CENACOLO DEI COGITANTI |
Filosofia, i costi del
festival crescono ( da
"Gazzetta di Modena,La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: proposto dal sindaco:
qualcuno pensa che i tempi per crearlo da zero siano troppo stretti e ipotizza
di affidarne la gestione (e i finanziamenti) a un ente privato esistente. La
scelta potrebbe cadere tra società di servizi, fondazioni pubblico-private che
si occupano di tutt'altro, associazioni già finanziate dal Comune. (stefano
luppi)
Master in aziende
vitivinicole per professionisti dell'enologia ( da "Stampa, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: docente all'Università
Cattolica di Piacenza, ha predisposto un progetto mirato a costruire
professionalità, destinate alle numerose aziende che operano nel Novese, come
La Novi, Roquette, Pernigotti, Saiwa, Tomato farm, Serra, Mangini, Suissa e
molte altre, senza dimenticare la grande realtà viti - vinicola.
docenti e personale della
Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di ... ( da "Trentino" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: docenti e personale della
Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di ... docenti e
personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di
mettere a fuoco la rilevanza del momento. La decisione assunta a votazione dal
Consiglio di Facoltà, dieci anni or sono,
[FIRMA]IVAN FOSSATI
VERBANIA Marco Zacchera, il teatro di Arroyo proprio non vi piace. Cambier... ( da "Stampa, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Servono alcuni grandi
investimenti e dovremo promuovere un consorzio pubblico-privato per la
realizzazione del più grande centro congressi del Lago Maggiore». Avete già
individuato il posto? «Sì, ma se lo dico raddoppia subito il prezzo dell'area».
Si parla molto di sicurezza dei cittadini, ronde, controllo del territorio ma i
vigili urbani di Verbania non sono neppure armati.
Un laboratorio per i
manager del turismo ( da
"Stampa, La" del
03-03-2009)
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Cultura
Abstract: presidente del Collegio
docenti del Master, «di far acquisire una formazione particolare ai ragazzi,
perchè possano iniziare un proficuo iter professionale nel settore del turismo:
offrire un prodotto di qualità aiuta a superare molti ostacoli». E il Ponente
ligure è stato prescelto per questo laboratorio proprio per le sue
caratteristiche: «Qui ambiente,
Oggi alla biblioteca
Frinzi alle 17,30 presentazione del volume "Tra grammatica e logica. S... ( da "Leggo" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Oggi alla biblioteca Frinzi
alle 17,30 presentazione del volume "Tra grammatica e logica. Saggio sulla
lingua in Benedetto Croce" scritto da Davide Colussi, docente di Analisi
del linguaggio politico dell'Università di Ferrara.
Corteno Luminari alla
corte del Golgi ( da
"Giornale di Brescia" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Gita camuna anche per gli
allievi del corso di laurea in «Tecnico di laboratorio» della facoltà di
Medicina dell'Università di Brescia. Gli studenti hanno conosciuto sul campo le
scoperte legate a Camillo Golgi, accompagnati da alcuni tecnici di laboratorio
degli Spedali Civili di Brescia e della sede universitaria, oltre che dai docenti
Piergiorgio Grigolato e Maurizio Memo.
Viaggio vocale nel
Paradiso con immagini inedite ( da
"Giornale di Brescia" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Bortolo Martinelli, docente
di Letteratura italiana nella sede bresciana, e della direzione artistica di
Maria Candida Toaldo, del Centro Universitario Teatrale «La Stanza». La
pubblica lettura dei versi della «Divina Commedia» è infatti la prima delle
componenti che entrano in gioco.
"sistema
profondamente malato la cura obama non basta più" - eugenio occorsio ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: partnership
pubblico-privato. Non è detto però che funzioni». Insomma si è innescato un
circolo vizioso: l´amministrazione e la Fed ricapitalizzano le aziende per non
farle fallire e queste per tutta risposta vanno sempre peggio... «A questo
punto non resta che pensare che all´interno del sistema finanziario americano
c´era qualcosa di più profondamente malato di quanto credevamo.
Stop ai concorsi in sei
università ( da
"Italia Oggi" del
03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Orientale di Napoli che per
buste paga dei docenti spende il 95,78 % dei finanziamenti provenienti da Roma.
La seguono l'università di Firenze con il 92,17%, quella di Trieste con il
91,64% e poi Bari con il suo 91,40%, Cassino con il 91,38%, e Pisa che supera
solo di un 10% il tetto stabilito, ma se non ci fossero gli sconti annuali la
città della torre arrivare a quasi 97%
Insegnanti, formazione da
rifare ( da "Provincia
Pavese, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: tolgano la Silsis è positivo
perché è stato constatato da più parti che era una replica di quanto fatto in
università - dice Mandelli - Ma quello che non è positivo è la chiamata dei
docenti dalla parte delle singole scuole (possibilità prevista nel disegno di
legge Aprea, ndr) mi spaventa soprattutto in Italia. Le speranze comunque non
sono molte, siamo consci delle difficoltà.
Università, ecco il
prorettore per i precari ( da
"Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: A questi vanno anche
aggiunti i docenti a contratto e le varie forme di collaborazione. «Abbiamo
presentato tre richieste - spiega Andrea Membretti, presente all'incontro - Una
è la creazione della delega al "lavoro non strutturato
dell'università"», quindi la nomina di un pro rettore, come punto di
riferimento per i ricercatori precari.
Test d'ingresso e tirocini ( da "Provincia
Pavese, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Gli esperti del Miur hanno
previsto tre percorsi per la formazione dei docenti, diversi per i vari gradi
di istruzione. Per insegnare nella scuola d'infanzia e primaria è stato
previsto il numero chiuso per accedere a una laurea magistrale a ciclo unico.
Dal secondo anno poi ci sarà un tirocinio «a intensità crescente» nelle scuole
e in università e infine, dopo la tesi,
Donne medico, quale ruolo?
Sabato pomeriggio il dibattito ( da
"Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: docente di Bioetica della
facoltà di Medicina dell'università di Pavia, Laura Lanza, direttore del
reparto di Otorino dell'ospedale Civile di Voghera ed Elena Valassi,
ricercatrice vogherese presso l'università americana di Harward. Nel corso del
pomeriggio sarà assegnato il premio «Maria Montessori città di Voghera».
un libro scolastico di
lucarelli per insegnare a scrivere storie - antonella scandone ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: autore dell´iniziativa
editoriale insieme a due docenti senesi, spiega le tecniche per imbastire una
storia, mettendo in piedi un laboratorio di scrittura, nel quale sembra proprio
di sentirlo, come quando dagli schermi del suo "Blu notte" racconta
in maniera chiara e pacata, di misteri, trame e delitti.
La rivolta dei sindaci
veneti Ma la Gelmini non si presenta al confronto sui tagli al tempo lungo ( da "Tribuna di
Treviso, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Nel frattempo abbiamo fatto
i conti: in Veneto, con 300 docenti, possiamo risolvere il problema del tempo
lungo per 25 mila bambini. Per sabato è prevista la Conferenza Stato-Regioni.
Ci auguriamo che la Regione tenga conto di quest'esigenza». Ma la Gelmini è
stata davvero travolta da un impegno improvviso o c'è un retroscena?
Tra striscioni e delusione ( da "Tribuna di
Treviso, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Sono oltre 250 i
rappresentanti del mondo scolastico (dirigenti, docenti, ispettori, provenienti
da tutta Italia) che fino a giovedì partecipano ai lavori del convegno indetto
dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e organizzato dall'Itis
Marconi di Padova (presieduto dalla dinamica Maddalena Carraro).
la rivolta dei sindaci
veneti ma la gelmini non si presenta al confronto sui tagli al tempo lungo ( da "Mattino di
Padova, Il" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Nel frattempo abbiamo fatto
i conti: in Veneto, con 300 docenti, possiamo risolvere il problema del tempo
lungo per 25 mila bambini. Per sabato è prevista la Conferenza Stato-Regioni.
Ci auguriamo che la Regione tenga conto di quest'esigenza». Ma la Gelmini è
stata davvero travolta da un impegno improvviso o c'è un retroscena?
Io scrivo, tu leggi ,
tornano gli incontri ( da
"Arena, L'" del
03-03-2009)
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Cultura
Abstract: docente di analisi del
linguaggio politico dell'università di Ferrara; partecipano inoltre Erasmo
Leso, docente di storia della lingua Italiana e Giorgio Graffi docente di
glottologia, entrambi dell'università di Verona. Il testo affronta a tutto
tondo la lingua e lo stile di Benedetto Croce, una tappa cruciale per la storia
della prosa italiana.
In mostra a Cannes
l'autodromo del Veneto ( da
"Arena, L'" del
03-03-2009)
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Cultura
Abstract: docente di Pianificazione
territoriale all'Università di Padova, in rappresentanza del Daur, Dipartimento
di architettura, urbanistica e rilevamento, «devono portare a Cannes la
qualità. Qualità della trasformazione dei territori ciascuno con le proprie peculiarità,
che hanno il vantaggio di essere collocati in una rete di corridoi
infrastrutturali impermeabili tra loro.
Cinque universitari
vincono il Premio Ichnusa ( da
"Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti e ai responsabili
marketing di Ichnusa come particolarmente innovative e in linea con la cultura
sarda, nonché con i valori del marchio. «Crediamo che questo sia un esempio
positivo di come l'università possa avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro,
esaltando il loro talento e le loro idee», ha dichiarato durante la premiazione
il preside della facoltà di Economia a Cagliari,
ultimi incontri di
orientamento per gli studenti delle scuole medie ( da "Tirreno, Il" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: genitori e docenti di tutta
la provincia. Ma l'impegno è costante sul territorio con una serie di azioni
relative all'assolvimento dell'obbligo formativo (obbligo di formazione
istruzione fino a 18 anni) quali i percorsi integrati nel biennio degli
istituti superiori professionali e artistico, l'intervento dei tutor dei centri
impiego,
contro-convegno e blitz
dell'onda ( da "Mattino
di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Mi dispiace che i docenti
Allievi, Curi, Viafora e Zatti non abbiano accettato il suo invito: con quella
telefonata, monsignore aveva dimostrato disponibilità e premura, e io mi ero
messa a completa disposizione, in quanto organizzatrice, per favorire lo
scambio di opinioni a proposito di etica nella medicina dei trapianti e delle
staminali»
universita' promotrice. la
polemica innescata dai docenti stefano allievi, umberto curi e ... ( da "Mattino di
Padova, Il" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: UNIVERSITA' PROMOTRICE. La
polemica innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e ... UNIVERSITA'
PROMOTRICE. La polemica innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e
Paolo Zatti sembra essere fondata. La lettera che pubblichiamo qui sopra
dimostra che ad organizzare il convegno di venerdì sulla bioetica e ad invitare
come relatore monsignor Rino Fisichella non
libertà di pensiero
garantita al bo per i relatori spazio alle domande, no alla violenza squadrista
- vincenzo milanesi ( da
"Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non possiamo sottrarci come
uomini di cultura che si riconoscono in una università libera e degna di questo
nome, a questa sfida. E la dobbiamo affrontare insieme, al di là di storici -
ed inutili! - steccati. UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica innescata dai
docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti sembra essere fondata.
centro amico
l'associazione di volontariato centro amico onlus domenica 8 marzo alle ore
10,30, ... ( da
"Nuova Sardegna, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Università di Sassari, sul
tema: «Sassari e la sua struttura urbana», info: 079-980957 e 079-2826119.
Liceo Azuni Il dirigente scolastico del Liceo ginnasio Azuni invita il
personale docente e Ata, che ha prestato servizio, con contratto di supplenza
breve e saltuaria nell'anno
asl-università, progetti
fermi ( da "Centro,
Il" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: alle due operazioni non sono
legate solo le sorti delle Asl di Chieti e L'Aquila ma anche la sopravvivenza
delle due università, in particolare le facoltà di Medicina e Chirurgia
dell'Aquila, che rischiano quanto meno il ridimensionamento senza la
possibilità di assicurare agli studenti l'attività didattica e di formazione e
ai docenti l'attività di ricerca e di assistenza.
Parole tra donne nel nuovo
libro di Armida Vasarelli ( da
"Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: cresciuta a Pisa dove si è
laureata in filosofia, vive e lavora a Oristano da circa trent'anni. Docente
interessata agli aspetti psicologici e didattici della lingua, ha pubblicato
nel
risparmio energetico, una
scelta quasi obbligata ( da
"Messaggero Veneto, Il" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: docente di Fisica della
materia sempre a Trieste. Sua la prima importante provocazione: si ipotizza che
il costo di nuove quattro centrali nucleari corrisponda all'intero investimento
per un adeguato isolamento termico dell'intero patrimonio edilizio in Italia,
che consentirebbe la riduzione del 20% del fabbisogno energetico contro il solo
5%
truffa e falso, docente
sotto processo ( da
"Messaggero Veneto, Il" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: il docente universitario
goriziano Daniele Ungaro, 48 anni, già insegnante alla facoltà di Scienze
politiche dell'Università di Trieste e ricercatore dell'Isig di Gorizia,
attualmente professore di Sociologia all'ateneo di Teramo. Al centro della
vicenda, il cui inizio risale al dicembre del 2005, un presunto raggiro ai
danni di circa mille poliziotti iscritti al Siap,
se il voto per le
commissioni non è segreto negli atenei un danno per i candidati - franca
selvatici ( da "Repubblica,
La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: ufficio a un anno di
reclusione due illustri professori: Walter Leszl dell´Università di Firenze e
Fernanda Caizzi dell´Università Statale di Milano, moglie del rettore Enrico
Decleva. I due docenti devono anche versare 15 mila euro di risarcimento per
danni morali alla dottoressa Antonina Alberti, che fu bocciata e ha denunciato
gli accordi spartitori.
università, caretti
scioglie le riserve e si candida a rettore ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: delle piante organiche del
personale docente favorita anche da un sistema concorsuale tra i peggiori» e la
riorganizzazione del settore amministrativo correlata a un sistema di controllo
di gestione. Nel programma Caretti critica la diminuzione dei fondi del
ministero e la scelta di favorire la nascita di università telematiche.
giuseppina muzzarelli ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: docente di storia medievale
all´Università di Bologna, Maria Giuseppina Muzzarelli, è la vera novità della
giunta regionale di Vasco Errani. Allieva di Ovidio Capitani, stimata studiosa
è apparsa in politica pochi anni fa quando fu chiamata nella segreteria dei Ds
di Bologna da Salvatore Caronna e poi riconfermata da Andrea De Maria.
la gelmini nomina porzi
nel cda dell'università ( da
"Repubblica, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: 000 docenti esterni, a
fronte di 3.200 docenti di ruolo. Anche il numero di dirigenti, sette di ruolo
e ben
Difendere i consumatori
dalla pubblicità ingannevole ( da
"Tempo, Il" del
03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Filippo Petruccelli, docente
in psicologia della pubblicità Università di Cassino; Fausto Russo,
responsabile Csm di Frosinone e professore all'Università Tor Vergata di Roma;
Vincenzo Maruccio, assessore regionale per la tutela dei consumatori; il
prefetto Piero Cesari.
CRLE E UNIBAS STRINGONO
ACCORDI CON ATENEI DI ALTRI PAESI ( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: studenti e di docenti nonché
progetti di ricerca e formazione. Le ricadute di tali accordi, oltre ai
rapporti di collaborazione sopra evidenziati, si avranno anche nell?attuazione
di progetti in campo ambientale, energetico e linguistico finanziati dagli
Stati esteri e, in taluni casi, con il cofinanziamento della Regione Basilicata
con le risorse proprie e della Unione Europea?
cultura, bologna in
crescita ma mancano i grandi eventi - luca sancini ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Bologna in crescita ma
mancano i grandi eventi Ricerca StageUp. Il Comune spende 75 euro per abitante
Senza festival niente indotto. Mantova con la letteratura fattura 14 milioni
Palazzi: "Servono sinergie pubblico-privati e una fondazione per i musei"
LUCA SANCINI UN IMPORTANTE ruolo dell´offerta pubblica, l´attitudine a
frequentare teatri e mostre,
LA GIUNTA MARCHIGIANA
APPROVA PROGETTO SPERIMENTALE ACCOGLIENZA PER ZONE ASUR FANO,URBINO E SAN
SALVATORE DI PESARO. ( da
"marketpress.info" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: in grado di garantire
entrate finanziarie, in base alle norme sulle partnership pubblico private per
sponsorizzazioni. La durata del progetto complessivo sara` di un anno, ma in
caso di raggiungimento dei risultati attesi, dalla sperimentazione si passera`
alla sua estensione su tutto il territorio regionale. . <<BACK
AOSTA: CONFERENZA DALLA
FAME AGLI O.G.M. !? ( da
"marketpress.info" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: , docente di Microbiologia e
di I Saperi delle Scienze Agro-alimentari, insegnamento unico per contenuti e
approccio metodologico, autore di oltre 250 pubblicazioni, tre brevetti nonché
relatore a convegni scientifici, seminari divulgativi o di aggiornamento per
insegnanti.
SOS A GOVERNO E UE PER LA
PREVENZIONE CONTRO PUNTERUOLO ROSSO, IL KILLER DELLE PALME GLI ESPERTI A
CONVEGNO A GENOVA: "UNA CATASTROFE PER IL PAESAGGIO DEL MEDITERRANEO" ( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: ordinario di Entomologia
Agraria all´Università di Catania. Il docente catanese ha sottolineato
l´importanza delle ispezioni e dei controlli alle palme da parte del pubblico
dei privati. "Azioni che purtroppo hanno costi molto alti e non sempre
possibili. Ma anche quelle a costi limitati, spesso sono portate avanti in modo
errato.
PARI OPPORTUNITA': PARTE
DA NOVARA UN PROGETTO SPERIMENTALE DI SICUREZZA URBANA PER LE DONNE ( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Ricercatrice e Docente
presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nonchè la Dott.
Ssa Anna Rosa Favretto , Professore associato di Sociologia del Diritto presso
la Facoltà di Scienze Politiche dell?Università del Piemonte Orientale e
Giovanni Campagnoli della Cooperativa Vedogiovane.
Prima studentessa al liceo
classico, poi sui banchi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano
dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso l'Università Cattoli ( da "Adige, L'" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Cattolica del
Sacro Cuore a Milano dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso
l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Dal 1986 è stata per anni
docente all'arcivescovile di Trento e ora, in quest'ultima legislatura, è
assessore all'istruzione. Assessore Marta Dalmaso, dalle pagelle del primo
quadrimestre emergono molte insufficienze.
Manuela Pellanda P
sichiatra e intellettuale, medico e letterato, studioso della mente e
dell'anima ( da
"Adige, L'" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del Dipartimento di scienze
umane e sociali dell'Università di Trento e coordinato da Casimira Grandi. Tra
gli ospiti dell'incontro, tenutosi nei giorni scorsi alla Biblioteca comunale,
Ada Neiger , docente dell'Università di Trento. «All'interno del vasto panorama
della letteratura mondiale - ha ricordato - tema particolarmente fervido è
quello della follia.
PAESAGGI palestinesi
STRATEGIE ANTICHE E NUOVE DI RESISTENZA INTELLETTUALE ( da "Manifesto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Institute of Jerusalem
Studies e docente di sociologia alla Birzeit University. Attraverso le memorie,
i diari, le lettere di undici protagonisti della vita culturale palestinese
della prima metà del XX secolo (tra loro un musicista, un maestro, un medico,
un rivoluzionario bolscevico, un intellettuale ebreo palestinese), l'autore
restituisce il ritratto di una Palestina che,
CorsiEsercitazioni
paleografiche Ore 16, sala beato Giovanni XXIII della Civica Biblioteca
<Angelo Mai>, corso di esercitazioni paleografiche; in programma tutti i
martedì fino al ( da
"Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)
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Cultura
Abstract: Relatori don Ezio Bolis,
docente del Seminario di Bergamo e Davide Colombi Manzi, presidente provinciale
Agesc. MostreAngeli, manichini e meticci peruviani Alla Galleria del Tasso, via
S. Tomaso, 72, mostra «La Rivoluzione silenziosa degli angeli apocrifi»
dell'artista cileno Demian Schopf, visitabile fino a fine marzo.
Una laurea che premia la
finanza per il territorio ( da
"Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha illustrato davanti alle
più alte cariche dell'Università degli studi di Bergamo, a docenti, personale
tecnico e studenti, come si coniuga etica e finanza ripercorrendo la sua
esperienza umana e professionale nell'istituto cooperativo creditizio fondato
da un sacerdote, monsignor Ambrogio Portaluppi.
Il rettore <Servirebbe
il doppio dei fondi per competere con le altre nazioni> ( da "Eco di Bergamo,
L'" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli studi di
Bergamo parlano di una situazione florida e in espansione, i tempi però non
sembrano quelli di crogiolarsi troppo negli allori accademici. Quindicimila
studenti, 330 docenti e 221 operatori del settore tecnico amministrativo, 52
mila metri quadri di spazi per lo studio: l'ateneo orobico continua a crescere
ed è pronto ora a consolidare l'
La stagione turistica è a
rischio ( da "Nazione,
La (Massa - Carrara)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: DOCENTE all'Università di
Firenze (Dipartimento Scienze della terra) Enzo Pranzini ha invece ripercorso
la storia degli interventi effettuati sula costa di Marina di Massa che è
diventata oggetto di studio per quanti devono affrontare problemi erosivi, ricordando
che addirittura la Banca Asiatica dello sviluppo ha manifestato grande
interesse ad acquisire informazioni da trasferire
IL NOSTRO Paese ha nel
settore del turismo una risorsa prontamente a disposizione... ( da "Nazione, La
(Pisa)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alla Conferenza provinciale
sul turismo è quella di creare un soggetto unico pubblico-privato per tutte le
attività di promozione e commercializzazione , una sorta di cabina di regia che
si chiamerà "PisaUnicaTerra". Sostenibilità e qualità, promozione e
politiche fiscali saranno gli ingredienti di un rilancio di politiche sul
turismo fino ad oggi lasciate a se stesse.
<UNA FARFALLA sull'orlo
dell'abisso>: questo il titolo della ... ( da "Nazione, La
(Pisa)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: riunisce le tre principali
voci A presentare il libro saranno tre docenti universitari di vaglia: Silvia
Monti, docente di Letteratura spagnola all'Università di Verona; Arrigo Stara,
docente di Critica letteraria e letterature comparate all' Università di Pisa e
Francesco Guazzelli, docente di letteratura spagnola moderna e contemporanea
all'Università di Pisa.
IL LICEO scientifico
Serpieri di Rimini inizia oggi il seminario <Sentieri d... ( da "Resto del
Carlino, Il (Rimini)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il 6 marzo, alle 16, nella
stessa sede, Roberto Bedogni, astronomo dell'Università di Bologna con «Novità dal
sistema solare». Il 19 marzo sarà la volta di Daniela Baroncini, docente
letteratura italiana dell'Università di Bologna che alle 11 parlerà di
«Pascoli, Serpieri e la poesia cosmica».
La corsa per il rettore
passa da qui ( da
"Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Saranno soprattutto le
strategie dei candidati per l'università riminese a tenere banco, questa
mattina, nell'incontro di presentazione coi professori dell'ateneo. Dopo le
relazioni dei candidati, spazio alle domande dei docenti moderate dal professor
Gianfranco Capodaglio. «È un incontro fondamentale anche per la vita della
città», sottolinea Capodaglio,
<Ateneo, grandi
risultati ma futuro preoccupante> ( da "Corriere del
Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Oggi la Seconda Università,
con sedi distribuite a pioggia a Caserta, Aversa, Capua e Santa Maria C.V.
conta dieci facoltà frequentate da ventinovemila studenti, mille docenti e
oltre duemila unità di personale tecnico e amministrativo. L'università ha
mantenuto anche per quest'anno il pareggio del bilancio, lo scenario economico
normativo non consente voli pindarici,
La Gottardi:
all'università un docente mi molestava ( da "Corriere del
Veneto" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università un docente mi
molestava VERONA — «Faceva delle battute spinte, allungava le mani. Lo faceva
con tutte e appena trovava resistenza, come nel mio caso, cercava una nuova
vittima». Lo ricorda ancora, a distanza di anni. La prepotenza sulle donne non
risparmia nessuna, neppure l'europarlamentare veronese Donata Gottardi.
È IN ARRIVO un calendario
ricco di iniziative per celebrare l'8 marzo i... ( da "Resto del
Carlino, Il (Imola)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: realizzata dai docenti della
scuola di musica Vassura-Baroncini. Domenica alle 15, nella sala Auser in via
Vivaldi, la Cgil e Spi Lega Pedagna propongono Sebben che siamo... nonne', un
pomeriggio di canzoni sulle donne e balli. Martedì 10, alle 20.30 nella sala
San Francesco in biblioteca, si terrà il seminario-incontro La storia delle
donne fra crisi e diritti:
Le donne e il pallone? In
molti rabbrividiscono anche solo pensando a questo binomio. Ci... ( da "Messaggero, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ma oltre allo scopo
puramente ludico l'Università Roma Tre, ha pensato anche all'aspetto sociale:
«Abbiamo voluto legare l'evento all'Avis (l'Associazione Volontari Italiani
Sangue, ndr) per sensibilizzare gli studenti e i docenti al problema della
donazione del sangue. Questa iniziativa - ha affermato ancora Tenderini - è un
bel momento di sport,
URBINO Le zone
territoriali Asur di Fano e Urbino e il San Salvatore di Pesaro sono al cent... ( da "Messaggero, Il
(Pesaro)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Accanto al progetto di
accoglienza verrà attivato anche un progetto pubblicitario, in grado di
garantire entrate finanziarie, in base alle norme sulle partnership pubblico
private per sponsorizzazioni. La durata del progetto complessivo sarà di un
anno, ma in caso di raggiungimento dei risultati sperati, la sperimentazione
verrebbe estesa su tutto il territorio regionale.
Bottino: <Ho chiesto
ispezioni in tutte le scuole> ( da
"Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non se i docenti che vi
lavorano vengono pagati. Questo è un compito che spetta agli ispettori del
lavoro». Anche il coordinamento dei docenti precari salernitani ha riferito di
un cospicuo numero di cause di lavoro intentate da insegnanti ora di ruolo.
ALL'ETERNO dal tempo.
Dante e Cecco: Conoscenza e scienz... ( da "Resto del
Carlino, Il (Ascoli)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: arco di un decennio sono
stati realizzati con il coordinamento scientifico dell'università degli studi
di Macerata, in collaborazione con il liceo classico F. Stabili' e il liceo
scientifico A. Orsini'. Docente di questa seconda lezione sarà Sasha
Zamler-Carhart, professore di musica medievale e lingua latina al Royal
Conservatory de L'Aja.
Stagione della Camerata,
Ovcinnikov al Piccinni ( da
"Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Attualmente è docente sia al
Conservatorio Statale di che all'Università Statale di Mosca ed è professore
ospite all'Università di Sakuyo in Giappone. Nel 2005 è stato insignito del
titolo di Artista emerito della Russia dal presidente Vladimir Putin. ....
Caro Signor Gervaso, in un
precedente articolo che non sono più in grado di recuperare, lei ha ... ( da "Messaggero, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: l'autore, il professor Ralph
Schor, docente (o ex docente: l'edizione italiana della Newton Compton è del
1995) presso l'Università di Nizza. È un excursus, che ha il dono della
concisione e dell'alta conoscenza storica di un Continente che, in quel
ventennio, subì trasformazioni epocali.
Un maxi-centro con negozi
e case farà rinascere l'area ex dogana ( da "Giorno, Il
(Milano)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico-private destinate
al recupero delle aree dismesse e a un rilancio strategico del territorio
compreso tra l'Idroscalo e l'aeroporto di Linate. In tutto, l'intervento di
restyling costerà 161 milioni di euro. Tra gli aspetti qualificanti
dell'operazione, la riqualificazione della ex dogana, un comparto dismesso di
600mila metri quadrati sul quale entro il 2012 sorgerà un centro
di GIORGIO GAZZOTTI
BOLOGNA RIMPASTO con colpo di scena nell... ( da "Resto del
Carlino, Il (Bologna)" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Maria Giuseppina, docente di
storia medievale all'università di Bologna, anche lei ex diessina. Alla
Muzzarelli non è però stata data l'importante delega al bilancio, ma solo
quelle all'Europa, alla cooperazione internazionale e alle pari opportunità. Errani
ha riservato alla presidenza la delega alle Finanze.
Essere donna al tempi di
Matilde: viaggio nella storia con il Soroptimist ( da "Resto del
Carlino, Il (R. Emilia)" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia Medievale
presso l'Università degli Studi di Verona e di Modena e Reggio, Premio
dell'Accademia dei Lincei e Presidente del Comitato Scientifico per il
Millenario Polironiano (1007-2007). Da oltre vent'anni Golinelli si occupa dei
Canossa e del loro tempo con l'edizione di fonti, ricerche originali e studi
sul personaggio di Matilde e del suo mito nella letteratura
Codigoro All'Utel la
svolta del 1956 ( da
"Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'università di
Ferrara, il quale parlerà del «1956, la storia a una svolta», quando entrò in
crisi il blocco comunista con la denuncia dei crimini di Stalin e l'invasione
dell'Ungheria, l'inizio della rivoluzione di Fidel Castro e il conflitto tra
arabi e israeliani: grandi rivolgimenti sociali di cui sono evidenti ancora
oggi conseguenze e contraddizioni.
<Foligno tra Otto e
Novecento> ( da
"Nazione, La (Umbria)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: presidente dell'Unitre e
sociologo dell'Università di Perugia, la professoressa Rita Fanelli Marini,
presidente dell'associazione «Orfini Numeister» e il professor Fabio Bettoni,
docente di economia politica all'Università di Perugia. L'iniziativa è inserita
nei programmi dell'anno accademico 2008-09 dell'Unitre di Foligno.
IL PROFESSOR Gianni Porzi
(nella foto) è st... ( da
"Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 500 docenti a contratto e
mille esterni. Anche il numero dei dirigenti è una criticità su cui, se non
arrivano risposte, chiederò il parere del ministro. Altre spese rilevanti
quelle per le oltre 70 unità dedicate a vario titolo all'informatizzazione, i
contratti e le consulenze esterne: un costo di circa 10 milioni».
IL MODELLO di Grameen
Bank, l'istituto che pratica il microcredito senza gar... ( da "Resto del
Carlino, Il (Bologna)" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: trattative in cui è sfociata
la collaborazione di alcuni docenti bolognesi come Basevi e Onofri con la
fondazione Unidea (Unicredit). «Concluso lo studio di fattibilità cui hanno
partecipato esperti di diverse discipline aggiunge la professoressa Brunori ci
avviamo ormai verso la fase attuativa. L'Alma Mater creerà un centro di ricerca
e formazione dei professionisti del microcredito,
Musso si ribella a
Scajola:<Pugnalato alla schiena> ( da "Secolo XIX, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: A Enrico Musso, docente
universitario in aspettativa e senatore, non è piaciuta per niente la
candidatura in diretta da parte del ministro Scajola agli stati generali del
Pdl, sabato scorso a Varazze. Non l'ha ancora digerita, e si vede. Si dice
amareggiato.
"Muro di Berlino:
l'89 ha segnato la caduta delle ideologie del '68" ( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: oggi però si inscena una
fervida polemica sui fondi pubblici al teatro. Quale deve essere il rapporto
Stato-cultura e privati-cultura? "Larga parte dei finanziamenti pubblici
adottano il criterio della spesa storica: 'Si è sempre fatto così, e si
continua più o meno a fare così'. E? una sciocchezza dal momento che la spesa
storica non valuta la meritocrazia,
Il lavoro e la società del
rischio, lectio magistralis di Tito Boeri all'Archiginnasio ( da "Comunicatori
Pubblici" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il nuovo lavoro e il
capitale umano" esperti e docenti universitari coordinati da Raimondello
Orsini dell?Università di Bologna: Tommaso Maria Fabbri dell?Università di
Modena e Reggio Emilia, Dina Guglielmi, Psicologa del lavoro, Paolo Bonaretti
Direttore di Aster, Paola Profeta dell?Università Bocconi, Giorgio Brunello
dell?
Sulla legittimità della
lettura delle dichiarazioni rese nella fase pre-processuale ( da "AltaLex" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il pubblico ministero
riferiva, al riguardo, che vane erano state le ricerche del BK il quale,
residente in Bergamo, aveva avuto domicilio in S per breve tempo. All?udienza
del 13 ottobre 2008, il Collegio disponeva l?espletamento di ulteriori atti di
indagine deputati ad accertare l?
No ai musei e si allo
shopping: le preferenze dei ... ( da
"Capitoloprimo.it" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La conclusione della
ricerca, quindi, invita i docenti a trovare dei meccanismi nuovi e più incisivi
per coinvolgere i giovani e stimolarne l?interesse e l?apprendimento , al fine
di condurli ad un?adeguata maturità culturale. Marina Miranda
Ocse all'Italia, aumenta
il divario per colmarlo riforme strutturali ( da "Borsa(La
Repubblica.it)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a cominciare dal settore
pubblico, per "tenere in considerazione le differenze regionali di
produttività e costo della vita". L'Italia, rileva poi lo studio, è tra i
Paesi meno generosi in materia di incentivi fiscali alla ricerca e allo
sviluppo (è penultima) e per risollevare il basso livello l'Ocse consiglia,
oltre a un attento utilizzo degli incentivi,
BORSE SU (MIBTEL +0.36%)
LA CORTE DI NY: OK A TRANSAZIONE PARMALAT MERCATO AUTO SEMPRE GIù (-24,25%) -
Francia: deficit 2009 oltre 5% Pil IL GRAN DEBUTTO DI EXOR OBAMA: fon ( da "Dagospia.com" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sottolineando che questa
sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel
piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A
guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe
decidere quali asset acquistare e a quale prezzo. 8 - Gazprom: trimestrale,
utile +16%.
Ocse all'Italia, aumenta
il divario per colmarlo riforme strutturali ( da "KataWebFinanza" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a cominciare dal settore
pubblico, per "tenere in considerazione le differenze regionali di
produttivit e costo della vita". L'Italia, rileva poi lo studio, tra i
Paesi meno generosi in materia di incentivi fiscali alla ricerca e allo
sviluppo ( penultima) e per risollevare il basso livello l'Ocse consiglia,
oltre a un attento utilizzo degli incentivi,
Foggia, venerdì 6 marzo
convegno di studi "Civicrazia e Difensore Civico Nazionale" ( da "Grecale, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Vittorio Salvatori
(Presidente regionale Andci dei difensori civici della Puglia), "Privacy e
Internet: tutelare i nostri dati on line" dell'Avv. Gerardo A. Cavaliere
(Direttore Cinfor Magazine) e "Privacy, Cittadino e Pubblica
Amministrazione" dell'Avv. Gianluca Guastamacchio (docente Unitre).
CRISI: USA, SI STUDIA
CREAZIONE FONDI PER ASSET TOSSICI ( da "Wall Street
Italia" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sottolineando che questa
sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel
piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A
guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe
decidere quali asset acquistare e a quale prezzo.
Crisi: Usa, si studia
creazione fondi per asset tossici ( da "Trend-online" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sottolineando che questa
sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel
piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A
guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe
decidere quali asset acquistare e a quale prezzo.
Savona: al Campus
universitario al via l'Open Days 2009 ( da "Savona news" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Durante le due giornate, i
giovani, accompagnati dai docenti orientatori degli istituti di provenienza,
potranno visitare le strutture del Campus dedicate sia alla didattica che alla
ricerca, partecipando alle attività ed ai percorsi illustrativi delle facoltà
insediate nella sede universitaria.
Ventimiglia: ecco la
commissione del Premio Letterario ( da "Sanremo news" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Bartolomeo Durante, storico
locale, saggista, docente a.r.; Daniela Gandolfi, archeologa, saggista,
conservatore del Museo archeologico 'Girolamo Rossi', di Ventimiglia; Olimpia
Gargano, giornalista pubblicista, docente di materie letterarie presso il Liceo
Scientifico 'Angelico Aprosio' di Ventimiglia;
PAESAGGI palestinesi ( da "Manifesto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Institute of Jerusalem
Studies e docente di sociologia alla Birzeit University. Attraverso le memorie,
i diari, le lettere di undici protagonisti della vita culturale palestinese
della prima metà del XX secolo (tra loro un musicista, un maestro, un medico,
un rivoluzionario bolscevico, un intellettuale ebreo palestinese), l'autore
restituisce il ritratto di una Palestina che,
In mostra a Cannes
l'autodromo del Veneto ( da
"Arena.it, L'" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Pianificazione
territoriale all'Università di Padova, in rappresentanza del Daur, Dipartimento
di architettura, urbanistica e rilevamento, «devono portare a Cannes la
qualità. Qualità della trasformazione dei territori ciascuno con le proprie
peculiarità, che hanno il vantaggio di essere collocati in una rete di corridoi
infrastrutturali impermeabili tra loro.
<Io scrivo, tu
leggi>, tornano gli incontri ( da
"Arena.it, L'" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di analisi del
linguaggio politico dell'università di Ferrara; partecipano inoltre Erasmo
Leso, docente di storia della lingua Italiana e Giorgio Graffi docente di
glottologia, entrambi dell'università di Verona. Il testo affronta a tutto
tondo la lingua e lo stile di Benedetto Croce, una tappa cruciale per la storia
della prosa italiana.
E' allarme per Piana di
Monteverna ( da
"Denaro, Il" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Galloro tra i ricercatori
della Eureco e rsa del Centro prevedeva che immediatamente dopo si procedesse
alla costituzione di un consorzio pubblico-privato con l'Università, le
cooperative agricole ed le aziende private per svolgere un ruolo di
catalizzatore di progetti di ricerca e sviluppo in grado di elevare il livello
di competitività del sistema produttivo del territorio campano"
Sun: domani
l'inaugurazione dell'anno accademico ( da "Denaro, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Caserta universita' Sun:
domani l'inaugurazione dell'anno accademico maria beatrice crisci Sedici anni
di vita, dieci facoltà, circa 29mila studenti, mille docenti e oltre duemila
unità di personale tecnico amministrativo. La Seconda Università degli Studi di
Napoli inaugura con questi numeri il nuovo Anno Accademico.
Il Monregalese nel Polo
Regionale Enogastronomico ( da
"Targatocn.it" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Prever', Via C. Merlo, 2,
10064 Pinerolo, 0121-72402 mail: paolocavallo@katamail.com. Nella foto, allievi
e docenti del precedente corso, attivato due anni fa a Mondovì, di cui facevano
parte l?Istituto Alberghiero e il Cfp Cebano-Monregalese
Intervista alla
professoressa Angela Calvo del CIRSDe ( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Calvo del CIRSDe Intervista
alla professoressa Angela Calvo docente della Facoltà di Agraria
dell?Università di Torino e membro del CIRSDe Centro Interdisciplinare di
Ricerche e Studi delle Donne. Il Centro è stato costituito nella primavera del
1991 su proposta di un gruppo di docenti e ricercatrici dell'Università di
Torino, come struttura di riferimento per iniziative di ricerca,
Ma come si nazionalizza
una banca? Ecco le ultime ricette ( da "Foglio, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia economica
all?Università Statale di Milano – anche se non siamo di fronte a fenomeni di
“nazionalizzazione” classica, quanto piuttosto di “neopatrimonialismo”: è la
classe politica che sta mettendo le proprie mani sugli asset bancari perché non
può farsi travolgere dalla crisi&
Giotto fa tappa ad Oporto
in Portogallo ( da
"siciliatravel.com" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Gonzalo Gonsalves, assessore
alla Cultura della città di Oporto e Angelo Arena, Console Onorario d?Italia ad
Oporto. La cerimonia di inaugurazione si è chiusa con la “lectio magistralis”
di Barbara Aniello, storica dell?arte e docente dell?Università di Lisbona. Per
informazioni: tel. 348.3311659
La Cgil: "A rischio
400mila posti nelle p.a." ( da
"Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 000 docenti e 75.000
lavoratori non docenti impegnati nella scuola. La cifra di 400.000 non tiene
conto di tirocinanti, stagisti e borsisti, figure non censite che potrebbero
raggiungere altre 100mila unità. Il settore scolastico Secondo la Cgil, almeno
30mila dei precari della scuola perderanno il posto già nel 2009,
La Cgil: 400.000 precari
della pubblica amministrazione rischiano il posto ( da "Rai News 24" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti e 75.000 lavoratori
non docenti impegnati nella scuola. La cifra di 400.000 non tiene conto di
tirocinanti, stagisti e borsisti, figure non censite che potrebbero raggiungere
altre 100.000 unita'. Secondo la Cgil, almeno 30.000 dei precari della scuola
perderanno il posto gia' nel 2009, mentre per quelli degli altri comparti del
pubblico impiego la stabilizzazione si allontana
OBESITA': SICILIA
APRIPISTA CON PIANO PREVENZIONE NELLE SCUOLE ( da "Agi" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il docente di Psicologia
dell'Universita' Iulm di Milano e presidente dello Iescum di Parma, Paolo
Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte. Il progetto e' nato
nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia dell'Universita' del Galles a Bangor,
e successivamente testato con successo in diversi Paesi d'Europa.
Pedofilia, condanna a 7
anni ( da "Sicilia,
La" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nessuna università o nessun
docente possono ritenere di avere l'esclusiva sui master universitari». Il
presidente della Provincia disse di avere in previsione la possibilità di fare
un master sul turismo organizzato non dall'Università di Palermo ma dall'Unesco
da far svolgere non necessariamente a Sciacca, ma nella parte orientale della
provincia.
Eurobond contro la crisi e
per consolidare l'Unione ( da
"Gazzettino, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: quali una quota di
finanziamento sia assicurata dai privati in qualche forma di Partnership
Pubblico Privata (PPP). La gestione di questo FES da parte della Banca europea
degli investimenti (BEI) consentirebbe di far tesoro di altre esperienze in
atto. Insomma gli eurobond aiuterebbero l'Europa a dare una risposta più
adeguata alla crisi, finanziando in più quel "reinvestimento"
Progetto al
<Mattarella> sul tempo trascorso insieme da genitori e figli ( da "Sicilia, La" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Relatori, Sandro Vero,
docente di Psicologia della comunicazione all'Università Kore di Enna, e Salvo
Noè, psicologo acese. Nell'incontro messi in risalto alcuni concetti importanti
quali la presa di coscienza del proprio corpo per poter accedere a tutto il
proprio essere.
Dante prepara i giovani
alle sfide ( da
"Gazzettino, Il (Padova)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia mediovale
all'Università, al convegno di studi "Leggere e insegnare Dante nella
scuola del Duemila", organizzato al Centro culturale Altinate dall'Ufficio
scolastico regionale (Usr) e dal Comitato regionale di promozione degli studi
danteschi, in collaborazione con l'università, la Società Dante Alighieri e il
liceo Tito Livio.
Cultura e Spettacoli: E'
d'obbligo sperare La società sannita vive di eventi ( da "Sannio Online,
Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti, rappresentanti del
Centro di Cultura dell?Università Cattolica di Benevento, assessore alla PI e
la dottoressa Villanacci dell?Amministrazione Comunale, è stata presentata la
prima parte di un Progetto concordato e svolto sulle nuove metodologie di
comunicazione, i nuovi linguaggi dei quali i ragazzi e i giovani si sono
impadroniti.
Serra degli Ulivi: entro 6
mesi pronto progetto preliminare ( da
"Targatocn.it" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ancora Taricco: "Serra
procede a tempi record: in 2-3 anni riempiremo il lago di Pianfei, sarei già
contento di vedere le ruspe al lavoro sul nuovo invaso per il
Le pubbliche istituzioni
di fronte alla crisi, primo seminario del ciclo promosso da Provincia di
Piacenza e 'Cattolica' ( da
"Sestopotere.com" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università, la presentazione
dell?iniziativa da parte dell?Assessore Provinciale al lavoro Fernando Tribi e
l?introduzione di Pier Antonio Varesi, docente di legislazione del lavoro
all'Università cattolica e coordinatore del ciclo. Seguiranno tre relazioni,
moderate da Pier Antonio Varesi: la prima di Gianni Geroldi,
Infanzia/ Obesità, Sicilia
sperimenta programma 'Food Dudes' ( da "Virgilio
Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il docente di Psicologia
dell'Università Iulm di Milano e presidente dello Iescum di Parma, Paolo
Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte nel progetto. Il
progetto è nato nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università
del Galles a Bangor, e successivamente testato con successo in diversi paesi d'
RICCARDO MAROCCO POTEVA
ESSERE LA DOMENICA DELLA SPALLATA DECISIVA, IL COLPO CHE AVREBBE SPACCATO... ( da "Mattino, Il
(Caserta)" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con quest'ultimo che ha
accusato problemi di natura muscolare al termine della gara con lo Stasia. Oggi
ripresa degli allenamenti al Pinto. Ieri, intanto, la Casertana ha
ufficializzato l'ingresso nel proprio staff di Domenico Tafuri, docente
universitario in Scienze Motorie presso l'Università Parthenope di Napoli.
"La caduta del muro
di Berlino fu la fine delle ideologie del '68" ( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: oggi però si inscena una
fervida polemica sui fondi pubblici al teatro. Quale deve essere il rapporto
Stato-cultura e privati-cultura? "Larga parte dei finanziamenti pubblici
adottano il criterio della spesa storica: 'Si è sempre fatto così, e si
continua più o meno a fare così'. E? una sciocchezza dal momento che la spesa
storica non valuta la meritocrazia,
Italia e Perù si preparano
per il Foro di cooperazione a Lima ( da "Velino.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: mentre quello accademico
avrà lo scopo di avvicinare le università per favorire lo scambio di materiale
didattico e quello tra docenti e tra studenti. Il modulo di cooperazione
decentrata sarà organizzato a livello dei governi regionali e delle province.
Questo sarà l?ambito del summit più delicato, dato che “
L'agricoltura in montagna
tra presente e futuro, a Langhirano (PR) la Conferenza provinciale ( da "Sestopotere.com" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nel corso della mattinata
Corrado Giacomini, docente dell?Università di Parma, ha presentato un documento
sullo “stato di salute” dell?agricoltura parmense e sulle prospettive future in
vista delle scadenze del 2013, termine dell?operatività del Piano di sviluppo
rurale, e del 2015.
EVOLUZIONE: OSS. ROMANO,
DA CHIESA MAI CONDANNA, ID NON E' ( da "Virgilio
Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Filosofia delle
scienze presso la Pontificia Universita' Gregoriana, direttore scientifico del
Progetto Stoq e vicedirettore della conferenza internazionale sul tema
''L'evoluzione biologica: fatti e teorie'', che si apre oggi a Roma e proseguira'
fino a sabato 7, promosso dalla Pontificia Universita' Gregoriana,
Liguria: gli argomenti
discussi oggi in consiglio regionale ( da "Savona news" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: altro a non confermare i docenti
di sostegno per gli studenti portatori di handicap privando questi ultimi
dell?insegnamento personalizzato a cui hanno diritto e ad accorpare, in caso di
assenza dell?insegnate titolare, gli alunni della sezione o classe a cui
appartengono ad altre sezioni o classi.
PARTE LA FORMAZIONE DELLA
FONDAZIONE ENI â ENRICO MATTEIâ ( da "Basilicanet.it" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I partecipanti potranno
avvalersi del supporto diretto da parte dei docenti provenienti
dallâ??Università della Basilicata, dallâ??Università degli studi di
Milano-Bicocca e dallâ?? Università di Braunschweig (Germania) per analizzare
anche i dati ricavati dalle attività di ricerca che svolgono presso gli
istituti di provenienza.
Il lavoro e la società del
rischio, lectio magistralis di Tito Boeri ( da "Comunicatori
Pubblici" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il nuovo lavoro e il
capitale umano" esperti e docenti universitari coordinati da Raimondello
Orsini dell?Università di Bologna: Tommaso Maria Fabbri dell?Università di
Modena e Reggio Emilia, Dina Guglielmi, Psicologa del lavoro, Paolo Bonaretti
Direttore di Aster, Paola Profeta dell?Università Bocconi, Giorgio Brunello
dell?
"Documentare il
'900", torna il progetto per far amare la storia ai ragazzi ( da "Quotidiano.it,
Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la partecipazione di ben 202
docenti, di quasi 3500 studenti autori dei lavori impegnati, insieme ai
docenti, in molte ore di formazione attraverso visite guidate, viaggi di
aggiornamento e di istruzione. Per conoscere il ricco calendario degli
appuntamenti del progetto non resta dunque che cliccare sul sito internet.
## Vaticano: Nessuna
contraddizione tra Darwin e creazione ( da "Virgilio
Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Filosofia delle scienze
presso la Gregoriana, direttore scientifico del Progetto Stoq (Science,
Theology and the ontological Quest) e vicedirettore del convegno. "È
questa una delle ragioni che rendono secondo me superfluo qualsiasi sforzo di
recupero o riabilitazione di Darwin - dice in una intervista all''Osservatore
Romano'
Colpo di scena in Regione:
Gilli lascia, tre new entry Entrano in giunta il consigliere regionale modenese
del Pd Gian Carlo Muzzarelli, che assume le deleghe lasciate dall'assesso ( da "Dire" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente universitaria) e
Giovanni Sedioli (già preside delle Aldini Valeriani), i volti nuovi della
giunta Errani. Tre new entry e un colpo scena: lascia l'esecutivo Luigi Gilli
(e le sue deleghe, programmazione e sviluppo territoriale, cooperazione col
sistema delle autonomie, organizzazione, sono state tutte affidate al
consigliere del Pd)
Frana a Rossano: prova di
carotaggio davanti al liceo scientifico ( da "Giornale di
Calabria, Il" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I tecnici del CNR,
coadiuvati da un docente dell?UNICAL, affiancheranno la Provincia nelle
valutazioni delle soluzioni tecniche da adottare per il definitivo
consolidamento dell?area. La Provincia è aperta al contributo e alle
osservazioni da parte delle due scuole.? Dal canto suo, si legge in una nota, ?
L'innovazione tecnologica
è di casa in Emilia-Romagna ( da
"Data Manager" del
03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: innovazione tecnologica è di
casa in Emilia-Romagna A cura di Redazione DMO Pubblicato il 04-03-2009 0:00
Più di 1,8 miliardi di euro. A tanto ammonta la spesa complessiva di
amministrazioni pubbliche, imprese e privati per l?Information Technology in
Emilia-Romagna a fine 2008 (nel 2006 era di 1,7 miliardi): circa il 9% della
spesa nazionale per il settore.
Basilicata/ Al via alta
formazione fondazione "Enrico ( da "Virgilio
Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: avvalersi del supporto
diretto da parte dei docenti provenienti dall'Università della Basilicata,
dall'Università degli studi di Milano-Bicocca e dall' Università tedesca di
Braunschweig. "Un insieme di giovani eccellenti - ha detto Massimo Labra,
docente di botanica sistematica e biodiversità vegetali della Bicocca - che
hanno in comune la stessa motivazione e lo stesso obiettivo:
( da "Gazzetta di Modena,La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
INCONTRI
OPERATIVI Filosofia, i costi del festival crescono Tempi stretti:
l'organizzazione "in appalto" anzichè al nuovo ente? Un primo dato
economico che emerge, su cui comunque non è possibile avere conferme dirette,
riguarda la differenza di spesa per organizzare, con un ente autonomo, il
prossimo Festival Filosofia: dai primi calcoli effettuati ieri nella riunione
del comitato promotore con la futura direttrice Borsari risulterebbero 200mila
euro in più rispetto al 2008 quando l'organizzazione era sulle spalle della
Fondazione San Carlo. Ieri è stata la giornata delle riunioni operative, prima
in municipio a Modena e in serata alla San Carlo: in entrambi i casi la bufera
relativa al Festival e alla Scuola alti studi porta tutti a dover definire in
fretta alcune importanti questioni. Il San Carlo è alle prese con le dimissioni
del comitato scientifico - lascia ad esempio il filosofo Bodei - e deve
nominare almeno cinque nuovi membri, tra cui ci saranno anche professori
accademicamente "giovani". Più complicata la vicenda che nella
giornata si è discussa tra i membri del comitato promotore, nella riunione
coordinata dall'assessore alla cultura Lugli. I presenti - rappresentanti dei
Comuni di Modena, Carpi, Sassuolo, Fondazione Crmo, Provincia insieme alla
stessa Borsari - hanno iniziato a calcolare quanto davvero si arriverà a
spendere con una gestione diretta della manifestazione. Conti che vanno fatti
con precisione visto che fino a oggi sostanzialmente esistevano due bilanci del
Festival: quello "ufficiale" della San Carlo e quello di ciascuna
amministrazione pubblica per le attività
"aggregate". Altra questione fondamentale. Entro 10 giorni, come ieri
ha detto il sindaco Pighi alla Gazzetta, occorrerà definire giuridicamente
"l'ente autonomo" proposto dal sindaco: qualcuno
pensa che i tempi per crearlo da zero siano troppo stretti e ipotizza di
affidarne la gestione (e i finanziamenti) a un ente privato esistente. La
scelta potrebbe cadere tra società di servizi, fondazioni pubblico-private che
si occupano di tutt'altro, associazioni già finanziate dal Comune. (stefano
luppi)
( da "Stampa, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITA'.
CONVENZIONE CON LA CATTOLICA DI PIACENZA Master in aziende vitivinicole per
professionisti dell'enologia [FIRMA]GINO FORTUNATO NOVI LIGURE «Non possiamo di
certo sognare l'università a Novi, visti i tempi, ma
possiamo fare tanto per aiutare la nascita e la crescita di figure
professionali che possano essere di aiuto allo sviluppo e al proseguimento
della nostra economia nel settore alimentare». Marco De Faveri, docente all'Università Cattolica di Piacenza, ha predisposto un progetto
mirato a costruire professionalità, destinate alle numerose aziende che operano
nel Novese, come La Novi, Roquette, Pernigotti, Saiwa, Tomato farm, Serra,
Mangini, Suissa e molte altre, senza dimenticare la grande realtà viti -
vinicola. «Tra cinque o sei anni - prosegue De Faveri - saremo di fronte
a un ricambio generazionale e dovremo essere pronti all'ingresso di tecnici
preparati, meglio se della nostra zona. Il progetto è stato presentato sia
all'amministrazione comunale che ad alcune aziende del territorio. In una
visione di questo tipo non possiamo ignorare che un territorio, per crescere,
abbia bisogno di formazione e professionalità e per questo vorrei fare in modo
che i nostri giovani scelgano quelle discipline che servono alle nostre
aziende. Desidero pertanto incrementare le iscrizioni a sedi universitarie che
oggi non vengono molto considerate per ragioni di distanza. Le più vicine sedi
del settore agro - alimentare, sono a Milano, Piacenza, Parma e Torino, quindi
non vicine a Novi. Ecco pertanto la necessità di incentivare attraverso borse
di studio che potrebbero essere messe a disposizione da un settore misto,
pubblico - privato. Ottenuto il budget, si potrà stabilire attraverso una
selezione, gli studenti che sceglieranno di formarsi nelle sedi universitarie».
In pratica, finanziamenti alla mano, saranno incentivati i giovani che prima
ancora di cominciare il corso (si tratta di laurea breve di tre anni)
beneficeranno di sussidi di studio con la consapevolezza che una volta laureati
avranno un'occupazione sicura. Sull'aspetto vinicolo De Faveri organizza per il
secondo anno un master universitario a Novi (da dicembre a giugno), per
laureati di enologia e marketing che svolgeranno la loro attività in aziende
vitivinicole. Le lezioni teoriche si svolgono al centro di formazione Casa di
carità arti e mestieri, in strada Bosco Marengo, grazie a una convenzione tra
l'università Cattolica di Piacenza e il centro di
formazione finanziato con fondi europei.
( da "Trentino" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
docenti
e personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo
di ... docenti e personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora
avuto il tempo di mettere a fuoco la rilevanza del momento. La decisione
assunta a votazione dal Consiglio di Facoltà, dieci anni or sono, di rimanere nella sede
originaria e di non optare per una sede nuova, si rivela comunque indovinata.
Chi entra oggi nell'atrio d'ingresso a Sociologia, è quasi abbagliato dagli
storici volumi, dalle forti colonne, dagli scaloni che portano al primo e al
secondo piano, mentre agli uffici dei docenti del terzo piano, ricavato nel
sottotetto, si giunge, oltre che in ascensore, lungo una scala interna di
modernissima struttura in acciaio con i gradini in calda pietra rosa di Trento.
Il respiro, le sensazioni, per coloro che appartengono alla vita e alla storia
di Sociologia, sono indubbiamente un'esperienza forte e profonda. Al piano
terra, sul lato sud verso il piazzale, è rimasta, anch'essa con veste
rinnovata, l'Aula Kessler, sede dei Consigli di Facoltà, degli eventi
accademici ufficiali e di convegni, seminari e dibattiti che hanno coinvolto la
città di Trento. Sociologia torna a casa, dentro la sede che è quella della sua
nascita e di 47 anni della sua storia. Sinora, le linee maestre della
formazione sociologica, pur adeguandosi alle trasformazioni degli studi
universitari, sono rimaste coerenti con l'obiettivo di privilegiare in modo
sostanziale lo studio e la comprensione dei fatti e delle trasformazioni della
società. I mutamenti ai quali questa è soggetta costringono la sociologia,
accompagnata dalla collaborazione delle altre scienze sociali, a rinnovare
continuamente i suoi metodi e i concetti della sua ricerca. E' la capacità di
adeguarsi e di penetrare con la comprensione la società che cambia a dirci se
la sociologia sia in grado di assolvere il suo vero compito, la sua irrinunciabile
vocazione. Mentre torna nella sua casa storica, sono certo che tutti i colleghi
e tutti coloro ai quali stanno a cuore la vita e il destino di questa Facoltà,
si pongono questo interrogativo fondamentale. Se cioè Sociologia sia, e se sarà
ancora, in grado di leggere e comprendere la società attuale nella vorticosa e
universale trasformazione che sta vivendo, non soltanto negli aspetti economici
e materiali, ma soprattutto per quanto riguarda le sue visioni del mondo,
ovvero gli orientamenti verso i quali intende avviare la sua vita e il suo
futuro. La Facoltà vive, oggi, un momento di trasformazione e deve affrontare
delle difficoltà a far capire ai giovani che vogliono intraprendere gli studi
universitari e la vita nella professione, l'importanza della sociologia come
scelta di vita. Essa ha vissuto sempre momenti tormentati. Io credo che questo
sia il suo inevitabile destino, poiché il giorno in cui il sociologo diventasse
un tecnico per la gestione ordinaria del sociale, questo significherebbe il soffocamento
della disciplina e della Facoltà. Questa constatazione produce pure una
costante difficoltà di convivenza con la società circostante, anche con la
stessa struttura universitaria in generale, con le regole e l'assoluta priorità
dell'ordine e dell'efficienza sull'attenzione ai fenomeni sociali, soprattutto
a quelli scomodi e difformi dal perbenismo e dalla quiete come regola di vita.
Sociologia, tornando a casa, respira la sua storia, le tensioni innumerevoli,
gloriose e alle volte anche dolorose che l'hanno caratterizzata. Sono gli
eventi del passato a ricordare ai sociologi di Trento e a Sociologia, che la
vita di questa disciplina e di questa Facoltà non devono tanto temere gli
imprevisti ed i richiami istituzionali quanto piuttosto l'afflosciarsi
dell'"immaginazione" sociologica e della capacità di capire i disagi,
i rischi come anche le pericolose assuefazioni che minano lo spirito autonomo
degli individui, delle comunità e delle società del nostro tempo. Per questo,
il ritorno a casa di Sociologia in Via Verdi è l'inizio o meglio la
continuazione di un cammino pieno di imprevisti e di ostacoli. Questa è
inevitabilmente la natura del suo lavoro di ricerca e di formazione
universitaria. Antonio Scaglia ex preside di Sociologia Il ritorno di Sociologia
nella sua sede storica di Via Verdi viene salutato anche dalla città di Trento
con un "finalmente". E mai momento come questo (la crisi) appare più
propizio ad un rilancio di ricerche sociologiche volonterose, dopo il
fallimento degli economisti (per troppo conformismo accademico) e quella degli
scienziati, che continuano a sfornare mostri (dal nucleare a internet,
dall'intrusione nei cervelli alle biotecnologie) senza sapere né come gestirli
né come tenerli a bada. Giovani con questi comportamenti, irresponsabili delle
loro azioni, verrebbero subito bocciati, o licenziati, mentre la scienza,
imperturbabile, continua a esigere finanziamenti per distruggere il pianeta,
invece che per salvarlo. Appare evidente che un ciclo di sviluppo si è chiuso
(il mondo non potrà avere un automobile per abitante, né si potrà vivere tutti
fino a cent'anni in quelle celle con le flebo che sono cimiteri per viventi)
mentre occorre prospettare, come scrive il professor Scaglia, una
"immaginazione" sociale diversa. C'è materia per una nuova, grande
stagione sociologica, tanto più a Trento, per la sua radicata tradizione, ma
anche per come l'università è cresciuta attorno a
centri di ricerca"limite" fra etica e innovazione (l'intelligenza
artificiale dell'Irst, il "mente-cervello" del professor Caramazza,
le biotenoclogie..) tanto da diventare una sorta di laboratorio di nuove
frontiere. ociologia dovrà anche riscoprire il suo Dna originario di preparare
amministratori per la cosa pubblica. Le condizioni sono favorevoli, ma i sociologi
dovranno preparasi. Chi si iscrive all'università non
ha più la preparazione degli anni Sessanta. Perché non pensare allora, per
Sociologia che torna in Via Verdi, un anno propedeutico che renderà i suoi
studenti - in un solo anno - i più preparati di tutto l'ateneo? Solo quattro
corsi, ma approfonditi. L'italiano (con qualche testo illuminante, come quelli
che il professor Fontana, su invito del professor Quaglioni predispone per
Giurisprudenza) così che i ragazzi imparino almeno a scrivere un "paper",
un breve saggio. La matematica, perché è necessaria anche se non si fa
statistica, ma le ricerche sociali vanno pur fatte e almeno capite e non si può
trascinarsi dietro un'ignoranza per anni. Un quadro di filosofia, perché è la
base della sociologia. L'inglese, subito e bene, perché per esercitare
l'immaginazione sociologica occorre saper leggere riviste e giornali del mondo.
I sociologi di domani dovranno essere -più ambiziosi di quelli di ieri, ma
anche più umili. Sociologi, non teologi sociali.
( da "Stampa, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
[FIRMA]IVAN
FOSSATI VERBANIA Marco Zacchera, il teatro di Arroyo proprio non vi piace.
Cambierete progetto? «Andrà fatta un'attenta verifica dei costi di
realizzazione e gestione, da inserire in un discorso di priorità vista la
situazione economica». A giugno sarà ancora possibile variare il progetto?
«Assolutamente sì. Così com'è ora ha dei gravissimi limiti viste le esigenze di
Verbania». Quello della viabilità è uno dei maggiori crucci della città. Come
risolverlo? «Velocizzando al massimo l'iter per completare la circonvallazione.
E' l'unica soluzione radicale. La variante di Intra è positiva per carità, ma
sta procedendo lentamente e comunque non è risolutiva. Il ministro per le
Infrastrutture ha dato incarico a un funzionario di seguire in modo specifico
l'opera e accelerare i tempi». Industria e turismo. Come ridare slancio e
all'economia? «Sul sito www.cambiaverbania.it ci sono già decine di proposte
legate alla bozza di programma circa questi due settori. La scelta strategica
di "Verbania capitale dei laghi" darà forza al turismo e al mercato
del lavoro in generale. Bisogna rifare l'immagine della città. Servono alcuni grandi investimenti e dovremo promuovere un
consorzio pubblico-privato per la realizzazione del più grande centro congressi
del Lago Maggiore». Avete già individuato il posto? «Sì, ma se lo dico
raddoppia subito il prezzo dell'area». Si parla molto di sicurezza dei
cittadini, ronde, controllo del territorio ma i vigili urbani di Verbania non
sono neppure armati. Che idee ha? «Garantire serenità è doveroso. Qui
non c'è emergenza ma bisogna mantenere la situazione sotto controllo. Le
pistole saranno introdotte su base volontaria. Non obbligheremo nessun agente
ad andare in giro armato, ma è chiaro che se chiederemo al corpo di polizia municipale
di fare servizi notturni dovremo mettere i vigili nelle condizioni di
intervenire in modo adeguato e di potersi difendere. Il concetto di ronde lo
ribalto: mi piace di più pensare all'aiuto dei cittadini per tenere sotto
controllo il territorio: anche un pensionato alla finestra può essere utile
alla sicurezza se vedendo qualcosa che non va avverte subito le forze
dell'ordine». La sua proposta «forte» per Verbania? «Vorrei festeggiare, fra
cinque anni, il 75° anniversario di fondazione avendola trasformata in una
città vera, che crede in se stessa. Il mese prossimo si festeggerà il 70°, pare
che nessuno degli attuali amministratori se ne sia accorto». Cosa teme di più
del suo principale avversario? «Il controllo che ha su una rete associativa,
consortile e autoreferenziata». Liste e alleanze: tutto definito? «Punto ad
avere quattro liste: Lega, Pdl, Udc - che è ormai quasi formalizzata - e un
forte gruppo di veri indipendenti, alcuni anche di centrosinistra, che hanno
deciso di condividere il programma di cambiamento cittadino». C'è chi dice che
questa sarà una lista di An mascherata come civica. «Sorrido. I 40 nomi saranno
una brutta sorpresa per i miei avversari». Che campagna elettorale sarà:
all'insegna del fair play o dei colpi bassi? «Dell'assoluto rispetto, almeno da
parte nostra. Tanto che il sindaco sarà invitato a festeggiare con noi, il 4
aprile, il 70° di fondazione di Verbania. Organizzeremo un convegno con i
sindaci di Novara e Varese, il vice sindaco di Milano e i presidenti di alcune
Province. Il tema sarà "Verbania, cerniera tra Piemonte e Lombardia".
Credetemi, che la sinistra governi a Verbania è un'anomalia, il 7 giugno
speriamo di superarla». Come avvicinare i giovani alla vita pubblica?
«I nostri sondaggi dicono che oltre il 65% simpatizza per il centrodestra. Ogni
notte chatto su Facebook con molti di loro: sono molto interessati». Di lei,
come pure di Zanotti, si dice che abbia un carattere non facile e che sia
distante dalla gente. «Oh bella questa: io vivo in piazza. Sono le 17,29, da
questa mattina ho incontrato e salutato almeno 150 persone». Ha già scelto il
vice sindaco? «Dipenderà dai risultato elettorale». Patrizia Griffini, la
«Patty del Grande Fratello», ha dichiarato a Novella 2000 che vorrebbe fare
l'assessore al Turismo di Verbania e che si riconosce in Forza Italia. Farà
parte della sua giunta? «Ero andato a salutarla all'uscita dalla
"casa", ma sinceramente non credo sia adatta al ruolo. Di sicuro
potrà darci delle idee che saranno ben valutate».
( da "Stampa, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Un
laboratorio per i manager del turismo Master al Polo Universitario di Imperia
per formare nuove figure professionali [FIRMA]STEFANO DELFINO IMPERIA
L'obbiettivo è quello di arrivare finalmente a un «turismo di qualità»,
forgiando manager professionalmente preparati, anche perchè, come ricorda
Matteo Marzotto, presidente dell'Enit, «la cultura dell'accoglienza la si può
dimostrare anche soltanto con un sorriso». E che si vogliano creare solide basi
lo dimostrano non solo il livello degli intervenuti, ma anche la cornice
scelta, Villa Faravelli, per la presentazione del Master universitario di primo
livello (diretto cioè a chi ha conseguito la laurea breve) sul tema: «Sviluppo
locale e turismo. Mare Mediterraneo, Ambiente, Cultura», e al quale saranno
ammessi da
( da "Leggo" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Oggi
alla biblioteca Frinzi alle 17,30 presentazione del volume "Tra grammatica
e logica. Saggio sulla lingua in Benedetto Croce" scritto da Davide
Colussi, docente di
Analisi del linguaggio politico dell'Università di Ferrara.
( da "Giornale di Brescia" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
03/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:valcamonica Corteno Luminari
alla corte del Golgi Un angolo del Museo CORTENO GOLGILuminari della scienza
internazionale in visita al museo dedicato al premio Nobel Camillo Golgi, per
mantenere viva la memoria dello studioso camuno. Alcuni giorni fa il professor
Albert Aguayo, direttore del Centro di ricerca in Neuroscienze dell'Università
McGill di Montreal, è salito in Alta Valcamonica, accompagnato dalla
professoressa Marina Pizzi, dell'Istituto di Farmacologia dell'Università di
Brescia. Lo studioso, noto in tutto il mondo per le sue ricerche sulla capacità
delle fibre nervose cerebrali e midollari di rigenerare quando poste in un
ambiente idoneo, ha dichiarato di apprezzare «la dedizione mostrata dagli
abitanti di Corteno nel voler promuovere il ricordo e il significato delle
scoperte fondamentali del grande scienziato, veri pilastri nel campo della
biologia cellulare, delle neuroscienze e della medicina». Gita
camuna anche per gli allievi del corso di laurea in «Tecnico di laboratorio»
della facoltà di Medicina dell'Università di Brescia. Gli studenti hanno
conosciuto sul campo le scoperte legate a Camillo Golgi, accompagnati da alcuni
tecnici di laboratorio degli Spedali Civili di Brescia e della sede
universitaria, oltre che dai docenti Piergiorgio Grigolato e Maurizio Memo.
«L'obiettivo della visita è mantenere vivo il ricordo di una realtà storica che
merita di essere custodita per le emozioni che può evocare con i segni di un
patrimonio tecnico e culturale che ha ancora significato - ha commentato
Grigolato -. Questo Museo ha sempre qualche elemento in più da offrire alla
meditazione ed alla comprensione».vecla
( da "Giornale di Brescia" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
03/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Viaggio vocale nel
Paradiso con immagini inedite Ascoltare, guardare, comprendere. Attraverso
l'interazione di tre forme di incontro con il testo, è possibile avvicinare la
«Divina Commedia» da più angoli visuali, che consentono di comporre un quadro
critico inconsueto. L'Università Cattolica di Brescia mostrerà i frutti di
questo approccio in cinque incontri dedicati ad alcuni Canti del «Paradiso» di
Dante: il primo è stato proposto ieri nell'ateneo di via Trieste. Il ciclo si
avvale della direzione scientifica del prof. Bortolo
Martinelli, docente di Letteratura italiana nella sede bresciana, e della direzione
artistica di Maria Candida Toaldo, del Centro Universitario Teatrale «La
Stanza». La pubblica lettura dei versi della «Divina Commedia» è infatti la
prima delle componenti che entrano in gioco. L'«arte del leggere Dante»,
ha ricordato ieri Martinelli, prese avvio fin dal 1373, quando Boccaccio declamò
nella chiesa fiorentina di S. Stefano alcuni Canti dell'«Inferno». Fino al
'500, la lettura ad alta voce fu una pratica comune per avvicinarsi al testo.
Il metodo ha trovato nuova linfa in anni recenti, con le interpretazioni che
Roberto Benigni ha dedicato alla «Commedia». L'attore toscano - osserva
Martinelli - legge «in maniera egregia», perpetuando un'antica tradizione
italiana ancora viva a Firenze, che «interpreta Dante come autore popolare».
Imparare la corretta scansione dei versi favorisce anche l'apprendimento dei
contenuti. Il metodo può entrare a pieno titolo a far parte dell'attività
didattica. Il primo Canto del «Paradiso» è stato ieri affidato alla voce di
alcune studentesse della facoltà di Scienze linguistiche, Greta Bissolotti,
Nadia Abiatico e Cristina Parzani; per approdare - al termine dell'incontro -
nelle mani esperte di Beppe Valenti, attore del Cut "La Stanza". Alla
parola ascoltata si è aggiunta la densa introduzione critica che Martinelli ha
dedicato all'incipit del «Paradiso», nel quale Dante canta «La gloria di colui
che tutto move». La terza cantica della «Commedia» si apre con «una scena di
ascesa. Tutto rimanda alla trascendenza rispetto alle cose terrene, secondo una
sequenza ascensionale che rievoca la tematica agostiniana: l'amore sospinge
verso l'alto». Il poeta attinge da Beatrice la possibilità di «riguardar nel
sole» il riflesso della gloria divina. Beatrice illustra a Dante l'ordine che
unifica tutte le cose, la «forma» «che l'universo a Dio fa simigliante» e, «per
lo gran mar dell'essere», conduce ai «diversi porti» assegnati da Dio a ciascun
uomo. Martinelli ha accennato alle complesse implicazioni filosofiche della
«salita» di Dante e Beatrice, e ha introdotto il terzo metodo di indagine che
si può applicare all'opera: la «lettura figurativa», lo studio delle immagini
che, dalla metà del XIV secolo, illustrando la «Commedia» o altri testi di
carattere teologico, hanno fornito a loro volta vere e proprie chiavi di
interpretazione del poema dantesco. Il relatore ha consolidato la sua
spiegazione con una successione di immagini rare. Tra esse, il «Dio creatore» e
il «Dio geometra» nelle raffigurazioni della «Bible Historiale» del XIV secolo,
conservata alla Bibliotheque Nationelle di Parigi. L'avvio dell'itinerario di
Dante, con Beatrice che, rivolta «sul sinistro fianco», guarda verso il sole,
illustrato dal Maestro dell'Antifonario di Padova in una copia manoscritta
della «Commedia» databile 1345-'50. E le coloratissime raffigurazioni
quattrocentesche del Paradiso, da manoscritti conservati a Lione, a Chantilly,
alla British Library (una «splendida icona», quest'ultima, realizzata da Jean
Fouquet nel 1480), con il Padre al centro e le schiere degli angeli e dei beati
disposte tutt'intorno in ordine simmetrico. Nicola Rocchi
( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Economia Fallimenti Capitale pubblico L´economista Allen Sinai comincia a
dubitare del piano anti-crisi del governo "Sistema profondamente malato la
cura Obama non basta più" Non esistano società, per quanto importanti,
troppo grandi per fallire I business people continuano a non vedere di buon
occhio il capitale pubblico EUGENIO OCCORSIO ROMA - «Ha fatto di più Obama per
l´America in un mese di presidenza che Bush in otto anni. Però sui mercati ci
si comincia a chiedere: ma quest´amministrazione sta andando nella direzione
giusta? Non mi sorprende che si sia aperto un dibattito su questo punto». Allen
Sinai, 69 anni, uno dei più prestigiosi economisti di Wall Street, a capo della
Decision Economics, è sconfortato. Legge insieme a noi al telefonino mentre va
all´aeroporto, le cifre del collasso dell´Aig, primo assicuratore d´America che
ha il nefasto record della più grossa perdita della corporate history con 61,7
miliardi in tre mesi. E valuta da osservatore qualificato con decenni di
esperienza, il progressivo deteriorarsi degli indici di mercato. «Non è detto
che la Borsa sia l´unico parametro da tener presente, però è un indicatore
importantissimo in America dell´accoglienza riservata alle misure di
risanamento economico». E lei diceva che si sta diffondendo l´impressione che
queste misure non siano quelle giuste? «E´ una questione aperta. Io non voglio
dire cosa è giusto e cosa è sbagliato perché voglio vedere come finirà. Mi
limito ad analizzare la risposta dei mercati. Tanti però la loro conclusione
l´hanno già tratta. Il problema è che i business people continuano, malgrado
tutto, a non vedere di buon occhio le iniezioni di capitale pubblico nelle
aziende. E visto che questa invece è la scelta e le ricapitalizzazioni
pubbliche continuano ad aumentare, il loro grado di scetticismo aumenta a sua
volta e abbandonano il mercato. Il caso dell´Aig è sintomatico: è stata già
ricapitalizzata quattro volte con soldi pubblici e non è servito a niente.
Anzi, sembra che le cose vadano sempre peggio. E´ come se, nella percezione di qualcuno,
Obama si stia comportando in modo unfriendly verso il mercato». Ma si va verso
la nazionalizzazione vera e propria di importanti gruppi? «Se per
nazionalizzazione intende la totale proprietà e la gestione manageriale delle
società, non credo. Si sta cercando di impostare una partnership
pubblico-privato. Non è detto però che funzioni». Insomma si è innescato un
circolo vizioso: l´amministrazione e la Fed ricapitalizzano le aziende per non
farle fallire e queste per tutta risposta vanno sempre peggio... «A questo
punto non resta che pensare che all´interno del sistema finanziario americano
c´era qualcosa di più profondamente malato di quanto credevamo. C´è un
insegnamento da cogliere: non esistono società, per quanto importanti, troppo
grandi per fallire. Come ne sono convinti gli investitori, che invece assistono
all´emorragia di soldi pubblici: si finanziano le case auto, le banche, le
assicurazioni. E le persone cominciano a chiedersi: ma il deficit? Siamo poi
sicuri che gli Stati Uniti riescano a rifinanziarlo sempre e comunque? E
ancora: ma se la crisi è davvero globale, dove nel pianeta si troverà chi
riuscirà a comprare i bond americani appunto per rifinanziare questo deficit
mostruoso?» Ma ci può fare il nome di qualche azienda che non valeva la pena da
salvare a spese pubbliche? «No, perché non so ancora come andrà a finire. Posso
dirle però una società che andava salvata e invece è stata lasciata al suo
destino: la Lehman Brothers. Aveva la capacità per riprendersi, probabilmente
molto di più di altre compagnie che stanno costando miliardi». Non c´era ancora
Obama, però... «Non avremo mai la prova di come sarebbero andate le cose si
fosse agito diversamente. Guardiamo alla realtà di oggi: la crisi è così
immensa, così grave, così simile a quella degli anni ?30, che non escludo che
si stia andando incontro a una nuova Grande Depressione. Non è detto che vada a
finire così, ma le possibilità crescono ogni giorno. Tutti gli indicatori sono
in caduta verticale: posti di lavoro, redditi personali, produzione
industriale, prezzi delle case. E Borse, inevitabilmente. Ecco, oggi i mercati
si trovano brutalmente di fronte a questo rischio. E forse qualcosa di più che
un rischio».
( da "Italia Oggi" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
ItaliaOggi
sezione: Professioni data: 03/03/2009 - pag: 35 autore: di Benedetta P. Pacelli
INDAGINE/ItaliaOggi ha calcolato gli effetti concreti della legge Gelmini sul
tetto alle spese Stop ai concorsi in sei università
Potrebbero arrivare a 23 gli atenei con le mani legate nel 2009 Per ora si
parla di sei atenei, ma in un attimo arriveranno a superare il numero di venti.
Molti rischiano il dissesto finanziario se non addirittura bancarotta, ma per
ora l'effetto più evidente sarà quello di non poter più bandire concorsi. Del
resto la legge 1 del 2009, con cui il ministro dell'istruzione e dell'università Mariastella Gelmini ha voluto sciogliere i nodi
più critici del sistema universitario parla chiaro: le università
statali che entro il 31 dicembre di ogni anno hanno superato il tetto di spesa
del 90% del Fondo di finanziamento ordinario non possono indire, nell'anno
successivo, concorsi per ricercatori, associati e ordinari. Fino ad oggi, per
chi superava questa soglia nel rapporto tra buste paga e assegno statale il
turn over era solo rallentato, ma la misura applicata da oltre dieci anni non
ha mai prodotto gli effetti sperati. Ora ci penserà l'effetto Gelmini che
ItaliaOggi ha applicato alla situazione attuale in base all'ultimo rapporto
sulla valutazione degli Atenei. .Le università. Nella
situazione attuale il blocco è già scattato per sei atenei che lo scorso anno
hanno presentato bilanci non in pareggio. La più lontana dal tetto, secondo
l'ultimo rapporto del Comitato nazionale per la valutazione del sistema
universitario, è l'Orientale di Napoli che per buste paga
dei docenti spende il 95,78 % dei finanziamenti provenienti da Roma. La seguono
l'università di Firenze con il 92,17%, quella di Trieste con il 91,64% e poi
Bari con il suo 91,40%, Cassino con il 91,38%, e Pisa che supera solo di un 10%
il tetto stabilito, ma se non ci fossero gli sconti annuali la città della
torre arrivare a quasi 97%. E non solo lei. Perché se, per la prima
volta, non dovessero arrivare i consueti sconti di fine anno ai criteri di
calcolo le università bloccate salirebbero in un
attimo a 23, cioè un nutrito 40% su 58 atenei statali presenti. Gli sconti. Il
conteggio del rapporto tra spese di personale e fondo statale è infatti
allegerito ogni anno da una serie di correttivi in favore degli atenei: è stato
quindi ridotto il costo del personale, mediante la sottrazione degli incrementi
annuali delle retribuzioni, ma anche per un terzo, il personale impegnato in
attività assistenziale convenzionato con il servizio sanitario nazionale nelle
facoltà di medicina. E senza ?sconti? la maglia degli atenei si allarga sempre
di più. E investirebbe immediatamente l'università di
Siena che proprio in questo senso sta lavorando con la direzione del ministero
per chiarire definitivamente la reale situazione economico-finanziaria. In ogni
caso stando ai dati del rapporto Cnvsu la città toscana per le buste paga ha
staccato nell'ultimo anno il 103,83% dei fondi statali, mentre l'università di Napoli Federico quasi il 101%. Ma sono in
buona compagnia con la Seconda università di Napoli
(99,98%), Udine (95,68%), l'Aquila (95,50), solo per citarne alcune ma la lista
è ancora molto lunga. Lo scenario. Insomma gli atenei dovranno rimboccarsi le
maniche e cercare di fare quadrare i conti, perché d'ora in poi, ogni anno
scatterà la verifica sugli ultimi bilanci e il numero delle università
che incapperanno nella rete del blocca concorsi sembra destinato ad aumentare
sempre di più. Perché se da un lato ci sono le normali spesi di personale
soggette ad un aumento naturale dovuto, per esempio, agli scatti di anzianità,
dall'altro c'è il drastico taglio del fondo dell'Ffo. Che se per il 2009 è
quasi irrisorio (63 milioni in meno) farà sentire il suo peso già dal 2010
quando l'Ffo sarà ridotto di circa 660 milioni attestandosi complessivamente
intorno ai 6,8 miliardi di euro. Alcuni numeri. Se i tagli della Gelmini non
aiutano è pur vero che gli atenei ci hanno pensato da soli ad arrivare a questo
tracollo. Basti pensare, dati del Comitato per la valutazione alla mano, che
nelle università statali negli ultimi 10 anni i
professori ordinari sono aumentati del 50%. E questo si è tradotto in una
lievitazione delle spese. A fronte di un incremento complessivo dei costi per
assegni fissi al personale di ruolo di circa il 50% il costo per gli ordinari è
infatti aumentato di quasi l'80%.
( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Insegnanti,
formazione da rifare Indicazioni dal ministero. Francioni: «Ridistribuiamo i corsi»
Le Silsis, le scuole di specializzazione per formare i docenti erano state
chiuse dal ministero PAVIA. Dopo la chiusura delle Silsis, le scuole di
specializzazione per l'insegnamento, mancava un percorso per la formazione dei
futuri insegnanti. Il disegno di legge Aprea e la commissione di esperti del
Miur al lavoro dall'autunno scorso hanno delineato alcune indicazioni. La
formazione degli insegnanti torna alle università in
senso stretto, in quanto gli atenei dovranno organizzare corsi appositi. Saranno
tre i percorsi, per elementari e materne, medie e superiori: laurea di cinque
anni per le prime, triennale per le seconde. E un anno di tirocinio. A Pavia,
l'ultimo anno della ormai in chiusura scuola di specializzazione, ha circa 300
studenti. Ma in 555 si erano presentati al test di ingresso: gli aspiranti
insegnanti non mancano. Ma se il ministero chiederà di introdurre nuovi corsi
come si organizzerà l'ateneo pavese? E chi si è laureato in questo anno di
«limbo»? Si tratta di un disegno di legge e quindi potrebbro esserci alcune
modifiche. Ma, dalle prime indicazioni, la nuova architettura è stata pensata
per partire già dal prossimo anno accademico. «Adesso il problema da vedere è
come creare, all'interno delle lauree magistrali che devono portare all'insegnamento,
dei curricula appositi - spiega il pro rettore alla didattica Gianni Francioni
- Almeno per gli insegnanti di liceo sono previste quote di crediti per
discipline pedagogiche». Per ogni corso che può portare all'insegnamento,
quindi da scienze a lettere o lingue, bisognerà prevedere degli insegnamenti
appositi. «Ci vuole una ridistribuzione - spiega Francioni - L'idea che si
possa partire già da novembre è azzardata, rischiamo di partire un anno dopo».
Anche perché Pavia, come gli altri atenei italiani, sta già organizzando per il
prossimo anno accademico la revisione di triennali e specialistiche. E per chi
si è laureato quest'anno? Non è potuto entrare nelle scuole di specializzazione
perché sono state chiuse. Dovrà iscriversi ad un nuovo corso di laurea e
ricominciare tutto dall'inizio? «Ci sono bozze di decreto - spiega il
presidente della Silsis di Pavia, Daniele Sabaino - non è ancora sicuro se
questa sarà la versione definita. Dovrebbero essere previste delle norme
transitorie che danno accesso all'anno di tirocinio post laurea». Francioni
spiega una delle possibilità che l'ateneo pavese potrebbe mettere in atto: «Noi
abbiamo la formula di pagamento dei singoli esami - spiega - Per la scuola
d'infanzia e per le elementari potremmo prendere in considerazione l'idea di
fare un corso apposito». Ma cosa ne pensano gli studenti? Martino Mandelli,
rappresentante della facoltà di Lettere, una di quelle che portano più spesso
all'insegnamento, spiega: «Il fatto che tolgano la Silsis è
positivo perché è stato constatato da più parti che era una replica di quanto
fatto in università - dice Mandelli - Ma quello che non è positivo è la chiamata dei
docenti dalla parte delle singole scuole (possibilità prevista nel disegno di
legge Aprea, ndr) mi spaventa soprattutto in Italia. Le speranze comunque non
sono molte, siamo consci delle difficoltà. Conosco tanti che vorrebbero
insegnare, ma vedono troppe difficoltà». (ma.br.)
( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
di Marianna
Bruschi Università, ecco il prorettore per i precari Stella dice sì alla
richiesta di dottorandi e borsisti «Sono giovani, lavorano e meritano
attenzione» PAVIA. Dopo la consegna della benemerenza di San Siro ai precari,
c'è un passo avanti verso il riconoscimento del loro lavoro nel campo della
ricerca. In un incontro con il rettore Angiolino Stella alcuni rappresentanti
del personale «non strutturato» dell'ateneo, quindi dottorandi, assegnisti,
borsisti, ma anche docenti a contratto, hanno chiesto al rettore di nominare un
suo delegato, quindi un pro rettore, che rappresenti la categoria e che diventi
un punto di riferimento istituzionale. E il rettore Stella ha accolto
positivamente la richiesta. Un incontro, quello con il rettore, che parte da
una lettera scritta dai ricercatori non strutturati a metà dicembre, gli stessi
che avevano aderito alla petizione per consegnare il San Siro ai precari.
Nell'incontro c'erano i rappresentanti di dottorandi, assegnisti, borsisti.
Che, secondo i dati del 2007, raggiungevano il totale di
( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
TRE PERCORSI
Test d'ingresso e tirocini PAVIA. Gli esperti del Miur
hanno previsto tre percorsi per la formazione dei docenti, diversi per i vari
gradi di istruzione. Per insegnare nella scuola d'infanzia e primaria è stato
previsto il numero chiuso per accedere a una laurea magistrale a ciclo unico.
Dal secondo anno poi ci sarà un tirocinio «a intensità crescente» nelle scuole
e in università e infine, dopo la tesi, l'esame abilitante. Per le scuole
medie ci asrà una laurea di primo livello e poi il numero chiuso per i due anni
(laurea magistrale) e un anno di tirocinio con relazione finale ed esame
abilitante. Per insegnare nella scuola superiore: triennio, magistrale, esame
d'ingresso a numero programmato al tirocinio, poi un anno di tirocinio con
relazione finale e infine l'esame abilitante.
( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Donne medico,
quale ruolo? Sabato pomeriggio il dibattito VOGHERA. Niente mimosa, aspettando
la festa della donna, in città, quest'anno s'indosserà il camice bianco. Donne
medico e ricercatrici a confronto, sabato pomeriggio alle 16, nella sala conferenze
della fondazione Adolescere di viale Repubblica. In scena un insolito dibattito
organizzato dal consigliere regionale Antonella Lottini, che a Voghera è anche
presidentessa della commissione consiliare Pari opportunità. Al tavolo dei
relatori un parterre di grande livello: Maria Giovanna Ruberto, docente di Bioetica della facoltà di Medicina dell'università di Pavia, Laura Lanza, direttore del reparto di Otorino
dell'ospedale Civile di Voghera ed Elena Valassi, ricercatrice vogherese presso
l'università americana di Harward. Nel corso del pomeriggio sarà assegnato il
premio «Maria Montessori città di Voghera». Stando alle attese
parteciperà al pomeriggio-dibattito anche l'assessore alle Pari opportunità,
che a Voghera è un uomo, Elio Rosada. E in effetti nella città in cui da anni
Antonella Lottini lotta per quote rosa, politiche temporali e questione
femminile stride che in giunta non sieda un solo assessore donna. (e. b.)
( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina IX -
Palermo UN LIBRO SCOLASTICO DI LUCARELLI PER INSEGNARE A SCRIVERE STORIE
"Possiamo provare a far crescere la passione per la scrittura" La
casa editrice Palumbo ha coinvolto lo scrittore in un´iniziativa didattica
"Sbagliare con i ragazzi significa ipotecare il loro futuro"
ANTONELLA SCANDONE (segue dalla prima di cronaca) Ed ecco, allora, che la
fabula, l´intreccio narrativo, lo stile, smettono di essere termini astratti
legati ad un programma scolastico e si vestono di elementi concreti, vicini al
mondo dei ragazzi. E allora, con l´opportuna lusinga, con l´intelligente
abilità di saper strizzare l´occhio al veloce universo giovanile, con l´astuta
mossa di portare su un testo scolastico un volto noto della letteratura e della
televisione, s´invogliano giovani generazioni di studenti a cimentarsi con la
terribile e splendida arte del narrare. Dalle pagine di una serie di testi
dedicati al triennio delle scuole medie inferiori, Carlo Lucarelli, autore dell´iniziativa editoriale insieme a due docenti senesi,
spiega le tecniche per imbastire una storia, mettendo in piedi un laboratorio
di scrittura, nel quale sembra proprio di sentirlo, come quando dagli schermi
del suo "Blu notte" racconta in maniera chiara e pacata, di misteri,
trame e delitti. L´insolita collaborazione è un´operazione della casa
editrice palermitana Palumbo che ha voluto creare uno strumento di lavoro che
va un po´ al di là dei consueti libri di testo, come spiega Mario Palumbo uno
dei titolari: «è la realizzazione di un impegno che alcuni editori scolastici
si sono proposti, cioè quello di condurre i ragazzi ad un obiettivo fatto di
valori e contenuti, ma farlo accettando l´idea della sfida dei nuovi linguaggi.
Ed ecco che, ad esempio, il contributo di Lucarelli si trasforma in un vero
corso di scrittura che si articola nei tre anni delle scuole secondarie di
primo grado. Una sfida non facile, perché l´innovazione nell´editoria
scolastica deve comunque fare i conti con i programmi ministeriali e con i
ritmi di apprendimento». La collaborazione con Lucarelli ha avuto, per la casa
editrice siciliana, un prologo con un´iniziativa di qualche anno fa, con un
testo dedicato a tutte le vittime di mafia. "La storia d´Italia ha una
metà oscura". La frase di Carlo Lucarelli, ci riporta immediatamente ai
tanti, troppi, misteri che circondano la storia della nostra nazione. E adesso
il giallo, il mistero, le trame che da anni costituiscono il suo pane
quotidiano, dopo la narrativa, il fumetto, la televisione, si arricchiscono di
un nuovo capitolo, con questa esperienza di editoria scolastica. «è
un´esperienza bella ed importante - dice lo scrittore, che oggi in città
presenta un dvd sul giallo - E lo è ancora di più proprio perché dedicata alla
scuola media, a quella fase che dovrebbe essere, se vogliamo, ancora più curata
delle altre perché è un´età di passaggio. Sbagliare con i ragazzi significa
ipotecare seriamente il loro futuro. Io parlo anche da scrittore che ha notato
come, in quella fase, si perdano i lettori. Quella dei dodicenni, tredicenni è
la fascia più debole, sulla quale occorre lavorare di più». Ma quanto è davvero
possibile insegnare l´arte della narrazione? «è un po´ come nei vecchi
laboratori di pittura - afferma Lucarelli - insegnavano come mescolare i
colori, non a divenire Giotto. Così oggi noi possiamo far crescere la passione
per la scrittura, correggere degli errori, insegnare ad impostare una storia».
Il resto, se c´è, verrà fuori da sé. Lucarelli da anni conduce sulla Rai una
trasmissione sui misteri italiani. Molte puntate hanno riguardato pagine oscure
della storia siciliana, recente o meno. Del resto, che la Sicilia sia terra di
grandi misteri non è una novità. «Tutti i grandi misteri siciliani dei quali mi
sono occupato - spiega Lucarelli - guardano all´Italia. I legami della mafia
con l´economia del Nord e con la politica romana, ad esempio, ma anche quelli
ancora in parte irrisolti, su De Mauro e Mattei. Ma non direi che esiste una
specificità nei misteri siciliani. I comportamenti negativi sono uguali
ovunque. In Sicilia esistono certamente, dei grandi scrittori che hanno saputo
e sanno trattare il mistero in maniera magistrale. A partire da Sciascia, che
ci ha insegnato i meccanismi, fino a giungere all´attualità dei vari Camilleri,
Di Cara, Gebbia». Carlo Lucarelli sarà presente con Giovanna Taviani, figlia
del regista Vittorio, ed a sua volta regista e sceneggiatrice, questo
pomeriggio nell´aula magna della facoltà di Lettere, ad un incontro sul tema
"Scrivere in giallo tra finzione narrativa e denuncia sociale". «Lo
scopo sociale della narrazione, sia essa cinematografica che letteraria -
conclude Lucarelli - è fisiologico, ma è importante non farlo trasparire nelle
intenzioni. Deve venire fuori da se, deve essere quel qualcosa che resta, deve
mettere in moto dei meccanismi su quello che non va. Del resto, da sempre, sia
per quanto riguarda l´amore che per altro genere di storie, il racconto nasce
laddove le cose non vanno». L´incontro, che sarà introdotto dal preside della
facoltà, Enzo Guarrasi e coordinato da Salvatore Cusimano, sarà anche
l´occasione per presentare un´interessante collana di audiovisivi "Dal testo
allo schermo", dedicata ai grandi film della storia del cinema, italiano e
straniero, che si sono ispirati alla letteratura. Obiettivo della collana,
diretta da Giovanna Taviani, è quello di puntare allo scarto che separa i due
linguaggi, il letterario ed il cinematografico, sulle differenze più che sulle
analogie. «Questa collana - prosegue Mario Palumbo - è pensata per la scuola,
ma non solo. Sul versante cinematografico mancano spesso degli strumenti che
siano una linea guida per i docenti. Questi dvd andranno proprio a coprire un
vuoto. Ogni uscita affronterà la tematica generale di un regista o di un genere
cinematografico ed analizzerà, in ogni suo aspetto, un film». Ecco dunque,
attraverso interviste, interventi, analisi e spezzoni di film, prendere vita
l´opera cinematografica di Luchino Visconti, ed il film nello specifico sarà
"La terra trema" ed il suo testo letterario di riferimento "I
Malavoglia". La puntata sul giallo, composta da due dvd, vedrà gli
interventi di maestri del genere, quali Camilleri, Cerami, Fruttero, Saviano e
lo stesso Lucarelli e contiene, tra l´altro, una sezione dedicata ai precursori
del genere, da Gadda a Scerbanenco, a Fruttero e Lucentini, ed una nella quale
verrà analizzato il giallo atipico degli anni Settanta, quello che ha visto
come protagonisti Sciascia e Petri, Cerami e Monicelli. Il film analizzato sarà
"Un maledetto imbroglio" ispirato al "pasticciaccio" di
Gadda. Seguiranno Pasolini con il Decamerone per poi proseguire con i Taviani
di Kaos, Kubrick e molto altro ancora.
( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
di Claudio
Baccarin La rivolta dei sindaci veneti Ma la Gelmini non si presenta al
confronto sui tagli al tempo lungo ABANO TERME. Il tempo lungo e il tempo pieno
a scuola sono di destra o di sinistra? Bisognerebbe chiederlo alla buonanima di
Giorgio Gaber, che in tema ha scritto un brano cult. E proprio alla
presentazione delle iniziative per i 70 anni dalla nascita del grande artista
ha partecipato ieri, a Milano, il ministro dell'Istruzione, Università e
Ricerca Mariastella Gelmini, snobbando viceversa i sindaci veneti che
intendevano incontrarla nel primo pomeriggio ad Abano, a margine del seminario
nazionale «L'orientamento per il futuro. Dimensione formativa e assetti
istituzionali al servizio della persona» che si è aperto all'hotel Alexander di
Abano. «L'onorevole Gelmini - ha riferito alla platea Carmela Palumbo,
direttore dell'Ufficio scolastico regionale - è impossibilitata a partecipare
per un impegno dell'ultimo momento». Ovvio che il Movimento dei sindaci, di
destra e di sinistra, per la difesa del tempo lungo (oltre cento: ieri ha
aderito pure Laura Puppato, sindaco di Montebelluna) non abbia gradito
l'assenza. Per dirla sempre con Gaber: libertà è partecipazione. «E' stato il
consigliere regionale Leonardo Padrin - puntualizza il sindaco di Albignasego,
Massimiliano Barison, forzista, capofila della protesta - ad avvisarmi
dell'impegno imprevisto del ministro. Ci dispiace, ma ci mettiamo a sua
completa disposizione per incontrarla in settimana. Nel
frattempo abbiamo fatto i conti: in Veneto, con 300 docenti, possiamo risolvere
il problema del tempo lungo per 25 mila bambini. Per sabato è prevista la
Conferenza Stato-Regioni. Ci auguriamo che la Regione tenga conto di
quest'esigenza». Ma la Gelmini è stata davvero travolta da un impegno
improvviso o c'è un retroscena? Ancor prima che la defezione
ministeriale venga ufficializzata, Padrin (Forza Italia) e Cortelazzo (An)
dettano alle agenzie una nota in cui sostengono che «alcune forze politiche di
opposizione hanno probabilmente impedito di discutere e cercare di risolvere i
problemi di oltre 24 mila famiglie venete. Si è voluto strumentalizzare questo
incontro facendolo diventare uno scontro politico». Dal palco del convegno di
Abano l'onorevole Filippo Ascierto, «parlamentare della maggioranza», riferisce
di essersi già attivato perchè l'incontro tra i sindaci e il ministro «possa
svolgersi nelle prossime ore o nei prossimi giorni, probabilmente nella
capitale». «Io a Roma non ci vado - replica al volo Claudio Piron, assessore alle
Politiche scolastiche di Padova - Anzi chiedo le dimissioni dell'assessore
veneto Elena Donazzan che, dopo quelli dei mesi scorsi, ha disertato pure
questo confronto con gli amministratori locali». Al colpo di scena provvede
l'onorevole leghista Paola Goisis, coccarda, borsa e portaocchiali
rigorosamente verdi: troppi, a suo dire, hanno preso lucciole per lanterne. «Io
sono il segretario - dice la parlamentare estense - della commissione Cultura
della Camera. Sono in contatto quotidiano con Mariastella. In questi giorni
parlano a vanvera tanti colleghi che non frequentano la commissione e che non
sono aggiornati. Il 17 febbraio il ministro, da me interpellato, ha fatto
sapere che il tempo lungo non è mai stato messo in discussione». La Goisis ne
approfitta per fornire copia della lettera al dirigente dell'Ufficio scolastico
regionale, Carmela Palumbo, la quale puntualizza: «Mi sono volutamente astenuta
dall'affrontare questo tema». Ma, di fronte a telecamere e taccuini,
l'onorevole leghista insiste: «Io non mi chiamo Palumbo - punta il dito la
Goisis - io parlo da politico. E' inutile che la dirigente organizzi tanti
convegni e nel frattempo lasci che monti questa polemica, che crea allarme per
le famiglie. Lo ripeto: il tempo lungo non è mai stato messo in discussione».
Ma allora perché Massimo Bitonci, sindaco del Carroccio, ha fatto votare ieri a
Cittadella una delibera di giunta che chiede al ministro Gelmini di salvare il
tempo pieno?
( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Tra
striscioni e delusione Abano Terme, convegno nazionale sull'orientamento ABANO
TERME. Due striscioni gialli: li ha predisposti il Comitato genitori e
insegnanti Padova. «Salviamo la scuola» (con l'amo di Salviamo scritto in
rosso) e «La scuola è primaria. No ai tagli» recitano gli slogan che
campeggiano di fronte all'hotel Alexander. Sono oltre 250 i
rappresentanti del mondo scolastico (dirigenti, docenti, ispettori, provenienti
da tutta Italia) che fino a giovedì partecipano ai lavori del convegno indetto
dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e organizzato
dall'Itis Marconi di Padova (presieduto dalla dinamica Maddalena Carraro).
«L'orientamento per il futuro. Dimensione formativa e assetti istituzionali al
servizio della persona» è il tema dell'assise che prosegue oggi, a partire
dalle ore 9, con i lavori di gruppo articolati su sei tematiche. Per quanto
riguarda il Veneto, i progetti di orientamento della direzione Istruzione della
Regione hanno comportato, nel 2008, uno stanziamento di 174 mila euro al fine
di proseguire il Progetto Lauree Scientifiche, in collaborazione con l'Ufficio
Scolastico Regionale, con i Poli scolastici aderenti e con gli atenei veneti.
Gli interventi puntano al miglioramento del rapporto degli studenti con le
discipline scientifiche di base: chimica, fisica, matematica e scienza dei
materiali. Inoltre la Regione intende favorire la partecipazione dei docenti a
sessioni formative sull'intelligenza numerica e sull'apprendimento delle
discipline matematiche. L'obiettivo è costituire reti di scuole che mettano in
comune le strutture.
( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
di Claudio
Baccarin La rivolta dei sindaci veneti Ma la Gelmini non si presenta al
confronto sui tagli al tempo lungo ABANO TERME. Il tempo lungo e il tempo pieno
a scuola sono di destra o di sinistra? Bisognerebbe chiederlo alla buonanima di
Giorgio Gaber, che in tema ha scritto un brano cult. E proprio alla
presentazione delle iniziative per i 70 anni dalla nascita del grande artista
ha partecipato ieri, a Milano, il ministro dell'Istruzione, Università e
Ricerca Mariastella Gelmini, snobbando viceversa i sindaci veneti che
intendevano incontrarla nel primo pomeriggio ad Abano, a margine del seminario
nazionale «L'orientamento per il futuro. Dimensione formativa e assetti
istituzionali al servizio della persona» che si è aperto all'hotel Alexander di
Abano. «L'onorevole Gelmini - ha riferito alla platea Carmela Palumbo,
direttore dell'Ufficio scolastico regionale - è impossibilitata a partecipare
per un impegno dell'ultimo momento». Ovvio che il Movimento dei sindaci, di
destra e di sinistra, per la difesa del tempo lungo (oltre cento: ieri ha
aderito pure Laura Puppato, sindaco di Montebelluna) non abbia gradito
l'assenza. Per dirla sempre con Gaber: libertà è partecipazione. «E' stato il
consigliere regionale Leonardo Padrin - puntualizza il sindaco di Albignasego,
Massimiliano Barison, forzista, capofila della protesta - ad avvisarmi
dell'impegno imprevisto del ministro. Ci dispiace, ma ci mettiamo a sua
completa disposizione per incontrarla in settimana. Nel
frattempo abbiamo fatto i conti: in Veneto, con 300 docenti, possiamo risolvere
il problema del tempo lungo per 25 mila bambini. Per sabato è prevista la
Conferenza Stato-Regioni. Ci auguriamo che la Regione tenga conto di
quest'esigenza». Ma la Gelmini è stata davvero travolta da un impegno improvviso
o c'è un retroscena? Ancor prima che la defezione ministeriale venga
ufficializzata, Padrin (Forza Italia) e Cortelazzo (An) dettano alle agenzie
una nota in cui sostengono che «alcune forze politiche di opposizione hanno
probabilmente impedito di discutere e cercare di risolvere i problemi di oltre
24 mila famiglie venete. Si è voluto strumentalizzare questo incontro facendolo
diventare uno scontro politico». Dal palco del convegno di Abano l'onorevole
Filippo Ascierto, «parlamentare della maggioranza», riferisce di essersi già
attivato perchè l'incontro tra i sindaci e il ministro «possa svolgersi nelle
prossime ore o nei prossimi giorni, probabilmente nella capitale». «Io a Roma
non ci vado - replica al volo Claudio Piron, assessore alle Politiche scolastiche
di Padova - Anzi chiedo le dimissioni dell'assessore veneto Elena Donazzan che,
dopo quelli dei mesi scorsi, ha disertato pure questo confronto con gli
amministratori locali». Al colpo di scena provvede l'onorevole leghista Paola
Goisis, coccarda, borsa e portaocchiali rigorosamente verdi: troppi, a suo
dire, hanno preso lucciole per lanterne. «Io sono il segretario - dice la
parlamentare estense - della commissione Cultura della Camera. Sono in contatto
quotidiano con Mariastella. In questi giorni parlano a vanvera tanti colleghi
che non frequentano la commissione e che non sono aggiornati. Il 17 febbraio il
ministro, da me interpellato, ha fatto sapere che il tempo lungo non è mai
stato messo in discussione». La Goisis ne approfitta per fornire copia della
lettera al dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, la
quale puntualizza: «Mi sono volutamente astenuta dall'affrontare questo tema».
Ma, di fronte a telecamere e taccuini, l'onorevole leghista insiste: «Io non mi
chiamo Palumbo - punta il dito la Goisis - io parlo da politico. E' inutile che
la dirigente organizzi tanti convegni e nel frattempo lasci che monti questa
polemica, che crea allarme per le famiglie. Lo ripeto: il tempo lungo non è mai
stato messo in discussione». Ma allora perché Massimo Bitonci, sindaco del
Carroccio, ha fatto votare ieri a Cittadella una delibera di giunta che chiede
al ministro Gelmini di salvare il tempo pieno?
( da "Arena, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 CULTURA Pagina 49 AUTORI-LETTORI. LA RASSEGNA RIPROPOSTA OGNI
MERCOLEDÌ POMERIGGIO FINO ALLA FINE DI MAGGIO DALLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
FRINZI «Io scrivo, tu leggi», tornano gli incontri Domani si parlerà di un
saggio di Colussi sugli studi linguistici di Benedetto Croce La biblioteca
univesitaria Frinzi riprone tra marzo e maggio la rassegna «Io scrivo, tu mi
leggi», appuntamento di incontri tra autori e lettori. Tra gli eventi di «Io
scrivo, tu mi leggi» da evidenziare l'iniziativa ideata da Pass, il magazine
degli studenti dell'università di Verona che in
collaborazione con la bilioteca Frinzi organizza un concorso di arti figurative
che ha come tema il sogno. La mostra dal titolo Image in Action - immagina un
sogno sarà aperta da martedì
( da "Arena, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 ECONOMIA Pagina 39 FIERE. Dal 10 al 13 marzo al Mipim, la fiera del
Real Estate, la promozione del progetto In mostra a Cannes l'autodromo del
Veneto La Regione si presenta con le Province, ma senza quella di Verona, e i
costruttori scaligeri andranno da soli Giovanni D'Alessio VENEZIA Il Veneto
sarà a Cannes dal 10 al 13 marzo al Mipim, Marché international des
professionnels de l'immobilierdi, fiera internazionale del Real Estate, sotto
l'egida della Regione. Della compagnia non farà però parte la Verona
istituzionale che non compare nel protocollo d'intesa firmato ieri a palazzo
Balbi a Venezia dall'assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso e i
rappresentanti delle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Vicenza, con
l'Autorità portuale veneziana, con Apv Investimenti, con la società Save
-Aeroporto di Venezia, con Veneto Strade, con il Consorzio Zip di Padova, con
il Consorzio Cospiv di Rovigo, con Attiva spa, Peem, Pianificazione Euganea
Este Monselice e Laboratorio Sistemi Territoriali- Daur- Università di Padova.
Chisso a proposito dell'assenza di Verona ha parlato di «disguido della giunta
della Provincia di Verona che non ha aderito». L'altra Provincia assente dalla
missione francese è Belluno, che «ha deciso di osservare l'evoluzione della
situazione». Da Verona, il presidente Elio Mosele dichiara che «l'idea di
partecipare insieme al Mipim è buona, ma il Ptcp, piano territoriale di
coordinamento provinciale non è ancora stato approvato in Regione, quindi non
avremmo avuto nulla di sicuro da mettere in mostra a Cannes». Mipim è il
principale forum internazionale e mercato mondiale della proprietà e delle
infrastrutture, meta d'incontro e confronto dei protagonisti internazionali del
settore e occasione per presentare nuovi progetti sui quali far convergere
investimenti da altre parti del mondo. «Per il Veneto», ha dichiarato Chisso,
«è un'opportunità per attrarre investimenti, per ragionare sin d'ora e assieme
sul dopo crisi e per prepararci al futuro. Abbiamo scelto assieme questo tipo
di presenza come sistema», ha sottolineato Chisso, «tenuto conto che il Mipim è
il principale evento di incontro tra domanda e offerta nel settore delle
infrastrutture e che oggi possiamo proporre a testa alta il valore attrattivo
del nostro territorio, che sta superando il gap infrastrutturale del passato».
Il Passante di Mestre, aperto di recente, insieme con i progetti in cantiere
tra i quali la Pedemontana, il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, il
prolungamento a sud della Valdastico quindi rendono il Veneto appetibile per
eventuali investitori. Il territorio, o meglio, i territori, come ha precisato
Vittorio Pollini, docente di Pianificazione territoriale all'Università di Padova, in
rappresentanza del Daur, Dipartimento di architettura, urbanistica e
rilevamento, «devono portare a Cannes la qualità. Qualità della trasformazione
dei territori ciascuno con le proprie peculiarità, che hanno il vantaggio di
essere collocati in una rete di corridoi infrastrutturali impermeabili tra
loro. La qualità della trasformazione permetterà di essere vincenti.
L'attrazione dell'attenzione sul Veneto», ha ribadito Pollini, arriverà sulla
qualità della trasformazione, poi arriveranno gli investimenti». Ma se la
Verona istituzionale è assente i progetti che riguardano Verona ci sono. A
partire da quelli del Cis, Compagnia investimenti e sviluppo e di Autodromo del
Veneto spa con il progetto Motorcity, che interessa un'area di circa
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di
Cagliari Pagina 1018 Si è conclusa ieri nella facoltà di Economia la prima
edizione del concorso di idee Cinque universitari vincono il Premio Ichnusa Si
è conclusa ieri nella facoltà di Economia la prima edizione del concorso di
idee --> Con la premiazione dei vincitori, nell'aula magna della facoltà di
Economia di viale Fra Ignazio, si è conclusa ieri la prima edizione del
"Premio Ichnusa per il marketing", il concorso di idee che ha coinvolto
gli studenti delle Università di Cagliari e Sassari nell'ideazione del soggetto
per uno spot pubblicitario della birra più diffusa in Sardegna. I cinque
ragazzi che si sono aggiudicati il premio (Simone Tatti, Maurizio Mereu,
Rossella Aroni, Nadir Serra e Valentina Murru) ora avranno la possibilità di
trascorrere una settimana di formazione e degustazione all'Università della
birra, l'istituto professionale in provincia di Varese patrocinato dalla
Regione Lombardia, ma soprattutto potranno sostenere un colloquio all'ufficio
Risorse umane di Heineken Spa. Uno di loro, infatti, dovrà essere selezionato
per svolgere uno stage retribuito di sei mesi all'interno del reparto marketing
della società proprietaria del marchio Ichnusa. La premiazione di ieri è stata
l'ultimo passo di un'iniziativa partita lo scorso ottobre, nelle stesse aule di
viale Fra Ignazio, con la presentazione ai ragazzi del progetto per la
realizzazione di un soggetto pubblicitario innovativo e originale. Tra le tante
proposte valide affinate dagli studenti e arrivate ai selezionatori, due sono
apparse ai docenti e ai responsabili marketing di Ichnusa
come particolarmente innovative e in linea con la cultura sarda, nonché con i
valori del marchio. «Crediamo che questo sia un esempio positivo di come l'università possa avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, esaltando il
loro talento e le loro idee», ha dichiarato durante la premiazione il preside
della facoltà di Economia a Cagliari, Aldo Pavan. «Ora bisogna
proseguire con iniziative simili per unire teoria e pratica nella formazione
degli studenti e rendere loro più facile il percorso dopo la laurea». (l. m.)
( da "Tirreno, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Montecatini Ultimi incontri di orientamento per gli studenti delle scuole medie
Giovedì appuntamento con Luigi Aprile alla Giusti Gramsci MONSUMMANO.
"Aiutiamo a scegliere": ultimi incontri in Valdinievole per
l'orientamento degli studenti di scuola media inferiore. Luigi Aprile
(Università di Firenze, dipartimento di scienze dell'educazione e dei processi
culturali e formativi) parlerà di "Essere genitori oggi: dialogo e
comunicazione nell'era di internet", giovedì 5 marzo alle 18 alla scuola
media Giusti Gramsci di Monsummano. Veri spazi itineranti di informazione e
discussione per i genitori degli alunni delle classi seconde e terze medie,
volti a illustrare il sistema dell'istruzione ma anche a offrire strumenti
relativi all'educazione, alla comprensione, alla manifestazione di disagio dei
figli. Lo scopo è promuovere il protagonismo della famiglia nell'orientamento,
dialogando e confrontandosi con operatori e altre famiglie. I temi dunque vanno
dall'orientamento come prevenzione dell'insuccesso e del disagio scolastico, al
dialogo nell'era di internet, alla comprensione dei bisogni dei figli. Gli
incontri sono rivolti alle scuole medie che hanno aderito al progetto
dell'assessorato all'istruzione della Provincia, svolto dall'ente
Camposanpiero, "Over quattordici 4" che propone azioni diversificate
per l'orientamento e rientra nell'impegno continuo dell'assessorato di
coniugare comunicazione e dialogo con il mondo scolastico, al fine di orientare
con successo e prevenire la dispersione scolastica. Un esempio concreto di
questo impegno è stato il Salone dell'orientamento svoltosi a novembre e rivolto
agli studenti delle terze medie, che ha registrato un'ampia partecipazione di
alunni, genitori e docenti di tutta la provincia. Ma
l'impegno è costante sul territorio con una serie di azioni relative
all'assolvimento dell'obbligo formativo (obbligo di formazione istruzione fino
a 18 anni) quali i percorsi integrati nel biennio degli istituti superiori
professionali e artistico, l'intervento dei tutor dei centri impiego, i
percorsi di apprendistato. L'orientamento è la chiave di volta per costruire un
percorso personale, tra istruzione, formazione e lavoro, che permetta allo
studente di mettere in relazione le attitudini personali con la conoscenza
della realtà professionale del territorio, al fine di auto-orientarsi nella
scelta della scuola superiore in vista di una professione futura. Per
informazioni: Ente Camposampiero Onlus, via Antonelli 307, Pistoia, tel. 0573
451348.
( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì dalle
( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Cronaca UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica innescata dai
docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e ... UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica
innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti sembra essere
fondata. La lettera che pubblichiamo qui sopra dimostra che ad organizzare il
convegno di venerdì sulla bioetica e ad invitare come relatore monsignor Rino
Fisichella non è stata solo la fondazione onlus Marina Minnaja ma anche
l'università. Insieme alla facoltà di Medicina e
all'associazione Rosmini.
( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
IL RETTORE
Libertà di pensiero garantita al Bo per i relatori spazio alle domande, no alla
violenza squadrista VINCENZO MILANESI Sarebbe molto grave dover «blindare» la
sala in cui venerdì prossimo terrà la sua conferenza monsignor Fisichella:
vorrebbe dire tornare indietro di anni a Padova, dove c'è qualcuno che forse
pensa di sfruttare qualsiasi occasione per inscenare una «mini-strategia della
tensione» - ci sono le elezioni amministrative, ormai prossime... A chi giova
vedere ricomparire gruppuscoli di scalmanati che si definiscono «antifascisti»
ma che agiscono imitando comportamenti tipici del peggior squadrismo? A Padova
c'è un'università che da secoli difende il valore
della libertà di pensiero, della tolleranza, della ricerca della verità contro
faziosità intellettuale e fanatismi ideologici della più diversa origine e
specie. E' dalla Serenissima Repubblica che ci viene questo stile: Galileo
docet, e Paolo Sarpi anche! Ma proprio per questo sarebbe bene che alla fine
della conferenza di monsignor Fisichella fosse possibile fare domande per
chiedere chiarimenti o intavolare una discussione con lui su quello che ha
detto; liberamente deve poter parlare il prelato, così come liberamente (ma
civilmente!) devono poter intervenire ascoltatori del suo discorso presenti tra
il pubblico. Ma il problema è più ampio, e va ben al di là di questa vicenda
padovana. Viviamo in un momento storicamente molto difficile: evoluzioni
tecnologiche ma prima ancora straordinarie scoperte scientifiche pongono
problemi e suscitano interrogativi formidabili, terribili. Siamo d'accordo
tutti - credo - che non tutto ciò che è scientificamente e tecnicamente
possibile è anche eticamente giusto, e quindi meritevole di essere fatto. E ciò
anche prescindendo del tutto da un'impostazione religiosa dell'etica. Anche - e
soprattutto - l'etica laica avverte l'esigenza di approfondire tematiche che
scaturiscono spesso da situazioni angosciose, che esigono risposte
difficilissime, scelte drammatiche, rispetto alle quali non vi sono certezze
assolute proprio in chi rifiuta a priori di ragionare sulla base di dogmi da
accettare in nome di una fede. Già abbiamo avuto modo di esprimere una forte
preoccupazione per il modo in cui ci si avvia a varare leggi così delicate come
quella sul testamento biologico nel nostro Paese. L'unico principio saldo e
incrollabile da riconoscere sul piano etico dovrà essere il pieno rispetto
della persona e della sua libertà di coscienza e di autodeterminazione. Ma sarà
davvero così? Pare di no. Ringraziamo il Governo in carica e la maggioranza
parlamentare che lo sostiene. La situazione si fa, se possibile, ancora più
critica quando dal piano dell'etica si passa a quello del diritto, perché in
una società «civile», ordinata e regolata da leggi dello Stato, bisognerà pur
che vi siano norme cui tutti, semplici cittadini e magistrati, medici e
scienziati, dovranno attenersi quando ci si venisse a trovare di fronte a
decisioni «estreme», a dilemmi laceranti: un quadro di riferimento generale ci
vuole, all'interno del quale possa poi agire la coscienza di ciascun singolo
individuo. Appare allora chiaro che «il» problema diventa quello del «confine»,
dell'equilibrio tra le diverse esigenze, quella della definizione di regole
generali, cioè di norme, e quella del rispetto della coscienza del singolo
cittadino, quindi quella del ruolo dello Stato, di chi definisce le leggi dello
Stato, cioè il Parlamento, e quello del riconoscimento di diritti inalienabili,
di ambiti inviolabili che appartengono costitutivamente all'essere
dell'individuo che si fa «persona». L'università può
costituire lo «spazio», in cui svolgere un dibattito culturalmente valido, con
argomentazioni serie, fuori dalla tentazione - assai pericolosa - che le
diverse forze politiche si approprino di problematiche così drammaticamente
complesse, e le strumentalizzino per fini «politici». Politici nel senso meno
nobile del termine, quello della «politica politicante», che per guadagnare una
più ampia messe di voti e un maggior consenso elettorale può essere spinta ad
assecondare emotività e stati d'animo, esasperati magari da vicende tragiche
che purtroppo accadono e dilaniano le coscienze. Fare dell'università
il «luogo» del confronto senza pregiudiziali dogmatiche: è possibile? Possiamo
sperare di vedere riuniti, prima o poi, in un'aula universitaria - a Padova,
perché no? - homines bonae voluntatis di alto profilo culturale per un dialogo
da svolgersi (dopo le elezioni di giugno, magari) - con rigore concettuale e
con onestà intellettuale al di là del credo di ciascuno e delle diverse
sensibilità etiche, per cercare e possibilmente trovare l'abbozzo di un quadro
di valori comuni, per costruire poi su quel quadro norme giuste? Questa è la
sfida dei nostri giorni. Non possiamo sottrarci come uomini
di cultura che si riconoscono in una università libera
e degna di questo nome, a questa sfida. E la dobbiamo affrontare insieme, al di
là di storici - ed inutili! - steccati. UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica
innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti sembra essere
fondata. La lettera che pubblichiamo qui sopra dimostra che ad
organizzare il convegno di venerdì sulla bioetica e ad invitare come relatore
monsignor Rino Fisichella non è stata solo la fondazione onlus Marina Minnaja
ma anche l'università. Insieme alla facoltà di
Medicina e all'associazione Rosmini.
( da "Nuova Sardegna, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Sassari Centro Amico L'Associazione di volontariato Centro Amico onlus domenica
8 marzo alle ore 10,30, ... Centro Amico L'Associazione di volontariato Centro
Amico onlus domenica 8 marzo alle ore 10,30, per la giornata della donna
propone l'iniziativa "Donna e comunicazione" nella sede della
federazione di Sassari del Partito socialista, viale Dante 12, per favorire un
costruttivo confronto sul piano sociale, culturale, letterario, artistico e
politico con ogni tipo di linguaggio comunicativo. Per adesioni e informazioni
telefonare allo 079 218262 e dalle ore 18,30 alle ore 20,30 allo 079 2590018.
Pozzomaggiore L'Istituto comprensivo di Pozzomaggiore comunica al personale
supplente temporaneo che negli uffici della segreteria in via San Pietro
possono ritirare il modello Cud. Sassari in Cionfra Per tutto il mese di marzo
restera aperta la mostra delle copertine originali e delle caricature più
rappresentative del giornale satirico nella Sala Duce di Palazzo Ducale. dal
lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle
13. Inoltre ogni venerdì dalle ore 17 alle 19, sempre nella Sala Duce, si
parlerà della Cionfra con recite e letture di brani, da parte di Tino Grindi e
Dino Muroni, con l'accompagnamento musicale di Gavino Ruggiu. Corso di
Didgeridoo Sono aperte le iscrizioni al corso a carattere teorico - pratico sul
Didgeridoo, organizzato dall'associazione gruppo strumentale "Il
Violino", il corso si terrà domenica 15 marzo (tutto il giorno dalle 10
alle 17) in viale Dante
( da "Centro, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Regione Asl-Università, progetti fermi La preside Cifone: aziendalizzazioni,
una presa in giro L'AQUILAAziende ospedaliero Universitarie dell'Aquila e di
Chieti, si torna all'anno zero. Il processo per la costituzione delle due
aziende integrate con le Università è fermo al gennaio del 2006, quando le due
commissioni paritetiche, formate da rappresentanti delle due istituzioni più
sindaci e forze sociali, hanno consegnato i due protocolli d'intesa, all'ora
assessore alla sanità Bernardo Mazzocca. Eppure la scadenza per l'attivazione è
dietro l'angolo: i due nuovi soggetti misti per la gestione della sanità
dell'Aquila e di Chieti devono entrare in funzione il primo gennaio del
prossimo anno e, conseguentemente, l'iter da concludere entro il 31 dicembre di
quest'anno. Entro il prossimo 30 giugno deve essere portata a termine l'attività
preparatroria. Tutto questo per legge. Si tratta di scadenze che evidenziano il
grave ritardo della Regione costretta ad una corsa contro il tempo per
rispettare impegni assunti con più provvedimenti di legge approvati dal
Consiglio regionale. Sulla questione, sulla quale si è fatto largo anche un
filone di contrari, c'è stato già il rinvio di un anno (da fine
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Provincia di
Oristano Pagina 4018 Una scrittrice oristanese Parole tra donne nel nuovo libro
di Armida Vasarelli Una scrittrice oristanese --> "Cos'avranno poi da
dirsi le donne? Tutto, e niente: quello che per loro è tutto, per gli uomini è
niente, niente che valga la pena di essere condiviso?" Salvo poi dire alla
moglie: Come vorrei che tu parlassi con me come stavi facendo con lei". Ci
sono le interminabili e indispensabili conversazioni delle donne, nel libro di
Armida Vasarelli "Collana di perle"(Paolo Acco editore) di prossima
presentazione presso la libreria Mondadori di Oristano. I racconti di donne
dell'autrice, offrono una lettura dell'universo femminile alternativa e
realistica, e svelano da subito, tra diverse e affascinanti strategie
linguistiche, la percezione di chi scrive: vedere la realtà con gli occhi di
altri. «È un'indagine emotiva sui sentimenti al femminile» spiega Armida
Vasarelli. I racconti, in effetti, descrivono ogni donna e tutte, importanti, capaci
di prendere in mano il proprio destino, per farne non solo un'esperienza
positiva, ma un'opera d'arte. Racconti che vogliono dare un'immagine del mondo
femminile diversa rispetto a quella offerta dal mondo mediatico. Tra le dive da
copertina, che idolatrano e ostentano il corpo, o donne ordinarie dall'aria
innocua, ma imputate di atrocità e infanticidi, c'è un esercito di donne
coraggiose e di valore. Presenze fondamentali capaci di accettare e proteggere,
comunque. Ma vi è di più in "Collana di perle". L'autrice si diverte
con la prosa ed è capace di donare una veste poetica alle parole. Il lettore è
inconsapevolmente coinvolto in un'indagine stilistica che mescola gli stili
tipici dell'antologia, tra l'io narrante o l'osservatore esterno. Eppure è narrativa
dove la pros è accomodata bene e si fa leggere e scorre come fosse un canto. La
sintassi serrata di "Collana di perle" si fa leggere in fretta,
dunque. La logica stretta evidenziata da nessi sintattici molto importanti,
scivola e gira tra metafore e poesia. Le parole "volano come le foglie per
sollevare un poco, i pesi del cuore" per dirlo con le parole della
scrittrice. La metafora "come un'immagine che illumina un'altra
immagine" si alterna tra la scrittura meditata mista a momenti di prosa.
Armida Vasarelli, cresciuta a Pisa dove si è laureata in
filosofia, vive e lavora a Oristano da circa trent'anni. Docente interessata
agli aspetti psicologici e didattici della lingua, ha pubblicato nel
( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Gorizia Risparmio energetico, una scelta quasi obbligata Il tema è stato al
centro di un convegno tenutosi all'Università di via Alviano con esperti e
amministratori Centoventi persone, provenienti da tutta la regione e dal
litorale sloveno, hanno partecipato al convegno sul risparmio energetico e lo
sviluppo sostenibile tenutosi nell'aula magna dell'Università di via Alviano,
organizzato dal Consorzio universitario goriziano e dall'Ater, in
collaborazione con gli omologhi enti di Nuova Gorizia. Obiettivo immediato la
presentazione del progetto sperimentale di Ater, in sinergia con il
Dipartimento Dica dell'ateneo triestino, su un edificio di proprietà da
ristrutturare con tecniche innovative e tecnologie eco-sostenibili: obiettivo più
ampio partecipare alla diffusione di una adeguata cultura del risparmio
energetico, vera e prioritaria sfida di questo secolo. Ha introdotto il
convegno il professor Rosei, esperto internazionale del settore dell'energia e
delle fonti alternative, docente di Fisica della materia sempre a Trieste. Sua la prima
importante provocazione: si ipotizza che il costo di nuove quattro centrali
nucleari corrisponda all'intero investimento per un adeguato isolamento termico
dell'intero patrimonio edilizio in Italia, che consentirebbe la riduzione del
20% del fabbisogno energetico contro il solo 5% derivante dalle quattro
centrali. Quindi quello che si sta facendo a Gorizia e Nuova Gorizia, come in
altri luoghi in Italia e in Europa, è la vera e sola strada da intraprendere,
mettendo assieme ricerca, innovazione e sistema produttivo. Dopo le
interessanti illustrazioni delle problematiche normative di Italia e Slovenia,
con riferimento soprattutto al patrimonio edilizio residenziale da parte della
dottoressa Leban di Nuova Gorizia e dell'ingegner Alessandra Gargiulo
dell'Ater, è intervenuto l'ingegner Erlacher di Casa clima, uno dei principali
tecnici protagonisti della svolta avviata sul risparmio energetico. Molto
efficace e logica la sintesi: isolando bene un edificio serve poca energia,
quindi bastano quelle alternative, solare in particolare: occorre però che
questa "semplicità" sia non solo percepita, ma anche condivisa e
messa in pratica soprattutto dalle Istituzioni pubbliche, oltre che dal
privato. L'ingegner Claudia Fedrigo, assegnatala della ricerca finanziata dal
Consorzio grazie alla Fondazione Carigo, ha illustrato quindi la
sperimentazione in atto su un edificio Ater a Straccis, che potrebbe costituire
un esempio quanto mai efficace di tale risparmio: potrà essere un modo per
trasformare la crisi attuale in una occasione per attuare scelte ed
investimenti pubblici e privati in questo strategico settore, sulla scia di
quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e non solo. Hanno concluso due
interventi. Prima dell'ingegner Ursic sui lavori di costruzione del proprio
edificio unifamiliare a Ranziano, una casa che risparmia energia (per
riscaldamento ed elettrica) al punto che in trent'anni rientrerà per oltre metà
dell'intera spesa sostenuta nella sua costruzione. Infine dell'ingegner
Mazzolini dell'Agenzia Ape di Udine, diramazione di Casa clima in Friuli, sui
vantaggi della certificazione energetica sulle costruzioni. Sulle singole
relazioni ci sono stati interventi da parte dei presenti, in gran parte giovani
tecnici e imprenditori, che hanno portato alle condivise conclusioni sulla
rilevanza di queste iniziative non solo per la specifica materia, ma anche per
lo sviluppo di strategiche sinergie italo-slovene in ambito internazionale nel
campo universitario e scientifico che potranno, se adeguatamente valorizzate,
portare al prospettato insediamento sul territorio confinario di attività
didattiche e di ricerca di grande importanza.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Secondo
l'accusa avrebbe raggirato un migliaio di poliziotti che aspiravano a una
"laurea facile" Truffa e falso, docente
sotto processo Al centro della vicenda il professor Ungaro Oggi prima udienza
al Tribunale di Roma di VINCENZO COMPAGNONE Truffa aggravata e falso in
concorso. Sono queste le accuse di cui dovrà rispondere, nel processo che avrà
inizio oggi davanti al Tribunale di Roma, il docente universitario goriziano Daniele Ungaro, 48 anni, già insegnante
alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Trieste e ricercatore
dell'Isig di Gorizia, attualmente professore di Sociologia all'ateneo di
Teramo. Al centro della vicenda, il cui inizio risale al dicembre del 2005, un
presunto raggiro ai danni di circa mille poliziotti iscritti al Siap, un
sindacato di polizia che, appunto 4 anni fa, stipulò una convenzione con l'università "Gabriele D'Annunzio" di
Chieti-Pescara. In base a quest'accordo, agli agenti sarebbe stato riconosciuto
un numero elevato di crediti formativi (fino a 96 per gli ispettori) rispetto
ai 180 necessari per ottenere la laurea triennale in Scienze sociali. Inoltre,
era previsto un servizio di tutorato, di cicli formativi intensivi e di
apprendimento a distanza «al fine di garantire la più ampia fruibilità dei
servizi didattici offerti dall'Università». Il relativo protocollo era stato
pubblicato sul sito Internet del sindacato di polizia, con le firme in calce
del rettore Franco Cuccurullo e del segretario generale del Siap, Giuseppe
Tiani. I mille poliziotti di varie città italiane si iscrissero così all'università di Chieti-Pescara. Successivamente, il Siap siglò
un'altra convenzione riguardante la frequentazione di corsi intensivi
propedeutici curati dal professor Ungaro il quale, nel testo dell'accordo
Università-Siap, era indicato come "supervisore scientifico". Il
denaro, 250 euro per ciascun poliziotto, sarebbe dovuto essere versato entro il
30 gennaio 2006 allo Iaf, Istituto di alta formazione di Gorizia, di cui è
titolare la moglie del docente goriziano. Questi corsi
di preparazione, finalizzati all'acquisizione di specifiche competenze in
materia sociologica, vennero organizzati per una buona metà a Roma (si svolsero
all'hotel Movenpik della capitale a beneficio di studenti-poliziotti
dell'Italia centrale) e per la restante parte a Padova (in una struttura della
polizia, per il Nord) e a Bari (per il Sud). Una volta terminate le lezioni,
vennero effettuati esami simulati conclusivi, consistenti in prove a risposta
scritta. A fine marzo il professor Ungaro riportò tutti i "compiti"
con le rispettive valutazioni (non si trattava di voti, ma di giudizi che
andavano da "adeguato" a "molto adeguato"). Dopodiché ai
mille studenti-poliziotti venne detto dal Siap di presentarsi in giugno con una
tesina all'università di Chieti per sostenere l'esame
vero e proprio. Qui però, almeno per buona parte dei poliziotti, arrivò
un'amara sorpresa: gli agenti scoprirono, infatti, che i professori dell'ateneo
abruzzese non erano al corrente delle lezioni che avevano seguìto con il
professor Ungaro, per cui li interrogarono su un programma che non conoscevano.
E una sostanziosa maggioranza di agenti venne bocciata. A questo punto nacque
il caso che ha portato all'incriminazione e poi al rinvio a giudizio del
professor Ungaro, accusato, come si è detto, di truffa aggravata in concorso
con Massimo Anziani, un dirigente romano del Siap, e di falso perché i due
avrebbero compilato attestati di partecipazione al corso intensivo di
sociologia utilizzando l'intestazione e il logo dell'università
di Chieti-Pescara. Va detto che nessuno dei mille poliziotti ha sporto querela:
sulla vicenda venne però aperto d'ufficio un fascicolo da parte della Procura
di Roma (città nella quale si era svolta la maggior parte dei corsi, sulla base
probabilmente di lamentele provenienti da poliziotti che vi avevano preso parte
ed erano poi stati bocciati) e dell'inchiesta cominciò a occuparsi il sostituto
procuratore Andrea Mosca. L'accusa mossa al docente
goriziano e al dirigente sindacale è, in sostanza, quella di non aver detto
agli studenti-poliziotti che i corsi svolti all'hotel Movenpik della capitale,
così come le successive prove scritte, erano a carattere privato: un percorso
"propedeutico", cioè, che non aveva alcuna validità in relazione agli
esami finali che si sarebbero poi tenuti all'università
di Chieti-Pescara. Una tesi che sarebbe stata avvalorata dal preside della
facoltà di sociologia, Enzo Sciarra, il quale, oltre ad affermare che la
convenzione con il Siap era stata bloccata il 17 luglio 2006 (perché i crediti
formativi previsti "sforavano" i limiti consentiti, arrivando quindi
a configurare un tipico caso di "laurea facile"), avrebbe dichiarato
che i corsi non potevano essere svolti dal professor Ungaro, "in
forza" a un altro ateneo, il cui ruolo era quello di supervisore e non di docente. Di fatto, un migliaio di poliziotti si era
ritrovato a seguire lezioni per lo più rivelatesi "inutili" ai fini
della laurea in sociologia. Lo fecero - così ha sostenuto il Siap - perché fu
il docente goriziano a offrire loro questa possibilità
a un prezzo relativamente basso per l'acquisizione, come si diceva, di
"competenze" finalizzate alla preparazione degli esami. Ma come si
difende il professor Ungaro, i cui interessi sono tutelati in questa vicenda
dall'avvocato Alberto Tofful? È lo stesso legale a delineare con chiarezza la
posizione del suo assistito, che nei due interrogatori ai quali è stato
sottoposto a suo tempo dalla magistratura romana ha affermato la sua totale
estraneità alle accuse che gli vengono mosse, producendo anche un'ampia
documentazione. «La vicenda è molto più semplice di quanto non possa sembrare -
rileva il legale -, anche se il sostituto procuratore Mosca, al quale va
riconosciuta un'assoluta onestà intellettuale, ha dichiarato, nel corso
dell'udienza preliminare, che il caso necessita di approfondimenti in sede
dibattimentale. In pratica, tutto nasce da un grosso equivoco nel quale la gran
parte dei poliziotti era caduta, e non certo per colpa del professor Ungaro: e
cioè che i corsi rappresentassero una sorta di automatico "pass" per
superare gli esami e ottenere poi la laurea. Viceversa, come del resto era bene
specificato nella convenzione fra il Siap e lo Iaf di Gorizia, si trattava di
un corso privatistico, di lezioni preparatorie che, oltretutto, non erano
nemmeno obbligatorie. Il sindacato di polizia aveva preso questa iniziativa per
venire incontro agli agenti-studenti, spiegando in cosa consistesse e
sottolineando che chi lo avesse voluto avrebbe potuto parteciparvi per
acquisire un "bagaglio" di conoscenze utili». L'avvocato Tofful
corrobora le tesi difensiva ricordando che «non è vero, come apparso su alcuni
organi di stampa, che tutti e mille i poliziotti furono poi bocciati: parecchi,
infatti, superarono gli esami e ottennero la laurea, tant'è vero che si
presenteranno, al processo, come testi della difesa. Non solo, ma proprio da
loro sono giunte al professor Ungaro innumerevoli attestazioni di solidarietà,
in cui gli stessi si dicono sconcertati per l'incriminazione del docente. Insomma, se qualche poliziotto ha "capito
male", molti hanno "capito bene"». Ma chi può aver tratto in
inganno gli agenti-studenti? «Ungaro - replica l'avvocato Tofful - sicuramente
no». Quanto, infine, all'accusa di falso, il legale sostiene che il docente «era legittimato a usare intestazione e logo dell'università di Chieti dall'incarico di "supervisore
scientifico", quindi una figura istituzionale, che la convenzione
ateneo-Siap gli assegnava». Va detto peraltro che, secondo l'accusa, anche
questo elemento potrebbe aver fuorviato i poliziotti aspiranti alla laurea.
Oggi al Tribunale di Roma, sono previste l'ammissione delle prove e la discussione
delle questioni preliminari. Poi sarà stilato un calendario delle udienze
successive in cui si entrerà nel vivo del processo.
( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Firenze Le motivazioni della decisione dei giudici che hanno condannato due
docenti per una gara a Siena Se il voto per le commissioni non è segreto negli
atenei un danno per i candidati FRANCA SELVATICI «La composizione delle
commissioni di concorso, sia di quello di Siena che di altri, è stata
accompagnata in pratica dall´accordo su coloro che sarebbero stati i vincitori,
con il che si è venuto a ledere il principio di imparzialità nell´agire della
Pubblica Amministrazione, stabilito dall´articolo 97 della Costituzione della
Repubblica che ha per gli operatori un contenuto precettivo, in quanto impone
loro "una vera e propria regola di comportamento di immediata
applicazione", il cui mancato rispetto costituisce violazione di legge».
E´ uno dei passi più significativi delle motivazioni della sentenza pronunciata
il 13 gennaio scorso dalla II sezione penale della corte d´appello sul concorso
per professore associato di storia della filosofia antica che si svolse a Siena
il 30 agosto 2001. Ribaltando la assoluzione del tribunale di Siena, la corte
ha condannato per abuso d´ufficio a un anno di reclusione
due illustri professori: Walter Leszl dell´Università di Firenze e Fernanda
Caizzi dell´Università Statale di Milano, moglie del rettore Enrico Decleva. I
due docenti devono anche versare 15 mila euro di risarcimento per danni morali
alla dottoressa Antonina Alberti, che fu bocciata e ha denunciato gli accordi
spartitori. La sentenza costituisce una sorta di pietra miliare nei
processi sulla piaga dei concorsi universitari pilotati. Essa infatti, pur
riconoscendo che il giudice non può sostituirsi ai commissari di concorso nelle
valutazioni delle qualità scientifiche dei candidati, afferma che precostituire
le commissioni in spregio delle norme (che prevedono la votazione segreta dei
componenti da parte dei colleghi dello stesso settore disciplinare di tutta
Italia) significa ledere il diritto dei candidati di essere valutati in modo
imparziale per i loro meriti e non sulla base di un accordo spartitorio. Aveva
scritto nel suo appello il pm di Siena Mario Formisano: «La selezione illegale
dei verificatori già rappresenta un danno, ledendo le aspettative,
giuridicamente tutelate, di ciascun candidato ad essere esaminato da un docente imparziale». La corte d´appello concorda: «Si è
dunque integrata, a meditato avviso della Corte, la situazione prevista
dall´articolo 323 del codice penale (abuso d´ufficio) poiché, oltre alla
violazione della normativa regolante la materia concorsuale, si è concretizzato
l´ingiusto vantaggio patrimoniale per il soggetto cui è stato attribuito il
posto di docente messo a concorso, nonché il danno di
ogni partecipante al concorso estraneo al risultato già stabilito, i cui titoli
scientifici ed ogni altro merito sono stati in concreto assolutamente
irrilevanti». Severo il giudizio sui due professori: «Cattedratici di prima
fascia e, per di più, illustri per doti di cultura e per anzianità di onorato
servizio, erano nelle condizioni per opporsi, senza subire danni, al
malcostume». Invece «neppure hanno dato mostra di rendersi conto del disvalore
del loro agire» e «non è dato ragionevolmente prevedere che si asterranno dal
commettere lo stesso tipo di reato in futuro». Per tale motivo la corte non ha
concesso loro attenuanti. La condanna è coperta da indulto, ma per ambedue i
docenti è stata disposta la interdizione dai pubblici uffici per un anno.
( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V -
Firenze Università, Caretti scioglie le riserve e si candida a rettore Paolo
Caretti ha sciolto le riserve: si candida a rettore. Lo fa inviando in posta
elettronica il suo programma di governo dell´ateneo fiorentino che comincia da
un «ripensamento critico circa i modi in cui è stata gestita in questi anni
l´autonomia». Tre gli aspetti che il costituzionalista della facoltà di
Giurisprudenza intende affrontare in via prioritaria: «l´espansione eccessiva e
non sempre giustificata dell´offerta didattica», quella «delle
piante organiche del personale docente favorita anche da un sistema
concorsuale tra i peggiori» e la riorganizzazione del settore amministrativo
correlata a un sistema di controllo di gestione. Nel programma Caretti critica
la diminuzione dei fondi del ministero e la scelta di favorire la nascita di università telematiche. Quanto alle strategie di intervento progetta
una più decisa razionalizzazione dell´offerta formativa a partire da quella
decentrata. Propone sistemi di sostegno per gli studenti in difficoltà per
accorciare i tempi di permanenza nella struttura universitaria. Propone anche
di rivedere la «governance» e di dotarsi di strumenti per la valutazione.
Boccia l´idea della fondazione intende correggere i rapporti tra facoltà,
dipartimenti e organi di governo dell´ateneo e vuole introdurre un prorettore
alla partecipazione come elemento di «stimolo e promozione di momenti di libera
e aperta discussione» sui vari temi. Il terzo capitolo del programma è intitolato
«altri problemi» e lì si trova il riassetto degli spazi del centro storico e
l´intenzione di «porre mano al grande problema del precariato che ha raggiunto
nel nostro ateneo proporzioni impressionanti». (l.m.)
( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V -
Bologna Vicepresidente Giuseppina Muzzarelli Cinquantasette anni, docente di storia medievale all´Università di Bologna, Maria Giuseppina
Muzzarelli, è la vera novità della giunta regionale di Vasco Errani. Allieva di
Ovidio Capitani, stimata studiosa è apparsa in politica pochi anni fa quando fu
chiamata nella segreteria dei Ds di Bologna da Salvatore Caronna e poi
riconfermata da Andrea De Maria. E´ nel collegio d´indirizzo della
Fondazione del Monte e nella direzione della rivista "Nuova informazione
bibliografica" del Mulino.
( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VII -
Bologna Da tre mesi era senza rappresentante del governo La Gelmini nomina
Porzi nel cda dell´università Il ministro Gelmini ha
nominato il professor Gianni Porzi quale rappresentante del Governo nel
consiglio d´amministrazione dell´Università. La nomina arriva dopo tre mesi,
durante i quali il Cda è stato senza rappresentante dell´esecutivo, viste le
dimissioni del professor Cantelli Forti che a fine novembre non si era reso
disponibile per un secondo mandato avendo presentato la propria candidatura
alla carica di Rettore. «In Ateneo - ha detto Porzi, che ha già fatto parte del
Senato accademico - a causa della proliferazione ingiustificata di Corsi di
studio, sono attivi più di 11.000 insegnamenti e ci si avvale di oltre 3.500
professori a contratto e circa 1.000 docenti esterni, a
fronte di 3.200 docenti di ruolo. Anche il numero di dirigenti, sette di ruolo
e ben
( da "Tempo, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
stampa
Convegno all'Auditorium Difendere i consumatori dalla pubblicità ingannevole
L'iniziativa è della Lega Consumatori di Frosinone, con il patrocinio della
Regione Lazio e del Comune di Frosinone. Aprirà i lavori il sindaco Michele
Marini. Interverranno: l'assessore ai servizi sociali Massimo Calicchia;
l'assessore alla comunicazione e trasparenza Massimo Parlanti; Pino Bendant,
presidente regionale della Lega consumatori; l'avv. Manuela Maliziola,
presidente provinciale della Lega consumatori di Frosinone, che approfondirà il
tema della disciplina giuridica della pubblicità e tutela del consumatore alla
luce della normativa del codice del consumo; Francesca Ferri, responsabile
direzione generale antitrust sulla tutela dei consumatori; Adriana Anelli,
dirigente scolastica del liceo scientifico Severi; Filippo
Petruccelli, docente in psicologia della pubblicità Università di Cassino; Fausto
Russo, responsabile Csm di Frosinone e professore all'Università Tor Vergata di
Roma; Vincenzo Maruccio, assessore regionale per la tutela dei consumatori; il
prefetto Piero Cesari. Nel corso del convegno saranno anche illustrati i
questionari predisposti dalla Lega consumatori, con particolare attenzione alle
scuole. F.R.
( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 CRLE E UNIBAS STRINGONO ACCORDI CON ATENEI DI ALTRI PAESI Potenza, 3
marzo 2009 - Si allunga l?elenco degli accordi di collaborazione tra
l?Università della Basilicata e quelle straniere operanti in America latina, America
del nord ed Europa. Lo rende noto il presidente della Commissione regionale dei
lucani all?estero, Pietro Simonetti. Stamani, nel corso dell?inaugurazione
dell?anno accademico 2008/2009 dell?Università della Basilicata. , il rettore
ha fornito l?elenco degli accordi quadro sottoscritti o in fase di firma in
relazione all?attività di coordinamento svolta dalla Crle. Si tratta della
Università di Tarapacà de Arica-cile, della Università Nazionale della
Colombia, della Università Nazionale Generale San Martin di Buenos Aires, della
Università Nazionale de Mar del Plata (Argentina), della Università Nazionale
del Centro della Provincia di Buenos Aires, della Università Tecnologica
Nazionale de La Plata (Argentina), della Università Nazionale di Panama, della
Università di San Simon Bolivia, della Università Agraria di Lima (Perù). Sono
inoltre in fase di istruttoria altri accordi con l?Università Nazionale del
Paraguay, della Università Nazionale dell?Uruguay e di altre Università del
nord America e dell?Australia. Simonetti annuncia una iniziativa assunta dalla
Crle di concerto con le Associazioni e le Federazioni nazionali dei lucani
all?estero, ?per la definizione di accordi che prevedono scambi di studenti e
di docenti nonché progetti di ricerca e formazione. Le ricadute di tali
accordi, oltre ai rapporti di collaborazione sopra evidenziati, si avranno
anche nell?attuazione di progetti in campo ambientale, energetico e linguistico
finanziati dagli Stati esteri e, in taluni casi, con il cofinanziamento della
Regione Basilicata con le risorse proprie e della Unione Europea?. ?E?
importante che, soprattutto in questa fase di difficoltà del sistema
universitario italiano derivanti anche dai tagli imposti dalla finanziaria -
afferma ancora Simonetti - si sviluppi una azione non solo tesa a ottenere
risorse aggiuntive ma soprattutto ad aumentare la capacità di attrazione
dell?utenza in Basilicata tenuto conto dei buoni risultati didattici e di
incremento degli iscritti riconosciuti dalla stessa Università, dallo stesso
governo nazionale che stamani, attraverso le parole del sottosegretario Pinza,
ha sottolineato i risultati positivi degli ultimi anni?. . <<BACK
( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina X -
Bologna Cultura, Bologna in crescita ma mancano i grandi
eventi Ricerca StageUp. Il Comune spende 75 euro per abitante Senza festival
niente indotto. Mantova con la letteratura fattura 14 milioni Palazzi:
"Servono sinergie pubblico-privati e una fondazione per i musei" LUCA
SANCINI UN IMPORTANTE ruolo dell´offerta pubblica,
l´attitudine a frequentare teatri e mostre, fanno dell´economia generata
dalla culturale in città, un buon volano per tutto il territorio. Ma si
potrebbe fare molto di più, se a Bologna si ospitassero maggiormente eventi di
livello nazionale e internazionale. E´ quanto emerge da uno studio a cura di
StageUp, società bolognese di ricerca e consulenza nel business dello sport e
del tempo libero, sulle dinamiche della cultura in città e in regione. A
Bologna si registra dunque una crescita importante delle manifestazioni
organizzate in ambito teatrale, concertistico e per fiere e mostre: un + 16%
dal 2006 al 2007 passando da 4.782 eventi a 5.554, la crescita più importante
in regione davanti a Parma (+ 11%), a Forlì-Cesena (+10%), Ravenna (8,9%).
Un´offerta culturale apprezzabile che porta l´Emilia Romagna complessivamente a
crescere (6,7%) più della media nazionale (4,4%), con una spesa totale al
botteghino in regione per il 2007, di 65.049.949 euro, un + 22%. Per spiegare
questa performance, secondo l´indagine, vi è alla base un forte ruolo del
pubblico: il Comune di Bologna nel 2007 con una cifra di 75 euro per abitante
(28 milioni in assoluto, un + 5% rispetto al 2006) è secondo per spesa
culturale tra le città con dimensione superiore ai 150.000 abitanti. Invece la
mancanza di festival generatori di grandi eventi è un deficit per la città:
secondo l´analisi di StageUp il Festival della Letteratura di Mantova nel 2006
con 70.000 visitatori, ha saputo generare una ricchezza indotta di oltre 14
milioni di euro. Così è stato per Brescia nel 2006, dove a fronte di un
investimento di circa 8 milioni di euro per la mostra "Gauguin e Van
Gogh", l´indotto economico (e ad esso deve essere aggiunto l´effetto
mediatico e il ritorno in termini di immagine) sul territorio è stato di 75,7
milioni di euro. Il rapporto moltiplicatore in questi casi è di "uno a
dieci", come confermava recentemente l´ad di BolognaFiere, Federico Minoli
riferendosi all´indotto fieristico. Ma anche gli eventi di risonanza nazionale
come la mostra su Carracci che ha sfiorato gli 80.000 visitatori è ancora molto
lontana ai numeri ad esempio di "Turner e gli impressionisti" che ha
Brescia nel 2007 portò 325.415 visitatori, a quella dedicata a De Chirico a
Padova (190.000 ingressi) e da "Le città invisibili di M. Shafkin" a
Verona con 102.815 visitatori. Un fattore di attrattività qui ad esempio è il
museo privato Ducati che nel
( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 LA GIUNTA MARCHIGIANA APPROVA PROGETTO SPERIMENTALE ACCOGLIENZA PER
ZONE ASUR FANO,URBINO E SAN SALVATORE DI PESARO. Ancona, 3 Marzo 2009 - La
Giunta regionale ha approvato un progetto sperimentale di accoglienza che
durera` dodici mesi, riguardante le zone territoriali Asur di Fano e Urbino e
il San Salvatore di Pesaro. Il progetto riguarda i tempi di prenotazione, la
segnaletica per accedere al servizio, il front e back office, le sale d´attesa
e i percorsi interni, le informazioni in tempo reale sul rispetto degli orari
di prenotazione, i rapporti tra personale e utenza. ´I tempi di prenotazione
accettabili ´ sottolinea Almerino Mezzolani, assessore alla Sanita` ´ rivestono
nel contesto della sanita` attuale un ruolo fondamentale, fino al punto da
risultare il primo criterio di scelta della struttura a cui rivolgersi.
Percio`, oltre che sugli altri aspetti del progetto, ci concentriamo su questo
versante. Nostri obiettivi sono migliorare l´informazione all´utenza, promuovere
l´educazione sanitaria, soprattutto attraverso la prevenzione, razionalizzare
il flusso di lavoro delle risorse umane, aumentare la qualita` percepita. Ci
proponiamo di raggiungerli tramite una vera e propria ingegnerizzazione delle
procedure, in modo da offrire ai cittadini criteri tangibili e misurabili
accessori alla prestazione medica. In questa prospettiva sara` possibile
limitare i flussi di mobilita` passiva, tenendo comunque conto che l´obiettivo
prioritario e` l´alta qualita` dei servizi sanitari erogati´. Il progetto si
compone di quattro parti. La prima riguarda le procedure di diagnostica e gli
ambulatori, la seconda la privacy, la terza le sale d´attesa, la quarta il
software di connessione tra front e back office. I costi del progetto sono di
36mila euro per il San Salvatore, 58mila 800 per la zona di Fano e 25mila 200
per quella di Urbino. Accanto al progetto di accoglienza verra` attivato anche
un progetto pubblicitario, in grado di garantire entrate finanziarie, in base
alle norme sulle partnership pubblico private per sponsorizzazioni. La durata
del progetto complessivo sara` di un anno, ma in caso di raggiungimento dei
risultati attesi, dalla sperimentazione si passera` alla sua estensione su
tutto il territorio regionale. . <<BACK
( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 AOSTA: CONFERENZA DALLA FAME AGLI O.G.M. !? Aosta - L?assessorato
istruzione e cultura, nell?ambito della Saison Culturelle 2008/2009, propone,
venerdì 6 marzo 2009, alle ore 21, nella sala conferenze della Biblioteca
regionale di Aosta, con entrata libera, nel limite dei posti disponibili, la
conferenza Dalla fame agli O. G. M. !?, relatore Prof. Pier Luigi Manachini,
con la collaborazione scientifica dell?Associazione Nazionale Insegnanti di
Scienze Naturali ? Sezione Valle d?Aosta. Due fronti si contestano e si
contrastano; in discussione sono gli O. G. M. Organismi geneticamente
modificati. Illustri scienziati e ricercatori arrivano a definirli ?organismi
geneticamente migliorati?, mentre, sul fronte opposto, altre illustri
personalità guidano i movimenti ?liberi dagli O. G. M. ?. Nel campo della
scienza agraria essi sono visti come difensori delle biodiversità e
contemporaneamente, da parte opposta, come terribili e devastanti distruttori
di questa. Rimanendo nel campo agroalimentare e lasciando correre gli interessi
lobbistici da cui derivano poi quelli politici, forse sarà bene soffermarsi
razionalmente sull?affermazione più importante portata dai difensori degli O.
G. M. A loro sostegno: essi possono essere risolutivi per il problema della
fame nel mondo. Dopo aver analizzato il significato dei termini ?naturale? e
?biologico? e della ?modifica genetica? degli organismi, si potranno esaminare
le problematiche relative all?impiego in agricoltura e nell?alimentazione di
questi nuovi prodotti della scienza umana e tentarne una critica costruttiva
anche alla luce del problema ?fame nel mondo?. Pier Luigi Manachini è
professore ordinario dell?Università degli Studi di Milano, socio
corrispondente di Accademie Scientifiche, vice presidente del Museo Lombardo
Storia dell?Agricoltura, co-ideatore del progetto Fan ?Per una cultura del
riso?, presidente fondatore della ?Simtrea?, socio-fondatore della ?Formica?, docente di Microbiologia e di I Saperi delle Scienze Agro-alimentari,
insegnamento unico per contenuti e approccio metodologico, autore di oltre 250
pubblicazioni, tre brevetti nonché relatore a convegni scientifici, seminari
divulgativi o di aggiornamento per insegnanti. Ulteriori informazioni
potranno essere richieste al n tel : 0165273196 Sito Internet : www. Regione.
Vda. It, E-mail: saison@regione. Vda. It . <<BACK
( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 SOS A GOVERNO E UE PER LA PREVENZIONE CONTRO PUNTERUOLO ROSSO, IL
KILLER DELLE PALME GLI ESPERTI A CONVEGNO A GENOVA: "UNA CATASTROFE PER IL
PAESAGGIO DEL MEDITERRANEO" Solo un costante monitoraggio può salvare
decine di migliaia di piante abbattute. Le trappole inutili al Palazzo della
Banca d´Italia , in via Nazionale , a Roma. Per gli addetti ai lavori, esperti,
tecnici, studiosi non ci sono dubbi: il Punteruolo Rosso, nome scientifico
Rhynchophorus ferrugineus, l´insetto-killer delle palme che minaccia molte
specie della pianta in tutto il bacino del Mediterraneo è una autentica
catastrofe ambientale e del paesaggio. L´allarme è stato lanciato venerdì 27
febbraio a Genova, nel corso di un convegno promosso dalla Regione Liguria
all´hotel Savoia , una iniziativa dell´ assessore all´Agricoltura Giancarlo
Cassini per fare il punto sul fenomeno e avanzare una proposta di nuovi
interventi sulla prevenzione al governo. Il Punteruolo rosso è un insetto le
cui larve si annidano all´interno delle piante di palma "divorandole"
e portandole a morte sicura nel giro di pochi mesi. Finora, la misura prevista
dall´ Ue e adottata da tutti i Paesi è il taglio delle palme infestate - decine
di migliaia negli ultimi due anni, oltre 12 mila solo in Sicilia. Ma
l´abbattimento delle palme colpite a morte, norma confermata anche dal
rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole Maurizio Desantis, per
autorevoli diversi studiosi è un rimedio peggiore della malattia. Ne è convinto
Michel Ferry, responsabile della stazione di ricerca di Elce, in Spagna,
intervenuto a Genova. "Solo un costante monitoraggio e una prevenzione può
salvarci da una infestazione in costante crescita, quando si abbatte una pianta
infestata ormai è troppo tardi, significa che anche tutte le altre attorno,
dopo pochi mesi, dovranno subire lo stesso trattamento, perché
irrimediabilmente malate", ha spiegato Michel Ferry. "Senza
considerare i rischi di diffusione del punteruolo rosso durante il trasporto
delle palme tagliate". Giudizio condiviso dalla Regione Liguria. Sulla
diffusione del coleottero,originario dell´India che in un secolo ha percorso 10
mila chilometri raggiungendo l´Europa e nel 2008 anche le Antille, si è
soffermato Santi Longo, ordinario di Entomologia Agraria
all´Università di Catania. Il docente catanese ha sottolineato
l´importanza delle ispezioni e dei controlli alle palme da parte del pubblico
dei privati. "Azioni che purtroppo hanno costi molto alti e non sempre
possibili. Ma anche quelle a costi limitati, spesso sono portate avanti in modo
errato. Un esempio? Le trappole appese alle palme del palazzo della
Banca d´Italia, in via Nazionale, a Roma sono inutili. Il punteruolo rosso,
infatti, non ha la capacità, volando, di "atterrare" sulla trappola a
mezz´aria. Risale invece la pianta dalla base e raggiunge le foglie, ignorando
il marchingegno che, se mai, andrebbe sistemato a terra, nell´area della palma,
ma non su di essa"", ha spiegato il docente
siciliano. Due le zone sicuramente "infestate" in Liguria, a
Bordighera e ad Alassio, ma il rischio di diffusione è reale. Lo stesso Santi
Longo, vedendo una immagine del lungomare di Ceriale, in provincia di Savona,
ripresa dalla web cam, messa in onda stamani da "Buongiorno Regione",
sul Tg3 Liguria, ha scorto una palma a suo giudizio infestata. Gli adulti di
questo coleottero di origina asiatica sono molto abili a volare, di giorno e di
notte e sono in grado di raggiungere nuove palme nel raggio di un chilometro.
Una femmina può deporre fino a 200 uova per volta. Tra i pericoli creati dal
punteruolo rosso anche la caduta improvvisa di palme, minate dall´insetto
all´insaputa delle autorità. . <<BACK
( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 PARI OPPORTUNITA´: PARTE DA NOVARA UN PROGETTO SPERIMENTALE DI
SICUREZZA URBANA PER LE DONNE Torino, 3 marzo 2009 - Una sperimentazione che
partirà da Novara per rendere più sicura per le donne tutta la rete provinciale
del trasporto pubblico : l´annuncio è stato dato durante la giornata di lavori,
dal titolo " La Provincia si * cura? Un territorio che si cura delle donne
si cura di tutti, promosso dall´ Assessorato alle Pari Opportunità della
Regione , in collaborazione con la Provincia di Novara. L?iniziativa ha
permesso di fare il punto sulle principali criticità, nonché sui progetti
lanciati sul territorio piemontese, per affrontare uno dei problemi più sentiti
e urgenti riguardanti la cittadinanza: la sicurezza urbana per le donne e le
fasce più deboli, come bambini e anziani. Presenti, all?auditorium della Bpn di
via Negroni, il 27 Febbraio accanto a diversi esperti del settore, l?Assessore
regionale alle Pari Opportunità Giuliana Manica, il Presidente della Provincia
di Novara Sergio Vedovato, la vicepresidente Paola Turchelli , e gli assessori
alle Pari Opportunità e ai Trasporti della Provincia di Novara, Silvana Ferrara
e Gianni Barcellini. Tra i temi della giornata, la presentazione del Manuale di
interventi urbani per la sicurezza "La città si * cura", realizzato
dalla Regione con la collaborazione di Legautonomie Piemonte. ?Proprio alcuni
degli spunti forniti dal manuale diventeranno il cuore di un progetto pilota
che stiamo studiando insieme alla Provincia di Novara e nel quale coinvolgeremo
tutti i soggetti e le istituzioni di competenza ? ha annunciato Giuliana Manica
, assessore alle Pari Opportunità della Regione ? Pensiamo, in particolare, di
cominciare dalla rete dei trasporti pubblici, uno dei servizi urbani più
esposti, come ci ricorda, purtroppo, anche in questi giorni la cronaca
nazionale, al rischio di aggressioni e violenza sulle donne. Il nostro
obiettivo è quello di estendere la sperimentazione a tutte le province
piemontesi, realizzando su ogni territorio almeno una delle proposte che il
manuale presenta per rendere più sicure le nostre città. E affiancando a
livello istituzionale e tecnico tutti gli Enti Locali che vorranno dotarsi di
un Piano Integrato per la sicurezza urbana delle donne. Da questa volontà
nasce, anche, il manuale ?La città si*cura?, dove si trovano documentate le
criticità principali della sicurezza in città, con proposte di esempi positivi
e interventi correttivi. Un utile vademecum, ci auguriamo, per chi, progettando
?città più a misura di donna?, le renderà ?più a misura di tutti. ?. Ringrazio
? ha dichiarato Silvana Ferrara, assessore alle Pari Opportunità della
Provincia di Novara - la Regione Piemonte e l?assessore Giuliana Manica per
l?opportunità che ci offre di ragionare intorno al tema di attualità più
pregnante del momento. Un?occasione interessante per la nostra realtà, che ci
invita a parlare di sicurezza non in astratto, ma cercando di riflettere sulla
situazione contingente e sui dati reali, riferiti ai reati commessi nella
nostra provincia. E quest?incontro ci ha dato l?opportunità di sentire tutti i
testimoni, più utili e necessari, per affrontare al meglio il tema della
sicurezza e dell? insicurezza, percepita e reale. ?. Sono intervenuti in
materia di Prevenzione alla violenza e di azioni sul territorio, il Vice
Prefetto Vicario, Giovanna Vilasi e Francesco Saluzzo , Procuratore di Novara.
Oltre alla curatrice del manuale ?La città Si*cura?, l?architetto Marita
Peroglio, hanno partecipato portando ricerche, esempi di progettazione
partecipata e casi studio, gli architetti Clara Cardia , Professore e
Responsabile Laboratorio Qualità Urbana e Sicurezza del Politecnico di Milano,
Federica Corso Talento del Gruppo per la Moderazione del Traffico della
Svizzera Italiana, Gmt-si e Daniela Ciaffi , Ricercatrice e Docente presso la
Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nonchè la Dott. Ssa Anna
Rosa Favretto , Professore associato di Sociologia del Diritto presso la
Facoltà di Scienze Politiche dell?Università del Piemonte Orientale e Giovanni
Campagnoli della Cooperativa Vedogiovane. Nel pomeriggio spazio al Focus Group
con l?Arch. Gianfranco Martelli , Raffaella Fusco , Ispettrice Polizia di Stato
Ufficio Minori Questura di Novara, Ciro Caramore , Giudice del Tribunale di
Novara e con il Colonnello Pasquale Capriati , Comandante Provinciale dei
Carabinieri di Novara. Ha moderato la giornata: Irene Cabiati giornalista de La
Stampa. A tutti i partecipanti al convegno è stato distribuito il manuale
"La città si*cura". . . <<BACK
( da "Adige, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Prima
studentessa al liceo classico, poi sui banchi dell'Università Cattolica del
Sacro Cuore a Milano dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso
l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano Prima studentessa al liceo
classico, poi sui banchi dell'Università Cattolica del
Sacro Cuore a Milano dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso
l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Dal 1986 è stata per anni docente all'arcivescovile di Trento e ora, in quest'ultima legislatura,
è assessore all'istruzione. Assessore Marta Dalmaso, dalle pagelle del primo
quadrimestre emergono molte insufficienze. Cosa ne pensa? E' difficile
fare delle valutazioni generali perché ogni voto ha dietro una storia e di
conseguenza anche le ragioni che possono aver portato a un brutto voto e le
risposte sono diverse. A volte è questione di avvii dei corsi di studio
difficoltosi, altre volte manca l'impegno. L'importante è non non demordere
alla prima insufficienza e non farsi demoralizzare. Lei si ricorda, alle
superiori, di avere preso qualche insufficienza? Non mi ricordo di aver preso
insufficienze in pagella. Di certo all'inizio della quinta ginnasio ho avuto un
insufficienza per un tema di greco. In quel momento era stato importante non
abbattermi, non cedere, tanto che ho scelto di laurearmi proprio in lettere
classiche. Da una difficoltà, in pratica, è nato l'amore per una materia. Lei
ha insegnato molti anni. E' difficile anche per un docente
mettere un «cinque» in pagella? Nell'immaginario collettivo si vede l'insegnate
che usa il registro e i voti come un'arma. In realtà a rimanerci male per
primi, quando danno un'insufficienza, sono spesso proprio gli insegnanti. Per
loro è triste vedere di non essere riusciti a trasmettere dei concetti, a far
amare una materia, a invogliare a studiare dei ragazzi. A quanti sono passati
al primo quadrimestri senza insufficienze, ma soprattutto ai tanti che devono
recuperare cosa si sente di dire? A chi è andata bene dico di continuare così.
Un buon inizio è già una grande risultato. Agli altri dico di guardare in
faccia le difficoltà, di parlarne in maniera leale e sincera con gli insegnati
e rimboccarsi le maniche per riuscire a recuperare. 03/03/2009
( da "Adige, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Manuela
Pellanda P sichiatra e intellettuale, medico e letterato, studioso della mente
e dell'anima Manuela Pellanda P sichiatra e intellettuale, medico e letterato,
studioso della mente e dell'anima. Corre su questi binari l'esistenza di Mario
Tobino , iniziata nel
( da "Manifesto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Dal fervore
che segnò i primi decenni del secolo scorso alle ultime voci di scrittori e di
artisti pronti a usare autocritica e humor come armi per un esercizio
quotidiano di dignità, numerosi libri recenti provano a restituire la
complessità della attuale cultura palestinese PAESAGGI palestinesi STRATEGIE
ANTICHE E NUOVE DI RESISTENZA INTELLETTUALE Monica Ruocco Sin dall'inizio del
XX secolo i palestinesi - e in particolare gli intellettuali, indifferentemente
cristiani o musulmani - sentirono che un grave pericolo incombeva sulla loro
terra. Si organizzarono dunque in associazioni culturali e fondarono giornali e
riviste in cui, coniugando militanza e impegno letterario, veniva dato grande
spazio alla produzione di scrittori, poeti e drammaturghi. In quei primi
decenni del secolo scorso si fecero conoscere in Palestina e all'estero figure
di intellettuali come Bandali Salibah Giawzi, che invitò con lungimiranza gli
storici occidentali a non elaborare i loro giudizi basandosi solo sulla storia
dell'Occidente. O come Ruhi al-Khalidi, che nella Introduzione alla questione
d'Oriente, del 1925, denunciò le responsabilità dei turchi davanti alla
colonizzazione europea della Palestina, ed espose i suoi timori sulla
possibilità che il paese potesse sparire dalle carte geografiche, e in un altro
libro, la Storia del sionismo, sottolineò enfaticamente la distinzione tra
sionisti e ebrei, spiegando che la lotta al sionismo non aveva niente a che
vedere con l'antisemitismo. O ancora come il medico Tawfiq Kanaan che dedicò la
vita a confutare la tesi di Weizman, secondo cui non esisteva alcun popolo
palestinese ma «soltanto qualche migliaio di arabi e di beduini»: nel saggio
The Arab Cause in Palestine, scritto in inglese e pubblicato nel '36, Kanaan,
malgrado fosse di religione cristiana ortodossa, fece appello alle comuni radici
arabe della tradizione islamica, sentita dai cristiani di Oriente come proprio
patrimonio culturale. Tra violenza e dogmatismo Sono gli stessi anni, fra
l'altro, in cui si delineò in Palestina l'embrione di un nascente movimento
femminista, composto di donne coraggiose, musulmane e cristiane, che
intrecciarono le battaglie per l'uguaglianza di genere con quelle per
l'indipendenza del paese, scaturite all'indomani della dichiarazione di Balfour
(1917). Proprio da questa fase di rinascita culturale, parte di un movimento
più vasto che dal XIX secolo coinvolge tutto il Vicino Oriente arabo, prende
avvio Cento anni di cultura palestinese (Carocci) in cui Isabella Camera
d'Afflitto traccia il percorso di un popolo che da oltre cento anni lotta per
affermare la propria identità e il diritto a vivere senza interferenze
straniere nella sua patria. Sfogliando le pagine del saggio si ripercorrono le
tappe più importanti della storia di questa terra, dall'inizio del 1900 alla
nakba, seguita da altre date drammatiche, come la naksa del 1967, le intifada
del 1987 e del 2000, fino ai nostri giorni. Protagonisti sono i palestinesi,
dispersi in un esilio infinito, o costretti a vivere in campi profughi, o
ancora rimasti nella loro terra e diventati cittadini d'Israele. L'autrice ha
affidato a poeti, narratori, drammaturghi, registi, disegnatori, il ruolo di
testimoni di una storia in cui le ingiustizie sembrano non avere mai fine. Una
storia raccontata anche dalle grandi voci della diaspora palestinese, Giabra
Ibrahim Giabra, Samira Azzam, Ghassan Kanafani, quando si teorizza quella che
verrà chiamata la «letteratura della resistenza» e farà conoscere al mondo le
poesie di Mahmud Darwish, Fadwa Tuqan, Samih al-Qasim, Tawfiq Zayyad. Nei loro
versi esplodono la rabbia e l'umiliazione di una popolazione ormai privata
delle proprie radici, ma come scrive Isabella Camera d'Afflitto
nell'introduzione, «non si tratta tanto di "letteratura della
resistenza", quanto piuttosto di "letteratura come resistenza":
alla violenza del nemico, ma anche ai poteri interni e ai dogmatismi legati
alla "causa", alla cancellazione della memoria, alle censure e alle
forme di oppressione esercitate in seno alla società palestinese da leader
politici, da strutture patriarcali e da strumentalizzazioni ideologiche e
religiose». Del resto scrittori come Emile Habibi o Sahar Khalifa, con i loro
libri tradotti all'estero, non si limitano a far conoscere al mondo la
situazione degli arabi di Israele o dei palestinesi assediati nei Territori
Occupati ma, senza farsi imprigionare dall'odio, rivendicano - come faranno con
forza gli scrittori dell'ultima generazione, da Murid al-Barghuti a
al-Mutawakkil Taha, a Adania Shibli - il diritto di celebrare l'amore, la
bellezza, la vita. E tuttavia, la figura che forse meglio traduce le vicende di
tutto un popolo è quella del piccolo Hanzala, il bambino protagonista delle
vignette di Naji al-Ali, con il quale Isabella Camera d'Afflitto conclude il
suo bel libro. Dando le spalle al lettore, Hanzala, innocente e inerme come la
popolazione civile palestinese, osserva con le mani incrociate dietro la
schiena la barbarie che si è accanita sul suo popolo. Anche lui, però, non
sembra perdere l'ultima speranza quando, nella vignetta riprodotta nell'ultima
pagina, viene ritratto davanti a un filo spinato da cui spunta una spiga di
grano. La banalità combattiva Proprio il personaggio di Hanzala rivivrà nel
volume A Child in Palestine: Cartoons of Naji al-Ali, con prefazione di Joe
Sacco (autore del fumetto Palestina), che sarà pubblicato a primavera da Verso,
una casa editrice radical con sede a Londra e New York, molto attenta alla
questione palestinese. Il fumetto fa del resto parte di un più vasto orizzonte
artistico, la cui storia è raccolta nel bel volume Palestinian Art. 1850-2005
di Kamal Boullata, egli stesso pittore e scrittore, uscito di recente per la
Saqi Books di Londra. Unico nella sua completezza, il volume offre l'analisi di
una produzione artistica che va dalle prime sperimentazioni pre-1948 fino alla
più recente arte mediatica, seguendo le opere degli artisti che vivono nella
madrepatria, ma anche di quelli della diaspora, a cominciare dalla celebre Mona
Hatoum. Un'attenzione particolare è dedicata al ruolo delle donne,
sottolineando come le strategie di resistenza siano state utilizzate per
lottare anche contro un discorso artistico dominante. La vita culturale
palestinese dal 1918 al 1948 è di nuovo al centro del volume Mountain Against
the Sea: Essays on Palestinian Society and Culture (University of California
Press 2008), di Salim Tamari, direttore dell'Institute of
Jerusalem Studies e docente di sociologia alla Birzeit University. Attraverso le memorie, i
diari, le lettere di undici protagonisti della vita culturale palestinese della
prima metà del XX secolo (tra loro un musicista, un maestro, un medico, un
rivoluzionario bolscevico, un intellettuale ebreo palestinese), l'autore
restituisce il ritratto di una Palestina che, pur sull'orlo di un
baratro storico, partecipa dell'importante momento di rinascita che interessava
allora tutto il Vicino Oriente. Le più recenti voci della cultura palestinese
sono invece state raccolte da Adila Laïdi-Hanieh nel numero monografico della
rivista belga «AH!», intitolato Palestine, rien ne nous manque ici, in cui
emerge il ritratto di quella banalité combative, dove «lo humour,
l'autocritica, la memoria, la scoperta di identità multiple, e la resistenza
individualista, ostinata, inscritta in una pratica quotidiana di libertà sono
le nuove armi di un esercizio quotidiano di dignità». Quello che ne emerge,
grazie anche all'apporto di autori e artisti come Mahmud Shuqair, Mahmud
Darwish, Adania Shibli e la stessa Mona Hatoum, è un ritratto della Palestina
attuale, introspettivo, multidisciplinare e critico. Commento ideale a questi
scritti è il volume fotografico La Palestine (foto di Rogerio Ferrari, testo di
Leila Khaled) pubblicato di recente dall'editore parigino indipendente Le
passager clandestin, che restituisce ai soggetti di questi scatti un'umanità
piena che va oltre il distaccato reportage o la compassionevole testimonianza.
Ma se si parla di cultura palestinese, non si può prescindere da quanto accade
nei Territori Occupati, e nella Striscia di Gaza dove sono attive numerose
associazioni che promuovono la cultura locale, come The Culture and Free
Thought Association di Khan Yunis e al-Taghrid Society for Culture and Arts di
Gaza. E se per i palestinesi cultura è sinonimo di resistenza, centrale è il
ruolo della maggiore università palestinese, la
Birzeit University (www.birzeit.edu), situata a una decina di chilometri da
Gerusalemme e considerata come luogo di incontro tra gli intellettuali
progressisti arabi e del mondo intero. Fondata nel 1924 da una donna, Nabiha
Nasir, per incoraggiare l'accesso delle donne all'istruzione, l'Università di
Birzeit è stata un punto riferimento importante durante la prima intifada. Oggi
è considerata un centro di dissenso non solo dalle autorità israeliane che
spesso le hanno fatto chiudere i battenti, ma anche dall'Autorità Palestinese
nei confronti della quale si è mostrata sempre critica. Memorie collettive Nei
Territori Occupati Ramallah è sicuramente la città più attiva. Qui, in una
bella e antica casa, ha sede il centro Sakakini (www.sakakini.org), che porta
il nome di un importante autore palestinese, Khalil Sakakini, morto nel 1953.
Fondato una dozzina di anni fa, il centro promuove progetti culturali che
incoraggiano lo sviluppo delle arti visive con laboratori di formazione per i
giovani talenti, sostengono la memoria collettiva attraverso la raccolta di
narrazioni orali, organizzano incontri pubblici. E proprio in un'ala del centro
Sakakini, Mahmud Darwish aveva istituito la sede della prestigiosa rivista
al-Karmel, importante organo di resistenza culturale da lui fondato nei primi
anni
( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
CorsiEsercitazioni
paleografiche Ore 16, sala beato Giovanni XXIII della Civica Biblioteca «Angelo
Mai», corso di esercitazioni paleografiche; in programma tutti i martedì fino
al 26 maggio --> Martedì 03 Marzo 2009 AGENDA, pagina 16 e-mail print
CorsiEsercitazioni paleografiche Ore 16, sala beato Giovanni XXIII della Civica
Biblioteca «Angelo Mai», corso di esercitazioni paleografiche; in programma
tutti i martedì fino al 26 maggio. Ponte San Pietro, i volontari ospedalieri
Ore 20,30, al Policlinico San Pietro, prosegue il XIII corso dell'Associazione
volontari ospedalieri, promosso in collaborazione con il gruppo ospedalieri San
Donato. Veruscka Menghini parla del «servizio sociale attuale in Lombardia», a
seguire Noemi Ravasio e Marina Pagani parlano del «bambino malato in ospedale».
IncontriI Promessi Sposi Ore 15,30, Centro parrocchiale di via S. Lucia 8,
conversazione di Giovanni Dal Covolo sul tema: «I Promessi Sposi tra storia e
provvidenza». Graham Greene, cattolico per scelta Ore 21, al Centro culturale
S. Bartolomeo, largo Belotti, 1, apertura del ciclo «Le voci dello Spirito:
anime contraddittorie, pagine di autori contemporanei». Ruth Henderson o.p.
parla sul tema: «Graham Greene, cattolico per scelta». In Università «La città
fragile» Ore 16, aula 15 dell'Università, Piazza Vecchia,
presentazione-spettacolo del libro «La città fragile» di Beppe Rosso e Filippo
Taricco (Bollati Boringhieri, postfazione di Marco Revelli). A seguire, tavola
rotonda con interventi di Rossana Bonadei, Benedetta Calandra, Fabio Cleto,
Bernadette Majorana, Federica Sossi e Anna Maria Testaverde. Brembate Sopra,
«Le regole» Ore 20,30, auditorium dell'oratorio, ultimo incontro per i genitori
dei bambini delle elementari. Il formatore Valerio Ghilardi parla delle
«regole». Cene, viaggio tra fossili e musei Ore 15-17,15, nella sala consiliare
in piazza Italia, apertura del corso organizzato dalla Terza Università
dedicato al tema: «Viaggio fra fossili e musei», alla scoperta della
paleontologia bergamasca. Curno, Essere genitori oggi Ore 20,45, in oratorio,
continua il percorso educativo proposto dalla parrocchia sul tema «Essere
genitori oggi» con don Vittorio Luigi Castellazzi, sacerdote diocesano,
psicologo clinico, psicoterapeuta e psicoanalista. Fiorano al Serio, il
fenomeno del bullismo Ore 20,30, scuole elementari, incontro sul tema del
bullismo, organizzato dallo Sportello adolescenza. Relatore Claudio Persico,
educatore professionale. Villa d'Adda, educare alla fede Ore 20.45, sala mater
dell'Istituto «Sacro Cuore» di Villa Peschiera, incontro per genitori sul tema:
«Genitori: educare alla fede». Relatori don Ezio Bolis, docente del Seminario di Bergamo e Davide Colombi Manzi, presidente
provinciale Agesc. MostreAngeli, manichini e meticci peruviani Alla Galleria
del Tasso, via S. Tomaso, 72, mostra «La Rivoluzione silenziosa degli angeli
apocrifi» dell'artista cileno Demian Schopf, visitabile fino a fine marzo.
Orari: da martedì a venerdì 10-12,30; 15-19; sabato 16-19. Bergamo Futura
All'Urban Center di Piazzale degli Alpini, «Bergamo Futura. Vieni a conoscere
oggi come sarà la Bergamo di domani», mostra interattiva visitabile fino al 20
aprile. Orari: da lunedì a venerdì 15-19,30; sabato e domenica 10-13; 15-19,30.
Prenotazioni visite scolastiche (solo al mattino del mercoledì) e visite
guidate per gruppi (negli orari di apertura della msotra), tel.
035.399.010-022. Billboards alla Galleria Manzoni Galleria Manzoni di via S.
Tomaso 66, mostra «Billboards» dedicata alla fotografia di ricerca del milanese
Maurizio Montagna (Milano 1964), docente del master di
fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; in programma fino
al 4 aprile. Orari: 10-13 e 15-19. Capolavori a Palazzo della Ragione Palazzo
della Ragione in Città Alta, esposizione della mostra «L'Accademia Carrara nel
cuore della città. Capolavori a Palazzo della Ragione» e nuovo allestimento dal
titolo «Dal Quattrocento all'Ottocento». La mostra è visitabile fino al 31
maggio. Orari: da martedì a venerdì 9,30-17,30, sabato e domenica 10-18. Chiuso
il lunedì. Giovanni Frangi Mt2425 Ex oratorio di San Lupo, via San Tomaso 7,
mostra di Giovanni Frangi, a cura di Simone Facchinetti e Giuliano Zanchi,
visitabile fino al 15 marzo. Orari: da martedì a domenica 9,30-12,30 e
15,30-18,30. I colori del sacro. Dal fuoco alla luce Museo Bernareggi, via
Pignolo 76, mostra «I colori del sacro. Dal fuoco alla luce» con esposizione
d'immagini di novanta illustratori dai cinque continenti; in programma fino al
15 marzo. Orari: da martedì a domenica 9,30-12,30 e 15-18,30; lunedì chiuso. La
città visibile Museo Storico-Convento di San Francesco, piazza Mercato del
Fieno 6/a, «La città visibile. Bergamo nell'archivio fotografico Sestini -
Omaggio a Domenico Lucchetti»; in programma fino al 20 settembre. Orari: da
martedì a domenica 9,30-13 e 14-17,30; chiuso il lunedì. La fauna delle Orobie
nelle foto di Midali Al Museo Civico di Scienze Naturali «Enrico Caffi», Piazza
Cittadella, 10, mostra fotografica di Baldovino Midali dal titolo «Obiettivo
animali: la fauna delle Orobie», per scoprire la flora e la fauna delle nostre
montagne, visitabile fino al 31 maggio. Orari: feriali 9-12,30 e 14,30-17,30.
La natura nella Val Grande Al Palamonti di via Pizzo della Presolana, mostra
fotografica curata da Giancarlo Parazzoli dedicata alla Val Grande, un ambiente
di grande importanza naturalistica tra il Monte Rosa e i «grandi laghi»,
visitabile fino al 13 marzo, negli orari di apertura del Palamonti. L'artista
americano Marcelino Stuhmer Alla Jade Art Gallery, via Piccinini, 2, prima
personale dell'artista Marcelino Stuhmer che presenta il progetto «Get Ready to
Shoot Yourself»: installazione, dipinti e lavoro fotografico ispirati al film
«La signora di Shanghai». Visitabile fino al 26 aprile. Orari: da lunedì a
sabato 10-15 e 18,30-23. Chiuso la domenica. L'artista Enzo Catini studia la
mela Sale del ristorante «Ai Santi» di Borgo Santa Caterina, fino al 19 aprile,
«E il pensier si immela», studio sulla mela dell'artista Enzo Catini; una
dozzina di quadri a tempera racconteranno la mela da angolazioni diverse, con
uno stile creativo e moderno caratteristico di questo artista milanese che da
anni vive e lavora ad Albino. Lorenzo Boggi: arte da indossare omaggio al
Futurismo Allo studio 2B Boggiarte, piazza Risorgimento, con ingresso anche da
via Trecourt, collezione permanente delle opere raccolte, a partire dal 1967,
dallo Studio «Centro Internazionale Arti Visive», e opera inedita dal titolo
«Arte da indossare - omaggio al Futurismo 1909-2009» di Lorenzo Boggi. Fino al
15 marzo, ore 16-19,30. Opere di Claude Viallat Galleria Fumagalli, via Paglia
28, mostra di Claude Viallat «Toiles, objects, cordes et filets» a cura di
Annamaria Maggi; in programma fino all'11 aprile. Personale di Liudmila
Bielkina Ivanova Alla Galleria Borgo d'Oro, via S. Caterina 33, angolo via
Alberico da Rosciate, personale della pittrice russa Liudmila Bielkina Ivanova,
visitabile fino al 7 marzo. Orari: 10-12 e 16-19. Personale di Rino Carrara
Alla galleria Elleni di via Broseta, 37, mostra di Rino Carrara dal titolo
«Ultimamente», visitabile fino all'8 marzo. Sicurezza, cadute dall'alto e in
profondità Sala lettura della biblioteca Caversazzi, via Torquato Tasso 4,
mostra sulla sicurezza, cadute dall'alto e cadute in profondità organizzata
dall'associazione «Amici delle Mura di Bergamo» in collaborazione con Asl, Cai,
istituto comprensivo Donadoni, liceo artistico e sindacati. Visitabile fino al
31 marzo. Orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì 14,30-18,30; martedì e
mercoledì 8,30-12,30; da lunedì a venerdì 20,30-23,30; domenica 8,30-12,30.
Tutto il mondo in una scatola Libreria Ars di via Pignolo 116, installazione di
Luca Resta «Boxes» scatole-non scatole per parlare di forma ed essenza,
visibile e invisibile; in programma fino al 31 marzo. Orari: da martedì a
venerdì 15-18,30; sabato 10-13 e 15-18,30. Tuttosullalbero Mostra-laboratorio
dell'Orto Botanico, nella sala Viscontea, piazza Cittadella, fino al 31 maggio.
Orari: da lunedì a sabato 15-18,30. Mattino per scolaresche e su prenotazione
domenica e festivi 10-13 e 15-18,30. Ingresso gratuito. Viaggio nell'antico
oriente Nella Sala Manzù della Provincia, via Camozzi (passaggio Sora), mostra
«Viaggio nell'antico oriente. Riflessi di vita quotidiana tra Arte e Spirtiualità»
organizzata dalla Provincia in collaborazione con il Kiwanis International,
visitabile fino all'8 marzo. Orari: da lunedì a venerdì 15-19; sabato, domenica
e festivi 10-12; 15-19. Clusone, l'arte di sei donne Alla galleria d'arte
contemporanea Franca Pezzoli, via Mazzini, collettiva «Femminile plurale» con
opere di Cristiana De Pedrini, Christel Hermann, Elisabetta Vignato, Giosetta
Fioroni, Roberta Savelli e Tania Pistone, visitabile fino al 23 marzo. Orari:
tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 16, alle 19,30 (mercoledì escluso).
Curno, spazio espositivo tra gli uffici in Comune Nel palazzo comunale, Piazza
Giovanni XXIII, 18, esposizione della mostra «6 artisti in comune», con opere
di Arzuffi, Gotti, Lizioli, Marra, Raffuzzi e Salvi, visitabile fino all'8
marzo negli orari di apertura del comune (la domenica 9-12,30). Franco Stocchi
al circolo artistico Circolo artistico bergamasco, via Malj Tabajani 4, mostra
personale di Franco Stocchi; in programma fino al 12 marzo. Gorle, «Donne» di
Luisa De Giuli Auditorium del Centro culturale di via Marconi 5, personale
della pittrice Luisa De Giuli dal titolo «Donne»; in programma fino al 15
marzo. Orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19; escluso lunedì. Nembro, le opere
di Cesare Benaglia Biblioteca Centro cultura, piazza Italia, esposizione della
mostra di Cesare Benaglia, visitabile fino al 6 marzo. Ponte S. Pietro Idee per
una collezione Alla Galleria d'arte «L'Ariete», largo IV Novembre 11, mostra di
Carantani, Clivati, Edro, Facchinetti, Fera, Garrone, Roncelli, Savinelli dal
titolo «Idee per una collezione», visitabile fino al 15 marzo. Orari: da
mercoledì a sabato 15-19; domenica e festivi 10-12 e 15-19. Ponteranica,
Rossetti, fotografo sul palco Nell'auditorium di via Valbona 73, mostra «Oltre
il sipario» delle fotografie di Luciano Rossetti, visitabile fino al 7 marzo.
Romano di Lombardia «Sulla via di Damasco» Alla basilica di S. Defendente, in
piazza San Defendente, in occasione del bimillenario della nascita di San
Paolo, mostra itinerante dal titolo «Sulla via di Damasco. L'inizio di una vita
nuova», organizzata su proposta e in collaborazione con il Servizio nazionale
per il Progetto culturale della Chiesa italiana, visitabile fino al 22 marzo.
Orari: tutti i giorni 9-12; 16-19; chiuso il lunedì (ingresso libero). Romano
di Lombardia, «Orizzonti» di Franco Zucchinali Sala Poker Ceasar della
Mazzoleni Art Gallery, strada statale Soncinese, mostra di paesaggi inediti di
Franco Zucchinali dal titolo «Orizzonti»; in programma fino al 31 marzo. Aperta
tutte le sere. Romano di Lombardia, le foto di Matteo Zanardi Alla Vineria
Osteria «Fuori Uso», via Patrioti Romanesi 6, mostra personale di fotografia
«Nero Vivo», di Matteo Zanardi, visitabile fino al 18 aprile. Treviglio, Luoghi
di fede ed ex voto Sala Crociera del Centro civico culturale, mostra itinerante
«Alla scoperta della pianura bergamasca: i luoghi di fede», in programma fino
al 15 marzo. Treviolo, «Genio e follia» di Manuel Ondei All'interno del locale
«Provino wine relax bar» di via Dalla Chiesa, mostra di pittura dell'artista
urgnanese Manuel Ondei dal titolo «Genio e follia»; in programma fino all'11
aprile. L'esposizione è un percorso-omaggio in 14 tele dedicato ai grandi geni
dell'arte, dello sport e della musica, come Salvador Dalì, Jim Morrison, Albert
Einstein e George Best, personaggi eccentrici, anticonformisti e dalla forte
personalità. Orari: tutti i giorni, escluso lunedì, dalle 7 all'1, il venerdì e
il sabato fino alle 2, la domenica apertura alle 18. MusicaAlzano Lombardo,
flamenco e suoni latini al Vecchio Tagliere Ore 21,30, al Vecchio Tagliere di
Nese, via Marconi 69, spettacolo di flamenco e suoni latini «De ida y vuelta»
con l'ensemble di Aldo Pini, formato da Aldo Pini alla chitarra, Matteo Trogu
al basso e Simone Gagliardi alla batteria. Ingresso gratuito. Tempo
liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, dalle 15 alle
18,30, ingresso libero per i ragazzi/e della scuola primaria dai 6 agli 11
anni. Ore 16,30, «La casa dei maschi e la casa delle femmine», laboratori per
ragazzi/e per confrontarsi ed esprimersi sulle differenze e somiglianze tra
maschi e femmine. Oggi «Racconto e disegno la casa dei miei sogni». Vertova, il
museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con
il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano
Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. E' possibile
effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo
035.711.220. 03/03/2009 nascosto-->
( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Una laurea
che premia la finanza per il territorio --> Honoris causa in Economia
aziendale a Gianfranco Bonacina «A capo di un istituto di credito che fa utili
per il bene comune» Martedì 03 Marzo 2009 CRONACA, pagina 13 e-mail print «Dai
ricavi e dagli utili non si può prescindere ma per la Cassa rurale è
fondamentale il modo in cui li si consegue e, soprattutto, chi deve
beneficiarne». Gianfranco Bonacina, presidente della Banca di credito
cooperativo-Cassa rurale di Treviglio, ha illustrato
davanti alle più alte cariche dell'Università degli studi di Bergamo, a
docenti, personale tecnico e studenti, come si coniuga etica e finanza
ripercorrendo la sua esperienza umana e professionale nell'istituto cooperativo
creditizio fondato da un sacerdote, monsignor Ambrogio Portaluppi. Lo ha
fatto in una «lectio magistralis» studiata ma a tratti «a braccio» ieri durante
l'inaugurazione dell'anno accademico 2008-2009, dopo che il rettore Alberto
Castoldi lo ha insignito della laurea Honoris Causa in «Economia aziendale e
direzione delle aziende». Identità e appartenenza sul territorio, radici
cristiane e solidaristiche, ridistribuzioni degli utili per il «bene comune del
territorio», si coniugano nelle parole di Bonacina e nell'attività creditizia
della Bcc-Cassa rurale di Treviglio con la possibilità di crescere e di fare
utili. Un'esperienza che fa la felicità di economisti come Jeremy Rifkin,
teorico della salvaguardia della cultura locale sulla globalizzazione
selvaggia, e che suona come una strada possibile da percorrere nelle crisi
economica e finanziaria in atto su cui è tornato più volte anche Bonacina.
Unico momento di cedimento alle emozioni proprio nel ricordare e ringraziare i
suoi genitori «di origine contadina» che gli hanno trasmesso i valori su cui ha
costruito la sua vita umana e professionale, ma anche la famiglia (presente in
sala). Un lungo applauso lo ha rincuorato come la lunga fila che si è creata al
termine per stringergli la mano e complimentarsi. È toccato al professor
Antonio Amaduzzi, decano dell'Università di Bergamo che tra l'altro è stato
anche colui che al termine della sua presidenza ha proposto la laurea Honoris
causa, tracciare il bilancio di un successo finanziario. «Durante la sua
direzione prima e la presidenza poi la Banca ha avuto un costante ed
equilibrato sviluppo - ha ricordato Amaduzzi introducendo Gianfranco Bonacina,
direttore della Cassa rurale dal 1990 e presidente dal 2004 -. Dal 1° gennaio
1990 al 1° gennaio 2009 possiamo ricordare che la raccolta diretta e indiretta
è passata da 435 milioni di euro a 2 miliardi e gli impieghi sono passati da
117 milioni a 1,4 miliardi di euro. Inoltre il numero di soci è passato da
( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il rettore
«Servirebbe il doppio dei fondi per competere con le altre nazioni» -->
Martedì 03 Marzo 2009 CRONACA, pagina 13 e-mail print «L'università
sia coscienza collettiva nelle crisi economica in atto, anche se il Paese,
attraverso l'attacco mediatico della stampa nazionale, denigra questa
istituzione e in un momento in cui servirebbero più investimenti, il ministero
taglia i fondi sulla formazione accademica». Un anno accademico che si è aperto
all'insegna della crisi economica, di qualche sonora tirata d'orecchio ai media
nazionali, e di un invito all'impegno comune per il bene della società
italiana, quello inaugurato ieri dal rettore Alberto Castoldi. Se i numeri
dell'Università degli studi di Bergamo parlano di una
situazione florida e in espansione, i tempi però non sembrano quelli di
crogiolarsi troppo negli allori accademici. Quindicimila studenti, 330 docenti
e 221 operatori del settore tecnico amministrativo, 52 mila metri quadri di
spazi per lo studio: l'ateneo orobico continua a crescere ed è pronto ora a
consolidare l'offerta formativa e la ricerca delle sue sei facoltà «sia
quelle umanistiche che scientifiche». Sul palco con Alberto Castoldi (al suo
ultimo anno accademico come magnifico rettore) i sei presidi: Ivo Lizzola
(Scienze della formazione), Laura Viganò (Economia), Barbara Pezzini
(Giurisprudenza), Claudia Villa (Scienze umanistiche), Bruno Cartosio (Lingue)
e Giancarlo Maccarini (Ingegneria). E tra gli interventi quelli del generale
Michele Calandro, comandante dell'Accademia della Guardia di Finanza di
Bergamo, con cui l'università ha avviato una proficua
collaborazione per la «formazione dei quadri direttivi che si occuperanno della
tutela degli interessi finanziari del Paese», ma anche quello di Marina
Margheron, rappresentante del personale tecnico amministrativo, che ha ribadito
«la volontà di impegno del personale nonostante sia tra i meno remunerati del
settore pubblico del Paese» e quello di Roberto Tomaselli, rappresentante degli
studenti che ha incitato i giovani a partecipare alla vita universitaria con
protagonismo. Castoldi ha messo in evidenza le preoccupazioni per il quadro
generale dell'università italiana «denigrata dalla
stampa nazionale» e vittima del taglio progressivo dei finanziamenti «quando ne
servirebbero almeno il doppio per investire sul futuro e competere con le altre
nazioni equiparabili alla nostra» per andare oltre quella realtà «obsoleta che
continua a far sopravvivere nel ventunesimo secolo un modello di promozione e
gestione dei saperi elaborato nel corso dell'Ottocento, ed assomma in sé una
pluralità di competenze, ricerca, formazione, didattica, altrove ben
diversamente ripartite e qualificate». El. Cat. 03/03/2009 nascosto-->
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO
pag. 3 La stagione turistica è a rischio ECONOMIA IL GRIDO D'ALLARME LANCIATO
DALL'ASSOCIAZIONE "ITB ITALIA" MASSA A NCHE la banca Asiatica per lo
sviluppo è interessata alle esperienze che amministratori e mondo universitario
hanno realizzato o stanno per realizzare a Marina di Massa. Se ne è parlato
ieri mattina all'interno di "Balnearia", la fiera in corso a Marina
di Carrara, nel convegno "Opere di difesa della costa Apuana: iniziano i
lavori", che ha visto, fra gli altri, l'intervento di Loris Rossetti,
assessore ai lavoro Pubblici della Provincia di Massa Carrara: «Siamo ormai
vicinissimi ha spiegato l'assessore all'avvio dei lavori per realizzare un
progetto sul quale l'amministrazione provinciale sta lavorando dal 2003.
Assieme alla Regione Toscana stiamo impegnando ingenti risorse per un
intervento unico nella nostra regione, che sarà oggetto di studio e di
interesse per i moltissimi comuni le cui spiagge sono sottoposte ad erosione e
che potrebbe diventare un elemento di promozione per il nostro territorio,
attraverso il quale dimostrare le capacità e le competenze con le quali abbiamo
saputo intervenire». IL DOCENTE all'Università di Firenze
(Dipartimento Scienze della terra) Enzo Pranzini ha invece ripercorso la storia
degli interventi effettuati sula costa di Marina di Massa che è diventata
oggetto di studio per quanti devono affrontare problemi erosivi, ricordando che
addirittura la Banca Asiatica dello sviluppo ha manifestato grande interesse ad
acquisire informazioni da trasferire su interventi programmati in India.
Pranzini ha ricostruito e illustrato con numerosi istogrammi la storia di un
fenomeno erosivo che interessa fin dalla fine dell'Ottocento il tratto di costa
che va dalla foce del Magra fino a Poveromo e che ha portato ad un arretramento
di ben settecento metri della linea di costa sulla foce del Magra, ma che si è
estesa anche su diversi tratti del litorale. L'area più colpita è stata quella
di Marina di Massa dove, fino dalla fine degli anni Settanta, si è intervenuti
con metodi diversi fino a quelli attuali, ma i risultati sono stati monitorati
scientificamente solo negli ultimi anni. «Gli ultimi interventi, basati sul
posizionamento di barriere sommerse fatte con sacchi in tessuto riempiti di
sabbia ha dato buoni risultati perché consente l'afflusso di sabbia verso la
costa, dunque ha detto Pranzini si proseguirà con questa filosofia e con un
monitoraggio costante sui risultati». TEMPI e metodi del progetto sono stati
illustrati da Giuliano Arrighi, responsabile del progetto di riequilibrio della
costa per la Provincia, che ha fatto il punto sulla gara per realizzare i
lavori che avranno un importo di circa 15 milioni di euro. Sono pervenute 12
proposte e 10 ditte sono state ammesse alla gara senza riserve mentre una lo è
stata "con riserva". I lavori inizieranno prima dell'estate 2009 e si
baseranno sul posizionamento di geotubi in tessuto che verranno riempiti di
sabbia ed immersi ed interesserà, in questa prima fase, un tratto di circa un
chilometro fra la foce del torrente Versilia e quello del Poveromo.
( da "Nazione, La (Pisa)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA PISA
pag. 8 IL NOSTRO Paese ha nel settore del turismo una risorsa prontamente a
disposizione... IL NOSTRO Paese ha nel settore del turismo una risorsa
prontamente a disposizione per far ripartire il sistema economico. Nonostante la
crisi in atto il turismo italiano ha chiuso il 2008 con un giro d'affari pari
al 10% del Pil ed il dato occupazione diretto ed indotto, pari al 9% della
forza lavoro dell'intero Paese, con oltre 2 milioni di occupati. Nell'indice di
competitività turistica l'Italia è purtroppo surclassata da Germania, da Spagna
e Francia mentre è ottimo l'appeal dell'immagine Italia (Country Brand). Il
nostro Paese è quinto in Europa per il numero di voli internazionali e negli
ultimi 35 anni la nostra rete autostradale ha avuto un incremento del 70%
rispetto alla crescita del 230% dell'intera Europa, mentre nel settore dei
porti turistici abbiamo 117.000 posti barca contro i 165.000 della Francia che,
però ha meno della metà di km di costa rispetto a noi. Come si vede siamo di
fronte a fenomeni contradditori che ci dicono come decenni di confusione
politica per il turismo abbiano portato uno sviluppo disarmonico e
disarticolato. Per veicolare l'Italian Style servono strumenti nuovi, capaci di
offrire un nuovo appeal verso i turisti e soprattutto efficaci strategie di
coordinamento del nostro sistema turistico, avveduta pianificazione e
promozione di eventi, varo di misure coraggiose in campo fiscale e una crescita
mirata ed armonica del settore infrastrutturale. OCCORRE per centrare questi
obiettivi un patto forte, chiaro e condiviso dalla politica che dal livello
nazionale si cali nelle realtà locali, capace di coinvolgere le imprese e gli
operatori del settore. In quest'ottica sembra essersi mossa la Provincia di
Pisa che partendo da un'analisi sulle cause di una minore dinamicità del
turismo nel nostro territorio dovuta a scarsa innovazione e coordinamento,
indica le terapie per superare la crisi. La proposta presentata dal
vicepresidente della Provincia di Pisa - Giacomo Sanavio - alla
Conferenza provinciale sul turismo è quella di creare un soggetto unico
pubblico-privato per tutte le attività di promozione e commercializzazione ,
una sorta di cabina di regia che si chiamerà "PisaUnicaTerra".
Sostenibilità e qualità, promozione e politiche fiscali saranno gli ingredienti
di un rilancio di politiche sul turismo fino ad oggi lasciate a se stesse.
Come Consorzio soggetto collegato strettamente al mare e quindi a tutto quel
che ne deriva in termini di flussi turistici anche innovativi, saremo pronti a
dare il nostro contributo in termini di proposte e di compartecipazione al
progetto oggi proposto. Dottor Antonio Schena Presidente Consorzio Nautica
Pisana
( da "Nazione, La (Pisa)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA PISA
pag. 8 «UNA FARFALLA sull'orlo dell'abisso»: questo il titolo della ... «UNA
FARFALLA sull'orlo dell'abisso»: questo il titolo della prima antologia
italiana di racconti dell'esilio repubblicano spagnolo che, curata da Federica
Cappelli, è uscita di recente per i tipi della Ets Edizioni. E proprio la
presentazione di questo libro costituisce il quarto «Aperitivo a teatro» in
programma nella rassegna «Conflitti» oggi alle ore 17.30, nella Chiesa di
Sant'Andrea. «Una farfalla sull'orlo dell'abisso» riunisce
le tre principali voci A presentare il libro saranno tre docenti universitari
di vaglia: Silvia Monti, docente di Letteratura spagnola all'Università di Verona; Arrigo Stara, docente di Critica letteraria e letterature comparate all' Università di
Pisa e Francesco Guazzelli, docente di letteratura spagnola
moderna e contemporanea all'Università di Pisa. L'attore e drammaturgo
Carlos Andò e i Sacchi di Sabbia si alterneranno nella lettura di alcuni brani
dell'antologia, l'uno in lingua spagnola, gli altri in italiano. A conclusione,
aperitivo per tutti. L' ingresso è gratuito. Per informazioni: 050 542364.
( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
RIMINI
CRONACA pag. 9 IL LICEO scientifico Serpieri di Rimini inizia oggi il seminario
«Sentieri d... IL LICEO scientifico Serpieri di Rimini inizia oggi il seminario
«Sentieri della fisica: E quindi uscimmo a riveder le stelle», ciclo di sei
conferenze con esperti e studiosi. Si parte oggi pomeriggio, all'Auditorium del
Serpieri (inizio alle 16,30) con Roberto Battiston, fisico dell'Università di
Perugia che parlerà dell'energia nella storia dell'uomo. Il
6 marzo, alle 16, nella stessa sede, Roberto Bedogni, astronomo dell'Università
di Bologna con «Novità dal sistema solare». Il 19 marzo sarà la volta di
Daniela Baroncini, docente letteratura italiana dell'Università di Bologna che alle 11
parlerà di «Pascoli, Serpieri e la poesia cosmica».
( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
RIMINI CRONACA
pag. 9 La corsa per il rettore passa da qui UNIVERSITA': CONFRONTO TRA I SEI
CANDIDATI ENTRA nel vivo la campagna elettorale dei candidati in corsa per la
prestigiosa carica di nuovo magnifico rettore dell'università
di Bologna. Questa mattina alle 9,30, presso l'aula magna dell'ateneo (via
Angherà) i sei candidati presenteranno ai docenti del polo universitario di
Rimini le loro idee e le loro proposte per l'Alma Mater. Un confronto
serratissimo tra Dario Braga, Ivano Dionigi, Roberto Grandi, Giuseppe Sassatelli,
Andrea Segrè e Giorgio Cantelli Forti, attuale presidente del polo
universitario riminese, che qualche mese fa ha ufficializzato la sua
candidatura. Saranno soprattutto le strategie dei candidati
per l'università riminese a tenere banco, questa mattina, nell'incontro di
presentazione coi professori dell'ateneo. Dopo le relazioni dei candidati,
spazio alle domande dei docenti moderate dal professor Gianfranco Capodaglio.
«È un incontro fondamentale anche per la vita della città», sottolinea Capodaglio,
che invita tutti i riminesi interessati a partecipare all'incontro con i
candidati.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: CASERTA - data: 2009-03-03 num: - pag: 7
categoria: REDAZIONALE La cerimonia Seconda Università, pochi fondi per la
gestione «Ateneo, grandi risultati ma futuro preoccupante» Il rettore: anno
accademico, inaugurazione sobria Non sfilano le toghe, solo un incontro
riservato tra alunni e docenti nell'aula magna di Economia a Capua CASERTA —
Domani, nell'Aula Magna della facoltà di Economia a Capua, la Seconda
Università di Napoli inaugura l'anno accademico numero 16, cerimonia con «toni
sobri», per usare le parole del rettore Francesco Rossi, il rituale celebrato
fra gli addetti ai lavori, docenti e studenti, non toghe a sfilare ma,
piuttosto, a meditare sul momento che l'istruzione universitaria sta
attraversando in Italia. «La difficile situazione in cui si dibatte il sistema
universitario — anticipa il rettore Rossi — che ci costringe sempre più,
nonostante gli indubbi risultati raggiunti dall'Ateneo, ad assolvere ai nostri
compiti istituzionali con molte preoccupazioni per il futuro, suggerisce per
quest'anno di inaugurare l'anno accademico con una cerimonia sobria e non
tradizionale. Sarà, quindi, una manifestazione riservata soprattutto alle
componenti interne della Seconda Università, che ci vede tutti coinvolti per
una libera riflessione sulle nostre attività, le scelte e gli obiettivi che ci
siamo dati». La cerimonia di inaugurazione del primo anno accademico si tenne
nel 1993 nella cappella palatina della reggia, così negli anni a seguire,
tranne la sortita di due anni nella sala conferenze della Scuola di Aeronautica
Militare, sempre in palazzo reale e sempre in attesa di una sede per il
Rettorato, istituto che dovrebbe maggiormente ancorare nel capoluogo
provinciale l'istituzione universitaria per decenni vagheggiata. Oggi la Seconda Università, con sedi distribuite a pioggia a
Caserta, Aversa, Capua e Santa Maria C.V. conta dieci facoltà frequentate da
ventinovemila studenti, mille docenti e oltre duemila unità di personale
tecnico e amministrativo. L'università ha mantenuto anche per
quest'anno il pareggio del bilancio, lo scenario economico normativo non
consente voli pindarici, si conta di confermare gli standard sino ad oggi
assicurati nei servizi a favore degli studenti e di proseguire nel
completamento dei programmi di edilizia avviati. Fra le opere in itinere, un
punto certamente dolente è rappresentato dal Policlinico Universitario, questo
sì «di Caserta». Il ritardo è notevole, deriva nel ritardo nella erogazione dei
finanziamenti, dai conseguenti rallentamenti della impresa appaltatrice dei
lavori. La tabella di marcia prevedeva l'inaugurazione del colosso della
spedalità universitaria alla data del 28 dicembre 2008. Alla posa della prima
pietra, si era nel 2005, il sindaco che all'epoca era Luigi Falco, disse:
«Siamo in ritardo di sei anni, questa prima pietra avremmo dovuto porla nel
1999 e se l'avessimo fatto, oggi saremmo già all'inaugurazione di questo
complesso sanitario che per Caserta sarà come un secondo palazzo reale». E tale
sarà, se non altro per i tempi di realizzazione, un trentennio per la reggia,
altrettanti per il Policlinico a tenere il passo di oggi. Della mancanza della
struttura, la sola che giustifichi la facoltà di Medicina, penalizza gli
studenti e l'organizzazione del corso di laurea, articolato su Napoli e Caserta
e in questa provincia diviso tra la struttura didattica di Via
Arena-SanBenedetto e quelle ospedaliere dell'Azienda Sant'Anna e San Sebastiano
e, da alcuni giorni, con l'ospedale di Marcianise. Domani la relazione del
rettore Rossi sarà preceduta da quelle del decano dei presidi, Nicola Melone, e
del delegato per la Ricerca Riccardo Pierantoni. Franco Tontoli Le relazioni
Prima dell'intervento del rettore prevista una relazione del decano dei presidi
Nicola Melone Gli studenti Grandi numeri per l'Ateneo casertano: ventinovemila
studenti, mille docenti e duemila dipendenti Partecipazione Una delle affollate
assemblee degli studenti della seconda università di
Napoli che ha sede a Caserta: i giovani chiedono maggiore attenzione e
soprattutto più fondi per migliorare l'Ateneo
( da "Corriere del Veneto" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Veneto - VERONA - sezione: CRONACAVERONA - data: 2009-03-03 num: - pag: 4
categoria: REDAZIONALE Il caso L'europarlamentare: «Altre colleghe tra le
vittime. Poi l'abbiamo affrontato». Stalking, romeno denunciato dai vigili La
Gottardi: all'università un docente
mi molestava VERONA — «Faceva delle battute spinte, allungava le mani. Lo
faceva con tutte e appena trovava resistenza, come nel mio caso, cercava una
nuova vittima». Lo ricorda ancora, a distanza di anni. La prepotenza sulle
donne non risparmia nessuna, neppure l'europarlamentare veronese Donata
Gottardi. «Ero finita nel mirino di un molestatore, ma non mi piace parlarne»,
confida. Doveva essere un'intervista sull'introduzione del reato di stalking
(previsto dal decreto sicurezza), dopo che proprio a Verona la scorsa settimana
è stato denunciato un romeno che quotidianamente importunava alcune signore
lungo la strada. «Finalmente è diventato reato perseguitare le donne - spiega -
anche se la repressione da sola non basta: occorre prevenire, diffondendo la
cultura del rispetto». Ma la parlamentare europea eletta nel Pd, ha deciso
anche di parlare di sé, svelando un ricordo tra i più odiosi. «A quel tempo
insegnavo ancora all'università - racconta - e a
tormentarmi era un collega. Ci andava pesante. Per fortuna ho un carattere
forte e ho deciso di affrontarlo subito: gli ho detto che doveva lasciarmi in
pace». Non un semplice spasimante, ma un vero e proprio molestatore. Un
insospettabile docente universitario che prendeva di
mire le donne. «Parlando con altre colleghe ricorda l'europaramentare - ho
scoperto che si era comportato in quel modo anche con loro. Il metodo era
sempre lo stesso, e appena trovava resistenza cambiava vittima. Cercava una
donna debole, che non avesse il coraggio di opporsi alle sue attenzioni ».
Gottardi e le altre vittime, scoprirono anche che c'era una donna «prigioniera»
delle molestie di quel docente. «Riuscimmo a fare
squadra - aggiunge - e a convincere la vittima a ribellarsi. Poi affrontammo il
collega a viso aperto, dicendogli di non azzardarsi mai più a comportarsi in
quel modo. A quanto pare funzionò». Restano molti i problemi che quotidianamente
affrontano le donne: «Dalla discriminazione sul posto di lavoro fino ai
pregiudizi e alle violenze», precisa la Gottardi che, assieme alla collega di
partito Anna Paola Concia, ha denunciato Berlusconi alla Corte europea per
«ripetute dichiarazioni di disprezzo sulla dignità delle donne». Tra le frasi
incriminate, quella rivolta giovedì al presidente francese Sarkozy, riferita
alla consorte Carla Bruni: «Io ti ho dato la tua donna» che ha causato tensione
diplomatica tra i due paesi. Andrea Priante \\ Allungava le mani e battute
spinte, gli ho detto di lasciarmi in pace
( da "Resto del Carlino, Il (Imola)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
IMOLA pag. 2
È IN ARRIVO un calendario ricco di iniziative per celebrare l'8 marzo i... È IN
ARRIVO un calendario ricco di iniziative per celebrare l'8 marzo in città.
«Quest'anno spiega l'assessore Donatella Mungo abbiamo voluto dare un segnale
forte a partire dal logo, che racchiude tutti i mesi dell'anno: segno che le
tematiche sulle donne vanno affrontate sempre, al di là delle ricorrenze». Si
partirà sabato alle 9.30, all'associazione Trama di terre, con la tappa imolese
di una staffetta nazionale di incontri sulla violenza sulle donne. Dalle 10
alle
( da "Messaggero, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 Chiudi di FRANCESCO LANNA Le donne e il pallone? In molti
rabbrividiscono anche solo pensando a questo binomio. Ciò non accade all'università Roma Tre, dove giovedì verrà dato il fischio
d'inizio della III edizione del torneo di calcio a cinque femminile
universitario. Presso il centro sportivo 'Le Torri' saranno dieci le squadre
che si daranno battaglia per portare a casa il trofeo che verrà assegnato il
prossimo 29 aprile. Un'affermazione che non è cercata con l'esasperazione
eccessiva troppo, spesso presente fra i maschi. «Le ragazze vivono con meno
agonismo e malizia la sfida sportiva - ha raccontato Cinzia Carbonara,
allenatrice della rappresentativa dell'Ateneo di via Ostiense -. Lo scorso anno
le due formazioni finaliste hanno preparato uno striscione di incitamento l'una
per l'altra squadra e dopo la partita tutte insieme sono andate a cena per
festeggiare, non tanto la vittoria, quanto la bella esperienza vissuta. Questo
dimostra lo spirito con cui è affrontato e vissuto questo evento». Le ragazze
che si avvicinano al mondo del pallone cercano in quest'attività «un momento di
divertimento che faccia fuggire per qualche ora la mente da esami e libri». Il
successo di questa iniziativa è dimostrato dai numeri: per questa edizione si è
passati da sette a dieci formazioni. «Tramite il calcio a cinque femminile,
malgrado un certo scetticismo iniziale - ha spiegato Alberto Tenderini,
coordinatore delle Attività Sportive di Roma Tre - sono entrati in contatto
studenti, docenti e territorio. Il successo del torneo ha rappresentato la
migliore risposta a qualsiasi dubbio iniziale. Si tratta di un'iniziativa che
non ha altri riscontri nella realtà accademica della capitale». Ma oltre allo scopo puramente ludico l'Università Roma Tre, ha
pensato anche all'aspetto sociale: «Abbiamo voluto legare l'evento all'Avis
(l'Associazione Volontari Italiani Sangue, ndr) per sensibilizzare gli studenti
e i docenti al problema della donazione del sangue. Questa iniziativa - ha
affermato ancora Tenderini - è un bel momento di sport, di socialità, ma
anche di solidarietà». Questa manifestazione è solo la base di un progetto che
coinvolge anche le altre università della capitale. Da
un paio di anni, infatti, alcuni atenei romani - Tor Vergata, Roma Tre, John
Cabot University, American University of Rome, Campus Biomedico, Luiss e IUSM -
hanno creato un vero e proprio campionato interuniversitario sia maschile che
femminile. Tra le ragazze nelle prime due edizioni hanno spopolato le
giocatrici dello IUSM, molte delle quali tesserate con squadre che partecipano
ai campionati della Figc.
( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 Chiudi di MAURO BERNARDINI URBINO Le zone territoriali Asur di Fano
e Urbino e il San Salvatore di Pesaro sono al centro di un progetto pilota
sperimentale di accoglienza. Il piano, che avrà la durata di dodici mesi, è
stato approvato ieri dalla giunta regionale. Nel programma di intervento sono
ricompresi i tempi di prenotazione, la segnaletica per accedere al servizio, il
front e back office, le sale di attesa e i percorsi interni, le informazioni in
tempo reale sul rispetto degli orari di prenotazione, i rapporti tra personale
e utenza. «I tempi di prenotazione accettabili - - ha sottolineato l'assessore
alla, Sanità Almerino Mezzolani - rivestono nel contesto della sanità attuale
un ruolo fondamentale, fino al punto da risultare il primo criterio di scelta
della struttura a cui rivolgersi. Perciò, oltre che sugli altri aspetti del
progetto, ci concentriamo su questo versante. Nostri obiettivi sono migliorare
l'informazione all'utenza, promuovere l'educazione sanitaria, soprattutto
attraverso la prevenzione, razionalizzare il flusso di lavoro delle risorse
umane, aumentare la qualità percepita. Ci proponiamo di raggiungerli tramite
una vera e propria ingegnerizzazione delle procedure, in modo da offrire ai
cittadini criteri tangibili e misurabili accessori alla prestazione medica. In
questa prospettiva sarà possibile limitare i flussi di mobilità passiva,
tenendo comunque conto che l'obiettivo prioritario è l'alta qualità dei servizi
sanitari erogati». Il progetto si compone di quattro parti. La prima riguarda
le procedure di diagnostica e gli ambulatori, la seconda la privacy, la terza
le sale d'attesa, la quarta il software di connessione tra front e back office.
I costi del progetto ammontano a 36 mila euro per il San Salvatore, 58 mila 800
per la zona di Fano e 25 mila 200 per quella di Urbino. Accanto
al progetto di accoglienza verrà attivato anche un progetto pubblicitario, in
grado di garantire entrate finanziarie, in base alle norme sulle partnership
pubblico private per sponsorizzazioni. La durata del progetto complessivo sarà
di un anno, ma in caso di raggiungimento dei risultati sperati, la
sperimentazione verrebbe estesa su tutto il territorio regionale.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-03-03 num: - pag: 3
categoria: REDAZIONALE Diplomifici «Spetta all'ispettorato del lavoro
verificare se un istituto paga gli stipendi ai suoi dipendenti, a noi la
vigilanza sulla didattica» Bottino: «Ho chiesto ispezioni in tutte le scuole»
Il provveditore regionale: «I due casi salernitani? Presto la verità» NAPOLI —
Dottor Bottino, lei ha dichiarato di non aver mai ricevuto denunce in
riferimento alle scuole paritarie che non pagano i docenti precari. Gli
ispettori del lavoro di Salerno, invece, hanno riferito di aver inoltrato al suo
ufficio due segnalazioni di irregolarità. «Sto cercando gli atti per dare
riscontro alle notizie pubblicate domenica scorsa dal Corriere del Mezzogiorno.
Vorrei chiarire: mi rendo conto che c'è un po' di animosità, non capisco
perché, ma non fa niente ». Animosità, da chi? «No, no, niente. Da parte mia.
Mi ascolti: l'Ispettorato del Lavoro di Salerno ha convocato una conferenza
stampa per informare sulle operazioni che ha eseguito. Tra queste, anche i due
casi che sarebbero stati segnalati all'ufficio per le scuole paritarie e non
alla mia persona». Cambia poco. «No, molto. Anche perché spero che nelle
prossime ore possa fornire ogni chiarimento sulle comunicazioni
dell'Ispettorato di Salerno». Mi scusi: ma lei non ha memoria di questi due
istituti paritari di Salerno che sarebbero stati denunciati per irregolarità?
«A mia memoria non ricordo alcuna segnalazione. Ho informato l'ufficio per le
scuole paritarie e mi hanno accennato che ci sarebbe qualcosa su cui hanno
lavorato: una pratica è ancora in itinere e risalirebbe all'ottobre del 2008;
mentre l'altra addirittura al 2006». A tre anni fa? «Sì». E non è accaduto
nulla da allora? «è per questo che voglio verificare. Ma attenzione, i miei
uffici hanno competenza solo su alcuni aspetti, come il funzionamento di un
istituto, cosa fa, sugli insegnanti che utilizza e se sono abilitati o meno,
sulla didattica e sui contratti se sono conformi a quelli nazionali. Non se i docenti che vi lavorano vengono pagati. Questo è un
compito che spetta agli ispettori del lavoro». Anche il coordinamento dei
docenti precari salernitani ha riferito di un cospicuo numero di cause di
lavoro intentate da insegnanti ora di ruolo. «Mi spiace che questi
insegnanti abbiamo deciso di denunciare soltanto ora che sono passati di ruolo.
Comprendo, ma non giustifico. Ora ho interessato l'Ispettorato del lavoro
perché verifichi le denunce raccolte dalla trasmissione tv ??Presa diretta''
sulle scuole paritarie. Mi sono limitato, per ora, alle scuole superiori e non
solo a quelle salernitane, ma agli istituti di tutte le province campane ».
Questi diplomifici sono parte di un fenomeno di degrado scolastico
esclusivamente campano? «Non è assolutamente così. Nego che sia solo un
problema della nostra regione. Penso che sia presente anche in Sicilia, in
Puglia e in Lazio. Non dico che esista, ma se devo avanzare una ipotesi non
posso escludere che essa non sia equalmente immaginabile anche in altre
regioni». Angelo Agrippa \\ L'ufficio per le scuole paritarie mi farà sapere
entro poche ore sui due casi segnalati a Salerno \\ In una scuola controlliamo
regolarità didattica e se gli insegnanti sono abilitati Non se vengono pagati
Direttore Alberto Bottino è direttore generale dell'Ufficio scolastico
regionale per la Campania del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e
della Ricerca. è stato tirato in ballo da un'inchiesta del programma tv «Presa
diretta»
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
ASCOLI pag. 5
ALL'ETERNO dal tempo. Dante e Cecco: Conoscenza e scienz... ALL'ETERNO dal
tempo. Dante e Cecco: Conoscenza e scienza tra immagine e parola'. Sarà questo
il tema della seconda lezione del ciclo di incontri seminariali Lecturae
Francisci-Lecturae Dantis', organizzato dall'Istituto superiore di Studi
Medievali Cecco d'Ascoli', che si terrà questo pomeriggio alle 16, nella sala
dei Savi di palazzo dei Capitani. Gli incontri, dedicati ad una lettura
comparata delle opere di Dante e Cecco d'Ascoli, rappresentano il quinto
appuntamento di un'articolata serie che nell'arco di un
decennio sono stati realizzati con il coordinamento scientifico dell'università degli studi di Macerata, in collaborazione con il liceo classico
F. Stabili' e il liceo scientifico A. Orsini'. Docente di questa seconda
lezione sarà Sasha Zamler-Carhart, professore di musica medievale e lingua
latina al Royal Conservatory de L'Aja. Oltre alla lezione, il regista e
attore Stefano Artissunch leggerà dei brani scelti dalla Divina Commedia e da
L'Acerba'. Il corso, che si articola in otto lezioni di due ore ciascuna,
rientra nel piano provinciale di aggiornamento per docenti, dirigenti scolastici
e personale Ata delle scuole elementari, medie inferiori e superiori per tutte
le aree disciplinari. Gli alunni delle scuole medie superiori, inoltre,
potranno usufruire dell'attestato di frequenza, valevole per il conseguimento
del credito formativo. l. c.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - LECCE - sezione: TEMPOLIBERO - data: 2009-03-03 num: - pag: 14
categoria: REDAZIONALE CLASSICA / 1 Stagione della Camerata, Ovcinnikov al
Piccinni Prosegue stasera con il pianista russo Vladimir Ovcinnikov (foto) la
67esima stagione della Camerata musicale barese. Il concerto si terrà al teatro
Piccinni di Bari. Del musicista, nato nel 1958, il Daily Telegraph ha scritto:
«Chiunque ascolti una sua esecuzione, si rende conto immediatamente della
perfezione, della limpidezza e della potenza del suo suono». Ovcinnikov si è
laureato alla Scuola centrale e al conservatorio statale Ciaikovskij di Mosca.
Nel
( da "Messaggero, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 03
Marzo 2009 Chiudi Caro Signor Gervaso, in un precedente articolo che non sono
più in grado di recuperare, lei ha citato un libricino edito da Newton Compton
che l'ha particolarmente colpita per la chiarezza di linguaggio e l'acutezza
dei giudizi politici. Le sarei grato se mi ricordasse il titolo del volumetto e
il nome dell'autore. Mi farebbe anche piacere conoscere il clima culturale,
artistico, filosofico, intellettuale che si respirava in Europa nei poco più di
vent'anni che vanno dalla pace di Versailles all'invasione germanica della
Polonia, che diede il via alla seconda guerra mondiale. Alessio Gilera - Verona
Il titolo del breve, stupendo saggio è "L'Europa fra le due guerre"
(1919-1939); l'autore, il professor Ralph Schor, docente (o ex docente: l'edizione italiana della Newton Compton è del 1995) presso
l'Università di Nizza. È un excursus, che ha il dono della concisione e
dell'alta conoscenza storica di un Continente che, in quel ventennio, subì
trasformazioni epocali. E in ogni campo: non solo politico ed economico,
ma anche sociale e culturale. La prima guerra mondiale suggellò in modo
inequivocabile la fine dell'Ottocento. Calò il sipario sul XIX secolo e si
spalancò quello sul secolo successivo. Erano accadute tante cose, ma
sicuramente il primo conflitto che, per l'Italia, durò dal 1915 al 1918, per il
resto delle potenze belligeranti cominciò nel 1914, diede un volto nuovo al
vecchio Continente e confermò, fino a Pearl Harbour, lo spirito isolazionista
degli americani. Le dittature russa, fascista, salazariana, nazista, franchista
crearono un nuovo modo di pensare perché i regimi autoritari tendono
invariabilmente, per loro stessa, perversa natura a irreggimentare le masse.
L'Italia e la Germania erano state democrazie, divise e litigiose finché
volete, ma democrazie, i cui abitanti potevano liberamente esprimere le loro
idee, confrontarsi nei seggi elettorali, votare per questo o quel partito. Non
era un privilegio di poco conto, di cui si scoprì l'importanza quando questo
privilegio, che è un diritto inalienabile dell'uomo, venne negato. L'opera
d'irreggimentazione non mise in riga solo l'Europa, che ne fu, comunque, la
principale vittima. A favorire paradossalmente questa amputazione delle scelte
individuali fu anche il fantastico progresso scientifico e tecnologico e il
consumismo di massa. Può sembrare una contraddizione, ma se le mode impongono
ai cittadini entusiasti, ma acritici, quindi inconsapevoli, le medesime scelte,
orientate dalla diffusione mediatica delle aspirazioni e dei gusti, è fatale
che questi cittadini si somiglino non solo nelle fogge e nelle pose esteriori,
ma la pensino anche nello stesso modo. Il consumismo di massa favorisce il
conformismo, nessuno vuole essere diverso dall'altro, quasiché questo
desiderio, che diventa spesso un imperativo, gli facesse da scudo di protezione
contro un ambiente ostile. Gli uomini, checché se ne dica, amano il gregge,
anche se non lo vogliono governato da un pastore che, appena gira la testa, è
oggetto dei loro lazzi, delle loro critiche, delle loro censure. Ma non
divaghiamo e torniamo al nostro ventennio che assisté allo sviluppo della
stampa, della radiofonia, del cinema, delle comunicazioni (dall'automobile
all'aereo, dai treni alle navi veloci). E poi lo sport (il calcio, il ciclismo,
la boxe) che mobilitava le folle come le trombonesche allocuzioni di dittatori
come Hitler e Mussolini. Ma mentre le trionfali messinscene in Germania avevano
un afflato marziale, in Italia erano roba da operetta o d'avanspettacolo, sotto
la regia di quel fedele e pagliaccesco scenografo che fu Starace. Dopo le
turbolenze e le sofferenze della guerra, la gente, a qualunque ceto
appartenesse, aveva una gran voglia di dimenticare e di divertirsi e ogni forma
di spettacolo era il benvenuto. Dall'America arrivarono nuovi balli, come il
charleston, nuova musica come il jazz, che il Duce detestava e i figli amavano.
Arrivarono i grandi film, la vacanza diventò di moda, e se i meno abbienti si
accontentavano delle spiagge popolari, ai confini delle città, i più facoltosi
e raffinati frequentavano i luoghi di villeggiatura più chic. Chi poteva
permetterselo, ma pochi allora se lo potevano permettere, aveva i primi
elettrodomestici e si faceva arredare gli attici e le ville da architetti di
grido. Una simile trasformazione, che sovvertiva e archiviava un vecchio mondo
e ne teneva a battesimo uno nuovo, fu (e non avrebbe potuto non esserlo)
foriera di metamorfosi non solo economiche e sociali, ma anche morali e
spirituali. Al cambiamento non ci si poteva, né ci si voleva, opporre, e questo
provocò un rimescolamento di valori e una riconversione di tendenze. Non si
riscoprì una nuova civiltà, più solida e illuminata della precedente, ma il
progresso, che di civiltà non è sinonimo, subì una portentosa spinta. La gente
beneficiò di nuovi comfort, ma non per questo si sentì, e fu, più felice.
atupertu@ilmessaggero.it
( da "Giorno, Il (Milano)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
SAN DONATO
SEGRATE CASSANO pag. 25 Un maxi-centro con negozi e case farà rinascere l'area
ex dogana Siglato l'accordo: in arrivo un restyling da 161 milioni di euro di
ALESSANDRA ZANARDI SEGRATE UN MAXI-PROGETTO di riqualificazione urbanistica
farà cambiare volto alla città, portando in dote un centro polifunzionale,
nuove residenze e una viabilità più fluida. Nei giorni scorsi Regione
Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Segrate e Ibp Milano (che realizzerà
parte dei lavori) hanno sottoscritto un accordo di programma per la
realizzazione di un pacchetto di opere pubblico-private
destinate al recupero delle aree dismesse e a un rilancio strategico del territorio
compreso tra l'Idroscalo e l'aeroporto di Linate. In tutto, l'intervento di
restyling costerà 161 milioni di euro. Tra gli aspetti qualificanti
dell'operazione, la riqualificazione della ex dogana, un comparto dismesso di
600mila metri quadrati sul quale entro il 2012 sorgerà un centro
polifunzionale con gallerie di moda, cinema e ristoranti. L'area, diventata
famosa in questi anni per essere stata teatro di rave e feste abusive, ospiterà
così il tanto discusso centro commerciale, un circuito di negozi che un
progetto iniziale, poi modificato, avrebbe voluto installare sulla
circonvallazione dell'Idroscalo. «In questo modo la struttura sarà molto meno
impattante: le obiezioni che in un primo momento erano state mosse non hanno
più ragione di esistere», commenta il sindaco Adriano Alessandrini. «Anche la
viabilità verrà riorganizzata, per dare respiro al centro abitato». Con gli
oneri di urbanizzazione ceduti dai privati, infatti, il Comune potrà realizzare
la Cassanese bis, un'arteria pensata per dirottare il traffico fuori dalle
frazioni cittadine, servire il centro commerciale e trasformare l'attuale
Cassanese in una strada comunale. Novità in vista anche per la Rivoltana, che
verrà riqualificata con la messa in sicurezza degli svincoli. «QUESTE infrastrutture
- commenta Raffaele Cattaneo, assessore alla mobilità della Regione -
miglioreranno l'accessibilità all'aeroporto di Linate e all'Idroscalo, ma
saranno strategiche soprattutto per la connessione di Brebemi e in vista
dell'Expo». Ancora. L'accordo di programma sottoscritto nei giorni scorsi
prevede il recupero dell'area ex Ibm, sulla quale sorgerà un complesso
residenziale. A corredo delle abitazioni, l'operatore realizzerà una serie
d'interventi di urbanizzazione primaria e secondaria, tra i quali un
insediamento di housing sociale, un asilo-nido e una scuola media. Oltre che
per i nuovi residenti della ex Ibm, questi servizi saranno punto di riferimento
per la frazione di San Felice. Nella maxi-operazione di rilancio sarà
coinvolta, infine, la zona ex Ellisse, dove sorgeranno alberghi, parcheggi e
strutture direzionali collegate con l'aeroporto. Si prevedono anche la
costruzione di piste ciclabili e piani di potenziamento del trasporto pubblico
nella tratta Milano-Pioltello.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACHE pag.
10 di GIORGIO GAZZOTTI BOLOGNA RIMPASTO con colpo di scena nell... di GIORGIO
GAZZOTTI BOLOGNA RIMPASTO con colpo di scena nella Giunta regionale. Alle due
caselle vuote da riempire, quelle di Flavio Delbono in corsa per la poltrona di
sindaco di Bologna, e di Paola Manzini, deceduta, si è aggiunta a sorpresa
quella di Luigi Gilli, assessore di peso con delega all'organizzazione,
programmazione ed autonomie. Ex della Margherita e già braccio destro di
Pierluigi Castagnetti alla guida dei Popolari, Gilli non aveva mai aderito al
Pd. Oltre un mese fa aveva consegnato ad Errani la lettera di dimissioni, con
la quale «considerava conclusa la sua esperienza di assessore». Il governatore
aveva cercato di convincerlo a rimanere, ma inutilmente. Un divorzio soft e
discreto, ma non per questo politicamente meno significativo. Al suo posto il
presidente Errani ha nominato Giancarlo Muzzarelli, 54 anni ex diessino, già
assessore provinciale a Modena e dal 2000 consigliere regionale. LA SCELTA pare
sia caduta su di lui anche per accontentare il Pd modenese, che, con la
scomparsa della Manzini, tra l'altro compagna del neoassessore Muzzarelli,
rischiava di essere sottorappresentato a livello regionale. La poltrona della
vicepresidenza è andata ad un altro Muzzarelli, in questo caso però una donna, Maria Giuseppina, docente di storia
medievale all'università di Bologna, anche lei ex diessina. Alla Muzzarelli non è però
stata data l'importante delega al bilancio, ma solo quelle all'Europa, alla
cooperazione internazionale e alle pari opportunità. Errani ha riservato alla
presidenza la delega alle Finanze. Gira voce che di fatto saranno
affidate al sottosegretario Alfredo Bertelli. All'assessorato scuola,
formazione, università e lavoro è stato nominato
Giovanni Sedioli, per molti anni preside dell'istituto tecnico Aldini Valeriani
di Bologna, anche lui di area ex Ds. «Ad un anno dal termine della legislatura
regionale - commenta Errani - le scelte che avanzo sono fatte in piena
autonomia e di ciò ringrazio la coalizione che mi sostiene». Tre volti nuovi,
dei quali due in qualche modo possono essere definiti tecnici. Le tre new entry
determinano però un evidente riassestamento degli equilibri politici della
Giunta. Escono infatti due cattolici ed ex Margherita ed entrano tre ex
diessini. Scelti personalmente da Errani, forte oggi anche del nuovo asse con
il segretario Franceschini. IN UN COMUNICATO Gilli ringrazia ed elogia tutti
coloro con cui ha collaborato, ma non fornisce spiegazioni della sua decisione.
In serata ha però smentito le voci che volevano vedere nella sua uscita il
primo passo verso una nuova collocazione politica all'interno delle ipotesi di
grande centro. «Nessuna nuova avventura politica - spiega l'ex assessore - il
Grande Centro non mi interessa. Ho solo ritenuto la mia esperienza da assessore
ormai conclusa». Dietro la scelta non vi sono però solo ragioni personali.
«Sono un senza partito - aggiunge infatti Gilli - e dentro un monocolore
finisce che ti senti un po' stretto».
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO pag.
11 Essere donna al tempi di Matilde: viaggio nella storia con il Soroptimist
L'INIZIATIVA Nell'anno di "consacrazione" di Matilde di Canossa,
donna europea, il Soroptimist Club di Reggio e la sua presidente Deanna
Ferretti Veroni organizzano per venerdì alle 19, nella sala di Palazzo del
Capitano del Popolo dell'Hotel Posta, l'incontro: "Essere Donna al tempo
di Matilde". Interverrano all' incontro Il professore Paolo Golinelli, docente di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Verona e
di Modena e Reggio, Premio dell'Accademia dei Lincei e Presidente del Comitato
Scientifico per il Millenario Polironiano (1007-2007). Da oltre vent'anni
Golinelli si occupa dei Canossa e del loro tempo con l'edizione di fonti,
ricerche originali e studi sul personaggio di Matilde e del suo mito nella
letteratura e nell'iconografia. Fra le numerose pubblicazioni "
Matilde e i Canossa" (Mursia 2007); "I mille volti di Matilde.
Immagini di un mito nei secoli" (F. Motta Editore, 2003); La traduzione
della "Vita Mathildis" di Donizone (Jaka Book, 2008). Oltre a
Golinelli interviene la professoressa Clementina Santi, docente
di lingua e letteratura italiana e latina presso il liceo Ludovico Ariosto,
presidente dell'Associazione scrittori reggiani e curatrice dell'annuale
antologia di poesia e prosa "Un poco di noi". Membro del consiglio
direttivo dell'Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali dell'Emilia
Romagna. La Santi è assessore alla cultura della Comunità Montana. Durante la
serata sarà presentata la collezione "Gioielli Medievali" creata da
Laura Nocco in collaborazione con gli studenti dell'Istituto Statale d'Arte
"Gaetano Chierici", nell'ambito del progetto "Nuove forme per il
design nella gioielleria", patrocinato dal Ministero della Pubblica
Istruzione. La Collezione "Gioielli Medievali" si propone di
ripercorrere il periodo medievale attraverso rielaborazioni di gioielli
dell'epoca, in cui argento e oro finemente lavorati a cesello e bulino vengono
accostati a smalti, perle e pietre dure. Faranno inoltre parte della Collezione
una serie di gioielli ispirati alle opere dell'artista medievale Benedetto
Antelami e dedicati alla città di Parma.
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
COPPARO E
CODIGORO pag. 14 Codigoro All'Utel la svolta del 1956 LEZIONE UTEL, oggi alle
( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
FOLIGNO pag.
16 «Foligno tra Otto e Novecento» L'OPERA LIBRO DEL GIORNALISTA GIOVANNI BOSI
FOLIGNO DOMANI alle 16, nell'Aula Magna dell'Università della Terza Età in via
Oberdan n.123, si terrà in anteprima la presentazione del libro «Foligno, una
stagione. La città tra Otto e Novecento», del giornalista Giovanni Bosi, edito
dall'associazione «Orfini Numeister», con un saggio di Fabio Bettoni. Il libro,
con immagini e documenti inediti, ripercorre i cambiamenti urbanistici, edilizi
e sociali di Foligno tra il 1835 ed il 2000. INTERVERRANNO alla presentazione,
oltre all'autore, il professor Roberto Segatori, presidente
dell'Unitre e sociologo dell'Università di Perugia, la professoressa Rita
Fanelli Marini, presidente dell'associazione «Orfini Numeister» e il professor
Fabio Bettoni, docente di economia politica all'Università di Perugia. L'iniziativa è
inserita nei programmi dell'anno accademico 2008-09 dell'Unitre di Foligno.
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA
UNIVERSITA' pag. 8 IL PROFESSOR Gianni Porzi (nella foto) è st... IL PROFESSOR
Gianni Porzi (nella foto) è stato nominato dal ministro Gelmini rappresentante
del Governo nel cda dell'Ateneo dopo le dimissioni di Giorgio Cantelli Forti,
in gara per il rettorato. «L'Alma Mater attacca Porzi, già membro del Senato
accademico ha circa 11mila insegnamenti, oltre 3.500
docenti a contratto e mille esterni. Anche il numero dei dirigenti è una
criticità su cui, se non arrivano risposte, chiederò il parere del ministro.
Altre spese rilevanti quelle per le oltre 70 unità dedicate a vario titolo
all'informatizzazione, i contratti e le consulenze esterne: un costo di circa
10 milioni».
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
03-03-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA
UNIVERSITA' pag. 8 IL MODELLO di Grameen Bank, l'istituto che pratica il
microcredito senza gar... IL MODELLO di Grameen Bank, l'istituto che pratica il
microcredito senza garanzie ideato dal premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus
e diffuso oggi in 57 Paesi, sbarca anche in Italia grazie alla sinergia fra
Unicredit e l'Alma Mater. Se tutto andrà come stabilito, entro l'anno l'Ateneo
attiverà corsi di formazione per i professionisti della microfinanza. «Si
tratta di master e altre formule spiega Luisa Brunori, che insegna Teorie e
tecniche della dinamica di gruppo e ha tenuto i collegamenti con il premio
Nobel che prepareranno quanti vogliono lavorare in questo settore: una realtà
innovativa sulla quale l'Ateneo ha fatto e farà anche attività di ricerca».
Laureato honoris causa proprio a Bologna nel 2002, Yunus ha parlato ieri in
pubblico (a Milano) delle trattative in cui è sfociata la
collaborazione di alcuni docenti bolognesi come Basevi e Onofri con la
fondazione Unidea (Unicredit). «Concluso lo studio di fattibilità cui hanno
partecipato esperti di diverse discipline aggiunge la professoressa Brunori ci
avviamo ormai verso la fase attuativa. L'Alma Mater creerà un centro di ricerca
e formazione dei professionisti del microcredito, coinvolgendo i
dipartimenti di Scienze dell'educazione e di Psicologia, e sulla base dei
risultati ottenuti dall'Osservatorio internazionale sulla microfinanza». Renata
Ortolani
( da "Secolo XIX, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Musso si
ribella a Scajola:«Pugnalato alla schiena» l'intervista «Mi vogliono in Europa
per bruciare la candidatura a sindaco di Genova» Genova. «Io un lavoro ce l'ho
e potrei tornare a farlo, magari anche presto, comunque può capitare di peggio
nella vita che andare a fare il parlamentare europeo». A
Enrico Musso, docente universitario in aspettativa e senatore, non è piaciuta per
niente la candidatura in diretta da parte del ministro Scajola agli stati
generali del Pdl, sabato scorso a Varazze. Non l'ha ancora digerita, e si vede.
Si dice amareggiato. Perché, senatore? «Per tre motivi. Il ministro
davanti a mille persone e ai giornalisti dice cose lusinghiere sul mio conto
per spiegare i motivi della sua scelta e poi di fatto aggiunge che sono inviso
ai dirigenti. Mi dicano un mio comportamento non leale in questi mesi». Secondo
motivo. «Faccio il capolista al Senato, lascio l'università
dove qualche riconoscimento lo stavo ottenendo, lavoro sessanta ore alla
settimana al Senato mettendocela tutta e dopo otto mesi mi dicono alzati e
vattene. Sono sincero, mi dispiace profondamente». Terzo motivo. «Tra le righe,
nella scelta di questa mia candidatura, si legge che io non sono più il
candidato sindaco di Genova nel 2012 come si era sempre detto. Perchè mi
ritroverei nella condizione di Marta Vincenzi che noi criticammo dicendo che
lasciava a metà mandato il parlamento europeo per candidarsi a Palazzo Tursi».
E ora? «I personalismi in politica devono essere messi da parte, perchè si
gioca in squadra, non sono contento ma le amarezze, ripeto, le metto da parte.
Ho già chiesto un incontro al ministro Scajola, al quale esprimerò tutte le mie
perplessità sulla sua scelta che mi riguarda». Che tipo di perplessità?
«Intanto di tipo tecnico. Non ho una lira e qui parliamo di una campagna
elettorale da un milione di euro. Io ne ho fatte due in due anni e sono fuori
di 100.000 euro, e non sono ricco, visto che il mio ultimo stipendio da docente è stato di 2.900 euro netti. Chi ce li mette i
soldi? E poi ci sono tre mesi di tempo per battere un collegio di 13 milioni di
persone dove nessuno mi conosce e dove il sistema delle preferenze necessita di
arguzie politiche che non fanno parte del mio bagaglio di capacità. E infine la
gente di Musso potrebbe anche stufarsi». Cosa significa? «Non vorrei fare la
parte del candidato a tutto, Scajola ha fatto il miglior gioco di squadra
possibile e glielo riconosco, ma il rischio è che gli elettori, perchè spesso
si banalizza, pensino che Musso non sia mai contento e che il partito non abbia
nessun altro da candidare, e non è così. Occorre cercare tra la gente, come è
stato fatto con me, non è che all'inizio di questa storia io mi sia presentato
dicendo voglio fare il candidato sindaco, me lo hanno proposto loro». Inviso ai
dirigenti. Come se lo spiega? «Mah, si dice che non siano piaciute le mie posizioni
sulla moschea a Genova. Ma io ho detto semplicemente che la moschea si può fare
con tutta una serie di garanzie, proprio come è scritto nella carta dei valori
del Pdl. Sono io fuori linea? C'è dell'altro, è chiaro». Cosa? «Qualcuno
evidentemente è andato da Scajola a chiedere la mia testa, peccato che il
ministro non sia certo uno che si fa condizionare, l'amarezza è dovuta al fatto
che chi mi ha fatto dei sorrisi in faccia, poi mi ha pugnalato alle spalle». Si
era parlato di lei anche per le regionali. «Ho sempre spiegato che una
candidatura di quel tipo non esisteva, non vorrei andare ora in Europa così
come l'anno prossimo in Regione». Eugenio Agosti agosti@ilsecoloxix.it
03/03/2009 ' 03/03/2009 perplessità e accuseÈ una campagna elettorale da un milione
di euro. Non sono ricco: chi ce li mette i soldi? enrico mussosenatore Pdl
03/03/2009
( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 53 del
2009-03-03 pagina 0 "Muro di Berlino: l'
( da "Comunicatori Pubblici" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pubblicato
il: 03-03-2009 Il lavoro e la società del rischio, lectio magistralis di Tito
Boeri all'Archiginnasio Una lezione magistrale di Tito Boeri, autorevole
economista dell?Università Bocconi, e una tavola rotonda per parlare di lavoro.
L?iniziativa è a Bologna, nella bellissima sala dello Stabat Mater
dell?Archiginnasio, in Via Galvani 1, alle 14,30 di giovedì 5 marzo. In tempi
di crisi il lavoro torna al centro dell?attenzione: perché manca, perché e
precario, perché non permette di crescere e di realizzarsi. Veniamo da un lungo
periodo di prosperità e di sviluppo, ma tutto questo non ha per nulla risolto i
problemi strutturali delle economie occidentali e del lavoro all?interno delle
organizzazioni. Restano esclusi dalle opportunità i soggetti deboli, coloro che
sono asserragliati in precarie tendopoli, fuori dalle mura del “castello”. E il
castello è il lavoro classico, a tempo indeterminato, stabile, ritagliato sulle
esigenze e i tempi ormai arcaici della manifattura. Il nuovo lavoro però è un
Giano bifronte: si presenta con le sembianze della flessibilità per le
professionalità ricercate e preziose. Si manifesta invece con il volto del
precariato e dell?incertezza per i tanti lavori “a tempo” frutto di un
terziario che in realtà accorpa situazioni quanto mai diverse ed eterogenee. Un
mercato del lavoro duro e in caduta libera richiede probabilmente un nuovo welfare,
nuovi sistemi di tutele e di protezione. In un bel libro di qualche tempo fa
Ulrich Beck definiva la nostra come “società del rischio” e scriveva di un
mondo dove sempre più spesso si privatizzano le risposte alle difficoltà e ai
problemi. Perdita del lavoro, malattia, istruzione, tutti questi eventi non
godono più di una rete incondizionata di protezione collettiva e così le
persone si trovano sole di fronte agli eventi. Le risorse economiche, le
relazioni, le reti famigliari e amicali diventano così gli strumenti di un
welfare su misura e diseguale, che ciascuno compone recuperando ciò che
possiede. Discuteranno con Boeri sul tema "Il nuovo lavoro e il capitale
umano" esperti e docenti universitari coordinati da Raimondello Orsini
dell?Università di Bologna: Tommaso Maria Fabbri dell?Università di Modena e
Reggio Emilia, Dina Guglielmi, Psicologa del lavoro, Paolo Bonaretti Direttore
di Aster, Paola Profeta dell?Università Bocconi, Giorgio Brunello
dell?Università di Padova. Per visualizzare il ciclo delle conferenze è
possibile visitare il sito di Spinner 2013. Marino Cavallo
( da "AltaLex" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Sulla
legittimità della lettura delle dichiarazioni rese nella fase pre-processuale
Tribunale Lamezia Terme, sentenza 26.01.2009 n° 26 Commenta | Stampa | Segnala
| Condividi L'art. 512 c.p.p. consente, secondo l'interpretazione della
Cassazione, di introitare in dibattimento le dichiarazioni rese dal teste nella
fase delle indagini ove questo, per motivi imprevedibili, sia divenuto irreperibile.
La questione specifica è, in genere, accompagnata dal fatto che, in luogo del
teste "irreperibile" viene ascoltato un Agente di PG che proprio quel
soggetto ascoltò a suo tempo. Orbene, il caso specifico del teste irreperibile,
coadiuvato da dichiarazioni dibattimentali dell?agente verbalizzante,
rappresenta, allo stato, un punto di dibattito e discussione tra Corti interne
e Corte europea, se non altro all?indomani dell?arreso CEDU del 19 ottobre
2006, n. 62094 con cui si è affermato che la condanna dell'imputato non può
essere fondata, esclusivamente o in modo determinante, sulle dichiarazioni
rese, durante le indagini preliminari, da soggetti successivamente divenuti
irreperibili, e quindi acquisite ai sensi dell'art. 512 c.p.p., anche se ad esse
si aggiungono le dichiarazioni "de relato" di un agente di polizia
esaminato nel dibattimento. Il Tribunale di Lamezia Terme, nell'arresto, in
esame, cerca di "salvare" la norma ex art. 512 c.p.p. coordinando i
principi della sentenza CEDU del 2006 con quelli "nuovi" della
decisioni DEMSKI del 2008. Nella statuizione de qua, la Corte ha ritenuto che
nel caso di specie le autorità giudiziarie, dopo un primo tentativo infruttuoso
di notificare la citazione in Polonia, pur sapendo del trasferimento all?estero
della testimone, non avessero compiuto alcuno ?ragionevole sforzo? per
ottenerne la presenza. "Il presupposto violativo della norma è, allora,
che l?Autorità Giudiziaria abbia adempiuto a quello sforzo ragionevole che le
viene richiesto, sforzo che non può (e non deve) tramutarsi in un obbligo
inesigibile, quale, ad es., il superamento dell?impossibilità oggettiva. Si
vuol dire, cioè, che l?art. 6 CEDU legittima la lettura delle dichiarazioni
rese nella fase pre-processuale (pre-trial) ogni qual volta il giudice abbia
fatto tutto quanto in suo potere per reperire il dichiarante e, ciò nonostante,
non vi sia riuscito per circostanza a lui non imputabili ed oggettivamente
insuperabili". Il Tribunale dichiara espressamente di essere consapevole
delle obiezioni a siffatta tesi e, però, "diverse conclusioni,
esporrebbero al rischio di un processo sempre assolutorio quante volte la parte
offesa sia divenuta, per motivi estranei alla sua presunta volontà di sottrarsi
al processo, irreperibile, con vulnus al dovere costituzionale della
repressione dei crimini che pure costituisce un baluardo irrinunciabile della
Grundnorm italiana". (Altalex, 3 marzo 2009. Nota di Stefania Buffone)
Tribunale di Lamezia Terme Sentenza 26 gennaio 2009, n. 26 (Pres. ed est. Giuseppe
Spadaro) ...omissis... SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con decreto del 4 marzo 2008,
il Giudice disponeva il rinvio a giudizio degli imputati per il reato loro
ascritto in rubrica. Aperto in dibattimento, in data 9 maggio 2008, il Collegio
dichiarava la contumacia degli imputati che, regolarmente citati in giudizio,
non erano comparsi. Su richiesta del P.M., ritualmente ammessa, veniva escusso
il teste C, maresciallo ordinario in servizio presso la Stazione dei
Carabinieri di R. L?Ufficio di Procura richiedeva, altresì, l?escussione della
parte offesa, BK, la quale, però, non compariva all?udienza fissata dal
Tribunale. Il pubblico ministero riferiva, al riguardo, che vane erano state le
ricerche del BK il quale, residente in Bergamo, aveva avuto domicilio in S per
breve tempo. All?udienza del 13 ottobre 2008, il Collegio disponeva
l?espletamento di ulteriori atti di indagine deputati ad accertare l?esatto
recapito della parte offesa: l?esito delle investigazioni era infruttuoso posto
che risultava come il BK fosse ?trasmigrato in altra località allo stato
sconosciuta? (cfr. verbale di vane ricerche dei C.C. in atti). Preso atto
dell?esito vano delle ricerche, il P.M. all?udienza del 23 gennaio 2009,
chiedeva l?acquisizione del verbale di S.I.T. reso dalla parte offesa in data
12 aprile
( da "Capitoloprimo.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
No a musei e
biblioteche. Sì a centri commerciali, pub e discoteche. Sono questi i dati
emersi dall?indagine effettuata dal gruppo di lavoro sui beni culturali
dell?Università di Pisa, coordinato dal prof. Mario Aldo Toscano, Direttore del
Dipartimento di Scienze Sociali. Alla domanda “dove preferite trascorrere il
tempo libero”, queste sono state le risposte fornite dal campione di 483
studenti provenienti sia da licei classici e scientifici sia da istituti
tecnici, artistici e professionali: il 21,4% dei ragazzi trascorre il tempo
libero in discoteca, il 14% al pub, il 7,4% al cinema e il 4,3% in sala giochi
o comunque giocando ai video game o alla play station. Stando a questi dati,
nonostante il nostro bel paese sia pieno d?arte e di storia, i nostri giovani
preferiscono dilettarsi in passatempi che con la cultura hanno poco a che
vedere. La situazione peggiora se prendiamo in considerazione le biblioteche:
Solo il 20,7% dei giovani considerati, visita una biblioteca più volte al mese,
il 30% lo ha fatto solo una volta negli ultimi tre mesi, il 13,8% una negli
ultimi sei mesi e il 29% l?ha visitata una sola volta nell?ultimo anno. I musei
nazionali e internazionali, invece, sono stati meta del 74% dei ragazzi
intervistati; molto è merito delle visite guidate organizzate dalle scuole e
dalle famiglie ma il 40% dichiara di aver visitato anche i musei locali per un
semplice interesse personale. Agli intervistati, poi, sono state mostrate
alcune immagini di monumenti ed opere d?arte piuttosto noti. Il risultato,
ahinoi, non è stato molto incoraggiante: l?80,1% possiede una scarsa o nulla
conoscenza delle opere d?arte mostrate, il 17,6% ha risposto in modo corretto,
ma soltanto il 2,3% degli studenti rivela una certa conoscenza e consapevolezza
dell?opera, considerata magari anche nel suo contesto storico e sociale. Il
monumento più conosciuto, 66.1%, è la Sagrada Famiglia di Gaudì; per il resto,
invece, Canova è confuso con Michelangelo e Caravaggio assieme alla sua
Conversione di San Paolo, risultano essere quasi sconosciuti. Il quadro è
sostanzialmente negativo e denota disinteresse e poca attenzione anche verso le
discipline scolastiche, che però sono considerate ancora il veicolo
fondamentale per appassionare i nostri ragazzi all?arte e alla cultura. La
conclusione della ricerca, quindi, invita i docenti a trovare dei meccanismi
nuovi e più incisivi per coinvolgere i giovani e stimolarne l?interesse e
l?apprendimento , al fine di condurli ad un?adeguata maturità culturale. Marina
Miranda
( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ocse
all'Italia, aumenta il divario per colmarlo riforme strutturali MILANO -
"Il divario tra l'Italia e i paesi più performanti continua ad ampliarsi
in particolare a causa della bassa produttività". Questo il giudizio
formulato dall'Ocse nel rapporto "Obiettivo crescita" diffuso oggi.
Il nostro Paese è 19esimo su 29, ultimo tra i big, europei e non, per la
differenza del pil pro capite rispetto agli Usa, con un divario superiore al
30% nel 2007. E per colmare questo divario l'Organizzazione raccomanda riforme
strutturali in numerosi settori, dal lavoro all'istruzione, dai servizi locali
alle professioni, dal cuneo fiscale alle contrattazioni salariali e alla
ricerca. Oltre alla minore produttività, a essere chiamato in causa è il basso
utilizzo del lavoro, soprattutto tra giovani, anziani, donne e nel Sud. L'Ocse
raccomanda all'Italia di abbassare le tasse sui redditi da lavoro e decentrare
i rinnovi dei salari, ma anche di ridurre la proprietà pubblica,
liberalizzare le professioni, migliorare le università. L'Organizzazione, pur
riconoscendo le "significative riforme" fatte negli ultimi anni sui
mercati dei prodotti, sottolinea che molte altre devono essere messe in
cantiere. Tra le priorità indicate dagli economisti Ocse, le principali sono la
riduzione della proprietà pubblica e delle barriere
normative alla concorrenza, il miglioramento del sistema di istruzione,
soprattutto universitario, la riduzione del cuneo fiscale sui redditi da
lavoro, il decentramento della contrattazione salariale, a cominciare dalla
differenziazione dei salari nella pubblica
amministrazione e la concessione di incentivi per l'innovazione. Lo studio
sottolinea che "l'elevato livello di proprietà pubblica
e i vincoli normativi nei servizi professionali e nei trasporti ostacolano la
crescita della produttività". Vanno quindi "eliminate le barriere
all'ingresso nei servizi professionali, aboliti i tetti sui prezzi di tali
servizi fissati dagli organismi di categoria, ridotte la proprietà e il
coinvolgimento dello stato nei business dell'elettricità, del gas, delle poste
e dei trasporti e va anche limitato il coinvolgimento degli enti locali nelle
aziende di servizi". In materia di tassazione sul reddito da lavoro,
l'Ocse sottolinea che "resta alta" soprattutto per i redditi più
bassi e va quindi ridotta, finanziandola con tagli alla spesa pubblica e con il rafforzamento della lotta all'evasione.
Nelle statistiche dell'Organizzazione l'Italia, va ricordato, è al sesto posto
tra i Paesi industrializzati per il peso del 'cuneo fiscale', cioè la
differenza tra salario lordo e netto. Un altro punto debole resta la bassa
percentuale di laureati, che non arriva al 20% nella fascia d'età tra 25 e 34
anni contro l'oltre 30% della media Ocse. L'Organizzazione raccomanda di
aumentare gli investimenti privati nell'istruzione post-secondaria tramite un
incremento delle rette e finanziamenti privati, di "aumentare qualità e
quantità delle sedi universitarie", di ridurre il tasso di abbandoni, di
introdurre i prestiti per gli studenti. Quanto alla contrattazione salariale,
il focus, secondo l'Ocse, va posto nella riduzione delle disparità regionali
nell'utilizzo del lavoro, sulla promozione della decentralizzazione della
contrattazione, a cominciare dal settore pubblico, per
"tenere in considerazione le differenze regionali di produttività e costo
della vita". L'Italia, rileva poi lo studio, è tra i Paesi meno generosi
in materia di incentivi fiscali alla ricerca e allo sviluppo (è penultima) e
per risollevare il basso livello l'Ocse consiglia, oltre a un attento utilizzo
degli incentivi, anche la promozione di partnership tra l'industria e le
università e di rendere più trasparenti le procedure di assunzione dei
ricercatori. 03/03/2009 - 11:00
( da "Dagospia.com" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Segnala articolo --> BORSE SU (MIBTEL +0.36%) ? LA CORTE DI NY: OK A
TRANSAZIONE PARMALAT ? MERCATO AUTO SEMPRE GIù (-24,25%) - Francia: deficit
2009 oltre 5% Pil ? IL GRAN DEBUTTO DI EXOR ? OBAMA: fondi MULTIPLI per asset
tossici - I PERCHé DEL NO UE ALL?UNGHERIA? 1 - Piazza Affari apre a +0, 36%...
(ANSA) - Piazza Affari rimbalza dopo la dura vigilia. Il Mibtel segna +0,36% a
11.858 punti e lo S&P/Mib +0,36% a 14.414 punti. Parmalat 2 - Borsa: piazze
europee guadagnano ... (ANSA) - Le principali piazze europee hanno aperto in
territorio positivo dopo i ribassi registrati ieri. A Londra nei primi scambi
l'indice Ftse 100 segnava +0,51% a 3.644,50 punti. A Parigi l'indice Cac
( da "KataWebFinanza" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ocse
all'Italia, aumenta il divario per colmarlo riforme strutturali MILANO -
"Il divario tra l'Italia e i paesi pi performanti continua ad ampliarsi in
particolare a causa della bassa produttivit". Questo il giudizio formulato
dall'Ocse nel rapporto "Obiettivo crescita" diffuso oggi. Il nostro
Paese 19esimo su 29, ultimo tra i big, europei e non, per la differenza del pil
pro capite rispetto agli Usa, con un divario superiore al 30% nel 2007. E per
colmare questo divario l'Organizzazione raccomanda riforme strutturali in
numerosi settori, dal lavoro all'istruzione, dai servizi locali alle
professioni, dal cuneo fiscale alle contrattazioni salariali e alla ricerca.
Oltre alla minore produttivit, a essere chiamato in causa il basso utilizzo del
lavoro, soprattutto tra giovani, anziani, donne e nel Sud. L'Ocse raccomanda
all'Italia di abbassare le tasse sui redditi da lavoro e decentrare i rinnovi
dei salari, ma anche di ridurre la propriet pubblica,
liberalizzare le professioni, migliorare le universit. L'Organizzazione, pur
riconoscendo le "significative riforme" fatte negli ultimi anni sui
mercati dei prodotti, sottolinea che molte altre devono essere messe in
cantiere. Tra le priorit indicate dagli economisti Ocse, le principali sono la
riduzione della propriet pubblica e delle barriere
normative alla concorrenza, il miglioramento del sistema di istruzione,
soprattutto universitario, la riduzione del cuneo fiscale sui redditi da
lavoro, il decentramento della contrattazione salariale, a cominciare dalla
differenziazione dei salari nella pubblica
amministrazione e la concessione di incentivi per l'innovazione. Lo studio
sottolinea che "l'elevato livello di propriet pubblica
e i vincoli normativi nei servizi professionali e nei trasporti ostacolano la
crescita della produttivit". Vanno quindi "eliminate le barriere
all'ingresso nei servizi professionali, aboliti i tetti sui prezzi di tali
servizi fissati dagli organismi di categoria, ridotte la propriet e il
coinvolgimento dello stato nei business dell'elettricit, del gas, delle poste e
dei trasporti e va anche limitato il coinvolgimento degli enti locali nelle
aziende di servizi". In materia di tassazione sul reddito da lavoro,
l'Ocse sottolinea che "resta alta" soprattutto per i redditi pi bassi
e va quindi ridotta, finanziandola con tagli alla spesa pubblica
e con il rafforzamento della lotta all'evasione. Nelle statistiche
dell'Organizzazione l'Italia, va ricordato, al sesto posto tra i Paesi
industrializzati per il peso del 'cuneo fiscale', cio la differenza tra salario
lordo e netto. Un altro punto debole resta la bassa percentuale di laureati,
che non arriva al 20% nella fascia d'et tra 25 e 34 anni contro l'oltre 30%
della media Ocse. L'Organizzazione raccomanda di aumentare gli investimenti
privati nell'istruzione post-secondaria tramite un incremento delle rette e
finanziamenti privati, di "aumentare qualit e quantit delle sedi
universitarie", di ridurre il tasso di abbandoni, di introdurre i prestiti
per gli studenti. Quanto alla contrattazione salariale, il focus, secondo
l'Ocse, va posto nella riduzione delle disparit regionali nell'utilizzo del
lavoro, sulla promozione della decentralizzazione della contrattazione, a cominciare dal settore pubblico, per "tenere in
considerazione le differenze regionali di produttivit e costo della vita".
L'Italia, rileva poi lo studio, tra i Paesi meno generosi in materia di
incentivi fiscali alla ricerca e allo sviluppo ( penultima) e per risollevare
il basso livello l'Ocse consiglia, oltre a un attento utilizzo degli incentivi,
anche la promozione di partnership tra l'industria e le universit e di rendere
pi trasparenti le procedure di assunzione dei ricercatori. 03/03/2009 - 11:00
( da "Grecale, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
martedì 03
marzo 2009 09:43 Il convegno, la cui partecipazione e' libera, si terra' alle
ore 18, presso l'Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia Foggia -
L'Associazione Nazionale Difensori Civici e il Laboratorio Privacy Sviluppo
(Garante Privacy) Vi invitano al convegno di studi "Civicrazia e Difensore
Civico Nazionale". La conferenza, che avra' luogo il prossimo venerdi' 6
marzo, a Foggia, e' promossa dall'Unitre - Universita' delle Tre Eta' - Sede di
Foggia, con il patrocinio morale del Comune di Foggia, della Provincia di
Foggia, dell'Universita' degli Studi di Foggia e del Cinfor. A seguito dei
saluti del Dott. Antonio Pepe (Presidente della Provincia di Foggia), del Dott.
Orazio Ciliberti (Sindaco di Foggia), del Prof. Giuliano Volpe (Rettore dell'Universita'
di Foggia) e dell'Avv. Francesco Celentano (Presidente del Cinfor), e' prevista
la relazione introduttiva sul tema "L'educazione alla legalita'"
della Prof.ssa Rina Di Giorgio Cavaliere (Responsabile provinciale del
Laboratorio Privacy e Sviluppo - Garante Privacy). Il convegno proseguira' con
le relazioni "Civicrazia: sviluppo di una nuova democrazia" del Dott.
Raffaele Rota (Referente nazionale del Laboratorio Privacy e Sviluppo - Garante
Privacy), "Il difensore civico nazionale" dell'On. Avv. Vittorio Salvatori (Presidente regionale Andci dei difensori
civici della Puglia), "Privacy e Internet: tutelare i nostri dati on
line" dell'Avv. Gerardo A. Cavaliere (Direttore Cinfor Magazine) e
"Privacy, Cittadino e Pubblica Amministrazione" dell'Avv. Gianluca
Guastamacchio (docente Unitre).
( da "Wall Street Italia" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Crisi: Usa,
si studia creazione fondi per asset tossici di ANSA WSJ, a guidarli sarebbero
private investment manager -->(ANSA) - NEW YORK, 3 MAR - L'amministrazione
Obama valuta la creazione di fondi di investimento multipli per l'acquisto
degli asset tossici alla base della crisi. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che questa sarebbe una delle ipotesi per la
partnership pubblico-privata paventata nel piano salva banche delineato dal segretario al
Tesoro Timothy Geithner. A guidare i fondi sarebbero dei private investment
manager, ai quali spetterebbe decidere quali asset acquistare e a quale prezzo.
( da "Trend-online" del 03-03-2009)
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Crisi: Usa,
si studia creazione fondi per asset tossici ANSA NEWS, clicca qui per leggere la
rassegna di Ansa , 03.03.2009 10:28 Scopri le migliori azioni per fare trading
questa settimana!! (ANSA) - NEW YORK, 3 MAR - L'amministrazione Obama valuta la
creazione di fondi di investimento multipli per l'acquisto degli asset tossici
alla base della crisi. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando
che questa sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel piano salva banche delineato dal segretario al
Tesoro Timothy Geithner. A guidare i fondi sarebbero dei private investment
manager, ai quali spetterebbe decidere quali asset acquistare e a quale prezzo.
( da "Savona news" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Savona: al
Campus universitario al via l'Open Days 2009 Giovedì 5 e venerdì 6 marzo, a
partire dalle 9, nel Campus Universitario di Savona, prenderà il via l'Open
Days 2009. Agli studenti del IV° e V° anno delle scuole medie superiori del
territorio ligure e del Basso Piemonte saranno presentate tutte le attività
didattiche e le opportunità formative presenti nel Campus. Durante
le due giornate, i giovani, accompagnati dai docenti orientatori degli istituti
di provenienza, potranno visitare le strutture del Campus dedicate sia alla
didattica che alla ricerca, partecipando alle attività ed ai percorsi
illustrativi delle facoltà insediate nella sede universitaria. In queste
giornate vengono anche organizzate attività sportive ed agonistiche, come il
torneo di calcio disputato tra le rappresentanze studentesche. Come ogni anno,
l'evento è organizzato dalla Regione Liguria, dalla Provincia di Savona, e
dall?Università degli Studi di Genova unitamente alla società SPES S.c.p.A.
( da "Sanremo news" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ventimiglia:
ecco la commissione del Premio Letterario E? stata composta la Commissione
giudicatrice del 1° Premio Letterario 'Città di Ventimiglia', per il romanzo
inedito ligure di Ponente. Chiunque volesse partecipare deve spedire, in
duplice copia, il manoscritto presso la Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia
alta entro il 30 aprile. Il romanzo deve contenere riferimenti che riguardano
il Ponente ligure. Il vincitore avrà un contratto di pubblicazione con la casa
editrice Zona, distribuita a livello nazionale. Ecco coloro che esamineranno
gli elaborati: Presidente: Mario Ascheri, Ordinario all?Università degli Studi
di Siena e Roma 3; Vice presidente: Mario Raimondo, Direttore della sede RAI di
Milano a.r., consigliere di amministrazione della Fondazione ?Paolo Grassi? di
Milano; Roberto Balbo, rappresentante della Libreria Sally?s di Ventimiglia;
Andrea Becca, giornalista e scrittore; Eloisa Bono, rappresentante della
Libreria Mondadori di Ventimiglia; Piero Cademartori, titolare di Editrice
Zona; Girolamo De Miranda, direttore scientifico di Aprosiana, rivista di studi
barocchi della Civica Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia; Bartolomeo
Durante, storico locale, saggista, docente a.r.;
Daniela Gandolfi, archeologa, saggista, conservatore del Museo archeologico
'Girolamo Rossi', di Ventimiglia; Olimpia Gargano, giornalista pubblicista, docente di materie letterarie presso il Liceo Scientifico 'Angelico
Aprosio' di Ventimiglia; Lorella Gavazzi, scrittrice, docente
presso il 1° Circolo didattico di Ventimiglia; Diego Marangon, rappresentante
della Libreria Casella di Ventimiglia; Marco Muraro, rappresentante della
Libreria Logoteca di Ventimiglia; Roberto Negro, scrittore, ispettore P.S.
a.r., funzionario del Casinò di Sanremo; Paola Ravani, scrittrice, ispettore
P.S; Rita Zanolla, Dirigente scolastico del 1° Circolo didattico. ?Il Premio
Letterario per il romanzo inedito ligure di ponente Città di Ventimiglia, -
spiega il sindaco Gaetano Scullino - è organizzato dall?Assessorato alla
Cultura della Città di Ventimiglia. È stato richiesto inoltre il patrocinio
dell?Amministrazione Provinciale di Imperia e della Regione Liguria. La
premiazione e la pubblicazione del romanzo vincitore verranno inserite nel
programma delle manifestazioni estive 2009 della Città di Ventimiglia. La
finalità del Premio è quella di stimolare gli scrittori, di coinvolgere quanti
già sono dediti alla lettura e alla scrittura, che vivono a Ventimiglia, nel
Ponente, in Liguria, anche sul territorio nazionale. Con un obiettivo ben
preciso: quello di raccontare Ventimiglia e le sue frazioni, di avvalersi di
questa territorialità unica per tanti aspetti (città di confine, terra
transfrontaliera, incrocio di diverse dinamiche regionali, luogo di numerosi
eventi storici), ma nel contempo di suscitare un vivo interesse nei lettori,
compresi i turisti, per la riscoperta di questa Città. L?intento di questo
premio letterario consiste proprio nel voler stimolare gli scrittori del
Ponente (compresi tutti gli 'Spantegai' che, pur abitando altrove, hanno sempre
a cuore Ventimiglia), della Liguria, dell?Italia, a misurarsi con questa città.
E magari potranno contribuire a farci scoprire squarci di verità, di vissuto, e
di una comunità locale in continua evoluzione?.
( da "Manifesto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
STRATEGIE
ANTICHE E NUOVE DI RESISTENZA INTELLETTUALE PAESAGGI palestinesi Dal fervore
che segnò i primi decenni del secolo scorso alle ultime voci di scrittori e di
artisti pronti a usare autocritica e humor come armi per un esercizio
quotidiano di dignità, numerosi libri recenti provano a restituire la
complessità della attuale cultura palestinese Monica Ruocco Sin dall'inizio del
XX secolo i palestinesi - e in particolare gli intellettuali, indifferentemente
cristiani o musulmani - sentirono che un grave pericolo incombeva sulla loro
terra. Si organizzarono dunque in associazioni culturali e fondarono giornali e
riviste in cui, coniugando militanza e impegno letterario, veniva dato grande
spazio alla produzione di scrittori, poeti e drammaturghi. In quei primi
decenni del secolo scorso si fecero conoscere in Palestina e all'estero figure
di intellettuali come Bandali Salibah Giawzi, che invitò con lungimiranza gli
storici occidentali a non elaborare i loro giudizi basandosi solo sulla storia
dell'Occidente. O come Ruhi al-Khalidi, che nella Introduzione alla questione
d'Oriente, del 1925, denunciò le responsabilità dei turchi davanti alla
colonizzazione europea della Palestina, ed espose i suoi timori sulla
possibilità che il paese potesse sparire dalle carte geografiche, e in un altro
libro, la Storia del sionismo, sottolineò enfaticamente la distinzione tra
sionisti e ebrei, spiegando che la lotta al sionismo non aveva niente a che
vedere con l'antisemitismo. O ancora come il medico Tawfiq Kanaan che dedicò la
vita a confutare la tesi di Weizman, secondo cui non esisteva alcun popolo
palestinese ma «soltanto qualche migliaio di arabi e di beduini»: nel saggio
The Arab Cause in Palestine, scritto in inglese e pubblicato nel '36, Kanaan,
malgrado fosse di religione cristiana ortodossa, fece appello alle comuni
radici arabe della tradizione islamica, sentita dai cristiani di Oriente come
proprio patrimonio culturale. Tra violenza e dogmatismo Sono gli stessi anni,
fra l'altro, in cui si delineò in Palestina l'embrione di un nascente movimento
femminista, composto di donne coraggiose, musulmane e cristiane, che
intrecciarono le battaglie per l'uguaglianza di genere con quelle per
l'indipendenza del paese, scaturite all'indomani della dichiarazione di Balfour
(1917). Proprio da questa fase di rinascita culturale, parte di un movimento
più vasto che dal XIX secolo coinvolge tutto il Vicino Oriente arabo, prende
avvio Cento anni di cultura palestinese (Carocci) in cui Isabella Camera
d'Afflitto traccia il percorso di un popolo che da oltre cento anni lotta per
affermare la propria identità e il diritto a vivere senza interferenze
straniere nella sua patria. Sfogliando le pagine del saggio si ripercorrono le
tappe più importanti della storia di questa terra, dall'inizio del 1900 alla
nakba, seguita da altre date drammatiche, come la naksa del 1967, le intifada del
1987 e del 2000, fino ai nostri giorni. Protagonisti sono i palestinesi,
dispersi in un esilio infinito, o costretti a vivere in campi profughi, o
ancora rimasti nella loro terra e diventati cittadini d'Israele. L'autrice ha
affidato a poeti, narratori, drammaturghi, registi, disegnatori, il ruolo di
testimoni di una storia in cui le ingiustizie sembrano non avere mai fine. Una
storia raccontata anche dalle grandi voci della diaspora palestinese, Giabra
Ibrahim Giabra, Samira Azzam, Ghassan Kanafani, quando si teorizza quella che
verrà chiamata la «letteratura della resistenza» e farà conoscere al mondo le
poesie di Mahmud Darwish, Fadwa Tuqan, Samih al-Qasim, Tawfiq Zayyad. Nei loro
versi esplodono la rabbia e l'umiliazione di una popolazione ormai privata
delle proprie radici, ma come scrive Isabella Camera d'Afflitto
nell'introduzione, «non si tratta tanto di "letteratura della
resistenza", quanto piuttosto di "letteratura come resistenza":
alla violenza del nemico, ma anche ai poteri interni e ai dogmatismi legati
alla "causa", alla cancellazione della memoria, alle censure e alle
forme di oppressione esercitate in seno alla società palestinese da leader
politici, da strutture patriarcali e da strumentalizzazioni ideologiche e
religiose». Del resto scrittori come Emile Habibi o Sahar Khalifa, con i loro
libri tradotti all'estero, non si limitano a far conoscere al mondo la
situazione degli arabi di Israele o dei palestinesi assediati nei Territori
Occupati ma, senza farsi imprigionare dall'odio, rivendicano - come faranno con
forza gli scrittori dell'ultima generazione, da Murid al-Barghuti a
al-Mutawakkil Taha, a Adania Shibli - il diritto di celebrare l'amore, la
bellezza, la vita. E tuttavia, la figura che forse meglio traduce le vicende di
tutto un popolo è quella del piccolo Hanzala, il bambino protagonista delle
vignette di Naji al-Ali, con il quale Isabella Camera d'Afflitto conclude il
suo bel libro. Dando le spalle al lettore, Hanzala, innocente e inerme come la
popolazione civile palestinese, osserva con le mani incrociate dietro la
schiena la barbarie che si è accanita sul suo popolo. Anche lui, però, non
sembra perdere l'ultima speranza quando, nella vignetta riprodotta nell'ultima
pagina, viene ritratto davanti a un filo spinato da cui spunta una spiga di
grano. La banalità combattiva Proprio il personaggio di Hanzala rivivrà nel
volume A Child in Palestine: Cartoons of Naji al-Ali, con prefazione di Joe
Sacco (autore del fumetto Palestina), che sarà pubblicato a primavera da Verso,
una casa editrice radical con sede a Londra e New York, molto attenta alla
questione palestinese. Il fumetto fa del resto parte di un più vasto orizzonte
artistico, la cui storia è raccolta nel bel volume Palestinian Art. 1850-2005
di Kamal Boullata, egli stesso pittore e scrittore, uscito di recente per la
Saqi Books di Londra. Unico nella sua completezza, il volume offre l'analisi di
una produzione artistica che va dalle prime sperimentazioni pre-1948 fino alla
più recente arte mediatica, seguendo le opere degli artisti che vivono nella
madrepatria, ma anche di quelli della diaspora, a cominciare dalla celebre Mona
Hatoum. Un'attenzione particolare è dedicata al ruolo delle donne,
sottolineando come le strategie di resistenza siano state utilizzate per
lottare anche contro un discorso artistico dominante. La vita culturale
palestinese dal 1918 al 1948 è di nuovo al centro del volume Mountain Against
the Sea: Essays on Palestinian Society and Culture (University of California
Press 2008), di Salim Tamari, direttore dell'Institute of
Jerusalem Studies e docente di sociologia alla Birzeit University. Attraverso le memorie, i
diari, le lettere di undici protagonisti della vita culturale palestinese della
prima metà del XX secolo (tra loro un musicista, un maestro, un medico, un
rivoluzionario bolscevico, un intellettuale ebreo palestinese), l'autore
restituisce il ritratto di una Palestina che, pur sull'orlo di un
baratro storico, partecipa dell'importante momento di rinascita che interessava
allora tutto il Vicino Oriente. Le più recenti voci della cultura palestinese
sono invece state raccolte da Adila Laïdi-Hanieh nel numero monografico della
rivista belga «AH!», intitolato Palestine, rien ne nous manque ici, in cui
emerge il ritratto di quella banalité combative, dove «lo humour,
l'autocritica, la memoria, la scoperta di identità multiple, e la resistenza
individualista, ostinata, inscritta in una pratica quotidiana di libertà sono
le nuove armi di un esercizio quotidiano di dignità». Quello che ne emerge,
grazie anche all'apporto di autori e artisti come Mahmud Shuqair, Mahmud
Darwish, Adania Shibli e la stessa Mona Hatoum, è un ritratto della Palestina
attuale, introspettivo, multidisciplinare e critico. Commento ideale a questi
scritti è il volume fotografico La Palestine (foto di Rogerio Ferrari, testo di
Leila Khaled) pubblicato di recente dall'editore parigino indipendente Le
passager clandestin, che restituisce ai soggetti di questi scatti un'umanità
piena che va oltre il distaccato reportage o la compassionevole testimonianza.
Ma se si parla di cultura palestinese, non si può prescindere da quanto accade
nei Territori Occupati, e nella Striscia di Gaza dove sono attive numerose
associazioni che promuovono la cultura locale, come The Culture and Free
Thought Association di Khan Yunis e al-Taghrid Society for Culture and Arts di
Gaza. E se per i palestinesi cultura è sinonimo di resistenza, centrale è il
ruolo della maggiore università palestinese, la
Birzeit University (www.birzeit.edu), situata a una decina di chilometri da
Gerusalemme e considerata come luogo di incontro tra gli intellettuali
progressisti arabi e del mondo intero. Fondata nel 1924 da una donna, Nabiha
Nasir, per incoraggiare l'accesso delle donne all'istruzione, l'Università di
Birzeit è stata un punto riferimento importante durante la prima intifada. Oggi
è considerata un centro di dissenso non solo dalle autorità israeliane che
spesso le hanno fatto chiudere i battenti, ma anche dall'Autorità Palestinese
nei confronti della quale si è mostrata sempre critica. Memorie collettive Nei
Territori Occupati Ramallah è sicuramente la città più attiva. Qui, in una
bella e antica casa, ha sede il centro Sakakini (www.sakakini.org), che porta
il nome di un importante autore palestinese, Khalil Sakakini, morto nel 1953.
Fondato una dozzina di anni fa, il centro promuove progetti culturali che
incoraggiano lo sviluppo delle arti visive con laboratori di formazione per i
giovani talenti, sostengono la memoria collettiva attraverso la raccolta di
narrazioni orali, organizzano incontri pubblici. E proprio in un'ala del centro
Sakakini, Mahmud Darwish aveva istituito la sede della prestigiosa rivista
al-Karmel, importante organo di resistenza culturale da lui fondato nei primi
anni
( da "Arena.it, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
In mostra a
Cannes l'autodromo del Veneto FIERE. Dal 10 al 13 marzo al Mipim, la fiera del
Real Estate, la promozione del progetto La Regione si presenta con le Province,
ma senza quella di Verona, e i costruttori scaligeri andranno da soli
03/03/2009 rss e-mail print Il professor Vittorio Pollini e l'assessore
regionale Renato Chisso Giovanni D'Alessio VENEZIA Il Veneto sarà a Cannes dal
10 al 13 marzo al Mipim, Marché international des professionnels de
l'immobilierdi, fiera internazionale del Real Estate, sotto l'egida della
Regione. Della compagnia non farà però parte la Verona istituzionale che non
compare nel protocollo d'intesa firmato ieri a palazzo Balbi a Venezia
dall'assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso e i rappresentanti
delle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Vicenza, con l'Autorità
portuale veneziana, con Apv Investimenti, con la società Save -Aeroporto di
Venezia, con Veneto Strade, con il Consorzio Zip di Padova, con il Consorzio
Cospiv di Rovigo, con Attiva spa, Peem, Pianificazione Euganea Este Monselice e
Laboratorio Sistemi Territoriali- Daur- Università di Padova. Chisso a
proposito dell'assenza di Verona ha parlato di «disguido della giunta della
Provincia di Verona che non ha aderito». L'altra Provincia assente dalla
missione francese è Belluno, che «ha deciso di osservare l'evoluzione della
situazione». Da Verona, il presidente Elio Mosele dichiara che «l'idea di
partecipare insieme al Mipim è buona, ma il Ptcp, piano territoriale di
coordinamento provinciale non è ancora stato approvato in Regione, quindi non
avremmo avuto nulla di sicuro da mettere in mostra a Cannes». Mipim è il
principale forum internazionale e mercato mondiale della proprietà e delle
infrastrutture, meta d'incontro e confronto dei protagonisti internazionali del
settore e occasione per presentare nuovi progetti sui quali far convergere
investimenti da altre parti del mondo. «Per il Veneto», ha dichiarato Chisso,
«è un'opportunità per attrarre investimenti, per ragionare sin d'ora e assieme
sul dopo crisi e per prepararci al futuro. Abbiamo scelto assieme questo tipo
di presenza come sistema», ha sottolineato Chisso, «tenuto conto che il Mipim è
il principale evento di incontro tra domanda e offerta nel settore delle
infrastrutture e che oggi possiamo proporre a testa alta il valore attrattivo
del nostro territorio, che sta superando il gap infrastrutturale del passato».
Il Passante di Mestre, aperto di recente, insieme con i progetti in cantiere
tra i quali la Pedemontana, il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, il
prolungamento a sud della Valdastico quindi rendono il Veneto appetibile per
eventuali investitori. Il territorio, o meglio, i territori, come ha precisato
Vittorio Pollini, docente di Pianificazione territoriale all'Università di Padova, in
rappresentanza del Daur, Dipartimento di architettura, urbanistica e
rilevamento, «devono portare a Cannes la qualità. Qualità della trasformazione
dei territori ciascuno con le proprie peculiarità, che hanno il vantaggio di
essere collocati in una rete di corridoi infrastrutturali impermeabili tra
loro. La qualità della trasformazione permetterà di essere vincenti.
L'attrazione dell'attenzione sul Veneto», ha ribadito Pollini, arriverà sulla
qualità della trasformazione, poi arriveranno gli investimenti». Ma se la
Verona istituzionale è assente i progetti che riguardano Verona ci sono. A
partire da quelli del Cis, Compagnia investimenti e sviluppo e di Autodromo del
Veneto spa con il progetto Motorcity, che interessa un'area di circa
( da "Arena.it, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Io scrivo,
tu leggi», tornano gli incontri AUTORI-LETTORI. LA RASSEGNA RIPROPOSTA OGNI
MERCOLEDÌ POMERIGGIO FINO ALLA FINE DI MAGGIO DALLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
FRINZI Domani si parlerà di un saggio di Colussi sugli studi linguistici di
Benedetto Croce 03/03/2009 rss e-mail print Erasmo Leso La biblioteca
univesitaria Frinzi riprone tra marzo e maggio la rassegna «Io scrivo, tu mi
leggi», appuntamento di incontri tra autori e lettori. Tra gli eventi di «Io
scrivo, tu mi leggi» da evidenziare l'iniziativa ideata da Pass, il magazine
degli studenti dell'università di Verona che in
collaborazione con la bilioteca Frinzi organizza un concorso di arti figurative
che ha come tema il sogno. La mostra dal titolo Image in Action - immagina un
sogno sarà aperta da martedì
( da "Denaro, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Caserta
ricerca E' allarme per Piana di Monteverna Centro Eureco: da tre mesi
ventiquattro unità di personale senza stipendio Rischia di scomparire del tutto
il Centro Ricerche Eureco ex Cirio di Piana di Monteverna a pochi chilometri da
Caserta. Un fiore all'occhiello per la provincia di Terra di Lavoro nel settore
dell'agroindustria. In pericolo anche i livelli occupazionali: 24 persone tra
ricercatori, tecnici e amministrativi senza stipendio da tre mesi. In più tre
precari con contratto scaduto il 31 dicembre scorso. Il sindacato Flai Cgil
chiede: un nuovo assetto societario e il coinvolgimento delle istituzioni.
maria beatrice crisci "Quello che da tempo stavamo denunciando ovvero il
rischio concreto di perdere completamente il Centro Ricerche di Piana di Monte
Verna si sta verificando. La proprietà del Centro la Pomigliano Ambiente che
controlla Eureco è ormai in fase pre-fallimentare". A lanciare il grido
d'allarme è la Flai Cgil con il segretario provinciale Angelo Paolella che
aggiunge: "Abbiamo sollecitato le istituzioni a farsi carico della
vicenda. Innanzitutto la Provincia, ma soprattutto la Regione dalla quale ci
aspettiamo risposte concrete. Nelle scorse settimane c'è stata una riunione
presso la Presidenza della Giunta regionale con gli assessori all'Agricoltura e
alla Ricerca che hanno preso atto del grave rischio e
della necessità di trovare una strategia di uscita da questa delicata
situazione. Bisognerebbe creare dice il sindacalista - una new-company che
possa ridare un ruolo alla struttura di Piana di Monteverna e recuperare la
storia di questo Centro che opera dal 1979 sul territorio". Il Centro
Ricerche è diventato Eureco spa nel 2005 e da sempre ha avuto come mission il
settore agroalimentare, successivamente allargato a quello ambientale ed
energetico. "L'acquisto di Cirio Ricerche da parte della Pomigliano
Ambiente - ricorda Antonio Galloro tra i ricercatori della
Eureco e rsa del Centro prevedeva che immediatamente dopo si procedesse alla
costituzione di un consorzio pubblico-privato con l'Università, le cooperative
agricole ed le aziende private per svolgere un ruolo di catalizzatore di
progetti di ricerca e sviluppo in grado di elevare il livello di competitività
del sistema produttivo del territorio campano". Galloro incalza:
"La proprietà di fatto non ha mai proceduto a realizzare quando previsto
nel piano industriale presentato all'atto dell'acquisto di Cirio Ricerche. Vero
è che i ricavi che Eureco ha prodotto sono derivati solo dalle attività del
settore agro-alimentare, in particolare, dai progetti Pon del Ministero della Ricerca per un valore di 6,5 milioni di euro e dalle commesse
dell'assessorato regionale all'Agricoltura e della Camera di Commercio di
Napoli. La gestione di questi ultimi tre anni dice è stata fallimentare".
Secondo la ricercatrice Patrizia Spignio ben due sono stati i fattori che hanno
danneggiato il Centro Ricerche: "Uno esterno ovvero l'interdittiva
antimafia che ha colpito la Pomigliano Ambiente. L'altro interno: la
fallimentare direzione aziendale "che non ha mai portato concreti
risultati". Paolella, a sua volta, aggiunge: "La Regione Campania ha,
comunque, nel corso dei vari incontri ribadito l'importanza strategica del
Centro e una nota positiva è arrivata anche dalla Provincia di Caserta che
potrebbe avviare la collaborazione con l'azienda per istituire una scuola di
formazione nel settore. Disponiamo, infatti, di professionalità che potrebbero
essere messe a disposizione dello sviluppo agro-industriale di tutta la
regione". A sintetizzare le proposte del sindacato è la Spignio in qualità
anche di segretario provinciale della Cgil: "Innanzitutto, un nuovo
assesto societario che consenta il rilancio di Eureco attraverso la fuoriuscita
della Pomigliano Ambiente. Quindi, il coinvolgimento delle istituzioni
regionali e provinciali ed eventualmente soggetti privati. Infine, la
possibilità di aggregare competenze professionali, esperienze
tecnico-scientifiche e capacità di trasferimento tecnologico al sistema
produttivo". del 03-03-2009 num.
( da "Denaro, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Caserta
universita' Sun: domani l'inaugurazione dell'anno accademico maria beatrice
crisci Sedici anni di vita, dieci facoltà, circa 29mila studenti, mille docenti
e oltre duemila unità di personale tecnico amministrativo. La Seconda
Università degli Studi di Napoli inaugura con questi numeri il nuovo Anno
Accademico.
La cerimonia si svolgerà domani alle ore 10, nell'Aula magna della Facoltà di
Economia a Capua, in Corso Gran Priorato di Malta. Si comincia con l'intervento
dello studente nonché presidente del Consiglio degli studenti, Gennaro Serra,
quindi quello del Rappresentante del Personale Tecnico Amministrativo, Nicola
Della Volpe, per poi ascoltare le relazioni del professor Nicola Melone, Decano
dei Presidi Sun, e quella del professor Riccardo Pierantoni, delegato del
Rettore per la Ricerca. La cerimonia si concluderà con la Relazione del
Rettore, Francesco Rossi, e l'intervento del Presidente del Cun, Andrea Lenzi.
"La difficile situazione in cui si dibatte il sistema universitario in
Italia osserva il rettore Rossi - che ci costringe sempre più, nonostante gli
indubbi risultati raggiunti dall'Ateneo, ad assolvere ai nostri compiti
istituzionali con molte preoccupazioni per il futuro, suggerisce per quest'anno
di inaugurare l'anno accademico con una cerimonia sobria e non tradizionale.
Sarà quindi una manifestazione di Ateneo, riservata soprattutto a tutte le
componenti interne della Sun, che ci veda tutti coinvolti per una libera
riflessione sulle nostre attività, le scelte e gli obiettivi che ci siamo
dati". del 03-03-2009 num.
( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Monregalese nel Polo Regionale Enogastronomico L?Istituto Alberghiero 'G.
Giolitti' di Mondovì ed il Centro di Formazione Professionale
Cebano-Monregalese sono partner del Polo formativo regionale che vede coinvolti
altri 18 partners del territorio tra cui l?Università degli Studi di Scienze
Gastronomiche di Pollenzo, diversi Istituti Scolastici, Centri di Ricerca,
l?Agenzia Formativa Apro di Alba, il Birrificio Baladin di Piozzo, Occelli
Agrinatura di Farigliano, Eataly, Enti ed aziende del settore. Il corso, dal
titolo 'Tecnico superiore di comunicazione alimentare e gastronomica' che fa
parte del 'Polo Regionale Enogastronomico Piccole Medie e Grandi Economie: il
primato enogastronomico del Piemonte' sarà avviato entro fine marzo 2009 con
lezioni che si terranno in tre distinte località: Pinerolo (presso l?istituto
'A. Prever') a Mondovì (Alberghiero 'G. Giolitti e Cfp Cebano-Monregalese) e a
Pollenzo (Università di Scienze Gastronomiche). Finanziato dalla Regione
Piemonte - gratuito per disoccupati in possesso di diploma - il corso è aperto
per i giovani diplomati in ambito alberghiero, turistico e alimentare oltre che
agli operatori di settore, agli studenti dell?ultimo anno di scuola superiore
ed a coloro i quali possiedano una qualifica triennale di scuola secondaria.
L?Istituto 'Velso Mucci' di Bra è il capofila del polo regionale, che prevede a
Bra un corso di Tecnico superiore della ristorazione, valorizzazione prodotti
territoriali e produzioni tipiche ed un corso a Carignano di Tecnico superiore
di marketing dei prodotti tipici locali. L?obiettivo del polo Ifts è quello di
soddisfare le richieste di mercato delle aziende attive sul territorio,
formando tecnici superiori in grado di valorizzare le risorse territoriali e i
prodotti tipici nel settore enogastronomico. Ottocento saranno le ore
complessive di formazione, 240 delle quali svolte sotto forma di stage presso
aziende leader nel settore dell?enogastronomia piemontese ed al termine, la
Regione Piemonte, previo superamento delle prove finali di verifica, rilascerà
il ?Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore? valido su tutto il
territorio nazionale e corrispondente al 4° livello della classificazione
europea. Per chi lo avrà seguito sono previsti sbocchi lavorativi con
l?inserimento nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore produttivo
dell?enogastronomia, negli enti istituzionali e privati. Inoltre i crediti
formativi saranno riconosciuti dall?Università degli Studi di Scienze Gastronomiche
di Pollenzo. Per informazioni: Istituto Alberghiero 'G. Giolitti', piazza IV
novembre, 6 12084 Mondovì, 0174-552249 mail: cnrh01000r@istruzione.it. Cfp
Cebano Monregalese, via R. Margherita, 2 12073 Ceva, 0174-701284 mail:
info@cfpcemon.it. Istituto Istruzione Superiore 'A. Prever', Via C. Merlo, 2,
10064 Pinerolo, 0121-72402 mail: paolocavallo@katamail.com. Nella foto, allievi
e docenti del precedente corso, attivato due anni fa a Mondovì, di cui facevano
parte l?Istituto Alberghiero e il Cfp Cebano-Monregalese
( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Intervista
alla professoressa Angela Calvo del CIRSDe Intervista alla professoressa Angela
Calvo docente della Facoltà di Agraria dell?Università
di Torino e membro del CIRSDe Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi
delle Donne. Il Centro è stato costituito nella primavera del 1991 su proposta
di un gruppo di docenti e ricercatrici dell'Università di Torino, come
struttura di riferimento per iniziative di ricerca, didattica avanzata e
sperimentale e incontro culturale, tra le studiose e gli studiosi che adottano
la differenza di genere come questione e come punto di vista. Dal giugno 2002
il CIRSDe è Centro d?interesse generale d?Ateneo dell?Università di Torino.
Ogni anno il CIRSDe pubblica la guida 'InOLTRE i corsi' e la rivista ufficiale
'Quaderni di Donna & Ricerca'. A partire dall?anno accademico 2000-
( da "Foglio, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
3 marzo 2009
Finché la banca va/4 Ma come si nazionalizza una banca? Ecco le ultime ricette
Di fatto sono mesi che alcune delle maggiori banche al mondo sono state
nazionalizzate. Certo, lo si è fatto in sordina, attraverso strumenti spesso
opachi e ambigui – titoli privilegiati, obbligazioni convertibili, warrant e
così via – ma tali da creare le basi di quanto oggi è ormai evidente:
l?avvicendamento tra pubblico e privato come unica soluzione all?agonia di
istituzioni finanziarie portatrici “insane” di quel rischio sistemico che non
deve deflagrare, altrimenti sarà il caos. Non sorprende dunque che il Tesoro
statunitense si appresti a diventare il maggiore azionista di Citigroup. Anzi,
come ha detto due giorni fa il ministro dell?Economia, Giulio Tremonti, semmai
dovrebbe sorprendere che non l?abbia fatto prima. Chissà, forse i tempi per
gettare la maschera non erano ancora maturi, o forse la crisi non aveva ancora
raggiunto il suo climax, l?unico valido pretesto che avrebbe spinto la Casa
Bianca a varcare a viso aperto la soglia di Wall Street. Oggi quel momento è
arrivato: il Dow Jones è crollato sotto i livelli del 1997 e addirittura l?ex
presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, la sfinge, colui che sembrava
avere saldamente tra le mani le sorti del mercato finanziario ha dovuto
arrendersi all?ipotesi di una nazionalizzazione del sistema bancario. In questo
momento, non sembra esserci altra soluzione e il sentiero da seguire è già
stato tracciato mesi or sono. Se convertisse in azioni ordinarie tutti i titoli
privilegiati di Citigroup e in Bank of America sottoscritti lo scorso autunno –
90 miliardi di dollari in tutto – il Tesoro americano acquisterebbe, seduta
stante, la maggioranza dei diritti di voto in entrambe le banche. Riguardo il
colosso assicurativo Aig – che ieri ha dichiarato una mostruosa perdita netta
di 60 miliardi di dollari sull?intero 2008 – il problema invece non si pone
nemmeno: è da settembre che la Federal Reserve di Ben Bernanke ha sottoscritto
warrant che gli garantiscono la proprietà del 79,9 per cento della società di
assicurazioni. E poi c?è la Federal Deposit Insurance Corporation, nella quale
confluiscono tutte le banche, nazionali e regionali, che sono già fallite, in
attesa che qualche temerario si faccia avanti per rilevarle: dall?inizio del
2009, la lista si è allungata di 19 istituti. Insomma, la nazionalizzazione del
sistema bancario statunitense è un fenomeno molto più attuale di quanto non si
creda. Senza tanti squilli di trombe, maccartisti e non hanno messo da parte
ogni sfizio ideologico e hanno fatto di necessità virtù. “Gli Stati Uniti
stanno dando una grande prova di pragmatismo – spiega al Foglio Giulio Sapelli,
docente di Storia economica all?Università Statale di
Milano – anche se non siamo di fronte a fenomeni di “nazionalizzazione”
classica, quanto piuttosto di “neopatrimonialismo”: è la classe politica che
sta mettendo le proprie mani sugli asset bancari perché non può farsi
travolgere dalla crisi”. Come dire: qui non si tratta di socialismo e chissà
che altro, ma di ergere nuovi argini a una crisi che rischia realmente di
travolgere l?economia. Anche perché, per la cultura sostanzialmente pragmatica
degli americani, è ammissibile pubblicizzare temporaneamente, tanto sarà poi
facile tornare alla normalità, al mercato e ai privati. In quest?ottica, ogni
mezzo diventa possibile. Ma la tendenza in Europa può arrivare a sbocchi
differenti, per la diversa cultura politica ed economica. Si giunge a parlare
in alcuni casi di esproprio, come quello previsto da una nuova bozza di legge
approvata dal governo tedesco. Anche perché, quale che sia la strada che verrà
intrapresa, i primi a farne le spese saranno gli azionisti: che si vedano i
loro titoli espropriati dallo stato, o azzerati nel loro valore da nuovi crolli
azionari, poco cambia. Pure il governo inglese sta usando le maniere forti.
Anzi, è stato il primo a farlo, con la nazionalizzazione di Northern Rock,
avvenuta attraverso la confisca di tutte le quote di capitale azionario in
circolazione. Poco dopo, la stessa sorte è toccata agli azionisti di
Bradford&Bingley e poco ci manca che venga condivisa anche da quelli di
Rbs, dove, attraverso mezzi meno drastici – sottoscrizione di azioni di nuova
emissione – Downing Street è salita al 70 per cento del capitale. Tutti
interventi che, almeno sulla carta, dovrebbero essere temporanei. Sull?esempio
del caso svedese che è ormai sulla bocca di tutti, i governi non mancano di
garantire che, una volta risanate, le banche torneranno private. Sarà realmente
così? Marco Onado, docente di Economia degli
intermediari finanziari alla Bocconi, è scettico: “Non credo proprio – ha detto
– all?intenzione dei vari governi di vendere le partecipazioni una volta
terminata la crisi: mi sembrano solo promesse da marinaio”. di Jacopo Dettoni
Leggi: Per Savona, garantire è meglio che nazionalizzare, Forte ci rammenta
quel che di buono possono fare le banche statali, Gotti Tedeschi spiega che
adesso occorre una Good (e non una bad) bank
( da "siciliatravel.com" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
BENI
CULTURALI La mostra itinerante si sposterà successivamente a Lisbona Giotto fa
tappa ad Oporto in Portogallo Ad Oporto è stata inaugurata nella Sala Grande
della Rettoria dell?Università, la nuova tappa della mostra itinerante “Giotto
a Padova”. La mostra sarà visitabile fino al 7 maggio 2009. Il tour di Giotto
dopo la tappa di Lisbona, grazie agli accordi tra il console onorario d?Italia
Angelo Arena e il pro-rettore dell?Università di Oporto, prosegue con un'altra
tappa in Portogallo, che ospiterà le celebrazioni del giugno Antoniano. Alla
cerimonia di inaugurazione saranno presenti Ubaldo Lo nardi, presidente
dell?Azienda Turismo Padova Terme Euganee, Josè Marchez Santuz, Mgnifico
Rettore dell?Università di Oporto, Manuel Antonio Jameira, pro-rettore; Gonzalo
Gonsalves, assessore alla Cultura della città di Oporto e Angelo Arena, Console
Onorario d?Italia ad Oporto. La cerimonia di inaugurazione si è chiusa con la
“lectio magistralis” di Barbara Aniello, storica dell?arte e docente
dell?Università di Lisbona. Per informazioni: tel. 348.3311659
( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 53 del
2009-03-03 pagina 0 Statali, Cgil: "400mila precari rischiano il
posto" di Redazione Secondo il sindacato sarebbero circa 400mila i precari
della pubblica amministrazione che potrebbero rischiare il proprio posto di
lavoro. La metà di questi sarebbe impegnata nella scuola Roma - Sono circa
400mila i precari della pubblica amministrazione che potrebbero rischiare il
proprio posto di lavoro a causa del decreto che blocca la stabilizzazione dei
lavoratori flessibili nel comparto, la metà impegnata nella scuola. è quanto
emerge dai dati forniti dalla Cgil, anche sulla base del Conto annuale della
Ragioneria dello Stato. I precari nella pubblica amministrazione Ai 112.489
occupati a tempo determinato e ai 25.213 lavoratori socialmente utili (dati
2007 della Ragioneria generale dello Stato) si aggiungono infatti - secondo la
Cgil - 80mila contratti di lavoro a progetto (contratti che però potrebbero
riguardare in parte le stesse persona) per un totale di lavoratori, esclusa la
scuola, che supera le 200.000 unità. A queste - sempre secondo i dati Cgil - si
aggiungono 130.000 docenti e 75.000 lavoratori non docenti
impegnati nella scuola. La cifra di 400.000 non tiene conto di tirocinanti,
stagisti e borsisti, figure non censite che potrebbero raggiungere altre
100mila unità. Il settore scolastico Secondo la Cgil, almeno 30mila dei precari
della scuola perderanno il posto già nel 2009, mentre per quelli degli
altri comparti del pubblico impiego la stabilizzazione si allontana almeno fino
al 2012, anno nel quale potrebbero essere riaperti i concorsi pubblici. Il
posto fisso comunque - spiega il coordinatore del dipartimento settori pubblici
della Cgil, Michele Gentile - sfuma per i 60mila che rientravano nelle regole
fissate per la stabilizzazione dal Governo Prodi (almeno tre anni di lavoro
nella pubblica amministrazione nel 2006 e 2007), mentre per altri 50.000 che
avevano lavorato nel comparto per meno tempo c?è il rischio di perdere il posto
a causa dello stop ai rinnovi dei contratti dopo tre anni previsto dal decreto
legge Tremonti dello scorso anno. Secondo l?ultimo Conto annuale, i lavoratori
a tempo determinato (sempre esclusa la scuola) nel 2007 erano concentrati nel
servizio sanitario nazionale (35.553, 24.834 delle quali donne) e negli enti
locali (44.545, 29.052 delle quali donne), ma anche nelle regioni a statuto
speciale (11.261), nelle università (5.131) e tra i
vigili del fuoco (3.589). I lavoratori socialmente utili (25.213) si
concentrano negli enti locali (24.095) mentre i lavoratori interinali (non
considerati precari in quanto non dipendenti dell? amministrazione) nel 2007
erano 11.560. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Rai News 24" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Roma | 3
marzo 2009 La Cgil: 400.000 precari della pubblica amministrazione rischiano il
posto La scuola supera le 200.000 unita' Sono circa 400.000 i precari della
pubblica amministrazione che potrebbero rischiare il proprio posto di lavoro a
causa del decreto che blocca la stabilizzazione dei lavoratori flessibili nel
comparto, la meta' impegnata nella scuola. E' quanto emerge dai dati forniti
dalla Cgil, anche sulla base del Conto annuale della Ragioneria dello Stato. Ai
112.489 occupati a tempo determinato e ai 25.213 lavoratori socialmente utili
(dati 2007 della Ragioneria generale dello Stato) si aggiungono infatti -
secondo la Cgil - 80.000 contratti di lavoro a progetto (contratti che pero'
potrebbero riguardare in parte le stesse persona) per un totale di lavoratori,
esclusa la scuola, che supera le 200.000 unita'. A queste - sempre secondo i
dati Cgil - si aggiungono 130.000 docenti e 75.000
lavoratori non docenti impegnati nella scuola. La cifra di 400.000 non tiene
conto di tirocinanti, stagisti e borsisti, figure non censite che potrebbero
raggiungere altre 100.000 unita'. Secondo la Cgil, almeno 30.000 dei precari
della scuola perderanno il posto gia' nel 2009, mentre per quelli degli altri
comparti del pubblico impiego la stabilizzazione si allontana almeno
fino al 2012, anno nel quale potrebbero essere riaperti i concorsi pubblici. Il
posto fisso comunque - spiega il coordinatore del dipartimento settori pubblici
della Cgil, Michele Gentile - sfuma per i 60.000 che rientravano nelle regole
fissate per la stabilizzazione dal Governo Prodi (almeno tre anni di lavoro
nella pubblica amministrazione nel 2006 e 2007), mentre per altri 50.000 che
avevano lavorato nel comparto per meno tempo c'e' il rischio di perdere il
posto a causa dello stop ai rinnovi dei contratti dopo tre anni previsto dal
decreto legge Tremonti dello scorso anno. Secondo l'ultimo Conto annuale, i
lavoratori a tempo determinato (sempre esclusa la scuola) nel 2007 erano
concentrati nel servizio sanitario nazionale (35.553, 24.834 delle quali donne)
e negli enti locali (44.545, 29.052 delle quali donne), ma anche nelle regioni
a statuto speciale (11.261), nelle universita' (5.131) e tra i vigili del fuoco
(3.589). I lavoratori socialmente utili (25.213) si concentrano negli enti
locali (24.095) mentre i lavoratori interinali (non considerati precari in
quanto non dipendenti dell' amministrazione) nel 2007 erano 11.560.
( da "Agi" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
OBESITA':
SICILIA APRIPISTA CON PIANO PREVENZIONE NELLE SCUOLE (AGI) - Palermo, 3 mar. -
La Sicilia sara' la prima regione italiana a implementare in via sperimentale
il programma "Food Dudes", premiato dall'Organizzazione mondiale
della sanita' col "Counteracting Obesity Award". Food Dudes
rappresenta un intervento psicoeducativo pensato e progettato per i bambini
delle scuole elementari e materne. L'intervento si attua a livello scolastico
ed e' volto all'educazione alimentare, finalizzata alla prevenzione
dell'obesita' infantile e adulta. Gli obiettivi e la metodologia del progetto
sono stati a Palermo, alla quale hanno partecipato l'assessore regionale
all'Agricoltura, Giovanni La Via, il docente di Psicologia dell'Universita' Iulm di Milano e presidente dello
Iescum di Parma, Paolo Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole
coinvolte. Il progetto e' nato nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia
dell'Universita' del Galles a Bangor, e successivamente testato con successo in
diversi Paesi d'Europa. La prima applicazione in Italia e' realizzata in
collaborazione con la Regione siciliana e si integra nel lavoro che la Regione
ha fin oggi svolto per la diffusione di campagne di indagini conoscitive e
sensibilizzazione alla corretta educazione alimentare, iniziato nel 2002.
"Il tema dell'alimentazione - ha detto l'assessore La Via - ha un ruolo
centrale per promuovere un'effettiva e diffusa tutela della popolazione ed e'
uno dei temi fondamentali su cui bisogna impegnarsi quotidianamente per costruire
un reale e sostanziale miglioramento della qualita' della vita". Il
programma di intervento rientra in un piano di ricerca piu' ampio nella
prevenzione e cura dei disturbi alimentari che la Fondazione Iulm e Iescum
conducono in collaborazione con medici e dietisti di Tremestieri Medicina.
Obiettivo a lungo termine del progetto e' quello di individuare e affinare
processi e interventi, psicoeducativi e clinici, volti alla prevenzione e al
trattamento dei disturbi alimentari nell'infanzia e nell'adolescenza. La scelta
della Sicilia e' stata dettata dal fatto che e' la regione a piu' alta densita'
di bambini obesi in Europa e al contempo quella a maggiore vocazione agricola
italiana. Il programma di ricerca si realizzera' in Sicilia, coinvolgendo,
almeno 5 scuole delle province di Catania, Palermo e Agrigento per la durata di
un anno. I "Fooddudes" sono quattro ragazzi supereroi che per
acquisire i loro poteri devono mangiare frutta e verdura. L'antagonista e' il
perfido generale Junk. Attraverso episodi registrati su dvd e lettere, i
Fooddudes entrano in contatto con i bambini a scuola e chiedono loro un aiuto
per sconfiggere il generale. Tale aiuto consiste nel mangiare il piu' possibile
frutta e verdura, attraverso cui ricava l'energia per sconfiggere Junk.
( da "Sicilia, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pedofilia,
condanna a 7 anni Un uomo di Santa Margherita Belice avrebbe violentato per 6
anni la nipotina g.re.) - Riproporre il master sul turismo per l'anno
accademico 2009/2010 e istituire il master universitario con l'Unesco nella
parte orientale della provincia. E' la proposta che il consigliere provinciale
saccense Ezio Di Prima ha fatto al presidente della provincia Eugenio D'Orsi in
occasione dell'ultima seduta consiliare, quando all'ordine del giorno c'era
l'interrogazione sulla preoccupazione che venisse annullato il master che ogni
anno si svolge a Sciacca. Durante la seduta, è stata trattata l'interrogazione
presentata da Di Prima sui motivi per i quali il presidente della Provincia non
aveva ritenuto necessario rifinanziare il master anche per l'anno accademico
2009/2010. D'Orsi, in risposta all'interrogazione, aveva affermato che in
questa fase, per problemi di comunicazione avuti con il coordinatore del
master, non aveva ravvisato la necessità di rifinanziare il master, sostenendo
in particolare che «nessuna università o
nessun docente possono ritenere di avere l'esclusiva sui master universitari».
Il presidente della Provincia disse di avere in previsione la possibilità di
fare un master sul turismo organizzato non dall'Università di Palermo ma
dall'Unesco da far svolgere non necessariamente a Sciacca, ma nella parte orientale
della provincia. «Io spero che D'Orsi e il professore Andria riescano a
chiarire i loro problemi di comunicazione - dice oggi Di Prima - ma nulla vieta
che si possano fare due master in provincia, il nostro territorio ha bisogno
anche di una crescita culturale e occorre lavorare in questa direzione».
( da "Gazzettino, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Eurobond
contro la crisi e per consolidare l'Unione Martedì 3 Marzo 2009, -Sul Corriere
della sera del 28 febbraio Alberto Quadrio Curzio rilancia l'idea degli
eurobond, che l'UEM (i paesi della UE che hanno adottato l'euro) dovrebbe
emettere per finanziare con un Fondo di Euro-Sviluppo (FES) la spesa pubblica europea anti-crisi e pro-crescita, suggerendo -
come contributo di concretezza - modalità attuative largamente apprezzabili. La
proposta come ricorda Quadrio Curzio è stata più volte e autorevolmente avanzata
in passato (Delors, Prodi, Tremonti) ma senza successo. La stessa è in questi
giorni anche all'esame del Parlamento europeo, sia sotto forma di una
"dichiarazione scritta" lanciata dagli onorevoli Mario Mauro e Gianni
Pittella, sia di alcuni emendamenti al testo della risoluzione parlamentare sul
piano europeo di rilancio economico (rapporto Ferreira) - che verrà votato a
Strasburgo il prossimo 11 marzo '09 - presentati dal sottoscritto a nome della
Commissione trasporti, unanime. Che cosa può far ritenere che questa sia la
volta buona? L'ampiezza e la velocità di diffusione globale della crisi e, di
contro, la lentezza e l'insufficienza della risposta europea data finora sono
fattori sufficienti a far finalmente adottare questo strumento di irrobustimento
della politica economica e monetaria europea? Per rispondere occorre chiedersi
se le nuove circostanze - la crisi globale finanziaria, economica e sociale - e
i dettagli attuativi della proposta alla Quadrio Curzio siano in grado di far
superare gli ostacoli di forma e di sostanza che hanno finora sbarrato la
strada agli eurobond. Il primo ostacolo, di forma, è che la Commissione europea
non ha finora trovato né la voglia né la forza di "imporre" al
Consiglio (e al Parlamento) questa innovazione tanto ragionevole quanto
coraggiosa. Immaginare che sia la Commissione Barroso a prendere questa
iniziativa è abbastanza improbabile. Circa il Consiglio europeo sono note le
intemperanze del ministro tedesco Stammayer, che non hanno consentito a
Tremonti e agli altri sostenitori degli eurobond di andar oltre la costituzione
di un gruppo di studio ad hoc. Al Parlamento, si vedrà l'11 marzo prossimo se
prevarranno le istanze delle Commissioni di spesa (la Trasporti su tutte) o
quelle della Commissione economica e finanziaria, che ancora vi si oppone. Ma
queste schermaglie di forma fanno solo velo ai motivi di sostanza. Il primo è,
paradossalmente, la bontà stessa dello strumento: una Unione europea alla quale
fosse concesso di indebitarsi per tutti e di gestire con successo queste
risorse "comuni" avrebbe fatto, pur nel solo sottoinsieme di
Eurolandia, un passo enorme verso l'integrazione; un passo insopportabile per
tutti coloro che difendono la sovranità degli stati membri contro le ingerenze
del "mostro federale". Pur di fronte all'evidenza della insufficienza
delle risposte nazionali alla crisi gli eurobond sono osteggiati più che in sè
per il trasferimento di competenza all'Unione che essi implicherebbero. Un
atteggiamento miope che esigerebbe per essere superato un coraggio da statisti
simile a quello che ha portato all'adozione dell'euro, di quella moneta che
oggi si rivela provvidenziale nel resistere alla crisi. Il coraggio di Kohl,
che occorrerebbe oggi avesse soprattutto la Merkel, perché, come con l'euro,
anche con gli eurobond è la Germania ad avere in apparenza più da perdere che
da guadagnare. Come convincere la Germania? Ci sono modalità attuative che
possono rendere meno rischiosa, se non vantaggiosa per la Germania, anche al di
là del beneficio comune di più sollecita uscita dalla crisi, la via degli
eurobond? Quadrio Curzio propone di lavorare sulle garanzie del FES
(conferimento in garanzia di parte delle riserve auree di Eurolandia, più
garanzie sovrane di tutti gli stati aderenti all'euro e della BCE), sulla
gestione del Fondo (poteri di voto proporzionali al PIL con quote corrette in
aumento per le riserve auree conferite e in diminuzione per il rapporto tra
debito pubblico e PIL) e sull'uso orientato delle risorse raccolte
(finanziamento solo integrativo dei debiti pubblici nazionali, finanziamento di
operazioni di fusione bancaria e di ristrutturazione industriale e
finanziamento del potenziamento delle infrastrutture interne alla UEM). Ci si
può aggiungere - e in questa direzione vanno gli emendamenti presentati dal
sottoscritto al "rapporto Ferreira" alla plenaria del Parlamento
europeo - una dichiarata temporaneità decennale del Fondo (che per l'ulteriore
diminuzione del rischio potrebbe perfino ambire a un costo di raccolta inferiore
a quello degli stessi titoli tedeschi!) e un impegno dei singoli stati UEM ad
accollarsi a scadenza l'eventuale rinnovo delle emissioni in misura
proporzionale alla quota nazionale di utilizzo del FES decennale. Sempre con
l'obiettivo di rassicurare la Germania, varrebbe la pena di dedicare il FES e i
primi eurobond al solo finanziamento di infrastrutture: solo quelle già
dichiarate di interesse comune (e le tratte mature delle reti TEN-T sono in
grado di far spendere subito cifre importanti) e per le quali
una quota di finanziamento sia assicurata dai privati in qualche forma di
Partnership Pubblico Privata (PPP). La gestione di questo FES da parte della
Banca europea degli investimenti (BEI) consentirebbe di far tesoro di altre
esperienze in atto. Insomma gli eurobond aiuterebbero l'Europa a dare una
risposta più adeguata alla crisi, finanziando in più quel
"reinvestimento" che dovrebbe preparare l'economia europea a
tempi migliori: basta che se ne convincano la Germania e gli altri Paesi più
attenti agli equilibri di finanza pubblica, oggi
peraltro insufficienti a mettere chiunque al riparo assoluto. L'urgenza della
crisi farà il miracolo? * Presidente Commissione Trasporti e turismo del
Parlamento europeo
( da "Sicilia, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Gravina.
Progetto al «Mattarella» sul tempo trascorso insieme da genitori e figli «Tra
ruolo compromesso genitori e figli si incontrano» è il titolo della II edizione
del progetto realizzato a Gravina dalla Formac e finanziato dall'assessorato
comunale alla Pubblica istruzione, retto da Alfio Nicosia. Il progetto è stato
realizzato nel circolo didattico «Piersanti Mattarella», diretto dalla prof.ssa
Concita Mosca, con lo scopo di migliorare la qualità del tempo trascorso
insieme da genitori e figli. Per fare ciò i partecipanti sono stati chiamati a
svolgere dei giochi di ruolo, nell'ottica di riuscire a vedersi ciascuno nei
panni dell'altro. «Genitori e figli non condividono già il loro tempo tra le
pareti delle proprie case? La risposta è no, o meglio non abbastanza. Non è
alla quantità, ma alla qualità del tempo trascorso insieme che questo progetto
ha mirato», sottolineano le formatrici e creatrici del progetto, Grazia R.
Corsaro e Carla Virzì, esperte in comunicazione e affiancate da una psicologa e
da un esperto in genitorialità, oltre che dall'insegnante Matilde Musumeci.
Ogni incontro è stato preceduto dalla visione di un film che ha introdotto la
tematica della successiva attività e ha permesso ai partecipanti di immergersi
con rapidità nelle problematiche trattate dal corso, offrendo ottimi spunti per
affrontare le delicate questioni dell'ascolto, delle difficoltà comunicative,
della diversità di punti di vista. Salvo Vitale Motta. Tre allieve nel corpo di
ballo del «Bellini» L'assessore provinciale allo Sport ed Edilizia sportiva,
Daniele Capuana, ha premiato le tre allieve del Centro Danza di Motta S.
Anastasia per il loro inserimento nel corpo di ballo del Teatro Massimo Bellini
di Catania. Virginia Palazzolo, Ilenia Seminara e Federica Barbieri sono state
premiate per la dedizione e l'abnegazione che hanno permesso alle tre allieve
di raggiungere questo primo importante traguardo. «Sono contento - ha
sottolineato Capuana - di poter premiare queste ragazze che, pur essendo molto
giovani, da anni fanno tanti sacrifici per raggiungere i propri obiettivi
praticando lo sport della danza. Questa è la dimostrazione che nel Comune di
Motta S. Anastasia e nella Provincia di Catania abbiamo tanti talenti in erba e
che non è necessario doverli cercare altrove, come purtroppo accade spesso.
Ringrazio la prof.ssa Antonella Bruno per l'impegno che mette nell'insegnamento
della danza, dedicandosi a tante ragazze della nostra provincia e insegnando
loro tutti i segreti e le tecniche». L'evento ha visto anche la partecipazione
della stessa prof.ssa Bruno, della prof.ssa Giovanna Greco, docente
all'accademia nazionale di danza di Roma, del dirigente scolastico
dell'istituto comprensivo scolastico «D'Annunzio» di Motta S. Anastasia, della
dott.ssa Daniela Di Piazza. L'assessore Capuana ha consegnato un riconoscimento
anche all'allieva Rosetta Garofalo, che in un concorso svoltosi a Reggio
Calabria si è classificata al primo posto. Acitrezza. Convegno su corpo,
interiorità e benessere b.c.) «Un corpo da mostrare un'interiorità da
nascondere» - Come ritrovare il proprio ben-essere. E' stato questo il tema del
convegno svoltosi ad Acitrezza. Relatori, Sandro Vero, docente di Psicologia della comunicazione all'Università Kore di Enna, e
Salvo Noè, psicologo acese. Nell'incontro messi in risalto alcuni concetti
importanti quali la presa di coscienza del proprio corpo per poter accedere a
tutto il proprio essere. Molte le domande formulate dai presenti ai
relatori a conclusione della serata.
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Dante
prepara i giovani alle sfide» Martedì 3 Marzo 2009, La presenza di Dante a
Padova? Un mistero. I suoi rapporti con il Veneto? Scarsi. «È davvero
stupefacente che, al contrario di Verona, Venezia non trovi adeguato spazio
nella Divina Commedia, nei versi s'incontra solo la descrizione dell'Arsenale,
sorte condivisa da altre città importanti come Padova». È quanto si è colto dal
dotto intervento del professor Sante Bortolami, docente di Storia
mediovale all'Università, al convegno di studi "Leggere e insegnare Dante
nella scuola del Duemila", organizzato al Centro culturale Altinate
dall'Ufficio scolastico regionale (Usr) e dal Comitato regionale di promozione
degli studi danteschi, in collaborazione con l'università, la
Società Dante Alighieri e il liceo Tito Livio. Non è provato neppure,
come ha riferito il professore di Letteratura italiana Manlio Pastore Stocchi,
che il sommo poeta si sia incontrato con letterati padovani come, per esempio,
Albertino Mussato. «Non è accertato - ha confermato il professor Giuliano Pisani
- che Dante sia venuto nella nostra città e non si hanno testimonianze
attendibili che conoscesse Giotto. Nella concezione della Cappella degli
Scrovegni Dante non ha alcuna parte. La concezione della Divina Commedia è
tomistica, mentre la concezione teologica della Cappella degli Scrovegni è
agostiniana e il suo ispiratore è uno dei più celebri teologi dell'epoca, il
frate eremitano Alberto da Padova, morto a Parigi dove insegnava teologia alla
Sorbona». Il professor Stefano Quaglia, dirigente tecnico dell'Usr, ha
osservato che Dante "ha saputo coniugare i suoi studi con l'esperienza
storica del tempo e ai giovani insegna a guardare avanti, facendo tesoro di
quello che hanno alle spalle, perchè senza storia non c'è futuro". Insomma
gli studenti, che hanno gremito l'auditorium del centro Altinate, hanno vissuto
un importante momento di approfondimento, "un colpo d'ala al lavoro
quotidiano che svolgete a scuola" lo ha definito Daria Zangirolami,
dirigente scolastica del Tito Livio, opinione condivisa dalla presidente della
Società Dante Alighieri, Luisa Scimemi di San Bonifacio e da Carmela Palumbo,
direttore generale dell'Usr: «Dante è un autore che si presta a molte chiavi di
lettura: storica, filosofica, politica, umanistica e, dal momento che vi
aspettano sfide non facili, la sua conoscenza vi aiuta ad affrontare e ad amare
la complessità». Maria Pia Codato
( da "Sannio Online, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura e
Spettacoli: E? d?obbligo sperare La società sannita vive di eventi Pubblicato
il 03-03-2009 Qualche lettore, delle mie brevi note che compaiono sui giornali
locali, osserva che sono pungenti. Certo riflettono il mio desiderio che sia
costante lo sforzo di migliorare il tono della nostra vita, cosa che potrà
accadere se tutti facciamo la nostra parte... Qualche lettore, delle mie brevi
note che compaiono sui giornali locali, osserva che sono pungenti. Certo
riflettono il mio desiderio che sia costante lo sforzo di migliorare il tono
della nostra vita, cosa che potrà accadere se tutti facciamo la nostra parte.
Rifletterò questa volta su avvenimenti ai quali sono stata partecipe, e che
fanno bene sperare, così che non sia il pungolo a muoverci verso l?utopia ma
siano le buone testimonianze. La lotta per la raccolta differenziata è in pieno
svolgimento, attraverso la sensibilizzazione degli alunni delle scuole.
L?avvicinamento alle regole da interpretare è rappresentato dinanzi alla platea
degli alunni mediante comunicazione che è insieme gestuale, verbale, insomma
teatrale con un linguaggio convincente perché adeguato ai ragazzi. Immaginatevi
l?ingresso in una grande sala dove sono accoccolati in attesa gli spettatori,
di un capitano di una ciurma di pirati, con figura e costume, tali da far
sgranare gli occhi. Nel nostro caso lo strabiliante capo dei pirati è Claudio
D?Agostino, eccellente animatore-comunicatore che condurrà i ragazzi, tutti
estremamente attenti, a eseguirne gli ordini, e comprenderne le regole del
Riciclaggio dei Rifiuti. Bene! Nella sala convegni ?Cantieri di gratuità? del
Palazzo del Volontariato, sala affollatissima di giovani e di adulti, ascolto
attenta i relatori di un convegno che ha per titolo ?Se mi ascolti, esisto
...?. Il tema è di grande attualità, considerato che da qualche tempo si
ravvisa nella difficoltà di comunicare il disagio dei genitori e dei giovani.
Organizzato dal C.A.M. Telefono Azzurro che, presieduto dall?eccellente Carla
Miele Nargi, da anni opera nel settore della difesa dei minori, ha visto la
collaborazione di un?altra Associazione da poco fondata, Beneslan, per la quale
ha parlato il medico pediatra Nicola Cicchella, sul tema ?Violenza silenziosa e
violenza gridata? mentre un gruppo di alunni del Liceo Classico, con il
professore di Storia e Filosofia Amerigo Ciervo, ha discusso sul perché è
difficile parlare delle proprie emozioni. Altri oratori hanno trattato del
rapporto tra l?emotività e la cognitività, tra l?affettività e l?apprendimento.
Il grande interesse per gli argomenti, riconosciuti come fondamentali per
combattere errori di comportamento della famiglia e della scuola che ingenerano
molti disturbi nei ragazzi, negli adolescenti e nei giovani (si pensi al
?bullismo?) meriterebbero che altri convegni fossero organizzati. Non è facile,
senza stimoli e senza la guida di esperti, riconoscersi nei propri
comportamenti per confrontarli, giudicarli e, se necessario, modificarli. Se le
parole, tuttavia, come io credo, possono provocare una breve emozione, ecco
alcuni versi di Nicola Cicchella sulla ?indifferenza? stampati sull?invito al
Convegno: ?Quante volte ti ho chiamato/ guardandoti con gioia per la tua
presenza/ Gridava la tua attenzione/ appeso ad una parola, il mio silenzio./
Voltasti il viso lentamente/ annullandomi nel niente/ né disprezzo né odio nel
tuo fare/ né amore né dolore nel tuo parlare/ Più crudele di tutto, tutto
pervase la mia/ essenza la tua indifferenza?. Oh, la pena di non essere
ascoltati! Il Premio ?Maria Rancati? invece, giunto alla XXVI edizione,
premiando bambini, ragazzi e giovani che vivono coraggiosamente malgrado
l?incontro con la sofferenza o aiutano gli altri ad affrontarla, dando esempio
di generosità, vuole ridare valore al coraggio di tante mamme che hanno
consegnato e consegnano anche oggi ai figli la testimonianza di un vivere un
rapporto umano fatto di impegno, di responsabilità, di coraggio. Lucia
Dell?Aquila Beatrice, una maestra in pensione, che in forma poetica sa
trasferire una profonda sapienza, in occasione del premio ha scritto tra
l?altro: ?... Buoni si nasce o si diventa?/ Il seme della bontà c?è/ certamente
c?è/ in ogni essere umano./ Lo dicono i fatti e le esperienze/ Mette radici però/
se già i nonni abituano il nipotino/ a dividere il biscotto con l?amico;/ i
genitori trasmettono al figlio/ il valore del gioco con il ?diverso?/
desideroso di compagnia/ e a volte di un sorriso;/ e ancor più la scuola, con
una maestra attenta/ che dà conoscenze/ e trova anche spazio per parlare ai
piccoli e ai grandi/ dell?importanza del rapporto umano/ senza preferenze o
pregiudizi./ Anche così li aiuta a crescere/ e li guida a credere/ che il dare/
nelle sue forme più varie,/ appaga più che il ricevere./ Tante piante Bontà
crescono/ perché i nonni bagnarono il seme,/ i genitori diedero acqua ai
germogli/ la scuola curò i grandi cespugli./ Tanti frutti buoni sono nati/ i
Giovani volontari ne sono l?esempio?. E a proposito di ?volontari?, sono
tornati alla Casa Albergo di San Pasquale tanti giovani studenti dell?Istituto
Tecnico Commerciale ?Rampone? guidati da Antonella Fusco, animatrice
instancabile, ed è stata festa grande per gli ospiti ai quali sono giunte
dimostrazioni di amicizia e di affetto, insieme con dolci preparati dalle mamme
degli studenti e la promessa di offrire altre ore di compagnia in tempi liberi
dallo studio. Presente l?Arcivescovo che ha celebrato la Santa Messa. Nella
Scuola Media ?Torre?, alla presenza di alunni, docenti, rappresentanti del
Centro di Cultura dell?Università Cattolica di Benevento, assessore alla PI e
la dottoressa Villanacci dell?Amministrazione Comunale, è stata presentata la
prima parte di un Progetto concordato e svolto sulle nuove metodologie di
comunicazione, i nuovi linguaggi dei quali i ragazzi e i giovani si sono
impadroniti. Sono linguaggi ai quali noi adulti non ricorriamo per incapacità
d?uso o diffidenza, ma sono mezzi relazionali indispensabili perché non si
accentui la distanza tra le generazioni. Spesso usati a scopo di divertimento,
sono ignorati nell?uso didattico, ma soprattutto modificatori di una forma che
investe sia l?intelligenza che l?affettività, in altre parole cambiano il
nostro modo di essere e di vivere. Parlo di televisione, radio, cinema,
cellulare, computer (con tutte le sue offerte d?uso) stampa ... . Il loro
rapido ingresso nel nostro modo di vivere sta cambiando, senza una loro
approfondita conoscenza, la possibilità di valutarli e quindi di conoscere
l?impatto e le conseguenti possibilità di scelta. Il rischio, già registrato
dai più attenti osservatori del costume e del clima culturale, ha spinto
l?Università Cattolica ad una ricerca affidata ad una équipe diretta dal prof.
Rivoltella. Una docente che collabora con il Centro
Culturale di Benevento, la dottoressa Carla De Toma, da anni in collegamento
con tale équipe, ha raccolto la disponibilità dell?Amministrazione Comunale per
un progetto già dichiarato pluriennale, di una riflessione approfondita con
alcune scuole medie ed ha relazionato la ?Torre? servendosi di alcune
tecnologie studiate con studenti e docenti. E? l?inizio di un processo di
disseminazione che riguarderà tutta la scuola e farà parte fondamentale per un
rinnovamento della nostra cultura, provocando certamente un impegno delle
famiglie. Saper decodificare i ?media?, saperli costruire e usare è scelta di
libertà dai condizionamenti che già soffocano la nostra vita, siano essi di
carattere economico o di carattere politico. Nella libertà di scelta io penso
sia l?onore dell?uomo! Per la prima volta sia detto a onore di chi ha firmato
il Progetto, una Istituzione e un importante Centro di Cultura, si sono
incontrati per mettere insieme un cammino che riguarda la vita, le scelte dei
cittadini perché siano liberati di tante forme di condizionamento che ne
sminuiscono la la libertà e quindi la dignità. C?è dell?altro. Ha parlato a
Benevento, dinanzi a molte persone, nel palazzo del Volontariato, Don Luigi
Ciotti. Da anni il suo nome e il suo operato significano lotta contro le mafie
e camorra che straziano la nostra Nazione. Altri parleranno del suo appello
appassionato approfondendo le sue parole. Mi limito a sottolineare come abbia
chiamato tutti a collaborare con coraggio, con costanza, perseveranza, per un
riscatto che ci ridarà credibilità, dignità e onore. In opposizione alla
dissipazione di energie, alla corruzione, alle violenze, palesi od occulte,
alla indifferenza, al degrado della cultura preoccupata più degli spettacoli e
delle parole che raccontano il male, Don Ciotti ha gridato il valore della
speranza in nome di tutti quelli che sono morti anche per noi e accanto a chi
?produce? il bene non accontentandosi di predicarlo. C?è quindi alimento,
intorno a noi, per sperare per ritrovare la felicità dell?impegno, continuato e
ostinato, per capire le parole di Don Emilio Matarazzo: ?La pace è desiderio?.
( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Serra degli
Ulivi: entro 6 mesi pronto progetto preliminare E? un passaggio dalla teoria
alla pratica, dai tavoli della Regione a quelli tecnici di progettazione, a
riassumere il senso della conferenza stampa coordinata sabato mattina
dall?assessore regionale all?Agricoltura Mino Taricco nella sede del consorzio
?Brobbio-Pesio? di Mondovì. A tener banco ?Serra degli Ulivi?, l?imponente
invaso idrico da realizzare a Branzola, frazione di Villanova. Il primo
progetto ad aver peraltro usufruito del neonato ?Fondo regionale di rotazione?,
una cassa da 5 milioni di euro, nata per anticipare i soldi dello Stato sulla
progettazione delle opere da cantierare. Insomma, uno strumento in più per
garantire al parco progetti regionale di centrare gli obiettivi. Taricco: "Il
punto di partenza è il milione di euro che la Regione ha finanziato nei giorni
scorsi per la progettazione preliminare dell?opera, inserita già a suo tempo
nel Piano irriguo nazionale per 44 milioni". Restano ora da far quadrare
interessi e incastri di un progetto complicatissimo, che si appresta ad entrare
nella sua fase più delicata: la definizione in dettaglio sul territorio, a
partire dai 4 comuni interessati dalla sua progettazione, Villanova, Pianfei,
Roccaforte, Chiusa Pesio. Ma la macchina di ?Serra degli Ulivi?, assicura
Taricco, ha ingranaggi ben oleati. Oreste Bernelli del consorzio ?Pesio?, cui
spetterà il compito di coordinare la progettazione preliminare dell?invaso, ne
chiarisce le prossime tappe: "Il primo passo sarà il rifacimento delle condotte
e la sistemazione del Pesio. Poi interverremo sul lago di Pianfei e infine su
Serra". Ancora Taricco: "Serra procede a tempi
record: in 2-3 anni riempiremo il lago di Pianfei, sarei già contento di vedere
le ruspe al lavoro sul nuovo invaso per il
( da "Sestopotere.com" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Le pubbliche
istituzioni di fronte alla crisi, primo seminario del ciclo promosso da
Provincia di Piacenza e 'Cattolica' (3/3/2009 15:16) | (Sesto Potere) -
Piacenza - 3 marzo 2009 - Di particolare rilievo ed attualità è il primo
appuntamento del ciclo di seminari sul Lavoro che Provincia e Università
Cattolica organizzano nella sede piacentina dell'ateneo, a S. Lazzaro.
Nell'incontro, in programma venerdì 6 marzo, dalle 14,30 alle 17,30 circa,
nell'auditorium G. Mazzocchi dell'Università, si parlerà di “Stato, Regioni e
Province di fronte alla crisi occupazionale” . Il programma prevede, dopo i
saluti di Francesco Timpano, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e
Sociali dell?Università, la presentazione dell?iniziativa da parte
dell?Assessore Provinciale al lavoro Fernando Tribi e l?introduzione di Pier
Antonio Varesi, docente di legislazione del lavoro
all'Università cattolica e coordinatore del ciclo. Seguiranno tre relazioni,
moderate da Pier Antonio Varesi: la prima di Gianni Geroldi, Direttore Generale
della Direzione Generale per le Politiche Previdenziali del Ministero del
Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che illustrerà le misure
statali per fronteggiare la crisi occupazionale, occupandosi anche dei profili
previdenziali della legge n. 2/2009 di conversione del decreto legge noto come
pacchetto anticrisi (185/2008). A seguire interverranno Paola Cicognani, Dirigente
Servizio Lavoro della Regione Emilia-Romagna, per spiegare l?azione delle
Regioni ed in particolare della Regione Emilia-Romagna di fronte alla crisi,
con l?intreccio tra politiche attive e politiche passive del lavoro, e Manuela
Moreni, Dirigente del Servizio Mercato del lavoro e Formazione della Provincia,
che spiegherà cosa fa la Provincia di Piacenza per accompagnare il reimpiego
dei lavoratori. Infine, un apposito spazio sarà riservato a domande ed
approfondimenti. Il seminario si offre come momento di discussione delle misure
avviate, a livello nazionale, regionale e locale, per fronteggiare la
situazione di crisi occupazionale e sostenere la ricollocazione dei lavoratori
coinvolti. Si colloca al centro del dibattito in corso tra i diversi Soggetti
istituzionali e le Parti sociali ed offre al territorio un?occasione importante
di discussione ed approfondimento, anche come contributo qualificato per gli
interventi che vengono attuati a livello locale.
( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Palermo, 3
mar. (Apcom) - La Sicilia sarà la prima regione italiana a implementare in via
sperimentale il programma 'Food Dudes', premiato dall'Organizzazione mondiale
della sanità col 'Counteracting Obesity Award'. Food Dudes rappresenta un
intervento psicoeducativo pensato e progettato per i bambini delle scuole
elementari e materne. L'intervento si attua a livello scolastico ed è volto
all'educazione alimentare, finalizzata alla prevenzione dell'obesità infantile
e adulta. Gli obiettivi e la metodologia del progetto sono stati presentati nel
corso di una conferenza stampa a villa Malfitano a Palermo, alla quale hanno
partecipato l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via, il docente di Psicologia dell'Università Iulm di Milano e presidente dello
Iescum di Parma, Paolo Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte
nel progetto. Il progetto è nato nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia
dell'Università del Galles a Bangor, e successivamente testato con successo in
diversi paesi d'Europa. La prima applicazione in Italia è realizzata in
collaborazione con la Regione siciliana e si integra nel lavoro che la Regione
ha fin oggi svolto per la diffusione di campagne di indagini conoscitive e
sensibilizzazione alla corretta educazione alimentare, iniziato nel 2002. Il
programma di intervento rientra in un piano di ricerca più ampio nella
prevenzione e cura dei disturbi alimentari che la Fondazione Iulm e Iescum
conducono in collaborazione con medici e dietisti di Tremestieri Medicina.
Obiettivo a lungo termine del progetto è quello di individuare e affinare
processi e interventi, psicoeducativi e clinici, volti alla prevenzione e al
trattamento dei disturbi alimentari nell'infanzia e nell'adolescenza. La scelta
della Sicilia è stata dettata dal fatto che è la regione a più alta densità di
bambini obesi in Europa e al contempo quella a maggiore vocazione agricola
italiana. Il programma di ricerca si realizzerà in Sicilia, coinvolgendo,
almeno 5 scuole delle province di Catania (Istituti "I Circolo
Didattico" di Acireale e 'Elio Vittorini' di San Pietro Clarenza), Ragusa
(Istituto 'Palazzello'), Palermo (Scuola primaria 'Centro Educativo Ignaziano')
e Agrigento (Istituto 'A. Di Giovanni' di Villaseta) per la durata di un anno,
raccogliendo dati di efficacia a 1 mese, 6 mesi e a 12 mesi dall'avvio del
progetto.
( da "Mattino, Il (Caserta)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
RICCARDO
MAROCCO Poteva essere la domenica della spallata decisiva, il colpo che avrebbe
spaccato in due il campionato. Alla Casertana, però, il match contro lo Stasia
ha riservato un pareggio nemmeno tanto da disprezzare sia per i rischi corsi
nelle battute finali del confronto, sia per i risultati giunti dagli altri
campi che consentono ai rossoblù di mantenere otto punti di margine sulla
seconda, l'Alba Sannio, quando mancano sei giornate al termine del torneo.
«Dispiace per una partita che avremmo potuto vincere - dice il tecnico Enzo
Feola - e che ci avrebbe consentito di allungare ulteriormente in classifica.
Ma gara e turno di campionato vanno analizzati nel loro insieme e il pari può
essere considerato anche un risultato positivo. Trentaquattro partite sulle
spalle si fanno sentire, soprattutto per chi è stato impiegato con maggiore
frequenza. E poi, contro di noi tutte le squadre si fanno in quattro pur di
strappare un risultato positivo. Se poi sono squadre di buon livello come lo
Stasia, ecco che ci può scappare il pari casalingo». Sul profilo del gioco,
tuttavia, la Casertana ha dato segnali di netta ripresa rispetto alle
precedenti uscite. «Per buona parte della gara - continua il tecnico - ho
rivisto la squadra del girone d'andata, in grado di fare gioco e creare un
nutrito numero di occasioni da gol. Purtroppo, non siamo stati bravi
concretizzarne di più. Tuttavia, sono fiducioso per il futuro». E il futuro
della Casertana si chiama Unione Atellana, suo prossimo avversario in
campionato e che ha appena operato il secondo cambio di panchina con Salvatore
Pisani chiamato a sostituire l'esonerato Aniello Di Marsilio. Il match dovrebbe
essere anticipato al sabato, come è consuetudine del club atellano per i suoi
impegni casalinghi. «Partita difficile - ammette Feola - contro una squadra
vogliosa di riscatto dopo gli ultimi deludenti risultati. Ci aspetta una vera
battaglia ma la squadra è pronta a centrare una vittoria che potrebbe essere
decisiva per le sorti del nostro campionato». Non mancano i grattacapi per il
tecnico rossoblù alle prese con una difesa tutta da reinventare. Contro gli
atellani, infatti, mancheranno gli squalificati Guida, Merola e Cocciardo,
nonché l'infortunato Ferullo, mentre preoccupano le condizioni di Raucci e Di
Maio, con quest'ultimo che ha accusato problemi di natura
muscolare al termine della gara con lo Stasia. Oggi ripresa degli allenamenti
al Pinto. Ieri, intanto, la Casertana ha ufficializzato l'ingresso nel proprio
staff di Domenico Tafuri, docente universitario in Scienze
Motorie presso l'Università Parthenope di Napoli.
( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 53 del
2009-03-03 pagina 0 "La caduta del muro di Berlino fu la fine delle
ideologie del '68" di Andrea Indini Massimiliano Finazzer Flory, assessore
milanese alla Cultura, ripropone l'arte come promessa di felicità e lancia un
appello a pubblico e privati per una collaborazione che dia forma artistica
alle contraddizioni dell'epoca Milano - I reality spadroneggiano in
televisione. I teatri sono in crisi. Ci sono più scrittori che lettori. A lungo
andare si è parlato di una cultura malata e, perlomeno, priva di bussola.
"Il male della cultura oggi è di essere auto-denigratoria".
Massimiliano Finazzer Flory è assessore alla Cultura per il Comune di Milano,
ma prima di tutto è un intellettuale che guarda alle nuove sfide lanciate da
un'Italia ancora 'martoriata' dal secolo lungo. "Oggi la cultura non
riesce a porsi il problema di inventare e costruire un?alternativa al potere
esistente da cui essa, direttamente e indirettamente, in questo Paese ancora
non poco dipende". In molti già parlano di morte della cultura. Siamo
davvero a questo punto? "La morte è una parola culturale. Quindi, se la
cultura parlasse di morte, direi che la cultura è viva. Semmai non si parla di
vita. E non parlare di vita significa assegnare alla cultura il compito di
celebrare la necrofilia e alimentare, soprattutto, narcisismo e nichilismo di
cui proprio non abbiamo bisogno." L?anno scorso è stato celebrato il
quarantennale del ?68. Ancora si dibatte sul terrorismo. Sembra quasi ci sia
una certa nostalgia di quel modo di "fare cultura". Eppure a una
corposa fetta di italiana non dice più nulla. "Più che di ?68 si dovrebbe
parlare di ?89: la caduta del muro di Berlino è una cifra simbolica della
caduta dei muri che il ?
( da "Velino.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Velino
presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono
inserite. EST - Italia e Perù si preparano per il Foro di cooperazione a Lima
Roma, 3 mar (Velino/Velino Latam) - è stato presentato oggi a Roma,
all?Istituto Italo-latino americano (Iila) il Forum internazionale Perù-Italia
che si terrà a Lima dal 23 al 25 marzo. Il Forum - organizzato dall?Iila in
collaborazione con l?ambasciata del Perù a Roma, con il ministero per il
Commercio internazionale, con l?Istituto del commercio estero (Ice) e con la
Conferenza dei rettori delle università italiane
(Crui) - ha l?obiettivo di incrementare e potenziare le relazioni tra Italia e
Perù in ambito economico, sociale e culturale. All?incontro di oggi hanno preso
parte il direttore generale delle Americhe del ministero degli Esteri Giovan
Battista Verderame, l?ambasciatore del Perù in Italia Carlos Roca Caceres,
l?ambasciatore e segretario generale dell?Iila Paolo Bruni, e il rappresentante
della presidenza della Crui Stefania Giannini. Hanno partecipato anche
rappresentanti dell?Ice e del ministero dello Sviluppo economico. Il summit di
Lima è stato pensato sul modello già sperimentato con la Colombia nel 2003 e
con il Cile nel 2005 e vedrà la partecipazione, tra gli altri, del
sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti e del presidente della commissione
Esteri del Senato Lamberto Dini. Si articolerà in cinque moduli: politico,
parlamentare, economico, culturale, universitario e di cooperazione. “L?evento
si colloca nell?ambito della strategia avviata dal ministero degli Affari
esteri per avvicinare l?Italia ai paesi dell?America Latina – ha detto
l?ambasciatore Verderame -. Il forum costituisce inoltre il momento di
preparazione ai lavori della quarta conferenza di Italia-America latina, che si
terrà a Milano. Il nostro interesse principale è quello di rendere più forti e
frequenti i rapporti, già avviati da tanto tempo, con il Perù”. Parole
condivise dall?ambasciatore Roca, che ha spiegato come il paese latinoamericano
voglia avviare con l?Italia un rapporto privilegiato in seno all?Unione
europea. Secondo il diplomatico le relazioni tra i due paesi, anche se antiche,
avevano bisogno di essere strutturate e inquadrate in un progetto definito. Per
questo motivo il forum sarà organizzato in cinque moduli e toccherà tutti gli
ambiti previsti dai rapporti bilaterali. “Il modulo politico – spiega Roca –
toccherà i rapporti a livello di governo. Particolare attenzione sarà data al
settore culturale, per la creazione di una commissione mista per preservare i
beni culturali. Ma sarà dato ampio spazio anche ai temi della difesa, della
sicurezza, della lotta al narcotraffico. L?Italia – ha detto ancora Roca – si è
mostrata favorevole a mettere a disposizione la sua tecnologia per la lotta
alla droga”. Il modulo parlamentare prevede lo scambio tra i membri del governo
e l?Italia sarà rappresentata dal senatore Lamberto Dini. Il modulo economico
comprende il turismo, il commercio e gli investimenti, mentre quello accademico
avrà lo scopo di avvicinare le università per favorire
lo scambio di materiale didattico e quello tra docenti e tra studenti. Il
modulo di cooperazione decentrata sarà organizzato a livello dei governi
regionali e delle province. Questo sarà l?ambito del summit più delicato, dato
che “il Perù sta attualmente vivendo un momento di decentralizzazione del
potere, in cui le risorse stanno passando dal governo centrale a quello delle
regioni – ha osservato Roca -. In tal senso l?Italia ci aiuterà a gestire la
distribuzione delle ricchezze del paese”. Il grande successo dell?iniziativa è
stato sottolineato anche dai rappresentanti del ministero per lo Sviluppo
economico i quali spiegano che “già 64 imprese hanno dato la propria adesione
al progetto di cooperazione. Ciò testimonia – dicono – l?andamento positivo
degli scambi commerciali tra Italia e Perù che dal 2000 al 2009 sono cresciuti
più del 50 per cento”. (noe) 3 mar 2009 16:07
( da "Sestopotere.com" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
L?agricoltura
in montagna tra presente e futuro, a Langhirano (PR) la Conferenza provinciale
(3/3/2009 17:17) | (Sesto Potere) - Langhirano - 3 marzo 2009 - Come sta
l?agricoltura in montagna, in particolare nell?Appennino parmense orientale?
Alla domanda ha provato a dare una risposta la Conferenza provinciale
dell?agricoltura, che dopo l?appuntamento dello scorso 5 febbraio alla Camera
di commercio di Parma “va sul territorio”. Oggi a Langhirano, nella sala
Polifunzionale della Comunità Montana Appennino Parma Est, la prima tappa di
questo mini-tour, per esaminare il quadro dell?agricoltura e
dell?agroalimentare dell?area alla luce delle generali dinamiche economiche e
produttive che interessano il settore: un?occasione di confronto a tutto campo
sulle condizioni strutturali del comparto e sulla realtà del mercato
agroalimentare, una mattinata di riflessione per enti, organizzazioni
professionali, mondo cooperativo e associativo, ordini professionali e istituti
di ricerca. L?agricoltura si trova davanti a scadenze importanti: particolarmente
significativa, tra le altre, quella del 2015, che segnerà la fine del regime
delle quote latte. Quella scadenza pone il settore di fronte a punti
interrogativi notevoli, tanto più in una provincia in cui il lattiero-caseario
rappresenta il 60-70% della produzione totale. Le difficoltà del comparto del
latte e lo stesso tema delle quote latte sono stati affrontati nel corso
dell?incontro; nel territorio negli ultimi due anni le aziende del settore sono
diminuite del 10% e la produzione complessiva si è ridotta: si vive dunque un
momento di fragilità. Tra gli altri temi trattati nella conferenza, nella quale
è intervenuto anche l?assessore regionale all?Agricoltura Tiberio Rabboni, le
specificità dell?agricoltura di montagna e le sue difficoltà in questo periodo,
oltre agli interventi messi in campo dalle istituzioni per fermare la crisi e
invertire la tendenza. Nel corso della mattinata Corrado Giacomini, docente dell?Università di Parma, ha presentato un documento
sullo “stato di salute” dell?agricoltura parmense e sulle prospettive future in
vista delle scadenze del 2013, termine dell?operatività del Piano di sviluppo
rurale, e del 2015. “L?incontro ha confermato la giustezza delle indicazioni
contenute nel documento redatto dall?Università in collaborazione con il
Servizio provinciale Agricoltura - ha detto il vicepresidente della Provincia
Pier Luigi Ferrari -. Ci si è particolarmente soffermati sui problemi della
zootecnia e sulle tematiche legate alle produzioni tipiche, parmigiano e prosciutto
di Parma, quest?ultimo in riferimento all?attività che stiamo svolgendo per far
nascere il distretto. La partecipazione ha sottolineato il grande interesse che
questa zona ha per questi temi. Il mondo agricolo può contare sulla vicinanza
delle istituzioni, a partire dalla conferma data in questa sede dall?assessore
regionale della volontà di accelerare l?avvio delle misure comunitarie”.
( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
(ASCA) -
Citta' del Vaticano, 3 mar - ''Qualsiasi sforzo di recupero o riabilitazione di
Darwin'' da parte della Chiesa cattolica sarebbe ''superfluo'' perche', ''molto
semplicemente'', ''ne' la Chiesa cattolica, ne' suoi esponenti significativi,
hanno mai condannato, ne' il darwinismo, ne' la teoria dell'evoluzione''. Lo
ricorda, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano della Santa Sede,
l'Osservatore Romano, il prof. Gennaro Auletta, docente di
Filosofia delle scienze presso la Pontificia Universita' Gregoriana, direttore
scientifico del Progetto Stoq e vicedirettore della conferenza internazionale
sul tema ''L'evoluzione biologica: fatti e teorie'', che si apre oggi a Roma e
proseguira' fino a sabato 7, promosso dalla Pontificia Universita' Gregoriana,
in collaborazione con la University of Notre Dame (Indiana, Usa), sotto l'alto
patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e nell'ambito del Progetto
Stoq (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica). Auletta ricorda che ''bisogna
stare molto attenti a evitare il discorso dell'Intelligent design, che non e'
una teoria scientifica, anche se si spaccia come tale''. ''Questa tesi - spiega
- ha il grave difetto di considerare ancora la teoria dell'evoluzione com'era
trenta o quarant'anni fa''. Se infatti e' vero che numerose teorie
scientifiche, come la meccanica quantistica, suggeriscono ''un'oggettiva
intelligibilita' del cosmo e della materia'', come ''sosteneva la scolastica di
san Tommaso'', da qui a ''ritenere che c'e' un finalismo, non di tipo
teologico/religioso, ma un finalismo interno stesso all'evoluzione che possa
essere constato empiricamente'' comporterebbe il rischio ''di considerare
sostanze prime, per usare un linguaggio scolastico, quelle che sono sostanze
seconde, e cioe' di trasformare le specie e i generi biologici in soggetti
ontologici del tipo dell'organismo individuale, perche' per parlare di un fine
di qualcosa debbo avere qualcosa''. Da parte della Chiesa, ricorda Auletta,
''c'e' stata sempre molta attenzione'' nei confronti della teoria evolutiva:
''Basti ricordare che il cardinale John Henry Newman in Inghilterra fu un
chiarissimo sostenitore, fin dai suoi albori, del darwinismo. Direi anzi che a
partire dalla famosa presa di posizione di Giovanni Paolo II del 1996, si e'
passati a una fase di ricognizione''. ''La teoria dell'evoluzione - afferma
ancora il professore - non soltanto non ha di per se' una carica
anti-religiosa, ma nemmeno e' una teoria che dal punto di vista epistemologico
puo' 'provare che Dio non esiste', come sostenevano, con un salto che definirei
illogico, alcuni luminari qualche anno fa su 'Le Nouvel Observateur'''. D'altra
parte, conclude, non bisogna neanche arrivare ad un ''concordismo esagerato'':
''Non penso che i risultati della scienza e quelli della filosofia e della
teologia debbano sempre o possano sempre andare d'accordo. Ritengo che, a
volte, un confronto aspro sia anzi salutare, perche' e' cosi' che si va avanti.
Ma, quando si sono chiarite certe distinzioni, andare a vedere se ci sono delle
convergenze significative, o delle lezioni significative che la scienza puo'
dare alla teologia o alla filosofia, credo sia allo stesso modo molto utile''.
( da "Savona news" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Liguria: gli
argomenti discussi oggi in consiglio regionale Tutti gli argomenti discussi
oggi in Consiglio regionale SCUOLA, NO AI TAGLI Con 17 voti a favore e 9
contrari (centrodestra) è stato approvato un ordine del giorno (primo
firmatario Moreno Veschi, Pd, ma sottoscritto da tutti i consiglieri di
maggioranza) che di fronte alla ?situazione drammatica? prodotta dai tagli ai
finanziamenti alla scuola in particolare per le supplenze brevi e saltuarie,
?impegna il Presidente e la Giunta regionali ad attivare ogni iniziativa verso
il Governo al fine di modificare queste decisioni che hanno generato soltanto
confusione normativa, difficoltà gestionale e organizzative, distraendo gli
istituti scolastici? dalla loro finalità educativa. Nella sua illustrazione
Moreno Veschi ha affermato che dopo l?ultima circolare ministeriale il budget
assegnato alle scuola per supplenze brevi e saltuarie si assottigliato al punto
da corrispondere a circa la metà di quello stanziato per l?anno finanziario
2008. Per altro nel 2008 lo stanziamento nazionale era già sceso, dagli 889 milioni
di euro del
( da "Basilicanet.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
PARTE LA
FORMAZIONE DELLA FONDAZIONE ENI â??ENRICO MATTEIâ?
03/03/2009 18.26.49 [Basilicata] Al via lâ??alta formazione, organizzata dalla
Fondazione Eni Enrico Mattei. Con il taglio del nastro del corso di â??Tecniche
Bioinformatiche
per lo studio della Biodiversità â?,
Viggiano diviene cuore della formazione a livello nazionale. Organizzata dallo
ZooPlantLab dellâ??università degli studi di Milano-Bicocca, dalla
FEEM e dal Network italiano di Biosistematica, il corso che si terrà dal
2 al 6 marzo presso il polo tecnologico della Fondazione ha raccolto ben 16
iscrizioni. Dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Campania alla Liguria, una
proposta formativa che ha canalizzato lâ??attenzione di eccellenti ricercatori
dei migliori atenei italiani, disposti a raggiungere il cuore della Basilicata
pur di partecipare ad un corso di alto spessore formativo. Una chiave di
lettura per l'analisi del dato molecolare, questo lâ??obiettivo principale del
corso di Bioinformatica, disciplina recentissima che conta pochi esperti in
Italia e che elabora i dati provenienti dagli studi sul Dna, offrendo
applicazioni di grande utilità in campi quali: la medicina, la biologia
la botanica, la zoologia. I partecipanti potranno avvalersi del supporto diretto
da parte dei docenti provenienti dallâ??Università della Basilicata,
dallâ??Università degli studi di Milano-Bicocca e dallâ??
Università di Braunschweig (Germania) per analizzare anche i dati
ricavati dalle attività di ricerca che svolgono presso gli istituti di
provenienza. â??Un insieme di giovani eccellenti- commenta Massimo Labra, docente di botanica sistematica e biodiversità
vegetali della Bicoccca- che hanno in comune la stessa motivazione e lo stesso
obiettivo: dimostrare che in Italia la ricerca di qualità si può² fare e
che quando si forniscono gli strumenti opportuni come questa scuola, realizzata
grazie alla Fondazione Eni Enrico Mattei, i risultati non si fanno certo
attendereâ?. BAS 03
( da "Comunicatori Pubblici" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pubblicato
il: 03-03-2009 Il lavoro e la società del rischio, lectio magistralis di Tito
Boeri Una lezione magistrale di Tito Boeri, autorevole economista
dell?Università Bocconi, e una tavola rotonda per parlare di lavoro.
L?iniziativa è a Bologna, nella bellissima sala dello Stabat Mater
dell?Archiginnasio, in Via Galvani 1, alle 14,30 di giovedì 5 marzo. In tempi
di crisi il lavoro torna al centro dell?attenzione: perché manca, perché e
precario, perché non permette di crescere e di realizzarsi. Veniamo da un lungo
periodo di prosperità e di sviluppo, ma tutto questo non ha per nulla risolto i
problemi strutturali delle economie occidentali e del lavoro all?interno delle
organizzazioni. Restano esclusi dalle opportunità i soggetti deboli, coloro che
sono asserragliati in precarie tendopoli, fuori dalle mura del “castello”. E il
castello è il lavoro classico, a tempo indeterminato, stabile, ritagliato sulle
esigenze e i tempi ormai arcaici della manifattura. Il nuovo lavoro però è un
Giano bifronte: si presenta con le sembianze della flessibilità per le
professionalità ricercate e preziose. Si manifesta invece con il volto del
precariato e dell?incertezza per i tanti lavori “a tempo” frutto di un
terziario che in realtà accorpa situazioni quanto mai diverse ed eterogenee. Un
mercato del lavoro duro e in caduta libera richiede probabilmente un nuovo
welfare, nuovi sistemi di tutele e di protezione. In un bel libro di qualche
tempo fa Ulrich Beck definiva la nostra come “società del rischio” e scriveva
di un mondo dove sempre più spesso si privatizzano le risposte alle difficoltà
e ai problemi. Perdita del lavoro, malattia, istruzione, tutti questi eventi
non godono più di una rete incondizionata di protezione collettiva e così le
persone si trovano sole di fronte agli eventi. Le risorse economiche, le
relazioni, le reti famigliari e amicali diventano così gli strumenti di un
welfare su misura e diseguale, che ciascuno compone recuperando ciò che
possiede. Tito Boeri è Dottore di ricerca in Economia alla New York University,
per 10 anni è stato senior economist all?Organizzazione per la Cooperazione e
lo Sviluppo Economico, poi consulente del Fondo Monetario Internazionale, della
Banca Mondiale, della Commissione Europea e dell?Ufficio Internazionale del
Lavoro. Dirige la Fondazione Rodolfo Debenedetti, è responsabile scientifico
del Festival dell?Economia di Trento e collaboratore del quotidiano "La
Repubblica". Discuteranno con Boeri sul tema "Il nuovo lavoro e il
capitale umano" esperti e docenti universitari coordinati da Raimondello
Orsini dell?Università di Bologna: Tommaso Maria Fabbri dell?Università di
Modena e Reggio Emilia, Dina Guglielmi, Psicologa del lavoro, Paolo Bonaretti
Direttore di Aster, Paola Profeta dell?Università Bocconi, Giorgio Brunello
dell?Università di Padova. La Lectio Magistralis fa parte di un ciclo di eventi
di approfondimento sui temi della conoscenza, organizzati nell?ambito del
programma Spinner 2013, la Sovvenzione Globale per la qualificazione delle
risorse umane negli ambiti della ricerca e dell?innovazione tecnologica. Nasce
nell?ambito del Programma operativo regionale (Por) Fondo sociale europeo (Fse)
Obiettivo 2 dell?assessorato regionale alla Scuola, formazione professionale, università, lavoro, pari opportunità della Regione
Emilia-Romagna. è gestito dal Consorzio Spinner, costituito da Aster,
Fondazione Alma Mater e Invitalia. Il calendario del ciclo di conferenze è
pubblicato sul sito di Spinner 2013. Marino Cavallo
( da "Quotidiano.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
?Documentare
il ?900?, torna il progetto per far amare la storia ai ragazzi Ascoli Piceno |
Un progetto per coinvolgere direttamente i giovani delle scuole elementari,
medie e superiori, nella conoscenza e nell?approfondimento dei fatti che hanno
contraddistinto la storia contemporanea. La locandina dell'iniziativa "A
cosa serve la storia?": è questa la domanda a cui si proverà a dare una
risposta nel corso del primo appuntamento, in calendario venerdì 6 marzo a
Grottammare, del progetto "Documentare il Novecento - Conoscere la storia
contemporanea" promosso dalla Provincia in collaborazione con gli Istituti
Storici del Movimento di Liberazione e dell'Età Contemporanea di Ascoli Piceno
e di Fermo-Alto Piceno, il "Collettivo Guatemala Moie", l'agenzia
"Punto Einaudi" di San Benedetto del Tronto e le scuole del
territorio. L'obiettivo del progetto, come nelle precedenti edizioni, è di
coinvolgere direttamente i giovani delle scuole elementari, medie e superiori,
nella conoscenza e nell'approfondimento dei fatti che hanno contraddistinto la
storia contemporanea, in particolare gli eventi legati alla Liberazione e alla
Resistenza. Un percorso articolato e molto ampio, guidato da storici, esperti
della materia e docenti, che si basa in modo significativo sulla ricerca delle
fonti dirette, sull'esame della documentazione storica e sulla realizzazione di
materiali originali riguardanti tante e interessanti tematiche storiografiche.
Il convegno d'apertura del progetto, in programma appunto venerdì 6 marzo,
presso la sala Kursaal (inizio ore 10,30) si baserà proprio sulla
sottolineatura dell'importanza della conoscenza della storia come elemento
unificante di un popolo in una fase di grande smarrimento come quella che
stiamo vivendo. Ne parleranno il professor Piero Bevilacqua dell'Università
"La Sapienza" di Roma e Aurora Delmonaco, presidente nazionale della Commissione
formazione INSMLI. Il convegno sarà preceduto (alle ore 9,15) dalla
presentazione del sito internet www.documentareilnovecento.com a cura di Franco
Tufoni dell'Istituto IPSIA di S. Benedetto del Tronto. Il sito costituisce un
prezioso strumento informatico che raccoglie i numerosi progetti didattici
(185) realizzati dalle scuole protagoniste dell'iniziativa che ha visto, negli
ultimi 4 anni, la partecipazione di ben 202 docenti, di
quasi 3500 studenti autori dei lavori impegnati, insieme ai docenti, in molte
ore di formazione attraverso visite guidate, viaggi di aggiornamento e di
istruzione. Per conoscere il ricco calendario degli appuntamenti del progetto
non resta dunque che cliccare sul sito internet. 03/03/2009
( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Città del
Vaticano, 3 mar. (Apcom) - Nessuna contraddizione, per il Vaticano, tra
evoluzionismo e creazionismo. La Pontificia Università Gregoriana organizza un
convegno internazionale di cinque giorni, per discutere di Darwin, della sua
teoria, di scienza e fede. E fin dall'inizio, il cardinale William Levada,
prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, chiarisce la posizione
vaticana: la teoria dell'evoluzione naturale di Charles Darwin non esclude
credere che Dio abbia creato la Terra. Il Vaticano ritiene che ci sia
"spazio sufficientemente ampio" per la fede nella base scientifica
dell'evoluzione e in quella per Dio creatore, ha spiegato il porporato, aprendo
questa mattina la Conferenza dal titolo 'Biological Evolution Facts and Theories',
presso l'ateneo pontificio. Levada ha sottolineato come l'unica cosa che il
Vaticano respinge come "assurda" sia la concezione ateistica
sostenuta dal biologo Richard Dawkins e da altri, secondo la quale l'evoluzione
prova l'inesistenza di Dio. "E' necessario che scienziati, teologi,
filosofi, incrocino gli sguardi", ha sottolineato da parte sua monsignor
Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che ha
preso a prestito una frase del gesuita Marc Leclerc. Per Ravasi, bisogna "incrociare
gli sguardi a livello soggettivo",perché "è necessario che teologi e
scienziati si guardino a viso aperto, si ascoltino, abbiano un confronto
sereno" e anche a livello "oggettivo", in quanto "questi
sguardi esaminano la realtà da angolazioni diverse, sono letture diverse della
stessa realtà". A questo proposito, Ravasi ha raccomandato "la
nobiltà della distinzione, del riconoscimento della diversità degli approcci,
del rispetto dei diversi statuti epistemologici". "Non dobbiamo cedere
- ha ammonito - alla miseria della 'hybris' integralistica, dell'arroganza
esclusivistica. L'incrociare gli sguardi esclude la prepotenza, la
prevaricazione, la prevalenza esclusiva". Per far ciò, occorre la
consapevolezza che "noi non tanto abbiamo la verità, intesa come possesso
oggettivo, ma siamo nella verità, che ciò trascende ci supera, ci
avvolge". "Crediamo che in qualsiasi modo abbia avuto luogo la
creazione, Dio sia il creatore di ogni cosa", ha proseguito il cardinale
Levada. "Certamente, crediamo sia assurdo e non tutto provato" quanto
sostiene il biologo Dawkins, secondo la quale l'evoluzione prova l'inesistenza
di Dio. "Ma oltre a questo - ha aggiunto il porporato - il Vaticano ha
riconosciuto di non opporsi a nessuna realtà scientifica". La Chiesa non
si è mai schierata contro il darwinismo o comunque non ha avuto "mai una
posizione di condanna", dice da parte sua il vicedirettore del convegno,
Gennaro Auletta, docente di Filosofia delle scienze presso la Gregoriana, direttore
scientifico del Progetto Stoq (Science, Theology and the ontological Quest) e
vicedirettore del convegno. "È questa una delle ragioni che rendono
secondo me superfluo qualsiasi sforzo di recupero o riabilitazione di Darwin -
dice in una intervista all''Osservatore Romano' - perché né la Chiesa
cattolica, né suoi esponenti significativi, hanno mai condannato, né il
darwinismo, né la teoria dell'evoluzione. Anzi, c'è stata sempre molta
attenzione. Basti ricordare che il cardinale John Henry Newman in Inghilterra
fu un chiarissimo sostenitore, fin dai suoi albori, del darwinismo. Direi anzi
che a partire dalla famosa presa di posizione di Giovanni Paolo II del 1996 -
precisa - si è passati a una fase di ricognizione". Il tema del darwinismo
ed evoluzionismo ha fatto capolino diverse volte in Vaticano e il Pontificato
di Benedetto XVI ha dato una svolta in questo senso. Il Convegno di cinque
giorni presso la Pontificia Università Gregoriana ne è una dimostrazione.
Recentemente, in diverse occasioni, il Papa ha sottolineato che fede e scienza
non sono in contraddizione.
( da "Dire" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Colpo di
scena in Regione: Gilli lascia, tre new entry BOLOGNA - Sono il consigliere
regionale modenese del Partito democratico Gian Carlo Muzzarelli e i bolognesi
Giuseppina Muzzarelli (docente universitaria) e Giovanni Sedioli (già preside delle Aldini
Valeriani), i volti nuovi della giunta Errani. Tre new entry e un colpo scena:
lascia l'esecutivo Luigi Gilli (e le sue deleghe, programmazione e sviluppo
territoriale, cooperazione col sistema delle autonomie, organizzazione, sono
state tutte affidate al consigliere del Pd). Alla docente
universitaria invece il governatore emiliano-romagnolo affida la vice
presidenza e l'Europa, la cooperazione internazionale e le pari opportunità.
Mentre a Sedioli, che ora ricopre un incarico al Comune di Bologna (dirige il
settore speciale sviluppi nel settore medio-alto dell'istruzione-formazione
tecnica) la scuola, formazione, università, lavoro. Le
Finanze invece rimangono in capo alla presidenza e probabilmente (una voce che
è circolata più volte nei giorni scorsi) saranno gestite de facto dal
sottosegretario Alfredo Bertelli. "Ad un anno dal termine della
legislatura regionale le scelte che avanzo sono fatte in piena autonomia-
commenta Errani- e di ciò ringrazio la coalizione che mi sostiene". E
"basate essenzialmente sui principi di qualità e competenza, valorizzando
nei primi due casi esperienze professionali della società civile". Il
riassetto dell'esecutivo, insomma, è un capitolo chiuso. E fu aperto, ricorda
Errani, dalle "dimissioni del vicepresidente Flavio Delbono e la scomparsa
dell'assessore Paola Manzini". Ma "un tema ulteriore è posto dal
fatto che l'assessore Luigi Gilli da alcuni mesi mi ha posto il problema di
considerare esaurito, in termini ampiamente positivi, il proprio mandato su
organizzazione, programmazione ed autonomie". Questo, il motivo della
nomina, al suo posto del consigliere regionale del Pd Muzzarelli. Tutte tre le
nomine, fa presente Errani, "le comunico, ovviamente, dopo avere
verificato la disponibilità degli interessati". Il decreto per la
formalizzazione delle deleghe sarà perfezionato nella giornata di domani e
trasmesso all'Assemblea Legislativa, secondo quanto previsto dallo Statuto
regionale. 2 marzo 2009
( da "Giornale di Calabria, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Frana a
Rossano: prova di carotaggio davanti al liceo scientifico ROSSANO. È stata
effettuata una prova di carotaggio sull?area antistante al Liceo Scientifico di
Rossano. Lo rende noto il Dirigente del Settore Edilizia Scolastica, della
provincia di Cosenza, Francesco Molinari, il quale informa ancora come i
risultati confermino che l?edificio scolastico è stato costruito su terreno di
sedime di buone caratteristiche geomeccaniche; pertanto, lo smottamento
verificatosi non compromette la stabilità della struttura. ? I dati delle prove
di laboratorio effettuate sui campioni prelevati dal sondaggio, unitamente a
quelle in sito- dice ancora Molinari che ha provveduto ad informare
tempestivamente i Dirigenti scolastici dei due istituti ed il Sindaco di Rossano-
sono stati valutati positivamente anche dai tecnici del CNR che, in data
odierna, daranno inizio ai lavori di monitoraggio dell?area. In via
precauzionale, nel confermare quanto già detto verbalmente e per iscritto ai
dirigenti scolastici del Liceo e dell?ITIS, si invitano gli stessi a vigilare
sul mantenimento delle condizioni di integrità della transennatura apposta e,
fermo restando la possibilità di utilizzare il resto dell?edificio sede
dell?ITIS , ad interdire l?accesso alle sole aule del piano terra e della
palestra essendo quelle più prossime alla parete interessata dallo smottamento.
I tecnici del CNR, coadiuvati da un docente
dell?UNICAL, affiancheranno la Provincia nelle valutazioni delle soluzioni
tecniche da adottare per il definitivo consolidamento dell?area. La Provincia è
aperta al contributo e alle osservazioni da parte delle due scuole.? Dal canto
suo, si legge in una nota, ?il Presidente Oliverio sta seguendo direttamente
tutta la vicenda, ha per questa mobilitato prontamente le strutture dell?Ente e
dato incarico al dirigente Molinari di seguirla personalmente e di avvalersi
delle competenze tecniche necessarie, a partire da quelle presenti
nell?Università della Calabria e nel CNR, per operare le indagini e le
verifiche che si richiedono. Il nostro intendimento- spiga Oliverio- è quello
di rispondere alle comprensibili preoccupazioni degli studenti e dei genitori
con i pronunciamenti delle strutture tecniche competenti che sono le uniche
abilitate a dare le garanzie richieste. In tal senso, le verifiche tecniche
operate a tutt?oggi ci pare vadano nella direzione di tranquillizzare la
popolazione scolastica. È chiaro che i lavori di risistemazione dell?area in
questione dovranno essere effettuati in tempi certi e sulla base delle
indicazioni che saranno date dalle strutture tecniche della Provincia con il
supporto delle competenze specialistiche del CNR e dell?Università?. (03-03-09)
( da "Data Manager" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
L?innovazione
tecnologica è di casa in Emilia-Romagna A cura di Redazione DMO Pubblicato il
04-03-2009 0:00 Più di 1,8 miliardi di euro. A tanto ammonta la spesa complessiva
di amministrazioni pubbliche, imprese e privati per l?Information Technology in
Emilia-Romagna a fine 2008 (nel 2006 era di 1,7 miliardi): circa il 9% della
spesa nazionale per il settore. Il contesto è quello di una regione come
l?Emilia-Romagna, con 13 filiere industriali specializzate, più di 430.000
imprese in totale, dove i fornitori IT (circa 10.000 imprese) danno lavoro a
38.000 persone. E dove l?amministrazione pubblica, in
particolare la Regione, sta sostenendo e incentivando l?innovazione e
l?adozione di IT da parte delle imprese. Imprese che, a loro volta, mostrano
attenzione per la diffusione di un primo livello di utilizzo di IT ma che
registrano, in particolare nell?industria, un livello di investimenti e
soluzioni ICT avanzate ancora insufficienti. é, in sintesi, quanto emerge da
un?indagine svolta da Microsoft (a partire dal più ampio progetto Destinazione
Impres@), con la collaborazione di NetConsulting e il patrocinio della Regione,
su un campione di 140 realtà aziendali del territorio. L?indagine si è
concentrata su aziende di media dimensione, rappresentative di tutti i settori,
con una prevalenza dell?industria (41,5%), seguita dal settore servizi (25,8%),
amministrazioni pubbliche e azienda sanitarie (19,2%), finanziario (3,5%) e
distributivo (10%). Più del 20% delle aziende dichiara un budget annuale per
l?Information Technology inferiore a 100mila euro e poco meno del 40% ha una
disponibilità compresa tra i 100 e i 300mila euro, a fronte di un 17% circa di
aziende che dispone invece di un budget superiore ai 600mila euro. Il settore
finanziario è quello che più degli altri ha a disposizione budget consistenti
(in media 2,2 milioni di euro per il 2008), seguito dal pubblico (circa 750mila
euro). Distribuzione e industria rappresentano il settore a minor volume di
spesa per l?Information Technology: in entrambi i casi l?incidenza della spesa
per questo settore sul fatturato è vicina allo 0,4%. Per quanto riguarda il
2009, le previsioni indicate dai responsabili dei sistemi informativi delle
piccole e medie aziende vedono un generale contenimento dei budget, soprattutto
per quanto riguarda l?investimento. Se nel 2008, infatti, nel budget IT un
79,9% era per la spesa corrente e il 20,1% per investimenti in nuovi progetti,
nel 2009 la previsione è di un 85,4% per la spesa corrente e un 14,7% per gli
investimenti. “Sappiamo che lo scenario attuale – ha spiegato Pietro Scott
Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia – spinge più che mai le
imprese ad avere come obiettivo primario la riduzione delle inefficienze
attraverso un drastico taglio dei costi. Tuttavia il mio auspicio è che le
nostre imprese sappiano guardare oltre la situazione congiunturale e rispondere
alle sfide di oggi attraverso investimenti in innovazione. L?esempio
dell?Emilia Romagna ci conferma come una collaborazione tra il settore pubblico
e privato possa aiutare le aziende ad innovare e ad aumentare così la propria
competitività”. “C?è grande attenzione alla nostra regione da parte di
Microsoft – ha detto Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività
produttive dell?Emilia-Romagna – grazie alla rete di partner che realizzano
software. In questo modo si pratica una sorta di open source effettiva. Le
nostre imprese ICT sono circa 10mila e occupano 38mila persone. Sono tante e
crescono, ma sono ancora piccole e dovrebbero aumentare di dimensione, a
beneficio per tutto il settore. La ricerca conferma anche che l?investimento da
parte delle aziende regionali in ICT dovrebbe essere maggiore, tanto più ora,
quando l?innovazione di prodotto e organizzativa rappresentano una delle
ricette concrete e possibili per uscire della crisi rilanciando la
competitività”. L?impegno della Regione Emilia-Romagna per l?innovazione
tecnologica La Regione Emilia-Romagna considera gli investimenti in ICT come
priorità nell?ambito dei suoi programmi di agevolazione al credito per
investimenti delle imprese e, recentemente, con il programma a sostegno
dell?innovazione, in particolare per le piccole imprese al di sotto dei 50
dipendenti, con l?introduzione di temporary manager rivolto a facilitare
soprattutto l?utilizzazione di ICT. “La regione Emilia Romagna ha avviato dal
2002 una politica industriale – ha aggiunto Patrizio Bianchi, Rettore
dell?Università degli Studi di Ferrara – rivolta all'innovazione produttiva che
ha sostenuto la crescita dei settori più avanzati generando piattaforme
tecnologiche che costituiscono la base di rilancio del sistema produttivo
regionale e nazionale. Oggi la ricerca Microsoft, rivolta alle piccole e medie
imprese regionali, dimostra come proprio nei momenti di crisi i sistemi
produttivi più dinamici si stanno riposizionando per la fase di rilancio”.
Dall?indagine emerge come il 41% delle aziende intervistate non investe in IT
in modo opportunistico e occasionale, ma sulla base di piani a medio termine.
Ostacoli e i vincoli all?innovazione, tuttavia, sono ancora forti. La voce
“costo troppo elevato” è stata citata dal 78,6% delle aziende come principale
fattore di ostacolo alla realizzazione di progetti IT; un ostacolo che emerge,
in particolare, nella pubblica amministrazione
(segnalato da oltre il 92% degli enti intervistati). Una seconda tematica
emersa dall?indagine è relativa al budget che le gestioni finanziarie delle
aziende riservano a IT, considerato dagli stessi tecnici ICT delle aziende non
adeguato alle reali necessità (64,3%). Quindi la ricerca indica come una
barriera all?innovazione sia rappresentata dalla scarsa percezione del valore
dell?Information Technology e della scarsa cultura in materia del management
che guida le aziende. Per il 43,6% delle aziende, poi, i partner IT che
dovrebbero supportare i loro clienti a ottenere i benefici derivanti
dall?ottimizzazione, non contribuiscono in modo corretto allo sviluppo
dell?innovazione. Una problematica, questa, che aumenta al crescere della
dimensione aziendale. I benefici che derivano dall?impiego dell?IT, per la
maggior parte delle aziende riguardano la riduzione del tempo necessario per
svolgere un?attività (91,4%). Altri benefici “strategici” sono legati al
miglioramento del decision making (75,7%), ovvero delle soluzioni analitiche
che permettono, a tutti i livelli, di poter prendere decisioni in conformità
con le strategie aziendali.
( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura
Potenza, 3
mar. (Apcom) - Parte l'alta formazione organizzata dalla Fondazione Eni
"Enrico Mattei". Il primo corso in programma, "Tecniche
Bioinformatiche per lo studio della Biodiversità", organizzato dallo
ZooPlantLab dell'università degli studi di
Milano-Bicocca, dalla Feem e dal Network italiano di Biosistematica, si terrà a
Viaggiano (Potenza) dal 2 al 6 marzo presso il polo tecnologico della
Fondazione. Vi prenderanno parte 16 eccellenti ricercatori provenienti da
Sicilia, Lombardia, Campania e Liguria che potranno avvalersi
del supporto diretto da parte dei docenti provenienti dall'Università della
Basilicata, dall'Università degli studi di Milano-Bicocca e dall' Università
tedesca di Braunschweig. "Un insieme di giovani eccellenti - ha detto
Massimo Labra, docente di botanica sistematica e biodiversità vegetali della Bicocca -
che hanno in comune la stessa motivazione e lo stesso obiettivo:
dimostrare che in Italia la ricerca di qualità si può fare e che quando si
forniscono gli strumenti opportuni come questa scuola, i risultati non si fanno
attendere".