CENACOLO DEI COGITANTI |
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Articoli
Cultura
(75)
Sciopero virtuale,
bavaglio stampa tagli all'università, venerdì magro
( da "EUROPA ON-LINE"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ridotto a briciole il nuovo
contratto della scuola (e chi se ne frega se 400 mila docenti e adiuvanti
partecipano al referendum della Cgil e dicono no), messi al riparo i boss sia
per il passato che per il futuro (vedi divieto di intercettazioni e di pubblicazioni),
il governo può ubriacarsi di grandeur a spese degli italiani: prima i miliardi
per l?
Primo: pulizia delle
strade e concorso d'idee per la Degol
( da "Trentino" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Chieppena realizzato con una
società mista pubblico-privata? «Il Comune poteva intervenire senza fare
società miste con privati, favorendo un azionariato diffuso tra la popolazione
per l'energia elettrica. Purtroppo ci si è lasciati fuggire questa occasione.
Per il futuro si potrebbe verificare, ad esempio, la convenienza ad installare
un impianto fotovoltaico nelle future scuole medie»
Acqua, bevete quella del
rubinetto per aiutare l'ambiente ( da "Villaggio
Globale.it" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ultime Notizie I dati di una
ricerca pubblicata dalla rivista Environmental Research Letters Acqua, bevete
quella del rubinetto per aiutare l'ambiente Ricercatori americani hanno
calcolato che quella in bottiglia costa sino a 2.000 volte di più L'acqua in
bottiglia arriva a costare sino a 2.
Intervengono Boselli della
comunità di Bose, il teologo Sequeri e la laica Bignardi
( da "Cittadino, Il"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Cattolica) e a Roma
(Università Gregoriana). Docente della Facoltà teologica dell'Italia
Settenrionale, oltre agli argomenti teologici e filosofici legati alla
didattica istituzionale, i temi di maggior impegno specialistico sono quelli al
confine delle scienze religiose con la psicologia e l'estetica (psicanalisi e
religione,
Due incontri formativi per
pubblico e genitori, sabato 28 febbraio all'Itis "Volta" e il 7 marzo
all' "Einaudi" ( da "Cittadino,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: si è tenuto il secondo incontro per
docenti presso l'Istituto Bassi.Sollecitate dalle nostre docenti, che da alcuni
anni sono impegnate nelle attività di commissione sulle Pari Opportunità e
sull'Orientamento in uscita, abbiamo presenziato anche noi studenti a questi
due incontri, anche perché frequentando il liceo di Scienze della Formazione,
Consulenti del lavoro in
Università ( da "Giornale
di Brescia" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: l corso, iniziato nei giorni
scorsi, si articola in 7 incontri curati da docenti universitari. Sia i
consulenti del lavoro che gli avvocati hanno aderito numerosi. Per tutte le
lezioni è stata riconosciuta la validità ai fini della formazione continua
obbligatoria.
Un pacificatore di sette
secoli fa ( da "Giornale
di Brescia" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha sottolineato il docente
dell'Università di Verona - è il fenomeno dei vescovi-podestà, fra il 1180 e il
1240. Il ruolo politico del vescovo in molte città d'Italia va riesaminato in
un quadro più fluido e complesso di quanto non si pensasse fino a qualche
decennio fa, quando si poneva l'accento sulla strumentalizzazione messa in atto
dai poteri cittadini.
Gli scienziati nei panni
di giallisti Celli e Mainardi alla Libreria Lovat
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Entomologia (un ramo
della zoologia) all'Università di Bologna, è conosciuto dal grande pubblico per
le sue trasmissioni televisive Rai dedicate al mondo animale. Coltiva da
sempre, accanto al suo lavoro di scienziato, l'attività letteraria e il suo
ultimo lavoro, edito nel novembre 2008, è la seconda indagine del commissario
Angelo Michelucci,
Elena Francesca Ghedini
nel Consiglio Superiore per i beni culturali
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: avvocato e deputato di Forza Italia
Niccolò Ghedini, è professore ordinario all'Università di Padova e direttore
del Dipartimento di Archeologia. Greco è docente all'Università di Napoli
«L'Orientale». Romano è stato professore ordinario di estetica della città
nelle facoltà di Architettura delle Università di Venezia e Genova.
presentazione in sala
aiace a udine ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia contemporanea
dell'Università di Udine, esporrà le proprie considerazioni sul libro,
descrivendone la struttura, inquadrandolo nel contesto storico, indicando al
pubblico alcune piste di lettura e dialogando con l'autore. Valerio Marchi,
laureato in Giurisprudenza e in Storia presso l'Università di Trieste,
Visite eccellenti nel
Museo Golgi ( da "Bresciaoggi(Abbonati)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: interesse della facoltà di Medicina
dell'Università di Brescia. Nei giorni scorsi, infatti, un gruppo di giovani
futuri tecnici di laboratorio, accompagnati da Piergiovanni Grigolato (docente
di Anatomia patologica) e Maurizio Memo (che insegna Neuroscienze) hanno
visitato l'esposizione allestita nei tre piani dell'immobile a fianco della
parrocchiale che,
il liceo scientifico volta
non è destinato a chiudere ( da "Centro,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università" per la
preparazione ai test di accesso alle facoltà che lo richiedono». I docenti
ricordano che il liceo lavora per l'accoglienza degli alunni provenienti dalle
scuole medie ormai da anni in collaborazione con le stesse scuole, e «lavora
per l'orientamento all'università in collaborazione con le facoltà degli atenei
abruzzesi e con altre università e scuole di eccellenza
cultura di gestione:
menzione speciale a pordenonelegge.it
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: le nuove forme di cooperazione
pubblico-privato. Proprio relativamente a quest'ultimo ambito, Federcultura ha
deciso di assegnare a Pordenonelegge.it la "Menzione speciale" per la
sperimentazione di modalità di gestione innovative. Il riconoscimento è stato
conferito ieri nel corso della cerimonia tenutasi nelle sale di Palazzo Madama
a Torino.
marco patricelli al
mediamuseum ( da "Centro,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Tra il 9 e il 12 settembre
ateneo, sassatelli
"taglia" gli sfidanti - ilaria venturi
( da "Repubblica, La"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: inquietudine del corpo elettorale
sui tagli all´università. Terreno su cui si giocano queste elezioni. «Io vi
mostro che sono diverso e che ho idee chiare, anche impopolari, per trovare
soluzioni». Sassatelli punta alla riduzione di almeno 300 docenti e altrettanti
amministrativi nei prossimi anni, con il blocco delle assunzioni già imposto
dal governo,
La Fondazione Rosselli:
con 500 milioni di investimenti l'anno ricavi per 1,6 miliardi
( da "Stampa, La" del
28-02-2009)
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Cultura
Abstract: creata dal solo esistere delle
università e di chi le frequenta: le attività commerciali intorno alle sedi,
gli affitti per studenti e docenti, beni e servizi consumati da universitari e
addetti. Morale: un miliardo e 600 milioni di euro all'anno. Di questi, poco
più di un miliardo gravita intorno all'Università - che ha più studenti,
Eluana, il papà accusato
di omicidio ( da "Secolo
XIX, Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università Ca' Foscari di Venezia e
Stefano Semplici dell'università Tor Vergata di Roma, doveva restare riservata
ma è stata pubblicata sul Foglio di mercoledì. Finora l'hanno firmata ventisei docenti.
«Crediamo che sia possibile - scrivono Vigna e Semplici - abbandonare i toni
arroventati della polemica cresciuta attorno al corpo di una donna,
L'Orchestra Bruni diretta
da Tappero Merlo eseguirà brani di Verdi
( da "Stampa, La" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: anno scorso docente di Storia del
Nord America all'Università di Genova; suo cognato Francesco, ha insegnato
all'ateneo di Torino. Anche il pittore si è dedicato agli studenti, e così la
passione per l'arte è rimasta un momento privato, con rare mostre. «Non aveva
tempo per organizzarle, l'insegnamento lo assorbiva molto,
il nucleare sicuro? si
sperimenta a pisa - carlo venturini
( da "Tirreno, Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: rivela il docente - dopo le prime
dichiarazioni del ministro Scaiola sono riprese le iscrizioni ai corsi di
ingegneria nucleare che oggi è stata ribattezzata Dipartimento di ingegneria
meccanica nucleare e della produzione. Così come, con il Governo Berlusconi,
sono ripresi i finanziamenti italiani su progetti sul nucleare.
forasassi: serve una nuova
generazione di studiosi ( da "Tirreno,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ma basti sapere che il docente è
presidente del consiglio aggregato del corso di laurea in ingegneria nucleare
ed è da anni un'autorità riconosciuta nel settore del nucleare all'interno
della comunità scientifica, tant'è che è presidente del Cirten, un consorzio
interuniversitario che comprende prestigiosi politecnici come quello di Milano,
"Il Primo
Rinascimento tra Savona e Albenga"
( da "Stampa, La" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ne sono relatori docenti
universitari che apportano, con i loro studi, le più avanzate conoscenze. Gli
incontri sono stati sinora seguiti da un pubblico numeroso e competente. Questo
pomeriggio previsto un intervento di Massimo Bartoletti, Soprintendente ai Beni
artistici della Liguria, che parlerà sul tema «Primo Rinascimento tra Savona e
Albenga»
DeRose e campagna, sabato
a tinte jazz ( da "Secolo
XIX, Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Degno di nota anche il fatto che
sia stato invitato a suonare al Village Vanguard e al Birdland, storici locali
newyorkesi in cui si sono esibite le leggende del jazz. Docente attualmente di
sassofono jazz presso il conservatorio Niccolò Paganini, Michael Campagna nel
Tre-people: strumenti
ibridi che non sono obbligazioni ( da "Borsa
e Finanza" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che possono essere sottoscritte
tanto dal Tesoro quanto dai privati. Una novità dell'ultima orache ha già
suscitato le attenzioni del «retail», anche se sono più gli interrogativi che
le certezze. «Si tratta di Tremonti bond misti pubblico/privato», spiega Andrea
Resti, professore di economia degli intermediari finanziari all'Università
Bocconi di Milano e direttore del Carefin (
Vero e falso come
categorie per interpretare il mondo
( da "MF Sicilia" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di semiotica delle arti
all'università di Palermo, notava come le procedure di falsificazione messe in
luce nel campo della storia dell'arte potessero perfettamente spiegare quel
falso documento appena smascherato nel capoluogo siciliano da Matteo Mandalà,
anche lui relatore nell'incontro e docente di lingua e letteratura albanese,
La riscoperta delle
cattedrali sepolte ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia dell'arte
medievale all'Università del Piemonte orientale, che coordinerà la tavola
rotonda di questa mattina. «A me - prosegue -, in collaborazione con i colleghi
Adriano Peroni, docente emerito dell'Università di Firenze, e Giovanni Romano,
dell'Università di Torino, è stato chiesto di fornire una consulenza sul
migliore modo per valorizzare questi reperti.
Invernizzi: un modo per
selezionare i consulenti ( da "Italia
Oggi" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per Emanuele Invernizzi, docente di
economia e tecnica della comunicazione aziendale presso l'Università Iulm di
Milano, la misurazione dei risultati e dell'efficacia di un intervento di
relazioni pubbliche è un passaggio necessario. «E' un fenomeno tipico del
processo di consolidamento di qualsiasi professione.
Il Venerabil Monastero e
chiesa rispettivamente di Santa Rosa di Viterbo è situat...
( da "Messaggero, Il (Viterbo)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: un prezioso documento che ci
consente di analizzare in presa diretta «la fotografia - annota Alfio
Cortonesi, docente di Storia medievale all'Università della Tuscia - dello
stato patrimoniale del monastero agli inizi del XVIII secolo, che fornisce, in
aggiunta, ragguagli interessanti circa gli assetti colturali e le pratiche
agricole in uso nelle campagne viterbesi del tempo».
la lettera Io, laico gli
sono grato Ha dato l'esempio ( da "Eco di
Bergamo, L'" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alla Dalmine nei difficili momenti
del passaggio di proprietà dal pubblico al privato) in varie altre occasioni
monsignor Amadei. Sempre ho avuto la netta sensazione, anzi, tratto l'idea, di
incontrare e ascoltare un uomo dai grandi principi, profondamente consapevole
del suo ruolo e della sua funzione ma anche e soprattutto, convinto che il fare
valga, molto spesso se non sempre,
Ieri pomeriggio, docente
d'eccezione per gli studenti della Facoltà di Scienze della Comun...
( da "Messaggero, Il (Metropolitana)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sabato 28 Febbraio 2009 Chiudi Ieri
pomeriggio, docente d'eccezione per gli studenti della Facoltà di Scienze della
Comunicazione e per quelli del corso in scrittura comica della Sda (la Scuola
di Autori Aicab): Gigi Proietti si è seduto in cattedra al Centro Congressi, in
via Salaria 113, davanti a un mare di ragazzi.
ANCONA - Anche nelle
Marche possiamo aiutare il Pd ad avvicinare personalità esterne al p...
( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i docenti universitari Carlo
Carboni (facoltà di Economia e commercio di Ancona) e Francesco Adornato
(Università di Macerata). «Il manifatturiero nelle Marche - ha detto Carboni
citando il rapporto di Confindustria regionale sul quarto trimestre 2008 - ha
chiuso l'anno con una forte decelerazione: -7,2% nelle vendite,
Cittadinanza onoraria per
Guatri e Gueli ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ininterrotta è anche l'attività di
docente, che si affianca a quelle di critico e di consulente musicale, con
particolare riferimento al patrimonio strumentale e operistico di epoca barocca
e del periodo romantico. Domenico Vescia 28/02/2009 nascosto-->
<I VERSI di Dante
Alighieri sono armati per aggredire il futuro>. Quest...
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sante Bortolami, docente
dell'Università di Padova, ha chiarito il rapporto tra Dante e l'entroterra
veneto, attraverso una carrellata dei luoghi e delle gestioni politiche
medioevali, sottolineando il particolare legame con Verona e con la corte degli
Scaligeri.
L'Ateneo mongolo non è
un'università come quelle italiane, per cui Aldo ...
( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: era stato nominato dal rettore
Roberto Sani docente di prima fascia, in quanto professore ordinario di ruolo
presso l'Università Zokhiomj di Ulaanbaatar, in Mongolia. Un istituto che in
realtà, afferma la sentenza con cui il 9 febbraio scorso il Tribunale
amministrativo ha bocciato il ricorso, «non è un'istituzione equiparabile alle
università italiane».
salate se la crisi
continua> ( da "Resto
del Carlino, Il (Modena)" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del corpo docenti e di alcuni
studenti l'anno accademico
Per fronteggiare la crisi
l'università di Modena e Reggio ha deciso di sospendere le assun...
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: MODENA PRIMO PIANO pag. 5 Per
fronteggiare la crisi l'università di Modena e Reggio ha deciso di sospendere
le assun... Per fronteggiare la crisi l'università di Modena e Reggio ha deciso
di sospendere le assunzioni di nuovi docenti per i prossimi tre anni
<Fisichella, non sarà
un talk show> ( da "Corriere
del Veneto" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lo sostiene Maurizio Lupi, vicino a
Comunione e Liberazione, vicepresidente della Camera dei Deputati. Lupi si
rivolge ai docenti che contestano l'intervento di monsignor Fisichella sui temi
della bioetica all'università di Padova. A PAGINA 8 Viafora
Bioetica, Lupi ai docenti
<Ma non è un talk show> ( da "Corriere
del Veneto" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pensavo fosse legittimo per le
istituzioni politiche ed ecclesiastiche discutere in una Università di
questioni così importanti. Sono sorpreso, non è che siamo ad un dibattito
televisivo dove ciascuno deve fare il suo show». I docenti firmatari della
lettera aperta hanno proprio scritto: “Su temi così importanti si preferisce la
ricerca dell'egemonia alla discussione critica.
Convegno al Bo contestato,
città divisa ( da "Corriere
del Veneto" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Fondazione Marina Minnaja» e
ospitato dall'Università di Padova venerdì 6 marzo nella sala dei Giganti, ha
diviso la città. Il dibattito si è fatto rovente già a una settimana dal
convegno. Da una parte la lettera aperta di alcuni docenti del Bo che contestavano
la mancanza di un contradditorio su un tema delicato e attuale come la
bioetica.
di DAVIDE MISERENDINO
MODENA UN'INAUGURAZIONE che rischi...
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: fra cui il sindaco di Reggio
Graziano Delrio), del corpo docenti e di alcuni studenti l'anno accademico
BISOGNA riconoscerlo:
questa volta Tomasi non ha fatto giri di parole....
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Abbiamo fatto ordine in casa': stop
alle assunzioni di docenti per i prossimi tre anni e tagli a otto corsi di
laurea. E non è escluso che in futuro se ne possano modificare altri». Tasse?
«Tasse bloccate, almeno l'anno prossimo. Poi però diventerà davvero difficile
pagare gli stipendi con il solo fondo di finanziamento ordinario».
Cercavamo una riflessione
in silenzio e senza polemiche ( da "Corriere
del Veneto" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università, la Fondazione è a
disposizione per raccogliere le istanze di coloro i quali — studenti, docenti e
quanti altri — vogliano esprimere il loro pensiero su questi temi. Come
organizzatori si voleva evitare un dibattito dai toni «televisivi» con
inevitabile contrapposizione spesso gridata tra diverse posizioni
inconciliabili e con il pericolo di uno sconfinamento
<L'ho denunciato ma
prego per lui> Il prof che accosta Pinocchio e Vangelo
( da "Corriere della Sera"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: filosofo del diritto, docente
all'Università europea di Roma. è questo e altro Mario Palmaro. La sua firma
chiude un esposto di 13 pagine, uno dei 50 sulla scrivania del procuratore di
Udine, Antonio Biancardi. Tra i pochi, però, con alcuni nomi dei volontari che
hanno accompagnato Eluana nei suoi ultimi giorni.
CINGOLI E' STATO FISSATO
per domani alle 17, nella sala del Circolo cittadino ...
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dal Medioevo al Rinascimento: il
significato dell'immagine», organizzato dall'università della terza età
dell'Alto Maceratese in collaborazione con l'assessorato comunale alla Cultura
e l'AtC. Terrà le lezioni il professor Giuseppe Capriotti, ricercatore e
docente di iconografia e di iconologia nell'università di Macerata.
<L'Einaudi mi isola,
vado via> ( da "Corriere
della Sera" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia contemporanea
all'Università di Tor Vergata, studioso del regime staliniano, autore per
Mondadori di Compagni di scuola, saggio sui postcomunisti italiani, firma del
Riformista, non nasconde che alla base della sua decisione ci sia un'intervista
rilasciata dal direttore editoriale di Einaudi,
L'erosione della tutela
( da "Manifesto, Il"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di archeologia presso
l'università di Padova nonché sorella dell'avvocato Niccolò Ghedini, difensore
di Berlusconi), Emanuele Greco (professore di archeologia all'Orientale di
Napoli e direttore della Scuola archeologica italiana di Atene) e Marco Romano,
ordinario di estetica nelle facoltà di architettura di Venezia e Genova.
<Sabato delle idee>
sullo spazio scenico Con la mostra sullo <stile incompiuto> O ggi
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del docente di filosofia teoretica
Università di Torino Maurizio Ferraris, dell'attrice, regista e scrittrice
Vanda Monaco Westerstahl, del docente di Storia, teoria e analisi del film del
Suor Orsola, Augusto Sainati, del regista teatrale Francesco Saponaro e di
Gianni Tangucci, direttore artistico del Teatro di San Carlo.
Addio Franco La Polla
maestro d'America ( da "Giorno,
Il (Milano)" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Specialista di cinema e letteratura
nordamericana, docente universitario presso il DAMS di Bologna, organizzatore
di retrospettive per importanti festival (Venezia, Locarno), appassionato
conoscitore di jazz, di film musicali, di folk, di fumetti, Franco La Polla è
morto ieri mattina all'ospedale di Pavia.
LE ALCHIMIE, usate per
gestire negli anni il mondo dell'università, non...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 28-02-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: E allora la sensazione è che la
«laurea breve» abbia avuto, da un lato, il sapore di un grande parcheggio per
potenziali disoccupati e dall'altro sia apparsa una grande mammella dalla quale
attingere per i troppi docenti in esubero. Tutto questo, neanche a dirlo, sulla
pelle e sulle illusioni dei giovani.
ben venga il confronto con
fisichella ( da "Mattino
di Padova, Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e i nostri docenti». Ai piani alti
del Bo non ci sono dubbi. Tanto che l'ateneo promette di organizzare un
convegno-bis sulla bioetica. IL RETTORE. «L'ateneo saluta con grande favore
l'apertura di un dialogo sereno all'interno dell'incontro cui parteciperà
monsignor Fisichella a Padova, cui possano prendere parte voci anche diverse da
quelle del Magistero della Chiesa cattolica,
dalla parte di chi soffre,
nel ricordo di marina ( da "Mattino
di Padova, Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università, la Fondazione è a
disposizione per raccogliere le istanze di coloro i quali - studenti, docenti e
quanti altri - vogliano esprimere il loro pensiero su questi temi. Come
organizzatori si voleva evitare un dibattito dai toni "televisivi"
con inevitabile contrapposizione spesso gridata tra diverse posizioni
inconciliabili e con il pericolo di uno sconfinamento su temi non
di RENATA ORTOLANI HA
SCELTO di usare lo spadone, anzi il machet...
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Troppi, per lui, i docenti e troppo
il personale tecnico amministrativo. Turn over da stoppare e rivedere, puntando
sui precari a contratto. Non cita mai Medicina, caveau di voti. E a precisa
domanda, risponde: « Medicina ha il problema dell'assistenza che limita
parecchio ricerca e didattica.
La vera trasgressione oggi
è la tradizione ( da "Arena,
L'" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aula universitaria da docenti e
genitori, e quella «prodotta» dallo storico movimento di ribellione ovvero i
giovani d'oggi. «Il '68 è stato caratterizzato da una volontà quella di
liberarsi del passato creando una società cioè senza padri, ma il risultato è
stato che con la "morte" del padre è morto anche il figlio», spiega
Veneziani,
Festa dell'Università
della terza età ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Presenterà il presidente
Vincenzangela Fenu, interverranno il sindaco Collu, il parroco Tore Ruggiu,
l'assessore alla Cultura Pinna, il docente universitario Gianni Murgia, lo
studioso Villa Santa e il presidente di Sardegna Solidale Farru e la docente
universitaria Mura. (a. co.)
Quiliano:gestione del
parco di S.Pietro, approvato in Comune
( da "Savona news" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il piano prevede un modello di
gestione misto pubblico privato. Oltre all?area architettonico - culturale il
sito, che dovrebbe essere aperto dalla prossima estate, ospiterà anche numerosi
e interessanti sentieri escursionistici e aree ludico - ricreative. Nell?ambito
dell?area socio - culturale ci sarà anche un edificio per attività di ristorazione,
Malattie rare e ricerca
( da "Blogosfere" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Feb 0928 Malattie rare e ricerca
Pubblicato da Silvio De Rossi, Blogosfere staff alle 07:46 in Medicina di
Massimilla Manetti Ricci C'è una minoranza silenziosa che difficilmente sale
alla ribalta e che, con dignitosa fatica, conduce la sua battaglia quotidiana
contro la malattia, quella non nota, che non riceve gli onori della cronaca e
neanche i fondi per la ricerca.
<La vera trasgressione
oggi è la tradizione> ( da "Arena.it,
L'" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aula universitaria da docenti e
genitori, e quella «prodotta» dallo storico movimento di ribellione ovvero i giovani
d'oggi. «Il '68 è stato caratterizzato da una volontà quella di liberarsi del
passato creando una società cioè senza padri, ma il risultato è stato che con
la "morte" del padre è morto anche il figlio», spiega Veneziani,
Il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano in Palazzo Vecchio
( da "Sestopotere.com"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti si alterneranno con
contributi inediti sull'opera e la figura di Garin. Considerato il più autorevole
storico italiano della filosofia e della cultura dell'Umanesimo e del
Rinascimento, tanto da essere paragonato a Jacob Burckardt e Delio Cantimori,
Garin insegnò Storia della filosofia nelle Università di Cagliari e Firenze e,
Confindustria Pesaro
Urbino: incontri informativi sulle opportunità di studio offerti dalla Luiss
( da "Sestopotere.com"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Libera Università Internazionale
degli Studi Sociali di Roma. L'incontro, aperto a tutti i Dirigenti scolastici,
ai Docenti e soprattutto agli studenti dell'ultimo anno delle migliori scuole
medie superiori del territorio, si terrà il giorno mercoledì 18 marzo 2009
dalle ore 11 alle ore 13 presso la sede di Confindustria Pesaro Urbino in Via
Cattaneo,
PRESIDENTE NAPOLITANO A
CONVEGNO SU EUGENIO GARIN A FIRENZE
( da "Agi" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti si alterneranno con
contributi inediti sull'opera e la figura di Garin. Considerato il piu'
autorevole storico italiano della filosofia e della cultura dell'Umanesimo e
del Rinascimento, tanto da essere paragonato a Jacob Burckardt e Delio
Cantimori, Garin insegno' Storia della filosofia nelle Universita' di Cagliari
e Firenze e,
Formazione: tutto pronto
per I monit ( da "Denaro,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: in termini di creazione di un albo
dei docenti e delle aule temporanee) e lo sviluppo di un sistema telematico di
invio delle istanze e dei progetti per rispondere agli avvisi ed ai bandi
emanati dall' assessorato. Tale ulteriore piattaforma, la cui sperimentazione
partirà dal mese di marzo con riferimento ai fondi erogati a valere sulla Legge
236/93,
Turismo: dalla Bit di
Milano il rilancio delle mete italiane
( da "Denaro, Il" del
28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblico-privati per attuare
iniziative nel campo del turismo sostenibile e di collaborare con le imprese
pubbliche locali attravero il Ceep (che riunisce tali soggetti a livello
europeo). Un quadro d'azione per il turismo e più fondi Ue per realizzare a
livello locale un pacchetto integrato di interventi per il turismo sostenibile
sono le richieste avanzate dalle città del network
Banca del Sud: c'è il
decreto ( da "Denaro,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Savignano è attualmente docente di
materie giuridiche all'Università di Firenze. Non è invece presente come
presidente onorario il principe Carlo di Borbone, erede del regno delle due
Sicilie. La Banca del Mezzogiorno, come noto, avrà 5 milioni di capitale.
"Entro cinque anni dall'inizio dell'operatività della Banca - è scritto
nel decreto - tale importo è restituito allo Stato,
Napoli, la città
"incompiuta" ( da "Denaro,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il sociologo Domenico De Masi,
Gennaro Carillo docente di storia delle dottrine politiche all'Università Suor
Orsola Benincasa, Maurizio Ferraris docente di filosofia teoretica
all'Università di Torino ed Augusto Sainati Docente di Storia, teoria e analisi
del film all'Università Suor Orsola Benincasa.
Atenei, ecco i magnifici
sette ( da "Denaro,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tenuti da docenti italiani e
stranieri di fama internazionale, hanno partecipato circa 500 giovani
ricercatori provenienti da università italiane ma anche europee.
All'inaugurazione è intervenuto anche Luigi Campiglio, docente di politica
economica e prorettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano,
Il Sud di ieri e di oggi
visto da Mazzetti ( da "Denaro,
Il" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: vicepresidente della Società
geografica italiana e docente della FedericoII ed il Rettore dell' Università
degli Studi Orientale di Napoli, Lida Viganoni. Ad aprire gli "scenari del
Sud" e a stimolare la conversazione Ermanno Corsi, curatore insieme a
Federica Cigala del ciclo di incontri mensili in programmazione già da due
anni.
Studenti di successo:
Simona Rossi si racconta ( da "Gazzettino,
Il (Rovigo)" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: registro elettronico è stato
completamente ideato e realizzato dai docenti Amos Golinelli e Linda Dilavanzo.
Quindi basta registri di classe e registro personale del docente: tutte le
informazioni viaggiano via Internet. Spiegano i due ideatori: «Il professore
entra in classe scrive al computer sia i dati riguardanti la sua attività
didattica, con valutazioni e argomenti di studio,
Data la disponibilità di
monsignor Fisichella al confronto con i tre docenti che nei gior...
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «Data la disponibilità di monsignor
Fisichella al confronto con i tre docenti che nei giorni scorsi avevano inviato
la lettera nella quale criticavano i modi con cui abbiamo organizzato il
convengo di venerdì prossimo in Sala dei Giganti a palazzo Liviano, abbiamo
deciso di invitare uno di loro sul palco dei relatori.
Molte persone quindi
muoiono nella vana attesa di un organo. L'utilizzo delle cellule staminali
potr... ( da "Gazzettino,
Il (Padova)" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università, la Fondazione è a
disposizione per raccogliere le istanze di coloro i quali - studenti, docenti e
quanti altri - vogliano esprimere il loro pensiero su questi temi. Come
organizzatori si voleva evitare un dibattito dai toni "televisivi"
con inevitabile contrapposizione spesso gridata tra diverse posizioni
inconciliabili e con il pericolo di uno sconfinamento su temi non
IMMIGRAZIONE, LE DIVERSE
SOLUZIONI DELLE CITTÀ D'EUROPA ( da "Gazzettino,
Il (Pordenone)" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di sociologia del
territorio e progettazione sociale all'Università di Trieste. Seguirà, giovedì 9
aprile, "Un microcosmo balcanico a Londra" incontro, curato dallo
scrittore Alberto Garlini, incentrato sul recente romanzo Missione Londra del
bulgaro Alek Popov, che sarà uno dei protagonisti di Pordenonelegge.
GIUSEPPE MIRETTO COMUNE
DUE VOLTE MOROSO. E QUESTA VOLTA, PER LE SUE IMPLICITE RICADUTE SOCIALI, ...
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la prima innovativa impresa in
provincia pubblico-privata creata per la stabilizzazione non assistenziale
degli Lsu. Dopo aver contribuito alla sua fondazione con il compito di gestire
la manutenzione di scuole, verde pubblico, segnaletica stradale, non ha onorato
un debito di oltre 2 milioni e mezzo di euro.
MARIAMICHELA FORMISANO
LEGGE SULLO STALKING E VIOLENZA DOMESTICA IN PRIMO PIANO A CAS...
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: hanno dato il proprio contributo
Aldo Masullo docente di filosofia morale presso l'università di Napoli, Donato
Ceglie sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere, e Anna Baldry docente
di psicologia sociale presso la II università di Napoli. Applauditi anche gli
interventi dei rappresentanti Lions Aldo D'Andrea, Mario Romano, così come le
testimonianze di Stefania Cantatore,
UN'INIZIATIVA FINALIZZATA
A RISCOPRIRE LE RADICI DEL TERRITORIO E A FAR DIVENTARE LA CITTà DI S...
( da "Mattino, Il (Caserta)"
del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia Contemporanea
della Sun e Giovanni Terracciano, storico del Risorgimento. Si tratta di un
progetto ambizioso per la cui realizzazione, partita ufficialmente ieri
mattina, il sindaco Giancarlo Giudicianni ha chiesto la collaborazione delle
Facoltà, del mondo dell'associazionismo e di tutti i Comuni che appartennero al
vasto territorio della Provincia di Terra di
Savona: Mimmo Candito al
Circolo degli Inquieti ( da "Savona
news" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Mimmo Candito al Circolo degli
Inquieti Nella sala mostre della Provincia di Savona oggi alle 16, il Circolo
degli Inquieti di Savona, propone un incontro per approfondire il tema ?Cuba:
50 anni con Fiedel?. Mimmo Càndito, inviato speciale de La Stampa e docente di
Teoria e Linguaggio giornalistico all?università di Torino, racconterà la sua
esperienza di inviato.
XXmiglia: al via 2a
edizione di 'Leggere la città medievale'
( da "Sanremo news" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti (di diverso ordine e
grado), architetti, una guida turistica professionista, un dirigente
scolastico, un ingegnere e molti altri ancora, laureati e non. Si ricorda a
questo proposito che la partecipazione ad ogni singola lezione (per la parte
seminariale del corso) è libera a chiunque, tuttavia per chi avesse intenzione
di seguire con una certa assiduità gli incontri previsti
Lazio/ Premio Federculture
a progetto Regione su via ( da "Virgilio
Notizie" del 28-02-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il premio per la cooperazione
pubblico-privato e' andato invece alla fondazione RomaEuropa Arte e Cultura, di
cui la Regione Lazio è socio fondatore, per l'ideazione di nuove modalita' di
finanziamento basate sulla partnership pubblico-privato e sul coinvolgimento
del settore no profit.
( da "EUROPA ON-LINE" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sciopero virtuale,
bavaglio stampa tagli all?università, venerdì magro
FEDERICO ORLANDO RISPONDE Cara Europa, la nuova Italia mussoliniana sta
nascendo. Ridotta in miseria la ricerca (ma non i rettori alla Frate né la
pletora di presidi e prof. per facoltà inutili), ridotto a briciole il nuovo
contratto della scuola (e chi se ne frega se 400 mila docenti e adiuvanti
partecipano al referendum della Cgil e dicono no), messi al riparo i boss sia
per il passato che per il futuro (vedi divieto di intercettazioni e di
pubblicazioni), il governo può ubriacarsi di grandeur a spese degli italiani:
prima i miliardi per l?Alitalia, ora quelli per le centrali nucleari di dubbia
tecnologia, entro quest?anno la prima pietra del ponte sullo Stretto, mentre
strade e ferrovie della Calabria vanno a pezzi e la gente muore. Questa è politica
o delirio? ALBERTO SCOTTI, NAPOLI Caro Scotti, il paese è vecchio e la destra è
autoritaria: perciò nemica della persona, a cui antepone sempre l?organicismo
della società e dello stato, sicché il riformismo della destra è sempre
un?apparente difesa dell?organismo sociale (vedi diritto di sciopero), mentre è
un attacco alla parte libertaria,individualistica della società, per
riassorbirla nell?organicità. Non v?è dubbio che lo sciopero vada regolato, lo
dice la Costituzione (articoli 39 e 40), e qualche regolamentazione è stata
fatta nei servizi pubblici. Ma con poco successo, perché i governi o si
compiacciono di affiggere ?gride? sui muri, e tutti ricordiamo gli scioperi
selvaggi dell?Alitalia, o sono complici della corporazione scioperante: come
nel caso dei tassisti, che in cambio dei loro privilegi fanno gli attivisti
fascio-berlusconiani con gli utenti, prostrati dalle attese. Adesso i nostri
Bava Beccaris da opera dei pupi vorrebbero lo sciopero virtuale: cioè, tu ti
dichiari in sciopero e perdi il compenso della giornata, però a lavorare ci vai
lo stesso. I lavoratori ridotti a burattini di quell?opera, anziché essere
sempre più cittadini rispettosi di regole serie. La stessa cosa gli Stranamore
stanno cercando di fare coi malati terminali o irrecuperabili, costretti a
restare appesi a tubi e sondini anche contro la loro volontà: perché la volontà
della persona, anzi la persona stessa non esiste per i pluto-socialisti di
governo, è niente rispetto al dogma di una gerarchia sempre più contestata da parte
dei fedeli e dal fior fiore dell?intellighentia cattolica, come ricordava ieri
Europa. L?individuo è nulla, l?organicità del sistema è tutto. Perciò, non solo
si impone ai bambini delle elementari un ordinamento antipedagogico, contestato
da famiglie e studenti, ma anche il menù quaresimale: almeno nella Roma del
fascista Alemanno, come a noi ragazzi dell?età mussoliniana si imponeva il
?precetto pasquale?, tutti in fila per tre dalla scuola alla chiesa, per
rafforzare il legame tra regime e Vaticano. Inutile ricordarle che in quel
regime anche il diritto di sciopero era stato annullato e i sindacati ridotti a
colonne del sistema (camera dei Fasci e delle corporazioni, in luogo della
camera dei deputati, aborrito residuo della democrazia). E le opere pubbliche
dovevano essere faraoniche, vedi Eur, come oggi il ponte sullo Stretto. Ed era
proibito scrivere di cronaca nera sui giornali: e senza neanche il ?piacere? di
essere mandati in galera dalla bionda Bergamini, la ?zarina? berlusconiana
della Rai che passava le notizie a Mediaset. Questa è la nuova Italia, cioè la
vecchia Italia del tutto va bene, compreso il controllo privato della sicurezza
con ronde di partito (leghisti, neofascisti): c?è sempre un?iniziativa privata,
disposta a snudare la spada a favore del potere organicista. Vedi, per
concludere, il caso Baricco, ovvero la nobile richiesta dell?intellettuale
torinese ex ?compagno? di por fine degli aiuti pubblici al teatro e devolverli
alla tv. Dimenticando che la tv, ancora in bianco e nero, quando dedicava il
venerdì alla prosa o alla lirica, non aveva bisogno di togliere risorse
all?opera, al teatro, al cinema. Usava il gettito del canone, anziché
devolverlo al grande fratello.
( da "Trentino" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
TOMASELLI «Primo:
pulizia delle strade e concorso d'idee per la Degol» STRIGNO. Quali sono le sue
priorità? «Innanzitutto provvedere alla pulizia delle strade del paese,
sistemando la pavimentazione dissestata e provvedendo alla posa di arredo
urbano, ma sono interventi che dovranno andare di pari passo con altri». Ad
esempio? «Una riflessione generale a livello urbanistico, per sciogliere i vari
nodi. L'ex caserma Degol è stata messa in vendita dalla Provincia senza un
reale coinvolgimento della cittadina. Pensiamo a una riqualificazione della
struttura come centro di riabilitazione, ma è solo un esempio. Si potrebbe fare
anche un concorso di idee per il riutilizzo della struttura, fermo restando un
cambio di destinazione d'uso a livello di Piano regolatore». Proprio il Prg
rappresenta uno snodo fondamentale di questa campagna. «Purtroppo alcuni interventi
criticabili come la Casa di riposo all'interno del Parco e la caserma dei
Vigili del fuoco all'interno del paese sono già finanziati ed entro quest'anno
saranno appaltatati, ormai non si può fare marcia indietro o si perderanno i
contributi. Certo andrà pensato un governo del territorio di tipo diverso,
programmato e senza interventi singoli slegati dal contesto». E i privati? «Il
centro storico si sta spopolando, le attività commerciali chiudono. Con lo
strumento delle Norme di Attuazione sarebbe possibile risanare gli edifici del
centro permettendo lo sviluppo di edilizia abitativa. L'intervento deve essere
ligio alle regole, ma anche conveniente». Per quanto riguarda la Comunità di
Valle? «Siamo favorevoli: un'unione tra Strigno, Spera, Samone, Ivano Fracena,
Villa Agnedo e Scurelle, ad esempio, sulla falsariga di quanto fatto in val di
Ledro, permetterebbe un'economia di scala. Una simile unione permetterebbe di
avere anche più forza "contrattuale" nei confronti della Provincia,
da cui si aspetta la realizzazione della variante del Tesino, urgente per
sgravare il centro dal traffico pesante». Infine, il nodo energia. Cosa pensa
dello sfruttamento idroelettrico del torrente Chieppena
realizzato con una società mista pubblico-privata? «Il
Comune poteva intervenire senza fare società miste con privati, favorendo un
azionariato diffuso tra la popolazione per l'energia elettrica. Purtroppo ci si
è lasciati fuggire questa occasione. Per il futuro si potrebbe verificare, ad
esempio, la convenienza ad installare un impianto fotovoltaico nelle future
scuole medie». (l.c.)
( da "Villaggio Globale.it" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Ultime
Notizie I dati di una ricerca pubblicata dalla
rivista Environmental Research Letters Acqua, bevete quella del rubinetto per
aiutare l'ambiente Ricercatori americani
hanno calcolato che quella in bottiglia costa sino a 2.000 volte di più L'acqua
in bottiglia arriva a costare sino a 2.000 volte in più di quella che esce dai rubinetti. A
denunciarlo è stato una ricerca pubblicata dalla
rivista Environmental Research Letters e condotta da Peter Gleick e Heather
Cooley del Pacific Institute di Oakland, in California, Stati Uniti, che ha
calcolato che solo negli Stati Uniti nel 2007 sono stati consumati (e quindi
inquinato) 54 milioni di barili di petrolio per produrre i 33 miliardi di litri
che gli americani hanno bevuto. I ricercatori americani hanno stimato il
dispendio energetico totale e delle singole fasi della catena, dalla produzione
di bottiglie di plastica ai controlli sull'acqua, dalla etichettatura e
riempimento delle bottiglie fino al trasporto e alla vendita. Dai risultati è
emerso che le due fasi del processo che costano di più a livello energetico
sono la produzione delle bottiglie di plastica e il trasporto. Solo per la
produzione delle bottiglie di acqua è stato stimato un consumo di 50 milioni di
barili di petrolio l'anno. Nel 2007 sono stati venduti circa 200 miliardi di
litri di acqua in bottiglia in tutto il mondo. Solo in America, sono stati
bevuti
( da "Cittadino, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Al via le
meditazioni quaresimali dal 10 marzo nel duomo di Lodi n Un percorso spirituale
per giovani e adulti.in cattedrale a Lodi, durante il tempo liturgico della
Quaresima.Il primo appuntamento, sempre e c omunque aperto a tutti, sarà
martedì 10 marzo alle 21 sul tema "Una fede che si plasma nel Mistero
Pasquale". Detterà la meditazione Goffredo Boselli. Il relatore è
originario di Casale ed è un monaco della conosciutissima comunità di Bose. La
Comunità monastica di Bose è una comunità religiosa formata da monaci di
entrambi i sessi, provenienti da chiese cristiane diverse. Sin dalla
fondazione, la Comunità di Bose promuove un intenso dialogo ecumenico fra le
differenti chiese cristiane. Il fondatore e priore della comunità è Enzo
Bianchi. La comunità nasce l'8 dicembre del 1965, giorno in cui si chiude il
Concilio Vaticano II, quando Enzo Bianchi decide di iniziare a vivere, solo, in
una casa affittata presso le cascine di Bose. I primi confratelli giungono tre
anni dopo, e fra essi ci sono anche una donna ed un pastore evangelico.La
comunità ha sede dal
( da "Cittadino, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Donne nella scienza,
uomini nel sociale n All'Istituto Maffeo Vegio di Lodi si è inaugurato
mercoledì 18 febbraio scorso un corso di formazione per docenti e genitori con
l'intento di diffondere una maggiore sensibilizzazione sulla cultura di parità
fra uomini e donne nella prospettiva della differenza di genere e per meglio orientare
le scelte nel proseguimento degli studi e nel mondo del lavoro degli e delle
studenti delle nuove generazioni. Il Vegio è scuola capofila di un progetto
finanziato dal Dipartimento della Presidenza dei Ministri "Più donne nella
scienza più uomini nel sociale", che quest'anno scolastico vede impegnate
diverse scuole superiori della provincia di Lodi in percorsi curricolari il
mattino e laboratori pomeridiani sul tema. Oltre al Vegio partecipano gli
istituti Bassi, Volta, Einaudi di Lodi e il Pandini di Sant'Angelo Lodigiano e
il 26 febbraio, si è tenuto il secondo incontro per docenti
presso l'Istituto Bassi.Sollecitate dalle nostre docenti, che da alcuni anni
sono impegnate nelle attività di commissione sulle Pari Opportunità e
sull'Orientamento in uscita, abbiamo presenziato anche noi studenti a questi
due incontri, anche perché frequentando il liceo di Scienze della Formazione,
il diventare insegnanti potrebbe essere il nostro futuro professionale.Il primo
incontro, a cui hanno presenziato anche il dirigente scolastico del Maffeo
Vegio, Salvatore Pignanelli, e il dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale
di Lodi Giuseppe Bonelli, è stato introdotto dalle docenti Maria Grazia Borla e
Patrizia Camilotto, impegnate in questo progetto che vede come docente referente la professoressa Danila Baldo. La prima
interessante relazione è stata svolta da Maura di Mauro, psicopedagogista, che
ha trattato il tema del Gender-Gap e delle scelte post diploma attraverso
un'analisi accurata e ben commentata di dati statistici relativi alle scelte
universitarie operate da ragazzi e ragazze. Con dati aggiornati sulle
immatricolazioni delle facoltà del gruppo scientifico, giuridico, economico,
umanistico e distinguendo tra corsi di laura triennali, ciclo unico (giurisprudenza,
architettura e medicina) e corsi di laurea specialistica, sono emersi risultati
interessanti: le ragazze, più studiose, raggiungono valutazione mediamente più
alte rispetto ai maschi, si laureano prevalentemente in lettere e nelle facoltà
chimico-farmaceutiche, medicina e giurisprudenza, mentre i maschi sono più
presenti nelle facoltà tecnico scientifiche, ingegneria, difesa e sicurezza. Il
24% delle femmine si laurea in corso contro il 17% dei maschi.Ma alcuni segnali
di cambiamento si stanno registrando in questi ultimi anni: le donne prolungano
il loro percorso di studi e si stanno sempre più inserendo in gruppi per
tradizione " maschili" al fine di superare lo stereotipo di genere
che, come concetto socio- culturale, vorrebbe la ragazza relegata alla sfera
della cura educativa, sanitaria e/o assistenziale ed il ragazzo realizzato nel
lavoro ben remunerato della carriera professionale tecnico-scientifica. Ci
siano dunque, ha detto l'esperta, più donne "Atena", determinate e
combattive che si occupino di scienza, tecnologia e ricerca e al contempo più
uomini "Demetra", attenti ai valori della famiglia, del privato e dei
bisogni sociali. Come seconda relazione Claudia Maiocchi, assistenze sociale,
ha chiarito i diversi ambiti in cui anche gli uomini si cimentano nel sociale e
non sono mancate le testimonianze di Mattia Maietti e Giacomo Poli, giovani
studenti che si preparano ad operare nei servizi sociali. Prezioso infine è
stato l'intervento della consigliera di parità Ornella Veglio che, con molta efficacia,
ci ha informato sulle diversità di trattamento cui sono ancora vittime le donne
nel mondo del lavoro.L'incontro di giovedì 26 febbraio, è stato introdotto
dalla docente Daniela Fusari e ha portato i suoi
saluti il dirigente del Bassi, Corrado Sancilio. Il primo intervento è stato
quello di Elisabetta Giuffra, giovane biologa che ha conseguito il Dottorato di
ricerca in genetica molecolare nel 1993 presso l'Università di Torino, e lavora
presso il Parco Tecnologico Padano di Lodi. Ha parlato dell'esperienza sua e di
Simona Palermo, sua collega ricercatrice, che insieme hanno fondato il Fair,
una associazione che tende a promuovere l'avanzamento delle donne nella
scienza, dedicandosi al mentoring di giovani scienziate. Elisabetta Giuffra ha
sottolineato la criticità dell'età che va dai 25 ai 35 anni, in cui è molto
difficile conciliare la ricerca scientifica e la maternità, ancora considerata
più una questione privata delle donne che non una scelta importante per tutta
la società. Roberta Michelini, poi, insegnante di matematica comandata presso
l'Ufficio scolastico provinciale di Lodi, ha ribadito come sia importante
superare nella scuola gli stereotipi che vogliono le ragazze più portate a
professioni meno impegnative rispetto ai ragazzi, per lasciare loro più tempo
per dedicarsi alla famiglia, e questo talvolta tradendo quelle che sono le loro
vere capacità e attitudini. Infine il regista Roberto Figazzolo ha mostrato,
con dei filmati realizzati con delle classi, come sia possibile, far cogliere il
valore delle differenze e delle pari opportunità non in modo teorico e con
lezioni frontali, ma utilizando uno strumento creativo e amato dai giovani come
il cinema.Gli incontri formativi si replicheranno per i genitori, e tutti
coloro che ne fossero interessati, questa mattina, sabato 28 febbraio 2009
presso l'Itis "Volta" e il 7 marzo 2009 presso l'Istituto
"Einaudi" dalle 10 alle 13.Ci auguriamo che un orientamento non
stereotipato per le nostre scelte future sia condiviso e compreso anche dalle
famiglie essendo, i nostri genitori, i primi interlocutori con cui progettiamo
il nostro avvenire.Denise Intorcia, Veronica Levantino, Federica Rusmini,
Claudia Sordi(classe IV D, Liceo delle Scienze della Formazione, Istituto
"Maffeo Vegio")
( da "Giornale di Brescia" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 28/02/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:economia Consulenti del lavoro in
Università Un corso in 7 lezioni con la collaborazione della facoltà di
Giurisprudenza Sergio Faini presidente dell'ordine BRESCIALa proficua e
costante collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza di Brescia, ha
permesso anche per il 2009 di organizzare il Corso di aggiornamento per i
consulenti del lavoro. Il corso - dice una nota dell'Ordine guidato da Sergio
Faini - è finalizzato all'approfondimento a livello dottrinale di questioni di
rilevante interesse teorico e pratico per la professione di consulente e mira
ad offrire ai partecipanti un quadro aggiornato del dibattito professionale,
riguardante le più importanti novità legislative. Quest'anno si aggiunge una
novità: il corso è stato accreditato anche dall'Ordine degli avvocati, che ha
risposto all'esigenza dei propri iscritti di approfondire le questioni
giuslavoristiche. l corso, iniziato nei giorni scorsi, si
articola in 7 incontri curati da docenti universitari. Sia i consulenti del
lavoro che gli avvocati hanno aderito numerosi. Per tutte le lezioni è stata
riconosciuta la validità ai fini della formazione continua obbligatoria.
( da "Giornale di Brescia" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 28/02/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Un pacificatore di sette secoli fa
Il convegno su Berardo Maggi, signore-vescovo che nel 1298 riconciliò guelfi e
ghibellini Con Tebaldo Brusato e Ottone Visconti strinse un intreccio di
famiglie per reggere Brescia tra Guelfi e Ghibellini nel 1298 sull'arca del
vescovo Berardo Maggi in Duomo Vecchio" title="Ghibellini esiliati dalla
città, affresco in Broletto, e particolare del «bacio di pace» tra Guelfi e
Ghibellini nel 1298 sull'arca del vescovo Berardo Maggi in Duomo Vecchio"
onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090228/foto/full_brescia_860.jpg',600,474)">
Ghibellini esiliati dalla città, affresco in Broletto, e particolare del «bacio
di pace» tra Guelfi e Ghibellini nel 1298 sull'arca del vescovo Berardo Maggi
in Duomo Vecchio Una delle figure tra le più rappresentative del medioevo
bresciano e ultimo baluardo dell'autonomia cittadina prima dell'avvio delle
signorie straniere. Il vescovo Berardo Maggi, di cui ricorre il settimo
centenario della morte, fu certamente un personaggio decisivo nella storia
della vita politica e religiosa di Brescia, con la sua volontà riformatrice e
la coerenza nel perseguire un progetto di pacificazione. Molteplici spunti di
carattere culturale e storiografico derivano dall'approccio ad una simile
personalità, com'è emerso nella prima giornata del convegno «Berardo Maggi. Un
principe della Chiesa al crepuscolo del Medioevo» organizzato dalla Fondazione
Civiltà Bresciana, che ha visto alternarsi al tavolo - con la presidenza nella
sessione mattutina di Giorgio Chittolini dell'Università di Milano e, al
pomeriggio, di Jean-Claude Maire-Vigneur dell'Università Roma Tre e con
l'introduzione di Gabriele Archetti dell'Università Cattolica - studiosi di
diverse discipline: Gianmaria Varanini, Nicolangelo D'Acunto, Angelo Baronio,
Roberto Bellini, Raffaella Citeroni, Simona Gavinelli, Roberto Migliorati. Una
potente dinastia Espressione della potente dinastia dei Maggi, tradizionalmente
di estrazione guelfa Berardo - ha riferito Archetti - nacque verso gli anni '40
del XIII secolo: «Le prime notizie documentarie lo indicano già in una
posizione di rilievo all'interno del Capitolo della Cattedrale nel 1270,
accanto al fratello Alberto preposito della chiesa di San Giovanni de foris e
vicario del vescovo Martino da Gavardo». Nel 1275 viene eletto vescovo dopo la
convocazione dell'assemblea composta dai canonici della Cattedrale, gli abati
di obbedienza vescovile, i prepositi delle canoniche cittadine e la metà circa
degli arcipreti delle pievi rurali. «Nei primi anni di episcopato - rileva
ancora Archetti - il nuovo pastore va affinando quella che è stata definita
"l'attitudine a fare sintesi" tra gli interessi della Chiesa locale e
della città, una prerogativa che - unita all'appoggio della famiglia, al ruolo
episcopale e ad una spiccata capacità di governo degli uomini - si rivelò
determinante quando, all'inizio della primavera 1298, si dovette trovare una
soluzione positiva alle divisioni che laceravano le fazioni cittadine guelfe e
ghibelline». La sintesi istituzionale Lo schema interpretativo basato sulla
«sintesi istituzionale tra autorità politica e chiese vescovili» trova un
illustre antecedente nell'opera dello storico Giovanni Tabacco, cui si è
richiamato Varanini. «Premessa del problema - ha
sottolineato il docente dell'Università di Verona - è il fenomeno dei vescovi-podestà,
fra il 1180 e il 1240. Il ruolo politico del vescovo in molte città d'Italia va
riesaminato in un quadro più fluido e complesso di quanto non si pensasse fino
a qualche decennio fa, quando si poneva l'accento sulla strumentalizzazione
messa in atto dai poteri cittadini. Oggi si fa prevalere la dimensione
città sulla forma di governo, il che fa risaltare il consenso che il signore
ottiene intercettando i bisogni collettivi». Berardo Maggi da presule, avvia
diverse operazioni: tra le più significative va menzionato il riordino del
patrimonio ecclesiastico, che si concretizzò in una serie di inventari. Nelle
vesti di signore di Brescia (carica che ricopre dal 1298 al 1308, anno della
morte), si trova a gestire alcune questioni assai delicate e insidiose, a
cominciare dalla controversia con il Comune cittadino per le decime, riguardo
alle quali le magistrature urbane rivendicavano l'esclusiva competenza
giurisdizionale, e la vertenza con le comunità degli Umiliati, numerose e
potenti in città (aspetto, questo dei rapporti con gli ordini religiosi,
indagato da D'Acunto). Nell'ultimo decennio del 13esimo secolo, Berardo si
mostra in grado di rispondere positivamente alle esigenze di ordine e di
conciliazione di una società cittadina lacerata al suo interno. Due elementi
chiave sono costituiti anche dal confronto con Tebaldo Brusato (analizzato da
Citeroni), esponente della fazione guelfa che, proprio nel 1298, patrocina il
rientro dei fuoriusciti ghibellini e l'indizione di una generale
riconciliazione cittadina, e con Ottone Visconti (casato imparentato con la
potente famiglia dei Gambara), con cui il bresciano condivide (nonostante la
diversa origine del potere: Ottone era investito dal Papa) la tendenza a
trasformare la signoria in un tipo di supremazia fondata sui legami familiari e
sul sostegno di gruppi che gravitano attorno a tale contesto (argomento
dell'intervento di Bellini). Baronio ha posto in luce il fitto intreccio di
relazioni tra il Maggi, i meccanismi della macchina comunale e le fazioni cittadine.
Maggi va ricordato anche per l'intensa azione pastorale, in molte direzioni,
come nella ricostruzione o il restauro di edifici di culto (come nel
rinnovamento del Duomo Vecchio), il ripristino della disciplina e del decoro
nella osservanza regolare, il potenziamento dei canonici della cattedrale, il
favore agli eremitani di Sant'Agostino da lui insediati nella chiesa di San
Barnaba. Anita Loriana Ronchi
( da "Tribuna di Treviso, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Gli scienziati nei
panni di «giallisti» Celli e Mainardi alla Libreria Lovat Comune passione per i
polizieschi e gli animali «Quando lo scienziato veste i panni di scrittore» non
c'è da meravigliarsi se nascono dei romanzi polizieschi che hanno molto a che
vedere con gli animali. Esattamente come «Il gatto allo specchio» (Morganti
editore) di Giorgio Celli e «L'acchiappacolombi» (Cairo) di Danilo Mainardi. La
Libreria Lovat di Villorba oggi alle 18.30 presenta due autentiche celebrità
del mondo scientifico che hanno saputo uscire dai laboratori per divulgare, con
grande passione e chiarezza, la loro profonda conoscenza del mondo animale.
Giorgio Celli, docente di Entomologia (un ramo della zoologia) all'Università di
Bologna, è conosciuto dal grande pubblico per le sue trasmissioni televisive
Rai dedicate al mondo animale. Coltiva da sempre, accanto al suo lavoro di
scienziato, l'attività letteraria e il suo ultimo lavoro, edito nel novembre
2008, è la seconda indagine del commissario Angelo Michelucci,
poliziotto bolognese, dopo «II gatto del ristorante cinese». «Il gatto allo
specchio» è un giallo a forti tinte scientifiche, e propone una nuova
avvincente indagine del commissario che vive appartato dal mondo e si dedica
con successo ad antiche tecniche Zen di concentrazione mentale. Il figlio di un
illustre scienziato, Leo Santoni, chiede il suo intervento per far luce sulla
morte del padre, eminente esperto in biotecnologie. Invece Danilo Mainardi,
attualmente professore ordinario di Ecologia comportamentale all'Università Ca'
Foscari di Venezia, è presidente onorario della LIPU (Lega Italiana Protezione
Uccelli), dopo esserne stato per molti anni presidente nazionale. Ha
partecipato e partecipa tuttora a numerose trasmissioni televisive
specialistiche e collabora con molte testate nazionali ed internazionali. E'
autore di oltre 200 pubblicazioni, e questa sera parlerà del suo ultimo giallo
etologico «L'Acchiappacolombi». Qui un professore di etologia e Federico, il
suo migliore allievo, sono coinvolti in una serie di morti inspiegabili: le
vittime hanno tutte una passione per i colombi viaggiatori. Tutto inizia da un
biglietto anonimo, legato ad una zampetta di un colombo viaggiatore di
proprietà di uno studente di etologia. Dato che la polizia brancola nel buio,
il professore e Federico cercano tra i colombofili l'assassino. Informazioni:
Lovat telefono 0422/92697. (v.m.b.)
( da "Tribuna di Treviso, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Elena Francesca
Ghedini nel Consiglio Superiore per i beni culturali ROMA. Il Ministro per i
Beni e le Attività culturali Sandro Bondi, a seguito delle dimissioni di Cesare
De Seta, di Andrea Emiliani e Andreina Ricci dal Consiglio Superiore per i beni
culturali e paesaggistici ha provveduto alla nomina della padovana Elena
Francesca Ghedini (foto), di Emanuele Angelo Greco e di Marco Romano. Elena
Francesca Ghedini, sorella dell'avvocato e deputato di
Forza Italia Niccolò Ghedini, è professore ordinario all'Università di Padova e
direttore del Dipartimento di Archeologia. Greco è docente
all'Università di Napoli «L'Orientale». Romano è stato professore ordinario di
estetica della città nelle facoltà di Architettura delle Università di Venezia
e Genova.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 15 - Cultura
e spettacoli PRESENTAZIONE IN SALA AIACE A UDINE La presentazione de Il dottor
Sachs. Un medico ebreo in Friuli e la sua famiglia tra Otto e Novecento (Udine,
Kappa Vu, 2008) è in programma a Udine mercoledì 4 marzo, alle ore
( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
CORTENO. Una
trasferta di studio della facoltà di Medicina di Brescia Visite eccellenti nel
Museo Golgi Il Museo Golgi di Corteno ha suscitato anche l'interesse
della facoltà di Medicina dell'Università di Brescia. Nei giorni scorsi,
infatti, un gruppo di giovani futuri tecnici di laboratorio, accompagnati da
Piergiovanni Grigolato (docente di Anatomia patologica) e Maurizio Memo (che insegna
Neuroscienze) hanno visitato l'esposizione allestita nei tre piani
dell'immobile a fianco della parrocchiale che, fino agli anni '70,
ospitava il municipio e che conserva strumenti e documenti appartenuti allo
scienziato premio Nobel per la medicina nel
( da "Centro, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
I docenti dell'unica
scuola superiore di Francavilla fanno chiarezza sul futuro dell'istituto in
vista delle iscrizioni Il liceo scientifico Volta non è destinato a chiudere»
FRANCAVILLA. I docenti dell'Istututo scolastico Alessandro Volta (nella foto)
informano le famiglie dei ragazzi di Francavilla e dintorni che entro la fine
di febbraio devono iscriversi al primo anno delle superiori che «la notizia
della possibile chiusura del nostro liceo scientifico-linguistico è del tutto
infondata». La polemica esplosa nei mesi scorsi sulla stampa sulla possibilità
di separazione delle succursali di Ortona e Guardiagrele dalla sede centrale di
Francavilla dell'istituto Volta, ha provocato confusione tra le famiglie che
hanno studenti da iscrivere alle superiori, creando una situazione dannosa per
il liceo che rischia di vedersi diminuire le iscrizioni. è per questo che i
docenti dello scientifico-linguistico vogliono rimarcare che «il liceo di
Francavilla è l'unica scuola superiore di questa città e da anni assicura agli
alunni un sicuro livello di preparazione; ne fanno fede», ricordano, «i
successi nell'accesso agli studi universitari e il costante superamento di test
a concorsi di vario genere, nonché il mantenimento da parte degli studenti di
ottimi standard di prosecuzione negli stessi studi», affermano i professori.
«Il liceo è inoltre presente con attività extracurricolari ormai consolidate,
dai vari corsi e certificazioni in lingua straniera (inglese, francese,
tedesco, spagnolo) alla Giornata dell'Arte e della creatività, dai laboratori
di scienze (biologia e chimica), sempre molto frequentati, al giornale di
Istituto "Voci dal Volta", interamente redatto e stampato dagli
studenti, dal Cineforum ai corsi per il patentino, nonché al progetto
"Obiettivo università" per la preparazione ai test di accesso alle facoltà che lo
richiedono». I docenti ricordano che il liceo lavora per l'accoglienza degli
alunni provenienti dalle scuole medie ormai da anni in collaborazione con le
stesse scuole, e «lavora per l'orientamento all'università in
collaborazione con le facoltà degli atenei abruzzesi e con altre università e scuole di eccellenza come la Scuola Normale di Pisa e
Iuss di Pavia. Laddove altre cittadine dimostrano attaccamento alle istituzioni
scolastiche che assicurano continuità negli studi», fanno osservare concludendo
i professori del liceo Volta, «non si vede perché le famiglie di Francavilla
debbano rinunciare a conservare e potenziare l'unica scuola superiore della
città». Giuseppina Gherardi
( da "Messaggero Veneto, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il riconoscimento
conferito ieri a Torino Premio promosso da Federculture Cultura di gestione:
menzione speciale a Pordenonelegge.it Pordenonelegge.it, la Festa del libro con
gli autori, ha ricevuto una "Menzione speciale" nell'ambito della
quinta edizione del premio Cultura di gestione, il concorso indetto da Federculture
in collaborazione con il ministero per i Beni e le Attività culturali, la
Conferenza delle Regioni, l'Anci, l'Upi, Legautonomie, Legambiente, Cts-Centro
turistico studentesco e giovanile e il Comune di Torino. Il premio Cultura di
gestione nasce con l'intento di far conoscere le numerose esperienze
nell'offerta, valorizzazione e gestione del patrimonio e delle attività
culturali che si sono sviluppate partendo dal "basso", a opera di
Regioni, Province, Comuni, imprese e associazioni no profit. Lo scopo del
premio è quello di identificare, premiare e diffondere i progetti più
innovativi nelle politiche dello sviluppo locale, gli interventi di
valorizzazione del territorio, di promozione integrata dei beni culturali, le nuove forme di cooperazione pubblico-privato. Proprio
relativamente a quest'ultimo ambito, Federcultura ha deciso di assegnare a
Pordenonelegge.it la "Menzione speciale" per la sperimentazione di
modalità di gestione innovative. Il riconoscimento è stato conferito ieri nel
corso della cerimonia tenutasi nelle sale di Palazzo Madama a Torino.
Alla premiazione hanno partecipato molti rappresentanti delle istituzioni, dei
media e della cultura: il ministro ai Beni Culturali, Sandro Bondi e, tra gli
altri, Giovanni Minoli, Alain Elkann, Oliviero Toscani, Marcello Veneziani e
Philippe Daverio. Il premio Cultura di gestione è giunto alla quinta edizione.
Si tratta di un'iniziativa che negli ultimi anni ha messo in luce i progetti
più innovativi nelle politiche di sviluppo locale, gli interventi di promozione
integrata dei beni culturali, di valorizzazione del territorio, e attraverso di
essi ha disegnato una mappa dell'eccellenza e dell'innovazione nella cultura,
nel nostro Paese.
( da "Centro, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 33 - Cultura
e Spettacoli Marco Patricelli al Mediamuseum Questa mattina alle 11, nel
Mediamuseum di piazza Alessandrini a Pescara, sarà presentato il libro di Marco
Patricelli «Settembre 1943. I giorni della vergogna» edito da Laterza. Nel
libro sono raccontate le storie di due fughe, delle loro conseguenze e della
vigliaccheria di chi poteva agire diversamente. Le fughe sono quelle del re
Vittorio Emanuele III dal porto di Ortona e quella rocambolesca di Benito
Mussolini dalla prigione dove era stato rinchiuso, sul Gran Sasso. Tra il 9 e il 12 settembre
( da "Repubblica, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XI - Bologna
La protesta Presidente Aice contro Comune fa lo sciopero della fame Ateneo,
Sassatelli "taglia" gli sfidanti Propone sacrifici, ma per le altre facoltà.
"Non sono massone" L´ex preside di Lettere in corsa per il rettorato:
niente voti scambio ILARIA VENTURI Uno sciopero della fame per chiedere al
consiglio comunale di dare risposta ai problemi delle persone disabili,
accompagnato da una protesta quotidiana davanti al Comune. L´iniziativa è di
Giovanni Battista Pesce, presidente dell´Aice (associazione italiana contro
l´epilessia), che dalla mezzanotte di giovedì ha smesso di alimentarsi. «Chiedo
risposta - spiega Pesce - ai bisogni espressi, oltre un anno fa,
dall´istruttoria comunale per il superamento dell´handicap». Il presidente di
Aice, pretende un´assemblea pubblica che chiuda l´istruttoria e comunichi i
risultati ai cittadini, ma anche una «mappa» della disabilità a Bologna. Il
vicesindaco Giuseppe Paruolo, ieri ha scritto a Pesce comunicandogli che il 31
marzo l´istruttoria verrà chiusa, ma il presidente dell´Aice chiede impegni più
concreti. (ale. co.) TAGLI al personale, ma soprattutto nelle facoltà dei suoi
concorrenti. Uno stop alle possibili combine elettorali: si corre per fare il
rettore e basta, non per un posto da prorettore in cambio del proprio pacchetto
di voti al rush finale. E un inatteso outing accademico: «Non sono massone». In
una campagna per il rettorato fiacca e contraddistinta da molto fair play tra i
sei candidati in campo, Giuseppe Sassatelli parte lancia in resta. Agita le
acque, spariglia le carte, con una conferenza stampa nel suo dipartimento di
Archeologia. «Devo dire le cose che vanno fatte per salvare questo Ateneo dalla
crisi, non quelle che fanno guadagnare voti», dice. A pochi mesi dalle
elezioni, il professore di etruscologia, prima direttore del dipartimento di
Archeologia e sino all´anno scorso preside di Lettere, vuole così smarcarsi
dall´anonimato del candidato tra i tanti e rispondere all´inquietudine
del corpo elettorale sui tagli all´università.
Terreno su cui si giocano queste elezioni. «Io vi mostro che sono diverso e che
ho idee chiare, anche impopolari, per trovare soluzioni». Sassatelli punta alla
riduzione di almeno 300 docenti e altrettanti amministrativi nei prossimi anni,
con il blocco delle assunzioni già imposto dal governo, ma soprattutto
con il riequilibrio delle cattedre tra aree disciplinari. La chiama «opera di
bonifica culturale». Facendo i nomi dei settori dove gli squilibri sono più
marcati, «solo a titolo di esempio, per carità, chi pensa male non mi conosce».
«Un riequilibrio è necessario, quando ci ho provato a Lettere mi sono preso i
miei schiaffetti» confessa il docente. Poi i numeri,
che riguardano soprattutto i settori degli sfidanti (il chimico Braga, il
latinista Dionigi, il preside di Agraria Segrè): i docenti di Chimica organica
sono 62, dice, il triplo di quelli di Scienze delle Costruzione (11) e di
Tecnica delle costruzioni (12) insieme o dei docenti di Elettronica (22), il
doppio di quelli di Analisi matematica (35); Statistica e Scienza Politica
hanno lo stesso numero di docenti (33 e 35) «nonostante il diverso impatto a
livello nazionale e internazionale»; i docenti di Economia ed estimo rurale
sono il triplo di quelli di Genetica; gli italianisti (30) sono meno dei
docenti di greco e latino (32). «Negli ultimi 30 anni c´è stato qualcuno che ha
creato questa situazione ora insostenibile». Medicina si salva. «La Facoltà non
ha problemi di riequilibrio, il suo problema è che è stretta dalla morsa
dell´assistenza». Nel breve periodo Sassatelli propone di tagliare le spese,
per un anno. Dove? Prima di tutto nell´assetto organizzativo, in particolare
cita l´Azienda agraria, il Cesia, le consulenze esterne, la comunicazione, dove
«pare siano previsti 1,5 milioni». «Se poi fosse necessario tagliare la
ricerca, per salvare i dottorati si potrebbe per un anno rinunciare ai fondi
del 60%, ridurre i progetti strategici e fare un patto di solidarietà tra le
aree sui finanziamenti esterni». Poi l´affondo contro il chiacchiericcio
accademico che, «mi è stato riferito», lo vuole legato alla Massoneria:
«Auspico che non venga dato spazio a pettegolezzi e maldicenze, rivendico la mia
assoluta autonomia da partiti, sindacati, gruppi e consorterie. E per essere
più chiaro non sono mai stato massone come qualcuno cerca di insinuare».
Infine, la proposta di un accordo politico agli sfidanti: «Si corre per fare il
rettore, non altro» (come già annunciato da Dionigi quando si è candidato). E
quindi: «Intese sui programmi, ma non sugli incarichi». SEGUE A PAGINA V
( da "Stampa, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
La Fondazione
Rosselli: con 500 milioni di investimenti l'anno ricavi per 1,6 miliardi Forse,
in fondo, non è «Sprecopoli». O, almeno, non solo. Non ci sono solo i bilanci
chiusi sul filo del rasoio, i finanziamenti ridotti, i soldi gestiti non sempre
in modo impeccabile, la ricerca che avanza sulle spalle dei precari, i concorsi
della discordia, i baroni che non ne vogliono sapere di andare in pensione. C'è
dell'altro. C'è che l'Università costa, ma rende. Il triplo. Se ne sono accorti
i ricercatori della Fondazione Rosselli che hanno calcolato la ricchezza che
gli atenei torinesi generano sul territorio dell'area metropolitana torinese.
Risultati sorprendenti: ogni euro pubblico investito ne produce tre. E
l'assessore regionale all'Università Andrea Bairati ha buon gioco a dire che
«ricerca e conoscenza si dimostrano uno degli investimenti più redditizi, sia
dal punto di vista culturale che economico». Il calcolo è presto fatto. I
ricercatori hanno sommato tutte le voci che compongono il colosso-Università:
gli addetti e i loro stipendi, i posti di lavoro creati, i soldi immessi nel
circuito dai privati, le aziende che si appoggiano agli atenei per le consulenze,
quelle che aprono una sede negli incubatori. E, ancora, la ricchezza indiretta,
creata dal solo esistere delle università e di
chi le frequenta: le attività commerciali intorno alle sedi, gli affitti per
studenti e docenti, beni e servizi consumati da universitari e addetti. Morale:
un miliardo e 600 milioni di euro all'anno. Di questi, poco più di un miliardo
gravita intorno all'Università - che ha più studenti, più docenti e più
sedi - e 550 milioni intorno al Politecnico. Per contro, il totale degli
investimenti pubblici - statali, regionali, locali, europei - tocca quota 500
milioni l'anno. Facile dedurre che il saldo finale è ampiamente positivo. E
strappa un sorriso al rettore dell'Università Ezio Pelizzetti. Negli ultimi
tempi più volte ha battuto su questo tasto di fronte a chi criticava le troppe
sedi del suo ateneo. «Non dimentichiamo l'apporto all'immagine e all'economia
di quartieri e aree su cui insistono gli insediamenti universitari. Le nostre
120 sedi si traducono in motore economico proficuo per il territorio». Stesso
discorso per Francesco Profumo, magnifico del Poli: «Questo studio dimostra che
l'università paga anziché costare. Ed è un
investimento con un costo di base relativamente basso». L'Università è la
quarta «industria» dell'area metropolitana dopo auto, edilizia e alimentare. E,
aggiunge Profumo, «probabilmente ha una redditività maggiore delle altre tre,
se si guarda il rapporto con gli investimenti». Ecco perché anche Bairati sposa
il monito lanciato qualche giorno fa dal presidente della Repubblica
Napolitano: attenzione a tranciare i fondi per gli atenei. Del resto, negli
ultimi tre anni, il Piemonte ha agito in controtendenza rispetto al resto
d'Italia. La Regione ha investito oltre 353 milioni di euro, tra poli d'innovazione,
assegni di ricerca, accordi e piattaforme. In crescita anche i bandi di
ricerca: nel 2006 erano stati finanziati per 30 milioni di euro; l'anno
successivo sono passati a 60 milioni per salire a 75 nel 2008. «Abbiamo puntato
su energia, bio-tech e aerospazio. Speriamo che questi investimenti non solo
sostengano il nostro tessuto produttivo in questo momento di difficoltà ma lo
rendano più competitivo alla fine della crisi», spiega Bairati. Logico, con
queste premesse, guardare con timore al 2009, un anno di tagli massicci. «La
riduzione dei finanziamenti alle università creerà un
danno economico a tutto il territorio», analizza Bairati. «La giusta politica è
selezionare la qualità, non tagliare in maniera indistinta. Perché la
conoscenza è un buon investimento».
( da "Secolo XIX, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Eluana, il papà accusato
di omicidio la procura di udine: atto dovuto Con lui i tredici dell'équipe
medica. Cei contro i giudici, ma 26 docenti universitari cattolici spaccano il
fronte Udine. Il procuratore Antonio Biancardi lo ha definito un atto dovuto,
ma intanto Beppino Englaro e altre tredici persone sono state iscritte nel
registro degli indagati per omicidio volontario. Vittima Eluana, naturalmente,
la giovane donna che ha vissuto in stato vegetativo per diciassette anni e poi
è stata accompagnata alla morte dolce dall'equipe medica guidata dal neurologo
Amato De Monte. «Me lo aspettavo, sapevo che l'avviso di garanzia doveva
arrivare», ha commentato papà Beppino. E Biancardi: «L'iscrizione è avvenuta
solo in questi giorni per la necessità di separare le specifiche denunce dai
pur numerosissimi esposti, a volte deliranti, privi di rilevanza penale». Tra
le accuse più dettagliate quella del comitato Verità e Vita, tredici pagine con
nomi e cognomi che vanno dal padre di Eluana ai responsabili della casa di
riposo La Quiete di Udine. Non indagato invece il neurologo che ha avuto in
cura la donna dal primo momento, Carlo Alberto Defanti: «Mi sembra un'assurdità
colossale e un imbarbarimento della situazione», ha detto Defanti, «l'aver
aperto un'inchiesta quando c'è stato un provvedimento definitivo della Corte
d'Appello». Non è ancora finita, in realtà. Ieri è sceso in campo anche
Avvenire, il quotidiano della Cei presieduta dal cardinale di Genova Angelo
Bagnasco. Sulla vicenda di Eluana, scrive Avvenire, compreso il macabro
dettaglio delle foto scattate durante la sua agonia, assistiamo al «catenaccio
più impenetrabile». E quindi: «Mai visto tanta puntualità nell'amministrazione
della giustizia, tutto è stato ufficialmente e utilmente degradato come
privato. Eppure, per almeno dieci anni tutto era stato volutamente e
assolutamente pubblico» Un attacco durissimo, che non mancherà di sollevare
ulteriori polemiche per ingerenza della Chiesa negli affari dello Stato: il
procuratore generale di Trieste Beniamino Deidda, ora trasferito, aveva tuonato
durante i drammatici giorni dell'agonia che l'accompagnamento alla morte dolce
di Eluana stava semplicemente rispettando «una sentenza dell'autorità
giudiziaria». Del resto: non tutti gli uomini di fede sono drastici come la
Cei. Tarcisio Puntel, il parroco di Paluzza che ha celebrato i funerali di
Eluana, ha per esempio rimbeccato severamente il cardinale Barraghan, già noto
alle cronache per le sue teorie negazioniste sull'Olocausto. «Barraghan ha
detto che Beppino è un omicida - si è indignato don Tarcisio - e io dico che
apostrofare una persona in questo modo non è da cristiani. La verità va detta
fino in fondo, senza mezzi termini, ma nel rispetto reciproco». Ma sul
testamento biologico c'è divergenza anche tra i vertici della Chiesa italiana e
alcuni professori universitari cattolici, che stanno raccogliendo firme per una
lettera indirizzata al cardinale Angelo Bagnasco, nella quale sostengono che in
casi eccezionali alimentazione e idratazione possono essere sospesi. La missiva,
stilata da Carmelo Vigna dell'università Ca' Foscari di Venezia e Stefano Semplici dell'università Tor Vergata di Roma, doveva restare riservata ma è stata
pubblicata sul Foglio di mercoledì. Finora l'hanno firmata ventisei docenti.
«Crediamo che sia possibile - scrivono Vigna e Semplici - abbandonare i toni
arroventati della polemica cresciuta attorno al corpo di una donna,
rinunciare ai vocabolari violenti di chi si ostina a vedere assassini o barbari
dove ci sono solo uomini e donne che affrontano la sfida difficile del modo in
cui imparare a dire, e accettare, il loro ultimo così sia». Una lezione di
umiltà, quella di don Tarcisio e dei professori. «Proprio la Chiesa - si legge
ancora nella lettera - difende di fronte all'incalzare della tecnica il primato
della logica della cura e dell'accompagnamento. Dunque dell'attenzione a questo
individuo, alla sua sofferenza, alla sua libertà nell'affrontarla e sostenerla,
finché gli è possibile». Infine, «rifiutiamo l'idea che la richiesta di un
approfondimento e la verifica di una divergenza debbano essere risucchiate in
una logica partigiana di schieramenti e diventare occasione di inutili
protagonismi e lacerazioni». Per adesso, invece, cosìè: neanche dopo morta
Eluana trova pace. «Noi», ha spiegato ieri l'avvocato della famiglia Englaro
Vittorio Angiolini, «non abbiamo timori particolari e siamo tranquilli. Il
procuratore attende ancora i risultati degli esami tossicologici e fa il suo
lavoro, ma tecnicamente non c'è alcun imputato e la cosa è da tenere presente».
E intanto l'avvocato fiulano Vito Claut è stato condannato dal tribunale di
Lecco al pagamento delle spese legali a Beppino Englaro, il papà di Eluana, e
al curatore Franca Alessio. Claut aveva intentato causa nei confronti di
Beppino chiedendo che fosse revocato come tutore della figlia. Lo scorso 10
febbraio i giudici di Lecco avevano dichiarato il non luogo a procedere perché
cessata la materia del contendere, in quando Eluana era morta a Udine il giorno
prima, ma si erano riservati in merito al pagamento delle spese legali e ai
danni chiesti per "lite temeraria". Finale: l'avvocato friulano dovrà
pagare
( da "Stampa, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
IN SCENA L'Orchestra
Bruni diretta da Tappero Merlo eseguirà brani di Verdi «Fare cose d'arte è un
modo per conoscere questo granello d'universo nel quale ci è dato vivere», ha
scritto nei suoi appunti Piero Lerda, il pittore nato a Caraglio, nel 1927, e
morto nel
( da "Tirreno, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 4 - Pisa Il
nucleare sicuro? Si sperimenta a Pisa A Tombolo un team di scienziati lavora
per le centrali europee CARLO VENTURINI PISA. Immerso nella pineta di Tombolo,
c'è il quartier generale dei laboratori dell'Università di Pisa che si occupano
di sicurezza delle centrali nucleari. Lì, nel laboratorio Scalbatraio, grazie
all'attività coordinata dal professor Giuseppe Forasassi, si testano i fusti
per le scorie nucleari di mezzo mondo. E prima del referendum nel 1987, quella
porzione di pineta fibrillava di attività per le nostre centrali. Da una torre
di caduta alta dieci metri, ancora oggi si lanciano fusti per le scorie
nucleari su un bersaglio di cemento armato. Poco più in là, in un capannone,
c'è un forno "a carro" dove, dopo dieci ore di riscaldamento, la
temperatura arriva a quegli 800 gradi che avvolgono il fusto per circa 30
minuti. Nello stesso capannone c'è un altro macchinario che simula colpi di
proiettili e lancio di razzi verso il fusto. Vicino alla torre di caduta,
adagiati su una piattaforma, due container di 20 tonnellate, aspettano l'ora
del test. In un angolo del piazzale del laboratorio Scalbatraio, c'è poi un
pannello che il professor Forasasssi dice essere un componente di
refrigerazione dell'involucro delle centrali nucleari di quarta generazione,
quelle rispetto a cui Francia e Italia hanno firmato l'accordo pochi giorni fa.
Accanto ai test meccanici, ci sono altri aspetti che fanno sì che Pisa sia il
crocevia della sicurezza nucleare europea. Innanzitutto, il professor Forasassi
è il presidente del consorzio Cirtel che riunisce tutte le università
italiane che hanno specifiche competenze nel campo nucleare. Sempre la nostra
Università con il professor Forasassi è nel board - cioè ai vertici - dell'Enen
(European nuclear engineering network), il più importante organismo europeo,
con sede in Francia, di preparazione ed omogeneizzazione del sapere sul
nucleare. «I primi quattro studenti che hanno ricevuto il certificato dell'Enen
sono usciti dall'ateneo pisano», dice con comprensibile orgoglio Forasassi. «Ma
quanto tempo abbiamo perso! Quante risorse! Quanti cervelli della nostra
Università sono finiti in Paesi dove il nucleare ha proseguito la sua corsa».
«Ho allievi che lavorano negli Usa - continua Forasassi -, in Francia, in
Corea, in Argentina. Negli anni d'oro del nucleare in Italia, infatti, si
sfornavano 300 ingegneri nucleari all'anno, si arrivò ad avere complessivamente
qualcosa come 5mila ingegneri nucleari». Già nel 2007 - rivela
il docente - dopo le prime dichiarazioni del ministro Scaiola sono riprese
le iscrizioni ai corsi di ingegneria nucleare che oggi è stata ribattezzata
Dipartimento di ingegneria meccanica nucleare e della produzione. Così come,
con il Governo Berlusconi, sono ripresi i finanziamenti italiani su progetti
sul nucleare. «Finora - dice il professore - abbiamo goduto di
finanziamenti esteri, comunitari oppure abbiamo firmato contratti con colossi
dell'energia». In molti non sanno ad esempio che l'Unione europea commissionò
proprio all'Università di Pisa, quale unico soggetto, un compito delicatissimo,
quello cioè di analizzare ed aggiornare gli standard di sicurezza di tutti gli
impianti nucleari dell'Europa dell'Est, del Caucaso e dell'ex Unione Sovietica.
Non stiamo parlando di 20 anni fa, ma del 2004. Come dire che, in termini di
sicurezza, l'Università di Pisa insegna e fa scuola nel mondo. Il professor
Forasassi dà una stoccata a quanti sostengono che le centrali nucleari che si
faranno in Italia sono vecchie. E spiega: «Come fanno a sostenere queste tesi
se ancora oggi ce ne sono in costruzione una sola in Finlandia e un'altra in
Francia?». Il professor Forasassi ha evidentemente ancora impressa la caccia
alle streghe dopo il referendum del 1987. «In questi 22 anni - rilancia
Forasassi - con lo stallo del nucleare in Italia, abbiamo bruciato risorse
economiche per un ammontare pari a due leggi finanziarie». E lo dice mostrando
alle sue spalle un recipiente alto
( da "Tirreno, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 4 - Pisa
Forasassi: «Serve una nuova generazione di studiosi» PISA. Chi è il professor
Giuseppe Forasassi? Descrivere il suo curriculum ed elencare la lista di
pubblicazioni che ha fatto su riviste scientifiche, è impresa ardua. Ma basti sapere che il docente è
presidente del consiglio aggregato del corso di laurea in ingegneria nucleare
ed è da anni un'autorità riconosciuta nel settore del nucleare all'interno
della comunità scientifica, tant'è che è presidente del Cirten, un consorzio
interuniversitario che comprende prestigiosi politecnici come quello di Milano,
Torino, Palermo, Padova, e l'Università di Roma La Sapienza. Forasassi è una
persona combattiva, ma senza trascendere mai nell'emotività, come quando ci
dice: «L'Università di Pisa è pronta a prendere il testimone del nuovo sviluppo
dell'energia nucleare in Italia, anche perché in realtà non lo abbiamo mai
abbandonato ma solo custodito gelosamente ed aggiornato grazie a rapporti
internazionali». Ma sempre Forasassi ammette: «Non abbiamo tantissimo tempo per
preparare una nuova generazione di scienziati italiani per il nucleare, ma le
notizie che arrivano dal governo, sin dal suo insediamento, hanno già
incrementato le fila delle iscrizioni ad ingegneria nucleare». «La nuova
energia ha bisogno di capelli giovani e non di capelli bianchi», dice il
professore indicando i suoi. C.V.
( da "Stampa, La" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
ALBENGA INIZIATIVA
DELL'ISTITUTO INTERNAZIONALE DI STUDI LIGURI "Il Primo Rinascimento tra
Savona e Albenga" Oggi incontro con il Sovrintendente Massimo Bartoletti
[FIRMA]ROMANO STRIZIOLI ALBENGA «Storia, arte ed economia nella Liguria del
Cinquecento» è il tema a cui si richiamano, direttamente o indirettamente, le
sette conferenze storiche organizzate dal 24 gennaio al 14 marzo dall'Istituto
Internazionale di Studi Liguri, presieduto da Cosmo Costa. Sono ormai una
tradizione albenganese gli incontri dell'Istituto che si svolgono, nei
pomeriggio del sabato (con inizio alle 16,30) presso la sede dello stesso
Istituto in palazzo Peloso Cepolla (accanto alla Museo Navale Ingauno). La
serie di conferenze, coordinate con competenza e precisione da Josepha Costa Restagno,
tendono ad approfondire e ad illuminare periodi storici relativi alle terre di
Liguria. Ne sono relatori docenti universitari che
apportano, con i loro studi, le più avanzate conoscenze. Gli incontri sono
stati sinora seguiti da un pubblico numeroso e competente. Questo pomeriggio
previsto un intervento di Massimo Bartoletti, Soprintendente ai Beni artistici
della Liguria, che parlerà sul tema «Primo Rinascimento tra Savona e Albenga».
Nei precedenti incontri, Giuseppe Felloni, dell'Università di Genova, ha
relazionato su «Il secolo d'oro delle finanze genovesi in Europa»; Luca Lo
Basso, dell'Università di Genova, ha parlato su "Guerra e commercio nel
Mar ligure del XVI secolo; Furio Ciciliot, della Società savonese di Storia
Patria, ha tenuto una applaudita conferenza sull'argomento «Navigatori liguri
nelle grandi scoperte geografiche»; Valeria Polonio, dell'Università di Genova,
ha sviluppato il tema «Contrasti e innovazioni nella chiesa cinquecentesca».
Per concludere il ciclo delle sette conferenze mancano ancora gli appuntamenti
con Simona Paggi ("Passando un giorno dalla detta butega.": parlano
gli argentieri liguri del secolo XVI") e Ennio Poleggi ("Le Strade
Nuove di Genova e il sistema dei 'Rolli'"). Al termine delle conferenze si
effettueranno visite guidate sui luoghi di cui si è trattato durante il ciclo
culturale: per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere all'Istituto
(0182-51215).
( da "Secolo XIX, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
DeRose e campagna,
sabato a tinte jazz count basie & borgoclub IL PIANO jazz non si coniuga
solo al maschile. Se in passato era stato il canto l'unico ambito in cui si era
dispiegato il dominio femminile, al giorno d'oggi sempre più sono le artiste
che in ambito jazzistico si affermano non solo in virtù della loro ugola ma per
il talento nel suonare uno strumento o dirigere un'orchestra. Una
considerazione che fa subito a pensare a Carla Bley e Maria Schneider, famose
arrangiatrici e conduttrici di big band, o a celebri pianiste come Geri Allen,
Patricia Barber, Diane Schuur, Lynne Arriale, Eliane Elias, la nostra Rita
Marcotulli e quel fenomeno di vendite che risponde al nome di Diana Krall.
Sulla scia di costoro arriva a Genova Dena DeRose (nella foto),
pianista-cantante americana che, accompagnata dal contrabbassista Giovanni
Sanguineti e dal batterista Alessandro Minetto, si esibirà stasera alle 220 (
prima consumazione a 10 euro) al Count Basie, il locale di vico Tana, a metà di
via Balbi. Accostatasi allo strumento secondo un'impostazione classica, Dena
DeRose ha virato progressivamente verso il jazz, grazie anche all'ascolto di
Count Basie e del suo swingante repertorio. Trasferitasi a New York, fu agli
inizi degli anni Novanta che l'artista americana iniziò a tempo pieno una
carriera che l'avrebbe portata a suonare con maestri quali Ray Brown,
contrabbassista di Oscar Peterson, il trombettista Clark Terry, i sassofonisti
Benny Golson e Phil Woods e a esibirsi in importanti festival e sale da
concerto. Influenzata da Carmen McRae, Shirley Horn, Geri Allen, Kenny Barron,
dotata di un timbro vocale alla Anita O'Day e in possesso di una tecnica
pianistica fluente ed elegante, Dena DeRose ha al suo attivo diversi dischi che
spaziano dal duo al quartetto. Tra le sue ultime incisioni si segnalano
"Live at Jazz Standard - Volume 1 e 2", registrazioni dal vivo in cui
la pianista affronta, con il suo trio formato da Martin Wind al contrabbasso e
Matt Wilson alla batteria, un repertorio che spazia da Jobim a Monk, dagli
standard a "Imagine" di John Lennon, "A night in
Claremont", in quartetto, e "The Nearness of Two", che
testimonia la performance tenuta il 14 luglio 2006 nell'ambito del festival
jazz di Ancona al fianco del trombettista Marvin Stamm, già membro
dell'orchestra di Stan Kenton, Woody Herman, Thad Jones e Mel Lewis, nonché
partner, in ambito pop, di Barbara Streisand, Paul McCartney e Paul Simon.
Stessa serata anche per il concerto in programma al Borgoclub di via Vernazza a
San Martino (21.30, ingresso con tessera a 15 euro) dove il protagonista sarà
il sassofono di Michael Campagna, supportato dal contrabbasso di Aldo Mella e
dalla batteria di Luigi Bonafede, impegnato anche al piano. Nonostante il
cognome italianissimo, Michael Campagna è cresciuto in Florida, laureandosi in
ambito musicale all'Università di Miami. Notevole la lista dei musicisti con i
quali il sassofonista americano ha avuto l'onore di condividere il palco: si va
da colleghi di strumento George Garzone e Dave Liebman a Charlie Haden, Ben
Riley, Jimmy Heath, Randy Brecker, Maria Schneider e, per citare alcuni artisti
italiani, Dado Moroni, Piero Leveratto, Andrea Pozza, Riccardo Fioravanti. Degno di nota anche il fatto che sia stato invitato a suonare al
Village Vanguard e al Birdland, storici locali newyorkesi in cui si sono
esibite le leggende del jazz. Docente attualmente di sassofono jazz presso il
conservatorio Niccolò Paganini, Michael Campagna nel
( da "Borsa e Finanza" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
ATTUALITÀ
Tre-people: strumenti ibridi che non sono obbligazioni Spunta a sorpresa una
terza tipologia mista. Ma non è chiaro se sarà aperta al retail. Resti
(Bocconi) mette in guardia: «Sono prodotti ad alto rischio» di Stefania
Pescarmona - 28-02-2009 TREMONTI/2 Li potremmo chiamare «Tremonti people»,
ossia la terza tipologia di obbligazioni subordinate emesse dalle banche
quotate per rafforzare il proprio capitale di vigilanza che
possono essere sottoscritte tanto dal Tesoro quanto dai privati. Una novità
dell'ultima orache ha già suscitato le attenzioni del «retail», anche se sono
più gli interrogativi che le certezze. «Si tratta di Tremonti bond misti
pubblico/privato», spiega Andrea Resti, professore di economia degli
intermediari finanziari all'Università Bocconi di Milano e direttore del
Carefin (Centre for Applied Researce in Finance), che però mette in
guardia i lettori dalla rischiosità intrinseca di questi prodotti. «Non è ancora
chiaro se questi prodotti potranno giungere fino al mercato retail ma,
ammettendo che sia così e anche ipotizzando che non ci siano conflitti di
interesse con la rete bancaria che li vende al pubblico - prosegue Resti - i
lettori devono sapere che non si tratta di semplici obbligazioni bancarie. Sono
invece degli strumenti ibridi, molto rischiosi per i piccoli investitori,
adatti invece agli istituzionali, come per esempio i fondi comuni di
investimento, oppure le compagnie assicurative, o ancora i fondi sovrani».
Stando al decreto varato lo scorso 25 febbraio dal ministro dell'Economia,
Giulio Tremonti, se le banche scelgono di avvalersi di questa terza tipologia
di Tremonti bond, almeno il 30% dell'ammontare complessivo dell'emissione dovrà
essere acquistato da soggetti privati, quindi al Tesoro andrà non oltre il 70%
restante. Bisogna aggiungere poi che di questo 30% di privati ammessi alla
danza dei Tremonti bond, il 20% dovrà essere costituito da soggetti diversi
dagli azionisti della banca che, al momento dell'emissione delle obbligazioni,
detengono più del 2% del capitale dell'istituto. RISCHI. Ma torniamo ai rischi,
«essendo degli strumenti ibridi, inizialmente il tasso è fisso, ma poi la
retribuzione è agganciata ai dividendi degli emittenti. La banca - spiega Resti
- potrebbe anche decidere di sospendere il pagamento della cedola, o
addirittura cancellarla, se i profitti realizzati sono insoddisfacenti. Mentre
il valore di rimborso potrebbe essere anche abbattuto dalle perdite delle
banche stesse». Ecco spiegato il perché questi strumenti hanno una
remunerazione più alta rispetto alle semplici obbligazioni bancarie. «Ma più
bassa rispetto alle altre due forme di Tremonti Bond. Gli interessi che
verranno corrisposti - prosegue Resti - sono legati infatti al rendimento del
Btp a 30 anni, maggiorato di 200 punti percentuali, mentre negli altri due
casi, per arrivare a una cedola compresa in un range di 7,5-8,5%, l'incremento
è di 300 punti base». Modalità che ha ottenuto così l'ok della Commissione europea
per scongiurare l'ipotesi di aiuto di Stato. RISPETTO DELLA CONCORRENZA. C'è
poi un'ultima condizione: il rispetto della concorrenza. «L'emissione di bond
di terzo tipo si può fare solo se le condizioni sono in linea con quelle del
mercato e non sono tali da alterare gli incentivi degli investitori privati»,
conclude Resti, che in ogni caso non crede che si possa arrivare a uno scontro
aperto con la Commissione. Il decreto che attua l'articolo 12 delle norme
anticrisi non prevede esplicitamente un limite alla sottoscrizione pubblica dei Tremonti bond. Il premier Berlusconi ha parlato
più volte di 10-12 miliardi a disposizione delle banche. Ipotizzando anche che
l'intervento dei privati si vada a sommare a quello dello Stato e, non sia
soltanto il 30% dell'ammontare complessivo, è difficile pensare che l'emissione
dei «Tremonti people» possa creare concorrenza ai titoli dell'area euro. Se per
esempio analizziamo solo il mercato domestico, stando ai dati dell'Abi, a
gennaio
( da "MF Sicilia" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
MIFI Sicilia
sezione: Sicilia Cultura & Denaro data: 28/02/2009 - pag: 7 autore: di
Francesco Mangiapane tre giorni di confronto tra studiosi a palermo Vero e
falso come categorie per interpretare il mondo Cosa è il falso, cosa il vero?
Al giorno d'oggi si può ancora distinguere, separare ciò che è autentico dalla
sua copia? Ha ancora senso un'operazione di tal fatta? Di questo si è discusso
a Villa Zito, sede della Fondazione Banco di Sicilia, per la tre giorni del
convegno internazionale ''Falso e Falsi? promosso dal dipartimento Danae dell'università di Palermo e dalla facoltà di scienze della
formazione. Studiosi, esperti di ambiti disciplinari diversi, dalla filologia
all'informatica, dalla semiotica alla storia dell'arte e alla letteratura, si
sono ritrovati d'accordo che il vero e il falso valgono come figure retoriche.
Ciò di cui si può ?parlare?, pertanto, sono le strategie che, attraverso prove
e riprove, autenticazioni e contraffazioni, ci legano, costruiscono la nostra
socialità e la muovono. Quello che serve è, così, non tanto decidere sulla
verità (ognuno dovrebbe decidere per sé), ma quanto riflettere su quali siano
le dinamiche che portano alla costruzione di un effetto di vero: queste
dinamiche sono per definizione interdisciplinari, comuni, intersecando
inevitabilmente ambiti e situazioni totalmente diverse. A questo proposito,
proprio nel corso del convegno, Luisa Scalabroni, docente di
semiotica delle arti all'università di Palermo, notava come le procedure di falsificazione messe in
luce nel campo della storia dell'arte potessero perfettamente spiegare quel
falso documento appena smascherato nel capoluogo siciliano da Matteo Mandalà,
anche lui relatore nell'incontro e docente di lingua
e letteratura albanese, a fondamento della identità arbëreshë e di
rimbalzo di quella albanese. A partire dalla costruzione di racconti autentici,
ha, invece, sottolineato lo studioso, si costruiscono gruppi, addirittura
popoli, orgogli etnici, bagarre politiche, guerra e pace. Salvo poi prendere
atto che tutte le culture, tutte le parti in causa sono, per definizione
''bastarde'', frutto dell'incrocio fondamentale che fonde vero e falso in un
garbuglio inestricabile. Può allora benissimo capitare che tre allegri
ragazzotti decidano di fare uno scherzo, mettendo alla prova la linea
evanescente che separa il vero dal falso, buttando nei fossi di Livorno, tre
teste scolpite con il Black&Decker: come sia andata a finire è ormai
storia. Allora nella società mediatizzata dei nostri anni come è possibile
mantenere ferma la bussola, senza cadere nell'inganno? Ricorda il semiologo
Omar Calabrese che l'arte contemporanea ha ripreso con forza il trompe l'oeil
come genere espressivo proprio per segnalare l'inganno, la potenza dei
meccanismi di costruzione della realtà al giorno d'oggi. Ancora adesso, più che
mai, si deve ?Imparare da Las Vegas? che i falsi sono la verità delle nostre
metropoli. Un convegno di questo genere serve, allora, nella vita quotidiana:
sommersi, come lo si è al giorno d'oggi, dalla retorica mediatica di leader e
predicatori in possesso di verità ?oggettive? e inconfutabili, si può sempre,
confortati dal buon auspicio degli studiosi in cossesso, conservare il
privilegio di alzare lo sguardo, guardare con sufficienza, accennare un sorriso
enigmatico e proseguire nelle proprie faccende.
( da "Eco di Bergamo, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
La riscoperta delle
cattedrali sepolte --> Ecco come rendere visibili al pubblico i resti degli
antichi edifici scoperti sotto il Duomo: studiosi a confronto Sabato 28
Febbraio 2009 TERZA, pagina 41 e-mail print Rodolfo il Glabro, monaco
dell'abbazia borgognona di Cluny, ricorse a una bellissima immagine per
descrivere la costruzione di nuove basiliche, agli inizi dell'XI secolo: «Ogni
popolo della cristianità - egli scrisse - faceva a gara per averne una più
bella. Pareva che la terra stessa, come scrollandosi e liberandosi della
vecchiaia, si rivestisse tutta di un candido manto di chiese». A questa «rete»
di chiese cattedrali e abbaziali, che costituisce un tratto essenziale
dell'urbanistica e più in generale della cultura europea, si rifanno in un certo
senso le due giornate di studio su «La Cattedrale antica di Bergamo. Le nuove
scoperte fra tutela e valorizzazione», promosse dalla Parrocchia di
Sant'Alessandro Martire in Cattedrale e dal Museo Adriano Bernareggi in
collaborazione con la Diocesi, con la Soprintendenza per i Beni archeologici
della Lombardia e con le Soprintendenze per i Beni storici, artistici ed
etnoantropologici e per i Beni architettonici e paesaggistici per le province
di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Lodi, Pavia, Sondrio, Varese. Ieri mattina,
nella Sala Alabastro del Centro congressi Giovanni XXIII, i relatori hanno
dapprima fatto il punto su ciò che è stato scoperto nel corso dei lavori di
scavo e restauro del Duomo, a partire dal 2004, per poi descrivere le
esperienze di recupero, valorizzazione e apertura al pubblico dei siti di altre
cattedrali ed abbazie italiane ed europee. Che cosa si vorrebbe ottenere, con
questo confronto a distanza? «Ciò che si è rinvenuto sotto l'attuale Duomo di
Bergamo va al di là delle più ottimistiche aspettative iniziali», spiega il
professor Saverio Lomartire, docente di Storia dell'arte medievale all'Università del Piemonte
orientale, che coordinerà la tavola rotonda di questa mattina. «A me - prosegue
-, in collaborazione con i colleghi Adriano Peroni, docente emerito
dell'Università di Firenze, e Giovanni Romano, dell'Università di Torino, è
stato chiesto di fornire una consulenza sul migliore modo per valorizzare
questi reperti. La nostra opinione è che, progettando un percorso
museale sotto l'attuale basilica, non si debba partire da zero: è più
ragionevole fare tesoro di altre esperienze, alla ricerca di un sottile
equilibrio tra il rigore scientifico nell'allestimento e la necessità di
rendere questi ambienti effettivamente fruibili dal pubblico». Ieri, il
convegno si è aperto con un indirizzo di saluto del sindaco Roberto Bruni,
mentre il vescovo ausiliare emerito di Bergamo Lino Belotti ha spiegato come il
vescovo Roberto Amadei abbia sostenuto con forza, a suo tempo, l'idea di una
campagna di scavi estesa all'intera area dell'odierno Duomo: nella basilica
verrà perciò collocata, come segno tangibile di gratitudine, una lapide con un
testo latino che riportiamo in traduzione in questa pagina. Successivamente,
introdotti da Adriano Peroni, hanno preso la parola Umberto Spigo,
soprintendente per i Beni archeologici della Lombardia, Maria Fortunati
(direttore archeologo della stessa Soprintendenza), la dottoressa Emanuela
Daffra (che ha studiato in particolare gli affreschi ritrovati nel corso degli
scavi) e Giuseppe Napoleone (della Soprintendenza per i Beni architettonici e
del paesaggio di Milano), che ha riferito sulle scelte architettoniche adottate
nel cantiere. «La scoperta più importante - ha affermato la dottoressa
Fortunati - concerne due edifici antichi, una basilica paleocristiana e
un'altra romanica, su cui si è stato costruito il Duomo attuale. Abbiamo anche
capito che la Basilica di San Vincenzo, sottostante alla moderna Cattedrale di
Sant'Alessandro, non era affatto di dimensioni modeste, come si era finora
pensato: al contrario, doveva essere maestosa e riccamente decorata». La
dottoressa Emanuela Daffra, da parte sua, si è soffermata sulla scoperta forse
più suggestiva, il muro di un'iconostasi con affreschi del XIII secolo, raffiguranti
i santi Giovanni Battista, Pietro, Bartolomeo, Caterina e Anna con la Vergine e
il Bambino, mentre le relazioni del pomeriggio, coordinate da Giovanni Romano,
hanno avuto per tema tre esempi di scavi condotti sotto i pavimenti di
altrettante cattedrali italiane. Alessandro Bagnoli (della Soprintendenza per i
Beni storici, artistici ed etnoantropologici di Siena e Grosseto) ha proiettato
alcune immagini degli splendidi affreschi rinvenuti in un locale sottostante il
Duomo senese di Santa Maria Assunta. Enrico Cavada (della Soprintendenza per i
Beni archeologici del Trentino) ha parlato dei lavori compiuti nel Duomo di
Trento per recuperare l'antica Basilica di San Vigilio, che ora costituisce una
sezione esterna del locale Museo diocesano e rientra in un più ampio progetto
archeologico denominato «Tridentum sotterranea». L'architetto Maurizio Momo,
del Politecnico di Torino, a sua volta ha descritto il Museo Diocesano ospitato
nella chiesa inferiore del Duomo torinese di San Giovanni Battista. In seguito,
i partecipanti al convegno (numerosissimi) hanno anche potuto visitare in
anteprima gli scavi (che potrebbero già essere aperti al pubblico nel prossimo
autunno). Questa mattina, sempre al Centro congressi Giovanni XXIII, sono
previsti, coordinati da Gisella Cantino Wataghin (Università del Piemonte
orientale), gli interventi dell'archeologo svizzero Jean Terrier su «La
Cattedrale di Ginevra», di Christian Sapin su «L'abbaziale di Saint-German di
Auxerre», in Francia, e di Julia Beltrán de Heredia su «La Cattedrale di
Barcellona». Seguirà una tavola rotonda su «Prospettive per la valorizzazione
della Cattedrale antica di Bergamo alla luce degli esempi italiani e
stranieri». Giulio Brotti 28/02/2009 nascosto-->
( da "Italia Oggi" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
ItaliaOggi sezione:
Marketing Oggi data: 28/02/2009 - pag: 13 autore: Invernizzi: un modo per
selezionare i consulenti «E' un tema importante per la professione, non solo
per la congiuntura economica che viviamo. Credo si tratti della crescente
rilevanza che i processi di comunicazione hanno assunto nella vita dell'impresa
e nella gestione delle decisioni più strategiche». Per
Emanuele Invernizzi, docente di economia e tecnica della comunicazione aziendale presso
l'Università Iulm di Milano, la misurazione dei risultati e dell'efficacia di
un intervento di relazioni pubbliche è un passaggio necessario. «E' un fenomeno
tipico del processo di consolidamento di qualsiasi professione. E'
venuto il momento anche della comunicazione e delle pr». Già da tempo la pubblicità
commerciale si misura con questo tema, a conferma del fatto che sempre più le
imprese, tanto grandi quanto medio-piccole, vogliono toccare con mano quali
siano stati i ritorni dell'investimento sostenuto. Quali sono gli strumenti più
efficaci? «Si va dagli indicatori più semplici come gli output (le uscite sui
giornali, ndr), dove quello che premia sono per esempio le dimensioni delle
citazioni e degli articoli sulla stampa, fino a quelli più sofisticati degli
outgrowth, dove si valuta il contributo che la comunicazione ha avuto nella
crescita reputazionale di un'impresa, di una marca e di un prodotto», spiega
Invernizzi. In una congiuntura economica non facile come quella che stiamo
attraversando, i risultati raggiunti sono il mezzo per una selezione tra le
moltissime proposte di consulenza che si affacciano sul mercato. «Spesso esiste
una forte distanza tra la necessità di comunicazione di un'impresa e le
soluzioni che vengono proposte loro da agenzie e consulenti. La misurazione dei
risultati è la punta di un processo inarrestabile di specializzazione e
crescita professionale per entrambe le parti. Insomma, una sfida che è bene
cogliere».
( da "Messaggero, Il (Viterbo)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 28 Febbraio
2009 Chiudi di CARLO MARIA PONZI «Il Venerabil Monastero e chiesa
rispettivamente di Santa Rosa di Viterbo è situato nella Parrocchia di San
Marco e confina, da una parte con le Mura Castellane, che corrispondono verso
la strada detta d'Arcione, dalla parte laterale con la Clausura del Venerabil
Monastero di SS. Simone e Giuda, dall'altra parte con li Beni del Sig. Adriano
e Domenico Gnazza e strada pubblica». Si apre con questa descrizione
topografica L'inventario di tutti i beni, mobili, stabili, semoventi, frutti,
rendite, ragioni, azioni e pesi di qualsivoglia sorte del Venerabil Monastero
di Santa Rosa della città di Viterbo, sotto la Parrocchia di San Marco, fatto
il 27 del mese di luglio 1727, che l'associazione culturale "Archeotuscia
onlus" ha provveduto a ristampare in anastatica col sostegno di un folto
pool di istituzioni pubbliche, istituti di credito e altre associazioni
L'inventario: un prezioso documento che ci consente di
analizzare in presa diretta «la fotografia - annota Alfio Cortonesi, docente di Storia medievale all'Università della Tuscia - dello stato
patrimoniale del monastero agli inizi del XVIII secolo, che fornisce, in
aggiunta, ragguagli interessanti circa gli assetti colturali e le pratiche
agricole in uso nelle campagne viterbesi del tempo». L'inventario è
diviso in quattro sezioni. Nella prima, accanto alla descrizione del monastero
in parte sopra citata, c'è l'elenco delle «suppellettili della sagrestia»;
nella seconda, vengono raggruppate le entrate e le rendite; nella terza, i beni
immobili di natura fondiaria e abitativa dislocati in città o nelle immediate
vicinanze; nella quarta, c'è l'elenco le somme di denaro e i quantitativi di
prodotti dovuti dal monastero. Ma un'ulteriore particolarità del codice è
rappresentata dalle illustrazioni floreali e ornitologiche «eseguite - spiega
Simona Rinaldi, docente di Storia delle tecniche
artistiche nell'ateneo viterbese - dal canonico Giovanni Antonio Penna che
rappresentano un suggestivo esempio di un'arte della tradizione già antica,
risalente almeno al XV secolo». Nel volume i contributi anche di Tiziana
Parenti Michelini ("Trattatelo sui fiori ritratti nelle tavole
dell'inventario") di Noris Angeli ("Giovan Antonio Penna"), di
Valentina Berneschi (glossario).
( da "Eco di Bergamo, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
la lettera Io, laico
gli sono grato Ha dato l'esempio --> Sabato 28 Febbraio 2009 CRONACA, pagina
20 e-mail print Ho conosciuto il vescovo Roberto Amadei nel lontano 1992, pochi
mesi dopo essere stato eletto segretario generale della Cgil bergamasca. Andai
a trovarlo, accolti e accompagnati da don Gervasoni, assieme ai colleghi di
Cisl e Uil, alla vigilia di Natale per porgergli gli auguri e per consegnargli,
come normalmente si usa fare in tali occasioni, un piccolo dono (mi pare un
libro). Credo fosse la prima volta che un segretario della locale Camera del
Lavoro si recava, anche se solo per un atto, semplice e privo di significati
particolari, in «missione» in Città Alta. Parlammo quasi solo noi di cose del
lavoro. Alla fine, scusandosi del poco sapere, con voce quasi schiva e con fare
timido (almeno cosi mi parve) ci disse cose che dimostravano la profonda
conoscenza della società bergamasca oltre che la volontà di intervenire, per
quanto possibile, per correggerne le storture inique che pure la segnavano.
Credo di poter affermare che, pur non facendolo per niente pesare, ci diede una
bella lezione. Pur non essendo allora, né essendolo diventato oggi, un assiduo
frequentatore degli ambienti ecclesiastici e cattolici (ero e rimango non
praticante e profondamente laico) ho avuto modo di incontrare, di parlare e di
ascoltare, anche in assemblee di lavoratori (come alla
Dalmine nei difficili momenti del passaggio di proprietà dal pubblico al
privato) in varie altre occasioni monsignor Amadei. Sempre ho avuto la netta
sensazione, anzi, tratto l'idea, di incontrare e ascoltare un uomo dai grandi
principi, profondamente consapevole del suo ruolo e della sua funzione ma anche
e soprattutto, convinto che il fare valga, molto spesso se non sempre,
più della pur importante parola. L'esempio sopra tutto. Credo sia di questo,
l'esempio sopra tutto, che l'uomo d'oggi, spesso solo e disorientato per il
venir meno di grandi valori, abbia bisogno. Vorrei esprimere apprezzamento per
la persona di fede che non si è mai dimenticata d'essere figlio del suo
tribolato tempo. Ho sempre pensato, da laico convinto, che la ragione venga un
gradino sopra la fede. Penso però anche che uomini come il vescovo Amadei, con
il loro lavoro, la loro intelligenza, il loro costante impegno, rendano
superabile l'apparente inconciliabilità delle «due fedi». Giovanni Barbieri ex
segretario provinciale Cgil 28/02/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Metropolitana)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato
28 Febbraio 2009 Chiudi Ieri pomeriggio, docente d'eccezione
per gli studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione e per quelli del
corso in scrittura comica della Sda (la Scuola di Autori Aicab): Gigi Proietti
si è seduto in cattedra al Centro Congressi, in via Salaria 113, davanti a un
mare di ragazzi.
L'appuntamento con l'arte comica di Gigi è stato aperto da Luigi Frati, rettore
dell'Università La Sapienza, e da Mario Morcellini, preside della Facoltà di
Scienze della Comunicazione della stessa Sapienza. Il primo corso per autori
comici organizzato da Aicab, in collaborazione con la Facoltà, ha l'obiettivo
di formare i giovani alla professione dell'autore comico e, anche attraverso il
contributo di uno dei docenti, Fabio Poggiali, ha fra l'altro puntato su uno
studio approfondito degli autori storici e dei loro testi comici per la scena.
Davanti all'interessatissima platea, Gigi è stato chiamato a commentare,
integrare e sviluppare brevi frasi riguardanti la sua vita e la sua carriera
fin qui. Ha così avuto modo di dimostrare quali chiavi del comico si debbano
usare per scardinare l'apparente "normalità" di una comunicazione, di
una notizia, di un dato, più o meno elaborato. L'attore romano, che l'altroieri
al Valle aveva parlato delle condizioni del teatro italiano (in occasione di
"Lettera 22", evento dedicato alla critica) si è nuovamente diffuso
sull'argomento. Sempre, però, facendo in modo che gli studenti potessero
cogliere i meccanismi spontanei e quelli maturati ad arte in fatto di
linguaggio e scrittura comica. Maestro di improvvisazione, Gigi è anche un
serbatoio inesauribile di sapienze sceniche. Basterebbe ricordare certi momenti
del suo gettonatissimo recital Di nuovo buonasera (erede, come i suoi tanti
altri show, dello storico A me gli occhi, please) per capire come nessun
movimento, espediente o strumento di palcoscenico sia ignoto al
"mostro" capitolino. Applausi e consensi a raffica, entusiasmo ed
estremo interesse hanno accompagnato la lezione nel suo svolgimento e alle
conclusioni. Stamattina Proietti parteciperà, assieme a Lino Banfi, Gabriella
Pession e tanti altri rappresentanti dello Spettacolo, al meeting organizzato
da Luca Barbareschi al Teatro Argentina in favore dell'associazione da lui
fondata per combattere la pedofilia.
( da "Messaggero, Il (Marche)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 28 Febbraio
2009 Chiudi ANCONA - «Anche nelle Marche possiamo aiutare il Pd ad avvicinare
personalità esterne al partito con la speranza di tornare a vincere nel Paese».
E' racchiuso in queste parole del senatore Paolo De Castro, presidente
nazionale di Red, il senso dell'associazione Riformisti e Democratici che nelle
Marche, ha ricordato l'on. Oriano Giovanelli, conta già 50 iscritti. Di Red ha
parlato ieri allo Sperimentale De Castro, di economia, e non poteva essere
altrimenti, i docenti universitari Carlo Carboni (facoltà
di Economia e commercio di Ancona) e Francesco Adornato (Università di
Macerata). «Il manifatturiero nelle Marche - ha detto Carboni citando il
rapporto di Confindustria regionale sul quarto trimestre 2008 - ha chiuso
l'anno con una forte decelerazione: -7,2% nelle vendite, -8,6% di
occupazione, +75% di cassa integrazione. E le previsioni per il 2009 sono
ancora peggiori: tra il 2008 e il 2009 perderemo dai 12.000 ai 18.000 posti di
lavoro. La ripresa? Possibile solo se iniziamo a pensare a un cambiamento
qualitativo del nostro sistema produttivo e al potenziamento di altri motori
economici che affianchino l'industria». Carboni ha ricordato poi gli interventi
anticrisi della Regione: 10 milioni per contratti di solidarietà e per le
famiglie, fino a 20 per le imprese. «Risorse pari a meno della metà dei salari
persi con la crisi - ha concluso - ma l'importante è come vengono utilizzate».
Adornato pensa invece a un'economia più plurale («Mettiamo insieme turismo,
ambiente, alimentare di qualità») per non soccombere alla crisi. Cl.Gr.
( da "Eco di Bergamo, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cittadinanza
onoraria per Guatri e Gueli --> Sabato 28 Febbraio 2009 VITABERGAM, pagina
34 e-mail print Da oggi Trezzo avrà due cittadini onorari. Nel corso di una
seduta del Consiglio comunale, che si svolgerà alle 10 nella sala degli Specchi
della Villa comunale, il sindaco Roberto Milanesi conferirà il titolo onorifico
a due personalità che, seppure non residenti, hanno dato lustro e prestigio
alla città. Si tratta di Luigi Guatri, professore emerito e vicepresidente
dell'Università Bocconi di Milano, e di Angelo Gueli, direttore del corpo musicale
cittadino parrocchiale. Luigi Guatri, nato a Trezzo nel 1927, è considerato tra
i massimi esperti nell'ambito della valutazione d'impresa. Dopo la laurea in
Economia e Commercio, conseguita all'Università Bocconi, viene nominato
assistente effettivo della Cattedra di ragioneria generale del medesimo ateneo.
Presto assume l'incarico di consigliere delegato e, dal 1984 al 1989, ricopre
il ruolo di rettore. Dal termine del mandato, Guatri è ininterrottamente
vicepresidente dell'ateneo milanese e, dal 2003, è professore emerito per
nomina del ministero dell'Università e della ricerca scientifica. Attualmente è
direttore della rivista «La valutazione delle aziende» e membro di numerose
istituzioni accademiche e finanziarie, nonché di svariati centri di ricerca. In
altra direzione, ma con uguale prestigio, si dispiega l'attività di Angelo
Gueli. Nato a Bergamo nel 1963, si diploma al conservatorio Gaetano Donizetti
in città e consegue la laurea in Musicologia all'Università degli studi di
Pavia. Nel 1989 inizia a ricoprire il ruolo di maestro direttore del corpo
musicale cittadino parrocchiale di Trezzo che, sotto la sua guida, ottiene
consensi e riconoscimenti di grande valore in occasione di concerti ed
esibizioni, ma anche nel corso di allestimenti per coro e doppio coro. Attento
alla valorizzazione e alla riqualificazione del patrimonio musicale locale,
Gueli dà vita a significative iniziative, tra cui l'allestimento, nel 2004,
dell'opera «La traviata» alla centrale Taccani di Trezzo e il Concerto
Vocalist, nel 2008. Ininterrotta è anche l'attività di docente,
che si affianca a quelle di critico e di consulente musicale, con particolare
riferimento al patrimonio strumentale e operistico di epoca barocca e del
periodo romantico. Domenico Vescia 28/02/2009 nascosto-->
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
ROVIGO CULTURA
SPETTACOLI pag. 14 «I VERSI di Dante Alighieri sono armati per aggredire il
futuro». Quest... «I VERSI di Dante Alighieri sono armati per aggredire il
futuro». Questa la citazione emblematica con cui Carmela Palumbo, direttore
generale dell'Usr del Veneto, ha salutato il convegno di studi intitolato
«Leggere e insegnare Dante nella scuola del Duemila: Dante poeta europeo».
L'evento, che si è tenuto l'altra mattina al Teatro Sociale, è stato
organizzato per onorare anche a Rovigo, come in tutte le province del Veneto la
memoria di un autore che è la base e la cima della nostra cultura. La
manifestazione è stata aperta da Dario Giovanni Quaglio, Dirigente
dell'Istituto Celio, e dal sindaco Fausto Merchiori. Sante
Bortolami, docente dell'Università di Padova, ha chiarito il rapporto tra Dante e
l'entroterra veneto, attraverso una carrellata dei luoghi e delle gestioni
politiche medioevali, sottolineando il particolare legame con Verona e con la
corte degli Scaligeri. Aldo Maria Costantini, dell'Università di
Venezia, ha spiegato come Dante abbia conquistato la leadership nella poesia
moderna già dagli anni '30 del 1300 attraverso la totale innovazione della vita
culturale fiorentina e con il supporto di amici quali Guido Cavalcanti, Lapo
Gianni e Cino da Pistoia. Giuliano Pisani, docente del
Liceo Classico Tito Livio di Padova, ha poi fornito un'acuta interpretazione di
immagini e simboli presenti nella Cappella degli Scrovegni a Padova
( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Sabato 28 Febbraio
2009 Chiudi di ROSALBA EMILIOZZI L'Ateneo mongolo non è un'università
come quelle italiane, per cui Aldo Colleoni non poteva beneficiare della legge
per il rientro dei cervelli in Italia. Con questa
motivazione il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dal professore
triestino contro il decreto dell'allora ministro Fabio Mussi che aveva
invalidato la sua chiamata alla facoltà di Scienze della Formazione dell'università di Macerata. «E' un'ingiustizia dice al
telefonino Colleoni ora devo parlare con il mio avvocato, con ogni probabilità
faremo appello». Sulla stessa linea il legale, Giovanni Sciacca di Roma. «Il
giudici hanno ritenuto che l'università mongola non
fosse equiparabile alle istituzioni accademiche italiane dice il legale non è
stato tenuto conto delle informazioni del ministero della cultura della
Repubblica mongola che ha descritto il sistema universitario mongolo, a nostro
avviso assolutamente equiparabile a quello italiano». Ora si sta valutando
appello al Consiglio di Stato. La pubblicazione della sentenza è l'ennesima
bomba sull'università di Macerata. Colleoni era
ricorso contro il provvedimento con cui Mussi l'aveva sospeso dalle funzioni,
per poi annullare con un decreto del 3 aprile
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
MODENA PRIMO PIANO
pag. 5 salate se la crisi continua» esauriti. Per mantenere aule e laboratori
ci servono aiuti» di DAVIDE MISERENDINO UN'INAUGURAZIONE che rischia di
trasformarsi in count down'. Ieri si è aperto alla presenza delle autorità e
delle istituzioni cittadine, del corpo docenti e di alcuni
studenti l'anno accademico
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
MODENA
PRIMO PIANO pag. 5 Per fronteggiare la crisi l'università di Modena e
Reggio ha deciso di sospendere le assun... Per fronteggiare la crisi l'università di Modena e
Reggio ha deciso di sospendere le assunzioni di nuovi docenti per i prossimi
tre anni
( da "Corriere del Veneto" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- PADOVA - sezione: PRIMAPAGINA - data: 2009-02-28 num: - pag: 1 categoria:
REDAZIONALE Padova Appello ai docenti di Lupi, il vicepresidente della Camera
«Fisichella, non sarà un talk show» PADOVA – «Non mi aspettavo una simile
reazione da parte di professori e studenti. Pensavo fosse legittimo per le
istituzioni politiche ed ecclesiastiche discutere in una Università di
questioni così importanti. Sono sorpreso, non è che siamo ad un dibattito televisivo
dove ciascuno deve fare il suo show». Lo sostiene Maurizio
Lupi, vicino a Comunione e Liberazione, vicepresidente della Camera dei
Deputati. Lupi si rivolge ai docenti che contestano l'intervento di monsignor
Fisichella sui temi della bioetica all'università di
Padova. A PAGINA 8 Viafora
( da "Corriere del Veneto" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- PADOVA - sezione: PADOVA - data: 2009-02-28 num: - pag: 8 categoria:
REDAZIONALE Bioetica, Lupi ai docenti «Ma non è un talk show» Caso Fisichella,
parla il vicepresidente della Camera Il politico del Pdl, militante di
Comunione e Liberazione, introdurrà la relazione di venerdì al Liviano
sull'etica nei trapianti PADOVA – «E' arrivato vergine al matrimonio?», gli
chiese Claudio Sabelli Fioretti in un'intervista del 2004. «Sì», replicò
candidamente lui, che all'epoca era conosciuto solo come uno tra «giovani più
indaffarati del partito di Berlusconi». Da allora però Maurizio Lupi, 49enne di
Baggio (periferia Ovest di Milano), fedelissimo di Comunione e Liberazione, ne
ha fatta di strada: dal seggio in parlamento alla vicepresidenza della Camera
dei Deputati. Nessuna sorpresa, dunque, se i promotori del contestato convegno
di venerdì prossimo al Liviano sull'etica nella medicina dei trapianti, abbiano
pensato a lui per introdurre la relazione unica di Monsignor Rino Fisichella.
Almeno fino a che non è deflagrata la polemica. Onorevole Lupi, si aspettava
una simile reazione da parte di professori e studenti? «Assolutamente no —
risponde il vicepresidente della Camera — . Pensavo fosse legittimo per le
istituzioni politiche ed ecclesiastiche discutere in una Università di
questioni così importanti. Sono sorpreso, non è che siamo ad un dibattito
televisivo dove ciascuno deve fare il suo show». I docenti firmatari della
lettera aperta hanno proprio scritto: “Su temi così importanti si preferisce la
ricerca dell'egemonia alla discussione critica. Una scelta che, in sede
universitaria, luogo per eccellenza dell'educazione al pensiero critico,
dispiace e sconcerta”. Dunque? «Qui la questione è una: se il seminario fosse
stato organizzato direttamente dall'Università, la pluralità di voci sarebbe
stata doverosa, oltre che giusta. Qui invece tutto è nato dall'iniziativa di
alcuni soggetti. Non è che chiunque faccia una proposta debba poi sentire altre
ottocento posizioni: è come se imponessi al Partito Radicale di accogliere in
un loro incontro la mia opinione. Sarei prepotente. Il problema della pluralità
delle voci non è detto che venga risolto con una pluralità di presenze. Le cose
importanti sono due: da un lato la necessità dell'ascolto, cioè la voglia e il
desiderio di capire le diverse posizioni. Dall'altra la possibilità che venga
concesso a tutti il diritto di esprimersi». A posteriori, tuttavia, ritiene che
gli organizzatori avrebbero potuto fare qualcosa di diverso? «Credo di no. A
questo punto però hanno fatto bene ad offrire la possibilità di intervenire
anche a un' altra voce. D'altronde non c'era il desiderio di creare polemiche,
né da parte degli organizzatori, né da parte nostra. Siamo molto contenti che
possano esprimersi altre sensibilità». Chi invece ha minacciato di impedire lo
svolgerimento del convegno sono stati alcuni contestatori. A loro cosa si sente
di dire? «Quello delle frange minoritarie è un grande problema, ma qui siamo su
un altro livello. L'Università è il luogo più alto del dialogo e del confronto,
a chiunque va data la possibilità di parola. Chi si arroga il diritto di dire
chi può intervenire e chi no va contro la tradizione di libertà e di civiltà.
Questi studenti dovrebbero chiedersi il motivo per cui vanno a studiare
all'Università». Dopo il caso accaduto a La Sapienza, anche questa polemica
all'Unversità di Padova dimostra come il rapporto tra Stato e chiesa sia sempre
più problematico. Come valuta la questione? «Ci sono molti episodi
preoccupanti. Ma voglio concentrarmi sugli aspetti positivi. Come i tanti
studenti che dimostrano accoglienza e le molte persone che puntano ai buoni
esempi da seguire». Avrà il compito di introdurre la relazione di Monsignor
Fisichella. Cosa dirà? «Dirò che è più grande il mistero della vita che la
definizione di una legge. E che nel dubbio bisogna mettere dei paletti».
Giovanni Viafora Il prelato e il politico Nella foto grande, Monsignor Rino
Fisichella, contestato in vista del suo intervento all'Università sul tema
dell'etica nella medicina dei trapianti. E nel tondo, il vicepresidente della
Camera Maurizio Lupi che introdurrà l'intervento di Fisichella
( da "Corriere del Veneto" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- PADOVA - sezione: PADOVA - data: 2009-02-28 num: - pag: 8 categoria:
REDAZIONALE Il «caso», la polemica e il dibattito Convegno al Bo contestato,
città divisa PADOVA — La vicenda dell'incontro promosso dalla «Fondazione Marina Minnaja» e ospitato dall'Università di Padova
venerdì 6 marzo nella sala dei Giganti, ha diviso la città. Il dibattito si è
fatto rovente già a una settimana dal convegno. Da una parte la lettera aperta
di alcuni docenti del Bo che contestavano la mancanza di un contradditorio su
un tema delicato e attuale come la bioetica. Dall'altra, i promotori
dell'incontro che difendevano l'evento e alcuni esponenti del centrodestra, tra
cui l'assessore alla Cultura della Provincia di Padova Massimo Giorgetti e
l'onorevole Udc Antonio De Poli, che condannavano la presa di posizione dei
docenti contro la relazione di Fisichella. E lanciavano un appello affinchè il
contestato convegno si svolgesse invece regolarmente come da programma. Nel
dibattito sono intervenuti anche il sindaco Flavio Zanonato, sostenendo che non
bisogna avere paura delle idee altrui e il rettore dell'Università Vincenzo
Milanesi, che ha ribadito come l'Ateneo sia aperto anche a idee diverse. Per ultimo,
è intervenuto il diretto interessato, monsignor Rino Fisichella, presidente
della Pontifica Accademia Pro Vita, rilasciando un intervista al « Corriere del
Veneto ». «Sono sorpreso della polemica, credevo ci fosse un dibattito — ha
sottolineato l'alto prelato — . Non voglio rifuggire dal confronto, anzi,
sarebbe lontano dal mio stile, ho sempre cercato il dialogo. E monsignor
Fisichella ha anche annunciato: «E' mia intenzione chiamare i professori che
hanno espresso critiche e contattare gli organizzatori per vedere se sia
possibile affiancare alla mia voce quella di un altro docente».
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO pag. 11 di
DAVIDE MISERENDINO MODENA UN'INAUGURAZIONE che rischi... di DAVIDE MISERENDINO
MODENA UN'INAUGURAZIONE che rischia di trasformarsi in count down'. Ieri si è aperto
a Modena alla presenza delle autorità e delle istituzioni (fra
cui il sindaco di Reggio Graziano Delrio), del corpo docenti e di alcuni
studenti l'anno accademico
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO pag. 11
BISOGNA riconoscerlo: questa volta Tomasi non ha fatto giri di parole....
BISOGNA riconoscerlo: questa volta Tomasi non ha fatto giri di parole. Ha
preferito parlare di corsi «chiusi» piuttosto che «accorpati» e si è lasciato
andare a previsioni certe: «Se i tagli rimarranno indifferenziati la situazione
nel 2011 non sarà governabile». Rettore Tomasi, come si può uscire da questa
fase difficile? «Bisogna sperare che il governo apporti qualche modifica alla
legge, perché se i tagli rimarranno così importanti e non terranno conto del
merito degli atenei sarà davvero difficile venirne fuori». Finora che cosa è
stato fatto? «Abbiamo fatto ordine in casa': stop alle
assunzioni di docenti per i prossimi tre anni e tagli a otto corsi di laurea. E
non è escluso che in futuro se ne possano modificare altri». Tasse? «Tasse
bloccate, almeno l'anno prossimo. Poi però diventerà davvero difficile pagare
gli stipendi con il solo fondo di finanziamento ordinario». Della
trasformazione degli atenei in fondazioni non si parla praticamente più. Ma se
il 2011 sarà davvero così difficile, non potrebbe essere una soluzione? «Io
credo che il problema qui stia alla base. La sfido a trovare dei privati
disposti a tirare fuori anche solo cinquanta euro per l'università.
Non è così facile con la crisi». Se ci fossero, la sua posizione quale sarebbe?
«Beh, io l'ho sempre detto: credo che l'università debba
essere statale. Non penso sia possibile trasformare l'Italia negli Stati Uniti
in tre anni». Un'altra questione alla quale ha accennato nel corso della sua
prolusione è il rapporto con Er.Go, l'agenzia regionale per il diritto allo
studio «Sì, ho ricordato che per sopperire all'insufficiente numero di posti
letto che mette a disposizione, l'Ateneo ne offre altri trecento agli
studenti». Questo vuol dire che Er.Go non fa abbastanza? «Potrebbe fare di
più». Davide Miserendino
( da "Corriere del Veneto" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto
- PADOVA - sezione: SPETTACOLI - data: 2009-02-28 num: - pag: 21 categoria:
REDAZIONALE Bioetica/2 Cercavamo una riflessione in silenzio e senza polemiche
di PATRIZIA BURRA M arina è una giovane studentessa del liceo Tito Livio di
Padova, affetta da una malattia del fegato incurabile. L'unica speranza è il trapianto,
all'estero, in quanto in Italia ancora non si effettua tale intervento. In
segno di solidarietà, i suoi compagni di classe raccolgono una generosa
colletta. Marina viene sottoposta a un duplice trapianto di fegato ad Omaha nel
Nebraska, ma purtroppo l'esito non è quello sperato. In attesa di un altro
trapianto ad Innsbruck Marina nel
( da "Corriere della Sera" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2009-02-28 num: - pag: 9 categoria:
REDAZIONALE Palmaro, leader di «Verità e vita» «L'ho denunciato ma prego per
lui» Il prof che accosta Pinocchio e Vangelo DAL NOSTRO INVIATO UDINE —
Quarant'anni, filosofo del diritto, docente all'Università europea di Roma. è questo e altro Mario Palmaro.
La sua firma chiude un esposto di 13 pagine, uno dei 50 sulla scrivania del
procuratore di Udine, Antonio Biancardi. Tra i pochi, però, con alcuni nomi dei
volontari che hanno accompagnato Eluana nei suoi ultimi giorni. «Abbiamo
denunciato per omicidio volontario persone con nomi e cognomi». Studioso di
bioetica, componente di comitati per la sperimentazione di farmaci, presiede
l'associazione «Verità e vita», «aconfessionale e apartitica» come si legge nel
sito Internet: in questa veste Palmaro firma il ricorso contro Beppino Englaro
e la squadra che l'ha supportato. Sottolineando come «la nostra non è una
battaglia di religione. Il diritto alla vita può essere sostenuto anche in uno
Stato laico». In linea con gli obiettivi associativi: «la promozione della
difesa della vita umana», «dal concepimento alla morte naturale», in pratica un
no secco «all'aborto, alla fecondazione artificiale, all'eutanasia». Senza per
forza rientrare nel concetto cattolico della indisponibilità della vita, fa
capire il docente: «Se io pensassi di privarmi della
mia libertà, per esempio, se volessi diventare schiavo, sarebbe contrario
all'ordinamento giuridico. Questo vale anche per la vita che non è disponibile
a tal punto da poter chiedere aiuto a un terzo per privarsene». Ma forse
dall'autore di libri (non solo questi) come «Il pianeta delle scimmie-manuale
di sopravvivenza in un mondo che ha rifiutato Dio», poi «Io speriamo che resto
cattolico-nuovo manuale di sopravvivenza contro il laicismo moderno», per non
parlare di «Ipotesi su Pinocchio», che accosta brani di Collodi a passi del
Vangelo (tutti scritti con Alessandro Gnocchi), apparirebbe singolare una posizione
diversa. Non per Palmaro: «Sono cattolico, non me ne vergogno. Su un piano
umano posso avere un punto di contatto con Englaro, ma su quello della fede,
lui è una persona per la quale pregare. Non tutto, però, è scontato: la storia
Eluana ha diviso in maniera trasversale». Non scontato il giudizio sul
testamento biologico: «Siamo contrari alla bozza Calabrò. Vero è che esclude
qualunque deriva eutanasica, ma ci fa nascere dei dubbi come sul concetto di
accanimento terapeutico piuttosto elastico». Conclusione? «In ogni caso, se il
paziente è incosciente, le dichiarazioni anticipate non potrebbero essere
confermate. Come si fa a essere sicuri che non abbia cambiato idea? Piuttosto è
meglio non averle». Gra. Mot.
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
MACERATA PROVINCIA
pag. 26 CINGOLI E' STATO FISSATO per domani alle 17, nella sala del Circolo
cittadino ... CINGOLI E' STATO FISSATO per domani alle 17, nella sala del
Circolo cittadino di Cingoli, l'inizio del corso di Storia dell'arte «Dal Medioevo al Rinascimento: il significato dell'immagine»,
organizzato dall'università della terza età dell'Alto Maceratese in collaborazione con
l'assessorato comunale alla Cultura e l'AtC. Terrà le lezioni il professor
Giuseppe Capriotti, ricercatore e docente di
iconografia e di iconologia nell'università di
Macerata.
( da "Corriere della Sera" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Terza Pagina - data: 2009-02-28 num: - pag: 47
categoria: REDAZIONALE Lo scontro Un'altra vicenda, dopo il caso di Marco
Belpoliti, coinvolge lo storico marchio di Torino «L'Einaudi mi isola, vado
via» Andrea Romano, editor di saggistica, lascia in polemica con Ernesto Franco
di DINO MESSINA A ppena chiuso il caso di Marco Belpoliti, che ha pubblicato da
Guanda il saggio Il corpo del Capo, l'Einaudi si trova ad affrontare le
improvvise dimissioni del suo brillante editor di storia e attualità, Andrea
Romano, arrivato quattro anni fa a Torino con il compito, per usare parole sue,
«di integrare la tradizionale saggistica con le discussioni di cui vive
l'Italia». Cioè con la responsabilità non facile di svecchiare e vivacizzare il
catalogo di una delle più prestigiose case editrici. Che cosa è successo?
Romano, docente di Storia contemporanea all'Università di Tor Vergata, studioso
del regime staliniano, autore per Mondadori di Compagni di scuola, saggio sui
postcomunisti italiani, firma del Riformista, non nasconde che alla base della
sua decisione ci sia un'intervista rilasciata dal direttore editoriale di
Einaudi, Ernesto Franco, a Paolo Mauri della Repubblica. «Qualcuno —
insinuava Mauri nell'articolo pubblicato il 20 febbraio — ha avuto
l'impressione che l'Einaudi abbia aperto le porte a saggisti di area teocon:
area Foglio, per intenderci. è una sorta di "cavallo di Troia" per
infiltrare l'Einaudi da parte della destra che avanza?». Pronta la risposta di
Franco: «Non è un disegno editoriale... Quello di cui lei parla è riconducibile
all'iniziativa e alla necessaria autonomia di qualche editor, ma niente di
più». Tanto è bastato ad Andrea Romano per veder messo in discussione il suo
lavoro e incrinato il rapporto di fiducia con la casa editrice. «Non è che io
sia un permaloso— dice Romano prima di cominciare una lezione con i suoi
studenti —. Ma l'idea che la casa editrice non rivendicasse la saggistica da me
scelta, e mi riferisco soprattutto a quella di attualità, non l'ho digerita.
Tanto più che io di autori teocon non ne ho mai pubblicati. Nel 2007 ho
pubblicato nelle "Vele" un saggio di Luigi Bobba sul
post-secolarismo, Il posto dei cattolici. Ma penso che lui si offenderebbe a
essere definito teocon ». Anche perché Bobba è deputato del Pd. «Quanto ai
redattori del Foglio — continua Romano — è vero, ne ho scelti. Così come nelle
mie collane sono finiti editorialisti di altre testate. Ma mai ho pensato di
mettere in catalogo saggi scritti dai direttori dei giornali con cui mi è
capitato di collaborare: ieri Giulio Anselmi della Stampa, oggi Antonio Polito
del Riformista ». Insomma, Romano considera quella frase di Franco «un
incidente grave» anche perché va a urtare con il suo «rifiuto del perbenismo
politico-culturale»: «Non voglio fare la vittima — dice — né mi considero un
Elio Vittorini, ma nemmeno uno che passava da via Biancamano per caso. Ero solo
uno dei tanti editor che hanno contribuito al lavoro di una casa editrice che
sta sul mercato e in cui, tra l'altro, non ho visto mai censurare nessuno.
Tuttavia mi ha dato fastidio il giudizio di tipo politico contenuto nelle
parole di Franco». Tra i libri scelti da Romano che qualcuno ha considerato
estranei alla tradizionale linea di Einaudi, Cambiare regime di Christian
Rocca, corrispondente del Foglio da Washington, e Il passo delle oche del
neo-evoliano Alessandro Giuli, molto severo verso An. Ma anche L'università truccata, impietosa analisi delle riforme
universitarie condotte anche da ministri di sinistra scritta da Roberto
Perotti, e i saggi di due autori che la pensano in maniera opposta: Sessantotto
di Paul Berman, che da Einaudi aveva già pubblicato Terrore e liberalismo e
Islam e libertà di Tariq Ramadan, considerato da Berman un «cattivo maestro».
La lista è lunga e comprende tra gli altri 1977 di Lucia Annunziata e
Antisemitismo a sinistra di Gadi Luzzatto Voghera. Ma ci fermiamo qui per
ascoltare uno dei controversi autori scelti da Romano, Christian Rocca. «Ho
letto l'intervista rilasciata da Franco — dice il corrispondente del Foglio — e
mi sono messo a ridere perché sembrava che nella domanda di Mauri si parlasse
di me, solo che io non sono né neocon, né teocon. Mi considero uno di sinistra,
anche se qualcuno non è d'accordo. Certo, quando nell'estate 2006 sono andato a
Torino a parlare con una signora che aveva corretto le bozze del mio libro, ho
detto come si fa in questi casi: spero di non averla annoiata. E lei mi ha
risposto: annoiata no, però mi è venuta una bile che non può immaginare. Ecco,
questa è l'accoglienza che ho ricevuto all'Einaudi, che poi non ha fatto nulla
per sostenere il mio libro. Credo che il mandato di Romano fosse chiaro:
svecchiare. E quella frase di Franco, più che una gaffe, è un autogol. Non sarà
facile rimpiazzare un editor intelligente e anticonformista come Romano». E
all'Einaudi che cosa rispondono? Solo un gelido: no comment.
( da "Manifesto, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
L'erosione della
tutela Nel Consiglio superiore dei beni culturali entra la sorella di Ghedini,
avvocato di Berlusconi Arianna Di Genova L'effetto terremoto nel Consiglio
superiore sta procedendo a ondate successive, con una serie di dimissioni a
catena. Gli «scranni» dell'organo consultivo per i beni culturali si stanno
progressivamente svuotando. Anche l'economista Walter Santagata ha abbandonato
il suo incarico. Se «l'epicentro» del sisma è stato il presidente Salvatore
Settis, a lasciare il parlamentino dei beni culturali sono stati anche lo
storico dell'arte Andrea Emiliani, Cesare De Seta, Andreina Ricci e Mariella
Guercio. E per il 4 marzo, quando il Consiglio tornerà a riunirsi su
convocazione di Antonio Paolucci (in odore di dimissioni), si prevede un altro
scossone. Il ministro Sandro Bondi però non ha perso di lucidità, anzi. Così
come aveva provveduto prontamente a sostituire il presidente Salvatore Settis
con Andrea Carandini, ha tirato fuori dalla manica il suo tris d'assi di nomine
nuove di zecca (evidentemente pronte da tempo). A beneficiare della posizione
saranno Elena Francesca Ghedini (docente di archeologia presso l'università di Padova nonché sorella dell'avvocato Niccolò Ghedini,
difensore di Berlusconi), Emanuele Greco (professore di archeologia
all'Orientale di Napoli e direttore della Scuola archeologica italiana di
Atene) e Marco Romano, ordinario di estetica nelle facoltà di architettura di
Venezia e Genova. Al momento, rimangono al loro posto di resistenza, i
rappresentanti degli enti territoriali (sono tre), i «sindacalisti» e gli
studiosi di nomina universitaria, fra gli altri, Marisa Dalai Emiliani,
presidente dell'associazione Bianchi Bandinelli e Giovanni Carbonara, docente di restauro architettonico. Il loro compito è arduo:
arginare la disfatta e frenare in qualche modo quegli intellettuali che sono
una diretta emanazione politica. Il vero punto scottante che riguarda il
Consiglio superiore è che ha perso del tutto la sua autonomia di pensiero e la
dialettica con il ministro si è azzerata. Ma la deriva barbarica era già insita
nell'ultima riforma voluta dal precedente «timoniere», Francesco Rutelli. Fu
lui, come spiega Marisa Dalai Emiliani, a stravolgere la struttura del
Consiglio, diminuendo i membri dei comitati di settore da cinque a quattro e
cambiandone anche le modalità di elezione (due esperti scelti politicamente e
due provenienti dagli ambienti scientifici e universitari; prima, c'era anche
un funzionario dei beni culturali). Inoltre, il presidente, un tempo eletto
democraticamente dagli altri membri del Consiglio, venne trasformato in una
nomina prettamente politica, selezionato secondo i gusti del ministro in
carica. «Avevo messo in guardia Rutelli sul pericolo di quella procedura -
afferma Dalai Emiliani - Lui mi rassicurò, ma io gli risposi che non era
eterno. Ha dato il colpo di grazia, ora si raccolgono i frutti...». Da questa
settimana, il Consiglio superiore, una volta espressione di eminenti studiosi
che per una sorta di volontariato culturale mettevano al servizio del ministero
le loro specifiche competenze per la tutela dei beni, si trasforma in uno
scrigno politico, pronto a praticare il «silenzio-assenso». L'archeologa Licia
Vlad Borrelli manifesta una grande preoccupazione per il patrimonio e la sua
gestione, anche rispetto ai «commissariamenti facili». «Come sta accadendo con
la magistratura, siamo di fronte a una lenta erosione dei poteri. I
commissariamenti esautorano le figure dei soprintendenti che perdono la loro autonomia
di giudizio. Molto grave è anche la divisione tra valorizzazione e tutela. La
nuova direzione generale istituita (quella di Mario Resca, ndr.) disgiunge i
due termini e se la valorizzazione prevarica la tutela può accadere che i
Bronzi di Riace, tanto per fare un esempio, vadano in giro per il mondo. I beni
culturali non sono una risorsa economica solo per il presente, devono essere
conservati per le generazioni future... Credo che in questo momento, tutti noi
esperti del settore dobbiamo essere uniti e fare fronte». Ma il suo
collega-archeologo Andrea Carandini, neo-presidente del Consiglio superiore,
non tentenna. «Io e Settis abbiamo un punto fermo in comune, che è il rispetto
del Codice dei beni culturali, ma anche posizioni diverse sulla gestione del
patrimonio che non possono essere scomunicate a priori». La sua prima uscita
pubblica, domani, per il settimo incontro nazionale di Archeologia Viva (al
Palacongressi di Firenze), sarà l'occasione per un chiarimento riguardo la sua
scelta di accettare l'incarico offertogli dal ministro Bondi, dopo le
dimissioni del direttore della Scuola Normale di Pisa, Salvatore Settis.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: 1CULTURA - data: 2009-02-28 num: - pag: 17
categoria: REDAZIONALE Al Pan Oggi il secondo appuntamento «Sabato delle idee»
sullo spazio scenico Con la mostra sullo «stile incompiuto» O ggi alle 10.30 al
Pan secondo appuntamento de «Il sabato delle idee» dedicato al tema dello
«Spazio scenico» (La città del possibile tra immaginario e realtà).
L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Sdn per la Ricerca e l'Alta Formazione
in Diagnostica nucleare, l'Università Suor Orsola Benincasa e il Palazzo delle
Arti Napoli, prosegue nel suo intento di attraversare il dibattito cittadino
sui temi di maggiore interesse civile, sociale e culturale per la città di
Napoli (sul sito www.ilsabatodelleidee. it c'è anche un forum di discussione).
Il dibattito di oggi sarà moderato dal direttore del Corriere del Mezzogiorno
Marco Demarco e prevede, dopo i saluti di Francesco De Sanctis, Marco Salvatore
e Marina Vergiani, gli interventi di Giorgio Albertazzi, del docente
di storia delle dottrine politiche del Suor Orsola Benincasa Gennaro Carillo,
del docente di Sociologia del Lavoro a La Sapienza di
Roma Domenico De Masi, del direttore del Teatro Stabile di Napoli Andrea De
Rosa, del docente di filosofia teoretica
Università di Torino Maurizio Ferraris, dell'attrice, regista e scrittrice
Vanda Monaco Westerstahl, del docente di Storia, teoria e analisi
del film del Suor Orsola, Augusto Sainati, del regista teatrale Francesco
Saponaro e di Gianni Tangucci, direttore artistico del Teatro di San Carlo.
Verrà inaugurata la mostra di Alterazioni Video sullo «stile incompiuto», che
resterà in esposizione al Pan fino al 27 marzo.
( da "Giorno, Il (Milano)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
CULTURA &
SPETTACOLI pag. 32 Addio Franco La Polla maestro d'America LUTTO LO STUDIOSO
MORTO A 65 ANNI di GIOVANNI SERAFINI IL SUO ULTIMO articolo, pubblicato il 28
gennaio su questo giornale, era dedicato alla scomparsa dello scrittore
americano John Updike, uno dei tanti intellettuali che aveva incrociato nel
corso dei suoi "pellegrinaggi" negli Stati Uniti. Dieci mesi fa aveva
commentato con grande commozione la morte del regista Sidney Pollack, di cui
era amico personale. Specialista di cinema e letteratura
nordamericana, docente universitario presso il DAMS di Bologna, organizzatore di
retrospettive per importanti festival (Venezia, Locarno), appassionato
conoscitore di jazz, di film musicali, di folk, di fumetti, Franco La Polla è
morto ieri mattina all'ospedale di Pavia. Era stato ricoverato pochi
giorni fa per un intervento che aveva voluto con tutte le forze,
coraggiosamente: un doppio trapianto di cuore e di reni. Aveva già subito, nel
1988, un trapianto di cuore portato a termine con successo dall'équipe del
professor Parenzan, degli Ospedali Riuniti di Bergamo. L'intervento (all'epoca
la "visibilità" massima in termini di speranza di vita era di 10
anni) gli aveva ridato la forza di continuare a lavorare, insegnare, viaggiare,
scrivere secondo il suo ritmo abituale, che era intensissimo. Anche il secondo
trapianto, effettuato a Pavia sabato notte dall'équipe dei professori Viganò
(cardiologo) e Arabelli (nefrologo), era arrivato a conclusione positiva:
purtroppo, nelle ore successive, la situazione clinica generale non ha dato le
risposte sperate. FRANCO La Polla era nato a Faenza il 7 ottobre 1943. Aveva
frequentato il liceo classico Galvani, quindi si era iscritto alla facoltà di
Lettere Moderne a Bologna. Si era laureato nel 1969 con una tesi in letteratura
anglo-americana: il relatore era Carlo Izzo, un'autorità in materia, che La
Polla adorava. Fra i suoi amici dell'epoca, Francesco Guccini e Lucio Dalla,
già noti a livello locale ma ancora lontani dai grandi successi degli anni
successivi. Vincitore di una borsa di studio in Irlanda (al Trinity College)
nel 1969, ottenne in quello stesso anno un incarico triennale di letteratura
inglese per lo IULM di Milano, nella sezione distaccata di Feltre. Incaricato
dal 1972 al 1979 presso l'università "Gabriele
D'Annunzio" di Pescara, assistente ordinario dal 1974 alla facoltà di
Lettere dell'Università di Bologna, fu nominato professore associato nel 1978.
Dal 1985 insegnò letteratura anglo-americana all'università
di Macerata, quindi divenne nel 1989 professore ordinario della Facoltà di Lingue
a Bologna. Nel 1997, sempre alla Facoltà di Lingue, ottenne l'incarico di
titolare di Cultura Nord-Americana. Tre anni dopo passò alla Facoltà di Lettere
e Filosofia, quindi al Dipartimento di Musica e Spettacolo dell'Università di
Bologna (DAMS), dove insegnò storia del cinema, storia e critica del cinema,
storia e metodologia della critica, caratteri del cinema contemporaneo.
Direttore di dipartimento fra il 2004 e il
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
28-02-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Milano))
Argomenti: Cultura
I COMMENTI pag. 10
LE ALCHIMIE, usate per gestire negli anni il mondo dell'università,
non... LE ALCHIMIE, usate per gestire negli anni il mondo dell'università, non sono riuscite a formare laureati in grado di
puntare dritto a un posto di lavoro sicuro. Sono servite, semmai, a far perdere
spesso la bussola a studenti che si sono visti cambiare il piano di studi a
ogni mutamento di maggioranza. Ma fra le tante formule fallimentari, quella del
«3+2» penso proprio meriti un posto sul podio. La «laurea breve» è stata una
grande illusione confezionata e presentata su un piatto d'argento al mondo
giovanile. Si è lasciato intendere che con poco sforzo sarebbe arrivata la
laurea e quindi anche un posto di lavoro. La realtà, come per chi si risveglia
da un sogno, è stata ben altra e di sicuro molto meno ammiccante, al punto che
i giovani laureati solo in minima parte hanno trovato un impiego legato al
corso di laurea seguito. E allora la sensazione è che la
«laurea breve» abbia avuto, da un lato, il sapore di un grande parcheggio per
potenziali disoccupati e dall'altro sia apparsa una grande mammella dalla quale
attingere per i troppi docenti in esubero. Tutto questo, neanche a dirlo, sulla
pelle e sulle illusioni dei giovani.
( da "Mattino di Padova, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il rettore Milanesi
esprime soddisfazione per l'apertura al dialogo manifestata dal presidente
dell'Accademia Pro Vita «Ben venga il confronto con Fisichella» E il prorettore
Zaccaria pensa ad un convegno-bis sulla bioetica «Ben venga il confronto fra
monsignor Fisichella e i nostri docenti». Ai piani alti del
Bo non ci sono dubbi. Tanto che l'ateneo promette di organizzare un
convegno-bis sulla bioetica. IL RETTORE. «L'ateneo saluta con grande favore
l'apertura di un dialogo sereno all'interno dell'incontro cui parteciperà
monsignor Fisichella a Padova, cui possano prendere parte voci anche diverse da
quelle del Magistero della Chiesa cattolica, nello spirito di
quell'autentico pluralismo delle posizioni che si colloca con pieno diritto nel
solco delle secolari tradizioni di libertà del nostro ateneo». La reazione del
professor Vincenzo Milanesi è racchiusa in queste poche righe: «Ho voluto
soppesare ogni parola. Parole che ritengo importanti così come significativo è
stato il gesto di disponibilità dialogica dimostrato ai nostri docenti da parte
dell'alto prelato, che li ha voluti contattare di persona al telefono. Per uno
scambio di opinioni e, anche, per invitarli a prendere parte al dibattito sulla
bioetica di venerdì prossimo al Liviano». IL PRORETTORE. «Presto, l'università - annuncia Giuseppe Zaccaria - si farà promotrice
di una tavola rotonda sulla bioetica. Il convegno del 6 marzo è stato
organizzato dalla fondazione Marina Minnaja; l'ateneo lo ospiterà soltanto. Le
parole di monsignor Fisichella sono di gran lunga più lungimiranti della
volontà espressa dall'organizzatrice, Patrizia Burra, che voleva fosse solo lui
a esprimersi su trapianti e staminali». I PROFESSORI. «Dopo la cordiale
chiacchierata telefonica scambiata con monsignor Fisichella l'altro giorno, io
e i miei colleghi stiamo ora valutando come muoverci per trovare la maniera più
idonea per venire incontro alla sua proposta, quella di avere un
contraddittorio alla tavola rotonda». A parlare è Corrado Viafora, ordinario di
Bioetica che insieme a Stefano Allievi, Umberto Curi, Paolo Zatti e poi,
ancora, a Giuseppe Micheli e Paolo Bisol aveva espresso perplessità sulle
pagine del mattino per un evento dal «confronto impossibile» in cui l'unico
relatore voluto dagli organizzatori era monsignor Fisichella. Ma così, a quanto
pare, non sarà proprio: dopo la telefonata chiarificatrice, ora una qualche
forma di pluralismo si riuscirà a trovare. Basta soltanto stabilire quale. Le
ipotesi sono due: dei contro-relatori oppure una sfilza di interventi dal
pubblico di docenti che prenderanno posto in sala. GLI STUDENTI. L'Onda Anomala
manifesterà, comunque. Perché al fatidico incontro con il presidente della
Pontificia accademia Pro vita (in programma dalle 17 alle 19 nella sala dei
Giganti) vogliono prendere parte pure loro. «In maniera assolutamente civile»,
assicurano. Se così non fosse, faranno sentire la loro voce in qualche altro
modo: l'assemblea interfacoltà si ritroverà lunedì al Bo o in piazza
Capitaniato, per decidere che fare. Una cosa è sicura: ala «moderata» e ala
«radicale» del movimento studentesco condividono gli intenti della protesta e faranno
il possibile per trovare un accordo sulla mobilitazione più adeguata al caso.
Intanto, Nicola, uno studente dell'Onda iscritto a Scienze della Comunicazione,
si dice «ferito e indignato» per l'editoriale di Ferdinando Camon pubblicato
dal mattino: «Noi studenti dell'Onda non siamo affatto fascisti e facinorosi,
Camon non ci conosce e lo invito alla nostra assemblea». (Morena Trolese)
( da "Mattino di Padova, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
LETTERA APERTA DI
PATRIZIA BURRA Dalla parte di chi soffre, nel ricordo di Marina Nell'intervento
che segue, la dottoressa Patrizia Burra, presidente della Fondazione Marina
Minnaja per la ricerca e lo studio del trapianto del fegato, spiega le ragioni
che hanno spinto a organizzare il convegno del 6 marzo al Liviano con la
partecipazione, in qualità di relatore, del presidente della Pontificia
Accademica Pro Vita, monsignor Rino Fisichella. di Patrizia Burra (*) Marina?
Una studentessa del liceo Tito Livio di Padova, affetta da una malattia del
fegato incurabile. L'unica speranza? Il trapianto di fegato, all'estero, in
quanto in Italia non si effettua tale intervento. In segno di solidarietà, i
suoi compagni di classe raccolgono una generosa colletta. Marina viene
sottoposta ad un duplice trapianto di fegato ad Omaha nel Nebraska, ma l'esito
non è quello sperato. In attesa di un altro trapianto a Innsbruck, Marina, nel
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA UNIVERSITA'
pag. 15 di RENATA ORTOLANI HA SCELTO di usare lo spadone, anzi il machet... di
RENATA ORTOLANI HA SCELTO di usare lo spadone, anzi il machete, Giuseppe
Sassatelli, che dichiara di voler dare uno scossone alla fase un po' sonnolenta
che la gara per il rettorato sta vivendo. Così l' ex preside di Lettere, fiero
di avere, quando era in carica, «investito sui corsi di moda e di
comunicazione», spariglia le carte attaccando. Prima di tutto la consuetudine
dei candidati di accordarsi durante la gara: «Facciamo invece un patto dice
Sassatelli per cui chi corre da rettore si impegna a non ricoprire, se perde,
altre cariche importanti, a cominciare da quella di prorettore». Insomma,
niente combine in corsa «come è avvenuto in passato». Sassatelli metterebbe
questa clausola nello Statuto, ma per ora non può. Seconda bordata: «Vedo i
miei competitor fare a gara per mostrarsi per oppositori dell'attuale gestione.
Io lo sono stato davvero, e mi sono sempre sentito molto solo. Potevano farsi
avanti prima...». Non pago, Sassatelli sgancia bombe in profondità contro «chi
dice che sono massone. Non è vero. Non lo sono mai stato, come non ho mai fatto
parte di nessuna aggregazione, di nessun partito, Mentre altri candidati
omettono o negano addirittura di avere ricoperto cariche istituzionali in
qualche formazione politica». DECISO a far saltare i minuetti (o titolare di
conteggi che gli suggeriscono la guerra contro quasi tutti?) Giuseppe
Sassatelli addita poi gli squilibri che esistono, secondo lui, in alcune aree:
quelle scientifiche, umanistiche e nei dintorni di Agraria (quindi nei terreni
di coltura dei voti per Braga, Dionigi e Segré ndr) fra il numero dei
professori e quello degli allievi. Ecco il primo risparmio che indica come
fattibile, insieme ai tagli delle spese per l'Azienda Agraria, l'assetto
informatico (Cesia), le consulenze esterne. Troppi, per
lui, i docenti e troppo il personale tecnico amministrativo. Turn over da
stoppare e rivedere, puntando sui precari a contratto. Non cita mai Medicina,
caveau di voti. E a precisa domanda, risponde: « Medicina ha il problema
dell'assistenza che limita parecchio ricerca e didattica. Bisogna dare
una mano alla facoltà perché possa reggere il rapporto con il Sistema sanitario
regionale». Image: 20090228/foto/1489.jpg
( da "Arena, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 28 Febbraio
2009 CULTURA Pagina 57 INCONTRI. CONVERSAZIONE DELLO SCRITTORE E FILOSOFO
MARCELLO VENEZIANI CON I GIOVANI ALL'UNIVERSITÀ «La vera trasgressione oggi è
la tradizione» Il libro «Rovesciare il '68» analizza lo storico movimento: «È
stato un virus che ha contagiato l'intera società» «La vera trasgressione,
oggi, è la tradizione». A sostenerlo è Marcello Veneziani, filosofo, scrittore
e giornalista che ha presentato ieri il suo ultimo libro Rovesciare il '68
(Mondadori, 2008) nel corso di un incontro-dibattito promosso all'ateneo
scaligero dall'assessorato alle Politiche giovanili del Comune in
collaborazione con la Fondazione Aida. «Free entry»« è infatti il titolo del
progetto che fa incontrare sei studenti e sei autori che trattano diverse
impegnative tematiche. Il primo appuntamento è stato con Giuseppe Ayala, il
magistrato e uomo politico amico di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e il
prossimo incontro sarà con Tony Capuozzo, vicedirettore del Tg5 e conduttore
del settimanale «Terra» che il 5 marzo prossimo (alle 21, al teatro Filippini)
parlerà di cosa significhi fare l'inviato in luoghi di guerra. Il protagonista
di questa «puntata», Marcello Veneziani per l'appunto, ha fatto incontrare due
generazioni, quella del Sessantotto, rappresentata nell'aula
universitaria da docenti e genitori, e quella «prodotta» dallo storico
movimento di ribellione ovvero i giovani d'oggi. «Il '68 è stato caratterizzato
da una volontà quella di liberarsi del passato creando una società cioè senza
padri, ma il risultato è stato che con la "morte" del padre è morto
anche il figlio», spiega Veneziani, «e ci siamo ritrovati così una
società che senza tradizione, intesa non nel senso di culto del passato, ma di
senso della continuità, non ha più futuro». E aggiunge: «Oggi quindi la vera
trasgressione è seguire la tradizione invece di questa cultura dominante del
piacere tutto mio e della libertà a tutti i costi. È molto più facile seguire
il conformismo invece che andare controtendenza, ci vuole coraggio nel decidere
che ci sono piaceri che nascono dal prendersi responsabilità e questa è
trasgressione, benedetta trasgressione». Il '68 è ormai lontano e chi
«uccideva» i padri, si è poi ritrovato padre e nonno. Ma in che modo gli ex
sessantottini hanno affrontato questa responsabilità?, chiedono gli studenti a
Veneziani. «L'hanno vissuta male, molto male, l'hanno vissuta da
"abusivi"; penso per esempio alla lettera di Capanna al figlio e mi
rendo conto che il '68 è stato un virus che ha contagiato tutta la società». Ma
Veneziani sottolinea: «Non voglio fare un processo a quella generazione, ma
semplicemente una autocritica a questa mentalità nata nel '68 che ha portato la
gente a credersi la prima generazione venuta al mondo, pensarsi assolutamente
eccezionali, che è poi la vera malattia del Sessantotto. Nessuno infatti è
migliore, siamo tutti un anello di una catena». Per Veneziani però il
Sessantotto non è stato solo negativo, anche se il bilancio che ne trae è molto
critico nei confronti delle conseguenze che il movimento ha portato, l'autore
spiega infatti: «Bene o male nel '68 i giovani avevano la passione del
cambiamento con intenzioni anche nobili, la mia critica infatti è agli effetti
non alle intenzioni». E aggiunge: «Ora però quelle intenzioni non le vedo nelle
nuove generazioni e non è nemmeno colpa loro perché vivendo in un deserto di
valori e aspirazioni è normale che il loro unico scopo sia avere un nuovo
telefonino». E conclude: «La contestazione studentesca attuale contro la
riforma Gelmini non è paragonabile a quella del '
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Prov Medio Camp
Pagina 3026 Festa dell'Università della terza età --> Sanluri Oggi alle 16
all'ex Monte Granatico l'Università della terza età festeggia i 10 anni di
attività. Presenterà il presidente Vincenzangela Fenu,
interverranno il sindaco Collu, il parroco Tore Ruggiu, l'assessore alla
Cultura Pinna, il docente universitario Gianni Murgia, lo studioso Villa Santa e il
presidente di Sardegna Solidale Farru e la docente
universitaria Mura. (a. co.)
( da "Savona news" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Quiliano:gestione
del parco di S.Pietro, approvato in Comune Approvato dal Consiglio comunale il
progetto di gestione del Parco di San Pietro in Carpignano. Il piano prevede un
modello di gestione misto pubblico privato. Oltre all?area architettonico - culturale
il sito, che dovrebbe essere aperto dalla prossima estate, ospiterà anche
numerosi e interessanti sentieri escursionistici e aree ludico - ricreative.
Nell?ambito dell?area socio - culturale ci sarà anche un edificio per attività
di ristorazione, bar e e vednita di prodotti tipici, un locale per conferenze e
un?arena spettacoli che potrà essere utilizzata dal Comune, così come da
gestori privati.
( da "Blogosfere" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Feb
0928 Malattie rare e ricerca Pubblicato da Silvio De Rossi, Blogosfere staff
alle 07:46 in Medicina di Massimilla Manetti Ricci C'è una minoranza silenziosa
che difficilmente sale alla ribalta e che, con dignitosa fatica, conduce la sua
battaglia quotidiana contro la malattia, quella non nota, che non riceve gli
onori della cronaca e neanche i fondi per la ricerca. E' quella dei malati di malattie
rare che, come ha scritto Michela, mamma di un'adolescente affetta da atassia
di Friedrich, hanno avuto il torto di ammalarsi di una patologia strana. Fino
al 25 febbraio 2009, presso l'Istituto Superiore di Sanità si è svolta la
Quinta conferenza internazionale su malattie rare e farmaci orfani. Continua a
leggere su Il Serpente di Galeno.
( da "Arena.it, L'" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
«La vera
trasgressione oggi è la tradizione» INCONTRI. CONVERSAZIONE DELLO SCRITTORE E
FILOSOFO MARCELLO VENEZIANI CON I GIOVANI ALL'UNIVERSITÀ Il libro «Rovesciare
il '68» analizza lo storico movimento: «È stato un virus che ha contagiato
l'intera società» 28/02/2009 rss e-mail print Marcello Veneziani durante
l'incontro di ieri pomeriggio in università FOTO
BRENZONI «La vera trasgressione, oggi, è la tradizione». A sostenerlo è
Marcello Veneziani, filosofo, scrittore e giornalista che ha presentato ieri il
suo ultimo libro Rovesciare il '68 (Mondadori, 2008) nel corso di un
incontro-dibattito promosso all'ateneo scaligero dall'assessorato alle
Politiche giovanili del Comune in collaborazione con la Fondazione Aida. «Free
entry»« è infatti il titolo del progetto che fa incontrare sei studenti e sei
autori che trattano diverse impegnative tematiche. Il primo appuntamento è
stato con Giuseppe Ayala, il magistrato e uomo politico amico di Giovanni
Falcone e Paolo Borsellino e il prossimo incontro sarà con Tony Capuozzo,
vicedirettore del Tg5 e conduttore del settimanale «Terra» che il 5 marzo
prossimo (alle 21, al teatro Filippini) parlerà di cosa significhi fare
l'inviato in luoghi di guerra. Il protagonista di questa «puntata», Marcello
Veneziani per l'appunto, ha fatto incontrare due generazioni, quella del
Sessantotto, rappresentata nell'aula universitaria da
docenti e genitori, e quella «prodotta» dallo storico movimento di ribellione
ovvero i giovani d'oggi. «Il '68 è stato caratterizzato da una volontà quella
di liberarsi del passato creando una società cioè senza padri, ma il risultato
è stato che con la "morte" del padre è morto anche il figlio», spiega
Veneziani, «e ci siamo ritrovati così una società che senza tradizione,
intesa non nel senso di culto del passato, ma di senso della continuità, non ha
più futuro». E aggiunge: «Oggi quindi la vera trasgressione è seguire la
tradizione invece di questa cultura dominante del piacere tutto mio e della
libertà a tutti i costi. È molto più facile seguire il conformismo invece che
andare controtendenza, ci vuole coraggio nel decidere che ci sono piaceri che
nascono dal prendersi responsabilità e questa è trasgressione, benedetta
trasgressione». Il '68 è ormai lontano e chi «uccideva» i padri, si è poi
ritrovato padre e nonno. Ma in che modo gli ex sessantottini hanno affrontato
questa responsabilità?, chiedono gli studenti a Veneziani. «L'hanno vissuta
male, molto male, l'hanno vissuta da "abusivi"; penso per esempio
alla lettera di Capanna al figlio e mi rendo conto che il '68 è stato un virus
che ha contagiato tutta la società». Ma Veneziani sottolinea: «Non voglio fare
un processo a quella generazione, ma semplicemente una autocritica a questa
mentalità nata nel '68 che ha portato la gente a credersi la prima generazione
venuta al mondo, pensarsi assolutamente eccezionali, che è poi la vera malattia
del Sessantotto. Nessuno infatti è migliore, siamo tutti un anello di una
catena». Per Veneziani però il Sessantotto non è stato solo negativo, anche se
il bilancio che ne trae è molto critico nei confronti delle conseguenze che il
movimento ha portato, l'autore spiega infatti: «Bene o male nel '68 i giovani
avevano la passione del cambiamento con intenzioni anche nobili, la mia critica
infatti è agli effetti non alle intenzioni». E aggiunge: «Ora però quelle
intenzioni non le vedo nelle nuove generazioni e non è nemmeno colpa loro
perché vivendo in un deserto di valori e aspirazioni è normale che il loro
unico scopo sia avere un nuovo telefonino». E conclude: «La contestazione
studentesca attuale contro la riforma Gelmini non è paragonabile a quella del '
( da "Sestopotere.com" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Il presidente della
Repubblica Giorgio Napolitano in Palazzo Vecchio (28/2/2009 12:33) | (Sesto
Potere) - Firenze - 28 febbraio 2009 - Si aprirà alla presenza del presidente
della Repubblica Giorgio Napolitano il convegno "Eugenio Garin. Dal
Rinascimento all'Illuminismo", promosso da Scuola Normale Superiore di
Pisa, Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento e Comune di Firenze. Tre
giornate di studio che si apriranno in Palazzo Vecchio e proseguiranno a
Palazzo Strozzi, da venerdì
( da "Sestopotere.com" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Confindustria Pesaro
Urbino: incontri informativi sulle opportunità di studio offerti dalla Luiss
(28/2/2009 09:59) | (Sesto Potere) - Pesaro - 28 febbraio 2009 -Confindustria
Pesaro Urbino ha la possibilità anche quest'anno di organizzare degli incontri
informativi sulle opportunità di studio e degli sbocchi professionali offerti
dalla Luiss Guido Carli, Libera Università Internazionale
degli Studi Sociali di Roma. L'incontro, aperto a tutti i Dirigenti scolastici,
ai Docenti e soprattutto agli studenti dell'ultimo anno delle migliori scuole
medie superiori del territorio, si terrà il giorno mercoledì 18 marzo 2009
dalle ore 11 alle ore 13 presso la sede di Confindustria Pesaro Urbino in Via
Cattaneo, 34 - 61100 Pesaro. Il programma prevede il saluto da parte del
Presidente di Confindustria Pesaro Urbino, Dott. Andrea Ugolini, che porterà
tra l'altro la sua testimonianza di imprenditore per illustrare agli studenti
le caratteristiche del mercato del lavoro locale e i profili professionali più
richiesti e ritenuti più funzionali dalle imprese del territorio. A seguire la
presentazione, da parte di un docente della LUISS,
dell'offerta formativa delle tre Facoltà dell'Ateneo: Economia, Giurisprudenza
e Scienze Politiche. Completerà l'incontro, l'illustrazione da parte di uno
studente dell'Ateneo stesso, dei servizi e delle opportunità offerte agli
studenti fuori sede, oltre che delle opportunità di inserimento post-laurea nel
mondo del lavoro. Anche quest'anno, per agevolare gli studenti fuori sede, sarà
possibile sostenere la prova di ammissione alla Luiss prima della maturità. La
prova, infatti, si terrà il 6 aprile 2009 non solo a Roma ma contemporaneamente
in numerose altre città ed anche a Pesaro presso il Liceo Scientifico Marconi.
Obiettivo della Luiss è poter attrarre i migliori talenti su tutto il
territorio nazionale, valorizzando l'eccellenza di un modello che, per la
qualità della didattica, l'ambiente studentesco e il forte collegamento con il
mondo del lavoro, è diretto a formare con "cultura d'impresa" e
vocazione internazionale la futura classe dirigente del Paese.
( da "Agi" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
PRESIDENTE
NAPOLITANO A CONVEGNO SU EUGENIO GARIN A FIRENZE (AGI) - Firenze, 28 feb. - Si
aprira' alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il
convegno "Eugenio Garin. Dal Rinascimento all'Illuminismo", promosso
da Scuola Normale Superiore di Pisa, Istituto Nazionale di Studi sul
Rinascimento e Comune di Firenze. Tre giornate di studio che si apriranno in
Palazzo Vecchio e proseguiranno a Palazzo Strozzi, da venerdi'
( da "Denaro, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Soldi & imprese
incentivi.4 Formazione: tutto pronto per I monit In sperimentazione il
monitoraggio per le misure del Fondo sociale europeo Semaforo verde alla
sperimentazione del sistema di monitoraggio fisico e finanziario della Regione
Campania. All'indirizzowww.monitoraggioagc17.regione.campania.it si avvia la
piattaforma informatica per il controllo fisico e finanziario delle attività
formative finanziate dall'assessorato regionale alla Formazione. Il nuovo
impianto informatico rappresenta il naturale stadio evolutivo del processo di
adeguamento del sistema di formazione professionale della Regione, avviato
alcuni anni fa con implementazione delle procedure di accreditamento degli
organismi di formazione. Un procedura, questa, che focalizzandosi sulla logistica
e sulle caratteristiche economico-strutturali degli enti ha contribuito ad
effettuare una prima scrematura premiando i soggetti qualitativamente più
affidabili in funzione dell'adeguatezza e della sicurezza degli ambienti. Imma
Belmare Oggi il sistema di accreditamento, che ha rappresentato il primo
elemento di rottura nel contesto della formazione, è affiancato da un sistema
di monitoraggio, che promette di avere un impatto ancora più rilevante sulle
dinamiche di crescita della qualità delle attività formative. Il sistema
consente un'osservazione di carattere gestionale andando a controllare in modo
preventivo i processi formativi e tutte le risorse fisiche e finanziarie,
necessarie a dar vita alle attività. Il nuovo impianto permette, inoltre, di
verificare la soddisfazione degli allievi e di analizzare l'impatto a una
distanza di sei, dodici e diciotto mesi della conclusione degli interventi
formativi. Infine, la piattaforma di monitoraggio introduce un approccio
premiante verso gli enti di formazione di qualità, andando ad assegnare un
rating sulla base degli esiti dei controlli effettuati, rating che nel medio
termine costituirà uno dei parametri fondamentali rispetto a cui sarà
differenziata la possibilità di accesso alle risorse pubbliche bandite dall'assessorato
alla Formazione. Il progetto è stato realizzato dalle società Elea Spa e
Iniziativa Cube con il supporto dei tecnici di Its Spa, nell'ambito di un
appalto che prevede, oltre alla realizzazione del sistema di monitoraggio,
l'aggiornamento del sistema di accreditamento regionale (in
termini di creazione di un albo dei docenti e delle aule temporanee) e lo
sviluppo di un sistema telematico di invio delle istanze e dei progetti per
rispondere agli avvisi ed ai bandi emanati dall' assessorato. Tale ulteriore
piattaforma, la cui sperimentazione partirà dal mese di marzo con riferimento
ai fondi erogati a valere sulla Legge 236/93, è curato da Pni Scarl,
capofila del Rti, vincitore della apposita procedura ad evidenza pubblica.
L'adozione complessiva dei tre sistemi costituirà per l'amministrazione
regionale campana un passo in avanti nell'area del controllo delle attività di
formazione professionale, area cruciale in un momento di crisi, ponendo la
stessa all'avanguardia su scala nazionale nell'implementazione dell'accordo
siglato a marzo 2008 tra i ministeri del Lavoro, della Pubblica Istruzione,
dell' Università e Ricerca, le Regioni e le Province di Trento e Bolzano e
relativo alla definizione degli standard minimi del nuovo sistema di
accreditamento delle strutture formative per la qualità dei servizi. La
sperimentazione del sistema interesserà un cluster ristretto relativo ai
"Patti Formativi Locali" (rispetto a cui saranno monitorati circa
settanta interventi e 32 enti di formazione), alla iniziativa "Scuole
Aperte" (relativamente a 200 progetti) e alla iniziativa "Pas -
Percorsi alternativi sperimentali" (cento progetti). Tale prova consentirà
di testare la nuova piattaforma sia in termini di controllo delle attività
formative, sia di quelle delle attività di servizio collaterali alle stesse
(azioni di sistema). In tal modo, l'assessorato alla Formazione disporrà di uno
strumento specifico che si andrà a interfacciare con il futuro sistema di
monitoraggio unico del Fse evitando le problematiche di controllo specifico che
si sono registrate nel corso della programmazione 2000 2006 con il sistema di
monitoraggio unico utilizzato "I-monit". del 28-02-2009 num.
( da "Denaro, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Soldi & imprese
Turismo: dalla Bit di Milano il rilancio delle mete italiane Promozione del
partenariato pubblico-privato, migliore specializzazione degli operatori
turistici e rilancio delle destinazioni turistiche europee sui mercati
internazionali : queste le priorità della prima Rete europea delle città per il
turismo sostenibile, costituita a Bruxelles dalla Fondazione Anci Ideali alla
vigilia dell'apertura della Bit di Milano e presentata in Parlamento europeo.
Venticinque città da quattordici paesi formano il network che si propone di
diventare interlocutore privilegiato di Commissione e Parlamento europeo per la
realizzazione di strategie innovative in materia di turismo sostenibile, che
favoriscano la collaborazione fra città, imprese e università per la promozione
dei territori. Questo approccio è stato rilanciato anche dalla Commissione
europea, presente all'incontro, che ha annunciato il coinvolgimento della nuova
Rete nei network europei già esistenti, inserendo le città nel gruppo di
stakeholders che partecipano ai gruppi di lavoro su innovazione e
sostenibilità. Reggio Calabria, Cremona, Salsomaggiore Terme, Termoli e
Viareggio sono alcune delle città italiane che fanno parte della Rete che si
propone di sviluppare partenariati pubblico-privati per
attuare iniziative nel campo del turismo sostenibile e di collaborare con le
imprese pubbliche locali attravero il Ceep (che riunisce tali soggetti a
livello europeo). Un quadro d'azione per il turismo e più fondi Ue per
realizzare a livello locale un pacchetto integrato di interventi per il turismo
sostenibile sono le richieste avanzate dalle città del network alla
Commissione europea. del 28-02-2009 num.
( da "Denaro, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
borsa & mercati
credito Banca del Sud: c'è il decreto Sergio Governale Riparte l'iter per la
creazione della Banca del Mezzogiorno. Ieri il ministro dell'Economia Giulio
Tremonti ha annunciato di aver firmato il decreto nel corso del secondo
congresso del Movimento per l'Autonomia a Roma. Il presidente del comitato
promotore è il palermitano Gerlando Genuardi, già vice presidente della Banca
Europea per gli Investimenti. Ad affiancarlo, assieme al braccio destro di
Tremonti Marco Milanese, deputato e docente di Diritto
tributario, ci dovrebbe essere Aristide Savignano, ex vice presidente del Banco
di Napoli negli anni '80, nell'epoca immediatamente precedente alla gestione di
Federico Ventriglia. Nato a Gesualdo, in provincia di Avellino, 76 anni, Savignano è attualmente docente di materie
giuridiche all'Università di Firenze. Non è invece presente come presidente
onorario il principe Carlo di Borbone, erede del regno delle due Sicilie. La
Banca del Mezzogiorno, come noto, avrà 5 milioni di capitale. "Entro
cinque anni dall'inizio dell'operatività della Banca - è scritto nel decreto -
tale importo è restituito allo Stato, il quale cede alla Banca stessa
tutte le azioni ad esso intestate ad eccezione di una". Tremonti rilancia
così il progetto attuando quanto previsto dall'articolo "6-ter" del
decreto-manovra approvato lo scorso agosto, che prevede "al fine di
assicurare la presenza nelle regioni meridionali d'Italia di un istituto
bancario in grado di sostenere lo sviluppo economico e di favorirne la crescita
"l'istituzione della società per azioni Banca del Mezzogiorno". Il
decreto stabilisce che il ministro, nel rispetto delle disposizione del testo
unico bancario, avrebbe dovuto emanare un decreto entro sei mesi
dall'approvazione, seguendo alcune caratteristiche. Lo statuto dovrà prevedere
che la banca abbia necessariamente sede in una regione meridionale e che la
composizione dell'azionariato sia in maggioranza privato e aperto
all'azionariato popolare diffuso. Dovrà essere riconosciuta la funzione di soci
fondatori allo Stato, alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle Camere di
commercio e agli altri enti e organismi pubblici, aventi sede nelle regioni
meridionali, che conferiscono una quota di capitale sociale. Il decreto indica
anche le modalità per provvedere, attraverso trasparenti offerte pubbliche,
all'acquisizione di marchi e di denominazioni, entro i limiti delle necessità
operative della banca, di rami di azienda già appartenuti ai banchi meridionali
e insulari; i criteri di accesso della banca ai fondi e ai finanziamenti
internazionali, con particolare riferimento alle risorse prestate da organismi
sopranazionali per lo sviluppo delle aree geografiche sottoutilizzate. del
28-02-2009 num.
( da "Denaro, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura società
Napoli, la città "incompiuta" La galleria delle opere mai finite e
delle occasioni perdute Oggi, alle 10.30, l'appuntamento con il "Il Sabato
delle Idee" è dedicato al tema dello "Spazio scenico. La città del
possibile tra immaginario e realtà". Visto che squadra che vince non si
cambia, la formula è la stessa anche per questo secondo appuntamento. Sei
incontri nell'ambito dell'ultimo sabato del mese e, per l'occasione,
l'inaugurazione di una mostra di un artista emergente. Questa volta tocca alle
"Alterazioni Video" che resteranno esposti presso la sede del Pan per
tutto il mese di marzo. Uno spazio cui possono partecipare tutti i liberi
cittadini sia attraverso le conferenze che collegandosi al sito www.
ilsabatodelleidee.it. Tania Sabatino Una città che "può" cambiare, ma
per farlo ha bisogno di rimboccarsi le maniche e creare scenari reali di un
cambiamento possibile, senza "arenarsi" sterilmente nelle sue brutture.
L'idea di fondo, secondo il racconto degli stessi organizzatori, è quella di
mettere a disposizione uno spazio aperto di discussione, dove vengano trattati
temi legati al degrado ma anche al possibile rilancio della città e della sua
immagine. Per l'incontro di oggi, dopo il saluto introduttivo di Francesco De
Sanctis, rettore dell'Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa,
Marco Salvatore presidente della Fondazione Sdn e Marina Vergiani dirigente e
curatore capo del centro di documentazione del Pan, prenderanno parte
all'incontro moderato da Marco Demarco, direttore del Corriere del Mezzogiorno,
Giorgio Albertazzi, l'attore e regista, Andrea De Rosa, il direttore del Teatro
Stabile di Napoli, Gianni Tangucci, il direttore artistico del Teatro San
Carlo, Francesco Saponaro, il regista teatrale, Vanda Monaco Westerstahl,
l'attrice, regista e scrittrice, il sociologo Domenico De
Masi, Gennaro Carillo docente di storia delle dottrine politiche all'Università Suor Orsola
Benincasa, Maurizio Ferraris docente di filosofia teoretica
all'Università di Torino ed Augusto Sainati Docente di Storia, teoria e analisi
del film all'Università Suor Orsola Benincasa. "Quando con
Francesco De Sanctis abbiamo pensato a quest'iniziativa - commenta Marco Salvatore
presidente della Fondazione Sdn - di sicuro non ci aspettavamo risposte ma
intendevano questi incontri come un luogo per riaprire un dibattito cittadino
in modo diverso da quanto si è fatto fino ad oggi a Napoli. E invece già dal
primo appuntamento, anche qualche piccola idea concreta è iniziata ad
arrivare". Non a caso le Alterazioni Video, il gruppo di artisti
protagonisti della mostra "L'Incompiuto Campano", che porta alla
ribalta tutte le opere incompiute del capoluogo partenopeo e dintorni, instaurando
al contempo un interessante parallelo con la situazione siciliana, promuovono
anche un workshop a latere, invitando gli studiosi ad un'indagine sul
territorio, allo scopo di individuare le criticità urbanistiche ed
antropologiche esistenti nell'area di Napoli. "L'intenzione sottolineano
gli artisti - è quella di effettuare una ricognizione tra le opere incompiute
pubbliche della città e dei dintorni, allo scopo di produrne una
documentazione, individuare e analizzare gli elementi dello stile e verificare
la possibilità di una mappa dello stile incompiuto campano". Una delle
idee, illustrate da Mimmo Jodice, uno dei maggiori fotografi italiani, è quella
di "aprirsi verso l'esterno e attrarre stranieri piuttosto che usare la
crisi come una scusa per chiudersi". L'idea lanciata è quella di invitare
fotografi da tutto il mondo ed usare le loro foto di Napoli come un modo per
riaffermare l'immagine esterna della città, oppure attirare ricercatori"
Un'altra idea, partita da Aldo Pinchera, direttore del Dipartimento di
Endocrinologia presso l'Università di Pisa, è quella di "fare ponti",
costituiti da individui che fanno la spola tra le diverse città italiane o
meccanismi strutturati di collaborazione tra iniziative napoletane ed
iniziative di altre città. Napoli "Caput mundi", e nucleo di
eccellenze, quindi, ma non solo di sabato, come fanno notare alcuni
partecipanti perché "le eccellenze di Napoli, se ci sono, non esprimono
tutto quello che possono dire perché sono isolate e non si fidano l'una della
altra. Una singola persona o una singola istituzione eccellenti possono avere
risultati buoni nel loro campo anche a Napoli. Ma risultati straordinari si
ottengono solo con il lavoro ordinario e collaborativo di molti". Un
sabato, dunque, dove sia davvero possibile "mettere in circolo le
idee" per ascoltare e dialogare con gente selezionata allo scopo di
portare punti di vista differenti (filosofi, scienziati, artisti, e napoletani
e non). "La speranza continuano i partecipanti - è che tra questi mondi
differenti e che spesso operano nella reciproca indifferenza si possa creare
una rete sociale, discutendo durante ed alla fine degli interventi e che gli
incontri siano un'occasione in cui le eccellenze napoletane si possano
conoscere, riconoscere a vicenda, aprirsi e progettare tante piccole o grandi
iniziative concrete che creino un tessuto sociale". Tornando alla
leadership forte, i politici che abbiamo sono quelli che abbiamo eletto e che,
nel bene e nel male, ci meritiamo. Prima ci vuole una città con un capitale
sociale (inteso come forza delle relazioni e della fiducia interpersonali)
decente e poi verranno anche politici decenti. Napoli tra realtà ed
immaginazione. E la rassegna continua con gli incontri dedicati a Napoli-spazio
letterario, Napoli-spazio urbanistico, Napoli-spazio del nomos e Napoli-spazio
del tempo che si svolgeranno in maniera alternata nelle sedi della Fondazione
Sdn, dell'Università degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa e del
Pan-Palazzo delle Arti di Napoli. Tra i tanti relatori di prestigio nazionale
ed internazionale che interverranno nei prossimi incontri vi saranno, tra gli
altri, il Cardinale Crescenzio Sepe, il sociologio Zygmunt Bauman, gli
scrittori Erri De Luca, Gennaro Matino, Raffaele La Capria e Domenico Starnone,
il guru del Mit Thomas Negroponte ed ancora esponenti della cultura italiana,
magistrati, politologi e giornalisti. In ogni occasione di incontro sarà
inaugurata una nuova mostra di uno dei migliori artisti emergenti contemporanei
che resterà in esposizione per tutto il mese successivo nella sede
dell'incontro di presentazione. Negli incontri successivi, poi, saranno
presentate le mostre di Christian Leperino (28 Marzo-17 Aprile al Suor Orsola
Benincasa), Roberto Paci Dalò (18 Aprile-29 Maggio al Pan), Melita Rotondo (30
Maggio-26 Giugno al Suor Orsola Benincasa) e Iabo (27 Giugno-18 Luglio alla
Fondazione Sdn) . del 28-02-2009 num.
( da "Denaro, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura alta
formazione Atenei, ecco i magnifici sette Nova Universitas, un consorzio
ispirato ai principi di sussidarietà Si è svolta nell'Aula Magna
dell'Università di Macerata, alla presenza dell'onorevole Valentina Aprea,
presidente della Commissione cultura, scienza e istruzione della Camera dei
deputati, l'inaugurazione delle attività formative 2009 della Scuola per l'alta
formazione Nova Universitas, il consorzio per l'alta formazione di cui fa parte
l'Ateneo maceratese insieme a quelli di Milano Bicocca, Federico II di Napoli,
Luiss Guido Carli di Roma, Udine, di Catania e alla Seconda Università di
Napoli. Un saluto è giunto anche dal Ministro Mariastella Gelmini, che, in una
nota indirizzata al presidente del Consorzio, Carlo Lauro, ha sottolineato come
"Il Consorzio per l'Alta Formazione Nova Universitas sia l'esempio che
l'Università italiana ha ampi spazi per produrre esperienze di qualità".
Pierluigi Romanello "L'inaugurazione dell'anno accademico è l'occasione ha
sottolineato del rettore dell'Università di Macerata Roberto Sani per ribadire
la nostra soddisfazione per il cammino compiuto dal Consorzio nel corso del suo
primo periodo di vita: poco più di un triennio, durante il quale Nova
Universitas ha contribuito a diffondere una certa idea dell'Università e della
formazione, nella quale la trasmissione di saperi e di competenze di alto
profilo non è mai stata disgiunta da una forte attenzione per le persone e per
il ruolo che l'alta cultura è chiamata ad esercitare in un contesto culturale e
politico delicato e complesso come quello attuale". L'altro merito della
Nova Universitas, sottolineato da Sani, risiede nel "patto di
collaborazione e di volontà progettuale che lega i sette Atenei consorziati e
che si configura come un vigoroso segnale rivolto alla politica, all'economia,
al mondo culturale del nostro Paese ". Il Consorzio, come ha ricordato
durante la cerimonia il suo presidente Carlo Lauro, è stato costituito il 23
settembre 2005. Il 2 marzo 2006 è stato inaugurato a Napoli il primo anno
accademico alla presenza del Premio Nobel Carlo Rubbia e il 12 aprile 2006 è
stato ottenuto il riconoscimento del Ministero dell'Istruzione e
dell'Università. Il Consorzio si avvale del supporto di direzione, logistico e
organizzativo della Fondazione Ceur, Centro europeo università
e ricerca. "Il Consorzio ha spiegato Lauro ispirato ai principi di
sussidiarietà e solidarietà, mira a promuovere l'investimento in capitale umano
come elemento fondante lo sviluppo culturale, sociale ed economico dei popoli e
a soddisfare la domanda di innovazione proveniente dalla società civile, dal
mercato, dalle istituzioni, dal mondo della formazione". Le attività della
Scuola per l'alta formazione, che comprendono lezioni magistrali, seminari,
summer school e scuole di ricerca residenziali, sono rivolte a dottorandi,
specializzandi e dottori di ricerca e giovani ricercatori con l'obiettivo di
formare i nuovi protagonisti della ricerca e dell'insegnamento universitario.
Basilari sono l'alleanza virtuosa con il mondo dell'impresa, "per superare
quel gap che ancora esiste in Italia tra ricerca e sistema produttivo",
come ha sottolineato il presidente, l'interdisciplinarietà, l'innovatività e
l'internazionalizzazione. Ai corsi di Nova Universitas, tenuti
da docenti italiani e stranieri di fama internazionale, hanno partecipato circa
500 giovani ricercatori provenienti da università
italiane ma anche europee. All'inaugurazione è intervenuto anche Luigi
Campiglio, docente di politica economica e prorettore dell'Università Cattolica del
Sacro Cuore di Milano, che ha tenuto una relazione su un tema di
stringente attualità, "Crisi economica e nuove disuguaglianze".
"Le questione centrali ha detto, tra l'altro - sono oggi due: la prima è
quella della rapidità dell'effetto di propagazione degli impulsi recessivi che
provengono agli Stati Uniti, la più grande economia mondiale, a tutti gli altri
paesi. La seconda questione riguarda l'impatto più accentuato della
globalizzazione sul mercato del lavoro meno qualificato e quindi sul tenore di
vita delle loro famiglie: il che, in assenza di meccanismi politici o sociali
di riequilibrio nella distribuzione nel reddito, si può tradurre in un aumento
della disuguaglianza". Al termine ha preso la parola l'onorevole Valentina
Aprea, che ha affrontato il tema dell'offerta formativa di qualità.
"Riteniamo ha riassunto l'onorevole al termine del suo intervento - di
doverci impegnare a partire da queste azioni: una revisione dei percorsi
formativi per assicurare una sempre miglior circolarità tra dimensione tecnica,
scientifica e umanistico-etica di qualsiasi corso di studi; una cultura della
accountability degli atenei verso gli studenti e verso l'esterno; la messa a
punto delle norme per la libera trasformazione delle università
in fondazioni, non costringendo tutte le università a
mantenere un'unica e uniforme veste istituzionale; il merito come criterio
costante di scelta e un incremento della quota di finanziamento pubblico
attribuibile in base a schemi incentivanti e riequilibranti; un sistema di
diritto allo studio governato ad un livello più vicino all'utenza; una politica
di incentivazione dell'educazione tecnico-scientifica; l'abolizione del valore
legale dei titoli di studio". "Questo Ateneo ha ribadito, al termine,
il rettore Roberto Sani come gli altri atenei italiani e come quelli di questo
consorzio, si attende un segnale forte. L'Università italiana vuole che siano
introdotti sistemi di valutazione rigorosi. Ma dateci anche le risorse, la
possibilità per confrontarci davvero con il sistema internazionale. Citando Don
Lorenzo Milani, non c'è niente di peggio che fare parti uguali tra parti
diseguali". Le attività previste Tra le attività previste per il 2009
dalla Nova Universitas si possono già segnalare le seguenti: Le opere fondative
della letteratura italiana (Sergio Cristaldi, Catania); Valutazione delle
performance in sanità (Carlo Lauro e Maria Triassi, Napoli); Metodologia della
ricerca nelle scienze della formazione (Michele Corsi e Edoardo Bressan,
Macerata); Nuove sfide per il mercato dell'energia: efficienza, sicurezza
dell'approvvigionamento e protezione dell'ambiente (Paola Garrone, Milano);
Modelli causali (Carlo Lauro, e Giorgio Vittadini, Milano); Ricerca e
trasferimento tecnologico alle imprese (Carmine Gambardella, Napoli). del
28-02-2009 num.
( da "Denaro, Il" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
librinredazione Il Sud di ieri e di oggi visto da Mazzetti Pierluigi Romanello
Com'è cambiato il Sud d'Italia? Com'è cambiata Napoli?Dopo cinquant'anni di
studi, interventi, impiego di risorse finanziarie, è ancora giustificato
parlare di "questione meridionale"? E quali sono i nuovi aspetti
della più che secolare questione? Se ne parla mercoledì 4 marzo alle ore 18
nella sala del Denaro di piazza dei Martiri. Spunto del dibattito la
presentazione del saggio di Ernesto Mazzetti "Scenari del Sud" di
ieri e di oggi per il terzo appuntamento del nuovo anno di Librinredazione,
format televisivo e salotto culturale del gruppo editoriale. All'incontro
partecipano l'autore ospite. Ernesto Mazzetti, giornalista e geografo, vicepresidente della Società geografica italiana e docente della FedericoII ed il Rettore dell' Università degli Studi
Orientale di Napoli, Lida Viganoni. Ad aprire gli "scenari del Sud" e
a stimolare la conversazione Ermanno Corsi, curatore insieme a Federica Cigala
del ciclo di incontri mensili in programmazione già da due anni. Il
saggio (Guida editori)di Mazzetti, con la prefazione di Dionisia Russo Krauss,
si articola in una ragionata raccolta di scritti ( venti i prescelti tra quelli
apparsi su riviste come "Nord e Sud", il "Bollettino ella
Società geografica italiana, "La rivista del Porto di Napoli", o in
volumi di più autori e atti di convegni) pubblicati negli anni dall'autore e,
riproposti oggi in una chiave di grande attualità. I contributi dell'autore,
che ricoprono un'arco temporale dal 1962 al 2007, saranno l'occasione durante
l' appuntamento di Librinredazione previsto mercoledì prossimo, di approfondire
insieme agli ospiti del format la storia recente del Mezzogiorno e della sua
più importante metropoli. L'incontro, in onda su canale 878 piattaforma sky di
Denaro tv e visitabile sulla piattaforma web, è aperto al pubblico interessato.
Librincontri Oggi Sabato alla libreria Loffredo, presentazione del libro Dove
sta Zazà di Mimmo Liguoro: Ne parlano con l'autore Antonella Cilento, Pietro
Gargano e Salvatore Palomba. Letture di Annie Pempinello. Coordina Pasquale
Esposito. Mercoledì 18 marzo, presso la Libreria Bibli a Trastevere, a partire
dalle 18 "Il Salar dello Uyuni. Diario di un viaggio in Bolivia. Un libro
a cura del Sosv-Solidarietà Italiana nel mondo. Foto di Eduardo Osorio e di
Angelita Piatti. Giovedì 19 marzo alla Saletta Rossa della Libreria Guida,
presentazione del libro Chameleons di Armando De Stefano. Presentano Silvio
Perrella e Generoso Picone. del 28-02-2009 num.
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Studenti di
successo: Simona Rossi si racconta Lavora in alcune università
americane Sabato 28 Febbraio 2009, Un diploma conseguito dieci anni fa all'Itas
«Einaudi» di Badia Polesine, poi la laurea in ingegneria e da qui il lavoro
presso diverse università americane nell'ambito
dell'ingegneria medica dove si occupa di analisi di dati e di gestione di
grandi database per ricerche sul cancro: Simona Rossi stamattina, dalle 10.45
alle 12, sarà nell'istituto badiese per raccontare agli studenti come si fa ad
arrivare così in alto. Ne parlerà con i ragazzi delle terze, quarte e quinte
programmatori e con quelli delle quinte indirizzo Ambiente e Salute. Per Simona
Rossi sarà anche l'occasione per toccare con mano i progressi del suo ex
istituto a partire dal registro elettronico che entrato in uso da quest'anno
scolastico per tutte le classi dopo un anno di sperimentazione su poche classi.
Per l'istituto badiese quella del registro elettronico «è una realtà
importantissima per la nostra scuola, prima in questo settore, ma anche per il
nostro territorio, date anche alcune recenti comunicazioni dei Ministri Gelmini
e Brunetta». Il registro elettronico è stato completamente
ideato e realizzato dai docenti Amos Golinelli e Linda Dilavanzo. Quindi basta
registri di classe e registro personale del docente: tutte le
informazioni viaggiano via Internet. Spiegano i due ideatori: «Il professore
entra in classe scrive al computer sia i dati riguardanti la sua attività
didattica, con valutazioni e argomenti di studio, sia i dati relativi
agli alunni, quali assenze e giustificazioni. Le informazioni memorizzate a
scuola possono essere lette in tempo reale dai genitori e dagli studenti che,
dotati di user-id e password, si connettono al registro elettronico». Aggiunge
la preside Maria Grazia Faganello: «La nostra scuola, con quattro indirizzi di
studio, 24 classi, tre sedi (deu a Badia e l'Itc »Conti" di Lendinara), è
la prima che, nella Regione Veneto, ha adottato il registro elettronico in modo
così completo e ciò anche grazie al progetto Un computer per classe",
finanziato in buona parte con i fondi Cariparo. I riscontri della sperimentazion
sono stati positivi a tutti i livelli: qualche mugugno tra gli studenti c´è
stato inizialmente perchè non ci sarebbero più stati segreti con i
genitori". L'iniziativa è molto articolata e può essere avviata in un paio
d'ore di formazione. Continuano gli ideatori: «Il registro elettronico è
predisposto anche per inviare sms alle famiglie degli studenti, ma per ora la
funzione non è stata attivata. L´accesso è sempre protetto da password che
vengono cambiate periodicamente». Paolo Aguzzoni
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 28 Febbraio
2009, «Data la disponibilità di monsignor Fisichella al
confronto con i tre docenti che nei giorni scorsi avevano inviato la lettera
nella quale criticavano i modi con cui abbiamo organizzato il convengo di
venerdì prossimo in Sala dei Giganti a palazzo Liviano, abbiamo deciso di
invitare uno di loro sul palco dei relatori. Se vorranno, avranno la
possibilità di esprimere la loro opinione in un intervento prima della lezione
del Presidente della Pontificia Accademia Pro Vita». Patrizia Burra, presidente
della Fondazione Marina Minnaja, e organizzatrice del convegno "Etica
nella medicina dei trapianti e delle cellule staminali", come aveva
anticipato già giovedì, conferma l'"apertura" ai docenti universitari
Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti che avevano contestato la presenza,
senza contraddittorio, di monsignor Rino Fisichella in un incontro sulla
bioetica che avesse come palcoscenico un'aula dell'Ateneo. Una relazione della
durata di un quarto d'ora tenuta da uno dei tre accademici, in rappresentanza
degli altri, è quindi la proposta formulata da Patrizia Burra. Invito che nel
pomeriggio di ieri i professori hanno però gentilmente declinato annunciando a
loro volta un altro convegno, il 23 aprile, dal titolo "Questioni di fine
vita". In questo caso il dibattito sarà aperto e avverrà alla presenza di
studiosi, esperti, e medici. «Un appuntamento al quale ci piacerebbe molto -
spiega il professor Umberto Curi - potesse partecipare anche monsignor
Fisichella, visto che ha ribadito più volte la sua disponibilità al confronto».
Il convegno che dovrebbe svolgersi al San Gaetano, sarà organizzato dal
professor Curi, direttore del centro interdipartimentale di Storia della
scienza, e dai responsabili del master in Bioetica, Paolo Zatti e Corrado
Viafora. «Per quanto invece riguarda l'appuntamento di venerdì prossimo -
continua Umberto Curi - ringraziamo gli organizzatori, ma non accettiamo la
loro proposta di sederci al tavolo dei relatori. Anche perché non era certo
questo lo scopo della nostra lettera. Non ambivamo a strappare un invito,
volevamo solo sollevare una questione di metodo. E tra l'altro vedo anche
tecnicamente difficile contenere un intervento in quindici minuti". «Noi
eravamo e siamo interessati ad un confronto libero - termina il docente - come avverrà nel nostro convegno che stiamo
organizzando già da alcuni mesi. Ritengo comunque che la fondazione Minnaja
fosse libera di invitare chi volesse. La nostra presa di posizione è derivata
dal fatto che ci preoccupava il modo in cui era stata organizzata all'interno
dell'università un'iniziativa politico-culturale
schierata». M.B.
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Sabato 28 Febbraio
2009, Molte persone quindi muoiono nella vana attesa di un organo. L'utilizzo
delle cellule staminali potrebbe rappresentare un'opzione terapeutica ulteriore
rispetto al trapianto. Su questi e altri fondamentali problemi etici è atteso con
interesse anche il pronunciamento della Chiesa Cattolica, qui rappresentata da
uno dei suoi massimi esponenti, Monsignor Fisichella. Molte le Autorità
invitate che potranno esprimere il loro parere. Come nell'incontro in Vaticano
lo scorso novembre, in cui il Papa ha affermato che la donazione degli organi è
una forma peculiare di testimonianza della carità, in un periodo spesso
caratterizzato da egoismo, così da questo incontro potrebbero scaturire
elementi in grado di favorire l'incremento delle donazioni. Da oltre un anno la
Fondazione sta lavorando alla organizzazione dell'evento, ospitato in questa
data ed in questa sede per una serie di fortuite circostanze, in un momento in
cui aspra è la contrapposizione tra il mondo laico e cattolico riguardo temi
come il testamento biologico. Per favorire lo scambio di opinioni, come da
consolidata tradizione nella nostra Università, la
Fondazione è a disposizione per raccogliere le istanze di coloro i quali -
studenti, docenti e quanti altri - vogliano esprimere il loro pensiero su
questi temi. Come organizzatori si voleva evitare un dibattito dai toni
"televisivi" con inevitabile contrapposizione spesso gridata tra
diverse posizioni inconciliabili e con il pericolo di uno sconfinamento su temi
non inerenti l'incontro. Ciò non vuol dire negare la possibilità di un
civile contradditorio, ma confrontarci su questi temi nel modo e nelle sedi più
opportune dopo accurata, serena e pacata riflessione. In silenzio. Senza
strepiti. In memoria e nel ricordo di Marina. Patrizia Burra * Presidente
Fondazione ONLUS Marina Minnaja
( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del
28-02-2009)
Argomenti: Cultura
IMMIGRAZIONE, LE
DIVERSE SOLUZIONI DELLE CITTÀ D'EUROPA Sabato 28 Febbraio 2009, Da mercoledì
prossimo fino a maggio studiosi di geopolitica, scrittori e giornalisti
parleranno della vita nelle città europee, che si confrontano, ognuna con
diversi strumenti, atteggiamenti e modalità di approccio, alla sfida
dell'integrazione degli immigrati. Da Berlino, alle capitali dell'est, a
Londra: città multietniche, emblematiche della complessa integrazione in corso,
a volte riuscita, a volte un po' meno. "Europa identità multiple" è
il titolo conduttore scelto, infatti, per la 27. serie di incontri di cultura
storico politica, che l'Irse organizza nel centro culturale "Casa A.
Zanussi" di via Concordia. La foto di uno spezzone colorato del Muro di Berlino
è stata scelta come logo dell'iniziativa, insieme ad una frase di Barack Obama
nel discorso dell'estate scorsa, a Berlino, quando si rivolse al mondo
avvertendo che «Il pericolo più grande di tutti è quello di permettere che
nuovi muri ci dividano, muri che dividano nativi di uno stato e immigrati,
cristiani, musulmani ed ebrei». L'apertura del corso sarà affidata mercoledì,
alle 17.30, al tema "Integrazione, nuovi confini, nuovi muri: quale ruolo
geopolitico dell'Europa?". Relatrice: Luiza Bilasiewicz, docente di geografia politica alla Royal Holloway London
Univerisity, studiosa di origine polacca, formatasi in Europa e negli Stati
Uniti, il cui percorso e ambito di ricerca è quasi specchio del tema
affidatole. Un secondo appuntamento, mercoledì 11 marzo, sarà intitolato
"Appunti da Belfast, Berlino, Mitrovica, Sarajevo: dalle città divise uno
sguardo sull'Europa", con Gian Matteo Apuzzo, docente di
sociologia del territorio e progettazione sociale all'Università di Trieste.
Seguirà, giovedì 9 aprile, "Un microcosmo balcanico a Londra"
incontro, curato dallo scrittore Alberto Garlini, incentrato sul recente
romanzo Missione Londra del bulgaro Alek Popov, che sarà uno dei protagonisti
di Pordenonelegge.it 2009. Mercoledì 15 aprile si parlerà di "Migrazioni
e ibridazioni nel farsi dell'Europa", tema affidato alla giornalista e
scrittrice di origine somala, Igiaba Scego, autrice del romanzo "Oltre
Babilonia". Lunedì 22 aprile, un altro libro "A Est: Belgrado,
Bucarest, Sofia, Tirana, Varsavia, il volto della nuova Europea", di
Flavia Capitani e Emilio Coen, guiderà alla scoperta della vitalità di cinque
capitali post comuniste a vent'anni dalla caduta del muro. In maggio si parlerà
ancora di Londra, attraverso il recente libro di Marco Niada, corrispondente
del Sole24ore "La nuova Londra, capitale del XXI secolo". A fine
maggio è previsto, inoltre, il seminario informativo "Votare per
l'Europa", per arrivare alle elezioni europee di giugno con una maggiore
consapevolezza.
( da "Mattino, Il (Caserta)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
GIUSEPPE MIRETTO
Comune due volte moroso. E questa volta, per le sue implicite ricadute sociali,
è la più dolorosa delle morosità possibili. Il Comune di Maddaloni abbandona,
finanziariamente, i suoi ex-Lsu. E soprattutto, abbandona definitivamente
«Terra di Lavoro», la prima innovativa impresa in provincia
pubblico-privata creata per la stabilizzazione non assistenziale degli Lsu. Dopo
aver contribuito alla sua fondazione con il compito di gestire la manutenzione
di scuole, verde pubblico, segnaletica stradale, non ha onorato un debito di
oltre 2 milioni e mezzo di euro. Disatteso soprattutto il piano di
rientro dell'esposizione debitoria. Subito, Maddaloni avrebbe versato 400 mila
euro. E in cambio dell'alleggerimento degli interessi avrebbe estinto il debito
mediante 30 rate da 80 mila euro cadauna. Tutto inutile. Sono maturate le
condizioni per una legittima azione di rivalsa, magari mediante decreti
ingiuntivi da parte di «Terra di Lavoro» e dell'ente provincia attuale
proprietario unico dell'impresa. In ossequio all'imbarazzo, in comune, nessuno
commenta l'ennesima omissione. Rosario Cardillo (Prc), invece, divulga dati
allarmanti: «Il danno è doppio perché, attualmente, Maddaloni è dovuta
ricorrere ad un bando di gara per l'affidamento a privati dei servizi
storicamente svolti da Terra di Lavoro». Il risultato sarebbe quello di
innescare, nel settore dei lavori pubblici comunali, un costante precariato e
un vorticoso turn-over di gestori dei servizi. «Mentre - aggiunge Cardillo - la
società della Provincia garantiva una stabilità occupazionale e professionale
all'avanguardia». "Terra di Lavoro", rilanciata in grande stile, è
oggi un vero global service per la manutenzione di tutti i plessi scolastici
provinciali e non solo. Sul versante maddalonese, più che le ragioni dell'investimento
su professionalità e occupazione garantita hanno potuto le difficoltà di
bilancio. Sarà investito un milione di euro per la manutenzione del verde
pubblico e delle scuole. Il pericolo è la frammentazione della commessa tra più
gestori. «Il rischio - conclude Cardillo - è che non esisterà più nessuna
continuità occupazionale per i lavoratori».
( da "Mattino, Il (Caserta)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
MARIAMICHELA
FORMISANO Legge sullo «stalking» e violenza domestica in primo piano a Caserta,
grazie al convegno promosso dai Lions del Distretto 108Ya che ieri ha affollato
la sala conferenze di Confindustria. «Illustrare la nuova legge rientra nella
campagna di sensibilizzazione contro la violenza alle donne che ci impegna da
anni - ha commentato Maria Cristina Di Giacomo, delegata distrettuale Lions per
le Pari Opportunità e organizzatrice dell'incontro - E, in una società
avvelenata quotidianamente da aggressività e da episodi allarmanti di violenze
alle donne, le numerose iniziative messe in campo dai Lions del Distretto
108Ya, guidato dal governatore Alfonso Caterino, sono d'obbligo». Ai lavori,
coordinati da Pasquale Riccio, presidente della I Circoscrizione, hanno dato il proprio contributo Aldo Masullo docente di filosofia morale presso l'università di
Napoli, Donato Ceglie sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere, e Anna
Baldry docente di psicologia sociale presso la II università di
Napoli. Applauditi anche gli interventi dei rappresentanti Lions Aldo D'Andrea,
Mario Romano, così come le testimonianze di Stefania Cantatore,
portavoce dell'«Unione Donne Italiane» e di Clorinda Boccia Burattino,
dirigente campana «Azzurro Donna». «La mia esperienza di donna e di farmacista,
spesso a contatto con donne in cerca di medicamenti contro le percosse - spiega
Di Giacomo - mi motivano a promuovere questi incontri, perché constato quanto
sia ancora diffusa la soggezione delle donne, atteggiamento che le spinge
perfino a giustificare le umiliazioni subite». Sensibile alla causa, Alfonso
Caterino spiega: «Grazie all'accordo siglato due anni fa con le 12 province di
nostra competenza, oggi le donne che collaborano con gli enti pubblici sono in
aumento. Ma è tra le mura domestiche che la dignità delle donne è ancora troppo
spesso ignorata. E ad ignorarla, spesso, sono le donne stesse».
( da "Mattino, Il (Caserta)" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Un'iniziativa
finalizzata a riscoprire le radici del territorio e a far diventare la città di
Santa Maria Capua Vetere «l'epicentro della memoria risorgimentale di Terra di
Lavoro». Così è stato presentato ieri mattina il progetto di realizzazione del
museo che sarà ospitato all'interno di Palazzo Teti Maffuccini. E non poteva
essere individuato uno scenario più adeguato visto che l'edificio di via
Roberto D'Angiò, scelto dall'amministrazione comunale come simbolo della storia
di Santa Maria Capua Vetere, fu parte importante della vicenda risorgimentale
provinciale. Una targa, posta all'esterno dell'immensa e splendida struttura
entrata a far parte del patrimonio immobiliare dell'Ente nel 1998, ricorda
infatti che proprio lì sostò Giuseppe Garibaldi per la battaglia del Volturno e
che l'immobile stesso fu utilizzato come sede per la firma della resa di Capua.
Il Palazzo fu costruito nel 1839 dall'avvocato Filippo Teti del Foro di Santa
Maria Capua Vetere che voleva farne la sua residenza personale. Posto nelle
immediate vicinanze dell'Anfiteatro Campano, del Mitreo e del museo
archeologico, per la sua strategica ubicazione l'edificio diventerà, una volta
riqualificato, un palazzo della cultura che ospiterà al primo piano un museo
dedicato al Risorgimento. Il progetto è stato presentato ieri mattina nel
Teatro Garibaldi e illustrato dagli interventi dei relatori Lorenzo Chieffi e
Rosanna Cioffi, presidi rispettivamente delle Facoltà di Giurisprudenza e di
Lettere e Filosofia della Seconda Università degli Studi di Napoli, il
direttore della biblioteca di storia moderna e contemporanea di Roma, nonché
segretario del Comitato nazionale per la celebrazione del bicentenario della nascita
di Garibaldi, Lauro Rossi, Paolo De Marco, docente di Storia
Contemporanea della Sun e Giovanni Terracciano, storico del Risorgimento. Si
tratta di un progetto ambizioso per la cui realizzazione, partita ufficialmente
ieri mattina, il sindaco Giancarlo Giudicianni ha chiesto la collaborazione
delle Facoltà, del mondo dell'associazionismo e di tutti i Comuni che
appartennero al vasto territorio della Provincia di Terra di Lavoro, con
l'obiettivo di ricordare insieme una storia comune e ancora, per molti aspetti,
sconosciuta. Il Museo, attrezzato con le più moderne tecnologie telematiche,
sarà ultimato nel 2011. cri.mo.
( da "Savona news" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Savona: Mimmo
Candito al Circolo degli Inquieti Nella sala mostre della Provincia di Savona
oggi alle 16, il Circolo degli Inquieti di Savona, propone un incontro per
approfondire il tema ?Cuba: 50 anni con Fiedel?. Mimmo Càndito, inviato
speciale de La Stampa e docente di Teoria e Linguaggio
giornalistico all?università di Torino, racconterà la
sua esperienza di inviato.
( da "Sanremo news" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
XXmiglia: al via 2a
edizione di 'Leggere la città medievale' Lunedì 2 marzo, presso l?Auditorium
del Liceo Scientifico-Classico 'Angelico Aprosio' di Ventimiglia, prenderà
avvio la seconda edizione del corso 'Leggere la città medievale. Introduzione
all?archeologia del Costruito', sotto l?egida dell?Assessorato alla Cultura del
Comune di Ventimiglia, dell?Accademia di Cultura Intemelia e dello stesso liceo
ventimigliese. La lezione iniziale, come da programma, prevede l?intervento del
prof. Carlo Varaldo, titolare della cattedra di 'Archeologia Medievale' presso
la Facoltà di Lettere e Filosofia dell?Università di Genova, nonché direttore
scientifico dell?Ist. di Studi Liguri. Una conferenza molto attesa la sua,
visto il grande interesse da lui suscitato tra i partecipanti al corso dello
scorso anno, nell?allora suo intervento d?apertura. Il titolo è 'Problemi e
aspetti della casa basso medievale in Liguria'. La lezione del prof. Varaldo,
alla quale è stato invitato a presenziare anche il Sindaco di Ventimiglia, sarà
preceduta da un saluto della dott.ssa Paola Bottini - in rappresentanza della
Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Liguria (ente
patrocinatore dell?iniziativa, come anche la 'Fondazione Regionale per la
Cultura e lo Spettacolo' della Regione Liguria) e da un breve intervento
introduttivo del prof. Palmero, che, unitamente al prof. Philippe Pergola,
dirige l?edizione 2009 del corso. "Se già si è detto e scritto come
rispetto allo scorso anno - si legge nel comunicato - sia aumentato
considerevolmente il numero delle lezioni, e così anche la quantità e la
qualità delle collaborazioni e dei patrocini in partnership, possiamo
aggiungere un?ulteriore nota positiva a proposito delle iscrizioni. Cominciamo
dagli studenti iscritti che sono 26: di cui 19 liceali (16 del Classico e 3
dello Scientifico) e 7 universitari. L?annunciato numero chiuso, il cui tetto
massimo era di 20, è stato abbondantemente superato. La direzione del corso
tuttavia ha deciso di ammetterli tutti e 26: sia per venire incontro alle loro
esigenze di approfondimento culturale, sia in considerazione del fatto che
normalmente in attività di questo genere si ha un 'calo fisiologico' del 10?20%
(anche perché si avvicina la fase finale dell?anno scolastico o accademico).
Numerose sono state anche le iscrizioni tra gli auditori e tra essi si segnala
la presenza di alcuni docenti (di diverso ordine e grado),
architetti, una guida turistica professionista, un dirigente scolastico, un
ingegnere e molti altri ancora, laureati e non. Si ricorda a questo proposito
che la partecipazione ad ogni singola lezione (per la parte seminariale del
corso) è libera a chiunque, tuttavia per chi avesse intenzione di seguire con
una certa assiduità gli incontri previsti si consiglia di registrarsi
come auditore (l?iscrizione è gratuita). Ciò permetterà agli organizzatori non
solo di poter trarre un bilancio di quella che sarà la partecipazione
complessiva da parte dei non studenti, bensì per poter tenere informati quegli
stessi intorno ad iniziative analoghe o ad attività di ricerca (anche di scavo
archeologico) di prossima realizzazione".
( da "Virgilio Notizie" del 28-02-2009)
Argomenti: Cultura
Roma, 28 feb.
(Apcom) - Il Premio Cultura di Gestione Federculture è andato al progetto
"La via Francigena nel Lazio" voluto dall'assessorato alla Cultura
della Regione. Il progetto è "il disegno materiale di un percorso dello
spirito" e definisce il percorso della antica strada dei pellegrini
diretti a Roma, dai confini della Toscana con l'antica dogana di Proceno
attraverso la Tuscia fino alla Capitale. Il progetto riguarda sia il ripristino
della percorribilità, sia la messa in sicurezza dello storico cammino, con
iniziative di promozione e di valorizzazione del territorio. Particolare
caratteristica del progetto regionale è rappresentata dal suo sviluppo
integrato in relazione alle attività turistiche (bandi per l'impresa turistica)
e a quelle ambientali (ospitalità nelle aree naturalistiche e di pregio
ambientale). Giunta alla sua quinta edizione l'iniziativa di Federculture
premia le migliori esperienze nell'offerta, nella valorizzazione e nella
gestione della cultura e del territorio. La premiazione è avvenuta durante la V
Conferenza Nazionale degli Assessori alla cultura e al turismo e si è svolta a
Palazzo Madama."Ricevere questo premio da Federculture un'associazione
all'avanguardia nell'esame delle buone pratiche nel campo della cultura - ha
detto l'assessore regionale alla cultura Giulia Rodano - è motivo di grande
soddisfazione perche premia un anno di un lavoro complesso, che ha coinvolto
oltre all'assessorato alla Cultura anche quelli al Turismo e all'Ambiente anche
i Comuni ed il territorio ed è l'esempio concreto di come si può lavorare in
sinergia nell'amministrazione per far diventare storia e cultura fondamentali
fattori di sviluppo e crescita". Fino ad oggi la Regione ha investito nel
progetto 3 milioni di euro destinati ai Comuni del tratto da Proceno a Roma per
la messa in sicurezza e la realizzazione di interventi per rendere percorribile
il tracciato. Già partite due tranche che hanno permesso il ripristino del
percorso da Proceno a Montefiascone e da Montefiascone a Viterbo. Col prossimo
intervento verrà completata la messa in sicurezza del tracciato. La Regione ha
inoltre già previsto due interventi per adibire a strutture ricettive la Ex
Colonia di Bolsena, che verrà adibita ad Ecoalbergo e Villa Saverini a Sutri,
mentre ammonta a 2 milioni di euro il bando per favorire attività turistiche e
di ospitalità alberghiera lungo il tracciato. I fondi per la promozione tra
2008 e 2009 ammontano a 600.000 euro. Sono destinati allo sviluppo di attività
promozionali, culturali ed enogastroniche per la valorizzazione del territorio
attraversato dalla via Francigena, e a breve partirà il nuovo bando. Intanto
prosegue il piano di recupero e valorizzazione degli itinerari di fede prosegue
e si amplia con interventi per la cosiddetta Francigena del Sud, che da Roma
prosegue sia nel percorso lungo l'antica Appia, sia nella variante pedemontana
lungo la Prenestina. Il premio per la cooperazione
pubblico-privato e' andato invece alla fondazione RomaEuropa Arte e Cultura, di
cui la Regione Lazio è socio fondatore, per l'ideazione di nuove modalita' di
finanziamento basate sulla partnership pubblico-privato e sul coinvolgimento
del settore no profit. I premiati sono stati selezionati tra ben 150
progetti che hanno risposto al Bando Federculture.