più fondi all'università>
( da "Nuova Venezia, La"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per ridare competitività alle
nostre università. Non solo governance e reclutamento nonché promozione e
sviluppo delle carriere, ma anche finanziamento e procedure per la ricerca di
base, quella tipicamente svolta nelle università. E anche stato giuridico dei
docenti, con l'istituzione della terza fascia dei professori, superando
l'attuale assetto su due livelli e con il ruolo,
Scoperta all'Ist di
Genovauna proteina antitumore ( da "Secolo
XIX, Il" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ist di Genovauna proteina
antitumore la ricerca pubblicata su "nature" Blocca la replicazione
incontrollata delle cellule all'origine del cancro genova. C'è una proteina che
funziona come un interruttore e regola l'attività dei "guardiani"
delle cellule, contribuendo a impedire che si crei un circolo vizioso che può
portare alla deviazione delle cellule stesse,
Gnv apre ad una
partnership con la Regione Sardegna
( da "Travel Trade Italia.com"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Siamo pienamente disponibili ad
entrare in una società pubblico-privata con la Regione Sardegna nel caso in cui
Tirrenia dovesse lasciare libere delle rotte verso l'isola". Questa la
dichiarazione di Ariodante Valeri, direttore generale di Grandi Navi Veloci, a
seguito di una serie di incontri che Gnv ha avuto a livello regionale e locale.
Strategie contro la
desertificazione ( da "Sardegna
oggi" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: esperti e docenti dell?Università
di Sassari. Ad organizzarlo, con il patrocinio del Comune di Stintino, è lo
Iaas ? Asa Sassari, l?associazione degli studenti della Facoltà di Agraria di
Sassari. Gli ottanta partecipanti, provenienti da undici Paesi europei
(Portogallo, Spagna, Italia, Grecia, Macedonia, Turchia,
Il Mediterraneo frontiera
sempre più mobile ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: grande impegno e un onore avere in
Sardegna tanti studiosi di fama» dice Luciano Gallinari, il ricercatore del Cnr
che insieme alla docente dell'ateneo cittadino Olivetta Schena ha organizzato
l'evento cagliaritano: «Un ampio confronto tra specialisti, ma anche
un'occasione unica per far conoscere l'isola agli americani che sono davvero
appassionati della nostra storia e cultura».
Da Enrico Costa al mondo,
minori e minoranze ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: reclutamento dei docenti. Eppure
vitale, almeno a giudicare da quanto abbiamo visto nei giorni scorsi a
Cagliari, dove si è celebrato il convegno Minori e minoranze tra Otto e Novecento
. È il quarto appuntamento di un'iniziativa avviata dalla Facoltà di Lingue e
letterature straniere con l'intento di costruire un momento di confronto fra
gli studiosi che operano al suo interno.
Gnv apre ad una
partnership con la Regione Sardegna
( da "TTG Italia Online"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Siamo pienamente disponibili ad
entrare in una società pubblico-privata con la Regione Sardegna nel caso in cui
Tirrenia dovesse lasciare libere delle rotte verso l'isola". Questa la
dichiarazione di Ariodante Valeri, direttore generale di Grandi Navi Veloci, a
seguito di una serie di incontri che Gnv ha avuto a livello regionale e locale.
Albenga: gli alberi e la città,
un convegno al San Carlo ( da "Savona
news" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I relatori del convegno saranno:
Francesco Ferrini (docente di arboricoltura presso l'Università di Firenze)
Francesco Mati (agronomo del Mati di Pistoia) Marcello Parigini (docente di
arboricoltura e fitopatologia presso la Scuola Minoprio) e Carmelo Frusciane
(agronomo, libero Professionista).
Napolitano: (
da "Avvenire" del
29-05-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: la fuga di cervelli» che «priva il
Continente di buona parte della capacità intellettuale, essenziale per il suo
sviluppo futuro». Dunque «il rischio tangibile è che le risorse dell'Africa
servano alla globalizzazione economica e finanziaria, ma che le sue popolazioni
non traggano beneficio dall'inclusione nella globalizzazione »
Val Tidone Festival e
Concorsi: un successo ( da "Sestopotere.com"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Leonid Margarius (docente
all?Accademia “Incontri col Maestro” di Imola), Ratko Delorko, Ayami Ikeba,
Siro Saracino e Rustam Shaykhutdinov (docenti rispettivamente alla
Musikhochschule di Francoforte, all?Universitat fuer Musik di Graz, al
Conservatorio di Darfo Boario Terme e al talents Art Institute di Ufa,
Punto di riferimento degli
emigratiDELIA. ( da "Sicilia,
La" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente nella facoltà di Medicina
dell'Università di Catania e il prof. Vincenzo Bilardo, artista e docente
presso la scuola media "Capuana" di Mazzarino. Il suo programma in
sintesi ("Mazzarino dei valori, per una città più bella, più attiva, più
libera") «non è un elenco di intenzioni - scrive Sanfilippo - ma un
progetto permeato di un'
Arte e religione (
da "Sicilia, La" del
29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di icongorafia. È prevista,
al termine della presentazione del volume, l'inaugurazione di una mostra a più
voci. Due le esposizioni allestite nella chiesa di San Tommaso, in via
Mirabella: "Echi dal carcere" e "I bambini raccontano San
Paolo", aperte fino al 15 giugno, tutti i giorni dalle 17 alle 20.
Visita guidata all'Eni per
studiare il rapporto industria-territorio
( da "Sicilia, La" del
29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e i docenti Antonino Cuspilici
(direttore dell'Ufficio speciale regionale Aree ad elevato rischio di crisi
ambientale), Angelo Messina (delegato del rettore per le Aree protette e membro
del Cutgana dell'Università di Catania), Giorgio Sabella (esperto di
Valutazione d'Impatto Ambientale per gli aspetti zoocenotici),
Studenti dell'università
del Mississippia Siracusa per studiare il barocco
( da "Sicilia, La" del
29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: invece si terrà il terzo viaggio
studio alla Mississippi State Università, aperto a studenti docenti e ricercatori
della facoltà aretusea. Per queste ragioni il dott. Lewis ha tenuto nei giorni
scorsi a Siracusa un seminario, coordinato con il prof. Giorgio Carlo Cappello,
incentrato sul tema "Ragionando sulla 'Thinking Architecture'.
Organi Storici della
Campania ( da "superEva
notizie" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Già docente dei Conservatori di
Monopoli, Benevento e Torino, attualmente insegna al Conservatorio
"Giuseppe Verdi" di Como. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL |
Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie
è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato
il 29 maggio 2009 in:
Sanremo: grande affluenza
per il seminario di Confindustria
( da "Sanremo news" del
29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente Master Diritto Tributario
d? Impresa Università Bocconi Ten. Col. Luigi Vinciguerra - Guardia di Finanza
Nucleo Polizia Tributaria Milano, già Esperto Nazionale presso la Commissione
Europea, Dott. Paolo Massimo Armani ? A. D. Istituto Fiduciario Italiano IFID
Milano Avv.
Forlì, Casara (Lega Nord):
"Emergenza educativa nelle scuole"
( da "RomagnaOggi.it"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I tagli sono stati fatti al
pubblico e al privato, per cui non si può fare una guerra tra poveri. Partiamo
dall'emergenza educativa che c'è nelle scuole in questa società
complessa". Citando lo stesso documento, del 1950, di Piero Calamandrei,
che anche Balzani ha citato, la Casara parla di "pericolo di disfacimento
morale".
Amministrative, Lucchi
(Pri) favorevole alla riforma degli Enti locali
( da "Sestopotere.com"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che siano mantenute in essere
società a capitale pubblico/privato che abbiano perso la loro funzione di
motore del territorio e che oggi non sono altro che consigli di
amministrazione, senza più la percezione vera dei bisogni dei cittadini”. Il
dito dei Repubblicani viene puntato in particolare verso HERA: “
Addio a Eugenio Zucchetti,
docentee presidente dell'Azione Cattolica
( da "Settegiorni (Rho)"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università cattolica, era docente
di sociologia delle relazioni di lavoro e di analisi dei gruppi e delle
disuguaglianze, presso lo stesso Ateneo, dove anche insegnava relazioni
industriali nel corso di laurea specialistica. Faceva parte dei Collegio
docenti del dottorato in sociologia e metodologia della ricerca sociale.
La perfezione di Galileo,
convegno al (
da "Settegiorni (Rho)"
del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con letture scelte del professor
Balzano del Majorana, il commento iconografico del pittore Cecchetto e quello
musicale del pianista Santoro . Il gruppo di docenti del Majorana che ha
partecipato al Progetto, coordinati dalla professoressa Teresa Radice , ha
predisposto la documentazione e gli atti del convegno. Articolo pubblicato il
29/05/09
Candidati su opere e
viabilità ( da "Settegiorni
(Magenta)" del 29-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: operazione pubblico-privata per
ridare dignità al centro del paese. Poi il nuovo percorso della Cinque Mulini
nell'area del Vallo: nel parliamo da tempo e possiamo valutarlo insieme
all'Unione sportiva» Fabrizio Bottazzi: «Non sarà possibile fare mutui perchè
l'amministrazione ha sforato il patto di stabilità nel bilancio 2008.
A ALICE SUPERIORE Giovedì
4 alle 20,45 nella sede della Comunità montana Val...
( da "Stampa, La" del
30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: introduzione e presentazioni dei
docenti Giorgio Beccali (Università di Palermo) e Piero Ravetto (Politecnico di
Torino). Modera il dibattito Riccardo Bulla. Venerdì 29 alle 21 sempre al La
Serra (ma nella Sala Abc), il liceo classico Carlo Botta organizza un incontro
con Gustavo Zagrebelsky dedicato alla Costituzione.
Popolo degli scoiattolini,
partenza diesel ( da "Trentino"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docenti d'università in completo elegante
con la ventiquattrore, laureandi con il bloc degli appunti costantemente
sottobraccio, curiosi che si fermavano agli info point per capire come
raggiungere il luoghi d'interesse storico della città, oltre che le conferenze.
Corsi estivi per studiare
il territorio ( da "Corriere
delle Alpi" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: stata presentata ieri dal
presidente della Fondazione Università Adriano Rasi Caldogno, dal presidente
del Bim Piave Giovanni Piccoli, dai docenti Iuav Domenico Patassini e Luigi Di
Prinzio. In particolare Patassini si è soffermato sull'importanza di istituire
una sortra di centro studi territoriali nel Feltrino, per approfondire la
conoscenza su argomenti di interesse generale,
L'ultima lezione del Gran
Maestro ( da "Trentino"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il professore-massone Giuliano Di
Bernardo pronuncia le sue ultime parole da docente dell'ateneo trentino. «Mi
basta che solo uno di voi abbia capito un solo concetto e significa che il mio
insegnamento è stato utile», dice prima dell'addio. Professor Di Bernardo, ha
appena finito la sua ultima lezione. E' emozionato?
Sarcofagi e corredi
funerari da Assiut grazie alle campagne del prof. Schiaparelli
( da "Trentino" del
30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: chè della disciplina da lui
prediletta divenne docente alla Università di Torino e numerose Accademie lo
vollero socio, in particolare l'Accademia dei Lincei e quella delle Scienze di
Torino. Fu nominato direttore, prima del Museo di antichità in Torino, che,
colla sua opera infaticabile, con i preziosi nuovi elementi che egli vi portò,
è divenuto uno dei più ricchi del mondo.
è un'isola con le pile
scariche - alfredo franchini ( da "Nuova
Sardegna, La" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: » Il docente di Milano getta altre provocazioni:
«Di fronte alla crisi, i lavoratori a rischio sono adeguatamente sostenuti sul
lungo periodo?». Il segretario della Cgil, Enzo Costa, ricorda che i dati
stanno cambiando in peggio, (trentamila posti di lavoro persi in pochissimo
tempo, equamente divisi tra industria,
doppio esame per il prof
contestato - mauro lissia ( da "Nuova
Sardegna, La" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Cagliari. Testi
razzisti? I pareri di alcuni docenti Doppio esame per il prof contestato Sui
libri di Biagini si pronunceranno i colleghi di due corsi di laurea MAURO
LISSIA CAGLIARI. La prima 'sentenza' sui contestatissimi libri di testo firmati
dal docente di geografia Emilio Biagini - che attacca omosessuali,
una mostra di foto, tesi
di laurea, manifesti e cartoline racconta "le donne e l'università"
la storia travagliata di un rapporto difficile - vera schiavazzi
( da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: da docenti. Toccò alla Duchessa
Jolanda nel 1472 e alla Madama Reale Maria Giovanna Batista alla fine del '600.
L´Università di Torino, col suo toro accovacciato sui Vangeli che si volta
indietro ad ammirare un´aquila reale, era infatti un´istituzione clericale:
clerici i suoi vertici, clerici professori e maestri,
Il direttore Rabotti: Â
(
da "Tempo, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: CulturaAbstract: Il nostro scopo è agevolare le imprese e favorire nuove attività andando incontro alle loro esigenze. L'Asi è il soggetto capofila di questo importante progetto che ha coinvolto le competenze pubbliche del territorio. L'iniziativa è aperta a quanti, soggetti pubblici e privati, vogliono dare un contributo alla crescita del territorio».
"l'ateneo deve promuovere i migliori" - ilaria venturi
(
da ">Repubblica, La" del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Il problema sono le cattive abitudini dell´accademia:
l´individualismo, il particolare" ILARIA VENTURI «L´UNIVERSITA´ non è
un´azienda, ma una comunità di persone dove il rettore, per primo, e gli altri
docenti remano nella stessa direzione. In nome dell´autonomia. Non escluderò
nessuno, ma chi non seguirà questa direzione si autoescluderà da solo».
Pdl, rinviata per traffico
la "pace" tra le due candidate a una poltrona in Europa
( da "Secolo XIX, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sono l'unica candidata ligure, e
come docente nell'Università pubblica mi aspetto anche il sostegno del ministro
Scajola. Non conosco Licia Ronzulli, so che è una fisioterapista e moglie di un
imprenditore della sanità privata, sarò lieta di incontrarla e di collaborare
con lei trasferendole la mia trentennale esperienza.
Viaggio nella musica con
Gianluca Ulivelli ( da "Nazione,
La (Empoli)" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dal 2006 al 2008 è stato docente di
Composizione e Tecniche della Composizione per l'Alta Formazione presso il
Conservatorio "G. Donizetti" di Bergamo e dal 2008 insegna presso
l'Istituto Superiore di Studi Musicali "R. Franci" di Siena, anche se
la sua vita professionale lo porta sempre in giro per l'Europa.
Arti marziali Karate e
ricerca su potenza d'impatto e prestazione mentale
( da "Nazione, La (Siena)"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: apparato locomotore dell'università
di Milano. Specialisti del settore, docenti e ricercatori dei dipartimenti di
medicina dello sport e scienze motorie di varie università italiane e
straniere, hanno esposto importanti e aggiornatissimi lavori di ricerca. Il
gruppo senese ha presentato due lavori sperimentali: la dott.
CARRARA (
da "Nazione, La (La Spezia)"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di letteratura italiana
moderna e contemporanea all'università di Siena, Romano Luperini dirige le
rivista di teoria letteraria «Allegoria» e «Moderna». Un incontro dunque di
particolare interesse, data la notorietà e la preparazione unanimente
riconosciuta al professor Luperini.
I L PREMIO nazionale ,
ospit... ( da "Nazione,
La (La Spezia)" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Enti pubblici virtuosi»; «Ricerca e
innovazione: nuove tecnologie per lo sviluppo sostenibile»; «Commercio equo
solidale»; «Produzione bio»; «Turismo sostenibile»; «Divulgazione e sensibilizzazione»;
«Privati "impegnati"». Il premio consiste in una stele di pietra
serena della Lunigiana creata appositamente per questo evento dallo scultore
Emilio Furia di Gragnola.
Barracciu: un voto al Pd
per stoppare il nucleare ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
30-05-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: istruzione e della formazione dei
giovani: «Servono investimenti massicci per arginare la fuga di cervelli e
puntare sulla crescita culturale del Paese». Oggi Francesca Barracciu sarà a
Sassari, per partecipare alla manifestazione contro l'omofobia. VENDOLIANI Tra
le altre liste del centrosinistra, molto attivi i vendoliani di Sinistra e
libertà.
Vuoti urbani, la Circoscrizione
non decide ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: contesto di qualità ambientale e
architettonica e la garanzia di spazi pubblici verdi». Per quanto riguarda il
rettangolo di via Fara e via Santa Margherita invece «si ritiene valida la
proposta del Piano, che prevede spazi per servizi sociali, ma non si esclude la
possibilità di un intervento misto pubblico-privato che preveda anche la
realizzazione di nuove volumetrie residenziali».
NELLA la sala conferenze
delle Edizioni Ets, in piazza Carrara 16-19, si è t...
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: promosso dalle Edizioni Ets in
collaborazione con la famiglia Sainati e con i professori dell'Università di
Pisa Adriano Fabris e Gianfranco Fioravanti, vuole ricordare l'illustre docente
scomparso nel novembre 2003 e si rivolge ai dottori di ricerca che abbiano
svolto una tesi di argomento filosofico, discussa nei due anni solari precedenti
al bando.
A Pisa il premio (
da "Nazione, La (Pisa)"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Associazione italiana di diritto
del lavoro e sicurezza sociale ha visto l'assegnazione del premio «Massimo
D'Antona» a Pasqualino Albi, docente di diritto del lavoro all'Università di
Pisa. Il congresso, terminato a Catania lo scorso 23 maggio, ha voluto
celebrare il decennale della scomparsa del professor D'Antona, ucciso dalle
Brigate rosse nell'attentato del 20 maggio 1999.
Ivano Dionigi: (
da "Nazione, La (Firenze)"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Alma Mater venne scelta fra i
docenti. Ivano Dionigi, pesarese di nascita e bolognese di formazione, è ben
conscio della storia e della cultura che l'Università felsinea incarnano e
promette il giorno dopo la sua elezione: «Sarò il rettore dell'Universitas,
cioè di tutta la comunità accademica che deve abbandonare le cattive abitudini,
Scherzo al prof della
Bocconi Filmato e finito su YouTube
( da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Corriere della Sera sezione: Grande
Milano data: 30/05/2009 - pag: 10 Università Nessun provvedimento. Il docente
ha preso la goliardata sul ridere Scherzo al prof della Bocconi Filmato e
finito su YouTube Basta un attimo. Un attimo di distrazione del professore
durante una lezione. E parte lo scherzo, prima in aula e poi su YouTube.
L'enciclopedia TRECCANI
online ( da "superEva
notizie" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dai docenti, dalle istituzioni.
L?Istituto della Enciclopedia ha per suo statuto costitutivo la finalità di
compilare, aggiornare, pubblicare e diffondere l?“Enciclopedia Italiana di
Scienze, Lettere ed Arti” nonché le opere che possono comunque derivarne o si
richiamino alla sua esperienza, per sviluppare la cultura umanistica e
scientifica,
L'Italia deve uscire dalla
crisi . (
da "Avvenire"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di una coerenza dei comportamenti
pubblico-privati dei politici. «Non è un tema nuovo ha risposto il porporato
perché parlare di etica significa parlare della ricaduta del Vangelo nei
comportamenti concreti». Dunque «vale per qualsiasi persona», anche perché «la
nostra statura interiore dipende molto dall'impianto delle nostre convinzioni e
dalla coerenza dei nostri comportamenti»
La sfida di oggi:
investire in formazione ( da "Avvenire"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Tra le attività previste è stata
organizzata una 'summer school', che si terrà a Milano dal 2 al 5 luglio. Il
corso, particolarmente intenso e impegnativo, è riservato a venticinque giovani
del Mcl: giovani motivati, che si apprestano ad assumere incarichi associativi.
Alta la formazione programmata, alto il livello dei docenti e relatori.
Teatro per l'Ambiente, premio
alle scuole Vespucci, Don Milani e Musco
( da "Sicilia, La"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Psicodinamica dello
Sviluppo e Relazioni Familiari dell'Università di Catania, Nunzia Blancato
dirigente scolastico in rappresentanza dell'Usp e Silvana Contino, ha
selezionato gli elaborati teatrali più significativi che sono stati messi in
scena, nell'arco di tre giornate, con la collaborazione dei docenti e dei
genitori e con il coordinamento artistico di Ezio Donato.
Visite alle batterie
costiere Siracusa-Augusta ( da "Sicilia,
La" del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: considerazione che oggi un corso di
laurea ha bisogno di docenti di ruolo e di un numero minimo di studenti, nonché
di corsi triennali con l'aggiunta della specializzazione. Qui così non è, e da
questo e solo da questo, deriva la decisione. Stando così le cose, per non
disperdere il patrimonio di esperienze e di eccellenze, forse sarebbe più
opportuno, anziché inveire e alzare i toni,
Appennino di Reggio e di
Parma, bassa Mantovana: ecco l'internet veloce brevettato!
( da "Sestopotere.com"
del 30-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Luoghi dove, a volte, il sistema
misto pubblico privato arranca o è fermo a sperimentazioni. E? il caso della
zona industriale più grande dell?Appennino reggiano, a Fora di Cavola (località
Gatta), non ancora servita dall?internet veloce, o di capoluoghi, come Vetto e,
naturalmente, di popolose borgate.
Il gip: "Soria
rischia una pena pesante" ( da "Stampa,
La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: avvocato non vuol anticipare
alcunché, ma, a domanda se sia nell'università che l'ex patron del Grinzane
cercherà un futuro non da pensionato, conferma indirettamente: «Che io sappia,
solo la Luiss, che è un'università privata, ha cacciato un docente per guai
giudiziari, da cui il professore, fra l'altro, venne assolto».
Assalto al fortino del
centrosinistra ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Preganziol ci sono anche la
rinascita di Villa Franchetti come polo universitario e tecnologico nei sogni
di De Poli, la concretizzazione degli accordi pubblico-privati del Pat e
l'avvio della metro di superficie con la nuova stazione di San Trovaso. Infine
i servizi, che vanno adeguati al crescente numero di residenti: Preganziol sta
diventando approdo ideale per le giovani coppie.
Nell'ateneo l'eredità di
Passerin d'Entrèves ( da "Stampa,
La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sottolinea Michelangelo Bovero,
docente succeduto a Bobbio nell'insegnamento di Filosofia politica alla facoltà
di Scienze politiche dell'Università di Torino -. Non a caso, quando Passerin
d'Entrèves rientrò a Torino da Oxford, i due docenti decisero di istituire un
seminario congiunto, comune alle cattedre di entrambi».
ca' foscari premia la
finanza ( da "Nuova
Venezia, La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente in materia economica. Il
generale D'Arrigo nel ringraziare l'Università per la consegna del premio ha
quindi spiegato: «La Guardia di Finanza per sua naturale vocazione guarda alle
sfide del federalismo fiscale in positivo, considerando più le opportunità di
miglioramento che i rischi intrinseci di cambiamento: come Guardia di Finanza
siamo pronti e faremo la nostra parte»
MONTIGNOSO SI È SVOLTO
giovedì presso l&... ( da "Nazione,
La (Massa - Carrara)" del
31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: come contenitore di marmettola
gestito da una società pubblico-privata (la Mar) di cui poi si sono perse le
tracce, passata poi alla società privata Rimavi e infine all'attuale Programma
Ambiente. L'attuale società ha provveduto a impermeabilizzare secondo le nuove
direttive di legge il fondo della discarica chiedendo ed ottenendo
l'autorizzazione a ricevere nuovi rifiuti definiti "
RISPARMIO, raccolata dei
rifiuti tutti i giorni, educazione ambientale e animalis...
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: novità sarà illustrata con il supporto
di docenti universitari di Pisa che condividono col Comune il progetto. E
sempre oggi, a Ponticelli, è in programma il «Palio de' Ciui» giunto alla
decima edizione. IL NUOVO servizio con gli «asini spazzini» (unico altro caso
in Italia quello di Castelbuono in Sicilia dove la gente sta rispondendo in
maniera entusiasta dopo un inizio contrario)
Razzanelli ci riprova, un
voto no Tav ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Paolo Paoli saggista e docente alla
Università Cattolica, Bruno Migneco, presidente regionale Asshotel e ideatore
del progetto fieristico in Area Metropolitana. DE ZORDO E IL FILOBUS «Adottiamo
anche a Firenze il filobus elettrico, che consentirebbe di attraversare piazza
Duomo e tutte le zone del centro storico senza filo e senza binari.
Razzanelli ci riprova, un
voto no Tav. ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Paolo Paoli saggista e docente alla
Università Cattolica, Bruno Migneco, presidente regionale Asshotel e ideatore
del progetto fieristico in Area Metropolitana. DE ZORDO E IL FILOBUS «Adottiamo
anche a Firenze il filobus elettrico, che consentirebbe di attraversare piazza
Duomo e tutte le zone del centro storico senza filo e senza binari.
Babele di riforme e
insulti ecco i veri mali dell'Università
( da "Unita, L'"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Quella che si batte per la laicità dell'università
pubblica. A volte invece ci sono prese di posizione ambivalenti. La vera
questione è questa: l'Università come tempio del sapere critico, dove gli
studenti, i ricercatori e i docenti possano coltivare interessi e proporre una
nuova idea di società e modelli di sviluppo».
Parentopoli, ricerca
bistrattata e pochi studenti con il titolo di dottore. Tutti addosso all'U...
( da "Unita, L'"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Quella che si batte per la laicità
dell'università pubblica. A volte invece ci sono prese di posizione
ambivalenti. La vera questione è questa: l'Università come tempio del sapere
critico, dove gli studenti, i ricercatori e i docenti possano coltivare interessi
e proporre una nuova idea di società e modelli di sviluppo».
UNIVERSITÀ La protesta dei
docenti stranieri L'italia non vuole più lett...
( da "Unita, L'"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITÀ La protesta dei docenti
stranieri L'italia non vuole più lettori di scambio, quei docenti stranieri
madrelingua che sono nelle nostre università. Questa figura è stata cancellata
dalla legge 133. Scatta la protesta. Al loro fianco Flc-Cgil e Crui.
di MARCO MARCHI*
PALAZZESCHI futurista secondo il quadro delineato di r...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con il dolore che s'insedia e si
lascia cogliere in ogni variazione: «pena» per «pera», un'accerchiante e
costrittiva «rete» in luogo di «refe», non la «lana» ma una «lama»
affilatissima. Acrobazie del «saltimbanco», doppifondi del «Lasciatemi
divertire» * Docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea
all'Università di Firenze
contro i "colletti
bianchi" l'avvocato che non si arrende - goffredo locatelli
( da "Repubblica, La"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dopo Monaco, la strada è in
discesa: gli arriva un´offerta dall´università di Urbino. Comincia così una
carriera che lo porterà a diventare ordinario di Diritto penale e, dieci anni
più tardi, eccolo docente a Salerno. Nello stesso tempo esercita l´avvocatura
facendo una scelta: niente camorra, droga o delitti.
lo sgalateo di pisani, un
libro che fa del bene ( da "Tirreno,
Il" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università dello stato di Bahia, in
Brasile, nella campagna nazionale "Sos Tortura". L'autore ha richiesto
al professor Gino Taparelli, sociologio di origine italiana, docente presso
quella università e da anni impegnato nella difesa dei diritti umani con il
nucleo bahaino "Tortura nunca mais", di gestire in loco questi aiuti.
"jack e la storia dei
tubi" alla terrazza del fico Rapallo, studenti
"plusdotati"fissati i primi appuntamenti
( da "Secolo XIX, Il"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dalla docente Angela Carleo (Da
Vigo). I primi appuntamenti già in calendario sono per il 4 settembre, a Pavia,
con il convegno "I bambini di talento: dalla famiglia alla scuola, un
percorso di crescita" e il 25 e 26 a Rapallo, con una serie di appuntamenti che
coinvolgeranno gli studenti (fra cui il primo torneo di italiano) e i genitori.
la burocrazia frena lo
stage ma l'ateneo rassicura "erika sarà presto da noi" - eleonora
capelli ( da "Repubblica,
La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «Ai docenti bolognesi la convenzione
non era piaciuta - racconta Erika - su quel maledetto foglio si parlava di
tirocinio di "formazione e orientamento", mentre loro avrebbero
accettato solamente una convenzione che definisse la pratica un tirocinio
curricolare».
presentato un libro sulle
fondazioni ( da "Tirreno,
Il" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il partenariato pubblico privato:
concessioni, finanza di progetto, società miste, fondazioni", curato dal
prof. Mario Chiti (Università di Firenze) e presentato nella sala della
Provincia. All'iniziativa, oltre allo stesso curatore, hanno preso parte il
presidente della Provincia Andrea Pieroni e il direttore generale Giuliano
Palagi,
Copiar y pegar,
( da "Nacion, La"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: el docente sospecha. ¿Estará frente
a un texto copiado de Internet? El apropiarse de ideas, afirmaciones o textos
enteros -acción más conocida como copiar y pegar - es cada vez más habitual en
el ámbito universitario. Lo que hasta hace pocos años era un temor considerado
exagerado por algunos es ahora cosa de todos los días,
pensieri catturati nelle
notti buie - ernesto di lorenzo ( da "Repubblica,
La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La notte ci rende spontaneamente
metafisici» sostiene Baldine Saint Girons, docente di Storia dell´arte presso
l´Università parigina di Nanterre, che a questo tema ha dedicato il
raffinatissimo saggio I margini della notte. Un tema affrontato
"caleidoscopicamente" in tutte le sue sfaccettature: filosofiche,
religiose, letterarie e soprattutto artistiche.
IL CASO GALILEO? FIGLIO
DEL SEICENTO ( da "Avvenire"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della scienza
all'Università di Firenze. Un prometeo «desideroso di salvare la pelle», ma al
tempo stesso conscio «di avere in mano elementi in grado di rovesciare non solo
la conoscenza della natura, ma anche il fine dell'uomo e la sua posizione
nell'universo», un prometeo post-rinascimentale che stava «
Il ruolo della
cooperazione nell'attuale momento di crisi
( da "SardegnaIndustriale.it"
del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del convegno i docenti di Economia
politica dell?Università di Milano-Bicocca, Luigino Bruni, e dell?Università di
Cagliari, Vittorio Pelligra, il vice presidente nazionale di Confcooperative,
Maurizio Ottolini, e l?assessore alla Programmazione della Regione Sardegna,
Giorgio La Spisa, che ha voluto ricordare i suoi trascorsi in Confcooperative
come cooperatore e come dirigente.
concluso
il progetto ( da "Sicilia,
La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 14 che anche quest'anno presenta
dei contenuti molto importanti, tra l'altro sempre più oggetto d'interesse da
parte di studiosi e varie istituzioni universitarie e di ricerca. La
presentazione ufficiale sarà fatta dal professore Giancarlo Poidomani, docente
di Storia contemporanea presso l'Università degli studi di Catania.
Ritorna la raccolta
ecologicaSortino. ( da "Sicilia,
La" del 31-05-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La docente Concetta Aloi, responsabile
di zona per i Giochi matematici della Bocconi: «Sono molto felice del brillante
risultato ottenuto da Vincenzo Fiorilla. È la prima volta che nella categoria
C1 abbiamo un rappresentante della zona di Siracusa.
Sciacca:
(
da "Sicilia, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: CulturaAbstract: inquinamento diffondere la cultura del risparmio» Docente appassionato. Pronto a dare il suo enorme contributo di scienza applicata alla tutela ambientale, ma anche a stupirsi. E ad attingere da ogni riga prodotta dalla curiosità e dalla freschezza di piccoli reporter. Il professor Salvatore Sciacca, presidente del Consorzio Industriale Protezione Ambiente,
Legalità, ultimi in Europa
(
da "Trentino"
del 01-06-2009)
Argomenti: CulturaAbstract: corruzione sistemica che si annida dentro i Consigli di Amministrazione delle Società pubblico-privato e che attraverso amici e parenti presenti nei comitati d'affari, controlla progetti, appalti, sub appalti e tramite la gestione del lavoro controlla anche il voto. E naturalmente attorno a quel tavolo siede anche la criminalità organizzata».>
( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della facoltà di Medicina
dell'università di Cagliari, ora vuole spiegare perché si è deciso a far
nascere la riflessione sul caso. LA DENUNCIA «Mi sono imbattuto in quelle frasi
mentre facevo una ricerca su internet - racconta il docente - mi ha sconcertato
che un'associazione come l'Avis, fondata sul valore della solidarietà,
la chimica spaventa chi ne
sa poco tocca a noi professionisti salvarla
( da "Nuova Venezia, La"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: perché oramai anche i docenti
universitari cominciano a scarseggiare, alcuni addirittura vedono la pensione come
un miraggio, esclusi quei pochi che ancora possono permettersi di rimanere. Ci
si vergogna un po' a parlare di queste cose quando tra parenti, amici,
conoscenti, si scopre sempre più che la crisi c'è eccome, tanti perdono,
se il voto di massa
peggiora l'università ( da "Repubblica,
La" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Da questo punto di vista appare in
contro tendenza la proposta di Maria Stella Gelmini di togliere la gestione dei
concorsi per i docenti alle singole università per ripristinare il concorso
unico nazionale. I mugugni che piovono da ogni parte fanno pensare che sia nel
giusto.
L'estate fa esploderela
caccia al lavoro nero ( da "Secolo
XIX, Il" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: oppure studenti che calmierano i
prezzi per rispetto alla categoria o, ancora, docenti che offrono ripetizioni
in tandem delle materie più svariate, tipo "computer music". E se le
ripetizioni, un tempo, venivano fatte solo a casa del professore, oggi è il
docente - spesso se giovane e cerca un introito per arrotondare, a spostarsi e
senza alcun sovraprezzo.
galileo è tornato sulla
torre pendente - marco barabotti ( da "Tirreno,
Il" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: noto docente di storia della
scienza all'Università di Pisa (a lui si devono, tra l'altro, il ritrovamento
alla fine degli anni Ottanta della tesi di laurea con la quale Enrico Fermi si
laureò in fisica nel 1922 all'Università di Pisa e che sembrava scomparsa,
oltre a illuminanti studi sulla vita di Galileo a Pisa),
un libro di valori
racconta la shoah e la sua negazione
( da "Tirreno, Il"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente universitario, economista,
giornalista, vincitore del premio Ischia Mediterraneo 2009, l'autore ha tracciato
i punti salienti della sua opera contando sull'introduzione di Fabio Bertini,
docente di Storia contemporanea dell'Università di Firenze, sulla presenza del
rabbino capo della Comunità Ebraica di Livorno Rav Yair Didi e di Piero
Cassuto,
L'età cambia amore e sesso
A 50 anni emozioni più vere ( da "Corriere
della Sera" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 1 Pubblico&Privato di Francesco
Alberoni L'età cambia amore e sesso A 50 anni emozioni più vere S ta avvenendo
un profondo cambiamento del rapporto fra sesso e amore nelle diverse età della
vita. Nel passato le ragazze avevano i primi rapporti sessuali verso i
diciott'anni con l'innamorato, mentre i maschi facevano le loro prime
esperienze con le prostitute.
Movida, sei mosse per la
sicurezza Ecco l'accordo che cambia le regole
( da "Corriere della Sera"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di vigilanza pubblico-privata», a
realizzare corsi di formazione «per la gestione delle situazioni a rischio» per
gli addetti all'accoglienza, che avranno così nella pratica anche funzioni di
sicurezza: sarà istituito un elenco delle società adeguate a fornire questi
addetti alla sicurezzaaccoglienza, mentre un «tavolo permanente» farà il
monitoraggio sulle notti della capitale.
Psicologi ed economisti a
lezioni tra le botti di Carignano
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Guidati dai docenti Giuseppe Melis
e Fabrizia Biggio, una quarantina di laureati delle facoltà di Psicologia ed
Economia aziendale dell'Università di Cagliari, pochi giorni fa, hanno
partecipato a una lezione sul fenomeno Mesa, la cantina di Sant'Anna Arresi
fondata circa tre anni fa dal pubblicitario Gavino Sanna.
Altare: a Secchieri il
premio letterario Aldo Capasso ( da "Savona
news" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: opera critica e poetica dello
scrittore di Altare. Docente all?Università di Ferrara, Seccheri ha curato la
ristampa dell?opera di esordio di Capasso, «Il passo del Cigno», e gli atti di
un Convegno di studi sulla sua vasta produzione,volume presentato lo scorso 16
maggio a Savona.
Forlì: Apriti Forlì tocca
il tema della solidarietà sociale
( da "RomagnaOggi.it"
del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nonchè candidati della Lista civica
Apriti Forlì, Ulisse Tramonti, docente dell'Università degli Studi di Firenze;
Rocco Ronchi, docente dell'Università degli Studi de L'Aquila. Le conclusioni
saranno a cura del prof. Roberto Balzani, candidato sindaco di Forlì, e il
coordinamento di Alessandra Righini, candidata della Lista civica Apriti Forlì.
( da "Sicilia,
La" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: "Fra i segni di speranza -
aggiunge il docente, che è stato in passato delegato all'Internazionalizzazione
dell'Università di Catania - si collocano i rapporti, ormai ben avviati, eppur
da sviluppare ulteriormente, tra le istituzioni universitarie delle due sponde
del Mediterraneo.
Innovazione e tecnologie
ICT, progetto Mediss ( da "Sicilia,
La" del 01-06-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Geografia economica
nella facoltà di Economia. Il progetto ha preso avvio agli inizi di maggio e
terminerà alla fine del 2011. Il programma europeo Med, i cui fondi - nel caso
italiano - andranno a coprire il 75% dei costi complessivi per la realizzazione
progettuale, è un'iniziativa di di cooperazione transnazionale finalizzata a
sostenere interventi in grado di affrontare
( da "Corriere delle Alpi"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
di Alessia Forzin
La lista Reolon ha un obiettivo: «L'autonomia» BELLUNO. Amanti della montagna,
della buona cucina italiana e con un unico obiettivo in testa: l'autonomia per
la provincia di Belluno. I 24 candidati della lista Reolon per l'autonomia
dimostrano di conoscere e vivere la montagna, al punto che molti dichiarano che
se fossero un animale sarebbero un'aquila. Punta di diamante dei candidati
l'assessore provinciale Angelo Costola. Tra gli altri volti figurano quelli di
molti medici, ex insegnanti e anche un mastro birraio. L'assessore e il
consigliere. Due dei candidati conoscono da vicino Palazzo Piloni. Angelo
Costola è infatti l'assessore uscente alle politiche sociali, sanità e
protezione civile. Primario di ruolo all'Uls 1 dal 1988, ha ideato,
realizzato nel 1986 e dirige il primo Suem della Regione del Veneto. Dal 1997 è
responsabile del dipartimento per le emergenze territoriali della Provincia di
Belluno e, nel 1998, ha
attivato il Servizio di Eliambulanza notturno, primo del genere in Italia e in
Europa. Renzo Costantini, 50enne piccolo imprenditore nato a Cortina, è invece
il consigliere provinciale uscente dell'Udc. Amante delle gite in montagna, il
suo sport preferito è il nuoto. Amanti della montagna. Passeggiare nei boschi è
la passione di Sandra Curti, giovane funzionario amministrativo che in futuro
vorrebbe avere due figli e aprire un bed and breakfast. Interista doc, ha
giocato a calcio per 15 anni e adora leggere le avventure del commissario
Montalbano. Anche Barbara Pasa ama la montagna e le camminate all'aria aperta. Ricercatrice e docente universitario all'Università di Torino, è iscritta all'ordine
degli avvocati, e il suo piatto preferito sono i risotti. Libri sul comodino.
Tra i candidati in lista c'è anche il referente del progetto Lettura Pensata,
Renza Ribul Alfier, docente
57enne, sul cui comodino attualmente figura il libro "Il teatro di
Sossath". Amano molto leggere anche Carmelina Scalabrini, libero
professionista, moglie e madre di 3 figli, e Lino Paolo Fedon, attuale sindaco
di Domegge di Cadore. Tra le sue passioni anche lo sci di fondo e l'atletica.
Mastro birraio. La professione più curiosa è quella di Giovanni Pasa, candidato
nel collegio di Pedavena, che dirige una fabbrica di birra e la produce. 56
anni, Pasa nel tempo libero restaura mobili, e vorrebbe diventare uno
scrittore. Pollice verde. Entrambi vorrebbero poter volare, trasformandosi in
un'aquila o una libellula, ma quando restano con i piedi per terra Viviana
Mussoi e Tullio Tandura hanno l'hobby del giardinaggio. La Mussoi ama anche il
mare e lo sport e guarda poco la televisione, Tandura gioca a basket e tra i
suoi piatti preferiti c'è una specialità bellunese: patate, radici e formai. In
sella alle due ruote. Che si tratti di bicicletta o di moto, l'ebbrezza delle
due ruote contagia parecchi candidati. Ad esempio Giuseppe Uneddu, 24enne
venditore di auto con una passione per la carbonara. O Cristina Bien, commessa
di un anno più vecchia che nel tempo libero va in moto o pratica sport (sci,
sci alpinismo, calcio, running e nuoto). Ama il cicloturismo anche Sergio
Battistella, operatore amministrativo contabile della polizia stradale di
Belluno, che annovera tra le sue passioni anche il tiro con l'arco (è stato
istruttore regionale Fitarco) ed è impegnato nel volontariato. Rugby. Tre dei
candidati della lista Reolon per l'autonomia sono appassionati rugbisti. Tra
loro Andrea Mario, bibliotecario di 44 anni che ama anche leggere e andare al
cinema, e Filippo Sitran, che lo pratica anche. L'imprenditore Antonio Manzotti
segue come dirigente l'under 17 dell'Asd Rugby Belluno, e le sue vacanze
preferite sono quelle in famiglia e con gli amici, al mare a chiacchierare e a
leggere un buon libro. Ex insegnanti. Tre gli insegnanti in pensione. Antonio
Spada, 70enne di Alano di Piave, Maria Cristina Gherlenda, appassionata di
micologia e cicloturismo, e Dario Pietro Tonin, che oltre alla natura e
all'ambiente ama la Formula 1, il golf e le camminate all'aria aperta.
Professionisti della salute. Tra medici, infermieri e farmacisti ce n'è per
tutti i gusti. Giuseppe Barillà, medico chirurgo specialista in nefrologia ha 55
anni, e per rilassarsi dopo una giornata di lavoro si trasforma in falegname o
giardiniere. E' medico, ma con la passione per l'archeologia, anche Ermanno De
Paoli Vitali, l'unico tra i candidati a praticare e amare la maratona. Osvaldo
Zanin è invece medico di famiglia, con una grande passione per il calcio. Fa
l'infermiera Sandra De Lorenzo Buffolo, mentre Marco Fassa lavora in una
farmacia e si dichiara appassionato di sport e di pasticceria.
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( da "Tribuna di Treviso, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sfida a quattro:
in campo il sindaco-parlamentare del Pd (che corre con una civica), il medico
del centrodestra e i due outsider Crosato e Natale Una corazzata contro il
Rubinato-bis Pdl, Lega e Udc insieme per conquistare uno dei feudi del
centrosinistra RONCADE. Il centrodestra muove l'assalto al fortino Roncade, da
15 anni avamposto del centrosinistra, amministrato nell'ultimo quinquennio
dalla parlamentare del Partito Democratico Simonetta Rubinato. Per tentare il
ribaltone, Guido Zerbinati ha costituito un'alleanza di ferro tra Pdl, Lega,
Udc, partito dei Pensionati, Giovani Roncadesi e una civica di area cattolica.
Nello scontro tra i due volti storici della vita amministrativa roncadese si
inseriscono gli outsider Guendalina Crosato della civica «Il valore del
cittadino» ed Emilio Natale di «Sinistra per Roncade». Sarà una sfida a quattro
per conquistare la fascia tricolore il prossimo 6 e 7 giugno. Il confronto sarà
serrato tra l'avvocato Rubinato, sindaco uscente, e il medico Zerbinati, già
consigliere comunale e capogruppo di «Coerenti nel cambiamento-Polo per
Roncade». Negli ultimi cinque anni tra i due non sono mancati gli scontri
accesi in Consiglio. Ora la sfida si sposta alle urne, dove il risultato non
può dirsi scontato. Nel 2004 Rubinato aveva battuto per soli 19 voti il
centrodestra (unito per le elezioni, poi diviso in due gruppi consiliari) che
allora schierava Gianni Rachello. Per tentare l'assalto, Guido Zerbinati è
partito da lontano. Era ottobre quando la sua candidatura, sostenuta dal
comitato di cittadini «Zerbinati sindaco», è stata "benedetta" dal
ministro del Welfare Maurizio Sacconi. Nelle settimane autunnali è stata poi
perfezionata (non senza qualche normale difficoltà) l'alleanza tra il «Polo per
Roncade», che comprende esponenti vicini a Forza Italia, An ed Udc, con la
Lega. Al fronte del centrodestra si sono aggiunti la civica «Il nostro centro»,
di estrazione cattolica, il partito dei Pensionati e la Gioventù Roncadese. Una
vera e propria corazzata come poche ne sono state formate in questa tornata
elettorale, quella del candidato medico. Alle politiche del 2008 il Pd aveva
raggiunto il 27,5%, a fronte di un 27,8% della Lega e di un 26,3% del Pdl. Dal
canto suo, Simonetta Rubinato ci riprova, così come succede per buona parte dei
sindaci uscenti. La sua candidatura, seppur scontata per molti, è stata
ufficializzata solo a ridosso della presentazione delle liste. A sostenerla c'è
la civica «Con Simonetta Rubinato sindaco», orientata a centrosinistra ma senza
simboli. Nella coalizione sono entrati anche rappresentanti dell'Italia dei
Valori e di Rifondazione Comunista. Il primo cittadino uscente si ripresenta
forte dei risultati conseguiti nel quinquennio amministrativo e degli
interventi realizzati nel Comune a ridosso del Veneziano. Non sono mancate in
questi anni, comunque, le critiche al doppio incarico che spesso ha portato
Rubinato lontano da Roncade. D'altro canto la sua presenza a Roma ha consentito
un rapporto e un confronto diretto con il governo come quando, la scorsa
estate, era stata ventilata l'ipotesi (poi tramontata) di istituire un centro
di permanenza temporanea per clandestini a Ca' Tron. Gli equilibri nello
scontro tra Zerbinati e Rubinato potrebbero essere modificati dalla candidatura
dei due outsider Crosato e Natale. Impiegata, moglie e mamma, Guendalina
Crosato, residente a San Cipriano, ha accettato la sfida. A sostegno della sua
candidatura si è costituita la civica «Il valore del cittadino», che conta
quanto meno di raccogliere un numero tale di preferenze per riuscire a far
sedere Crosato in Consiglio. Ha deciso di costituirsi a parte rispetto allo
schieramento del centrosinistra, infine, la Sinistra Democratica, che candida
Emilio Natale. Ma quali i nodi che dovrà affrontare il nuovo sindaco? Anzitutto
la viabilità. Il comune è tagliato in due dalla regionale 89 Treviso Mare,
percorsa, specie d'estate, da migliaia di veicoli al giorno. Lungo il tratto
che ricade nel territorio roncadese esistono due incroci molto pericolosi,
quello con via Montiron, la strada che collega Biancade e Roncade, e quello con
la provinciale 64 verso Vallio e Monastier, che dovrebbero essere eliminati
grazie ad un recente protocollo d'intesa tra comuni e Provincia. La situazione
è destinata a peggiorare con la prossima apertura del nuovo casello della A4 a
Roncade-Meolo. Sempre lungo la Treviso Mare sta sorgendo il Roncade Outlet Gallery,
tempio dello shopping a prezzo di stock, realizzato dal Gruppo Basso. C'è chi
osanna il centro commerciale, visto come una potenzialità di crescita per il
paese, e chi invece lo demonizza definendolo la tomba per i piccoli negozi del
centro. Tutti comunque attendono l'apertura dell'Outlet, prevista inizialmente
per lo scorso Natale, poi per la primavera e ora rimandata a data da
destinarsi. Il prossimo consiglio comunale sarà chiamato
anche a recepire gli accordi pubblico-privati previsti dal Pat che permetteranno
tra l'altro di trasferire aziende ora in zona impropria e di riqualificare i
centri delle frazioni. Da curare anche i delicati rapporti con Fondazione
Cassamarca, che a Ca' Tron è proprietaria del centro di ricerca sugli Ogm in
più occasioni contestato dai No Global. E poi l'inceneritore: che venga
realizzato a Nerbon o a Bonisiolo, la sua minaccia preoccupa non poco anche i
roncadesi.
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( da "Trentino" del
29-05-2009)
Argomenti: Cervelli
AL CIMEC Nuove
frontiere di ricerca per il
cervello TRENTO. è stato installato mercoledì al Centro mente cervello
dell'Università di Trento un nuovo strumento di ricerca neuroscientifica, chiamato magnetoencelografia o semplicemente
Meg. Nel frattempo è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica
Plos One una importante ricerca degli scienziati della Oxford University Cesare Parise e Charles
Spence. Il primo nel corso di quest'anno sta conducendo le sue attività
di ricerca a Rovereto con gli scienziati del Centro
Mente Cervello. L'indagine infatti dimostra che siamo tutti sinesteti, che ce
ne accorgiamo o meno. Ma di cosa si tratta? Vi siete mai chiesti in che modo
riuscite a stimare la taglia di un cane sentendolo abbaiare da dietro un
recinto? Vi aspettereste che un oggetto chiamato "mil" sia più grande
si uno chiamato "mal"? Per persone sinestete, portatrici cioè di una
rara condizione neurologica dove i diversi sensi vengono "mescolati",
associazioni come queste costituiscono l'essenza dei loro mondi percettivi.
Suoni possono evocare forme, note musicali suscitare diversi odori. Significa
che tra i molti stimoli che raggiungono i nostri sensi, è più probabile che il
nostro cervello combini tra loro quelli che sono legati da qualche tipo di
corrispondenza sinestetica (ad esempio suoni acuti ed oggetti piccoli)
piuttosto che quelli che non lo sono (come un suono basso ed un oggetto
piccolo). Parise e Spence hanno presentato ai loro soggetti coppie di suoni ed
immagini che potevano essere temporalmente asincrone o spazialmente
disallineate. In compiti in cui si chiedeva ai soggetti di indicare l'ordine di
presentazione o la relativa posizione spaziale degli stimoli presentati, Parise
e Spence hanno trovato che la performance era notevolmente modulata dalla
presenza o assenza di corrispondenze sinestetiche tra gli stimoli di volta in
volta presentati. "Questo studio apre un nuovo filone di ricerca sulle associazioni nascoste tra eventi
multisensoriali apparentemente arbitrari e solleva la questione di come queste
associazioni possano aver avuto origine», commenta lo psicologo sperimentale
Francesco Pavani, professore esperto di multisensorialità del Centro Mentre Cervello
dell'Università di Trento. Per oltre un secolo i ricercatori
hanno indagato la sinestesia, ma nessuno è stato in grado finora di fornire una
spiegazione plausibile sul possibile beneficio di questo fenomeno. La ricerca di Parise e Spence pone finalmente una risposta a
questa antica questione, dimostrando che le corrispondenze sinestetiche operano
come principi organizzativi universali.
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( da "Tribuna di Treviso, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
PIù FONDI
ALL'UNIVERSITà SEGUE DALLA PRIMA E il Pd fa bene a ricordarlo, perché non vi
sarà barba di riforma o di riformatore che riuscirà nell'intento, pur
sacrosanto, di dare autentica competitività al nostro sistema universitario
senza fornire il necessario carburante perché la macchina si muova. Insomma,
come si sa, non si possono fare le nozze con i fichi secchi. Il governo
sembrava aver imboccato la strada di una sorta di scambio risorse-riforme, ma i
tempi sono assai ristretti, ormai. Se nel prossimo Dpef e nel successivo testo
di legge finanziaria non ci saranno segnali precisi e concreti di un
cambiamento di rotta rispetto alla manovra economico-finanziaria varata
l'estate scorsa, il nostro sistema universitario si allontanerà ancora di più
da quelli dei Paesi nostri partner in Europa. E saranno davvero dolori per gli
Atenei e per l'intera collettività nazionale. La seconda. Il disegno di legge
del Pd affronta praticamente tutti i temi sul tappeto, per
ridare competitività alle nostre università. Non solo governance e reclutamento nonché promozione e sviluppo
delle carriere, ma anche finanziamento e procedure per la ricerca di base,
quella tipicamente svolta nelle università. E anche stato giuridico dei docenti, con l'istituzione della
terza fascia dei professori, superando l'attuale assetto su due livelli e con
il ruolo, per molti versi anomalo, dei «ricercatori universitari». E poi
rideterminazione dei settori scientifico-disciplinari, da ridefinire in numero
non superiore a cento; che sarebbe una rivoluzione epocale nei nostri atenei,
per ragioni evidenti a tutti coloro che in essi vivono e lavorano. Vi sono
anche provvedimenti assai innovativi per i giovani, con una forte valorizzazione
del dottorato di ricerca e con proposte dettagliate per il post-doc, ma anche
norme precise sulla costituzione degli organici in ciascuna sede, per evitare
abusi che stanno portando in modo irresponsabile alla creazione di un vasto
precariato di giovani senza prospettive. E non viene dimenticato il tema
cruciale del diritto allo studio, con l'introduzione di un meccanismo di
istituzione di borse di studio a livello nazionale che possano essere «spese»
dai migliori tra i nostri giovani, andando a studiare nell'università
che preferiscono, in base alle loro attitudini e aspirazioni, senza essere
costretti a frequentare l'ateneo sotto casa se non li può sostenere
finanziariamente la famiglia di provenienza. C'è però una preoccupazione di
fondo che nasce in chi legge questo disegno di legge, e lo giudica
spassionatamente, al di là dei pur molti punti convincenti che presenta.
Soprattutto quando parla di governance e di reclutamento e progressioni di
carriera, vi si legge un impianto fortemente autonomista. Il che è giustissimo,
in sé. Ma sarà maturo l'intero nostro sistema universitario per un balzo così
decisamente orientato in direzione di un autonomismo tanto spinto da essere
foriero di catastrofi se non retto da un altrettanto forte senso di
responsabilità istituzionale? Non sarebbe forse meglio procedere con maggiore
gradualità? Di esempi non proprio edificanti di esercizio dell'autonomia ne
abbiamo avuti parecchi, negli ultimi anni, ahimè... E conviene riconoscerlo
francamente. Vincenzo Milanesi
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( da "Stampa, La" del
29-05-2009)
Argomenti: Cultura
CARCOFORO.
L'ATTUALE SINDACO UNICO CANDIDATO "Più turismo per il villaggio ideale
d'Italia" [FIRMA]MARIA CUSCELA CARCOFORO Marino Sesone vuole confermarsi
sindaco del «villaggio ideale d'Italia». La rivista «Airone» nel 1991 aveva
infatti assegnato a Carcoforo questa denominazione. Di origine walser, una
parte del territorio è inserito nel Parco Naturale Alta Valsesia. Ha
un'ottantina di abitanti, ma in passato è risultato il comune italiano con il
minor numero di residenti in assoluto, ruolo che ora spetta a Pedesina, in
Valtellina. Il paese arriva da un inverno duro, che l'ha isolato completamente
per circa trenta giorni. Le nevicate abbondanti e poi le valanghe avevano
bloccato le strade, impedendo l'accesso a ogni mezzo di trasporto (per portare
i medicinali era intervenuto l'elicottero). Per questo Sesone punta sulla
viabilità con l'obiettivo di ultimare la galleria del Pissone e realizzare
paravalanghe nelle zone più critiche. Marino Sesone, 37 anni, si ripropone per
dare continuità al lavoro del primo mandato con una lista dal nome «Con
Carcoforo - Per Carcoforo» che vede candidati consiglieri Luciano Rossi,
Gianmario Costa, Maurizio Bertolini, Erika Novali, Mariangela Provasi,
Alessandra Useo, Paolo Ragozzi, Marco Bertolini, Gian Luigi Sormani, Silvano
Lana, Rudi Uberti, Ezio Quazzola. «Non eravamo più abituati a nevicate così
straordinarie e questo inverno ci ha mandati in tilt - spiega Marino Sesone -:
l'isolamento ha provocato seri problemi all'attività economica del paese, non
favorendo il lavoro di ristoratori e albergatori. Anche la pista da sci di
fondo paradossalmente, nonostante la tanta neve, ha funzionato poco. Cerchiamo
di prevenire questi problemi in futuro. Vogliamo evitare che Carcoforo si
spopoli». Tra i sogni del cassetto dell'attuale primo cittadino c'è proprio
quello di vedere il paese sempre più vivo. Il turismo, considerate le
suggestive caratteristiche del luogo, è un elemento da cui passare per
sviluppare il centro. «Vorremmo che non fosse più solo stagionale, ma ci
piacerebbe che i turisti arrivassero tutto l'anno - prosegue Sesone -. Legato
allo sport, punteremo alla realizzazione di un tapis roulant e di un impianto
di innevamento programmato per la pista di sci di fondo». Chiusa l'esperienza
dello studio dopo le Superiori, Sesone è tornato
successivamente all'Università laureandosi in Scienze del turismo alpino.
«Un'esperienza che mi ha dato tantissimo e che mi ha permesso di instaurare
legami con alcuni docenti che durano ancora oggi, tanto che studenti e prof.
dell'Università di agraria spesso vengono a Carcoforo per delle giornate di
studio. Offrono sempre ottimi spunti per migliorare il paese», conclude
l'unico candidato a sindaco.
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( da "Nuova Venezia, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Zelarino. La
riqualificazione dovrebbe terminare entro il 2010 Mezzo milione per il centro sportivo Copertura del pattinodromo e club house con la sinergia
pubblico-privati ZELARINO. Prende forma un'importante operazione di
riqualificazione per il centro sportivo di via Castellana. Un intervento
complessivo da circa 550.000 euro, che vedrà protagonisti Comune, con
l'assessorato allo Sport, e privati, soprattutto persone che gravitano
nell'ambito della Polisportiva Marzenego. Il punto di partenza è la
copertura del pattinodromo, impianto che si trova a una decina di metri dal
bocciodromo, ma insieme a questa operazione è prevista la realizzazione di una
nuova sala ricreativa, da costruire all'esterno, parallela al bocciodromo, una
specie di club house dell'estensione di 150 metri quadri. «A
bilancio c'è una somma per la copertura del bocciodromo» afferma Sandro
Simionato, assessore allo Sport. «Stiamo valutando alcune soluzioni per una
collaborazione con i privati che porterebbe alla costruzione di una sala
ricreativa». La situazione è in costante movimento a Zelarino. Al momento il
pattinodromo è scoperto: tra questa struttura e il bocciodromo c'è uno spiazzo
verde, dove dovrebbe sorgere la sala ricreatva. I capitoli di spesa sono già
sostanzialmente divisi, con il Comune che dovrà realizzare la copertura (costo
200.000 euro, più altri 100.000 da reperire a lavori iniziati), ai privati
toccherebbe la realizzazione di quello che vorrebbe essere un punto di incontro
per tutti i frequentatori del centro sportivo. In questo caso il costo è di
250.000 euro, con un lato della sala e un lato del pattinodromo che
coinciderebbero. Il sogno della Polisportiva Marzenego, realtà che unisce al
suo interno più associazioni sportive autonome, è di vedere finita la
riqualificazione entro la fine del 2010. E in ballo non c'è solo la copertura
del pattinodromo, ma anche una nuova e più razionale organizzazione degli spazi
del bocciodromo. Si tratterebbe, infatti, di effettuare una serie di traslochi,
in parte già pianificati. La segreteria della Bocciofila Zelarino e Trivignano
troverebbe posto nell'attuale bar, dove verrebbe realizzato anche uno
spogliatoio; al posto della segreteria altri spogliatoi, esigenza questa
sentita da tempo, visto che il blocco dedicato al gioco delle bocce ospita
anche atleti di altre discipline, ad esempio il calcio giovanile e quello
femminile. Un progetto ambizioso, insomma, che vedrebbe di fatto una
collaborazione tra Comune e privati. Per il centro sportivo di Zelarino,
intanto, si prospetta un'importante novità nel breve: ieri tecnici comunali
hanno effettuato un sopralluogo sul posto per valutare dove posizionare
l'antenna Wi-Fi che garantirà copertura internet gratuita a un'ampia area.
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( da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XVII - Genova
Spamming elettorale della docente che corre con il
Pdl. Ma qualche militare potrebbe denunciarla Susy De Martini, la candidata
hacker invade i computer della Guardia di Finanza MARCO PREVE Che lo spamming
elettorale sia uno dei tanti usi impropri di internet è ormai circostanza
assodata. Ma che lo spamming - l´invio di messaggi di posta elettronica in
massa e a fini di lucro senza il permesso del destinatario - penetri una
struttura come la Guardia di Finanza, deve perlomeno sorprendere. è quanto accaduto
a Genova. Dove centinaia di militari, di vari reparti e di ogni ordine
gerarchico, si sono ritrovati nella loro casella di posta elettronica il
santino elettorale on line di Isabella Susy De Martini. La signora, che è docente
di Economia sanitaria comparata e Psicologia del Lavoro all´Università di
Genova, è pure candidata con il Pdl di Silvio Berlusconi alle elezioni europee.
Isabella Susy De Martini è anche, notoriamente, la compagna del generale
Castore Palmerini, una decina di anni fa comandante regionale della Guardia di
Finanza ligure, poi trasferito al comando generale di Roma dove, proprio
in virtù della sua alta professionalità, ha diretto anche il Nucleo speciale
per la tutela dei mercati. Il problema nasce dal fatto che difficilmente un
candidato può conoscere uno per uno ufficiali, sottufficiali e brigadieri della
finanza, con nome e cognome. Più realistico, invece, che qualcuno le abbia
gentilmente fornito l´indirizzario. E qui inizia il giallo. Intanto i vari
reparti della finanza genovese negli ultimi anni hanno affiancato la
magistratura in una serie di delicate indagini a tutto campo in tema di
pubblica amministrazione, dimostrando, se qualcuno poteva dubitarne, di non
avere alcuna preferenza in campo politico. Pare, anzi, che i comandanti siano
stati i primi ad essere infastiditi dall´episodio segnalandolo alle gerarchie
romane. Anche il generale Raffaele Romano, comandante regionale delle fiamme
gialle, sottolinea che «Nessuna informazione, mail o indirizzario è mai stata
fornita all´esterno dal comando e dai nostri reparti, men che meno ad eventuali
candidati». è bene inoltre ricordare che, dal 2003, chi abusa dello spamming
rischia una multa che può arrivare a 90 mila euro, ma anche la reclusione da
sei mesi a tre anni. La legge punisce chi lo pratica a fini di profitto, e
l´elezione a parlamentare europeo genera sicuramente anche un beneficio
economico. Non è quindi escluso che nei prossimi giorni qualche finanziere
denunci la professoressa De Martini per invio di mail non autorizzata.
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( da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina III - Bologna
Il professore di Letteratura Latina, 61 anni di Pesaro, ha vinto con un
larghissimo margine: 57 per cento Dionigi il Magnifico E´ il nuovo rettore. Cantelli Forti battuto 1279 a 904 Ivano Dionigi è il nuovo rettore
dell´Università di Bologna. Al ballottaggio ha sconfitto il suo contendente,
Giorgio Cantelli Forti con 1279 voti contro 904. Per il docente di Letteratura Latina, 61 anni,
una affermazione nettissima. "Lavorerò in mezzo a studenti e
professori" le sue prime parole dopo la proclamazione. ALLE PAGINE II E III
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( da "Repubblica, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V -
Bologna Prima l´ovazione in Santa Lucia, poi la corsa verso il rettorato.
"Cambieremo il modo di eleggere il rettore" Il primo impegno di Ivano
il Magnifico "Lavorerò in mezzo a studenti e professori" LUIGI SPEZIA
Appena eletto, Ivano Dionigi ringrazia tutti, "innanzitutto i colleghi che
mi hanno votato e anche gli altri, compreso lo staff che ha seguito questo tour
elettorale". Con umiltà, mostra che cosa ha "compreso meglio del
ruolo del Rettore da questa maratona" e illustra i tre compiti che
cercherà di portare avanti subito. "In primo luogo, il mio compito sarà
quello di rasserenare il clima di questo Ateneo, togliere le scorie di questa
lunga campagna elettorale e le abitudini consolidate non tutte buone, per un
buon lavoro che esige il concorso di tutti". In secondo luogo, il nuovo
Rettore pone il problema della "arcaicità" di questo metodo
elettorale "faticoso", che va cambiato ". Infine, ha promesso
come proprio metodo di lavoro che si spenderà non solo in Rettorato, ma "tra
via Zamboni 33 e le sedi dove lavorano i colleghi e gli studenti", quindi
nel vivo dell´Università. "Questi sono i miei compiti - conclude con una
battuta - da domani vi dirò quali sono i vostri", rivolto alle decine di
colleghi in festa. Appuntamento per stamattina, conferenza stampa alle ore 11.
Dionigi è arrivato in rettorato accolto dai flash dei fotografi e dai sorrisi
dei colleghi alle 21,35, quando lo spoglio delle schede era a quota 920, ormai
vicino al quorum. Fino all´ultimo è rimasto in Santa Lucia, a presentare la
serata finale del ciclo sui classici, intitolato "La vera ricchezza",
con Enzo Bianchi della comunità di Bose. Nell´aula magna, quando è salito sul
palco per ringraziare, è stato accolto da una ovazione e non se l´aspettava.
L´alleanza con Dario Braga ha dunque funzionato. Il docente di Chimica si congratula:
"La mia scelta è stata confortata dal risultato ". Il sogno di Braga
era il rettorato. Ha ceduto il passo. "Sono stati giorni molto difficili,
le scelte alla luce del sole ti espongono, ma è la mia strada maestra".
Giuseppe Sassatelli, ex preside di Lettere, suo avversario, ritirato dopo il
primo turno, dichiara: "Sono contento di avere un nuovo rettore,
finalmente, e che sia della nostra Facoltà". Il clima si scalda dopo le
nove di sera, a scrutinio iniziato da più di un´ora. Tra i primi ad arrivare
c´è il professor Fausto De Salvo, matematico, divertito da percentuali e
proiezioni. Dopo i primi 600 voti azzarda: "Finirà con un delta tra i due
e i trecento voti". Paolo Leonardi, direttore dell´Istituto di studi
avanzati, sostenitore della prima ora di Dario Braga segue in diretta dal
computer nell´atrio. Roberto Grandi, prorettore agli esteri, è il più sereno
nelle vesti di ex candidato. Ci sono alcuni docenti della giunta Calzolari e i
suoi prorettori: Carla Faralli, Paola Monari, Bruna Zani.
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( da "Tirreno, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 - Pisa
Oggi la consegna del premio Sainati PISA. Oggi alle ore 17, nella Sala
Conferenze delle Edizioni Ets, in piazza Carrara, la cerimonia di premiazione
della quarta edizione del Premio di Studio "Vittorio Sainati". Il
premio, promosso dalle Edizioni Ets in collaborazione con
la famiglia Sainati e con i professori dell'Università di Pisa Adriano Fabris e
Gianfranco Fioravanti, vuole ricordare l'illustre docente scomparso nel novembre 2003 e si rivolge ai dottori di ricerca
che abbiano svolto una tesi di argomento filosofico, discussa nei due anni
solari precedenti al bando. La commissione giudicatrice ha deciso
all'unanimità di assegnare il premio ad Alessandra Pandolfo. La sua tesi, dal
titolo "Le regole dell'intesa. Attraverso Habermas uno studio sulla
normatività umana" sarà pubblicata in una delle collane filosofiche della
casa editrice. Hanno ricevuto una menzione speciale Riccardo Saccenti ("La
psicologia dell'atto morale fra XII e XIII secolo, con particolare riguardo
alle dottrine di Filippo oil Cancelliere e Ugo di Saint-Cher"), Giuseppe
Feola ("Aisthesis, memoria, sensus communis. Il mondo percettivo del
vivente secondo Aristotele") e Chiara Pastorini ("Concettualismo e
non concettualismo in Wittegenstein"). Il premio ha ricevuto l'alto patronato
del Presidente della Repubblica ed è sostenuta da uno speciale comitato d'onore
composto dai presidenti del Senato e della Camera, dal presidente della
Provincia e dal sindaco di Pisa, dal rettore dell'Università, dal direttore
della Scuola Normale Superiore e dal preside della facoltà di Lettere e
filosofia. La cerimonia, che prevede per la vincitrice un premio donato dal
presidente della Repubblica, sarà arricchita dalla lectio magistralis del
professor Vincenzo Vitiello su "Perché l'imperativo categorico parla in
seconda persona".
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( da "Tirreno, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
EDITORIA
"Torà e libertà" a Lo Spazio PISTOIA. Domani alle 18.00 alla libreria
"Lo Spazio di via dell'ospizio", verrà presentato l'ultimo libro di
Furio Biagini "Torà e libertà. Studio sulle
corrispondenze tra ebraismo e anarchismo" (Icaro libri, 2008, pag 274,
euro 12,00). Oltre all'autore, parteciperà alla serata il prof. Giorgio
Petracchi, Docente di Storia delle relazioni internazionali all'Università
degli Studi di Udine.
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( da "Nazione, La (Firenze)"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA FIRENZE
pag. 11 Renai, il mare della città Via ai lavori del lotto 3 Apre la stagione del
Parco, potenziata la spiaggia SE NON AVESSE già un nome, potrebbe essere
battezzato Firenze Marittima. Collegato alla città dalla neonata pista
ciclabile lungo l'Arno, il parco dei Renai di Signa si presenta ancor più, da
questa estate, come un'estensione della grande area verde fiorentina che inizia
con il parco delle Cascine. Pedalando per circa sette chilometri lungo l'asta
fluviale, è infatti possibile raggiungere i due laghi dei Renai, dove è attivo
un polo nautico, con spiaggia in sabbia, ombrelloni, balneazione (in piscina e
nel lago), windsurf, kitesurf, barche a vela e a remi. Per chi preferisce
restare all'asciutto, lo «Stato Libero dei Renai», come è stato battezzato il
parco, dispone anche di altre attività sportive e per l'intrattenimento: punti
ristoro aperti giorno e notte, music bar, campi per beach volley e calcetto,
attrezzature per lo skateboard e il free-climbing, giochi gonfiabili per i più
piccoli e minigolf. Infine, esiste un'oasi naturale di 30 ettari realizzata in
collaborazione col Wwf e accessibile solo per visite guidate (info:
www.parcorenai.it). Il parco è a ingresso gratuito, e per chi non vuole
spendere soldi nelle attrazioni e nei servizi a pagamento, è possibile anche
passare il tempo libero su un prato a leggere o giocare a palla con gli amici.
La novità di questa stagione è il potenziamento della spiaggia, ma soprattutto
la partenza delle escavazioni nel lotto tre del parco. «Dopo la chiusura della
Valutazione d'impatto ambientale e il via libera della Conferenza dei servizi,
è stata concessa l'autorizzazione per l'avvio dei lavori ha detto il padrone di
casa del parco, Andrea Marzi, presidente della Progetto Renai, società
ideatrice e realizzatrice dell'intervento -. Il piano di recupero è il
presupposto fondamentale perché arrivi a completamento il progetto del parco
naturale. Attualmente sono aperti al pubblico i lotti zero e uno, inaugurati
rispettivamente nel 2000 e nel 2007. Nel lotto 2 abbiamo completato i lavori e
aspettiamo gli sviluppi dei cantieri della Bretella Stagno-Prato, che lo
attraverseranno, per definire quando renderlo accessibile. Intanto, questa
settimana, sono partiti i lavori nel lotto 3, con l'obbiettivo di aprirlo al
pubblico nel 2012. Ad oggi, abbiamo investito nel parco 5,5 milioni di euro,
che salgono a 12 considerando il valore delle aree. Il tutto senza costi a
carico dei cittadini». IL PROGETTO del parco interessa una vecchia area di cava
estesa su 110 ettari
e abbandonata per alcuni decenni. Il motore dell'iniziativa sono proprio le
escavazioni, che permettono di riprofilare i laghi e
contemporaneamente di finanziare le opere. In base al piano di recupero, al
termine dell'intervento tutti terreni saranno ceduti gratuitamente al Comune di
Signa, che li affiderà alla società pubblico-privata Isola dei Renai spa, già oggi incaricata di gestire l'area.
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( da "Nazione, La (Pistoia)"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
MONSUMMANO /
VALDINIEVOLE pag. 23 Del Rosso, Nardini, Niccolai Corsa a 3 per il dopo
Zonefrati Al voto con l'incognita della lista civica dell'ex sindaco DEL ROSSO
PUNTA SULL'ALTERNANZA «IL CAMBIAMENTO SONO IO» CLAUDIO DEL ROSSO, corre a
sindaco per la coalizione formata da Pdl, Lega e Udc. Il suo slogan è: «Unico
vero cambiamento». Ecco le sue risposte: 1. Affidare ad un professionista la
progettazione della realizzazione di una nuova e più efficiente viabilità per
tutto il comune e di un nuovo piano parcheggi per la zona collinare; Realizzare
un decoro urbano consono ad un Comune come Massa e Cozzale; Sviluppare e
tutelare le attività commerciali e artigianali del Comune. 2. Riqualificazione
del verde pubblico e recinzione degli spazi giochi riservati ai bambini. 3. Non
sfuggirei mai al confronto ed al colloquio con i cittadini tutti. 4. Non sarò e
non saremo disponibili a pagare conti a scatola chiusa all'Asl per servizi
sociali scadenti ma ci riapproprieremo degli stessi destinandoci risorse
finanziarie adeguate. 5. Sono l'unico vero cambiamento e risponderò del mio
operato sempre e solo ai cittadini tutti e a nessun altro. IL RITORNO DI
NARDINI «IDEE ED ESPERIENZA» FRANCO NARDINI è alla guida di una lista civica.
Il suo slogan è: «Idee esperienza partecipazione». Queste le sue risposte. 1.
La costituzione di una società mista pubblico-privata per l'installazione dei pannelli
fotovoltaici sui fabbricati dei cittadini a costo zero per le famiglie e con
eliminazione delle bollette Enel. Il rilancio dell'attività nel settore dei
lavori e delle opere pubbliche. Un rapporto molto stretto con la cittadinanza
delegando a un consigliere la cura delle esigenze di ogni singola frazione
attraverso riunioni quindicinali. 2. La costruzione dei parcheggi a
Massa e delle rotonde a Traversagna. 3. In un momento di grave crisi economica per
il Paese e per le famiglie non aumenterei imposte, tasse e tariffe. 4. Ridurre
il numero delle feste e festicciole per risparmiare soldi da destinare a
servizi di primaria importanza (segnaletica e manutenzione ordinaria delle
strade ad es.) e soprattutto risparmiare la spesa di oltre 150 mila euro per la
pubblica illuminazione costruendo un campo di pannelli
fotovoltaici in zona industriale. Le risorse risparmiate potranno essere
destinate a migliorare la qualità dei servizi; a ridurre, parzialmente, il peso
delle tariffe sulle categorie dei piccoli imprenditori ed infine per alimentare
un fondo di solidarietà per sostenere le famiglie colpite dalla crisi
economica. 5. Il Comune deve essere rilanciato subito. Per farlo occorre che il
sindaco non sia un apprendista ma che sappia subito dove mettere le mani. Per
questo è necessaria l' esperienza forte che possiedo e che la cittadinanza ben
conosce. NICCOLAI GUIDA IL CENTROSINISTRA «PER UNA SCELTA DI FIDUCIA» MASSIMO
NICCOLAI guida la coalizione formata da Partito democratico, Rifondazione
comunista, Comunisti italiani, Partito socialista, Verdi, La Sinistra. Il suo
slogan è: «Una a scelta di fiducia». Ha risposto così: 1. Onestà delle proprie
azioni,creare e migliorare strumenti di partecipazione dei cittadini,
migliorare l'efficienza amministrativa. 2. Modifiche alla viabilità locale per
rimuovere situazioni critiche di traffico e offrire ai cittadini una città più
vivibile. 3. Scorrettezze e disparità nei confronti dei cittadini. 4. Non sono
a conoscenza di sprechi delle precedenti amministrazioni. Il nostro impegno
sarà comunque di destinare maggiori risorse alla qualità ambientale e alla
salvaguardia territoriale. 5. Lo spirito che unisce la mia Coalizione è quello
di costruire un futuro di crescita e sviluppo della comunità locale, con grande
attenzione ai temi della solidarietà e della partecipazione attiva dei
cittadini alle scelte amministrative.
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( da "Nazione, La (Firenze)"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cervelli
CULTURA &
SPETTACOLI pag. 32 Dateci il Codice Hammer che ha Bill Gates VINCI DURANTE UN
CONVEGNO IL SINDACO RILANCIA di BRUNO BERTI VINCI (Firenze) IL SINDACO di
Vinci, Dario Parrini, ha colto l'occasione dell'incontro «Innovare per
crescere» organizzato alla Palazzina Uzielli da Computer Gross, società del
gruppo SeSa (850 milioni di fatturato nel 2008), per lanciare una proposta
all'amministratore delegato di Microsoft Italia, Pietro Scott Jovane, uno dei
relatori del convegno. «Chiedo di poter esporre a Vinci il Codice Leicester-Hammer
ora in possesso di Bill Gates». Il precedente proprietario, il petroliere
Armand Hammer che faceva affari anche con Lenin, aveva donato al Comune, di cui
era cittadino onorario dal 1982, una riproduzione del Codice. «Gates ha già
fatto esporre in varie città gli scritti di Leonardo ad esempio al castello di
Chambord», dove il genio vinciano morì. La risposta del manager di Microsoft è
stata spiritosa: «Il sindaco mi ha dato i compiti a casa». Poi ha aggiunto che
si farà portavoce della proposta al proprietario di Microsoft che ha lasciato
gli incarichi operativi in azienda. Jovane ha anche ricordato che Gates,
durante una cena in cui era al suo tavolo, ha mostrato una conoscenza della
Toscana che va ben oltre gli scontati tour turistici. «Credo che sia venuto
nella vostra regione sotto mentite spoglie». IL DIRETTORE
della Biblioteca Leonardiana, Romano Nanni, ha parlato di Leonardo e
l'innovazione' sottolineando che anche ai suoi tempi c'era il trasferimento di
tecnologia. «A questo proposito valgano i disegni leonardiani sulla meccanica
tessile, rari esempi in argomento, visto che i macchinari per il settore, in
particolare per la lavorazione della seta, erano un segreto custodito
gelosamente: gli interessi economici in gioco erano infatti potenti. Non
mancavano gli scritti sulle armi, ma di quelli su certe attività economiche,
che facevano la ricchezza degli stati, non se ne ha praticamente traccia».
Nanni ha anche ricordato che la fornitura di capitali ad artigiani tessili
fatti venire ad esempio da Lucca era una politica precisa dei signori di
Milano, gli Sforza. «Avevano tentato di portar via preziosi artigiani anche da
Firenze, ma i Medici avevano tenuto duro». Si può dire che, allora, la fuga dei cervelli (a parte casi eclatanti che
riguardano figure di rilievo a partire proprio da Leonardo) era fortemente
disincentivata, per così dire. ALL'INCONTRO a cui erano presenti i rivenditori
di Computer Gross (prodotti Microsoft, Lenovo, Ibm, Hp e Cisco, per citare
alcuni marchi), il presidente di Computer Gross, Paolo Castellacci, ha
citato Leonardo che, in sostanza, sostiene che il cervello non deve rimanere
inattivo se si vogliono avere risultati: una lezione importante in temi di
crisi come gli attuali.
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( da "Nazione, La (Pistoia)"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
24 ORE PISTOIA pag.
9 UN APPUNTAMENTO per riflettere su aspetti controversi della storia cul... UN
APPUNTAMENTO per riflettere su aspetti controversi della storia culturale
italiana del secondo dopoguerra avrà luogo oggi alle 18 a Palazzo del Tau, a cura
dell'associazione John Locke. Verranno presentati due libri di Mirella Serri, docente di letteratura italiana moderna
e contemporanea presso l'università di Roma La Sapienza. Si tratta de «I redenti. Gli intellettuali
che vissero due volte. 1938-1948», e «I profeti disarmati.1945-1948, la guerra
fra le due sinistre». Interverranno, oltre all'autrice, Daniela Belliti,
ricercatrice di filosofia politica, Maurizio Grassini dell'università di Firenze, Raimondo Cubeddu, ordinario di
filosofia politica presso l'università di Pisa, e
Stefano Borselli, direttore de «Il covile». Ad introdurre e moderare il
dibattito ci sarà Daniela Simionato, presidente associazione John Locke.
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( da "Unita, L'" del
29-05-2009)
Argomenti: Cervelli
Fino
a un anno fa, di lei avremmo detto: cervello in fuga. Perché Barbara
Veronese, economista 35enne originaria di Montagnana, nel padovano, aveva
scelto l'estero per coltivare i suoi talenti. Una laurea in economia e
commercio alla Ca' Foscari di Venezia, poi - a 25 anni - l'aereo verso Londra. Prima un master e un dottorato in
Economia alla London School of Economics (allora diretta da sir Anthony
Giddens), dove ha anche insegnato. Poi il percorso di economista, sia nel
settore pubblico che in quello privato, specializzandosi in particolare in
antitrust e regolamentazione. In Italia è tornata da una manciata di mesi. Si
occupa degli stessi temi, da un ufficio di Milano. Tecnicamente, un cervello
rientrato? «Sì, anche se nel mio lavoro continuo a mantenere stretti rapporti
con l'Inghilterra e l'Europa». Vicina al Pd? «Elettrice, non tesserata». Il Pd
in economia: proviamo a partire dall'ultimo governo Prodi. La teoria di fondo
fu la "politica dei due tempi". Prima risanamento, poi sviluppo e
welfare. Il secondo non è mai arrivato. Quanto è costato in termini di
consenso? «Molto, non perché sia sbagliato mettere i conti in ordine prima
piuttosto che dopo: è come estinguere un debito prima, si pagano meno
interessi. Ma perché non si è creato consenso. Oltre al bastone, serviva la
carota». Il risanamento, però, c'è stato veramente. «Certo. Dovuto a un boom
delle entrate e alla minore evasione fiscale. Ma c'era qualche margine in più
per aumentare il reddito disponibile delle famiglie nelle fasce di reddito
basso e medio». E il "le tasse sono bellissime" di Padoa Schioppa? Fu
un autogol? «Le tasse sono ciò che mi hanno permesso di andare a scuola, dalle
elementari fino all'università, con costi minimi. Di
avere accesso a servizi sanitari migliori di quelli del Regno Unito con costi
bassissimi. Sono quelle che fanno della Svezia un paese con ottimi servizi
sociali». Quindi: non saranno bellissime, ma utili a costruire meccanismi di
solidarietà. «Sì. A costruire una scuole e ospedali pubblici, sistemi di
ammortizzatori sociali che tutelano i lavoratori. Senza tasse manca lo Stato, manca
la democrazia. Certo, vanno spese con giudizio e senza che la pressione fiscale
opprima i ceti medio-bassi». Sintetizziamo la politica economica del Pd. «Mea
culpa ma, da una lettura giornaliera dei maggiori quotidiani italiani, la linea
economica del partito non è chiarissima. Forse mancano gli spazi per proporla
organicamente». Su quali temi bisognerebbe alzare un po' il volume? «Primo:
maggiore attenzione alla piccola e media impresa, che se la cava anche nei
periodi di difficoltà con meno aiuti della grande industria, ma che è spesso
abbandonata a sé stessa nonostante i meriti di innovazione, capacità di export.
Il Pd non può parlare sempre e solo dell'industria automobilistica, delle
grandi fabbriche. Così dimentica una gran parte della realtà produttiva del
Paese. Secondo: serve una maggiore convinzione dei benefici di breve e lungo
periodo di mercati più aperti alla concorrenza, nel rispetto delle regole».
Eppure si è lavorato molto sulle liberalizzazioni. «Ma senza andare fino in
fondo. Un tema che è sceso di molte posizioni, ad esempio, nel dibattito
interno al partito, è quello della riforma sull'accesso alle professioni.
Servono scelte più coraggiose». Ad esempio? «Serve un meccanismo per cui gli
albi e i regolamenti professionali non siano uno strumento a tutela di pochi.
Il rischio è che vengano negati sbocchi di professione ad altri che hanno
qualifiche e competenze. Ma mi sembra che questo sia un tema che a sinistra non
appassiona». La riforma "di sinistra" che non può più aspettare?
«Togliere certe tutele a chi è già nei settori più protetti e rappresentati
(anche dai sindacati) per estendere protezione e garanzie. Per esempio a chi
ancora nel mercato del lavoro c'è troppo poco, le donne, o non ci è ancora
entrato a pieno titolo. Penso ai giovani e chi ha conosciuto solo contratti a
singhiozzo».
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore sezione:
MONDO data: 2009-05-29 - pag: 9 autore: Nominato l'ambasciatore Diaz, cattolico
di origine ispanica Dagli Usa mano tesa al Vaticano Carlo Marroni CITTà DEL
VATICANO Segnale distensivo della Casa Bianca verso il Vaticano: Barack Obama
ha scelto un professore di teologia cubanoamericano di 45 anni (suo consigliere
in campagna elettorale) per rappresentare gli Stati Uniti presso la Santa Sede.
Il presidente americano ha infatti indicato Miguel H. Diaz, docente al college di Saint Benetict e alla Saint John's University in
Minnesota, per il delicato incarico al posto dell'intransigente Mary Ann
Glendon, la docente di
Harvard che rappresentò George W. Bush nell'ultimo anno di presidenza. La
nomina spiana la strada per l'atteso incontro tra Benedetto XVI e Obama in
occasione del G-8. Al summit si lavora da tempo e la nomina di un
cattolico a tutto tondo è un chiaro segnale, specie dopo le frizioni tra la
nuova amministrazione e la Chiesa. Le mosse di Obama sui temi sensibili
(aborto, ricerca sulle staminali, eutanasia) avevano creato tensioni con
l'episcopato Usa e la base tradizionalista, sfociata nelle proteste per il
conferimento a Obama della laurea honoris causa dell'università
cattolica di Notre Dame. Ma a Roma ha sempre prevalso un atteggiamento più realista
e infatti il commento dell'Osservatore Romano sul discorso a Notre Dame fu
improntato alla prudenza, così come il giudizio sui primi cento giorni dei
presidenza. Se confermato dal Senato, Diaz sarà il primo esponente della
comunità ispanico americana a rappresentare Washington al Vaticano da quando
Usa e Santa Sede hanno avviato pieni rapporti diplomatici nel 1984. Per quanto
riguarda invece l'ambasciatore Usa in Italia viene ormai considerata scontata
la nomia di David Thorne, imprenditore, cognanto di John Kerry (in quanto
gemello della prima moglie del senatore). © RIPRODUZIONE RISERVATA I PROSSIMI
PASSI La Casa Bianca spiana la strada alla visita al Papa E per l'Italia appare
scontata la scelta di David Thorne, cognato di John Kerry
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore sezione:
ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-05-29 - pag: 17 autore: INTERVISTA Gabriele
Galateri Responsabile banda larga Confindustria «Un mix di tecnologie per le
tlc» L'obiettivo è stimolare la domanda hi-tech per far ripartire le imprese
del settore Daniele Lepido MILANO «Scusi, ma le sembra possibile che meno del
10% delle aziende italiane venda su internet, contro il 45% di quelle tedesche?
Oppure che solo il 31% delle nostre famiglie abbia un collegamento in banda
larga, contro il 62% di quelle inglesi?». Gabriele Galateri di Genola smette
per quest'intervista la "casacca" di presidente di Telecom Italia per
indossare quella di delegato per Confidustria in materia di broadband:
untermine che, da solo, sembra stare stretto all'iniziativa che Viale dell'Astronomia
ha messo in campo per colmare il divario digitale e tecnologico, il famoso
digital divide, che separa l'Italia dal resto del mondo. Un vero e proprio
"manifesto" dell'hi-tech, voluto con determinazione da Emma
Marcegaglia, e rivolto anche a politici e ammini-stratori pubblici, che ha
l'obiettivo di elaborare «un piano condiviso per lo sviluppo delle
infrastrutture tecnologiche ». Un progetto che si è tradotto in queste ore in
un comitato d'indirizzo al quale hanno aderito tutti i principali rappresentanti
del settore Ict – da Csit ad Assinform, passando per Asstel e Anie – ma anche
alcune associazioni territoriali ( Roma e Milano) e di categoria (Assistal),
così come il consiglio della piccola industria e il comitato Mezzogiorno.
Presidente Galateri, che proposte avete per ridare slancio all'innovazione?
Sono contenute in quella che abbiamo ribattezzato "Carta dell'innovazione
digitale". Ne elenco solo alcune: per quanto riguarda la pubblica amministrazione mettiamo l'accento su firma
digitale, posta elettronica cer-tificata, fascicolo sanitario elettronico,
processo civile telematico entro il 2015. Per le imprese sosteniamo il progetto
di consentire alle aziende di svolgere online tutti gli adempimenti
amministrativi a partire dal 2011 e poi incrementare del 50% in quattro anni la
penetrazione della banda larga. Oggi il dibattito sulla banda larga è molto
vivace e si fa un gran parlare del piano-B del consulente del Governo,
Francesco Caio. Per quanto riguarda la rete, che tipo di modello "sposa"
Confindustria? Essendo noi l'associazione che raggruppa tutti gli operatori non
facciamo una specifica scelta, perché crediamo che sia vincente un mix di
tecnologie. Vede, per quanto riguarda, poi, il Rapporto Caio, questo punta di
più a individuare obiettivi di mediolungo termine dai quali desumere poi
soluzioni. Questo cosa significa? Se parliamo di infrastruttura in senso
stretto possiamo dire che quella italiana non è inferiore alla media europea.
Il problema è un altro: quando ci si riferisce alla banda larga si parla troppo
di network, di rete fisica, e troppo poco della domanda di servizi tecnologici
che è necessario stimolare. Pensi che con un incremento dell' 1% del broadband,
inteso in senso più ampio, si avrebbe un aumento della produttività dello 0,1 per
cento. Lo dico in altre parole: se passassimo da 11 a 14 milioni di linee in
banda larga avremmo un incremento del Pil nell'ordine di 7-8 miliardi di euro
l'anno. Come vede non basta la fibra, ma serve sviluppare un vera cultura
digitale del Paese, insieme con la sensibilizzazione delle imprese. Questo sarà
anche il nostro compito. Intervento pubblico o meno nello
sviluppo delle reti? Certamente sarà necessaria una convergenza
pubblico-privato se si vogliono accelerare i programmi degli operatori di telefonia.
Il pubblico dovrà limitarsi però alla parte infrastrutturale, quindi scavi e
cavidotti, lasciando al privato le competenze che riguardano la parte più
" intelligente" della rete. Sì, ma che network avete in mente
per il breve periodo? Dobbiamo parlare in maniera realistica:è inutile allora
che ragioniamo solo su come fare reti a 100 megabit nel futuro se non abbiamo
dato almeno un megabit di banda a tutti. Occorre quindi attivare subito le
risorse pubbliche stanziate per il digital divide, circa 1,3-1,4 miliardi tra
Stato e Regioni. E allora qual è, secondo voi, l'impegno pubblico complessivo
necessario per dotarsi di una nuova infrastruttura? E a quali risparmi
porterebbe? Come Confindustria abbiamo calcolato che l'investimento pubblico ha
un payback di tre anni e libera risorse pari a 4 miliardi di euro a partire dal
quarto. Investendo quindi, da qui al 2011, circa 3,9 miliardi (1,3 miliardi
all'anno), già a partire da 2012 avremmo risparmi nella pubblica
amministrazione proprio di 4 miliardi. Ecco, questo sarebbe un bel modo per
rimettersi in moto e riprendere a correre. © RIPRODUZIONE RISERVATA I
FINANZIAMENTI «Vanno subito attivate le risorse pubbliche per dare almeno un
megabit di banda» Tlc. Gabriele Galateri di Genola INFOPHOTO
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: NORME E TRIBUTI GIUSTIZIA data: 2009-05-29 - pag: 35 autore:
INTERVENTO Il filtro in Cassazione scivola sui paradossi di Edoardo Ricci I l
nuovo processo civile vuole introdurre nel giudizio di Cassazione un filtro
capace di bloccare sul nascere come «inammissibili» i ricorsi ritenuti non
sufficientemente importanti dal punto di vista delle questioni proposte:
operazione in sé delicatissima alla luce della Costituzione, la quale configura
il ricorso in cassazione come una garanzia fondamentale per chiunque abbia
ricevuto una sentenza sfavorevole (articolo 111, comma 7). Anche le norme
capaci di sollevare problemi alla luce della Costituzione possono tuttavia
essere scritte in modo chiaro, tanto da poter essere considerate con favore dal
punto di vista puramente tecnico; mentre il nuovo articolo 360 bis del Codice
di procedura è scritto in maniera sorprendentemente sciatta. Innanzitutto, il
ricorso dovrebbe essere dichiarato inammissibile «quando il provvedimento
impugnato ha deciso le questioni di diritto in modo conforme alla
giurisprudenza della Corte e l'esame dei motivi non offre elementi per
confermare o mutare l'orientamento della stessa». Il caso di ricorso incapace
di propiziare un mutamento di giurisprudenza è chiaro: il ricorrente vorrebbe
che la Corte mutasse orientamento, ma non espone sufficienti ragioni a tal
fine. Non si capisce invece quale possa essere l'ipotesi del ricorso incapace
di offrire «elementi per confermare » la giurisprudenza precedente. L'ipotesi
di un ricorrente, che miri alla conferma della giurisprudenza a lui
sfavorevole, è francamente incredibile. Forse il legislatore voleva dire
qualche cosa d'altro e non si capisce che cosa. Inoltre, il ricorso dovrebbe
essere dichiarato inammissibile «quando è manifestamente infondata la censura
relativa alla violazione dei principi regolatori del giusto processo»: e qui si
rischia il paradosso. Le «violazioni dei principi regolatori del giusto
processo » rientrano nel più generale vizio, che l'articolo 360 definisce come
«nullità della sentenza o del procedimento »: si tratta infatti di «nullità»
particolarmente gravi, dovute alla disapplicazione di norme capaci di
configurarsi anche come garanzie costituzionali. Inevitabile è allora la
domanda, perché mai i ricorsi, che denunciano violazioni dei «principi
regolatori del giusto processo», debbano essere sottoposti ad un preliminare
filtro di ammissibilità secondo la loro fondatezza o infondatezza, quando
nessun analogo filtro è previsto per i ricorsi che denunciano altre nullità
processuali di minore importanza. Sembra che, per il nostro legislatore, i
ricorsi fondati sulle nullità processuali meno rilevanti meritino di essere
trattati meglio di quelli che denunciano le nullità più gravi, tanto da
sfuggire al filtro predisposto per questi ultimi. Ciò è così stravagante, che
il giurista è costretto a prospettare come ipotesi anche un'interpretazione
alternativa. Il paradosso scomparirebbe, se le uniche nullità denunciabili in
Cassazione fossero per l'appunto quelle gravissime («violazioni dei principi
regolatori del giusto processo») di cui si è appena detto. Si può allora avere
anche la tentazione di pensare che in realtà il nuovo articolo 360 bis voglia
porre un limite alla censura delle nullità processuali, in modo che solo quelle
più gravi possano da ora in poi essere censurate in cassazione. In altre
parole: si può pensare che la nuova norma abroghi implicitamente una delle
previsioni contenute nel precedente articolo 360. Sennonché, eliminato un
paradosso se ne crea immediatamente un altro. L'idea che nel nostro Codice
convivano due norme, la seconda delle quali abroga parzialmente la prima, ha
infatti il sapore di uno scherzo: tanto più che si tratta di due norme vicine,
il cui conflitto salta agli occhi in modo eclatante. Se si volesse abrogare
l'articolo 360, per quanto concerne la denuncia per Cassazione delle «nullità
della sentenza o del procedimento », sarebbe il caso di dirlo in modo chiaro.
La conclusione è malinconica. Sull'ammissibilità di un
filtro in Cassazione alla luce dell'articolo 111, comma 7, Costituzione, si può
discutere. Ma anche le norme capaci di suscitare discussione dovrebbero essere
scritte con un minimo di perizia. Docente di Diritto privato Università Statale
di Milano © RIPRODUZIONE RISERVATA
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: ATTIVITA MARITTIMA data: 2009-05-29 - pag: 24 autore: Attività marittima.
Per mantenere le rotte non remunerative le Regioni dovrebbero impegnare 28,5
milioni di euro Tirrenia, il Governo fa i conti Prime mosse dei privati:
l'interesse di Grandi navi veloci, Lauro e Moby Raoul de Forcade GENOVA Le
Regioni interessate alle società locali di Tirrenia dovranno versare
complessivamente circa 28,5 milioni di euro per garantire la copertura di tutti
i servizi forniti da Saremar, Toremar, Caremar e Siremar. è questa la somma,
quantificata dal ministero dei Trasporti durante la sessione del tavolo
congiunto tra Governo, Regioni e sindacati, (svoltasi giovedì 21). La Sicilia,
unica contraria alla soluzione proposta, dovrebbe versare 14 milioni di euro;
la Campania circa 5 milioni; la Toscana 3 milioni; la Sardegna 3 milioni; la Puglia,
per il collegamento con le Tremiti, 1,3 milioni e il Lazio, per le isole
Pontine, 2,2 milioni. Queste risorse coprirebbero, in parte, i 46 milioni che
mancano per finanziare l'intero range di servizi e rotte delle regionali di
Tirrenia. E, comunque, basterebbero per garantire il funzionamento delle linee
fino al 31/12/2009, giorno in cui scade la proroga delle convenzioni tra lo
Stato e la compagnia, che consentono a quest'ultima di ottenere sovvenzioni. La
strada scelta dal Governo di accantonare la privatizzazione dell'intera
Tirrenia, che era stata stabilita a marzo con un Dpcm, rischia però di creare
seri problemi, sia per quanto riguarda i tempi dell'operazione, sia rispetto ai
rapporti con la Commissione Ue. In effetti, il ministero dei Trasporti,
sembrava intenzionato a procedere al taglio delle rotte meno remunerative e più
costose di Tirrenia. L'opposizione delle Regioni interessate e dei sindacati,
però, unito all'appello, giunto anche a Bruxelles, di imprenditori privati del
settore,interessati all'acquisizione delle sole linee regionali di Tirrenia, ha
fatto sì che palazzo Chigi chiedesse ai Trasporti di fare un passo indietro,
aprendo un tavolo di confronto. Cosa che è avvenuta e ha riportato alla ribalta
la cessione, a titolo gratuito (già proposta in passato), delle società
regionali alle Regioni di riferimento. Queste, messe alle strette da probabili
tagli di servizi e personale della compagnia, hanno ac-cettato, cedendo pure
alla richiesta di impegnare risorse per mantenere attive le rotte meno
convenienti. Unica contraria la Sicilia, la cui giunta, però, nei giorni scorsi
è stata azzerata. Il problema ora è Bruxelles. Il Dpcm di marzo, in cui si
diceva che sarebbe stato alienato il 100% della compagnia, mettendola
interamente sul mercato, aveva ricevuto un'informale approvazione dall'Ue
(questo, almeno, sostengono fonti vicine al Governo). Ora, però, si prospetta,
da un lato, la privatizzazione di Tirrenia spa da parte del Governo e,
dall'altro, quella di Saremar, Toremar, Caremar e Siremar, da parte delle
Regioni (presumibilmente con il mantenimento di una quota pubblica
regionale) non appena queste ultime le avranno acquisite da Fintecna. Il
Governo vorrebbe che le due operazioni di vendita a privati marciassero di pari
passo e si concludessero entro il 31 dicembre. Le Regioni, però, hanno chiesto
all'esecutivo di potrene analizzare i bilanci delle società in questione. E ciò
comporta un rallentamento dei tempi, che preoccupa palazzo Chigi. Sul fronte
Ue, il Governo è molto cauto. Prima di comunicare a Bruxelles la nuova strada
per la privatizzazione, vuole avere una risposta definitiva dalle Regioni;
anche se nutre speranze di un ok dalla Commissione, in
virtù del fatto che aziende private hanno già manifestato interesse alle rotte
regionali. Grandi Navi Veloci, ad esempio, ha assicurato alla Sardegna la
disponibilità a partecipare a società pubblico-privata per «la gestione delle linee da e per la Sardegna che dovessero
essere lasciate nel futuro da Tirrenia ». Anche il gruppo Lauro è «pronto
a partecipare alle gare» e Moby è in-teressata a Tirrenia spa. © RIPRODUZIONE
RISERVATA
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: SYSTEM (AZ.ECCELLENTI PIEMONT data: 2009-05-29 - pag: 32 autore: A
cura de Il Sole 24 ORE System AZIENDE ECCELLENTI PIEMONTE Un territorio ricco
di idee e di imprese Investimenti privati in R&D, brevetti e biotech:
primato alla Regione L e 400mila imprese attive in Piemonte fanno della regione
una delle aree più produttive del continente. Non basta: il territorio
piemontese si distingue anche per la presenza di numerose eccellenze, in
diversi settori. Si tratta di aziende fortemente orientate all'innovazione,
alla qualità, all'internazionalizzazione. Basti pensare all'alimentare, settore
composto in prevalenza da pmi che offrono prodotti tipici e di elevata qualità
riservati a nicchie di mercato. Due esempi: vino (43 Doc e 7 Docg) e cioccolato
(in Piemonte il 35% della produzione italiana). Altro comparto d'eccellenza è
l'automotive, che in Piemonte vanta una filiera d'eccellenza per inventiva,
competenze, amore per il prodotto e per qualità tecnico/estetica. Le
specializzazioni sono in diverse aree: design, progettazione, prototipazione,
automazione, produzione di componenti e moduli, produzione di massa e di
nicchia. La quota delle aziende che conducono attività significative in campo
di ricerca e sviluppo è del 40%, contro il 38% del resto d'Italia. Altissime
competenze anche nell'aerospaziale, distretto che comprende grandi aziende ben
conosciute a livello internazionale, con lo sviluppo e la produzione di sistemi
avionici ed elettrottici, di radar ed elettrobersagli, di simulatori di volo,
di propulsori spaziali, di sistemi per satelliti scientifici e infrastrutture
spaziali, di moduli per propulsori aeronautici, di velivoli o di segmenti di
velivoli. A fianco delle maggiori imprese se ne collocano altre venti di
dimensione media, specializzate nella produzione di parti, componenti o interi
gruppi, oltre a un cospicuo numero di aziende di subfornitura, compatibili con
gli standard tecnici richiesti. L'industria degli audiovisivi è un'altra delle
aree di eccellenza piemontesi. Culla del cinema italiano, Torino è da sempre un
centro di sviluppo delle tecnologie legate al settore. In particolare negli
ultimi anni, i settori dell'audiovisivo e del multimediale hanno conosciuto una
particolare evoluzione, grazie al ruolo svolto dalle aziende torinesi nelle
produzioni di grafica 3D e realtà virtuale. Anche il tessile-abbigliamento
occupa un posto importante tra le varie industrie piemontesi, con una
produzione di altissima qualità. Importante il comparto meccanotessile, che
produce macchine per tutta la filiera, oltre a sistemi di automazione e di
controllo dei processi produttivi. Tutto il tessuto produttivo e
imprenditoriale piemontese è sostenuto da una rete di centri R&D (oltre 200
attivi, di cui 147 pubblici e 75 privati) e parchi tecnologici, che fanno della
regione un'area ad alto tasso di innovazione (oltre 18mila gli addetti, con una
percentuale di spesa sul Pil dell'1,7%). Anche per quanto riguarda le
transazioni di tecnologia con l'estero, il Piemonte è ai primi posti: con una
quota del 15% sul totale nazionale dell'export di tecnologia e una quota di
poco inferiore al 7% sul totale dell'import, la regione è seconda solo a
Lombardia e Lazio. Il Piemonte, inoltre, è la prima regione
italiana in termini di investimenti privati in ricerca e sviluppo e in numero
di brevetti industriali oltre che in numero di start-up biotech. I ricercatori
impegnati nei settori biotech, farmaceutico e medico sono circa 1.500 e i
gruppi di ricerca pubblici 800 (il 60% dei quali in biomedicina) e possono
contare su una rete di cooperazione tra aziende, Università, centri di
ricerca, formazione e parchi scientifici e tecnologici.
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( da "Corriere della Sera"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della
Sera sezione: Esteri data: 29/05/2009 - pag: 17 Diplomazia Rientrano le
tensioni con gli Usa. La Santa Sede apprezza la scelta: «Eccellente» Obama manda
un teologo in Vaticano Miguel Diaz nominato ambasciatore. Si prepara l'incontro
con il Papa CITTÀ DEL VATICANO Da una settimana, a dimostrazione di quanto
fosse delicata la faccenda, era il segreto meglio custodito tra la Casa Bianca
e il Vaticano. L'ex ambasciatore Thomas Melady aveva fatto sapere ai colleghi:
«Vedrete, sarà una felice sorpresa ». La sorpresa si chiama Miguel H. Diaz, è
nato all'Avana 45 anni fa e sarà il nuovo ambasciatore americano presso la
Santa Sede: non un diplomatico ma un giovane outsider, un teologo per il Papa
teologo, un cattolico non troppo connotato, uno che alla casa Bianca
definiscono «chiaramente pro life» sull'aborto e tuttavia ha firmato il
documento delle 26 personalità cattoliche a difesa del ministro della Salute Kathleen
Sebelius, anche lei cattolica ma per la libertà di scelta. In una parola, «una
scelta intelligente di Obama», dicono ai piani alti del Vaticano. «Una scelta
eccellente», fa sapere l'arcivescovo Pietro Sambi, nunzio a Washington. Miguel
H. Diaz ha già ottenuto l'«agreement», il gradimento formale della Santa Sede,
ora attende solo la conferma del Senato Usa. E così la situazione, dopo mesi,
si è sbloccata, e con essa «l'unico ostacolo» che si frapponeva ad un incontro
tra il Obama e Benedetto XVI. «Se il presidente Usa chiederà di vedere il Santo
Padre, sarà senz'altro ricevuto », fanno sapere Oltretevere. A questo punto è
probabile che Obama possa vedere il Papa nei giorni del G8 che si riunirà a
L'Aquila dall'8 al 10 luglio: il 13 è previsto che il Papa parta per le vacanze
in Val D'Aosta, i giorni buoni potrebbero quindi essere prima o dopo il
vertice. L'indicazione del nuovo ambasciatore è arrivata dopo mesi di voci su
candidati proposti «informalmente» e non graditi Oltretevere. Dagli Usa era trapelato
pure il nome di Caroline Kennedy, voce smentita seccamente sia dalla Casa
Bianca che dal Vaticano. Molte indiscrezioni, del resto, erano alimentate dallo
scontro politico americano. Gli ambienti «teocon» vicini a Bush tendevano ad
accreditare l'idea di un conflitto quasi irrimediabile tra Obama e il Papa. Le
cose non stavano proprio così. È vero che l'episcopato americano non ha
risparmiato critiche alle idee del presidente in tema di bioetica. Ma è anche
vero che negli ultimi tempi sono arrivati segnali di distensione. La politica
estera è un terreno di incontro tra Usa e Santa Sede: Benedetto XVI, per la
pace tra israeliani e palestinesi, ha sostenuto il piano «due popoli, due
Stati» caro anche a Obama. Quanto ai temi etici, dieci giorni fa l'Osservatore
Romano riconosceva a Obama «la ricerca di un terreno comune » per «affrontare
la delicata questione dell'aborto». E questo commentando l'intervento del
presidente americano all'università Notre Dame,
cerimonia disertata per protesta contro Obama dall'ex ambasciatrice «teocon»
Mary Ann Glendon. Curiosamente, il nuovo ambasciatore, già consigliere di Obama
in campagna elettorale, si è laureato e ha insegnato proprio nell'ateneo
dell'Indiana. È docente di teologia alla St. John's University e al College of Saint
Benedict in Minnesota, parla quattro lingue compreso l'italiano («crepi il
lupo!», ha risposto ieri agli auguri) e legge il greco, i latino e il tedesco.
Sposato con la signora Marian e «padre orgoglioso di quattro bambini», ha una
storia affine a Sonia Sotomayor, nuovo giudice della Corte Suprema:
figlio di un cameriere e di una centralinista, è il primo in famiglia ad aver
fatto l'università ed ora il primo ispanico a
rappresentare gli Usa in Vaticano. «Che si sia scelto un teologo dimostra quanto
seriamente l'amministrazione tenga alle relazioni col Vaticano», dicono alla
Casa Bianca. E lui: «Se il Senato mi confermerà, spero di essere un ponte tra
la nostra nazione e la Santa Sede». Presidente Il presidente americano Barack
Obama, 47 anni Soddisfatto Papa Benedetto XVI: ha approvato la nomina Gian
Guido Vecchi
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
L'ULTIMO LIBRO DI
COMERCI La filosofia affascina e all'ExMe c'è il pienone TEMPIO. è raro che un
gran numero di persone assista alla presentazione di un libro di filosofia,
così come è avvenuto nei giorni scorsi alla presentazione dell'ultimo volume di
Nicola Comerci, dedicato al pensiero del filosofo francese Maurice
Merleau-Ponty. Perché, si sa, la filosofia affascina, ma gli affascinati sono
poca cosa rispetto alla moltitudine che a un saggio di Kant o Aristotele
preferisce la lettura di un romanzo. è stato perciò sorprendente vedere che
circa 200 persone all'ExMe hanno ascoltato con attenzione la presentazione. Docente trentenne di filosofia al Dettori, Comerci insegna anche
alla facoltà di Lettere dell'Università di Sassari, dove da 5 anni tiene la
cattedra di Filosofia politica. Il libro, oltre 400 pagine, si intitola «La
deiscenza dell'altro», edito dalla Mimesis di Milano, racchiude il risultato di
una ricerca che ha impegnato l'autore per 9 anni. Durante la serata,
organizzata dall'Associazione «Carta dannata» e dalla libreria Max88,
l'assessore provinciale Francesco Carbini e gli insegnanti Tomaso Panu e
Giuseppe Pulina hanno spiegato i motivi di interesse che rendono ancora oggi
attuale e stimolante il pensiero di Merleau-Ponty, uno dei filosofi più
importanti del dopoguerra. Sono stati toccati i temi della fenomenologia e
dell'esistenzialismo, spaziando dalla riflessione sulla crisi contemporanea del
soggetto al problema della libertà individuale, della morale e della politica. Comerci
ha spiegato come in Merleau-Ponty sia presente e costante la riflessione
sull'ardua questione del senso dell'esistenza, affrontata secondo un punto di
vista prescientifico, basato sull'importanza esistenziale per ogni uomo di
dimensioni quali il corpo, la ragione, il sentimento, il rapporto con gli
altri. In particolare, secondo il giovane studioso, è presente in Merleau-Ponty
un'idea innovativa della comunità umana, intesa come la sfera in cui ogni
individuo può raggiungere e realizzare se stesso grazie alla partecipazione al
progetto di vita degli altri, in vista della creazione di un destino comune. Un
inno alla solidarietà e al rispetto verso gli altri dunque, ma anche un bel
libro da leggere.
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( da "Corriere della Sera"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della
Sera sezione: Economia data: 29/05/2009 - pag: 34 Fondazione Corsera Le visioni
di Castells e l'automa finanziario MILANO Ci salveranno la politica e
l'innovazione tecnologica. O meglio: salveranno l'America, non l'Europa.
Ridotto all'osso è questo lo stretto sentiero d'uscita dalla crisi individuato
da Manuel Castells, uno dei più influenti pensatori mondiali, sociologo (ed
economista) che si divide fra la nativa Spagna (L'Università
di Barcellona) e la California (prima docente a Berkeley e ora alla University of Southern California), autore
di una ventina di opere fra cui la celebre trilogia «The information age».
Castells ne ha parlato ieri al convegno «Dalla follia finanziaria alla politica
della speranza», organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera. La
sua analisi su cosa è successo dalle Reaganomics a oggi non si discosta
ovviamente da quella di molti colleghi: il dilagare di un mostro finanziario
senza controlli, globalizzato, tutto concentrato nel moltiplicare il denaro
inventando strumenti sempre più sofisticati, basati su formule matematiche
tarate su una realtà immaginaria e replicati all'infinito fino a eludere ogni
pretesa di trasparenza e di verifica contabile. Tutto questo in un'economia
globale fortemente squilibrata: da un lato gli accumulatori di capitali (Cina
in primo luogo) dall'altro consumatori di capitali (Gli Usa). «Abbiamo creato
un gigantesco robot globale privo di cervello», ha sintetizzato Castells. E
oggi che quel castello è crollato ne misuriamo le conseguenze. Ma quello che
più interessa al sociologo è osservare come dalla perdita di reddito e posti di
lavoro, stiano proliferando negli Usa nuovi comportamenti sociali, dagli orti
urbani i cui prodotti vengono venduti via internet fino al baratto elettronico.
L'innovazione tecnologica può portare l'economia a forme di sviluppo ambientale
e sociale più sostenibili. E gli investimenti che il presidente Obama sta
orientando in questo senso assicurano l'impulso necessario. Grazie, in primo
luogo, al forte appoggio di cui gode fra gli americani. In Europa, invece, lo scenario
è diverso spiega visto che le società civili di quasi tutti i paesi hanno una
totale sfiducia nelle classi politiche. M.Castells G.Ra.
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(
da "Tempo, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Lancia l'allarme il vice presidente del Consorzio «Sabina Universitas» Maurizio Chiarinelli «>Non
facciamo morire l'Università» Rieti Carenza nella gestione e fondi col
contagocce: «Necessaria una svolta» Giulio Polidori Giù le mani dall'università. Dopo la partecipazione di
alcuni docenti e personaggi illustri del centro-sinistra a incontri in Regione,
con esponenti della Tuscia di Viterbo e a conviviali sindacali, è
arrivato ieri un comunicato molto risentito da parte della Sabina Universitas.
«Un certo sbigottimento ha assalito chi sta operando con reale disinteresse e
fattivo spirito di servizio nella gestione dell'attività del consorzio
universitario Sabina Universitas - scrive il vice presidente Maurizio
Chiarinelli - Mi riferisco ai Dipendenti e all'Ufficio di Presidenza (ridotto
ahimè al sottoscritto ed alla disponibilità dell'altro vice presidente dott.
Riccardo Bianchi). In effetti le prestigiose presidenze succedutesi, per
giustificabili ed ineludibili impegni, non hanno potuto garantire ad oggi un
concreto e significativo contributo di presenza. Eppure, da alcune settimane,
si va constatando un improvviso interesse ed una vera e propria gara per
acquisire il patrocinio del progetto Università, interesse che lascia
quantomeno perplessi e che coincide con la campagna elettorale». Dal luglio
2005, data della costituzione del Consorzio Universitario, gli enti locali, in
modo bipartizan, si sono dovuti impegnare prima nella faticosa liquidazione
della preesistente Fondazione Sabina Universitas, poi nella non semplice
stabilizzazione dei Lavoratori precari che svolgevano la loro opera, quindi
nella risoluzione di contenziosi economici con le Università convenzionate. «Né
va dimenticata la gestione quotidiana dei problemi economici determinati da un
bilancio che, al di fuori dei proclami, è comunque piuttosto scarno con pesanti
ritardi nei versamenti delle quote da parte di alcuni Soci. Oggi la Sabina
Universitas conta quasi 2000 iscritti in 11 Corsi di Laurea anche specialistica
e 5 Master di I e II livello». «Quello che amareggia - ha detto Chiarinelli - è
il fatto che alcune attività collegate e collegabili al ruolo istituzionale
della Sabina Universitas siano state messe in atto dimenticando totalmente la
stessa Sabina Universitas: ad esempio, la costituzione del Comitato Ristretto
per la promozione di programmi di ricerca e di sperimentazione agro-ambientali
nel Lazio».
(
da "Nuova Venezia, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7
- Attualità PIù FONDI ALL'UNIVERSITà SEGUE DALLA PRIMA E il Pd fa bene a
ricordarlo, perché non vi sarà barba di riforma o di riformatore che riuscirà
nell'intento, pur sacrosanto, di dare autentica competitività al nostro sistema
universitario senza fornire il necessario carburante perché la macchina si
muova. Insomma, come si sa, non si possono fare le nozze con i fichi secchi. Il
governo sembrava aver imboccato la strada di una sorta di scambio
risorse-riforme, ma i tempi sono assai ristretti, ormai. Se nel prossimo Dpef e
nel successivo testo di legge finanziaria non ci saranno segnali precisi e
concreti di un cambiamento di rotta rispetto alla manovra economico-finanziaria
varata l'estate scorsa, il nostro sistema universitario si allontanerà ancora di
più da quelli dei Paesi nostri partner in Europa. E saranno davvero dolori per
gli Atenei e per l'intera collettività nazionale. La seconda. Il disegno di
legge del Pd affronta praticamente tutti i temi sul tappeto, per ridare competitività alle nostre università. Non solo governance e reclutamento nonché promozione e sviluppo
delle carriere, ma anche finanziamento e procedure per la ricerca di base,
quella tipicamente svolta nelle università. E anche stato giuridico dei docenti, con l'istituzione della
terza fascia dei professori, superando l'attuale assetto su due livelli e con
il ruolo, per molti versi anomalo, dei «ricercatori universitari». E poi
rideterminazione dei settori scientifico-disciplinari, da ridefinire in numero
non superiore a cento; che sarebbe una rivoluzione epocale nei nostri atenei,
per ragioni evidenti a tutti coloro che in essi vivono e lavorano. Vi sono
anche provvedimenti assai innovativi per i giovani, con una forte
valorizzazione del dottorato di ricerca e con proposte dettagliate per il
post-doc, ma anche norme precise sulla costituzione degli organici in ciascuna
sede, per evitare abusi che stanno portando in modo irresponsabile alla
creazione di un vasto precariato di giovani senza prospettive. E non viene
dimenticato il tema cruciale del diritto allo studio, con l'introduzione di un
meccanismo di istituzione di borse di studio a livello nazionale che possano
essere «spese» dai migliori tra i nostri giovani, andando a studiare nell'università che preferiscono, in base alle loro attitudini e
aspirazioni, senza essere costretti a frequentare l'ateneo sotto casa se non li
può sostenere finanziariamente la famiglia di provenienza. C'è però una
preoccupazione di fondo che nasce in chi legge questo disegno di legge, e lo
giudica spassionatamente, al di là dei pur molti punti convincenti che
presenta. Soprattutto quando parla di governance e di reclutamento e
progressioni di carriera, vi si legge un impianto fortemente autonomista. Il
che è giustissimo, in sé. Ma sarà maturo l'intero nostro sistema universitario
per un balzo così decisamente orientato in direzione di un autonomismo tanto
spinto da essere foriero di catastrofi se non retto da un altrettanto forte
senso di responsabilità istituzionale? Non sarebbe forse meglio procedere con maggiore
gradualità? Di esempi non proprio edificanti di esercizio dell'autonomia ne
abbiamo avuti parecchi, negli ultimi anni, ahimè... E conviene riconoscerlo
francamente. Vincenzo Milanesi
(
da "Secolo XIX, Il"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Scoperta
all'Ist di Genovauna proteina antitumore la ricerca pubblicata su "nature" Blocca
la replicazione incontrollata delle cellule all'origine del cancro genova. C'è
una proteina che funziona come un interruttore e regola l'attività dei
"guardiani" delle cellule, contribuendo a impedire che si crei un
circolo vizioso che può portare alla deviazione delle cellule stesse, e
quindi all'insorgenza di un tumore. La proteina, che appare un possibile
obiettivo per future terapie anticancro, è stata individuata grazie alla
ricerca di Paola Briata e Roberto Gherzi, due ricercatori del Servizio di
Trasferimento Genico dell'Istituto Nazionale per la Ricerca
sul Cancro di Genova, che sono giunti a questo importante risultato grazie alla
collaborazione con le Università della California a San Diego e di centri di
ricerca di Londra e Basilea. Lo studio è stato pubblicato
sulla prestigiosa rivista Nature. In pratica gli studiosi genovesi hanno
trovato una chiave che spiega un meccanismo tanto sofisticato quanto complesso,
pur se del tutto invisibile. Ci sarebbe infatti una proteina, che è appunto
quella individuata a Genova, che rappresenta un naturale interruttore del
circuito che regola la produzione di microRNA e quindi lo sviluppo fisiologico
cellulare. Se questa proteina non c'è, il sistema si altera e la cellula si
replica senza alcun sistema di controllo. La scoperta "made in Genoa"
diventa quindi fondamentale per spiegare l'anarchia delle cellule neoplastiche,
che col tempo diventano autonome rispetto all'organismo e si riproducono in
maniera incontrollata dando origine al cancro. Alla base di questo meccanismo
ci sarebbero i microRNA, piccole molecole dell'acido nucleico. I microRNA
regolano infatti diverse funzioni fondamentali della cellula, compresa la
possibilità di tenere sotto controllo la crescita e lo sviluppo della cellule.
Normalmente, quindi, le cellule controllano la quantità di microRNA che vengono
prodotti, al fine di salvaguardare la propria riproduzione. Ma quando il
sistema si altera e i microRNA agiscono in libertà, senza più il necessario
rigore imposto dalla cellula stessa, si può creare il patatrac. E le unità che
compongono un determinato organo cominciano a replicarsi in maniera
incontrollata, dando luogo al tumore. Riuscire a bloccare questo meccanismo è
uno degli obiettivi che stanno maggiormente a cuore ai ricercatori, e sui quali
vengono dirottati gli sforzi degli scienziati. La possibilità di influire
sull'attività dei microRNA, nel futuro, potrebbe creare una nuova strada per
trattare i tumori, regolando dall'interno i sistemi che danno il via alle
malattie. Ma per questo ci vorrà tempo, anche perché siamo solo agli studi di
base. Ciò che più conta è che la ricerca genovese continua a indagare
sull'importanza dei microRNA nella genesi del tumore, su un filone che sta
offrendo importanti evidenze scientifiche. Solo qualche tempo fa indagini condotte
in collaborazione tra Simona Zupo del Servizio di Immunologia Clinica dell'Ist
di Genova e il Kimmel Cancer Center di Filadelfia avevano infatti aperto un
velo sui meccanismi che "sganciano" la cellula dalle sue abitudini,
almeno per quanto riguarda la leucemia linfatica cronica, uno dei più diffusi
tumori del sangue che colpisce in Italia circa 3.500 persone ogni anno. Anche
in questo caso la "colpa" sarebbe dei microRNA, che vengono prodotti
dalle cellule normali e inibiscono la replicazione delle cellule stesse, ma che
invece sono del tutto assenti sulle cellule "malate" della leucemia.
Questi studi sui microRNA sono stati recentemente pubblicati
sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS e potrebbero aprire affascinanti
prospettive nella diagnosi precoce e nel trattamento di questa malattia maligna
del sangue così come di altre forme tumorali. Ora le speranze si amplificano,
anche grazie alla ricerca di Briata e Gherzi che riporta Genova al centro
dell'attenzione della comunità scientifica mondiale.Federico Mereta 29/05/2009
Audio e articoli per ripercorrere la vicenda Provincia di Savona il Pdl
riammesso alle elezioni di giugno 29/05/2009 Lippi tiene Fantantonio fuori
dalla Nazionale Pellissier e Mascara preferiti a Cassano video a confronto
29/05/2009 NAVIGANDO 29/05/2009 Spese pazze Crisi? C'è chi spende 250.000
sterline per la cuccia del cane 29/05/2009 TIFOSERIE - La squadra del cuore:
www.ilsecoloxix.it/genoaclub www.ilsecoloxix.it/sampclub 29/05/2009 Tempo
libero Concerti, mostre e cinema: l'agenda del fine settimana 29/05/2009 A
Parigi il tennis esalta anche la femminilità Fascino & racchetta guarda le
bellezze del Roland Garros 29/05/2009 Video A Umbria jazz i musicisti di strada
di Nairobi 29/05/2009
(
da "Travel Trade
Italia.com" del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
29/05/2009
08.22 Gnv apre ad una partnership con la Regione Sardegna "Siamo pienamente disponibili ad entrare in una società pubblico-privata con la Regione Sardegna nel caso
in cui Tirrenia dovesse lasciare libere delle rotte verso l'isola". Questa
la dichiarazione di Ariodante Valeri, direttore generale di Grandi Navi Veloci,
a seguito di una serie di incontri che Gnv ha avuto a livello regionale e
locale."Riteniamo di avere competenze tali da poter gestire le
eventuali rotte che dovessero essere lasciate libere da Tirrenia - spiega
Valeri -: noi diamo la nostra disponibilità nel garantire un supporto
operativo. Anche la Regione Sardegna, dal canto suo, ha accolto molto
positivamente la nostra proposta. Ma dobbiamo aspettare l'esito delle decisioni
del Governo in merito alla questione Tirrenia". Una scelta, quella di Gnv,
presa anche sull'onda dei risultati positivi registrati proprio verso l'isola:
a aprità di partenze il load factor medio sulle due linee coperte da Gnv è
cresciuto del 33%. Siti sponsorizzati
(
da "Sardegna oggi"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
lunedì,
18 maggio 2009 Strategie contro la desertificazione Si terrà a Stintino un workshop
internazionale che prevede la partecipazione di studenti di undici Paesi
europei, esperti e docenti dell’Università di Sassari.
Ad organizzarlo, con il patrocinio del Comune di Stintino, è lo Iaas – Asa
Sassari, l’associazione degli studenti della Facoltà di Agraria di Sassari. Gli
ottanta partecipanti, provenienti da undici Paesi europei (Portogallo, Spagna,
Italia, Grecia, Macedonia, Turchia, Polonia, Romania, Serbia, Slovenia,
Germania), si ritroveranno quindi lunedì 25 maggio, alle ore 9,30, nella sala
consiliare di Via Torre Falcone numero 5 per un workshop internazionale dal
titolo “Desertification and land degradation, strategies and
activities” e al quale prenderanno parte anche il sindaco Antonio Diana e gli
assessori all’Ambiente Antonella Mariani e al Turismo Angelo Schiaffino.
-->STINTINO - Un convegno internazionale per parlare dei temi dell’ambiente, delle strategie e delle attività da adottare e che
vedrà seduti al tavolo dei relatori esperti del settore, docenti universitari sassaresi
e soprattutto studenti italiani, turchi, spagnoli e greci. Tutti accomunati tra
loro dagli studi sulle problematiche della desertificazione e del degrado del
territorio, condotti o sul proprio territorio di provenienza o in zone del
mondo con scarse risorse idriche. Ad aprire i lavori del workshop, che si terrà
integralmente in lingua inglese, sarà Andrea Motroni del Dipartimento
specialistico regionale idrometeoclimatico dell’Arpas,
che si soffermerà sull’opportunità del confronto tra studenti stranieri sulle
problematiche della desertificazione. Spetterà quindi alla rappresentanza degli
studenti della Facoltà di Agraria appartenenti al Nucleo di ricerca sulla
desertificazione presentare i loro studi sull’argomento.
Alessandro Delitala del Dipartimento specialistico regionale idrometeoclimatico dell’Arpas si occuperà di svolgere un’analisi sul cambiamento
climatico. Giorgio Ghiglieri del Nucleo di ricerca sulla desertificazione (Nrd)
parlerà delle risorse idriche nei territorio aridi e semiaridi dell’Africa e presenterà due progetti eseguiti in Tanzania e
Mauritania. Salvatore Madrau del Nrd parlerà degli studi sulla desertificazione
nella Nurra. Sarà quindi la volta della rappresentanza degli studenti dell’Asaf
dell’Università di Firenze che porterà a conoscenza della platea l’esperienza in Somalia sul pascolo e la desertificazione. Gli
studenti del Nucleo di ricerca sulla desertificazione di Sassari esporranno il
progetto Smap II e illustreranno le strategie per combattere la desertificazione nel Nord Africa.
È prevista inoltre la presenza di un esponente della Coldiretti che si occuperà
delle politiche agricole europee sulla desertificazione. Nel pomeriggio gli
studenti dello Iass Grecia di Atene e Salonicco illustreranno la loro
esperienza del 2007 sugli incendi e la desertificazione. Giuseppe Brundu del
Corpo forestale regionale si occuperà delle cause degli effetti del degrado del
territorio e delle piante invasive. Spetterà quindi agli studenti turchi dello
Iaas di Ankara parlare delle loro esperienze per poi lasciare spazio ai
colleghi spagnoli che spiegheranno le azioni adottate per contrastare la
desertificazione nelle zone aride del Continente Iberico con l’utilizzo delle biomasse. Saranno infine gli esperti
dell’Ispra (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ex Icram) a
chiudere il convegno con una relazione sull’erosione
delle dune della spiaggia della Pelosa. L’incontro si inserisce all’interno del
meeting che coinvolge gli ottanta studenti europei dal titolo “Desertification, loss
of biodiversity and renewable energies - finding the way to go”, elaborato dallo Iaas – Asa Sassari in collaborazione con
la direzione mondiale dello Iaas e che si terrà in Sardegna dal 21 al 28
maggio. Nell'ambito del meeting sono previsti momenti d’incontro con il mondo agricolo e la cultura sarda. -->
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
Pagina 344 Il Mediterraneo frontiera sempre più mobile --> Il Mediterraneo
crocevia di civiltà e mondi diversi, di religioni e culture, di lingue e
commerci. Un crogiolo di popoli che si affacciano sul mare nostrum dei latini,
ieri nemici, oggi alleati e domani chissà. Quel Gheddafi che sino a pochi anni
fa era nella lista nera dei leader "canaglia" ora si propone come uno
dei principali interlocutori tra l'Europa e l'Africa maghrebina. Area
"caldissima" appena dieci anni fa, la costa balcanica sull'Adriatico
adesso è zona di pesca e turismo mentre le navi da guerra si sono spostate nel
canale di Suez per la minaccia dei pirati somali. Cresce in Italia l'allarme
per l'invasione dei clandestini africani che trovano Pantelleria, Sicilia e Sardegna
più facili da raggiungere rispetto alle spiagge spagnole sorvegliatissime e
circondate dal filo spinato. Traffici e politiche, pericoli e alleanze,
cambiano continuamente nel bacino che ha visto nascere le grandi potenze
dell'antichità. Per tre giorni, sino a domani, di Mediterraneo si parla nelle
aule del corpo aggiunto della facoltà di Lettere dove si alternano nelle otto
sessioni duecento studiosi di diverse discipline. Ben 150 arrivano dalle università degli Stati Uniti e fanno parte del Msa (Mediterranean
studies association), un organismo americano con soci in Italia, Francia,
Germania, Portogallo e Spagna, che qui a Cagliari celebra il suo dodicesimo
congresso. Tra i relatori anche studiosi turchi, greci, ciprioti, israeliani e
canadesi. «Un grande impegno e un onore avere in Sardegna
tanti studiosi di fama» dice Luciano Gallinari, il ricercatore del Cnr che
insieme alla docente
dell'ateneo cittadino Olivetta Schena ha organizzato l'evento cagliaritano: «Un
ampio confronto tra specialisti, ma anche un'occasione unica per far conoscere
l'isola agli americani che sono davvero appassionati della nostra storia e
cultura». Luciano Codignola Bo da un anno è direttore dell'Istituto di
storia dell'Europa del Mediterraneo del Cnr che ha sede a Cagliari e istituti a
Genova, Milano e Torino. Docente di storia si occupa anche di Mediterraneo. «Il
tema principale - spiega nel suo intervento - è capire quando il bacino
mediterraneo sino a un certo momento è stato una via di comunicazione che univa
popoli di sponde opposte, poi è diventato una frontiera, un muro di divisione.
Ecco, il dibattito tra gli studiosi è di stabilire quando è avvenuto questo
passaggio. Difficile se non impossibile trovare una data convenzionale. C'è chi
dice il periodo dell'invasione turca, chi la battaglia di Lepanto, chi ipotizza
l'Ottocento e l'epoca del colonialismo». Codignola Bo sottolinea i
"ribaltoni" della storia: «Il Cristianesimo è nato in Oriente ed è
arrivato a Roma attraverso questa via. Oggi la Palestina è zona di frontiera. Come
frontiere sono lo stesso Israele, ma anche la Turchia con un piede ad Occidente
e uno in Islam, Pantelleria e Gibilterra davanti alle coste africane». Il
concetto di frontiera è molto "americano", spiega il direttore del
Cnr: «Non è qualcosa di immobile e definito come una muraglia, ma una linea
ideale sempre in movimento. Così i bianchi avanzavano nel Far West, portatori
di civiltà nel mondo della non civiltà rappresentato dagli indiani». Concetti,
questi, ricorrenti nel convegno che vede scorrere gli argomenti più vasti. Il
Mediterraneo sotto tutti i punti di vista: si discute di grandi eventi e fatti
minori, di economia e arte, di musica e cinema, di religione e letteratura. Una
sessione è dedicata ovviamente alla Sardegna con numerose relazioni di docenti
e ricercatori del Cnr e dei due atenei isolani. Tra i vari temi toccati nella
giornata di ieri i legami tra Europa e Americhe. Martino Contu, studioso di
Villacidro, si è soffermato sull'emigrazione sarda in Uruguay: «Una piccola
minoranza rispetto alle migliaia di sardi finiti in Argentina, ma molto
rappresentativa con garibaldini, medici, imprenditori che hanno lasciato una
traccia nei documenti e nei ricordi», dice Contu. «Nel tempo emerge un
paradosso: il Mediterraneo, bacino quasi chiuso, diventa una via piena di
pericoli dove si confrontano popoli e culture opposte, mentre l'Atlantico si
trasforma in un'autostrada pacifica che unisce la civiltà occidentale al nuovo
Mondo», rileva Codignola Bo. Il convegno si conclude domani. Nel 2010
appuntamento a Salamanca. CARLO FIGARI
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
Pagina 344 Incontri L'Università di Cagliari Da Enrico Costa al mondo, minori e
minoranze Incontri. L'Università di Cagliari --> È una notizia che possiamo
considerare in controtendenza, se pensiamo a quel che di solito si dice
dell'Università: in affanno, priva di mezzi, bisognosa di riforma, ripiegata su
se stessa, afflitta da problemi di gestione, sospettata per le modalità di reclutamento dei docenti. Eppure vitale, almeno a giudicare da
quanto abbiamo visto nei giorni scorsi a Cagliari, dove si è celebrato il convegno
Minori e minoranze tra Otto e Novecento . È il quarto appuntamento di
un'iniziativa avviata dalla Facoltà di Lingue e letterature straniere con
l'intento di costruire un momento di confronto fra gli studiosi che operano al
suo interno. I risultati, nel corso degli anni, non sono mancati, e
anche in questa circostanza è emersa la forza dell'impegno di ricerca da cui
sono animati molti fra gli insegnanti della Facoltà. Studiosi di letteratura
italiana, francese, inglese, tedesca, spagnola, americana, linguisti, storici,
lessicografi: un patrimonio di competenze che nelle giornate del convegno hanno
avuto modo di esprimersi e di confrontarsi con la sapienza degli ospiti venuti
da fuori: il critico Filippo La Porta, la studiosa di teatro Patrizia Corvino, Giuseppe
Serpillo, uno dei massimi esperti di letteratura irlandese, Joseph Buttigieg,
studioso di letterature comparate, editore in America dei Quaderni del carcere
di Gramsci. Il tema affrontato è centrale nel dibattito contemporaneo, non solo
nell'ambito critico-letterario ma anche in quelli sociali e politici: si
discute di minori e di canone letterario e immediatamente si pensa agli
scrittori che in tutto il mondo, specialmente nei paesi in via di sviluppo,
conquistano i lettori e nelle loro opere affermano un'idea di identità legata
alle grandi trasformazioni che hanno segnato il Novecento e ancora si esprimono
nel nuovo millennio. Un convegno “internazionale”,
dunque: e per molteplici aspetti. Ma anche un'occasione per riflettere sulla letteratura
sarda e sul suo massimo rappresentante prima della Deledda: lo scrittore Enrico
Costa di cui quest'anno ricorre il centenario della morte. Il convegno ha
voluto occuparsene non nella forma celebrativa tipica degli anniversari, ma
osservando gli elementi che dalla sua personalità riportano al generale tema
dei “minori” e del “canone letterario”. Costa è stato un
intellettuale italiano ed europeo al passo con i tempi, attento conoscitore del
dibattito culturale e letterario contemporaneo, fortemente determinato a osservare
la storia sarda nell'unica prospettiva in cui possa essere conosciuta e
compresa: quella delle relazioni che l'Isola e i suoi intellettuali
intrecciarono nei diversi momenti del tempo con Roma, con Madrid, con Torino,
con l'Europa e con l'Africa, con il fervido universo mediterraneo. Un
centenario fuori dagli schemi e dalle consuete ritualità: anche perché a
parlare di Costa sono stati chiamati dieci giovani studiosi che hanno portato
la freschezza del loro punto di vista e il contributo autentico di ricerche in
corso su diversi aspetti di un'opera poliedrica. Hanno parlato di problemi
filologico- letterari e di storia, dell'attività giornalistica, dell'impegno
come autore di teatro e della fortuna che ebbe all'estero con la traduzione del
romanzo Giovanni Tolu . Forse è solo un piccolo segnale, ma aiuta a sperare nel
futuro dell'Università e, un poco, anche in quello della Sardegna. GIUSEPPE
MARCI
(
da "TTG Italia Online"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
29/05/2009
08.22 Gnv apre ad una partnership con la Regione Sardegna "Siamo pienamente disponibili ad entrare in una società pubblico-privata con la Regione Sardegna nel caso
in cui Tirrenia dovesse lasciare libere delle rotte verso l'isola". Questa
la dichiarazione di Ariodante Valeri, direttore generale di Grandi Navi Veloci,
a seguito di una serie di incontri che Gnv ha avuto a livello regionale e
locale."Riteniamo di avere competenze tali da poter gestire le
eventuali rotte che dovessero essere lasciate libere da Tirrenia - spiega
Valeri -: noi diamo la nostra disponibilità nel garantire un supporto
operativo. Anche la Regione Sardegna, dal canto suo, ha accolto molto
positivamente la nostra proposta. Ma dobbiamo aspettare l'esito delle decisioni
del Governo in merito alla questione Tirrenia". Una scelta, quella di Gnv,
presa anche sull'onda dei risultati positivi registrati proprio verso l'isola:
a aprità di partenze il load factor medio sulle due linee coperte da Gnv è
cresciuto del 33%.
(
da "Savona news"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Albenga:
gli alberi e la città, un convegno al San Carlo Si intitola "Gli alberi e
la città". E' il titolo del convegno in programma questa mattina all'auditorium
San Carlo (palazzo Oddo) ad Albenga. Si tratta di una serie di incontri ed
interventi con alcuni fra i più validi esperti italiani del settore. Ad
organizzarlo un gruppo di arboricoltori locali desiderosi di fare avvicinare
anche il grande pubblico alle tematiche legate alla natura. I relatori del convegno saranno: Francesco Ferrini (docente di arboricoltura presso
l'Università di Firenze) Francesco Mati (agronomo del Mati di Pistoia) Marcello
Parigini (docente di
arboricoltura e fitopatologia presso la Scuola Minoprio) e Carmelo Frusciane
(agronomo, libero Professionista).
(
da "Avvenire"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cervelli
CRONACA 29-05-2009
Napolitano: «Immigrati preda di reti criminali» DA ROMA LUCA LIVERANI L a crisi
economica globale rischia di inasprire i rapporti tra Europa e Africa.
Spingendo i paesi ricchi a «mettere in discussione i valori di solidarietà e
accoglienza» propri delle democrazie. Dal Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano, nella Giornata dell'Arica, arriva un monito alle nazioni
sviluppate: attenzione a non far scontare le difficoltà dell'economia globale
al Continente nero, nella cooperazione come nei confronti dei migranti che si
affidano a «reti criminali ». L'occasione è la celebrazione al Quirinale del
46° anniversario dalla fondazione dell'Unione africana. Assieme ad ambasciatori
e uomini di governo africani ci sono i ministri dell'E- conomia Giulio
Tremonti, degli Esteri Franco Frattini, oltre a Romano Prodi in qualità di
rappresentante per il peacekeeping dell'Onu e dell'Unione africana e Andrea
Riccardi della Comunità di S.Egidio. «La crisi che mette a repentaglio le
economie più fragili e incide sulle possibilità di intervento dei paesi più
forti con strumenti adeguati dice dunque il Presidente della Repubblica non
deve innescare una spirale perversa tale da mettere in discussione i valori di
solidarietà ed accoglienza, nel rispetto della legge, cui si ispirano le nostre
democrazie». La crisi sta cancellando i timidi segnali positivi che arrivavano
dall'Africa, dice Napolitano: «Il tasso di crescita del Continente africano
negli anni 200-2007 ha
conosciuto un andamento crescente, giungendo al 6% nel 2007. La crisi economica
e finanziaria che ha successivamente colpito i Paesi industrializzati ha
interrotto questo ciclo di crescita sottolinea il Capo dello Stato e tali
effetti negativi potrebbero ampliarsi se la comunità internazionale non metterà
in atto misure adeguate a contenere i rischi della recessione e ad aiutare
l'Africa a rafforzarsi ulteriormente». Sottosviluppo e guerre, ricorda poi
Napolitano, «sono all'origine di emergenze umanitarie e di drammatici fenomeni
migratori che intaccano la dignità delle popolazioni più svantaggiate,
costringendo troppi esseri umani a diventare vittime di reti criminali che
approfittano della loro miseria e si arricchiscono alle loro spalle ». Dunque
l'Europa non può solo chiudersi a fortezza: «Abbiamo il dovere di avviare,
anche in rapporto a una politica europea dei flussi migratori e di accoglienza,
un partenariato con i Paesi africani che permetta di mettere in moto o
consolidare lo sviluppo e aggredire le cause profonde della povertà». Oggi «la
metà della popolazione africana vive ancora in povertà» e l'Africa «è l'unico
continente che, nonostante la sua crescita negli scorsi anni, non sta compiendo
progressi apprezzabili verso gli Obiettivi di sviluppo del millennio ». A ciò
si aggiunge «la fuga di cervelli»
che «priva il Continente di buona parte della capacità intellettuale,
essenziale per il suo sviluppo futuro». Dunque «il rischio tangibile è che le
risorse dell'Africa servano alla globalizzazione economica e finanziaria, ma
che le sue popolazioni non traggano beneficio dall'inclusione nella
globalizzazione ». Sostenere lo sviluppo del Continente africano,
allora, è nell'interesse di tutti: «Non solo un primario dovere morale di
difesa della dignità dell'uomo», ma anche «un investimento sul futuro comune a
beneficio sia dei Paesi meno sviluppati che di quelli industrializzati » .
Perché «uno sviluppo equilibrato e sostenibile reca con sé pace e sicurezza,
utilizzo razionale delle risorse del pianeta, governo e stabilizzazione di
dinamiche come quelle migratorie, potenzialmente dannose - se tumultuose - per
l'armonica convivenza dei popoli» . L'invito di Giorgio Napolitano è dunque a
non chiudere i rubinetti della cooperazione allo sviluppo: «Gli obiettivi dei '
Millennium development goals' sottolinea sono resi ancora più attuali dalla
crisi dell'economia mondiale e appaiono ineludibili per far fronte alle sfide
attuali». Quirinale Il presidente della Repubblica: la crisi non cancelli
l'accoglienza. Avviare un partenariato con i Paesi africani Il presidente
Napolitano
(
da "Sestopotere.com"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Val
Tidone Festival e Concorsi: un successo (29/5/2009 15:35) | (Sesto Potere) -
Piacenza - 29 maggio 2009 - Presentati ieri, giovedì 28 maggio, all'Auditorium
della Fondazione di Piacenza e Vigevano i Concorsi Internazionali di Musica
della Val Tidone e il Val Tidone Festival 2009. A dare ogni
informazione suoi contenuti delle due iniziative ha provveduto il loro
direttore artistico, Livio Bollani, che è anche direttore artistico della
Fondazione Val Tidone Musica e dell'Associazione Culturale Tetracordo. Con lui,
al tavolo dei relatori, rappresentanti degli Enti che compongono lla Fondazione
Val Tidone Musica: il presidente del CdA, Franco Carlappi, sindaco di Pianello,
l'assessore provinciale alla Cultura Mario Magnelli, l'avv. Giorgio Reggiani,
per conto della Fondazione di Piacenza e Vigevano, sindaco di Castel San
Giovanni Carlo Capelli, il sindaco di Gragnano Andrea Barocelli, il vicesindaco
di Rottofreno, Giovanni Perotti, il sindaco di Pecorara, Franco Albertini,
l'assessore al turismo del Comune di Agazzano, Antonino Buccheri. Enrica Prati,
per l'Editoriale Libertà), Concorsi internazionali di Musica della Val Tidone
Dei Concorsi 2009 Livio Bollani ha richiamato le cifre, che danno la misura del
successo di una competizione fra le più famose ed ambite d’Europa: 310 iscritti in rappresentanza di 44 Paesi, 4
Continenti e delle più importanti scuole di musica del mondo, premi per circa
25.000 euro più una decina di concerti, giurati prestigiosi (da Andrzej
Jasinski a Klaus Huber, da Ernesto Schiavi a Frederich Lips), movimento turistico
con migliaia di posti letto occupati e pasti serviti. I Concorsi, alla loro
dodicesima edizione, prenderanno il via domenica 14 giugno. Ormai riconosciuti
come una delle competizioni musicali più prestigiose d’Europa, possono fregiarsi di numeri sempre da record, che ne hanno
fatto un qualcosa di unico nel panorama musicale non solo della Regione Emilia
Romagna ma di tutto il nord Italia. Ancora una volta, è stato sfondato il tetto
dei 300 iscritti (310), in rappresentanza – record di sempre - di 44 Paesi
(Albania, Algeria, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Costa Rica,
Croazia, Ecuador, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Giappone, Grecia,
India, Inghilterra, Irlanda, Israele, Italia, Kazakhstan, Lettonia, Lituania,
Messico, Moldavia, Olanda, Polonia, Rep. Ceca, Rep. Corea, Romania, Russia,
Santo Domingo, Serbia, Slovenia, Spagna, Sud Africa, Svezia, Taiwan, Turchia,
Ucraina, Ungheria, U.S.A., Uzbekistan), 4 Continenti e delle più importanti
Scuole di Musica del mondo (dal Conservatorio di Mosca al Mozarteum di Salisburgo,
dalle Hochschulen tedesche al Conservatorio Superiore di Musica di Parigi,
dalle Accademie di Santa Cecilia ed Imola alle grandi Università americane). I
Concorsi, diretti artisticamente da Livio Bollani e cellula germinale dell’intero progetto-musica della Val Tidone (partito nel 1998
per iniziativa del Comune di Pianello Val Tidone ed oggi promosso da quindici
enti che hanno dato vita alla Fondazione Val Tidone Musica), come sempre si
varranno del
determinante sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano: doveroso il
ringraziamento al CDA dell’ente di via Santa Eufemia, con
il Presidente Giacomo Marazzi su tutti, e a Donatella Ronconi, editrice di
Libertà. Gli strabilianti risultati di questa manifestazione sono da attribuire ad
una concomitanza di fattori, non da ultimi l’entità dei
premi (quest’anno pari a circa 25.000 euro più una decina di concerti) e,
soprattutto, il prestigio delle giurie internazionali, composte da concertisti
e didatti di
fama mondiale. Il primo concorso espletato sarà il Concorso di Composizione
“Egidio Carella”, che da quest’anno apre anche alle
partiture per orchestra. A presiedere la giuria, al fianco di nomi prestigiosi
come quello di Ivan Fedele (titolare della cattedra di perfezionamento all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in Roma), Giuseppe
Colardo, Andrea Talmelli e Cesare Fertonani, quest’anno è stato invitato il
grande compositore svizzero Klaus Huber. Riguardo invece ai membri delle giurie
dei concorsi di esecuzione, fra i nomi di maggior spicco, i pianisti e
concertisti Andrzej Jasinski (titolare della cattedra di pianoforte all’Accademia di Musica di Katowice, al Mozarteum di Salisburgo
e prossimo presidente di giuria del Concorso “Chopin” di Varsavia), Leonid Margarius (docente all’Accademia “Incontri col
Maestro” di Imola), Ratko Delorko, Ayami Ikeba, Siro Saracino e Rustam
Shaykhutdinov (docenti rispettivamente alla Musikhochschule di Francoforte,
all’Universitat fuer Musik di Graz, al Conservatorio di Darfo Boario Terme
e al talents Art Institute di Ufa, in Russia); i fisarmonicisti Frederich Lips
(presidente della giuria del Premio “Carlo Civardi” per solisti di fisarmonica
e capo dell’omonimo dipartimento alla Gnessin Academy di Mosca),
Vojin Vasovic e Corrado Rojac (docenti rispettivamente alle Accademie di
Musica di Belgrado e Kragujevac e al Conservatorio di Trieste); Ernesto Schiavi
(presidente della giuria del Premio “Tina Orsi Anguissola Scotti” per gruppi da
camera e direttore artistico della Filarmonica della Scala), Alfred Rutz (primo
flauto dell’Orchestra della Svizzera Italiana e docente al Conservatorio di Lugano), Pierino Miretti (già
primo clarinetto del Teatro Regio di Torino e docente
all’Accademia di Biella), Vladimir Zubitsky (fisarmonicista,
compositore e direttore d’orchestra) e Frieder Berthold
(concertista di violoncello e direttore artistico di numerosi festival), nonché
i chitarristi Giancarlo Dellacasa, Katsumi Nagaoka e Marco Taio. Nonostante i
grandi numeri, i Concorsi Internazionali di Musica della Val Tidone sono
storicamente una competizione molto selettiva, in cui vengono richiesti
standard qualitativi particolarmente elevati per l'aggiudicazione dei premi:
per questo motivo, nella maggior parte dei casi, l'affermazione in simili
rassegne rappresenta un importante "salvacondotto" per la carriera. L’esempio paradigmatico, in questo caso, è quello di Alice
Sara Ott, Premio “Bengalli” 2004, fresca sottoscrittrice di un contratto
discografico con la Deutsche Grammophone, una delle più famose
etichette di musica classica del mondo. Un ultimo aspetto che merita di essere
sottolineato è quello relativo alla valorizzazione turistica della vallata e al
relativo indotto, stimabile ogni anno in centinaia di miglia di euro (l’anno scorso, grazie agli Eventi Musicali Internazionali della Val
Tidone, sono stati occupati oltre tremila posti letto e serviti quasi ottomila
pasti). Non si dimentichi poi che i Concorsi Internazionali di Musica della Val
Tidone, grazie anche al loro sito internet, visitato non solo da operatori del
settore, ma anche da migliaia di semplici “navigatori”, rappresentano uno dei
principali strumenti attraverso cui l’area
occidentale della provincia di Piacenza è conosciuta nel mondo: digitando le
parole chiave “music competitions” su google, il principale motore di ricerca del
web, il sito internet www.valtidone-competitions.com apparirà in prima pagina
su milioni di risultanze. Un numero che dà l’idea della
portata del progetto-musica della Val Tidone. I Concorsi Internazionali di
Musica della Val Tidone sono, come tradizione, cinque e si terranno presso la
Rocca Comunale di Pianello con audizioni aperte al pubblico: Concorso
"Comune di Pianello Val Tidone" per Giovani Talenti (sezioni:
pianoforte, fisarmonica, chitarra e musica da camera), Premio pianistico
"Silvio Bengalli", Premio "Carlo Civardi" per solisti di
Fisarmonica, Premio "Contessa Tina Orsi Anguissola Scotti" per Gruppi
da Camera, Concorso di Composizione "Egidio Carella". Ad essi si
aggiungono due premi speciali: il Premio del pubblico “Libertà” (in programma
all’Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano
sabato 20 giugno alle ore 21.15) e il Premio Speciale per la Musica Popolare
“Tidone Folk”, nato nel 2006 dall'esigenza di istituzionalizzare le menzioni per la
musica etnica che in passato venivano spesso accordate ai gruppi partecipanti
al Premio "Contessa Tina Orsi Anguissola Scotti". Gala dei vincitori
dei Concorsi Internazionali di Musica della Val Tidone, domenica 21 giugno alle
ore 21.15 nella splendida cornice di Rocca d’Olgisio a
Pianello Val Tidone. Val Tidone Festival 2009 Le stelle della dodicesima
edizione sono: il grande violinista russo Sergej Krylov, la pianista
nippo-austriaca Ayami Ikeba, l’Ensemble Strumentale Scaligero e il Quartetto Gioachino per
la classica; il “Tango or not Tango” di Davide Cavuti, Paolo di Sabatino e
Michele Placido, il Top Jazz “Canto di Ebano” di Gabriele Mirabassi ed il mito
di Enrico Intra e Jimmy Owens per il jazz; e poi, ancora, chitarre infuocate
con il “Brasileirinho ao Vivo” del Trio Madeira Brasil, il grande Philip
Catherine in concerto con il Soledad Ensemble di Manu Comté, il tenore Luca
Salsi, il pioniere dell’etnica italiana Riccardo Tesi e
tanti altri. Come tradizione, il cartellone è stato definito cercando di
combinare eventi ed artisti di fama mondiale con giovani talenti dal sicuro
avvenire: in questo contesto, il progetto “Canto di Ebano” con il quartetto del
più famoso clarinettista jazz italiano, Gabriele Mirabassi, recentemente
insignito del prestigioso premio “Top Jazz” come miglior disco dell’anno 2008; il ritorno del violinista russo Sergej Krylov,
ormai uno dei più celebrati interpreti del nostro tempo, esibitosi in teatri
quali l’Auditorium di Radio France a Parigi, la Philharmonie di Berlino, la
Konzerthaus di Vienna, la Suntory Hall di Tokyo, alla Scala di Milano al fianco
di musicisti e orchestre quali Vladimir Ashkenazy, Mstislav Rostropovich, Yuri
Bashmet, Maxim Vengerov, la English Chamber Orchestra, i Solisti Veneti etc.;
lEnsemble Strumentale Scaligero, il cui tradizionale concerto benefico
pro-A.I.R.C. verrà ancora una volta inserito nel cartellone del Val Tidone
Festival; il Quartetto Gioachino, nato dalla comune esperienza e dalla
militanza dei suoi membri fondatori nei celeberrimi Solisti Veneti; la pianista
nippo-austriaca Ayami Ikeba, professore alla Universitaet fuer Musik di Graz e
concertista in carriera che, dopo essere salita davanti a tutti sul podio del
Concorso pianistico “Ferruccio Busoni” nel 1977, si è esibita in alcuni fra i
teatri ed i festival più importanti del mondo, dal Festival Pianistico “Arturo
Benedetti Michelangeli” di Brescia e Bergamo allo Schleswig Holstein Festival;
il grande omaggio al tango tradizionale di Paolo Di Sabatino e Davide Cavuti
con la partecipazione di Michele Placido nel ruolo di voce recitante e quello
altrettanto atteso dell’Ensemble Storie di Tango con i
“tangueros porteÑi” Alejandro Pereira e Vanesa Lamis; ancora, Enrico Intra,
artista che non necessita certo di presentazioni, il mitico trombettista
newyorkese Jimmy Owens, ancora una volta in Val Tidone a margine del suo tour
europeo, e il coloratissimo spettacolo carioca Brasileirinho ao Vivo, con
protagonista principale il Trio Madeira Brasil; il più innovativo interprete d’organetto d’Europa, Riccardo Tesi,
che ha saputo reinventare il suo strumento ed avvicinare i giovani alla musica
popolare, rivisitandola in chiave rock; quella che si preannuncia come una
delle più grande sorprese nella storia del Val Tidone Festival, il quartetto austro-slovacco
“No Limit”, la cui una musica è una contaminazione fra generi diversi eseguita
tutta d’un fiato e capace di infiammare spettatori di ogni
età; sempre a proposito di talenti da annotarsi sul taccuino e soprattutto di
contaminazioni, come non parlare di quella fra jazz giapponese e ritmi sudamericani
di Gaia Cuatro? Oppure dell’appuntamento con la
lirica di Nibbiano con il baritono Luca Salsi, giovane stella del firmamento
lirico italiano, già impegnato in ruoli da protagonista in teatri come la Scala di
Milano, il Metropolitan di New York e la Staatsopera di Berlino al fianco di
direttori e registi come Daniele Gatti e Franco Zeffirelli? Spazio ovviamente
anche ai vincitori dei Concorsi Internazionali di Musica della Val Tidone: la
pianista ceco-irlandese Rebecca Capova (Premio Bengalli 2008) si esibirà nel
concerto inaugurale di Castel Mantova, il duo composto dal violoncellista russo
Konstantin Manaev e dalla pianista coreana Hae-Song Jang (Premio Anguissola
Scotti 2008) sarà protagonista a Borgonovo e il Mamas Trio (Tidone Folk 2006)
giocherà “in casa”, nello splendido scenario di Villa Tavernago, assieme al
“Bolling Quartet” di Giancarlo Dellacasa. Una considerazione a parte deve
essere fatta sull’evento con cui si concluderà,
presso lo Spazio Rotative di Libertà, il Val Tidone Festival 2008. Nel
2004 è stata la volta del concerto-evento diretto da Tomislav Baynov in cui
sedici pianisti di esibivano contemporaneamente su otto pianoforti, nel 2005 di
Carlo Levi Minzi e dell’Orchestra Sinfonica dell’Accademia Europea, nel 2006 delle sperimentazioni del
violoncellista e compositore palermitano Giovanni Sollima, nel 2007 del
virtuosismo trascendentale di Sergej Krylov e nel 2008 nientemeno che di
Grigory Sokolov, mito del pianoforte del nostro tempo. Nel 2009 la
scena si schiuderà al gruppo di tango del momento, il Soledad Ensemble,
scoperto da Martha Argerich nel 2002 e dal Val Tidone Festival nel 2005, che si
presenterà a Piacenza con un’altra stella fra le più
luminose del firmamento jazzistico, il chitarrista belga Philip Catherine,
con cui ha recentemente inciso il disco “Passage”. Da annotare sul taccuino
anche le date del Premio “Libertà”, assegnato dal pubblico ad uno dei vincitori
del Premio pianistico “Silvio Bengalli” (sabato 20 giugno, Auditorium della
Fondazione di Piacenza e Vigevano), e dell’atteso Gala
dei vincitori dei Concorsi Internazionali di Musica della Val Tidone nello
scenario mozzafiato di Rocca d’Olgisio (domenica 21 giugno). VAL TIDONE
FESTIVAL 2009 – PROGRAMMA Gragnano Trebbiense – Week-end inaugurale del Val
Tidone Festival 2009 Fraz. Campremoldo Sotto, Castel Mantova (Chiesa
Parrocchiale di Gragnano Trebbiense in caso di maltempo) Sabato 13/06, ore
21.15 - Val Tidone Classica Ore 19.15 – Rebecca Capova (Rep. Ceca/Irlanda,
pianoforte) Vincitrice del Premio pianistico “Silvio Bengalli” 2008 Ore 20.00 –
Welcome Party Ore 21.15 – Ayami Ikeba (Giappone, pianoforte) Gragnano
Trebbiense, Chiesa Parrocchiale Domenica 14/06, ore 21.15 - Val Tidone Classica
Concerto benefico pro-AVIS dell’Ensemble Strumentale Scaligero
(Italia) Piacenza, Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano Sabato
20/06, ore 21.15 - Concorsi Internazionali di Musica della Val Tidone
Presentazione dei vincitori dei Concorsi Val Tidone 2009 Assegnazione del Premio
Speciale "Libertà” Pianello Val Tidone, Rocca d’Olgisio Domenica 21/06, ore 21.15 - Concorsi Internazionali
di Musica della Val Tidone Gala dei vincitori dei Concorsi Val Tidone 2009
Agazzano, Villa Tavernago Martedì 23/06, ore 21.15 - Val Tidone Etnica/Jazz Mamas
Trio (Italia) - Bolling Quartet (Italia) Borgonovo Val Tidone, Rocca Comunale
Venerdì 26/06, ore 21.15 - Val Tidone Classica Duo violoncello/pianoforte
Manaev/Jang (Russia, Corea) Sarmato, Piazza Roma (Rocchetta del Castello
Zanardi Landi in caso di maltempo) Domenica 28/06, ore 21.15 - Val Tidone
Etnica/Jazz Davide Cavuti, Paolo Di Sabatino, Le Grand Tango Ensemble (Italia)
Special guests: Awa Ly (Francia), Michele Placido (Italia, voce recitante)
“Tango or not Tango” Ziano Piacentino, Frazione Vicomarino – Piazza fratelli
Daturi (Chiesa Parrocchiale di Vicomarino in caso di maltempo) Mercoledì 01/07,
ore 21.15 - Val Tidone Etnica/Jazz Ensemble “Storie di Tango”, Alejandro
Pereira, Vanesa Lamis (Italia, Argentina) Calendasco, Piazza del Municipio
(Salone del Castello in caso di maltempo) Domenica 05/07, ore 21.15 - Val
Tidone Etnica/Jazz Gaia Cuatro (Argentina, Giappone) Gragnano Trebbiense, Villa
Marchesi (Chiesa Parrocchiale di Gragnano Trebbiense in caso di maltempo)
Martedì 07//07, ore 21.15 - Val Tidone Etnica/Jazz Gabriele Mirabassi Quartet
(Italia) - “Canto di Ebano” Castel San Giovanni, Piazza Cardinal Casaroli
(Teatro Verdi in caso di maltempo) Venerdì 10/07, ore 21.15 - Val Tidone
Etnica/Jazz No Limit Quartet (Austria, Slovacchia) Pianello Val Tidone, Piazza
Umberto I (Salone Parrocchiale in caso di maltempo) Sabato 18//07, ore 21.15 -
Val Tidone Etnica/Jazz Enrico Intra Quartet (Italia) Agazzano, Piazza Europa
(Salone Parrocchiale in caso di maltempo) Domenica 19//07, ore 21.15 - Val
Tidone Etnica/Jazz Jimmy Owens Quartet (U.S.A., Italia) Rottofreno, Castello di
Sentimento (Centro Culturale di San Nicolò in caso di maltempo) Mercoledì
22//07, ore 21.15 - Val Tidone Etnica/Jazz Brasileirinho ao Vivo (Brasile)
Pecorara, Piazza Jacopo da Pecorara (Salone Parrocchiale in caso di maltempo)
Venerdì 31//07, ore 21.15 - Val Tidone Etnica/Jazz Riccardo Tesi &
Banditaliana (Italia) Nibbiano, Piazzetta della Chiesa (Sala Diana in caso di
maltempo) Domenica 19//07, ore 21.15 - Val Tidone Classica Luca Salsi (Italia,
baritono), Corrado Casati (Italia, pianoforte) Piacenza, Cortile di Palazzo
Rota Pisaroni (Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano in caso di
maltempo) Giovedì 10 settembre, ore 21.15 - Val Tidone Classica Quartetto
Gioachino (Italia) Sarmato, Rocchetta del Castello Zanardi Landi Sabato 19/09,
ore 21.15 - Val Tidone Classica Sergej Krylov (Russia, violino) Piacenza –
Spazio Rotative di Libertà Giovedì 15/10, ore 21.15 - Val Tidone Etnica/Jazz
Ensemble Soledad (Belgio) - Special guest: Philip Catherine (Belgio, chitarra)
Val Tidone Eventi Musicali Internazionali della Val Tidone 2009 Enti promotori,
patrocinatori, sostenitori ed organizzatori I Concorsi Internazionali di Musica
della Val Tidone e il l Val Tidone Festival, assieme al Val Tidone Summer Camp,
rientrano nel progetto-musica della Val Tidone, che, promosso come detto dalla
Fondazione Val Tidone Musica (Comuni di Pianello Val Tidone – capofila storico,
Sarmato – sede della Fondazione, Agazzano, Borgonovo Val Tidone, Calendasco,
Castel San Giovanni, Gragnano Trebbiense, Nibbiano, Pecorara, Rottofreno e
Ziano Piacentino; Fondazione di Piacenza e Vigevano, Provincia di Piacenza,
Associazione Eventi Musicali della Val Tidone e Fondazione Libertà),
patrocinato dalla Regione Emilia Romagna sotto gli auspici del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali – Direzione Generale per lo Spettacolo dal vivo e
dalla Camera di Commercio di Piacenza, sostenuto da Tidone Energie, Engineering
2K, Banca Monte Parma ed Enel (main sponsors), Schimmel Pianos, Valtrebbia
Acque Minerali, Borgo Tavernago s.r.l. - Maggi Group Real Estate & Pirovano
Costruzioni ed organizzato dalla Associazione Culturale Tetracordo in
collaborazione con Libertà e Piacenza Turismi sotto la direzione artistica di
Livio Bollani, sarà possibile trovare per esteso sul sito internet
www.valtidone-competitions.com (per informazioni telefoniche: 0523.321820). Da
citare anche Caffex, Coopselios, le Edizioni Musicali Berben, il Gruppo Alpini
di Pianello Val Tidone, l’Avis di Gragnano
Trebbiense, la Tampa Lirica di Piacenza e tutti gli altri soggetti che, a vario
titolo, contribuiscono alla realizzazione dell’iniziativa.
(
da "Sicilia, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Punto di
riferimento degli emigratiDELIA. Alaimo nominato «rappresentante del sindaco
con le comunità all'estero» Mazzarino. Nella competizione amministrativa del 6
e 7 giugno prossimo, per la corsa a Palazzo del Carmine, per la prima volta,
Italia dei Valori (Ivd) scende in campo con il proprio simbolo, con una propria
lista e con un proprio candidato a sindaco: Giuseppe Sanfilippo, 49 anni,
laureato in medicina e specializzando in medicina legale e delle assicurazioni,
che ha designato come assessori il prof. Angelo Chiara, docente nella facoltà di Medicina dell'Università di Catania e il prof.
Vincenzo Bilardo, artista e docente presso la scuola media "Capuana" di Mazzarino. Il suo
programma in sintesi ("Mazzarino dei valori, per una città più bella, più
attiva, più libera") «non è un elenco di intenzioni - scrive Sanfilippo -
ma un progetto permeato di un'anima che sogni una città migliore di
quella che si vede, si tocca e si sente». Infatti premette che alcuni scorci
urbani non sono gradevoli per «la disarmonia di uno sviluppo architettonico»,
del centro storico «per decenni senza rispetto delle regole», tanti angoli
della città trascurati, «che diventano luogo di accumulo di immondizie», molte
strade «impercorribili per la sosta e la circolazione di un numero
insopportabile di autoveicoli», la lentezza a Palazzo di città di alcuni strati
della macchina burocratica, assenza di spazi e strutture funzionali
all'aggregazione del mondo giovanile. In questi settori, Giuseppe Sanfilippo,
si ispirerà «a due idee guida: trasparenza e partecipazione». Il candidato a
sindaco, quindi, ritiene della massima importanza che l'attività amministrativa
sia trasparente e farà in modo di mettere in rete «i bilanci, i rendiconti, le
delibere di consiglio e di giunta e l'elenco di tutte le determine sindacali e
dirigenziali in modo da permette ai cittadini di poterli visionare con un
clik», e questo per consentire un controllo quotidianamente dell'azione
amministrativa e valutare se la stessa è svolta con imparzialità, senza
favoritismi». Si impegna, inoltre, di valorizzare le professionalità locali, di
proporre la elezione del difensore civico, di praticare una drastica riduzione
delle indennità di carica (almeno del 30%), perché «per noi la politica è
passione, dono di sé alla comunità, è avere cura delle persone e delle cose, è
servizio per il bene comune». Per la cultura, Sanfilippo, propone un progetto
per "la cultura del fare", in modo da «far rinascere la comunità, promuovendo
un'attiva vita sociale e una libera iniziativa economica all'insegna dello
sviluppo solidale». Prevede, inoltre, di dislocare la biblioteca in ambienti
più idonei dotata di collegamento ad internet e alla realizzazione di una
ludoteca. Nel campo della solidarietà come occasione di sviluppo, propone di
mettere «a disposizione di quanti lo chiederanno le strutture pubbliche
inutilizzate per creare imprese nel settore dell'assistenza ai diversamente
abili ed anziani e di promuovere l'integrazione degli immigrati. Per l'ambiente
"come valore", Sanfilippo, crede che «oggi lo sviluppo passi
attraverso la tutela dell'ambiente e del paesaggio e non per ragioni
sentimentali, ma per le opportunità che oggi la conoscenza ci permette di
cogliere, per cui intende valorizzare i tetti degli immobili pubblici comunali
con i pannelli fotovoltaici che possono essere sfruttati per produrre energia,
riciclare i rifiuti, assicurare la raccolta differenziata "porta a
porta", riproporre il "vuoto a rendere" e attivare prioritariamente
la "vendita di detersivi liquidi alla spina", iniziative che
permetteranno di "ridurre il costo di gestione della raccolta e del
deposito in discarica" e di non aumentare la tassa sull'immondizia. Angelo
Stuppia
(
da "Sicilia, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
chiesa
del carmine Arte e religione «s'incontrano» e. v.) «Mostrare il valore di una sinergia,
quella data dall'incontro tra cultura letteraria e artistica e l'insegnamento
religioso». É questo l'obiettivo dell'ultima iniziativa organizzata
dall'Ufficio per l'Educazione, la Scuola e l'Università dell'Arcidiocesi di
Siracusa, in collaborazione con l'Associazione Russia Cristiana "San
Vladimir". Un libro e due mostre per raccontare l'efficace connubio. «La
letteratura e il sacro» è il titolo dell'ultimo libro di Francesco Diego Tosto
che verrà presentato oggi alle 18 nella chiesa del Carmine di via Mirabella in
Ortigia (nella foto l'interno). Un saggio che raccoglie studi e riflessioni
sulla letteratura sacra del XIX e XX secolo. A presentare caratteristiche e
dettagli dello scritto sarà lo stesso autore, affiancato nella sua relazione da
Mirella Roccasalva, docente di
icongorafia. È prevista, al termine della presentazione del volume,
l'inaugurazione di una mostra a più voci. Due le esposizioni allestite nella
chiesa di San Tommaso, in via Mirabella: "Echi dal carcere" e "I
bambini raccontano San Paolo", aperte fino al 15 giugno, tutti i giorni
dalle 17 alle 20.
(
da "Sicilia, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
scienze
ambientali Visita guidata all'Eni per studiare il rapporto industria-territorio
Formare sul campo i futuri esperti su inquinamento e degradazione dell'ambiente
legati alle attività umane e sul loro impatto sulla biodiversità e
sostenibilità. E per raggiungere questo obiettivo i docenti degli studenti dei
corsi di laurea di primo livello in Scienze ambientali ed in Scienze ecologiche
ed educazione ambientale della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e
naturali hanno organizzato, grazie alla collaborazione dell'Ufficio speciale
regionale Aree ad elevato rischio di crisi ambientale, una visita guidata
all'interno della Raffineria Eni di Gela nell'ambito delle attività formative.
A guidare i 50 studenti sono stati il presidente del corso di laurea in Scienze
ambientali, Concetto Amore, e i docenti Antonino Cuspilici
(direttore dell'Ufficio speciale regionale Aree ad elevato rischio di crisi
ambientale), Angelo Messina (delegato del rettore per le Aree protette e membro
del Cutgana dell'Università di Catania), Giorgio Sabella (esperto di
Valutazione d'Impatto Ambientale per gli aspetti zoocenotici), Pietro
Minissale (botanico) e Giuseppina Bartolo (esperta in Educazione ambientale).
Nel corso della visita gli studenti hanno visitato la Raffineria Eni di Gela,
che costituisce un polo integrato a monte con la produzione di greggi pesanti
dei giacimenti siciliani e a valle con gli adiacenti impianti petrolchimici
Eni.
(
da "Sicilia, La"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Studenti
dell'università del Mississippi a Siracusa per studiare
il barocco Una delegazione del College of Architecture, Art and Design (Caad)
della Mississippi State University è stata ospite in questi giorni della
facoltà di Architettura dell'Università di Catania. Guidata
dall'"associate dean" (preside) David C. Lewis, e da Tom e Fay White,
professori di Ingegneria civile, che accompagnano 11 studenti americani, la
delegazione del Caad è stata accolta per una settimana a Siracusa con
l'obiettivo di rafforzare la collaborazione sia nell'ambito delle politiche di
internazionalizzazione della ricerca scientifica, sia della mobilità della
Facoltà presieduta dal prof. Giuseppe Dato, e auspicata inoltre dai presidenti
dei corsi di laurea triennale e quinquennale Fabio Ghersi e Francesca
Castagneto, oltre che del presidente del Consorzio "Archimede"
Salvatore Baio. Gli studenti e i loro professori, accompagnati dal prof.
Giorgio Carlo Cappello, sono stati in visita mercoledì mattina nel Palazzo
centrale dell'Università, dove sono stati ricevuti dal prorettore Maria Luisa
Carnazza, che si è detta certa del senso di ospitalità e della voglia di
dialogo degli universitari catanesi: «Sono sicura che i nostri allievi - ha
spiegato il prorettore - saranno in grado di promuovere proficue occasioni di
confronto e socializzazione con i loro colleghi e coetanei americani: la
formazione e lo scambio sono alla base della crescita culturale dei giovani,
anche se apparentemente distanti fisicamente tra loro, che possono in tal modo
impegnarsi a costruire una società migliore». Nelle intenzioni della
delegazione americana c'è infatti il tentativo di instaurare rapporti didattici
e di ricerca, e di esplorare argomenti di comune interesse con l'obiettivo di
permettere agli studenti del Caad di soggiornare a Ortigia per un periodo di 6-8
settimane all'anno, e studiare così più da vicino il barocco e i luoghi del
parco archeologico, oltre che di potersi confrontare con gli studenti italiani
della Facoltà. Ad ottobre, invece si terrà il terzo viaggio
studio alla Mississippi State Università, aperto a studenti docenti e
ricercatori della facoltà aretusea. Per queste ragioni il dott. Lewis ha tenuto
nei giorni scorsi a Siracusa un seminario, coordinato con il prof. Giorgio
Carlo Cappello, incentrato sul tema "Ragionando sulla 'Thinking Architecture'.
Ambiguità ed evoluzione: un umile tributo americano alla piazza del
Duomo".
(
da "superEva notizie"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Organi
Storici della Campania Domenica 31 maggio inizia la nona edizione della
rassegna organizzata dall'Associazione Alessandro Scarlatti Domenica 31 maggio,
alle ore 19.30, con il concerto del M Angelo Castaldo nella Chiesa di Santa
Maria ai Monti, si inaugura la nona edizione del ciclo "Organi Storici
della Campania", organizzato dalla Associazione Alessandro Scarlatti e
dedicato alla scoperta e alla valorizzazione del vasto patrimonio organario
della nostra Regione. La realizzazione di questo progetto ha portato, come
conseguenza non trascurabile, la presa di coscienza della necessità di
mantenere nel miglior stato di conservazione possibile questi strumenti
storici, così come avviene in tutti i paesi europei. Quest'anno la rassegna si
arricchisce una di nuova prestigiosa sede come la Chiesa di Santa Maria ai
Monti, una chiesa secentesca poi ricostruita nel 700, che possiede un organo
costruito nel 1924 dal prestigioso organaro cremasco Pacifico Inzoli, poi
restaurato nel 2006. Gli appuntamenti si succederanno nell'arco di un mese fino
al 28 giugno nelle Chiese di Santa Maria della Rotonda, SS. Ascensione e San
Pasquale a Chiaia e sono a ingresso libero. Per informazioni Infoline: 081
406011 e-mail: info@associazionescarlatti.it sito web: www.associazionescarlatti.it
(Comunicato stampa Associazione Alessandro Scarlatti) Programma Nel 200
anniversario della nascita di Felix Mendessohn Felix Mendelssohn (1809 1847)
Sonata III op. 65 Preludio e fuga in sol maggiore Sonata IV op. 65 Nel 150
anniversario della nascita di Giuseppe Cotrufo Giuseppe Cotrufo (1859-1952)
Andante per organo op. 48 (revisione critica a cura di Angelo Castaldo) Sonata
per organo op. 52 (revisione critica a cura di Angelo Castaldo) Angelo Castaldo
E' nato a Napoli nel 1973, si è diplomato brillantemente in Pianoforte, Organo
e Composizione organistica. E' diplomando inoltre in clavicembalo e musica
corale. Parallelamente agli studi musicali ha portato avanti anche gli studi
universitari, conseguendo, cum laude, la Laurea in Lettere Moderne presso
l'Ateneo Federico II di Napoli, il Master in Musicologia presso l'Università
"Tor Vergata" di Roma dove sta seguendo anche il Corso di
Specializzazione in Filologia Musicale. Ha vinto una Borsa di Studio della
Regione Basilicata per i Seminari "Musica e Filosofia" di Potenza. In
qualità di organista solista ha suonato nei maggiori Festivals Organistici in
Italia, Europa, Stati Uniti, Sudamerica, Australia. Nel 2006 ha tenuto il
"Concerto di Capodanno" nella Cattedrale di Washington (USA), trasmesso
in diretta radiofonica nazionale, ed a cui RAI International ha anche dedicato
uno "speciale". Giornalista pubblicista dal 1993, è stato critico
musicale del quotidiano "Napoli Sera" e collabora con il bimestrale
"Arte Organaria e Organistica" delle Edizioni Carrara di Bergamo per
la quale ha anche curato le prime edizioni a stampa e le revisioni critiche di
brani di Marco Enrico Bossi, Giovan Battisti Pergolesi, Federico Capocci,
Franco Michele Napolitano e sta ultimando la revisione critica dell'integrale
per organo (4 voll.) di Giuseppe Cotrufo. E' autore di un trattato
teorico-pratico sullo studio del Solfeggio e compositore di musiche per organo.
Sta inoltre curando per le edizioni "Esarmonia" la collana
"Splendori del 700 napoletano", con la pubblicazione di oltre 50
opere di autori napoletani.Ha registrato CD in Germania, USA ed Australia. Già
organista della Basilica di S. Chiara, è attualmente organista titolare e
Maestro di Cappella del Tempio del Volto Santo, in Napoli. Già docente dei Conservatori di Monopoli, Benevento e Torino,
attualmente insegna al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Como.
PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le
vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine
del Comune di Roma--> Pubblicato il 29 maggio 2009 in: Dal Mondo della
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opinioni
(
da "Sanremo news"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sanremo:
grande affluenza per il seminario di Confindustria È iniziato con un alta affluenza
presso il Grand Hotel Londra in Sanremo il seminario formativo 'Crisi economica
e finanziaria: dai paradisi bancari allo scudo fiscale' organizzato da
Confindustria Imperia, in collaborazione con lo Studio Lanteri Associazione
Professionale. Le sempre più frequenti relazioni intercorrenti tra mercati
reali e finanziari, localizzati in differenti ordinamenti statuali, hanno dato
vita a quello che è noto come il fenomeno della 'globalizzazione', fenomeno che
ha facilitato il propagarsi della recente crisi di liquidità del sistema
finanziario, che, come noto, è nata e si è sviluppata inizialmente negli Stati
Uniti d’America, grazie sia alla facile erogazione di
credito di bassa qualità alla collettività dei consumatori sia ad un uso
esasperato della leva finanziaria da parte degli investitori istituzionali ivi
operanti.
La crisi, purtroppo, si è quindi rapidamente propagata di Paese in Paese,
investendo sia i mercati finanziari che i mercati dei beni reali. Da qui la
necessità, avvertita da molti Stati, di vedere concretamente garantito un
efficace monitoraggio dei flussi finanziari e di trovare forme di cooperazione
transnazionali affinché la ricchezza creata all’interno
di un determinato ordinamento, o comunque collegata ad un soggetto residente in
quel determinato ordinamento, sia facilmente individuata. In tal modo tale ricchezza
potrà essere maggiormente tutelata nonché assoggettata ad una coerente
imposizione. Di particolare interesse la partecipazione come prima uscita
pubblica in Italia Ministro Plenipotenziario Relazioni Esterne e Affari
Economici e Finanziari Internazionali del Principato di Monaco - S.E. M.Franck
Biancheri che unitamente all’altra importante
presenza, quella della D.ssa Katly Riklin – Membro Commissione Affari Esteri
del Parlamento Svizzero, tratteranno del tema di strettissima attualità, che sarà peraltro
oggetto del prossimo G8 che si terrà all’Aquila il
prossimo 11 e 12 giugno. All’incontro, a cui potranno partecipare sia le
imprese associate che i professionisti interessati a tale argomento,
interverranno in qualità di relatori: Dott. Nicola Lanteri – Docente Master Diritto Tributario d’ Impresa Università
Bocconi Ten. Col. Luigi Vinciguerra - Guardia di Finanza Nucleo Polizia
Tributaria Milano, già Esperto Nazionale presso la Commissione Europea, Dott.
Paolo Massimo Armani – A. D. Istituto Fiduciario Italiano IFID Milano Avv.
Giuseppe Marino – Professore Diritto Tributario
Università Milano, Direttore Master Diritto Tributario Università Bocconi e
Rappresentante italiano presso il BIAC – OCSE e ICC D.ssa Katly Riklin – Membro
Commissione Affari Esteri del Parlamento Svizzero S.E. M.Franck Biancheri – Ministro Plenipotenziario Relazioni Esterne e Affari
Economici e Finanziari Internazionali del Principato di Monaco.
(
da "RomagnaOggi.it"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
29 maggio
2009 - 17.33 (Ultima Modifica: 29 maggio 2009) FORLI' - La Lega Nord presenta
le sue proposte amministrative in merito alla scuola, per bocca della candidata
al consiglio comunale di Forlì, Paola Casara in Rusticali: "Bisogna
guardare alle priorità, non ai piatti di ceramica, come ha fatto Balzani. Noi
proponiamo la concretezza, visto che i soldi sono pochi. I
tagli sono stati fatti al pubblico e al privato, per cui non si può fare una
guerra tra poveri. Partiamo dall'emergenza educativa che c'è nelle scuole in
questa società complessa". Citando lo stesso documento, del 1950, di Piero
Calamandrei, che anche Balzani ha citato, la Casara parla di "pericolo di
disfacimento morale". "La scuola non è solo istruzione, ma
anche educazione. L'amministrazione deve rispondere non solo su quanto si sta a
scuola, ma anche su come ci si sta e, fino ad oggi, non è mai stata premiata la
qualità e l'esperienza degli insegnanti". Una prima proposta per aiutare i
genitori nel percorso educativo è quella di sportelli di ascolto ed aiuto
all'interno delle scuole. Nel programma della Lega si chiede anche la modifica
dei criteri di assegnazione dei posti nei nidi e nelle scuole dell'infanzia,
inserendo il principio di residenza con limite minimo di accesso di 5 anni.
Attenzione anche alla creazioni di nidi interaziendali a partecipazione e
gestione pubblico-privata, ad iniziative e corsi di
formazione, in collaborazione con l'Università, all'introduzione di controlli
periodici da parte delle forze dell'ordine, come prevenzione dell'uso di
sostanze stupefacenti. Due punti particolarmente sentiti riguardano
l'inserimento di mediatori culturali, non affidati al volontariato, ma
istituzionalizzati, "pagati dal Comune come consulenze esterne" ed
una verifica ed adeguamento alle vigenti norme di sicurezza, di tutti i plessi
scolastici della provincia. Chiara Fabbri
(
da "Sestopotere.com"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Amministrative,
Lucchi (Pri) favorevole alla riforma degli Enti locali (29/5/2009 17:01) |
(Sesto Potere) - Cesenatico - 29 maggio 2009 - Uno dei punti chiave del
programma elettorale del PRI di Cesenatico per le elezioni provinciali del 6 e
7 giugno è la riforma degli Enti locali. Giovanni Lucchi (candidato alla
Presidenza della Provincia) e la sua squadra – Stefano Frisoni e Alessandro
Zennaro, canditati consiglieri – hanno le idee molto chiare. “è necessario che
la Provincia si concentri sui punti salienti del suo ruolo amministrativo, in
attesa di una grande riforma degli Enti locali che ne preveda l’abolizione, della quale il PRI è favorevole”, dicono
all’unanimità Lucchi, Zennaro e Frisoni. “Non è pensabile, pertanto, che siano
mantenute in essere società a capitale pubblico/privato che abbiano perso la
loro funzione di motore del territorio e che oggi non sono altro che consigli
di amministrazione, senza più la percezione vera dei bisogni dei cittadini”. Il
dito dei Repubblicani viene puntato in particolare
verso HERA: “La Provincia può giocare un ruolo importante sui servizi ai
cittadini – ribadiscono Lucchi, Frisoni e Zennaro – quali, ad esempio, acqua e
nettezza urbana. Non è accettabile che HERA Spa (a capitale pubblico) agisca,
essendo quotata in Borsa, esclusivamente per il profitto. Dobbiamo far sì che
nei servizi fondamentali per i nostri cittadini sia preminente l’interesse pubblico”. La soluzione al problema, secondo il
PRI, è che “o HERA torna a svolgere la sua funzione nell’interesse dei cittadini, oppure è necessario vendere la
società e far sì che i servizi siano appaltati al miglior offerente”. Giovanni
Lucchi, consigliere uscente, è candidato alla presidenza della Provincia di
Forlì-Cesena,
mentre Alessandro Zennaro è candidato a consigliere provinciale nel forese e
Stefano Frisoni è candidato a Cesenatico centro. Il loro motto è: “Più idee,
meno burocrazia: la politica dei fatti”.
(
da "Settegiorni (Rho)"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
Eugenio
Zucchetti era notoper le sue attività come professore universitario e
dirigente di Azione Cattolica; era amico del cardinale Carlo Maria Martini che
lo ringraziò pubblicamente Tanti amici e conoscenti hanno dato l'ultimo saluto
ieri, giovedì 28 maggio, a Eugenio Zucchetti «una bella persona, uno stimato
studioso, un laico che ha avuto responsabilità nel laicato ambrosiano.
Una persona cha ha fatto strada, che si è fatto da sè, al prezzo di grandi
sacrifici suoi e della sua famiglia». Così è ricordato il professore di
Sociologia del lavoro dell'Università Cattolica, presidente diocesano dell'Azione
cattolica dal 1992 al ‘98, curatore, fin dalle sue
origini, nel 1990, del «Rapporto sulla città » della Fondazione
Ambrosianeum, scomparso lunedì 25 maggio all'età di 57 anni, dopo una
lunga malattia nell'abbraccio della moglie Rosanna Landoni e dei figli Stefano,
Monica e Benedetta . La cerimonia funebre si è tenuta nella chiesa di San
Paolo, con una larghissima partecipazione di cittadini, di autorità
locali, rappresentanti dell'Azione Cattolica e delle parrocchie. Uomo generoso,
amico e prezioso collaboratore, ha lasciato i suoi molteplici frutti nei
servizi culturali ed ecclesiali volti alla crescita del laicato cattolico,
dando il suo contribuito anche alla nostra città . Laureato in scienze
politiche all'Università cattolica, era docente di
sociologia delle relazioni di lavoro e di analisi dei gruppi e delle
disuguaglianze, presso lo stesso Ateneo, dove anche insegnava relazioni
industriali nel corso di laurea specialistica. Faceva parte dei Collegio
docenti del dottorato in sociologia e metodologia della ricerca sociale. Le sue
attività di studio e di ricerca scientifica si sono svolte per molti anni
attorno alle tematiche inerenti al mercato del lavoro, alla disoccupazione,
all'inserimento, ai percorsi lavorativi degli immigrati, alle politiche del
lavoro e al rapporto tra formazione e occupazione. Eugenio è stato uomo
semplice, buono, trasparente, schietto. Uno cui non si poteva che voler bene
perchè, manifestamente, non sapeva fare male ad alcuno. Al termine dei suoi
mandati all'Azione cattolica, nell'assemblea del 1998, il cardinale Carlo Maria
Martini espresse pubblicamente grande riconoscenza a Zucchetti e lo invitò a
continuare forme di collaborazione con la vita diocesana. Questa stima
reciproca tra Eugenio e il cardinale si è trasformata anche in amicizia e anche
in vicinanza nella fase ultima della malattia. . Articolo pubblicato il
29/05/09
(
da "Settegiorni (Rho)"
del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
L'attento
pubblico che ha partecipato all'iniziativa all'auditorium Maggiolini, uno dei
relatori (il professor Amadori) e, in alto, la performance letteraria «La
perfezione dell'universo imperfetto»: è il titolo del convegno organizzato
sabato scorso, 23 maggio, dal Liceo scientifico Majorana con il patrocinio
della Provincia di Milano e del Comune di Rho. Il convegno s'inserisce nel
Progetto Galileo 400, che intende commemorare i 400 anni dalla prima osservazione
con il telescopio della volta celeste fatta da Galileo Galilei. Un progetto che
ha visto il Majorana coinvolto su più fronti: la partecipazione della classe
4S, come componente della giuria popolare del Premio Galileo sulla letteratura
scientifica; la progettazione e richiesta alla Provincia di Milano della
costruzione di una cupola per l'osservazione astronomica e il convegno stesso.
L'incontro è stato aperto dal dirigente scolastico, Paola Molesini , che ha
ricordato la storia del Liceo e in particolare i suoi 40 anni di
attività , durante i quali la scuola si è distinta per l'offerta
formativa, le sperimentazioni e i risultati degli studenti che al Majorana
studiano o hanno studiato. L'iniziativa si è caratterizzata per l'alto spessore
culturale, con un iniziale intervento registrato di Margherita Hack sulle
origini dell'universo e con altri interventi che hanno affrontato aspetti
scientifici, come le relazioni tenute dal professor Belloni
dell'Università di Milano e dal dottor Molinari , direttore
dell'Osservatorio delle Canarie. Affrontati anche aspetti teologici (intervento
del dottor Colombo , ricercatore delle Acli) e legati alla comunicazione
scientifica (relazione del dottor Roncaglia , dell'Università della
Tuscia). Al convegno si è accompagnata la performance «Cantando il colore dei
mondi» con letture scelte del professor Balzano del
Majorana, il commento iconografico del pittore Cecchetto e quello musicale del
pianista Santoro . Il gruppo di docenti del Majorana che ha partecipato al Progetto,
coordinati dalla professoressa Teresa Radice , ha predisposto la documentazione
e gli atti del convegno. Articolo pubblicato il 29/05/09
(
da "Settegiorni
(Magenta)" del 29-05-2009)
Argomenti: Cultura
SAN
VITTORE - Opere pubbliche, ma anche Vallo e vasche di laminazione. Sono alcuni
degli argomenti che sono stati toccati durante il dibattito tra i candidati sindaco
nel corso del confronto pubblico svoltosi martedì 26 maggio alla tensostruttura
di via Grandi. In paese si parla spesso di dossi, di problemi di
viabilità ma anche dei due progetti per il fiume Olona, Vallo e vasche,
che dividono l'opinione pubblica. E poi le opere
pubbliche, quelle fatte e quelle no, e il nuovo Parco dei Mulini.. Vediamo come
si sono pronunciati i candidati. Che, ricordiamo, sono l'attuale primo
cittadino Giuseppe Bravin con la lista della società civile «Vivi San
Vittore», Fabrizio Bottazzi della lista civica «Comunità e cittadinanza»,
Vincenzo Bellia de La Destra, Marilena Vercesi di Pdl-Lega Nord e Vittorio
Lurago di «Progetto Comune-Centro-destra per San Vittore Olona». Vincenzo
Bellia: «Quello che occorre è la messa a punto di un piano di lavoro per le vie
stradali così come un piano per la segnaletica, potenziamento dei punti luce
sia delle periferia che del centro del paese. Un altro punto sul quale serve
intervenire è rappresentato dall'abbattimento delle barriere architettoniche:
le vie comunali deve essere sempre percorribili. Inoltre, la viabilità
deve essere resa più sicura» Giuseppe Bravin: «Il Parco dei Mulini rappresenta
un obiettivo importante. Al suo interno vi è il Mulino Meraviglia, che abbiamo
tentato di acquistare. Vi è poi l'edificio fatiscente in piazza della chiesa,
conosciuto come ex Meroni: qui abbiamo avviato le trattative con un'operazione
pubblico-privata per ridare dignità al centro
del paese. Poi il nuovo percorso della Cinque Mulini nell'area del Vallo: nel
parliamo da tempo e possiamo valutarlo insieme all'Unione sportiva» Fabrizio
Bottazzi: «Non sarà possibile fare mutui perchè l'amministrazione ha
sforato il patto di stabilità nel bilancio 2008. L'avanzo di
amministrazione è stato ottenuto anche grazie alle entrate degli autovelox che,
però, sono destinate a calare. Occorre rafforzare le aree verdi, rilanciare il
Parco dei Mulini, aree attrezzate, piste ciclabili per unire tutti i rioni del
paese. Cercheremo di togliere i dossi che vanno tolti e dislocarli non a
pioggia ma in maniera ragionevole. E cercheremo di risolvere l'attraversamento
del Vallo. Marilena Vercesi: «Sul tema viabilità osserviamo i dossi, poi
sgretolatisi che hanno creato ulteriori danni, sono troppo ravvicinati e pericolosi
per i ciclisti. Un altro problema è il traffico sostenuto col traffico pesante
che è causa di smog. La nostra idea è quella di un progetto, già presente
nel Piano regolatore, di una minitangenzialina che parta da via 1 Maggio per
raggiungere il Viale Toselli». Vittorio Lurago: «Vi sono opere pubbliche che
non appartengono più ai sanvittoresi: come la piattaforma ecologica, fognatura
e acquedotto. Non ce le abbiamo più come gestione e proprietà . Vi sono
poi le opere pubbliche fatte da questa amministrazione all'ultimo secondo e
quelle non fatte. Come le vasche, che sono un progetto voluto da questa
amministrazione. Il Vallo? Quello che è stato realizzato è un altro progetto
rispetto al precedente. Questa amministrazione ha voluto le vasche di
laminazione e il Vallo costruito in questo modo»Anche nel weekend le varie
liste saranno insieme ai cittadini, in piazza o nelle loro sedi. La lista di
Bravin sarà venerdì 29, dalle 9 alle 13, al mercato, dalle 18 alle 19.30 in via Piave mentre
sabato 30, dalle 10 alle 13, al centro sportivo Malerba, domenica 31, dalle 9
alle 13, davanti alla Vigna Rossa. La lista di Bottazzi organizza per domenica
31 maggio una grande biciclettata: partenza alle 17.30 da piazza Mercato e,
all'arrivo, aperitivo e degustazione di prodotti tipici alla Fattoria Lattuada
Articolo pubblicato il 29/05/09
(
da "Stampa, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
A ALICE
SUPERIORE Giovedì 4 alle 20,45 nella sede della Comunità montana Valchiusella,
via Provinciale 10, Marco Bongi, presidente dell'Associazione piemontese
retinopatici e ipovedenti, presenta «Puntini, puntini.». ALMESE Domenica 31
visite guidate alla torre e al ricetto di San Mauro con i volontari della
Federazione italiana escursionismo Piemonte. Appuntamento alle 15 nell'area
antistante la cappella dell'Addolorata. Prenotazioni in piazza della Fiera 1 o
allo 011/93.53.336. ALPIGNANO Sabato 30 alle 16 all'ecomuseo Cruto, via
Matteotti 2, presentazione del libro «Internos - Acrobazie senza rete nel gran
circo della memoria», di Carlo Zona. La sezione locale del Cai organizza per
domenica 31 un trekking al lago Nero e al lago Blu, a 2500 metri d'altitudine.
Adesioni: 331/23.14.653. ANDRATE Si conclude sabato 30 e domenica 31 la prima
edizione del Nordic Walking trekking Torino-Andrate: 120 km tra storia e natura,
con le tappe Castello di Masino-Lago di Bertignano e lago di
Bertignano-Andrate. I Giovedì letterari della Comunità montana Dora Baltea
Canavesana proseguono il 4 giugno alle 17 nel salone regione Salamia, con la
presentazione dei libri «Sogni colorati» di Maria Teresa Andrina e «Torino di
nebbia» di Mario Ambrosino. AVIGLIANA Venerdì 29 alle 21 nella chiesa di Santa
Maria Maggiore, via Einaudi 20, conferenza L'uomo il cielo e il tempo,
riflessioni su paleoastronomia e ritrovamenti sulla collina morenica. Domenica
31 escursione astronomica dal titolo Via del cigno. Ritrovo alle 10 al lago
Piccolo. Iscrizioni entro venerdì 29 al 339/71.02.214. S'inaugura sabato 30
alle 16 la mostra Ex libris e altre cose, di Carlo Barbero, nella sede
dell'associazione culturale Dante Selva, piazza Conte Rosso 1. Ingresso libero
fino al 28 giugno, venerdì-domenica 15,30-18,30. Mercoledì 3 alle 18,30 al
teatro Fassino, via IV novembre 19, Bruno Gambarotta presenta il suo ultimo
libro «Polli per sempre». Sul palco, insieme all'autore, l'attore e regista
Eugenio Allegri. All'incontro segue rinfresco a tema. Ingresso gratuito su
prenotazione: 011/97.69.117. Giovedì 4 dalle 8,30 alle 12,30 piazza del Popolo
ospita il terzo mercatino della solidarietà organizzato dal consiglio dei
ragazzi. Gli allievi del Ferrari mettono in mostra le loro creazioni. E'
allestita anche una mostra fotografica per illustrare le attività e i progetti
realizzati in Mali. Il ricavato in beneficenza. AZEGLIO Martedì 2 alle 10 dalla
piazza del municipio parte uno spettacolo itinerante di lunga durata,
inframmezzato da pranzo e cena. Organizza l'associazione Viaggi con l'Asino.
Conducono la passeggiata, e il racconto, il cantastorie Claudio Zanotto Contino
e l'asinella Geraldina. Dopo il pranzo in frazione Pobbia, spettacolo con
ospite il musicista Giulio Berutto, poi partenza per il santuario di
Sant'Antonio, dove viene servita la cena. Prenotazione entro il 30 maggio, allo
0125/72.537. B BALDISSERO CANAVESE Domenica 31 dalle 9 in piazza del municipio
quinta edizione del mercatino dell'artigianato, dell'hobbisitica e dei piccoli
prodotti agricoli. Nel corso della giornata secondo raduno vespistico dei Monti
Pelati. Alle 12,15 e alle 19,30 s'apre il padiglione gastronomico. Alle 15
s'apre il centro visite dell'Ente parchi del Canavese. Finale del torneo di
calcio alle 20,30 e alle 21 serata danzante con I Melody. BOSCONERO La Piccola
compagnia della Magnolia propone dal 13 al 15 giugno dalle 15 alle 19 nel
teatro cittadino tre atelier di ricerca teatrale per aspiranti, giovani attori
e allievi-attori. Vengono prese in esame le opere «La casa di Bernarda Alba» di
Federico Garcia Lorca, «Il malato immaginario» di Molière e «Otello» di
Shakespeare. Adesioni: 348/84.42.070. BRANDIZZO Sabato 30 alle 21 in biblioteca, piazza
Carlo Ala 6, Marco Lazzarotto presenta il suo primo romanzo «Le mie cose».
Scade domenica 31 il termine per presentare le domande per partecipare alla
quinta edizione della Festa della musica per la pace di sabato 20 giugno.
Rivolgersi in comune o allo 011/913.80.93. BRICHERASIO Martedì 2 Botteghe in
piazza. Con negozi aperti dalle 8,30 alle 19,30, bancarelle ed esposizioni di
hobbisti, artisti e prodotti tipici, intrattenimenti e Barcamenando, gruppo
modellistico. BUSSOLENO La sezione locale dei Cai organizza per il 7 giugno una
gita sul sentiero Balcone del Monte Bianco. Iscrizioni al 349/60.67.804. C
CAPRIE Il Comitato amico onlus organizza dal 15 giugno al 31 luglio un centro
estivo per elementari e medie. In programma giochi, laboratori didattici e gite
fuori porta, con la possibilità di trascorrere anche una settimana sul valico
del Moncenisio. Info: 346/66.68. 609. CARMAGNOLA Venerdì 29 ore 21 in piazza IV Martiri
grande festa della danza: esibizioni di ballo con la scuola Parise Dance
Studio. Sabato 30 e domenica 31, nell'ambito della rassegna CittArte, nella
chiesa di Sant'Agostino nell'omonima piazza, dalle 10 alle 19 esposizione delle
opere di Sergio Perrone. Giovedì 4 ore 17,30 nella sala Solavaggione, via
Valobra 102, presentazione del libro di Michele Gallitto «Egadi ieri e oggi:
isolani, deportati, schifazzi». CASELLE Sabato 30 alle 20 cena dagli alpini per
salutare don Noel che ritorna in Madagascar. I fondi raccolti nel corso della
serata servono per le spese di spedizione del materiale che don Noel invia in
Madagascar. Prenotazioni: 338/85. 09.034. CHIVASSO Venerdì 29 ore 21 nella sede
del Cai, via del Castello 8, presentazione delle carte delle vallate
canavesane. Martedì 2 ore 15,30
in via Mandria 24, sull'aia della Cascina Rapella, il
Centro Paolo Otelli propone la prima edizione di Liberi. Libri, mercatino di
scambio, baratto & regalo del libro, fumetti, riviste, dischi e cd. Festa
della frazione Torassi di Chivasso. Sabato 30 alle 20,30 cena campagnola,
mentre domenica 31 alle 12,30 pranzo. Prenotarsi allo 011/911.47.30. COAZZE
Martedì 2 al Palafeste, parco comunale, torneo di scacchi lampo aperto a tutti.
Chiusura iscrizioni alle 9,30, premiazione alle 16,30. Info al 339/492.26.58.
COLLEGNO Venerdì 29 alle 15,30 intitolazione della rotatoria di viale Certosa.
Martedì 2 alle 21 scoprimento della scultura dedicata alle vittime del lavoro
in piazza del municipio. CUORGNE' Venerdì 29 alle 21 nella chiesa della Trinità
per il ciclo di conferenze primaverili del Centro ricerche studi alto Canavese,
Teresina Bussetti e Pier Angelo Grosso presentano Nordkapp, immagini di viaggio
tra Svezia, Finlandia e Norvegia. In frazione Ronchi San Bernardo si svolge la
16° Sagra d'la Siùla Pìna. Il padiglione gastronomico apre tutte le sere alle
19,30 e nei giorni festivi anche alle 12,30. Sabato 30 alle 19,30 apertura del
banco di beneficenza, alle 21,30 serata danzante con Tommy, Cinzia e gli Amici,
mentre domenica 31 si balla con il Gruppo Tre. Lunedì 1° giugno appuntamento
con Doctor Dj (revival, latino americano) e martedì 2 con il duo Lucrezia ed
Ercole. F FENESTRELLE In occasione della festa della Cristalliera, per il 31
maggio e il 1° giugno il parco Orsiera Rocciavrè organizza un tour interamente
dedicato alla storia dell'alpinismo con pernottamento al Selleries. Costo 20
euro a persona, più vitto e alloggio in rifugio. Prenotarsi: 0122/64.00.69.
FOGLIZZO Per domenica 31 la sottosezione locale del Cai organizza un'escursione
sul monte Cavallaria. Partenza alle 8,15 da piazza del Peso. Prenotazioni entro
sabato 30 allo 011/98.83.417 (ore negozio). G GIAVENO Venerdì 29 alle 21 nella
sala della comunità montana, via Maria Ausiliatrice, dibattito pubblico «Una
volta era tutta campagna». GRUGLIASCO Sabato 30 La Crida nelle diverse borgate:
si rievoca l'annuncio della fine della peste del 1599 e la possibilità di riprendere
il libero commercio ed i festeggiamenti per il ritorno alla normalità. Lunedì 1
giugno prova generale per la corsa del palio. Dalle 20,30 infatti, presso il
parcheggio del centro commerciale Le Serre i 7 borghi provano il nuovo percorso
di gara e studiano le tattiche. Martedì 2 giugno rievocazione storica
dell'arrivo della statua di San Rocco a Grugliasco con sfilata/processione per
le via di Borgata Santa Maria (ogni hanno si cambia borgo). Il percorso prevede
la partenza dalla chiesa di Santa Maria alle 20,30 con arrivo alla cappella di
San Rocco su Viale Gramsci. Al Museo del Grande Torino (Villa Claretta, via La
Salle 87) fino al 28 giugno G.212 - Ultimo volo, mostra sull'ultimo viaggio del
Grande Torino. In esposizione gli atti del processo per la tragedia di Superga
in collaborazione con l'Archivio Storico Granata di Mirko Ballotta - Modena.
Per le visite: 335/607. 39.08. I IVREA Venerdì 29 alle 21 al centro La Serra,
corso Botta 30, dibattito su Il nucleare e il dilemma dell'energia: introduzione e presentazioni dei docenti Giorgio Beccali
(Università di Palermo) e Piero Ravetto (Politecnico di Torino). Modera il
dibattito Riccardo Bulla. Venerdì 29 alle 21 sempre al La Serra (ma nella Sala
Abc), il liceo classico Carlo Botta organizza un incontro con Gustavo
Zagrebelsky dedicato alla Costituzione. Sabato 30 i commercianti di via
Torino organizzano San Grato in arte, con l'esposizione di numerosi artisti
lungo via Torino, giochi per bambini in piazza, aperitivo e alle 17 concerto
del coro Blue Sound. L LA MANDRIA Venerdì 29, sabato 30 e domenica 31 alle 11,
alle 14, alle 15,30 e alle 17 (e domenica anche alle 18,30) sono in programma i
tour in trenino Tip, alla scoperta di Villa Laghi. Partenza da Ponte Verde.
Costo 7 euro, 4,50 euro ridotto. Info: 340/79.36.071. Sabato 30 alle 14,30 è in
programma la passeggiata ciclistica all'interno del parco dedicata ai bambini.
Ritrovo alla Cascina Prato Pascolo. Iscrizioni: 011/ 93. 280.97. Sabato 30 alle
15 per il ciclo «I sabati dei funghi». Trionfo di forme e di colori, una
piacevole occasione per imparare a conoscerli. Ritrovo a Cascina Rampa,
ingresso Tre Cancelli, partecipazione gratuita, Info: 349/472.04.90. Sabato 30
e domenica 31 alle 14, 15,30 e 17 laboratorio per famiglie Al.bo sulle ali del
vento. l'avventura di un seme. Ingresso da Cascina Brero. Costo 6 euro.
Prenotazione obbligatoria allo 011/499.33.81. Domenica 31 alle 7 Trekking Monte
Lera, escursione per raggiungere i confini della Riserva naturale integrale
della Madonna delle Neve sul Monte Lera. Ritrovo nel piazzale del comune a
Givoletto. Costo 11 euro, prenotarsi 011/499.33.81. Martedì 2 da Ponte Verde
alle 21 parte l'escursione in notturna del parco in pulmino, attrezzato anche
per disabili (costo 11 euro, ridotto 8 euro). Adesioni: 011/49. 93.381. Per
giovedì 4 alle 21 è in programma il trekking notturno All'ora della civetta per
adulti e ragazzi maggiori di 14 anni. Durata 3 ore, partenza da via Medici del
Vascello di Druento (costo 6 euro, ridotto 4 euro). Adesioni: 011/49.93.381. LANZO
Sabato 30 dalle 14 alle 24 festa di primavera presso l'ala di piazza Allisio e
Peradotto. LOCANA Sabato 30 alle 15 nell'aula consiliare del municipio, via
Roma, lo scrittore locanese Mario Contratto presenta il libro «A proposito di
Nino e Nina». LORANZE' Da Vis viva-Salute e movimento mercoledì 3 alle 21
serata Odontoiatria e postura. Relatori Luca Bernardi, Giorgio Menis e Giorgio
Gobbi. Prenotazioni allo 0125/ 56.4039. Previsto servizio d'animazione (costo 5
euro). LUSERNA SAN GIOVANNI Venerdì 29 alle 21 allo spazio artistico culturale
Myo-Sotus, via Brianza Ballesio 29, Maggio tra i libri, serata culturale di
presentazione di poesie e brevi racconti letti dagli stessi autori. M MACELLO
Festa patronale Stella di Macello. Venerdì 29 alle 14 gara di bocce alla
baraonda per ragazzi (massimo 14 anni), alle 20 gara di scopa alla baraonda
organizzata dal gruppo Ana, riservata a soci e simpatizzanti. Sabato 30 alle 14
gara di bocce alla baraonda a coppie, alle 19 grande assado e salsiccia e, alle
20, festa della birra e concerto della corale Le nostre valli. Domenica 31
mostra trattori d'epoca (iscrizioni: 011/98.04. 050), pranzo del trattorista
(libero a tutti, costo 12 euro), alle 14 gara di bocce individuale Memorial
Rosso Giuseppe. Alle 15 giochi per bimbi con rottura delle pignatte e alle 17
esibizione balli latino-americano, caraibici e standard con la scuola Paola e
Ivan Tron. Conclusione alle 21 con la serata danzante nel padiglione Gioelli
con l'orchestra Bruno Mauro. Ingresso libero. MAZZE' Sabato 30 dalle 9 al
PalaEventi vengono presentati i lavori conclusivi del progetto in rete
Alternanza Scuola-Lavoro 2008- 2009, che vede coinvolte la sede di Caluso
dell'istituto Ubertini e l'istituto tecnico agrario Dalmasso di Pianezza. Dopo
gli interventi di docenti, studenti e tutor, relaziona il responsabile energia
di Legambiente, Gian Piero Godio. MONTANARO Fino al 3 giugno Sagra del
Canastrel. Tutte le sere (eccetto il 2) alle 19,30 apre lo stand gastronomico,
domenica 31 anche alle 12,30. Venerdì 29 alle 21,30 si balla con i Polvere di
Stelle, sabato 30 con i Mirage, domenica 31 con La Suerte e Abc Dance (latino
americano), lunedì 1 con l'orchestra di Aurelio. Martedì 2 alle 21 la compagnia
I Soliti presenta la commedia «La cena dei cretini». Mercoledì 3, alle 22,
concerto de I Teppisti dei Sogni. Domenica 31, giorno della sagra, sono
allestiti gli stand dei produttori di canestrelli di Montanaro, Rondissone,
Tonengo di Mazzè, Borgofranco e Vaie, oltre a quelli dell'hobbistica e
dell'oggettistica. Inoltre rassegna cinofila e raduno delle Fiat 500. Alle 16
concerto della Banda musicale di Montanaro. Fino al 7 giugno funziona il luna
park. Sabato 30 alle 19,30, alla vineria ristorante La Ciapa Rusa,
l'associazione culturale I Soliti. organizza una cena etnica basata su
specialità marocchine, seguita dalla danza del ventre. N NICHELINO Festival
delle Regioni. Sabato 30 ore 15 inaugurazione con corteo che parte da piazza
Camandona e si conclude al centro sociale Grosa, via Galimberti 3. E' prevista
la partecipazione degli Sbandieratori della Città dell'Aquila, con raccolta
fondi pro Abruzzo. A seguire (fino in serata) esibizione di gruppi folk, alle
22 concerto della band dei Casadei. Dalle 15 alle 24 presentazione di piatti
tipici piemontesi e abruzzesi. Domenica 31 alle 11 corteo da palazzo comunale
al centro sociale. A seguire perfomance di sbandieratori, gruppi folk, musica,
sfilata. Alle 22 show musicale con Don Backy. NOVALESA Il centro turistico La
Ressia organizza visite guidate alle cascate della valle, raggiungibili
facilmente grazie ai numerosi percorsi attrezzati novalesi. Prenotazioni:
0122/65.31.16. O ORBASSANO Festa di Santa Maria. Nel cortile della chiesa di
Santa Maria, via Gramsci 34, venerdì 29 alle 21 musical «Vai Francesco», sabato
30 alle 21 serata all'insegna della musica cantata e ballata, domenica 31 alle
21 processione. Sabato 30 festeggiamenti per 35° dalla fondazione delle
Majorettes di Orbassano. Alle 21,30 sfilata per le vie della città del gruppo
cittadino accompagnato da altre sei compagini locali. Da mercoledì 3 giugno al
5 luglio al Centro Giovani Puzzle ci sono i Beach Days, torneo di beach volley.
P PIANEZZA Sabato 30 serata danzante con l'orchestra Niki Parisi al salone
delle feste, via Moncenisio 5. Sabato 30 alle 16 al parco Dalla Chiesa, via
Musinè, Un amico chiamato paese, mostra dei lavori dei ragazzi e spettacolo
canoro. Fino al 30 giugno in biblioteca, via Matteotti 3, mostra fotografica
Triade. Visite: 15-18,30. PINASCA Balli folk nel centro polivalente in via De
Amicis 3 venerdì 29 alle 21,15. Ingresso 2 euro. PINEROLO Venerdì 29 alle 18
alla libreria Mondadori, piazza Barbieri 15, Giancarlo Merlo,
massofisioterapista, presenta Psych-k: tecnica d'evoluzione personale. S'apre
venerdì 29 nel foyer del teatro sociale la mostra fotografica di Maria Luisa
Bertoglio dal titolo Tra le pagine del tempo, che è visitabile fino al 14
giugno con il seguente orario: giovedì, venerdì, sabato 15,30-18, 30; domenica
10-12 e 15,30- 18,30. Sabato 30 dalle 9 alle 13 in piazza Vittorio Veneto,
di fronte al teatro, sono presenti le volontarie del Telefono Rosa per dare
informazioni sulla loro attività. S'inaugura sabato 30 alle 15 a Villa Prever, viale
Rimembranza 59, la mostra a cura dell'Associazione naturalistica
Pinerolese-Museo di scienze naturali Mario Strani dal titolo Darwin. Orario:
dalle 15 alle 19. La mostra resterà aperta fino al 26 luglio. Per visite
guidate: 334/90. 72.993. Mercoledì 3 alle 17,30 nella biblioteca Alliaudi, via
Cesare Battisti 11, incontro Realtà e finzione. Il possibile rapporto tra
Aristotele e Alice. Il gioco delle parti, a cura di Anna Berra e Valentina
Martini. Giovedì 4 giugno continua il laboratorio di scrittura creativa a cura
di Anna Berra sempre nella biblioteca civica Alliaudi. Per info è sufficiente
rivolgersi alla stessa biblioteca. PINO TORINESE Terzo appuntamento, venerdì 29
alle 19 di «Le serate dell'anno dell'astronomia». Relatore Cesare Guaita,
studioso di esplorazioni planetarie e del sistema solare, che interviene su
Giove e gli altri giganti del sistema solare. Giovedì 4 al teatrino delle
medie, piazza del municipio, presentazione di Diritto naturale. Dignità di
vita. Diritti umani, di Enrico Larghero e Giuseppe Zeppegno. Insieme a Larghero
interviene Pietro Buffa, Tullia Chiarioni Cingolani, Paola Ciccarelli, Anna
Olivieri Traversa. PONT Sabato 30 alle 15,30 nella sala consiliare del
municipio, via Marconi 12, si parla di leggende e storie di masche e vengono
presentati canti della tradizione francoprovenzale. Con Alfredo e Marco
Valsoano e il gruppo Le Grouye. L'incontro conclude il corso di lingua e
cultura francoprovenzale. PORTE Escursione domenica 31 con ritrovo alle 9 al
campo sportivo e partenza dalla rotonda del Malanaggio per raggiungere Villar
Perosa. Durata della passeggiata 3 ore. Costo 15 euro (comprende il
tesseramento e l'assicurazione), 10 euro per i soci. Info: 334/39. 48.983.
PRAGELATO Domenica 31 festa intorno al forno di Soucheres Basses con mercatino
artigianale, danze e gofri. Il forno è acceso da sabato 30 per chiunque
desideri cucinare piatti preparati in casa. R REVIGLIASCO La Pro Loco ricerca
collaboratori per un progetto di sviluppo turistico del paese: 011/81.31.241.
RIVA PRESSO CHIERI C'è tempo fino al 31 maggio per partecipare alla settima
edizione del concorso internazionale di poesia haiku in lingua italiana
promosso da Cascina Macondo. Info: www.cascinamacondo.com. C'è tempo fino al 10
giugno per consegnare alla libreria della Torre, via Vittorio Emanuele II 34,
le poesie per il concorso di letteratura Palazzo Grosso. Riservato agli
studenti. Tema: l'infinito. RIVAROLO Domenica 31 Festa del folklore nel centro
storico con giostre e giochi, sbandieratori, bande musicali, majorettes, gruppi
folcloristici e bancarelle. Lungo la passeggiata pedonale di corso Indipendenza
collettiva di pittura. ROLETTO Domenica 31 dalle 14 alle 19 si svolge presso la
Cascina Nuova, via Santa Brigida 63, la festa di primavera, con musica e
prodotti biologici. RORA' Per la festa dell'infanzia sabato 30 cena all'ostello
con letture tratte da brani di Italo Calvino sui piatti serviti a cura di Sara
Tourn. Domenica 31 laboratorio di scrittura per adulti e lunedì 1 con un
laboratorio su favole e racconti. RUEGLIO Da venerdì 29 maggio a lunedì 1
giugno i 20 neo diciottenni della Valchiusella fanno festa al salone
polifunzionale (impianti sportivi). Venerdì 29 alle 22 si balla con la
discoteca mobile Energia, sabato 30 con la discoteca Planet. Domenica 31, dalle
21,30, serata con I Ragazzi del Villaggio, lunedì 1 giugno con la grande
orchestra romagnola di Roberta Cappelletti. S SAN CARLO CANAVESE Venerdì 29
alle 21 nella vecchia chiesa parrocchiale Achille Judica Cordiglia presenta
Capo Nord: il tetto del mondo, immagini inedite di una terra lontana. SAN
GERMANO CHISONE Martedì 2 nella sala valdese, parco comunale, alle 14,30 onore
ai caduti e ai gonfaloni dei comuni e intervento delle autorità. SAN GIORGIO
Per sabato 30 il gruppo astrofili della Pro loco propone la serata L'universo
in diretta, ripresa di immagini in diretta e osservazioni ai telescopi: appuntamento
al santuario del Misobolo alle 21,30. Il Comitato Santa Lucina e il Gruppo
Anziani della frazione Cortereggio organizzano il concorso fotografico Frazione
di sguardi. Ogni partecipante può presentare un massimo di tre foto. La quota
di adesione è di 15 euro. Le foto vanno presentate entro il 27 giugno al Centro
anziani di Cortereggio oppure chiamare il 338/64.43.203. Domenica 31 dalle 14 in cascina Caretto, strada
del Ciconio, visita della cantina e degustazioni libere dei vini, giochi
d'altri tempi, esposizioni di giovani artisti canavesani. Alle 16 mini percorso
didattico per bambini, alle 17 degustazione guidata sui vitigni autoctoni e
non. Prenotazioni al 347/873.80.77. S. SECONDO DI PINEROLO Per la serie di
conferenze «Parlando d'Egitto», in corso al Castello di Miradolo, dove è
allestita la mostra Egitto nascosto. Collezioni e collezionisti dai Musei
Piemontesi, giovedì 4 alle 21 Massimo Centini e Carlo Ruo Redda parlano de
L'immaginario dell'Antico Egitto e l'Occidente. La conferenza è gratuita per
tutti i visitatori della mostra. SANT'AMBROGIO Sabato 30 alla Sacra di San
Michele, via alla Sacra 14, alle 10,30 presentazione della guida e del dvd
«Sacra di San Michele». T TORRE PELLICE Sabato 30 alle 17 alla Claudiana,
piazza Libertà 7, anteprima di Una torre di libri 2009 e presentazione
dell'omonima rassegna estiva. Con Laura Operti, già giudice del Tribunale dei
minori. TRAVERSELLA Per il 30 maggio i «Sabat d'le Erbe» del Club Amici
Valchiusella propongono una passeggiata guidata, alla scoperta di erbe
aromatiche e officinali, da Fondo Valchiusella a Talorno e ritorno a Fondo.
Merenda in cascina alle 17 a
Talorno. Eventuale cena al ristorante Centro di Vico Canavese alle 20.
Prenotazioni (entro venerdì 29): 348/06.62.697. V VENARIA Giovedì 4 al Convito
della Venaria, via Mensa 37g, cena Gianduja alla tavola di corte. Le antiche
marionette si esibiscono introducendo i piatti della tradizioni. In
collaborazione con Lupi. Prenotarsi allo 011/459.83.92. Festa provinciale
dell'Anpi Democrazione e/è Antifascismo in via Cavallo 32. Venerdì 29 dalle 9
alle 17 conferenza provinciale di organizzazione dell'Anpi, alle 18 aperitivo,
alle 21 «La storia e la memoria: lungo il cammino verso la libertà». Sabato 30
alle 9 lectio magistralis Costituzione e diritti, alle 14,30 giocoleria e
teatro di strada, alle 18 aperitivi, alle 21 concerto Resistere nel Tempo!.
Domenica 31 alle 9,30 incontro tra giovani e particolari, alle 14,30 conferenza
Anpi e società, alle 17,30 orazione di chiusura e a seguire danze popolari e
ballo liscio (alle 21). VEROLENGO Venerdì 29 dalle 13,30 in via Cesare
Battisti 5/C la sezione verolenghese della Lega tumori organizza controlli
diagnostici di pap-test più visita senologica. Prenotazione dalle 16 alle 19 al
347/054.77.11. Sono aperte le prenotazioni alla grande grigliata organizzata
dalla parrocchia Sant'Anna e dal gruppo Arcobaleno che si svolge domenica 7
giugno. Info 011/918. 80.93. VICO CANAVESE Venerdì 29 alle 20 la locanda Corona
Grossa, via Saudino 34, in
collaborazione con la biblioteca Bernardino Bovis e la Società di Mutuo
Soccorso di Brosso, organizza la serata (S)ragionando di musica: viaggio nella
musica di ieri e di oggi con il maestro Bernardino Streito. Prenotazioni 347/
28.08.176. VILLAFRANCA Sabato 30 ore 15 in via Roma 6 inaugurazione dei lavori
all'Istituto Conti Rebuffo. Sabato 30 alle 21 in piazza Vittorio Veneto
concorso Miss Italia. VILLAR PEROSA Si svolge martedì 2 la settima edizione
della pesca per i bimbi a cura della Società sportiva villarese. Possono
partecipare bambini e ragazzi da 3
a 16 anni. Ritrovo alle 14 al laghetto comunale. A tutti
i partecipanti viene offerta la merenda e un gadget.
(
da "Trentino"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Popolo
degli scoiattolini, partenza diesel Gli alberghi pieni ma senza l'esaurito.
Tutti puntano sui big di oggi e domani SILVIA CONOTTER TRENTO. Un diesel. Così
potrebbe essere definita la partenza della quarta edizione del Festival
dell'economia. Ancora un centinaio i posti letti disponibili, città non ancora
invasa dal "popolo degli scoiattolini", atmosfera meno scoppiettante
del solito, ma gli organizzatori si dicono convinti che gli appuntamenti di
oggi daranno lo slancio finale alla manifestazione. D'altra parte ieri la
macchina del Festival si è avviata nel tardo pomeriggio, i padiglioni in piazza
Fiera dell' "altra economia" erano ancora in divenire e forse bisogna
considerare il fatto che i trentini si sono anche un po' abituati all'evento.
Ma certamente è ancora presto per tirare le conclusioni, ci sono ancora tre
giornate dense di incontri, relazioni, laboratori. Appuntamenti per tutti,
grandi e piccoli. Certo è che l'anno scorso gli alberghi avevano registrato
subito il tutto esaurito, mentre quest'anno sono ancora una cinquantina le
camere disponibili. A quattro giorni dall'inizio della manifestazione era stato
prenotato il 75% dei posti letti disponibili e la sensazione è che si sarebbe
registrato il pieno ancor prima del via ufficiale. «Siamo comunque fiduciosi -
commenta la direttrice dell'Apt Elda Verones - all'inaugurazione c'era una
bella folla, è probabile che il venerdì lavorativo abbia inciso in qualche
maniera sugli arrivi. Contiamo che il secondo giorno di Festival faccia
registrare il tutto esaurito nelle strutture albergheire della città». Oggi
infatti sono in molti i big che arriveranno a Trento. Ieri l'inaugurazione e
l'appuntamento con i due premi Nobel ha riscosso un buon successo: sale piene,
molti i giovani - e anche giovanissimi - che hanno ascoltato gli interventi con
grande attenzione, confrontandosi tra di loro al termine. Passeggiando per le
strade del centro storico si sentiva un mix divertente di lingue straniere,
accenti trentini e delle più svariate regioni d'Italia. Docenti
d'università in completo
elegante con la ventiquattrore, laureandi con il bloc degli appunti
costantemente sottobraccio, curiosi che si fermavano agli info point per capire
come raggiungere il luoghi d'interesse storico della città, oltre che le
conferenze. Tanti anche i giornalisti che hanno frequentato la sala
stampa, rimanendo in contatto costante con le loro redazioni per gli aggiornamenti
su quello che stava succedendo nella nostra città. Sono 280 gli accrediti
virtuali effettuati prima del Festival e in molti hanno già ritirato il pass
per poter accedere ai luoghi chiave della manifestazione. Attendiamo ora di
capire come evolverà l'atmosfera, esercenti e operatori del settore turistico
lo considerano un test importante.
(
da "Corriere delle Alpi"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Con lo
Iuav al campus Corsi estivi per studiare il territorio FELTRE. Studiare il
territorio, anche nell'ottica di comprendere le modalità migliori d'intervento
laddove eventualmente necessario. L'ultimo corso proposto della Fondazione per
l'Università e l'alta Cultura in provincia di Belluno, lanciata in
collaborazione con l'Istituto universitario di Architettura di Venezia e il Bim
Piave, si chiama «Nuove tecnologie e informazione. Territorio, ambiente e
paesaggio», per creare modelli innovativi per il monitoraggio del territorio e
la costruzione di basi di conoscenza condivisa. Il corso, vera e propria summer
school, si svolgerà da lunedì 29 giugno a sabato 11 luglio. Quaranta gli
iscritti, tra studenti del modulo di telerilevamento del master di II livello
in Sistemi informativi territoriali e telerilevamento dello Iuav, tecnici e
dipendenti degli enti locali bellunesi e del Bim. Accanto alle lezioni
teoriche, ospitate nel campus di Borgo Ruga, ci saranno numerose uscite sul
campo. Si parlerà di ambiente e rischio idrogeologico, di mobilità e
cambiamenti dell'uso del suolo, si studieranno le piattaforme di acquisizione
dati e si approfondirà l'utilizzo delle nuove tecnologie, arrivando alla fine a
realizzare dei project work studiati sulla base della situazione reale del
territorio bellunese. La summer school è stata presentata
ieri dal presidente della Fondazione Università Adriano Rasi Caldogno, dal
presidente del Bim Piave Giovanni Piccoli, dai docenti Iuav Domenico Patassini
e Luigi Di Prinzio. In particolare Patassini si è soffermato sull'importanza di
istituire una sortra di centro studi territoriali nel Feltrino, per
approfondire la conoscenza su argomenti di interesse generale, sia in
ottica urbanistica che in chiave di valorizzazione anche turistica. Accanto al
corso in «Nuove tecnologie e informazione. Territorio, ambiente e paesaggio»,
la Fondazione Università ha presentato anche tre corsi estivi di comunicazione
intensiva, volti al miglioramento delle relazioni sociali. Tenuti da Ludovica
Scarpa, docente Iuav, consentiranno di approfondire la
"comunicazione consapevole", sia nei luoghi di lavoro che in quelli
domestici. (ip)
(
da "Trentino"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Il
professore massone: «L'università non ha saputo
adeguarsi e gli studenti sono disorientati» L'ultima lezione del Gran Maestro Giuliano
Di Bernardo lascia la sua cattedra a Sociologia JACOPO TOMASI TRENTO. Il Gran
Maestro, il massone Giuliano Di Bernardo, lascia l'Università di Trento dopo 47
anni. Era arrivato nel 1962, anno di fondazione dell'Istituto superiore di
scienze sociali. Tra i primi dieci studenti a laurearsi, nel 1967 iniziò la
carriera accademica affiancata dall'attività massonica, che lo portò nel '90 a diventare Gran Maestro
del Grande Oriente d'Italia. «Ora mi dedicherò all'università
internazionale e al progetto degli Illuminati» racconta. Sorride dietro la
folta barba bianca. Sorridono anche gli occhi mentre fissano l'anello che porta
all'anulare della mano destra, simbolo dell'Accademia degli Illuminati da lui
fondata nel 2002: il bianco che indica il bene, il nero che rappresenta il
male, un triangolo equilatero che significa la creazione del mondo ed un
cerchio che equivale alla perfezione. Davanti a 12 studenti del corso di
Filosofia della Scienza, il professore-massone Giuliano Di
Bernardo pronuncia le sue ultime parole da docente dell'ateneo trentino. «Mi basta che solo uno di voi abbia capito
un solo concetto e significa che il mio insegnamento è stato utile», dice prima
dell'addio. Professor Di Bernardo, ha appena finito la sua ultima lezione. E'
emozionato? Più che altro mi viene in mente la mia prima lezione, che
risale a circa 45 anni fa. Sono praticamente la memoria storica di questa
facoltà: sono arrivato negli anni della contestazione e ho vissuto molti eventi
che si sono susseguiti nel tempo. E come lascia Sociologia, gli studenti, l'università in genere? La società è cambiata profondamente,
ma credo che l'università non abbia saputo adeguarsi e
gli studenti hanno subìto questa incapacità. Li vedo sempre più disorientati,
non sanno dove andare, saltano da un esame all'altro, ma non hanno né guide né
maestri. Lei è stato invece un maestro, non solo per gli studenti. E' stato
eletto Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia nel 1990, poi ha fondato la
Gran Loggia Regolare d'Italia, ora l'Accademia degli Illuminati. Cosa significa
per lei la massoneria? Molto, perché mi ha dato la possibilità di fare
esperienza ai vertici del potere. Ma non quello dei politici, che lo usano per
fare il bello ed il cattivo tempo, ma un potere morale di progettare e
realizzare il miglioramento dell'umanità puntando sull'uomo, sulla cultura,
sulla conoscenza. C'è chi teme la massoneria. C'è chi la vede come una setta,
tra riti ed esoterismo... Gente che non capisce e quindi ha paura. Ora che
farà? Mi dedicherò al programma Erasmus Mundus, insegnando in tutto il mondo. E
poi agli Illuminati: uomini di qualità, 50 in tutta Italia, non più di 300 nel mondo,
che hanno la luce dentro e possono illuminare la società, portandola alla
perfezione. All'interno dell'Università ci sono uomini "con la luce
dentro? Sì, tanti, ma sono relegati ai margini dell'esercizio del potere.
(
da "Trentino"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Una
straordinaria collezione Sarcofagi e corredi funerari da Assiut grazie alle
campagne del prof. Schiaparelli Il gruppo di sarcofagi e corredi funerari
provenienti da Assiut è frutto delle straordinarie campagne di scavo condotte
da Ernesto Schiaparelli agli inizi del secolo scorso. Schiaparelli (1856-1928)
è sicuramente uno dei più importanti egittologi italiani e fu prima Direttore
del Museo Egizio di Firenze ed in seguito dal 1924 fino alla sua morte
Direttore del Museo Egizio di Torino. Durante la sua direzione condusse
numerose campagne di scavo in diverse zone dell'Egitto, ma la sua fama
internazionale è indubbiamente legata alla scoperta sensazionale nella Valle
delle Regine della Tomba della Nefertari, moglie di Ramesse II, nel 1904 e a
quella inviolatadell'architetto Kha e della moglie Merit nel villaggio di Deir
el Medina nel 1906. Fra il 1905 e il 1913 diresse quattro campagne di scavo
nella parte meridionale della necropoli di Assiut, dove portò alla luce i
sarcofagi di personaggi di rango della provincia vissuti durante l'undicesima e
la dodicesima dinastia. Questi straordinari documenti completi di corredi
funerari con oggetti di uso cerimoniale e quotidiano sono oggi conservati nei depositi
del Museo Egizio di Torino e consentono di ricostruire la vita quotidiana e la
vita nell'aldilà. Inoltre sono testimonianza dell'attività archeologica e
scientificacondotta dalla missione italiana di scavo in Egitto sotto la guida
di Schiaparelli e consentono di ripercorrere attraverso la figura del grande
egittologo la fasi di formazione della collezione del Museo Egizio di Torino,
la seconda raccolta di antichità egiziane più ricca nel mondo dopo il Museo del
Cairo. Dalla discussione al senato nella seduta del 15 gennaio 1928: Onorevoli
Colleghi, un nuovo doloroso lutto ha colpito il Senato. Ieri in Torino ha
cessato di battere il nobile cuore del prof. Ernesto Schiaparelli che era nato
in Occhieppo Inferiore il 12 luglio 1856. Nostro collega dal 18 settembre 1924,
Ernesto Schiaparelli onorò altamente la scienza archeologica. Laureatosi in
lettere e perfezionatosi alla Sorbona all'Ecole pratique des hautes études,
entrò poi nell'Amministrazione delle Antichità e Belle Arti, e con le sue
ricerche archeologiche, sopratutto in Egitto, rivelò preziose vestigia
dell'antica civiltà e giunse a risultati di inestimabile valore per la scienza
egittologica che per lui di nuovo lustro si accrebbe. A testimoniarne la
geniale opera stanno le sue dotte pubblicazioni, le numerose monografie di cui
ricorderò le "Migrazioni degli antichi popoli dell'Asia Minore",
"Il significato simbolico delle piramidi egiziane","La catena
orientale dell'Egitto"; sta la magnifica relazione, non ancora completa,
sui lavori della Commissione archeologica italiana in Egitto, di cui era
presidente, relazione in cui si riassumono le sue appassionate ed originali
ricerche dal 1903 al 1920 per la penetrazione dell'antica civiltà. Il suo
valore ebbe largo riconoscimento, chè della disciplina da
lui prediletta divenne docente alla Università di Torino e numerose Accademie lo vollero socio,
in particolare l'Accademia dei Lincei e quella delle Scienze di Torino. Fu
nominato direttore, prima del Museo di antichità in Torino, che, colla sua opera
infaticabile, con i preziosi nuovi elementi che egli vi portò, è divenuto uno
dei più ricchi del mondo. Nel 1908 era stato inoltre incaricato
dell'Ufficio di sopraintendente agli scavi e musei di Torino (...) Noi ci
inchiniamo reverenti sulla bara ancora dischiusa dell'insigne collega e alla
famiglia inconsolabile esprimiamo il nostro vivo cordoglio. (Approvazioni).
(
da "Nuova Sardegna, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Presentato
lo studio delle Università di Cagliari e Sassari sul sistema economico della
Sardegna «è un'isola con le pile scariche» «In Europa sardi più poveri,
superati anche dai polacchi» ALFREDO FRANCHINI CAGLIARI. Un decennio di
declino. Dal 1995 al 2006 il sistema economico dell'Italia ha perso l'orgoglio
industriale e soprattutto peso nella graduatoria dei Paesi Ocse. La Sardegna ha
perso 10 punti dal 1995 e viene superata anche dalla regione che circonda il
centro di Varsavia. è una delle tante fotografie contenute nel sedicesimo
Rapporto Crenos, il centro di ricerche economiche che fa capo alle Università
di Cagliari e Sassari. L'analisi, firmata da 26 ricercatori delle due Università,
è stata presentata ieri dal direttore del Crenos, Stefano Usai, da Antonello
Arru, presidente della Fondazione Banco di Sardegna, da Daniele Checchi,
preside di Scienze politiche all'Università di Milano ed Enzo Costa, segretario
generale della Cgil. Il Rapporto Crenos ha focalizzato l'analisi enucleando «le
questioni» dei servizi, del turismo, del lavoro e i fattori di competitività in
Sardegna. Con un filo rosso: la crisi che dalla fine del 2008 ha colpito l'economia
facendola entrare nella fase recessiva «più severa dal secondo dopoguerra».
Dunque l'Europa amara per il Paese e per la Sardegna che si allontana sempre
più dagli obiettivi. Nel Rapporto Crenos, illustrato da Anna Maria Pinna,
risulta che dal 2005 al 2006
l'isola non ha guadagnato né perso posizioni rispetto
alla media Ue a 27 Paesi e quindi preoccupa la stagnazione imperante. Le
esportazioni rappresentano una quota bassa del valore assoluto nazionale e la
ricerca, che doveva essere il fiore all'occhiello dell'isola, vede il settore
pubblico fare il suo dovere (la spesa pubblica sarda è superiore alla media
nazionale) ma è totalmente assente il privato. (Con l'eccezione di Saras e
Metalpha). Si studia ancora poco nell'isola e pertanto gli obiettivi europei
con scadenza al 2010 sono irraggiungibili. E dall'isola prosegue la fuga di due
categorie di giovani: i laureati e quelli in possesso solo della licenza media.
Il turismo, considerato settore portante, soffre da sempre degli stessi mali:
su tutti la stagionalità e il sommerso a cui si aggiungeranno quest'anno le
ripercussioni della crisi. Dal Rapporto è chiara la fotografia di una Sardegna
sempre più a macchia di leopardo. Ne ha parlato il rettore uscente
dell'Università di Cagliari, Pasquale Mistretta: «Gli squilibri con le zone
interne sono sempre maggiori». E il Crenos testimonia, dati alla mano, che la
provincia più ricca è quella di Olbia-Tempio: fatta 100 la media regionale, la
Gallura ha un indice di ricchezza di 104 (nel 2001) e poi 98 nel 2006. Il dato
importante è che negli ultimi cinque anni, Olbia Tempio ha superato la
provincia di Cagliari e soprattutto si è allargato il differenziale con la
provincia più povera: il Medio Campidano. Daniele Checchi, preside della Facolà
di Scienze politiche all'Università di Milano, rileva che la Sardegna ha poco
da spartire con il Mezzogiorno d'Italia ma se i suoi indicatori, tre lustri fa,
la collocavano idealmente più vicina alle regioni del Centro, ora ha una
posizione da decifrare. E Checchi pone una serie di domande: «Il mercato del
lavoro sardo è sufficiente flessibile?» Il docente di Milano getta altre
provocazioni: «Di fronte alla crisi, i lavoratori a rischio sono adeguatamente
sostenuti sul lungo periodo?». Il segretario della Cgil, Enzo Costa, ricorda
che i dati stanno cambiando in peggio, (trentamila posti di lavoro persi in
pochissimo tempo, equamente divisi tra industria, costruzioni,
servizi-agricoltura). Ma, al di là dei numeri che pure fanno intravedere
scenari cupi, preoccupa di più la prospettiva: «La crisi è medio-lunga»,
afferma Enzo Costa, «dobbiamo concentrarci sul momento in cui i mercati si
riprenderanno. Perché dalle crisi si esce sempre con le razionalizzazioni».
Significa che «dopo» ci sarà un'ineluttabile selezione e bisogna farsi trovare
pronti. Costa spiega: «L'Euroallumina ferma tutto a zero ore. Quando ci sarà il
riavvio in quanti lavoreranno? Noi oggi abbiamo un dato sociale: siamo ai
minimi storici». Per il segretario della Cgil, poi, è sbagliato pensare di
rilanciare l'edilizia pensando di risolvere la crisi economica: «Chi l'aveva
fatto, come l'Irlanda, ne ha pagato le conseguenze con la bolla immobiliare».
Risposte che spettano alla politica. Ma ieri il governatore dell'isola, Ugo
Cappellacci, ha dovuto disertare la riunione del Crenos, (sostituito dal suo
capo di gabinetto, Giandomenico Sabiu). Ma forse è sbagliato attendersi che la
politica, da tempo sottomessa all'economia, possa risolvere adesso la crisi
dell'economia mondiale.
(
da "Nuova Sardegna, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Università di Cagliari. Testi razzisti? I pareri di alcuni
docenti Doppio esame per il prof contestato Sui libri di Biagini si pronunceranno
i colleghi di due corsi di laurea MAURO LISSIA CAGLIARI. La prima 'sentenza'
sui contestatissimi libri di testo firmati dal docente
di geografia Emilio Biagini - che attacca omosessuali, islamici e una
moltitudine di personaggi della storia e della cultura internazionale -
arriverà il 4 giugno, quando si riunirà il consiglio del corso di lingue e
mediazione: l'argomento è al primo punto dell'ordine del giorno. Cinque giorni
dopo si parlerà dei suoi volumi - che il rettore Pasquale Mistretta ha bocciato
come «inadeguati all'insegnamento della geografia» e il preside Massimo
Arcangeli come «incongrui» - al consiglio di lingue e culture. Ma qui c'è un
punto interrogativo legato al parere dell'ufficio legale dell'ateneo, cui la
presidente del corso Maria Elena Ruggierini ha preferito rivolgere alcuni
quesiti: «E' una situazione delicata, si tratta di un collega qualificatissimo
e prima di proporre la cosa all'attenzione del consiglio ho bisogno di capire
quale sia la procedura più corretta». C'è in ballo il dissenso forte
manifestato dai rappresentanti degli studenti, che accusano Biagini di farli
studiare su un testo «dogmatico, generico e non rispettoso delle diversità». Ma
c'è da tener conto anche di un principio sacro dell'università,
la libertà d'insegnamento: «Posso dire che non condivido lo stile del
professore - avverte la Ruggierini - ma questo non significa che il testo
contenga offese o che non sia adatto allo studio della geografia. In tanti anni
ho ricevuto soltanto una lettera di protesta e trattandosi di un insegnamento
facoltativo chiunque dissenta può toglierlo dal piano di studi. Dicono che
contiene opinioni? Non so, il libro è così ampio e credo che il suo valore
dipenda da altre cose, d'altronde il docente non ha
mai preteso che gli studenti fossero d'accordo con le sue idee, che certo sono
molto precise». Diverso sarebbe il discorso se nel complesso i tre volumi
rappresentassero un inno al razzismo: «In questo caso - spiega la docente - sarebbe un problema dell'ufficio legale... come
consiglio di corso noi abbiamo il dovere di stabilire se il libro è adatto alla
didattica». Molto più netta la posizione di Franca Ortu, la docente
che presiede il corso di lingue e mediazione: «Valuteremo con i colleghi, io
posso soltanto augurarmi che il professor Biagini metta a disposizione degli
studenti altri testi, alternativi ai suoi. Se questo non avverrà, vedremo. C'è
un ufficio legale e se il contenuto dovesse violare la legge c'è anche la
magistratura». L'ipotesi di istigazione all'odio razziale - i passaggi sugli
islamici, sugli aborigeni e sulle categorie che Biagini considera 'deboli' sono
quelli più esposti all'attenzione di studenti e colleghi - sembra prendere
corpo nelle valutazioni di chi frequenta l'ateneo, da una settimana a lingue e letterature
straniere non si parla d'altro: «A leggere quello che Biagini ha detto alla
Nuova Sardegna non mi pare che emerga una grande disponibilità da parte sua a
rivedere i testi - avverte ancora Franca Ortu - quindi la cosa migliore sarebbe
che ci scrivesse una lettera, una risposta chiara alle nostre proposte. In modo
che poi il consiglio di corso sia in grado di fare una valutazione compiuta e
si prenda una decisione. Noi non siamo giudici, siamo solo colleghi e dobbiamo
stabilire se quei testi, che gli studenti contestano, siano in linea con gli
obbiettivi didattici del corso. Ed è quello che faremo». Pacato ma chiaro il
parere di Giuseppe Marci, che insegna filologia italiana: «E' una situazione
difficile - spiega - ma al collega Biagini è stata offerta da me una soluzione
ragionevole, quella di proporre un testo alternativo lasciando agli studenti la
scelta. Purtroppo, alla seduta del consiglio di facoltà, ha reagito
andandosene. E questo non aiuta a risolvere il problema». Problema che per
Marci riguarda da vicino tutti i docenti, oltre che gli studenti: «Lavoriamo in
una comunità e chi lavora in una comunità deve trovare ragionevoli punti
d'intesa con gli altri, visto che si coopera per il risultato». Marci non vuole
entrare nel merito dei testi: «Sono convinto che il Rinascimento sia stato un
periodo molto produttivo e non credo, come sostiene Biagini, che tutto si sia
chiuso col Medioevo, non sono d'accordo con quel libro e con quello che Biagini
scrive e dice, ma il punto non è questo. C'è un progetto cui tutti devono
lavorare, allontanarsene non giova a nessuno». Marci respinge il sospetto,
avanzato da Biagini, che dietro la contestazione ci sia il preside della
facoltà: «Non vedo che interesse potrebbe avere a creare un caso, in realtà
Arcangeli è un preside giovane che si è posto come interlocutore forte per
docenti e studenti. Il problema c'è e non è stato certo lui a inventarselo».
(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XVII - Torino Una mostra di foto, tesi di laurea, manifesti e cartoline
racconta "Le donne e l´Università" la storia travagliata di un
rapporto difficile Dalle duchesse di Savoia alle prime laureate passando per le
sartine di "Addio giovinezza" VERA SCHIAVAZZI Ci fu un tempo lontano
in cui le donne di casa Savoia riformavano un´Università nella quale non
avrebbero potuto mettere piede né da discepole né, men che meno, da docenti.
Toccò alla Duchessa Jolanda nel 1472 e alla Madama Reale Maria Giovanna Batista
alla fine del ´600. L´Università di Torino, col suo toro accovacciato sui
Vangeli che si volta indietro ad ammirare un´aquila reale, era infatti
un´istituzione clericale: clerici i suoi vertici, clerici professori e maestri,
maschi gli studenti, mandati ad istruirsi dalle famiglie nobili. E ci fu un
altro tempo, assai meno lontano, nel quale una donna che studiava e si
laureava, e magari pretendeva perfino di esercitare la professione per la quale
si era preparata, faceva scalpore: come Lina Furlan, prima donna avvocato a
Torino, o Rita Levi Montalcini, che malgrado la freddezza del padre e le leggi
razziali riuscì a seguire gli insegnamenti di Giuseppe Levi, il grande patologo
padre di Natalia Ginzburg. Poi, c´è l´oggi: soltanto due su dodici nell´Ateneo
torinese le donne preside (Annamaria Poggi, uscente a Scienze della Formazione,
e Elisabetta Barberis a Agraria, mentre è donna, da pochi giorni, il direttore
amministrativo Loredana Segreto), nessuna al Politecnico dopo la scomparsa di
Vera Comoli, situazione altrettanto critica all´Avogadro, nel Piemonte Orientale,
dove pure la sociologa Luisa Bianco era stata la prima preside in Piemonte, e a
Pollenzo. E se è vero che in molte facoltà, tra le quali Medicina, le
studentesse hanno superato o stanno per superare gli studenti (mentre le
laureate superano il 66% del totale), è altrettanto vero che tra i professori
di prima fascia le donne continuano ad attestarsi intorno al 10 per cento. è
fatta di queste storie, raccontate attraverso le foto ingiallite, le tesi di
laurea di pioniere come la stessa Levi Montalcini, Lalla Romano, Fernanda
Pivano, i manifesti e le cartoline d´epoca, la piccola ma gradevole mostra
"Le donne e l´Università" allestita nel Palazzo del Rettorato (fino
al 19 giugno nella Biblioteca della facoltà di Lettere, in via Po 17). L´iniziativa,
curata dalla paleontologa Patrizia Cancian con Rosangela Risso e Marco Albera e
promossa dall´associazione "Amici dell´Università di Torino", ha come
sottotitolo virtuale "un lungo e accidentato cammino", e mai metafora
fu più pertinente. «L´accesso femminile al mondo universitario fu negato fino
al XIX secolo - racconta Marco Albera - Ma gli studenti venerarono il mondo
femminile al di fuori dell´università: un rapporto
sentimentale e spesso poetico congiunse l´Ateneo di via Po al mondo delle
sartine e delle modiste che popolavano il quartiere, come evoca bene la
commedia Addio giovinezza!». «La mostra non è esaustiva - spiega Patrizia
Cancian, docente di Paleografia e Diplomatica - e
nemmeno troppo ampia, ma molto significativa, poiché, come afferma il famoso
paleografo Armando Petrucci, dalla partecipazione all´attività socioculturale
"l´altra metà del cielo fu (e spesso ancora è) esclusa" e quando
raramente riuscì a partecipare "fu sempre accettata con sospetto e difficoltà"».
Percorrendo l´esposizione, si incontrano i ritratti delle esponenti di casa
Savoia che si sono occupate del buon funzionamento dello Studium, copie dei
privilegi che contengono tali riforme, tesi di laurea, tra cui una
settecentesca, appartenenti a donne laureatesi anche fuori dalla sede torinese,
con le odi e i sonetti dedicati a questi eventi. Dall´Archivio storico giungono
alcune tesi (tra le meno note, quella in Economia di Teresina Gurgo, datata
1917), conseguite nel corso del secolo XX, le carriere universitarie e gli
annuari che testimoniano il progressivo aumento delle iscrizioni femminili
all´Università. Infine la Biblioteca mostra finalmente al pubblico testi e
volumi, nella prima edizione, redatti da donne, laureatesi a Torino e divenute
scrittrici o personaggi importanti nel panorama culturale italiano.
(
da "Tempo, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Consorzio Asi Il direttore Rabotti: «Polo dell'innovazione, attrazione aggiuntiva» Luca Sergio Direttore Francesco Rabotti, perché avete preso questa decisione di istituire il polo tecnologico dell'innovazione? «Risponde innanzitutto alla missione istituzionale del Consorzio Asi ed in secondo luogo alla crisi finanziaria prima e poi a quella industriale che stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza di molte aziende. In questa situazione, riescono a fare fronte con maggiore facilità al momento negativo del mercato quelle che innovano i prodotti in termini di funzionalità, affidabilità e qualità». Per salvarsi gli imperativi sono ricerca ed innovazione? «È chiaro come tutte e due giochino un ruolo importante per la sopravvivenza. Mentre le grandi imprese o le multinazionali posseggono propri centri ricerca, le piccole sia per ragioni economiche che culturali difficilmente hanno risorse e per questo si rivolgono altrove per reperire le competenze necessarie a sviluppare un percorso di innovazione. Quindi un territorio che può mettere a disposizione strutture sia pubbliche che private per supportare le aziende offre un fattore di attrazione aggiuntivo e si trova sicuramente avvantaggiato rispetto ad altre realtà». Cosa si propone l'intesa? «Vogliamo attivare quel circolo virtuoso che vede strettamente legate ricerca, formazione ed impresa. La sinergia progettuale tra Pa.L.Mer, comune di Frosinone, Consorzio Asi ed incubatori Bic Lazio rappresenta la condizione ideale per raggiungere l'obiettivo di assicurare una stabile e duratura fase di sviluppo economico per il nostro territorio». Si tratta allora di interventi integrati? «Il nostro scopo è agevolare le imprese e favorire nuove attività andando incontro alle loro esigenze. L'Asi è il soggetto capofila di questo importante progetto che ha coinvolto le competenze pubbliche del territorio. L'iniziativa è aperta a quanti, soggetti pubblici e privati, vogliono dare un contributo alla crescita del territorio».
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(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cervelli
Pagina I
- Napoli Franceschini: "I magistrati vanno ringraziati" «Grazie ai
magistrati che lavorano contro la criminalità organizzata e che, dunque, non
vanno criminalizzati». Il segretario del Pd Dario
Franceschini attraversa la città e tre province, da Marcianise a Benevento e
Avellino, lanciando appelli in difesa dei magistrati ma anche di Università e
Cnr perché «bisogna evitare la fuga di cervelli
dal Sud». OTTAVIO LUCARELLI A PAGINA
V
(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cervelli
Pagina V
- Napoli Franceschini, assist ai magistrati "Non vanno
criminalizzati". Folla al tour elettorale in città OTTAVIO LUCARELLI
«grazie ai magistrati che lavorano contro la criminalità organizzata. Dunque,
non vanno criminalizzati. La malavita organizzata si combatte con l´impegno dei
magistrati e delle forze dell´ordine così come con lo sviluppo». Poi l´attacco
al governo che «ha dimenticato e tradito il Sud tagliando 17 miliardi di euro
dove invece occorrono aiuti ai giovani per evitare la fuga di cervelli, alle piccole e medie imprese, a chi non ha ammortizzatori
sociali». Lo assediano le donne, i giovani, i pensionati. E Dario Franceschini,
in camicia e senza cravatta, stringe mani, si informa sulle loro attività. è un
bagno di folla spontaneo per il segretario del Pd che alla prima uscita
ufficiale in Campania attraversa Napoli dalla Ferrovia al Rione Alto,
dal Vomero al centro storico scegliendo la metropolitana per scendere dalla
collina a piazza Dante. E poi in auto a Sant´Antimo e Marcianise, a Benevento e
Avellino. Gremita via Scarlatti, gremito il metrò dell´arte, tanti fan in
centro. Sorride, Franceschini: «Vorrei che Berlusconi mi vedesse ora, fra tanta
gente, lui che va dicendo che dove vado io non viene nessuno». Subito il
sostegno al candidato alla guida della Provincia: «Nel Sud ci sono
potenzialità, ma servono gli uomini giusti. Luigi Nicolais è la garanzia che le
promesse saranno realizzate». E Nicolais: «Sono ottimista, stiamo rimontando».
Si fa scuro solo quando gli si chiede del caffè preso a prima mattina assieme
ad Antonio Bassolino in un albergo della Ferrovia. Un fuori programma che rende
glaciale Franceschini: «Come volete che sia andata, abbiamo scambiato qualche
battuta». Gelo tra il Pd nazionale e Bassolino, mentre si scalda il rapporto
tra i napoletani e il leader del Partito democratico che per l´intera giornata
è scortato da parlamentari e consiglieri, candidati e dirigenti con il
segretario regionale Tino Iannuzzi soddisfatto: «Siamo scesi in strada senza
rete e la gente ha reagito bene». Così come la senatrice Teresa Armato: «Una
giornata spontanea e autentica». Con lei i parlamentari Alfonso Andria, Bruno
Cesario, Salvatore Piccolo, la giovanissima Pina Picierno e Maria Fortuna
Incostante che fa volantinaggio. Il primo appello Franceschini lo lancia dalla
sede del Cnr: «Le Fondazioni bancarie devono moltiplicare le risorse per università e centri di eccellenza». In via Scarlatti lo
attendono i candidati alle Europee con Pasquale Sommese, da lui fortemente
voluto in lista, Maria Grazia Pagano e il suo affollato gazebo, Andrea Losco e
il capolista pugliese Paolo De Castro. Cinque fermate in metrò per arrivare a
piazza Dante. Durante il viaggio l´unica contestazione con un pendolare che
accusa Rosa Russo Iervolino: «Sindaco, perché non accompagna Franceschini nella
Cumana che è un carro bestiame?». Soccorsa dall´assessore regionale Ennio
Cascetta: «Tra sei mesi la Cumana avrà tutti treni nuovi». Pizza "a
portafoglio" a Port´Alba, un libro su Vanvitelli regalato dall´editore
Mario Guida, poi una Margherita, mozzarella e pomodorini innaffiati solo con
acqua e Coca cola. In strada gli regalano un piccolo corno, Franceschini compra
tre paia di calzini da un ambulante, a San Gregorio Armeno l´immancabile
pastore di Marco Ferrigno che lo raffigura. L´incontro con i rom e gli
immigrati nei locali della comunità di Sant´Egidio è l´ultima tappa cittadina:
«La sfida più importante è sui valori e noi vogliamo ricostruire la coscienza
civile del paese intorpidito da troppa televisione». Da Scampia Marco Di Lello,
candidato alle Europee per Sinistra e libertà, accusa: «Il Pd ha preferito la
Napoli borghese, io sono in periferia con la gente che soffre». Franceschini,
intanto, è a Sant´Antimo, il feudo del candidato Pdl alla Provincia Luigi
Cesaro che «diventerà la città di Luisa Bossa», deputato Pd dell´anticamorra
che corre per un seggio in consiglio provinciale. In piazza a Marcianise la
difesa dei magistrati. Infine in serata a Benevento e Avellino sempre con
Iannuzzi. «Il Pd in Campania - avverte Franceschini - ha una guida autorevole
che fa sentire la propria voce sul piano nazionale».
(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cervelli
Pagina V - Napoli Fondazioni Mezzogiorno Bassolino Il governo
ha tradito il Sud tagliando 17 miliardi dove invece occorrono aiuti a giovani e
imprese Le Fondazioni bancarie devono moltiplicare le risorse per evitare la fuga
di cervelli Come volete che
sia andata con Bassolino ci siamo visti e abbiamo scambiato qualche battuta
(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
III - Firenze Università Pensionamenti il cda boccia il ripescaggio di
Romagnani LAURA MONTANARI Adesso il rettore Augusto Marinelli è in grave
imbarazzo. Con una votazione a sorpresa, ieri il consiglio di amministrazione
dell´università di Firenze ha bocciato a maggioranza
(con il voto degli Studenti di sinistra e di altri 4 consiglieri) il
«ripescaggio» fra le cattedre settantenni da mandare in pensione del professor
Sergio Romagnani, immunologo, scienziato di fama internazionale, il cui nome è
legato a importanti ricerche sulle staminali. Il cda in
realtà ha bocciato i criteri usati nel selezionare i docenti arrivati alla
soglia dei 70 anni che intendessero rimanere in università per altri due: fra questi il voto della valutazione Civr
ottenuta in passato, la partecipazione alle ricerche e altri parametri fissati
dal senato. «E´ una votazione che si commenta da sola» ha detto dall´aeroporto
di Francoforte, mentre era appena sbarcato da un volo proveniente dal
Giappone il professor Romagnani. Il senato accademico aveva approvato tutta la
manovra pensionamenti decretando come unica eccezione quella dell´immunologo
fiorentino. E´ vero che i due organi di governo hanno soltanto un valore
consultivo sulla questione, ma certo si capisce bene a questo punto come
diventa spinosa la questione per il rettore Marinelli, unico a dover prendere
la decisione. «Valuterò attentamente cosa fare» dice. Andrà contro il parere
del senato accademico o contro quello del cda?
(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
IV - Firenze Mostra alle ex Pagliere restaurate Nella Piana un parco di tremila
ettari Firenze dei capolavori e delle cose mai fatte Un unico progetto per
gestire un´area che attraversa quattro Comuni Il governo del territorio La
Regione ha voluto un forum aperto alle critiche e alle indicazioni dei
cittadini MARA AMOREVOLI Sulla carta, è un puzzle di zone di campagna,
insediamenti industriali e abitativi. Una mappa geografica di tasselli sfumati
di verde e grigio, che vista a volo d´uccello dalla strada panoramica di Monte Morello lascia indovinare la frastagliata composizione di funzioni
pubbliche e private: campi coltivati, orti, fabbriche, laghetti e aree
protette, capannoni industriali e centri abitati. Tagliati da un reticolo di
vie, strade e autostrade. Stretta e incuneata tra i Comuni di Firenze, Sesto
Fiorentino, Campi Bisenzio e Prato, quest´area di 3 mila ettari di
"Piana", come viene chiamata, si appresta a diventare
"Parco della Piana". Un grande parco metropolitano che oggi è uno
scenario fatto di tante maglie sconnesse, gestite separatamente dai governi di
4 Comuni e due Province che amministrano gli 800 mila abitanti che ci vivono,
ci lavorano e vi producono il 50% del Pil della Toscana. Dare un´anima,
un´omogeneità di «infrastruttura verde» ai tanti paesaggi che la
caratterizzano, diventare "Parco della Piana" è un´utopia per quello
che sembra, superficialmente, un agglomerato di periferie? Il "Parco della
Piana" nasce dall´idea politica forte e ambiziosa di pianificazione. Dopo
anni di gestazione, la Regione lo ridisegna, coinvolge i cittadini a definirlo
con un processo di riappropriazione e di progettazione sociale, li chiama a
riconoscerne i luoghi, a viverli con nuova qualità etica ed estetica. Per
questo il progetto è anche un sito web (www. parcodellapiana.it), che elenca
luoghi e insediamenti, ha un forum aperto alle note (e critiche) dei cittadini,
visite programmate a tutte le aree che lo compongono, e che in autunno -
annuncia Massimo Morisi, garante della Comunicazione per il governo del
Territorio - «vedrà siglato un accordo di pianificazione tra i 4 Comuni e le
due Province, un atto che produrrà strumenti amministrativi in funzione del
Parco. In sostanza il parco sarà disciplinato dai vari regolamenti urbanistici
dei Comuni, secondo i propri Piani strutturali. Ma l´insieme dovrà essere
coerente ad un disegno strategico unitario e integrato che, ad esempio, riduca
drasticamente l´attuale pressione edificatoria per consentire la realizzazione
del parco, la sua gestione e fruizione». Ebbene quell´accordo produrrà a
cominciare dal prossimo autunno un macro-master plan con precise norme
condivise di governo per questa vasta area urbana e rurale, che contiene zone
agricole che dovranno continuare a produrre in modo sostenibile e di qualità,
connesse a quelle naturalistiche e alle oasi - come quella di Focognano, dove nidificano
aironi e cavalieri d´Italia-, infine all´area archeologica di Gonfienti, il più
grande nodo stradale etrusco, e a tutte quelle parti di città produttiva e
industriale che scorre lungo i nodi autostradali dell´A1 e dell´ A11. Spetta al
progetto del Parco della Piana ricucire queste identità, preservarle,
collegarle, valorizzarle e farle convivere. Anche con l´aeroporto di Peretola e
l´inceneritore di Case Passerini. Nel segno della sostenibilità di
«infrastruttura verde». Precisa Morisi: «E´ chiaro che una grande pista
internazionale non è compatibile, né immaginabile in questo nuovo paesaggio che
si propone come strumento per vivere meglio in città, non per scappare dalla
città. Nel parco devono convivere gli aerei e gli aironi dell´area di Focognano,
deve essere aperto all´idea di fruizione. La Regione ci scommette con un
progetto di partecipazione dal basso, con visite, incontri con comitati,
assemblee pubbliche che abbiamo in programma nei vari comuni. E il tutto avrà
norme, funzionerà come un macro piano regolatore». Il progetto intanto è più
che reale: le aree naturalistiche già ci sono, basta connetterle al resto del
parco in "modo leggero" attraverso piste ciclabili. Percorriamo un
pezzo della Firenze-Mare: a destra l´aeroporto, fette di campagna coltivata, il
rettangolo delle piana di Sesto Fiorentino, la natura viva e ordinata degli
orti. A sinistra, il centro commerciale Ikea, la discarica di Case Passerini,
l´oasi di Focognano. E ancora il nuovo stabilimento Targetti, davanti a Villa
di Montalvo con il suo bosco di alberi antichi. Uscita Prato est: capannoni e
fabbriche. Si procede verso Tavola, si entra alle Cascine di Tavola, area
pubblico-privata con campo da golf, galoppatoio,
grandi viali alberati di ombrelli di pini, vista sulle colline, un bosco di
querce che è l´unico residuo di bosco della Piana. Sul fondo la Villa medicea
di Poggio a Caiano, i campi dell´antica fattoria medicea, le mura di confine e
il ponte lorenese sull´Ombrone. «E una ricchezza enorme, non si tratta di
luoghi residuo dell´urbanizzazione e tanto meno non-luoghi. Basta collegarli
tra loro, con percorsi che permettano di percepire i valori che esprimono. Non
si tratta di mettere vincoli, ma di orientare scelte urbanistiche in modo
omogeneo, sostenibile, che valorizzi la qualità della vita della gente che vive
in questo distretto. Certo, si tratta di pianificare, raccordare gli
interventi. Ma anche di ascoltare, raccogliere suggerimenti, critiche dagli
abitanti, dai tutti i comitati e dai cittadini» conclude Morisi.
(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
III - Bologna Il personaggio Dionigi, festa con Montalbano Da fuorisede a
Magnifico: la corsa di Ivano MAURO ALBERTO MORI Un rettore che studia e
insegna. L´Alma Mater riparte dalle radici. E dopo la sbornia mondiale di
manager, comunicatori e strateghi vari, i 2800 professori e ricercatori dell´Università
hanno pensato di affidarsi a uno che sa il latino, sta in facoltà anche la
domenica mattina e frequenta più le pizzerie che i salotti. Così hanno votato
Ivano Dionigi come rettore. Hanno scelto un "fuorisede doc" per
rappresentare un Ateneo che coi fuorisede vive da mille anni. Hanno lanciato un
latinista per pacificare la storica diarchia di una Università
"fondata" sulla medicina e la giurisprudenza. Hanno puntato su uno
che ebbe il coraggio di votare contro la proroga del mandato di Roversi Monaco
e, parimenti (non molti mesi fa), contro il tentativo di Calzolari di
"imporre" il nuovo direttore amministrativo. E hanno scommesso su uno
che ha scritto nel suo programma: il nepotismo va combattuto a fatti, non a
parole. Loro, i docenti, hanno scelto. Lui e i suoi, per un
giorno, possono far festa. A Pesaro, dove Dionigi è nato 61 anni fa, hanno
gioito in molti. Gli amici di un gruppo affiatato cresciuto con gli anni. E
hanno gioito i parenti di una famiglia d´altri tempi. E chissà come
sarebbe stato orgoglioso don Gaudiano che a Ivano, arrivato in seminario perché
era l´unica strada per studiare per chi era nato dove c´erano pochi soldi,
consigliò: per te meglio l´università, meglio Bologna.
Un fuorisede che dopo quarant´anni dall´iscrizione come matricola arriva al
vertice della piramide. Roba da favole. Ma è così. Dionigi è un pesarese
trapiantato, come centinaia di altri studenti, a Bologna. Infatti si porta
dietro, oltre la nostalgia, l´adorazione per Valentino Rossi, il tifo per la
Scavolini (nessuno è perfetto) e la voglia delle grigliate di pesce. SEGUE A PAGINA VII
(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
VIII - Bologna Le reazioni Stefoni: non salto sul carro del vincitore NON si è
presentato alla proclamazione per stringergli la mano. E ieri, con una lettera ai docenti, Giorgio Cantelli Forti, il candidato
sconfitto da Dionigi nella corsa al rettorato, è tornato alla carica. Nella
giornata degli «auguri» al nuovo rettore da tutto il mondo politico e
accademico, anche lo sfidante, già battuto nel 2000 dal rettore Calzolari,
manda i suoi al latinista neoeletto. Senza rinunciare però a una bordata
contro «il potere egemone della Regione», in particolare su diritto allo studio
e sanità. Per chiedere a Dionigi di «dimostrare nei fatti l´autonomia dell´università». Medicina rimane al centro delle tensioni in
Ateneo. Il preside Sergio Stefoni, che si è speso a favore di Cantelli Forti,
rimane fedele alla linea: «Detesto saltare sul carro del vincitore». Con un
messaggio di distensione in stile accademico: «Massima disponibilità a collaborare
con il nuovo rettore, sicuri che troveremo in lui un interlocutore attento e
partecipe. Farà un ottimo lavoro, con l´atteggiamento istituzionale che lo ha
sempre contraddistinto». Ieri intanto si sono moltiplicate le reazioni. «Caro
professore - ha scritto il governatore Errani a Dionigi - i miei auguri per
l´alto compito che ti viene affidato, certo che ci saranno numerose occasioni
di collaborazione». Messaggi sono arrivati anche dalla Provincia, con Beatrice
Draghetti, e dal Comune con il sindaco uscente Cofferati che ha auspicato «un
rapporto sempre più stretto tra città e università».
«Dopo l´ottimo lavoro di Calzolari - dichiara il segretario provinciale Pd De
Maria - una figura molto autorevole del mondo universitario e intellettuale
bolognese si accinge a guidare l´Ateneo». Congratulazioni sono state espresse
anche dal presidente del consiglio comunale Gianni Sofri e dal vice Paolo
Foschini. Più freddi gli auguri di «buon lavoro» di Fabio Garagnani (Pdl). (il.
ve.)
(
da "Repubblica, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
VIII - Bologna "L´Ateneo deve promuovere i migliori" Dionigi punta sulla
meritocrazia e promette di non aumentare le tasse "Il
problema sono le cattive abitudini dell´accademia: l´individualismo, il
particolare" ILARIA VENTURI «L´UNIVERSITA´ non è un´azienda, ma una
comunità di persone dove il rettore, per primo, e gli altri docenti remano
nella stessa direzione. In nome dell´autonomia. Non escluderò nessuno, ma chi
non seguirà questa direzione si autoescluderà da solo». Ivano Dionigi
parla da professore. Almeno sino al primo di novembre, quando entrerà in
carica. Ma si presenta da rettore. Con un messaggio di distensione dopo una
campagna elettorale fatta di scontri, veleni e tensioni. Chiarisce, il
latinista, da subito: «In questi mesi di interregno accetterò consigli, darò
pareri se richiesti, nulla di più. La coabitazione è un lessico che non
conosco. Sino al 31 ottobre c´è un rettore nelle sue piene funzioni». Il giorno
dopo la proclamazione, Ivano Dionigi incontra i giornalisti in un´aula del suo
dipartimento di Filologia classica, al terzo piano di via Zamboni 32. Le bidelle
e segretarie lo applaudono, i suoi «ragazzi», giovani ricercatori, lo seguono,
è con lui il vice preside di Lettere Marco Bazzocchi. Lui è rilassato, scherza:
«Cercherò di non usare nessuna parola in latino, lo prometto ai colleghi». Si
presenta. Per poi andare, da oggi, in vacanza. «Andrò a trovare il rettore Pier
Ugo Calzolari e l´ex rettore Fabio Roversi Monaco, conosco entrambi, sono i
miei predecessori: un atto dovuto e opportuno». Poi appuntamento a dopo
l´estate. «Ci vedremo il 3 novembre, quel giorno farò i nomi della mia giunta».
La squadra, quella che tutti attendono, per cui molti docenti si stanno già
agitando, come nelle migliori tradizioni accademiche. E´ tutta ancora da
costruire. «Cercherò persone che brillino di luce propria e rappresentative. Il
prorettore vicario sarà di mia fiducia personale». E Dario Braga, il suo
«alleato»? «Per chi conosce l´Ateneo sa che avrei potuto vincere lo stesso
anche senza un accordo programmatico. Io ho voluto dare il primo esempio di
inclusione e di ricezione di contenuti che condivido. Braga sarà nelle mie
consultazioni un interlocutore privilegiato». L´unico nodo estivo da sciogliere
sarà quello del nuovo direttore amministrativo, che sarà scelto da Dionigi su
una rosa selezionata da Calzolari. Almeno così vuole la procedura del bando.
«Il percorso è stato pasticciato e lo confermo. Rispetterò la delibera degli
organi accademici. Ma il nuovo direttore amministrativo dovrà rispondere, oltre
alla competenza, a un rapporto fiduciario. Queste sono le condizioni». Dionigi
lancia messaggi di pace, anche a Medicina, Facoltà che aveva nello sfidante
Giorgio Cantelli Forti il suo candidato d´area. «Medicina è una facoltà
rilevante, è del tutto secondario il suo comportamento elettorale. Ripeto: non
ci saranno esclusi, ma solo autoesclusi». Dionigi invita a voltare pagina. «Il
problema sono le cattive abitudini dell´accademia: l´individualismo, il
particolare. Continuiamo a discutere, a contrapporci, ma sulle cose vere. E
basta guardare sempre indietro. Con Snow dico: questa università
ha il futuro nel sangue. Ora occorre ridare fiducia a tutti. Come? Dando il
buon esempio. A cominciare da due cose: un rapporto reale con la società e il
ricambio generazionale fatto con il criterio meritocratico. Dobbiamo essere bravi,
utili e moralmente credibili e per esserlo dobbiamo promuovere i migliori. I
bravi devono rimanere in università». Non a caso la
cattedra di letteratura latina che il nuovo rettore lascerà per palazzo Poggi
sarà affidata a Francesco Citti, 44 anni, docente
associato a Ravenna: filologo fuoriclasse, uscito dalla scuola di Traina.
L´agenda da rettore di Dionigi comincia dallo statuto, da rivedere. «Bologna
dovrà tornare a fare scuola». Poi le tasse. «In questo periodo di crisi non si
possono alzare, le famiglie fanno fatica. Se possibile accentuerò la
fasciazione, ho le idee chiare dal punto di vista etico, vedremo come
realizzarle. Non devo imparare tutto, ma molto». I rapporti con la città.
«Pensate Bologna senza l´università: i commercianti
che diventano mendicanti, un altro film. Noi abbasseremo il ponte levatoio, ma
la città, dal sindaco ai cittadini, non dovranno dare l´università
per scontata». La domanda diretta arriva alla fine: ma perché rettore? «Ognuno
ha i suoi demoni. E poi a questa città devo molto, all´università
devo tutto. Potrebbe essere questa la contingenza per restituire qualcosa».
SEGUE A PAGINA V
(
da "Secolo XIX, Il"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pdl,
rinviata per traffico la "pace" tra le due candidate a una poltrona
in Europa SANREMO Susy De Martini e Licia Ronzulli avrebbero dovuto incontrarsi
al cospetto del ministro Scajola. Non è successo 30/05/2009 Sanremo. Altro che
pace: è saltato l'atteso incontro di "chiarimento" a Sanremo - al
cospetto del ministro Claudio Scajola - tra la genovese Susy De Martini e la
milanese Licia Ronzulli, candidate in concorrenza nella lista del Pdl alle
elezioni europee per il Nord-Ovest. Anzi, le due si sono scambiate qualche
frecciatina a distanza. Con garbo femminile, per carità, ma senza fare un passo
indietro dalle loro posizioni. L'antefatto, come noto, è la riunione tra i
maggiorenti regionali del Pdl raccontata da Il Secolo XIX, in cui è stata
manifestata l'esigenza, su indicazione di Berlusconi, di far convergere le
preferenze sulla Ronzulli anche in Liguria. Con la De Martini che si è
risentita non poco. Sono seguite polemiche, smentite, precisazioni delle
dirette interessate, che non si sono mai incontrate. Il rendez-vous
pacificatorio era appunto fissato per ieri mattina, nella tappa sanremese del
tour elettorale assieme a Scajola. Ma al giro a piedi nel centro cittadino,
anche a sostegno del candidato-sindaco Maurizio Zoccarato, si è presentata
soltanto Susy De Martini. La sua "rivale", attardata dalle code in
autostrada, è arrivata soltanto due ore e mezza dopo, e si è fermata a pranzo
con Zoccarato. Il ministro, a espressa domanda, ha gettato acqua sul fuoco:
«Sono sempre stato contro i campanilismi, bisogna fare squadra, non ha senso
contrapporre la Liguria al Piemonte o alla Lombardia. La nostra campagna per le
europee deve puntare a fare del Pdl il primo gruppo nel Ppe, e a consentire a
Berlusconi di avere il voto degli italiani come riconoscimento di quello che
sta facendo per il Paese. Poi ci sono altre due preferenze che ognuno può dare
secondo le proprie simpatie. Abbiamo in lista due donne brave e capaci come
Ronzulli e De Martini». Quest'ultima, docente
universitaria di psicologia medica, è rimasta un po' in disparte, poi si è
confidata con un paio di giornalisti: «Io per arrivare a Sanremo in tempo mi
sono alzata alle 6.30, per una questione di rispetto verso gli elettori. La
gente mi ferma per strada, sono l'unica candidata ligure, e
come docente
nell'Università pubblica mi aspetto anche il sostegno del ministro Scajola. Non
conosco Licia Ronzulli, so che è una fisioterapista e moglie di un imprenditore
della sanità privata, sarò lieta di incontrarla e di collaborare con lei
trasferendole la mia trentennale esperienza. Ho sentito le voci sulle
preferenze per lei, se si gioca una partita a carte non fa piacere che siano
truccate, confido che i liguri capiscano l'importanza di avere una propria
parlmentare, intanto ringrazio Sandro Biasotti ed Enrico Musso che mi stanno
sostenendo». Replica a distanza Licia Ronzulli: «Il collegio per le europee è
grande, c'è posto per la campagna elettorale di tutti, io ho semplicemente
chiesto di fare un incontro con il partito in Liguria per presentarmi. Oggi ho
avuto problemi ad arrivare a Sanremo, adesso sono qua, tornerò in Liguria il 2
giugno e sarò felice di incontrare Susy De Martini, anch'io mi occupo di sanità
e sociale. E sei lei vorrà venire a fare campagna in Lombardia, è la
benvenuta...». Claudio Donzella 30/05/2009
(
da "Nazione, La
(Empoli)" del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA
EMPOLI pag. 11 Viaggio nella musica con Gianluca Ulivelli L'EVENTO STASERA A
CERTALDO VIAGGIO alla scoperta della musica contemporanea, non quella trasmessa
ogni giorno da radio e tv commerciali, ma quella "colta", che non ha
smesso mai di evolversi e che ha annoverato nel corso del Novecento nomi
importanti anche in Italia, come Luigi Nono e Luciano Berio, solo per citarne
alcuni. A parlare di questa musica e della sua musica, sarà stasera, alle ore
21,30 al Centro Giovani "I Macelli" il compositore e musicista
certaldese Gianluca Ulivelli( foto), accompagnato dalla flautista Birgit Nolte,
in una serata tra musica e poesia. ULIVELLI farà ed ascoltare alcuni frammenti
del suo lavoro spiegando come questo si inserisca in un filone di ricerca
musicale attivo, purtroppo, più in nord Europa che in Italia, affiancato in
questo, non a caso, da Birgit Nolte, flautista di origine tedesca. Gianluca
Ulivelli, diplomato in Pianoforte e Composizione Sperimentale al Conservatorio
"Luigi Cherubini" di Firenze, si è poi laureato all' Università di
Stoccarda, ha seguitio corsi di perfezionamento e vinto premi nelle più
prestigiose istituzioni musicali europee e internazionali, dal Primo Premio
Concorso di Composizione Città di Stuttgart (Germania), al Secondo Premio
Concorso Internazionale di Composizione Paradiso-Bertinoro' (Italia), Vincitore
della Borsa di Studio del Ministero della Cultura Tedesco
(Kulturstaatsministerium Bundesrepublik Deutschland), e del Cité Internationale
des Arts(Parigi), fino alla Nomination per il Premio "Ferruccio
Busoni" di Berlino. La sua musica è stata eseguita nei più importanti
Festivals europei di Musica Contemporanea. DOPO ANNI di "esilio", dal 2006 al 2008 è stato docente di Composizione e Tecniche della Composizione per l'Alta
Formazione presso il Conservatorio "G. Donizetti" di Bergamo e dal
2008 insegna presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "R.
Franci" di Siena, anche se la sua vita professionale lo porta sempre in
giro per l'Europa. L'incontro a "I Macelli" sarà un'occasione
per tuffarsi in questa dimensione musicale internazionale.
(
da "Nazione, La (Siena)"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
VARIE
SIENA pag. 10 Arti marziali Karate e ricerca su potenza d'impatto e prestazione
mentale Nota di prestigio per la partecipazione a Milano della A.s.d Shinan
Karate Kai con il dipartimento di fisiologia dell'università
di Siena al 5° Simposio internazionale sulle arti marziali del Budo e gli sport
di combattimento organizzato dalla Fikta ( Federazione italiana karate
tradizionale) e l'Isi ( Istituto Shotokan Italia) con Lafal, laboratorio di
anatomia funzionale dell'apparato locomotore dell'università di Milano. Specialisti del
settore, docenti e ricercatori dei dipartimenti di medicina dello sport e
scienze motorie di varie università italiane e straniere, hanno esposto importanti e aggiornatissimi
lavori di ricerca. Il gruppo senese ha presentato due lavori sperimentali: la
dott. Silvia Migliorini del dipartimento di Fisiologia e Neuroscienze ha
illustrato una ricerca sull'influenza degli Omega3-e policosanoli nella
prestazione mentale di atleti di Karate tradizionale, l'ing. Marco Casini
ricercatore al dipartimento di ingegneria dell'informazione dell'università e cintura nera 3°Dan, un originale ed innovativo
lavoro sperimentale sulla trasmissione profonda della potenza d'impatto nelle
tecniche di Karate tradizionale, mettendo in luce la consistenza scientifica di
un'arte secolare.
(
da "Nazione, La (La Spezia)"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA
MASSA / CARRARA pag. 29 CARRARA «LA SITUAZIONE culturale oggi: fine del
postmodernismo e nascita di un... CARRARA «LA SITUAZIONE culturale oggi: fine
del postmodernismo e nascita di una figura d'intellettuale». E' stato
organizzato per oggi, sabato, alle ore 17 all'Accademia delle Belle Arti,
l'incontro voluto dall'associazione «Puntorosso», con il professor Romano
Luperini. Docente di letteratura italiana moderna e
contemporanea all'università di Siena, Romano Luperini dirige le rivista di teoria letteraria
«Allegoria» e «Moderna». Un incontro dunque di particolare interesse, data la
notorietà e la preparazione unanimente riconosciuta al professor Luperini.
(
da "Nazione, La (La
Spezia)" del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
SPECIALE
ENERGIE pag. 20 I L PREMIO nazionale «Io Vivo Sostenibile», ospit... I L PREMIO
nazionale «Io Vivo Sostenibile», ospitato come evento collaterale dall'Expò,
verrà assegnato venerdì 5 giugno alle 21,15 in Piazza d'Armi. Il riconoscimento è
promosso dall'associazione «EnergieExpo», dall'assessorato all'ambiente del
Comune di Sarzana e dalla «Esco Global Service Ecotecnik srl». E' nato con
l'obiettivo di riconoscere l'impegno preso per fornire un contributo innovativo
a sistemi, tecnologie e prodotti in un'ottica di sviluppo sostenibile, rispetto
dell'ambiente e responsabilità sociale. Una delle principali finalità del
premio è la promozione del dialogo, basato anche su metodologie innovative di
democrazia partecipativa, tra amministrazioni pubbliche locali e cittadinanza,
per realizzare infrastrutture ed impianti che sappiano conciliare
modernizzazione e rispetto dell'ambiente e del territorio. Giunto quest'anno
alla sua seconda edizione, il premio vuole promuovere iniziative intraprese per
contribuire alla sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti delle
tematiche ambientali, sottolineando la necessità di adottare nuovi modelli di
sviluppo compatibili con le leggi dell'ecologia CANDIDATI all'assegnazione del
premio sono tutti gli enti pubblici, come Regioni, Province, Comuni, Parchi,
Comunità Montane, le forme associative, le associazioni ambientaliste, le società
private e privati cittadini, le società di patto territoriale, le società di
trasformazione urbana, gli enti no profit, le agenzie di sviluppo. Il Premio
verrà assegnato dall'organizzazione dell'Expo ai migliori progetti e alle
migliori iniziative proposte su parere motivato da un' apposita giuria composta
da personaggi noti nel mondo politico, dell'ingegneria e della bioarchitettura,
nella ricerca e nell'innovazione tecnologica. I criteri e gli aspetti che
verranno valorizzati dalla Giuria al momento della valutazione sono gli impatti
sulle potenzialità di sviluppo socio economico del territorio, le politiche per
la tutela dell'ambiente, l'introduzione di nuovi stili di vita da perseguire.
Sono state stabilite le seguenti categorie di premi: «Enti
pubblici virtuosi»; «Ricerca e innovazione: nuove tecnologie per lo sviluppo sostenibile»;
«Commercio equo solidale»; «Produzione bio»; «Turismo sostenibile»;
«Divulgazione e sensibilizzazione»; «Privati "impegnati"». Il premio
consiste in una stele di pietra serena della Lunigiana creata appositamente per
questo evento dallo scultore Emilio Furia di Gragnola. Verrà consegnato
il 5 giugno, Giornata mondiale dell'ambiente istituita dall'Onu. Per
informazioni sul premio: www.vivosostenibile.it
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 30-05-2009)
Argomenti: Cervelli
Cronaca Regionale
Pagina 104 centrosinistra Presentato il programma elettorale Barracciu: un voto
al Pd per stoppare il nucleare Centrosinistra. Presentato il programma
elettorale --> Un programma sardo-europeo in dieci punti e soprattutto un
obiettivo chiaro: «La nostra Isola non deve passare dalle servitù militari alle
servitù nucleari». Francesca Barracciu, numero due della lista del Pd alle
Europee, è convinta che un successo del Pd regionale serva anche a stoppare
l'ipotesi di nuove centrali o depositi di scorie radioattive in Sardegna. IL
MONITO «I siti saranno scelti anche contro la volontà delle regioni e dei
cittadini», ricorda l'ex segretaria dei democratici, che chiede agli elettori
un segnale di mobilitazione contro la svolta nucleare e in favore semmai di
«investimenti sull'ambiente e sulle energie rinnovabili». Il voto alle Europee
non sarà comunque inutile, prosegue Barracciu, perché «se i sardi andranno a
votare ed esprimeranno compatti le loro preferenze, c'è davvero la possibilità
di eleggere un europarlamentare nonostante il vantaggio numerico della Sicilia.
Ma bisogna rifuggire la tentazione dell'astensionismo». Il decalogo
programmatico della consigliera regionale del Pd mette in primo piano la difesa
dei diritti civili e di cittadinanza, a partire dall'integrazione degli
immigrati. Sugli aspetti economici e di contrasto delle povertà, la Barracciu
propone interventi di sostegno del potere d'acquisto dei cittadini, più
liberalizzazioni, misure che favoriscano l'accesso al credito delle piccole e medie
imprese. Ma c'è anche un'attenzione particolare per il problema dell'istruzione e della formazione dei giovani: «Servono investimenti
massicci per arginare la fuga di cervelli
e puntare sulla crescita culturale del Paese». Oggi Francesca Barracciu sarà a
Sassari, per partecipare alla manifestazione contro l'omofobia. VENDOLIANI Tra
le altre liste del centrosinistra, molto attivi i vendoliani di Sinistra e
libertà. Ieri a Nuoro il coordinatore nazionale, Gennaro Migliore, ha
lanciato un appello ai sardi: «Non si facciano scrupolo a cambiare orientamento
rispetto alle Regionali. Mi chiedo: quale parte preferirebbe Cappellacci, se
dovesse scegliere tra dire un no a Berlusconi e un no agli interessi della
Sardegna?».
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca
di Cagliari Pagina 1018 Il parlamentino di Villanova, Marina, Castello e Stampace
si astiene sul piano particolareggiato Vuoti urbani, la Circoscrizione non
decide Il parlamentino di Villanova, Marina, Castello e Stampace si astiene sul
piano particolareggiato --> In teoria avrebbero dovuto esprimere un parere
positivo o negativo, perché questo chiede il regolamento del decentramento. Un
sì o un no sul piano particolareggiato del Centro storico, già esaminato dalla
Giunta comunale. Invece la Prima circoscrizione, quella che mette insieme i
quartieri di Villanova, Marina, Castello e Stampace, ha preferito astenersi,
approvando però un documento (undici i voti a favore) preparato dalla
commissione Lavori pubblici. Il parlamentino della Prima circoscrizione ha
proposto così sei "emendamenti" (anche se tecnicamente possono essere
considerati solo suggerimenti al Consiglio comunale) al testo che dovrà ancora
essere analizzato dalla commissione comunale prima di arrivare nell'aula più
importante del Municipio di via Roma. L'attenzione è in particolare sui vuoti
urbani, cioè gli sterrati conseguenza diretta dei bombardamenti della Seconda
guerra o dei crolli, di cui è costellata la città vecchia. Tra via San
Saturnino e via Tristani il piano particolareggiato prevede nuove costruzioni.
Nel documento curato da Guido Portoghese, presidente della commissione 5, si
chiede di «rispettare il principio di salvaguardia delle vedute, la
realizzazione di percorsi pedonali inseriti in un contesto
di qualità ambientale e architettonica e la garanzia di spazi pubblici verdi».
Per quanto riguarda il rettangolo di via Fara e via Santa Margherita invece «si
ritiene valida la proposta del Piano, che prevede spazi per servizi sociali, ma
non si esclude la possibilità di un intervento misto pubblico-privato che
preveda anche la realizzazione di nuove volumetrie residenziali». Il
panificio militare, a pochi metri dal polo universitario di viale Fra Ignazio,
secondo il presidente della circoscrizione Gianfranco Carboni dovrebbe
diventare «una mensa universitaria, vista la posizione baricentrica rispetto
alle facoltà». Ma il punto più importante è quello dell'area di via Cammino
nuovo, che deve assicurare il collegamento tra Stampace e Castello. «Si ritiene
opportuna la realizzazione del parcheggio interrato, purché una parte
consistente dei posti auto sia resa disponibile per i residenti del quartiere
Castello». Inoltre, la circoscrizione ribadisce la sua ostilità alle scale
mobili, a favore degli ascensori. «Si chiede la realizzazione di ascensori che
colleghino via Cammino nuovo e il Bastione di Santa Croce, incassati
all'interno delle mura, per sostituire i percorsi meccanizzati». (m. r.)
(
da "Nazione, La (Pisa)"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA
PISA pag. 11 NELLA la sala conferenze delle Edizioni Ets, in piazza Carrara
16-19, si è t... NELLA la sala conferenze delle Edizioni Ets, in piazza Carrara
16-19, si è tenuta la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Premio
di Studio «Vittorio Sainati». Il premio, promosso dalle
Edizioni Ets in collaborazione con la famiglia Sainati e con i professori
dell'Università di Pisa Adriano Fabris e Gianfranco Fioravanti, vuole ricordare
l'illustre docente
scomparso nel novembre 2003 e si rivolge ai dottori di ricerca che abbiano
svolto una tesi di argomento filosofico, discussa nei due anni solari
precedenti al bando. Il 27 aprile la Commissione giudicatrice, formata
dai professori Francesca Brezzi, Adriano Fabris, Gianfranco Fioravanti, Augusto
Sainati, Leonardo Samonà, Giovanni Manetti e dalla dottoressa Alessandra
Borghini, in rappresentanza delle Edizioni Ets, ha deciso all'unanimità di
assegnare il premio alla dottoressa Alessandra Pandolfo: la sua tesi «Le regole
dell'intesa». Attraverso Habermas uno studio sulla normatività umana verrà
pubblicata in una delle collane filosofiche della casa editrice. Inoltre, hanno
ricevuto una speciale menzione i dottori Riccardo Saccenti (La psicologia
dell'atto morale fra XII e XIII secolo, con particolare riguardo alle dottrine
di Filippo oil Cancelliere e Ugo di Saint-Cher), Giuseppe Feola (Aisthesis,
memoria, sensus communis. Il mondo percettivo del vivente secondo Aristotele) e
Chiara Pastorini (Concettualismo e non concettualismo in Ludwig Wittegenstein).
QUESTA iniziativa, unica nel suo genere nel panorama culturale italiano, ha
ricevuto l'alto patronato del Presidente della Repubblica ed è sostenuta da uno
speciale comitato d'onore composto dal presidente del Senato, dal presidente
della Camera, dal presidente della Provincia di Pisa Andrea Pieroni, dal
sindaco di Pisa Marco Filippeschi, dal rettore dell'Università di Pisa Marco
Pasquali, dal direttore della Scuola Normale Superiore Salvatore Settis e dal
preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Pisa Alfonso
Iacono. Durante la cerimonia di premiazione, la vincitrice ha ricevuto un
premio di rappresentanza donato dal Presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano. Ha arricchito la giornata una lectio magistralis tenuta dal
professor Vincenzo Vitiello (Università San Raffaele di Milano) dal titolo:
«Perché l'imperativo categorico parla in seconda persona».
(
da "Nazione, La (Pisa)"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
PISA pag. 8 A
Pisa il premio «D'Antona» UNIVERSITA' PRESTIGIOSO RICONOSCIMENTO PER IL NOSTRO
ATENEO LA GIORNATA conclusiva del XVI congresso dell'Associazione
italiana di diritto del lavoro e sicurezza sociale ha visto l'assegnazione del
premio «Massimo D'Antona» a Pasqualino Albi, docente di diritto del lavoro all'Università di Pisa. Il congresso,
terminato a Catania lo scorso 23 maggio, ha voluto celebrare il decennale della
scomparsa del professor D'Antona, ucciso dalle Brigate rosse nell'attentato del
20 maggio 1999. Anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
, pur non essendo presente, ha contribuito all'evento, inviando una lettera in
ricordo del giurista scomparso. «Adempimento dell'obbligo di sicurezza e tutela
della persona»: è con questo volume, edito nel 2008, che il ricercatore ha
ottenuto il massimo riconoscimento. L'opera cerca di individuare, spiega il docente, «soluzioni giuridiche ai problemi di mancato
adempimento degli obblighi di controllo e vigilanza nei luoghi di lavoro».
Sviluppata su temi di salute, dignità e diritto del lavoratore, l'argomento al
centro della ricerca pone in luce la realtà attuale che vede il mancato
rispetto dei decreti in fatto di sicurezza, come la legge 626/94, poi evolutasi
nel Testo unico sulla sicurezza' del 2008. «Il problema della sicurezza sul
lavoro è un tema delicatissimo dichiara il professore che deve essere
affrontato con la giusta razionalità. Nella ricerca di una soluzione al
problema è necessario considerare le difficoltà del sistema dei controlli e la
carenza di risorse economiche».
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
CULTURA
& SOCIETA' pag. 31 Ivano Dionigi: «Sarò il rettore della meritocrazia»
BOLOGNA E' IL RETTORE numero 80 che si siederà (dal primo novembre prossimo
fino allo stesso mese del 2013) sullo scranno più alto dell'Ateneo bolognese
dal 1797, quando per la prima volta la guida dell'Alma
Mater venne scelta fra i docenti. Ivano Dionigi, pesarese di nascita e
bolognese di formazione, è ben conscio della storia e della cultura che l'Università
felsinea incarnano e promette il giorno dopo la sua elezione: «Sarò il rettore
dell'Universitas, cioè di tutta la comunità accademica che deve abbandonare le
cattive abitudini, i particolarismi, e lavorare unita; sarò il Rettore
che premierà solo i migliori, chi merita, perché questo - fare avanzare chi è
bravo e utile - rappresenta un valore non solo scientifico ma anche etico. E si
traduce in autorevolezza culturale e morale». Cita i grandi autori greci e
latini, Dionigi, umanista di vaglia e ideatore del centro La permanenza del
Classico', che ha portato a Bologna, nell'Aula Magna dell'Università, grandi
nomi dello spettacolo, dell'economia e della cultura internazionale per un
ciclo di serate (Regina pecunia') culminato, giovedì sera, in quella dedicata
alla Vera ricchezza'. A concluderlo proprio lui, Dionigi, un quarto d'ora dopo
essere stato proclamato rettore dell'Ateneo più antico d'Europa.
(
da "Corriere della Sera"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera sezione: Grande Milano data: 30/05/2009 -
pag: 10 Università Nessun provvedimento. Il docente
ha preso la goliardata sul ridere Scherzo al prof della Bocconi Filmato e
finito su YouTube Basta un attimo. Un attimo di distrazione del professore
durante una lezione. E parte lo scherzo, prima in aula e poi su YouTube. Perché la
goliardata di un ragazzo è stata filmata con il telefonino e diffusa online.
Questa volta il teatro per la beffa non è una scuola, ma è un'università. Per la precisione la Bocconi. Certo, alla fine
si è trattato solo di uno scherzo in cui anche la vittima ha finito per ridere,
ma che ha scatenato i commenti. L'episodio è avvenuto in un'aula affollata
dell'ateneo durante un'ora di lezione imprecisata. Commenti e brusii. «No
ragazzi sto male dal ridere», si sente una voce femminile fuori campo. Intanto
un professore cammina intorno alla cattedra. Cerca un pennarello. Poi si gira
verso la lavagna e la fa scorrere. Non si accorge di un suo studente nascosto
dietro. O meglio sdraiato. Subito la classe comincia a ridere. L'insegnante è
sorpreso, stringe la mani e guarda gli studenti con aria interrogativa. E
l'applauso è collettivo. Anche il professore sorride. Non si è arrabbiato.
Certo è che proprio non se lo aspettava. Il video è stato subito spedito su
scuolazoo.com, un blog in cui i ragazzi si vantano delle loro malefatte. E sono
partiti i commenti: «Ma anche in Bocconi succedono queste cose?», si domanda
bellina85. «Andate a girare la polenta!» consiglia Picciotto. E in effetti sì,
lo scherzo passa anche dalla Bocconi. E c'è anche quello ufficiale. Alla fine
dell'anno accademico gli studenti dell'Mba si mettono d'accordo con i propri
professori per fare video in cui si prendono in giro. Scherzi e parodie sulle
materie studiate durante l'anno. E c'è chi ammette: «Non si è mai troppo grandi
per ridere». Benedetta Argentieri Il video Il video che mostra lo scherzo al professore
della Bocconi finito su YouTube
(
da "superEva notizie"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
L'enciclopedia
TRECCANI online Il notiziario SOPHIA.IT, particolarmente addentrato nel mondo
della Scuola, riporta il protocollo d'intesa dell'Istituto della Enciclopedia
Italiana con il ministro dell'Innovazione, Brunetta, per mettere online i
contenuti della Treccani, prestigiosa opera che è un autentico vanto della
nostra cultura. Finalmente qualcosa di positivo per la nostra Scuola e i nostri
studenti! Tutta la Treccani online su InnovaScuola 1 Giugno 2009 Il ministro
per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione
Renato Brunetta e l’Amministratore Delegato dell’Istituto della Enciclopedia
Italiana Francesco Tatò hanno firmato a Palazzo Chigi un protocollo d’intesa
che ha come obiettivo la realizzazione di strumenti innovativi per la
diffusione on line di contenuti culturali di alto livello, utilizzabili sia
direttamente dai cittadini che nella formazione e la didattica. La Treccani
renderà disponibili per il Portale del Cittadino e per il Portale InnovaScuola
i contenuti digitali del proprio archivio regolati secondo i principi dei
Creative Commons. In particolare il Portale Scuola dell’Istituto della Enciclopedia Italiana sarà collegato al
Portale InnovaScuola in modo da poter sviluppare e rendere disponibili nuovi
servizi in modalità integrata e diffondere l’offerta
di contenuti culturali dell’Istituto. L’intesa è coerente con gli obiettivi che
si sono posti Treccani e il Ministero per la Pubblica Amministrazione e
l’Innovazione. Il piano e-Gov 2012 del Ministro Brunetta prevede infatti
l’innovazione digitale nell’amministrazione, con
l’accesso on line a informazioni e servizi. Il progetto “Didattica digitale”
promuove la disponibilità di una piattaforma tecnologica per la fruizione di
testi scolastici e contenuti didattici digitali promossi dagli editori, dai docenti,
dalle istituzioni. L’Istituto della Enciclopedia ha
per suo statuto costitutivo la finalità di compilare, aggiornare, pubblicare e
diffondere l’“Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti” nonché le
opere che possono comunque derivarne o si richiamino alla sua esperienza,
per sviluppare la cultura umanistica e scientifica, per esigenze educative, di
ricerca e di servizio sociale. Si tratta di oltre 200.000 lemmi che si
riferiscono a: - Enciclopedia Italiana di Scienze Lettere ed Arti; - Enciclopedia
Treccani Trevolumi; - Il Treccani sinonimi e contrari; - La piccola Treccani; -
Dizionario Biografico degli italiani; - Il vocabolario Treccani; - Neologismi;
- Atlante storico Treccani. Il Ministero per la Pubblica Amministrazione e la
Treccani si impegnano a promuovere i Portali, i servizi e i contenuti culturali
presso il pubblico, nelle scuole e nelle università,
anche con iniziative di comunicazione quali concorsi volti a premiare i
migliori contenuti digitali. Oltre alla crescita degli utenti e delle
funzionalità del sito della scuola, inserito nel Portale dell’Istituto, saranno accresciute infatti le potenzialità dei
Portali del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. Il
Portale del Cittadino del CNIPA , che contiene diverse pagine dedicate sia allo
studente sia al cittadino, sarà arricchito di contenuti di carattere
informativo, culturale e tecnico offerti dall’Istituto.
Il Portale Scuola dell’Istituto sarà collegato al portale InnovaScuola,
realizzato dal Dipartimento per l’innovazione e le
tecnologie, così da rendere disponibili nuovi servizi in modalità integrata e
diffondere l’offerta di contenuti culturali dell’Istituto. In particolare sarà
possibile, sin dai prossimi mesi: - fruire del vocabolario Treccani dal portale InnovaScuola;
- cercare contenuti digitali del portale Treccani attraverso il motore di
ricerca di InnovaScuola; - visionare dal portale Treccani brevi presentazioni
dedicate alle nuove tecnologie per la didattica (pillole formative) di
InnovaScuola. Web -Ministero per la pubblica amministrazione e l'innovazione -InnovaScuola
-Portale Scuola Treccani ******************
COMMENTO: Continuando nel mio impegno in favore della Scuola, cui sto dedicando
volentieri il mio tempo in questo particolare periodo dell'anno, con grande
piacere vi informo che recentemente è stato concordato un protocollo di intesa
fra l'Istituto della Enciclopedia Italiana, patron della ormai famosa Treccani,
e il Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione, nella persona del
ministro Brunetta. Tale protocollo prevede l'inserimento online di tutto il
materiale attualmente contenuto nella intera enciclopedia, messo a disposizione
degli utenti di internet. Ringrazio la redazione del notiziario SOPHIA, che mi
ha trasmesso il testo integrale del protocollo che io metto a disposizione di
tutti, con la certezza che sarà apprezzato da studenti e docenti. La TRECCANI è
dal 1935 che rappresenta una vera istituzione per il nostro paese, una fonte
preziosissima di sapere che viene aggiornata di continuo, in armonia con la
costante e inarrestabile evoluzione di tutto il mondo della letteratura, arte,
scienza, tecnica e così via. In verità era una iniziativa attesa da anni, che
finalmente ha avuto il suo sbocco con questo protocollo. Penso, infatti, ad
un'analoga iniziativa già presa alcuni anni fa da un altro pilastro della
cultura mondiale, ovvero l'Encylopedia Britannica, che si pone allo stesso
livello della nostra Treccani, sia per i contenuti, sia per i redattori, tutti
eminenti esponenti della cultura anglosassone. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia
tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo
Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune
di Roma--> Pubblicato il 30 maggio 2009 in: Varie » Invia tramite EMAIL »
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(
da "Avvenire"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
CHIESA
30-05-2009 L'Italia
deve uscire dalla crisi «più saggia e solidale». «Dottrina sociale e
antropologia cristiana? Alle lobby finanziarie non piacciono» DA ROMA MIMMO
MUOLO L e vie per uscire dalla crisi e quelle per rispondere all'emergenza
educativa sono in cima alle preoccupazioni dei vescovi italiani. La conferma
viene dai cinque giorni di lavoro della 59ª Assemblea generale della Cei. E a
farsene interprete presso i giornalisti è stato ieri, nella consueta conferenza
stampa finale, il cardinale presidente della Conferenza episcopale italiana,
Angelo Bagnasco. Alla vigilia, in pratica, della Colletta nazionale di domani,
il porporato ha sottolineato in maniera particolare i due argomenti,
annunciando anche che sarà proprio il tema dell'educazione la questione cardine
del prossimo decennio pastorale. Bagnasco non ha nascosto il giudizio positivo
dell'episcopato italiano verso le misure prese a livello governativo per
fronteggiare la recessione economica. In effetti, ha detto, «i provvedimenti
sono cosa buona, ci auguriamo che siano sufficienti per portare il mondo del
lavoro oltre questo difficile passaggio». «Anche i mezzi indicati nel Libro
bianco ha aggiunto saranno un aiuto per le difficoltà immediate. Tutti
auspichiamo che i tempi di questa particolare congiuntura siano il più
possibile rapidi. E speriamo che il superamento della crisi non sia per tornare
come prima, ma per essere meglio di prima, più saggi grazie agli errori e
consapevoli che serve una maggiore solidarietà sia a livello personale che a
tutti i livelli». La solidarietà, per esempio, va tenuta presente anche
riguardo al tema dell'immigrazione. Coniugandola, ha raccomandato il cardinale,
«con l'accoglienza e con i diritti fondamentali di tutti, sia di chi accoglie,
sia di chi viene accolto». «I vescovi ha ribadito Bagnasco sono stati concordi
su questo criterio fondamentale: coniugare solidarietà e accoglienza che fanno
parte del dna del nostro popolo, della nostra cultura, del nostro ethos con il
tema della sicurezza». Tra l'altro, ha aggiunto, bisogna ricordare che il
fenomeno migratorio «investe l'Unione europea e dunque è necessaria una
cooperazione internazionale più efficace». A chi gli faceva notare che proprio
quello della solidarietà è uno degli aspetti più apprezzati dell'azione della
Chiesa, mentre giungono critiche quando il Papa e i vescovi parlano di
questioni etiche, Bagnasco ha risposto: «Carità ed etica sono i due volti di
un'unica diaconia che la Chiesa fa sull'esempio di Gesù. Esse dunque non si
possono dividere, perché il Signore le unisce nella sua persona». Il presidente
della Cei ha ricordato del resto che «a livello mondiale tutti gli analisti
parlano di pressioni molto forti di lobby economiche e finanziarie: se questo è
vero, ci possono essere alcune parti della dottrina sociale che creano
difficoltà nei confronti del Papa e della Chiesa». Più precisamente sono quelle
parti che si ispirano ad una «antropologia basata sul concetto di persona,
contrapposto all'individualismo». Questa antropologia cristiana, ha spiegato il
presidente della Cei, ha precise ricadute anche in termini sociali, poiché
richiama appunto la solidarietà. Sul versante più propriamente politico è stata
nuovamente riproposta la domanda se non ci sia oggi in Italia una questione
morale specifica di tale ambito, legata anche alla necessità di una coerenza dei comportamenti pubblico-privati dei politici.
«Non è un tema nuovo ha risposto il porporato perché parlare di etica significa
parlare della ricaduta del Vangelo nei comportamenti concreti». Dunque «vale
per qualsiasi persona», anche perché «la nostra statura interiore dipende molto
dall'impianto delle nostre convinzioni e dalla coerenza dei nostri
comportamenti». «Compito della Chiesa ha aggiunto l'arcivescovo di
Genova è annunciare il Vangelo nella sua interezza sia sul piano dottrinale sia
su quello morale. La Chiesa offre questo suo servizio a coloro che vogliono
ascoltarla. L'augurio è che tutti lo prendano in considerazione». Bagnasco ha
anche detto di non avere elementi per giudicare se ci sia oggi lo spazio per un
partito cattolico. E quanto alle prossime elezioni europee, ha notato:
«L'auspicio per il futuro dell'Ue è che abbia un'anima» e sia davvero «come
diceva Giovanni Paolo II, casa dei popoli». Numerose le domande anche
sull'emergenza educativa e sulla scuola. Per quanto riguarda la scuola
cattolica, il presidente della Cei ha ricordato che essa «fa parte per legge
della scuola pubblica». «Questa visione ha
sottolineato è certamente un grande passo avanti dal punto di vista
concettuale. Bisognerebbe che «per coerenza si arrivi anche a un sostegno
economico adeguato in maniera che i genitori possano scegliere liberamente,
senza oneri economici, l'istruzione da dare ai ragazzi». Più in generale, sul
tema del prossimo decennio pastorale, il cardinale ha annunciato che la
formulazione esatta sarà compito del Consiglio permanente. Già da ora, però, è
chiaro l'atteggiamento con il quale la Chiesa italiana affronterà la sfida. «Di
fronte all'emergenza educativa, che per molti aspetti è drammatica e condivisa
su scala universale ha chiarito, infatti, Bagnasco non bisogna mancare di
speranza, perché la speranza è la virtù del futuro e riguarda quindi
primariamente i giovani. «Occorre perciò che sull'educazione si creino grandi e
positive alleanze di tutti quei soggetti, quali famiglia, associazioni, scuole,
parrocchie, mezzi di comunicazione, che possono offrire ai giovani positive
occasioni di crescita». In particolare «non possiamo assistere indifferenti ai
segnali di aiuto che ci vengono dal mondo giovanile». Bisogna, invece, «aiutare
i giovani ad uscire dal circolo delle passioni tristi nelle quali molti sono
immersi, fatto di noia e vuoto e che può essere premessa di cose peggiori».
Insomma occorre insegnare nuovamente alle coscienze a distinguere «tra bene e
male» e «tra vero e falso». Infine una raccomandazione agli operatori dei mass
media: «Siete una grande cattedra. La riuscita di questa operazione dipende
anche da voi».
(
da "Avvenire"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
SPECIALI
30-05-2009 La sfida di oggi: investire in formazione Così si è dato vita alla Summer
School, in collaborazione con la Cattolica di Milano « L a formazione proposta
ai cristiani deve conferire loro mezzi di approfondimento, affinché siano in
grado di affrontare le situazioni difficili che si presentano e di trasmettere
il contenuto della fede attraverso la loro testimonianza di vita, sostenuti da
convinzioni personali salde. Inoltre, questa formazione deve anche aiutare i
fedeli laici ad acquisire competenze che permettano loro di impegnarsi nella
vita sociale per lavorare al bene comune. Il Compendio della Dottrina sociale
della Chiesa è uno strumento prezioso messo al servizio della formazione di
tutti, e in modo particolare proprio dei laici. Così i fedeli partecipano
all'edificazione e allo sviluppo della nazione, e anche al compito di
evangelizzare il mondo ». Ancora una volta Benedetto X- VI, in un recente
intervento, ha ribadito la necessità di laici cattolici competenti e formati
che siano una presenza 'significativa' in ogni ambito della vita pubblica.
Certo questo tipo di presenza comporta la necessità di stare all'interno delle
situazioni e delle diverse problematiche con passione, responsabilità e
professionalità. Bisogna far seguire alla necessaria educazione delle coscienze
e agli approcci generalisti, i progetti e le proposte concrete verso le quali
indirizzare e orientare la società civile, le istituzioni e la politica. Il
Mcl, in particolare con la conferenza programmatica 'La ragione dei valori', ha
decisamente imboccato la strada di investire in formazione, con particolare
attenzione alle giovani generazioni, per distaccarsi dall'ambito generico delle
pur necessarie affermazioni di principio, per entrare nel vivo della
contemporaneità, comprendere le complessità e le articolazioni dell'attuale
situazione, decifrarne le esigenze per definire, anche in concorso con altre
realtà sociali, soluzioni specifiche e ragionevolmente praticabili. Sul piano
concreto il Mcl ha attivato forme di collaborazione con diversi istituti
universitari ed enti di ricerca: si sono intensificati e approfonditi i
rapporti con l'Università Cattolica del Sacro Cuore e con il Centro di Ateneo
per la dottrina sociale della stessa università. Tra le attività previste è stata organizzata una 'summer school',
che si terrà a Milano dal 2 al 5 luglio. Il corso, particolarmente intenso e
impegnativo, è riservato a venticinque giovani del Mcl: giovani motivati, che
si apprestano ad assumere incarichi associativi. Alta la formazione
programmata, alto il livello dei docenti e relatori.
(
da "Sicilia, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
consegna
dei riconoscimenti e spettacolo Teatro per l'Ambiente, premio alle scuole
Vespucci, Don Milani e Musco La scuola Vespucci, per la sezione riservata alle
scuole secondarie di primo grado, ed ex aequo la Don Milani e la Musco, per la
sezione riservata alle scuole primarie, sono le vincitrici del concorso
"Teatro per l'ambiente". Gli istituti scolastici sono stati premiati
ieri nel corso di una cerimonia che si è svolta al teatro Musco, dall'assessore
alle Politiche scolastiche Sebastiano Arcidiacono . Il premio ha coinvolto le
scuole primarie e le secondarie di primo grado, che hanno prodotto opere
inedite o liberamente ispirate a testi classici. Una commissione giudicatrice,
composta da Ezio Donato pedagogista esperto in teatro per ragazzi, Giuseppina
Mendorla, docente di Psicodinamica
dello Sviluppo e Relazioni Familiari dell'Università di Catania, Nunzia
Blancato dirigente scolastico in rappresentanza dell'Usp e Silvana Contino, ha
selezionato gli elaborati teatrali più significativi che sono stati messi in scena,
nell'arco di tre giornate, con la collaborazione dei docenti e dei genitori e
con il coordinamento artistico di Ezio Donato. La stessa Commissione ha
proclamato le tre scuole vincitrici, a queste andrà l'ulteriore gratificazione
di un premio in danaro: tremila euro complessivi offerti dal comitato
Paritetico Territoriale di Catania. « Ringraziamo per la collaborazione - ha
aggiunto l'assessore- il dottor Piana del Comitato paritetico Territoriale che
ha offerto il premio in denaro e il direttore dello Stabile Dipasquale che,
assieme alla sede, ha messo a disposizione anche i supporti tecnici per la
realizzazione dello spettacolo». Nel corso della mattinata le scuole vincitrici
hanno replicato le loro performances teatrali e in particolare: la Don Milani
ha proposto «Una farfalla + un fiore = Pace». Dai temi dell'inquinamento e
della guerra, le farfalle e un'ape regina, uniche sopravvissute alla
catastrofe, daranno speranza di una nuova primavera e della vita, facendo
rinascere da un piccolo seme ritrovato il fiore della speranza. La Scuola Musco
"L'uomo che amava nuotare" Una rivisitazione della leggenda di
Colapesce, narrata con leggerezza e un pizzico di irriverenza, in cui i
personaggi dibattono sugli effetti che il progresso ha generato nel corso del
tempo. Parole e mimica hanno ben espresso i simbolismi della leggenda. infine
la scuola Vespucci ha messo in scena "Il segreto del carnemone". Nel
corso della mattinata si è anche svolta una mostra ispirata al tema
dell'ambiente e realizzata dagli alunni delle scuole Capponi, Coppola, De
Amicis, Diaz, Don Milani, Malerba, Montessori, Pizzigoni, Rapisardi, Vittorino
da Feltre, XX Settembre, all'interno dei laboratori artistici e di scrittura
creativa curati dagli animatori scolastico-culturali Maria Liberti, Maria
Mancuso, Flavia Samperi, Anna Strano, Eliana Verzì.
(
da "Sicilia, La"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
associazione
«lamba doria» Visite alle batterie costiere Siracusa-Augusta Nuccio Schillirò
Quello che non ti aspetti, un fulmine a ciel sereno. Nessuno pensava fino a
ieri che potesse accadere e invece la realtà è drammaticamente davanti ai
nostri occhi. L'argomento è il taglio ai corsi universitari deciso dal
consiglio di amministrazione dell'ateneo di Catania. Ci si era lasciati, a
conclusione di un incontro fra il rettore Antonino Recca, il sindaco Visentin e
il presidente della Provincia, Bono, con una stretta di mano che sembrava
chiudere una lunga e caldissima discussione. In apparenza sembrava che il
motivo del contendere fosse un debito pregresso della Provincia verso l'università di Catania, un debito che, con lettera
sottoscritta dal presidente Bono, impegna ora la Provincia a un piano di
rientro per quanto dovuto in passato, mentre per il presente si passava subito
a saldare tutto. Ma non era solo una questione economica l'argomento sul
tavolo, anzi quello era forse il meno importante, piuttosto era in ballo il
decreto Gelmini e i tagli imposti dal Governo. E la conferma è giunta giovedì
sera attraverso la decisione del consiglio di amministrazione. Adesso c'è
incredulità e rabbia in città fra gli addetti ai lavori. Noi andiamo oltre la
decisione e sottolineiamo come sia grave penalizzare una città che mostra da
alcuni mesi, in un contesto drammatico per la crisi economica, di voler
recuperare terreno, di volersi proporre con una immagine nuova, pulita,
combattiva, vincente. L'impatto è di quelli che tolgono il fiato, le
conseguenze potranno essere valutate nel tempo, ma è certo che l'intero
movimento culturale verrà penalizzato, proprio quando si stava vivendo una
primavera di grandi speranze. Il G8 Ambiente, lo straordinario successo
dell'Inda, i musei tornati a vivere intensamente, il flusso turistico che
riprende vigore, sono tutti segnali importanti. Sull'altro fronte la decisione
è chiarita con le decisioni del Governo che chiede il massimo rigore per gli
atenei, al fine di non sperperare energie economiche. Si spiega così la
decisione di non poter tenere in vita corsi che non hanno le prerogative
minime. Al di là del dovuto economico c'è infatti da tenere in considerazione che oggi un corso di laurea ha bisogno di docenti
di ruolo e di un numero minimo di studenti, nonché di corsi triennali con
l'aggiunta della specializzazione. Qui così non è, e da questo e solo da
questo, deriva la decisione. Stando così le cose, per non disperdere il
patrimonio di esperienze e di eccellenze, forse sarebbe più opportuno, anziché
inveire e alzare i toni, rimboccarsi le maniche e cominciare a pensare a
un corso di Architettura che possa diventare in tempi brevi, a livello
nazionale, un fiore all'occhiello. A volte è meglio fare una cosa bene che
tante senza raggiungere grandi risultati. Una nuova ottica per l'università siracusana, imposta dall'alto, ma alla quale
forse sarebbe bene adattarsi fin da subito, per rilanciare con i fatti e
mostrare le grandi potenzialità che possiede questa città.
(
da "Sestopotere.com"
del 30-05-2009)
Argomenti: Cultura
Appennino
di Reggio e di Parma, bassa Mantovana: ecco l’internet
veloce… brevettato! (30/5/2009 17:43) | (Sesto Potere) - Vetto - 30 maggio 2009
- In campagna elettorale, forse, si parlerà anche di banda larga e internet
veloce. “Perché
– spiega un imprenditore dell’area industriale di
Fora di Cavola – è inconcepibile pensare che nel 2009 non ci sia copertura
nelle zone dove sono presenti attività produttive. E’ un servizio basilare”.
Cosa hanno in comune l’Appennino di Parma, quello di Reggio e la bassa Mantovana?
Che sono serviti per la banda larga di internet di un privato, il quale
consente agli internauti (a ditte, associazioni di volontariato, parrocchie) di
navigare velocemente e non come ai tempi della candela, come purtroppo avviene
ancora in molte zone svantaggiate. Luoghi dove, a volte, il sistema misto
pubblico privato arranca o è fermo a sperimentazioni. E’ il caso della zona industriale più grande dell’Appennino
reggiano, a Fora di Cavola (località Gatta), non ancora servita dall’internet veloce, o di capoluoghi, come Vetto e,
naturalmente, di popolose borgate. “Non è un business quello che ho deciso di
intraprende in queste zone – tiene a puntualizzare Claudio Chierici – ma un
riconoscimento verso la mia terra, dove sono nato. Da due anni a questa parte, ho
deciso di provare a portare internet in un modo nuovo, tramite onde radio
(wireless, senza fili) dal cielo per ovviare alle difficoltà di cablaggio in
zone poco coperte”. Un sistema che ha funzionato, tanto che pomposi progetti di
cablaggio hanno lasciato il passo al sistema della Sistem Radio di Chierici che
per primo lo ha introdotto nell’Appennino reggiano. E
ora… “Sì, ora anche altri guardano a questa tecnologia. Il mio sistema
‘speedwireless’ ho deciso anche di brevettarlo, sia il protocollo di
installazione che il marchio per apparati e servizio connettività: tengo a
precisare che non ho mai ricevuto aiuti pubblici, ma solo l’aiuto di tante persone che hanno condiviso questo progetto
come Paolo ora mio collaboratore, aziende o parrocchie”. “Abbiamo riscontrato
grande adesione – sottolinea Chierici - anche dove è già presente una linea
adsl classica, perché molte coppie di giovani hanno preferito avere una
connessione davvero ‘free’ senza canoni telefonici e
balzelli
vari. Pura libertà stile speedwireless.” E sul fronte delle aziende nomi
importanti dislocate nell’area artigianale di San
Bartolomeo, una zona quella del circondario di Villa Minozzo dove il gestore
nazionale di telefonia a volte si “dimenticava” di fornire il normale
servizio di telefonia, figuriamoci l’adsl. Ma i
progetti di Claudio Chierici volano alti, fino al crinale di Vairo (nel
Parmense), perché a breve le onde raggiungeranno anche Castagneto e altri
piccoli centri dell’Appennino. E tra pochi giorni grazie alla disponibilità
della parrocchia, il segnale potrà coprire la valle nella zona di Pantano di
Carpineti (nel Reggiano) e anche a Neviano degli Arduini, Scurano, Palanzano e
Cozzano e la Val Parma avranno l’opportunità di poter
utilizzare questo servizio, mentre nel Mantovano Borgoforte, San Cataldo e
Curtatone già viaggiano “felicemente” veloci. Nel concreto questo innovativo
servizio di internet provider, autorizzato ai sensi dell’art. 34 del Dl.vo 259 del 1 Agosto 2003 e del Dm 28 maggio
2003,
evita il collegamento fisico con la cablatura a fibra ottica o rame, ma porta
il collegamento per il web attraverso onde radio: viene montato sul tetto un
ricevitore che va a prendere il segnale da piccole antenne sparse sul
territorio: poco impattanti e resistenti agli agenti atmosferici. Per ulteriori
informazioni si può telefonare al 338.22.17.547 o visitare i siti
www.sistemradio.it; http://www.speedwireless.it/.
(
da "Stampa, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Retroscena
Lo scandalo del Premio letterario L'ORDINANZA Il gip: "Soria rischia una
pena pesante" L'ex patron del Grinzane vuole tornare all'Università
ALBERTO GAINO «Carcerazione preventiva non significativa se si pensa alla
gravità dei fatti» Giuliano Soria è un uomo che oggi riesce a valutare con
lucidità la situazione e a trovare le risorse per pensare a cosa fare dopo».
Così lo descrive il suo avvocato, Roberto Piacentino, che lo incontra quasi
ogni giorno dal 12 marzo scorso, quando il professore entrò in carcere. Il
«dopo» è naturalmente riferito all'11 giugno, scadenza dei termini di custodia
cautelare per il reato di malversazione. «E' una persona abbattuta ma non travolta»
e quindi Soria progetta un futuro oltre la bufera giudiziaria che l'ha
investito. L'avvocato non vuol anticipare alcunché, ma, a
domanda se sia nell'università che l'ex patron del Grinzane cercherà un futuro non da
pensionato, conferma indirettamente: «Che io sappia, solo la Luiss, che è un'università privata, ha cacciato un docente per guai giudiziari, da cui il
professore, fra l'altro, venne assolto». Chi non pensa che Giuliano Soria
possa cavarsela con danni limitati alla nuova condizione di nullatenente è il
gip Silvia Salvadori: nella pagina e mezza con cui ha motivato l'ultimo no agli
arresti domiciliari per il professore scrive che «il periodo di carcerazione
patito dall'indagato in sé non è significativo per durata rispetto alla gravità
dei fatti e alla pena che potrà essergli inflitta». Il magistrato non ha
evidenziato, come fece in precedenza, che avrebbe disposto una nuova misura
cautelare per Giuliano Soria se solo la procura gliela avesse chiesta: per il
reato di peculato in concorso con il fratello Angelo. Ma è anch'esso sul futuro
del professore l'ultimo giudizio del gip: espresso alla fine del provvedimento
di venerdì, e per giunta fra parentesi, come chi non vi rinuncia, in apparenza
lo butta lì, e in realtà pare volerlo consegnare ai destinatari, pm compresi,
perché lo ricordino. Stia pure in carcere, è la sua «prognosi», perché deve
cominciare a scontare una pena che sarà elevata. Polemica mica da poco perché
maturata in regime di custodia cautelare di un indagato. E a pochi giorni dalla
scarcerazione per decorrenza termini. La procura tace. Ha dato per due volte
parere favorevole agli arresti domiciliari per Giuliano Soria; semmai alza il
livello di understatement. Parla chiaro Piacentino: «I pm sono stati corretti e
coerenti. Non ci interrogavano da fine marzo e hanno valutato che le esigenze
di custodia cautelare si sono notevolmente affievolite. Con il loro parere
hanno dimostrato di non voler usare il regime carcerario come strumento di
pressione per le indagini». E il gip? «No comment». Il gip è duro: «Persiste il
giudizio di pericolosità conclamata di Giuliano Soria», e di «applicabilità
della primigenia misura cautelare». Aggiunge: «L'unico elemento favorevole all'indagato
è il periodo di carcerazione che non costituisce di per sé - precisa - indice
sintomatico di un affievolimento della sua pericolosità in prospettiva delle
disinvolte condotte di asservimento della funzione pubblica ad interessi
privati, concretizzatisi nell'apposita creazione di enti di copertura per
l'appropriazione di ulteriori risorse pubbliche». L'aggancio con il fratello
«complice, su cui ha taciuto».
(
da "Tribuna di Treviso,
La" del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Corsa a
tre per l'eredità di Zanata, fuori gioco per limite di mandati. Il Pd primo
partito anche alle Politiche 2008.
L'incognita della civica di Spagnol Assalto al fortino
del centrosinistra Marton (Lega-Pdl) sfida Pistolato. Ma anche qua scoppia la
grana dei gaviani Al centro del dibattito il Passante che taglia in due il
territorio E la prostituzione sul Terraglio: linea dura e multe da 500 €
PREGANZIOL. Una sfida a tre per contendersi l'eredità di Franco Zanata e
conquistare uno tra i municipi strategici della Marca, storicamente in mano al
centrosinistra. La civica «Preganziol Insieme», che ha amministrato nell'ultimo
decennio, si affida all'ex assessore Sandro Pistolato. Dovrà vedersela con
Sergio Marton, assessore all'Urbanistica a Treviso, schierato dall'asse
Lega-Pdl per la prima volta uniti in paese, e con Massimiliano Spagnol della
civica «Tutti per Preganziol». Viabilità e Passante, sicurezza e squillo,
servizi: questi i temi del confronto. Al voto con ambizioni da città:
Preganziol è una delle realtà della Marca in più rapida evoluzione dal punto di
vista demografico e strategico. I residenti, secondo i dati Istat del 2008,
sono poco più di 16.500. Una cifra, questa, che supera abbondantemente la
soglia delle 15 mila persone necessarie per il doppio turno elettorale. La
legge impone però di riferirsi ai numeri dell'ultimo censimento, quello del
2001, quando i cittadini di Preganziol erano «solo» 14.700. L'appuntamento con
il ballottaggio è rinviato al 2014: il 6 e 7 giugno, lo scontro sarà diretto e
quanto mai imprevedibile. In campo sono scesi tre candidati, volti noti in
paese, sostenuti da liste che sono delle vere e proprie corazzate. Dopo due
mandati da primo cittadino, Franco Zanata non ha potuto più candidarsi. Per la
sua successione ha designato il delfino Sandro Pistolato. Quarantasette anni di
Sambughè, sposato con due figli, Pistolato lavora in una società di servizi
informatici per la pubblica amministrazione. Fondatore
della lista «Preganziol Insieme» nel 1995, nello stesso anno eletto consigliere
comunale, nel 1998 è assessore a pubblica istruzione,
sport e cultura con il sindaco Pietro Tronchin. Nel 1999, alla prima elezione
di Zanata, Pistolato è confermato assessore. Resta in carica fino al 2000,
quando rassegna le dimissioni, rimanendo comunque in Consiglio. Ora Pistolato
si candida per raccogliere una doppia eredità: oltre a quella di Zanata, che
nel 2004 aveva trionfato con il 57%, anche quella del centrosinistra, che con
il Pd lo scorso anno si era attestato come primo partito. Ha temporeggiato fino
all'ultimo, nonostante le voci si rincorressero da mesi, Sergio Marton,
candidato (con tanto di simbolo) di Lega e Pdl, per la prima volta fuse in un
unico schieramento. Cinquantacinque anni, architetto e assessore
all'Urbanistica a Treviso, Marton è già stato seduto sui banchi del Consiglio.
Nel 1999 viene eletto consigliere di opposizione e si dimette dopo poco. Nel 2004, l'elezione-bis: viene
designato capogruppo della Lega, ma lascia il posto alla vigilia delle comunali
a Treviso dello scorso anno. Sulla legittimità del doppio incarico da sindaco e
da assessore si sono scatenate in questi ultimi mesi non poche polemiche. Ma
Marton è stato chiaro: «Non c'è alcuna incompatibilità. Se non dovessi farcela,
potrei lasciare l'assessorato». In casa del Pdl, intanto, nelle ultime
settimane le acque si sono agitate. L'ex coordinatore di FI Valdo Tamantini ha
presentato una denuncia ai probiviri chiedendo le dimissioni di Simone
Tronchin, attuale coordinatore, e l'inibizione dell'uso del simbolo in questa
campagna elettorale. All'origine della querelle, la cancellazione dalle liste
della corrente Gava-Galan e di alcuni nomi storici di Forza Italia. Nella sfida
del 6 e 7 giugno si inserisce poi «l'incognita» rappresentata da Massimiliano
Spagnol. Leader della civica «Tutti per Preganziol», a 31 anni è il consigliere
uscente di opposizione con la più lunga esperienza alle spalle. Sia nel 1999
che nel 2004 è stato il consigliere di minoranza che ha raccolto più
preferenze. Impiegato di banca e impegnato nello sport e nell'associazionismo,
può contare su una squadra dove si combinano esperienza e innovazione. La
campagna elettorale dei tre pretendenti al dopo Zanata si sta giocando
anzitutto sulla viabilità, che a Preganziol è ormai sinonimo di Passante. Lo
scorso febbraio ha aperto il casello a ridosso della zona di Ponte Rosso.
L'annunciata invasione di traffico in paese non c'è ancora stata, ma l'allerta
è sempre alta. Il Comune è attraversato dalla nuova autostrada ed esistono zone
- ossia le vie Rio Serva, Pesare, Croce - che più di altre stanno soffrendo
l'apertura del Passante. Sarà necessario monitorare i volumi di traffico,
sollecitare gli interventi di mitigazione ambientale e fare pressing per la
realizzazione delle opere complementari, prima fra tutte il Terraglio Est.
Altro tema caldo quello della sicurezza, che a Preganziol è legato alla
prostituzione lungo la statale 13. Un fenomeno, quello delle squillo, che sta
comunque calando grazie anche agli effetti dell'ordinanza emanata ad agosto da
Zanata sulla scia del decreto Maroni. I clienti pizzicati a contrattare una
prestazione sessuale vengono pedinati dai vigili e sorpresi in flagranza. Il
risultato? Nel primo mese il provvedimento ha mietuto 60 «vittime» che hanno
pagato ognuna una sanzione da 500 euro. Nel futuro di Preganziol
ci sono anche la rinascita di Villa Franchetti come polo universitario e
tecnologico nei sogni di De Poli, la concretizzazione degli accordi
pubblico-privati del Pat e l'avvio della metro di superficie con la nuova
stazione di San Trovaso. Infine i servizi, che vanno adeguati al crescente
numero di residenti: Preganziol sta diventando approdo ideale per le giovani
coppie.
(
da "Stampa, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Quarant'anni
fa. Nell'ateneo l'eredità di Passerin d'Entrèves Fu l'illustre filosofo a
volere la facoltà di Scienze politiche [FIRMA]LAURA SECCI AOSTA Sarebbe fiero
oggi il filosofo valdostano Alessandro Passerin d'Entrèves nel vedere che la
sua Valle, quella che lui chiamava affettuosamente «piccola patria», ha una
facoltà di Scienze politiche che ospita docenti di livello internazionale per
ricordare il suo pensiero. E la data, non è casuale. «Quest'anno ricorre il
quarantennale della nascita della facoltà di Scienze politiche dell'Università
di Torino voluta proprio da Alessandro Passerin d'Entrèves nel 1969 - spiega
Michele Vellano, preside della facoltà di Scienze politiche e delle Relazioni
internazionali dell'Università della Valle d'Aosta -. Lui ne fu anche il preside
fino al 1972. E' un orgoglio per il nostro piccolo ateneo ospitare un convegno
che ricorda uno dei pensatori più illustri della filosofia politica, proprio in
una facoltà che lui stesso ha fondato. Ma lo abbiamo fatto in questa regione
che lui amava tanto». Nel convegno promosso dall'ateneo valdostano non sono
mancate le novità. Dal confronto tra Passerin d'Entrèves e Norberto Bobbio,
notoriamente definiti «fratelli nemici», sono emerse molte più affinità che
divergenze. Insomma, i due intellettuali sarebbero stati più fratelli che
nemici. «Il rapporto tra i due intellettuali era quello di una sintonia che non
ha escluso il dissenso, ma che anzi ha contribuito a renderlo costruttivo - sottolinea Michelangelo Bovero, docente succeduto a Bobbio nell'insegnamento di Filosofia politica alla
facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino -. Non a caso, quando
Passerin d'Entrèves rientrò a Torino da Oxford, i due docenti decisero di
istituire un seminario congiunto, comune alle cattedre di entrambi». Ma
anche concetti come la libertà, la giustizia e il bene comune hanno trovato uno
spazio condiviso in entrambi i filosofi. «Il principio di legittimità
democratica, che Passerin d'Entrèves definiva come "bene comune", -
sottolinea nel suo intervento Andrea Greppi, docente
dell'Universidad Carlos III di Madrid - è uno dei tratti comuni che unisce in
modo indissolubile il pensiero filosofico di Bobbio e quello di d'Entrevès».
Nel corso del convegno si sottolineano numerose affinità tra i due
intellettuali: dall'individuazione dei diritti fondamentali che consentono lo
sviluppo di una democrazia reale e di una pace giusta e duratura, l'importanza
di una partecipazione collettiva e non coercitiva alle decisioni comunitarie,
della contrattazione delle parti, di un allargamento del modello democratico a
tutto il mondo. Valori come la fratellanza fra gli uomini, il rispetto degli
avversari, l'alternanza senza l'ausilio della violenza, una serie di condizioni
liberali, vengono indicati da d'Entrèves e da Bobbio come i capisaldi di una
democrazia, che «seppur cattiva - come scriveva quest'ultimo - è sempre
preferibile ad una dittatura».
(
da "Nuova Venezia, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
LA
CERIMONIA IERI MATTINA Ca' Foscari premia la Finanza Il riconoscimento
dell'Università al generale D'Arrigo Dopo la mostra «Veri, falsi e ritrovati»,
continua il rapporto di collaborazione tra l'Università Ca' Foscari di Venezia
e la Guardia di Finanza: è stato consegnato dal Rettore Pier Francesco Ghetti
il premio «Ca' Foscari 2009» al comandante generale della Guardia di Finanza
Cosimo D'Arrigo. Il generale di Corpo d'Armata, attualmente ai vertici delle
fiamme gialle, è stato particolarmente legato al Veneto, avendo retto il
Comando delle Forze Operative di Difesa di Vittorio Veneto e il Comando delle
Forze operative terrestri di Verona. Il premio conferito dall'Università ha
visto precedentemente meritevoli lo scrittore drammaturgo israeliano Abraham
Yehoushua nel 2005, nel 2008 alla scrittrice bengalese Anita Desai e al poeta
francese Yves Bonnefoy. Ghetti ha quindi sottolineato: «Rendiamo merito alla
Guardia di Finanza per il lavoro che fa quotidianamente per garantire allo
Stato di funzionare». La motivazione del premio al generale D'Arrigo si
evidenzia nell'aver offerto un contributo determinante nell'insostituibile
attività di salvaguardia dell'ordine economico, a garanzia dei principi di
solidarietà e giustizia sociale, contro frodi e illegalità, nell'interesse
dell'intera collettività. Nel consegnare il premio il professor Gilberto
Muraro, ordinario di Scienza delle Finanze presso l'Università di Padova alla
facoltà di Giurisprudenza, dove è stato anche rettore e insignito nel 1993 del
premio di Cafoscarini dell'anno, ha quindi approfondito con la lectio
magistralis un tema che sta molto a cuore alle fiamme gialle, ovvero «la
riforma del sistema tributario nel federalismo fiscale». Muraro nel suo intervento
ha messo sotto la lente d'ingrandimento il sistema regionale, locale e comunale
della raccolta dei tributi, contestando in particolar modo la scelta
dell'attuale governo di eliminare l'Ici sulla prima casa, una scelta non
condivisibile secondo l'esperto docente in materia economica. Il generale D'Arrigo nel ringraziare
l'Università per la consegna del premio ha quindi spiegato: «La Guardia di
Finanza per sua naturale vocazione guarda alle sfide del federalismo fiscale in
positivo, considerando più le opportunità di miglioramento che i rischi
intrinseci di cambiamento: come Guardia di Finanza siamo pronti e faremo la
nostra parte». (gi.co.)
(
da "Nazione, La (Massa
- Carrara)" del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
MASSA pag. 5 MONTIGNOSO SI È SVOLTO giovedì presso l&... MONTIGNOSO SI È
SVOLTO giovedì presso l'Hotel Eden al Cinquale di Montignoso un pubblico
incontro promosso dalla Sezione Massa-Montignoso di Italia Nostra per
presentare l'ingegnere idraulico Carlo Milani (nella foto) tecnico incaricato
dall'Associazione nella Pubblica Inchiesta sulla discarica di Cava Fornace (ex
Cava Viti). All'incontro, per la verità poco partecipato, erano presenti anche
i rappresentanti della Società Programma Ambiente con i loro tecnici nonché
Claudio D'Antonio, rappresentante del Comitato Cittadino che da anni si batte
contro la riclassificazione della discarica. In apertura il presidente della
sezione Bruno Giampaoli ha brevemente spiegato i motivi dell'incontro
organizzato allo scopo di permettere a tutti i cittadini interessati di portare
all'attenzione della sezione le loro indicazioni da elaborare poi in forma
tecnica. L'ingegner Milani ha fatto una breve storia della discarica che è
partita come contenitore di marmettola gestito da una
società pubblico-privata
(la Mar) di cui poi si sono perse le tracce, passata poi alla società privata Rimavi e infine all'attuale
Programma Ambiente. L'attuale società ha provveduto a impermeabilizzare secondo
le nuove direttive di legge il fondo della discarica chiedendo ed ottenendo
l'autorizzazione a ricevere nuovi rifiuti definiti "non
pericolosi", ma ritenuti molto preoccupanti e nocivi come l'amianto. Per
questa richiesta non fu concessa la procedura di Via che permetteva lo
svolgimento di una Pubblica Inchiesta, concessa invece in relazione alla nuova
richiesta di Programma Ambiente per ulteriori nuovi codici tutti da verificare.
Durante la discussione Programma Ambiente ha risposto alle obiezioni la
principale delle quali continua ad essere la scelta del sito che per Italia
nostra è «inadatto ad una discarica di quel tipo».
(
da "Nazione, La (Pisa)"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
SANTA CROCE
/ SAN MINIATO pag. 19 RISPARMIO, raccolata dei rifiuti tutti i giorni,
educazione ambientale e animalis... RISPARMIO, raccolata dei rifiuti tutti i
giorni, educazione ambientale e animalista, collaborazione con l'Università,
progetti per l'onoterapia e l'utilizzo di latte d'asina. Il progetto del Comune
di Santa Maria a Monte per la raccolta differenziata dei rifiuti tramite asini
di razza amiatina è molto più ampio. Limitarlo ai soli rifiuti è riduttivo. Ma
il primo passo è questo e ieri mattina è stato presentato dal sindaco David
Turini, dall'assessore all'ambiente Raffaello Corsi, dal consigliere delegato
Fabiano Mordenti, da Licia Marino, esperta in pubblicità e marketing che ha
realizzato gratuitamente il logo e predisposto la campagna di informazione
dell'iniziativa e da Stefano Malloggi, presidente del Club Ippico che gestirà
materialmente la raccolta dei rifiuti con gli asini. Stamani, all'auditorium
«Galilei» a Ponticelli, la novità sarà illustrata con il
supporto di docenti universitari di Pisa che condividono col Comune il
progetto. E sempre oggi, a Ponticelli, è in programma il «Palio de' Ciui»
giunto alla decima edizione. IL NUOVO servizio con gli «asini spazzini» (unico
altro caso in Italia quello di Castelbuono in Sicilia dove la gente sta
rispondendo in maniera entusiasta dopo un inizio contrario) inizierà a
luglio e proseguirà, in fase sperimentale, fino al 31 dicembre. La raccolta
differenziata a Santa Maria a Monte si attesta su una media annua (primi
quattro mesi) del 44% (48% ad aprile), nel 2008 era del 41%, quindi l'andamento
è molto positivo. Il costo con Geofor è di 180mila euro l'anno. «Con il nuovo
servizio a regime hanno detto sindaco e assessore si potrà arrivare a un
risparmio del 50 per cento, considerando che la raccolta verrà ampliata: dalle
attuali cinque-sei alle undici volte alla settimana. Tutti i giorni, dal lunedì
al sabato, e il giovedì solo per la carta, raccoglieremo organico e
indifferenziato. Si punta anche a creare un rapporto diretto e simpatico con la
cittadinanza». Gli «asini spazzini» saranno quattro e lavoreranno nel centro
storico di Santa Maria a Monte, via delle Grazie, via San Sebastiano, via
Crinale fino all'incrocio con via Melone e via Costa. Per lo svuotamento
verranno potenziate alcune isole ecologiche. Ma con gli asini a Santa Maria a
Monte hanno in mente anche altri progetti, compreso quello della riabilitazione
dei bambini con problemi psichici. Le spese: 5.900 euro acquisto asini, 3.600
attrezzatura, 5.300 potenziamento isole ecologiche, 19mila euro al Club Ippico
(per operatori e custodia), 1.000 euro mangime. g.n.
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO
PIANO FIRENZE pag. 4 Razzanelli ci riprova, un voto no Tav RAZZANELLI
REFERENDUM NO TUNNEL Sì alla Tav, no al sottoattraversamento e alla Stazione di
Foster ai Macelli che rappresentano un disastro ambientale per la falda
acquifera. Il primo atto amministrativo di Mario Razzanelli, candidato sindaco
della lista «Firenze c'è», sarà quello di indire un referendum anti tunnel «se
sarò eletto sindaco», «altrimenti se sarò un membro del consiglio comunale
depositerò il quesito referendario contro questa opera che devasterà Firenze in
modo ancora più grave della tramvia». «Domenici e Renzi hanno nascosto ai
fiorentini la verità, disinformando la città su questioni importanti come la
tramvia e la Tav» ha detto Razzanelli, dando i numeri della realizzazioen del
tunnel e spiegando le alternative praticabili per il passaggio dell'Alta
velocità in superficie. «La Tav significa realizzare due tunnel lunghi 10 chilometri ha
dteto Razzanelli . Ci hanno sempre detto che non si poteva realizzare a Firenze
la metropolitana per salvaguardare il sottosuolo, e ora cosa fanno? Scaveranno
alla Stazione dei Macelli a 35
metri di profondità». Per questo Razzanelli ha
intenzione di bloccare «lo scempio», sicuro che vincerà il referendum con 8
cittadini su 10 contrari allo sventramento della città. «Anche se rifacessimo
oggi il referendum anti-tramvia, lo vinceremmo con uno scarto maggiore, almeno
il 60% contro il 40». I CONCERTI DI SPINI Primo appuntamento della cinque
giorni dedicata alla musica, al teatro e alla politica con cui la lista
"Spini per Firenze" chiude la campagna elettorale nei quartieri della
città. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito. Si comincia stasera,
alle 21, all'Auditorium Flog (al Poggetto) con «Santiago in concerto, tributo
Litfiba». Gli appuntamenti serali proseguiranno con il gruppo Mediterranea in
concerto, tributo a Fabrizio de André che si esibirà domani sera, sempre alle 21 in Piazza dell'Isolotto.
Tutte le manifestazioni saranno concluse da un intervento del candidato sindaco
Valdo Spini. LORENZO BOSI CON ANTOGNONI E RIVERA Festa grande venerdì sera a
Ponte a Greve con il candidato per il Consiglio comunale nelle fila dell'Udc e
presidente della Polisportiva Lorenzo Bosi che ha premiato le squadre finaliste
del torneo Valenti, insieme a Gianni Rivera e Giancarlo Antognoni, presentando
anche il suo programma elettorale che vuole dare grande rilevanza all'aspetto
sportivo ed educativo dei giovani che si vogliono avvicinare alla pratica
agonistica. Per Bosi è fondamentale ritrovare veri valori legati alla famiglia,
al sostegno dei più deboli e a uno spirito di gruppo per uscire da questo
difficile momento. PENSIONATI DEMOCRATICI Ha fatto tappa anche davanti al
nostro giornale il camper dei Pensionati democratici italiani. «Per il Comune
di Firenze sosteniamo Giovanni Galli», fa sapere Antonio Stefano, coordinatore
comunale del partito. «Ci battiamo per ottenere un assessorato alla terza età
continua Stefano -. Molti di noi vengono dal mondo del volontariato. E sappiamo
bene quanto per gli anziani sia sempre più difficile arrivare alla fine del
mese. Per questo abbiamo deciso di scendere in campo. È ora che la categoria
venga maggiormente tutelata». GATTAI E L'IDV Incontro con gli operatori del
turismo e il candidato al consiglio comunale di Firenze per il partito
dell'Italia dei Valori Carlo Gattai, già organizzatore della BTC International
(Borsa del Turismo Congressuale) e Assessore regionale al Turismo e allo Sport
domani alle 11 presso la Galleria Babele, Via delle Belle Donne. Saranno
presenti: Michele Ricceri già responsabile Ufficio Promozione e Accoglienza
Turistica del Comune, Paolo Paoli saggista e docente alla Università Cattolica, Bruno
Migneco, presidente regionale Asshotel e ideatore del progetto fieristico in
Area Metropolitana. DE ZORDO E IL FILOBUS «Adottiamo anche a Firenze il filobus
elettrico, che consentirebbe di attraversare piazza Duomo e tutte le zone del
centro storico senza filo e senza binari. Il nuovo mezzo potrebbe
sostituire la realizzazione delle linee due e tre della tranvia e costituire
una proposta realistica per la rinegoziazione del project rivedendo il sistema
di trasporto pubblico della città». E' la proposta lanciata ieri da Ornella De
Zordo visitando «Terrafutura», la manifestazione tutta dedicata alla
sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Il filobus è lungo 18 metri (contro i 32 del
tram); nonostante ciò è in grado di trasportare 139 persone (contro le 200 del
tram). Image: 20090531/foto/65.jpg
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO
PIANO FIRENZE pag. 5 Razzanelli ci riprova, un voto no Tav RAZZANELLI REFERENDUM
NO TUNNEL Sì alla Tav, no al sottoattraversamento e alla Stazione di Foster ai
Macelli che rappresentano un disastro ambientale per la falda acquifera. Il
primo atto amministrativo di Mario Razzanelli, candidato sindaco della lista
«Firenze c'è», sarà quello di indire un referendum anti tunnel «se sarò eletto
sindaco», «altrimenti se sarò un membro del consiglio comunale depositerò il
quesito referendario contro questa opera che devasterà Firenze in modo ancora
più grave della tramvia». «Domenici e Renzi hanno nascosto ai fiorentini la
verità, disinformando la città su questioni importanti come la tramvia e la
Tav» ha detto Razzanelli, dando i numeri della realizzazioen del tunnel e
spiegando le alternative praticabili per il passaggio dell'Alta velocità in
superficie. «La Tav significa realizzare due tunnel lunghi 10 chilometri ha
dteto Razzanelli . Ci hanno sempre detto che non si poteva realizzare a Firenze
la metropolitana per salvaguardare il sottosuolo, e ora cosa fanno? Scaveranno
alla Stazione dei Macelli a 35
metri di profondità». Per questo Razzanelli ha
intenzione di bloccare «lo scempio», sicuro che vincerà il referendum con 8
cittadini su 10 contrari allo sventramento della città. «Anche se rifacessimo
oggi il referendum anti-tramvia, lo vinceremmo con uno scarto maggiore, almeno
il 60% contro il 40». I CONCERTI DI SPINI Primo appuntamento della cinque
giorni dedicata alla musica, al teatro e alla politica con cui la lista
"Spini per Firenze" chiude la campagna elettorale nei quartieri della
città. Tutti gli spettacoli sono ad ingresso gratuito. Si comincia stasera,
alle 21, all'Auditorium Flog (al Poggetto) con «Santiago in concerto, tributo
Litfiba». Gli appuntamenti serali proseguiranno con il gruppo Mediterranea in
concerto, tributo a Fabrizio de André che si esibirà domani sera, sempre alle 21 in Piazza dell'Isolotto.
Tutte le manifestazioni saranno concluse da un intervento del candidato sindaco
Valdo Spini. LORENZO BOSI CON ANTOGNONI E RIVERA Festa grande venerdì sera a
Ponte a Greve con il candidato per il Consiglio comunale nelle fila dell'Udc e
presidente della Polisportiva Lorenzo Bosi che ha premiato le squadre finaliste
del torneo Valenti, insieme a Gianni Rivera e Giancarlo Antognoni, presentando
anche il suo programma elettorale che vuole dare grande rilevanza all'aspetto
sportivo ed educativo dei giovani che si vogliono avvicinare alla pratica
agonistica. Per Bosi è fondamentale ritrovare veri valori legati alla famiglia,
al sostegno dei più deboli e a uno spirito di gruppo per uscire da questo
difficile momento. PENSIONATI DEMOCRATICI Ha fatto tappa anche davanti al
nostro giornale il camper dei Pensionati democratici italiani. «Per il Comune
di Firenze sosteniamo Giovanni Galli», fa sapere Antonio Stefano, coordinatore
comunale del partito. «Ci battiamo per ottenere un assessorato alla terza età
continua Stefano -. Molti di noi vengono dal mondo del volontariato. E sappiamo
bene quanto per gli anziani sia sempre più difficile arrivare alla fine del
mese. Per questo abbiamo deciso di scendere in campo. È ora che la categoria
venga maggiormente tutelata». GATTAI E L'IDV Incontro con gli operatori del
turismo e il candidato al consiglio comunale di Firenze per il partito
dell'Italia dei Valori Carlo Gattai, già organizzatore della BTC International
(Borsa del Turismo Congressuale) e Assessore regionale al Turismo e allo Sport
domani alle 11 presso la Galleria Babele, Via delle Belle Donne. Saranno
presenti: Michele Ricceri già responsabile Ufficio Promozione e Accoglienza
Turistica del Comune, Paolo Paoli saggista e docente alla Università Cattolica, Bruno
Migneco, presidente regionale Asshotel e ideatore del progetto fieristico in
Area Metropolitana. DE ZORDO E IL FILOBUS «Adottiamo anche a Firenze il filobus
elettrico, che consentirebbe di attraversare piazza Duomo e tutte le zone del
centro storico senza filo e senza binari. Il nuovo mezzo potrebbe
sostituire la realizzazione delle linee due e tre della tranvia e costituire
una proposta realistica per la rinegoziazione del project rivedendo il sistema
di trasporto pubblico della città». E' la proposta lanciata ieri da Ornella De
Zordo visitando «Terrafutura», la manifestazione tutta dedicata alla
sostenibilità sociale, economica ed ambientale. Il filobus è lungo 18 metri (contro i 32 del
tram); nonostante ciò è in grado di trasportare 139 persone (contro le 200 del
tram).
(
da "Unita, L'"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
«Babele
di riforme e insulti ecco i veri mali dell'Università» Non solo baroni La
demonizzazione degli Atenei? Parliamo anche del taglio cronico delle risorse
Governi e imprese in Italia non hanno cultura di innovazione. Ed ecco perché i
cervelli fuggono Parentopoli, ricerca bistrattata e pochi studenti con il
titolo di dottore. Tutti addosso all'Università pubblica. È davvero la grande
malata? «È convalescente ma questo governo la sta uccidendo - sottolinea Massimiliano
Fiorucci, 41 anni, professore associato di pedagogia generale e sociale a Roma
Tre -. L'opposizione e il Pd dovrebbero farsi sentire di più». Di quali veri
mali soffre l'Università italiana? «La demonizzazione degli Atenei,
innazitutto. Parlare solo di baroni e parentopoli, che pure ci sono, è
riduttivo. C'è il problema grosso delle risorse. Poi lo scarso spazio ai
giovani ricercatori, non c'è ricambio. Si fa tanta retorica sulla centralità
della formazione, della ricerca, dell'innovazione: da vent'anni a questa parte
però i governi, anche di centrosinistra, hanno ridotto le risorse. Anche per la
ricerca di base, che pur non avendo un immediato ritorno in campo produttivo
genera nuove idee». Come andrebbe affrontata la questione? «Avendo un'idea di società
e di università. C'è una frammentazione dei saperi. È
vero che c'è una proliferazione dei corsi di laurea. In Italia abbiamo livelli
bassi di istruzione nella popolazione attiva. Siamo il paese con il minor
numero di laureati. Ma soprattutto c'è una scarsa disponibilità delle imprese
ad assumere i laureati, perché costano di più e andrebbero pagati meglio».
Negli anni si sono susseguite riforme su riforme. Spesso solo raccontate e mai
fatte. «L'organizzazione universitaria è fortemente stressata dai continui
cambiamenti. Più che dedicarsi all'attività della didattica e alla ricerca ci
si arrovella sull'applicazione delle nuove norme. E c'è di peggio, negli anni
anche il linguaggio ha subito profonde trasformazioni: sono stati adottate
logiche di mercato ad un settore come l'università
pubblica che non ha finalità aziendale: termini come crediti, debiti formativi.
Dovremmo invece garantire Università di massa e qualificata». E come?
«Utilizzando parametri di valutazione che non siano solo l'efficacia e l'efficienza.
La valutazione deve essere un strumento per contribuire al miglioramento, non
uno strumento di punizione. Occorre inoltre puntare
sull'internazionalizzazione: ci sono pochissimi studenti e ricercatori europei
e mancano le struttture per la loro accoglienza». Il Pd ha sbagliato strategia
sull'università? «Nel programma dell'Ulivo alle ultime
politiche c'erano elementi interessanti: la costruzione di un sistema di
valutazione, si prevedeva lo stanziamento di risorse ingenti e la correzione della
riforma del 3+2. Ma la politica si sa, è fatta di annunci. Ricordo che proprio
sotto il governo di centrosinistra, per risolvere lo sciopero degli
autotrasportatori, si è intevenuti pesantemente sulle risorse stanziate per
l'Università e la ricerca». Rimpiageremo Berlinguer e Mussi o la Gelmini? «La
Gelmini non va bene per niente. I fondi sono stati ridotti in modo consistente.
Non abbiamo possibilità di assumere professori. Se uno va in pensione ne
possiamo assumere appena mezzo. Praticamente nessuno». Cosa vorrebbe che il Pd
facesse per l'Università? E di cosa invece è rimasto deluso? «Vorrei che il
Partito democratico facesse un progetto di riforma ascoltando le componenti
universitarie. Dialogo e confronto: non riforme illuminate dall'alto. Vorrei che
puntasse sull'università pubblica, il dottorato di
ricerca e l'internazionalizzazione e i giovani ricercatori». Ha senso
trasformare gli Atenei in soggetti di diritto privato come vuole fare il
governo? «Trasformare gli Atenei in fondazioni è pericolosissimo. Avrebbero
risorse solo quelli collegati con il mondo della produzione. Se una casa
automobilistica avesse interesse a sviluppare ricerche su nuovi motori,
finanzierebbe le facoltà di Ingegneria. Potrebbero sparire le umanistiche». Che
tipo di opposizione sarebbe efficace? «Quella che si batte
per la laicità dell'università pubblica. A volte invece ci sono prese di posizione ambivalenti.
La vera questione è questa: l'Università come tempio del sapere critico, dove
gli studenti, i ricercatori e i docenti possano coltivare interessi e proporre
una nuova idea di società e modelli di sviluppo». L'intervista
(
da "Unita, L'"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Parentopoli,
ricerca bistrattata e pochi studenti con il titolo di dottore. Tutti addosso all'Università
pubblica. È davvero la grande malata? «È convalescente ma questo governo la sta
uccidendo - sottolinea Massimiliano Fiorucci, 41 anni, professore associato di
pedagogia generale e sociale a Roma Tre -. L'opposizione e il Pd dovrebbero
farsi sentire di più». Di quali veri mali soffre l'Università italiana? «La
demonizzazione degli Atenei, innazitutto. Parlare solo di baroni e parentopoli,
che pure ci sono, è riduttivo. C'è il problema grosso delle risorse. Poi lo
scarso spazio ai giovani ricercatori, non c'è ricambio. Si fa tanta retorica
sulla centralità della formazione, della ricerca, dell'innovazione: da
vent'anni a questa parte però i governi, anche di centrosinistra, hanno ridotto
le risorse. Anche per la ricerca di base, che pur non avendo un immediato
ritorno in campo produttivo genera nuove idee». Come andrebbe affrontata la
questione? «Avendo un'idea di società e di università.
C'è una frammentazione dei saperi. È vero che c'è una proliferazione dei corsi
di laurea. In Italia abbiamo livelli bassi di istruzione nella popolazione
attiva. Siamo il paese con il minor numero di laureati. Ma soprattutto c'è una
scarsa disponibilità delle imprese ad assumere i laureati, perché costano di
più e andrebbero pagati meglio». Negli anni si sono susseguite riforme su
riforme. Spesso solo raccontate e mai fatte. «L'organizzazione universitaria è
fortemente stressata dai continui cambiamenti. Più che dedicarsi all'attività
della didattica e alla ricerca ci si arrovella sull'applicazione delle nuove norme.
E c'è di peggio, negli anni anche il linguaggio ha subito profonde
trasformazioni: sono stati adottate logiche di mercato ad un settore come l'università pubblica che non ha finalità aziendale: termini
come crediti, debiti formativi. Dovremmo invece garantire Università di massa e
qualificata». E come? «Utilizzando parametri di valutazione che non siano solo
l'efficacia e l'efficienza. La valutazione deve essere un strumento per
contribuire al miglioramento, non uno strumento di punizione. Occorre inoltre
puntare sull'internazionalizzazione: ci sono pochissimi studenti e ricercatori
europei e mancano le struttture per la loro accoglienza». Il Pd ha sbagliato
strategia sull'università? «Nel programma dell'Ulivo
alle ultime politiche c'erano elementi interessanti: la costruzione di un
sistema di valutazione, si prevedeva lo stanziamento di risorse ingenti e la
correzione della riforma del 3+2. Ma la politica si sa, è fatta di annunci.
Ricordo che proprio sotto il governo di centrosinistra, per risolvere lo sciopero
degli autotrasportatori, si è intevenuti pesantemente sulle risorse stanziate
per l'Università e la ricerca». Rimpiageremo Berlinguer e Mussi o la Gelmini?
«La Gelmini non va bene per niente. I fondi sono stati ridotti in modo
consistente. Non abbiamo possibilità di assumere professori. Se uno va in
pensione ne possiamo assumere appena mezzo. Praticamente nessuno». Cosa
vorrebbe che il Pd facesse per l'Università? E di cosa invece è rimasto deluso?
«Vorrei che il Partito democratico facesse un progetto di riforma ascoltando le
componenti universitarie. Dialogo e confronto: non riforme illuminate
dall'alto. Vorrei che puntasse sull'università
pubblica, il dottorato di ricerca e l'internazionalizzazione e i giovani
ricercatori». Ha senso trasformare gli Atenei in soggetti di diritto privato
come vuole fare il governo? «Trasformare gli Atenei in fondazioni è
pericolosissimo. Avrebbero risorse solo quelli collegati con il mondo della
produzione. Se una casa automobilistica avesse interesse a sviluppare ricerche
su nuovi motori, finanzierebbe le facoltà di Ingegneria. Potrebbero sparire le
umanistiche». Che tipo di opposizione sarebbe efficace? «Quella
che si batte per la laicità dell'università pubblica. A volte invece ci sono prese di posizione ambivalenti.
La vera questione è questa: l'Università come tempio del sapere critico, dove
gli studenti, i ricercatori e i docenti possano coltivare interessi e proporre
una nuova idea di società e modelli di sviluppo».
(
da "Unita, L'"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITÀ La protesta dei docenti stranieri L'italia non
vuole più lettori di scambio, quei docenti stranieri madrelingua che sono nelle
nostre università. Questa figura è
stata cancellata dalla legge 133. Scatta la protesta. Al loro fianco Flc-Cgil e
Crui.
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
LUCI DELLA
CITTA' pag. 27 di MARCO MARCHI* PALAZZESCHI futurista secondo il quadro
delineato di r... di MARCO MARCHI* PALAZZESCHI futurista secondo il quadro
delineato di recente da un convegno o crepuscolare? Estroverso re del comico e
della trasgressione o solitario campione della malinconia? Nella dedica
dell'«Incendiario» del 1910 il poeta inneggia a Marinetti «anima della nostra
fiamma», ma questa convergenza implica per lui un percorso compiuto, una
conquista del comico. Chi se non Palazzeschi stesso si era interrogato, nel
celebre «Chi sono?», circa la propria identità, giungendo alla sua definizione
più memorabile e calzante? «Il saltimbanco dell'anima». Su base crepuscolare,
grazie al libro d'esordio «I cavalli bianchi», del 1905, si era instaurata l'amicizia
affiancabile a quella già in atto con Marino Moretti con Sergio Corazzini,
l'estenuato cantore romano della rinuncia vitale. Su base simile aveva
richiamato l'interesse di Govoni e di Gozzano il successivo «Lanterna».
Spetterà invece a «Poemi», nel 1909, suscitare l'entusiasmo attivistico e
ottimistico, rivoluzionario e fagocitante, di Filippo Tommaso Marinetti, da
poco fondatore del movimento futurista. Risale al maggio di quell'anno la
lettera con cui Marinetti risponde da Milano all'invio del libro, esprimendo
apprezzamenti («Vi è un odio formidabile per tutti i sentieri battuti, e uno
sforzo, talvolta riuscitissimo, per rivelare in un modo assolutamente nuovo
un'anima indubbiamente nuova») e invitando il poeta fiorentino a collaborare al
«grande rovesciamento della vecchia imbecillità italiana». Palazzeschi che per
suo conto, in solitudine, ha già operato ribaltamenti da «saltimbanco
dell'anima» tra vecchio e nuovo, «malinconico» e «buffo» incipiente si aggrega,
pronto a fornire il suo contributo all'impresa. SI SIGLA così la sua
originalissima annessione all'avanguardia: ecco i versi dell'«Incendiario» e il
romanzo-capolavoro di Palazzeschi «Il Codice di Perelà» nelle Edizioni di
«Poesia», ecco le sue partecipazioni alle serate futuriste e le collaborazioni
a «Lacerba». La generosa e strategica disponibilità di Marinetti a tutto
accogliere ed inglobare all'insegna di un progetto consentirà a Palazzeschi,
spezzato un isolamento, di svolgere in piena autonomia la sua partecipazione a
un movimento e la sua crescita letteraria. Da un'intimistica «poesia malata»
(la definizione è di Moretti) dell'inibizione e dell'angoscia alle
spregiudicate estroversioni dell'Incendiario e all'inquietante leggerezza
dell'uomo di fumo Perelà. Sì, proprio Perelà, il cui nome da creatura
fantastica a metà strada tra fiaba ed avanguardia sapete a che cosa si ispira?
Ad un indovinello che come una filastrocca recita: «Mezza pera / mezzo refe /
mezzo topo / mezza lana / è un paese di Toscana». SOLUZIONE per via sillabica:
PE-RE-TO-LA. Analogamente PE-RE-LA', il «figlio della fiamma» e di tre vecchie
chiamate Pena, Rete e Lama, con il dolore che s'insedia e
si lascia cogliere in ogni variazione: «pena» per «pera», un'accerchiante e
costrittiva «rete» in luogo di «refe», non la «lana» ma una «lama»
affilatissima. Acrobazie del «saltimbanco», doppifondi del «Lasciatemi
divertire» * Docente di Letteratura italiana moderna e contemporanea
all'Università di Firenze
(
da "Repubblica, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XV - Napoli Storia di una lunga tenacia: il bel ragazzo che avrebbe potuto
sfilare come modello ma che invece scelse di inseguire un sogno: diventare un
campione del diritto penale Contro i "colletti bianchi" l´avvocato
che non si arrende Non rinuncio alla mia nuotata quotidiana, in piscina o nella
rada di Santa Lucia, anche in pieno inverno GOFFREDO LOCATELLI Diceva Hermann
Broch che arrivati a cinquant´´anni è impossibile sottrarsi a un bilancio. Sarà
banale ma è inevitabile. Perché se i risultati personali non diventano realtà
prima della nostra morte, dobbiamo biasimare solo noi stessi: abbiamo
utilizzato male il tempo. A cinquant´anni Andrea Castaldo è un napoletano che
conserva intatto il suo fisico di trampoliere e ha impresso nel viso una grinta
che il suo look accentua. Alto e dritto come un fusto, avrebbe potuto sfilare
da modello sulle passerelle di Gucci o di Vuitton. Invece da giovane ha preso
un´altra strada. Quella del codice penale. Fino a diventare un´autorità in
materia di criminalità economica. Niente colpo di fortuna. Solo una grande
determinazione, un obiettivo preciso e un concentrato di passione. «La
passionalità - dice - l´ho scoperta con gli anni. E la racconto ai miei
studenti dell´università a testimonianza della mia
esperienza». Nel suo studio di via Cesario Console, davanti a una scrivania
ingombra di fascicoli e libri, il penalista si racconta così: «Provengo da una
famiglia di insegnanti dove il senso del dovere era fortissimo. Fin da ragazzo
volevo fare l´avvocato e a 23 anni mi laureai col massimo dei voti». La smania
di emergere è stata per lui un rimedio alla noia di un mondo troppo ordinario e
la sua ansia di evasione, alla fine, si è rivelata un motore eccezionale. Erano
gli anni Ottanta. Un po´ per gioco, un po´ per indole, Andrea Castaldo assapora
il fascino dell´avventura e sbarca in Germania. «Mi trasferii a Friburgo, nel
Baden-Wurttemberg, perché la Germania è da sempre la Mecca del diritto penale.
Fu il mio maestro, Alfonso Stile, a incoraggiarmi: se vuoi diventare bravo, mi
disse, impara il tedesco e va in Germania». Prima vince una borsa di studio per
un corso di lingua, poi approda al Max-Planck-Institut fÜr auslÄndisches und
internationales Strafrecht. «Friburgo mi diede davvero le basi scientifiche del
diritto penale». Infatti a poco a poco se ne appropria, le assimila, le
rielabora e fa un´altra scelta felice: «Quando mi sentii abbastanza ferrato
nella lingua, scrissi una lettera al professor Claus Roxin, uno dei più
eminenti penalisti del mondo. Fui fortunato, Roxin accettò di prendermi all´università di Monaco e divenni uno dei suoi allievi
prediletti». è il 1985. Castaldo si trasferisce in Baviera e si fa stimare. La
formula? «Per uno fortemente motivato come me, la perseveranza e lo studio.
Quando riesci in qualcosa, ti convinci che la sai fare meglio degli altri».
Alla fine l´esperienza tedesca lo porta a conseguire tre risultati: la
padronanza linguistica, il dottorato in Diritto penale e l´iscrizione
all´Ordine degli avvocati tedeschi. Dopo Monaco, la strada
è in discesa: gli arriva un´offerta dall´università di Urbino. Comincia così una carriera che lo porterà a diventare
ordinario di Diritto penale e, dieci anni più tardi, eccolo docente a Salerno. Nello stesso tempo
esercita l´avvocatura facendo una scelta: niente camorra, droga o delitti.
Il suo interesse si concentra sulla criminalità economica dei "colletti
bianchi", amministratori pubblici, dirigenti di società, imprenditori. Poi
nell´ambito dell´università di Salerno dà vita
all´Osservatorio giuridico della criminalità economica (Ogce), l´unico in Italia
che si propone l´analisi e lo studio del riciclaggio di capitali illeciti e
della normativa di contrasto al fenomeno. «Il nostro obiettivo è di investigare
le attuali modalità operative attraverso cui viene praticato il riciclaggio, e
verificare se la reazione legislativa sia positiva in termini di efficienza».
Castaldo e i suoi collaboratori hanno cominciato a fare ricerche sul territorio
per mappare i flussi di ricchezza illecita che alimentano il riciclaggio. La
cosa, detta così, sembra facile. Ma non lo è. «Si parte dalle Sos, cioè
Segnalazioni di operazioni sospette, in gran parte provenienti dalle banche,
mentre sono marginali quelle di notai, avvocati, commercialisti e agenti
immobiliari. Nel 2006 le Sos riguardanti la Campania, e trasmesse agli organi
investigativi, sono state 1055,
in crescita costante rispetto agli anni precedenti. Ma
quelle passate al vaglio del magistrato si riducono ad appena un centinaio».
L´attuale politica di prevenzione del riciclaggio è poco efficace, sostiene
Castaldo, «mentre si stima che l´intera massa di soldi riciclati sia oggi pari
al dieci per cento del nostro Pil". L´Osservatorio sta studiando anche
l´ipotesi di truffa da parte di banche e finanziarie che vendono
"derivati" agli enti pubblici. Da esperto in normativa
antiriciclaggio, il docente oltre a presiedere l´Ogce
è segretario generale per l´Europa dell´Iceps (International Center of Economic
Penal Studies). I processi di cui si occupa lo portano a spostarsi spesso fuori
dall´Italia. è l´effetto del nuovo mandato d´arresto europeo. «Se con la
globalizzazione la criminalità organizzata è diventata internazionale, la
soluzione per combatterla deve essere anch´essa internazionale». Castaldo è
oggi un penalista di levatura europea con studi a Napoli, Modena, Milano e
Monaco di Baviera, ma continua a muoversi per le vie di Napoli a bordo della
sua Honda. A praticare il suo sport preferito, il nuoto. E a viaggiare: fosse
per lui, lo farebbe tutto l´anno, un po´ per lavoro, un po´ per vacanza. Ma un
punto di riferimento lo deve ben avere. La casa, la compagna Cinzia e Matteo,
il suo terzo figlio di appena un anno. Tornare a casa per poi ripartire.
(
da "Tirreno, Il"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
SOLIDARIETà
Lo Sgalateo di Pisani, un libro che fa del bene GROSSETO. Lo "Sgalateo
politico", brillante libro satirico di Paolo Pisani, pubblicato
recentemente da Firenze Libri, supporterà con la sua vendita l'Università dello stato di Bahia, in Brasile, nella campagna
nazionale "Sos Tortura". L'autore ha richiesto al professor Gino
Taparelli, sociologio di origine italiana, docente presso quella università e da anni impegnato nella difesa dei diritti umani con il nucleo
bahaino "Tortura nunca mais", di gestire in loco questi aiuti.
Esiste da anni un progetto a difesa dei diritti umani che l'Università di Bahia
sta portando avanti. Gruppi formati da studenti, insegnanti, avvocati, visitano
i barrios, i quartieri poveri, incontrano la gente e sviluppano con loro le
strategie più opportune. Le risorse derivanti dalla vendita del libro di
Pisani, andranno però anche al progetto "Baby nel cuore" che si
propone di realizzare, sempre a San Salvador Bahia, un centro di accoglienza e
ospitalità per bambini e adolescenti in gravi situazioni di disagio. Per i due
progetti, a cui il libro di Pisani aggiungerà supporto economico, il primo sui
diritti civili e l'altro a favore dei bambini di strada, l'autore ha richiesto
al console onorario e al gran maestro del grande oriente Estadual da Bahia, una
personale collaborazione.
(
da "Secolo XIX, Il"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
"jack
e la storia dei tubi" alla terrazza del fico Rapallo, studenti
"plusdotati"fissati i primi appuntamenti il programma il progetto
scolastico SESTRI LEVANTe. Il programma di oggi si apre con il laboratorio
"Operazione acque pulite", alle ore 16, al convento dell'Annunziata.
Alle 17 il trio sestrese De Vincenzi, Ferrari e Traverso si esibirà in piazza
Bo con "I dialoghi sui lavori in corso". Alle 17.30 il Teatro Magro
farà il suo show "Cabine letterarie" nelle vie cittadine (anche alle
19.30) e alle 17.45 Le Motasses saranno in piazza Bo (alle 21.15 in piazza
Matteotti). Alle 18, alla terrazza del Fico, Tiziana Albertini Cassinis narrerà
il suo libro "Jack e la storia dei tubi", mentre in piazza Matteotti
il Theater Leela farà il suo "Show Bizaar" (anche alle 22 in piazza Bo) e la
Compagnia Dromosofista sarà in piazza del Comune con "Cubo Libre"
(replica alle 21.30 in
piazza Bo). Alle 18.15 lo spagnolo Ale Risorio in Largo Colombo (replica alle 21 in piazza del Comune) e
Rufino Clown in piazza Bo (alle 21.45 in piazza del Comune). Alle 18.45 Thomas
Wallborn in piazza Matteotti con "Tomek, gentleman of new circus"
(anche alle 22.30 in
piazza del Comune) e Mike Rollins in piazza del Comune (replica alle 22.45 in piazza
Matteotti). Alle 19 Don Pasta in baia del Silenzio (alle 23 in baia del Silenzio, Don
Pasta Dj set) e, alle 19.30, Samuelito in piazza del Comune (replica alle 22 in piazza Matteotti).
Sempre alle 19.30, Gian Piero Alloisio si esibirà in baia del Silenzio nello
spettacolo "Storie della meraviglia". L'espositiva del palazzo
comunale ospiterà, fino alle 23, la mostra "Una stanza tutta per me";
nella Torre dei doganieri di piazza Bellotti mostra "I sogni della
realtà" di Giancarlo Gusella e "Incroci tra realtà e magia: la
fantasia fotografata" di Claudia Sanguineti al convento dell'Annunziata e
nella Torre dei doganieri. .x/31/0905 RAPALLO. Primo bilancio positivo, per il
progetto "La Plusdotazione: percorsi di ricerca e intervento per
insegnanti", nato dalla convenzione fra l'Università degli studi di Pavia
e il Comune di Rapallo, con il contributo di tre sponsor (Cantaluppi, Ibs-Informatica
e Mensa Italia). Gli alunni plusdotati sono dotati di elevate capacità
cognitive che li fanno essere (e sentire) diversi dai compagni di classe e che
spesso restano talenti incompresi (anche dagli stessi genitori). In questi mesi
l'università di Pavia ha lavorato con gli insegnati
delle scuole di Rapallo, sia di primo sia di secondo grado. Dal prossimo anno
scolastico la collaborazione sarà ancora più forte con iniziative che
coinvolgeranno gli stessi alunni, come spiegato ieri dalla professoressa Maria
Assunta Zanetti, che ha la supervisione scientifica del progetto, da Anna Maria
Roncoroni, responsabile del Laboratorio di ricerca-intervento sul talento e la
plusdotazione, dall'assessore Corrado Castagneto e dalle dirigenti delle scuole
rapallesi Anna Macera, Vanda Roveta e, per le scuole superiori, dalla docente
Angela Carleo (Da Vigo). I primi appuntamenti già in calendario sono per il 4
settembre, a Pavia, con il convegno "I bambini di talento: dalla famiglia
alla scuola, un percorso di crescita" e il 25 e 26 a Rapallo, con una serie di
appuntamenti che coinvolgeranno gli studenti (fra cui il primo torneo di
italiano) e i genitori. S.PED. .x/31/0905
(
da "Repubblica, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
VI - Bologna La burocrazia frena lo stage ma l´Ateneo rassicura "Erika
sarà presto da noi" La studentessa abruzzese aveva denunciato i ritardi
del suo tirocinio all´Alma Mater ELEONORA CAPELLI «Noi siamo pronti a partire
anche domani con lo stage della ragazza dell´Aquila, ma l´intoppo burocratico
non è un semplice cavillo. è un ostacolo molto serio, per rimuoverlo ho già
contattato la preside della facoltà abruzzese e speriamo di riuscire a trovare
una soluzione al più presto». Paolo Pillastrini, preside del corso di laurea in
Fisioterapia, non considera del tutto "infranto" il sogno della
studentessa aquilana, Erika Picariello, che in una lettera a Repubblica aveva
denunciato il caso del suo tirocinio. Nonostante le tante dichiarazioni di
solidarietà e le circostanze del tutto eccezionali che impediscono a Erika di
frequentare l´ospedale San Salvatore dell´Aquila, solo parzialmente agibile a
causa del terremoto, per ora la burocrazia sembra aver avuto la meglio sulla
buona volontà per finire i suoi studi in fisioterapia. «Ai
docenti bolognesi la convenzione non era piaciuta - racconta Erika - su quel maledetto
foglio si parlava di tirocinio di "formazione e orientamento", mentre
loro avrebbero accettato solamente una convenzione che definisse la pratica un
tirocinio curricolare». A prima vista sembrerebbe una sottigliezza,
niente che possa impedire di venire in aiuto a una ragazza che vede i suoi
studi interrotti da una catastrofe come il terremoto, che ha visto mobilitarsi
istituzioni e singoli in gare di solidarietà. «In realtà c´è una bella
differenza, perché solo il tipo di tirocinio definito "curricolare"
consente alla fine di considerare le ore passate nei nostri reparti d´ospedale
utili per conseguire la laurea - dice il professor Pillastrini - quello di
"formazione e aggiornamento" invece è opzionale. Per questo la
convenzione non è ancora stata stipulata, ma ho già scritto una lettera alla
Preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dell´Aquila, la dottoressa Maria
Grazia Cifone, per cercare una soluzione. Per quanto ci riguarda, avevamo già
organizzato tutti i tirocini, trovato i referenti, i tutor e anche preparato la
tabella degli orari. Volendo, la studentessa potrebbe anche completare il corso
di studi presso la nostra Università». Ma Erika voleva semplicemente evitare di
perdere tempo, finire i suoi studi nella data prevista del prossimo novembre,
dedicare questi mesi in cui l´Università e l´Ospedale dell´Aquila si
rimetteranno in sesto per completare i tirocini. Bologna nell´immaginario di
questa studentessa rappresentava «la città universitaria per eccellenza, la
città dei grandi ospedali e della sanità perfetta». Erika si sbagliava, il suo
cuore di studentessa volenterosa è condannato a rimanere «più che spezzato,
polverizzato», secondo la sua stessa definizione? La solidarietà per i
terremotati d´Abruzzo è durata solo il tempo dei titoli del telegiornale? «Io
per far andare in porto questa cosa ho lavorato anche di domenica - rivendica
il professor Pillastrini - avevo anche chiesto al Preside di poter far partire
lo stage prima della prossima riunione del consiglio di corso di laurea. Ma la
burocrazia non è solo un cavillo, si tratta di regole che rendono valide le
esperienze ai fini della laurea».
(
da "Tirreno, Il"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7
- Pisa Presentato un libro sulle fondazioni Le prospettive della collaborazione
tra istituzioni e sistema aziendale finalizzate a realizzare opere e servizi di
interesse collettivo: questo il tema centrale del volume "Il partenariato pubblico privato: concessioni, finanza di
progetto, società miste, fondazioni", curato dal prof. Mario Chiti
(Università di Firenze) e presentato nella sala della Provincia.
All'iniziativa, oltre allo stesso curatore, hanno preso parte il presidente
della Provincia Andrea Pieroni e il direttore generale Giuliano Palagi,
imprenditori locali, esponenti del mondo universitario e amministrativo, tra i
quali Mario Garzella (Scuola S. Anna), Luigi Doveri (Gruppo Forti), Massimo
Rota (Ance Toscana). Il volume - frutto del lavoro di un gruppo di ricerca
finanziato dal Ministero dell'Istruzione e coordinato dal prof. Chiti - verte
sulle varie forme di collaborazione operativa e finanziaria tra amministrazioni
e imprese e vede anche i contributi scritti di due dipendenti della Provincia:
Irene Barbafieri e Massimo Capantini che si sono occupati di alcuni casi di
paternariato attivati dalla stessa Provincia.
(
da "Nacion, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Preocupación
en las aulas / Engaño o falta de conocimientos Copiar y pegar, la nueva forma
del plagio en la universidad Los docentes aprenden a detectar
textos sacados de la Web y presentados como propios Noticias de Cultura:
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sacados de la Web y presentados como propios','Cultura','Domingo 31 de mayo de
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target="_blank;">Digg Copiar y pegar, "
target="_blank;">Reddit Copiar y pegar, "
target="_blank;">Del.icio.us Mister-Wong FOTO Silvina Premat LA
NACION Cuando las respuestas de sus alumnos dan más información de la
solicitada, revelan un nivel de conocimiento superior al esperado o están
escritas en un lenguaje y estilo diferente al habitual del estudiante, el docente
sospecha. ¿Estará frente a un texto copiado de Internet? El apropiarse de
ideas, afirmaciones o textos enteros -acción más conocida como copiar y pegar -
es cada vez más habitual en el ámbito universitario. Lo que hasta hace pocos
años era un temor considerado exagerado por algunos es ahora cosa de todos los
días, alentada por la facilidad de acceso a los sitios de Internet y la
multiplicación de portales que ofrecen textos académicos, monografías y tesis.
"El copy/paste está siempre. Los profesores no se cansan de decirnos que,
si sacamos algo de Internet, pongamos bien las referencias, pero ellos qué
saben. Las posibilidades en la Web son infinitas", dijo con desparpajo
Victoria, estudiante de 5° año de Medicina de la UBA y contó: "Hace poco,
haciendo un trabajo en grupo para Historia de la Medicina, encontramos un
párrafo perfecto para lo que queríamos decir. Por suerte una de las chicas se
avivó y sugirió reescribirlo usando sinónimos y nadie se dio cuenta". En
una recorrida de LA NACION por distintas facultades y en consultas telefónicas
se constató que la preocupación por esta práctica está en los docentes y las autoridades. "El concepto de plagio en
la universidad está en contradicción con lo que ella es en cuanto transmisión y
generación de conocimiento atravesado por valores como el respeto a la
verdad", dijo María José Fittipaldi, coordinadora de la Secretaría
Académica del Instituto Tecnológico de Buenos Aires (ITBA). Allí trabajan en la
prevención del plagio desde el comienzo de las carreras y, cuando se dan casos,
además de la sanción disciplinaria, se hace con un alumno un trabajo para
ayudarlo a tomar conciencia de lo que hizo. Por eso, hay programas, como en la
Universidad Virtual de Quilmes, que dedican dos clases de una licenciatura en
Administración, a explicar qué es el plagio y cómo evitarlo. Otras, como la
Universidad de Belgrano, incluyen esos contenidos en materias como Trabajo
Final. En la Universidad Católica Argentina (UCA), y en otras, el copy/paste es
considerado una falta grave que puede ser sancionada no sólo con desaprobar la
materia, sino también con suspensión y hasta expulsión. "Nos preocupa que
el alumno percibe la Red como un conocimiento global que pertenece a todos. Por
eso ponemos mucho énfasis en este tema", explicó Ana Kunz, titular de la
materia Trabajo Final de la UB. Gonzalo Alvarez, secretario académico de la
Facultad de Derecho de la UBA, explicó que a veces "no se trata de plagio
con intención dolosa, sino de extracción de fuentes de bajo nivel académico y
de dudosa proveniencia", que, de todas formas, debe ser sancionado por
"hacer propio algo que no lo es". De su experiencia como docente recuerda un caso. En un trabajo de la materia
Régimen Jurídico de la Educación -a mitad de la carrera de abogacía-, se
repetía la expresión "en nuestra Constitución", que sorprendió a
Alvarez porque se refería a Uruguay. Pensó que el alumno era de ese país, pero
lo descartó tras chequear el documento del estudiante. Buscó algunas frases en
Google y encontró el texto íntegro. "Le hice rehacer el trabajo, pero no
lo sancioné porque consideré más importante que aprenda que eso no se debe
hacer." Un profesor de Filosofía de la Universidad de La Plata contó que
el año pasado tuvo un 20% de calificaciones CP ( copy/paste ). Cuando percibía
algo extraño en los textos, los "googleaba" y, al constatar que eran
copias, les ponía esa nota. "A todos los que tenían un CP como nota les
costó mucho aprobar el final", afirmó el docente
y agregó que este problema lo obligó a formular preguntas más precisas en los
trabajos. Los docentes también encuentran ayuda en la
Web. Hay software que compara archivos de Word con toda la Red y estima el
porcentaje de originalidad de los contenidos o confronta entre sí varios
archivos -los trabajos prácticos de alumnos de un mismo curso- para detectar
repeticiones. Muchos estudiantes no ven nada malo en el copy/paste y hay otros
que se sienten impunes. Como el caso que contó María C., estudiante de
Sociología: "En Filosofía Política, un compañero entregó un trabajo
copiado íntegramente de Internet. La profesora lo descubrió y, además de
bocharlo, lo escrachó frente a todos. El caso es grave porque ese chico ya
estaba graduado como abogado". Claves Recursos a mano. En Internet hay
varios sitios que ofrecen textos escritos sobre un gran universo temático, como
www.rincondelvago.com , www.monografías.com y www.alipso.com . Consejos. Para
evitar el plagio involuntario, los docentes
recomiendan entrecomillar siempre las frases copiadas y mencionar a los autores
de las ideas usadas aun cuando se las parafrasee.
(
da "Repubblica, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XIX - Palermo Saggistica Biografie Pensieri catturati nelle notti buie Cucco,
peripezie di un fascista ERNESTO DI LORENZO Fascino e mistero della notte
Ineffabile, imperscrutabile, inafferrabile notte. Kant la considerava l´emblema
del sublime. La notte come immagine dell´immensità, dell´eternità,
dell´infinito. «è l´ingrandirsi dell´anima attraverso lo stupore», diceva
Victor Hugo. «La notte ci rende spontaneamente metafisici»
sostiene Baldine Saint Girons, docente di Storia dell´arte presso l´Università parigina di Nanterre,
che a questo tema ha dedicato il raffinatissimo saggio I margini della notte.
Un tema affrontato "caleidoscopicamente" in tutte le sue
sfaccettature: filosofiche, religiose, letterarie e soprattutto artistiche.
La notte come sogno e allegoria, inconscio e trascendente, enigma e
rivelazione, ambiguità e religiosità, annunciazione ed epifania. Rivisitare la
pittura universale attraverso le suggestioni dell´oscurità è l´obiettivo che
l´autrice si prefigge con questo libro. Un viaggio tra i capolavori d´ogni
tempo, raccolti in un ricco apparato iconografico: da Piero della Francesca a
Correggio, da Caravaggio a Rembrandt (geniale inventore di una vera e propria
arte dell´ombra), fino a Van Gogh. «La notte - osserva la Saint Girons - è
un´esperienza tattile e insieme fantastica, rende palpabile il silenzio, è
immagine dell´Altro, sfuma le differenze, dilata quegli spazi che il giorno,
impaziente di ridurre l´ignoto a noto, si affretta a chiudere».
(
da "Avvenire"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
AGORÀ
31-05-2009 IL CASO GALILEO? FIGLIO DEL SEICENTO dal nostro inviato a Firenze
Andrea Galli I l caso Galileo? È stato quello di un novello e sagace prometeo,
secondo Paolo Galluzzi, docente di
Storia della scienza all'Università di Firenze. Un prometeo «desideroso di
salvare la pelle», ma al tempo stesso conscio «di avere in mano elementi in
grado di rovesciare non solo la conoscenza della natura, ma anche il fine
dell'uomo e la sua posizione nell'universo», un prometeo post-rinascimentale
che stava «togliendo alla teologia il controllo della ricerca» e contro
cui la Chiesa è intervenuta per salvare un autorità che veniva minata nelle sue
fondamenta. No, ribatte Evandro Agazzi, filosofo della scienza. Il caso Galileo
le sue scoperte, i suoi processi e la sua condanna non ha avuto affatto tale
carica eversiva e rivoluzionaria: «La consapevolezza di questo rovesciamento
epocale non si trova negli scritti dello scienziato, queste sono considerazioni
che abbiamo fatto noi, nei secoli successivi. Il processo del 1632 non toccava
per niente il copernicanesimo, è stato fondamentalmente un processo per una
questione disciplinare, per la disobbedienza di Galileo al divieto di insegnare
le teorie eliocentriche del 1616, entro i limiti del diritto canonico». E
all'interno di un particolarissimo contesto storico, «perché l'intolleranza era
un atteggiamento che pervadeva l'Europa del '600 e tutte le 'Chiese': è stato
il secolo della persecuzione di Spinoza, degli eccidi commessi da Cromwell,
della Guerra dei trent'anni». Alla radice del caso, aggiunge sempre Agazzi, c'è
stato soprattutto «l'emergere della distinzione dei diversi ambiti del sapere,
che nessuno aveva mai condiviso fino ad allora. I cardinali del Sant'Uffizio si
ritenevano competenti in teologia ma anche in filosofia, che allora voleva dire
scienza. E Galileo fece altrettanto: difese il copernicanesimo con argomenti
scientifici e propose allo stesso tempo una soluzione teologica circa la
l'interpretazione non letterale delle Scritture». Una lezione che il
Sant'Uffizio, nonostante fosse già in nuce nell'opera di sant'Agostino e di san
Tommaso, in quelle circostanze, con la necessità per di più di arginare la
deriva protestante del 'libero arbitrio', non poteva accettare. Sono questi
alcuni scampoli del dibattito che si è tenuto ieri alla bella villa di Arcetri
dove Galileo trascorse gli ultimi anni di vita, e che ha chiuso il convegno
internazionale sullo scienziato organizzato dalla gesuitica fondazione Stensen
di Firenze. Una tavola rotonda, moderata da Gad Lerner, che ha sintetizzato i
pregi e qualche limite di un'iniziativa che si proponeva di riunire studiosi
laici e cattolici su un tema che ha sempre diviso. Tra i pregi, la possibilità
di cesellare sempre meglio, nella messa a confronto degli studi più recenti, il
quadro storico della Controriforma e del suo complesso pluralismo interno
ricordato anche ieri da Paolo Prodi, presidente della Giunta storica nazionale
oltre, ovviamente, all'intricata questione galileiana. Tra i limiti nonostante il
richiamo nella prolusione di inizio convegno di Paolo Rossi ad evitare un uso
'tribunalizio' o 'moralistico' della storia, e la necessità, espressa da più
parti, di non compiere accostamenti spericolati tra il caso Galileo e problemi
del presente la tentazione, ricorrente, di usare il tema Galileo come un monito
imperituro sul pericolo rappresentato dalla Chiesa italiana per la laicità e la
modernità delle istituzioni ( Adriano Prosperi, docente
di Storia moderna a Pisa) e come esempio di una tendenza della stessa Chiesa a
bloccare dogmaticamente il dibattito al suo interno su tematiche che dovrebbero
invece rimanere aperte, per esempio oggi la contraccezione e le questioni
bioetiche più recenti (Agazzi). «Nostra intenzione ha spiegato l'ideatore del
convegno, padre Ennio Brovedani, presidente della Fondazione Stensen era fare
un po' di igiene mentale su una vicenda che percepivamo come inquinata da
posizioni contrapposte, intransigenti o ideologiche». La strada è buona. Il
lavoro da fare resta ancora molto. Si è chiusa ieri ad Arcetri la settimana di
dibattiti sul processo allo scienziato
(
da "SardegnaIndustriale.it"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
SardegnaIndustriale.it
- News 31/5/2009 – Il ruolo della cooperazione
nell’attuale momento di crisi «La cooperazione tiene ma non è invulnerabile,
tutto il sistema cooperativo è sottoposto a pressioni pesanti, che hanno presa
sui punti deboli: gravi situazioni di sottocapitalizzazione, inserimento in indotti
industriali deboli, ritardi nei pagamenti delle Pubbliche amministrazioni. In
risposta occorre consorziarsi, capitalizzarsi, utilizzare i consorzi fidi,
allargare la platea dei clienti. Crediamo che i cambiamenti debbano coinvolgere
tutti perché è meglio una decisione meno perfetta, ma condivisa, piuttosto che
una perfetta non condivisa». Lo ha detto il vice presidente regionale di
Confcooperative, l’imprenditore Carlo Tedde, nel
corso del suo intervento al Convegno per i 60 anni di Confcooperative Sardegna,
svoltosi ieri a Cagliari presso la Città dell’Impresa
nell’ex Distilleria di Pirri. Aperto dai saluti del presidente della Provincia
di Cagliari, Graziano Milia, e del presidente regionale di Confcooperative Sardegna,
Ennio Cirina, l’incontro ha inteso richiamare
l’attenzione su un tema di particolare attualità per l’isola, quello
dell’efficacia del modello cooperativo come risposta alla crisi. Sono
intervenuti ai lavori del convegno i docenti di Economia politica dell’Università di Milano-Bicocca, Luigino Bruni, e
dell’Università di Cagliari, Vittorio Pelligra, il vice presidente nazionale di
Confcooperative, Maurizio Ottolini, e l’assessore alla Programmazione della
Regione Sardegna, Giorgio La Spisa, che ha voluto ricordare i suoi trascorsi
in Confcooperative come cooperatore e come dirigente.
(
da "Sicilia, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
scuola
«Poidomani» «Lingua latina e teatro» concluso il progetto gi.bu.)
"Archivum Historicum Mothycense", l'annuale rivista di studi storici
edita dalla Fondazione culturale "Ente Liceo Convitto" e dal mensile
"Dialogo" sarà presentata venerdì, alle ore 18, nel corso di una
cerimonia che si svolgerà nell'aula magna di palazzo S. Anna. Si tratta del
fascicolo n.14 che anche quest'anno presenta dei contenuti
molto importanti, tra l'altro sempre più oggetto d'interesse da parte di
studiosi e varie istituzioni universitarie e di ricerca. La presentazione
ufficiale sarà fatta dal professore Giancarlo Poidomani, docente di Storia contemporanea presso
l'Università degli studi di Catania.
(
da "Sicilia, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Ritorna la
raccolta ecologicaSortino. Raggiunto l'accordo per la differenziata e il centro
di raccolta, 8 «isole» nasceranno nel centro Floridia . Dall'istituto
Alessandro Volta a Parigi via Milano, dopo essere passato attraverso i giochi
matematici provinciali, comunali e regionali. Stavolta il piccolo genio del
secondo comprensivo, Volta, Vincenzo Fiorilla, arriva al vertice dei giochi
matematici. Non è, infatti, la prima volta in cui si cimenta per raggiungere
vette matematiche di eccellenza. Ed è il primo allievo della provincia a
proiettarsi in ambito europeo. La soddisfazione degli insegnanti, Linda Romano,
e della preside, Marianna Sanzaro, è garantita da un risultato già prestigioso.
Poi la finalissima potrebbe riservare ulteriori sorprese. Vincenzo si recherà a
Parigi assieme a due alunni della seconda media (categoria C1) e a Romano
Michael, di terza media (categoria C2): anch'essi hanno partecipato alla finale
nazionale della sedicesima edizione dei Campionati internazionali dei Giochi
matematici indetti dal Centro Pristem dell'Università Bocconi di Milano, avendo
superato le semifinali di zona tenuti in marzo all'istituto tecnico industriale
Fermi, a Siracusa. Tutti gli studenti hanno gareggiato alle prove di
«eccellenza di matematica». Ma altri piccoli geni crescono: ieri alcuni di loro
hanno partecipato alla finale dei Giochi di Sicilia a Enna all'Università Kore:
si tratta di Raffaele Mineo di prima media, di Giulia Fontana Del Vecchio e
dello stesso Fiorilla. A questi nomi si affiancano Gabriele Destro, della
scuola primaria, Gabriele Matarazzo ed Elena Micalizio, appena in prima
elementare, oltre a Manuel Rizza e Carlo Fazio di 5 anni della scuola
dell'infanzia. Marianna Sanzaro: «La programmazione d'istituto - commenta la
preside - persegue da quasi un decennio non solo il recupero delle abilità e
delle competenze, ma cura anche l'eccellenza con risultati ormai consolidati». La docente
Concetta Aloi, responsabile di zona per i Giochi matematici della Bocconi:
«Sono molto felice del brillante risultato ottenuto da Vincenzo Fiorilla. È la
prima volta che nella categoria C1 abbiamo un rappresentante della zona di
Siracusa. Vincenzo fa parte della squadra che rappresenterà l'Italia
nella fase internazionale che si terrà a Parigi a fine agosto. Un in bocca al
lupo al nostro piccolo Archimede. Fiorilla, nel periodo pre-competizione si
allenerà con la nazionale italiana dei Campionati internazionali dei Giochi
matematici a Caldè di Castelveccana (Varese) dal 23 al 26 luglio nell'ambito
della manifestazione». Roberto Rubino
Sciacca:
(sezione:
Cultura)
(
da "Sicilia, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Sciacca: «Contro l'>inquinamento
diffondere la cultura del risparmio» Docente appassionato. Pronto a dare il suo
enorme contributo di scienza applicata alla tutela ambientale, ma anche a
stupirsi. E ad attingere da ogni riga prodotta dalla curiosità e dalla
freschezza di piccoli reporter. Il professor Salvatore Sciacca, presidente del
Consorzio Industriale Protezione Ambiente, partner fondamentale del
progetto «Energia, Ambiente e Salute», è tra i più entusiasti sostenitori di
questo parente ambientalista del NewspaperGame. Ne ha favorito la nascita e
sostenuto la riconferma. Vi ha partecipato leggendo uno per uno tutti gli
articoli, sottoscrivendone le intuizioni, redigendo brevi editoriali all'inizio
e alla fine del progetto. Fornendo, infine, il supporto dei suoi allievi
dell'istituto d'igiene della facoltà di Medicina, dell'università
di Catania. «Rispetto al primo anno - ha detto alla festa di chiusura del
progetto, al teatro Abc di Catania - abbiamo sostituito la parola lavoro con
energia. Mantenendo costante il rapporto con ambiente e salute. Il risultato è
stata la scoperta di una consapevolezza diffusa tra le nuove generazioni delle
nuove forme per produrre energia. Di una profonda cultura del risparmio. E che
a ogni azione corrisponde una reazione: una luce lasciata accesa, un motorino
usato inutilmente, producono sprechi e inquinamento». Nel suo intervento finale
il professor Sciacca ha sottolineato il ruolo dell'Università nel progetto: «Su
un argomento come la tutela ambientale e la diffusione della sua cultura, sono
state coinvolte istituzioni importanti quali il quotidiano La Sicilia e la
scuola. Ma anche l'Università ha avuto un ruolo fondamentale. E questo è
sottolineato dalla presenza del rettore Antonino Recca». Alcuni docenti
dell'istituto d'igiene della facoltà di Medicina, infatti, hanno tenuto un
brainstorming sull'energia in tutte le scuole coinvolte. «Inoltre, - ha
concluso Sciacca - gli esperti Cipa hanno lasciato agli studenti uno strumento
di rilevazione ambientale, comodo, portatile e utilissimo: il radiello.
Attraverso questo strumento, fra quindici giorni i ragazzi sapranno cosa
respirano; e avranno un'idea chiara sulla qualità dell'aria della propria
zona». M. T.
(
da "Sicilia, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Itc
«Ferrara» - Palermo Venerdì, al teatro Abc di Catania, si è chiusa l'edizione
2009 di NewspaperGame. Sotto la guida del frizzante Salvo La Rosa, il
palcoscenico di «Insieme» si è imbevuto della gioiosa atmosfera di grida e
colori studenteschi. Sono arrivati da tutta la Sicilia e sono arrivati anche
dalla provincia di Palermo. Anche quest'anno tante interviste e approfondimenti
hanno, infatti, trasformato gli studenti palermitani in un popolo di “giornalisti in erba”. E sono arrivati anche i riconoscimenti per il
lavoro svolto. A partire dalla migliore pagina provinciale, riconosciuta alla
scuola media «Guastella» di Misilmeri, la cui redazione di studenti si è
cimentata in una serie di approfondimenti a caccia di storie e personaggi, come
la piccola Miriana Faja che ha recitato sul set di «Una siciliana ribelle». «È
un'iniziativa stimolante - ha sottolineato la professoressa Maria Martorana - e
i ragazzi hanno lavorato in modo assiduo. Vedere il proprio lavoro pubblicato
sulla pagina di un quotidiano è bello. Scrivono già per il giornalino della
scuola, ma non è la stessa cosa. Anche i genitori sono molto entusiasti dell'iniziativa».
Angela Scimonelli, docente dell'istituto Comprensivo
«Falcone» di Palermo che si è aggiudicato il riconoscimento provinciale
«Promossi a tavola», non ha dubbi: «I bambini - ha detto - adorano questo modo
di fare scuola. Che sia la pagina o l'articolo sull'alimentazione, tutto ciò
che li porta fuori dal tradizionale contesto scolastico li entusiasma. Ho
un'esperienza pluriennale di Ng e vedo che i bambini sono felici quando fanno
le interviste, scrivono al computer, si cimentano in forme alternative di
comunicazione, quale quella delle immagini catturate da una fotocamera o da una
videocamera». Una delle mission di Ng è quella di “formare” attraverso il “gioco”. «Sono stati gli stessi
bambini - ha aggiunto la Scimonelli - a sottolineare, attraverso un test di
gradimento, il fatto che la maggior parte delle cose che hanno imparato le
hanno imparate giocando». La scuola che emerge da Ng è una scuola con una grande
attenzione al sociale e alle novità che il mondo offre. Come quelle che
arrivano dallo sport e dalle pratiche che ad esso si accostano. Come il
parkour, una “stravaganza metropolitana”
portata in “prima pagina” dall'istituto tecnico Commerciale «Ferrara» di Palermo
che, proprio per l'articolo su questo “curioso”
argomento, ha ottenuto un riconoscimento provinciale. «L'iniziativa è positiva
- ha affermato Vincenzo Muscato, docente del «Ferrara» -
perché i ragazzi, che leggono poco, si accostano al mondo dei quotidiani.
Spesso, non si rendono conto del lavoro che sta dietro a un articolo. Provandolo
in prima persona, apprezzano di più e capiscono meglio il linguaggio dei mass
media». Venerdì, alla festa, c'erano anche loro a
rappresentare l'universo scolastico del Palermitano. Un lungo viaggio. Poi, le
foto, lo spettacolo. Ragazzi e docenti a festeggiare insieme, mentre sul palco
canti, interviste, video, hanno accompagnato la sintesi dell'esperienza di
quest'anno. Caterina Mangiaracina
(
da "Sicilia, La"
del 31-05-2009)
Argomenti: Cultura
Un libro
per i venticinque anni dalla morte di renato randazzo Ricordo di un umanista
siracusano La storia è piena di "lodatori del tempo passato", di
moralisti d'accatto. Per costoro il passato è un eden, il presente un inferno.
Chi guarda la società con quegli occhi, ignora che la storia è fatta di scarti
e di differenze, vive assolutizzando il passato e così lo dissecca, privandolo
di quel senso che esso acquista solo nel confronto col presente, mentre questo
acquista durata e pensabilità solo nel confronto con l'antico. Con questa
consapevolezza metodologica hanno concepito i loro saggi gli studiosi che hanno
contribuito al ponderoso volume di 540 pagine, curato da Mario Blancato, presidente
dell'Associazione di Cultura Classica di Siracusa, e Enrico Di Luciano,
presidente dell'Associazione Amici dell'Inda, per ricordare - nel
venticinquesimo anniversario della morte - uno dei più illustri figli di
Siracusa, Renato Randazzo, filologo, grecista specialmente, fine romanziere,
che fu prima alunno, poi per tanti anni docente di
Latino e Greco, infine, nel quinquennio 1977/82, preside nel Liceo classico
"T. Gargallo" di Siracusa. Il volume "Ricordando Renato",
Morrone editore, euro 25, si divide in tre parti. Nella prima, intitolata
"In memoria di Renato", si alternano saggi di vario genere (dal
ricordo personale, tra cui quello del nipote, l'avvocato Ettore Randazzo, già
presidente dell'Unione Camere Penali italiane, a veri studi critici, come quello
di Paolo Fai sulla traduzione) e lunghezza, su cui si staglia per ampiezza
documentaria e ricco corredo di fotografie dell'epoca "Un grande evento
siracusano - Sabratha 1953", firmato da Mario Blancato. Nel teatro romano
di quella città della Libia il 21 e il 23 agosto del 1953, alla presenza delle
maggiori autorità libiche, i giovani studenti del Teatro Sperimentale del Liceo
"Gargallo", sotto la guida e la regia del professor Randazzo,
recitarono Le Troadi, nella traduzione di Ettore Romagnoli, e l'Alcesti, nella
traduzione dello stesso Randazzo. La seconda parte è occupata da un lungo
saggio di Blancato sull'Alcesti, seguito dalla traduzione di Randazzo. Infine,
la terza parte, intitolata "Scritti in onore di Renato". Questa
sezione, più propriamente saggistica, racchiude interventi sulla democrazia
antica confrontata con la moderna, illustrati, con dovizia di dettagli e
acutezza interpretativa, da Robert Wallace, della Northwestern University di
Chicago ("Contare fagioli - Riflessioni sulle democrazie antiche e
moderne"), e da Paolo Fai, docente di Latino e Greco del "Gargallo" ("Che cos'è la
democrazia? L'esperienza di Atene classica"). Il volume ospita un altro
saggio di Wallace sull'Atene di Solone, sulla cui legislazione si sofferma
anche Antonio Tempio, dell'Università di Catania, mentre Elio Cappuccio, docente di Storia e Filosofia del
"Gargallo", tratta di "Filosofia antica e stile di
vita". Seguono i saggi di Paolo Magnano su "Gli Iblei prima dei
greci", di Egidio Ortisi su Saffo e di Nino Consiglio sul "Vangelo
gnostico di Giuda". Gli ultimi contributi hanno un taglio più legato a
problemi socio-politici tra antropologia e storia moderna. Così Pippo Astuto,
dell'Università di Catania, indaga su "La pastorizia e il problema dei
pascoli in Sicilia tra età moderna e contemporanea, e Luigi Ingaliso analizza
la "Crisi del probabilismo e antropologia del potere nella prima età
moderna". Infine, Flavia Zisa e Paolo Giansiracusa puntano la loro
indagine su temi che non sarebbero dispiaciuti a Randazzo, uomo capace di
coniugare l'amore per il passato con la vigile attenzione alla realtà del suo
tempo. La Zisa, specialista di arte antica, amplia il suo spettro d'indagine
fornendo una convincente ricostruzione su "Michelangelo e il caso
dell'Arrotino Lanfranchi", mentre Paolo Giansiracusa offre un delizioso
ritratto di un grande siracusano, il pittore Francesco Trombadori (1886-1961),
che aveva "La Sicilia nell'anima" (questo il titolo del saggio), e
che a Roma, dove si trasferì molto presto, animò una grande stagione culturale
assieme ad altri intellettuali siciliani, da Brancati a Mezio, da Sofia a
Patti. Paolo Fai
(
da "Trentino"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
L'INCONTRO
«Legalità, ultimi in Europa» L'analisi dell'ex pm de Magistris, candidato con
l'Idv TRENTO. Ha parlato di un'Italia in cui i fondi europei finiscono spesso
in mano alla criminalità organizzata, di un'Italia fanalino di coda in termini
di rispetto delle regole, un Paese in cui «paghiamo milioni di euro di multa
per la procedura di infrazione per Rete 4, ma non perquesto diamo spazio a
Europa 7, legittimo proprietario di quelle frequenze. Noi, invece, ci teniamo Emilio
Fede». Ma questa - secondo l'ex pubblico ministero Luigi de Magistris, ex
magistrato di Catanzaro finito nel mirino per le sue inchieste scomode su
politica e malaffare e interevenuto ieri a Trento nell'ambito di un tour
elettorale che lo sta portando in tutta Italia - è soltanto la punta
dell'iceberg. E alla platea che lo ha ascoltato il candidato (indipendente)
dell'Italia dei valori alle Europee ha spiegato come il flusso di denaro che
arriva dai fondi europei venga intercettato da una «corruzione
sistemica che si annida dentro i Consigli di Amministrazione delle Società
pubblico-privato e che attraverso amici e parenti presenti nei comitati
d'affari, controlla progetti, appalti, sub appalti e tramite la gestione del
lavoro controlla anche il voto. E naturalmente attorno a quel tavolo siede
anche la criminalità organizzata». Non è più come nel'92, ai tempi di
Mani Pulite, dove si poteva parlare di «concussione ambientale» - ha detto de
Magistris - con le mazzette a girare dentro le valigette. «Il meccanismo oggi è
diventato molto più sofisticato, con intrecci molto difficili da districare».
Ma quali sono gli antidoti da adottare in Europa per recuperare questo paese
alla "normalità"? «L'unico modo - afferma l'ex pm - è seguire il
percorso del denaro, ma dobbiamo farlo tutti insieme. Io mi doterò di una rete
dove tutti potranno accedere ed ognuno, se vorrà potrà collaborare. La rete è
straordinaria e come ha più volte sottolineato Beppe Grillo, può arrivare dove
non arrivano i mezzi d'informazione convenzionali. Guardate la corruzione è
trasversale, nella politica italiana vige il sistema castale ed il nostro
lavoro dovrà essere attento e scrupoloso». Il secondo progetto riguarda la
formazione di una nuova classe dirigente, un progetto al quale il giovane
magistrato tiene molto, ma che necessita di tempi più lunghi.
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di
Cagliari Pagina 1013 Talassemia. Ezio Laconi crede alla buona fede
dell'associazione: «Ma occorre vigilare» «Niente figli ai malati? Tara
culturale» Talassemia.. Ezio Laconi crede alla buona fede dell'associazione:
«Ma occorre vigilare» Parla il docente che ha scoperto
i contenuti del sito dell'Avis --> Parla il docente
che ha scoperto i contenuti del sito dell'Avis È stato lui a imbattersi nella
pagina incriminata, rimossa dall'Avis, nel corso di una ricerca che stava
effettuando su internet. È stato lui a innescare la polemica, denunciando i
contenuti del sito istituzionale dell'Avis Sardegna: «Gli ammalati di
talassemia e i portatori sani evitino di procreare, solo così la malattia potrà
essere estirpata». Un messaggio che è stato riconosciuto come erroneo dallo
stesso sodalizio, che attraverso un pronto intervento del suo presidente
Francesco Letizia ha provveduto a farlo rimuovere. Ma Ezio Laconi, docente della facoltà di Medicina dell'università di Cagliari, ora vuole
spiegare perché si è deciso a far nascere la riflessione sul caso. LA DENUNCIA
«Mi sono imbattuto in quelle frasi mentre facevo una ricerca su internet -
racconta il docente - mi ha
sconcertato che un'associazione come l'Avis, fondata sul valore della
solidarietà, utilizzasse frasi che sono nel solco della migliore
tradizione dell'eugenetica. Tendo a credere che si sia trattato di una
superficiale disattenzione, ma non per questo c'è da stare tranquilli: ritengo
infatti che su tali temi non siano concesse distrazioni, perché si tratta di
una battaglia culturale che si gioca su equilibri più instabili di quanto
spesso siamo portati a pensare». SCIENZA E CULTURA Il docente
ha provveduto a segnalare la questione a diversi soggetti istituzionali,
convinto che la battaglia per la vita, in ogni sua forma, vada combattuta
soprattutto sul piano culturale: «A preoccupare non è lo svarione dell'Avis
quanto un clima complessivo, che definirei pseudo-scientifico ma che incide
profondamente sui nostri modi di pensare, secondo cui i nostri geni sono
diventati la chiave per capire chi siamo, cosa pensiamo, quanto e come vivremo,
di che cosa ci ammaleremo e moriremo. Con la conseguenza, inespressa ma
intuitivamente chiara, che gli stessi geni rappresentino anche l'unico
bersaglio possibile se vogliamo cambiare il corso degli eventi che riguardano
la nostra vita come individui e come specie. E che quindi sia non solo utile,
ma addirittura necessario e, perché no, anche legittimo, ipotizzare strategie
di intervento su questo terreno». LA RICERCA A questo punto la questione, per
Ezio Laconi, non è solo scientifica ma anche filosofica: «Il punto è che, come
ogni fondamentalismo, anche quello genetico è scientificamente infondato. La
gran parte delle patologie di cui si ammala e muore la specie umana hanno poco
o nulla a che fare con i geni in termini strettamente causali - sostiene -
continuiamo a spendere molti soldi per studiare i geni dell'obesità,
dell'ipertensione o dell'invecchiamento, quando sappiamo benissimo che
basterebbe, nella gran parte dei casi, mangiare un po' meno o meglio. Siamo una
società opulenta che, anziché proiettarsi con idee nuove verso il futuro, si è
chiusa nella ricerca del farmaco che elimini l'eccesso di calorie che
ingeriamo». ( a. mur. )
(
da "Nuova Venezia, La"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 8
- Altre La chimica spaventa chi ne sa poco Tocca a noi professionisti salvarla
Dirò subito: sono un chimico industriale. Lavoro all'Università e sono un
ricercatore quasi sessantenne (!). Voglio raccontarvi quanto accaduto qualche
settimana fa. Scena: sala fotocopie di una università.
In questo luogo si incontrano, direi casualmente, come al solito, tre
personaggi: il sottoscritto e altri due chimici. Lavoriamo qui da un bel po',
diciamo da 25-30 anni, eppure siamo della penultima generazione, quindi
facciamo parte della categoria cosiddetta dei giovani (!), mentre l'ultima
generazione, quella dei quarantenni, appartiene alla categoria dei
giovanissimi. Mi accingo a fotocopiare quando vengo attratto dalle espressioni
preoccupate dei suddetti e comincio ad ascoltare quanto si stanno dicendo:
stanno parlando di quiescenza, e precisamente di quattro colleghi del nostro
Dipartimento che vanno in quiescenza il prossimo novembre. Non ci sarebbe nulla
di drammatico in questa frase, se subito non venisse alla mente: «e ora chi
terrà i loro corsi?». Sì, perché oramai anche i docenti
universitari cominciano a scarseggiare, alcuni addirittura vedono la pensione
come un miraggio, esclusi quei pochi che ancora possono permettersi di
rimanere. Ci si vergogna un po' a parlare di queste cose quando tra parenti,
amici, conoscenti, si scopre sempre più che la crisi c'è eccome, tanti perdono,
o stanno perdendo, il lavoro, soprattutto nelle aziende, anche nelle aziende
chimiche. Ma la mia, e vi prego di credermi, è un'assunzione di responsabilità,
per il futuro dei nostri figli. Abito vicino a uno dei Poli della Chimica
Italiana, Porto Marghera: non so se la gente comune ha una vaga idea o conosce
la realtà di Porto Marghera: è veramente una città dell'industria: al suo
interno ci sono quasi 90 km
di ferrovia, un centinaio di km di strade e stradine e tanti, tanti operai che
ci lavorano, quadri, dirigenti, un'area di sviluppo potenzialmente eccezionale,
con la ferrovia (quella vera) e l'aeroporto a due passi. E' di questi giorni la
battaglia per la Chimica a Marghera: alcuni dicono: basta chimica, ma subito
dopo altri, preoccupati, rispondono: ma se si chiude a Marghera, si chiude la
chimica in Italia, è questo che si vuole?. Ebbene: è questo che si vuole? L'università (tutta, non solo le Facoltà scientifiche) sta
soffocando a poco a poco. Perché non si immettono forze fresche, diciamo
25-30enni? Chi produrrà nuove generazioni di chimici? Chi mai farà rivivere
alcuni corsi di laurea nelle Facoltà Scientifiche con questi chiari di luna? La
mia generazione ha quasi esaurito le batterie. Siamo stanchi di insegnare, con
la passione del primo giorno, la chimica ai nostri studenti, che oramai hanno
capito, e si stanno riscrivendo alle facoltà scientifiche, perché è dal 2005
che qui in Italia non riusciamo a sostituire il normale turn over dei chimici
che vanno in pensione. Noi continueremo, ma fino a quando andranno avanti le
conoscenze che anche noi abbiamo contribuito a divulgare e sviluppare se non si
intende in nessun modo dare ossigeno alle scuole, alle università?
Così stamattina ho piantato tutto, al diavolo i registri delle lezioni, quella
pubblicazione che ancora non riesco a finire, le lezioni del corso da
aggiornare per il prossimo anno, il laureando, gli stagisti, la sintesi di
quella molecola, il tecnico di laboratorio, la lettura di quelle pubblicazioni
che ho sul tavolo da una settimana, e vi ho scritto. La mia colpa, la nostra
colpa come chimici, intendo, è stata quella di non aver mai avuto il tempo di
pensare a difendere la chimica e i chimici. Me ne assumo la responsabilità,
colpa nostra: ma già quando sono stato assunto all'università
eravamo pochi. Hanno distrutto quelle magnifiche scuole da dove uscivano i
Periti Chimici (ricordate?), hanno ridotto l'insegnamento della chimica nelle
scuole superiori a sempre meno ore settimanali, fino a farlo scomparire del
tutto (quasi), hanno perfino fatto insegnare la chimica ad architetti e
ingegneri alle scuole superiori, per un solo anno, ma ci sono riusciti. Sì,
perché noi chimici non abbiamo avuto mai lobbies parlamentari: è questa la
nostra responsabilità? Perché allora far sopravvivere ancora Facoltà in cui i
nostri ragazzi si laureano in Chimica e in Chimica industriale? Dovremo
chiuderle? Ma chi controllerà i prodotti industriali chimici? Gli alimenti? Chi
l'ambiente? Gli ambientalisti? Lo sapete che i migliori chimici ambientalisti
qui in Italia sono nati negli anni '60- '70 proprio a Marghera? Salviamo la
chimica, per favore, da tutti coloro che non la vogliono semplicemente perché
sono ignoranti, vale a dire ignorano, non sanno che fra gli indici di
produttività di una nazione vi sono tanti (troppi?) indici di produzione
dell'industria chimica. Salviamola da chi vuole speculare sui suoli che fanno
parte di queste città di produzione chimica. Salviamola da chi non la ama perché
semplicemente non la conosce? Proposte? Organizziamo anche noi chimici una
giornata per la raccolta fondi per la chimica. A questo dunque ci siamo
ridotti? Organizziamo un laboratorietto di chimica in qualche tv tanto per far
vedere che non è dannosa o semplicemente inquinante. Facciamo qualcosa, per
favore. Vi prego di omettere la mia firma Lettera firmata Venezia
(
da "Repubblica, La"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
20 - Commenti Se il voto di massa peggiora l´Università Leggo sulla home page
della Università di Bari, dove si sono svolte le votazioni per eleggere il
Rettore, che è stato riconfermato per il prossimo triennio, con 1365 suffragi
su 1637, il prof. Corrado Petrocelli, candidato unico, già in carica nel
mandato precedente. L´annuncio evidenzia con compiacimento che in questa
tornata, per la prima volta, oltre ai docenti e ai ricercatori, ha votato tutto
il personale tecnico e amministrativo, oltre ai collaboratori ed esperti
linguistici e ai dirigenti. Non si parla degli studenti che, peraltro, hanno
sicuramente una rappresentanza. La significativa novità risiede, comunque,
nella modifica, introdotta per Statuto, che amplia l´elettorato attivo di massa
a tutto il personale non docente e non alle sole
delegazioni rappresentative del medesimo. Anche se per ora restano voti
«pesati» e non «contati» per testa, appare evidente il valore politico e
simbolico dell´intervento diretto di un corpo elettorale che conta oltre 1700
dipendenti tecnico-amministrativi a fronte di 1900 docenti, con un rapporto
quasi di 1 a
1. Una condizione che ha già spinto uno dei sindacati autonomi, che in questi
settori finiscono in genere per incidere più di quelli confederali, a
rivendicare un voto pieno e non ponderato per tutti i dipendenti. «Questa è la
democrazia, bellezza!» esclamerà soddisfatto più d´uno. Ed è indubbio che si
può intendere questa pratica, certamente in via di applicazione anche in altri
atenei, come una prova di rafforzamento di una democrazia rappresentativa in un
ambito prima dominato dalle gerarchie accademiche. Ma è proprio così o si
tratta di un dilagare del populismo imperante, destinato ad infliggere altri
colpi di maglio ai già dissestati atenei italiani? Chiedo lumi a chi segue più
da vicino del sottoscritto le vicende universitarie. Una risposta che si
distingue per equilibrio mi vien data dal professor Mario Sechi, ordinario di
Letteratura italiana contemporanea, molto noto per gli studi su Svevo: «La
governance dell´Ateneo di Bari e di molti altri, tende a poggiare ormai su un
consenso espresso da tutte le categorie del personale, sindacalmente
rappresentate e identificate. Di conseguenza il rettore è portato a ritagliarsi
un ruolo di governatore o capo politico sui generis di una istituzione-azienda,
strutturata in regime di permanente cogestione e, sempre meno primo inter pares
di una comunità scientifica di studio e ricerca. Di questo passo potrebbe
avvenire che i programmi di ricerca, l´individuazione dei punti di eccellenza
da raggiungere, i piani di studio finiscano per essere soggetti al gradimento
delle sottocategorie interne, dei sindacati, della Regione. Sarebbe l´esito
naturale di comunità accademiche trasformate in una sorta di macro apparati
burocratico-aziendali, volti alla propria autotutela su basi corporative e
consociative». Una radiografia oggettiva che spiega, anche, il moltiplicarsi
degli scandali universitari, i concorsi truccati, i test trasmessi sottobanco,
le cattedre parentali e quant´altro. Come anche la proliferazione dei corsi di
laurea e delle discipline di insegnamento, utili alla moltiplicazione delle
cattedre, con tecniche di stimolazione e manipolazione della domanda, assolutamente
mercantili, correlata alla svalutazione dei saperi fondamentali e formativi. In
questo contesto non è paradossale che l´aziendalizzazione mercantile della
organizzazione universitaria, invece di generare efficienza abbia prodotto
gravissimi squilibri finanziari, con apparati crescenti e minore ricerca. Si
può dire che dall´autonomia si sia passati all´auto referenzialità. Da questo punto di vista appare in contro tendenza la proposta di
Maria Stella Gelmini di togliere la gestione dei concorsi per i docenti alle
singole università per
ripristinare il concorso unico nazionale. I mugugni che piovono da ogni parte
fanno pensare che sia nel giusto.
(
da "Secolo XIX, Il"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
L'estate
fa esploderela caccia al lavoro nero l'arte di arrangiarsi ai tempi della crisi
La Provincia lancia una campagna per contrastare il fenomeno BAGNINI,
camerieri, personal trainer: tutti esempi di lavori stagionali, - aria di
vacanza per alcuni, di fatica per altri - che però a Genova diventano fenomeni
minimi se confrontati ad altre occupazioni: queste tutte precarie e tutte in
nero, compongono un'immensa palude emergente quando una famiglia si trova ad
affrontare l'estate: «Baby sitter, badanti, insegnanti di ripetizioni private.
Il fenomeno è ampio e incontrollato, tipico dei mesi estivi». Patrizia
Avellani, si occupa alla Cgil di Politiche del welfare e dei diritti nel
lavoro, incasella quelle categorie nell'insieme dei precari, gente che si
adatta pur di racimolare, spesso sottopagata: «Trovare dati sicuri che
riguardino questo fenomeno è quasi impossibile», sostiene. Intanto la
Provincia, assieme a sindacati e associazioni del terziario, lancia una
campagna di aiuto economico alle famiglie e un corso di "assistente
famigliare" per arginare l'abusivismo (vedi box sotto). Ma il fenomeno,
per quanto riguarda l'assistenza estiva d anziani, bambini, scolari maldestri
ed universitarie ansiosi, confermo il movimento di lavori invisibili: scatta a
giugno e termina a settembre. Recapiti e nomi di solerti Mary Poppins,
affidabili colf o insegnanti talentuose, passano di mano in mano o di sito in
sito, perchéè soprattutto la notorietà, la piccola fama di quartiere di una
certa bàlia ad assicurare l'assunzione: temporanea, non dichiarata, ma non per
questo poco costosa. Una lezione di greco o matematica varia dai 15 alle 35
euro e nel biglietto da visita, oltre al prezzo, svela anche la personalità: si
va dalla "laureanda babysitter" super diplomata volenterosa anche nei
compiti per bambini, che aggiunge lezioni di karate, all'universtario d'ingegneria
a Genova, ma toscano, che simpaticamente tiene i prezzi bassi " perché
sono studente anch'io". È possibile trovare ripetizioni di computer music,
binomio composto da un musicista preparato e di una cauta laureata in Scienze
naturali, che ammette: lezioni sì, ma soltanto se il livello non è altissimo.
Costa solo 15 euro ed è disponibile a forfait. Il ginepraio delle ripetizioni
svela un diligente mondo di persone tutte laureate o diplomate che evitano le
ferie per racimolare, se disoccupati, o aumentare, se assunti, lo stipendio
fisso. La crisi rende tutti questi prof morbidi nella trattativa:
un'educatissima insegnante di francese è disponibile per insegnare a anche
ragazzini a 15 euro all'ora sia a casa sua che non, e una baby sitter - ecco
l'altra categoria sommersa - comunica di aver fissato la quota oraria a 8-9
euro ma di «essere pronta ad abbassare il prezzo se la famiglia ha esigenze
particolari». Il passaparola, soprattutto se si tratta di bambini, è
fondamentale. Senza regole o tariffe ufficiali, oltre le associazioni o le
cooperative, il primo passo è la fiducia. Non così garantito è il sito del
Comune: riporta i nomi delle baby sitter che fecero il corso di formazione nel
2005/2006 ma, alla chiamata, tante di loro comunicano di aver mollato. «Mi
chimano tante mamme, ma io ormai non lavoro più come tata da tempo», risponde
scorata una delle diplomate della lista. Tra telefonini staccati e tate
affrancate dall'occupazionme a domicilio, si torna ai vecchi sistemi e al tam
tam tra genitori. Lasciando l'infanzia e approdando alla terza età, cercare una
badante immette in un universo ancora più fluttuante. Società ed enti a parte,
i punti di riferimento sono i parroci: sanno chi ha bisogno di lavorare e chi
conosce il difficile mestiere dell'accudire. Per credenti o meno, è la
sacrestia il punto di riferimento. A Genova, infine, i lavori stagionali
classici, non passano per le istituzioni: «Pochi bagnini e ad agosto si
chiude», fa notare Susanna Picasso, direttore politiche del Lavoro della
Provincia, confermando che la maggior parte delle occupazioni turistiche
viaggiano verso le Riviere. Dove gli alberghi cercano , oltre a camerieri ai
piani e camerieri di sala, personale specializzato, come chef de rang e barman
qualificati, fa sapere Mario Straneo, regional manager Nord Ovest di Manpower
Italia, agenzia di lavoro: «Per ora la situazione non presenta differenze
particolarmente marcate. Di certo emerge una lieve cautela». Fioccano, viste le
piccole dimensioni delle aziende genovesi - il 95 per cento conta meno di 15
dipendenti - volantini dappertutto: baristi e camerieri si cercano anche così,
con bigliettini ai pali dei semafori. Annalisa Rimassa rimassa@ilsecoloxix.it
[+] www.ilsecoloxix.it Commenta la notizia sul nostro sito 01/06/2009
Ripetizioni prof a domicilio 01/06/2009 Una lezione di matematica o di greco
può variare dai 15 ai 35 euro, ma la crisi ha ammorbidito professori e prezzi.
Così si scoprono "laureande babysitter" tanto volenterose da
associare ai compiti dei bambini anche lezioni di karate, oppure
studenti che calmierano i prezzi per rispetto alla categoria o, ancora, docenti
che offrono ripetizioni in tandem delle materie più svariate, tipo
"computer music". E se le ripetizioni, un tempo, venivano fatte solo
a casa del professore, oggi è il docente - spesso se giovane e cerca un introito per arrotondare, a
spostarsi e senza alcun sovraprezzo. 01/06/2009 gli annunci biglietti in
strada 01/06/2009 babysitter vince la fiducia 01/06/2009 La bacheca del
"cerca- offre lavoro" a Genova è sostituita da volantini e
bigliettini fai da te appiccicati ai pali dei semafori: sono soprattutto
annunci per baristi e camerieri 01/06/2009 Babysitter "offresi" a 8-9
euro all'ora, ma anche in questo caso il prezzo è sempre più elastico. Come si
trovano? Passaparola di quartiere, siti internet e raccomandazioni di amici
01/06/2009
(
da "Tirreno, Il"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
38 - Spettacolo Galileo è tornato sulla Torre pendente Ieri l'esperimento della
"Caduta dei gravi" dinanzi a un migliaio di persone MARCO BARABOTTI
PISA. L'8 aprile 1993 due uomini in abito seicentesco attraversarono piazza dei
Miracoli. I pochi turisti presenti - erano le 9 di mattina - guardarono senza
capire. Non si resero infatti conto che stavano assistendo ad uno storico
momento. Era la ripetizione dell'esperimento di Galileo - quello della caduta
dei gravi - che permise la nascita della scienza moderna. Nel 1632 venne
infatti pubblicato a Firenze, presso l'editore Gio Batista Landini, il Dialogo
sopra i due massimi sistemi del mondo, tolemaico e copernicano, in cui per la
prima volta lo scienziato pisano forniva al mondo le coordinate fondamentali
del metodo sperimentale. Ieri, sedici anni dopo, l'esperimento si è ripetuto, a
coronamento di uno degli eventi principali dell'anno galileiano promosso dal
Comune di Pisa, avendo questa volta il pubblico che merita. Il professor Steve
Shore (nella foto ieri sotto la Torre pendente), docente
ordinario di astrofisica presso il Dipartimento di Fisica dell'Università di
Pisa e l'attore Stefano Lecci che interpreta Galileo nel film
"Quattrocento anni dal telescopio", hanno fatto cadere per tre volte
due oggetti dalla terrazza della Torre a 47 metri dal suolo. La
prima volta gli oggetti - si trattava di bottiglie d'acqua - avevano la stessa
massa e negli altri due casi le masse erano di poco e di molto differenti. Il
tempo di caduta previsto dalle leggi della fisica è stato ovviamente
rispettato. E' successo poco dopo le 16,30, sotto la pioggia, ma davanti a una
folla attenta di almeno un migliaio di persone (tanti turisti, ma anche
numerosi pisani venuti appositamente per non perdersi l'esperimento). Insomma,
Galileo Galilei è tornato sulla Torre, dopo essere stato accompagnato da un
corteo storico fin sotto il monumento insieme al suo "assistente", il
prof. Shore. I due hanno salito i 294 scalini fino alla terrazza che si trova
sopra l'ultimo anello: ammesso che lo scienziato vero ci sia mai stato, visto
che c'è una controversa scuola di pensiero che sostiene che Galileo
probabilmente non salì mai in cima al campanile. Avrebbe insomma studiato il
fenomeno in laboratorio, con dei piani inclinati. Invece il prof. Roberto
Vergara Caffarelli, noto docente di storia della scienza all'Università di Pisa (a lui si devono,
tra l'altro, il ritrovamento alla fine degli anni Ottanta della tesi di laurea
con la quale Enrico Fermi si laureò in fisica nel 1922 all'Università di Pisa e
che sembrava scomparsa, oltre a illuminanti studi sulla vita di Galileo a
Pisa), sostiene che lo scienziato pisano sicuramente fece due
esperimenti di gravità dalla Torre - lo rivela in una lettera -, uno dei quali
nel 1612, ma sembra dentro il catino della Torre e non fuori. Tradizione ha
voluto, ancora una volta, che ci si affacci alla terrazza, dall'altezza di
circa 47 metri,
e si lancino oggetti diversi: questa volta bottiglie d'acqua piene e mezze
vuote. Naturalmente aveva ragione Galileo: corpi di peso diverso, a parità di
condizioni iniziali, cadono nel vuoto con la stessa velocità. Si è così
materializzato in appena tre secondi il principio di equivalenza tra massa
inerziale e gravitazionale, che è alla base di quello che noi conosciamo sulla
gravitazione da Newton a Einstein. Quindi la dottrina aristotelica per la quale
la velocità sarebbe proporzionale al peso è stata confutata per l'ennesima
volta.
(
da "Tirreno, Il"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
15 - Livorno Un libro di Valori racconta la Shoah e la sua negazione LIVORNO. Un
viaggio nella storia: la ricostruzione dettagliata e severa dello sterminio di
sei milioni di ebrei che coinvolse l'Europa, l'avversione di fascismo e nazismo
verso questo popolo e il tema ancora attuale della negazione della Shoah.
Argomenti che raccontano una delle pagine più nere della storia contemporanea e
che rivivono nel libro "Antisemitismo, olocausto, negazione - La grande
sfida del mondo ebraico nel 21º secolo" (Mondadori) scritto dal professor
Giancarlo Elia Valori e presentato ieri all'Hotel Palazzo. Docente
universitario, economista, giornalista, vincitore del premio Ischia
Mediterraneo 2009, l'autore
ha tracciato i punti salienti della sua opera contando sull'introduzione di
Fabio Bertini, docente di
Storia contemporanea dell'Università di Firenze, sulla presenza del rabbino
capo della Comunità Ebraica di Livorno Rav Yair Didi e di Piero Cassuto,
presidente dell'Associazione Benè Berith di Livorno (la più antica
organizzazione ebraica al mondo, con sede a Roma, Milano, Livorno e promotrice
dell'evento). Nato a Meolo (Venezia) da genitori toscani, Valori affronta nel
libro il tema dell'antisemitismo in Europa dagli albori fino ai recenti
ritorni, attaccando chi nega la Shoah. «Davanti alla storia, come si può
parlare di negazionismo? - dice l'autore - Se l'Europa nega l'olocausto, perde
se stessa e la propria identità. Il negazionismo è un fenomeno che non si è mai
estinto e quindi è molto pericoloso. Per combattere l'antisemitismo in Europa è
necessario che le scuole e le università insegnino la
storia della deportazione, che i media e i partiti politici si impegnino in una
campagna informativa contro l'antisemitismo». E continua raccontando un
aneddoto: «Ero un ragazzino quando mia madre salvò più di 120 ebrei
nascondendoli nei magazzini di tabacchi che avevamo in provincia di Venezia, a
due passi dalle postazioni delle SS». La presentazione del libro è stata
omaggiata dal video del presidente d'Israele Shimon Peres che si è congratulato
con l'autore per un'opera che «Dà una visione precisa dell'attuale situazione
antisemita in Europa e può essere uno spunto per far riflettere le giovani
generazioni». Tra i presenti in sala alcuni volti del panorama politico
livornese: Alessandro Cosimi, Gianfranco Lamberti, Giorgio Kutufà e Marco
Filippi. Valeria Cappelletti
(
da "Corriere della Sera"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Prima Pagina data: 01/06/2009 - pag: 1
Pubblico&Privato di Francesco Alberoni L'età cambia amore e sesso A 50 anni
emozioni più vere S ta avvenendo un profondo cambiamento del rapporto fra sesso
e amore nelle diverse età della vita. Nel passato le ragazze avevano i primi
rapporti sessuali verso i diciott'anni con l'innamorato, mentre i maschi
facevano le loro prime esperienze con le prostitute. Nelle ragazze il
sesso era legato all'amore, nei maschi separato. Oggi le ragazze hanno le prime
esperienze a tredici, quattordici anni con i coetanei. Amore e sesso perciò si
sono avvicinati, ma questi amori adolescenziali, anche se emotivamente molto
intensi, sono fragili, di corta durata. Fra i venti ed i trent'anni maschi e
femmine sono impegnati nello studio, nella carriera, cambiano città e lavoro,
viaggiano, desiderano divertirsi. Hanno numerose esperienze amorose ma è
difficile che vi si abbandonino totalmente, che ne facciano la loro principale
ragione di vita. Molti rinviano il matrimonio e il momento di avere figli.
Spesso le donne sognano un uomo ideale e che le ami in modo appassionato e che
sia loro fedele. Ma fanno fatica a trovarlo perché anche gli uomini sono gelosi
e loro hanno cambiato spesso partner. Quasi tutte poi si sposano, o convivono
ed hanno figli, ma le coppie sono spesso fragili. Proprio questa fragilità e
l'aumento del numero dei single fanno sì che molte donne, quando hanno figli
grandi, tornano a cercare l'amore. E possono farlo perché grazie alle diete,
alla ginnastica, alle cure ormoniche, alla chirurgia estetica restano
biologicamente giovani e belle. Alcune, imitando i maschi ricchi e le dive del
cinema, cercano un uomo molto più giovane ma spesso finiscono deluse, gelose ed
ansiose. Ma perché lo fanno? Che cosa attrae in una persona giovane? Un corpo
più muscoloso o un seno più eretto? No, ciò che attrae è una mente fresca,
libera, curiosa, aperta, senza tabù, senza inibizioni, piena di slancio vitale,
che vuole divertirsi, vuole godere del nuovo. Ma queste caratteristiche
esistono anche in persone che hanno più o meno la stessa età e sono
affascinanti. È con loro che, liberi dai problemi dei figli e della carriera, e
usando saggiamente l'esperienza, possono realizzare una intimità ed un piacere
erotico di cui non erano capaci da giovani. Sono sicuro che molti si
meraviglieranno di quanto dico. Ma solo perché vi sono troppi pregiudizi,
troppi tabù e troppo poche ricerche sull'amore delle donne fra i quaranta e i
sessant'anni. Mentre è diffuso e destinato a crescere col prolungarsi della
durata della vita. www.corriere.it/alberoni \\ Molte donne con figli grandi
tornano a cercare le passioni
(
da "Corriere della Sera"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 01/06/2009 - pag: 3 Movida, sei mosse
per la sicurezza Ecco l'accordo che cambia le regole Niente alcol ai minori,
videosorveglianza e controlli per l'impatto acustico Gasperini: «Abbiamo
disciplinato in modo ferreo il divertimento notturno» Niente alcolici ai minori
di 16 anni, servizio di «accoglienza » all'interno e all'esterno dei locali,
messaggi contro lo «sballo », e chi è alticcio sarà riaccompagnato a casa,
sulla base di un accordo stipulato con i taxi o i noleggi con conducente. Non
solo: sarà obbligatoria la «certificazione di impatto acustico ». Roma by night
riscrive le sue regole. E nascono da un protocollo raggiunto dal delegato del
sindaco al centro storico Dino Gasperini con le associazioni di «pubblico
spettacolo », come discoteche e night club. Sarà valido in tutta la città, è
già stato presentato al sindaco, all'assessore alla Cultura Umberto Croppi e al
delegato alla Sicurezza Giorgio Ciardi: manca solo la cerimonia della firma. Un
documento in sei punti, perché ai precedenti si aggiunge quello che a «mescere
» bevande e cocktail possano essere solo barman maggiorenni, accompagnato da un
secondo documento: un protocollo «extra» è stato, infatti, raggiunto per
Testaccio (da Libetta village a Monte de' Cocci) dove ai punti elencati si
aggiunge la possibilità di installare la videosorveglianza sia all'interno che
all'esterno: un progetto che sarà preparato in accordo con il Campidoglio e la
Prefettura, «previo parere del garante della privacy». «Ho terminato un lavoro
che è stato oggetto di un confronto continuo con le organizzazioni di categoria
e con i singoli esercenti - afferma Dino Gasperini - Per la prima volta vengono
disciplinate in maniera ferrea le regole del divertimento notturno, con grande
attenzione alla salute dei ragazzi, alla loro sicurezza e a quella di tutti i
cittadini. Così i titolari dei locali diventano alleati dell'amministrazione
per sconfiggere il rischio». Gli impegni sono reciproci. Da parte sua, infatti,
il Campidoglio si impegna a promuovere un rapporto «virtuoso » con Prefettura e
Questura per «attivare forme integrate di vigilanza pubblico-privata», a realizzare corsi di
formazione «per la gestione delle situazioni a rischio» per gli addetti
all'accoglienza, che avranno così nella pratica anche funzioni di sicurezza:
sarà istituito un elenco delle società adeguate a fornire questi addetti alla
sicurezzaaccoglienza, mentre un «tavolo permanente» farà il monitoraggio sulle
notti della capitale. Ci sarà infine una convenzione con l'Arpa per i
controlli sull'impatto acustico. «Credo che queste regole possano adeguatamente
tutelare anche coloro che abitano nelle vicinanze», aggiunge Dino Gasperini che
ha già in mente un terzo progetto: «Lo sto elaborando con l'assessorato alla
Mobilità - si lascia sfuggire - un servizio di trasporto all'interno di
Testaccio per tenere il gran traffico al di fuori della zona di via Galvani e
del Mattatoio». A scrivere le nuove regole con il delegato del sindaco sono
stati per la Confesercenti il presidente di Roma e del lazio Valter Giammaria:
«Ci sarà in questo modo più professionalità per gli operatori e più
tranquillità per chi frequenta i locali - dice - . Sarà un divertimento sicuro,
che è quello che tutti auspichiamo, anche con meno palpitazioni per i
genitori». E per la Silb Confcommercio Antonio Flamini afferma: «È un modo di
regolamentare un certo divertimento notturno, contemperando le esigenze dei
residenti con quelle dei gestori. In questo modo verranno premiati anche i
professionisti che fanno seriamente il proprio lavoro ». «È una delle prime
sperimentazioni di una politica per la sicurezza partecipata - spiega Giorgio
Ciardi, il delegato del sindaco alla Sicurezza - coinvolgendo in primo luogo
gli esercenti, che aderiscono spontaneamente a queste regole. E il protocollo
di Testaccio, se funziona, potremmo proporlo in altre zone della città dove ci
sono questi problemi». Lilli Garrone Delegato Dino Gasperini, delegato del
sindaco per il centro storico
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Prov
Sulcis Pagina 2017 Sant'Anna Arresi Psicologi ed economisti a lezioni tra le
botti di Carignano Sant'Anna Arresi --> A lezione di comunicazione e impresa
tra le botti di Carignano. Guidati dai docenti Giuseppe
Melis e Fabrizia Biggio, una quarantina di laureati delle facoltà di Psicologia
ed Economia aziendale dell'Università di Cagliari, pochi giorni fa, hanno
partecipato a una lezione sul fenomeno Mesa, la cantina di Sant'Anna Arresi
fondata circa tre anni fa dal pubblicitario Gavino Sanna. Impegnati nel
corso “Competenze per competenze”, un progetto a largo
raggio comprendente lezioni, visite e incontri con realtà produttive isolane e
personaggi di spicco del panorama produttivo e culturale sardo, i neo
laureati (alcuni anche del Basso Sulcis) hanno fatto tappa alla Cantina Mesa,
tra i vigneti che circondano Porto Pino e si affacciano sulla piana di
Masainas. «L'intento - ha spiegato Giuseppe Melis - è di far incontrare
discipline e modalità didattiche con le realtà produttive d'eccellenza e le
persone che hanno contribuito al loro successo. Un lavoro che non si fa nei
corsi di laurea». L'obiettivo è preciso. «Contribuire ad arricchire il bagaglio
di preparazione ed esperienza dei nostri ragazzi», ha aggiunto il docente. Un'esperienza formativa a cui si è prestato Gavino
Sanna, pubblicitario di fama che tre anni fa ha deciso di costruire dal nulla
una cantina, la Mesa, i cui vini oggi fanno incetta di riconoscimenti e sono
apprezzati in tutto il mondo. «Tutto è nato dalla voglia di fare qualcosa di
diverso e che, soprattutto, potesse far conoscere ancor di più la Sardegna nel
mondo», ha spiegato Sanna. MAURIZIO LOCCI
(
da "Savona news"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
Altare:
a Secchieri il premio letterario Aldo Capasso Nell’ambito del Premio Letterario internazionale «Padus
Amoenus»,è stato assegnato a Filippo Secchieri il «Gran Trofeo Aldo
Capasso», per le benemerenze acquisite con ricerche e pubblicazioni dedicate
all’opera critica e poetica dello scrittore di Altare.
Docente all’Università di Ferrara, Seccheri ha curato la ristampa dell’opera di
esordio di Capasso, «Il passo del Cigno», e gli atti di un Convegno di studi
sulla sua vasta produzione,volume presentato lo scorso 16 maggio a Savona.
(
da "RomagnaOggi.it"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
1 giugno
2009 - 11.44 (Ultima Modifica: 01 giugno 2009) FORLI' - Continuano gli incontri
con la cittadinanza della Lista Civica "Apriti Forlì"- Con Roberto
Balzani Sindaco. Per giovedì 4 giugno, alla Sala Santa Caterina, il tema
dell'incontro aperto al pubblico sarà "Philia: Cittadinanza e solidarietà
sociale". Verranno toccati i temi del drammatico terremoto in Abruzzo,
alla presenza di professori universitari e dei candidati della lista civica che
appoggia la corsa alla poltrona di Sindaco di Forlì, di Roberto Balzani. Sono
previsti gli interventi dei professori universitari, nonchè
candidati della Lista civica Apriti Forlì, Ulisse Tramonti, docente dell'Università degli Studi di
Firenze; Rocco Ronchi, docente dell'Università degli Studi de L'Aquila. Le conclusioni saranno
a cura del prof. Roberto Balzani, candidato sindaco di Forlì, e il
coordinamento di Alessandra Righini, candidata della Lista civica Apriti Forlì.
Nel corso della serata saranno proiettate e commentate anche immagini inedite
del terremoto de L'Aquila.
(
da "Sicilia, La"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
un
prezioso strumento di lavoro per favorire la cooperazione fra gli atenei del
Mare Nostrum «Rapporto sul Mediterraneo. Formazione e ricerca» Uno strumento
che intende contribuire a creare un circuito di collaborazione
interuniversitario internazionale di documentazione, ma anche di riflessione e
di confronto. E' in sintesi questo lo spirito con cui è stato dato alle stampe
il volume contente gli atti del primo workshop delle Università
euro-mediterranee tenutosi a Catania dal 27 al 29 ottobre 2007, dedicato alla
conoscenza delle innovazioni che gli ordinamenti didattici stanno subendo nei
sistemi universitari di Turchia, Israele, Palestina, Egitto, Libia, Tunisia e Marocco,
e presentato giovedì pomeriggio a margine della riunione inaugurale del 2°
workshop euromediterraneo. Il testo, edito nella collana "Paesi e popoli
del Mediterraneo" di Rubbettino editore, è stato curato da Cinzia Tutino e
Violetta Pedalino dell'Area delle politiche comunitarie ed internazionali, con
la supervisione del prof. Antonio Pioletti e la compartecipazione
dell'Osservatorio "Mediterraneo 2010" e della Provincia regionale di
Catania". Si tratta della prima parte di un vero e proprio rapporto sulla
formazione e sulla ricerca nell'area del Mare Nostrum, che intende fare tesoro
della riflessione dello scrittore jugoslavo Predrag Matvejevic, secondo cui
"il Mediterraneo si presenta come uno stato di cose, ma non riesce a
diventare un progetto", partendo dall'obiettivo di istituire dal 2010
un'area di libero scambio. "Non potrà certo essere una scatola vuota -
osserva Pioletti -, come rischia di mostrarsi. È necessaria una grande
operazione innanzitutto culturale, di visione, di categorie interpretative, di
linguaggi, e quindi progettuale, di regie integrate, di scambi di conoscenze,
di individuazione di interessi comuni e di settori di collaborazione per un
co-sviluppo integrato e armonico". "Fra i segni
di speranza - aggiunge il docente, che è stato in passato delegato all'Internazionalizzazione
dell'Università di Catania - si collocano i rapporti, ormai ben avviati, eppur
da sviluppare ulteriormente, tra le istituzioni universitarie delle due sponde
del Mediterraneo. Non solo i Convegni interministeriali, ma la rete
ormai fitta di accordi-quadro tra i nostri Atenei e quelli del Vicino Oriente e
del Nord Africa, e soprattutto la serie di progetti attuativi relativi a corsi
prevalentemente di 2° e 3° livello con rilascio dei titoli congiunti, a mobilità
di docenti e di studenti, a programmi di ricerca scientifica , all'istituzione
di Centri d'eccellenza comuni". "Sarà dalle Università, dalle
Istituzioni di alta cultura, dalla creazione di reti internazionali di
strutture formative e scientifiche - conclude Pioletti nella sua presentazione
del volume -, che potrà venire un apporto decisivo per l'integrazione dell'area
euromediterranea, un'integrazione rispettosa delle differenze e delle esigenze
di co-sviluppo. Ci è sembrato di buon augurio, perciò, iniziare con la
formazione dei giovani. Sarà infatti nelle loro mani la costruzione d'un
Mediterraneo mare di pace e di operosa collaborazione".
(
da "Sicilia, La"
del 01-06-2009)
Argomenti: Cultura
fondi
europei per lo sviluppo regionale Innovazione e tecnologie ICT, progetto Mediss
Il progetto multidisciplinare Mediss, alla cui predisposizione ha contribuito un'équipe
dell'Università di Catania, è stato inserito tra le 50 proposte ammesse a
finanziamento nell'ambito del Programma Med 2007-2013, che riceve un contributo
di oltre 250 milioni di euro da parte del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale,
superando positivamente le valutazioni del comitato di selezione del Programma.
Si tratta, nel dettaglio, di un progetto multidisciplinare che mira a creare
una maggiore capacità di cooperazione fra enti di ricerca ed imprese di vari
Paesi attraverso la diffusione di di tecnologie innovative e nuove conoscenze,
al quale lavoreranno in collaborazione il prof. Alfio Lombardo - coordinatore
dell'Osservatorio delle imprese hi-tech - e la prof.ssa Caterina Cirelli - docente di Geografia economica nella
facoltà di Economia. Il progetto ha preso avvio agli inizi di maggio e
terminerà alla fine del 2011. Il programma europeo Med, i cui fondi - nel caso
italiano - andranno a coprire il 75% dei costi complessivi per la realizzazione
progettuale, è un'iniziativa di di cooperazione transnazionale finalizzata a
sostenere interventi in grado di affrontare a questo livello le
problematiche dei vari territori dell'Unione europea, tramite soggetti operanti
nell'ambito di complessi partenariati. L'Università etnea - individuata come
responsabile della fase di Identificazione di strumenti collettivi di Ricerca e
Sviluppo - sarà, in questo caso, partner di Onippam - Office national
interprofessionnel des plantes à parfum, aromatiques et médicinales (Francia),
Eurobic Toscana Sud, Agence de Développement du Concelho de Moura - Alentejo
(Portogallo) e di Agenform - Agenzia servizi formativi della provincia di
Cuneo. Capofila del progetto è l'Universitè européenne des Saveurs & des
Senteurs.