Sestopotere.com"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Imprese e fondi Ue:
un convegno a Cesena (4/5/2009 13:35) | (Sesto Potere) - Cesena - 4 maggio 2009
- Riflettere sulla situazione economica attuale e presentare le diverse
opportunità che lUnione Europea offe a chi ha
unimpresa o vuole aprirne una. Martedì 5 maggio, alle 17, si terrà alla Camera di Commercio di
Cesena, in viale Finali, il meeting "Convegno Imprese in Europa
2009", promosso dal Comune di Cesena, dal Centro per linnovazione
e lo sviluppo economico (Cise) della Camera di Commercio di Forlì-Cesena e da Unioncamere dellEmilia
Romagna. Ad aprire il convegno, dopo i saluti del sindaco di Cesena Giordano
Conti, sarà lassessore allo Sviluppo Economico del Comune di Cesena
Leonardo Belli, che presenterà lesperienza del progetto In Europa, il programma avviato tre anni da cui è
nato il Punto Europa, un servizio di informazione e consulenza a 360° sulle
opportunità europee rivolte alle imprese e ai cittadini con idee e progetti
nuovi. A seguire il segretario generale di Unioncamere Ugo Girardi e direttore
del Cise Luca Valli interverranno sul supporto europeo per la competitività e linnovazione
delle imprese, mentre il professor Franco Moosconi, docente di
Economia industriale e delle istituzioni europee allUniversità
di Parma, approfondirà le politiche e i programmi di innovazione e creatività messi in atto dallUnione
Europea per superare la crisi. A chiudere il convegno sarà Morena Diazzi,
direttore generale delle Attività produttive, Commercio e Turismo della Regione
Emilia Romagna, che illustrerà il programma operativo regionale FESR e i primi risultati ottenuti
sul territorio. Levento sarà anche loccasione per la
presentazione di un bando regionale rivolto alle piccole e medie imprese di
turismo, commercio e innovazione che mette a disposizione risorse per 2 milioni e 700mila
euro per la provincia di Forlì-Cesena.
( da "RomagnaOggi.it"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
4 maggio 2009 -
14.14 (Ultima Modifica: 04 maggio 2009) FORLI' - Arriva alla quarta edizione il
"Trofeo Massimo Pieratelli", una giornata di solidarietà sui pedali
per ricordare lo scomparso direttore generale dell'Ausl di Forlì, il cui corpo,
per sua volontà, riposa ora nel cimitero di San Varano, vicino al
"suo" ospedale. "Domenica deve essere una festa, come l'avrebbe
voluta Massimo, grande capitano nella vita e sul lavoro e gregario nel
ciclismo". Così lo ricorda Agostino Mainetti, presidente di Idrotermica.
Con questa manifestazione, voluta dall'Ausl di Forlì e organizzata insieme
all'associazione Promosport, "si vuole ricordare un amico - sottolinea il
direttore generale dell'Ausl, Claudio Mazzoni - questa iniziativa viene
mantenuta nel tempo, anche nell'rapporto con il Progetto Rete
Sanitaria' al quale viene, dal primo anno, devoluto l'importo raccolto".
L'appuntamento è per domenica 10 maggio, nel parcheggio dell'ospedale
"Morgagni-Pierantoni" alle 6.30, quando si apriranno le iscrizioni (costo 3
euro, gratis fino ai 14 anni). Alle 7 è previsto il via in gruppo, ma sarà
comunque possibile partire liberamente sino alle 9.30. Tre i percorsi allestiti
dagli organizzatori. Il lungo, di circa
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Nuova influenza/
Gaza,religioso: da noi non c'è grazie a embargo di Apcom Abitanti striscia:
solo i volatili potrebbero infettarci -->Roma, 4 mag. (Apcom) -
"Dobbiamo rivolgere il nostro ringraziamento ed elogio ad Israele per
tenerci sotto il suo assedio", a parlare cos? è Ayub
Osman, docente di al Azhar,
l'Università islamica di Gaza per lo scampato pericolo di contagio dalla febbre
suina che a causa del rigido embrago dello stato ebraico sembra avere
risparmiato alla popolatissima Striscia palestinesi la diffusione della febbre
suina. Non tutto il male viene per nuocere. Per una volta, l'antico
proverbio trova una pratica conferma per gli abitanti di Gaza che dal giugno
del 2006, dopo il golpe militare di Hamas che ha decreto la cacciata di al
Fatah a favore del movimento radicale islamico, vive in una situazione
difficile a causa dell'embrago imposto dall'esercito israeliano per
rappresaglia al lancio di missili. Almeno cos? sembra da un reportage della tv
satellitare al Arabiya che intervista molti palestinesi che ringraziano
"Allah perchè siamo assediati per la chiusura dei valichi che non permette
a merci, uomini e tanto meno bestiami di entrare e l'unica insidia puo arrivare
dal cielo dove i volatili che possono portare il virus grazie alla loro
capacità di volare e solvolare gli alti reticolati al confine", afferma
Tareq Massuda, un abitante di Gaza City. Per i critici "è ridicolo"
che il governo israeliano abbia chiesto un incontro urgente con le autorità
giordane per coordinare gli sforzi contro la diffusione della nuova influenza,
mentre "nessuno si è preoccupato dal bagno di sangue che ha colpito noi
altri", ha accusato Main al Aga, un altro palestinesi riferendosi
all'offensiva israeliana dello scorso gennaio. Secondo il ministro della Salute
del governo Hamas, nessun caso di contagio è stato segnalato.
( da "Sestopotere.com"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
"Verona nel
mondo", tra crisi e ripresa (4/5/2009 16:18) | (Sesto Potere) - Verona - 4
maggio 2009 - Quanto “pesa” la crisi mondiale sulleconomia
veronese? La vocazione allexport delle nostre imprese è minata dalla
difficile e complicata situazione dei mercati finanziari? A quando la ripresa? Questi ed altri
gli argomenti che saranno trattati in occasione del convegno “VERONA NEL MONDO
– REPORT 2009. IMPRESE E MERCATI TRA CRISI E RIPRESA”, organizzato dalla Camera
di Commercio in collaborazione con lUniversità degli Studi di Verona, che
si svolgerà il prossimo 8 maggio alle ore 10.00 presso il Polo Zanotto. Il
convegno sarà aperto dal Magnifico Rettore dellUniversità degli
Studi di Verona, Alessando Mazzucco e dal Presidente della Camera di Commercio,
Alessandro Bianchi.
Umberto Bertelè, Presidente della School of Management del Politecnico di
Milano, affronterà il tema del futuro del contesto economico e finanziario
mondiale. Interverranno inoltre Bettina Campedelli, Docente di Economia
Aziendale e Pro-Rettore Vicario dellUniversità di Verona,
con una relazione sui bilanci delle società di capitale veronesi, e Riccardo
Borghero, Dirigente del Servizio Studi e Ricerca della Camera di Commercio di
Verona, che presenterà in anteprima i dati import-export 2008 della provincia di Verona.
Seguirà una tavola rotonda, che avrà per tema “Economia e politica: soluzioni
alla crisi”, che vedrà la partecipazione di Ferdinando Albini, Damiano
Berzacola, Fernando Morando, Gianluca Rana, Flavio Tosi, Elio Mosele e del Sottosegretario
allEconomia e alle Finanze Alberto Giorgetti. Moderatore del
convegno sarà il Direttore di TeleArena, Mario Puliero. La partecipazione è
gratuita, per informazioni ed adesioni è possibile contattare la Segreteria
organizzativa del convegno: Servizi Studi e Ricerca Camera di Commercio di Verona tel. 045
8085854-855-871, e-mail: statistica@vr.ca
( da "Sestopotere.com"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Amministrative,
proseguono i "martedì laici" organizzati da Sinistra
per Forlì (4/5/2009 16:44) | (Sesto Potere) - Forlì - 4 maggio 2009 -
Proseguono gli appuntamenti dei cinque martedì laici su argomenti di grande
rilevanza etica organizzati da “Sinistra per Forlì”. Martedì 5 maggio alle ore 21.00 presso la
Fondazione Garzanti Hotel della Città C.so Repubblica 117 conferenza dibattito
su “ Scienza e Religioni” con il Prof. Carlo Flamigni, docente
di ostetricia e ginecologia Università di Bologna e Membro del Comitato
nazionale di Bioetica .
( da "GuidaViaggi.it"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
E
in questi giorni in libreria un testo dal titolo inusuale: Verona
(Provincia di Gardaland). Lautore del volume è Mario Magagnino, docente di
Comunicazione dimpresa allUniversità degli Studi di
Verona, nel cui corso è stato ufficialmente adottato il nuovo testo. Il libro già nel
sottotitolo dichiara quello che è concretamente: una trattazione, ragionata e
completa, degli strumenti strategici e creativi a disposizione di chi si occupa
di comunicazione dimpresa. Consulenti, imprenditori, studenti
universitari e lettori
interessati allargomento troveranno nelle pagine di
Magagnino, una guida per la costruzione e il mantenimento dellimmagine
del brand. Gardaland che cosa centra? "È una provocazione, la mia -
risponde Magagnino -. Con il marketing territoriale, lidentificazione dellazienda
con il territorio è già un fenomeno conclamato. E oggi, soprattutto
nellimmaginario giovanile, geograficamente viene prima Gardaland e poi
Verona". Gardaland è divenuto il terzo polo di destinazione più visitato
dItalia (fonte
Siae e ministero dei Beni Culturali). "Ciò si traduce in singolari e
divertenti conseguenze sul piano della comunicazione
spiega Magagnino-, basti pensare che molte tradizionali località di vacanza,
vengono geograficamente identificate grazie a Gardaland, con espressioni tipo: Lazise, vicino a
Gardaland a sottolineare limportanza del Parco nel vissuto
comune". Il volume sarà ufficialmente presentato martedì 5 maggio alle ore
11:00 al Gardaland Hotel Resort. Allappuntamento, oltre allautore del testo, saranno presenti i
vertici di Provincia di Verona Turismo, lente istituzionale
ufficialmente incaricato per la promozione del territorio.
( da "e-gazette" del
04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Se fai ricerca
guadagniamo in due. Accordo innovativo tra Prysiam e Fbk Nanotecnologie e fibra
ottica: la fondazione pubblica trentina finanzierà le
ricerche concordate con Prysmian, mentre lazienda gli riconoscerà
una percentuale delle vendite realizzate con prodotti che incorporano il
know-how prodotto dallattività di ricerca. Milano, 4 maggio
Nanotecnologie, fibre ottiche e sviluppo di nuovi materiali per la produzione di cavi per energia e
telecomunicazioni. Sono le aree strategiche dove si concentreranno la ricerca e
lo sviluppo al centro dellaccordo firmato dal gruppo Prysmian,
multinazionale del cavo e dei sistemi di energia e tlc, e la fondazione Bruno Kessler (Fbk),
ente di ricerca trentino. Perché questa stretta di mano fa notizia? Perché si
caratterizza per linnovativa formula che disciplina il
rapporto tra unazienda privata e un istituto di ricerca pubblico.
Si tratta infatti di una partnership di lungo periodo che, secondo chi lha
siglata, permetterà di sviluppare e consolidare nel tempo know-how e
metodologie lavorative, consentendo di ridurre il periodo di start-up dei
singoli progetti e i relativi costi. Questo a differenza dei rapporti spot che vengono
solitamente siglati tra aziende e istituti di ricerca. Laccordo
presenta caratteristiche innovative anche per la formula di condivisione del
rischio imprenditoriale tra lazienda e listituto: Fbk finanzierà in
modo autonomo i costi
delle ricerche concordate con Prysmian, mentre lazienda si
impegna a riconoscere allistituto una percentuale sulle vendite
realizzate con prodotti che incorporano il know-how prodotto dallattività
di ricerca stessa. In definitiva, Prysmian e la fondazione imposteranno assieme i progetti di
ricerca, anche concordando team misti di ricercatori. E, se necessario, Fbk
investirà sia nella realizzazione di laboratori ad hoc sia per assumere
ricercatori con competenze specifiche a livello internazionale, anche grazie
alle partnership avviate con realtà come il Mit di Boston, il celebre
Massachusetts institute of technology. La durata dellaccordo
è di un anno, ma è già stato ipotizzato un prolungamento. E-GAZETTE -
04/05/2009 e-gazette.it -->
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Università/ Giovani
destra: nuovo reclutamento non supera baronie di Apcom Azione universitaria a
Gelmini: raccomandazioni prof mantenute -->Roma, 4 mag. (Apcom) - Gli
studenti di Azione universitaria, il sindacato studentesco che fa capo al Pdl,
non apprezzano i contenuti e le modalità con cui il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca si appresta a rivedere i criteri di
selezione dei docenti accademici. Andrea Volpi, che è anche capogruppo al
Consiglio nazionale degli studenti universitari, organismo di rappresentanza
dei giovani presso il Miur, ha oggi espresso la sua "completa
disapprovazione per il metodo con il quale, anche questa volta, sono
state presentate prima ai giornali e alla Conferenza dei Rettori le linee guida
del ministro Gelmini sul nuovo meccanismo a chiamata per il reclutamento dei
professori e sul processo di moralizzazione del mondo universitario". Secondo
Volpi il nuovo modello che viale Trastevere intende adottare rischia di
"lasciare alle singole università la possibilità
di chiamare chi vogliono tra un enorme elenco di idonei, senza alcuna
graduatoria. E non risolve - continua il giovane di Azione universitaria - il
problema del sistema delle raccomandazioni e della cooptazione, anzi lo
stabilisce per legge: l'idoneo raccomandato, infatti, sarà chiamato
immediatamente ad insegnare e avrà la cattedra e lo stipendio. L'idoneo che non
è figlio o parente di nessun barone invecchierà aspettando di essere chiamato
da qualche ateneo". Per il ministero però la novità che dovrebbe garantire
maggiore trasparenza e democraticità rispetto al passato è la presenza di
docenti, all'interno della commissione esaminatrice, super partes: secondo
Volpi, tuttavia, "i commissari, che giudicheranno a livello nazionale chi
è idoneo, saranno sorteggiati tra commissari eletti, ovvero espressi secondo le
solite logiche di scambi di favori tra baroni. Ci sembra chiaro che la Conferenza
dei Rettori sia favorevole". Sino ad oggi i giovani del centro-destra non
avevano espresso pareri negativi nei confronti della riforma del reclutamento
di docenti universitari. "Al Cnsu - ha proseguito il rappresentante
studentesco - abbiamo scelto di non esprimere un parere sui punti previsti
dalla proposta normativa, in quanto tali linee guida non sono state condivise
con gli studenti nei tempi idonei. Dispiace essere bypassati da un ministro del
quale abbiamo sostenuto i primi passi e del quale abbiamo condiviso il progetto
riformatore. Il rammarico - conclude Volpi - nasce anche dal fatto che al Cnsu
il centro-destra è maggioranza, così come nella maggioranza degli atenei
italiani".
( da "Wall Street Italia"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Azerbaigian/ Due
persone arrestate per strage Università petrolio di Apcom Il 30 aprile vennero
uccise 13 persone -->Roma, 4 mag. (Apcom-Nuova Europa) - Due persone sono
state arrestate per la strage del 30 aprile nell'Accademia del petrolio di
Baku, in Azerbaigian. L'hanno reso noto oggi l'Ufficio della procura generale e
il ministero degli Interni azero, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa
Interfax. Secondo il comunicato, due persone - Nadyr Aliev e un parente di
Gadyrov, Javidan Amirov - sarebbero coinvolte nella strage. Presso l'abitazione
di Amirov sono state sequestrate 12 cariche per fucili d'assalto
Akm e per pistole Il 30 aprile scorso, Farda Amirov, un cittadino georgiano, ha
fatto irruzione nell'Università del petrolio di Baku, un'importante istituzione
educativa azera, sparando e uccidendo 13 persone, per lo più studenti e
docenti. Nelle prime indagini, le autorità azere hanno escluso il movente
terroristico.
( da "Giornale di Calabria, Il"
del 04-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sanità, i componenti
del comitato del Prc, No al piano di rientro dal deficit
CATANZARO. Otto componenti del comitato politico regionale del Prc hanno
diffuso un documento in ordine alla situazione della sanità calabrese in cui
definiscono grave il voto favorevole espresso dai Consiglieri regionali Tripodi e Guagliardi
al piano di rientro dal deficit proposto dalla Giunta ed approvato dal
consiglio regionale. Il documento è firmato da Danilo Barreca, Giuseppe
Canale, Pino Commodari, Massimo Mezzatesta, Rossella Morrone, Lucio Cortese, Francesco Saccomanno,
Mimmo Serrao. Tripodi e Guagliardi, scrivono i firmatari del documento, non
ci rappresentano, perché non rappresentano gli interessi dei soggetti più
deboli della società calabrese, ma difendono semplicemente il loro scranno di comando, utile
solamente ai loro interessi personali. Nel documento si
legge che il piano di rientro dal debito della sanità calabrese
predisposto dal Presidente Loiero ed approvato dalla maggioranza di
centro-sinistra, non lo
condividiamo per due motivi fondamentali: non rompe levidente
legame tra potere politico e ndrangheta, ragione principale per cui è
destinato al fallimento; scarica sui cittadini il risanamento economico di una
gestione politico-affaristica e criminale. Inoltre, - proseguono - riduce lofferta
dei servizi sanitari, reintroduce liniquo ed inefficace ticket (dopo
avere approvato in Giunta regionale la delibera che scarica una quota delle
rette, pari al 30% del fondo sociale regionale, per le RSA per Anziani e per Disabili sulle famiglie),
non sposta in direzione del pubblico il rapporto
pubblico-privato. Infatti, la sua presenza rimane la più alta delle regioni
italiane, è di scarsa qualità, totalmente finanziato con soldi pubblici. Per il
privato, rammentiamo, non esistono rigidi criteri ed un controllo puntuale e
severo, sino alla eventuale revoca. Ecco perché - si legge ancora -
produce profitti ed arricchimenti per pochi a scapito della collettività.
Questa è una tendenza consolidata da questa Giunta regionale. Lo si può
verificare dalla vendita della struttura psichiatrica di Girifalco al privato,
sancita dalla delibera che approva le linee guida per la tutela della salute
mentale. Vi è poi la mancata cancellazione del sistema dei DRG (modalità di liquidazione
delle prestazioni sanitarie erogate), legati ad un concetto di calcolo valido
per un sistema assicurativo e non universalistico come il nostro. La
cancellazione o il radicale cambiamento di tale sistema comporterebbe - secondo
i firmatari - , da solo, risparmi tali che, probabilmente, sarebbero
sufficienti a ripianare lintero debito nella sanità
calabrese.Non viene introdotta alcuna misura concreta di riduzione della
spesa farmaceutica, operazione che si fa senza introdurre ticket, ma costruendo
cultura su un consumo
appropriato e consapevole, facendo formazione ai medici di famiglia, impedendo
un rapporto morboso tra le case farmaceutiche e i medici di medicina generale,
riducendo il profitto dei farmacisti, ricollocando sui territori farmacie pubbliche,
che promuovano luso sostitutivo del farmaco. Così come - è
scritto ancora - non si promuove un processo di internalizzazione di servizi
precedentemente privatizzati. Le proposte che abbiamo avanzato in questi giorni
servono per contrastare il deficit dei sistemi sanitari regionali e contemporaneamente qualificare e
rilanciare il sistema sanitario pubblico. Contro questo
piano di rientro e contro la reintroduzione dei ticket - si legge ancora -
inizieremo una campagna di massa, attraverso la raccolta di firme. La salute non è una
merce, la crisi non la devono pagare i lavoratori. Le ruberie, i rapporti
politico affaristici con la criminalità organizzata non possono e non devono
essere scaricati sui cittadini. Il Sud - è scritto infine - ha bisogno di
governi coraggiosi, onesti e capaci di contrastare la radice del male profondo
che lo attraversa. Compito nostro, dei comunisti, è quello di battersi affinché
un diritto sia un diritto e perché nella coscienza popolare tale diritto non
sia assunto come un favore. (04-05-09)