CENACOLO
DEI COGITANTI |
Una Facoltà a misura di
studente e che punta in alto: Scienze politiche (
da "Stampa, La"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: accesso al rapporto coi
docenti e col personale tecnico-amministrativo, utilizzo immediato delle
strutture informatiche e di ricerca, biblioteca, laboratori e così via) con la
qualità di livello nazionale e internazionale dell'insegnamento e dei servizi».
Secondo l'ultima «Guida alla scelta dell'Università» curata dal Censis,
Governo approva il Mercantour
Opera prioritaria, ma senza fondi (
da "Stampa, La"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del Governo Italiano è
fondamentale considerando i tempi delle grandi opere pubbliche. Sarebbe utile
trovare una forma di finanziamento pubblico-privata per la progettazione: la
Sitraci, con i dovuti aggiornamenti, può rappresentare un punto di ripartenza».
La società Sitraci (nata 50 anni fa per realizzare il traforo del Ciriegia) sta
definendo la fusione nella Geac (ad autunno),
Novità alla facoltà di Scienze
politiche ( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Carlos III
di Madrid. Si è inoltre concluso un accordo-quadro con l?Università di
Yamanashi (Giappone), sempre per favorire la mobilità degli studenti e del
corpo docente. Un?altra importante novità per la Facoltà sarà l?istituzione di
un maggior numero di corsi erogati in orario serale (v.
Matematica: per la prima volta
doppia laurea Trieste-Lubiana ( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Trieste e
di collaborazione con le Istituzioni vicine al nostro territorio, e prevede
anche uno scambio di docenti fra i due Atenei. All?aspetto didattico si
affianca l?aspetto scientifico, con l?organizzazione di un seminario permanente
di Matematica da tenersi in ciascuna Università.
Bando per i concorsi di
ammissione a Medicina. Iscrizioni aperte anche per i corsi di Economia (
da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: opportunità di sperimentare
con docenti e tutor e con stage, in un “laboratorio” di eccezione qual è il
Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, le conoscenze acquisite in aula.
Per proseguire e specializzare al meglio la preparazione, la sede di Roma
propone due corsi di laurea magistrale in Economia e gestione delle aziende e
dei servizi sanitari (
Laurea magistrale
interuniversitaria internazionale in "European Youth Studies" (
da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il riconoscimento
ricevuto testimonia il proficuo lavoro che il comitato promotore ha svolto e la
capacità dei docenti dell?Ateneo salernitano di contribuire in modo
profondamente qualificato ai percorsi di alta formazione a livello europeo e
internazionale. >> Per ulteriori informazioni: rauty@unisa.it;
merico@unisa.it BUR.IT 23.07.09
In edicola e in libreria
"Aeolo", la rivista di cultura realizzata dagli studenti (
da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente e critico di
letteratura; David Donnini, studioso della figura storica di Cristo e dei punti
controversi presenti nei Vangeli. Al prezzo di 4,80 € il lettore può
assicurarsi un tascabile denso in tutte le sue 104 pagine. >> Per
informazioni sul dove trovarlo o abbonamenti a prezzi vantaggiosissimi,
Il sottosegretario al Ministero
dell'Istruzione Iraniano all'Ateneo (
da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tecnologie e di
ricerche in campo universitario che coinvolga non solo i nostri studenti ma
anche i docenti delle due Università”. Così Seyed Mohammad Hosseini
sottosegretario al Ministero dell?Istruzione Iraniano ha esordito incontrando
il prof. Stefano Grego, responsabile dell?Ufficio Affari Internazionali
dell?Università della Tuscia e il prof.
Per il Nevegal i privati nella
Nis ( da "Corriere delle Alpi" del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Una società mista
pubblico-privato in cui far entrare, appunto, soci privati per promuovere sulla
montagna un nuovo sviluppo e nuova ricettività». Facile controbattere che una
buona stagione invernale non fa "primavera" e che quindi, visto l'andamento
nivologico complessivo, più di un dubbio c'è sul rilancio pubblico-privato.
Nuova formula di gestione per
il palaghiaccio di Alleghe ( da "Corriere delle Alpi" del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ma quali sono le idee
dei nuovi amministratori pubblici alleghesi? «Penso per esempio ad una società
mista pubblico-privata», dice il sindaco, «ma da qui alla fine dell'anno avremo
modo di pensarci e di programmare il futuro». Se soluzioni definitive ancora
non ci sono, risultano però chiari gli obiettivi che l'amministrazione comunale
vuole perseguire.
il poli taglia i compensi ai
professori penalizzati i precari e i docenti esterni - ottavia giustetti (
da "Repubblica, La"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Poli taglia i compensi
ai professori penalizzati i precari e i docenti esterni OTTAVIA GIUSTETTI
Calano i compensi per la didattica anche al Politecnico dopo i pesanti tagli
del Ministero ai fondi di funzionamento ordinario: meno 25 per cento su tutte
le ore aggiuntive di insegnamento, i corsi che i docenti interni tengono in
più, rispetto a quelli cui sono obbligati per contratto,
"non firmo atti poco
trasparenti" l'accusa del direttore dimissionario - antonella romano (
da "Repubblica, La"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti e tesisti. E da
un mese sulla scrivania del direttore giacevano montagne di mandati di
pagamento fermi per varie spese, da quelle fatte nelle librerie a quelle per le
fotocopisterie, dalle consulenze all´uscita dal consorzio Ciber, che ha
decretato la fine degli abbonamenti alle più note riviste scientifiche.
esborsi record per le
consulenze in un anno 5,5 milioni di euro (
da "Repubblica, La"
del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: l´università che vanta
corsi di informatica oltre che uno stuolo di studenti e docenti di ingegneria,
ha affidato incarichi da 6 mila euro e poi di 8 mila euro sempre alla stessa
persona. Sono stati dati contratti esterni a esperti nel settore demoscopico da
12 mila euro l´anno con un intero dipartimento di statistici.
parentopoli e assunzioni ecco i
buchi neri dell'ateneo - antonio fraschilla (
da "Repubblica, La"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: classifica del Censis
sulle migliori università italiane. Una dispersione di fondi che ha bruciato
negli ultimi cinque anni tutti i 177 milioni del fondo di riserva, tra
consulenze, contenziosi, promozioni interne, assunzioni di parenti di docenti e
amministrativi, con un buco di bilancio 2008 che si aggira intorno ai 50
milioni di euro e che adesso è quasi impossibile pareggiare:
"paghiamo la mancanza di
attività internazionali" - claudia brunetto (
da "Repubblica, La"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La risorsa vera
dell´università sono i docenti e gli studenti». Quali erano, invece, i punti di
forza dell´Università di Palermo quando lei ha iniziato? «Subito dopo la guerra
il sistema universitario godeva di un´unità nazionale. Già negli anni Settanta
però si è verificata una scissione tra il Nord e il Sud.
siena, ateneo pronto a vendere
i gioielli - gaia rau ( da "Repubblica, La" del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: per i docenti giunti al
massimo dell´anzianità contributiva. E quella di mobilità «volontaria» per un
numero ancora da stimare di dipendenti tecnico amministrativi. E´ la lunga
lista di sacrifici che l´università di Siena si impegna a compiere, e che è
contenuta nel nuovo piano di risanamento approvato dal cda di ateneo lo scorso
13 luglio per soddisfare le richieste di banca Mps,
Dalla Pontiac alla Rocca Summer
Jamboree veste anni '50 ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: frutto della ricerca
del collezionista Angelo Di Liberto, direttore artistico del Festival e grafico
di professione. «Ogni anno vado alla ricerca di pubblicità d'epoca, essendo un
collezionista spiega Di Liberto e qualche mese fa sono incappato in questo
bellissimo volto femminile usato per pubblicizzare una vettura di una nota
marca americana»
Professoressa di Matematica
annega ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: Stimata docente presso
la facoltà di Matematica dell'Università di Bologna, attualmente coordinava il
corso di Algebra lineare e Geometria' per gli studenti di Astronomia e il corso
di Critica dei Principii'. Laureata in Matematica presso l'Università di Roma
nel 1966 con 110/110 e lode, nel corso della sua brillante carriera,
All'Università Bocconi un
convegno a settembre ( da "Unita, L'" del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: iniziativa si svolgerà
alla fine del prossimo mese di settebre presso l'Università Bocconi, con
l'intervento di Mario Sarcinelli, a lungo stretto collaboratore di Baffi, e di
altri docenti e studiosi. Si tratta di un appuntamento significativo nell'Università
di Baffi che ha sempre avuto una particolare sensibilità e attenzione verso la
ricerca e lo studio.
Servono 30 miliardi per la
sicurezza ( da "Sole 24 Ore, Il" del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: previa verifica di
convenienza economica, progetti di partenariato pubblico-privato (project
financing-leasing-società miste ecc.)». Al massimo, per alleggerire il peso
economico immediato il Welfare ricorda che già oggi si potrebbero utilizzare
1,5 miliardi dei fondi ancora da spendere, finalizzandoli alla sicurezza delle
strutture.
nuovo liceo per piccoli geni: è
l'internazionale ( da "Tirreno, Il" del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: ex provveditore agli
studi di Pisa e oggi docente di storia e filosofia nella scuola. «La creazione
di un nuovo indirizzo - spiega Gori - in tempi di autonomia è abbastanza
veloce, più che in una scuola pubblica dove è necessario il placet di
Provincia, Regione e Stato per la creazione degli organici.
Ospedali&Terremoti: servono
30 miliardi per la sicurezza ( da "Sole 24 Ore, Il (Sanità)" del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: previa verifica di
convenienza economica, progetti di partenariato pubblico-privato (project
financing-leasing-società miste ecc.)». Al massimo, per alleggerire il peso
economico immediato il Welfare ricorda che già oggi si potrebbero utilizzare
1,5 miliardi dei fondi ancora da spendere, finalizzandoli alla sicurezza delle
strutture.
Scimpanzé africani a rischio
AIDS ( da "Scienze.it, Le" del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: ha commentato Beatrice
Hahn, docente di medicina presso la Università dell'Alabama a Birmingham, che
ha guidato la ricerca. "In realtà è vero anche che gli scimpanzé sono
geneticamente molto simili a gli esseri umani e che la possibilità di andare
incontro ha una patologia simile all'Aids è in un certo senso plausibile.
AIFA: il direttore generale
Guido Rasi istituisce il Tavolo per "terapie oculari" (
da "SaluteEuropa.it"
del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: Docente Dipartimento
Neuroscienze e Tecnologie Biomediche Facoltà di Medicina, Università di Milano
Bicocca. Il Prof. Antonio ROMANO, Direttore della Clinica oculistica della
Facoltà di Medicina della Seconda Università di Napoli. Il Dott. Pasquale
TROIANO, Dirigente Medico presso la Clinica Oculistica della Fondazione
Ospedale Maggiore Policlinico,
Città: Piano mobilità, oggi
nuovo vertice a Palazzo Mosti ( da "Sannio Online, Il" del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: Stamattina alle 11 i
due documenti saranno illustrati nei loro dettagli dai docenti dell?Università
del Sannio che ne hanno curato l?elaborazione... Nuovo appuntamento a Palazzo
Mosti con il piano traffico e parcheggio. Stamattina alle 11 i due documenti saranno
illustrati nei loro dettagli dai docenti dell?Università del Sannio che ne
hanno curato l?
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti dei centri
linguistici provenienti dalle università di Trieste, Torino, Venezia, Firenze,
Bologna, Siena, Roma, Perugia, Napoli, Cosenza, Bari, Sassari, Calabria,
Marche, Palermo, Catania e Messina. Nelle 7 sessioni previste dall'intenso
programma, di cui 3 plenarie e quattro parallele, sono state affrontate varie
tematiche relative alla didattica plurilingue e alle politiche
Manzonioltre la
criticad'accademia ( da "Sicilia, La" del 23-07-2009)
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Cultura
Abstract: docente di Storia
contemporanea all'università di Catania), autore di una schiera di saggi in
materia storica oltre che opinionista militante. Il suo metodo non è quello di
imbalsamare la narrazione del passato, ma di scandagliarne le profondità e
riconoscerne gli agganci con il nostro proprio modo di considerare le persone e
le cose.
Menardi (PdL): "Un futuro
per il tunnel del Mercantour" (
da "Targatocn.it"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attivando un progetto
di finanza pubblico-privata che metta insieme Regione, Provincia, Comuni,
istituti di credito locali e mondo economico. A tale riguardo, una realtà come
la Sitraci, con i dovuti aggiornamenti, può rappresentare un punto di
ri-partenza fondamentale?. Sulle modalità del progetto, il sen.
Confcooperative Modena regala
l'impianto fotovoltaico a 12 imprese aderenti (
da "Sestopotere.com"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Power, infine,
trasferirà questo modello in Senio Energia, la società mista pubblico-privata
che ha sede a Casola Valsenio (Ravenna) che opera al servizio di alcuni enti
locali e alla quale Power – conclude Golinelli - partecipa come socio privato
di riferimento».
Nasce la Fondazione
"Centro europeo di Nanomedicina" promossa da Formigoni (
da "Sestopotere.com"
del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: importanza
dell'integrazione tra ricerca privata, svolta in azienda, e ricerca accademica,
realizzata negli atenei e nei centri pubblici. L'assessore Buscemi, commentando
la nascita della Fondazione, ha infine ricordato che la Lombardia può vantare "molti
primati" nel campo della ricerca, cui ora se ne aggiunge uno ulteriore.
Università: workshop Scienze
della Comunicazione ( da "Sardegna oggi" del 23-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: obiettivo è quello di
far conoscere i docenti, gli insegnamenti, le esperienze di chi già ci studia e
tutto quello che può interessare un giovane neo diplomato ma anche chi lavora o
i semplici curiosi. Un corso on-line che fornisce gli studenti di video
lezioni, appunti, dispense, tutor a disposizione su chat, forum e via email, è
certamente innovativo soprattutto per la realtà sarda.
ISTITUTO S.MICHELE (
da "Trentino"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: accompagnato dai
docenti Johann Seckler e Fulvio Mattivi. Dal 1996 ad oggi sono 180 gli studenti
che hanno conseguito il diploma grazie a questa collaborazione. IMPRESE Sono 41
le società senza collegio sindacale Quasi 9 mila imprese italiane pur essendo
tenute per legge alla nomina del collegio sindacale ne risultano prive.
Vetrine spaccate e atti
vandalici Soave: "Presto altre telecamere" (
da "Stampa, La"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il tribunale di Saluzzo
e i cittadini, con i quali potremmo ipotizzare azioni pubblico-private». Parole
che non solo significano la possibilità di finanziamenti privati e comunali per
l'acquisto di nuova strumentazione di sorveglianza, ma aprono le porte alla
figura del vigile di quartiere o, addirittura, alle cosiddette «ronde».
Ma ai genitori va bene così
L'articolo di Luca Ricolfi La scuola ha smesso... (
da "Stampa, La"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tagliano i fondi alle
scuole, diminuiscono il numero di docenti, di bidelli, accorpano più scuole con
un dirigente che deve essere un amministratore e procacciatore di soldi e non
ha tempo per occuparsi della didattica, dei docenti dei ragazzi, aumentano il numero
degli alunni per classe (stranieri, handicap, ripetenti);
Fondazione Cassamarca, la scure
sui teatri ( da "Tribuna di Treviso, La" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il Bo ha sondato il
presidente di Fondazione Cassamarca, nel contenzioso fra Università e Ca'
Spineda per il pagamento degli stipendi dei docenti. Stando ai bene informati,
chiedeva un gesto di apertura, come un acconto sulla somma milionaria arretrata
che il Bo reclama...niente da fare De Poli sarebbe stato irremovibile.
La facoltà di Scienze
Economiche e Aziendali presente i nuovi corsi di laurea (
da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La presentazione è
rivolta anche agli studenti appena diplomati, e a quanti, studenti e docenti,
siano interessati a conoscere l?offerta e l?organizzazione della Facoltà.
>> Interverrà il preside della Facoltà, il prof. Massimo Squillante.
BUR.IT 24.07.09
Donne, politica e istituzioni.
Iscrizioni prorogate al 20 agosto (
da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: iniziativa è Laura
Leonardi, docente di Sociologia presso la facoltà fiorentina di Scienze
politiche: le lezioni, in programma tra settembre e novembre, distribuite su 24
incontri fissati il venerdì pomeriggio e il sabato mattina, affronteranno i
temi al punto di vista storico e politico, giuridico e sociale;
The 14th International
Conference on X-ray Absorption Fine Structure (
da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente Unicam del
Dipartimento di Fisica e promotore dell?iniziativa – testimoniamo
l?attrattività di Camerino come sede universitaria e il prestigio
internazionale del gruppo organizzatore del convegno, la cui attività di
ricerca, svolta con prestigiose collaborazioni in istituzioni di eccellenza
europee e statunitensi,
Stage in Cassazione per gli
specializzandi LUM ( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sarà costituita una commissione
di docenti della LUM integrata da un consigliere della Corte di Cassazione.
Durante lo stage presso la Corte Suprema, gli specializzandi ammessi
coadiuveranno i magistrati relatori, quelli addetti all?esame preliminare dei
ricorsi ed al Massimario, nelle ricerche di legislazione, dottrinali e
giurisprudenziali,
Server facoltà di Economia
Marco Biagi ( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 18/docenti/
monitorestaereo.asp ; la biblioteca di Economia http://biblioeco.unimo.it/home
/home.aspx. Per accedere, comunque, alle lauree triennali ed al test di
ingresso si può consultare il bando sul sito www.unimore.it >
immatricolazioni ed iscrizioni a.
Università digitale Brunetta e
di Orio firmano un'intesa ( da "Tempo, Il" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: intesa per il progetto
«Università digitale». L'accordo rientra nelle iniziative messe a punto per
fare in modo che entro il 2012 tutte le università italiane dispongano di
servizi avanzati per studenti, docenti e personale amministrativo, a partire da
una completa copertura Wi-Fi e disponibilità di servizio Voip in tutte le sedi.
Scienze della comunicazione:
corso on line ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ormai impiega circa
cinquanta persone tra docenti e tutor e coinvolge più di trecento iscritti, ma
ancora sfugge all'attenzione dei più, perché si svolge quasi interamente non
tra i banchi del Magistero ma on line, sul sito internet www.com.unica.it. IL
CONVEGNO Proprio per questo, cioè per far uscire la laurea in comunicazione da
un certo anonimato,
università, i docenti tra dubbi
e paure - antonella romano ( da "Repubblica, La" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Palermo Università, i
docenti tra dubbi e paure I prof si interrogano sull´addio del direttore. E c´è
chi invoca un commissario ANTONELLA ROMANO UN´ISTITUZIONE che mette in fuga i
manager esterni, che si siedono su una poltrona che ormai scotta. Da quando non
è stato più confermato l´ex direttore amministrativo Mario Giannone,
pisa, in 204 insegneranno
gratis ( da "Repubblica, La" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pagina XIII - Firenze
Le parole Ieri una trentina di docenti a contratto hanno protestato davanti a
Lettere Pisa, in 204 insegneranno gratis "Sono contratti della vergogna ma
li accettiamo per non perdere contatti" L´UNIVERSITà di Pisa arruola i
volontari della cattedra, quelli che insegneranno gratis.
piazzetta cuccia provincia di
arcore lo dice il codice ( da "Repubblica, La" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La fusione tra la
filiale del gruppo privato e quella della Caisse des Dépots, voluta fortemente
dall´Eliseo, darà vita a un gruppo paritario pubblico/privato: avrà un
fatturato di 8,3 miliardi di euro e 130 mila dipendenti. Gli azionisti
minoritari della Transdev saranno liquidati: la Ratp, l´azienda del metrò
parigino, riceverà degli assets per il suo 25,
così tra dieci anni diventerà
artificiale - luigi bignami ( da "Repubblica, La" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: ha annunciato alla
TedConference2009, che si sta tenendo in questi giorni all´Università di
Oxford, in Gran Bretagna, che entro dieci anni si potrà costruire un cervello
del tutto simile a quello dell´uomo. «Alla TedConference del 2019 - ha detto il
ricercatore - manderemo un ologramma dei nostri cervelli per parlare tra noi».
Bravo, indiano, prof alla
Bocconi Il
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: Nel corso dei quali la
Bocconi non è stata con le mani in mano: «Grazie al decreto legge uscito a
gennaio 2008, docenti e ricercatori stranieri ora possono ottenere un permesso
che copra tutta la durata del contratto. Ma l'ente che li assume deve
iscriversi a un albo istituzionale, per poi avviare la procedura. Ebbene,
l'albo è comparso sul sito del Ministero dopo 9 mesi.
Microtelecamere e minirobot
Arriva la nanomedicina ( da "Corriere della Sera" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: E' questo l'obiettivo
del Centro europeo di nanomedicina, nato grazie all'impulso della Regione che
ha già investito 4 milioni. E che ha trovato la collaborazione di nove centri
di ricerca pubblici e privati tra cui l'Istituto europeo di oncologia, guidato
dal professor Umberto Veronesi ( nella foto ). A P
ateneo, diciamo basta a docenti
sottopagati e privi di tutele ( da "Tirreno, Il" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: diciamo basta a docenti
sottopagati e privi di tutele di Cristina Passetti L'università italiana
esprime nella docenza in appalto una delle sue anomalie più eclatanti. Dal
1998, anno in cui la legge Berlinguer istituì i contratti di diritto privato
con "studiosi od esperti di comprovata qualificazione professionale",
"Tra un decennio il
cervello artificiale" ( da "Repubblica.it" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: ha annunciato alla
TedConference2009, che si sta tenendo in questi giorni all'Università di
Oxford, in Gran Bretagna, che entro dieci anni si potrà costruire un cervello
del tutto simile a quello dell'uomo. "Alla TedConference del 2019 - ha
detto il ricercatore - manderemo un ologramma dei nostri cervelli per parlare
tra noi".
Giovani, università e futuro (
da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: indispensabile che si
formino tecnici che sappiano fare da trait d'union tra mondo della ricerca
pubblica e imprese. Finora queste due entità sono vissute in splendido
isolamento: i professori, i ricercatori, i dottorandi nelle aule e nei
laboratori, i proprietari i manager, i lavoratori nelle aziende. A volte era
troppo costoso o difficile instaurare dei legami tra questi due mondi.
Il gip:
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Farmacologia
alla facoltà di Medicina e direttore del Dipartimento stesso, indagato di
falsità materiale e ideologica, tentato abuso d'ufficio in concorso e tentata
concussione per un presunto concorso pilotato. Il «no» alla richiesta del pubblico
ministero che lo aveva iscritto nel registro degli indagati dopo la denuncia
presentata da due dei candidati al concorso finito
Fiorenzuola (Pc): medicina di
gruppo, cartelle cliniche informatizzate al letto del paziente (
da "Sestopotere.com"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: due medici della
medicina di gruppo hanno conseguito il diploma di Alta Formazione in e-Health
(tecniche di comunicazione e informatica per la sanità) all?Università degli
Studi di Bologna. Infine, il dottor Mauro Bonomini, coordinatore di Rose
Selvatiche, insegna come docente in questo stesso corso.
Un neurone del nostro cervello
per ogni grande star del cinema ( da "Tempo, Il" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: grandi divi sono
«assunti» con il «posto fisso» nel nostro cervello. Il gruppo di studiosi
coordinati da Quian Quiroga è dell'Università britannica di Leicester, i
risultati della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology.
Alla scoperta hanno collaborato un gruppo di esperti dell'Ateneo di Los
Angeles.
Università, più fondi alle
migliori ( da "RomagnaOggi.it" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: numero di docenti adeguato
in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati dal
Programma Nazionale di Ricerca. Seguono Bologna con 5 milioni e Padova con 4.
Molti gli atenei del Centro-Sud promossi: Roma "Tor Vergata",
l'Università di Chieti e Pescara, l'Università della Calabria, l'Università
Politecnica delle Marche,
Trento è l'università più
virtuosa, bene i Politecnici di Torino e Milano (
da "Stampaweb, La"
del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: buone valutazioni degli
studenti, processi formativi positivi (numero di docenti adeguato in rapporto
al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati dal Programma
Nazionale di Ricerca. Molte le Università del Centro-Sud promosse: Roma ?Tor
Vergatà, l?Università di Chieti e Pescara, l?Università della Calabria, l?
Seminari di editoria Ars in
Fabula, Mace ( da "superEva notizie" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Macerata,
è stata una delle principali esperte italiane di illustrazione per l'infanzia e
di storia dell'arte: la prof.ssa Paola Pallottino, già docente di storia
dell'arte contemporanea all'Università di Macerata. Nella seconda settimana il
viaggio nell'illustrazione e nell'editoria per l'infanzia è continuato con
Walter Fochesato,
La base San Marco e il primato
spaziale italiano ( da "Rinascita Online" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dopo la guerra, è
docente alla facoltà di ingegneria dell?Università di Roma, per primo in Italia
esegue esperimenti di propulsione spaziale. La prima volta arrivò la Polizia di
Stato: si temeva, data l?esplosione, un attentato dinamitardo. Era solo stata
il suo primo esperimento, fallito.
Morgantina, ora è un libroil 50
anniversario degli scavi ( da "Sicilia, La" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: come docente ed è stato
ottenuto grazie alla Facoltà di Lettere dell'Università di Catania".
"Sono soddisfatta - ha concluso Ina Copia (attualmente assessore comunale
alla Cultura con l'amministrazione Gangi) - di avere avuto la possibilità di consegnare
alla stampa gli atti di quell'importante convegno che vogliono manifestare la
riconoscenza,
Emergenza idrica in
cittàModica. ( da "Sicilia, La" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Il suo è uno dei tipici
"cervelli in fuga". Ma chissà che un giorno Rossana Occhipinti da
Scicli, giovanissimo talento della ricerca mondiale non decida di tornare nella
propria terra per investire su un modello sul quale tutta la comunità
scientifica ha già messo gli occhi.
Una summer school in Diritto
costituzionale ( da "Sicilia, La" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e dei docenti Wladyslaw
Czaplinski (Accademia delle Scienze di Polonia) e Pasquale Policastro
(Università di Szczecin). La summer school, che proseguirà fino a mercoledì 29
luglio, intende proporre un'importante occasione di confronto, a livello
accademico, sulle problematiche del diritto costituzionale e comparato di
maggiore attualità negli ordinamenti italiano e russo,
"Pacchetto
Università": soldi in più solo a Università migliori, Anvur, taglio corsi
inutili ( da "Sestopotere.com" del 24-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: processi formativi
positivi (numero di docenti adeguato in rapporto al numero degli studenti),
presenza di molti progetti assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Hanno
ottenuto meno finanziamenti invece 27 Università che non hanno gli standard
qualitativi previsti. Molte le Università del Centro-Sud promosse: Roma “
Corsi per 250 universitari (
da "Corriere delle Alpi"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: anno Belluno ospita i
corsi universitari estivi dell'università di Padova: sono circa 250 gli
studenti che quest'estate sono impegnati nelle lezioni tenute dai docenti sul
territorio della provincia. I corsi, organizzati dalla Fondazione Angelini e
dal Comune nel quadro delle iniziative della Fondazione per l'università e
l'alta cultura della provincia di Belluno,
L'alta formazione entra in
Seminario con una convenzione ( da "Corriere delle Alpi" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: I docenti sono
diciannove, di cui sette laici: molti professori arrivano dalla Pontificia
università Gregoriana. Per tre di loro, proprio grazie al finanziamento della
Fondazione, sarà avviata la qualificazione di docente stabile. Sullo sfondo il
chiostro.
In testa c'è Trento, ultima
Macerata ( da "Corriere delle Alpi" del 25-07-2009)
+ 1 altra fonte
Argomenti:
Cultura
Abstract: numero di docenti
adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati
dal Programma Nazionale di Ricerca. Molte le Università del Centro-Sud
promosse: Roma «Tor Vergata», l'Università di Chieti e Pescara, l'Università
della Calabria, l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo della Tuscia,
In testa c'è Trento, ultima
Macerata ( da "Tribuna di Treviso, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: numero di docenti
adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti
assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Molte le Università del
Centro-Sud promosse: Roma «Tor Vergata», l'Università di Chieti e Pescara,
l'Università della Calabria, l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo
della Tuscia,
Pd, scoppia il caso Marino:
Argomenti:
Cultura
Abstract: ateneo accetta le
dimissioni del parlamentare genovese, allora docente presso la Scuola di
Medicina di Pittsburgh, imponendogli anche la restituzione di tutti i benefit,
nonché la rinuncia a ogni buonuscita. Marino dovette lasciare anche la
direzione dell'Ismett, istituto di Palermo specializzato in trapianti,
collegato all'università americana.
struttura giovane e dinamica
premiata per i bilanci sani ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 800 iscritti e 300
docenti riceverà un milione di euro in più. A giocare in favore di questa
università, sicuramente le piccole dimensioni, che rendono più facile
l´equilibrio tra alta qualità della didattica e bilanci sani. Un vantaggio
rispetto agli atenei più grandi.
la riorganizzazione interna ha
migliorato la didattica ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 52% che corrisponde a
un aumento del Fondo di finanziamento ordinario di ben 4,8 milioni di euro. Fra
le caratteristiche che hanno consentito questo risultato per l´ateneo che conta
35.500 iscritti e 1.690 docenti, l´organizzazione della didattica su cui hanno
puntato negli ultimi anni e una struttura interna migliorata.
nuovi finanziamenti grazie ad
accordi ue e convenzioni locali ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con un aumento dei
finanziamenti del 10,69% è l´Università degli studi di Trento. 15.500 studenti,
550 docenti, l´ateneo trentino vede ricompensato il suo forte impulso per i
progetti europei, particolarmente importanti nelle valutazioni ministeriali, e
le tante convenzione con la provincia autonoma.
il quadro di un'italia spezzata
in due ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il 20% dal numero di
ricercatori e docenti che hanno partecipato a progetti di ricerca valutati
positivamente; e il 30% dalla capacità di intercettare fondi Ue. Il 20% del
voto sulla qualità della didattica viene invece, rispettivamente, dalla
capacità di trovare lavoro dei laureati entro tre anni;
tagli dolorosi per la
cenerentola della classifica ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Con i suoi 12.100
iscritti e i 290 docenti, l´Università è stata penalizzata per una didattica e
una ricerca poco virtuose, ma per le ragioni precise di questo risultato sarà
necessario aspettare i dati relativi alla classifica previsti per lunedì.
"il nostro successo?
contatti in europa e bravi docenti" - salvo intravaia (
da "Repubblica, La"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: rettore dell´università
di Trento, che secondo il ministero dell´Università è la più virtuosa d´Italia.
Come avete raggiunto questo traguardo? «Non si improvvisa, ci vogliono bravi
docenti e personale tecnico e amministrativo all´altezza. E occorre puntare
sulla qualità che occorre mettere al centro della propria azione.
la stangata sui conti rischia
di aggravare problemi atavici ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 5 milioni di euro,
seconda per tagli in termini assoluti solo alla Sapienza. Per questa università
problemi simili a quelli dell´altro ateneo siciliano a cui si aggiungono
problemi atavici per quanto riguarda la gestione dei bilanci. Per i 63.100
studenti e i 2.090 docenti si prospetto un anno fatto di tagli.
dieci anni di vita ma la
ricerca non va a bersaglio ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: bilancio sarebbe potuto
essere peggiore senza il limite massimo fissato in questa misura, l´Università
degli Studi di Foggia. Con 10.700 studenti e 340 docenti, per lei i milioni di
euro in meno saranno 1,1. A giocare contro l´ateneo pugliese, la sua giovane
età. Nato appena dieci anni fa, nel 1999, è stato penalizzato da valutazioni
che in alcuni casi si basano su dati del 2000.
Quando Ciampi si indignò per
lui ( da "Tempo, Il" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Peggio: di mettere in
fuga i cervelli migliori. Il caso di Ignazio Marino insomma non passò
inosservato sette anni fa. Esplose forte e chiaro soprattutto sui media anche
perché fu lo stesso chirurgo a «politicizzarlo» dal primo giorno. Nessun cenno
a rimborsi gonfiati, alle contestazioni che provenivano dagli Stati Uniti.
sapienza e roma tre, tagli ai
fondi - chiara righetti ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dal numero di docenti
coinvolti nei progetti alla capacità di attrarre fondi europei); per un terzo
in base alla didattica (dal numero di studenti in regola con gli esami ai dati
sul lavoro dopo la laurea). Risultato? Successo dei campus minori; finanziamenti
tagliati invece ai due atenei più grandi e prestigiosi della capitale.
volterrana alla casa bianca (
da "Tirreno, Il"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Dal 2002 vive e lavora
in California dove studia gli effetti dell'abuso di droghe sul cervello
Volterrana alla Casa Bianca La ricercatrice Marisa Roberto premiata dal
presidente Obama VOLTERRA. Marisa Roberto è un "cervello in fuga". Ha
lasciato non solo Volterra ma anche l'Italia e da qualche anno è una ricercatrice
in California, presso lo Scripps Research Institute.
qualità e conti, l'università
trova un tesoretto - nadia campini (
da "Repubblica, La"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università di Genova ammonta
a 3016 dipendenti, di questi i docenti sono 1634 di cui 515 ordinari e 489
associati, i ricercatori 593, ai quali si affiancano 5 dirigenti, e 1377
tecnici amministrativi, di questi 85 sono addetti alle biblioteche, 706
all´area amministrativa, 83 all´area servizi, 436 all´area tecnico-scientifica
ed elaborazione dati,
attenti agli atenei con troppi
esami - vittorio coletti ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: riforma Berlinguer e
del corporativismo dei docenti. Ma attenzione! I professori universitari sono
abili nei trucchetti e in molti casi la riduzione del numero degli esami sarà
solo apparente, perché un insegnamento può essere suddiviso in moduli tenuti da
più docenti, che, magari, se li contendono in una patetica e formale gara tra
poveri frustrati alla caccia di 20 ore di cattedra.
prof contestato va in pensione
ma in cattedra resta la moglie - giuliano foschini (
da "Repubblica, La"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è che mentre altri
docenti hanno rivisto il loro metodo che secondo noi era troppo vessatorio nei
confronti degli studenti, per l´esame di Fisiologia questo non è successo».
Anzi, è accaduto altro. Il professor Gallucci è praticamente in pensione e di
fatto ha smesso di interrogare: davanti a lui si presentano soltanto gli
studenti che hanno seguito le sue lezioni,
in testa c'è trento, ultima
macerata ( da "Tirreno, Il" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: numero di docenti
adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti
assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Molte le Università del
Centro-Sud promosse: Roma «Tor Vergata», l'Università di Chieti e Pescara,
l'Università della Calabria, l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo
della Tuscia,
"ma il suo primato non è
contestabile" - roma ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della
scienza all´Università di Milano ed editoralista del mensile Le Scienze, il
primato di Galileo Galilei nel contributo alla moderna astronomia non è in
discussione. Come stanno le cose? «E´ vero che Harriot guarda la luna e la
disegna nell´estate del 1609, mentre Galileo lo farà qualche mese dopo.
pagelle da rivedere - (segue
dalla prima pagina) ( da "Repubblica, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del numero dei
ricercatori e dei docenti che hanno partecipato a progetti di ricerca italiani
valutati positivamente e della capacità delle università di intercettare
finanziamenti europei per la ricerca. Nel secondo caso, la qualità della
didattica è stata valutata in base "alla percentuale dei laureati che
trovano lavoro a tre anni dal conseguimento della laurea,
Fondi in base al merito Il
ministro merita fiducia ( da "Riformista, Il" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: dei docenti e dei
ricercatori, dalla promozione del senso di un'identità condivisa. Questi
fattori, è sempre l'esperienza internazionale a mostrarlo, sono cruciali in
particolare quando, come probabilmente deve accadere anche da noi, le
università devono reperire una parte dei fondi di cui hanno bisogno attraverso
le rette pagate dagli studenti e le donazioni dei privati.
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lo ripeto: l'importante
è avere iniziato una riforma dell'Università, poi potremo apportare tutti i
miglioramenti possibili. Importantissimo è attrarre docenti e ricercatori
europei. Il centrodestra esulta sostenendo che in questo modo saranno
finalmente abbattuti gli ormai noti baronati universitari.
Scoperto un villaggio antico (
da "Resto del Carlino, Il (Forlì)"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: equipe di docenti e
studenti dell'università e il loro entusiasmo che ha permesso questa nuova
importante scoperta, poi Sandro De Maria del dipartimento di archeologia ha
ricordato in premessa gli undici anni di collaborazione feconda e virtuosa tra
università, Comune e Soprintendenza archeologica, quindi ha riassunto le varie
fasi di scavo effettuate nell'
Appellata la sentenza
favorevole alle coop Il processo si trascinerà per altri anni (
da "Resto del Carlino, Il (Fermo)"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nella convenzione
pubblico-privata stipulata nell'87. Ma il tribunale ha respinto le motivazioni
del Comune e l'ha condannato a risarcire le spese. La vicenda coinvolge una
decina di cooperative e almeno duemila residenti e riguarda le opere di
urbanizzazione realizzate sulla base di una convenzione e che, in seguito, i
tecnici comunali segnalarono difformi rispetto al progetto.
Nasce l'agenzia di valutazione
degli atenei che si occuperà presto di Urbino (
da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: IN CORSO IL CAMBIO DI
«STATUS» DA PRIVATA A PUBBLICA IL GOVERNO ha dato il via libera alla nuova
Agenzia (Anvur) che valuterà la qualità degli atenei e della ricerca. L'Anvur
deciderà su fondi da distribuire agli atenei migliori e dovrà valutare il bilancio
dell'Ateneo di Urbino, sulla base di quanto stabilito dal decreto di
statalizzazione.
Atenei, più soldi ai migliori E
tagli alle cattedre inutili ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: presenza di corsi
affidati a propri docenti di ruolo, la regolarità degli esami. I verdetti di
qualità spetteranno alla nuova Agenzia di valutazione Anvur, che unifica e
sostituisce Cnvsu e Civr, i due comitati preesistenti. L'Anvur esaminerà anche
elementi come strutture, finanziamenti esterni, lo scambio di ricercatori, la
qualità della ricerca e ogni anno redigerà un rapporto.
Più soldi ai virtuosi (
da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per esempio le
pubblicazioni dei docenti. E' stato preso in considerazione l'anno 2003, perchè
da allora non era più stata fatta una valutazione della ricerca. Se si fosse
tenuto conto degli ultimi due anni i risultati sarebbero stati ben più
positivi. Nel 2003, però, l'ateneo ha operato bene, quindi, abbiamo ricevuto
finanziamenti in più,
Epidemia a nord-est Quei
genitori e figli uniti con i farmaci Un'inchiesta della Finanza rivela un giro
di sostanze dopanti utilizzate dai minorenni con il consenso delle loro fami (
da "Unita, L'"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a cui docenti e
operatori della facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Verona hanno per
altro fatto l'abitudine, monitorando periodicamente quello stesso territorio
del Nordest fotografato in modo impietoso dall'inchiesta "Via col
Doping", tramite la quale la Guardia di Finanza di Padova è giunta nei
giorni scorsi a provvedimenti-
Senza docenti corsi da chiudere (
da "Sole 24 Ore, Il"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ogni struttura avrà a
propria disposizione un pacchetto di ore di insegnamento in base al numero dei
docenti di ruolo che potrà mettere in campo. All'interno di questo tetto, le
università potranno organizzare gli insegnamenti in modo autonomo, ma la presenza
di docenti a contratto o assegnisti e dottorandi non potrà contribuire a
moltiplicare l'offerta formativa.
Si sbloccano i concorsi
congelati dalla riforma ( da "Sole 24 Ore, Il" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: chiudendo i cancelli
delle commissioni ai docenti inattivi, cioè quelli che non possono vantare
pubblicazioni scientifiche nell'ultimo triennio. L'anagrafe dei docenti,
chiamata a registrare l'attività dei professori, non è però ancora partita. L'ultimo
tassello approvato ieri è la nuova griglia di valutazione delle pubblicazioni
di chi partecipa ai nuovi concorsi per i ricercatori.
Marino e caso Ismett Nulla da
nascondere ( da "Manifesto, Il" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: E invece adesso
ricevevo pressioni dagli ambienti dell'università e della politica. Il mio
metodo di lavoro non piaceva più. A quel punto volevo tornare a vivere e
lavorare in un modo sereno». Al suo abbandono, in Italia si parlò di 'fuga di
cervelli, di pressioni politiche, di aria irrespirabile.
Mussi: Piccoli espedienti utili
per coprire i tagli ( da "Manifesto, Il" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: In una trasmissione
televisiva venni quasi insultato da Renato Brunetta, modesto docente
universitario come risulta dai ranking delle agenzie di valutazione mondiali.
Ma l'Anvur fu pensato dal nostro governo, guardando ad altre esperienze molto
consolidate in Europa, come un organismo estremamente importante perché terzo,
imparziale.
Più virtuosi che sapienti (
da "Manifesto, Il"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del numero dei
ricercatori e dei docenti che hanno partecipato a progetti di ricerca italiani
valutati positivamente e della capacità delle università di intercettare
finanziamenti europei per la ricerca. La qualità della didattica è stata
valutata invece dal Cnvsu in base «alla percentuale dei laureati che trovano
lavoro a tre anni dal conseguimento della laurea,
La classifica degli atenei I
primi sei sono al Nord ( da "Corriere della Sera" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università statali non
poteva non provocare polemiche. Per quanto riguarda la qualità della didattica
si è tenuto conto dei tempi necessari ad un laureato per trovare lavoro (20%),
dell'utilizzo nei corsi di docenti di ruolo (20%), degli iscritti al secondo
anno con almeno due terzi degli esami del primo anno (40%) e della possibilità
concessa agli studenti di valutare la qualità
Pochi laureati e scarsi
investimenti Rapporto sull'Italia ultima in Europa (
da "Corriere della Sera"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Economia
aziendale a Verona e responsabile del gruppo di ricerca sull'università
dell'Ambrosetti . È giusto intervenire per definire una migliore allocazione
delle risorse, tanto più in un quadro nel quale i fondi a disposizione sono
purtroppo oggettivamente pochi, come mostrano i dati sulla spesa pubblica per
l'
Argomenti:
Cultura
Abstract: È il paesaggio italiano
per Massimo Quaini, il docente dell'Università di Genova che ha coordinato il
Rapporto annuale della Società Geografica. «Lo stato pietoso del nostro Paese
dal punto di vista paesaggistico è lo specchio fedele della selva di leggi e
provvedimenti che, invece di fare chiarezza, hanno incentivato la
cementificazione.
Festa per l'unità d'Italia
L'esecutivo in campo
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia
contemporanea all'Università di Palermo, che teme la richiesta del Comitato di
fare di Torino la «sede unica delle iniziative». «Sarebbe la spia di
un'insuperata concezione nordista del processo unitario e della stessa
italianità», che condannerebbe «ancora una volta il Sud ad una condizione
periferica e di marginalità»
Obama chiede scusa al
poliziotto bianco
Argomenti:
Cultura
Abstract: al sergente della polizia
di Cambridge James Crowley che arrestò il celebre docente nero della Università
di Harvard, Henry Louis Gates, nella sua casa, per offesa e resistenza a
pubblico ufficiale, un arresto che il presidente definì «una stupidaggine ».
Dopo avergli parlato al telefono per cinque minuti, Obama è entrato in sala
stampa alla Casa Bianca, tra la sorpresa dei media,
Vigne:
Argomenti:
Cervelli
Abstract: 5 Il presidente
regionale dei Giovani industriali Vigne: «La fuga di cervelli? Può essere una
risorsa» VENEZIA - La «fuga di cervelli», fenomeno in crescita. Specie in
Veneto, dove l'alta ricerca universitaria non manca. Ora, però, l'emigrazione
intellettuale potrebbe addirittura diventare la carta vincente per rilanciare
l'economia.
Il
Argomenti:
Cultura
Abstract: Milano deve continuare
ad investire sull'università e sui giovani. «Siamo tra le realtà che spendono
meno in personale: 1.200 docenti per 36mila studenti. Il parametro che ci
penalizza di più nelle classifiche è proprio il rapporto docentistudenti. E
questo rapporto, di un docente ogni 30 studenti (in Europa la media è di
Università, superata quota
mille iscritti ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Mi sono avvalso della
collaborazione dei docenti, degli studenti, degli assessori comunale e
provinciale alla cultura per individuare gli interventi rivolti a valorizzare
sempre più il patrimonio del Consorzio - ha detto Salvatore Cocco nella
conferenza stampa - stiamo ipotizzando l'attivazione di una summer school e di
master di perfezionamento,
rc: ritirare i bandi (
da "Tirreno, Il"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Rifondazione Comunista
ha partecipato al presidio indetto dall'assemblea dei ricercatori e docenti
precari dell'Università, mentre il consiglio di facoltà di Lettere «era
impegnato a designare in tutta fretta i bandi della vergogna» e a ribadire i 25
posti di insegnamento a titolo gratuito, andati deserti grazie alla campagna
degli stessi precari "Io gratis non lavoro".
Marino e caso Ismett
Argomenti:
Cervelli
Abstract: E invece adesso
ricevevo pressioni dagli ambienti dell'università e della politica. Il mio
metodo di lavoro non piaceva più. A quel punto volevo tornare a vivere e
lavorare in un modo sereno». Al suo abbandono, in Italia si parlò di 'fuga di
cervelli, di pressioni politiche, di aria irrespirabile.
Mussi:
Argomenti:
Cultura
Abstract: In una trasmissione
televisiva venni quasi insultato da Renato Brunetta, modesto docente
universitario come risulta dai ranking delle agenzie di valutazione mondiali.
Ma l'Anvur fu pensato dal nostro governo, guardando ad altre esperienze molto
consolidate in Europa, come un organismo estremamente importante perché terzo,
imparziale.
Cambiano i criteri: Università
bocciata. ( da "Corriere dell'Umbria" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dato dal numero di
ricercatori e di docenti presenti in progetti italiani considerati
positivamente, mentre il 50 lo si ricava valutando con parametri
internazionali. Ma per quanto concerne la didattica lascia perplessi quel 40
per cento del punteggio assegnato in base alla capacità degli studenti di
iscriversi al secondo anno dopo aver superato i due terzi degli esami del
primo.
, per la 1^ volta in Italia IX
European Mars Society Convention ( da "Sestopotere.com" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Professore di
Progettazione e Costruzione di Macchine presso il Politecnico di Torino;
Stefano Dibei, Docente del Centro Interdipartimentale Studi e Attività Spaziale
(CISAS) dell?Università di Padova; Eugenio Sorrentino, giornalista scientifico
ed aerospaziale; Richard Heidmann, presidente di Mars Society France.
Argomenti:
Cultura
Abstract: numero di docenti
adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti
assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Molte le Università del
Centro-Sud promosse: Roma «Tor Vergata», l'Università di Chieti e Pescara,
l'Università della Calabria, l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo
della Tuscia,
Punite le grandi università
dell'Isola ( da "Sicilia, La" del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ieri a Palermo, durante
l'"Health Day", docenti universitari, specialisti e ricercatori hanno
guidato il vasto pubblico presente all'hotel Villa Igiea Hilton, dentro un
percorso di consapevolezza dei comportamenti e degli stili di vita più sani per
la prevenzione delle malattie oncologiche.
Con
Argomenti:
Cultura
Abstract: il docente per l'ateneo
di Catania. Al di là dell'offerta formativa è da sottolineare il fatto che sul
piano delle infrastrutture il vertice dell'Università, guidato dal presidente
Cataldo Salerno, si sta muovendo per migliorare la situazione della logistica
ed offrire agli studenti della Kore delle residenze universitarie che siano
adeguate alle necessità degli stessi studenti.
Programmazionedell'
Argomenti:
Cultura
Abstract: A questi soggetti
pubblici si affiancano i soggetti privati per definire il partenariato pubblico
privato del Psl che si candida al superamento della prima fase. Ai soci privati
"storici" che sono Cna, Cia, Confindustria Enna, Confcommercio,
Confcooperative, Lega Cooperative, Legambiente, si aggiungono altre
organizzazioni di categoria come la Coldiretti,
Presi dopo colpo in banca (
da "Sicilia, La"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: vede coinvolte
associazioni e consorzi operanti sul territorio attraverso la procedura del
partenariato pubblico-privato. L'ente rivierasco ha stipulato un protocollo
d'intesa con le seguenti associazioni civiche: Centro Studi Aci Trezza,
l'associazione pescatori di Aci Trezza, l'associazione culturale-sportiva «Deo
Iuvante» e il Consorzio operatori turistici Riviera dei Ciclopi.
Bergamo, per la 1^ volta in
Italia IX European Mars Society Convention (
da "Sestopotere.com"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Professore di
Progettazione e Costruzione di Macchine presso il Politecnico di Torino;
Stefano Dibei, Docente del Centro Interdipartimentale Studi e Attività Spaziale
(CISAS) dell?Università di Padova; Eugenio Sorrentino, giornalista scientifico
ed aerospaziale; Richard Heidmann, presidente di Mars Society France.
Premio internazionale per
ricercatrice dell'Università di Modena Reggio (
da "Sestopotere.com"
del 25-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ssa Nicoletta Brunello,
docente in Farmacologia presso la facoltà di Farmacia dell?Ateneo modenese
reggiano, sarà svolta in collaborazione con il dott. Carmine Pariante,
Direttore del Dipartimento “Stress, Psychiatry and Immunology” nell?Istituto di
Psichiatria del King?
"Il nostro Ateneo promosso
per merito grazie ai ricercatori" (
da "Stampa, La"
del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Abbiamo docenti giovani
che, oltre a insegnare, lavorano molto sulla ricerca scientifica. E questo
criterio ha influito anche per le Università che hanno ottenuto risultati
negativi». Un trend positivo per l'Ateneo tripolare confermato anche da
un'altra graduatoria, stilata dal Comitato per la valutazione del sistema
universitario e dall'
Cantiere musicale multietnico
in Conservatorio ( da "Tribuna di Treviso, La" del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ostrava ed Helsinki
sono giunti nel Veneto una ventina di giovani musicisti che, in stretto
contatto con gli studenti ed i docenti dei conservatori di Castelfranco e
Rovigo e dell'Università di Padova, firmeranno il primo grande progetto Eramus
sul fronte musicale, il primo approvato dal ministero e che mette a soggetto
l'elaborazione di un'opera inedita e contemporanea.
Onore al merito. (
da "Tempo, Il"
del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: L'utilizzo nei corsi di
docenti di ruolo, secondo i «requisiti minimi» stabiliti nelle miniriforme
degli anni scorsi: e ci mancherebbe pure che, dopo l'infornata di professori e
ricercatori nei concorsi omnibus degli anni precedenti, si ricorresse all'apporto
oltre misura di incaricati esterni.
L'infinitamente piccoloporta il
mondo a Genova ( da "Secolo XIX, Il" del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 2009 Carmelina Ruggiero
è docente di Complementi di informatica medica presso la facoltà di Ingegneria
a Genova. Di che cosa si occupa il laboratorio che lei dirige? «Il Medinfo del
Dist si occupa di nanobiotecnologie, ingegneria cellulare e tissutale, genomica
e proteomica e di applicazioni informatiche per la medicina, la biologia e
l'ambiente»
ateneo di palermo da rinnovare
ma questi tagli sono ingiusti - roberto lagalla (
da "Repubblica, La"
del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti e ricercatori,
bravi e motivati (e non sono pochi), che operano nelle nostre università; è un
altro capitolo dell´antica e ingiusta storia di sofferenza delle genti
meridionali; è un deludente arretramento della funzione di promozione culturale
e di educazione alla legalità che gli atenei meridionali svolgono in territori
con grave disagio sociale e ad alta densità mafiosa.
una scelta non neutrale - guido
trombetti ( da "Repubblica, La" del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Guardate la produzione
scientifica dei nostri docenti. Basta usare Google Scholar. Confrontatela con i
docenti dello stesso settore di atenei "premiati" e fate le vostre
considerazioni. Ciò avviene perché in qualunque sistema di valutazione non vi
sono sentenze assolute. Ogni valutazione segue un punto di vista.
la classifica è fasulla -
massimo villone ( da "Repubblica, La" del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: qualche docente si
impegni nello studio privato assai più che nella struttura, perché l´etichetta
universitaria paga. Accade che residui di potere baronale facciano proliferare
insegnamenti e corsi di laurea del tutto inutili. Accade che microatenei di
periferia asfittici e incapaci di fornire un servizio di qualità nascano dalla
collusione tra ceto accademico e ceto politico locale,
"roma si sbaglia, abbiamo
tagliato" - laura montanari gaia rau (
da "Repubblica, La"
del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dipendeva dal fatto che
alcuni docenti distaccati presso altri enti di ricerca (Cnr per esempio)
figuravano in carico all´ateneo. Un errore corretto. Lo stesso ministero il 17
giugno aveva inviato la lettera in cui confermava Firenze sotto la soglia di legge.
Il prorettore al bilancio Leonardo Casini prende tempo: «Per adesso abbiamo una
classifica pubblicata da alcuni quotidiani,
ricerca, sviluppo e innovazione
dalla regione arrivano oltre 14 milioni (
da "Repubblica, La"
del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Oltre che dall´estero,
i progetti potranno pervenire da ricercatori con posizioni a tempo
indeterminato, e determinato, in strutture pubbliche/private «qualificate a
svolgere attività di ricerca, e/o assistenza» nel campo della sanità. Scadenza
bando: 21 settembre 2009.
per i dottorandi 204 contratti,
ma a titolo gratuito ( da "Tirreno, Il" del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: In tutto oltre 300
contratti di collaborazione coordinata e continuativa destinanti in larga parte
a docenti precari. Nelle facoltà di Lettere e Scienze sono stati chiusi il
giorno 20 i primi bandi con insegnamenti a titolo gratuito. E il consiglio di
facoltà di Lettere (che si è riunito il 23) ha già approvato la selezione
eseguita dalle varie commissioni.
OFFAGNA LA XXII edizione delle
Feste medioevali di Offagna si &... (
da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nata a Rio de Janeiro,
in Italia da venti anni, docente di storia della Medicina e di simbologia delle
piante all'' Università della Tuscia; Associazione marchigiana astrofili,
associazione culturale che riunisce persone che hanno in comune la passione per
l'astronomia e la curiosità di conoscere i fenomeni celesti.
i cervelloni alla maratona del
sapere ( da "Tirreno, Il" del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Una settimana di
lezioni e incontri in cinque località italiane (tra queste anche San Miniato)
con docenti illustri. L'obiettivo di queste «maratone» del sapere è indirizzare
al meglio questi veri e propri talenti dell'intelligenza. C'è chi, come
Marianna Nardi (Empoli), cita a memoria passi del De amicitia di Cicerone per
spiegare la sua passione per la filologia classica.
Per rabbia e per amore (Io che
amo solo ( da "superEva notizie" del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: THE NEAPOLITAN POPULAR
SONG" Paolo Cimmino Paolo Cimmino è Docente per la Cattedra di Strumenti a
Percussione presso il Conservatorio di Musica di Salerno. Insegna Tamburi a
Cornice e Percussioni Indiane presso l' UM (Università della Musica) di Roma.
Insegna " Elementi di Musica Etnica " presso Musicateneo
dell'Università degli Studi di Salerno.
- "E' possibile un ricorso
al Tar". ( da "Corriere dell'Umbria" del 26-07-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Professori,
ricercatori, assegnisti, personale non docente. L?Università è anche questo?.
Gli studenti hanno protestato per il recente aumento delle tasse. ?Capisco. Ma
era inevitabile aumentarle. Siamo quasi al collasso. Lo sa che da oltre cento
borse di dottorato siamo scesi a trentatré fra tutte le facoltà?
( da "Stampa, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
ALL'AVOGADRO
DI ALESSANDRIA Una Facoltà a misura di studente e che punta in alto: Scienze
politiche La Facoltà di Scienze politiche dell'Università del Piemonte
Orientale Amedeo Avogadro è una struttura didattica e di ricerca culturale
dinamica, giovane e «misura di studente», aperta al rapporto con l'Europa e con
la vita internazionale, ma radicata nella società, nell'economia, nella storia
e nella cultura del territorio in cui vive. Ma perché iscriversi a Scienze
politiche ad Alessandria? «Perché - spiegano all'Ateneo - concentra i vantaggi
del piccolo numero e del decentramento (rapidità e certezza nell'accesso al rapporto coi docenti e col personale
tecnico-amministrativo, utilizzo immediato delle strutture informatiche e di
ricerca, biblioteca, laboratori e così via) con la qualità di livello nazionale
e internazionale dell'insegnamento e dei servizi». Secondo l'ultima «Guida alla
scelta dell'Università» curata dal Censis, «la nostra Facoltà è la
quarta in assoluto nella classifica delle Facoltà di Scienze politiche e la
prima in Italia per la produttività nella ricerca e nella didattica, con un
punteggio di 110. Offriamo un Laboratorio informatico (Lisp), un Laboratorio di
economia sperimentale (Al.Ex) e un Laboratorio informatico per la Patente
europea con moltissime postazioni dotate di attrezzature modernissime». La
Biblioteca Norberto Bobbio, inoltre, è dotata di collegamenti on line ed è fra
le più fornite in Europa come accesso a banche dati di pubblicazioni, articoli
e documenti. La nuova offerta formativa e didattica. Per l'anno accademico
2009-2010 la Facoltà di Scienze politiche ha confermato un'offerta formativa
completamente rinnovata e ampliata, in coerenza con le indicazioni
ministeriali. Tale offerta è maggiormente in grado di rispondere alle richieste
provenienti dal territorio, dalla società alessandrina e del Piemonte
Sud-orientale, che da tempo chiedono di qualificare anche in funzione
complementare agli sbocchi lavorativi, amministrativi e socioeconomici la
formazione universitaria. È stato possibile ottenere tale risultato con
l'applicazione della normativa sui corsi di laurea interclasse, che permettono
allo studente di scegliere il titolo finale di laurea nel quale laurearsi tra
due classi di laurea disponibili, naturalmente dopo aver frequentato per almeno
un anno un curriculum con esso coerente.
( da "Stampa, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
SENATO.SEGNALAZIONE
DI MENARDI Governo approva il Mercantour Opera prioritaria, ma senza fondi
Un'autostrada da Cuneo a Nizza, passando per la valle Stura. Ancora il traforo
del Mercantour: è previsto nel Dpef (il documento di programmazione economica e
finanziaria) per gli anni 2010-2013, approvato dal Consiglio dei ministri.
L'annuncia il senatore cuneese Giuseppe Menardi, che è anche vicepresidente
della Commissione Lavori pubblici di Palazzo Madama: «E' stato confermato il
collegamento autostradale tra Cuneese e Francia. Viene considerata opera
strategica, che potrebbe essere inclusa nella prossima Legge obiettivo. Non
sono previsti finanziamenti per il momento, ma questa conferma del Governo Italiano è fondamentale considerando i tempi delle
grandi opere pubbliche. Sarebbe utile trovare una forma di finanziamento
pubblico-privata per la
progettazione: la Sitraci, con i dovuti aggiornamenti, può rappresentare un
punto di ripartenza». La società Sitraci (nata 50 anni fa per realizzare il traforo
del Ciriegia) sta definendo la fusione nella Geac (ad autunno), dopo la
delibera del Consiglio provinciale. Nell'ultimo decennio si è trasformata in
un'agenzia per progettare infrastrutture, anche con finanziamenti pubblici.
Oggi è al 76% in mano di privati (società autostradali come Garboli,
Torino-Milano, traforo del Frejus, società come Ferrero e Michelin, banche,
fondazione Crc) oltre alle Province di Asti, Alessandria, Torino e Cuneo
(azionista al 14%). Tiepide per ora le reazioni d'Oltralpe. José Balarello,
senatore onorario francese e vicepresidente della Provincia delle Alpi
Marittime: «Per adesso di Mercantour non si parla più. Si deve finanziare il
raddoppio del tunnel del Tenda e molti soldi sono stati investiti per
realizzare l'alta velocità Marsiglia-Tolone-Nizza».
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
della Valle d'Aosta Novità alla facoltà di Scienze politiche Presso la sede
dellUniversità in Strada Cappuccini
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Trieste Matematica: per la prima volta doppia laurea Trieste-Lubiana è stato
firmato nei giorni scorsi dai rettori delle Università di Trieste e Lubiana,
Francesco Peroni e Andreja Kocjancic, un accordo di collaborazione per il
rilascio di una doppia laurea in Matematica. Laccordo
prevede che ogni anno un numero massimo di cinque studenti iscritti a ciascuna
delle due Università, frequentino le lezioni del terzo anno del corso di laurea
in Matematica, e sostengano i relativi esami, nellUniversità partner. è previsto anche il pieno
riconoscimento da parte dellUniversità ospite degli
esami svolti dallo studente nei primi due anni di corso. Successivamente gli
studenti partecipanti al programma conseguiranno la laurea in entrambe le
Università, previa discussione di una dissertazione, preparata sotto la supervisione
di due professori, uno per ciascuna Università. Per essere ammessi al
programma, gli studenti interessati devono presentare domanda durante il loro
secondo anno di studio. Le domande sono vagliate da una commissione paritetica
Trieste-Lubiana, che stila la graduatoria entro il mese di aprile. Le lezioni,
che gli studenti partecipanti al programma sono tenuti a frequentare, si
svolgono nelle normali lingue curriculari, cioè italiano a Trieste e sloveno a
Lubiana. Quindi il programma si presenta particolarmente attraente per gli
studenti dei due Paesi appartenenti alle rispettive minoranze linguistiche, che
avranno così lopportunità di conseguire due
titoli di laurea, validi a tutti gli effetti. >> Ma anche per gli studenti
italiani che non parlano la lingua slovena laccordo può
essere interessante, come un valido mezzo per imparare la lingua e venire a
conoscenza della realtà e della cultura della Slovenia. Per facilitare la loro
partecipazione, sono previsti corsi estivi di sloveno. Questo accordo di collaborazione
didattica, che si affianca ad un progetto Erasmus già consolidato, persegue la
linea di internazionalizzazione dellUniversità
di Trieste e di collaborazione con le Istituzioni vicine al nostro territorio, e
prevede anche uno scambio di docenti fra i due Atenei. Allaspetto didattico si affianca laspetto scientifico,
con lorganizzazione di un seminario permanente di Matematica da tenersi
in ciascuna Università. BUR.IT 23.07.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Univ.
Cattolica di Roma Bando per i concorsi di ammissione a Medicina. Iscrizioni
aperte anche per i corsi di Economia Medicina e Odontoiatria, ma anche
Biotecnologie, tutte le lauree delle Professioni sanitarie, Scienze
cosmetologiche, larea Economico manageriale e sanitaria
e, novità per la sede di Roma, il corso di laurea magistrale in Scienze e
tecniche delle attività motorie preventive e adattate (interfacoltà con la
Facoltà di Scienze della Formazione della Cattolica di Milano). è questa, in
sintesi, la ricca e articolata proposta dei corsi di laurea triennale,
magistrale/specialistica e magistrale a ciclo unico offerti dalla sede di Roma
dellUniversità Cattolica per lanno accademico
2009-2010. è ormai tempo di pre-iscrizioni e di iscrizioni. Infatti è stato pubblicato il
bando per i concorsi di ammissione a tutti i corsi di laurea della Facoltà di
Medicina e Chirurgia, mentre sono aperte le iscrizioni ai corsi di laurea della
Facoltà di Economia della Cattolica attivati a Roma, alcuni interfacoltà con
Medicina. Più in dettaglio, la Facoltà di Medicina e Chirurgia offre i corsi di
laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e chirurgia (233 posti disponibili)
e in Odontoiatria e protesi dentaria (18 posti disponibili); i corsi di laurea
triennale che coprono lintera gamma delle Professioni
sanitarie, attivati non solo nella sede centrale di Largo Francesco Vito 1, ma
anche nei poli formativi collegati presenti sempre a Roma e nel Lazio, ma anche
in Piemonte, Lombardia, Alto Adige, Basilicata e Molise; il corso di laurea
specialistica in Scienze infermieristiche e ostetriche (attivato a Roma e a
Torino); i corsi di laurea in Biotecnologie sanitarie (triennale) e
Biotecnologie mediche (magistrale), il corso di laurea triennale in Scienze e
tecnologie cosmetologiche e il corso di laurea magistrale in Scienze e tecniche
delle attività motorie preventive e adattate. A questi si aggiungono i corsi di
laurea dellarea economico–sanitaria, nati dallesperienza
di collaborazione organica e sistematica tra la Facoltà di Medicina e
Chirurgia e la Facoltà di Economia della sede di Milano, che hanno realizzato
un polo di eccellenza nella ricerca e nella formazione nellambito delleconomia e del management delle aziende e
dei servizi sanitari. I corsi di laurea triennale in Economia e Gestione delle
Imprese, delle Aziende e dei Servizi Sanitari, con due percorsi, uno di tipo
manageriale e laltro di impronta sanitaria,
consentono di svolgere attività professionale nel campo del management relativo
ai servizi sanitari. >> A integrazione della formazione professionale, gli
studenti hanno lopportunità di sperimentare con
docenti e tutor e con stage, in un “laboratorio” di eccezione qual è il
Policlinico Universitario “Agostino Gemelli”, le conoscenze acquisite in aula.
Per
proseguire e specializzare al meglio la preparazione, la sede di Roma propone
due corsi di laurea magistrale in Economia e gestione delle aziende e dei
servizi sanitari (interfacoltà Medicina – Economia) e in Management per limpresa.Il bando per i concorsi di ammissione (per titoli ed esami)
ai diversi corsi di laurea delle Facoltà di Medicina e per liscrizione ai corsi della Facoltà di Economia sono
disponibili presso i Servizi didattici e accademici della sede universitaria
(Largo F. Vito 1) e consultabili/scaricabili dal sito internet www.rm.unicatt.it/ammissioni.
Le domande di pre-iscrizione a tutti i corsi di laurea della Facoltà di
Medicina dovranno essere presentate entro il 24 agosto 2009. Per i corsi di
laurea della Facoltà di Medicina sono tre le prove in calendario: il test
psicoattitudinale (60 domande a risposta multipla di logica, ragionamento
verbale e numerico, attenzione e precisione), il test di cultura scientifica
(40 domande a risposta multipla di biologia, chimica, fisica), il test di
cultura generale e di religione cattolica (40 domande a risposta multipla su
attualità, informatica, inglese, storia, religione, cultura umanistica). Il
voto di maturità e i risultati delle tre prove danno origine a quattro
graduatorie distinte, espresse in ranghi. La graduatoria finale per lammissione ai corsi di laurea è ottenuta combinando le
singole graduatorie in base allordine crescente della somma dei ranghi
assegnati a ciascun candidato. BUR.IT 23.07.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Salerno Laurea magistrale interuniversitaria internazionale in “European
Youth Studies” LAgenzia per lEducazione,
gli Audiovisivi e la Cultura della Commissione Europea ha ritenuto meritevole
di co-finanziamento il progetto di istituzione di una laurea magistrale
interuniversitaria internazionale in “European Youth Studies”. Il progetto, che mira
a formare esperti con competenze nei campi delle politiche, dellintervento sociale e della ricerca sulla condizione
giovanile, coinvolge 11 università europee, tra le quali quella
di Innsbruck, con funzioni di coordinamento (Professoressa Lynne Chsholm), e lUniversità di Salerno, con la partecipazione del prof.
Raffaele Rauty e del dr. Maurizio Merico del Dipartimento di Sociologia e
Scienza della Politica. Il riconoscimento ricevuto testimonia il proficuo lavoro che il
comitato promotore ha svolto e la capacità dei docenti dellAteneo salernitano di contribuire in modo profondamente
qualificato ai percorsi di alta formazione a livello europeo e internazionale. >> Per ulteriori
informazioni: rauty@unisa.it; merico@unisa.it BUR.IT 23.07.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Pisa In edicola e in libreria “Aeolo”, la rivista di cultura realizzata
dagli studenti E da pochi giorni in vendita
nelle edicole e nelle librerie. Si chiama “Aeolo” , una nuova rivista culturale
fondata da
Enrico Santus nellaprile 2008 e realizzata dal
lavoro di un gruppo di studenti universitari. Dopo due numeri monografici –
rispettivamente dedicati ai temi “il Vento” e “la Finestra” – esce il primo
numero con leditore Felici, dedicato al tema “la Periferia”. In questo
primo compleanno del progetto, “Aeolo” ha dato spazio a immagini e fotografie
di altissima qualità nonché a personalità di spicco nazionale e internazionale
come Boris Pahor, autore triestino attualmente candidato al Nobel per la Letteratura;
Stefano Brugnolo, docente e critico di letteratura;
David Donnini, studioso della figura storica di Cristo e dei punti controversi
presenti nei Vangeli. Al prezzo di 4,80 € il lettore può assicurarsi un
tascabile denso in tutte le sue 104 pagine. >> Per informazioni sul dove
trovarlo o abbonamenti a prezzi vantaggiosissimi, visitare il sito www.aeolo.it
o iscriversi al gruppo “Aeolo” su Facebook. BUR.IT 23.07.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
della Tuscia Il sottosegretario al Ministero dellIstruzione Iraniano
all'Ateneo “Auspichiamo un intenso scambio culturale, di conoscenze, tecnologie
e di ricerche in campo universitario che coinvolga non solo i nostri studenti
ma anche i docenti delle due Università”. Così Seyed Mohammad Hosseini
sottosegretario al Ministero dellIstruzione
Iraniano ha esordito incontrando il prof. Stefano Grego, responsabile
dellUfficio Affari Internazionali dellUniversità della Tuscia e il
prof. Eddo Rugini preside della Facoltà di Agraria. Hosseini, che era
accompagnato da una delegazione di docenti universitari dellIran, è anche il Magnifico Rettore dellUniversità di
Payam Noor con sede a Teheran. Questo Ateneo ha 800.000 studenti, più di 500
sedi distaccate ed una anche in Italia, a Mantova. “Ha corsi completi in varie discipline, ha detto
Hosseini, ed ogni anno i ricercatori sono obbligati a trascorrere 6 mesi allestero per aggiornamenti scientifici finanziati dal Governo
Iraniano. Con lUniversità della Tuscia vogliamo intrattenere, ha detto,
un rapporto molto stretto scambiando docenti e studenti. Per questi ultimi si arriverà ad
una laurea universitaria riconosciuta sia in Italia sia in Iran”. “Il prossimo
20 luglio, ha detto il professor Stefano Grego, il senato accademico dellAteneo viterbese, esaminerà una bozza generale di
convenzione con università non italiane per lottenimento di doppi diplomi. Se sarà approvata, come è
auspicabile, si darà il via alla collaborazione anche con lUniversità di
Payam Noor. Laccordo che abbiamo avviato non è solo con la Facoltà di Agraria ma con
tutte le altre dellUniversità della Tuscia”. >> “E un momento di importante crescita sia per lAteneo
viterbese, ha sottolineato il preside di Agraria Eddo Rugini, sia per
lUniversità di Payam Noor che porterà a Viterbo gli iraniani ed in quel paese
studenti e docenti viterbesi. E anche un rafforzamento
dello scambio scientifico in atto con lIran dal momento che tanti
“borsisti” di Teheran sono venuti e vengono a Viterbo. Alcuni hanno completato
il corso proprio allUniversità della Tuscia conseguendo la Laurea Magistrale”. La
collaborazione tra le Università della Tuscia e di Payam Noor, prevede anche la
realizzazione di progetti comuni che coinvolgeranno ricercatori dei due Paesi.
BUR.IT 23.07.09
( da "Corriere delle Alpi"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
«Per il
Nevegal i privati nella Nis» De Barba: «Puntare sull'estate e nuovi alberghi»
BELLUNO. A proposito della Nis, la società comunale che gestisce gli impianti
sportivi e il Nevegal, il sindaco Prade aveva parlato di «cancro», di un pozzo
senza fondo che divora soldi pubblici, non escludendone una trasformazione.
L'amministratore unico della Nis Walter De Barba rilancia, precisando e non
entrando nelle polemiche politiche, nel confronto tra maggioranza e
opposizione. E parla di «metamorfosi», più che di rivoluzione. «Penso sia ormai
necessario - afferma - che ci debba essere una società, la Nis, che gestisce
solo gli impianti del Nevegal. Una società mista
pubblico-privato in cui far entrare, appunto, soci privati per promuovere sulla
montagna un nuovo sviluppo e nuova ricettività». Facile controbattere che una
buona stagione invernale non fa "primavera" e che quindi, visto
l'andamento nivologico complessivo, più di un dubbio c'è sul rilancio
pubblico-privato. «Vero. E, infatti, senza tralasciare l'inverno, è
necessario puntare sull'estate offrendo tutto quello che questa stagione può
dare, dalle passeggiate alla possibilità di svolgere sport i più diversi, a
tanto altro. Certo, la base rimane la ricettività, in primis gli alberghi.
Bisogna farne». L'amministratore unico riflette poi sulla gestione degli
impianti sportivi comunali. «Per quelli - afferma - è auspicabile una società pubblica ad hoc. Mi lasci dire un'altra cosa». Prego.
«Stiamo facendo molto e la direzione intrapresa è quella giusta. Basti pensare
all'opera di recupero crediti nei confronti delle società sportive che hanno
usufruito degli impianti. Su un totale di oltre 300 mila euro dovuti alla Nis
si è riusciti a riscuoterne 120 mila, e proseguiremo, anche se ci sono stati
scontri molto duri con le società». Un ringraziamento particolare
dell'amministratore unico va ai dipendenti, 15 fissi che arrivano a 35-
( da "Corriere delle Alpi"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
La
giunta Pianezze studia il rilancio della struttura Nuova formula di gestione
per il palaghiaccio di Alleghe Il sindaco: «Contratto rinnovato fino a fine
anno con la squadra di hockey, poi ipotizziamo la creazione di una società
pubblico-privato» ALLEGHE. Per lo stadio del ghiaccio l'amministrazione
comunale pensa a una nuova forma di gestione. Il sindaco Gloria Pianezze lo
aveva annunciato in campagna elettorale: «Vogliamo aumentare la fruibilità e
garantire un'ulteriore valorizzazione dello stadio del ghiaccio nei periodi in
cui la pista non è utilizzata con concerti, mostre, fiere, esposizioni». Per
farlo è però necessario rivedere le modalità della gestione che oggi è nelle
mani dell'Hockey Club Alleghe e vi rimarrà fino al 31 dicembre. «Nella riunione
di giunta dello scorso 6 luglio - spiega il sindaco Pianezze - abbiamo
prolungato fino alla conclusione dell'anno il contratto con l'associazione
sportiva alle medesime condizioni». «Intanto», aggiunte Pianezze, «avremo il
tempo di valutare nuove possibili soluzioni». Ma quali sono
le idee dei nuovi amministratori pubblici alleghesi? «Penso per esempio ad una
società mista pubblico-privata», dice il sindaco, «ma da qui alla fine dell'anno avremo modo di
pensarci e di programmare il futuro». Se soluzioni definitive ancora non ci
sono, risultano però chiari gli obiettivi che l'amministrazione comunale vuole
perseguire. «I problemi che abbiamo di fronte», dice Pianezze, «sono
quelli relativi ai costi e allo sfruttamento dello stadio. L'hockey pensa
giustamente alla sua attività, agli allenamenti, alle gare. Noi però vogliamo
qualcosa in più, vogliamo che lo stadio venga utilizzato maggiormente con
eventi che possono anche esulare dalla dimensione sportiva, penso a concerti,
mostre, fiere». L'hockey però non sarà messo ai margini, anzi. Il sindaco ha
già pensato a un tavolo a tre: Comune, hockey e pattinaggio artistico. «Insieme»,
dice il primo cittadino, «valuteremo il da farsi, tenendo conto delle esigenze
di tutti». Quelle del Comune sono anzitutto economiche. I costi di gestione
sono altissimi e, se non si riuscirà a pareggiare il bilancio (come d'altronde
il sindaco ha già messo in preventivo), si vuole cercare almeno di ridurre la
voce "uscite". Nel corso della medesima giunta l'amministrazione ha
inoltre provveduto a mandare avanti le pratiche relative alle terre di uso
civico. Un lavoro già avviato dalla precedente maggioranza che ora si vuole
riuscire a concludere. «Per quanto riguarda Alleghe è tutto ok», spiega Gloria
Pianezze, «rimangono invece dei terreni da sistemare a Masarè e a Caprile. Si
tratta di operazioni tecniche che stanno comunque procedendo abbastanza speditamente».
( da "Repubblica, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XI - Torino Profumo: intatta l´offerta formativa. Dalla Compagnia San Paolo 11
milioni per l´internazionalizzazione Il Poli taglia i
compensi ai professori penalizzati i precari e i docenti esterni OTTAVIA
GIUSTETTI Calano i compensi per la didattica anche al Politecnico dopo i
pesanti tagli del Ministero ai fondi di funzionamento ordinario: meno 25 per
cento su tutte le ore aggiuntive di insegnamento, i corsi che i docenti interni
tengono in più, rispetto a quelli cui sono obbligati per contratto, e
che per molti giovani rappresentano una importante fonte di reddito oltre allo
stipendio o alla borsa di studio. Anche ai docenti esterni, quelli che hanno
una professione fuori dall´ateneo, saranno ridotti allo stesso modo i compensi.
In pratica di quattro ore di didattica in aula, una non verrà più pagata. «Mi
sembra che si tratti di una soluzione ragionevole visto l´andamento dei
finanziamenti da parte del governo - spiega il rettore Francesco Profumo -
inizialmente si era ipotizzato di tagliare la didattica complementare del
doppio, cioè del 50 per cento. Riusciremo a mantenere comunque intatta per
quest´anno l´offerta formativa». La notizia è arrivata in Senato accademico
martedì scorso dopo che il Consiglio di amministrazione del Politecnico aveva
già deliberato. E nonostante le molte proteste, perché il taglio dei compensi
andrà a toccare soprattutto le categorie con gli stipendi più bassi -
ricercatori non confermati, assegnisti e dottorandi - non è stato possibile in
alcun modo rivedere la decisione. Inizia così un serio lavoro di
riorganizzazione di tutti i corsi per mantenere l´offerta formativa con minori
risorse. Ieri, intanto, il rettore ha firmato un accordo con la Compagnia di
San Paolo che per i prossimi tre anni si impegna a finanziare con 11 milioni di
euro, il sostegno alla mobilità internazionale di studenti e docenti, borse di
studio ai giovani stranieri, parte del corso automotive e del campus
italo-cinese realizzato a Shanghai, con la collaborazione dei Politecnici di
Torino e Milano e la Tongij University. Due i grandi filoni di intervento: il
primo punta all´internazionalizzazione, il secondo all´evoluzione del modello
organizzativo dell´ateneo. Saranno quindi potenziate le iniziative che tendono
ad attirare studenti, dottorandi, ricercatori stranieri e visiting professor.
Particolare attenzione sarà anche rivolta all´Alta Scuola Politecnica che
permette ogni anno a 150 giovani studenti meritevoli di Torino e Milano di
affiancare alla formazione tecnica competenze manageriali ed esperienze di
contatto diretto con le aziende. Infine, è ora ufficiale l´incarico al nuovo
direttore amministrativo, dopo che Marco Tomasi ha preso servizio a Roma alla
direzione generale del Miur. Si chiama Enrico Periti e prenderà servizio in
autunno. è un altro "giovanissimo" in ateneo (ha 45 anni) e proviene
dall´Università di Ferrara.
( da "Repubblica, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
II - Palermo "Non firmo atti poco trasparenti" L´accusa del direttore
dimissionario La lettera di Cappelletti. Lagalla: "Basta manager
esterni" Università nel caos Il rettore: "La prima volta poteva
essere un caso la seconda rivela un vizio" ANTONELLA ROMANO Nell´addio di
Gabriele Cappelletti, il direttore amministrativo dell´università
che si è dimesso dall´incarico dopo appena 40 giorni, ci sono gravissime accuse
contro la pressione delle lobby universitarie: «Mi hanno lasciato solo, mi
hanno ripetutamente sollecitato a firmare atti anche di ingente peso
gestionale, senza conoscerne i presupposti e anche in contrasto con la
valutazione degli organi di controllo». Un ambiente che l´ha accolto in maniera
ostile, uno scenario da fronteggiare tra spinte e interessi diversi. Per questo
Cappelletti, che ha invocato perfino dei poteri straordinari per poter
sbrogliare la matassa dei conti, ha fatto un passo indietro e ha firmato la
lettera di dimissioni da un incarico che vale 200 mila euro all´anno. Prima di
lui era toccato a Vincenzo Petrigni anche lui dimessosi da direttore
amministrativo dopo appena un mese. Roberto Lagalla ieri ha confermato
l´esistenza di un clima ambientale complesso per un professionista «piombato»
dall´esterno a guidare la realtà di una «macchina» come l´università
di Palermo. «è la seconda volta che accade - ha detto Lagalla - La prima volta
poteva essere un caso, la seconda rivela un vizio». La solitudine di un manager
che forse aveva sottovalutato la complessità dell´incarico. «Si è ritrovato da
solo anche a svolgere adempimenti che risalivano a mesi pregressi», aggiunge
Lagalla, che per superare l´impasse, fallita l´esperienza dei manager esterni,
pensa a una soluzione-ponte interna. Tra i nomi in pole position, quello di
Enrico La Venuta, dirigente degli affari generali o quello di Rino Schilleci,
dirigente ad interim alla divisione economico finanziaria. Dopo il
pensionamento di Rosario Scalici, dirigente del dipartimento finanziario, che
con l´ex direttore amministrativo Mario Giannone aveva firmato i bilanci oggi
all´esame della Price Waterhouse, il ruolo di facente funzioni è stato assunto
da Schilleci. Con la vacatio in atto, Cappelletti ha avvertito l´ostruzionismo
degli uffici amministrativi: «Non è senza significato il disagio al quale mi ha
costretto la difficoltà di ricostruzione della realtà delle cose - scrive nella
lettera - che ho potuto compiere in modo frammentario, senza adeguati supporti
di collaborazione». Poi anche lo stress di un lavoro a pieno ritmo. Senza un soldo
in cassa per le spese ordinarie, con una valanga di decreti di spesa da firmare
fermi sulla scrivania Cappelletti, ha avvertito uno «scoramento», come lo
definisce Lagalla che ieri, assieme a tutti i direttori di dipartimento da lui
riuniti, lo ha invitato a restare. «Il coordinamento dei dipartimenti è pronto
a supportarlo - dice Daria Coppa, presidente della commissione bilancio - Le
difficoltà di integrazione sono dovute a un´istituzione complessa da gestire».
Una delle ultime stangate, firmate il 9 luglio dal direttore amministrativo
Gabriele Cappelletti, è stata lo stop, dal primo gennaio 2010, agli abbonamenti
online per i periodici e le riviste internazionali. Taglio che non è piaciuto a
ricercatori, docenti e tesisti. E da un mese sulla scrivania
del direttore giacevano montagne di mandati di pagamento fermi per varie spese,
da quelle fatte nelle librerie a quelle per le fotocopisterie, dalle consulenze
all´uscita dal consorzio Ciber, che ha decretato la fine degli abbonamenti alle
più note riviste scientifiche.
( da "Repubblica, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
II - Palermo Il dimissionario è partito il piano di contenimento che prevede
tagli per 20 milioni e 8 milioni dalla vendita degli immobili Esborsi record
per le consulenze in un anno 5,5 milioni di euro Incarichi per studiare il
protocollo Sip e la bed orchestration Dalla segretaria alle ricerche
demoscopiche così si assegnano le collaborazioni adesso l´università
cercherà di recuperare almeno un milione e 400 mila euro, rinunciando a un
terzo degli appartamenti presi in affitto all´esterno per uffici e facoltà. E
da settembre metterà in vendita le sue proprietà immobiliari, valutate
dall´agenzia del Territorio per 8 milioni di euro. La «cura dimagrante»
intrapresa dal rettore Lagalla, per un totale di 20 milioni di euro, sta
toccando tutti i settori. La necessità è quella di portare a buon fine un piano
di contenimento delle spese necessario per non sforare la previsione 2009 di un
disavanzo da 30 milioni di euro, anche se ancora l´università
non conosce il consuntivo del 2008. Ma nei conti in rosso dell´università, appesantiti quest´anno dagli aumenti degli
stipendi di tutto il personale e dai costi dell´edilizia, continua ancora nel
( da "Repubblica, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
III - Palermo Gli impiegati I contenziosi Parentopoli e assunzioni ecco i buchi
neri dell´Ateneo Lo Steri spende in eventi, il Censis boccia la didattica Gli
amministrativi sono 2 mila e 500, ma non c´è nessuno che possa fare il portiere
Il costo delle cause civili: 5 milioni da pagare per gli espropri dei terreni
ANTONIO FRASCHILLA (segue dalla prima di cronaca) Risultato? Dal 2006
l´Università di Palermo esternalizza il portierato al costo di 1,6 milioni di
euro. C´è anche questo nella dispersione in mille rivoli di una spesa sempre
cresciuta di anno in anno. Una dispersione fatta di corsi di laurea aperti a
decine, che però non hanno alzato la qualità dell´ateneo palermitano, sempre
inchiodato agli ultimi posti della classifica del Censis
sulle migliori università
italiane. Una dispersione di fondi che ha bruciato negli ultimi cinque anni
tutti i 177 milioni del fondo di riserva, tra consulenze, contenziosi,
promozioni interne, assunzioni di parenti di docenti e amministrativi, con un
buco di bilancio 2008 che si aggira intorno ai 50 milioni di euro e che adesso
è quasi impossibile pareggiare: tanto che ben due direttori
amministrativi hanno gettato la spugna in poche settimane. Di certo c´è che se
i conti non tornano più, non è solo colpa degli stanziamenti dello Stato
rimasti fermi alla soglia di 240 milioni di euro all´anno. L´ateneo in questi
anni non ha mai ridotto la spesa. Sono cresciuti i costi degli stipendi per
docenti (89 milioni), ricercatori (33,4 milioni) e personale tecnico (52
milioni di euro), anche per le assunzioni fatte negli anni. Ben 130 concorsi
dal 2007 al 2009 sono stati banditi per ricercatori, associati e ordinati. E
poco importa se in gran parte i concorsi erano a candidato unico, e se a volte
i vincitori hanno poi infoltito quell´esercito di 230 docenti «per diritto
ereditario» che hanno fatto scoppiare il caso della «parentopoli» dell´ateneo
palermitano. Di «parentopoli» si è parlato anche negli uffici, con 200 tecnici
amministrativi assunti tra il 2005 e il
( da "Repubblica, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
III - Palermo Leonardo Urbani, professore emerito: pochi rapporti con gli
istituti europei "Paghiamo la mancanza di attività internazionali"
"Ma quando i laureati vanno a lavorare all´estero dimostrano buone
qualità" CLAUDIA BRUNETTO Come studente ha vissuto l´università
negli anni del secondo dopoguerra. E agli inizi degli anni Settanta iniziava
già la sua carriera come professore ordinario di urbanistica alla facoltà di
Architettura dell´Università di Palermo. Leonardo Urbani, classe 1929, oggi professore
emerito in pensione da cinque anni, guarda con occhio critico, ma in fondo
ottimista, alla situazione in cui si trova dell´Università di Palermo. Leonardo
Urbani, cosa pensa delle recenti statistiche del Censis che stimano la qualità
della ricerca e della didattica dell´Ateneo di Palermo in discesa libera? «Da
questo punto di vista paghiamo certamente la mancanza di attività
internazionali, ossia del rapporto costante e produttivo con gli altri istituti
europei. Ma se pensiamo che i laureati che vanno fuori dalla Sicilia sono
competitivi sul mercato del lavoro, vuol dire che la formazione che l´Ateneo
offre è ancora valida. La risorsa vera dell´università sono i docenti e gli
studenti». Quali erano, invece, i punti di forza dell´Università di Palermo
quando lei ha iniziato? «Subito dopo la guerra il sistema universitario godeva
di un´unità nazionale. Già negli anni Settanta però si è verificata una
scissione tra il Nord e il Sud. Quel sistema universitario unitario si è
gradualmente sfaldato. Iniziavamo a perdere qualcosa in termini di ricchezze
economiche, di pubblicazioni e anche di posti di lavoro. In altre parole si è
andato perdendo il coordinamento dei saperi e della cultura che ha ceduto il
posto a quello del mercato». Quale potrebbe essere la formula per salvare l´università dalla crisi economica? «Prima di tutto bisogna
avere il coraggio di ammettere che siamo in crisi. E che viviamo sotto la guida
di una geografia finanziaria che domina il rapporto fra le economie reali e le
risorse reali. Questo ha creato uno sradicamento territoriale dell´economia che
ha danneggiato l´università che deve puntare invece su
un rapporto costante con le reali realtà produttive del territorio».
( da "Repubblica, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
VII - Firenze Siena, ateneo pronto a vendere i gioielli Per avere il credito di
160 milioni da Mps. Prepensionamenti e mobilità volontaria Tra gli immobili, Le
Scotte, la certosa di Pontignano, palazzo Bandini Piccolomini GAIA RAU La
vendita dell´ospedale delle Scotte o, se questa non dovesse andare in porto, la
cessione di palazzo Bandini Piccolomini, del collegio di Santa Chiara, della
certosa di Pontignano e di due palestre. L´istituzione di garanzie reali sugli
edifici del rettorato, di via Mattioli e di piazza San Francesco. La
rescissione di numerosi contratti di affitto. La riduzione progressiva del
budget destinato a supplenze e ricerca. L´ipotesi di prepensionamento per i docenti giunti al massimo dell´anzianità contributiva. E
quella di mobilità «volontaria» per un numero ancora da stimare di dipendenti
tecnico amministrativi. E´ la lunga lista di sacrifici che l´università di Siena si impegna a
compiere, e che è contenuta nel nuovo piano di risanamento approvato dal cda di
ateneo lo scorso 13 luglio per soddisfare le richieste di banca Mps, con
cui l´ateneo è in trattativa per ottenere l´apertura di una linea di credito
per 160 milioni di euro. Una somma che consentirebbe, insieme alla cessione
delle Scotte, di estinguere i debiti pregressi dell´università
e di proseguire la normale attività accademica fino al 2014, quando è previsto
il totale riequilibrio tra entrate e uscite. Sul successo della trattativa con
Mps, il rettore Silvano Focardi si dice «certo di una risposta definitiva in
brevissimo tempo»: «L´università, con l´adozione del
piano da parte dei suoi organi collegiali, ha fatto a questo punto il massimo
sforzo. Ulteriori sacrifici per didattica e ricerca sono impossibili». A
colpire, è l´elenco degli edifici a rischio alienazione nel caso in cui la
vendita delle Scotte non andasse a buon fine: il centro congressi a Pontignano,
fiore all´occhiello dell´università, ma anche il
centralissimo palazzo Bandini-Piccolomini, sede del centro di calcolo e delle
segreterie «che comunque - spiega Focardi - stiamo per spostare presso le
singole facoltà»: «E´ un piano di riserva, molto doloroso da mettere in pratica
- ammette il rettore - ma continuiamo a confidare nella vendita dell´ospedale».
Quanto all´ipotesi mobilità per tecnici e amministrativi, Focardi ripete di
«non aver mai parlato di numeri», smentendo i sindacati che avevano denunciato
l´esistenza di 400 lavoratori a rischio: «L´ipotesi studiata in cda - spiega -
consiste nel fare una ricognizione dei posti vacanti presso gli enti pubblici a
Siena e provincia, verificare la disponibilità di tali enti a ricevere i nostri
dipendenti, e in tal caso verificare la disponibilità di questi ultimi a
mettersi in mobilità volontaria: niente sarà deciso arbitrariamente».
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO
PIANO VACANZE pag. 2 Dalla Pontiac alla Rocca Summer Jamboree veste anni '50
SENIGALLIA UNA CARTOLINA patinata e anticata, direttamente dagli anni '50, che
fonde con le donne e i motori dell'epoca lo scenario della Rocca roveresca di
Senigallia: questo l'immaginario evocato dal manifesto 2009 del Summer
Jamboree, il Festival che trasformerà Senigallia nella «capitale» del rock and
roll. L'immagine scelta quest'anno dal Festival Internazionale di musica e
cultura dell'America anni '40 e '50 mette in primo piano l'eleganza anni '50,
incarnata in un bellissimo volto femminile che si affaccia da una Pontiac
cabrio. Un invito a salire a bordo della città della baldoria e del sogno di
mezzo secolo, in direzione degli anni dell'arte, della creativtà e della grande
rimonta italiana verso il miracolo economico. Anche quest'anno il manifesto
2009 della X edizione del Festival, in programma dal 14 al 23 agosto prossimo,
è un oggetto unico, d'epoca, frutto della ricerca del
collezionista Angelo Di Liberto, direttore artistico del Festival e grafico di
professione. «Ogni anno vado alla ricerca di pubblicità d'epoca, essendo un
collezionista spiega Di Liberto e qualche mese fa sono incappato in questo
bellissimo volto femminile usato per pubblicizzare una vettura di una nota
marca americana». Tutti i manifesti del Festival, nato dieci anni fa per
gioco e proseguito per sfida e per passione, sono il risultato di un'efficace
miscela comunicativa che intreccia vecchie pubblicità, elementi d'epoca
(soprattutto legati alle auto e ai motori) e elementi del contesto del Summer
Jamboree. Sullo sfondo della sofisticata bellezza femminile svetta il profilo
della Rocca roveresca, uno degli spazi più rappresentativi della città e più
ospitali del Festival, che disegna il suo profilo in un limpido cielo azzurro.
Il risultato è un'immagine retrò, un oggetto da collezione che racconta lo
stile e l'atmosfera che, anno dopo anno, il Festival è riuscito a ricostruire.
Sarà proprio il prato della Rocca ad ospitare il Rockin'Village con mercatini,
Diner e pista da ballo per danze e musica dal vivo. Con questa edizione il
Summer Jamboree festeggia i 10 anni, grande occasione per la quale Senigallia
ospiterà un concerto in esclusiva mondiale, nella notte del 21 agosto, al Foro
Annonario. Dieci leggende del rock and roll anni '50 si ritroveranno insieme
nello stesso palco per brindare al Festival, divenuto ormai la «hottest rockin'
holiday on earth». Image: 20090723/foto/358.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA
PRIMO PIANO pag. 4 Professoressa di Matematica annega Rita Capodaglio, 66 anni,
è morta nelle acque di Torre Squillace, a Marina LA TRAGEDIA AVEVA raggiunto il
Salento per trascorrere alcuni giorni di ferie al mare in compagnia del marito.
Ieri mattina la sua vacanza si è trasformata in tragedia in uno degli angoli
più suggestivi della costa pugliese. Rita Capodaglio, 66 anni, docente universitaria bolognese, è deceduta a pochi metri
dalla riva nelle acque di Torre Squillace (nella foto), Marina di Nardò, sul
versante jonico della provincia di Lecce. ALL'ORIGINE dell'annegamento,
verificatosi poco dopo le 11.30 di ieri mattina, potrebbe esserci un improvviso
malore che ha colpito la docente dopo essere entrata
in acqua. A dare l'allarme sono stati alcuni bagnanti che si sono accorti della
donna in difficoltà: è stata riportata a riva ma a nulla è valso il tentativo
dei medici del 118 di rianimare la turista. Sul posto sono intervenuti per gli
accertamenti i carabinieri della stazione di Porto Cesareo. CONSULTANDO le
pagine web dell'Alma Mater, dove Rita Capodaglio era professore associato
confermato, emerge il profilo di una studiosa dal curriculum scientifico ricco
e prestigioso. Stimata docente presso la facoltà di Matematica dell'Università di Bologna,
attualmente coordinava il corso di Algebra lineare e Geometria' per gli
studenti di Astronomia e il corso di Critica dei Principii'. Laureata in
Matematica presso l'Università di Roma nel 1966 con 110/110 e lode, nel corso
della sua brillante carriera, la Capodaglio, tra il 1976 e il 1980 è
stata più volte incaricata di tenere lezioni per i corsi di perfezionamento in
Istituzioni di Matematiche' e in Matematiche elementari da un punto di vista
superiore'. IN QUALITÀ di professore associato, si legge sempre nella sezione
del sito web dell'Università di Bologna, Rita Capodaglio ha tenuto vari corsi
per gli studenti di Matematica, Chimica e Astronomia. Varie anche le
pubblicazioni scientifiche e didattiche pubblicate dalla docente
sin dal 1976. La donna era sposata con un altro professore dell'ateneo
bolognese, Jacopo Di Cocco, docente di statistica
economica e aveva due figlie, Ilaria e Fiammetta.
( da "Unita, L'" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
All'Università
Bocconi un convegno a settembre Una giornata di studio e di ricordo dedicata a
Paolo Baffi. Così l'Università Bocconi di Milano vuole ricordare il governatore
della Banca d'Italia, e suo ex studente, in occasione del ventesimo
anniversario della sua scomparsa. L'iniziativa si svolgerà
alla fine del prossimo mese di settebre presso l'Università Bocconi, con
l'intervento di Mario Sarcinelli, a lungo stretto collaboratore di Baffi, e di
altri docenti e studiosi. Si tratta di un appuntamento significativo
nell'Università di Baffi che ha sempre avuto una particolare sensibilità e
attenzione verso la ricerca e lo studio. Presso la Bocconi è attivo da
anni il «Centro Paolo Baffi sulle banche centrali e sulla regolamentazione
finanziaria», diretto da Donato Masciandaro. L'iniziativa
( da "Sole 24 Ore, Il" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-07-23 - pag: 18 autore:
L'analisi del ministero del Welfare: almeno 3,5 miliardi per gli interventi più
urgenti Servono 30 miliardi per la sicurezza Paolo Del Bufalo Roberto Turno
ROMA Servono 30 miliardi per mettere a norma e in sicurezza tutti gli ospedali
italiani. E per gli interventi urgenti nelle strutture costruite nelle zone a
elevato rischio sismico occorrono almeno 3,5 miliardi. Sono calcoli solo
apparentemente fatti "a spanne", ma forse anche per difetto. A
lanciare l'allarme ospedali è ancora una volta il ministero del Welfare, che
sempre al Senato, nel ciclo di audizioni sui rischi dei terremoti sul
patrimonio edilizio sanitario della commissione d'inchiesta presieduta da
Ignazio Marino (Pd), ha presentato un rapporto «sintetico» che mette nudo la
fragilità e, talvolta,l'estrema pericolosità dei nostri ospedali. Il ministero
del Welfare fa i conti dopo il sisma in Abruzzo sui fondi necessari a evitare
che i terremoti lascino il segno sulle strutture sanitarie, impedendogli di
assicurare la continuità delle cure anche in caso di calamità naturali. A
scandire l'urgenza degli interventi è del resto la vetustà delle strutture
ospedaliere: il 35% sono sorte prima del 1940 e spesso nell'Ottocento, con
edifici prevalentemente in muratura; il 49% sono state costruite tra il 1940 e
il 1990, costruiti in cemento armato, ma senza per questo garantire la totale
sicurezza a tutte le scosse telluriche, specialmente e di alta magnitudo;
soltanto il 9% sono stati realizzati dal
( da "Tirreno, Il" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Il
corso, che verrà attivato all'istituto paritario Santa Caterina, sarà
caratterizzato dallo studio delle lingue straniere Nuovo liceo per piccoli
geni: è l'internazionale Il titolo è spendibile in tutta Europa e dà accesso a università e istituzioni comunitarie di Candida Virgone
PISA. Un titolo di eccellenza e spendibile in tutto il Vecchio Continente, un
diploma insomma con cui si ha accesso a tutte le università
della Comunità europea e alle istituzioni comunitarie. è quello del liceo
classico internazionale, che la scuola paritaria Santa Caterina - da anni
presente su Pisa nel settore della media superiore con il ciclo del liceo
scientifico - intende istituire a partire dall'anno scolastico 2010-2011 e per
il quale ci sarebbe già, in largo anticipo, una decina di richieste. L'annuncio
è dato dal preside della scuola confessionale, Romano Gori, artefice di una
realtà cittadina socialmente e scolasticamente fondamentale come quella
dell'alberghiero Matteotti ed ex provveditore agli studi a Livorno. I licei
classici internazionali, scuole abbastanza impegnative ma di grande opportunità
per ragazzi particolarmente dotati, sono solo sedici in tutta la penisola. A
spiegare di cosa si tratta sono Romano Gori e Rocco Lista, ex
provveditore agli studi di Pisa e oggi docente di storia e filosofia nella scuola. «La creazione di un nuovo
indirizzo - spiega Gori - in tempi di autonomia è abbastanza veloce, più che in
una scuola pubblica dove è necessario il placet di Provincia, Regione e Stato
per la creazione degli organici. Il nostro progetto parte dalla volontà
di offrire soprattutto a ragazzi particolarmente dotati un'occasione di qualità.
Accanto al liceo scientifico vorremmo proporre anche un indirizzo classico, ma
di tipo internazionale. Rivolto ad allievi di eccellenza, chiederà anche
particolari condizioni di merito all'accettazione».». Cos'è un liceo classico
internazionale? Meno conosciuto, ma estremamente impegnativo e di grande
prestigio, questo indirizzo comporta lo studio delle stesse materie del
classico con in più un aumento di ore su alcune materie scientifiche e una
grande attenzione alle lingue. Dunque propone, al ginnasio e al liceo,
italiano, latino, greco, storia, geografia, matematica, fisica, scienze,
disegno e storia dell'arte, educazione fisica e religione, più lo studio di due
lingue, una di base ed una seconda, comunitaria. «Noi - spiega Lista - avremmo
scelto le due lingue più parlate del mondo: come prima l'inglese, come seconda
lo spagnolo. La prerogativa dell'internazionale resta lo studio di alcune
materie in lingua. In genere si opta per la storia in inglese e la geografia in
tedesco: noi avremmo pensato alla storia in spagnolo e alla matematica, o
un'altra materia, si vedrà, in inglese». «Lo scientifico - aggiunge Lista -
proseguirà come al solito. Le scuole private in ambienti provinciali si portano
dietro anche immeritatamente una fama di refugium peccatorum che non risponde
alla realtà. Questo scientifico si avvale di professionalità valide in tutti i
suoi ordini, come dimostrano i risultati di quest'anno: tutti promossi alla
maturità scientifica, anche con due cento, e tutti promossi in terza media, con
due 10 e un 10 e lode. Alcuni respinti in prima e quarta liceo, le classi
tipiche di sbarramento». «La nostra utenza - conclude Gori - è composta per lo
più da interni che provengono dalle nostre elementari e le nostre medie. Il 40%
che affluisce da altre scuole, in genere, trovando un ambiente che considera
come persone e non come numero, che spinge alla motivazione ed è basato sul
metodo dell'incoraggiamento, consegue buoni risultati. La percentuale che anche
qui non trova motivazione è la stessa delle altre scuole».
( da "Sole 24 Ore, Il (Sanità)"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Indietro
23 luglio 2009 Ospedali&Terremoti: servono 30 miliardi per la sicurezza di
Paolo Del Bufalo, Roberto Turno (da Il Sole-24 Ore) Servono 30 miliardi per
mettere a norma e in sicurezza tutti gli ospedali italiani. E per gli
interventi urgenti nelle strutture costruite nelle zone a elevato rischio
sismico occorrono almeno 3,5 miliardi. Sono calcoli solo apparentemente fatti
"a spanne", ma forse anche per difetto. A lanciare l'allarme ospedali
è ancora una volta il ministero del Welfare, che sempre al Senato, nel ciclo di
audizioni sui rischi dei terremoti sul patrimonio edilizio sanitario della
commissione d'inchiesta presieduta da Ignazio Marino (Pd), ha presentato un
rapporto «sintetico» che mette nudo la fragilità e, talvolta,l'estrema
pericolosità dei nostri ospedali. Il ministero del Welfare fa i conti dopo il
sisma in Abruzzo sui fondi necessari a evitare che i terremoti lascino il segno
sulle strutture sanitarie, impedendogli di assicurare la continuità delle cure
anche in caso di calamità naturali. A scandire l'urgenza degli interventi è del
resto la vetustà delle strutture ospedaliere: il 35% sono sorte prima del 1940
e spesso nell'Ottocento, con edifici prevalentemente in muratura; il 49% sono
state costruite tra il 1940 e il 1990, costruiti in cemento armato, ma senza
per questo garantire la totale sicurezza a tutte le scosse telluriche,
specialmente e di alta magnitudo; soltanto il 9% sono stati realizzati dal
( da "Scienze.it, Le" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Biologia
Un problema sanitario inatteso Scimpanzé africani a rischio AIDS Ritenuto
finora non patogenetico per queste scimmie, il SIV causa invece un forte
aumento della mortalità fra gli esemplari selvatici del Gombe National Park che
ne sono portatori Gli scimpanzé selvatici possono andare incontro a una forma
di AIDS simile a quella degli esseri umani e morire di conseguenza: è questo il
risultato della ricerca di un gruppo internazionale di ricercatori che firmano
in proposito un articolo sulla rivista "Nature". Il SIV (simian
immunodeficiency retrovirus), che è per il 40 per cento omologo all' HIV-1, è
endemico in molte popolazioni di scimmie africane, che però ne sono solitamente
portatrici sane. Altre specie di scimmie, e in particolare i macachi, se
vengono inoculate con il virus sviluppano una patoligia molto simile all'Aids.
"Finora si pensava che l'infezione da SIV non fosse patogenica negli
scimpanzé ma dobbiamo purtroppo constatare il contrario”, ha
commentato Beatrice Hahn, docente di medicina presso la Università dell'Alabama a Birmingham, che
ha guidato la ricerca. "In realtà è vero anche che gli scimpanzé sono
geneticamente molto simili a gli esseri umani e che la possibilità di andare
incontro ha una patologia simile all'Aids è in un certo senso plausibile."
Nel corso dello studio sono stati analizzati gli animali che vivono nel Gombe
National Park, sulle rive del lago Tanganika, in Tanzania, che fanno parte
della comunità di scimpanzé studiata per più di 50 anni dalla primatologa Jane
Goodall e dai suoi colleghi. I ricercatori del Lincoln Park Zoo e
dell'Università dell'Illinois, in collaborazione con il Jane Goodall Institute
(JGI) e i Tanzania National Park (TANAPA), stanno infatti portando avanti un
programma di monitoraggio della salute degli scimpanzé che comprende anche
un'accurata analisi post-mortem per stabilire le cause dell'eventuale decesso.
Si è così riscontrato tra gli individui affetti da SIV un tasso di mortalità da
( da "SaluteEuropa.it" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
23/07/2009
AIFA: il direttore generale Guido Rasi istituisce il Tavolo per "terapie
oculari" Il Direttore Generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco Guido
Rasi al fine di creare una continuità tra il mondo della oftalmologia e
l'attività regolatoria tanto a livello italiano quanto internazionale ha
istituito il Tavolo per le "Terapie oculari. Il Gruppo di esperti, anche
in considerazione della complessità che le problematiche legate alla terapia
farmacologia stanno sempre più assumendo, soprattutto in presenza di
polipatologie, lavoreranno in qualità di "Advisory Board" della
Commissione Tecnico Scientifica dell'Aifa e del Registro Farmaci Oftalmici
sottoposti a Monitoraggio. In particolare i componenti del Tavolo affronteranno
le seguenti tematiche: Appropriatezza prescrittiva per quanto riguarda le
specialità medicinali nell'area oftalmologia; shift di trattamento per pazienti
affetti da patologie oculari; trattamento bilaterale per le terapie oculari con
farmaci antiangiogenetici; trattamenti per pazienti con acuità visiva inferiore
ai limiti previsti dalle schede tecniche dei farmaci in commercio; usi speciali
(off-label) dei farmaci oftalmici disponibili; altre problematiche connesse con
l'utilizzo di farmaci per le terapie oculari. Il Gruppo di Lavoro per le
"Terapie oculari" è così composto: In qualità di coordinatore del
Tavolo: Il Prof. Giovanni STAURENGHI, Professore Ordinario Dipartimento di
Scienze Cliniche "Luigi Sacco", Cattedra di Clinica Oculistica,
Ospedale Luigi Sacco Milano. In qualità di componenti: Il Prof. Francesco
BANDELLO, Professore Ordinario Malattie dell'apparato visivo e Direttore Scuola
specializzazione in oftalmologia- Università degli Studi di Udine. Il Dott.
Francesco BOSCIA, Dipartimento di Oftalmologia e Otorinolaringoiatria Università
degli Studi di Bari. Il Dott. Giuseppe LO GIUDICE, Oftalmologo Centro
Oculistico "San Paolo" presso Ospedale San Antonio, Padova. Il Prof.
Stefano MIGLIOR, Docente Dipartimento Neuroscienze e
Tecnologie Biomediche Facoltà di Medicina, Università di Milano Bicocca. Il
Prof. Antonio ROMANO, Direttore della Clinica oculistica della Facoltà di
Medicina della Seconda Università di Napoli. Il Dott. Pasquale TROIANO,
Dirigente Medico presso la Clinica Oculistica della Fondazione Ospedale
Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano.
( da "Sannio Online, Il"
del 23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Città:
Piano mobilità, oggi nuovo vertice a Palazzo Mosti Pubblicato il 23-07-2009
Nuovo appuntamento a Palazzo Mosti con il piano traffico e parcheggio.
Stamattina alle 11 i due documenti saranno illustrati nei loro dettagli dai
docenti dellUniversità del Sannio che ne hanno curato lelaborazione... Nuovo appuntamento a Palazzo Mosti con il
piano traffico e parcheggio. Stamattina alle 11 i due documenti saranno
illustrati nei loro dettagli dai docenti dellUniversità del Sannio che ne
hanno curato lelaborazione: il professore Francesco Saverio Capaldo per il piano
parcheggi e il professore Mariano Gallo, aiutato dallingegnere Dalila Beatrice, per il piano traffico. Ad
ascoltare e commentare la nuova relazione ci sarà il primo cittadino, Fausto
Pepe; lassessore alla Mobilità, Giuseppe De Lorenzo; i dirigenti dei
settori chiamati in causa e lassessore
allUrbanistica, Angelo Miceli. Lincontro consentirà di dare
lok per traghettare il piano della mobilità cittadina verso liter
burocratico preliminare alla sua definitiva approvazione. I due documenti, prima di
diventare operativi, dovranno, infatti, passare al vaglio della Giunta, delle
Commissioni e del Consiglio. Il tutto intervallato da un periodo non più breve
di 30 giorni nel corso del quale i documenti saranno sottoposti allattenzione dei cittadini per eventuali osservazioni che poi
approderanno insieme ai due piani in Consiglio comunale per la tappa finale.
Tutti passaggi che rendono le ipotesi formulate fino ad ora ancora passibili di
eventuali aggiustamenti.
Piano parcheggi Il piano parcheggi allo stato attuale prevede una rimodulazione
della sosta in tutto il perimetro urbano tale da ricavare 5mila nuovi posti
auto da individuare attraverso due diverse strade. Una è quella di adibire nuove aree a parcheggio. Si tratta
di quegli spazi che fanno parte delle aree di perequazione del Puc. Laltra è la rimodulazione dei parcheggi già esistenti lungo
le arterie cittadini. In pratica questi saranno estesi anche verso le aree
attualmente inutilizzate. Si incentiverà il parcheggio su distanze più lunghe
attraverso un sistema coordinato di strisce blu, ovviamente corredate dai
necessari stalli liberi. Le zone più vicine ai centri di interesse rientreranno
nella fascia A e saranno saranno contraddistinte da un parcheggio a pagamento
più salato (1,5 euro lora). Quelli della fascia B,
vale a dire entro i
( da "Sicilia, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
«La
Regione investa sui giovani» naccio @@Esortato il miglioramento delle
competenze delle lingue straniere per gli studenti universitari Si è svolto
alla «Kore» di Enna il VI convegno nazionale dell'Aiclu, Associazione centri
linguistici universitari. Il convegno nazionale dell'Aiclu, ospitato dal Centro
linguistico di Kore (Clik) e organizzato con cadenza biennale, ha affrontato
quest'anno la tematica dell'identità e della dignità delle lingue del mondo
alla luce degli effetti del processo di globalizzazione, che ha accentuato
l'importanza di alcune lingue e implicato connotazioni negative per l'identità
e la dignità di altre senza esclusione delle lingue considerate maggiori, come
l'inglese e lo spagnolo. Alle tre giornate del convegno nazionale hanno
partecipato numerosi direttori, esperti e docenti dei
centri linguistici provenienti dalle università di Trieste, Torino, Venezia, Firenze, Bologna, Siena, Roma,
Perugia, Napoli, Cosenza, Bari, Sassari, Calabria, Marche, Palermo, Catania e
Messina. Nelle 7 sessioni previste dall'intenso programma, di cui 3 plenarie e
quattro parallele, sono state affrontate varie tematiche relative alla
didattica plurilingue e alle politiche linguistiche europee, all'uso
della metodologia «Clil» in ambiente universitario, alla varietà linguistica
dell'inglese, alla politica linguistica dei Centri linguistici di Ateneo nel
rispetto della dignità e dell'identità di tutte lingue, alla politica e alla
didattica dell'italiano come lingua seconda in contesto europeo e extraeuropeo
fino alle applicazioni didattiche della traduzione, del doppiaggio e dell'uso
dei sottotitoli come mediazione tra lingue e culture. In apertura del convegno,
dopo i saluti delle autorità accademiche, è intervenuto l'on. Fabio Granata,
componente della commissione Cultura della Camera dei deputati che ha
sottolineato come la diversità culturale debba essere intesa come «comune
patrimonio dell'umanità vivente e in trasformazione costante» necessaria allo
sviluppo dell'uomo e che per tali ragioni qualsiasi identità culturale va
tutelata. Tre sono stati i Keynote speakers che hanno caratterizzato le
sessioni plenarie, dal giovedì al sabato mattina: Jim Ferguson, irlandese,
chief exective dell'Advisory council for english language schools, che ha
evidenziato la diffusione irrefrenabile e travolgente dell'inglese nel mondo ma
anche le misure che gli Stati adottano per tutelare la propria lingua nazionale
ed evitare di indebolirla (vedi il caso dell'irlandese); Christopher Nickenig,
direttore del Centro Linguistico della Libera Università di Bolzano, ha
presentato il Memorandum di Wulkow sui Centri Linguistici nelle istituzioni di
istruzione superiore in Europa e Michele Cometa, Preside della Facoltà di
Scienze della Formazione dell'Università di Palermo che ha centrato il suo
contributo sull'importanza della traduzione come strumento per la creazione di
identità multiple ed interculturali. In particolare, il Memorandum di Wulkow,
documento redatto da un gruppo di direttori di 27 Centri linguistici di tredici
paesi europei , riunitisi a Brandeburgo nel febbraio 2009, definisce il ruolo
strategico dei Centri Linguistici nel processo di internazionalizzazione delle università in Europa e sottolinea come i centri linguistici
siano organizzazioni elettivamente deputate a fornire agli studenti quegli
strumenti linguistici e interculturali necessari per la promozione del
multilinguismo e di una politica dell'inclusione e coesione sociale. La
riflessione programmatica di Nickenig ha sottolineato l'identità e la dignità
dei centri linguistici universitari e della loro funzione in un mondo
accademico assai contraddittorio che se da un lato rivendica costantemente
l'importanza delle lingue per l'internazionalizzazione dall'altro taglia i
fondi proprio all'insegnamento delle lingue. Le sessioni parallele hanno visto
un continuo susseguirsi di ricchi contributi scientifici sull'uso delle
tecnologie e di moodle per l'insegnamento delle lingue: sia il Centro
linguistico di Arezzo, della Kore di Enna, del Cilta di Bologna, del Cla di
Trieste hanno presentato i propri lavori in questo settore sempre più in
espansione e diffuso illustrandone difficoltà e aspetti qualitativi dell'uso e
dell'implementazione del cooperative learning, project work, voice chatting,
blogging, posting on forums, nei contesti tradizionali di insegnamento dove le
risorse sono limitate a fronte di una crescente motivazione da parte degli
studenti verso l'apprendimento della lingua inglese grazie all'opportunità
fornita dagli strumenti tecnologici. Sulla didattica dell'italiano hanno
presentato contributi il Cla delle università delle
Marche e degli stranieri di Siena rilevando l'importanza del ruolo del docente di lingua italiana che deve impegnarsi nella
creazione di un approccio andragogico per instaurare quel «contatto
psicologico» tra adulti che assumono nel processo di
insegnamento-apprendimento, le funzioni complementari di
insegnante-facilitatore e di allievo autonomo. Sull'uso della metodologia Clil
(Content language integrated learning) le università
di Trieste e di Torino hanno messo in evidenza l'esigenza di creare situazioni
e ambienti che valorizzino e favoriscano il bilinguismo/multilinguismo dove l'obiettivo
non si arresta al solo sviluppo di competenze comunicative, ma include anche
quelle concettuali che devono essere espresse in una lingua diversa da quella
materna. Interessante è apparso il contributo dei docenti della Facoltà di
scienze politiche dell'università catanese sul
fenomeno dello Spanglish (spagnolo+inglese) in America, nato in parte
dall'incontro tra due culture diverse, quella anglossasone e quella ispanica, a
causa dei flussi migratori verso gli Stati Uniti d'America, di popolazioni del
centro e del Sudamerica. Nella sessione ispanistica ed in quella dedicata alla
traduzione sono stati presentati lavori sull'identità del catalano (università di Roma), sulla diversità culturale della Spagna
contemporanea, sulla traduzione della fraseologia spagnola in italiano come
mediazione di lingue e culture (università di Enna),
sulle varietà linguistiche dello spagnolo in America (Centro linguistico della
Kore) sulle traduzioni dei fumetti di Asterix in Italia e nel Regno Unito,
sulle difficoltà legate alla traduzione di elementi culturali nei sottotitoli e
nel doppiaggio (università di Palermo). Infine, il
Clam dell'università di Messina ha presentato un
workshop sul self-assessment, coordinato dal direttore del Centro messinese,
prof. Giovanni Bonanno.
( da "Sicilia, La" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
«I
manichini di Renzo» saggio di Tino Vittorio Manzoni oltre la critica
d'accademia Sergio Sciacca Confessiamolo pure: a chi non è venuta la tentazione
di dichiarare "cretino" un autore come il Manzoni causa di infiniti
tormenti sui banchi di scuola? E allora ecco un libro che giustifica le
tentazioni di allora, dichiarando a chiare lettere le insufficienze di don
Lisander e le ingenuità del suo ro-manzone che non è una vera storia e non è un
gran romanzo per le innumerevoli approssimazioni caratteriali che rivela nei
personaggi e che probabilmente sono da attribuire allo stato d'animo del suo
autore che non si riprese mai dalle fobie giovanili e dalle reazioni
maschiliste al cubo con cui le rintuzzò. Un libro che intriga fin dalla dedica
rivolta alla figlia Giulia "liceale e antimanzoniana": il libro che
avresti voluto come companion quando non sapevi come guizzare via dalla critica
ben temperata di Natalino Sapegno. Qui ogni frase nasconde una sorpresa e
slarga l'orizzonte verso una selva bibliografica spaziante dai classici ai
moderni. Si tratta della più recente pubblicazione di Tino Vittorio (docente di Storia contemporanea all'università di Catania), autore di una
schiera di saggi in materia storica oltre che opinionista militante. Il suo
metodo non è quello di imbalsamare la narrazione del passato, ma di
scandagliarne le profondità e riconoscerne gli agganci con il nostro proprio
modo di considerare le persone e le cose. Il saggio (130 pagine con una
bibliografia aggiornatissima e multiforme) si intitola «I manichini di Renzo:
Manzoni storiografo» (appena pubblicato dalle edizioni Selene di Milano) e
aggredisce validamente le "minchionerie" di don Rodrigo e quelle del
suo Autore (con altro etimo, ma con identico concetto) con cui si conclude il
libro si conclude beffardamente, alla Rabelais. I manichini del titolo sono
quelle che noi oggi chiamiamo "manette", dunque le trappole, le
sciarade intellettuali, le scorciatoie storiche di quella gran maschera della
storia che è il romanzo. Una tesi che è meritevole della massima considerazione
da parte di un lettore non ingenuo (dunque adattissimo per i nostri studenti
liceali, forse un po' meno per i loro togati docenti): quella che chiamiamo
storia spesso è una narrazione fittizia: anzi decisamente è fiction; come già
avvertiva il Mazzucchelli annotando gli anacronismi della monaca di Monza. I
personaggi veri della narrazione sono obliquamente disposti come manifestamente
appare dai fraintendimenti faziosi sul don Gonzalo governatore milanese, fatto
passare per un politicante furbastro come magari saranno molti suoi successori
odierni, ma che pure di cose di rilievo ne realizzò durante il mandato, cosa
che gli attuali governatori non sempre riescono a fare. E' la stessa concezione
della storia ad essere ribaltata: Marx rappresentò la dittatura (del
proletariato o del capitalismo) secondo una concezione romanzesca del confronto
sociale: con il tremendo Barbablù da una parte e gli impavidi eroi liberatori
dall'altra parte, sempre in attesa di quel sole dell'avvenire che è tramontato
nel 1989 senza avere avuto neanche il tempo di sorgere pienamente. Leggi e ti
appassioni. Hai voglia di opporre le tue argomentazioni a quelle lucidissime
del saggista. Prendi appunti perché per seguire il rasoio affilato della
diatriba hai bisogno di riscontri che non hai in pronto nel continuo rimbalzo
dal III Reich all'Adelchi, ai grandi e minimi esegeti dei fatti umani. E' un
libro stimolante, rivolto a persone pensanti in proprio e stanche di ripetere i
luoghi comuni della critica accademica. Fate un esperimento per convincervene:
estraete a caso una massima alla Rochefoucauld e vedrete che andrebbe benissimo
come tema per il prossimo esame di maturità, per saggiare le capacità di libera
costruzione del pensiero dei nostri diciottenni, che avrebbero tanta voglia di
parlare se le griglie e le consegne didattiche non sconsigliassero loro di
esercitarla.
( da "Targatocn.it" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Menardi
(PdL): "Un futuro per il tunnel del Mercantour" Lidea è sul tavolo da decenni. Per realizzarla sono stati
condotti studi e creata quasi ad hoc una società (ovvero la Società per la
Realizzazione dei Trafori Stradali e Autostradali delle Alpi Marittime). Dopo anni di
stallo per lautostrada tra Cuneo e la Francia ed il tunnel del
Mercantour si profilano sviluppi. Lo annuncia il senatore cuneese Giuseppe
Menardi, vicepresidente della Commissione Lavori pubblici e Comunicazioni di
Palazzo Madama, dopo che lopera è stata inserita nel Dpef
(Documento di programmazione economica e finanziaria) per gli anni 2010-2013,
predisposto da Tremonti e approvato dal Consiglio dei ministri con il parere
favorevole di Bankitalia e dellEuropa. E di estrema importanza per il Piemonte e
in particolare per la provincia di Cuneo che nel documento strategico del
governo sia contemplato il nuovo collegamento - ha detto Menardi -. Questo
significa, oltretutto, che esiste un concreto interesse della Francia per la
realizzazione dellopera. Si tratta ora di mettere
in piedi la cordata dei finanziatori: personalmente, ritengo che sarebbe
interessante riprendere la progettualità dei nostri padri, attivando un
progetto di finanza pubblico-privata che metta insieme
Regione, Provincia, Comuni, istituti di credito locali e mondo economico. A
tale riguardo, una realtà come la Sitraci, con i dovuti aggiornamenti, può
rappresentare un punto di ri-partenza fondamentale. Sulle modalità del progetto, il sen. Menardi si è già
fatto promotore
di alcune iniziative che hanno riscosso interessi anche Oltralpe. Stabilita laltezza del tunnel da realizzare in Valle
Stura diventa interessante valutare lipotesi di un doppio snodo in parte
francese. Oltre al collegamento diretto con larea nizzarda, bisogna pensare a
una diramazione verso Sisteron, dove arriva lautostrada
per Aix-en-Provence da cui si procede per il Midi e la Spagna, liberando così
la Costa Azzurra da un carico di traffico vicino ai limiti di
saturazione. I numeri lo confermano. Il traffico Italia-Francia già nel 2005 era
di 45 mila veicoli al giorno, di cui oltre 9 mezzi pesanti. Alla sola frontiera
di Ventimiglia transitano circa 25 mila veicoli (5 mila i Tir). La previsione
contenuta nel Libro bianco sui trasporti della Comunità europea è di un aumento
del numero dei passaggi del 50 per cento nel 2010. Lattuale A8, la autostrada del mare, sul versante francese è
ormai satura soprattutto in prossimità della conurbazione nizzarda, così
comè ormai insufficiente ed intasata lAutostrada dei fiori in
tutta la tratta dal confine di Ventimiglia fino a valle del nodo di Genova. La necessità di trovare una alternativa al passaggio dei
mezzi e delle persone attraverso la barriera alpina - sottolinea Menardi - è un
imperativo improcrastinabile a oltre quarantanni dalle
prime iniziative progettuali di un collegamento veloce tra Cuneo e Nizza, ma
soprattutto alla luce della crescente domanda di mobilità e allinterno
del quadro di programmazione europea delle grandi reti di comunicazione di cui il Corridoio 5
è uno dei principali assi. tg
( da "Sestopotere.com" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Confcooperative
Modena regala limpianto fotovoltaico a 12
imprese aderenti (23/7/2009 19:04) | (Sesto Potere) - Modena - 23 luglio 2009 -
Entro la fine dell'anno Confcooperative Modena installerà gratuitamente
impianti
fotovoltaici presso una dozzina di cooperative aderenti. Oltre a non pagare
nulla, le cooperative interessate avranno in regalo il 25 per cento dell'energia
prodotta, mentre il restante 75 per cento potrà essere acquistato dalle stesse
cooperative a prezzo inferiori a quelli di mercato, oppure sarà immesso in
rete. Lo prevede il progetto denominato “Il sole illumina la cooperazione”,
ideato da Confcooperative Modena per favorire lo sviluppo della tecnologia
fotovoltaica presso le cooperative aderenti. «Si tratta di un servizio
innovativo che pone la nostra organizzazione all'avanguardia nei servizi
erogati agli associati – afferma il presidente di Confcooperative Modena,
Gaetano De Vinco – La nostra è una strategia basata su un sistema energetico
sostenibile sia dal punto vista ambientale che economico. Le risorse investite
sono interamente private: il pubblico non ci mette un euro, a parte i vantaggi
del conto energia, che valgono per tutti i produttori di fonti alternative». Il
progetto è stato ideato dalla cooperativa Power di Modena, aderente a
Confcooperative, ed è sostenuto da Emilbanca e dalla stessa Confcooperative
Modena. Esso offre la possibilità di realizzare gratuitamente un impianto
fotovoltaico presso gli stabilimenti delle cooperative. Tali impianti, della
potenza massima di 20 kwp, saranno installati e gestiti da Power. «Emilbanca e
Power investono complessivamente 1,2 milioni di euro – spiega Cristian
Golinelli, direttore di Confcooperative Modena e presidente della cooperativa
Power - Prevediamo l'installazione di dieci-dodici impianti entro la fine del
2009. Attualmente sono in corso i sopralluoghi tecnici di fattibilità per
individuare le cooperative idonee». Oltre all'impianto gratuito, il vantaggio
per le cooperative è calcolato in 6 mila kwh l'anno, che oggi valgono circa
mille euro. Un'ulteriore risparmio (stimato in altri mille euro) è
rappresentato dalla differenza tra il prezzo di mercato e il prezzo scontato
del 75 per cento dell'energia prodotta dall'impianto. Inoltre il valore dell'eventuale
surplus di produzione sarà suddiviso tra Power e cooperativa. «Abbiamo già
ricevuto richieste per vendere il know-how di questo progetto ad altre realtà
associative. Power, infine, trasferirà questo modello in Senio Energia, la
società mista pubblico-privata che ha sede a Casola
Valsenio (Ravenna) che opera al servizio di alcuni enti locali e alla quale
Power – conclude Golinelli - partecipa come socio privato di riferimento».
( da "Sestopotere.com" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
Nasce la
Fondazione "Centro europeo di Nanomedicina" promossa da Formigoni
(23/7/2009 19:50) | (Sesto Potere) - Milano - 23 luglio 2009 - Realizzare un
Centro di ricerca scientifica di eccellenza, di livello internazionale,
nell'ambito della nanomedicina, in grado di dare risposte concrete alle
crescenti richieste di strumenti diagnostici e terapeutici efficaci, non
invasivi e personalizzati, in particolare per la cura delle malattie tumorali,
cardiovascolari e neurologiche. E' questo lo scopo con cui nasce la Fondazione
"Centro europeo di Nanomedicina", promossa e fortemente voluta dal
presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, in collaborazione con 9
centri di ricerca pubblici e privati presenti sul territorio, e per la quale
sono previsti finanziamenti pari a 4,5 milioni di euro in tre anni (a partire
dal 2009), nel Programma Attuativo Regionale del Fondo Aree Sottoutilizzate
(PAR-FAS). "Si tratta - ha detto oggi Formigoni presentando alla stampa la
Fondazione insieme all'assessore alle Reti, Servizi di Pubblica Utilità e
Sviluppo sostenibile, Massimo Buscemi e ai 9 soci - di una iniziativa di
straordinaria importanza nel campo della ricerca, parte integrante della
politica de Regione Lombardia in questo campo. L'obiettivo è quello di creare
il più grande hub europeo nel settore della nanomedicina e di competere a
livello mondiale in questo settore estremamente promettente". "E'
anche una iniziativa - ha proseguito Formigoni - lombarda al 100% e allo stesso
tempo in grado di attirare cervelli dal mondo e di far lavorare insieme
ricercatori italiani e stranieri". Tra questi, Formigoni ha ricordato
Mauro Ferrari (considerato il padre del nanotech che ha collaborato con il
Comitato promotore della Fondazione) e Francesco Stellacci (oggi al MIT di
Boston, reclutato dal Besta). La nascita della Fondazione, il cui primo
presidente sarà il prof. Adriano De Maio, fa seguito ad un Protocollo d'intesa,
sottoscritto il 21 marzo del 2007 dallo stesso Formigoni, con i nove "soci
fondatori": - Fondazione IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) -
Fondazione IRCCS "Ospedale Maggiore policlinico Mangiagalli e Regina
Elena" - Istituto Europeo di Oncologia" (IEO) - Fondazione
"Scuola Europea di Medicina Molecolare" (SEMM) - STMicroelectronics
S.r.l. - Genextra S.p.A. - Politecnico di Milano - Università degli Studi di
Milano - Università degli Studi di Pavia Oltre ai fondatori ha già chiesto
formalmente di aderire alla Fondazione anche l'Istituto Neurologico Besta
mentre altri importanti centri, tra cui l'Istituto Nazionale Tumori di Milano e
l'Istituto Italiano di Tecnologie di Genova, hanno già manifestato interesse in
questa direzione. "Si tratta dunque - ha sottolineato De Maio - di
un'alleanza di sistema tra prestigiosi soggetti operanti nell'ambito della
ricerca, della cura, dell'alta formazione e dell'industria, che si impegnano a
mettere a disposizione le specifiche conoscenze integrandole con un approccio
interdisciplinare in un progetto comune, con l'obiettivo di realizzare
soluzioni innovative nell'ambito della nanomedicina a livello di formazione,
ricerca di base e ricerca clinica". "La nanomedicina - ha spiegato
Umberto Veronesi, sottolineando la lungimiranza che ha portato a far nascere la
Fondazione - è senz'altro il futuro e dobbiamo constatare l'inevitabilità del
suo sviluppo nelle pratiche cliniche". Come ha sottolineato Marco Foiani,
che ha coordinato i lavori del Comitato promotore della Fondazione, il Centro
agirà su tre fronti: formazione, ricerca e applicazioni tecnologiche. Mentre il
pro-rettore dell'Università di Pavia, Cesare Balduini, ha ricordato il lungo e
proficuo lavoro - di oltre due anni - che ha condotto all'appuntamento di oggi
e la positiva "eterogeneità dei soggetti che aderiscono alla
Fondazione", sul fronte delle industrie, Andrea Cuomo, vicepresidente e
direttore per l'Europa di STMicroelectronics ha parlato dello sviluppo delle
nanotecnologie come di una "rivoluzione paragonabile a quella
dell'industria tessile del '700 o dell'industria elettronica della seconda metà
del '900". Dal canto suo, Paolo Fundarò, chief financial officer di
Genextra, ha invece rimarcato l'importanza dell'integrazione
tra ricerca privata, svolta
in azienda, e ricerca accademica, realizzata negli atenei e nei centri
pubblici. L'assessore Buscemi, commentando la nascita della Fondazione, ha
infine ricordato che la Lombardia può vantare "molti primati" nel
campo della ricerca, cui ora se ne aggiunge uno ulteriore. LA FONDAZIONE
- La Fondazione opererà attraverso i suoi organi (Comitato dei Garanti,
Presidente e Giunta di Presidenza, Direttori scientifici e Comitato
scientifico) realizzando, promuovendo e sostenendo attività di ricerca, attraverso
la stipula di convenzioni con enti pubblici e privati o la partecipazione ad
altre associazioni, fondazioni, enti e istituzioni con obiettivi simili.
Inoltre potrà promuovere e organizzare seminari, corsi di formazione,
manifestazioni, convegni, incontri, oltre che gestire direttamente o
indirettamente spazi e laboratori, istituire premi e borse di studio, ecc.
Grazie alla complementarietà e alla condivisione di competenze tra i soggetti
fondatori, il nuovo Centro promuoverà e svolgerà programmi interdisciplinari di
ricerca scientifica con lo scopo di sviluppare tecnologie e approcci altamente
innovativi nell'ambito della nanomedicina. L'obiettivo finale atteso è di
ottenere un impatto positivo sulla salute delle persone e in generale sulla
qualità della vita, facendo emergere ulteriormente le potenzialità del sistema
sanitario lombardo, già fortemente orientato alla ricerca, all'innovazione e
alle nuove tecnologie. Si tratta di un'iniziativa di grande rilievo: "il
'Centro europeo di Nanomedicina' - ha sottolineato De Maio - si pone infatti
nel panorama scientifico nazionale ed internazionale tra i pochi istituti di
ricerca realmente multi e interdisciplinari, in grado di integrare saperi tra
loro tradizionalmente distinti come la medicina, la biologia, la fisica, la
chimica, l'informatica e l'ingegneria, confermando la Lombardia all'avanguardia
nella ricerca in campo biomedico e biotecnologico". Il nuovo Centro può
contare inoltre sulla consulenza di importanti personalità scientifiche che ne
garantiscono anche una risonanza internazionale. Con queste premesse, il Centro
ha elevata probabilità di essere qualificato come uno dei più rilevanti poli di
ricerca sul tema a livello mondiale e prevedibilmente genererà nuove attività
industriali ad alta tecnologia, oltre ad attrarre ricercatori e professionisti.
NANOMEDICINA - La nanomedicina è un settore di estremo interesse, da cui ci si
aspetta un radicale mutamento in campo di diagnosi e cura nel prossimo futuro,
su cui esistono competenze di base, scientifiche, tecnologiche e industriali
all'interno della nostra regione. E' basata sull'applicazione delle
nanotecnologie alle discipline mediche, in particolare per gli esami
diagnostici e la somministrazione di farmaci. Con la nascita del Centro Europeo
di Nanomedicina, potranno quindi essere sviluppate soluzioni avanzate per la
diagnostica precoce e lo screening di massa per patologie tumorali e
cardiovascolari, basate su analisi proteomiche, genomiche e metaboliche e per
il rilascio controllato spaziale e temporale di terapie personalizzate. La
lotta ad alcune patologie, come il cancro, dovrà prevedere che sia possibile
identificare dei precursori patologici in esami radiologici o minimamente
invasivi, quali delle semplici analisi del sangue o della saliva, nel corso di
check-up di routine, disponibili per tutti. Da questi sarà possibile
determinare interventi personalizzati, ove necessari, che permettano di fare
regredire le lesioni a forme benigne, o di eliminarle del tutto. Nel peggiore
dei casi, lesioni maligne saranno contenute, in modo da poterne eliminare
l'impatto sulla qualità e la durata della vita. Questo paradigma sarà tradotto
in progressi paralleli in altri settori della medicina. Per introdurre una
nanomedicina personalizzata, un ruolo determinante dovrà essere svolto da
scienze e discipline diverse nello sviluppo di SMART THERAPEUTICS. In questo
quadro la nanotecnologia svolge un ruolo essenziale nell'identificazione di
firme molecolari ("profili" che facciano prevedere l'efficacia
terapeutica), e nello sviluppo di agenti curativi e di prevenzione mirati e
personalizzati (i cosiddetti "nanovectors"). La progettazione e
realizzazione dei nanovettori, dei nanoagenti di contrasto molecolari, la loro
somministrazione, e lo studio della loro efficacia richiedono modelli
matematici e informatici di nuova generazione. Per sviluppare questo fronte di
expertise multipla è indispensabile il riferimento alla biologia molecolare, ed
in particolare alle sue componenti che studiano gli acidi nucleici (DNA e RNA)
e le proteine da queste espresse: i settori cioè della genomica e proteomica.
Insieme a queste, nella visione della nuova medicina personalizzata, sono di
importanza fondamentale ed hanno un ruolo di irrinunciabile centralità la
microelettronica e la micromeccanica.
( da "Sardegna oggi" del
23-07-2009)
Argomenti: Cultura
giovedì,
23 luglio 2009 Università: workshop Scienze della Comunicazione Una Università
davvero diffusa in tutta la Sardegna, con corsi on-line e video disponibili sul
sito internet, insieme a dispense e tanto altro materiale. Il corso di laurea
in Scienze della Comunicazione dell'università di
Cagliari, dopo solo tre anni di vita, rinnova il proprio rapporto con gli
studenti e si apre sempre di più a tutti quei ragazzi che non possono spostarsi
dai propri paesi ma vogliono comunque assicurarsi un futuro. Mercoledì 29
luglio si presenterà a tutti in un convegno all'ExMa di Cagliari. -->CAGLIARI
Non sempre chi vuole studiare all'università ha la possibilità di
spostarsi dal proprio paese per raggiungere i grandi centri, oppure ha troppi
impegni di lavoro e non riesce a seguire le lezioni. Tra gli iscritti al corso
di laurea on-line in Scienze della Comunicazione di Cagliari si trovano tutte
queste persone, giovani che non possono trasferirsi nel capoluogo, 40/50enni
che lavorano e non hanno sempre modo di andare in facoltà, insieme anche a
tanti ragazzi e ragazze normali che sperano di entrare nel complicato ma ricco
di soddisfazioni mondo della comunicazione. Le iscrizioni scadono il 24 agosto,
e anche se le tasse non sono proprio alla portata di tutti (2 mila euro
all'anno), arrivano sempre numerose richieste. Per presentarsi e rispondere a
tutte le domande che si vorranno porre, mercoledì 29 luglio il corso di laurea
on-line organizzerà il convegno Com.unica senza
frontiere, a partire dalle 19 nei saloni dell'ExMa di Cagliari. L'obiettivo
è quello di far conoscere i docenti, gli insegnamenti, le esperienze di chi già
ci studia e tutto quello che può interessare un giovane neo diplomato ma anche
chi lavora o i semplici curiosi. Un corso on-line che fornisce gli studenti di
video lezioni, appunti, dispense, tutor a disposizione su chat, forum e via
email, è certamente innovativo soprattutto per la realtà sarda. L'esperimento è nato
tre anni fa grazie al progetto UniSofia, un modello di università
aperta basato sull'apprendimento attraverso internet e la multimedialità. Il
corso di laurea in Scienza della Comunicazione è nato proprio con questo
spirito e con l'obbiettivo di raggiungere davvero tutti. UniSofia voleva creare una comunità di studenti ha
detto Silvano Tagliagambe, responsabile del progetto che fosse coinvolta e
partecipasse attivamente. Scienze della Comunicazione
esiste a Cagliari ormai da tre anni, e tra novembre e dicembre l'Isola dovrebbe
vedere i suoi primi laureati on-line. Certo la cerimonia si svolgerà in
presenza come dicono i docenti del corso, ovvero dal vivo, così come gli
esami e tre o quattro incontri per ogni lezione. Per il resto gli studenti
hanno la possibilità di collegarsi direttamente a internet e seguire le lezioni
on-line, interagendo con gli insegnanti (anche loro a volte in collegamento da
altre città), oppure vederle quando vogliono direttamente dal sito del corso.
Le lezioni vanno dai Linguaggi del cinema alla Filosofia della mente e
intelligenza artificiale fino alla Semantica del web, per terminare con un
tirocinio. Questo, però, da fare rigorosamente sul campo. --> Fabio Pireddu
( da "Trentino" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
ISTITUTO
S.MICHELE ISTITUTO S.MICHELE Un lavoro sicuro per gli enologi L'88% di coloro
che studiano viticoltura ed enologia trovano lavoro entro tre mesi dal
conseguimento del diploma. E in Italia un enologo su cinque, tra quelli
diplomati nel periodo 1997-2008, proviene dal corso di laurea attivato
nell'ambito del consorzio inter-universitario che comprende l'Istituto Agrario
di San Michele all'Adige, le università di Udine,
Trento e Geisenheim, in Germania. Lo dicono due recenti indagini
dell'Università di Udine e dell'Istituto Agrario di San Michele presentate a
Geisenheim, nell'ambito della cerimonia di consegna del premio Karl Bayer. Il
riconoscimento premia le migliori tesi ed è stato attribuito quest'anno a due
studenti altoatesini: Ivan Campei di Varna, seguito dai professori Doris Rauhut
e Agostino Cavazza, e Joachim Wolf di Celmes (Merano), accompagnato
dai docenti Johann Seckler e Fulvio Mattivi. Dal 1996 ad oggi sono 180 gli
studenti che hanno conseguito il diploma grazie a questa collaborazione. IMPRESE
Sono 41 le società senza collegio sindacale Quasi 9 mila imprese italiane pur
essendo tenute per legge alla nomina del collegio sindacale ne risultano prive.
Lo rileva un'indagine del Cesdoc (Centro Studi dei dottori commercialisti e
degli esperti contabili di Venezia) su dati Cerved. Secondo lo studio, in
Italia sono per la precisione 8.977, tra spa (3.409) e srl (5.568), le società
senza collegio sindacale sebbene abbiano l'obbligo di munirsene. Quanto al
Nordest, in Veneto ce ne sono 865 (298 spa e 567 srl), in Friuli Venezia Giulia
219 (130 spa e 89 srl) ed in Trentino Alto Adige 41 (13 spa e 28 srl). CONCAST
Il presidente eletto è Zucal, non Furlan Nell'edizione di ieri il titolo sul
servizio relativo alla riunione del cda di Concast Trentingrana segnalava
l'elezione di Furlan alla carica di presidente. In realtà l'eletto è Ivo Zucal,
come del resto si riportava correttamente nel testo. Ce ne scusiamo con
l'interessato e con i lettori.
( da "Stampa, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
SAVIGLIANO.
DIBATTITO IN CONSIGLIO Vetrine spaccate e atti vandalici Soave: "Presto
altre telecamere" Per contrastare l'impennata di microcriminalità e
vandalismo dei giorni scorsi a Savigliano (episodi di bullismo, risse nel
centro storico, fioriere distrutte e vetrine spaccate), il neo sindaco Sergio
Soave non esclude la possibilità di installare nuove telecamere, soluzione
adottata già dalla passata amministrazione nonostante qualche malumore della
stessa maggioranza. Attriti che avevano fatto pericolosamente «traballare» la
giunta Comina. «Questa decisione - spiega Soave - dev'essere presa
congiuntamente con le forze dell'ordine, il tribunale di
Saluzzo e i cittadini, con i quali potremmo ipotizzare azioni
pubblico-private». Parole che non solo significano la possibilità di
finanziamenti privati e comunali per l'acquisto di nuova strumentazione di
sorveglianza, ma aprono le porte alla figura del vigile di quartiere o,
addirittura, alle cosiddette «ronde». «Se si renderà necessario, -
aggiunge il sindaco - valuteremo le indicazioni presenti nel decreto
sicurezza». Una presa di posizione chiara: nessuna contrarietà ideologica a
servizi di sorveglianza spontanei e civili, sebbene il primo cittadino sia
convinto che il lavoro svolto dai vigli urbani e dalle forze dell'ordine sia
«più che sufficiente» alla realtà saviglianese. La situazione più difficile,
stando alle diverse interrogazioni presentate dalla Lega in Consiglio comunale,
riguarda il quartiere periferico della Mellonera, dove alcuni vandali hanno più
volte rovinato proprietà private e pubbliche e disturbato la quiete notturna
con schiamazzi e battibecchi. «Il servizio di vigilanza viene svolto due volte
a settimana - aggiunge ancora Soave -. Inoltre, per i residenti che lo
richiedono, c'è la possibilità di controllare seminterrati e i garage
sotterranei, ritrovi abituali per malviventi». Altra zona a rischio sicurezza,
oltre alla centrale via Torino e alle vicinanze del monumento di piazza
Santarosa, sono i parcheggi nell'area dell'ex Sacoop, vicino all'ingresso del
nuovo Pronto soccorso, dove è già in funzione una telecamera. Altre tre sono
installate in piazza del Popolo, piazza Santarosa e piazza Sperino; una quinta
in un altro punto «strategico» della città. \
( da "Stampa, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Ma ai
genitori va bene così L'articolo di Luca Ricolfi «La scuola ha smesso di
insegnare», lancia un grido di allarme. Nella impossibilità di educare tutti
alla complessità del sapere, che richiede fatica da parte degli studenti e
degli insegnanti, investimento di denaro e qualità dell'istruzione, fino ad ora
ci si è accontentati di garantire il successo scolastico generalizzato. Tutto
ciò senza un sussulto di indignazione né delle famiglie degli studenti, che
vedono i loro figli conquistare senza fatica e sacrifici un diploma difficilmente
spendibile, né degli insegnanti, di solito acquiescenti ai modelli di
istruzione costruiti a tavolino dall'alto degli apparati burocratici e
arroccati nei loro mugugni, né della nostra classe politica litigiosa ma
compatta nel perpetuare sé stessa e poco sensibile, nei fatti, al futuro della
gioventù che sbanda a povere mete. LORENZO CATANIA Tifo per i ragazzi: mai
rifiutarli Ho letto l'articolo firmato dal dr. Umberto Veronesi «Ma io boccio
la scuola che boccia». Vorrei ringraziarlo di cuore per le belle e veritiere
parole che ha scritto. Anche io tifo per i ragazzi: vanno aiutati, guidati,
consigliati ma non rifiutati. È l'errore più grande e ne pagheremo le
conseguenze tutti insieme. MARGHERITA CASASSA Promozione sociale bye bye L'idea
che «per i più deboli, una scuola che fa sul serio è una delle poche chance di
promozione sociale», mi vede perfettamente d'accordo. Ma più che sugli echi di
un lontano '68, avrei preferito che ci fosse una riflessione sui più recenti
accadimenti. Mi sono laureato una quindicina di anni fa in Ingegneria, in un
periodo in cui affrontare questa facoltà era una scelta non banale, la
selezione era alta e per laurearsi in tempi brevi e con un buon voto occorreva
impegno e talento. Alla fine di questo percorso, la selezione «naturale» che
veniva operata consentiva ai «sopravvissuti» di trovare un buon impiego, e
questo senza essere «figlio di ricchi, potenti o ben introdotti». Oggi, dopo le
riforme Berlinguer e Moratti, col quadruplicarsi delle percentuali dei laureati,
con le votazioni quasi tutte attorno al 100 e lode (voto medio 108.7) tutto
questo non è più vero, e in tempi di recessione, anche per i novelli ingegneri,
la massima aspettativa è quella di un lavoro precario. Spero che si possa
tornare ai criteri pre-riforma, che la serietà e una certa selezione basata sul
merito siano ripristinate, ma per far questo bisogna sgombrare il campo dalle
discussioni sui grembiulini, il
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Fondazione
Cassamarca, la scure sui teatri Sforbiciata pure sulla programmazione, nuovo
assetto societario La scure di De Poli sui Teatri non è leggera. Anzi. Nel
giorno in cui Fondazione Cassamarca presenta la nuova stagione in tempi di
magra (servizio a pagina 43) si scopre che la Teatri spa di Gagliardi, può
contare su 2,5 milioni, e non sui 4 di un tempo. Una sforbiciata che sfiora il
40%, e rende l'idea di come siano esangui le casse di Ca' Spineda, essiccate
dai tagli dei dividendi di Unicredit e sempre in attesa della linfa delle
vendite, ancora non perfezionate, di parte del patrimonio immobiliare (Sociale,
le Voci, terreni). E più in generale esprime bene lo stallo di Fondazione e
della sua programmazione. Stabili. Confermata anche la cessione del teatro Da
Ponte di Vittorio. Ribadito invece l'impegno per sostenere l'attività del
Careni di Pieve di Soligo, che non è di proprietà della fondazione ma della
parrocchia. Riassetto societario. Intanto Ca' Spineda riorganizza l'intera
galassia e le controllate di Fondazione: Civibus sparisce, assorbita per
fusione da Appiani, società che gestisce le complesse operazioni immobiliari
della cittadella delle istituzioni. Alla testa della strumentale c'è Piero
Semenzato, ingegnere fedelissimo di Dino De Poli. Vittorino Pavan,
amministratore della Appiani, si occuperà della Carlo Alberto, nuova nata fra
le strumentali, incaricata di seguire la cessione della Questura una volta
ultimato il trasferimento di Polizia e Polstrada all'Appiani. Ateneo, De Poli
tira dritto. Il Bo ha sondato il presidente di Fondazione
Cassamarca, nel contenzioso fra Università e Ca' Spineda per il pagamento degli
stipendi dei docenti. Stando ai bene informati, chiedeva un gesto di apertura,
come un acconto sulla somma milionaria arretrata che il Bo reclama...niente da
fare De Poli sarebbe stato irremovibile. E a questo punto la partita si
sposta all'autunno, con l'insediamento dei nuovi rettori.
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
del Sannio La facoltà di Scienze Economiche e Aziendali presente i nuovi corsi
di laurea La Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali dellUniversità degli Studi del Sannio indice una conferenza
stampa per la presentazione dei nuovi corsi di laurea per lanno
accademico 2009/2010, con lobiettivo di fornire uninformazione
chiara e dettagliata dellofferta formativa, anche alla luce delle novità
introdotte dal D.M. 270/04. Lincontro si terrà il
giorno 29 luglio 2009 alle ore 10:00 nellAula Ciardiello della SEA. La
presentazione è rivolta anche agli studenti appena diplomati, e a quanti,
studenti e docenti, siano interessati a conoscere lofferta e lorganizzazione della Facoltà. >> Interverrà il
preside della Facoltà, il prof. Massimo Squillante. BUR.IT 24.07.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Firenze Donne, politica e istituzioni. Iscrizioni prorogate al 20 agosto
Sono prorogate fino al 20 agosto le iscrizioni al corso di formazione
multidisciplinare “Donne, politica e istituzioni” dedicato alla promozione
della cultura di genere e delle pari opportunità, organizzato dal Comitato Pari
Opportunità (CPO) dellUniversità di Firenze. Il corso
– finanziato dallateneo e dal Dipartimento Pari Opportunità della
Presidenza del Consiglio dei Ministri – è gratuito e mette a disposizione 80
posti (il 40% riservato a studenti e personale tecnico amministrativo dellateneo); per laccesso è richiesto il diploma di scuola
media superiore. Il referente scientifico delliniziativa è Laura
Leonardi, docente di Sociologia presso
la facoltà fiorentina di Scienze politiche: le lezioni, in programma tra
settembre e novembre, distribuite su 24 incontri fissati il venerdì pomeriggio
e il sabato mattina, affronteranno i temi al punto di vista storico e politico,
giuridico e sociale; la parte teorica sarà integrata da una serie di
laboratori pratici sulla realizzazione di politiche di pari opportunità. è
prevista una valutazione finale e il rilascio di un attestato di partecipazione
per coloro che avranno frequentato almeno l80% delle
lezioni; per gli studenti universitari è possibile il riconoscimento di 6
crediti formativi. >> Le domande di ammissione debbono essere presentate
secondo le modalità contenute nel bando pubblicato sul sito del Comitato Pari
Opportunità http://www.unifi.it/CMpro-v-p-3741.html Per altre informazioni:
donne.politica@unifi.it BUR.IT 24.07.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Camerino The 14th International Conference on X-ray Absorption Fine
Structure Dal 26 al 31 luglio prossimi lUniversità
di Camerino ospiterà la 14° conferenza internazionale sul tema “X-ray Absorption
Fine Structure (Struttura Fine degli spettri di assorbimento di raggi X)”. Liniziativa è promossa dal gruppo XAS dellAteneo di
Camerino che da circa venti anni opera sotto la guida del Prof. Andrea Di
Cicco, attualmente
presidente della società internazionale IXAS (con oltre 600 aderenti in tutto
il mondo). Nel corso del congresso sarà trattato un tema ampiamente
interdisciplinare che coinvolge tutti gli aspetti teorici e applicativi di una
tecnica di studio della materia a livello atomico basata sullassorbimento di raggi X e utilizzata diffusamente da fisici,
chimici, biologi, cristallografi e mineralogi, scienziati dei materiali,
esperti di beni culturali e di tutela dellambiente per comprendere la
struttura atomica
a corto raggio di sistemi disordinati utili per applicazioni e per studi
fondamentali di sistemi biologici, di farmaci, di minerali e di catalizzatori
per applicazioni di produzione di energia. Gli esperimenti si svolgono
prevalentemente presso centri di radiazione di sincrotrone internazionale, nei
quali sono state costruite strutture dedicate per lutilizzo dei raggi X e vengono preparati e analizzati presso
i laboratori di molte Università e Centri di ricerca. Nellambito
dellincontro, simposi specifici riguarderanno gli sviluppi teorici, la
complementarietà con le tecniche di diffrazione, le tecniche risolte in tempo
per cinetiche chimico-fisiche e i materiali per l'energia e vedranno coinvolti
più di 500 scienziati, di cui oltre l80%
stranieri provenienti
da Giappone, Stati Uniti dAmerica e vari Paesi europei,
per discutere tutti i più recenti avanzamenti nel campo. Tra i relatori
figurano alcuni studiosi di fama internazionale come K. Hodgson, D. D. Sarma,
K. Baberschke, R. Falcone, Y. Iwasawa, J. Rehr, E. Stern e molti altri che
compongono un programma scientifico con oltre 200 contributi orali e 400
posters. >> “Lalto valore scientifico dei
relatori e il grandissimo successo delle iscrizioni, ben oltre le previsioni
per tale conferenza – sottolinea il prof. Andrea Di Cicco, docente
Unicam del Dipartimento di Fisica e promotore delliniziativa – testimoniamo lattrattività di Camerino
come sede universitaria e il prestigio internazionale del gruppo organizzatore
del convegno, la cui attività di ricerca, svolta con prestigiose collaborazioni in
istituzioni di eccellenza europee e statunitensi, è testimoniata da centinaia
di lavori scientifici e si inserisce nella più generale attività del corso di
laurea in Fisica di Unicam che ha unampia risonanza internazionale”. A
partire dallanno accademico 2009/10 la laurea Magistrale in
Fisica di Unicam, tenuta completamente in lingua inglese già da tre anni,
offrirà un opportunità in più. E stato, infatti, stipulato un accordo con
il Politecnico di Danzica, con il quale il gruppo XAS ha intrattenuto una proficua
collaborazione di ricerca per dieci anni, che prevede l'avvio di un corso di
Laurea magistrale (Dual Master) in Fisica Applicata, che rilascerà un doppio
titolo valido non solo in Italia, ma anche in Polonia. Laccordo rafforzerà il carattere internazionale del Corso di
Laurea Magistrale in Fisica, che, in virtù dell'utilizzo della lingua inglese,
negli ultimi anni ha attirato una percentuale significativa di studenti
stranieri, provenienti principalmente dall'Asia. BUR.IT 24.07.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
LUM
Stage in Cassazione per gli specializzandi LUM Il Primo Presidente della Corte
di Cassazione, S.E. Vincenzo Carbone, ha sottoscritto in questi giorni con la
scuola delle Professioni Legali dellUniversità
LUM di Casamassima, una convenzione per stage formativi presso presso la Corte Suprema
di Cassazione a Roma. La Convenzione che disciplina lo stage costituisce il
primo esempio in Italia di attività formativa svolta dagli allievi di una
Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali presso la Corte Suprema.
Per selezionare gli specializzandi al tirocinio, che avrà la durata di 4-8
settimane, sarà costituita una commissione di docenti della LUM integrata da un
consigliere della Corte di Cassazione. Durante lo stage presso la Corte
Suprema, gli specializzandi ammessi coadiuveranno i magistrati relatori, quelli
addetti allesame preliminare dei ricorsi ed al Massimario,
nelle ricerche di legislazione, dottrinali e giurisprudenziali, mediante
lutilizzo di uno o più software specializzati, su argomenti indicati dai medesimi
magistrati e discutendone i risultati con loro al fine di un celere
funzionamento del servizio giustizia. In nessun caso gli specializzandi
poteranno partecipare ai momenti decisionali. >> La sensibilità
dimostrata da S.E. Vincenzo Carbone al Preside della Facoltà di Giurisprudenza,
Prof. Roberto Martino ed al Direttore della Scuola, Prof. Antonio Barone,
rappresenta la dimostrazione più concreta di come il mondo della Giustizia,
nella sua espressione più alta, sia pronto a collaborare con il sistema
universitario per la formazione dei futuri operatori delle professioni legali.
BUR.IT 24.07.09
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Modena Server facoltà di Economia Marco Biagi Il server web della facoltà di
Economia Marco Biagi dellUniversità degli studi di
Modena e Reggio Emilia, a causa di problemi tecnici, non funzionerà per i
prossimi dieci giorni. Il servizio dovrebbe essere riattivato entro il 31
luglio 2009. Si informano tutti gli utenti della facoltà di Economia Marco
Biagi dellUniversità degli studi di Modena e Reggio Emilia
che, a causa di alcune interruzioni di corrente, il server web della facoltà non sarà
fruibile per i prossimi dieci giorni. I siti regolarmente accessibili sono i
seguenti: Esse3 http://www.esse3.casa.unimore.it /Start.do; il servizio di
posta elettronica http://posta.unimore.it/; Dolly Economia
http://dolly.economia.unimore.it/ ; il monitor est della facoltà
http://155.185.254.18/docenti/ monitorestaereo.asp ; la biblioteca di Economia
http://biblioeco.unimo.it/home /home.aspx. Per accedere, comunque, alle lauree
triennali ed al test di ingresso si può consultare il bando sul sito
www.unimore.it > immatricolazioni ed iscrizioni a.a 2009/2010 > corsi a
numero programmato- bandi ammissione. Mentre per allenarsi al test di ingresso
consultare il sito: www.cisiaonline.it dove sono disponibili i fac-simili delle
prove. Per accedere, invece, alle lauree magistrali consultare gli avvisi per
ciascun corso collegandosi al sito www.unimore.it > bandi e concorsi >
studenti e laureati > avvisi e comunicazioni > facoltà di Economia Marco
Biagi. >> Per informazioni sulla compilazione delle domanda di
valutazione collegarsi a www.unimore.it > immatricolazioni e iscrizioni >
Consulta la Guida alla domanda di valutazione iniziale per corsi di laurea
magistrale (formato pdf). Per informazioni e chiarimenti rivolgersi alla
segreteria di presidenza della facoltà di Economia Marco Biagi (viale
Berengario, 51) a Modena, mail: info.economia@unimore.it BUR.IT 24.07.09
( da "Tempo, Il" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
stampa
Ateneo dell'Aquila Università digitale Brunetta e di Orio firmano un'intesa
PESCARA Wi-fi all'università dell'Aquila. Il ministro
per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione, Renato Brunetta, e il rettore
dell'ateneo aquilano, Ferdinando di Orio, hanno firmato ieri a Palazzo Vidoni
un protocollo d'intesa per il progetto «Università
digitale». L'accordo rientra nelle iniziative messe a punto per fare in modo
che entro il 2012 tutte le università italiane dispongano di servizi avanzati per studenti, docenti e
personale amministrativo, a partire da una completa copertura Wi-Fi e
disponibilità di servizio Voip in tutte le sedi. Il progetto è già stato
attivato con le Università Tor Vergata, La Sapienza e Roma Tre. L'accordo con
l'Università dell'Aquila prevede il raggiungimento degli obiettivi entro giugno
2010: completare e potenziare la copertura Internet dell'intera area
dell'Ateneo, con particolare attenzione alle aree dedicate alla didattica e
agli studenti, anche attraverso l'adozione di tecnologie wireless di nuova
generazione; estendere la copertura Internet alle aree residenziali degli
studenti e alle scuole del territorio; introdurre la tecnologia VoIP, sia per
telefonia fissa che mobile, a favore del personale amministrativo, del
personale docente e degli studenti. Il progetto
«rappresenta un passo importante - rileva una nota ministeriale - per
l'Università de l'Aquila affinchè possa rapidamente riprendere le proprie
attività e divenire attore per il rilancio del territorio puntando
sull'innovazione».
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca
di Cagliari Pagina 1017 Università. Nato all'interno di Scienze della
formazione, ha 300 studenti. A dicembre le prime lauree Scienze della
comunicazione: corso on line Università.. Nato all'interno di Scienze della
formazione, ha 300 studenti. A dicembre le prime lauree --> Forse non tutti
sanno che anche a Cagliari, da tre anni, nell'ambito della facoltà di Scienze
della formazione, esiste la laurea triennale in Scienze della comunicazione. Un
corso che, nato nell'ambito del progetto europeo Unisofia, ormai
impiega circa cinquanta persone tra docenti e tutor e coinvolge più di trecento
iscritti, ma ancora sfugge all'attenzione dei più, perché si svolge quasi
interamente non tra i banchi del Magistero ma on line, sul sito internet
www.com.unica.it. IL CONVEGNO Proprio per questo, cioè per far uscire la laurea
in comunicazione da un certo anonimato, oltre che per ragionare sul
rapporto tra educazione e nuove tecnologie, il presidente del corso on line,
Elisabetta Gola, e il manager didattico Valentina Favrin hanno deciso di
organizzare per mercoledì prossimo, dalle 19 all'Exmà, il convegno dal titolo Com.unica senza frontiere. Un'occasione che non vuol
essere una noiosa tavola rotonda per addetti ai lavori, ma una serata evento -
messa su in collaborazione con Unitelsardegna (il consorzio per l'università telematica nell'Isola)
e con il patrocinio dell'assessorato comunale alla Cultura - in cui tutti,
soprattutto i più giovani, possano trovare qualcosa di curioso o stimolante. IL
PROGRAMMA Tra interventi autorevoli (come quello del filosofo della scienza
Silvano Tagliagambe, direttore scientifico di Unisofia), laboratori pratici,
proiezioni di cortometraggi e perfino un finale in stile discoteca, nel
piazzale all'aperto, fino alla mezzanotte. Più che un seminario, una festa,
insomma, «per tentare di far aprire sempre di più l'Università al territorio»,
spiega Elisabetta Gola, «e per catturare l'interesse intorno a Scienze della
comunicazione, che nel 2009/10, per la prima volta, camminerà sulle sue gambe,
senza la cornice del progetto Unisofia». LEZIONI ON LINE Con le lezioni on
line, l'aiuto dei tutor, qualche seminario dal vivo e gli esami, da tenere
rigorosamente di persona. Con alcuni limiti, legati al costo della tecnologia,
del capitale umano (2 mila euro di tasse d'iscrizione all'anno, senza
distinzione di reddito) e della connessione veloce (l'adsl non arriva
dappertutto), ma «con la sicurezza di un'ottima base di partenza, rappresentata
da un basso numero di abbandoni, circa il 32% contro una media nazionale del
58%, e da un alto numero di studenti laureabili, il 46% contro il 31% nazionale».
Dati che dimostrano, come sottolinea Silvano Tagliagambe, «che quello di
Scienze della comunicazione on line si è rivelato un esperimento di successo,
una cerniera tra studio e mondo del lavoro, come certifica anche l'alto numero
dei frequentanti lavoratori». Quanto agli sbocchi, bisognerà aspettare
dicembre, per la prima infornata di laureati. Il vero banco di prova per il
futuro della facoltà. LORENZO MANUNZA
( da "Repubblica, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
IV - Palermo Università, i docenti tra dubbi e paure I prof
si interrogano sull´addio del direttore. E c´è chi invoca un commissario
ANTONELLA ROMANO UN´ISTITUZIONE che mette in fuga i manager esterni, che si
siedono su una poltrona che ormai scotta. Da quando non è stato più confermato
l´ex direttore amministrativo Mario Giannone, e l´incarico è stato
affidato con un bando pubblico, è iniziata la fuga. Perché? Cosa hanno trovato
Petrigni e Cappelletti? Faide tra lobby, pressioni corporative, spese senza
copertura, conti ingiustificabili? Cosa ha spinto i due al clamoroso gesto,
all´abbandono della stanza dei bottoni, prima vicinissima agli uffici del
rettore, ora retrocessa al piano di sotto per fare posto al pro rettore Ennio
Cardona? Se lo chiedono in tanti. «Il rettore Lagalla ieri ci ha detto che la
verità forse è che negli ultimi anni ci siamo comportati come se fossimo ricchi
e non lo eravamo. Abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità. Bisogna
tutti rimboccarsi le maniche - afferma l´ex preside di Biologia Francesco Maria
Raimondo, uno dei due sfidanti di Lagalla nella corsa a rettore. «Evidentemente
Cappelletti - aggiunge Raimondo - che veniva da una situazione ordinata come
l´Ismett, ha trovato una realtà difficile da governare: qui ogni facoltà è un
Ismett e ogni dipartimento è qualcosa di più. La burocrazia d´ateneo l´ha
sentito come un elemento estraneo. Un ruolo da svolgere, il suo, in un momento
in cui vengono meno le risorse e dove sono pressanti le ricerche di soluzioni
finanziarie e le attese di chi aspetta stipendi e promozioni. è chiaro che ci
sono state pressioni di gruppi e di sindacati, che disarmerebbero chiunque, non
solo un esterno». C´è chi non crede che Gabriele Cappelletti si sia dimesso
solo per uno «scoramento occasionale». Giovanni Fiandaca, ordinario di Diritto
penale, non condivide la diagnosi del rettore e sciorina la sua: «è malato
l´ateneo, è ingovernabile l´istituzione. Lascia molto pensare che due esterni,
di fronte alla condizione attuale dell´ateneo palermitano, decidano di non
potersi assumere una responsabilità, e di non poter dirigere l´università dal punto di vista amministrativo. Vuol dire che
da noi regnano regole e criteri inaccettabili agli occhi del mondo esterno. C´è
stato un eccesso di logiche autoreferenziali, interessi egoistici corporativi
di cui siamo responsabili un po´ tutti». I rimedi? Il ricambio dei vertici,
secondo Fiandaca. «Vincoli normativi e resistenze sindacali permettendo,
servirebbe un´operazione radicale, una sorta di sostanziale commissariamento».
Per il preside di Giurisprudenza Giuseppe Verde, altro sfidante di Lagalla,
Cappelletti e Petrigni non hanno resistito alla sfida: «La complessità
strutturale del sistema universitario è evidente e fa acqua da tutte le parti.
Di certo hanno trovato un appesantimento gestionale legato ai costi sempre
crescenti del personale, che gravano sull´università,
e ad alcune recenti sentenze che hanno comportato nuovi oneri». «Penso -
aggiunge Verde - che il direttore abbia lavorato vicino al rettore, credo che
Lagalla conoscerà i motivi della loro rinuncia e ci farà conoscere in Senato la
sua interpretazione. Speriamo che si possa risolvere tutto in positivo».
Intanto aumentano gli appelli per convincere Cappelletti a restare. Glielo
chiedono, informa il rettore, anche presidi, Senato, delegati del rettore,
segretari di dipartimento.
( da "Repubblica, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina XIII - Firenze Le parole Ieri una trentina di docenti a
contratto hanno protestato davanti a Lettere Pisa, in 204 insegneranno gratis
"Sono contratti della vergogna ma li accettiamo per non perdere
contatti" L´UNIVERSITà di Pisa arruola i volontari della cattedra, quelli
che insegneranno gratis. Non sono un´eccezione perché succede anche in altre università, Firenze compresa. Nell´ateneo pisano però su 264
contratti di insegnamento già assegnati, 204 viaggeranno a euro zero. «Ma il
numero è destinato a crescere» denunciano al coordinamento precari dove parlano
di «contratti della vergogna». Ieri in una trentina, per lo più docenti a
contratto (co.co.co) hanno protestato davanti alla facoltà di Lettere e
filosofia dove venivano assegnati i posti. In questa facoltà su 92 insegnamenti
dati a esterni 74 sono gratuiti, a Scienze 71 su
( da "Repubblica, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
25 - Economia Piazzetta Cuccia provincia di Arcore lo dice il Codice La
Svizzera e la Finlandia hanno siglato una nuova Convenzione di doppia
imposizione fiscale, e si avviano a uscire dalla lista grigia dei paradisi
fiscali redatta dall´Ocse MILANO - Fininvest stringe ancora di più il suo
legame con Mediobanca. La quota del 2,06% controllata dalla cassaforte di
Silvio Berlusconi nel salotto buono che veglia su Rcs, Telecom e Generali è
stata trasferita nel bilancio 2008 alla voce "imprese collegate".
Quelle su cui, codice civile alla mano, «si esercita influenza notevole». Il
Biscione nei suoi documenti conferma: la partecipazione è stata spostata perché
ha «finalità strategica» e perché Fininvest e Mediolanum «si posizionano come
secondi azionisti assoluti del gruppo bancario» con il loro 5,44%. Come dire
che Piazzetta Cuccia, ormai, è in provincia di Arcore. Forse però c´è anche
un´altra spiegazione. Se la quota fosse rimasta alla voce "altre
imprese", via Paleocapa avrebbe dovuto contabilizzare a bilancio i 155
milioni di minusvalenze accumulate lo scorso dicembre per staccare il biglietto
d´ingresso in Mediobanca. Dimezzando così gli utili e i dividendi di casa
Berlusconi. Ettore Livini [Alleanza francese] PARIGI - Veolia Transport e
Transdev daranno vita fra pochi mesi al leader mondiale dei trasporti urbani. La fusione tra la filiale del gruppo privato e quella della
Caisse des Dépots, voluta fortemente dall´Eliseo, darà vita a un gruppo
paritario pubblico/privato: avrà un fatturato di 8,3 miliardi di euro e 130
mila dipendenti. Gli azionisti minoritari della Transdev saranno liquidati: la
Ratp, l´azienda del metrò parigino, riceverà degli assets per il suo 25,6%,
mentre presto saranno avviate le trattative con Intesa Sanpaolo, che possiede
il 4,8%. In Italia, la Transdev lavora a Genova, Torino, Savona e Belluno.
L´accordo fra i due lascia fuori l´azienda ferroviaria francese (Sncf), che
sperava di unire la sua filiale di trasporti urbani con Transdev per costruire
un polo pubblico. L´Eliseo ha però preferito la soluzione pubblico/privato.
Giampiero Martinotti
( da "Repubblica, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cervelli
Pagina
37 - Cronaca Il progetto Blue Brain pronto nel 2019: l´annuncio al
TedConference di Oxford. "Parleremo con gli ologrammi" Il modello
servirà anche per capire come si manifestano le malattie neurologiche e
sperimentare nuovi farmaci Così tra dieci anni diventerà artificiale Finora
ricostruita al computer una piccola "fetta" della corteccia cerebrale
del ratto LUIGI BIGNAMI Il cervello umano è sicuramente uno dei fenomeni più
complessi e misteriosi dell´universo. Basta un numero per comprenderlo: il
cervello possiede circa 100 miliardi di neuroni che si parlano tra loro. Blue
Brain è un progetto (a cui lavorano 35 scienziati) che si propone di
ricostruire questa complicata macchina. Il suo direttore, Henry Markram, ha annunciato alla TedConference2009, che si sta tenendo in
questi giorni all´Università di Oxford, in Gran Bretagna, che entro dieci anni
si potrà costruire un cervello del tutto simile a quello dell´uomo. «Alla
TedConference del 2019 - ha detto il ricercatore - manderemo un ologramma dei nostri cervelli per parlare tra noi». La
strategia che si sta seguendo per raggiungere il risultato finale è
l´ingegneria "inversa": di solito, infatti, un ingegnere prima lavora
a un progetto poi lo concretizza. Al Blue Brain invece dall´opera realizzata,
il cervello appunto, si tenta di risalire al progetto. Al momento si è già
riusciti a ricostruire al computer una piccola porzione di corteccia cerebrale
di un ratto, alta un millimetro e mezzo e larga mezzo millimetro, che contiene
circa diecimila neuroni e 10 milioni di sinapsi, che sono i collegamenti tra i
diversi neuroni. Per arrivare a questo primo risultato si è partiti da una
sottile porzione del cervello di un roditore, che è stata mantenuta in "vita"
immergendola durante gli esperimenti in una sostanza nutritiva. La "fetta
cerebrale" è stata sottoposta all´accurata indagine di un apparecchio che
ha permesso di misurare gli scambi chimici ed elettrici tra i neuroni, oltre a
determinare la posizione di ciascuno di essi. I dati, poi, sono stati immessi
in un computer dove ingegneri informatici hanno ricostruito con estrema
pazienza quanto osservato e rilevato nella piccola porzione di corteccia
cerebrale. Le complessità del lavoro è enorme. Infatti in una colonna
neocorticale (si tratta di "colonne" di neuroni che dalla parte più
superficiale del cervello arrivano fino alla materia grigia, nel suo cuore)
sono stati individuati oltre 240 tipi diversi di neuroni, ciascuno dei quali
può comunicare con migliaia di altri neuroni. Capire come ciascuno di essi
parla con l´altro, quali tipi di segnali chimici o elettrici inviano e come
reagiscono al richiamo gli altri neuroni è un´impresa ciclopica. Per
ricostruire questa porzione di cervello, intanto, si è dovuto far ricorso a uno
dei più potenti computer al mondo, il Blue Gene dell´Ibm, un supercomputer
capace di 22,8 migliaia di miliardi di operazioni al secondo. Ma qual è
l´obiettivo di questa ricerca? Spiega Markram: «Il
nostro intento è arrivare a costruire una struttura in grado di lavorare come
un cervello umano e anche animale». E aggiunge: «Ma non costruiremo solo un
modello, bensì un sistema che sia in grado di prendere informazioni
diagnostiche dai pazienti con problemi psichiatrici su cui lavorare in modo
personalizzato». Secondo il ricercatore, dunque, il
progetto sarà utile non solo per capire come funziona il cervello, ma anche per
comprendere come si manifestano le malattie neurologiche a livello individuale.
In tal modo, sempre secondo Markram, sarà possibile progettare farmaci
costruiti per ogni singolo paziente. Lo scopo finale del lavoro, dunque, è
ricostruire un´intera corteccia cerebrale, ossia lo strato superiore del
cervello dove vengono elaborate tutte le informazioni cognitive, così da poter
sperimentare nuovi farmaci attraverso simulazioni senza dover usare animali o
addirittura i pazienti stessi. Il cervello artificiale, inoltre, potrà essere
usato per indagare i meccanismi della memoria e dell´apprendimento. Sottolinea
Markram: «Ci sono due miliardi di persone sul pianeta che soffrono di disordini
mentali a vari livelli. Una volta terminato, Blue Brain potrà essere la loro
soluzione».
( da "Corriere della Sera"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Corriere
della Sera sezione: Cronache data: 24/07/2009 - pag: 22 La storia Il ricercatore aveva accettato di fare un anno di esperienza a
Stanford, poi non è più riuscito a rientrare in Italia. E alla fine ha scelto
Sydney Bravo, indiano, prof alla Bocconi Il «cervello» fermato alla frontiera
Vikas senza permesso di soggiorno. Uno su 5 aspetta un anno per averlo MILANO
Vikas Kumar ha 32 anni compiuti da poco, una laurea in Economia e un master a
Dehli, un PhD (l'equivalente di un nostro dottorato) a St. Louis. E ha, o
meglio aveva, un contratto in Bocconi. Un posto che in moltissimi sognano e a
cui Vikas ha rinunciato, dopo 4 anni di più che onorato servizio nelle aule
dell'università milanese. Tra l'entusiasmo degli
esordi e la disillusione dell'addio, i mesi di attesa per un permesso di
soggiorno che non arriva mai. A raccontare la storia di Vikas è Lorenzo
Peccati, prorettore per le risorse umane della Bocconi. «Kumar è arrivato da
noi quasi 5 anni fa, con un ruolo di assistant professor (ricercatore
a tempo determinato). L'avevamo scelto sul Job Market, un appuntamento annuale
dove i migliori «cervelli » vengono selezionati a
livello internazionale; gli abbiamo offerto un contratto di 6 anni, tra i
benefit c'era la possibilità di un anno sabbatico, mantenendo stipendio e fondi
di ricerca, da trascorrere in qualunque ateneo del
mondo». È l'estate 2008: Kumar, che ha già rinnovato una volta il permesso di
soggiorno (da 2 anni, allora il massimo per un contratto di quel tipo), decide
di sfruttare l'occasione. «E siccome è bravo, viene accettato a Stanford.
Sarebbe dovuto rientrare alla fine di quest'estate». Ma il visto, nel
frattempo, è scaduto. Da molti mesi. Nel corso dei quali la
Bocconi non è stata con le mani in mano: «Grazie al decreto legge uscito a
gennaio 2008, docenti e ricercatori stranieri ora possono ottenere un permesso che copra tutta
la durata del contratto. Ma l'ente che li assume deve iscriversi a un albo
istituzionale, per poi avviare la procedura. Ebbene, l'albo è comparso sul sito
del Ministero dopo 9 mesi. E fino ad oggi non sono risultati disponibili
i moduli necessari». Morale (mesta) della favola: «Vikas chiedeva notizie, e
noi non potevamo far altro che rispondergli: ci stiamo lavorando... Penso che a
un certo punto abbia fatto due più due. Poco tempo fa è arrivata una lettera
molto gentile, con cui rende noto di avere accettato l'offerta dell'università di Sydney». Una storia tra le tante, almeno
stando all'indagine che la Fondazione Rodolfo DeBenedetti ha dedicato agli
studenti stranieri di dottorato in Italia. Ce ne sono tremila, e il 77% viene
da Paesi extraeuropei. Arrivano richiamati dalla «buona reputazione della ricerca» in Italia (43%), dalla disponibilità di una borsa
di studio (il 54% dei non-Ue). E lottano, ogni giorno, con la nostra
burocrazia: per il permesso di soggiorno, uno studente su 5 aspetta più di un
anno. E per avere un appuntamento in questura il 77% deve attendere oltre un
mese. Con relative difficoltà nel viaggiare che siano conferenze all'estero o
vacanze in famiglia per uno su 4. E costi non indifferenti: tra i 50 e i 200
euro, così dichiara il 68% degli intervistati. «Sono in Italia dal 2006 e ho
già fatto due rinnovi», conferma Mark Dincecco, ricercatore
all'Imt di Lucca, coetaneo di Vikas e californiano. «Per chi ha il passaporto
americano la situazione è meno grave, ma la sensazione di insicurezza c'è lo
stesso. A ottobre 2007, per il primo rinnovo, ho aspettato quasi 10 mesi: il
nuovo permesso è arrivato a luglio, e in settembre era già scaduto. In questura
la risposta era, invariabilmente, 'a Roma è tutto bloccato'. Chissà che
significa... ». A settembre, l'indagine della Fondazione sarà presentata in
Bocconi, «a un convegno cui interverrà anche il ministro Gelmini anticipa
l'economista Tito Boeri , con una sessione su brain drain e brain gain ». Fuga
e attrazione di cervelli. «Perché non solo ne arrivano
pochi, ma quei pochi facciamo anche fatica a trattenerli. E ogni studente è un
investimento importante: un dottorando costa, in media, 200-250 mila euro
all'anno». Peccati conferma: «Bisogna pagare i docenti che vanno al Job Market,
poi si invitano qui a spese nostre i candidati, e per chi viene preso c'è, di
base, uno stipendio superiore a quello di ingresso di un associato». Anche per
questo la Bocconi, insieme ad Assolombarda, ha deciso di sedersi a un tavolo
con Comune, Questura, Prefettura, per lavorare a uno snellimento delle
procedure. «La legge c'è: vogliamo solo poterla usare». Sul sito della Bocconi,
alla pagina personale di Vikas, è indicata la sua «area di interesse
scientifico»: strategie di internazionalizzazione. Non occorre andare a
cercarlo in Australia per capire che, tra tutte le tattiche possibili, quella
seguita finora dal-- l'Italia è decisamente sbagliata. Gabriela Jacomella
L'attesa Il 77 per cento degli studenti extraeuropei impiega oltre un mese per
avere solo un appuntamento in Questura
( da "Corriere della Sera"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: PRIMA P
( da "Tirreno, Il" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6
- Pisa Ateneo, diciamo basta a docenti sottopagati e privi
di tutele di Cristina Passetti L'università italiana esprime nella docenza in appalto una delle sue anomalie
più eclatanti. Dal 1998, anno in cui la legge Berlinguer istituì i contratti di
diritto privato con "studiosi od esperti di comprovata qualificazione
professionale", ad oggi il fenomeno è diventato patologico. Nel
( da "Repubblica.it" del
24-07-2009)
Argomenti: Cervelli
IL
CERVELLO umano è sicuramente uno dei fenomeni più complessi e misteriosi
dell'universo. Basta un numero per comprenderlo: il cervello possiede circa 100
miliardi di neuroni che si parlano tra loro. Blue Brain è un progetto (a cui
lavorano 35 scienziati) che si propone di ricostruire questa complicata
macchina. Il suo direttore, Henry Markram, ha annunciato
alla TedConference2009, che si sta tenendo in questi giorni all'Università di
Oxford, in Gran Bretagna, che entro dieci anni si potrà costruire un cervello
del tutto simile a quello dell'uomo. "Alla TedConference del 2019 - ha
detto il ricercatore -
manderemo un ologramma dei nostri cervelli per parlare tra noi". La strategia che si sta
seguendo per raggiungere il risultato finale è l'ingegneria
"inversa": di solito, infatti, un ingegnere prima lavora a un
progetto poi lo concretizza. Al Blue Brain invece dall'opera realizzata, il
cervello appunto, si tenta di risalire al progetto. Al momento si è già
riusciti a ricostruire al computer una piccola porzione di corteccia cerebrale
di un ratto, alta un millimetro e mezzo e larga mezzo millimetro, che contiene
circa diecimila neuroni e 10 milioni di sinapsi, che sono i collegamenti tra i
diversi neuroni. Per arrivare a questo primo risultato si è partiti da una
sottile porzione del cervello di un roditore, che è stata mantenuta in
"vita" immergendola durante gli esperimenti in una sostanza
nutritiva. La "fetta cerebrale" è stata sottoposta all'accurata
indagine di un apparecchio che ha permesso di misurare gli scambi chimici ed
elettrici tra i neuroni, oltre a determinare la posizione di ciascuno di essi.
I dati, poi, sono stati immessi in un computer dove ingegneri informatici hanno
ricostruito con estrema pazienza quanto osservato e rilevato nella piccola
porzione di corteccia cerebrale. OAS_RICH('Middle'); Le complessità del lavoro
è enorme. Infatti in una colonna neocorticale (si tratta di "colonne"
di neuroni che dalla parte più superficiale del cervello arrivano fino alla
materia grigia, nel suo cuore) sono stati individuati oltre 240 tipi diversi di
neuroni, ciascuno dei quali può comunicare con migliaia di altri neuroni.
Capire come ciascuno di essi parla con l'altro, quali tipi di segnali chimici o
elettrici inviano e come reagiscono al richiamo gli altri neuroni è un'impresa
ciclopica. Per ricostruire questa porzione di cervello, intanto, si è dovuto
far ricorso a uno dei più potenti computer al mondo, il Blue Gene dell'Ibm, un
supercomputer capace di 22,8 migliaia di miliardi di operazioni al secondo. Ma
qual è l'obiettivo di questa ricerca? Spiega Markram:
"Il nostro intento è arrivare a costruire una struttura in grado di
lavorare come un cervello umano e anche animale". E aggiunge: "Ma non
costruiremo solo un modello, bensì un sistema che sia in grado di prendere informazioni
diagnostiche dai pazienti con problemi psichiatrici su cui lavorare in modo
personalizzato". Secondo il ricercatore, dunque,
il progetto sarà utile non solo per capire come funziona il cervello, ma anche
per comprendere come si manifestano le malattie neurologiche a livello
individuale. In tal modo, sempre secondo Markram, sarà possibile progettare
farmaci costruiti per ogni singolo paziente. Lo scopo finale del lavoro,
dunque, è ricostruire un'intera corteccia cerebrale, ossia lo strato superiore
del cervello dove vengono elaborate tutte le informazioni cognitive, così da
poter sperimentare nuovi farmaci attraverso simulazioni senza dover usare
animali o addirittura i pazienti stessi. Il cervello artificiale, inoltre,
potrà essere usato per indagare i meccanismi della memoria e
dell'apprendimento. Sottolinea Markram: "Ci sono due miliardi di persone
sul pianeta che soffrono di disordini mentali a vari livelli. Una volta
terminato, Blue Brain potrà essere la loro soluzione". (24 luglio 2009
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
ROVIGO
AGENDA pag. 19 Giovani, università e futuro L'INTERVENTO SVILUPPO, LA RICETTA
DELL'ONOREVOLE BELLOTTI L'ONOREVOLE Luca Bellotti, deputato veneto del Popolo
della Libertà, è intervenuto ieri all'Hotel Bernini Bristol a Roma all'incontro
voluto dai giovani industriali del Veneto, importante occasione di confronto
tra l'impresa più dinamica e il mondo della politica, dichiarando tutta la sua
disponibilità a sostenere le proposte avanzate in tale sede e suggerendone
delle nuove: «Sono felice di aver avuto l'opportunità di incontrare i giovani
industriali e di ascoltare le loro istanze. Ho cercato soprattutto di
dimostrare che vivo con interesse e partecipazione il loro impegno e per questo
vorrei parlare con loro, facendo tesoro delle loro proposte e avanzandone delle
mie. Recepisco anzitutto con favore l'iniziativa per la creazione di un
"Polo" universitario tecnico-scientifico veneto. L'economia del
futuro e anche la stessa civiltà si baseranno sulla capacità di sfruttare le
conoscenze tecniche e il sapere in genere. L'idea perciò, che va incontro anche
a mie passate proposte che ebbi modo di avanzare nella mia provincia, Rovigo,
va nella direzione di creare una compenetrazione sempre più intensa tra impresa
e università. Riguardo a questo però vanno fatte un paio di osservazioni.
L'università italiana non è all'anno zero. Ci sono proposte nei cassetti dei
laboratori e dei centri di ricerca che non possono essere portati avanti o
recepiti nel concreto. Progetti, studi, lavori che rimangono lettera morta. Il
primo compito di un tale Polo dovrebbe essere di andare a riscoprire quelle
carte e cercare di utilizzarle per portarle nel mondo del lavoro. Penso alle
tante piccole imprese che con 5 o 10 operai non possono permettersi di
stipendiare una persona che si occupi di ricerca. Vi sono però studi che,
invece di restare lettera morta, potrebbero aiutare queste piccolissime aziende
a supplire nella loro carenza di know how. Se l'imprenditoria vuole aiutare se
stessa può cominciare a trovare nuovi stimoli dove già ci sono. E' inoltre indispensabile che si formino tecnici che sappiano fare da trait
d'union tra mondo della ricerca pubblica e imprese. Finora queste due entità sono vissute in splendido
isolamento: i professori, i ricercatori, i dottorandi nelle aule e nei
laboratori, i proprietari i manager, i lavoratori nelle aziende. A volte era
troppo costoso o difficile instaurare dei legami tra questi due mondi.
Dove non riesce il singolo tuttavia è bene che riesca il gruppo a meno che non
vogliamo continuare a vederci scippare i migliori cervelli dall'estero e,
d'altra parte, a confinare le nostre imprese nei settori tradizionali a basso
contenuto tecnologico, condannandole ad un rachitismo permanente». Image:
20090724/foto/10341.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
BOLOGNA
PRIMO PIANO pag. 4 Il gip: «Gandolfi resta in cattedra» FARMACOLOGIA E' STATA
rigettata la richiesta di interdizione dai pubblici uffici formulata dal pm
Antonello Gustapane nei confronti del professor Ottavio Gandolfi (nella foto), docente di Farmacologia alla facoltà di
Medicina e direttore del Dipartimento stesso, indagato di falsità materiale e
ideologica, tentato abuso d'ufficio in concorso e tentata concussione per un
presunto concorso pilotato. Il «no» alla richiesta del pubblico ministero che
lo aveva iscritto nel registro degli indagati dopo la denuncia presentata da
due dei candidati al concorso finito sotto accusa' è arrivato dopo un
lungo interrogatorio dal giudice per le indagini preliminari Alberto Gamberini.
«Ho esplicitamente sottolineato davanti al giudice ha spiegato il professor
Gandolfi di aver già chiesto al Rettore, nel caso si dovesse rifare l'orale di
quel concorso, di esonerarmi dalla commissione esaminatrice. Sarebbe quantomeno
imbarazzante trovarmi a dover dare un giudizio sui candidati che hanno
presentato denuncia contro di me. E questo deve aver convinto il gip della mia
buona fede». «Mi sento tranquillo aveva d'altra parte il professore appena
appreso il suo coinvolgimento nell'inchiesta che lo vede indagato in prima persona
come presidente della Commissione, insieme agli altri due membri e alla
candidata designata dagli stessi vincitrice del concorso per un posto da
ricercatore , ma allo stesso tempo ferito perché ho sempre creduto che
l'Università abbia come prima missione quella di educare alla conoscenza. Tutta
questa sporcizia invece non può che far male ai giovani». Emanuela Naldi
( da "Sestopotere.com" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Fiorenzuola
(Pc): medicina di gruppo, cartelle cliniche informatizzate al letto del
paziente (24/7/2009 10:48) | (Sesto Potere) - Piacenza - 24 luglio 2009 - La
medicina di gruppo Rose Selvatiche di Fiorenzuola, che ha i propri studi
all´interno dei locali della Fondazione Verani-Lucca, in occasione del
conferimento dell´incarico sperimentale di diagnosi e cura per gli ospiti della
Residenza sanitaria assistenziale (Rsa) ha predisposto, per offrire un migliore
servizio ai pazienti, la copertura in rete di tutta la struttura. La rete,
protetta da adeguati firewall e antivirus, comprende sei ambulatori medici, un
ambulatorio infermieristico, tre postazioni di segreteria, quattro postazioni
fisse nei nuclei dell´Rsa e della Casa protetta. A questa rete fissa si è
aggiunta la copertura in rete wireless senza fili di tutte le stanze degli
ospiti, con la fornitura ai medici che li seguono di piccoli, ma efficienti
computer (eeePC), collegati alle cartelle cliniche informatizzate, in modo da
consentire le visite al letto con la consultazione diretta delle cartelle
personali degli ospiti. è collegata alla rete anche la struttura residenziale
per pazienti gravi di via San Rocco e si stanno effettuando gli ultimi
adempimenti per collegare anche la residenza per disabili sita nel palazzo
Lucca, mentre è allo studio il collegamento in rete protetta remota anche degli
alloggi con servizi, sempre della Fondazione Verani-Lucca. Nell´ambito della
sperimentazione del collegamento con il Pronto soccorso, che prevede l´invio su
richiesta di un estratto delle informazioni più importanti sul paziente in
condizioni di bisogno (Patient summary), è già da ora disponibile il
collegamento in rete della sede della continuità assistenziale (guardia
medica). Una struttura così articolata e ad alta tecnologia permetterà un
notevole miglioramento nella qualità dei servizi erogati, mettendo a
disposizioni dei sanitari le notizie indispensabili per la cura del paziente in
tempo reale e nel luogo esatto dove servono I computer e le stampanti dei vari
nuclei del Verani sono stati donati dalle famiglie Bonomini, Concari, Franchi e
Senti, in memoria di loro familiari che sono state ricoverati in Rsa. Le
infermiere dellistituto hanno seguito corsi di
informatica interni, organizzati dal Centro studi e formazione del
Verani; altri corsi saranno attivati per il personale dopo lestate. La biblioteca del Centro Studi ha parecchi volumi di
informatica e informatica medica ed è a disposizione del personale del Verani e
dei medici della medicina di gruppo. Inoltre, due medici della medicina di gruppo
hanno conseguito il diploma di Alta Formazione in e-Health (tecniche di
comunicazione e informatica per la sanità) allUniversità
degli Studi di Bologna. Infine, il dottor Mauro Bonomini, coordinatore di Rose
Selvatiche,
insegna come docente in questo stesso corso.
( da "Tempo, Il" del
24-07-2009)
Argomenti: Cervelli
stampa
La Ricerca Un neurone del nostro cervello per ogni grande star del cinema La
scoperta fatta da un pool anglo-americano che ha usato l'immagine della Monroe.
I personaggi famosi hanno un posto fisso all'interno della memoria per questo è
possibile riconoscerli anche solo da una caricatura. Marilyn Monroe, Cameron
Diaz, Scarlett Johansson, Kirsten Dunst, ma anche Diego Armando Maradona e i
personaggi dei film: ognuno ha un «posto fisso» all'interno del nostro cervello
e ogni volta che vediamo o udiamo qualcosa che ci ricorda quella star si
«accende» sempre lo stesso neurone. Una scoperta estremamente interessante che
dimostra, tra l'altro, l'eccezionale capacità di astrazione del cervello umano.
«I risultati della nostra ricerca dimostrano che singoli
neuroni possono codificare concetti in modo molto astratto anche se richiamati
con diverse modalità sensoriali - ha spiegato Quian Quiroga, professore
britannico che ha coordinato lo studio - L'elaborazione di informazione sonora
o visiva segue percorsi neurali completamente diversi ma poi converge in un
unico neurone nell'ippocampo». Il cervello appare capace di astrarre un
concetto a partire da stimoli di varia entità: anche se l'immagine del
personaggio è caricaturale o fortemente ritoccata, il neurone «dedicato», che è
nel centro della memoria, l'ippocampo, lo riconosce e si accende richiamando
l'immagine astratta del personaggio. Insomma le star non hanno un «contratto a
termine». A patto che siano veri, grandi divi sono
«assunti» con il «posto fisso» nel nostro cervello. Il gruppo di studiosi
coordinati da Quian Quiroga è dell'Università britannica di Leicester, i
risultati della ricerca
sono stati pubblicati sulla rivista Current Biology. Alla scoperta hanno
collaborato un gruppo di esperti dell'Ateneo di Los Angeles. Gli
scienziati hanno monitorato il cervello di sette persone alle quali, per motivi
medici, erano stati impiantati degli elettrodi in profondità. I neurologi hanno
mostrato loro foto di Marilyn, di Maradona, di Oprah Winfrey, conduttrice
televisiva statunitense, ma anche di Luke Skywalker, il personaggio di Guerre
Stellari, e ancora di Cameron Diaz e di varie altre attrici. Hanno anche fatto
loro ascoltare delle registrazioni con il nome o altre informazioni sui
personaggi. Il risultato? A Marilyn Monroe, qualunque sia lo stimolo
(fotografico, sonoro, scritto) è legata l'attivazione di un neurone, sempre lo
stesso. ugualmente, altri neuroni si accendono per gli altri personaggi.
Insomma nell'ippocampo, con un neurone per ciascuno sono «immagazzinate» le
star di cinema, tv e sport.
( da "RomagnaOggi.it" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
24
luglio 2009 - 12.39 (Ultima Modifica: 24 luglio 2009) ROMA - Il Ministero
dell'Istruzione e dell'Università ha stilato la classifica degli atenei che
hanno i maggior standard qualitativi. Sul gradino più alto del podio ci è
salita l'Università di Trento, seguita dai Politecnici di Milano e di Torino.
Promossa anche Bologna. Il Ministro Mariastella Gelmini, per la prima volta in
Italia, ha distribuito a questi atenei una parte dei fondi destinati alle
Università sulla base di nuovi criteri di valutazione della qualità. Il 7% del
Fondo di finanziamento ordinario, cioè 525 milioni di euro, è stato assegnato
in base alla qualità della ricerca e della didattica degli atenei. In
particolare i due terzi di questo fondo sono stati assegnati in base alla
qualità della ricerca, un terzo in base alla qualità della didattica. In questo
modo Trento ottiene 6 milioni in più per esser riuscito a intercettare meglio
degli altri, attraverso propri progetti, i finanziamenti europei. I politecnici
di Milano (8 milioni) e Torino, invece, hanno conseguito risultati importanti
su didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni degli
studenti, processi formativi positivi (numero di docenti
adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti
assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Seguono Bologna con 5 milioni e
Padova con 4. Molti gli atenei del Centro-Sud promossi: Roma "Tor
Vergata", l'Università di Chieti e Pescara, l'Università della Calabria,
l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo della Tuscia, il
Politecnico di Bari e l'Università del Sannio di Benevento A Foggia viene tolto
un milione di euro, a Macerata meno 1,13 milioni. L'erogazione dei
finanziamenti del 7% alle Università di Trieste, Firenze e Siena è stata
sospesa in attesa della presentazione di un piano finanziario di risanamento
dei bilanci che attualmente risultano in rosso. Dal 29 luglio i dati e le
valutazioni saranno pubblicate sul sito del Ministero.
( da "Stampaweb, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA LUniversità di Trento, i politecnici di Milano e di Torino
sono fra le Università migliori in Italia. Così comincia la classifica degli atenei più
virtuosi secondo una prima analisi fatta dal ministero delluniversità e della ricerca
scientifica sulla base di nuovi criteri di valutazione approvati oggi dal
Consiglio dei ministri. Trento, ad esempio, pur essendo un piccolo Ateneo, è
riuscito meglio di ogni altro a intercettare, attraverso propri progetti, i
finanziamenti europei. I politecnici di Milano e Torino hanno conseguito
risultati importanti su didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone
valutazioni degli studenti, processi formativi positivi (numero di docenti
adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti
assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Molte le Università del
Centro-Sud promosse: Roma Tor Vergatà, lUniversità
di Chieti e Pescara, lUniversità della Calabria, lUniversità
Politecnica delle Marche, lAteneo della Tuscia, il Politecnico di Bari e
lUniversità del Sannio di Benevento. Agli ultimi posti Macerata, Foggia,
Palermo e Messina.
Grazie a queste valutazioni Trento ottiene 6 milioni di euro in più, il
politecnico di Milano 8. Ma è andata bene anche ad altri atenei: Bologna
ottiene 5 milioni di euro in più, Padova 4. Molte anche le università
del Centro-Sud promosse: Roma «Tor Vergata», luniversità di Chieti e Pescara, luniversità della Calabria, luniversità politecnica delle
Marche, lateneo della Tuscia, il politecnico di Bari e
luniversità del Sannio di Benevento. Meno finanziamenti, invece, sono
destinati ad altre 27 università che non hanno
raggiunto gli standard qualitativi previsti. A Foggia viene tolto 1 milione di
euro, a Macerata 1,13 milioni. Mentre per Trieste, Firenze e Siena lerogazione della quota di fondi vincolata alla qualità (pari
al 7% del totale) è stata sospesa in attesa della presentazione di un piano finanziario
di risanamento dei bilanci che attualmente risultano in rosso. I criteri
adottati per la valutazione hanno fatto riferimento, per la qualità della
ricerca, a parametri internazionali, al numero di ricercatori e docenti che
hanno partecipato a progetti di ricerca italiani valutati positivamente, alla
capacità di intercettare finanziamenti europei. Per la qualità della didattica,
si è tenuto conto della percentuale dei laureati che trovano lavoro a tre anni
dalla laurea, ai corsi svolti con propri insegnanti e non docenti esterni, al
numero di esami svolti dagli studenti, alla soddisfazione degli studenti.
( da "superEva notizie"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
Seminari
di editoria Ars in Fabula, Macerata Fino al 6 agosto continuano con successo i
seminari di editoria Ars in Fabula. Ad inaugurare i seminari d'editoria, che si
tengono presso il Polo Bibliotecario Centrale dell'Università
di Macerata, è stata una delle principali esperte italiane di illustrazione per
l'infanzia e di storia dell'arte: la prof.ssa Paola Pallottino, già docente di storia dell'arte contemporanea
all'Università di Macerata. Nella seconda settimana il viaggio
nell'illustrazione e nell'editoria per l'infanzia è continuato con Walter
Fochesato, studioso di letteratura per l'infanzia e di storia
dell'illustrazione, da anni coordinatore redazionale del mensile
"Andersen. Il mondo dell'infanzia", docente
di storia delle tradizioni popolari all'Università di Genova, autore di saggi,
volumi sulla letteratura per ragazzi oltre che curatore di mostre. L'autore per
ragazzi Luigi dal Cin, prolifico scrittore di libri di successo, ha narrato la
storia della "penna bambina" in riferimento al suo percorso
artistico. Arianna Papini editor Fatatrac, illustratrice e scrittrice
nell'incontro del 16 luglio ha trattato del rapporto artista-editore; Marzia
Corraini responsabile Edizioni Corraini, nella serata del 20 luglio, ha
sottolineato l'importanza del progetto libro, dall'ideazione alla stampa, con
occhio attento alla cura di tutti i dettagli. I prossimi appuntamenti saranno
con Leonardo Di Bugno (30 luglio) editor Giunti Scuola e con Gek Tessaro (6
agosto) scrittore ed illustratore di libri per l'infanzia. Ma non solo seminari
d'editoria, Ars in Fabula propone anche Incipit d'autore che, dopo
l'inaugurazione con il Maestro Roberto Innocenti, proseguono all'Accademia di
Belle Arti di Macerata. Sono eventi aperti al pubblico in apertura dei corsi
d'illustrazione (Aula Magna Svoboda, a partire dalle ore 9, ogni settimana fino
al 3 agosto). Lunedì 20 luglio l'"Incipit d'autore" ha avuto
protagonisti tre noti illustratori: Mauro Evangelista, Maurizio Quarello,
Alessandro Sanna che, attraverso una "narrazione illustrata" hanno
raccontato il proprio, interessante, percorso artistico. Prossimi incontri:
Lunedì 27 luglio Incipit d'autore con Pablo Auladell, Annalaura Cantone, Mara
Cerri. Lunedì 3 agosto: Javier Zabala, Carll Cneut, Eva Montanari. Per
informazioni: Fabbrica delle favole Largo Affede 5 - 62100 Macerata Tel./Fax
0733 231740 - Mob. 388 6560203 fabbricadellefavole@tiscali.it
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Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie
è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato
il 24 luglio 2009 in: Eventi nelle Marche » Invia tramite EMAIL » Versione per
la STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Rinascita Online"
del 24-07-2009)
Argomenti: Cultura
La base
San Marco e il primato spaziale italiano Venerdi 24 Luglio 2009 – 10:13 –
Raffaele Panico Berlusconi sostiene che lui non fa parte di un popolo di
santi... e che un certo disfattismo sulle cose di
casa nostra, sia in economia, che sul giusto posto dellItalia
nel mondo, è presente soprattutto negli scritti e nelle parole dei commentatori
dei media. Come pure nelle idee degli intellettuali al caviale
italiani che si dichiarano di sinistra. E ciò è una realtà. Come è
noto il metro di misura dellitaliano medio continua essere l
Albertone nazionale ovvero quell homo italicus
meschino e opportunista incarnato da Alberto Sordi e al quale a Roma, tra
Palazzo Chigi, Montecitorio e il Quirinale, è stata addirittura dedicata una
Galleria (che era lì dai tempi dellItalia monarchica e che
era originariamente dedicata alle gesta dellimperatore Marco Aurelio
impresse nei bassorilievi della Colonna che, oltre alla Galleria,
dava anche il nome allintero rione urbano). Almeno due generazioni, di
sessantenni
e di quarantenni, sono cresciute con quello stereotipo di italiano codardo,
arraffone, che si arrangia sempre, debole con i forti e forte con i deboli, che tradisce il suo popolo in
guerra, che è un borghese piccolo piccolo e che mangia spaghetti e vuole imitare i
padroni americani: un italiano dell8
settembre: sempre pronto a darsela a gambe. Italiani rimasti alloscuro di
pagine importanti di storia patria. Anche recenti. Un esempio? Il
Progetto San Marco dellastronautica italiana. Correva lanno
1964, il 15 dicembre, da un poligono spaziale americano parte un razzo, il
vettore Scout, che mette in orbita il primo satellite italiano il San
Marco 1. Con quel lancio lItalia è il terzo Paese al mondo dopo
lUnione Sovietica e gli Stati Uniti, a lanciare in orbita un satellite attorno alla
Terra. Il padre del progetto, il von Braun italiano, è lingegner Luigi Broglio. Ma gli italiani, grazie a Broglio,
veneto di Venezia-Mestre, andranno oltre, tanto che si faranno una base tutta
italiana, dove? Al largo delle coste del Kenya, vicino alla linea dellEquatore. Perché lì? Perché quella è la migliore posizione
per il lancio di satelliti. E la base si chiamerà poligono di lancio spaziale
San Marco, e Santa Rita, due isolette di ferro al largo
di Malindi,
circondate di antenne per inseguire i razzi dopo il lancio. Allequatore terrestre la posizione è strategica per i lanci
spaziali e questa idea è nata da una sua intuizione. Il Poligono italiano è
stato installato nel 1964, siamo a soli tre anni dal lancio del primo
uomo nel cosmo, il sovietico Gagarin. Alcuni pezzi sono assemblati (qui sì che
cè tutta la grande arte italiana
dellarrangiarsi) da materiali dismessi, forniti sia dalla Nasa, altri
dallAeronautica Militare Italiana, il tutto su due vecchi piloni dellAgip. I razzi Scout, Broglio se li è fatti dare in omaggio
dagli Stati Uniti. Dopo la guerra, è docente alla facoltà
di ingegneria dellUniversità di Roma, per primo
in Italia esegue esperimenti di propulsione spaziale. La prima volta arrivò la Polizia di
Stato: si temeva, data lesplosione, un attentato
dinamitardo. Era solo stata il suo primo esperimento, fallito. Provocò
lesplosione del motore e il che causò il crollo del tetto del
capannone-laboratorio dove operava. Lavventura spaziale italiana prosegue
tuttavia e con successo nei decenni, ed è stato un vero peccato che il suo
progetto del 1977, di realizzare un razzo vettore Scout potenziato, con parti
tutte italiane non ebbe seguito. Broglio voleva un razzo tutto italiano capace di
lanciare satelliti di
( da "Sicilia, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
aidone
Morgantina, ora è un libro il 50º anniversario degli scavi Aidone. Sono stati
pubblicati gli atti del convegno del 50° anniversario dell'inizio degli scavi a
Morgantina, evento culturale che fu festeggiato nel 2005. E' infatti diventato
un libro, da poco pubblicato, dal titolo "Morgantina 50 anni dall'inizio
delle ricerche sistematiche". A darne notizia è l'ins. Ina Copia, che, nel
2005 ricopriva la carica di assessore alla Pi con l'amministrazione Curìa.
"L'iniziativa - spiega Ina Copia - è partita proprio dalla Ricorrenza del
50° anniversario di Morgantina nel 2005. Proprio in quell'occasione,
l'assessorato comunale alla Pi da me retto ha voluto dedicare una Giornata di
studio per richiamare l'attenzione e conoscere alcuni risultati delle indagini
scientifiche condotte a Morgantina e alcuni dati inediti".
Dell'organizzazione scientifica, in particolare, si occupò il prof. Giuseppe
Guzzetta dell'Università di Catania. La Copia tiene a far sapere che la
richiesta di finanziamento è partita quando non era più assessore comunale
dell'amministrazione Curìa.. "Il finanziamento - precisa - che ha permesso
questa pubblicazione, è stato richiesto, all'Assessorato regionale alla Pi, come docente ed
è stato ottenuto grazie alla Facoltà di Lettere dell'Università di
Catania". "Sono soddisfatta - ha concluso Ina Copia (attualmente
assessore comunale alla Cultura con l'amministrazione Gangi) - di avere avuto
la possibilità di consegnare alla stampa gli atti di quell'importante convegno
che vogliono manifestare la riconoscenza, la gratitudine della
cittadinanza agli uomini di scienza che si sono interessati del nostro sito
restituendo al nostro patrimonio un importante periodo storico". Angela
Rita Palermo
( da "Sicilia, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cervelli
Emergenza
idrica in cittàModica. L'assessore Cerruto ha assicurato in Consiglio la rapida
risoluzione della complicata vicenda Scicli. Un genio matematico che s'impegna
per migliorare la qualità della vita dell'uomo. Il suo è
uno dei tipici "cervelli in fuga".
Ma chissà che un giorno Rossana Occhipinti da Scicli, giovanissimo talento
della ricerca mondiale non
decida di tornare nella propria terra per investire su un modello sul quale
tutta la comunità scientifica ha già messo gli occhi. La Occhipinti,
laureata in Matematica all'Università Catania, ha infatti deciso di accettare
immediatamente la sfida: valigia pronta per gli Stati Uniti, dove ha conseguito
dottorato di ricerca in Matematica Applicata presso la
"Case Western Reserve University" di Cleveland. E per la giovanissima
ricercatrice durante la 37ª Isott (Conferenza
Internazionale sul trasporto di ossigeno ai tessuti, Rossana Occhipinti ha
ricevuto il "The Melvin H. Knisely Award", prestigioso riconoscimento
per giovani ricercatori che si sono particolarmente
distinti nella ricerca del trasporto di ossigeno e
metaboliti mediante l'uso di modelli matematici. "L'unicità del lavoro di
Rossana Occhipinti - ha spiegato nel corso della cerimonia di premiazione
Michelle Puchowicz, docente di Cleveland - consiste nell'integrazione di matematica
e fisiologia. Questo non è un compito facile ed è stato raramente preso in
considerazione. Il suo impegno, il suo interesse e la sua determinazione a
voler indagare un campo come quello della fisiologia del cervello è unico in
quanto non è facile mettere insieme due campi cosi diversi: fisiologia del
cervello e modelli matematici. Rossana ha completato questo lavoro con onore ed
ha ricevuto il consenso di chi da anni lavora in questo campo". Ma. B.
( da "Sicilia, La" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
giurisprudenza
Una summer school in Diritto costituzionale Si è aperta mercoledì pomeriggio
nell'aula magna della facoltà di Giurisprudenza, a Villa Cerami, la Scuola
estiva internazionale sulle Problematiche di Diritto costituzionale tra
l'Italia e la Federazione Russa, promossa dalla stessa facoltà, nell'ambito dei
progetti di cooperazione universitaria internazionale cofinanziati dal Miur, in
collaborazione con le Università di Mosca e Szczecin (Polonia) e con il centro
di alta formazione in Diritto costituzionale Econet. Alla cerimonia inaugurale,
oltre ad alcune autorità cittadine, sono intervenuti il pro-rettore dell'Ateneo,
prof.ssa Maria Luisa Carnazza, il preside Vincenzo Di Cataldo, e il prof.
Emilio Castorina, ordinario di Diritto costituzionale e componente del comitato
scientifico di Econet. La prima sessione dei lavori ha visto la partecipazione,
oltre che dello stesso prof. Castorina, che ha introdotto l'iniziativa della
summer school, del past-preside della facoltà prof. Luigi Arcidiacono,
presidente del comitato scientifico di Econet, e dei
docenti Wladyslaw Czaplinski (Accademia delle Scienze di Polonia) e Pasquale
Policastro (Università di Szczecin). La summer school, che proseguirà fino a
mercoledì 29 luglio, intende proporre un'importante occasione di confronto, a
livello accademico, sulle problematiche del diritto costituzionale e comparato
di maggiore attualità negli ordinamenti italiano e russo, attraverso un
percorso finalizzato, innanzitutto, a fornire ai 20 partecipanti adeguati
strumenti di conoscenza dei processi istituzionali dell'Italia e della
Federazione Russa. In particolare, il tema oggetto del primo modulo (un secondo
si terrà in ottobre all'Università di Mosca) è quello dell'interdipendenza e
della libertà sostanziale nel mondo post-capitalista. I vari aspetti della
questione saranno affrontati, nel corso delle giornate, anche dai docenti Oleg
Barabanov, Tatiana Zonova, Jacques Meylan, Boguslaw Banaszak, Teresa Freixes,
Olga Potemkina, Michele Carducci, Yuri Leybo, Kenji Urata, David L. Roach,
Vadim Voinikov, Anatoly Gusev, Yuri Chernyshov, Salvatore Sica, Paola Bilancia,
Stelio Mangiameli, Waldemar Tarczynski, Mark Entin, Franco Pizzetti, Andrzej
Dziega. Il corso prevede lezioni frontali, tenute da docenti ed esperti
internazionali integralmente in lingua inglese, alternate con attività
seminariali e workshop, sia nella sede catanese che, ad ottobre, nella sede
dell'Ateneo di Mosca. L'obiettivo è anche quello di offrire, attraverso la
modalità della scuola estiva, un'opportunità di riflessione e formazione
fornendo un nuovo impulso alla cooperazione sovranazionale intergovernativa.
( da "Sestopotere.com" del
24-07-2009)
Argomenti: Cultura
"Pacchetto
Università": soldi in più solo a Università migliori, Anvur, taglio corsi
inutili (24/7/2009 19:42) | (Sesto Potere) - Roma - 24 luglio 2009 - Questa
mattina il Consiglio dei Ministri ha approvato in prima lettura il Regolamento
sulla struttura e il funzionamento dellAgenzia
Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (Anvur). La
nuova Agenzia valuterà la qualità degli Atenei e degli Enti di ricerca. Le
rilevazioni prodotte saranno determinanti per distribuire una parte del Fondo di
finanziamento ordinario alle Università ed agli Enti di ricerca che
raggiungeranno i risultati migliori. Il Regolamento approvato oggi rende lAnvur più autonoma rispetto a quanto previsto nella
precedente legislatura. Il Presidente e il Comitato di selezione che
individuerà i membri del Consiglio direttivo saranno nominati infatti dal
Presidente della Repubblica e non più dal Governo. La nuova Agenzia sostituisce
e unifica i due comitati di valutazione attualmente esistenti: il Cnvsu (che
valuta le università) e il Civr (che valuta la
ricerca). Cosa valuta lAnvur Lefficienza e
lefficacia dellattività didattica sulla base di standard
qualitativi di livello internazionale, anche con riferimento ai livelli
dapprendimento degli studenti e del loro inserimento nel mondo del lavoro; Le
strutture delle università e degli enti di ricerca, i
corsi di studio universitari, i dottorati di ricerca, i master universitari e
le scuole di specializzazione; La qualità e i risultati dei progetti ricerca; Lacquisizione di finanziamenti esterni, lattivazione
di rapporti di collaborazione e lo scambio di ricercatori con soggetti pubblici
e privati; Valuta attraverso criteri internazionali la qualità e i risultati
della ricerca. Si userà dunque il sistema peer review, cioè la
valutazione anonima di illustri accademici internazionali. Altri compiti dellAnvur Elabora e propone al Ministro i requisiti quantitativi
e qualitativi per listituzione di nuove università o
di sedi distaccate, per lattivazione di tutti i corsi di studio
universitari, dei dottorati di ricerca, dei master universitari e delle scuole
di specializzazione; Valuta i risultati degli accordi di programma ed il loro
contributo al miglioramento della qualità complessiva del sistema universitario
e della ricerca; Valuta lefficienza e lefficacia
dei programmi pubblici di finanziamento e di incentivazione delle attività
didattiche, di ricerca e di innovazione. Ogni anno lAnvur redigerà un
rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca che sarà presentato al
Ministro e trasmesso al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Comitato
interministeriale per la programmazione economica (Cipe) e al Parlamento.
Composizione dellAnvur LAgenzia sarà
composta dal Presidente, da un Consiglio direttivo e dal Collegio dei revisori dei
conti. Tutti resteranno in carica per 4 anni e non potranno essere nuovamente
nominati. Il Consiglio direttivo determinerà le attività dellAgenzia, i criteri e i metodi di valutazione. I suoi
componenti saranno nominati dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro che
sceglierà i membri da un elenco definito da un comitato di selezione. Questo
comitato sarà composto da cinque membri designati rispettivamente dal Ministro,
dal Segretario Generale dellOCSE, dal Presidente dellAccademia dei Lincei, dellEuropean Research Council e
dal Consiglio Nazionale degli Studenti. Ripartizione FFO e fondo premiale 7%:
più soldi a Università virtuose Per la prima volta in Italia il Ministero
dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca ha assegnato una parte
dei fondi destinati alle Università sulla base di nuovi criteri di valutazione
della qualità. Il 7% del Fondo di finanziamento ordinario, cioè 525 milioni di
euro, è stato infatti distribuito in base alla qualità della Ricerca e della
didattica degli Atenei. In particolare i 2/3 di questo fondo sono stati
assegnati in base alla qualità della ricerca, 1/3 in base alla qualità della
didattica. Prende il via, dunque, con questo provvedimento firmato oggi dal
ministro Mariastella Gelmini, il nuovo sistema di valutazione delle Università
italiane, grazie al quale saranno premiati gli Atenei più virtuosi sulla base
di criteri riconosciuti e valutati positivamente anche dalla CRUI. Da una prima
analisi della situazione emerge che lUniversità
di Trento, i Politecnici di Milano e di Torino sono tra le Università migliori
in base ai nuovi parametri. Trento, ad esempio, pur essendo un piccolo Ateneo,
è riuscito meglio di ogni altro a intercettare, attraverso propri progetti, i finanziamenti
europei. I politecnici di Milano e Torino hanno conseguito risultati importanti
su didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni degli
studenti, processi formativi positivi (numero di docenti adeguato in rapporto
al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati dal Programma
Nazionale di Ricerca. Hanno ottenuto meno finanziamenti invece 27 Università
che non hanno gli standard qualitativi previsti. Molte le Università del
Centro-Sud promosse: Roma “Tor Vergata”, lUniversità
di Chieti e Pescara, lUniversità della Calabria, lUniversità
Politecnica delle Marche, lAteneo della Tuscia, il Politecnico di Bari e
lUniversità del Sannio di Benevento. In particolare Trento ottiene 6
milioni in più, il politecnico di Milano 8, Bologna 5, Padova
( da "Corriere delle Alpi"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Corsi
per 250 universitari Sono organizzati in provincia dalla Fondazione Angelini
BELLUNO. Anche quest'anno Belluno ospita i corsi
universitari estivi dell'università di Padova: sono circa 250 gli studenti che quest'estate sono
impegnati nelle lezioni tenute dai docenti sul territorio della provincia. I
corsi, organizzati dalla Fondazione Angelini e dal Comune nel quadro delle
iniziative della Fondazione per l'università e l'alta cultura della provincia di Belluno, si stanno
svolgendo al Segato per quanto riguarda i diversi dipartimenti della facoltà di
ingegneria. Gli studenti di archeologia sono stati impegnati in uno
scavo-scuola nel sito di "Castel de Pedena" a San Gregorio nelle
Alpi; per le geoscienze la scelta è caduta su Falcade e l'Alpago è stato luogo
di escursioni per il master organizzato dal dipartimento di fisica. Anche a
Forno arriveranno a fine agosto studenti ingegneri per un corso di
fitodepurazione. «Questi corsi», spiega Ester Cason della Fondazione Angelini,
«avvengono da 12 anni in collaborazione con l'università
di Padova per permettere agli studenti di recuperare degli esami non svolti
nelle sessioni normali dell'anno accademico. Questa è un'opportunità molto
importante perché fa conoscere Belluno e anche le sue problematiche». «Il
Comune», precisa Marco Da Rin Zanco, assessore alle politiche giovanili,
«interviene a sostegno di queste iniziative. Noi, come città, esportiamo
giovani che vanno ad arricchirsi in altre parti d'Italia e d'Europa e poi è un
problema tornare ad essere attrattivi per coloro che hanno completato gli
studi. Almeno in estate, con questi corsi, riusciamo ad attirare dei giovani
per fare dell'alta formazione. La sfida per il futuro è la possibilità di
ampliare questa offerta». I sei corsi di ingegneria all'Itis hanno riscosso
l'apprezzamento di alunni e professori. «L'ambiente è molto favorevole allo
studio», sottolinea Paolo Sartori, docente che ha
appena finito il corso di Fisica 2, «e ogni anno il 90% degli studenti supera
l'esame scritto. I corsi funzionano bene e anche gli studenti hanno dato un
giudizio positivo della città e dell'organizzazione». Per chi è studente
lavoratore i corsi estivi sono un'opportunità preziosa, come spiega uno
studente di ingegneria aerospaziale: «Per chi come me lavora, queste lezioni
hanno una grande rilevanza e sarebbe opportuno che aumentasse l'offerta. C'è
una buona possibilità di scambio tra studenti e anche con i professori c'è un
contatto più immediato». Belluno si conferma luogo ideale per lo svolgimento di
attività di alto livello e anche più conveniente di Bressanone: estivi:
strutture convenzionate per gli studenti sono la "Casa per ferie al
Centro" e l'istituto salesiano Agosti.
( da "Corriere delle Alpi"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
L'alta
formazione entra in Seminario con una convenzione Il potenziamento dell'offerta
ha comportato anche l'ammodernamento della struttura con nuove aule Non
esistono soltanto i corsi universitari tradizionali, la summer school o i
master di alta formazione. Per questo la Fondazione Università ha stipulato un
accordo con l'Issr, l'istituto superiore di scienze religiose attivato nel
marzo del 2005 al seminario di Belluno. «Per mantenere vivo il territorio
dobbiamo puntare anche sull'alta cultura», ha affermato il presidente della
Fondazione Adriano Rasi Caldogno, che nella città di Belluno vorrebbe
"attrarre nuove iniziative". La convenzione. A siglare la
collaborazione tra Fondazione Università e Issr c'è la convenzione sottoscritta
ieri da Rasi Caldogno e don Francesco Silvestri, direttore dell'istituto e docente. Quattro articoli stringati, con i quali la
Fondazione si impegna a versare un contributo di settemila euro per il sostegno
dei corsi, in particolare della "stabilizzazione" di alcuni docenti.
Il presupposto è semplice: dare la possibilità anche ai bellunesi di
"introdursi al sapere teologico", come ha rimarcato il vescovo della
diocesi di Belluno-Feltre Giuseppe Andrich. «C'è urgenza di riconoscere questo
tipo di sapere», ha aggiunto Andrich. La somma sarà "una tantum".
Nella convenzione non si parla di misure pluriennali, anzi si specifica che il
patto ha una durata limitata all'anno scolastico 2008-2009. I numeri.
Attualmente all'istituto bellunese sono iscritti settantanove allievi,
ventisette al primo anno, quindici al secondo, sedici al terzo. Il trend è
crescente e fa ben sperare anche in una realtà piccola come quella bellunese.
Ad aiutare è il nuovo ordinamento di studi. L'istituto bellunese è in
collegamento con la Facoltà teologica del Triveneto di Padova e sta
attraversando una fase particolarmente delicata: entro il 2010 si dovrà
arrivare - in termini di offerta e standard - alla certificazione europea. Solo
così il titolo di studio ecclesiastico potrà essere riconosciuto anche sul
piano civilistico. Il piano di studi adottato recentemente ricalca quelli
nazionali. I corsi hanno una durata annuale di 300 ore per una frequenza che si
estende per 31 settimane. Le sessioni di esame previste sono cinque, di cui due
straordinarie in dicembre e aprile. I docenti sono
diciannove, di cui sette laici: molti professori arrivano dalla Pontificia università Gregoriana. Per tre di loro,
proprio grazie al finanziamento della Fondazione, sarà avviata la
qualificazione di docente
stabile. Sullo sfondo il chiostro. Il nuovo ordinamento e il
potenziamento dell'offerta formativa hanno comportato un ammodernamento dei
locali del seminario gregoriano, dove si è trovata una nuova sistemazione per
la segreteria, la direzione e le aule. In questi ultimi mesi si sono anche potenziate
le strutture informatiche e la formazione per i docenti. Ma l'attività
dell'Issr non si è limitata soltanto all'organizzazione del corso in teologia:
nell'ultimo anno scolastico l'istituto ha organizzato un ciclo di incontri che
ha toccato anche Feltre e che ha visto la partecipazione di altri enti e
associazioni. Tra questi, l'incontro pubblico dedicato al rapporto tra la
Chiesa e l'economia: un excursus sulla dottrina sociale della Chiesa, da
Giovanni Paolo II a papa Benedetto XVI. «Dobbiamo creare opportunità», ha
affermato ieri il vescovo Andrich. Intanto, dal prossimo anno scolastico
l'attività dell'istituto toccherà anche Feltre, dove saranno organizzate le
settimane estive per il diploma in scienze religiose. Una sorta di summer
school dello spirito.
( da "Corriere delle Alpi"
del 25-07-2009)
Pubblicato anche in: (Trentino)
Argomenti: Cultura
In testa
c'è Trento, ultima Macerata Tra i migliori anche i Politecnici di Milano e
Torino ROMA. L'Università di Trento e i politecnici di Milano e di Torino sono
fra le Università migliori in Italia. Così comincia la classifica degli atenei
più virtuosi sulla base di nuovi criteri di valutazione approvati oggi dal
Consiglio dei ministri. Trento, ad esempio, pur essendo un piccolo ateneo, è
riuscito meglio di ogni altro a intercettare, attraverso propri progetti, i
finanziamenti europei e incasserà quest'anno il 10,69% di finanziamenti in più,
6 milioni extra. Subito dopo si sono piazzati i Politecnici di Milano e di
Torino che se se la sono cavata egregiamente su più fronti: didattica, ricerca,
capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni degli studenti, processi
formativi positivi (numero di docenti adeguato in rapporto
al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati dal Programma
Nazionale di Ricerca. Molte le Università del Centro-Sud promosse: Roma «Tor
Vergata», l'Università di Chieti e Pescara, l'Università della Calabria,
l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo della Tuscia, il
Politecnico di Bari e l'Università del Sannio di Benevento. Un altro drappello
di atenei ha invece ottenuto meno finanziamenti perchè al di sotto degli
standard qualitativi previsti. A guidare gli «inadempienti» è l'ateneo di
Brescia e tra quelli che dovranno rimboccarsi le maniche ci sono anche due
atenei della Capitale come La Sapienza e Roma Tre e le università
napoletane (Parthenope, prima e seconda università,
Orientale). In fondo alla classifica si piazzano, a pari demerito (-3% di
finanziamenti ricevuti in base ai nuovi criteri), Messina, Palermo, Foggia e
Macerata. L'erogazione dei finanziamenti alle Università di Trieste, Firenze e
Siena è, invece, stata sospesa dal ministero in attesa della presentazione di
un piano finanziario di risanamento dei bilanci che attualmente risultano in
rosso. Rispetto alle risorse premiali, oltre a Trento che ottiene 6 milioni di
euro in più, il Politecnico di Milano ne avrà 8, Bologna 5, Padova
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
In testa
c'è Trento, ultima Macerata Nella "top 27" anche i Politecnici di
Milano e Torino ROMA. L'Università di Trento e i politecnici di Milano e di
Torino sono fra le Università migliori in Italia. Così comincia la classifica
degli atenei più virtuosi sulla base di nuovi criteri di valutazione approvati
oggi dal Consiglio dei ministri. Trento, ad esempio, pur essendo un piccolo
ateneo, è riuscito meglio di ogni altro a intercettare, attraverso propri
progetti, i finanziamenti europei e incasserà quest'anno il 10,69% di
finanziamenti in più, 6 milioni extra. Subito dopo si sono piazzati i
Politecnici di Milano e di Torino che se se la sono cavata egregiamente su più
fronti: didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni
degli studenti, processi formativi positivi (numero di
docenti adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti
progetti assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Molte le Università del
Centro-Sud promosse: Roma «Tor Vergata», l'Università di Chieti e Pescara,
l'Università della Calabria, l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo
della Tuscia, il Politecnico di Bari e l'Università del Sannio di
Benevento. Un altro drappello di atenei ha invece ottenuto meno finanziamenti
perchè al di sotto degli standard qualitativi previsti. A guidare gli
«inadempienti» è l'ateneo di Brescia e tra quelli che dovranno rimboccarsi le
maniche ci sono anche due atenei della Capitale come La Sapienza e Roma Tre e
le università napoletane (Parthenope, prima e seconda università, Orientale). In fondo alla classifica si
piazzano, a pari demerito (-3% di finanziamenti ricevuti in base ai nuovi
criteri), Messina, Palermo, Foggia e Macerata. L'erogazione dei finanziamenti
alle Università di Trieste, Firenze e Siena è, invece, stata sospesa dal
ministero in attesa della presentazione di un piano finanziario di risanamento
dei bilanci che attualmente risultano in rosso. Rispetto alle risorse premiali,
oltre a Trento che ottiene 6 milioni di euro in più, il Politecnico di Milano
ne avrà 8, Bologna 5, Padova
( da "Secolo XIX, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pd,
scoppia il caso Marino:«Truccò note spese» accusa del foglio, ma IL CANDIDATO
replica: «nulla da nascondere» Il quotidiano: «L'università
di Pittsburgh lo allontanò per irregolarità». Il parlamentare: «Polemiche
create ad arte» 25/07/2009 ROMA. Bersani presenta la sua mozione, ma nel Pd
scoppia il caso Marino. Per un partito in perenne ebollizione, ieri l'ennesima
grana è arrivata da un articolo de Il Foglio. Secondo il quotidiano, nel 2002
il professore e chirurgo Ignazio Marino, uno dei quattro candidati alla
segreteria dei Democratici, venne allontanato dall'università
di Pittsburgh perché reo di aver presentato note spese truccate. In particolare,
avrebbe chiesto doppi rimborsi per le stesse spese, e presentato «dozzine di
duplicati di ricevute» con note scritte di suo pugno. Accuse contenute in una
lettera, pubblicata dal giornale, in cui l'ateneo accetta
le dimissioni del parlamentare genovese, allora docente presso la Scuola di Medicina di Pittsburgh, imponendogli anche
la restituzione di tutti i benefit, nonché la rinuncia a ogni buonuscita.
Marino dovette lasciare anche la direzione dell'Ismett, istituto di Palermo
specializzato in trapianti, collegato all'università americana. Ma il parlamentare smentisce la ricostruzione
del Foglio. «Non ho nulla da nascondere, queste sono polemiche create ad arte»
replica Marino, che precisa: «Il giornale non spiega che fui io stesso a
segnalare alcune imprecisioni sui rimborsi spese, e che quella lettera è una
normale corrispondenza di fine lavoro, a cui ne seguì una di rettifica del mio
avvocato. Nel sistema statunitense, inoltre, è una consuetudine la restituzione
dei privilegi connessi all'incarico». Quanto alle dimissioni dall'Ismett,
Marino sostiene: «Le oppressive e continue richieste di favoritismi rendevano
impossibile la conduzione del Centro secondo criteri di trasparenza e merito.
Constatato che non c'erano più le condizioni per fare il mio lavoro, tornai a
fare il chirurgo negli Stati Uniti». Al parlamentare sono arrivati dal Pd
diversi attestati di solidarietà, tra cui quello di un suo rivale per la
segreteria, Pierluigi Bersani: «Ho grandissimo rispetto e stima per Marino».
Ieri l'ex ministro dell'Industria era a Roma, dove ha presentato il suo
programma per il congresso di ottobre. «Quello del Pd è un grandissimo progetto
e indietro non si torna, basta correggere un po' di cose» ha spiegato Bersani,
per poi promettere di «voler evitare polemiche particolari». Ma ieri ha
ugualmente distribuito frecciate e repliche. A Walter Veltroni, che lo aveva
accusato di non volersi assumere responsabilità per gli insuccessi elettorali
del Pd, ha risposto così: «Io c'ero, nessuno si tira fuori, e infatti ho sempre
usato il plurale: dobbiamo, vogliamo. Bisogna cambiare rotta, ma il senso resta
valido». Un concetto evocato anche dal logo della sua campagna, «Un senso a
questa storia». Frase presa da «Un senso», brano di quel Vasco Rossi che
Bersani cita spesso come suo cantante preferito, e che ieri ha fatto da colonna
sonora alle parole dell'aspirante segretario. Franceschini gli imputa di volere
un centro-sinistra con il trattino, frutto di un'ammucchiata elettorale. Ma
Bersani ribadisce: «Vocazione maggioritaria non vuol dire aspettare di avere il
51% per essere un'alternativa al centrodestra, ma avere un progetto per tutto
il centrosinistra e sentire la responsabilità di costruire delle alleanze».
Come a dire che per battere Berlusconi gli accordi elettorali sono
indispensabili. «L'importante è partire da punti comuni», sostiene Bersani,
ovvero «legge elettorale, conflitto di interessi e informazione, temi cui
dobbiamo ragionare con tutti quelli che sono preoccupati dalla deriva
populistica della destra. Io però rimango a favore del bipolarismo, non voglio
il bipartitismo». L'ex ministro invoca poi cambiamenti per le primarie: «Sono
uno strumento valido, ma vanno corrette, perché non vorrei che un naziskin si
candidasse...». Un altro motivo di contrasto con Franceschini, ieri a Sarzana
(La Spezia) per la festa nazionale del Pd. Ad attenderlo c'era il suo alleato
Sergio Cofferati, europarlamentare candidatosi come segretario regionale in
Liguria. Scelta analoga a quella della neo-deputata europea Debora Serracchiani,
in corsa per la segreteria del Friuli Venezia Giulia. Bersani non ha gradito:
«Ci sono fior di europarlamentari che mi sostengono e che potrebbero essere
utili, ma non li coinvolgerò perché radicare un partito non è una cosa che si
può fare nel week end». Infine, una chiusura ecumenica: «Questo congresso non
deve essere contro qualcuno. Saremo più uniti se ognuno dice la sua per capire
come dare basi solide al partito». Ad accomunare i diversi schieramenti nel Pd
, per ora, è la voglia di allearsi con l'Udc. «Dobbiamo fare un accordo per le
Regionali del
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2
- Cronaca Bergamo Struttura giovane e dinamica premiata per i bilanci sani
Quarto classificato con il +2,82% un piccolo e giovane ateneo, Bergamo.
Sviluppatosi a partire dagli anni ´60, l´ateneo lombardo con i suoi 13.800 iscritti e 300 docenti riceverà un milione di euro in più. A
giocare in favore di questa università, sicuramente le piccole dimensioni, che rendono più facile
l´equilibrio tra alta qualità della didattica e bilanci sani. Un vantaggio
rispetto agli atenei più grandi.
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2
- Cronaca Genova La riorganizzazione interna ha migliorato la didattica Chiude
il quintetto degli atenei più virtuosi l´Università degli studi di Genova. Un
+2,52% che corrisponde a un aumento del Fondo di
finanziamento ordinario di ben 4,8 milioni di euro. Fra le caratteristiche che
hanno consentito questo risultato per l´ateneo che conta 35.500 iscritti e
1.690 docenti, l´organizzazione della didattica su cui hanno puntato negli
ultimi anni e una struttura interna migliorata.
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2
- Cronaca Trento Nuovi finanziamenti grazie ad accordi Ue e convenzioni locali
Al primo posto della classifica, con un aumento dei
finanziamenti del 10,69% è l´Università degli studi di Trento. 15.500 studenti,
550 docenti, l´ateneo trentino vede ricompensato il suo forte impulso per i
progetti europei, particolarmente importanti nelle valutazioni ministeriali, e le
tante convenzione con la provincia autonoma. Le buone performance
porteranno nelle casse di questa università 6 milioni
di euro in più rispetto allo scorso anno.
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2
- Cronaca il quadro di un´Italia spezzata in due Il dossier E nella divisione
dei fondi statali Un´Italia universitaria divisa in due con le eccellenze al
nord e le ultime della classe al sud. Una fotografia piuttosto netta quella
scattata dai tecnici del ministero nella classifica degli atenei virtuosi. Per
la prima volta il ministero dell´Istruzione ha infatti assegnato il 7% del
Fondo di finanziamento ordinario, 525 milioni di euro, in base alla qualità
della ricerca e della didattica. Prima in assoluto Trento con un +10,69 per
cento, seguita dai politecnici di Torino e Milano. In coda l´Università di
Macerata che insieme a Messina, Palermo e Foggia riceve il massimo dei tagli
previsti -3%. Le classifiche si basano per i 2/3 sulla qualità della ricerca e
per il terzo restante dal livello della didattica. Per quanto riguarda la
ricerca il 50% del punteggio è dato dalle valutazioni del Comitato di Indirizzo
per la Valutazione della Ricerca (Civr); il 20% dal numero
di ricercatori e docenti che hanno partecipato a progetti di ricerca valutati
positivamente; e il 30% dalla capacità di intercettare fondi Ue. Il 20% del
voto sulla qualità della didattica viene invece, rispettivamente, dalla
capacità di trovare lavoro dei laureati entro tre anni; dalle università che utilizzano per le lezioni personale di ruolo;
e dalla possibilità data agli studenti di valutare la qualità degli
insegnamenti. Il restante 40% è infine dato dal numero di studenti che superano
i 2/3 degli esami del primo anno prima di iscriversi al secondo. (a cura di
Roberto Anselmi)
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3
- Cronaca Macerata Tagli dolorosi per la Cenerentola della classifica Chiude la
classifica l´università di Macerata. Contrazione ferma
al 3%, i milioni in meno saranno 1,1. Una riduzione che, anche per l´ateneo
marchigiano, avrebbe potuto essere ben più sostanziosa se le valutazioni non
fossero state calmierate. Con i suoi 12.100 iscritti e i
290 docenti, l´Università è stata penalizzata per una didattica e una ricerca
poco virtuose, ma per le ragioni precise di questo risultato sarà necessario
aspettare i dati relativi alla classifica previsti per lunedì.
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3
- Cronaca I giovani Davide Bassi, rettore dell´ateneo di Trento "Il nostro
successo? Contatti in Europa e bravi docenti" Abbiamo puntato su
ricercatori e dottorati. ne abbiamo 500, di cui il 30 per cento di altre
nazioni SALVO INTRAVAIA TRENTO - «Lavorare premia: in Italia è una eccezione ma
questa volta è successo». è questo il primo commento di Davide Bassi, rettore dell´università di Trento, che secondo il ministero dell´Università è la più
virtuosa d´Italia. Come avete raggiunto questo traguardo? «Non si improvvisa,
ci vogliono bravi docenti e personale tecnico e amministrativo all´altezza. E
occorre puntare sulla qualità che occorre mettere al centro della propria
azione. Occorre mettere in campo interventi di lungo periodo: è da dieci
anni che partecipiamo alle gare per intercettare finanziamenti europei per la
ricerca. Insomma: meno manfrine locali e più sostanza». E gli altri punti forti
dell´ateneo? «Abbiamo puntato molto sulla ricerca, con laboratori di buon
livello, e sui dottorati. Ne abbiamo oltre 500, di cui il 30 per cento
stranieri. Questo vuol dire che i giovani degli altri paesi vengono volentieri
da noi». Qual è il ruolo del rettore? «Anche in questo ruolo non si improvvisa.
Prima di essere eletto coordinavo un network di università
europee: occorre uscire dalle parrocchiette locali e confrontarsi con gli altri
atenei europei. Ma bisogna esser capaci di fare scelte e dire tanti no». Per il
2009, l´università di Trento avrà circa 6 milioni in
più dello scorso anno. Come li utilizzerete? «Questa cifra ci consentirà di
attenuare i tagli terribili imposti da Tremonti lo scorso luglio. Ma non basta,
abbiamo appena votato ulteriori tagli per 10 milioni di euro. Non sarà quindi
un anno facile».
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3
- Cronaca Palermo La stangata sui conti rischia di aggravare problemi atavici
Male anche l´Università di Palermo con un -3 per cento che si traduce in una
vera e propria stangata sui conti dell´ateneo: -7,5 milioni
di euro, seconda per tagli in termini assoluti solo alla Sapienza. Per questa università problemi simili a quelli
dell´altro ateneo siciliano a cui si aggiungono problemi atavici per quanto
riguarda la gestione dei bilanci. Per i 63.100 studenti e i 2.090 docenti si
prospetto un anno fatto di tagli.
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3
- Cronaca Foggia Dieci anni di vita ma la ricerca non va a bersaglio A -3 per
cento, ma il bilancio sarebbe potuto essere peggiore senza
il limite massimo fissato in questa misura, l´Università degli Studi di Foggia.
Con 10.700 studenti e 340 docenti, per lei i milioni di euro in meno saranno
1,1. A giocare contro l´ateneo pugliese, la sua giovane età. Nato appena dieci
anni fa, nel 1999, è stato penalizzato da valutazioni che in alcuni casi si
basano su dati del 2000.
( da "Tempo, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cervelli
stampa
Quando Ciampi si indignò per lui ReazioneL'allora Capo dello Stato implorò
perché il chirurgo restasse. In campo tutta la sinistra Gridò allo scandalo.
Alla vergogna nazionale. Il caso finì su tutte le prime pagine. L'opposizione,
allora come oggi di sinistra, ne fece immediatamente un caso politico e attaccò
il governo reo di non fare nulla. Peggio: di mettere in fuga i cervelli migliori. Il caso di Ignazio Marino insomma non passò
inosservato sette anni fa. Esplose forte e chiaro soprattutto sui media anche
perché fu lo stesso chirurgo a «politicizzarlo» dal primo giorno. Nessun cenno
a rimborsi gonfiati, alle contestazioni che provenivano dagli Stati Uniti.
Tutt'altro. A settembre del 2002 si dimette e diffonde la lettera con cui dà
l'addio: «Da alcuni mesi - scriveva nella missiva inviata al Consiglio
d'amministrazione dell'Ismett ed ai vertici dell'Up
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
IX - Roma Sapienza e Roma Tre, tagli ai fondi Solo Tor Vergata e lo Iusm
superano "l´esame Gelmini" CHIARA RIGHETTI Promosse Tor Vergata e lo
Iusm, bocciate Sapienza e Roma Tre. A dare le pagelle è il ministero
dell´Università e della ricerca scientifica, che per la prima volta assegna i
fondi agli atenei in base a valutazioni di merito. Il 7% del Fondo di
finanziamento ordinario è stato ripartito per due terzi in base al livello
della ricerca (dal numero di docenti coinvolti nei progetti
alla capacità di attrarre fondi europei); per un terzo in base alla didattica
(dal numero di studenti in regola con gli esami ai dati sul lavoro dopo la
laurea). Risultato? Successo dei campus minori; finanziamenti tagliati invece
ai due atenei più grandi e prestigiosi della capitale. Il record
negativo va alla Sapienza: la prima università romana
si piazza 42esima in Italia e otterrà 12 milioni in meno (-2,11%). «Giusto
applicare un criterio meritocratico, ma i parametri sono inadeguati», commenta il
rettore Luigi Frati. Sulla stessa linea Guido Fabiani, rettore di Roma Tre, che
pure subirà un taglio dello 0,79%: «Premesso che sono convinto della necessità
di instaurare un corretto meccanismo di valutazione, quello attuale non
rispecchia le performance. E tiene in scarsa considerazione chi, come noi,
destina agli stipendi molto meno del 90% dei fondi». Secondo Fabiani, premiare università vicine a quella soglia, che usano solo il 10%
delle risorse per il funzionamento e i servizi agli studenti, significa
«sollecitare una politica di scarso rigore nell´uso delle risorse». In testa
alla classifica romana l´università di Scienze
motorie, lo Iusm del Foro Italico (+2,35%). Buon risultato anche per Tor
Vergata, 17esima nella graduatoria nazionale con un +1,28% alla voce
finanziamenti. Soddisfatto il rettore Renato Lauro: «Dopo mesi di duro lavoro,
il riconoscimento è arrivato. I nostri punti forti sono ricerca e
internazionalizzazione. Altri indicatori richiedono tempi più lunghi: alloggi,
mense, laboratori non si fanno dall´oggi al domani. Però è un segnale positivo:
in Italia troppe cose non vanno proprio perché manca una valutazione "post
hoc". è giusto verificare che risultati si ottengono con i fondi statali,
ancor più nei confronti delle università, che hanno la
responsabilità di formare i professionisti di domani».
( da "Tirreno, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cervelli
Dal 2002 vive e lavora in California dove studia gli effetti
dell'abuso di droghe sul cervello Volterrana alla Casa Bianca La ricercatrice
Marisa Roberto premiata dal presidente Obama VOLTERRA. Marisa Roberto è un
"cervello in fuga". Ha lasciato non
solo Volterra ma anche l'Italia e da qualche anno è una ricercatrice
in California, presso lo Scripps Research Institute. Un'esperienza che l'ha
portata a essere una dei cento ricercatori che
riceverà in autunno dal presidente Usa Barack Obama il "Premio
presidenziale alle giovani carriere". Il premio, che il più alto onore da
parte del governo americano ai giovani professionisti nelle prime fasi della
loro carriera, consiste in fondi ricerca per una
durata massima di cinque anni. La Roberto è professore associato e studia gli
effetti dell'abuso di droghe sul cervello. Ha conseguito la laurea e il
dottorato a Pisa e dal 2002 fa parte della schiera di ricercatori
italiani che hanno trovato la loro occasione negli Stati Uniti. «è sicuramente
un motivo di orgoglio e di soddisfazione» afferma Marisa Roberto (nella foto),
raggiunta in viaggio. Il riconoscimento sarà consegnato in autunno in una
fastosa cerimonia alla Casa Bianca. «Questi straordinari giovani scienziati e
ingegneri rappresentano il meglio del nostro paese - ha detto il presidente
Obama - Con il loro talento, creatività e dedizione, sono sicuro che porteranno
nei diversi settori a nuove scoperte». La ricercatrice,
nonostante il lavoro e la passione per la ricerca
l'abbiano portata oltreoceano, non manca di tornare ogni estate a Volterra dove
vivono i suoi genitori. Una terra a cui è molto legata e che nelle pause dal
microscopio ricostruisce con tela e pennelli.
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
III - Genova Qualità e conti, l´università trova un
tesoretto Quinti in Italia per ricerca e oculatezza delle spese: da Roma 4,5
milioni in più I finanziamenti ordinari per il 2009, che ammontano a 193
milioni, cresceranno del 2,52 per cento NADIA CAMPINI L´UNIVERSITA´ di Genova
si è piazzata al quinto posto nella classifica italiana degli atenei virtuosi e
per questo sarà premiata dal governo con un aumento di circa 4,5 milioni di
euro sul fondo di finanziamento ordinario assegnato dal ministero. La novità è
contenuta nel pacchetto università varato ieri dal
consiglio dei ministri su proposta del ministro dell´Istruzione, Maria Stella
Gelmini, e arriva come una gradita sorpresa a Genova, dove in queste settimane
si sta lavorando alla riforma dello statuto proposta dal rettore Giacomo De
Ferrari. è la prima volta che vengono introdotti criteri di merito nella
distribuzione delle risorse, il fondo complessivo ammonta a livello nazionale a
525 milioni di euro e di questi il 7% è stato distribuito in base alla qualità
della ricerca e della didattica degli atenei. In particolare, i due terzi di
questo fondo sono stati assegnati in base alla qualità della ricerca, un terzo
in base alla qualità della didattica. Nella classifica nazionale Genova si è
piazzata al quinto posto dopo Trento, il Politecnico di Torino, quello di
Milano e Bergamo e in base a questo posizione il fondo di finanziamento
ordinario, che nel bilancio preventivo per il 2009 è calcolato in 193 milioni
di euro, è destinato ad aumentare del 2,52%, pari a circa 4,5 milioni di euro
in più, un aumento insperato e inatteso, che sarà utilizzato prevedibilmente
parte per la ricerca di ateneo, parte per andare ad incrementare i fondi di
facoltà e dipartimenti che sono stati più penalizzati dai tagli delle risorse.
Peraltro uno degli elementi che hanno inciso positivamente nella classifica è
la percentuale di utilizzo del fondo per il pagamento degli stipendi, che già
ora è all´84%. Nel bilancio preventivo 2009 ci sono infatti alla voce spese 220
milioni di euro per il pagamento del personale, a fronte di 19 milioni di euro
per la ricerca e 32 milioni di euro per la formazione. Ad oggi il personale
dell´università di Genova ammonta
a 3016 dipendenti, di questi i docenti sono 1634 di cui 515 ordinari e 489
associati, i ricercatori 593, ai quali si affiancano 5 dirigenti, e 1377
tecnici amministrativi, di questi 85 sono addetti alle biblioteche, 706
all´area amministrativa, 83 all´area servizi, 436 all´area tecnico-scientifica
ed elaborazione dati, 67 all´area socio-sanitaria. Gli studenti iscritti
all´anno accademico 2008-2009 sono invece 36.728, di questi 6617 sono le
matricole, nel 2008 si sono laureati 5700 universitari, di cui 2363 maschi e
3387 femmine.
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
III - Genova ATTENTI AGLI ATENEI CON TROPPI ESAMI VITTORIO COLETTI (segue dalla
prima di cronaca) La prima cosa da fare, perciò, è iscriversi, quando ci sono
(a Genova li trovi a Giurisprudenza, Medicina, Architettura, Ingegneria), a
corsi a ciclo unico, dove non c´è tesina triennale e c´è un progetto formativo
unitario. Un´altra ragione del ritardo è che il nevrotico riformismo
berlingueriano, smanioso di americanismi e di saperi pratici a buon mercato, ha
imposto di acquisire crediti attraverso stages, lavori in aziende, attività sul
campo ecc. In teoria molto bello. In realtà, per i più, avvilente perdita di
tempo. Gli studenti spesso vanno a fare i commessi o poco altro, ma lo debbono
fare per giorni e a volte mesi per conseguire in questa attività i numerosi
crediti previsti. Ma c´è un´altra ancora più importante ragione del ritardo nelle
lauree. La moltiplicazione e frammentazione degli esami (si può arrivare a
oltre
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
VII - Bari Prof contestato va in pensione ma in cattedra resta la moglie
GIULIANO FOSCHINI Più dell´80 per cento dei bocciati a ogni appello. L´accetta
che passa da marito a moglie, e viceversa. E gli studenti che si lamentano:
«Nonostante la nostra prima denuncia di più di un anno fa - spiega Fabio Sirsi,
rappresentante di Farmacia per New Team - la situazione non è cambiata per
nulla. Se non che a bocciare c´è anche un altro componente del nucleo
familiare». Il caso è l´esame di Fisiologia alla facoltà di Farmacia
all´Università di Bari, uno dei più difficili e per questo lasciato spesso come
ultimo nel piano di studi da parte degli studenti. Da sempre il terrore dei
ragazzi è il professor Enrico Gallucci, titolare del corso e della cattedra,
severissimo agli esami. «Spesso anche troppo - commenta Sirsi - Tanto che nello
scorso anno accademico sollevammo il problema dell´elevatissimo numero di
bocciature in alcuni esami, facendo nomi e cognomi dei professori e scatenando
un finimondo». In quell´elenco c´era chiaramente anche l´esame di Fisiologia.
«Il problema - continua il rappresentante della componente studentesca - è che mentre altri docenti hanno rivisto il loro metodo che
secondo noi era troppo vessatorio nei confronti degli studenti, per l´esame di
Fisiologia questo non è successo». Anzi, è accaduto altro. Il professor
Gallucci è praticamente in pensione e di fatto ha smesso di interrogare:
davanti a lui si presentano soltanto gli studenti che hanno seguito le sue
lezioni, i frequentanti. Ma, raccontano i ragazzi, è cambiato molto
poco. Al suo posto c´è infatti Silvia Micelli, docente
associato nel dipartimento Farmaco Biologico, ma soprattutto moglie di
Gallucci. E´ lei, oggi, a sostenere la maggior parte degli esami. Ed è sempre
lei a bocciare. Con le stesse percentuali.
( da "Tirreno, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5
- Attualità In testa c'è Trento, ultima Macerata Tra i migliori anche i
Politecnici di Milano e Torino ROMA. L'Università di Trento e i politecnici di
Milano e di Torino sono fra le Università migliori in Italia. Così comincia la
classifica degli atenei più virtuosi sulla base di nuovi criteri di valutazione
approvati oggi dal Consiglio dei ministri. Trento, ad esempio, pur essendo un
piccolo ateneo, è riuscito meglio di ogni altro a intercettare, attraverso
propri progetti, i finanziamenti europei e incasserà quest'anno il 10,69% di
finanziamenti in più, 6 milioni extra. Subito dopo si sono piazzati i
Politecnici di Milano e di Torino che se se la sono cavata egregiamente su più
fronti: didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni
degli studenti, processi formativi positivi (numero di
docenti adeguato in rapporto al numero degli studenti), presenza di molti
progetti assegnati dal Programma Nazionale di Ricerca. Molte le Università del
Centro-Sud promosse: Roma «Tor Vergata», l'Università di Chieti e Pescara,
l'Università della Calabria, l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo
della Tuscia, il Politecnico di Bari e l'Università del Sannio di
Benevento. Un altro drappello di atenei ha invece ottenuto meno finanziamenti
perchè al di sotto degli standard qualitativi previsti. A guidare gli
«inadempienti» è l'ateneo di Brescia e tra quelli che dovranno rimboccarsi le
maniche ci sono anche due atenei della Capitale come La Sapienza e Roma Tre e
le università napoletane (Parthenope, prima e seconda università, Orientale). In fondo alla classifica si
piazzano, a pari demerito (-3% di finanziamenti ricevuti in base ai nuovi
criteri), Messina, Palermo, Foggia e Macerata. L'erogazione dei finanziamenti
alle Università di Trieste, Firenze e Siena è, invece, stata sospesa dal ministero
in attesa della presentazione di un piano finanziario di risanamento dei
bilanci che attualmente risultano in rosso. Rispetto alle risorse premiali,
oltre a Trento che ottiene 6 milioni di euro in più, il Politecnico di Milano
ne avrà 8, Bologna 5, Padova
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
33 - Esteri L´intervista Enrico Bellone, storico della scienza "Ma il suo
primato non è contestabile" ROMA «Qualcosa di vero dietro le
rivendicazioni inglesi c´è, ma tra le due figure non c´è confronto». Per Enrico
Bellone, docente di Storia della
scienza all´Università di Milano ed editoralista del mensile Le Scienze, il
primato di Galileo Galilei nel contributo alla moderna astronomia non è in
discussione. Come stanno le cose? «E´ vero che Harriot guarda la luna e la
disegna nell´estate del 1609, mentre Galileo lo farà qualche mese dopo.
Lo sappiamo perché i suoi disegni, a differenza di quelli di Harriot, sono
talmente accurati che è stato possibile ricostruire esattamente le date in cui
quel particolare paesaggio era visibile da Padova. Ma, soprattutto, Galileo
diversamente dal collega inglese, ha capito subito la portata delle sue
osservazioni e si è precipitato a scrivere il Sidereus Nuncius, un´opera
fondamentale che ha cambiato per sempre la nostra percezione dell´universo. Un
lavoro portato avanti pur sapendo che lo avrebbe esposto a grossi rischi». Gli
inglesi insinuano che Galileo fosse interessato ai soldi, mentre Harriot,
benestante, lavorava per amore della scienza. «E´ vero che Galileo aveva
bisogno di soldi. Infatti mentre Harriot osservava la luna lui stava cercando
di vendere il suo cannocchiale, ma quando capì l´uso scientifico che ne poteva
fare l´ha puntato sulla luna e questo è un suo ulteriore merito. Anche Darwin
era ricco, ma le cose sono andate diversamente...». (v. g.)
( da "Repubblica, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
27 - Commenti PAGELLE DA RIVEDERE (SEGUE DALLA PRIMA P
( da "Riformista, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
Fondi in
base al merito Il ministro merita fiducia Dopo mesi nel corso dei quali il
Governo Berlusconi è apparso incapace di avviare le tante riforme che sarebbero
necessarie per restituire competitività al nostro Paese, ecco un segnale
incoraggiante. Può sembrare un dettaglio, ma l'annuncio da parte del ministro
Mariastella Gelmini di un sistema di distribuzione di una quota dei fondi
destinati alle università che tiene conto dei
risultati ottenuti è un passo importante nella giusta direzione. Si rompe in
questo modo con una tradizione che ha abituato gli atenei a fare la propria
programmazione senza prendere in considerazione la possibilità di essere
chiamati a rispondere di scelte poco oculate, e si sancisce invece il principio
che il merito paga. In concreto, il nuovo sistema funziona in questo modo.
Sulla base di una graduatoria stilata da un organismo di valutazione - che nei
progetti del ministro dovrebbe diventare una struttura che opera in autonomia
dalla politica, i cui membri vengono nominati con un decreto del presidente della
Repubblica - si ripartiscono i fondi disponibili tenendo conto di una serie di
parametri che misurano la qualità delle università. Si
tiene conto del tipo di servizio offerto agli studenti, del modo in cui è
organizzata la didattica, del successo nella ricerca.
Chi supera in modo positivo il vaglio degli esperti riceve i fondi, chi invece
si trova in difetto subisce un taglio. In questo modo, si introdurrebbe
finalmente un primo meccanismo di regolazione che dovrebbe - insieme con gli
altri che riguardano i concorsi e la governance - garantire una competizione
virtuosa tra gli atenei pubblici italiani, sulla scia di quel che avviene già
da tempo in altri Paesi. Ovviamente, come accade sempre quando si devono
riformare istituzioni complesse come sono le università,
il diavolo si nasconde nei dettagli, e quindi ci vuole del tempo per capire se
i cambiamenti annunciati sono sufficienti a ottenere l'effetto desiderato.
Tuttavia, almeno sulla carta, si tratta di un'iniziativa da giudicare in modo
positivo. Da segnalare è in particolare l'intenzione di impiegare standard di
valutazione trasparenti, come i successi ottenuti dai progetti di ricerca promossi dalle università e
la capacità che esse hanno di attirare fondi provenienti dall'estero. In questo
modo si mettono a disposizione degli organismi di governo degli atenei le
informazioni rilevanti per compiere le proprie scelte in modo oculato,
destinando le risorse disponibili dove hanno maggiori probabilità di ottenere
l'effetto desiderato. Certo, molto rimane ancora da fare per portare le nostre università al livello di quelle di altri Paesi europei. Un
passaggio cruciale è l'annunciata riforma del sistema di reclutamento. La
speranza è che nel varare questo provvedimento il ministro resista non solo
alle pressioni corporative, ma anche ai furori ideologici di certi opinionisti
che scrivono della riforma dell'università come se
fosse la ristrutturazione di una fabbrica di pneumatici. L'esperienza delle
grandi università americane e inglesi mostra che il
successo di un ateneo non dipende soltanto dai sistemi di valutazione, ma anche
dallo spirito di corpo, dalla motivazione - economica e morale - dei docenti e dei ricercatori, dalla promozione del senso di un'identità condivisa. Questi
fattori, è sempre l'esperienza internazionale a mostrarlo, sono cruciali in
particolare quando, come probabilmente deve accadere anche da noi, le università devono reperire una parte dei
fondi di cui hanno bisogno attraverso le rette pagate dagli studenti e le
donazioni dei privati. Da questo punto di vista, l'autonomia coniugata
alla responsabilità rimane la politica migliore. In conclusione, ci permettiamo
di dare un suggerimento al ministro. Nei giorni scorsi uno studioso indiano si
è visto costretto a rinunciare al proprio incarico presso un'università
italiana per via delle difficoltà incontrate nell'ottenere il permesso di
soggiorno. Non è compito di un ministro intervenire sui casi individuali, ma
certamente rientra tra le sue competenze sollevare il problema perché il
Governo prenda le misure necessarie per fare in modo che il nostro Paese sia
accogliente e disponibile nei confronti dei talenti che vengono dall'estero.
Non è solo la fuga dei cervelli
a essere un sintomo del nostro declino. di Mario Ricciardi 25/07/2009
( da "Riformista, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
«Università,
bene la riforma ma deve essere migliorata» Intervista. Parla Marco
Santanbrogio, professore di Filosofia politica a Parma. È soddisfatto dei nuovi
provvedimenti varati da ministero dell'Istruzione. «Almeno è un inizio, non me
l'aspettavo». Rettorato dell´Università di Roma La Sapienza di Alessandro Da
Rold La sua Università di Parma non compare tra le quelle virtuose. («E un po'
mi dispiace» dice). È diversi posti indietro rispetto al Politecnico di Milano
e a quello di Torino. Non solo. Non ha mai risparmiato critiche al ministro
dell'Istruzione Mariastella Gelmini soprattutto nei mesi passati durante il
periodo caldo per gli atenei italiani. Critiche non le ha mai risparmiate
neppure a Francesco Giavazzi, professore tra i più liberali della Bocconi.
Eppure Marco Santanbrogio, professore di Filosofia Politica è rimasto
«piacevolmente colpito» dai nuovi provvedimenti varati da ministero
dell'Istruzione. «Almeno è un inizio, devo ammettere che non me lo sarei
aspettato dal ministro Gelmini». Cosa le piace di più di questa riforma che
introduce il criterio di virtuosità degli atenei? Il mio è un giudizio più che
positivo. La cosa più importante è che i cittadini possano essere informati
pubblicamente su quali università siano le migliori e
quali meno. Ma non si rischia così di creare un eccessivo campanilismo? Il
rettore Guido Ballio del Politecnico di Milano si è dichiarato soddisfatto,
mentre Fabiani di Roma Tre sostiene ci siano degli errori nei criteri di
valutazione. Non sto dicendo che i criteri siano perfetti. L'importante è che
siano resi pubblici. Poi avremo tutto il tempo di discuterne, per aprire nuovi
dibattiti. Si potranno valutare gli aspetti didattici, di ricerca e qualsiasi
altra cosa. E poi siamo appena agli inizi. La nostra è una prima valutazione su
quello che sarà introdotto da quest'anno. Lo ripeto:
l'importante è avere iniziato una riforma dell'Università, poi potremo
apportare tutti i miglioramenti possibili. Importantissimo è attrarre docenti e
ricercatori europei. Il centrodestra esulta sostenendo che in questo modo
saranno finalmente abbattuti gli ormai noti baronati universitari. In
realtà non si abbatte nulla di tutto questo. Si è cominciato a fare qualcosa.
Il sistema accademico è un sistema fin troppo complesso, che ha bisogno di
diversi interventi in altrettanti settori. Se i costi non saranno proibitivi,
credo che la prossima mossa del ministero dovrebbe essere quella di introdurre
un sistema di pagamento delle rette universitarie differente dall'attuale.
Penso al modello inglese. Oltre a questo sono moltissimi gli interventi che
devono ancora essere fatti. Poi le Università dovrebbero introdurre modalità di
accesso più stringenti, per attrarre gli studenti migliori. Investire di più
nei pensionati universitari. Così gli studenti potrebbero farsi un'idea chiara
su cosa scegliere. La riforma Gelmini sembra andare proprio in quella
direzione. Per l'appunto. Una volta passava l'idea che tutte le Università
andavano bene. Erano tutte uguali, tutte con ottime competenze. Ora non è così.
Gli studenti possono verificarlo pubblicamente. Questo è il principale
significato introdotto dalla riforma Gelmini. Ora ci sono le Università buone e
quelle meno buone. A questo punto gli atenei dovranno mettersi in moto. Quali
sono le prospettive? È chiaro che non dovranno migliorarsi solo per reperire i
fondi, ma dovranno attrezzarsi per attrarre gli studenti migliori. Lì ci sarà
il vero cambio di passo. Ed è questo il risultato più importante. 25/07/2009
( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
FORLI'
PROVINCIA pag. 11 Scoperto un villaggio antico Negli scavi trovati reperti
dalla Preistoria all'età romana ARCHEOLOGIA Un'immagine degli scavi (foto
Sabatini) di OSCAR BANDINI UN NUOVO insediamento urbano simile a Mevaniola è
quello scoperto negli scavi nell'area del podere Saetta Pantano nel territorio
di Galeata? E' quello che sembra emergere, con le cautele tipiche degli
studiosi, dai ritrovamenti degli studenti del Dipartimento di archeologia dell'università di Bologna nell'area del Palazzo di Teoderico a
monte della strada del Pantano. L'altra sera c'era il pubblico delle grandi
occasioni e la presentazione della nuova campagna di scavi ha catturato
l'attenzione dei tanti presenti complice lo scenario di via Zannetti e del
Palazzo del Podestà che, per l'occasione, aveva riaperto i battenti. Il sindaco
Elisa Deo che ha coordinato i lavori ha voluto ringraziare tutta l'equipe di docenti e studenti dell'università e il loro entusiasmo che ha permesso questa nuova importante
scoperta, poi Sandro De Maria del dipartimento di archeologia ha ricordato in
premessa gli undici anni di collaborazione feconda e virtuosa tra università, Comune e Soprintendenza
archeologica, quindi ha riassunto le varie fasi di scavo effettuate nell'area
del podere Saetta: dal 1942 con i primi scavi alla villa di Teoderico
effettuati dagli archeologici tedeschi, quelli effettuati dall'università a partire dal 1998 su edifici risalenti al V VI
secolo compreso un impianto termale e, infine, i nuovi ritrovamenti che ci
restituiscono un insediamento romano già esistente prima del palazzo attribuito
al re goto. Ma è stato il responsabile del cantiere Riccardo Villicic a
illustrare le fasi dello scavo: «In un fazzoletto di terra si sovrappongono
1500 anni di vita, da un villaggio di capanne protostorico agli edifici romani,
a quelli di età teodericiana per arrivare alla fase protofeudale delle pievi,
delle chiese e dei conventi». E COSÌ gli studenti con badile, piccone, zappa e
carriole hanno ritrovato delle formelle, un capitello, scarichi di materiale
come ceramiche, monete, mortaio, vasetti, una struttura di età romana, la
sepoltura a cappuccina di un bambino, un sacco di fave, un piccolo gladio e una
moneta risalenta all'imperatore Gallieno. Al neo assessore alla cultura, Paolo
Poponessi, le conclusioni nelle quali ha delineato un percorso a partire dalla
valorizzazione del palazzo del Podestà per ospitare un centro di studi
archeologici, l'apertura degli scavi del Pantano alla fruizione pubblica a
partire dal giugno 2010 attraverso la salvaguardia prima e la valorizzazione
poi degli scavi per dare corpo a un itinerario che porti i visitatori da
Pianetto Mevaniola all'abbazia di S. Ellero fino all'area della villa di
Teodorico con ricadute turistich per tutto l'alto Bidente. Image:
20090725/foto/4835.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
CIVITANOVA
pag. 25 Appellata la sentenza favorevole alle coop Il processo si trascinerà
per altri anni ZONA PEEP DI FONTESPINA CIVITANOVA LA CAUSA in corso da dodici
anni tra i residenti di via Vasco de Gama e il Comune minaccia di durare ancora
a lungo. Palazzo Sforza assistito dai legali Ranieri Felici di Cingoli e
Corrado Gioacchini di Ancona farà infatti appello alla sentenza con cui il
tribunale di Macerata il mese scorso ha dato ragione alle cooperative edilizie
della zona Peep di Fontespina nella controversia per stabilire a chi toccassero
i costi di sistemazione del comparto. Nel 1997 fu la giunta a intentare causa
alle cooperative per obbligarle a realizzare a loro spese i lavori previsti nella convenzione pubblico-privata stipulata nell'87. Ma il tribunale ha respinto le motivazioni
del Comune e l'ha condannato a risarcire le spese. La vicenda coinvolge una
decina di cooperative e almeno duemila residenti e riguarda le opere di
urbanizzazione realizzate sulla base di una convenzione e che, in seguito, i
tecnici comunali segnalarono difformi rispetto al progetto. Di qui la
causa intentata dal Comune che, battuto in tribunale, ora continuerà la
battaglia davanti alla Corte di Appello di Ancona.
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
URBINO
pag. 22 Nasce l'agenzia di valutazione degli atenei che si occuperà presto di
Urbino UNIVERSITA' ANCORA NON RIENTRIAMO NELLA CLASSIFICA PERCHE' E' IN CORSO IL CAMBIO DI «STATUS» DA PRIVATA A PUBBLICA IL GOVERNO
ha dato il via libera alla nuova Agenzia (Anvur) che valuterà la qualità degli
atenei e della ricerca. L'Anvur deciderà su fondi da distribuire agli atenei
migliori e dovrà valutare il bilancio dell'Ateneo di Urbino, sulla base di
quanto stabilito dal decreto di statalizzazione. Sulla base di quanto
afferma il decreto, se l'Anvur darà parere positivo, l'Ateneo si considererà
risanato. Altrimenti si corre il rischio di "regionalizzazione",
prospettiva che sarebbe come una vera sciagura per la città, ma che appare
comunque sventabile visto che i conti urbinati sarebbero in ordine. La nuova
Agenzia valuterà la qualità degli atenei e degli enti di ricerca. Le
rilevazioni prodotte saranno determinanti per distribuire una parte del Fondo
di finanziamento ordinario alle Università ed agli Enti di ricerca che
raggiungeranno i risultati migliori. Il Regolamento approvato ieri rende
l'Anvur più autonoma rispetto a quanto previsto nella precedente legislatura.
Il Presidente e il Comitato di selezione che individuerà i membri del Consiglio
direttivo saranno nominati infatti dal Presidente della Repubblica
e non più dal Governo. La nuova Agenzia sostituisce e unifica i due comitati di
valutazione attualmente esistenti: il Cnvsu (che valuta le università) e il
Civr (che valuta la ricerca). Nella classifica pubblicata
ieri sugli atenei, Urbino non appariva, al pari de L'Aquila, per la particolare
condizione dei due atenei: il terremoto a L'Aquila e la statalizzazione a
Urbino. INCIDENTE. Due operai sono stati ricoverati ieri all'ospedale di Urbino
dopo esser caduti da un'impalcatura. L'altezza da cui sono precipitati era di
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO
PIANO pag. 2 Atenei, più soldi ai migliori E tagli alle cattedre inutili Svolta
della Gelmini. Trento e Milano prime della classe di CLAUDIA MARIN ROMA PIÙ
FONDI agli atenei di qualità e sblocco dei concorsi, da effettuare però con
nuove regole. La svolta firmata Mariastella Gelmini, all'insegna della
meritocrazia, si legge nel testo di un provvedimento firmato ieri dalla
titolare del dicastero di viale Trastevere e contenuto nel pacchetto Università
approvato dal Consiglio dei ministri: «Per la prima volta in Italia recita il
documento il ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca ha assegnato una
parte dei fondi destinati alle università sulla base
di nuovi criteri di valutazione della qualità. Il 7% del fondo di finanziamento
ordinario, cioè 525 milioni di euro, è stato infatti distribuito in base alla
qualità della ricerca e della didattica degli atenei. In particolare, i due
terzi di questo fondo sono stati assegnati in base alla qualità della ricerca,
un terzo in base alla qualità della didattica». E in futuro l'impostazione sarà
potenziata: l'obiettivo, spiega il ministro, è «arrivare al 25-30%» come quota
del fondo da distribuire alle università da dieci e
lode: «Questo è un primo passo significativo commenta ma il miglioramento va
conseguito con forza». E MENTRE la Gelmini precisa che «non c'è alcun intento
punitivo, ma la volontà di spronare tutti a dare il meglio, non accontentandoci
di un sistema universitario con luci e ombre», da una prima ricognizione
secondo i nuovi parametri emerge che tali ombre oscurano soprattutto il
CentroSud. L'università di Trento, i Politecnici di
Milano e Torino risultano tra gli atenei migliori mentre, tra le 27 le università che ottengono minori finanziamenti, troviamo
anche due atenei della Capitale (Roma Tre e Sapienza). Soddisfatto, ovviamente,
il rettore di Trento, Davide Bassi. «E' il risultato di dieci anni di lavoro
stategicamente impostato, pur in un piccolo ateneo, sulla dimensione europea».
Tra i parametri presi in considerazione, la capacità d'intercettare
finanziamenti europei per la ricerca, la percentuale di laureati impiegati a
tre anni dalla laurea, la presenza di corsi affidati a
propri docenti di ruolo, la regolarità degli esami. I verdetti di qualità
spetteranno alla nuova Agenzia di valutazione Anvur, che unifica e sostituisce
Cnvsu e Civr, i due comitati preesistenti. L'Anvur esaminerà anche elementi
come strutture, finanziamenti esterni, lo scambio di ricercatori, la qualità
della ricerca e ogni anno redigerà un rapporto. INTANTO si spazzano via
i corsi inutili o marginali. Il ministro Gelmini ha inviato alle università una nota in questo senso. Una prima scrematura è
già avvenuta (i corsi di specializzazione in medicina ad esempio sono passati
da
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO
pag. 13 Più soldi ai virtuosi Premiata dal ministero la nostra Università
RETTORE Il professor Aldo Tomasi: «Si dice che il ministro Tremonti sarebbe
disponibile a ridurre i tagli per le università a 200
milioni di euro,
( da "Unita, L'" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Epidemia
a nord-est Quei genitori e figli uniti con i farmaci Un'inchiesta della Finanza
rivela un giro di sostanze dopanti utilizzate dai minorenni con il consenso
delle loro famiglie Ricerca nelle scuole di Verona: 38 su 100 disposti a
doparsi STEFANO FERRIO Scuole superiori di Verona e provincia, classi terze e
quarte delle superiori, campione di 969 soggetti: 13 ragazzi su 100 decisamente
favorevoli all'uso del doping - con percentuale che sale al 38 quando si tratta
di chi pratica discipline sportive - più 16 su 100 accomunati da atteggiamenti
ambigui. Abisso sul cui fondale fluttua un 28% di totali ignoranti in materia,
potenzialmente pronti ad assumere anabolizzanti come si trattasse di zollette
di zucchero. Numeri come macigni, questi relativi a una fresca ricerca sul
campo. Cifre funeste, a cui docenti e operatori della
facoltà di Scienze Motorie dell'Università di Verona hanno per altro fatto
l'abitudine, monitorando periodicamente quello stesso territorio del Nordest
fotografato in modo impietoso dall'inchiesta "Via col Doping",
tramite la quale la Guardia di Finanza di Padova è giunta nei giorni scorsi a
provvedimenti-choc. Resi, se possibile, ancora più traumatici, dal
coinvolgimento di un imprecisabile numero di minorenni. Nei fascicoli
giudiziari, oltre all'arresto del trentunenne Aleksander Nikacevic, ex ct della
nazionale serba di ciclismo, spiccano le trenta denunce a piede libero,
comprese quelle da cui sono stati raggiunti i ciclisti professionisti Davide
Rebellin ed Emanuele Sella, in compagnia di cinque medici e tre direttori
sportivi. Quanto è finora affiorato dalle indagini delle Fiamme Gialle dà corpo
nel modo più eclatante alle analisi coordinate dai professori Guido Fumagalli e
Roberto Leone, docenti di farmacologia dell'Università di Verona, i quali
fondano i propri allarmi anche sull'attendibilità di tesi di laurea svolte dai
loro studenti attingendo dati da palestre, piscine e società sportive del più
vario genere. Secondo la ricostruzione della Finanza, attorno a Nikacevic - in
ipotesi d'accusa fornitore abituale del famigerato MirCera, ambitissima
sostanza proibita di ultima generazione - sarebbe ruotato un imponente traffico
di insulina, epo e medicinali utilizzati per truccare le carte in vista di
possibili controlli. Un volume di affari così sostenuto da dare luogo a decine
di perquisizioni, suddivise fra le province di Padova, Vicenza, Treviso e
Verona. Atti giudiziari che riportano l'attenzione su un Nordest dove, per
quanto riguarda il doping, è lecito parlare di un'autentica «epidemia».
Soprattutto dopo che le Fiamme Gialle hanno scoperchiato il velo sulla medesima
realtà affiorata dalle ricerche dell'ateneo di Verona. L'impatto è con una
società in cui conta esclusivamente vincere, e a qualsiasi costo. Comandamento
a cui si adegua l'intera famiglia, come dimostrato dall'ormai famoso video
diffuso dagli investigatori di Padova per mostrare come, ripresa da una
telecamera nascosta, una ragazzina di 15 anni viene accompagnata dal papà nello
studio medico per essere sottoposta a una trasfusione con cui aumentare il
rendimento agonistico in vista di una competizione. Gara nella fattispecie di
nuoto, ma senza per questo dare adito a una riabilitazione del ciclismo, perché
ciclistica è, tanto per fare un esempio, la società padovana il cui direttore
sportivo faceva periodiche provviste di anabolizzanti per i suoi atleti grazie
ai «buoni uffici» dello zio, medico di base. Come che vive in Veneto sa molto
bene, siamo al cospetto di un'autentica piramide del dolo sportivo. Se al
vertice si trovano i tredicenni sciaguratamente pompati per vincere una
qualsiasi «garetta» domenicale di esordienti, la base è formata dai loro genitori.
Padri che sono spesso cicloamatori come «Furia», nome in codice assegnato dalle
Fiamme Gialle al pentito dalle cui confessioni è nato il ciclone "Via col
doping". Il dossier
( da "Sole 24 Ore, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-07-25 - pag: 23 autore: Il
nuovo tentativo. I parametri per cancellare i titoli «inutili» Senza docenti
corsi da chiudere Nell'accelerazione di fine luglio sulla gestione
universitaria arrivano anche i nuovi parametri che inaspriscono la lotta contro
i «corsi inutili», cioè le lauree proposte dalle università
più per moltiplicare le cattedre che per rispondere a una domanda reale degli
studenti. Per assicurare maggiore efficacia ai paletti contro l'offerta in
eccesso,il ministero dell'Università ha scritto un nuovo regolamento con i
requisiti necessari che tutti i corsi dovranno rispettare per essere attivati a
partire dall'anno accademico 2010/2011. In pratica, ogni
struttura avrà a propria disposizione un pacchetto di ore di insegnamento in
base al numero dei docenti di ruolo che potrà mettere in campo. All'interno di
questo tetto, le università
potranno organizzare gli insegnamenti in modo autonomo, ma la presenza di
docenti a contratto o assegnisti e dottorandi non potrà contribuire a
moltiplicare l'offerta formativa. Il regolamento scrive un nuovo
capitolo nel braccio di ferro a colpi di regole e contromisure elusive che, con
la prima versione dei «requisiti necessari», aveva già portato a una riduzione
del 20% nel panorama dei corsi di laurea (si veda anche il Sole 24 Ore dell'8
giugno).Alcune università avevano già trovato il modo
per aggirare i vincoli ministeriali, riunendo formalmente sotto un unico titolo
due o più vecchi corsi di laurea che nei fatti continuavano però a essere
separati grazie allo stratagemma dei curricula. In questo modo il nuovo corso
"unificato" si divide subito, imponendo fin dall'inizio agli studenti
la scelta del curriculum (i vecchi "indirizzi") e mantenendo
inalterata la vecchia struttura. Per evitare sorprese il regolamento entra nei
dettagli e ribadisce anche la disattivazione obbligatoria dei corsi con poche
matricole e il numero minimo di crediti per esame. Cresce anche il ruolo dei
nuclei di valutazione, che dovranno essere composti in maggioranza da esterni
all'ateneo. G.Tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Sole 24 Ore, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-07-25 - pag: 23 autore: Il
reclutamento Si sbloccano i concorsi «congelati» dalla riforma Si rimette in
moto la macchina dei concorsi per ricercatori e professori. Anche chi aspira a
un posto (o a una promozione) nei ruoli degli atenei trova novità interessanti
nel pacchetto di misure varate ieri dal ministero dell'Università. Ottenuto il
via libera da Consiglio di Stato e Avvocatura dello Stato, il ministro
dell'Università Mariastella Gelmini ha sbloccato le procedure per tenere i
1.800 concorsi (in gran parte per ordinari e associati) banditi nel 2008 e
bloccati dalle norme anti-combine varate a novembre. Per tagliare le gambe agli
accordi preventivi che decretano i vincitori prima che si tengano i concorsi,
il Dl 180/08 ha istituito il doppio meccanismo di elezione e sorteggio dei
commissari: primai docenti di ogni disciplina eleggono una lista di possibili
"giudici", tra i quali poi vengono sorteggiati i due o quattro membri
destinati ad accompagnare il commissario interno in ogni concorso. In alcuni
dei 450 settori scientifico- disciplinari in cui è frammentata l'accademia
italiana, però, non è semplice trovare il numero minimo di docenti per comporre
liste e commissioni, e questa difficoltà aveva inceppato il sistema. Ora però
l'Avvocatura dello Stato ha dato il via libera al ministero per far partire
tutti i concorsi possibili, che sono molti anche grazie al ricorso ai settori
«affini». Il decreto Gelmini aveva previsto anche un esame di qualità per gli
aspiranti valutatori, chiudendo i cancelli delle
commissioni ai docenti inattivi, cioè quelli che non possono vantare
pubblicazioni scientifiche nell'ultimo triennio. L'anagrafe dei docenti,
chiamata a registrare l'attività dei professori, non è però ancora partita.
L'ultimo tassello approvato ieri è la nuova griglia di valutazione delle
pubblicazioni di chi partecipa ai nuovi concorsi per i ricercatori. A
differenza delle prime bozze, la nuova versione del decreto impone di valutare
separatamente ogni titolo scientifico, evitando i giudizi generici sul
complesso della produzione prestando il fianco a un maggiore arbitrio dei
commissari. Per ancorare i giudizi a criteri scientifici, il decreto impone in
ambito scientifico il ricorso ai parametri internazionali che misurano
l'importanza delle pubblicazioni. G. Tr. © RIPRODUZIONE RISERVATA
( da "Manifesto, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cervelli
SINISTRATI
Il giornale di Giuliano Ferrara accusa il candidato chirurgo di aver fatturato
due volte un rimborso spese sul lavoro. Lui respinge i veleni: «Fui io stesso
ad accorgermi di alcune imprecisioni e a comunicarle». Dal Pd silenzio
assordante. Solo l'amico-avversario Pierluigi, che presenta il programma, gli
conferma la sua stima Marino e caso Ismett «Nulla da nascondere» Il Foglio: fu
allontanato dall'università di Pittsburgh Prof
amareggiato, contro di me bufale create a arte Daniela Preziosi ROMA ROMA
Prima, all'alba - i chirurghi si svegliano di buon mattino - alla lettura dei
giornali, la sorpresa. Poi l'amarezza. Poi la rabbia, e la reazione: chiama il
Foglio, chiede di poter fare una ricostruzione corretta della vicenda
raccontata sulla prima e sulla seconda pagina di quel giornale. Per tutto il
resto del giorno riceve le telefonate, dettaglia, tranquillizza, spiega. E ai
giornalisti, uno a uno, nel suo ufficio del senato. «Mi aspettavo di
specificare meglio le mie idee sull'eolico, sulla geotermia, le proposte per la
sicurezza, quelle sul contratto unico di lavoro, il salario minimo garantito».
E invece deve spiegare una storia tirata fuori da Giuliano Ferrara. È una
missiva datata 6 settembre 2002 proveniente dal centro medico dell'università di Pittsbourgh (Usa), per conto del quale dal
1997 e fin lì ha diretto l'Ismett di Palermo, il centro mediterraneo per i
trapianti, un'eccellenza assoluta. È - così appare alla lettura - una lettera di
licenziamento. Contiene varie contestazioni, fra cui la richiesta di
restituzione di 8mila dollari per doppia fatturazione. «Fango su di noi,
facciamo paura», dicono dal suo staff. «Si tratta di una lettera intermedia in
una trattativa». Il professore respinge la ricostruzione del Foglio, si
sottopone alle domande con pazienza e con semplicità. Come, va detto, pochi
politici suoi colleghi farebbero. «Era in corso una negoziazione con l'università. Quando la ricevetti chiamai i miei avvocati, la
stesura finale fu ben diversa, di ben altro tenore. Io avevo già dato le
dimissioni, avevo voglia di andare via da Palermo. E infatti avevo già firmato
la lettera di intenti per dirigere il centro trapianti della Thomas Jefferson
University di Filadelfia, che è l'università che ha
dato più chirurghi al paese, una struttura molto prestigiosa. Ero stanco, non
reggevo più. Da quando nel 2001 era arrivato alla presidenza della regione
Salvatore Cuffaro sentivo che l'aria intorno era cambiata. C'era una diffusa
ostilità nei miei confronti ». Marino è un chirurgo di prestigio
internazionale. Per questo non è la storia degli 8mila dollari a infastidirlo.
«Ero stato io stesso a segnalare qualche irregolarità nei rimborsi. Qualcuno
pensa che mi volevo intascare 8mila dollari? Per favore. La spesa corrente del
centro era di 20 milioni di euro l'anno. Ho fatto 100 trapianti, la metà di
fegato gli altri di rene, ho fatto il primo trapianto in Italia su un soggetto
sieropositivo, i primi trapianti da donatore vivente nella Sicilia. Le
difficoltà e le pressioni erano altre: ho gestito una gara d'appalto di 100
miliardi per la costruzione dell'ospedale, poi fui avvertito dalla prefettura
che la ditta che l'aveva vinta non aveva il certificato antimafia. La lettera
diceva «di fatto controllata dalla criminalità organizzata». Dovetti
invalidarla. La ditta mi denunciò per il danno patrimoniale. Tutto archiviato,
ma non so come sono riuscito a resistere. All'inizio lavoravo bene, ho assunto
personalmente i primi 70 dipendenti. E invece adesso
ricevevo pressioni dagli ambienti dell'università e della politica. Il mio metodo di lavoro non piaceva più. A
quel punto volevo tornare a vivere e lavorare in un modo sereno». Al suo
abbandono, in Italia si parlò di 'fuga di cervelli,
di pressioni politiche, di aria irrespirabile. «Per questo me ne andai.
Mi fa piacere spiegarlo bene adesso». Appunto, la vicenda degli 8mila dollari
non lo scalfisce, spiega che non ha intascato niente e basta. A farlo
arrabbiare è una cosa che ha a che vedere con la psicologia ma anche le
ambizioni professionali di un chirurgo del suo livello. Il titolo «come Marino
fu allontanato». «Allontanato? Ero già pronto per Filadelfia. Guardi, io ogni
giorno ricevo proposte di lavoro. Opportunità. L'ultima eccola qua sulla
scrivania, è arrivata il 22 luglio 2009, per andare in un centro del Nord
Carolina. In quella primavera 2002 cominciai a considerare seriamente le
proposte che ricevevo. Feci un colloquio a Harvard. Poi decisi per il
Jefferson. Lavoro clinico, scientifico e didattico». Per licenziarsi
(«licenziarmi io», scandisce) dall'Ismett, qualche schermaglia con l'azienda
madre di Pittsbourgh, poi gli avvocati perfezionano l'accordo. «Alla fine ci fu
anche una conferenza stampa in cui mi ringraziavano dei tre anni di lavoro
svolto, sta tutto sii giornali». Insomma, la vicenda, per come è stata
ricostruita, dice, è un veleno. Nel Pd pochissimi hanno commentato. Pierluigi
Bersani gli ha riconfermato la sua stima, l'ex candidato Mario Adinolfi lo
stesso. È prevalso il silenzio, a nessuno della razza dei politici sarebbe
stato riservato questo trattamento. Solo a Marino, l'oggetto misterioso, quello
che chiede gli incensurati in parlamento, impari di che pasta è fatta la
politica. «Questa storia è stata tirata fuori e ricostruita ad arte per
sporcare la mia immagine. Forse a qualcuno non va di parlare delle mie proposte
da candidato segretario. Ma non voglio pensarci. Questo paese va così, per
questo nel 2002 me ne sono andato. Per questo poi sono tornato. E alla fine per
le stesse ragioni che mi hanno portato oggi a candidarmi a guidare il Pd: non
adeguarsi mai, ma portare in Italia regole, merito, responsabilità,
trasparenza. Vado avanti».
( da "Manifesto, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
EX
MINISTRO MIUR «La vera riforma in corso è lo stop ai finanziamenti» Mussi:
«Piccoli espedienti utili per coprire i tagli» Eleonora Martini Gongola Fabio
Mussi, ministro dell'Università e della Ricerca nel 2006, durante il governo
Prodi, ora che la sua creatura, allora tanto criticata dal centrodestra,
l'Agenzia per la valutazione del sistema universitario, diventa ora fiore all'occhiello
dei suoi vecchi detrattori. Stesso progetto, «solo peggiorato un po'». Per il
resto, il "pacchetto università" presentato
ieri dal Consiglio dei ministri «è fuffa». «Un'improvvisazione», un «diversivo»
per nascondere «l'unica sostanza: i tagli definitivi e generalizzati a tutto il
sistema universitario e della ricerca». Quanto assomiglia alla sua idea di
riforma dell'università il decreto ministeriale
presentato ieri dal governo? La vera e unica riforma in corso è il taglio dei
finanziamenti pubblici. Ho sempre considerato necessaria una strategia della
qualità per riformare l'università italiana, ma è
possibile solo a risorse crescenti. Questo è un punto che la destra non capisce
ma purtroppo nemmeno parti importanti del centrosinistra l'hanno mai capito.
L'Italia è in coda ai paesi Ocse non solo per i salari degli operai ma anche
per il finanziamento dell'università e della ricerca
in rapporto al Pil: siamo l'unico con un trend di riduzione. E nella classifica
continuiamo a scendere. Due anni fa gli investimenti sull'istruzione accademica
e sulla ricerca si fermavano allo 0,85% del Pil, ora credo che siamo scesi sotto
lo 0,8% mentre la media degli altri paesi europei è 1,2%. Una percentuale che
sale per gli altri paesi Ocse: negli Usa tocca addirittura il 2,6% del Pil, di
cui metà sono finanziamenti pubblici, che per gli Stati uniti è una cifra
sbalorditiva. Con il sottofinanziamento non c'è alcuna strategia che tenga, non
c'è competizione, vengono esaltati i furbi e mortificati i migliori. Nel 2010
con i tagli di Tremonti l'università avrà perso un
miliardo di euro, su sette miliardi di trasferimento pubblico. Questa è la
politica del governo, questa è la sostanza. Il resto, in queste condizioni, è
fuffa. Dunque, un diversivo estivo per coprire i tagli? Piccoli espedienti.
Questa non è la necessaria politica dell'efficienza, della qualità, impossibile
da praticare senza risorse sufficienti. Ma l'Anvur, l'Agenzia di valutazione
che adesso Gelmini tira fuori dal cilindro, è una sua creatura. Non è contento?
Certo, sono soddisfatto di aver portato a compimento il mio progetto anche se
credo sia stato peggiorato in alcuni punti. Soddisfatto soprattutto perché
quando arrivò questo nuovo governo venni subito attaccato dai ministri Brunetta
e Gelmini proprio per l'Anvur. Mi accusarono di aver voluto un "carrozzone
burocratico". In una trasmissione televisiva venni
quasi insultato da Renato Brunetta, modesto docente universitario come risulta dai ranking delle agenzie di
valutazione mondiali. Ma l'Anvur fu pensato dal nostro governo, guardando ad
altre esperienze molto consolidate in Europa, come un organismo estremamente
importante perché terzo, imparziale. Indipendente sia dai soggetti
valutati che dal governo che distribuisce i fondi. La valutazione non può
essere politica, mai. L'agenzia però è uno strumento che tornerà utile quando a
Palazzo Chigi ci sarà di nuovo un governo serio. Ridurre corsi inutili,
premiare i migliori, sono buoni propositi, no? I corsi sovrabbondanti sono già
stati tagliati del 20% grazie ad un mio provvedimento che però realizzava
l'obiettivo alzando gli standard richiesti. Premiare i migliori? Se mancano i
soldi non premi nulla, devi solo distribuire la fame. Secondo alcuni rettori
questi criteri di valutazione non tengono conto del contesto socio-economico e
finiscono così per penalizzare le università del Sud.
Nel mio provvedimento avevo tenuto conto di questo fattore che fu oggetto di un
rapporto epistolare con Tommaso Padoa Schioppa. Le tasse di un ateneo di Torino
non sono le stesse che a Catania, quindi l'università
nelle zone di maggiore sviluppo economico è di per sé più ricca. Un governo che
non valuta il contesto socio economico è di burattini. Oppure di leghisti.
Eppure esistono eccellenze anche al sud. Assolutamente sì. Se l'università è pessima non può certo essere valutata con
criteri socio-economici. L'ateneo di Messina, per esempio, va assolutamente
riformato. E possibilmente cacciando via chi non merita di rimanere. Ma il
problema oggi in Italia è la penuria di risorse, non le risorse sprecate. Io
stesso dovetti minacciare più volte le dimissioni per difendere il minimo
vitale. Anche perché l'obiettivo deve essere innalzare il livello di tutto il
sistema italiano e non solo premiare le eccellenze. Questo vuole apparire come
il governo della meritocrazia e del virtuosismo... Il merito va premiato ma noi
non viviamo in una meritocrazia: viviamo in una democrazia. Nella nostra
società devono trovare accoglienza tutti, anche i meno meritevoli, i meno
capaci. Cosa pensa della classifica degli atenei presentata dalla ministra? È
un'improvvisazione: se non c'è ancora l'agenzia preposta chi l'ha stilata
questa classifica? Il Civr e il Cisvu, no? Assolutamente no, sono organismi che
non fanno valutazioni. Certamente non si estrae un ranking di quel tipo dal
rapporto del Civr. Temo invece che sia frutto dell'arbitrio del ministero. Ed è
assai poco credibile che possano essere stati valutati come migliori atenei
italiani alcuni che risultano ai primi posti della classifica. Un esempio?
Chieti mi suona strano. Non dimentichiamoci che il rettore, Franco Cuccurullo
era presidente del Civr. Foto: UN'IMM
( da "Manifesto, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Più
virtuosi che sapienti Il ministro Gelmini concede più soldi agli atenei con i
conti in regola e premia il nord a svantaggio del meridione. I rettori rimasti
fuori: «Metodo inadeguato, Italia divisa in due» Stefano Milani In piena
sessione estiva d'esami gli atenei italiani passano sotto la cattedra di
Mariastella Gelmini che dà i voti con la penna rossa ripartendo i (pochi)
finanziamenti ai più virtuosi. Quelli, cioè che secondo il ministro
dell'Istruzione e dell'Università, con l'avallo della Crui, hanno i maggiori
standard qualitativi. «Non c'è alcun intento punitivo», mette le mani avanti
l'inquilina di viale Trastevere «ma solo la volontà di spronare tutti a dare il
meglio, a non accontentarci di un sistema universitario che ha luci e ombre».
Ora però, con questa nuova ripartizione manichea - che sembra preferire più
l'aspetto economico che quello didattico - chi è nell'ombra è destinato a
restarci a lungo, visto che dallo Stato non percepirà un euro per riaccendere
la luce. Chi invece già produce avrà un aiuto a produrre di più. Comunque
briciole da prendere dal 7% del Fondo di finanziamento ordinario, circa 525
milioni di euro. Per l'occasione la nuova Agenzia per la valutazione del
sistema universitario (Anvur) valuterà la qualità di atenei ed enti di ricerca
e il suo giudizio sarà determinante per distribuire una parte del Ffo a chi
raggiungerà i risultati migliori. Ma non è tutto, ieri la Gelmini ha approvato
anche altri tre importanti provvedimenti del cosiddetto «pacchetto università»: il taglio dei corsi inutili, i criteri di
valutazione per concorsi da ricercatore e la direttiva per il varo dei concorsi
2008. Ma vediamo tutto nel dettaglio. Criteri di valutazione Non è semplice
capire il metodo seguito dal ministero per stilare la classifica dei buoni e
dei cattivi. Due agli aspetti per assegnare le risorse: qualità della ricerca e
della didattica. Nel primo caso si è tenuto conto delle valutazioni del Civr in
base a parametri internazionali, del numero dei ricercatori
e dei docenti che hanno partecipato a progetti di ricerca italiani valutati
positivamente e della capacità delle università di intercettare finanziamenti europei per la ricerca. La qualità
della didattica è stata valutata invece dal Cnvsu in base «alla percentuale dei
laureati che trovano lavoro a tre anni dal conseguimento della laurea,
alla capacità degli atenei di limitare il ricorso a contratti e docenti esterni
evitando il proliferare di corsi ed insegnamenti non necessari e affidati a
personale non di ruolo». Oltre alla quantità di studenti che si iscrivono al
secondo avendo fatto almeno i due terzi degli esami del primo anno e alla
possibilità data agli studenti «di valutare attraverso un questionario la
qualità della didattica e la soddisfazione per i corsi di laurea frequentati».
Promossi e bocciati Sono gli atenei del nord a sorridere e battere cassa, alla
faccia delle sedi meridionali che, a parte qualche eccezione, rimangono
relegate in fondo alla graduatoria. Svetta Trento (che ottiene 6 milioni di
euro in più), perché pur essendo un piccolo ateneo, è riuscito meglio di ogni
altro a intercettare, attraverso propri progetti, i finanziamenti europei.
Seguono i politecnici di Milano e Torino che hanno brillato in particolare su
didattica, ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni degli
studenti, processi formativi positivi (numero di docenti adeguato in rapporto
al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati dal Programma
Nazionale di Ricerca. Diversi anche gli atenei del centro-sud sopra l'asticella
ministeriale (Roma Tor Vergata, l'Università di Chieti e Pescara, l'Università
della Calabria, l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo della Tuscia,
il Politecnico di Bari e l'Università del Sannio di Benevento), ma la
maggiorparte (24 su 27) non superano l'esame. E ci sono anche vittime illustri,
come i due atenei della Capitale (La Sapienza e Roma Tre) e le università napoletane (Parthenope, prima e seconda università, Orientale). Maglia nera, a pari demerito (-3% di
finanziamenti ricevuti in base ai nuovi criteri), Messina, Palermo, Foggia e
Macerata. L'erogazione dei finanziamenti del 7% alle Università di Trieste,
Firenze e Siena è, invece, stata sospesa in attesa della presentazione di un
piano finanziario di risanamento dei bilanci che attualmente risultano in
rosso. Regole nuove per i concorsi Il Dm 180, legge 1/09 prevedeva
l'introduzione di nuovi criteri di valutazione nei concorsi da ricercatore:
questi criteri sono ora contenuti in uno dei decreti ministeriale presentato
ieri dal ministro Gelmini. In particolare nel decreto ministeriale si segnala
come indicazione che ogni titolo scientifico «sia valutato separatamente e
specificamente, per evitare giudizi sommari e approssimativi». Si dovrebbero,
in questo modo, ridurre i margini di arbitrio delle commissioni. Ancora, sono
stati sbloccati i 1800 concorsi e date nuove regole per il reclutamento. Viene
inoltre richiesto, per i settori scientifici, il ricorso a valutazioni di
indici oggettivi e a sistemi di valutazione internazionali, (il Peer review).
«In questo modo, si dovrebbero ridurre i margini di arbitrio delle
commissioni». Per quanto riguarda il reclutamento dei professori universitari,
le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari di prima
e seconda fascia saranno composte, a differenza di quanto accade ora, da
quattro professori sorteggiati da un elenco di commissari eletti a loro volta
da una lista di ordinari del settore scientifico disciplinare oggetto del bando
e da un solo professore ordinario nominato dalla facoltà che ha richiesto il
bando. Sforbiciata ai «corsi inutili» Forbici in mano la Gelmini ha inviato
alle Università una nota in cui sono contenute una serie di misure per
eliminare i corsi di laurea «inutili» quelli, ad esempio, con pochi studenti.
Già uno su cinque è saltato (i corsi di specializzazione di medicina, ad
esempio, sono passati da
( da "Corriere della Sera"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Primo Piano data: 25/07/2009 - pag: 2 La classifica degli
atenei I primi sei sono al Nord La Gelmini: più risorse ai virtuosi. Polemica
sui criteri ROMA Al primo posto l'università di
Trento. Al 54Ú l'università di Macerata. E' una
graduatoria ufficiale costruita sui risultati. Dopo due tentativi andati a
vuoto prima di Mariastella Gelmini ci avevano provato Letizia Moratti e Fabio
Mussi parte la valutazione. Nei prossimi mesi 27 atenei virtuosi riceveranno
più fondi, altri 27 che non hanno raggiunto gli standard previsti anche se
superaffollati subiranno dei tagli. Dopo tanto parlare di merito, si fa sul
serio. D'ora in avanti, se non vogliono restare a secco di finanziamenti, le università dovranno preoccuparsi di raggiungere certi
standard. Come accade nel resto del mondo. I criteri Incentivi e sanzioni sono
l'effetto di un recente decreto messo a punto dalla direzione università del ministero. Vengono indicati i criteri di
ripartizione, sulla base dei risultati, del 7 per cento (525 milioni di euro)
del fondo di finanziamento ordinario degli atenei. I 2/3 di questo fondo
verranno assegnati in base alla qualità della ricerca, 1/3 per la qualità della
didattica. Tra un anno o forse più dipenderà dai tempi di attuazione sarà la nuova
Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca
(Anvur) a decidere chi merita incentivi e chi no. Ieri il Consiglio dei
ministri ha approvato in prima lettura il regolamento. L'Anvur peserà
l'efficacia della didattica sulla base di standard internazionali (compito
svolto finora dal Cnsvu) e la qualità dei risultati della ricerca (finora se ne
è occupato il Civre). Il regolamento Gelmini la rende più autonoma: il
presidente verrà indicato dal Capo dello Stato e non dal governo. I migliori
Secondo il ranking elaborato dal ministero si tratta di un prototipo che dovrà
essere via via perfezionato l'Università di Trento (più 6 milioni di euro), i
Politecnici Torino e di di Milano sono le università
migliori. Le prime sei sono tutte al Nord. Ben tre gli Atenei lombardi nella
top ten. Subito dietro il Politecnico c'è infatti l'Università di Bergamo
mentre al quinto posto figura l'università Milano-
Bicocca. Ma non sono mancati buoni piazzamenti di atenei del Centro-Sud: Roma
«Tor Vergata», l'Università di Chieti e Pescara, l'Università della Calabria,
l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo della Tuscia, il Politecnico di
Bari e l'Università del Sannio di Benevento. Nessun premio, per ora, alle
Università di Trieste, Firenze e Siena in attesa della presentazione di un
piano finanziario di risanamento dei bilanci che attualmente risultano in
rosso. Quest'anno verrà distribuito il 7 per cento del Fondo di finanziamento
ordinario in base alla qualità della ricerca e della didattica. Ma il criterio
storico, il numero degli iscritti, è destinato a pesare sempre meno. In futuro
la qualità dei risultati arriverà a pesare fino al 25-30 per cento del
finanziamento statale. Lo ha annunciato il ministro dell'Istruzione,
Mariastella Gelmini: «questo è un primo passo significativo, ma il
miglioramento va conseguito con forza ». «Non c'è un intento punitivo ha
aggiunto , ma la volontà di spronare tutti a dare il meglio». Dal 29 luglio i
dati e le valutazioni saranno pubblicati sul sito del ministero. Le polemiche
La prima graduatoria ufficiale delle nostre università statali non poteva non provocare polemiche. Per quanto riguarda
la qualità della didattica si è tenuto conto dei tempi necessari ad un laureato
per trovare lavoro (20%), dell'utilizzo nei corsi di docenti di ruolo (20%),
degli iscritti al secondo anno con almeno due terzi degli esami del primo anno
(40%) e della possibilità concessa agli studenti di valutare la qualità
dei corsi( 20%). Criteri condivisibili. Ma che uso è stato fatto dei dati? Se
lo chiede il rettore dell'università di Palermo,
Roberto Lagalla: «mi repelle concettualmente pensare che, sia pure con rare
eccezioni afferma Lagalla , l'Italia sia popolata a Nord di Roma da
intelligenze baciate da Dio e a Sud della capitale da poveri accattoni della
cultura e della ricerca, approssimativi e male in arnese». «Il modello
applicato afferma il rettore di Roma Tre, Guido Fabiani tiene in conto
marginale di atenei come il nostro che hanno destinato al monte stipendi ben al
di sotto del 90% del loro Ffo. Questo è un parametro che è stato spesso assunto
dai ministeri dell'Economia e dell'Università come indicatore positivo nell'uso
delle risorse». La classifica, replicano dall'università
di Macerata, ultima in classifica, «terrebbe conto dei risultati della ricerca
scientifica con un peso pari a due terzi (contro un terzo per la didattica)
rendendo quindi scontato che atenei sociogiuridici-umanistici come Macerata
escano sconfitti rispetto a grandi Politecnici». Giulio Benedetti
( da "Corriere della Sera"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Primo Piano data: 25/07/2009 - pag: 2 La ricerca Le cifre
dell'Ambrosetti Pochi laureati e scarsi investimenti Rapporto sull'Italia
ultima in Europa ROMA Italia fanalino di coda in Europa per la spesa pubblica e
privata per l'università; ultima come numero di
laureati nella fascia di popolazione in età compresa fra i 25 e i 64 anni; a
metà classifica per quanto riguarda il «citation impact », cioè il numero di
citazioni sui giornali delle pubblicazioni scientifiche, cioè una sorta di
indicatore del valore delle ricerche. Sono questi alcuni dei dati, elaborati da
vari enti e organismi italiani e internazionali, sui quali The European House
Ambrosetti, il gruppo di ricerca che ogni anno promuove il Forum di Cernobbio,
sta lavorando per fotografare lo stato di salute del sistema universitario del
Paese. «Purtroppo il sistema sconta una serie di ritardi, ma le iniziative
messe in atto dal ministro Gelmini possono aiutare a risolvere alcuni dei
problemi commenta Andrea Beretta Zanoni, docente di Economia aziendale a Verona e responsabile del gruppo di
ricerca sull'università
dell'Ambrosetti . È giusto intervenire per definire una migliore allocazione
delle risorse, tanto più in un quadro nel quale i fondi a disposizione sono
purtroppo oggettivamente pochi, come mostrano i dati sulla spesa pubblica per
l'università negli altri Paesi. Ma premiare gli
atenei virtuosi è sicuramente il primo passo per rendere più competitivo il
sistema». La dispersione delle risorse, secondo il professor Beretta Zanoni, è
un problema concreto: «Spesso si dice che ci sono troppo università
o troppe cattedre. In termini assoluti non è vero. Però è vero che alcuni
insegnamenti e alcune università non hanno mercato e
quindi la loro presenza non è giustificata ». I dati sulla spesa per
l'istruzione sembrano in effetti impietosi: in Europa si va dall'1% del Pil
della Repubblica Ceca all'1,7% di Danimarca e Finlandia, la media dei Paesi
Ocse è all'1,3%. L'Italia, insieme alla Slovacchia, indossa però la maglia
nera: spende appena lo 0,9%. E la
( da "Corriere della Sera"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Focus Vuota data: 25/07/2009 - pag: 11 Il geografo Massimo
Quaini «Pianura padana peggiore degli ecomostri» «Disordinato, frutto di una
pianificazione confusa, e tutelato solo in parte secondo schemi superati ». È il paesaggio italiano per Massimo Quaini, il docente dell'Università di Genova che ha
coordinato il Rapporto annuale della Società Geografica. «Lo stato pietoso del
nostro Paese dal punto di vista paesaggistico è lo specchio fedele della selva
di leggi e provvedimenti che, invece di fare chiarezza, hanno incentivato la
cementificazione. E il piano casa di cui si è discusso qualche tempo fa
e che presto potrebbe tornare d'attualità non farà altro che peggiorare la
situazione. Ci sarebbe bisogno di ben altri interventi». Ad esempio? «Il nostro
lavoro ci ha portato ad analizzare il territorio partendo dalla prospettiva
dell'Italia rurale, aspetto di assoluta importanza, eppure sistematicamente
mortificato a vantaggio di logiche di sviluppo economico spietate o di modelli di
tutela limitati ai centri storici. Quel che ci vorrebbe, invece, è un'intensa
campagna di manutenzione del territorio, un serio e metodico restauro del
paesaggio agricolo». Pensa che sia necessario conservare l'integrità della
campagna italiana? «Non si può fare a meno di sottolineare che spazi
strettamente naturali non esistono più. La mano dell'uomo arriva ovunque, anche
nelle riserve, nei parchi, persino nel cuore delle foreste. E allora perché
ignorare una fetta così importante del paesaggio come le nostre campagne? È una
parte del nostro Paese purtroppo sottovalutata, ma che invece ha un valore
incommensurabile. Vuole un esempio? I turisti stranieri che sempre più spesso
vengono nella mia Liguria investono sulla fascia collinare comprando vecchie
fattorie ridotte quasi in macerie, snobbando la costa dove i prezzi sono
arrivati alle stelle». Ma la struttura normativa e burocratica del nostro Paese
ci consente interventi di questi tipo? «In effetti le competenze in materia
paesaggistica rappresentano un altro tasto dolente, perché sono decisamente mal
distribuite dal centro agli enti locali. Comuni, Province, Regioni e poi il
ruolo cruciale delle soprintendenza spesso si sovrappongono nella loro attività
di controllo e prevenzione. Se non si lavora in maniera coordinata, si corre il
rischio di autorizzare scempi e devastazioni urbanistiche». Si riferisce agli
ecomostri? «Quelli sono solo la punta dell'iceberg. Mi preoccupano più fenomeni
di ampia portata, rispetto ai quali non c'è la possibilità di intervenire. Mi
riferisco, ad esempio, alla pianura padana trasformata in un'unica grande area
metropolitana, come la chiamano gli urbanisti. Un confuso modello insediativo
dove quartieri suburbani e periurbani si mescolano, dando vita alla perfetta
negazione del paesaggio rurale». Pensa che la sensibilità degli enti locali
rispetto al paesaggio stia mutando? «Recentemente lo ha ribadito anche Giulia
Maria Crespi proprio al Corriere , dando l'allarme sui Comuni che per far cassa
sono disposti a tutto e cercano di compensare con gli oneri di urbanizzazione
le minori entrate che provengono dallo Stato. In altre circostanze si accettano
supinamente le aggressioni al territorio di criminalità e cattiva
amministrazione, come accaduto in Campania o in alcune zone del Lazio, con
l'avvelenamento sistematico del paesaggio». A. Cas. Docente Massimo Quaini,
geografo dell'Università di Genova e curatore del Rapporto \\ I quartieri di
diverse città si mescolano dando vita alla perfetta negazione del paesaggio
rurale
( da "Corriere della Sera"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Politica data: 25/07/2009 - pag: 15 Celebrazioni Il nodo al
centro del prossimo consiglio dei ministri Festa per l'unità d'Italia
L'esecutivo in campo «Tema importante» Dal Pdl critiche agli stop leghisti ROMA
«Bisogna fare una profonda riflessione sulle iniziative per la celebrazione dei
150 anni dell'Unità d'Italia» ha detto ieri in Consiglio dei ministri il
responsabile dei Beni culturali Sandro Bondi. «È una cosa importante », ha
ribadito ottenendo che il tema sia discusso nel prossimo Consiglio. Il premier
Berlusconi si è detto assolutamente d'accordo perché «l'intera vicenda non si
deve trascurare». Si trasferisce così nelle sedi politiche il dibattito
sull'anniversario del 2011 dell'unità nazionale, dopo l'editoriale di Ernesto
Galli della Loggia sul Corriere del 20 luglio che aveva criticato il «vuoto di
idee», sia a destra sia a sinistra, e dopo l'amarezza dell'ex capo di Stato
Carlo Azeglio Ciampi, che presiede il Comitato dei garanti per le celebrazioni
e che, sempre sul Corriere , si è detto pronto a lasciare: «Non faccio da alibi
». Bondi, sul Corriere di ieri gli ha chiesto di non lasciare e ha assicurato
che il governo vuole affidare proprio al Comitato progetti «che condivideremo e
sosterremo». Il vero nodo politico sembra giocarlo la Lega. Sul Riformista il
politologo vicino a Gianfranco Fini, Alessandro Campi, ha detto che «la verità
è che la Lega e il leghismo ormai hanno vinto la loro scommessa disgregante». E
quasi come in un ideale dialogo a distanza, su Libero lo studioso
dell'autonomismo padanoalpino Gilberto Oneto, ha scritto che «Il modo migliore
per festeggiare l'unità d'Italia è disfarla». E che «non si farebbe fatica a
trovare i finanziamenti: ci sono 28 milioni di padani che proverebbero piacere
a pagare una tassa ad hoc. Sarebbe l'ultima, davvero ». Nord e Sud sono anche i
temi affrontati in una lettera aperta a Galli della Loggia di Giuseppe Carlo
Marino, docente di storia
contemporanea all'Università di Palermo, che teme la richiesta del Comitato di
fare di Torino la «sede unica delle iniziative». «Sarebbe la spia di
un'insuperata concezione nordista del processo unitario e della stessa
italianità», che condannerebbe «ancora una volta il Sud ad una condizione
periferica e di marginalità». Bene allora Torino «però in condominio con
Napoli e Palermo». A Galli della Loggia replicano anche Nicola Rossi e Giovanni
Vecchi, professori all'Università di Roma Tor Vergata e Gianni Toniolo, docente alla Luiss. «I progetti, a volerli vedere ci sono.
Citiamo, per ragioni di spazio, un unico esempio, quello nel quale siamo
coinvolti», ovvero una ricerca che ripercorre «il primo secolo e mezzo della
storia italiana attraverso le condizioni di vita della popolazione », progetto
per il quale i professori hanno chiesto al governo un «co-finanziamento di
modeste proporzioni» senza ricevere risposta. «Porteremo ugualmente a termine
la nostra ricerca», concludono. Che fine ha fatto il grande progetto dal titolo
«Le Radici della Nazione», si chiede Giuseppe Talamo, presidente del--
l'Istituto di storia del Risorgimento, che «in grandi mostre (dal 2004 al 2011)
avrebbe dovuto affrontare i problemi dell'unificazione del Paese». Le mostre si
sono interrotte nel 2008, «mentre avrebbero dovuto confluire nella grande
mostra del 2011». Al ministro Bondi, poi, è arrivata una precisazione dagli
uffici dell'ex capo di Stato Ciampi. «Competenze e attribuzioni», è scritto,
sono espressamente stabilite da una legge del 2007 e sono solo di «verifica e
monitoraggio del programma e delle iniziative legate alle celebrazioni
dell'Unità nazionale ». Mariolina Iossa Capo dello Stato Giorgio Napolitano, 84
anni, 11Ú Presidente della Repubblica: ha da poco ricevuto il Comitato dei garanti
per le celebrazioni del 150Ú anniversario dell'Unità nazionale e ha sollecitato
la definizione in tempi brevi di un programma: «Si prendano decisioni con
urgenza» Presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, 88 anni, ex Capo dello Stato.
Presiede il Comitato dei garanti per le celebrazioni per l'Unità d'Italia.
L'organismo è composto da altri 30 membri tra cui Giovanni Conso, Gustavo
Zagrebelsky, Piero Craveri ed Ernesto Galli della Loggia I professori Rossi,
Vecchi e Toniolo: chiesto un finanziamento per una ricerca sui primi 150 anni
del Paese
( da "Corriere della Sera"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Esteri data: 25/07/2009 - pag: 17 Il caso Dopo l'arresto
del professore nero di Harvard Obama chiede scusa al poliziotto bianco «Usate
parole infelici» Dopo aver definito gli agenti «stupidi» WASHINGTON In un gesto
senza precedenti, Obama ha di fatto chiesto scusa al
sergente della polizia di Cambridge James Crowley che arrestò il celebre docente nero della Università di
Harvard, Henry Louis Gates, nella sua casa, per offesa e resistenza a pubblico
ufficiale, un arresto che il presidente definì «una stupidaggine ». Dopo
avergli parlato al telefono per cinque minuti, Obama è entrato in sala stampa
alla Casa Bianca, tra la sorpresa dei media, e ha espresso il proprio
rammarico per il commento, su cui erano esplose polemiche razziali che avevano
spaccato in due l'America. «La nostra conversazione ha confermato la mia
sensazione che sia un poliziotto eccezionale e un uomo per bene, glielo ho
detto», ha riferito il presidente. «Io posso avere contribuito alle polemiche
con parole che, per sfortuna, hanno dato l'impressione che sparlassi di lui e
della polizia di Cambridge. Avrei dovuto calibrarle in modo diverso». Ma
continuo a pensare, ha aggiunto Obama, «che ci sia stata una reazione
sproporzionata da entrambe le parti, anche di Gates » . Giorni fa, la notizia
che Crowley, accorso alla casa di Gates ad Harvard su errata segnalazione di un
furto di una vicina, aveva tradotto Gates in carcere, aveva riaperto le ferite
razziali dell'America. Gates era stato rilasciato, ma aveva minacciato il
ricorso in tribunale, protestando di avere dimostrato al sergente d'essere il
proprietario della casa e di essere stato arrestato perché nero. Commentando
l'incidente, Obama, che annovera Gates tra i suoi amici, vi aveva riscontrato
un indizio che il razzismo in America non è stato ancora completamente
sconfitto. Su questo punto, il presidente ieri non ha fatto marcia indietro:
«Le polemiche sono un segno che, a causa della nostra storia e del nostro
passato, la questione razziale è ancora aperta», ha rilevato. «Fatti del genere,
che coinvolgono un poliziotto sensibile a essa, provano che le relazioni con le
minoranze possono essere difficili. Bisogna che abbassiamo la voce e parliamo
di come migliorarle » . Obama si è presentato in sala stampa in diretta alle tv
che, passata la sorpresa, hanno incominciato a trasmettere le sue dichiarazioni
a tutta l'America, dopo che la polizia di Cambridge e quelle di altre città,
agenti neri compresi, lo avevano sollecitato a scusarsi con Crowley. Il suo
gesto ha entusiasmato la maggioranza della gente, che ha chiamato la Casa
Bianca e i media per congratularsi. «Io penso ha proseguito Obama che il
sergente e Gates siano due brave persone che sono cadute in un equivoco, e non
sono riuscite a chiudere l'incidente come avrei voluto. La mia scelta di parole
è stata sfortunata», ha ripetuto, «ma dobbiamo tirarci tutti indietro. Qualcuno
dice che non dovevo intervenire in una vicenda locale, ma essa è indicativa di
un problema più vasto che intendo risolvere ». E con un sorriso: «Crowley ha
proposto che beviamo una birra tutti assieme, lui Gates e io. Lo faremo».
Quindi la stoccata finale ai media: «Mi ha anche chiesto di cacciarvi dal suo
giardino. Ho risposto che non riesco a cacciarvi dal mio. Ha ribattuto che il
mio è molto più grande del suo». Ennio Caretto IL COMMENTO di Pierluigi
Battista nelle Idee & Opinioni Contrito Il presidente Barack Obama durante
la conferenza stampa di ieri alla Casa Bianca Al telefono Il presidente ha
parlato al telefono al poliziotto per cinque minuti, un gesto senza precedenti
Birra insieme «Ha proposto che beviamo una birra tutti assieme, lui Gates e io.
Lo faremo»
( da "Corriere del Veneto"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cervelli
Corriere
del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 25/07/2009 - pag: 5 Il
presidente regionale dei Giovani industriali Vigne: «La fuga di cervelli? Può essere una risorsa» VENEZIA - La «fuga di cervelli»,
fenomeno in crescita. Specie in Veneto, dove l'alta ricerca universitaria non manca. Ora, però, l'emigrazione intellettuale
potrebbe addirittura diventare la carta vincente per rilanciare l'economia.
Parola degli imprenditori. Aumentare (e non scoraggiare) la mobilità degli
studenti tra gli atenei e i centri informatici più d'avanguardia nel mondo.
Così da condividere progetti e analisi. Questa la posizione controcorrente di
Gianluca Vigne, presidente dei Giovani industriali del Veneto: «La fuga di cervelli non è di per sé
negativa - spiega - . L'esodo delle menti non è un fatto svantaggioso se si
accompagna a un bilancio positivo tra emigrazione e immigrazione. Esso non va
arginato, ma pensato e affrontato in modo diverso rispetto a quanto fatto fino
ad ora». Una visione in controtendenza quella espressa ieri dal presidente
Vigne. Supportata, però, da recenti studi che dimostrano come la fuga di cervelli, a lungo andare,
conduca a collaborazioni di rilievo internazionale: «Siamo sulla buona strada -
ribadisce il leader regionale dei Giovani imprenditori - . La via da
intraprendere è infatti costituita da due ramificazioni parallele: agevolare la
mobilità dei giovani italiani verso i Paesi più innovativi del mondo e, allo
stesso tempo, predisporre infrastrutture tecnologiche e intellettuali per
accogliere il maggior numero di studenti stranieri nelle nostre sedi
universitarie». Specialmente in questa fase del Terzo millennio, «dato che gli
equilibri economici si stanno spostando dal polo atlantico a quello pacifico -
sostiene Vigne - e si assiste a un significativo progresso delle università asiatiche». Martino Galliolo Controcorrente
Gianluca Vigne è titolare di Areatecnica Srl, ditta di tecnologie antincendio
( da "Corriere della Sera"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
della Sera sezione: Cronaca di Milano data: 25/07/2009 - pag: 50 Studi Gli
atenei della città nei primi posti della classifica del ministero. «La sfida?
Diminuire gli sprechi» Il «premio» a Politecnico e Bicocca I rettori: Milano
aiuti queste eccellenze Ballio: riconosciuto il nostro lavoro. Fontanesi:
giusto dare più risorse a chi sa usarle Al terzo posto il Politecnico, al sesto
la Bicocca: gli atenei milanesi si piazzano in testa alla hit parade nazionale
delle università 'virtuose'. E portano a casa una
quota extra di finanziamenti proporzionale alla pagella ottenuta: più 4,14% sul
budget per la storica istituzione di Città Studi, più 2,51% per l'ateneo che ha
appena undici anni di vita. Soddisfatti i rettori che, però, tengono i piedi
per terra: Milano deve continuare ad investire sull'università e sui giovani. «Siamo tra le
realtà che spendono meno in personale: 1.200 docenti per 36mila studenti. Il
parametro che ci penalizza di più nelle classifiche è proprio il rapporto
docentistudenti. E questo rapporto, di un docente ogni 30 studenti (in Europa la media è di
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Provincia
di Nuoro Pagina 5039 Il commissario Salvatore Cocco ha annunciato le iniziative
per il rilancio dell'attività dell'ente Università, superata quota mille
iscritti Il commissario Salvatore Cocco ha annunciato le iniziative per il
rilancio dell'attività dell'ente --> Nessun ridimensionamento per i corsi
universitari barbaricini. Anzi. Nel futuro dell'ex Consorzio universitario
nuorese ci sarà il potenziamento dell'esistente e l'attivazione di nuovi
percorsi accademici, ritagliati sull'identità del territorio. A fare il punto
della situazione è Salvatore Cocco, commissario liquidatore dell'ente, che il
parere favorevole della commissione provinciale alla cultura ha già incanalato
verso la trasformazione in fondazione partecipata. La prima novità è che
quest'anno i posti di scienze infermieristiche da 30 passeranno a 60, mentre
nella prossima sessione di novembre verranno proclamati i primi dottori. Gli
iscritti nei corsi gemmati dall'Ateneo di Sassari sono 400, mentre quelli
iscritti in facoltà gemmate dall'Ateneo cagliaritano sono 635, per un totale di
1035 iscritti al mese di novembre dello scorso anno in gran parte provenienti
da Goceano, Ogliastra, Oristanese e persino dal Sulcis. In dieci anni, sotto le
varie vesti assunte dall'ente, hanno conseguito un titolo accademico circa
cinquecento giovani. «Mi sono avvalso della collaborazione
dei docenti, degli studenti, degli assessori comunale e provinciale alla
cultura per individuare gli interventi rivolti a valorizzare sempre più il
patrimonio del Consorzio - ha detto Salvatore Cocco nella conferenza stampa -
stiamo ipotizzando l'attivazione di una summer school e di master di
perfezionamento, ma in futuro si potrebbero attivare corsi indipendenti
dagli atenei dell'isola». Dopo un anno di assenza verrà reinserita la figura
del tutor, «Ne verranno selezionati 4 o 5 - ha precisato l'assessore provinciale
all'università Franca Carroni - per ridimensionare il
numero degli abbandoni e accelerare il percorso di coloro che procedono
lentamente». Verrà inoltre assunto un ricercatore con un contratto triennale,
mentre la Provincia ha appena pubblicato un bando per assegnare borse di studio
da mille euro ai ragazzi che scelgono di iscriversi in uno dei corsi
universitari barbaricini. E' in fase di consegna anche l'ex convento delle
Carmelitane che dovrà ospitare la biblioteca e altri uffici. Nessuna notizia invece
si ha sulla creazione del campus universitario di viale Sardegna. M.B.D.G.
( da "Tirreno, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
APPELLO
A LETTERE Rc: ritirare i bandi PISA. Rifondazione Comunista
ha partecipato al presidio indetto dall'assemblea dei ricercatori e docenti
precari dell'Università, mentre il consiglio di facoltà di Lettere «era
impegnato a designare in tutta fretta i bandi della vergogna» e a ribadire i 25
posti di insegnamento a titolo gratuito, andati deserti grazie alla campagna
degli stessi precari "Io gratis non lavoro". «Ci auguriamo che
siano ritirati, altrimenti andremo per vie legali».
( da "Manifesto, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cervelli
SINISTRATI
- Il Foglio: fu allontanato dall'università di
Pittsburgh Prof amareggiato, contro di me bufale create a arte Marino e caso
Ismett «Nulla da nascondere» Il giornale di Giuliano Ferrara accusa il
candidato chirurgo di aver fatturato due volte un rimborso spese sul lavoro.
Lui respinge i veleni: «Fui io stesso ad accorgermi di alcune imprecisioni e a
comunicarle». Dal Pd silenzio assordante. Solo l'amico-avversario Pierluigi,
che presenta il programma, gli conferma la sua stima Daniela Preziosi ROMA
Prima, all'alba - i chirurghi si svegliano di buon mattino - alla lettura dei
giornali, la sorpresa. Poi l'amarezza. Poi la rabbia, e la reazione: chiama il
Foglio, chiede di poter fare una ricostruzione corretta della vicenda
raccontata sulla prima e sulla seconda pagina di quel giornale. Per tutto il
resto del giorno riceve le telefonate, dettaglia, tranquillizza, spiega. E ai
giornalisti, uno a uno, nel suo ufficio del senato. «Mi aspettavo di
specificare meglio le mie idee sull'eolico, sulla geotermia, le proposte per la
sicurezza, quelle sul contratto unico di lavoro, il salario minimo garantito».
E invece deve spiegare una storia tirata fuori da Giuliano Ferrara. È una
missiva datata 6 settembre 2002 proveniente dal centro medico dell'università di Pittsbourgh (Usa), per conto del quale dal
1997 e fin lì ha diretto l'Ismett di Palermo, il centro mediterraneo per i
trapianti, un'eccellenza assoluta. È - così appare alla lettura - una lettera
di licenziamento. Contiene varie contestazioni, fra cui la richiesta di
restituzione di 8mila dollari per doppia fatturazione. «Fango su di noi,
facciamo paura», dicono dal suo staff. «Si tratta di una lettera intermedia in
una trattativa». Il professore respinge la ricostruzione del Foglio, si
sottopone alle domande con pazienza e con semplicità. Come, va detto, pochi
politici suoi colleghi farebbero. «Era in corso una negoziazione con l'università. Quando la ricevetti chiamai i miei avvocati, la
stesura finale fu ben diversa, di ben altro tenore. Io avevo già dato le
dimissioni, avevo voglia di andare via da Palermo. E infatti avevo già firmato
la lettera di intenti per dirigere il centro trapianti della Thomas Jefferson
University di Filadelfia, che è l'università che ha
dato più chirurghi al paese, una struttura molto prestigiosa. Ero stanco, non
reggevo più. Da quando nel 2001 era arrivato alla presidenza della regione Salvatore
Cuffaro sentivo che l'aria intorno era cambiata. C'era una diffusa ostilità nei
miei confronti ». Marino è un chirurgo di prestigio internazionale. Per questo
non è la storia degli 8mila dollari a infastidirlo. «Ero stato io stesso a
segnalare qualche irregolarità nei rimborsi. Qualcuno pensa che mi volevo
intascare 8mila dollari? Per favore. La spesa corrente del centro era di 20
milioni di euro l'anno. Ho fatto 100 trapianti, la metà di fegato gli altri di
rene, ho fatto il primo trapianto in Italia su un soggetto sieropositivo, i
primi trapianti da donatore vivente nella Sicilia. Le difficoltà e le pressioni
erano altre: ho gestito una gara d'appalto di 100 miliardi per la costruzione
dell'ospedale, poi fui avvertito dalla prefettura che la ditta che l'aveva
vinta non aveva il certificato antimafia. La lettera diceva «di fatto
controllata dalla criminalità organizzata». Dovetti invalidarla. La ditta mi
denunciò per il danno patrimoniale. Tutto archiviato, ma non so come sono
riuscito a resistere. All'inizio lavoravo bene, ho assunto personalmente i
primi 70 dipendenti. E invece adesso ricevevo pressioni
dagli ambienti dell'università e della politica. Il mio metodo di lavoro non piaceva più. A
quel punto volevo tornare a vivere e lavorare in un modo sereno». Al suo
abbandono, in Italia si parlò di 'fuga di cervelli,
di pressioni politiche, di aria irrespirabile. «Per questo me ne andai.
Mi fa piacere spiegarlo bene adesso». Appunto, la vicenda degli 8mila dollari
non lo scalfisce, spiega che non ha intascato niente e basta. A farlo
arrabbiare è una cosa che ha a che vedere con la psicologia ma anche le
ambizioni professionali di un chirurgo del suo livello. Il titolo «come Marino
fu allontanato». «Allontanato? Ero già pronto per Filadelfia. Guardi, io ogni
giorno ricevo proposte di lavoro. Opportunità. L'ultima eccola qua sulla
scrivania, è arrivata il 22 luglio 2009, per andare in un centro del Nord
Carolina. In quella primavera 2002 cominciai a considerare seriamente le
proposte che ricevevo. Feci un colloquio a Harvard. Poi decisi per il
Jefferson. Lavoro clinico, scientifico e didattico». Per licenziarsi
(«licenziarmi io», scandisce) dall'Ismett, qualche schermaglia con l'azienda
madre di Pittsbourgh, poi gli avvocati perfezionano l'accordo. «Alla fine ci fu
anche una conferenza stampa in cui mi ringraziavano dei tre anni di lavoro
svolto, sta tutto sii giornali». Insomma, la vicenda, per come è stata
ricostruita, dice, è un veleno. Nel Pd pochissimi hanno commentato. Pierluigi
Bersani gli ha riconfermato la sua stima, l'ex candidato Mario Adinolfi lo
stesso. È prevalso il silenzio, a nessuno della razza dei politici sarebbe
stato riservato questo trattamento. Solo a Marino, l'oggetto misterioso, quello
che chiede gli incensurati in parlamento, impari di che pasta è fatta la
politica. «Questa storia è stata tirata fuori e ricostruita ad arte per
sporcare la mia immagine. Forse a qualcuno non va di parlare delle mie proposte
da candidato segretario. Ma non voglio pensarci. Questo paese va così, per
questo nel 2002 me ne sono andato. Per questo poi sono tornato. E alla fine per
le stesse ragioni che mi hanno portato oggi a candidarmi a guidare il Pd: non
adeguarsi mai, ma portare in Italia regole, merito, responsabilità,
trasparenza. Vado avanti».
( da "Manifesto, Il" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
EX
MINISTRO MIUR - «La vera riforma in corso è lo stop ai finanziamenti» Mussi:
«Piccoli espedienti utili per coprire i tagli» Eleonora Martini Gongola Fabio
Mussi, ministro dell'Università e della Ricerca nel 2006, durante il governo Prodi,
ora che la sua creatura, allora tanto criticata dal centrodestra, l'Agenzia per
la valutazione del sistema universitario, diventa ora fiore all'occhiello dei
suoi vecchi detrattori. Stesso progetto, «solo peggiorato un po'». Per il
resto, il "pacchetto università" presentato
ieri dal Consiglio dei ministri «è fuffa». «Un'improvvisazione», un «diversivo»
per nascondere «l'unica sostanza: i tagli definitivi e generalizzati a tutto il
sistema universitario e della ricerca». Quanto assomiglia alla sua idea di
riforma dell'università il decreto ministeriale
presentato ieri dal governo? La vera e unica riforma in corso è il taglio dei
finanziamenti pubblici. Ho sempre considerato necessaria una strategia della
qualità per riformare l'università italiana, ma è
possibile solo a risorse crescenti. Questo è un punto che la destra non capisce
ma purtroppo nemmeno parti importanti del centrosinistra l'hanno mai capito.
L'Italia è in coda ai paesi Ocse non solo per i salari degli operai ma anche
per il finanziamento dell'università e della ricerca
in rapporto al Pil: siamo l'unico con un trend di riduzione. E nella classifica
continuiamo a scendere. Due anni fa gli investimenti sull'istruzione accademica
e sulla ricerca si fermavano allo 0,85% del Pil, ora credo che siamo scesi sotto
lo 0,8% mentre la media degli altri paesi europei è 1,2%. Una percentuale che
sale per gli altri paesi Ocse: negli Usa tocca addirittura il 2,6% del Pil, di
cui metà sono finanziamenti pubblici, che per gli Stati uniti è una cifra
sbalorditiva. Con il sottofinanziamento non c'è alcuna strategia che tenga, non
c'è competizione, vengono esaltati i furbi e mortificati i migliori. Nel 2010
con i tagli di Tremonti l'università avrà perso un
miliardo di euro, su sette miliardi di trasferimento pubblico. Questa è la
politica del governo, questa è la sostanza. Il resto, in queste condizioni, è
fuffa. Dunque, un diversivo estivo per coprire i tagli? Piccoli espedienti.
Questa non è la necessaria politica dell'efficienza, della qualità, impossibile
da praticare senza risorse sufficienti. Ma l'Anvur, l'Agenzia di valutazione
che adesso Gelmini tira fuori dal cilindro, è una sua creatura. Non è contento?
Certo, sono soddisfatto di aver portato a compimento il mio progetto anche se
credo sia stato peggiorato in alcuni punti. Soddisfatto soprattutto perché
quando arrivò questo nuovo governo venni subito attaccato dai ministri Brunetta
e Gelmini proprio per l'Anvur. Mi accusarono di aver voluto un "carrozzone
burocratico". In una trasmissione televisiva venni
quasi insultato da Renato Brunetta, modesto docente universitario come risulta dai ranking delle agenzie di
valutazione mondiali. Ma l'Anvur fu pensato dal nostro governo, guardando ad
altre esperienze molto consolidate in Europa, come un organismo estremamente
importante perché terzo, imparziale. Indipendente sia dai soggetti
valutati che dal governo che distribuisce i fondi. La valutazione non può
essere politica, mai. L'agenzia però è uno strumento che tornerà utile quando a
Palazzo Chigi ci sarà di nuovo un governo serio. Ridurre corsi inutili,
premiare i migliori, sono buoni propositi, no? I corsi sovrabbondanti sono già
stati tagliati del 20% grazie ad un mio provvedimento che però realizzava
l'obiettivo alzando gli standard richiesti. Premiare i migliori? Se mancano i
soldi non premi nulla, devi solo distribuire la fame. Secondo alcuni rettori
questi criteri di valutazione non tengono conto del contesto socio-economico e
finiscono così per penalizzare le università del Sud.
Nel mio provvedimento avevo tenuto conto di questo fattore che fu oggetto di un
rapporto epistolare con Tommaso Padoa Schioppa. Le tasse di un ateneo di Torino
non sono le stesse che a Catania, quindi l'università
nelle zone di maggiore sviluppo economico è di per sé più ricca. Un governo che
non valuta il contesto socio economico è di burattini. Oppure di leghisti.
Eppure esistono eccellenze anche al sud. Assolutamente sì. Se l'università è pessima non può certo essere valutata con
criteri socio-economici. L'ateneo di Messina, per esempio, va assolutamente
riformato. E possibilmente cacciando via chi non merita di rimanere. Ma il
problema oggi in Italia è la penuria di risorse, non le risorse sprecate. Io
stesso dovetti minacciare più volte le dimissioni per difendere il minimo
vitale. Anche perché l'obiettivo deve essere innalzare il livello di tutto il
sistema italiano e non solo premiare le eccellenze. Questo vuole apparire come
il governo della meritocrazia e del virtuosismo... Il merito va premiato ma noi
non viviamo in una meritocrazia: viviamo in una democrazia. Nella nostra
società devono trovare accoglienza tutti, anche i meno meritevoli, i meno
capaci. Cosa pensa della classifica degli atenei presentata dalla ministra? È
un'improvvisazione: se non c'è ancora l'agenzia preposta chi l'ha stilata
questa classifica? Il Civr e il Cisvu, no? Assolutamente no, sono organismi che
non fanno valutazioni. Certamente non si estrae un ranking di quel tipo dal
rapporto del Civr. Temo invece che sia frutto dell'arbitrio del ministero. Ed è
assai poco credibile che possano essere stati valutati come migliori atenei
italiani alcuni che risultano ai primi posti della classifica. Un esempio?
Chieti mi suona strano. Non dimentichiamoci che il rettore, Franco Cuccurullo
era presidente del Civr.
( da "Corriere dell'Umbria"
del 25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Cambiano
i criteri: Università bocciata. Il ministero modifica la valutazione e si passa
dalla virtù al segno meno. Ronconi (Udc): Governo
patrigno. Perplesso il rettore Bistoni. Leconomista Nadotti: meno
fondi ma di poco. PERUGIA25.07.2009 indietro Francesco Bistoni Il rettore con la
presidente Lorenzetti Dai conti in ordine promossi da una graduatoria
ministeriale di pochi mesi fa, al segno meno della virtù ora negata. Cambiano i
parametri di valutazione applicati dal ministero, il Miur, e voilà la retrocessione.
Il Corriere online riporta ieri le promosse e bocciate tra le Università
italiane. Quelle, per intenderci, che per la prima volta accederanno allatteso 7 per cento del Fondo ordinario di finanziamento in
base agli standard, buoni o meno buoni, riconosciuti dallagenzia di valutazione. Lateneo di Perugia viene
piazzato al 28° posto (secondo tra i bocciati dopo Brescia): tout court
retrocesso con un meno 0,56 dal parterre dei bravi. Che debbo dire? -
commenta il rettore Francesco Bistoni - mi cadono le braccia. Conta poco avere bilanci in
equilibrio, essere senza debiti, mantenersi stabilmente sotto il 90 per cento
del fondo per le spese di personale. E conta poco pure avere 9 facoltà su 11
tra le prime 10 migliori italiane, come ha indicato da poco il Censis. Il fatto
è che alcuni parametri introdotti dal ministero favoriscono i politecnici e i
piccoli atenei. E Perugia, si sa, non è né
piccola né specialistica. Cè poi una singolare stranezza, segnala il
rettore. Questa graduatoria esce il giorno dopo la riunione della Conferenza dei
rettori, ieri (cioè giovedì, ndr) a Roma. Cero anche
io: nessuno sapeva niente. Ma in soldoni ora cosa accadrà a Palazzo
Murena? Il rettore è sibillino: Resteremo a galla e io mi comprerò una
Ford. Un fatto è certo: pesa per il 30 per cento nella valutazione della ricerca la
capacità di intercettare finanziamenti europei. Il 20 è dato
dal numero di ricercatori e di docenti presenti in progetti italiani
considerati positivamente, mentre il 50 lo si ricava valutando con parametri
internazionali. Ma per quanto concerne la didattica lascia perplessi quel 40
per cento del punteggio assegnato in base alla capacità degli studenti di
iscriversi al secondo anno dopo aver superato i due terzi degli esami del
primo. E davvero un premio alle università che curano la didattica? A me sembra una medaglia agli atenei di manica larga
commenta il magnifico. Cosa accadrà nel borsellino di Palazzo
Murena lo riferisce Loris Nadotti, economista, delegato del rettore per il
bilancio.
Concorda sulladagio andreottiano: a pensar
male si fa peccato ma ci si azzecca. A suo giudizio la bocciatura non sposterà
di molto la quota dei fondi che dovrebbero rientrare con il famoso
7 dei virtuosi. Il bilancio di previsione per il
( da "Sestopotere.com" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
, per la
1^ volta in Italia IX European Mars Society Convention (25/7/2009 12:28) |
(Sesto Potere) - Bergamo - 25 luglio 2009 - Si terrà per la prima volta in
Italia – al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, dal 15 al 17 ottobre
2009 – la IX European Mars Society Convention, lannuale
conferenza europea della Mars Society. La Mars Society è un'organizzazione no
profit internazionale nata nel 1998 allUniversità di Boulder, in
Colorado. Ideata e creata da Robert Zubrin, ex ingegnere della NASA, studioso di
fama internazionale e ideatore dellambizioso
progetto Mars Direct, secondo cui è possibile andare su Marte nel giro di pochi
anni a costi ridotti sfruttando le tecnologie attuali, la Mars Society si pone
come strumento di divulgazione scientifica e di promozione della conoscenza di Marte
soprattutto in un ottica di esplorazione e insediamento del Pianeta Rosso. I
soci, più di seimila in tutto il mondo, raccolgono fondi privati e pubblici per
finanziare la ricerca in nome della causa marziana; ne sono un esempio le
stazioni di ricerca Mars Desert nel deserto dello Utah e la Mars Arctic
Research Station (MARS) nell'Isola di Devon, in Canada, che supportano ricerche
esobiologiche in ambienti che presentano notevoli analogie con quello marziano.
Il progetto MARS è passato ora ufficialmente alla revisione dagli scienziati
del Center for Mars Exploration della NASA. Il modulo MARS fornisce alloggio
per 6 scienziati e contiene un laboratorio completo per supportare ricerche
esobiologiche e altre investigazioni geologiche. Numerose sono le delegazioni
presenti in diversi paesi in tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda allEuropa, dal Sudafrica alla Cina. Dal 2006 esiste anche la
delegazione della Mars Society Italiana. La IX European Mars Society Convention farà il punto
sullattuale situazione degli studi scientifici
riguardanti il pianeta Marte ed in particolar modo sullavanzamento del
programma di esplorazione del Pianeta Rosso. La convention si svolgerà in tre
giornate e vedrà la partecipazione di numerosi autorità del panorama scientifico
internazionale, rappresentanti di diverse aziende legate al mondo della ricerca
aerospaziale e delegati delle diverse compagini della Mars Society. Tra gli
speaker: Robert Zubrin, presidente e leader della Mars Society; Giovanni
Bignami, astrofisico e divulgatore scientifico, ex presidente dellAgenzia Spaziale Italiana; Luciano Miccichè di Thales Alenia
Space; Gennaro Russo, Responsabile dei Programmi Spaziali del Centro Italiano
Ricerche Aerospaziali (CIRA); Giancarlo Genta, Professore di Progettazione e Costruzione
di Macchine presso il Politecnico di Torino; Stefano Dibei, Docente del Centro
Interdipartimentale Studi e Attività Spaziale (CISAS) dellUniversità di Padova; Eugenio Sorrentino, giornalista
scientifico
ed aerospaziale; Richard Heidmann, presidente di Mars Society France.
( da "Sicilia, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
«Colpiscono
i nostri atenei utilizzando carte truccate» Trento. Piccola e morigerata. L'università di Trento si è aggiudicata la palma dell'ateneo
più virtuoso incassando quest'anno il 10,69% di finanziamenti in più, 6 milioni
extra, grazie alla sua capacità di intercettare, attraverso propri progetti, i
finanziamenti europei. «Non posso che essere entusiasta e devo dire che una
volta tanto lavorare paga. È frutto di dieci anni di lavoro stategicamente
impostato sulla dimensione europea. È questo infatti il parametro di svolta
rispetto agli altri». È così che il rettore dell'Università di Trento, Davide
Bassi, spiega il primato nella classifica degli atenei più virtuosi. «Se si va
a Bruxelles in Commissione europea, Trento la conoscono - ha spiegato il rettore
- perché siamo un'università molto attiva
nell'accedere ai fondi europei sia per la ricerca che per la didattica, anche
se ai fini di questa graduatoria è stata valutata solo la ricerca». Sul fatto
che le dimensioni ridotte dell'ateneo favoriscano simili primati, il rettore
specifica: «Essere piccoli paga, se si ha il coraggio di dire molti no e pochi
sì, perché tra i problemi del sistema italiano, che sono tanti, il primo è non
sapere fare scelte. Invece scegliere significa decidere in quali ambiti scientifici
investire, andarsi a prendere i docenti all'estero». Nella categoria «virtuosi»
si piazzano anche altre 27 università protagoniste di
buone performance. Subito dopo Trento si sono piazzati i Politecnici di Milano
e di Torino che se se la sono cavata egregiamente su più fronti: didattica,
ricerca, capacità di autofinanziarsi, buone valutazioni degli studenti,
processi formativi positivi (numero di docenti adeguato in
rapporto al numero degli studenti), presenza di molti progetti assegnati dal
Programma Nazionale di Ricerca. Molte le Università del Centro-Sud promosse:
Roma «Tor Vergata», l'Università di Chieti e Pescara, l'Università della
Calabria, l'Università Politecnica delle Marche, l'Ateneo della Tuscia,
il Politecnico di Bari e l'Università del Sannio di Benevento.
( da "Sicilia, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Punite
le grandi università dell'Isola Palermo. "Fra un
paio di mesi partirà in Sicilia un ambizioso piano per la prevenzione
oncologica che ci permetterà di effettuare, entro i prossimi tre anni, gli
screening del colon retto, della mammella e del collo dell'utero a tutti i cittadini
che sono a rischio". L'annuncio lo ha fatto l'assessore regionale alla
Sanità, Massimo Russo, durante la quinta edizione dell'"Health Day",
ciclo di eventi sulla cultura della prevenzione e cura del cancro che si è
svolto ieri all'hotel Villa Igiea Hilton di Palermo. "Utilizzeremo i 12
milioni di euro specificamente destinati dal ministero nel 2007 - ha aggiunto
Russo - per la prevenzione oncologica e che rischiavamo di perdere perché non
era mai stato presentato alcun progetto". La settimana scorsa, a Roma i
tecnici del ministero hanno valutato positivamente la bozza del progetto
dell'assessorato alla Sanità, che sarà esitata fra pochi giorni. "Con
questi fondi e con l'integrazione, per la prima volta, tra le strutture
pubbliche e private - ha sottolineato Russo - potremo dare una forte
accelerazione all'opera di prevenzione oncologica". Ieri
a Palermo, durante l'"Health Day", docenti universitari, specialisti
e ricercatori hanno guidato il vasto pubblico presente all'hotel Villa Igiea
Hilton, dentro un percorso di consapevolezza dei comportamenti e degli stili di
vita più sani per la prevenzione delle malattie oncologiche. Lotta al
tabagismo, promozione di una corretta alimentazione, attività fisica,
protezione da cancerogeni ambientali e professionali: basterebbero questi
piccoli interventi preventivi per ridurre fino al 50% l'incidenza dei
principali tipi di cancro. Nel corso dell'incontro, moderato dal giornalista e
divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone, hanno dato il loro contributo
in termini di sensibilizzazione, fra gli altri, Alessandro Profumo,
amministratore delegato di Unicredit Group; Giovanni Puglisi, presidente della
Fondazione Banco di Sicilia; Ivan Lo Bello e Roberto Bertola, rispettivamente
presidente e amministratore delegato del Banco di Sicilia. "Unicredit - ha
detto Profumo - si occupa di salute perché è un tema importante per le nostre
persone e per i nostri clienti, essendo un gruppo con 170 mila colleghi, 500
mila se teniamo in conto pure le famiglie. La prevenzione è fondamentale così
come il reinserimento quando ci sono degli eventi che colpiscono la nostra
salute". Sempre ieri è stato presentato il progetto "Arte
donata", che ha l'obiettivo di raccogliere i fondi, attraverso una
molteplicità di iniziative, per l'allestimento di un bunker di radioterapia per
il dipartimento di oncologia dell'ospedale M. Paternò Arezzo di Ragusa, diretto
da Carmelo Iacono. "L'allestimento di un nuovo bunker di radioterapia - ha
detto il professor Iacono - consentirà di poter utilizzare due acceleratori
lineari di ultima generazione già acquisiti dal dipartimento dell'ospedale di
Ragusa. Ciò permetterà di poter fornire una più efficace assistenza ai malati
oncologici". Iacono ha anche ricordato alcuni dati sull'operatività del
dipartimento di oncologia che dirige: 9.000 prestazioni annue in day hospital,
1.100 ricoveri e una media di 1.300 pazienti seguiti dal reparto. D. D.
( da "Sicilia, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Con
«Kore» cresce il livello culturale e la professionalità dei giovani
L'incremento culturale, dell'offerta formativa e del numero degli studenti
dell'Università Kore costituiscono sicuramente un segnale confortante della
crescita della più importante industria della provincia ennese, che è appunto
l'Università Kore, quarto polo universitario siciliano. Le tante iniziative,
legate alla sua crescita, ne fanno un punto di riferimento non solo per la
formazione ma anche per la crescita economica del territorio, in quanto queste
iniziative incidono in maniera concreta nello sviluppo delle imprese e nella
realtà imprenditoriale del territorio. Quest'anno la Kore presenta un'offerta
formativa di primo piano con l'arricchimento di alcune facoltà che potrebbe essere
interessante per i giovani, in quanto affrontano strade nuove ed inusitate per
le università siciliane. All'interno della facoltà di
Giurisprudenza è venuta fuori una facoltà a ciclo triennale che riguarda le
Scienze della difesa e della Sicurezza; così come all'interno della Facoltà di
Scienze e Tecniche Psicologiche , nasce una laurea magistrale di durata
biennale che riguarda la Psicologia dell'intervento clinico e la Psicologia
Criminologia. Inoltre da sottolineare che, dietro la spinta del Rettore dell'Università
Kore, Salvo Andò, il Comitato regionale delle Università Siciliane, tenuto
anche conto della disponibilità di Polimoda a investire in Sicilia, propone la
costituzione di un Dams regionale che sia come una struttura a rete che
promuova offerte innovative in settori come quello della moda. A monte c'è da
mettere i contatti che il rettore Andò ha avuto con diversi stilisti. I quattro
rettori potrebbero prevedere un anno accademico con andamento generale presso
le quattro sedi universitarie e poi dal secondo anno in poi un indirizzo
diverso presso le quattro sedi. E' stato proposto di inserire anche l'indirizzo
Design. I lavori preparatori sono stati affidati al professor Liborio Termine
per l'ateneo di Enna, il professor Dario Tomaselli per l'ateneo di Messina, il
professor Renato Tomasino per l'ateneo di Palermo, da designare il docente
per l'ateneo di Catania. Al di là dell'offerta formativa è da sottolineare il
fatto che sul piano delle infrastrutture il vertice dell'Università, guidato
dal presidente Cataldo Salerno, si sta muovendo per migliorare la situazione
della logistica ed offrire agli studenti della Kore delle residenze
universitarie che siano adeguate alle necessità degli stessi studenti.
Tra qualche mese dovrebbe essere inaugurata la residenza universitaria, venuta
fuori dalla ristrutturazione e adeguamento dell'ex scuola media "Nino
Savarese", che si trova a Enna alta, nella zona di via Mulino a Vento. La
costruzione con la "piramide" sarà sicuramente una struttura
importante per gli studenti universitari della Kore, in quanto avranno la
possibilità di essere ospitati in una struttura che fornirà loro ogni strumento
necessario per studiare al meglio, esistono le necessarie condizioni di
permanenza in città e anche favorire l'integrazione sociale e culturale degli
studenti nella vita cittadina. Intanto l'intervento effettuato, rispetto alla
vecchia struttura, ha avuto un incremento di superficie, quasi del doppio,
tanto è vero che si passerà dai
( da "Sicilia, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Programmazione
dell'«Asse leader» per dare una svolta Nuova programmazione per il Gal Rocca di
Cerere per il Leader 2007/2013, dopo che lo scorso 29 giugno si è tenuta, alla
presenza del presidente della Provincia regionale di Enna, Pippo Monaco,
l'assemblea della Società consortile. La riunione è stata l'occasione, oltre
che per approvare il bilancio e il lusinghiero report delle attività svolte,
anche per avviare la nuova candidatura all'Asse IV Leader del Piano sviluppo
rurale (Psr) 2007-2013. Diverse le novità per questa nuova programmazione ed è
stato accolto l'invito, formulato dal presidente della Provincia, di lavorare
affinché il territorio provinciale riesca a esprimere un'unica candidatura,
organizzata attorno all'esperienza, continua e pluriennale, maturata dalla
società Rocca di Cerere. Un bagaglio di iniziative che Rocca di Cerere ha
accumulato in tanti anni di attività e che servono da volàno per l'economia del
territorio ennese. L'assemblea ha accolto questo invito che nasce da un'attenta
analisi del bando pubblicato. La Regione siciliana,
infatti, in uno sforzo di programmazione, ha raggruppato i territori dei comuni
rurali siciliani in Nuclei di aggregazione territoriale (Nat), che vogliono
rappresentare aree omogenee di riferimento entro le quali dovrebbero essere
individuati i territori dei Gal (Gruppi di azione locale). Il Nat, denominato
"Ennese", racchiude 16 dei 20 comuni che compongono la provincia di
Enna. Il Gal Rocca di Cerere, ha avviato contatti ed organizzato incontri,
invitando i Comuni non ancora soci del Gal ad aderire al partenariato che
definirà il nuovo territorio di applicazione del Piano di sviluppo locale Asse
IV Leader. I comuni già soci del Gal sono Aidone, Assoro, Calascibetta, Enna,
Leonforte, Nissoria, Piazza Armerina, Villarosa, i quali hanno riconfermato
l'adesione al Gal Rocca di Cerere, mentre i Comuni "nuovi" che hanno
aderito al Nat sono Agira, Cerami, Gagliano, Regalbuto, Troina, Cerami, a
questi comuni vanno aggiunti il comune di Pietraperzia e il Comune di Santa
Caterina di Villarmosa (in provincia di Caltanissetta, che pur non ricompresi
nel Nat ennese avevano già da tempo avanzata richiesta di divenire soci del Gal
Rocca di Cerere. A questi soggetti pubblici si affiancano i
soggetti privati per definire il partenariato pubblico privato del Psl che si
candida al superamento della prima fase. Ai soci privati "storici"
che sono Cna, Cia, Confindustria Enna, Confcommercio, Confcooperative, Lega
Cooperative, Legambiente, si aggiungono altre organizzazioni di categoria come
la Coldiretti, associazioni che operano nel terzo settore e per le pari
opportunità. F. g.
( da "Sicilia, La" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Misterbianco.
Rapinano 14 mila e 700 euro: arrestati da Cc e polizia Presi dopo colpo in
banca L'amministrazione comunale di Aci Castello ha avviato una procedura volta
alla promozione e alla riqualificazione del territorio attraverso la partecipazione
a un bando regionale promosso dall'assessorato ai Lavori pubblici. Il sindaco
castellese, Filippo Drago, proprio ieri ha dato notizia dell'approvazione da
parte della Giunta municipale di una delibera per la partecipazione all'invito
pubblico, avanzando l'istanza di interventi di completamento per la
riqualificazione del lungomare dei Ciclopi ad Aci Trezza per un costo
complessivo di un milione e 300mila euro. Il progetto prevede dei lavori
funzionali alla valorizzazione dell'ambiente urbano e della qualità sociale di
Aci Trezza, considerata la presenza sostanziale di fattori di criticità.
L'opera non incide sul bilancio dell'ente castellese, considerato che le somme
provengono da fondi statali e comunitari, e vede coinvolte
associazioni e consorzi operanti sul territorio attraverso la procedura del
partenariato pubblico-privato. L'ente rivierasco ha stipulato un protocollo
d'intesa con le seguenti associazioni civiche: Centro Studi Aci Trezza,
l'associazione pescatori di Aci Trezza, l'associazione culturale-sportiva «Deo
Iuvante» e il Consorzio operatori turistici Riviera dei Ciclopi. «Il
secondo tratto del lungomare dei Ciclopi - afferma il sindaco Drago - appena
sarà riqualificato sarà un bel vedere per i nostri cittadini, ma anche per i
turisti che scelgono Acitrezza per ammirare il magnifico scenario dei
Faraglioni e dell'isola Lachea». Beppe Castro
( da "Sestopotere.com" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Bergamo,
per la 1^ volta in Italia IX European Mars Society Convention (25/7/2009 12:28)
| (Sesto Potere) - Bergamo - 25 luglio 2009 - Si terrà per la prima volta in
Italia – al Centro Congressi Giovanni XXIII di Bergamo, dal 15 al 17 ottobre
2009 – la IX European Mars Society Convention, lannuale
conferenza europea della Mars Society. La Mars Society è un'organizzazione no
profit internazionale nata nel 1998 allUniversità di Boulder, in
Colorado. Ideata e creata da Robert Zubrin, ex ingegnere della NASA, studioso di fama
internazionale e ideatore dellambizioso progetto Mars
Direct, secondo cui è possibile andare su Marte nel giro di pochi anni a costi
ridotti sfruttando le tecnologie attuali, la Mars Society si pone come
strumento di divulgazione scientifica e di promozione della conoscenza di Marte
soprattutto in un ottica di esplorazione e insediamento del Pianeta Rosso. I
soci, più di seimila in tutto il mondo, raccolgono fondi privati e pubblici per
finanziare la ricerca in nome della causa marziana; ne sono un esempio le
stazioni di ricerca Mars Desert nel deserto dello Utah e la Mars Arctic
Research Station (MARS) nell'Isola di Devon, in Canada, che supportano ricerche
esobiologiche in ambienti che presentano notevoli analogie con quello marziano.
Il progetto MARS è passato ora ufficialmente alla revisione dagli scienziati
del Center for Mars Exploration della NASA. Il modulo MARS fornisce alloggio
per 6 scienziati e contiene un laboratorio completo per supportare ricerche
esobiologiche e altre investigazioni geologiche. Numerose sono le delegazioni
presenti in diversi paesi in tutto il mondo, dalla Nuova Zelanda allEuropa, dal Sudafrica alla Cina. Dal 2006 esiste anche
la delegazione della Mars Society Italiana. La IX European Mars Society
Convention farà il punto sullattuale situazione
degli studi scientifici riguardanti il pianeta Marte ed in particolar modo
sullavanzamento del programma di esplorazione del Pianeta Rosso. La
convention si svolgerà in tre giornate e vedrà la partecipazione di numerosi autorità del
panorama scientifico internazionale, rappresentanti di diverse aziende legate
al mondo della ricerca aerospaziale e delegati delle diverse compagini della
Mars Society. Tra gli speaker: Robert Zubrin, presidente e leader della Mars
Society; Giovanni Bignami, astrofisico e divulgatore scientifico, ex presidente
dellAgenzia Spaziale Italiana; Luciano Miccichè di
Thales Alenia Space; Gennaro Russo, Responsabile dei Programmi Spaziali del
Centro Italiano Ricerche Aerospaziali (CIRA); Giancarlo Genta, Professore di
Progettazione e Costruzione di Macchine presso il Politecnico di Torino;
Stefano Dibei, Docente del Centro Interdipartimentale Studi e Attività Spaziale
(CISAS) dellUniversità di Padova; Eugenio Sorrentino,
giornalista scientifico ed aerospaziale; Richard Heidmann, presidente di Mars Society France.
( da "Sestopotere.com" del
25-07-2009)
Argomenti: Cultura
Premio
internazionale per ricercatrice dell'Università di Modena Reggio (25/7/2009
20:08) | (Sesto Potere) - Reggio - 25 luglio 2009 - Unaltra giovane ricercatrice dellUniversità degli studi
di Modena e Reggio Emilia si aggiudica un prestigioso riconoscimento internazionale,
incassando lambita borsa di studio bandita dallEuropean
College of Neuropsychopharmacology ECNP- Società Europea di
Neuropsicofarmacologia. Si tratta della dott.ssa Silvia Alboni,
trentaquattrenne modenese, assegnista di ricerca presso la sezione di Farmacologia
del Dipartimento di Scienze Biomediche dellUniversità
degli studi di Modena e Reggio Emilia, che ha vinto il premio “ECNP Research
Grant for Young Scientists” con un progetto di ricerca dal titolo “Role of the
Inteleukin (IL)
( da "Stampa, La" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITÀ.
PARLA IL RETTORE "Il nostro Ateneo promosso per merito grazie ai
ricercatori" Il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini fa l'appello
degli Atenei più virtuosi e il Piemonte Orientale risponde presente. Con il
provvedimento firmato dal ministro, per la prima volta in Italia i
finanziamenti verranno distribuiti in base ad un criterio di qualità
dell'offerta formativa, della ricerca e dell'efficienza delle sedi didattiche.
E tra i ventisette Atenei promossi si inserisce l'Università del Piemonte
Orientale «Avogadro» con un incremento di fondi dello 0,79%, a disposizione per
il prossimo anno accademico. «È sicuramente un dato molto positivo e siamo
orgogliosi e soddisfatti - commenta il rettore Paolo Garbarino -. Non è un
aumento di risorse elevatissimo ma comunque importante, soprattutto perché
figlio di un criterio che si basa sulla qualità. Bisogna comunque premettere
che sono dati ancora da controllare e da verificare, valutando anche i criteri
utilizzati. Per ora ci basiamo sulle parole del ministro. Ma già solo essere
paragonati a realtà come Pisa e Verona è un ottimo risultato». Proprio i
criteri alla base della classifica stilata dal Ministero rappresentano la
novità più interessante: «Negli anni scorsi in queste graduatorie la didattica contava
più della ricerca. Adesso invece il peso di quest'ultima è aumentato molto -
conferma Garbarino -. È questa la chiave di lettura della nostra buona
posizione in classifica: la ricerca infatti ricopre un ruolo chiave per il
nostro Ateneo. Abbiamo docenti giovani che, oltre a
insegnare, lavorano molto sulla ricerca scientifica. E questo criterio ha
influito anche per le Università che hanno ottenuto risultati negativi». Un
trend positivo per l'Ateneo tripolare confermato anche da un'altra graduatoria,
stilata dal Comitato per la valutazione del sistema universitario e dall'Istat,
incentrata su qualità e occupazione che vede il Piemonte Orientale all'ottavo
posto: «Sono tutti ottimi risultati che ci devono spronare per fare sempre
meglio», conferma il rettore.\
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Cantiere
musicale multietnico in Conservatorio L'Erasmus Summer School vara un'opera
futurista intermediale Studenti da tutta Europa all'Accademico con Quirino
Principe e Filippo Faes Castelfranco è un cantiere musicale multietnico europeo
con l'Erasmus Summer School of new music, al centro delle più avanzate realtà
musicali d'Europa. Il Conservatorio Agostino Steffani dal 20 e fino al 29
luglio è abitato di compositori, esecutori informatici giunti da sei università musicali europee. Il loro lavoro porterà alla
esecuzione dell'opera intermediale «L'incendiario elettrico», che verrà
rappresentata mercoledì 29 luglio al Teatro Accademico con la partecipazione
straordinaria di Quirino Principe ed un ensemble strumentale diretto da Filippo
Faes. Da Groningen, Cracovia, Ljubljana, Ostrava ed
Helsinki sono giunti nel Veneto una ventina di giovani musicisti che, in
stretto contatto con gli studenti ed i docenti dei conservatori di Castelfranco
e Rovigo e dell'Università di Padova, firmeranno il primo grande progetto
Eramus sul fronte musicale, il primo approvato dal ministero e che mette a
soggetto l'elaborazione di un'opera inedita e contemporanea. Il progetto
diventerà anche un Dvd. «La vera specificità del progetto- spiega il
concertatore Filippo Faes, docente dei corsi
accademici di musica da camera- è data dal fatto che non esiste quasi mai un
tempo di produzione giusto per assemblare studio e composizione. Questo
cantiere musicale, invece, mette a stretto contatto autori ed esecutori in uno
scambio bellissimo e molto vivificante». Nel chiostro dei Serviti si percepisce
la fibrillazione dei giovani interpreti nell'assemblaggio di questo prodotto
complesso, che sarà formato dai pezzi composti dai diversi autori europei,
legati alla parola (i testi futuristi declamati da Principe) e miscelati alle
immagini (contributi visivi, installazioni e le azioni di un mimo). Il prodotto
finale sarà il grande cartellone del 29 luglio, che vedrà Castelfranco
proscenio di un originale tributo al movimento futurista dell'Erasmus Summer
School of New Music. Saranno allestite nelle vie del centro storico piattaforme
sonore (i cosiddetti Intonarumori Russoliani), posizionati lungo un percorso
delimitato che guiderà il pubblico dal Chiostro del Conservatorio fino
all'Accademico, dove si terrà la rappresentazione dell'«Incendiario Elettrico»
con Quirino Principe (voce recitante) e l'ensemble ESSNewM.
( da "Tempo, Il" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
stampa
Onore al merito. Della ministra Gelmini, innanzitutto. Che ai criteri di merito
nella scuola italiana ha sempre tenacemente e coerentemente creduto. E che
adesso prova a introdurli nel Moloch del sistema universitario. Operazione
ardua e temeraria, quanto altre mai, che se solo riuscisse in minima parte,
evocherebbe il prodigio di un miracolo. Onore al merito delle università «meritevoli». La cui classifica è stata resa nota
dall'apposita commissione ministeriale che distingue, con un punteggio algebrico,
quelle positive da quelle negative. Sia pure nella consapevolezza che una
riforma in senso meritocratico dell'università non è
cosa da potersi risolvere in pochi giorni o pochi mesi, non possiamo tuttavia
non rilevare che i criteri elaborati per assegnare giudizi premiali o punitivi
ai diversi atenei avrebbero bisogno di una revisione profonda o di una messa a
punto più accurata. Sta di fatto che questa prima graduatoria ministeriale -
sulla base della quale saranno proporzionalmente distribuiti i (pochi) fondi
pubblici a disposizione del sistema pubblico di istruzione universitaria -
suscita non poche perplessità alla luce di semplici riscontri di esperienza e
buon senso. E non a caso solleva polemiche e proteste da parte dei rettori
delle università «bocciate», magari dettate da
risentimenti corporativi e localistici, ma non tutti ingiustificate. Prendiamo
gli indicatori di «qualità della didattica», in astratto ineccepibili, in
pratica ambigui e fuorvianti. Il tempo necessario a un laureato per trovare
lavoro: tiene conto dei tanti piccoli centri nati per esaudire le esigenze
degli studenti-lavoratori che un'occupazione ce l'hanno già? L'utilizzo nei corsi di docenti di ruolo, secondo i «requisiti
minimi» stabiliti nelle miniriforme degli anni scorsi: e ci mancherebbe pure
che, dopo l'infornata di professori e ricercatori nei concorsi omnibus degli
anni precedenti, si ricorresse all'apporto oltre misura di incaricati esterni.
La produttività negli studi calcolata sul numero degli esami dati dagli studenti
al secondo anno: non può essere facilmente riconvertita in un indicatore di
lassismo anziché di selettività nella valutazione dei candidati, secondo una
politica diffusa e dissennata di demagogia accademica, che serve pure a
ottenere giudizi lusinghieri nelle schede di valutazione degli studenti? C'è
poi la ricerca, tradizionalmente la Cenerentola dell'università
italiana. Qui i criteri adottati sembrano meno arbitrari, si prestano meglio a
rilevazioni tecniche, in questo senso «oggettivi»: come, ad esempio, il
«quotation index» (l'indice di citazioni nelle riviste internazionali) o i
progetti finanziati con fondi europei o del Ministero stesso. Così fan tutti: i
paesi più evoluti. Ma proprio questo è il punto. Non si possono importare
automaticamente meccanismi altrove sperimentati da tempo, senza gli adeguamenti
necessari a evitare crisi di rigetto in un contesto culturale come il nostro:
nel quale è ancora forte la distinzione fra ricerca teorica e ricerca
applicata. Eppur si muove, l'importante è che qualcosa si muova: e questi
provvedimenti vanno nella direzione giusta. Ma perché ci sia un vero salto di
qualità, occorre aderire al principio che anche nel mondo della scuola, e in
particolare dell'università, debbano essere introdotti
gradi significativi di competizione. La meritocrazia senza mercato non ha
senso. Le università migliori le scelgono gli studenti
nel proprio interesse: e per questo sono disposte a pagare quanto serve.
( da "Secolo XIX, Il" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
L'infinitamente
piccoloporta il mondo a Genova allo studio il farmaco intelligente: colpisce la
malattia solo dove serve Per la prima volta in Italia, il convegno degli
scienziati Ieee di nanotecnologia carmelina ruggiero università
di genova 26/07/2009 Toshio Fukuda è impegnato in ricerche su sistemi robotici
intelligenti, auto-organizzanti, biorobotici, biologia sintetica. Di che cosa
si occupa il laboratorio di nanotecnologie che lei dirige in Giappone?
«Fabbrichiamo dispositivi su scala nanometrica come, ad esempio, sensori e
attuatori per eseguire manipolazione nanorobotica e sistemi nanorobotici per
gli aspetti di nanomeccatronica» Come interagite con l'industria giapponese?
«Le industrie locali richiedono lo sviluppo di dispositivi a livello nanometrico.
Abbiamo quindi bisogno di collabora- zione da entrambe le parti». Chi vi
finanzia? «Il governo giapponese». 26/07/2009 Carmelina
Ruggiero è docente di
Complementi di informatica medica presso la facoltà di Ingegneria a Genova. Di
che cosa si occupa il laboratorio che lei dirige? «Il Medinfo del Dist si
occupa di nanobiotecnologie, ingegneria cellulare e tissutale, genomica e
proteomica e di applicazioni informatiche per la medicina, la biologia e
l'ambiente». Che tipo di rapporti avete con l'industria? «Intendiamo
intensificarli sia a livello locale e italiano, sia a livello internazionale.
Abbiamo inoltre intenzione di ampliare i settori applicativi, con particolare
riferimento allo stoccaggio dell'idrogeno per applicazioni all'energia non
inquinante e alla purificazione dell'acqua». Chi vi finanzia? «Principalmente
l'Unione europea, in piccola parte il governo italiano e le amministrazioni
locali». 26/07/2009 Stephen Goodnick è esperto di nanoelettronica e docente all'Arizona State University. Di che cosa si occupa
l'Istituto di nanoelettronica da lei diretto? «Conduciamo ricerche
interdisciplinari a largo raggio su materiali, dispositivi, circuiti e
architetture che porteranno a progressi rivoluzionari nel campo
dell'elettronica e dell'energia. Lo scopo è di influire sulla tecnologia futura
in relazione all'elettronica a potenza ultra-bassa e a velocità ultra-alta,
sulla conversione dell'energia e sull'elettronica ibrida biomolecolare». Il
progetto del momento? «Stiamo diventando parte della rete di Infrastruttura
nazionale americana di nanotecnologia, dove forniremo servizi di
nanofabbricazione per dispositivi biomolecolari avanzati. Aumenteremo il
coinvolgimento nelle applicazioni della nanotecnologia per la generazione e lo
stoccaggio dell'energia rinnovabile. Collaborate con l'industria? «Molto. Tra
le nostre collaborazioni si sono attività dirette su ricerche finanziate da
singole aziende oppure da consorzi di industrie in aree o su argomenti
specifici, ma anche attività di promozione di trasferimento tecnologico per la
creazione di nuove imprese». Chi vi finanzia? «Attualmente abbiamo oltre 10
milioni di dollari di fondi esterni da fonti federali e industriali. Abbiamo
inoltre fondi dallo Stato dell'Arizona per un milione di dollari nel periodo
2008-2009». 26/07/2009
( da "Repubblica, La" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XV - Palermo ATENEO DI PALERMO DA RINNOVARE MA QUESTI TAGLI SONO INGIUSTI
ROBERTO LAGALLA l a recente vicenda delle dimissioni del direttore
amministrativo dell´Ateneo, Gabriele Cappelletti, ha indotto questo giornale
nei giorni appena trascorsi a dare giusto risalto alla notizia e a presentare
dati e informazioni che, a mio giudizio, avrebbero meritato un più compiuto
approfondimento. Non amo cedere alle polemiche ma, piuttosto, mi sforzo di
argomentare pacatamente e di operare con concretezza per indurre l´autoriforma
del sistema, affermando le ragioni dell´innovazione e della modernità. L´Ateneo
- che pur in una contingenza oltremodo difficile e complessa sta dimostrando
sostanziale coesione e convinta adesione al processo di rinnovamento, a
cominciare dalle rappresentanze studentesche - ha operato, in questi mesi,
scelte e strategie orientate a ridurre i corsi di laurea e i contratti esterni
di insegnamento, ad anticipare il pensionamento dei docenti e del personale
tecnico-amministrativo, a fissare nuove regole per dottorati e assegni di
ricerca, a contenere significativamente i costi di gestione, a valorizzare il
merito degli studenti mediante premialità ai più capaci, a intensificare il
rapporto culturale e sociale con il territorio, ad affermare i valori della
legalità e della trasparenza amministrativa. è inevitabile che così intensi
momenti di trasformazione determinino turbolenze di percorso, striscianti e
minoritarie resistenze, momenti di individuale smarrimento. è auspicabile
quindi che altrettanto interesse susciti la delirante decisione di attribuire
il 7 per cento del fondo di finanziamento ordinario delle università,
già ampiamente sottodimensionato rispetto ai reali fabbisogni formativi del
Paese, secondo criteri di valutazione che penalizzano pregiudizialmente le università del Sud. L´Ateneo di Palermo, che sta producendo
uno sforzo drammatico per il risanamento del bilancio e il miglioramento dei
servizi, si vedrà detrarre il 3 per cento della sua assegnazione ordinaria
sulla base di una valutazione della ricerca risalente al lontano 2003, della
sua capacità di attrarre finanziamenti esterni, del livello occupazionale dei
suoi laureati dopo il conseguimento del titolo. è di tutta evidenza che fissare
criteri così intuitivamente favorevoli alle regioni del Centro-Nord abbia
determinato un generale arretramento degli atenei meridionali: Palermo, Catania
e Messina perdono complessivamente oltre 15 milioni di euro mentre il triangolo
industriale Milano-Torino-Genova ne guadagna, in un solo colpo, più di 25.
L´intero Centro-Sud - comprensivo di atenei di grandi città come Roma, Napoli,
Bari, Reggio Calabria - trasferisce al Centro-Nord risorse superiori a 55
milioni di euro. Mi rifiuto di aderire al lombrosiano concetto di differenti
attitudini genetiche tra Nord e Sud e, nell´esaminare la vicenda, preferisco
appellarmi alla esigenza, ormai indifferibile ed ineludibile, di sollecitare
sinergie e alleanze - accademiche, politiche, istituzionali, sociali e
mediatiche - per affermare le ragioni di una rivendicazione che non vuole
essere né malinconicamente meridionalista né utilitaristicamente corporativa.
Si vuole semplicemente, ma con forza, affermare che siamo di fronte a una
giusta intuizione (la valutazione del sistema universitario) e a una pessima e
iniqua applicazione dello stesso sano principio. Il risultato che ne deriva è
un mortificante schiaffo dato in piena faccia ai giovani siciliani e
meridionali; è un´umiliante delusione per i docenti e
ricercatori, bravi e motivati (e non sono pochi), che operano nelle nostre università; è un altro capitolo
dell´antica e ingiusta storia di sofferenza delle genti meridionali; è un
deludente arretramento della funzione di promozione culturale e di educazione
alla legalità che gli atenei meridionali svolgono in territori con grave
disagio sociale e ad alta densità mafiosa. è doveroso, in queste
circostanze che pregiudicano il futuro dei nostri figli e delle nostre
comunità, chiedere a tutti una forte ed esplicita solidarietà, una convinta e
diffusa assunzione di responsabilità, una incisiva azione di pianificazione
dello sviluppo locale, una costruttiva e motivata protesta che certamente non
mancherà da parte dei rettori degli atenei meridionali. Voglio confidare che la
stampa e gli organi di informazione, attraverso un dibattito che mi auguro
collegiale, possano sostenere le ragioni dell´alta formazione e della ricerca
dell´Italia del Sud. L´autore è rettore dell´Università di Palermo
( da "Repubblica, La" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XVI - Napoli UNA SCELTA NON NEUTRALE GUIDO TROMBETTI I segni meno e quelli più
indicano soltanto che spettano un po´ di risorse in meno o in più rispetto
all´anno scorso. Teoricamente l´ultimo della tabella potrebbe essere il
migliore ateneo d´Italia, ma retrocedere sui finanziamenti perché fino a ieri
ha ricevuto troppo. Troppo rispetto a un modello di ripartizione. è questo il
punto centrale. Andate ad Harvard e chiedete se conoscono La Sapienza, che ha
il segno meno, o l´Università di pincopallo che ha il segno più. Non
scherziamo. Non confondiamo le idee. Lo dico specialmente ai giovani. Le
classifiche della qualità sono altre. Chiunque può leggerle in rete. Fatelo,
per favore. La classifica di Shangai, di Taiwan, webometrics, academic ranking
of world universities. Estrapolate le università
italiane e mettetele in fila. Certamente gli indicatori e i metodi scelti
producono oscillazioni. In una sei il quinto, in un´altra il settimo.
Sicuramente la correlazione con la classifica ministeriale è molto bassa. Guardate la produzione scientifica dei nostri docenti. Basta
usare Google Scholar. Confrontatela con i docenti dello stesso settore di
atenei "premiati" e fate le vostre considerazioni. Ciò avviene perché
in qualunque sistema di valutazione non vi sono sentenze assolute. Ogni
valutazione segue un punto di vista. Ha come riferimento un modello di università. Sui parametri utilizzati dal ministero molto si
discute. Certamente la scelta non è mai neutrale. E i risultati dicono in modo
incontrovertibile che quelli scelti privilegiano alcune aree scientifiche e
alcune aree geografiche. Il lettore può facilmente dedurre quale sia il
modello. Partendo dalla coda. Dalla tabella con i più e i meno. Troverà tra i
primi atenei i politecnici. I grandi atenei generalisti stanno in una zona
medio-bassa. Perché hanno Facoltà che non prediligono le tipologie di ricerca
valutate dal ministero. Gli atenei del Nord stanno molto meglio degli atenei
del Sud. Perché vivono in un contesto economico che favorisce l´occupazione dei
laureati e i rapporti con le imprese. Insomma l´ateneo-modello è un ateneo a
vocazione tecnica. Che intercetta ingenti fondi di ricerca. Perché ha buoni
collegamenti internazionali. E perché si trova in una regione più ricca. Nel
cuore dell´Europa. Se un ateneo è generalista e si trova nel Centro-Sud è
necessariamente fuori modello. Quindi viene penalizzato. Per carità scelta
politica assolutamente legittima. Ma scelta politica. Mi piacerebbe conoscere
complessivamente quanto le istituzioni pubbliche e le fondazioni bancarie
erogano ai vari atenei per sostenerne lo sviluppo. Qui da noi c´è soltanto la
Regione. Il resto briciole. Ho la sensazione che il modello di riequilibrio
(perché di questo si tratta) potrebbe chiamarsi "piove sul bagnato".
E tuttavia non bisogna tornare indietro. Il ministero deve assumere un ruolo
guida nel rendere l´università italiana più
competitiva in Europa e nel mondo. Ma rispettando la storia e la vocazione
degli atenei italiani. Tenendo conto dei fattori di contesto. Rendendo noti a
priori a tutti gli indicatori. Differenziando i criteri, laddove è necessario.
Perché la valutazione non avvenga confrontando le solite mele con le solite
pere. Insomma, ex malo bonum. Se c´è la volontà. P. S. Adesso è stata varata
l´Anvur, l´Agenzia di valutazione nazionale. Buona notizia. Purché sia
veramente terza.
( da "Repubblica, La" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XVI - Napoli LA CLASSIFICA è FASULLA MASSIMO VILLONE P ensiamo forse che i
settecentomila figli del Sud - in buona parte laureati - che hanno fatto la
valigia per il Nord negli ultimi anni fossero attratti dalle bellezze
paesaggistiche? E come si può adottare come criterio la capacità di attrarre
fondi europei, quando quei fondi in larga misura nascono finalizzati verso
alcuni settori piuttosto che altri? Dunque, è falsa l´affermazione che la
classifica disegna una mappa di atenei meritevoli, che vanno premiati. Bastava
leggere i criteri per sapere chi avrebbe vinto e chi avrebbe perso. Ha ragione
chi dice che l´effetto reale dell´operazione è spostare verso il Nord una quota
di risorse già di per sé insufficienti. E che manca una qualsiasi politica per
l´università, pur essendo cruciale averne una per la
competitività del sistema-paese. Per non dire poi della rinuncia a vedere nell´università un volano di sviluppo per le aree deboli del
paese. Intendiamoci. L´università soffre di molti
mali. Accade che qualche annuario di Facoltà sembri un albero genealogico,
perché figli e nipoti seguono le orme dei padri tanto da insegnare le stesse
materie e vincere gli stessi concorsi. Accade che qualche docente si impegni nello studio privato
assai più che nella struttura, perché l´etichetta universitaria paga. Accade
che residui di potere baronale facciano proliferare insegnamenti e corsi di
laurea del tutto inutili. Accade che microatenei di periferia asfittici e
incapaci di fornire un servizio di qualità nascano dalla collusione tra ceto
accademico e ceto politico locale, in cerca di lustro personale e
piccola clientela. Come infine accade che uno studente ritenga sufficienti un
paio di settimane di studio per materie complesse e professionalmente
qualificanti. E che magari in qualche ateneo per la Gelmini di alta classifica
riesca anche a prendere l´esame. è questa l´università
che il paese non può permettersi. L´università in cui
il ceto accademico ha male gestito l´autonomia negli anni delle vacche grasse.
L´ultima e maldestra iniziativa della Gelmini può essere l´occasione per
interrogarsi a fondo e senza ipocrisia sugli errori fatti e su quel che serve
anzitutto al paese, per avanzare proposte con credibilità e autorevolezza. Non
ci si può limitare a contestare ai governi, di oggi e di ieri, di capire poco o
nulla di università, come pure è certamente vero. E
smettano le realtà antiche e prestigiose, come Roma e Napoli, di
auto-glorificarsi in ragione del passato, per chiedersi piuttosto come
contribuire per il futuro alla innovazione e alla costruzione di una università all´altezza dei tempi. Diversamente, andiamocene
tutti a Trento, capoclassifica per la Gelmini. Sapendo che là i migliori
servizi vengono anche dal ricco contributo della Provincia autonoma. E che quel
contributo è reso possibile dal regime finanziario di assoluto privilegio che
lo Stato italiano riconosce al Trentino Alto Adige. Quindi, il primato in classifica
di Trento lo abbiamo già pagato noi tutti, cittadini italiani. Nel dopo
Gelmini, lo pagheremo due volte. Felice terra, quella di Trento. SEGUE A P
( da "Repubblica, La" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V
- Firenze "Roma si sbaglia, abbiamo tagliato" Atenei, fondi congelati
a Firenze e Siena: "Ci deve essere un errore" Dubbi e polemiche sui
conteggi del ministero: "Con tutti i sacrifici che abbiamo fatto"
LAURA MONTANARI GAIA RAU Dubbi e polemiche sui conteggi. Il giorno dopo le
pagelle distribuite dal ministero alle università
crescono i mugugni e gli scontenti. Dei tre atenei toscani, uno solo al momento
risulta nel girone Gelmini dei «virtuosi»: l´ateneo Pisa che pure è sestultimo
in graduatoria. Firenze e Siena invece sono «sospese» in attesa di una verifica
sui conti. Un brutto colpo e non soltanto economico. Per l´università
senese guidata dal rettore Silvano Focardi il risanamento è qualcosa certo di
avviato, ma che si declina ancora al futuro: le spese del personale rispetto al
fondo di finanziamento ordinario sono intorno al 94% contro la soglia di legge
del 90. «Andrò a Roma la prossima settimana, voglio incontrarmi col ministro -
dice Focardi - vorrei sapere comunque com´è posizionata l´università
di Siena nella ricerca dal momento che noi rastrelliamo molti fondi anche a
livello internazionale». Fiducioso il rettore Augusto Marinelli convinto si
tratti di un errore di viale Trastevere e che presto l´ateneo di piazza San
Marco riceverà la quota parte dei finanziamenti, circa 19 milioni di euro (
( da "Repubblica, La" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V
- Firenze Il finanziamento Ricerca, sviluppo e
innovazione dalla Regione arrivano oltre 14 milioni Quattordici milioni e
450mila euro, dalla Regione, per la promozione della ricerca, dello sviluppo e
dell´innovazione in materia di sanità. Il finanziamento fa parte dei fondi
strutturali europei 2007-2013. Tra gli obiettivi del progetto: valorizzazione
«delle eccellenze della ricerca» presenti sul territorio; promozione dello
sviluppo di ricerche per la produzione di risultati brevettabili; incremento
dell´attrazione di idee innovative da parte di ricercatori «anche esteri», ma
disponibili a realizzare i loro progetti in strutture toscane. Oltre che dall´estero, i progetti potranno pervenire da
ricercatori con posizioni a tempo indeterminato, e determinato, in strutture
pubbliche/private «qualificate a svolgere attività di ricerca, e/o assistenza»
nel campo della sanità. Scadenza bando: 21 settembre 2009.
( da "Tirreno, Il" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Università.
Su 264 bandi a Pisa Per i dottorandi 204 contratti, ma a titolo gratuito PISA.
Sono 264 i contratti di insegnamento messi a bando dall'Università di Pisa in
vista del prossimo anno accademico 2009-2010. Di questi 204 sono a titolo
gratuito. L'ateneo pisano può realizzare questa manovra prevista dal decreto
Gelmini il quale accorda la possibilità di affidare incarichi di insegnamento a
remunerazione zero. E l'ateneo giustifica la propria scelta con le sofferenze
di bilancio causate dai tagli della finanziaria. Ecco i bandi per facoltà:
Lettere e Filosofia, 92 contratti di cui 74 gratuiti; Scienze, 83 contratti di
cui 71 gratuiti; Lingue e Letterature Straniere, 4 contratti di cui 3 gratuiti;
Farmacia, 22 contratti di cui 16 gratuiti; Agraria, 11 contratti di cui 8
gratuiti; Economia, 52 contratti di cui 32 gratuiti. Ad essi va aggiunto il
corso di laurea in Scienze del Turismo, con sede a Lucca, che presenta un
quadro opposto (65 contratti di cui 4 gratuiti), dovuto al suo carattere
interuniversitario e ai finanziamenti ricevuti da un'apposita fondazione. In tutto oltre 300 contratti di collaborazione coordinata e
continuativa destinanti in larga parte a docenti precari. Nelle facoltà di Lettere
e Scienze sono stati chiusi il giorno 20 i primi bandi con insegnamenti a
titolo gratuito. E il consiglio di facoltà di Lettere (che si è riunito il 23)
ha già approvato la selezione eseguita dalle varie commissioni. Ed
emerge, secondo il Coordinamento dei precari della didattica e della ricerca di
Pisa, che 26 bandi a titolo gratuito su 74 sono andati deserti.
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 26-07-2009)
Argomenti: Cultura
FALCONARA-OSIMO
pag. 9 OFFAGNA LA XXII edizione delle Feste medioevali di Offagna si &...
OFFAGNA LA XXII edizione delle Feste medioevali di Offagna si è conclusa. Ieri
l'ultima giornata, con la spettacolare chiusura che ha visto la Torre
quattrocentesca illuminarsi nel buio della notte grazie ai fuochi artificiali a
cura di Fonti Pirotecnica di Riccione. Una "Pioggia di stelle"
anticipata da cerimonia d'investitura dei nuovi Cavalieri della Crescia:,
Andrea Agostini, artista di Falconara, autore di quadri e opere grafiche; Marie
Noelle Urech, nata a Rio de Janeiro, in Italia da venti
anni, docente di storia
della Medicina e di simbologia delle piante all'' Università della Tuscia;
Associazione marchigiana astrofili, associazione culturale che riunisce persone
che hanno in comune la passione per l'astronomia e la curiosità di conoscere i
fenomeni celesti. Onorificenze che ogni anno vengono assegnate, su
designazione dell'Accademia della Crescia di Offagna, ad associazioni e
personalità del mondo della cultura, del volontariato, dell' imprenditoria,
delle professioni, che, essendosi distinte per il loro impegno a servizio della
comunità e nella loro attività, vengono indicate come moderni cavalieri, e che
questa sera saranno consegnate dal Gran Maestro di Cavalieri Serenella Moroder.
A chiusura delle feste, un bilancio su come sono andate da parte del presidente
della Pro loco di Offagna, Emilio Buccolini: «Nel complesso è stata una buona
edizione. Un po' di crisi si è sentita, registrando, ogni sera, un leggero calo
in fatto di presenze di visitatori rispetto allo scorso anno. Comunque, visto il
particolare momento economico che si sta attraversando, pensavamo che
l'affluenza sarebbe stata ancora minore. Invece, ad oggi, sabato 25 luglio,
siamo sui 25mila visitatori, una quota che dopo la spettacolare serata
conclusiva sicuramente varcherà la soglia delle 30mila presenze. Dunque, un
bilancio positivo, con il tempo che, dal punto di vista meteorologico, ha
retto, con delle belle giornate, come non accadeva da tempo. Unico neo, la
diatriba nata per l'assegnazione del Palio».
( da "Tirreno, Il" del
26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2
- Toscana I cervelloni alla maratona del sapere Fisica quantistica e filologia:
il campus dei superselezionati PISA. Sognano un mestiere che dia soddisfazione
più che soldi i genietti toscani selezionati dalla Normale di Pisa per i propri
corsi di orientamento. Una quarantina di ragazzi in tutto, media di voto
altissima, letture impegnate, con idee però incerte sul futuro. Proprio per
questo la Normale, ormai da 30 anni, ogni estate sottopone le giovani promesse
del Paese a un vero proprio tour de force. Una settimana di
lezioni e incontri in cinque località italiane (tra queste anche San Miniato)
con docenti illustri. L'obiettivo di queste «maratone» del sapere è indirizzare
al meglio questi veri e propri talenti dell'intelligenza. C'è chi, come Marianna
Nardi (Empoli), cita a memoria passi del De amicitia di Cicerone per spiegare
la sua passione per la filologia classica. Chi, come Jessika Zhang, di
Prato ma originaria di Shanghai, è ancora indecisa tra la facoltà di matematica
e fisica per l'università. In questo momento i corsi
si sono spostati sulle montagne della Sila, in Calabria, a Torre Camigliati, e
sono sei i toscani presenti, su una pattuglia di 90 ragazzi provenienti da
tutta Italia. Qui gli studenti stanno assistendo a lezioni di astrofisica,
storia dell'arte, economia, diritto e di molte altre discipline. Servirà loro
per comprendere cosa fare da grandi? «Se ero convinta al 70% - dice ancora
Marianna - dopo la lezione a cui ho assistito di Glenn Most (filologo classico docente della Normale, ndr), adesso lo sono all'90%».
Leonardo Paoli, di Viareggio, da anni vive Bruxelles dove frequenta la scuola
europea. «Io ho le idee chiare perché nella scuola che frequento a Bruxelles ci
sono percorsi di orientamento fin dal primo anno di liceo. Io voglio fare
fisica quantistica, e voglio farla alla Normale». La Normale ha selezionato i
ragazzi questo inverno, chiedendo alle scuole superiori di tutta Italia di
segnalare gli studenti più meritevoli della quarta superiore. Sono stati oltre
duemila i nominativi inviati. Tra questi, la Normale ne ha scelti 450. Per i
ragazzi "esclusi" dalle settimane di orientamento c'è la possibilità
per la prima volta, grazie a Telecom Italia che collabora all'iniziativa, di
assistere a un campione di lezioni da casa, via web. Scopo? Scoprire la
disciplina che potrebbe diventare la propria passione. (r.f.)
( da "superEva notizie"
del 26-07-2009)
Argomenti: Cultura
Per
rabbia e per amore (Io che amo solo te) Mercoledì 29 luglio Adria Mortari e il
Sonora Network Ensemble a "Un'Estate al MADRE" Mercoledì 29 luglio
2009, dalle 21.30, sul palco del Museo d'Arte Contemporanea Donna Regina (via
Luigi Settembrini n. 79 80139, Napoli), nell'ambito della rassegna
"Un'Estate al MADRE", prosegue la felice teoria di splendide
interpreti femminili: Scatola Sonora Musicisti Associati infatti, presenta
Adria Mortari & Sonora Network Ensemble in "Per Rabbia e per Amore (Io
che amo solo te)". Adria Mortari, accompagnata dal Sonora Network Ensemble
(Francesco D'Errico pianoforte e keyboards; Leonardo Massa violoncello; Paolo
Cimmino percussioni), sempre perfettamente in bilico tra teatro e musica,
ancora una volta, per questa sua performance al Madre, propone una scelta
intelligente, di coraggio, ricercata, forse non per tutti di facile ascolto, ma
di sicuro di gran qualità. E non è un caso che l'attrice-cantante, già diretta
da registi del calibro di Castri, Trionfo, Martone, De Simone e Berio, anche
quest'anno, il secondo per lei nella rassegna "Un'Estate al Madre",
nell'appuntamento voluto e prodotto da SCATOLA SONORA MUSICISTI ASSOCIATI, non
è un caso si diceva che alterni pezzi recitati, un florilegio di versi di
Gaspara Stampa e François Villon, ad alcune tra le più belle canzoni di Sergio
Endrigo. Dunque, nell'esibizione della Mortari, ancora una volta saranno
felicemente in simbiosi il recitato e il cantato, entrambi strumenti scelti
dall'artista per raccontare, col suo lessico creativo, un variegato pentagramma
di umane emozioni, di sentimenti comuni, come la rabbia, l'amore, l'odio,
declinati, urlati, cantati con rime scritte tra 400 e 500 e canzoni-poesie del
900. Adria Mortari, in questo show, chiama a raccolta tutta la sua ricca e
diversificata esperienza artistica, il girovagare per i vari continenti e tra i
differenti repertori musicali, passando dalla lirica, al teatro più classico
sino a quello avanguardistico, dalla tradizione folk italiana e non solo, dalla
canzone di protesta sino alla musica contemporanea. Numerosi anni di lavoro,
ricerca e sperimentazione, mettendosi in gioco, rischiando, ma sempre ricevendo
preziosi riconoscimenti da parte di pubblico e critica, cosa che di certo
accadrà anche per l'esibizione del 29 luglio al Madre. Ingresso al live 10,00
Euro Info e prenotazioni: 081/19313016 Ufficio Stampa Scatola Sonora Musicisti
Associati: Victoriano Papa cell.: 333/2824262 e-mail: victorianopapa@alice.it -
Sergio Endrigo fu uno dei più noti cantautori italiani che, pur non essendo
collegato a nessuna "scuola", fu spesso accostato agli autori di
quella genovese. Nacque a Pola in Istria. Il padre, scalpellino, ma artista per
vocazione, fu noto scultore a Pola e anche buon tenore autodidatta (cantò anche
a Milano al "Dal Verme"). In Italia, dopo che Pola divenne iugoslava,
si industriò facendo molti lavori diversi. A Venezia cantava le canzoni
americane nei night. Cominciò a comporre le canzoni che avrebbe cantato quando
fu ingaggiato da Ricordi nel '60. Nel '62 pubblicò la ancora oggi famosa
"Io che amo solo te", che vendette subito 650.000 copie. Endrigo
partecipò molte volte al Festival di Sanremo, vincendo primi e secondi premi
nel '68, '69, '70, '73. Cantò in molti paesi nel mondo, con una predilezione
per il Brasile. Collaborò con artisti importantissimi, come Vinicius de Moraes,
Toquinho, Giuseppe Ungaretti, il paroliere Sergio Bardotti. Continuò a
pubblicare dischi di successo ma poi gradualmente abbandonò il palcoscenico.
Ritornò sulla ribalta nel 2000 fino alla sua morte nel 2005. Gaspara Stampa
nacque a Padova nel
( da "Corriere dell'Umbria"
del 26-07-2009)
Argomenti: Cultura
- E possibile un ricorso al Tar. Il preside di
Giurisprudenza Mauro Bove sulla retrocessione dellateneo
decisa dal ministero. Invito a tutte le forze del territorio per fare quadrato
intorno allUniversità. PERUGIA26.07.2009 indietro Mauro Bove Il preside di Giurisprudenza
interviene sul declassamento dellAteneo
ritenuto non più virtuoso Valutare in base al merito è
principio corretto. Nessuno può affermare il contrario. Però bisogna smetterla
di sbandierare come oggettivi criteri su cui molto cè da dire e che sono
applicati in modo opinabile. A mio parere ci sono gli estremi per ragionare su
un ricorso al Tar. Il preside di Giurisprudenza
Mauro Bove è irritato. E non lo nasconde. Non gli va giù la bocciatura
dellUniversità di Perugia retrocessa dal ministero nel pattuglione degli atenei da
pollice verso, quando sino a pochi mesi fa era, sempre dal Miur, collocata tra
le accademie virtuose. Bocciatura ingiusta, dice. E così la cornetta del
telefono sinfiamma mentre il professore, ordinario di diritto processuale
civile, fa le pulci a quei parametri nuovi. O almeno a quello che si sa di
loro. Privilegiano politecnici e università specialistiche,
commenta. Critica peraltro già mossa dal rettore Francesco Bistoni e dalleconomista Loris Nadotti, delegato per il bilancio. Allora preside,
ci faccia capire: in base a quali elementi parla di un possibile ricorso al
tribunale amministrativo? Non è chiaro, anzi direi che è
piuttosto misterioso, il passaggio dai criteri applicati dal ministero, dai
suoi comitati
di valutazione, ai numeri finali. Secondo quale coerenza? Non si sa. La
congruità di quei parametri andrebbe verificata, come anche la loro
applicazione in concreto. Quali critiche muove in sostanza? Trovo che privilegino i settori scientifici della ricerca. Quindi i
politecnici. La loro ricerca ha come platea il mondo. E il presupposto di scelta ad essere sbagliato: si tiene in
considerazione ciò che serve di più al mercato. E eticamente sbagliato.
Allora diciamo la verità, come invita Papa Benedetto XVI nella sua Caritas in Veritate.
Servono uneconomia e un mondo etico. Io dico che quei
parametri di valutazione non tengono conto del contesto produttivo e sociale in
cui viviamo. Noi come altre Università. Non siamo nella ricca Padova, nella
ricca
Trento. Qui il sostegno che viene dal territorio è diverso; ovvio che i giovani
laureati facciano più fatica a trovare lavoro in tempi brevi. Eppure, questi
sono i criteri di valutazione. Poi la didattica... lì scivoliamo nellassurdo e pure nelloffensivo. Dica pure. Come si fa a sostenere che noi docenti
non sappiamo insegnare se i ragazzi non superano il giusto numero di esami nei
tempi prescritti? Nei politecnici si seleziona in entrata, non cè
dispersione. Ma se devo prendere tutti è inevitabile incappare in difficoltà,
in rallentamenti. O si vuole il 18 politico? Il professore che promuove tutti
per non avere grane? Io sono per una università pubblica
aperta, con corsi accessibili. Oppure dobbiamo diventare tutti di élite? Con
test dingresso, tante tasse... E poi luniversità è per i giovani ma
anche per chi ha più anni e ama lo studio, il sapere. Ho un amico avvocato che
si è laureato in filosofia per puro diletto. Tornando
al nostro ateneo, quale situazione dopo il taglio di dieci milioni al bilancio di previsione? Siamo una bella Università, ma siamo anche allultimo
buco della cinghia. Abbiamo tagliato il tagliabile. Faccio un esempio
spicciolo. Il cortile della facoltà, a Giurisprudenza, lo puliamo da noi.
Grazie alla buona volontà di alcune meritevoli persone. Non ho soldi per comprare
i libri della biblioteca. Insomma, la canna del gas. Ma ci sono tanti che
lavorano con passione. Professori, ricercatori, assegnisti, personale non docente. LUniversità è anche
questo. Gli studenti hanno protestato per il recente aumento delle tasse. Capisco. Ma era inevitabile aumentarle. Siamo quasi al
collasso. Lo sa che da oltre cento borse di dottorato siamo scesi a trentatré
fra tutte le facoltà?. Come vede il futuro, preside? Di sicuro non
roseo. LUniversità di Perugia è un bene dellintera
regione. Allora è necessario che tutte le forze istituzionali, sociali ed
economiche si stringano intorno a noi per fare quadrato, e venirne fuori
insieme Donatella Murtas