CENACOLO  DEI  COGITANTI

PRIMA PAGINA

TUTTI I DOSSIER

CRONOLOGICA

 

Report "Cultura"  26-28  maggio 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Cuneo: nuovo asilo di Cuneo 2. Alla ricerca di un accordo... ( da "Targatocn.it" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alla ricerca di un accordo... Lavori pubblici che provocano ingorghi, il progetto di un asilo che tarda a diventare realtà ed una bolletta che viene poco incontro alle famiglie. Sono alcuni degli argomenti trattati ieri sera dal Consiglio comunale di Cuneo in una seduta insolitamente breve, conclusasi dopo ?

Sperimentazione, proroga in arrivo ( da "Corriere delle Alpi" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: esperti istituita dalla giunta regionale per valutare gli esiti delle sperimentazioni gestionali miste pubblico-privato nella sanità veneta non avrà concluso il suo lavoro. Peraltro, essendo molto vicina la scadenza della sperimentazione, mi sembra oggettivamente difficile che la commissione possa chiudere un lavoro che si presenta assai complesso in un lasso di tempo così breve.

Da settembre Ingegneria parla cinese ( da "Provincia Pavese, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con questo corso e con quello in collaborazione con le università di Barcellona, Girona e Strathclyde». Gli studenti di Shanghai, quattro ragazze e cinque ragazzi, sono stati selezionati da una commissione composta da tre docenti dell'università di Pavia, Angelo Bugatti che è anche il presidente del corso, Epifanio Virga e Carlo Berizzi, da tre docenti della Tongji University (

Il professor Gregori preside dell'Università Politecnica ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gregori è docente di «Marketing» e fino alla settimana scorsa, vice preside della Facoltà di Economia e direttore del corso «Economia, mercati e gestione d'impresa», alla sede della Politecnica, in via Mare a Porto d'Ascoli. Subentra al professor Enzo Pesciarelli.

di PASQUALE BERGAMASCHI INCONTRERANNO, nuovamente, il sindaco Gaspari. Questa... ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 5 % delle quote della società pubblico privata) con striscioni e cori, il gruppo di dipendenti della Multiservizi, con gli esponenti della Cgil (Alessandro Pompei), della Uil (Silvio Armillei e Nunzio Marchionno, rappresentante aziendale) e dell'Ugl (Giuseppe Marucci), ha incontrato il sindaco Gaspari.

La scuola che non invecchia ( da "Provincia Pavese, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: insieme a docenti e corsisti, la fine dell'anno accademico 2008-2009, e si daranno appuntamento a ottobre. La Cavallerizza quasi non bastava per ospitarli tutti. «Noi siamo l'associazione che ha tempo per te - dice scherzando Luisa Rossi Rivolta, presidente da 15 anni dell'Unitre, che si trova in via San Giacomo - Quest'anno abbiamo organizzato 117 corsi,

Il progetto: un a Porta Maggiore ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: progetto pubblico-privato posto in essere tra Comune e attività commerciali coordinate tra di loro. Poiché, però, già in passato questi progetti erano stati indirizzati al centro storico, questa volta la Confcommercio, di concerto con il Comune, ha pensato di predisporne uno specifico per le attività di Porta Maggiore e cioè per la realizzazione di un Centro Commerciale Naturale nell'

Sindacati, i candidati a confronto su lavoro e precariato: le proposte ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è invece in programma in piazza del Papa un altro incontro pubblico dedicato in maniera specifica all'università al quale parteciperanno docenti, non docenti, ricercatori e studenti, insieme a Gramillano, al presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca, al segretario del Pd anconetano Giovanni Ranci e al professore, candidato nelle liste del Pd, Massimo Papa.

L' della musica jazz ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un peccato perchè questa università' sarebbe una grande opportunità di occupazione per docenti marchigiani. Il progetto, che non andrebbe a collocarsi in modo alternativo ai conservatori, si configura come un luogo didattico dove tutti i livelli l'insegnamento musicale, lo studio, la ricerca, la sperimentazione, insieme alla produzione di eventi,

"voglio portare alla venaria madonna, mccartney e gli u2" - clara caroli ( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Formula pubblico-privato per finanziare i cartelloni "D´ora in poi ogni evento dovrà ripagarsi da solo" Del Noce: "La Reggia sia una Woodstock barocca" E l´estate si riempie di suoni con il Real Festival "Voglio portare alla Venaria Madonna, McCartney e gli U2" CLARA CAROLI (segue dalla prima di cronaca) Una Woodstock barocca nei giardini juvarriani,

gli ammortizzatori presente e futuro ( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Interviene Michele Tiraboschi, ordinario di diritto del lavoro all´università di Bologna. Dopo la relazione di Tiraboschi, ci sarà una tavola rotonda con Migliorini, Degli Innocenti, Cortese, Albert, Giglio e lo stesso docente bolognese. Modera Paolo Griseri.

supplenti interni e ricercatori a termine l'università dà una sforbiciata ai costi ( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti dell´Ateneo copriranno gratis i due terzi dei buchi Supplenti interni e ricercatori a termine l´Università dà una sforbiciata ai costi Aggiornata la lista dei contratti con gli esterni da 7.400 posizioni si è arrivati a 3.200 Riduzione dei fondi destinati alle supplenze, istituzione della figura del ricercatore a termine e riordino degli elenchi dei contratti a tempo determinato

Porto, il sindaco preferisceuna squadra di consulenti ( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è docente all'Università di Genova. Alle ultime elezioni amministrative si è schierato con Marta Vincenzi, diventando consulente per il porto del vicesindaco Paolo Pissarello. È nel direttivo del Cieli, il Centro italiano di eccellenza nella logistica integrata 26/05/2009 fabio capocaccia l'ex segretario 26/05/2009 A lungo dirigente all'

beni culturali, servono sinergie tra pubblico e privato ( da "Tirreno, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: servono sinergie tra pubblico e privato Confronto tra il professor Settis e il banchiere Mussari alla Scuola Normale Iniziativa promossa dalla Fondazione del consiglio regionale PISA. Tema arduo quello dei beni culturali - della loro gestione, della loro valorizzazione - al tempo della crisi globale.

Recco, ordinanza contro l'emergenza topi:interventi entro 2 mesi, multe di 150 euro L'addio della Chiesa chiavaresea monsignor Roberto Cavallero ( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: impegno a fianco di padre Raimondo Spiazzi, domenicano, scrittore e saggista, teologo e docente della Pontificia Università Lateranense. Don Cavallero trascorse a Roma cinque anni, dal 1955 al 1960, occupandosi in particolare dei rapporti pastorali con le Chiese d'oriente. Nel 1960 fu richiamato a Chiavari dal vescovo Marchesani.

alberto l'abate a palazzo dei vescovi ( da "Tirreno, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente universitario, ha la cattedra di sociologia dei conflitti e ricerca per la pace ed è promotore del corso di laurea in "Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti" dell'Università di Firenze. All'impegno accademico affianca l'attività di ricerca e di formazione nel Movimento Nonviolento e nelle Peace Research oltre a quella di portavoce dei Berretti Bianchi

La riforma dell'Università agita i docenti del Bo ( da "Corriere del Veneto" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università agita i docenti del Bo PADOVA Domande, dubbi e molte preoccupazioni. Oltre cento tra docenti e ricercatori del Bo hanno affollato ieri pomeriggio l'Aula delle Edicole di Palazzo del Capitanio per ascoltare l'intervento del senatore Giuseppe Valditara, ex responsabile dell'Istruzione di Alleanza Nazionale e attuale firmatario di uno dei tre disegni di legge in tema di riforma

Un incentivo al rientro dei cervelli ( da "Sole 24 Ore, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Donne & ricerca. Assegnate le borse di studio L'Oréal-Unesco Un incentivo al rientro dei cervelli Rita Fatiguso MILANO Cristina Ronchi non c'è, in questi giorni diventerà mamma. Valeria Righi, invece, c'è ma non sta nella pelle per la gioia: adesso potrà finalmente tornare nella sua Modena e dire ciao («Senza rimpianti»,

Mosca e il canto delle sirene d'Asia ( da "Sole 24 Ore, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Come sottolinea Marie Jégo sul quotidiano parigino Le Monde, che cita una ricerca pubblicata a Mosca da tre analisti: Sergei Guriev, Maxime Trudoliubov e Aleh Tsyvinski. A differenza degli anni 90, oggi il 60% dei russi volta le spalle al modello capitalistico e, ancor più significativo, il 71% non si sente nemmeno europeo.

Einstein, il segreto del genio solchi anomali nel cervello ( da "Corriere della Sera" del 26-05-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Corriere della Sera sezione: Cronache data: 26/05/2009 - pag: 22 Scienza Ricerca della paleontologa Falk dell'università della Florida Einstein, il segreto del genio solchi anomali nel cervello Ha una forma diversa la parte associata ai numeri MILANO La genialità di Albert Einstein forse ha lasciato traccia nel suo cervello.

Asse banche-enti locali per Zunino ( da "Corriere della Sera" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privata con le banche creditrici, ma anche bipartisan. È invece da escludere un interesse da parte della Provincia dove Filippo Penati è in campagna elettorale per tentare il rinnovo del mandato. L'ipotesi di un ingresso di Sesto, in forma puramente simbolica cioè con una quota decimale, sarebbe stata pensata già ai tempi della prima proposta della Limitless,

"il multiplex? esempio di come non va gestito il territorio" - massimo vanni ( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: non nasce certo dai bisogni della popolazione" "Cambiamo il modello delle spa pubblico-private e chiudiamo subito Firenze Parcheggi" MASSIMO VANNI (segue dalla prima di cronaca) De Zordo, trasformare il Multiplex per farci cosa?«Un polo culturale. Propongo di farci una cineteca, il Centro delle culture, spazi aggregativi per giovani artisti.

Sulla modernità Salvati e Cioli ( da "Corriere della Sera" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 11 FONDAZIONE BASSO Sulla modernità Salvati e Cioli Il dodicesimo incontro del seminario sulla modernità promosso dalla Fondazione Basso, oggi alle 17, in via della Dogana Vecchia 5, sarà una lezione a due voci: «I modernismi del Novecento», con Mariuccia Salvati, docente di Storia contemporanea all'Università di Bologna, e Monica Cioli docente presso l'Università di Trento.

per l'ateneo spareggio dionigi-cantelli - ilaria venturi ( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente, promette posti. «Posso garantire discontinuità con il passato, finanziamenti internazionali e nazionali, e punto all´avanzamento e reclutamento dei giovani sulla base del merito e non delle clientele o parentele», dice. Davanti ai fotografi, Cantelli, Dionigi e Braga si stringono la mano.

pubblico e privato insieme per la cultura - francesco loi ( da "Tirreno, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: della ricerca e della cultura in genere suscita allarme e preoccupazione», così ha dato fuoco alle polveri la presidente della Fondazione del consiglio regionale, Fabiana Angiolini. «Dobbiamo metterci in ginocchio aspettando sinergie tra pubblico e privato», ha detto Riccardo Nencini, presidente del consiglio regionale toscano.

Primari in pensione a 70 annii sindacati medici dicono no ( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: evitare la fuga dei cervelli». E, una volta presentato, i voti a favore non sono così certi. Il Pd è nettamente contrario e dal Pdl, ieri, anche il capogruppo Gabriele Saldo e il vicepresidente della commissione salute, Matteo Rosso hanno mostrato il pollice verso: «Un provvedimento del genere non ci sembra essere prioritario per un vero rilancio del sistema sanitario regionale ligure,

Corso di laurea serale fa concorrenza a Lingue ( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Genova-facoltà di Lingue. «Questi professori - spiega Malatesta - lavoreranno per noi con contratti a progetto, come già avviene a Milano dove abbiamo ottimi rapporti con l'Università». «Nessuno dei docenti di Lingue però - avverte il preside Poli - ha ancora ricevuto l'autorizzazione ad insegnare in quel corso»

"Minoranza virtuosa": diffidate gente, diffidate ( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: capace di fare un film non meno esilarante di "Vogliamo i colonnelli" e intitolato questa volta "Vogliamo i Dipietrelli!". Dino Cofrancesco è docente di Storia del pensiero politico all'Università di Genova. 26/05/2009 Berlusconi & C. non sono l'espressione di un Paese normale, ma lo sono i giudici che fanno politica? 26/05/2009

Solchi anomali nel cervello di Einstein ( da "Corriere.it" del 26-05-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Scienza Ricerca della paleontologa Falk dell'università della Florida Einstein: solchi anomali nel cervello Ultima ipotesi sul «segreto» del genio: una forma diversa dell'encefalo nella parte associata ai numeri MILANO La genialità di Albert Einstein forse ha lascia­to traccia nel suo cervello.

Le meraviglie del cemento Romano ( da "superEva notizie" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: inviato di Discovery News Marie Jackson docente del Dipartimento di Storia della Università della Northern Arizona. La Jackson è stata coautrice della ricerca insieme al prof. Barry Scheetz, docente di Ingegneria Civile e Nucleare nella Pennsylvania State University, e al vulcanologo Fabrizio Marra, docente dell'Istituto Nazionale Italiano di Geofisica e Vulcanologia.

Carcare: Rodary Day, festa incontri e intitolazione scuola ( da "Savona news" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sono previsti fra gli altri i contributi di Pino Boero, docente dell?Università di Genova, uno dei massimi esperti della letteratura per l?infanzia e della poetica rodariana, e di Mariangela Lammardo, insegnante e ricercatrice, sul tema del nonsense. L?intera giornata è svolta in collaborazione con il Comune di Carcare.

Un libro sulla società dell'informazione per i terremotati d'Abruzzo ( da "PrimaDaNoi.it" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Chieti-Pescara e presidente onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche, docente e autore di numerosi libri adottati anche da università straniere, ha deciso di devolvere interamente i compensi derivanti dalle vendite del suo ultimo libro, per finanziare la realizzazione di un?

Medaglia di bronzo per Addesi a Manchester ( da "PrimaDaNoi.it" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università ?d?Annunzio? in collaborazione con il Coni di Chieti e il Comitato ?Tappa Chieti-Blockhouse? del Giro d?Italia. In mattinata sono previsti seminari tematici con l?intervento dei docenti dell?ateneo mentre questo è il programma pomeridiano: alle 15 saluti istituzionali con introduzione di Carmine Di Ilio,

Bordighera: al via corso dedicato all'Archeologia Subacquea ( da "Sanremo news" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: uno dei principali a livello nazionale, saranno tenute da docenti provenienti da Università italiane (Pisa, Sassari, Viterbo), da funzionari delle Soprintendenze per i Beni Archeologici (Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sardegna) e da specialisti dei principali Centri di Ricerca italiani. Al corso, coordinato dalla dott.

Egitto: un altro giovane scrittore in ca ( da "superEva notizie" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: All Università di Al-Azhar, ai suoi docenti, ai suoi studiosi islamici, che sono così duri contro chiunque la pensi in modo libero, lontano dai loro pensieri metafisici e dalle loro superstizioni, dico: finirete tra gli scarti della storia e quando sarà il momento non ci sarà nessuno a piangere per voi.

Endometriosi esterna e adenomiosi, dolore pelvico cronico e infertilità ( da "SaluteEuropa.it" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ostetrica e di Fisiopatologia della Riproduzione Umana Università degli Studi di Cagliari, Mauro Busacca, docente di Clinica Ostetrico Ginecologica Università degli Studi di Milano, Antonio Lanzone, direttore dell'Unità operativa di Ginecologia Disfunzionale del Policlinico Gemelli, Riccardo Marana, direttore dell'Unità operativa di Ginecologia oncologica del Policlinico Gemelli di Roma.

Arriva la generazione dei "nativi digitali" ( da "Stampaweb, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le caratteristiche di questi bambini è Tonino Cantelmi, docente di psichiatria dell?Università Gregoriana di Roma e presidente dell?Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici. «Abbiamo esaminato un vasto campione di bimbi, nati a partire dal 2002. Concentrandoci sulle caratteristiche dei nativi digitali, figli della “

Cultura e Spettacoli: Gioacchino Rossini Un genio amante del Bel Canto ( da "Sannio Online, Il" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Canto al conservatorio di Trapani) ha ricordato l?importanza che Rossini attribuiva al canto. Un Rossini, che si lamentava di una decadenza del canto, deplorando come alcuni interpreti esprimessero tendenza al vibrato, a spingere in avanti le labbra con un tremolio, che provocava un ronzio che offendeva l?

L'automa è d'argento ( da "Sicilia, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Giovanni Muscato (Diees), docente di robotica e rappresentante dell'Italia presso l'associazione Eurobot, che ha supervisionato dall'esterno le attività ed ha assistito alle gare come primo tifoso, la soddisfazione di vedere finalmente una squadra dell'Ateneo catanese raggiungere le vette della classifica, è stata enorme.

Turrisi e Calabrese nell'Udc ( da "Sicilia, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: coinvolgendo docenti, ricercatori e centri di ricerca italiani; struttura che può riproporre l'Italia al centro del Mediterraneo, avendo riscosso consensi e interesse in diversi paesi come Egitto. Libia, Tunisia, all'utilizzo di impianti che avranno potenze di gran lunga superiori a quella di Siracusa».

Danneggiati compattatoriindagini dei Cc a Marineo ( da "Sicilia, La" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università. Lo scopo dell'Ateneo è quello di potenziare l'attività di ricerca, affiancando ai docenti, nel loro compito istituzionale di ricerca, nuovi e giovani «cervelli» preparati e liberi da attività didattiche. L'istituzione di questa nuova figura rappresenta una possibilità di lavoro per i giovani laureati specializzati e l'

SAN CARLO: CONCLUSO IL SIMPOSIO DI CHIRURGIA D'URGENZA ( da "Basilicanet.it" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: significativa di numerosi docenti universitari. In tal modo lâ??esperienza delle scuole chirurgiche più¹ prestigiose del nostro Paese si sono integrate con i contributi di eccellenza dei chirurghi lucani. Ma vediamo più¹ approfonditamente i tre temi discussi. Il trauma è¨ la prima causa di morte e di invalidità permanente sotto i 40 anni nei paesi del mondo occidentale ed in Italia.

PassoParola, il festival del cammino lungo la via Francigena ( da "Sestopotere.com" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: coinvolgerà scrittori, pensatori e docenti, italiani e stranieri, impegnati per l?occasione, non solo in lezioni e conferenze, ma anche in “passeggiate filosofiche” ed escursioni laboratoriali. Tra gli ospiti, Michael Jakob (Università di Grenoble e Ginevra) e Alain Montandon (Università di Clermont-Ferrand).

Casa: le strategie per Parma ( da "Sestopotere.com" del 26-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblici e soggetti privati insieme per incrementare il mercato della locazione di appartamenti a canoni di affitto accessibili da destinare a soggetti con redditi medio-bassi; ?X un programma di gestione finalizzato alla locazione e al riscatto in proprietà degli immobili già costruiti ma invenduti da riconvertire secondo logiche di tipo sociale per ridurre il fabbisogno abitativo

Grande successo annunciato per EBA Forum 2009 ( da "Data Manager" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In particolare, Enrico Marchetto, Docente di Sociologia dei Consumi IULM di Milano e Ricercatore Istituto di Ricerca SWG s.r.l. presenterà il progetto “Diario aperto”, un?indagine sui social network volta ad analizzare il rapporto tra socialità su Internet e consumo.

Le commissioni della maturità ( da "Stampa, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alassio), Giovanna Manfredi (Geografia turistica, docente a riposo), Giovanni Tassistro (Tecniche di comunicazione e relazione, Ist. Mag. Della Rovere, Savona) Agrario Aicardi (Albenga) 5ª Agro. Presidente: Gloria Bardi (Liceo Class. Chiabrera, Savona). Commissione: Giovanni Perato (Tecniche di prod.

I ragazzi del liceo Martinetti si aggiudicano il primo posto ( da "Stampa, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: realizzati da oltre 4 mila studenti di tutta Italia (30% al Nord, 34% al Centro, 36% al Sud) una giuria composta da docenti delle discipline inerenti Beni culturali, Comunicazione ed Economia dell'Arte della Iulm e dagli esperti del settore scuola del Fai, ha selezionato i tre migliori lavori che sono stati premiati con macchine fotografiche digitali e stampanti.

Scambi di informazioni su Facebook ( da "Stampa, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I confronti fra studenti partiranno oggi su Facebook a caccia di informazioni sui docenti. Le domande più frequenti riguardano la «severità», ma anche gli argomenti preferiti dai professori e così via. Liceo scientifico «N. S. delle Grazie», Nizza Presidente Franco Secondo, ist. Artom, Asti. Indirizzo biologico, ambiente «Aretusa».

università di pisa, niente aumento delle tasse ( da "Tirreno, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: da un docente e tre rappresentanti degli studenti. Dopo l'occupazione del rettorato lunedì, gli studenti ieri hanno nuovamente presidiato il palazzo in concomitanza con il consiglio d'amministrazione che si è protratto fino al primo pomeriggio. In gioco, decisioni importanti sulla questione delle tasse e sulle stabilizzazioni di novantuno precari.

l'economia vola all'airone con un premio per gli studenti ( da "Tirreno, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A presentare il libro (e a premiare il vincitore del Premio Rothbard) saranno il professor Carlo Lottieri, fondatore di Ibl e docente di Filosofia del Diritto alla Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Siena, e Alberto Mingardi, a soli 28 anni già direttore generale di Ibl.

i soldi dei pensionamenti? io farei così... - gaia rau ( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Partiamo da una situazione di scarsità di docenti». Secondo Alberto Del Bimbo «le risorse ricavate dal turnover non sono le sole su cui potrà contare l´università del futuro: la vera scommessa si giocherà sulle misure premiali previste dalla legge e dunque sulla qualità di ciò che realizzeremo in termini di didattica e ricerca.

a lezione all'assistenza tra cultura e spiritualità ( da "Tirreno, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che ha messo a disposizione i locali per gli incontri didattici e tutti i docenti intervenuti che hanno dimostrato grande capacità nel coinvolgere i partecipanti». Nei vari incontri infatti si sono succeduti: la professoressa Rolande Maillet, che con la sua arguzia ha intrattenuto i presenti su alcuni famosi autori di romanzi francesi;

giari confermato alla presidenza del polo di navacchio ( da "Tirreno, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di microelettronica, attivo nella promozione di nuove imprese all'interno del Polo, al quale è stata assegnata la carica di vicepresidente; il Prof. Andrea Bonaccorsi anch'esso docente universitario ed esperto di economia con particolare riferimento ai processi di sviluppo caratterizzati dall'innovazione;

accordo tra braga e dionigi il latinista favorito al ballottaggio - ilaria venturi ( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sul tavolo anche la lettera di Giorgio Cantelli Forti, spedita alla mattina presto ai docenti, rivolta esplicitamente a catturare i voti di Braga. «Gli elementi più significativi dei nostri programmi sono in larga misura coincidenti», scrive il docente di Farmacia citando tre punti: «Discontinuità, merito, forte sostegno alla ricerca e alla didattica».

"il patto offende gli elettori ma l'esito non è scontato" ( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Con una lettera spedita ieri mattina ai docenti Giorgio Cantelli Forti, sfidante di Dionigi al ballottaggio (740 voti conquistati), aveva puntato su «discontinuità, merito, forte sostegno alla ricerca e alla didattica» e sui giovani. Per fare presa sull´elettorato di Dario Braga, «scippando» le sue parole d´ordine, giocando la carta della candidatura di rottura,

la dura vita del pendolare che fatica fra treni e libri - simone mosca ( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma piuttosto su quelle dei docenti». Gli orari sensibili sono ovviamente il primo mattino e il tardo pomeriggio, i momenti in cui si concentrano gli spostamenti. Poi c´è il problema della socialità perché «nelle Università non sono sufficienti gli spazi in cui hanno la possibilità di inserirsi, la città per loro quasi non esiste».

La sfida di Bossi ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oggi alle 11 sarà davanti all'Università di Reggio (ex Caserma Zucchi di via Allegri) insieme al candidato in consiglio comunale per il Pdl Renato Forenza (componente per dieci anni del Cda dell'Università, dal 1997 al 2007), per incontrare studenti, docenti e personale sul tema: Quale futuro per la sede di Reggio?

confine egitto-gaza, ciak per la soap opera ( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ciak per la soap opera RAFAH (EGITTO) - Non solo militari: a Rafah, città di frontiera tra Egitto e Striscia di Gaza, è stato allestito un set. Si girano i 30 episodi della soap opera La seconda porta con la diva dello schermo egiziano Nabila Ebeid. Laila, docente all´università vede scomparire il figlio in vacanza a Gaza e comincia a cercarlo.

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: minimo di una cinquantina di docenti». E' VISIBILMENTE soddisfatto il rettore dell'università di Modena e Reggio Emilia Aldo Tomasi: il suo Ateneo è il primo in Italia ad aver adeguato tutta l'offerta formativa al decreto ministeriale del 2004 che, fra le altre cose, ha imposto alle facoltà di rivedere il rapporto numerico tra docenti e studenti e di inserire dei test di ingresso all'

D'Aiuto: ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privata Simest ha cominciato ad operare all'inizio della sua attività, nel 1991. Negli anni alcuni di questi paesi come Romania e Bulgaria sono entrati nell'Ue e, quindi, sono usciti dal campo di azione di Simest. I Balcani, però, rappresentano sempre uno scenario di grande interesse per le aziende italiane che possono diffondere con successo la loro tecnologia e il loro

Biggeri lascia, in pole Vittadini ( da "Sole 24 Ore, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 55 anni docente di statistica all'Università La Sapienza. Ma tra i papabili potrebbero rientrare anche outsider come l'economista Fiorella Kostoris, già presidente dell'Isae o Andrea Bollino, 54 anni, economista e attuale presidente del Gestore del sistema elettrico, o, infine, l'attuale capo delle statistiche dell'Ocse,>

Aziende reatine Un accordo con la Polonia ( da "Tempo, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Partenariato Pubblico Privato in Polonia» il presidente della Federlazio Maurizio Flammini e il Presidente della KPP Polonia (Confederazione Industriali della Polonia) Andrzej Malinowsky hanno firmato un accordo di collaborazione. Tale accordo, oltre a stabilire le linee di una collaborazione stabile tra le due associazioni,

Strada a mare, blocco prima del via ( da "Secolo XIX, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privata che si occupa della riqualificazione e del riassetto delle aree di Cornigliano. Nel giro di pochi giorni, Sviluppo Genova si attendeva di firmare il contratto. «Ma il contratto - dice ora l'amministratore delegato di Sviluppo Genova, Pier Giulio Porazza - non è stato ancora firmato perché il soggetto aggiudicatario della gara non ha prodotto tutti i documenti necessari»

I ragazzi savonesi cercano "l'aiutino" ( da "Secolo XIX, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docenti ed operatori del consultorio hanno rimarcato più volte come sia l'ascolto l'arma indispensabile e principale per affrontare e capire i problemi dei giovani. «Per farli crescere ascoltateli sempre», è stata la frase pronunciata da Donatella Porro, vice presidente dell'istituto Migliorini, che ha seguito dall'inizio il percorso multidisciplinare portato avanti con la collaborazione

Contabili, tirocinio dal giudice ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente quali tutori e con funzione di riferimento didattico- organizzativo; il percorso e le modalità di svolgimento del tirocinio, con l'indicazione dei tempi di presenza presso l'ufficio giudiziario. «Si tratta - spiega il presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Scutellari del primo accordo del genere in Italia e che ha una forte valenza sia per i giovani dottori commercialisti

Ultimissime in vetrina ( da "Corriere della Sera" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo una ricerca pubblicata da Jones LaSalle Spa, fra il 2007 e il 2008, l'Italia si è confermata leader negli investimenti in negozi, superando anche gli Stati Uniti: 16.6 per cento contro il 14.2%», osserva l'avvocato Alessandro Barzaghi che con lo studio milanese Cocuzza e Associati sta seguendo l'approdo in città del primo store di Abercrombie &

Per il terzo anno di Box, 25 giovani artisti creeranno un percorso inedito ( da "Opinione, L'" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alfonso Amendola (docente presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno). In ciascuna delle giornate docenti di storia dell'arte, antropologia e video arte discuteranno con il pubblico sui progetti che vedranno impegnati gli artisti di BOX nella fase finale del festival.

Gli spericolati signori dei neuroni ( da "Stampaweb, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: stato sperimentato su alcuni topolini e le ricerche pubblicate sulle riviste «Science» e «Nature» da due team Usa, uno dei quali guidato da uno scienziato italiano. I neuroscienziati hanno dimostrato che i fotoni, diretti in modo selettivo, permettono di modulare il flusso di informazioni, mentre altri, inviati su altri neuroni, consentono di condizionare comportamenti specifici.

Abbiamo fame. Anche di Ogm ( da "Tempi" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha fatto parte di innumerevoli centri di ricerca pubblici e privati, ed è anche membro del comitato scientifico del Grand Challenges in Global Health, iniziativa della Bill and Melinda Gates Foundation. Professoressa Wambugu, nell'Instrumentum laboris per la seconda Assemblea speciale continentale del Sinodo dei vescovi è scritto che le biotecnologie vegetali «

Una penna tra editore e scrittore ( da "Avvenire" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: redattori editoriali grazie al computer osserva Edoardo Barbieri, docente di bibliografia e biblioteconomia all'Università Cattolica di Milano, responsabile del master specialistico in Professione editoria . Infatti elaboriamo testi che poi correggiamo» . In realtà il redattore che lavora per le case editrici ha competenze specifiche.

Università di Bologna, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali Ravenna: III appuntamento de Gli incontri di Palazzo Corradini ( da "Sestopotere.com" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ", promosso da Alma Mater Studiorum Università di Bologna Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali e da Fondazione Flaminia. Il prof. Francesco Remotti, docente di Antropologia culturale presso l'Università degli Studi di Torino, terrà una conferenza dal titolo "Contro natura o secondo natura?

Università, il raddoppia ( da "Sicilia, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università si occupa di mettere a disposizione di studenti e personale docente e tecnico-amministrativo i mezzi a due ruote, a installare una nuova postazione nell'atrio di Giurisprudenza. Da ieri anche nella facoltà di via Maqueda sarà possibile affittare una bicicletta o consegnare quella già noleggiata in viale delle Scienze.

Giochi della Chimica, 4 sicilianisognano la finale mondiale ( da "Sicilia, La" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti dell'Università di Catania, la dottoressa Pina Ferraro, presidente Associazione Thamaia, e l'avvocato Maddalena Di Girolamo. palazzo centrale VII Programma Quadro Ue incontro sulla ricerca Oggi, dalle 9,30 alle 17, nell'aula magna del Palazzo centrale, si terrà una Giornata informativa intitolata "Presentare una proposta di successo nell'

Provincia: ( da "Sannio Online, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il tutto tramite il partenariato pubblico/privato. Si è cercato sempre di non disattendere le attese della popolazione, nel rispetto della democrazia. Questo ? conclude Raffaele Giardiello - è solo una parte dell?attività svolta, ma sono certo che la cittadinanza è ben consapevole che si è operato anche nel rispetto delle professionalità?

Cultura e Spettacoli: La comunicazione e le nuove forme di linguaggi ( da "Sannio Online, Il" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: affiancati dai docenti-tutor designati dai Dirigenti. Ha introdotto la manifestazione Daniele Mazulla, Coordinatore del Centro di Cultura dell?Università Cattolica di Benevento, hanno relazionato Alessandra Carenzio dell?Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Carla De Toma, coordinatrice didattica responsabile e referente del Centro di Cultura per la ?

Calcio, ascoltare le radiocronache in auto è "pericoloso" ( da "Reuters Italia" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: quanto emerge da una ricerca pubblicata oggi dall'Università britannica di Leicester, secondo cui i gol, i rigori, le espulsioni possono provocare una mancanza di concentrazione nei tifosi e farli guidare peggio. Si stima che due milioni di automobilisti abbiano avuto un incidente o quasi mentre ascoltavano sport alla radio.

Premio San Marino, seconda edizione ( da "Sestopotere.com" del 27-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Mattei - scultore e docente, autore di opere come la Porta Santa della Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma e del “Corpo dell?Uomo della Sindone” collocato al Museo della Sindone di Torino; Luca Erzegovesi: Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari e Finanza aziendale presso l?

Censimento degli sportivi a Casale sono quasi 12 mila ( da "Stampa, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: intervento pubblico - privato [FIRMA]FRANCA NEBBIA CASALE MONFERRATO Sono più di 6000 (4000 maschi e 2400 femmine) i praticanti di varie attività sportive e 11 mila 642 i tesserati delle varie discipline nelle numerose associazioni presenti in città. I dati, desunti da un censimento eseguito dal Comune con Matteo Quarantelli e Gabriele Sartori del Coni provinciale nei mesi scorsi,

Domani e sabato nell'Aula Magna ( da "Stampa, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università di Torino. Intervengono Michelangelo Bovero dell'Università di Torino con una relazione sulla nascita della filosofia politica in Italia, Andrea Greppi dell'Universidad Carlos III di Madrid su «Giuspositivismo e giusnaturalismo in Bobbio e d'Entrèves», Valentina Pazé dell'ateneo torinese su «Il dibattito sulla libertà»

"Fratelli nemici" a confronto ( da "Stampa, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Torino e chiede all'amico Norberto Bobbio, più giovane di sette anni, di prenderla in eredità. «Dobbiamo stabilire una tradizione - gli spiega -, non puoi dirmi di no». Grandi filosofi e intellettuali, entrambi docenti nell'ateneo torinese, Bobbio e Passerin d´Entrèves ebbero molteplici occasioni di confronto,

Per gli italiani la Rete è utile per avvicinarsi alla politica ( da "Stampa, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: libero Circolare ai dipendenti pubblici "Vietato Internet per usi privati" Internet non ucciderà i giornali. Ne è convinta la World Association of Newspapers (Wan), l'associazione mondiale della stampa quotidiana, riunita ieri a Barcellona. Secondo il presidente Gavin O'Reilly, è vero che i giornali attraversano un periodo «molto difficile» per la crisi economica e la crescita dell'

A Sospirolo parla di acqua ( da "Corriere delle Alpi" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una società mista pubblico-privata. In questo modo sarà possibile avere ricavi per alcune decine di milioni di euro all'anno a vantaggio dell'intero territorio ed evitare lo sfruttamento delle poche acque residue. «Comprendo le difficoltà di bilancio dei Comuni», afferma Reolon, «ma la soluzione non può essere di dissipare un bene comune per qualche centinaio di migliaia di euro l'

beato lei ( da "Nuova Venezia, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che il docente gli concesse dopo lunga insistenza, come si può leggere nell'appendice al terzo volume di «Guida ai dialetti veneti» pubblicato nel 1981. E' anche vero che Rocchetta non è stato cacciato dal corso, ma non perché l'insofferenza del docente nei suoi confronti non fosse nota, solo perché Cortelazzo non cacciava nessuno.

braccio di ferro per ca' foscari ( da "Nuova Venezia, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: due immagini diverse dell'università di domani. La prima è quella di Carlo Carraro, docente di Economia e già prorettore alla ricerca; la seconda è quella di Umberto Margiotta, docente di Pedagogia e direttore della scuola di specializzazione SsisVeneto. Gli imperativi sono diversi, per non dire quasi all'opposto.

sfida all'ultimo voto per la guida dello iuav - alberto vitucci ( da "Nuova Venezia, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Amerigo Restucci, 64 anni, docente di Storia dell'Architettura e consigliere della Biennale, punta sul prestigio dell'Iuav. «Deve tornare a essere un luogo di elaborazione politico e culturale, un punto di riferimento per la città», attacca. Critica il metodo usato da Magnani.

misure concrete contro il carovita ( da "Tirreno, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per questo occorre un soggetto pubblico-privato composto da comuni, banche del territorio, università, capace di indirizzare e cofinanziare progetti ad alto valore aggiunto a fianco delle imprese. Intasamento di viale Togliatti: come si risolve il problema traffico? Probabilmente migliorerà col nuovo ponte sull'Arno e le due rotatorie.

ateneo, prof a contratto beffati 50 euro per un corso di sei mesi - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono i corsi per i quali l´università non ha un docente strutturato e dove, in genere, vi insegnano i giovani ricercatori con borsa di studio o con contratto a tempo determinato. E qualche professionista per ragioni di prestigio. Ma i più, tenendo questi corsi, possono arrotondare la borsa da mille euro o giù di lì e sopravvivere,

Rossolillo, impegno federalista per creare gli Stati Uniti d'Europa ( da "Provincia Pavese, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un passo indispensabile sulla strada dell'unificazione del genere umano. L'opera che Francesco Rossolillo ci ha lasciato in eredità si è misurata con questa sfida suprema. Per queta ragione è destinata a vivere finché l'ultimo traguardo non sarà raggiunto. *docente di Storia dell'economia internazionale

La Lombardia ricostruirà la Casa dello studente ( da "Tempo, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sul fronte dell'Università, si registra la presa di posizione di una delegazione di docenti e studenti, riuniti all'Aquila, nella sede del comitato "3e32" per protestare contro «una decisione che metterebbe a rischio gran parte dell'attività didattica, a cominciare dai tirocini indiretti obbligatori».

scienze formazione a carsoli nuovo no di docenti e studenti ( da "Centro, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La proposta è di trasferire la facoltà nella vicina Pizzoli Scienze Formazione a Carsoli Nuovo «no» di docenti e studenti L'AQUILA. La volontà del rettore dell'Università dell'Aquila Ferdinando di Orio appare ferma: scongiurare "scippi" di sedi accademiche. Ma la facoltà di Scienze della Formazione è già pronta a trasferirsi stabilmente a Carsoli dal prossimo anno accademico.

Addio alla pubblicità nelle strade ( da "Tempo, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: perché esteticamente questi oggetti riempivano tutta la città (specialmente il centro storico) di pubblicità privata. In più non ci sembrava rispettato il patto di utilizzare gli spazi per indicazioni di utilità pubblica, mai installate a beneficio della pubblicità privata, malgrado le rassicurazioni ricevute anche dall'amministrazione attuale, almeno in un primo momento.

atenei, detassare i contributi privati ( da "Centro, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gli incentivi alla ricerca, del resto, non bastano mai. «Il progetto che sto seguendo personalmente», ha spiegato il deputato, «si sviluppa su due articoli principali, ossia la detassazione delle contribuzioni spontanee alle università da parte di privati, che siano persone fisiche o imprese, e l'abbattimento o la riduzione dal 10 al 4 per cento dell'

la goliardia celebra la battaglia di curtatone ( da "Tirreno, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Pisa e i goliardi del Savot, celebrano la memoria di quegli episodi con un ricco calendario di eventi, inaugurato proprio dalla conferenza di oggi. Il prof. Fabio Bertini, docente di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Firenze, presidente del Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali e autorità indiscussa nell'

quegli impianti senza risorse ( da "Tirreno, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aggiunge Cipolli - il concorso pubblico-privato è diventato indispensabile in questa tipologia di impiantistica, ci appelliamo ai privati sia per il palazzetto che per la cittadella, abbiamo tanti esempi intorno a noi dove il connubio funziona». Era stato lo stesso legale Lorenzo Pappalardo, chiamato in causa dal comitato dei genitori,

l'alma mater sceglie il dopo calzolari - ilaria venturi ( da "Repubblica, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Farmacologia ha alle sue spalle i poteri cosiddetti forti in Ateneo, dai big di Medicina a Cielle, all´area roversiana. Ieri non sono mancate le scaramucce. Con un nuovo attacco di Cantelli Forti all´alleanza tra Dionigi e Braga. Il docente, che ha conquistato 740 voti, ha scritto una lettera ai colleghi: «Potete ancora modificare un esito che Dionigi e Braga considerano

Candidati alla prova... d'Europa ( da "Secolo XIX, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di ruolo delle materie Economia sanitaria comparata e Psicologia del Lavoro presso l'Università di Genova, reagisce subito così alla richiesta del test: «No, ma perché mi fate fare queste cose?». Poi accetta la sfida. Quale Paese non appartiene all'Unione?

così si lascia ai privati la porta a mare - mauro zucchelli ( da "Tirreno, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a beneficio della parte pubblica: aver cancellato la società pubblico-privata è stato un autogol, si è rinunciato a dare una guida pubblica a questa dinamica». Alla Porta a Mare invece la società pubblico-privata è rimasta. «Ma è stata confinata nella realizzazione del porto turistico nel Mediceo: la parte immobiliare è di competenza esclusiva della società privata Porta Medicea.

La mossa di Silvio Nessuna riforma ma molte firme pubblico/privato ( da "Riformista, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nessuna riforma ma molte firme pubblico/privato Le opposizioni, che giustamente ricordano di avere presentato proposte che contengono la riduzione dei parlamentari, farebbero bene a non accodarsi alla spinta populista e a ricordare che non basta tagliare i numeri, si deve mettere in cantiere una vera e propria riforma del Parlamento segue dalla prima pagina Pazienza se la legge d'

Perquisizioni all'alba: otto nuovi indagati ( da "Corriere della Sera" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ieri sono stati perquisiti uffici e abitazioni di 8 amministratori della «Nettuno Servizi», società pubblico-privata che non ha versato al Comune 4 milioni di euro. I nuovi avvisi di garanzia riguardano la parte pubblica: indagati un consigliere comunale Pdl di Nettuno e un ex consigliere di Forza Italia. A PAGINA

Iuliano (Pd): mobilità per i ricercatori del Sud ( da "Caserta News" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in collaborazione con l'Università degli studi di Salerno ? spiega il senatore Gianni Iuliano ? siamo riusciti a realizzare un progetto di interscambio tra ricercatori, giungo alla seconda edizione, che ha visto impegnati 16 docenti salernitani -delle più disparate discipline- che per sei mesi, sono stati, all'estero (Usa, Canada,

Al "Quercia" riconoscimenti ai "Giochi della chimica ( da "Caserta News" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il lusinghiero risultato della partecipazione degli allievi del "Quercia" è un ulteriore dimostrazione della bontà dei processi di insegnamento/apprendimento messi in atto dal Dirigente e dai Docenti dello storico liceo marcianisano, sempre più presidio di cultura e sempre più punto di riferimento per l'intero territorio.

Web Searching: occhi aperti! ( da "Data Manager" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A cura di Davide Mancini Pubblicato il 28-05-2009 9:31 . --> Ciascun Paese ha una tendenza predominante nella scelta del motore di ricerca preferito al presentarsi di una qualsiasi necessità di reperire documenti o apprendere una qualsivoglia informazione, che inevitabilmente influenza le abitudini dell?

Varazze: operazione di rilancio turistico economico ( da "Savona news" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: amministrativa attraverso la pubblicazione di tutti gli atti on line. ? Posizionamento lateralmente al giardino di Palazzo Beato Jacopo di uno schermo che offra informazioni turistiche istituzionali . 5. Operazione Sviluppo Turistico ? Creare un consorzio pubblico privato in grado di agire in modo snello per gestire ed accrescere le risorse economiche da destinare alla promozione (

Gian Luca Foresti nuovo preside della facoltà di Scienze della formazione ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ateneo ligure ed è stato docente all?Università di Trento. All?Università di Udine è giunto nel 1995. è autore o coautore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, lavora a numerosi progetti nazionali e internazionali. Le sue ricerche si sviluppano principalmente nei campi dell?

Le conoscenze informatiche del farmacista: risultati di una indagine nelle Marche ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente Unicam della Facoltà di Farmacia – consentono agli operatori sanitari, in particolare ai farmacisti, di avere accesso ad un grande numero di informazioni utili per offrire ai cittadini-utenti il migliore servizio. Per un ottimale e più proficuo utilizzo delle risorse della ICT è peraltro indispensabile che il farmacista abbia un adeguato background che gli permetta

Google, Facebook e privacy: dibattito con Mauro Paissan ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è aperto alla partecipazione di tutti gli studenti e del corpo docente dell'Università degli Studi dell'Insubria. Mauro Paissan, sociolgo, giornalista, è stato deputato per tre legislature, presidente del Gruppo misto e vicepresidente della Commissione di vigilanza Rai. Nel 2001 lascia la Camera dopo essere stato eletto componente del Garante per la protezione dei dati personali.

Produrre cultura favorendo la ricerca ( da "Opinione, L'" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Bibliografia e Biblioteconomia Università di Bologna nella presentazione della rivista. Gli ha fatto eco Rosaria Campioni, soprintendente Beni Librari Regione Emilia-Romagna, che ha sottolineato il valore della professionalità e l'impegno dei bibliotecari, auspicando una felice collaborazione tra le due biblioteche più importanti della città,

Infrastrutture, Matteoli in Abruzzo ( da "Opinione, L'" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il project financing e il partenariato pubblico-privato". La conclusione del ministro ha ruotato ancora sulle convergenze concretizzatesi con l'aggancio all'imprenditoria: "i privati, hanno chiesto due cose fondamentali che questo governo è stato in condizione di potergli dare, e cioè: date certe e naturalmente regole certe.

Siglata intesa tra Ateneoe Libera Università Politica ( da "Sicilia, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alta formazione Siglata intesa tra Ateneo e Libera Università Politica Promuovere la collaborazione internazionale tra i docenti e la sperimentazione di modelli didattici innovativi, potenziare le azioni di cooperazione euro-mediterranea, valorizzare la cultura e l'innovazione in settori strategici per l'economia regionale.

Eccidio di Passo Gattadomani la cerimonia ( da "Sicilia, La" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nel Piano triennale delle opere pubbliche il progetto di sviluppo turistico del porto, da realizzare con finanziamenti misti pubblico-privati, ritenendo la struttura suscettibile di un notevole ampliamento sia delle attività che dei posti barca. Chi vuole investire sul porto - aggiunge il primo cittadino - dovrà investire soprattutto sui posti di lavoro per i giovani di Scoglitti,

Sindrome metabolica e disfunzione erettile: dieta e attività fisica ripristinano l'attività sessuale ( da "SaluteEuropa.it" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di endocrinologia al Dipartimento di Fisiopatologia Clinica dell'Università di Firenze - è la piaga della nostra società. Essa nasce col benessere ed è quindi difficile da combattere. Da un punto di vista scientifico la sindrome metabolica rappresenta un'associazione di fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare accidenti cardiovascolari (

SCACCHI tra mente e passione: ospiti prestigiosi al convegno "A scuola con i re" ( da "Quotidiano.it, Il" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: e dello scientifico "Rosetti"), docenti di vari ordini di scuole e appassionati, prestigiosi relatori hanno animato la mattinata con la presentazione degli studi e delle ricerche più recenti sulla relazione tra il gioco degli scacchi, il funzionamento del cervello, lo sviluppo psicologico e cognitivo dei bambini: •

Varazze:Oliveri, a proposito di rilancio turistico economico ( da "Savona news" del 28-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in quanto condizione imprescindibile, alla costituzione del Consorzio misto pubblico-privato ?in grado di agire in modo snello per gestire ed accrescere le risorse economiche da destinare alla promozione (es. gestione segnaletica commerciale, parcheggi pubblici, ecc)?. Noi sosteniamo da tempo la necessità, l?opportunità, l?


Articoli

Cuneo: nuovo asilo di Cuneo 2. Alla ricerca di un accordo... (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Cuneo: nuovo asilo di Cuneo 2. Alla ricerca di un accordo... Lavori pubblici che provocano ingorghi, il progetto di un asilo che tarda a diventare realtà ed una bolletta che viene poco incontro alle famiglie. Sono alcuni degli argomenti trattati ieri sera dal Consiglio comunale di Cuneo in una seduta insolitamente breve, conclusasi dopo ‘solo’ 3 ore. Dalle code provocate dai cantieri allestiti per il rifacimento della segnaletica verticale sul viale Angeli che due settimane or sono paralizzarono il traffico nel centro cittadino, prendeva le mosse l’interpellanza con cui i Consiglieri di minoranza Claudio Sacchetto e Maurizio Terzano invitavano l’Amministrazione a pensare di far svolgere i lavori in orario notturno. “Mi ricordo che anni fa questo già accadeva – ha detto Terzano – ed accade ancora oggi in diverse città. Se si sceglie di non adottare questa soluzione per i costi ci si preoccupa per un falso problema. Anche gli ingorghi hanno costi rilevanti per la società”. “Mi chiedevo – ha suggerito il Consigliere di Centro Lista Civica Valter Fantino – se non fosse possibile ideare un servizio di preavviso via sms analogo a quello del lavaggio strade. Non per tutti i lavori, ma per quelli che incidono sull’ingresso in città.” “Per la prima volta – ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici Giancarlo Boselli – si è potuto affidare l’incarico di rifacimento della segnaletica in tempi molto brevi. I lavori in ore notturne non sono un’opzione valida non tanto per i costi, ma perché spesso le temperature scendono ancora troppo per garantire la presa adeguata delle vernici.” Ancora da scrivere pare invece la vicenda legata alla costruzione di un nuovo asilo in Cuneo 2, nell’area, attualmente abbandonata, compresa tra via Felici, via Bodina e via Dalmastro. A sollecitare un risolutivo intervento della Giunta era un’interpellanza presentata dal Consigliere del Gruppo Misto di Maggioranza Fabio Di Stefano. “Ci sono 7mila metri quadri di terreno abbandonati - ha detto -. D’inverno diventa una specie di palude, d’estate le auto sollevano un gran polverone. Sono stati stanziati 2 milioni e mezzo di euro, ma quando si farà il nuovo asilo?” “L’area in questione – ha aggiunto Luca Pellegrino (Parola per Cuneo) – è per metà del Comune e per metà di privati. E’ in corso una causa tra i proprietari e l’ente perché lo scambio di terreni proposto non permetterebbe loro di edificare quanto sarebbe possibile in via Dalmastro.” “Non è la prima volta che assistiamo a progetti che non si riescono a portare a termine – ha affondato Beppe Lauria (PdL) -. Varrebbe la pena ci fosse un chiarimento complessivo. In certi posti si vuole fare di tutto di più. Questo è uno di quelli”. “La realizzazione della scuola è inserita nel nostro programma – ha spiegato il Sindaco Alberto Valmaggia -. La soluzione individuata è quella di realizzare in via Dalmastro un edificio capace di contenere 7 sezioni. Una in più delle tre ospitate dall’asilo del viale Angeli e dalla scuola materna di via Dotta Rosso. L’area in questione è divisa da una diagonale. Un triangolo è del Comune ed un altro dei privati. L’idea era di prendere tutto il terreno cedendo ai privati il sedime dell’asilo di via Dotta Rosso ed un’area di nostra proprietà nei pressi della Confcommercio. Un'ipotesi discussa un mucchio di volte ed oggetto non di una causa, ma di un ricorso. Con gli uffici si sta valutando anche l’ipotesi di concentrare nell'area attualmente dismessa sia l’edificio residenziale che la scuola comprendendo anche l’allargamento di via Dalmastro per la realizzazione di parcheggi. Se si trova l’accordo possiamo procedere ai frazionamenti. Servirà anche una modifica al Piano Regolatore.” L’aumento delle tariffe dell’acqua e la mancata considerazione del numero di componenti dei nuclei familiari nel meccanismo di calcolo delle bollette era invece l’oggetto dell’interpellanza con cui i Consiglieri di minoranza Tecco, Terzano Pellegrino Vincenzo e Luca chiedevano quali iniziative avesse messo a punto l’amministrazione in proposito. Nella sua risposta, l’assessore all’Ambiente Guido Lerda ha dato conto della prossima unificazione delle tariffe per l’area servita dall’ACDA (2011) e l’ATO cuneese (2015). “Le tariffe saranno modulate in base al reddito familiare, la marginalità dell’area ed il tipo di struttura servita: un albergo o una casa di riposo ad esempio- ha detto - Ricordo poi che la tariffa che più e aumentata riguarda la fascia di consumo di 200 metri cubi l’anno. Gli standard europei prevedono un fabbisogno medio di 40 metri cubi l’anno che sono pur sempre 110 litri al giorno. Ricordo che una lavastoviglie consuma al massimo 10 litri per un lavaggio.” Nella foto l'area abbandonata di via Dalmastro Piero Lunati

Torna all'inizio


Sperimentazione, proroga in arrivo (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Sperimentazione, proroga in arrivo Lo lascia intuire l'assessore Sandri consegnando le borse di studio CORTINA. Nove alunni delle scuole medie inferiori e superiori e dell'università, figli dei dipendenti del Codivilla-Putti, sono stati premiati ieri sera in sala consigliare. Alla presenza del sindaco Andrea Franceschi, del decano don Davide Fiocco, dell'assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri e del vice preside del Polo Valboite Marco Migliardi, i dirigenti della Giomi (Emmanuel Miraglia, Massimo Miraglia e Anna Celli) hanno consegnato i riconoscimenti. Premiati Martina Trevisiol, Matteo Taralli, Raul Cotic, Lucia Hirschstein, Serena Di Pietro, Francesca Gnech, Laura Colli, Elisa Brusegan e Francesca Centofanti. Un particolare omaggio è andato a due dipendenti andati in pensione: Giovanna Zaccaria e Luigi Russo. Dopo 25 anni continuativi di servizio, ha ricevuto un premio anche il dottor Ferdinando Da Rin. Le vicende di natura giudiziaria che in queste settimane stanno interessando l'ospedale ampezzano hanno solo sfiorato la cerimonia. Prima di salire in sala consiliare, l'assessore Sandri si è limitato a ricordare che «nessuna decisione sarà presa fino a che la commissione di tre esperti istituita dalla giunta regionale per valutare gli esiti delle sperimentazioni gestionali miste pubblico-privato nella sanità veneta non avrà concluso il suo lavoro. Peraltro, essendo molto vicina la scadenza della sperimentazione, mi sembra oggettivamente difficile che la commissione possa chiudere un lavoro che si presenta assai complesso in un lasso di tempo così breve. Credo perciò che sia da prendere in considerazione anche l'ipotesi di concedere una ragionevole proroga che consenta di maturare opportunamente ogni decisione, sia sugli aspetti gestionali, sia su quelli legati alle indagini giudiziarie in corso. Oggi», ha aggiunto Sandri, «non sarebbe serio fare anticipazioni di alcun genere. La decisione sul proseguimento della sperimentazione pubblico-privata a Cortina sarà della giunta regionale, che si esprimerà collegialmente una volta ricevuta e valutata la relazione dei tre esperti. Personalmente ritengo che comunque le decisioni che verranno prese debbano tenere conto delle reali esigenze della popolazione assistita e dell'obiettivo di mantenere servizi di qualità elevata e finanziariamente sostenibili in tutto il territorio regionale. Questo vale per il Codivilla come anche per le altre sperimentazioni gestionali operative in Veneto». Sulle vicende giudiziarie poche parole. «La magistratura sta facendo il suo lavoro», ha detto Sandri, «e non volgiamo intrometterci in questo». Alessandra Segafreddo

Torna all'inizio


Da settembre Ingegneria parla cinese (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Da settembre Ingegneria parla cinese Nove studenti in arrivo da Shanghai per il corso di Edile-Architettura PAVIA. Un po' di Cina a Pavia. E viceversa. A settembre prenderà il via il curriculum italo-cinese del corso in Ingegneria Edile-Architettura: lezioni rigorosamente in inglese, e una classe formata da 9 studenti in arrivo da Shanghai, 12 pavesi e alcuni ragazzi in Erasmus. Un progetto che rispecchia la volontà dell'ateneo di aprirsi all'internazionalizzazione. Oggi ci saranno i colloqui per selezionare gli studenti pavesi che inizieranno questo percorso. L'idea è questa: chi a settembre dovrà iniziare il quarto anno potrà chiedere di passare al percorso italo-cinese e finire così gli ultimi due anni. Il corso in Ingegneria Edile-Architettura è a ciclo unico, non c'è divisione tra laurea triennale e specialsitica. Da settembre ci sarà però questo nuovo percorso. «Ingegneria è impegnata sui programmi di internazionalizzazione - dice Carlo Ciaponi, preside della facoltà - con questo corso e con quello in collaborazione con le università di Barcellona, Girona e Strathclyde». Gli studenti di Shanghai, quattro ragazze e cinque ragazzi, sono stati selezionati da una commissione composta da tre docenti dell'università di Pavia, Angelo Bugatti che è anche il presidente del corso, Epifanio Virga e Carlo Berizzi, da tre docenti della Tongji University (Zheng Shiling, Chen Yi e Li Xiangning) e da Teresa Cuomo, dirigente del ministero dell'Istruzione. «Gli studenti cinesi hanno già una laurea di cinque anni alle spalle - spiega Angelo Bugatti - C'erano 14 candidati e ne abbiamo scelti nove che corrispondono all'offerta formativa del corso». Dal primo settembre arriveranno in Italia, saranno sistemati probabilmente al collegio Volta e avranno una borsa di studio dallo Iuss. Oggi saranno poi selezionati i ragazzi pavesi che decideranno di fare il quarto e il quinto anno nel nuovo percorso, che avrà anche alcuni corsi tenuti da docenti della Tongji University. «Noi riconosciamo la loro laurea in Italia - spiega Bugatti - e la nostra sarà riconosciuta in Cina, i nostri studenti potranno fare l'esame di stato anche là, per esercitare la professione». Le discipline del corso sono state studiate per avvicinare i due curricula. L'evoluzione sarà dare la possibilità di frequentare un anno a Shanghai e uno a Pavia. Ma non ci saranno solo chimica dei materiali, restauro, idraulica, per citare alcune delle materie. I cinesi studieranno italiano e i pavesi frequenteranno un lettorato di cultura cinese. (ma.br.)

Torna all'inizio


Il professor Gregori preside dell'Università Politecnica (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA ASCOLI pag. 1 Il professor Gregori preside dell'Università Politecnica IL PROFESSOR Gianluca Gregori è il neo preside della Facolta di Economia «Giorgio Fuà» dell'Università Politecnica delle Marche. E' stato eletto quasi all'unanimità: 54 voti su 59 votanti. Nato a San Benedetto il 4 giugno del 1961, il prof. Gregori è docente di «Marketing» e fino alla settimana scorsa, vice preside della Facoltà di Economia e direttore del corso «Economia, mercati e gestione d'impresa», alla sede della Politecnica, in via Mare a Porto d'Ascoli. Subentra al professor Enzo Pesciarelli.

Torna all'inizio


di PASQUALE BERGAMASCHI INCONTRERANNO, nuovamente, il sindaco Gaspari. Questa... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

SAN BENEDETTO pag. 9 di PASQUALE BERGAMASCHI INCONTRERANNO, nuovamente, il sindaco Gaspari. Questa... di PASQUALE BERGAMASCHI INCONTRERANNO, nuovamente, il sindaco Gaspari. Questa volta però, al summit sul caso' Multiservizi ci saranno anche i membri del Consiglio di Amministrazione, a partire dal presidente Salvatore Nico. L'appuntamento è per questa mattina, alle ore 11,30, nella sala Giunta del Municipio di viale De Gasperi, dove il richiesto tavolo di confronto' dovrebbe sbloccare l'innegabile braccio di ferro. Il primo round è finito senza vinti né vincitori. Dopo lo sciopero e la contestazione al socio maggioritario (si potrebbe dire quasi assoluto poiché il Comune di San Benedetto detiene il 99,5 % delle quote della società pubblico privata) con striscioni e cori, il gruppo di dipendenti della Multiservizi, con gli esponenti della Cgil (Alessandro Pompei), della Uil (Silvio Armillei e Nunzio Marchionno, rappresentante aziendale) e dell'Ugl (Giuseppe Marucci), ha incontrato il sindaco Gaspari. Nel faccia a faccia, anche vivace, con all'ordine del giorno la questione dei 4 ventilati licenziamenti, non c'è stato verso di far cambiare opinione al primo cittadino, ingessato' sulla doppia giustificazione: «Dal 2002 il bilancio della Multiservizi è sempre stato in perdita e il numero dei dipendenti è spropositato nel rapporto con i servizi che vengono gestiti dall'azienda». Giustificazioni in parte avallate da un esponente sindacale. «Non si può scaricare i bilanci negativi sui dipendenti operativi», ha detto, confermando poi quanto paventato dal sindaco Gaspari: «La colpa è del Consiglio di Amministrazione se abbiamo raggiunto il ridicolo su qualche figura professionale». Ci sono lavativi alla Multiservizi? E' sembrato che al vertice dell'Amministrazione comunale non interessasse granché. Come dire: so tutto. Come del resto che, come ribadito dal rappresentante aziendale della Uil, Marchionno, «le potenzialità dell'azienda potrebbero far ipotizzare ulteriori assunzioni». Però, è il dato di fatto, non ci sono commesse, a meno che Il sindaco Gaspari ha ritirato fuori la storia del coinvolgimento dei candidati presidenti al vertice della Provincia Picena, bacchettando i dipendenti in sciopero. «Mi preoccuperei di più a chiedere ad altre istituzioni pubbliche di acquistare le quote della Multiservizi e, contestualmente, di avere più lavoro, invece di affiggere i volantini del Popolo della Libertà nella bacheca sindacale alla sede dell'azienda o di andare a cena con Celani e Piunti». Questa mattina il secondo round. Ci sarà un vincitore?

Torna all'inizio


La scuola che non invecchia (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

FESTA IN CAVALLERIZZA La scuola che non invecchia L'Università della terza età chiude un anno record VIGEVANO. «Vigevano dovrebbe essere orgogliosa di noi». Lo dicono alcuni membri dell'Università del tempo libero e della terza età, che ieri pomeriggio, in via ufficiale, hanno festeggiato, insieme a docenti e corsisti, la fine dell'anno accademico 2008-2009, e si daranno appuntamento a ottobre. La Cavallerizza quasi non bastava per ospitarli tutti. «Noi siamo l'associazione che ha tempo per te - dice scherzando Luisa Rossi Rivolta, presidente da 15 anni dell'Unitre, che si trova in via San Giacomo - Quest'anno abbiamo organizzato 117 corsi, da ottobre a maggio. Abbiamo quasi 900 soci e circa 700 sono corsisti. L'anno prossimo festeggiamo i nostri 20 anni e abbiamo in programma di fare una grande festa». Più grande di quella di ieri: da un lato della Cavallerizza la mostra dei lavori dei corsisti (dai bonsai alla pittura su vetro, dai ricami ai disegni) e dalle 15, quelle dal vivo dei corsisti: yoga, balli di gruppo, recitazione, ginnastica, mimo, canto corale, e molto altro. E le ragioni di questo successo? Essere un punto di riferimento per la città, il volontariato, la gente che partecipa assiduamente, il passaparola. «E' un ambiente aperto - continua Rivolta - che si distacca dalla tradizione vigevanese, quella dei ritrovi per amici, per gruppi chiusi. Credo sia anche per quello, per l'aria che si respira». I corsi finiscono, nei prossimi giorni qualche lezione di recupero qui e lì. Debiti formativi anche qui? «Si - si dice scherzando - ma ce li hanno i professori, che recuperano qualche lezione persa». Su un tavolo, dietro le sedie del pubblico, sono sistemati torte e libri. «Vanno venduti ad offerta - dice la segretaria, Fernanda Cotta - il ricavato lo destineremo all'Abruzzo, più precisamente all'Unitre dell'Aquila». Tante le novità previste per il prossimo anno, a partire da qualche corso nuovo che partirà subito ad ottobre, fino al classico convegno organizzato dall'Unitre, che quest'anno avrà come tema Leonardo Da Vinci, fino ad un nuovo progetto, portato avanti negli ultimi due anni, sulle strade storiche di Vigevano. «Sono due anni che ci lavoriamo - dice Antonio Torrelli, coordinatore del laboratorio di ricerca storica - stiamo ricostruendo la storia delle vie di Vigevano, dall'intitolazione al cambio di nome, fino al personaggio storico di cui portano il nome. Il corso è composto da 8 allievi». Dopo i saggi dei corsisti, sul palco Luisa Rossi Rivolta per il suo saluto finale, e le premiazioni: ai docenti che insieme agli allievi hanno esposto i loro lavori, e ai vincitori dell'ultima edizione del concorso «Vigevano.. in particolare», pubblicato ogni mese sul giornalino dell'Unitre. Ilaria Cavalletto

Torna all'inizio


Il progetto: un a Porta Maggiore (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

ASCOLI pag. 4 Il progetto: un «centro commerciale naturale» a Porta Maggiore UN CENTRO COMMERCIALE naturale anche a Porta Maggiore. Sarà questo progetto, da realizzarsi con i contributi regionali a fondo perduto, l'argomento della riunione che stasera, alle ore 21, si terrà con gli operatori commerciali del quartiere alla Confcommercio. L'idea nasce dal fatto che periodicamente la Regione Marche emana dei bandi attraverso i quali mette a disposizione contributi a fondo perduto per la valorizzazione della qualità architettonica delle città, nonché delle imprese che vi operano. In sostanza, si tratta di finanziamenti destinati ad investimenti per la realizzazione dei cosiddetti «Centri Commerciali Naturali» nell'ambito di un progetto pubblico-privato posto in essere tra Comune e attività commerciali coordinate tra di loro. Poiché, però, già in passato questi progetti erano stati indirizzati al centro storico, questa volta la Confcommercio, di concerto con il Comune, ha pensato di predisporne uno specifico per le attività di Porta Maggiore e cioè per la realizzazione di un Centro Commerciale Naturale nell'ambito di questo quartiere, di per sé ricco di attività commerciali al pari del centro storico. La scadenza di questo nuovo bando regionale, emanato nei giorni scorsi, è stata fissata per il prossimo 31 luglio. Insomma, si tratta di un'iniziativa alquanto conveniente in quanto offre la possibilità ai commercianti di recuperare a fondo perduto il 40% delle spese effettuate per eventuali ristrutturazioni, arredi e vetrine, a decorrere dal primo gennaio 2008. La Confcommercio, dunque, proprio per questo motivo, si è subito mobilitata convocando la riunione di stasera alla quale sono invitati a partecipare tutti i titolari di attività commerciali e di pubblico esercizio di Piazza Immacolata e delle vie adiacenti per costituire subito questo Centro Commerciale Naturale. Dalla riunione scaturirà l'individuazione delle imprese interessate e, successivamente, potrà essere predisposto il progetto conclusivo, il tutto naturalmente di concerto con il Comune di Ascoli che potrà prevedere una spesa massima di 250mila. All'incontro di stasera saranno presenti, oltre al presidente della Confcommercio di Ascoli, Antonio Scipioni, anche i funzionari tecnici dell'associazione così da poter parlare dettagliatamente di questo progetto. Lorenza Cappelli

Torna all'inizio


Sindacati, i candidati a confronto su lavoro e precariato: le proposte (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

ANCONA PRIMO PIANO pag. 2 Sindacati, i candidati a confronto su lavoro e precariato: le proposte CULTURA e università. Due realtà apparentemente diverse ma che per Fiorello Gramillano, candidato sindaco del centrosinistra, sono legate allo stesso intento. In entrambi i casi, «fare rete per valorizzare il mondo dell'associazionismo e per valorizzare le risorse, farle interagire, per creare nuove opportunità di lavoro». Oggi alle 18 alla Casa delle Culture, in via Vallemiano, l'assessore alla Cultura della Provincia di Ancona Carlo Maria Pesaresi e il candidato sindaco Gramillano incontreranno i rappresentanti delle associazioni per un confronto su Ancona. La sera, alle 21, è invece in programma in piazza del Papa un altro incontro pubblico dedicato in maniera specifica all'università al quale parteciperanno docenti, non docenti, ricercatori e studenti, insieme a Gramillano, al presidente della giunta regionale Gian Mario Spacca, al segretario del Pd anconetano Giovanni Ranci e al professore, candidato nelle liste del Pd, Massimo Papa. «L'Università politecnica delle Marche ha spiegato Fiorello Gramillano con i suoi 17mila studenti, 1.500 dipendenti a tempo indeterminato e altrettanti con contratti a termine, rappresenta una delle realtà più importanti della nostra città. Una realtà spesso poco legata al tessuto sociale del capoluogo. Una risorsa, in termini sia culturali che economici, con la quale il capoluogo di regione deve imparare a interagire per creare nuove opportunità per entrambi i soggetti». Il centrosinistra che governa le Marcher è «tutto tranne che rosso, è piuttosto rosa», secondo il leader dei Comunisti italiani Oliviero Diliberto che ieri ha parlato in piazza Roma presentando proprio il candidato Pd Fiorello Gramillano. E' comunque «un centrosinistra democratico e progressista, un argine alla destra. Noi ci stiamo convintamente, ma c'e' bisogno di più sinistra dentro al centrosinistra. Per questo ci siamo messi in un'unica lista con Rifondazione ha detto per potere avere più consensi e condizionare da sinistra il centrosinistra».

Torna all'inizio


L' della musica jazz (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

CULTURA & SPETTACOLI MARCHE pag. 22 L'«Università» della musica jazz Adriano Pedini: «Oltre ai concerti dobbiamo produrre anche cultura» SI FA PRESTO a dire Fano Jazz. Uno s'immagina un concerto, nella magica Corte Malatestiana fanese o in uno dei mille teatri delle Marche e invece.... E invece la questione è molto più complessa. Partiamo dalle cifre: negli ultimi tre anni Fano Jazz ha realizzato 95 concerti, coinvolto 690 musicisti visti da non meno di 50mila spettatori e ricavato (tra biglietti e sponsor) 214.000 euro. Cosa si nasconde, allora, dietro Fano Jazz? Lo abbiamo chiesto a colui che questa cosa' l'ha creata: Adriano Pedini. «L'associazione Fano Jazz spiega Pedini, un passato da batterista che ancora sconfina nel presente è nata nel 1993 e il suo impegno non è teso solo a fare concerti, ma a promuovere e diffondere la musica jazz e contemporanea in genere, valorizzando le risorse musicali presenti su tutto il territorio e, ancora, coordinare la conoscenza e l'educazione musicale». Con che mezzi vi muovete? «In questi anni abbiamo messo in piedi iniziative che sono diventate popolari, a partire da Fano Jazz By The Sea che è l'eccellenza, e comunque la punta di un iceberg che comprende anche le rassegne Jazz in provincia e Jazz Club e quindi il Marche Jazz Network , l'Europe Jazz Network e il Dipartimento di Musica Moderna». A che punto siamo del progetto? «La fioritura di eventi musicali prodotti nella provincia di Pesaro e Urbino, come in tutte le Marche, è il sintomo di una chiara vocazione del nostro territorio ad accogliere esperienze innovative. Non solo, esiste anche un costante aumento della domanda di formazione musicale. Eventi e didattica, quindi, sono le assi su cui ci muoviamo». Gli eventi sono sotto gli occhi di tutti, la didattica? «Gli eventi non sono mai pensati come fini a se stessi, ma capaci di generare richiesta di conoscenza e di partecipazione attiva, di formazione, cioè di cultura. Lo strumento che finalizza tutto questo è quello che chiamiamo Dipartimento di Musica Moderna ed ha come preciso intento quello di creare una struttura di alto profilo per la didattica, la produzione, la ricerca musicale, inserito nella rete regionale di Marche Jazz Network». Un'università della musica... «A chiamarla università si rischia di generare confusione, diciamo che il progetto è stato inserito dalla Regione Marche nell'accordo stipulato con il ministero delle Politiche Giovanili (Pogas) nel luglio scorso. Ha trovato sostegno (anche finanziario) da parte delle istituzioni pubbliche e private ma ora pare abbia subito una battuta d'arresto, forse perchè non è stato capito da tutti gli operatori che l'hanno vissuto come un'intrusione. Un peccato perchè questa università' sarebbe una grande opportunità di occupazione per docenti marchigiani. Il progetto, che non andrebbe a collocarsi in modo alternativo ai conservatori, si configura come un luogo didattico dove tutti i livelli l'insegnamento musicale, lo studio, la ricerca, la sperimentazione, insieme alla produzione di eventi, trovino soddisfazione e dove sia favorito l'incontro tra coloro che vogliono confrontarsi con qualsiasi strumento; un servizio sociale a disposizione di tutta la Provincia e Regione. Ci penso dal 92, quando ero ancora nei Laboratori musicali... questa è la risposta ad un'esigenza che nasce dal basso». Paolo Angeletti

Torna all'inizio


"voglio portare alla venaria madonna, mccartney e gli u2" - clara caroli (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VIII - Torino "La residenza juvarriana può diventare l´unica tappa italiana dei tour delle grandi stelle" Formula pubblico-privato per finanziare i cartelloni "D´ora in poi ogni evento dovrà ripagarsi da solo" Del Noce: "La Reggia sia una Woodstock barocca" E l´estate si riempie di suoni con il Real Festival "Voglio portare alla Venaria Madonna, McCartney e gli U2" CLARA CAROLI (segue dalla prima di cronaca) Una Woodstock barocca nei giardini juvarriani, anzi a fianco, fuori dai confini delle loro geometrie sotto tutela delle belle arti, perché «il popolo del rock non ci fa paura» dice Alberto Vanelli, ma non si sa mai. In attesa degli eventi globali prossimi venturi, ieri nella sala di Diana è stato battezzato il primo festival "Real Music", tredici concerti, dal 25 giugno al 1° agosto, su un megapalco trasparente (40 metri per 15) a impatto ambientale zero, con la spettacolare Versailles sabauda a fare da fondale naturale. Variegato e assai trasversale il programma curato dal direttore artistico Michele Torpedine. Si va dalla grande orchestra di Ennio Morricone, che inaugura il 25 giugno, al free rock di Traffic, che a Venaria trova casa dal 9 all´11 luglio con Nick Cave, Primal Scream e Underworld, ai supereroi della canzone come Claudio Baglioni (17 luglio) e Tiziano Ferro (12 luglio), alla musica colta di Ludovico Einaudi (15 luglio) e Franco Battiato (6 luglio), ai vari Fossati (28 luglio), Capossela (2 luglio), Cristiano De André (30 giugno), Peter Cincotti (21 luglio), Massimo Ranieri (25 luglio). Con un omaggio a Billie Holiday, il 14 luglio, e il gran finale con David Byrne il 29 e Anthony and The Johnsons e la Filarmonica ´900 il 1° agosto. L´area concerti, allestita dal Teatro Regio, può accogliere da 5 a 15 mila spettatori. Il modello di sinergia proposto da Vanelli ai promoter di concerti, da Casadei a Muttoni a Hiroshima, punta a fare più incassi possibili. «Più incassi, più cachet», insiste il direttore della Venaria, rilanciando una forma inedita di partnership. «Puntiamo sul modello pubblico/privato per superare la crisi», dice Vanelli, che sposa - senza saperlo - la tesi Baricco. «Nel rock si può fare quello che nel teatro o nella lirica è molto difficile - dice - andare a stanare gli imprenditori e indurli a rischiare. Noi qui ci siamo riusciti. Mettiamo loro a disposizione uno spazio unico, una cornice architettonica di bellezza straordinaria. E un super-palcoscenico. Loro ci portano gli artisti. Mi pare un modello interessante di promozione culturale». Il tempo dei concerti monstre e delle kermesse faraoniche, com´è universalmente noto, è tramontato. E i sei milioni e rotti di euro della mostra sui "Tesori sommersi d´Egitto", allestita da Bob Wilson e ancora in corso alla Reggia, rappresentano un vecchio modo di gestire fondi pubblici. Ora il rock e la corte sabauda uniscono le forze, con visite guidate gratuite e aperture straordinarie per il popolo dei concerti. «Per Real Music - assicura Vanelli - Contiamo di recuperare gran parte dei costi di allestimento, che ammontano a circa 230 mila euro, con gli incassi. E questa è la politica che applicheremo anche alle mostre. D´ora in poi la regola è ferrea: ogni evento deve essere ripagato dall´incasso». Non per andare in attivo: «Soltanto per riuscire a stare in equilibrio».

Torna all'inizio


gli ammortizzatori presente e futuro (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XII - Torino Il convegno Gli ammortizzatori presente e futuro «La crisi e gli ammortizzatori sociali: prospettive di utilizzo presenti e future» è il titolo del convegno organizzato per venerdì da Api Torino e Gi group all´hotel Santo Stefano. S´inizia alle 15. Interviene Michele Tiraboschi, ordinario di diritto del lavoro all´università di Bologna. Dopo la relazione di Tiraboschi, ci sarà una tavola rotonda con Migliorini, Degli Innocenti, Cortese, Albert, Giglio e lo stesso docente bolognese. Modera Paolo Griseri.

Torna all'inizio


supplenti interni e ricercatori a termine l'università dà una sforbiciata ai costi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Palermo Contratti triennali rinnovabili. I docenti dell´Ateneo copriranno gratis i due terzi dei buchi Supplenti interni e ricercatori a termine l´Università dà una sforbiciata ai costi Aggiornata la lista dei contratti con gli esterni da 7.400 posizioni si è arrivati a 3.200 Riduzione dei fondi destinati alle supplenze, istituzione della figura del ricercatore a termine e riordino degli elenchi dei contratti a tempo determinato con gli esterni. L´Università di Palermo vara tre provvedimenti per contenere i costi, potenziare l´attività di ricerca, mettere ordine nei rapporti istituiti con professionalità esterne. Il cda, nel piano di rientro, ha previsto il taglio di due terzi dei fondi destinati alle supplenze. «Per garantire le supplenze - spiega il rettore Roberto Lagalla - le facoltà dovranno prevalentemente utilizzare docenti interni a titolo gratuito». Il Senato accademico ha invece approvato il regolamento per l´assunzione dei "ricercatori a termine". Avranno un contratto di durata triennale, rinnovabile, previa valutazione. Aggiornati gli elenchi dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati da esterni con l´Ateneo: da 7.400 posizioni si è arrivati a 3.200 contratti a tempo determinato. Oggi il cda valuterà i curriculum degli aspiranti direttore generale.

Torna all'inizio


Porto, il sindaco preferisceuna squadra di consulenti (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Porto, il sindaco preferisceuna squadra di consulenti nomine Ma circola un valzer di voci su un nome unico per succedere a Maresca CHI HA preso l'eredità di Maurizio Maresca? Dopo la sua uscita di scena, l'avvocato, professore universitario e ormai ex consulente del sindaco ha lasciato un vuoto a Palazzo Tursi. Costringendo Marta Vincenzi a correre ai ripari, e a chiamare a raccolta alcuni tra i massimi esperti genovesi in materia di porto e infrastrutture. Come Renato Midoro, docente universitario, Bruno Musso, imprenditore e Fabio Capocaccia, ex segretario generale dell'Autorità portuale. Nessuno dei tre dichiara di voler occupare il posto fino a poche settimane fa di Maresca. Tutti e tre ammettono però di essere ormai abituali consulenti del sindaco. «Da circa sei mesi - dice Fabio Capocaccia - collaboro con il Comune. In particolare, ho lavorato con la giunta comunale ad alcuni progetti relativi alla Gronda e al Terzo valico. Ma ci tengo a precisare che questa mia collaborazione la fornisco solo in quanto, da circa sei mesi, presiedo l'Istituto delle comunicazione». Un istituto specializzato in trasporti, fondato a Genova cinquant'anni fa e con sede in villa Piaggio. «Abbiamo una struttura di ricerca autonoma - spiega - dove lavorano a tempo pieno economisti ed ingegneri. Lavoriamo, soprattutto, per Comune, Regione e Autorità portuale». Già dirigente all'Ansaldo e, soprattutto, segretario generale dal 1996 al 2004 dell'Autorità portuale, Capocaccia non ha intenzione, alla tenera età di settantatre anni, di mettersi in politica. «Sono un tecnico non un politico. Continuerò a lavorare per il Comune, ma soltanto nella mia veste di presidente dell'Istituto». Anche Renato Midoro mette le mani avanti. «Io successore di Maresca? Direi di no. Ma sono e continuerò ad essere un consulente, gratuito, del sindaco». Candidato con Marta Vincenzi alle ultime amministrative, Midoro, 63 anni, insegna Economia e gestione delle imprese di trasporto all'Università di Genova, dove è anche nel direttivo del Cieli, il Centro italiano di eccellenza nella logistica integrata. Autore di diversi libri e saggi, Midoro è un sostenitore del cosiddetto "porto lungo". «Per evitare interferenze con il traffico urbano - spiega - dobbiamo organizzare e gestire servizi di navette ferroviarie che colleghino il porto con il suo retroporto. In quest'ottica va inserita la creazione di infrastrutture retroportuali ad Alessandria». Ed è proprio sul progetto alessandrino che Midoro sta lavorando per il Comune, «anche perché - ricorda - sono consulente di Paolo Pissarello (vicesindaco di Genova con delega al porto, ndr.)». «Marta Vincenzi è una delle poche persone che abbia veramente a cuore il porto di questa città», dice senza esitazione Bruno Musso. Classe 1937, Musso è presidente del Gruppo Grendi, azienda di famiglia fondata 181 anni fa dal trisnonno e specializzata in spedizioni. Da anni caldeggia l'idea del "bruco", nome appioppato al collegamento navetta su binari tra Voltri e i retroporti nell'alessandrino che dovrebbe permettere, caricando direttamente i container sui treni, di stoccare la merce in Piemonte trasportandola attraverso un tunnel lungo 35-40 chilometri. Secondo Musso - e non è il solo - si tratta dell'unico modo possibile per risolvere il cronico problema genovese della mancanza di spazi fronte mare. L'obiettivo è ambizioso: mille navette al giorno, dieci milioni di container l'anno. «Con Marta Vincenzi - spiega il presidente del Gruppo Grendi - ho un ottimo rapporto. Il sindaco ha capito che l'obiettivo dei 10 milioni di container è l'unico possibile se questo porto vuole sopravvivere. Sono quindi ben felice di collaborare con lei su questo tema. Ma non ho alcuna intenzione di prendere il posto che fu di Maurizio Maresca. Anche perché nessuno me lo ha offerto». Daniele Grillogrillo@ilsecoloxix.itFrancesco Margioccomargiocco@ilsecoloxix.it 26/05/2009 bruno musso l'idea del "bruco" 26/05/2009 Classe 1937, Bruno Musso è il presidente del gruppo Grendi, azienda di famiglia fondata 181 anni fa e specializzata in spedizioni. Da anni caldeggia l'idea del "bruco", collegamento navetta su binari tra Voltri e i retroporti attraverso un tunnel lungo 35-40 chilometri 26/05/2009 renato midoro il professore 26/05/2009 Renato Midoro, 63 anni, è docente all'Università di Genova. Alle ultime elezioni amministrative si è schierato con Marta Vincenzi, diventando consulente per il porto del vicesindaco Paolo Pissarello. È nel direttivo del Cieli, il Centro italiano di eccellenza nella logistica integrata 26/05/2009 fabio capocaccia l'ex segretario 26/05/2009 A lungo dirigente all'Ansaldo, Fabio Capocaccia, 73 anni, ha legato il suo nome all'Autorità portuale di cui è stato prima, dal 1994 al 1996, commissario e quindi, fino al 2004, segretario generale. Oggi presiede l'Istituto delle comunicazioni, un ente di ricerca in materia di trasporti 26/05/2009

Torna all'inizio


beni culturali, servono sinergie tra pubblico e privato (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Pisa Beni culturali, servono sinergie tra pubblico e privato Confronto tra il professor Settis e il banchiere Mussari alla Scuola Normale Iniziativa promossa dalla Fondazione del consiglio regionale PISA. Tema arduo quello dei beni culturali - della loro gestione, della loro valorizzazione - al tempo della crisi globale. In una Sala Azzurra calda e gremita, all'interno del palazzo della Carovana, sede della Scuola Normale, se n'è discusso ieri su iniziativa della fondazione del consiglio regionale della Toscana, presieduta da Fabiana Angiolini. Da una parte il direttore della Normale, Salvatore Settis; dall'altra il presidente del Monte dei Paschi, Giuseppe Mussari. A coordinare il confronto il direttore del Tirreno, Bruno Manfellotto. «Dobbiamo prevedere sinergie tra pubblico e privato in questo settore», ha detto in apertura il presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini. Il dibattito si è sviluppato intorno ad alcuni cardini. Per il professor Settis la spinta decisiva deve arrivare dallo Stato: è in questo modo che si possono attrarre i contributi dei privati. «Basta ricordare il discorso di un mese fa del presidente Usa Obama - ha detto -, osservare le politiche della Gran Bretagna, dove nei musei si entra gratis, o quelle francesi preannunciate da Sarkozy. A noi piacerebbe confrontarci con questi Paesi, dove si investe in cultura per cercare di uscire dalla crisi. Invece...». Non sono una soluzione le fondazioni (definite da Settis una costosa «formuletta magica»), ma lo sono vantaggi fiscali per chi investe in cultura e un pieno utilizzo dell'indotto culturale, ovvero quello che può muovere un museo o un evento. Esempio positivo di sinergia pubblico/privato, per Settis, è il funzionamento del sistema dei Parchi della Val di Cornia. Da Mussari, intanto, un avvertimento netto: i contributi delle fondazioni bancarie sembrano destinati ad un ridimensionamento. In sostanza, «bisogna imparare a fare di più con meno». «A guardare i numeri - ha detto in conclusione Fabiana Angiolini - non si notano grandi differenze tra parti politiche negli investimenti per la cultura. In periodi di crisi questo settore è purtroppo il primo ad essere penalizzato. Occorrono segnali di maggiore attenzione». Francesco Loi

Torna all'inizio


Recco, ordinanza contro l'emergenza topi:interventi entro 2 mesi, multe di 150 euro L'addio della Chiesa chiavaresea monsignor Roberto Cavallero (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Recco, ordinanza contro l'emergenza topi:interventi entro 2 mesi, multe di 150 euro L'addio della Chiesa chiavaresea monsignor Roberto Cavallero l'allarme i funerali in cattedrale Recco. Un'ordinanza per combattere l'emergenza topi, che hanno iniziato di nuovo a prolificare nei letti di corsi d'acqua, fondi di caseggiato, reti fognarie, zone di raccolta rifiuti, depositi di generi alimentari, scantinati, ruderi. È quanto deciso dal Comune con un provvedimento appena entrato in vigore, che obbliga i proprietari di beni immobili pubblici e privati a provvedere entro sei mesi alla derattizzazione completa, effettuando almeno tre trattamenti ad intervalli bimestrali. Si dovrà avviare l'intervento richiesto al massimo entro due mesi. A proprietari e titolari di attività più a rischio (negozi,magazzini di generi alimentari, bar, ristoranti, alberghi, macellerie, pollerie, pescherie, panifici, allevamenti di pollame, conigli e simili), oltre ai normali cicli di derattizzazione, s'impone di tenere monitorati costantemente i locali. L'avvenuta derattizzazione dovrà essere dimostrata mediante l'attestazione di ditta specializzata nel settore. In caso di mancata ottemperanza verrà applicata una sanzione amministrativa di 150 euro, oltre ad obbligare i soggetti interessati ad effettuare l'intervento di derattizzazione entro 15 giorni dalla notifica della multa. Poi scatterà la denuncia in sede penale. E. M. .x/26/0905 Filcem Cgil difende i sette dipendenti informatici. L'azienda: «Incontro con i sindacati». Intervengono anche Comune e Provincia .x/26/0905 chiavari. Si sono svolti ieri mattina in cattedrale i funerali di monsignor Roberto Cavallero, 88 anni, una delle figure di maggior rilievo della Chiesa chiavarese, scomparso sabato pomeriggio all'età di 88 anni, 65 dei quali dedicati al ministero pastorale. Il rito funebre è stato presieduto dal vescovo diocesano, monsignor Alberto Tanasini. Le sue spoglie sono state tumulate a Sestri Levante, città in cui era nato (nella frazione di Santa Vittoria di Libiola) il 2 gennaio 1921. Grande Ufficiale al merito della Repubblica, monsignor Roberto Cavallero è stato uno dei sacerdoti che più hanno segnato la vita della città. Legò la sua giovinezza all'impegno a fianco di padre Raimondo Spiazzi, domenicano, scrittore e saggista, teologo e docente della Pontificia Università Lateranense. Don Cavallero trascorse a Roma cinque anni, dal 1955 al 1960, occupandosi in particolare dei rapporti pastorali con le Chiese d'oriente. Nel 1960 fu richiamato a Chiavari dal vescovo Marchesani. Nella sua città insegnò per oltre vent'anni al liceo scientifico, occupandosi inoltre di università, ufficio catechistico e ufficio missionario. Nel 1956 divenne canonico della cattedrale (di cui era rimasto previsto emerito) e presidente del Capitolo dei canonici, mentre nel 1976 gli fu conferito il titolo di "Prelato d'onore" di Sua Santità. Contribuì a migliorare e abbellire il tempio più importante della diocesi con una serie di interventi di manutenzione e restauro. Fu una figura chiave della Curia e sempre attivo, con sobrietà e discrezione, sul fronte della solidarietà verso i più umili. .x/26/0905

Torna all'inizio


alberto l'abate a palazzo dei vescovi (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

INCONTRI Alberto L'Abate a palazzo dei vescovi PISTOIA. Giovedì 28 maggio è in programma il secondo incontro di "Riflessioni sul presente", l'iniziativa organizzata dal Comune di Pistoia con il contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Pistoia e Pescia. Alle 21 nella sala sinodale di palazzo dei vescovi, Alberto L'Abate, sociologo, impegnato nella ricerca per la pace e la non violenza, discuterà su "La storia dell'uomo è necessariamente una storia di guerre?". L'incontro sarà introdotto da Alessandro Pagnini, professore di storia della filosofia contemporanea all'Università di Firenze. Alberto L'Abate, nato a Brindisi nel 1931, sabato scorso ha vinto la quinta edizione del premio Alessandro Tassoni per la saggistica con il libro Per un futuro senza guerre, (Napoli, Liguori, 2008). Al sociologo è stato consegnato il riconoscimento al Teatro San Carlo di Modena. Nella sua esperienza umana, fondamentale è stata l'amicizia e la collaborazione con Aldo Capitini, filosofo e politico, tra i primi in Italia a cogliere e a teorizzare il pensiero gandhiano. E' stato collaboratore delle iniziative di Danilo Dolci, considerato una delle figure di massimo rilievo della nonviolenza nel mondo, nella comunità di Trappeto in provincia di Palermo. Tale esperienza ha influenzato la sua formazione di sociologo, in cui ha privilegiato lo studio dei conflitti, in particolare le dinamiche per la prevenzione delle guerre nel dialogo informale tra le parti. Come docente universitario, ha la cattedra di sociologia dei conflitti e ricerca per la pace ed è promotore del corso di laurea in "Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti" dell'Università di Firenze. All'impegno accademico affianca l'attività di ricerca e di formazione nel Movimento Nonviolento e nelle Peace Research oltre a quella di portavoce dei Berretti Bianchi e promotore dei Corpi civili di pace. In qualità di ricercatore e programmatore socio-sanitario, è stato anche un esperto delle Nazioni Unite, del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione mondiale della sanità. L'Abate ha inoltre promosso e condotto l'esperienza dell'ambasciata di pace a Pristina e si è impegnato nella "Campagna Kossovo per la nonviolenza e la riconciliazione", importante esperienza di mediazione per la pacificazione di una zona uscita dalla guerra nell'ex Jugoslavia.

Torna all'inizio


La riforma dell'Università agita i docenti del Bo (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PADOVA2A data: 26/05/2009 - pag: 7 L'incontro Da Bertolissi e Foresta dubbi sul Ddl. Domani video-curriculum per gli studenti La riforma dell'Università agita i docenti del Bo PADOVA Domande, dubbi e molte preoccupazioni. Oltre cento tra docenti e ricercatori del Bo hanno affollato ieri pomeriggio l'Aula delle Edicole di Palazzo del Capitanio per ascoltare l'intervento del senatore Giuseppe Valditara, ex responsabile dell'Istruzione di Alleanza Nazionale e attuale firmatario di uno dei tre disegni di legge in tema di riforma del sistema universitario, che presto dovrebbero arrivare all'attenzione del Parlamento («già il prossimo 12 giugno il ministro Gelmini presenterà il suo in Consiglio dei Ministri», ha annunciato il senatore). Valditara, invitato a parlare dal professor Giorgio Palù, preside di Medicina e candidato alle elezioni per il rettorato, ha delineato i profili della sua proposta di legge. Tre le linee fondamentali che la caratterizzano: finanziamenti dello Stato agli Atenei virtuosi; rafforzamento dei poteri di Rettore e Senato accademico; centralità del Consiglio di amministrazione, organo composto in gran parte da membri esterni all'ateneo, ma in grado di definirne le «scelte strategiche ». Proprio su questo punto si sono focalizzate le maggiori perplessità dei presenti. «La questione è una: chi e come deciderà la nomina dei consiglieri esterni?», si è chiesto l'altro relatore dell'incontro, il professor Mario Bertolissi, ordinario di Diritto Costituzionale. E dubbi sono emersi anche dalla platea. «Un CdA così delineato mi preoccupa: potrebbe non percorrere i sentieri della cultura, gli unici invece a cui dovrebbe mirare l'università», ha appuntato il professor Carlo Foresta, ordinario di Patologia clinica. Giorgio Palù non si è espresso direttamente sulla questione, ma ha lasciato parlare il senatore Valditara. E chiuso il workshop il preside di Medicina si è diretto nella sede del Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche di Santa Caterina, dove si è tenuto l'ottavo confronto - il settimo era stato in mattinata a Farmacia - tra i candidati alla poltrona di rettore. E oggi Giorgio Palù, Gioanni Bittante e Giuseppe Zaccaria replicano in Archivio Antico di fronte alla Consulta dei Direttori di Dipartimento. L'ultima nota di giornata riguarda la presentazione del convegno che si terrà domani al Bo sul rapporto tra laureati e mondo del lavoro. Nell'occasione verrà presentata una novità interessante: gli studenti potranno farsi fare gratuitamente un «video curriculum». Basta presentarsi in cortile nuovo e mettersi davanti alla webcam: tutto verrà registrato e messo on-line. «E' un nuovo modo per avvicinare università e aziende », ha dichiarato il rettore Vincenzo Milanesi. Giovanni Viafora

Torna all'inizio


Un incentivo al rientro dei cervelli (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cervelli

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-05-26 - pag: 26 autore: Donne & ricerca. Assegnate le borse di studio L'Oréal-Unesco Un incentivo al rientro dei cervelli Rita Fatiguso MILANO Cristina Ronchi non c'è, in questi giorni diventerà mamma. Valeria Righi, invece, c'è ma non sta nella pelle per la gioia: adesso potrà finalmente tornare nella sua Modena e dire ciao («Senza rimpianti», sottolinea) agli Stati Uniti. Ma anche Anna Olivieri, Luisa Ostorero ed Elisabetta Versace sono promesse della scienza, ma anche giovani ricercatrici che si sono aggiudicate la borsa di studio L'Orèal Italia per le donne e la scienza, edizione numero sette, consegnata ieri in una cerimonia all'università Statale di Milano. Potranno continuare, con quella dote di 15mila euro, a far ricerca nel campo delle Scienze della vita e della materia. Un'esperienza consolidata, quella avviata da L'Orèal nel 1998 in collaborazione con l'Unesco, già pronta per l'edizione 2009/2010. E più che mai attuale, perchè si fa un gran parlare di differenze di genere e di cervelli che ritrovano, molto a fatica, la via del ritorno. Infatti Giorgina Gallo, presidente e amministratore delegato di L'Oréal Italia, sostiene che «il mondo ha bisogno della scienza e la scienza ha bisogno delle donne, identificare e valorizzare le donne che si distinguono per l'eccellenza scientifica è di cruciale importanza per il futuro della scienza e del mondo». Il mosaico, nella realtà, è più ampio: donne, famiglia, carriera nel settore della ricerca, quanti tasselli da tenere insieme, che fatica. Diana Bracco, presidente di Assolombarda, sostiene che aziende come la sua «sono orientate a favorire la crescita professionale e le posizioni di responsabilità delle donne, anche nelle posizioni di linea, come succede nella nostra divisione americana. Ma già oggi il 38,31% dei dipendenti Bracco è donna, e così il 25,40% dei dirigenti». Sulla necessità che ognuno faccia la propria parte hanno proseguito Enrico Decleva,Rettore dell'Università degli Studi di Milano, Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute del Comune di Milano, Giovanni Puglisi, presidente della Commissione nazionale italiana per l'Unesco mentre Alessandra Servidori, Consigliere nazionale di Parità del ministero del Lavoro, lancia una provocazione: «Bisogna imparare a fare ciò che stiamo facendo anche noi, cercare sinergie, saper chiedere aiuto al settore privato, uscire dai vecchi schemi per adottare nuove prassi». Umberto Veronesi (che è il presidente della giuria del premio) ha ribadito che «le donne hanno caratteristiche tali da renderle naturalmente adatte a un percorso scientifico. Un patrimonio da sfruttare e stimolare. Creatività, intuizione, perseveranza sono doti fondamentali per il mondo della ricerca. Questo progetto sostiene le giovani scienziate in un percorso spesso difficoltoso e crea dei validi modelli per le future generazioni ». Non a caso Valeria Righi, cervello in fase di rientro, sostiene che la sua borsa è, prima di tutto, «una vittoria della meritocrazia». rita.fatiguso@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna all'inizio


Mosca e il canto delle sirene d'Asia (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO E MERCATI data: 2009-05-26 - pag: 31 autore: M&M Mosca e il canto delle sirene d'Asia di Sara Cristaldi A vent'anni dalla caduta del muro di Berlino ea pochi mesi dalla caduta di tanti totem del capitalismo, l'avanzata della mano dello stato nelle economie occidentali piegate dalla crisi fa discutere. A Washington, a Francoforte, a Parigi. Come del resto a Pechino. Chi non ne discute affatto - testimonia un grande conoscitore dell'area come Herbert Stepic nell'intervista qui a lato - è l'Europa centroorientale: «Qui nessuno pensa di ritornare alle nazionalizzazioni. Che state facendo a Ovest? mi chiedono... Sembra quasi che gli imperialisti ora siamo noi, aggiungono i ministri di questi Paesi che incontro». Del resto a Est la storia, fatta di pianificazione e divisione internazionale della produzione in seno al Comecon di sovietica memoria, ha lasciato ferite ancor oggi "sanguinanti". Dove però il modello occidentale sembra non essere più in odore di santità è nella Grande madre Russia, immenso territorio a cavallo tra la Vecchia Europa e la Nuova Asia. Come sottolinea Marie Jégo sul quotidiano parigino Le Monde, che cita una ricerca pubblicata a Mosca da tre analisti: Sergei Guriev, Maxime Trudoliubov e Aleh Tsyvinski. A differenza degli anni 90, oggi il 60% dei russi volta le spalle al modello capitalistico e, ancor più significativo, il 71% non si sente nemmeno europeo. Ciò potrebbe anche non stupire, considerato che la parte europea della Russia è minima rispetto alla vastità delle lande asiatiche. Ma una riflessione in merito dovrebbe indurre a considerare che se la Russia di Vladimir Putin e Dmitri Medvedev non trova una "pacifica" convivenza economica (e politica) con l'Europa, vecchia e nuova, potrebbe anche volgersi a Oriente e a Sud. Verso la nuova realtà, cioè, che si va pragmaticamente costruendo in Asia centrale e orientale, attraverso una rete di accordi energetici e di libero scambio che mese dopo mese, anno dopo anno, va estendendosi dal Mar della Cina ai pozzi di petrolio del Kazakhstan o dell'Uzbekistan. Qui Mosca sta già tessendo la sua tela. Anche per non lasciare mano libera alla Cina. Sua nemica di ieri, sua alleata di oggi. Almeno finora. sara.cristaldi@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna all'inizio


Einstein, il segreto del genio solchi anomali nel cervello (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 26-05-2009)

Argomenti: Cervelli

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 26/05/2009 - pag: 22 Scienza Ricerca della paleontologa Falk dell'università della Florida Einstein, il segreto del genio solchi anomali nel cervello Ha una forma diversa la parte associata ai numeri MILANO La genialità di Albert Einstein forse ha lasciato traccia nel suo cervello. Con questa convinzione la paleoantropologa Dean Falk dell'Università della Florida ha elaborato e studiato le immagini della materia cerebrale del grande scienziato arrivando ad una conclusione che giudica «interessante». Sui lobi parietali normalmente associati alle abilità matematiche e alla cognizione spaziale e visuale la scienziata ha identificato in superficie una dozzina di variazioni rispetto alla norma. Sono rilievi e solchi che fanno pensare ad una riorganizzazione diversa dagli standard e frutto ipotizzabile delle straordinarie capacità intellettuali. Dean Falk è una illustre studiosa dell'evoluzione cerebrale dei primi uomini, dei quali ha indagato anche le origini del linguaggio e le doti cognitive. Ora applicando le stesse tecniche ha voluto esplorare quanto è rimasto della preziosa materia grigia appartenuta al fisico più grande del Ventesimo secolo che ha rivoluzionato l'idea dello spazio e del tempo. Einstein moriva all'ospedale di Princeton nell'aprile 1955. Aveva 76 anni, e sul comodino trovarono le ultime formule con le quali cercava di creare una teoria del tutto. Aveva rifiutato un rischioso intervento chirurgico avvertendo i medici che decideva lui quando morire. E dava disposizioni perché il suo corpo venisse cremato e le ceneri sparse al vento in un luogo segreto. Così accadeva, ma non per il cervello che venne asportato durante l'autopsia e consegnato al patologo Thomas Harvey il quale lo trattò per la conservazione eseguendo una serie di fotografie ora utilizzate da Dean Falk. Poi ne ricavò 240 sottili campioni che montò su vetrini da microscopio distribuiti agli studiosi che ne facevano richiesta. Il rimanente lo pose in un contenitore sottovuoto che tenne con sé per decenni nei vari spostamenti fra gli Stati Uniti. Egli pure cercò di analizzarlo senza però riscontrare nulla e nel 1998 restituiva il tutto al Medical Center dell'Università di Princeton che ora lo conserva rigorosamente. Nel 1985 un neuroscienziato dell'Università di California, Marion Diamond, pubblicava i primi risultati ottenuti dall'esame di alcuni vetrini sostenendo la presenza di un maggior numero di cellule cerebrali rispetto alla norma. Negli anni seguenti Sandra Witelson alla McMaster University di Hamilton (Ontario) raccontava che le sue analisi mostravano nell' area parietale associata alla visione e al ragionamento un'estensione del 15 per cento maggiore nei confronti del normale. Inoltre notava che il cervello in quella zona era privo di una tradizionale fessura fondendo insieme due aree molto importanti. Seguendo questi indizi Dean Falk ha voluto approfondire trovando altre anomalie. «Il cervello di Einstein è veramente inusuale commenta Almeno in superficie sembra diverso dagli altri ». Ma lei stessa ammette che è difficile stabilire se le forme osservate siano causa od effetto del genio. Ciò non toglie che i tentativi di individuare qualche prova si ripetano nel tempo. E non solo per Einstein. Il Cremlino aveva addirittura creato un Istituto del cervello nel quale aveva invitato il neurologo tedesco Oscar Vogt per esaminare il cervello di Lenin. E nell'Istituto si conservarono e si indagarono fino al crollo dell'Unione Sovietica i cervelli di Stalin e Breznev ma anche di Majakovskij e Bulgakov, di Tupolev e Sacharov. Mai alcuna scoperta, tuttavia, emerse dagli illustri reperti. L'attrazione per il genio di Ulm è però troppo forte per non attrarre i ricercatori. Dalla sua mente uscirono 300 memorie scientifiche che rivoluzionarono la scienza ma lui stesso affermava di non avere parole per spiegare i suoi risultati. «Una nuova idea arriva all'improvviso e in maniera piuttosto intuitiva», diceva. «Vorrei che Einstein fosse vivo conclude Dean Falk e forse ponendogli certe domande scopriremmo come egli pensava». Giovanni Caprara

Torna all'inizio


Asse banche-enti locali per Zunino (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Economia data: 26/05/2009 - pag: 24 L'ex area Falck Verso una soluzione mista, possibile ingresso di Regione e Comune di Sesto Asse banche-enti locali per Zunino La Risanamento La trattativa delle banche con la Risanamento sarebbe alla stretta finale MILANO Potrebbero entrare anche gli enti locali nell'azionariato del fondo immobiliare ad hoc immaginato per rilevare dalla Risanamento in crisi di Luigi Zunino l'ex area Falck di Sesto San Giovanni. A pensarci sarebbe lo stesso Comune di Sesto San Giovanni con il sindaco pd Giorgio Oldrini e la Regione Lombardia del governatore Pdl Roberto Formigoni. Insomma, non solo si potrebbe arrivare a una partecipazione mista, pubblico-privata con le banche creditrici, ma anche bipartisan. È invece da escludere un interesse da parte della Provincia dove Filippo Penati è in campagna elettorale per tentare il rinnovo del mandato. L'ipotesi di un ingresso di Sesto, in forma puramente simbolica cioè con una quota decimale, sarebbe stata pensata già ai tempi della prima proposta della Limitless, poi decaduta. Gli enti non avevano crediti con Zunino. Ma la ratio era quella di dare una forma di garanzia istituzionale per lo sviluppo dello storico bastione operaio che ora dovrebbe essere rilanciata con la firma prestigiosa dell'architetto Renzo Piano. Più sfumata l'idea della Regione che per adesso starebbe pensando alla possibilità di un «segnale» che dunque potrebbe anche non concretizzarsi con un impegno nel capitale. La trattativa delle banche con Risanamento sarebbe alla stretta finale con un clima di ottimismo anche se non ci sarebbe ancora una data per le firme. Alla fine nel capitale del veicolo dovrebbero entrare Intesa Sanpaolo, Unicredit, il Banco Popolare, la Popolare di Milano e il Monte dei Paschi di Siena. La rinuncia da parte degli istituti di circa 300 milioni di crediti, convertiti in azioni, dovrebbe così permettere alla società di Zunino di alleggerire il peso dei 2,7 miliardi di debito. Anche se le banche dovrebbero poi pensare anche a risorse fresche per 200 milioni da usare almeno per il completamento della bonifica dell'area. Per Risanamento c'è in campo Banca Leonardo. Mentre per far quadrare tutti gli elementi ci sarebbe in azione anche la Castello Sgr, società partecipata dalla Mittel. Nel nuovo veicolo non dovrebbe infine avere nessun ruolo la stessa Risanamento. Nell'ultima assemblea del gruppo immobiliare che si è tenuta alla fine di aprile Zunino, sotto la pressione e le critiche delle banche, aveva proposto di ridursi lo stipendio da 4 milioni a 900 mila euro. Nella stessa assemblea la società ha anche approvato il bilancio 2008 chiuso con una perdita netta di 213,7 milioni a livello di gruppo e di 89,5 milioni a livello di Risanamento. Luigi Zunino Massimo Sideri msideri@corriere.it

Torna all'inizio


"il multiplex? esempio di come non va gestito il territorio" - massimo vanni (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Firenze "Il Multiplex? Esempio di come non va gestito il territorio" De Zordo vuole meno cemento e un´idea di città "Castello? Progetto sbagliato, non nasce certo dai bisogni della popolazione" "Cambiamo il modello delle spa pubblico-private e chiudiamo subito Firenze Parcheggi" MASSIMO VANNI (segue dalla prima di cronaca) De Zordo, trasformare il Multiplex per farci cosa?«Un polo culturale. Propongo di farci una cineteca, il Centro delle culture, spazi aggregativi per giovani artisti. Quella del Multiplex è un esempio di come non va gestito il territorio. Dopo aver bloccato un colosso da 26mila metri quadrati con molti profili di illegittimità, non vorremmo che ci fosse una sanatoria o che rimanesse così: ci sono fondi regionali già disponibili». Per dieci anni ha fatto l´opposizione all´urbanistica di Domenici, può dirci come governerebbe lei la città? «Il Piano strutturale va fatto e in tempi credibili. Ma con un presupposto diverso: quello di una visione d´insieme che salvaguardia il territorio dalla cementificazione. Non si deve lasciare la contrattazione ai grossi soggetti privati. E non si deve utilizzare nuovo territorio senza recuperare il vecchio». Anche Renzi e Spini parlano di recupero. «Attenzione alle parole che poi non rispondono ai fatti». Cosa si dovrebbe fare secondo lei col progetto Castello? «Non è solo un progetto vecchio, è sbagliato. Al di là di quello che farà la magistratura, è assurdo spalmare 1 milione e 400mila metri cubi di cemento sull´unica area verde della città. Non è certo un progetto che nasce dai bisogni della popolazione». Vuole ricontrattare il progetto con Ligresti? «Ma li calcoliamo i danni futuri? Sono incalcolabili. Meglio una penale oggi che ipotecare così il futuro. Non si parli in modo strumentale di penali: se sono sbagliati non si devono fare». Vale anche per la tramvia? «Non l´abbiamo mai demonizzata, siamo per il trasporto pubblico, ma le linee 2 e 3 non corrispondono ad esigenze di trasporto. Se poi i cittadini continuano a prendere la macchina il danno si vedrà: dove sono gli studi sui flussi e sull´intermodalità?». Castello, tramvia, Alta velocità: la solita Sinistra del no? «Eh no, basta con questa storia della sinistra del no. Le alternative ci sono: da tempo diciamo che la Tav può passare in superficie, ci sono fior di progetti. La lezione del Mugello ce la dimentichiamo? La tramvia poi va collegata al metrotreno. Il nostro non è un no, è un modo diverso di governare, libero da condizionamenti dei poteri». E al ballottaggio? Insistete nel non voler dare indicazioni? «Galli ha ampiamente mostrato di essere una candidatura col quale la destra ha mostrato di non voler vincere». E´ sicura che non vince la destra? «Ma via non vince la destra in questa città. Non vuole vincere: Galli non ha l´esperienza né le conoscenze. Domenici ci lascia una città peggiore con meno verde, meno diritti e con la magistratura che indaga sulle principali operazioni. Renzi ha cercato di differenziarsi ma rappresenta sempre la continuità». Vi siete presentati anche nei Quartieri e c´è anche la lista «PerUnaltraprovincia». Su cosa batterete nei prossimi 5 anni? «Sul lavoro. Cosa fa il Comune? Con le casse rurali può attivare il microcredito per cittadini e piccole imprese. E può controllare cambi di destinazione da fondi commerciali ad abitazione: finché si permettono questi cambi si tagliano le gambe all´imprenditoria artigianale, dobbiamo dire basta. Anche il modello attuale delle Spa pubblico-private deve essere cambiato: la chiusura di Firenze Parcheggi deve essere immediata». Che cos´è il «last minute market» che avete nel programma? «Un´idea semplice quanto efficace: creare un circuito di vendita di prodotti a scadenza ravvicinata che re-immette al costo del 40 per cento del prezzo tutto ciò che altrimenti verrebbe gettato via: l´ha inventato l´università di Bologna».

Torna all'inizio


Sulla modernità Salvati e Cioli (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 26/05/2009 - pag: 11 FONDAZIONE BASSO Sulla modernità Salvati e Cioli Il dodicesimo incontro del seminario sulla modernità promosso dalla Fondazione Basso, oggi alle 17, in via della Dogana Vecchia 5, sarà una lezione a due voci: «I modernismi del Novecento», con Mariuccia Salvati, docente di Storia contemporanea all'Università di Bologna, e Monica Cioli docente presso l'Università di Trento.

Torna all'inizio


per l'ateneo spareggio dionigi-cantelli - ilaria venturi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Bologna Per l´Ateneo spareggio Dionigi-Cantelli Il latinista raddoppia il vantaggio. Decisivi i 652 voti di Braga ILARIA VENTURI IL latinista Ivano Dionigi e il farmacologo Giorgio Cantelli Forti saranno i due sfidanti per la poltrona numero uno dell´Alma Mater. Dario Braga, l´outsider, ci ha provato sino all´ultimo voto, mantenendo forte il suo consenso. Ma non è riuscito a passare alla "finale" per il rettorato. La terza fumata nera ieri in Ateneo consegna la scelta del nuovo rettore al ballottaggio per la prima volta nella storia dell´Alma Mater. Un´università spaccata in due, divisa su due opposti schieramenti e anime, due visioni di Ateneo: il latinista, 61 anni, umanista capace di parlare il linguaggio delle due culture; il farmacologo, 65 anni, sostenuto dai big di Medicina, l´area roversiana e legata a Cielle. Dionigi è in testa: 848 voti, staccato dal rivale di 108 consensi (la distanza dopo il secondo turno era di 52 voti), cresciuto di 172 preferenze. Cantelli Forti arriva a 740 voti (erano 624). Braga si ferma a 652, partendo da 566 consensi. E ora sarà proprio la "variante Braga" a decidere la partita. I 414 voti liberati dal preside di Agraria Andrea Segrè, dopo la sua rinuncia alla corsa, si spalmano. Il matematico De Salvo calcola in diretta la distribuzione dei suoi consensi: vanno di più su Dionigi. Le urne non sono ancora chiuse, quando partono già gli appelli a Braga: «Disponibile a prenderlo nella squadra, così come Sassatelli, Grandi e Segrè: quelli che hanno dimostrato discontinuità mi interessano», dice Cantelli Forti che arriva nella sala dell´Ottavo centenario a duemila schede scrutinate. Parla ai candidati perdenti, il docente, promette posti. «Posso garantire discontinuità con il passato, finanziamenti internazionali e nazionali, e punto all´avanzamento e reclutamento dei giovani sulla base del merito e non delle clientele o parentele», dice. Davanti ai fotografi, Cantelli, Dionigi e Braga si stringono la mano. Ivano Dionigi riconosce l´onore delle armi all´avversario: «Quella di Braga è stata un´ottima performance». Poi aggiunge: «Miravo ad avere il primo posto e a distanziare ulteriormente il secondo. Sono sereno, ora si va dritti al ballottaggio. Gli elettori di Braga faranno la loro riflessione, i voti sono degli elettori. La squadra di governo? La pagina della mia giunta è bianca, le caselle sono tutte da riempire». Ieri il terzo turno, con 2.278 votanti, è stato seguito come non mai. Verso le nove, quando ormai si capisce la tendenza, arriva Dario Braga. Con il sorriso, nonostante tutto. Poi se ne va e torna. Ci sono gli ex candidati Grandi e Sassatelli. Dopo i primi 150 voti i tre sfidanti ne hanno una cinquantina a testa. Lotta alla pari. Poi lo stacco. Arrivano sempre più docenti: i presidi Capano, Prosperi, Giovannini, i professori Sandri, De Bernardi, Bergami, Vandelli, Bonivento, Anselmi. Chi fa battute: «Barbiroli è in leggero calo». Conquista due voti. Chi osserva: «Stesso caldo dei Mondiali 2006». Siamo alle semifinali. Superata la boa delle metà schede scrutinate, la corsa ormai è a due. I supporter di Braga, quelli "duri e puri" che lo hanno spinto ad andare sino in fondo nella gara, lasciano la sala. Il brusio aumenta, più volte il professor Boari, il presidente del seggio, si ferma, chiede silenzio. Ma la corsa è ormai decisa. I docenti cominciano a pensare agli scenari futuri. Non troppo lontani. Si vota giovedì. SEGUE A PAGINA V

Torna all'inizio


pubblico e privato insieme per la cultura - francesco loi (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Toscana Pubblico e privato insieme per la cultura Settis: no alla logica d'impresa, il fine ultimo non è il profitto Mussari: le fondazioni tutelano l'arte anche facendola conoscere FRANCESCO LOI PISA. «Più Stato perché ci sia più privato». Con questo efficace slogan Salvatore Settis, direttore della Normale di Pisa, ha risposto alla domanda centrale del confronto promosso ieri dalla Fondazione del consiglio regionale nella Sala Azzurra della Scuola, in piazza dei Cavalieri. Il quesito di fondo era: è possibile un'alleanza tra pubblico e privato sui beni culturali, soprattutto in questa fase di crisi? Il faccia a faccia ha visto come protagonista, insieme a Settis, il presidente del Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari. Coordinatore del confronto il direttore del Tirreno, Bruno Manfellotto. «La riduzione di investimenti e di sostegno nei settori dell'istruzione, della ricerca e della cultura in genere suscita allarme e preoccupazione», così ha dato fuoco alle polveri la presidente della Fondazione del consiglio regionale, Fabiana Angiolini. «Dobbiamo metterci in ginocchio aspettando sinergie tra pubblico e privato», ha detto Riccardo Nencini, presidente del consiglio regionale toscano. «Già sappiamo che senza certi sostegni, a cominciare da quelli delle fondazioni bancarie - ha continuato - non sarebbe possibile alcun intervento sul patrimonio culturale, nemmeno nelle situazioni più compromesse». L'esempio più evidente: il decollo della via Francigena e dei progetti collegati. «Se non lavoriamo nella direzione del connubio pubblico-privato, altro che decollo: non siamo neppure nella condizione di partire». Dunque, apertura totale alle sinergie. Anzi un grido d'aiuto. Ma, e attorno a questo ha girato l'intero dibattito, come trovare il giusto equilibrio tra pubblico e privato? Quali rischi evitare, come da tema gettato sul tappeto da Bruno Manfellotto? Settis non ha rinunciato a togliersi qualche sassolino (forse senza "ino"). «Già nel 2005 un governo con lo stesso premier e lo stesso ministro dell'Economia di oggi diceva certe cose sulla gestione dei beni culturali e dei musei. I concetti erano: sfruttamento della cultura in una logica d'impresa; e produzione di redditività. Ma i beni culturali sono come la scuola: il fine ultimo ed esclusivo non può essere il reddito». Solo il Colosseo è in attivo, i Musei vaticani chiudono il bilancio in pari, ha ricordato il direttore della Normale. «Bisogna andare verso una concezione civile dei beni culturali, chiedersi come proiettare la loro gestione e valorizzazione nel futuro. E la mia posizione è: più Stato perché ci sia più privato». Settis ha la sua ricetta. Anzitutto, dice, è sbagliato puntare a bilanci virtuosi grazie solo agli introiti diretti (i biglietti). «Serve sviluppare l'indotto, dal merchandising alle attività commerciali della zona. Secondo un calcolo delle banche svizzere si può arrivare ad introitare quattro o cinque volte le spese». Altro punto: il vantaggio fiscale. «Negli Stati Uniti c'è un sistema che incoraggia il cittadino a dare: quanto "girato" al patrimonio culturale si detrae. Quello è già un modello pubblico-privato. Ma in Italia ne siamo lontani anni luce». E il ruolo delle banche e delle fondazioni? Mussari conviene su un aspetto: «Non da tutto si può ricevere un reddito. Ma una gestione efficiente è possibile anche in campo culturale. Una fondazione ha lo scopo di tutelare l'opera d'arte: non si tratta però solo di una tutela fisica, vuol dire anche renderla conosciuta». Da Mussari un messaggio di «indubbia schiettezza», per riprendere la battuta di Bruno Manfellotto: il privato, nel caso specifico il Monte dei Paschi, è sempre pronto a fare la sua parte, ma la crisi si farà sentire. «Se fossi io il presidente della fondazione della banca ridurrei i contributi dei prossimi tre anni. Il credito non è infinito. Si è speso più di quanto guadagnato. Ci vuole maggiore attenzione, più rigore, imparare a fare con meno quattrini. Questo è il ruolo pubblico». Insomma, non molti segnali di ottimismo dal confronto.

Torna all'inizio


Primari in pensione a 70 annii sindacati medici dicono no (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cervelli

Primari in pensione a 70 annii sindacati medici dicono no il dibattito in regione sul san martino «Largo ai giovani e pensiamo ai precari». Contrari anche Pd e Pdl Genova. I sindacati medici dicono di no ai primari in pensione a settant'anni: «Pensiamo prima ai precari e facciamo largo ai giovani»è la posizione di Anaao, Assomed, Cimo, Snr, Fassid, ma anche Cgil, Cisl e Uil Medici e, infine, seppure con motivazioni dverse, anche di Anpo, il potente sindacato dei primari. Dopo aver scritto una lettera alla Regione, ieri i rappresentanti dei sindacati medici davanti alla commissione regionale sulla Sanità (convocata per discutere del piano sanitario regionale) hanno ribadito il loro parere negativo alla proposta che, trasversale, da qualche tempo circola nella buvette del consiglio regionale per elevare da 67 a 70 anni l'età pensionabile dei primari. Non di tutti, solo di quelli dell'azienda ospedaliera San Martino per equipararli ai colleghi universitari che, invece, possono restare in servizio fino a 70 anni. Questo anche se - a rigore- esiste nella convenzione tra il San Martino e l'Università la possibilità che l'ospedale possa togliere al primario universitario che abbia compiuto i 67 anni di età le funzioni assistenziali (visite, interventi, direzione del reparto) lasciandogli soltanto quelle di insegnamento. Di questa facoltà il San Martino, in passato, si è già avvalso. La proroga dell'età pensionabile dovrebbe essere contenuta in un emendamento alla legge di riorganizzazione del sistema sanitario regionale (la 41 del 2006). L'idea fa inorridire le organizzazioni sindacali mediche. Parlano esplicitamente di «una corsa alla diligenza che non potrà non interessare tutto il comparto» e aggiungono che «il risultato prevedibile sarebbe un ingessamento del servizio sanitario regionale in una fissità di ruoli che, ad onta delle leggi biologiche, condanna i giovani ad attese di lavoro o di carriera sempre più lunghe e frustranti e priva il sistema di innovative competenze professionali». Concetto ribadito da Egidio Di Pede segretario regionale di Anaao-Assomed: «È più importante prevedere la stabilizzazione dei precari». Stessa lunghezza d'onda per Giulio Cecchini, segretario di Cimo: «Non può essere una legge regionale a dire una cosa del genere e proprio adesso che si cerca di abbassare a 67 anni anche l'età degli universitari. Se poi, universitari o ospedalieri, desiderano restare con incarichi di consulenze didattiche, questo è giusto». Inaspettato alleato dei sindacati medici si è rivelato l'Anpo. A livello nazionale sostiene la proposta di legge del Pdl per cui i primari, tutti però, possano lasciare il lavoro solo a 70 anni, ma davanti ad un provvedimento che riguarda solo alcuni, si tira indietro: «Così non può essere» spiega il segretario regionale Mario Pilade Parodi. Davanti a questo "no" granitico anche il fronte politico tentenna dopo che uno dei sostenitori della norma, Rosario Monteleone (Udc) oggi non sembra più così convinto. L'emendamento dovrebbe essere presentato domani, ma ancora non si sa da chi. Si dice Fabio Broglia, «convinto - conferma lui - che questo serva ad evitare la fuga dei cervelli». E, una volta presentato, i voti a favore non sono così certi. Il Pd è nettamente contrario e dal Pdl, ieri, anche il capogruppo Gabriele Saldo e il vicepresidente della commissione salute, Matteo Rosso hanno mostrato il pollice verso: «Un provvedimento del genere non ci sembra essere prioritario per un vero rilancio del sistema sanitario regionale ligure, già caratterizzato da gravi difficoltà strutturali ed organizzative ed assolutamente incapace di rispondere in tempi brevi e nei modi adeguati alle esigenze dei pazienti». Insomma meglio che all'età pensionabile dei primari pensi il governo. Alessandra Costante costante@ilsecoloxix.it 26/05/2009 ' 26/05/2009 regolee riformeAlzare l'età pensionabile non è prioritario per il rilancio del sistema sanitario ligure matteo rossoconsigliere regionale Pdl 26/05/2009

Torna all'inizio


Corso di laurea serale fa concorrenza a Lingue (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corso di laurea serale fa concorrenza a Lingue università Da settembre debuttano le lezioni per "mediatori linguistici". Sono organizzate dalla Società umanitaria di Milano 26/05/2009 Genova. Non ancora nato, il nuovo corso di laurea per "mediatori linguistici", che debutterà a Genova a settembre, è già fonte di polemiche. «Non posso né voglio impedire quest'iniziativa», dice il preside della facoltà genovese di Lingue, Sergio Poli. «Ma mi auguro che non entri in concorrenza con la nostra facoltà». Il corso sarà serale, con lezioni dalle 18.30 alle 22.30, durerà tre anni e rilascerà un titolo di studio equipollente alla laurea di primo livello. Dietro il corso c'è la Società Umanitaria, fondazione nata a Milano nel 1893 «per promuovere - recita il comunicato - la formazione professionale e le forme cooperative secondo un modello di tipo mazziniano». «Non siamo in concorrenza con l'Università», dice Pier Ernesto Malatesta, direttore didattico della Società umanitaria e responsabile del futuro corso serale. «Prova ne è che i nostri docenti provengono quasi tutti dall'ateneo genovese». Alla conferenza stampa di presentazione della nuova "classe di laurea in scienze della mediazione linguistica", ieri a palazzo Tursi, c'erano diversi professori dell'Università di Genova-facoltà di Lingue. «Questi professori - spiega Malatesta - lavoreranno per noi con contratti a progetto, come già avviene a Milano dove abbiamo ottimi rapporti con l'Università». «Nessuno dei docenti di Lingue però - avverte il preside Poli - ha ancora ricevuto l'autorizzazione ad insegnare in quel corso». Autorizzazione che dovrà essere rilasciata dal Consiglio di facoltà. Istituita con decreto ministeriale del 22 ottobre 2008, la "classe di laurea" della Società umanitaria avrà sede in corso Mentana, nel quartiere genovese di Carignano, «e rilascerà - spiega Malatesta - un diploma di mediatore linguistico equipollente alla laurea in mediazione linguistica e valido a tutti gli effetti di legge». I possibili sbocchi professionali andranno, garantisce il responsabile del corso, «dalla libera professione come interprete o traduttore a possibilità di assunzione presso case editrici». Gli studenti pagheranno una rata di 2.500 euro l'anno. Guardata con un po' di sospetto dal mondo accademico genovese, l'iniziativa della Società umanitaria è invece vista di buon occhio dal Comune, che ha fornito alla fondazione milanese i locali di corso Mentana. «Apprezziamo - si legge in un comunicato di Palazzo Tursi - la volontà di arricchire la città con un corso serale. Anche perché non è una sovrapposizione con l'Università, ma un'offerta distinta». Francesco Margioccomargiocco@ilsecoloxix.it 26/05/2009

Torna all'inizio


"Minoranza virtuosa": diffidate gente, diffidate (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

"Minoranza virtuosa": diffidate gente, diffidate Dino Cofrancesco Sulle "Disposizioni in materia di sospensione del processo penale nei confronti delle alte cariche dello Stato", meglio note come lodo Alfano, si possono avere le opinioni più disparate. Capita in democrazia ed è giusto che sia così specie quando ci si trova dinanzi a problemi complessi e spinosi. E questo sicuramente lo è. Personalmente trovo ragionevole quanto detta il primo comma del lodo: «Salvi i casi previsti dagli articoli 90 e 96 della Costituzione, i processi penali nei confronti dei soggetti che rivestono la qualità di Presidente della Repubblica, di Presidente del Senato della Repubblica, di Presidente della Camera dei deputati e di Presidente del Consiglio dei ministri sono sospesi dalla data di assunzione e fino alla cessazione della carica o della funzione. La sospensione si applica anche ai processi penali per fatti antecedenti l'assunzione della carica o della funzione». L'articolo 90, come si ricorda, si riferisce al reato di altro tradimento e di attentato alla Costituzione - per il quale scatta la messa in stato di accusa del Parlamento in seduta comune - mentre l'articolo 96 dice che «il Presidente del Consiglio dei ministri e i ministri, anche se cessati dalla carica, sono sottoposti, per i reati commessi nell'esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale». La sospensione prevista dal lodo non impedisce al giudice, «ove ne ricorrano i presupposti, di provvedere per le assunzioni delle prove non rinviabili» e, inoltre, collega alla sospensione del processo la contestuale sospensione dei termini di prescrizione. Forse la mia opinione è discutibile, forse non ho letto bene i classici del liberalismo e della democrazia, che costituiscono il mio pane quotidiano di docente e di studioso, ma mettendo sui due piatti della bilancia il pro e il contro non mi sembra che il governo, con la legge in questione, abbia imboccato la strada della dittatura e attentato ai principi sui quali si regge la nostra Costituzione. Dagli esponenti del giacobinismo giustizialista e dai loro articoli su MicroMega, Repubblica, l'Unità etc... apprendo, invece, che quanti la pensano come me, se onesti - nel caso più favorevole - sono degli "utili idioti"; se di dubbia moralità - nel caso meno favorevole - sono al soldo di Silvio Berlusconi, del Pdl, di Mediaset etc... Mi chiedo che democrazia sia mai questa che non riesce neppure a pensare che si possa essere di diverso parere senza, per questo, appartenere a qualche cosca mafiosa o far parte di movimenti potenzialmente eversivi. Evidentemente la grande lezione di Bertrand de Jouvenel che in politica non ci sono verità assolute ma punti di vista discordanti - sui quali saranno, in definitiva, gli elettori a dover decidere - nelle nostre scuole non è mai entrata. Si vedono giuristi, filosofi del diritto e della politica, letterati che gettano l'ombra del loro dubbio scettico su teorie che sembravano impermeabili ad ogni critica, mostrare poi certezze tetragone sulla deriva autoritaria insita in tutte le misure dell'attuale governo, nessuna esclusa. In questo clima ,Gianni Barbacetto, un giornalista della scuola di Michele Santoro e di Marco Travaglio, rispondendo alla domanda di un radioascoltatore, a Prima pagina, ha potuto affermare che la ricusazione del presidente Nicoletta Gandus, da parte di Berlusconi e dei suoi legali, era del tutto priva di fondamento. E già, un magistrato che, riferendosi alle politiche del centrodestra, denuncia all'opinione pubblica mondiale lo scandalo costituito dalla «messa in discussione delle prerogative costituzionali di autonomia e indipendenza, del ruolo di controllo della legalità della magistratura in Italia»; che parla «di leggi che - a prescindere da ogni altra considerazione - hanno devastato il nostro sistema giudiziario»; che s'unisce al coro dell'estrema sinistra nel denunciare «la politica di repressione violenta e di blocco economico messa in atto dal governo israeliano nei confronti della popolazione palestinese»; che si rivolge al Parlamento perché stigmatizzi «l'ossessivo richiamo da parte della Chiesa cattolica a valori e modelli unici»: un magistrato di tal fatta, si diceva, perché dovrebbe essere prevenuto nei confronti di Berlusconi? «La verità, la verità, signori miei!» direbbe un personaggio di Luigi Pirandello. Per Barbacetto, evidentemente, non si tratta di "pregiudizi", ma di dire le cose come stanno, come fanno quelli di "AnnoZero" e, in misura minore, di "Ballarò" o dell'"Infedele". Sicuramente Berlusconi & C. non sono l'espressione di un Paese normale, ma lo sono i giudici che intervengono attivamente nella politica e per giunta su posizioni estremiste e anti-occidentali? Che non si risparmiano un corteo di protesta, un sit-in, una firma sui tanti manifesti che denunciano, un giorno sì e l'altro pure, il ministero della malavita? Di questa esasperata eticizzazione della politica gli italiani non ne possono più e lo dimostrano, da qualche tempo, col voto. È vero che per gli immarcescibili «professionisti dell'antifascismo etico», le maggioranze elettorali sono la riprova che il popolo, ormai, è stato corrotto fin nel midollo dallo "stile politico" di Arcore e che forse è troppo tardi per rimediare. L'importante, però, è che non si mettano in mente di essere la "minoranza virtuosa" legittimata ad assumere, comunque, le redini del governo in vista della redenzione delle anime traviate dal consumismo e dall'indifferentismo etico. Se così fosse, la democrazia in Italia non subirebbe neppure una scalfittura ma potrebbe spuntare un Mario Monicelli di destra, capace di fare un film non meno esilarante di "Vogliamo i colonnelli" e intitolato questa volta "Vogliamo i Dipietrelli!". Dino Cofrancesco è docente di Storia del pensiero politico all'Università di Genova. 26/05/2009 Berlusconi & C. non sono l'espressione di un Paese normale, ma lo sono i giudici che fanno politica? 26/05/2009

Torna all'inizio


Solchi anomali nel cervello di Einstein (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 26-05-2009)

Argomenti: Cervelli

Scienza Ricerca della paleontologa Falk dell'università della Florida Einstein: solchi anomali nel cervello Ultima ipotesi sul «segreto» del genio: una forma diversa dell'encefalo nella parte associata ai numeri MILANO La genialità di Albert Einstein forse ha lascia­to traccia nel suo cervello. Con questa convinzione la pa­leoantropologa Dean Falk del­l'Università della Florida ha elaborato e studiato le imma­gini della materia cerebrale del grande scienziato arrivan­do a una conclusione che giudica «interessante». Sui lo­bi parietali normalmente as­sociati alle abilità matemati­che e alla cognizione spaziale e visuale la scienziata ha iden­tificato in superficie una doz­zina di variazioni rispetto alla norma. Sono rilievi e solchi che fanno pensare ad una riorganizzazione diversa da­gli standard e frutto ipotizza­bile delle straordinarie capaci­tà intellettuali. Dean Falk è una illustre stu­diosa dell'evoluzione cerebra­le dei primi uomini, dei quali ha indagato anche le origini del linguaggio e le doti cogni­tive. Ora applicando le stesse tecniche ha voluto esplorare quanto è rimasto della prezio­sa materia grigia appartenuta al fisico più grande del Vente­simo secolo che ha rivoluzio­nato l'idea dello spazio e del tempo. IL CERVELLO CONSERVATO - Einstein moriva all'ospeda­le di Princeton nell'aprile 1955. Aveva 76 anni, e sul co­modino trovarono le ultime formule con le quali cercava di creare una teoria del tutto. Aveva rifiutato un rischioso intervento chirurgico avver­tendo i medici che decideva lui quando morire. E dava di­sposizioni perché il suo cor­po venisse cremato e le cene­ri sparse al vento in un luogo segreto. Così accadeva, ma non per il cervello che venne asporta­to durante l'autopsia e conse­gnato al patologo Thomas Harvey il quale lo trattò per la conservazione eseguendo una serie di fotografie ora uti­lizzate da Dean Falk. Poi ne ri­cavò 240 sottili campioni che montò su vetrini da microsco­pio distribuiti agli studiosi che ne facevano richiesta. Il ri­manente lo pose in un conte­nitore sottovuoto che tenne con sé per decenni nei vari spostamenti fra gli Stati Uni­ti. Egli pure cercò di analizzar­lo senza però riscontrare nul­la e nel 1998 restituiva il tutto al Medical Center dell'Univer­sità di Princeton che ora lo conserva rigorosamente. LE ANOMALIE - Nel 1985 un neuroscienzia­to dell'Università di Califor­nia, Marion Diamond, pubbli­cava i primi risultati ottenuti dall'esame di alcuni vetrini sostenendo la presenza di un maggior numero di cellule ce­rebrali rispetto alla norma. Negli anni seguenti Sandra Witelson alla McMaster Uni­versity di Hamilton (Ontario) raccontava che le sue analisi mostravano nell' area parieta­le associata alla visione e al ra­gionamento un'estensione del 15 per cento maggiore nei confronti del normale. Inol­tre notava che il cervello in quella zona era privo di una tradizionale fessura fonden­do insieme due aree molto importanti. Seguendo questi indizi Dean Falk ha voluto ap­profondire trovando altre anomalie. «Il cervello di Einstein è ve­ramente inusuale com­menta Almeno in superfi­cie sembra diverso dagli al­tri ». Ma lei stessa ammette che è difficile stabilire se le forme osservate siano causa od effetto del genio. Ciò non toglie che i tentativi di indivi­duare qualche prova si ripeta­no nel tempo. E non solo per Einstein. Il Cremlino aveva addirittura creato un Istituto del cervello nel quale aveva invitato il neu­rologo tedesco Oscar Vogt per esaminare il cervello di Lenin. E nell'Istituto si conser­varono e si indagaro­no fino al crollo del­l'Unione Sovietica i cervelli di Stalin e Breznev ma anche di Majakovskij e Bul­gakov, di Tupolev e Sacharov. Mai alcuna scoperta, tuttavia, emerse dagli illustri reperti. LE IDEE - L'attrazione per il genio di Ulm è però troppo forte per non attrarre i ricercatori. Dalla sua mente usci­rono 300 memorie scientifiche che rivo­luzionarono la scienza ma lui stesso affermava di non ave­re parole per spiegare i suoi risultati. «Una nuova idea ar­riva all'improvviso e in ma­niera piuttosto intuitiva», di­ceva. «Vorrei che Einstein fos­se vivo conclude Dean Falk e forse ponendogli certe domande scopriremmo come egli pensava». Giovanni Caprara stampa |

Torna all'inizio


Le meraviglie del cemento Romano (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Le meraviglie del cemento Romano Che gli ingegneri e architetti Romani avessero acquisito un livello insuperabile di esperienza tecnica tale che le loro opere, quali ponti, monumenti ed edifici prestigiosi hanno sfidato migliaia di anni, passando impunemente attraverso anche le peripezie dovute alle invasioni barbariche, è un fatto notissimo agli esperti di archeologia e storia romana. Nel recentissimo convegno di esperti che si è tenuto a Roma, con la presenza di nomi molto noti in campo internazionale è emerso che uno degli elementi fondamentali alla base del successo straordinario rappresentato dalla robustezza delle costruzioni ancora in piedi in Italia e all'estero è da ricercarsi in un materiale abbastanza diffuso in natura, e soprattutto in un paese con zone ricche di manifestazioni vulcaniche qual è l'Italia. Il segreto del successo, dunque, è da ricercarsi nelle ceneri vulcaniche normalmente adoperato dai Romani nell'impasto cementizio, la cui composizione conferisce una tenacia eccezionale agli edifici. I risultati di accurate ricerche portate avanti da esperti geologi e vulcanoligi sono state pubblicate con molto tempismo da varie riviste e notiziari online, fra cui si è distinta per completezza di informazione DISCOVERY NEWS. The Wonders of Roman Concrete Non è la prima volta che la stampa internazionale e soprattutto quella specializzata si occupano dell'uso sapiente del cemento da parte degli ingegneri e costruttori romani, prova ne è il fatto evidente, sotto gliocchi di tutti, a cominciare dagli abitanti di Roma, che la cupola del Pantheon tuttora è lì, intatta, sfidando i secoli, senza l'ombra di una lesione o di un cedimento nella sua intera struttura. Ma non è questo l'unico esempio di perizia nell'uso del materiale da costruzione dimostrato dagli antichi Romani, in Italia e fuori d'Italia, in tutto l'Impero Romano. Un recentissimo articolo di R. Lorenzi, apparso su un notiziario specializzato online il 16 maggio 2009, DISCOVERY.NEWS, dal titolo molto chiaro e significativo, ( Le rovine Romane sopravvivono ai secoli grazie alle ceneri vulcaniche) , spiega con larghezza di dettagli tecnici il segreto della lunga durata di molte opere realizzate dai romani nel mondo, di cui uno in particolare ha impressionato i tecnici moderni, l'uso accorto delle ceneri vulcaniche nell'impasto cementizio. L'articolo inizia così : " La cenere prodotta da un vulcano in eruzione migliaia di anni fa potrebbe aver contribuito a conservare intatto un imponente complesso edilizio Romano per circa 2000 anni, a dispetto di 3 terremoti, a quanto è risultato da una ricerca presentata la settimana scorsa a Roma." "Un'analisi ai raggi X di un pezzo di muro preso come campione dalle rovine del mercato di Traiano a Roma ha dimostrato che la malta adoperata dagli antichi Romani conteneva "stratlingite" un minerale noto per la resistenza che conferisce i moderni impasti cementizi." "E' la prima volta che la presenza della "stratlingite" viene riconosciuta nelle malte dell'antichità", ha dichiarato Lucrezia Ungaro, direttore archeologo del Foro Traiano, all'inviato di Discovery News."Ciò è sorprendente e dimostra la perizia tecnica dei costruttori Romani." Con la disposizione semicircolare di una serie di saloni su tre livelli, il complesso del Mercato secondola tradizione viene attribuito ad Apollodoro di Damasco, un architetto Siriano che lavorò principalmente per l'imperatore Traiano. Ad Apollodoro, progettista apprezzato e ben retribuito, viene accreditato la maggior parte degli edifici imperiali, ivi compreso il Foro Traiano e la colonna Traiana. Risalendo al 113 d.C., l'enorme complesso non ha più il primato di essere il primo centro commerciale del mondo, ma piuttosto una specie di centro multifunzionale di edifici amministrativi per Traiano, il quale regnò dal 98 al 117 d.C. Sorprendentemente l'enorme complesso edilizio sopravvisse a tre terremoti devastanti avvenuti nel 443 d.C., nel 1439 e nel 1703. "Nonostante la presenza di cemento di alta qualità non assicurasse la sua protezione contro crepe e cedimenti di fronte a un terremoto e allo scuotimento del terreno, viene dimostrata la buona resistenza dell'impasto cementizio usato nelle pareti," ha dichiarato all'inviato di Discovery News Marie Jackson docente del Dipartimento di Storia della Università della Northern Arizona. La Jackson è stata coautrice della ricerca insieme al prof. Barry Scheetz, docente di Ingegneria Civile e Nucleare nella Pennsylvania State University, e al vulcanologo Fabrizio Marra, docente dell'Istituto Nazionale Italiano di Geofisica e Vulcanologia. Riportiamo qui di seguito alcuni fra i più importanti link che trattano l'argomento "Cemento". Per coloro i quali fanno raccolta di articoli su questo argomento, e in particolare il famoso "cemento verde", ossia il cemento biologico, dei Romani, segnaliamo Roman ‘hydraulic’ concrete , ed anche come il cemento verde fosse molto più verde di quello attualmente in uso oggigiorno: Roman concrete was ‘greener’. Da segnalare anche il sito romanconcrete.com, che mette a disposizione una montagna di articoli ( pile of articles). Roman Ruins Survive the Ages Thanks to Volcanic Ash (Discovery) Volcanic ash may have preserved Roman ruins (MSNBC) PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 26 maggio 2009 in: Civiltà Romana » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

Torna all'inizio


Carcare: Rodary Day, festa incontri e intitolazione scuola (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Carcare: Rodary Day, festa incontri e intitolazione scuola Domani a Carcare, l’Istituto Comprensivo e la Biblioteca CoLibrì danno vita al Rodari Day, una giornata di festa e incontri per celebrare insieme alla città l’intitolazione della scuola primaria a Gianni Rodari, uno dei più grandi scrittori per l’infanzia di sempre, un maestro della libertà della fantasia e dell’invenzione. Per l’intera mattinata, tutte le classi saranno coinvolte in laboratori creativi animati da “ospiti” speciali, invitati per l’occasione: illustratori, burattinai, cantastorie, maghi… Dalle 15.15 alle 16.15, di fronte alla scuola primaria, prende il via l’intitolazione ufficiale. Dopo le canzoni eseguite dal grande coro d’Istituto, si procederà alla scopertura della targa rodariana eseguita dalla ceramista Silvia Faggion. A chiudere il giorno di festa, dalle 17 alle 19, nell’Aula Magna della scuola secondaria, si svolgerà un incontro su Gianni Rodari intitolato "Le pere da un però". Dopo un ricordo della visita a Carcare dello stesso Rodari, alla fine degli anni ’70, sono previsti fra gli altri i contributi di Pino Boero, docente dell’Università di Genova, uno dei massimi esperti della letteratura per l’infanzia e della poetica rodariana, e di Mariangela Lammardo, insegnante e ricercatrice, sul tema del nonsense. L’intera giornata è svolta in collaborazione con il Comune di Carcare.

Torna all'inizio


Un libro sulla società dell'informazione per i terremotati d'Abruzzo (sezione: Cultura)

( da "PrimaDaNoi.it" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Un libro sulla società dell’informazione… per i terremotati d’Abruzzo --> Inviato da Redazione--> il 22/5/2009 19:11:04 --> 273 letture)--> --> ABRUZZO. Antonio Teti dell’Università di Chieti-Pescara e presidente onorario della Società Italiana delle Scienze Informatiche e Tecnologiche, docente e autore di numerosi libri adottati anche da università straniere, ha deciso di devolvere interamente i compensi derivanti dalle vendite del suo ultimo libro, per finanziare la realizzazione di un’aula informatizzata nella nuova casa dello studente che si andrà a costruire nella città di l’Aquila. La casa editrice parteciperà all’iniziativa raddoppiando tale percentuale. Il testo, dal titolo “Il futuro dell’Information & Communication Technology – Tecnologie, timori e scenari futuri della “global network revolution”, edito da Springer, rappresenta un autentico evento per quanto concerne la descrizione degli sviluppi delle tecnologie informatiche nel prossimo futuro. Annunciato per settembre, ha già suscitano un forte interesse di pubblico, soprattutto in funzione della difficoltà oggettiva di effettuare previsioni in un settore in continua evoluzione come quello dell’Information Technology. Sin dai primi anni ’80, con l’avvento del personal computer, le tecnologie informatiche hanno decretato l’ingresso della società moderna in un nuovo e inesplorato mondo, dando vita ad un nuovo settore di studio: l’Information and Communication Technology (ICT). In appena due decenni siamo passati da una Società dell’Informazione, basata sull’impiego delle informazioni come risorsa primaria per lo sviluppo di servizi innovativi per la collettività, a una Società della Conoscenza, sviluppatasi proprio grazie alla diffusione della rete Internet e che ha fatto dell’informazione la maggiore delle risorse strategiche. Nei dieci capitoli del libro vengono descritte e analizzate, con un linguaggio semplice e comprensibile soprattutto per il pubblico comune, le più recenti tecnologie informatiche disponibili sul mercato e le loro metodologie di impiego, descrivendo, nel contempo, anche i possibili rischi e le relative conseguenze derivanti da un loro malsano utilizzo. Di particolare rilevanza è anche la prefazione, curata da Fernando Piera Gòmez, Vice Presidente della prestigiosa Asociación de Técnicos de Informática di Spagna (ATI). Tutta l’opera si sviluppa sulla descrizione delle tecnologie informatiche nel prossimo futuro, ma la peculiarità maggiore, risiede nei continui spunti di riflessione dell’autore sui condizionamenti, le conseguenze e le modificazioni che tali innovazioni possono produrre nella società moderna. L’obiettivo dell’autore, tuttavia, non vuole essere quello di generare facili allarmismi o paure ingiustificate sull’utilizzo delle tecnologie ICT, ma intende essere quello di consentire al lettore di riflettere sull’importanza del corretto utilizzo delle stesse. 22/05/2009 19.09

Torna all'inizio


Medaglia di bronzo per Addesi a Manchester (sezione: Cultura)

( da "PrimaDaNoi.it" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

SPORT - Tutte Medaglia di bronzo per Addesi a Manchester --> Inviato da Redazione--> il 25/5/2009 15:10:45 --> 100 letture)--> --> ABRUZZO. Di nuovo sul podio il ciclista Pierpaolo Addesi di Torrevecchia Teatina, che l’anno scorso ha partecipato alle Paralimpiadi a Pechino. Nella prova di Coppa del mondo, che si è disputata qualche giorno fa a Manchester, l’atleta abruzzese ha conquistato la medaglia di bronzo. Un terzo posto significativo, che conferma la buona forma del momento. «La pista - dice Addesi, - non è certo la mia specialità e questo è il primo vero risultato ottenuto su questo tipo di tracciato. Per ciò sono particolarmente soddisfatto». Continua la serie dei risultati positivi, dunque. A maggio Addesi aveva ottenuto un secondo posto in classifica generale al Giro dei Paesi Baschi in Spagna. Assieme alla Nazionale il ciclista è stato di recente anche in ritiro a Riccione. Questa sera, Addesi sarà uno degli ospiti della kermesse “Atleticamente insieme. Lo sport di tutti” promossa dal Comune di Jesi. Una manifestazione che vede in primo piano diverse discipline sportive. Il ciclista sarà il testimonial della regione Abruzzo. E tra gli appuntamenti anche la partecipazione, il 26 maggio, al convegno “Ciclismo e disabilità: dalla terapia occupazionale al Giro D’Italia” che si svolgerà presso la Sala consiliare della Provincia di Chieti. L’incontro è organizzato dal Corso di Laurea in Terapia Occupazionale dell’Università “d’Annunzio” in collaborazione con il Coni di Chieti e il Comitato “Tappa Chieti-Blockhouse” del Giro d’Italia. In mattinata sono previsti seminari tematici con l’intervento dei docenti dell’ateneo mentre questo è il programma pomeridiano: alle 15 saluti istituzionali con introduzione di Carmine Di Ilio, preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università; alle 16 focus su “La Terapia Occupazionale tra sport e disabilità” con Mino Ianieri e Grazia Torella dell’Università di Chieti. Alle 16.30 si parla di “Mielolesione e sport: l’esperienza della TO nell’unità spinale di Montecatone (BO)” e alle 17.30 intervento di Pierpaolo Addesi e di altri atleti della Nazionale Ciclismo disabili. Alle 18 Maurizio Formichetti intervista alcuni big del ciclismo mondiale protagonisti della corsa in rosa. 25/05/2009 15.09

Torna all'inizio


Bordighera: al via corso dedicato all'Archeologia Subacquea (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Bordighera: al via corso dedicato all’Archeologia Subacquea Si svolgerà a Bordighera dal 15 al 20 giugno, presso il Centro Nino Lamboglia, Sede Centrale dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri, il Modulo 3 della Scuola Interdisciplinare delle Metodologie Archeologiche, dedicato all’Archeologia Subacquea. Le lezioni del corso, uno dei principali a livello nazionale, saranno tenute da docenti provenienti da Università italiane (Pisa, Sassari, Viterbo), da funzionari delle Soprintendenze per i Beni Archeologici (Liguria, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Sardegna) e da specialisti dei principali Centri di Ricerca italiani. Al corso, coordinato dalla dott.ssa Daniela Gandolfi dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri e dal prof. Piero Alfredo Gianfrotta dell’Università della Tuscia di Viterbo, potranno iscriversi studenti e laureati in Lettere, Materie Letterarie, Storia, Conservazione dei Beni Culturali, Architettura nonché, viste le caratteristiche del Modulo, operatori subacquei e cultori della materia. Gli argomenti trattati saranno: storia dell’archeologia subacquea. Temi, metodi e finalità. Norme e legislazione vigenti. Il Centro Sperimentale di Archeologia Sottomarina e la sua attività. Metodi delle prospezioni e dello scavo subacqueo. Porti e topografia marittima. Rotte, merci e commercio in età romana e medievale. Relitti, navi e imbarcazioni antiche. Nozioni di architettura navale. Archeologia delle acque interne, grotte e ipogei sommersi. Commerci marittimi. Esercitazioni a terra e in mare. Per informazioni e iscrizioni: Istituto Internazionale Di Studi Liguri Segreteria Sima - Via Romana, 39 - 18012 Bordighera IM Tel. 0184.263601 – Fax 0184.266421 Sito: www.iisl.it - E-Mail: corsisima@istitutostudi.191.it

Torna all'inizio


Egitto: un altro giovane scrittore in ca (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Egitto: un altro giovane scrittore in carcere con l'accusa di apostasia. Un giovane scrittore egiziano, è detenuto da due anni nella prigione di Borg Al-Arabi, località desertica situata a metà strada tra il Cairo e Alessandria D'Egitto. Kareem, che al momento dell'arresto aveva solo 22 anni, è stato accusato di apostasia e condannato a quattro anni di reclusione (tre per apostasia ed uno per offesa al presidente egiziano Mubarack) a causa dei suoi scritti su internet. Tra le frasi incriminate e considerate elemento probatorio per formulare l'accusa di oltraggio alla religione islamica ce n'è una in particolare, rivolta ai professori di diritto islamico: "Sceicchi e professori di Al-Azhar che perseguitate chi la pensa diversamente da voi finirete nella spazzatura della storia". Kareem attraverso articoli, pubblicati sul suo blog e sul sito arabo Discussione moderna, si dichiara ateo ed affronta la spinosa questione della difficoltà di fare giornalismo in Medio-Oriente e di esprimere liberamente le proprie convinzioni religiose e politiche. A causa di queste sue idee viene espulso dalla facoltà di giurisprudenza di Alessandria D'Egitto, alla quale si era iscritto esclusivamente per volere del padre. La sua aspirazione era infatti studiare biologia. Il difficile clima che si respira all'interno della facoltà di diritto islamico e sopratutto il suo rifiuto di accettare la materia che studia, ovvero la Sharja (legge coranica) che definisce nei suoi articoli, "legge contro ogni logica, che può essere accettata soltanto dai poveri d'intelletto", lo avvicina alla scrittura ed alle tematiche inerenti i diritti umani, in particolare a quelli dell'universo femminile, maggiormente oppresso dalla legge coranica. Scrivere su internet, unica forma di comunicazione mediatica che non subisce censura in Egitto, diviene quindi il primo passo verso quella che lui definisce "la liberazione". La traduzione dall'arabo dell'ultimo articolo di Kareem prima dell'arresto. "L'Essere umano può essere forzatamente vincolato da qualcosa, risultando incapace di liberarsene anche se rifiuta o addirittura odia questo qualcosa. Comunque, può sopravvenire un certo momento in cui può essergli garantito di affrancarsene senza alcuna conseguenza negativa. Raramente questa "liberazione" è accompagna da effetti dolorosi o indesiderati. Non si può negare, però, che talvolta questi effetti negativi ci siano. E' quanto sta avvenendo a me, quello che sto affrontando in questi giorni, ne è un esempio. Ho frequentato l'ateneo Al-Azhar per soddisfare le aspirazioni dei miei genitori. A causa del mio completo rifiuto del pensiero religioso trasmesso attraverso i miei scritti, che fortemente criticano l'insinuazione della religione nella vita pubblica, il controllo che essa esercita sul comportamento degli esseri umani e sui loro rapporti interpersonali, liberarsi dai vincoli imposti dal mio essere un (ex) studente dell'Università di Al-Azhar, è stato ancor più difficile di quanto potessi immaginare. Quando ho ottenuto la mia libertà (nel senso che sono stato espulso dall'università nel marzo 2006) avevo pensato che quella questione fosse definitivamente chiusa e che con quel decreto mi ero affrancato dal vincolo dell'ateneo e dal suo autoritarismo, esercitato sia verso la vita degli studenti, sia verso i membri della società, sia verso la vita del nostro Paese a vari livelli. Ignoravo che il quotidiano Al-Gomhuria avesse pubblicato copia dei fogli investigativi inviati dalla sessione disciplinare alla quale ero stato sottoposto (che per mia scelta non firmai) al Sostituto procuratore. Così come non sapevo che l'amministrazione universitaria non avesse comunicato che si era rifiutata di consegnarmi il mio fascicolo. Lasciai che la vita scorresse evitando di pensare a cosa sarebbe potuto accadere dopo quel fatto. Loro mi avevano espulso e quindi avevano tutto sommato chiuso la questione. Avevo pensato che quella era la fine della mia relazione con loro e mi dissi: si tengano pure il mio fascicolo. Infatti chiesi solo che mi venissero restituiti i miei documenti in originale poichè ne avevo bisogno. Comunque, sembra che la "benedizione" di Al-Azhar sui suoi studenti non sia facilmente rimovibile. Hanno l'abitudine di seguire gli studenti come ombre. Per esempio, uno studente che ottiene il certificato Azzarita di secondo livello non può farsi consegnare l'attestato per presentarlo ad un'altra università pubblica. Ne ho ripetutamente fatto richiesta quest'anno e negli anni precedenti alla mia espulsione, ma tutti i miei sforzi sono risultati vani. L'unico effetto che sei riuscito ad ottenere con quest'attestato è che ti dequalifica rispetto agli altri studenti, agli altri cittadini, che hanno un "semplice" certificato generale di secondo livello. Sembra, peraltro, che l'autorità di Al-Azhar sui suoi allievi non si limiti ad impedire loro di completare gli studi fuori da quella università. Ciò che è accaduto e ciò che mi accadrà nei prossimi giorni, ha pienamente dimostrato che queste "benedizioni" azzarite non abbandonano uno studente che cerca di ribellarsi contro l'università e che cerca di rifiutare ciò che è obbligato a studiare; cose contro ogni logica che incitano alla violenza contro coloro che non condividono la stessa fede religiosa. Si può arrivare ad un passo dalla morte. Essere ucciso infatti è esattamente ciò che ho rischiato mettendomi contro gli studenti della facoltà di legge coranica, (la Sharia). Hanno tentato di uccidermi con le loro "armi bianche" (i loro pugnali), nella loro cieca difesa della religione di Allah. Come mi riferì uno studente delle classi superiori, lo scorso maggio nei pressi della facoltà. Ad ogni modo, la provvidenza, (alla quale io non credo), aveva previsto per me un nuovo "affitto" nella vita, perciò sono riuscito a fuggire dalle loro mani o almeno fino a quando non varcherò le porte della prigione. Sembrerebbe proprio ciò che dovrò affrontare nei prossimi giorni. Nonostante non mi piaccia prevedere il futuro e parlare di quello che ancora non si sa, mi aspetto il peggio. Diverse ore fa mi è stata consegnata una citazione invitandomi a comparire per un confronto, lunedì prossimo, presso l'Ufficio del Procuratore, a causa della denuncia presentata da Al-Azhar nei miei confronti per ciò che ho scritto e pubblicato fuori dalle mura universitarie, nel cyberspazio che non impone alcuna censura su ciò che gli utenti vi pubblicano. Sembra invece che la benedizione di Al-Azhar, dalla quale pensavo di essermi finalmente salvato, dopo la documentazione liberatoria che avevo ottenuto, continui a seguirmi. La citazione del Procuratore relativa alle indagini nei miei confronti è una delle manifestazioni delle loro benedizioni , che non abbandonano mai coloro che marchiano, come nel caso del Dr. Nasr Hamid Abu Zayd, spinto a separarsi dalla moglie, o del Dr Ahmed Sobhi Mansour, incarcerato e forzato ad espatriare definitivamente, o della Dottoressa Nawal Al-Saadawi, e di Ahmed Al-Shahawy ed altri ancora, per i quali Al-Azhar ha sempre "consigliato" e continua a consigliare il sequestro delle pubblicazioni in commercio cercando di vietarne la divulgazione. Non ho molta paura. Anzi, sono felice che i nemici del libero pensiero debbano impegnarsi nei miei confronti impiegando metodi così bassi (condivisibili soltanto da chi è povero intellettualmente). Sono più fiducioso in me stesso, più saldo nei miei principi e più disponibile ad affrontare qualsiasi cosa per difendere le mie libere opinioni, senza alcuna restrizione impostami da governi, istituzioni religiose o addirittura da una società totalitaria, che continuamente serve con vili metodi i nemici del libero pensiero e coloro che drogano la gente, sia con le religioni sia con vere e proprie droghe. La sola esistenza di meccanismi legali che criminalizzano la libertà di pensiero, e puniscono con la prigione chiunque critichi la religione in qualsiasi modo, è già un grave difetto della legge. Si presuppone che la legge debba regolare i rapporti tra soggetti all'interno di una società, non che sopprima le loro libertà a vantaggio della religione, della legge stessa o dell'ordine sociale. L'essere umano l'individuo è al primo posto, e la sua esistenza è sopra ogni altra cosa. Su questa base, criminalizzare l'uomo per il suo criticare l'ordine sociale, la religione l'autorità che sono successive alla comparsa del primo essere umano deve essere considerato un grave difetto della legge. E queste leggi vanno oltre i loro poteri di intervento nelle questioni relative alla libertà dei singoli, un'area sacra che nessun essere umano, a prescindere da chi egli sia, può violare. Io quindi dichiaro, in tutta franchezza e chiarezza, il mio rigetto e rifiuto di qualsiasi legge, legislazione, regime che non rispetta i diritti degli individui e la libertà personale, e che non riconosce l'assoluta libertà d'azione degli individui ( fino che questa non lede altri sul piano fisico) e non riconosce l'assoluta libertà degli individui di esprimere le loro opinioni, qualsiasi esse siano, su qualsiasi argomento e che non siano accompagnate da azioni fisiche dannose per altri. Allo stesso modo, io dichiaro in tutta chiarezza che queste leggi non mi vincolano in alcun modo ed io non riconosco la loro esistenza. Detesto, dal profondo della mia anima, chiunque lavori per attuarle, chiunque le usi come guide, chi trae soddisfazione o beneficio dalla loro esistenza. E se queste leggi ci vengono imposte, non abbiamo né il potere né la forza di cambiarle perché esse stesse sono utilizzate da chi gestisce il potere, e ne trae benefici. Non di meno tutto ciò non mi spingerà alla sottomissione o nell'attesa del perdono e della rassegnazione. Io quindi dichiaro che non riconosco la legittimità dell'avviso di reato su un argomento come questo, che è parte del mio diritto di esprimere personali opinioni. Questa libertà è stata sancita dalla Dichiarazione Universali dei Diritti Umani , che presumo sia stata sottoscritta anche dall'Egitto. Comunque, anche mettendo da parte questa dichiarazione e facendo finta che essa non esista, o che l'Egitto non l'abbia firmata, i diritti umani sono una materia così evidente da non aver bisogno di nessuna legislazione che li regoli o li definisca nella loro essenza. Ad ogni persona che gode di ciò che mi sta accadendo e che spera che così io possa cambiare le mie posizioni, possa sentirmi più debole, o possa spingermi su un sentiero diverso da quello che io ho scelto per me stesso, io dico: morite nella vostra rabbia e nascondetevi nelle vostre trincee. Non recederò, neanche di un millimetro, da ogni parola che ho scritto. Queste restrizioni non possono precludermi di sognare di ottenere la mia libertà. Ciò che ho desiderato sin da quando ero un ragazzo. Continuerò ad inseguire la mia libertà per sempre almeno nella mia immaginazione. All Università di Al-Azhar, ai suoi docenti, ai suoi studiosi islamici, che sono così duri contro chiunque la pensi in modo libero, lontano dai loro pensieri metafisici e dalle loro superstizioni, dico: finirete tra gli scarti della storia e quando sarà il momento non ci sarà nessuno a piangere per voi. Siate certi che il vostro dominio scomparirà come è già successo ad altri come voi. Sia felice colui che riesce a recepire i consigli altrui!" Kareem Amer. A causa della condanna per apostasia Kareem è stato disconosciuto dalla famiglia di origine. Riesce a pagarsi gli avvocati attraverso il sostentamento economico delle associazioni locali ed internazionali per i diritti umani. Abbiamo tentato di chiedere con insistenza un incontro con Kareem in carcere, ma attualmente le visite sono state vietate perfino ai suoi due legali. Secondo i dati riportati dall'associazione egiziana per i diritti umani sono più di cinquanta i giornalisti e gli scrittori che da gennaio di quest'anno ad oggi hanno deciso di intraprendere una causa legale per le minacce e le perseguzioni di cui sono stati oggetto a causa dei loro scritti. Il numero degli intellettuali che è vittima di ritorsioni di vario genere, perchè ha scelto di manifestare liberamente le proprie idee, è molto più alto. Ma non tutti hanno la possibilità o il coraggio di parlarne pubblicamente. Molti di loro hanno preferito abbandonare la professione e l'impegno civile per la libertà di pensiero. Noemi Novelli PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 26 maggio 2009 in: Appelli » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

Torna all'inizio


Endometriosi esterna e adenomiosi, dolore pelvico cronico e infertilità (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

26/05/2009 Endometriosi esterna e adenomiosi, dolore pelvico cronico e infertilità L'aggiornamento su una patologia ancora oggi poco conosciuta, ma che sempre più frequentemente giunge all'osservazione del ginecologo, dell'ostetrica e del medico di base e che ha un impatto importante sia sulla fertilità che sulla qualità di vita delle donne, è l'obiettivo del Quarto Congresso Internazionale "Sull'Endometriosi" promosso dal Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita Nascente del Policlinico Gemelli di Roma, in programma presso l'Auditorium dell'Università Cattolica da giovedì 28 a sabato 30 maggio . Nell'ambito del Congresso saranno presentati i più recenti risultati della ricerca di base e delle teorie patogenetiche dell'adenomiosi e dell'endometriosi esterna e dei fattori che possano correlarsi con il grado di aggressività della malattia e con la prognosi. Ampio spazio sarà dedicato all'adenomiosi o endometriosi interna, patologia associata a sterilità o a insuccessi riproduttivi, ai mezzi diagnostici, alla terapia medica e alla modulazione del trattamento chirurgico. "L'endometriosi esterna spiega Sebastiano Campo, docente di Clinica ostetrica e ginecologica della Cattolica di Roma e presidente del congresso - è la localizzazione di cellule dell'endometrio, la mucosa che riveste la cavità uterina, al di fuori dell'utero. L'endometriosi interna' o adenomiosi è determinata invece dall'invasione delle cellule e delle ghiandole endometriali nella parete muscolare dell'utero stesso. Il tessuto ghiandolare ectopico intrappolato nel miometrio subisce le modificazioni tipiche dell'endometrio durante il ciclo mestruale e al momento della mestruazione il sangue si accumula nelle ghiandole endometriali all'interno della parete uterina. "Questo intrappolamento del sangue nella parete uterina provoca l'insorgenza di dolore sotto forma di crampi nel periodo mestruale spiega Campo - e inoltre provoca l'insorgenza di sanguinamenti uterini anomali. Pochi dati sono disponibili sulla sua reale incidenza nella popolazione femminile per la difficoltà della diagnosi, ma è verosimile che siano affette il 20-30% delle donne in età fertile". Fino a pochi anni or sono si riteneva questa patologia più frequente in donne che avevano partorito o che avevano avuto tagli cesarei o raschiamenti per aborto, tutti fattori che potrebbero facilitare meccanicamente l'invasione delle ghiandole endometriali nella parete uterina, ma l'introduzione dell'ecografia trans vaginale e, ancora di più, la risonanza magnetica hanno reso possibile una diagnosi precoce, valutando lo spessore della zona giunzionale uterina, cioè dello strato interno dell'endometrio subito al di sotto dello strato muscolare dell'utero, che nelle donne con adenomiosi supera gli 8 mm. "Con queste tecniche diagnostiche poco invasive sempre più spesso si evidenzia la presenza di adenomiosi anche in epoca giovanile o in donne che non hanno avuto gravidanze o interventi chirurgici sull'utero aggiunge Campo -. L'alterazione della zona giunzionale tipica dell'adenomiosi può essere responsabile anche di sterilità, sia per l'alterazione del trasporto spermatico intrauterino che per difficoltà dell'impianto dell'embrione". Infatti, studi recenti hanno dimostrato nelle donne affette da tale patologia una ridotta produzione di molecole di adesione cellulare, indispensabili per l'adesione dell'uovo fecondato alla mucosa endometriale o una alterazione del processo di decidualizzazione, necessario per consentire il normale processo di impianto dell'embrione nell'utero. In queste pazienti, poi, sempre più è evidente il rischio di aborti precoci, gravidanze extrauterine o di patologie della gravidanza come la gestosi. La terapia dell'adenomiosi prosegue il ginecologo della Cattolica - si avvale degli stessi farmaci utilizzati per l'endometriosi esterna come estroprogestinici, farmaci che bloccano l'attività ovarica e che simulano una menopausa, o sostanze ormonali introdotte localmente in vagina o in utero con lo scopo di ridurre o azzerare temporaneamente i flussi mestruali. Tra le tecniche chirurgiche conservative per l'adenomiosi va considerata l'ablazione isteroscopica dell'endometrio, la crioterapia degli adenomi uterini o il trattamento con ultrasuoni. Sempre più emerge l'importanza di un approccio multidisciplinare all'endometriosi conclude Campo -, con un team che comprenda ginecologo, psicologo, terapista del dolore, neurofisiologo, gastroenterologo, radiologo, chirurgo generale. Ed è questo che svilupperemo nel corso del congresso". I lavori congressuali prevedono nella prima giornata, alle ore 17.00, una tavola rotonda cui interverranno esperti nazionali e internazionali e rappresentanti delle istituzioni per un confronto globale e articolato sulla complessa patologia, tra questi: Lone Hummelshoj, direttore della World Endometriosis Society, Jacqueline Veit, presidente dell' Associazione Italiana Endometriosi; Francesca Merzagora, presidente dell' Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna; Laura Bianconi, Commissione Sanità del Senato; Antonio Tomassini, presidente Commissione Sanità del Senato; Cesare Catananti, direttore Policlinico Universitario "Agostino Gemelli"; Mario Falconi, presidente Ordine dei Medici-Roma; Giovanni Scambia, direttore del Dipartimento per la Tutela della Salute della Donna e della Vita nascente del Policlinico Gemelli. Numerosi e qualificati gli specialisti presenti nelle tre giornate di Congresso, di cui si segnalano: Gerhard Leyendecker (Darmstadt, Germania), Charles Chapron e Michael Bazot (Parigi), Felice Petraglia, direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell'Università di Siena, Paolo Vercellini, responsabile centro Endometriosi clinica Mangiagalli, Milano, Gian Benedetto Melis, responsabile Sezione di Clinica Ginecologica Ostetrica e di Fisiopatologia della Riproduzione Umana Università degli Studi di Cagliari, Mauro Busacca, docente di Clinica Ostetrico Ginecologica Università degli Studi di Milano, Antonio Lanzone, direttore dell'Unità operativa di Ginecologia Disfunzionale del Policlinico Gemelli, Riccardo Marana, direttore dell'Unità operativa di Ginecologia oncologica del Policlinico Gemelli di Roma.

Torna all'inizio


Arriva la generazione dei "nativi digitali" (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Fin dalla culla giocano con il telefonino di mamma, quando ancora gattonano sono già padroni di telecomando e videogame. Così, ai tempi della scuola materna, sanno leggere senza problemi le icone di tv, computer e videoregistratore. E sfidano i grandi ai videogame. «Dal 2000 circa in poi il genere umano ha subito un’ulteriore evoluzione. Dopo l’Homo sapiens sapiens è la volta della generazione dei “nativi digitali”. Una nuova umanità “figlia” di cellulari e videogiochi, che ha già un cervello diverso dal nostro». A “fotografare” le caratteristiche di questi bambini è Tonino Cantelmi, docente di psichiatria dell’Università Gregoriana di Roma e presidente dell’Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici. «Abbiamo esaminato un vasto campione di bimbi, nati a partire dal 2002. Concentrandoci sulle caratteristiche dei nativi digitali, figli della “generazione di mezzo” e nipoti dei “predigitali” - spiega all’Adnkronos salute lo psichiatra, che a questo tema ha dedicato un libro, “L’immaginario prigioniero” (Mondadori), scritto a quattro mani con la psicoterapeuta Maria Rita Parsi - Questi piccoli hanno un apprendimento più percettivo e meno simbolico, e sono dotati di abilità visuo-motorie eccezionali. Una volta adulti - aggiunge - saranno spesso uomini e donne alexitimici, incapaci cioè di riconoscere le emozioni interne, ma abilissimi a rappresentarle». Inoltre saranno ragazzini e poi giovani multitasking, capaci di utilizzare contemporaneamente vari mezzi tecnologici senza timore o paura. «Mentre, ad esempio - prosegue Cantelmi - i nonni “predigitali” si riconoscono subito all’aeroporto, perché fanno ancora la coda per il check-in. Una cosa che la generazione di mezzo ha ormai superato, padroneggiando il telecheck-in o usando le macchinette per l’accettazione rapida». Per la generazione dei nativi digitali, che in questi anni sono ancora sui banchi di materna ed elementare, «le emozioni non sono vissute, ma piuttosto rappresentate. Saranno abilissimi a tecnomediare le relazioni. E, naturalmente, comunicare con loro sarà difficile sia per la generazione di mezzo, che per i predigitali», prevede Cantelmi. Infatti l’uso di vari strumenti tecnologici fin da bambini attiva aree cerebrali differenti. E predispone a svelare senza fatica i segreti delle strumentazioni più high-tech. Tutti genietti del computer, dunque? «Non solo, questa generazione - racconta lo psichiatra - nasce con l’esperienza della democrazia dal basso. La pressione del gruppo di coetanei con cui si condividono le chiacchiere digitali sarà fortissima, e presto sulla rete si commenteranno eventi e avvenimenti, piccoli e grandi». Dall’uscita di un film in 3D, all’apertura del negozio sotto casa. Il futuro dei nativi digitali, secondo Cantelmi, è sempre più scritto nei blog. E la Rete «muterà per alimentare le passioni e i modi di socializzazione di questa generazione in crescita. Affamata di novità - conclude - e bravissima a sintetizzare con un’icona i suoi messaggi al clan degli amici», via mail su telefonini sempre più ricchi di applicazioni.

Torna all'inizio


Cultura e Spettacoli: Gioacchino Rossini Un genio amante del Bel Canto (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura e Spettacoli: Gioacchino Rossini Un genio amante del Bel Canto Pubblicato il 26-05-2009 Dedicato a Gioacchino Rossini e la sua musica, il seminario organizzato dal conservatorio “N. Sala” venerdì scorso, nella sala rossa della sede universitaria di palazzo De Simone... Dedicato a Gioacchino Rossini e la sua musica, il seminario organizzato dal conservatorio “N. Sala” venerdì scorso, nella sala rossa della sede universitaria di palazzo De Simone. Ad aprire l’incontro gli interventi del rettore dell’Università degli Studi del Sannio, Filippo Bencardino; di Achille Mottola e Maria Gabriella Della Sala, rispettivamente presidente e direttore del Conservatorio Nicola Sala. Poi i relatori. Sergio Ragni, musicologo e curatore dell’edizione critica dell’Epistolario Rossiniano, ha parlato di Rossini e della sua vena creativa. Le sue opere presentano una struttura che si ripete dinamicamente con un primo tema introduttivo, un secondo e il ritorno al primo; in cui Rossini inseriva genialmente sempre novità. Un grande musicista che aveva dimestichezza con più generi. Considerarlo solo come compositore legato all’opera buffa è riduttivo. Ha detto del ruolo della prima moglie di Rossini, Isabella Colbran. Dopo essere stata avviata dal padre a studi intensi e severi (proseguiti a Parigi), divenne prima donna del Teatro San Carlo (dal 1811 e per 10 anni), dimostrando straordinarie capacità vocali interpretando lavori operistici scritti in considerazione delle sue attitudini e del suo virtuosismo. Esperienze musicali pregresse che influenzarono la genialità creativa di Rossini, pure autonomo nella sua inventiva prorompente, nello scrivere le opere interpretate proprio dalla Colbran. Michael Espinal (esperto di stile e interpretazione vocale, docente di Canto al conservatorio di Trapani) ha ricordato l’importanza che Rossini attribuiva al canto. Un Rossini, che si lamentava di una decadenza del canto, deplorando come alcuni interpreti esprimessero tendenza al vibrato, a spingere in avanti le labbra con un tremolio, che provocava un ronzio che offendeva l’orecchio. Sottolineava l’importanza per la voce, intesa quale prezioso e fondamentale strumento, di tecnica, stile (gusto e sentimento). Il cantante doveva lavorare a lungo per allenare la voce, acquistando omogeneità di timbro e flessibilità. Per arrivare a una voce armoniosa e limpida, capace di galleggiare sul fiato e attingere a perfezione tecnica. Rossini fu compositore e maestro di Bel Canto. Poi ha parlato dell’esperienza di Rossini a Londra. Un passaggio breve, durante il quale suscitò ammirazione, ma anche l’ostilità dei musicisti inglesi. Gioacchino Zarrelli, studioso di tecnica e stile della vocalità, e docente di Canto al Conservatorio di Benevento, ha detto della coloratura, intesa come variazioni rispetto al complesso operistico, con l’uso di passaggi melodici che si traducono in scoppi di emozione, in veloci passaggi che mettono in luce il virtuosismo del cantante. La coloratura rossiniana è sublimazione della melodia che trasuda fascino, ritmo, genio. E parlato degli anni del silenzio: i quattro decenni, in cui Rossini non pubblicò più alcuna opera (l’ultima il “Guglielmo Tell”). Dal 1829 in poi (morì nel 1868), scrisse cantate, cori, canzoni, pezzi per pianoforte. Una produzione musicale da camera vicina alla sensibilità del Novecento, eseguita da musicisti e cantanti nel salotto di casa Rossini. La musica divenne per il grande compositore un esercizio privato, da condividere con persone selezionate, senza confronto col pubblico. Gioacchino Zarrelli ha evocato i possibili motivi dietro la scelta di Rossini. Le scorie dell’esaurimento nervoso di fine anni Venti del XIX secolo; il mutato scenario storico, con fermenti di rivoluzione sociale lontani dalla sua indole; la non condivisione della poetica romantica. La sua arte brillante, la sua musica limpida, densa di emozioni sarebbe stata riscoperta a metà Novecento. Il seminario ha visto riprodurre incisioni musicali di opere di Rossini, con arie eseguite da interpreti che col loro virtuosismo (tra cui Maria Callas) hanno segnato il rinascimento dell’autore de “Il Barbiere di Siviglia”.

Torna all'inizio


L'automa è d'argento (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

eurorobot 2009. Prestigioso 2º posto degli studenti etnei, unico team italiano in gara L'automa «Unict» è d'argento Splendida affermazione della squadra dell'Università di Catania - unico team a rappresentare l'Italia - che ha conquistato il secondo posto assoluto nella competizione internazionale «Eurobot Open 2009» che è svolta a La Ferté-Bernard, in Francia, dal 21 al 24 maggio scorsi. Alla fase finale della manifestazione, che si tiene ormai annualmente dal 1998, hanno preso parte quest'anno 50 squadre da diversi Paesi (oltre alle rappresentative europee, anche team di Malesia, Taiwan, Algeria, Tunisia e Russia). Quest'anno i piccoli automi costruiti dagli studenti (il tema era appunto «Temple of Atlantis») erano chiamati a costruire dei «templi» catturando elementi base in miniatura - dischi in legno per le colonne e parallelepipedi per l'architrave - posti sul campo di gioco all'inizio di ogni gara. La sfida è stata avvincente, considerando soprattutto che i robot devono essere non solo completamente autonomi, e quindi dotati di un opportuno grado di «intelligenza», ma anche precisi e veloci. Fattori determinanti del robot catanese sono stati la grande affidabilità, la strategia di gioco in grado di prevedere le mosse dell'avversario e la velocità del posizionamento. Alla fine delle eliminatorie, la squadra catanese si è classificata al 2° posto entrando quindi con grande margine alla fasi finale alla quale accedevano le prime sedici. Nei quarti il robot Unict ha sconfitto l'automa tedesco dell'Università di Aachen, quindi una squadra francese e gli svizzeri di Rappersville in semifinale. In finale, rivincita dei transalpina in possesso di un robot decisamente spettacolare, dietro il quale vi erano stati investimenti economici non indifferenti. Un piazzamento d'onore comunque di prestigio che regalato a studenti e accompagnatori etnei una gioia infinita. La squadra era composta dagli studenti Carlo Battiato, Loris Fichera, Sebastiano Gennarini, Davide Marano, Andrea Milazzo, Dario Pellicori, Giovanni Privitera, Roberta Rapisarda, Pietro Savio Termini. Una scelta vincente è stata indubbiamente la selezione di una squadra eterogenea di studenti dell'Università di Catania provenienti da Fisica, Informatica, Ingegneria Informatica, Ingegneria dell'Automazione (sia laurea triennale che specialistica) ed un'attenta e puntuale guida da parte del prof. Corrado Santoro (Dipartimento di Matematica e Informatica) e dell'ing. Vincenzo Nicosia (Scuola Superiore di Catania) e con il prezioso ausilio degli ingegneri Paolo Nicotra (Siatel) e Matteo Pietro Russo. Di grande importanza è stata inoltre la collaborazione con Santi Passarello dei Laboratori Nazionali del Sud dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il quale ha dato un contributo fondamentale nella progettazione e realizzazione meccanica del robot. Per il prof. Giovanni Muscato (Diees), docente di robotica e rappresentante dell'Italia presso l'associazione Eurobot, che ha supervisionato dall'esterno le attività ed ha assistito alle gare come primo tifoso, la soddisfazione di vedere finalmente una squadra dell'Ateneo catanese raggiungere le vette della classifica, è stata enorme. È già in programma una significativa «passerella» per i decorati studenti catanesi di ritorno dalla Francia: venerdì prossimo, nell'aula magna di Ingegneria, nel corso di «Minirobot», aperta agli studenti delle scuole superiori, presenteranno un report sul successo raggiunto illustrando i dettagli del proprio robot, mostrando alcuni video delle finali ed effettuando una dimostrazione dal vivo.

Torna all'inizio


Turrisi e Calabrese nell'Udc (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Villarosa. L'assessore e il consigliere ufficializzano il passaggio davanti a Cuffaro Turrisi e Calabrese nell'Udc «Energia dal Sole al Fotovoltaico, Solare Termico, Termodinamico" è stato il tema di un convegno che si è svolto presso l'auditorium della facoltà di Ingegneria della Kore e che ha affrontato il tema dell'energia, che coinvolge il mondo della formazione, Scuole, Università e Enti di formazione professionali, Imprese, con l'obiettivo di trovare stimoli all'innovazione e contribuire a un modello produttivo eco sostenibile, lo sviluppo e l'eco sostenibilità, che possono rappresentare opportunità di occupazione nel territorio. Ad aprire il convegno Marco Ratto, responsabile della MGM di Enna, che ha parlato come l'energia alternativa è l'energia del futuro e ha fatto trasmettere il video con il saluto del presidente del Parlamento Europeo che ha voluto sottolineare come l'Europa si stia impegnando nel voler contrastare i cambiamenti climatici dovuti alle emissioni di CO2. E' stato l'assessore provinciale al Territorio e ambiente a porgere il saluto del presidente della Regione Raffaele Lombardo, e del presidente della Provincia Pippo Monaco, il quale ha voluto sottolineare come le fonti rinnovabili saranno al più presto a disposizione di ogni famiglia, ribadendo come la Provincia di Enna su questo tema è molto sensibile e all'avanguardia, essendosi dotata di un'Agenzia provinciale dell'energia. E' stato l'ingegnere Alessandro Comito della Mgm Eco Development a illustrare la tecnologia, l'effetto fotovoltaico ed il sistema di incentivazione conto energia, e illustrato le diverse tipologie di impianto; Rosario Lanzafame, ordinario di Ingegneria industriale e meccanica dell'Università di Catania ha parlato di terza rivoluzione, quella dell'energia pulita con il «termodinamico come pannelli solari che convogliano e concentrano i raggi solari, convertendo attraverso una soluzione salina la radiazione in energia. Il prototipo di questa tecnologia è la Centrale Archimede, da 5 MW, costruita a Siracusa dall'Enel, coinvolgendo docenti, ricercatori e centri di ricerca italiani; struttura che può riproporre l'Italia al centro del Mediterraneo, avendo riscosso consensi e interesse in diversi paesi come Egitto. Libia, Tunisia, all'utilizzo di impianti che avranno potenze di gran lunga superiori a quella di Siracusa». Altre relazioni sono state svolte da Angela D'Amico, direttore provinciale Enaip e Vincenzo di Natale, direttore provinciale dell'Anfe. I due enti sono stati promotori già lo scorso anno di corsi di formazione per istallatori di impianti fotolovaici. Michele Sabatino, direttore Apea ha ribadito come da tre anni l'Agenzia, in rete con circa 200 Agenzie Europee, sia attenta alle opportunità che la Commissione europea, attraverso specifici bandi e progetti, destina al tema dell'energia. Anche i Comuni ennesi sono stati coinvolti e oltre all'interesse per la diffusione del fotovoltaico, con particolare interesse, si sta cercando di coinvolgere le aziende del comparto agricolo, attraverso la sottoscrizione di un protocollo d'intesa che verifichi la possibilità di produrre biocarburanti. Luisa Lantieri, vice presidente della Provincia, ha comunicato come l'assessore regionale all'Industtria, Pippo Gianni, sta predisponendo un bando per i Comuni che intendano avvalersi di finanziamenti per la realizzazione di impianti fotovoltaici su edifici pubblici. Sotto il profilo occupazionale anche a Enna l'economia si basa su piccole imprese che possono contribuire al rilancio del territorio. Il contributo delle Imprese all'eco sostenibilità ed il campo di applicazione nel settore edile è stato evidenziato da Felice Coppolino, presidente regionale dell'Uni Coop. F. g.

Torna all'inizio


Danneggiati compattatoriindagini dei Cc a Marineo (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

in fiamme 2 mezzi del coinres Danneggiati compattatori indagini dei Cc a Marineo L'Università si adegua alla crisi che, com'è noto, coinvolge anche il mondo accademico. Tra i provvedimenti c'è quello di ridurre di due-terzi le supplenze per l'insegnamento e nel contempo nasce anche una nuova figura, quella del ricercato a termine con contratto triennale. Ed ancora i fondi per gli insegnamenti vacanti passano da 1 milione e 800 mila euro a 750 mila. Si tratta, insomma, di un vero e proprio «piano di rientro», che tra l'altro metterà, ed era ora, ordine nei rapporto istituiti con le professionalità esterne. Il Consiglio d'amministrazione, nel «piano di rientro», ha previsto il taglio di due terzi dei fondi destinati alle supplenze per la copertura degli insegnamenti vacanti. «Per garantire le supplenze – spiega il rettore Roberto Lagalla – le facoltà dovranno prevalentemente utilizzare docenti interni a titolo gratuito. Una procedura che consentirà di razionalizzare la spesa e garantire la massima qualità didattica». Sono stati anche aggiornati gli elenchi dei contratti di lavoro a tempo determinato stipulati da esterni con l'Ateneo. Sono state verificate tutte le posizioni aperte negli ultimi anni, e mantenute in elenco solo quelle effettivamente in corso: da 7.400 si è arrivati a 3.200 contratti a tempo determinato. Il Senato accademico ha invece approvato il regolamento per l'assunzione dei «ricercatori a termine», figura prevista dalla legge Moratti, la 230 del 2005, e finora non introdotta all'Università. Lo scopo dell'Ateneo è quello di potenziare l'attività di ricerca, affiancando ai docenti, nel loro compito istituzionale di ricerca, nuovi e giovani «cervelli» preparati e liberi da attività didattiche. L'istituzione di questa nuova figura rappresenta una possibilità di lavoro per i giovani laureati specializzati e l'attività svolta costituisce titolo preferenziale da valutare obbligatoriamente nei concorsi. Antonio Fiasconaro

Torna all'inizio


SAN CARLO: CONCLUSO IL SIMPOSIO DI CHIRURGIA D'URGENZA (sezione: Cultura)

( da "Basilicanet.it" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

SAN CARLO: CONCLUSO IL SIMPOSIO DI CHIRURGIA D'URGENZA 26/05/2009 15.31.46 [Salute] Si è¨ concluso oggi pomeriggio, dopo due giorni di intensi lavori, il I simposio interregionale di della Società  italiana della Chirurgia d’urgenza e del trauma, con il patrocinio, tra gli altri, della Regione Basilicata, dell’Azienda Ospedaliera Regionale san Carlo di Potenza, dell’Università  di Basilicata. I lavori si sono svolti nell’auditorium dell’Ospedale San Carlo di Potenza e hanno trattato i temi del trauma, delle emorragie digestive e della chirurgia laparoscopica nell’urgenza. I numerosi relatori sono convenuti da ogni parte d’Italia, con la presenza significativa di numerosi docenti universitari. In tal modo l’esperienza delle scuole chirurgiche più¹ prestigiose del nostro Paese si sono integrate con i contributi di eccellenza dei chirurghi lucani. Ma vediamo più¹ approfonditamente i tre temi discussi. Il trauma è¨ la prima causa di morte e di invalidità  permanente sotto i 40 anni nei paesi del mondo occidentale ed in Italia. Il costo sociale è¨ quindi molto elevato per l’inevitabile decremento della popolazione giovanile, per i notevoli costi economici e per la perdita di anni lavorativi. La morte giovanile sta diventando una piaga sociale, nonostante gli sforzi degli organismi istituzionali preposti in una politica di informazione e repressione. Una percentuale non indifferente di vittime da lesioni traumatiche decede ancora non tanto per la gravità  delle lesioni riportate quanto per la inadeguatezza dei soccorsi e delle cure ricevute. Da qui la grande attenzione, dedicata al trauma nel corso del Simposio per ridurre al massimo, attraverso l’ottimizzazione delle prestazioni, dalla fase pre-ospedaliera all’arrivo in pronto soccorso, alla sala operatoria mira a ridurre al massimo le cosiddette morti evitabili. Le emorragie digestive sono, invece, eventi spesso prevedibili ma potenzialmente letali. Le possibilità  diagnostiche oggi in campo ci consentono addirittura di poter individuare i cosiddetti “segni predittivi†di un sanguinamento e quindi di poter prevenirli. Il trattamento endoscopico, la radiologia interventistica, la terapia farmacologica spesso ci permettono di evitare la terapia chirurgica, ma non sempre questo possibile. La chirurgia laparoscopica è¨ ormai universalmente considerata il trattamento gold standard per molteplici patologie ad alta incidenza sociale.Ma la necessità  di ridurre i costi di una chirurgia strumento dipendente non deve prescindere dalla possibilità  di reinserire il paziente, quanto prima, nel suo habitat socio economico e familiare Il simposio ha avuto, tra le sue finalità , la proposizione di sinergie e interazioni tra i chirurgi dell’urgenza e del trauma locali e quelli dell’intero Paese e la promozione della cultura e dell’arte chirurgica della Basilicata. Numerosi gli operatori sanitari che hanno seguito i lavori congressuali con viva attenzione. (bas - 04)

Torna all'inizio


PassoParola, il festival del cammino lungo la via Francigena (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

PassoParola, il festival del cammino lungo la via Francigena (26/5/2009 14:25) | (Sesto Potere) - Parma - 26 maggio 2009 - Una rassegna interamente dedicata al camminare, dove il ritmo dei passi si accorda a quello del pensiero: questo è PassoParola, il festival del cammino nato da un progetto della Provincia di Parma in collaborazione con il Dipartimento di Filosofia dell’Università degli studi di Parma, la Sezione di Parma del C.A.I., l’associazione La Boscaglia, i comuni di Berceto e di Terenzo, il Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e della Comunità Montana Appennino Parma Ovest. Quattro giornate, dal 30 maggio al 2 giugno 2009, che si snoderanno tra luoghi suggestivi attraversati dalla storica Via Francigena nel tratto dell’Appennino parmense, toccando Berceto, Cassio e Corchia: tappe imperdibili per ogni camminatore. Quegli stessi paesi visitati nel Medioevo da viandanti e pellegrini che, dall’Europa nord-occidentale si recavano a Roma attraverso il passo della Cisa, offriranno molteplici momenti di condivisione attraverso una serie di appuntamenti (tutti legati dal filo rosso del camminare) che spazieranno dalla filosofia alle escursioni, dagli spettacoli alla musica, dalle meditazioni agli incontri, da una fiera alle attività dedicate esclusivamente a bambini e ragazzi. Si arriverà a Berceto, fulcro dell’evento, attraverso “viaggi di avvicinamento” a piedi dai quattro punti cardinali (della durata dai 2 ai 3 giorni) insieme a guide professioniste; da nord, ovvero da Fornovo, sarà Massimo Montanari (esperto di trekking con gli asini e autore di libri per adulti e bambini) ad accompagnare i partecipanti lungo il cammino, affiancati dalla compagnia di alcuni asinelli; da ovest, ovvero dal Passo dei Due Santi lungo la G.E.A. (Grande Escursione Appenninica) con Riccardo Carnovalini; da sud, partendo da Terrarossa in Lunigiana lungo la Via Francigena con Iuri Pagliai; da est con Alessandro Vergari che partirà dal Lago Santo parmense e percorrerà sentieri poco conosciuti (info e prenotazioni: segreteria@boscaglia.it, tel. 051 6264169). Quattro le giornate e sei le sezioni del festival. Darà il via alla “quattrogiorni” la sezione dedicata al seminario filosofico dal titolo “Pensieri Viandanti. Le poetiche del camminare”, curato dal professore Italo Testa e suddiviso in tre sessioni dal pomeriggio di sabato 30 maggio a lunedì 1° giugno. Aperto a tutti, coinvolgerà scrittori, pensatori e docenti, italiani e stranieri, impegnati per l’occasione, non solo in lezioni e conferenze, ma anche in “passeggiate filosofiche” ed escursioni laboratoriali. Tra gli ospiti, Michael Jakob (Università di Grenoble e Ginevra) e Alain Montandon (Università di Clermont-Ferrand). Per la sezione “Incontri con autori e testimonianze di camminatori” numerosi sono gli appuntamenti da sabato a lunedì a partire dalle “Testimonianze” condotte da Luca Gianotti, fondatore dell’associazione di trekking La Boscaglia. Il primo appuntamento dal titolo “Asino chi cammina” affronterà il tema del camminare in compagnia di asini e interverranno Massimo Montanari e Claudio Visentin, docente di storia del turismo alluniversità della Svizzera italiana e fondatore della Scuola del viaggio. Ospiti d’eccezione sotto il palco, gli asinelli arrivati nel pomeriggio da Fornovo. "Passo leggero o passo pesante? L’impatto del nostro viaggiare" si occuperà del tema dell’impatto ambientale e sociale del viaggiare (a piedi in particolare) con Riccardo Carnovalini (fotografo e camminatore di professione), Manuel Lugli (alpinista e organizzatore di spedizioni) e Marco Lo Bianco (esperto di turismo responsabile, presidente onlus ForAfrica). Infine il terzo incontro “A volte ritornano: voglia di pellegrinaggio”, incentrato sull’esplosione negli ultimi anni del camminare spirituale, prevede tra gli altri l’intervento di Enrico Brizzi che giungerà direttamente dai sentieri, in occasione di una pausa dalla sua ultima camminata lungo la Linea Gotica. Brizzi è reduce dal pellegrinaggio a piedi da Roma a Gerusalemme, dal quale è nato il volume La Via di Gerusalemme che abbina gli appunti di viaggio dell’autore alle indicazioni pratiche del suo compagno di percorso, insieme alle foto più belle scattate mentre si camminava verso la Città “tre volte santa”. La Sezione di Parma del C.A.I. darà voce a diversi alpinisti e camminatori speciali: Lorenzo Barbiè che ha all’attivo il trekking più lungo fino ad ora percorso, 4.300 chilometri e Franco Michieli, alpinista che si orienta grazie al solo istinto e conoscenza, senza l’ausilio di gps, bussola o carte. Nei quattro giorni del festival non mancheranno passeggiate ed escursioni (terza sezione), organizzate dalla Sezione di Parma che proporrà iniziative per adulti (tra queste l’escursione con Franco Michieli che affronterà l’orientamento senza l’ausilio di strumenti) e ragazzi attraverso gli incantevoli sentieri dell’Appennino Parmense. Le proposte sono veramente variegate: oltre al trekking saranno infatti organizzate passeggiate naturalistiche come quelle “in notturna” alla ricerca delle tracce dei lupi con simulazione di attività di wolf howling (tecnica dell’ululato indotto). Davvero suggestive e rilassanti anche le camminate meditative in programma all’alba e al tramonto. La quarta sezione riguarda gli spettacoli: il festival infatti è anche musica. Numerosi appuntamenti si avvicenderanno anche quest’anno coinvolgendo da domenica a martedì sia Berceto che Cassio. In una cornice assai suggestiva come il bellissimo Duomo di Berceto, si esibiranno due grandi artisti: domenica sera sarà la volta di Giovanni Lindo Ferretti nel recital “Bella Gente d’Appennino”, reading per voce e violino. Lunedì sera sarà ancora musica con “Cello Solo” di Giovanni Sollima, violoncellista e compositore palermitano dallo stile inconfondibile che presenterà originali contaminazioni fra generi diversi. Sempre a Berceto si svolgerà il concerto conclusivo con i Violini di Santa Vittoria in “La tradizione musicale emiliana nel ballo liscio” che vedrà esibirsi viola, contrabbasso e violini in un excursus nella tradizione musicale emiliana. Una novità dell’edizione 2009, oltre al cammino che inizierà prima del festival con l’arrivo da quattro tracciati differenti, è la sezione dedicata ai bambini e ai ragazzi, con eventi studiati ad hoc per loro, tra cui escursioni di vario genere, laboratori e attività educative. Sperimentato per la prima volta lo scorso anno, torna il mercato tematico “La fiera del camminare” dedicato al cammino e al viaggio, che si arricchisce nella proposta: trentacinque stand, allestiti sotto una tensostruttura nella piazza del mercato di Berceto (nelle giornate di domenica e lunedì), ospiteranno editoria di settore, associazioni di viaggi escursionistici, abbigliamento sportivo, attrezzatura da montagna, cosmetici naturali, partner del festival e tanto altro ancora. Ci sarà anche uno spazio riservato a dibattiti e discussioni in cui verranno somministrate “Pillole per camminatori” e dimostrazioni pratiche su varie tematiche dedicate al camminare, a cura della Sezione di Parma del C.A.I. Inoltre durante la manifestazione, a Berceto nel Punto Tappa a fianco del Duomo, sarà possibile visitare la mostra collettiva a tema dal titolo “L’AMO” (acronimo di Liguria Amata Martoriata Opere), patrocinata dalla Regione Liguria. L’intento di questa esposizione è far conoscere, attraverso gli acquerelli di Claudio Jaccarino e di Gabriella Arduino, le tavole di Roberta Ferraris e le fotografie di Carlo Lovisolo, la bellezza e le problematiche ambientali emerse da un cammino effettuato dagli artisti la scorsa estate. In mostra anche confronti fotografici di Riccardo Carnovalini che presenta scatti realizzati a distanza di 23 anni in due diverse edizioni del viaggio a piedi CamminAmare. Saranno presenti anche poesie-aforismi di Gianluca Bonazzi e il film documentario di Elisa Nicoli sulla stessa tematica. PassoParola, curato e organizzato da Parma Turismi, vuol riconfermarsi un’occasione inedita di scoperta, indagine interiore e ricerca ma anche attività fisica e pratica sportiva affinché il camminare diventi parte integrante di una scelta di vita consapevole.

Torna all'inizio


Casa: le strategie per Parma (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 26-05-2009)

Argomenti: Cultura

Casa: le strategie per Parma (26/5/2009 17:35) | (Sesto Potere) - Parma - 26 maggio 2009 - Giornata di studio al Centro Congressi.Casa: le strategie per Parma.Le proposte emerse da una ricerca commissionata al Cresme Un seminario sulle future strategie abitative per la città si è tenuto questa mattina presso il Centro Congressi del Comune di Parma. L’incontro è nato dalla ricerca svolta dal Cresme (Centro Ricerche Economiche Sociali di Mercato per l’Edilizia e il Territorio) su incarico del Comune di Parma, i cui risultati hanno portato alla definizione di proposte di percorsi strategici volti al miglioramento della condizione abitativa a Parma. Dopo l’introduzione dell’assessore alle Politiche abitative Giuseppe Pellacini, si è parlato, in mattinata, di destinazione delle risorse comunali, del recupero e della valorizzazione edilizia dei quartieri centrali e di quelli degradati; nel pomeriggio, il tema è stato i nuovi modelli gestionali e le nuove azioni di politica abitativa. Per il Cresme sono intervenuti Francesco Toso, della direzione e coordinatore della ricerca, e Alessandro Iadecola, esperto in politiche abitative. “L’assessorato di cui ora sono a capo – ha detto l’assessore Pellacini – nato a Parma nel 2004, ha cercato di affrontare in modo serio e tangibile il disagio abitativo che anche nella nostra città è presente, se pur in dimensione più ridotta rispetto ad altre realtà italiane”. I progetti per la casa L’assessore ha ricordato le azioni attualmente in atto da parte dell’Amministrazione comunale, a partire dalla costituzione delle due società di scopo CasAdesso e ParmAbitare. A fine giugno inizieranno i lavori di manutenzione straordinaria globale di via Olivieri 5 e 7 per un totale di 20 alloggi (18 di erp e 2 di Acer). I lavori, che dureranno 20 mesi, sono resi possibili grazie a finanziamenti regionali, statali, di Comune e di Acer per un costo complessivo di quasi 2 milioni di euro. Diversi sono i cantieri aperti che si chiuderanno nel 2009 e che porteranno alla messa in disponibilità di 180 alloggi a canone agevolato: 42 di ParmAbitare (Vicomero, Paradigna, Corcagnano), 62 di Casadesso a Vicofertile, 9 al Botteghino di erp, 67 in base alla Legge 203 (edilizia sovvenzionata per le forze impegnate nella lotta contro la criminalità) in via Budellungo e in via La Spezia. Verranno avviati altri cantieri nel corso del 2009 per realizzare 176 appartamenti, di cui 9 reinvestendo alienazioni di alloggi di edilizia pubblica in via Guastalla, 127 in base al bando regionale dei 3.000 alloggi in zona ex Althea, alla Crocetta, a Vicofertile nord e sud e, in base alla Legge 203, 40 alloggi in zona Ca’ Peschiera. Da ricordare anche il progetto “Affitti garantiti”, avviato lo scorso anno, grazie al quale, al 31 dicembre 2008, sono stati sottoscritti 150 contratti di locazione di alloggi di privati a canone concordato. “Il Comune, inoltre, - ha proseguito Pellacini - ha partecipato a un bando della Regione Emilia – Romagna, di cui sta attendendo l’esito, per ottenere un finanziamento di 5 milioni di euro destinati a contribuire al recupero di un immobile di edilizia residenziale pubblica in viale dei Mille e alla nuova costruzione di oltre 100 alloggi in via Budellungo nell’area ex Rossi e Catelli. Questo ci pone nell’ottica delle linee strategiche individuate dal Cresme, che puntano alla valorizzazione e riqualificazione degli immobili esistenti. Così come il progetto “Affitti garantiti” potrebbe evolvere nell’Agenzia per la locazione, rispondendo anch’esso alla logica di fare incontrare domanda e offerta, sempre con la collaborazione dei sindacati inquilini e proprietari e di tutti i soggetti che gravitano introno al mondo della casa, il cui contributo è indispensabile per l’Amministrazione, così come quello di Acer, prezioso partner del Comune nella gestione del patrimonio erp e in diverse progettualità. Ancora, nell’ottica della integrazione sociale e culturale degli inquilini va il nuovo Regolamento quadro, attualmente in via di elaborazione, che regola, una volta approvato, la locazione di tutta l’edilizia sociale”. LA CONDIZIONE ABITATIVA A PARMA, ANALISI E LINEE STRATEGICHE a cura di Cresme I principali esiti dell’analisi Il mercato immobiliare a Parma è diminuito in misura sensibile con una discesa leggermente più contenuta rispetto alla media del Paese. Il numero di transazioni immobiliari è calato nel 2008 del –12% (in Italia del –15,1%), i prezzi sono scesi del -10% rispetto all’anno precedente; il periodo di vendita, secondo le agenzie immobiliari dell’area parmense intervistate al proposito, si è allungato ad almeno 6 mesi. Il 2009 conoscerà, prevedibilmente, un ulteriore decremento ancora più consistente. Quantitativamente la crescita dell’offerta abitativa di nuova produzione è stata in linea con l’aumento del numero di famiglie. Negli ultimi anni però i nuovi cantieri sono aumentati mentre il flusso di nuove famiglie tendeva a ridursi. Questo ha comportato, come nel resto d’Italia, un’offerta rimasta invenduta. Inoltre, sotto il profilo qualitativo si è presentato un disallineamento tra offerta e fabbisogno abitativo con sofferenza del mercato della locazione. Mercato della locazione che vede, fra le famiglie parmensi, una quota di disagio da inadeguatezza economica ancora contenuto rispetto alle altre città, pari al 12% delle famiglie in affitto. A questo c’è da aggiungere che nell’ultimo decennio, la popolazione non italiana a Parma si è quadruplicata, passando da oltre 4mila residenti a 18mila con un tasso di crescita medio annuo vicino al 15%, raggiungendo un’incidenza sulla popolazione totale vicina al 10%. Inoltre la popolazione studentesca universitaria a Parma nel periodo 2004-2008 è raddoppiata ed ha avuto un incremento notevole passando da 12mila a circa 24mila iscritti di cui circa 11mila provenienti fuori regione. In definitiva, i vari fattori analizzati dallo studio, evidenziano l’esistenza di un disagio abitativo generalmente piuttosto contenuto, in particolare in comparazione con le altre situazioni urbane e per la popolazione residente. I valori presenti sul mercato non sono particolarmente elevati, l’offerta esiste e ci sono stock abitativi invenduti. Esiste invece un disagio abitativo sul mercato della locazione in particolare per quanto riguarda gli studenti e i cittadini non italiani. Gli obiettivi e le linee strategiche individuate Gli obiettivi si concentrano sulla definizione di strumenti, iniziative e modelli tesi alla riduzione del disagio abitativo sul mercato della locazione attraverso la massimizzazione delle risorse finanziarie comunali, un programma di recupero e valorizzazione dell’edilizia esistente, anche di proprietà di privati, nel centro e nei quartieri degradati della città e in nuovi modelli gestionali ed azioni di politica abitativa. In particolare l’attenzione si è focalizzata su: „X la costituzione di un fondo immobiliare etico e/o una società patrimoniale, che in linea con i dettami sanciti dall’art. 11 del D.L. 112/2008, il cosiddetto Piano Casa, veda soggetti pubblici e soggetti privati insieme per incrementare il mercato della locazione di appartamenti a canoni di affitto accessibili da destinare a soggetti con redditi medio-bassi; „X un programma di gestione finalizzato alla locazione e al riscatto in proprietà degli immobili già costruiti ma invenduti da riconvertire secondo logiche di tipo sociale per ridurre il fabbisogno abitativo in locazione; „X la valorizzazione e riqualificazione degli immobili esistenti attraverso l’elaborazione di progetti che tengano conto delle condizioni atte a favorire l’integrazione tra famiglie locali residenti, attività produttive, culturali e di intrattenimento, spazi abitativi moderni e polifunzionali per studenti ed immigrati; „X un nuovo modello di gestione dell’edilizia in locazione che tenga conto delle nuove “scienze” della mediazione ed intermediazione sociale e culturale al fine di favorire l’integrazione e la socialità della molteplicità degli inquilini; „X nuove azioni di politica abitativa che da un lato agevoli il rapporto tra i proprietari di immobili da locare e conduttori con la creazione di “agenzia per la locazione, senza scopo di lucro” e dal lato agevoli le relazioni e la comunicazione tra la popolazione e le istituzioni preposte alla realizzazione delle politiche abitative nel Comune.

Torna all'inizio


Grande successo annunciato per EBA Forum 2009 (sezione: Cultura)

( da "Data Manager" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Piace la nuova formula di Everything But Advertising (EBA) Forum, l’evento organizzato da Wireless e dedicato al web marketing, che si terrà a Milano il 27 e 28 maggio presso la Casa dell’Energia. La scelta di realizzare un appuntamento rivolto a un pubblico mirato di sole aziende clienti ha dato ragione agli organizzatori. A una settimana dall’evento si registra, infatti, il tutto esaurito a causa dell’elevato numero di adesioni. Per dare spazio a coloro che non potranno seguire EBA Forum 2009, Wireless ha deciso di organizzare il prossimo 9 luglio un’edizione speciale dell’evento, dal titolo “EBA Focus”, che approfondirà le tematiche di maggiore interesse. EBA Forum è il più innovativo appuntamento italiano pensato per offrire ai responsabili marketing strumenti marketing/comunicazioni validi e concreti e per accelerare lo sviluppo del web marketing. L’efficacia e la misurabilità degli investimenti effettuati sui media digitali e sul web 2.0 saranno al centro dell’edizione 2009, con sessioni dedicate a casi di successo, che spaziano dalle strategie di comunicazione per raggiungere i clienti 2.0 all’e-commerce a misura di azienda italiana, dall’e-mail marketing al mobile marketing, ai nuovi trend digitali. L’importanza di avere delle strategie 2.0 sugli investimenti in comunicazione sarà il tema della sessione di apertura, mercoledì 27 maggio, in cui interverranno relatori di spicco quali Pepe Moder, Head of Digital, Barilla, e Matteo Rigamonti, Fondatore di Pixart.it. Il modello di business di Pixart.it rappresenta un caso unico nel mercato della stampa con ordini solo ed esclusivamente online e un indiscusso successo dovuto sia al competitivo rapporto qualità/prezzo e alla rapidità di consegna, ma anche e soprattutto a una strategia di marketing innovativa che ha saputo catturare e fidelizzare i clienti. Tra le numerose sessioni dedicate al web 2.0, giovedì 28 maggio è prevista la tavola rotonda Bufala 2.0? che approfondirà il fenomeno dei social network e la reale efficacia di queste piattaforme per gli investimenti pubblicitari delle piccole e medie aziende italiane. In particolare, Enrico Marchetto, Docente di Sociologia dei Consumi IULM di Milano e Ricercatore Istituto di Ricerca SWG s.r.l. presenterà il progetto “Diario aperto”, un’indagine sui social network volta ad analizzare il rapporto tra socialità su Internet e consumo. Keynotes Speaker Fra i relatori che hanno confermato la loro presenza vi segnaliamo: Matteo Rigamonti, Pixart Pepe Moder, Barilla Barbara Bonaventura, Associazione AICEL Enrico Sponza, Consorzio MOVINCOM Stefano Stravato, Fiat Auto Edoardo Quaglia, Lastminute.com Italia Angelo Paris, EXPO 2015 Matteo Campana, AISM Associazione Italiana Marketing Giampaolo Colletti, Technogym Roberto Weber, Istituto di Ricerca SWG Franco Giacotti, Autodromo di Monza Francesco Mastantuoni, Lottomatica Better Enrico Marchetto, IULM di Milano Paolo Ferri, Università Bicocca di Milano Per il programma completo delle conferenze del 27 maggio, clicca qui. Per il 28 maggio, clicca qui. L’ingresso all’evento – gratuito – è riservato solo ed esclusivamente alle persone in possesso della conferma di invito, da stampare e presentare in reception, ricevuto via mail direttamente da Wireless. Non sarà quindi possibile registrarsi direttamente on site. " /> --> Grande successo annunciato per EBA Forum 2009 A cura di Redazione DMO Pubblicato il 27-05-2009 0:00 . --> Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Piace la nuova formula di Everything But Advertising (EBA) Forum, l’evento organizzato da Wireless e dedicato al web marketing, che si terrà a Milano il 27 e 28 maggio presso la Casa dell’Energia. La scelta di realizzare un appuntamento rivolto a un pubblico mirato di sole aziende clienti ha dato ragione agli organizzatori. A una settimana dall’evento si registra, infatti, il tutto esaurito a causa dell’elevato numero di adesioni. Per dare spazio a coloro che non potranno seguire EBA Forum 2009, Wireless ha deciso di organizzare il prossimo 9 luglio un’edizione speciale dell’evento, dal titolo “EBA Focus”, che approfondirà le tematiche di maggiore interesse. EBA Forum è il più innovativo appuntamento italiano pensato per offrire ai responsabili marketing strumenti marketing/comunicazioni validi e concreti e per accelerare lo sviluppo del web marketing. L’efficacia e la misurabilità degli investimenti effettuati sui media digitali e sul web 2.0 saranno al centro dell’edizione 2009, con sessioni dedicate a casi di successo, che spaziano dalle strategie di comunicazione per raggiungere i clienti 2.0 all’e-commerce a misura di azienda italiana, dall’e-mail marketing al mobile marketing, ai nuovi trend digitali. L’importanza di avere delle strategie 2.0 sugli investimenti in comunicazione sarà il tema della sessione di apertura, mercoledì 27 maggio, in cui interverranno relatori di spicco quali Pepe Moder, Head of Digital, Barilla, e Matteo Rigamonti, Fondatore di Pixart.it. Il modello di business di Pixart.it rappresenta un caso unico nel mercato della stampa con ordini solo ed esclusivamente online e un indiscusso successo dovuto sia al competitivo rapporto qualità/prezzo e alla rapidità di consegna, ma anche e soprattutto a una strategia di marketing innovativa che ha saputo catturare e fidelizzare i clienti. Tra le numerose sessioni dedicate al web 2.0, giovedì 28 maggio è prevista la tavola rotonda Bufala 2.0? che approfondirà il fenomeno dei social network e la reale efficacia di queste piattaforme per gli investimenti pubblicitari delle piccole e medie aziende italiane. In particolare, Enrico Marchetto, Docente di Sociologia dei Consumi IULM di Milano e Ricercatore Istituto di Ricerca SWG s.r.l. presenterà il progetto “Diario aperto”, un’indagine sui social network volta ad analizzare il rapporto tra socialità su Internet e consumo. Keynotes Speaker Fra i relatori che hanno confermato la loro presenza vi segnaliamo: Matteo Rigamonti, Pixart Pepe Moder, Barilla Barbara Bonaventura, Associazione AICEL Enrico Sponza, Consorzio MOVINCOM Stefano Stravato, Fiat Auto Edoardo Quaglia, Lastminute.com Italia Angelo Paris, EXPO 2015 Matteo Campana, AISM Associazione Italiana Marketing Giampaolo Colletti, Technogym Roberto Weber, Istituto di Ricerca SWG Franco Giacotti, Autodromo di Monza Francesco Mastantuoni, Lottomatica Better Enrico Marchetto, IULM di Milano Paolo Ferri, Università Bicocca di Milano Per il programma completo delle conferenze del 27 maggio, clicca qui. Per il 28 maggio, clicca qui. L’ingresso all’evento – gratuito – è riservato solo ed esclusivamente alle persone in possesso della conferma di invito, da stampare e presentare in reception, ricevuto via mail direttamente da Wireless. Non sarà quindi possibile registrarsi direttamente on site.

Torna all'inizio


Le commissioni della maturità (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Le commissioni della maturità Liceo Della Rovere (Savona) Corso: Scienze sociali, 5ª E. Presidente Elvio Scarrone (Ist. Tecn. Ind. Cairo). Commissione: Beatrice Pramaggiore (Filosofia, Magistr. Amoretti, Imperia), Giulia Ferrara (Filosofia, Alberghiero Imperia), Angela Schiappapietre (Economia, Finale). Corso Piscopedagog, 5ª C. Commissione: Beatrice Pramaggiore (Scienze sociali, Magistr. Amoretti, Imperia), Giulia Ferrara (Filosofia, Alberghiero Imperia), Grazia Napoli (Biologia, Liceo Scientifico, Albenga); Corso Scienze sociali, 5ªA e B. Presidente Renato Rossetti (Ist Geometri, Loano). Commiss. Piero Canobbio (Scienze sociali, Scientifico, Chiavari), Manuela Gavazzi (Filosofia, Classico, Carcare), Giacomo Buscagli (Economia e diritto, Ist Artigianato, Cairo); Magistrali, 5ª G e I. Pres. Roberto Berta (Professionali, Cairo). Commiss. Elisabetta Senesi (Scienze Sociali, Magistrali Mazzini, La Spezia), Rossana Rolando (Filosofia, Giordano Bruno, Albenga), Daniela Melluso (Diritto e economia, Alberghiero, La Spezia). 5ª A. Pres. Fulvio Bianchi (Calasanzio, Carcare), Commiss. Stefano Nasi (Latino, Scientifico, Albenga), Gianluca Bruzzone (Filosofia, Alberghiero, Finale), Mariella Petrollini (Inglese, Classico, Carcare) 5ª F/Cla. Pres. Fulvio Bianchi (Calasanzio, Carcare). Commiss. Isabella Donato, (Italiano, Scientifico, Albenga), Carla Arlandini (Matematica, Scientifico, Albenga), Eleonora Cascione (Arte, Alberghiero, Alassio); 5ª E e 5ª G. Pres. Domenico Amato (Itc Loano), Commiss. Maria Maddalena Bruzzone (Italiano, Scientifico, Albenga), Erica Sozzi (Matematica, Scientifico, Albenga), Irene Ambrosini (Arte, Ist Artigianato, Savona). Magistrali, Corso Isex, 5ª D e F. Presid. Lidia Risi (Iss Cairo). Commiss. Maria Luigia Avolio (Italiano, Scientifico, Albenga), Margherita Cerro (Arte, Alberghiero, Finale), Donatella Arnaldi (Biologia, Scientifico, Albenga). DC1, DC2 Presidente: Aldo Guerra (Lic. Scient. G. Bruno, Albenga). Commissione: Carlo Tufacchi (Psicologia e pedagogia, Lic. Scient. Marconi, Chiavari), Ombretta Rosso (Igiene e puericultura), Maria Brocero (Elementi di diritto, economia e sociologia, Itcg, Cairo). Liceo S. Giovanni Bosco (Alassio). Prog. Scientifico Brocca. Pres. Piero Arnaldo (Iss Cairo), Commiss. Angela Vigna (Matematica, Classico, Savona), Daniela Paita (Arte, Ict Einaudi, La Spezia), Carlo Avignolo (Biologia, Scientifico Issel, Finale). Classico Brocca. Pres. Piero Arnaldo (Iss Cairo), Commiss. Vittoria Repetto (Latino, Chiabrera, Savona), Angela Vigna (Matematica, Chiabrera, Savona), Andrea Bellan (Filosofia, Magistrali, Sanremo). Corso Linguist. Aziendale. Pres. Piero Arnaldo (Iss Cairo). Commiss. Bruno Schivo (Italiano, Itc Loano), Maria Rosa Ceppi (Ecomia aziend., Itc Boselli, Savona), Patrizia Cremonese (Econ. e diritto, Pancaldo, Savona). Corso: Socio Psicoped. 5ªH e 5ª L. Presidente Attilio Boasso (Scientifico G. Bruno, Albenga). Commiss. Rossella Danieli (Pedagogia, Magistr. Mazzini, La Spezia), Franca Salvatico (Fiolsofia, Scientifico G. Bruno, Albenga), Giuseppina Cotta (Biologia, Scinetifico, Albenga). Liceo Artistico Martini (Savona). 5ª A e B. Pres. Luca Bruzzone (Università di Genova). Commiss. Franca Romana (Italiano, Iss Cairo), Rosella Mezzani (Arte, Classico Costa, La Spezia), Sandra Baccalini (Filosofia, Artistico Cardarelli, Spezia). 5ª C Pres. Luca Bruzzone (Università di Genova). Commiss. Lorenzo Casanova (Italiano, Ist. Migliorini, Finale), Elena Pietranera (Arte, Ist. Einaudi, La Spezia), Paolo Galantini (Filosofia, Classico Costa, La Spezia. Liceo Classico Chiabrera. (Savona). 3ªA e B. Pres. Gennaro Schettino (Ipsia, Genova). Commiss. Donatella Montanaro (Latino, Chiabrera, Savona), Claudio Romeni (Matematica, Scientifico Issel, Finale), Gabriella Maglio (Filosofia, Magistrale Della Rovere, Savona). 3ª C. Pres. Luciana Di Maggio (Classico Calasanzio, Carcare). Commiss. Chiara Aceti (Latino, Scientifico G. Bruno, Albenga), Adriano Ferrua 8Matematica, Classico Clasanzio, Carcare), Antonello Resio (Filosofia, Scientifico G. Bruno, Albenga). Liceo Classico Calasanzio (Carcare) 5ª B - 5ªC Scientifico. Pres: Giovanni Battista Siccardi (Itis Ferraris Savona). Commiss: Piergiorgio Abba (Matematica, Liceo Cl. Chiabrera, Savona), Barbara Salomone (Liceo Scient. Grassi, Savona), Carmela Briasco (Liceo Grassi, Savona). 5ª A Scientifico - IIIª A Classico. Pres: Gabriella Viganego (Liceo Scient. Grassi, Savona). Indir. scientifico Commiss: Maria Folco (Matematica, Liceo Grassi, Savona), Daniela Vegni (Scienze naturali, Liceo Grassi, Savona), Carlo Carosio (Disegno e storia dell'arte, Liceo Grassi, Savona). Indirizzo Classico Commiss: Emma Maria Rossi (Latino, Liceo Chiabrera, Savona), Maria Folco (Matematica, Liceo Grassi, Savona), Giuseppe Draperi (Filosofia, Liceo Chiabrera, Savona). Liceo Scientifico Issel (Finale L.) 5ª B - 5ªC Pres: Paolo Cameirana (Ist.Alberti-Da Vinci, Savona). Commiss: Gabriella Moraggio (Matematica, Liceo Grassi, Savona), Tiziana Persini (Scienze Naturali, Liceo Grassi, Savona), Luisa Falciani (Disegno e storia dell'arte, Liceo Grassi, Savona). 5ª A Pres: Guglielmo Marchisio (Liceo Chiabrera, Savona). Ind. scientifico Commiss: Enrico Cuccadu (Matematica, Liceo Grassi, Savona), Milena Damonte (Scienze naturali, Ist.Della Rovere, Savona), Laura Maule (Disegno e storia dell'arte, Ist.Prof. Mazzini, Savona). Sede Albenga Ist. Redemptoris Mater, 5ª A (Socio-psicopedag.Brocca-Musica) Commiss: Ferruccio Diana (Pedagogia, Ist.Della Rovere, Savona), Anna Maria Flandi (Filosofia, Liceo Chiabrera, Savona), Milena Damonte (Biologia, Ist.Della Rovere, Savona). 5ª A Classico Progetto Brocca. Commiss: Luciana Foglino (Latino, Liceo Chiabrera, Savona), Enrico Cuccadu (Matematica, Liceo Scientifico Grassi, Savona), Anna Maria Flandi (Filosofia, Liceo Chiabrera, Savona). Liceo Scientifico G.Bruno (Albenga) 5ª A - 5ª E Pres: Giovanni Ciarlo (Sc.Elem.Dir.did.Savona-Fornaci, Savona). Commiss: Silvia Cavallo (Matematica, Liceo Chiabrera, Savona), Rossana Burattin (Scienze Naturali, Liceo Sc. Issel, Finale), Valeria Bruno (Disegno e storia dell'arte, Liceo Sc. Grassi, Savona). 5ª B (Scientifico) Pres: Maria Elisa Pamparino (Ist. Migliorini, Finale). Commiss: Marino Oliveri (Matematica, Liceo Issel, Finale), Franco Fanni (Scienze naturali, Liceo Grassi, Savona), Pietro La Spesa (Disegno e storia dell'arte, Liceo Grassi, Savona). 5ª C (Linguistico) Pier Luigi Ferro (Italiano, Liceo Chiabrera, Savona), Franco Fanni (Scienze-Geografia, Liceo Grassi, Savona), Lia Ciciliot (Filosofia, Liceo Chiabrera, Savona). 5ª D e F. Pres: Claudio Cassoni (Iss Cairo). Commiss. Michela Calabria (Matematica, Scientifico Issel, Finale), Doriana Ravera (Scienze naturali, Itis Ferraris, Savona), Maria Luisa Lucianetti (Arte, Magistr. Mazzini, La Spezia). Liceo Scientifico G. Bruno 5ª A e E. Pres. Giuseppe Rossi (Ist. Aicardi, Albenga). Commiss. Piettro Cerruti (Matematica, Classico Calsanzio, Carcare), Marco Perello (Scienze naturali, Itc, Loano), Laura Siri (Arte, Lic. Class. Calasanzio). 5ª B. Pres. Fabio Dè Dominicis (Iss Cairo). Commiss. Marina Bruzzone (Matematica, Scientifico G. Bruno, Albenga), Carla Minetti (Scienze naturali, Alberghiero Migliorini, Finale), Chiara Cameirana (Arte, Scientifico G. Bruno, Albenga). 5ª H. Pres. Fabio Dè Dominicis (Iss Cairo). Commiss. Marina Bruzzone (Matematica, Scientifico G. Bruno, Albenga), Carla Minetti (Scienze naturali, Alberghiero Migliorini, Finale), Franco Delrio (Filosofia, Classico Costa, La Spezia). 5ª C e F. Pres. Loredana Corrent (Iss Cairo). Commiss. Mauro Basso (Matematica, Scientifico G. Bruno, Albenga). Angela Blabi (Scienze naturali, Alberghiero Giancardi, Alassio), Milo Garibbo (Arte, Scientifico G. Bruno, Albenga). 5ª D e G. Pres. Sergio Cirio (Classico Calsanzio, Carcare). Commiss. Claudia Grappiolo (Matematica, Scientificio G. Bruno, Albenga). Piero Giva (Scienze naturali, Ist Aicardi, Albenga), Nadia Gaus (Arte, Classico, Calasanzio Carcare). Ist.Prof. Mazzini (Savona). 5ª A indirizzo Tecn.Gest.Az.Ling. Pres: Piero Vignola (Ist.Tecn.Ind. Galilei, Albenga). Commiss: Massimo Angelo (Lingua Inglese, Ist.Alberg. Giancardi, Alassio), Mauro Ferrando (Economia d'azienda, Ist.Alberg. Giancardi, Alassio), Fabio Raffellini (Diritto-Economia, Ist.Magistrale Mazzini, La Spezia). Indirizzo Tecn.Gest.Az.Info. Presidente: Piero Vignola (Ist.Tecn.Ind. Galilei, Albenga). Commissione: Mauro Ferrando (Economia d'azienda, Ist.Alberg. Giancardi, Alassio), Paolo Papa (Informatica, Ist.Alberg. Giancardi, Alassio), Daniela Bottelli (Matematica, Ist. Albergh. Migliorini, Finale). 5ª A indirizzo Odontotecnico. Presidente: Alessandro Gozzi (ITC Loano). Commissione: Pietro Angelo Musso (Italiano, Ist. Albergh. Migliorini, Finale), Maria Luce Albanese (Diritto Commerciale, Ist.Tecn. Capellini, La Spezia), Paola Ferro (Matematica, Ist.Tecn. Galilei, Albenga). 5ª A indirizzo Ottico. Pres: Alessandro Gozzi (ITC Loano). Commiss: Pietro Angelo Musso (Italiano, Albergh. Migliorini, Finale), Maria Luce Albanese (Dir.commerciale, Tecn.Capellini, La Spezia), Paola Ferro (Matematica, Tecn. Galilei, Albenga). 5ª A Sede Cairo Montenotte indirizzo Tecnico In. Meccan. Presidente: Alessandro Gozzi (ITC Loano). Commissione: Domenico Parodi (Macchine a fluido, Ist.Prof.Marconi, Imperia), Silvano Ameri (Elettrotecnica ed elettronica, Tecn.Ind. Capellini, La Spezia), Paola Ferro (Matematica, Tecn. Galilei, Albenga). Ipsia Da Vinci (Savona) 5ª M/A. Presidente Roberto Trovato (Università Genova). Commissione 5ª M/A: Agostino Mastronardi (Macchine a fluido, Ist. Prof. Deambrosis, Sestri Levante), Maria Luigia Saccone (Elettrotecnica e elettronica, Iti Calvino, Genova), Tiziana Boero (Matematica, Ist. Alb. Migliorini, Finale L.). 5ª E/A Presidente Roberto Trovato (Università Genova). Commissione: Sandro Zecchini (Automaz. e organizz. produz, Iti Capellini, La Spezia), Floriano Mottino (Elettronica e applicaz, Itis, Cairo), Tiziana Boero (Matematica, Ist. Alb. Migliorini, Finale L.). Ipsia Mazzini (Savona) B Presidente Sabina Poggio (Liceo Scient. G. Bruno, Albenga). Commissione: Enrica Vassallo (Economia e tecnica dell'az. turistica, Itc Loano), Marisa Guerra (Geografia turistica, Ist. Alb. Migliorini, Finale L.), Giovanna Orlandi (Tecniche di comunicaz. e relazione, Ipsct Einaudi, La Spezia). VA Presidente Sabina Poggio (Liceo Scient. G. Bruno, Albenga). Commissione: Silvia Rossetto (Progettazione grafica, Liceo Scient. G. Bruno., Albenga), Luisa Bugna (Storia delle arti visive, Ist. Prof. Da Vinci, Savona), Giovanna Orlandi (Psicologia della comunicazione, Ist. Prof. Einaudi, La Spezia). Alberghiero Giancardi (Alassio) Sezione 5ª Tsr. Presidente Claudio Cavallin (Liceo Class. Chiabrera, Savona). Commissione: Gabriella Chelini (Economia e gestione delle aziende ristorative, Itc Loano), Roberto Bernardi (Alimenti e alimentazione, Ist. Alb. Migliorini, Finale L.), Clotilde Ferrari (Legislazione, Ist. Alb. Migliorini, Finale L.). Alberghiero Migliorini (Finale Ligure) 5ª A, B. Presidente: Raffaella Bertolo (Liceo Class. Chiabrera, Savona). Commissione: Maria Rosa Ascheri (Economia e gestione delle aziende ristorative, Ist. Prof. Mazzini, Savona), Lidia Baiguera (Alimenti e alimentazione, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Maura Giacomazzi (Legislazione, Ist. Prof. Aicardi, Albenga). M Presidente: Raffaella Bertolo (Liceo Class. Chiabrera, Savona). Commissione: Silvano Cogliandro (Impianti termotecnici, Itis, Cairo), Carla Ciarlo (Matematica, Ist. Prof. Mazzini, Savona), Giovanni Negro (Elettrotecnica elettronica, Iti Ferraris, Savona). 5ª C. Presidente: Roberto Bertola (Ist. Mag. Della Rovere, Savona). Commissione: Maura Danesi (Economia e gestione delle aziende ristorative, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Ariana Zerbone (Alimenti e alimentazione, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Franca Calissano (Legislazione, Ist. Alb. Giancardi, Alassio). E Presidente: Roberto Bertola (Ist. Mag. Della Rovere, Savona). Commissione: Maura Danesi (Economia e gestione delle aziende ristorative, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Giovanna Manfredi (Geografia turistica, docente a riposo), Giovanni Tassistro (Tecniche di comunicazione e relazione, Ist. Mag. Della Rovere, Savona) Agrario Aicardi (Albenga) 5ª Agro. Presidente: Gloria Bardi (Liceo Class. Chiabrera, Savona). Commissione: Giovanni Perato (Tecniche di prod., trasform. e valorizz. dei prod., Ist. Tecn. Alberti, Loano), Maria Cristina Zanni (Diritto e legislazione, Ist. Prof. Da Vinci, Savona), Fiorenza Boasso (Ecologia applicata, Ist. Mag. Della Rovere, Savona). Alberghiero Giancardi (Albenga) 5ª Tst Presidente Gloria Bardi (Liceo Class. Chiabrera, Savona). Commissione: Luisa Caristo (Economia e tecnica dell'azienda turistica, Itc, Loano), Elisabetta Parodi (Tecniche di comunicazione e relazione, Ist. Mag. Della Rovere, Savona). 5ª Tga Presidente Gloria Bardi (Liceo Class. Chiabrera, Savona). Commissione: Luisa Caristo (Economia d'azienda, Itc, Loano), Maurizio Immovilli (Informatica gestionale, Iti Ferraris, Savona), Federico Siccardi (Matematica, Ist. Alb. Migliorini, Finale L.). Itc Boselli (Savona) F Presidente: Giovanni Battista Romanisio. Commissione: Loredana Piccin (Economia aziendale, Ist. Alb. Migliorini, Finale L.), Silvia Bosisio (Geografia economica, Itc, Loano), Marco Stefanini (Diritto, Itc Fossati, La Spezia). Itc Pertini (Varazze) C Presidente: Giovanni Battista Romanisio. Commissione: Loredana Piccin (Economia aziendale, Ist. Alb. Migliorini, Ist. Alb. Migliorini, Finale L.), Silvia Bosisio (Geografia economica, Itc, Loano), Marco Stefanini (Diritto, Itc Fossati, La Spezia). Itc Loano A, B Presidente: Gian Maria Zavattaro (Lic. Scient. G. Bruno, Albenga). Commissione: Miranda Cnappi (Economia aziendale, Itc Boselli, Savona), Carmela Sorbera (Geografia economica, Itc Pertini, Varazze), Grazia Vanara (Diritto, Itcg, Cairo). C Presidente: Giovanni Cirio (Iti Galilei, Albenga). Commissione: Raffaela Boazzo (Economia aziendale, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Luisa Maria De Checchi (Geografia economica), Tiziana Costi (Diritto, Itg Alberti, Savona). A/SER Presidente: Giovanni Cirio (Iti Galilei, Albenga). Commissione: Raffaella Boazzo (Economia aziendale, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Tiziana Costi (Diritto, Itg Alberti, Savona), Pia Lorenzetti (Matematica, Itcg Colombo, Sanremo). VA, VB Presidente: Renato Panera (Lic. Scient. Grassi, Savona). Commissione: Emilia Lavagna (Informatica, Itc Boselli, Savona), Luciana Angela Labate (Economia aziendale, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Liviana Ciravegna (MatematicaItg Alberti, Savona). Itcg Cairo A, B Presidente: Giacomo Rambaldi (Itc Boselli, Savona). Commissione: Giliola Lonati (Economia aziendale, Itc Boselli, Savona), Mariarosaria Cirillo (Diritto, Iti Ferraris, Savona). VA VB Presidente: Graziella Rosso (Ist. Mag. Della Rovere, Savona). Commissioni: Massimo Arecco (Disegno e progett., Itg Alberti, Savona), Sandro Cosentino (Topografia e fotogrammetria, Itg Alberti, Savona), Anna Speranza (Geopedologia economia estimo, Itg Alberti, Savona. Itc Boselli (Savona) R, T Presidente: Lorenzo Lanfranco (Lic. Scient. Issel, Finale L.). Commissione: Fabio Lanza (Informatica, Ist. Prof. Casaregis, Genova), Simonetta Montecucco (Economia aziendale, Itc Loano), Caterina Ratto (Matematica, Itg Alberti, Loano). E Presidente: Cinzia Buzio (Lic. Class. Calasanzio, Carcare). Commissione: Sveva Briano (Italiano, Itcg Cairo), Eliana Carrara (Econ. Aziend., Itcg Cairo), Loredana Baldo (Geografia, Itcg Cairo). S Presidente: Cinzia Buzio (Lic. Class. Calasanzio, Carcare). Commissione: Eliana Carrara (Economia aziendale, Itcg Cairo), Giorgio Sommovigo (Diritto, Itc Fossati, La Spezia), Nadia Casciani (Matematica, Itc Loano). Itis Ferraris (Savona) R Presidente: Pierantonio Gandoglia (Ist. d'Arte, Imperia). Commissione: Elena Denegri (Informatica, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Maria Mattana (Calcolo delle probabilità, statistica, Itc Loano), Roberto Storace (Elettronica telecomunicazioni, Iti Calvino, Genova). Z Presidente: Pierantonio Gandoglia (Ist. d'Arte, Imperia). Commissione: Rosa Gabrielli (Matematica, Itis Cairo), Elena Denegri (Informatica e sistemi di automazione, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Marialina Maldina (Biologia, Itc Loano). G, Q Presidente: Antonella Tosi (Itc Loano). Commissione: Piero Franchi (Sistemi elettronici automatici, Iti Capellini, La Spezia), Roberto Perrone (Matematica, Lic. Scient. G. Bruno, Albenga), Monica Buscaglia (Econom. ind. elem. diritto, Itcg Cairo). C Presidente: Antonella Tosi (Itc Loano). Commissione: Valeria Valente (Tecn. Chim. Ind., Itc Loano), Monica Buscaglia (Econ. ind. e elem. di dirittoItcg Cairo), Roberto Perrone (Matematica, Lic. Scient. G. Bruno, Albenga). S Presidente: Antonella Tosi (Itc Loano). Commissione: Maurizio Bruzzone (Disegno progett. e organizz. ind., Ist. Da Vinci, Finale L.), Roberto Perrone (Matematica, Lic. Scient. G. Bruno, Albenga), Monica Buscaglia (Econ. ind. e elem. di diritto, Itcg Cairo). A Presidente: Simonetta Barile (Itc, Loano). Commissione: Graziano Colombo (Disegno Progett. e organ. ind., Ipsia, Cairo), Silvia Ghiazza (Matematica, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Doriana Rossello (Econ. ind. e elem. di diritto, Itis, Cairo). B Presidente: Simonetta Barile (Itc, Loano). Commissione: Bruno Tessarollo (Impianti elettrici, Itis, Cairo), Silvia Ghiazza (Matematica, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Doriana Rossello (Econ. ind. e elem. diritto, Itis, Cairo). A/C Presidente: Simonetta Barile (Itc, Loano). Commissione: Rosangela Panuccio (Italiano, Itg Alberti, Loano), Silvia Ghiazza (Matematica, Ist. Alb. Giancardi, Alassio), Chiara Ghiringhelli (Inglese, Itcg, Cairo). A/M Presidente: Simonetta Barile (Itc, Loano). Commissione: Rosangela Panuccio (Italiano, Itg Alberti, Loano), Maurizio Boddi (Teoria e sicurezza della nave, Itn S. Giorgio, Genova), Bruno Tessarollo (Controlli e automazione, Itis, Cairo). Iti Galilei (Albenga) E T Presidente: Piero Briatore (Itc Boselli, Savona). Commissione: Pantaleo Venturino (Sistemi elettronici automatici, Iti Ferraris, Savona), Simona Dellepiane (Matematica, Ipsia, Cairo), Sandro Jeri (Economia ind. ed elementi di diritto, Itg Alberti, Loano). Itis Cairo 5ª A Presidente: Alfonso Gargano (Ist. Sup. Mazzini-Pancaldo-Martini, Savona). Commissione: Marzo Vezzoso (Disegno progett. e organizz. ind., Iti Ferraris, Savona), Franca De Benedetti (Matematica, Itg Alberti, Savona), Alessandro Petrazzini (Econ. ind. e elem. di diritto, Ist. Mag. Della Rovere, Savona). 5ª C Presidente: Alfonso Gargano (Ist. Sup. Mazzini-Pancaldo-Martini, Savona). Commissione: Roberto Berrino (Impianti elettrici, Ipsia Da Vinci, Savona), Franca De Benedetti (Matematica, Itg Alberti, Savona), Alessandro Petrazzini (Econ. ind. e elem. di diritto, Ist. Mag. Della Rovere, Savona). Itg Alberti 5ª A/SE A Presidente: Maria Fausta Pansera (Lic. Scient. G. Bruno, Albenga). Commissione: Mario Carbone (Tecnologia delle costruzioni, Itg Cardarelli, La Spezia), Luciano Bertoncini (Topografia, Itg Cardarelli, La Spezia), Aurora Minichini (Diritto, Itg Cardarelli, La Spezia). 5ª B C Presidente: Giuseppe Raimondo (Itg Alberti, Loano). Commissione: Carlo Larghero (Disegno e progettazione, Itcg Cairo), Alessia Pastorino (Topografia e fotogrammetria, Itcg Cairo), Maria Gaudenti (Geopedologia economia estimo, Ist. Prof. Aicardi, Albenga). C D Presidente: Francesca Venturino (Lic. Scient. Grassi, Savona). Commissione: Giovanni Delfino (Disegno progett., Itcg Cairo), Claudio Romanel (Topografia e fotogrammetria, Itg Alberti, Savona), Carlo Benelli (Geopedologia economia estimo, Itg Alberti, Savona).

Torna all'inizio


I ragazzi del liceo Martinetti si aggiudicano il primo posto (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

I ragazzi del liceo «Martinetti» si aggiudicano il primo posto [FIRMA]RENATO RIZZO CALUSO Architetti del nostro domani: la classe 2 L del Liceo Martinetti s'è aggiudicata il primo posto nel concorso nazionale «Sos Paesaggio» bandito dal Fai in collaborazione con la Iulm (Libera Università di Lingue e Comunicazione). I ragazzi, premiati ieri a Milano, hanno presentato un progetto dal titolo «Un ottimo punto di vista» incentrato sulla riscoperta del centro storico del paese e, in particolare, sul recupero dell'area «Terrazze dell'Erbaluce». Questa zona - opportunamente rivalutata, anche grazie a «murales» che danno luce e colore a muri segnati dal tempo, e attrezzata con un infopoint - dovrebbe diventare luogo d'aggregazione per gli abitanti e punto d'accoglienza per chi voglia intraprendere un itinerario nel cuore antico del comune. La proposta potrebbe non essere fine a se stessa: l'amministrazione comunale sta, infatti, valutando il progetto curato dai ragazzi nell'ipotesi di poterlo fare proprio, almeno come suggerimento d'arredo urbano. Il concorso aveva lo scopo di sensibilizzare i giovani nei confronti di uno dei beni più preziosi per il nostro Paese, il paesaggio, e di stimolarli all'osservazione e all'individuazione dei luoghi per i quali sono necessarie opere capaci di restituire loro dignità e bellezza. Fai e Iulm hanno chiesto ai concorrenti di ipotizzare cambiamenti che potessero, quindi, ridare vita a un angolo del loro territorio motivando il senso dell'intervento attraverso strumenti d'indagine: uno studio di fattibilità, con l'analisi delle possibili uscite ed entrate, corredato da una strategia di comunicazione per il coinvolgimento di possibili parner con cui lavorare. Tra i lavori pervenuti, realizzati da oltre 4 mila studenti di tutta Italia (30% al Nord, 34% al Centro, 36% al Sud) una giuria composta da docenti delle discipline inerenti Beni culturali, Comunicazione ed Economia dell'Arte della Iulm e dagli esperti del settore scuola del Fai, ha selezionato i tre migliori lavori che sono stati premiati con macchine fotografiche digitali e stampanti. Alle spalle della 2 L del Liceo Martinetti si sono classificati, pari merito, due studenti dell'Istituto d'Arte di Cortina d'Ampezzo e la classe 4 B dell'Istituto Superiore «E. Stefani» di San Pietro in Cariano (Verona).

Torna all'inizio


Scambi di informazioni su Facebook (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

MATURITA'. LE ALTRE COMMISSIONI D'ESAME Scambi di informazioni su Facebook Ultimi giorni di lezione per chi affronta la Maturità con il desiderio di saperne di più sugli insegnanti chiamati a far parte delle Commissioni. I confronti fra studenti partiranno oggi su Facebook a caccia di informazioni sui docenti. Le domande più frequenti riguardano la «severità», ma anche gli argomenti preferiti dai professori e così via. Liceo scientifico «N. S. delle Grazie», Nizza Presidente Franco Secondo, ist. Artom, Asti. Indirizzo biologico, ambiente «Aretusa». Chimica, Sileo Maria, ist. tecn. «Da Vinci», Acqui T.; matematica, informatica, Bosco Giovanni, lic. scient. Vercelli, Asti; filosofia, Gatti Roberto, lic. class. Alfieri, Asti. Indirizzo biologico, salute «Aretusa». Microbiologia, igiene, Sileo Maria, ist. tecn. «Da Vinci», Acqui; matematica, informatica, Bosco Giovanni, lic. scient. Vercelli, Asti; filosofia, Gatti Roberto, lic. class. Alfieri, Asti. Indirizzo linguistico. Lettere, Resta Laura, lic. scient. Vercelli, Asti; matematica e fisica, Bosco Giovanni, lic. scient. Vercelli; biologia, Sileo Maria, ist. tecn. «Da Vinci», Acqui. Istituto «Pellati», Nizza Liceo linguistico «Foscolo» III commissione: ragioniere e perito commerciale. Presidente Rapetti Ugo, dir. ist. prof. Castigliano, Asti. Indirizzo giuridico economico aziendale. Economia aziendale, Bossi Paola, ist. «Giobert», Asti; geografia economica, Perrone Tiziana, ist. «Sella», Asti; diritto, Zandrino Ezio, ist. «Giobert», Asti. II commissione. Presidente: Franco Laura, ist. mag. «Da Vinci», Alba. Indirizzo geometri. Disegno e progettazione, Tarabbia Gian Luigi, ist. tecn. «Nervi», Novara; topografia e fotogrammetria, Poet-Aglietto Maria Luisa, ist. tecn. «Fermi», Ciriè; geopedologia, economia, estimo, Paternò Alessandro Angelo, ist. tecn. «Rubens», Biella. Indirizzo linguistico. Italiano, Iannì Renato Luigi, lic. scient. «Avogadro», Biella; scienze, Rebora Luigina, ist. tecn. «Barletti», Acqui T; filosofia, Marchetti Gianni, ist. mag. «Tornielli Bellini», Novara. Indirizzo giuridico economico. Italiano, Iannì Renato Luigi, lic. scient. «Avogadro», Biella; scienze, Rebora Luigina, ist. tecn. «Barletti», Acqui Terme; diritto ed economia, Amato Rosa, ist. prof. «Torre», Acqui T. Istituto per l'agricoltura «Penna» Istituto odontotecnico «Gauss» I commissione. Presidente: Barisone Cristina, ist. Artom, Canelli. Indirizzo agrotecnico. Tecniche di prod., trasform. e valoriz. prodotti, Avantaggiato Daniela, ist. prof. «Barbero», Grinzane Cavour; diritto e legislazione, Rota Maria, ist. tecn. «Rubens», Biella; ecologia applicata, Lovisolo Alessandra, ist. Pellati, Nizza. II commissione. Presidente: Gendre Renato, Università Torino. Indirizzo agrotecnico. Tecniche di prod. , trasform. e valoriz. prodotti, Meinero Paolo, ist. tecn. «Einaudi», Alba; diritto e legislazione, Febbraro Tommaso, ist. prof. «Fermi», Acqui T.; ecologia applicata, Ercolini Loredana, lic. scient. «Da Vinci», Alba. Indirizzo odontotecnico. Italiano, Battaglino Roberta, ist. prof. Andriano, Castelnuovo D. B.; diritto commerciale, legislaz. soc. e prat. comm., Febbraro Tommaso, ist. prof. «Fermi», Acqui T.; matematica, Giraudi Cristina, ist. Artom, Canelli. Istituto tecnico commerciale «Sella» Presidente Pellegrini Alfio Cesare, dir. scol. a riposo. Indirizzo gestione aziendale. Economia d'azienda, Pezzoni Laura, ist. prof. «Boselli», Torino; informatica gestionale, Porcelli Lorenzo, ist. tecn. «Volta», Alessandria; matematica, Tagliaferro Silvia; ist. prof. «Andriano», Castelnuovo Don Bosco. Indirizzo turismo. Economia e tecnica dell'azienda turistica, Pezzoni Laura, ist. prof. «Boselli», Torino; geografia turistica, Rolando Silvana, docente a riposo; tecniche di comunicazione e relazione, Boldon Zanetti Pier Paolo, ist. mag. «Tornielli Bellini», Novara. Liceo scientifico «Vercelli» I commissione. Presidente: Modena Carlo, lic. scient. «Newton», Chivasso. Matematica, Giuliano Albo Cristina, lic. scient. «Avogadro», Biella; scienze naturali, Bruno Roberta, ist. mag. «Da Vinci», Alba; disegno e storia dell'arte, Greppi Raffaella, lic. scient. «Avogadro», Biella. II commissione. Presidente: Di Norcia Stefano, lic. scient. «Galilei», Nizza. Matematica, Massazza Mario, lic. scient. «Avogadro», Biella; scienze naturali, Amodeo Filomena, lic. scient. «Galilei», Nizza; disegno e storia dell'arte, Lacchia Sergio, lic. scient. «Avogadro», Biella. III commissione. Presidente: Rigo Silvana, ist. prof. «Vittone», Chieri. Matematica, Maddalon Loris Domenico, lic. scient. «Avogadro», Biella; scienze naturali, Fanelli Mariapia, lic. scient. «Avogadro», Biella; disegno e storia dell'arte, Beltramo Franco, lic. scient. «Avogadro», Biella. IV commissione. Presidente: Manera Mariarosa, lic. scient. «Galilei», Nizza. Matematica, Moggi Mariangela, lic. scient. «Cocito», Alba; scienze naturali, Iracà Livia, lic. scient. «Avogadro», Biella; disegno e storia dell'arte, Fumagalli Ebe, ist. mag. «Tornielli Bellini», Novara. V commissione. Presidente: Ferraris Serafino, dir. lic. scient. «Vercelli», Asti. Matematica, Garbarino Marina Paola, lic. Vercelli; scienze naturali, Drago Donatella, ist. Andriano, Castelnuovo D. B.; disegno e storia dell'arte, Valente Sonia, lic. Vercelli. VI commissione. Presidente: Casamento Tina Rosita, lic. class. «Alfieri», Asti. Matematica, Banchini Oriana, lic. Vercelli; scienze naturali, Bottero Elena, ist. tecn. «Da Vinci», Acqui T.; disegno e storia dell'arte, Grassi Emilia, ist. mag. «Monti», Asti. Indirizzo comunicazione sociale. Matematica, Banchini Oriana, lic. scient. «Vercelli», Asti; disegno e storia dell'arte, Grassi Emilia, ist. mag. «Monti», Asti; scienze naturali-chimica, Bottero Elena, ist. tecn. «Da Vinci», Acqui T. Indirizzo comunicazione tecnologica. Matematica, Banchini Oriana, lic. scient. «Vercelli», Asti; disegno e storia dell'arte, Grassi Emilia, ist. mag. «Monti», Asti; scienze naturali-chimica, Bottero Elena, ist. tecn. «Da Vinci», Acqui T. Indirizzo comunicazione sportivo. Matematica, Banchini Oriana, lic. scient. «Vercelli», Asti; disegno e storia dell'arte, Grassi Emilia, ist. mag. «Monti», Asti; scienze naturali-chimica, Bottero Elena, ist. tecn. «Da Vinci», Acqui T.

Torna all'inizio


università di pisa, niente aumento delle tasse (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Ritirata la proposta Università di Pisa, niente aumento delle tasse PISA. Il consiglio di amministrazione dell'Università ha ritirato la proposta di aumento delle tasse per i fuori corso. Sarà invece istituito un tavolo tecnico per affrontare la questione. Il tavolo sarà composto dalla prorettore Tongiorgi, dai rappresentanti di tecnici e amministrativi, da un docente e tre rappresentanti degli studenti. Dopo l'occupazione del rettorato lunedì, gli studenti ieri hanno nuovamente presidiato il palazzo in concomitanza con il consiglio d'amministrazione che si è protratto fino al primo pomeriggio. In gioco, decisioni importanti sulla questione delle tasse e sulle stabilizzazioni di novantuno precari. La proposta del tavolo tecnico è stata approvata senza il voto di "Sinistra per" e dei collettivi, mentre ha votato a favore Ateneo Studenti. Per quest'anno le tasse non si toccano, quindi, ma la questione si presenterà in futuro. «I fuori corso sono un problema culturale - ha dichiarato Maurizio Falsone di "Sinistra per" - è stato istituito un tavolo tecnico per analizzare la situazione al riguardo del nostro ateneo: siamo contrari all'idea che debba essere istituito un apposito tavolo di concertazione, per discutere di una questione culturale e didattica, per la quale già esiste la commissione didattica di ateneo. Anzi, questo tavolo rafforza il timore che dietro questa proposta di aumento non ci sia, come dichiarato in cda, una reale intenzione di occuparsi dei fuori corso, ma di incrementare il gettito».

Torna all'inizio


l'economia vola all'airone con un premio per gli studenti (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

In serata la presentazione del libro di Mingardi sulla crisi L'economia vola all'Airone con un premio per gli studenti GROSSETO. Alle 18, all'hotel Airone si parla di cultura e di economia. Si parte con la premiazione del vincitore del Premio Rothbard, giunto alla seconda edizione, è un concorso dedicato ai ragazzi delle scuole superiori di Grosseto e provincia, organizzato dal Circolo culturale Rothbard di Grosseto e dall'Istituto Bruno Leoni (www.brunoleoni.it). I partecipanti hanno letto una raccolta di saggi di Frederic Bastiat (economista liberale di metà 800) raccolti nel volume di Nicola Iannello "Ciò che si vede, ciò che non si vede". Il vincitore, il cui nome verrà reso noto durante la premiazione, riceverà un assegno di 2mila euro più la possibilità di partecipare ad una vacanza-studio promossa dall'Institute for Economic Studies in una università europea. Il secondo momento della serata vedrà la presentazione del libro "La crisi ha ucciso il libero mercato?", a cura di Alberto Mingardi, edito da Ibl Libri. A presentare il libro (e a premiare il vincitore del Premio Rothbard) saranno il professor Carlo Lottieri, fondatore di Ibl e docente di Filosofia del Diritto alla Facoltà di Giurisprudenza presso l'Università di Siena, e Alberto Mingardi, a soli 28 anni già direttore generale di Ibl.

Torna all'inizio


i soldi dei pensionamenti? io farei così... - gaia rau (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Firenze I soldi dei pensionamenti? Io farei così... I candidati rettore spiegano come investiranno le risorse: 60% ai ricercatori La risposta alle domande avanzate da D´Alimonte nell´intervento su Repubblica GAIA RAU Nell´intervento pubblicato da Repubblica domenica scorsa, Roberto D´Alimonte poneva ai candidati rettore alcune domande sulle future scelte dell´ateneo fiorentino in termini di personale: con quali criteri saranno distribuite le risorse ricavate dai pensionamenti; come affronteranno lo squilibrio nel rapporto studenti/docenti tra le varie facoltà; quante di queste risorse destineranno all´assunzione di ricercatori e se, superata la crisi, continueranno ad applicare il pensionamento degli over 70. Il primo a rispondere, proprio sulle pagine di Repubblica, è stato Alberto Tesi: «Le risorse eventualmente disponibili a seguito dei pensionamenti (compresi quelli, da realizzare anche negli anni futuri, degli ordinari con 70 anni di età) - ha scritto - dovranno essere distribuite senza alcuna meccanica riassegnazione alle facoltà e ai settori da cui provengono e facendo crescere di più la fascia dei giovani ricercatori: entrambi questi obiettivi devono però essere perseguiti applicando criteri chiari e trasparenti, che evitino distribuzioni a pioggia e puntino a rafforzare settori della ricerca e della didattica che sono o possono diventare punti di forza dell´ateneo». Sandro Rogari sottolinea che «esiste già una norma nazionale per cui il 60% delle risorse generate dal turnover deve essere destinato all´assunzione di ricercatori, e la applicheremo». Quanto al disequilibrio tra facoltà, precisa: «Può darsi che esista, ma vanno presi in considerazione anche altri parametri: il confronto tra facoltà analoghe in atenei diversi e il numero delle classi di laurea che ogni facoltà ha in carico». Sugli over 70, infine: «Dipenderà dalla situazione finanziaria dell´ateneo. Partiamo da una situazione di scarsità di docenti». Secondo Alberto Del Bimbo «le risorse ricavate dal turnover non sono le sole su cui potrà contare l´università del futuro: la vera scommessa si giocherà sulle misure premiali previste dalla legge e dunque sulla qualità di ciò che realizzeremo in termini di didattica e ricerca. Ed è su questa base che devono essere fatte le scelte di redistribuzione del personale: serve un´organizzazione diversa, quella dei dipartimenti, e serve, certo, investire sui giovani ricercatori, ma assumendoli sulla base di requisiti seri, come l´h-index statunitense». Sui pensionamenti, si dice «favorevole al criterio dei 70 anni, fermo restando la responsabilizzazione delle singole strutture (quelle che oggi sono le facoltà) che disporranno in futuro di un loro budget». Anche per Guido Chelazzi, i dati di D´Alimonte «sono corretti, ma incompleti: non tengono conto delle classi di laurea. La programmazione del personale, poi, non dovrà basarsi su una logica meramente contabilistica, ma su scelte qualitative: quali settori sostenere, quali lanciare, quali innovare». Quanto ai ricercatori, «il migliore investimento è certo quello di puntare sui giovani, ma senza dimenticare i tecnici e gli amministrativi, né che le funzioni dell´ateneo non possono prescindere da ordinari e associati: investire il 100 per 100 delle risorse sui ricercatori non è teorizzabile». Sui prepensionamenti: «Al momento non è possibile fare altrimenti, un domani credo dovremmo superare la politica del "no assoluto con poche eccezioni", facendo scelte in base ai singoli contributi: dietro ai numeri, ci sono le persone». Per Paolo Caretti, «il problema delle risorse per ora non si pone: i pensionamenti non bastano a superare la crisi». Quanto a un eventuale riequilibrio tra facoltà, «si deve valutare non solo il rapporto numerico studenti/docenti nei corsi di laurea, ma in tutte le attività: master, dottorati, perfezionamenti». Sui ricercatori, sottolinea anche lui l´esistenza di una norma nazionale al riguardo. Sugli over 70, infine: «Superata la crisi, si dovrà affrontare la questione con coraggio, dicendo sì ad alcuni e no ad altri con criteri qualitativi trasparenti».

Torna all'inizio


a lezione all'assistenza tra cultura e spiritualità (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Pisa A lezione all'Assistenza tra cultura e spiritualità L'iniziativa relativa alla realizzazione di alcuni incontri didattici, nata dalla collaborazione tra l'Unidea di Pisa (università degli adulti), l'istituto comprensivo Nicolò Pisano di Marina e la Pubblica Assistenza, si è conclusa registrando un notevole successo. L'idea di portare un'attività culturale sul litorale è stata vincente ed ha avuto un riscontro tale tra la popolazione, che ha coinvolto cittadini anche oltre i confini del litorale. «Si è creato così un gruppo di cinquanta, sessanta persone - dice Aldo Cavalli, presidente della Palp - che hanno partecipato a questi incontri didattici -. Un successo devo dire, perché non è facile coinvolgere così tante persone su tematiche così distanti da quelle trattate giornalmente dai mezzi di informazione. L'entusiasmo e la passione è stato tale da parte dei partecipanti - spiega Cavalli - che ci è stato chiesto di non interrompere questa esperienza ma di riproporla già dall'autunno prossimo magari ampliandola. E noi ci impegneremo a farlo contando sempre sulla collaborazione dell'Unidea, dell'istituto comprensivo del litorale e sul gradimento della popolazione. A questo punto è doveroso - conclude il presidente - ringraziare la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo Nicolò Pisano del litorale, Paola Ciccone, che ha messo a disposizione i locali per gli incontri didattici e tutti i docenti intervenuti che hanno dimostrato grande capacità nel coinvolgere i partecipanti». Nei vari incontri infatti si sono succeduti: la professoressa Rolande Maillet, che con la sua arguzia ha intrattenuto i presenti su alcuni famosi autori di romanzi francesi; il professor Mario Bruselli, sempre in prima linea quando c'è da promuovere la cultura, che ha parlato di Gabriele D'Annunzio facendo scoprire, tra le altre cose, aspetti meno noti del poeta e del periodo in cui è vissuto; l'ing. Roberto Benassi, che con competenza ha spiegato le bellezze della cattedrale di S. Piero, di piazza dei Miracoli e delle chiese romaniche di Pisa e dintorni; poi la dr. Anna Maria Serra ha portato tutti in giro per il mondo con le sue riprese; la professoressa Jaya Murthy ha parlato della spiritualità dell'India, della sua cultura e della sua storia; la dr. Maria Di Stefano ha illustrato come nella letteratura gialla sia stato determinante l'apporto femminile percorrendo tutta la storia del giallo al femminile dalle sue origini a oggi ed infine, il professor Eros Pinna, docente di fisica terrestre, che ha introdotto un argomento di estrema attualità: i fenomeni sismici, illustrando le cause, le previsioni e la prevenzione. Donatella Lascar

Torna all'inizio


giari confermato alla presidenza del polo di navacchio (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

LA BANCA DI FORNACETTE ENTRA TRA I SOCI Giari confermato alla presidenza del Polo di Navacchio NAVACCHIO. Alessandro Giari è stato riconfermato al vertice del polo tecnologico di Navacchio con la carica di presidente e di amministratore delegato. L'ingegner Agostino Bacci, titolare della Bacci Meccanica è stato riconfermato dal consiglio di amministrazione, mentre per altri tre membri del consiglio vi è stato un avvicendamento. Dopo due mandati, il dottor Giancarlo Galardi, direttore generale organizzazione e sistema informativo della Regione Toscana e l'ingegner Renzo Valleggi, presidente di Scienzia Machinale, una delle più innovative aziende presenti nel Polo Tecnologico, vengono sostituiti da nuovi membri. La si è dovuta attivare anche per il prof. Emilo Vitale, già preside della facoltà di ingegneria dell'università di Pisa e vicepresidente del Polo. I nuovi amministratori che insieme al Presidente Giari guideranno lo sviluppo del Polo fino al 2012 sono: il prof. Piarangelo Terreni, attuale preside della facoltà di Ingegneria dell'Università di Pisa, docente di microelettronica, attivo nella promozione di nuove imprese all'interno del Polo, al quale è stata assegnata la carica di vicepresidente; il Prof. Andrea Bonaccorsi anch'esso docente universitario ed esperto di economia con particolare riferimento ai processi di sviluppo caratterizzati dall'innovazione; e Mauro Benigni figura di notevole esperienza manageriale, direttore generale della Banca di Credito Cooperativo di Fornacette, nuova socia entrata nella compagine della Polo Navacchio Spa.

Torna all'inizio


accordo tra braga e dionigi il latinista favorito al ballottaggio - ilaria venturi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IV - Bologna Accordo tra Braga e Dionigi il latinista favorito al ballottaggio Testo per misurare lo spazio equivalente di 001 righe cartella. Testo per misurare lo spazio equivalente di 002 righe cartella. Testo per misurare lo spazio equivalente di 003 righe cartella. Testo per misurare lo spazio equivalente di 004 righe cartella. Testo per misurare lo spazio equivalente di 005 righe cartella. Alla vigilia del voto decisivo di domani, il docente di Chimica ha riunito i suoi elettori: la maggioranza ha deciso di respingere l´alleanza con Cantelli Forti Per ora non si è parlato di incarichi. Il patto su tre punti: cambiamento, ricerca e giovani L´outsider: "Io voterò per Ivano e ritengo che i miei elettori mi seguiranno" ILARIA VENTURI «HO deciso di votare per Ivano Dionigi». Una frase scritta e scandita in un comunicato stampa alle otto di sera. E Dario Braga sancisce pubblicamente l´accordo con il candidato in testa nella corsa al rettorato. Un patto sul programma in tre punti: il cambiamento, la Bassanini d´Ateneo, ricerca-giovani. E basta. Non si parla di incarichi o di un posto da prorettore in giunta. Almeno per ora. Ma l´accordo rappresenta la prima alleanza siglata in questa campagna elettorale in vista del ballottaggio di domani tra il latinista Dionigi e Giorgio Cantelli Forti. La decisione presa dal docente di Chimica, che al terzo turno è stato sconfitto, ma con tantissimi voti, è arrivata dopo una lunga giornata fatta di incontri e telefonate. Braga, sconfitto, prima riporta nella notte sul suo sito una frase di Saramago: «Sì, a volte si naufraga strada facendo, ma se mi dovesse capitare, dovreste scrivere negli annali del porto qual è stato il punto in cui sono arrivato». E il suo traguardo sono quei 652 consensi, un movimento di docenti e di giovani ricercatori messo in moto in nome del rinnovamento dell´Ateneo. Poi, ieri all´una, Braga ha riunito i suoi sostenitori all´aula magna del Ciamician, il suo dipartimento. Un´assemblea affollatissima, oltre 150 professori, in particolare di Scienze, ma anche del Collegio superiore, quindi trasversali, da Economia a Scienze della comunicazione. Molti dei partecipanti, che per un anno si sono parlati via mail, si incontravano per la prima volta. La discussione a porte chiuse. Sul tavolo anche la lettera di Giorgio Cantelli Forti, spedita alla mattina presto ai docenti, rivolta esplicitamente a catturare i voti di Braga. «Gli elementi più significativi dei nostri programmi sono in larga misura coincidenti», scrive il docente di Farmacia citando tre punti: «Discontinuità, merito, forte sostegno alla ricerca e alla didattica». Le parole d´ordine della candidtaura di Braga, che Cantelli Forti utilizza per far andare in porto un accordo, tentato anche dopo il secondo turno. Braga si confronta con entrambi, Cantelli Forti e Dionigi. Consulta anche via mail i suoi sostenitori. «L´indicazione maggioritaria che è venuta è stata quella di convergere sul programma di Dionigi», dice il professore di Chimica alla fine. «Molto sentita era la necessità di dare un mandato ampio al futuro rettore, che in un momento così difficile per l´università deve avere autorevolezza e massima rappresentatività». Di qui il comunicato di Braga che chiude la giornata e l´alleanza programmatica: «Il successo della mia candidatura, pur consistente, non mi ha permesso di essere fra i due candidati al ballottaggio. Questo però non vuol dire che il progetto che ho costruito insieme a tanti di voi e che è stato condiviso da 652 elettori non possa avere spazio adeguato nei prossimi quattro anni» dichiara Braga. «Avendo riscontrato una convergenza programmatica su tre punti fondamentali: la necessità di cambiare profondamente il nostro Ateneo; l´urgenza di deburocratizzare e semplificare l´amministrazione; l´importanza di dare ulteriore impulso alla ricerca, restituendo tempo e prospettive ai ricercatori, ho deciso di votare per Ivano Dionigi. In questo modo contribuirò a eleggere un rettore con la massima rappresentatività. Confido che tutti coloro che si sono fin qui affidati a me continuino a farlo. Sarò per voi un punto di riferimento costante nel governo dell´Ateneo». L´alleanza sarà messa alla prova del voto di domani, dove si prevede un calo nell´affluenza. «Io mi sono limitato a dire per chi voterò - conclude Braga - ritengo che i miei elettori mi seguiranno». SEGUE A PAGINA V

Torna all'inizio


"il patto offende gli elettori ma l'esito non è scontato" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Bologna L´inversione La lettera di Cantelli Forti: inversione di rotta del collega di Chimica "Il patto offende gli elettori ma l´esito non è scontato" Penso sia difficile che chi ha seguito finora la terza via di Braga si possa riconvertire su Dionigi HA provato sino all´ultimo a trovare un accordo con Dario Braga, fin dal secondo turno. Ma non ci è riuscito. Ieri mattina l´ennesimo tentativo di Giorgio Cantelli Forti è naufragato. E dopo la lettera di Braga con la dichiarazione di voto per Dionigi, il professore di Farmacologia è sbottato: «La lettera rappresenta una palese inversione di rotta più che una convergenza programmatica, il che offende l´intelligenza degli elettori». Parole di fuoco. Cantelli Forti attacca: «L´esito non è ancora scontato. Penso sia difficile per gli elettori che hanno sostenuto fino ad ora la terza via di Braga capire quali siano le affinità fra i programma dei due colleghi, affinità che si sono improvvisamente concretizzate a poco più di 24 ore dal voto decisivo». Con una lettera spedita ieri mattina ai docenti Giorgio Cantelli Forti, sfidante di Dionigi al ballottaggio (740 voti conquistati), aveva puntato su «discontinuità, merito, forte sostegno alla ricerca e alla didattica» e sui giovani. Per fare presa sull´elettorato di Dario Braga, «scippando» le sue parole d´ordine, giocando la carta della candidatura di rottura, come è stata quella del professore di Chimica. Peccato che per i sostenitori di Braga, soprattutto la base dei «duri e puri», la rottura è proprio con il modello di università che Cantelli Forti rappresenta. Per questo hanno detto no, almeno per la gran parte. Per Cantelli Forti invece «contenuti e storie personali di Braga e Dionigi sono diversi», certo «non lasciavano presagire a una convergenza, dovuta pertanto a motivazioni che non mi è dato conoscere, anche se qualche cosa posso forse intuire». Il docente ribadisce di essere il candidato della «discontinuità», l´anti - Calzolari roversiano, come nel 2000. Con l´appoggio, ora come allora, dell´area medica. Un sostegno che vede in prima linea lo stesso preside Sergio Stefoni. Il suo schema di gioco era uscito nei giorni scorsi uscito sul foglio on line del professor Nino Luciani, suo sostenitore: «Cantelli Forti for president e Segrè for vice-president. Ma anche un pensiero a Sassatelli e Grandi, se disponibili». Insomma, tutti contro Dionigi. Anche con Grandi che è prorettore agli esteri sin dal primo mandato di Calzolari e con Segrè, che da preside non è mai stato un fiero oppositore dell´attuale rettore, anzi suo pupillo, si diceva, pur nella sua autonomia, al momento della candidatura. Braga non c´è stato. E il suo no fa fallire la «grosse Coalition» in salsa cantelliana. (il. ve.)

Torna all'inizio


la dura vita del pendolare che fatica fra treni e libri - simone mosca (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIX - Milano La dura vita del pendolare che fatica fra treni e libri "Gli orari delle lezioni non sono pensati per chi viaggia tutti i giorni, ma per la comodità dei professori E gli alloggi per i fuorisede non bastano" Una ricerca sugli iscritti alle lauree triennali fotografa l´altra faccia dell´eccellenza: l´onere di spostarsi e studiare part time SIMONE MOSCA Studiano più di 35 ore a settimana, ma la loro fatica non si limita certo ai libri. Quasi uno su quattro è uno studente-lavoratore con un impiego continuativo, e uno su cinque fa spesso lavori saltuari. Soprattutto, però sono studenti che viaggiano: in treno o in auto, il pendolarismo è un destino comune al 68,4 % degli iscritti ai corsi di laurea triennali in Lombardia. Magari anche per lo stress (oltre che per l´ovvia ragione che al Nord è più facile trovare presto un lavoro), dopo la laurea (triennale), quasi uno studente universitario lombardo su due decide di non imboccare la via del corso di laurea magistrale, e sceglie il mondo del lavoro. è la fotografia dello studente lombardo scattata dalla quinta ricerca Eurostudent, che coinvolge 120mila studenti in Europa, 23 stati membri, ed è promossa in Italia dalla Fondazione Rui. Un materiale prezioso proprio perché sonda realtà diverse con metodi che le rendono confrontabili, e fra qualche tempo grazie ad essa l´atlante dell´Europa che studia diventerà leggibile meglio. Ma nel frattempo a spiccare sotto la lente d´ingrandimento sono le differenze di dettaglio, che su uno sfondo di tratti comuni agli studenti di tutta Italia, raccontano di quelli lombardi aspetti a volte un po´ nascosti dal legittimo vanto delle eccellenze di ricerca. Delle quasi 4000 interviste agli studenti che si sono iscritti in Italia tra il 2005 e il 2006, il 15% relativo alla Lombardia (che rappresenta in scala una moltitudine universitaria di 300mila persone) racconta soprattutto la quantità di fuori sede "non trasferiti", cioè nell´obbligo di viaggiare per andare a lezione: il 14% in più del dato medio italiano, e il record nazionale. «Bisogna tener conto anzitutto delle particolarità territoriali della Lombardia" – spiega Giovanni Finocchietti, Direttore dell´indagine Eurostudent – dove gli spostamenti sono favoriti da una buona rete di trasporti, in cui si sono moltiplicate le sedi formative negli ultimi anni e dove la presenza dell´area metropolitana di Milano fa lievitare il dato». Il problema è che la maggioranza pendolare (cresciuta comunque ovunque del 10% in sei anni, dal 2000 al 2006) sconta una certa mancanza di attenzione degli atenei. «In primo luogo gli orari di lezione non sono tarati sulle loro esigenze – prosegue Finocchietti – ma piuttosto su quelle dei docenti». Gli orari sensibili sono ovviamente il primo mattino e il tardo pomeriggio, i momenti in cui si concentrano gli spostamenti. Poi c´è il problema della socialità perché «nelle Università non sono sufficienti gli spazi in cui hanno la possibilità di inserirsi, la città per loro quasi non esiste». Hanno forse il tempo di consumare un panino tra l´arrivo, l´esame o la lezione, il rientro a casa. Mancanza di tempo e servizi dedicati, ma anche di soldi. Perché quella dello studente pendolare, argomenta Finocchietti, «è spesso una strategia di sopravvivenza adottata da chi non è privilegiato, visto che costa meno spostarsi due volte al giorno che investire su vitto e alloggio per tre anni». SEGUE A PAGINA XIV

Torna all'inizio


La sfida di Bossi (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

REGGIO PRIMO PIANO pag. 4 La sfida di Bossi SABATO IN CITTÀ ARRIVA a Reggio il leader della Lega Nord, il ministro delle riforme per il federalismo, Umberto Bossi (foto). Il senatur sarà in piazza Prampolini sabato 30 maggio alle 18, per per sostenere la candidatura dell'onorevole Angelo Alessandri a sindaco di Reggio. Franco Ferretti, candidato alla presidenza della Provincia di Sinistra e Verdi, incontrera oggi alle 11.30 i lavoratori precari dei centri per l'impiego sotto la sede di via Premuda. Fabio Filippi, candidato sindaco di Reggio, oggi alle 11 sarà davanti all'Università di Reggio (ex Caserma Zucchi di via Allegri) insieme al candidato in consiglio comunale per il Pdl Renato Forenza (componente per dieci anni del Cda dell'Università, dal 1997 al 2007), per incontrare studenti, docenti e personale sul tema: Quale futuro per la sede di Reggio?''.

Torna all'inizio


confine egitto-gaza, ciak per la soap opera (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 52 - Spettacoli Il caso Confine Egitto-Gaza, ciak per la soap opera RAFAH (EGITTO) - Non solo militari: a Rafah, città di frontiera tra Egitto e Striscia di Gaza, è stato allestito un set. Si girano i 30 episodi della soap opera La seconda porta con la diva dello schermo egiziano Nabila Ebeid. Laila, docente all´università vede scomparire il figlio in vacanza a Gaza e comincia a cercarlo.

Torna all'inizio


(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

MODENA pag. 11 «QUESTI accorpamenti porteranno tanti vantaggi. Innanzitutto gli studenti po... «QUESTI accorpamenti porteranno tanti vantaggi. Innanzitutto gli studenti potranno iniziare il loro percorso senza il timore che ci siano modifiche in itinere. E da un punto di vista più pratico si risparmierà parecchio: con l'accorpamento, il ridimensionamento, e in qualche caso anche la chiusura, di una decina di corsi di laurea si potrà fare a meno come minimo di una cinquantina di docenti». E' VISIBILMENTE soddisfatto il rettore dell'università di Modena e Reggio Emilia Aldo Tomasi: il suo Ateneo è il primo in Italia ad aver adeguato tutta l'offerta formativa al decreto ministeriale del 2004 che, fra le altre cose, ha imposto alle facoltà di rivedere il rapporto numerico tra docenti e studenti e di inserire dei test di ingresso all'inizio dei percorsi. «Dagli 89 corsi dell'anno che si sta concludendo si è passati ai 79 del prossimo anno accademico scrivono dall'università con un evidente sforzo di semplificazione». «In questo modo aggiunge Tomasi speriamo di riuscire a fronteggiare i tagli all'università decisi dal governo». PIÙ nel dettaglio, l'offerta riformata' dell'università conta 39 corsi di laurea triennale, 5 lauree magistrali a ciclo unico (di 5/6 anni: Chimica e tecnologia farmaceutiche, Farmacia, Giurisprudenza, Medicina e chirurgia, Odontoiatria e Protesi dentaria), un corso di laurea vecchio ordinamento (Scienze della formazione primaria) e 34 lauree magistrali. Due le vere e proprie novità: la laurea triennale in Terapia occupazionale istituita dalla facoltà di Medicina e la laurea magistrale interfacoltà in Economia e diritto per le imprese e le pubbliche amministrazioni', che partirà a settembre a Reggio grazie all'impegno congiunto di Economia, Giurisprudenza, Scienze della Comunicazione e dell'Economia. «I casi in cui invece si è deciso di accorpare spiega Tommaso Minerva, delegato del rettore per la didattica sono Scienze giuridiche dell'impresa e della pubblica amministrazione, Ingegneria civile e ambientale, Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni, Ingegneria gestionale, Scienze per i Beni naturali, ambientali e culturali, e le lauree magistrali in Economia e politiche pubbliche, in Ingegneria elettronica, in Scienze per l'ambiente e il territorio». ALTRA frontiera del risparmio, i corsi di laurea interateneo, in collaborazione con l'università di Ferrara: saranno Conservazione e diagnostica del patrimonio culturale', che avrà sede a Modena, e Quaternario, Preistoria e Archeologia', che invece avrà sede a Ferrara. «In questo modo spiegano dall'università ci sarà bisogno di molti meno docenti». Un'altra possibilità alternativa' è la formazione a distanza, già sperimentata dall'Ateneo con il supporto del Centro E-Learning, che sarà attivata nelle due lauree triennali in Marketing e organizzazione di impresa e in Scienze della comunicazione, e nella nuova laurea magistrale in Economia e Diritto per le Imprese e le Pubbliche Amministrazioni, presso la facoltà di Scienze della Comunicazione e dell'Economia.

Torna all'inizio


D'Aiuto: (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

ECONOMIA & FINANZA pag. 21 D'Aiuto: «Simest punta sull'energia nello scacchiere dei Balcani» ROMA L'AREA DEI BALCANI è stata la prima dove la finanziaria >pubblico-privata Simest ha cominciato ad operare all'inizio della sua attività, nel 1991. Negli anni alcuni di questi paesi come Romania e Bulgaria sono entrati nell'Ue e, quindi, sono usciti dal campo di azione di Simest. I Balcani, però, rappresentano sempre uno scenario di grande interesse per le aziende italiane che possono diffondere con successo la loro tecnologia e il loro know-how. «Dal 1991 ad oggi abbiamo affiancato oltre 230 progetti di internazionalizzazione di aziende italiane nell'area ricorda Massimo D'Aiuto, ad di Simest . Progetti che hanno generato investimenti complessivi per oltre 3 miliardi di euro. Per quanto riguarda gli incentivi, invece, i progetti sono stati 680 per un importo complessivo di un miliardo di euro. I questo periodo seguiamo con grande attenzione lo sviluppo del settore energetico. Il motivo è il carattere strategico che questi paesi limitrofi alla Ue giocano nello scacchiere europeo». Nuccio Natoli

Torna all'inizio


Biggeri lascia, in pole Vittadini (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-05-27 - pag: 17 autore: Nomine Biggeri lascia, in pole Vittadini ROMA Q uella pronunciata ieri a Montecitorio da Luigi Biggeri era la sua ultima relazione annuale. Dopo due mandati e otto anni alla guida dell'Istituto nazionale di statistica (fu nominato da Giuliano Amato ed ebbe il rinnovo da Silvio Berlusconi) Biggeri lascia: un terzo mandato non è possibile e la prorogatio prevista dalla legge è di 15 giorni. In sostanza, entro la metà di giugno dovrebbe avvenire la fumata bianca per il nuovo presidente. La nomina è di diretta pertinenza del presidente del Consiglio,anche se la delega per la statistica è affidata al ministro per la Funzione pubblica, che dunque ha voce in capitolo nella definizione della rosa dei candidati. Alla massima carica statistica ambiscono in molti e la legge fissa requisiti specifici per una nomina importante nel mondo dell'economia. Qualche nome, peraltro, ha già cominciato a circolare. Per esempio, quello di Giorgio Vittadini, 53 anni, ordinario di statistica all'Università di Milano Bicocca, tra i fondatori della Compagnia delle Opere e oggi esponente di punta di Comunionee liberazione. Tra gli esperti di statistica che già siedono nel cda dell'Istituto e che potrebbero aspirare alla successione c'è Giorgio Alleva, 55 anni docente di statistica all'Università La Sapienza. Ma tra i papabili potrebbero rientrare anche outsider come l'economista Fiorella Kostoris, già presidente dell'Isae o Andrea Bollino, 54 anni, economista e attuale presidente del Gestore del sistema elettrico, o, infine, l'attuale capo delle statistiche dell'Ocse, Enrico Giovannini, classe 1957, docente di Statistica economica a Tor Vergata. R.Boc. © RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna all'inizio


Aziende reatine Un accordo con la Polonia (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Ferderlazio Aziende reatine Un accordo con la Polonia Marco Staffiero Una concreta opportunità per rilanciare l'economia nella Sabina. Ieri a Roma nel corso del convegno «Partenariato Pubblico Privato in Polonia» il presidente della Federlazio Maurizio Flammini e il Presidente della KPP Polonia (Confederazione Industriali della Polonia) Andrzej Malinowsky hanno firmato un accordo di collaborazione. Tale accordo, oltre a stabilire le linee di una collaborazione stabile tra le due associazioni, sancisce l'apertura di due desk, denominati contact point, uno presso ciascuna sede, per fornire assistenza ai propri associati interessati ad intraprendere attività di internazionalizzazione nell'altro Paese,il secondo per promuovere la cooperazione tra le rispettive imprese. Come sottolineano gli addetti ai lavori, l'accordo andrà sicuramente a beneficiare la provincia di Rieti, visto che le imprese che aderiscono a Federlazio nel Reatino sono 350 con circa 6 mila addetti.

Torna all'inizio


Strada a mare, blocco prima del via (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Strada a mare, blocco prima del via viabilità del ponente Sviluppo Genova: «Mancano i documenti richiesti alle ditte». La replica: «Già consegnati» L'APPALTO è stato affidato da un paio di mesi, eppure già si è incagliata la realizzazione di quella che dopo la Gronda viene considerata la seconda infrastruttura più importante che Genova attende: la strada a mare di Cornigliano. L'ente appaltante Sviluppo Genova e l'associazione temporanea di imprese che ha vinto il mega-appalto da 70 milioni di euro non hanno ancora firmato il contratto. In teoria - ma ci sono interpretazioni differenti - tutto dovrebbe essere concretizzato entro il prossimo 2 giugno. Ritardi inspiegabili nel produrre tutte le carte propedeutiche all'avvio dei lavori, sostengono gli enti pubblici. Fretta eccessiva da parte della politica nel chiedere il completamento in tempi strettissimi di pratiche complicate, ribattono i costruttori. Così la strada a mare è finita nell'occhio del ciclone. I lavori dovrebbero iniziare entro fine anno, ma a Sviluppo Genova, l'ente appaltante, temono ritardi. Tanto che ora sta partendo una diffida nei confronti delle tre aziende riunite nell'Ati vincitrice dell'appalto: Carena, Codelfa (Gruppo Gavio) e Omba (Gruppo Malacalza). È una storia di burocrazia e presunti dissapori tra aziende, quella che rischia di costare caro alla città e di fare attendere ancora lo sblocco di una viabilità al collasso atteso da più di vent'anni. I cantieri aperti assicurano lavoro in tempo di crisi (presupposto alla base dell'accelerazione voluta dal Comune per gli appalti da tempo fermi e negli ultimi tempi sdoganati), ma soprattutto aprire una nuova direttrice sulle aree ex Ilva realizzerebbe il doppio intento di liberare il Ponente dalla morsa del traffico e restituire vivibilità a Cornigliano. Tanto che, quando l'appalto era stato aggiudicato, gli annunci degli amministratori di Regione, Comune e Provincia si erano sprecati. Un passo indietro: il 2 aprile Codelfa, Omba e Carena hanno ricevuto l'aggiudicazione dei lavori (102 milioni di euro a base d'asta, 34% il ribasso proposto dagli aggiudicatari) per la costruzione dell'infrastruttura. A inviare la comunicazione Sviluppo Genova, la società pubblico-privata che si occupa della riqualificazione e del riassetto delle aree di Cornigliano. Nel giro di pochi giorni, Sviluppo Genova si attendeva di firmare il contratto. «Ma il contratto - dice ora l'amministratore delegato di Sviluppo Genova, Pier Giulio Porazza - non è stato ancora firmato perché il soggetto aggiudicatario della gara non ha prodotto tutti i documenti necessari». «Dopo la Gronda - continua - la strada a mare di Cornigliano è l'infrastruttura più importante. Stiamo facendo tutto quello che ci è possibile per firmare il contratto subito, partire con la progettazione esecutiva e arrivare alla posa della prima pietra entro la fine dell'anno in corso». Finora, nessun ricorso o intoppo giuridico ha rallentato i giochi. Ma, sostengono rumors di fonte istituzionale, liti tra i vertici delle società che compongono l'Ati rischiano di mettere in serio pericolo l'avvio dei lavori. Una risposta è attesa entro il due giugno, data considerata da Sviluppo Genova limite tassativo per prevenire futuri possibili ricorsi. Anche se, dice la legge, il termine ultimo di 60 giorni è vincolante nel caso in cui l'ente appaltante non risulti adempiente ai suoi doveri. In questo caso a risultare in difetto è il fronte delle imprese costruttrici, dunque il quadro legislativo si fa meno chiaro. «Tutti i documenti necessari sono stati consegnati, gli ultimi oggi - sosteneva ieri Francesco Perri, presidente e amministratore delegato della Carena costruzioni - mancano solo quelli che comprovano le garanzie assicurative». Si riuscirà a produrli entro il due di giugno? «Francamente non credo, ma non si tratta di un documento vincolante. Capisco la fretta delle istituzioni, ma è normale che si impieghi qualche mese per produrre tutti i documenti richiesti». Perri esclude anche che all'origine dei ritardi vi siano dissapori tra i membri delle tre società. Ma nemmeno nega che «tra i tre soggetti vi siano differenze di vedute, normale in questi casi». Resta da capire se tali "differenze di vedute" rischino di compromettere l'avvio dei lavori entro fine anno: «Assolutamente no - giura Perri - si tratta di una questione che riguarda la costituzione della società che si occuperà dei lavori. Ma questo passaggio può anche essere compiuto in un secondo momento». Di fatto, vengono confermate le indiscrezioni che parlano di problemi di rapporti generati dalla scelta di quale, tra le aziende partner nella società consortile, avrà oggettivamente la guida della gestione di cantieri, tempi, e persone: «Ma i lavori - assicura Perri - partiranno nei tempi stabiliti, anche senza la totale disponibilità delle aree». I giorni che ci separano dalla Festa della Repubblica saranno decisivi per capirne di più (ieri un vertice nei locali di Sviluppo Genova ha tentato invano di risolvere l'empasse). Intanto nulla - a parte la rimozione della struttura del distributore Q8 davanti alla stazione - si muove tra le acciaierie e il congestionatissimo viale di via Cornigliano. samuele cafasso cafasso@ilsecoloxix.it daniele grillo grillo@ilsecoloxix.it [+] www.ilsecoloxix.it Commenta la notizia sul nostro sito 27/05/2009

Torna all'inizio


I ragazzi savonesi cercano "l'aiutino" (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

I ragazzi savonesi cercano "l'aiutino" convegno sulla sessualità a finale Gli esperti le chiamano "pornopillola del sabato sera" e "sex-ecstasy". Contro la paura di dover essere "perfetti" Finale. È stato Fabio Fazio il moderatore d'eccezione del convegno "Giovani e Sessualità", che si è tenuto ieri mattina, nell'Auditorium di Santa Caterina a Finalborgo ed organizzato dall'Asl, dall'istituto alberghiero Migliorini e dal comune di Finale. Un'occasione per fare un primo bilancio di un percorso iniziato 30 anni fa, quanto nacque l'idea di realizzare corsi di educazione alla sessualità per iniziativa del consultorio e dell'Istituto statale superiore di Finale Ligure che consentisse ai ragazzi un aiuto concreto a crescere nel mondo dell'amore, dei sentimenti delicati, della lealtà. Un percorso che però svolgesse una costante azione educativa e favorisse una loro continua crescita culturale, fisica, emotiva, per provare a chiarire quei dubbi che spesso i ragazzi non hanno coraggio di esplicitare, tanto meno in famiglia. È così che nel piano dell'offerta formativa dell'istituto alberghiero è stato inserito il progetto "benessere star bene a scuola" che prevede anche il corso di educazione sessuale. L'incontro ha messo in evidenza i tanti cambiamenti degli ultimi decenni: oggi, al contrario di 30 anni fa, domina un immaginario fortemente condizionato dai modelli perfetti offerti dai media. E i ragazzi, anche nel savonese, sempre di più, usano mezzi, aiutini, spesso pericolosi, come quelle che gli esperti hanno definito "pornopillola del sabato sera" o "sexestasy". È stato Fabio Fazio ad aprire il convegno, sceherzando sulla sua scelta da parte degli organizzatori. «Probabilmente - ha detto - è caduta su di me perché sono abituato ai temi della sessualità, dal momento che ho a che fare con Luciana Littizzetto», sua partner nella trasmissione televisiva "Che tempo che fa" in onda su Rai 3. Docenti ed operatori del consultorio hanno rimarcato più volte come sia l'ascolto l'arma indispensabile e principale per affrontare e capire i problemi dei giovani. «Per farli crescere ascoltateli sempre», è stata la frase pronunciata da Donatella Porro, vice presidente dell'istituto Migliorini, che ha seguito dall'inizio il percorso multidisciplinare portato avanti con la collaborazione dello psicologo, del ginecologo, dell'educatore, dell'ostetrica, dell'infermiere professionale. Gli adolescenti devono confrontarsi con la loro sessualità e bisogna comprendere quanto loro accade rispettandone l'evoluzione. Talvolta non sappiamo che cosa pensino realmente rispetto al sesso, quali sono i loro atteggiamenti o come evolveranno. Spesso nemmeno loro sanno che cosa credono di sapere. è una sintesi estrema del reale problema dei giovani, e della loro paura e timore a chiedere spiegazioni e soprattutto a mamma e papà. «I genitori infatti non sembrano propensi a compromettersi in una vera e propria educazione sessuale che suoni come istigazione a darsi da fare - ha sottolineato Teresa De Toni, del Centro Adolescentologia dell'Università di Genova - ma tacciono con la speranza che l'attività sessuale non sia ginnastica, ma comunicazione affettiva». È infatti emerso il fatto che è cambiato il modello genitoriale rispetto a una ventina di anni fa, passando da quello autoritario a quello affettivo. «Un mutamento che ha sicuramente reso più facile la comunicazione, ma il cui lato negativo è che i figli tendono a soddisfare esclusivamente i propri bisogni e desideri, sviluppando il narcisismo e crollando di fronte alle prime vere difficoltà che la famiglia non è in grado di evitare», ha aggiunto Paola Pregliasco, direttore Dipartimento Materno Infantile dell'Asl. E così i ragazzi ricorrono sempre di più agli amici o ai compagni di scuola per chiedere consigli ed informazioni sulla sessualità rimanendo fortemente agganciati a quella sorta di droghe del week end che vanno dalla "pornopillola del sabato sera" - come ha definito il viagra nella sua relazione De Toni - sostituita talvolta dalla "sexestasy" composto da exstasy e viagra. Un cocktail che costa poco e va alla grande nelle discoteche, anche savonesi. Una conseguenza diretta del forte condizionamento dell'immaginario attuato dalla tv e dalla pubblicità - hanno sottolineato gli esperti - che propongono un mondo popolato esclusivamente di donne meravigliose e perfette e di uomini ultravirili, sempre in forma, sempre al massimo, sempre privi di qualunque cedimento. Immagini molto lontane dalla realtà comune che mandano letteralmente i giovani in tilt, soprattutto nella fase della pubertà. Quando i ragazzi devono fare i conti con il proprio corpo ancora in fase di sviluppo e molto diverso da quello dell'immagine che va per la maggiore sui media. Ma è stata la relazione di Cuno Tarfusser, giudice del Tribunale Internazionale Penale de L'Aja a portare il tema dal piano puramente psico-socio educativo a quello della sfera penale. «Il sistema penale affronta il tema della sessualità dei minori nell'ottica della tutela attraverso la repressione degli abusi ha detto il giudice - E la tutela è aumentata negli ultimi anni con l'adeguamento della legislazione ai nostri tempi dovendo occuparsi di pedopornografia, internet, turismo sessuale, violenza di gruppo». Silvia Andreetto 27/05/2009 ' 27/05/2009 il silenziodei genitoriI genitori tacciono con la speranza che il sesso non sia ginnastica, ma comunicazione teresa de toniEsperta adolescenziologia 27/05/2009 ' 27/05/2009 l'aumentodei rischiLa legislazione deve occuparsi di pedopornografia, internet, turismo sessuale, violenza di gruppo cuno tarfussermagistrato 27/05/2009

Torna all'inizio


Contabili, tirocinio dal giudice (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: PROF-LAV data: 2009-05-27 - pag: 16 autore: Commercialisti. In Emilia-Romagna praticantato presso i tribunali fallimentari Contabili, tirocinio dal giudice Debutta a Bologna la convenzione tra Ordine, Ateneo e Giustizia BOLOGNA Giorgio Costa I praticanti dottori commercialisti di Bologna potranno, durante il secondo e il terzo anno di iscrizione al registro dei praticanti, effettuare il tirocinio prestando la loro attività presso le sezioni civili ordinarie del Tribunale di Bologna. Tale tirocinio sarà riconosciuto dal consiglio dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, per il tempo prestato, al fine del completamento della pratica e del rilascio del relativo certificato; e sarà riconosciuto dall'Alma Mater Studiorum-Università di Bologna ai fini del tirocinio curriculare previsto dal Corso di laurea magistrale in Economia e professione. I giovani ammissibili sono sei, in ragione del fatto che sono tanti i giudici della sezione fallimentare del Tribunale di Bologna. Il praticante dottore commercialista che intende svolgere il tirocinio di formazione presso detti uffici giudiziari deve farne domanda alla Commissione tirocini della facoltà di Economia o, se non studente, al Consiglio dell'Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili, indicando eventuali ulteriori titoli aventi maggiore o minore attinenza alle particolari caratteristiche del tirocinio (indirizzo di specializzazione, eventuali pubblicazioni, partecipazione a incontri di studio o convegni). «Il programma di tirocinio verrà predisposto –spiega ilpresidente dell'Ordine di Bologna, Gianfranco Tomassoli – da una commissione costituita dal presidente del Tribunale, dal presidente dell'Ordine professionale e dal preside della facoltà di Economia o da loro delegati. E si tratta di una occasione di grande interesse formativo per i nostri giovani professionisti che hanno una straordinaria opportunità di approfondire una tematica che potrebbe diventare oggetto di una vera e propria attività professionale». Per ciascun praticante dottore commercialista presso un ufficio giudiziario viene predisposto un progetto di tirocinio che prevede: l'indicazione di un magistrato, di un dottore commercialista e di un docente quali tutori e con funzione di riferimento didattico- organizzativo; il percorso e le modalità di svolgimento del tirocinio, con l'indicazione dei tempi di presenza presso l'ufficio giudiziario. «Si tratta - spiega il presidente del Tribunale di Bologna, Francesco Scutellari del primo accordo del genere in Italia e che ha una forte valenza sia per i giovani dottori commercialisti che si avvicinano alla materia sia per gli uffici giudiziari che potranno trarre vantaggio dalle conoscenze tecnico- scientifiche dei praticanti. Praticanti ai quali saranno dati in mano fascicoli e materiali processuali con ovvio obbligo di riservatezza e comunque sempre sotto il controllo del giudice». I praticanti potranno assistere alle udienze e avere conoscenza dei materiali processualie saranno affidati singolarmente a ciascuno dei sei giudici che compongono la sezione del Tribunale che si occupa di fallimenti e reati societari. «Naturalmente – aggiunge Scutellari – i giovani praticanti non potranno prendere parte alle decisioni in camera di consiglio ma seguiranno passo dopo passo la formazione degli atti alla quale potranno dare il loro contributo sotto la supervisione del magistrato. Cosa questa che, complessivamente, potrà poi essere utile nel caso intendano svolgere la professione di consulenza nel settore del diritto fallimentare». L'iniziativa lanciata dall'Ordine bolognese è sostenuta anche dall'Università di Bologna, in particolare dalla facoltà di Economia che ha reputato fondamentale questo tipo di formazione per favorire sbocchi professionali più mirati. giorgio.costa@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA Gianfranco Tomassoli PRESIDENTE COMMERCIALISTI Battistrada. L'Ordine di Bologna è stato il primo in Italia a concludere un accordo che consente ai praticanti di fare esperienza diretta in Tribunale

Torna all'inizio


Ultimissime in vetrina (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 27/05/2009 - pag: 15 Shopping Dai costumi del gruppo Chanel agli store monomarca di grande impatto. Aspettando la prima Vogue Fashion's Night Out Ultimissime in vetrina Eres, Van Cleef, Fila e.... «Milano è sempre un affare» N el 1929 Van Cleef & Arpels inaugurò il primo negozio di New York, nel 2009 la celebre casa francese di alta gioielleria torna a sfidare la crisi da Milano con una boutique di 200 metri quadrati in via Bigli che aprirà il 15 giugno. Per l'occasione, la maison parigina fondata in 1896 da Salomon Arpels e Alfred Van Cleef, esperti in pietre preziose, ha creato un cofanetto ispirato a Verdi. Nel '47 Christian Dior per far tornare a sognare (e comprare) le donne si inventò le Gonne a corolla, oggi l'industria della moda internazionale, da Eres a Abercrombie & Fitch, investe sullo shopping meneghino. «Nonostante la recessione, Milano rimane una piazza di gran lunga migliore di New York. Secondo una ricerca pubblicata da Jones LaSalle Spa, fra il 2007 e il 2008, l'Italia si è confermata leader negli investimenti in negozi, superando anche gli Stati Uniti: 16.6 per cento contro il 14.2%», osserva l'avvocato Alessandro Barzaghi che con lo studio milanese Cocuzza e Associati sta seguendo l'approdo in città del primo store di Abercrombie & Fitch. Il trend negativo degli ultimi mesi (meno 24% le vendite a febbraio) non ha fatto desistere il colosso del casualwear fondato da Mike Jeffries dalla decisione di aprire qui il primo negozio italiano (il secondo d'Europa dopo Londra): nello spazio di 1.500 metri quadrati in corso Matteotti, angolo via San Pietro all'Orto, i lavori proseguono per trasformare entro il 5 novembre l'ex banca (Cbi Factor) nello store-discoteca dove buio e musica fanno sembrare più desiderabili felpe, maglie e jeans con l'alce. Dalla Francia è arrivata Eres, griffe di esclusivi costumi del gruppo Chanel: al numero 3 di Sant'Andrea ha sfrattato i gioielli di madame Coco per inaugurare il primo monomarca italiano, il dodicesimo nel mondo, dei bikini ergonomici che non cedono a frivolezze e quindi piacciono a principesse come Carolina di Monaco. Olivier Mauny, direttore del marchio lanciato nel 1968 dalla stilista Irene Leroux, oggi sostituita da Valérie Delafosse, conferma che «nonostante le difficoltà dell'economia mondiale, l'Italia resta un mercato strategico per l'intimo». «Un monomarca non è solo un luogo di vendita ma anche di integrazione del marchio con la città», sostengono Francesca e Pierpaolo Tegon, i responsabili di Seventy, marchio sportchic per donna e uomo fondato a Scorzé, in provincia di Venezia, che in via Manzoni 46 ha aperto uno store di 200 metri su due livelli con una parete di giornali e divani per la lettura. Sempre in via Sant'Andrea, ha osato il primo negozio immagine anche Ardavast Serapian, storico pellettiere delle signore milanesi, mentre in in Corso Como, altro indirizzo dei modaioli internazionali, è approdato Fila. Il marchio reso famoso da Bjorn Borg e Ingemar Stenmark cerca il rilancio proprio attraverso il primo negozio bandiera europeo dove vende anche linee Vintage. E mentre i Fratelli Rossetti sabato scorso hanno inaugurato un monomarca ad Hong Kong, Remo Ruffini, l'uomo che dato nuova vita ai piumini Moncler, è pronto a riprovarci con Henry Cotton's: in autunno è prevista l'apertura del negozio monomarca su quattro piani in corso Venezia, al piano terra solo esposizione e atmosfere tra Robin Hood e Braveheart. «La moda informale è quella che soffre meno la crisi», spiega il presidente della Camera Nazionale della Moda Mario Boselli, uomo concreto. «Il calo presunto del 6 per cento nel 2009 (66 miliardi e 498 milioni il fatturato 2008) è destinato a salire. La crisi è mondiale, l'Italia non viene risparmiata, per fortuna la situazione è in fase di miglioramento. La recessione cambierà il sistema, al posto di sfilate fugaci le aziende preferiranno presentazioni statiche dove puoi osservare e toccare la merce con calma». Intanto Vogue annuncia la Fashion's Night Out, celebrazione globale della moda il prossimo 10 settembre. Da Londra a Parigi, da New York a Mumbai, da Beijing a Milano, i negozi resteranno aperti fino a notte fonda con direttori, redattrici di moda e stilisti pronti a dare consigli al pubblico. Niente più snobismi: solo lo shopping può salvare la moda. Sportwear Fila ha scelto corso Como per aprire il suo primo flagship store europeo dove si vende anche il vintage Casualchic Il primo monomarca Seventy aperto in via Manzoni 46, con angolo lettura e divani socializzanti Esclusivi Il bikini di Eres: in via Sant'Andrea il primo monomarca italiano (foto D. Piaggesi) Preziosi Van Cleef & Arpels, gioielliere di Place Vendôme a giugno in via Bigli Maria Teresa Veneziani

Torna all'inizio


Per il terzo anno di Box, 25 giovani artisti creeranno un percorso inedito (sezione: Cultura)

( da "Opinione, L'" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

BOX è una sperimentazione collettiva rappresentata metaforicamente da un modulo: il cubo. Strutture cubiche perturbanti, elementi di elaborazione creativa che si installano nel tessuto urbano. BOX è un contenitore eclettico di video arte, performing art, musica, arti visive. Dopo la prima fase presentata il 2-3-4 gennaio 2009 presso il Teatro Vascello, BOX continua il suo viaggio nella città con un progetto dinamico e innovativo, in attesa della tappa finale del percorso che si svolgerà a ottobre e vedrà riuniti tutti gli artisti in una settimana di festival. In linea con il tema del dinamismo, BOX inizia a contaminare nuovi spazi attraverso il nomadismo urbano e la street art applicati su facciate di edifici di produzione culturale. Il primo progetto di street art prevede la collaborazione del Rialto Sant'Ambrogio che darà la possibilità agli artisti Sten e Lex di realizzare uno stencil sulla facciata principale dell'edificio. In preparazione della fase finale prevista per ottobre, dal 29 al 31 maggio 2009 BOX presenta presso le sale del Teatro Vascello "Il divenire delle arti", una serie di workshop e incontri a cura del Prof. Alfonso Amendola (docente presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno). In ciascuna delle giornate docenti di storia dell'arte, antropologia e video arte discuteranno con il pubblico sui progetti che vedranno impegnati gli artisti di BOX nella fase finale del festival. Ad arricchire il progetto contribuiranno i due workshop: uno di Vjing, finalizzato all'apprendimento base di tecniche e linguaggi della performance audiovisiva e NEL PROFONDO dell'artista Franco Losvizzero, un percorso di sviluppo della creatività nell'arte contemporanea. Infine la sera del 31 maggio BOX in collaborazione con il Teatro Vascello presenterà una serata all'insegna della sperimentazione elettronica con Dj's e Vj's che si alterneranno alla consolle insieme ai partecipanti dei workshop, che potranno proiettare i loro lavori "real time".

Torna all'inizio


Gli spericolati signori dei neuroni (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Ecco una scoperta che piacerà agli amanti del «multitasking» - l’eseguire più compiti in contemporanea - non rassegnati al fatto che il cervello rallenta, e a volte si inceppa, se si impegna su troppe cose allo stesso tempo: i colpi di luce «sparati» sui neuroni migliorano l'efficienza di elaborazione dei dati. Così, un giorno, potrebbe bastare un banale dispositivo wireless portatile che invia raggi luminosi per diventare un po’ più intelligenti, quando se ne sente il bisogno. Un primo «prototipo» è già stato sperimentato su alcuni topolini e le ricerche pubblicate sulle riviste «Science» e «Nature» da due team Usa, uno dei quali guidato da uno scienziato italiano. I neuroscienziati hanno dimostrato che i fotoni, diretti in modo selettivo, permettono di modulare il flusso di informazioni, mentre altri, inviati su altri neuroni, consentono di condizionare comportamenti specifici. Tutto è stato reso possibile dall’invenzione di una tecnica - l’«optogenetica» - che rende le cellule cerebrali fotosensibili e permette di manovrarle a colpi di luce di intensità variabile. Il team di Karl Deisseroth della Stanford University, California, ha testato il metodo sui neuroni che producono parvalbumina, arrivando così a una seconda scoperta: sono i «timonieri» del cervello, in quanto producono onde gamma, quelle che danno il ritmo a tutti gli altri neuroni, proprio come nel canottaggio un membro della squadra scandisce i tempi di remata dei compagni. L'altra ricerca, guidata dall'italiano Antonello Bonci dell'Università di San Francisco, ha avuto invece come bersaglio i neuroni dopaminergici, che controllano la risposta a stimoli piacevoli, ne memorizzano la provenienza e mediano anche la ricerca di nuove esperienze appaganti. Bonci, negli Usa dal ‘98, dove è arrivato dopo una laurea in medicina all'Università Cattolica di Roma e la specializzazione in Neurologia all'ateneo di Tor Vergata, li ha stimolati con la luce, condizionando le reazioni di alcuni topolini. La tecnica di controllo è stata battezzata optogenetica, perché si compone di due ingegnosi sistemi, uno ottico e uno basato sull’ingegneria genetica: il segreto sta nell’aver inserito nel Dna dei neuroni che si vogliono controllare la proteina fotosensibile di un’alga, la canale-rodopsina 2. Il gruppo di Bonci, in particolare, ha osservato un fenomeno significativo: più intensamente sono stimolati i neuroni e più dopamina producono e questa «secrezione» si accompagna a differenti comportamenti dei topi in cerca di stimoli piacevoli. Anche in questo caso la scoperta è duplice. «Grazie al nostro studio, infatti, per la prima volta abbiamo ottenuto anche l'evidenza diretta che ondate di dopamina rilasciate nel cervello causano variazioni significative nelle azioni - spiega Bonci -. Ne consegue che, manipolando i ritmi di attività di queste cellule, potremo pensare a una molteplicità di azioni». Questa stimolazione selettiva - aggiunge - «è di per sé un passo avanti enorme in confronto alle ormai vecchie tecniche di stimolazione cerebrale, come la “deep brain stimulation”, vale a dire la stimolazione profonda, che richiede l'impianto di elettrodi e che oggi viene utilizzata nella cura del Parkinson e di altre malattie neurologiche». L'optogenetica potrebbe sostituire questo metodo ancora «indiscriminato» con una logica molto più «intelligente». E non solo. Un’altra possibilità è legata alla neutralizzazione di molte dipendenze, dall’alcol e dalla droga, cancellando con rilasci controllati di dopamina la sindrome acuta di astinenza, mentre si pensa di riuscire a controllare anche il comportamento delle onde gamma, distorto in malattie come l’autismo e la schizofrenia, riportandolo così alla normalità. Chi è Deisseroth Biochimico e Neuroscienziato RUOLO: E’ PROFESSORE DI BIOINGEGNERIA E SCIENZE COMPORTAMENTALI ALLA STANFORD UNIVERSITY - USA IL SITO: WWW.STANFORD. EDU/GROUP/DLAB/

Torna all'inizio


Abbiamo fame. Anche di Ogm (sezione: Cultura)

( da "Tempi" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Abbiamo fame. Anche di Ogm L'Africa vuole le colture geneticamente modificate. Non lo dicono le multinazionali, ma gli scienziati e gli agricoltori del Vecchissimo continente di Antonio Gaspari Le biotecnologie vegetali sono un'opportunità o un limite per lo sviluppo dell'agricoltura africana? È in corso su scala planetaria un dibattito che coinvolge anche la Chiesa cattolica. Da quasi dieci anni la Santa Sede studia, analizza, valuta, anche da un punto di vista etico, le biotecnologie vegetali. Eppure la gran mole di lavoro che è stata prodotta in convegni, studi, dibattiti (si ricordi, tra l'altro che nel Compendio della dottrina sociale della Chiesa il decimo capitolo tratta "L'uso delle biotecnologie") è stato ignorato dai mass media. è bastato però che l'Instrumentum laboris per la seconda Assemblea speciale continentale del Sinodo dei vescovi accennasse una critica agli ogm, per far dire a Mario Capanna e ad alcune associazioni verdi che la Santa Sede e Benedetto XVI condannano le biotecnologie vegetali. Che ne pensano i diretti interessati, gli africani? Florence Wambugu è una delle più qualificate scienziate del Vecchissimo continente in materia di biotecnologie vegetali. Sesta di nove figli, proviene da una famiglia povera. Da bambina ha lavorato nei campi per la raccolta delle patate con la sua famiglia e ha personalmente sperimentato la fame. Nonostante gli ostacoli culturali che non favoriscono la scolarizzazione femminile, la Wambugu è stata la prima donna in Kenya a frequentare l'Università di Nairobi, dove ha conseguito una prima laurea in botanica e zoologia, poi la specializzazione in virologia e patologia delle piante. Dopo un master in patologia vegetale nella North Dakota State University, ha conseguito il dottorato di ricerca presso l'università di Bath (Gran Bretagna). Ha continuato i suoi studi specializzandosi nelle biotecnologie vegetali ed è nota per il suo impegno sociale nella ricerca e nell'utilizzo delle medesime per incrementare la produzione alimentare in Africa. Madre di tre figli, ha fatto parte di innumerevoli centri di ricerca pubblici e privati, ed è anche membro del comitato scientifico del Grand Challenges in Global Health, iniziativa della Bill and Melinda Gates Foundation. Professoressa Wambugu, nell'Instrumentum laboris per la seconda Assemblea speciale continentale del Sinodo dei vescovi è scritto che le biotecnologie vegetali «rischiano di rovinare i piccoli coltivatori e di sopprimere le loro semine tradizionali rendendoli dipendenti dalle società produttrici di Ogm». Cosa ne pensa? L'esperienza degli agricoltori africani che, fino ad ora, non hanno utilizzato sementi Ogm, dimostra che i piccoli coltivatori sono i più attivi nella richiesta e utilizzazione di nuove tecnologie agricole. Dalla nostra stretta collaborazione con gli agricoltori è emerso che essi chiedono la libertà di poter scegliere il meglio tra le offerte tradizionali e le nuove biotecnologie. Sementi di varietà ibride di mais sono state distribuite in Africa già negli anni Sessanta. Da questa esperienza i piccoli coltivatori hanno realizzato che l'alto rendimento delle sementi ibride compensa le spese dell'acquisto e permette di moltiplicare la produzione. È interessante notare che, nonostante gli eccellenti risultati delle sementi ibride, gli agricoltori hanno mantenuto anche una parte delle sementi tradizionali. Ci sono tante conoscenze indigene in Africa circa la variabilità delle piante tradizionali che potrebbero essere molto utili per incrementare la ricerca e lo sviluppo di biotecnologie vegetali. Simili alle sementi ibride, le colture geneticamente modificate offrono un rapporto reciprocamente vantaggioso per le imprese e per gli agricoltori. Osservazioni e commenti da parte dei piccoli coltivatori del Sudafrica rivelano che sono entusiasti per la tecnologia Ogm, anche perché la produttività è maggiore di quella con i semi ibridi e si utilizzano meno fitofarmaci. Dunque gli Ogm possono aiutare l'Africa? Nell'Africa subsahariana, circa il 50-70 per cento dei posti di lavoro e il 30-50 per cento del Pil sono direttamente legati al settore agricolo. Pertanto, anche un modesto miglioramento in tale settore è in grado di fornire un significativo aumento del reddito delle economie nazionali e incide sulla qualità della vita di molte persone, non solo degli agricoltori. Le biotecnologie vegetali dispongono di grandi potenzialità per migliorare l'agricoltura non solo attraverso un aumento della produttività, ma anche delle qualità nutrizionali. E i governi africani, attraverso la New Partnership for Africa's Development (Nepad), hanno dichiarato che il continente deve avere la libertà per operare e scegliere le tecnologie più appropriate al suo sviluppo. Di che cosa ha bisogno l'Africa per uscire dal sottosviluppo alimentare? Di certo l'Africa ha bisogno di poter utilizzare le nuove biotecnologie vegetali, ma all'interno di uno sviluppo infrastrutturale più ampio. Fattori come la costruzione di bacini per raccogliere e captare l'acqua, programmi per contrastare gli attacchi dei parassiti e delle malattie delle piante, l'adattamento alla variabilità climatica, il rinnovamento della fertilità del suolo, la formazione e l'informazione degli agricoltori, la gestione e la commercializzazione dei prodotti, la costruzione di strade e infrastrutture, l'accesso ai finanziamenti e al credito, la fornitura di attrezzature e la meccanizzazione sono decisivi per migliorare i rendimenti agricoli, ottimizzare l'efficacia nell'utilizzo delle biotecnologie e per uscire dal sottosviluppo. Tuttavia, sono necessari anche fattori politici come il buon governo e la garanzia della giustizia e dello stato di diritto, al fine di creare l'ambiente che favorisca e consolidi lo sviluppo. Nell'ambito della lotta contro la denutrizione lei è coinvolta in un progetto di ricerca "Africa biofortified sorgo (Abs)" per la produzione di sorgo Ogm. Può parlarcene? Il progetto mira a sviluppare un tipo di sorgo più nutriente e più facilmente digeribile. Stiamo lavorando per incrementare nelle sementi e nella pianta il livello di aminoacidi essenziali, specialmente la lisina, quelle della vitamina A e anche la percentuale di zinco e ferro. Il sorgo è la sesta coltura più diffusa al mondo, con oltre 100 milioni di ettari coltivati ogni anno ed è la principale fonte alimentare per più di 300 milioni di persone in Africa.

Torna all'inizio


Una penna tra editore e scrittore (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

E' LAVORO 27-05-2009 La professione Una penna tra editore e scrittore DI GIOVANNA SCIACCHITANO D ivora libri e giornali, è pignolo fino all'ossessione, potrebbe fare a meno del dizionario, conosce le lingue e se la cava bene anche con l'informatica. È il redattore editoriale, una figura chiave nel mondo dei libri e del web che funge da interfaccia fra autore ed editore. «Paradossalmente oggi siamo diventati tutti un po' redattori editoriali grazie al computer osserva Edoardo Barbieri, docente di bibliografia e biblioteconomia all'Università Cattolica di Milano, responsabile del master specialistico in Professione editoria . Infatti elaboriamo testi che poi correggiamo» . In realtà il redattore che lavora per le case editrici ha competenze specifiche. «L'alta qualità delle sue abilità ne fa una figura preziosissima per la casa editrice prosegue Barbieri . Il lavoro redazionale comprende un insieme di mansioni che vanno dalla revisione della traduzione all'organizzazione del testo ( la divisione in capitoli, paragrafi, la titolazione...), dall'impaginazione all'approvazione del prezzo» . Insomma, si tratta di scelte complesse che richiedono esperienza e nozioni. «Oggi il redattore editoriale non è più un mestiere che si può imparare sul campo, affidandosi alla buona volontà spiega Giovanna Rosa, coordinatrice del master di primo livello in Redattore di editoria libraria con conoscenze delle tecnologie digitali dell'Università degli studi di Milano . È un'attività per la quale è necessaria una professionalità moderna. Bisogna poi sfatare il luogo comune in base al quale ormai l'editoria è gestita dagli uffici marketing. Non è così. All'interno delle case editrici lavorano profili che hanno studiato e che studiano il libro. Che fungono da interfaccia fra l'autore e l'impresa» . Le competenze che fanno parte del bagaglio degli editor sono quelle letterario-storiche, ma anche quelle economicogiuridiche, inclusa la normativa sul diritto d'autore. «Il master della Cattolica si propone di dare una formazione a 360 gradi sottolinea Barbieri . Anche la grafica gioca un ruolo importante nel bagaglio di conoscenze. Un libro deve essere ' trasparente', perché la vera grafica è quella che non si vede, come spiega bene Stanley Morison ne I principi fondamentali della tipografia » . Insomma un occhio al contenuto e uno alla forma. «Non bisogna dimenticare, però, che occorre disporre di strumenti economici evidenzia Rosa . Bisogna saper mettere a punto un budget. Per questo il master della Statale comprende anche un modulo sugli strumenti economici per il redattore e uno sul bilancio d'esercizio, la valutazione dei risultati d'impresa e risorse d'autoimprenditorialità » . Oggi coesistono due figure di questo tipo che lavorano in parallelo. «C'è il redattore che svolge materialmente il lavoro di preparare un testo approntandolo per la stampa seguendo le norme e gli stili delle case editrici dice Riccardo Fedriga, vicedirettore del master in Editoria cartacea e multimediale all'Università di Bologna e chi coordina tutte le fasi dell'editing svolgendo un ruolo più manageriale. In genere, questi ultimi lavorano all'interno della casa editrice, mentre gli altri possono essere freelance. E oggi quest'ultimo gruppo rappresenta la maggioranza dei professionisti » . I compiti del redattore editoriale sono davvero numerosi. «Nelle piccole case editrici questa figura fa un po' di tutto commenta Barbieri mentre nei grandi gruppi è più facile specializzarsi o occuparsi di un segmento specifico» . Per diventare dei bravi professionisti, però, non è sufficiente un corso, occorre avere solide basi culturali. «In primo luogo è indispensabile un'ottima conoscenza dell'italiano, una vasta cultura generale, padroneggiare almeno una lingua straniera e disporre di competenze informatiche, a partire dal pacchetto Office sottolinea Barbieri . Il master in Cattolica prevede 630 ore di laboratorio e 400 ore di stage. Credo si tratti di un buon punto di partenza per affermarsi in questo campo » . Nonostante una crisi che ha coinvolto anche l'editoria, la domanda di lavoro c'è. «La maggior parte dei ragazzi che svolgono stage presso di noi viene poi trattenuto dall'azienda osserva Barbieri . Non sempre si approda subito a un lavoro stabile, ma dopo un paio di anni si ottiene sempre un contratto all'altezza delle aspirazioni » . Attualmente l'offerta non viene solo dalle grandi case editrici, ma anche dagli studi editoriali che stanno nascendo in questo periodo. «Il master della Statale di Milano dura un anno e prevede tre mesi di stage dice Rosa . Una formula che garantisce l'accesso alla professione. Infatti, circa l' 80% dei nostri allievi entrano stabilmente nel mercato librario. Direi che il master può essere considerato un percorso innovativo per svolgere questa professione avendo a disposizione tutti gli strumenti oggi considerati indispensabili» . Per sfondare, però, a detta degli esperti, è necessario allargare le prospettive, specializzarsi in un tema e rafforzare la formazione di base. «I giovani devono guardare a questa professione pensando che si tratta di un lavoro impegnativo, che richiede lacrime e sangue avverte Barbieri e non un hobby, come in molti sono portati a pensare» . La formazione più idonea è la laurea. «Oltre a quella in Lettere, che resta sempre un ottimo trampolino di lancio, bisogna tenere presente che la varietà dell'offerta editoriale rende più che appetibili anche altri corsi come quello in Giurisprudenza e Medicina » aggiunge Barbieri. «Ma il requisito fondamentale resta l'interesse reale per il mondo del libro conclude Rosa , tenendo presente che, nonostante l'avvento del web non si tratta di un oggetto in via di estinzione. E che occorre formare nuove figure capaci di rinnovare l'intera civiltà libraria » . Secondo Fedriga il segreto per diventare un redattore editoriale di grande livello è la curiosità. «Occorrono anche ordine e disciplina, perché si trascorrono molte ore a preparare un testo, senza contare che chi svolge un ruolo manageriale deve saper gestire bene i tempi continua Fedriga . In questo momento i professionisti più richiesti sono i laureati in discipline scientifiche con un master in editoria, perché si tratta di specializzazioni difficili da trovare sul mercato. A questo va aggiunto il dominio e il controllo delle fonti elettroniche. Occorre cioè sapersi muovere bene nella rete » . Per concludere, il redattore editoriale non dev'essere considerato, come un tempo, alla stregua di un correttore di bozze. Il suo raggio d'azione si è ormai allargato e oggi comprende numerosi compiti che vengono svolti anche per le numerose aziende di comunicazione. Nonostante la crisi che ha coinvolto l'editoria, la possibilità d'inserimento arriva non solo da parte delle grandi case editrici, ma anche dagli studi editoriali

Torna all'inizio


Università di Bologna, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali Ravenna: III appuntamento de Gli incontri di Palazzo Corradini (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Bologna, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali Ravenna: III appuntamento de Gli incontri di Palazzo Corradini (27/5/2009 11:00) | (Sesto Potere) - Ravenna - 27 maggio 2009 - Venerdì 29 maggio è in programma il terzo appuntamento del ciclo Gli incontri di Palazzo Corradini 2009 sul tema "La cultura è un bene comune?", promosso da Alma Mater Studiorum Università di Bologna Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali e da Fondazione Flaminia. Il prof. Francesco Remotti, docente di Antropologia culturale presso l'Università degli Studi di Torino, terrà una conferenza dal titolo "Contro natura o secondo natura? Interventi e epoché culturali". Il ciclo si propone di offrire alla cittadinanza una riflessione sui grandi temi della cultura contemporanea, al di là degli steccati disciplinari, invitando importanti rappresentanti del panorama intellettuale italiano. Prendendo spunto da considerazioni anticipate nel suo recente volume "Contro natura. Una lettera al Papa", la conferenza del prof. Remotti esplorerà criticamente la categoria "contro natura", mostrando come le imprese culturali possano essere lette come prove di "umanizzazione", comportando sempre un allontanamento dalle condizioni naturali. L'incontro si terrà presso l'Aula Magna di Palazzo Corradini, sede della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, via Mariani 5 Ravenna, con ingresso libero e inizio alle ore 17.00. Al termine è previsto un buffet offerto agli intervenuti. Francesco Remotti insegna Antropologia culturale presso l'Università degli Studi di Torino. Ha condotto ricerche sul campo tra i baNande del Nord Kivu (Repubblica Democratica del Congo). è autore di "Noi, primitivi" (Bollati Boringhieri, 1990); "Luoghi e corpi" (Bollati Boringhieri, 1993); "Contro l'identità" (Laterza, 1996); "Prima lezione di antropologia" (Laterza, 2000); "Centri di potere. Capitali e città nell'Africa precoloniale" (Trauben, 2005) e ha curato "Le antropologie degli altri" (Paravia, 1997). Per la Bruno Mondadori ha curato: "Forme di umanità" (2002) e "Morte e trasformazione dei corpi. Interventi di Tanatometamorfosi" (2006). Recentemente ha pubblicato "Contro natura. Una lettera al papa" (Laterza, 2008) ponendo due mondi a confronto, quello del dogma e delle certezze e quello della scienza che interpreta il vivere degli uomini in società e coltiva l'ambizione di conoscerlo da vicino. Natura e 'contro natura', giusto e sbagliato, assoluto e relativo: chi cerca un modello universale e chi persegue il riconoscimento delle differenze.

Torna all'inizio


Università, il raddoppia (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

MOBILITA'. Successo per l'iniziativa in viale delle Scienze. Da ieri il servizio anche a Giurisprudenza Università, il «bike sharing» raddoppia I più scettici sono stati ampiamente smentiti. Nessuno poteva immaginare del successo che in pochi giorni avrebbe ottenuto il «bike sharing» a Parco d'Orleans, anzi l'Università ha deciso di raddoppiare. Nei primi venti giorni di attività, infatti, coloro che hanno deciso di accreditarsi per poter noleggiare una bicicletta in viale delle Scienze e muoversi dentro e fuori la cittadella universitaria senza auto sono stati un centinaio. Tanto da spingere la Federazione italiana mobilità sostenibile (Fims), che in convenzione con l'Università si occupa di mettere a disposizione di studenti e personale docente e tecnico-amministrativo i mezzi a due ruote, a installare una nuova postazione nell'atrio di Giurisprudenza. Da ieri anche nella facoltà di via Maqueda sarà possibile affittare una bicicletta o consegnare quella già noleggiata in viale delle Scienze. Com'è noto il servizio attualmente è attivo dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19. Sono previste diverse opzioni: per chi intende utilizzare la bici per brevi spostamenti, ossia fino a 75 minuti, il servizio sarà gratuito. Chi vorrà tenere la bicicletta per l'intera giornata o per spostarsi in città pagherà un euro. Sono previste anche formule di abbonamento settimanale da 5 euro o mensile da 10 euro, con la possibilità di trattenere il mezzo anche durante le ore notturne. Per gli studenti stranieri ospiti delle residenze universitarie nel periodo estivo l'uso sarà gratuito. In tutti i casi di ritardo nella consegna delle biciclette, è prevista una sanzione pecuniaria. In caso di furto del mezzo durante il periodo di affidamento, l'utente dovrà versare cento euro. «L'obiettivo – spiega Antonio Marino, presidente della Fims – è quello di invogliare gli studenti pendolari iscritti a Giurisprudenza a lasciare l'auto nel parcheggio di viale delle Scienze e a muoversi in città con la bicicletta». Questa iniziativa segue quella avviata all'inizio di maggio a Parco d'Orleans. In corrispondenza del terzo ingresso di viale delle Scienze, di fronte all'edificio 19, è stata recintata un'area in cui parcheggiare l'auto e ottenere la tessera per l'affitto della bicicletta. A. F.

Torna all'inizio


Giochi della Chimica, 4 sicilianisognano la finale mondiale (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Giochi della Chimica, 4 siciliani sognano la finale mondiale Circuiti culturali Ai Benedettini arriva Morgan Marco Castoldi, in arte Morgan, il fondatore dei Bluvertigo, arriva a Catania per presentare il suo libro "In pArte Morgan" (editore Eleuthera), scritto "a quattro mani" con il giornalista e reporter Mauro Garofalo. L'appuntamento aperto a tutti gli studenti universitari - promosso da Circuiti culturali dell'Università di Catania, in collaborazione con Librerie Cavallotto - è per venerdì 29 maggio alle 17:30, nell'aula magna "Santo Mazzarino" del Monastero dei Benedettini. A introdurre il dibattito con il musicista milanese e con Mauro Garofalo sarà il delegato del rettore Sara Gentile. GIURISPRUDENZA Lo stalking e gli atti persecutori Oggi, alle 16 nell'aula 1 della facoltà di Giurisprudenza di Catania, si terrà un seminario dal titolo "Gli atti di persecuzione: lo stalking", promosso dal centro di ricerca sulla Giustizia dei minori e della famiglia della facoltà di Giurisprudenza, diretto dal prof. Enzo Zappalà. Nel corso dell'incontro, che sarà coordinato dal prof. Santo Di Nuovo, interverranno in qualità di relatori i professori Giuseppina Mendorla, Rita Palidda e Fabrizio Siracusano, docenti dell'Università di Catania, la dottoressa Pina Ferraro, presidente Associazione Thamaia, e l'avvocato Maddalena Di Girolamo. palazzo centrale VII Programma Quadro Ue incontro sulla ricerca Oggi, dalle 9,30 alle 17, nell'aula magna del Palazzo centrale, si terrà una Giornata informativa intitolata "Presentare una proposta di successo nell'ambito del VII Programma Quadro", organizzata dall'Ufficio ricerca dell'Università di Catania in collaborazione con l'Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre). Tale iniziativa, che fa seguito alla Giornata informativa del 12 febbraio scorso su "Gli aspetti amministrativi e contrattuali del VII Programma Quadro dell'Ue per la ricerca" a cui hanno partecipato più di 85 persone, si inserisce nell'ambito delle iniziative promosse dall'Ufficio ricerca per favorire una migliore partecipazione ai bandi del VII Programma Quadro. Il corso sarà tenuto dal dott. Nicola Bergonzi. A conferma dell'interesse riscontrato su tale argomento, sono già pervenute all'Ufficio ricerca più di 150 richieste di partecipazione alla giornata da parte di docenti e giovani ricercatori dell'Ateneo. Architettura Delegazione Usa in Sicilia Una delegazione del College of Architecture, Art and Design (Caad) della Mississippi State University è stata ospite in questi giorni della facoltà di Architettura. Condotta dall'”associate dean” David C. Lewis, e da Tom e Fay White, professori di Ingegneria civile, che accompagnano 11 studenti americani, la delegazione del Caad è stata accolta per una settimana a Siracusa con l'obiettivo di rafforzare la collaborazione sia nell'ambito delle politiche di internazionalizzazione della ricerca scientifica, sia della mobilità della Facoltà presieduta dal prof. Giuseppe Dato, e auspicata inoltre dai presidenti dei corsi di laurea triennale e quinquennale Fabio Ghersi e Francesca Castagneto, oltre che del presidente del Consorzio “Archimede” Salvatore Baio. Gli studenti e i loro professori, accompagnati dal prof. Giorgio Carlo Cappello, oggi saranno in visita al Palazzo centrale dell'Università, dove saranno accolti dal pro-rettore Maria Luisa Carnazza. LINGUE Seminario sul canto popolare greco Oggi, alle 12 nell'aula 13 del Monastero dei Benedettini, Eratosthenis Kapsomenos, professore emerito dell'Università di Ioannina, terrà un seminario dal titolo "Il canto popolare greco e il modello culturale locale". L'incontro è promosso dalla facoltà di Lingue e letterature straniere e dal dipartimento di Filologia moderna dell'Università di Catania.

Torna all'inizio


Provincia: (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Provincia: «Il mio impegno è stato sincero» Pubblicato il 27-05-2009 Il sindaco uscente di Apice, Raffaele Giardiello che, guida la lista ‘Rinnovamento nella continuità’ one l’accento su concetti base: rinnovamento, rispetto della democrazia e attività svolte... Il sindaco uscente, Raffaele Giardiello che, guida la lista ‘Rinnovamento nella continuità’ one l’accento su concetti base: rinnovamento, rispetto della democrazia e attività svolte. “La politica è impegno, rinuncia e condivisione. E il mio impegno è stato sincero. Ho sempre agito pensando che davanti a me c’è una comunità variegata in attesa di un futuro. La responsabilità di un amministratore è grande proprio perché ogni sua azione segna la vita delle persone e questo mi è stato chiaro fin dall’inizio. Credo di non aver mai tradito la mia gente. Io sono uno di voi e le nostre radici devono essere la bussola per orientarci verso il domani per i nostri figli. Sono convinto che le nostre radici possano sostenerci nel cammino. Intendo continuare nel tipo di politica che è stata capace di riorganizzare il paese dopo il sisma dell’80. Abbiamo preso in considerazione la rivitalizzazione del centro storico che fino ad oggi è stato oggetto di tanti interventi. Unitamente, all’Ept di Benevento – segue - è stata redatta un’analisi dalla quale è emerso che il centro storico, rendendo le strade adeguate e ben collegate con i centri turistici pietrelcinesi e con il territorio irpino, può creare un indotto lavorativo per tanti apicesi, continuando le opere avviate dal compianto Luigi Bocchino, da noi innestate”. Il sindaco uscente pone l’attenzione sul modo di gestire la Cosa pubblica che deve essere “rinnovato”. “Riconfermare i consiglieri uscenti – segue - è doveroso in quanto è grazie a loro che si è potuto continuare l’attività amministrativa, dopo la morte di Bocchino. Ma, la componente nuova darà una nuova linfa all’intera lista di centrosinistra. Queste persone vivono la realtà locale e per la prima votla scendono in campo. Non condivido il modo di gestire la campagna elettorale degli avversari che avvelenano l’elettorato con le calunnie. La campagna elettorale va fatta con stile e dignità. Sia ben chiaro ogni professionalità è stata considerata senza discriminazione di sorta. Auspico che la comunità possa preferire la nostra lista agli avversari anche per il sano lavoro svolto nel quinquennio trascorso. Voglio ricordare che la Regione Campania, su 600 Comuni circa, ci ha fornito una premialità in quanto il nostro Comune “ ha saputo meglio intercettare i fondi comunitari, affidando i lavori in tempi rapidi. Siamo riusciti ad amministrare con decisione e capacità, superando momenti di criticità. In totale, sono stati utilizzati fondi per circa 18 milioni di euro nell’arco degli ultimi tre anni, infatti solo nel 2009 sono stati appaltati 9 lavori. Quindi non facciamo solo promesse, ma soprattutto fatti. Sono stati acquistati dei suoli per i privati e per le aziende. Questo ci consente di attivare l’economia locale a favore degli operatori che si agganciano a questi settori. In cantiere, per il centro storico c’è la possibilità d’intervento di circa 400 milioni di euro. Fondi che, nel giro di cinque anni, ci consentiranno di rendere fruibile quell’area e di sviluppare capacità lavorativa. Il tutto tramite il partenariato pubblico/privato. Si è cercato sempre di non disattendere le attese della popolazione, nel rispetto della democrazia. Questo – conclude Raffaele Giardiello - è solo una parte dell’attività svolta, ma sono certo che la cittadinanza è ben consapevole che si è operato anche nel rispetto delle professionalità”.

Torna all'inizio


Cultura e Spettacoli: La comunicazione e le nuove forme di linguaggi (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura e Spettacoli: La comunicazione e le nuove forme di linguaggi Pubblicato il 27-05-2009 Giornali, riviste, libri, circolari ministeriali scrivono con maggiore o minore competenza intorno all’apparire di nuove forme di comunicazione. C’è chi esorta a non ignorarne l’uso, già invalso tra i giovani e i ragazzi... Giornali, riviste, libri, circolari ministeriali scrivono con maggiore o minore competenza intorno all’apparire di nuove forme di comunicazione. C’è chi esorta a non ignorarne l’uso, già invalso tra i giovani e i ragazzi, c’è chi pur negando la necessità di un approccio prudente e intelligente, difende il valore e il diritto di sopravvivenza del libro. Alla Fiera del libro di Torino si è convinti che il libro non scomparirà mai dalla vita culturale dell’uomo, ma la circolare ultima sull’adozione dei libri di testo anticipa che nel futuro prossimo i libri di testo per le scuole andranno “scaricati” da “internet”. E’ un fatto che la pubblicità, la televisione, il cellulare, il cinema, tutto ciò che appartiene alla categoria dei “media” trasportando con sé modi di relazione diversi da quelli del passato, obbligano tutti coloro che ne hanno responsabilità educative a studiarne le caratteristiche e a farne uso migliore. Mentre infatti il libro era scelto dall’adulto ed era un sussidio che accompagnava il colloquio, la conversazione, il dialogo, l’esposizione di argomenti stabiliti o programmati insieme con i ragazzi e con i giovani, i nuovi mezzi di comunicazione raggiungono questi ultimi o sono di loro scelta, spesso fuori da ogni contatto con l’adulto, offrendo una varietà di forme e di contenuti che io oserei definire “insostenibili”. Del loro uso, della loro logica interna, dei loro effetti si sta studiando infatti da pochi anni e soltanto nei Centri Universitari. Se l’incontro con un libro avveniva per caso da parte di noi ragazzi e suscitava, per il suo contenuto non adatto alla nostra età, emozioni, sentimenti, turbamenti che non avremmo dimenticato per tutta la vita (e la pagina era fatta quasi sempre solo di parole), l’incontro con i “media” che si fanno sempre più complessi, provoca l’impatto con la parola, con l’immagine, con il suono, annulla le distanze, non rende necessari interlocutori o li crea “virtuali”, non dà tempo per la riflessione, così da esercitare una costrizione paralizzante e pericolosa. La ricchezza più grande dell’uomo è il pensiero, da confrontare con il pensiero dell’altro uomo e trarne sempre nuove idee. Così le civiltà si sono sempre susseguite con mirabili risultati. Un’altra ricchezza è il fare, il costruire prendendo coscienza delle infinite realtà sparse intorno a noi, manipolandole e studiandone le caratteristiche per soddisfare le esigenze razionali, artistiche, religiose, creative. Spariti i laboratori, le “botteghe”, l’uomo rischia di rimanere solo dinanzi ad una realtà umana e materiale dalla quale è escluso o schiacciato. E’ già triste la visione dei luoghi della burocrazia dove ogni uomo è solo con la sua “macchina” da tasti che attendono di essere schiacciati per dare le risposte necessarie a quella determinata “pratica”, ma è tanto più triste pensare al rischio di non riuscire a decifrare e ad usare bene i nuovi linguaggi rischiando di divenire succubi di idee e di decisioni sulle quali non abbiamo la capacità e la possibilità di intervenire con nostre opinioni. Mai come oggi capiamo che “sapere è potere” ed è per questo che se vogliamo che la comunità umana possa democraticamente intervenire per esprimersi, dobbiamo chiedere alle Istituzioni che governano un territorio di sostenere i centri di ricerca, di studio, di cultura, tutte le associazioni educative (tra cui la scuola è sovrana e indispensabile) perché affrontino i problemi della “Media Education”. Lo ha fatto, con grande merito da riconoscerle, l’Amministrazione Comunale della nostra Città, partecipando finanziariamente ad un percorso laboratoriale medio-educativo pluriennale predisposto insieme con il Centro di Cultura “Raffaele Calabria”. Il percorso, in atto da due decenni, è rivolto ai docenti e a genitori, con occhio attento al fenomeno del “bullismo” certamente connesso anche ad influenze negative dei nuovi linguaggi. Sono state protagoniste del Progetto alcune Scuole Secondarie di I grado designate dal Comune: G.B. Lucarelli, Convitto Nazionale, G. Moscati, G. Pascoli, F. Torre. Il giorno lunedì 4 maggio, presso il Seminario Arcivescovile, sono stati presentati dagli alunni i materiali prodotti su Progetti scelti dalle scuole in base alle proposte dei media-educatori: Carla De Toma, Antonietta Frasciello, Gabriella La Medica, Daniela Palumbo, Laura Coletta, affiancati dai docenti-tutor designati dai Dirigenti. Ha introdotto la manifestazione Daniele Mazulla, Coordinatore del Centro di Cultura dell’Università Cattolica di Benevento, hanno relazionato Alessandra Carenzio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e Carla De Toma, coordinatrice didattica responsabile e referente del Centro di Cultura per la “Media Education”. Hanno concluso l’assessore all’Istruzione del Comune di Benevento Luigi Ionico, Mario Pedicini, direttore dell’Ufficio Scolastico Provinciale e Pasquale Gallucci, presidente del Centro di Cultura “Raffaele Calabria”. Il convegno ha messo in risalto l’importanza della conoscenza dei linguaggi mediali nella loro specificità raggiunta da ragazzi che, protagonisti e quindi produttori, hanno potuto costruirsi una difesa dai fenomeni di bullismo collegati a difficoltà relazionali. Nel prossimo anno saranno effettuati percossi per la “formazione alla cittadinanza digitale dei docenti e degli alunni”. E’ riconosciuta da tutti l’importanza della scuola in questo nostro tempo, mentre rischia di scomparire quanto ci è stato consegnato da chi è vissuto prima di noi, e non appare all’orizzonte quanto siamo chiamati a fare per dare un senso alla vita, quali siano i sentieri da percorrere con energie costruttive e, prima ancora, di difesa da quanto ci sommerge con la potenza dei nuovi mezzi di comunicazione. Ci travolge l’incalzare dei titoli sui quotidiani, delle immagini su molti settimanali, delle idee su riviste “impegnate”. Incalzano fino a toglierci il fiato le proposte pubblicitarie. Messaggi di varia natura sono indirizzati per via televisiva, sui cartelloni pubblicitari che infestano le strade rendendole pericolose con immagini di dimensioni sempre maggiori. Il cellulare chiama durante il giorno per proporre l’acquisto di prodotti, abbonamenti di giornali, offerte di nuovi contratti. I film trasmettono immagini che raccontano velocemente vicende umane semplici o complesse, senza concedere il tempo di una pausa che permetta allo spettatore di riflettere, accettare o respingere tesi proposte ... La scuola può diventare il luogo dove docenti esperti sappiano accompagnare i bambini, ragazzi, giovani a saper “smontare”, avviandoli ad una coscienza critica, l’affastellamento di parole, di immagini, di suoni che rischiano di travolgere il prezioso dono del “pensare” con la propria testa. Con i Progetti avviati con il sostegno del Comune e del Centro di Cultura la scuola può fare ancora di più: aiutare i discenti nella costruzione in proprio degli strumenti di cui si servono i nuovi linguaggi. Da tempo ci sono scuole impegnate nella produzione di giornali, di cartelloni pubblicitari (le stesse agenzie professionali si servono spesso di immagini prodotte nel mondo dei bambini), di sequenze filmiche, fotografiche senza contare gli “ipertesti” ai quali ormai accedono bambini delle scuole dell’infanzia, se guidati da maestre esperte come è stato dimostrato anche nella nostra città. Si parta dunque senza paura, anzi fieri di facilitare il rapporto tra insegnanti e alunni, liberando i primi dalla soggezione al passato e preparando i secondi a muoversi con intelligenza, fantasia, sicurezza, creatività alla conquista di questo nuovo mondo dove, più di sempre, il sapere fare promuove la libertà.

Torna all'inizio


Calcio, ascoltare le radiocronache in auto è "pericoloso" (sezione: Cultura)

( da "Reuters Italia" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

LONDRA (Reuters) - Ascoltare la radiocronaca di una partita di calcio alla radio mentre si guida può essere pericoloso, facendo rischiare agli automobilisti di fare incidenti durante i momenti di maggior eccitazione. E' quanto emerge da una ricerca pubblicata oggi dall'Università britannica di Leicester, secondo cui i gol, i rigori, le espulsioni possono provocare una mancanza di concentrazione nei tifosi e farli guidare peggio. Si stima che due milioni di automobilisti abbiano avuto un incidente o quasi mentre ascoltavano sport alla radio. "E' ampiamente accettato che distrarsi parlando al telefonino senza auricolare possa provocare incidenti, ma ci sono altre attività che possono avere un impatto simile, come ascoltare sport alla radio", spiega il professor Michael Pont. "Il risultato che abbiamo ottenuto suggerisce che, soprattutto nelle situazioni di forte pressione all'interno della partita, ci sia un impatto molto marcato sul comportamento dei soggetti di questo studio". La ricerca, che ha studiato il comportamento dei guidatori all'interno di un simulatore, ha scoperto che i tifosi di calcio possono guidare più velocemente o rallentare di colpo e avvicinarsi troppo agli altri veicoli in strada mentre seguono la partita. Lo studio, la cui pubblicazione coincide con la finale di Champions League stasera a Roma tra Manchester United e Barcellona, dà dei consigli a chi ha in programma di seguire la partita in macchina. "Si conclude che -- ove possibile -- i tifosi chiedano a qualcun altro di guidare durante partite importanti", ha detto Pont.

Torna all'inizio


Premio San Marino, seconda edizione (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 27-05-2009)

Argomenti: Cultura

Premio San Marino, seconda edizione (27/5/2009 20:05) | (Sesto Potere) - San Marino - 27 maggio 2009 -Venerdì 29 maggio si svolgerà la riunione del comitato di valutazione del premio promosso dall’Ente Cassa di Faetano e dedicato all’eccellenza sammarinese nel mondo. La seconda edizione del Premio San Marino entra nel vivo e dopo la fase di raccolta delle candidature - provenienti da ogni angolo del mondo – Venerdì 29 maggio toccherà al Comitato di Valutazione l’arduo compito di valutare curricula e profili dei partecipanti. Il Premio San Marino è dedicato ai cittadini sammarinesi che per l’importanza delle loro iniziative e per la fama meritata, si sono messi in luce nel campo del valore civile, delle lettere, delle scienze, delle arti, della tecnica, del lavoro o dello sport, ed hanno acquisito significative benemerenze, onorando in modo straordinario il nome della Repubblica. Il Comitato di Valutazione, composto nella prima edizione da personalità del calibro di Sergio Zavoli e l’Architetto Paolo Portoghesi, è quest’anno formato da: Mino Damato – giornalista televisivo e fondatore dell’associazione Bambini in Emergenza; Luigi E. Mattei - scultore e docente, autore di opere come la Porta Santa della Patriarcale Basilica di Santa Maria Maggiore in Roma e del “Corpo dell’Uomo della Sindone” collocato al Museo della Sindone di Torino; Luca Erzegovesi: Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari e Finanza aziendale presso l’Università di Trento; Daniele Quadrelli: Direttore Generale della Federazione BCC dell’Emilia Romagna. Il nome del vincitore verrà reso a noto al termine della riunione di Venerdì, e nell’attesa ricordiamo che a trionfare nella prima edizione del Premio sono stati eccezionalmente due perone: Padre Marcellino Claudio Forcellini – missionario in Congo da 40 anni – e il Prof. Luciano Maiani, fisico di fama internazionale. In palio una scultura in bronzo realizzata per l’occasione dal Maestro Arnaldo Pomodoro ed una somma in denaro di 50.000 euro, di cui la metà da destinare ad un ente /associazione benefica sammarinese indicata dal vincitore: il Premio San Marino infatti non vuole essere un semplice evento celebrativo ma vuole piuttosto dare un apporto concreto al Paese anche attraverso l’intervento benefico oltre che attraverso il riconoscimento e la valorizzazione del contributo che questi concittadini - residenti o meno - hanno dato e possono dare alla sua crescita civile, sociale, culturale ed economica. La premiazione avverrà nella splendida cornice di una serata di Gala prevista per il mese di Ottobre, serata che ebbe l’onore di ospitare nella scorsa edizione il pianista di fama mondiale Michael Nyman.

Torna all'inizio


Censimento degli sportivi a Casale sono quasi 12 mila (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

INIZIATIVA DEL CONI. UN OPUSCOLO PER METTERLI IN CONTATTO Censimento degli sportivi a Casale sono quasi 12 mila Molteplici discipline Per la pista d'atletica si prevede intervento pubblico - privato [FIRMA]FRANCA NEBBIA CASALE MONFERRATO Sono più di 6000 (4000 maschi e 2400 femmine) i praticanti di varie attività sportive e 11 mila 642 i tesserati delle varie discipline nelle numerose associazioni presenti in città. I dati, desunti da un censimento eseguito dal Comune con Matteo Quarantelli e Gabriele Sartori del Coni provinciale nei mesi scorsi, sono stati trasformati in una vera e propria anagrafe delle società sportive che, inserita in un opuscolo, viene inviata in questi giorni dal Comune a tutte le società sportive casalesi. Quale l'obiettivo? «Si vuole - come spiega l'assessore allo Sport, Gianni Crisafulli - favorire un confronto tra domanda e offerta, cercando di individuare i problemi che si presentano a chi vuole praticare uno sport in città, nel tentativo di risolverli. Dal censimento si rileva però anche che Casale è una città ampiamente sportiva e che sono presenti qui sport di ogni disciplina», compresi gli sport minori, dal body building, al biliardo, dal judo al karate, senza trascurare la società Silvana Bay che annovera bravissimi atleti portatori di handicap. A ogni associazione viene inviato l'opuscolo in cui è inserito il nominativo della società stessa, indirizzo e recapito telefonico, disciplina praticata, numero dei soci tesserati. Dovrebbe anche essere un modo per creare sinergie tra le varie società, come è già successo alla palestra comunale realizzata sotto la media Dante al Valentino dove cinque società sportive di arti marziali si sono suddivise orari e competenze, in modo da sfruttare tutte una stessa palestra senza sovrapposizioni. Qualche criticità era stata rilevata per esempio per la pista di atletica, la cui unica struttura è presente al campo sportivo Palli, ma andrebbe ristrutturata e si penserebbe ad una collaborazione pubblico/privato. Circa un milione di euro sono poi stati accantonati per l'ampliamento del Palaferraris in vista di una promozione in A1 della Fastweb, che proprio in questi giorni dovrebbe decidersi. «Per scaramanzia - dice Crisafulli - diciamo che ogni canestro realizzato è un mattone per arrivare all'ampliamento della struttura».

Torna all'inizio


Domani e sabato nell'Aula Magna (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il programma Domani e sabato nell'Aula Magna Il convegno comincia domani alle 15, nell'Aula Magna dell'ateneo in strada Cappuccini ad Aosta. Ai saluti del rettore Pietro Passerin d'Entrèves seguono quelli di Michele Vellano, preside della facoltà di Scienze politiche e delle relazioni internazionali, e di Luigi Bonanate, docente dell'Università di Torino. Intervengono Michelangelo Bovero dell'Università di Torino con una relazione sulla nascita della filosofia politica in Italia, Andrea Greppi dell'Universidad Carlos III di Madrid su «Giuspositivismo e giusnaturalismo in Bobbio e d'Entrèves», Valentina Pazé dell'ateneo torinese su «Il dibattito sulla libertà». Sabato i lavori iniziano alle 9,30; presiede Michelangelo Bovero, dell'Università di Torino. Sono previsti gli interventi di Gianmario Bravo (Università di Torino) sul tema «Alessandro Passerin d'Entrèves e Norberto Bobbio. Un confronto, un'amicizia, le scelte culturali e politiche», e di Paolo Gheda, docente dell'Università aostana, che mette a confronto la figura di Ettore Passerin d'Entrèves (nipote di Alessandro) con quella di Norberto Bobbio. Chiude i lavori Ermanno Vitale (Università Valle d'Aosta) con un intervento su «Limiti del potere e diritto di resistenza. L'analisi di Bobbio e d'Entrèves». \

Torna all'inizio


"Fratelli nemici" a confronto (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

"Fratelli nemici" a confronto Università. Due giornate dedicate a Norberto Bobbio e Alessandro Passerin d'Entrèves Saranno comparati i profili intellettuali dei due studiosi, entrambi liberisti e gobettiani [FIRMA]LAURA SECCI AOSTA E' il 1972. Alessandro Passerin d'Entrèves lascia la cattedra di Filosofia della politica all'Università di Torino e chiede all'amico Norberto Bobbio, più giovane di sette anni, di prenderla in eredità. «Dobbiamo stabilire una tradizione - gli spiega -, non puoi dirmi di no». Grandi filosofi e intellettuali, entrambi docenti nell'ateneo torinese, Bobbio e Passerin d´Entrèves ebbero molteplici occasioni di confronto, a partire dalla comune professione di liberalismo. Non a caso, l'immagine che fu coniata per definire il loro rapporto dialettico fu quella di «fratelli nemici». In occasione del centenario della nascita di Norberto Bobbio, che da ottobre sarà celebrato a livello nazionale e internazionale, domani e sabato la facoltà di Scienze politiche e delle relazioni internazionali dell'Università della Valle d'Aosta organizza il convegno «Norberto Bobbio e Alessandro Passerin d'Entrèves: profili intellettuali a confronto». La ricorrenza offre quindi lo spunto per riprendere il confronto sul piano sia teorico sia storiografico con un grande studioso valdostano di livello internazionale, Alessandro Passerin d'Entrèves. «Uomo di frontiera», è stato etichettato: per la nascita valdostana e il curriculum torinese, per le esperienze formative all'estero e la cattedra di Italian Studies ricoperta a Oxford. Per quanto riguarda la personalità di studioso di Passerin d'Entrèves, fin dagli inizi i suoi interessi si indirizzano lungo due filoni, uno tradizionale, l'altro innovatore: la filosofia politica medievale, con particolare riferimento a san Tommaso d'Aquino, e il pensiero politico inglese, con la sua concezione del liberalismo. Si occupa di teoria dello Stato, in relazione alla centralità dell'individuo. Soggiorna a lungo in Inghilterra e in Germania, incontrando personaggi come Carl Schmitt e Hans Kelsen. Anche qui si può riscontrare una non casuale coincidenza con la formazione dell'amico Norberto Bobbio, che ha avuto in Kelsen lo straordinario maestro di teoria della democrazia e che ha avuto con Schmitt un denso e fervido scambio epistolare. Ma il trait-d'union più significativo tra i due filosofi è senza dubbio il comune riferimento a Piero Gobetti: entrambi possono dirsi «gobettiani», solo che Passerin d'Entrèves, a differenza di Bobbio, aveva conosciuto Gobetti e ne era stato collaboratore. «Mentre Bobbio è un esponente del positivismo giuridico secondo cui la legge nasce dal diritto positivo - spiega Ermanno Vitale, ultimo allievo di Bobbio e docente all'Università aostana -, Passerin d'Entrevès era fedele alla nobile tradizione del giusnaturalismo: esiste un diritto "di natura" che precede e giustifica le leggi». Se Bobbio costruisce una «scienza politica», teorizzando il distacco dello studioso, l'amico negava la possibilità dell'oggettività. Anche Passerin d´Entrèves diventa collaboratore de La Stampa, tra il 1975 e il 1981 (muore poi il 15 dicembre 1985), però è Bobbio a incarnare il ruolo dell'intellettuale militante, nelle vesti dello studioso che si misura con la politica concreta, non solo quella dei trattati. Della politica alta, filosofica, Alessandro Passerin d'Entrèves fu tuttavia analista raffinato. E ancora oggi, il suo pensiero invita al colloquio con i classici, per ritrovare la bellezza della «nobile arte».

Torna all'inizio


Per gli italiani la Rete è utile per avvicinarsi alla politica (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

I DATI NEL BLOG LA RICERCA DI MICROSOFT NEL CANALE «TECNOLOGIA» «CAROCANDIDATO.ORG» Oggi su www.lastampa.it IL MINISTRO BRUNETTA DETTA LE REGOLE Internet non ucciderà i giornali, a Barcellona l'associazione mondiale Per gli italiani la Rete è utile per avvicinarsi alla politica Alle elezioni europee adesioni trasversali per il software libero Circolare ai dipendenti pubblici "Vietato Internet per usi privati" Internet non ucciderà i giornali. Ne è convinta la World Association of Newspapers (Wan), l'associazione mondiale della stampa quotidiana, riunita ieri a Barcellona. Secondo il presidente Gavin O'Reilly, è vero che i giornali attraversano un periodo «molto difficile» per la crisi economica e la crescita dell'informazione su Internet. www.lastampa.it/masera Basta con l'uso privato di Internet negli uffici pubblici: non si potrà più giocare al computer, fare shopping online o chattare con gli amici. Gli abusi saranno puniti. Già si sapeva, ma ieri è arrivata una nuova direttiva del ministro Renato Brunetta, che per cambiare le abitudini dei dipendenti pubblici ha inviato una circolare. Leggetela online.A pochi giorni dalle elezioni ben 232 candidati, provenienti da partiti di tutte le aree politiche, hanno aderito alla campagna «CaroCandidato.org» dell'Associazione per il Software Libero (www.freesoftwarepact.eu). «La Ue affronta sfide decisive sulle libertà digitali, servono candidati che sanno quello che fanno», commenta il presidente Marco Ciurcina. Gli utenti italiani considerano la Rete uno strumento per affrontare la crisi economica e un ottimo mezzo di comunicazione per avvicinarsi alla politica. È quanto emerge dall'Osservatorio sull'Instant Messaging di Nextplora e Microsoft su un campione rappresentativo della popolazione Internet italiana di età superiore ai 18 anni. La ricerca nel canale «Tecnologia». a cura di Anna Masera

Torna all'inizio


A Sospirolo parla di acqua (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

SERGIO REOLON A Sospirolo parla di acqua BELLUNO. Il tema dell'acqua dello sfruttamento del bacino del Piave e la colonizzazione subita dal Bellunese nella prima metà del secolo scorso torna in primo piano nella penultima settimana di campagna elettorale. Stasera, alle 20.30 nel centro civico di Sospirolo il candidato alla presidenza della Provincia di Belluno Sergio Reolon illustra la proposta di acquisire le centrali elettriche dell'Enel con una società mista pubblico-privata. In questo modo sarà possibile avere ricavi per alcune decine di milioni di euro all'anno a vantaggio dell'intero territorio ed evitare lo sfruttamento delle poche acque residue. «Comprendo le difficoltà di bilancio dei Comuni», afferma Reolon, «ma la soluzione non può essere di dissipare un bene comune per qualche centinaio di migliaia di euro l'anno. Se riusciamo a concludere l'acquisto delle centrali elettriche medie e piccole, avremo decine di milioni di euro».

Torna all'inizio


beato lei (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 15 - Altre Beato lei Beato lei che aspetta due giorni Vorrei far notare a quel lettore dipendente della Regione, che sulla Nuova lamenta un ritardo di due giorni dell'accredito dello stipendio di due giorni, che sebbene anche il suo sia un problema penso ci siano persone con problemi finanziari ben più gravi. Io ad esempio dopo un lungo periodo di dure lotte alla Sirma, non sto a spiegare nel dettaglio anche perché credo che la storia la sappiano ormai tutti, da ottobre 2008 sono in mobilità per due anni e sono uno dei «fortunati» che svolge un lavoro socialmente utile presso il mio Comune con un compenso di integrazione sulla mobilità il quale per fortuna arriva sempre puntuale al 25 del mese, in quanto l'assegno di mobilità non arriva mai allo stesso giorno del mese (ho una famiglia anche io). Da ottobre 2008 io e i miei ex colleghi stiamo ancora aspettando i soldi di un fondo pensionistico a cui avevamo aderito, non per ultimo questo mese l'Inps ha bloccato i pagamenti dell'assegno di mobilità spiegandomi che è una procedura fatta in automatico dal computer e che se io non avessi telefonato non avrebbero potuto erogarmelo, comunque dovrò aspettarlo ancora per una quindicina di giorni. La domanda sorge spontanea: nel frattempo aspettando quel misero assegno, di cui mi vergogno, cosa devo fare? (oltre a rendermi socialmente utile). Ex Lavoratore Sirma I corsi di Rocchetta sul dialetto Grazie a Ferdinando Camon e al dame el saon, la richiesta che chirurghi e operai, contadini e avvocati esprimono quando hanno le mani troppo sporche per cercarselo da soli, il dibattito sulla lingua veneta sta acquistando un nuovo spessore. Certo, appiattendo il veneto con grafie toscaneggianti non pochi tesori della nostra fonetica e morfosintassi risultano occultati o distorti; ma il ghiaccio è ormai rotto, la cortina di ferro che pretendeva relegarlo a folclore o tabù inizia a sgretolarsi. Spesso apprezzo lo spirito stimolante e vivace di Renzo Mazzaro. Dispiace però che questa volta (succede anche all'altrettanto sapido G.A. Stella) l'enfasi del periodare lo porti a riferire dei dati non veritieri. Nel 1981 e nel 1982, su invito di Manlio Cortelazzo, ho svolto lezioni nell'ambito dei suoi corsi all'Università di Padova; inviti ulteriori non sono stato in grado di accettarli, preso sempre più com'ero dal dilatarsi degli impegni politici. Il gustoso termine (fhurbivieri, non furbi-viri) citato da Mazzaro l'ho riportato già nell'81, e il riportarlo non ha provocato quanto scritto nel Vostro articolo. Sempre con Cortelazzo i rapporti sono stati fecondi e amichevoli, in patria e fuori. Più volte ho ricordato quelle lezioni (e i frutti che ne sono seguiti) sul Corriere del Veneto: e anche in quelle occasioni ci siamo sentiti con simpatia e rispetto reciproci. Il professore è mancato proprio quando eravamo prossimi a incontrarci per parlare delle nostre amate Germania e Polonia. Franco Rocchetta La buonanima di Manlio Cortelazzo cavalca nei verdi pascoli, oggi non si può fargli dire più niente. Restano solo le testimonianze di quelli che frequentarono il suo famoso corso di dialettologia del 1980. Attingendo alle quali ci permettiamo di dire che non furono «lezioni» quelle svolte da Franco Rocchetta «su invito» di Manlio Cortelazzo: si trattò di un solo «contributo» che il docente gli concesse dopo lunga insistenza, come si può leggere nell'appendice al terzo volume di «Guida ai dialetti veneti» pubblicato nel 1981. E' anche vero che Rocchetta non è stato cacciato dal corso, ma non perché l'insofferenza del docente nei suoi confronti non fosse nota, solo perché Cortelazzo non cacciava nessuno. (r.m.) Tanti auguri capitano Carissimo Paolo Poggi, ti ringrazio per quanto hai saputo dare al nostro amato Venezia Calcio. Con la speranza che anche nei prossimi anni tu rimanga vicino alla nostra squadra, che tanto hai amato, trasmettendo la tua esperienza e la tua forza ai giovani che verranno, ti porgo i miei più cari e affettuosi saluti. Dal tuo presidente «dodicesimo uomo in campo». Andrea Maistrello Venezia Così l'Arpav controlla il mare A proposito della lettera «Lido isola d'oro» pubblicata sulla Nuova, l'Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto precisa che tutela la salute dei bagnanti monitorando, da aprile a settembre, tutta la fascia costiera regionale dalla riva a 500 metri al largo, ulteriori controlli sono effettuati tutto l'anno, fino a 3700 metri al largo, per la verifica della qualità delle acque marino-costiere. I controlli sulla balneazione sono eseguiti dal 1999 dall'Arpav attraverso i Dipartimenti Provinciali per quanto riguarda l'attività di campionamento, e dal Dipartimento Regionale Laboratori per quanto concerne l'attività analitica, coordinati dal Servizio Acque Marino Costiere secondo un programma annuale approvato dalla Regione. Su ogni punto di controllo vengono eseguite dal 1 aprile al 30 settembre rilevazioni chimico-fisiche (ph, trasparenza e ossigeno disciolto), ispezioni di natura visiva e olfattiva (colorazione, sostanze tensioattive, fenoli e oli minerali) e prelievi di campioni d'acqua per l'analisi microbiologica (coliformi totali, coliformi fecali, streptococchi fecali e salmonella). I controlli sono effettuati con cadenza quindicinale e intensificati ogni dieci giorni durante il massimo affollamento delle spiagge dal 15 giugno al 15 settembre. L'esito delle analisi effettuate in mare dai biologi di Arpav è riportato nei bollettini sulla balneazione pubblicati su www.arpa.veneto.it. Dalle ultime analisi del 21 maggio, tutte le spiagge della costa veneta sono aperte alla balneazione. Arpav Ufficio stampa Padova L'ambulante comprende ma non paga tasse L'ambulante intervistato dalla Nuova chiede la comprensione dei commercianti perché, dice, noi i commercianti li comprendiamo. Peccato che il signore non paghi tasse, luce, asporto rifiuti. Se faccio i conti, non credo che mi restino mille euro al mese con la possibilità di scegliere a che ora finire, e di scegliere un luogo di lavoro al posto di un altro perché è meno caldo e meno faticoso. Del signore non voglio la comprensione e nemmeno lo sbeffeggio. Lettera firmata Venezia

Torna all'inizio


braccio di ferro per ca' foscari (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 19 - Cronaca Braccio di ferro per Ca' Foscari Faccia a faccia tra Carraro e Margiotta per il dopo Ghetti LO SFIDANTE. «Torniamo ad essere un riferimento per la città. Un luogo di elaborazione politica e culturale» Due candidati in corsa per il rettorato di Ca' Foscari, due immagini diverse dell'università di domani. La prima è quella di Carlo Carraro, docente di Economia e già prorettore alla ricerca; la seconda è quella di Umberto Margiotta, docente di Pedagogia e direttore della scuola di specializzazione SsisVeneto. Gli imperativi sono diversi, per non dire quasi all'opposto. Carlo Carraro punta tutto sulla valorizzare dell'offerta qualitativa dell'ateneo, che fondi i suoi programmi sul principio della meritocrazia. «La stessa distribuzione delle risorse deve essere stabilita in base ai risultati che l'università produce ed anche le tasse universitarie vanno diversificate a seconda del merito e della provenienza degli studenti». Anche se non accenna alla parola «fondazione», non esclude che, in futuro, il concetto di facoltà vada rivisitato. Umberto Margiotta, invece, rivendica con decisione il carattere pubblico dell'università, escludendo esplicitamente la possibilità della sua conversione in fondazione. Il cardine del suo programma è il personale tecnico. «Il personale tecnico va formato attraverso programmi individuali», dice e parla anche di un fondo welfare per lo sviluppo di competenze del personale Ata, che «può liberare dai vincoli del decreto legge di Brunetta». E poi sposta l'asse sull'edilizia, ma non prima di aver tranquillizzato quanti si chiedono se le risorse destinate al polo scientifico di Via Torino, a Mestre, succhino fondi all'ateneo veneziano: «I fondi ci sono - dice - i lavori in Via Torino, così come nella facoltà di economia San Giobbe verranno portati a termini». Ma continua: «Bisogna investire sull'edilizia e sulla residenza per attirare anche nuovi contributi». Su un punto, i due rettori si trovano d'accordo: la necessità di dare una svolta concreta e positiva alla ricerca. Se Margiotta inizia col pensare ad un found raising di ateneo, Carraro aggiunge anche che la didattica dovrebbe partire direttamente dalla ricerca, ed il passaggio potrebbe avvenire all'interno della stessa struttura. (s.zan.)

Torna all'inizio


sfida all'ultimo voto per la guida dello iuav - alberto vitucci (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Programmi a confronto ai Tolentini, secondo round il 4 giugno Sfida all'ultimo voto per la guida dello Iuav Applausometro per Restucci, ma Magnani punta sulla continuità ALBERTO VITUCCI C'è chi scommette che alla fine i rivali troveranno un accordo. Ma intanto i due candidati al rettorato dell'Università di architettura, l'uscente Carlo Magnani e lo sfidante Amerigo Restucci, si sono affrontati ieri ai Tolentini nella prima sfida pubblica in vista dell'elezione fissata per il 10 giugno. Sala affollatissima, all'ultimo piano dell'ex convento. Confronto equilibrato e pacato, distribuzione dei programmi e avvio ufficiale della campagna elettorale. Secondo round fissato per il 4 giugno. Magnani punta sui risultati ottenuti nei suoi quattro anni di mandato. E intende continuare il suo progetto di «modernizzazione» dell'Università. «L'Iuav deve trasformarsi da teach university a research university», ripete. Ricorda i provvedimenti presi all'insegna del risparmio e della «democratizzazione» dell'ateneo, come l'abolizione dei Dipartimenti e la creazione delle «Unità di ricerca», il centro di servizi unificato, la nuova parola d'ordine della sperimentazione e dell'innovazione. «Abbiamo responsabilizzato i programmi di ricerca», dice, «ridotto i costi al 12 per cento. Amerigo Restucci, 64 anni, docente di Storia dell'Architettura e consigliere della Biennale, punta sul prestigio dell'Iuav. «Deve tornare a essere un luogo di elaborazione politico e culturale, un punto di riferimento per la città», attacca. Critica il metodo usato da Magnani. E un rinnovamento «frettoloso». «Si sono aboliti i dipartimenti e non ci sono più luoghi di eleborazione dei progetti, di discussione». Restucci attacca la «sciagurata legge sulla casa» proposta dal governo e fatta propria dalla Regione Veneto. ««Un disastro per il territorio. In altri tempi si sarebbe fatto un attivo di ateneo. E poi il codice Urbani-Rutelli, tre articoli che scardinano l'articolo 9 della Costituzione, il rapporto tra i segni del passato e il presente». Restucci critica anche il fatto che Iuav non sia intervenuto, come spesso nella sua storia, per contribuire all'elaborazione di discussioni e progetti. Limitandosi a collaborare ad esempio con il Consorzio per il Mose. Più che un confronto è stata un'esposizione dei programmi, «moderata» dal decano professor Paolo Legrenzi. I 158 professori dell'Iuav e i 303 dipendenti del settore tecnico amministrativo cominciano a farsi un'idea dei due candidati in campo. A giudicare dagli applausi la bilancia pendeva ieri dalla parte di Restucci. Ma il rettore uscente ha dalla sua i contatti e l'esperienza di quattro anni di governo. Critiche alla sua gestione sono venute dai rappresentanti degli studenti di Pianificazione. «Esiste un rapporto malato di Iuav con alcune istituzioni», ha detto al microfono Francesco Ranieri, «la nostra sede, palazzo Tron, è lasciata in abbandono e la ricerca dovrebbe essere sempre antigovernativa». Movimenti trasversali potrebbero fare la differenza in favore dell'uno o dell'altro. Si vota la mattina del 10 giugno nella sede dei Tolentini. Hanno diritto di voto i 66 professori ordinari più i 92 associati. Votano anche i dipendenti tecnico- amministrativi, ma con un coefficiente di un quinto rispetto ai docenti. I 303 dipendenti esprimeranno dunque 57 voti reali. La sfida è aperta e probabilmente, come dice Enzo Siviero il candidato battuto nel 2005 da Magnani, «si deciderà nei corridoi».

Torna all'inizio


misure concrete contro il carovita (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

SINISTRA Misure concrete contro il carovita VINCI. Andrea Cavallini è il candidato sindaco della lista Sinistra europea-Rifondazione-Comunisti italiani. Ex vicesindaco, sposato, senza figli, 41 anni, geometra, ha dichiarato un reddito di 34mila euro. Il suo ufficio elettorale è alla casa del popolo di Sovigliana. La sua campagna elettorale costerà 2mila euro, spesa coperta da Rifondazione comunista e Pdci. Prima tessera politica? Rifondazione comunista. Squadra del cuore? Empoli. Libro più bello? Sostiene Pereira di Tabucchi. La canzone del cuore? Dentro Marylin degli Afterhours. La donna con cui andare in un'isola deserta? Non andrei mai in un'isola deserta. La trasmissione tv? Report. L'angolo di Vinci che più ama? Anchiano e gli olivi del Montalbano. Il politico? Antonio Gramsci. I primi tre provvedimenti se diventerà sindaco? misure concrete contro il carovita;, curare con maggiore attenzione la manutenzione, il riordino e la riqualificazione del tessuto urbano esistente (strade, piazze, il verde) e del Montalbano;, Cancellazione dell'Ici per le abitazioni date in comodato d'uso ai figli, per le famiglie con reddito non superiore a 50.000 euro. Problema più grande di Vinci? Perdita di posti di lavoro. Esiste un problema sicurezza a Vinci? Esiste un problema di sicurezza sociale che è legato strettamente alla condizione lavorativa e di reddito. A Vinci c'è più ansia per il lavoro che per il rischio criminalità. Esiste un rischio cementificazione a Vinci? No, se si manterranno le previsioni del piano strutturale redatto quando anche io facevo parte della giunta. Su cosa deve puntare Vinci per il suo sviluppo oltre al turismo? E' necessario attuare politiche di area per rilanciare l'industria manifatturiera puntando sui settori più innovativi esistenti e sull'economia dell'ambiente: efficienza energetica, riciclo rifiuti. Per questo occorre un soggetto pubblico-privato composto da comuni, banche del territorio, università, capace di indirizzare e cofinanziare progetti ad alto valore aggiunto a fianco delle imprese. Intasamento di viale Togliatti: come si risolve il problema traffico? Probabilmente migliorerà col nuovo ponte sull'Arno e le due rotatorie. E poi bisogna rendere più agevoli e sicuri gli spostamenti alternativi all'auto per disincentivarne l'uso.

Torna all'inizio


ateneo, prof a contratto beffati 50 euro per un corso di sei mesi - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VII - Torino Si ribellano i giovani ricercatori che si occupano di didattica: è un attacco alla nostra dignità e ai nostri diritti Ateneo, prof a contratto beffati 50 euro per un corso di sei mesi OTTAVIA GIUSTETTI Un intero semestre di insegnamento per un compenso di 50 euro? «No, grazie non siamo disponibili». Rispondono così i precari della ricerca all´Università in una dichiarazione che circola in questi giorni tra le facoltà e che sta raccogliendo molte adesioni. L´obiettivo è contrastare la possibilità, sempre più concreta, che dal prossimo anno l´impegno per i corsi di insegnamento a contratto diventino di tipo volontaristico. Parliamo di centinaia di corsi da 30 o 40 o 60, ore costituiscono una discreta parte dell´offerta didattica in tutto l´ateneo. Sono i corsi per i quali l´università non ha un docente strutturato e dove, in genere, vi insegnano i giovani ricercatori con borsa di studio o con contratto a tempo determinato. E qualche professionista per ragioni di prestigio. Ma i più, tenendo questi corsi, possono arrotondare la borsa da mille euro o giù di lì e sopravvivere, insegnando oltre alle ore stabilite dal proprio contratto e guadagnando da 1500 euro a un massimo di 6.000 euro a semestre. è scritto nella dichiarazione: «Tutti i firmatari del documento, precari della ricerca, dottorandi, studenti, personale amministrativo non strutturato e strutturato, ricercatori e docenti non strutturati e strutturati all´interno dell´ateneo, si dichiarano da subito indisponibili ad accettare, proporre, seguire, sostenere la proposta o la realizzazione di corsi simbolicamente retribuiti. E assicurano il loro impegno a cercare una soluzione con l´obiettivo condiviso di preservare, formalmente e sostanzialmente, la qualità della didattica e la dignità del lavoro di tutti». In sintesi, le motivazioni: la qualità dell´università si misura attraverso la serietà dell´insegnamento proposto; l´insegnamento è un lavoro e va pienamente riconosciuto come tale, anche attraverso il diritto alla retribuzione; è inaccettabile la scelta di rispondere agli attacchi del governo con politiche di sopravvivenza. Non è un mistero che l´Università sia praticamente a secco di finanziamenti e che anche il fondo di riserva per la didattica sia ridotto al lumicino. Anche l´atteso 7 per cento di finanziamento aggiuntivo per gli atenei virtuosi, promesso dal ministero, non è mai arrivato e così Torino, come molte altre università italiane, per non dover ridurre l´offerta didattica, chiede ai docenti di lavorare allo stesso modo per un compenso simbolico. Ma non si può dimenticare che dove si chiede ai giovani precari di lavorare a titolo di volontariato ci sono anche i professori ordinari "prepensionati" per i quali l´ateneo ha fissato borse di studio da 20 mila euro l´anno. Perché non chiedere a loro di fare i volontari, visto che ogni mese ricevono già una dignitosa pensione?

Torna all'inizio


Rossolillo, impegno federalista per creare gli Stati Uniti d'Europa (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Rossolillo, impegno federalista per creare gli Stati Uniti d'Europa Pavia, in Ateneo la presentazione degli scritti PAVIA. Oggi alle 17, nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria, il professor Arturo Colombo dell'Università di Pavia e il professor Sergio Pistone dell'Università di Torino presentano gli scritti di Francesco Rossolillo contenuti nei libri "Senso della storia e azione politica" pubblicati dalla Casa editrice Il Mulino. L'ingresso è libero. di Giovanni Vigo* La raccolta degli scritti di Francesco Rossolillo ripropone il suo importante contributo teorico alla cultura federalista e testimonia la sua attività di militante impegnato, giorno dopo giorno, nella battaglia per la creazione degli Stati Uniti d'Europa. Il senso della storia e il suo rapporto con l'azione politica, la rivoluzione, il significato della sovranità popolare, il polo comunitario del federalismo e i suoi riflessi sull'organizzazione del territorio, la strategia della lotta per l'Europa e il ruolo dei federalisti, sono i temi con i quali Francesco Rossolillo si è misurato in oltre quarant'anni di militanza politica e culturale. Non si può esprimere meglio il senso profondo del suo impegno se non riprendendo una frase lapidaria che figura nel saggio Federalismo ed emancipazione umana: «Chiunque decida di impegnarsi in politica per un mondo migliore - e non nell'intento di illustrare sé stesso o di acquisire potere - fa perciò stesso una duplice professione di fede, quale che ne sia il suo grado di consapevolezza. Egli deve credere che la parola "migliore" abbia, almeno virtualmente, lo stesso contenuto semantico per tutti gli uomini, sia per i contemporanei che per coloro che verranno, cioè si applichi a situazioni più vicine di quella attuale ad un modello di convivenza fondato su valori condivisi da tutti. Ciò significa che egli deve credere all'esistenza di valori assoluti. Ed egli deve insieme credere che questi valori tendano a realizzarsi progressivamente nella storia, perché chi si batte per trasformare le condizioni della convivenza non può pensare che i risultati dei suoi sforzi, nel concatenarsi degli eventi, potranno essere a loro volta la causa di irreversibili involuzioni o ritorni indietro nel cammino dell'emancipazione umana, il che accadrebbe se la storia fosse un succedersi tumultuoso e casuale di eventi contraddittori, cioè fosse priva di senso». Questa professione di fede suona certamente inusuale in un'epoca in cui trionfa il relativismo, ma di essa non si può fare a meno se si vuole portare il proprio "granello di sabbia" alla costruzione di un mondo nel quale, grazie all'affermazione della pace perpetua, l'umanità diventerà padrona della propria storia. Come ci ha insegnato Kant, questa condizione potrà essere realizzata solo con la federazione mondiale. Si tratta di un obiettivo lontano, che implica un cammino lungo e tortuoso, che può essere iniziato già oggi con la fondazione degli Stati Uniti d'Europa. Essi getterebbero nel mondo il seme del federalismo, un passo indispensabile sulla strada dell'unificazione del genere umano. L'opera che Francesco Rossolillo ci ha lasciato in eredità si è misurata con questa sfida suprema. Per queta ragione è destinata a vivere finché l'ultimo traguardo non sarà raggiunto. *docente di Storia dell'economia internazionale

Torna all'inizio


La Lombardia ricostruirà la Casa dello studente (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

stampa SolidarietàLa Regione lombarda realizzerà anche una scuola provvisoria La Lombardia ricostruirà la Casa dello studente Formigoni: «Avrà 120 posti, sorgerà su un'area di 4.200 metri quadri e sarà pronta per il nuovo anno accademico» L'AQUILA La Casa dello Studente dell'Aquila, ridotta in macerie dopo il terremoto dell'aprile scorso, riaprirà in un nuovo edificio universitario che sarà realizzato dalla Regione Lombardia. È la decisione presa dalla Giunta lombarda, che sarà formalizzata nei prossimi giorni con la firma di un accordo tra le Regioni Lombardia e Abruzzo e il ministero dello Sviluppo economico. «Realizzeremo - ha detto il governatore della Lombardia Roberto Formigoni - una residenza universitaria di 120 posti in sostituzione della Casa dello Studente crollata». Nel dare il proprio contributo, la Lombardia ha anche «risposto all'appello - ha aggiunto il governatore - che ci hanno lanciato gli abruzzesi, il Comune dell'Aquila, la Regione e lo stesso Governo nazionale». L'opera, che sarà realizzata con strutture prefabbricate su un'area di 4.200 metri quadrati e costerà 6,3 milioni di euro, sarà costruita «in tempi rapidissimi - ha garantito Formigoni - perchè vogliamo che sia pronta per per l'apertura del nuovo anno accademico». Oltre alla residenza universitaria, la Lombardia realizzerà una scuola provvisoria, accogliendo una specifica richiesta del Comune dell'Aquila. «È una gioia particolare per me - ha detto il presidente Formigoni - che la Lombardia intervenga in un settore, quello della formazione, dell'educazione e della specializzazione universitaria, che è strategico per la Lombardia e per tutto il Paese». Per la nuova Casa dello Studente e la scuola provvisoria, la Regione Lombardia dovrà far fronte a una spesa complessiva di circa 7 milioni di euro: «La Regione Lombardia - ha garantito Formigoni - li stanzia integralmente, ma ho già rivolto un invito a Comuni, Province, associazioni imprenditoriali, al mondo dei movimenti e dei cittadini per collaborare con noi, in modo che il grande cuore lombardo si dimostri capace di fare iniziative utili». Sul fronte dell'Università, si registra la presa di posizione di una delegazione di docenti e studenti, riuniti all'Aquila, nella sede del comitato "3e32" per protestare contro «una decisione che metterebbe a rischio gran parte dell'attività didattica, a cominciare dai tirocini indiretti obbligatori». «Mentre il rettore continua a ribadire che nulla si muoverà dall'Aquila, la facoltà di Scienze della Formazione è già pronta a trasferirsi stabilmente a Carsoli a partire dal prossimo anno accademico», ha segnalato la delegazione. «Tutti i tutor di tirocinio - hanno spiegato i docenti intervenuti - provengono dalla costa e hanno un contratto part-time e lavorano anche nelle scuole primarie e dell'infanzia. Per loro andare e venire da Carsoli è prarticamente impossibile». Ma i problemi segnalati sono anche di natura logistica. «Questa soluzione - ha detto il professore di Informatica Cesare Padovani - è stata trovata a prescindere dal fatto se ci sia o meno ricettività. Non ci sono alberghi. Il Consiglio di facoltà si è limitato a rimandare il problema al Senato accademico». Tra le soluzioni alternative presentate c'è la possibilità di insediarsi nell'area di Pizzoli.

Torna all'inizio


scienze formazione a carsoli nuovo no di docenti e studenti (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

La proposta è di trasferire la facoltà nella vicina Pizzoli Scienze Formazione a Carsoli Nuovo «no» di docenti e studenti L'AQUILA. La volontà del rettore dell'Università dell'Aquila Ferdinando di Orio appare ferma: scongiurare "scippi" di sedi accademiche. Ma la facoltà di Scienze della Formazione è già pronta a trasferirsi stabilmente a Carsoli dal prossimo anno accademico. Una decisione che desta preoccupazione tra alcuni docenti e buona parte degli studenti, che hanno pronta una petizione per restare in città. Una delegazione di docenti e studenti della facoltà si è ritrovata ieri nella sede del comitato «3 e 32» per protestare contro una decisione che metterebbe a rischio gran parte dell'attività didattica, a cominciare dai tirocini indiretti obbligatori. «Molti dei tutor di tirocinio», hanno spiegato i docenti intervenuti «provengono dalla costa, hanno un contratto part-time e insegnano di mattina nelle scuole primarie e dell'infanzia. Per loro andare e venire da Carsoli è praticamente impossibile». Tra loro ci sono anche Iole Mattei e Rosanna Pichelli, costrette a passare una giornata in autobus o a rinunciare. Ma i problemi segnalati sono anche di natura logistica. «Questa soluzione», ha detto il professore di Informatica Cesare Padovani «è stata trovata a prescindere dal fatto se ci sia o meno ricettivita. Qui non ci sono alberghi, e le agenzie immobiliari hanno disponibilità per una dozzina di persone, quando i nostri studenti sono mille e duecento. Il consiglio di facoltà si è limitato a rimandare il problema al Senato accademico». In quest'ottica, sono avvantaggiati solo gli studenti che provengono dal bacino laziale. «Ci sono fra noi alcuni docenti contrattisti aquilani», ha spiegato il professore Umberto Dante «che non guadagnano più di 600 euro a corso, e adesso sono costretti a fare su e giù a spese proprie». Docenti e studenti contestano, anche con una petizione popolare, «una scelta che è stata imposta dal consiglio di facoltà del 22 aprile con una relazione presentata in maniera dettagliata a soli 15 giorni del sisma». In quell'occasione, un gruppo di studenti ha provato ad avanzare delle obiezioni: «Ma siamo stati fermati all'ingresso della tensostruttura che ospitava la seduta», ha spiegato Emanuela Cossetti, iscritta alla facoltà «si sono limitati a mandare un rappresentante per raccogliere le nostre proposte, salvo poi bocciarle». Tra le soluzioni alternative presentate c'è la possibilità di insediarsi nell'area di Pizzoli, indicata - tra l'altro - dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso come una delle zone di maggior sviluppo dei prossimi anni. Gli studenti ora hanno creato un comitato ad hoc per presentare un documento al rettore dell'Università dell'Aquila, Ferdinando di Orio, dove si chiede la possibilità di «effettuare le prossime sessioni nelle tendopoli cittadine». (fab.i.)

Torna all'inizio


Addio alla pubblicità nelle strade (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Ceprano Il Tar respinge il ricorso della ditta che aveva installato gli impianti Addio alla pubblicità nelle strade Carlo Nalli CEPRANO È stato respinto dal Tar il ricorso della ditta che aveva installato sul territorio comunale una serie di impianti pubblicitari (paline, orologi, ringhiere etc.). Il ricorso era stato presentato perché l'attuale giunta, in sede di autotutela, ha annullato la delibera del precedente esecutivo con cui era stato affidato il servizio, intimando tra l'altro all'impresa di rimuovere entro il 31 dicembre scorso gli impianti. A suo tempo sollevammo molti dubbi sull'iniziativa, perché esteticamente questi oggetti riempivano tutta la città (specialmente il centro storico) di pubblicità privata. In più non ci sembrava rispettato il patto di utilizzare gli spazi per indicazioni di utilità pubblica, mai installate a beneficio della pubblicità privata, malgrado le rassicurazioni ricevute anche dall'amministrazione attuale, almeno in un primo momento. Infatti le stesse motivazioni sono state poi accolte dall'attuale giunta nell'annullare la delibera; ed è stato proprio questo annullamento a spingere l'impresa a fare ricorso al Tar, che però lo ha respinto, confermando la decisione del Comune.

Torna all'inizio


atenei, detassare i contributi privati (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 40 - Cronaca «Atenei, detassare i contributi privati» Una proposta di legge di Toto. Lupi: i fondi assegnati in base al merito CHIETI. Aiuti a scienza e università, attraverso la detassazione dei finanziamenti dei privati agli atenei e l'abbattimento o riduzione dell'Iva sull'acquisto di apparecchiature per la ricerca. Sono questi i punti essenziali di una proposta di legge avanzata da Daniele Toto. Ne ha parlato il deputato abruzzese ieri nella sala multimediale dell'università D'Annunzio, alla presenza del vicepresidente della Camera dei deputati, Maurizio Lupi. «Sono qui per testimoniare ancora una volta la vicinanza del governo e delle istituzioni all'Abruzzo», ha detto Lupi, «la crisi economica e il terremoto ci chiamano a un'analisi seria per l'individuzione dei pilastri sui quali ricostruire la nostra casa-paese. E' necessario ripartire dalle eccellenze, valorizzando al massimo le risorse umane di cui disponiamo, vero nostro punto di forza». Il vicepresidente della Camera ha ricordato come l'università teatina sia al settimo posto in Italia tra gli atenei virtuosi. Una realtà fortemente radicata sul territorio e punto di raccordo col sistema produttivo locale. E' proprio nella sinergia tra pubblico e privato, che Lupi vede la via maestra per rilanciare l'Abruzzo e l'Italia in generale. Il parlamentare ha anche sottolineato come le fondazioni universitarie siano uno strumento ideale per incoraggiare questa sinergia e ha ribadito l'utilità di distribuire i fondi pubblici per la ricerca sulla base di un principio meritocratico ben codificato. «Il finanziamento su valutazione dell'attività formativa e di ricerca», ha commentato il preside della facoltà di Medicina, Carmine Di Ilio, «è di sicuro un incentivo per migliorare il sistema universitario italiano, che comunque è già a un buon livello, con campi di eccellenza comunemente riconosciuti». Di Ilio ha sottolineato come il sistema universitario abruzzese viva all'indomani del terremoto un momento molto difficile ed ha espresso la speranza che l'ateneo aquilano torni al più presto nella piena funzionalità. Il preside ha anche salutato positivamente la proposta di legge. Gli incentivi alla ricerca, del resto, non bastano mai. «Il progetto che sto seguendo personalmente», ha spiegato il deputato, «si sviluppa su due articoli principali, ossia la detassazione delle contribuzioni spontanee alle università da parte di privati, che siano persone fisiche o imprese, e l'abbattimento o la riduzione dal 10 al 4 per cento dell'Iva sull'acquisto delle strumentazioni tecniche destinate alla ricerca». Lupi ha poi visitato il campus teatino, accompagnato da Di Ilio, partendo da quella che sta per diventare la piazza dell'università, a ridosso del Villaggio Mediterraneo. Sipo Beverelli

Torna all'inizio


la goliardia celebra la battaglia di curtatone (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Pisa La goliardia celebra la Battaglia di Curtatone PISA. Si intitola "Forme di partecipazione studentesca nell'Italia risorgimentale: la battaglia di Curtatone e Montanara" la conferenza che si terrà oggi alle ore 15.30 nell'Aula Magna del polo didattico "Carmignani" in piazza dei Cavalieri. L'evento, a ingresso libero, è organizzato dai goliardi del Sovranus ac Venerabilis Ordo Torrionis (Savot) ed è anche patrocinato dal Comune di Pisa, dalla Provincia, dall'Università di Pisa, dall'Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario e dal Comune di Curtatone. Attraverso letture e riflessioni aperte al dibattito si ricorda così come il 28 e il 29 maggio del 1848, nel corso della Prima Guerra d'Indipendenza, il Battaglione Universitario formato da studenti, professori e bidelli delle Università di Pisa e Siena partecipò alla battaglia di Curtatone e Montanara contro le truppe austriache. Le legioni degli universitari subirono pesanti perdite umane, ma offrirono con il loro sacrificio un contibuto che in maniera determinante riuscì ad arrestare l'offensiva guidata dal maresciallo Radetzsky. Ora, dopo centosessantun anni, l'Università di Pisa e i goliardi del Savot, celebrano la memoria di quegli episodi con un ricco calendario di eventi, inaugurato proprio dalla conferenza di oggi. Il prof. Fabio Bertini, docente di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Firenze, presidente del Comitato livornese per la promozione dei valori risorgimentali e autorità indiscussa nell'ambito della storia del Risorgimento, fornirà una precisa ricostruzione e degli eventi, per far luce su un momento fondamentale ma spesso poco conosciuto della storia d'Italia. A seguire il dottor Filippo Mariano, massima autorità della Goliardia pisana ("Gran Torrione"), illustrerà le ragioni per cui gli universitari si nono impegnati per la celebrazione della ricorrenza, ponendo l'accento sull'importanza dell'impegno civile, che trova mezzi di espressione diversi a seconda delle varie epoche. La conferenza costituisce il momento inaugurale della tradizionale Festa delle Matricole, il cui calendario vede affiancati momenti di intrattenimento e di approfondimento culturale che culmineranno in una cena offerta alle delegazioni degli altri atenei d'Italia, i cui proventi saranno destinati alla ricostruzione della Casa dello Studente dell'Aquila, distrutta dal sisma.

Torna all'inizio


quegli impianti senza risorse (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 8 - Pisa Quegli impianti senza risorse I progetti del palazzetto e della zona sportiva restano sul tavolo Le idee ci sono, spiega l'assessore Paolo Cipolli CASCINA. Sembra aprirsi uno spiraglio sulla questione della cittadella dello sport di Cascina che nei mesi scorsi aveva fatto sollevare un vento di protesta da parte di un gruppo di genitori infuriati per il degrado in cui era stato lasciato il centro polisportivo: campi da tennis impraticabili, spogliatoi distrutti e giaciglio per barboni durante la notte, sporcizia e erbacce ovunque. I genitori che accompagnano i figli all'adiacente campo sportivo si erano rivolti persino ad un avvocato per smuovere la situazione e far prendere una decisione all'amministrazione comunale così da far risistemare l'area. Così adesso la questione sembra essere arrivata ad una svolta, almeno stando alle parole dell'assessore allo sport, Paolo Cipolli. «Come amministrazione comunale - spiega Cipolli - prendiamo atto di questa necessità e, insieme al gestore Gesport s.r.l., stiamo definendo un percorso che ci permetterà alla fine dell'estate di ridare decoro e funzionalità all'impianto polisportivo, il dettaglio dell'intervento deve ancora essere definito, anche se non necessariamente saranno ripristinati i campi da tennis, comunque preferisco parlare quando ogni particolare sarà stabilito». Cascina, insieme al problema della cittadella dello sport, ha anche il neo del palazzetto: l'Arca Cascina, promossa in B1, ha bisogno di una struttura che sia degna dei campionati nazionali di pallavolo. «Abbiamo a cuore anche questo tema - prosegue l'assessore Paolo Cipolli - possiamo valutare il fatto di costruire una nuova palestra al centro polisportivo, ma per adesso precisare quale sarà il luogo prescelto è sicuramente prematuro, sicuramente però daremo avvio ad una programmazione degli impianti sportivi necessari per Cascina e il palazzetto sarà tra le costruzioni previste». Quello che è certo è che da solo il comune può fare ben poco sia per il centro polisportivo sia per il palazzetto. «Credo sia indispensabile l'aiuto dell'imprenditoria locale - aggiunge Cipolli - il concorso pubblico-privato è diventato indispensabile in questa tipologia di impiantistica, ci appelliamo ai privati sia per il palazzetto che per la cittadella, abbiamo tanti esempi intorno a noi dove il connubio funziona». Era stato lo stesso legale Lorenzo Pappalardo, chiamato in causa dal comitato dei genitori, ad avallare in pieno questa soluzione. «Per risistemare l'area - aveva detto Pappalardo - l'idea potrebbe essere quella di coinvolgere l'imprenditoria locale data l'importanza che le attività sportive hanno dal punto di vista sociale per molti ragazzi». F. L.

Torna all'inizio


l'alma mater sceglie il dopo calzolari - ilaria venturi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Bologna L´Alma Mater sceglie il dopo Calzolari Ballottaggio tra Dionigi e Cantelli Forti per il nuovo rettore ILARIA VENTURI OGGI l´Alma Mater sceglie il suo ottantesimo rettore, il successore di Pier Ugo Calzolari. Dopo una lunga campagna elettorale, tre votazioni, è il giorno della verità. Ivano Dionigi è il favorito nella corsa a due con Giorgio Cantelli Forti. Dopo l´alleanza di programma siglata con Dario Braga, il candidato arrivato terzo nella competizione e quindi escluso dal ballottaggio, il latinista che già aveva conquistato più preferenze di tutti (848), può contare anche sugli elettori che hanno condiviso una idea di rinnovamento dell´Ateneo. Due visioni, quella di Dionigi e di Cantelli Forti, alla prova del voto. Il latinista propone una candidatura forte nell´autonomia, il docente di Farmacologia ha alle sue spalle i poteri cosiddetti forti in Ateneo, dai big di Medicina a Cielle, all´area roversiana. Ieri non sono mancate le scaramucce. Con un nuovo attacco di Cantelli Forti all´alleanza tra Dionigi e Braga. Il docente, che ha conquistato 740 voti, ha scritto una lettera ai colleghi: «Potete ancora modificare un esito che Dionigi e Braga considerano scontato». Un pressing sugli elettori fortissimo. Braga ha affidato a una lettera pubblicata nel sito, il messaggio ai sostenitori. Il docente di Chimica ricostruisce la nascita della sua candidatura, «una idea saltata fuori quasi per caso e forse stimolata da un bicchiere di prosecco: candidiamoci a governare l´Ateneo. Da lì siamo partiti (dieci, dodici?) nel solo modo che conosciamo: studiando e ricercando». Poi la sorpresa dei tanti voti presi dal primo al terzo turno. «Penso a quanti di voi hanno messo le loro facce, e quindi le loro reputazioni, a sostegno di una idea di Università moderna, autonoma, responsabile, fantasiosa, propositiva. E penso a quanti hanno collaborato con me «mantenendo l´ "anonimato" perchè costretti a operare in condizioni ambientali sfavorevoli. Ma vi rendete conto: all´Università tanti non se la sentono di esprimere apertamente i loro orientamenti per timore di ritorsioni?». Di qui le conclusioni: «Volevamo un rettore. I numeri non ce l´hanno dato. Ma i numeri hanno dimostrato che c´è un enorme pezzo di Ateneo che vuole contare. La coerenza sta qui: se si è convinti di poter influire sull´esistente bisogna farlo». SEGUE A PAGINA V

Torna all'inizio


Candidati alla prova... d'Europa (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Candidati alla prova... d'Europa Dieci domande sulla Ue agli aspiranti parlamentari. Chi risponde, chi tentenna MARCO MENDUNI IL PIÙ SICURO, che ha snocciolato una risposta dietro l'altra (quasi) senza esitazione e senza sbagliare un colpo, è stato Emanuele Filiberto di Savoia, candidato per l'Udc nella circoscrizione Nord-Ovest (che comprende anche la Liguria) alle prossime elezioni europee del 6 e 7 giugno. C'è una sola insufficienza grave e anche due non classificati, entrambi del Pdl, che non hanno voluto rispondere alle nostre domande. Questo il nostro test. Un esperimento semiserio nel quale abbiamo posto dieci domande sull'Unione Europea (non difficilissime ma nemmeno troppo semplici) tratte da un questionario ufficiale dell'Europarlamento. Volevamo verificare sul campo, e senza preavviso, quale sia la preparazione "comunitaria" dei candidati in corsa. Le domande e le rispote sono trascritte in alto in questa pagina. E questa è la cronaca dei momenti più significativi di un'intera giornata trascorsa al telefono per raggiungere i dieci in lizza e sottoporli a un garbato ma martellante interrogatorio. Ad andare sotto il sei, con un due sottolineato con la matita rossa, è solo Bruno Ravera, il decano della Lega Nord. E, nonostante la baldanza con cui affronta la sfida («Ok, dai, andiamo»), alla fine è costretto a battere bandiera bianca con una lunga serie di «non lo so». Però Bruno Ravera ha una giustificazione, che lui stesso rivela: «Ho quasi ottant'anni, mi diverto come un pazzo. A questa età che cosa mi sarei potuto aspettare di più divertente di una campagna elettorale per le Europee?». E alla fine chiosa: «E poi l'importante non è conoscere queste nozioni, ma portare ovunque le idee in cui si crede». Francesca Balzani, Pd, giovane avvocato tributarista e assessore alle Finanze del Comune di Genova, a un certo punto del test sbotta ridendo: «Ma sono difficilissime!». Poi ha un imprevisto inceppamento sul presidente del Parlamento europeo. Chi è? «Non ho capito la domanda». Poi risponde: «Del Parlamento? Trichet?» Sicura? «Andiamo avanti, poi vediamo». Così torniamo sulla domanda dopo qualche minuto. E lei riflette: «Perché il presidente del Parlamento non è lo stesso della Commissione...». No, evidentemente no. «Pöttering?». Ok, finalmente la risposta è giusta! (Jean-Claude Trichet, invece, è presidente della Bce). Franco Bonanini, anch'egli Pd, è presidente del Parco nazionale delle Cinque Terre. Contattiamo anche lui per telefono. Ma su uno dei quesiti più difficili («Qual è il Paese candidato a entrare nell'Unione?») cade improvvisamente la linea. Lo ricontattiamo qualche minuto dopo. E lui giura: «Non ho buttato giù!». Così approfittiamo per porgli un'altra domanda. Chi è il presidente del Parlamento europeo? Attimi di riflessione, poi la risposta: «È il primo, come si chiama, Popoling». Va bene, non è proprio la risposta esatta (Pöttering) ma ci si avvicina. Susy De Martini scende in campo per il Popolo della Libertà. Docente di ruolo delle materie Economia sanitaria comparata e Psicologia del Lavoro presso l'Università di Genova, reagisce subito così alla richiesta del test: «No, ma perché mi fate fare queste cose?». Poi accetta la sfida. Quale Paese non appartiene all'Unione? «La Romania è appena entrata ed è successo tutto il casino, l'Irlanda ha il 15 per cento del debito del Pil ed è quella che ci (bip!) tutti i finanziamenti! Un attimo, prendo la carta geografica... Adesso mettete nei casini me...». Prof, stiamo registrando! «E va bene, lo so bene». La candidata pidiellina si riscatta poi con una lunga e appassionata filippica (come nel carattere e nello spirito della persona) sulle istituzioni europee. E dopo il primo attimo di disorientamento («ma ero appena uscita dalla doccia!») recupera le distanze imbrocca tutte le restanti domande. Alla fine è un "otto". Emanuele Filiberto si dimostra sorpreso della richiesta del test. «Oh Madonna! E ha scelto proprio me? Proviamo!». Poi risponde, senza particolari esitazioni, a tutte le domande, una dietro all'altra. E alla fine non si ferma: «Basta? Già finito?». La sfida sembra averlo gasato, tanto che va avanti da solo a ruota libera: «Posso anche dire che nel Parlamento dell'Unione si parlano 23 lingue e di queste 23 io ne conosco cinque. E spero di essere tra i 736 nuovi deputati!». Anche Claudio Fava, il giornalista candidato per Sinistra e Libertà, va come un fiume in piena. Ha un vantaggio: è eurodeputato uscente. Il più presente alle sedute del parlamento europeo. Va tutto liscio fino all'ultima risposta, per la quale nasce una contestazione da notaio di Rischiatutto. Quanti parlamentari andremo a eleggere? «73». No, sono 72. «C'era - spiega Fava - un seggio in più conteso, secondo una interpretazione, ma poi si è scesi a 72. Se ne dovranno recuperare alcuni quando si andrà al nuovo trattato e quindi torneranno 73 in quell'occasione, però ha ragione, in questo momento sono 72». Marilyn Fusco è candidata dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Quali tra questi paesi è candidata a entrare nell'Unione? Anche lei ha un attimo di esitazione che sfiora il panico: «Aiuto!». Ci riprova più tardi e indovina. Così conclude il test con un sospiro di sollievo: «Beh, a tutte ho risposto!». Non proprio a tutte, ma la media è comunque lusinghiera. Il ministro della Difesa Ignazio La Russa, candidato per il Pdl, non la prende invece bene: «Quando dovrò fare il test poi vengo da te a farlo, oggi devo fare campagna elettorale, ti ringrazio. Se vuoi avere notizie sui miei impegni elettorali sì, sulla mia cultura già mi sono laureato, ho fatto la maturità, non ho bisogno del test. Fallo a quelli con la terza media! Ciao caro, grazie!». Altra non classificata è Licia Ronzulli, candidata Pdl, che alla fine non risponde al nostro questionario. La contattiamo di prima mattina, ci dà appuntamento alle 18, «le 18 in punto», poi la sua assistente risponde che è sempre impegnata. Così, a sera, bisogna fidarsi della sua parola: «Sono molto informata sul parlamento europeo, sulle funzioni, sulle commissioni, le so a memoria tutte e venti. Ma mi avete chiamato in tre contesti in cui ero a un brindisi elettorale, a una riunione e in ospedale a trovare delle persone... mi dispiace...». Disposti a crederle, ma in assenza di una verifica sul campo anche il suo non può che essere un n.c.: non classificato. Le battute finali toccano a Mario Sossi. Il magistrato rapito dalle Brigate Rosse, oggi in pensione, si candida per Forza Nuova: «Ma tanto non esco - ammette - perché c'è Roberto Fiore». Non è una prova maiuscola, la sua. I Paesi dell'Unione? «Sono 15». E il presidente del Parlamento -europeo? «Trichet». Sicuro? «Shultz». Sicuro? «Barroso forse?». Sicuro? «Trichet? No, l'ho già detto, ho sbagliato». Rimane Pöttering. «Allora Pöttering!». Bravo. «Eh sì, bravo un corno!» e scoppia a ridere. menduni@ilsecoloxix.it 28/05/2009 10 28/05/2009 n.c. 28/05/2009 7 28/05/2009 n.c. 28/05/2009 6.5 28/05/2009 9.5 28/05/2009 6 28/05/2009 8 28/05/2009 I QUIZ tutti i siti con le domande e le risposte sull'ue 28/05/2009 8 28/05/2009 2 28/05/2009

Torna all'inizio


così si lascia ai privati la porta a mare - mauro zucchelli (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Livorno Così si lascia ai privati la Porta a mare Lamberti contrattacca: Cosimi non vuole il faccia a faccia perché mi teme MAURO ZUCCHELLI Il sindaco Cosimi, dunque, ha detto no al faccia a faccia con lei proposto dal "Tirreno" e poi chiesto pubblicamente con la sua lettera al giornale. Inevitabile che lei ci chiedesse di replicare. Che cosa ha da dire? «Che se Cosimi rifiuta di fare un faccia a faccia in pubblico con me, il suo è solo un segno di debolezza. E in contraddizione con il fatto che per cinque anni ha ripetuto, come in un ritornello, che ha dovuto rimettere mano a quello che ha trovato. Niente confronto adesso? Dovrà digerirlo in consiglio comunale: magari con me sindaco e lui all'opposizione, o viceversa. Si rassegni». Si aspettava questo "no"? «Il duello lo volevo e lo voglio ancora. Ma quel che spaventa è una concezione della politica per cui c'è qualcuno che ha in mano il potere di legittimare gli interlocutori e sceglierseli: roba che neanche una repubblica balcanica. è questa la deriva del Pd livornese: preoccupante, non sapete quanto. Vale come chiave di lettura per le vicende di questi ultimi anni». Ma sul ring si sta in due. E Cosimi il match vuol farlo con Taradash... «Per Cosimi, Taradash è l'orsacchiotto di peluche. è una battuta, per carità, nessuna intenzione di mancargli di rispetto. Ma è chiaro che, in una città tradizionalmente di centrosinistra come Livorno, è una passeggiata per Cosimi ritrovarsi al ballottaggio a competere contro Taradash. è questa rendita di posizione che voglio far saltare: cari livornesi, siete finalmente liberi di non andare in braccio alla destra se volete cambiare. C'è infatti un voto utile nel centrosinistra: quello per Lamberti». Ma lo schema bipolare della politica italiana degli ultimi quindici anni dice che l'antagonismo è fra centrosinistra (Cosimi) e centrodestra (Taradash). «Ma io esprimo un orientamento di centrosinistra, lo dicono i nomi nella mia lista. Ma davvero lei crede che in democrazia sia il "re" a scegliersi gli interlocutori a seconda di quel che gli aggrada o torna utile?». Però è stato lei a dire che in caso di ballottaggio è pronto ad allearsi con tutti tranne Cosimi. Tradotto: appoggio a Taradash... «Non ho affatto detto questo, figuriamoci. Ho sempre ripetuto che: 1) il ballottaggio è probabile; 2) sarò io uno dei due; 3) l'altro sarà Cosimi». Ma quel "tutti tranne Cosimi"... «Quel "tutti" non riguarda le altre liste ma "tutti" i livornesi. Ed è logico che se la sfida al ballottaggio è fra me e Cosimi, i voti non posso certo andare a chiederli a lui». In realtà, dal Pd la accusano di essere la seconda scelta del centrodestra. «è un'ingiuria. Ingiuria politica, evidententemente». Non è l'unica accusa: le dicono di aver fatto un patto con Matteoli. «La mia proposta nasce nell'ambito del centrosinistra. Ed è l'unico voto per segnare l'esigenza di una svolta: io offro uno spazio politico che dà all'elettorato la possibilità di rompere questa logica da rendita di posizione. Sa perché Cosimi vuole duellare solo con Taradash? Perché è uno schema rassicurante». Quello fra lei e Cosimi però rischia di essere un duello molto personale e che guarda al passato: tu cinque anni fa, tu dieci... «Nient'affatto, non sono il passato i problemi che adesso ci ritroviamo davanti. E poi è ingiusta, falsa, fastidiosa quest'immagine che Cosimi vuol accreditare, quella di un'era (lontana) in cui io ero da solo a Palazzo civico quasi come una cosa avulsa da giunta e partito: va rimossa. Poi è arrivato lui ed ecco che dal 2004 si è passati a questo "noi" liturgico, corale. Siamo al paradosso: la dichiarazione di voto sull'ultimo bilancio della mia giunta era una lode sperticata, al limite della piaggeria, quasi imbarazzante. E lo sa chi la fece? il consigliere comunale e segretario dei Ds Alessandro Cosimi». Non giriamoci intorno, non l'ha fatto neppure Cosimi: il lodo Fremura è stato fatto per rattoppare i guai che l'attuale sindaco si è trovato sul tavolo. «è la concretizzazione di quel che ho detto: in questi anni si è alterato il rapporto fra pubblico e privato, con la parte pubblica che ha perso la capacità di guidare i legittimi interessi privati». Passi dall'enunciato alla realtà tangibile. «La questione Fremura l'abbiamo ereditata dagli anni di Nannipieri. La strategia che ho seguito? Cercare di far gravare quel peso non solo sul Comune, ma anche su Regione e ministeri perché sono loro le strutture che lì sono state realizzate. è una scelta che ho condiviso con giunta e gruppo consiliare». Ci risiamo, lo vede? è l'eterno ritorno del passato. «Macché passato, è una questione che avremo da raddrizzare nel futuro. Anche perché è un errore aver puntato sugli indici edificatori. Il valore delle aree è destinato a crescere, ma non a beneficio della parte pubblica: aver cancellato la società pubblico-privata è stato un autogol, si è rinunciato a dare una guida pubblica a questa dinamica». Alla Porta a Mare invece la società pubblico-privata è rimasta. «Ma è stata confinata nella realizzazione del porto turistico nel Mediceo: la parte immobiliare è di competenza esclusiva della società privata Porta Medicea. Risultato? Alterato l'equilibrio fra pubblico e privato, la parte pubblica si è spogliata dell'obiettivo di guidare l'operazione. Con un danno: i tempi si sono allungati, e l'abbiamo pagato in termini di meno posti di lavoro e meno opportunità per il commercio in centro». Ma ora il ministro dell'ambiente ha dato il via alla valutazione di impatto ambientale del porto turistico. «Se tutto va bene ci vorranno altri tre anni: si arriva al 2012. Se pensiamo che Poerio (Azimut) aveva detto che le cose erano mature nel 2003, il ritardo è di quasi dieci anni. I livornesi devono decidere se vogliono concedere il bis a chi ha assicurato una tale capacità realizzatoria. A Cosimi non piace il parcheggio alla Bellana e rifarà il progetto? Per una cosa che richiede due-tre settimane non gli sono bastati 5 anni...».

Torna all'inizio


La mossa di Silvio Nessuna riforma ma molte firme pubblico/privato (sezione: Cultura)

( da "Riformista, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

La mossa di Silvio Nessuna riforma ma molte firme pubblico/privato Le opposizioni, che giustamente ricordano di avere presentato proposte che contengono la riduzione dei parlamentari, farebbero bene a non accodarsi alla spinta populista e a ricordare che non basta tagliare i numeri, si deve mettere in cantiere una vera e propria riforma del Parlamento segue dalla prima pagina Pazienza se la legge d'iniziativa popolare è tipicamente uno strumento dell'opposizione, abbastanza paradossale se usato da un leader che detiene una maggioranza parlamentare mai vista: il senso è appunto quello dell'appello al popolo contro la casta. Ma la cosa più importante è un'altra. La riduzione del numero dei parlamentari è un obiettivo in sé sensato, anche se forse non così significativo come si vuol far credere.Tanto è vero che è ed è stato presente in tutte le proposte di riforma del Parlamento. Ma, per l'appunto, come un aspetto, e in certo senso perfino una conseguenza, di quella riforma che dovrebbe prevedere anzitutto la fine del bicameralismo perfetto e quindi la differenziazione di ruolo e funzioni tra le due camere: è in relazione a tali differenti funzioni che va valutato il numero di deputati e senatori. Agitare questa proposta da sola, fuori contesto, è come dire che della riforma del parlamento non importa più niente. Ma come, Berlusconi non considerava vitale aumentare i poteri del premier e snellire i tempi e le procedure dei lavori parlamentari? Ma questi sono dettagli fastidiosi e difficili da realizzare, di fronte alla possibilità di rigenerarsi in un bagno di firme, che potrebbero poi essere usate per fare qualunque cosa: anche una riforma strisciante, una riforma di fatto, che darebbe al premier più poteri senza passare attraverso il defatigante iter costituzionale. È chiaro che meno parlamentari, senza una seria riforma del Parlamento che garantisca a questo i necessari poteri di controllo, non significherebbero altro che una maggiore concentrazione di potere. Anche chi è d'accordo sull'esigenza di rendere la nostra democrazia un po' meno parlamentare e un po' più governante non può accettare l'idea di una riforma di fatto che sia legata solo alla personalità del premier e non preveda i necessari contrappesi. Le opposizioni, che giustamente ricordano di avere presentato proposte che contengono la riduzione dei parlamentari, farebbero bene tuttavia a non accodarsi alla spinta populista e a ricordare che non basta tagliare i numeri, si deve mettere in cantiere una vera e propria riforma del Parlamento. Questa improvvisa proposta mostra che Berlusconi si sente attaccato e teme lo sgretolamento del consenso guadagnato nei mesi scorsi con la gestione del caso Campania e del terremoto abruzzese. È la sentenza Mills, è il grande gossip che scuote l'Italia, sono le voci su nuove inchieste a Napoli a togliergli il sonno? Difficile dirlo. È facile però fare una previsione: se Repubblica avesse ragione nella sua campagna sul caso Letizia, vorrebbe dire che siamo solo all'inizio di un percorso di fuoco destinato a fare degradare ancora di più il dibattito politico nel nostro Paese, e perfino le istituzioni. Ne abbiamo viste le avvisaglie martedì, nella puntata di Ballarò che ha messo in scena lo scontro tra Franceschini e il direttore di Repubblica, da una parte, Bondi e il direttore di Panorama, dall'altra. Senza che il conduttore facesse niente per impedirlo, i quattro si sono insultati e si sono gridati addosso in modo indecoroso, tanto da far tacere perfino Pannella (a onor del vero bisogna dire che i rappresentanti del centrosinistra insultavano un po' meno). Non si può fare una legge per vietare i talk-show incivili, non più di quanto si possa fare una legge per vietare l'esibizione televisiva di corpi femminili seminudi. Ma bisogna dire che tra le due cose non c'è nessuna differenza: sono entrambe intollerabili. E stupisce che i politici e i conduttori non si rendano conto di come, per un po' di ascolto o di share, si affossi sempre un po' di più la politica. Il caso Letizia è una storiaccia, che prevalga la versione di Repubblica o quella di Berlusconi. Farne l'occasione per un ulteriore sputtanamento della politica italiana è anche peggio. di Claudia Mancina 28/05/2009

Torna all'inizio


Perquisizioni all'alba: otto nuovi indagati (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: PRIMA PAGINA data: 28/05/2009 - pag: 1 Scandalo tributi Perquisizioni all'alba: otto nuovi indagati di FABRIZIO PERONACI Scandalo tributi locali: ci sono 8 nuovi indagati nell'inchiesta della Procura di Velletri. Dopo l'arresto del patron di «Tributi Italia» Giuseppe Saggese, accusato di associazione a delinquere finalizzata al peculato, ieri sono stati perquisiti uffici e abitazioni di 8 amministratori della «Nettuno Servizi», società pubblico-privata che non ha versato al Comune 4 milioni di euro. I nuovi avvisi di garanzia riguardano la parte pubblica: indagati un consigliere comunale Pdl di Nettuno e un ex consigliere di Forza Italia. A PAGINA 7

Torna all'inizio


Iuliano (Pd): mobilità per i ricercatori del Sud (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 28 Maggio 2009 Iuliano (Pd): mobilità per i ricercatori del Sud POLITICA | Salerno Progetti di mobilità internazionale per docenti e ricercatori del Mezzogiorno. è questa una delle proposte lanciate dal senatore Giovanni Iuliano, vice presidente della Provincia di Salerno, candidato per il Pd alle elezioni europee del 6 e 7 giugno 2009, nella circoscrizione Italia Meridionale, oggi in tour elettorale a Napoli, alle ore 10.30, per partecipare all'incontro, promosso dall'Ance, con i candidati al Parlamento europeo per discutere sui seguenti temi: "infrastrutture, ambiente, energia". Nel pomeriggio Gianni Iuliano farà tappa a Foggia per presenziare ad alcune iniziative politiche. "La Provincia di Salerno, in collaborazione con l'Università degli studi di Salerno – spiega il senatore Gianni Iuliano – siamo riusciti a realizzare un progetto di interscambio tra ricercatori, giungo alla seconda edizione, che ha visto impegnati 16 docenti salernitani -delle più disparate discipline- che per sei mesi, sono stati, all'estero (Usa, Canada, Europa), per affinare le proprie conoscenze; e 15 ricercatori stranieri, provenienti da atenei stranieri, che sono a Salerno per arricchire le proprie competenze e le attitudini a lavorare in contesti multiculturali. Di qui l'idea di inserire le Università degli studi del Mezzogiorno, in circuiti scientifici internazionali attraverso una più intensa collaborazione con gruppi di ricerca leader nei diversi settori". La durata del soggiorno varia da 3 a 6 mesi durante cui gli studiosi stranieri "devono essere in posizione sabbatica rispetto all'istituzione di appartenenza e svolgere la propria attività continuativamente presso le università del Mezzogiorno", aggiunge. Gli italiani che si recano all'estero invece, se di ruolo, sono collocati, in congedo con assegni, previo parere favorevole della Facoltà di appartenenza. "Il progetto punta a creare una sinergia fra saperi e a favorisce l'interazione fra la ricerca scientifica e il mondo della produzione", spiega ancora Iuliano. L'internazionalizzazione si configura come una sfida non solo per le imprese, ma anche per gli studenti e per i giovani ricercatori universitari. Anche per questo l'investimento in progetti di internazionalizzazione oggi, è un servizio che le Università devono offrire ai propri docenti e studenti; ma è, anche, un dovere nei confronti del Sud, al fine di aumentarne la competitività.

Torna all'inizio


Al "Quercia" riconoscimenti ai "Giochi della chimica (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 28 Maggio 2009 Al “Quercia” riconoscimenti ai “Giochi della chimica” SCUOLA | Marcianise La settimana scorsa è giunto a conclusione un interessante percorso didattico sulla diffusione nelle scuole della cultura delle scienze sperimentali e del loro metodo induttivo e laboratoriale. Promossi dalla Società Chimica Italiana e dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, i Giochi della Chimica edizione 2009 hanno visto la partecipazione anche di alcuni allievi del Liceo "Quercia" di Marcianise, diretto dal Prof. Diamante Marotta. Coordinati dalla Prof.ssa Marisa Di Leva, alcuni alunni dell'indirizzo scientifico e dell'indirizzo classico hanno seguito un iter formativo su temi che costituiscono parte integrante del curricolo di chimica. In orario extracurricolare, gli allievi, nel corso di buona parte dell'anno scolastico, hanno approfondito in laboratorio, mediante un approccio induttivo, parti corpose del programma ministeriale. Le attività sono state gestite dalla Sezione Campania della suddetta Società Chimica Italiana, concludendosi con una sorta di "Olimpiadi della Chimica", a cui hanno partecipato i 372 allievi più meritevoli, provenienti da tutte le scuole della Campania. Gli esiti sono stati più che soddisfacenti per i ragazzi del "Quercia. Roberto Allegretta si è classificato 14° nella graduatoria regionale, totalizzando 115 punti; Rosa Anna Nero 20° con 107; Anna Caterina Gionti 21° con 106; Anna Nacca 33° con 92; Antonio Corrente 37° con 88; Concetta De Rosa 58° con 67. Ottimo è stato anche il punteggio di squadra con ben 328 punti. Il lusinghiero risultato della partecipazione degli allievi del "Quercia" è un ulteriore dimostrazione della bontà dei processi di insegnamento/apprendimento messi in atto dal Dirigente e dai Docenti dello storico liceo marcianisano, sempre più presidio di cultura e sempre più punto di riferimento per l'intero territorio.

Torna all'inizio


Web Searching: occhi aperti! (sezione: Cultura)

( da "Data Manager" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Ciascun Paese ha una tendenza predominante nella scelta del motore di ricerca preferito al presentarsi di una qualsiasi necessità di reperire documenti o apprendere una qualsivoglia informazione, che inevitabilmente influenza le abitudini dell’utente nazionale. Che la predilezione sia orientata verso uno piuttosto che l’altro, per rispondere alla domanda circa il numero degli internauti nel mondo che hanno impostato come pagina iniziale del proprio browser l’home-page di uno qualsiasi di questi, probabilmente sarebbe sufficiente dire tutti. Quotidianamente la totalità dei navigatori fa ricorso a questi portali per ogni esigenza che si presenta all’orizzonte e - quasi si trattasse della posologia di un medicinale - anche più volte al giorno. Per rispettare, però, quanto indicato nei foglietti illustrativi dei farmaci non potevano di certo mancare anche gli effetti indesiderati. Non è una novità, ma solamente una conferma quanto emerso da uno studio condotto dalla McAfee circa la pericolosità che si cela dietro una semplice ricerca su questi siti. Il sondaggio ha individuato le keyword da adoperare con cautela facendo un confronto tra il numero di link attendibili ed ingannevoli mostrati nelle prime cinque pagine dei cinque motori di ricerca più noti. Le organizzazioni criminali, infatti, attenti all’andamento del “mercato”, associano quei termini che sembrano maggiormente rispecchiare le preferenze dei frequentatori di Internet con risorse web - sotto il loro controllo – e, sfruttando il page-ranking dei portali di indicizzazione, fanno in modo di attestarli tra le prime posizioni della lista dei risultati. I rischi sono diversi: da malware di ogni genere in grado di aprire una breccia nella postazione infettata ad allettanti proposte di lavoro da casa apparentemente prive di ogni insidia. In quest’ultimo caso, però, il trabocchetto è nascosto dietro la “semplice” richiesta di fornire un contatto e-mail e le coordinate bancarie del proprio conto bancario. Il passaggio successivo prevede la ricezione di un bonifico, cui seguiranno le istruzioni circa il prelievo della somma in contanti detratta del compenso spettante - che può arrivare fino al 10% - ed il suo invio attraverso circuiti di “money transfer” a soggetti residenti all’estero. Et voilà, l’amara sorpresa sarà che ben presto si scoprirà di essere stati denunciati agli uffici competenti dal titolare del conto corrente che è stato prosciugato dal phisher. La pericolosità delle parole-chiave relative alla ricerca di un impiego remunerativo è fattore comune a tutti gli Stati presi a campione, è raccomandabile, perciò, tenersi alla larga da quei collegamenti che indirizzano verso promesse di facili guadagni. Per quanto riguarda i web-surfer italiani è necessario adottare le dovute precauzioni anche nell’uso di altri termini, quali: “istruzione”, “digitale terrestre”, “roma”, “uomini e donne”, “finanziaria 2008”, “la talpa”, “isola dei famosi”, “le iene”, “negramaro” e “pannelli solari”. Queste sembrerebbero essere le convinzioni dei malviventi circa i nostri gusti. " /> --> Web Searching: occhi aperti! A cura di Davide Mancini Pubblicato il 28-05-2009 9:31 . --> Ciascun Paese ha una tendenza predominante nella scelta del motore di ricerca preferito al presentarsi di una qualsiasi necessità di reperire documenti o apprendere una qualsivoglia informazione, che inevitabilmente influenza le abitudini dell’utente nazionale. Che la predilezione sia orientata verso uno piuttosto che l’altro, per rispondere alla domanda circa il numero degli internauti nel mondo che hanno impostato come pagina iniziale del proprio browser l’home-page di uno qualsiasi di questi, probabilmente sarebbe sufficiente dire tutti. Quotidianamente la totalità dei navigatori fa ricorso a questi portali per ogni esigenza che si presenta all’orizzonte e - quasi si trattasse della posologia di un medicinale - anche più volte al giorno. Per rispettare, però, quanto indicato nei foglietti illustrativi dei farmaci non potevano di certo mancare anche gli effetti indesiderati. Non è una novità, ma solamente una conferma quanto emerso da uno studio condotto dalla McAfee circa la pericolosità che si cela dietro una semplice ricerca su questi siti. Il sondaggio ha individuato le keyword da adoperare con cautela facendo un confronto tra il numero di link attendibili ed ingannevoli mostrati nelle prime cinque pagine dei cinque motori di ricerca più noti. Le organizzazioni criminali, infatti, attenti all’andamento del “mercato”, associano quei termini che sembrano maggiormente rispecchiare le preferenze dei frequentatori di Internet con risorse web - sotto il loro controllo – e, sfruttando il page-ranking dei portali di indicizzazione, fanno in modo di attestarli tra le prime posizioni della lista dei risultati. I rischi sono diversi: da malware di ogni genere in grado di aprire una breccia nella postazione infettata ad allettanti proposte di lavoro da casa apparentemente prive di ogni insidia. In quest’ultimo caso, però, il trabocchetto è nascosto dietro la “semplice” richiesta di fornire un contatto e-mail e le coordinate bancarie del proprio conto bancario. Il passaggio successivo prevede la ricezione di un bonifico, cui seguiranno le istruzioni circa il prelievo della somma in contanti detratta del compenso spettante - che può arrivare fino al 10% - ed il suo invio attraverso circuiti di “money transfer” a soggetti residenti all’estero. Et voilà, l’amara sorpresa sarà che ben presto si scoprirà di essere stati denunciati agli uffici competenti dal titolare del conto corrente che è stato prosciugato dal phisher. La pericolosità delle parole-chiave relative alla ricerca di un impiego remunerativo è fattore comune a tutti gli Stati presi a campione, è raccomandabile, perciò, tenersi alla larga da quei collegamenti che indirizzano verso promesse di facili guadagni. Per quanto riguarda i web-surfer italiani è necessario adottare le dovute precauzioni anche nell’uso di altri termini, quali: “istruzione”, “digitale terrestre”, “roma”, “uomini e donne”, “finanziaria 2008”, “la talpa”, “isola dei famosi”, “le iene”, “negramaro” e “pannelli solari”. Queste sembrerebbero essere le convinzioni dei malviventi circa i nostri gusti.

Torna all'inizio


Varazze: operazione di rilancio turistico economico (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Varazze: operazione di rilancio turistico economico Riceviamo e pubblichiamo una nota delle associazioni dei commercianti, degli albergatori e dei bagni marini. "Le nostre Associazioni Albergatori, Commercianti e Bagni marini rappresentano il cardine dellattività turistica e commerciale del paese e da anni, oltre a svolgere i compiti sindacali con impegno per salvaguardare i diritti degli Associati, sono presenti nell’impegno politico amministrativo, nella vita cittadina esprimendo con libertà ed indipendenza la volontà degli associati e l’interesse della collettività. Nell’imminenza della scadenza elettorale, constatiamo che nelle innumerevoli promesse elettorali degli schieramenti, che si presentano alle prossime elezioni, c’è un certo disorientamento e poca chiarezza non consentendo la visualizzazione di una linea chiara di riferimento riguardo alla programmazione economica delle realtà produttive del paese. E’ necessario che le associazioni attivino tutte le loro forze migliori per produrre una proposta solida e sostenibile di rilancio cittadino, proponendo un programma amministrativo che dovrà essere sottoposto ai sei oggi candidati sindaci nonché ai cittadini. L’'interesse delle categorie turistiche della città coincide perfettamente con l'interesse generale della città, il turismo è, infatti, una ricchezza per tutti i cittadini di Varazze ed anche per coloro che non svolgono direttamente la propria attività lavorativa nel settore e che potranno godere in tutte le stagioni degli sforzi che le nostre associazioni faranno per migliorare la nostra città. Il turismo, inoltre offre una chance in più ai nostri figli dal punto di vista lavorativo, opportunità che in altre realtà manca. Creare turismo è investire nel futuro della nostra città. La vacanza è un’esperienza emozionale, come tale bisogna strutturarla, creando un prodotto turistico che sia una miscela di ambiente, infrastrutture, servizi e accoglienza di qualità. Lo sviluppo e il benessere della nostra città dipenderanno dalla capacità di ridare competitività al nostro territorio e dal creare motivazioni forti per le quali Varazze dovrebbe essere scelta quale meta per trascorrere piacevoli vacanze tenendo conto che il turista cerca quello che non trova nella città in cui vive. 42 azioni da mettere in pratica per innescare un concreto cambiamento" INTERVENTI URGENTI PER AFFRONTARE LA CRISI: --------------------------------------------------------------------- Piano Urbanistico Turistico: Lo Studio di insieme che progetti la città secondo una idea, turistica; ed in dettaglio: • Entro sei mesi dalla fine dei lavori di deviazione del torrente Arzocco , istituzione di senso unico sull'Aurelia offrendo la possibilità a Bar e Ristoranti di creare dehor prospicienti la propria attività. • Entro un anno approvazione del progetto esecutivo relativo allo spostamento a monte della viabilità della Via Aurelia con la definizione dei lotti di intervento. • Pavimentare Viale Nazioni Unite trasformandolo all’occorrenza in un luogo di aggregazione per eventi importanti. • Realizzare due piani di parcheggi interrati sotto Piazza Della Chiesa, con relativo nuovo arredo urbano e illuminazione della stessa. • Spostamento del Mercato del Sabato in zona idonea. • Pedonalizzare P.zza Dante per dare continuità al centro storico. • Arredo pubblico e illuminazione coordinati, con particolare attenzione al centro cittadino, oggi trascurato . • Posizionamento nelle due rotonde in Viale Nazioni Unite di fontane con giochi d’acqua. • Realizzare di un piano di segnaletica commerciale e istituzionale, razionale e di qualità estetica. • Ristrutturare il parco del Boschetto per la realizzazione di teatro all’aperto ed un ‘area spettacoli. • Progettare Via Santa Caterina (passeggiata di levante Solaro) affinché possa accogliere del verde pubblico • Recuperare nel più breve tempo possibile Area Retroporto e, pur avendo grande rispetto dell’Attività dei “Cantieri Baglietto”, pretendere ristrutturazione immediata capannoni. Non sono più accettabili zone industriali dimesse o fatiscenti per l’immagine turistica di Varazze. • Piano dei dehors, con chiare indicazioni sulla tipologie degli arredi. • Piano delle insegne con chiare e definite indicazione sulla tipologia da installare, • Piano dei distributori di carburanti, con l’invito a ricollocare in altre zone quelli che potrebbero essere interessati allo spostamento della viabilità dell’attuale Aurelia. • Piano di eventuali - chioschi o di servizio itinerante in Viale Europa. • Individuazioni di aree da riservare a parcheggio per gli ospiti degli alberghi e conseguentemente di stabilimenti balneari e di attività commerciali . • Piano relativo agli spazi da destinare a giochi e attrazioni per bambini • Creare piano di servizi igienici pubblici, • Approvazione in tempi brevi del recupero della zona “Portigliolo” e particolare attenzione all’individuazione di azioni per rivitalizzare “Lungomare Europa” come ad esempio il posizionamento di attrezzature sportive compatibili, percorsi avventura, punti di osservazione passaggio cetacei ecc… • Piano d’intesa Comune-Ente Parco per la gestione della vecchia scuola di Alpicella 2. Operazione Ambiente e Aria Pulita • Raccolta differenziata porta a porta diffusa sul territorio, con il miglioramento per le attività commerciali –alberghi –negozi- artigiani. • Abbattimento tassa sui rifiuti per quell’aziende e cittadini che praticano la raccolta differenziata. • Agevolazioni in termini di oneri di urbanizzazione a chi costruisce abitazioni a impatto “0” e installazioni di impianti a risparmio energetico. • Potenziamento arredo pubblico per il posizionamento di cestini per la raccolta dei rifiuti. 3. Sostegno a imprese, imprenditori, lavoratrici e lavoratori • Mantenere il funzionamento dello Sportello Unico per le imprese, migliorando i tempi di risposta, ai progetti presentati. • Ridurre la burocrazia relativa ad autorizzazioni che producano impiego e lavoro, creando una corsia preferenziale per le aziende produttive. • Lotta all'abusivismo commerciale disponendo ordini di servizio alle forze di polizia municipale per risolvere le problematiche e fare prevenzione . • Posizionare telecamere nelle zone strategiche della città e in alcune zone del centro storico per aumentare la sicurezza degli operatori e dei cittadini. • Sostegno all’investimento privato con le giuste contropartite pubbliche. • Favorire gli stabilimenti balneari per lo sviluppo dell’attività elioterapica nei mesi invernali. 4. Innovazione & Comunicazione • Potenziamento nuovo Sito internet comunale con l’istituzione di un addetto per un aggiornamento quotidiano. • Istituzione di un addetto stampa per comunicare all’esterno le iniziative amministrative. • Istituzione di un servizio wi-fi su tutto il territorio. • Trasparenza amministrativa attraverso la pubblicazione di tutti gli atti on line. • Posizionamento lateralmente al giardino di Palazzo Beato Jacopo di uno schermo che offra informazioni turistiche istituzionali . 5. Operazione Sviluppo Turistico • Creare un consorzio pubblico privato in grado di agire in modo snello per gestire ed accrescere le risorse economiche da destinare alla promozione ( es. gestione segnaletica commerciale, parcheggi pubblici, ecc). • Stanziare delle risorse adeguate per iniziative turistiche e promozionali adeguandolo al livello delle altre città del nostro valore turistico della Provincia. • Sviluppare il turismo dell’outdoor attraverso progetti che mettano a sistema più soggetti e Comuni interessati vedi (STL riviera del Beigua) • Bike: potenziare attraverso pubblicazioni, il turismo Bike oggi in crescita creando percorsi adatti. • Enogastronomia: sviluppare l’ integrazione della costa con entroterra creando percorsi enogastronomici con la valorizzazione della zona collinare e del Parco costiero del Beigua. • Creare iniziative volte a “destagionalizzare” con il potenziamento del turismo congressuale ed la creazione di eventi sportivi. • Promuovere il percorso di Lungomare Europa ed i percorsi nel centro storco con attività ludico sportive e culturali ed eventi capaci di esaltarne l’eccellenza. • Creare delle azioni comuni di promozione che ci veda protagonisti nel far conoscere e vivere i contesti di qualità a noi vicini quali ad esempio il Santuario dei cetacei, l’acquario di Genova, il Parco del Beigua, il circuito golfistico, ecc.. ecc..

Torna all'inizio


Gian Luca Foresti nuovo preside della facoltà di Scienze della formazione (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Udine Gian Luca Foresti nuovo preside della facoltà di Scienze della formazione Il professor Gian Luca Foresti, 44 anni, ordinario di Informatica, è il nuovo preside della facoltà di Scienze della formazione dell’Università di Udine. è stato eletto dal Consiglio di facoltà con 13 preferenze su un totale di 14 docenti votanti e aventi diritto e una scheda bianca. Entrerà in carica a ottobre e guiderà la facoltà per il triennio accademico 2009-2012. Succede al professor Franco Fabbro, giunto al termine del suo secondo, non più rinnovabile, mandato consecutivo. Originario di Savona, Foresti è attualmente vicepreside della facoltà e presidente del Consiglio di corso di laurea in Scienze e tecnologie multimediali. Quattro le priorità che Foresti intende perseguire nel corso del suo mandato. «Innanzitutto – sottolinea il neoeletto – completeremo il processo di trasformazione del corso di laurea in Scienze della formazione primaria nella nuova laurea quinquennale secondo il Decreto ministeriale n. 270». Inoltre, prosegue Foresti, «intendo consolidare i corsi di studio in Scienze e tecnologie multimediali e Comunicazione multimediale che hanno sede a Pordenone, reclutare nuovo personale docente e ricercatore e individuare finanziamenti esterni per sostenere lo sviluppo della facoltà». Nel 2008, per il secondo anno consecutivo, la facoltà dell’ateneo friulano è risultata prima in Italia nella classifica del Censis delle facoltà di Scienze della formazione. >> Gian Luca Foresti è nato a Savona nel 1965. Si è laureato in Ingegneria elettronica all’Università di Genova dove ha conseguito anche il titolo di dottore di ricerca in Ingegneria elettronica e informatica. Ha iniziato la carriera accademica presso il dipartimento di Ingegneria biofisica ed elettronica dell’ateneo ligure ed è stato docente all’Università di Trento. All’Università di Udine è giunto nel 1995. è autore o coautore di oltre 200 pubblicazioni scientifiche, lavora a numerosi progetti nazionali e internazionali. Le sue ricerche si sviluppano principalmente nei campi dell’elaborazione delle immagini, delle reti neurali per l’apprendimento e la classificazione, della fusione dei dati multisensoriali e delle informazioni e nell’ambito visione artificiale. BUR.IT 28.05.09

Torna all'inizio


Le conoscenze informatiche del farmacista: risultati di una indagine nelle Marche (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Camerino Le conoscenze informatiche del farmacista: risultati di una indagine nelle Marche Si terrà domenica 31 maggio 2009 ad Ancona con inizio alle ore 10.00, nella suggestiva cornice del Teatrino del Poggio (Via del Poggio,1), un convegno di presentazione di una ricerca sulle conoscenze informatiche del farmacista condotta in collaborazione tra la Facoltà di Farmacia dell’Università di Camerino, la Consulta Regionale dei Farmacisti delle Marche e gli Ordini delle quattro Province marchigiane. La ricerca, è stata supportata da Telemeditalia, il mensile on-line di tecnologie sanitarie, sanità, salute. “L’informatica e le possibilità di scambio in tempo reale di dati, grazie alla diffusione delle procedure dell’Information and Communication Technology (ICT) – sottolinea il Prof. Francesco Amenta, docente Unicam della Facoltà di Farmacia – consentono agli operatori sanitari, in particolare ai farmacisti, di avere accesso ad un grande numero di informazioni utili per offrire ai cittadini-utenti il migliore servizio. Per un ottimale e più proficuo utilizzo delle risorse della ICT è peraltro indispensabile che il farmacista abbia un adeguato background che gli permetta in futuro di accedere anche, per la parte che lo riguarderà, al fascicolo sanitario personale. >> L’indagine realizzata dai ricercatori della Facoltà di Farmacia di Unicam – prosegue il Prof. Amenta – è proprio dedicata alla conoscenza di tale background e, oltre a fotografare la situazione attuale, ha messo in evidenza le esigenze specifiche di formazione dei futuri farmacisti e la necessità che vengano concretamente realizzate”. Il convegno è stato accreditato ai fini dell’Educazione Continua in Medicina (ECM) per il farmacista. BUR.IT 28.05.09

Torna all'inizio


Google, Facebook e privacy: dibattito con Mauro Paissan (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università dell'Insubria Google, Facebook e privacy: dibattito con Mauro Paissan Domani, alle ore 10.00, nell’aula magna della sede della Facoltà di Scienze, via Dunant, Varese, si svolgerà il convegno: “Privacy, informazione, Internet e social network”. Interverrà l’on. Mauro Paissan, componente del collegio del Garante della Privacy. L'incontro, promosso nell'ambito dell'insegnamento di Teorie e Tecniche del linguaggio giornalistico del Corso di Scienze della Comunicazione, è aperto alla partecipazione di tutti gli studenti e del corpo docente dell'Università degli Studi dell'Insubria. Mauro Paissan, sociolgo, giornalista, è stato deputato per tre legislature, presidente del Gruppo misto e vicepresidente della Commissione di vigilanza Rai. Nel 2001 lascia la Camera dopo essere stato eletto componente del Garante per la protezione dei dati personali. Confermato nell’incarico nel 2005, segue in particolare i temi del rapporto tra comunicazione e privacy. >> Ha pubblicato "Il mondo di Sergio" (Fazi Editore, 2008), una storia vera di autismo e "La privacy è morta, viva la privacy" (Ponte alle Grazie, 2009), tutti i modi in cui veniamo controllati, spiati, schedati; tutto quel che occorre sapere per difendersi. BUR.IT 28.05.09

Torna all'inizio


Produrre cultura favorendo la ricerca (sezione: Cultura)

( da "Opinione, L'" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

La memoria storica di un paese è costituita anche dalle sue biblioteche e questo è vero soprattutto in Italia, che annovera un patrimonio librario unico al mondo, perciò salvaguardare e rendere fruibile il materiale in esse raccolto è un gesto di grande civiltà. Un contributo importantissimo dà, quindi, chi lavora nelle cattedrali del libro e a questo straordinario lavoro si deve l'edizione del primo numero della rivista culturale della Biblioteca Universitaria di Bologna "In BUB. Ricerche e cataloghi sui fondi della Biblioteca Universitaria di Bologna", che può essere considerata la prima rivista della Biblioteca Universitaria di Bologna. Nei suoi quasi trecento anni di vita la Biblioteca Universitaria di Bologna non ha mai avuto, infatti, una sua pubblicazione periodica, una collana di studi, un suo repertorio. "Una lacuna ingiustificata, se si conside ra l'importanza dei fondi della BUB e la sua vicinanza con l'Università di Bologna, fucina di intelligenze e di cultura", ha dichiarato la direttrice della Biblioteca, nonché fautrice del progetto, Biancastella Antonino, in occasione della presentazione di "In BUB" nell'Aula Magna di quella che è stata la prima biblioteca pubblica della città inaugurata nel 1756. Si tratta di un progetto editoriale e scientifico ambizioso, che si pone quale esperienza aperta ai contributi di studiosi e ricercatori che abbiano ad oggetto temi, materiali e personaggi della biblioteca. Inoltre, sono raccolti i cataloghi delle mostre promosse negli scorsi anni su specifici fondi librari e di manoscritti ivi conservati con alcuni contributi otto-novecenteschi sulla BUB oramai introvabili. "Una biblioteca ha anche il compito di produrre cultura, favorendo la ricerca e lo studio attraverso questi approfondimenti", ha precisato la direttrice Antonino."In BUB" è una pubblicazione che testimonia anche l'importanza della catalogazione del patrimonio culturale che è già un primo modo di valorizzare le ricerche dei bibliotecari, il cui lavoro si intreccia inevitabilmente con la storia della biblioteca perché "ciascuno di essi ha lasciato una traccia", ha ricordato Lorenzo Baldacchini, docente di Bibliografia e Biblioteconomia Università di Bologna nella presentazione della rivista. Gli ha fatto eco Rosaria Campioni, soprintendente Beni Librari Regione Emilia-Romagna, che ha sottolineato il valore della professionalità e l'impegno dei bibliotecari, auspicando una felice collaborazione tra le due biblioteche più importanti della città, la Biblioteca Universitaria e la Biblioteca comunale dell'Archiginnasio. "L'opera d'arte è un tesoro per sempre e così il libro" ha concluso Franco Basile, giornalista e scrittore, nel suo intervento che ha ribadito il notevole impegno nell'opera di ricerca del bibliotecario.

Torna all'inizio


Infrastrutture, Matteoli in Abruzzo (sezione: Cultura)

( da "Opinione, L'" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Ieri mattina c'è stata la visita, nella sede ormai polifunzionale della Scuola della GdF di Coppito, del ministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Altero Matteoli. Questa mattina, per le ore 10, ci dovrebbe essere come promesso la firma a Palazzo Chigi. Ci si riferisce all'intesa per le opere pubbliche in Abruzzo, messa a punto nella trascorsa giornata aquilana, attraverso l'Atto aggiuntivo all'intesa generale quadro del settore, già prevista dalla procedura della legge obiettivo. Oggi, pertanto, subito dopo la seduta del Consiglio dei ministri, il documento riguardante l'Abruzzo vedrà la firma del presidente del Consiglio e dei ministri alle Infrastrutture, all'Ambiente e agli Affari Regionali. E ultima ma non ultima, quella della Regione Abruzzo, attraverso la mano del presidente Chiodi il quale, sempre nella giornata decisiva di ieri, aveva dichiarato: "Si tratta di una notizia estremamente positiva che giunge a compimento di un intenso lavoro iniziato fin dal momento dell'insediamento di questo governo regionale. Un'intesa che dà certezze agli impegni assunti dal governo in materia di infrastrutture per la regione Abruzzo". Difatti, Chiodi aveva anche tenuto a precisare che l'evento attualmente rappresenta: "Un vero e proprio impegno, non una mera intesa programmatica, con il quale il governo nazionale e quello regionale assumono impegni precisi anche dal punto di vista delle risorse economiche per migliorare il sistema infrastrutturale della nostra regione". Del resto il ministro Matteoli, trasferitosi subito dopo l'incontro del capoluogo a Pescara, per un convegno con gli industriali, aveva evidenziato l'importanza strategica derivata dall'unione d'intenti con il settore infrastrutturale: "Se ho potuto portare al Cipe un programma per realizzare 17,8 miliardi di opere in Italia, l'ho potuto fare perché c'è stata un'intesa molto forte con i grandi imprenditori delle infrastrutture. Non è che avevo a disposizione 17,8 miliardi!". Sottolineatura di dovere, per ringraziare l'impegno di chi ha creduto negli investimenti del settore. E il rapporto con i privati, è un percorso che verrà ancora condiviso, date le ottime premesse, un'area con cui "vogliamo continuare a lavorare - ha detto ancora Matteoli a margine del meeting pescarese -, perché se troviamo un accordo possiamo realizzare delle infrastrutture". Ma con l'ausilio scontato di due precisi strumenti: "il project financing e il partenariato pubblico-privato". La conclusione del ministro ha ruotato ancora sulle convergenze concretizzatesi con l'aggancio all'imprenditoria: "i privati, hanno chiesto due cose fondamentali che questo governo è stato in condizione di potergli dare, e cioè: date certe e naturalmente regole certe. Sono cose che nei vari provvedimenti legislativi che abbiamo approvato quest'anno sono state inserite, e il mondo imprenditoriale collabora". Ci si augura allora, che l'idillio continui, nell'interesse della ricostruzione abruzzese, nel reinserimento del sistema Italia nella carreggiata dello sviluppo.

Torna all'inizio


Siglata intesa tra Ateneoe Libera Università Politica (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

alta formazione Siglata intesa tra Ateneo e Libera Università Politica Promuovere la collaborazione internazionale tra i docenti e la sperimentazione di modelli didattici innovativi, potenziare le azioni di cooperazione euro-mediterranea, valorizzare la cultura e l'innovazione in settori strategici per l'economia regionale. Sono alcuni dei punti dell'accordo siglato dal rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, e dal presidente della Libera Università della Politica, Pierluigi Matta, con l'obiettivo di creare occasioni comuni di alta formazione e modelli di sviluppo per l'area mediterranea. Le due istituzioni costituiranno una summer school anche in comunità territoriali decentrate, destinata a stimolare la collaborazione internazionale tra i docenti; privilegeranno le azioni di cooperazione euro-mediterranea, riservando particolare attenzione alle iniziative già avviate in questo ambito; promuoveranno la cultura e l'innovazione in settori strategici per l'economia regionale e per la valorizzazione di risorse naturali e storico-artistiche del territorio siciliano. «Con questo accordo - sottolinea il rettore Lagalla - il nostro Ateneo aggiunge un altro tassello all'opera di educazione e di alta formazione rivolta non solo agli studenti, ma anche a tutti coloro che sono già inseriti nel mondo del lavoro e desiderano acquisire nuove conoscenze e professionalità».

Torna all'inizio


Eccidio di Passo Gattadomani la cerimonia (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

ricorrenze Eccidio di Passo Gatta domani la cerimonia Porto di Scoglitti, si guarda al futuro. Nei piani dell'Amministrazione Nicosia la reale possibilità che la struttura possa essere un porto a vocazione turistica. "Il tutto - tiene a precisare il sindaco, Giuseppe Nicosia - nel rispetto e salvaguardia della marineria locale". In questo contesto si inserisce il passo compiuto dalla giunta municipale, che nella seduta della scorsa settimana, ha deliberato l'inserimento del Piano regolatore portuale e del progetto di realizzazione e gestione delle opere portuali in regime di project financing nel Programma triennale delle opere pubbliche 2008-2010. Nel programma, ha trovato posto anche il progetto di messa in sicurezza del Mercato ittico della frazione. "Il porto di Scoglitti - commenta il sindaco - si candida a diventare un grande porto turistico, oltre che pescherecchio, e a fare da volano per l'economia turistica della frazione e non solo. Abbiamo inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche il progetto di sviluppo turistico del porto, da realizzare con finanziamenti misti pubblico-privati, ritenendo la struttura suscettibile di un notevole ampliamento sia delle attività che dei posti barca. Chi vuole investire sul porto - aggiunge il primo cittadino - dovrà investire soprattutto sui posti di lavoro per i giovani di Scoglitti, sulle opere fondamentali quali parcheggi, attività a sostegno della pesca e Mercato ittico". Infine per quanto riguarda il mrcato ittico, l'Amministrazione ha provveduto ad inviare all'Arra il progetto per la messa in sicurezza. Giovanna Cascone

Torna all'inizio


Sindrome metabolica e disfunzione erettile: dieta e attività fisica ripristinano l'attività sessuale (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

28/05/2009 Sindrome metabolica e disfunzione erettile: dieta e attività fisica ripristinano l'attività sessuale Nell'uomo obeso la combinazione di corretta alimentazione e regolare sport normalizzano i livelli di testosterone e anche la attività sessuale se non sono già presenti alterazioni vascolari. Dieta ipocalorica e incremento dell'attività fisica normalizza i livelli di testosterone e ripristina la funzione sessuale qualora non siano già presenti alterazioni vascolari. Lo annuncia al Congresso nazionale di endocrinologia, in corso di svolgimento a Sorrento, l'équipe del Centro di Crioconservazione dei Gameti Maschili dell'Azienda Ospedaliera dell' Università di Padova diretta dal professor Carlo Foresta, dopo aver condotto uno studio su 100 uomini di età media 45 anni affetti da sindrome metabolica e disfunzione erettile. "I segni clinici per riconoscere la sindrome metabolica, fenomeno sempre più frequentemente riscontrato nella popolazione ha affermato Carlo Foresta, professore di Patologia clinica presso l'Università di Padova - sono l'obesità, l' ipertensione e il diabete. Si stima - ha aggiunto- che ne sia colpito un italiano su quattro. I pazienti che ne risultano affetti sono particolarmente a rischio di sviluppare patologie cardiovascolari. Nel maschio la sindrome metabolica si associa a una ridotta produzione di testosterone che, attraverso un circolo vizioso, sembra aggravare le alterazioni metaboliche della sindrome stessa e le sue conseguenze sul sistema cardiovascolare. Sovente questi pazienti lamentano un'impotenza sessuale che può essere conseguenza sia di alterazioni vascolari che di anomalie endocrino-metaboliche. Il nostro studio - ha sottolineato Carlo Foresta - dimostra che nella sindrome metabolica è frequente una riduzione della produzione di testosterone e che la dieta e l'attività fisica migliorano il quadro metabolico anche attraverso un incremento della produzione del testosterone". Ma la dieta e l'attività fisica modificano la produzione di testosterone in ogni caso? "La dieta e l'attività fisica non modificano la produzione di testosterone e gli effetti sulle alterazioni metaboliche sono soltanto parziali in quei soggetti affetti da un danno testicolare importante". Dobbiamo quindi darci una mossa e dire stop alla sedentarietà: è questo l'imperativo pronunciato dagli esperti riuniti in questi giorni a Sorrento dove è in corso il Congresso Nazionale di endocrinologia. Cambiare lo stile di vita può aiutarci a prevenire la sindrome metabolica. "La sindrome metabolica (SM) ha affermato Mario Maggi, docente di endocrinologia al Dipartimento di Fisiopatologia Clinica dell'Università di Firenze - è la piaga della nostra società. Essa nasce col benessere ed è quindi difficile da combattere. Da un punto di vista scientifico la sindrome metabolica rappresenta un'associazione di fattori di rischio che aumentano la probabilità di sviluppare accidenti cardiovascolari (ictus, infarto cardiaco, ma anche impotenza ) e metabolici (diabete mellito)." Ma quali sono i fattori di rischio della Sindrome Metabolica? "L'obesità viscerale (la pancia), l'ipertensione, l'iperglicemia e la dislipidemia sono i maggiori rischi. Tutti questi fattori sono legati a doppio filo dalle cattive abitudini alimentari e dall'inattività fisica che riducono la sensibilità all'insulina. Recentemente ha sottolineato l'endocrinologo fiorentino - è stato scoperto che non solo la sindrome metabolica aumenta il rischio di impotenza perché peggiora il circolo vascolare penino, ma diminuisce anche l'attività del testicolo, perché addormenta il suo controllore, l'ipofisi. Così anche il testosterone diminuisce e questo porta ad un aggravamento della Sindrome metabolica stessa perché induce ulteriormente ad un aumento del grasso viscerale ed a una diminuzione della massa muscolare, aggravando l'insulino-resistenza. Insomma sempre più grassi, sempre più fermi e ora anche sempre più impotenti". Quanto può aiutare cambiare le abitudini, cercando di fare più attività fisica ? "Certamente cambiare stile di vita può aiutare, ma questo è difficile da realizzare nel nostro quotidiano dove le piste ciclabili sono una realtà solo elettorale". Quale aiuto potrebbe venire dall'uso di una terapia con testosterone? "La terapia con testosterone potrebbe interrompere il circolo vizioso pancia-ozio-impotenza ma studi ad hoc sono ancora in corso. Per ora non ci resta che darsi una mossa. A volte la sofferenza genera salute, anche sessuale".

Torna all'inizio


SCACCHI tra mente e passione: ospiti prestigiosi al convegno "A scuola con i re" (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

SCACCHI tra mente e passione: ospiti prestigiosi al convegno "A scuola con i re” San Benedetto del Tronto | Il Convegno rappresenta il coronamento di un’attività, ormai pluriennale, in cui il 3° Circolo è impegnato, con la collaborazione dell’istruttore Gabriele Cardelli, nell’utilizzare la valenza formativa di questo affascinante gioco come risorsa didattica. di Maria Teresa Rosini Si è svolto venerdì scorso presso l'Auditorium del Comune di San Benedetto il Convegno "A scuola con i re", organizzato dalla dott.ssa Stefania Marini dirigente del 3° Circolo didattico di San Benedetto con la collaborazione dell'Amministrazione comunale di San Benedetto del Tronto e il patrocinio dell'Amministrazione Provinciale di Ascoli Piceno e del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca. Il Convegno rappresenta il coronamento di un'attività, ormai pluriennale, in cui il 3° Circolo è impegnato, con la collaborazione dell'istruttore Gabriele Cardelli, nell'utilizzare la valenza formativa di questo affascinante gioco come risorsa didattica: i laboratori di gioco-scacchi sono un'esperienza consolidata all'interno dell'offerta formativa della scuola riscuotendo un grande successo tra i bambini, spesso impegnati, con buoni risultati, nei tornei studenteschi territoriali e nazionali. Questa realtà ha richiamato l'attenzione e l'impegno dell'amministrazione comunale nel favorire e promuovere, anche attraverso il livello di questo convegno, una ancor più vasta diffusione della pratica del gioco nelle istituzioni scolastiche del territorio, come ha auspicato il sindaco Gaspari nel saluto iniziale. Alla presenza di un pubblico attento e partecipe composto da studenti (scuola media Cappella Curzi e rappresentanze del liceo classico "Leopardi" e dello scientifico "Rosetti"), docenti di vari ordini di scuole e appassionati, prestigiosi relatori hanno animato la mattinata con la presentazione degli studi e delle ricerche più recenti sulla relazione tra il gioco degli scacchi, il funzionamento del cervello, lo sviluppo psicologico e cognitivo dei bambini: • Giuseppe Sgrò, del Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Torino • Marco Antonelli, dirigente medico dell'Ospedale Civile di SBT e membro della commissione scientifica della FSI (Federazione Scacchistica Italiana) • Paolo Ciancarini, informatico, del Dipartimento di Scienze dell'informazione dell'Università di Bologna • Marcello Perrone, membro della Commissione Nazionale FSI "Didattica e scuola" • Augusto Caruso, maestro dell'Accademia Internazionale degli scacchi di Perugia • Eleonora Di Terlizzi, della facoltà di Scienze Umane e Sociali dell'Università degli Studi del Molise Il gioco degli scacchi, come ci chiarisce subito il dottor Sgrò, è, innanzitutto, uno sport: ciò che lo connota in questo senso è un'organizzazione agonistica fortemente strutturata e il coinvolgimento dell'individuo come unità psicofisica ( vengono messe in gioco e impegnate tutte le componenti fisiche e mentali dell'individuo). Storicamente gli scacchi rappresentano il "coagulato simbolico di più di 2000 anni di storia": dall'origine, individuata nella regione centrale dell'Asia (Tibet-India) intorno al VII secolo dopo Cristo, attraverso una diffusione che muovendo dall'Asia alle regioni arabe fino all'Europa del nord, ha rielaborato e arricchito costantemente il significato di questo gioco in una pluralità di influenze mitologiche e culturali relative al significato della scacchiera e delle figure che su di essa si muovono, si approda infine, nel presente, alla riflessione sulla mente del giocatore e sul suo funzionamento, sulla psicologia degli individui che lo praticano e sulla valenza formativa che può rivestire nella crescita dei più giovani. Assumendo il punto di vista della psicologia gli esiti delle ricerche condotte sulla personalità del giocatore di scacchi e, in particolare, sui maestri, ossia su giocatori di punteggio ELO (misura usata per indicare la "forza" del giocatore) superiore a 2000, dimostrano che coscienziosità, scrupolosità, controllo degli impulsi, apertura mentale e amicalità sono le caratteristiche presenti in misura preponderante, mentre la cordialità si ferma nella misurazione ad un livello basso, forse a causa del livello di competitività connaturato alla pratica sportiva che produce l'assunzione di comportamenti piuttosto diretti e poco diplomatici. Le ricerche condotte evidenziano anche come il livello di competitività sia più elevato nei maschi che nelle femmine di pari punteggio ELO, probabilmente a causa di un'inibizione di origine culturale nella manifestazione di atteggiamenti polemici e conflittuali. Riguardo lo stile di gioco le due modalità emergenti sono lo stile dinamico e quello posizionale, in stretta correlazione con le caratteristiche di personalità dei giocatori esaminati. Il dottor Antonelli, che ha la pecularietà di riunire in sé le figure del ricercatore scientifico e del maestro di scacchi, ci espone i risultati di uno studio che ha avuto per oggetto di analisi, tra gli altri, il suo stesso cervello monitorato proprio durante lo svolgimento di una partita giocata "alla cieca", ossia dopo aver memorizzato le posizioni dei pezzi di una partita già avviata e continuandola senza guardare la scacchiera. Attraverso una tomografia ad emissione di positroni, che consente di localizzare con precisione all'interno degli organi del corpo una sostanza precedentemente somministrata al paziente (radiofarmaco), si sono potute evidenziare le aree cerebrali maggiormente attivate nella pratica degli scacchi e scoprire, ad esempio, che i giocatori esperti attivano aree cerebrali differenti rispetto ai dilettanti, che la dominanza di lateralità influenza le aree coinvolte, che i giocatori esperti utilizzano la memoria a lungo termine (corteccia parietale e frontale) mentre i dilettanti l'ippocampo e il lobo frontale deputati all'acquisizione di nuove informazioni. Non poteva mancare in questo contesto, la voce di un'informatico: Paolo Ciancarini si occupa infatti della progettazione di programmi informatici per giocare. Condurre una macchina a compiere le stesse operazioni mentali dell'uomo è un'aspirazione antica e progettare sistemi in grado di prendere decisioni tenendo conto di una quantità di variabili e regole ed emulando le caratteristiche del cervello umano ha condotto alla realizzazione di programmi che giocano a scacchi e sono in grado di battere, praticamente sempre, i giocatori in carne ed ossa più esperti. Ma all'inizio dell'affascinante percorso delle diverse forme di intelligenza artificiale la prima macchina ritenuta in grado di giocare a scacchi (che mostrava all'esterno la figura di un turco) era un vero e proprio inganno: dentro in realtà si celava un giocatore in carne ed ossa. Cos'è che determina le capacità di un giocatore? Se il talento innato conta, esso non può però prescindere dall'esperienza: ecco perché un inizio precoce di questa pratica sportiva consente di raggiungere risultati di livello più alto. Inoltre se spesso capita ai meno esperti di giocare quasi a caso, Ciancarini ci conferma che, essendo il numero di partite possibili pressochè infinito (10120), l'unico modo sensato per ottenere risultati è imparare, dalla sterminata bibliografia relativa a questo gioco, le mosse e le partite descritte. C'è infatti una profonda differenza percettiva tra giocatori esperti e principianti nel modo di "vedere" la scacchiera: il cervello di un esperto ricostruisce le posizioni dei vari pezzi e le loro interazioni possibili visualizzando e memorizzando la scacchiera in settori: acquisire questa capacità è indispensabile per poter progredire di livello. Oggi, dato che ormai il computer è in grado di battere sistematicamente l'uomo si stanno sperimentando nuove regole e nuove modalità di gioco che prevedano una sorta di "ibridazione" per rendere ancora motivante per l'uomo la sfida con una macchina. Marcello Perrone ci fornisce un quadro della realtà di questa pratica sportiva nel nostro paese. I dati di più immediata lettura riguardano gli istruttori operanti sul territorio nazionale, oggi 744, il numero dei giocatori partecipanti agli ultimi tornei studenteschi che ammonta a 900, il costante aumento della componente femminile che si colloca su una percentuale del 34% con un interessante primato del sud rispetto al resto del paese. Perrone ci ribadisce il valore sociale e culturale di questa pratica sportiva evidenziandone anche la valenza di integrazione che può rivestire in paesi ormai multietnici e multiculturali come il nostro. Centrale, secondo Perrone, la figura dell'istruttore: non si può limitare ad essere un esperto degli scacchi, ma deve diventare una figura che assume come riferimento gli aspetti più squisitamente educativi e formativi nella pratica del gioco. Essere istruttori creativi, motivanti, di forte efficacia comunicativa è una condizione fondamentale perché giocare a scacchi in età evolutiva diventi occasione per il potenziamento delle abilità mentali relative alla concentrazione, all'attenzione, allo sviluppo del pensiero per immagini, del pensiero anticipatore e strategico, del linguaggio: tutte abilità che si traducono in una situazione di benessere e fiducia in sé stessi migliorando l'autostima e fungendo quindi da strumento di prevenzione di tutte le patologie sociali giovanili di cui purtroppo oggi spesso la cronaca deve occuparsi. La testimonianza di Augusto Caruso, maestro dell'Accademia Internazionale degli scacchi di Perugia ci conferma la centralità del tema educativo nell'insegnamento della pratica scacchistica. Attraverso divertenti citazioni ci dà conto degli atteggiamenti più diffusi dei bambini nel muovere i primi passi in questo sport: il gioco infantile è principalmente emulativo e si esprime all'inizio in una "casualità caotica", dato che la percezione dell'altro arriva più tardi. Lo spostamento del cavallo è in grado di suscitare qualche incertezza, mentre la torre appare per un certo tempo il pezzo preferito per via della semplicità delle sue possibilità di movimento. Gradualmente però emerge nel bambino una logica nel modo di giocare ed anche uno stile personale in grado di far percepire l'esistenza di un talento specifico. Disciplina, rispetto delle regole e del maestro vengono gradualmente interiorizzate attraverso la pratica sportiva come anche il controllo dell'aggressività e l'accettazione della sconfitta. Tutto questo può realizzarsi solo se l'istruttore è consapevole di essere innanzitutto un educatore: questo non è, purtroppo, sempre scontato e la verifica è agevole dato che il comportamento scorretto del bambino è indicatore quasi sempre di un istruttore o di genitori inadeguati. La dottoressa Di Terlizzi, psicologa dell'età evolutiva, ci chiarisce in termini più specificamente scientifici la centralità del rapporto tra maestro-istruttore e bambino. L'aspetto affettivo della relazione viene sottolineato come fondamentale per i bambini che si apprestano a imparare e praticare questo gioco: accedere alla mente dell'istruttore attraverso la chiarezza e la univocità dei suoi comportamenti vuol dire instaurare con lui un rapporto di fiducia che può veicolare l'assunzione di atteggiamenti positivi e la formazione di una personalità equilibrata. Il senso del limite e dell'errore, la necessità della turnazione e dell'individuazione degli atti scorretti propri e altrui sono apprendimenti che ripercuotono i loro benefici effetti sulla formazione globale dei più giovani oltre che in quella strettamente agonistica. Ma anche sul versante del mondo emotivo inferire gli stati mentali propri e altrui, "leggendo" e riconoscendo i segni esteriori attraverso i quali si manifestano le emozioni vuol dire imparare ad esercitare un controllo su di essi, affrontare in modo non conflittuale la relazione con l'altro e sviluppare strategie adattive. Con la presentazione del libro "I bambini e gli scacchi" di Alessandro Pompa da parte di un insegnante impegnata da molti anni nel doppio ruolo di docente di scuola elementare e istruttrice di scacchi, si arriva il nodo centrale degli argomenti affrontati: quale ruolo può rivestire oggi l'insegnamento del gioco degli scacchi nella scuola. Date le premesse e le riflessioni precedentemente esposte non è difficile comprendere quale sia la significativa valenza formativa di questo gioco e quale l'importanza che può rivestire entrando a far parte dell' esperienza scolastica dei bambini. La riflessione centrale che conclude il convegno ha per oggetto perciò le esperienze didattiche dei docenti che si sono misurati con questo ambito di apprendimento. Intanto si è sperimentato un avvio precoce agli scacchi già in età inferiore ai 6 anni attraverso l'utilizzazione di scacchiere giganti e del linguaggio non verbale come strumento di approccio iniziale. L'apprendimento fondato sul fare, sull'operare pratico, infatti, è in grado di garantire un' interiorizzazione più stabile dei diversi concetti implicati i quali riverseranno la loro valenza positiva anche sulle discipline più prettamente scolastiche traducendosi nell'acquisizione di comportamenti più che di nozioni. Le esperienze riportate rappresentano quindi uno stimolo per proseguire su questa strada: se è la scuola la principale "palestra della mente" per i bambini e i ragazzi in crescita non possiamo non ricomprendere nell'idea stessa di scuola tutte quelle attività che seppure non inserite nel curricolo offrono occasioni preziose per la formazione di individui equilibrati e attivi, che non subiscano passivamente il mondo che li circonda ma che con esso interagiscano per modificarlo e per modificarsi senza pregiudizi o paure. 28/05/2009

Torna all'inizio


Varazze:Oliveri, a proposito di rilancio turistico economico (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 28-05-2009)

Argomenti: Cultura

Varazze:Oliveri, a proposito di rilancio turistico economico Riceviamo e pubblichiamo la e-mail di Giovanna Oliveri, Varazze che Vogliamo in riferimento all'articolo pubblicato in data odierna “Varazze: operazione di rilancio turistico economico”, nota delle Associazioni dei Commercianti, degli Albergatori e dei Bagni marini: "Varazze che Vogliamo, che presenta come candidato sindaco il dott. Giovanni Baglietto, concorda pienamente con quanto espresso dalle suddette Categorie. L’interesse della collettività deve venire prima di tutto ed è l’obiettivo che anima Varazze che Vogliamo, obiettivo primario ed indiscutibile sul quale ha fondato la propria azione: il cittadino al centro dell’azione politica. Ci impegniamo a portare il nostro contributo e, quando servirà, la nostra critica, sempre e comunque prescindendo da interessi particolari, valori che le stesse Associazioni rivendicano giustamente come linea della propria attività. Il rilancio della città parte in primo luogo da un serio confronto, dalla volontà effettiva di andare avanti, con il giusto mix di lungimiranza e propositività. E’ indiscutibile che il rilancio del turismo porterà benefici non solo agli operatori del settore, ma anche ai residenti, che potranno fruire durante tutto l’anno degli sforzi che le Associazioni stesse faranno per migliorare la nostra città. Non a caso Varazze che Vogliamo ha indicato l’industria turistica come uno dei 3 punti cardini del proprio Programma, insieme al lavoro e alla prima casa. Ritrovo così nel programma amministrativo proposto dalle Associazioni - “le 42 azioni da mettere in pratica per innescare un concreto cambiamento” - molti punti presentati dalla nostra lista, espressi nel Programma stesso o comunque sostenuti da sempre dal candidato sindaco. Mi riferisco in primo luogo, in quanto condizione imprescindibile, alla costituzione del Consorzio misto pubblico-privato “in grado di agire in modo snello per gestire ed accrescere le risorse economiche da destinare alla promozione (es. gestione segnaletica commerciale, parcheggi pubblici, ecc)”. Noi sosteniamo da tempo la necessità, l’opportunità, l’improrogabilità di questo consorzio, condizione essenziale per la realizzazione di un serio rilancio turistico /economico. Nel nostro Programma abbiamo chiaramente scritto: “solo unendo le forze tra Comune ed operatori del turismo si può rilanciare la città. Il consorzio dovrà essere messo in condizioni di autofinanziarsi attraverso la gestione di servizi di interesse generale, come i parcheggi pubblici a pagamento e la cartellonistica pubblicitaria. In questo modo vi saranno sempre risorse certe ed il Comune dovrà solo vigilare il corretto uso delle stesse, lasciando l’iniziativa agli operatori del settore turistico.” Ringrazio quindi in prima persona ed anche a nome dell’intera lista Varazze che Vogliamo, le Associazioni che così chiaramente hanno espresso il loro programma amministrativo, da sottoporre non solo ai sei candidati sindaci, ma all’intera cittadinanza. Auspico che questo sia solo il primo passo per concretizzare quel rilancio che tutti a parole vogliono, ma che spesso in passato non è stato portato avanti con la necessaria lungimiranza. Le invito, in ultimo, a seguire sulla nostra emittente cittadina, Tele Varazze, l’intervento di Varazze che Vogliamo che sarà trasmesso domani, venerdì 29 maggio, intervento nel quale si parlerà ovviamente dell’industria turistica".

Torna all'inizio