CENACOLO  DEI COGITANTI

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Report "Cultura"   3-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Filosofia, i costi del festival crescono ( da "Gazzetta di Modena,La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: proposto dal sindaco: qualcuno pensa che i tempi per crearlo da zero siano troppo stretti e ipotizza di affidarne la gestione (e i finanziamenti) a un ente privato esistente. La scelta potrebbe cadere tra società di servizi, fondazioni pubblico-private che si occupano di tutt'altro, associazioni già finanziate dal Comune. (stefano luppi)

Master in aziende vitivinicole per professionisti dell'enologia ( da "Stampa, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università Cattolica di Piacenza, ha predisposto un progetto mirato a costruire professionalità, destinate alle numerose aziende che operano nel Novese, come La Novi, Roquette, Pernigotti, Saiwa, Tomato farm, Serra, Mangini, Suissa e molte altre, senza dimenticare la grande realtà viti - vinicola.

docenti e personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di ... ( da "Trentino" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di ... docenti e personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di mettere a fuoco la rilevanza del momento. La decisione assunta a votazione dal Consiglio di Facoltà, dieci anni or sono,

[FIRMA]IVAN FOSSATI VERBANIA Marco Zacchera, il teatro di Arroyo proprio non vi piace. Cambier... ( da "Stampa, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Servono alcuni grandi investimenti e dovremo promuovere un consorzio pubblico-privato per la realizzazione del più grande centro congressi del Lago Maggiore». Avete già individuato il posto? «Sì, ma se lo dico raddoppia subito il prezzo dell'area». Si parla molto di sicurezza dei cittadini, ronde, controllo del territorio ma i vigili urbani di Verbania non sono neppure armati.

Un laboratorio per i manager del turismo ( da "Stampa, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presidente del Collegio docenti del Master, «di far acquisire una formazione particolare ai ragazzi, perchè possano iniziare un proficuo iter professionale nel settore del turismo: offrire un prodotto di qualità aiuta a superare molti ostacoli». E il Ponente ligure è stato prescelto per questo laboratorio proprio per le sue caratteristiche: «Qui ambiente,

Oggi alla biblioteca Frinzi alle 17,30 presentazione del volume "Tra grammatica e logica. S... ( da "Leggo" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Oggi alla biblioteca Frinzi alle 17,30 presentazione del volume "Tra grammatica e logica. Saggio sulla lingua in Benedetto Croce" scritto da Davide Colussi, docente di Analisi del linguaggio politico dell'Università di Ferrara.

Corteno Luminari alla corte del Golgi ( da "Giornale di Brescia" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gita camuna anche per gli allievi del corso di laurea in «Tecnico di laboratorio» della facoltà di Medicina dell'Università di Brescia. Gli studenti hanno conosciuto sul campo le scoperte legate a Camillo Golgi, accompagnati da alcuni tecnici di laboratorio degli Spedali Civili di Brescia e della sede universitaria, oltre che dai docenti Piergiorgio Grigolato e Maurizio Memo.

Viaggio vocale nel Paradiso con immagini inedite ( da "Giornale di Brescia" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Bortolo Martinelli, docente di Letteratura italiana nella sede bresciana, e della direzione artistica di Maria Candida Toaldo, del Centro Universitario Teatrale «La Stanza». La pubblica lettura dei versi della «Divina Commedia» è infatti la prima delle componenti che entrano in gioco.

"sistema profondamente malato la cura obama non basta più" - eugenio occorsio ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: partnership pubblico-privato. Non è detto però che funzioni». Insomma si è innescato un circolo vizioso: l´amministrazione e la Fed ricapitalizzano le aziende per non farle fallire e queste per tutta risposta vanno sempre peggio... «A questo punto non resta che pensare che all´interno del sistema finanziario americano c´era qualcosa di più profondamente malato di quanto credevamo.

Stop ai concorsi in sei università ( da "Italia Oggi" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Orientale di Napoli che per buste paga dei docenti spende il 95,78 % dei finanziamenti provenienti da Roma. La seguono l'università di Firenze con il 92,17%, quella di Trieste con il 91,64% e poi Bari con il suo 91,40%, Cassino con il 91,38%, e Pisa che supera solo di un 10% il tetto stabilito, ma se non ci fossero gli sconti annuali la città della torre arrivare a quasi 97%

Insegnanti, formazione da rifare ( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tolgano la Silsis è positivo perché è stato constatato da più parti che era una replica di quanto fatto in università - dice Mandelli - Ma quello che non è positivo è la chiamata dei docenti dalla parte delle singole scuole (possibilità prevista nel disegno di legge Aprea, ndr) mi spaventa soprattutto in Italia. Le speranze comunque non sono molte, siamo consci delle difficoltà.

Università, ecco il prorettore per i precari ( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A questi vanno anche aggiunti i docenti a contratto e le varie forme di collaborazione. «Abbiamo presentato tre richieste - spiega Andrea Membretti, presente all'incontro - Una è la creazione della delega al "lavoro non strutturato dell'università"», quindi la nomina di un pro rettore, come punto di riferimento per i ricercatori precari.

Test d'ingresso e tirocini ( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gli esperti del Miur hanno previsto tre percorsi per la formazione dei docenti, diversi per i vari gradi di istruzione. Per insegnare nella scuola d'infanzia e primaria è stato previsto il numero chiuso per accedere a una laurea magistrale a ciclo unico. Dal secondo anno poi ci sarà un tirocinio «a intensità crescente» nelle scuole e in università e infine, dopo la tesi,

Donne medico, quale ruolo? Sabato pomeriggio il dibattito ( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Bioetica della facoltà di Medicina dell'università di Pavia, Laura Lanza, direttore del reparto di Otorino dell'ospedale Civile di Voghera ed Elena Valassi, ricercatrice vogherese presso l'università americana di Harward. Nel corso del pomeriggio sarà assegnato il premio «Maria Montessori città di Voghera».

un libro scolastico di lucarelli per insegnare a scrivere storie - antonella scandone ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: autore dell´iniziativa editoriale insieme a due docenti senesi, spiega le tecniche per imbastire una storia, mettendo in piedi un laboratorio di scrittura, nel quale sembra proprio di sentirlo, come quando dagli schermi del suo "Blu notte" racconta in maniera chiara e pacata, di misteri, trame e delitti.

La rivolta dei sindaci veneti Ma la Gelmini non si presenta al confronto sui tagli al tempo lungo ( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nel frattempo abbiamo fatto i conti: in Veneto, con 300 docenti, possiamo risolvere il problema del tempo lungo per 25 mila bambini. Per sabato è prevista la Conferenza Stato-Regioni. Ci auguriamo che la Regione tenga conto di quest'esigenza». Ma la Gelmini è stata davvero travolta da un impegno improvviso o c'è un retroscena?

Tra striscioni e delusione ( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono oltre 250 i rappresentanti del mondo scolastico (dirigenti, docenti, ispettori, provenienti da tutta Italia) che fino a giovedì partecipano ai lavori del convegno indetto dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e organizzato dall'Itis Marconi di Padova (presieduto dalla dinamica Maddalena Carraro).

la rivolta dei sindaci veneti ma la gelmini non si presenta al confronto sui tagli al tempo lungo ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nel frattempo abbiamo fatto i conti: in Veneto, con 300 docenti, possiamo risolvere il problema del tempo lungo per 25 mila bambini. Per sabato è prevista la Conferenza Stato-Regioni. Ci auguriamo che la Regione tenga conto di quest'esigenza». Ma la Gelmini è stata davvero travolta da un impegno improvviso o c'è un retroscena?

Io scrivo, tu leggi , tornano gli incontri ( da "Arena, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di analisi del linguaggio politico dell'università di Ferrara; partecipano inoltre Erasmo Leso, docente di storia della lingua Italiana e Giorgio Graffi docente di glottologia, entrambi dell'università di Verona. Il testo affronta a tutto tondo la lingua e lo stile di Benedetto Croce, una tappa cruciale per la storia della prosa italiana.

In mostra a Cannes l'autodromo del Veneto ( da "Arena, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Pianificazione territoriale all'Università di Padova, in rappresentanza del Daur, Dipartimento di architettura, urbanistica e rilevamento, «devono portare a Cannes la qualità. Qualità della trasformazione dei territori ciascuno con le proprie peculiarità, che hanno il vantaggio di essere collocati in una rete di corridoi infrastrutturali impermeabili tra loro.

Cinque universitari vincono il Premio Ichnusa ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e ai responsabili marketing di Ichnusa come particolarmente innovative e in linea con la cultura sarda, nonché con i valori del marchio. «Crediamo che questo sia un esempio positivo di come l'università possa avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, esaltando il loro talento e le loro idee», ha dichiarato durante la premiazione il preside della facoltà di Economia a Cagliari,

ultimi incontri di orientamento per gli studenti delle scuole medie ( da "Tirreno, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: genitori e docenti di tutta la provincia. Ma l'impegno è costante sul territorio con una serie di azioni relative all'assolvimento dell'obbligo formativo (obbligo di formazione istruzione fino a 18 anni) quali i percorsi integrati nel biennio degli istituti superiori professionali e artistico, l'intervento dei tutor dei centri impiego,

contro-convegno e blitz dell'onda ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Mi dispiace che i docenti Allievi, Curi, Viafora e Zatti non abbiano accettato il suo invito: con quella telefonata, monsignore aveva dimostrato disponibilità e premura, e io mi ero messa a completa disposizione, in quanto organizzatrice, per favorire lo scambio di opinioni a proposito di etica nella medicina dei trapianti e delle staminali»

universita' promotrice. la polemica innescata dai docenti stefano allievi, umberto curi e ... ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e ... UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti sembra essere fondata. La lettera che pubblichiamo qui sopra dimostra che ad organizzare il convegno di venerdì sulla bioetica e ad invitare come relatore monsignor Rino Fisichella non

libertà di pensiero garantita al bo per i relatori spazio alle domande, no alla violenza squadrista - vincenzo milanesi ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non possiamo sottrarci come uomini di cultura che si riconoscono in una università libera e degna di questo nome, a questa sfida. E la dobbiamo affrontare insieme, al di là di storici - ed inutili! - steccati. UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti sembra essere fondata.

centro amico l'associazione di volontariato centro amico onlus domenica 8 marzo alle ore 10,30, ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Sassari, sul tema: «Sassari e la sua struttura urbana», info: 079-980957 e 079-2826119. Liceo Azuni Il dirigente scolastico del Liceo ginnasio Azuni invita il personale docente e Ata, che ha prestato servizio, con contratto di supplenza breve e saltuaria nell'anno 2008, a ritirare nella segreteria della scuola il Mod.

asl-università, progetti fermi ( da "Centro, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alle due operazioni non sono legate solo le sorti delle Asl di Chieti e L'Aquila ma anche la sopravvivenza delle due università, in particolare le facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Aquila, che rischiano quanto meno il ridimensionamento senza la possibilità di assicurare agli studenti l'attività didattica e di formazione e ai docenti l'attività di ricerca e di assistenza.

Parole tra donne nel nuovo libro di Armida Vasarelli ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: cresciuta a Pisa dove si è laureata in filosofia, vive e lavora a Oristano da circa trent'anni. Docente interessata agli aspetti psicologici e didattici della lingua, ha pubblicato nel 1998 l'antologia di poesia "Dipinti di Savana" ed è di prossima pubblicazione il romanzo "Scala di seta". CRISTIANA LODDO

risparmio energetico, una scelta quasi obbligata ( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Fisica della materia sempre a Trieste. Sua la prima importante provocazione: si ipotizza che il costo di nuove quattro centrali nucleari corrisponda all'intero investimento per un adeguato isolamento termico dell'intero patrimonio edilizio in Italia, che consentirebbe la riduzione del 20% del fabbisogno energetico contro il solo 5%

truffa e falso, docente sotto processo ( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente universitario goriziano Daniele Ungaro, 48 anni, già insegnante alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Trieste e ricercatore dell'Isig di Gorizia, attualmente professore di Sociologia all'ateneo di Teramo. Al centro della vicenda, il cui inizio risale al dicembre del 2005, un presunto raggiro ai danni di circa mille poliziotti iscritti al Siap,

se il voto per le commissioni non è segreto negli atenei un danno per i candidati - franca selvatici ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ufficio a un anno di reclusione due illustri professori: Walter Leszl dell´Università di Firenze e Fernanda Caizzi dell´Università Statale di Milano, moglie del rettore Enrico Decleva. I due docenti devono anche versare 15 mila euro di risarcimento per danni morali alla dottoressa Antonina Alberti, che fu bocciata e ha denunciato gli accordi spartitori.

università, caretti scioglie le riserve e si candida a rettore ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: delle piante organiche del personale docente favorita anche da un sistema concorsuale tra i peggiori» e la riorganizzazione del settore amministrativo correlata a un sistema di controllo di gestione. Nel programma Caretti critica la diminuzione dei fondi del ministero e la scelta di favorire la nascita di università telematiche.

giuseppina muzzarelli ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia medievale all´Università di Bologna, Maria Giuseppina Muzzarelli, è la vera novità della giunta regionale di Vasco Errani. Allieva di Ovidio Capitani, stimata studiosa è apparsa in politica pochi anni fa quando fu chiamata nella segreteria dei Ds di Bologna da Salvatore Caronna e poi riconfermata da Andrea De Maria.

la gelmini nomina porzi nel cda dell'università ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 000 docenti esterni, a fronte di 3.200 docenti di ruolo. Anche il numero di dirigenti, sette di ruolo e ben 16 a contratto, è una criticità non piccola in merito alla quale, se non arriveranno risposte adeguate, chiederò al ministro il parere sulla corretta applicazione della Legge 165.

Difendere i consumatori dalla pubblicità ingannevole ( da "Tempo, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Filippo Petruccelli, docente in psicologia della pubblicità Università di Cassino; Fausto Russo, responsabile Csm di Frosinone e professore all'Università Tor Vergata di Roma; Vincenzo Maruccio, assessore regionale per la tutela dei consumatori; il prefetto Piero Cesari.

CRLE E UNIBAS STRINGONO ACCORDI CON ATENEI DI ALTRI PAESI ( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: studenti e di docenti nonché progetti di ricerca e formazione. Le ricadute di tali accordi, oltre ai rapporti di collaborazione sopra evidenziati, si avranno anche nell?attuazione di progetti in campo ambientale, energetico e linguistico finanziati dagli Stati esteri e, in taluni casi, con il cofinanziamento della Regione Basilicata con le risorse proprie e della Unione Europea?

cultura, bologna in crescita ma mancano i grandi eventi - luca sancini ( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Bologna in crescita ma mancano i grandi eventi Ricerca StageUp. Il Comune spende 75 euro per abitante Senza festival niente indotto. Mantova con la letteratura fattura 14 milioni Palazzi: "Servono sinergie pubblico-privati e una fondazione per i musei" LUCA SANCINI UN IMPORTANTE ruolo dell´offerta pubblica, l´attitudine a frequentare teatri e mostre,

LA GIUNTA MARCHIGIANA APPROVA PROGETTO SPERIMENTALE ACCOGLIENZA PER ZONE ASUR FANO,URBINO E SAN SALVATORE DI PESARO. ( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in grado di garantire entrate finanziarie, in base alle norme sulle partnership pubblico private per sponsorizzazioni. La durata del progetto complessivo sara` di un anno, ma in caso di raggiungimento dei risultati attesi, dalla sperimentazione si passera` alla sua estensione su tutto il territorio regionale. . <<BACK

AOSTA: CONFERENZA DALLA FAME AGLI O.G.M. !? ( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: , docente di Microbiologia e di I Saperi delle Scienze Agro-alimentari, insegnamento unico per contenuti e approccio metodologico, autore di oltre 250 pubblicazioni, tre brevetti nonché relatore a convegni scientifici, seminari divulgativi o di aggiornamento per insegnanti.

SOS A GOVERNO E UE PER LA PREVENZIONE CONTRO PUNTERUOLO ROSSO, IL KILLER DELLE PALME GLI ESPERTI A CONVEGNO A GENOVA: "UNA CATASTROFE PER IL PAESAGGIO DEL MEDITERRANEO" ( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ordinario di Entomologia Agraria all´Università di Catania. Il docente catanese ha sottolineato l´importanza delle ispezioni e dei controlli alle palme da parte del pubblico dei privati. "Azioni che purtroppo hanno costi molto alti e non sempre possibili. Ma anche quelle a costi limitati, spesso sono portate avanti in modo errato.

PARI OPPORTUNITA': PARTE DA NOVARA UN PROGETTO SPERIMENTALE DI SICUREZZA URBANA PER LE DONNE ( da "marketpress.info" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ricercatrice e Docente presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nonchè la Dott. Ssa Anna Rosa Favretto , Professore associato di Sociologia del Diritto presso la Facoltà di Scienze Politiche dell?Università del Piemonte Orientale e Giovanni Campagnoli della Cooperativa Vedogiovane.

Prima studentessa al liceo classico, poi sui banchi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso l'Università Cattoli ( da "Adige, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Dal 1986 è stata per anni docente all'arcivescovile di Trento e ora, in quest'ultima legislatura, è assessore all'istruzione. Assessore Marta Dalmaso, dalle pagelle del primo quadrimestre emergono molte insufficienze.

Manuela Pellanda P sichiatra e intellettuale, medico e letterato, studioso della mente e dell'anima ( da "Adige, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del Dipartimento di scienze umane e sociali dell'Università di Trento e coordinato da Casimira Grandi. Tra gli ospiti dell'incontro, tenutosi nei giorni scorsi alla Biblioteca comunale, Ada Neiger , docente dell'Università di Trento. «All'interno del vasto panorama della letteratura mondiale - ha ricordato - tema particolarmente fervido è quello della follia.

PAESAGGI palestinesi STRATEGIE ANTICHE E NUOVE DI RESISTENZA INTELLETTUALE ( da "Manifesto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Institute of Jerusalem Studies e docente di sociologia alla Birzeit University. Attraverso le memorie, i diari, le lettere di undici protagonisti della vita culturale palestinese della prima metà del XX secolo (tra loro un musicista, un maestro, un medico, un rivoluzionario bolscevico, un intellettuale ebreo palestinese), l'autore restituisce il ritratto di una Palestina che,

CorsiEsercitazioni paleografiche Ore 16, sala beato Giovanni XXIII della Civica Biblioteca <Angelo Mai>, corso di esercitazioni paleografiche; in programma tutti i martedì fino al ( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Relatori don Ezio Bolis, docente del Seminario di Bergamo e Davide Colombi Manzi, presidente provinciale Agesc. MostreAngeli, manichini e meticci peruviani Alla Galleria del Tasso, via S. Tomaso, 72, mostra «La Rivoluzione silenziosa degli angeli apocrifi» dell'artista cileno Demian Schopf, visitabile fino a fine marzo.

Una laurea che premia la finanza per il territorio ( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha illustrato davanti alle più alte cariche dell'Università degli studi di Bergamo, a docenti, personale tecnico e studenti, come si coniuga etica e finanza ripercorrendo la sua esperienza umana e professionale nell'istituto cooperativo creditizio fondato da un sacerdote, monsignor Ambrogio Portaluppi.

Il rettore <Servirebbe il doppio dei fondi per competere con le altre nazioni> ( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli studi di Bergamo parlano di una situazione florida e in espansione, i tempi però non sembrano quelli di crogiolarsi troppo negli allori accademici. Quindicimila studenti, 330 docenti e 221 operatori del settore tecnico amministrativo, 52 mila metri quadri di spazi per lo studio: l'ateneo orobico continua a crescere ed è pronto ora a consolidare l'

La stagione turistica è a rischio ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: DOCENTE all'Università di Firenze (Dipartimento Scienze della terra) Enzo Pranzini ha invece ripercorso la storia degli interventi effettuati sula costa di Marina di Massa che è diventata oggetto di studio per quanti devono affrontare problemi erosivi, ricordando che addirittura la Banca Asiatica dello sviluppo ha manifestato grande interesse ad acquisire informazioni da trasferire

IL NOSTRO Paese ha nel settore del turismo una risorsa prontamente a disposizione... ( da "Nazione, La (Pisa)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alla Conferenza provinciale sul turismo è quella di creare un soggetto unico pubblico-privato per tutte le attività di promozione e commercializzazione , una sorta di cabina di regia che si chiamerà "PisaUnicaTerra". Sostenibilità e qualità, promozione e politiche fiscali saranno gli ingredienti di un rilancio di politiche sul turismo fino ad oggi lasciate a se stesse.

<UNA FARFALLA sull'orlo dell'abisso>: questo il titolo della ... ( da "Nazione, La (Pisa)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: riunisce le tre principali voci A presentare il libro saranno tre docenti universitari di vaglia: Silvia Monti, docente di Letteratura spagnola all'Università di Verona; Arrigo Stara, docente di Critica letteraria e letterature comparate all' Università di Pisa e Francesco Guazzelli, docente di letteratura spagnola moderna e contemporanea all'Università di Pisa.

IL LICEO scientifico Serpieri di Rimini inizia oggi il seminario <Sentieri d... ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il 6 marzo, alle 16, nella stessa sede, Roberto Bedogni, astronomo dell'Università di Bologna con «Novità dal sistema solare». Il 19 marzo sarà la volta di Daniela Baroncini, docente letteratura italiana dell'Università di Bologna che alle 11 parlerà di «Pascoli, Serpieri e la poesia cosmica».

La corsa per il rettore passa da qui ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Saranno soprattutto le strategie dei candidati per l'università riminese a tenere banco, questa mattina, nell'incontro di presentazione coi professori dell'ateneo. Dopo le relazioni dei candidati, spazio alle domande dei docenti moderate dal professor Gianfranco Capodaglio. «È un incontro fondamentale anche per la vita della città», sottolinea Capodaglio,

<Ateneo, grandi risultati ma futuro preoccupante> ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Oggi la Seconda Università, con sedi distribuite a pioggia a Caserta, Aversa, Capua e Santa Maria C.V. conta dieci facoltà frequentate da ventinovemila studenti, mille docenti e oltre duemila unità di personale tecnico e amministrativo. L'università ha mantenuto anche per quest'anno il pareggio del bilancio, lo scenario economico normativo non consente voli pindarici,

La Gottardi: all'università un docente mi molestava ( da "Corriere del Veneto" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università un docente mi molestava VERONA — «Faceva delle battute spinte, allungava le mani. Lo faceva con tutte e appena trovava resistenza, come nel mio caso, cercava una nuova vittima». Lo ricorda ancora, a distanza di anni. La prepotenza sulle donne non risparmia nessuna, neppure l'europarlamentare veronese Donata Gottardi.

È IN ARRIVO un calendario ricco di iniziative per celebrare l'8 marzo i... ( da "Resto del Carlino, Il (Imola)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: realizzata dai docenti della scuola di musica Vassura-Baroncini. Domenica alle 15, nella sala Auser in via Vivaldi, la Cgil e Spi Lega Pedagna propongono Sebben che siamo... nonne', un pomeriggio di canzoni sulle donne e balli. Martedì 10, alle 20.30 nella sala San Francesco in biblioteca, si terrà il seminario-incontro La storia delle donne fra crisi e diritti:

Le donne e il pallone? In molti rabbrividiscono anche solo pensando a questo binomio. Ci... ( da "Messaggero, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ma oltre allo scopo puramente ludico l'Università Roma Tre, ha pensato anche all'aspetto sociale: «Abbiamo voluto legare l'evento all'Avis (l'Associazione Volontari Italiani Sangue, ndr) per sensibilizzare gli studenti e i docenti al problema della donazione del sangue. Questa iniziativa - ha affermato ancora Tenderini - è un bel momento di sport,

URBINO Le zone territoriali Asur di Fano e Urbino e il San Salvatore di Pesaro sono al cent... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Accanto al progetto di accoglienza verrà attivato anche un progetto pubblicitario, in grado di garantire entrate finanziarie, in base alle norme sulle partnership pubblico private per sponsorizzazioni. La durata del progetto complessivo sarà di un anno, ma in caso di raggiungimento dei risultati sperati, la sperimentazione verrebbe estesa su tutto il territorio regionale.

Bottino: <Ho chiesto ispezioni in tutte le scuole> ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non se i docenti che vi lavorano vengono pagati. Questo è un compito che spetta agli ispettori del lavoro». Anche il coordinamento dei docenti precari salernitani ha riferito di un cospicuo numero di cause di lavoro intentate da insegnanti ora di ruolo.

ALL'ETERNO dal tempo. Dante e Cecco: Conoscenza e scienz... ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: arco di un decennio sono stati realizzati con il coordinamento scientifico dell'università degli studi di Macerata, in collaborazione con il liceo classico F. Stabili' e il liceo scientifico A. Orsini'. Docente di questa seconda lezione sarà Sasha Zamler-Carhart, professore di musica medievale e lingua latina al Royal Conservatory de L'Aja.

Stagione della Camerata, Ovcinnikov al Piccinni ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Attualmente è docente sia al Conservatorio Statale di che all'Università Statale di Mosca ed è professore ospite all'Università di Sakuyo in Giappone. Nel 2005 è stato insignito del titolo di Artista emerito della Russia dal presidente Vladimir Putin. ....

Caro Signor Gervaso, in un precedente articolo che non sono più in grado di recuperare, lei ha ... ( da "Messaggero, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: l'autore, il professor Ralph Schor, docente (o ex docente: l'edizione italiana della Newton Compton è del 1995) presso l'Università di Nizza. È un excursus, che ha il dono della concisione e dell'alta conoscenza storica di un Continente che, in quel ventennio, subì trasformazioni epocali.

Un maxi-centro con negozi e case farà rinascere l'area ex dogana ( da "Giorno, Il (Milano)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-private destinate al recupero delle aree dismesse e a un rilancio strategico del territorio compreso tra l'Idroscalo e l'aeroporto di Linate. In tutto, l'intervento di restyling costerà 161 milioni di euro. Tra gli aspetti qualificanti dell'operazione, la riqualificazione della ex dogana, un comparto dismesso di 600mila metri quadrati sul quale entro il 2012 sorgerà un centro

di GIORGIO GAZZOTTI BOLOGNA RIMPASTO con colpo di scena nell... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Maria Giuseppina, docente di storia medievale all'università di Bologna, anche lei ex diessina. Alla Muzzarelli non è però stata data l'importante delega al bilancio, ma solo quelle all'Europa, alla cooperazione internazionale e alle pari opportunità. Errani ha riservato alla presidenza la delega alle Finanze.

Essere donna al tempi di Matilde: viaggio nella storia con il Soroptimist ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Verona e di Modena e Reggio, Premio dell'Accademia dei Lincei e Presidente del Comitato Scientifico per il Millenario Polironiano (1007-2007). Da oltre vent'anni Golinelli si occupa dei Canossa e del loro tempo con l'edizione di fonti, ricerche originali e studi sul personaggio di Matilde e del suo mito nella letteratura

Codigoro All'Utel la svolta del 1956 ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'università di Ferrara, il quale parlerà del «1956, la storia a una svolta», quando entrò in crisi il blocco comunista con la denuncia dei crimini di Stalin e l'invasione dell'Ungheria, l'inizio della rivoluzione di Fidel Castro e il conflitto tra arabi e israeliani: grandi rivolgimenti sociali di cui sono evidenti ancora oggi conseguenze e contraddizioni.

<Foligno tra Otto e Novecento> ( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presidente dell'Unitre e sociologo dell'Università di Perugia, la professoressa Rita Fanelli Marini, presidente dell'associazione «Orfini Numeister» e il professor Fabio Bettoni, docente di economia politica all'Università di Perugia. L'iniziativa è inserita nei programmi dell'anno accademico 2008-09 dell'Unitre di Foligno.

IL PROFESSOR Gianni Porzi (nella foto) è st... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 500 docenti a contratto e mille esterni. Anche il numero dei dirigenti è una criticità su cui, se non arrivano risposte, chiederò il parere del ministro. Altre spese rilevanti quelle per le oltre 70 unità dedicate a vario titolo all'informatizzazione, i contratti e le consulenze esterne: un costo di circa 10 milioni».

IL MODELLO di Grameen Bank, l'istituto che pratica il microcredito senza gar... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: trattative in cui è sfociata la collaborazione di alcuni docenti bolognesi come Basevi e Onofri con la fondazione Unidea (Unicredit). «Concluso lo studio di fattibilità cui hanno partecipato esperti di diverse discipline aggiunge la professoressa Brunori ci avviamo ormai verso la fase attuativa. L'Alma Mater creerà un centro di ricerca e formazione dei professionisti del microcredito,

Musso si ribella a Scajola:<Pugnalato alla schiena> ( da "Secolo XIX, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A Enrico Musso, docente universitario in aspettativa e senatore, non è piaciuta per niente la candidatura in diretta da parte del ministro Scajola agli stati generali del Pdl, sabato scorso a Varazze. Non l'ha ancora digerita, e si vede. Si dice amareggiato.

"Muro di Berlino: l'89 ha segnato la caduta delle ideologie del '68" ( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oggi però si inscena una fervida polemica sui fondi pubblici al teatro. Quale deve essere il rapporto Stato-cultura e privati-cultura? "Larga parte dei finanziamenti pubblici adottano il criterio della spesa storica: 'Si è sempre fatto così, e si continua più o meno a fare così'. E? una sciocchezza dal momento che la spesa storica non valuta la meritocrazia,

Il lavoro e la società del rischio, lectio magistralis di Tito Boeri all'Archiginnasio ( da "Comunicatori Pubblici" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il nuovo lavoro e il capitale umano" esperti e docenti universitari coordinati da Raimondello Orsini dell?Università di Bologna: Tommaso Maria Fabbri dell?Università di Modena e Reggio Emilia, Dina Guglielmi, Psicologa del lavoro, Paolo Bonaretti Direttore di Aster, Paola Profeta dell?Università Bocconi, Giorgio Brunello dell?

Sulla legittimità della lettura delle dichiarazioni rese nella fase pre-processuale ( da "AltaLex" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il pubblico ministero riferiva, al riguardo, che vane erano state le ricerche del BK il quale, residente in Bergamo, aveva avuto domicilio in S per breve tempo. All?udienza del 13 ottobre 2008, il Collegio disponeva l?espletamento di ulteriori atti di indagine deputati ad accertare l?

No ai musei e si allo shopping: le preferenze dei ... ( da "Capitoloprimo.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La conclusione della ricerca, quindi, invita i docenti a trovare dei meccanismi nuovi e più incisivi per coinvolgere i giovani e stimolarne l?interesse e l?apprendimento , al fine di condurli ad un?adeguata maturità culturale. Marina Miranda

Ocse all'Italia, aumenta il divario per colmarlo riforme strutturali ( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a cominciare dal settore pubblico, per "tenere in considerazione le differenze regionali di produttività e costo della vita". L'Italia, rileva poi lo studio, è tra i Paesi meno generosi in materia di incentivi fiscali alla ricerca e allo sviluppo (è penultima) e per risollevare il basso livello l'Ocse consiglia, oltre a un attento utilizzo degli incentivi,

BORSE SU (MIBTEL +0.36%) LA CORTE DI NY: OK A TRANSAZIONE PARMALAT MERCATO AUTO SEMPRE GIù (-24,25%) - Francia: deficit 2009 oltre 5% Pil IL GRAN DEBUTTO DI EXOR OBAMA: fon ( da "Dagospia.com" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sottolineando che questa sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe decidere quali asset acquistare e a quale prezzo. 8 - Gazprom: trimestrale, utile +16%.

Ocse all'Italia, aumenta il divario per colmarlo riforme strutturali ( da "KataWebFinanza" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a cominciare dal settore pubblico, per "tenere in considerazione le differenze regionali di produttivit e costo della vita". L'Italia, rileva poi lo studio, tra i Paesi meno generosi in materia di incentivi fiscali alla ricerca e allo sviluppo ( penultima) e per risollevare il basso livello l'Ocse consiglia, oltre a un attento utilizzo degli incentivi,

Foggia, venerdì 6 marzo convegno di studi "Civicrazia e Difensore Civico Nazionale" ( da "Grecale, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Vittorio Salvatori (Presidente regionale Andci dei difensori civici della Puglia), "Privacy e Internet: tutelare i nostri dati on line" dell'Avv. Gerardo A. Cavaliere (Direttore Cinfor Magazine) e "Privacy, Cittadino e Pubblica Amministrazione" dell'Avv. Gianluca Guastamacchio (docente Unitre).

CRISI: USA, SI STUDIA CREAZIONE FONDI PER ASSET TOSSICI ( da "Wall Street Italia" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sottolineando che questa sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe decidere quali asset acquistare e a quale prezzo.

Crisi: Usa, si studia creazione fondi per asset tossici ( da "Trend-online" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sottolineando che questa sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe decidere quali asset acquistare e a quale prezzo.

Savona: al Campus universitario al via l'Open Days 2009 ( da "Savona news" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Durante le due giornate, i giovani, accompagnati dai docenti orientatori degli istituti di provenienza, potranno visitare le strutture del Campus dedicate sia alla didattica che alla ricerca, partecipando alle attività ed ai percorsi illustrativi delle facoltà insediate nella sede universitaria.

Ventimiglia: ecco la commissione del Premio Letterario ( da "Sanremo news" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Bartolomeo Durante, storico locale, saggista, docente a.r.; Daniela Gandolfi, archeologa, saggista, conservatore del Museo archeologico 'Girolamo Rossi', di Ventimiglia; Olimpia Gargano, giornalista pubblicista, docente di materie letterarie presso il Liceo Scientifico 'Angelico Aprosio' di Ventimiglia;

PAESAGGI palestinesi ( da "Manifesto, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Institute of Jerusalem Studies e docente di sociologia alla Birzeit University. Attraverso le memorie, i diari, le lettere di undici protagonisti della vita culturale palestinese della prima metà del XX secolo (tra loro un musicista, un maestro, un medico, un rivoluzionario bolscevico, un intellettuale ebreo palestinese), l'autore restituisce il ritratto di una Palestina che,

In mostra a Cannes l'autodromo del Veneto ( da "Arena.it, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Pianificazione territoriale all'Università di Padova, in rappresentanza del Daur, Dipartimento di architettura, urbanistica e rilevamento, «devono portare a Cannes la qualità. Qualità della trasformazione dei territori ciascuno con le proprie peculiarità, che hanno il vantaggio di essere collocati in una rete di corridoi infrastrutturali impermeabili tra loro.

<Io scrivo, tu leggi>, tornano gli incontri ( da "Arena.it, L'" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di analisi del linguaggio politico dell'università di Ferrara; partecipano inoltre Erasmo Leso, docente di storia della lingua Italiana e Giorgio Graffi docente di glottologia, entrambi dell'università di Verona. Il testo affronta a tutto tondo la lingua e lo stile di Benedetto Croce, una tappa cruciale per la storia della prosa italiana.

E' allarme per Piana di Monteverna ( da "Denaro, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Galloro tra i ricercatori della Eureco e rsa del Centro prevedeva che immediatamente dopo si procedesse alla costituzione di un consorzio pubblico-privato con l'Università, le cooperative agricole ed le aziende private per svolgere un ruolo di catalizzatore di progetti di ricerca e sviluppo in grado di elevare il livello di competitività del sistema produttivo del territorio campano"

Sun: domani l'inaugurazione dell'anno accademico ( da "Denaro, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Caserta universita' Sun: domani l'inaugurazione dell'anno accademico maria beatrice crisci Sedici anni di vita, dieci facoltà, circa 29mila studenti, mille docenti e oltre duemila unità di personale tecnico amministrativo. La Seconda Università degli Studi di Napoli inaugura con questi numeri il nuovo Anno Accademico.

Il Monregalese nel Polo Regionale Enogastronomico ( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Prever', Via C. Merlo, 2, 10064 Pinerolo, 0121-72402 mail: paolocavallo@katamail.com. Nella foto, allievi e docenti del precedente corso, attivato due anni fa a Mondovì, di cui facevano parte l?Istituto Alberghiero e il Cfp Cebano-Monregalese

Intervista alla professoressa Angela Calvo del CIRSDe ( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Calvo del CIRSDe Intervista alla professoressa Angela Calvo docente della Facoltà di Agraria dell?Università di Torino e membro del CIRSDe Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne. Il Centro è stato costituito nella primavera del 1991 su proposta di un gruppo di docenti e ricercatrici dell'Università di Torino, come struttura di riferimento per iniziative di ricerca,

Ma come si nazionalizza una banca? Ecco le ultime ricette ( da "Foglio, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia economica all?Università Statale di Milano – anche se non siamo di fronte a fenomeni di “nazionalizzazione” classica, quanto piuttosto di “neopatrimonialismo”: è la classe politica che sta mettendo le proprie mani sugli asset bancari perché non può farsi travolgere dalla crisi&

Giotto fa tappa ad Oporto in Portogallo ( da "siciliatravel.com" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gonzalo Gonsalves, assessore alla Cultura della città di Oporto e Angelo Arena, Console Onorario d?Italia ad Oporto. La cerimonia di inaugurazione si è chiusa con la “lectio magistralis” di Barbara Aniello, storica dell?arte e docente dell?Università di Lisbona. Per informazioni: tel. 348.3311659

La Cgil: "A rischio 400mila posti nelle p.a." ( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 000 docenti e 75.000 lavoratori non docenti impegnati nella scuola. La cifra di 400.000 non tiene conto di tirocinanti, stagisti e borsisti, figure non censite che potrebbero raggiungere altre 100mila unità. Il settore scolastico Secondo la Cgil, almeno 30mila dei precari della scuola perderanno il posto già nel 2009,

La Cgil: 400.000 precari della pubblica amministrazione rischiano il posto ( da "Rai News 24" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e 75.000 lavoratori non docenti impegnati nella scuola. La cifra di 400.000 non tiene conto di tirocinanti, stagisti e borsisti, figure non censite che potrebbero raggiungere altre 100.000 unita'. Secondo la Cgil, almeno 30.000 dei precari della scuola perderanno il posto gia' nel 2009, mentre per quelli degli altri comparti del pubblico impiego la stabilizzazione si allontana

OBESITA': SICILIA APRIPISTA CON PIANO PREVENZIONE NELLE SCUOLE ( da "Agi" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente di Psicologia dell'Universita' Iulm di Milano e presidente dello Iescum di Parma, Paolo Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte. Il progetto e' nato nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia dell'Universita' del Galles a Bangor, e successivamente testato con successo in diversi Paesi d'Europa.

Pedofilia, condanna a 7 anni ( da "Sicilia, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nessuna università o nessun docente possono ritenere di avere l'esclusiva sui master universitari». Il presidente della Provincia disse di avere in previsione la possibilità di fare un master sul turismo organizzato non dall'Università di Palermo ma dall'Unesco da far svolgere non necessariamente a Sciacca, ma nella parte orientale della provincia.

Eurobond contro la crisi e per consolidare l'Unione ( da "Gazzettino, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: quali una quota di finanziamento sia assicurata dai privati in qualche forma di Partnership Pubblico Privata (PPP). La gestione di questo FES da parte della Banca europea degli investimenti (BEI) consentirebbe di far tesoro di altre esperienze in atto. Insomma gli eurobond aiuterebbero l'Europa a dare una risposta più adeguata alla crisi, finanziando in più quel "reinvestimento"

Progetto al <Mattarella> sul tempo trascorso insieme da genitori e figli ( da "Sicilia, La" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Relatori, Sandro Vero, docente di Psicologia della comunicazione all'Università Kore di Enna, e Salvo Noè, psicologo acese. Nell'incontro messi in risalto alcuni concetti importanti quali la presa di coscienza del proprio corpo per poter accedere a tutto il proprio essere.

Dante prepara i giovani alle sfide ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia mediovale all'Università, al convegno di studi "Leggere e insegnare Dante nella scuola del Duemila", organizzato al Centro culturale Altinate dall'Ufficio scolastico regionale (Usr) e dal Comitato regionale di promozione degli studi danteschi, in collaborazione con l'università, la Società Dante Alighieri e il liceo Tito Livio.

Cultura e Spettacoli: E' d'obbligo sperare La società sannita vive di eventi ( da "Sannio Online, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti, rappresentanti del Centro di Cultura dell?Università Cattolica di Benevento, assessore alla PI e la dottoressa Villanacci dell?Amministrazione Comunale, è stata presentata la prima parte di un Progetto concordato e svolto sulle nuove metodologie di comunicazione, i nuovi linguaggi dei quali i ragazzi e i giovani si sono impadroniti.

Serra degli Ulivi: entro 6 mesi pronto progetto preliminare ( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ancora Taricco: "Serra procede a tempi record: in 2-3 anni riempiremo il lago di Pianfei, sarei già contento di vedere le ruspe al lavoro sul nuovo invaso per il 2014. A gestirlo, forse, un soggetto misto pubblico-privato, ancora da individuare". Chiara Viglietti

Le pubbliche istituzioni di fronte alla crisi, primo seminario del ciclo promosso da Provincia di Piacenza e 'Cattolica' ( da "Sestopotere.com" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università, la presentazione dell?iniziativa da parte dell?Assessore Provinciale al lavoro Fernando Tribi e l?introduzione di Pier Antonio Varesi, docente di legislazione del lavoro all'Università cattolica e coordinatore del ciclo. Seguiranno tre relazioni, moderate da Pier Antonio Varesi: la prima di Gianni Geroldi,

Infanzia/ Obesità, Sicilia sperimenta programma 'Food Dudes' ( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente di Psicologia dell'Università Iulm di Milano e presidente dello Iescum di Parma, Paolo Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte nel progetto. Il progetto è nato nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università del Galles a Bangor, e successivamente testato con successo in diversi paesi d'

RICCARDO MAROCCO POTEVA ESSERE LA DOMENICA DELLA SPALLATA DECISIVA, IL COLPO CHE AVREBBE SPACCATO... ( da "Mattino, Il (Caserta)" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con quest'ultimo che ha accusato problemi di natura muscolare al termine della gara con lo Stasia. Oggi ripresa degli allenamenti al Pinto. Ieri, intanto, la Casertana ha ufficializzato l'ingresso nel proprio staff di Domenico Tafuri, docente universitario in Scienze Motorie presso l'Università Parthenope di Napoli.

"La caduta del muro di Berlino fu la fine delle ideologie del '68" ( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oggi però si inscena una fervida polemica sui fondi pubblici al teatro. Quale deve essere il rapporto Stato-cultura e privati-cultura? "Larga parte dei finanziamenti pubblici adottano il criterio della spesa storica: 'Si è sempre fatto così, e si continua più o meno a fare così'. E? una sciocchezza dal momento che la spesa storica non valuta la meritocrazia,

Italia e Perù si preparano per il Foro di cooperazione a Lima ( da "Velino.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mentre quello accademico avrà lo scopo di avvicinare le università per favorire lo scambio di materiale didattico e quello tra docenti e tra studenti. Il modulo di cooperazione decentrata sarà organizzato a livello dei governi regionali e delle province. Questo sarà l?ambito del summit più delicato, dato che “

L'agricoltura in montagna tra presente e futuro, a Langhirano (PR) la Conferenza provinciale ( da "Sestopotere.com" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nel corso della mattinata Corrado Giacomini, docente dell?Università di Parma, ha presentato un documento sullo “stato di salute” dell?agricoltura parmense e sulle prospettive future in vista delle scadenze del 2013, termine dell?operatività del Piano di sviluppo rurale, e del 2015.

EVOLUZIONE: OSS. ROMANO, DA CHIESA MAI CONDANNA, ID NON E' ( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Filosofia delle scienze presso la Pontificia Universita' Gregoriana, direttore scientifico del Progetto Stoq e vicedirettore della conferenza internazionale sul tema ''L'evoluzione biologica: fatti e teorie'', che si apre oggi a Roma e proseguira' fino a sabato 7, promosso dalla Pontificia Universita' Gregoriana,

Liguria: gli argomenti discussi oggi in consiglio regionale ( da "Savona news" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: altro a non confermare i docenti di sostegno per gli studenti portatori di handicap privando questi ultimi dell?insegnamento personalizzato a cui hanno diritto e ad accorpare, in caso di assenza dell?insegnate titolare, gli alunni della sezione o classe a cui appartengono ad altre sezioni o classi.

PARTE LA FORMAZIONE DELLA FONDAZIONE ENI â ENRICO MATTEIâ ( da "Basilicanet.it" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I partecipanti potranno avvalersi del supporto diretto da parte dei docenti provenienti dallâ??Università della Basilicata, dallâ??Università degli studi di Milano-Bicocca e dallâ?? Università di Braunschweig (Germania) per analizzare anche i dati ricavati dalle attività di ricerca che svolgono presso gli istituti di provenienza.

Il lavoro e la società del rischio, lectio magistralis di Tito Boeri ( da "Comunicatori Pubblici" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il nuovo lavoro e il capitale umano" esperti e docenti universitari coordinati da Raimondello Orsini dell?Università di Bologna: Tommaso Maria Fabbri dell?Università di Modena e Reggio Emilia, Dina Guglielmi, Psicologa del lavoro, Paolo Bonaretti Direttore di Aster, Paola Profeta dell?Università Bocconi, Giorgio Brunello dell?

"Documentare il '900", torna il progetto per far amare la storia ai ragazzi ( da "Quotidiano.it, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la partecipazione di ben 202 docenti, di quasi 3500 studenti autori dei lavori impegnati, insieme ai docenti, in molte ore di formazione attraverso visite guidate, viaggi di aggiornamento e di istruzione. Per conoscere il ricco calendario degli appuntamenti del progetto non resta dunque che cliccare sul sito internet.

## Vaticano: Nessuna contraddizione tra Darwin e creazione ( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Filosofia delle scienze presso la Gregoriana, direttore scientifico del Progetto Stoq (Science, Theology and the ontological Quest) e vicedirettore del convegno. "È questa una delle ragioni che rendono secondo me superfluo qualsiasi sforzo di recupero o riabilitazione di Darwin - dice in una intervista all''Osservatore Romano'

Colpo di scena in Regione: Gilli lascia, tre new entry Entrano in giunta il consigliere regionale modenese del Pd Gian Carlo Muzzarelli, che assume le deleghe lasciate dall'assesso ( da "Dire" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente universitaria) e Giovanni Sedioli (già preside delle Aldini Valeriani), i volti nuovi della giunta Errani. Tre new entry e un colpo scena: lascia l'esecutivo Luigi Gilli (e le sue deleghe, programmazione e sviluppo territoriale, cooperazione col sistema delle autonomie, organizzazione, sono state tutte affidate al consigliere del Pd)

Frana a Rossano: prova di carotaggio davanti al liceo scientifico ( da "Giornale di Calabria, Il" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I tecnici del CNR, coadiuvati da un docente dell?UNICAL, affiancheranno la Provincia nelle valutazioni delle soluzioni tecniche da adottare per il definitivo consolidamento dell?area. La Provincia è aperta al contributo e alle osservazioni da parte delle due scuole.? Dal canto suo, si legge in una nota, ?

L'innovazione tecnologica è di casa in Emilia-Romagna ( da "Data Manager" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: innovazione tecnologica è di casa in Emilia-Romagna A cura di Redazione DMO Pubblicato il 04-03-2009 0:00 Più di 1,8 miliardi di euro. A tanto ammonta la spesa complessiva di amministrazioni pubbliche, imprese e privati per l?Information Technology in Emilia-Romagna a fine 2008 (nel 2006 era di 1,7 miliardi): circa il 9% della spesa nazionale per il settore.

Basilicata/ Al via alta formazione fondazione "Enrico ( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: avvalersi del supporto diretto da parte dei docenti provenienti dall'Università della Basilicata, dall'Università degli studi di Milano-Bicocca e dall' Università tedesca di Braunschweig. "Un insieme di giovani eccellenti - ha detto Massimo Labra, docente di botanica sistematica e biodiversità vegetali della Bicocca - che hanno in comune la stessa motivazione e lo stesso obiettivo:


Articoli

Filosofia, i costi del festival crescono (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

INCONTRI OPERATIVI Filosofia, i costi del festival crescono Tempi stretti: l'organizzazione "in appalto" anzichè al nuovo ente? Un primo dato economico che emerge, su cui comunque non è possibile avere conferme dirette, riguarda la differenza di spesa per organizzare, con un ente autonomo, il prossimo Festival Filosofia: dai primi calcoli effettuati ieri nella riunione del comitato promotore con la futura direttrice Borsari risulterebbero 200mila euro in più rispetto al 2008 quando l'organizzazione era sulle spalle della Fondazione San Carlo. Ieri è stata la giornata delle riunioni operative, prima in municipio a Modena e in serata alla San Carlo: in entrambi i casi la bufera relativa al Festival e alla Scuola alti studi porta tutti a dover definire in fretta alcune importanti questioni. Il San Carlo è alle prese con le dimissioni del comitato scientifico - lascia ad esempio il filosofo Bodei - e deve nominare almeno cinque nuovi membri, tra cui ci saranno anche professori accademicamente "giovani". Più complicata la vicenda che nella giornata si è discussa tra i membri del comitato promotore, nella riunione coordinata dall'assessore alla cultura Lugli. I presenti - rappresentanti dei Comuni di Modena, Carpi, Sassuolo, Fondazione Crmo, Provincia insieme alla stessa Borsari - hanno iniziato a calcolare quanto davvero si arriverà a spendere con una gestione diretta della manifestazione. Conti che vanno fatti con precisione visto che fino a oggi sostanzialmente esistevano due bilanci del Festival: quello "ufficiale" della San Carlo e quello di ciascuna amministrazione pubblica per le attività "aggregate". Altra questione fondamentale. Entro 10 giorni, come ieri ha detto il sindaco Pighi alla Gazzetta, occorrerà definire giuridicamente "l'ente autonomo" proposto dal sindaco: qualcuno pensa che i tempi per crearlo da zero siano troppo stretti e ipotizza di affidarne la gestione (e i finanziamenti) a un ente privato esistente. La scelta potrebbe cadere tra società di servizi, fondazioni pubblico-private che si occupano di tutt'altro, associazioni già finanziate dal Comune. (stefano luppi)

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Master in aziende vitivinicole per professionisti dell'enologia (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA'. CONVENZIONE CON LA CATTOLICA DI PIACENZA Master in aziende vitivinicole per professionisti dell'enologia [FIRMA]GINO FORTUNATO NOVI LIGURE «Non possiamo di certo sognare l'università a Novi, visti i tempi, ma possiamo fare tanto per aiutare la nascita e la crescita di figure professionali che possano essere di aiuto allo sviluppo e al proseguimento della nostra economia nel settore alimentare». Marco De Faveri, docente all'Università Cattolica di Piacenza, ha predisposto un progetto mirato a costruire professionalità, destinate alle numerose aziende che operano nel Novese, come La Novi, Roquette, Pernigotti, Saiwa, Tomato farm, Serra, Mangini, Suissa e molte altre, senza dimenticare la grande realtà viti - vinicola. «Tra cinque o sei anni - prosegue De Faveri - saremo di fronte a un ricambio generazionale e dovremo essere pronti all'ingresso di tecnici preparati, meglio se della nostra zona. Il progetto è stato presentato sia all'amministrazione comunale che ad alcune aziende del territorio. In una visione di questo tipo non possiamo ignorare che un territorio, per crescere, abbia bisogno di formazione e professionalità e per questo vorrei fare in modo che i nostri giovani scelgano quelle discipline che servono alle nostre aziende. Desidero pertanto incrementare le iscrizioni a sedi universitarie che oggi non vengono molto considerate per ragioni di distanza. Le più vicine sedi del settore agro - alimentare, sono a Milano, Piacenza, Parma e Torino, quindi non vicine a Novi. Ecco pertanto la necessità di incentivare attraverso borse di studio che potrebbero essere messe a disposizione da un settore misto, pubblico - privato. Ottenuto il budget, si potrà stabilire attraverso una selezione, gli studenti che sceglieranno di formarsi nelle sedi universitarie». In pratica, finanziamenti alla mano, saranno incentivati i giovani che prima ancora di cominciare il corso (si tratta di laurea breve di tre anni) beneficeranno di sussidi di studio con la consapevolezza che una volta laureati avranno un'occupazione sicura. Sull'aspetto vinicolo De Faveri organizza per il secondo anno un master universitario a Novi (da dicembre a giugno), per laureati di enologia e marketing che svolgeranno la loro attività in aziende vitivinicole. Le lezioni teoriche si svolgono al centro di formazione Casa di carità arti e mestieri, in strada Bosco Marengo, grazie a una convenzione tra l'università Cattolica di Piacenza e il centro di formazione finanziato con fondi europei.

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docenti e personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di ... (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

docenti e personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di ... docenti e personale della Facoltà di Sociologia non hanno forse ancora avuto il tempo di mettere a fuoco la rilevanza del momento. La decisione assunta a votazione dal Consiglio di Facoltà, dieci anni or sono, di rimanere nella sede originaria e di non optare per una sede nuova, si rivela comunque indovinata. Chi entra oggi nell'atrio d'ingresso a Sociologia, è quasi abbagliato dagli storici volumi, dalle forti colonne, dagli scaloni che portano al primo e al secondo piano, mentre agli uffici dei docenti del terzo piano, ricavato nel sottotetto, si giunge, oltre che in ascensore, lungo una scala interna di modernissima struttura in acciaio con i gradini in calda pietra rosa di Trento. Il respiro, le sensazioni, per coloro che appartengono alla vita e alla storia di Sociologia, sono indubbiamente un'esperienza forte e profonda. Al piano terra, sul lato sud verso il piazzale, è rimasta, anch'essa con veste rinnovata, l'Aula Kessler, sede dei Consigli di Facoltà, degli eventi accademici ufficiali e di convegni, seminari e dibattiti che hanno coinvolto la città di Trento. Sociologia torna a casa, dentro la sede che è quella della sua nascita e di 47 anni della sua storia. Sinora, le linee maestre della formazione sociologica, pur adeguandosi alle trasformazioni degli studi universitari, sono rimaste coerenti con l'obiettivo di privilegiare in modo sostanziale lo studio e la comprensione dei fatti e delle trasformazioni della società. I mutamenti ai quali questa è soggetta costringono la sociologia, accompagnata dalla collaborazione delle altre scienze sociali, a rinnovare continuamente i suoi metodi e i concetti della sua ricerca. E' la capacità di adeguarsi e di penetrare con la comprensione la società che cambia a dirci se la sociologia sia in grado di assolvere il suo vero compito, la sua irrinunciabile vocazione. Mentre torna nella sua casa storica, sono certo che tutti i colleghi e tutti coloro ai quali stanno a cuore la vita e il destino di questa Facoltà, si pongono questo interrogativo fondamentale. Se cioè Sociologia sia, e se sarà ancora, in grado di leggere e comprendere la società attuale nella vorticosa e universale trasformazione che sta vivendo, non soltanto negli aspetti economici e materiali, ma soprattutto per quanto riguarda le sue visioni del mondo, ovvero gli orientamenti verso i quali intende avviare la sua vita e il suo futuro. La Facoltà vive, oggi, un momento di trasformazione e deve affrontare delle difficoltà a far capire ai giovani che vogliono intraprendere gli studi universitari e la vita nella professione, l'importanza della sociologia come scelta di vita. Essa ha vissuto sempre momenti tormentati. Io credo che questo sia il suo inevitabile destino, poiché il giorno in cui il sociologo diventasse un tecnico per la gestione ordinaria del sociale, questo significherebbe il soffocamento della disciplina e della Facoltà. Questa constatazione produce pure una costante difficoltà di convivenza con la società circostante, anche con la stessa struttura universitaria in generale, con le regole e l'assoluta priorità dell'ordine e dell'efficienza sull'attenzione ai fenomeni sociali, soprattutto a quelli scomodi e difformi dal perbenismo e dalla quiete come regola di vita. Sociologia, tornando a casa, respira la sua storia, le tensioni innumerevoli, gloriose e alle volte anche dolorose che l'hanno caratterizzata. Sono gli eventi del passato a ricordare ai sociologi di Trento e a Sociologia, che la vita di questa disciplina e di questa Facoltà non devono tanto temere gli imprevisti ed i richiami istituzionali quanto piuttosto l'afflosciarsi dell'"immaginazione" sociologica e della capacità di capire i disagi, i rischi come anche le pericolose assuefazioni che minano lo spirito autonomo degli individui, delle comunità e delle società del nostro tempo. Per questo, il ritorno a casa di Sociologia in Via Verdi è l'inizio o meglio la continuazione di un cammino pieno di imprevisti e di ostacoli. Questa è inevitabilmente la natura del suo lavoro di ricerca e di formazione universitaria. Antonio Scaglia ex preside di Sociologia Il ritorno di Sociologia nella sua sede storica di Via Verdi viene salutato anche dalla città di Trento con un "finalmente". E mai momento come questo (la crisi) appare più propizio ad un rilancio di ricerche sociologiche volonterose, dopo il fallimento degli economisti (per troppo conformismo accademico) e quella degli scienziati, che continuano a sfornare mostri (dal nucleare a internet, dall'intrusione nei cervelli alle biotecnologie) senza sapere né come gestirli né come tenerli a bada. Giovani con questi comportamenti, irresponsabili delle loro azioni, verrebbero subito bocciati, o licenziati, mentre la scienza, imperturbabile, continua a esigere finanziamenti per distruggere il pianeta, invece che per salvarlo. Appare evidente che un ciclo di sviluppo si è chiuso (il mondo non potrà avere un automobile per abitante, né si potrà vivere tutti fino a cent'anni in quelle celle con le flebo che sono cimiteri per viventi) mentre occorre prospettare, come scrive il professor Scaglia, una "immaginazione" sociale diversa. C'è materia per una nuova, grande stagione sociologica, tanto più a Trento, per la sua radicata tradizione, ma anche per come l'università è cresciuta attorno a centri di ricerca"limite" fra etica e innovazione (l'intelligenza artificiale dell'Irst, il "mente-cervello" del professor Caramazza, le biotenoclogie..) tanto da diventare una sorta di laboratorio di nuove frontiere. ociologia dovrà anche riscoprire il suo Dna originario di preparare amministratori per la cosa pubblica. Le condizioni sono favorevoli, ma i sociologi dovranno preparasi. Chi si iscrive all'università non ha più la preparazione degli anni Sessanta. Perché non pensare allora, per Sociologia che torna in Via Verdi, un anno propedeutico che renderà i suoi studenti - in un solo anno - i più preparati di tutto l'ateneo? Solo quattro corsi, ma approfonditi. L'italiano (con qualche testo illuminante, come quelli che il professor Fontana, su invito del professor Quaglioni predispone per Giurisprudenza) così che i ragazzi imparino almeno a scrivere un "paper", un breve saggio. La matematica, perché è necessaria anche se non si fa statistica, ma le ricerche sociali vanno pur fatte e almeno capite e non si può trascinarsi dietro un'ignoranza per anni. Un quadro di filosofia, perché è la base della sociologia. L'inglese, subito e bene, perché per esercitare l'immaginazione sociologica occorre saper leggere riviste e giornali del mondo. I sociologi di domani dovranno essere -più ambiziosi di quelli di ieri, ma anche più umili. Sociologi, non teologi sociali.

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[FIRMA]IVAN FOSSATI VERBANIA Marco Zacchera, il teatro di Arroyo proprio non vi piace. Cambier... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

[FIRMA]IVAN FOSSATI VERBANIA Marco Zacchera, il teatro di Arroyo proprio non vi piace. Cambierete progetto? «Andrà fatta un'attenta verifica dei costi di realizzazione e gestione, da inserire in un discorso di priorità vista la situazione economica». A giugno sarà ancora possibile variare il progetto? «Assolutamente sì. Così com'è ora ha dei gravissimi limiti viste le esigenze di Verbania». Quello della viabilità è uno dei maggiori crucci della città. Come risolverlo? «Velocizzando al massimo l'iter per completare la circonvallazione. E' l'unica soluzione radicale. La variante di Intra è positiva per carità, ma sta procedendo lentamente e comunque non è risolutiva. Il ministro per le Infrastrutture ha dato incarico a un funzionario di seguire in modo specifico l'opera e accelerare i tempi». Industria e turismo. Come ridare slancio e all'economia? «Sul sito www.cambiaverbania.it ci sono già decine di proposte legate alla bozza di programma circa questi due settori. La scelta strategica di "Verbania capitale dei laghi" darà forza al turismo e al mercato del lavoro in generale. Bisogna rifare l'immagine della città. Servono alcuni grandi investimenti e dovremo promuovere un consorzio pubblico-privato per la realizzazione del più grande centro congressi del Lago Maggiore». Avete già individuato il posto? «Sì, ma se lo dico raddoppia subito il prezzo dell'area». Si parla molto di sicurezza dei cittadini, ronde, controllo del territorio ma i vigili urbani di Verbania non sono neppure armati. Che idee ha? «Garantire serenità è doveroso. Qui non c'è emergenza ma bisogna mantenere la situazione sotto controllo. Le pistole saranno introdotte su base volontaria. Non obbligheremo nessun agente ad andare in giro armato, ma è chiaro che se chiederemo al corpo di polizia municipale di fare servizi notturni dovremo mettere i vigili nelle condizioni di intervenire in modo adeguato e di potersi difendere. Il concetto di ronde lo ribalto: mi piace di più pensare all'aiuto dei cittadini per tenere sotto controllo il territorio: anche un pensionato alla finestra può essere utile alla sicurezza se vedendo qualcosa che non va avverte subito le forze dell'ordine». La sua proposta «forte» per Verbania? «Vorrei festeggiare, fra cinque anni, il 75° anniversario di fondazione avendola trasformata in una città vera, che crede in se stessa. Il mese prossimo si festeggerà il 70°, pare che nessuno degli attuali amministratori se ne sia accorto». Cosa teme di più del suo principale avversario? «Il controllo che ha su una rete associativa, consortile e autoreferenziata». Liste e alleanze: tutto definito? «Punto ad avere quattro liste: Lega, Pdl, Udc - che è ormai quasi formalizzata - e un forte gruppo di veri indipendenti, alcuni anche di centrosinistra, che hanno deciso di condividere il programma di cambiamento cittadino». C'è chi dice che questa sarà una lista di An mascherata come civica. «Sorrido. I 40 nomi saranno una brutta sorpresa per i miei avversari». Che campagna elettorale sarà: all'insegna del fair play o dei colpi bassi? «Dell'assoluto rispetto, almeno da parte nostra. Tanto che il sindaco sarà invitato a festeggiare con noi, il 4 aprile, il 70° di fondazione di Verbania. Organizzeremo un convegno con i sindaci di Novara e Varese, il vice sindaco di Milano e i presidenti di alcune Province. Il tema sarà "Verbania, cerniera tra Piemonte e Lombardia". Credetemi, che la sinistra governi a Verbania è un'anomalia, il 7 giugno speriamo di superarla». Come avvicinare i giovani alla vita pubblica? «I nostri sondaggi dicono che oltre il 65% simpatizza per il centrodestra. Ogni notte chatto su Facebook con molti di loro: sono molto interessati». Di lei, come pure di Zanotti, si dice che abbia un carattere non facile e che sia distante dalla gente. «Oh bella questa: io vivo in piazza. Sono le 17,29, da questa mattina ho incontrato e salutato almeno 150 persone». Ha già scelto il vice sindaco? «Dipenderà dai risultato elettorale». Patrizia Griffini, la «Patty del Grande Fratello», ha dichiarato a Novella 2000 che vorrebbe fare l'assessore al Turismo di Verbania e che si riconosce in Forza Italia. Farà parte della sua giunta? «Ero andato a salutarla all'uscita dalla "casa", ma sinceramente non credo sia adatta al ruolo. Di sicuro potrà darci delle idee che saranno ben valutate».

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Un laboratorio per i manager del turismo (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Un laboratorio per i manager del turismo Master al Polo Universitario di Imperia per formare nuove figure professionali [FIRMA]STEFANO DELFINO IMPERIA L'obbiettivo è quello di arrivare finalmente a un «turismo di qualità», forgiando manager professionalmente preparati, anche perchè, come ricorda Matteo Marzotto, presidente dell'Enit, «la cultura dell'accoglienza la si può dimostrare anche soltanto con un sorriso». E che si vogliano creare solide basi lo dimostrano non solo il livello degli intervenuti, ma anche la cornice scelta, Villa Faravelli, per la presentazione del Master universitario di primo livello (diretto cioè a chi ha conseguito la laurea breve) sul tema: «Sviluppo locale e turismo. Mare Mediterraneo, Ambiente, Cultura», e al quale saranno ammessi da 15 a 30 giovani. Promosso dalla Facoltà di Economia di Genova in collaborazione con il Polo Universitario Imperiese (dove sarà ospitato) e con il PerForm, è un esperimento che si prefigge, come spiega Paola Massa, presidente del Collegio docenti del Master, «di far acquisire una formazione particolare ai ragazzi, perchè possano iniziare un proficuo iter professionale nel settore del turismo: offrire un prodotto di qualità aiuta a superare molti ostacoli». E il Ponente ligure è stato prescelto per questo laboratorio proprio per le sue caratteristiche: «Qui ambiente, cultura e gastronomia vanno a braccetto», sottolinea la professoressa Massa. E aggiunge Maria Teresa Verda Scajola, vicepresidente del Collegio docenti: «È una delle culle della storia dell'industria turistica, che ha cominciato a svilupparsi con gli inglesi in Costa Azzurra, quando Nizza era italiana, e si è poi estesa alla Riviera dei Fiori». Il Master avrà anche relatori esterni, «personaggi importanti dell'imprenditoria turistica, che verranno a raccontare le proprie esperienze», e sarà aperto al pubblico, «in modo che possano parteciparvi albergatori, ristoratori ed esercenti: fare turismo è una vocazione, ma anche un'impresa, e alla cultura dell'ospitalità va abbinato un giusto guadagno», precisa la professoressa Verda Scajola. Un'occasione di prestigio, per la città di Imperia. Dice il sindaco Luigi Sappa: «Da tempo si invocava un ritorno alla riscoperta del turismo. E il Master è un buon viatico». Franco Amadeo, assessore provinciale al Turismo: «Un momento importante per l'Università e un aiuto notevole a un settore spesso dimenticato, ma che, nell'Imperiese, ha un Pil intorno al 19 per cento». Eugenio Magnani, direttore generale dell'Enit, conclude: «Nel bacino del Mediterraneo si affacciano nuove offerte turistiche, con modelli vincenti, mentre in Italia ci si è adagiati sugli allori, però le rese non sono automatiche. Il turismo è un settore dell'economia che è sempre stato pensato come secondario, ma non è affatto così. E da questo territorio, dove mare e montagna sono vicini, può nascere un'esperienza utile a tutto il Paese».

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Oggi alla biblioteca Frinzi alle 17,30 presentazione del volume "Tra grammatica e logica. S... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Oggi alla biblioteca Frinzi alle 17,30 presentazione del volume "Tra grammatica e logica. Saggio sulla lingua in Benedetto Croce" scritto da Davide Colussi, docente di Analisi del linguaggio politico dell'Università di Ferrara.

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Corteno Luminari alla corte del Golgi (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 03/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:valcamonica Corteno Luminari alla corte del Golgi Un angolo del Museo CORTENO GOLGILuminari della scienza internazionale in visita al museo dedicato al premio Nobel Camillo Golgi, per mantenere viva la memoria dello studioso camuno. Alcuni giorni fa il professor Albert Aguayo, direttore del Centro di ricerca in Neuroscienze dell'Università McGill di Montreal, è salito in Alta Valcamonica, accompagnato dalla professoressa Marina Pizzi, dell'Istituto di Farmacologia dell'Università di Brescia. Lo studioso, noto in tutto il mondo per le sue ricerche sulla capacità delle fibre nervose cerebrali e midollari di rigenerare quando poste in un ambiente idoneo, ha dichiarato di apprezzare «la dedizione mostrata dagli abitanti di Corteno nel voler promuovere il ricordo e il significato delle scoperte fondamentali del grande scienziato, veri pilastri nel campo della biologia cellulare, delle neuroscienze e della medicina». Gita camuna anche per gli allievi del corso di laurea in «Tecnico di laboratorio» della facoltà di Medicina dell'Università di Brescia. Gli studenti hanno conosciuto sul campo le scoperte legate a Camillo Golgi, accompagnati da alcuni tecnici di laboratorio degli Spedali Civili di Brescia e della sede universitaria, oltre che dai docenti Piergiorgio Grigolato e Maurizio Memo. «L'obiettivo della visita è mantenere vivo il ricordo di una realtà storica che merita di essere custodita per le emozioni che può evocare con i segni di un patrimonio tecnico e culturale che ha ancora significato - ha commentato Grigolato -. Questo Museo ha sempre qualche elemento in più da offrire alla meditazione ed alla comprensione».vecla

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Viaggio vocale nel Paradiso con immagini inedite (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 03/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Viaggio vocale nel Paradiso con immagini inedite Ascoltare, guardare, comprendere. Attraverso l'interazione di tre forme di incontro con il testo, è possibile avvicinare la «Divina Commedia» da più angoli visuali, che consentono di comporre un quadro critico inconsueto. L'Università Cattolica di Brescia mostrerà i frutti di questo approccio in cinque incontri dedicati ad alcuni Canti del «Paradiso» di Dante: il primo è stato proposto ieri nell'ateneo di via Trieste. Il ciclo si avvale della direzione scientifica del prof. Bortolo Martinelli, docente di Letteratura italiana nella sede bresciana, e della direzione artistica di Maria Candida Toaldo, del Centro Universitario Teatrale «La Stanza». La pubblica lettura dei versi della «Divina Commedia» è infatti la prima delle componenti che entrano in gioco. L'«arte del leggere Dante», ha ricordato ieri Martinelli, prese avvio fin dal 1373, quando Boccaccio declamò nella chiesa fiorentina di S. Stefano alcuni Canti dell'«Inferno». Fino al '500, la lettura ad alta voce fu una pratica comune per avvicinarsi al testo. Il metodo ha trovato nuova linfa in anni recenti, con le interpretazioni che Roberto Benigni ha dedicato alla «Commedia». L'attore toscano - osserva Martinelli - legge «in maniera egregia», perpetuando un'antica tradizione italiana ancora viva a Firenze, che «interpreta Dante come autore popolare». Imparare la corretta scansione dei versi favorisce anche l'apprendimento dei contenuti. Il metodo può entrare a pieno titolo a far parte dell'attività didattica. Il primo Canto del «Paradiso» è stato ieri affidato alla voce di alcune studentesse della facoltà di Scienze linguistiche, Greta Bissolotti, Nadia Abiatico e Cristina Parzani; per approdare - al termine dell'incontro - nelle mani esperte di Beppe Valenti, attore del Cut "La Stanza". Alla parola ascoltata si è aggiunta la densa introduzione critica che Martinelli ha dedicato all'incipit del «Paradiso», nel quale Dante canta «La gloria di colui che tutto move». La terza cantica della «Commedia» si apre con «una scena di ascesa. Tutto rimanda alla trascendenza rispetto alle cose terrene, secondo una sequenza ascensionale che rievoca la tematica agostiniana: l'amore sospinge verso l'alto». Il poeta attinge da Beatrice la possibilità di «riguardar nel sole» il riflesso della gloria divina. Beatrice illustra a Dante l'ordine che unifica tutte le cose, la «forma» «che l'universo a Dio fa simigliante» e, «per lo gran mar dell'essere», conduce ai «diversi porti» assegnati da Dio a ciascun uomo. Martinelli ha accennato alle complesse implicazioni filosofiche della «salita» di Dante e Beatrice, e ha introdotto il terzo metodo di indagine che si può applicare all'opera: la «lettura figurativa», lo studio delle immagini che, dalla metà del XIV secolo, illustrando la «Commedia» o altri testi di carattere teologico, hanno fornito a loro volta vere e proprie chiavi di interpretazione del poema dantesco. Il relatore ha consolidato la sua spiegazione con una successione di immagini rare. Tra esse, il «Dio creatore» e il «Dio geometra» nelle raffigurazioni della «Bible Historiale» del XIV secolo, conservata alla Bibliotheque Nationelle di Parigi. L'avvio dell'itinerario di Dante, con Beatrice che, rivolta «sul sinistro fianco», guarda verso il sole, illustrato dal Maestro dell'Antifonario di Padova in una copia manoscritta della «Commedia» databile 1345-'50. E le coloratissime raffigurazioni quattrocentesche del Paradiso, da manoscritti conservati a Lione, a Chantilly, alla British Library (una «splendida icona», quest'ultima, realizzata da Jean Fouquet nel 1480), con il Padre al centro e le schiere degli angeli e dei beati disposte tutt'intorno in ordine simmetrico. Nicola Rocchi

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"sistema profondamente malato la cura obama non basta più" - eugenio occorsio (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Economia Fallimenti Capitale pubblico L´economista Allen Sinai comincia a dubitare del piano anti-crisi del governo "Sistema profondamente malato la cura Obama non basta più" Non esistano società, per quanto importanti, troppo grandi per fallire I business people continuano a non vedere di buon occhio il capitale pubblico EUGENIO OCCORSIO ROMA - «Ha fatto di più Obama per l´America in un mese di presidenza che Bush in otto anni. Però sui mercati ci si comincia a chiedere: ma quest´amministrazione sta andando nella direzione giusta? Non mi sorprende che si sia aperto un dibattito su questo punto». Allen Sinai, 69 anni, uno dei più prestigiosi economisti di Wall Street, a capo della Decision Economics, è sconfortato. Legge insieme a noi al telefonino mentre va all´aeroporto, le cifre del collasso dell´Aig, primo assicuratore d´America che ha il nefasto record della più grossa perdita della corporate history con 61,7 miliardi in tre mesi. E valuta da osservatore qualificato con decenni di esperienza, il progressivo deteriorarsi degli indici di mercato. «Non è detto che la Borsa sia l´unico parametro da tener presente, però è un indicatore importantissimo in America dell´accoglienza riservata alle misure di risanamento economico». E lei diceva che si sta diffondendo l´impressione che queste misure non siano quelle giuste? «E´ una questione aperta. Io non voglio dire cosa è giusto e cosa è sbagliato perché voglio vedere come finirà. Mi limito ad analizzare la risposta dei mercati. Tanti però la loro conclusione l´hanno già tratta. Il problema è che i business people continuano, malgrado tutto, a non vedere di buon occhio le iniezioni di capitale pubblico nelle aziende. E visto che questa invece è la scelta e le ricapitalizzazioni pubbliche continuano ad aumentare, il loro grado di scetticismo aumenta a sua volta e abbandonano il mercato. Il caso dell´Aig è sintomatico: è stata già ricapitalizzata quattro volte con soldi pubblici e non è servito a niente. Anzi, sembra che le cose vadano sempre peggio. E´ come se, nella percezione di qualcuno, Obama si stia comportando in modo unfriendly verso il mercato». Ma si va verso la nazionalizzazione vera e propria di importanti gruppi? «Se per nazionalizzazione intende la totale proprietà e la gestione manageriale delle società, non credo. Si sta cercando di impostare una partnership pubblico-privato. Non è detto però che funzioni». Insomma si è innescato un circolo vizioso: l´amministrazione e la Fed ricapitalizzano le aziende per non farle fallire e queste per tutta risposta vanno sempre peggio... «A questo punto non resta che pensare che all´interno del sistema finanziario americano c´era qualcosa di più profondamente malato di quanto credevamo. C´è un insegnamento da cogliere: non esistono società, per quanto importanti, troppo grandi per fallire. Come ne sono convinti gli investitori, che invece assistono all´emorragia di soldi pubblici: si finanziano le case auto, le banche, le assicurazioni. E le persone cominciano a chiedersi: ma il deficit? Siamo poi sicuri che gli Stati Uniti riescano a rifinanziarlo sempre e comunque? E ancora: ma se la crisi è davvero globale, dove nel pianeta si troverà chi riuscirà a comprare i bond americani appunto per rifinanziare questo deficit mostruoso?» Ma ci può fare il nome di qualche azienda che non valeva la pena da salvare a spese pubbliche? «No, perché non so ancora come andrà a finire. Posso dirle però una società che andava salvata e invece è stata lasciata al suo destino: la Lehman Brothers. Aveva la capacità per riprendersi, probabilmente molto di più di altre compagnie che stanno costando miliardi». Non c´era ancora Obama, però... «Non avremo mai la prova di come sarebbero andate le cose si fosse agito diversamente. Guardiamo alla realtà di oggi: la crisi è così immensa, così grave, così simile a quella degli anni ?30, che non escludo che si stia andando incontro a una nuova Grande Depressione. Non è detto che vada a finire così, ma le possibilità crescono ogni giorno. Tutti gli indicatori sono in caduta verticale: posti di lavoro, redditi personali, produzione industriale, prezzi delle case. E Borse, inevitabilmente. Ecco, oggi i mercati si trovano brutalmente di fronte a questo rischio. E forse qualcosa di più che un rischio».

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Stop ai concorsi in sei università (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Professioni data: 03/03/2009 - pag: 35 autore: di Benedetta P. Pacelli INDAGINE/ItaliaOggi ha calcolato gli effetti concreti della legge Gelmini sul tetto alle spese Stop ai concorsi in sei università Potrebbero arrivare a 23 gli atenei con le mani legate nel 2009 Per ora si parla di sei atenei, ma in un attimo arriveranno a superare il numero di venti. Molti rischiano il dissesto finanziario se non addirittura bancarotta, ma per ora l'effetto più evidente sarà quello di non poter più bandire concorsi. Del resto la legge 1 del 2009, con cui il ministro dell'istruzione e dell'università Mariastella Gelmini ha voluto sciogliere i nodi più critici del sistema universitario parla chiaro: le università statali che entro il 31 dicembre di ogni anno hanno superato il tetto di spesa del 90% del Fondo di finanziamento ordinario non possono indire, nell'anno successivo, concorsi per ricercatori, associati e ordinari. Fino ad oggi, per chi superava questa soglia nel rapporto tra buste paga e assegno statale il turn over era solo rallentato, ma la misura applicata da oltre dieci anni non ha mai prodotto gli effetti sperati. Ora ci penserà l'effetto Gelmini che ItaliaOggi ha applicato alla situazione attuale in base all'ultimo rapporto sulla valutazione degli Atenei. .Le università. Nella situazione attuale il blocco è già scattato per sei atenei che lo scorso anno hanno presentato bilanci non in pareggio. La più lontana dal tetto, secondo l'ultimo rapporto del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario, è l'Orientale di Napoli che per buste paga dei docenti spende il 95,78 % dei finanziamenti provenienti da Roma. La seguono l'università di Firenze con il 92,17%, quella di Trieste con il 91,64% e poi Bari con il suo 91,40%, Cassino con il 91,38%, e Pisa che supera solo di un 10% il tetto stabilito, ma se non ci fossero gli sconti annuali la città della torre arrivare a quasi 97%. E non solo lei. Perché se, per la prima volta, non dovessero arrivare i consueti sconti di fine anno ai criteri di calcolo le università bloccate salirebbero in un attimo a 23, cioè un nutrito 40% su 58 atenei statali presenti. Gli sconti. Il conteggio del rapporto tra spese di personale e fondo statale è infatti allegerito ogni anno da una serie di correttivi in favore degli atenei: è stato quindi ridotto il costo del personale, mediante la sottrazione degli incrementi annuali delle retribuzioni, ma anche per un terzo, il personale impegnato in attività assistenziale convenzionato con il servizio sanitario nazionale nelle facoltà di medicina. E senza ?sconti? la maglia degli atenei si allarga sempre di più. E investirebbe immediatamente l'università di Siena che proprio in questo senso sta lavorando con la direzione del ministero per chiarire definitivamente la reale situazione economico-finanziaria. In ogni caso stando ai dati del rapporto Cnvsu la città toscana per le buste paga ha staccato nell'ultimo anno il 103,83% dei fondi statali, mentre l'università di Napoli Federico quasi il 101%. Ma sono in buona compagnia con la Seconda università di Napoli (99,98%), Udine (95,68%), l'Aquila (95,50), solo per citarne alcune ma la lista è ancora molto lunga. Lo scenario. Insomma gli atenei dovranno rimboccarsi le maniche e cercare di fare quadrare i conti, perché d'ora in poi, ogni anno scatterà la verifica sugli ultimi bilanci e il numero delle università che incapperanno nella rete del blocca concorsi sembra destinato ad aumentare sempre di più. Perché se da un lato ci sono le normali spesi di personale soggette ad un aumento naturale dovuto, per esempio, agli scatti di anzianità, dall'altro c'è il drastico taglio del fondo dell'Ffo. Che se per il 2009 è quasi irrisorio (63 milioni in meno) farà sentire il suo peso già dal 2010 quando l'Ffo sarà ridotto di circa 660 milioni attestandosi complessivamente intorno ai 6,8 miliardi di euro. Alcuni numeri. Se i tagli della Gelmini non aiutano è pur vero che gli atenei ci hanno pensato da soli ad arrivare a questo tracollo. Basti pensare, dati del Comitato per la valutazione alla mano, che nelle università statali negli ultimi 10 anni i professori ordinari sono aumentati del 50%. E questo si è tradotto in una lievitazione delle spese. A fronte di un incremento complessivo dei costi per assegni fissi al personale di ruolo di circa il 50% il costo per gli ordinari è infatti aumentato di quasi l'80%.

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Insegnanti, formazione da rifare (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Insegnanti, formazione da rifare Indicazioni dal ministero. Francioni: «Ridistribuiamo i corsi» Le Silsis, le scuole di specializzazione per formare i docenti erano state chiuse dal ministero PAVIA. Dopo la chiusura delle Silsis, le scuole di specializzazione per l'insegnamento, mancava un percorso per la formazione dei futuri insegnanti. Il disegno di legge Aprea e la commissione di esperti del Miur al lavoro dall'autunno scorso hanno delineato alcune indicazioni. La formazione degli insegnanti torna alle università in senso stretto, in quanto gli atenei dovranno organizzare corsi appositi. Saranno tre i percorsi, per elementari e materne, medie e superiori: laurea di cinque anni per le prime, triennale per le seconde. E un anno di tirocinio. A Pavia, l'ultimo anno della ormai in chiusura scuola di specializzazione, ha circa 300 studenti. Ma in 555 si erano presentati al test di ingresso: gli aspiranti insegnanti non mancano. Ma se il ministero chiederà di introdurre nuovi corsi come si organizzerà l'ateneo pavese? E chi si è laureato in questo anno di «limbo»? Si tratta di un disegno di legge e quindi potrebbro esserci alcune modifiche. Ma, dalle prime indicazioni, la nuova architettura è stata pensata per partire già dal prossimo anno accademico. «Adesso il problema da vedere è come creare, all'interno delle lauree magistrali che devono portare all'insegnamento, dei curricula appositi - spiega il pro rettore alla didattica Gianni Francioni - Almeno per gli insegnanti di liceo sono previste quote di crediti per discipline pedagogiche». Per ogni corso che può portare all'insegnamento, quindi da scienze a lettere o lingue, bisognerà prevedere degli insegnamenti appositi. «Ci vuole una ridistribuzione - spiega Francioni - L'idea che si possa partire già da novembre è azzardata, rischiamo di partire un anno dopo». Anche perché Pavia, come gli altri atenei italiani, sta già organizzando per il prossimo anno accademico la revisione di triennali e specialistiche. E per chi si è laureato quest'anno? Non è potuto entrare nelle scuole di specializzazione perché sono state chiuse. Dovrà iscriversi ad un nuovo corso di laurea e ricominciare tutto dall'inizio? «Ci sono bozze di decreto - spiega il presidente della Silsis di Pavia, Daniele Sabaino - non è ancora sicuro se questa sarà la versione definita. Dovrebbero essere previste delle norme transitorie che danno accesso all'anno di tirocinio post laurea». Francioni spiega una delle possibilità che l'ateneo pavese potrebbe mettere in atto: «Noi abbiamo la formula di pagamento dei singoli esami - spiega - Per la scuola d'infanzia e per le elementari potremmo prendere in considerazione l'idea di fare un corso apposito». Ma cosa ne pensano gli studenti? Martino Mandelli, rappresentante della facoltà di Lettere, una di quelle che portano più spesso all'insegnamento, spiega: «Il fatto che tolgano la Silsis è positivo perché è stato constatato da più parti che era una replica di quanto fatto in università - dice Mandelli - Ma quello che non è positivo è la chiamata dei docenti dalla parte delle singole scuole (possibilità prevista nel disegno di legge Aprea, ndr) mi spaventa soprattutto in Italia. Le speranze comunque non sono molte, siamo consci delle difficoltà. Conosco tanti che vorrebbero insegnare, ma vedono troppe difficoltà». (ma.br.)

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Università, ecco il prorettore per i precari (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

di Marianna Bruschi Università, ecco il prorettore per i precari Stella dice sì alla richiesta di dottorandi e borsisti «Sono giovani, lavorano e meritano attenzione» PAVIA. Dopo la consegna della benemerenza di San Siro ai precari, c'è un passo avanti verso il riconoscimento del loro lavoro nel campo della ricerca. In un incontro con il rettore Angiolino Stella alcuni rappresentanti del personale «non strutturato» dell'ateneo, quindi dottorandi, assegnisti, borsisti, ma anche docenti a contratto, hanno chiesto al rettore di nominare un suo delegato, quindi un pro rettore, che rappresenti la categoria e che diventi un punto di riferimento istituzionale. E il rettore Stella ha accolto positivamente la richiesta. Un incontro, quello con il rettore, che parte da una lettera scritta dai ricercatori non strutturati a metà dicembre, gli stessi che avevano aderito alla petizione per consegnare il San Siro ai precari. Nell'incontro c'erano i rappresentanti di dottorandi, assegnisti, borsisti. Che, secondo i dati del 2007, raggiungevano il totale di 1300. A questi vanno anche aggiunti i docenti a contratto e le varie forme di collaborazione. «Abbiamo presentato tre richieste - spiega Andrea Membretti, presente all'incontro - Una è la creazione della delega al "lavoro non strutturato dell'università"», quindi la nomina di un pro rettore, come punto di riferimento per i ricercatori precari. Il rettore Stella ha confermato l'intenzione di affidare una delega per le problematiche dei ricercatori precari. «E' un problema reale - dice il rettore - che ho avuto modo di trattare anche in occasione dell'apertura dell'anno accademico, davanti al presidente Napolitano e dei ministri Tremonti e Bossi. A Pavia e più in generale nelle università italiane ci sono molti giovani ricercatori davvero bravi, che lavorano e meritano tutta la nostra attenzione. Il momento è difficile, certo, ma questi giovani non vanno trascurati». Le altre richieste riguardano l'organizzazione di una conferenza generale sul lavoro scientifico non strutturato in università, «che sia occasione di confronto pubblico sul tema e ambito dove far emergere proposte concrete», spiegano i ricercatori. «Abbiamo anche chiesto di fare un 'indagine socio demografica sui lavoratori non strutturati - spiega Membretti - Il nuovo prorettore quindi dovrebbe farsi promotore con noi di queste due iniziative. E' da sottolineare che l'università di Pavia sarebbe forse la prima a dare un riconsocimento così chiaro al lavoro non strutturato». C'è poi una questione che riguarda in particolare i dottorandi, che tramite la loro associazione hanno chiesto al rettore di poter avere un loro rappresentante negli organi accademici. Per il momento in discussione per le modifiche allo statuto d'ateneo c'è la possibiltà di includere i dottorandi nell'elettorato attivo e passivo in rappresentanza degli studenti. Una categoria però diversa, di cui i dottorandi non sarebbero rappresentativi per ruolo e per numeri. «Pensavamo a una proposta che permettesse ai dottorandi di diventare i primi rappresentanti della categoria dei non strutturati - spiega Lorenzo Fava, presidente dell'Associazione dottorandi pavesi - abbiamo chiesto di rivedere questa modifica».

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Test d'ingresso e tirocini (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

TRE PERCORSI Test d'ingresso e tirocini PAVIA. Gli esperti del Miur hanno previsto tre percorsi per la formazione dei docenti, diversi per i vari gradi di istruzione. Per insegnare nella scuola d'infanzia e primaria è stato previsto il numero chiuso per accedere a una laurea magistrale a ciclo unico. Dal secondo anno poi ci sarà un tirocinio «a intensità crescente» nelle scuole e in università e infine, dopo la tesi, l'esame abilitante. Per le scuole medie ci asrà una laurea di primo livello e poi il numero chiuso per i due anni (laurea magistrale) e un anno di tirocinio con relazione finale ed esame abilitante. Per insegnare nella scuola superiore: triennio, magistrale, esame d'ingresso a numero programmato al tirocinio, poi un anno di tirocinio con relazione finale e infine l'esame abilitante.

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Donne medico, quale ruolo? Sabato pomeriggio il dibattito (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Donne medico, quale ruolo? Sabato pomeriggio il dibattito VOGHERA. Niente mimosa, aspettando la festa della donna, in città, quest'anno s'indosserà il camice bianco. Donne medico e ricercatrici a confronto, sabato pomeriggio alle 16, nella sala conferenze della fondazione Adolescere di viale Repubblica. In scena un insolito dibattito organizzato dal consigliere regionale Antonella Lottini, che a Voghera è anche presidentessa della commissione consiliare Pari opportunità. Al tavolo dei relatori un parterre di grande livello: Maria Giovanna Ruberto, docente di Bioetica della facoltà di Medicina dell'università di Pavia, Laura Lanza, direttore del reparto di Otorino dell'ospedale Civile di Voghera ed Elena Valassi, ricercatrice vogherese presso l'università americana di Harward. Nel corso del pomeriggio sarà assegnato il premio «Maria Montessori città di Voghera». Stando alle attese parteciperà al pomeriggio-dibattito anche l'assessore alle Pari opportunità, che a Voghera è un uomo, Elio Rosada. E in effetti nella città in cui da anni Antonella Lottini lotta per quote rosa, politiche temporali e questione femminile stride che in giunta non sieda un solo assessore donna. (e. b.)

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un libro scolastico di lucarelli per insegnare a scrivere storie - antonella scandone (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IX - Palermo UN LIBRO SCOLASTICO DI LUCARELLI PER INSEGNARE A SCRIVERE STORIE "Possiamo provare a far crescere la passione per la scrittura" La casa editrice Palumbo ha coinvolto lo scrittore in un´iniziativa didattica "Sbagliare con i ragazzi significa ipotecare il loro futuro" ANTONELLA SCANDONE (segue dalla prima di cronaca) Ed ecco, allora, che la fabula, l´intreccio narrativo, lo stile, smettono di essere termini astratti legati ad un programma scolastico e si vestono di elementi concreti, vicini al mondo dei ragazzi. E allora, con l´opportuna lusinga, con l´intelligente abilità di saper strizzare l´occhio al veloce universo giovanile, con l´astuta mossa di portare su un testo scolastico un volto noto della letteratura e della televisione, s´invogliano giovani generazioni di studenti a cimentarsi con la terribile e splendida arte del narrare. Dalle pagine di una serie di testi dedicati al triennio delle scuole medie inferiori, Carlo Lucarelli, autore dell´iniziativa editoriale insieme a due docenti senesi, spiega le tecniche per imbastire una storia, mettendo in piedi un laboratorio di scrittura, nel quale sembra proprio di sentirlo, come quando dagli schermi del suo "Blu notte" racconta in maniera chiara e pacata, di misteri, trame e delitti. L´insolita collaborazione è un´operazione della casa editrice palermitana Palumbo che ha voluto creare uno strumento di lavoro che va un po´ al di là dei consueti libri di testo, come spiega Mario Palumbo uno dei titolari: «è la realizzazione di un impegno che alcuni editori scolastici si sono proposti, cioè quello di condurre i ragazzi ad un obiettivo fatto di valori e contenuti, ma farlo accettando l´idea della sfida dei nuovi linguaggi. Ed ecco che, ad esempio, il contributo di Lucarelli si trasforma in un vero corso di scrittura che si articola nei tre anni delle scuole secondarie di primo grado. Una sfida non facile, perché l´innovazione nell´editoria scolastica deve comunque fare i conti con i programmi ministeriali e con i ritmi di apprendimento». La collaborazione con Lucarelli ha avuto, per la casa editrice siciliana, un prologo con un´iniziativa di qualche anno fa, con un testo dedicato a tutte le vittime di mafia. "La storia d´Italia ha una metà oscura". La frase di Carlo Lucarelli, ci riporta immediatamente ai tanti, troppi, misteri che circondano la storia della nostra nazione. E adesso il giallo, il mistero, le trame che da anni costituiscono il suo pane quotidiano, dopo la narrativa, il fumetto, la televisione, si arricchiscono di un nuovo capitolo, con questa esperienza di editoria scolastica. «è un´esperienza bella ed importante - dice lo scrittore, che oggi in città presenta un dvd sul giallo - E lo è ancora di più proprio perché dedicata alla scuola media, a quella fase che dovrebbe essere, se vogliamo, ancora più curata delle altre perché è un´età di passaggio. Sbagliare con i ragazzi significa ipotecare seriamente il loro futuro. Io parlo anche da scrittore che ha notato come, in quella fase, si perdano i lettori. Quella dei dodicenni, tredicenni è la fascia più debole, sulla quale occorre lavorare di più». Ma quanto è davvero possibile insegnare l´arte della narrazione? «è un po´ come nei vecchi laboratori di pittura - afferma Lucarelli - insegnavano come mescolare i colori, non a divenire Giotto. Così oggi noi possiamo far crescere la passione per la scrittura, correggere degli errori, insegnare ad impostare una storia». Il resto, se c´è, verrà fuori da sé. Lucarelli da anni conduce sulla Rai una trasmissione sui misteri italiani. Molte puntate hanno riguardato pagine oscure della storia siciliana, recente o meno. Del resto, che la Sicilia sia terra di grandi misteri non è una novità. «Tutti i grandi misteri siciliani dei quali mi sono occupato - spiega Lucarelli - guardano all´Italia. I legami della mafia con l´economia del Nord e con la politica romana, ad esempio, ma anche quelli ancora in parte irrisolti, su De Mauro e Mattei. Ma non direi che esiste una specificità nei misteri siciliani. I comportamenti negativi sono uguali ovunque. In Sicilia esistono certamente, dei grandi scrittori che hanno saputo e sanno trattare il mistero in maniera magistrale. A partire da Sciascia, che ci ha insegnato i meccanismi, fino a giungere all´attualità dei vari Camilleri, Di Cara, Gebbia». Carlo Lucarelli sarà presente con Giovanna Taviani, figlia del regista Vittorio, ed a sua volta regista e sceneggiatrice, questo pomeriggio nell´aula magna della facoltà di Lettere, ad un incontro sul tema "Scrivere in giallo tra finzione narrativa e denuncia sociale". «Lo scopo sociale della narrazione, sia essa cinematografica che letteraria - conclude Lucarelli - è fisiologico, ma è importante non farlo trasparire nelle intenzioni. Deve venire fuori da se, deve essere quel qualcosa che resta, deve mettere in moto dei meccanismi su quello che non va. Del resto, da sempre, sia per quanto riguarda l´amore che per altro genere di storie, il racconto nasce laddove le cose non vanno». L´incontro, che sarà introdotto dal preside della facoltà, Enzo Guarrasi e coordinato da Salvatore Cusimano, sarà anche l´occasione per presentare un´interessante collana di audiovisivi "Dal testo allo schermo", dedicata ai grandi film della storia del cinema, italiano e straniero, che si sono ispirati alla letteratura. Obiettivo della collana, diretta da Giovanna Taviani, è quello di puntare allo scarto che separa i due linguaggi, il letterario ed il cinematografico, sulle differenze più che sulle analogie. «Questa collana - prosegue Mario Palumbo - è pensata per la scuola, ma non solo. Sul versante cinematografico mancano spesso degli strumenti che siano una linea guida per i docenti. Questi dvd andranno proprio a coprire un vuoto. Ogni uscita affronterà la tematica generale di un regista o di un genere cinematografico ed analizzerà, in ogni suo aspetto, un film». Ecco dunque, attraverso interviste, interventi, analisi e spezzoni di film, prendere vita l´opera cinematografica di Luchino Visconti, ed il film nello specifico sarà "La terra trema" ed il suo testo letterario di riferimento "I Malavoglia". La puntata sul giallo, composta da due dvd, vedrà gli interventi di maestri del genere, quali Camilleri, Cerami, Fruttero, Saviano e lo stesso Lucarelli e contiene, tra l´altro, una sezione dedicata ai precursori del genere, da Gadda a Scerbanenco, a Fruttero e Lucentini, ed una nella quale verrà analizzato il giallo atipico degli anni Settanta, quello che ha visto come protagonisti Sciascia e Petri, Cerami e Monicelli. Il film analizzato sarà "Un maledetto imbroglio" ispirato al "pasticciaccio" di Gadda. Seguiranno Pasolini con il Decamerone per poi proseguire con i Taviani di Kaos, Kubrick e molto altro ancora.

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La rivolta dei sindaci veneti Ma la Gelmini non si presenta al confronto sui tagli al tempo lungo (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

di Claudio Baccarin La rivolta dei sindaci veneti Ma la Gelmini non si presenta al confronto sui tagli al tempo lungo ABANO TERME. Il tempo lungo e il tempo pieno a scuola sono di destra o di sinistra? Bisognerebbe chiederlo alla buonanima di Giorgio Gaber, che in tema ha scritto un brano cult. E proprio alla presentazione delle iniziative per i 70 anni dalla nascita del grande artista ha partecipato ieri, a Milano, il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini, snobbando viceversa i sindaci veneti che intendevano incontrarla nel primo pomeriggio ad Abano, a margine del seminario nazionale «L'orientamento per il futuro. Dimensione formativa e assetti istituzionali al servizio della persona» che si è aperto all'hotel Alexander di Abano. «L'onorevole Gelmini - ha riferito alla platea Carmela Palumbo, direttore dell'Ufficio scolastico regionale - è impossibilitata a partecipare per un impegno dell'ultimo momento». Ovvio che il Movimento dei sindaci, di destra e di sinistra, per la difesa del tempo lungo (oltre cento: ieri ha aderito pure Laura Puppato, sindaco di Montebelluna) non abbia gradito l'assenza. Per dirla sempre con Gaber: libertà è partecipazione. «E' stato il consigliere regionale Leonardo Padrin - puntualizza il sindaco di Albignasego, Massimiliano Barison, forzista, capofila della protesta - ad avvisarmi dell'impegno imprevisto del ministro. Ci dispiace, ma ci mettiamo a sua completa disposizione per incontrarla in settimana. Nel frattempo abbiamo fatto i conti: in Veneto, con 300 docenti, possiamo risolvere il problema del tempo lungo per 25 mila bambini. Per sabato è prevista la Conferenza Stato-Regioni. Ci auguriamo che la Regione tenga conto di quest'esigenza». Ma la Gelmini è stata davvero travolta da un impegno improvviso o c'è un retroscena? Ancor prima che la defezione ministeriale venga ufficializzata, Padrin (Forza Italia) e Cortelazzo (An) dettano alle agenzie una nota in cui sostengono che «alcune forze politiche di opposizione hanno probabilmente impedito di discutere e cercare di risolvere i problemi di oltre 24 mila famiglie venete. Si è voluto strumentalizzare questo incontro facendolo diventare uno scontro politico». Dal palco del convegno di Abano l'onorevole Filippo Ascierto, «parlamentare della maggioranza», riferisce di essersi già attivato perchè l'incontro tra i sindaci e il ministro «possa svolgersi nelle prossime ore o nei prossimi giorni, probabilmente nella capitale». «Io a Roma non ci vado - replica al volo Claudio Piron, assessore alle Politiche scolastiche di Padova - Anzi chiedo le dimissioni dell'assessore veneto Elena Donazzan che, dopo quelli dei mesi scorsi, ha disertato pure questo confronto con gli amministratori locali». Al colpo di scena provvede l'onorevole leghista Paola Goisis, coccarda, borsa e portaocchiali rigorosamente verdi: troppi, a suo dire, hanno preso lucciole per lanterne. «Io sono il segretario - dice la parlamentare estense - della commissione Cultura della Camera. Sono in contatto quotidiano con Mariastella. In questi giorni parlano a vanvera tanti colleghi che non frequentano la commissione e che non sono aggiornati. Il 17 febbraio il ministro, da me interpellato, ha fatto sapere che il tempo lungo non è mai stato messo in discussione». La Goisis ne approfitta per fornire copia della lettera al dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, la quale puntualizza: «Mi sono volutamente astenuta dall'affrontare questo tema». Ma, di fronte a telecamere e taccuini, l'onorevole leghista insiste: «Io non mi chiamo Palumbo - punta il dito la Goisis - io parlo da politico. E' inutile che la dirigente organizzi tanti convegni e nel frattempo lasci che monti questa polemica, che crea allarme per le famiglie. Lo ripeto: il tempo lungo non è mai stato messo in discussione». Ma allora perché Massimo Bitonci, sindaco del Carroccio, ha fatto votare ieri a Cittadella una delibera di giunta che chiede al ministro Gelmini di salvare il tempo pieno?

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Tra striscioni e delusione (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Tra striscioni e delusione Abano Terme, convegno nazionale sull'orientamento ABANO TERME. Due striscioni gialli: li ha predisposti il Comitato genitori e insegnanti Padova. «Salviamo la scuola» (con l'amo di Salviamo scritto in rosso) e «La scuola è primaria. No ai tagli» recitano gli slogan che campeggiano di fronte all'hotel Alexander. Sono oltre 250 i rappresentanti del mondo scolastico (dirigenti, docenti, ispettori, provenienti da tutta Italia) che fino a giovedì partecipano ai lavori del convegno indetto dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e organizzato dall'Itis Marconi di Padova (presieduto dalla dinamica Maddalena Carraro). «L'orientamento per il futuro. Dimensione formativa e assetti istituzionali al servizio della persona» è il tema dell'assise che prosegue oggi, a partire dalle ore 9, con i lavori di gruppo articolati su sei tematiche. Per quanto riguarda il Veneto, i progetti di orientamento della direzione Istruzione della Regione hanno comportato, nel 2008, uno stanziamento di 174 mila euro al fine di proseguire il Progetto Lauree Scientifiche, in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Regionale, con i Poli scolastici aderenti e con gli atenei veneti. Gli interventi puntano al miglioramento del rapporto degli studenti con le discipline scientifiche di base: chimica, fisica, matematica e scienza dei materiali. Inoltre la Regione intende favorire la partecipazione dei docenti a sessioni formative sull'intelligenza numerica e sull'apprendimento delle discipline matematiche. L'obiettivo è costituire reti di scuole che mettano in comune le strutture.

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la rivolta dei sindaci veneti ma la gelmini non si presenta al confronto sui tagli al tempo lungo (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

di Claudio Baccarin La rivolta dei sindaci veneti Ma la Gelmini non si presenta al confronto sui tagli al tempo lungo ABANO TERME. Il tempo lungo e il tempo pieno a scuola sono di destra o di sinistra? Bisognerebbe chiederlo alla buonanima di Giorgio Gaber, che in tema ha scritto un brano cult. E proprio alla presentazione delle iniziative per i 70 anni dalla nascita del grande artista ha partecipato ieri, a Milano, il ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca Mariastella Gelmini, snobbando viceversa i sindaci veneti che intendevano incontrarla nel primo pomeriggio ad Abano, a margine del seminario nazionale «L'orientamento per il futuro. Dimensione formativa e assetti istituzionali al servizio della persona» che si è aperto all'hotel Alexander di Abano. «L'onorevole Gelmini - ha riferito alla platea Carmela Palumbo, direttore dell'Ufficio scolastico regionale - è impossibilitata a partecipare per un impegno dell'ultimo momento». Ovvio che il Movimento dei sindaci, di destra e di sinistra, per la difesa del tempo lungo (oltre cento: ieri ha aderito pure Laura Puppato, sindaco di Montebelluna) non abbia gradito l'assenza. Per dirla sempre con Gaber: libertà è partecipazione. «E' stato il consigliere regionale Leonardo Padrin - puntualizza il sindaco di Albignasego, Massimiliano Barison, forzista, capofila della protesta - ad avvisarmi dell'impegno imprevisto del ministro. Ci dispiace, ma ci mettiamo a sua completa disposizione per incontrarla in settimana. Nel frattempo abbiamo fatto i conti: in Veneto, con 300 docenti, possiamo risolvere il problema del tempo lungo per 25 mila bambini. Per sabato è prevista la Conferenza Stato-Regioni. Ci auguriamo che la Regione tenga conto di quest'esigenza». Ma la Gelmini è stata davvero travolta da un impegno improvviso o c'è un retroscena? Ancor prima che la defezione ministeriale venga ufficializzata, Padrin (Forza Italia) e Cortelazzo (An) dettano alle agenzie una nota in cui sostengono che «alcune forze politiche di opposizione hanno probabilmente impedito di discutere e cercare di risolvere i problemi di oltre 24 mila famiglie venete. Si è voluto strumentalizzare questo incontro facendolo diventare uno scontro politico». Dal palco del convegno di Abano l'onorevole Filippo Ascierto, «parlamentare della maggioranza», riferisce di essersi già attivato perchè l'incontro tra i sindaci e il ministro «possa svolgersi nelle prossime ore o nei prossimi giorni, probabilmente nella capitale». «Io a Roma non ci vado - replica al volo Claudio Piron, assessore alle Politiche scolastiche di Padova - Anzi chiedo le dimissioni dell'assessore veneto Elena Donazzan che, dopo quelli dei mesi scorsi, ha disertato pure questo confronto con gli amministratori locali». Al colpo di scena provvede l'onorevole leghista Paola Goisis, coccarda, borsa e portaocchiali rigorosamente verdi: troppi, a suo dire, hanno preso lucciole per lanterne. «Io sono il segretario - dice la parlamentare estense - della commissione Cultura della Camera. Sono in contatto quotidiano con Mariastella. In questi giorni parlano a vanvera tanti colleghi che non frequentano la commissione e che non sono aggiornati. Il 17 febbraio il ministro, da me interpellato, ha fatto sapere che il tempo lungo non è mai stato messo in discussione». La Goisis ne approfitta per fornire copia della lettera al dirigente dell'Ufficio scolastico regionale, Carmela Palumbo, la quale puntualizza: «Mi sono volutamente astenuta dall'affrontare questo tema». Ma, di fronte a telecamere e taccuini, l'onorevole leghista insiste: «Io non mi chiamo Palumbo - punta il dito la Goisis - io parlo da politico. E' inutile che la dirigente organizzi tanti convegni e nel frattempo lasci che monti questa polemica, che crea allarme per le famiglie. Lo ripeto: il tempo lungo non è mai stato messo in discussione». Ma allora perché Massimo Bitonci, sindaco del Carroccio, ha fatto votare ieri a Cittadella una delibera di giunta che chiede al ministro Gelmini di salvare il tempo pieno?

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Io scrivo, tu leggi , tornano gli incontri (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 CULTURA Pagina 49 AUTORI-LETTORI. LA RASSEGNA RIPROPOSTA OGNI MERCOLEDÌ POMERIGGIO FINO ALLA FINE DI MAGGIO DALLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA FRINZI «Io scrivo, tu leggi», tornano gli incontri Domani si parlerà di un saggio di Colussi sugli studi linguistici di Benedetto Croce La biblioteca univesitaria Frinzi riprone tra marzo e maggio la rassegna «Io scrivo, tu mi leggi», appuntamento di incontri tra autori e lettori. Tra gli eventi di «Io scrivo, tu mi leggi» da evidenziare l'iniziativa ideata da Pass, il magazine degli studenti dell'università di Verona che in collaborazione con la bilioteca Frinzi organizza un concorso di arti figurative che ha come tema il sogno. La mostra dal titolo Image in Action - immagina un sogno sarà aperta da martedì 5 a domenica 31 maggio». Il primo incontro si terrà domani alle 17.30 con la presentazione del volume Tra grammatica e logica. Saggio sulla lingua in Benedetto Croce scritto da Davide Colussi, docente di analisi del linguaggio politico dell'università di Ferrara; partecipano inoltre Erasmo Leso, docente di storia della lingua Italiana e Giorgio Graffi docente di glottologia, entrambi dell'università di Verona. Il testo affronta a tutto tondo la lingua e lo stile di Benedetto Croce, una tappa cruciale per la storia della prosa italiana. Gli incontri con l'autore proseguiranno sempre alle 17.30 in Biblioteca Frinzi mercoledì 11 marzo con Giovanni Rossi, docente di storia del diritto medievale e moderno dell'università di Verona e Paola Lanaro, docente di storia economica all'università Ca' Foscari di Venezia che presenterano il volume: Dentro la bottega. Culture del lavoro in una città d'età moderna, scritto da Andrea Caracausi dell'università Ca' Foscari di Venezia. Il testo ricostruisce quel complesso e multiforme universo presente dentro la bottega che nella storia si è evoluta non soltanto come luogo economico ma anche sociale e culturale. I successivi incontri sono in programma il 18 marzo, 25 marzo, primo aprile, 22 aprile, 29 aprile, 6 maggio, 13 maggio, 20 maggio e 27 maggio. In particolare il 18 marzo verrà Marco Fani e Giovanni Acquaderni. Profilo e scritti dei fondatori dell'Azione Cattolica, il testo a cura di Paola Dal Toso e Ernesto Diaco che ripercorre i primi decenni di vita della Società della Gioventù Cattolica successivamente denominata Azione Cattolica. Presentano il volume Emilio Butturini, docente dell'ateneo veronese e Franco Miano docente di filosofia all'Università di Roma 3 e presidente nazionale dell'Azione Cattolica.  

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In mostra a Cannes l'autodromo del Veneto (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 ECONOMIA Pagina 39 FIERE. Dal 10 al 13 marzo al Mipim, la fiera del Real Estate, la promozione del progetto In mostra a Cannes l'autodromo del Veneto La Regione si presenta con le Province, ma senza quella di Verona, e i costruttori scaligeri andranno da soli Giovanni D'Alessio VENEZIA Il Veneto sarà a Cannes dal 10 al 13 marzo al Mipim, Marché international des professionnels de l'immobilierdi, fiera internazionale del Real Estate, sotto l'egida della Regione. Della compagnia non farà però parte la Verona istituzionale che non compare nel protocollo d'intesa firmato ieri a palazzo Balbi a Venezia dall'assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso e i rappresentanti delle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Vicenza, con l'Autorità portuale veneziana, con Apv Investimenti, con la società Save -Aeroporto di Venezia, con Veneto Strade, con il Consorzio Zip di Padova, con il Consorzio Cospiv di Rovigo, con Attiva spa, Peem, Pianificazione Euganea Este Monselice e Laboratorio Sistemi Territoriali- Daur- Università di Padova. Chisso a proposito dell'assenza di Verona ha parlato di «disguido della giunta della Provincia di Verona che non ha aderito». L'altra Provincia assente dalla missione francese è Belluno, che «ha deciso di osservare l'evoluzione della situazione». Da Verona, il presidente Elio Mosele dichiara che «l'idea di partecipare insieme al Mipim è buona, ma il Ptcp, piano territoriale di coordinamento provinciale non è ancora stato approvato in Regione, quindi non avremmo avuto nulla di sicuro da mettere in mostra a Cannes». Mipim è il principale forum internazionale e mercato mondiale della proprietà e delle infrastrutture, meta d'incontro e confronto dei protagonisti internazionali del settore e occasione per presentare nuovi progetti sui quali far convergere investimenti da altre parti del mondo. «Per il Veneto», ha dichiarato Chisso, «è un'opportunità per attrarre investimenti, per ragionare sin d'ora e assieme sul dopo crisi e per prepararci al futuro. Abbiamo scelto assieme questo tipo di presenza come sistema», ha sottolineato Chisso, «tenuto conto che il Mipim è il principale evento di incontro tra domanda e offerta nel settore delle infrastrutture e che oggi possiamo proporre a testa alta il valore attrattivo del nostro territorio, che sta superando il gap infrastrutturale del passato». Il Passante di Mestre, aperto di recente, insieme con i progetti in cantiere tra i quali la Pedemontana, il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, il prolungamento a sud della Valdastico quindi rendono il Veneto appetibile per eventuali investitori. Il territorio, o meglio, i territori, come ha precisato Vittorio Pollini, docente di Pianificazione territoriale all'Università di Padova, in rappresentanza del Daur, Dipartimento di architettura, urbanistica e rilevamento, «devono portare a Cannes la qualità. Qualità della trasformazione dei territori ciascuno con le proprie peculiarità, che hanno il vantaggio di essere collocati in una rete di corridoi infrastrutturali impermeabili tra loro. La qualità della trasformazione permetterà di essere vincenti. L'attrazione dell'attenzione sul Veneto», ha ribadito Pollini, arriverà sulla qualità della trasformazione, poi arriveranno gli investimenti». Ma se la Verona istituzionale è assente i progetti che riguardano Verona ci sono. A partire da quelli del Cis, Compagnia investimenti e sviluppo e di Autodromo del Veneto spa con il progetto Motorcity, che interessa un'area di circa 450 ettari e interessa i Comuni di Vigasio, Trevenzuolo, Isola della Scala, Erbè, Nogarole Rocca e Povegliano Veronese.  

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Cinque universitari vincono il Premio Ichnusa (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Cagliari Pagina 1018 Si è conclusa ieri nella facoltà di Economia la prima edizione del concorso di idee Cinque universitari vincono il Premio Ichnusa Si è conclusa ieri nella facoltà di Economia la prima edizione del concorso di idee --> Con la premiazione dei vincitori, nell'aula magna della facoltà di Economia di viale Fra Ignazio, si è conclusa ieri la prima edizione del "Premio Ichnusa per il marketing", il concorso di idee che ha coinvolto gli studenti delle Università di Cagliari e Sassari nell'ideazione del soggetto per uno spot pubblicitario della birra più diffusa in Sardegna. I cinque ragazzi che si sono aggiudicati il premio (Simone Tatti, Maurizio Mereu, Rossella Aroni, Nadir Serra e Valentina Murru) ora avranno la possibilità di trascorrere una settimana di formazione e degustazione all'Università della birra, l'istituto professionale in provincia di Varese patrocinato dalla Regione Lombardia, ma soprattutto potranno sostenere un colloquio all'ufficio Risorse umane di Heineken Spa. Uno di loro, infatti, dovrà essere selezionato per svolgere uno stage retribuito di sei mesi all'interno del reparto marketing della società proprietaria del marchio Ichnusa. La premiazione di ieri è stata l'ultimo passo di un'iniziativa partita lo scorso ottobre, nelle stesse aule di viale Fra Ignazio, con la presentazione ai ragazzi del progetto per la realizzazione di un soggetto pubblicitario innovativo e originale. Tra le tante proposte valide affinate dagli studenti e arrivate ai selezionatori, due sono apparse ai docenti e ai responsabili marketing di Ichnusa come particolarmente innovative e in linea con la cultura sarda, nonché con i valori del marchio. «Crediamo che questo sia un esempio positivo di come l'università possa avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, esaltando il loro talento e le loro idee», ha dichiarato durante la premiazione il preside della facoltà di Economia a Cagliari, Aldo Pavan. «Ora bisogna proseguire con iniziative simili per unire teoria e pratica nella formazione degli studenti e rendere loro più facile il percorso dopo la laurea». (l. m.)

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ultimi incontri di orientamento per gli studenti delle scuole medie (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Montecatini Ultimi incontri di orientamento per gli studenti delle scuole medie Giovedì appuntamento con Luigi Aprile alla Giusti Gramsci MONSUMMANO. "Aiutiamo a scegliere": ultimi incontri in Valdinievole per l'orientamento degli studenti di scuola media inferiore. Luigi Aprile (Università di Firenze, dipartimento di scienze dell'educazione e dei processi culturali e formativi) parlerà di "Essere genitori oggi: dialogo e comunicazione nell'era di internet", giovedì 5 marzo alle 18 alla scuola media Giusti Gramsci di Monsummano. Veri spazi itineranti di informazione e discussione per i genitori degli alunni delle classi seconde e terze medie, volti a illustrare il sistema dell'istruzione ma anche a offrire strumenti relativi all'educazione, alla comprensione, alla manifestazione di disagio dei figli. Lo scopo è promuovere il protagonismo della famiglia nell'orientamento, dialogando e confrontandosi con operatori e altre famiglie. I temi dunque vanno dall'orientamento come prevenzione dell'insuccesso e del disagio scolastico, al dialogo nell'era di internet, alla comprensione dei bisogni dei figli. Gli incontri sono rivolti alle scuole medie che hanno aderito al progetto dell'assessorato all'istruzione della Provincia, svolto dall'ente Camposanpiero, "Over quattordici 4" che propone azioni diversificate per l'orientamento e rientra nell'impegno continuo dell'assessorato di coniugare comunicazione e dialogo con il mondo scolastico, al fine di orientare con successo e prevenire la dispersione scolastica. Un esempio concreto di questo impegno è stato il Salone dell'orientamento svoltosi a novembre e rivolto agli studenti delle terze medie, che ha registrato un'ampia partecipazione di alunni, genitori e docenti di tutta la provincia. Ma l'impegno è costante sul territorio con una serie di azioni relative all'assolvimento dell'obbligo formativo (obbligo di formazione istruzione fino a 18 anni) quali i percorsi integrati nel biennio degli istituti superiori professionali e artistico, l'intervento dei tutor dei centri impiego, i percorsi di apprendistato. L'orientamento è la chiave di volta per costruire un percorso personale, tra istruzione, formazione e lavoro, che permetta allo studente di mettere in relazione le attitudini personali con la conoscenza della realtà professionale del territorio, al fine di auto-orientarsi nella scelta della scuola superiore in vista di una professione futura. Per informazioni: Ente Camposampiero Onlus, via Antonelli 307, Pistoia, tel. 0573 451348.

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contro-convegno e blitz dell'onda (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì dalle 17 l'incontro sulla bioetica con unico relatore monsignor Fisichella. Confermata la contestazione degli studenti Contro-convegno e blitz dell'Onda Due posizioni, una moderata e l'altra radicale: «Ci facciano entrare» OMID FIROUZI «Se la sala sarà blindata faremo saltare tutto» Un contro-convegno in piazza dei Signori e un blitz in sala dei Giganti. Ala «moderata» e ala «radicale» dell'Onda anomala studentesca risponderanno così al convegno sulla bioetica che venerdì dalle 17 alle 19 vedrà come unico relatore monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia accademia Pro vita. Gli studenti si sono riuniti in assemblea ieri pomeriggio, nell'aula studio «Vetrina», vicina a Palazzo del Liviano. A discutere a porte chiuse c'erano decine di studenti provenienti da diverse facoltà. Pur promettendo un fronte di protesta compatto, basato sulla condivisione d'intenti per «un incontro in ateneo privo di confronto aperto», le facoltà di Lettere e il Collettivo di Scienze politiche si muoveranno autonomamente: «Vogliamo esserci anche noi al dibattito - accusa Omid Firouzi, portavoce del Collettivo - L'incontro non può essere blindato, non ce l'abbiamo con il prelato ma con l'impostazione chiusa dell'evento, voluto anche dall'università». E annuncia: «Faremo di tutto per bloccare il convegno. Se non ci faranno assistere, salterà tutto». «I nostri professori hanno ricevuto un invito last-minute da parte di monsignore: non li biasimiamo se alla fine presenzieranno solo in quanto uditori». «Da parte nostra - replicano gli studenti di Lettere - organizzeremo un contro-convegno alla stessa ora in piazza dei Signori. Un sit-in in cui potranno intervenire esperti e a cui potrà assistere l'intera cittadinanza». Tuttavia, prima dell'ora «x» del 6 marzo, non si escludono altre «manifestazioni simboliche». «Il nostro intento - precisa Nicola Rampazzo di Scienze della comunicazione - è che su un tema così delicato ci sia spazio per tutti». Il rettore Vincenzo Milanesi non presenzierà per i saluti di rito: giovedì e venerdì sarà a Roma per impegni istituzionali. A prendere la parola al suo posto non sarà nemmeno il prorettore Giuseppe Zaccaria: lo farà qualcun altro. Confermata invece la presenza del vicepresidente della Camera dei deputati Maurizio Lupi (Pdl - Cl) che arriverà a Padova direttamente da Praga dove, la mattina, farà le veci del presidente della Camera Gianfranco Fini, in un congresso. Spetterà a Lupi introdurre la relazione di monsignor Fisichella. E da Patrizia Burra, presidente della fondazione onlus Marina Minnaja, arrivano intanto parole di rammarico per il mancato contraddittorio con i professori, invitati la settimana scorsa in veste di contro-relatori direttamente dal prelato. «Mi dispiace che i docenti Allievi, Curi, Viafora e Zatti non abbiano accettato il suo invito: con quella telefonata, monsignore aveva dimostrato disponibilità e premura, e io mi ero messa a completa disposizione, in quanto organizzatrice, per favorire lo scambio di opinioni a proposito di etica nella medicina dei trapianti e delle staminali». «Per quanto riguarda invece il convegno che lo stesso gruppo di docenti ha in programma per il 23 aprile - aggiunge la gastroenterologa Burra - faccio loro i migliori auguri». Stefano Allievi, Umberto Curi, Corrado Viafora e Paolo Zatti hanno, infatti, invitato monsignor Fisichella al convegno sulle «Questioni di fine vita»: una giornata di approfondimento pensata inizialmente solo per gli iscritti al corso di perfezionamento in bioetica, ma che finirà invece per l'essere pubblica. Di bioetica e giurisdizione si è parlato, però, anche ieri sera a Palazzo Moroni, dove sono intervenuti la costituzionalista Lorenza Carlassare e il giurista Zatti. Moderatore e co-relatore l'ordinario di Scienza della finanza Gilberto Muraro. (Morena Trolese)

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universita' promotrice. la polemica innescata dai docenti stefano allievi, umberto curi e ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 18 - Cronaca UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e ... UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti sembra essere fondata. La lettera che pubblichiamo qui sopra dimostra che ad organizzare il convegno di venerdì sulla bioetica e ad invitare come relatore monsignor Rino Fisichella non è stata solo la fondazione onlus Marina Minnaja ma anche l'università. Insieme alla facoltà di Medicina e all'associazione Rosmini.

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libertà di pensiero garantita al bo per i relatori spazio alle domande, no alla violenza squadrista - vincenzo milanesi (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

IL RETTORE Libertà di pensiero garantita al Bo per i relatori spazio alle domande, no alla violenza squadrista VINCENZO MILANESI Sarebbe molto grave dover «blindare» la sala in cui venerdì prossimo terrà la sua conferenza monsignor Fisichella: vorrebbe dire tornare indietro di anni a Padova, dove c'è qualcuno che forse pensa di sfruttare qualsiasi occasione per inscenare una «mini-strategia della tensione» - ci sono le elezioni amministrative, ormai prossime... A chi giova vedere ricomparire gruppuscoli di scalmanati che si definiscono «antifascisti» ma che agiscono imitando comportamenti tipici del peggior squadrismo? A Padova c'è un'università che da secoli difende il valore della libertà di pensiero, della tolleranza, della ricerca della verità contro faziosità intellettuale e fanatismi ideologici della più diversa origine e specie. E' dalla Serenissima Repubblica che ci viene questo stile: Galileo docet, e Paolo Sarpi anche! Ma proprio per questo sarebbe bene che alla fine della conferenza di monsignor Fisichella fosse possibile fare domande per chiedere chiarimenti o intavolare una discussione con lui su quello che ha detto; liberamente deve poter parlare il prelato, così come liberamente (ma civilmente!) devono poter intervenire ascoltatori del suo discorso presenti tra il pubblico. Ma il problema è più ampio, e va ben al di là di questa vicenda padovana. Viviamo in un momento storicamente molto difficile: evoluzioni tecnologiche ma prima ancora straordinarie scoperte scientifiche pongono problemi e suscitano interrogativi formidabili, terribili. Siamo d'accordo tutti - credo - che non tutto ciò che è scientificamente e tecnicamente possibile è anche eticamente giusto, e quindi meritevole di essere fatto. E ciò anche prescindendo del tutto da un'impostazione religiosa dell'etica. Anche - e soprattutto - l'etica laica avverte l'esigenza di approfondire tematiche che scaturiscono spesso da situazioni angosciose, che esigono risposte difficilissime, scelte drammatiche, rispetto alle quali non vi sono certezze assolute proprio in chi rifiuta a priori di ragionare sulla base di dogmi da accettare in nome di una fede. Già abbiamo avuto modo di esprimere una forte preoccupazione per il modo in cui ci si avvia a varare leggi così delicate come quella sul testamento biologico nel nostro Paese. L'unico principio saldo e incrollabile da riconoscere sul piano etico dovrà essere il pieno rispetto della persona e della sua libertà di coscienza e di autodeterminazione. Ma sarà davvero così? Pare di no. Ringraziamo il Governo in carica e la maggioranza parlamentare che lo sostiene. La situazione si fa, se possibile, ancora più critica quando dal piano dell'etica si passa a quello del diritto, perché in una società «civile», ordinata e regolata da leggi dello Stato, bisognerà pur che vi siano norme cui tutti, semplici cittadini e magistrati, medici e scienziati, dovranno attenersi quando ci si venisse a trovare di fronte a decisioni «estreme», a dilemmi laceranti: un quadro di riferimento generale ci vuole, all'interno del quale possa poi agire la coscienza di ciascun singolo individuo. Appare allora chiaro che «il» problema diventa quello del «confine», dell'equilibrio tra le diverse esigenze, quella della definizione di regole generali, cioè di norme, e quella del rispetto della coscienza del singolo cittadino, quindi quella del ruolo dello Stato, di chi definisce le leggi dello Stato, cioè il Parlamento, e quello del riconoscimento di diritti inalienabili, di ambiti inviolabili che appartengono costitutivamente all'essere dell'individuo che si fa «persona». L'università può costituire lo «spazio», in cui svolgere un dibattito culturalmente valido, con argomentazioni serie, fuori dalla tentazione - assai pericolosa - che le diverse forze politiche si approprino di problematiche così drammaticamente complesse, e le strumentalizzino per fini «politici». Politici nel senso meno nobile del termine, quello della «politica politicante», che per guadagnare una più ampia messe di voti e un maggior consenso elettorale può essere spinta ad assecondare emotività e stati d'animo, esasperati magari da vicende tragiche che purtroppo accadono e dilaniano le coscienze. Fare dell'università il «luogo» del confronto senza pregiudiziali dogmatiche: è possibile? Possiamo sperare di vedere riuniti, prima o poi, in un'aula universitaria - a Padova, perché no? - homines bonae voluntatis di alto profilo culturale per un dialogo da svolgersi (dopo le elezioni di giugno, magari) - con rigore concettuale e con onestà intellettuale al di là del credo di ciascuno e delle diverse sensibilità etiche, per cercare e possibilmente trovare l'abbozzo di un quadro di valori comuni, per costruire poi su quel quadro norme giuste? Questa è la sfida dei nostri giorni. Non possiamo sottrarci come uomini di cultura che si riconoscono in una università libera e degna di questo nome, a questa sfida. E la dobbiamo affrontare insieme, al di là di storici - ed inutili! - steccati. UNIVERSITA' PROMOTRICE. La polemica innescata dai docenti Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti sembra essere fondata. La lettera che pubblichiamo qui sopra dimostra che ad organizzare il convegno di venerdì sulla bioetica e ad invitare come relatore monsignor Rino Fisichella non è stata solo la fondazione onlus Marina Minnaja ma anche l'università. Insieme alla facoltà di Medicina e all'associazione Rosmini.

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centro amico l'associazione di volontariato centro amico onlus domenica 8 marzo alle ore 10,30, ... (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 28 - Sassari Centro Amico L'Associazione di volontariato Centro Amico onlus domenica 8 marzo alle ore 10,30, ... Centro Amico L'Associazione di volontariato Centro Amico onlus domenica 8 marzo alle ore 10,30, per la giornata della donna propone l'iniziativa "Donna e comunicazione" nella sede della federazione di Sassari del Partito socialista, viale Dante 12, per favorire un costruttivo confronto sul piano sociale, culturale, letterario, artistico e politico con ogni tipo di linguaggio comunicativo. Per adesioni e informazioni telefonare allo 079 218262 e dalle ore 18,30 alle ore 20,30 allo 079 2590018. Pozzomaggiore L'Istituto comprensivo di Pozzomaggiore comunica al personale supplente temporaneo che negli uffici della segreteria in via San Pietro possono ritirare il modello Cud. Sassari in Cionfra Per tutto il mese di marzo restera aperta la mostra delle copertine originali e delle caricature più rappresentative del giornale satirico nella Sala Duce di Palazzo Ducale. dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13. Inoltre ogni venerdì dalle ore 17 alle 19, sempre nella Sala Duce, si parlerà della Cionfra con recite e letture di brani, da parte di Tino Grindi e Dino Muroni, con l'accompagnamento musicale di Gavino Ruggiu. Corso di Didgeridoo Sono aperte le iscrizioni al corso a carattere teorico - pratico sul Didgeridoo, organizzato dall'associazione gruppo strumentale "Il Violino", il corso si terrà domenica 15 marzo (tutto il giorno dalle 10 alle 17) in viale Dante 75 a Sassari a cura del docente Fabio Melis, info: 079-244331 e 347-8529555. San Patrizio Nel week-end del 14-15 marzo la Pineta di Baddimanna si tinge dei colori della festa di San Patrizio con gli arceri della Torres, una rassegna enogastronomica e tanto altro, ingresso libero e gratuito, info: 340-9642388 e info@biomasardegna.it Club Alpino Italiano Il Cai di Sassari organizza per domenica 8 un'escursione a San Pantaleo con il seguente percorso: Stazzo Manzoni, Punta Lurisincu, Stazzo Stacca, Monte Tundu, Punta Lu Fraili, San Pantaleo. Durata 6 ore, difficoltà EE. Partenza in pullmann da piazzale Segni alle 7, ritrovo a S. Pantaleo alle ore 9, all'ingresso del paese di fronte al market, prenotazioni 346-3354002 il martedi e venerdi dalle 18 alle 20. Alberghiero I colloqui con le famiglie sono fissati per il 3 marzo dalle 17 alle 19 per le classi prime e seconde, il 4 marzo, stesso orario per le terze, quarte e quinte. Pippo sub Sono aperte le prenotazioni per le prove gratuite con le bombole, attrezzature fornite dal centro. Info viale Porto Torres 6, 328 0503308, 328 0503300, 079 2671013. Università Terza Età Martedì 3 marzo alle ore 16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, in viale Italia 39, la prof. Ida Mura, Ordinario di Igiene nell'Istituto di Igiene e medicina preventiva della facoltà di Medicina di Sassari, terrà una lezione dal titolo: «La casa e i suoi pericoli». Giovedì 5 marzo alle ore 17 nella nuova sede della Questura, in via Palatucci al Monte Rosello, il questore Cesare Palermi presenterà Gianfranco Trudda, Studioso di problemi delle comunità marginali, che terrà una lezione dal titolo: «Prostituzione su strada». Geografia Martedì 10 marzo alle ore 17, presso l'I.T.C. "La Marmora", conferenza del prof. Angelo Castellaccio, Ordinario presso l'Università di Sassari, sul tema: «Sassari e la sua struttura urbana», info: 079-980957 e 079-2826119. Liceo Azuni Il dirigente scolastico del Liceo ginnasio Azuni invita il personale docente e Ata, che ha prestato servizio, con contratto di supplenza breve e saltuaria nell'anno 2008, a ritirare nella segreteria della scuola il Mod. Cud 2008. Teatro sassarese La compagnia teatrale La Frumentaria ritorna a divertire gli appassionati della commedia in vernacolo. Al teatro Smeraldo sabato 7 marzo alle 21, va in scena "La cussenzia di Odorico" due atti di Giovanni Enna, info: tel. 079280031/ 079280058. Torneo ping pong Sono aperte le iscrizioni al 3º torneo amatoriale di ping pong "Costia Russo" che si svolgerà dal 12 al 15 marzo nei locali dell'oratorio di Santa Maria Bambina. Per info 079 246983, 339 4059446, 338 2697753, oppure dal lunedì al venerdì in oratorio dalle 17 alle 19,30. Forza Dinamo Per la trasferta della Dinamo basket a Casale Monferrato del 22 marzo, il gruppo «La cultura è sport» organizza una trasferta con i tifosi, oltre alla partita sono previste visita a Torino, Venaria reale, Museo egizio, Palazzo madama, e alla Sinagoga di Casale Monferrato, partenza il 21 marzo rientro il 23 con volo da Alghero, info: 347-8821811. Istituto Magistrale Il dirigente scolastico comunica che è affisso all'albo dell'Istituto Magistrale in via Manno il bando di selezione per il reclutamento di esperti esterni per l'attuazione del progetto «Sardegna speaks english» corsi gratuiti di inglese. Istituto alberghiero Calendario colloqui con i genitori e consegne schede relative alle lacune del I quadrimestre: classi prime e seconde, martedì 3 marzo dalle 17 alle 19. Classi dalla terza alla quinta mercoledì 4 dalle 17 alle 19. Rosilde Bertolotti La Fidapa ha bandito il concorso di poesia e prosa in sassarese «Rosilde Bertolotti», con le varianti di Porto Torres, Sorso e Sintino ed esteso alla parlata di Castelsardo e Sedini, articolato in tre sezioni: poesia, prosa e giovani, tema libero. Info: Fidapa via Muroni 44 presso Museo Bande lunedì e martedì dalle 17 alle 20 e telefonare (dalle 9 alle 10) a: 079-298114, 079-298785 e 079-294054. Commissari di polizia Nella Gazzetta ufficiale - 4^ serie speciale "Concorsi ed Esami" - è stato pubblicato il bando di concorso, per esami, per il conferimento di 80 posti di commissario nella polizia di Stato. Le domande devono essere redatte esclusivamente su un modulo che sarà possibile ritirare nell'ufficio corsi e concorsi della Questura dalle ore 9 alle 12, dal lunedì al venerdì e dalle ore 15 alle ore 18 di lunedì e martedì. Dovranno essere presentate alla Questura della provincia di residenza entro il 30 marzo. Lavoro Il Centro servizi per il lavoro di Sassari Eures comunica che sono in pubblicazione le seguenti offerte di lavoro: 4 video games testers (Francoforte-Germania); vari animatori specializzati e polivalenti (tutto il mondo); 100 collaboratori (accompagnatori per gruppi di studenti in vacanze studio) Italia - Estero 100 accompagnatori per gruppi di studenti in soggiorno studio (estero); 300 animatori turistici (Italia); 1 manager di vendita (Porto Ercole-Grosseto) 1 cameriere di sala e 1 generico di cucina (Alessandria); avvisi integrali su www.silsardegna.it e tel. 079-2599616 e 079-2593105 Pellegrinaggio Sono aperte le iscrizioni al pellegrinaggio a Medjugorie dal 22 al 26 giugno con partenza da Sassari, il pellegrinaggio sarà accompagnato da una guida spirituale e una guida laica che coordineranno il gruppo nell'itinerario di preghiera, info: 347-9737741 e 079-2006070. Move in art La collettiva Arte Giovani nel Giardino degli Aranci in via Coppino 2 è visitabile sino all'11 marzo. La personale di pittura di Marco Lay nella «Caffè e teeria Mannoni» in via Asproni è visitabile sino al 4 marzo. La personale di pittura di Cristian Leoni nel negozio "Proposte d'interni" in via Roma 52 è visitabile sino al 3 marzo. Concorsi all'università Verrà assunto un ricercatore con contratto a tempo determinato di 3 anni, al dipartimento di Ingegneria del territorio, facoltà di Agraria. I termini per la presentazione delle domande scadono l'11 marzo. Info: ufficio concorsi via Macao 32, www.uniss.it/ammin/concorsi Lavoro Il Comune di Florinas ha richiesto l'avviamento a selezione a tempo determinato per 6 mesi, 25 ore settimanali: 2 operai comuni e 2 muratori qualificati, riservato prioritariamente ai residenti a Florinas, iscritti nel Centro servizi lavoro di Sassari, giorno chiamata: 6 marzo, avviso integrale su www.silsardegna.it e info: 079-2599600. A Sassari il comune seleziona 3 commessi di ufficio per 4 mesi e 30 ore settimanali. Presentarsi in via Bottego il 3 e 4 marzo. Gita culturale Il circolo centro storico di Largo Pazzola con il patrocinio della Circoscrizione 1 organizza per il 13 aprile un'escursione culturale a Sanluri con visita guidata al castello medievale. Info: 3454522635 e 3473372296. Corsi di inglese per adulti Progetto Sardinia Speaks English linea di intervento 3, corsi per adulti dai 18 ai 65 anni al 1º circolo San Donato, Per le domande rivolgersi al plesso di Santa Maria, in via Dei Gremi, oppure collegarsi al sito www.primosassari.it. Info: 079 232516. Istituto Industriale, per informazioni e iscrizioni rivolgersi alla segreteria, in via Deledda 128. Il modulo è scaricabile dal sito www.ipiass.it. Corsi anche all'Istituto Europa, per info 079 2825126. Scuola media 4/6 Costa-Deledda, corso per adulti, età 18-65 anni. Domande entro il 10 marzo. Moduli disponibili presso la segreteria in via Pavese 3. Info:079 241666. All'Istituto magistrale domande entro il 5 marzo, moduli in segreteria o sul sito www.mcastelvi.ss.it. Unitalsi Sono in corso le iscrizioni al pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, Cascia, Assisi che si svolgerà in nave-pullman dal 31 marzo al 5 aprile. Info: 079 291032. Visite alla Nuova Proseguono le visite delle scolaresche alla redazione della Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli appuntamenti telefonare tutti i mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o 222400 e chiedere di Bruno Lubino. Chi trova Smarrito venerdi 27 un braccialetto Guess, alto valore affettivo. chi l'avesse ritrovato tel. 347-4577860. Una ragazza tedesca ha smarrito portafoglio nero con documenti e denaro il 24 o 25 febbraio, telefonare 348 5762746. Smarrita memoria Usb 8 gb colore grigio tra Predda Niedda str. 32 e via F.lli Azeni Sant'Orsola, contenente documenti ufficio. Chi l'avesse trovata può contattare il 348 5324251. Smarrita fede nuziale con nome di uomo e data in via Prunizzedda, tel. 392-9971281. Testimoni Il proprietario della Fiat Punto rossa (di cui si conosce la targa) che il 25 febbraio alle ore 16,15 parcheggiando in via Prunizzedda davanti alla pizzeria ha danneggiato il paraurti posteriore di una Ford Ka è pregato di contattare il 335-6526956. Si cercano testimoni che abbiano assistito all'incidente del 15 febbraio, intorno alle 18 in via Don Sturzo tra una Renault Clio scura e una Renault Twingo blu pastello. Chiamare il 320 5707351. Animali Barboncino nero con collare trovato sulla strada Tempio-Sassari, telefonare 349 6084383. E' stato ritrovato lunedì 23 febbraio nella zona di Monte Bianchinu, in condizioni davvero pietose, un cane maschio di razza Pointer bianco e marrone, presumibilmente anziano, abbandonato o smarritosi, info: 347-1842801

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asl-università, progetti fermi (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 11 - Regione Asl-Università, progetti fermi La preside Cifone: aziendalizzazioni, una presa in giro L'AQUILAAziende ospedaliero Universitarie dell'Aquila e di Chieti, si torna all'anno zero. Il processo per la costituzione delle due aziende integrate con le Università è fermo al gennaio del 2006, quando le due commissioni paritetiche, formate da rappresentanti delle due istituzioni più sindaci e forze sociali, hanno consegnato i due protocolli d'intesa, all'ora assessore alla sanità Bernardo Mazzocca. Eppure la scadenza per l'attivazione è dietro l'angolo: i due nuovi soggetti misti per la gestione della sanità dell'Aquila e di Chieti devono entrare in funzione il primo gennaio del prossimo anno e, conseguentemente, l'iter da concludere entro il 31 dicembre di quest'anno. Entro il prossimo 30 giugno deve essere portata a termine l'attività preparatroria. Tutto questo per legge. Si tratta di scadenze che evidenziano il grave ritardo della Regione costretta ad una corsa contro il tempo per rispettare impegni assunti con più provvedimenti di legge approvati dal Consiglio regionale. Sulla questione, sulla quale si è fatto largo anche un filone di contrari, c'è stato già il rinvio di un anno (da fine 2008 a fine 2009), sancito nell'ambito dell'approvazione del nuovo piano sanitario regionale nel maggio del 2008. Uno slittamento avvenuto tra le polemiche accese, soprattutto da parte dell'Università dell'Aquila che ha denunciato l'inadempimento con un esposto inviato dal rettore, Ferdinando Di Orio, agli allora ministri, della Salute, Livia Turco, e dell'Università e Ricerca, Fabio Mussi. La Regione non ha mai fornito i chiarimenti chiesti dalla direzione generale del ministero della Salute. Per il nuovo assessore regionale alla sanità Lanfranco Venturoni, la delicata questione si inserisce tra le autentiche emergenze del pianeta sanità abruzzese caratterizzato da nuovi conti fuori controllo che espongono l'Abruzzo ad un ulteriore aumento di tasse: alle due operazioni non sono legate solo le sorti delle Asl di Chieti e L'Aquila ma anche la sopravvivenza delle due università, in particolare le facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Aquila, che rischiano quanto meno il ridimensionamento senza la possibilità di assicurare agli studenti l'attività didattica e di formazione e ai docenti l'attività di ricerca e di assistenza. La costituzione delle aziende ospedaliero universitarie San Salvatore dell'Aquila e S.S. Annunziata di Chieti sono un elemento centrale anche perché sono tra gli impegni previsti nel piano di rientro del deficit sanitario concordato dalla Regione Abruzzo con il Governo nazionale: il commissario straordinario nominato dal Governo per l'attuazione del piano, Gino Redigolo, è chiamato alla verifica su questo aspetto. Lo stato dell'arte non è beneaugurante. Un grido di allarme per il grave ritardo viene lanciato dalla preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'università dell'Aquila, Maria Grazia Cifone, che domani incontrerà l'assessore regionale Venturoni. «Non vogliamo più essere presi in giro e pretendiamo risposte concrete», attacca la preside, «l'aziendalizzazione è vitale, ulteriori ritardi evidenzierebbero la volontà di far chiudere la facoltà di Medicina e Chirurgia che ha 5mila studenti. Il commissario Redigolo si è impegnato a far rispettare l'adempimento, confido molto sul nuovo assessore sull'attuazione di una iniziativa prevista nella legge regionale, nel piano sanitario e nel piano di rientro».

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Parole tra donne nel nuovo libro di Armida Vasarelli (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Provincia di Oristano Pagina 4018 Una scrittrice oristanese Parole tra donne nel nuovo libro di Armida Vasarelli Una scrittrice oristanese --> "Cos'avranno poi da dirsi le donne? Tutto, e niente: quello che per loro è tutto, per gli uomini è niente, niente che valga la pena di essere condiviso?" Salvo poi dire alla moglie: Come vorrei che tu parlassi con me come stavi facendo con lei". Ci sono le interminabili e indispensabili conversazioni delle donne, nel libro di Armida Vasarelli "Collana di perle"(Paolo Acco editore) di prossima presentazione presso la libreria Mondadori di Oristano. I racconti di donne dell'autrice, offrono una lettura dell'universo femminile alternativa e realistica, e svelano da subito, tra diverse e affascinanti strategie linguistiche, la percezione di chi scrive: vedere la realtà con gli occhi di altri. «È un'indagine emotiva sui sentimenti al femminile» spiega Armida Vasarelli. I racconti, in effetti, descrivono ogni donna e tutte, importanti, capaci di prendere in mano il proprio destino, per farne non solo un'esperienza positiva, ma un'opera d'arte. Racconti che vogliono dare un'immagine del mondo femminile diversa rispetto a quella offerta dal mondo mediatico. Tra le dive da copertina, che idolatrano e ostentano il corpo, o donne ordinarie dall'aria innocua, ma imputate di atrocità e infanticidi, c'è un esercito di donne coraggiose e di valore. Presenze fondamentali capaci di accettare e proteggere, comunque. Ma vi è di più in "Collana di perle". L'autrice si diverte con la prosa ed è capace di donare una veste poetica alle parole. Il lettore è inconsapevolmente coinvolto in un'indagine stilistica che mescola gli stili tipici dell'antologia, tra l'io narrante o l'osservatore esterno. Eppure è narrativa dove la pros è accomodata bene e si fa leggere e scorre come fosse un canto. La sintassi serrata di "Collana di perle" si fa leggere in fretta, dunque. La logica stretta evidenziata da nessi sintattici molto importanti, scivola e gira tra metafore e poesia. Le parole "volano come le foglie per sollevare un poco, i pesi del cuore" per dirlo con le parole della scrittrice. La metafora "come un'immagine che illumina un'altra immagine" si alterna tra la scrittura meditata mista a momenti di prosa. Armida Vasarelli, cresciuta a Pisa dove si è laureata in filosofia, vive e lavora a Oristano da circa trent'anni. Docente interessata agli aspetti psicologici e didattici della lingua, ha pubblicato nel 1998 l'antologia di poesia "Dipinti di Savana" ed è di prossima pubblicazione il romanzo "Scala di seta". CRISTIANA LODDO

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risparmio energetico, una scelta quasi obbligata (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Gorizia Risparmio energetico, una scelta quasi obbligata Il tema è stato al centro di un convegno tenutosi all'Università di via Alviano con esperti e amministratori Centoventi persone, provenienti da tutta la regione e dal litorale sloveno, hanno partecipato al convegno sul risparmio energetico e lo sviluppo sostenibile tenutosi nell'aula magna dell'Università di via Alviano, organizzato dal Consorzio universitario goriziano e dall'Ater, in collaborazione con gli omologhi enti di Nuova Gorizia. Obiettivo immediato la presentazione del progetto sperimentale di Ater, in sinergia con il Dipartimento Dica dell'ateneo triestino, su un edificio di proprietà da ristrutturare con tecniche innovative e tecnologie eco-sostenibili: obiettivo più ampio partecipare alla diffusione di una adeguata cultura del risparmio energetico, vera e prioritaria sfida di questo secolo. Ha introdotto il convegno il professor Rosei, esperto internazionale del settore dell'energia e delle fonti alternative, docente di Fisica della materia sempre a Trieste. Sua la prima importante provocazione: si ipotizza che il costo di nuove quattro centrali nucleari corrisponda all'intero investimento per un adeguato isolamento termico dell'intero patrimonio edilizio in Italia, che consentirebbe la riduzione del 20% del fabbisogno energetico contro il solo 5% derivante dalle quattro centrali. Quindi quello che si sta facendo a Gorizia e Nuova Gorizia, come in altri luoghi in Italia e in Europa, è la vera e sola strada da intraprendere, mettendo assieme ricerca, innovazione e sistema produttivo. Dopo le interessanti illustrazioni delle problematiche normative di Italia e Slovenia, con riferimento soprattutto al patrimonio edilizio residenziale da parte della dottoressa Leban di Nuova Gorizia e dell'ingegner Alessandra Gargiulo dell'Ater, è intervenuto l'ingegner Erlacher di Casa clima, uno dei principali tecnici protagonisti della svolta avviata sul risparmio energetico. Molto efficace e logica la sintesi: isolando bene un edificio serve poca energia, quindi bastano quelle alternative, solare in particolare: occorre però che questa "semplicità" sia non solo percepita, ma anche condivisa e messa in pratica soprattutto dalle Istituzioni pubbliche, oltre che dal privato. L'ingegner Claudia Fedrigo, assegnatala della ricerca finanziata dal Consorzio grazie alla Fondazione Carigo, ha illustrato quindi la sperimentazione in atto su un edificio Ater a Straccis, che potrebbe costituire un esempio quanto mai efficace di tale risparmio: potrà essere un modo per trasformare la crisi attuale in una occasione per attuare scelte ed investimenti pubblici e privati in questo strategico settore, sulla scia di quanto sta avvenendo negli Stati Uniti e non solo. Hanno concluso due interventi. Prima dell'ingegner Ursic sui lavori di costruzione del proprio edificio unifamiliare a Ranziano, una casa che risparmia energia (per riscaldamento ed elettrica) al punto che in trent'anni rientrerà per oltre metà dell'intera spesa sostenuta nella sua costruzione. Infine dell'ingegner Mazzolini dell'Agenzia Ape di Udine, diramazione di Casa clima in Friuli, sui vantaggi della certificazione energetica sulle costruzioni. Sulle singole relazioni ci sono stati interventi da parte dei presenti, in gran parte giovani tecnici e imprenditori, che hanno portato alle condivise conclusioni sulla rilevanza di queste iniziative non solo per la specifica materia, ma anche per lo sviluppo di strategiche sinergie italo-slovene in ambito internazionale nel campo universitario e scientifico che potranno, se adeguatamente valorizzate, portare al prospettato insediamento sul territorio confinario di attività didattiche e di ricerca di grande importanza.

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truffa e falso, docente sotto processo (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Secondo l'accusa avrebbe raggirato un migliaio di poliziotti che aspiravano a una "laurea facile" Truffa e falso, docente sotto processo Al centro della vicenda il professor Ungaro Oggi prima udienza al Tribunale di Roma di VINCENZO COMPAGNONE Truffa aggravata e falso in concorso. Sono queste le accuse di cui dovrà rispondere, nel processo che avrà inizio oggi davanti al Tribunale di Roma, il docente universitario goriziano Daniele Ungaro, 48 anni, già insegnante alla facoltà di Scienze politiche dell'Università di Trieste e ricercatore dell'Isig di Gorizia, attualmente professore di Sociologia all'ateneo di Teramo. Al centro della vicenda, il cui inizio risale al dicembre del 2005, un presunto raggiro ai danni di circa mille poliziotti iscritti al Siap, un sindacato di polizia che, appunto 4 anni fa, stipulò una convenzione con l'università "Gabriele D'Annunzio" di Chieti-Pescara. In base a quest'accordo, agli agenti sarebbe stato riconosciuto un numero elevato di crediti formativi (fino a 96 per gli ispettori) rispetto ai 180 necessari per ottenere la laurea triennale in Scienze sociali. Inoltre, era previsto un servizio di tutorato, di cicli formativi intensivi e di apprendimento a distanza «al fine di garantire la più ampia fruibilità dei servizi didattici offerti dall'Università». Il relativo protocollo era stato pubblicato sul sito Internet del sindacato di polizia, con le firme in calce del rettore Franco Cuccurullo e del segretario generale del Siap, Giuseppe Tiani. I mille poliziotti di varie città italiane si iscrissero così all'università di Chieti-Pescara. Successivamente, il Siap siglò un'altra convenzione riguardante la frequentazione di corsi intensivi propedeutici curati dal professor Ungaro il quale, nel testo dell'accordo Università-Siap, era indicato come "supervisore scientifico". Il denaro, 250 euro per ciascun poliziotto, sarebbe dovuto essere versato entro il 30 gennaio 2006 allo Iaf, Istituto di alta formazione di Gorizia, di cui è titolare la moglie del docente goriziano. Questi corsi di preparazione, finalizzati all'acquisizione di specifiche competenze in materia sociologica, vennero organizzati per una buona metà a Roma (si svolsero all'hotel Movenpik della capitale a beneficio di studenti-poliziotti dell'Italia centrale) e per la restante parte a Padova (in una struttura della polizia, per il Nord) e a Bari (per il Sud). Una volta terminate le lezioni, vennero effettuati esami simulati conclusivi, consistenti in prove a risposta scritta. A fine marzo il professor Ungaro riportò tutti i "compiti" con le rispettive valutazioni (non si trattava di voti, ma di giudizi che andavano da "adeguato" a "molto adeguato"). Dopodiché ai mille studenti-poliziotti venne detto dal Siap di presentarsi in giugno con una tesina all'università di Chieti per sostenere l'esame vero e proprio. Qui però, almeno per buona parte dei poliziotti, arrivò un'amara sorpresa: gli agenti scoprirono, infatti, che i professori dell'ateneo abruzzese non erano al corrente delle lezioni che avevano seguìto con il professor Ungaro, per cui li interrogarono su un programma che non conoscevano. E una sostanziosa maggioranza di agenti venne bocciata. A questo punto nacque il caso che ha portato all'incriminazione e poi al rinvio a giudizio del professor Ungaro, accusato, come si è detto, di truffa aggravata in concorso con Massimo Anziani, un dirigente romano del Siap, e di falso perché i due avrebbero compilato attestati di partecipazione al corso intensivo di sociologia utilizzando l'intestazione e il logo dell'università di Chieti-Pescara. Va detto che nessuno dei mille poliziotti ha sporto querela: sulla vicenda venne però aperto d'ufficio un fascicolo da parte della Procura di Roma (città nella quale si era svolta la maggior parte dei corsi, sulla base probabilmente di lamentele provenienti da poliziotti che vi avevano preso parte ed erano poi stati bocciati) e dell'inchiesta cominciò a occuparsi il sostituto procuratore Andrea Mosca. L'accusa mossa al docente goriziano e al dirigente sindacale è, in sostanza, quella di non aver detto agli studenti-poliziotti che i corsi svolti all'hotel Movenpik della capitale, così come le successive prove scritte, erano a carattere privato: un percorso "propedeutico", cioè, che non aveva alcuna validità in relazione agli esami finali che si sarebbero poi tenuti all'università di Chieti-Pescara. Una tesi che sarebbe stata avvalorata dal preside della facoltà di sociologia, Enzo Sciarra, il quale, oltre ad affermare che la convenzione con il Siap era stata bloccata il 17 luglio 2006 (perché i crediti formativi previsti "sforavano" i limiti consentiti, arrivando quindi a configurare un tipico caso di "laurea facile"), avrebbe dichiarato che i corsi non potevano essere svolti dal professor Ungaro, "in forza" a un altro ateneo, il cui ruolo era quello di supervisore e non di docente. Di fatto, un migliaio di poliziotti si era ritrovato a seguire lezioni per lo più rivelatesi "inutili" ai fini della laurea in sociologia. Lo fecero - così ha sostenuto il Siap - perché fu il docente goriziano a offrire loro questa possibilità a un prezzo relativamente basso per l'acquisizione, come si diceva, di "competenze" finalizzate alla preparazione degli esami. Ma come si difende il professor Ungaro, i cui interessi sono tutelati in questa vicenda dall'avvocato Alberto Tofful? È lo stesso legale a delineare con chiarezza la posizione del suo assistito, che nei due interrogatori ai quali è stato sottoposto a suo tempo dalla magistratura romana ha affermato la sua totale estraneità alle accuse che gli vengono mosse, producendo anche un'ampia documentazione. «La vicenda è molto più semplice di quanto non possa sembrare - rileva il legale -, anche se il sostituto procuratore Mosca, al quale va riconosciuta un'assoluta onestà intellettuale, ha dichiarato, nel corso dell'udienza preliminare, che il caso necessita di approfondimenti in sede dibattimentale. In pratica, tutto nasce da un grosso equivoco nel quale la gran parte dei poliziotti era caduta, e non certo per colpa del professor Ungaro: e cioè che i corsi rappresentassero una sorta di automatico "pass" per superare gli esami e ottenere poi la laurea. Viceversa, come del resto era bene specificato nella convenzione fra il Siap e lo Iaf di Gorizia, si trattava di un corso privatistico, di lezioni preparatorie che, oltretutto, non erano nemmeno obbligatorie. Il sindacato di polizia aveva preso questa iniziativa per venire incontro agli agenti-studenti, spiegando in cosa consistesse e sottolineando che chi lo avesse voluto avrebbe potuto parteciparvi per acquisire un "bagaglio" di conoscenze utili». L'avvocato Tofful corrobora le tesi difensiva ricordando che «non è vero, come apparso su alcuni organi di stampa, che tutti e mille i poliziotti furono poi bocciati: parecchi, infatti, superarono gli esami e ottennero la laurea, tant'è vero che si presenteranno, al processo, come testi della difesa. Non solo, ma proprio da loro sono giunte al professor Ungaro innumerevoli attestazioni di solidarietà, in cui gli stessi si dicono sconcertati per l'incriminazione del docente. Insomma, se qualche poliziotto ha "capito male", molti hanno "capito bene"». Ma chi può aver tratto in inganno gli agenti-studenti? «Ungaro - replica l'avvocato Tofful - sicuramente no». Quanto, infine, all'accusa di falso, il legale sostiene che il docente «era legittimato a usare intestazione e logo dell'università di Chieti dall'incarico di "supervisore scientifico", quindi una figura istituzionale, che la convenzione ateneo-Siap gli assegnava». Va detto peraltro che, secondo l'accusa, anche questo elemento potrebbe aver fuorviato i poliziotti aspiranti alla laurea. Oggi al Tribunale di Roma, sono previste l'ammissione delle prove e la discussione delle questioni preliminari. Poi sarà stilato un calendario delle udienze successive in cui si entrerà nel vivo del processo.

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se il voto per le commissioni non è segreto negli atenei un danno per i candidati - franca selvatici (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Firenze Le motivazioni della decisione dei giudici che hanno condannato due docenti per una gara a Siena Se il voto per le commissioni non è segreto negli atenei un danno per i candidati FRANCA SELVATICI «La composizione delle commissioni di concorso, sia di quello di Siena che di altri, è stata accompagnata in pratica dall´accordo su coloro che sarebbero stati i vincitori, con il che si è venuto a ledere il principio di imparzialità nell´agire della Pubblica Amministrazione, stabilito dall´articolo 97 della Costituzione della Repubblica che ha per gli operatori un contenuto precettivo, in quanto impone loro "una vera e propria regola di comportamento di immediata applicazione", il cui mancato rispetto costituisce violazione di legge». E´ uno dei passi più significativi delle motivazioni della sentenza pronunciata il 13 gennaio scorso dalla II sezione penale della corte d´appello sul concorso per professore associato di storia della filosofia antica che si svolse a Siena il 30 agosto 2001. Ribaltando la assoluzione del tribunale di Siena, la corte ha condannato per abuso d´ufficio a un anno di reclusione due illustri professori: Walter Leszl dell´Università di Firenze e Fernanda Caizzi dell´Università Statale di Milano, moglie del rettore Enrico Decleva. I due docenti devono anche versare 15 mila euro di risarcimento per danni morali alla dottoressa Antonina Alberti, che fu bocciata e ha denunciato gli accordi spartitori. La sentenza costituisce una sorta di pietra miliare nei processi sulla piaga dei concorsi universitari pilotati. Essa infatti, pur riconoscendo che il giudice non può sostituirsi ai commissari di concorso nelle valutazioni delle qualità scientifiche dei candidati, afferma che precostituire le commissioni in spregio delle norme (che prevedono la votazione segreta dei componenti da parte dei colleghi dello stesso settore disciplinare di tutta Italia) significa ledere il diritto dei candidati di essere valutati in modo imparziale per i loro meriti e non sulla base di un accordo spartitorio. Aveva scritto nel suo appello il pm di Siena Mario Formisano: «La selezione illegale dei verificatori già rappresenta un danno, ledendo le aspettative, giuridicamente tutelate, di ciascun candidato ad essere esaminato da un docente imparziale». La corte d´appello concorda: «Si è dunque integrata, a meditato avviso della Corte, la situazione prevista dall´articolo 323 del codice penale (abuso d´ufficio) poiché, oltre alla violazione della normativa regolante la materia concorsuale, si è concretizzato l´ingiusto vantaggio patrimoniale per il soggetto cui è stato attribuito il posto di docente messo a concorso, nonché il danno di ogni partecipante al concorso estraneo al risultato già stabilito, i cui titoli scientifici ed ogni altro merito sono stati in concreto assolutamente irrilevanti». Severo il giudizio sui due professori: «Cattedratici di prima fascia e, per di più, illustri per doti di cultura e per anzianità di onorato servizio, erano nelle condizioni per opporsi, senza subire danni, al malcostume». Invece «neppure hanno dato mostra di rendersi conto del disvalore del loro agire» e «non è dato ragionevolmente prevedere che si asterranno dal commettere lo stesso tipo di reato in futuro». Per tale motivo la corte non ha concesso loro attenuanti. La condanna è coperta da indulto, ma per ambedue i docenti è stata disposta la interdizione dai pubblici uffici per un anno.

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università, caretti scioglie le riserve e si candida a rettore (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Firenze Università, Caretti scioglie le riserve e si candida a rettore Paolo Caretti ha sciolto le riserve: si candida a rettore. Lo fa inviando in posta elettronica il suo programma di governo dell´ateneo fiorentino che comincia da un «ripensamento critico circa i modi in cui è stata gestita in questi anni l´autonomia». Tre gli aspetti che il costituzionalista della facoltà di Giurisprudenza intende affrontare in via prioritaria: «l´espansione eccessiva e non sempre giustificata dell´offerta didattica», quella «delle piante organiche del personale docente favorita anche da un sistema concorsuale tra i peggiori» e la riorganizzazione del settore amministrativo correlata a un sistema di controllo di gestione. Nel programma Caretti critica la diminuzione dei fondi del ministero e la scelta di favorire la nascita di università telematiche. Quanto alle strategie di intervento progetta una più decisa razionalizzazione dell´offerta formativa a partire da quella decentrata. Propone sistemi di sostegno per gli studenti in difficoltà per accorciare i tempi di permanenza nella struttura universitaria. Propone anche di rivedere la «governance» e di dotarsi di strumenti per la valutazione. Boccia l´idea della fondazione intende correggere i rapporti tra facoltà, dipartimenti e organi di governo dell´ateneo e vuole introdurre un prorettore alla partecipazione come elemento di «stimolo e promozione di momenti di libera e aperta discussione» sui vari temi. Il terzo capitolo del programma è intitolato «altri problemi» e lì si trova il riassetto degli spazi del centro storico e l´intenzione di «porre mano al grande problema del precariato che ha raggiunto nel nostro ateneo proporzioni impressionanti». (l.m.)

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giuseppina muzzarelli (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Bologna Vicepresidente Giuseppina Muzzarelli Cinquantasette anni, docente di storia medievale all´Università di Bologna, Maria Giuseppina Muzzarelli, è la vera novità della giunta regionale di Vasco Errani. Allieva di Ovidio Capitani, stimata studiosa è apparsa in politica pochi anni fa quando fu chiamata nella segreteria dei Ds di Bologna da Salvatore Caronna e poi riconfermata da Andrea De Maria. E´ nel collegio d´indirizzo della Fondazione del Monte e nella direzione della rivista "Nuova informazione bibliografica" del Mulino.

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la gelmini nomina porzi nel cda dell'università (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VII - Bologna Da tre mesi era senza rappresentante del governo La Gelmini nomina Porzi nel cda dell´università Il ministro Gelmini ha nominato il professor Gianni Porzi quale rappresentante del Governo nel consiglio d´amministrazione dell´Università. La nomina arriva dopo tre mesi, durante i quali il Cda è stato senza rappresentante dell´esecutivo, viste le dimissioni del professor Cantelli Forti che a fine novembre non si era reso disponibile per un secondo mandato avendo presentato la propria candidatura alla carica di Rettore. «In Ateneo - ha detto Porzi, che ha già fatto parte del Senato accademico - a causa della proliferazione ingiustificata di Corsi di studio, sono attivi più di 11.000 insegnamenti e ci si avvale di oltre 3.500 professori a contratto e circa 1.000 docenti esterni, a fronte di 3.200 docenti di ruolo. Anche il numero di dirigenti, sette di ruolo e ben 16 a contratto, è una criticità non piccola in merito alla quale, se non arriveranno risposte adeguate, chiederò al ministro il parere sulla corretta applicazione della Legge 165. Una spesa rilevante è poi legata alle oltre 70 unità di personale dedicate a vario titolo all´informatizzazione, senza poi considerare i contratti vari e le consulenze esterne che comportano un impegno stimabile intorno ai dieci milioni».

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Difendere i consumatori dalla pubblicità ingannevole (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Convegno all'Auditorium Difendere i consumatori dalla pubblicità ingannevole L'iniziativa è della Lega Consumatori di Frosinone, con il patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Frosinone. Aprirà i lavori il sindaco Michele Marini. Interverranno: l'assessore ai servizi sociali Massimo Calicchia; l'assessore alla comunicazione e trasparenza Massimo Parlanti; Pino Bendant, presidente regionale della Lega consumatori; l'avv. Manuela Maliziola, presidente provinciale della Lega consumatori di Frosinone, che approfondirà il tema della disciplina giuridica della pubblicità e tutela del consumatore alla luce della normativa del codice del consumo; Francesca Ferri, responsabile direzione generale antitrust sulla tutela dei consumatori; Adriana Anelli, dirigente scolastica del liceo scientifico Severi; Filippo Petruccelli, docente in psicologia della pubblicità Università di Cassino; Fausto Russo, responsabile Csm di Frosinone e professore all'Università Tor Vergata di Roma; Vincenzo Maruccio, assessore regionale per la tutela dei consumatori; il prefetto Piero Cesari. Nel corso del convegno saranno anche illustrati i questionari predisposti dalla Lega consumatori, con particolare attenzione alle scuole. F.R.

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CRLE E UNIBAS STRINGONO ACCORDI CON ATENEI DI ALTRI PAESI (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 CRLE E UNIBAS STRINGONO ACCORDI CON ATENEI DI ALTRI PAESI Potenza, 3 marzo 2009 - Si allunga l?elenco degli accordi di collaborazione tra l?Università della Basilicata e quelle straniere operanti in America latina, America del nord ed Europa. Lo rende noto il presidente della Commissione regionale dei lucani all?estero, Pietro Simonetti. Stamani, nel corso dell?inaugurazione dell?anno accademico 2008/2009 dell?Università della Basilicata. , il rettore ha fornito l?elenco degli accordi quadro sottoscritti o in fase di firma in relazione all?attività di coordinamento svolta dalla Crle. Si tratta della Università di Tarapacà de Arica-cile, della Università Nazionale della Colombia, della Università Nazionale Generale San Martin di Buenos Aires, della Università Nazionale de Mar del Plata (Argentina), della Università Nazionale del Centro della Provincia di Buenos Aires, della Università Tecnologica Nazionale de La Plata (Argentina), della Università Nazionale di Panama, della Università di San Simon Bolivia, della Università Agraria di Lima (Perù). Sono inoltre in fase di istruttoria altri accordi con l?Università Nazionale del Paraguay, della Università Nazionale dell?Uruguay e di altre Università del nord America e dell?Australia. Simonetti annuncia una iniziativa assunta dalla Crle di concerto con le Associazioni e le Federazioni nazionali dei lucani all?estero, ?per la definizione di accordi che prevedono scambi di studenti e di docenti nonché progetti di ricerca e formazione. Le ricadute di tali accordi, oltre ai rapporti di collaborazione sopra evidenziati, si avranno anche nell?attuazione di progetti in campo ambientale, energetico e linguistico finanziati dagli Stati esteri e, in taluni casi, con il cofinanziamento della Regione Basilicata con le risorse proprie e della Unione Europea?. ?E? importante che, soprattutto in questa fase di difficoltà del sistema universitario italiano derivanti anche dai tagli imposti dalla finanziaria - afferma ancora Simonetti - si sviluppi una azione non solo tesa a ottenere risorse aggiuntive ma soprattutto ad aumentare la capacità di attrazione dell?utenza in Basilicata tenuto conto dei buoni risultati didattici e di incremento degli iscritti riconosciuti dalla stessa Università, dallo stesso governo nazionale che stamani, attraverso le parole del sottosegretario Pinza, ha sottolineato i risultati positivi degli ultimi anni?. . <<BACK

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cultura, bologna in crescita ma mancano i grandi eventi - luca sancini (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina X - Bologna Cultura, Bologna in crescita ma mancano i grandi eventi Ricerca StageUp. Il Comune spende 75 euro per abitante Senza festival niente indotto. Mantova con la letteratura fattura 14 milioni Palazzi: "Servono sinergie pubblico-privati e una fondazione per i musei" LUCA SANCINI UN IMPORTANTE ruolo dell´offerta pubblica, l´attitudine a frequentare teatri e mostre, fanno dell´economia generata dalla culturale in città, un buon volano per tutto il territorio. Ma si potrebbe fare molto di più, se a Bologna si ospitassero maggiormente eventi di livello nazionale e internazionale. E´ quanto emerge da uno studio a cura di StageUp, società bolognese di ricerca e consulenza nel business dello sport e del tempo libero, sulle dinamiche della cultura in città e in regione. A Bologna si registra dunque una crescita importante delle manifestazioni organizzate in ambito teatrale, concertistico e per fiere e mostre: un + 16% dal 2006 al 2007 passando da 4.782 eventi a 5.554, la crescita più importante in regione davanti a Parma (+ 11%), a Forlì-Cesena (+10%), Ravenna (8,9%). Un´offerta culturale apprezzabile che porta l´Emilia Romagna complessivamente a crescere (6,7%) più della media nazionale (4,4%), con una spesa totale al botteghino in regione per il 2007, di 65.049.949 euro, un + 22%. Per spiegare questa performance, secondo l´indagine, vi è alla base un forte ruolo del pubblico: il Comune di Bologna nel 2007 con una cifra di 75 euro per abitante (28 milioni in assoluto, un + 5% rispetto al 2006) è secondo per spesa culturale tra le città con dimensione superiore ai 150.000 abitanti. Invece la mancanza di festival generatori di grandi eventi è un deficit per la città: secondo l´analisi di StageUp il Festival della Letteratura di Mantova nel 2006 con 70.000 visitatori, ha saputo generare una ricchezza indotta di oltre 14 milioni di euro. Così è stato per Brescia nel 2006, dove a fronte di un investimento di circa 8 milioni di euro per la mostra "Gauguin e Van Gogh", l´indotto economico (e ad esso deve essere aggiunto l´effetto mediatico e il ritorno in termini di immagine) sul territorio è stato di 75,7 milioni di euro. Il rapporto moltiplicatore in questi casi è di "uno a dieci", come confermava recentemente l´ad di BolognaFiere, Federico Minoli riferendosi all´indotto fieristico. Ma anche gli eventi di risonanza nazionale come la mostra su Carracci che ha sfiorato gli 80.000 visitatori è ancora molto lontana ai numeri ad esempio di "Turner e gli impressionisti" che ha Brescia nel 2007 portò 325.415 visitatori, a quella dedicata a De Chirico a Padova (190.000 ingressi) e da "Le città invisibili di M. Shafkin" a Verona con 102.815 visitatori. Un fattore di attrattività qui ad esempio è il museo privato Ducati che nel 2007 ha registrato 60.000 visitatori, 15.000 in più in un solo anno, dietro solo alla Galleria Ferrari e dal museo storico Perugina. «Davanti a questi numeri - dice Giovanni Palazzi di StageUp (nella foto) - si impone una riflessione che abbia come tema una maggior sinergia pubblico-privato. Ad esempio la creazione di una società mista che abbia la mission di gestire il marchio "Bologna", curando gli eventi sportivi e culturali, le sponsorizzazioni e gli accordi commerciali. E il patrimonio museale potrebbe passare ad una fondazione, favorendo l´aggregazione di soci pubblici e privati, che ne condividano i fini istituzionali».

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LA GIUNTA MARCHIGIANA APPROVA PROGETTO SPERIMENTALE ACCOGLIENZA PER ZONE ASUR FANO,URBINO E SAN SALVATORE DI PESARO. (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 LA GIUNTA MARCHIGIANA APPROVA PROGETTO SPERIMENTALE ACCOGLIENZA PER ZONE ASUR FANO,URBINO E SAN SALVATORE DI PESARO. Ancona, 3 Marzo 2009 - La Giunta regionale ha approvato un progetto sperimentale di accoglienza che durera` dodici mesi, riguardante le zone territoriali Asur di Fano e Urbino e il San Salvatore di Pesaro. Il progetto riguarda i tempi di prenotazione, la segnaletica per accedere al servizio, il front e back office, le sale d´attesa e i percorsi interni, le informazioni in tempo reale sul rispetto degli orari di prenotazione, i rapporti tra personale e utenza. ´I tempi di prenotazione accettabili ´ sottolinea Almerino Mezzolani, assessore alla Sanita` ´ rivestono nel contesto della sanita` attuale un ruolo fondamentale, fino al punto da risultare il primo criterio di scelta della struttura a cui rivolgersi. Percio`, oltre che sugli altri aspetti del progetto, ci concentriamo su questo versante. Nostri obiettivi sono migliorare l´informazione all´utenza, promuovere l´educazione sanitaria, soprattutto attraverso la prevenzione, razionalizzare il flusso di lavoro delle risorse umane, aumentare la qualita` percepita. Ci proponiamo di raggiungerli tramite una vera e propria ingegnerizzazione delle procedure, in modo da offrire ai cittadini criteri tangibili e misurabili accessori alla prestazione medica. In questa prospettiva sara` possibile limitare i flussi di mobilita` passiva, tenendo comunque conto che l´obiettivo prioritario e` l´alta qualita` dei servizi sanitari erogati´. Il progetto si compone di quattro parti. La prima riguarda le procedure di diagnostica e gli ambulatori, la seconda la privacy, la terza le sale d´attesa, la quarta il software di connessione tra front e back office. I costi del progetto sono di 36mila euro per il San Salvatore, 58mila 800 per la zona di Fano e 25mila 200 per quella di Urbino. Accanto al progetto di accoglienza verra` attivato anche un progetto pubblicitario, in grado di garantire entrate finanziarie, in base alle norme sulle partnership pubblico private per sponsorizzazioni. La durata del progetto complessivo sara` di un anno, ma in caso di raggiungimento dei risultati attesi, dalla sperimentazione si passera` alla sua estensione su tutto il territorio regionale. . <<BACK

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AOSTA: CONFERENZA DALLA FAME AGLI O.G.M. !? (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 AOSTA: CONFERENZA DALLA FAME AGLI O.G.M. !? Aosta - L?assessorato istruzione e cultura, nell?ambito della Saison Culturelle 2008/2009, propone, venerdì 6 marzo 2009, alle ore 21, nella sala conferenze della Biblioteca regionale di Aosta, con entrata libera, nel limite dei posti disponibili, la conferenza Dalla fame agli O. G. M. !?, relatore Prof. Pier Luigi Manachini, con la collaborazione scientifica dell?Associazione Nazionale Insegnanti di Scienze Naturali ? Sezione Valle d?Aosta. Due fronti si contestano e si contrastano; in discussione sono gli O. G. M. Organismi geneticamente modificati. Illustri scienziati e ricercatori arrivano a definirli ?organismi geneticamente migliorati?, mentre, sul fronte opposto, altre illustri personalità guidano i movimenti ?liberi dagli O. G. M. ?. Nel campo della scienza agraria essi sono visti come difensori delle biodiversità e contemporaneamente, da parte opposta, come terribili e devastanti distruttori di questa. Rimanendo nel campo agroalimentare e lasciando correre gli interessi lobbistici da cui derivano poi quelli politici, forse sarà bene soffermarsi razionalmente sull?affermazione più importante portata dai difensori degli O. G. M. A loro sostegno: essi possono essere risolutivi per il problema della fame nel mondo. Dopo aver analizzato il significato dei termini ?naturale? e ?biologico? e della ?modifica genetica? degli organismi, si potranno esaminare le problematiche relative all?impiego in agricoltura e nell?alimentazione di questi nuovi prodotti della scienza umana e tentarne una critica costruttiva anche alla luce del problema ?fame nel mondo?. Pier Luigi Manachini è professore ordinario dell?Università degli Studi di Milano, socio corrispondente di Accademie Scientifiche, vice presidente del Museo Lombardo Storia dell?Agricoltura, co-ideatore del progetto Fan ?Per una cultura del riso?, presidente fondatore della ?Simtrea?, socio-fondatore della ?Formica?, docente di Microbiologia e di I Saperi delle Scienze Agro-alimentari, insegnamento unico per contenuti e approccio metodologico, autore di oltre 250 pubblicazioni, tre brevetti nonché relatore a convegni scientifici, seminari divulgativi o di aggiornamento per insegnanti. Ulteriori informazioni potranno essere richieste al n tel : 0165273196 Sito Internet : www. Regione. Vda. It, E-mail: saison@regione. Vda. It . <<BACK

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SOS A GOVERNO E UE PER LA PREVENZIONE CONTRO PUNTERUOLO ROSSO, IL KILLER DELLE PALME GLI ESPERTI A CONVEGNO A GENOVA: "UNA CATASTROFE PER IL PAESAGGIO DEL MEDITERRANEO" (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 SOS A GOVERNO E UE PER LA PREVENZIONE CONTRO PUNTERUOLO ROSSO, IL KILLER DELLE PALME GLI ESPERTI A CONVEGNO A GENOVA: "UNA CATASTROFE PER IL PAESAGGIO DEL MEDITERRANEO" Solo un costante monitoraggio può salvare decine di migliaia di piante abbattute. Le trappole inutili al Palazzo della Banca d´Italia , in via Nazionale , a Roma. Per gli addetti ai lavori, esperti, tecnici, studiosi non ci sono dubbi: il Punteruolo Rosso, nome scientifico Rhynchophorus ferrugineus, l´insetto-killer delle palme che minaccia molte specie della pianta in tutto il bacino del Mediterraneo è una autentica catastrofe ambientale e del paesaggio. L´allarme è stato lanciato venerdì 27 febbraio a Genova, nel corso di un convegno promosso dalla Regione Liguria all´hotel Savoia , una iniziativa dell´ assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini per fare il punto sul fenomeno e avanzare una proposta di nuovi interventi sulla prevenzione al governo. Il Punteruolo rosso è un insetto le cui larve si annidano all´interno delle piante di palma "divorandole" e portandole a morte sicura nel giro di pochi mesi. Finora, la misura prevista dall´ Ue e adottata da tutti i Paesi è il taglio delle palme infestate - decine di migliaia negli ultimi due anni, oltre 12 mila solo in Sicilia. Ma l´abbattimento delle palme colpite a morte, norma confermata anche dal rappresentante del Ministero delle Politiche Agricole Maurizio Desantis, per autorevoli diversi studiosi è un rimedio peggiore della malattia. Ne è convinto Michel Ferry, responsabile della stazione di ricerca di Elce, in Spagna, intervenuto a Genova. "Solo un costante monitoraggio e una prevenzione può salvarci da una infestazione in costante crescita, quando si abbatte una pianta infestata ormai è troppo tardi, significa che anche tutte le altre attorno, dopo pochi mesi, dovranno subire lo stesso trattamento, perché irrimediabilmente malate", ha spiegato Michel Ferry. "Senza considerare i rischi di diffusione del punteruolo rosso durante il trasporto delle palme tagliate". Giudizio condiviso dalla Regione Liguria. Sulla diffusione del coleottero,originario dell´India che in un secolo ha percorso 10 mila chilometri raggiungendo l´Europa e nel 2008 anche le Antille, si è soffermato Santi Longo, ordinario di Entomologia Agraria all´Università di Catania. Il docente catanese ha sottolineato l´importanza delle ispezioni e dei controlli alle palme da parte del pubblico dei privati. "Azioni che purtroppo hanno costi molto alti e non sempre possibili. Ma anche quelle a costi limitati, spesso sono portate avanti in modo errato. Un esempio? Le trappole appese alle palme del palazzo della Banca d´Italia, in via Nazionale, a Roma sono inutili. Il punteruolo rosso, infatti, non ha la capacità, volando, di "atterrare" sulla trappola a mezz´aria. Risale invece la pianta dalla base e raggiunge le foglie, ignorando il marchingegno che, se mai, andrebbe sistemato a terra, nell´area della palma, ma non su di essa"", ha spiegato il docente siciliano. Due le zone sicuramente "infestate" in Liguria, a Bordighera e ad Alassio, ma il rischio di diffusione è reale. Lo stesso Santi Longo, vedendo una immagine del lungomare di Ceriale, in provincia di Savona, ripresa dalla web cam, messa in onda stamani da "Buongiorno Regione", sul Tg3 Liguria, ha scorto una palma a suo giudizio infestata. Gli adulti di questo coleottero di origina asiatica sono molto abili a volare, di giorno e di notte e sono in grado di raggiungere nuove palme nel raggio di un chilometro. Una femmina può deporre fino a 200 uova per volta. Tra i pericoli creati dal punteruolo rosso anche la caduta improvvisa di palme, minate dall´insetto all´insaputa delle autorità. . <<BACK

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PARI OPPORTUNITA': PARTE DA NOVARA UN PROGETTO SPERIMENTALE DI SICUREZZA URBANA PER LE DONNE (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 PARI OPPORTUNITA´: PARTE DA NOVARA UN PROGETTO SPERIMENTALE DI SICUREZZA URBANA PER LE DONNE Torino, 3 marzo 2009 - Una sperimentazione che partirà da Novara per rendere più sicura per le donne tutta la rete provinciale del trasporto pubblico : l´annuncio è stato dato durante la giornata di lavori, dal titolo " La Provincia si * cura? Un territorio che si cura delle donne si cura di tutti, promosso dall´ Assessorato alle Pari Opportunità della Regione , in collaborazione con la Provincia di Novara. L?iniziativa ha permesso di fare il punto sulle principali criticità, nonché sui progetti lanciati sul territorio piemontese, per affrontare uno dei problemi più sentiti e urgenti riguardanti la cittadinanza: la sicurezza urbana per le donne e le fasce più deboli, come bambini e anziani. Presenti, all?auditorium della Bpn di via Negroni, il 27 Febbraio accanto a diversi esperti del settore, l?Assessore regionale alle Pari Opportunità Giuliana Manica, il Presidente della Provincia di Novara Sergio Vedovato, la vicepresidente Paola Turchelli , e gli assessori alle Pari Opportunità e ai Trasporti della Provincia di Novara, Silvana Ferrara e Gianni Barcellini. Tra i temi della giornata, la presentazione del Manuale di interventi urbani per la sicurezza "La città si * cura", realizzato dalla Regione con la collaborazione di Legautonomie Piemonte. ?Proprio alcuni degli spunti forniti dal manuale diventeranno il cuore di un progetto pilota che stiamo studiando insieme alla Provincia di Novara e nel quale coinvolgeremo tutti i soggetti e le istituzioni di competenza ? ha annunciato Giuliana Manica , assessore alle Pari Opportunità della Regione ? Pensiamo, in particolare, di cominciare dalla rete dei trasporti pubblici, uno dei servizi urbani più esposti, come ci ricorda, purtroppo, anche in questi giorni la cronaca nazionale, al rischio di aggressioni e violenza sulle donne. Il nostro obiettivo è quello di estendere la sperimentazione a tutte le province piemontesi, realizzando su ogni territorio almeno una delle proposte che il manuale presenta per rendere più sicure le nostre città. E affiancando a livello istituzionale e tecnico tutti gli Enti Locali che vorranno dotarsi di un Piano Integrato per la sicurezza urbana delle donne. Da questa volontà nasce, anche, il manuale ?La città si*cura?, dove si trovano documentate le criticità principali della sicurezza in città, con proposte di esempi positivi e interventi correttivi. Un utile vademecum, ci auguriamo, per chi, progettando ?città più a misura di donna?, le renderà ?più a misura di tutti. ?. Ringrazio ? ha dichiarato Silvana Ferrara, assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Novara - la Regione Piemonte e l?assessore Giuliana Manica per l?opportunità che ci offre di ragionare intorno al tema di attualità più pregnante del momento. Un?occasione interessante per la nostra realtà, che ci invita a parlare di sicurezza non in astratto, ma cercando di riflettere sulla situazione contingente e sui dati reali, riferiti ai reati commessi nella nostra provincia. E quest?incontro ci ha dato l?opportunità di sentire tutti i testimoni, più utili e necessari, per affrontare al meglio il tema della sicurezza e dell? insicurezza, percepita e reale. ?. Sono intervenuti in materia di Prevenzione alla violenza e di azioni sul territorio, il Vice Prefetto Vicario, Giovanna Vilasi e Francesco Saluzzo , Procuratore di Novara. Oltre alla curatrice del manuale ?La città Si*cura?, l?architetto Marita Peroglio, hanno partecipato portando ricerche, esempi di progettazione partecipata e casi studio, gli architetti Clara Cardia , Professore e Responsabile Laboratorio Qualità Urbana e Sicurezza del Politecnico di Milano, Federica Corso Talento del Gruppo per la Moderazione del Traffico della Svizzera Italiana, Gmt-si e Daniela Ciaffi , Ricercatrice e Docente presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, nonchè la Dott. Ssa Anna Rosa Favretto , Professore associato di Sociologia del Diritto presso la Facoltà di Scienze Politiche dell?Università del Piemonte Orientale e Giovanni Campagnoli della Cooperativa Vedogiovane. Nel pomeriggio spazio al Focus Group con l?Arch. Gianfranco Martelli , Raffaella Fusco , Ispettrice Polizia di Stato Ufficio Minori Questura di Novara, Ciro Caramore , Giudice del Tribunale di Novara e con il Colonnello Pasquale Capriati , Comandante Provinciale dei Carabinieri di Novara. Ha moderato la giornata: Irene Cabiati giornalista de La Stampa. A tutti i partecipanti al convegno è stato distribuito il manuale "La città si*cura". . . <<BACK

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Prima studentessa al liceo classico, poi sui banchi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso l'Università Cattoli (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Prima studentessa al liceo classico, poi sui banchi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano Prima studentessa al liceo classico, poi sui banchi dell'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano dove ha conseguito la laurea in lettere classiche presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore a Milano. Dal 1986 è stata per anni docente all'arcivescovile di Trento e ora, in quest'ultima legislatura, è assessore all'istruzione. Assessore Marta Dalmaso, dalle pagelle del primo quadrimestre emergono molte insufficienze. Cosa ne pensa? E' difficile fare delle valutazioni generali perché ogni voto ha dietro una storia e di conseguenza anche le ragioni che possono aver portato a un brutto voto e le risposte sono diverse. A volte è questione di avvii dei corsi di studio difficoltosi, altre volte manca l'impegno. L'importante è non non demordere alla prima insufficienza e non farsi demoralizzare. Lei si ricorda, alle superiori, di avere preso qualche insufficienza? Non mi ricordo di aver preso insufficienze in pagella. Di certo all'inizio della quinta ginnasio ho avuto un insufficienza per un tema di greco. In quel momento era stato importante non abbattermi, non cedere, tanto che ho scelto di laurearmi proprio in lettere classiche. Da una difficoltà, in pratica, è nato l'amore per una materia. Lei ha insegnato molti anni. E' difficile anche per un docente mettere un «cinque» in pagella? Nell'immaginario collettivo si vede l'insegnate che usa il registro e i voti come un'arma. In realtà a rimanerci male per primi, quando danno un'insufficienza, sono spesso proprio gli insegnanti. Per loro è triste vedere di non essere riusciti a trasmettere dei concetti, a far amare una materia, a invogliare a studiare dei ragazzi. A quanti sono passati al primo quadrimestri senza insufficienze, ma soprattutto ai tanti che devono recuperare cosa si sente di dire? A chi è andata bene dico di continuare così. Un buon inizio è già una grande risultato. Agli altri dico di guardare in faccia le difficoltà, di parlarne in maniera leale e sincera con gli insegnati e rimboccarsi le maniche per riuscire a recuperare. 03/03/2009

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Manuela Pellanda P sichiatra e intellettuale, medico e letterato, studioso della mente e dell'anima (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Manuela Pellanda P sichiatra e intellettuale, medico e letterato, studioso della mente e dell'anima Manuela Pellanda P sichiatra e intellettuale, medico e letterato, studioso della mente e dell'anima. Corre su questi binari l'esistenza di Mario Tobino , iniziata nel 1910 a Viareggio e giunta al termine 81 anni dopo, l'11 dicembre 1991. Su questa figura non comune è ruotato il secondo appuntamento del ciclo di incontri su «Letteratura e storia sociale della psichiatria», organizzato dal seminario permanente «Alla ricerca delle menti perdute» del Dipartimento di scienze umane e sociali dell'Università di Trento e coordinato da Casimira Grandi. Tra gli ospiti dell'incontro, tenutosi nei giorni scorsi alla Biblioteca comunale, Ada Neiger , docente dell'Università di Trento. «All'interno del vasto panorama della letteratura mondiale - ha ricordato - tema particolarmente fervido è quello della follia. In molti se ne sono occupati: dai veri e propri scrittori, come Maupassant, Samonà, Pirandello, Palazzeschi, Marinetti (che definiva il manicomio come un "palazzo pieno di fantasia"), ai medici, come Cecov, Döblin, Celine; dai malati stessi, come Alda Merini, internata per più di dieci anni, agli psichiatri, come Corrado Tumiati». O, appunto, come Mario Tobino. A lui è stata dedicata una fondazione, nata nel 2006 con lo scopo di «promuovere la conoscenza della figura e dell'opera del medico psichiatra e scrittore» e con sede a Maggiano (Lucca), nei locali del complesso dell'ex ospedale psichiatrico che Tobino diresse per molti anni e in cui operò per gran parte della sua vita. Sono Marco Natalizi (direttore della fondazione), Renzo Sabbatini (membro del direttivo e storico) e la studiosa Monica Marchi a condurre il pubblico (piuttosto esiguo per la verità) in un viaggio alla scoperta o riscoperta dello psichiatra-scrittore. Marchi, in particolare, ha ripercorso le tappe più importanti dell'esistenza di Tobino, soffermandosi sulle sue più note pubblicazioni - «Il figlio del farmacista», «Il deserto della Libia», «Le libere donne di Magliano», «Per le antiche scale», tradotte in moltissime lingue e vincitrici dei premi Strega, Campiello e Viareggio - ma soprattutto sul volume «Gli ultimi giorni di Maggiano» (Mondadori, 1982) di cui uscirà ad aprile negli Oscar Mondadori una nuova edizione critica, accompagnata da una nota al testo della stessa Marchi, una nota storica di Primo De Vecchis, un'introduzione di Michele Zappella, neuropsichiatra infantile e nipote di Tobino e dalla cronologia a cura di Paola Italia. Un volume che prende l'avvio nella primavera del 1978, periodo di ferventi dibattiti intorno al possibile smantellamento dei manicomi, poi effettivamente realizzato con l'approvazione della Legge Basaglia. Una proposta che Tobino non condivise, ricavando l'appellativo di «reazionario», strumento nelle mani del potere, con cui, invece, non aveva mai avuto a che fare. «Il vero inferno è fuori», sosteneva la Merini. E così pensava anche Tobino, convinto che medici e malati non fossero ancora pronti e preoccupato per le conseguenze che la legge 180 avrebbe portato. Una posizione che lo opponeva direttamente allo psichiatra veneziano, con il quale ebbe anche un caustico scambio di opinioni sui quotidiani del tempo. Ma si comprende bene, evidenzia Monica Marchi, attingendo copiosamente ai diari di Tobino, che la protesta del direttore del manicomio di Maggiano partiva da un amore incondizionato nei confronti dei suoi pazienti. Un rispetto profondo, confermato anche dalla decisione di dimorare, anche dopo la pensione, all'interno dell'ospedale psichiatrico, in due stanzette arredate francescanamente. Solo in questo modo avrebbe davvero instaurato un rapporto empatico con i malati psichici e compreso davvero la realtà della follia, in tutte le sue pieghe. Lo dimostrano il suo «diario in forma di romanzo», a metà tra un'officina letteraria (sul recto del foglio) e un rifugio dell'anima, dove annotare appunti, osservazioni e riflessioni, e i suoi lavori letterari, gonfi di un'umanità piena, di un rispetto vero e un'emozione autentica per la sofferenza dei suoi pazienti. 03/03/2009

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PAESAGGI palestinesi STRATEGIE ANTICHE E NUOVE DI RESISTENZA INTELLETTUALE (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Dal fervore che segnò i primi decenni del secolo scorso alle ultime voci di scrittori e di artisti pronti a usare autocritica e humor come armi per un esercizio quotidiano di dignità, numerosi libri recenti provano a restituire la complessità della attuale cultura palestinese PAESAGGI palestinesi STRATEGIE ANTICHE E NUOVE DI RESISTENZA INTELLETTUALE Monica Ruocco Sin dall'inizio del XX secolo i palestinesi - e in particolare gli intellettuali, indifferentemente cristiani o musulmani - sentirono che un grave pericolo incombeva sulla loro terra. Si organizzarono dunque in associazioni culturali e fondarono giornali e riviste in cui, coniugando militanza e impegno letterario, veniva dato grande spazio alla produzione di scrittori, poeti e drammaturghi. In quei primi decenni del secolo scorso si fecero conoscere in Palestina e all'estero figure di intellettuali come Bandali Salibah Giawzi, che invitò con lungimiranza gli storici occidentali a non elaborare i loro giudizi basandosi solo sulla storia dell'Occidente. O come Ruhi al-Khalidi, che nella Introduzione alla questione d'Oriente, del 1925, denunciò le responsabilità dei turchi davanti alla colonizzazione europea della Palestina, ed espose i suoi timori sulla possibilità che il paese potesse sparire dalle carte geografiche, e in un altro libro, la Storia del sionismo, sottolineò enfaticamente la distinzione tra sionisti e ebrei, spiegando che la lotta al sionismo non aveva niente a che vedere con l'antisemitismo. O ancora come il medico Tawfiq Kanaan che dedicò la vita a confutare la tesi di Weizman, secondo cui non esisteva alcun popolo palestinese ma «soltanto qualche migliaio di arabi e di beduini»: nel saggio The Arab Cause in Palestine, scritto in inglese e pubblicato nel '36, Kanaan, malgrado fosse di religione cristiana ortodossa, fece appello alle comuni radici arabe della tradizione islamica, sentita dai cristiani di Oriente come proprio patrimonio culturale. Tra violenza e dogmatismo Sono gli stessi anni, fra l'altro, in cui si delineò in Palestina l'embrione di un nascente movimento femminista, composto di donne coraggiose, musulmane e cristiane, che intrecciarono le battaglie per l'uguaglianza di genere con quelle per l'indipendenza del paese, scaturite all'indomani della dichiarazione di Balfour (1917). Proprio da questa fase di rinascita culturale, parte di un movimento più vasto che dal XIX secolo coinvolge tutto il Vicino Oriente arabo, prende avvio Cento anni di cultura palestinese (Carocci) in cui Isabella Camera d'Afflitto traccia il percorso di un popolo che da oltre cento anni lotta per affermare la propria identità e il diritto a vivere senza interferenze straniere nella sua patria. Sfogliando le pagine del saggio si ripercorrono le tappe più importanti della storia di questa terra, dall'inizio del 1900 alla nakba, seguita da altre date drammatiche, come la naksa del 1967, le intifada del 1987 e del 2000, fino ai nostri giorni. Protagonisti sono i palestinesi, dispersi in un esilio infinito, o costretti a vivere in campi profughi, o ancora rimasti nella loro terra e diventati cittadini d'Israele. L'autrice ha affidato a poeti, narratori, drammaturghi, registi, disegnatori, il ruolo di testimoni di una storia in cui le ingiustizie sembrano non avere mai fine. Una storia raccontata anche dalle grandi voci della diaspora palestinese, Giabra Ibrahim Giabra, Samira Azzam, Ghassan Kanafani, quando si teorizza quella che verrà chiamata la «letteratura della resistenza» e farà conoscere al mondo le poesie di Mahmud Darwish, Fadwa Tuqan, Samih al-Qasim, Tawfiq Zayyad. Nei loro versi esplodono la rabbia e l'umiliazione di una popolazione ormai privata delle proprie radici, ma come scrive Isabella Camera d'Afflitto nell'introduzione, «non si tratta tanto di "letteratura della resistenza", quanto piuttosto di "letteratura come resistenza": alla violenza del nemico, ma anche ai poteri interni e ai dogmatismi legati alla "causa", alla cancellazione della memoria, alle censure e alle forme di oppressione esercitate in seno alla società palestinese da leader politici, da strutture patriarcali e da strumentalizzazioni ideologiche e religiose». Del resto scrittori come Emile Habibi o Sahar Khalifa, con i loro libri tradotti all'estero, non si limitano a far conoscere al mondo la situazione degli arabi di Israele o dei palestinesi assediati nei Territori Occupati ma, senza farsi imprigionare dall'odio, rivendicano - come faranno con forza gli scrittori dell'ultima generazione, da Murid al-Barghuti a al-Mutawakkil Taha, a Adania Shibli - il diritto di celebrare l'amore, la bellezza, la vita. E tuttavia, la figura che forse meglio traduce le vicende di tutto un popolo è quella del piccolo Hanzala, il bambino protagonista delle vignette di Naji al-Ali, con il quale Isabella Camera d'Afflitto conclude il suo bel libro. Dando le spalle al lettore, Hanzala, innocente e inerme come la popolazione civile palestinese, osserva con le mani incrociate dietro la schiena la barbarie che si è accanita sul suo popolo. Anche lui, però, non sembra perdere l'ultima speranza quando, nella vignetta riprodotta nell'ultima pagina, viene ritratto davanti a un filo spinato da cui spunta una spiga di grano. La banalità combattiva Proprio il personaggio di Hanzala rivivrà nel volume A Child in Palestine: Cartoons of Naji al-Ali, con prefazione di Joe Sacco (autore del fumetto Palestina), che sarà pubblicato a primavera da Verso, una casa editrice radical con sede a Londra e New York, molto attenta alla questione palestinese. Il fumetto fa del resto parte di un più vasto orizzonte artistico, la cui storia è raccolta nel bel volume Palestinian Art. 1850-2005 di Kamal Boullata, egli stesso pittore e scrittore, uscito di recente per la Saqi Books di Londra. Unico nella sua completezza, il volume offre l'analisi di una produzione artistica che va dalle prime sperimentazioni pre-1948 fino alla più recente arte mediatica, seguendo le opere degli artisti che vivono nella madrepatria, ma anche di quelli della diaspora, a cominciare dalla celebre Mona Hatoum. Un'attenzione particolare è dedicata al ruolo delle donne, sottolineando come le strategie di resistenza siano state utilizzate per lottare anche contro un discorso artistico dominante. La vita culturale palestinese dal 1918 al 1948 è di nuovo al centro del volume Mountain Against the Sea: Essays on Palestinian Society and Culture (University of California Press 2008), di Salim Tamari, direttore dell'Institute of Jerusalem Studies e docente di sociologia alla Birzeit University. Attraverso le memorie, i diari, le lettere di undici protagonisti della vita culturale palestinese della prima metà del XX secolo (tra loro un musicista, un maestro, un medico, un rivoluzionario bolscevico, un intellettuale ebreo palestinese), l'autore restituisce il ritratto di una Palestina che, pur sull'orlo di un baratro storico, partecipa dell'importante momento di rinascita che interessava allora tutto il Vicino Oriente. Le più recenti voci della cultura palestinese sono invece state raccolte da Adila Laïdi-Hanieh nel numero monografico della rivista belga «AH!», intitolato Palestine, rien ne nous manque ici, in cui emerge il ritratto di quella banalité combative, dove «lo humour, l'autocritica, la memoria, la scoperta di identità multiple, e la resistenza individualista, ostinata, inscritta in una pratica quotidiana di libertà sono le nuove armi di un esercizio quotidiano di dignità». Quello che ne emerge, grazie anche all'apporto di autori e artisti come Mahmud Shuqair, Mahmud Darwish, Adania Shibli e la stessa Mona Hatoum, è un ritratto della Palestina attuale, introspettivo, multidisciplinare e critico. Commento ideale a questi scritti è il volume fotografico La Palestine (foto di Rogerio Ferrari, testo di Leila Khaled) pubblicato di recente dall'editore parigino indipendente Le passager clandestin, che restituisce ai soggetti di questi scatti un'umanità piena che va oltre il distaccato reportage o la compassionevole testimonianza. Ma se si parla di cultura palestinese, non si può prescindere da quanto accade nei Territori Occupati, e nella Striscia di Gaza dove sono attive numerose associazioni che promuovono la cultura locale, come The Culture and Free Thought Association di Khan Yunis e al-Taghrid Society for Culture and Arts di Gaza. E se per i palestinesi cultura è sinonimo di resistenza, centrale è il ruolo della maggiore università palestinese, la Birzeit University (www.birzeit.edu), situata a una decina di chilometri da Gerusalemme e considerata come luogo di incontro tra gli intellettuali progressisti arabi e del mondo intero. Fondata nel 1924 da una donna, Nabiha Nasir, per incoraggiare l'accesso delle donne all'istruzione, l'Università di Birzeit è stata un punto riferimento importante durante la prima intifada. Oggi è considerata un centro di dissenso non solo dalle autorità israeliane che spesso le hanno fatto chiudere i battenti, ma anche dall'Autorità Palestinese nei confronti della quale si è mostrata sempre critica. Memorie collettive Nei Territori Occupati Ramallah è sicuramente la città più attiva. Qui, in una bella e antica casa, ha sede il centro Sakakini (www.sakakini.org), che porta il nome di un importante autore palestinese, Khalil Sakakini, morto nel 1953. Fondato una dozzina di anni fa, il centro promuove progetti culturali che incoraggiano lo sviluppo delle arti visive con laboratori di formazione per i giovani talenti, sostengono la memoria collettiva attraverso la raccolta di narrazioni orali, organizzano incontri pubblici. E proprio in un'ala del centro Sakakini, Mahmud Darwish aveva istituito la sede della prestigiosa rivista al-Karmel, importante organo di resistenza culturale da lui fondato nei primi anni 70 a Beirut, e i cui archivi vennero distrutti dagli attacchi israeliani nel 2002. Foto: IN ALTO, UNA FOTOGRAFIA DI ROGERIO FERRARI DAL VOLUME «LA PALESTINE» (LE PASSAGER CLANDESTIN). A SINISTRA, «HANZALA», DI NAJI AL-ALI

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CorsiEsercitazioni paleografiche Ore 16, sala beato Giovanni XXIII della Civica Biblioteca <Angelo Mai>, corso di esercitazioni paleografiche; in programma tutti i martedì fino al (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

CorsiEsercitazioni paleografiche Ore 16, sala beato Giovanni XXIII della Civica Biblioteca «Angelo Mai», corso di esercitazioni paleografiche; in programma tutti i martedì fino al 26 maggio --> Martedì 03 Marzo 2009 AGENDA, pagina 16 e-mail print CorsiEsercitazioni paleografiche Ore 16, sala beato Giovanni XXIII della Civica Biblioteca «Angelo Mai», corso di esercitazioni paleografiche; in programma tutti i martedì fino al 26 maggio. Ponte San Pietro, i volontari ospedalieri Ore 20,30, al Policlinico San Pietro, prosegue il XIII corso dell'Associazione volontari ospedalieri, promosso in collaborazione con il gruppo ospedalieri San Donato. Veruscka Menghini parla del «servizio sociale attuale in Lombardia», a seguire Noemi Ravasio e Marina Pagani parlano del «bambino malato in ospedale». IncontriI Promessi Sposi Ore 15,30, Centro parrocchiale di via S. Lucia 8, conversazione di Giovanni Dal Covolo sul tema: «I Promessi Sposi tra storia e provvidenza». Graham Greene, cattolico per scelta Ore 21, al Centro culturale S. Bartolomeo, largo Belotti, 1, apertura del ciclo «Le voci dello Spirito: anime contraddittorie, pagine di autori contemporanei». Ruth Henderson o.p. parla sul tema: «Graham Greene, cattolico per scelta». In Università «La città fragile» Ore 16, aula 15 dell'Università, Piazza Vecchia, presentazione-spettacolo del libro «La città fragile» di Beppe Rosso e Filippo Taricco (Bollati Boringhieri, postfazione di Marco Revelli). A seguire, tavola rotonda con interventi di Rossana Bonadei, Benedetta Calandra, Fabio Cleto, Bernadette Majorana, Federica Sossi e Anna Maria Testaverde. Brembate Sopra, «Le regole» Ore 20,30, auditorium dell'oratorio, ultimo incontro per i genitori dei bambini delle elementari. Il formatore Valerio Ghilardi parla delle «regole». Cene, viaggio tra fossili e musei Ore 15-17,15, nella sala consiliare in piazza Italia, apertura del corso organizzato dalla Terza Università dedicato al tema: «Viaggio fra fossili e musei», alla scoperta della paleontologia bergamasca. Curno, Essere genitori oggi Ore 20,45, in oratorio, continua il percorso educativo proposto dalla parrocchia sul tema «Essere genitori oggi» con don Vittorio Luigi Castellazzi, sacerdote diocesano, psicologo clinico, psicoterapeuta e psicoanalista. Fiorano al Serio, il fenomeno del bullismo Ore 20,30, scuole elementari, incontro sul tema del bullismo, organizzato dallo Sportello adolescenza. Relatore Claudio Persico, educatore professionale. Villa d'Adda, educare alla fede Ore 20.45, sala mater dell'Istituto «Sacro Cuore» di Villa Peschiera, incontro per genitori sul tema: «Genitori: educare alla fede». Relatori don Ezio Bolis, docente del Seminario di Bergamo e Davide Colombi Manzi, presidente provinciale Agesc. MostreAngeli, manichini e meticci peruviani Alla Galleria del Tasso, via S. Tomaso, 72, mostra «La Rivoluzione silenziosa degli angeli apocrifi» dell'artista cileno Demian Schopf, visitabile fino a fine marzo. Orari: da martedì a venerdì 10-12,30; 15-19; sabato 16-19. Bergamo Futura All'Urban Center di Piazzale degli Alpini, «Bergamo Futura. Vieni a conoscere oggi come sarà la Bergamo di domani», mostra interattiva visitabile fino al 20 aprile. Orari: da lunedì a venerdì 15-19,30; sabato e domenica 10-13; 15-19,30. Prenotazioni visite scolastiche (solo al mattino del mercoledì) e visite guidate per gruppi (negli orari di apertura della msotra), tel. 035.399.010-022. Billboards alla Galleria Manzoni Galleria Manzoni di via S. Tomaso 66, mostra «Billboards» dedicata alla fotografia di ricerca del milanese Maurizio Montagna (Milano 1964), docente del master di fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; in programma fino al 4 aprile. Orari: 10-13 e 15-19. Capolavori a Palazzo della Ragione Palazzo della Ragione in Città Alta, esposizione della mostra «L'Accademia Carrara nel cuore della città. Capolavori a Palazzo della Ragione» e nuovo allestimento dal titolo «Dal Quattrocento all'Ottocento». La mostra è visitabile fino al 31 maggio. Orari: da martedì a venerdì 9,30-17,30, sabato e domenica 10-18. Chiuso il lunedì. Giovanni Frangi Mt2425 Ex oratorio di San Lupo, via San Tomaso 7, mostra di Giovanni Frangi, a cura di Simone Facchinetti e Giuliano Zanchi, visitabile fino al 15 marzo. Orari: da martedì a domenica 9,30-12,30 e 15,30-18,30. I colori del sacro. Dal fuoco alla luce Museo Bernareggi, via Pignolo 76, mostra «I colori del sacro. Dal fuoco alla luce» con esposizione d'immagini di novanta illustratori dai cinque continenti; in programma fino al 15 marzo. Orari: da martedì a domenica 9,30-12,30 e 15-18,30; lunedì chiuso. La città visibile Museo Storico-Convento di San Francesco, piazza Mercato del Fieno 6/a, «La città visibile. Bergamo nell'archivio fotografico Sestini - Omaggio a Domenico Lucchetti»; in programma fino al 20 settembre. Orari: da martedì a domenica 9,30-13 e 14-17,30; chiuso il lunedì. La fauna delle Orobie nelle foto di Midali Al Museo Civico di Scienze Naturali «Enrico Caffi», Piazza Cittadella, 10, mostra fotografica di Baldovino Midali dal titolo «Obiettivo animali: la fauna delle Orobie», per scoprire la flora e la fauna delle nostre montagne, visitabile fino al 31 maggio. Orari: feriali 9-12,30 e 14,30-17,30. La natura nella Val Grande Al Palamonti di via Pizzo della Presolana, mostra fotografica curata da Giancarlo Parazzoli dedicata alla Val Grande, un ambiente di grande importanza naturalistica tra il Monte Rosa e i «grandi laghi», visitabile fino al 13 marzo, negli orari di apertura del Palamonti. L'artista americano Marcelino Stuhmer Alla Jade Art Gallery, via Piccinini, 2, prima personale dell'artista Marcelino Stuhmer che presenta il progetto «Get Ready to Shoot Yourself»: installazione, dipinti e lavoro fotografico ispirati al film «La signora di Shanghai». Visitabile fino al 26 aprile. Orari: da lunedì a sabato 10-15 e 18,30-23. Chiuso la domenica. L'artista Enzo Catini studia la mela Sale del ristorante «Ai Santi» di Borgo Santa Caterina, fino al 19 aprile, «E il pensier si immela», studio sulla mela dell'artista Enzo Catini; una dozzina di quadri a tempera racconteranno la mela da angolazioni diverse, con uno stile creativo e moderno caratteristico di questo artista milanese che da anni vive e lavora ad Albino. Lorenzo Boggi: arte da indossare omaggio al Futurismo Allo studio 2B Boggiarte, piazza Risorgimento, con ingresso anche da via Trecourt, collezione permanente delle opere raccolte, a partire dal 1967, dallo Studio «Centro Internazionale Arti Visive», e opera inedita dal titolo «Arte da indossare - omaggio al Futurismo 1909-2009» di Lorenzo Boggi. Fino al 15 marzo, ore 16-19,30. Opere di Claude Viallat Galleria Fumagalli, via Paglia 28, mostra di Claude Viallat «Toiles, objects, cordes et filets» a cura di Annamaria Maggi; in programma fino all'11 aprile. Personale di Liudmila Bielkina Ivanova Alla Galleria Borgo d'Oro, via S. Caterina 33, angolo via Alberico da Rosciate, personale della pittrice russa Liudmila Bielkina Ivanova, visitabile fino al 7 marzo. Orari: 10-12 e 16-19. Personale di Rino Carrara Alla galleria Elleni di via Broseta, 37, mostra di Rino Carrara dal titolo «Ultimamente», visitabile fino all'8 marzo. Sicurezza, cadute dall'alto e in profondità Sala lettura della biblioteca Caversazzi, via Torquato Tasso 4, mostra sulla sicurezza, cadute dall'alto e cadute in profondità organizzata dall'associazione «Amici delle Mura di Bergamo» in collaborazione con Asl, Cai, istituto comprensivo Donadoni, liceo artistico e sindacati. Visitabile fino al 31 marzo. Orari: lunedì, martedì, giovedì e venerdì 14,30-18,30; martedì e mercoledì 8,30-12,30; da lunedì a venerdì 20,30-23,30; domenica 8,30-12,30. Tutto il mondo in una scatola Libreria Ars di via Pignolo 116, installazione di Luca Resta «Boxes» scatole-non scatole per parlare di forma ed essenza, visibile e invisibile; in programma fino al 31 marzo. Orari: da martedì a venerdì 15-18,30; sabato 10-13 e 15-18,30. Tuttosullalbero Mostra-laboratorio dell'Orto Botanico, nella sala Viscontea, piazza Cittadella, fino al 31 maggio. Orari: da lunedì a sabato 15-18,30. Mattino per scolaresche e su prenotazione domenica e festivi 10-13 e 15-18,30. Ingresso gratuito. Viaggio nell'antico oriente Nella Sala Manzù della Provincia, via Camozzi (passaggio Sora), mostra «Viaggio nell'antico oriente. Riflessi di vita quotidiana tra Arte e Spirtiualità» organizzata dalla Provincia in collaborazione con il Kiwanis International, visitabile fino all'8 marzo. Orari: da lunedì a venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 10-12; 15-19. Clusone, l'arte di sei donne Alla galleria d'arte contemporanea Franca Pezzoli, via Mazzini, collettiva «Femminile plurale» con opere di Cristiana De Pedrini, Christel Hermann, Elisabetta Vignato, Giosetta Fioroni, Roberta Savelli e Tania Pistone, visitabile fino al 23 marzo. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 16, alle 19,30 (mercoledì escluso). Curno, spazio espositivo tra gli uffici in Comune Nel palazzo comunale, Piazza Giovanni XXIII, 18, esposizione della mostra «6 artisti in comune», con opere di Arzuffi, Gotti, Lizioli, Marra, Raffuzzi e Salvi, visitabile fino all'8 marzo negli orari di apertura del comune (la domenica 9-12,30). Franco Stocchi al circolo artistico Circolo artistico bergamasco, via Malj Tabajani 4, mostra personale di Franco Stocchi; in programma fino al 12 marzo. Gorle, «Donne» di Luisa De Giuli Auditorium del Centro culturale di via Marconi 5, personale della pittrice Luisa De Giuli dal titolo «Donne»; in programma fino al 15 marzo. Orari: tutti i giorni dalle 16 alle 19; escluso lunedì. Nembro, le opere di Cesare Benaglia Biblioteca Centro cultura, piazza Italia, esposizione della mostra di Cesare Benaglia, visitabile fino al 6 marzo. Ponte S. Pietro Idee per una collezione Alla Galleria d'arte «L'Ariete», largo IV Novembre 11, mostra di Carantani, Clivati, Edro, Facchinetti, Fera, Garrone, Roncelli, Savinelli dal titolo «Idee per una collezione», visitabile fino al 15 marzo. Orari: da mercoledì a sabato 15-19; domenica e festivi 10-12 e 15-19. Ponteranica, Rossetti, fotografo sul palco Nell'auditorium di via Valbona 73, mostra «Oltre il sipario» delle fotografie di Luciano Rossetti, visitabile fino al 7 marzo. Romano di Lombardia «Sulla via di Damasco» Alla basilica di S. Defendente, in piazza San Defendente, in occasione del bimillenario della nascita di San Paolo, mostra itinerante dal titolo «Sulla via di Damasco. L'inizio di una vita nuova», organizzata su proposta e in collaborazione con il Servizio nazionale per il Progetto culturale della Chiesa italiana, visitabile fino al 22 marzo. Orari: tutti i giorni 9-12; 16-19; chiuso il lunedì (ingresso libero). Romano di Lombardia, «Orizzonti» di Franco Zucchinali Sala Poker Ceasar della Mazzoleni Art Gallery, strada statale Soncinese, mostra di paesaggi inediti di Franco Zucchinali dal titolo «Orizzonti»; in programma fino al 31 marzo. Aperta tutte le sere. Romano di Lombardia, le foto di Matteo Zanardi Alla Vineria Osteria «Fuori Uso», via Patrioti Romanesi 6, mostra personale di fotografia «Nero Vivo», di Matteo Zanardi, visitabile fino al 18 aprile. Treviglio, Luoghi di fede ed ex voto Sala Crociera del Centro civico culturale, mostra itinerante «Alla scoperta della pianura bergamasca: i luoghi di fede», in programma fino al 15 marzo. Treviolo, «Genio e follia» di Manuel Ondei All'interno del locale «Provino wine relax bar» di via Dalla Chiesa, mostra di pittura dell'artista urgnanese Manuel Ondei dal titolo «Genio e follia»; in programma fino all'11 aprile. L'esposizione è un percorso-omaggio in 14 tele dedicato ai grandi geni dell'arte, dello sport e della musica, come Salvador Dalì, Jim Morrison, Albert Einstein e George Best, personaggi eccentrici, anticonformisti e dalla forte personalità. Orari: tutti i giorni, escluso lunedì, dalle 7 all'1, il venerdì e il sabato fino alle 2, la domenica apertura alle 18. MusicaAlzano Lombardo, flamenco e suoni latini al Vecchio Tagliere Ore 21,30, al Vecchio Tagliere di Nese, via Marconi 69, spettacolo di flamenco e suoni latini «De ida y vuelta» con l'ensemble di Aldo Pini, formato da Aldo Pini alla chitarra, Matteo Trogu al basso e Simone Gagliardi alla batteria. Ingresso gratuito. Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, dalle 15 alle 18,30, ingresso libero per i ragazzi/e della scuola primaria dai 6 agli 11 anni. Ore 16,30, «La casa dei maschi e la casa delle femmine», laboratori per ragazzi/e per confrontarsi ed esprimersi sulle differenze e somiglianze tra maschi e femmine. Oggi «Racconto e disegno la casa dei miei sogni». Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. E' possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo 035.711.220. 03/03/2009 nascosto-->

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Una laurea che premia la finanza per il territorio (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Una laurea che premia la finanza per il territorio --> Honoris causa in Economia aziendale a Gianfranco Bonacina «A capo di un istituto di credito che fa utili per il bene comune» Martedì 03 Marzo 2009 CRONACA, pagina 13 e-mail print «Dai ricavi e dagli utili non si può prescindere ma per la Cassa rurale è fondamentale il modo in cui li si consegue e, soprattutto, chi deve beneficiarne». Gianfranco Bonacina, presidente della Banca di credito cooperativo-Cassa rurale di Treviglio, ha illustrato davanti alle più alte cariche dell'Università degli studi di Bergamo, a docenti, personale tecnico e studenti, come si coniuga etica e finanza ripercorrendo la sua esperienza umana e professionale nell'istituto cooperativo creditizio fondato da un sacerdote, monsignor Ambrogio Portaluppi. Lo ha fatto in una «lectio magistralis» studiata ma a tratti «a braccio» ieri durante l'inaugurazione dell'anno accademico 2008-2009, dopo che il rettore Alberto Castoldi lo ha insignito della laurea Honoris Causa in «Economia aziendale e direzione delle aziende». Identità e appartenenza sul territorio, radici cristiane e solidaristiche, ridistribuzioni degli utili per il «bene comune del territorio», si coniugano nelle parole di Bonacina e nell'attività creditizia della Bcc-Cassa rurale di Treviglio con la possibilità di crescere e di fare utili. Un'esperienza che fa la felicità di economisti come Jeremy Rifkin, teorico della salvaguardia della cultura locale sulla globalizzazione selvaggia, e che suona come una strada possibile da percorrere nelle crisi economica e finanziaria in atto su cui è tornato più volte anche Bonacina. Unico momento di cedimento alle emozioni proprio nel ricordare e ringraziare i suoi genitori «di origine contadina» che gli hanno trasmesso i valori su cui ha costruito la sua vita umana e professionale, ma anche la famiglia (presente in sala). Un lungo applauso lo ha rincuorato come la lunga fila che si è creata al termine per stringergli la mano e complimentarsi. È toccato al professor Antonio Amaduzzi, decano dell'Università di Bergamo che tra l'altro è stato anche colui che al termine della sua presidenza ha proposto la laurea Honoris causa, tracciare il bilancio di un successo finanziario. «Durante la sua direzione prima e la presidenza poi la Banca ha avuto un costante ed equilibrato sviluppo - ha ricordato Amaduzzi introducendo Gianfranco Bonacina, direttore della Cassa rurale dal 1990 e presidente dal 2004 -. Dal 1° gennaio 1990 al 1° gennaio 2009 possiamo ricordare che la raccolta diretta e indiretta è passata da 435 milioni di euro a 2 miliardi e gli impieghi sono passati da 117 milioni a 1,4 miliardi di euro. Inoltre il numero di soci è passato da 1.427 a 16.300, il numero di dipendenti da 90 a 320 e il numero di filiali da 7 a 40». Il professor Amaduzzi ha poi colto il cuore dell'esperienza di Gianfranco Bonacina e dell'istituzione che rappresenta. «Bonacina - ha sottolineato - non ha snaturato l'identità storica di una piccola banca di credito cooperativo, ma con grande equilibrio e lungimiranza ha adeguato l'attività alle nuove esigenze derivate dall'evoluzione e apertura del mercato finanziario. Ha pertanto innovato il vecchio modello di cooperazione senza scossoni, mantenendo le peculiarità più vere e profonde che caratterizzavano a fine Ottocento tale tipo di aziende. Egli ha, con coerenza e coraggio, difeso e diffuso i valori primigeni della piccola banca cooperativa, ben ancorata al territorio, e non ha mai abbandonato pur nei momenti difficili il perseguimento dei fini statutari che si ispirano ai principi dell'insegnamento sociale e cristiano e ai principi cooperativi della mutualità. Perseguono una società che si distingue per il proprio orientamento sociale e per la scelta di costruire il bene comune». Il professor Amaduzzi ha valorizzato il percorso personale e professionale di Bonacina dai primi passi come revisore contabile all'espansione sotto la sua direzione oltre i confini trevigliesi, nel Cilento. «Nella logica di armonizzare l'efficienza bancaria con quella del territorio circostante nello spirito primigenio della fondazione della banca - ha osservato Amaduzzi - ha promosso la realizzazione della Casa della solidarietà e della Locanda del Samaritano per rispondere alle esigenze abitative di chi è in situazione di fragilità fino all'attenzione al mondo della formazione e delle scuola con il supporto della facoltà di Economia a Treviglio». Il rettore ha voluto ringraziare Bonacina proprio per l'attenzione alla formazione delle nuove generazioni. «La laurea honoris causa al presidente Gianfranco Bonacina è un riconoscimento per i suoi meriti ma anche la riconferma di un patto importante di collaborazione - ha dichiarato il rettore Alberto Castoldi -. Guardiamo con grande fiducia alle Casse rurali che ci sono state sempre vicine nell'assecondare il nostro insediamento a Treviglio. Certo le restrizioni attuali del ministero non ci consentiranno nell'immediato quell'impegno che ci proponevamo ma continueremo nel percorso intrapreso cercando comunque di potenziare la nostra presenza in un contesto che riteniamo ci sia amico ed è strategico per lo sviluppo dell'ateneo e del territorio». Elena Catalfamo 03/03/2009 nascosto-->

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Il rettore <Servirebbe il doppio dei fondi per competere con le altre nazioni> (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il rettore «Servirebbe il doppio dei fondi per competere con le altre nazioni» --> Martedì 03 Marzo 2009 CRONACA, pagina 13 e-mail print «L'università sia coscienza collettiva nelle crisi economica in atto, anche se il Paese, attraverso l'attacco mediatico della stampa nazionale, denigra questa istituzione e in un momento in cui servirebbero più investimenti, il ministero taglia i fondi sulla formazione accademica». Un anno accademico che si è aperto all'insegna della crisi economica, di qualche sonora tirata d'orecchio ai media nazionali, e di un invito all'impegno comune per il bene della società italiana, quello inaugurato ieri dal rettore Alberto Castoldi. Se i numeri dell'Università degli studi di Bergamo parlano di una situazione florida e in espansione, i tempi però non sembrano quelli di crogiolarsi troppo negli allori accademici. Quindicimila studenti, 330 docenti e 221 operatori del settore tecnico amministrativo, 52 mila metri quadri di spazi per lo studio: l'ateneo orobico continua a crescere ed è pronto ora a consolidare l'offerta formativa e la ricerca delle sue sei facoltà «sia quelle umanistiche che scientifiche». Sul palco con Alberto Castoldi (al suo ultimo anno accademico come magnifico rettore) i sei presidi: Ivo Lizzola (Scienze della formazione), Laura Viganò (Economia), Barbara Pezzini (Giurisprudenza), Claudia Villa (Scienze umanistiche), Bruno Cartosio (Lingue) e Giancarlo Maccarini (Ingegneria). E tra gli interventi quelli del generale Michele Calandro, comandante dell'Accademia della Guardia di Finanza di Bergamo, con cui l'università ha avviato una proficua collaborazione per la «formazione dei quadri direttivi che si occuperanno della tutela degli interessi finanziari del Paese», ma anche quello di Marina Margheron, rappresentante del personale tecnico amministrativo, che ha ribadito «la volontà di impegno del personale nonostante sia tra i meno remunerati del settore pubblico del Paese» e quello di Roberto Tomaselli, rappresentante degli studenti che ha incitato i giovani a partecipare alla vita universitaria con protagonismo. Castoldi ha messo in evidenza le preoccupazioni per il quadro generale dell'università italiana «denigrata dalla stampa nazionale» e vittima del taglio progressivo dei finanziamenti «quando ne servirebbero almeno il doppio per investire sul futuro e competere con le altre nazioni equiparabili alla nostra» per andare oltre quella realtà «obsoleta che continua a far sopravvivere nel ventunesimo secolo un modello di promozione e gestione dei saperi elaborato nel corso dell'Ottocento, ed assomma in sé una pluralità di competenze, ricerca, formazione, didattica, altrove ben diversamente ripartite e qualificate». El. Cat. 03/03/2009 nascosto-->

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La stagione turistica è a rischio (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 3 La stagione turistica è a rischio ECONOMIA IL GRIDO D'ALLARME LANCIATO DALL'ASSOCIAZIONE "ITB ITALIA" MASSA A NCHE la banca Asiatica per lo sviluppo è interessata alle esperienze che amministratori e mondo universitario hanno realizzato o stanno per realizzare a Marina di Massa. Se ne è parlato ieri mattina all'interno di "Balnearia", la fiera in corso a Marina di Carrara, nel convegno "Opere di difesa della costa Apuana: iniziano i lavori", che ha visto, fra gli altri, l'intervento di Loris Rossetti, assessore ai lavoro Pubblici della Provincia di Massa Carrara: «Siamo ormai vicinissimi ha spiegato l'assessore all'avvio dei lavori per realizzare un progetto sul quale l'amministrazione provinciale sta lavorando dal 2003. Assieme alla Regione Toscana stiamo impegnando ingenti risorse per un intervento unico nella nostra regione, che sarà oggetto di studio e di interesse per i moltissimi comuni le cui spiagge sono sottoposte ad erosione e che potrebbe diventare un elemento di promozione per il nostro territorio, attraverso il quale dimostrare le capacità e le competenze con le quali abbiamo saputo intervenire». IL DOCENTE all'Università di Firenze (Dipartimento Scienze della terra) Enzo Pranzini ha invece ripercorso la storia degli interventi effettuati sula costa di Marina di Massa che è diventata oggetto di studio per quanti devono affrontare problemi erosivi, ricordando che addirittura la Banca Asiatica dello sviluppo ha manifestato grande interesse ad acquisire informazioni da trasferire su interventi programmati in India. Pranzini ha ricostruito e illustrato con numerosi istogrammi la storia di un fenomeno erosivo che interessa fin dalla fine dell'Ottocento il tratto di costa che va dalla foce del Magra fino a Poveromo e che ha portato ad un arretramento di ben settecento metri della linea di costa sulla foce del Magra, ma che si è estesa anche su diversi tratti del litorale. L'area più colpita è stata quella di Marina di Massa dove, fino dalla fine degli anni Settanta, si è intervenuti con metodi diversi fino a quelli attuali, ma i risultati sono stati monitorati scientificamente solo negli ultimi anni. «Gli ultimi interventi, basati sul posizionamento di barriere sommerse fatte con sacchi in tessuto riempiti di sabbia ha dato buoni risultati perché consente l'afflusso di sabbia verso la costa, dunque ha detto Pranzini si proseguirà con questa filosofia e con un monitoraggio costante sui risultati». TEMPI e metodi del progetto sono stati illustrati da Giuliano Arrighi, responsabile del progetto di riequilibrio della costa per la Provincia, che ha fatto il punto sulla gara per realizzare i lavori che avranno un importo di circa 15 milioni di euro. Sono pervenute 12 proposte e 10 ditte sono state ammesse alla gara senza riserve mentre una lo è stata "con riserva". I lavori inizieranno prima dell'estate 2009 e si baseranno sul posizionamento di geotubi in tessuto che verranno riempiti di sabbia ed immersi ed interesserà, in questa prima fase, un tratto di circa un chilometro fra la foce del torrente Versilia e quello del Poveromo.

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IL NOSTRO Paese ha nel settore del turismo una risorsa prontamente a disposizione... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA PISA pag. 8 IL NOSTRO Paese ha nel settore del turismo una risorsa prontamente a disposizione... IL NOSTRO Paese ha nel settore del turismo una risorsa prontamente a disposizione per far ripartire il sistema economico. Nonostante la crisi in atto il turismo italiano ha chiuso il 2008 con un giro d'affari pari al 10% del Pil ed il dato occupazione diretto ed indotto, pari al 9% della forza lavoro dell'intero Paese, con oltre 2 milioni di occupati. Nell'indice di competitività turistica l'Italia è purtroppo surclassata da Germania, da Spagna e Francia mentre è ottimo l'appeal dell'immagine Italia (Country Brand). Il nostro Paese è quinto in Europa per il numero di voli internazionali e negli ultimi 35 anni la nostra rete autostradale ha avuto un incremento del 70% rispetto alla crescita del 230% dell'intera Europa, mentre nel settore dei porti turistici abbiamo 117.000 posti barca contro i 165.000 della Francia che, però ha meno della metà di km di costa rispetto a noi. Come si vede siamo di fronte a fenomeni contradditori che ci dicono come decenni di confusione politica per il turismo abbiano portato uno sviluppo disarmonico e disarticolato. Per veicolare l'Italian Style servono strumenti nuovi, capaci di offrire un nuovo appeal verso i turisti e soprattutto efficaci strategie di coordinamento del nostro sistema turistico, avveduta pianificazione e promozione di eventi, varo di misure coraggiose in campo fiscale e una crescita mirata ed armonica del settore infrastrutturale. OCCORRE per centrare questi obiettivi un patto forte, chiaro e condiviso dalla politica che dal livello nazionale si cali nelle realtà locali, capace di coinvolgere le imprese e gli operatori del settore. In quest'ottica sembra essersi mossa la Provincia di Pisa che partendo da un'analisi sulle cause di una minore dinamicità del turismo nel nostro territorio dovuta a scarsa innovazione e coordinamento, indica le terapie per superare la crisi. La proposta presentata dal vicepresidente della Provincia di Pisa - Giacomo Sanavio - alla Conferenza provinciale sul turismo è quella di creare un soggetto unico pubblico-privato per tutte le attività di promozione e commercializzazione , una sorta di cabina di regia che si chiamerà "PisaUnicaTerra". Sostenibilità e qualità, promozione e politiche fiscali saranno gli ingredienti di un rilancio di politiche sul turismo fino ad oggi lasciate a se stesse. Come Consorzio soggetto collegato strettamente al mare e quindi a tutto quel che ne deriva in termini di flussi turistici anche innovativi, saremo pronti a dare il nostro contributo in termini di proposte e di compartecipazione al progetto oggi proposto. Dottor Antonio Schena Presidente Consorzio Nautica Pisana

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<UNA FARFALLA sull'orlo dell'abisso>: questo il titolo della ... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA PISA pag. 8 «UNA FARFALLA sull'orlo dell'abisso»: questo il titolo della ... «UNA FARFALLA sull'orlo dell'abisso»: questo il titolo della prima antologia italiana di racconti dell'esilio repubblicano spagnolo che, curata da Federica Cappelli, è uscita di recente per i tipi della Ets Edizioni. E proprio la presentazione di questo libro costituisce il quarto «Aperitivo a teatro» in programma nella rassegna «Conflitti» oggi alle ore 17.30, nella Chiesa di Sant'Andrea. «Una farfalla sull'orlo dell'abisso» riunisce le tre principali voci A presentare il libro saranno tre docenti universitari di vaglia: Silvia Monti, docente di Letteratura spagnola all'Università di Verona; Arrigo Stara, docente di Critica letteraria e letterature comparate all' Università di Pisa e Francesco Guazzelli, docente di letteratura spagnola moderna e contemporanea all'Università di Pisa. L'attore e drammaturgo Carlos Andò e i Sacchi di Sabbia si alterneranno nella lettura di alcuni brani dell'antologia, l'uno in lingua spagnola, gli altri in italiano. A conclusione, aperitivo per tutti. L' ingresso è gratuito. Per informazioni: 050 542364.

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IL LICEO scientifico Serpieri di Rimini inizia oggi il seminario <Sentieri d... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

RIMINI CRONACA pag. 9 IL LICEO scientifico Serpieri di Rimini inizia oggi il seminario «Sentieri d... IL LICEO scientifico Serpieri di Rimini inizia oggi il seminario «Sentieri della fisica: E quindi uscimmo a riveder le stelle», ciclo di sei conferenze con esperti e studiosi. Si parte oggi pomeriggio, all'Auditorium del Serpieri (inizio alle 16,30) con Roberto Battiston, fisico dell'Università di Perugia che parlerà dell'energia nella storia dell'uomo. Il 6 marzo, alle 16, nella stessa sede, Roberto Bedogni, astronomo dell'Università di Bologna con «Novità dal sistema solare». Il 19 marzo sarà la volta di Daniela Baroncini, docente letteratura italiana dell'Università di Bologna che alle 11 parlerà di «Pascoli, Serpieri e la poesia cosmica».

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La corsa per il rettore passa da qui (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

RIMINI CRONACA pag. 9 La corsa per il rettore passa da qui UNIVERSITA': CONFRONTO TRA I SEI CANDIDATI ENTRA nel vivo la campagna elettorale dei candidati in corsa per la prestigiosa carica di nuovo magnifico rettore dell'università di Bologna. Questa mattina alle 9,30, presso l'aula magna dell'ateneo (via Angherà) i sei candidati presenteranno ai docenti del polo universitario di Rimini le loro idee e le loro proposte per l'Alma Mater. Un confronto serratissimo tra Dario Braga, Ivano Dionigi, Roberto Grandi, Giuseppe Sassatelli, Andrea Segrè e Giorgio Cantelli Forti, attuale presidente del polo universitario riminese, che qualche mese fa ha ufficializzato la sua candidatura. Saranno soprattutto le strategie dei candidati per l'università riminese a tenere banco, questa mattina, nell'incontro di presentazione coi professori dell'ateneo. Dopo le relazioni dei candidati, spazio alle domande dei docenti moderate dal professor Gianfranco Capodaglio. «È un incontro fondamentale anche per la vita della città», sottolinea Capodaglio, che invita tutti i riminesi interessati a partecipare all'incontro con i candidati.

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<Ateneo, grandi risultati ma futuro preoccupante> (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: CASERTA - data: 2009-03-03 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE La cerimonia Seconda Università, pochi fondi per la gestione «Ateneo, grandi risultati ma futuro preoccupante» Il rettore: anno accademico, inaugurazione sobria Non sfilano le toghe, solo un incontro riservato tra alunni e docenti nell'aula magna di Economia a Capua CASERTA — Domani, nell'Aula Magna della facoltà di Economia a Capua, la Seconda Università di Napoli inaugura l'anno accademico numero 16, cerimonia con «toni sobri», per usare le parole del rettore Francesco Rossi, il rituale celebrato fra gli addetti ai lavori, docenti e studenti, non toghe a sfilare ma, piuttosto, a meditare sul momento che l'istruzione universitaria sta attraversando in Italia. «La difficile situazione in cui si dibatte il sistema universitario — anticipa il rettore Rossi — che ci costringe sempre più, nonostante gli indubbi risultati raggiunti dall'Ateneo, ad assolvere ai nostri compiti istituzionali con molte preoccupazioni per il futuro, suggerisce per quest'anno di inaugurare l'anno accademico con una cerimonia sobria e non tradizionale. Sarà, quindi, una manifestazione riservata soprattutto alle componenti interne della Seconda Università, che ci vede tutti coinvolti per una libera riflessione sulle nostre attività, le scelte e gli obiettivi che ci siamo dati». La cerimonia di inaugurazione del primo anno accademico si tenne nel 1993 nella cappella palatina della reggia, così negli anni a seguire, tranne la sortita di due anni nella sala conferenze della Scuola di Aeronautica Militare, sempre in palazzo reale e sempre in attesa di una sede per il Rettorato, istituto che dovrebbe maggiormente ancorare nel capoluogo provinciale l'istituzione universitaria per decenni vagheggiata. Oggi la Seconda Università, con sedi distribuite a pioggia a Caserta, Aversa, Capua e Santa Maria C.V. conta dieci facoltà frequentate da ventinovemila studenti, mille docenti e oltre duemila unità di personale tecnico e amministrativo. L'università ha mantenuto anche per quest'anno il pareggio del bilancio, lo scenario economico normativo non consente voli pindarici, si conta di confermare gli standard sino ad oggi assicurati nei servizi a favore degli studenti e di proseguire nel completamento dei programmi di edilizia avviati. Fra le opere in itinere, un punto certamente dolente è rappresentato dal Policlinico Universitario, questo sì «di Caserta». Il ritardo è notevole, deriva nel ritardo nella erogazione dei finanziamenti, dai conseguenti rallentamenti della impresa appaltatrice dei lavori. La tabella di marcia prevedeva l'inaugurazione del colosso della spedalità universitaria alla data del 28 dicembre 2008. Alla posa della prima pietra, si era nel 2005, il sindaco che all'epoca era Luigi Falco, disse: «Siamo in ritardo di sei anni, questa prima pietra avremmo dovuto porla nel 1999 e se l'avessimo fatto, oggi saremmo già all'inaugurazione di questo complesso sanitario che per Caserta sarà come un secondo palazzo reale». E tale sarà, se non altro per i tempi di realizzazione, un trentennio per la reggia, altrettanti per il Policlinico a tenere il passo di oggi. Della mancanza della struttura, la sola che giustifichi la facoltà di Medicina, penalizza gli studenti e l'organizzazione del corso di laurea, articolato su Napoli e Caserta e in questa provincia diviso tra la struttura didattica di Via Arena-SanBenedetto e quelle ospedaliere dell'Azienda Sant'Anna e San Sebastiano e, da alcuni giorni, con l'ospedale di Marcianise. Domani la relazione del rettore Rossi sarà preceduta da quelle del decano dei presidi, Nicola Melone, e del delegato per la Ricerca Riccardo Pierantoni. Franco Tontoli Le relazioni Prima dell'intervento del rettore prevista una relazione del decano dei presidi Nicola Melone Gli studenti Grandi numeri per l'Ateneo casertano: ventinovemila studenti, mille docenti e duemila dipendenti Partecipazione Una delle affollate assemblee degli studenti della seconda università di Napoli che ha sede a Caserta: i giovani chiedono maggiore attenzione e soprattutto più fondi per migliorare l'Ateneo

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La Gottardi: all'università un docente mi molestava (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto - VERONA - sezione: CRONACAVERONA - data: 2009-03-03 num: - pag: 4 categoria: REDAZIONALE Il caso L'europarlamentare: «Altre colleghe tra le vittime. Poi l'abbiamo affrontato». Stalking, romeno denunciato dai vigili La Gottardi: all'università un docente mi molestava VERONA — «Faceva delle battute spinte, allungava le mani. Lo faceva con tutte e appena trovava resistenza, come nel mio caso, cercava una nuova vittima». Lo ricorda ancora, a distanza di anni. La prepotenza sulle donne non risparmia nessuna, neppure l'europarlamentare veronese Donata Gottardi. «Ero finita nel mirino di un molestatore, ma non mi piace parlarne», confida. Doveva essere un'intervista sull'introduzione del reato di stalking (previsto dal decreto sicurezza), dopo che proprio a Verona la scorsa settimana è stato denunciato un romeno che quotidianamente importunava alcune signore lungo la strada. «Finalmente è diventato reato perseguitare le donne - spiega - anche se la repressione da sola non basta: occorre prevenire, diffondendo la cultura del rispetto». Ma la parlamentare europea eletta nel Pd, ha deciso anche di parlare di sé, svelando un ricordo tra i più odiosi. «A quel tempo insegnavo ancora all'università - racconta - e a tormentarmi era un collega. Ci andava pesante. Per fortuna ho un carattere forte e ho deciso di affrontarlo subito: gli ho detto che doveva lasciarmi in pace». Non un semplice spasimante, ma un vero e proprio molestatore. Un insospettabile docente universitario che prendeva di mire le donne. «Parlando con altre colleghe ricorda l'europaramentare - ho scoperto che si era comportato in quel modo anche con loro. Il metodo era sempre lo stesso, e appena trovava resistenza cambiava vittima. Cercava una donna debole, che non avesse il coraggio di opporsi alle sue attenzioni ». Gottardi e le altre vittime, scoprirono anche che c'era una donna «prigioniera» delle molestie di quel docente. «Riuscimmo a fare squadra - aggiunge - e a convincere la vittima a ribellarsi. Poi affrontammo il collega a viso aperto, dicendogli di non azzardarsi mai più a comportarsi in quel modo. A quanto pare funzionò». Restano molti i problemi che quotidianamente affrontano le donne: «Dalla discriminazione sul posto di lavoro fino ai pregiudizi e alle violenze», precisa la Gottardi che, assieme alla collega di partito Anna Paola Concia, ha denunciato Berlusconi alla Corte europea per «ripetute dichiarazioni di disprezzo sulla dignità delle donne». Tra le frasi incriminate, quella rivolta giovedì al presidente francese Sarkozy, riferita alla consorte Carla Bruni: «Io ti ho dato la tua donna» che ha causato tensione diplomatica tra i due paesi. Andrea Priante \\ Allungava le mani e battute spinte, gli ho detto di lasciarmi in pace

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È IN ARRIVO un calendario ricco di iniziative per celebrare l'8 marzo i... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Imola)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

IMOLA pag. 2 È IN ARRIVO un calendario ricco di iniziative per celebrare l'8 marzo i... È IN ARRIVO un calendario ricco di iniziative per celebrare l'8 marzo in città. «Quest'anno spiega l'assessore Donatella Mungo abbiamo voluto dare un segnale forte a partire dal logo, che racchiude tutti i mesi dell'anno: segno che le tematiche sulle donne vanno affrontate sempre, al di là delle ricorrenze». Si partirà sabato alle 9.30, all'associazione Trama di terre, con la tappa imolese di una staffetta nazionale di incontri sulla violenza sulle donne. Dalle 10 alle 11, in centro, Amnesty international propone uno spettacolo di danza sperimentale. Alle 16, nella sala del consiglio comunale, Cgil e Trama di terre organizzano uno spettacolo-racconto dal titolo She's a', nato dall'incontro tra le attrici dell'Associazione interdisciplinare delle arti di Milano e le donne immigrate dell'associazione imolese. Alle 17, invece, in piazza Caduti per libertà prenderà il via Rock in rosa', un concerto rock con le imolesi Bettle juice e Plastercaster rose e la performance delle bolognesi Mumble rumble. In serata, alle 19, a palazzo Tozzoni in via Garibaldi si terrà la prova aperta di La serva padrona', realizzata dai docenti della scuola di musica Vassura-Baroncini. Domenica alle 15, nella sala Auser in via Vivaldi, la Cgil e Spi Lega Pedagna propongono Sebben che siamo... nonne', un pomeriggio di canzoni sulle donne e balli. Martedì 10, alle 20.30 nella sala San Francesco in biblioteca, si terrà il seminario-incontro La storia delle donne fra crisi e diritti: cominciamo a parlarne', con l'assessore alle attività produttive Monica Campagnoli, l'assessore Mungo, l'avvocato Carmela Cappello e la consigliera di parità della Provincia Forlì-Cesena Daniela Ciani. Lunedì 16, dalle 15 alle 18, al circolo Fiorella in via Cairoli si terrà un seminario sulla prevenzione con l'ostetrica del consultorio, Maria Teresa Rizzioli. Infine sabato 21, alle 15.30, nella sala delle Stagioni, Università Aperta propone una lezione-concerto su Simone Weil. c. d.

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Le donne e il pallone? In molti rabbrividiscono anche solo pensando a questo binomio. Ci... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 Chiudi di FRANCESCO LANNA Le donne e il pallone? In molti rabbrividiscono anche solo pensando a questo binomio. Ciò non accade all'università Roma Tre, dove giovedì verrà dato il fischio d'inizio della III edizione del torneo di calcio a cinque femminile universitario. Presso il centro sportivo 'Le Torri' saranno dieci le squadre che si daranno battaglia per portare a casa il trofeo che verrà assegnato il prossimo 29 aprile. Un'affermazione che non è cercata con l'esasperazione eccessiva troppo, spesso presente fra i maschi. «Le ragazze vivono con meno agonismo e malizia la sfida sportiva - ha raccontato Cinzia Carbonara, allenatrice della rappresentativa dell'Ateneo di via Ostiense -. Lo scorso anno le due formazioni finaliste hanno preparato uno striscione di incitamento l'una per l'altra squadra e dopo la partita tutte insieme sono andate a cena per festeggiare, non tanto la vittoria, quanto la bella esperienza vissuta. Questo dimostra lo spirito con cui è affrontato e vissuto questo evento». Le ragazze che si avvicinano al mondo del pallone cercano in quest'attività «un momento di divertimento che faccia fuggire per qualche ora la mente da esami e libri». Il successo di questa iniziativa è dimostrato dai numeri: per questa edizione si è passati da sette a dieci formazioni. «Tramite il calcio a cinque femminile, malgrado un certo scetticismo iniziale - ha spiegato Alberto Tenderini, coordinatore delle Attività Sportive di Roma Tre - sono entrati in contatto studenti, docenti e territorio. Il successo del torneo ha rappresentato la migliore risposta a qualsiasi dubbio iniziale. Si tratta di un'iniziativa che non ha altri riscontri nella realtà accademica della capitale». Ma oltre allo scopo puramente ludico l'Università Roma Tre, ha pensato anche all'aspetto sociale: «Abbiamo voluto legare l'evento all'Avis (l'Associazione Volontari Italiani Sangue, ndr) per sensibilizzare gli studenti e i docenti al problema della donazione del sangue. Questa iniziativa - ha affermato ancora Tenderini - è un bel momento di sport, di socialità, ma anche di solidarietà». Questa manifestazione è solo la base di un progetto che coinvolge anche le altre università della capitale. Da un paio di anni, infatti, alcuni atenei romani - Tor Vergata, Roma Tre, John Cabot University, American University of Rome, Campus Biomedico, Luiss e IUSM - hanno creato un vero e proprio campionato interuniversitario sia maschile che femminile. Tra le ragazze nelle prime due edizioni hanno spopolato le giocatrici dello IUSM, molte delle quali tesserate con squadre che partecipano ai campionati della Figc.

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URBINO Le zone territoriali Asur di Fano e Urbino e il San Salvatore di Pesaro sono al cent... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 Chiudi di MAURO BERNARDINI URBINO Le zone territoriali Asur di Fano e Urbino e il San Salvatore di Pesaro sono al centro di un progetto pilota sperimentale di accoglienza. Il piano, che avrà la durata di dodici mesi, è stato approvato ieri dalla giunta regionale. Nel programma di intervento sono ricompresi i tempi di prenotazione, la segnaletica per accedere al servizio, il front e back office, le sale di attesa e i percorsi interni, le informazioni in tempo reale sul rispetto degli orari di prenotazione, i rapporti tra personale e utenza. «I tempi di prenotazione accettabili - - ha sottolineato l'assessore alla, Sanità Almerino Mezzolani - rivestono nel contesto della sanità attuale un ruolo fondamentale, fino al punto da risultare il primo criterio di scelta della struttura a cui rivolgersi. Perciò, oltre che sugli altri aspetti del progetto, ci concentriamo su questo versante. Nostri obiettivi sono migliorare l'informazione all'utenza, promuovere l'educazione sanitaria, soprattutto attraverso la prevenzione, razionalizzare il flusso di lavoro delle risorse umane, aumentare la qualità percepita. Ci proponiamo di raggiungerli tramite una vera e propria ingegnerizzazione delle procedure, in modo da offrire ai cittadini criteri tangibili e misurabili accessori alla prestazione medica. In questa prospettiva sarà possibile limitare i flussi di mobilità passiva, tenendo comunque conto che l'obiettivo prioritario è l'alta qualità dei servizi sanitari erogati». Il progetto si compone di quattro parti. La prima riguarda le procedure di diagnostica e gli ambulatori, la seconda la privacy, la terza le sale d'attesa, la quarta il software di connessione tra front e back office. I costi del progetto ammontano a 36 mila euro per il San Salvatore, 58 mila 800 per la zona di Fano e 25 mila 200 per quella di Urbino. Accanto al progetto di accoglienza verrà attivato anche un progetto pubblicitario, in grado di garantire entrate finanziarie, in base alle norme sulle partnership pubblico private per sponsorizzazioni. La durata del progetto complessivo sarà di un anno, ma in caso di raggiungimento dei risultati sperati, la sperimentazione verrebbe estesa su tutto il territorio regionale.

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Bottino: <Ho chiesto ispezioni in tutte le scuole> (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-03-03 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE Diplomifici «Spetta all'ispettorato del lavoro verificare se un istituto paga gli stipendi ai suoi dipendenti, a noi la vigilanza sulla didattica» Bottino: «Ho chiesto ispezioni in tutte le scuole» Il provveditore regionale: «I due casi salernitani? Presto la verità» NAPOLI — Dottor Bottino, lei ha dichiarato di non aver mai ricevuto denunce in riferimento alle scuole paritarie che non pagano i docenti precari. Gli ispettori del lavoro di Salerno, invece, hanno riferito di aver inoltrato al suo ufficio due segnalazioni di irregolarità. «Sto cercando gli atti per dare riscontro alle notizie pubblicate domenica scorsa dal Corriere del Mezzogiorno. Vorrei chiarire: mi rendo conto che c'è un po' di animosità, non capisco perché, ma non fa niente ». Animosità, da chi? «No, no, niente. Da parte mia. Mi ascolti: l'Ispettorato del Lavoro di Salerno ha convocato una conferenza stampa per informare sulle operazioni che ha eseguito. Tra queste, anche i due casi che sarebbero stati segnalati all'ufficio per le scuole paritarie e non alla mia persona». Cambia poco. «No, molto. Anche perché spero che nelle prossime ore possa fornire ogni chiarimento sulle comunicazioni dell'Ispettorato di Salerno». Mi scusi: ma lei non ha memoria di questi due istituti paritari di Salerno che sarebbero stati denunciati per irregolarità? «A mia memoria non ricordo alcuna segnalazione. Ho informato l'ufficio per le scuole paritarie e mi hanno accennato che ci sarebbe qualcosa su cui hanno lavorato: una pratica è ancora in itinere e risalirebbe all'ottobre del 2008; mentre l'altra addirittura al 2006». A tre anni fa? «Sì». E non è accaduto nulla da allora? «è per questo che voglio verificare. Ma attenzione, i miei uffici hanno competenza solo su alcuni aspetti, come il funzionamento di un istituto, cosa fa, sugli insegnanti che utilizza e se sono abilitati o meno, sulla didattica e sui contratti se sono conformi a quelli nazionali. Non se i docenti che vi lavorano vengono pagati. Questo è un compito che spetta agli ispettori del lavoro». Anche il coordinamento dei docenti precari salernitani ha riferito di un cospicuo numero di cause di lavoro intentate da insegnanti ora di ruolo. «Mi spiace che questi insegnanti abbiamo deciso di denunciare soltanto ora che sono passati di ruolo. Comprendo, ma non giustifico. Ora ho interessato l'Ispettorato del lavoro perché verifichi le denunce raccolte dalla trasmissione tv ??Presa diretta'' sulle scuole paritarie. Mi sono limitato, per ora, alle scuole superiori e non solo a quelle salernitane, ma agli istituti di tutte le province campane ». Questi diplomifici sono parte di un fenomeno di degrado scolastico esclusivamente campano? «Non è assolutamente così. Nego che sia solo un problema della nostra regione. Penso che sia presente anche in Sicilia, in Puglia e in Lazio. Non dico che esista, ma se devo avanzare una ipotesi non posso escludere che essa non sia equalmente immaginabile anche in altre regioni». Angelo Agrippa \\ L'ufficio per le scuole paritarie mi farà sapere entro poche ore sui due casi segnalati a Salerno \\ In una scuola controlliamo regolarità didattica e se gli insegnanti sono abilitati Non se vengono pagati Direttore Alberto Bottino è direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Campania del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. è stato tirato in ballo da un'inchiesta del programma tv «Presa diretta»

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ALL'ETERNO dal tempo. Dante e Cecco: Conoscenza e scienz... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

ASCOLI pag. 5 ALL'ETERNO dal tempo. Dante e Cecco: Conoscenza e scienz... ALL'ETERNO dal tempo. Dante e Cecco: Conoscenza e scienza tra immagine e parola'. Sarà questo il tema della seconda lezione del ciclo di incontri seminariali Lecturae Francisci-Lecturae Dantis', organizzato dall'Istituto superiore di Studi Medievali Cecco d'Ascoli', che si terrà questo pomeriggio alle 16, nella sala dei Savi di palazzo dei Capitani. Gli incontri, dedicati ad una lettura comparata delle opere di Dante e Cecco d'Ascoli, rappresentano il quinto appuntamento di un'articolata serie che nell'arco di un decennio sono stati realizzati con il coordinamento scientifico dell'università degli studi di Macerata, in collaborazione con il liceo classico F. Stabili' e il liceo scientifico A. Orsini'. Docente di questa seconda lezione sarà Sasha Zamler-Carhart, professore di musica medievale e lingua latina al Royal Conservatory de L'Aja. Oltre alla lezione, il regista e attore Stefano Artissunch leggerà dei brani scelti dalla Divina Commedia e da L'Acerba'. Il corso, che si articola in otto lezioni di due ore ciascuna, rientra nel piano provinciale di aggiornamento per docenti, dirigenti scolastici e personale Ata delle scuole elementari, medie inferiori e superiori per tutte le aree disciplinari. Gli alunni delle scuole medie superiori, inoltre, potranno usufruire dell'attestato di frequenza, valevole per il conseguimento del credito formativo. l. c.

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Stagione della Camerata, Ovcinnikov al Piccinni (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - LECCE - sezione: TEMPOLIBERO - data: 2009-03-03 num: - pag: 14 categoria: REDAZIONALE CLASSICA / 1 Stagione della Camerata, Ovcinnikov al Piccinni Prosegue stasera con il pianista russo Vladimir Ovcinnikov (foto) la 67esima stagione della Camerata musicale barese. Il concerto si terrà al teatro Piccinni di Bari. Del musicista, nato nel 1958, il Daily Telegraph ha scritto: «Chiunque ascolti una sua esecuzione, si rende conto immediatamente della perfezione, della limpidezza e della potenza del suo suono». Ovcinnikov si è laureato alla Scuola centrale e al conservatorio statale Ciaikovskij di Mosca. Nel 1982 ha vinto il concorso internazionale Ciaikovskij di Mosca e nel 1987 del Leeds International Piano Competition, vittoria che segna l'inizio della sua carriera internazionale. Attualmente è docente sia al Conservatorio Statale di che all'Università Statale di Mosca ed è professore ospite all'Università di Sakuyo in Giappone. Nel 2005 è stato insignito del titolo di Artista emerito della Russia dal presidente Vladimir Putin. ............................................................................................. VLADIMIR OVCINNIKOV - Bari Stasera (ore 20.30) al teatro Piccinni, corso Vittorio Emanuele II n. 84. Biglietti 15/20/30 euro più prevendita. Info 080.521.19.08 (uffici Camerata)

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Caro Signor Gervaso, in un precedente articolo che non sono più in grado di recuperare, lei ha ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Martedì 03 Marzo 2009 Chiudi Caro Signor Gervaso, in un precedente articolo che non sono più in grado di recuperare, lei ha citato un libricino edito da Newton Compton che l'ha particolarmente colpita per la chiarezza di linguaggio e l'acutezza dei giudizi politici. Le sarei grato se mi ricordasse il titolo del volumetto e il nome dell'autore. Mi farebbe anche piacere conoscere il clima culturale, artistico, filosofico, intellettuale che si respirava in Europa nei poco più di vent'anni che vanno dalla pace di Versailles all'invasione germanica della Polonia, che diede il via alla seconda guerra mondiale. Alessio Gilera - Verona Il titolo del breve, stupendo saggio è "L'Europa fra le due guerre" (1919-1939); l'autore, il professor Ralph Schor, docente (o ex docente: l'edizione italiana della Newton Compton è del 1995) presso l'Università di Nizza. È un excursus, che ha il dono della concisione e dell'alta conoscenza storica di un Continente che, in quel ventennio, subì trasformazioni epocali. E in ogni campo: non solo politico ed economico, ma anche sociale e culturale. La prima guerra mondiale suggellò in modo inequivocabile la fine dell'Ottocento. Calò il sipario sul XIX secolo e si spalancò quello sul secolo successivo. Erano accadute tante cose, ma sicuramente il primo conflitto che, per l'Italia, durò dal 1915 al 1918, per il resto delle potenze belligeranti cominciò nel 1914, diede un volto nuovo al vecchio Continente e confermò, fino a Pearl Harbour, lo spirito isolazionista degli americani. Le dittature russa, fascista, salazariana, nazista, franchista crearono un nuovo modo di pensare perché i regimi autoritari tendono invariabilmente, per loro stessa, perversa natura a irreggimentare le masse. L'Italia e la Germania erano state democrazie, divise e litigiose finché volete, ma democrazie, i cui abitanti potevano liberamente esprimere le loro idee, confrontarsi nei seggi elettorali, votare per questo o quel partito. Non era un privilegio di poco conto, di cui si scoprì l'importanza quando questo privilegio, che è un diritto inalienabile dell'uomo, venne negato. L'opera d'irreggimentazione non mise in riga solo l'Europa, che ne fu, comunque, la principale vittima. A favorire paradossalmente questa amputazione delle scelte individuali fu anche il fantastico progresso scientifico e tecnologico e il consumismo di massa. Può sembrare una contraddizione, ma se le mode impongono ai cittadini entusiasti, ma acritici, quindi inconsapevoli, le medesime scelte, orientate dalla diffusione mediatica delle aspirazioni e dei gusti, è fatale che questi cittadini si somiglino non solo nelle fogge e nelle pose esteriori, ma la pensino anche nello stesso modo. Il consumismo di massa favorisce il conformismo, nessuno vuole essere diverso dall'altro, quasiché questo desiderio, che diventa spesso un imperativo, gli facesse da scudo di protezione contro un ambiente ostile. Gli uomini, checché se ne dica, amano il gregge, anche se non lo vogliono governato da un pastore che, appena gira la testa, è oggetto dei loro lazzi, delle loro critiche, delle loro censure. Ma non divaghiamo e torniamo al nostro ventennio che assisté allo sviluppo della stampa, della radiofonia, del cinema, delle comunicazioni (dall'automobile all'aereo, dai treni alle navi veloci). E poi lo sport (il calcio, il ciclismo, la boxe) che mobilitava le folle come le trombonesche allocuzioni di dittatori come Hitler e Mussolini. Ma mentre le trionfali messinscene in Germania avevano un afflato marziale, in Italia erano roba da operetta o d'avanspettacolo, sotto la regia di quel fedele e pagliaccesco scenografo che fu Starace. Dopo le turbolenze e le sofferenze della guerra, la gente, a qualunque ceto appartenesse, aveva una gran voglia di dimenticare e di divertirsi e ogni forma di spettacolo era il benvenuto. Dall'America arrivarono nuovi balli, come il charleston, nuova musica come il jazz, che il Duce detestava e i figli amavano. Arrivarono i grandi film, la vacanza diventò di moda, e se i meno abbienti si accontentavano delle spiagge popolari, ai confini delle città, i più facoltosi e raffinati frequentavano i luoghi di villeggiatura più chic. Chi poteva permetterselo, ma pochi allora se lo potevano permettere, aveva i primi elettrodomestici e si faceva arredare gli attici e le ville da architetti di grido. Una simile trasformazione, che sovvertiva e archiviava un vecchio mondo e ne teneva a battesimo uno nuovo, fu (e non avrebbe potuto non esserlo) foriera di metamorfosi non solo economiche e sociali, ma anche morali e spirituali. Al cambiamento non ci si poteva, né ci si voleva, opporre, e questo provocò un rimescolamento di valori e una riconversione di tendenze. Non si riscoprì una nuova civiltà, più solida e illuminata della precedente, ma il progresso, che di civiltà non è sinonimo, subì una portentosa spinta. La gente beneficiò di nuovi comfort, ma non per questo si sentì, e fu, più felice. atupertu@ilmessaggero.it

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Un maxi-centro con negozi e case farà rinascere l'area ex dogana (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

SAN DONATO SEGRATE CASSANO pag. 25 Un maxi-centro con negozi e case farà rinascere l'area ex dogana Siglato l'accordo: in arrivo un restyling da 161 milioni di euro di ALESSANDRA ZANARDI SEGRATE UN MAXI-PROGETTO di riqualificazione urbanistica farà cambiare volto alla città, portando in dote un centro polifunzionale, nuove residenze e una viabilità più fluida. Nei giorni scorsi Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Segrate e Ibp Milano (che realizzerà parte dei lavori) hanno sottoscritto un accordo di programma per la realizzazione di un pacchetto di opere pubblico-private destinate al recupero delle aree dismesse e a un rilancio strategico del territorio compreso tra l'Idroscalo e l'aeroporto di Linate. In tutto, l'intervento di restyling costerà 161 milioni di euro. Tra gli aspetti qualificanti dell'operazione, la riqualificazione della ex dogana, un comparto dismesso di 600mila metri quadrati sul quale entro il 2012 sorgerà un centro polifunzionale con gallerie di moda, cinema e ristoranti. L'area, diventata famosa in questi anni per essere stata teatro di rave e feste abusive, ospiterà così il tanto discusso centro commerciale, un circuito di negozi che un progetto iniziale, poi modificato, avrebbe voluto installare sulla circonvallazione dell'Idroscalo. «In questo modo la struttura sarà molto meno impattante: le obiezioni che in un primo momento erano state mosse non hanno più ragione di esistere», commenta il sindaco Adriano Alessandrini. «Anche la viabilità verrà riorganizzata, per dare respiro al centro abitato». Con gli oneri di urbanizzazione ceduti dai privati, infatti, il Comune potrà realizzare la Cassanese bis, un'arteria pensata per dirottare il traffico fuori dalle frazioni cittadine, servire il centro commerciale e trasformare l'attuale Cassanese in una strada comunale. Novità in vista anche per la Rivoltana, che verrà riqualificata con la messa in sicurezza degli svincoli. «QUESTE infrastrutture - commenta Raffaele Cattaneo, assessore alla mobilità della Regione - miglioreranno l'accessibilità all'aeroporto di Linate e all'Idroscalo, ma saranno strategiche soprattutto per la connessione di Brebemi e in vista dell'Expo». Ancora. L'accordo di programma sottoscritto nei giorni scorsi prevede il recupero dell'area ex Ibm, sulla quale sorgerà un complesso residenziale. A corredo delle abitazioni, l'operatore realizzerà una serie d'interventi di urbanizzazione primaria e secondaria, tra i quali un insediamento di housing sociale, un asilo-nido e una scuola media. Oltre che per i nuovi residenti della ex Ibm, questi servizi saranno punto di riferimento per la frazione di San Felice. Nella maxi-operazione di rilancio sarà coinvolta, infine, la zona ex Ellisse, dove sorgeranno alberghi, parcheggi e strutture direzionali collegate con l'aeroporto. Si prevedono anche la costruzione di piste ciclabili e piani di potenziamento del trasporto pubblico nella tratta Milano-Pioltello.

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di GIORGIO GAZZOTTI BOLOGNA RIMPASTO con colpo di scena nell... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACHE pag. 10 di GIORGIO GAZZOTTI BOLOGNA RIMPASTO con colpo di scena nell... di GIORGIO GAZZOTTI BOLOGNA RIMPASTO con colpo di scena nella Giunta regionale. Alle due caselle vuote da riempire, quelle di Flavio Delbono in corsa per la poltrona di sindaco di Bologna, e di Paola Manzini, deceduta, si è aggiunta a sorpresa quella di Luigi Gilli, assessore di peso con delega all'organizzazione, programmazione ed autonomie. Ex della Margherita e già braccio destro di Pierluigi Castagnetti alla guida dei Popolari, Gilli non aveva mai aderito al Pd. Oltre un mese fa aveva consegnato ad Errani la lettera di dimissioni, con la quale «considerava conclusa la sua esperienza di assessore». Il governatore aveva cercato di convincerlo a rimanere, ma inutilmente. Un divorzio soft e discreto, ma non per questo politicamente meno significativo. Al suo posto il presidente Errani ha nominato Giancarlo Muzzarelli, 54 anni ex diessino, già assessore provinciale a Modena e dal 2000 consigliere regionale. LA SCELTA pare sia caduta su di lui anche per accontentare il Pd modenese, che, con la scomparsa della Manzini, tra l'altro compagna del neoassessore Muzzarelli, rischiava di essere sottorappresentato a livello regionale. La poltrona della vicepresidenza è andata ad un altro Muzzarelli, in questo caso però una donna, Maria Giuseppina, docente di storia medievale all'università di Bologna, anche lei ex diessina. Alla Muzzarelli non è però stata data l'importante delega al bilancio, ma solo quelle all'Europa, alla cooperazione internazionale e alle pari opportunità. Errani ha riservato alla presidenza la delega alle Finanze. Gira voce che di fatto saranno affidate al sottosegretario Alfredo Bertelli. All'assessorato scuola, formazione, università e lavoro è stato nominato Giovanni Sedioli, per molti anni preside dell'istituto tecnico Aldini Valeriani di Bologna, anche lui di area ex Ds. «Ad un anno dal termine della legislatura regionale - commenta Errani - le scelte che avanzo sono fatte in piena autonomia e di ciò ringrazio la coalizione che mi sostiene». Tre volti nuovi, dei quali due in qualche modo possono essere definiti tecnici. Le tre new entry determinano però un evidente riassestamento degli equilibri politici della Giunta. Escono infatti due cattolici ed ex Margherita ed entrano tre ex diessini. Scelti personalmente da Errani, forte oggi anche del nuovo asse con il segretario Franceschini. IN UN COMUNICATO Gilli ringrazia ed elogia tutti coloro con cui ha collaborato, ma non fornisce spiegazioni della sua decisione. In serata ha però smentito le voci che volevano vedere nella sua uscita il primo passo verso una nuova collocazione politica all'interno delle ipotesi di grande centro. «Nessuna nuova avventura politica - spiega l'ex assessore - il Grande Centro non mi interessa. Ho solo ritenuto la mia esperienza da assessore ormai conclusa». Dietro la scelta non vi sono però solo ragioni personali. «Sono un senza partito - aggiunge infatti Gilli - e dentro un monocolore finisce che ti senti un po' stretto».

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Essere donna al tempi di Matilde: viaggio nella storia con il Soroptimist (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

REGGIO pag. 11 Essere donna al tempi di Matilde: viaggio nella storia con il Soroptimist L'INIZIATIVA Nell'anno di "consacrazione" di Matilde di Canossa, donna europea, il Soroptimist Club di Reggio e la sua presidente Deanna Ferretti Veroni organizzano per venerdì alle 19, nella sala di Palazzo del Capitano del Popolo dell'Hotel Posta, l'incontro: "Essere Donna al tempo di Matilde". Interverrano all' incontro Il professore Paolo Golinelli, docente di Storia Medievale presso l'Università degli Studi di Verona e di Modena e Reggio, Premio dell'Accademia dei Lincei e Presidente del Comitato Scientifico per il Millenario Polironiano (1007-2007). Da oltre vent'anni Golinelli si occupa dei Canossa e del loro tempo con l'edizione di fonti, ricerche originali e studi sul personaggio di Matilde e del suo mito nella letteratura e nell'iconografia. Fra le numerose pubblicazioni " Matilde e i Canossa" (Mursia 2007); "I mille volti di Matilde. Immagini di un mito nei secoli" (F. Motta Editore, 2003); La traduzione della "Vita Mathildis" di Donizone (Jaka Book, 2008). Oltre a Golinelli interviene la professoressa Clementina Santi, docente di lingua e letteratura italiana e latina presso il liceo Ludovico Ariosto, presidente dell'Associazione scrittori reggiani e curatrice dell'annuale antologia di poesia e prosa "Un poco di noi". Membro del consiglio direttivo dell'Istituto per i Beni artistici, culturali e naturali dell'Emilia Romagna. La Santi è assessore alla cultura della Comunità Montana. Durante la serata sarà presentata la collezione "Gioielli Medievali" creata da Laura Nocco in collaborazione con gli studenti dell'Istituto Statale d'Arte "Gaetano Chierici", nell'ambito del progetto "Nuove forme per il design nella gioielleria", patrocinato dal Ministero della Pubblica Istruzione. La Collezione "Gioielli Medievali" si propone di ripercorrere il periodo medievale attraverso rielaborazioni di gioielli dell'epoca, in cui argento e oro finemente lavorati a cesello e bulino vengono accostati a smalti, perle e pietre dure. Faranno inoltre parte della Collezione una serie di gioielli ispirati alle opere dell'artista medievale Benedetto Antelami e dedicati alla città di Parma.

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Codigoro All'Utel la svolta del 1956 (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

COPPARO E CODIGORO pag. 14 Codigoro All'Utel la svolta del 1956 LEZIONE UTEL, oggi alle 15.30 a Palazzo del Vescovo. Relatore è Gherardo Pagnoni, docente all'università di Ferrara, il quale parlerà del «1956, la storia a una svolta», quando entrò in crisi il blocco comunista con la denuncia dei crimini di Stalin e l'invasione dell'Ungheria, l'inizio della rivoluzione di Fidel Castro e il conflitto tra arabi e israeliani: grandi rivolgimenti sociali di cui sono evidenti ancora oggi conseguenze e contraddizioni.

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<Foligno tra Otto e Novecento> (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

FOLIGNO pag. 16 «Foligno tra Otto e Novecento» L'OPERA LIBRO DEL GIORNALISTA GIOVANNI BOSI FOLIGNO DOMANI alle 16, nell'Aula Magna dell'Università della Terza Età in via Oberdan n.123, si terrà in anteprima la presentazione del libro «Foligno, una stagione. La città tra Otto e Novecento», del giornalista Giovanni Bosi, edito dall'associazione «Orfini Numeister», con un saggio di Fabio Bettoni. Il libro, con immagini e documenti inediti, ripercorre i cambiamenti urbanistici, edilizi e sociali di Foligno tra il 1835 ed il 2000. INTERVERRANNO alla presentazione, oltre all'autore, il professor Roberto Segatori, presidente dell'Unitre e sociologo dell'Università di Perugia, la professoressa Rita Fanelli Marini, presidente dell'associazione «Orfini Numeister» e il professor Fabio Bettoni, docente di economia politica all'Università di Perugia. L'iniziativa è inserita nei programmi dell'anno accademico 2008-09 dell'Unitre di Foligno.

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IL PROFESSOR Gianni Porzi (nella foto) è st... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA UNIVERSITA' pag. 8 IL PROFESSOR Gianni Porzi (nella foto) è st... IL PROFESSOR Gianni Porzi (nella foto) è stato nominato dal ministro Gelmini rappresentante del Governo nel cda dell'Ateneo dopo le dimissioni di Giorgio Cantelli Forti, in gara per il rettorato. «L'Alma Mater attacca Porzi, già membro del Senato accademico ha circa 11mila insegnamenti, oltre 3.500 docenti a contratto e mille esterni. Anche il numero dei dirigenti è una criticità su cui, se non arrivano risposte, chiederò il parere del ministro. Altre spese rilevanti quelle per le oltre 70 unità dedicate a vario titolo all'informatizzazione, i contratti e le consulenze esterne: un costo di circa 10 milioni».

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IL MODELLO di Grameen Bank, l'istituto che pratica il microcredito senza gar... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA UNIVERSITA' pag. 8 IL MODELLO di Grameen Bank, l'istituto che pratica il microcredito senza gar... IL MODELLO di Grameen Bank, l'istituto che pratica il microcredito senza garanzie ideato dal premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus e diffuso oggi in 57 Paesi, sbarca anche in Italia grazie alla sinergia fra Unicredit e l'Alma Mater. Se tutto andrà come stabilito, entro l'anno l'Ateneo attiverà corsi di formazione per i professionisti della microfinanza. «Si tratta di master e altre formule spiega Luisa Brunori, che insegna Teorie e tecniche della dinamica di gruppo e ha tenuto i collegamenti con il premio Nobel che prepareranno quanti vogliono lavorare in questo settore: una realtà innovativa sulla quale l'Ateneo ha fatto e farà anche attività di ricerca». Laureato honoris causa proprio a Bologna nel 2002, Yunus ha parlato ieri in pubblico (a Milano) delle trattative in cui è sfociata la collaborazione di alcuni docenti bolognesi come Basevi e Onofri con la fondazione Unidea (Unicredit). «Concluso lo studio di fattibilità cui hanno partecipato esperti di diverse discipline aggiunge la professoressa Brunori ci avviamo ormai verso la fase attuativa. L'Alma Mater creerà un centro di ricerca e formazione dei professionisti del microcredito, coinvolgendo i dipartimenti di Scienze dell'educazione e di Psicologia, e sulla base dei risultati ottenuti dall'Osservatorio internazionale sulla microfinanza». Renata Ortolani

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Musso si ribella a Scajola:<Pugnalato alla schiena> (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Musso si ribella a Scajola:«Pugnalato alla schiena» l'intervista «Mi vogliono in Europa per bruciare la candidatura a sindaco di Genova» Genova. «Io un lavoro ce l'ho e potrei tornare a farlo, magari anche presto, comunque può capitare di peggio nella vita che andare a fare il parlamentare europeo». A Enrico Musso, docente universitario in aspettativa e senatore, non è piaciuta per niente la candidatura in diretta da parte del ministro Scajola agli stati generali del Pdl, sabato scorso a Varazze. Non l'ha ancora digerita, e si vede. Si dice amareggiato. Perché, senatore? «Per tre motivi. Il ministro davanti a mille persone e ai giornalisti dice cose lusinghiere sul mio conto per spiegare i motivi della sua scelta e poi di fatto aggiunge che sono inviso ai dirigenti. Mi dicano un mio comportamento non leale in questi mesi». Secondo motivo. «Faccio il capolista al Senato, lascio l'università dove qualche riconoscimento lo stavo ottenendo, lavoro sessanta ore alla settimana al Senato mettendocela tutta e dopo otto mesi mi dicono alzati e vattene. Sono sincero, mi dispiace profondamente». Terzo motivo. «Tra le righe, nella scelta di questa mia candidatura, si legge che io non sono più il candidato sindaco di Genova nel 2012 come si era sempre detto. Perchè mi ritroverei nella condizione di Marta Vincenzi che noi criticammo dicendo che lasciava a metà mandato il parlamento europeo per candidarsi a Palazzo Tursi». E ora? «I personalismi in politica devono essere messi da parte, perchè si gioca in squadra, non sono contento ma le amarezze, ripeto, le metto da parte. Ho già chiesto un incontro al ministro Scajola, al quale esprimerò tutte le mie perplessità sulla sua scelta che mi riguarda». Che tipo di perplessità? «Intanto di tipo tecnico. Non ho una lira e qui parliamo di una campagna elettorale da un milione di euro. Io ne ho fatte due in due anni e sono fuori di 100.000 euro, e non sono ricco, visto che il mio ultimo stipendio da docente è stato di 2.900 euro netti. Chi ce li mette i soldi? E poi ci sono tre mesi di tempo per battere un collegio di 13 milioni di persone dove nessuno mi conosce e dove il sistema delle preferenze necessita di arguzie politiche che non fanno parte del mio bagaglio di capacità. E infine la gente di Musso potrebbe anche stufarsi». Cosa significa? «Non vorrei fare la parte del candidato a tutto, Scajola ha fatto il miglior gioco di squadra possibile e glielo riconosco, ma il rischio è che gli elettori, perchè spesso si banalizza, pensino che Musso non sia mai contento e che il partito non abbia nessun altro da candidare, e non è così. Occorre cercare tra la gente, come è stato fatto con me, non è che all'inizio di questa storia io mi sia presentato dicendo voglio fare il candidato sindaco, me lo hanno proposto loro». Inviso ai dirigenti. Come se lo spiega? «Mah, si dice che non siano piaciute le mie posizioni sulla moschea a Genova. Ma io ho detto semplicemente che la moschea si può fare con tutta una serie di garanzie, proprio come è scritto nella carta dei valori del Pdl. Sono io fuori linea? C'è dell'altro, è chiaro». Cosa? «Qualcuno evidentemente è andato da Scajola a chiedere la mia testa, peccato che il ministro non sia certo uno che si fa condizionare, l'amarezza è dovuta al fatto che chi mi ha fatto dei sorrisi in faccia, poi mi ha pugnalato alle spalle». Si era parlato di lei anche per le regionali. «Ho sempre spiegato che una candidatura di quel tipo non esisteva, non vorrei andare ora in Europa così come l'anno prossimo in Regione». Eugenio Agosti agosti@ilsecoloxix.it 03/03/2009 ' 03/03/2009 perplessità e accuseÈ una campagna elettorale da un milione di euro. Non sono ricco: chi ce li mette i soldi? enrico mussosenatore Pdl 03/03/2009

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"Muro di Berlino: l'89 ha segnato la caduta delle ideologie del '68" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 53 del 2009-03-03 pagina 0 "Muro di Berlino: l'89 ha segnato la caduta delle ideologie del '68" di Andrea Indini Massimiliano Finazzer Flory, assessore milanese alla Cultura, ripropone l'arte come promessa di felicità e lancia un appello a pubblico e privati per una collaborazione che dia forma artistica alle contraddizioni di questa epoca Milano - I reality spadroneggiano in televisione. I teatri sono in crisi. Ci sono più scrittori che lettori. A lungo andare si è parlato di una cultura malata e, perlomeno, priva di bussola. "Il male della cultura oggi è di essere auto-denigratoria". Massimiliano Finazzer Flory è assessore alla Cultura per il Comune di Milano, ma prima di tutto è un intellettuale che guarda alle nuove sfide lanciate da un'Italia ancora 'martoriata' dal secolo lungo. "Oggi la cultura non riesce a porsi il problema di inventare e costruire un?alternativa al potere esistente da cui essa, direttamente e indirettamente, in questo Paese ancora non poco dipende". In molti già parlano di morte della cultura. Siamo davvero a questo punto? "La morte è una parola culturale. Quindi, se la cultura parlasse di morte, direi che la cultura è viva. Semmai non si parla di vita. E non parlare di vita significa assegnare alla cultura il compito di celebrare la necrofilia e alimentare, soprattutto, narcisismo e nichilismo di cui proprio non abbiamo bisogno." L?anno scorso è stato celebrato il quarantennale del ?68. Ancora si dibatte sul terrorismo. Sembra quasi ci sia una certa nostalgia di quel modo di "fare cultura". Eppure a una corposa fetta di italiana non dice più nulla. "Più che di ?68 si dovrebbe parlare di ?89: la caduta del muro di Berlino è una cifra simbolica della caduta dei muri che il ?68 ha alzato. Muri i cui mattoni sono pregiudizi e stereotipi, muri che, spesso, hanno diviso il pubblico dal privato, l?etica dall?estetica, l?individuo dalla folla, il pensiero dal piacere." Quale il legame tra pensiero e piacere? "Si continua a pensare al pensiero sottratto al piacere. Pensare fa felici. Io sono con Stendhal: l?arte è una promessa di felicità, ma la premessa di una promessa è l?inquietudine. Proprio per questo credo a una cultura che abbia un pensiero sistemico che non si sottragga alla complessità ma che, anzi, la ami. Il compito di un intellettuale è dare forma artistica alle contraddizioni politiche del suo tempo." Per troppo tempo sono state fatte differenze all?interno della cultura. Gaber diceva: la doccia è di destra, il bagno è di sinistra. Per molti anni la stessa sinistra ha avuto un predominio sulla cultura. Per quale motivo? "Rispondo con Longanesi: la destra in Italia? Ma se non c?è neanche la sinistra! Questo è un Paese che passa dall?acqua minerale all?acqua santa con estrema facilità. Una volta, ?destra? e ?sinistra? erano categorie spaziali, categorie che si riferivano alla posizione occupata in Parlamento. Rispetto al governo. A me pare che oggi ?destra? e ?sinistra? siano categorie di mercato e che la sinistra sia un mercato di consumatori della cultura molto importante. Questo spiega perché viene costantemente legittimato e alimentato dai media, tutti." Ed è così impossibile al giorno d?oggi fare un salto di qualità e ipotizzare una cultura fine a se stessa che sia de-ideologizzata? "No, non è difficile. Mi confronto ogni giorno con innumerevoli intelligenze e talenti senza pormi il problema se queste siano di destra o di sinistra. Larga parte dei nostri giovani ha contenuti e idee chiare di come orientare la cultura per emanciparsi da una povertà che, non di rado, li vincola. Le frontiere della cultura non sono più interne alle università. Le frontiere sono il design applicato al decoro urbano, l?arte contemporanea che rompe l?ovvietà della città, il neuroscienziato che dialoga col filosofo e entrambi sono consulenti di un?impresa. La performatività è frontiera della cultura: lontana dalle categorie pure. Si tratta, perciò, di capire che l?innovazione è rendere nomade la tradizione." Una sfida difficile. "Certo. Perché una tradizione nomade esce dalle sedi. Per cui il parroco non sta dentro la chiesa e il credente non sta di fronte al crocifisso, ma è il crocifisso stesso a uscire fuori ed è la chiesa che si destruttura." A livello pratico quante persone riescono ad usufruirne? I “giovani” intellettuali si possono contare sulle dita di una mano. "Non sono molti, ma non sono nemmeno pochi. Da milanese che vive in Europa, quale sono, mi sento che devo essere io a dover seguire i giovani e non viceversa, E i giovani vanno e vengono: la sfida è appunto applicare le categorie del nomadismo contro quelle della stanzialità. Oggi, i nostri artisti vanno a Berlino piuttosto che a Milano non perché amino la capitale tedesca, ma perché lì il prezzo al metroquadro di un atelier è inferiore a quello che io posso offrire nel capoluogo lombardo. Le regole economiche stanno, dunque, disciplinando i flussi sociali degli uomini e delle donne di cultura. I giovani sono, infatti, i primi ad adottarle." Cosa bisogna fare? "Innanzitutto rovesciare la questione: far sì che Milano non sia terra di conquista ma che possa catturare i cervelli in fuga dal resto del mondo." L?Italia ha la maggior parte del patrimonio culturale e artistico del mondo, ma soffre della sindrome dell?eterno secondo. Dove sbaglia? "Su questo sono futurista. Quando Martinetti dice che una macchina in corsa è più bella di una Vittoria di Samotracia, intende dire che, se continuiamo a vivere i nostri beni culturali musificati, mummificati, impolverati e privi di inquietudine, allora è molto meglio una civiltà delle macchine. Noi abbiamo un?interpretazione del nostro patrimonio passatista." Portare, dunque, le opere d?arte fuori dai musei? "Certo. Le opere d?arte si devono muovere: bisogna avere il coraggio di collocarle in luoghi inaspettati. Sul piano registico un?opera che si sposta deve avere un rapporto con l?altrove. Quando abbiamo esposto La conversione di Saulo a Palazzo Marino o abbiamo curato le danze verticali di una compagnia francese coreografando La città che sale di Boccioni e mettendola in scena sulla facciata di Palazzo Marino, abbiamo voluto provocare una riflessione tra l?opera d?arte e il palazzo del potere. Questo però, alla luce del fatto che Milano sta per inaugurare due importanti musei, non significa che il rapporto tra il contenitore e il contenuto non debba essere dialettico. Insomma, un equilibrio dinamico e non stabile." Questo è quanto può fare un?amministrazione, statale o ente locale che sia, oggi però si inscena una fervida polemica sui fondi pubblici al teatro. Quale deve essere il rapporto Stato-cultura e privati-cultura? "Larga parte dei finanziamenti pubblici adottano il criterio della spesa storica: 'Si è sempre fatto così, e si continua più o meno a fare così'. E? una sciocchezza dal momento che la spesa storica non valuta la meritocrazia, ma si fida della continuità senza dir nulla sul criterio della novità. Spesso si accede ai finanziamenti pubblici come si accede a un bancomat di cui tutti sanno, però, il codice segreto." Insomma, bisogna ripensare tutto il sistema? "Certo. E bisogna farlo almeno in tre punti. Per prima cosa l?istituzione pubblica può e deve offrire cornici di senso, una strategia e degli obiettivi a cui il mercato può e deve orientarsi. In secondo luogo gli strumenti di sburocratizzazione e agevolazione dell?apporto del privato al pubblico sono ancora insufficienti. Mi spiace dirlo, ma non c?è governo – che sia di destra o di sinistra – che abbia fatto la differenza in questo settore." Il privato è legato? "In Italia abbiamo un patrimonio di collezionisti privati che non aspetta altro che muoversi nella direzione della donazione. Così, se da una parte bisogna facilitare l?apporto alla sfera pubblica dei collezionisti, dall?altra c?è l?esigenza di dare maggiore visibilità agli sponsor. Su quest?ultimo argomento, tuttavia, ci sono ancora resistenze da parte dei mezzi di comunicazione." Cosa bisogna fare, allora? "Aprire un tavolo e fare una sorta di 'albo' di imprese che ci starebbero a investire nella cultura se l?istituzione si fa garante della trasparenza dei rapporti e della qualità dei risultati. Accanto alla sfida dell?albo lancio anche quella dell?asta: bisogna iniziare a pensare a strumenti a favore delle istituzioni pubbliche laddove queste abbiano la possibilità di trasformare l?acquisizione di opere d?arte in sostegno dei privati e in campagna d?informazione a sostegno della crescita del territorio." Ultima via per ripensare il sistema? "La terza questione è dettata dagli spazi che, spesso, i privati chiedono al pubblico. Se recupero spazi inutilizzati o mal-utilizzati ed espongo opere di privati, da un lato valorizzo i miei spazi e dall?altro offro ospitalità alle opere o alle attività culturali altrui." Troppo spesso, però, vengono riqualificati spazi centrali, raramente si pensa alle periferie. Perché? "La dialettica centro-periferie va ripensata. Bisogna, nell?ambito urbanistico, realizzare nuove strutture per la cultura in un virtuoso rapporto tra interessi privati e pubblici. Un esempio: se un?impresa intende costruire in periferia un nuovo centro commerciale, può farlo a patto che edifichi anche una biblioteca o un museo. Se però l?amministrazione pubblica – come direbbe Charles de Grulle – non ha una certa idea del luogo in cui governa, è difficile pensare che sia capace di chiedere un progetto sensato. Se l?amministrazione non sa cosa chiedere, si crea un vuoto di potere che viene poi occupato da altri soggetti che, invece, sanno benissimo cosa fare." Un?ultima provocazione: cosa fa cultura oggi in Italia? "Nel bene e nel male?" Certo. "Nel bene l?arte contemporanea e l?editoria che si occupa di saggistica. Nel male l?utilizzo del giornalismo non a fini informativi." © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Il lavoro e la società del rischio, lectio magistralis di Tito Boeri all'Archiginnasio (sezione: Cultura)

( da "Comunicatori Pubblici" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblicato il: 03-03-2009 Il lavoro e la società del rischio, lectio magistralis di Tito Boeri all'Archiginnasio Una lezione magistrale di Tito Boeri, autorevole economista dell?Università Bocconi, e una tavola rotonda per parlare di lavoro. L?iniziativa è a Bologna, nella bellissima sala dello Stabat Mater dell?Archiginnasio, in Via Galvani 1, alle 14,30 di giovedì 5 marzo. In tempi di crisi il lavoro torna al centro dell?attenzione: perché manca, perché e precario, perché non permette di crescere e di realizzarsi. Veniamo da un lungo periodo di prosperità e di sviluppo, ma tutto questo non ha per nulla risolto i problemi strutturali delle economie occidentali e del lavoro all?interno delle organizzazioni. Restano esclusi dalle opportunità i soggetti deboli, coloro che sono asserragliati in precarie tendopoli, fuori dalle mura del “castello”. E il castello è il lavoro classico, a tempo indeterminato, stabile, ritagliato sulle esigenze e i tempi ormai arcaici della manifattura. Il nuovo lavoro però è un Giano bifronte: si presenta con le sembianze della flessibilità per le professionalità ricercate e preziose. Si manifesta invece con il volto del precariato e dell?incertezza per i tanti lavori “a tempo” frutto di un terziario che in realtà accorpa situazioni quanto mai diverse ed eterogenee. Un mercato del lavoro duro e in caduta libera richiede probabilmente un nuovo welfare, nuovi sistemi di tutele e di protezione. In un bel libro di qualche tempo fa Ulrich Beck definiva la nostra come “società del rischio” e scriveva di un mondo dove sempre più spesso si privatizzano le risposte alle difficoltà e ai problemi. Perdita del lavoro, malattia, istruzione, tutti questi eventi non godono più di una rete incondizionata di protezione collettiva e così le persone si trovano sole di fronte agli eventi. Le risorse economiche, le relazioni, le reti famigliari e amicali diventano così gli strumenti di un welfare su misura e diseguale, che ciascuno compone recuperando ciò che possiede. Discuteranno con Boeri sul tema "Il nuovo lavoro e il capitale umano" esperti e docenti universitari coordinati da Raimondello Orsini dell?Università di Bologna: Tommaso Maria Fabbri dell?Università di Modena e Reggio Emilia, Dina Guglielmi, Psicologa del lavoro, Paolo Bonaretti Direttore di Aster, Paola Profeta dell?Università Bocconi, Giorgio Brunello dell?Università di Padova. Per visualizzare il ciclo delle conferenze è possibile visitare il sito di Spinner 2013. Marino Cavallo

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Sulla legittimità della lettura delle dichiarazioni rese nella fase pre-processuale (sezione: Cultura)

( da "AltaLex" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sulla legittimità della lettura delle dichiarazioni rese nella fase pre-processuale Tribunale Lamezia Terme, sentenza 26.01.2009 n° 26 Commenta | Stampa | Segnala | Condividi L'art. 512 c.p.p. consente, secondo l'interpretazione della Cassazione, di introitare in dibattimento le dichiarazioni rese dal teste nella fase delle indagini ove questo, per motivi imprevedibili, sia divenuto irreperibile. La questione specifica è, in genere, accompagnata dal fatto che, in luogo del teste "irreperibile" viene ascoltato un Agente di PG che proprio quel soggetto ascoltò a suo tempo. Orbene, il caso specifico del teste irreperibile, coadiuvato da dichiarazioni dibattimentali dell?agente verbalizzante, rappresenta, allo stato, un punto di dibattito e discussione tra Corti interne e Corte europea, se non altro all?indomani dell?arreso CEDU del 19 ottobre 2006, n. 62094 con cui si è affermato che la condanna dell'imputato non può essere fondata, esclusivamente o in modo determinante, sulle dichiarazioni rese, durante le indagini preliminari, da soggetti successivamente divenuti irreperibili, e quindi acquisite ai sensi dell'art. 512 c.p.p., anche se ad esse si aggiungono le dichiarazioni "de relato" di un agente di polizia esaminato nel dibattimento. Il Tribunale di Lamezia Terme, nell'arresto, in esame, cerca di "salvare" la norma ex art. 512 c.p.p. coordinando i principi della sentenza CEDU del 2006 con quelli "nuovi" della decisioni DEMSKI del 2008. Nella statuizione de qua, la Corte ha ritenuto che nel caso di specie le autorità giudiziarie, dopo un primo tentativo infruttuoso di notificare la citazione in Polonia, pur sapendo del trasferimento all?estero della testimone, non avessero compiuto alcuno ?ragionevole sforzo? per ottenerne la presenza. "Il presupposto violativo della norma è, allora, che l?Autorità Giudiziaria abbia adempiuto a quello sforzo ragionevole che le viene richiesto, sforzo che non può (e non deve) tramutarsi in un obbligo inesigibile, quale, ad es., il superamento dell?impossibilità oggettiva. Si vuol dire, cioè, che l?art. 6 CEDU legittima la lettura delle dichiarazioni rese nella fase pre-processuale (pre-trial) ogni qual volta il giudice abbia fatto tutto quanto in suo potere per reperire il dichiarante e, ciò nonostante, non vi sia riuscito per circostanza a lui non imputabili ed oggettivamente insuperabili". Il Tribunale dichiara espressamente di essere consapevole delle obiezioni a siffatta tesi e, però, "diverse conclusioni, esporrebbero al rischio di un processo sempre assolutorio quante volte la parte offesa sia divenuta, per motivi estranei alla sua presunta volontà di sottrarsi al processo, irreperibile, con vulnus al dovere costituzionale della repressione dei crimini che pure costituisce un baluardo irrinunciabile della Grundnorm italiana". (Altalex, 3 marzo 2009. Nota di Stefania Buffone) Tribunale di Lamezia Terme Sentenza 26 gennaio 2009, n. 26 (Pres. ed est. Giuseppe Spadaro) ...omissis... SVOLGIMENTO DEL PROCESSO Con decreto del 4 marzo 2008, il Giudice disponeva il rinvio a giudizio degli imputati per il reato loro ascritto in rubrica. Aperto in dibattimento, in data 9 maggio 2008, il Collegio dichiarava la contumacia degli imputati che, regolarmente citati in giudizio, non erano comparsi. Su richiesta del P.M., ritualmente ammessa, veniva escusso il teste C, maresciallo ordinario in servizio presso la Stazione dei Carabinieri di R. L?Ufficio di Procura richiedeva, altresì, l?escussione della parte offesa, BK, la quale, però, non compariva all?udienza fissata dal Tribunale. Il pubblico ministero riferiva, al riguardo, che vane erano state le ricerche del BK il quale, residente in Bergamo, aveva avuto domicilio in S per breve tempo. All?udienza del 13 ottobre 2008, il Collegio disponeva l?espletamento di ulteriori atti di indagine deputati ad accertare l?esatto recapito della parte offesa: l?esito delle investigazioni era infruttuoso posto che risultava come il BK fosse ?trasmigrato in altra località allo stato sconosciuta? (cfr. verbale di vane ricerche dei C.C. in atti). Preso atto dell?esito vano delle ricerche, il P.M. all?udienza del 23 gennaio 2009, chiedeva l?acquisizione del verbale di S.I.T. reso dalla parte offesa in data 12 aprile 2005. L?Avv. M si opponeva all?istanza, ritenendo l?acquisizione in contrasto con l?art. 6 della Convenzione Europea dei Diritti dell?Uomo (art. 6 CEDU). Il Tribunale, con ordinanza interlocutoria resa in pari data, accoglieva la richiesta del P.M. e dispone conformemente. I difensori degli imputati depositavano scritti difensivi. Esaurita l?istruzione dibattimentale, il processo veniva definito con sentenza letta in udienza nel dispositivo che dichiarava gli imputati colpevoli del reato loro ascritto in rubrica. MOTIVI DELLA DECISIONE Gli atti versati nel fascicolo del procedimento consentono di poter ritenere raggiunta la prova in ordine alla responsabilità penale degli imputati. Depone verso la piena sussistenza del fatto costituente reato non solo la testimonianza acquisita al demanio probatorio (del mar.llo C) ma anche il contenuto del verbale di sommarie informazioni rese dalla persona offesa ai carabinieri di N in data 12 aprile 2005 (omissi). E? opportuno, allora, preliminarmente soffermarsi sulla utilizzabilità del suaccennato verbale. 1. Il verbale acquisito agli atti, del 12.4.2005, contiene le dichiarazioni rese, in tale data, dalla parte offesa BK ai C.C. di N, nell?imminenza dei fatti per cui è stata esercitata l?azione penale. Evocata in giudizio per introitare in dibattimento siffatte dichiarazioni nel contraddittorio delle parti, la parte offesa è risultata irreperibile. Nonostante il supplemento di ricerche, il suddetto BK è risultato trasferito in altra località tuttora sconosciuta. Ed, invero, le ricerche sono state accorte e si sono snodate, anche, attraverso la visura delle carceri onde verificare se il BK non si trovasse, al momento, in regime di detenzione. Ma anche questo esame ha dato esito negativo. Alla luce della suaccennata circostanza, il Collegio a richiesta del P.M., ha disposto la acquisizione del verbale de quo ai sensi dell?art. 512 c.p.p. che consente la lettura degli atti assunti dalla polizia giudiziaria, dal pubblico ministero, dai difensori delle parti private e dal giudice nel corso della udienza preliminare quando, per fatti o circostanze imprevedibili, ne è divenuta impossibile la ripetizione. 1.1. Tale norma prevede una forma di irripetibilità sopravvenuta ed estrinseca di atti assunti in sede di indagini preliminari e, quindi, la possibilità di "ripescaggio" di tale materiale probatorio, di cui imprevedibilmente ne sia divenuta impossibile la ripetizione. Due, quindi, sono le condizioni necessarie per l'operatività della norma in questione, che costituisce un'eccezione al principio dell'oralità del processo: a) sopravvenienza di una situazione imprevedibile nel momento in cui l'atto è stato assunto; b) non reiterabilità dell'atto per effetto di una situazione non ordinariamente superabile. Quanto alla non reiterabilità dell?atto, essa emerge ictu oculi dalla irreperibilità del dichiarante che è il solo che potrebbe rendere le dichiarazioni che costituiscono l?oggetto del verbale ?ripescato?. Altro va detto in ordine al presupposto operativo della l?imprevedibilità della circostanza che impedisce la ripetizione dell?atto. Ed, invero, qualora, al contrario, l?evento impeditivo fosse prevedibile ? come correttamente osserva la difesa ? sarebbe, allora, possibile attingere dallo strumento di conservazione della prova di cui all?art. 400 c.p.p. (incidente probatorio). Ma nel caso di specie la sopravvenuta irreperibilità del BK non era affatto prevedibile. Le forze di polizia disponevano di un indirizzo certo che identificava, chiaramente, la residenza in Bergamo della parte offesa. Non emergevano, inoltre, condizioni soggettive o circostanze che suggerissero propositi (imminenti) di dispersione o affini tenuto conto, anche, dell?id quod plerumque accidit applicato al contesto specifico di riferimento. Altrimenti detto: era improbabile che la prova si sarebbe dispersa. Si perviene a siffatte conclusioni adottando lo schema di ragionamento della cd. prognosi postuma ovvero guardando ai fatti collocando l?osservatore nel tempo e nello spazio esistente al momento preso di mira dal Giudice. Ebbene: il BK non aveva neanche sporto querela. Non aveva, cioè, neanche inteso avviare un proposito risarcitorio nei confronti degli imputati né, peraltro, era a conoscenza del seguito delle indagini o del loro avvio. Insomma: ascoltato per iniziativa della P.G., non aveva posto nessun tassello significativo che avrebbe potuto indurlo, ad es., a lasciare il territorio. Ma vi è di più: la irreperibilità nel caso di specie non dipende, allo stato degli atti, da volontaria sottrazione alle Autorità posto che il BK non ha neanche conoscenza delle ricerche a suo carico. Si tratta, piuttosto, di un caso di migrazione in località sconosciuta per motivi affatto prevedibili quali possono essere quelli personali o le sopravvenienze di vita. Le considerazioni avversarie ? introdotte dalla difesa ? non sono idonee a sconfessare il suddetto giudizio: secondo l?insegnamento della Suprema Corte, infatti, (ex multis, Cassazione penale, sez. IV, 13 aprile 2007, n. 24863) la valutazione dell??imprevedibilità dell'evento", che rende impossibile la ripetizione dell'atto precedentemente assunto e ne legittima la lettura, è demandata in via esclusiva al giudice di merito, il quale ? come ha fatto questo Collegio - deve formulare in proposito una "prognosi postuma" (con riguardo al tempo in cui l'atto è stato assunto e tenuto conto della concreta situazione esistente in tale momento), che deve essere sorretta da motivazione adeguata e conforme alle regole della logica (ciò che nella specie, secondo questo Tribunale, appare vidimato dal giudizio assunto allorché, tra l?altro, si evidenzi che all'epoca dell'escussione da parte della polizia giudiziaria il dichiarante aveva il permesso di soggiorno e viveva stabilmente nella località si San Mango). A nulla varrebbero, poi, le eventuali sopravvenienze successive al rinvio a giudizio degli imputati posto che l'imprevedibilità va valutata con riferimento alle conoscenze di cui la parte processuale poteva disporre fino alla scadenza del termine entro il quale avrebbe potuto chiedere l'incidente probatorio (Cassazione penale , sez. III, 13 febbraio 2007 , n. 25110). La specifica qualitas della parte offesa, infine, è pienamente compatibile con il giudizio di imprevedibilità. La condizione di cittadino extracomunitario, infatti, non è in sé assolutamente idonea a far propendere per un giudizio di prevedibilità del suo allontanamento (Cassazione penale , sez. III, 22 aprile 2004 , n. 23282), anche nel caso in cui, peraltro, si tratti di soggetto privo di permesso di soggiorno (v. Cassazione penale, sez. I, 23 marzo 2006 , n. 16210: il fatto che il cittadino extracomunitario sia privo di titolo per il soggiorno in Italia non è sufficiente, di per sé, a rendere prevedibile il suo allontanamento dal territorio nazionale e la sua assenza nel dibattimento; di conseguenza nei casi di impossibilità sopravvenuta di ripetizione è possibile dare lettura in dibattimento delle dichiarazioni dallo stesso rese in sede di indagini preliminari). Corrobora il principio di diritto sposato da questo Collegio, la recente decisione Cassazione penale, sez. I, 17 marzo 2008 , n. 17212: ?sono utilizzabili le dichiarazioni rese, nella fase delle indagini preliminari, da persona divenuta irreperibile, quando l'irreperibilità, pur se volontaria, sia del tutto imprevedibile e non risulti indotta dalla scelta di sottrarsi al dibattimento? (nella specie, è stata ritenuta corretta l'utilizzazione di dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria e al P.M. da cittadina extracomunitaria). Non va sottaciuto, peraltro, che, secondo l?insegnamento delle Sezioni Unite (Cassazione penale, sez. un., 28 maggio 2003 , n. 36747), ai fini della legittimità della lettura di atti assunti dalla polizia giudiziaria, a norma dell'art. 512 c.p.p., l'irreperibilità sopravvenuta del soggetto che abbia reso dichiarazioni predibattimentali integra un'ipotesi di oggettiva impossibilità di formazione della prova in contraddittorio e di conseguente irripetibilità dell'atto dovuta a fatti o circostanze imprevedibili. Per le ragioni sin qui illustrate, conclusivamente, il Collegio afferma che l?allontanamento e l?irreperibilità del BK erano assolutamente imprevedibili, circostanza che legittima il ricorso all?art. 512 c.p.p. come è avvenuto nel caso di specie per l?atto di verbale acquisito al fascicolo d?ufficio mediante lettura. 1.2. Nella scelta adottata da questo Collegio, non vi è alcuno strappo al tessuto connettivo dell?art. 111 Cost. e, per esso, dell?art. 526 c.p.p. Secondo i canoni del Giusto Processo (art. 111, comma III, cost.), la colpevolezza dell'imputato non può essere provata sulla base di dichiarazioni rese da chi, per libera scelta, si è sempre volontariamente sottratto all'interrogatorio da parte dell'imputato o del suo difensore (recepito nell?art. 526, comma 1-bis c.p.p.). Il punto di partenza è il rilievo che caratterizza il divieto sopra trascritto: il dichiarante deve essersi volontariamente sottratto all?interrogatorio. Così non è nel caso di specie. La volontà intenzionale di non farsi interrogare, infatti, non può presumersi o ritenersi implicita nella irreperibilità. L?automatismo in parola è stato escluso (e bocciato) dall?importante arresto nomofilattico Cass. pen., Sez. Un., 28 maggio 2003 , n. 36747: alla irreperibilità sopravvenuta del soggetto che abbia reso dichiarazioni predibattimentali ?non può attribuirsi presuntivamente il significato della volontaria scelta di sottrarsi all'esame da parte dell'imputato o del suo difensore?. La situazione di accertata "irreperibilità" ? dunque - non può essere "tout court" equiparata alla volontaria sottrazione all'esame di cui all'art. 526/1bis c.p.p., che presuppone, comunque, la potenziale attuabilità dell'audizione. Ed, invero, nel caso di specie, la volontà specifica di sottrazione è senz?altro da escludere, se non altro alla luce degli elementi di fatto di cui è si è già dato atto. Orbene, il problema è, allora, di coordinamento: come si conciliano, cioè, l?exceptio di cui all?art. 512 c.p.p. e la regula juris di cui all?art. 526 c.p.p. La soluzione, invero, è agevole. In un ragionevole equilibrio tra tutela del principio del contraddittorio nella formazione della prova ed esigenza accertativa del processo, è possibile affermare che la regola della partecipazione del difensore dell'indagato/imputato all'assunzione della prova, con la conseguente sanzione di inutilizzabilità soggettiva della prova formatasi senza la partecipazione del difensore del soggetto ad essa interessato, non trova applicazione nei casi di sopravvenuta impossibilità della prova, sempre che tale evento si sia verificato nei crismi della legalità disegnata dall?art. 512 cit. Ed, allora, la regola contenuta nell'art. 526 c.p.p., comma 1 bis, (introdotto dalla L. 1 marzo 2001, n. 63), subisce un'eccezione nel caso in cui l'utilizzazione delle dichiarazioni rese nella fase delle indagini preliminari trovi il suo fondamento nella legittima applicazione degli artt. 512 e 513 c.p.p., e, specificamente, nell'acclarata irreperibilità sopravvenuta del dichiarante, rigorosamente accertata mediante l'espletamento di accurate ricerche, il giudizio di prognosi postuma della imprevedibilità della irripetibibilità, l'assenza di una volontaria e libera scelta del dichiarante di sottrarsi all'esame in contraddittorio. Tale situazione configura, infatti, un'ipotesi di oggettiva impossibilità di formazione della prova in contraddittorio prevista dall'art. 111 Cost., comma 5 (Cass, Sez. 4^, 10 dicembre 2004, n. 5821, rv. 231303; Cass., Sez. 2^, 18 ottobre 2007, n. 43331, rv. 238198-99; Cass., Sez. 3^, 20 ottobre 2007, n. 41063, rv. 237641). L?indirizzo è, oggi, jus receptum. Le stesse Sezioni Unite già menzionate, hanno affermato che anche dopo la modifica dell'articolo 111 Cost. con l'introduzione dei principi del c.d. "giusto processo", possono essere lette ed acquisite al fascicolo del dibattimento, ex art. 512 c.p.p., le dichiarazioni rese da un teste nella fase delle indagini, qualora lo stesso, per cause imprevedibili al momento del suo esame, risulti irreperibile, atteso che tale situazione configura una delle ipotesi di oggettiva e concreta impossibilità di formazione della prova in contraddittorio previste dal precetto costituzionale (art. 111/5° Cost.:"la legge regola i casi in cui la formazione della prova non ha luogo in contraddittorio... per accertata impossibilità di natura oggettiva ..."). In sostanza, il sistema, pur muovendosi, in coerenza col dettato costituzionale, nella prospettiva di privilegiare la forza confutatrice del confronto tra accusato e accusatore, non trascura di considerare il caso in cui tale confronto diventi oggettivamente impossibile, onde recuperare, in linea con la deroga pure prevista dalla Costituzione (art. 111/5°), il precedente narrativo. 1.3. Va, infine, esaminata l?eccezione di violazione dell?art. 6 della CEDU. La Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali (Cedu) è stata ratificata dallo Stato italiano con la Legge 4 agosto 1955, n. 848. Ai sensi dell?art. 6, comma III, lett. d) l?imputato ha diritto ?ad interrogare o far interrogare i testimoni a carico ed ottenere la citazione e l'interrogatorio dei testimoni a discarico a pari condizioni dei testimoni a carico?. La norma deve orientare l?interpretazione dei Giudici e costituisce, al contempo, parametro di costituzionalità. Ed, infatti, la Corte costituzionale, con le recenti sentenze n. 348 e n. 349 del 2007, ha affermato, tra l'altro, che, con riguardo all'art. 117, primo comma, Cost., le norme della CEDU devono essere considerate come interposte e che la loro peculiarità, nell'ambito di siffatta categoria, consiste nella soggezione all'interpretazione della Corte di Strasburgo, alla quale gli Stati contraenti, salvo l'eventuale scrutinio di costituzionalità, sono vincolati ad uniformarsi (cfr. Corte costituzionale, sentenza 39/2008). Va, però, escluso il potere di disapplicazione: le norme CEDU, infatti, vanno distinte dalle norme comunitarie perché, pur rivestendo grande rilevanza, in quanto tutelano e valorizzano i diritti e le libertà fondamentali delle persone, sono pur sempre norme internazionali pattizie, che vincolano lo Stato, ma non producono effetti diretti nell'ordinamento interno, tali da affermare la competenza dei giudici nazionali a darvi applicazione nelle controversie ad essi sottoposte, non applicando nello stesso tempo le norme interne in eventuale contrasto. Il giudice comune non ha, dunque, il potere di disapplicare la norma legislativa ordinaria ritenuta in contrasto con una norma CEDU, poiché l'asserita incompatibilità tra le due si presenta come una questione di legittimità costituzionale, per eventuale violazione dell'art. 117, primo comma, Cost., di esclusiva competenza del giudice delle leggi (Corte costituzionale, sentenze 22 ottobre 2007 nn. 348 e 349). Ed, allora, nell?odierna fattispecie, esclusa la possibilità di disapplicare l?art. 512 c.p.p. deve verificarsi, stando alle censure della difesa, se esso sia o non in contrasto con l?art. 6 della CEDU, verifica che, se affermativa, legittimerebbe il sospetto di incostituzionalità della norma. La verifica richiama, necessariamente, l?interpretazione della norma di riferimento, come data dalla Corte di Strasburgo. La decisione citata dalla difesa appare, invero, risalente e, comunque, superata dal recentissimo arresto ?Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo del 4 novembre 2008?, resa nel caso Demski c/ Polonia. Nell?arresto in esame, il ricorrente (Demski) lamentava la violazione dell?art. 6 della Cedu, in relazione alla condanna emessa nei suo confronti dalle autorità giudiziarie polacche per violenza sessuale ai danni di una minorenne, in quanto il giudizio di colpevolezza era stato fondato sulla prova decisiva costituita dalla testimonianza della parte offesa, acquisita nel corso delle indagini e di cui era stata lettura in dibattimento, perché non reperita. La Corte, nella fattispecie in commento, ha, in effetti, ravvisato la violazione della citata norma ma ha, al contempo, ricordato i principi che devono regolare l?acquisizione della prova dichiarativa ?decisiva?: se non è preclusa l?utilizzazione, come prova, di dichiarazioni rese nella fase ?pre-trial?, è necessario che i diritti della difesa siano comunque rispettati, fornendo all?imputato ?un'occasione sufficiente ed adeguata? per confrontarsi con il testimone che depone contro di lui (v. CEDU: Saïdi v. France, judgment of 20 September 1993, Series A no. 261-C, p. 56, § 43; Kostovski v. the Netherlands, judgment of 20 November 1989, Series A no. 166, p. 20, § 41; and Unterpertinger v. Austria, judgment of 24 November 1986, Series A no. 110, p. 14, § 31). La Corte ha ritenuto che nel caso di specie le autorità giudiziarie, dopo un primo tentativo infruttuoso di notificare la citazione in Polonia, pur sapendo del trasferimento all?estero della testimone, non avessero compiuto alcuno ?ragionevole sforzo? per ottenerne la presenza. Il presupposto violativo della norma è, allora, che l?Autorità Giudiziaria abbia adempiuto a quello sforzo ragionevole che le viene richiesto, sforzo che non può (e non deve) tramutarsi in un obbligo inesigibile, quale, ad es., il superamento dell?impossibilità oggettiva. Si vuol dire, cioè, che l?art. 6 CEDU legittima la lettura delle dichiarazioni rese nella fase pre-processuale (pre-trial) ogni qual volta il giudice abbia fatto tutto quanto in suo potere per reperire il dichiarante e, ciò nonostante, non vi sia riuscito per circostanza a lui non imputabili ed oggettivamente insuperabili. Nel caso Demski, infatti, le autorità ?sapevano? che la dichiarante (poi non comparsa in udienza dibattimentale) si era trasferita all?estero e, dunque, pur potendola reperire, non si erano mobilitate. Esattamente l?opposto di quanto accaduto nell?odierno procedimento. Ma vi è di più: secondo la Corte la violazione dell?art. 6 cit. presuppone che la condanna si fondi in misura pressoché esclusiva sulle dichiarazioni dl testimone assente (cfr. Corte europea dir. uomo , sez. III, 13 ottobre 2005 , n. 36822); violazione che, dunque, non sussiste quando altre fonti concorrano al giudizio di responsabilità. Orbene, nel caso in esame, fonte primaria e privilegiata è la testimonianza del maresciallo Coppola che viene ad essere convalidata e confortata dalle dichiarazioni della parte offesa. Non ignora questo Collegio che il caso specifico del teste irreperibile, coadiuvato da dichiarazioni dibattimentali dell?agente verbalizzante, rappresenta, allo stato, un punto di dibattito e discussione tra Corti interne e Corte europea, se non altro all?indomani dell?arreso CEDU del 19 ottobre 2006, n. 62094 con cui si è affermato che la condanna dell'imputato non può essere fondata, esclusivamente o in modo determinante, sulle dichiarazioni rese, durante le indagini preliminari, da soggetti successivamente divenuti irreperibili, e quindi acquisite ai sensi dell'art. 512 c.p.p., anche se ad esse si aggiungono le dichiarazioni "de relato" di un agente di polizia esaminato nel dibattimento. E, però, si tratta di un obiter dictum da contestualizzare nell?interezza dell?ordito motivazionale e da rileggere attraverso le specificazioni della sentenza CEDU del 4 novembre 2008 così da reperire il giusto bilanciamento che, a parere di questo Collegio, è proprio nello sforzo profuso dall?Autorità Giudiziaria nella ricerca del teste irreperibile. Diverse conclusioni, peraltro, esporrebbero al rischio di un processo sempre assolutorio quante volte la parte offesa sia divenuta, per motivi estranei alla sua presunta volontà di sottrarsi al processo, irreperibile, con vulnus al dovere costituzionale della repressione dei crimini che pure costituisce un baluardo irrinunciabile della Grundnorm italiana. Conclusivamente, ai sensi dell?art. 512 c.p.p., il verbale di cui si discute va acquisito agli atti come in effetti è avvenuto. 2.Nel merito può essere affermata la responsabilità degli imputati. Primaria fonte di prova è la testimonianza resa dal maresciallo C all?udienza del 23 gennaio 2009. Il teste ha riferito di avere ricevuto, in data 12 aprile 2005, una informazione confidenziale che rappresentava che un cittadino marocchino (la parte offesa) era stato vittima di atti violenti e vessazioni al fine di estorcere somme di denaro. Da qui la SIT di cui al verbale acquisito ai sensi dell?art. 512 c.p.p. Il teste è, peraltro, abbastanza puntuale nei riferimenti fattuali: dichiara, su domanda del P.M., che al BK era stato intimato di dare una somma di denaro per una presunta cessione in suo favore di sostanza stupefacente. Riferisce di atti violenti e minacce verbali. In particolare i prevenuti lo avrebbero raggiunto presso il suo domicilio sfondando la porta di ingresso. I rapporti trovano conferma nei tabulati telefonici acquisiti che, effettivamente, registrano uno scambio di telefonate tra la parte offesa ed il M. La stessa polizia ha effettuato riscontri specifici diretti ad accertare la credibilità delle dichiarazioni allora consegnate alla P.A. dal BK. Questo, secondo la deposizione dell?agente, aveva riferito di aver ricevuto una chiamata dal M in data 11 aprile 2005: sul tabulato, la telefonata in parola, risultava puntualmente. Le dichiarazioni della parte offesa sono, comunque, significative. Va precisato che esse appaiono assolutamente genuine posto che il BK non aveva alcuna intenzione di denunciare il fatto e tenuto conto, altresì, che questo aveva ?paura di ritorsioni?, circostanza che lo aveva indotto a non sporgere querela. Il BK riferisce che gli imputati, insieme, si erano recati presso il suo domicilio (oratorio di S), irrompendo nell?abitazione sfondando una porta. Con tono minaccioso avevano, dunque, dichiarato: ?devi darmi i soldi perchè i giorno scorsi ti ho dato un pezzo di fumo; forse non hai capito, devi darmi i soldi, che sono anche di FB; ti do tre o quattro giorni di tempo, poi devo avere i soldi altrimenti ti succede qualcosa di brutto?; ?quando chiamano gli amici, devi rispondere. Ti ha pagato G? Vedi che devi avere i soldi?. La ricostruzione dei fatti è, allora, facilmente ricostruibile. Gli odierni imputati avevano consegnato al BK, presumibilmente, del ?fumo? (sostanza stupefacente). Quale corrispettivo avevano preteso, probabilmente, somme particolarmente esose, sfruttando l?occasione della cessione quale momento per lucrare ai danni del cittadino extracomunitario. Le resistenze di questi, dinnanzi alle richieste, avevano indotto i prevenuti a minacciarlo di un male ingiusto qualora non avesse inteso pagare. Il BK, tuttavia, non cedeva alle minacce. Può dirsi integrato, nei fatti, il delitto di estorsione, in forma tentata. Il reato ex art. 629 c.p. punisce chiunque, mediante violenza o minaccia, costringendo taluno a fare o ad ammettere qualche cosa, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno. Si tratta di una violenza privata caratterizzata dall'ulteriore evento del conseguimento di un ingiusto profitto con altrui danno, caratterizzata dalla privazione della libertà di autodeterminazione nelle disposizioni patrimoniali del soggetto passivo (Cass. pen., Sez. II, 18/11/2005, n.44319). Il tentativo richiede l'idoneità degli atti che va valutata con giudizio ex ante e tenendo conto di tutte le modalità e circostanze effettive e concrete relative alla fattispecie (Cass. pen., Sez. II, 15/06/2004, n.43209): orbene, nel caso di specie, è indubbio, alla luce delle circostanze, che gli atti furono diretti in modo non equivoco a realizzare l?evento stante la intensa componente offensiva degli elementi oggettivi fattuali costituenti la minaccia intesa ad ottenere il bene oggetto di estorsione (il denaro). Gli imputati si recano dalla parte offesa, prima insieme, irrompendo nella sua abitazione; poi torna il M, tentando, di nuovo, una effrazione stavolta non riuscendovi. L?elemento soggettivo è, peraltro, evidente laddove si valorizzi la esatta componente finalistica delle dichiarazioni oggetto dell?imputazione. Ricorre l?aggravante di cui all?art. 628, comma III, n. 1 ? come richiamata dall?art. 629, comma II, c.p. ? poiché i soggetti hanno realizzato la condotta tentata in forma plurisoggettiva partecipando al medesimo disegno criminoso. Il numero di ?due? è, all?uopo, sufficiente. Va osservato, infatti, che in tema di estorsione, la ratio dell'aggravante del numero delle persone di cui all'art. 629, 2° comma, c. p., si lega alla obiettiva pericolosità del fatto e alla maggiore efficacia intimidatrice della presenza di più persone, ancorché la violenza o minaccia sia stata posta in essere da una sola persona; ne consegue che - all'infuori di un concorso circoscritto alla fase di preparazione o ideazione del delitto, in cui sarà applicabile, ricorrendone gli estremi, la norma dell'art. 112, n. 1, c. p. (cinque o più persone) - sussiste l'aggravante di cui al 2° comma, art. 629 c. p., anche nel caso di due o più compartecipi (cfr. Cass. pen., 05/06/1987; Cass. pen., 11/02/1983). Ricorre, altresì, per il M la recidiva contestata. 3. Quanto alla commisurazione della pena, occorre fare applicazione delle regole di cui all?art. 133 c.p. Secondo il prudente apprezzamento del Collegio, vanno riconosciute le circostanze attenuanti generiche considerate equivalenti alla contestata aggravante e, quanto al M, anche alla recidiva. La pena va determinata nel minimo e ridotta ai sensi dell?art. 56 c.p. Ne consegue la condanna degli imputati alla pena di anni 2 (due) di reclusione ed euro 300,00 (trecento) di multa ciascuno, oltre al pagamento in solido delle spese processuali. Il fatto è stato commesso in data anteriore al 2 maggio 2006. Quanto, tuttavia, alla ricorrenza delle condizioni per condonare la pena (art. 1 ed art. 2, lettera a, numero 20 legge 31 luglio 2006 n. 241) si aderisce al prevalente indirizzo giurisprudenziale che rimette la questione al giudice dell?esecuzione. P.Q.M. Visti gli artt. 533 e 535 c.p.p. , dichiara M e B colpevoli del reato loro ascritto in rubrica e, riconosciute le circostanze attenuanti generiche considerate equivalenti alla contestata aggravante e, quanto al M, anche alla recidiva, li condanna alla pena di anni 2 (due) di reclusione ed euro 300,00 (trecento) di multa ciascuno, oltre al pagamento in solido delle spese processuali; visto l?art. 544 c.p.p., indica in giorni 30 il termine per il deposito della motivazione Lamezia Terme lì 26 gennaio 2009 Il Presidente ed estensore Dott. GIUSEPPE SPADARO Commenta | Stampa | Segnala | Condividi |

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No ai musei e si allo shopping: le preferenze dei ... (sezione: Cultura)

( da "Capitoloprimo.it" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

No a musei e biblioteche. Sì a centri commerciali, pub e discoteche. Sono questi i dati emersi dall?indagine effettuata dal gruppo di lavoro sui beni culturali dell?Università di Pisa, coordinato dal prof. Mario Aldo Toscano, Direttore del Dipartimento di Scienze Sociali. Alla domanda “dove preferite trascorrere il tempo libero”, queste sono state le risposte fornite dal campione di 483 studenti provenienti sia da licei classici e scientifici sia da istituti tecnici, artistici e professionali: il 21,4% dei ragazzi trascorre il tempo libero in discoteca, il 14% al pub, il 7,4% al cinema e il 4,3% in sala giochi o comunque giocando ai video game o alla play station. Stando a questi dati, nonostante il nostro bel paese sia pieno d?arte e di storia, i nostri giovani preferiscono dilettarsi in passatempi che con la cultura hanno poco a che vedere. La situazione peggiora se prendiamo in considerazione le biblioteche: Solo il 20,7% dei giovani considerati, visita una biblioteca più volte al mese, il 30% lo ha fatto solo una volta negli ultimi tre mesi, il 13,8% una negli ultimi sei mesi e il 29% l?ha visitata una sola volta nell?ultimo anno. I musei nazionali e internazionali, invece, sono stati meta del 74% dei ragazzi intervistati; molto è merito delle visite guidate organizzate dalle scuole e dalle famiglie ma il 40% dichiara di aver visitato anche i musei locali per un semplice interesse personale. Agli intervistati, poi, sono state mostrate alcune immagini di monumenti ed opere d?arte piuttosto noti. Il risultato, ahinoi, non è stato molto incoraggiante: l?80,1% possiede una scarsa o nulla conoscenza delle opere d?arte mostrate, il 17,6% ha risposto in modo corretto, ma soltanto il 2,3% degli studenti rivela una certa conoscenza e consapevolezza dell?opera, considerata magari anche nel suo contesto storico e sociale. Il monumento più conosciuto, 66.1%, è la Sagrada Famiglia di Gaudì; per il resto, invece, Canova è confuso con Michelangelo e Caravaggio assieme alla sua Conversione di San Paolo, risultano essere quasi sconosciuti. Il quadro è sostanzialmente negativo e denota disinteresse e poca attenzione anche verso le discipline scolastiche, che però sono considerate ancora il veicolo fondamentale per appassionare i nostri ragazzi all?arte e alla cultura. La conclusione della ricerca, quindi, invita i docenti a trovare dei meccanismi nuovi e più incisivi per coinvolgere i giovani e stimolarne l?interesse e l?apprendimento , al fine di condurli ad un?adeguata maturità culturale. Marina Miranda

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Ocse all'Italia, aumenta il divario per colmarlo riforme strutturali (sezione: Cultura)

( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ocse all'Italia, aumenta il divario per colmarlo riforme strutturali MILANO - "Il divario tra l'Italia e i paesi più performanti continua ad ampliarsi in particolare a causa della bassa produttività". Questo il giudizio formulato dall'Ocse nel rapporto "Obiettivo crescita" diffuso oggi. Il nostro Paese è 19esimo su 29, ultimo tra i big, europei e non, per la differenza del pil pro capite rispetto agli Usa, con un divario superiore al 30% nel 2007. E per colmare questo divario l'Organizzazione raccomanda riforme strutturali in numerosi settori, dal lavoro all'istruzione, dai servizi locali alle professioni, dal cuneo fiscale alle contrattazioni salariali e alla ricerca. Oltre alla minore produttività, a essere chiamato in causa è il basso utilizzo del lavoro, soprattutto tra giovani, anziani, donne e nel Sud. L'Ocse raccomanda all'Italia di abbassare le tasse sui redditi da lavoro e decentrare i rinnovi dei salari, ma anche di ridurre la proprietà pubblica, liberalizzare le professioni, migliorare le università. L'Organizzazione, pur riconoscendo le "significative riforme" fatte negli ultimi anni sui mercati dei prodotti, sottolinea che molte altre devono essere messe in cantiere. Tra le priorità indicate dagli economisti Ocse, le principali sono la riduzione della proprietà pubblica e delle barriere normative alla concorrenza, il miglioramento del sistema di istruzione, soprattutto universitario, la riduzione del cuneo fiscale sui redditi da lavoro, il decentramento della contrattazione salariale, a cominciare dalla differenziazione dei salari nella pubblica amministrazione e la concessione di incentivi per l'innovazione. Lo studio sottolinea che "l'elevato livello di proprietà pubblica e i vincoli normativi nei servizi professionali e nei trasporti ostacolano la crescita della produttività". Vanno quindi "eliminate le barriere all'ingresso nei servizi professionali, aboliti i tetti sui prezzi di tali servizi fissati dagli organismi di categoria, ridotte la proprietà e il coinvolgimento dello stato nei business dell'elettricità, del gas, delle poste e dei trasporti e va anche limitato il coinvolgimento degli enti locali nelle aziende di servizi". In materia di tassazione sul reddito da lavoro, l'Ocse sottolinea che "resta alta" soprattutto per i redditi più bassi e va quindi ridotta, finanziandola con tagli alla spesa pubblica e con il rafforzamento della lotta all'evasione. Nelle statistiche dell'Organizzazione l'Italia, va ricordato, è al sesto posto tra i Paesi industrializzati per il peso del 'cuneo fiscale', cioè la differenza tra salario lordo e netto. Un altro punto debole resta la bassa percentuale di laureati, che non arriva al 20% nella fascia d'età tra 25 e 34 anni contro l'oltre 30% della media Ocse. L'Organizzazione raccomanda di aumentare gli investimenti privati nell'istruzione post-secondaria tramite un incremento delle rette e finanziamenti privati, di "aumentare qualità e quantità delle sedi universitarie", di ridurre il tasso di abbandoni, di introdurre i prestiti per gli studenti. Quanto alla contrattazione salariale, il focus, secondo l'Ocse, va posto nella riduzione delle disparità regionali nell'utilizzo del lavoro, sulla promozione della decentralizzazione della contrattazione, a cominciare dal settore pubblico, per "tenere in considerazione le differenze regionali di produttività e costo della vita". L'Italia, rileva poi lo studio, è tra i Paesi meno generosi in materia di incentivi fiscali alla ricerca e allo sviluppo (è penultima) e per risollevare il basso livello l'Ocse consiglia, oltre a un attento utilizzo degli incentivi, anche la promozione di partnership tra l'industria e le università e di rendere più trasparenti le procedure di assunzione dei ricercatori. 03/03/2009 - 11:00

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BORSE SU (MIBTEL +0.36%) LA CORTE DI NY: OK A TRANSAZIONE PARMALAT MERCATO AUTO SEMPRE GIù (-24,25%) - Francia: deficit 2009 oltre 5% Pil IL GRAN DEBUTTO DI EXOR OBAMA: fon (sezione: Cultura)

( da "Dagospia.com" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

HomePage | Segnala articolo --> BORSE SU (MIBTEL +0.36%) ? LA CORTE DI NY: OK A TRANSAZIONE PARMALAT ? MERCATO AUTO SEMPRE GIù (-24,25%) - Francia: deficit 2009 oltre 5% Pil ? IL GRAN DEBUTTO DI EXOR ? OBAMA: fondi MULTIPLI per asset tossici - I PERCHé DEL NO UE ALL?UNGHERIA? 1 - Piazza Affari apre a +0, 36%... (ANSA) - Piazza Affari rimbalza dopo la dura vigilia. Il Mibtel segna +0,36% a 11.858 punti e lo S&P/Mib +0,36% a 14.414 punti. Parmalat 2 - Borsa: piazze europee guadagnano ... (ANSA) - Le principali piazze europee hanno aperto in territorio positivo dopo i ribassi registrati ieri. A Londra nei primi scambi l'indice Ftse 100 segnava +0,51% a 3.644,50 punti. A Parigi l'indice Cac 40 ha registrato un +0,57% a 2.596,13 punti. A Francoforte, l'indice Dax guadagnava lo 0,52% a 3.729,22 punti. 3 - Parmalat: da Corte NY ok transazione... (ANSA) - Una corte distrettuale di New York 'ha approvato' la transazione concordata dalla Parmalat con creditori che avevano promosso una class action. Parmalat secondo le intese cedera' 10,5 milioni di azioni 'entro 30 giorni' dal momento in cui 'l'ordinanza sara' definitiva'. L' annuncio dell'accordo era stato dato il 2 maggio scorso, quando i 10,5 milioni di azioni valevano circa 23,4 milioni di euro. 4 - Auto: febbraio pesante, mercato Italia -24,45%... Raniero Nanni per l' "Ansa"- Ancora un mese pesante per il mercato dell'auto in Italia, che in febbraio ha registrato un calo delle immatricolazioni del 24,45% rispetto allo stesso mese del 2008. La flessione, tuttavia, e' inferiore di 8 punti percentuali rispetto al -32,64% di gennaio. BAYER 5 - Francia: deficit 2009 oltre 5% Pil... (ANSA) - Nel 2009 il deficit pubblico della Francia superera' 'sicuramente' il 5%: lo ha dichiarato il primo ministro Francois Fillon. Il premier ha precisato che 'l'orizzonte dell'equilibrio di bilancio si allontana'. ed ha stimato a piu' di 50 mld il disavanzo supplementare, di cui 20 mld a causa delle minori entrate legate alla crisi e 30 mld di spese di rilancio. Secondo il capo del governo 'tutto il 2009 sara' un anno di crisi' e 'nessun piano di rilancio consentira' di evitarla'. 6 - Bayer: trimestrale, utile a 106 mln... (ANSA) - La Bayer chiude il quarto trimestre con un utile in rialzo a 106 mln di euro, dai 67 mln dello stesso periodo dell'anno precedente. Lo comunica l'agenzia Bloomberg, citando un comunicato. Il risultato e' inferiore alle stime degli analisti, che avevano previsto un utile di 190 milioni di euro. A pesare sul risultato trimestrale, sarebbero le perdite operative della divisione prodotti chimici. Le vendite sono calate a 7,92 miliardi di dollari dagli 8,04 del 2007. 7 - Usa: ipotesi fondi per asset tossici... (ANSA) - L'amministrazione Obama valuta la creazione di fondi di investimento multipli per l'acquisto degli asset tossici alla base della crisi. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che questa sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe decidere quali asset acquistare e a quale prezzo. 8 - Gazprom: trimestrale, utile +16%... (ANSA) - Gazprom ha chiuso il terzo trimestre con un utile in rialzo del 16% grazie all'aumento dei prezzi del gas per i propri consumatori europei. Lo riferisce Bloomberg citando un comunicato web del gruppo. L'utile netto e' cosi' salito a 132 mld di rubli (3,65 mld dlr), dai 113 mld dello stesso periodo dello scorso anno. Il risultato e' pero' inferiore alle stime degli analisti, che avevano previsto un utile a 149 mld di rubli. Le vendite sono cresciute del 61% a 830 mld di rubli (516 mld del 2007). 9 - Exor al debutto. Ieri il cda e il titolo vola... Da "La Stampa" - Si è riunito ieri a Torino il primo cda di Exor, la holding della famiglia Agnelli nata dalla fusione tra Ifi ed Ifil, che ha provveduto a integrare le cariche sociali: presidente d'onore è Gianluigi Gabetti, presidente John Elkann, vicepresidenti Pio Teodorani-Fabbri e Tiberto Brandolini d'Adda, ad Carlo Barel di Sant'Albano. Jaky Elkann Il consiglio è ora composto da 17 membri, di cui 4 indipendenti. Positivo il battesimo a Piazza Affari: il titolo chiude a un prezzo finale di 6,15 euro (a +8,56% secondo il sito di Borsa Italiana), dopo una seduta in controtendenza rispetto al listino e una sospensione per eccesso di rialzo. 10 - Delors e le profezie di Minc... Dal "Corriere della Sera" - Come John Reed con la rivoluzione russa, Alain Minc ne «I dieci giorni che faranno tremare il mondo» racconta gli scenari post crisi nell'ultima fatica oggi in libreria. Cosa succederà quando Google comprerà il NYTimes, l'euro varrà 2,5 dollari e i Nobel saranno tutti asiatici. Corregge la china Jacques Delors sul Figaro Magazine: dalle crisi l'Europa è sempre uscita più forte. 11 - Ecco perché Eurolandia dice no al piano ungherese... Da "La Stampa" - L'Europa dell'Est non è un paese, e i governanti dell'Ue bene hanno fatto a respingere il piano di salvataggio da oltre 180 miliardi di euro proposto dall'Ungheria per i paesi dell'ex blocco comunista. L'Ue ha piuttosto ribadito i principi basilari ma spesso trascurati della solidarietà intra-europea. Pur rifiutando lo schema grandioso di un piano di salvataggio generalizzato, i leader europei hanno riconosciuto la necessità di trattare con i paesi dell'Est caso per caso. Forse questo approccio non ridurrà di molto il costo finale - anche se è difficile capire su quali basi sia stata calcolata la cifra proposta dall'Ungheria. Ma l'espressione «Europa dell'Est» ha perso la sua connotazione come soggetto collettivo. Al cuore della crisi vi sono gli enormi deficit correnti degli ex paesi comunisti, aggravati dall'eccessivo ricorso a prestiti concessi localmente dalle banche estere in valute forti. Al di là di questa generalizzazione, tuttavia, le situazioni sono molto diverse caso per caso. Politiche fiscali troppo morbide? Non in Polonia. Prestiti locali in valuta estera? Non nella Repubblica Ceca. L'Est Europa si sta avviando verso un periodo di grandi difficoltà, il cui peso sarà sostenuto dall'Europa occidentale, se non altro perché i debitori dell'Est devono circa 1300 miliardi alle banche occidentali. La scelta di intervenire con un unico mega-piano di salvataggio, però, avrebbe portato i paesi beneficiari a pensare a una sorta di atto dovuto. Alain Minc In più la commissione Ue finirebbe per essere troppo clemente nel trattare con un'intera regione. Meglio ritagliare piani di salvataggio su misura per ognuno dei paesi beneficiari, vincolandoli a severe condizioni. Gli oneri dovranno essere distribuiti equamente tra i soggetti prestatori, che hanno agito in modo irresponsabile, e i beneficiari dei prestiti che hanno alimentato tale irresponsabilità. L'Fmi sarebbe più efficace nell'imporre le proprie condizioni, anche con denaro in gran parte di provenienza europea. I membri dell'Ue più bisognosi riceveranno i fondi necessari. Non ci sono alternative. Ma dovranno pagare un conto salato. [03-03-2009]

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Ocse all'Italia, aumenta il divario per colmarlo riforme strutturali (sezione: Cultura)

( da "KataWebFinanza" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ocse all'Italia, aumenta il divario per colmarlo riforme strutturali MILANO - "Il divario tra l'Italia e i paesi pi performanti continua ad ampliarsi in particolare a causa della bassa produttivit". Questo il giudizio formulato dall'Ocse nel rapporto "Obiettivo crescita" diffuso oggi. Il nostro Paese 19esimo su 29, ultimo tra i big, europei e non, per la differenza del pil pro capite rispetto agli Usa, con un divario superiore al 30% nel 2007. E per colmare questo divario l'Organizzazione raccomanda riforme strutturali in numerosi settori, dal lavoro all'istruzione, dai servizi locali alle professioni, dal cuneo fiscale alle contrattazioni salariali e alla ricerca. Oltre alla minore produttivit, a essere chiamato in causa il basso utilizzo del lavoro, soprattutto tra giovani, anziani, donne e nel Sud. L'Ocse raccomanda all'Italia di abbassare le tasse sui redditi da lavoro e decentrare i rinnovi dei salari, ma anche di ridurre la propriet pubblica, liberalizzare le professioni, migliorare le universit. L'Organizzazione, pur riconoscendo le "significative riforme" fatte negli ultimi anni sui mercati dei prodotti, sottolinea che molte altre devono essere messe in cantiere. Tra le priorit indicate dagli economisti Ocse, le principali sono la riduzione della propriet pubblica e delle barriere normative alla concorrenza, il miglioramento del sistema di istruzione, soprattutto universitario, la riduzione del cuneo fiscale sui redditi da lavoro, il decentramento della contrattazione salariale, a cominciare dalla differenziazione dei salari nella pubblica amministrazione e la concessione di incentivi per l'innovazione. Lo studio sottolinea che "l'elevato livello di propriet pubblica e i vincoli normativi nei servizi professionali e nei trasporti ostacolano la crescita della produttivit". Vanno quindi "eliminate le barriere all'ingresso nei servizi professionali, aboliti i tetti sui prezzi di tali servizi fissati dagli organismi di categoria, ridotte la propriet e il coinvolgimento dello stato nei business dell'elettricit, del gas, delle poste e dei trasporti e va anche limitato il coinvolgimento degli enti locali nelle aziende di servizi". In materia di tassazione sul reddito da lavoro, l'Ocse sottolinea che "resta alta" soprattutto per i redditi pi bassi e va quindi ridotta, finanziandola con tagli alla spesa pubblica e con il rafforzamento della lotta all'evasione. Nelle statistiche dell'Organizzazione l'Italia, va ricordato, al sesto posto tra i Paesi industrializzati per il peso del 'cuneo fiscale', cio la differenza tra salario lordo e netto. Un altro punto debole resta la bassa percentuale di laureati, che non arriva al 20% nella fascia d'et tra 25 e 34 anni contro l'oltre 30% della media Ocse. L'Organizzazione raccomanda di aumentare gli investimenti privati nell'istruzione post-secondaria tramite un incremento delle rette e finanziamenti privati, di "aumentare qualit e quantit delle sedi universitarie", di ridurre il tasso di abbandoni, di introdurre i prestiti per gli studenti. Quanto alla contrattazione salariale, il focus, secondo l'Ocse, va posto nella riduzione delle disparit regionali nell'utilizzo del lavoro, sulla promozione della decentralizzazione della contrattazione, a cominciare dal settore pubblico, per "tenere in considerazione le differenze regionali di produttivit e costo della vita". L'Italia, rileva poi lo studio, tra i Paesi meno generosi in materia di incentivi fiscali alla ricerca e allo sviluppo ( penultima) e per risollevare il basso livello l'Ocse consiglia, oltre a un attento utilizzo degli incentivi, anche la promozione di partnership tra l'industria e le universit e di rendere pi trasparenti le procedure di assunzione dei ricercatori. 03/03/2009 - 11:00

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Foggia, venerdì 6 marzo convegno di studi "Civicrazia e Difensore Civico Nazionale" (sezione: Cultura)

( da "Grecale, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

martedì 03 marzo 2009 09:43 Il convegno, la cui partecipazione e' libera, si terra' alle ore 18, presso l'Auditorium della Biblioteca Provinciale di Foggia Foggia - L'Associazione Nazionale Difensori Civici e il Laboratorio Privacy Sviluppo (Garante Privacy) Vi invitano al convegno di studi "Civicrazia e Difensore Civico Nazionale". La conferenza, che avra' luogo il prossimo venerdi' 6 marzo, a Foggia, e' promossa dall'Unitre - Universita' delle Tre Eta' - Sede di Foggia, con il patrocinio morale del Comune di Foggia, della Provincia di Foggia, dell'Universita' degli Studi di Foggia e del Cinfor. A seguito dei saluti del Dott. Antonio Pepe (Presidente della Provincia di Foggia), del Dott. Orazio Ciliberti (Sindaco di Foggia), del Prof. Giuliano Volpe (Rettore dell'Universita' di Foggia) e dell'Avv. Francesco Celentano (Presidente del Cinfor), e' prevista la relazione introduttiva sul tema "L'educazione alla legalita'" della Prof.ssa Rina Di Giorgio Cavaliere (Responsabile provinciale del Laboratorio Privacy e Sviluppo - Garante Privacy). Il convegno proseguira' con le relazioni "Civicrazia: sviluppo di una nuova democrazia" del Dott. Raffaele Rota (Referente nazionale del Laboratorio Privacy e Sviluppo - Garante Privacy), "Il difensore civico nazionale" dell'On. Avv. Vittorio Salvatori (Presidente regionale Andci dei difensori civici della Puglia), "Privacy e Internet: tutelare i nostri dati on line" dell'Avv. Gerardo A. Cavaliere (Direttore Cinfor Magazine) e "Privacy, Cittadino e Pubblica Amministrazione" dell'Avv. Gianluca Guastamacchio (docente Unitre).

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CRISI: USA, SI STUDIA CREAZIONE FONDI PER ASSET TOSSICI (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Crisi: Usa, si studia creazione fondi per asset tossici di ANSA WSJ, a guidarli sarebbero private investment manager -->(ANSA) - NEW YORK, 3 MAR - L'amministrazione Obama valuta la creazione di fondi di investimento multipli per l'acquisto degli asset tossici alla base della crisi. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che questa sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe decidere quali asset acquistare e a quale prezzo.

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Crisi: Usa, si studia creazione fondi per asset tossici (sezione: Cultura)

( da "Trend-online" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Crisi: Usa, si studia creazione fondi per asset tossici ANSA NEWS, clicca qui per leggere la rassegna di Ansa , 03.03.2009 10:28 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! (ANSA) - NEW YORK, 3 MAR - L'amministrazione Obama valuta la creazione di fondi di investimento multipli per l'acquisto degli asset tossici alla base della crisi. Lo riporta il Wall Street Journal, sottolineando che questa sarebbe una delle ipotesi per la partnership pubblico-privata paventata nel piano salva banche delineato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. A guidare i fondi sarebbero dei private investment manager, ai quali spetterebbe decidere quali asset acquistare e a quale prezzo.

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Savona: al Campus universitario al via l'Open Days 2009 (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Savona: al Campus universitario al via l'Open Days 2009 Giovedì 5 e venerdì 6 marzo, a partire dalle 9, nel Campus Universitario di Savona, prenderà il via l'Open Days 2009. Agli studenti del IV° e V° anno delle scuole medie superiori del territorio ligure e del Basso Piemonte saranno presentate tutte le attività didattiche e le opportunità formative presenti nel Campus. Durante le due giornate, i giovani, accompagnati dai docenti orientatori degli istituti di provenienza, potranno visitare le strutture del Campus dedicate sia alla didattica che alla ricerca, partecipando alle attività ed ai percorsi illustrativi delle facoltà insediate nella sede universitaria. In queste giornate vengono anche organizzate attività sportive ed agonistiche, come il torneo di calcio disputato tra le rappresentanze studentesche. Come ogni anno, l'evento è organizzato dalla Regione Liguria, dalla Provincia di Savona, e dall?Università degli Studi di Genova unitamente alla società SPES S.c.p.A.

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Ventimiglia: ecco la commissione del Premio Letterario (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ventimiglia: ecco la commissione del Premio Letterario E? stata composta la Commissione giudicatrice del 1° Premio Letterario 'Città di Ventimiglia', per il romanzo inedito ligure di Ponente. Chiunque volesse partecipare deve spedire, in duplice copia, il manoscritto presso la Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia alta entro il 30 aprile. Il romanzo deve contenere riferimenti che riguardano il Ponente ligure. Il vincitore avrà un contratto di pubblicazione con la casa editrice Zona, distribuita a livello nazionale. Ecco coloro che esamineranno gli elaborati: Presidente: Mario Ascheri, Ordinario all?Università degli Studi di Siena e Roma 3; Vice presidente: Mario Raimondo, Direttore della sede RAI di Milano a.r., consigliere di amministrazione della Fondazione ?Paolo Grassi? di Milano; Roberto Balbo, rappresentante della Libreria Sally?s di Ventimiglia; Andrea Becca, giornalista e scrittore; Eloisa Bono, rappresentante della Libreria Mondadori di Ventimiglia; Piero Cademartori, titolare di Editrice Zona; Girolamo De Miranda, direttore scientifico di Aprosiana, rivista di studi barocchi della Civica Biblioteca Aprosiana di Ventimiglia; Bartolomeo Durante, storico locale, saggista, docente a.r.; Daniela Gandolfi, archeologa, saggista, conservatore del Museo archeologico 'Girolamo Rossi', di Ventimiglia; Olimpia Gargano, giornalista pubblicista, docente di materie letterarie presso il Liceo Scientifico 'Angelico Aprosio' di Ventimiglia; Lorella Gavazzi, scrittrice, docente presso il 1° Circolo didattico di Ventimiglia; Diego Marangon, rappresentante della Libreria Casella di Ventimiglia; Marco Muraro, rappresentante della Libreria Logoteca di Ventimiglia; Roberto Negro, scrittore, ispettore P.S. a.r., funzionario del Casinò di Sanremo; Paola Ravani, scrittrice, ispettore P.S; Rita Zanolla, Dirigente scolastico del 1° Circolo didattico. ?Il Premio Letterario per il romanzo inedito ligure di ponente Città di Ventimiglia, - spiega il sindaco Gaetano Scullino - è organizzato dall?Assessorato alla Cultura della Città di Ventimiglia. È stato richiesto inoltre il patrocinio dell?Amministrazione Provinciale di Imperia e della Regione Liguria. La premiazione e la pubblicazione del romanzo vincitore verranno inserite nel programma delle manifestazioni estive 2009 della Città di Ventimiglia. La finalità del Premio è quella di stimolare gli scrittori, di coinvolgere quanti già sono dediti alla lettura e alla scrittura, che vivono a Ventimiglia, nel Ponente, in Liguria, anche sul territorio nazionale. Con un obiettivo ben preciso: quello di raccontare Ventimiglia e le sue frazioni, di avvalersi di questa territorialità unica per tanti aspetti (città di confine, terra transfrontaliera, incrocio di diverse dinamiche regionali, luogo di numerosi eventi storici), ma nel contempo di suscitare un vivo interesse nei lettori, compresi i turisti, per la riscoperta di questa Città. L?intento di questo premio letterario consiste proprio nel voler stimolare gli scrittori del Ponente (compresi tutti gli 'Spantegai' che, pur abitando altrove, hanno sempre a cuore Ventimiglia), della Liguria, dell?Italia, a misurarsi con questa città. E magari potranno contribuire a farci scoprire squarci di verità, di vissuto, e di una comunità locale in continua evoluzione?.

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PAESAGGI palestinesi (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

STRATEGIE ANTICHE E NUOVE DI RESISTENZA INTELLETTUALE PAESAGGI palestinesi Dal fervore che segnò i primi decenni del secolo scorso alle ultime voci di scrittori e di artisti pronti a usare autocritica e humor come armi per un esercizio quotidiano di dignità, numerosi libri recenti provano a restituire la complessità della attuale cultura palestinese Monica Ruocco Sin dall'inizio del XX secolo i palestinesi - e in particolare gli intellettuali, indifferentemente cristiani o musulmani - sentirono che un grave pericolo incombeva sulla loro terra. Si organizzarono dunque in associazioni culturali e fondarono giornali e riviste in cui, coniugando militanza e impegno letterario, veniva dato grande spazio alla produzione di scrittori, poeti e drammaturghi. In quei primi decenni del secolo scorso si fecero conoscere in Palestina e all'estero figure di intellettuali come Bandali Salibah Giawzi, che invitò con lungimiranza gli storici occidentali a non elaborare i loro giudizi basandosi solo sulla storia dell'Occidente. O come Ruhi al-Khalidi, che nella Introduzione alla questione d'Oriente, del 1925, denunciò le responsabilità dei turchi davanti alla colonizzazione europea della Palestina, ed espose i suoi timori sulla possibilità che il paese potesse sparire dalle carte geografiche, e in un altro libro, la Storia del sionismo, sottolineò enfaticamente la distinzione tra sionisti e ebrei, spiegando che la lotta al sionismo non aveva niente a che vedere con l'antisemitismo. O ancora come il medico Tawfiq Kanaan che dedicò la vita a confutare la tesi di Weizman, secondo cui non esisteva alcun popolo palestinese ma «soltanto qualche migliaio di arabi e di beduini»: nel saggio The Arab Cause in Palestine, scritto in inglese e pubblicato nel '36, Kanaan, malgrado fosse di religione cristiana ortodossa, fece appello alle comuni radici arabe della tradizione islamica, sentita dai cristiani di Oriente come proprio patrimonio culturale. Tra violenza e dogmatismo Sono gli stessi anni, fra l'altro, in cui si delineò in Palestina l'embrione di un nascente movimento femminista, composto di donne coraggiose, musulmane e cristiane, che intrecciarono le battaglie per l'uguaglianza di genere con quelle per l'indipendenza del paese, scaturite all'indomani della dichiarazione di Balfour (1917). Proprio da questa fase di rinascita culturale, parte di un movimento più vasto che dal XIX secolo coinvolge tutto il Vicino Oriente arabo, prende avvio Cento anni di cultura palestinese (Carocci) in cui Isabella Camera d'Afflitto traccia il percorso di un popolo che da oltre cento anni lotta per affermare la propria identità e il diritto a vivere senza interferenze straniere nella sua patria. Sfogliando le pagine del saggio si ripercorrono le tappe più importanti della storia di questa terra, dall'inizio del 1900 alla nakba, seguita da altre date drammatiche, come la naksa del 1967, le intifada del 1987 e del 2000, fino ai nostri giorni. Protagonisti sono i palestinesi, dispersi in un esilio infinito, o costretti a vivere in campi profughi, o ancora rimasti nella loro terra e diventati cittadini d'Israele. L'autrice ha affidato a poeti, narratori, drammaturghi, registi, disegnatori, il ruolo di testimoni di una storia in cui le ingiustizie sembrano non avere mai fine. Una storia raccontata anche dalle grandi voci della diaspora palestinese, Giabra Ibrahim Giabra, Samira Azzam, Ghassan Kanafani, quando si teorizza quella che verrà chiamata la «letteratura della resistenza» e farà conoscere al mondo le poesie di Mahmud Darwish, Fadwa Tuqan, Samih al-Qasim, Tawfiq Zayyad. Nei loro versi esplodono la rabbia e l'umiliazione di una popolazione ormai privata delle proprie radici, ma come scrive Isabella Camera d'Afflitto nell'introduzione, «non si tratta tanto di "letteratura della resistenza", quanto piuttosto di "letteratura come resistenza": alla violenza del nemico, ma anche ai poteri interni e ai dogmatismi legati alla "causa", alla cancellazione della memoria, alle censure e alle forme di oppressione esercitate in seno alla società palestinese da leader politici, da strutture patriarcali e da strumentalizzazioni ideologiche e religiose». Del resto scrittori come Emile Habibi o Sahar Khalifa, con i loro libri tradotti all'estero, non si limitano a far conoscere al mondo la situazione degli arabi di Israele o dei palestinesi assediati nei Territori Occupati ma, senza farsi imprigionare dall'odio, rivendicano - come faranno con forza gli scrittori dell'ultima generazione, da Murid al-Barghuti a al-Mutawakkil Taha, a Adania Shibli - il diritto di celebrare l'amore, la bellezza, la vita. E tuttavia, la figura che forse meglio traduce le vicende di tutto un popolo è quella del piccolo Hanzala, il bambino protagonista delle vignette di Naji al-Ali, con il quale Isabella Camera d'Afflitto conclude il suo bel libro. Dando le spalle al lettore, Hanzala, innocente e inerme come la popolazione civile palestinese, osserva con le mani incrociate dietro la schiena la barbarie che si è accanita sul suo popolo. Anche lui, però, non sembra perdere l'ultima speranza quando, nella vignetta riprodotta nell'ultima pagina, viene ritratto davanti a un filo spinato da cui spunta una spiga di grano. La banalità combattiva Proprio il personaggio di Hanzala rivivrà nel volume A Child in Palestine: Cartoons of Naji al-Ali, con prefazione di Joe Sacco (autore del fumetto Palestina), che sarà pubblicato a primavera da Verso, una casa editrice radical con sede a Londra e New York, molto attenta alla questione palestinese. Il fumetto fa del resto parte di un più vasto orizzonte artistico, la cui storia è raccolta nel bel volume Palestinian Art. 1850-2005 di Kamal Boullata, egli stesso pittore e scrittore, uscito di recente per la Saqi Books di Londra. Unico nella sua completezza, il volume offre l'analisi di una produzione artistica che va dalle prime sperimentazioni pre-1948 fino alla più recente arte mediatica, seguendo le opere degli artisti che vivono nella madrepatria, ma anche di quelli della diaspora, a cominciare dalla celebre Mona Hatoum. Un'attenzione particolare è dedicata al ruolo delle donne, sottolineando come le strategie di resistenza siano state utilizzate per lottare anche contro un discorso artistico dominante. La vita culturale palestinese dal 1918 al 1948 è di nuovo al centro del volume Mountain Against the Sea: Essays on Palestinian Society and Culture (University of California Press 2008), di Salim Tamari, direttore dell'Institute of Jerusalem Studies e docente di sociologia alla Birzeit University. Attraverso le memorie, i diari, le lettere di undici protagonisti della vita culturale palestinese della prima metà del XX secolo (tra loro un musicista, un maestro, un medico, un rivoluzionario bolscevico, un intellettuale ebreo palestinese), l'autore restituisce il ritratto di una Palestina che, pur sull'orlo di un baratro storico, partecipa dell'importante momento di rinascita che interessava allora tutto il Vicino Oriente. Le più recenti voci della cultura palestinese sono invece state raccolte da Adila Laïdi-Hanieh nel numero monografico della rivista belga «AH!», intitolato Palestine, rien ne nous manque ici, in cui emerge il ritratto di quella banalité combative, dove «lo humour, l'autocritica, la memoria, la scoperta di identità multiple, e la resistenza individualista, ostinata, inscritta in una pratica quotidiana di libertà sono le nuove armi di un esercizio quotidiano di dignità». Quello che ne emerge, grazie anche all'apporto di autori e artisti come Mahmud Shuqair, Mahmud Darwish, Adania Shibli e la stessa Mona Hatoum, è un ritratto della Palestina attuale, introspettivo, multidisciplinare e critico. Commento ideale a questi scritti è il volume fotografico La Palestine (foto di Rogerio Ferrari, testo di Leila Khaled) pubblicato di recente dall'editore parigino indipendente Le passager clandestin, che restituisce ai soggetti di questi scatti un'umanità piena che va oltre il distaccato reportage o la compassionevole testimonianza. Ma se si parla di cultura palestinese, non si può prescindere da quanto accade nei Territori Occupati, e nella Striscia di Gaza dove sono attive numerose associazioni che promuovono la cultura locale, come The Culture and Free Thought Association di Khan Yunis e al-Taghrid Society for Culture and Arts di Gaza. E se per i palestinesi cultura è sinonimo di resistenza, centrale è il ruolo della maggiore università palestinese, la Birzeit University (www.birzeit.edu), situata a una decina di chilometri da Gerusalemme e considerata come luogo di incontro tra gli intellettuali progressisti arabi e del mondo intero. Fondata nel 1924 da una donna, Nabiha Nasir, per incoraggiare l'accesso delle donne all'istruzione, l'Università di Birzeit è stata un punto riferimento importante durante la prima intifada. Oggi è considerata un centro di dissenso non solo dalle autorità israeliane che spesso le hanno fatto chiudere i battenti, ma anche dall'Autorità Palestinese nei confronti della quale si è mostrata sempre critica. Memorie collettive Nei Territori Occupati Ramallah è sicuramente la città più attiva. Qui, in una bella e antica casa, ha sede il centro Sakakini (www.sakakini.org), che porta il nome di un importante autore palestinese, Khalil Sakakini, morto nel 1953. Fondato una dozzina di anni fa, il centro promuove progetti culturali che incoraggiano lo sviluppo delle arti visive con laboratori di formazione per i giovani talenti, sostengono la memoria collettiva attraverso la raccolta di narrazioni orali, organizzano incontri pubblici. E proprio in un'ala del centro Sakakini, Mahmud Darwish aveva istituito la sede della prestigiosa rivista al-Karmel, importante organo di resistenza culturale da lui fondato nei primi anni 70 a Beirut, e i cui archivi vennero distrutti dagli attacchi israeliani nel 2002.

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In mostra a Cannes l'autodromo del Veneto (sezione: Cultura)

( da "Arena.it, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

In mostra a Cannes l'autodromo del Veneto FIERE. Dal 10 al 13 marzo al Mipim, la fiera del Real Estate, la promozione del progetto La Regione si presenta con le Province, ma senza quella di Verona, e i costruttori scaligeri andranno da soli 03/03/2009 rss e-mail print Il professor Vittorio Pollini e l'assessore regionale Renato Chisso Giovanni D'Alessio VENEZIA Il Veneto sarà a Cannes dal 10 al 13 marzo al Mipim, Marché international des professionnels de l'immobilierdi, fiera internazionale del Real Estate, sotto l'egida della Regione. Della compagnia non farà però parte la Verona istituzionale che non compare nel protocollo d'intesa firmato ieri a palazzo Balbi a Venezia dall'assessore regionale alle infrastrutture Renato Chisso e i rappresentanti delle Province di Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Vicenza, con l'Autorità portuale veneziana, con Apv Investimenti, con la società Save -Aeroporto di Venezia, con Veneto Strade, con il Consorzio Zip di Padova, con il Consorzio Cospiv di Rovigo, con Attiva spa, Peem, Pianificazione Euganea Este Monselice e Laboratorio Sistemi Territoriali- Daur- Università di Padova. Chisso a proposito dell'assenza di Verona ha parlato di «disguido della giunta della Provincia di Verona che non ha aderito». L'altra Provincia assente dalla missione francese è Belluno, che «ha deciso di osservare l'evoluzione della situazione». Da Verona, il presidente Elio Mosele dichiara che «l'idea di partecipare insieme al Mipim è buona, ma il Ptcp, piano territoriale di coordinamento provinciale non è ancora stato approvato in Regione, quindi non avremmo avuto nulla di sicuro da mettere in mostra a Cannes». Mipim è il principale forum internazionale e mercato mondiale della proprietà e delle infrastrutture, meta d'incontro e confronto dei protagonisti internazionali del settore e occasione per presentare nuovi progetti sui quali far convergere investimenti da altre parti del mondo. «Per il Veneto», ha dichiarato Chisso, «è un'opportunità per attrarre investimenti, per ragionare sin d'ora e assieme sul dopo crisi e per prepararci al futuro. Abbiamo scelto assieme questo tipo di presenza come sistema», ha sottolineato Chisso, «tenuto conto che il Mipim è il principale evento di incontro tra domanda e offerta nel settore delle infrastrutture e che oggi possiamo proporre a testa alta il valore attrattivo del nostro territorio, che sta superando il gap infrastrutturale del passato». Il Passante di Mestre, aperto di recente, insieme con i progetti in cantiere tra i quali la Pedemontana, il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, il prolungamento a sud della Valdastico quindi rendono il Veneto appetibile per eventuali investitori. Il territorio, o meglio, i territori, come ha precisato Vittorio Pollini, docente di Pianificazione territoriale all'Università di Padova, in rappresentanza del Daur, Dipartimento di architettura, urbanistica e rilevamento, «devono portare a Cannes la qualità. Qualità della trasformazione dei territori ciascuno con le proprie peculiarità, che hanno il vantaggio di essere collocati in una rete di corridoi infrastrutturali impermeabili tra loro. La qualità della trasformazione permetterà di essere vincenti. L'attrazione dell'attenzione sul Veneto», ha ribadito Pollini, arriverà sulla qualità della trasformazione, poi arriveranno gli investimenti». Ma se la Verona istituzionale è assente i progetti che riguardano Verona ci sono. A partire da quelli del Cis, Compagnia investimenti e sviluppo e di Autodromo del Veneto spa con il progetto Motorcity, che interessa un'area di circa 450 ettari e interessa i Comuni di Vigasio, Trevenzuolo, Isola della Scala, Erbè, Nogarole Rocca e Povegliano Veronese.

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<Io scrivo, tu leggi>, tornano gli incontri (sezione: Cultura)

( da "Arena.it, L'" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Io scrivo, tu leggi», tornano gli incontri AUTORI-LETTORI. LA RASSEGNA RIPROPOSTA OGNI MERCOLEDÌ POMERIGGIO FINO ALLA FINE DI MAGGIO DALLA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA FRINZI Domani si parlerà di un saggio di Colussi sugli studi linguistici di Benedetto Croce 03/03/2009 rss e-mail print Erasmo Leso La biblioteca univesitaria Frinzi riprone tra marzo e maggio la rassegna «Io scrivo, tu mi leggi», appuntamento di incontri tra autori e lettori. Tra gli eventi di «Io scrivo, tu mi leggi» da evidenziare l'iniziativa ideata da Pass, il magazine degli studenti dell'università di Verona che in collaborazione con la bilioteca Frinzi organizza un concorso di arti figurative che ha come tema il sogno. La mostra dal titolo Image in Action - immagina un sogno sarà aperta da martedì 5 a domenica 31 maggio». Il primo incontro si terrà domani alle 17.30 con la presentazione del volume Tra grammatica e logica. Saggio sulla lingua in Benedetto Croce scritto da Davide Colussi, docente di analisi del linguaggio politico dell'università di Ferrara; partecipano inoltre Erasmo Leso, docente di storia della lingua Italiana e Giorgio Graffi docente di glottologia, entrambi dell'università di Verona. Il testo affronta a tutto tondo la lingua e lo stile di Benedetto Croce, una tappa cruciale per la storia della prosa italiana. Gli incontri con l'autore proseguiranno sempre alle 17.30 in Biblioteca Frinzi mercoledì 11 marzo con Giovanni Rossi, docente di storia del diritto medievale e moderno dell'università di Verona e Paola Lanaro, docente di storia economica all'università Ca' Foscari di Venezia che presenterano il volume: Dentro la bottega. Culture del lavoro in una città d'età moderna, scritto da Andrea Caracausi dell'università Ca' Foscari di Venezia. Il testo ricostruisce quel complesso e multiforme universo presente dentro la bottega che nella storia si è evoluta non soltanto come luogo economico ma anche sociale e culturale. I successivi incontri sono in programma il 18 marzo, 25 marzo, primo aprile, 22 aprile, 29 aprile, 6 maggio, 13 maggio, 20 maggio e 27 maggio. In particolare il 18 marzo verrà Marco Fani e Giovanni Acquaderni. Profilo e scritti dei fondatori dell'Azione Cattolica, il testo a cura di Paola Dal Toso e Ernesto Diaco che ripercorre i primi decenni di vita della Società della Gioventù Cattolica successivamente denominata Azione Cattolica. Presentano il volume Emilio Butturini, docente dell'ateneo veronese e Franco Miano docente di filosofia all'Università di Roma 3 e presidente nazionale dell'Azione Cattolica.

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E' allarme per Piana di Monteverna (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Caserta ricerca E' allarme per Piana di Monteverna Centro Eureco: da tre mesi ventiquattro unità di personale senza stipendio Rischia di scomparire del tutto il Centro Ricerche Eureco ex Cirio di Piana di Monteverna a pochi chilometri da Caserta. Un fiore all'occhiello per la provincia di Terra di Lavoro nel settore dell'agroindustria. In pericolo anche i livelli occupazionali: 24 persone tra ricercatori, tecnici e amministrativi senza stipendio da tre mesi. In più tre precari con contratto scaduto il 31 dicembre scorso. Il sindacato Flai Cgil chiede: un nuovo assetto societario e il coinvolgimento delle istituzioni. maria beatrice crisci "Quello che da tempo stavamo denunciando ovvero il rischio concreto di perdere completamente il Centro Ricerche di Piana di Monte Verna si sta verificando. La proprietà del Centro la Pomigliano Ambiente che controlla Eureco è ormai in fase pre-fallimentare". A lanciare il grido d'allarme è la Flai Cgil con il segretario provinciale Angelo Paolella che aggiunge: "Abbiamo sollecitato le istituzioni a farsi carico della vicenda. Innanzitutto la Provincia, ma soprattutto la Regione dalla quale ci aspettiamo risposte concrete. Nelle scorse settimane c'è stata una riunione presso la Presidenza della Giunta regionale con gli assessori all'Agricoltura e alla Ricerca che hanno preso atto del grave rischio e della necessità di trovare una strategia di uscita da questa delicata situazione. Bisognerebbe creare dice il sindacalista - una new-company che possa ridare un ruolo alla struttura di Piana di Monteverna e recuperare la storia di questo Centro che opera dal 1979 sul territorio". Il Centro Ricerche è diventato Eureco spa nel 2005 e da sempre ha avuto come mission il settore agroalimentare, successivamente allargato a quello ambientale ed energetico. "L'acquisto di Cirio Ricerche da parte della Pomigliano Ambiente - ricorda Antonio Galloro tra i ricercatori della Eureco e rsa del Centro prevedeva che immediatamente dopo si procedesse alla costituzione di un consorzio pubblico-privato con l'Università, le cooperative agricole ed le aziende private per svolgere un ruolo di catalizzatore di progetti di ricerca e sviluppo in grado di elevare il livello di competitività del sistema produttivo del territorio campano". Galloro incalza: "La proprietà di fatto non ha mai proceduto a realizzare quando previsto nel piano industriale presentato all'atto dell'acquisto di Cirio Ricerche. Vero è che i ricavi che Eureco ha prodotto sono derivati solo dalle attività del settore agro-alimentare, in particolare, dai progetti Pon del Ministero della Ricerca per un valore di 6,5 milioni di euro e dalle commesse dell'assessorato regionale all'Agricoltura e della Camera di Commercio di Napoli. La gestione di questi ultimi tre anni dice è stata fallimentare". Secondo la ricercatrice Patrizia Spignio ben due sono stati i fattori che hanno danneggiato il Centro Ricerche: "Uno esterno ovvero l'interdittiva antimafia che ha colpito la Pomigliano Ambiente. L'altro interno: la fallimentare direzione aziendale "che non ha mai portato concreti risultati". Paolella, a sua volta, aggiunge: "La Regione Campania ha, comunque, nel corso dei vari incontri ribadito l'importanza strategica del Centro e una nota positiva è arrivata anche dalla Provincia di Caserta che potrebbe avviare la collaborazione con l'azienda per istituire una scuola di formazione nel settore. Disponiamo, infatti, di professionalità che potrebbero essere messe a disposizione dello sviluppo agro-industriale di tutta la regione". A sintetizzare le proposte del sindacato è la Spignio in qualità anche di segretario provinciale della Cgil: "Innanzitutto, un nuovo assesto societario che consenta il rilancio di Eureco attraverso la fuoriuscita della Pomigliano Ambiente. Quindi, il coinvolgimento delle istituzioni regionali e provinciali ed eventualmente soggetti privati. Infine, la possibilità di aggregare competenze professionali, esperienze tecnico-scientifiche e capacità di trasferimento tecnologico al sistema produttivo". del 03-03-2009 num.

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Sun: domani l'inaugurazione dell'anno accademico (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Caserta universita' Sun: domani l'inaugurazione dell'anno accademico maria beatrice crisci Sedici anni di vita, dieci facoltà, circa 29mila studenti, mille docenti e oltre duemila unità di personale tecnico amministrativo. La Seconda Università degli Studi di Napoli inaugura con questi numeri il nuovo Anno Accademico. La cerimonia si svolgerà domani alle ore 10, nell'Aula magna della Facoltà di Economia a Capua, in Corso Gran Priorato di Malta. Si comincia con l'intervento dello studente nonché presidente del Consiglio degli studenti, Gennaro Serra, quindi quello del Rappresentante del Personale Tecnico Amministrativo, Nicola Della Volpe, per poi ascoltare le relazioni del professor Nicola Melone, Decano dei Presidi Sun, e quella del professor Riccardo Pierantoni, delegato del Rettore per la Ricerca. La cerimonia si concluderà con la Relazione del Rettore, Francesco Rossi, e l'intervento del Presidente del Cun, Andrea Lenzi. "La difficile situazione in cui si dibatte il sistema universitario in Italia osserva il rettore Rossi - che ci costringe sempre più, nonostante gli indubbi risultati raggiunti dall'Ateneo, ad assolvere ai nostri compiti istituzionali con molte preoccupazioni per il futuro, suggerisce per quest'anno di inaugurare l'anno accademico con una cerimonia sobria e non tradizionale. Sarà quindi una manifestazione di Ateneo, riservata soprattutto a tutte le componenti interne della Sun, che ci veda tutti coinvolti per una libera riflessione sulle nostre attività, le scelte e gli obiettivi che ci siamo dati". del 03-03-2009 num.

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Il Monregalese nel Polo Regionale Enogastronomico (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Monregalese nel Polo Regionale Enogastronomico L?Istituto Alberghiero 'G. Giolitti' di Mondovì ed il Centro di Formazione Professionale Cebano-Monregalese sono partner del Polo formativo regionale che vede coinvolti altri 18 partners del territorio tra cui l?Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, diversi Istituti Scolastici, Centri di Ricerca, l?Agenzia Formativa Apro di Alba, il Birrificio Baladin di Piozzo, Occelli Agrinatura di Farigliano, Eataly, Enti ed aziende del settore. Il corso, dal titolo 'Tecnico superiore di comunicazione alimentare e gastronomica' che fa parte del 'Polo Regionale Enogastronomico Piccole Medie e Grandi Economie: il primato enogastronomico del Piemonte' sarà avviato entro fine marzo 2009 con lezioni che si terranno in tre distinte località: Pinerolo (presso l?istituto 'A. Prever') a Mondovì (Alberghiero 'G. Giolitti e Cfp Cebano-Monregalese) e a Pollenzo (Università di Scienze Gastronomiche). Finanziato dalla Regione Piemonte - gratuito per disoccupati in possesso di diploma - il corso è aperto per i giovani diplomati in ambito alberghiero, turistico e alimentare oltre che agli operatori di settore, agli studenti dell?ultimo anno di scuola superiore ed a coloro i quali possiedano una qualifica triennale di scuola secondaria. L?Istituto 'Velso Mucci' di Bra è il capofila del polo regionale, che prevede a Bra un corso di Tecnico superiore della ristorazione, valorizzazione prodotti territoriali e produzioni tipiche ed un corso a Carignano di Tecnico superiore di marketing dei prodotti tipici locali. L?obiettivo del polo Ifts è quello di soddisfare le richieste di mercato delle aziende attive sul territorio, formando tecnici superiori in grado di valorizzare le risorse territoriali e i prodotti tipici nel settore enogastronomico. Ottocento saranno le ore complessive di formazione, 240 delle quali svolte sotto forma di stage presso aziende leader nel settore dell?enogastronomia piemontese ed al termine, la Regione Piemonte, previo superamento delle prove finali di verifica, rilascerà il ?Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore? valido su tutto il territorio nazionale e corrispondente al 4° livello della classificazione europea. Per chi lo avrà seguito sono previsti sbocchi lavorativi con l?inserimento nel mondo del lavoro, soprattutto nel settore produttivo dell?enogastronomia, negli enti istituzionali e privati. Inoltre i crediti formativi saranno riconosciuti dall?Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Per informazioni: Istituto Alberghiero 'G. Giolitti', piazza IV novembre, 6 12084 Mondovì, 0174-552249 mail: cnrh01000r@istruzione.it. Cfp Cebano Monregalese, via R. Margherita, 2 12073 Ceva, 0174-701284 mail: info@cfpcemon.it. Istituto Istruzione Superiore 'A. Prever', Via C. Merlo, 2, 10064 Pinerolo, 0121-72402 mail: paolocavallo@katamail.com. Nella foto, allievi e docenti del precedente corso, attivato due anni fa a Mondovì, di cui facevano parte l?Istituto Alberghiero e il Cfp Cebano-Monregalese

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Intervista alla professoressa Angela Calvo del CIRSDe (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Intervista alla professoressa Angela Calvo del CIRSDe Intervista alla professoressa Angela Calvo docente della Facoltà di Agraria dell?Università di Torino e membro del CIRSDe Centro Interdisciplinare di Ricerche e Studi delle Donne. Il Centro è stato costituito nella primavera del 1991 su proposta di un gruppo di docenti e ricercatrici dell'Università di Torino, come struttura di riferimento per iniziative di ricerca, didattica avanzata e sperimentale e incontro culturale, tra le studiose e gli studiosi che adottano la differenza di genere come questione e come punto di vista. Dal giugno 2002 il CIRSDe è Centro d?interesse generale d?Ateneo dell?Università di Torino. Ogni anno il CIRSDe pubblica la guida 'InOLTRE i corsi' e la rivista ufficiale 'Quaderni di Donna & Ricerca'. A partire dall?anno accademico 2000-2001, ha attivato il Corso on-line ?Introduzione agli studi di genere?. Il CIRSDe organizza periodicamente numerosi seminari. Sul sito www.cirsde.unito.it nella sezione news sono accessibili gli eventi più recenti promossi dal Centro. Oltre a fornire una panoramica sulle attività del Centro, il sito vuole essere anche un portale per gli Studi di genere, delle Donne e per le Pari opportunità. Quale attività svolge nel CIRSDe? Faccio parte sia dell?Assemblea, sia del Consiglio di Gestione da circa 5 anni, mentre sono iscritta al CIRSDe dai tempi della sua creazione (primi anni 90). In passato ho partecipato a progetti di ricerca ?CIRSDe? inerenti soprattutto la critica di genere al concetto di sviluppo e l?analisi di tecnologie utilizzate da manodopera femminile o trasferibili a donne. Nella sua esperienza di docente, in una facoltà prettamente maschile, quali sono state le difficoltà più grandi che ha incontrato? Scarsa sensibilità alle differenze di genere, direi. Per quanto riguarda le pari opportunità, l?unico momento in cui sono tirate in ballo è al momento della formazione delle commissioni per i concorsi. E? mai stata oggetto di discriminazioni? Apparentemente no. Essendo a contatto tutti i giorni con giovani studenti universitari qual è il rapporto giovani-pari opportunità? E? un argomento di cui si parla, verso il quale c?è interesse o non viene considerato dalla nuove generazioni? Come ha giustamente sottolineato lei in precedenza, trattandosi di una facoltà (anzi, di una sezione di dipartimento) prettamente maschile (anche per quanto riguarda il corpo studentesco) tutto ciò che è collegato a differenze di genere o a pari opportunità è poco ?sentito?. Soprattutto nel settore forestale, dove le ragazze sono in netta minoranza, le questioni di genere e le pari opportunità non sono considerate. Che cosa secondo lei si potrebbe fare di concreto per creare nei giovani la cultura di Pari Opportunità? Più che di cultura delle pari opportunità, preferirei che si sviluppasse una cultura della differenza di genere. Mi spiego meglio: dal mio punto di vista sottolineare la differenza femminile/maschile significa valorizzare le specificità, le attitudini, la cultura ed il vissuto di donne e di uomini senza per forza costringere gli uni ad essere/fare ciò che sono/fanno le altre. Le pari opportunità vanno bene, ma solo fino a quando non si ?neutralizzano? il femminile ed il maschile. Per questo preferisco parlare di differenza di genere (ho avuto una grande maestra in questo: Elisabetta Donini!). Su che cosa fare oggi per promuovere la cultura della differenza di genere, non so che cosa rispondere, alla luce dello spauracchio della cultura della differenza in senso lato. Un grande risultato sarebbe già quello di guardarsi attorno, guardandosi dentro. Cosa pensa dell?iniziativa 8 marzo e dintorni e quale rapporto ha con questa data? Sono sicuramente a favore di iniziative di questo tipo, anche se la sensazione è che si ?chiudano? e diventino una commemorazione di un qualcosa che sa di passato e di antico che oggi non ci tocca più (mentre è ampiamente dimostrato che ci tocca sempre di più). Per questo sono molto favorevole a proiezioni di film recenti, a mostre itineranti e a tutte quelle iniziative seguite da dibattiti che coinvolgono soprattutto giovani donne e giovani uomini. E' possibile iscriversi al neonato gruppo '8 marzo e dintorni' su Facebook rimanendo così sempre aggiornati sulle novità e gli eventi e partecipando alle discussioni. Per interagire con la rubrica '8 marzo e dintorni' scrivete a direttore@targatocn.it Nella foto la locandina di '8 marzo e dintorni' Barbara Pasqua

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Ma come si nazionalizza una banca? Ecco le ultime ricette (sezione: Cultura)

( da "Foglio, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

3 marzo 2009 Finché la banca va/4 Ma come si nazionalizza una banca? Ecco le ultime ricette Di fatto sono mesi che alcune delle maggiori banche al mondo sono state nazionalizzate. Certo, lo si è fatto in sordina, attraverso strumenti spesso opachi e ambigui – titoli privilegiati, obbligazioni convertibili, warrant e così via – ma tali da creare le basi di quanto oggi è ormai evidente: l?avvicendamento tra pubblico e privato come unica soluzione all?agonia di istituzioni finanziarie portatrici “insane” di quel rischio sistemico che non deve deflagrare, altrimenti sarà il caos. Non sorprende dunque che il Tesoro statunitense si appresti a diventare il maggiore azionista di Citigroup. Anzi, come ha detto due giorni fa il ministro dell?Economia, Giulio Tremonti, semmai dovrebbe sorprendere che non l?abbia fatto prima. Chissà, forse i tempi per gettare la maschera non erano ancora maturi, o forse la crisi non aveva ancora raggiunto il suo climax, l?unico valido pretesto che avrebbe spinto la Casa Bianca a varcare a viso aperto la soglia di Wall Street. Oggi quel momento è arrivato: il Dow Jones è crollato sotto i livelli del 1997 e addirittura l?ex presidente della Federal Reserve, Alan Greenspan, la sfinge, colui che sembrava avere saldamente tra le mani le sorti del mercato finanziario ha dovuto arrendersi all?ipotesi di una nazionalizzazione del sistema bancario. In questo momento, non sembra esserci altra soluzione e il sentiero da seguire è già stato tracciato mesi or sono. Se convertisse in azioni ordinarie tutti i titoli privilegiati di Citigroup e in Bank of America sottoscritti lo scorso autunno – 90 miliardi di dollari in tutto – il Tesoro americano acquisterebbe, seduta stante, la maggioranza dei diritti di voto in entrambe le banche. Riguardo il colosso assicurativo Aig – che ieri ha dichiarato una mostruosa perdita netta di 60 miliardi di dollari sull?intero 2008 – il problema invece non si pone nemmeno: è da settembre che la Federal Reserve di Ben Bernanke ha sottoscritto warrant che gli garantiscono la proprietà del 79,9 per cento della società di assicurazioni. E poi c?è la Federal Deposit Insurance Corporation, nella quale confluiscono tutte le banche, nazionali e regionali, che sono già fallite, in attesa che qualche temerario si faccia avanti per rilevarle: dall?inizio del 2009, la lista si è allungata di 19 istituti. Insomma, la nazionalizzazione del sistema bancario statunitense è un fenomeno molto più attuale di quanto non si creda. Senza tanti squilli di trombe, maccartisti e non hanno messo da parte ogni sfizio ideologico e hanno fatto di necessità virtù. “Gli Stati Uniti stanno dando una grande prova di pragmatismo – spiega al Foglio Giulio Sapelli, docente di Storia economica all?Università Statale di Milano – anche se non siamo di fronte a fenomeni di “nazionalizzazione” classica, quanto piuttosto di “neopatrimonialismo”: è la classe politica che sta mettendo le proprie mani sugli asset bancari perché non può farsi travolgere dalla crisi”. Come dire: qui non si tratta di socialismo e chissà che altro, ma di ergere nuovi argini a una crisi che rischia realmente di travolgere l?economia. Anche perché, per la cultura sostanzialmente pragmatica degli americani, è ammissibile pubblicizzare temporaneamente, tanto sarà poi facile tornare alla normalità, al mercato e ai privati. In quest?ottica, ogni mezzo diventa possibile. Ma la tendenza in Europa può arrivare a sbocchi differenti, per la diversa cultura politica ed economica. Si giunge a parlare in alcuni casi di esproprio, come quello previsto da una nuova bozza di legge approvata dal governo tedesco. Anche perché, quale che sia la strada che verrà intrapresa, i primi a farne le spese saranno gli azionisti: che si vedano i loro titoli espropriati dallo stato, o azzerati nel loro valore da nuovi crolli azionari, poco cambia. Pure il governo inglese sta usando le maniere forti. Anzi, è stato il primo a farlo, con la nazionalizzazione di Northern Rock, avvenuta attraverso la confisca di tutte le quote di capitale azionario in circolazione. Poco dopo, la stessa sorte è toccata agli azionisti di Bradford&Bingley e poco ci manca che venga condivisa anche da quelli di Rbs, dove, attraverso mezzi meno drastici – sottoscrizione di azioni di nuova emissione – Downing Street è salita al 70 per cento del capitale. Tutti interventi che, almeno sulla carta, dovrebbero essere temporanei. Sull?esempio del caso svedese che è ormai sulla bocca di tutti, i governi non mancano di garantire che, una volta risanate, le banche torneranno private. Sarà realmente così? Marco Onado, docente di Economia degli intermediari finanziari alla Bocconi, è scettico: “Non credo proprio – ha detto – all?intenzione dei vari governi di vendere le partecipazioni una volta terminata la crisi: mi sembrano solo promesse da marinaio”. di Jacopo Dettoni Leggi: Per Savona, garantire è meglio che nazionalizzare, Forte ci rammenta quel che di buono possono fare le banche statali, Gotti Tedeschi spiega che adesso occorre una Good (e non una bad) bank

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Giotto fa tappa ad Oporto in Portogallo (sezione: Cultura)

( da "siciliatravel.com" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

BENI CULTURALI La mostra itinerante si sposterà successivamente a Lisbona Giotto fa tappa ad Oporto in Portogallo Ad Oporto è stata inaugurata nella Sala Grande della Rettoria dell?Università, la nuova tappa della mostra itinerante “Giotto a Padova”. La mostra sarà visitabile fino al 7 maggio 2009. Il tour di Giotto dopo la tappa di Lisbona, grazie agli accordi tra il console onorario d?Italia Angelo Arena e il pro-rettore dell?Università di Oporto, prosegue con un'altra tappa in Portogallo, che ospiterà le celebrazioni del giugno Antoniano. Alla cerimonia di inaugurazione saranno presenti Ubaldo Lo nardi, presidente dell?Azienda Turismo Padova Terme Euganee, Josè Marchez Santuz, Mgnifico Rettore dell?Università di Oporto, Manuel Antonio Jameira, pro-rettore; Gonzalo Gonsalves, assessore alla Cultura della città di Oporto e Angelo Arena, Console Onorario d?Italia ad Oporto. La cerimonia di inaugurazione si è chiusa con la “lectio magistralis” di Barbara Aniello, storica dell?arte e docente dell?Università di Lisbona. Per informazioni: tel. 348.3311659

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La Cgil: "A rischio 400mila posti nelle p.a." (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 53 del 2009-03-03 pagina 0 Statali, Cgil: "400mila precari rischiano il posto" di Redazione Secondo il sindacato sarebbero circa 400mila i precari della pubblica amministrazione che potrebbero rischiare il proprio posto di lavoro. La metà di questi sarebbe impegnata nella scuola Roma - Sono circa 400mila i precari della pubblica amministrazione che potrebbero rischiare il proprio posto di lavoro a causa del decreto che blocca la stabilizzazione dei lavoratori flessibili nel comparto, la metà impegnata nella scuola. è quanto emerge dai dati forniti dalla Cgil, anche sulla base del Conto annuale della Ragioneria dello Stato. I precari nella pubblica amministrazione Ai 112.489 occupati a tempo determinato e ai 25.213 lavoratori socialmente utili (dati 2007 della Ragioneria generale dello Stato) si aggiungono infatti - secondo la Cgil - 80mila contratti di lavoro a progetto (contratti che però potrebbero riguardare in parte le stesse persona) per un totale di lavoratori, esclusa la scuola, che supera le 200.000 unità. A queste - sempre secondo i dati Cgil - si aggiungono 130.000 docenti e 75.000 lavoratori non docenti impegnati nella scuola. La cifra di 400.000 non tiene conto di tirocinanti, stagisti e borsisti, figure non censite che potrebbero raggiungere altre 100mila unità. Il settore scolastico Secondo la Cgil, almeno 30mila dei precari della scuola perderanno il posto già nel 2009, mentre per quelli degli altri comparti del pubblico impiego la stabilizzazione si allontana almeno fino al 2012, anno nel quale potrebbero essere riaperti i concorsi pubblici. Il posto fisso comunque - spiega il coordinatore del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile - sfuma per i 60mila che rientravano nelle regole fissate per la stabilizzazione dal Governo Prodi (almeno tre anni di lavoro nella pubblica amministrazione nel 2006 e 2007), mentre per altri 50.000 che avevano lavorato nel comparto per meno tempo c?è il rischio di perdere il posto a causa dello stop ai rinnovi dei contratti dopo tre anni previsto dal decreto legge Tremonti dello scorso anno. Secondo l?ultimo Conto annuale, i lavoratori a tempo determinato (sempre esclusa la scuola) nel 2007 erano concentrati nel servizio sanitario nazionale (35.553, 24.834 delle quali donne) e negli enti locali (44.545, 29.052 delle quali donne), ma anche nelle regioni a statuto speciale (11.261), nelle università (5.131) e tra i vigili del fuoco (3.589). I lavoratori socialmente utili (25.213) si concentrano negli enti locali (24.095) mentre i lavoratori interinali (non considerati precari in quanto non dipendenti dell? amministrazione) nel 2007 erano 11.560. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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La Cgil: 400.000 precari della pubblica amministrazione rischiano il posto (sezione: Cultura)

( da "Rai News 24" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Roma | 3 marzo 2009 La Cgil: 400.000 precari della pubblica amministrazione rischiano il posto La scuola supera le 200.000 unita' Sono circa 400.000 i precari della pubblica amministrazione che potrebbero rischiare il proprio posto di lavoro a causa del decreto che blocca la stabilizzazione dei lavoratori flessibili nel comparto, la meta' impegnata nella scuola. E' quanto emerge dai dati forniti dalla Cgil, anche sulla base del Conto annuale della Ragioneria dello Stato. Ai 112.489 occupati a tempo determinato e ai 25.213 lavoratori socialmente utili (dati 2007 della Ragioneria generale dello Stato) si aggiungono infatti - secondo la Cgil - 80.000 contratti di lavoro a progetto (contratti che pero' potrebbero riguardare in parte le stesse persona) per un totale di lavoratori, esclusa la scuola, che supera le 200.000 unita'. A queste - sempre secondo i dati Cgil - si aggiungono 130.000 docenti e 75.000 lavoratori non docenti impegnati nella scuola. La cifra di 400.000 non tiene conto di tirocinanti, stagisti e borsisti, figure non censite che potrebbero raggiungere altre 100.000 unita'. Secondo la Cgil, almeno 30.000 dei precari della scuola perderanno il posto gia' nel 2009, mentre per quelli degli altri comparti del pubblico impiego la stabilizzazione si allontana almeno fino al 2012, anno nel quale potrebbero essere riaperti i concorsi pubblici. Il posto fisso comunque - spiega il coordinatore del dipartimento settori pubblici della Cgil, Michele Gentile - sfuma per i 60.000 che rientravano nelle regole fissate per la stabilizzazione dal Governo Prodi (almeno tre anni di lavoro nella pubblica amministrazione nel 2006 e 2007), mentre per altri 50.000 che avevano lavorato nel comparto per meno tempo c'e' il rischio di perdere il posto a causa dello stop ai rinnovi dei contratti dopo tre anni previsto dal decreto legge Tremonti dello scorso anno. Secondo l'ultimo Conto annuale, i lavoratori a tempo determinato (sempre esclusa la scuola) nel 2007 erano concentrati nel servizio sanitario nazionale (35.553, 24.834 delle quali donne) e negli enti locali (44.545, 29.052 delle quali donne), ma anche nelle regioni a statuto speciale (11.261), nelle universita' (5.131) e tra i vigili del fuoco (3.589). I lavoratori socialmente utili (25.213) si concentrano negli enti locali (24.095) mentre i lavoratori interinali (non considerati precari in quanto non dipendenti dell' amministrazione) nel 2007 erano 11.560.

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OBESITA': SICILIA APRIPISTA CON PIANO PREVENZIONE NELLE SCUOLE (sezione: Cultura)

( da "Agi" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

OBESITA': SICILIA APRIPISTA CON PIANO PREVENZIONE NELLE SCUOLE (AGI) - Palermo, 3 mar. - La Sicilia sara' la prima regione italiana a implementare in via sperimentale il programma "Food Dudes", premiato dall'Organizzazione mondiale della sanita' col "Counteracting Obesity Award". Food Dudes rappresenta un intervento psicoeducativo pensato e progettato per i bambini delle scuole elementari e materne. L'intervento si attua a livello scolastico ed e' volto all'educazione alimentare, finalizzata alla prevenzione dell'obesita' infantile e adulta. Gli obiettivi e la metodologia del progetto sono stati a Palermo, alla quale hanno partecipato l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via, il docente di Psicologia dell'Universita' Iulm di Milano e presidente dello Iescum di Parma, Paolo Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte. Il progetto e' nato nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia dell'Universita' del Galles a Bangor, e successivamente testato con successo in diversi Paesi d'Europa. La prima applicazione in Italia e' realizzata in collaborazione con la Regione siciliana e si integra nel lavoro che la Regione ha fin oggi svolto per la diffusione di campagne di indagini conoscitive e sensibilizzazione alla corretta educazione alimentare, iniziato nel 2002. "Il tema dell'alimentazione - ha detto l'assessore La Via - ha un ruolo centrale per promuovere un'effettiva e diffusa tutela della popolazione ed e' uno dei temi fondamentali su cui bisogna impegnarsi quotidianamente per costruire un reale e sostanziale miglioramento della qualita' della vita". Il programma di intervento rientra in un piano di ricerca piu' ampio nella prevenzione e cura dei disturbi alimentari che la Fondazione Iulm e Iescum conducono in collaborazione con medici e dietisti di Tremestieri Medicina. Obiettivo a lungo termine del progetto e' quello di individuare e affinare processi e interventi, psicoeducativi e clinici, volti alla prevenzione e al trattamento dei disturbi alimentari nell'infanzia e nell'adolescenza. La scelta della Sicilia e' stata dettata dal fatto che e' la regione a piu' alta densita' di bambini obesi in Europa e al contempo quella a maggiore vocazione agricola italiana. Il programma di ricerca si realizzera' in Sicilia, coinvolgendo, almeno 5 scuole delle province di Catania, Palermo e Agrigento per la durata di un anno. I "Fooddudes" sono quattro ragazzi supereroi che per acquisire i loro poteri devono mangiare frutta e verdura. L'antagonista e' il perfido generale Junk. Attraverso episodi registrati su dvd e lettere, i Fooddudes entrano in contatto con i bambini a scuola e chiedono loro un aiuto per sconfiggere il generale. Tale aiuto consiste nel mangiare il piu' possibile frutta e verdura, attraverso cui ricava l'energia per sconfiggere Junk.

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Pedofilia, condanna a 7 anni (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pedofilia, condanna a 7 anni Un uomo di Santa Margherita Belice avrebbe violentato per 6 anni la nipotina g.re.) - Riproporre il master sul turismo per l'anno accademico 2009/2010 e istituire il master universitario con l'Unesco nella parte orientale della provincia. E' la proposta che il consigliere provinciale saccense Ezio Di Prima ha fatto al presidente della provincia Eugenio D'Orsi in occasione dell'ultima seduta consiliare, quando all'ordine del giorno c'era l'interrogazione sulla preoccupazione che venisse annullato il master che ogni anno si svolge a Sciacca. Durante la seduta, è stata trattata l'interrogazione presentata da Di Prima sui motivi per i quali il presidente della Provincia non aveva ritenuto necessario rifinanziare il master anche per l'anno accademico 2009/2010. D'Orsi, in risposta all'interrogazione, aveva affermato che in questa fase, per problemi di comunicazione avuti con il coordinatore del master, non aveva ravvisato la necessità di rifinanziare il master, sostenendo in particolare che «nessuna università o nessun docente possono ritenere di avere l'esclusiva sui master universitari». Il presidente della Provincia disse di avere in previsione la possibilità di fare un master sul turismo organizzato non dall'Università di Palermo ma dall'Unesco da far svolgere non necessariamente a Sciacca, ma nella parte orientale della provincia. «Io spero che D'Orsi e il professore Andria riescano a chiarire i loro problemi di comunicazione - dice oggi Di Prima - ma nulla vieta che si possano fare due master in provincia, il nostro territorio ha bisogno anche di una crescita culturale e occorre lavorare in questa direzione».

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Eurobond contro la crisi e per consolidare l'Unione (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Eurobond contro la crisi e per consolidare l'Unione Martedì 3 Marzo 2009, -Sul Corriere della sera del 28 febbraio Alberto Quadrio Curzio rilancia l'idea degli eurobond, che l'UEM (i paesi della UE che hanno adottato l'euro) dovrebbe emettere per finanziare con un Fondo di Euro-Sviluppo (FES) la spesa pubblica europea anti-crisi e pro-crescita, suggerendo - come contributo di concretezza - modalità attuative largamente apprezzabili. La proposta come ricorda Quadrio Curzio è stata più volte e autorevolmente avanzata in passato (Delors, Prodi, Tremonti) ma senza successo. La stessa è in questi giorni anche all'esame del Parlamento europeo, sia sotto forma di una "dichiarazione scritta" lanciata dagli onorevoli Mario Mauro e Gianni Pittella, sia di alcuni emendamenti al testo della risoluzione parlamentare sul piano europeo di rilancio economico (rapporto Ferreira) - che verrà votato a Strasburgo il prossimo 11 marzo '09 - presentati dal sottoscritto a nome della Commissione trasporti, unanime. Che cosa può far ritenere che questa sia la volta buona? L'ampiezza e la velocità di diffusione globale della crisi e, di contro, la lentezza e l'insufficienza della risposta europea data finora sono fattori sufficienti a far finalmente adottare questo strumento di irrobustimento della politica economica e monetaria europea? Per rispondere occorre chiedersi se le nuove circostanze - la crisi globale finanziaria, economica e sociale - e i dettagli attuativi della proposta alla Quadrio Curzio siano in grado di far superare gli ostacoli di forma e di sostanza che hanno finora sbarrato la strada agli eurobond. Il primo ostacolo, di forma, è che la Commissione europea non ha finora trovato né la voglia né la forza di "imporre" al Consiglio (e al Parlamento) questa innovazione tanto ragionevole quanto coraggiosa. Immaginare che sia la Commissione Barroso a prendere questa iniziativa è abbastanza improbabile. Circa il Consiglio europeo sono note le intemperanze del ministro tedesco Stammayer, che non hanno consentito a Tremonti e agli altri sostenitori degli eurobond di andar oltre la costituzione di un gruppo di studio ad hoc. Al Parlamento, si vedrà l'11 marzo prossimo se prevarranno le istanze delle Commissioni di spesa (la Trasporti su tutte) o quelle della Commissione economica e finanziaria, che ancora vi si oppone. Ma queste schermaglie di forma fanno solo velo ai motivi di sostanza. Il primo è, paradossalmente, la bontà stessa dello strumento: una Unione europea alla quale fosse concesso di indebitarsi per tutti e di gestire con successo queste risorse "comuni" avrebbe fatto, pur nel solo sottoinsieme di Eurolandia, un passo enorme verso l'integrazione; un passo insopportabile per tutti coloro che difendono la sovranità degli stati membri contro le ingerenze del "mostro federale". Pur di fronte all'evidenza della insufficienza delle risposte nazionali alla crisi gli eurobond sono osteggiati più che in sè per il trasferimento di competenza all'Unione che essi implicherebbero. Un atteggiamento miope che esigerebbe per essere superato un coraggio da statisti simile a quello che ha portato all'adozione dell'euro, di quella moneta che oggi si rivela provvidenziale nel resistere alla crisi. Il coraggio di Kohl, che occorrerebbe oggi avesse soprattutto la Merkel, perché, come con l'euro, anche con gli eurobond è la Germania ad avere in apparenza più da perdere che da guadagnare. Come convincere la Germania? Ci sono modalità attuative che possono rendere meno rischiosa, se non vantaggiosa per la Germania, anche al di là del beneficio comune di più sollecita uscita dalla crisi, la via degli eurobond? Quadrio Curzio propone di lavorare sulle garanzie del FES (conferimento in garanzia di parte delle riserve auree di Eurolandia, più garanzie sovrane di tutti gli stati aderenti all'euro e della BCE), sulla gestione del Fondo (poteri di voto proporzionali al PIL con quote corrette in aumento per le riserve auree conferite e in diminuzione per il rapporto tra debito pubblico e PIL) e sull'uso orientato delle risorse raccolte (finanziamento solo integrativo dei debiti pubblici nazionali, finanziamento di operazioni di fusione bancaria e di ristrutturazione industriale e finanziamento del potenziamento delle infrastrutture interne alla UEM). Ci si può aggiungere - e in questa direzione vanno gli emendamenti presentati dal sottoscritto al "rapporto Ferreira" alla plenaria del Parlamento europeo - una dichiarata temporaneità decennale del Fondo (che per l'ulteriore diminuzione del rischio potrebbe perfino ambire a un costo di raccolta inferiore a quello degli stessi titoli tedeschi!) e un impegno dei singoli stati UEM ad accollarsi a scadenza l'eventuale rinnovo delle emissioni in misura proporzionale alla quota nazionale di utilizzo del FES decennale. Sempre con l'obiettivo di rassicurare la Germania, varrebbe la pena di dedicare il FES e i primi eurobond al solo finanziamento di infrastrutture: solo quelle già dichiarate di interesse comune (e le tratte mature delle reti TEN-T sono in grado di far spendere subito cifre importanti) e per le quali una quota di finanziamento sia assicurata dai privati in qualche forma di Partnership Pubblico Privata (PPP). La gestione di questo FES da parte della Banca europea degli investimenti (BEI) consentirebbe di far tesoro di altre esperienze in atto. Insomma gli eurobond aiuterebbero l'Europa a dare una risposta più adeguata alla crisi, finanziando in più quel "reinvestimento" che dovrebbe preparare l'economia europea a tempi migliori: basta che se ne convincano la Germania e gli altri Paesi più attenti agli equilibri di finanza pubblica, oggi peraltro insufficienti a mettere chiunque al riparo assoluto. L'urgenza della crisi farà il miracolo? * Presidente Commissione Trasporti e turismo del Parlamento europeo

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Progetto al <Mattarella> sul tempo trascorso insieme da genitori e figli (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Gravina. Progetto al «Mattarella» sul tempo trascorso insieme da genitori e figli «Tra ruolo compromesso genitori e figli si incontrano» è il titolo della II edizione del progetto realizzato a Gravina dalla Formac e finanziato dall'assessorato comunale alla Pubblica istruzione, retto da Alfio Nicosia. Il progetto è stato realizzato nel circolo didattico «Piersanti Mattarella», diretto dalla prof.ssa Concita Mosca, con lo scopo di migliorare la qualità del tempo trascorso insieme da genitori e figli. Per fare ciò i partecipanti sono stati chiamati a svolgere dei giochi di ruolo, nell'ottica di riuscire a vedersi ciascuno nei panni dell'altro. «Genitori e figli non condividono già il loro tempo tra le pareti delle proprie case? La risposta è no, o meglio non abbastanza. Non è alla quantità, ma alla qualità del tempo trascorso insieme che questo progetto ha mirato», sottolineano le formatrici e creatrici del progetto, Grazia R. Corsaro e Carla Virzì, esperte in comunicazione e affiancate da una psicologa e da un esperto in genitorialità, oltre che dall'insegnante Matilde Musumeci. Ogni incontro è stato preceduto dalla visione di un film che ha introdotto la tematica della successiva attività e ha permesso ai partecipanti di immergersi con rapidità nelle problematiche trattate dal corso, offrendo ottimi spunti per affrontare le delicate questioni dell'ascolto, delle difficoltà comunicative, della diversità di punti di vista. Salvo Vitale Motta. Tre allieve nel corpo di ballo del «Bellini» L'assessore provinciale allo Sport ed Edilizia sportiva, Daniele Capuana, ha premiato le tre allieve del Centro Danza di Motta S. Anastasia per il loro inserimento nel corpo di ballo del Teatro Massimo Bellini di Catania. Virginia Palazzolo, Ilenia Seminara e Federica Barbieri sono state premiate per la dedizione e l'abnegazione che hanno permesso alle tre allieve di raggiungere questo primo importante traguardo. «Sono contento - ha sottolineato Capuana - di poter premiare queste ragazze che, pur essendo molto giovani, da anni fanno tanti sacrifici per raggiungere i propri obiettivi praticando lo sport della danza. Questa è la dimostrazione che nel Comune di Motta S. Anastasia e nella Provincia di Catania abbiamo tanti talenti in erba e che non è necessario doverli cercare altrove, come purtroppo accade spesso. Ringrazio la prof.ssa Antonella Bruno per l'impegno che mette nell'insegnamento della danza, dedicandosi a tante ragazze della nostra provincia e insegnando loro tutti i segreti e le tecniche». L'evento ha visto anche la partecipazione della stessa prof.ssa Bruno, della prof.ssa Giovanna Greco, docente all'accademia nazionale di danza di Roma, del dirigente scolastico dell'istituto comprensivo scolastico «D'Annunzio» di Motta S. Anastasia, della dott.ssa Daniela Di Piazza. L'assessore Capuana ha consegnato un riconoscimento anche all'allieva Rosetta Garofalo, che in un concorso svoltosi a Reggio Calabria si è classificata al primo posto. Acitrezza. Convegno su corpo, interiorità e benessere b.c.) «Un corpo da mostrare un'interiorità da nascondere» - Come ritrovare il proprio ben-essere. E' stato questo il tema del convegno svoltosi ad Acitrezza. Relatori, Sandro Vero, docente di Psicologia della comunicazione all'Università Kore di Enna, e Salvo Noè, psicologo acese. Nell'incontro messi in risalto alcuni concetti importanti quali la presa di coscienza del proprio corpo per poter accedere a tutto il proprio essere. Molte le domande formulate dai presenti ai relatori a conclusione della serata.

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Dante prepara i giovani alle sfide (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Dante prepara i giovani alle sfide» Martedì 3 Marzo 2009, La presenza di Dante a Padova? Un mistero. I suoi rapporti con il Veneto? Scarsi. «È davvero stupefacente che, al contrario di Verona, Venezia non trovi adeguato spazio nella Divina Commedia, nei versi s'incontra solo la descrizione dell'Arsenale, sorte condivisa da altre città importanti come Padova». È quanto si è colto dal dotto intervento del professor Sante Bortolami, docente di Storia mediovale all'Università, al convegno di studi "Leggere e insegnare Dante nella scuola del Duemila", organizzato al Centro culturale Altinate dall'Ufficio scolastico regionale (Usr) e dal Comitato regionale di promozione degli studi danteschi, in collaborazione con l'università, la Società Dante Alighieri e il liceo Tito Livio. Non è provato neppure, come ha riferito il professore di Letteratura italiana Manlio Pastore Stocchi, che il sommo poeta si sia incontrato con letterati padovani come, per esempio, Albertino Mussato. «Non è accertato - ha confermato il professor Giuliano Pisani - che Dante sia venuto nella nostra città e non si hanno testimonianze attendibili che conoscesse Giotto. Nella concezione della Cappella degli Scrovegni Dante non ha alcuna parte. La concezione della Divina Commedia è tomistica, mentre la concezione teologica della Cappella degli Scrovegni è agostiniana e il suo ispiratore è uno dei più celebri teologi dell'epoca, il frate eremitano Alberto da Padova, morto a Parigi dove insegnava teologia alla Sorbona». Il professor Stefano Quaglia, dirigente tecnico dell'Usr, ha osservato che Dante "ha saputo coniugare i suoi studi con l'esperienza storica del tempo e ai giovani insegna a guardare avanti, facendo tesoro di quello che hanno alle spalle, perchè senza storia non c'è futuro". Insomma gli studenti, che hanno gremito l'auditorium del centro Altinate, hanno vissuto un importante momento di approfondimento, "un colpo d'ala al lavoro quotidiano che svolgete a scuola" lo ha definito Daria Zangirolami, dirigente scolastica del Tito Livio, opinione condivisa dalla presidente della Società Dante Alighieri, Luisa Scimemi di San Bonifacio e da Carmela Palumbo, direttore generale dell'Usr: «Dante è un autore che si presta a molte chiavi di lettura: storica, filosofica, politica, umanistica e, dal momento che vi aspettano sfide non facili, la sua conoscenza vi aiuta ad affrontare e ad amare la complessità». Maria Pia Codato

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Cultura e Spettacoli: E' d'obbligo sperare La società sannita vive di eventi (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura e Spettacoli: E? d?obbligo sperare La società sannita vive di eventi Pubblicato il 03-03-2009 Qualche lettore, delle mie brevi note che compaiono sui giornali locali, osserva che sono pungenti. Certo riflettono il mio desiderio che sia costante lo sforzo di migliorare il tono della nostra vita, cosa che potrà accadere se tutti facciamo la nostra parte... Qualche lettore, delle mie brevi note che compaiono sui giornali locali, osserva che sono pungenti. Certo riflettono il mio desiderio che sia costante lo sforzo di migliorare il tono della nostra vita, cosa che potrà accadere se tutti facciamo la nostra parte. Rifletterò questa volta su avvenimenti ai quali sono stata partecipe, e che fanno bene sperare, così che non sia il pungolo a muoverci verso l?utopia ma siano le buone testimonianze. La lotta per la raccolta differenziata è in pieno svolgimento, attraverso la sensibilizzazione degli alunni delle scuole. L?avvicinamento alle regole da interpretare è rappresentato dinanzi alla platea degli alunni mediante comunicazione che è insieme gestuale, verbale, insomma teatrale con un linguaggio convincente perché adeguato ai ragazzi. Immaginatevi l?ingresso in una grande sala dove sono accoccolati in attesa gli spettatori, di un capitano di una ciurma di pirati, con figura e costume, tali da far sgranare gli occhi. Nel nostro caso lo strabiliante capo dei pirati è Claudio D?Agostino, eccellente animatore-comunicatore che condurrà i ragazzi, tutti estremamente attenti, a eseguirne gli ordini, e comprenderne le regole del Riciclaggio dei Rifiuti. Bene! Nella sala convegni ?Cantieri di gratuità? del Palazzo del Volontariato, sala affollatissima di giovani e di adulti, ascolto attenta i relatori di un convegno che ha per titolo ?Se mi ascolti, esisto ...?. Il tema è di grande attualità, considerato che da qualche tempo si ravvisa nella difficoltà di comunicare il disagio dei genitori e dei giovani. Organizzato dal C.A.M. Telefono Azzurro che, presieduto dall?eccellente Carla Miele Nargi, da anni opera nel settore della difesa dei minori, ha visto la collaborazione di un?altra Associazione da poco fondata, Beneslan, per la quale ha parlato il medico pediatra Nicola Cicchella, sul tema ?Violenza silenziosa e violenza gridata? mentre un gruppo di alunni del Liceo Classico, con il professore di Storia e Filosofia Amerigo Ciervo, ha discusso sul perché è difficile parlare delle proprie emozioni. Altri oratori hanno trattato del rapporto tra l?emotività e la cognitività, tra l?affettività e l?apprendimento. Il grande interesse per gli argomenti, riconosciuti come fondamentali per combattere errori di comportamento della famiglia e della scuola che ingenerano molti disturbi nei ragazzi, negli adolescenti e nei giovani (si pensi al ?bullismo?) meriterebbero che altri convegni fossero organizzati. Non è facile, senza stimoli e senza la guida di esperti, riconoscersi nei propri comportamenti per confrontarli, giudicarli e, se necessario, modificarli. Se le parole, tuttavia, come io credo, possono provocare una breve emozione, ecco alcuni versi di Nicola Cicchella sulla ?indifferenza? stampati sull?invito al Convegno: ?Quante volte ti ho chiamato/ guardandoti con gioia per la tua presenza/ Gridava la tua attenzione/ appeso ad una parola, il mio silenzio./ Voltasti il viso lentamente/ annullandomi nel niente/ né disprezzo né odio nel tuo fare/ né amore né dolore nel tuo parlare/ Più crudele di tutto, tutto pervase la mia/ essenza la tua indifferenza?. Oh, la pena di non essere ascoltati! Il Premio ?Maria Rancati? invece, giunto alla XXVI edizione, premiando bambini, ragazzi e giovani che vivono coraggiosamente malgrado l?incontro con la sofferenza o aiutano gli altri ad affrontarla, dando esempio di generosità, vuole ridare valore al coraggio di tante mamme che hanno consegnato e consegnano anche oggi ai figli la testimonianza di un vivere un rapporto umano fatto di impegno, di responsabilità, di coraggio. Lucia Dell?Aquila Beatrice, una maestra in pensione, che in forma poetica sa trasferire una profonda sapienza, in occasione del premio ha scritto tra l?altro: ?... Buoni si nasce o si diventa?/ Il seme della bontà c?è/ certamente c?è/ in ogni essere umano./ Lo dicono i fatti e le esperienze/ Mette radici però/ se già i nonni abituano il nipotino/ a dividere il biscotto con l?amico;/ i genitori trasmettono al figlio/ il valore del gioco con il ?diverso?/ desideroso di compagnia/ e a volte di un sorriso;/ e ancor più la scuola, con una maestra attenta/ che dà conoscenze/ e trova anche spazio per parlare ai piccoli e ai grandi/ dell?importanza del rapporto umano/ senza preferenze o pregiudizi./ Anche così li aiuta a crescere/ e li guida a credere/ che il dare/ nelle sue forme più varie,/ appaga più che il ricevere./ Tante piante Bontà crescono/ perché i nonni bagnarono il seme,/ i genitori diedero acqua ai germogli/ la scuola curò i grandi cespugli./ Tanti frutti buoni sono nati/ i Giovani volontari ne sono l?esempio?. E a proposito di ?volontari?, sono tornati alla Casa Albergo di San Pasquale tanti giovani studenti dell?Istituto Tecnico Commerciale ?Rampone? guidati da Antonella Fusco, animatrice instancabile, ed è stata festa grande per gli ospiti ai quali sono giunte dimostrazioni di amicizia e di affetto, insieme con dolci preparati dalle mamme degli studenti e la promessa di offrire altre ore di compagnia in tempi liberi dallo studio. Presente l?Arcivescovo che ha celebrato la Santa Messa. Nella Scuola Media ?Torre?, alla presenza di alunni, docenti, rappresentanti del Centro di Cultura dell?Università Cattolica di Benevento, assessore alla PI e la dottoressa Villanacci dell?Amministrazione Comunale, è stata presentata la prima parte di un Progetto concordato e svolto sulle nuove metodologie di comunicazione, i nuovi linguaggi dei quali i ragazzi e i giovani si sono impadroniti. Sono linguaggi ai quali noi adulti non ricorriamo per incapacità d?uso o diffidenza, ma sono mezzi relazionali indispensabili perché non si accentui la distanza tra le generazioni. Spesso usati a scopo di divertimento, sono ignorati nell?uso didattico, ma soprattutto modificatori di una forma che investe sia l?intelligenza che l?affettività, in altre parole cambiano il nostro modo di essere e di vivere. Parlo di televisione, radio, cinema, cellulare, computer (con tutte le sue offerte d?uso) stampa ... . Il loro rapido ingresso nel nostro modo di vivere sta cambiando, senza una loro approfondita conoscenza, la possibilità di valutarli e quindi di conoscere l?impatto e le conseguenti possibilità di scelta. Il rischio, già registrato dai più attenti osservatori del costume e del clima culturale, ha spinto l?Università Cattolica ad una ricerca affidata ad una équipe diretta dal prof. Rivoltella. Una docente che collabora con il Centro Culturale di Benevento, la dottoressa Carla De Toma, da anni in collegamento con tale équipe, ha raccolto la disponibilità dell?Amministrazione Comunale per un progetto già dichiarato pluriennale, di una riflessione approfondita con alcune scuole medie ed ha relazionato la ?Torre? servendosi di alcune tecnologie studiate con studenti e docenti. E? l?inizio di un processo di disseminazione che riguarderà tutta la scuola e farà parte fondamentale per un rinnovamento della nostra cultura, provocando certamente un impegno delle famiglie. Saper decodificare i ?media?, saperli costruire e usare è scelta di libertà dai condizionamenti che già soffocano la nostra vita, siano essi di carattere economico o di carattere politico. Nella libertà di scelta io penso sia l?onore dell?uomo! Per la prima volta sia detto a onore di chi ha firmato il Progetto, una Istituzione e un importante Centro di Cultura, si sono incontrati per mettere insieme un cammino che riguarda la vita, le scelte dei cittadini perché siano liberati di tante forme di condizionamento che ne sminuiscono la la libertà e quindi la dignità. C?è dell?altro. Ha parlato a Benevento, dinanzi a molte persone, nel palazzo del Volontariato, Don Luigi Ciotti. Da anni il suo nome e il suo operato significano lotta contro le mafie e camorra che straziano la nostra Nazione. Altri parleranno del suo appello appassionato approfondendo le sue parole. Mi limito a sottolineare come abbia chiamato tutti a collaborare con coraggio, con costanza, perseveranza, per un riscatto che ci ridarà credibilità, dignità e onore. In opposizione alla dissipazione di energie, alla corruzione, alle violenze, palesi od occulte, alla indifferenza, al degrado della cultura preoccupata più degli spettacoli e delle parole che raccontano il male, Don Ciotti ha gridato il valore della speranza in nome di tutti quelli che sono morti anche per noi e accanto a chi ?produce? il bene non accontentandosi di predicarlo. C?è quindi alimento, intorno a noi, per sperare per ritrovare la felicità dell?impegno, continuato e ostinato, per capire le parole di Don Emilio Matarazzo: ?La pace è desiderio?.

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Serra degli Ulivi: entro 6 mesi pronto progetto preliminare (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Serra degli Ulivi: entro 6 mesi pronto progetto preliminare E? un passaggio dalla teoria alla pratica, dai tavoli della Regione a quelli tecnici di progettazione, a riassumere il senso della conferenza stampa coordinata sabato mattina dall?assessore regionale all?Agricoltura Mino Taricco nella sede del consorzio ?Brobbio-Pesio? di Mondovì. A tener banco ?Serra degli Ulivi?, l?imponente invaso idrico da realizzare a Branzola, frazione di Villanova. Il primo progetto ad aver peraltro usufruito del neonato ?Fondo regionale di rotazione?, una cassa da 5 milioni di euro, nata per anticipare i soldi dello Stato sulla progettazione delle opere da cantierare. Insomma, uno strumento in più per garantire al parco progetti regionale di centrare gli obiettivi. Taricco: "Il punto di partenza è il milione di euro che la Regione ha finanziato nei giorni scorsi per la progettazione preliminare dell?opera, inserita già a suo tempo nel Piano irriguo nazionale per 44 milioni". Restano ora da far quadrare interessi e incastri di un progetto complicatissimo, che si appresta ad entrare nella sua fase più delicata: la definizione in dettaglio sul territorio, a partire dai 4 comuni interessati dalla sua progettazione, Villanova, Pianfei, Roccaforte, Chiusa Pesio. Ma la macchina di ?Serra degli Ulivi?, assicura Taricco, ha ingranaggi ben oleati. Oreste Bernelli del consorzio ?Pesio?, cui spetterà il compito di coordinare la progettazione preliminare dell?invaso, ne chiarisce le prossime tappe: "Il primo passo sarà il rifacimento delle condotte e la sistemazione del Pesio. Poi interverremo sul lago di Pianfei e infine su Serra". Ancora Taricco: "Serra procede a tempi record: in 2-3 anni riempiremo il lago di Pianfei, sarei già contento di vedere le ruspe al lavoro sul nuovo invaso per il 2014. A gestirlo, forse, un soggetto misto pubblico-privato, ancora da individuare". Chiara Viglietti

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Le pubbliche istituzioni di fronte alla crisi, primo seminario del ciclo promosso da Provincia di Piacenza e 'Cattolica' (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Le pubbliche istituzioni di fronte alla crisi, primo seminario del ciclo promosso da Provincia di Piacenza e 'Cattolica' (3/3/2009 15:16) | (Sesto Potere) - Piacenza - 3 marzo 2009 - Di particolare rilievo ed attualità è il primo appuntamento del ciclo di seminari sul Lavoro che Provincia e Università Cattolica organizzano nella sede piacentina dell'ateneo, a S. Lazzaro. Nell'incontro, in programma venerdì 6 marzo, dalle 14,30 alle 17,30 circa, nell'auditorium G. Mazzocchi dell'Università, si parlerà di “Stato, Regioni e Province di fronte alla crisi occupazionale” . Il programma prevede, dopo i saluti di Francesco Timpano, Direttore del Dipartimento di Scienze Economiche e Sociali dell?Università, la presentazione dell?iniziativa da parte dell?Assessore Provinciale al lavoro Fernando Tribi e l?introduzione di Pier Antonio Varesi, docente di legislazione del lavoro all'Università cattolica e coordinatore del ciclo. Seguiranno tre relazioni, moderate da Pier Antonio Varesi: la prima di Gianni Geroldi, Direttore Generale della Direzione Generale per le Politiche Previdenziali del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, che illustrerà le misure statali per fronteggiare la crisi occupazionale, occupandosi anche dei profili previdenziali della legge n. 2/2009 di conversione del decreto legge noto come pacchetto anticrisi (185/2008). A seguire interverranno Paola Cicognani, Dirigente Servizio Lavoro della Regione Emilia-Romagna, per spiegare l?azione delle Regioni ed in particolare della Regione Emilia-Romagna di fronte alla crisi, con l?intreccio tra politiche attive e politiche passive del lavoro, e Manuela Moreni, Dirigente del Servizio Mercato del lavoro e Formazione della Provincia, che spiegherà cosa fa la Provincia di Piacenza per accompagnare il reimpiego dei lavoratori. Infine, un apposito spazio sarà riservato a domande ed approfondimenti. Il seminario si offre come momento di discussione delle misure avviate, a livello nazionale, regionale e locale, per fronteggiare la situazione di crisi occupazionale e sostenere la ricollocazione dei lavoratori coinvolti. Si colloca al centro del dibattito in corso tra i diversi Soggetti istituzionali e le Parti sociali ed offre al territorio un?occasione importante di discussione ed approfondimento, anche come contributo qualificato per gli interventi che vengono attuati a livello locale.

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Infanzia/ Obesità, Sicilia sperimenta programma 'Food Dudes' (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Palermo, 3 mar. (Apcom) - La Sicilia sarà la prima regione italiana a implementare in via sperimentale il programma 'Food Dudes', premiato dall'Organizzazione mondiale della sanità col 'Counteracting Obesity Award'. Food Dudes rappresenta un intervento psicoeducativo pensato e progettato per i bambini delle scuole elementari e materne. L'intervento si attua a livello scolastico ed è volto all'educazione alimentare, finalizzata alla prevenzione dell'obesità infantile e adulta. Gli obiettivi e la metodologia del progetto sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa a villa Malfitano a Palermo, alla quale hanno partecipato l'assessore regionale all'Agricoltura, Giovanni La Via, il docente di Psicologia dell'Università Iulm di Milano e presidente dello Iescum di Parma, Paolo Moderato e i dirigenti scolastici delle scuole coinvolte nel progetto. Il progetto è nato nel 1992, presso il Dipartimento di Psicologia dell'Università del Galles a Bangor, e successivamente testato con successo in diversi paesi d'Europa. La prima applicazione in Italia è realizzata in collaborazione con la Regione siciliana e si integra nel lavoro che la Regione ha fin oggi svolto per la diffusione di campagne di indagini conoscitive e sensibilizzazione alla corretta educazione alimentare, iniziato nel 2002. Il programma di intervento rientra in un piano di ricerca più ampio nella prevenzione e cura dei disturbi alimentari che la Fondazione Iulm e Iescum conducono in collaborazione con medici e dietisti di Tremestieri Medicina. Obiettivo a lungo termine del progetto è quello di individuare e affinare processi e interventi, psicoeducativi e clinici, volti alla prevenzione e al trattamento dei disturbi alimentari nell'infanzia e nell'adolescenza. La scelta della Sicilia è stata dettata dal fatto che è la regione a più alta densità di bambini obesi in Europa e al contempo quella a maggiore vocazione agricola italiana. Il programma di ricerca si realizzerà in Sicilia, coinvolgendo, almeno 5 scuole delle province di Catania (Istituti "I Circolo Didattico" di Acireale e 'Elio Vittorini' di San Pietro Clarenza), Ragusa (Istituto 'Palazzello'), Palermo (Scuola primaria 'Centro Educativo Ignaziano') e Agrigento (Istituto 'A. Di Giovanni' di Villaseta) per la durata di un anno, raccogliendo dati di efficacia a 1 mese, 6 mesi e a 12 mesi dall'avvio del progetto.

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RICCARDO MAROCCO POTEVA ESSERE LA DOMENICA DELLA SPALLATA DECISIVA, IL COLPO CHE AVREBBE SPACCATO... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Caserta)" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

RICCARDO MAROCCO Poteva essere la domenica della spallata decisiva, il colpo che avrebbe spaccato in due il campionato. Alla Casertana, però, il match contro lo Stasia ha riservato un pareggio nemmeno tanto da disprezzare sia per i rischi corsi nelle battute finali del confronto, sia per i risultati giunti dagli altri campi che consentono ai rossoblù di mantenere otto punti di margine sulla seconda, l'Alba Sannio, quando mancano sei giornate al termine del torneo. «Dispiace per una partita che avremmo potuto vincere - dice il tecnico Enzo Feola - e che ci avrebbe consentito di allungare ulteriormente in classifica. Ma gara e turno di campionato vanno analizzati nel loro insieme e il pari può essere considerato anche un risultato positivo. Trentaquattro partite sulle spalle si fanno sentire, soprattutto per chi è stato impiegato con maggiore frequenza. E poi, contro di noi tutte le squadre si fanno in quattro pur di strappare un risultato positivo. Se poi sono squadre di buon livello come lo Stasia, ecco che ci può scappare il pari casalingo». Sul profilo del gioco, tuttavia, la Casertana ha dato segnali di netta ripresa rispetto alle precedenti uscite. «Per buona parte della gara - continua il tecnico - ho rivisto la squadra del girone d'andata, in grado di fare gioco e creare un nutrito numero di occasioni da gol. Purtroppo, non siamo stati bravi concretizzarne di più. Tuttavia, sono fiducioso per il futuro». E il futuro della Casertana si chiama Unione Atellana, suo prossimo avversario in campionato e che ha appena operato il secondo cambio di panchina con Salvatore Pisani chiamato a sostituire l'esonerato Aniello Di Marsilio. Il match dovrebbe essere anticipato al sabato, come è consuetudine del club atellano per i suoi impegni casalinghi. «Partita difficile - ammette Feola - contro una squadra vogliosa di riscatto dopo gli ultimi deludenti risultati. Ci aspetta una vera battaglia ma la squadra è pronta a centrare una vittoria che potrebbe essere decisiva per le sorti del nostro campionato». Non mancano i grattacapi per il tecnico rossoblù alle prese con una difesa tutta da reinventare. Contro gli atellani, infatti, mancheranno gli squalificati Guida, Merola e Cocciardo, nonché l'infortunato Ferullo, mentre preoccupano le condizioni di Raucci e Di Maio, con quest'ultimo che ha accusato problemi di natura muscolare al termine della gara con lo Stasia. Oggi ripresa degli allenamenti al Pinto. Ieri, intanto, la Casertana ha ufficializzato l'ingresso nel proprio staff di Domenico Tafuri, docente universitario in Scienze Motorie presso l'Università Parthenope di Napoli.

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"La caduta del muro di Berlino fu la fine delle ideologie del '68" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 53 del 2009-03-03 pagina 0 "La caduta del muro di Berlino fu la fine delle ideologie del '68" di Andrea Indini Massimiliano Finazzer Flory, assessore milanese alla Cultura, ripropone l'arte come promessa di felicità e lancia un appello a pubblico e privati per una collaborazione che dia forma artistica alle contraddizioni dell'epoca Milano - I reality spadroneggiano in televisione. I teatri sono in crisi. Ci sono più scrittori che lettori. A lungo andare si è parlato di una cultura malata e, perlomeno, priva di bussola. "Il male della cultura oggi è di essere auto-denigratoria". Massimiliano Finazzer Flory è assessore alla Cultura per il Comune di Milano, ma prima di tutto è un intellettuale che guarda alle nuove sfide lanciate da un'Italia ancora 'martoriata' dal secolo lungo. "Oggi la cultura non riesce a porsi il problema di inventare e costruire un?alternativa al potere esistente da cui essa, direttamente e indirettamente, in questo Paese ancora non poco dipende". In molti già parlano di morte della cultura. Siamo davvero a questo punto? "La morte è una parola culturale. Quindi, se la cultura parlasse di morte, direi che la cultura è viva. Semmai non si parla di vita. E non parlare di vita significa assegnare alla cultura il compito di celebrare la necrofilia e alimentare, soprattutto, narcisismo e nichilismo di cui proprio non abbiamo bisogno." L?anno scorso è stato celebrato il quarantennale del ?68. Ancora si dibatte sul terrorismo. Sembra quasi ci sia una certa nostalgia di quel modo di "fare cultura". Eppure a una corposa fetta di italiana non dice più nulla. "Più che di ?68 si dovrebbe parlare di ?89: la caduta del muro di Berlino è una cifra simbolica della caduta dei muri che il ?68 ha alzato. Muri i cui mattoni sono pregiudizi e stereotipi, muri che, spesso, hanno diviso il pubblico dal privato, l?etica dall?estetica, l?individuo dalla folla, il pensiero dal piacere." Quale il legame tra pensiero e piacere? "Si continua a pensare al pensiero sottratto al piacere. Pensare fa felici. Io sono con Stendhal: l?arte è una promessa di felicità, ma la premessa di una promessa è l?inquietudine. Proprio per questo credo a una cultura che abbia un pensiero sistemico che non si sottragga alla complessità ma che, anzi, la ami. Il compito di un intellettuale è dare forma artistica alle contraddizioni politiche del suo tempo." Per troppo tempo sono state fatte differenze all?interno della cultura. Gaber diceva: la doccia è di destra, il bagno è di sinistra. Per molti anni la stessa sinistra ha avuto un predominio sulla cultura. Per quale motivo? "Rispondo con Longanesi: la destra in Italia? Ma se non c?è neanche la sinistra! Questo è un Paese che passa dall?acqua minerale all?acqua santa con estrema facilità. Una volta, ?destra? e ?sinistra? erano categorie spaziali, categorie che si riferivano alla posizione occupata in Parlamento. Rispetto al governo. A me pare che oggi ?destra? e ?sinistra? siano categorie di mercato e che la sinistra sia un mercato di consumatori della cultura molto importante. Questo spiega perché viene costantemente legittimato e alimentato dai media, tutti." Ed è così impossibile al giorno d?oggi fare un salto di qualità e ipotizzare una cultura fine a se stessa che sia de-ideologizzata? "No, non è difficile. Mi confronto ogni giorno con innumerevoli intelligenze e talenti senza pormi il problema se queste siano di destra o di sinistra. Larga parte dei nostri giovani ha contenuti e idee chiare di come orientare la cultura per emanciparsi da una povertà che, non di rado, li vincola. Le frontiere della cultura non sono più interne alle università. Le frontiere sono il design applicato al decoro urbano, l?arte contemporanea che rompe l?ovvietà della città, il neuroscienziato che dialoga col filosofo e entrambi sono consulenti di un?impresa. La performatività è frontiera della cultura: lontana dalle categorie pure. Si tratta, perciò, di capire che l?innovazione è rendere nomade la tradizione." Una sfida difficile. "Certo. Perché una tradizione nomade esce dalle sedi. Per cui il parroco non sta dentro la chiesa e il credente non sta di fronte al crocifisso, ma è il crocifisso stesso a uscire fuori ed è la chiesa che si destruttura." A livello pratico quante persone riescono ad usufruirne? I “giovani” intellettuali si possono contare sulle dita di una mano. "Non sono molti, ma non sono nemmeno pochi. Da milanese che vive in Europa, quale sono, mi sento che devo essere io a dover seguire i giovani e non viceversa, E i giovani vanno e vengono: la sfida è appunto applicare le categorie del nomadismo contro quelle della stanzialità. Oggi, i nostri artisti vanno a Berlino piuttosto che a Milano non perché amino la capitale tedesca, ma perché lì il prezzo al metroquadro di un atelier è inferiore a quello che io posso offrire nel capoluogo lombardo. Le regole economiche stanno, dunque, disciplinando i flussi sociali degli uomini e delle donne di cultura. I giovani sono, infatti, i primi ad adottarle." Cosa bisogna fare? "Innanzitutto rovesciare la questione: far sì che Milano non sia terra di conquista ma che possa catturare i cervelli in fuga dal resto del mondo." L?Italia ha la maggior parte del patrimonio culturale e artistico del mondo, ma soffre della sindrome dell?eterno secondo. Dove sbaglia? "Su questo sono futurista. Quando Martinetti dice che una macchina in corsa è più bella di una Vittoria di Samotracia, intende dire che, se continuiamo a vivere i nostri beni culturali musificati, mummificati, impolverati e privi di inquietudine, allora è molto meglio una civiltà delle macchine. Noi abbiamo un?interpretazione del nostro patrimonio passatista." Portare, dunque, le opere d?arte fuori dai musei? "Certo. Le opere d?arte si devono muovere: bisogna avere il coraggio di collocarle in luoghi inaspettati. Sul piano registico un?opera che si sposta deve avere un rapporto con l?altrove. Quando abbiamo esposto La conversione di Saulo a Palazzo Marino o abbiamo curato le danze verticali di una compagnia francese coreografando La città che sale di Boccioni e mettendola in scena sulla facciata di Palazzo Marino, abbiamo voluto provocare una riflessione tra l?opera d?arte e il palazzo del potere. Questo però, alla luce del fatto che Milano sta per inaugurare due importanti musei, non significa che il rapporto tra il contenitore e il contenuto non debba essere dialettico. Insomma, un equilibrio dinamico e non stabile." Questo è quanto può fare un?amministrazione, statale o ente locale che sia, oggi però si inscena una fervida polemica sui fondi pubblici al teatro. Quale deve essere il rapporto Stato-cultura e privati-cultura? "Larga parte dei finanziamenti pubblici adottano il criterio della spesa storica: 'Si è sempre fatto così, e si continua più o meno a fare così'. E? una sciocchezza dal momento che la spesa storica non valuta la meritocrazia, ma si fida della continuità senza dir nulla sul criterio della novità. Spesso si accede ai finanziamenti pubblici come si accede a un bancomat di cui tutti sanno, però, il codice segreto." Insomma, bisogna ripensare tutto il sistema? "Certo. E bisogna farlo almeno in tre punti. Per prima cosa l?istituzione pubblica può e deve offrire cornici di senso, una strategia e degli obiettivi a cui il mercato può e deve orientarsi. In secondo luogo gli strumenti di sburocratizzazione e agevolazione dell?apporto del privato al pubblico sono ancora insufficienti. Mi spiace dirlo, ma non c?è governo – che sia di destra o di sinistra – che abbia fatto la differenza in questo settore." Il privato è legato? "In Italia abbiamo un patrimonio di collezionisti privati che non aspetta altro che muoversi nella direzione della donazione. Così, se da una parte bisogna facilitare l?apporto alla sfera pubblica dei collezionisti, dall?altra c?è l?esigenza di dare maggiore visibilità agli sponsor. Su quest?ultimo argomento, tuttavia, ci sono ancora resistenze da parte dei mezzi di comunicazione." Cosa bisogna fare, allora? "Aprire un tavolo e fare una sorta di 'albo' di imprese che ci starebbero a investire nella cultura se l?istituzione si fa garante della trasparenza dei rapporti e della qualità dei risultati. Accanto alla sfida dell?albo lancio anche quella dell?asta: bisogna iniziare a pensare a strumenti a favore delle istituzioni pubbliche laddove queste abbiano la possibilità di trasformare l?acquisizione di opere d?arte in sostegno dei privati e in campagna d?informazione a sostegno della crescita del territorio." Ultima via per ripensare il sistema? "La terza questione è dettata dagli spazi che, spesso, i privati chiedono al pubblico. Se recupero spazi inutilizzati o mal-utilizzati ed espongo opere di privati, da un lato valorizzo i miei spazi e dall?altro offro ospitalità alle opere o alle attività culturali altrui." Troppo spesso, però, vengono riqualificati spazi centrali, raramente si pensa alle periferie. Perché? "La dialettica centro-periferie va ripensata. Bisogna, nell?ambito urbanistico, realizzare nuove strutture per la cultura in un virtuoso rapporto tra interessi privati e pubblici. Un esempio: se un?impresa intende costruire in periferia un nuovo centro commerciale, può farlo a patto che edifichi anche una biblioteca o un museo. Se però l?amministrazione pubblica – come direbbe Charles de Gaulle – non ha una certa idea del luogo in cui governa, è difficile pensare che sia capace di chiedere un progetto sensato. Se l?amministrazione non sa cosa chiedere, si crea un vuoto di potere che viene poi occupato da altri soggetti che, invece, sanno benissimo cosa fare." Un?ultima provocazione: cosa fa cultura oggi in Italia? "Nel bene e nel male?" Certo. "Nel bene l?arte contemporanea e l?editoria che si occupa di saggistica. Nel male l?utilizzo del giornalismo non a fini informativi." © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Italia e Perù si preparano per il Foro di cooperazione a Lima (sezione: Cultura)

( da "Velino.it, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST - Italia e Perù si preparano per il Foro di cooperazione a Lima Roma, 3 mar (Velino/Velino Latam) - è stato presentato oggi a Roma, all?Istituto Italo-latino americano (Iila) il Forum internazionale Perù-Italia che si terrà a Lima dal 23 al 25 marzo. Il Forum - organizzato dall?Iila in collaborazione con l?ambasciata del Perù a Roma, con il ministero per il Commercio internazionale, con l?Istituto del commercio estero (Ice) e con la Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui) - ha l?obiettivo di incrementare e potenziare le relazioni tra Italia e Perù in ambito economico, sociale e culturale. All?incontro di oggi hanno preso parte il direttore generale delle Americhe del ministero degli Esteri Giovan Battista Verderame, l?ambasciatore del Perù in Italia Carlos Roca Caceres, l?ambasciatore e segretario generale dell?Iila Paolo Bruni, e il rappresentante della presidenza della Crui Stefania Giannini. Hanno partecipato anche rappresentanti dell?Ice e del ministero dello Sviluppo economico. Il summit di Lima è stato pensato sul modello già sperimentato con la Colombia nel 2003 e con il Cile nel 2005 e vedrà la partecipazione, tra gli altri, del sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti e del presidente della commissione Esteri del Senato Lamberto Dini. Si articolerà in cinque moduli: politico, parlamentare, economico, culturale, universitario e di cooperazione. “L?evento si colloca nell?ambito della strategia avviata dal ministero degli Affari esteri per avvicinare l?Italia ai paesi dell?America Latina – ha detto l?ambasciatore Verderame -. Il forum costituisce inoltre il momento di preparazione ai lavori della quarta conferenza di Italia-America latina, che si terrà a Milano. Il nostro interesse principale è quello di rendere più forti e frequenti i rapporti, già avviati da tanto tempo, con il Perù”. Parole condivise dall?ambasciatore Roca, che ha spiegato come il paese latinoamericano voglia avviare con l?Italia un rapporto privilegiato in seno all?Unione europea. Secondo il diplomatico le relazioni tra i due paesi, anche se antiche, avevano bisogno di essere strutturate e inquadrate in un progetto definito. Per questo motivo il forum sarà organizzato in cinque moduli e toccherà tutti gli ambiti previsti dai rapporti bilaterali. “Il modulo politico – spiega Roca – toccherà i rapporti a livello di governo. Particolare attenzione sarà data al settore culturale, per la creazione di una commissione mista per preservare i beni culturali. Ma sarà dato ampio spazio anche ai temi della difesa, della sicurezza, della lotta al narcotraffico. L?Italia – ha detto ancora Roca – si è mostrata favorevole a mettere a disposizione la sua tecnologia per la lotta alla droga”. Il modulo parlamentare prevede lo scambio tra i membri del governo e l?Italia sarà rappresentata dal senatore Lamberto Dini. Il modulo economico comprende il turismo, il commercio e gli investimenti, mentre quello accademico avrà lo scopo di avvicinare le università per favorire lo scambio di materiale didattico e quello tra docenti e tra studenti. Il modulo di cooperazione decentrata sarà organizzato a livello dei governi regionali e delle province. Questo sarà l?ambito del summit più delicato, dato che “il Perù sta attualmente vivendo un momento di decentralizzazione del potere, in cui le risorse stanno passando dal governo centrale a quello delle regioni – ha osservato Roca -. In tal senso l?Italia ci aiuterà a gestire la distribuzione delle ricchezze del paese”. Il grande successo dell?iniziativa è stato sottolineato anche dai rappresentanti del ministero per lo Sviluppo economico i quali spiegano che “già 64 imprese hanno dato la propria adesione al progetto di cooperazione. Ciò testimonia – dicono – l?andamento positivo degli scambi commerciali tra Italia e Perù che dal 2000 al 2009 sono cresciuti più del 50 per cento”. (noe) 3 mar 2009 16:07

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L'agricoltura in montagna tra presente e futuro, a Langhirano (PR) la Conferenza provinciale (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

L?agricoltura in montagna tra presente e futuro, a Langhirano (PR) la Conferenza provinciale (3/3/2009 17:17) | (Sesto Potere) - Langhirano - 3 marzo 2009 - Come sta l?agricoltura in montagna, in particolare nell?Appennino parmense orientale? Alla domanda ha provato a dare una risposta la Conferenza provinciale dell?agricoltura, che dopo l?appuntamento dello scorso 5 febbraio alla Camera di commercio di Parma “va sul territorio”. Oggi a Langhirano, nella sala Polifunzionale della Comunità Montana Appennino Parma Est, la prima tappa di questo mini-tour, per esaminare il quadro dell?agricoltura e dell?agroalimentare dell?area alla luce delle generali dinamiche economiche e produttive che interessano il settore: un?occasione di confronto a tutto campo sulle condizioni strutturali del comparto e sulla realtà del mercato agroalimentare, una mattinata di riflessione per enti, organizzazioni professionali, mondo cooperativo e associativo, ordini professionali e istituti di ricerca. L?agricoltura si trova davanti a scadenze importanti: particolarmente significativa, tra le altre, quella del 2015, che segnerà la fine del regime delle quote latte. Quella scadenza pone il settore di fronte a punti interrogativi notevoli, tanto più in una provincia in cui il lattiero-caseario rappresenta il 60-70% della produzione totale. Le difficoltà del comparto del latte e lo stesso tema delle quote latte sono stati affrontati nel corso dell?incontro; nel territorio negli ultimi due anni le aziende del settore sono diminuite del 10% e la produzione complessiva si è ridotta: si vive dunque un momento di fragilità. Tra gli altri temi trattati nella conferenza, nella quale è intervenuto anche l?assessore regionale all?Agricoltura Tiberio Rabboni, le specificità dell?agricoltura di montagna e le sue difficoltà in questo periodo, oltre agli interventi messi in campo dalle istituzioni per fermare la crisi e invertire la tendenza. Nel corso della mattinata Corrado Giacomini, docente dell?Università di Parma, ha presentato un documento sullo “stato di salute” dell?agricoltura parmense e sulle prospettive future in vista delle scadenze del 2013, termine dell?operatività del Piano di sviluppo rurale, e del 2015. “L?incontro ha confermato la giustezza delle indicazioni contenute nel documento redatto dall?Università in collaborazione con il Servizio provinciale Agricoltura - ha detto il vicepresidente della Provincia Pier Luigi Ferrari -. Ci si è particolarmente soffermati sui problemi della zootecnia e sulle tematiche legate alle produzioni tipiche, parmigiano e prosciutto di Parma, quest?ultimo in riferimento all?attività che stiamo svolgendo per far nascere il distretto. La partecipazione ha sottolineato il grande interesse che questa zona ha per questi temi. Il mondo agricolo può contare sulla vicinanza delle istituzioni, a partire dalla conferma data in questa sede dall?assessore regionale della volontà di accelerare l?avvio delle misure comunitarie”.

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EVOLUZIONE: OSS. ROMANO, DA CHIESA MAI CONDANNA, ID NON E' (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

(ASCA) - Citta' del Vaticano, 3 mar - ''Qualsiasi sforzo di recupero o riabilitazione di Darwin'' da parte della Chiesa cattolica sarebbe ''superfluo'' perche', ''molto semplicemente'', ''ne' la Chiesa cattolica, ne' suoi esponenti significativi, hanno mai condannato, ne' il darwinismo, ne' la teoria dell'evoluzione''. Lo ricorda, in un'intervista pubblicata oggi dal quotidiano della Santa Sede, l'Osservatore Romano, il prof. Gennaro Auletta, docente di Filosofia delle scienze presso la Pontificia Universita' Gregoriana, direttore scientifico del Progetto Stoq e vicedirettore della conferenza internazionale sul tema ''L'evoluzione biologica: fatti e teorie'', che si apre oggi a Roma e proseguira' fino a sabato 7, promosso dalla Pontificia Universita' Gregoriana, in collaborazione con la University of Notre Dame (Indiana, Usa), sotto l'alto patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e nell'ambito del Progetto Stoq (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica). Auletta ricorda che ''bisogna stare molto attenti a evitare il discorso dell'Intelligent design, che non e' una teoria scientifica, anche se si spaccia come tale''. ''Questa tesi - spiega - ha il grave difetto di considerare ancora la teoria dell'evoluzione com'era trenta o quarant'anni fa''. Se infatti e' vero che numerose teorie scientifiche, come la meccanica quantistica, suggeriscono ''un'oggettiva intelligibilita' del cosmo e della materia'', come ''sosteneva la scolastica di san Tommaso'', da qui a ''ritenere che c'e' un finalismo, non di tipo teologico/religioso, ma un finalismo interno stesso all'evoluzione che possa essere constato empiricamente'' comporterebbe il rischio ''di considerare sostanze prime, per usare un linguaggio scolastico, quelle che sono sostanze seconde, e cioe' di trasformare le specie e i generi biologici in soggetti ontologici del tipo dell'organismo individuale, perche' per parlare di un fine di qualcosa debbo avere qualcosa''. Da parte della Chiesa, ricorda Auletta, ''c'e' stata sempre molta attenzione'' nei confronti della teoria evolutiva: ''Basti ricordare che il cardinale John Henry Newman in Inghilterra fu un chiarissimo sostenitore, fin dai suoi albori, del darwinismo. Direi anzi che a partire dalla famosa presa di posizione di Giovanni Paolo II del 1996, si e' passati a una fase di ricognizione''. ''La teoria dell'evoluzione - afferma ancora il professore - non soltanto non ha di per se' una carica anti-religiosa, ma nemmeno e' una teoria che dal punto di vista epistemologico puo' 'provare che Dio non esiste', come sostenevano, con un salto che definirei illogico, alcuni luminari qualche anno fa su 'Le Nouvel Observateur'''. D'altra parte, conclude, non bisogna neanche arrivare ad un ''concordismo esagerato'': ''Non penso che i risultati della scienza e quelli della filosofia e della teologia debbano sempre o possano sempre andare d'accordo. Ritengo che, a volte, un confronto aspro sia anzi salutare, perche' e' cosi' che si va avanti. Ma, quando si sono chiarite certe distinzioni, andare a vedere se ci sono delle convergenze significative, o delle lezioni significative che la scienza puo' dare alla teologia o alla filosofia, credo sia allo stesso modo molto utile''.

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Liguria: gli argomenti discussi oggi in consiglio regionale (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Liguria: gli argomenti discussi oggi in consiglio regionale Tutti gli argomenti discussi oggi in Consiglio regionale SCUOLA, NO AI TAGLI Con 17 voti a favore e 9 contrari (centrodestra) è stato approvato un ordine del giorno (primo firmatario Moreno Veschi, Pd, ma sottoscritto da tutti i consiglieri di maggioranza) che di fronte alla ?situazione drammatica? prodotta dai tagli ai finanziamenti alla scuola in particolare per le supplenze brevi e saltuarie, ?impegna il Presidente e la Giunta regionali ad attivare ogni iniziativa verso il Governo al fine di modificare queste decisioni che hanno generato soltanto confusione normativa, difficoltà gestionale e organizzative, distraendo gli istituti scolastici? dalla loro finalità educativa. Nella sua illustrazione Moreno Veschi ha affermato che dopo l?ultima circolare ministeriale il budget assegnato alle scuola per supplenze brevi e saltuarie si assottigliato al punto da corrispondere a circa la metà di quello stanziato per l?anno finanziario 2008. Per altro nel 2008 lo stanziamento nazionale era già sceso, dagli 889 milioni di euro del 2004, a 323. Le ulteriori sforbiciate, secondo Veschi, porteranno tra l?altro a non confermare i docenti di sostegno per gli studenti portatori di handicap privando questi ultimi dell?insegnamento personalizzato a cui hanno diritto e ad accorpare, in caso di assenza dell?insegnate titolare, gli alunni della sezione o classe a cui appartengono ad altre sezioni o classi. L?altro problema sottolineato nel documento approvato è che i bilanci delle scuole sono condizionati dall?obbligo di effettuare visite fiscali ai dipendenti, interventi che le Asl fanno pagare dai 56 ai 96 euro l?uno. STOP ALLA DISCARICA DI PONTINVREA. Al termine di un incontro fra un comitato di cittadini, i capigruppo e la Giunta (rappresentata dall?assessore allo sviluppo economico Renzo Guccinelli) l?Assemblea ha approvato all?unanimità un ordine del giorno che impegna il Presidente della Giunta e l?assessore competente ad annullare il decreto della Regione Liguria del 14 marzo scorso (ad oggi già sospeso) che autorizzava l?utilizzo della ex cava di serpentino ?Fossa di Lavagnin? come discarica di inerti e a completare gli accertamenti chimici e geologici in corso. Se questi ultimi dovessero segnalare inquinamenti delle falde o pericoli per la stabilità fisica della cava si dovrà precedere al sollecito smaltimento dei rifiuti ad oggi abbancati nella discarica. Come hanno spiegato i rappresentanti del comitato infatti, l?azienda che utilizza la ex cava non ha rispettato le prescrizioni della Regione e invece di predisporre gli opportuni sistemi di contenimento e di scaricare nelle percentuali prefissate terra, loppa e fanghi di cartiera in modo da creare un substrato inerte capace di riqualificare l?area, ha scaricato casualmente i vari materiali. Questo, oltre a rendere vano l?obiettivo dell?intervento: riqualificare e risanare la cava, potrebbe determinare problemi di inquinamento e di stabilità della cava stessa. La funzionaria della Regione presente all?incontro ha assicurato che grazie alla fideiussione versata dall?azienda la regione stessa potrà, se necessario, intervenire per lo smaltimento in altro sito dei rifiuti. All?incontro hanno partecipato fra gli altri Angelo Barbero (Per la Liguria nel Popolo della Libertà), Matteo Marcenaro (Moderati per il Popolo delle Libertà), Antonino Miceli (Partito Democratico), Vincenzo Gianni Plinio (An), Carlo Vasconi (Verdi). MANCANO I FONDI PER RIPRISTINARE COSTA ED ENTROTERRA COLPITI DA MAREGGIATE E MALTEMPO Un ordine del giorno di Gabriele Saldo (capogruppo di Forza Italia) e sottoscritto da altri consiglieri del centro destra che chiedeva un intervento della Regione a favore delle strutture turistico balneari danneggiate dalle recenti mareggiate e dal maltempo nel Ponente è stato respinto con 9 voti a favore e 15 contrari. Come ha spiegato l?assessore all?urbanistica, e alle infrastrutture Carlo Ruggeri, i danni pubblici e privati ammontano a circa 270 milioni di euro. 30 li hanno già spesi, spesso indebitandosi, i comuni con provvedimenti di somma urgenza, mentre la Regione che non ha una competenza specifica per le emergenze ha investito circa un milione di euro, il massimo che il bilancio regionale consente. Da parte del Governo fino ad oggi sono stati stanziati 3-4 milioni di euro. Una cifra, a parere della maggioranza e dell?assessore del tutto insufficiente che il Governo deve essere chiamato a rimpinguare in modo sostanzioso. A questo proposito la maggioranza per bocca di Ezio Chiesa e Ubaldo Benvenuti (Ds) presenteranno un ordine del giorno da approvare, possibilmente all?unanimità nella prossima seduta. Nel dibattito Gabriele Saldo e Gino Garibaldi (FI) hanno sostenuto che in passato la Regione era sempre intervenuta in maniera sostanziosa con propri fondi accendendo dei mutui. RIDURRE I CANONI ALLE IMPRESE BALNEARI All?unanimità dei presenti è stato approvato un ordine del giorno (primo firmatario Gianni Plinio, capogruppo di An, ma sottoscritto da consiglieri di tutti i gruppi esclusa Rifondazione comunista) che impegna il Presidente della Giunta a richiedere al Parlamento ed al Governo di intervenire a favore delle imprese balneari che non riescono ?a far fronte a richieste di canoni di importo elevatissimo e ben al di là delle loro possibilità economiche?. Se questo non avverrà, molte attività ?rischiano la chiusura con ricadute assai negative in termini occupazionali?. Secondo il documento approvato il Governo dovrebbe inserire in un prossimo decreto o in un altro provvedimento legislativo una proroga della legge 296/06 relativamente alla corresponsione dei canoni demaniali e il Parlamento varare una legge di riordino della disciplina che regoli le concessioni demaniali marittime con finalità turistico ricettive. GARANTIRE I LAVORATORI GENOVESI DI CHINA SHIPPING All?unanimità è stato approvato un ordine del giorno (primo firmatario Fabio Broglia, gruppo Misto) che ?impegna il Presidente della Giunta a mettere in atto ulteriori iniziative affinché i diritti dei lavoratori dell?Ufficio di rappresentanza della China Shipping di Genova vengano totalmente garantiti e venga altresì garantita la piena operatività di detto ufficio?. La società multinazionale con sede a Shanghai nei giorni scorsi ha annunciato la volontà immediata di chiudere l?ufficio di rappresentanza genovese dell?Area mediterranea dirottando risorse e know-how nell?ufficio di Amburgo. Il documento ricorda che ieri l?assessore al lavoro Enrico Vesco si era incontrato con una rappresentanza sindacale e legale di China Shipping ribadendo che la Regione, schierandosi a favore dei lavoratori coinvolti cercherà di tutelarli in tutti i modi e ha chiesto alla multinazionale di accettare e avvalersi della cassa integrazione in deroga?. PAMATTONE NON CHIUDERÀ Matteo Rosso (Forza Italia) con un?interrogazione ha chiesto se il centro ?Pamattone? continuerà a lavorare, con quale modalità e se si continuerà ad investire su questa struttura. Rosso ha rimarcato che il Pamattone rappresenta un fiore all?occhiello della sanità genovese. Vi lavorano decine di persone, ma al momento vi si vivrebbe una situazione di precarietà. L?assessore alla salute, Claudio Montaldo ha detto: «Vorrei tranquillizzare il collega Rosso perché la notizia della chiusura del centro non ha alcun fondamento. Il contratto di locazione scade nel 2011. L?Asl 3 provvederà a farvi confluire ulteriori attività. La struttura, quindi, continua a costituire un punto di riferimento». Soddisfatto Rosso. TRASFERIMENTO DELLA CENTRALE OPERATIVA 118 DELL?ASL 1 IMPERIESE Gabriele Saldo (capogruppo Forza Italia) ha illustrato un?interrogazione sul trasferimento della centrale operativa 118 dell?Asl 1 Imperiese da Imperia a Bussana Sanremo. Secondo il capogruppo si tratta di una delocalizzazione che è stata decisa senza il coinvolgimento degli enti locali interessati. «Registro ? ha detto Saldo - che quando si fanno interventi di razionalizzazione questi non sono condivisi. Questo tipo di scelta penalizza una parte del territorio». Ha replicato Claudio Montaldo, assessore alla Salute: «Il trasferimento è operativo da febbraio, perché nella precedente sede d?Imperia c?erano condizioni operative inaccettabili. Il trasferimento reso operativo dall?Asl 1 Imperiese da Imperia a Bussana della Centrale determina invece l?ottimizzazione delle risorse sia tecnologiche e soprattutto umane dedicate alle risposte all?utenza. Presso l?Ospedale d?Imperia, così come avviene oggi per Sanremo e Bordighera, il personale sanitario del 118 continuerà l?attività di soccorso territoriale. La sede di Bussana è stata individuata anche per la rete a fibre ottiche già presente, evitando onerosi lavori sulla rete stradale. Non possiamo sempre misurare le decisioni solo in base alle scelte del personale: il movimento interessa 16 operatori che vi si alternano». Saldo si è dichiarato insoddisfatto e ha chiosato: «Non prendiamoci in giro». RIDUZIONE DEI FINANZIAMENTI PER LA STERILIZZAZIONE DI CANI E GATTI E PET-THERAPY Sulla riduzione dei finanziamenti per la sterilizzazione di cani e gatti e del progetto Pet-Therapy, Luigi Patrone (capogruppo Udc) ha illustrato un?interrogazione. Il consigliere ha rimarcato che dal primo aprile 2007, l?ASL 1 Imperiese ha cessato l?attività di sterilizzazione dei cani e dei gatti randagi in quanto il locale messo a disposizione dal Comune di Ventimiglia non era più idoneo in materia di sicurezza e infortuni. La sezione della Lega difesa del cane di Ventimiglia, quindi, ha preso i contatti con l?Osservatorio permanente per lo studio ed il controllo delle popolazioni animali della Regione e su indicazione dello stesso, ha steso un progetto per la sterilizzazione dei cani e dei gatti randagi per il periodo 1°aprile 31dicembre 2007; la sterilizzazione dei cani e dei gatti è stata condotta grazie ad una collaborazione di 13 veterinari convenzionati con l?associazione in oggetto e che contemporaneamente ha preso corpo il progetto Pet-Therapy. I progetti relativi all?anno 2007 sono stati regolarmente finanziati dalla Regione Liguria. Quelli presentati nell?anno 2008, invece, a seguito delle disposizioni dell?Osservatorio regionale, trovano una copertura del trenta per cento per la sterilizzazione dei cani e dei gatti rispetto al progetto presentato e per la pet-therapy non viene erogato alcun finanziamento. Patrone ha inoltre rimarcato che l?ASL ha approvato un progetto di ristrutturazione per una nuova struttura sanitaria per l?attività veterinaria nel 2007 ed il progetto non è stato ancora realizzato. Il consigliere vuole quindi sapere dalla Giunta come intende procedere per risolvere la questione, tenendo conto del lavoro svolto sino ad oggi dall?associazione Lega difesa del cane di Ventimiglia. Per la giunta ha risposto l?assessore alla Salute, Claudio Montaldo: «Lo scorso anno le risorse messe a disposizione per il settore non sono state alte: ammontavano a 400 mila euro. L?Osservatorio ha deciso di dare la priorità alle iniziative svolte dai Comuni e dalle Comunità Montane per il miglioramento dei canili e la sterilizzazione gatti. ? ha detto - Il Comune di Ventimiglia e la Lega difesa del cane possono ripresentare progetti per finanziamenti 2009 ed ottenere spazi adeguati». Patrone ha auspicato che ci sa un segnale di valorizzazione, per l?azione svolta anche dall?associazione di volontariato, da parte della Regione. UNITÀ DI CRISI PER L?EMERGENZA INFLUENZA ALL?OSPEDALE SAN CARLO DI VOLTRI Sull?unità di crisi-degenza breve, attivata presso l?Ospedale San Carlo di Voltri per far fronte all?emergenza influenza, ha presentato un?interrogazione Vincenzo Marco Nesci (capogruppo del Partito della Rifondazione comunista). Nesci ha rimarcato che all?Unità di crisi sono stati assegnati in dotazione 18 posti letto e personale infermieristico reperito attraverso un?apposita gara di appalto, per una durata di 120 giorni. E che allo stesso personale alle dipendenze di una cooperativa, non è stato applicato il contratto collettivo nazionale sanità pubblica, «indispensabile ? secondo il consigliere ? al fine di non creare disuguaglianze tra chi svolge la stessa mansione». Secondo il capogruppo di Rifondazione, «il ricorso alla gara d?appalto è stato adottato senza una tempestiva informazione alle organizzazioni sindacali e rsu del comparto al fine di rendere possibile l?apertura di un confronto tra le stesse e l?amministrazione Asl 3 compresi i lavoratori e l?utenza». A suo avviso, inoltre, «il ricorso a gare d?appalto ed in particolare a quelle che prevedono l?esternalizzazione dei servizi diretti alla persona hanno l?unico scopo di risparmiare sul costo del lavoro a scapito dei lavoratori e della qualità del servizio sanitario». Detto ciò il capogruppo di Rifondazione ha chiesto alla Giunta «come intenda intervenire al fine di annullare la gara viziata nel metodo e nel merito e aprire un serio confronto con le organizzazioni sindacali al fine di affrontare l?emergenza con strumenti appropriati e strutturalmente concordati nel rispetto della tutela dei lavoratori e della salute dei cittadini». Ha concluso: «Non ci piace che si sia ricorsi alla gara di appalto esterno, perdipiù in una situazione in una situazione in cui, pare, non ci sia stata dovuta relazione con le organizzazioni sindacali». Ha ribattuto l?assessore alla salute, Claudio Montaldo: «Per far fronte all?emergenza influenza sono stati allestiti 32 posti a San Martino, dove ne apriranno altri a breve. L?unico spazio che si è trovato a Ponente è stato nell?ospedale di Voltri. Con interventi di modesta entità e modesto tempo abbiamo raggiunto l?obiettivo. ? ha detto - Si è ricorsi all? appalto per personale esterno, perché ci sono le ben note difficoltà ad aprire concorsi per personale temporaneo diretto. Una norma anche quest?anno ci impone di ridurre i costi del personale nella sanità ligure, almeno del 1,4% rispetto al 2004. Se sfondiamo questo tetto imposto dalla Finanziaria veniamo sanzioniati. Abbiamo previsto deroghe sul personale o per i nuovi servizi. Le relazioni sindacali, nel caso dell?emergenza influenza, si sono svolte normalmente, pur con la ristrettezza dei tempi dell?emergenza» PROBLEMI REPARTO DAY HOSPITAL DELL?EMATOLOGIA I DEL "SAN MARTINO" Franco Bonello (capogruppo Unione a sinistra) ha presentato un?interrogazione alla Giunta per sapere quali interventi sono stati finora promossi dalla Regione e dalla Direzione sanitaria del ?San Martino? per affrontare la difficile situazione dell?Unità operativa Ematologia I, e quali iniziative intende promuovere per risolvere tempestivamente i gravi problemi che, purtroppo, si protraggono da troppo tempo. «Gravi problemi logistici, strutturali e sanitari ? ha spiegato Bonello - colpiscono da diverso tempo il day hospital dell??Ematologia I?, benché nel reparto vengano praticate terapie all?avanguardia, anche grazie alla presenza di un qualificato personale medico e infermieristico. Una situazione che provoca disagi ai pazienti ricoverati e a quelli che usufruiscono dell?attività ambulatoriale-day hospital». L?assessore alla salute, Claudio Montaldo ha annunciato: «L?azienda ha deciso il trasferimento del reparto al primo piano del monoblocco. Si va quindi verso una soluzione che consentirà ai pazienti di poter ricevere le terapie, che vengono prestate da un qualificato personale medico ed infermieristico, in un ambiente adeguato ed accogliente» Soddisfatto Bonello. SITUAZIONE CURE PALLIATIVE AI MALATI TERMINALI NELLO SPEZZINO Moreno Veschi (Partito democratico) ha illustrato un?interrogazione sulle cure palliative ai malati terminali del territorio spezzino. Il consigliere del centrosinistra - constatato il grave problema in cui si trovano quotidianamente i malati terminali, che nella provincia della Spezia sono una media di 150 persone ? ha chiesto alla Giunta di conoscere l?attuale situazione e le eventuali iniziative che s?intendono assumere. Ha replicato l?assessore alla Salute, Claudio Montaldo: «Dal 1 gennaio 2009 l?Asl5 ha riordinato e potenziato il servizio ricorrendo all?affidamento a terzi (cooperativa) del servizio secondo un capitolato d?appalto. L?appalto ha consentito di disporre sul territorio di 50 unità infermieristiche dedicate alle sole cure domiciliari con una ripartizione sui tre distretti. E? stato articolato un orario di lavoro che ha permesso di coprire le 12 ore diurne sette giorni su sette garantendo il servizio ordinario e di reperibilità festivi compresi. Allo stato attuale i pazienti in fase di malattia neoplastica avanzata in trattamento di palliazione con terapia dolorifica, anche invasiva, e terapie di supporto sono affidati al servizio di cure domiciliari distrettuali. A gennaio i distretti avevano in cura complessivamente 41 utenti. Al programma di cura partecipa il Modulo di cure palliative. Sul territorio è attiva l?associazione onlus Gigi Ghirotti. La Fondazione Carispe ha messo a disposizione 250mila euro». Moreno Veschi si è dichiarato soddisfatto. STATO DEI CANTIERI A VILLA SCASSI A seguito della vicenda di una paziente affetta da Alzheimer e trovata morta nel cantiere dell?ospedale Villa Scassi, Nicola Abbundo (capogruppo Moderati per il popolo delle Libertà) ha illustrato un?interrogazione con la quale si rileva che il cantiere è aperto da oltre un anno senza che i lavori siano giunti al termine. Abbundo rimarca inoltre che in troppi ospedali della Regione il personale medico e paramedico lamenta gravissime carenze strutturali che comportano spesso difficoltà operative. Detto ciò, il consigliere chiede alla Giunta in quale modo e con quale stanziamento si intenda provvedere alla veloce chiusura dei cantieri ancora aperti, e ad un?attenta e sollecita attività di manutenzione degli ospedali liguri. L?assessore alla salute, Claudio Montaldo, ribadito che non c?è alcuna relazione tra la deaziendalizzazione di Villa scassi ed il rallentamento dei lavori relativi al padiglione nove bis. «Il rallentamento e in alcuni momenti l?arresto dei lavori al nove bis è antico e risale a prima dell?unificazione: è dovuto al contenzioso tra imprese incaricate dei lavori che fra di loro hanno mostrato grande litigiosità. L?Asl 3, nel frattempo subentrata alla gestione, è arrivata alla ricomposizione delle posizioni e, quindi, sono ripartiti i lavori. Proprio il giorno di inizio è stata fatta la triste scoperta di cui si parla nell?interrogazione. Ora si sta lavorando. Il nove bis metterà a disposizioni dei cittadini nuovi posti letto». Abbundo ha rimarcato la necessità di fare grande attenzione ai contenziosi che nascono all?interno delle Aziende e nello specifico alla Asl 3. ASSEGNAZIONE DI ALLOGGI EDILIZIA RESIDENZIALE A SANREMO Alessio Saso (Alleanza Nazionale) con un?interrogazione ha chiesto alla Giunta se non reputi opportuno sollecitare con urgenza l?Amministrazione Comunale di Sanremo affinché approvi il regolamento per l?assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, secondo le linee di indirizzo emanate dalla Regione, condizione essenziale, a suo dire, per procedere all?emissione di un nuovo bando di assegnazione e stesura della graduatoria relativa, in maniera da rendere possibile a tanti cittadini, da tempo in attesa, l?accesso alla casa. Saso ha rimarcato che il sindaco è stato di recente sostituito da un commissario. L?assessore all?edilizia, Bianca Berruti ha premesso: «Questa interrogazione parte da un presupposto non esatto. Infatti i Comuni, ai quali compete l?assegnazione, sono tenuti a dotarsi di un regolamento soltanto nel caso in cui vogliano introdurre criteri aggiuntivi rispetto a quanto previsto dalle disposizioni vigenti. Moltissimi Comuni della nostra Regione non hanno un regolamento, ma assegnano le case con i bandi». Ha quindi precisato: «Il Comune di Sanremo era intenzionato ad introdurre criteri aggiuntivi e, quindi, ad approvare un regolamento. Ma l?assegnazione può andar avanti con i bandi. Il problema vero è che mancano le risorse per costruire gli alloggi. Anche le poche risorse che erano state stanziate sono sparite. Il governo Prodi aveva stanziato per la Liguria 18 milioni di euro che ora non ci sono più. Il Comune di Sanremo dal canto suo per il settore ?social housing? in questi anni si è mosso benissimo: ha programmato 137 alloggi. Spero che il commissario possa chiudere positivamente l?iniziativa». PATTO DEI CONTAINER Sul concambio di azioni, il cosiddetto ?Patto dei container? tre le società GIP e PSA, entrambe operanti nel porto di Genova, Tirreno Bianchi (Capogruppo comunisti italiani) ha illustrato un?interrogazione con la quale chiede quale sia il parere della Giunta regionale, essendo la stessa presente nel Comitato dell?Autorità Portuale di Genova. Bianchi ha ribadito che altri operatori del settore hanno manifestato la preoccupazione che si possano formare dei ?cartelli?, se non monopolistici, comunque tali da costituire posizione dominante nello scalo. L?assessore ai trasporti, Enrico Vesco ha ribadito che le questioni del concambio «non possono essere per noi oggetto di valutazione e di merito». Ha però ribadito che la Regione ha inviato una lettera ad enti ed organi preposti al rilascio delle concessioni demaniali per evitare situazioni che possano confliggere con quanto previsto dalla legge. Vesco ha ribadito che anche il presidente dell?Autorità portuale di Genova, Luigi Merlo, ha chiesto un parere al ministro del trasporti. L?assessore, infine, ha auspicato la riforma del sistema portuale CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO DEL FUTURISMO Gianni Plinio (capogruppo Alleanza Nazionale) ha illustrato un?interrogazione con la quale chiede come l?amministrazione intenda celebrare il centenario del Futurismo, il cui fondatore, Tommaso Marinetti, è stato molto legato alla Liguria. Plinio ha ricordato che il Manifesto del Futurismo è stato pubblicato a Parigi il 9 febbraio 1909 e che da ciò prese vita un movimento di avanguardia culturale di respiro internazione, che rivoluzionò il modo d?intendere l?arte. «A Milano ? ha detto Plinio - a Palazzo Reale, è aperta una straordinaria mostra sul Futurismo. All?Università di Genova Marinetti si laureò. Marinetti è ligure di adozione. La Regione, a nostro parere, ha il dovere di ricordarlo». Ha risposto Fabio Morchio, assessore alla Cultura: «La Giunta regionale, nel dicembre 2008, ha autorizzato il Servizio Cultura a realizzare, per il 2009, un evento dedicato alle celebrazioni del futurismo. Punto focale di questo progetto è la valorizzazione delle opere futuriste della collezione Wolfson in contrapposizione con altre opere presenti in musei italiani. L?evento si svolgerà presso gli spazi espositivi del museo Wolfson di Genova Nervi. Le ragioni della necessità di aderire alle celebrazioni del movimento Futurista sono da rintracciarsi nella significativa partecipazione della nostra regione alla formazione e allo sviluppo di questo movimento. Non solo Marinetti si laureò in Giurisprudenza presso l?Università di Genova nel 1899, ma sin dai primi anni del ?900 intrattenne stretti rapporti con l?ambiente culturale del capoluogo ligure, in particolare attraverso la figura di Mario Morasso, intellettuale, poeta e giornalista genovese. Fu comunque negli anni tra le due guerre, con la parcellazione del Movimento Futurista voluta da Martinetti, che la Liguria svolse un ruolo di primo piano all?interno delle dinamiche estetiche e culturali del Futurismo: centrali futuriste si formarono, intrattengono proficui scambi con tutte le altre realtà futuriste della penisola, a Genova, Spezia, Savona, Albisola e Chiavari. Alcune fra le più importanti e celebri realizzazioni del Secondo futurismo, si pensi solo ai libri stampati a Savona e alle ceramiche futuriste prodotte dalla Mazzotti di Tullio D?Albisola, sono liguri e testimonianze di questa felice stagione creativa sono ancora presenti nel territorio. In occasione del centenario futurista si propone dunque l?idea di una mostra promossa in collaborazione con la Wolfsoniania-Fondazione Cultura e spettacolo, depositaria di una significativa collezione di opere di pittura e ceramica e di un ricco archivio di materiali documentari e bibliografici futuristi, già oggetto di una mostra allestita a New York, San Francisco e Genova ? e supportata dalla rete di istituzioni pubbliche private, specificatamente dedicate alla conservazione di materiale futurista, con le quali la Wolfsoniania intrattiene rapporti. Nel 2008 sono stati stanziati, a favore dell?economo della Giunta regionale, 35mila euro per la realizzazione del catalogo scientifico, per gli apparati didascalici, per le richieste di materiale fotografico e per le ricerche archivistiche». Ha replicato Vincenzo Gianni Plinio: «Prendo atto che l?assessore Morchio conviene sulla forte correlazione tra questo importante movimento e la Liguria. Anche presso gli istituti scolastici bisognerebbe approfondire di più il Futurismo. Lanciamo un?idea: potrebbe essere utile con l?assessore al Turismo valutare l?opportunità di reperire sponsor per dare vita ad un aereopranzo futurista, e devolvere il ricavato per beneficenza». Assenti: Michele Boffa, Vito Vattuone, Rosario Monteleone, Carmen Patrizia Muratore Quorum: 19 voti

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PARTE LA FORMAZIONE DELLA FONDAZIONE ENI â ENRICO MATTEIâ (sezione: Cultura)

( da "Basilicanet.it" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

PARTE LA FORMAZIONE DELLA FONDAZIONE ENI â??ENRICO MATTEIâ? 03/03/2009 18.26.49 [Basilicata] Al via lâ??alta formazione, organizzata dalla Fondazione Eni Enrico Mattei. Con il taglio del nastro del corso di â??Tecniche Bioinformatiche per lo studio della Biodiversità â?, Viggiano diviene cuore della formazione a livello nazionale. Organizzata dallo ZooPlantLab dellâ??università  degli studi di Milano-Bicocca, dalla FEEM e dal Network italiano di Biosistematica, il corso che si terrà  dal 2 al 6 marzo presso il polo tecnologico della Fondazione ha raccolto ben 16 iscrizioni. Dalla Sicilia alla Lombardia, dalla Campania alla Liguria, una proposta formativa che ha canalizzato lâ??attenzione di eccellenti ricercatori dei migliori atenei italiani, disposti a raggiungere il cuore della Basilicata pur di partecipare ad un corso di alto spessore formativo. Una chiave di lettura per l'analisi del dato molecolare, questo lâ??obiettivo principale del corso di Bioinformatica, disciplina recentissima che conta pochi esperti in Italia e che elabora i dati provenienti dagli studi sul Dna, offrendo applicazioni di grande utilità  in campi quali: la medicina, la biologia la botanica, la zoologia. I partecipanti potranno avvalersi del supporto diretto da parte dei docenti provenienti dallâ??Università  della Basilicata, dallâ??Università  degli studi di Milano-Bicocca e dallâ?? Università  di Braunschweig (Germania) per analizzare anche i dati ricavati dalle attività  di ricerca che svolgono presso gli istituti di provenienza. â??Un insieme di giovani eccellenti- commenta Massimo Labra, docente di botanica sistematica e biodiversità  vegetali della Bicoccca- che hanno in comune la stessa motivazione e lo stesso obiettivo: dimostrare che in Italia la ricerca di qualità  si può² fare e che quando si forniscono gli strumenti opportuni come questa scuola, realizzata grazie alla Fondazione Eni Enrico Mattei, i risultati non si fanno certo attendereâ?. BAS 03

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Il lavoro e la società del rischio, lectio magistralis di Tito Boeri (sezione: Cultura)

( da "Comunicatori Pubblici" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblicato il: 03-03-2009 Il lavoro e la società del rischio, lectio magistralis di Tito Boeri Una lezione magistrale di Tito Boeri, autorevole economista dell?Università Bocconi, e una tavola rotonda per parlare di lavoro. L?iniziativa è a Bologna, nella bellissima sala dello Stabat Mater dell?Archiginnasio, in Via Galvani 1, alle 14,30 di giovedì 5 marzo. In tempi di crisi il lavoro torna al centro dell?attenzione: perché manca, perché e precario, perché non permette di crescere e di realizzarsi. Veniamo da un lungo periodo di prosperità e di sviluppo, ma tutto questo non ha per nulla risolto i problemi strutturali delle economie occidentali e del lavoro all?interno delle organizzazioni. Restano esclusi dalle opportunità i soggetti deboli, coloro che sono asserragliati in precarie tendopoli, fuori dalle mura del “castello”. E il castello è il lavoro classico, a tempo indeterminato, stabile, ritagliato sulle esigenze e i tempi ormai arcaici della manifattura. Il nuovo lavoro però è un Giano bifronte: si presenta con le sembianze della flessibilità per le professionalità ricercate e preziose. Si manifesta invece con il volto del precariato e dell?incertezza per i tanti lavori “a tempo” frutto di un terziario che in realtà accorpa situazioni quanto mai diverse ed eterogenee. Un mercato del lavoro duro e in caduta libera richiede probabilmente un nuovo welfare, nuovi sistemi di tutele e di protezione. In un bel libro di qualche tempo fa Ulrich Beck definiva la nostra come “società del rischio” e scriveva di un mondo dove sempre più spesso si privatizzano le risposte alle difficoltà e ai problemi. Perdita del lavoro, malattia, istruzione, tutti questi eventi non godono più di una rete incondizionata di protezione collettiva e così le persone si trovano sole di fronte agli eventi. Le risorse economiche, le relazioni, le reti famigliari e amicali diventano così gli strumenti di un welfare su misura e diseguale, che ciascuno compone recuperando ciò che possiede. Tito Boeri è Dottore di ricerca in Economia alla New York University, per 10 anni è stato senior economist all?Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, poi consulente del Fondo Monetario Internazionale, della Banca Mondiale, della Commissione Europea e dell?Ufficio Internazionale del Lavoro. Dirige la Fondazione Rodolfo Debenedetti, è responsabile scientifico del Festival dell?Economia di Trento e collaboratore del quotidiano "La Repubblica". Discuteranno con Boeri sul tema "Il nuovo lavoro e il capitale umano" esperti e docenti universitari coordinati da Raimondello Orsini dell?Università di Bologna: Tommaso Maria Fabbri dell?Università di Modena e Reggio Emilia, Dina Guglielmi, Psicologa del lavoro, Paolo Bonaretti Direttore di Aster, Paola Profeta dell?Università Bocconi, Giorgio Brunello dell?Università di Padova. La Lectio Magistralis fa parte di un ciclo di eventi di approfondimento sui temi della conoscenza, organizzati nell?ambito del programma Spinner 2013, la Sovvenzione Globale per la qualificazione delle risorse umane negli ambiti della ricerca e dell?innovazione tecnologica. Nasce nell?ambito del Programma operativo regionale (Por) Fondo sociale europeo (Fse) Obiettivo 2 dell?assessorato regionale alla Scuola, formazione professionale, università, lavoro, pari opportunità della Regione Emilia-Romagna. è gestito dal Consorzio Spinner, costituito da Aster, Fondazione Alma Mater e Invitalia. Il calendario del ciclo di conferenze è pubblicato sul sito di Spinner 2013. Marino Cavallo

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"Documentare il '900", torna il progetto per far amare la storia ai ragazzi (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

?Documentare il ?900?, torna il progetto per far amare la storia ai ragazzi Ascoli Piceno | Un progetto per coinvolgere direttamente i giovani delle scuole elementari, medie e superiori, nella conoscenza e nell?approfondimento dei fatti che hanno contraddistinto la storia contemporanea. La locandina dell'iniziativa "A cosa serve la storia?": è questa la domanda a cui si proverà a dare una risposta nel corso del primo appuntamento, in calendario venerdì 6 marzo a Grottammare, del progetto "Documentare il Novecento - Conoscere la storia contemporanea" promosso dalla Provincia in collaborazione con gli Istituti Storici del Movimento di Liberazione e dell'Età Contemporanea di Ascoli Piceno e di Fermo-Alto Piceno, il "Collettivo Guatemala Moie", l'agenzia "Punto Einaudi" di San Benedetto del Tronto e le scuole del territorio. L'obiettivo del progetto, come nelle precedenti edizioni, è di coinvolgere direttamente i giovani delle scuole elementari, medie e superiori, nella conoscenza e nell'approfondimento dei fatti che hanno contraddistinto la storia contemporanea, in particolare gli eventi legati alla Liberazione e alla Resistenza. Un percorso articolato e molto ampio, guidato da storici, esperti della materia e docenti, che si basa in modo significativo sulla ricerca delle fonti dirette, sull'esame della documentazione storica e sulla realizzazione di materiali originali riguardanti tante e interessanti tematiche storiografiche. Il convegno d'apertura del progetto, in programma appunto venerdì 6 marzo, presso la sala Kursaal (inizio ore 10,30) si baserà proprio sulla sottolineatura dell'importanza della conoscenza della storia come elemento unificante di un popolo in una fase di grande smarrimento come quella che stiamo vivendo. Ne parleranno il professor Piero Bevilacqua dell'Università "La Sapienza" di Roma e Aurora Delmonaco, presidente nazionale della Commissione formazione INSMLI. Il convegno sarà preceduto (alle ore 9,15) dalla presentazione del sito internet www.documentareilnovecento.com a cura di Franco Tufoni dell'Istituto IPSIA di S. Benedetto del Tronto. Il sito costituisce un prezioso strumento informatico che raccoglie i numerosi progetti didattici (185) realizzati dalle scuole protagoniste dell'iniziativa che ha visto, negli ultimi 4 anni, la partecipazione di ben 202 docenti, di quasi 3500 studenti autori dei lavori impegnati, insieme ai docenti, in molte ore di formazione attraverso visite guidate, viaggi di aggiornamento e di istruzione. Per conoscere il ricco calendario degli appuntamenti del progetto non resta dunque che cliccare sul sito internet. 03/03/2009

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## Vaticano: Nessuna contraddizione tra Darwin e creazione (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Città del Vaticano, 3 mar. (Apcom) - Nessuna contraddizione, per il Vaticano, tra evoluzionismo e creazionismo. La Pontificia Università Gregoriana organizza un convegno internazionale di cinque giorni, per discutere di Darwin, della sua teoria, di scienza e fede. E fin dall'inizio, il cardinale William Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, chiarisce la posizione vaticana: la teoria dell'evoluzione naturale di Charles Darwin non esclude credere che Dio abbia creato la Terra. Il Vaticano ritiene che ci sia "spazio sufficientemente ampio" per la fede nella base scientifica dell'evoluzione e in quella per Dio creatore, ha spiegato il porporato, aprendo questa mattina la Conferenza dal titolo 'Biological Evolution Facts and Theories', presso l'ateneo pontificio. Levada ha sottolineato come l'unica cosa che il Vaticano respinge come "assurda" sia la concezione ateistica sostenuta dal biologo Richard Dawkins e da altri, secondo la quale l'evoluzione prova l'inesistenza di Dio. "E' necessario che scienziati, teologi, filosofi, incrocino gli sguardi", ha sottolineato da parte sua monsignor Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, che ha preso a prestito una frase del gesuita Marc Leclerc. Per Ravasi, bisogna "incrociare gli sguardi a livello soggettivo",perché "è necessario che teologi e scienziati si guardino a viso aperto, si ascoltino, abbiano un confronto sereno" e anche a livello "oggettivo", in quanto "questi sguardi esaminano la realtà da angolazioni diverse, sono letture diverse della stessa realtà". A questo proposito, Ravasi ha raccomandato "la nobiltà della distinzione, del riconoscimento della diversità degli approcci, del rispetto dei diversi statuti epistemologici". "Non dobbiamo cedere - ha ammonito - alla miseria della 'hybris' integralistica, dell'arroganza esclusivistica. L'incrociare gli sguardi esclude la prepotenza, la prevaricazione, la prevalenza esclusiva". Per far ciò, occorre la consapevolezza che "noi non tanto abbiamo la verità, intesa come possesso oggettivo, ma siamo nella verità, che ciò trascende ci supera, ci avvolge". "Crediamo che in qualsiasi modo abbia avuto luogo la creazione, Dio sia il creatore di ogni cosa", ha proseguito il cardinale Levada. "Certamente, crediamo sia assurdo e non tutto provato" quanto sostiene il biologo Dawkins, secondo la quale l'evoluzione prova l'inesistenza di Dio. "Ma oltre a questo - ha aggiunto il porporato - il Vaticano ha riconosciuto di non opporsi a nessuna realtà scientifica". La Chiesa non si è mai schierata contro il darwinismo o comunque non ha avuto "mai una posizione di condanna", dice da parte sua il vicedirettore del convegno, Gennaro Auletta, docente di Filosofia delle scienze presso la Gregoriana, direttore scientifico del Progetto Stoq (Science, Theology and the ontological Quest) e vicedirettore del convegno. "È questa una delle ragioni che rendono secondo me superfluo qualsiasi sforzo di recupero o riabilitazione di Darwin - dice in una intervista all''Osservatore Romano' - perché né la Chiesa cattolica, né suoi esponenti significativi, hanno mai condannato, né il darwinismo, né la teoria dell'evoluzione. Anzi, c'è stata sempre molta attenzione. Basti ricordare che il cardinale John Henry Newman in Inghilterra fu un chiarissimo sostenitore, fin dai suoi albori, del darwinismo. Direi anzi che a partire dalla famosa presa di posizione di Giovanni Paolo II del 1996 - precisa - si è passati a una fase di ricognizione". Il tema del darwinismo ed evoluzionismo ha fatto capolino diverse volte in Vaticano e il Pontificato di Benedetto XVI ha dato una svolta in questo senso. Il Convegno di cinque giorni presso la Pontificia Università Gregoriana ne è una dimostrazione. Recentemente, in diverse occasioni, il Papa ha sottolineato che fede e scienza non sono in contraddizione.

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Colpo di scena in Regione: Gilli lascia, tre new entry Entrano in giunta il consigliere regionale modenese del Pd Gian Carlo Muzzarelli, che assume le deleghe lasciate dall'assesso (sezione: Cultura)

( da "Dire" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Colpo di scena in Regione: Gilli lascia, tre new entry BOLOGNA - Sono il consigliere regionale modenese del Partito democratico Gian Carlo Muzzarelli e i bolognesi Giuseppina Muzzarelli (docente universitaria) e Giovanni Sedioli (già preside delle Aldini Valeriani), i volti nuovi della giunta Errani. Tre new entry e un colpo scena: lascia l'esecutivo Luigi Gilli (e le sue deleghe, programmazione e sviluppo territoriale, cooperazione col sistema delle autonomie, organizzazione, sono state tutte affidate al consigliere del Pd). Alla docente universitaria invece il governatore emiliano-romagnolo affida la vice presidenza e l'Europa, la cooperazione internazionale e le pari opportunità. Mentre a Sedioli, che ora ricopre un incarico al Comune di Bologna (dirige il settore speciale sviluppi nel settore medio-alto dell'istruzione-formazione tecnica) la scuola, formazione, università, lavoro. Le Finanze invece rimangono in capo alla presidenza e probabilmente (una voce che è circolata più volte nei giorni scorsi) saranno gestite de facto dal sottosegretario Alfredo Bertelli. "Ad un anno dal termine della legislatura regionale le scelte che avanzo sono fatte in piena autonomia- commenta Errani- e di ciò ringrazio la coalizione che mi sostiene". E "basate essenzialmente sui principi di qualità e competenza, valorizzando nei primi due casi esperienze professionali della società civile". Il riassetto dell'esecutivo, insomma, è un capitolo chiuso. E fu aperto, ricorda Errani, dalle "dimissioni del vicepresidente Flavio Delbono e la scomparsa dell'assessore Paola Manzini". Ma "un tema ulteriore è posto dal fatto che l'assessore Luigi Gilli da alcuni mesi mi ha posto il problema di considerare esaurito, in termini ampiamente positivi, il proprio mandato su organizzazione, programmazione ed autonomie". Questo, il motivo della nomina, al suo posto del consigliere regionale del Pd Muzzarelli. Tutte tre le nomine, fa presente Errani, "le comunico, ovviamente, dopo avere verificato la disponibilità degli interessati". Il decreto per la formalizzazione delle deleghe sarà perfezionato nella giornata di domani e trasmesso all'Assemblea Legislativa, secondo quanto previsto dallo Statuto regionale. 2 marzo 2009

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Frana a Rossano: prova di carotaggio davanti al liceo scientifico (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Frana a Rossano: prova di carotaggio davanti al liceo scientifico ROSSANO. È stata effettuata una prova di carotaggio sull?area antistante al Liceo Scientifico di Rossano. Lo rende noto il Dirigente del Settore Edilizia Scolastica, della provincia di Cosenza, Francesco Molinari, il quale informa ancora come i risultati confermino che l?edificio scolastico è stato costruito su terreno di sedime di buone caratteristiche geomeccaniche; pertanto, lo smottamento verificatosi non compromette la stabilità della struttura. ? I dati delle prove di laboratorio effettuate sui campioni prelevati dal sondaggio, unitamente a quelle in sito- dice ancora Molinari che ha provveduto ad informare tempestivamente i Dirigenti scolastici dei due istituti ed il Sindaco di Rossano- sono stati valutati positivamente anche dai tecnici del CNR che, in data odierna, daranno inizio ai lavori di monitoraggio dell?area. In via precauzionale, nel confermare quanto già detto verbalmente e per iscritto ai dirigenti scolastici del Liceo e dell?ITIS, si invitano gli stessi a vigilare sul mantenimento delle condizioni di integrità della transennatura apposta e, fermo restando la possibilità di utilizzare il resto dell?edificio sede dell?ITIS , ad interdire l?accesso alle sole aule del piano terra e della palestra essendo quelle più prossime alla parete interessata dallo smottamento. I tecnici del CNR, coadiuvati da un docente dell?UNICAL, affiancheranno la Provincia nelle valutazioni delle soluzioni tecniche da adottare per il definitivo consolidamento dell?area. La Provincia è aperta al contributo e alle osservazioni da parte delle due scuole.? Dal canto suo, si legge in una nota, ?il Presidente Oliverio sta seguendo direttamente tutta la vicenda, ha per questa mobilitato prontamente le strutture dell?Ente e dato incarico al dirigente Molinari di seguirla personalmente e di avvalersi delle competenze tecniche necessarie, a partire da quelle presenti nell?Università della Calabria e nel CNR, per operare le indagini e le verifiche che si richiedono. Il nostro intendimento- spiga Oliverio- è quello di rispondere alle comprensibili preoccupazioni degli studenti e dei genitori con i pronunciamenti delle strutture tecniche competenti che sono le uniche abilitate a dare le garanzie richieste. In tal senso, le verifiche tecniche operate a tutt?oggi ci pare vadano nella direzione di tranquillizzare la popolazione scolastica. È chiaro che i lavori di risistemazione dell?area in questione dovranno essere effettuati in tempi certi e sulla base delle indicazioni che saranno date dalle strutture tecniche della Provincia con il supporto delle competenze specialistiche del CNR e dell?Università?. (03-03-09)

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L'innovazione tecnologica è di casa in Emilia-Romagna (sezione: Cultura)

( da "Data Manager" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

L?innovazione tecnologica è di casa in Emilia-Romagna A cura di Redazione DMO Pubblicato il 04-03-2009 0:00 Più di 1,8 miliardi di euro. A tanto ammonta la spesa complessiva di amministrazioni pubbliche, imprese e privati per l?Information Technology in Emilia-Romagna a fine 2008 (nel 2006 era di 1,7 miliardi): circa il 9% della spesa nazionale per il settore. Il contesto è quello di una regione come l?Emilia-Romagna, con 13 filiere industriali specializzate, più di 430.000 imprese in totale, dove i fornitori IT (circa 10.000 imprese) danno lavoro a 38.000 persone. E dove l?amministrazione pubblica, in particolare la Regione, sta sostenendo e incentivando l?innovazione e l?adozione di IT da parte delle imprese. Imprese che, a loro volta, mostrano attenzione per la diffusione di un primo livello di utilizzo di IT ma che registrano, in particolare nell?industria, un livello di investimenti e soluzioni ICT avanzate ancora insufficienti. é, in sintesi, quanto emerge da un?indagine svolta da Microsoft (a partire dal più ampio progetto Destinazione Impres@), con la collaborazione di NetConsulting e il patrocinio della Regione, su un campione di 140 realtà aziendali del territorio. L?indagine si è concentrata su aziende di media dimensione, rappresentative di tutti i settori, con una prevalenza dell?industria (41,5%), seguita dal settore servizi (25,8%), amministrazioni pubbliche e azienda sanitarie (19,2%), finanziario (3,5%) e distributivo (10%). Più del 20% delle aziende dichiara un budget annuale per l?Information Technology inferiore a 100mila euro e poco meno del 40% ha una disponibilità compresa tra i 100 e i 300mila euro, a fronte di un 17% circa di aziende che dispone invece di un budget superiore ai 600mila euro. Il settore finanziario è quello che più degli altri ha a disposizione budget consistenti (in media 2,2 milioni di euro per il 2008), seguito dal pubblico (circa 750mila euro). Distribuzione e industria rappresentano il settore a minor volume di spesa per l?Information Technology: in entrambi i casi l?incidenza della spesa per questo settore sul fatturato è vicina allo 0,4%. Per quanto riguarda il 2009, le previsioni indicate dai responsabili dei sistemi informativi delle piccole e medie aziende vedono un generale contenimento dei budget, soprattutto per quanto riguarda l?investimento. Se nel 2008, infatti, nel budget IT un 79,9% era per la spesa corrente e il 20,1% per investimenti in nuovi progetti, nel 2009 la previsione è di un 85,4% per la spesa corrente e un 14,7% per gli investimenti. “Sappiamo che lo scenario attuale – ha spiegato Pietro Scott Jovane, Amministratore Delegato di Microsoft Italia – spinge più che mai le imprese ad avere come obiettivo primario la riduzione delle inefficienze attraverso un drastico taglio dei costi. Tuttavia il mio auspicio è che le nostre imprese sappiano guardare oltre la situazione congiunturale e rispondere alle sfide di oggi attraverso investimenti in innovazione. L?esempio dell?Emilia Romagna ci conferma come una collaborazione tra il settore pubblico e privato possa aiutare le aziende ad innovare e ad aumentare così la propria competitività”. “C?è grande attenzione alla nostra regione da parte di Microsoft – ha detto Duccio Campagnoli, assessore regionale alle Attività produttive dell?Emilia-Romagna – grazie alla rete di partner che realizzano software. In questo modo si pratica una sorta di open source effettiva. Le nostre imprese ICT sono circa 10mila e occupano 38mila persone. Sono tante e crescono, ma sono ancora piccole e dovrebbero aumentare di dimensione, a beneficio per tutto il settore. La ricerca conferma anche che l?investimento da parte delle aziende regionali in ICT dovrebbe essere maggiore, tanto più ora, quando l?innovazione di prodotto e organizzativa rappresentano una delle ricette concrete e possibili per uscire della crisi rilanciando la competitività”. L?impegno della Regione Emilia-Romagna per l?innovazione tecnologica La Regione Emilia-Romagna considera gli investimenti in ICT come priorità nell?ambito dei suoi programmi di agevolazione al credito per investimenti delle imprese e, recentemente, con il programma a sostegno dell?innovazione, in particolare per le piccole imprese al di sotto dei 50 dipendenti, con l?introduzione di temporary manager rivolto a facilitare soprattutto l?utilizzazione di ICT. “La regione Emilia Romagna ha avviato dal 2002 una politica industriale – ha aggiunto Patrizio Bianchi, Rettore dell?Università degli Studi di Ferrara – rivolta all'innovazione produttiva che ha sostenuto la crescita dei settori più avanzati generando piattaforme tecnologiche che costituiscono la base di rilancio del sistema produttivo regionale e nazionale. Oggi la ricerca Microsoft, rivolta alle piccole e medie imprese regionali, dimostra come proprio nei momenti di crisi i sistemi produttivi più dinamici si stanno riposizionando per la fase di rilancio”. Dall?indagine emerge come il 41% delle aziende intervistate non investe in IT in modo opportunistico e occasionale, ma sulla base di piani a medio termine. Ostacoli e i vincoli all?innovazione, tuttavia, sono ancora forti. La voce “costo troppo elevato” è stata citata dal 78,6% delle aziende come principale fattore di ostacolo alla realizzazione di progetti IT; un ostacolo che emerge, in particolare, nella pubblica amministrazione (segnalato da oltre il 92% degli enti intervistati). Una seconda tematica emersa dall?indagine è relativa al budget che le gestioni finanziarie delle aziende riservano a IT, considerato dagli stessi tecnici ICT delle aziende non adeguato alle reali necessità (64,3%). Quindi la ricerca indica come una barriera all?innovazione sia rappresentata dalla scarsa percezione del valore dell?Information Technology e della scarsa cultura in materia del management che guida le aziende. Per il 43,6% delle aziende, poi, i partner IT che dovrebbero supportare i loro clienti a ottenere i benefici derivanti dall?ottimizzazione, non contribuiscono in modo corretto allo sviluppo dell?innovazione. Una problematica, questa, che aumenta al crescere della dimensione aziendale. I benefici che derivano dall?impiego dell?IT, per la maggior parte delle aziende riguardano la riduzione del tempo necessario per svolgere un?attività (91,4%). Altri benefici “strategici” sono legati al miglioramento del decision making (75,7%), ovvero delle soluzioni analitiche che permettono, a tutti i livelli, di poter prendere decisioni in conformità con le strategie aziendali.

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Basilicata/ Al via alta formazione fondazione "Enrico (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 03-03-2009)

Argomenti: Cultura

Potenza, 3 mar. (Apcom) - Parte l'alta formazione organizzata dalla Fondazione Eni "Enrico Mattei". Il primo corso in programma, "Tecniche Bioinformatiche per lo studio della Biodiversità", organizzato dallo ZooPlantLab dell'università degli studi di Milano-Bicocca, dalla Feem e dal Network italiano di Biosistematica, si terrà a Viaggiano (Potenza) dal 2 al 6 marzo presso il polo tecnologico della Fondazione. Vi prenderanno parte 16 eccellenti ricercatori provenienti da Sicilia, Lombardia, Campania e Liguria che potranno avvalersi del supporto diretto da parte dei docenti provenienti dall'Università della Basilicata, dall'Università degli studi di Milano-Bicocca e dall' Università tedesca di Braunschweig. "Un insieme di giovani eccellenti - ha detto Massimo Labra, docente di botanica sistematica e biodiversità vegetali della Bicocca - che hanno in comune la stessa motivazione e lo stesso obiettivo: dimostrare che in Italia la ricerca di qualità si può fare e che quando si forniscono gli strumenti opportuni come questa scuola, i risultati non si fanno attendere".

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