CENACOLO
DEI COGITANTI |
L'offerta e le strutture
dell'Ateneo Due incontri per future matricole
( da "Stampa, La" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docenti, rappresentanti
dell'orientamento e studenti universitari accolgono i visitatori presso
dipartimenti, biblioteche, aule e laboratori. Questa settimana sono in
calendario due appuntamenti presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e
Naturali.
Darwin e testamento
biologico Vercelli "Crocevia del pensiero"
( da "Stampa, La" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: in Seminario, a partire dalle 9,
Pietro Corsi, dell'Università di Oxford, considerato il massimo esperto della
teoria dell'evoluzione, Giulio Giorello, docente di filosofia all'Università
degli studi di Milano, la storica e critica d'arte Angela Madesani, il
giornalista e critico d'arte Philippe Daverio.
Quali risposte alla crisi
economica? ( da "Gazzetta
di Modena,La" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Tito Boeri, docente di Economia del
lavoro presso l'Università Bocconi di Milano, e con il prof. Giuseppe Marotta,
docente di Economia monetaria dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Qual è
lo scenario e quali le risposte possibili? Quale ruolo per l'Unione europea?
Il Trentino raccontato
nelle tesi ( da "Trentino"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia dell'economia
all'università di Trento, «molti dei lavori che abbiamo esaminato meriterebbero
un approfondimento, per essere portati all'attenzione della comunità
scientifica, anche internazionale». «In Trentino non mancano le cose
interessanti da studiare: lo dimostra l'università, che sa produrre tanti
lavori di qualità sul territorio»
USA/ UCCISE 3 PERSONE IN
UNA SPARATORIA VICINO UNIVERSITÀ GEORGIA
( da "Wall Street Italia"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Tre persone sono state uccise a
colpi di arma da fuoco in un teatro comunale nei pressi dell'Università della
Georgia, mentre altre tre sono rimaste ferite. Le autorità fanno sapere di
essere sulla tracce di un docente, George Zinkhan, 56 anni, insegnante di
markenting in una scuola locale di Athens, 113 chilometri da Atlanta. Non sono
ancora chiari i motivi della sparatoria.
Sicurezza, ossessione nata
dalla crisi economica I capri espiatori? Gli immigrati e i clandestini
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di sociologia della
devianza all'università di Brescia, intervenuto venerdì all'incontro
'Ossessione sicurezza: repressione e controllo sociale' nello spazio sociale di
via Frutta. Ad organizzarlo è stato Sinistra critica, in collaborazione con i circoli
Arci Tom e Arcigay La Salamandra, il collettivo studentesco Aca Toro e quello
femminista Colpo di streghe.
Ricerca e innovazione per
rilanciare l'economia della Bassa
( da "Gazzetta di Reggio"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il professor Giancarlo Vecchi
docente di Politiche di trasformazione urbana e territoriale del Politecnico di
Milano, Erica Melloni del Politecnico e il professor Franco Mosconi docente di
Economia e istituzioni dell'Università di Parma. Grande l'attenzione rivolta al
sistema economico e produttivo della Bassa, sviscerato guardando a punti di
forza e a punti di debolezza.
Musica sì, ma non alta
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è quanto il professor Nicola
Taurozzi (primario di Otorinolaringoiatria del "Poma", nonché docente
all'Università di Milano) ha consigliato agli studenti dell'Itc
"Sanfelice". I giovani, infatti, sono forti fruitori di musica; ma
spesso con modalità che, come ha ricordato il medico, rischiano di avere
conseguenze anche pesanti sulla salute.
Oltre il muro di Silveri
domani alla libreria Cattolica ( da "Giornale
di Brescia" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: A Renzo Rozzini del Centro studi
sull'organizzazione sanitaria dell'Università Cattolica il compito di
introdurre l'incontro, cui sarà presente l'autore. Durante la presentazione
interverranno poi Giacomo Canobbio, docente di Teologia sistematica nella facoltà
Teologica dell'Italia settentrionale, e il giornalista Tonino Zana.
Maisetti: La Lega difende
l'acqua camuna ( da "Giornale
di Brescia" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e così sarà fino a quando non verrà
finalmente costituita una nuova società pubblica». «La nuova legge parla chiaro
- conclude Maisetti -: non esiste più l'obbligo di affidamento della gestione
dei servizi a un soggetto privato o misto pubblico/privato. Grazie alla
risoluzione della Lega Nord è garantita l'autodeterminazione dei Comuni: un
esempio concreto del federalismo».
Broni, 2 film e una
conferenza La settimana della Resistenza
( da "Provincia Pavese, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Si prosegue cone le serate dedicate
al cinema: domani sera alle 21 a Villa Nuova Italia sarà proiettato il film
«Terra e libertà» di Ken Loach. Il 29 aprile «Agnese va a morire» di Giuliano
Montaldo, il 30 aprile Nuccio Lodato, docente presso l'Università degli Studi
di Pavia, terrà una conferenza dal titolo «La Resistenza nel cinema europeo».
(s. co.)
Mede, maggio dedicato alle
iniziative culturali ( da "Provincia
Pavese, La" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alla conferenza"Mede per
Regina nel centenario del futurismo" interverranno due docenti
dell'Università di Pavia: Gianfranca Lavezzi, docente di Letteratura italiana
(Linee di un movimento"dinamico" tra arte e letteratura) e Paolo Campiglio,
docente di Storia dell'arte (L'arte futurista di Regina vista dai
contemporanei).
mirano, ucciso dalla
malattia lo psicologo dario casadei
( da "Nuova Venezia, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: psicologo del reparto di
Ostetricia-Ginecologia dell'ospedale di Mirano, docente a contratto alla
Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Udine e uno dei massimi
esperti nazionali per il trattamento della sindrome del post-aborto e della
depressione post-parto. Casadei si è spento nella notte di venerdì all'ospedale
dell'Angelo di Mestre.
L'intellighenzia e il
fascismo ( da "Resto
del Carlino, Il (Modena)" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 8 settembre offrì e impose a
studenti e docenti un esame di coscienza sulle proprie scelte». Per arrivare a
concludere che quell'esame purificatore spinse molti di loro ad aderire alla
Resistenza, pagando anche con la vita, come tanto per citare uno dei tanti
terribili esempi il direttore dell'archivio di Stato Alfredo Braghiroli e gli
altri otto esponenti del mondo culturale,
terremoto, facciamo
ripartire le imprese locali ( da "Centro,
Il" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: ulteriore fuga di cervelli.
Inoltre, la ricostruzione deve diventare l'opportunità per consolidare
un'edilizia d'eccellenza. La ricostruzione del centro storico, dunque dovrà
conciliare tradizione e sicurezza. Occorre costruire un campus universitario
d'avanguardia, di grande attrattività per gli studenti, dotato di laboratori
funzionali e di adeguate strutture d'
sassari nella rete di
sorveglianza - chiaramaria pinna ( da "Nuova
Sardegna, La" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: identikit del virus che non ha
ancora un nome si fa più chiaro, Manlio Fadda, docente di Malattie infettive
all'Università di Sassari sottolinea che si tratta di «un singolare puzzle che
unisce insieme frammenti di virus di due tipi di influenza dei suini
(nordamericana ed eurasiatica), dell' aviaria e della familiare influenza
umana.
biosistema,
dall'università al mondo delle imprese
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: presidente di Biosistema e docente
alla facoltà di Scienze dell'università di Sassari - ha cominciato a far
conoscere le competenze delle quali dispone alle imprese del Mezzogiorno. Ha
comprato strumentazioni all'avanguardia, molte delle quali non ancora presenti
in Italia, si è dotata insomma di basi solide per poter offrire i propri
servizi».
policlinico, tutti contro
tutti è ferma anche l'ortopedia - giuseppe del bello
( da "Repubblica, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: allarme lanciato dai docenti del
dipartimento chirurgico diretto da Umberto Parmeggiani sul blocco degli
interventi chirurgici ordinari per mancanza di bisturi elettrici, esplode la
polemica. Il rettore della Seconda Università (da cui dipende il Vecchio
Policlinico), Francesco Rossi, tira in ballo proprio il direttore generale
Luigi Muto: «
conferenza di fisica.
martedì avrà luogo il secondo appuntamento del progetto "incontri ...
( da "Tirreno, Il" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: grazie al sostegno della Fondazione
Cassa di Risparmio di Lucca e alla collaborazione della Provincia. Alle 15 -
nell'auditorium ex-chiesina di via S. Nicolao - il professor Mario Poli,
docente dell'università degli studi di Firenze, terrà un incontro sul tema:
"La relatività di Albert Einstein". L'iniziativa è ad ingresso
libero.
senza doccia da tre
settimane ( da "Centro,
Il" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ha spiegato Carmine Gaudieri,
docente del Conservatorio, «inoltrata più volte via e-mail e via fax alla
Protezione civile e anche al Com 1 non abbiamo ancora ottenuto le tende che ci
occorrono». I docenti non sono ancora in condizioni di allestire un punto di
riferimento per gli studenti sparsi attualmente in tutto l'Abruzzo.
convegno regionale con i
maestri del lavoro ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia economica
all'Università di Trieste. Si tratta di argomenti importanti, da analizzare con
grande serietà e competenza, al fine di dare indirizzi di studio per la
soluzione dei problemi che verranno affrontati e dibattuti. Inoltre, per questa
importante circostanza sono state promosse,
domani incontro con bondi
( da "Tirreno, Il" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il progetto prevede la fondazione
di un unico organismo pubblico-privato che dovrà gestire le iniziative
promozionali: dallo sport, allo spettacolo, alla cultura. Un'altra ipotesi è
l'ideazione di un Festival cinematografico a tema a cadenza biennale. E ancora:
creare un polo museale di alta qualità.
esposte anche le
collezioni dell'associazione filatelica - piero marongiu
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dalla pubblicità privata di alla
storia postale della filatelia". Si tratta di due lavori di grande
importanza, che evidenziano la competenza e la passione dell'associazione
filatelica locale presieduta, con grande competenza, da Gian Pietro Licheri.
gli studenti pisani? bravi
e diligenti - marco barabotti ( da "Tirreno,
Il" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sarà insomma per la presenza a Pisa
di una grande e storica Università, di due rinomate scuole di eccellenza, di un
corpo docente complessivamente di buon livello, sta di fatto che la nostra
provincia a livello di rendimento scolastico è tra le migliori della Toscana.
l'ateneo dei genitori
promuove progetti e contatta i comuni - lina coronas
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: associazione Libera università dei
genitori che si ispira sia alle prime università del mondo occidentale, sorte
per iniziativa degli studenti che sceglievano i loro docenti sotto l'egida dell'internazionalità;
sia a una pedagogia che dà la parola ai più deboli e alle persone in
difficoltà, per creare un movimento di liberazione attraverso cui gli allievi (
nuoro. università terza
età ( da "Nuova
Sardegna, La" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Graduatorie docenti e Ata La Flc
Cgil di Nuoro comunica che da alcuni giorni sono stati pubblicati i bandi per
le graduatorie permanenti degli Ata (24 mesi) con scadenza 15 maggio 2009 e per
le graduatorie a esaurimento dei docenti con scadenza 11 maggio 2009.
flavia pedrini Sui 748
candidati in lizza per uno scranno a palazzo Thun a fare la parte del leone -
in campo professionale - sono impiegati e pensionati, che insieme raggiungono l
( da "Adige, L'" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dal pubblico al privato: la
presenza più numerosa spetta all'Unione per Trento, che assieme ad altre sette
liste appoggia la candidatura del sindaco Alessandro Andreatta: sono 10,
infatti, i candidati che hanno indicato questa professione. Folta anche la rappresentanza
di liberi professionisti e imprenditori,
brevi, schede e richiami 4
( da "Repubblica, La"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Bari c'è la
conferenza di Francois Neveux, docente dell'Università di Caen, sul tema
"Cérémonial, milieux et histoires dans la Tapisserie de Bayeux".
Introduce Giorgio Otranto. Info 080.571.79.23. FESTAMBIENTE "FestAmbiente
Bari", promossa da Legambiente, termina oggi con la gara di duathlon (bici
e corsa),
Nova+: così Intesa
finanzia l'innovazione ( da "01net"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Le imprese possono accedere
direttamente alle più avanzate strutture di R&S tecnologico attive in
Italia, che mettono a loro disposizione oltre 700 laboratori, 50 dipartimenti
attivi in tutti i settori industriali e la competenza di circa 2.500 docenti e
ricercatori”.
DEPURARE le acque: da noi
una realtà fino dall'inizio degli anni '...
( da "Nazione, La (Empoli)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di ingegneria informatica a
Firenze, ha illustrato l'esperienza d'avanguardia al depuratore di Pagnana,
dove l'inserimento di sonde di misura on-line sul processo depurativo, con un
software di controllo sviluppato in collaborazione con Acque Ingegneria e
l'Università di Firenze, ha consentito di risparmiare un megawatt ogni ora nei
consumi di energia.
IL DIBATTITO sui problemi
connessi all'espressione
Argomenti:
Cultura
Abstract: Tra i relatori, Mauro Barni,
docente di Medicina legale (Università di Siena), Francesco Donato Busnelli,
docente di Diritto civile (scuola Sant'Anna), Eugenio Ripepe, docente di
Filosofia del diritto (Università di Pisa) e Stefano Semplici che insegna Etica
sociale (Università di Roma Tor Vergata).
Quella firma di Bobbio
contro Calabresi ( da "Riformista,
Il" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Poi dico a me stesso che l'età mi
ha concesso di frequentare una scuola universitaria di grandi docenti. E di
averli visti insegnare quando stavano nel pieno della maturità. Insieme a
Bobbio, ricordo Sandro Galante Garrone, Luigi Firpo, Alessandro Passerin
d'Entrevès e Guido Quazza che mi condusse alla laurea. Nelle nostre classi
eravamo pochi.
JESI
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dopo l'inaugurazione si è svolto il
convegno «Oltre la crisi finanziaria» a cui hanno partecipato anche Jonathan
Macey della «Yale University», Magda Bianco, della Banca d'Italia, Carlo
Menghi, docente dell' ateneo di Macerata e Gabriele Guggiola del Centro
Einaudi.
Parole e musica, la Milano
della mala ( da "Giorno,
Il (Como)" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia contemporanea. I
Calibro 35 e il rapper Vincenzo da Via Anfossi firmeranno gli interventi
musicali. Toccaceli, partirete dalle canzoni che raccontano la «ligera», il
nome dialettale della tipica malavita milanese composta da ladri, truffatori,
rapinatori, piccoli estorsori che aveva poco a che fare con le grandi potenze
del crimine organizzato di oggi?
Martedì 28, con inizio
alle 16, si svolge nell'Aula Magna dell'Università per St...
( da "Nazione, La (Siena)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: svolta col sostegno della Banca
Monte dei Paschi, è aperto a studenti, dottorandi, docenti e a tutta la
cittadinanza interessata a questo importante tema della cultura e
dell'insegnamento. La sede è l' Aula Magna dell'Università per Stranieri di
Siena , in piazza Carlo Rosselli 27/28 Il programma è su www.unistrasi.it
eventi.
Guida all'Opera Il Circolo
Amici della musica
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente presso l'Università degli
Studi di Firenze, terrà un incontro sul tema-: «La relatività di Albert
Einstein». Le poesie di Bini Oggi alle 18 in Sala Tobino a Palazzo Ducale nuova
esperienza per il gruppo Vocale lucchese Il Baluardo. In collaborazione con il
Comune di Capannori e la Provincia verrà presentato il libro di poesie «
Il design? Un dondolo per
baciarsi ( da "Giorno,
Il (Como)" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con la docente Ondine de la Feld,
esprimono la volontà di uscire dalla solitudine, dalle difficoltà di vivere in
una costosa metropoli: www.architetturarock.com. Come una band durante un
concerto, occupano lo spazio, per esempio con una tenda da campeggio che
riprende l'enorme poster della biancheria intima Emporio Armani sul muro del
giardinetto in via dell'
Argomenti:
Cultura
Abstract: nel quale le sollecitazione di
Lucio Poma, docente di Economia e Politica industriale all'Università di
Ferrara, hanno trovato ampia condivisione. «La crisi che stiamo attraversando -
dice il docente - è di trasformazione. Il mondo sta cambiando velocemente e la
multiculturalità impone la visione di diverse prospettive.
Pecchioli:
Argomenti:
Cultura
Abstract: Deciderò domani» UNIVERSITA'
MALUMORI DOPO LA DECISIONE DI «PENSIONARE» DOCENTI ECCELLENTI. LA PRESIDE DI
LETTERE ATTENDE IL CONSIGLIO SCIOGLIERA' le riserve domani. Solo dopo il
consiglio straordinario di facoltà la preside di Lettere Franca Pecchioli
(nella foto) deciderà o meno di partecipare alla corsa al rettorato.
senza titolo.
( da "Corriere della Sera"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 19 GEORGIA Un docente fa strage nel
teatro comunale ATHENS (Georgia) Tre persone sono state uccise a colpi di arma
da fuoco ieri sera in un teatro comunale nei pressi dell'Università della
Georgia, mentre altre tre sono rimaste ferite. Le autorità hanno fatto sapere
di essere sulla tracce di un docente, George Zinkhan,
Appuntamenti in breve
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia e Critica della
Radio e della Televisione dell'Università Roma Tre e già Dirigente Rai, e
Roberto Zaccaria, docente di Diritto Pubblico presso l'Università degli Studi
di Firenze, già Presidente della Rai, attualmente Vice Presidente della
Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati.
Enzo Fileno Carabba e il
suo
Argomenti:
Cultura
Abstract: tutta la rappresentazione
dell'universo scolastico, popolato da una fauna - studenti e docenti - quasi
senza appello). E dietro la solitudine di Angelo, il suo essere nonostante
tutto «disarmato» di fronte alle cose, c'è quella dell'individuo contemporaneo.
Scrittura surreale Un dipinto di Folon, maestro di atmosfere magiche.
Alla guida drogati? Lo
diranno i capelli ( da "Dire"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Bologna. I dati dello studio, appena pubblicati, sono stati
presentati al meeting scientifico "Luce oltre la siepe. Droghe, alcool e
incidenti stradali: come prevenirli?": esperti e docenti si sono confrontati
sul tema, davanti a un pubblico di giovanissimi che ha riempito la platea dell'
La Cattolica inaugura oggi
il primo "Graduation Day"
( da "Libertà" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che potranno rivedersi e
condividere insieme alle loro famiglie un momento di incontro».
Complessivamente sono coinvolte più 350 persone, in quanto oltre ai laureati
delle facoltà sono anche stati invitati alcuni studenti provenienti da Atenei
stranieri e docenti partner di alcuni progetti della facoltà di Economia.
26/04/2009
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Una rischio fuga di cervelli?
«Esatto. Ecco perché quando ci mettiamo al tavolo con Berlusconi, siamo tutti
d'accordo: va fatta una corsa contro il tempo». Lei è l'unico
deputato-terremotato. «La mia casa ha preso la botta, si è girata,
accartocciata. Valeva 400mila euro, 500.
Rettifica al decreto 30
novembre 2006, n. 2626 Ric., di ammissione agli interventi agevolativi dei
progetti di ricerca e formazione afferenti ai Laboratori pubblico-privati -
Lab. ( da "Gazzetta
Ufficiale.it(Serie Generale)" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di ammissione agli interventi
agevolativi dei progetti di ricerca e formazione afferenti ai Laboratori
pubblico-privati - Lab. n. 2 «Laboratorio pubblico-privato per lo sviluppo di
tecnologie per l'energia solare termica ad alta temperatura», relativamente al
progetto DM 19447. (Decreto n. 235/Ric.).
Argomenti:
Cultura
Abstract: I docenti sono inseriti nei Centri
operativi misti ( Com) che gestiscono tutte le attività compresa la scuola.
Cento docenti fanno attività didattica nelle tende. Nei Comuni dell'area
sismica ci sono 52 quinte classi di scuola superiore. Per gli esami faranno il
colloquio orale in edifici agibili.
Il senso del ritmo? È
innato ( da "Avvenire"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Le sequenze musicali ascoltate
durante la vita intrauterina non si perdono affatto» , afferma Cristina Cano,
docente di Semiotica della Musica all'Università di Bologna. La percezione del
ritmo è un aspetto fondamentale non solo per la comunicazione ma per la stessa
vita umana. Perciò questa facoltà comincia precocemente, nel neonato e perfino
nel feto.
Lecco: antropologia e
ricerche con il prof. Massimo Pirovano
( da "Merateonline.it"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli Studi di Milano e
in Antropologia culturale all?Università Cà Foscari di Venezia. Direttore del
MEAB (Museo Etnografico dell?Alta Brianza) e docente presso il liceo
scientifico G.B. Grassi, il professor Pirovano ha illustrato ed esposto la sua
“
SOROPTIMIST CLUB Scutari:
Un futuro catastrofico attende l'università
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università patavina sono
importanti: 13 facoltà, 90 corsi triennali, 79 lauree specialistiche, 8 a ciclo
unico, 2.400 docenti, 66.000 studenti,di cui 12.000 laureati all'anno. I costi
molto elevati ma «nonostante i drastici tagli siamo in pareggio e si sono
potenziati stanziamenti alla ricerca e ai dottorati di ricerca.
Per l'arrivo a Porto Viro
del torinese Piero Angela, classe 1928, ma dotato di una freschezza e viva...
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: quello della fuga dei cervelli
all'estero, ed anche quello del sistema scolastico italiano, che purtroppo
presenta notevoli carenze rispetto ad un tempo felice. Dallo stimolante
incontro al "Trieste", è emerso un quadro esaustivo, anche se non proprio
tranquilizzante, per il futuro socio-economico del nostro paese.
Codognè Nonna Genoveffa,
una delle decane della provincia, arriva a 105 anni, sale in catte...
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nonostante siano passati degli
anni, i ricordi sono ancora freschi, e tra gli episodi che ha raccontato ad un
pubblico interessato alla lezione della "docente" anche un fatto che
aveva segnato la sua famiglia, quando le erano stati portati via alcuni capi di
bestiame dalla stalla. Erica Bet
Le due vite di Perale: da
radiologo e politico ad artista dell'obiettivo
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: esempio di uno zio intraprese la
carriera di medico e poi di docente all'Università di Padova. Nel '93 venne
rapito da quel grande sogno di Berlusconi e diventò parlamentare di Forza
Italia, lasciandosi tutto alle spalle. «Quando decisi di candidarmi per
realizzare quel grande progetto del Cavaliere, presentai le mie dimissioni
all'Università e chiusi il mio studio di radiologia.
Le stelle raccontate dai
futuri astronomi ( da "Gazzettino,
Il (Padova)" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Padova, ha visto
coinvolti oltre 400 studenti delle classi superiori e circa 40 docenti di tutte
le scuole delle provincie del Veneto. Come ogni anno "Il Cielo come
Laboratorio", dopo un ciclo di lezioni di astrofisica, prevede un test che
seleziona gli studenti abilitati a frequentare uno stage di astronomia di 3
giorni e 3 notti all'
Il regno di Pasquale il
Magnifico ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
26-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: L'università che ha trovato,
l'università che lascia. «Ho trovata una università statica ed estranea alla
società civile. La lascio dinamica e aperta al confronto». I docenti sono una
casta? «Lo erano. Lo erano al punto che diventando professori ordinari si aveva
diritto ad ottenere il "lei" anziché il "tu".
Ales, premio Gramsci e
convegno ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: raccolta di racconti di Margherita
Pinna, docente di geografia alla Sapienza. Secondo premio a Muro d'inverno di
Andrea Pomella, Montorotondo. Nella sezione prosa e poesia in lingua sarda
primo premio alla poesia Mohamed del terralbese Giovanni Paolo Salaris. A
Mirande s'orizzonte di Giovanni Giuseppe Migali, Scano Montiferro, il secondo.
Uomini e pecore, tracce di
una lunga storia ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per l'embriologo Lino Loi, docente
di Fisiologia all'università di Teramo, la ricerca ha elementi di assoluta
importanza: «Oggi la pecora è soggetta a una globalizzazione genetica: alcune
razze spariscono, sostituite da altre. Le razze autoctone andrebbero sempre salvaguardate».
VENERDI' 24 Piccolo Regio
PIAZZA CASTELLO, ORE 10,30, TEL. 011/88.15.209; INGRESSO 7 EURO...
( da "Stampa, La" del
26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Presenta il docente. Lingotto
AUDITORIUM GIOVANNI AGNELLI, VIA NIZZA 280, ORE 20,30, TEL. 011/631.37.21;
BIGLIETTI NUMERATI DA 23 A 50 EURO INGRESSI 20 E 13 EURO (RIDOTTO GIOVANI).
WWW.LINGOTTOMUSICA.IT. I CONCERTI DEL LINGOTTO. La Mahler Chamber Orchestra e
lo Swedish Radio Choir diretti da Claudio Abbado propongono musiche di Mozart.
L'ASSOCIAZIONE DELLA TERZA
ETà - UNIVERSITà IRPINA DEL TEMPO LIBERO HA ORGANIZ...
( da "Mattino, Il (Avellino)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: non nuovo a varie perfomace
teatrali in città e provincia, docente, tra l'altro,del corso di teatro svolto
nel sodalizio dell'Università di via Olindo Preziosi. A dare i volti ai vari
personaggi è una schiera di abili e collaudati attori, tutti provenienti dalla
variegata comitiva abituata a calcare i numerosi palcoscenici universitari.
SARà PRESENTATO DOMANI
(ORE 16,30, PROVINCIA) IL LIBRO DI ANNA BISOGNO, GIORNALISTA E RICERCATR...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: rispettivamente docente di Storia
contemporanea e di Sociologia dei processi culturali dell'Università di
Salerno, Franco Monteleone, docente di Storia e Critica della Radio e della
Televisione dell'Università Roma Tre e già dirigente Rai, e Roberto Zaccaria
(nella foto), docente di Diritto pubblico presso l'Università degli Studi di
Firenze,
MARIO FORTUNATO ELEZIONI
PROVINCIALI, MEDICI IN PRIMA FILA. NEL COLLEGIO 31 SAPRI-BUONABITACOLO (...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di diritto penale presso
l'Università degli Studi di Salerno in corsa nella lista di Cirielli. A
Vibonati, oltre a Filizola, sarà in campo il giovane vicesindaco Manuel
Borrelli (da anni nei quadri provinciali di Rifondazione comunista) e Carlo Faraco,
maresciallo dell'esercito in pensione, che correrà con la Dc di Rotondi;
MINO DE BLASIO S. MARCO
DEI CAVOTI. L'ISTITUTO COMPRENSIVO DI S. MARCO DEI CAVOTI HA ORGANIZ...
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La docente universitaria Buondonno
della Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli ha sottolineato
l'importanza dell'aggregazione dei comuni per il problema della raccolta
differenziata. L'architetto Iacovella ha parlato dei rifiuti speciali,
evidenziando, in merito, l'esigenza di creare delle isole ecologiche,
Capire la Turchia Un
secolo tra laicismo e Islam ( da "Stampa,
La" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente ordinario di Filosofia del
Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università del Piemonte
Orientale e docente del Dottorato di Diritto Pubblico dell'Università degli
Studi di Torino. La conferenza si inserisce all'interno del ciclo di incontri
«I Mercoledì dell'Accademia», organizzati dall'Accademia delle Scienze.
Presentato il Festival
dell'Economia di Trento 2009 ( da "Sestopotere.com"
del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Economia all?Università
di Chicago, delineerà quali debbano essere le nuove regole per il futuro dei
mercati finanziari, mentre Edward L. Glaeser, docente di Economia all?Harvard
University, metterà in evidenza come le nostre conoscenze riflettono
l'influenza dei nostri vicini, e come quell?
Un convegno di studi su
Luigi Sturzo ( da "Sicilia,
La" del 26-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia delle dottrine
politiche alla facoltà di scienze politiche dell'Università di Palermo. «Con
questa iniziativa - ha detto Palladino - abbiamo voluto promuovere una nuova
riflessione sull'attività di Sturzo, sul suo pensiero politico e sociale, sulla
sua diretta partecipazione alla vita pubblica in momenti cruciali della storia
italiana,
( da "Stampa, La" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
INIZIATIVA
«UNIVERSITA' A PORTE APERTE» L'offerta e le strutture dell'Ateneo Due incontri
per future matricole SILVIA NUGARA Continua l'iniziativa «Università a porte
aperte» per far conoscere l'offerta formativa e le strutture d'Ateneo ai
ragazzi delle classi quarte e quinte delle scuole superiori. Docenti, rappresentanti dell'orientamento e studenti universitari
accolgono i visitatori presso dipartimenti, biblioteche, aule e laboratori.
Questa settimana sono in calendario due appuntamenti presso la Facoltà di
Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali. Venerdì 24 alle ore 15, porte
aperte al corso di studio in Scienze Geologiche presso il Dipartimento di
Scienze della Terra (via Valperga Caluso 35). Il corso prepara gli studenti in
ambiti come la rappresentazione cartografica di indagini geologiche, la
valutazione dei rischi e dell'impatto ambientali, la prevenzione del degrado
dei beni culturali, i rilievi topografici, oceanografici e atmosferici etc.
Martedì 28 alle 14 presso il Dipartimento di Matematica a Palazzo Campana (via
Carlo Alberto 10) è invece la volta del corso di studio in Matematica. Per chi
si iscrive, il triennio prevede i primi due anni dedicati alla formazione di
base e un terzo anno il cui programma può essere scelto tra diverse opzioni (economica,
storica, informatica etc.) Per informazioni e prenotazioni: Ufficio Scienze
Informa: corso Massimo d'Azeglio, 60/H, tel. 011/670.79.21,
infoscienze@unito.it.
( da "Stampa, La" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
GRANDI
CONVEGNI.APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI A MAGGIO Darwin e testamento biologico
Vercelli "Crocevia del pensiero" A confronto Giorello e Daverio
Mancuso, Fornero e Scaraffia [FIRMA]ROBERTA MARTINI VERCELLI Nel bicentenario
della nascita di Darwin, Vercelli sceglie di coniugare la teoria
dell'evoluzione all'arte. E chiama a parlarne filosofi e studiosi come Pietro
Corsi, Giulio Giorello, Angela Madesani, Philippe Daverio. Nell'anno della
morte di Eluana Englaro, Vercelli sceglie di parlare del testamento biologico.
E punta sulla formula della conoscenza, chiamando filosofi, teologi e docenti
come Giovanni Fornero, Lucetta Scarrafia, Vito Mancuso e Armando Massarenti, ad
illustrare i temi della disponibilità e dell'indisponibilità della vita. Sarà
un maggio di grandi convegni e di confronto nella città che da tre anni si
propone come «Crocevia del pensiero». Il primo convegno, il 9 maggio, è appunto
il terzo appuntamento della serie di incontri internazionali organizzati dal
Comune. «Darwin, la scienza, l'arte...l'evoluzione imprescindibile» è un tema
forse unico: come il paradigma scientifico abbia condizionato l'arte e la
pittura. A partire da 15 mila anni fa, quando l'homo sapiens ha tracciato i
primi tentativi di graffiti. Ne discuteranno, in Seminario,
a partire dalle 9, Pietro Corsi, dell'Università di Oxford, considerato il
massimo esperto della teoria dell'evoluzione, Giulio Giorello, docente di filosofia all'Università
degli studi di Milano, la storica e critica d'arte Angela Madesani, il
giornalista e critico d'arte Philippe Daverio. Modera Pino Donghi, della
Fondazione Sigma Tau. A introdurre, Pier Giorgio Fossale, assessore comunale
alla Cultura e presidente dell'Ordine dei medici. L'organizzazione del convegno
è infatti anche dell'Ordine dei medici e della Federazione medici di famiglia.
Emblematica l'immagine dell'invito, che viene da un'opera del museo Borgogna:
una donna (l'arte, la bellezza) trafigge con una freccia il leone (la natura),
che il suo abbraccio ha reso placido. Si occuperà invece del testamento
biologico il convegno nazionale di bioetica organizzato il 23 maggio
dall'Associazione medici cattolici. L'incontro, che nasce dalla riflessione
comune del neo presidente Marzio Grigolon e del presidente dell'Ordine Fossale,
vuole offrire elementi utili su cui fondare un'opinione in materia. Ancora in
Seminario, dalle 9, sarà il filosofo e studioso di bioetica ad introdurre i temi
dell'indisponibilità della vita (l'etica cattolica, la vita è un dono) e della
sua disponibilità (l'etica laica, la vita è tua), che saranno poi illustrati da
Lucetta Scaraffia, docente de La Sapienza e
giornalista dell'Osservatore romano, e da Armando Masserenti, filosofo e
giornalista del Sole 24 ore. La voce del teologo Vito Mancuso illustrerà invece
un terzo paradigma: l'indisponibilità della vita supportata dalla libertà (la
vita non è disponibile ma alcune tecniche applicate alle vita sì). Modererà
Pier Giorgio Fossale, sono previsti l'intervento di Marzio Grigolon e
dell'arcivescovo Enrico Masseroni.
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Quali risposte alla
crisi economica? Doppio appuntamento ad Economia per approfondire il tema della
crisi economica globale e della risposta europea promosso dal Comune e dalla
facoltà di Economia "Marco Biagi". Domani alle 14,30 si discute di
"Origini e diffusione della crisi" con il prof. Tito
Boeri, docente di Economia
del lavoro presso l'Università Bocconi di Milano, e con il prof. Giuseppe Marotta,
docente di Economia
monetaria dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Qual è lo scenario e quali
le risposte possibili? Quale ruolo per l'Unione europea? Questo
interrogativo sarà oggetto di dibattito che si terrà alla facoltà di Economia,
in via Berengario 51. Per informazioni: Europe Direct Modena, telefono 059
2032602.
( da "Trentino" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il Trentino
raccontato nelle tesi Premiati i migliori lavori dedicati a storia e cultura
del territorio di Maria-Angela Silleni TRENTO. «Il Trentino vuole continuare a
investire sui giovani e sulla conoscenza». Con questa affermazione, Franco
Panizza, assessore provinciale alla cultura, ha aperto l'altro ieri la
cerimonia di premiazione delle migliori tesi di laurea dedicate a storia e
cultura del Trentino. Anche in regime di tagli, quindi, la Provincia non
rinuncia a premiare gli studenti più meritevoli: «Con la conoscenza e l'impegno
si possono vincere crisi anche più dure», ha ribadito l'assessore. Così, al
palazzo della Provincia, sono stati premiati 16 studenti laureatisi fra 2006 e
2008, autori di 15 tesi «di notevole interesse per l'approfondimento delle
conoscenze degli aspetti storici e culturali del Trentino». Le tesi vincitrici
non provengono solo dai corsi di lettere e storia o solo da Trento. Certo, la
nostra università non manca di farsi notare, con 10
tesi premiate, ma anche Milano è presente con tre studenti e fanno capolino le università di Padova e Bologna. E anche l'ambito
disciplinare non è ristretto: basti pensare che una delle tesi scelte è valsa
per la laurea in agraria. Come ha affermato ancora Panizza, «vogliamo che i
nostri ragazzi possano confrontarsi con il resto del mondo, che possano anche
studiare all'estero; l'importante è che poi tornino qui da noi». «In effetti»
ha aggiunto il professor Leonardi, docente di storia dell'economia all'università di Trento, «molti dei lavori che abbiamo esaminato meriterebbero
un approfondimento, per essere portati all'attenzione della comunità
scientifica, anche internazionale». «In Trentino non mancano le cose
interessanti da studiare: lo dimostra l'università, che sa produrre tanti lavori di qualità sul territorio»,
ha concluso la professoressa Giacomoni, docente di
storia della filosofia. Le vincitrici del premio di primo livello (di circa
1500 euro) sono tre: Vittoria Faraone, Chiara Ioppi, Linda Vicentini. I premi
di secondo livello (775 euro) sono andati a Novella Agostini e Eugenia Cimadon,
Erica Scuderi, Barbara Zamboni, Luisa Zencher. Infine, il premio di terzo
livello, riservato alle lauree triennali e di 400 euro, è stato assegnato a
Jarno Bontadi, Carlo Bortoli, Luca Caracristi, Laura Giuliani, Silvia Guido,
Chiara Iasenelli, Ilenia Morandi, Maria Rosa Valandro. Il premio viene
assegnato ogni anno (informazioni sulla partecipazione: www.provincia.tn.it).
( da "Wall Street Italia"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Usa/ Uccise 3
persone in una sparatoria vicino Università Georgia di Apcom Altre tre sono
state ferite, si cerca un insegnante di 56 anni -->Athens (Georgia), 25 apr.
(Ap) - Tre persone sono state uccise a colpi di arma da
fuoco in un teatro comunale nei pressi dell'Università della Georgia, mentre
altre tre sono rimaste ferite. Le autorità fanno sapere di essere sulla tracce
di un docente, George
Zinkhan, 56 anni, insegnante di markenting in una scuola locale di Athens, 113
chilometri da Atlanta. Non sono ancora chiari i motivi della sparatoria.
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
IL CONVEGNO
Sicurezza, ossessione nata dalla crisi economica «I capri espiatori? Gli
immigrati e i clandestini» «La retorica della sicurezza ci vuole vedere chiusi
nelle nostre case, intenti a consumare, lasciando fuori dalla porta il mondo
esterno, le relazioni, le diversità. E così proprio il consumismo diventa il
più potente e invisibile strumento, inconsapevole ai più, di controllo
sociale». A sostenerlo è il criminologo Giuseppe Sandri, docente di sociologia della devianza all'università di Brescia, intervenuto venerdì all'incontro 'Ossessione
sicurezza: repressione e controllo sociale' nello spazio sociale di via Frutta.
Ad organizzarlo è stato Sinistra critica, in collaborazione con i circoli Arci
Tom e Arcigay La Salamandra, il collettivo studentesco Aca Toro e quello
femminista Colpo di streghe. L'appuntamento è uno dei tre previsti da
Mantovantagonista in occasione della ricorrenza della Liberazione. Giovedì
all'Arci Tom si parlerà di lavoro e crisi economica, mentre domenica 3 maggio
saranno affrontati i temi delle politiche per la famiglia e del conflitto di
genere. «Occorre anzitutto sgombrare il campo da una mistificazione, largamente
consolidata dai media, secondo cui il tema della sicurezza non conosce
etichette di destra o di sinistra perché è un problema concreto, che riguarda
tutti i cittadini e va risolto con piglio pragmatico - ha esordito Sandri - in
realtà quello della sicurezza è un tema ideologico e il modo in cui viene
affrontato ha profondi riflessi culturali». A confermare l'ipotesi secondo cui
l'emergenza sicurezza sarebbe in realtà un costrutto culturale più che un
allarme reale sono, secondo il docente, i dati
relativi alla criminalità: «Le nostre carceri sono piene di detenuti colpevoli
di reati contro il patrimonio, ma la realtà percepita è quella che il vero
allarme sociale sia rappresentato dai delitti contro la persona». Così nasce la
politica della tolleranza zero contro i moderni capri espiatori, gli immigrati,
organizzati nell'immaginario collettivo, secondo il sociologo, in una
genealogia del male che vede al primo posto i romeni, seguiti da marocchini e
albanesi. Un meccanismo, questo, che sarebbe tipico delle società che conoscono
fasi di crisi economica: «Gli stranieri sono visti come pericolosi perché
consumano le nostre risorse e il welfare state, sempre più assottigliati:
rubano i nostri beni e quando finiscono in carcere vengono mantenuti dallo
stato sociale». L'unica soluzione per ridurre violenza e devianza criminale
nelle comunità di migranti, che solo una forza politica di sinistra può
attuare, è di promuovere la redistribuzione delle ricchezze e l'inclusione
sociale. Non sono mancati gli accenni al recente provvedimento anti kebab della
Regione, al pacchetto sicurezza e alle figure dei sindaci-sceriffo». «Stiamo assistendo
a un sempre più diffuso razzismo delle istituzioni, che producono xenofobia
attraverso leggi e regolamenti - ha sottolineato Felice Mometti, del Tavolo
nazionale migranti - come altro definire la norma contenuta nel pacchetto
sicurezza, che considera la clandestinità un'aggravante, condannando così un
immigrato irregolare a una pena più severa rispetto a quella impartita a un
italiano?». Un doppio standard che sa di discrezionalità e discriminazione,
così come arbitrario è, secondo Mometti, il potere di cui godono medici e
pubblici ufficiali, per la facoltà di denunciare i clandestini. Virginia
Novellini
( da "Gazzetta di Reggio"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Ricerca e
innovazione per rilanciare l'economia della Bassa Guastalla: analisi delle
criticità e progetti sul futuro dalla conferenza socio-economica GUASTALLA.
Welfare, sistema economico-produttivo, ambiente e territorio. Sono questi i
temi della conferenza socio economica della Bassa reggiana, che si è tenuta
mercoledì a Guastalla. Il punto di partenza sono state le recenti innovazioni
istituzionali - prima fra tutte, la costituzione dell'Unione dei Comuni - che
costituiscono uno dei fattori di trasformazione dell'area della Bassa.
L'opportunità, avviata con la conferenza, è quella di una riflessione aperta e
progettuale, dove tutti i soggetti che partecipano allo sviluppo del territorio
sono in grado di individuare soluzioni efficaci e arrivare a progetti concreti.
All'incontro sono intervenuti, tra gli altri, il presidente dell'Unione Bassa
Reggiana Stefano Donelli, il vicepresidente della Provincia Pierluigi Saccardi,
il professor Giancarlo Vecchi docente di Politiche di trasformazione urbana e territoriale del
Politecnico di Milano, Erica Melloni del Politecnico e il professor Franco
Mosconi docente di Economia
e istituzioni dell'Università di Parma. Grande l'attenzione rivolta al sistema
economico e produttivo della Bassa, sviscerato guardando a punti di forza e a
punti di debolezza. Ricerca e innovazione sono elementi cruciali per
potenziare e trasformare le attività della Bassa.
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Musica sì, ma non
alta Incontro degli studenti con l'otorino VIADANA Il dottor Taurozzi all'Itc
Sanfelice VIADANA. Un ascolto consapevole e responsabile: è
quanto il professor Nicola Taurozzi (primario di Otorinolaringoiatria del
"Poma", nonché docente all'Università di Milano) ha consigliato agli studenti dell'Itc
"Sanfelice". I giovani, infatti, sono forti fruitori di musica; ma
spesso con modalità che, come ha ricordato il medico, rischiano di avere
conseguenze anche pesanti sulla salute. L'incontro si è tenuto venerdì
in auditorium. Sono intervenuti la preside Carmelisa Saviola, la vice Laura
Zanoni, le docenti Carla Lodi Rizzini, Daniela Mori e Liliana Bologni
(responsabili del progetto "Ascoltare la musica") e le classi 2º e 3º
B Igea. Con Taurozzi c'era il collaboratore Marco Truzzi. Nell'ambito del
progetto, gli studenti hanno realizzato un'indagine sulle abitudini di ascolto
di 213 ragazzi del "Sanfelice". E' emerso che diversi ascoltano
musica pressoché tutti i giorni, anche per un'ora o più, e spesso con le cuffie
che sparano al massimo. «La musica - ha commentato Taurozzi - è una forma di
linguaggio che arricchisce chi esegue e chi ascolta. Ma occorre prevenire il
rischio di lesioni all'apparato uditivo. Se ne può ascoltare anche per 2-3 ore
al giorno, ma al giusto volume: il valore critico per l'orecchio umano è 102
decibel, ma le cuffiette possono arrivare anche a 130 db, un'intensità nociva.
I rischi? Nel tempo sordità, riduzione della capacità di attenzione e problemi
a carico dell'apparato cardio-vascolare». Oggi 42 milioni di giovani europei
utilizzano l'Ipod. «Un consiglio? Dotarsi della nuova tecnologia "Ipod
nano", che limita automaticamente l'intensità del suono negli auricolari
al disotto dei valori critici». Nelle discoteche, c'è una forma di inquinamento
acustico (l'intensità del suono raggiunge i 120-130 db), e purtroppo c'è anche
il rischio di abusare con sostanze alcoliche e stupefacenti. «La sommatoria di
questi fenomeni - ha spiegato Taurozzi - determina il rallentamento dei
riflessi motori, disturbi al sistema nervoso, calo di attenzione e
concentrazione. Il mix che si trova spesso alla base delle stragi del sabato
sera». Martedì mattina, nell'ambito dello stesso progetto, la violinista Anna
Lodi Rizzini e l'insegnante di religione (e pianista) don Massimo Cortellazzi
offriranno un piccolo concerto. Il violino dal vivo permette un ascolto
"sano", perché il suono non raggiunge mai intensità critiche. Lo
studio degli studenti ha preso in considerazione altri aspetti della loro
condotta di vita: circa uno su quattro, ad esempio, si sveglia molto presto
(intorno alle 6.30), e impiegherà almeno mezz'ora per recarsi a scuola; ma il
36% non fa colazione. (r.n.)
( da "Giornale di Brescia"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 26/04/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:la città «Oltre il muro» di Silveri domani
alla libreria Cattolica Sarà la libreria dell'Università Cattolica di via
Trieste ad ospitare alle 18 di domani, lunedì 27 aprile, la presentazione del
nuovo volume di Luciano Silveri, «Oltre il muro. A quarant'anni da
"Cammini di liberazione"» (edito dalla Morcelliana, 2008). Torna così
in questo nuovo libro, ideale continuazione del primo, la domanda da cui
prendeva avvio «Cammini di liberazione», racconti di giovani nel tentativo di
uscita da situazioni di marginalità sociale: può dunque il rapporto educativo
trasformarsi in amicizia e in cammino di liberazione? Un libro di dialoghi,
dove l'autore si ritrae lasciando la voce agli amici protagonisti. A Renzo Rozzini del Centro studi sull'organizzazione sanitaria
dell'Università Cattolica il compito di introdurre l'incontro, cui sarà
presente l'autore. Durante la presentazione interverranno poi Giacomo Canobbio,
docente di Teologia
sistematica nella facoltà Teologica dell'Italia settentrionale, e il
giornalista Tonino Zana. Le conclusioni dell'incontro di presentazione
del volume infine saranno affidate alle riflessioni di Marco Trabucchi del
Gruppo di ricerca geriatrica di Brescia.
( da "Giornale di Brescia"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 26/04/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:valcamonica Maisetti: «La Lega difende
l'acqua camuna» ANGOLO TERME È ancora l'Ato a tenere banco in Valcamonica. A
tornare sull'argomento è il segretario provinciale della Lega Nord di Valle
Camonica, Mario Maisetti. «I fatti - afferma in una nota Maisetti - dimostrano
che la Lega ha difeso il diritto all'acqua: grazie a noi i Comuni sono liberi
di scegliere come gestire i servizi idrici, in quanto con la Legge regionale
29/01/2009 n° 1 abbiamo cancellato l'obbligo di mantenere separate la gestione
delle reti e degli impianti dall'attività di erogazione del servizio idrico». A
parere del primo di cittadino di Angolo, quindi, sono infondate le
preoccupazioni dei sindaci di Bienno, Germano Pini, e di Esine, Fiorino Fenini:
«La verità è che Angolo è nell'Ato perché dal 1996 appartiene a Cogeme, e così sarà fino a quando non verrà finalmente costituita una
nuova società pubblica».
«La nuova legge parla chiaro - conclude Maisetti -: non esiste più l'obbligo di
affidamento della gestione dei servizi a un soggetto privato o misto
pubblico/privato. Grazie alla risoluzione della Lega Nord è garantita
l'autodeterminazione dei Comuni: un esempio concreto del federalismo».
( da "Provincia Pavese, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Broni, 2 film e una
conferenza La settimana della Resistenza BRONI. Proseguono gli eventi allestiti
dalle Municipalità di Broni e Cigognola per celebrare la settimana della
Resistenza. Si prosegue cone le serate dedicate al cinema:
domani sera alle 21 a Villa Nuova Italia sarà proiettato il film «Terra e
libertà» di Ken Loach. Il 29 aprile «Agnese va a morire» di Giuliano Montaldo,
il 30 aprile Nuccio Lodato, docente presso l'Università degli Studi di Pavia, terrà una conferenza
dal titolo «La Resistenza nel cinema europeo». (s. co.)
( da "Provincia Pavese, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mede, maggio
dedicato alle iniziative culturali MEDE. Mede farà un "pieno di
cultura" dal 15 al 17 maggio. Le iniziative in programma al castello
Sangiuliani rientrano nella rassegna promossa dalla Regione Lombardia:
organizza l'assessorato alla Cultura, con la biblioteca comunale e i Musei
civici. Si parte venerdì 15 maggio, alle 10, con lo spettacolo "Lèggere
lune leggère", a cura della cooperativa teatrale La Baracca di Monza. «Si
tratta di un'animazione che mette in scena il piacere di leggere, con buffi,
teneri, surreali personaggi che raccontano le loro vicende attraverso le pagine
dei libri», spiega l'assessore Silva Calvi. L'iniziativa è rivolta ai bambini
delle scuole materne. Sabato 16 maggio, alle 15.30, alla
conferenza"Mede per Regina nel centenario del futurismo"
interverranno due docenti dell'Università di Pavia: Gianfranca Lavezzi, docente di Letteratura italiana (Linee
di un movimento"dinamico" tra arte e letteratura) e Paolo Campiglio, docente di Storia dell'arte (L'arte
futurista di Regina vista dai contemporanei). Inoltre, lo scrittore
Gabriele Dadati leggerà un racconto ispirato a un'opera di Regina. Infine,
domenica 17 maggio, alle 15, "Il cacciatore di draghi". (u.d.a.)
( da "Nuova Venezia, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 30 -
Provincia Mirano, ucciso dalla malattia lo psicologo Dario Casadei MIRANO. Lui
che per lavoro e per carattere aiutava gli altri è stato vinto dalla malattia.
L'altra notte è mancato Dario Casadei (foto), 55 anni, psicologo
del reparto di Ostetricia-Ginecologia dell'ospedale di Mirano, docente a contratto alla Facoltà di
Medicina e Chirurgia dell'Università di Udine e uno dei massimi esperti
nazionali per il trattamento della sindrome del post-aborto e della depressione
post-parto. Casadei si è spento nella notte di venerdì all'ospedale dell'Angelo
di Mestre. Lascia la moglie e i due figli Francesco e Alberto. I
funerali si terranno domani alle 11 nella chiesa di S. Paolo in via Stuparich a
Mestre, città dove abitava. Psicologo e psicoterapeuta, Dario Casadei era
membro del comitato scientifico dell'Associazione nazionale di psicologia ed
educazione prenatale, esperto di psicologia della gravidanza e docente ai Master di psicologia ospedaliera. Oltre a una
ricca attività convegnistica, Casadei ha pubblicato numerosi libri:
L'intervento psicologico in ginecologia scritto con Pier Luigi Righetti e
uscito da Magi nel 2007, editore anche di Elementi di psicologia prenatale
(2002) e Sostegno psicologico in gravidanza (2004). (r.l.)
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
MODENA E AGENDA pag.
14 L'intellighenzia e il fascismo IL PENSIERO DELLA DOMENICA di ROBERTO G.
ROLANDO COME si comportò l'intellighenzia modenese durante il ventennio e nei
seicento giorni della Repubblica sociale italiana? All'interrogativo ha cercato
di dare una risposta documentata Giovanni Taurasi, nel libro Intellettuali in
viaggio (Edizioni Unicopli) pubblicato con il contributo dell'Università, del
Comune e dell'Istituto storico di Modena. Il ricercatore, già autore di vari
testi su fascismo e antifascismo, sostiene che dopo gli anni Trenta, gli anni
del consenso', durante i quali si rafforzò la fascistizzazione dell'ateneo, al
momento dell'entrata in guerra si ebbe il primo momento di distacco dal regime
da parte di molti intellettuali modenesi. Successivamente «lo spartiacque dell'8 settembre offrì e impose a studenti e docenti un esame di
coscienza sulle proprie scelte». Per arrivare a concludere che quell'esame
purificatore spinse molti di loro ad aderire alla Resistenza, pagando anche con
la vita, come tanto per citare uno dei tanti terribili esempi il direttore
dell'archivio di Stato Alfredo Braghiroli e gli altri otto esponenti del mondo
culturale, scientifico e sociale uccisi il 7 agosto 1944 a Rovereto di
Novi. A sostegno di queste tesi Taurasi pubblica documenti, nomi e
testimonianze, con un linguaggio chiaro e accessibile anche a chi non abbia
dimestichezza con i temi trattati. Di grande interesse è la parte del libro
dedicata al dramma di chi a Modena, come nel resto d'Italia, si trovò costretto
a rapide scelte di campo imposte dopo l'armistizio dal precipitare degli
eventi. Intellettuali che fino a poco prima del disfacimento del fascismo non
avevano mai messo in discussione la loro adesione al regime, almeno
pubblicamente, dovettero affrontare l'ora più difficile della loro vita. E
comunque andarono le cose, furono scelte sofferte, mentre una nuova Italia
stava avanzando e la vecchia soccombeva sotto l'incalzare delle sconfitte
militari, politiche e morali. Quegli intellettuali e quei docenti avrebbero
potuto o dovuto agire in modo diverso, mettendosi di traverso al regime fin
dall'inizio? Come la maggior parte degli italiani, essi avevano creduto nei
radiosi destini della patria', perché il fatto di essere intellettuali non
significava che fossero dei chiaroveggenti. MA ALL'ORA X molti di essi
ripudiata la dittatura scelsero la libertà e pagarono prezzi altissimi. Gli
altri fecero ciò che poterono. Oltre ai pochi che restarono fedeli a Salò, ci
fu anche chi si barcamenò nel tentativo umanissimo di salvare capra e cavoli
sull'orlo dell'abisso. E per questo, passata la bufera, pagò il durissimo
scotto dell'epurazione, versione moderna e burocratica delle forche caudine di
epoca romana. Perché a volte l'epurazione fu affetta da miopia e colpì dove non
era giusto colpire. E' quest'ultima un'opinione personale. Anzi, un modesto
pensiero' come da rubrica. Buona lettura del libro di Taurasi e buona domenica.
( da "Centro, Il" del
26-04-2009)
Argomenti: Cervelli
di Stefania
Pezzopane * Terremoto, facciamo ripartire le imprese locali Sono pienamente
d'accordo con il professor Pino Mauro (intervistato dal Centro mercoledì 22
aprile), che tra i cinque fattori essenziali per assicurare una ripresa
economica efficiente e trasparente, annovera un coinvolgimento virtuoso degli
Enti locali, evitando un accentramento di risorse che ci riporterebbe indietro
nel tempo, ripetendo gli errori del passato. La catastrofe che ha colpito la
nostra terra, con la distruzione pressoché totale dell'Aquila e delle sue
frazioni, della nostra economia e delle strutture universitarie e culturali,
necessita di interventi urgenti, del tutto straordinari per qualità ed
intensità materiali e morali. I danni sono stati consistenti non solo per le
abitazioni e gli edifici pubblici, ma anche per le industrie, le attività
artigianali, commerciali e per i servizi del comprensorio. Sono due gli
obiettivi prioritari: da un lato far ripartire le imprese locali e i settori a
vocazione territoriale, come il farmaceutico, l'ICT, attraverso un maggiore
collegamento con le strutture di ricerca del
territorio, (in primis i Laboratori del Gran Sasso) e l'Università, dall'altro
attrarre nuove imprese. Parallelamente al rafforzamento dei settori produttivi
è necessaria la valorizzazione delle risorse territoriali di riferimento per lo
sviluppo del settore turistico. E' indispensabile lavorare sull'attrazione di
nuovi investimenti con particolare riferimento al manifatturiero di qualità, ai
servizi innovativi, al turismo. Tra le priorità del territorio c'è anche quella
di consolidare e allargare la base occupazionale, soprattutto per i giovani,
evitando un'ulteriore fuga di cervelli.
Inoltre, la ricostruzione deve diventare l'opportunità per consolidare
un'edilizia d'eccellenza. La ricostruzione del centro storico, dunque dovrà
conciliare tradizione e sicurezza. Occorre costruire un campus universitario
d'avanguardia, di grande attrattività per gli studenti, dotato di laboratori
funzionali e di adeguate strutture d'accoglienza. L'Aquila deve
continuare ad essere un grande polo Universitario, capace di attrarre studenti
da tutte le parti d'Italia, aggiungendo nuove specializzazioni. Uno per
esempio: un centro di formazione universitario sulla sismologia di risonanza
mondiale. La pronta attivazione del «cantiere L'Aquila», come evidenziava
Mauro, presuppone processi trasparenti e un'assunzione di responsabilità da
parte di tutti gli attori locali. Soprattutto una condivisione di obiettivi e
di strategie con la cittadinanza, sulla base dell'esempio del Friuli dove la
popolazione venne coinvolta nel processo di ricostruzione. Dobbiamo restituire
al più presto ai cittadini lavoro, casa, servizi e sicurezza. Particolarmente
importante è la questione delle risorse economiche. Vanno convogliate sul
comprensorio risorse nazionali e comunitarie. In merito accolgo con piacere la
disponibilità della Comunità Europea a mobilitare il Fondo Europeo delle
catastrofi. Probabilmente la strada più rapida per la ripresa sarebbe
riprogrammare i fondi per l'obiettivo «Competitività» (ex Obiettivo 2), ipotesi
questa annunciata dalla Commissione Europea. Tuttavia sarebbe opportuno, al di
là degli aiuti immediati, pensare a un sostegno più ampio che consenta il
rilancio a lungo termine delle aree terremotate e che favorisca l'afflusso di
nuovi investimenti. Ritengo necessario valutare attentamente la possibilità di
reinserire la provincia dell'Aquila nell'obiettivo «Convergenza», poiché, come
qualche giorno fa evidenziava lo stesso Pino Mauro, i parametri economici
provinciali, già negativi prima del sisma, si sono ulteriormente indeboliti.
D'altra parte, mi sembra che su questa scia si stiano muovendo anche l'on.
Pittella e altri esponenti italiani al Parlamento Europeo. Approfitto
dell'occasione per fare un appello al Presidente della Regione Gianni Chiodi,
affinché nella trattativa con la Comunità Economica Europea ci sia un
coinvolgimento del Comune e della Provincia. D'altronde, la storia della nostra
regione ci insegna che i risultati più importanti si sono raggiunti solo
attraverso un gioco di squadra in cui ogni «attore» ha avuto un ruolo attivo.
*Presidente della Provincia dell'Aquila
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Antonina Dolei:
«Lavoriamo per combattere il virus» Sassari nella Rete di sorveglianza Marongiu
dell'Istituto zooprofilattico: non arriverà in Sardegna CHIARAMARIA PINNA
SASSARI. «Per carità, che non venga confuso con la peste suina». Aldo Marongiu,
direttore dell'Istituto zooprofilattico trasale solo a sentire che,
nell'ignoranza scientifica più assoluta, si possano confondere il termine e la
malattia. Il virus che ha fatto scattare il may day negli ultimi giorni è ben
altra cosa. «Da qualche settimana l'Organizzazione mondiale della Sanità ha
dato l'allarme - spiega Andrea Sarria del comitato nazionale dell'Ordine dei
veterinari - ci troviamo difronte a un mix di geni di quattro infezioni». «Una
combinazione che può essere letale - dice il professor Marongiu - ma non per
questo è il caso di creare allarmismi almeno nel nostro territorio, in quanto
difficilmente l'influenza suina potrà arrivare in Sardegna. Essere un'isola ha
i suoi svantaggi, ma anche, come in questo caso, qualche vantaggio e così come
è rimasta circoscritta la peste, difficilmente ancora una volta grazie ai
controlli arriverà il virus individuato in Messico e trasmesso dai maiali che
mette in allarme l'Oms». L'Istituto zooprofilattico vigila e si prepara ad
entrare in azione e quello di scienze biomediche della facoltà di Medicina di
Sassari, uno dei laboratori nazionali della Rete di sorveglianza
dell'influenza, è al lavoro per identificare i reagenti che dovranno
combatterlo con Antonina Dolei esperta di virologia che fa parte della task
force del ministero della Sanità. Nel '97 ha creato il gruppo di ricerca
all'avanguardia nella diagnostica molecolare e oggi sottolinea: «Aspettiamo le
indicazioni, siamo pronti ad attivare tutte le procedure in base alle notizie
sulla struttura genetica del virus. Ovvio, tutti speriamo che non arrivi mai in
Italia, ma dobbiamo lavorare comunque per dare una risposta». Determinata
quanto attiva, Antonina Dolei ha messo insieme le giovani promesse della
ricerca dodici anni fa, dopo i primi casi di aviaria. «E' scattato l'allarme -
spiega - abbiamo fatto i primi passi e siamo entrati in contatto con Influnet e
l'Istituto superiore della Sanità», e proprio due giorni fa, mentre scoppiava
la bomba della febbre suina, lei si trovava in Campidoglio dove è stata
presentata la Società europea di virologia, un nuovo istituto di cui fa parte,
che ha come obbiettivo primario quello di individuare nuove terapie, fare
prevenzione e ricerca di nuovi vaccini. «L'impegno dell'Università di Sassari
oggi è riconosciuto non solo a livello nazionale - spiega - e sono orgogliosa
di lavorare con un gruppo all'avanguardia nella ricerca sulla virologia
nonostante i fondi del ministero siano scarsissimi, e il contributo della
Regione sia molto esiguo». Mentre l'identikit del virus che
non ha ancora un nome si fa più chiaro, Manlio Fadda, docente di Malattie infettive all'Università di Sassari sottolinea che
si tratta di «un singolare puzzle che unisce insieme frammenti di virus di due
tipi di influenza dei suini (nordamericana ed eurasiatica), dell' aviaria e
della familiare influenza umana. E' avvenuto il riassortimento che
ciclicamente ci si aspetta ma che non sappiamo mai quando arriverà. Si tratta
di varianti che si manifestano in tempi sempre più ravvicinati perchè i virus
si spostano con maggiore frequenza, perchè è la gente che si muove di più, ha
maggiori occasioni di contatto». «Quando nel 1997 ci furono i primi casi della
cosiddetta "influenza dei polli" si cominciò a parlare del probabile
arrivo di una nuova pandemia e la memoria corse alla Spagnola del 1918,
l'Asiatica del 1957 e la Hong Kong del 1968, i virologi di tutto il mondo ne
hanno sempre dato per scontato l'arrivo, rilevando che sarebbe stata una
questione di tempo», dice il docente aggiungendo che
lui non sente di pronunciarsi in termini catastrofici: «L'aviaria - spiega - ha
trovato un terreno fertile in allevamenti che erano dei veri bollitori di
virus, nicchie patogene terribili, ad essere colpiti furono soprattutto persone
che lavoravano negli allevamenti. In questo caso bisogna capire ancora chi sono
le vittime, se sono entrati in contatto con gli animali, come fossero le
condizioni delle porcilaie dalle quali è partito il virus». E non esclude che
in Messico, in California come in Texas dove si sono verificati o sono stati
segnalati i casi, si fosse già a conoscenza della presenza del virus e che non
abbia funzionato, o non sia stato messo in moto, il sistema di vigilanza. «La
loro organizzazione produttiva ed economica innanzitutto così come il sistema
di integrare i controlli sono diverse da quelle europee - conclude Manlio Fadda
- l'Ue ha norme molto restrittive, che a volte accettiamo malvolentieri, ma
alla resa dei conti si tratta di una rigidità e di una uniformità che danno
risultati e garanzie a tutti».
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Ricerca scientifica
al servizio di chi investe in biotecnologie Biosistema, dall'università
al mondo delle imprese SASSARI. Rappresenta il consorzio per le biologie (o
biotecnologie) avanzate e tra i suoi compiti ha quello della costituzione e
attivazione di una rete scientifica e formativa finalizzata a rendere
disponibili alle imprese del Mezzogiorno risorse strumentali, competenze e
professionalità specialistiche idonee. Si chiama Biosistema Scrl e nasce
all'Università di Sassari nel dicembre 2006. La sua sede centrale e legale è
appunto all'Università degli studi di Sassari, nell'edificio storico
dell'Ateneo turritano, quindi un'altra sede si trova a Cagliari, sempre all'università. Quello presente nell'isola costituisce il nodo
principale di Biosistema, dove è stato organizzato il network di
collaborazione, partecipazione e analisi dei dati provenienti dagli altri nodi
regionali presenti nelle sedi universitarie della Basilicata, Calabria,
Campania, Puglia e Sicilia ed è stato realizzato in modo da consentire
l'opportuna accessibilità a dati, documenti, progetti comuni da parte di tutti
i centri partecipanti. Dopo una prima fase di start up, volta alla creazione e
costituzione delle basi operative con laboratori e attrezzature
all'avanguardia, Biosistema inizia a muovere i primi passi all'interno di un
campo d'azione, quello delle biotecnologie avanzate, che spazia dalle Red
Biotechnology (biotecnologie per la cura e la salute dell'uomo) alle White
Biotechnology (biotecnologie industriali e per applicazioni ambientali) dalle
Green Biotechnology (biologie avanzate per le produzioni vegetali e animali,
gli alimenti, l'agricoltura, la veterinaria e la zootecnia) alla
Bioinformatica. «La Società - afferma il professore Bruno Masala, presidente di Biosistema e docente alla facoltà di Scienze dell'università di Sassari - ha cominciato a far conoscere le competenze delle
quali dispone alle imprese del Mezzogiorno. Ha comprato strumentazioni
all'avanguardia, molte delle quali non ancora presenti in Italia, si è dotata
insomma di basi solide per poter offrire i propri servizi». Biosistema
in poche parole è in grado di offrire alle imprese, utilizzando le
strumentazioni a propria disposizione dislocate nelle località che
rappresentano i nodi della società consortile, competenza e professionalità. La
società si caratterizza quindi come una rete in grado di integrare l'offerta
dei servizi ad elevato valore aggiunto al sistema delle Pmi, dei centri di
ricerca, delle università, attraverso un vero e
proprio sistema di sinergie tra i vari nodi distribuiti nel Sud Italia, nelle
regioni dell'Obiettivo 1. E in Sardegna le potenzialità di sviluppo sono
enormi. «C'è ancora molto spazio per le imprese - riprende Masala -
soprattutto, ad esempio, se si considera che sono ancora poche quelle che si
occupano di Biotecnologie. La cultura scientifica poi non manca di certo dal
momento che nell'isola sono presenti ricercatori di livello internazionale».
Nell'isola il progetto portato avanti da Biosistema vede coinvolti diversi
partner strategici, dall'Istituto di Chimica Biomolecolare del Cnr alla Porto
Conte Ricerche Srl, quindi ancora dall'Istituto Zootecnico e Caseario per la
Sardegna alla Nurex Srl e alla Cap Spa. Il centro si pone quindi come
intermediario in materia di innovazione tecnologica e rivolge la sua azione nel
favorire e supportare il rafforzamento dei collegamenti tra sistema scientifico
e sistema imprenditoriale, in modo da innalzare la propensione all'innovazione
del sistema produttivo. Il prossimo obiettivo sarà quello di presentare i
propri servizi al maggior numero di aziende e imprese del mondo pubblico e
privato che operano in Sardegna nell'ambito delle biotecnologie. L'occasione la
offrirà un convegno in programma nelle prossime settimane ad Alghero.
( da "Repubblica, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VIII - Napoli
Il rettore Rossi Policlinico, tutti contro tutti è ferma anche l´Ortopedia
Parmeggiani: "Se continua così, chiudiamo" Il manager Muto dice
falsità. è vero, i finanziamenti sono insufficienti. Ma la cattiva
organizzazione della struttura è sotto gli occhi di tutti, la denunciano anche
i sindacati GIUSEPPE DEL BELLO Il rettore attacca il direttore generale. Il
titolare di Chirurgia definisce «disgrazia irreparabile ma inevitabile»
l´eventuale chiusura del Vecchio Policlinico di piazza Miraglia. E l´assessore
annuncia: «Nei prossimi dieci giorni prenderò provvedimenti significativi sulla
sanità». In più, un intero reparto, l´Ortopedia, ha chiuso i battenti da sei
mesi e non è stato più riaperto. Tutti contro tutti. è guerra aperta nella
cittadella del II Ateneo. Il giorno dopo l´allarme lanciato
dai docenti del dipartimento chirurgico diretto da Umberto Parmeggiani sul
blocco degli interventi chirurgici ordinari per mancanza di bisturi elettrici,
esplode la polemica. Il rettore della Seconda Università (da cui dipende il
Vecchio Policlinico), Francesco Rossi, tira in ballo proprio il direttore
generale Luigi Muto: «Ha detto delle falsità. D´accordo, i finanziamenti
sono insufficienti, ma la cattiva organizzazione è sotto gli occhi di tutti ed
è stata messa in risalto anche dai sindacati». Di rimando, Muto non replica al
rettore ma punta il dito contro Parmeggiani: «Aprirò un´indagine. Ha dichiarato
che alcuni colleghi avrebbero operato "attingendo a scorte
personali". Ma qui non possono esserci scorte di nessuno, tutto è
proprietà dell´azienda. E voglio sapere la quantità e dove si trova questo
materiale messo da parte». Ma il manager ne ha anche per il docente
Eugenio Procaccini, a cui rammenta che gli strumenti ottenuti «per elemosina
dal Nuovo Policlinico, appartengono comunque alla Sun che ha alcune strutture
dislocate a Cappella Cangiani». Altrettanto duro nei confronti di Natale Di
Martino, il chirurgo dell´apparato digerente che aveva sottolineato: «Il medico
universitario non è deputato all´assistenza perché questa compete agli
ospedali». Ragiona Muto: «Nell´azienda l´assistenza si fa eccome, anzi siamo
tenuti a farla». Lo sfogo, infine, vira sui fondi. Il manager ricorda che nel
2007 e nel 2008, dei «100 milioni erogati dalla Regione, ne ho destinati 30 a
presìdi, farmaci e diagnostica. Adesso, sempre con la stessa cifra ne ho già
spesi 23. La situazione si risolverà entro martedì». Intanto, farà discutere la
rivelazione del manager della struttura chiusa da sei mesi, l´Ortopedia. «Mai
avrei adottato un´iniziativa del genere, ma mi hanno comunicato che il reparto
non era a norma e che avevano intenzione di bloccare i ricoveri, ne ho preso
atto. E certo non mi sono sognato di riaprirla, fanno solo attività
ambulatoriale». Mario Santangelo, da dieci giorni sulla poltrona di assessore
regionale alla Sanità, riordina le idee: «La sanità è esplosiva e la crisi
economica mondiale chiede una rivisitazione se si vuol mantenere un livello di
assistenza decente e, contemporaneamente, preservare i posti di lavoro. Perciò,
si deve intervenire immediatamente». Poi, analizza la situazione di entrambi i
Policlinici. «I protocolli d´intesa vanno rivisti con nuovi finanziamenti»,
premette, «ma le strutture devono essere disponibili a cambiare organizzazione
e ruolo. Finora, l´università ha contribuito pagando
il personale, parte delle attrezzature e mettendo a disposizione i locali,
mentre ora le varie figure professionali che vanno in pensione non sono state
sostituite. Adesso gli atenei, chiedendo alla Regione di assumersi l´onere
economico del ricambio di personale, risparmia su quei fondi prima destinati a
questa voce. Va bene la richiesta, ma la Regione ha tutto il diritto di gestire
i Policlinici, inquadrandoli nel rispetto delle esigenze dell´accademia e
nell´ambito del sistema sanitario regionale».
( da "Tirreno, Il" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6 - Lucca
CONFERENZA DI FISICA. Martedì avrà luogo il secondo appuntamento del progetto
"Incontri ... CONFERENZA DI FISICA. Martedì avrà luogo il secondo
appuntamento del progetto "Incontri di fisica", realizzato
dall'istituto di istruzione superiore "Machiavelli", grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e
alla collaborazione della Provincia. Alle 15 - nell'auditorium ex-chiesina di
via S. Nicolao - il professor Mario Poli, docente dell'università degli studi di Firenze, terrà un incontro sul tema: "La
relatività di Albert Einstein". L'iniziativa è ad ingresso libero.
( da "Centro, Il" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
di Enrico Nardecchia
Senza doccia da tre settimane A Fonteavignone monta la protesta. E Villa Santa
Lucia è quasi isolata Su igiene e viabilità precaria, in tendopoli forti
lamentele Ambulatori: ecco dove rivolgersi per le visite L'AQUILA. Vietato
lavarsi a Fonteavignone. La mancanza d'acqua in un paese con questo nome può
sembrare un paradosso ma non è così. Continua il viaggio a caccia dei disagi
che sono costretti a vivere gli ospiti delle tendopoli alle prese con freddo,
pioggia e cibo scarso. I più penalizzati sono quelli della frazione del Comune
di Rocca di Mezzo che ha sul suo territorio un campo di circa 50 sfollati.
«Ebbene», spiega Eugenio Galassi, «ormai dal lontano 6 aprile, il giorno del
terremoto, il campo stesso è privo di docce. Gli ospiti non possono rientrare
in casa e ormai, a distanza di 20 giorni dal sisma, hanno quantomai bisogno di
una doccia. Tutto questo è impossibile. Non sembra corretto che una frazione
già pesantemente colpita soffra di un ulteriore disagio. Le promesse, in questi
giorni, da parte della Protezione civile e del Comune sono state tante ma i
risultati a oggi non si sono visti». LA PROTESTA. La lamentela di cui si fa
portavoce Galassi viene evidenziata anche a nome delle tante persone anziane
che sono state costrette a lasciare le loro abitazioni e a rifugiarsi nelle
tende. Il problema dell'igiene personale carente a causa dell'indisponibilità
ora di impianti funzionanti ora di acqua calda, è tra quelli maggiormente
monitorati dallo stesso dipartimento di prevenzione dell'Asl. Emblematico il
caso di Filetto, a 1070 metri di altitudine, dove nei giorni scorsi è stata
portata all'attenzione dei dirigenti della protezione civile l'esistenza di
appena due docce su un totale di 300 persone ospitate nelle tendopoli. Un
problema, quello della mancanza di impianti dotati di acqua calda, sentito
anche in altre realtà specialmente nelle zone montane». LA STRADA INTERROTTA.
Oltre ai problemi legati alla ripresa di una vita il più possibile normale, ci
sono anche quelli dei collegamenti stradali delle zone montane che il terremoto
ha contribuito a peggiorare. è questo il caso di Villa Santa Lucia degli
Abruzzi, paese aquilano al confine con la provincia di Pescara. L'interruzione
della strada 17 bis rischia di tagliare fuori il piccolo centro dai
collegamenti. Per questo, un gruppo di lavoro composto dall'assessore comunale
Gianni Giallonardo (che è anche responsabile della tendopoli di Villa Santa
Lucia, dal vicesindaco Ferdinando Merlonghi e dal consigliere comunale Goffredo
Sericola, con il coordinamento del sindaco Maria Pia Colagrande che si trova
temporaneamente fuori regione, ha messo a punto una serie di provvedimenti per
ridurre i disagi di chi deve raggiungere il paese. «Il problema principale è
quello dei collegamenti stradali», conferma Giallonardo, titolare di un forno
che non ha mai smesso di lavorare nonostante i danni causati dal terremoto. «I
problemi, in questa zona, a dire la verità, c'erano anche prima. Ma adesso, con
gli effetti distruttivi del sisma, si sono accentuati. Infatti abbiamo il
disagio della chiusura della strada provinciale 17 bis che collega Ofena e
Castel del Monte. Si tratta di un provvedimento determinato dal fatto che un
edificio comunale vicino alla chiesa, e che si affaccia proprio sulla strada, è
stato ritenuto pericolante. Infatti una parte di questo edificio risulta essere
lesionata, per cui rischia di cadere e di invadere la carreggiata. I vigili del
fuoco ci hanno detto che è necessario puntellarlo e di conseguenza transennare
la strada che presenta diverse situazioni di pericolo. Attualmente, con la
strada interrotta, abbiamo dovuto predisporre una deviazione su una sorta di
circonvallazione. Tuttavia», prosegue l'assessore, «la strada è percorribile
soltanto dalle automobili. Restano fuori mezzi pesanti e autobus». Chi deve
prendere il pullman (in paese ne arrivano due al giorno, uno alle 6,15 e
l'altro alle 15,30) non trova più il capolinea. «Chi vuole andare all'Aquila in
autobus», dice ancora Giallonardo, «deve scendere a Capestrano oppure salire a
Castel del Monte. Insomma, si fa fatica anche a spostarsi da un paese all'altro
mentre invece, specialmente in situazioni del genere, è importante avere una
viabilità il più possibile regolare. Infatti, i viaggi verso Castel del Monte
sono quotidiani, anche per prendere i pasti da servire a mensa. «Nelle tende
abbiamo 50 persone», aggiunge l'assessore, «anche se il numero va riducendosi
sia perché c'è gente che torna a casa sia perché, nel frattempo, c'è chi ha
trovato un'altra sistemazione. Abbiamo tutto a disposizione e non ci sono
carenze di materiali. La Protezione civile ci ha fornito sette tende e inoltre,
per dormire, utilizziamo il bocciodromo comunale allestito con i lettini.
Alcune perizie hanno permesso a una decina di persone di riottenere l'agibilità
delle proprie abitazioni, cosa che è avvenuta anche per il Comune di Castel del
Monte». A Villa Santa Lucia alcune attività commerciali, come la tabaccheria
del centro storico, ha dovuto chiudere per inagibilità, così come un ristorante.
Aperti regolarmente forno e macelleria, il negozio di alimentari è chiuso da un
anno. NIENTE TENDE. Non ha tende, invece, il Conservatorio di musica «Alfredo
Casella» dell'Aquila che ha la sua sede, inagibile, a Collemaggio. Il
Conservatorio attende da giorni che la Protezione civile gli assegni alcune
tensostrutture dove far ripartire l'offerta didattica, all'indomani del sisma
che ha sconvolto l'Aquilano. «Nonostante la formale richiesta di quattro tende
da venti posti», ha spiegato Carmine Gaudieri, docente del Conservatorio, «inoltrata
più volte via e-mail e via fax alla Protezione civile e anche al Com 1 non
abbiamo ancora ottenuto le tende che ci occorrono». I docenti non sono ancora
in condizioni di allestire un punto di riferimento per gli studenti sparsi
attualmente in tutto l'Abruzzo. «Sarebbe nostra intenzione», ha aggiunto
Gaudieri, «attivare quantomeno una segreteria dalla quale poter coordinare e
programmare tutte le attività didattiche». Il ministro dell'Istruzione Maria
Stella Gelmini, nei giorni scorsi aveva riferito di aver destinato al
Conservatorio «Casella» tre milioni di euro nell'ambito dei provvedimenti
urgenti in favore delle scuole e delle università
abruzzesi. Ma le tende mancano.
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6 - Gorizia
Convegno regionale con i Maestri del lavoro IN FIERA Per consuetudine operativa,
da tempo ormai divenuta tradizione consolidata, le diverse sezioni o Consolati
provinciali del Friuli Venezia Giulia della Federazione dei maestri del lavoro
d'Italia organizzano annualmente, a turno, un convegno regionale con lo scopo
di sensibilizzare, oltre che i propri associati, pure le istituzioni locali,
gli esponenti del mondo della scuola e dell'Università, gli operatori
economici, i lavoratori e in genere l'opinione pubblica, sulle diverse
tematiche riguardanti il mondo dell'economia e del lavoro. L'organizzazione del
37º Convegno regionale nell'anno 2009, spetta al consolato di provinciale di
Gorizia, il cui consiglio direttivo ha deliberato di svolgere il convegno in
concomitanza con l'annuale manifestazione fieristica "È Expomego 2009".
Manifestazione promossa da Udine e Gorizia Fiere, la quale richiama nella
nostra città esperti e protagonisti del mondo imprenditoriale. Il tema del
convegno è "Storia e cultura del lavoro, il caso goriziano", curato
dal Paolo Iancis, docente di
Storia economica all'Università di Trieste. Si tratta di argomenti importanti,
da analizzare con grande serietà e competenza, al fine di dare indirizzi di
studio per la soluzione dei problemi che verranno affrontati e dibattuti.
Inoltre, per questa importante circostanza sono state promosse, dal
consolato provinciale di Gorizia, tre borse di studio così suddivise (per una
tesi di laurea e per due temi improntati sulla sicurezza sul lavoro).
Partecipano all'assegnazione delle tre borse di studio, le Università di
Trieste e Udine e i due poli - liceale e tecnico di Gorizia. Prende parte al
convegno il presidente della Federmaestri nazionale maestro del lavoro,
Gianluigi Diamantini. Seguiranno gli interventi di saluto del presidente della
Cciaa, Emilio Sgarlata (nella foto), delle autorità, dei qualificati esponenti
del mondo politico e imprenditoriale presenti alla manifestazione e la lettura
della tesi di laurea e dei due temi da parte dei tre vincitori delle borse di
studio. In considerazione dell'importanza dei tema in oggetto del Convegno, ci
si propone di provvedere alla registrazione degli atti con ogni possibile
celerità. È prevista la partecipazione di circa 200 persone, che affluiranno a
Gorizia dalle altre province della regione, per affiancarsi agli esponenti
locali della Federmaestri e delle varie componenti del mondo politico,
imprenditoriale, scolastico e sindacale.
( da "Tirreno, Il"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
LAPENNA Domani
incontro con Bondi MONTECATINI. Alberto Lapenna incontra domani alle 18,30
all'Excelsior il sen. Sandro Bondi, ministro dei Beni culturali. Con lui
approfondirà il rilancio della cultura a Montecatini, fondamentale per il
progetto del Pdl. Il progetto prevede la fondazione di un
unico organismo pubblico-privato che dovrà gestire le iniziative promozionali:
dallo sport, allo spettacolo, alla cultura. Un'altra ipotesi è l'ideazione di
un Festival cinematografico a tema a cadenza biennale. E ancora: creare un polo
museale di alta qualità. Oggi invece, dalle 10 alle 19, i giovani
candidati di "Forza Montecatini", lista civica a sostegno di Lapenna,
allestiranno un gazebo in piazza del Popolo.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 13 - Oristano
Esposte anche le collezioni dell'associazione filatelica PIERO MARONGIU
MACOMER. Anche quest'anno, con la sua presenza alla Mostra del libro in
Sardegna, l'associazione filatelica "Marghine", ha dato il suo
importante apporto a un avvenimento tra i più importanti della cultura in
Sardegna. L'associazione macomerese, presente nello spazio espositivo delle ex
Caserme Mura, nell'ultimo campionato italiano di filatelia cadetti, ha
conseguito risultati di tutto rispetto. In mostra ha presentato due collezioni
attinenti il libro, la cultura e quanto ruota attorno a tali temi: "Il
libro strumento di cultura e conoscenza" e "Editoria e tipografia. Dalla pubblicità privata di alla storia postale della filatelia". Si tratta di due
lavori di grande importanza, che evidenziano la competenza e la passione
dell'associazione filatelica locale presieduta, con grande competenza, da Gian
Pietro Licheri. Martedì scorso, nella giornata inaugurale della nona
Mostra del libro, un ufficio postale distaccato ha staccato un annullo speciale
filatelico di un'opera di Giulio Ledda, un artista locale. Ledda è anche
l'ispiratore della cartolina celebrativa prodotta dall'associazione filatelica.
Cartolina e annullo saranno presenti per tutta la durata della mostra.
( da "Tirreno, Il"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 - Pisa Gli
studenti pisani? Bravi e diligenti Tra i migliori della Toscana come condotta e
rendimento Il primato dei licei scientifici: qui nessun ragazzo ha preso
l'insufficienza in comportamento MARCO BARABOTTI PISA. Gli studenti pisani sono
complessivamente bravi e diligenti. I dati sul rendimento scolastico forniti
dal servizio statistico del Ministero dell'istruzione per l'anno 2008-2009 sono
confortanti per la nostra provincia. Intanto per la condotta. Le insufficienze
sono poche, addirittura tra le più basse in assoluto: nelle scuole medie
inferiori solo lo 0,3% rispetto a una media nazionale delll'1,1 e regionale che
si attesta allo 0,5. C'è una eccellenza per quanto riguarda il comportamento in
classe, ed è per le medie superiori. Infatti tra gli studenti che frequantano i
licei scientifici della provincia di Pisa non ce n'è uno insufficiente.
Insomma, in quanto a condotta, ce la caviamo bene, anche se ci sono punte del
2,7% di insufficienze nelle scuole professionali e il 2,5 negli istituti
artistici (e questa è obiettivamente una sorpresa). Ma ce la caviamo bene anche
tra chi ha almeno una insufficienza nelle materie. Anche in questo caso il dato
di Pisa, per quanto riguarda gli istituti superiori (72,6%) è inferiore al dato
regionale (75,9) e a quello italiano (75). Da notare come gli studenti un po'
più in difficoltà siano quelli del terzo anno superiore, mentre il picco più
basso è sul quinto anno (66,6%), notevolmente inferiore alla media toscana
(71). Anche gli alunni delle scuole medie inferiori, sempre tra chi ha almeno
una insufficienza, vanno meglio rispetto ai loro compagni italiani e toscani,
visto che la percentuale per le tre classi a Pisa è del 46,2%, contro una media
regionale del 46,5 e nazionale del 47,8. Se prendiamo le materie dove gli
studenti delle scuole medie superiori stentano un po', vediamo che a Pisa per
quanto riguarda l'italiano la media delle insufficienze è del 33,8%, quella
toscana è più alta (36,3), mentre quella nazionale è del 37,5. In italiano, tra
le varie scuole pisane, stentano di più, rispetto alla media, quelli
dell'istituto tecnico (41%), dell'istruzione artistica (52%) e se la cavano
discretamente quelli del professionale (39,6) rispetto a una media nazionale
del 48,1. Coloro che vanno meglio in italiano sono quelli del liceo classico,
con una percentuale di insufficienti del 20,3%, che è comunque nella media
nazionale e regionale. Prendiamo la matematica, la cui materia ossessiona non
pochi studenti. A Pisa le cose fanno decisamente meglio rispetto al quadro
nazionale: infatti le insufficienze in matematica toccano il 42,7% rispetto al
dato regionale che è del 45,6, mentre quello nazionale è del 45,8. Qui in
provincia chi non va bene in matematica sono sopprattutto gli studenti
dell'istruzione artistica (51,1), seguiti da quelli degli istituti tecnici
(47,7), da quelli professionali (43,3) e dallo scientifico (42,8). Siamo tra i
più proficui anche per quanto riguarda le lingue. Se qui la media nazionale
nelle superiori è del 48,6%, quella regionale è del 48: gli studenti pisani
vanno meglio con il 43,5%. Qui, tra le varie scuole, stentano i ragazzi degli
istituti professionali con l'insufficienza in lingue straniere che riguarda il
60,9% degli alunni (sopra la media regionale del 53%), mentre i più virtuosi
tra le tipologie di scuole sono gli studenti del classico con il 28,3%: ma il
loro rendimento non è tra i migliori della Toscana, dove, per le lingue
straniere, la media è del 24,9% (Grosseto 11,9, Livorno 14, Arezzo 14,8, Lucca
15,6; mentre peggio di noi vanno, sempre per le lingue straniere nei licei
classici, Pistoia 43,4 e Firenze 30,3). Sarà insomma per la
presenza a Pisa di una grande e storica Università, di due rinomate scuole di
eccellenza, di un corpo docente complessivamente di buon livello, sta di fatto che la nostra
provincia a livello di rendimento scolastico è tra le migliori della Toscana.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
L'INIZIATIVA
L'ateneo dei genitori promuove progetti e contatta i Comuni LINA CORONAS NUORO.
«Tutti possiamo imparare gli uni dagli altri»: è il motto dell'associazione Libera università dei genitori che si ispira sia alle prime università del mondo occidentale, sorte
per iniziativa degli studenti che sceglievano i loro docenti sotto l'egida
dell'internazionalità; sia a una pedagogia che dà la parola ai più deboli e
alle persone in difficoltà, per creare un movimento di liberazione attraverso
cui gli allievi (bambini, adolescenti, adulti) e i loro educatori, in un
dialogo costruttivo, si promuovono reciprocamente, alla ricerca di una migliore
qualità della vita. L'Università della domanda si incontra quindi con l'università dell'ascolto e della solidarietà. L'associazione
sta arrivando anche nel Nuorese e sta prendendo contatti con diversi enti e
associazioni per promuovere alcuni progetti educativi, L'associazione promossa
da Fausto Telleri, docente di pedagogia sociale e
della famiglia all'università di Sassari (autore fra
l'altro del libro "Essere genitori oggi") è stata presentata
ufficialmente attraverso una tavola rotonda a cui hanno partecipato diversi
esperti, che si è tenuta nell'aula magna dell'università
turritana nell'autunno scorso, dal titolo «Educare teste ben fatte in famiglia,
a scuola e...». Telleri, per rendere operativa l'idea, ha coinvolto diversi
suoi discepoli fra cui Maria Francesca Ghiaccio, dottoranda di ricerca in
pedagogia e Stefania Porcu, educatrice professionale nuorese, entrambe socie
fondatrici che si occupano di promuovere l'associazione presso gli enti locali
dell'intera regione. La Libera Università dei Genitori intende rispondere alle
tante richieste di formazione che giungono dal territorio, grazie al contributo
di esperti indicati anche dai genitori; in particolare l'offerta formativa
comprende lezioni magistrali e tavole rotonde, attività seminariali, formazione
dei docenti in servizio, consulenza e mediazione pedagogica(a richiesta delle
famiglie, dei figli, degli insegnanti). «L'associazione - afferma la Stefania
Porcu - sta elaborando interventi che si adeguano alle specificità dei diversi
contesti di riferimento. Si tratta di microprogetti che coinvolgono le scuole e
macro progetti indirizzati alle varie istituzioni. Il nostro è un servizio
itinerante, ricco di professionalità, che si adegua alle diverse esigenze e ha
l'obiettivo di rendere i giovani protagonisti di questo percorso. L'intervento
non può fermarsi al disagio o al sintomo in quanto la lettura e la risoluzione
di ogni problematica deve essere applicata, su più livelli, in chiave globale.
Il progetto si occuperà quindi anche di interventi sulla dispersione scolastica
e sul bullismo ricondotti sempre a un approccio sistemico». L'Università dei
Genitori intende essere flessibile e vuole integrarsi con le forze attive
presenti sul campo.
( da "Nuova Sardegna, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 - Nuoro
NUORO. Università terza età NUORO. Università terza età L'Università nuorese
della terza età comunica che domani alle ore 17, nella sede di via Cucca 3, si
terrà una conferenza di medicina sul tema «La nutrizione dell'anziano».
Relatore sarà il dottor Francesco Ruiu. Ingresso libero. NUORO. Assemblea
dell'Amo L'assemblea dei soci Amo (Associazione malato oncologico) è convocata
per domani alle 17,30 (alle 18 in 2ª convocazione) nella sede di via Ballero
87. All'ordine del giorno l'approvazione del bilancio consuntivo 2008. La
presidente Gonaria Congiu ricorda agli iscritti e ai simpatizzanti il codice
fiscale dell'associazione per la scelta del 5 per mille: 93028830912 con
intestazione AMO Nuoro. NUORO. Assemblea Ail L'assemblea ordinaria dei soci Ail
(Associazione italiana contro le leucemie) è convocata dal presidente Leonardo
Soddu per domani alle ore 16,30 in prima convocazione e alle 17 in seconda
convocazione, nella sede di via Mannironi 52. All'ordine del giorno l'esame e
l'approvazione del conto consuntivo per l'anno 2008; la discussione
sull'attività svolta dall'associazione; varie ed eventuali. NUORO. Consulenti
del lavoro Si terrà martedì, nella sala conferenze dell'ordine dei consulenti
del lavoro, in via Dessanay 154, il secondo seminario formativo aperto ai
consulenti del lavoro sugli adempimenti riguardanti il decreto legislativo
numero 81 del 2008. L'incontro si aprirà dunque martedì, alle 8.30. Dopo la
registrazione dei partecipanti sono previsti i saluti del presidente dell'ordine
dei consulenti del lavoro, Marzia Nannini, della direttrice dell'ufficio
provinciale del lavoro, Maria Cristina Madeddu, e del direttore provinciale
dell'Inail, Gianfranco Spanu. I relatori saranno Sandro Beccu, Sabina Galistu e
Basilio Brodu. Conclusi gli interventi dei relatori saranno consegnati ai
partecipanti gli attestati di frequenza al seminario che offrirà una occasione
informativa e di dialogo sugli attuali adempimenti NUORO. Cane smarrito A
Nuoro, in via Mughina, zona Euroauto, è stata smarrita una cagnolina, manto
nocciola, piccolissima (pesa solo 500 grammi), con un nastro rosso al collo.
Deve esere operata entro un mese. Telefonare allo 0784 38568 o al 328 2911771.
INCENTIVI. Nuove imprese Gli incentivi all'autoimpiego e alla microimpresa saranno
al centro dei seminari informativi organizzati dalla Provincia di Nuoro e da
Sviluppo Italia che nei giorni scorsi hanno firmato un protocollo di intesa per
offrire supporto a chi vuole avvalersi di questi strumenti. "Mettersi in
proprio: gli strumenti per creare una nuova attività imprenditoriale" è il
tema degli incontri che si terranno martedi 28 aprile allle 17 a Sorgono nella
Biblioteca comunale e mercoledì 29 alle 10.30 a Macomer nella sede del Csl (ex
ALAS). NUORO. Commessa Un negozio di Nuoro cerca un'addetta alla vendita di età
compresa tra i 20 e i 32 anni, con buone conoscenze informatiche e della lingua
inglese e con i requisiti per l'assunzione agevolata. Si offre un contratto
part time (solo pomeriggio). Rivolgersi al Csl di Nuoro entro il 29 aprile.
SCUOLA. Graduatorie docenti e Ata La Flc Cgil di Nuoro
comunica che da alcuni giorni sono stati pubblicati i bandi per le graduatorie
permanenti degli Ata (24 mesi) con scadenza 15 maggio 2009 e per le graduatorie
a esaurimento dei docenti con scadenza 11 maggio 2009. In vista di
queste importanti incombenze presso la sede FLc Cgil di Nuoro in via Oggiano 15
è stato predisposto uno specifico servizio di consulenza per la compilazione
delle domande. Si invitano tutti coloro che vogliono usufruire del servizio a
telefonare al numero 0784 37432 per fissare un appuntamento. ASL 3. Consulenza
nutrizionale L'Asl di Nuoro ha attivato un numero verde per la consulenza
nutrizionale con lo scopo di fornire informazioni qualificate sugli aspetti di
educazione sanitaria e di corretta alimentazione. Il numero 800.59.09.05 è in
funzione dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 12. NUORO. Insegnanti
precari La Gilda ricorda a tutti i docenti precari che fino all'11 maggio è
possibile aggiornare la propria posizione nelle graduatorie ad esaurimento
della provincia di Nuoro e inserirsi nelle graduatorie di altre tre province.
La mancata presentazione della domanda comporta la cancellazione dalle
graduatorie. La modulistica e gli orari per lo sportello di consulenza presso
le sedi di Nuoro, Tortolì e Macomer sono disponibili sul sito
www.gildanuoro.org. NUORO. Museo del costume Anche oggi, in concomitanza con la
"XI Settimana della Cultura" organizzata dal Ministero per i beni e
le attività culturali, il Museo della Vita e delle Tradizioni Popolari Sarde e
il Museo Deleddiano-Casa natale di Grazia Deledda di Nuoro saranno aperti
gratuitamente al pubblico con i seguenti orari: 10-13 e 15-17. ORANI. Museo
Nivola La Fondazione Costantino Nivola fa sapre che anche oggi, per la
Settimana della cultura, è possibile visitare gratuitamente il Museo Nivola
dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20.
( da "Adige, L'" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
flavia pedrini Sui
748 candidati in lizza per uno scranno a palazzo Thun a fare la parte del leone
- in campo professionale - sono impiegati e pensionati, che insieme raggiungono
le 160 persone flavia pedrini Sui 748 candidati in lizza per uno scranno a
palazzo Thun a fare la parte del leone - in campo professionale - sono
impiegati e pensionati, che insieme raggiungono le 160 persone. La medaglia di
bronzo va a imprenditori e liberi professionisti, che con 62 esponenti occupano
il terzo gradino nella hit parade. Ma spulciando tra le professioni indicate
dai candidati che sostengono gli otto aspiranti sindaco si scoprono anche
impieghi più «originali»: dal poeta al filosofo, passando per l'agronomo ed il
maestro di judo. A dare una «spinta» forte alla seconda categoria - quella dei
pensionati - è sicuramente la lista a sostegno di Claudio Taverna, che si
presenta con il simbolo dei «Pensionati»: 21 quelli nella sua lista. Ma a farla
da padroni sono gli impiegati, categoria che peraltro può raccogliere
professioni con sfumature diverse, dal pubblico al privato:
la presenza più numerosa spetta all'Unione per Trento, che assieme ad altre
sette liste appoggia la candidatura del sindaco Alessandro Andreatta: sono 10,
infatti, i candidati che hanno indicato questa professione. Folta anche la
rappresentanza di liberi professionisti e imprenditori, dicitura che
anche in questo caso può in realtà abbracciare realtà diverse: molti (12) fanno
parte della Civica Tridentum - Alleanza di Centro, che sostiene la candidatura
di Luigi Merler. Poco meno quelli in corsa a sostegno del candidato Pino
Morandini, con la Lista Civica per Trento, a quota 8. Se la categoria dei
musicisti può vantare ben 39 rappresentanti il merito va pressoché
esclusivamente al «Progetto Soul Moderno», che lancia come candidato sindaco
Alessandro Cocca: la musica fa da comune denominatore a tutti i candidati
(anche se non rappresenta per molti la principale fonte di reddito). Dalla
cattedra a palazzo Thun il passo potrebbe essere breve anche per qualcuno dei
rappresentanti della categoria degli insegnanti e docenti universitari che, a
quota 48, occupano il quarto gradino del podio: otto (il numero più elevato),
quelli che corrono sotto il simbolo del Partito Democratico. Sempre per restare
in ambito scolastico, poco meno sono gli studenti in corsa (41): prima per numero,
con otto rappresentanti, la lista dell'Italia dei Valori. Accanto a professioni
più «gettonate», ne spiccano altre meno diffuse tra quelle indicate: due, ad
esempio, i candidati che si definiscono poeti nelle fila dei Verdi, mentre tra
i sostenitori di Emilio Giuliana a sindaco con il simbolo della Fiamma
Tricolore, c'è un filosofo. Quasi a pari merito, intorno ai venti
rappresentanti, medici, ingegneri e avvocati. Gli artigiani, anche loro a quota
venti, hanno trovato casa soprattutto sotto l'ala di Rifondazione Comunista,
che sostiene il candidato sindaco Francesco Porta (8 in lista). Fanalino di
coda altre professioni, come quella di cuoco, barista o agricoltore che, stando
a quanto indicato sulle liste, non raggiungono le 10 unità. Altra curiosità: un
unico esponente per la categoria dei panettieri, sotto le ali della Lega Nord,
che lancia l'unica candidata «rosa», Bruna Giuliani. In casa Rifondazione,
invece, un rappresentante dei sommelier. 26/04/2009
( da "Repubblica, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cinema OSSERVATORIO
SUD Per il cineforum "Libertà" del gruppo "Quelli del
cinema" domani alle 20,45 nella sede di "Osservatorio Sud" di
Bari c'è la proiezione di "Sesso matto" di Dino Risi. Ingresso
libero. Info 347.254.62.86. Teatro KISMET Il teatro Kismet Opera di Bari
organizza il secondo incontro ai "Cantieri musicali MomArt" di
Adelfia, per parlare del tema "Gestione di un artista" con gli
operatori pugliesi dalle 16. Il MomArt presenta anche "MomArt story",
concorso riservato a fumettisti (massimo 35 anni) per raccontare la storia
della discoteca sequestrata alla malavita. Info teatrokismet.org. CURCI Ultima
replica de "Il Dio della carneficina" alle 18,15 al teatro Curci di
Barletta, produzione Nuovo teatro con Silvio Orlando e Alessio Boni, Anna Bonaiuto
e Michela Cescon. Info 0883.33.24.56. DUSE Caterina Firinu presenta lo
spettacolo "Se parlasse..." alle 21 al teatro Duse di Bari. Tratto da
"I monologhi della vagina" di Eve Ensler. Info 080.504.69.79.
FABBRICA Alle 21 Ascanio Celestini chiude il suo progetto
"Maratoneti" al teatro TaTà di Taranto con il suo spettacolo
"Fabbrica". Tutto esaurito. Info 099.472.57.80. CONTRORA
"Controra-Un caffè ai morti" è l'anteprima nazionale dello spettacolo
diretto da Cosimo Severo per una produzione "Bottega degli apocrifi",
alle 21 al teatro comunale di Manfredonia. Info 0884.53.28.29. PASSIONI Ultima
replica alle 18 nel teatro "La tana" del castello svevo di Barletta
dello spettacolo "Passioni, libere associazioni letterarie" di Nunzia
Antonino con Carlo Bruni. Evento della stagione "Profeta in patria
sua". Info 340.740.81.22. KOLAPERKIA Alle 18 e alle 21 al teatro Barium di
Bari c'è lo spettacolo "Il conte Kolaperkia?e la Bari bene" di e con
Gianni Colaiemma. Info 080.561.72.64. IL SINDACO Alle 19 al teatro Angioino di
Mola di Bari c'è la replica de "Il sindaco" di Flora Farina. Info
080.471.30.61. ALÌ BABÀ Alle 17,30 al teatro Traetta di Bitonto c'è lo
spettacolo per ragazzi "Alì Babà" del Granteatrino di Paolo
Comentale. Info 080.374.26.36. OPOPÒ L'associazione "Opopò clown"
presenta lo spettacolo per ragazzi "Prima o poi teatro" alle 17,30
nel teatro comunale di Nardò. Info 0833.72.66.35. Agenda ADIRT Alle 10 nella
ludoteca di Parco 2 Giugno a Bari c'è il consueto appuntamento con il mercatino
del baratto, a cura di Adirt. IPPOGRIFO Alle 10 nella sede de
"L'ippogrifo" di Bari, in via Michele De Napoli, c'è "Incontro
con l'arte": il maestro Giuseppe Signorile parla del pittore Michele De
Napoli. Ingresso libero. NEVEUX Domani alle 10,30 nella facoltà di Lingue dell'Università di Bari c'è la conferenza di Francois Neveux, docente dell'Università di Caen, sul
tema "Cérémonial, milieux et histoires dans la Tapisserie de Bayeux".
Introduce Giorgio Otranto. Info 080.571.79.23. FESTAMBIENTE "FestAmbiente
Bari", promossa da Legambiente, termina oggi con la gara di duathlon (bici
e corsa), con raduno alle 10,30 in piazza Diaz. Info 080.521.20.83.
ANDRIA Per la "Fiera d'aprile" Andria organizza visite guidate
gratuite, dalle 18, ai palazzi storici della città (raduno all'oasi di san
Francesco), e alla Cattedrale dalle 19 (raduno in piazza Duomo). CICLOAMICI I
Cicloamici organizzano una passeggiata in bici da Ostuni a Savelletri: percorso
di 40 chilometri con raduno alle 9,45 nel piazzale della stazione di Ostuni.
Info www.cicloamici.it. MONTE SANT'ELIA L'oasi Wwf di Monte Sant'Elia propone
il "Laboratorio erboristico", con inizio alle 9,30. Info
099.880.60.70.
( da "01net" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nova+: così Intesa
finanzia l'innovazione Un prodotto di finanziamento per le Pmi e le
microimprese, per progetti a lungo termine Pino Fondati 20 Aprile 2009 Con i
chiari di luna che leconomia attraversa, la notizia strappa un sorriso alle Pmi che
vogliono fare attività di ricerca e innovazione: dopo il miliardo di euro
investito tre anni fa, Intesa Sanpaolo ne butta sul tavolo un altro. Il
progetto si chiama Nova+, un prodotto di finanziamento per le Pmi e le
microimprese, per progetti di innovazione e ricerca a lungo termine. Ne
parliamo con Carlo Stocchetti, Direttore Generale di Mediocredito Italiano, la
società del Gruppo Intesa Sanpaolo che aggrega in un unico centro specialistico
le attività di credito a medio lungo termine, credito agevolato e incentivi
alla ricerca e sviluppo. Non crede che lattuale congiuntura
economica e finanziaria possa indurre le Pmi a bloccare del tutto o quasi gli
investimenti in innovazione? “Il clima di grande incertezza può influenzare negativamente la
propensione delle imprese allinvestimento o, quanto meno,
generare un atteggiamento che porti a rinviare a tempi migliori. Siamo convinti
che questo sarebbe un errore: le Pmi devono avere il coraggio di investire anche in tempi di crisi se
vogliono restare competitive, farsi trovar pronte quando ci sarà la ripresa, e
contribuire direttamente a rimettere in moto leconomia. Tutto
il sistema deve lavorare in questa direzione: autorità centrali e locali per il
varo di interventi di
sostegno; le banche, viste non come mere erogatrici di credito, ma come partner
sempre più vicini alle imprese; le Università, attori fondamentali del mondo
della ricerca”. In questo contesto, si inserisce il progetto Nova+, lanciato qualche
anno fa. Quali sono ad oggi i risultati del progetto? “Negli ultimi tre anni,
il Gruppo ha erogato circa un miliardo di euro destinati alla realizzazione di
progetti di ricerca e innovazione. I risultati conseguiti ci incoraggiano a
proseguire in questa direzione”. Quali tipologie di aziende e di quale settore
hanno maggiormente beneficiato dell'intervento? “In un contesto di mercato
globale, investire in innovazione è una necessità per tutte le imprese che
vogliono essere competitive. Per questo abbiamo sostenuto e finanziato senza
preclusioni i settori più disparati, compresi quelli più tradizionali e maturi,
come tessile, carta, chimica, e altri. Abbiamo finanziato iniziative in tutti i
campi: Ict, nanotecnologie e scienze dei materiali, scienze della vita,
efficienza energetica ed energie rinnovabili, meccanica strumentale, e altri
ancora”. Che tipo di prodotto è Nova+? “A medio-lungo termine, flessibile,
finanzia fino al 100% dellinvestimento. Si articola in quattro
soluzioni compatibili con la strategia dellimpresa per migliorare il livello
tecnologico o la struttura aziendale. Il primo, Ricerca, per finanziare la R&S per realizzare nuovi
prodotti, processi produttivi e servizi tecnologicamente innovativi. Il
secondo, Acquisto, per lacquisizione di sistemi e conoscenze utili all'arricchimento del
contenuto tecnologico di prodotti, processi e servizi dellimpresa
e/o al miglioramento di organizzazione e struttura aziendale. Il terzo,
Infocom, per definire un piano organico di investimenti al fine di innovare i sistemi informativi
dellazienda. Infine, Università, per favorire il trasferimento
tecnologico, attraverso progetti di ricerca basati su commesse per studi,
sviluppi e trasferimento di tecnologia affidate dalle imprese a Università
italiane ed enti
pubblici di ricerca”. Quali i criteri di selezione per accedere a Nova+? “Le
nostre strutture specialistiche, in collaborazione con le università
convenzionate, effettuano unanalisi tecnico-industriale dei
progetti presentati, che arricchisce e supporta la tradizionale analisi del merito di credito. Ciò
consente alla Banca di capire le ricadute industriali e, quindi, di valorizzare
pienamente le strategie di sviluppo delineate dagli imprenditori, finanziando i
progetti meritevoli. Un approccio che consente di finanziare anche limmaterialità
delle idee dei clienti, ossia le intelligenze e il tempo che gli imprenditori
italiani dedicano ai loro progetti”. Si tratta di un credito a lungo termine
senza garanzie reali. Che vuol dire? “Un centro specialistico come Mediocredito Italiano è
attrezzato per valutare le imprese, oltre che per la loro solidità
economico-finanziaria, anche per la validità dei loro progetti di sviluppo
industriale e commerciale. Lanalisi del merito di credito
quindi è dinamica, eci
permette una corretta valutazione prospettica del valore delle aziende e dei
loro progetti di investimento. Questa capacità consente alla Banca di erogare
finanziamenti chirografari (senza garanzie reali) premiando la condivisione dei
progetti di innovazione tra impresa, banca e università
e contribuendo quindi a consolidare il rapporto di fiducia con il nostro
Istituto”. Il progetto realizza un rapporto tra università
e azienda (e banca), di cui In Italia c'è estremo bisogno, ma che purtroppo è
sempre stato difficile. Qual è il suo parere? “Facilitare la collaborazione tra
università e impresa è obiettivo ambizioso, ma
imprescindibile se si vuole colmare il gap rispetto ai paesi più avanzati, in
termini di capacità di innovazione. Noi partiamo da unesigenza concreta: quella di fornire ai
clienti un adeguato livello di consulenza tecnico-industriale. Per questo la
condivisione e la successiva valutazione dei progetti di innovazione,
soprattutto quelli di alta complessità e più articolati, coinvolge i nostri
ingegneri e partner scientifici di provata autorevolezza. La condivisione dei
piani di sviluppo dellimpresa con banca e università
è il primo passo per creare un raccordo concreto tra aziende e mondo della
ricerca che contribuisca ad abbattere le barriere oggi esistenti e a favorire
il trasferimento tecnologico. Inoltre, come già detto, abbiamo dedicato uno
specifico prodotto al finanziamento di commesse per studi, sviluppi di
prototipi e trasferimento di tecnologia che vedono la collaborazione tra
impresa, Università ed enti pubblici di ricerca”. Quali università
sono coinvolte? “La Fondazione Politecnico di Milano e alcunedelle migliori università italiane, tra cui i Politecnici di Milano,
Torino, e Bari, Università degli Studi di Trento. Le imprese possono accedere
direttamente alle più avanzate strutture di R&S tecnologico attive in
Italia, che mettono a loro disposizione oltre 700 laboratori, 50 dipartimenti
attivi in tutti i settori industriali e la competenza di circa 2.500 docenti e
ricercatori”.
( da "Nazione, La (Empoli)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO pag. 3
DEPURARE le acque: da noi una realtà fino dall'inizio degli anni '... DEPURARE
le acque: da noi una realtà fino dall'inizio degli anni '70, quando di problemi
ambientali si parlava poco. Fu allora che nacque il Conselsa, per depurare il
fiume Elsa. Di questo, ma soprattutto delle prospettive della depurazione
nell'impegno delle aziende pubbliche, si è parlato nel convegno organizzato
all'Agenzia per la formazione dell'Asl a Sovigliana. La giornata di discussione
aveva infatti per argomento «La depurazione nell'Empolese Valdelsa -
Dall'esperienza del Conselsa al futuro: sostenibilità ambientale e sviluppo
economico». L'iniziativa è stata organizzata da Acque spa, il gestore del
servizio idrico integrato del Basso Valdarno, in collaborazione con il
Circondario Empolese Valdelsa. Il Prof. Stefano Marsili Libelli, docente di ingegneria informatica a
Firenze, ha illustrato l'esperienza d'avanguardia al depuratore di Pagnana,
dove l'inserimento di sonde di misura on-line sul processo depurativo, con un
software di controllo sviluppato in collaborazione con Acque Ingegneria e
l'Università di Firenze, ha consentito di risparmiare un megawatt ogni ora nei
consumi di energia. La sperimentazione del depuratore di Pagnana, è
stata inserita in un progetto europeo per l'efficienza e il controllo dei
consumi energetici che vede coinvolte società idriche italiane ed inglesi. IL
SINDACO di Empoli e presidente del Circondario, Luciana Cappelli, ha messo in
luce la lungimiranza degli amministratori che dettero vita all'esperienza del
Conselsa: «una capacità di guardare lontano, oltre le visioni di corto respiro,
di cui ancora oggi c'è bisogno». Anche il presidente dell'Ato Antonio Marrucci
ha definto quella del Conselsa un'esperienza positiva, rilevando che oggi per
affrontare le nuove sfide del settore mancano finanziamenti. Gi investimenti,
300 milioni di euro nell'arco di venti anni, non sono infatti sufficienti. Il
presidente di Acque, Fausto Valtriani, ha sottolineato le difficoltà
nell'azione dei gestori idrici. Giovanni Frediani, già presidente del Conselsa,
ha ripercorso le tappe principali del Consorzio.
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA PISA pag. 8
IL DIBATTITO sui problemi connessi all'espressione «fine vita» con... IL
DIBATTITO sui problemi connessi all'espressione «fine vita» continua ad avere
grande risonanza nell'opinione pubblica, soprattutto in relazione alle
posizioni diverse che accompagnano il disegno di legge sul testamento
biologico. Per discutere di questa complessa tematica in un'ottica
interdisciplinare l'associazione allievi della Scuola superiore Sant'Anna
promuove per martedì dalle 15 nell'aula magna storica, la tavola rotonda
«Diritto, Etica, Filosofia, Medicina: dialogo sui temi di fine vita». Tra i relatori, Mauro Barni, docente di Medicina legale (Università di Siena), Francesco Donato
Busnelli, docente di
Diritto civile (scuola Sant'Anna), Eugenio Ripepe, docente di Filosofia del diritto (Università di Pisa) e Stefano Semplici
che insegna Etica sociale (Università di Roma Tor Vergata). L'auspicio
dei promotori è che, nel dialogo fra medicina, etica, filosofia e diritto, si
possano superare gli schemi fissi di un discorso legato all'attualità, così da
far emergere alcuni punti fermi per una riflessione su una questione bisognosa
come poche altre di un serio e pacato approfondimento, lontano da schemi e
pregiudizi ideologici.
( da "Riformista, Il"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Quella firma di
Bobbio contro Calabresi segue dalla prima pagina Aquesto punto confesso di
essere contento d'aver varcato la linea dei settanta. Certo, a volte penso che
vorrei avere dieci o vent'anni di meno. Poi dico a me
stesso che l'età mi ha concesso di frequentare una scuola universitaria di
grandi docenti. E di averli visti insegnare quando stavano nel pieno della
maturità. Insieme a Bobbio, ricordo Sandro Galante Garrone, Luigi Firpo,
Alessandro Passerin d'Entrevès e Guido Quazza che mi condusse alla laurea.
Nelle nostre classi eravamo pochi. Ma non è vero che l'università anni Cinquanta fosse elitaria, soltanto per i
figli dei ricchi. Mio padre era un operaio del telegrafo. Altri studenti
appartenevano a famiglie di impiegati o di coltivatori diretti. In molti
venivamo dalla provincia. E per noi i professori erano dei padreterni:
incontestabili nella loro sapienza e dotati di un potere assoluto. Becco di
Falco ci parlava già allora della crisi dei partiti. Era spietato nell'analisi
dei loro difetti, però attento a metterci in guardia dal pessimismo sterile.
Spiegava che ogni guaio aveva un rimedio e che si doveva essere fiduciosi di
scoprirlo. Dei partiti diceva: «Sono come il martello. Se ve lo date sulle
dita, è da stupidi buttarlo via. Dovete imparare a picchiarlo sul chiodo, e non
sulla vostra mano». Tuttavia anche Bobbio non aveva sempre ragione e ci
prendeva. Me ne resi conto negli anni Settanta, quando la bufera del
Sessantotto era passata, ma lasciando molte tracce non solo nei giovani. Anche
qualche docente ne restò affascinato. Non conosco se
sia accaduto pure a Bobbio. Ma rimasi di sasso quando lo vidi tra i firmaioli
più illustri del manifesto contro il commissario Luigi Calabresi. Accusato
senza prove di essere il torturatore dell'anarchico Pino Pinelli e il suo
assassino. Era il giugno 1971. Quelle ottocento e più firme, comparse per tre
settimane sull'Espresso, arroventarono l'odio nei confronti del commissario.
Riletto oggi, l'elenco dà i brividi. C'era una gran parte dell'intellighenzia di
sinistra. Tanto faziosa e cieca da non rendersi conto di concimare un terreno
che avrebbe visto crescere la mala pianta dell'omicidio politico. A mio parere,
Bobbio sbagliò di nuovo nel settembre 1977, quando ebbe parole concilianti per
il ribellismo degli Autonomi radunati a Bologna. Erano quelli che urlavano:
"Curcio libero!". E tennero in scacco per tre giorni la capitale del
comunismo nostrano. In polemica con Enrico Berlinguer, che li aveva definiti
"i nuovi fascisti", Bobbio sostenne che con loro bisognava aprire un
dialogo e trattare. Adesso vedo che il pensiero di Bobbio viene richiamato da
Giorgio Napolitano. Per suonare l'allarme contro una revisione costituzionale
diretta a rafforzare i poteri del presidente del Consiglio, per consentirgli di
governare. Bobbio disse, ma non so quando: «La denuncia della ingovernabilità
tende a suggerire soluzioni autoritarie». «Un monito che non si dovrebbe
dimenticare mai» ha scandito il presidente. Più di un commentatore ha tradotto:
il capo dello Stato si scaglia contro Silvio Berlusconi e la sua voglia di
trasformarsi nel nuovo dittatore italiano. Da allibito spettatore della
politica, non vedo che questo rischio esista. Quasi tutti i partiti pensano che
sia indispensabile una riforma costituzionale in senso presidenziale. Una
giornalista ben documentata, Lina Palmerini del Sole-24 ore, venerdì ha scovato
quel che diceva nel gennaio 2008 Dario Franceschini, allora vice di Walter
Veltroni. Sentite un po'. «Il nostro sistema istituzionale è troppo lento, non
funziona in questo mondo troppo veloce. Bisogna mettere in grado chi vincerà le
elezioni di governare davvero come in Francia. Io penso a una riforma come
l'elezione diretta del presidente, penso al presidente della Repubblica
francese, ma si può discutere anche di una figura simile, come il sindaco
d'Italia», concludeva, allora, Franceschini. Adesso siamo di nuovo al muro
contro muro. Il centro-sinistra, nel rincorrere le allucinazioni di Antonio Di
Pietro, ha riscoperto il fantasma di Silvio il Despota. Al contrario, molti
italiani pensano che il rischio vero sia quello di una casta politica incapace
di decidere. Mi dispiace per il Pd, ma non farà molta strada dando corpo agli
spettri. Bobbio era anche un uomo di dubbi. E dubitare è una buona ricetta. Lo
tenga presente l'insicuro leader dei Democratici. 26/04/2009
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
JESI pag. 13 JESI
«STARÒ attaccato con... JESI «STARÒ attaccato con caparbietà ai polpacci degli
amministratori pubblici, del consiglio di amministrazione e del rettore
dell'Università di Macerata finché non avrò realizzato i miei obiettivi: lo
studentato, la mensa e l'introduzione di nuovi corsi di laurea». Con questa
determinazione Gabriele Fava, Presidente della Fondazione Colocci, venerdì ha
aperto la cerimonia di inaugurazione dei corsi 2008/2009 dell'Università di
Jesi. «Abbiamo portato a Jesi ha continuato Fava un pezzo di università,
seguito dalla realizzazione di un dipartimento di ricerca giuridico economico,
ma ora, dopo aver garantito la formazione didattica, dobbiamo offrire agli
studenti servizi aggiuntivi. Importantissimo lo studentato, a cui stiamo gia
lavorando assieme agli amministratori comunali e ai responsabili dell'università di Macerata, che stanno dando già un grande
contributo» . La mensa secondo Fava sarebbe «un servizio eccezionale non solo
per gli studenti universitari e il personale accademico, ma per tutta la città,
visto che vogliamo sia rivolto anche ai ragazzi delle scuole medie superiori,
che sempre più spesso si fermano a scuola anche per lezioni pomeridiane e hanno
bisogno di un punto di appoggio. Accanto a questo lavoreremo per l'ampliamento
dell'offerta formativa, perché la nostra è una sede eccellente che può ospitare
nuovi corsi e di concordo con il Comune ci adopereremo per valorizzare sempre
più la nostra struttura, completando, tra l'altro, la riqualificazione
dell'edificio» . Accanto a Fava c'erano Diego Piacentino, direttore del
Dipartimento giuridico-economico, Giorgio Galeazzi, Presidente di Scienze dei
Servizi Giuridici e il sindaco Fabiano Belcecchi, che ha sottolineato come la
Fondazione Colocci rappresenti «sempre più un patrimonio indispensabile per il
nostro territorio nonché una realtà in costante crescita. È un progetto sociale
e culturale in cui crediamo». Dopo l'inaugurazione si è
svolto il convegno «Oltre la crisi finanziaria» a cui hanno partecipato anche
Jonathan Macey della «Yale University», Magda Bianco, della Banca d'Italia,
Carlo Menghi, docente dell'
ateneo di Macerata e Gabriele Guggiola del Centro Einaudi.
( da "Giorno, Il (Como)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
VETRINA pag. 15
Parole e musica, la Milano della mala Scerbanenco raccontava rapine e delitti,
Jannacci e la Vanoni li hanno cantati di MARIELLA RADAELLI MILANO «IN UNA CITTÀ
grande come Milano arrivano sporcaccioni da tutte le parti del mondo, e pazzi,
e alcolizzati, drogati, o semplicemente disperati in cerca di soldi che si
fanno affittare una rivoltella, rubano una macchina e saltano sul bancone di
una banca gridando: Stendetevi tutti per terra, come hanno sentito che si deve
fare». Queste parole del grande maestro del giallo Giorgio Scerbanenco ci
parlano dell'anima noir di Milano - basta ricordare la banda Cavallero -, che è
stata rappresentata in maniera efficace anche attraverso la musica. Domani
pomeriggio, all'Università Milano-Bicocca, si svolgerà una lezione-spettacolo
intitolata «Racconti musicali della Milano criminale e altre storie», curata da
Luca Toccaceli ed Anna Maria Morazzoni: evento conclusivo di un laboratorio con
gli studenti della Bicocca tenuto da Toccaceli, tutor di Storia della musica
del Novecento. Interverranno lo scrittore e giornalista Piero Colaprico, il
fumettista Diego Cajelli, Barbara Bracco, docente di Storia contemporanea. I Calibro 35 e il rapper Vincenzo da
Via Anfossi firmeranno gli interventi musicali. Toccaceli, partirete dalle
canzoni che raccontano la «ligera», il nome dialettale della tipica malavita
milanese composta da ladri, truffatori, rapinatori, piccoli estorsori che aveva
poco a che fare con le grandi potenze del crimine organizzato di oggi?
«Sì, con gli studenti abbiamo steso una sorta di compilation discografica fatta
di venti canzoni. S'inizia proprio con la famosa "Porta Romana bella"
di Gaber, legata a un concetto per così dire romantico della malavita. Faremo
ascoltare anche "La povera Rosetta", tratta da un fatto di cronaca,
l'uccisione per gelosia di una prostituta da parte di un agente di polizia che
si era innamorato di lei. Poi "Hanno ammazzato il Mario", tipica
canzone della mala, portata al successo da Ornella Vanoni, che parla di un
ladro di biciclette ucciso da un poliziotto che gli spara dal tram che va
all'Ortica. Classici d'epoca. Più vicini? «Si continuerà con altri tre pezzi
d'autore, "La ballata del Cerutti", altro gioiello di Gaber. Poi
"Via Broletto 34" di Sergio Endrigo, fra i brani più intensi della
sua produzione: è il quadretto amarissimo e realistico del tragico concludersi
d'una passione amorosa. Infine, all'Ortica, "Faceva il palo" di Jannacci.
Inseriamo anche un esempio di canzone degli anni della strategia della
tensione, legata all'indomani di piazza Fontana, "La ballata del
Pinelli", di autore anonimo, interpretata da Claudio Lolli». Negli anni
Settanta la Milano noir viene invece rappresentata musicalmente soprattutto
dalle colonne sonore di film polizieschi. «Sì. Faremo vedere spezzoni e
verranno suonati brani di "Banditi a Milano" di Carlo Lizzani,
"Calibro 3", musiche di Luis Bacalov e degli Osanna, "Milano
odia: la polizia non può sparare", con le note di Ennio Morricone, e
"Milano Violenta", con musiche dei Pulsar». La musica che descrive la
Milano noir cambia dagli anni Novanta. «Dopo la Milano da bere degli anni
Ottanta, la cronaca nera viene raccontata nei Novanta dalla voce dei rapper, ma
in modo più diretto, più crudo. Ci verrà in aiuto il rapper Vincenzo da Via
Anfossi". Domani ore 15. Università Milano Bicocca, facoltà di Sociologia,
aula Martini. Viale Pirelli 22. Ingresso libero.
( da "Nazione, La (Siena)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA SIENA pag. 9
Martedì 28, con inizio alle 16, si svolge nell'Aula Magna dell'Università per
St... Martedì 28, con inizio alle 16, si svolge nell'Aula Magna dell'Università
per Stranieri di Siena il convegno «Storia letteraria e canone», con la partecipazione
di Alberto Asor Rosa, Matteo Motolese e Lucia Strappini. Il Seminario, che si
inserisce nel'iniziativa Valori linguistici nella società de contatti, svolta col sostegno della Banca Monte dei Paschi, è aperto a
studenti, dottorandi, docenti e a tutta la cittadinanza interessata a questo
importante tema della cultura e dell'insegnamento. La sede è l' Aula Magna
dell'Università per Stranieri di Siena , in piazza Carlo Rosselli 27/28 Il
programma è su www.unistrasi.it eventi.
( da "Nazione, La (Lucca)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA LUCCA pag. 9
Guida all'Opera Il Circolo Amici della musica «Alfredo Catalani» promuove
marted&#... Guida all'Opera Il Circolo Amici della musica «Alfredo
Catalani» promuove martedì 28 alle 21,15, nella sala concerti dell'Istituto
«Boccherini», la guida all'ascolto dell'opera lirica «Il viaggio a Reims» di
Gioachino Rossini, su libretto di Luigi Balocchi. La serata è condotta dal
soprano Silvia Tocchini. Ingresso libero, per informazioni 347-9951581.
Ritrovata gatta Trovata in periferia una bella gatta a pelo lungo nei toni dal
marrone al beige. Molto socievole e affettuosa, sicuramente è abituata in casa.
Chiunque l'avesse smarrita o volesse adottarla può rivolgersi al 380 / 3062130
- 339 / 8154996 - 0583 955786. Compleanno di Lorella Lorella Andreoni (nella
foto) oggi compie i suoi splendidi 50 anni e per l'occasione, la mamma Maria e
le persone a lei più care le augurano un indimenticabile compleanno. Incontro
su Einstein Martedì 28 aprile per il progetto «Incontri di fisica», realizzato
dall'Istituto «Machiavelli» grazie al sostegno della Fondazione Cassa di
Risparmio di Lucca e della Provincia, alle 15 nell'auditorium ex chiesina di
via S.Nicolao il prof. Mario Poli, Docente presso
l'Università degli Studi di Firenze, terrà un incontro sul tema-: «La
relatività di Albert Einstein». Le poesie di Bini Oggi alle 18 in Sala Tobino a
Palazzo Ducale nuova esperienza per il gruppo Vocale lucchese Il Baluardo. In
collaborazione con il Comune di Capannori e la Provincia verrà presentato il
libro di poesie «Nella penombra rubata» di Giacomo Bini. Alla presenza
dell'autore, gli attori della Compagnia Teatro Giovani daranno voce ad alcune
delle liriche più significative del libro. Il Baluardo commenterà le stesse con
alcuni brani del proprio repertorio. Ingresso libero Nozze d'oro Lori e
Marcello Modena (nella foto) festeggiano oggi i 50 anni di matrimonio. I nipoti
Filippo, Giulia, Benedetta e Camilla fanno tanti auguri ai loro nonni.
( da "Giorno, Il (Como)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
SPETTACOLI E
SOCIETA' pag. 17 Il design? Un dondolo per baciarsi Al Satellite di Fiera
Milano-Rho mobili precari e ironiche tende da campeggio IL SALONE DEL BENESSERE
IL PADIGLIONE DELLA CREATIVITÀ GIOVANILE di ANNA MANGIAROTTI MILANO HA 30.240
ANNI, ma la pelle di velluto. Una sorpresa, accarezzarlo. È un tavolo di legno
Kauri, lungo dodici metri, peso 3,8 tonnellate. L'età accertata dal test
radiocarbonio 14. Il tronco da cui è ricavato giaceva in una palude della Nuova
Zelanda. Terry Dwan l'ha disegnato per 1920 R (Riva di Cantù), che lo espone al
Salone Satellite di Fiera Milano-Rho. Nel padiglione della creatività
giovanile. Sì, ce la faranno a superare la crisi, tutti insieme, ragazzini
spericolati e storiche ditte. Mostrano che arredare una casa è gioco e
tradizione e memoria. E che un mobile ben fatto, al valore d'uso, aggiunge
quello più prezioso di farti sentire bene. Progettare il benessere è il tema
proposto quest'anno ai 702 partecipanti al Satellite, tutti al di sotto dei 35
anni: 420 stranieri (da 36 Paesi), 22 scuole internazionali. Al debutto,
l'Industrial Design Centre di Mumbai, con «Adam & Eve»: due strutture
leggere si combinano armoniosamente per diventare letto, o tavolino da caffè, o
scrivania. In una società flessibile, variabile, precaria, i mobili si danno
una regolata, si ridimensionano alla realtà delle abitazioni e dei redditi.
«From Less More», lo slogan degli indiani: fare di necessità virtù. E sono
virtuosi gli studenti dell'Università di San Marino, diretti da Alberto Bassi, istruiti
in social design. Si applicano al miglioramento dei mezzi di trasporto delle
merci nei Paesi del Terzo Mondo, a utilizzare le lavorazioni artigianali del
Rwanda in prodotti di alto valore commerciale, in favolosi gioielli. LA
MODERNITÀ è «liquida», così i mobili diventano buoni, dentro e fuori: una
molletta fuori scala si trasforma in attaccapanni indoor; «Wardrom» è la
soluzione istantanea, provvisoria, al caos delle abitudini: morbide punte di
plastica sulla parete trattengono i pantaloni o la camicia al primo lancio,
disegnati dal collettivo Paula insieme a carta da parati stile graffiti. Per la
gente del Satellite, il design deve far sorridere. Come la danese sedia a
dondolo per due che si possono anche baciare comodamente (Design Skolen Kolding).
Esordiente più creativo, il premiato Daniel Rybakken. Nella casa nordica,
avvolta dal buio alle 4 del pomeriggio, il ragazzo norvegese introduce
l'effetto luce solare, uno sprazzo sul pavimento, i riflessi da dietro una
tenda, ma non si vedono lampade: «Subconscious effect of daylight», ovvero: la
luce, uno ce l'ha dentro. DAL MALESSERE al benessere. I laureati alla Domus
Academy, con la docente Ondine de la Feld, esprimono la volontà di uscire dalla
solitudine, dalle difficoltà di vivere in una costosa metropoli:
www.architetturarock.com. Come una band durante un concerto, occupano lo
spazio, per esempio con una tenda da campeggio che riprende l'enorme poster
della biancheria intima Emporio Armani sul muro del giardinetto in via dell'Orso
a Milano: «Uno spazio così grande!» (Urban Camping non è un'idea del premier
Berlusconi, ma di Edoardo Chiaventone). Innovazione è rapporto umanizzato con
il consumatore, design modellato su misura, con strumenti di alta tecnologia,
come si studia alla Columbia University di New York. Ma anche Alessio Pappa, di
Sesto san Giovanni, disegna sedie con il marchio «Cromatina», sostanza del Dna,
per chi ama la vita nella sua essenza, e le presenta nei centri commerciali
dell'hinterland milanese. In fondo, il bello e il buono sta nelle persone: un
tavolo, nell'interpretazione di Kerstin Meuer (Università di Bolzano) è
affascinante per le emozioni e gli sguardi di chi si siede attorno.
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
«Scoccare la freccia
dello sviluppo» --> Domenica 26 Aprile 2009 ECONOMIA, pagina 27 e-mail print
Un momento dei lavori della XXII Conferenza organizzativa dell´Associazione
artigiani di Bergamo ... Nostro servizio Andrea Iannotta Kyrenia (Cipro)«Stiamo
pagando gli errori di altri. Ma il nostro obiettivo rimane quello di arginare
il più possibile la crisi per ripartire. Fare impresa è interessarsi del bene
comune e della cosa pubblica. Ciò che ci allontana da questa semplicità porta a
creare danni. Per uscire dalla congiuntura è necessario il supporto non solo di
istituzioni, finanza, mondo del lavoro. Serve il contributo di ciascuno di
noi». Angelo Carrara, presidente riconfermato nei giorni scorsi dell'Associazione
artigiani di Bergamo, condensa in questi termini quella volontà di volersi
rimboccare le maniche, per uscire dal pantano, rivolgendo lo sguardo verso una
nuova rinascita. Nel suo intervento alla XXII Conferenza organizzativa
dell'associazione di via Torretta, in corso a Kyrenia, Carrara ha posto le basi
per un dibattito molto partecipato, nel quale le
sollecitazione di Lucio Poma, docente di Economia e Politica industriale all'Università di Ferrara,
hanno trovato ampia condivisione. «La crisi che stiamo attraversando - dice il docente - è di trasformazione. Il mondo
sta cambiando velocemente e la multiculturalità impone la visione di diverse
prospettive. Facciamo fatica a vendere quello che si realizza perché
produciamo cose vecchie in modo vecchio». Bisogna sempre di più anticipare le
richieste del mercato, secondo Poma, proporre qualcosa che gli altri non hanno
ancora pensato. «Le tecnologie oggi disponibili - aggiunge - annullano le
differenze tra piccole e grandi imprese. In questa partita può entrare in gioco
l'associazione, nell'indirizzare l'artigiano verso le realtà che già oggi
realizzano innovazione, applicabile da subito, con investimenti anche minimi».
Occorre recuperare il valore dell'organizzazione di categoria «che diventa
parte della filiera produttiva in quanto tramite per il trasferimento
tecnologico; altrimenti l'imprenditore può incontrare difficoltà a individuare
la strada più immediata». La trasformazione è indispensabile per cambiare
mentalità, organizzazione lavorativa, prospettive future, «per scoccare la
freccia dello sviluppo», dice Poma. L'alternativa è la (lenta o veloce)
scomparsa dal mercato. Un concetto che, condito da numerosi esempi concreti, la
platea degli artigiani ha dimostrato di comprendere. Nel solco di quella
fiducia verso il futuro che sembra riaffiorare nei piccoli imprenditori, come
ha sottolineato Enzo Mamoli, segretario di Confartigianato Lombardia, nel
presentare alcuni dati stralciati da un'indagine condotta dall'Ispo su un
campione regionale di imprese artigiane e di imminente pubblicazione. «Più di
un artigiano su quattro si aspetta una ripresa nei prossimi mesi - afferma
Mamoli - e il 50% ha attese di miglioramento o di conservazione di una
situazione positiva. La preoccupazione permane per l'andamento dell'economia
italiana, per la diminuzione degli ordini e per le difficoltà di accesso al
credito. Problemi derivano anche dai tempi lunghi dei pagamenti della pubblica
amministrazione (in media 90 giorni). Sono il 12% (sulle 270 mila imprese
artigiane lombarde) quelle che intrattengono rapporti con gli enti pubblici».
«Le iniziative messe in campo dall'Associazione artigiani - afferma Cesare
Fumagalli, segretario nazionale di Confartigianato - evidenziano una volontà
degli imprenditori di misurarsi con le prospettive e i traguardi del futuro, in
una visione dove il "fermarsi un momento per arrivare prima" rivela
saggezza. La trasformazione presuppone cambiamenti coraggiosi. Come mutano i
bisogni, così devono cambiare le risposte». Fumagalli rileva infine
l'importanza che le varie associazioni provinciali artigiane «mettano in campo
sintonia e sincronia nell'affrontare i problemi, con le stesse priorità».
26/04/2009 nascosto-->
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA FIRENZE pag.
15 Pecchioli: «Corsa al rettorato? Deciderò domani»
UNIVERSITA' MALUMORI DOPO LA DECISIONE DI «PENSIONARE» DOCENTI ECCELLENTI. LA
PRESIDE DI LETTERE ATTENDE IL CONSIGLIO SCIOGLIERA' le riserve domani. Solo
dopo il consiglio straordinario di facoltà la preside di Lettere Franca
Pecchioli (nella foto) deciderà o meno di partecipare alla corsa al rettorato.
Il suo nome circola da alcune settimane. Ma lei stessa ammette: «E' da più di
un anno che ricevo sollecitazioni. Mi hanno chiesto di candidarmi Gensini,
Corpaci e, prima della sua discesa in campo, anche Rogari. Ma finora ho sempre
risposto no». E adesso? «Deciderò in basa alla compattezza della facoltà».
Pecchioli ci tiene comunque a mettere i puntini sulle i'. «L'Ateneo dice la
preside - è un'istituzione unitaria molto complessa. E a mio avviso alcuni
squilibri che esistono all'interno della nostra Università non sono stati
affrontati dai cinque candidati». La preside si riferisce in particolare a due
questioni. Nessuno ha pensato al problema della segreteria della sua facoltà.
«Ci sono difficoltà nell'inserimento di tutti i piani di studio dei nostri
allievi nel sistema informatico. Col risultato che non tutti i nostri laureati
sono recepiti' dal Ministero. Un disguido che fa perdere soldi all'Ateneo»,
evidenzia Pecchioli. Che si leva un altro sassolino dalle scarpe: «E' stato poi
inventato un meccanismo per cui le risorse finanziarie per l'Erasmus non
vengono ripartite equamente. Insomma, mi pare strano che per i nostri 678
studenti che partono per l'Erasmus ci siano meno risorse rispetto ai poco più
di 400 di Scienze politiche e Medicina». Intanto, si annuncia battaglia tra i
prof vicini ai 70 anni che dovranno lasciare la cattedra. Il Senato ha dato
parere positivo solo per il professor Sergio Romagnani, bocciando altri
personaggi eccellenti che avrebbero voluto restare in sella altri due anni. Tra
questi, l'astronomo Franco Pacini e il preside di Farmacia Sergio Pinzauti.
( da "Corriere della Sera"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
sezione: Cronache data: 26/04/2009 - pag: 19 GEORGIA Un docente fa strage nel teatro comunale
ATHENS (Georgia) Tre persone sono state uccise a colpi di arma da fuoco ieri
sera in un teatro comunale nei pressi dell'Università della Georgia, mentre
altre tre sono rimaste ferite. Le autorità hanno fatto sapere di essere sulla
tracce di un docente,
George Zinkhan, 56 anni, insegnante di marketing in una scuola locale di
Athens, 113 chilometri da Atlanta. Fino a ieri notte non erano ancora stati
chiariti i motivi della sparatoria.
( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: TEMPOLIBERO data: 26/04/2009 - pag: 21 Appuntamenti in
breve OGGI ISABELLA PERS A palazzo Reale per la Settimana della Cultura, ultimo
giorno per la proiezione del video realizzato da Isabella Pers dal titolo
«Echo», girato in occasione del secondo forum internazionale «Fastforward on
new media art». palazzo Reale Napoli, dalla mattina GIORNATE DEL BENESSERE Alla
Villa Comunale di Napoli secondo appuntamento del progetto «Il tempo delle
mele, giornate del benessere psicocorporeo». Villa Comunale Napoli, dalla
mattina «MAMMA MIA» All'auditorium Ilario Roatta di Sant'Agata dei Goti (ore
20) proiezione del film «Mamma mia». L'appuntamento fa parte della rassegna
cinematografica di beneficenza in favore delle vittime del terremoto che ha
colpito l'Abruzzo. Auditorium Ilario Roatta Via Picone, Sant'Agata dei Goti,
ore 20 DOMANI 101 COSE DA FARE A NAPOLI Nell'area espositiva del Santuario di
Pompei (ore 18), si presenta il volume di Agnese Palumbo «101 cose da fare a
Napoli almeno una volta nella vita» (Newton Compton Editori). Con l'autrice
interviene Massimo Piccolo. Via Roma Pompei, ore 18 GLI OROLOGI SWAROSKI
Swarovski lancia anche in Campania la nuova collezione di orologi, con una
serata evento. I nove negozi monomarca Sw in Campania hanno scelto il Bluestone
di Napoli per presentare la nuova collezione. Bluestone via Alabardieri,
Napoli, dalle 21 LA STORIA IN TV Nel Salone Bottiglieri della Provincia di
Salerno (ore 16.30), si terrà la presentazione del libro di Anna Bisogno «La
storia in tv. Immagine e memoria collettiva» (Carocci Editore). All'incontro,
tra gli altri, interverranno Franco Monteleone, docente di Storia e Critica della Radio e della Televisione
dell'Università Roma Tre e già Dirigente Rai, e Roberto Zaccaria, docente di Diritto Pubblico presso
l'Università degli Studi di Firenze, già Presidente della Rai, attualmente Vice
Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati.
Le conclusioni sono affidate all'autrice. Provincia di Salerno Salerno, ore
16.30 TECH INNOVATION All'Unione Industriali di Napoli (ore 15.30) terzo
appunatmento del road show. Una tavola rotonda sul tema «Tech innovation, l'applicazione
dell'idrogeno nella mobilità». Unione Industriale di Napoli Piazza dei Martiri,
ore 15.30 Agenda della settimana su LA DIETA MEDITERRANEA All'azienda
sperimantale regionale Improta di Eboli, si terrà il convegno sul tema «Il
modello alimentare mediterraneo: un patrimonio della Campania». Ad aprire i
lavori, moderati da Antono Fiore del Corriere del Mezzogiorno, il sindaco di
Eboli, Martino Melchionda e il consigliere delegato del Craa, Vincenzo Aita.
Intervengono, tra gli altri, Eugenio Del Toma, Vincenzo Peretti e Michele
Ottari. Azienda sperimentale regionale Eboli, ore 10
www.corrieredelmezzogiorno.it CONCORSO DI COMPOSIZIONE Alla Chiesa evangelica
luterana, premiazione del «Concorso nazionale di composizione». In programma le
composizioni finaliste per il Premio della Giuria tecnica e il Premio «Franco
Caracciolo». Chiesa evangelica luterana via Carlo Poerio, Napoli, ore 20.30 I
RIONI DELL'ARTE Al laboratorio Sgambati il fotografo Antonio Biasucci presenta
«La fotografia come paesaggio interiore». Laboratorio Sgambati Accademia di
Belle Arti, ore 15.30
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
CULTURA 26-04-2009
Libro Il romanzo «Le colline oscure» Enzo Fileno Carabba e il suo «Robin Hood»
che ruba giocattoli Lisa Oppici II Ci sono tafani invadenti e Madonne che
appaiono dal nulla, misteri molto misteriosi e persone a dir poco bizzarre. E
tanto altro. Soprattutto c'è lui, Angelo, lo stesso di «Pessimi segnali». è
ancora lui il protagonista di «Le colline oscure» (Barbera editore), l'ultimo
romanzo di Enzo Fileno Carabba, che ancora una volta delizia con la sua
scrittura; una scrittura incantevole che è la prima vera carta vincente del
volume: straordinaria l'abilità dell'autore nell'ordire una tessitura
affascinante e avvincente, capace di rapire chi legge portandolo in un universo
sui generis. Scorrevole, la scrittura, ma costruita con una cura quasi
maniacale, senza una sillaba fuori posto, con un'indubbia forza delle parole
(la «madre guardiana»: «Granitica, serissima, ma come afflosciata dentro») e
con un ritmo interno che scaturisce certo da un attento lavoro di cesello. «Alle
prime brezze di primavera i sacchetti di plastica si levavano in volo come
uccelli bianchi. Erano stati in letargo tutto l'inverno bloccati dal fango o
dal gelo. Ma ora salivano in aria e poi sbandavano per le colline incontaminate
che dominavano la città. / C'era della bellezza, in quell'orrore». Il libro
racconta la quotidianità strana di Angelo, che di mestiere insegna la scrittura
ai ragazzi delle scuole - in una realtà avvilente - e che nel tempo libero ha
tendenze alla Robin Hood. Racconta di lui e del fantasmagorico mondo intorno
(ad Angelo, a noi...), che richiede in primo luogo proprio Resistenza (con la
maiuscola): «Tornando a casa sentì un nuovo tipo di suoneria del cellulare, non
capiva da dove venisse, lui non era certo il tipo da cambiare suoneria. Poi si
rese conto che era il suono delle campane»; «Si scordava i nomi delle scuole
dove andava. Ormai tendeva a considerarle un gigantesco Istituto Unitario, una
scuola ramificata, piena di anfratti. Un labirinto di succursali. L'Istituto
poteva manifestarsi in centro come in periferia. Appariva. Era un luogo
frazionato, ma anche una condizione della mente». Resistenza per riuscire a non
soccombere e a non essere inghiottiti da un'oscurità («Le colline oscure») che
talvolta pare senza vie d'uscita. Per dipingere tutto questo la scrittura di
Carabba - il suo impasto narrativo, i suoi giri delle parole e delle frasi - è
assolutamente perfetta. Una scrittura «surreale», certo, ma è un surrealismo
con le radici ben affondate nella realtà: perché dietro questa dimensione, e
dietro l'evidente deformazione - grottesca e orrorifica insieme - che
caratterizza il volume c'è il nostro mondo, ci siamo noi (molto bella, ad
esempio, tutta la rappresentazione dell'universo
scolastico, popolato da una fauna - studenti e docenti - quasi senza appello).
E dietro la solitudine di Angelo, il suo essere nonostante tutto «disarmato» di
fronte alle cose, c'è quella dell'individuo contemporaneo. Scrittura surreale
Un dipinto di Folon, maestro di atmosfere magiche.
( da "Dire" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Alla guida drogati?
Lo diranno i capelli Un sistema ideato alla facoltà di Farmacia di Bologna
BOLOGNA - Indagini più rapide e affidabili per scoprire se chi guida ha assunto
droghe: lo consentirebbe una nuova metodologia, basata sull'analisi dei
capelli, studiata a Bologna da un gruppo gestito da Maria Augusta Raggi, docente della Facoltà di Farmacia
dell'Università di Bologna. I dati dello studio, appena pubblicati, sono stati
presentati al meeting scientifico "Luce oltre la siepe. Droghe, alcool e
incidenti stradali: come prevenirli?": esperti e docenti si sono
confrontati sul tema, davanti a un pubblico di giovanissimi che ha riempito la
platea dell'Oratorio San Filippo Neri di Bologna. Nel meeting si è
parlato dei danni che l'abuso di alcool e droghe provocano nella singola
persona, ma soprattutto delle conseguenze quando ci si mette al volante,
descritte da Giordano Biserni (presidente dell'Asap, l'associazione forlivese
degli amici della Polizia stradale) e da Eleonora Nicoli (funzionario della
Polizia stradale di Bologna): "Chi fa questo lavoro ogni lunedì si trova a
vedere due film. Da una parte, c'è la fila di genitori infuriati perché, in
seguito ai controlli fatti nel fine settimana, è stata ritirata la patente ai
figli: ci considerano degli oppressori e ci invitano a essere più flessibili.
Dall'altra c'è la fila dei genitori che vengono a ritirare una patente e hanno
il figlio all'obitorio o in rianimazione: ci chiedono se si poteva fare di più
prima, e di essere più duri". Questo il motivo per cui tra le forze
dell'ordine che effettuano controlli sulle strade gira un ritornello che è
diventata legge: "Meglio un ragazzo senza patente che una patente senza
ragazzo". Ma anche in caso di incidenti, sostengono gli operatori della
sicurezza stradale, non è sempre facile dimostrare se il colpevole ha bevuto o
assunto sostanze. Lo conferma Raggi, presentando i dati della sua ricerca:
"Il 40% delle indagini effettuate nei laboratori italiani fornisce dati
non attendibili, cioè trova sostanze che in realtà non sono presenti o, al
contrario, non riesce a identificare sostanze esistenti". Ed è per trovare
una soluzione a questo problema che Raggi ha pensato a una nuova metodologia
"che ha dato risultati di grande attendibilità". In particolare,
Raggi si è concentrata sulla verifica di assunzione di cocaina attraverso le
analisi dei capelli. Ma la ricerca, sostenuta dalla Fondazione Del Monte di
Bologna e Ravenna, non è conclusa: "Ora- dice Raggi- ci stiamo
concentrando sull'identificazione, sempre attraverso l'analisi dei capelli ma
anche della saliva, dei cannabinoidi". 26 aprile 2009
( da "Libertà" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
La Cattolica
inaugura oggi il primo "Graduation Day" Torna oggi, domenica 26
aprile, la Giornata per l'Università Cattolica del Sacro Cuore, che si presenta
nella sua 85esima edizione con una sapore tutto particolare. Alla ricorrenza
sono infatti collegate sia le celebrazioni per il 50esimo anniversario della
scomparsa terrena di padre Agostino Gemelli, fondatore e primo rettore
dell'Ateneo, sia la prima edizione del Graduation Day, un momento di incontro
della comunità universitaria con i laureati dell'anno accademico 2007/2008, che
svolgerà per la prima volta proprio nella sede piacentina. La giornata si
aprirà alle ore 9 con la messa celebrata dal vescovo, monsignor Gianni
Ambrosio. Quindi gli indirizzi di saluto e la relazione del pro rettore
vicario, Luigi Campiglio, che interverrà alle ore 10,15 sul tema "L'idea
di università nel pensiero di Padre Gemelli, fondatore
e primo Rettore dell'Ateneo del Sacro Cuore". Alle ore 10,45 un momento
dedicato agli interventi dei laureati per poi passare alla tradizionale foto
ricordo. Dunque una novità tutta piacentina quella del Graduation Day, che
approda per la prima volta in Cattolica. «L'evento - ha spiegato il direttore
di sede, Ranelli - rappresenta un vero e proprio ritrovo, non solo ufficiale,
dei laureati dell'ultimo anno accademico, che potranno
rivedersi e condividere insieme alle loro famiglie un momento di incontro».
Complessivamente sono coinvolte più 350 persone, in quanto oltre ai laureati
delle facoltà sono anche stati invitati alcuni studenti provenienti da Atenei
stranieri e docenti partner di alcuni progetti della facoltà di Economia.
26/04/2009
( da "Giornale.it, Il"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cervelli
n. 100 del
2009-04-26 pagina 6 «Io, deputato pd terremotato dico che Berlusconi è un
genio» di Luca Telese Ha la casa in macerie e nessuna paura di lodare il
premier «Altra dimensione rispetto a Prodi. Il G8 è un regalo enorme» Onna.È
l'unico deputato aquilano. E dunque anche l'unico parlamentare terremotato, con
la casa proprio nel centro storico, in parte in piedi ma lesionata, in parte in
macerie. Ma ieri Giovanni Lolli, democratico di origine diessina («dalemiano
doc» da una vita) era anche il dirigente del partito più convinto che fosse
necessario celebrare un 25 aprile nel segno dell'unità fra schieramenti
politici. Lolli, il legame con il 25 aprile introdotto dalla celebrazione di
Onna è solo contingente? «Per nulla. Se ci si pensa su, ci si rende conto che
altri terremoti, più gravi, hanno prodotto danni infinitamente minori». In che
senso? «C'erano paesi rasi al suolo, in Campania e Friuli... ». Peggio che in
Abruzzo. «Già. Ma non era stata intaccata la rete di supporto. Qui siamo senza
cervello! Quando vengono distrutti un capoluogo e le sedi istituzionali, quando
il sindaco è costretto in un camper - per altro suo - davanti al municipio, si
riproducono condizioni che abbiamo conosciuto solo nel 1945, con le capitali
bombardate». E quindi? «È come una guerra». La suggestione
Liberazione-ricostruzione la convince? «Mi convince al punto che la mia
carriera politica io la chiudo su questo. L'impegno per la ricostruzione è
l'unica cosa a cui voglio dedicarmi». Ci sono ancora molti dubbi sull'idea di
Berlusconi di celebrare il G8 in Abruzzo. «Obiezioni sensate. C'è il timore di
vivere nell'emergenza a lungo... Ma è anche una mossa provvidenziale. Se il G8
ci lascia in eredità la rete di fibre in attività, ci fa già un regalo enorme».
Non ha paura di applaudire a un'idea del Cavaliere? «Assolutamente no,
altrimenti oggi non sarei qui. Anzi: con queste proposte Berlusconi si è
mostrato geniale. Un ge-nio». Non pensa che Prodi avrebbe fatto altrettanto?
(sgrana gli occhi). «Figuriamoci. È un'altra dimensione, un altro modo di far
politica». Non teme di portare acqua al mulino di un avversario? «Questa
domanda ha implicazioni politiche che per me non esistono. L'unica priorità è
ricostruire e collaborare con chiunque si impegni in questa impresa». Ma
Berlusconi con voi del Pd ci sta collaborando? «Sì, e bene, direi. A parte
qualche frizione comprensibile all'inizio, abbiamo fatto molti incontri, anche
con i nostri amministratori. Con il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, e
con Stefania Pezzopane, la presidente della nostra provincia». Una che ha
mostrato un caratterino... «Caspita! Eroica. È un riferimento per tutti. Dovrei
dire che c'ha due palle così... Ma è una signora. E così il sindaco». Insomma,
spirito bipartisan. «Tutto per rimettere in piedi questa regione. Serve una
corsa contro il tempo e combattere alcuni pericolosi luoghi comuni». Ad
esempio? «La solidarietà pelosa. Quella di chi dice: ospitiamo noi i medici
abruzzesi, ci prendiamo noi i vostri studenti, i professori... ». Ed è
sbagliato? «Dipende. Perché se tu ti porti via le eccellenze da questa regione
per due anni, sai già che non torneranno più. È un congegno che va
disinnescato». Una rischio fuga di cervelli?
«Esatto. Ecco perché quando ci mettiamo al tavolo con Berlusconi, siamo tutti
d'accordo: va fatta una corsa contro il tempo». Lei è l'unico
deputato-terremotato. «La mia casa ha preso la botta, si è girata,
accartocciata. Valeva 400mila euro, 500... Non so quanto serve a
rimetterla su!». Ci è potuto tornare? «Come tutti, con i vigili del fuoco, dopo
lunga attesa, Solo pochi giorni fa. Straziante». Come è stato? «Come vuole che
sia stato? Una corsa: 15 minuti, tutta la tua vita che ti passa davanti tra le macerie,
un sacco dell'immondezza in mano, per raccogliere una cosa su cento». Sembra
una tortura. «Era una lotta contro il tempo: in un pugno di secondi devi
decidere cosa salvare e cosa no». E lei cosa ha salvato? (sorride) «Se glielo
racconto non ci crede». Cosa? «Le foto, prima di tutto. E poi gli sci e gli
scarponi da fondo!». E perché proprio gli sci? «Perché le foto sono il tuo
passato, l'identità. E gli sci da fondo sono la passione, la vita che deve
ricominciare, con i suoi piaceri. Ho pensato: chissenefrega, intanto me li
riprendo». Quella notte come è andata? «Mio figlio, adesso dico per fortuna, si
era rotto un tendine. Siamo corsi all'ospedale maledicendo una disgrazia...
Ora, forse, siamo vivi per quello». Lui dov'è? «In tenda. Non vuole allontanarsi:
hanno costruito una brigata di studenti, fanno volontariato. Mi commuovono». E
lei? «Faccio su è giù da Roma, tutti i giorni e tutte le notti». Massacrante.
«No... L'unico modo per potermi fare una doccia, e conciliare la mia
impossibilità di staccarmi da questa terra. Ma non è un disagio, sono uno di
quelli che ha la fortuna di avere un'altra casa! Mio figlio e mezzo Abruzzo è
ancora in tenda, spesso senza stufa, in camerate da 15». Ci sono drammi che non
sono stati raccontati? «I piccoli enormi problemi a cui trovare soluzione
subito». Ad esempio? «Ci sono posti in cui 150mila euro per la casa sono tanti.
E altri in cui sono pochissimo». Oppure? «Ci sono negozianti con decine di
migliaia di euro di merce sotto le macerie. Fra poco avranno le fatture in
scadenza». Oppure? «Storie come questa: un ragazzo che aveva investito 500mila
euro in un pub, e che aveva 15 dipendenti. Adesso i dipendenti sono senza
lavoro e lui è inseguito dai creditori. Che fai?». Mi dica cosa fa lei oggi.
«Celebro una Liberazione. Sognando di poterne festeggiare presto un'altra». ©
SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Gazzetta Ufficiale.it(Serie
Generale)" del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
DECRETO
23 marzo 2009 Rettifica al decreto 30 novembre 2006, n. 2626 Ric., di ammissione agli interventi agevolativi dei progetti di ricerca
e formazione afferenti ai Laboratori pubblico-privati - Lab. n. 2 «Laboratorio
pubblico-privato per lo sviluppo di tecnologie per l'energia solare termica ad
alta temperatura», relativamente al progetto DM 19447. (Decreto n. 235/Ric.).
(09A04387) Pag. 9
( da "Avvenire" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA 26-04-2009
istruzione «Scuola adotta scuola»: si mobilitano le associazioni degli
insegnanti DA MILANO ANGELO LUCIO ROSSI L' Abruzzo vuole tornare a vivere
pienamente. Per favorire la ripresa delle attività educative parte una
mobilitazione nazionale delle associazioni professionali di insegnanti e
dirigenti scolastici che si propongono come partner al ministero
dell'Istruzione, Università e Ricerca per la ripresa della vita nelle scuole
dell'Abruzzo con il Progetto «Scuola adotta scuola» . Adi, Aimc, Andis, Apef,
Cidi, Diesse, Disal, Mce e Ucim sono le sigle che si sono rese disponibili,
realtà associative che scendono in campo con la propria rete capillare di
dirigenti e docenti. L'obiettivo è sostenere la normale ripresa della vita
scolastica e sviluppare la solidarietà attraverso microprogetti di istituto.
Una o più scuole italiane statali o paritarie si assumono la coprogettazione,
ricerca delle risorse personali, finanziarie e strumentali e realizzazione fattiva
di attrezzature, laboratori, attività nelle scuole colpite dal terremoto
aquilano. Come è stato dimostrato in Friuli e altrove, i gemellaggi sono il
metodo più efficace in tutti i settori. Contribuirà ad abbreviare i tempi, a
far giungere gli aiuti in forma mirata, a ridurre le sovrapposizioni di
interventi e gli sprechi e, non da ultimo, a combattere i rischi di
speculazioni. Per rendere operativo il loro impegno, le associazioni
professionali hanno realizzato un coordinamento in Abruzzo e un collegamento
nazionale via internet. A fare da apripista è l'associazione Disaldirigenti
scuole autonome e libere ( www. disal. it, notizie@ disal. it). «Scuola adotta
scuola» è un tentativo di sussidiarietà in azione riportando al centro di
questa particolare emergenza soggetti caratterizzati da una libertà capace di
rapporti, intesa non solo come indipendenza e capacità di scelta, ma anche in
quanto desiderio di bene e di relazione. Negli istituti scolastici della costa
sono stati accolti 2541 studenti aquilani che in questo momento risiedono negli
alberghi. Le scuole hanno accolto gli sfollati occupando tutti gli spazi
possibili e ricorrendo anche ai doppi turni. Dove non c'è agibilità, i capi
d'istituto e i sindaci si stanno impegnando a trovare locali alternativi anche
qui con doppi turni, oppure nelle tende. Nelle tendopoli ci sono 4500 studenti.
I docenti sono inseriti nei Centri operativi misti ( Com)
che gestiscono tutte le attività compresa la scuola. Cento docenti fanno
attività didattica nelle tende. Nei Comuni dell'area sismica ci sono 52 quinte
classi di scuola superiore. Per gli esami faranno il colloquio orale in edifici
agibili. Per le medie inferiori le terze classi sono 59. La commissione
sarà interna con un solo presidente esterno, la stessa soluzione adottata dopo
il terremoto in Friuli. Gli insegnanti delle zone terremotate hanno preso
servizio nella scuola più vicina al luogo in cui si trovano ad alloggiare. Per
l'emergenza e per assicurare la continuità dell'impegno per la ricostruzione il
ministero della Pubblica Istruzione ha annunciato «la rete solidale delle
scuole d'Italia per l'Abruzzo» . L'obiettivo è quello di raccogliere tutte le
proposte e realizzare un piano nazionale di aiuto e intervento che permetta di
garantire un sostegno concreto ed efficace per gli insegnanti, gli studenti e
le loro famiglie nel percorso di ripresa della normale vita scolastica. C'è
bisogno di tutto. Per questo, davanti a una prova così difficile, insieme allo
Stato e al ministero, scendono in campo coralmente le associazioni
professionali dei dirigenti scolastici e degli insegnanti. Per favorire la
ripresa dell'attività didattica verranno sviluppati microprogetti: istituti
statali o paritari assumeranno coprogettazione, ricerca delle risorse e
realizzazione fattiva nelle zone terremotate
( da "Avvenire" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
AGORÀ 26-04-2009 Il
senso del ritmo? È innato di Luigi Dell'Aglio U na mamma canta la ninna nanna
prima che il bimbo nasca e, seguendo il consiglio del medico, si muove con una
delicata sequenza ritmica. Il suo bambino, appena nato, ' riconoscerà' le note e
il ritmo di quella canzoncina perché, nel grembo materno, ha potuto udirla
chiaramente. Al quarto mese e mezzo di gestazione, infatti, il suo organo
dell'udito ha cominciato a entrare in funzione e nel sesto mese, per la prima
volta nella sua vita, ha percepito nettamente un suono: la pulsazione
dell'aorta addominale della mamma. «Le sequenze musicali
ascoltate durante la vita intrauterina non si perdono affatto» , afferma
Cristina Cano, docente di
Semiotica della Musica all'Università di Bologna. La percezione del ritmo è un
aspetto fondamentale non solo per la comunicazione ma per la stessa vita umana.
Perciò questa facoltà comincia precocemente, nel neonato e perfino nel feto.
Ora arriva la dimostrazione scientifica che il bambino non solo può avvertire i
suoni ma ha la capacità di capire le strutture ritmiche della musica e di
notarne i cambiamenti. E questa facoltà è innata, ha accertato un'équipe di
ricercatori provenienti dall'Accademia Ungherese delle Scienze, coordinati da
Istvan Winkler. Il loro studio al quale hanno partecipato anche specialisti
dell'Università di Amsterdam è stato pubblicato sugli autorevoli Proceedings of
the National Academy of Sciences ( Pnas) degli Stati Uniti. Ed ecco
l'esperimento rivelatore. I ricercatori hanno fatto ascoltare a 14 neonati
addormentati ( di due o tre giorni di età) ritmi rock con sequenze che
arrivavano loro attraverso cuffie autoadesive «di aspetto confortevole» ,
spiegano i Pnas ( aggiungendo che all'esperimento erano presenti le madri).
Contemporaneamente una serie di elettrodi, delicatamente appoggiati alla testa
dei bambini, registravano la risposta elettrica del loro cervello all'ascolto
della musica. Tutto si basava su un ' trucco', per così dire: ogni dieci
battute, ne veniva saltata una, per vedere se i neonati se ne accorgevano. E il
risultato è stato sorprendente. «Quando la battuta saltava, i tracciati
dell'elettroencefalogramma presentavano immediatamente i segni tipici che si
notano quando vengono tradite le attese del soggetto» , spiega il professor
Winkler. «Il cervello dei neonati reagiva male, appena la musica perdeva ritmo;
non sentiva arrivare la battuta che si aspettava» . Lo stesso accadeva ai 14
adulti che facevano parte di uno studio parallelo. u questo argomento stanno
lavorando molte équipe, nel mondo. E c'è chi ipotizza che, se la sensibilità
ritmica e musicale dei bambini ha inizio nel grembo della madre, allora alla
musica è assegnato un ruolo veramente essenziale nell'evoluzione dell'uomo.
Conoscenza della melodia e del ritmo sono una prerogativa esclusivamente umana,
dicono gli scienziati. E Laurel Trainor della McMaster University, in Canada,
ha accertato che l'effetto migliore l'ottiene la mamma che canta al suo bambino
una canzoncina ritmica ( anche il jazz va bene), mentre lo culla con un
movimento regolare delle braccia. Questa ricerca ha infatti appurato che il
movimento aiuta i circuiti elettrici del cervello ad acquistare e a maturare la
capacità di comprendere il ritmo. In passato si credeva che, per apprendere la
sensibilità musicale, occorresse tempo ed esercizio. Non è vero. Naturalmente
la musica richiede comunque impegno e sacrificio. Inoltre, non tutti i bambini
presentano precocemente la dote di capire il ritmo. Ma lo studio pubblicato dai
Pnas è utile alla scienza anche perché una ridotta o assente sensibilità per le
strutture del ritmo potrebbe rivelare già nel neonato disturbi del linguaggio (
il cui ritmo è cadenzato dalle vocali) e dell'udito. Per non parlare delle
utilissime applicazioni in campo psicologico o psichiatrico. Una spiccata
sensibilità musicale può attivare emozioni legate all'inconscio. S
( da "Merateonline.it"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca >>
Cronache lecchesi 26 / 4 / 2009 Lecco: antropologia e ricerche con il prof.
Massimo Pirovano “Dal folklore allantropologia.
Trentanni di ricerche sul campo”. Questo il titolo scelto per il settimo ed ultimo incontro del
ciclo “La scienza universale”, tenutosi martedì 21 aprile alle 20.45 nella sala
Don Ticozzi di Lecco. Protagonista Massimo Pirovano, laureatosi in filosofia
allUniversità degli Studi di Milano e in Antropologia culturale allUniversità
Cà Foscari di Venezia. Direttore del MEAB (Museo Etnografico dellAlta
Brianza) e docente presso il liceo scientifico G.B. Grassi, il
professor Pirovano ha illustrato ed esposto la sua “ormai datata esperienza di
ricercatore sul campo” sfruttando, tra laltro, una gran
quantità di materiale fotografico, video e sonoro davanti ad un pubblico
abbastanza numeroso e molto eterogeneo, composto da colleghi, studenti e gente
comune. Il prof. Massimo Pirovano Il docente ha introdotto il
discorso descrivendo il suo avvicinamento, avvenuto in età adolescenziale, al
mondo della “storia locale” e facendo riferimento, in particolare, alle sue
prime ricerche, compiute semplicemente in qualità di “cantore e chitarrista
dilettante” e riguardanti le musiche locali usate per accompagnare lavori e
proteste. Il professor Pirovano ha subito chiarito i caratteri fondanti del
lavoro di ricercatore: un lavoro “che non si ferma alla scrivania, che non si
limita ad una sterile intervista”, da svolgere, insomma, sul campo, tramite
osservazione e studio. Molto interessanti i due video proposti e proiettati
durante la serata: una testimonianza di Romeo Riva (volontario presso il Museo
Etnografico dellAlta Brianza stesso) sulle sue esperienze
di “caccia al beccaccino” e un documentario riguardante la pesca delle alborelle “sui
gerali” praticata a Pescarenico fino al 1999. In seguito, grande rilievo è
stato dato alla distinzione netta fatta da quello che è, probabilmente, oggi
considerato il maggior antropologo di sempre: il celebre centenario Claude
Lévi-Strauss. Questultimo, infatti, distinse tre “stadi di
ricerca”: letnografia, dotata di un intento fedelmente descrittivo;
letnologia, che si prefigge lobiettivo di fornire una sintesi
esplicativa; lantropologia che, nella sua specificità, si propone di ricondurre i
comportamenti dei singoli ad contesto più ampio e generale. Nel corso della
conferenza il docente ha inoltre citato alcuni “mostri
sacri”, contemporanei e non: da Montaigne (abitudine come seconda e necessaria
natura) a Tylor (cultura come insieme di conoscenze apprese in un gruppo), da
Malinowski (associazione partecipante) a Croce (esigenza di una distinzione tra
uomini di storia e di natura). Dopo la lettura del famoso, ironico e divertente
articolo “Cento per cento americano”, scritto da Ralph Linton nel 1936 e
giocato sulla routine della società moderna statunitense, il professor Pirovano
ha concluso, rispondendo ad alcune domande, tra gli applausi di un pubblico
decisamente soddisfatto. Alberto Molteni Articoli Correlati:
(c)www.merateonline.it Il primo giornale digitale della provincia di Lecco
Scritto il 26/4/2009 alle 14.37
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
SOROPTIMIST CLUB
Scutari: «Un futuro catastrofico attende l'università»
Domenica 26 Aprile 2009, «Un futuro catastrofico attende l'università
italiana: un miliardo e 400 milioni, i tagli previsti nei prossimi 4 anni ed
ora sono già sottofinanziati sia ricerca che didattica». La conferma alla
notizia, già nota ai più, è giunta da Guido Scutari, prorettore dell'università patavina, invitato al Club Soroptimist di Rovigo
per «cercare di chiarire certe informazioni che da un pò allarmano l'opinione
pubblica, specie nell'ambito dell'istruzione» - come ha sottolineato Francesca
Fasiol, presidente del club. «Denigrare l'università è
uno sport vecchio di secoli» ha esordito il relatore nel trattare con
accuratezza e severità il tema «La condizione studentesca e il diritto allo
studio». Ha poi illustrato l'università del futuro che
sarà profondamente diversa da quella attuale, già abissalmente diversa da
quella di un passato recente anche se è arduo parlare di università
in generale, visto che in Italia ne esistono circa un'ottantina, differenziate
fra loro ad iniziare dal numero degli studenti che variano dalle poche migliaia
ai 160.000. I dati parlano da soli ed è chiaro come un provvedimento unico sia
destinato al fallimento, come è già successo, e che, invece, il ministero
dovrebbe valutare caso per caso. Le prima riforma ha già pensato a trasformare
i corsi di laurea da 4 o 5 anni, in un primo corso triennale, di base, seguito
da uno biennale con laurea specialistica o magistralis e da un eventuale
dottorato di ricerca di 3 anni, di stampo anglosassone. Era necessario
permettere una libera cicolazione di laureati a livello europeo e sanare la
piaga endemica dei mitici «fuori corso», ormai facenti parte del secolare
mobilio universitario. oltre che degli alti costi sociali assieme ai numerosi
abbandoni. Si pensava inoltre di mettere a disposizione un titolo spendibile
anche nel mondo del lavoro. Visto il 20% di abbandoni degli iscritti, i
risultati non sono stati brillanti. Ora si mira ad un orientamento
pre-universitario che consenta una scelta giusta e si spera nelle prove di
accesso, che mettano lo studente di fronte alle proprie capacità ed
inclinazioni. Il fallimento del 3 + 2 di alcune lauree è dovuto
all'impreparazione dei docenti che hanno semplicemente compresso i vecchi esami
in tre anni invece di organizzare nuovi corsi di laurea: un tour de force con
scadenze impossibili, che hanno portato ad incrementare i fuori corso e alla
riforma della riforma, la 270 del 2004. Nuove regole: 20, il numero massimo di
esami per la laurea triennale, suddivisi in discipline di base,
caratterizzanti, e a scelta, per cui lo studente può personalizzare la laurea
in funzione dell'obiettivo lavoro. Fissati i requisiti minimi per i docenti: 9
di ruolo nel triennale, 6 nel biennale e 15 nei corsi unici. Le indagini sul
numero di occupati ad un anno dalla laurea, sia triennale che quinquennale, non
sono esaltanti e addirittura solo il 55% dei laureati a ciclo unico trova
lavoro e il 65% dopo la specialistica. I numeri dell'Università
patavina sono importanti: 13 facoltà, 90 corsi triennali, 79 lauree
specialistiche, 8 a ciclo unico, 2.400 docenti, 66.000 studenti,di cui 12.000
laureati all'anno. I costi molto elevati ma «nonostante i drastici tagli siamo
in pareggio e si sono potenziati stanziamenti alla ricerca e ai dottorati di
ricerca. «Restano i concorsi coi loro scheletri nell'armadio ma - ha
sottolineato Scutari - garantire la correttezza in Italia è impossibile perchè
qualsiasi meccanismo verrà eluso se prima non si cambia la testa alle persone».
Si auspica un cambiamento nella destinazione dei fondi con un occhio di
riguardo a chi amministra con sagacia, ma una cosa è certa, che l'università di Padova continuerà a dare, come fa da secoli,
il proprio contributo alla società civile.
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Domenica 26 Aprile
2009, Per l'arrivo a Porto Viro del torinese Piero Angela, classe 1928, ma
dotato di una freschezza e vivacità mentali da far invidia a persone molto più
giovani, l'assessorato alla Cultura di Porto Viro aveva privilegiato, rispetto
alla sala Eracle, la più capiente e prestigiosa sede del Cinema Teatro Trieste,
in via Roma. Però tanto è stato il richiamo esercitato dal geniale comunicatore
scientifico (che negli ultimi trent'anni, assieme al figlio Alberto, ha saputo
inventare e realizzare centinaia di programmi televisivi di divulgazione
storica e scientifica), che il "Trieste" si è subito saturato in ogni
ordine di posti. Molti però, per non perdere l'evento promosso da "Cuore
di Carta", hanno affrontato i disagi di stare in piedi per più di due ore,
del resto volate. Angela a Porto Viro ha scelto come leitmotiv delle sue
argomentazioni (andate poi ben oltre), il libro scritto con Lorenzo Pinna, dal
titolo "Perchè dobbiamo fare più figli". Angela ha 4 lauree honoris
causa e il prestigioso premio Kalinga dell'Unesco, e ha ben ricreato l'intimità
del salotto. Dall'analisi socio-economica del libro che riguarda la situazione
europea ed italiana, è emerso che, in marcata controtendenza con le aree in via
di sviluppo, la popolazione da noi è in fase di decrescita; e, quel che preoccupa
maggiormente, anche di invecchiamento. Ciò comporta, ha chiosato Angela,
svariati e molteplici problemi, tra cui: difficoltà gestionali dei sistemi
pensionistici (ora in Italia, ha evidenziato, ci sono 7 pensionati ogni 10
lavoratori, e fra pochi anni saranno in rapporto di uno a uno); poi ha poi
evidenziato anche l'aumento delle spese sanitarie, una notevole quantità delle
quali riguarda la fascia al di sopra dei 65 anni, in rapida crescita. Altri
temi a lui cari e su cui Piero Angela ha "battuto", sono stati:
quello dell'energia, quello della fuga dei cervelli
all'estero, ed anche quello del sistema scolastico italiano, che purtroppo
presenta notevoli carenze rispetto ad un tempo felice. Dallo stimolante
incontro al "Trieste", è emerso un quadro esaustivo, anche se non
proprio tranquilizzante, per il futuro socio-economico del nostro paese.
E, dopo una messe di applausi, Angela ha autografato con signorile
disponibilità, decine di libri. Enrico Mancin
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Domenica 26 Aprile
2009, Codognè Nonna Genoveffa, una delle decane della provincia, arriva a 105
anni, sale in cattedra all'Università e diventa professoressa per un giorno.
Giornata di festa oggi per nonna Genoveffa Corbanese che arriva a quota 105
anni. Accanto a lei i figli, i 10 nipoti e gli 11 pronipoti tra i quali
l'affezionato nipotino Mattia nato nel luglio del 2008. Originaria di Codognè,
dove ha sempre vissuto, Genoveffa proviene da una famiglia numerosa, settima di
otto fratelli ed è l'unica centenaria in famiglia. Sposata nel 1933 con Pietro
Antoniazzi dalla frazione di Cimetta, ha seguito le orme del marito aiutandolo
nel lavoro nei campi in paese. Genoveffa si è dedicata anche alla cura dei due
figli, Rosa e Francesco ed oggi vive in casa con il figlio. La passione e
l'abilità con l'ago e il filo hanno fatto di nonna Genoveffa una sarta provetta
che con la sua macchina da cucire ha confezionato gonne, vestitini e camicette
per tutti quanti i suoi nipotini. Donna di fede, trascorre le sue giornate
pregando e guardando la televisione; ad appassionarla i documentari dedicati
agli animali e il Grande Fratello che segue con curiosità. Nonna Genoveffa
racchiude la memoria storica del paese e per questo è stata intervistata per
conto della Biblioteca comunale, così da fissare i suoi ricordi. Due anni fa è
salita in cattedra all'Università della Terza età di Codognè ed ha portato la
sua testimonianza della Prima e della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante siano passati degli anni, i ricordi sono ancora
freschi, e tra gli episodi che ha raccontato ad un pubblico interessato alla
lezione della "docente"
anche un fatto che aveva segnato la sua famiglia, quando le erano stati portati
via alcuni capi di bestiame dalla stalla. Erica Bet
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Le due vite di
Perale: da radiologo e politico ad artista dell'obiettivo di Ludovica Casellati
Domenica 26 Aprile 2009, «Non sempre ciò che il nostro occhio coglie da una
immagine è qualcosa di oggettivo. Una radiografia, una ecografia ed una
risonanza, ad esempio, sono in grado di mostrare una stessa realtà in maniera
diversa. L'interazione di una macchina, come il computer, può rivelare qualcosa
che l'occhio non vede anche elaborando una fotografia». Questa è in estrema
sintesi l'ultima grande passione, raccontata da Riccardo Perale, medico e
professore di radiologia. Figlio di una grande famiglia veneziana di
costruttori edili, seguendo l'esempio di uno zio intraprese
la carriera di medico e poi di docente all'Università di Padova. Nel '93 venne rapito da quel grande
sogno di Berlusconi e diventò parlamentare di Forza Italia, lasciandosi tutto
alle spalle. «Quando decisi di candidarmi per realizzare quel grande progetto
del Cavaliere, presentai le mie dimissioni all'Università e chiusi il mio
studio di radiologia. In realtà poi la mia esperienza durò solo un paio
di anni e così sono tornato a fare la libera professione e a dedicarmi
all'arte». Riccardo Perale è un uomo piacevole nei modi e nell'aspetto. È
pacato, preciso e discorre come un vecchio saggio, pur non avendo ancora
maturato gli anni per esserlo. Continua a stupirsi di come nella sua vita si
sia improvvisamente schiusa una nuova opportunità di esprimersi tramite la
fotografia. «Tutto è cominciato maneggiando ritratti fotografici di amici e
parenti con un semplice programma del mio computer che agisce sui colori e
sulla distribuzione della luce. Dalle persone sono passato agli oggetti e ai
vaporetti di Venezia. È nata così la mia prima mostra a San Salvador che ha
avuto un discreto successo anche perché nessun altro prima aveva dedicato a
questo particolare mezzo di trasporto, tanta attenzione». Queste fotografie,
che scatta con la sua macchinetta ovunque si trovi e poi trasforma in quadri
molto originali, stanno avendo successo a Londra e in America. È da augurargli
che il suo destino di artista non lo veda, come tanti, riscuotere le più grandi
soddisfazioni in tanti Paesi e non nel proprio!
( da "Gazzettino, Il (Padova)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Le stelle raccontate
dai futuri astronomi Domenica 26 Aprile 2009, Giunto quest'anno alla sua ottava
edizione, il progetto educativo "Il Cielo come Laboratorio", ideato e
realizzato dal Dipartimento di Astronomia dell'Università
di Padova, ha visto coinvolti oltre 400 studenti delle classi superiori e circa
40 docenti di tutte le scuole delle provincie del Veneto. Come ogni anno
"Il Cielo come Laboratorio", dopo un ciclo di lezioni di astrofisica,
prevede un test che seleziona gli studenti abilitati a frequentare uno stage di
astronomia di 3 giorni e 3 notti all'Osservatorio Astrofisico di Asiago:
61 studenti hanno avuto questa possibilità. Domani alle 10 all'Auditorium del
Centro Culturale Altinate i finalisti presenteranno ufficialmente le relazioni
sulla loro attività di ricerca davanti ai loro colleghi, ai loro docenti e ai
docenti del Dipartimento di Astronomia.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 26-04-2009)
Pubblicato anche in: (Unione
Sarda, L' (Nazionale))
Argomenti: Cultura
Cronaca Regionale
Pagina 107 Il regno di Pasquale il Magnifico A chi tocca dopo un rettore in
carica diciott'anni? --> A chi tocca dopo un rettore in carica diciott'anni?
di GIORGIO PISANO Se ne va perché deve. «Non ho scelta». Altrimenti resterebbe,
a dispetto dei 76 anni, diciotto nella veste di magnifico rettore
dell'Università di Cagliari, fabbrichetta del sapere che fa girare
trentaseimila studenti e quasi trecentodieci milioni di euro. Pasquale
Mistretta è riuscito a succedere a se stesso cinque volte. Non si poteva,
certo, ma gli è bastato cambiare lo statuto: a larga maggioranza come si dice,
imperatore quasi per acclamazione che non per la miserabile conta dei voti.
Come tutti i cagliaritani a etnia controllata e garantita, è già abbronzato. Il
solicello d'aprile gli ha colorato faccia, mani, collo, uniche aree a rischio
per un signore che vive in cravatta. Nell'arco di quasi un ventennio, è stato
accusato (mai apertamente) di essere un incursore invisibile, sub del
sottobosco politico, uno che sposta e taglia a piacimento. Non sono riusciti
tuttavia a renderlo chiacchierato, metterne in discussione l'onestà. E
l'intelligenza. Perché quella c'è, e si vede. Che altro gli farebbe dire,
sennò, che ha smesso da tempo di offendersi? «L'ultima volta che mi è capitato
avevo 50 anni». Figuriamoci, passato remoto. L'età gli ha regalato la saggezza
per guardare al di sopra di certe testoline professorali che l'avrebbero
dolcissimamente fatto fuori. La seccatura è che Mistretta resiste. E partecipa
con sincero dolore: ai funerali degli altri. Stare in sella per una stagione
così lunga richiede temperamento. E pure una certa faccia che l'interessato ha
portato davanti agli studenti in occasione di scontri e occupazioni. S'è
tuffato nella mischia («a rischio zugata», come dice lui) riuscendo ad
andarsene sempre integro. Nipote di un carabiniere siciliano, due figli,
spettatore indefesso della seconda serata televisiva («m'addormento tardi»),
mette insieme il piglio del signore e, all'occorrenza, quello del
sottoproletario. Il che significa essere mentalmente liberi. Ingegnere,
urbanista, ha detto moltissimi anni fa che i centri commerciali sarebbero
diventati le piazze del futuro. Tutti giù a ridere salvo ammettere, con molti
anni di ritardo, che aveva ragione. Socialista, ex consigliere comunale, nel
2001 si è candidato a sindaco rimediando una sconfitta pesante. «Avevo fatto
previsioni campate per aria. Non potevo immaginare che tutti i rioni popolari
di Cagliari, da Sant'Elia a Is Mirrionis, da Bingia Matta a Santa Teresa,
votassero permanentemente a destra». Non s'è fatto tentare dal grembiulino del
Grand'Oriente ma coi massoni - causa di forza maggiore - tratta e discute ogni
giorno. «Inutile negarne la presenza all'Università». Gestisce un'azienda con
1.200 docenti e altrettanti impiegati, dottorandi, assegnisti, specializzandi,
cocopro e precari vari. Propone 94 diversi corsi di laurea (cento nel 2008),
succursali in varie province sarde. L'indagine Censis-Repubblica colloca il suo
ateneo al sesto posto tra i medio-grandi d'Italia. Secondo una ricerca
planetaria, oscilla invece tra quota 400 e 500 nel mondo. Roba da Paese in via
di sviluppo. Ama le letture brevi, soprattutto la poesia perché «mi fa
riflettere a lungo senza addormentarmi con papiresse infinite». Ha cambiato lo
statuto universitario per diventare eterno? «Beh, direi di sì. Quella che ho
avviato nel '91 (e concluderò a ottobre del 2009) è stata una scommessa con me
stesso. Credo d'averla vinta. Adesso vado via perché non ho più la possibilità
di restare». Altrimenti? «Mai chiudersi le porte preventivamente nella vita».
Quasi un ventennio: ricorda un errore clamoroso? «In qualche circostanza non
sono stato abbastanza freddo. Ho fatto salti mortali per sostenere persone che
non si sono rivelate all'altezza». Nomi? «Un rettore uscente non deve farne. Sarebbe
una vendetta meschina a babbo morto». Di cosa va fiero? «Aver saputo
interpretare i cambiamenti generazionali. Non ho mai avuto rapporti tempestosi
con gli studenti. Quando diventi vecchio sei una garanzia, a patto di riuscire
a mantenerti molto sveglio, mera sciru». E se al suo posto arrivasse un
dilettante allo sbaraglio? «Non ce n'è. I candidati sono tutti professori di
grande esperienza amministrativa». L'università che ha trovato, l'università che lascia. «Ho trovata una università statica ed estranea alla
società civile. La lascio dinamica e aperta al confronto». I docenti sono una
casta? «Lo erano. Lo erano al punto che diventando professori ordinari si aveva
diritto ad ottenere il "lei" anziché il "tu". Oggi
abbiamo soprattutto ricercatori». I prof sono molto diversi dai baroni del '68?
«Sì, ma solo perché è cambiato il sistema. Oggi non potrebbe sopravvivere un
preside di Ingegneria come Mario Carta o un chirurgo come Sandro Tagliacozzo».
Quanto conta la massoneria? «Niente. Ma mi preme dire che ho reso omaggio alla
salma di Armandino Corona, Gran Maestro del Grand'Oriente, perché in 18 anni da
rettore non mi ha mai fatto proposte oscene». I gruppi di pressione, comunque,
ci sono e contano. «No. Credono di contare, il che è diverso. Per farmi rieleggere
non una ma cinque volte hanno visto il mio trasversalismo democratico come
conveniva: a destra e a sinistra». Cattedre di famiglia. «Esistono. Ma prima di
lanciare la pietra, parlo di mio figlio Fausto, così anticipiamo una domanda di
questa intervista. Fausto, che lavora in un settore diverso dal mio, ha atteso
anni prima di diventare ricercatore. Allora, dov'è lo scandalo? Mi risulta
perfino sia considerato bene». Cattedre ereditate. «Ci sono, meno che altrove
ma ci sono». Nomi? «Li pubblicate periodicamente sul giornale: perché dovrei
fare il cecchino per conto terzi?». Professori asini. «Più che asini, con
difficoltà a farsi capire dagli studenti». Si diceva anche ai colloqui
scolastici: suo figlio si applica ma non rende. «E va bene, succede. L'importante
è riuscire ad attenuare il danno». Privilegi. «L'auto di servizio e il
prestigio del ruolo, non comparabile con quello dei parlamentari. Loro sono più
di 900, noi ottanta, compresi rettori delle università
private. Il mio è un incarico, come dire?, ad alta caratura». Essere chiamato
Magnifico può dare alla testa? «Agli inizi del mandato colpisce. Preferisco
essere chiamato professore però, mi dà un senso di appartenenza più solido».
Quante persone ha sistemato? «Il verbo sistemare non mi piace. Sono riuscito a
mettere in gioco, cioè sotto contratto, centinaia di persone. E ne sono
felice». Fischi e pernacchie. «Fischi e pernacchie? Sì, certo, fanno parte del
contratto. Ho vissuto le occupazioni degli anni '80, trattato quando hanno
portato i tavoli universitari in piazza, quando volavano botte con la polizia,
quando le facoltà erano occupate e qualche docente
conservato dentro». Oggi si parlerebbe di sequestro. «Anche allora, se è per
questo. Ma era una scemenza, unu scimproriu. Quando vai a parlare in
un'assemblea infuocata devi mettere in conto il coretto di buffone buffone .
Quel che conta è che alla fine ti ascoltino. Sono fiero di aver sempre avuto un
buon rapporto coi ragazzi». Paura, mai? «Sì, quando c'era l'abitudine di
gambizzare uomini-simbolo. Io, nella categoria, ci rientravo a meraviglia. Però
non ho mai chiesto aiuto alle forze dell'ordine, non ne avevo bisogno».
Minacce? «È una minaccia cantare sceemo sceemo ? Al massimo, un'ipotesi». Le
facoltà distaccate sono un fallimento? «Così come sono oggi, sì. Vanno
ripensate. Quel modello non ha più senso: soldi sprecati e vendita di
illusioni». Coi tagli del Governo, cosa resta dell'università?
«Bisogna ridimensionare i corsi e tornare all'essenzialità della laurea.
Semplificare è il motto». Significa mandare gente a casa? «No. Detto questo,
non si possono più tollerare insegnamenti doppi, cattedre in fotocopia,
professori che fanno la stessa cosa». Si arriverà all'autosufficienza
economica? «Perché succeda l'università deve crescere
in un territorio industriale, di capitali e capitalisti che abbiano interesse
verso la ricerca. In Sardegna, come in gran parte del Mezzogiorno d'Italia, non
c'è nulla di tutto questo. Ovvio che il nostro sia un ateneo povero: perché, la
regione invece è ricca?». La sala del rettore, anno 1770, non è la più bella di
palazzo Belgrano, in via Università a Cagliari. Austera, poco illuminata,
scrivania senza computer, ha di originale soltanto i ritratti (tutt'altro che
straordinari) di gentiluomini che vigilano, in posa, dalle pareti. Mistretta ha
trascorso migliaia di ore in questo ufficio dai toni regali e un po' tristi. «È
più grande del confessionale del Grande Fratello ma spesso ha svolto la stessa
funzione». Mistretta urbanista: la Sardegna cresce nella direzione giusta? «È
lenta. Lenta nell'anticipare gli eventi, nello spendere i finanziamenti, nel
cogliere l'aria che cambia, nel capire dove va il boom». Dove va il boom? «C'è
una evidente concentrazione di trasferimenti (uomini e imprese) su Olbia che
però non può continuare a restare paese, bidda. In un futuro non lontano,
Sassari sarà solo una città di cultura, Nuoro la patria di Grazia Deledda». E
Cagliari? «Troppo chiusa in se stessa, non riesce ad uscire da una logica
municipalistica per diventare città-leader dell'Area Vasta. Cagliari è una
realtà complicata perché complicati sono i cagliaritani». Complicati? «Siamo
tendenzialmente spontanei, e non è un pregio, solari, forse i meno invidiosi
tra i sardi ma purtroppo fatalisti. Noi non facciamo succedere. Aspettiamo che
succeda». pisano@unionesarda.it
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura Pagina 349
Domani Ales, premio Gramsci e convegno Domani --> Si terrà domani ad Ales,
Sala conferenze del Comune, la premiazione dell'XI edizione del Premio
letterario Gramsci. La manifestazione rientra nell iniziative organizzate da
Associazione Casa Natale di Ales, Casa Gramsci di Ghilarza e Istituto Gramsci
della Sardegna. Nella sezione saggi ha vinto La formazione culturale di Gramsci
del napoletano Michele Marseglia. Secondo premio a Viva sa Comune, il ruolo del
sardo nella biografia linguistica di Gramsci , del senese Alessandro Carlucci.
Nella sezione prosa e poesia in lingua italiana ha vinto Passi nel tempo , raccolta di racconti di Margherita Pinna, docente di geografia alla Sapienza.
Secondo premio a Muro d'inverno di Andrea Pomella, Montorotondo. Nella sezione
prosa e poesia in lingua sarda primo premio alla poesia Mohamed del terralbese
Giovanni Paolo Salaris. A Mirande s'orizzonte di Giovanni Giuseppe Migali,
Scano Montiferro, il secondo. Il primo premio sezione saggi è stato
dedicato a Giovanni Orrù (Associazione Casa Natale), scomparso di recente. Il
primo premio sezione in lingua italiana ha una dedica speciale per Augusta
Miscali, indimenticata presidente di Casa Gramsci Ghilarza. La giuria,
presieduta da Vindice Ribichesu, è composta da Salvatore Zucca, Giulio Angioni,
Gavino Angius (poeta), Lilli Pruna e Maria Paola Masala. IL PROGRAMMA Cerimonia
alle 17. Con Pasquale Onida, presidente Provincia Oristano, Simonetta Zedda,
sindaco Ales, Paolo Zucca, presidente associazione Casa Natale, i giurati.
Coordina Giorgio Serra, segretario del Premio. Alle 18,30 Gramsci
Oggi: con Giorgio Baratta (Terra Gramsci) Patrizia Manduchi, Anna Maria
Baldussi, Andrea Duranti (Università Cagliari). Coordina Eugenio Orrù,
direttore Istituto Gramsci Sardegna.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura Pagina 348
Uomini e pecore, tracce di una lunga storia --> Seguire le tracce
dell'avvicinamento tra uomini e animali per conoscere meglio gli uni e gli
altri. Questi i propositi di chi studia la storia della domesticazione: dal
cane alla capra, dal maiale all'ape. Il numero di Science del 24 aprile, a
dimostrazione dell'importanza che l'argomento riveste per numerose discipline
scientifiche, dedica la copertina a tre articoli sul tema. Tra questi spicca lo
studio di Bernardo Chessa (ricercatore nell'istituto di Malattie Infettive
dell'Università di Sassari, diretto da Marco Pittau) sulla storia della
domesticazione della pecora. Alla ricerca hanno collaborato Pittau e Alberto
Alberti, e ricercatori di altri 26 istituti sparsi per il mondo, dell'istituto
diretto da Massimo Palmarini dell'Università di Glasgow. Analizzando campioni
provenienti da 1362 animali, Chessa (laurea in Veterinaria e dottorato in
Biotecnologia molecolare) ha indagato le tracce lasciate dai retrovirus,
caratterizzati dall'avere l'Rna al posto del Dna, e dalla capacità di
retrotrascrivere il proprio genoma da Rna a Dna. Il Dna così sintetizzato si
integra in maniera permanente nel genoma della cellula ospite. Le pecore, come
tutte le specie animali, contengono nel loro genoma retrovirus endogeni
derivanti dal particolare ciclo replicativo di questi virus. I retrovirus
esistono sia in forma di virus esogeni (da ospite infetto a non
infetto), sia come virus endogeni (detti ERVs, che derivano dall'infezione
delle cellule germinali).
Questi ultimi, integrati nel Dna dell'ospite, si comportano come ogni altro
gene. La ricerca di Chessa ha individuato 27 ERVs: è emerso che alcuni
retrovirus si sono integrati tra 5 e 9 milioni di anni fa nei progenitori
selvatici, altri in epoche più recenti. Mentre sei ERVs sono stati utilizzati
per ricostruire la storia degli ovini analizzando 133 razze di pecore di tutto
il mondo. Si scopre che gli uomini, migrando dal Medio Oriente alla Sardegna,
hanno lasciato tracce che combaciano con quelle dell'addomesticamento della
pecora. Cosa avete trovato con le vostre ricerche? «Combinando questi studi con
rilievi archeologici abbiamo scoperto che esistono razze di pecore più
primitive che possono essere distinte sulla base dei vari ERVs contenuti nel
genoma, che noi chiamiamo "retrotipo". In altre parole, pecore
differenziate dal loro "retrotipo" e dalla morfologia si sono
disperse in Eurasia e Africa dopo essere partite dal Medio Oriente attraverso
distinte migrazioni. Le prime pecore di 10mila anni fa erano molto simili al
muflone. Abbiamo scoperto pecore primitive in Sardegna, isole scozzesi, Baltico
e Finlandia». Lo studio potrà essere utile per le pecore moderne?
«Certo, con questo strumento siamo in grado di individuare quali sono le pecore
che hanno subìto meno
incroci. E capire quali sono le razze con genetici da salvaguardare. La
secolare selezione cui molte sono state sottoposte può aver escluso
caratteristiche utili, come la capacità di resistere a certe malattie». E per
altre specie? «Si potrebbero individuare marcatori genetici basati sui
retrovirus endogeni anche in altri animali. La pecora rappresenta un ottimo
modello per studiare le interazioni fra retrovirus endogeni e ospite. Molti
ERVs conferiscono forme di protezione, limitando l'attacco e la proliferazione
di retrovirus patogeni, o come accade nella pecora e nell'uomo, alcune sequenze
endogene permettono l'impianto dell'embrione e la formazione della placenta».
Per l'archeologo Savino di Lernia (direttore della missione archeologica della
Sapienza nel Sahara) «lo studio utilizza un metodo molto promettente»,
sottolinea di Lernia (che nel prossimo numero di Darwin affronta il tema della
domesticazione animale sul piano antropologico). «Poter cogliere questi aspetti
è un fatto raro». Per l'embriologo Lino Loi, docente di Fisiologia all'università di Teramo, la ricerca ha
elementi di assoluta importanza: «Oggi la pecora è soggetta a una
globalizzazione genetica: alcune razze spariscono, sostituite da altre. Le
razze autoctone andrebbero sempre salvaguardate». A partire da quelle
sarde. Seguendo l'esempio delle associazioni per la tutela delle pecore
inglesi. ANDREA MAMELI
( da "Stampa, La" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
VENERDI' 24 Piccolo
Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 10,30, TEL. 011/88.15.209; INGRESSO 7 EURO RISERVATO
SCUOLA. "Cenerentola, ovvero Angelina e la magia del cuore",
melodramma giocoso liberamente ispirato a "La Cenerentola" di
Gioachino Rossini. Progetto teatrale dell'Associazione Baretti; adattamento
drammaturgico di Roberta Cortese, adattamento musicale di Carlo Pavese. Il
Laboratorio Ensemble e il coro di voci bianche del Teatro Regio e del
Conservatorio di Torino sono diretti da Carlo Pavese. Aula Magna del Rettorato
VIA VERDI 8, ORE 10,30, TEL. 011/815.91.13; INGRESSO LIBERO. ACCADEMICA:
INCONTRI CON LA MUSICA. "Danze a stampa del Rinascimento Europeo",
concerto a cura dell'Accademia del Ricercare. Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE
15,30 E 17, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO 5 EURO. IL REGIO DIETRO LE QUINTE.
Itinerari segreti di un grande teatro d'opera, visita guidata. Teatro Regio
PIAZZA CASTELLO, ORE 20, TEL. 011/88.15.241; BIGLIETTI DA 23 A 74 EURO.
STAGIONE LIRICA, RECITA FUORI ABBONAMENTO. "Don Pasquale", dramma
buffo in tre atti su musica di Gaetano Donizetti. Con Carlos Chausson, Bruce
Sledge, Daniela Bruera e Massimo Cavalletti. L'orchestra e il coro del Teatro
Regio sono diretti da Michele Mariotti; la regia è di Ugo Gregoretti.
Auditorium Rai PIAZZA ROSSARO, ORE 21, TEL. 011/810.46.53; POLTRONA NUMERATA 30
EURO, INGRESSI DA 9 A 20 EURO. STAGIONE SINFONICA RAI, TURNO BLU. L'Orchestra
Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Juanjo Mena interpreta la "Suite
Provençale" di Darius Milhaud, "Concierto in modo galante" di
Joaquin Rodrigo e la Sesta Sinfonia di Ludwig van Beethoven. Con la
partecipazione del violoncellista Asier Polo. Conservatorio PIAZZA BODONI, ORE
21, TEL. 011/888.470; INGRESSO LIBERO. PREMIO NAZIONALE DELLE ARTI. Concerto
finale del vincitore della sezione pianoforte del Concorso Nazionale delle
Arti. Cecilia Ziano al violino; Marco Nirta alla viola; Eduardo dell'Oglio al
violoncello; Kaveh Daneshmand al contrabbasso. Interviene Andrea Lucchesini al
pianoforte. Lanzo Torinese SALONE COMUNALE ATL, VIA UMBERTO I 9, ORE 21, TEL.
0123/29.331. Alina Gregul al pianoforte esegue musiche di Bach, Beethoven,
Chopin, Ciaikovskij, Rachmaninov, Scriabin e Revutskij. Luserna San Giovanni
TEATRO SANTA CROCE, ORE 21, TEL. 0121/95.44.31;INGRESSO 9 EURO. "Al
cavallino bianco", musiche, canti e danze dall'operetta a cura della
compagnia Torino Spettacoli. Moncalieri SALONE DELLA REGINA, CASTELLO REALE,
PIAZZA BADEN BADEN, ORE 21, TEL. 011/681.31.30; INGRESSO 5 EURO. I
Mediterranti: la canzone napoletana. Piossasco CENTRO CULTURALE IL MULINO, VIA
RIVA PO 9, ORE 21, TEL. 011/902.72.37; INGRESSO LIBERO. PIOSSASCO MUSICA.
Classici americani degli anni Quaranta e Cinquanta. Coazze PALAFESTE, ORE
21,15, TEL. 011/59.39.86. CORTOCIRCUITO. Concerto dell'orchestra I ragazzi
della Val Sangone; dirige Claudio Tabone. A cura dell'associazionme
Musicarteatro. SABATO 25 Cortile Circoscrizione 5 VIA STRADELLA 192/D, ORE 21,
TEL. 011/443.55.11. "Scarpe rotte eppur bisogna andar", canti della
Resistenza nella interpretazione del coro La Gerla. Dirige Roberto Bertaina.
Venaria Reale REGGIA, SALA DELLE FESTE O DEI VALLETTI A PIEDI, ORE 10,30 e
14,30, TEL. 011/499.23.33. WWW.LAVENARIA.IT. MUSICA A CORTE. Quartetto di Arpe.
CAMERA DI PARATA DEL RE, ORE 10,30 E 14,30. Duetti Mozart per due clarinetti.
RONDO' ALFIERIANO, ORE 10,30 e 14,30, TEL. 011/499.23.33. Quartetto di
sassofoni. Avigliana CHIESA SANTA MARIA MAGGIORE IN BORGOVECCHIO, ORE 16, TEL.
335/629.96.83; INGRESSO LIBERO. AVIGLIANA INSIEME. WWW.VITAEPACE.IT. La
pianista Cristina Masoero e l'oboista Elena Miglietta propongono pagine di
Vaughan Williams, Saint-Saëns, Elgar e Lombardo. Grugliasco SALA CONCERTI
AGAMUS, VIA LA SALLE 4, ORE 21, TEL. 011/780.28.78; INGRESSO LIBERO. CONCERTI
DI PRIMAVERA. WWW.AGAMUS.IT. La fisorchestra Iris diretta da Bruno Zaggia
interpreta musiche di Mozart, Rossini, Verdi e Mascagni. DOMENICA 26 Teatro
Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 15, TEL. 011/88.15.241; BIGLIETTI DA 23 A 74 EURO.
STAGIONE LIRICA, TURNO C. "Don Pasquale", dramma buffo in tre atti su
musica di Gaetano Donizetti. Con Roberto Scandiuzzi, Francesco Meli, Serena
Gamberoni e Gabriele Viviani. L'orchestra e il coro del Teatro Regio sono
diretti da Michele Mariotti; la regia è di Ugo Gregoretti. Teatro Salesiano VIA
PIAZZI 25, ORE 15, TEL. 011/434.24.50. "La ali della libertà",
concerto dell'Orchestra degli Amici con la Musica dell'Unitré di Torino; dirige
Carlo De Marco, la regia è di Clara Mollicone. Villa della Regina CORTILE
DELL'ESEDRA, STRADA SANTA MARGHERITA 79, ORE 15,30; INGRESSO LIBERO.
"Venti sonori", concerto di strumenti a fiato degli allievi del
Conservatorio in occasione della giornata conclusiva della undicesima Settimana
della Cultura. Chiesa Santa Pelagia VIA SAN MASSIMO 21, ORE 17, TEL.
011/815.91.13; INGRESSO LIBERO. I CONCERTI DELL'UNIVERSITA'. "Carmina
Tenebrarum", musiche di Pomponio Nenna, Orlando di Lasso e Thomas Tomkins
nella interpretazione della Corale Universitaria diretta da Paolo Zaltron.
Conservatorio PIAZZA BODONI, ORE 17, TEL. 011/53.33.87; INGRESSO 8 EURO (UNDER
30 E UNITRE 6 EURO). WWW.OFT.IT. Orchestra Filarmonica di Torino, prova
generale. Chiesa Santa Cristina PIAZZA SAN CARLO, ORE 17; INGRESSO LIBERO.
WWW.ASPORPIEMONTE.ORG. Si esibisce il gruppo vocale DiVento Canto; all'organo
Valerio Giacobbe; dirige Adriano Popolani. Piccola Casa della Divina
Provvidenza SALA CONVEGNI, VIA COTTOLENGO 12, ORE 21. La Corale Città di
Borgaro si esibisce nell'ambito delle celebrazioni per il 75° anniversario
della canonizzazione di San Giuseppe Benedetto Cottolengo. Dirige Marcella
Tessarin e Luca Sambataro. Ex Carceri Le Nuove VIA PAOLO BORSELLINO 1. ARS
CAPTIVA. NELL'AMBITO DELLA BIENNALE DEMOCRAZIA. ORE 18. Concerto per chitarre,
basso e violino dell'Istituto Musicale Leone Sinigalia, condotto da Chiara
Maritano Venaria Reale REGGIA, SALA DELLE FESTE O DEI VALLETTI A PIEDI, ORE 15,
TEL. 011/499.23.33. WWW.LAVENARIA.IT. MUSICA A CORTE. Temi settecenteschi per
quartetto di sassofoni RONDO' ALFIERIANO, ORE 15, TEL. 011/499.23.33. Quartetto
di arpe. Avigliana CHIESA SANTA CROCE, PIAZZA CONTE ROSSO, ORE 17, TEL.
011/316.08.03; INGRESSO 5 EURO. TEA-TIME CONCERTI. Concerto del chitarrista
Davide Ficco. Il programma comprende pagine di Barrios Mangoré, Taufic Hasbun,
Lauro, Gismonti e Dyens. LUNEDI' 27 Politecnico AULA MAGNA, CORSO DUCA DEGLI
ABRUZZI 24, ORE 18,30, TEL. 011/564.79.26; INGRESSO 3,50 EURO (GRATUITO UNDER
28). POLINCONTRI CLASSICA. Massimo Polidori al violoncello e Claudio Voghera al
pianoforte interpretano musiche di Ludwig van Beethoven. Presenta Enrico
Fubini. Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 20,30, TEL. 011/88.15.241; BIGLIETTO
25 EURO, RIDOTTO 22 EURO. I CONCERTI DEL REGIO. Concerto della Filarmonica '900
del Teatro Regio diretta da Jan-Latham Koenig. Il programma comprende pagine di
Debussy, Jolivet e Richard Strauss. Partecipa il flautista Andrea Manco.
Educatorio della Provvidenza CORSO GOVONE 16/A, ORE 20,45, TEL. 011/59.52.92;
INGRESSO 3 EURO. AURORE MUSICALI IN CROCETTA. Concerto della pianista Katarzyna
Bator. Im programma musiche di Bach, Mozart, Serocki e Chopin. Conservatorio
PIAZZA BODONI, ORE 21, TEL. 011/566.98.11; BIGLIETTO NUMERATO 25 EURO, INGRESSI
18 EURO. UNIONE MUSICALE, SERIE L'ALTRO SUONO. "Carnets de Voyage":
Charles Tessier, musico di camera alla corte di Enrico IV. Canzoni, arie
polifoniche e danze strumentali nella esecuzione del gruppo Le Poème
Harmonique. Dirige Vincent Dumestre. Chiesa Santa Pelagia VIA SAN MASSIMO 21,
ORE 21, TEL. 011/817.89.68; INGRESSO LIBERO. IL CONSERVATORIO PER SANTA
PELAGIA. Concerto dei gruppi cameristici del Conservatorio di Torino: musiche
per violino e pianoforte di Mozart, Beethoven e Brahms. Caffè Fiorio VIA PO 8,
ORE 21, TE. 011/815.91.13. I CONCERTI DELL'UNIVERSITA'. "Musica a Vienna
per violino e pianoforte", concerto della violinista Alice Costamagna e
della pianista Giorgia Delorenzi. MARTEDI' 28 Piccolo Regio PIAZZA CASTELLO,
ORE 10,30, TEL. 011/88.15.209; INGRESSO 7 EURO RISERVATO SCUOLA. "Cenerentola,
ovvero Angelina e la magia del cuore", melodramma giocoso liberamente
ispirato a "La Cenerentola" di Gioachino Rossini. Progetto teatrale
dell'Associazione Baretti; adattamento drammaturgico di Roberta Cortese,
adattamento musicale di Carlo Pavese. Il Laboratorio Ensemble e il coro di voci
bianche del Teatro Regio e del Conservatorio di Torino sono diretti da Carlo
Pavese. Lingotto AUDITORIUM GIOVANNI AGNELLI, VIA NIZZA 280, ORE 20,30, TEL.
011/631.37.21; BIGLIETTI NUMERATI DA 23 A 50 EURO INGRESSI 20 E 13 EURO
(RIDOTTO GIOVANI). WWW.LINGOTTOMUSICA.IT. I CONCERTI DEL LINGOTTO. La Mahler
Chamber Orchestra e lo Swedish Radio Choir diretti da Claudio Abbado propongono
musiche di Mozart. Con la partecipazione del soprano Rachel Harnish, del
contralto Sara Mingardo, del tenore Saimir Pirgu e del basso Christof
Fischesser. Conservatorio PIAZZA BODONI, ORE 21, TEL. 011/53.33.87; BIGLIETTO
21 EURO, RIDOTTO 15 EURO (UNDER 30 E UNITRE 6 EURO). WWW.OFT.IT. "Haydn
contro Festa": concerto dell'Orchestra Filarmonica di Torino diretta da
Filippo Maria Bressan. Con la partecipazione del Duo Pepicelli: Francesco
Pepicelli al violoncello e Angelo Pepicelli al pianoforte. Circolo della Stampa
PALAZZO CERIANA-MAYNERI, CORSO STATI UNITI 27, ORE 21, TEL. 011/53.11.82; INGRESSO
LIBERO. CONCERTANTE. Eduardo Dall'Oglio violoncello, Silvia Bertani pianoforte:
musiche di Beethoven, Chopin, Schumann e Brahms. Pinerolo TEATRO DEL LAVORO,
VIA CHIAPPERO 12, ORE 21, TEL. 0121/79.45.73, INGRESSO 5 EURO. FAHRENHOTE.
WWW.TEATRODELLAVORO.IT. Concerto del Quartetto Mirus, formato da Federica
Vignoni e Massimiliano Canneto ai violini, Giuseppe Russo Rossi alla viola e
Marco Dall'Acqua al violoncello. In programma musiche di Beethoven e
Ciaikovskij. MERCOLEDI' 29 Piccolo Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 15, TEL.
011/88.15.209; INGRESSO 7 EURO RISERVATO SCUOLA. "Cenerentola, ovvero
Angelina e la magia del cuore", melodramma giocoso liberamente ispirato a
"La Cenerentola" di Gioachino Rossini. Progetto teatrale
dell'Associazione Baretti; adattamento drammaturgico di Roberta Cortese,
adattamento musicale di Carlo Pavese. Laboratorio Ensemble e coro di voci
bianche del Teatro Regio e del Conservatorio di Torino diretti da Carlo Pavese.
Teatro Alfieri PIAZZA SOLFERINO, ORE 16, TEL. 011/562.38.00, POSTO NUMERATO 7
EURO, RIDOTTO 6 EURO. I CONCERTI DEL POMERIGGIO. "La tromba è
mobile", emozioni musicali da Schubert a Gershwin. Con Ercole Ceretta,
tromba, e Roberto Cognazzo, pianoforte. Teatro Regio FOYER DEL TORO, PIAZZA
CASTELLO, ORE 17, TEL. 011/88.15.557; INGRESSO LIBERO. LE CONFERENZE DEL REGIO.
"L'Illuminismo di Franz Joseph Haydn", conversazione e ascolti
discografici a cura di Paolo Gallarati in occasione della 200° anniversario
della morte del compositore. Conservatorio PIAZZA BODONI, ORE 17,30, TEL. 011/888.470;
INGRESSO LIBERO. I MERCOLEDI' DEL CONSERVATORIO. "Omaggio a Felix
Mendelssohn-Bartholdy nel bicentenario della nascita", concerto degli
allievi della scuola di musica vocale da camera diretta da Erik Battaglia. Presenta il docente. Lingotto AUDITORIUM GIOVANNI AGNELLI, VIA NIZZA 280, ORE 20,30,
TEL. 011/631.37.21; BIGLIETTI NUMERATI DA 23 A 50 EURO INGRESSI 20 E 13 EURO
(RIDOTTO GIOVANI). WWW.LINGOTTOMUSICA.IT. I CONCERTI DEL LINGOTTO. La Mahler
Chamber Orchestra e lo Swedish Radio Choir diretti da Claudio Abbado propongono
musiche di Mozart. Con la partecipazione del soprano Rachel Harnish, del
contralto Sara Mingardo, del tenore Saimir Pirgu e del basso Christof
Fischesser. Chiesa Santo Sudario VIA PIAVE 14, ORE 21, TEL. 011/53.11.82;
INGRESSO LIBERO. CONCERTANTE. Il violoncellista Dario De Stefano propone
l'esecuzione integrale delle Suites per cello di Johann Sebastian Bach. Primo
concerto. GIOVEDI' 30 Piccolo Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 10,30, TEL.
011/88.15.209; INGRESSO 7 EURO RISERVATO SCUOLA. "Cenerentola, ovvero
Angelina e la magia del cuore", melodramma giocoso liberamente ispirato a
"La Cenerentola" di Gioachino Rossini. Progetto teatrale
dell'Associazione Baretti; adattamento drammaturgico di Roberta Cortese, adattamento
musicale di Carlo Pavese. Laboratorio Ensemble e coro di voci bianche del
Teatro Regio e del Conservatorio di Torino diretti da Carlo Pavese. Auditorium
Rai PIAZZA ROSSARO, ORE 21, TEL. 011/810.46.53; BIGLIETTI DA 15 A 30 EURO;
INGRESSI DA 9 A 20 EURO. BEETHOVEN E SCHUBERT. L'Orchestra Sinfonica Nazionale
della Rai diretta da Alexander Lonquich esegue musiche di Beethoven e Schubert.
Teatro Carignano PIAZZA CARIGNANO. CONCERTO DI PRIMAVERA ORGANIZZATO DALLA
FONDAZIONE UNIVERSITA' POPOLARE DI TORINO.INGRESSO LIBERO FINO AD ESAURIMENTO
POSTI. ORE 21 Nel centenario della morte di Cesare Lombroso, concerto
dell'Ensemble Orchestrale et Choral des Alpes de la Mer diretto da Giuseppe
Dellavalle con la Corale Polifonica Il Castello Città di Rivoli di Gianni
Padovan e il soprano Olivera Mercurio, il tenore Massimo La Guardia e il basso
Carlo Tallone. Chiesa Santo Sudario VIA PIAVE 14, ORE 21, TEL. 011/53.11.82;
INGRESSO LIBERO. CONCERTANTE. Il violoncellista Dario De Stefano propone
l'esecuzione integrale delle Suites per violoncello di Johann Sebastian Bach.
Secondo concerto.
( da "Mattino, Il (Avellino)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
L'Associazione della
«Terza Età - Università Irpina del Tempo Libero» ha organizzato per martedì uno
spettacolo teatrale da titolo «Donne, uomini e maschere», presentato dagli
attori della stessa Università, che si terrà alle ore 20 presso il Centro
Sociale "Samantha della Porta" di Avellino. Lo spettacolo, tratto da
vari testi, si avvale della regia di Salvatore Mazza, noto regista e autore
teatrale della città, non nuovo a varie perfomace teatrali
in città e provincia, docente, tra l'altro,del corso di teatro svolto nel sodalizio
dell'Università di via Olindo Preziosi. A dare i volti ai vari personaggi è una
schiera di abili e collaudati attori, tutti provenienti dalla variegata
comitiva abituata a calcare i numerosi palcoscenici universitari. Lo
spettacolo risulta articolato in varie scene. La trama si snoda su un percorso
suddiviso in uomini, donne e maschere, e cerca di sottolineare dove inizia e
dove finisce la finzione. Il tutto trova un legame comune con un filo rosso,
carico di aforismi ricavati dalla letteratura classica e moderna che va da
Marziale ad Oscar Wilde. Il presidente dell'Associazione, Francesco Di Grezia,
ritiene che queste attività danno slancio all'Università del Tempo libero e
entusiasmo ai partecipanti.
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sarà presentato
domani (ore 16,30, Provincia) il libro di Anna Bisogno, giornalista e
ricercatrice all'Università di Salerno, «La storia in tv. Immagine e memoria
collettiva» (Carocci Editore, prefazione di Roberto Zaccaria, già presidente
della Rai. All'incontro, moderato dal giornalista e docente
alla Scuola di Giornalismo dell'ateneo salernitano Mimmo Liguoro, dopo i saluti
del presidente della Provincia Angelo Villani, interverranno Guido Panico e
Sergio Brancato, rispettivamente docente di Storia contemporanea e di Sociologia dei processi culturali
dell'Università di Salerno, Franco Monteleone, docente di Storia e Critica della Radio e della Televisione
dell'Università Roma Tre e già dirigente Rai, e Roberto Zaccaria (nella foto), docente di Diritto pubblico presso
l'Università degli Studi di Firenze, già presidente della Rai (1998 al
2002), attualmente vice presidente della Commissione Affari Costituzionali
della Camera dei Deputati. Le conclusioni sono affidate all'autrice Anna
Bisogno (nella foto sotto).
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
MARIO FORTUNATO
Elezioni provinciali, medici in prima fila. Nel Collegio 31 Sapri-Buonabitacolo
(11 Comuni, 24mila aventi diritto al voto e 17 mila votanti nella passata
tornata elettorale) si prevedono una ventina di concorrenti per conquistare uno
scranno a Palazzo Sant'Agostino. Tanti i candidati, con il rischio per il
territorio di non avere nessun rappresentante provinciale, come è già accaduto
nelle precedenti elezioni. In molti, pur di trovare un posto nelle varie
coalizioni, cambiano casacca all'ultimo momento, senza alcun timore di rendere
conto agli elettori che credono ancora nella politica degli ideali e della
trasparenza. E nel valzer degli «inciuci» dei palazzi della politica, come è
ormai consuetudine, la parte del leone viene recitata dai medici. Nell'area del
Bussento sono già sei i medici ufficialmente in lizza: a Sapri Franco Aita
(Sdi) e Marco Martorano (Villani); a Sanza Vittorio Esposito (Pd) e Giovanni
Siano (Cirielli); a Vibonati Vincenzo Filizola che dal centrosinistra approda
nell'Mpa e a Santa Marina Franco Carone che dai Verdi passa all'IdV; nella
città della Spigolatrice non si escludono le candidature del direttore del
distretto sanitario, Giuseppe Del Prete che dal Pd confluirebbe nell'Udc e di
Achille Folgieri con la destra storica. Intanto, ieri sera presso l'Hotel
Tirreno di Sapri, ha aperto ufficialmente la campagna elettorale Elio Lo Monte,
docente di diritto penale presso
l'Università degli Studi di Salerno in corsa nella lista di Cirielli. A
Vibonati, oltre a Filizola, sarà in campo il giovane vicesindaco Manuel
Borrelli (da anni nei quadri provinciali di Rifondazione comunista) e Carlo
Faraco, maresciallo dell'esercito in pensione, che correrà con la Dc di
Rotondi; trattative in corso anche per la candidatura dell'ex sindaco
Vincenzo Agostino che potrebbe scegliere una delle liste che appoggia Villani.
Quattro concorrenti anche nel comune di Santa Marina che chiama al voto circa
2000 persone. Oltre a Carone, ha ufficializzato da tempo la candidatura con Mastella
il sindaco Giovanni Fortunato; con il Pri dovrebbe presentarsi Giuseppe
Scarpitta e nel centrosinistra Luciano Di Sia. A Caselle in Pittari si presenta
al giudizio degli elettori l'ex presidente della Comunità montana del Bussento
Romeo Esposito, passato dal Pd alla Dc di Rotondi. Due donne in lizza a Sanza e
a Buonabitacolo: rispettivamente con Teresa Miraglia (Cirielli) e Maria Pia
Spinelli (Villani), quest'ultima ancora da ufficializzare.
( da "Mattino, Il (Benevento)"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
MINO DE BLASIO S.
Marco dei Cavoti. L'Istituto Comprensivo di S. Marco dei Cavoti ha organizzato,
nella sala convegni del palazzo Colarusso, un incontro-dibattito tra esperti e
componenti della comunità civile e istituzionale, nell'ambito del Progetto
della Regione Campania «Scuolambiente». La tematica in oggetto riguardava la
filiera del riciclo. La dinamica dirigente scolastica, la dottoressa Scocca,
che ha dato il giusto imput all'iniziativa, ha coordinato l'incontro, salutando
anche le personalità e il pubblico presenti e mostrando nei fatti di apprezzare
il meritorio lavoro svolto dalle docenti, dagli studenti e dagli esperti
esterni. Da sempre l'istituto comprensivo di S. Marco è aperto e disponibile a
divulgare e risolvere le problematiche territoriali. La professoressa Barone,
referente del progetto insieme alle sue colleghe Garofalo e Rossi, ha
provveduto alla ricerca sulla raccolta differenziata con la collaborazione
degli alunni e ha spiegato nei fatti la validità della raccolta, anche con i
questionari posti ai cittadini. La suddetta docente ha
svolto una relazione biologico-scientifica competente, frutto di un profondo
studio e di grande applicazione. L'assessore provinciale all'ambiente Aceto ha
elogiato il dinamismo della raccolta differenziata di S. Marco, dichiarando di
prenderlo ad esempio per tutta la provincia sannita. La docente universitaria Buondonno della
Facoltà di Architettura dell'Università di Napoli ha sottolineato l'importanza
dell'aggregazione dei comuni per il problema della raccolta differenziata.
L'architetto Iacovella ha parlato dei rifiuti speciali, evidenziando, in
merito, l'esigenza di creare delle isole ecologiche, che oggi ancora
mancano. Il tecnico dell'Asia Romito ha detto che a Benevento, grazie al
cambiamento dell'amministrazione comunale, si è avuta una svolta e l'Asia ha
ripreso a funzionare bene, per cui spera in tempi non lunghi di diffondere la
raccolta differenziata in alte percentuali anche a Benevento: attualmente essa
oscilla intorno al 20%. Ha aggiunto che in una grande città è difficile
diffondere la cultura della raccolta differenziata. Il presidente del consorzio
Bn 3 Francesco Cocca ha sottolineato l'importanza del compostaggio di Molinara,
la cui apertura egli ha voluto in maniera decisa portandolo all'ordine del
giorno in sede di consiglio provinciale. Ha invitato a guardare avanti e ad
accettare il compostaggio anche da parte delle persone scettiche, che pensano
che possa arrecare danni, cosa, a suo dire, non vera. Cocca ha sostenuto che è
davvero inutile prendere ad esempio l'impianto di compostaggio di Montecatini,
dal momento che bisognerebbe additare a modello proprio quello di Molinara, che
funziona benissimo. L'assessore comunale all'ambiente Marino ha spiegato che da
un anno e mezzo a S. Marco è in funzione la raccolta differenziata e si ravvisa
la necessità anche di allargarla alle campagne, considerata la sollecitazione
ad hoc proveniente dai cittadini delle zone rurali. Il sindaco Angela Tremonte,
infine, ha apprezzato la relazione della Barone e ha precisato come con la sua
amministrazione non si siano più visti cassonetti della spazzatura, né
spazzatura per strada.
( da "Stampa, La" del
26-04-2009)
Argomenti: Cultura
MERCOLEDI' 29 Capire
la Turchia Un secolo tra laicismo e Islam L'Accademia delle Scienze organizza
mercoledì 29 alle ore 17,30 al Circolo dei Lettori di via Bogino 9 una
conferenza dedicata alla realtà turca ed al suo legame con l'Europa, dal titolo
«La Turchia tra Europa ed Asia: un secolo tra laicismo ed Islam». La conferenza
mira ad illustrare in maniera ampia e dettagliata la realtà turca attraverso un
breve excursus storico-giuridico incentrato sulle vicissitudini religiose degli
ultimi tempi, in modo da poter comprendere meglio quale siano state le
trasformazioni del tessuto sociale alle quali il popolo turco ha assistito di
recente. In particolare si analizzeranno i punti di contatto e le differenze
che sussistono tra questa realtà ed i due continenti contigui, l'Europa da una
parte e l'Asia dall'altro. A guidare il pubblico in questo viaggio culturale
alla scoperta della Turchia sarà il professor Mario Losano, docente ordinario di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di
Giurisprudenza dell'Università del Piemonte Orientale e docente del Dottorato di Diritto
Pubblico dell'Università degli Studi di Torino. La conferenza si inserisce
all'interno del ciclo di incontri «I Mercoledì dell'Accademia», organizzati
dall'Accademia delle Scienze. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Info 011/562.00.47.
( da "Sestopotere.com"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Presentato il
Festival dell'Economia di Trento 2009 (26/4/2009 20:28) | (Sesto Potere) -
Trento - 26 aprile 2009 -Si rinnova lappuntamento con il
Festival dellEconomia di Trento. Da giovedì 29 maggio a domenica 1 giugno
economisti, giuristi,
imprenditori, manager, politici, sociologi, giornalisti si confronteranno in
pubblico su un tema cardine del nostro futuro: come conciliare identità e
globalizzazione al tempo della crisi. Così Tito Boeri, responsabile scientifico
del Festival dellEconomia: “Quando leconomia mondiale
cresceva a tassi del 5-6 per cento allanno, in molti si sono chiesti se
la globalizzazione avrebbe soffocato le identità nazionali e locali,
sopprimendo tradizioni e violando sistemi di valori locali. Oggi che il mondo
ha cessato di correre
viene da chiedersi se erano preoccupazioni eccessive. Ora abbiamo, in ogni
caso, il problema opposto: quello di governare una crisi globale di fronte al
rafforzamento di identità locali, riaffermate in contrasto con tutto ciò che
sta al loro esterno.” La relazione tra queste due dimensioni è oggi ancora più
stringente, poiché le politiche locali devono fare i conti con una crisi che
viene da molto lontano. “Infatti - prosegue Boeri - la lezione peggiore e più
pericolosa da trarre da questa crisi è che essa sia figlia della
globalizzazione e che quindi per evitarne una nuova occorra rendere le nostre
comunità un po più chiuse.” Insomma a Trento ci
chiederemo se le diverse identità locali possano conciliarsi con una identità
globale che sostenga
la delega di poteri a organismi sovranazionali, di coordinamento fra paesi,
come il G20, nella gestione della crisi. Per riconoscersi in una comunità cè
bisogno di sentirsi trattati con equità allinterno di questa stessa
comunità. E allora quali regole
e istituzioni nazionali e internazionali vanno cambiate per promuovere un senso
di appartenenza a comunità più vaste del borgo in cui si risiede? Ma non basta.
“Un contributo del Festival dellEconomia 2009 - fa presente ancora
Boeri - sarà anche quello
di riflettere sulle cause scatenanti la crisi. Capire perché gli economisti non
lavevano, con rare eccezioni, prevista, perché molti banchieri
hanno potuto fare il bello e il brutto tempo, indisturbati, perché i politici
hanno reagito con tanto ritardo al deteriorarsi delle condizioni macroeconomiche.” Su tutto questo
ci chiariranno le idee economisti di indiscusso prestigio provenienti dalle
migliori università mondiali. A partire da due Premi
Nobel per lEconomia. A Trento il primo sarà George Akerlof che ci spiegherà
quanto spesso decisioni importanti siano ispirate dagli “animal spirits” e come
uno di questi istinti,
un improvviso crollo della fiducia, rappresenti uno dei fattori scatenanti dellattuale
recessione, un fattore con cui i governi senza dubbio devono fare i conti. Il
secondo, James Heckman, ci aiuterà a capire come economia e psicologia siano le
chiavi per comprendere la nostra identità e personalità. E poi. Al Festival dellEconomia
2009 Tyler Cowen, docente di Economia alla George Mason University,
editorialista economico per il New York Times, responsabile di uno tra i più
visitati e autorevoli blog del pianeta, farà il ritratto di chi è il nuovo
Roosevelt, illustrandoci in che cosa consistono i diversi pacchetti fiscali
elaborati dai governi del G20. Alessandra Casella, docente
di Economia alla Columbia University sul versante dellidentità
rifletterà su come sia possibile realizzare sistemi democratici che combinino la capacità
decisionale del sistema maggioritario con misure di protezione delle minoranze.
Alberto Alesina, docente di Economia allHarvard
University, partendo dalla constatazione che esistono paesi composti da 11 mila
persone e nazioni come
la Cina, con più di un miliardo e 300 milioni di abitanti, farà riflettere
sulla dimensione ottimale delle nazioni dal punto di vista economico. E quanto
riesce l'economia a spiegare di queste tendenze. Roland Benabou, docente di Economia e affari pubblici alla Princeton
University si addentrerà nei meccanismi di scelta collettivi che possono
spiegare le bolle speculative e il crollo dei mercati borsistici. Anne Krueger,
docente di Economia internazionale alla Johns Hopkins
School of Advanced International Studies a Washington, forte delle sue
prestigiose esperienze ai vertici del Fondo monetario internazionale descriverà
come sarà il mondo dopo la crisi. Luigi Zingales, docente
di Economia allUniversità di Chicago, delineerà quali
debbano essere le
nuove regole per il futuro dei mercati finanziari, mentre Edward L. Glaeser, docente di Economia allHarvard University,
metterà in evidenza come le nostre conoscenze riflettono l'influenza dei nostri
vicini, e come quellinfluenza spesso ci induce in errore, primo fra tutti la credenza
sui pericoli di diversi gruppi etnici. A questi, che sono solo alcuni tra
protagonisti delledizione 2009 del Festival, si aggiungono
grandi personalità del dibattito pubblico e culturale italiano: tra gli altri,
Giuseppe De Rita, Gian
Arturo Ferrari, Lucio Caracciolo, Carlo Petrini, Giuliano Amato, Giampaolo
Fabris, Innocenzo Cipolletta, Luca Cordero di Montezemolo, Fabrizio Galimberti,
Alessandro Barbero, Diego Della Valle, Federico Rampini, Francesco Giavazzi,
Tommaso Padoa-Schioppa, Enrico Letta. Confermati i tradizionali format del
Festival dellEconomia: Parole chiave, Alla frontiera,
Visioni, Focus, Dialoghi, Intersezioni, Testimoni del Tempo, gli incontri de
“Il Sole 24 Ore”. Un nuovo appuntamento sarà quello dei Tribunali della crisi, dove ogni
giorno alle 12.00 sarà celebrato un processo - non tanto in termini di persone,
ma di istituzioni e regole - alla finanza, alleconomia e alla
politica. La presentazione di saggi attinenti al tema di questanno è
curata da Tonia
Mastrobuoni giornalista economica de “Il Riformista”.
( da "Sicilia, La"
del 26-04-2009)
Argomenti: Cultura
Seminario Un
convegno di studi su Luigi Sturzo È stata la sala Chiaramontana del seminario
arcivescovile di Agrigento ad ospitare un'iniziativa realizzata nell'ambito del
programma dell'Università degli studi di Palermo per la promozione delle
attività culturali e sociali degli studenti insieme al centro internazionale
Studi Luigi Sturzo. Il Convegno ha discusso sull'impegno delle coscienze per
moralizzare la società moderna. Un evento importante in ricordo del 50°
anniversario dalla morte del sacerdote calatino don Luigi Sturzo, avvenuta l'8
agosto 1959. L'incontro ha visto la relazione di Giovanni Palladino, presidente
nazionale del Centro Internazionale Studi Luigi Sturzo e figlio dell'esecutore
testamentario di don Luigi Sturzo ed Eugenio Guccione, docente di storia delle dottrine politiche alla facoltà di scienze
politiche dell'Università di Palermo. «Con questa iniziativa - ha detto
Palladino - abbiamo voluto promuovere una nuova riflessione sull'attività di
Sturzo, sul suo pensiero politico e sociale, sulla sua diretta partecipazione
alla vita pubblica in momenti cruciali della storia italiana, sulla sua
presenza e la sua voce nel campo della cultura politica europea." Molto è
stato scritto su Luigi Sturzo, ma ancora oggi, a cinqu' anni dalla sua morte,
non si riesce ad uscire dal pantano della cattiva politica, della cattiva
economia e della cattiva società. Dall'incontro è emerso che ci sia la
necessità di riprendere più che mai le battaglie di Sturzo per una società
libera, basata sul primato della persona umana, sul senso del dovere e del
comportamento responsabile dell'uomo che agisce secondo una coscienza educata
perché possa discernere con sicurezza e convinzione il bene dal male, il
diritto dal dovere. V. A.