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Report "Cultura"   21-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Si comincia il 26 marzo con il direttore del Centro di formazione professionale "Canossa" ( da "Cittadino, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Centro d'Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, dell' Università Cattolica di MilanoIl terzo incontro il 16 Aprile alle ore 21 sul tema: "Grandangolo ragazzi: quando autodeterminarsi non basta", relatrice sarà Francesca Scotti, docente scuola secondaria e membro dell commissione pedagogica della Fism, regione Lombardia.

A partire dal 27 marzo con gli autorevoli relatori invitati dall'Amci di Lodi diretta da Farina ( da "Cittadino, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Relatore: Alberto Torresani, docente di storia della Chiesa presso l'Istituto superiore di Scienze religiose e della Pontificia Università della Santa Croce. Si prosegue il 21 aprile: Il medico cattolico di fronte al Magistero: l'orizzonte si allarga. Relatrice: Guja Minoja, medico dell'azienda ospedaliera di Lodi.

Unesco, cerimonia col ministro ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: indomani convegno sul recupero sostenibile della città d'acqua con architetti, docenti e analisti ambientali Il titolo è prezioso, richiede la maiuscola: Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Ed esige una festa in tono. Due giorni di convegni, mostre, spettacoli per celebrare il riconoscimento - arrivato in luglio - e ripensare la città d'acqua.

Galileo Galilei, successo per il recital in aula magna ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: scritta dal docente Ledo Stefanini La gaia scienza. Nel senso di una lectio magistralis, data la sede, aula magna dell'Università; per il tema collegato all'Anno Internazionale dell'Astronomia; per i promotori (Facoltà di Ingegneria, Accademia Nazionale Virgiliana) ma, nel rispetto dei contenuti, priva di sussiego accademico e resa viva anche dalla teatralità di un dialogo serrato,

Il decalogo di Vascellari per la provincia ( da "Corriere delle Alpi" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e la società mista pubblico-privata per il turismo provinciale, capace di fare di tutto, dall'assistenza al turista alla commercializzazione su scala mondiale. «La Provincia si doti di un assessore al turismo», arriva a suggerire Vascellari, che nel decalogo non dimentica l'innovazione e ipotizza l'esonero dal pagamento dell'Ici per le aziende che costruiscono centri di ricerca.

"Università, novecento precari ma il concorso è per dodici posti" ( da "Gazzetta di Modena,La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sulla chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, approvata dalla settima commissione legislativa della Camera. Sono alcune delle rivendicazioni del sindacato Flc Cgil che ieri ha chiamato a raccolta i precari di scuola e università (ma hanno risposto in una cinquantina) in vista della manifestazione del 4 aprile.

Gelmini: La Statale non è in pericolo ( da "Giornale di Brescia" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: appiattimento non hanno giovato né ai docenti né alla scuola nel suo complesso». Sulla base di questa considerazione il ministro lancia pure una frecciata ai sindacati che, a suo dire, «hanno un peso eccessivo nel campo dell'istruzione», mentre il suo auspicio è che «in Parlamento, sulla valutazione dei docenti, si possa formare una maggioranza trasversale».

Nella bufera Radio Bue, l'emittente dell'Ateneo di Padova. Una radio "ben frequentata", ch... ( da "Gazzettino, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Poi Luisa Mazzarolli, figlia del professor Leopoldo, stimato giurista oggi docente ordinario fuori ruolo a Diritto pubblico internazionale e comunitario. I casi sollevati dopo le dimissioni del direttore di un master per "l'inopportunità" dell'assunzione del figlio illustre. Bernardini a pagina

Aprea: Serve qualità ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: allungamento del percorso accademico e il numero dei docenti». E controbattendo ad una provocazione di Barisoni che sosteneva l'inadeguatezza dello stipendio medio di un insegnante oggi, il presidente Aprea ha risposto che «900 mila docenti in Italia sono troppi e che lo stipendio di 1300 euro è uno stipendio da proletari.

Più alunni ai tecnici ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tante volte anche i docenti stessi ridimensionano le proprie lezioni a seconda del tipo di scuola in cui insegnano». L'ALLONTANAMENTO dei giovani dalla cultura tecnica è palese - e rispecchia fedelmente la situazione dell'intero Paese - nelle parole di Alberto De Toni, presidente della Commissione tecnica e professionale del Ministero dell'

CORSO SU CONTROLLI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE ( da "Arena, L'" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tra i docenti giudici della Corte dei Conti, avvocati e dirigenti. Le lezioni si svolgeranno dall'8 maggio al 5 giugno. Iscrizioni entro il 31 marzo. «CENACOLO D'IMPRESA» INCONTRO SULLA FINANZA AGEVOLATA PER LE IMPRESE Il secondo ciclo di incontri «Il Cenacolo dell'Impresa», iniziativa del Comitato Pi di Confindustria Verona,

più ricerca e strutture all'avanguardia, le priorità degli aspiranti magnifici - silvia sanna ( da "Nuova Sardegna, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricercatori e docenti». L'altra situazione d'emergenza riguarda le strutture sanitarie. Rosati se la prende con la giunta Soru e con l'assessore Dirindin in particolare: «Ha cercato di cancellare la parola Università, ha dirottato la stragrande maggioranza dei fondi nel Cagliaritano, è venuta a inaugurare Chirurgia pediatrica ma non c'

i geni alle industriali, va a loro la finale di cesenatico - antonello palmas ( da "Nuova Sardegna, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rivela uno dei docenti, Nino Cuomo) l'unico istituto tecnico in gara ha preceduto ben 11 licei: lo scientifico «Fermi» di Nuoro (570, anch'esso in finale), lo scientifico «M. d'Arborea» di Oristano (495), lo scientifico «Spano» (420), lo scientifico «Fermi» di Alghero (365), il classico di Bosa (315), lo scientifico «Galilei» di Macomer (

le domeniche per 50 il concerto "a mille ce n'è, una favola golosa tra le canzoni di ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Spano" in via Monte Grappa, tenuti dal professor Stefano Carta, docente e tecnico federale in possesso della qualifica di istruttore giovanile nazionale. I laboratori di minivolley e pallavolo si terrano nel pomeriggio e sono completamente gratuiti grazie al finanziamento della Regione e proseguiranno per tutto il 2009.

mercato estero e più ricerca per progredire ( da "Centro, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha una consolidata tradizione di collaborazioni mirate con università e istituzioni accademiche in Italia e all'estero Cosa fare in tempo di crisi lo spiega Luciano Fratocchi, docente di ingegneria economico gestionale presso l'università dell'Aquila, individuando nel controllo di gestione una delle armi per battere la crisi.

"questa crisi è un inferno ma l'italia sta per rinascere" - alessandra bonomolo londra ( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: specie pensando alle nuove generazioni in fuga dal proprio paese? «Conosco bene la situazione dei giovani in Italia, perché io vengo da là. Ma io non fuggo perché non sono un cervello, giusto per quello? Pensa se ci fosse stata questa fuga dei cervelli nel Rinascimento e avessero lasciato andare all´estero persone come Michelangelo, Leonardo,

nuovo rinascimento ( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Spettacoli Male e stupidità La fuga dei cervelli Nuovo rinascimento Londra e Firenze Nel nostro paese sta per succedere qualcosa, un piccolo Rinascimento Da noi è tutto vivo non ci sono cadaveri Questa di oggi è una crisi orribile nata dal male e dalla stupidità Speriamo che questo inferno sia un monito Io non fuggo all´estero giusto perché non sono un cervello.

"contro l'onda critiche ingiuste" - laura mari ( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I docenti votino la proposta dei ragazzi" LAURA MARI «La protesta dell´Onda è assolutamente legittima e per questo sono dalla loro parte. Ma gli studenti devono manifestare nel rispetto delle regole, così eviteranno di concedere l´alibi a chi vuole lasciarsi andare a facili e ingenerosi appellativi» il riferimento,

vincitori&sconfitti cosa resta del fischella day all'università - stefano allievi ( da "Mattino di Padova, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il caso è stato sollevato da alcuni docenti. Ma il clamore, un certo clamore, l'hanno aggiunto gli studenti. Meglio: alcuni studenti. Meglio ancora: uno in particolare, coccolato dai media proprio per questo suo ruolo, nemmeno più studente di questa Università, con una propensione al protagonismo che si traduce in un linguaggio pirotecnico,

settimana della cultura scientifica da lunedì al liceo machiavelli ( da "Tirreno, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il docente di Chimica all'Itis "Ferrari" di Borgo a Mozzano parlerà di "Produzione di energia da fonti alternative". Martedì alle 15,30 il professor Aldo Frediani docente ordinario di aeroelasticità al dipartimento di ingegneria aerospaziale dell'università di Pisa parlerà de "Le molteplici applicazioni della matematica;

ipercoop, oggi al via laboratori dedicati ai bambini e alle donne ( da "Messaggero Veneto, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la concertazione pubblico-privato, la sinergia fra tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo e la qualità della vita e dell'ambiente in cui vivono. Per questo il progetto si avvale del coinvolgimento attivo dell'intero territorio e dei suoi abitanti, partendo dai bambini, passando per le scuole, le istituzioni, le associazioni locali,

metrò, fermate con i nomi delle università ( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e personale amministrativo, offrendo valide alternative all´auto privata - dal car sharing al bike sharing - e soluzioni strutturali per favorire i pedoni, i ciclisti e i mezzi pubblici. Così, ecco l´idea di biglietti e abbonamenti ridotti, una nuova campagna di informazione sui servizi di auto e bici in condivisione e a noleggio.

"per la vittoria di renzi alle primarie determinanti i voti del centrodestra" - ernesto ferrara ( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ammette Fulvio Venturino, il docente di scienza della politica dell´Università di Cagliari che ha condotto lo studio sui partecipanti alle primarie del centrosinistra. Sul totale degli intervistati, 1722, l´8,9 per cento si è dichiarato simpatizzante del centrodestra, anche se non necessariamente iscritto ad un partito.

il mistero dell'amore declinato in mille modi ( da "Tirreno, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Pisa e la Northwestern University dell'Illinois, uno degli atenei più prestigiosi degli Stati Uniti. Sviluppato già da quattro anni, questo accordo prevede lo scambio di docenti tra le istituzioni, lo sviluppo di ricerche su progetti comuni e, appunto, l'organizzazione di un congresso da tenersi alternativamente nelle due sedi universitarie.

investimenti per 60 milioni in 5 anni ( da "Tirreno, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: amministrazione comunale e dei vari soggetti pubblici/privati d'intesa con l'amministrazione stessa. Il Comune di Cascina ha, infatti, partecipato al bando promosso dalla Regione Toscana al fine di ottenere i finanziamenti regionali ed europei che, uniti ai finanziamenti messi a disposizione dall'amministrazione, potrebbero portare alla realizzazione di opere,

Anasf, boom di partecipanti ( da "Milano Finanza" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: compreso un breve estratto dei temi affrontati da ciascun seminario. Sul sito sono inoltre disponibili, per un mese dalla data di svolgimento del seminario e per i soli partecipanti che hanno ritirato la password a loro riservata al momento dell'ingresso in aula, le slide dei docenti con i temi affrontati.

Anasf mette in palio 5 mila euro ( da "Milano Finanza" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: esperti del settore finanziario e docenti universitari. La commissione, ai fini della stesura di una graduatoria, valuterà i profili dei candidati assegnando un punteggio complessivo che terrà conto degli elementi che seguono: - elenco degli esami specifici del settore finanziario, con relativa votazione, sostenuti nel corso di laurea triennale;

l'università premia gli ex allievi: il campano d'oro al filosofo bodei ( da "Tirreno, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università premia gli ex allievi: il Campano d'oro al filosofo Bodei PISA. Sarà conferito al professor Remo Bodei, filosofo e docente alla University of California (Ucla) di Los Angeles, il premio Campano d'oro 2009. Il Campano d'oro è il riconoscimento che l'Associazione laureati dell'ateneo pisano (Alap) assegna ogni anno,

la mia fede - tony blair ( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La mia fondazione e l´università di Yale hanno dato vita a un corso dedicato a questa tematica, in riferimento alla quale io stesso ho tenuto insieme ad altri docenti alcune lezioni nell´ultimo trimestre. Nostro obiettivo è dar vita a un dibattito globale su questo argomento tra una decina di università di alto livello.

Mezzogiorno, piano unico per i fondi Ue ( da "Italia Oggi" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblici e privati presenti sul territorio.A spiegare i dettagli dell'accordo è l'assessore regionale all'Agricoltura della Sicilia, Giovanni La Via. «Creare una sinergia nella fase progettuale, che individui i reali fabbisogni di ricerca nelle aree tecnologico-produttive», commenta l'assessore, «significa mettere a fattore comune le esigenze delle Regioni della Convergenza per lo

<Rettore e presidi Le indennità vanno dimezzate> ( da "Adige, L'" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: consigliere provinciale dell'Italia dei valori e da 18 anni docente in matematica alla Facoltà di ingegneria di Mesiano, a giudizio del quale «soltanto in questo modo si potrebbe dimostrare un'autentica sensibilità nei confronti della crisi che coinvolge tutti i settori dell'economia e ci si rende credibili».

University day per scegliere il proprio futuro ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Si proporranno ai ragazzi dei test di simulazione per sollecitare curiosità e verificare preparazione ed attitudini verso i vari tipi di corsi. Sabato 28 alle 10 si svolgerà una tavola rotonda sulla ricerca in ambito sociale ed interverrà Andrea Pamparana, vicedirettore Tg5 e due docenti dell'Università di Padova, Barbara Segatto e Vincenzo Rebba. Daniela Muraca

Lucrezia Gonzaga ritorna nella sua corte ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia moderna all'Università di Firenze e studiosa delle esperienze monastiche femminili) e Gino Benzoni (già ordinario di storia della storiografia all'Università di Venezia e autore di importanti pubblicazioni sulle accademie del 500) e gli interventi dei due curatori e di Mario Cavriani presidente della Minelliana.

Di Paolo: scuole di pensiero diverse ( da "Corriere Alto Adige" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università di Trento: «In pratica il giudicato si è formato sul giudizio civile, visto che era estinto il lato penale della questione — spiega la docente — se don Carli è da ritenersi colpevole, o responsabile o qualcos'altro? A questa domanda ci sono due risposte, due teorie a seconda di come si interpretano le norme sulla prescrizione.

<A TAVOLA con gli etruschi> è il secondo appuntament... ( da "Nazione, La (Grosseto)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di etruscologia all'università di Torino. Il tema conduttore di questo ciclo di incontri è «La cucina nell'antichità. Archeologia, storie e ricette» e al termine di ogni conferenza sarà possibile, su prenotazione, sperimentare gli antichi sapori in uno dei ristoranti che partecipano all'iniziativa.

Oggi i nomi dei più bravi tra i... più bravi. Si conclude stamani la terza edizione del pi... ( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: professore ordinario di teatro e drammaturgia dell'antichità all'università di Torino. Al termine la premiazione dei vincitori. Soddisfatti i docenti del comitato organizzativo Marilisa Del Duchetto, Francesca Di Domenico, Rosalba Ferilli, Enrica Massera, Viviana Pitti, Annamaria Ramoni, Stefania Turchetti e Simona Zintu.

Sanità trentina senza direttore da 15 mesi ( da "Adige, L'" del 21-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: intanto uno ha spiccato il volo verso altri lidi, e poi parlano della fuga dei cervelli. Mi sorge un sospetto: non sarà che gli ha giocato contro il suo curriculum da indipendente e la perentoria affermazione che «in Italia manca una classe manageriale. I politici non vogliono costruirla, perché temono l'indipendenza»?

Aig, dilaga la protesta: cause al via in 19 Stati ( da "Sole 24 Ore, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: accusato di aver saputo troppo poco e agito troppo tardi nella vicenda Aig nonostante il governo controlli l'80% del gruppo. Proprio Geithner dovrebbe presto far decollare nuove strategie di salvataggio bancario, a cominciare da una partnership pubblico-privato per rilevare asset tossici. Governatore. Ben Bernanke, presidente della Fed, ieri a Phoenix AFP

Il Comune cerca soci che investano soldi loro ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: REALIZZARE opere pubbliche trasferendo il rischio e la ricerca di capitali ai privati. E' la filosofia di base della Società di trasformazione urbana, strumento pubblico-privato che il Comune ha scelto di utilizzare per la realizzazione della nuova questura in via Lamarmora, per il completamento del tribunale e per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo in piazzale Carducci.

In arrivo 50 milioni per la promozione ( da "Sole 24 Ore, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sulla necessità di una migliore regolazione del rapporto pubblico privato legislatore/impresa ha insistito anche Francesco Senesi, presidente del gruppo Giovani: «Le imprese alimentari hanno bisogno di un ambiente di regole favorevoli, di chiarezza e trasparenza ed invece il dibattito in Italia non ci aiuta a crescere.

<DOVE VA l'economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi>:... ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A interloquire con lui Massimo Spisni, docente di Finanza aziendale dell'Università di Bologna, e Tiziano Alessandrini, presidente della Camera di Commercio. Introdurrà e modererà il dibattito Alvaro Attiani, presidente dell'associazione. In provincia la Cna associa 7.804 imprese e 13.

Le forme sono già a buon punto e ho iniziato a preparare il programma . Carlo Carbon... ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Carlo Carboni, docente di sociologia all'Università Politecnica, da ieri ha messo in moto la macchina organizzativa in vista delle Primarie del 5 aprile. Carboni perché questa scelta? «La spinta decisiva è venuta dalla fame di novità arrivata da numerosi ambienti».

<Per me il governatore rappresenterà bene il Sud> ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 21-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: ma soprattutto mettendo in campo nuove politiche produttive e puntando sui giovani per limitare al massimo la fuga dei cervelli, che fa perdere le migliori risorse al nostro territorio». 4. «Antonio Bassolino ha svolto in questi anni un ruolo di grande rilievo per Napoli e la Campania. Penso che anche in Europa saprà rappresentare a livello altissimo il Sud.

Aree ex Falck In campo il Comune ( da "Corriere della Sera" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una società mista pubblico privato. Non più tardi di qualche giorno fa l'Associazione imprenditori Nordmilano aveva lanciato la proposta di comprare le aree tutti insieme. Le carte saranno scoperte solo martedì quando il sindaco Giorgio Oldrini e il professor Guido Rossi, super consulente economico del Comune, diranno cosa intendono fare.

Il decalogo di Vascellari ai politici ( da "Corriere del Veneto" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una società pubblico-privata per il rilancio del turismo e l'agenzia per la montagna BELLUNO - Una società pubblico- privata per il rilancio del turismo, l'agenzia per lo sviluppo della montagna veneta, l'autostrada delle Dolomiti. Sono tre punti del decalogo illustrato ieri dal presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Valentino Vascellari nella relazione di apertura dell'

MASSA E' DEDICATO a "Crisi economica e forme dell'... ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente universitario di storia contemporanea e assessore comunale al Bilancio Partecipato. Coordina Alessandro Breccia, ricercatore dell'Università di Pisa. LA DEFINIZIONE Altra Economia fa riferimento a stili di vita e iniziative produttive, commerciali e finanziarie ispirate ai principi di sobrietà,

Disabilità, in 1600 tra i banchi ( da "Provincia Pavese, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: non giova allo studente nè al docente. Insegnanti specializzati che hanno il compito di fare da cerniera tra l'alunno e la classe, di lavorare fianco a fianco del docente curricolare. Di non fare, appunto «l'angelo custode di un singolo studente». Portarlo fuori dalla classe durante le lezioni, perché non disturbi - cosa che talvolta avviene - vuol dire abdicare al proprio ruolo.

Palazzo Marino e università, lotta all'inquinamento ( da "Giorno, Il (Milano)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma anche tra i docenti e il personale amministrativo, attraverso azioni concrete che offrono alternative all'uso dell'auto privata. «Comune e università collaborano per una mobilità sostenibile e un ambiente migliore con interventi a favore di studenti, docenti e personale universitario - ha dichiarato l'assessore alla Mobilità,

Scuola di C munità ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: LUCA FAZZI Docente di Sociologia, Università di Trento L'impostazione del seminario prevede un alternanza di contributi teorici e dibattito. A metà mattina è previsto un coffee break. Ore 13.00 - Pranzo a buffet Per informazioni ed iscrizioni entro il 24 marzo 2009 Forum Solidarietà Enrica Ferrari, Monica Bussoni - 0521.

Lezioni all'aperto ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 2009 Università in Piazza. Studenti e professori contro la riforma del ministro Gelmini Lezioni all'aperto Continua la protesta degli studenti e dei docenti contro la riforma del ministro Gelmini. Ieri a Parma le lezioni si sono tenute in piazza Garibaldi: prof e ragazzi armati di quaderni e tabelloni hanno continuato la loro attività come se fossero in un'

<In Emilia i cervelli del nuclare italiano> ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anche attraverso la creazione di joint ventures pubblico-privato, a una serie di attività industriali per le quali il territorio dell'Emilia Romagna e della Toscana è particolarmente vocato e ricettivo. E così come ho fatto per lo sviluppo del solare termodinamico, io sono pronti ad attivarmi anche in sede internazionale per trovare finanziamenti».

Così Eracle ha migliorato i conti del Banco Popolare ( da "Sole 24 Ore, Il (Plus)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Secondo il parere pro veritate che Claudio Cacciamani, docente all'università di Parma, ha steso su Eracle su richiesta del Fondo pensione dei dipendenti dell'istituto di Verona per valutare l'investimento, l'operazione è in sostanza «un'obbligazione a contenuto immobiliare» il cui sottostante è il patrimonio di filiali e uffici.

I DOCUMENTI ( da "Sole 24 Ore, Il (Plus)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Plus sezione: ATTUALITA data: 2009-03-21 - pag: 10 autore: I DOCUMENTI Il parere di Cacciamani e la valutazione di Sandulli In alto, il parere tecnico pro veritate di Claudio Cacciamani, docente all'università di Parma. In basso, la valutazione legale di Pasquale Sandulli, professore alla Sapienza di Roma

L'Italia non è un Paese per giovani: emarginati da politica, università e professioni ( da "Panorama.it" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università è in questo senso emblematico: i docenti giovani nell'università italiana sono merce rara. Lo studio del Cnel mostra che l'età media dei docenti universitari è di 51 anni. Ma altri dati, secondo i ricercatori, offrono in pieno "la misura della deriva gerontocratica" dell'università italiana: la metà dei professori di prima fascia ha superato i 60 anni e circa 8 docenti

Addio alle aule ( da "Blogosfere" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma circa la metà dei vostri docenti non solo è costituita da precari, ma non è neppure pagata per il lavoro didattico che svolge (o è retribuita solo simbolicamente con 300 euro a modulo). Seguendo l'elementare principio per cui il lavoro va pagato, lo scorso giugno abbiamo inviato una lettera alla Preside.

SCUOLA/ BRUNETTA: GUAI A SOTTOVALUTARE TEPPISTI DELL'ONDA ( da "Wall Street Italia" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: chiama in causa anche i rettori delle Università che, secondo il ministro, hanno delle "responsabilità". Certo l'Università ha bisogno di riforme, "ancora attende la sua rivoluzione del merito per docenti e discenti", ma, spiega il ministro, "quando leggo, a fatica, la sgrammaticata incoerenza delle critiche che la presunta Onda ha rivolto alle riforme proposte dalla collega Gelmini,

USA/ ASSET TOSSICI, PIANO GEITHNER PREVEDE SOSTEGNO FED E FDIC ( da "Wall Street Italia" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con la formazione di partnership pubblico-privato per riacquistare gli asset tossici messi in vendita da investitori privati, una collaborazione finanziata dal piano di salvataggio. In una seconda fase, si vuole estendere un programma recentemente varato dalla Fed (Tasf - Term Asset-Backed Securities Loan Facility) per rendere più facile la concessione di prestiti ai privati per l'

Scuola/ Brunetta: Guai a sottovalutare teppisti dell'Onda ( da "Virgilio Notizie" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: chiama in causa anche i rettori delle Università che, secondo il ministro, hanno delle "responsabilità". Certo l'Università ha bisogno di riforme, "ancora attende la sua rivoluzione del merito per docenti e discenti", ma, spiega il ministro, "quando leggo, a fatica, la sgrammaticata incoerenza delle critiche che la presunta Onda ha rivolto alle riforme proposte dalla collega Gelmini,

Comunicazione, arriva l'Hi tech ( da "Denaro, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricerca sulle Tci, da 1,1 mld nel 2010 a 1,7 mld nel 2013 - Creare poli d'eccellenza mondiali nel settore delle Tci, per rendere le carriere nella ricerca più attrattive attraverso strategie comuni -Stimolare il partenariato pubblico-privato e maggiore collaborazione fra produttori ed utilizzatori delle tecnologie Il settore delle Tci rappresenta il 6 per cento del Pil e occupa dodici

La Luiss presenta la sua offerta all'Unione degli Industriali ( da "Denaro, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Economia aziendale presso la Facoltà di Economia e commercio della Luiss. "Offriamo un tipo di formazione che punta alla qualità più che alla quantità: abbiamo pochi studenti e per noi è un vanto", aggiunge. La Luiss, presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, offre molteplici vantaggi, dalla possibilità di aprirsi al mercato internazionale del lavoro all'

Sviluppo, in campo la Provincia ( da "Denaro, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Regione Campania e tre centri di competenza e che è presieduta dal professor Furio Cascetta, ha anche provveduto all'indicazione del suo rappresentante in seno al Consiglio d'amministrazione. Si tratta del professor Antonio Garofalo, docente di Politica economica all'Università Parthenope. del 21-03-2009 num.

ASSOCIAZIONE GORKI. DOMANI ALLE 16, PRESSO L'ASSOCIAZIONE MASSIMO GORKI, VIA NARDONES 17, SERAT... ( da "Mattino, Il (City)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In edicola in nuovo numero del quindicinale di informazione universitaria. Tra i temi trattati: la Seconda Università inaugura l servizio wi-fi, pensionamenti di docenti e ricercatori, ridotto il tetto massimo di immatricolati ad Architettura. Per informazioni www.ateneapoli.it.

Vince il modello europeo ( da "Denaro, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: occidente è chiamato a contribuire in maniera sostanziale avvicinandosi alla cultura cinese come ad una realtà da decifrare in tutti i suoi aspetti. Docente di Disegno e Disegno Automatico , Facoltà di Ingegneria, Università"Parthenope" Rappresentante in Italia del College of International Culture Exchange della Hebei Normal University, ShiJiaZhuang (P.R.China) del 21-03-2009 num.

<È proprio vero, una telefonata (all'Asl 3) allunga la vita> ( da "Sicilia, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente alla Bocconi, il sen. Marcello Dell'Utri, presidente nazionale Il Circolo del buon governo; il prof. Concetto Costa, ordinario di Diritto Commerciale Università di Catania; il sen. Salvo Fleres, componente, il rag. Antonino Leone, presidente Consorzio Apifidi Sicilia di Catania fondazione verga Lunedì 23,

Arrestati due usuraidisposto sequestro beni ( da "Sicilia, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, risponde al ministro della Gioventù, Giorgia Meloni che due giorni fa aveva parlato del caso del professore Carapezza, docente alla facoltà di Lettere e filosofia all'Università di Palermo che, nel corso delle recenti manifestazioni contro i provvedimenti del ministro Gelmini,

Profondo conoscitore della storia ( da "Sicilia, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente universitario e giornalista pubblicista, autore di numerosi volumi sulla storia, sull'urbanistica e architettura, nonché sulle tradizioni di Palermo e della Sicilia. Tra le pubblicazioni si ricordano: 'La città perduta', "I veleni di Palermo", "Lo sviluppo dei quartieri esterni di Palermo", "Palermo felicissima",

Droga, fermato un giovane polacco ( da "Sicilia, La" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Agrigento e Trapani che punta a rafforzare le politiche pubbliche di sostegno al settore dei servizi turistici e la collaborazione pubblico-privata, nonché teso a veicolare sul mercato proposte di forte attrazione per il turismo, in particolare quello straniero. «La Provincia di Ragusa, insieme a quelle di Trapani ed Agrigento - ha dichiarato l'assessore alle Politiche comunitarie,

Parentopoli, se la cattedra è affare di famiglia ( da "Gazzettino, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: fin troppo attuale e negletto se si pensa alla fuga sistematica dei cervelli che fanno grande i giovani italiani nel loro impegno all'estero. Non è solo questione di soldi, di alimentare la ricerca per far progredire nel buono e nel bello l'umanità in quanto tale, è anche questione di soldi che finiscono in circuiti parentali di varie caste: da quella politica a quella dei baroni.

Padova NOSTRO SERVIZIO Una radio davvero "ben frequentata". E' Radio Bue, l'emitte... ( da "Gazzettino, Il" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: avvalgono della collaborazione di docenti, ricercatori, e anche qualche collega del personale tecnico amministrativo che si cimenta fra computer e microfoni». Forse però il sito, dopo il termine "universitari", avrebbe dovuto aggiungere l'aggettivo "illustri". Perché alla new entry Federico Milanesi, all'interno del Servizio relazioni pubbliche dell'Università si trovano altri due "

Convegno su Marcello Peretti professore e accademico olimpico ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Pedagogia dell'Università di Padova, è data dalla pubblicazione di un libro postumo sul pensiero di Georges Bernanos, dal titolo: "La pedagogia della Salvezza", a cura di Carla Xodo ed Ermenegildo Guidolin, edito dall'Editrice La Scuola, presso cui l'autore aveva pubblicato la maggior parte della sua vasta produzione scientifica.

Quando mangiare diventa fatica ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: al pari di Alessandro Sensidoni, docente al dipartimento di scienze dell'alimentazione dell'Università di Udine, a completare la triplice collaborazione scuola-università- mondo del lavoro. Interverranno anche Antonio Sacchetta, primario di medicina a Conegliano, su "Deglutire: è sempre così semplice?

"DIGITAL BRIDGE" SOSTIENE I PROFUGHI DEL SAHARAWI ( da "marketpress.info" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per le scuole è stato affidato al direttore scientifico della fondazione Mondo Digitale, Alfonso Molina, docente di Strategie delle tecnologie all?Università di Edimburgo. Inoltre, è appunto in ?missione speciale? in Saharawi una delegazione di studenti e docenti delle tre scuole romane che partecipano al progetto Digital Bridge: due istituti di istruzione secondaria superiore, A.

Costituita Agenzia per lo Sviluppo sostenibile integrat ( da "Caserta News" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Confindustria Caserta, Regione Campania e tre centri di competenza e che è presieduta dal professor Furio Cascetta, ha anche provveduto all'indicazione del suo rappresentante in seno al Consiglio d' amministrazione. Si tratta del professor Antonio Garofalo, docente di Politica economica all'Università "Parthenope".

90 anni de "il Momento": concluso a Bertinoro il Convegno Nazionale della Fisc ( da "Sestopotere.com" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: vescovo di Macerata, presidente della Commissione episcopale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della Cei, i giornalisti Rai Lorena Bianchetti, conduttrice di “Domenica in”, e Marino Bartoletti, Paolo Bustaffa, direttore del Sir, e Ivo Colozzi, docente di Sociologia all?Università di Bologna.

Assemblea "Dove va l'economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi" ( da "Sestopotere.com" del 21-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Massimo Spisni docente di Finanza Aziendale presso l?Università di Bologna; Vasco Errani, presidente Regione Emilia Romagna. L?Assemblea sarà l?occasione per l?Associazione, per affrontare i temi collegati alla difficile congiuntura economia che si sta vivendo a livello globale , attraverso gli interventi di importanti interlocutori del mondo accademico ed istituzionale.


Articoli

Si comincia il 26 marzo con il direttore del Centro di formazione professionale "Canossa" (sezione: Cultura)

( da "Cittadino, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Agesc a Lodi: il disagio dei nostri figli un ciclo di incontri all'istituto "Bassi" n L'Associazione genitori scuole cattoliche (Agesc) lancia un percorso sul disagio dei ragazzi, adolescenti, giovani. Si tratta di un percorso formativo per educatori volto a favorire un confronto con la propria esperienza, tra adulti che percepiscono le medesime difficoltà. In particolare tende ad individuare segnali e cause del disagio giovanile, che si può manifestare fin dai primi anni dell'età scolare, ed eventuali approcci di prevenzione. L'itinerario si svilupperà in cinque incontri, arricchiti dalla presenza di esperti (sociologi, pedagogisti, psicologi), di insegnanti e di genitori, con momenti di ascolto e di dialogo. La sede degli incontri sarà sempre presso l'istituto "Agostino Bassi", piazza Castello, 1 a LodiIl primo ncontro sarà il 26 marzo ore 21 sul tema: "Perchè il disagio a scuola? Come superarlo? Relatore sarà Diego Sempio, direttore del Centro di Formazione Professionale. "Canossa" di Lodi. Il secondo incontro sarà il 2 aprile alle ore 21 sul tema "Relazioni genitori-figli: "Guidare con...fiducia", relatrice Raffaella Iafrate di san Rocco al Porto, professore Associato di Psicologia Sociale, Centro d'Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia, dell' Università Cattolica di MilanoIl terzo incontro il 16 Aprile alle ore 21 sul tema: "Grandangolo ragazzi: quando autodeterminarsi non basta", relatrice sarà Francesca Scotti, docente scuola secondaria e membro dell commissione pedagogica della Fism, regione Lombardia.Il quarto incontro il 23 aprile alle ore 21 sul tema "Dentro e fuori la famiglia: un intreccio di relazioni". Relatrice sarà Rosa Rosnati, già relatrice a Lodi sui temi della famiglia, professore associato di psicologia sociale, presso il Centro d'Ateneo studi e ricerche sulla famiglia, dell'Università Cattolica di Milano.Il quinto e ultimo incontro sarà il 7 maggio alle ore 21 sul tema: "Scuola: insuccesso e fallimento. Quale approccio per prevenire? Relatore sarà Mauro Monti, dirigente scolastico all'Istituto Superiore Mattei di Fiorenzuola d'Arda. «Abbiamo tutti a cuore il bene delle persone che amiamo, in particolare dei nostri bambini, adolescenti e giovani: - spiega il presidente dell'Agesc provinciale Gianni Sringhetti, citando il Papa - educare però non è mai stato facile, e oggi sembra diventare sempre più difficile. È forte certamente, sia tra i genitori che tra gli insegnanti e in genere tra gli educatori, la tentazione di rinunciare, e ancor prima il rischiodi non comprendere nemmeno quale sia il oro ruolo, o meglio la missione ad essi affidata. Diventa difficile, allora, trasmettere da una generazione all'altra qualcosa di valido e di certo, regole di comportamento, obiettivi credibili intorno ai quali costruire la propria vita». G.Bos.

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A partire dal 27 marzo con gli autorevoli relatori invitati dall'Amci di Lodi diretta da Farina (sezione: Cultura)

( da "Cittadino, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Medici cattolici, le sfide di oggi Una serie di incontri sull'attualità del Magistero n Il Magistero della Chiesa una grande ricchezza e l'Associazione medici cattolici italiani (Amci, sede di Lodi) promuove un ciclo di incontri per coniscere la sua grande attualità. Si comincerà il 27 marzo sul tema Il Magistero della vita: panorama storico-culturale. Relatore: Alberto Torresani, docente di storia della Chiesa presso l'Istituto superiore di Scienze religiose e della Pontificia Università della Santa Croce. Si prosegue il 21 aprile: Il medico cattolico di fronte al Magistero: l'orizzonte si allarga. Relatrice: Guja Minoja, medico dell'azienda ospedaliera di Lodi. Poi il 15 maggio sul tema: "La parola del Magistero morale della Chiesa": aspetti pastorali. Relatore sarà don Alberto Curioni, cappellano dell'Ospedale Maggiore di Lodi e direttore dell'Ufficio diocesano per la pastorale della salute. Infine il 29 maggio sul tema: "La tutela della persona nel Magistero cattolico: quale convergenza con il diritto?" Relatore: monsignor Gabriele Bernardelli, cancelliere vescovile e vicepresidente del Tribunale ecclesiastico regionale lombardo. Gli incontri si terranno alla Casa della Gioventù nella sala Paolo VI, alle 21. «Partendo dalla considerazione, a differenza di altre sensibilità, che questo è soprattutto il tempo del "dire" e della "testimonianza", il nostro Consiglio direttivo, su mia proposta, - spiega Marco Farina, medico, responsabile dell'Associazionea di Lodi - ha approvato il progetto di un percorso di studio e di approfondimento sui documenti del Magistero fondanti il pensiero cattolico circa i temi che ormai vanno sotto il termine di inizio e fine vita». L'itinerario vorrebbe partire dalla Humanae vitae per approdare alla Dignitatis personae passando per la Evangelium vitae e per la Donum vitae. «Naturalmente è data ampia facoltà a tutti i relatori di arricchire tale percorso - sottolinea Farina - con tutti i documenti magisteriali o della Tradizione che possano meglio chiarire i presupposti e lo sviluppo dell'antropologia cattolica sul tema. In buona sostanza, convinti che nulla sia da dare per scontato in termini di conoscenze circa la nostra stessa tradizione ecclesiale, vorremmo offrire la possibilità di uno studio e di uno spunto per il lavoro personale. Soprattutto a chi, come noi, è chiamato sempre più spesso a prendere decisioni e posizioni delicate sia nell'esercizio della professione come di fronte alla società. Non si tratta ovviamente di fornire improbabili manuali per l'uso ma di aiutare ciascuno a vivere con una ipotesi di lavoro carica di ragioni, perciò plausibile e stimolante, il dramma della propria responsabilità di uomo e di medico di fronte a tutti. Aggiungo inoltre che per troppe persone la conoscenza della Chiesa e delle ragioni della sua strenua difesa personalistica è da troppo tempo affidata forse più a quello che i media o alcune letture pregiudizialmente critiche propongono piuttosto che ad un affondo diretto sui documenti. Sono certo infatti che per amare la Chiesa occorre conoscerla e più la si conosce più viene il desiderio di amarla».Il ciclo di incontri sarà esplicitamente rivolto a medici ma per l'attualità del tema, sarà ovviamente aperta a tutti. «La nostra associazione infatti, essendo una ecclesiale, - sottolinea ancora Farina - si pone come compito quello di una educazione e di una formazione permanenti al servizio del Magistero. Abbiamo scelto di non assegnare un singolo documento ai diversi relatori ma di invitare ognuno ad inquadrare o illustrare le ricadute culturali o, più in generale ancora, a tenere come orizzonte tutti vari documenti e al tempo stesso, a partire da un taglio che dovrebbe corrispondere al campo di interesse professionale di ciascuno».Giacinto Bosoni

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Unesco, cerimonia col ministro (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Unesco, cerimonia col ministro Il 3 aprile la consegna ufficiale del riconoscimento a Mantova e Sabbioneta E l'indomani convegno sul recupero sostenibile della città d'acqua con architetti, docenti e analisti ambientali Il titolo è prezioso, richiede la maiuscola: Patrimonio Mondiale dell'Umanità. Ed esige una festa in tono. Due giorni di convegni, mostre, spettacoli per celebrare il riconoscimento - arrivato in luglio - e ripensare la città d'acqua. Appuntamento il 3 e 4 aprile, con il ministro per i beni e le attività culturali Sandro Bondi, il governatore della Lombardia Roberto Formigoni, amministratori locali, sovrintendenti, professori universitari. La festa sarà doppia, per Mantova e Sabbioneta, "gli esempi più eminenti delle due modalità più emblematiche della progettazione urbanistica del Rinascimento". Le modalità in questione sono l'evolutiva e la fondativa. Grazie alle quali Mantova e Sabbioneta, "sono servite da riferimento per gran parte delle successive esperienze di costruzione della città fino all'epoca moderna". Sì, perché "gli artisti che hanno concorso alla realizzazione delle due città hanno prodotto capolavori che hanno portato a compimento gli ideali del primo Rinascimento, contribuendo in maniera determinante alla diffusione internazionale di un movimento destinato ad influenzare e plasmare l'intera Europa". Queste, in pillole, le motivazioni del riconoscimento Unesco. Che saranno ribadite durante la cerimonia in programma il 3 aprile alle 16.30 nel Palazzo Ducale di Mantova (Sala di Manto). Con i sindaci Fiorenza Brioni e Antonio Beccari, interverranno anche il presidente della Provincia Maurizio Fontanili, Alvaro Gomez Ferrer Bayo del comitato spagnolo Icomos, il sovrintendente Luca Rinaldi, il direttore regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia Mario Turetta, il governatore Roberto Formigoni e Amedeo Belluzzi dell'Università di Firenze. A consegnare il certificato d'iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale Unesco saranno Manuel Roberto Guido, responsabile dell'omonimo ufficio, e Francesco Bandarin, direttore del Centro Patrimonio Mondiale. Le conclusioni spetteranno al ministro Bondi. A fare gli onori di casa, il sovrintendente Filippo Trevisani. La cerimonia proseguirà quindi a Palazzo del Podestà con l'inaugurazione della targa commemorativa. Per poi concludersi a Sabbioneta, dove sarà scoperta la targa gemella e verrà offerto uno spettacolo di fuochi e luci dal titolo "Trionfo della bellezza". L'indomani il Bibiena ospiterà il convegno internazionale di studi "Territori e città d'acqua: la rigenerazione come progetto" (dalle 9.30). Ricco l'elenco dei relatori, tra amministratori, docenti universitari da tutto il mondo, architetti e analisti ambientali. Due le sessioni, la prima dedicata alle esperienze internazionali, la seconda circoscritta a Mantova per individuare "strategie e azioni per un progetto di recupero sostenibile della città d'acqua". Gran finale nelle vie del centro con immagini e suoni della città antica.

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Galileo Galilei, successo per il recital in aula magna (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Galileo Galilei, successo per il recital in aula magna Applauditissima 'La quinta giornata del Dialogo di Galileo Galilei' scritta dal docente Ledo Stefanini La gaia scienza. Nel senso di una lectio magistralis, data la sede, aula magna dell'Università; per il tema collegato all'Anno Internazionale dell'Astronomia; per i promotori (Facoltà di Ingegneria, Accademia Nazionale Virgiliana) ma, nel rispetto dei contenuti, priva di sussiego accademico e resa viva anche dalla teatralità di un dialogo serrato, oltre che da coerenti intermezzi musicali. Allora, ieri pomeriggio è andata in scena (non si creda irrispettosa la terminologia) 'La quinta giornata del Dialogo di Galileo Galilei', testo di Ledo Stefanini, docente universitario di Fisica. Personaggi e interpreti: Ariede Pulleghini, preside (Paola Bruschi, preside del 'Manzoni' di Suzzara); Manfredo Alberigi Quaranta, professore di Fisica (Giuseppe Montecchio, preside del 'Virgilio'); Ermete Strinasacchi, avvocato (Giancarlo Gobbi Frattini, insegnante al 'Belfiore'). Regia: Claudio Fraccari, critico cinemagtografico. Colonna sonora: Erica Barzoni di Cerese, violinista (J.S.Bach, Prima sonata in Sol minore; N. Paganini, Capricci n. 2 e 16). Personaggi di fantasia, cognomi però presenti nel Mantovano. Le Giornate galileiane sono quattro, la quinta è quella di Stefanini e l'altro colpo di teatro lo ha dato l'ingresso in aula del professor Montecchio in carrozzina da 'diversamente mobile', suscitando preoccupazioni solidali per la sua salute, cancellate alla fine, nel pubblico variegato di studenti universitari, liceali, accademici virgiliani, professori, amici che lo conoscono. Doppiamente preside, Bruschi presiedeva il dibattito, nel quale Strinasacchi-Gobbi Frattini parlava rigorosamente male di Galilei, scienziato e uomo, fermamente contrastato da Alberigi-Montecchio, mentre Stefanini, in toga e tocco, era l'anti-Galileo Ludovico delle Colombe e lettore della sentenza del Santo Uffizio che imponeva l'abiura allo scienziato eretico. Sintesi drastica e punitiva, questa mia, delle intenzioni e del significato della applauditissima idea-provocazione: «Introdurre il seme del dubbio dentro convinzioni diffuse e sclerotizzate in materia di cultura scientifica, come dire che la Terra è in moto quale verità assoluta. Lo si insegna a scuola mentre non è così...» la morale della storia ascoltata e tale da rimettere in discussione antiche convinzioni liceali. Avanti nel dibattito.... (rda)

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Il decalogo di Vascellari per la provincia (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

di Irene Aliprandi Il decalogo di Vascellari per la provincia Il presidente degli imprenditori bellunesi mette in elenco l'autostrada come priorità Sui rifiuti è urgente «una soluzione strategica a livello provinciale» BELLUNO. Dall'occhialeria al tessile il segno negativo investe ogni settore produttivo dell'economica bellunese e nessuno azzarda previsioni, nemmeno a brevissimo termine. Eppure ottimismo e fiducia sono le parole d'ordine anche per gli industriali, che ieri si sono riuniti nell'assemblea generale di Confindustria Belluno Dolomiti. Un nuovo nome che significa maggior radicamento e marketing territoriale, ma senza rivedere le proprie posizioni, prima di tutto nei confronti della politica, che tanto sta segnando la presidenza di Valentino Vascellari. Aziende e politica. «Ci sentiamo in diritto, ma anche in dovere di intervenire per orientare le scelte a sostegno dello sviluppo. Se questo significa fare politica, allora sì: anche Confindustria Belluno fa politica». Vascellari è chiaro e non si pone come uno dei tanti interlocutori, ma come colui che può dettare gli «obiettivi prioritari per lo sviluppo delle nostre valli». Da qui il decalogo affidato ai candidato alla Provincia: «Affinché si ricordino di non poter prescindere da questi temi». Il decalogo. Dopo il cambio di nome, auspicato anche per l'amministrazione provinciale, la «priorità assoluta» è l'autostrada e chiunque ponga condizioni sbaglia: «Ci sono leggi che tutelano l'ambiente e l'autostrada non può colmare tutti i gap infrastrutturali», dice Vascellari riferendosi alle richieste avanzate dalla Provincia, «non è più tempo per i sì condizionati». Prioritaria però è anche la metropolitana di superficie e Belluno avrebbe diritto ad essere in pole position rispetto alla pianura veneta, proprio per la sua posizione periferica. Le strade virtuali non sono meno importanti per le aziende e la diffusione della fibra ottica appare irrinunciabile. L'operazione però vale qualcosa come 15 milioni di euro e per Vascellari dovrebbe trovarli la Regione attraverso i fondi Por. Agenzie & C. Il presidente di Confindustria Belluno suggerisce la creazione di due nuove realtà: l'agenzia per lo sviluppo della montagna veneta di emanazione regionale con testa a Belluno e la società mista pubblico-privata per il turismo provinciale, capace di fare di tutto, dall'assistenza al turista alla commercializzazione su scala mondiale. «La Provincia si doti di un assessore al turismo», arriva a suggerire Vascellari, che nel decalogo non dimentica l'innovazione e ipotizza l'esonero dal pagamento dell'Ici per le aziende che costruiscono centri di ricerca. Troppo verdi. Continua la battaglia di Vascellari a favore degli inceneritori. Il presidente e titolare di un'azienda "nel ramo" ricorda la scarsa prospettiva di vita delle nostre discariche, i divieti europei di sotterramento e ipotizza un imminente sovraccarico dei termovalorizzatori veneti: «Che non accetteranno più i nostri rifiuti. Urge una soluzione strategica a livello provinciale» e annuncia un «interessante convegno» in materia a Trichiana in aprile. Infine l'urbanistica, che deve liberarsi dai vincoli di tutela e salvaguardia: «Nelle nostre vallate sviluppo sostenibile è diventato diniego». Per Vascellari inoltre bisogna «fare ponti d'oro» a chi vuole investire, come Metalba, Forgialluminio, Pandolfo o l'albergo al passo Giau: «Ognuna si è scontrata contro un muro ideologico», oltre agli amministratori e ai cittadini, ci sarebbero: «Presunti ambientalisti che spesso sono invece altre forze economiche che esprimono interessi di parte». L'economia. «Ci aspetta un 2009 molto difficile, con ordinativi bloccati e senza garanzie sufficienti di sostegno da parte delle banche». Vascellari dà i numeri della cassa integrazione (3,97% a gennaio e 4,28% a febbraio), ricordando che essa viene pagata dalle imprese con soldi accantonati negli anni, ma il meccanismo va rivisto. Tra i suggerimenti a rinforzo degli investimenti alle imprese, il presidente chiede che l'Europa preveda l'applicazione obbligatoria di un'etichettatura specifica per i prodotti di qualità. Pubblica amministrazione. Il tavolo dell'economia è fatto da quattro gambe: «Una non si sta dimostrando all'altezza del compito che i tempi richiedono». Peggio delle banche che non fanno credito, peggio dei filibustieri della finanza, per Vascellari c'è la pubblica amministrazione. Fa prova la comparazione europea.

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"Università, novecento precari ma il concorso è per dodici posti" (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

"Università, novecento precari ma il concorso è per dodici posti" Immediata immissione in ruolo di 78 mila precari della scuola per recuperare le mancate assunzioni volute da Prodi. Stabilizzazione del personale precario dell'università. Contestazione della "proposta di legge Aprea" sulla chiamata diretta dei docenti da parte dei presidi, approvata dalla settima commissione legislativa della Camera. Sono alcune delle rivendicazioni del sindacato Flc Cgil che ieri ha chiamato a raccolta i precari di scuola e università (ma hanno risposto in una cinquantina) in vista della manifestazione del 4 aprile. La proposta Aprea, teme il sindacato, sarà approvata dal Parlamento solo dopo le elezioni, per evitare che il governo si giochi il voto dei precari. L'on. Aprea (Pdl) aveva annunciato l'anno scorso in campagna elettorale proprio a Carpi che se avesse vinto Berlusconi il reclutamento avrebbe cambiato registro. Gianluca Tosetto, responsabile Flc università, ha ricordato che nel nostro ateneo lavorano 890 tra ricercatori e docenti di ruolo e 1450 precari. Si tratta di 900 tra dottorandi, assegnisti e borsisti e 550 medici specializzandi. Sarebbero stati convinti dai loro professori a rimanere in università perchè prima o poi ci sarebbe stato un concorso. Ebbene, il concorso riguarda solo 6 posti a tempo indeterminato e altri 6 a termine. Cinque di loro saranno pagati da aziende private per 5 anni: "Secondo voi - ha chiesto Tosetto - non hanno già indicato i nomi?". (vi.bra.)

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Gelmini: La Statale non è in pericolo (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 21/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:brescia e provincia Gelmini: «La Statale non è in pericolo» Il ministro, ospite dell'Aib, rassicura sul futuro dell'ateneo e ribadisce: «Gli stranieri nelle classi non superino il 30%» ministro della Pubblica Istruzione (Foto Eden)" title="Mariastella Gelmini, bresciana, trentacinque anni, ministro della Pubblica Istruzione (Foto Eden)" onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090321/foto/full_brescia_153.jpg',600,897)"> Mariastella Gelmini, bresciana, trentacinque anni, ministro della Pubblica Istruzione (Foto Eden) n«L'Università di Brescia a rischio? Non credo proprio. È un ateneo virtuoso ed è nelle condizioni più di altri di andare avanti». A dirlo è il ministro Mariastella Gelmini a margine del convegno «La scuola (di oggi) fucina di talenti (di domani)?», organizzato dall'Associazione industriale bresciana. «Al rettore Preti - aggiunge - va dato atto di aver ben amministrato, tant'è che la spesa corrente è al di sotto della soglia del 90%». Queste parole fanno di certo tirare un sospiro di sollievo a quanti temevano per la sopravvivenza dell'università cittadina: nelle settimane scorse, infatti, lo stesso numero uno dell'ateneo bresciano aveva definito «insopportabili» i tagli del governo e, di conseguenza, aveva addirittura minacciato le sue dimissioni. Durante il suo intervento il ministro, dopo aver ringraziato Confindustria «per il suo sostegno e la sensibilità mostrata verso il mondo dell'istruzione», si è poi soffermata sui temi di stretta attualità a partire dall'intenzione di porre il limite del 30% al numero di studenti stranieri nelle classi: «il tetto - ha ribadito - entrerà in vigore nel 2010-2011, ma già dal prossimo anno scolastico sarà chiesto uno "sforzo" ai dirigenti per evitare i casi più eclatanti: le "classi ghetto" - taglia corto - vanno a tutto danno dell'integrazione». «Aprire la scuola al territorio» La titolare del dicastero di viale Trastevere si dice poi convinta che la sfida più importante da vincere sia «l'innalzamento del livello dell'istruzione». Un obiettivo che «passa dall'apertura verso il territorio» e che non può prescindere «da uno sforzo collettivo: non solo di tutte le forze presenti in Parlamento, ma anche del mondo produttivo e di tutti i soggetti che hanno a cuore il mondo della scuola». Un mondo, aggiunge, «nel quale sono presenti ancora molti sprechi e inefficienze: puntiamo quindi a razionalizzare la spesa per valorizzare la qualità». «Promuovere la meritocrazia» La Gelmini affronta poi il delicato tema del reclutamento degli insegnanti: «Il meccanismo - sentenzia - è senz'altro da rivedere alla luce di una logica meritocratica, in base alla quale l'avanzamento di carriera non può avvenire solo per l'anzianità di servizio. D'altronde l'egualitarismo e l'appiattimento non hanno giovato né ai docenti né alla scuola nel suo complesso». Sulla base di questa considerazione il ministro lancia pure una frecciata ai sindacati che, a suo dire, «hanno un peso eccessivo nel campo dell'istruzione», mentre il suo auspicio è che «in Parlamento, sulla valutazione dei docenti, si possa formare una maggioranza trasversale». Il tema della meritocrazia ritorna anche a proposito degli studenti: «grazie ai 70 milioni di euro che abbiamo stanziato sarà la prima volta che il nostro Paese garantirà la borsa di studio a tutti i ragazzi capaci e meritevoli». «È chiaro - prosegue - che ci vuole tempo per verificare gli effetti del cambiamento della scuola, ma una cosa è certa: soprattutto in un periodo di crisi non possiamo difendere lo "status quo", né possiamo ignorare che nelle classifiche internazionali indietreggiamo di anno in anno: al contrario, dobbiamo promuovere il cambiamento con coraggio e con la capacità di confrontarsi da parte di tutti». «Stop ai troppi corsi di laurea» A proposito dei tagli dei corsi di laurea il ministro ribadisce che «verranno effettuati sulla base dei numeri degli studenti che vi si iscrivono. D'altronde - commenta - penso che 5.500 corsi siano davvero troppi, ragion per cui ne abbiamo già prevista, applicando la legge 1 del 2009, una riduzione del 20%». Quanto al bisogno di avere più studenti nelle materie tecnico-scientifiche, la Gelmini suggerisce che la questione «si può affrontare spiegando alle famiglie e ai ragazzi che quel tipo di formazione può dare più opportunità di occupazione». In questo senso si muove la riforma della scuola superiore, in particolare di quella tecnica, che entrerà in vigore dal 2010-2011, ma che già l'anno prossimo, ha ricordato il ministro, avrà alcune sperimentazioni in diverse regioni, fra le quali la Lombardia. Marco Tedoldi

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Nella bufera Radio Bue, l'emittente dell'Ateneo di Padova. Una radio "ben frequentata", ch... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 21 Marzo 2009, Nella bufera Radio Bue, l'emittente dell'Ateneo di Padova. Una radio "ben frequentata", che vanta tra i propri dipendenti nomi famosi, figli di celebri professori dell'Università. Primo fra tutti Federico Milanesi, erede del rettore uscente Vincenzo. Quindi Silvia Riccamboni, figlia di Gianni, preside di Scienze Politiche, nonché responsabile di Radio Bue. Poi Luisa Mazzarolli, figlia del professor Leopoldo, stimato giurista oggi docente ordinario fuori ruolo a Diritto pubblico internazionale e comunitario. I casi sollevati dopo le dimissioni del direttore di un master per "l'inopportunità" dell'assunzione del figlio illustre. Bernardini a pagina 9

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Aprea: Serve qualità (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

LA DIFESA. L'operato del governo sul fronte formativo al centro del dibattito Aprea: «Serve qualità» E' Valentina Aprea a difendere l'operato dell'attuale governo sul fronte scuola. Incalzata dalle pungenti osservazioni del moderatore, il giornalista Sebastiano Barisoni, il presidente della VII commissione Cultura, Scienza ed Istruzione della Camera ha ribadito il bisogno di rivedere i costi - giudicati eccessivi - della scuola pubblica in Italia. Parla di tagli, ridimensionamenti perchè «sono eccessivi nel nostro sistema istruzione. Eccessivi il numero delle ore che i ragazzi passano a scuola, la frammentarietà delle discipline - spiega Aprea - l'allungamento del percorso accademico e il numero dei docenti». E controbattendo ad una provocazione di Barisoni che sosteneva l'inadeguatezza dello stipendio medio di un insegnante oggi, il presidente Aprea ha risposto che «900 mila docenti in Italia sono troppi e che lo stipendio di 1300 euro è uno stipendio da proletari. L'unica alternativa allora è quella di dimezzarne il numero». CINQUE, secondo il deputato, le emergenze che investono l'universo scuola. Prima fra tutte le criticità, quella del bisogno di estendere a chiunque un'istruzione di buon livello. Porte aperte allora alla piena meritocrazia, «al dare fiducia a chi vale». Stessa ricetta che potrebbe venire in soccorso al mancato cambio generazionale dilagante nel Paese. Rendere sistematica alternanza dei percorsi scuola-lavoro è l'altro punto sul quale mettere in moto le idee. Il presidente di Commisione Aprea fa un appello ai tanti industriali presenti in sala. «Ho visto in questo senso lo sforzo solo di alcune regioni italiane come la Lombardia, il Veneto, la Liguria e in minor misura l'Emilia Romagna e il Piemonte - commenta -. Anche a Brescia c'è l'eccellenza, cioè le imprese si impegnano nella collaborazione concreta con gli istituti e le università». E ancora il parlamentare non si dimentica di annoverare tra le emergenze del pianeta scuola italiano la scarsa valorizzazione delle esperienze tecnico- scientifiche anticipando l'intervento del ministro Gelmini - di introdurre elementi di stampo liberale nella governance delle università. Nell'intervento di Valentina Aprea trova spazio anche il Trattato di Lisbona. «L'Italia - secondo il deputato - ha sforato in pieno gli obblighi stabiliti dal trattato». «I politici italiani sembrano troppo spesso dimenticarsi di ciò che sottoscrivono all'estero. Tutte sfide che ignorano quando sono di ritorno nel Bel Paese». SI ARRABBIA il presidente della VII Commissione quando sente accusare il governo di non aver stanziato le risorse necessarie per il comparto scuola. «Si è fatto molto in questi anni - precisa -. Sono state molto ingenti le risorse e gli investimenti messi in campo per migliorare la scuola pubblica». «L'unico neo - ammette Aprea - è aver puntato sulla quantità lasciando che la qualità passasse in secondo piano». Nella rivalutazione della qualità dell'offerta formativa la via indicata dal presidente Aprea per risposte efficaci.S.GH.

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Più alunni ai tecnici (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

LA CONTROTENDENZA. Mentre in Italia calano le preferenze, a Brescia sono in aumento Più alunni ai «tecnici» Se la tendenza nel Paese tira da una parte, Brescia tira invece in senso opposto. E' un'anomalia tutta bresciana quella che vede la Leonessa invertire la rotta delle iscrizioni alle scuole di stampo tecnico- scientifico. Da più parti si lamenta che negli ultimi anni c'è stata una significativa flessione delle immatricolazioni degli studenti italiani in quegli istituti in grado di garantire una cultura tecnica. Durante la seconda tavola rotonda - dal titolo «La cultura tecnica: un'emergenza italiana» - del convegno voluto dal gruppo giovani impreditori dell'Aib «La scuola (di oggi) fucina di talenti (di domani)?», si è preso coscienza del proliferare delle scelte che vanno nella direzione di facoltà come scienze della comunicazione, sociologia, scienze politiche, giurisprudenza. E' Giuseppe Colosio, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale a dare i numeri dello strano fenomeno bresciano. Il 37 per cento degli studenti di Brescia e provincia ha scelto il comparto professionale, il 32 per cento gli istituti tecnici e «solo» il 31 per cento i licei. Un dato che sta a significare che nella nostra città la cultura tecnico-scientifica sembra avere più appeal rispetto a quella umanistica. Colosio accusa, inoltre, il sistema scuola di considerare il metodo di insegnamento negli istituti tecnici una «riduzione della metodologia dei licei». Piena dignità e valorizzazione delle scuole tecniche è ciò che il dirigente dell'Usp auspica. «Troppo spesso si pensa, sbagliando, che ci debba per forza essere una riduzione in percentuale dei programmi da un liceo ad un'istituto tecnico - denuncia Colosio -. Tante volte anche i docenti stessi ridimensionano le proprie lezioni a seconda del tipo di scuola in cui insegnano». L'ALLONTANAMENTO dei giovani dalla cultura tecnica è palese - e rispecchia fedelmente la situazione dell'intero Paese - nelle parole di Alberto De Toni, presidente della Commissione tecnica e professionale del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. « In Italia la domanda di laureati in materie scientifiche - spiega De Toni - è quasi doppia rispetto all'offerta». «All'università di Udine dove insegno - continua - succede che molti ingegneri stranieri vengano a fare dei corsi di perfezionamento prima di trovare lavoro in Italia. Ciò significa che l'Italia cerca e assume ingegneri esteri perchè non ce ne sono di italiani e prima di farlo si assicura che vengano riqualificati nelle univesità del Paese perchè sono le migliori». Mette in primo piano il ruolo che la confederazione guidata da Emma Marcegalia ha nell'indirizzare i giovani verso la scelta di facoltà tecnico- scientifiche, Alberto Barcella, presidente commissione Scuola di Confindustria. «Ogni anno Confindustria propone ai giovani l'evento "Vento della Scienza" un salone creato ad hoc per invogliare alla scelta di materie tecniche e scietifiche». E Barcella conclude con una nota positiva ricordando che la Commissione presieduta da Alberto De Toni - insediata dal ministro Fioroni - è stata riconfermata da Maria Stella Gelmini. «Segno - commenta - di un'attenzione bipartisan sulla materia». S.G.

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CORSO SU CONTROLLI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 21 Marzo 2009 ECONOMIA Pagina 39 Brevi ALL'UNIVERSITÀ CORSO SU CONTROLLI NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE L'Università e la Facoltà di Giurisprudenza promuovono un modulo di formazione, integrato nel Master di II livello in Direzione delle aziende pubbliche, per approfondire il tema dei controlli e delle responsabilità nella pubblica amministrazione. Tra i docenti giudici della Corte dei Conti, avvocati e dirigenti. Le lezioni si svolgeranno dall'8 maggio al 5 giugno. Iscrizioni entro il 31 marzo. «CENACOLO D'IMPRESA» INCONTRO SULLA FINANZA AGEVOLATA PER LE IMPRESE Il secondo ciclo di incontri «Il Cenacolo dell'Impresa», iniziativa del Comitato Pi di Confindustria Verona, presieduto da Raffaele Bonizzato, prosegue martedì alle 18 all'Hotel Tryp di S. Giovanni Lupatoto e tratterà il tema della finanza agevolata. Interverranno Stefano Chelli di Confindustria Verona, Paolo Perin di Finest e Gianfranco Perali di Informest. A MILANO 87 IMPRESE VENETE ALLA FIERA MONDIALE DELLA PLASTICA Sono 87 le aziende venete (di cui una decina veronesi) che partecipano a Plast '09, la mostra triennale internazionale dedicata al mondo della plastica e della gomma, per la seconda edizione al quartiere espositivo di Fiera Milano a Rho dal 24 al 28 marzo. Alla mostra milanese saranno presenti quasi 1.500 espositori provenienti da 45 paesi.  

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più ricerca e strutture all'avanguardia, le priorità degli aspiranti magnifici - silvia sanna (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 21 - Sassari Più ricerca e strutture all'avanguardia, le priorità degli aspiranti «Magnifici» SILVIA SANNA SASSARI. Il riformista e il rivoluzionario moderato hanno parecchie cose in comune. I programmi e l'elenco delle priorità da affrontare nei primi 100 giorni sono lo specchio di idee piuttosto simili. Eppure Attilio Mastino, l'attuale prorettore, è considerato l'uomo della continuità, probabilmente perchè da parecchi anni è il principale collaboratore del rettore uscente Alessandro Maida. Mentre Pietro Luciano, preside di Agraria, rappresenterebbe la rottura con il passato. Poi si scopre però che cambiamento è la parola d'ordine dei progetti di Mastino, e che Luciano è generoso di complimenti verso il Magnifico che se ne va. Nell'aula magna dell'Università i candidati si confrontano nell'incontro organizzato dalla Cisl. A pungolarli su vari temi ci sono Ciriaco Carru (segretario regionale Fed-Cisl Università), Gavino Carta (segretario generale Ust-Cisl) e i giornalisti Pier Giorgio Pinna (La Nuova Sardegna) e Gibi Puggioni (Unione Sarda). Un'iniziativa inedita, che consente alla platea di elettori di conoscere quale ateneo hanno in mente i due contendenti. Dei 17mila studenti c'è una rappresentanza poco nutrita, ma le lezioni da seguire sono tante e per confrontarsi con Luciano e Mastino ci saranno altre occasioni. Anche se, da qui a giugno, il numero di candidati potrebbe aumentare. Lo ricorda lo stesso Maida, seduto in prima fila. Nell'attesa di eventuali new entry, il rettore dice di gradire i programmi «e lo spirito di entrambi, che manifestano grande volontà di impegnarsi per fare crescere la nostra università». La prima nell'isola, che non ha intenzione di arretrare di un millimetro a favore della collega cagliaritana, con la quale intende lavorare in sinergia ma allargando gli orizzonti. Dice Attilio Mastino: «L'internazionalizzazione è fondamentale. Il nostro ateneo deve proiettarsi in una dimensione più ampia. Per questo bisogna sostenere gli scambi attraverso gli Erasmus e potenziare la ricerca». Bisogna cioè creare le condizioni perchè i ricercatori non debbano fare la valigia e portare i loro cervelli lontano. Dice Pietro Luciano: «Servono i contratti di ricerca, che offrono maggiori garanzie rispetto alle borse di studio. è la strategia più efficace per garantire il ricambio generazionale». Soprattutto, bisogna attrarre gli studenti «sfruttando anche il web», suggerisce Luciano. Già, ma come si fa con gli spazi attuali, insufficienti e inadeguati? Il grido di dolore arriva dalla facoltà di Medicina, dalle parole del preside Giulio Rosati: «Arrivano tante richieste ma a volte non rispondo neppure. Mi vergogno di dire che non siamo in grado di accogliere studenti, ricercatori e docenti». L'altra situazione d'emergenza riguarda le strutture sanitarie. Rosati se la prende con la giunta Soru e con l'assessore Dirindin in particolare: «Ha cercato di cancellare la parola Università, ha dirottato la stragrande maggioranza dei fondi nel Cagliaritano, è venuta a inaugurare Chirurgia pediatrica ma non c'erano neppure i letti. Poi mi ha chiesto se due atenei in Sardegna non mi sembravano troppi». Attilio Mastino e Pietro Luciano dicono che il rapporto con la Regione va rivisitato e che l'Azienda mista deve rilanciare l'integrazione tra ricerca e didattica. Sugli spazi, tra le priorità di entrambi c'è una sede in città della facoltà di Economia. Dice Luciano: «Potremmo trasferire alcuni dipartimenti di Scienze a Piandanna. Dobbiamo ricordare alla Regione che c'era un accordo per completare il polo bionaturalistico». Mastino annuisce: «Entro gennaio l'Università avrebbe dovuto ricevere 20 milioni». Resta poi da sciogliere il nodo di Bonassai, «la Regione aveva promesso 200 milioni - dice Mastino -, per ora ce ne sono 10», nel frattempo «bisogna dotare la facoltà di Veterinaria delle strutture necessarie per ottenere la certificazione europea», aggiunge Luciano. Si parla anche di parentopoli, di quelle che il neurologo Virgilio Agnetti definisce «correnti di privilegio», cioè inespugnabili montagne da scalare per ricercatori e docenti che non vantano pedigree illustri. Per fare vincere la meritocrazia, ecco la novità: un codice etico e un'apposita commissione che avrà il compito di vagliare le richieste di nipoti o figli di. Anche su questo, i due aspiranti Magnifici viaggiano in sintonia.

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i geni alle industriali, va a loro la finale di cesenatico - antonello palmas (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

LE OLIMPIADI DI MATEMATICA I «geni» alle Industriali, va a loro la finale di Cesenatico ANTONELLO PALMAS SASSARI. E poi li chiamano «i freddi numeri». Macchè: c'era tifo da Coppa Davis, composto ma acceso, a tratti anche sadico quando a sbagliare erano i concorrenti e sullo schermo appariva la fatidica scritta «ha risposto in modo errato». Era la seconda edizione della fase regionale delle Olimpiadi della matematica, competizione nazionale promossa l'Unione Matematici: in palio due posti per la finale di Cesenatico. Se li è aggiudicati, l'Iti «Angioy», l'istituto industriale organizzatore, che si conferma così campione sardo dei cervelloni. Con 645 punti frutto non del caso ma di mesi di allenamenti («Mettevamo in palio i buoni-mensa» rivela uno dei docenti, Nino Cuomo) l'unico istituto tecnico in gara ha preceduto ben 11 licei: lo scientifico «Fermi» di Nuoro (570, anch'esso in finale), lo scientifico «M. d'Arborea» di Oristano (495), lo scientifico «Spano» (420), lo scientifico «Fermi» di Alghero (365), il classico di Bosa (315), lo scientifico «Galilei» di Macomer (255), il classico «Azuni» (215), lo scientifico «Marconi» (145), il classico «Canopoleno» (170), lo scientifico «Mossa» di Olbia (140) e il classico «Gramsci» di Olbia (110). Sbagli se aspetti di trovare i classici «secchioni» dal colorito pallido e gli occhialoni alla Arisa: «A me e ad altri piace giocare al calcio - dice Antonio Altana, 18enne sorsese della squadra dei neocampioni -; no, niente geni, siamo ragazzi normali, solo un paio di noi sono proprio bravi» mentre lui e i compagni ricevono la coppa e i complimenti della dirigente dell'Angioy, Marisa Castellini. Azzeccata la formula, con uno schermo che consente alle squadre di 7 elementi e al pubblico di seguire in tempo reale e far tifo per i beniamini: un programma elettronico attribuisce o leva i punti a seconda che la risposta a uno dei 24 quiz sia giusta o meno. Contano anche altre variabili: i tempi di soluzione, la capacità di scegliere quiz che altri non hanno saputo risolvere e che acquista valore col passare dei minuti (Nuoro ha raggiunto così il secondo posto nel concitatissimo finale), la bravura nel saper aspettare (l'Angioy ha atteso circa un'ora per non compromettere il vantaggio, piazzando poi coraggiosamente la risposta decisiva a 3' dalla fine). «Li prepariamo su cose che solitamente non trovano molto spazio, come calcolo combinatorio e delle probabilità, in modo che imparino a saper applicare le nozioni. Serve più che altro la logica» dice Cuomo. «Importante che la scuola riesca a stimolare uno spirito di competizione sano - spiega Rosa Esposito, nel poule organizzatore con Massimo Cellesi, Marina Cazzola e Giovanna Spada - ma insegni anche a collaborare con chi è più o meno bravo di te. Crediamo che sia un modo per rivalutare una materia che da sempre è stata considerata ostica e fredda, ma che trattata in maniera giocosa assume un altro aspetto. L'Universo in fondo non è matematica?».

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le domeniche per 50 il concerto "a mille ce n'è, una favola golosa tra le canzoni di ... (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 30 - Sassari Le domeniche per 50 Il concerto "A mille ce n'è, una favola golosa tra le canzoni di ... Le domeniche per 50 Il concerto "A mille ce n'è, una favola golosa tra le canzoni di Walt Disney in jazz" previsto per domenica 22 marzo è stato rinviato a data da destinarsi. La rassegna proseguirà come da programma domenica 5 aprile, con il concerto "Ritratto in bianco e nero, semplicemente Mina". Teatro dell'Arca Parte la IXª Rassegna del teatro in sassarese "Una città a teatro", organizzata dal Teatro dell'Arca in collaborazione con l'assessorato comunale alla Cultura. Sabato 4 aprile alle 21, al Teatro Verdi è in programma "Lu Tisthamentu", commedia in 3 atti di Mario Dettori, con la regia di Silvana Ganga. Prevendite (posti numerati): interi 7 euro, ridotti e loggione 5 euro. Info 079/299421; 079/290724. Torneo playstation Il circolo «I camionisti» in via Boggio a Li Punti informa che il torneo di playstation è stato rinviato al 6 aprile. Info: 347.6915626. Chiamata al lavoro Il Comune di Stintino ha richiesto l'avvio a selezione di 2 muratori qualificati e di 7 operai generici. Data della chiamata presso il Centro servizi per il lavoro in via Bottego: 2 aprile 2009. Mansioni per i 2 muratori: manutenzione fabbricati, strade, marciapiedi, recinzioni. Mansioni per i 7 operai: pulizia spiagge, litorali e aree pubbliche. Tipologia contrattuale: tempo determinato per 6 mesi. Commedia in sassarese Oggi alle 21 al teatro Smeraldo andrà in scena la commedia in due atti "L'ipiritu di la pazi", scritta da Ugo Niedda, che ne cura anche la regia. Biglietti presso la tabaccheria di Lelle Rubino alla galleria La Piazzetta, oppure al botteghino del teatro sabato dalle 10 alle 12, il pomeriggio dalle 17. Difesa personale Il Coni e la Libertas organizzano corsi di difesa personale gratuiti. Info: 079.296063. Messaggerie sarde La libreria propone nella sala incontri in piazza Castello 11 due laboratori riservati ai bambini dai 4 ai 10 anni: "L'Inventastorie", ideato e condotto da Rosalba Massidda, è uno spazio in cui i bambini possono muoversi liberamente sperimentando materiali di tutti i tipi e colori, impastare, manipolare, costruire i personaggi e le scenografie di racconti inventati o fiabe tradizionali. Info 340 2575635. Nel "Laboratorio di Animazione alla Lettura e di Educazione alle Emozioni" i bambini verranno accolti e seguiti da un'insegnante, Maria Grazia Maciocco e da un'educatrice, Graziella Amico, che li aiuteranno tramite fiabe, filastrocche, musica, giochi e colori ad entrare nel magico mondo della lettura, liberando e gestendo le proprie emozioni. Info 335 6593864 o 079 230028. Festa della Francofonia L'Alliance franÇaise di Sassari in collaborazione con l'Università di Sassari-facoltà di Lingue invitano tutti i francofili alla giornata della francofonia che avrà per tema "Le FranÇais a' l'epreuve du monde": l'incontro sarà animato da dibattito, film e giochi. Appuntamento lunedì 23 alle 15 nella nuova sede in via Armando Diaz 27 (tel. 079.238558) Nidil Cgil Entro il 31 marzo anche i lavoratori in somministrazione possono chiedere l'indennità di disoccupazione a requisiti ridotti. Visto che il periodo di riferimento è l'anno precedente i lavoratori interessati possono chiedere l'indennità di disoccupazione anche se in questo momento lavorano. Ulteriori informazioni al NidiL-Cgil, 079-219383/84 il pomeriggio dalle ore 16 alle ore 20. Bahà'i Al Centro Bahà'i di Sassari, via Poligono 5, sabato 21 marzo alle ore 18 si svolgerà la Festa di Naw-Ruz, il Capodanno Bahà'i. Per informazioni 079 2591083, 349 4707417, www.bahai.it. Gita Gita culturale per Pasqua e Pasquetta 2009 con visita di Calasetta, centro storico, giro panoramico dell'Isola con Capo Sperone, S.Antioco con la omonima chiesa del patrono, le catacombe, il Tophet e il Museo Etnografico. Sosta ad Iglesias e visita del centro storico con la cattedrale di Santa Chiara. Informazioni al 333 7050034, 079 231767. Filosofia ambientale Mercoledì 25 marzo iniziano gli incontri di studio e documentazione di Filosofia ambientale aperti a tutti nella sede del Museo etnografico «Francesco Bande» in via Muroni 44, dalle 18 alle 20. Il fine è quello di aggiornarsi sulle problematiche ambientali, sia dal punto di vista più scientifico, sia da quello etico. Pensionati Inps/Inpdap Il Caf Cisal informa i pensionati Inps e Inpdap che gli enti previdenziali stanno inoltrando a domicilio i modelli per la richiesta delle detrazioni d'imposta per l'anno 2008 da applicare al trattamento pensionistico. Il Caf Cisal provvederà gratuitamente all'assistenza per la compilazione dei relativi elaborati nonché all'invio telematico ai vari enti. Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: mattina 9-12; pomeriggio 17-19. Infoline 079/275128; 079/2825050; 079/503311. Escursione Il Club alpino italiano organizza per domenica 22 marzo un'escursione intersezionale "La via dei grandi alberi" nel bosco di Illorai; durata 6 ore; difficoltà E. Partenza autobus da piazzale Segni alle ore 8, appuntamento Nu-Ca alle 9 al bivio Foresta Burgos Frida, info: 346-3354002 e 328-9022644 Beneficenza Unisciti a noi, in un sogno per «Il Sogno», spettacolo di beneficenza con Baz, Piero Marras, Bertas, Maria Giovanna Cherchi, Doc Sound, G.B. New Dance, Teatro danza Jana, Coro Mariele Ventre, Compagnia Estemporada, Orchestra scuola media n. 3, in programma il 2 aprile alle 20,30 al teatro Verdi. Prevendita nel negozio Pasquali e il 20/21 marzo alla Piazzetta Info 338-2839064. Pallavolo Riprendono i corsi gratuiti di minivolley e pallavolo al Liceo scientifico "G. Spano" in via Monte Grappa, tenuti dal professor Stefano Carta, docente e tecnico federale in possesso della qualifica di istruttore giovanile nazionale. I laboratori di minivolley e pallavolo si terrano nel pomeriggio e sono completamente gratuiti grazie al finanziamento della Regione e proseguiranno per tutto il 2009. Per adesioni, iscrizioni e informazioni rivolersi al 328-3139631. Adms Diabete è convocata per domenica 22 marzo l'assemblea dei soci dell'Adms (associazione diabete mellito e celiachia Sardegna) nella sede di via De Cupis 24, regione San Giovanni, per l'approvazione dei bilanci e la relazione del presidente. Il bilancio è consultabile su www.admsonlus.com, info: 079-395800 e 335-7167777. Società Archeologica Sassarese Domenica 22 maggio escursione ai monumenti archeologici di Siligo. Santuario nuragico di Monte Sant'Antonio e diicco o "su muru e ferru" di Monte Ruju - Partenza ore 8,45 da piazza Madrid, auto proprie e pranzo al sacco. Info 3477564720 - 3493919418. Assegno di ricerca L'università ha indetto la procedura di valutazione per un assegno di ricera annuale nel Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale settore scientifico Geologia strutturale, il termine per la presentazione della domanda è il 30 marzo. Il bando è a disposizione nell'Ufficio concorsi dell'Università in via Macao 32 e sul sito: www.uniss.it/ammin/concorsi Università della Terza età Martedì 24 marzo alle 16.30 presso l'Aula Magna della Facoltà di Agraria la dotto.ssa Elisabetta Alba, collaboartrice del dipartimento di Storia, Facoltà di Lettere e filosofia terà una lezione su "La donna nuragica". Giovedì 26 marzo alle 16.30 sempre all'Aula Magna di Agraria il prof. Domenico D'Orsogna, ordinario di Diritto amministrativo, facoltà di Giurisprudenza, terrà un lezione dal titolo "Il diritto ad una buona amministrazione". Circoscrizione 4 Il consiglio della Circoscrizione n.4 è convocato alle 19 di lunedì 23 marzo. La seduta avrà luogo nella sede di via La Malfa. All'ordine del giorno un incontro con l'assessore al Decentramento Gianni Cambula. Patronato Ital Uil Il patronato Ital Uil fornisce gratuitamente le indicazioni sulle ultime riforme previdenziali riguardanti l'indennità di disoccupazione e la compilazione e l'inoltro telematico all'Inps delle domande di disoccupazione con requisiti ridotti con scadenza fissata al 31 marzo, rivolgersi a Sassari in via Muroni5/c tel. 079-232391, a Porto Torres via Sassari 118 tel. 079-510535 e ad Alghero via XX Settembre 98 tel. 079-9738294. Rifugio Gesù Bambino Il 26 marzo alle 17,30 nel salone del Rifugio Gesù Bambino in viale Mameli 10 è convocata l'assemblea degli associati. Raduno fuoristrada L'Ichnusa club 4x4 organizza per domenica 22 marzo il 6º raduno nazionale F.I.F." Della Primavera" valido per l'assegnazione del Trofeo raduni regionale. Incontro partecipanti alle 9 a Viddalba presso il bar Lu Buttighinu, in via Gramsci per iscrizioni e ritiro documentazione, partenza ore 9,30 con breve trasferimento su asfalto prima del percorso off-road lungo circa 30 km, di tipologia turistica è affrontabile con qualsiasi 4x4. Arrivo alle 14, nel parco di San Leonardo, info: 328-5588905 (Edoardo) e 393-9904220 (Massimo) e info@ichnusaclub4x4.it Clown in corsia L'associazione HappyClown Sassari cerca nuovi volontari. Per informazioni telefonare al 3898382556 dopo le 19 o scrivere a happyclownsassari@virgilio.it Ordine farmacisti L'odine ha attivato dei progetti formativi da 15 crediti ciascuno, e uno a scelta potrà essere effettuato a titolo gratuito. Info: rivolgersi alla segreteria dell'Ordine dei farmacisti. Visite alla Nuova Proseguono le visite delle scolaresche alla redazione della Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli appuntamenti telefonare tutti i mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o 222400 e chiedere di Bruno Lubino. Chi trova Collana di perle con diamante smarrita ad Alghero domenica, tel. 339-5251753. Apparecchio per non vedenti trovato in via Marsiglia. Ifo: centralino della Nuova Sardegna. Bancomat "Banca Intesa" in via Pasella a Li Punti. Info: 079398506. Smarrita targa anteriore auto: DE633JW, tel. 339-8372043. Testimoni Cerco testimoni dell'incidente avvenuto la mattina del 30 gennaio intorno alle 7.50 all'incrocio tra corso Angioy e via Sant'Anna, in particolare, si chiede la collaborazione dell'automobilista che viaggiava nel mio senso di marcia alla guida di una Toyota Yaris grigia e che si trovava a transitare nell'incrocio immediatamente dopo di me, tel. 348-2988629. Cerco testimoni dell'incidente avvenuto il 5 marzo alle ore 17,35 all'incrocio tra via Muroni e corso Angioy. Tel. 3315399545 Animali Smarrito nella vecchia strada Porto Torres-Stintino, pressi cva Ragas, cane meticcio media taglia, nero con zampe anteriori bianche, collare marron, si chiama Argo, telefonare 079 514931 ore negozio o 334 3542991. Regalo cucciolo pastore tedesco, 338 8399328. Smarrita gatta grigia (razza Certosino), collare blu con campanella rossa, zona San Sisto centro storico, un bimbo aspetta con ansia il suo ritorno, tel. 348-9193419.

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mercato estero e più ricerca per progredire (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

L'INDAGINE Mercato estero e più ricerca per progredire PESCARA. Presenza in contesti internazionali, rigoroso controllo di gestione, particolare attenzione rivolta a prodotti, servizi e risorse umane, investimento costante in ricerca e sviluppo. Queste le armi di chi sta battendo la crisi in Abruzzo. E' quanto emerge da un'inchiesta pubblicata sul numero di marzo del mensile «Abruzzo Impresa», che ne ha anticipato una sintesi. «Abbiamo capito che non é questione di fortuna ma di lungimiranza», dice il direttore della rivista, Tommaso Di Rino «le aziende abruzzesi che stanno riuscendo a cavalcare l'onda anomala che da mesi sta colpendo l'economia mondiale, non sono state graziate in modo fortunoso dalla crisi, ma hanno saputo erigere le loro barriere protettive. Sono state e sono in grado di far valere i propri punti di forza». Chi oggi può vantare numeri confortanti ha adottato in un recente passato una strategia basata sulla razionalizzazione dei costi e sull'innovazione; ha una consolidata tradizione di collaborazioni mirate con università e istituzioni accademiche in Italia e all'estero Cosa fare in tempo di crisi lo spiega Luciano Fratocchi, docente di ingegneria economico gestionale presso l'università dell'Aquila, individuando nel controllo di gestione una delle armi per battere la crisi.

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"questa crisi è un inferno ma l'italia sta per rinascere" - alessandra bonomolo londra (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Pagina 43 - Spettacoli L´attore sbarca a Londra, nel teatro di Lloyd Webber, con il tour mondiale dello spettacolo "Tutto Dante" "Voglio portare il mio abbraccio agli italiani all´estero. Ma il mio messaggio è universale, tocca tutti" "Questa crisi è un Inferno ma l´Italia sta per rinascere" Dopo il tutto esaurito a Parigi e Bruxelles, il comico sarà in scena dal 5 aprile in Inghilterra ALESSANDRA BONOMOLO LONDRA Il 5 aprile Roberto Benigni sbarca a Londra con il suo "Tutto Dante", prima di fare rotta verso l´America. Il tour mondiale si è rivelato un successo senza precedenti, che ha superato ogni aspettativa per uno show di poesia (il V Canto dell´Inferno) unita a satira. Il palcoscenico sarà quello del Royal Drury Lane, il più antico teatro di Londra, di proprietà del compositore Andrew Lloyd Webber, nel cuore del West End. La sua però non è un´operazione di divulgazione letteraria? «No, assolutamente. Gli studenti hanno i professori. "Tutto Dante" è invece uno show, nel vero senso della parola. Perché Dante è spettacolare e perché spero di fare spettacolo io. Non è nemmeno un fatto politico. Il messaggio è racchiuso nell´abbraccio che rivolgo principalmente agli italiani che vivono all´estero». Di cosa parlerà nella parte di attualità? «Beh, vengo in Inghilterra? dovremo parlare un po´ di quello che accade qua, iniziando da Gordon Brown. Poi Obama e? Berlusconi. Perché lo spettacolo è come Dante e la Divina Commedia: c´è l´Inferno e il Paradiso. Un momento per divertirsi e uno per commuoversi. Se non ci si diverte, non ci si può commuovere. Le persone del pubblico alla fine si commuovono. Non perché sia Dante a commuovere, ma perché si va toccare, dentro di noi, una parte della quale nessuno si preoccupa mai, dove ogni passo rimbomba. L´anima ha bisogno di essere nutrita come il corpo. Quando mangi scegli le cose migliori, no? E invece alla nostra anima viene data tutta spazzatura, continuamente». A Londra Benigni ha appena scompigliato la compassata Sarah Montague nel Today Programme di BBC Radio 4, in mezzo al flusso di notizie sulla pesante crisi economica. «Londra è come Firenze all´epoca di Dante. La vera City del mondo, dove albergavano avidità, lussuria, superbia. La parola finanza è stata coniata dai fiorentini proprio a quel tempo, insieme al fiorino. Pensa, il Financial Times ha le sue origini in Italia! Anche la parola banca deriva dal toscano, quando i finanzieri prestavano denaro al Re d´Inghilterra, per poi spesso pentirsi in letto di morte per gli interessi da usura praticati. Ecco, a parte questo? è rimasto tutto uguale». Quindi la Divina Commedia sarebbe ancora attuale, oggi, in una metropoli come Londra. «E certo! Dante ha parlato proprio di questo: più moderno di così si muore! Le tre fiere di cui si parla nella Divina Commedia - la lonza, il leone, la lupa - non sono altro che gli idoli moderni: sesso, successo e soldi, le solite belve di sempre». Poi il discorso perde i toni allegorici e si fa concreto. «Questa che ci troviamo ad affrontare oggi è una crisi orribile, nata dal male e dalla stupidità. Speriamo che questo Inferno ci sia di monito». Benigni cita il sommo poeta - "che io perdei la speranza dell´altezza" - quando parla delle conseguenze economiche e morali dei nostri comportamenti. Il comico toscano fa rivivere Dante ai tempi del credit crunch, mentre invita «a riscoprire quel che vi è di divino dentro ognuno di noi. Per non ritrovarsi, alla fine, proprio come se non si avesse vissuto». Come vede la situazione italiana attuale, specie pensando alle nuove generazioni in fuga dal proprio paese? «Conosco bene la situazione dei giovani in Italia, perché io vengo da là. Ma io non fuggo perché non sono un cervello, giusto per quello? Pensa se ci fosse stata questa fuga dei cervelli nel Rinascimento e avessero lasciato andare all´estero persone come Michelangelo, Leonardo, Galileo, Dante. Il solo pensiero fa impressione. Tutte le arti e tutti i poteri moderni sono imitazioni delle arti e dei poteri italiani, del nostro Rinascimento. Qualsiasi impero è un´imitazione del nostro, almeno in Occidente. Che lo si voglia dire o meno, è così. Non per essere nazionalista - voglio troppo bene all´Italia per esserlo - ma quella voglia, quel desiderio?. di dire beh, son contento di esser nato lì ce l´ho tanto forte, ecco, forte forte». Perché portare il suo Dante anche fuori dall´Italia? «Il tour è nato per portare gli spettacoli agli italiani all´estero. C´è dell´allegria in fondo ai loro occhi. Un desiderio vispo, affatto languido, che gli fa dire: Io tornerò, proprio come nelle canzonette». Ma, come è già accaduto a Parigi, a Bruxelles, in Grecia, in Svizzera, il suo abbraccio non è solo per i connazionali. «Lo spettacolo poi si espande, perché quel che Dante dice è talmente universale che nella mente di ognuno risuona qualcosa di immenso. E per di più mostra la grandezza del nostro Paese». Ma che ne pensa dell´Italia di oggi? «Ora è proprio tutta coperta, ma queste ceneri nascondono un fuoco possente». Cosa intende dire? «Sta per succedere qualcosa. Sì. Accadrà un piccolo Rinascimento. Bisogna aspettare la fine, no? Come è sempre accaduto. Da noi non è morto nulla, è tutto vivo. Io sto in Italia, lo sento. Non sto in un posto dove ci sono i cadaveri». (Questa intervista è apparsa sul sito www.italiansoflondon.com)

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nuovo rinascimento (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Pagina 43 - Spettacoli Male e stupidità La fuga dei cervelli Nuovo rinascimento Londra e Firenze Nel nostro paese sta per succedere qualcosa, un piccolo Rinascimento Da noi è tutto vivo non ci sono cadaveri Questa di oggi è una crisi orribile nata dal male e dalla stupidità Speriamo che questo inferno sia un monito Io non fuggo all´estero giusto perché non sono un cervello. Ma pensiamo se avessero fatto fuggire Galileo Londra è come Firenze all´epoca di Dante dove dominavano lussuria e avidità. La differenza è che allora si pentivano

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"contro l'onda critiche ingiuste" - laura mari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XI - Roma "Contro l´Onda critiche ingiuste" Il rettore Fabiani risponde a Brunetta: "Ma gli studenti rispettino le regole" "La targa antifascista a Roma Tre? I docenti votino la proposta dei ragazzi" LAURA MARI «La protesta dell´Onda è assolutamente legittima e per questo sono dalla loro parte. Ma gli studenti devono manifestare nel rispetto delle regole, così eviteranno di concedere l´alibi a chi vuole lasciarsi andare a facili e ingenerosi appellativi» il riferimento, neanche troppo velato, alle parole del ministro Brunetta (che nei giorni scorsi ha definito «guerriglieri» gli studenti dell´Onda) è del rettore di Roma Tre Guido Fabiani. Trova che la reazione delle forze dell´ordine, che hanno ripetutamente caricato gli studenti fuori della Sapienza, sia stata spropositata? «Non posso giudicare l´operato delle forze dell´ordine perché non ero presente alla manifestazione. è ovvio che in una società civile e democratica se esistono delle regole e dei protocolli, vanno rispettati. Ma sono anche fermamente convinto che gli studenti delle università di Roma non siano dei "guerriglieri". Sono semplicemente dei giovani preoccupati per il loro futuro» Dopo gli scontri avvenuti nella facoltà di Scienze Politiche tra collettivi e studenti di destra, gli universitari di Roma Tre hanno raccolto circa 300 firme per chiederle di affiggere una targa antifascista nella facoltà. Accoglierà la loro richiesta? «La decisione spetta al consiglio di facoltà e mi auguro che i docenti votino la proposta degli studenti all´unanimità, anche perché una targa simile è già stata affissa, anni fa, nella facoltà di Lettere. Ma non nego che sono molto amareggiato dal fatto che, nel 2009, ci sia ancora bisogno di ribadire che viviamo in una società antifascista» I collettivi di sinistra denunciano da tempo che nelle facoltà di Roma Tre si stanno diffondendo gruppi studenteschi che si ispirano ai valori e agli ideali dell´estrema destra. Condivide queste affermazioni? «L´università è lo specchio di quanto avviene nella società. Ci sono sempre state, negli atenei, fazioni e divisioni politiche. Ma bisogna vigilare affinché non si sfoci nella violenza» In qualità di rettore, quali provvedimenti prenderà in merito agli scontri avvenuti nella facoltà di Scienze Politiche? «Attendiamo l´esito delle indagini e solo quando avremo risposte certe agiremo di conseguenza. Saranno comunque provvedimenti proporzionati alla gravità dell´episodio»

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vincitori&sconfitti cosa resta del fischella day all'università - stefano allievi (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 29 - Altre VINCITORI&SCONFITTI Cosa resta del Fischella day all'università STEFANO ALLIEVI Il caso Fisichella avrebbe potuto essere considerato chiuso. Ma in questi giorni si è notata più volte la volontà di riesumarlo. Durante l'inaugurazione dell'anno accademico, o in sortite politiche che accusano la Chiesa locale di non aver difeso un suo esponente di rilievo. Sembra destinato a diventare anch'esso parte di una lunga campagna elettorale. Non è forse inutile, dunque, tornare sulla questione, con un'analisi degli attori sociali in gioco. Cominciando con una valutazione retrospettiva, innanzitutto. Dopo la relazione di monsignor Fisichella, quello che era considerato da alcuni il sospetto malevolo di un gruppo di docenti prevenuti, è diventato una conferma. Una smilza paginetta e mezzo, su quattordici, dedicata ai trapianti; le cellule staminali nemmeno nominate. Lo stesso per l'intervento dell'onorevole Lupi, che ha ignorato gli uni e le altre. Lo stesso per la sterminata serie di saluti, di cui forse solo uno o due era incentrato sui trapianti. Qualcuno vuole ancora far credere che si è trattato di un convegno accademico su «Etica nella medicina dei trapianti e delle cellule staminali»? Che il vero scopo non era fare una forzatura identitaria all'interno di una operazione schiettamente politica? E infatti, a contrario: qualcuno si è domandato perché la presenza, ieri, in questo stesso ateneo, del cardinale Scola (servizio in Cultura), non ha suscitato alcuna polemica e non ha avuto bisogno di alcuno schieramento di forze, nonostante i temi fossero analoghi? La risposta è semplice: perché questo era un convegno accademico, all'interno di un contraddittorio vero, e con uno spessore accademico reale. Cominciamo dalla fine. Non crediamo sia reato di lesa maestà dire con franchezza che la relazione di monsignor Fisichella è stata, sul piano dei contenuti, deludente: l'impressione era diffusa. Certamente vi erano affermazioni condivisibili e altre meno. Ma, va detto con franchezza, lo spessore scientifico è parso modesto. Non solo perché non ha parlato del tema che gli era stato affidato. Ma perché anche le considerazioni sul rapporto tra scienza e fede sono apparse semplicistiche e datate. Detto questo, chi sono gli sconfitti di questa giornata, che qualcuno ha ribattezzato, e già questo è significativo, «Fisichella day»? Molti, purtroppo. Sconfitta la città, inutilmente militarizzata per un pericolo inesistente, a pagare il prezzo di una paranoia senza serio fondamento, assolutamente sproporzionata al rischio reale. Sconfitti gli studenti. E su questo qualche considerazione va spesa. Il caso è stato sollevato da alcuni docenti. Ma il clamore, un certo clamore, l'hanno aggiunto gli studenti. Meglio: alcuni studenti. Meglio ancora: uno in particolare, coccolato dai media proprio per questo suo ruolo, nemmeno più studente di questa Università, con una propensione al protagonismo che si traduce in un linguaggio pirotecnico, il cui solo risultato è stato di ritorcersi contro gli studenti tutti. I quali, per lo più, hanno intelligentemente criticato e isolato i pochi piccoli moschettieri del boicottaggio. Se l'espressione intelligenza politica ha un senso, e la sua mancanza un significato, forse qualcuno dovrebbe riflettere sul risultato che ha ottenuto: sul fatto che quella che avrebbe potuto essere una vittoria - sollevare un problema anche di principio non irrilevante, e discuterne di fronte ad un'arena assai vasta - si sia trasformata in una cocente sconfitta. Va detto, a questo proposito, che una parte del gruppo contestatore, piccola ma reale, ha manifestato intolleranza concettuale nel voler espellere dall'Università una posizione etica religiosamente ispirata, quella cattolica: e questo è inaccettabile di principio, moralmente censurabile, politicamente stupido e tatticamente controproducente, perché ha consentito di far passare per vittime, a quel punto a giusto titolo, gli artefici iniziali di una modalità di porsi che era invece arrogante e prevaricatrice, appoggiata da una fetta consistente di potere cittadino e accademico. Sconfitta l'Università. Che ha abdicato in questa occasione alla sua missione più alta, cedendo alla tentazione egemonica di alcuni. Non i cattolici. Guai a far passare questo messaggio: cattolici ve ne erano anche tra chi ha criticato le modalità del convegno. Ma una specifica componente cattolica organizzata. Che si è costruita con questa iniziativa una piattaforma di visibilità, presumibilmente anche in vista delle elezioni rettorali, in cui giocherà un ruolo importante. Si può leggere in questa chiave la piccola gaffe del preside della facoltà di medicina, che ha chiamato l'onorevole l'onorevole Lupi monsignore: qualcosa di più di un lapsus. L'Università ha perso perché alcuni, al suo interno, hanno voluto usarla strumentalmente, ed è stato loro permesso; ha perso, perché ha perso il controllo della situazione, perché come un apprendista stregone ha messo in moto un meccanismo che non è stata più in grado di controllare; ha perso, perché è stata espropriata di una sua stessa iniziativa, utilizzata come passerella da altri; ha perso perché è stata soltanto la sede di un evento e il suo megafono, ma è stata, di fondo, tragicamente assente. Sconfitti noi, i docenti che hanno sollevato il caso. Che volevano solamente innescare una discussione civile, ma che nel vedersela presa in mano dagli interlocutori più disparati, per i motivi più disparati, in un impressionante gioco di strumentalizzazioni reciproche, hanno scoperto di aver creato loro malgrado un gigantesco spot pubblicitario non solo e non tanto per monsignor Fisichella, quanto per interessi altri, che forse poco avevano a che fare con il caso in questione. E non ci riferiamo alla Fondazione che ha organizzato il convegno, che di suo fa un onesto mestiere. Paghiamo, evidentemente, un peccato di ingenuità: non pensavamo si sarebbe arrivati a tanto, e non avevamo valutato nel giusto modo le conseguenze del nostro gesto. Paghiamo, probabilmente, un peccato di presunzione intellettuale: il pensare che una libera discussione tra liberi cittadini, gettata nello spazio pubblico, possa rimanere tale, senza rischiare di venire cannibalizzata da altri. Paghiamo, anche, un banale peccato di libertà individuale: voler dire quello che si pensa, da persone che non hanno ruoli di potere e non aspirano ad averne, per motivi che con il potere non hanno nulla a che fare. A posteriori, prevale l'amarezza: la vittoria d'immagine, apparentemente, è loro. Sconfitti, in parte, i media. Che sono stati, va pur detto, il mezzo attraverso il quale la discussione si è sviluppata, e in questo senso un formidabile strumento di democrazia. Ma che hanno commesso alcuni peccati abituali, che hanno avuto un ruolo nel caso specifico. Perché hanno titillato, per far fermentare la notizia, i malsani desideri di visibilità di alcuni, andandoli a cercare prima ancora che questi cercassero loro. Perché hanno usato talvolta un linguaggio roboante (parlando per giorni di un inesistente «assedio al Bo») che si è trasformato, come spesso accade, in una profezia che si autorealizza. Perché non hanno informato, con le dovute eccezioni, su alcuni dati di base che sono pur rilevanti (chi rappresenta chi, quanto conta, al di là di quanto forte abbaia). Perché molti giornalisti - e lo sappiamo per esperienza personale, visto che ce lo dicevano - ritenevano che ci fossero in ballo importanti questioni elettorali interne all'università, e forse anche alleanze più ampie, che riguardano la città nel suo complesso e il suo futuro, e che sarebbe stato interessante indagare. Ma non uno che ne abbia scritto. Mentre altri, ed è più grave, non se ne sono resi conto. E solo pochi, avendolo avvertito, sono stati tacitati in anticipo dalle reazioni stizzite degli interessati: segno che anche loro stavano colpendo nel segno. Sconfitta, ci pare, la Chiesa: silente, probabilmente con buone ragioni, anche perché di fatto essa stessa esautorata, a livello locale, e rappresentata quindi dai suoi principi romani. Una Chiesa la cui immagine ancora una volta viene associata al potere e ai suoi rappresentanti: che, non a caso, hanno fatto a gara - anche quelli non credenti, come ci stiamo abituando a vedere in questo tempo e in questo paese in cui il tasso di clericalismo è spesso inversamente proporzionale alla fede - a fingere di omaggiarla, stringendosi intorno a monsignore. Sconfitta, certamente, la politica, quella che si occupa di problemi reali, che cerca di affrontarli e risolverli. Ma vincenti, totalmente vincenti, i politici, invitati e autoinvitati. Non è un caso che in questa vicenda, molti media e tutta la politica d'accordo, il tema sia diventato, alla fine, la libertà di parola di uno, mentre era il suo esatto opposto: il suo monopolio da parte di pochi. Un considerazione finale. Raramente abbiamo visto, a livello locale, una così consistente parata trasversale di potenti stringersi intorno a un alto prelato: e mai, probabilmente, se non forse in storicamente lontani precedenti, in questa Università. Un segno dei tempi, certo. Ma anche qualcosa di più. Guardando quella impressionante sfilata di facce, tutte maschili (non ce ne voglia la presidentessa della Fondazione organizzatrice, se non l'annoveriamo tra coloro che in quella sede contavano davvero), ci sono venute alla mente certe grottesche caricature di George Grosz. C'erano tutti: il potere politico - nelle sue varie sfaccettature, indistinguibili in quanto a contenuto del messaggio nonostante la diversità di schieramento - il potere ecclesiastico, il potere accademico. Anche il potere economico, assente nei suoi rappresentanti, ma rappresentato nei suoi interessi. E una tale potenza di fuoco, un tale unanimismo, una tale volontà di cantare all'unisono, al cittadino comune, che non è uomo di potere e che non spera di diventarlo, non può che suscitare un'amara inquietudine, e produrre un brivido freddo alla schiena.

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settimana della cultura scientifica da lunedì al liceo machiavelli (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 8 - Lucca Settimana della cultura scientifica da lunedì al liceo Machiavelli LUCCA. Il liceo Machiavelli, grazie alla collaborazione del Comune e della Provincia, con il sostegno della Fondazione Crl aderisce alla XIX Settimana della Cultura Scientifica con un ricco programma di incontri che avranno luogo - a ingresso libero - dal 23 al 27 marzo nell'aula magna della sede di via Degli Asili 35. Quest'anno la manifestazione è intitolata "Quale ambiente oggi?" e quindi affronterà tematiche legate allo sviluppo sostenibile e compatibile. Il primo appuntamento è lunedì alle 15.30 con il professor Roberto Ciari. Il docente di Chimica all'Itis "Ferrari" di Borgo a Mozzano parlerà di "Produzione di energia da fonti alternative". Martedì alle 15,30 il professor Aldo Frediani docente ordinario di aeroelasticità al dipartimento di ingegneria aerospaziale dell'università di Pisa parlerà de "Le molteplici applicazioni della matematica; dallo studio dei fenomeni naturali ai cartoni animati". Mercoledì alle 15,30 il professor Marco Nigro dell'università di Pisa facoltà di medicina parlerà di: "Antartico: ecosistemi e adattamenti". Giovedì alle 15,30 il professor Guido Risaliti Inaf dell'osservatorio astrofisico di Arcetri si concentrerà su "Relatività di Einstein e buchi neri". Venerdì dalle 11 alle 17 ci sarà l'annullo filatelico (al liceo verrà aperto, in questo orario) un ufficio postale per l'annullo commemorativo della manifestazione; alle 15,30 il professor Alessandro Giannì responsabile della campagna mare di Greenpeace parlerà de "La biodiversità nel Mediterraneo". Infine, tutti i giorni dalle 15,30 alle 17,30 ci sono visite guidate gratuite al museo di storia naturale al liceo classico. Per informazioni telefonare alla segreteria del liceo: 0583 496471 (fax: 0583 495202), o inviare una mail a segreteria@liceo-machiavelli.it oppure consultare il programma sul sito www.liceo-machiavelli.it (sezione ufficio stampa e comunicazione). Da lunedì al Machiavelli

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ipercoop, oggi al via laboratori dedicati ai bambini e alle donne (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Gorizia Ipercoop, oggi al via laboratori dedicati ai bambini e alle donne GRADISCA. Promuovere la creatività, ma anche la voglia di stare insieme, di sentirsi comunità. È con questo scopo che sono state pensate e realizzate le due iniziative denominate "Baby lab" e Lady lab", rivolte ai più piccoli, ma pensate anche come momento di aggregazione e crescita per le famiglie e gli anziani. Il progetto, che partirà oggi e si concluderà in dicembre, si fonda su un'elevata carica educativa, civile e sociale, «in linea con gli obiettivi - dicono gli organizzatori - che ogni comunità si pone: la collaborazione tra le forze sociali, la concertazione pubblico-privato, la sinergia fra tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo e la qualità della vita e dell'ambiente in cui vivono. Per questo il progetto si avvale del coinvolgimento attivo dell'intero territorio e dei suoi abitanti, partendo dai bambini, passando per le scuole, le istituzioni, le associazioni locali, i circoli, fino agli enti locali». Il progetto avrà come "teatro" il centro commerciale Isonzo (Ipercoop) di Gradisca, che metterà a disposizione i suoi spazi «per far emergere e toccare con mano i valori che connotano il territorio e i cittadini che lo abitano e lo vivono». Oggi il via con "Baby lab", il primo di nove appuntamenti. Incontro caratterizzato da laboratori di creatività, manualità e gioco dove i bimbi possono apprendere cose nuove, ma anche divertirsi, partecipare e creare con le proprie mani oggetti da offrire a genitori, nonni e amici. L'iniziativa "Lady lab", riservato alle donne, debutterà invece sabato 28. (m.c.)

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metrò, fermate con i nomi delle università (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Milano La novità Affiancheranno le vecchie voci Metrò, fermate con i nomi delle università PIù CHIAREZZA, ANCHE - ma non solo - per gli studenti fuori sede che si trovano a fare i conti con strade sconosciute e che, alla fine, preferiscono usare la propria auto per non perdersi. Per aiutarli, cambieranno i nomi delle stazioni della metropolitana in corrispondenza delle sedi universitarie. Ecco così le fermate Piola-Politecnico, Missori-Statale, Romolo-Iulm, Sant´Ambrogio-Cattolica. è una delle novità del protocollo d´intesa, approvato dalla giunta, con il quale il Comune e i sette atenei milanesi si impegnano a promuovere la mobilità sostenibile fra studenti, docenti e personale amministrativo, offrendo valide alternative all´auto privata - dal car sharing al bike sharing - e soluzioni strutturali per favorire i pedoni, i ciclisti e i mezzi pubblici. Così, ecco l´idea di biglietti e abbonamenti ridotti, una nuova campagna di informazione sui servizi di auto e bici in condivisione e a noleggio. Per le bici, il Comune ha assicurato che entro l´anno anche le sedi universitarie non ancora raggiunte dal bike sharing avranno le loro stazioni. Tanti progetti per cui servono fondi: per metterli assieme, il protocollo d´intesa ha anche previsto che Comune e università collaboreranno per trovare sponsor e mezzi finanziari da destinare alla realizzazione di questi interventi. (a.gall.)

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"per la vittoria di renzi alle primarie determinanti i voti del centrodestra" - ernesto ferrara (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Firenze Nel primo faccia a faccia tra gli ex candidati Pd presentati i risultati di una ricerca dell´Università di Cagliari "Per la vittoria di Renzi alle primarie determinanti i voti del centrodestra" Pistelli amaro: "Il partito non ha creduto fino in fondo nella consultazione" ERNESTO FERRARA «I voti del centrodestra potrebbero essere stati determinanti per la vittoria al primo turno di Matteo Renzi», ammette Fulvio Venturino, il docente di scienza della politica dell´Università di Cagliari che ha condotto lo studio sui partecipanti alle primarie del centrosinistra. Sul totale degli intervistati, 1722, l´8,9 per cento si è dichiarato simpatizzante del centrodestra, anche se non necessariamente iscritto ad un partito. Inoltre l´84 per cento degli intervistati che hanno dichiarato di aver votato per il centrodestra alle elezioni politiche del 2008 stavolta hanno scelto Renzi. Sono dati non aggregati e in termini assoluti si tratta di numeri irrisori. Ma secondo Venturino indicano una tendenza: «Renzi ha mostrato grande capacità di attrarre voti del centrodestra: si può ipotizzare che sui quasi 38 mila votanti complessivi i simpatizzanti del centrodestra siano stati tra i 2000 e i 3500 e la gran parte hanno scelto Renzi», spiega il professore durante il primo incontro tra i candidati dell´era post primarie che si è tenuto ieri alla facoltà di Scienze politiche di Novoli. C´erano tutti tranne Eros Cruccolini: Daniela Lastri, Michele Ventura, Lapo Pistelli e naturalmente il vincitore. Senza i voti del centrodestra Renzi sarebbe andato ballottaggio con il secondo concorrente? «è probabile» dice Venturino, riaprendo un dibattito che già aveva infuocato la campagna. Salta fuori anche un altro dato: l´incertezza dell´elettorato "perdente": quasi la metà fra gli intervistati che hanno votato Lastri, Ventura, Pistelli o Cruccolini si sono dichiarati «incerti» sul voto che esprimeranno alle comunali. «Per questo il Pdl deve presentare una lista forte, i voti di Renzi sono un prestito, devono tornare a noi», commenta subito il parlamentare Pdl Gabriele Toccafondi. D´altronde è anche vero, dice la ricerca, che uno dei meriti di Renzi è stato proprio quello di riuscire a portare dalla sua i non iscritti ai partiti e gli indecisi, quasi la metà del suo elettorato. Mentre il voto di Pistelli è riconducibile al Pd: 4 su 10 fra gli iscritti democratici lo hanno scelto. Renzi getta acqua sul fuoco: «Mi aspettavo che gli elettori di centrodestra fossero di più, il loro è stato un ruolo di disturbo più che di scelta», dice prima di accogliere con il primo attacco vero il neocandidato del Pdl Galli: «Io sto al calcio come lui sta alla politica». Cosa resta dei comitati elettorali ad un mese dal voto? Gli sconfitti delle primarie sosterranno Renzi? «Lo spero, io non ho nulla da chiedere - dice Ventura - ma Matteo non si illuda di aver già vinto». «La stagione dei comitati elettorali è finita, ormai c´è un candidato», spiega Lastri, di cui pure si era parlato come possibile vicesindaco di Renzi, ma per cui sembra invece aprirsi la porta di un assessorato regionale nel 2010. E Pistelli? Il secondo della gara, apparso ieri amaro, è l´unico con cui Renzi non sembra poter ancora chiudere un accordo organico. Il candidato sindaco ha offerto ai pistelliani un posto in giunta, ma il niet è già arrivato: la partita non è ancora chiusa.

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il mistero dell'amore declinato in mille modi (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Studiosi a confronto Il mistero dell'amore declinato in mille modi PISA. L'esperienza dell'amore, con i tanti modi in cui essa può essere declinata, sarà al centro del convegno internazionale che si terrà, mercoledì e giovedì prossimi, nell'aula magna storica della Sapienza. L'iniziativa, aperta a tutti, è frutto di un ampio progetto di collaborazione tra l'Università di Pisa e la Northwestern University dell'Illinois, uno degli atenei più prestigiosi degli Stati Uniti. Sviluppato già da quattro anni, questo accordo prevede lo scambio di docenti tra le istituzioni, lo sviluppo di ricerche su progetti comuni e, appunto, l'organizzazione di un congresso da tenersi alternativamente nelle due sedi universitarie. Nel 2007 a Pisa si è svolto il convegno su "Democrazie, appartenenza, valori" e nel 2008 a Evanston si è tenuto l'incontro su "Violenza: la politica e il sacro". Il convegno del 2009, dal titolo "Metamorfosi dell'amore", proporrà una riflessione di carattere storico e filosofico su questo tema, partendo da un approccio multidisciplinare e con il contributo di una ventina di docenti e studiosi delle due università. L'esperienza dell'amore, infatti, può essere pensata, sperimentata, vissuta in molti modi, così che la stessa parola "amore" può assumere più significati. C'è l'amore sessuale e l'amore spirituale, l'amore di sé e l'amore per gli altri uomini o donne, l'amore per l'umanità e l'amore per Dio. C'è l'amore che spinge verso l'altro, fino al completo annullamento di sé, e l'amore in virtù del quale si può completare se stessi, raggiungere la più piena identità, rafforzarsi in quello che siamo. C'è l'amore come passione e l'amore come segno di una mancanza, l'amore come gesto di forza e l'amore come sorgente di misericordia. In tutte queste forme, e in molte altre ancora che possono essere sperimentate, la tematica dell'amore si ricollega alla possibilità d'instaurare un legame, alla capacità dell'amore di mettere in relazione soggetti diversi. Tutto ciò si verifica sia nelle concezioni dell'amore - o almeno di ciò che, nella nostra lingua, chiamiamo così - che sono presenti nei contesti culturali e religiosi più lontani da noi, come quelli dell'India e dell'estremo Oriente, sia nelle esperienze dell'amore che sono più vicine alla tradizione occidentale. L'amore, in altre parole, viene concepito a partire da un'idea di "connessione", di "unificazione". Di più: esso risulta condizione, messa in atto, realizzazione di una specifica connessione, di una particolare unificazione. Proprio partendo da questi dati di fatto, nascono alcune questioni su cui il convegno del 25 e 26 marzo si interrogherà. E lo farà da differenti prospettive disciplinari che hanno pensato, raffigurato, utilizzato, vissuto l'esperienza dell'amore. Per questo, nelle due giornate pisane si parlerà dell'amore in letteratura e nell'arte, in filosofia e in filologia, in economia e nella "gender theory".

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investimenti per 60 milioni in 5 anni (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 8 - Pisa Investimenti per 60 milioni in 5 anni Cascina: proficuo l'incontro tra l'amministrazione e i sindacati Decise agevolazioni per le famiglie attanagliate dalla crisi CASCINA. L'amministrazione comunale informa che dal 24 al 27 marzo, (orario 10-12 e 16-19) al Polo espositivo di via Pascoli, 57, verrà aperta una mostra degli elaborati relativi agli interventi racchiusi nel progetto Piuss (programma integrato urbano di sviluppo sostenibile). Sempre al polo espositivo di via Pascoli, giovedì 26 marzo, alle 17.30, saranno presentati i progetti di intervento e le opere previste per Cascina centro. L'iniziativa è stata organizzata per illustrare, alle associazioni e ai cittadini, i progetti presentati alla Regione Toscana da parte dell'amministrazione comunale e dei vari soggetti pubblici/privati d'intesa con l'amministrazione stessa. Il Comune di Cascina ha, infatti, partecipato al bando promosso dalla Regione Toscana al fine di ottenere i finanziamenti regionali ed europei che, uniti ai finanziamenti messi a disposizione dall'amministrazione, potrebbero portare alla realizzazione di opere, per oltre 40 milioni di euro, di grande importanza e significato sia per il Centro Storico che per l'intero comune (ad esempio, il restauro del Teatro Nuovo, la costruzione di parcheggi e la riqualificazione del centro storico). QUesti progetti e altri temi legati alla città sono stati discussi in un incontro che si è tenuto fra amministrazione comunale e organizzazioni sindacali. Ogni tema è stato affrontato alla luce di un necessario livello di intervento per mantenere al massimo lo sviluppo e la crescita della nostra realtà unite all'obiettivo di promuovere azioni di sostegno alle categorie più deboli e quindi maggiormente colpite dalla crisi. Grazie all'approvazione da parte del Parlamento della mozione del segretario Pd Franceschini, sarà possibile allentare i vincoli del patto di stabilità che impedisce di utilizzare le risorse finanziarie dei comuni. Un simile provvedimento potrebbe attenuare le conseguenze dei tagli della finanziaria (oltre 2 milioni di Euro al Comune di Cascina). Nonostante le reali difficoltà l'amministrazione prevede di mantenere gli investimenti agli stessi livelli degli anni passati e, insieme ai finanziamenti Piuss, si prevedono investimenti per opere pubbliche per circa 60 milioni di euro in 5 anni, venendo così a costituire un volano per la crescita delle opportunità di lavoro. L'incontro con le organizzazioni sindacali è stato proficup perché è finito con una intesa significativa. Sono stati previsti interventi sul piano sociale che sono, in sintesi, i seguenti: agevolazioni sui servizi (mensa e trasporto scolastico dei figli) per coloro che perdono il lavoro e non hanno diritto alla C.i.g. e successivamente anche per coloro che, pur in cassa integrazione, questa risulta essere l'unica fonte di reddito. Oltre a questi, purtroppo piccoli, benefici verranno anche aumentati gli interventi per i contributi sugli affitti, saranno praticati abbattimenti sulle tariffe (Tia, acque ecc) e sarà finanziato un fondo di 40.0000 euro per un abbattimento del reddito Isee, anche questo a vantaggio di coloro che avranno perso il posto di lavoro.

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Anasf, boom di partecipanti (sezione: Cultura)

( da "Milano Finanza" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Milano Finanza sezione: I Vostri Soldi inGestione Promotori Finanziari data: 21/03/2009 - pag: 47 autore: Anasf, boom di partecipanti Oltre 2.800 soci si sono prenotati agli appuntamenti formativi dell'Associazione a meno di un mese dall'apertura delle iscrizioni su www.anasf.it Il tour dei seminari Anasf è appena partito e sono già più di 2.800 le prenotazioni dei soci giunte in sede attraverso il sito. In linea anche con quanto espresso nell'ultimo sondaggio Real Trend, l'Osservatorio mensile che Anasf conduce tra un campione rappresentativo di soci, sembra che quest'anno uno dei punti di forza su cui i promotori finanziari intendono fare leva sarà proprio la loro formazione.Dopo aver toccato Cagliari, Jesi e Perugia, i seminari di Anasf, condotti sotto la docenza di Sda Bocconi, Fondazione Cuoa, Università di Roma Tre, Progetica e il consulente legale Luca Frumento, e con la collaborazione di Anima Sgr, BalckRock e J. P. Morgan Asset Management, faranno tappa settimana prossima a Torino, Genova e Villa San Giovanni (Reggio Calabria).A Torino, sotto la docenza di Sergio Sorgi, Progetica, si affronterà il tema della previdenza comportamentale, con un'analisi degli impedimenti psicologici tipici delle scelte di investimento previdenziali e dei percorsi di comunicazione che possano rimuovere tali ostacoli e facilitare la presa di decisione. Con questo seminario si è aperta a Cagliari, lo scorso 6 marzo, la stagione formativa 2009. «La risposta dei partecipanti è stata molto positiva, soprattutto per quanto riguarda la scelta dell'argomento. Quello della previdenza è un tema su cui i promotori finanziari possono intervenire più efficacemente per aiutare i risparmiatori a compiere scelte di pianificazione di lungo periodo», ha commentato Fabrizio Alessandrini, Coordinatore Regionale Anasf della Sardegna. Sempre Sorgi, a Genova, toccherà un altro tema, quello dell'approccio consulenziale nella gestione dei rischi, per fornire ai soci uno spunto di riflessione sulla coniugazione tra aspetti consulenziali e comunicazione orientata all'assunzione di responsabilità individuale da parte del cliente. A tale scopo verranno esemplificati comportamenti utili al soddisfacimento delle «nuove» preoccupazioni dei risparmiatori e coerenti con i nuovi standard di servizio affermati dalla Uni Iso 22222:2008. La nascita di questa normativa sottolinea l'esigenza di cambiamento che ha investito da tempo il rapporto che lega promotore finanziario e risparmiatore e che è in costante evoluzione così come il ruolo del pf, cui è dedicato un approfondimento con l'intervista a corredo a Gaetano Megale, presidente di Progetica, che farà tappa settimana prossima in Calabria.Per conoscere tutti i prossimi appuntamenti e prenotarsi, basta visitare il sito www.anasf.it e cliccare su «seminari». Il calendario on-line, scaricabile anche in formato pdf, fornisce ogni indicazione circa il luogo e la data di svolgimento di ogni incontro, compreso un breve estratto dei temi affrontati da ciascun seminario. Sul sito sono inoltre disponibili, per un mese dalla data di svolgimento del seminario e per i soli partecipanti che hanno ritirato la password a loro riservata al momento dell'ingresso in aula, le slide dei docenti con i temi affrontati.

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Anasf mette in palio 5 mila euro (sezione: Cultura)

( da "Milano Finanza" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Milano Finanza sezione: I Vostri Soldi inGestione Promotori Finanziari data: 21/03/2009 - pag: 50 autore: Anasf mette in palio 5 mila euro Tutti gli universitari italiani possono concorrere all'assegnazione della borsa di studio «Ivo Taddei», alla sua terza edizione. Le domande, entro il 31 maggio Anasf ha ampliato il bacino degli Atenei italiani, legalmente riconosciuti, i cui studenti, laureati e che stanno specializzandosi nel settore economico-finanziario, possono aspirare al conseguimento del premio di 5mila euro messo in palio dall'Associazione con la borsa di studio intitolata ad Ivo Taddei, consigliere nazionale prematuramente scomparso nel 2006. La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione è il 31 maggio 2009: il bando e il modulo da inviare alla Segreteria dell'Associazione per poter partecipare al concorso per l'assegnazione della borsa sono consultabili su www.anasf.it. In un contesto sempre più competitivo che seleziona i migliori, Anasf ha deciso di dare ai giovani l'opportunità di investire nelle proprie capacità per poter affrontare al meglio le sfide del mondo del lavoro, premiando l'eccellenza.IL BANDO E LA DOMANDADI PARTECIPAZIONELa borsa di studio ?Ivo Taddei? è riservata ai laureati di un corso di laurea triennale ad orientamento economico, attualmente iscritti ad un corso di laurea specialistica o magistrale in classi di ambito economico-finanziario, presso un'università italiana legalmente riconosciuta. I requisiti richiesti per partecipare sono: - Laurea triennale in ambito economico conseguita entro i tre anni previsti presso un'università italiana legalmente riconosciuta. - Progetto o tesi di laurea su un argomento dell'ambito finanziario. - Iscrizione ad un percorso di laurea specialistica o magistrale in materie economico-finanziarie presso un'università italiana legalmente riconosciuta. Le classi di laurea specialistica o magistrale ammesse sono elencate nel bando di concorso disponibile sul sito Anasf, dov'è possibile scaricare il modulo di partecipazione che, unitamente alla documentazione prevista, dovrà essere inviato via e-mail all'indirizzo formazione@anasf.it, oppure via fax al numero 02 67070839, oppure tramite raccomandata con ricevuta di ritorno all'indirizzo Anasf, Via Vittor Pisani 22, 20124 Milano. Saranno accettate solo ed esclusivamente le domande complete di tutta la documentazione richiesta e spedite in Associazione entro e non oltre il 31 maggio 2009. Ai fini della determinazione dell'invio faranno fede i timbri postali e la data di ricezione in Anasf dei fax e delle e-mail. L'ASSEGNAZIONEDELLA BORSALa commissione esaminatrice che si occuperà di selezionare le domande di partecipazione e il materiale pervenuto alla Segreteria è composta da cinque membri, individuati tra responsabili dell'Anasf, esperti del settore finanziario e docenti universitari. La commissione, ai fini della stesura di una graduatoria, valuterà i profili dei candidati assegnando un punteggio complessivo che terrà conto degli elementi che seguono: - elenco degli esami specifici del settore finanziario, con relativa votazione, sostenuti nel corso di laurea triennale; - contenuti della tesi o del progetto di laurea triennale e voto di laurea;- percorso di laurea triennale conseguito in tempi regolari;- debiti formativi con cui il candidato è stato ammesso al corso di laurea di specialistica o magistrale.Nel caso in cui due partecipanti al concorso dovessero totalizzare lo stesso punteggio, la commissione darà precedenza al candidato più giovane di età. Anasf comunicherà via posta all'indirizzo specificato sulla domanda inviata dai candidati, l'assegnazione della borsa di studio al vincitore del concorso. A seguito di tale comunicazione l'interessato dovrà dare risposta scritta di accettazione o rinuncia della borsa di studio. L'erogazione dell'importo avverrà in un'unica soluzione nel corso del 2009.

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l'università premia gli ex allievi: il campano d'oro al filosofo bodei (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 26 - Spettacolo L'università premia gli ex allievi: il Campano d'oro al filosofo Bodei PISA. Sarà conferito al professor Remo Bodei, filosofo e docente alla University of California (Ucla) di Los Angeles, il premio Campano d'oro 2009. Il Campano d'oro è il riconoscimento che l'Associazione laureati dell'ateneo pisano (Alap) assegna ogni anno, dal 1971, agli «ex allievi che si siano distinti nel campo della cultura, della scienza, dell'industria e delle professioni». La cerimonia si svolgerà martedì 24 marzo alle ore 16, nell'Aula magna storica della Sapienza. Aperta dai saluti del rettore Marco Pasquali e dal preside della facoltà di lettere e filosofia Alfonso Maurizio Iacono, la cerimonia proseguirà con la lettura, da parte del presidente dell'Alap, Attilio Salvetti, delle motivazioni del conferimento del premio. In conclusione della cerimonia è previsto l'intervento del professor Bodei.

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la mia fede - tony blair (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 47 - Cultura LA MIA FEDE l´ex premier britannico tony blair parla di dio e delle sfide del xxi secolo cinque progetti per capire il mondo e la mia politica La "Abraham House" di Londra come luogo di incontro e di conoscenza La fondazione da lui promossa si pone l´obiettivo della comprensione interreligiosa Senza il pieno riconoscimento del peso delle religioni la nostra società sarà più povera Tutti i leader, siano essi esponenti religiosi o no, devono "agire a imitazione di Dio" TONY BLAIR La mia fede è sempre stata una parte fondamentale della mia politica. Quando ero premier ho ritenuto però più opportuno non strombazzarlo ai quattro venti, nel timore che si pensasse che cercavo di rivendicare una sorta di superiorità morale mia o del mio partito. Nelle rare occasioni nelle quali ho parlato di religione, c´è stata una tendenza a fraintendere le mie parole per adattarle alle finalità politiche altrui. Questo è il motivo per il quale "non ho agito a imitazione di Dio". Al termine del mio mandato, cercando in vario modo di dare un contributo personale a importanti temi di natura pubblica e politica, non ho più sentito la necessità di astenermi dal parlarne. In realtà, quanto più passava il tempo, tanto più mi ha colpito con sempre maggiore intensità un fatto: omettere di comprendere il potere intrinseco della religione significa non essere in grado di comprendere il mondo moderno. In Europa occidentale ciò potrebbe suonare molto anti-intuitivo. Altrove, pressoché ovunque, è invece evidente a tutti. Prendiamo brevemente in considerazione le statistiche: nel mondo si contano oltre due miliardi di cristiani, quasi un miliardo e mezzo di musulmani, più di 900 milioni di induisti, 400 milioni di buddisti, 24 milioni di sikh e 13 milioni di ebrei. Da queste stime sono esclusi i seguaci di altre confessioni religiose. Nella maggior parte dei Paesi queste cifre sono in aumento. In Africa, per esempio, nel 1900 c´erano dieci milioni di cristiani, diventati nel 2000 360 milioni, il più cospicuo aumento di sempre. Persone appartenenti a confessioni religiose diverse convivono sempre più a contatto tra loro: per farsi un´idea alquanto chiara del microcosmo religioso esistente al mondo è sufficiente passeggiare in pochi metri quadrati lungo molte strade del Regno Unito. La fede religiosa e le modalità con le quali essa acquista maggior rilievo ovunque potrebbero assumere la medesima importanza per il XXI secolo di quella che nel XX secolo ebbe l´ideologia politica. Potrebbe contribuire a guidare e sostenere l´era della globalizzazione, prestandole i suoi stessi valori, e avvicinando confessioni religiose e culture a una maggiore comprensione reciproca, incoraggiando la coesistenza pacifica. All´opposto, però, può essere in alternativa una forza reazionaria, che allontana gli individui proprio come la globalizzazione li spinge vicini gli uni agli altri. Quale ne sia l´esito, ciò significa che tutti i leader, siano essi esponenti religiosi o meno, devono "agire a imitazione di Dio". Ho fondato la Faith Foundation con l´obiettivo di promuovere un maggiore rispetto e una più profonda comprensione tra le principali religioni, per affermare e sostenere la causa della religione come forza orientata al bene, e per dimostrare ciò concretamente, incoraggiando iniziative interreligiose per affrontare e sconfiggere la povertà e i conflitti globali. Noi ci ripromettiamo di dimostrare l´importanza che la fede ha nelle sfide del XXI secolo e le potenzialità che essa offre per avvicinare le persone, non per allontanarle ulteriormente. Inizialmente, ci stiamo focalizzando su cinque importanti progetti e stiamo lavorando con partner di sei delle principali confessioni religiose. Primo: abbiamo messo a punto Faith Acts Together, un programma che coinvolge i sostenitori di oltre 30 Paesi in sei continenti. Superando le barriere religiose, stiamo lavorando nell´ottica di un obiettivo comune, quello di porre fine allo scandalo delle morti per malaria e contribuire così attivamente agli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. In una prima fase lavoreremo in alcuni Paesi del continente africano, avvicinando le comunità di diverse confessioni per distribuire loro reti antimalaria per i letti e insegnando loro come utilizzarle, essendo queste il sistema più efficace e più economico per eliminare il tragico quanto evitabile bilancio di morti dovuti alla malaria. In seguito, a partire dal Regno Unito, dagli Stati Uniti e dal Canada, nomineremo 30 Faith Acts Fellows, giovani leader incaricati di dar vita a campagne e coalizioni ben radicate nelle varie confessioni religiose per sostenere il lavoro in Africa direttamente sul campo. In secondo luogo, abbiamo dato vita a Face to Faith, un programma scolastico interreligioso mirato a contrastare l´intolleranza e l´estremismo: ciò farà sì che le classi di tutto il mondo siano collegate tramite videoconferenze ben organizzate e accessibili. I bambini di una data confessione religiosa e una data cultura avranno la possibilità di interagire con i bambini appartenenti ad altre culture e religioni, vivendo così la preziosa esperienza reciproca di comprendere la mentalità e la vita altrui. Il programma prevede di concentrare l´attenzione sui principali argomenti contemporanei, quali l´ambiente, indagando che cosa possono offrire le grandi tradizioni religiose per contribuire alla risoluzione di queste tematiche. Il programma pilota è attualmente in corso in cinque Paesi di tre continenti. Terzo: stiamo perfezionando una comprensione più approfondita e intellettuale delle dinamiche della religione e della globalizzazione. La mia fondazione e l´università di Yale hanno dato vita a un corso dedicato a questa tematica, in riferimento alla quale io stesso ho tenuto insieme ad altri docenti alcune lezioni nell´ultimo trimestre. Nostro obiettivo è dar vita a un dibattito globale su questo argomento tra una decina di università di alto livello. Al momento stiamo chiarendo le modalità con le quale altre tre di esse potranno dar vita a questo stesso corso, e altre ancora seguiranno. Ciascuna università contribuirà al programma con le proprie tradizioni intellettuali e la propria prospettiva regionale, e tutte indagheranno nello stesso modo i rapporti tra la religione e l´economia, la politica e la società, e come le grandi religioni possano fare di più per rendere maggiormente a misura d´uomo il mondo globalizzato. Nell´ambito di tutto ciò, stiamo altresì indagando la questione dei valori e del sistema finanziario alla luce della crisi finanziaria, esaminando in che modo i nostri sistemi finanziari possano essere rimessi in rapporto con alcuni valori di base dai quali essi si sono in buona parte distanziati. Abbiamo dato il nostro contributo al dibattito globale in occasione della conferenza di Parigi del presidente Sarkozy e al World Economic Forum, e adesso stiamo cercando di scoprire in che modo tradurre tutto ciò in realtà e azione concreta. Infine, stiamo lavorando con la Coexist Foundation e l´università di Cambridge per realizzare l´idea dell´Abraham House, un luogo di incontro a Londra a livello internazionale per le tre religioni di Abramo, ma aperta altresì a seguaci di qualsiasi fede o anche nessuna. Essa darà rilievo nazionale e internazionale a un movimento di pensiero ed esplorazione critica, il che implicherà nuove iniziative e una conoscenza più approfondita. Copyright New Statesman Traduzione di Anna Bissanti

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Mezzogiorno, piano unico per i fondi Ue (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Normativa data: 21/03/2009 - pag: 26 autore: Andrea Settefonti in 4 regioni Mezzogiorno, piano unico per i fondi Ue Nasce il Regno delle Due Sicilie per l'agricoltura. È stato infatti sottoscritto l'accordo per la realizzazione di un progetto unico per lo sviluppo del settore agroalimentare, zootecnico e forestale tra le quattro Regioni dell'obiettivo Convergenza. È questa l'intesa raggiunta tra gli assessori all'Agricoltura di Sicilia, Calabria, Puglia e Campania, accordo recentemente illustrato presso il Centro ricerca per l'agrumicoltura e le colture mediterranee di Acireale.L'occasione per rendere operativo il progetto che coinvolge le quattro Regioni del Sud, sarà data dal Pon, il Programma operativo nazionale «Ricerca e competitività», il cui bando sarà pubblicato prossimamente dal ministero dell'Istruzione, università e ricerca. Il ruolo centrale sarà svolto dal Cra, il Centro di ricerca e la sperimentazione in agricoltura, che collaborerà con le Università e con gli altri enti di ricerca pubblici e privati presenti sul territorio.A spiegare i dettagli dell'accordo è l'assessore regionale all'Agricoltura della Sicilia, Giovanni La Via. «Creare una sinergia nella fase progettuale, che individui i reali fabbisogni di ricerca nelle aree tecnologico-produttive», commenta l'assessore, «significa mettere a fattore comune le esigenze delle Regioni della Convergenza per lo sviluppo del settore agricolo con interventi tesi a valorizzare non singole imprese, ma interi sistemi produttivi grazie a progetti di ricerca non solo industriale e sperimentale, ma anche creativa».Obiettivo Convergenza della Ue vuole stimolare la crescita e l'occupazione nelle regioni meno sviluppate. A questo obiettivo è assegnato oltre l'80% della dotazione totale del Fondo Sociale Europeo. Dell'obiettivo Convergenza fanno parte le cosiddette regioni di convergenza, quelle con un Pil pro capite inferiore al 75% della media dell'Ue-25. L'incontro, al quale hanno partecipato il direttore generale del Cra, Giovanni Lo Piparo, e i rappresentanti degli enti di ricerca operanti nel settore agricolo siciliano, è stata l'occasione per illustrare la genesi e le finalità dell'accordo, nonché le successive fasi operative da concordare con i soggetti interessati.

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<Rettore e presidi Le indennità vanno dimezzate> (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

firmani «Rettore e presidi Le indennità vanno dimezzate» «Rettori, prorettori, presidi di facoltà, direttori di dipartimento e dirigenti inizino a dare il buon esempio e si dimezzino le indennità. Se si dovranno fare tagli e chiedere sacrifici e più ore di lavoro a qualche categoria, sarebbe buona cosa cominciare a rivedere gli emolumenti più alti di chi assomma stipendio ed indennità. Il presidente degli Stati Uniti Barak Obama docet». Lo afferma in una nota Bruno Firmani, consigliere provinciale dell'Italia dei valori e da 18 anni docente in matematica alla Facoltà di ingegneria di Mesiano, a giudizio del quale «soltanto in questo modo si potrebbe dimostrare un'autentica sensibilità nei confronti della crisi che coinvolge tutti i settori dell'economia e ci si rende credibili». «In previsione di tagli alle Università che il governo vuole attuare, soprattutto nei confronti degli atenei che non dimostrano la massima oculatezza nella gestione delle risorse - ricorda Firmani -, anche il rettore dell'Università di Trento Davide Bassi nei giorni scorsi ha lanciato un monito perché all'interno delle Facoltà si proceda quanto prima alla riduzione delle spese, tagliando gli incarichi esterni e diminuendo il numero dei corsi». Per Firmani si tratta di iniziative che quindi non devono restare sulla carte ma anzi vanno attuate al più presto. 21/03/2009

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University day per scegliere il proprio futuro (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

VENETO pag. 11 University day per scegliere il proprio futuro ROVIGO CULTURA ed economia, un binomio stretto e ormai quasi tautologico nell'individuazione dei fattori che promuovono lo sviluppo. La differenza la fanno le modalità ed i criteri prescelti per l'interazione fra un fattore e l'altro, quali, ad esempio, l'investimento prevalente in saperi tecnici a servizio dell'impresa locale oppure nella formazione del capitale umano da impiegare "sotto ogni cielo", quindi anche fuori dal Polesine, come ha osservato il sindaco Fausto Merchiori, e la fa anche la determinazione ad attendere risultati e benefici dei processi di sviluppo non solo nel breve, ma anche nel medio e lungo periodo. Questi temi sono emersi ieri nel corso di un incontro nella sede centrale del Consorzio Università di Rovigo (Cur) in Via Marconi per presentare l' "University Day" che si svolgerà il 27 e 28 marzo nelle moderne strutture del Cur in Viale Porta Adige. Hanno partecipato all'incontro l'assessore provinciale alla Cultura Laura Negri che colloca le nanotecnologie al vertice della scala della ricerca scientifica del Cur ed il presidente della Camera di Commercio Loredano Zampini che ha aggiunto l'impresa fra i soggetti sociali con i quali il Cur dovrebbe incrementare opportunità ed occasioni di convergenza per selezionare direttrici di sviluppo condivise e che ha guardato con molto favore all'ultima novità didattica: l'istituzione del corso di specializzazione in materie plastiche inaugurato lo scorso 5 marzo. «Con l' University Day continua l'opera di promozione dell'università ha affermato Roberto Tovo, presidente del Cur e ciò implica la diffusione della conoscenza delle iniziative didattiche, il ricorso all'orientamento dei giovani ed il potenziamento dell'informazione sulla nostra offerta culturale e formativa». Venerdì prossimo sono programmate lezioni dimostrative ed incontri, che si ripeteranno il sabato, di orientamento per gli studenti. Si proporranno ai ragazzi dei test di simulazione per sollecitare curiosità e verificare preparazione ed attitudini verso i vari tipi di corsi. Sabato 28 alle 10 si svolgerà una tavola rotonda sulla ricerca in ambito sociale ed interverrà Andrea Pamparana, vicedirettore Tg5 e due docenti dell'Università di Padova, Barbara Segatto e Vincenzo Rebba. Daniela Muraca

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Lucrezia Gonzaga ritorna nella sua corte (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

CULTURA E SPETTACOLI pag. 12 Lucrezia Gonzaga ritorna nella sua corte Questa sera alle 17 nella chiesa di San Francesco QUANTE VOLTE, nei sei lunghi e angosciati anni della prigionia del marito, Lucrezia Gonzaga aveva spiato da una delle finestre del gran palazzo dei Manfrone a Fratta le ombre che scendevano quasi improvvise sullo Scortico e si mangiavano poco per volta la luce del tardo pomeriggio. E quante volte era riandata ai giorni lontani della prima giovinezza a Castelgoffredo nella dimora del marchese Luigi Gonzaga, quando Matteo Bandello le leggeva le pagine dei filosofi antichi e le insegnava il greco traducendo con lei l'Ecuba di Euripide. Il suo cuore adolescente pulsava, allora, di passioni segrete e i sogni erano affollati di immagini delicate. Poi era arrivato lui, il bel capitano di ventura, elegante e ardito, arrogante ma percorso da oscure inquietudini: Giampaolo Manfrone, lo sposo promesso, che dopo le nozze aveva seguito a Fratta, fra terre redente dalle acque e gelide nebbie invernali. Aveva solo diciassette anni e aveva lasciato gli studi e la poesia, per occuparsi della casa e delle due figlie che crescevano. Ma appena cinque anni dopo, l'incauto Manfrone, per vendicarsi di chissà quali parole ingiuriose o forse solo per mettere a tacere voci malevole che infamavano la sorella, aveva ordito una folle sortita per uccidere Ercole II il duca di Ferrara, finendo senza speranza in una angusta segreta della torre di San Michele al castello estense di Ferrara. SI DICE che fra quei muri Manfrone fosse impazzito o quasi e ridotto a una larva d'uomo, per morire in un freddo giorno di febbraio nel 1552: Lucrezia non aveva ancora trent'anni e poco per volta era tornata agli studi diletti e alla poesia, trovando sollievo anche nella cura del suo giardino, tra fiori e aiuole che disponeva secondo gli insegnamenti degli antichi. E intorno a lei, quando il tempo era mite, si adunavano intellettuali e artisti, spendendo le ore in conversari e dispute filosofiche, parole in chiave e musiche, insistendo su morale e religione, ma anche agricoltura e architettura. Una eletta e piccola corte, che intesseva rapporti con i maggiori centri di arte e cultura e che adunava in nell'inclita accademia dei Pastori Frattegiani personaggi di rilievo come il Dolce e il Ruscelli, il Toscanella e specialmente quell'Ortensio Lando che poteva vantare opere insigni e la prima traduzione dell'Utopia di Tommaso Moro. C'erano anche il Cieco Groto che giungeva a cavallo da Adria e il fido Giovanni Maria Bonardo che era di sostegno alla dama che stava al centro di questo gioco letterario, in cui circolava anche una sottile vena eterodossa che si richiamava non a caso a Erasmo da Rotterdam. Giusto in quei giorni Palladio aveva progettato villa Badoer. TUTTO questo ritroviamo in un volume denso di oltre trecento lettere pubblicato nel 1554 con il nome della stessa Lucrezia, ma quasi sicuramente "rivisto ed emendato" (se non addirittura composto) da Ortensio Lando. Proprio questo volume ritorna oggi con le luci di quella stagione perduta in una splendida edizione critica (la prima in epoca moderna) della Minelliana con il consistente apporto della Fondazione Banca del Monte, filologicamente inappuntabile e curata da Renzo Bragantin e Primo Griguolo, che in appendice ha aggiunto nuovi documenti. E per presentare il volume, elegantissimo e con ricco apparato iconografico, questa sera nella chiesa di San Francesco a Fratta alle 17 concerto di omaggio a Lucrezia con il gruppo vocale-strumentale "Corte Antica" e, dopo il saluto delle autorità, le relazioni di Gabriella Zarri (docente di Storia moderna all'Università di Firenze e studiosa delle esperienze monastiche femminili) e Gino Benzoni (già ordinario di storia della storiografia all'Università di Venezia e autore di importanti pubblicazioni sulle accademie del 500) e gli interventi dei due curatori e di Mario Cavriani presidente della Minelliana. Sergio Garbato

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Di Paolo: scuole di pensiero diverse (sezione: Cultura)

( da "Corriere Alto Adige" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere dell'Alto Adige - BOLZANO - sezione: PRIMOPIANO - data: 2009-03-21 num: - pag: 3 categoria: REDAZIONALE Il parere «tecnico » Parla la docente di Procedura penale all'ateneo di Trento Di Paolo: scuole di pensiero diverse BOLZANO — «Esistono norme precise, per esempio l'articolo 578 del Codice di procedura penale, che prevedono come in caso di condanna "penale e civile", se in Appello o Cassazione interviene la prescrizione (o l'amnistia), il giudice si pronuncia comunque sull'azione civile, che viene mantenuta in piedi appunto in virtù della precedente sentenza». Se tra la gente fioccano i dubbi, i «tecnici » hanno idee abbastanza chiare sull'epilogo in Cassazione del caso di don Carli. A parlare è Gabriella Di Paolo, che insegna Procedura penale all'università di Trento: «In pratica il giudicato si è formato sul giudizio civile, visto che era estinto il lato penale della questione — spiega la docente — se don Carli è da ritenersi colpevole, o responsabile o qualcos'altro? A questa domanda ci sono due risposte, due teorie a seconda di come si interpretano le norme sulla prescrizione. Da una parte c'è chi ritiene che una dichiarazione di prescrizione contenga implicitamente un'accertamento di responsabilità perché "altrimenti il giudice avrebbe adottato una formula di proscioglimento liberatoria nel merito". Dall'altra, in sostanza, c'è chi pensa che si tratta di un proscioglimento per motivi strettamente procedurali e il fatto che sia decorso il tempo non comporta un obbligo di andare a vedere poi nel merito come erano andate esattamente le cose». Insomma, la Di Paolo fa capire che le questioni giuridiche «non sono matematica ma ci sono degli orientamenti». E la richiesta di un risarcimento così ingente? Implica forse una forma di «responsabilità » di don Carli? «Non conosco il fatto specifico, ma direi che a questo punto resta fermo l'accertamento che era stato fatto in secondo grado, con una sanzione che non era certo leggera », dice la Di Paolo, che appunto sottolinea come possa succedere che gli aspetti penale e civile abbiano due «percorsi » diversi. Ma c'era la possibilità che la Cassazione annullasse anche l'aspetto civile del risarcimento? «Avrebbe potuto annullarla solo nel caso che si fossero trovato dei "vizi" particolari e gravi, ma anche questo possiamo dirlo solo in linea generale, non conoscendo le motivazioni esatte di questa ultima decisione», conclude la Di Paolo. P. P.

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<A TAVOLA con gli etruschi> è il secondo appuntament... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Grosseto)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

AMIATA / COLLINE pag. 11 «A TAVOLA con gli etruschi» è il secondo appuntament... «A TAVOLA con gli etruschi» è il secondo appuntamento del ciclo di conferenze «Incontri di archeologia». La conferenza è in programma oggi alle 17, alla biblioteca comunale di Manciano. L'argomento sarà illustrato dal professor Alessandro Mandolesi, docente di etruscologia all'università di Torino. Il tema conduttore di questo ciclo di incontri è «La cucina nell'antichità. Archeologia, storie e ricette» e al termine di ogni conferenza sarà possibile, su prenotazione, sperimentare gli antichi sapori in uno dei ristoranti che partecipano all'iniziativa. Oggi la degustazione si terrà alla trattoria «Da Paolino» (telefono 0564-629388). Gli altri due appuntamenti sono previsti per sabato 28 marzo, su «La cucina nell'antica Roma». L'ultimo incontro è previsto per sabato 4 aprile, con «La cucina medievale».

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Oggi i nomi dei più bravi tra i... più bravi. Si conclude stamani la terza edizione del pi... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 21 Marzo 2009 Chiudi Oggi i nomi dei più bravi tra i... più bravi. Si conclude stamani la terza edizione del piccolo e grande "Certamen Traianeum" organizzato dal liceo classico "Guglielmotti" e finanziato dalla Fondazione cariciv. Alle 9, nell'aula magna del liceo, si svolgerà la conferenza sul tema: "Modelli familiari nella tragedia greca", relatore Giulio Guido Rizzi, professore ordinario di teatro e drammaturgia dell'antichità all'università di Torino. Al termine la premiazione dei vincitori. Soddisfatti i docenti del comitato organizzativo Marilisa Del Duchetto, Francesca Di Domenico, Rosalba Ferilli, Enrica Massera, Viviana Pitti, Annamaria Ramoni, Stefania Turchetti e Simona Zintu.

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Sanità trentina senza direttore da 15 mesi (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 21-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Sanità trentina senza direttore da 15 mesi V orrei commentare una notizia apparsa sull'Adige lunedì scorso, e cioè il fatto che il dottor Gino Gumirato, 43 anni padovano, ex direttore generale dell'Asl di Cagliari, sia stato chiamato a fare parte di un gruppo selezionato di consulenti, nientemeno che dal neo presidente degli Stati Uniti d'America, Barack Obama, per cercare di riformare il sistema sanitario statunitense, oramai al collasso. La notizia in sé potrebbe forse solleticare l'italico orgoglio ma nulla più in termini di interesse, se non ci fosse un «piccolo» particolare: il manager pubblico che sbarcherà alla Casa Bianca, figurava (mai termine al passato appare più appropriato) nella rosa di quattro papabili alla carica di direttore generale della Azienda provinciale per i servizi sanitari della Provincia autonoma di Trento, che una apposita Commissione costituita dalla Giunta provinciale all'indomani delle dimissioni del dottor Carlo Favaretti nel gennaio 2008, aveva sollecitamente predisposto dopo una attenta, minuziosa e rigorosa analisi comparativa dei numerosi curricula presentati. È di dominio pubblico il fatto che a distanza di oltre un anno da quelle dimissioni, la più grande azienda trentina abbia ancora un direttore generale facente funzioni (professionista peraltro serio e preparato) e che la nomina del successore di Favaretti sia stata «congelata» a data da destinarsi; ora l'Assessore provinciale alla Salute e alle Politiche Sociali Ugo Rossi ha dato l'annuncio del «habemus papam» entro la fine del mese di marzo...; ma sarà comunque un incarico a termine, un anno, massimo due, fino alla ventilata riforma del servizio sanitario provinciale (l.p. 10/93); quindi un «traghettatore», un professionista a progetto, una sorta di co.co.co. Nel frattempo si è svilito e annullato il ruolo ed il lavoro di una Commissione tecnica qualificata che, alla resa dei conti ha dimostrato di avere agito in maniera corretta, facendo emergere il merito e non l'appartenenza. Per qualcuno evidentemente Gumirato, come anche gli altri tre idonei, non erano all'altezza di gestire la sanità del piccolo Trentino con i suoi cinquecentomila abitanti, mentre la prima potenza mondiale è stata di diverso avviso; intanto uno ha spiccato il volo verso altri lidi, e poi parlano della fuga dei cervelli. Mi sorge un sospetto: non sarà che gli ha giocato contro il suo curriculum da indipendente e la perentoria affermazione che «in Italia manca una classe manageriale. I politici non vogliono costruirla, perché temono l'indipendenza»? Ermanno Sartori - Condino L ' Azienda sanitaria provinciale è da quindici mesi priva di una guida stabile nel pieno dei suoi poteri, e per un altro anno o forse due lo resterà, visto che si parla di un'ulteriore soluzione provvisoria in attesa della nuova legge. Nonostante la grande professionalità e le capacità dimostrate dal dottor Franco Debiasi, attuale direttore facente funzioni, è innegabile che la provvisorietà in cui lavora non aiuta a prendere decisioni durature e a dare una gestione alla Sanità trentina oltre l'ordinaria amministrazione. Tutto questo perché la giunta provinciale ha voluto dare il benservito (meritato o no saranno gli utenti a dirlo) a Carlo Favaretti ad un anno dalla sua scadenza, senza voler trovare però una soluzione e individuare un successore. O meglio, la soluzione era stata trovata, perché la Commissione tecnica preposta e nominata aveva lavorato, e lavorato bene. Ma i nomi che sono usciti dall'esame tecnico, dei titoli e delle competenze, non sono piaciuti al presidente Dellai e ad alcuni alleati di giunta. Così il tutto è stato affossato in attesa delle calende greche, quando ci sarà la riforma del servizio sanitario. Nel frattempo per i 7mila dipendenti dell'Azienda sanitaria trentina, ma soprattutto per le migliaia di utenti che quotidianamente si avvalgono dei servizi sanitari provinciali, si andrà avanti così, provvisoriamente. Se le cose dovevano andare in questo modo, forse era meglio lasciare Favaretti al suo posto. Come forse era meglio non indire nemmeno la procedura di nomina del sostituto e insediare una commissione ad hoc, sapendo già prima che, se non usciva il nome richiesto, sarebbe stato fatto saltare tutto. Intanto, il candidato scartato dalla giunta di Trento è stato scelto da Obama. Buon per lui. Un po' meno per il Trentino. p.giovanetti@ladige.it 21/03/2009

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Aig, dilaga la protesta: cause al via in 19 Stati (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-03-21 - pag: 43 autore: Scandali. Cresce lo sdegno sui super-premi - Bernanke: servono nuove leggi Aig, dilaga la protesta: cause al via in 19 Stati In Europa e Usa manager critici sulla «stangata» fiscale per i bonus Marco Valsania NEW YORK Dilagano le inchieste sul caso Aig. Una coalizione di 19 Stati americani ha lanciato un'indagine sui bonus pagati dalla grande compagnia di assicurazione, che con la sua crisi ha minacciato di travolgere il sistema finanziario e costretto il governo a un salvataggio costato oltre 173 miliardi di dollari. L'alleanza,guidata dal procuratore generale del New Jersey Anne Milgram, ha inviato una lettera all'amministratore delegato del gruppo Edward Liddy informandolo di voler far luce su «potenziali truffe » e violazioni di leggi locali. Le procure, dal Nebraska all'Illinois, dal Texas alla Pennsylvania, precisano che l'obiettivo è «garantire al pubblico che i fondi ricevuti dall'azienda siano utilizzati per migliorare le condizioni finanziarie, non per arricchire individui che hanno causato la crisi». Aig deve già fare i conti con un'inchiesta del procuratore di New York Andrew Cuomo sui 165 milioni in premi versati nella divisione servizi finanziari che scommetteva sui derivati. L'ondata di inchieste locali è scattata mentre l'amministrazione di Barack Obama fatica sempre più a gestire gli scandali sui supercompensi, anche se il Ceo di Citigroup, Vikram Pandit, ha dichiarato che il gruppo «sta lavorando con il governo per risolvere il problema ». Ieri il governatore della Federal Reserve Ben Bernanke, oltre a promettere alle banche riforme negli standard di capitale e nella valutazione degli asset meno liquidi, ha invocato per il futuro compensi legati agli «interessi di lungo termine delle società», denunciando «politiche che creano incentivi perversi e capaci di mettere in pericolo un'istituzione» e invocando l'adozione di nuove leggi. Ma, alla Casa Bianca, scotta oggi soprattutto l'affaire Aig. Il management della compagnia ha chiesto ai suoi dipendenti di comunicare entro lunedì se intendano restituire i bonsu riceviti, ma non basta. Dopo aver espresso «rabbia» sui supercompensie chiesto al ministro del Tesoro Tim Geithner di ricorrere a ogni «via legale» per ottenere rimborsi, il presidente ha invitato alla calma. Dal palco di una popolare trasmissione televisiva, il Tonight Show con Jay Leno, ha frenato le crociate del Congresso, impegnato a passare leggi per tassare fino al 90% i premi nelle aziende salvate dal governo. Obama è parso scettico all'idea di usare il fisco per recuperare i premi, approvata giovedì dalla Camera tra le polemiche. Occorre evitare vendette, ha detto il presidente, puntando piuttosto sulla prevenzione di simili problemi e sul risanamento dell'intera finanza. Leno lo ha incalzato sostenendo che il piano crea precedenti da «far paura», perché «il Congresso può decidere che qualcuno non gli piace e tassarlo al 90%». E non è stato il solo: un editoriale del Washington Post ha denunciato una «capitale selvaggia». Un clima di «opportunismo» e «linciaggio» che «cambiando i termini di accordi a mesi di distanza trasforma il governo in un partner inaffidabile, erodendo la fiducia e mettendo in pericolo la ripresa». Contro questa crociata sui bonus - secondo quanto riferisce il Financial Times nell'edizione online- sarebbero pronti a dare battaglia i banchieri statunitensi ma anche britannici. Le difficoltà dell'amministrazione hanno danneggiato Geithner, accusato di aver saputo troppo poco e agito troppo tardi nella vicenda Aig nonostante il governo controlli l'80% del gruppo. Proprio Geithner dovrebbe presto far decollare nuove strategie di salvataggio bancario, a cominciare da una partnership pubblico-privato per rilevare asset tossici. Governatore. Ben Bernanke, presidente della Fed, ieri a Phoenix AFP

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Il Comune cerca soci che investano soldi loro (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

PESARO pag. 4 Il Comune cerca soci che investano soldi loro Per la nuova Questura e completare il Tribunale REALIZZARE opere pubbliche trasferendo il rischio e la ricerca di capitali ai privati. E' la filosofia di base della Società di trasformazione urbana, strumento pubblico-privato che il Comune ha scelto di utilizzare per la realizzazione della nuova questura in via Lamarmora, per il completamento del tribunale e per la realizzazione di un parcheggio sotterraneo in piazzale Carducci. L'approvazione dello strumento è prevista per il consiglio comunale di lunedì prossimo. E' il primo passaggio ufficiale (a parte il parere delle commissioni consigliari con il voto negativo di quella delle società partecipate) per un lavoro che ha impegnato gli uffici comunali, in particolare la dirigente Paola Nonni, per diversi mesi. E' un passaggio politicamente significativo ma che, con l'aria che tira (alienazioni immobiliari pubbliche andate tutte deserte, compreso l'ex-Riformatorio) rischia anche di rimanere lettera morta. Con possibili polemiche a non finire trattandosi di due strutture statali, di cui, in qualche maniera, il Comune si fa carico della progettazione e realizzazione. PUBBLICO-PRIVATO. Ebbene il Comune metterà nella Stu le aree: compresa quella per la Questura che ha acquisito dallo Stato anni addietro. Tra valore fondiario e diritti edificativi si ipotizza 3,8 un ritorno di milioni di euro, una parte in opere (parte pubblica del parcheggio interrato), una parte - forse - in denaro. Il giro d'affari previsto (se andranno a buon fine la vendita al Ministero della Giustizia del Tribunale e l'affitto al Viminale della nuova Questura) è di quasi 30 milioni di euro. L'azionariato è 60% privato (che dovrebbe metterci i soldi: almeno 4,3 milioni di euro) e 40% Comune (che ci mette patrimonio e diritti per 2,9 milioni). Il presidente è nominato dal Comune, l'amministratore delegato dai privati che avranno la maggioranza del consiglio, ma i patti parasociali prevedono che il no di un consigliere del Comune blocchi qualsiasi decisione. DA COSTRUIRE c'è un bel po' di roba. Il parcheggio del Carducci prevede 499 posti auto, 300 da vendere per finanziare la Stu, 90 interrati e 90 in superficie per la rotazione, con gestione pubblica. Il secondo edificio destinato a Tribunale, posizionato a fianco dell'altro, dietro via XXIV maggio, prevede 3450 metri con due piani fuori ed uno interrato. Vi troveranno posto i giudici di pace, ma bisognerà convincere il governo a tirare fuori 6 milioni di euro. Ancora più complessa imprenditorialmente la costruzione dei 5000 metri quadri su tre piani della nuova questura in via Lamarmora. Si tratta, secondo le stime del Comune, di un'operazione di 11,7 milioni di euro che il privato dovrebbe finanziare dopo aver firmato un contratto con il Ministero degli Interni per un affitto pluridecennale o un acquisto (più difficile) soldi in mano. Chissà se ci sono imprenditori disponibili. Farsi sotto, gente... Luigi Luminati Image: 20090321/foto/6885.jpg

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In arrivo 50 milioni per la promozione (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: AGROINDUSTRIA MERCATI ITALIA data: 2009-03-21 - pag: 26 autore: Alimentare. Sbloccati i fondi Buonitalia In arrivo 50 milioni per la promozione Vincenzo Rutigliano FASANO Fermi da oltre un biennio, dovrebbero cominciare a "materializzarsi" a fine maggio i fondi destinati da Buonitalia alla promozione dell'agroalimentare italiano all'estero. A metà aprile il Cda della società presenterà il programma promozionale al ministero delle Politiche Agricole e, tempo 40 giorni, come prevede il decreto che ha fissato i criteri guida dei progetti di valorizzazione, il programma diventerà operativo. «A fine maggio – anticipa Walter Brunello, presidente di Buonitalia – il programma diventerà operativo». Verranno così scongelati i 50 milioni di euro del programma di cui GianDomenico Auricchio, presidente di Federalimentare, ha chiesto più volte, nelle ultime settimane, l'impiego perchè " dimenticati" in chissà quale cassetto. «L'industria alimentare –ha sottolineato Auricchio concludendo, a Fasano (Brindisi), la prima delle due giornate del VI Forum dei Giovani imprenditori di Federalimentare – deve moltiplicare gli sforzi fatti in questi ultimi anni sui mercati stranieri. Oggi è troppo concentrata, per il 50% del totale del proprio fatturato, su 4 soli mercati (Francia, Germania, Gran Bretagna e Usa) che sono i più esposti alla crisi. Perciò nel 2009 dobbiamo allargare gliorizzonti per compensare la flessione dell'export prevista nella misura del 10- 12% in valuta e del 5-6% in quantità». Per questo servono sforzi promozionali comuni, coordinati e concentrati su pochi ma importanti mercati esteri. «Coinvolgendo – ha aggiunto Auricchio – l' Ice, il sistema camerale, le ambasciate, le Regioni». Ciò che, secondo Brunello, è previsto nel programma finalmente in dirittura di arrivo: «Buonitalia sarà la cabina di regia delle attività promozionali che dovranno avere un respiro poliennale e che coinvolgeranno non solo i suoi soci, Ice e Unioncamere, ma anche tutti gli altri soggetti deputati». Insieme all'export è fondamentale che l'industria alimentare italiana scriva un nuovo sistema di regole con la Grande distribuzione con il quale riequilibrare i rapporti di forza, compreso lo spostamento della quota nella catena del valore che, sul prezzo di ogni prodotto, appartiene alla grande distribuzione e ai trasporti: oggi siamo al 50% contro il 40%di10 anni fa.«Occorre fare l'accordo che abbiamo provato a chiudere in questi mesi con Centromarca, Federdistribuzione, Coop e Conad e su cui proveremo ancora. Serve – ha detto Auricchio – riscrivere le regole con un codice di buone prassi ed una camera di conciliazione tra le parti che,senza l'intervento di soggetti esterni, componga le controversie. E serve un tavolo politico permanente che possa coordinare il comparto». Sulla necessità di una migliore regolazione del rapporto pubblico privato legislatore/impresa ha insistito anche Francesco Senesi, presidente del gruppo Giovani: «Le imprese alimentari hanno bisogno di un ambiente di regole favorevoli, di chiarezza e trasparenza ed invece il dibattito in Italia non ci aiuta a crescere.Anzi vuole imporre altri vincoli e costi aggiuntivi ». Infine il sistema fieristico, il terzo asse su cui, secondo Auricchio, si gioca molto del futuro del settore: «Il nostro settore ha bisogno di una sola grande fiera, non servono lotte fratricide tra quartieri fieristici». LE IMPRESE Gian Domenico Auricchio: servono iniziative coordinate per rilanciare l'export e altre regole con la grande distribuzioe

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<DOVE VA l'economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi>:... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

CESENA pag. 4 «DOVE VA l'economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi»:... «DOVE VA l'economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi»: è il tema dell'assemblea annuale di Cna Forlì-Cesena che si terrà questa mattina a partire dalle ore 9.45 all'auditorium Hera di via Spinelli. A trattarlo ci sarà anche Vasco Errani (nella foto), il governatore dell'Emilia-Romagna. A interloquire con lui Massimo Spisni, docente di Finanza aziendale dell'Università di Bologna, e Tiziano Alessandrini, presidente della Camera di Commercio. Introdurrà e modererà il dibattito Alvaro Attiani, presidente dell'associazione. In provincia la Cna associa 7.804 imprese e 13.172 imprenditori (i giovani sono 4.587, le donne 3.200 e gli stranieri 602). La rete dei 19 uffici dislocati sul territorio provinciale può contare su 314 dipendenti e collaboratori.

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Le forme sono già a buon punto e ho iniziato a preparare il programma . Carlo Carbon... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 21 Marzo 2009 Chiudi «Le forme sono già a buon punto e ho iniziato a preparare il programma». Carlo Carboni, docente di sociologia all'Università Politecnica, da ieri ha messo in moto la macchina organizzativa in vista delle Primarie del 5 aprile. Carboni perché questa scelta? «La spinta decisiva è venuta dalla fame di novità arrivata da numerosi ambienti». Non se l'aspettava? «Non in questi termini. Dopo il manifesto firmato dai 26 tra docenti e imprenditori e altri esponenti sono aumentate le telefonate e gli sms di incoraggiamento. E poi...» Che altro c'è? «Sinora chi ha deciso di presentarsi alle Primarie o ha intenzione di farlo ha alle spalle una lunga navigazione politica, mentre ritengo ci sia bisogno di un apporto della società civile, una persona non di Palazzo». L'ipotesi di vedere diversi partecipanti alle Primarie? «Fermo restando l'importanza di una libera espressione come le Primarie, l'eccessiva partecipazione potrebbe rappresentare il rischio di una scarsa legittimazione del vincitore per frammentazione». Quali possono essere i limiti di un nome nuovo come il suo? «Personalmente non vedo nessun svantaggio». Sicuro? «L'essere esterno ai partiti può essere sicuramente visto come un valore aggiunto in un momento in cui il centrosinistra non sembra brillare in maniera particolare. C'è bisogno di una metamorfosi». E la metamorfosi, oltre che dalla persona nuova, può iniziare dal programma? «Sicuramente c'è bisogno di un nuovo metodo nel rapporto tra governo e cittadini». Come si può tradurre? «Con l'agire, iniziando dai punti più delicati. Con le persone che hanno deciso di aiutarmi abbiamo iniziato a scrivere il programma». Da dove si inizia? «Dall'affrontare l'attuale crisi economica: cercando di attuare misure a difesa per chi perde il posto di lavoro e rafforzando le politiche sociali, già ottime, a difesa delle fasce deboli». Qualche proposta concreta? «Penso all'introduzione di un salario di cittadinanza laddove si verifichi la perdita di lavoro decisiva per un nucleo famigliare. Dobbiamo riuscire a dare certezze, queste deve essere il compito della politica». Per la città invece da dove ripartirebbe? «Dalla ricerca di risorse economiche. Sia all'interno del Palazzo, magari attuando una politica di risparmio o dimissioni laddove possibile. Così da poter reinvestire le risorse liberate. E poi... Che altro? «Cercare anche di far leva sui fondi messi a disposizione da altri enti, come la Regione o la Comunità europea. E poi solleciterei anche gli imprenditori a dare il proprio contributo diretto per migliorare la città». Guardando in campo avversario, come giudica la scelta del sindaco Galeazzi di presentarsi? «Mi sembra un'operazione ardita, in linea con il trasformismo che lo ha portato a muovere critiche dopo essersi messo al di fuori del centrosinistra». M.Petr.

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<Per me il governatore rappresenterà bene il Sud> (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 21-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-03-21 num: - pag: 7 categoria: REDAZIONALE ... e quelle di Salvatore Vozza «Per me il governatore rappresenterà bene il Sud» 1. «Annuncerò la mia squadra prima del voto in modo che gli elettori possano affidare pienamente e con la massima trasparenza il loro mandato al centrosinistra. Soltanto preparando la giunta prima dell'elezione si evita il rischio che il Presidente della Provincia non svolga la piena autonomia che la legge gli assegna. Immagino una squadra snella, costruita con il numero minimo di assessori previsto, e in cui siano valorizzate esperienze e competenze del territorio e della coalizione. Come vicepresidente vorrei una donna». 2. «Perché no? Guglielmo Allodi e Gino Nicolais sono due risorse per il centrosinistra, non certo miei avversari. L'avversario dell'intera coalizione è il centrodestra». 3. «Un contratto contro la camorra: chi ha responsabilità pubblica deve dimettersi dall'incarico anche se solo sospettato di vicinanza ai clan. E poi, argomento altrettanto importante, un piano per i giovani e il lavoro che raggiunga tre obiettivi fondamentali: faciliti loro l'accesso al mercato del lavoro anche attraverso l'istituzione di un fondo per sostenere l'autoimprenditoria, rafforzi il tessuto produttivo del territorio puntando su settori ad alto valore aggiunto e con attività ecosostenibili, migliori e qualifichi il sistema della formazione. Napoli e provincia contano il tasso di disoccupazione giovanile più alto d'Italia. Dalla fortissima crisi economica che stiamo vivendo si esce sia sostenendo il reddito dei lavoratori in difficoltà, come i cassa integrati, ma soprattutto mettendo in campo nuove politiche produttive e puntando sui giovani per limitare al massimo la fuga dei cervelli, che fa perdere le migliori risorse al nostro territorio». 4. «Antonio Bassolino ha svolto in questi anni un ruolo di grande rilievo per Napoli e la Campania. Penso che anche in Europa saprà rappresentare a livello altissimo il Sud. Una sua candidatura è affidata, comunque, ad una valutazione che spetta a lui e al suo partito. Per quel che mi riguarda alle europee voterò Sinistra e Libertà». Sindaco Salvatore Vozza

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Aree ex Falck In campo il Comune (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - MILANO - sezione: Grande Milano - data: 2009-03-21 num: - pag: 10 categoria: REDAZIONALE Sesto San Giovanni Aree ex Falck In campo il Comune Aree ex Falck, scende in campo il Comune dopo la brusca interruzione della trattativa di vendita dell'area nel ruolo di gestore della transizione per uscire dallo stallo. O, in alternativa, una società mista pubblico privato. Non più tardi di qualche giorno fa l'Associazione imprenditori Nordmilano aveva lanciato la proposta di comprare le aree tutti insieme. Le carte saranno scoperte solo martedì quando il sindaco Giorgio Oldrini e il professor Guido Rossi, super consulente economico del Comune, diranno cosa intendono fare. «Il nostro orientamento - spiega il sindaco - è incontrare tutti gli attori coinvolti nella vicenda» F.Bar.

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Il decalogo di Vascellari ai politici (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto - TREVISO - sezione: BELLUNO - data: 2009-03-21 num: - pag: 12 categoria: REDAZIONALE Il decalogo di Vascellari ai politici «Ci sentiamo in dovere di orientare le scelte per lo sviluppo di Belluno» Le priorità: una società pubblico-privata per il rilancio del turismo e l'agenzia per la montagna BELLUNO - Una società pubblico- privata per il rilancio del turismo, l'agenzia per lo sviluppo della montagna veneta, l'autostrada delle Dolomiti. Sono tre punti del decalogo illustrato ieri dal presidente di Confindustria Belluno Dolomiti Valentino Vascellari nella relazione di apertura dell'assemblea annuale. Dieci desiderata, nonché battaglie per cui l'associazione degli industriali bellunesi si batte da tempo, che saranno consegnati ai candidati delle prossime provinciali. «Ci sentiamo non solo in diritto, ma anche in dovere di intervenire per orientare le scelte a sostegno dello sviluppo - ha premesso Vascellari se questo significa fare politica, allora sì: diciamo che anche la Confindustria a Belluno fa politica. Come la fanno anche i nostri imprenditori associati che ogni giorno, scontrandosi con ostacoli e problemi, si confrontano e propongono delle soluzioni possibili ». Per il rilancio della provincia, Vascellari chiede innanzi tutto una pubblica amministrazione efficiente, poi che l'amministrazione provinciale valorizzi il proprio nome aggiungendo la parola Dolomiti. Il prolungamento dell'autostrada A27: «Per cui la Provincia si è dichiarata a favore ad alcune condizioni - dice Vascellari, aggiungendo - non è più tempo per i sì condizionati. Serve il chiaro e determinato appoggio di tutto il territorio ». E poi la metropolitana di superficie, la banda larga, l'agenzia per lo sviluppo della montagna veneta, la società per il turismo provinciale. «La Provincia si doti di un assessore al turismo e ciascuno con le proprie competenze, ciascuno con le proprie competenze e nell'ambito di un'unica società in cui far confluire tutte le varie realtà, dia attuazione alle linee strategiche della Provincia e al progetto operativo presentato dal Consorzio Dolomiti ». Vascellari parla poi di sostegno all'innovazione, di pianificazione per la raccolta differenziata, equilibrio tra la salvaguardia delle caratteristiche ambientali e paesaggistiche. «E la necessità per le sue genti di viverla con il diritto di prosperarvi anche sotto il profilo economico». Introducendo il presidente della Provincia Sergio Reolon, la moderatrice Irene Pivetti osserva: «Si parla di enti inutili e di tagli alle Province, in realtà la Provincia di Belluno è il tipico esempio di ente di identità, molto attuale e legato al territorio, al tessuto economico». «Ringrazio il presidente Vascellari che ha sottolineato oggi come la Provincia sia l'ente di riferimento per il governo del territorio - ha detto Reolon - ma non si può sempre parlare di buoni imprenditori e cattivi politici. Esistono anche imprenditori lazzaroni. E in genere vanno d'accordo con politici lazzaroni. In questo territorio possiamo dire di avere validi imprenditori e buoni politici». Michela Canova Al vertice Valentino Vascellari presidente di Confindustria

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MASSA E' DEDICATO a "Crisi economica e forme dell'... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA MASSA pag. 5 MASSA E' DEDICATO a "Crisi economica e forme dell'... MASSA E' DEDICATO a "Crisi economica e forme dell'Altra Economia" il convegno che si svolgerà oggi, dalle ore 15, nella Casa delle Culture del Comune di Massa (ex Deposito Cat). E' il primo evento di ampio respiro voluto da una parte delle associazioni locali promotrici della Casa delle Culture. Al convegno interverranno studiosi e docenti di livello nazionale: Guido Viale, economista ed esperto di sostenibilità ambientale; Alberto Zoratti, della cooperativa sociale Fair e coordinatore di Tradewatch; Andrea Baranes, direttore dell'Osservatorio finanza e collaboratore di Banca Etica; Alessando Volpi, docente universitario di storia contemporanea e assessore comunale al Bilancio Partecipato. Coordina Alessandro Breccia, ricercatore dell'Università di Pisa. LA DEFINIZIONE Altra Economia fa riferimento a stili di vita e iniziative produttive, commerciali e finanziarie ispirate ai principi di sobrietà, equità, sostenibilità e solidarietà con attenzione ai temi del commercio equo e solidale, della produzione biologica, del rispetto dell'ambiente, della finanza etica e della cooperazione internazionale. Promuovono il convegno le associazioni: L'Incontro, Briciole, Fondazione Migrantes, Casa Betania, Centro Studi De Gasperi, Ex Alunni Liceo Classico Rossi, Nuovo Progetto Ambiente, Alberto Benetti, Arci, Gas di Massa e di Montignoso, Italia Nostra, Accademia Apuana della Pace, Luca Coscioni, Emergency, Sancio Pancia, Semicattivi, 28 Aprile, Circolo Palomar, Associazione Culturale Genitori Malaspina, Legambiente.

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Disabilità, in 1600 tra i banchi (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Disabilità, in 1600 tra i banchi «Non servono angeli custodi, bisogna lavorare con la classe» PAVIA. «L'insegnante di sostegno non deve fare l'angelo custode dello studente disabile». Laura Caseria, dell'Ufficio scolastico provinciale, lo spiega chiaramente al convegno che vuole radiografare "la disabilità a trecentosessanta gradi", organizzato dalle facoltà di Medicina e di Economia dell'Università. Ieri, nell'ultimo incontro del corso monografico che si è tenuto al collegio Santa Caterina, l'attenzione si è focalizzata sulla scuola e integrazione dei disabili. Che in provincia sono un piccolo esercito: 1581 sui 59.434 totali. Il 2,6 per cento della popolazione scolastica. Un numero che racconta solo una parte del bisogno reale: quello diagnosticato, per il quale si rende necessaria la nomina di un insegnante di sostegno o di un assistente per l'autonomia (nominato invece dall'ente locale). C'è poi un sottobosco di necessità che spaziano dalle difficoltà di apprendimento (dislessia, disgrafia sempre più diffuse) a quelle ambientali, per arrivare a quelle linguistiche in cui inciampano i quasi 7mila studenti stranieri che frequentano le scuole della provincia. «Almeno il 10-20% degli alunni avrebbe bisogno di un'individulizzazione dell'insegnamento - ammette Caseria -. E si potrebbero mettere in gioco lezioni diverse, non più frontali all'intera classe ma individuali, tutor, interventi per il potenziamento dell'autostima». Progetti da mettere in cantiere, con le risorse a disposizione. Tornando al 2,6%, gli insegnanti di sostegno pavesi sul campo sono 634, solo la metà dei quali in ruolo. Gli altri restano precari, con un turn-over continuo che non giova allo studente nè al docente. Insegnanti specializzati che hanno il compito di fare da cerniera tra l'alunno e la classe, di lavorare fianco a fianco del docente curricolare. Di non fare, appunto «l'angelo custode di un singolo studente». Portarlo fuori dalla classe durante le lezioni, perché non disturbi - cosa che talvolta avviene - vuol dire abdicare al proprio ruolo. Perché se il lavoro è ben fatto - è stato chiarito ieri nella giornata conclusiva del convegno - «lo studente disabile arricchisce la classe, è un'opportunità di crescita a maturazione per tutti». Un insegnante di sostegno ogni due alunni e mezzo è la media nel Pavese. E i disabili sono 89 nella scuola d'infanzia (su 7914), 546 nella primaria (su 20.816), 582 alle medie (su 12.651) e 364 alle superiori (con 18.053). (m.g.p.)

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Palazzo Marino e università, lotta all'inquinamento (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

MILANO ATTUALITA' pag. 4 Palazzo Marino e università, lotta all'inquinamento MILANO «Andare in università con i mezzi pubblici, in bici o a piedi. Con biglietti e abbonamenti ridotti e integrati da utilizzare su tutta la rete dei trasporti e nuovi servizi di mobilità come il bike sharing, il car pooling e il car sharing». È l'obiettivo del protocollo d'intesa, approvato dalla Giunta, che impegna il Comune e i sette atenei milanesi (Statale, Bicocca, Bocconi, Politecnico, Accademia di Brera, Iulm e Cattolica) a promuovere la mobilità sostenibile tra gli studenti, ma anche tra i docenti e il personale amministrativo, attraverso azioni concrete che offrono alternative all'uso dell'auto privata. «Comune e università collaborano per una mobilità sostenibile e un ambiente migliore con interventi a favore di studenti, docenti e personale universitario - ha dichiarato l'assessore alla Mobilità, Trasporti e Ambiente, Edoardo Croci - promuovendo l'utilizzo del trasporto pubblico, carsharing, carpooling, bike sharing e realizzando interventi di ciclabilità e pedonalità». Comune e università avvieranno un tavolo istituzionale a cui parteciperanno i mobility manager che raccoglieranno e segnaleranno le esigenze degli studenti. Oltre al tavolo istituzionale che lavorerà alla programmazione degli interventi, sono previsti anche incontri tecnici con i singoli atenei per individuare soluzioni e adottare i provvedimenti necessari alla loro attuazione. La collaborazione si svilupperà in più punti:innanzitutto l'utilizzo del mezzo pubblico, promuovendo biglietti e abbonamenti ridotti e integrati da utilizzare su tutta la rete e migliorando la segnaletica, modificando ad esempio, la denominazione delle stazioni della metropolitana inserendo il nome dell'università (Piola Politecnico, Missori Statale, Romolo Iulm e Sant'Ambrogio Cattolica). Poi facendo conoscere e incentivando nuovi servizi come il car sharing. Infine installando stazioni e rastrelliere, ciclostazioni e ciclofficine per muoversi da e verso le università, ma anche all'interno delle loro aree.

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Scuola di C munità (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

PUBBLICITA' 21-03-2009 La Scuola di Comunità è un'occasione per stimolare riflessioni sugli aspetti fondativi dell'agire gratuito e sulla crescita del capitale umano impegnato nelle Organizzazioni che promuovono la cultura del Volontariato. La Scuola di Comunità vuol essere occasione di incontro e confronto tra tutti i soggetti che, a vario titolo, concorrono alla definizione della comunità locale. In particolare questo secondo seminario, intende delineare i nodi critici della partecipazione al processo democratico configurandone gli scenari futuri proprio nel momento in cui, da più parti, si evidenziano i limiti della democrazia rappresentativa, riconoscendole un ruolo più formale che sostanziale. Programma Ore 9.30 - Saluti e presentazione del progetto Scuola di C munità Volontariato, istituzioni e terzo settore a confronto A cura della Provincia di Parma e di Forum Solidarietà, Centro Servizi per il Volontariato in Parma Ore 9.45-13.00 Partecipazione e sussidiarietà: tra teoria e pratica PROF. LUCA FAZZI Docente di Sociologia, Università di Trento L'impostazione del seminario prevede un alternanza di contributi teorici e dibattito. A metà mattina è previsto un coffee break. Ore 13.00 - Pranzo a buffet Per informazioni ed iscrizioni entro il 24 marzo 2009 Forum Solidarietà Enrica Ferrari, Monica Bussoni - 0521.228330 - formazione@ forumsolidarieta. it Provincia di Parma Debora Ta n z i - 0521.931320 - d. tanzi@ provincia. parma. it La partecipazione è gratuita. Sabato 28 marzo 2009 - Ore 9.30/13.00 Parma - Hotel Stendhal ( Via Bodoni 3)

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Lezioni all'aperto (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 21-03-2009 Università in Piazza. Studenti e professori contro la riforma del ministro Gelmini Lezioni all'aperto Continua la protesta degli studenti e dei docenti contro la riforma del ministro Gelmini. Ieri a Parma le lezioni si sono tenute in piazza Garibaldi: prof e ragazzi armati di quaderni e tabelloni hanno continuato la loro attività come se fossero in un'aula, sotto lo sguardo stupito e incuriosito dei passanti.

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<In Emilia i cervelli del nuclare italiano> (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACHE pag. 17 «In Emilia i cervelli del nuclare italiano» Il centro Enea del Brasimone diventerà uno dei punti di sviluppo nazionale di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA «IL RITORNO al nucleare è una grande occasione per riportare alla sua missione il centro Enea del Brasimone: oggi è sottoutilizzato e potrebbe invece diventare un centro di sviluppo delle tecnologie nucleari con importanti ricadute sul nostro sistema industriale». Il professor Luigi Paganetto ( foto a destra), che dell'Enea è presidente, ha un progetto: strappare alla marginalità il grande centro di ricerca che si estende per oltre 400 ettari a cavallo tra Emilia e Toscana. La struttura che sorge tra Prato e Bologna avrebbe dovuto ospitare il reattore nucleare sperimentale Pec, che invece non fu mai terminato per colpa dell'incidente di Chernobyl del 1986 e del referendum che le seguì, che spazzò via il nucleare italiano. Adesso potrebbe tornare ad essere un nodo chiave del nucleare italiano anche va detto se Paganetto stavolta non pensa alla localizzazione di una centrale di produzione, ma allo sviluppo di un grande centro di ricerca. «IL BRASIMONE spiega Paganetto va riportato alla sua missione: sviluppare tecnologie per il nucleare. Già oggi ci sono alcuni progetti di ricerca sulla fusione, penso a Iter e Demo, ai laboratori sui metalli liquidi, dell'interazione dell'idrogeno con i materiali che compongono le centrali. Noi ci crediamo e abbiamo assunto nuovi ricercatori e tecnici. Ma qui parlo di un impegno sui scala ben maggiore: un investimento strategico importante per riportare il Brasimone ai fasti di un tempo». Come quando il centro aveva 250 dipendenti (più un migliaio di lavoratori impiegati nella costruzione del Pec) a fronte dei 90 attuali. «Il Pec prosegue Paganetto è una grande risorsa per l'Emilia Romagna e per la Toscana e potrebbe essere il fulcro di una rete della quale gli altri elementi potrebbero essere la Siet di Piacenza, una società che fu creata ed è ancora partecipata da Enea e che è una struttura leader nei test per la sicurezza di componenti e sistemi per impianti nucleari, il centro di ricerche Enea di Bologna e quello, specializzato nei nuovi materiali e specialmente in quelli ceramici, di Faenza». «In questi laboratori osserva si può sviluppare la componentistica nucleare, una ricerca che, a cascata, può dar vita, anche attraverso la creazione di joint ventures pubblico-privato, a una serie di attività industriali per le quali il territorio dell'Emilia Romagna e della Toscana è particolarmente vocato e ricettivo. E così come ho fatto per lo sviluppo del solare termodinamico, io sono pronti ad attivarmi anche in sede internazionale per trovare finanziamenti». «La rete di infrastrutture e laboratori che si potrebbe riattivare attorno al Brasimone osserva Vincenzo Ferrara, direttore Infrastrutture e Centri Enea è una grande opportunità di sviluppo e innovazione tecnologica sul fronte della comoponentistica, delle attrezzature, della radioprotezione, del combustibile nucleare, che attiverebbe un volano tanto più importante in periodi di crisi economica come questo». CHE IL RITORNO del nucleare in Italia passare anche dal Centro Enea del Brasimone, si sussurrava da qualche mese. E l'altroieri era intervenuto il sottosegretario allo sviluppo economico Adolfo Urso. «Con le infrastrutture civili e impiantistiche realizzate a supporto della costruzione del reattore Pec', attualmente utilizzate in parte aveva detto rispondendo a una interrogazione il Brasimone dispone di significative possibilità di accoglienza di personale e di attività sperimentali, in relazione all'evoluzione dei futuri programmi internazionali e comunitari di ricerca, sia sul nucleare di fissione che sulla fusione termonucleare controllata». E il professor Paganetto ha colto al volo l'attimo.

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Così Eracle ha migliorato i conti del Banco Popolare (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Plus)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Plus sezione: ATTUALITA data: 2009-03-21 - pag: 10 autore: Spin off immobiliari. Verona valorizza il suo network Così Eracle ha migliorato i conti del Banco Popolare P er i greci Eracle, l'Ercole dei romani, riuscì con successo in 12 leggendarie fatiche. Per il Banco Popolare invece Eracle - non l'eroe ma il fondo omonimo – ha compiuto l'ardua impresa di centrare non 12 ma due obiettivi, entrambi tanto apparentemente inconciliabili quanto vitali. Ha migliorato i parametri patrimoniali (aumentando di 43 punti base il Core Tier 1 e di oltre 50 il Tier 1) e consentito una corposa plusvalenza (500 milioni al lordo del Fisco) senza appesantire l'indebitamento, diluire il capitale o peggiorare il rating. Mitologia? No: "semplice" ingegneria finanziaria che ha impegnato Generali Immobiliari Sgr, che gestirà Eracle, Banca Imi e Morgan Stanley come arranger e placement agent, e gli studi legali Bonelli Erede e Pappalardo, Chiomenti e Pavesi Gitti Verzoni. Ma com'è costruita quest'operazione? E davvero è un win to win deal, la quadratura del cerchio che offre solo vantaggi a tutte le parti? Fondo o bond? Costituito il 28 novembre con l'apporto di 456 tra filiali e uffici affittati al Banco con un contratto di 18 anni rinnovabile, a discrezione del Banco, per altri nove, Eracle il 12 dicembre ha visto chiudere il collocamento delle 1.273 quote di categoria A per 318 milioni, consentendo all'istituto guidato da Pier Francesco Saviotti di incassare 751 milioni. Secondo il parere pro veritate che Claudio Cacciamani, docente all'università di Parma, ha steso su Eracle su richiesta del Fondo pensione dei dipendenti dell'istituto di Verona per valutare l'investimento, l'operazione è in sostanza «un'obbligazione a contenuto immobiliare» il cui sottostante è il patrimonio di filiali e uffici. Un indizio di ciò, secondo Cacciamani, è il meccanismo semestrale di distribuzione dei dividendi (gli affitti, pari a 47,7 milioni annui lordi rivalutabili in base all'indice Istat), che ricorda le cedole dei bond più che i fondi immobiliari. Un secondo la lunga postergazione della plusvalenza da eventuali cessioni. Il fondo può vendere uffici e filiali ma il Banco, grazie a una quota di categoria B del valore di un euro, ha fissato una clausola di lock-up alle cessioni per i primi 15 anni, ha la prelazione sulle vendite (il cui valore "di mercato" dovrà essere «validato» da una perizia dell'esperto indipendente Patrigest Spa del gruppo Gabetti) e ha vietato di affittare ad altre banche per 12 mesi dall'eventuale fine della locazione non rinnovata. Rendimenti e rischi Il lock-up potrà essere scavalcato solo se Eracle si trovasse in difficoltà finanziarie. Legate, ad esempio, alla necessità di rifinanziare il mutuo da 435 milioni posto a carico del fondo, della durata di cinque anni con opzione di estensione per altri due. Scadenze che non collimano né con quella di Eracle (25 anni) né con il lock-up delle cessioni (15 anni). Il finanziamento, che grazie all'effetto leva del 58% esalta il rendimento per i quotisti, dovrà così essere rifinanziato ogni cinque anni, come riportato nel dossier degli advisor/ collocatori Banca Imi e Morgan Stanley. Dossier che, per calcolare i rendimenti attesi, ipotizza che il tasso del mutuo (variabile e pari all'Euribor più 120 punti base) resti costante al 4,74% annuo iniziale (inclusi i costi di hedging) per l'intera vita del fondo. Dal collocamento (quando veleggiava al 5,4%) a oggi il tasso è calato, ma domani chissà. Dunque resta opinabile il dividend yield medio operativo («al lordo della ritenuta di acconto o imposta del 20%») indicato dagli advisor nel prospetto al 6%-6,5% sui primi cinque anni, del 6,5-7% sui primi 10 e del 7-7,5% sui primi 15, con un internal rate of return medio dell'8,5-9% «variabile a seconda del prezzo di acquisto delle quote ». Il parere tecnico di Cacciamani è che Eracle presenti sì caratteristiche comunque di vantaggio sul piano della distribuzione dei flussi finanziari e sul rating del conduttore per investitori istituzionali quali il fondo pensione dei dipendenti del Banco Popolare. Tuttavia non sono da escludere elementi che in futuro, seppure non immediato, possano portare a ridurre il rendimento o a compromettere la stabilità del fondo. Dei rischi dell'evoluzione del mercato e della clientela bancari (che sempre più alla filiale preferisce internet e i canali virtuali), come delle concentrazioni tra banche (che per legge hanno effetti sulle filiali che rappresentano quasi l'intero patrimonio di Eracle) non v'è traccia nel dossier degli advisor/ collocatori. Ciò implica la necessità di inquadrare le quote del fondo assolutamente non come singolo investimento, ma come asset in un portafoglio immobiliare più vasto, per ridurne il rischio e mantenere un certo grado di liquidità. I nodi della governance Come rilevano sia Cacciamani sia Pasquale Sandulli, docente alla Sapienza di Roma, al quale il Fondo pensione dei dipendenti CreBerg ha chiesto un valutazione legale sull'investimento, il vero problema di Eracle resta comunque la governance. Secondo il Banco Popolare, contattato sulla questione, alla gestione del fondo pensa il cda di Generali Immobiliare Italia Sgr. Poi c'è il Comitato consultivo, che delibera sui casi previsti dal regolamento ed è eletto dall'assemblea dei partecipanti, espressione dei quotisti. Struttura che però non scioglie due nodi. Il primo e più rilevante è il tema dei conflitti di interesse tra Banco Popolare e investitori in Eracle. Secondo Sandulli è ovvio il «presumibile interesse» del Banco a «realizzare il massimo risultato dall'operazione di conferimento e collocazione delle quote». Una «situazione di conflitto di interessi» tra il Banco e quotisti che «non impedisce l'effettuazione dell'operazione» di investimento in Eracle da parte dei fondi dei dipendenti, ma che «determina l'insorgenza di precisi obblighi di trasparenza, in termini di comunicazioni da parte del responsabile del fondo alla Covip e di eventuale (se richiesta da Covip) informazione agli iscritti». Il secondo, che si innesta sul primo, è che il fondo non è quotato. Dunque la trasparenza andrà attentamente monitorata. La quadratura del cerchio, insomma, nemmeno Eracle è riuscito a realizzarla. Nicola Borzi nicola.borzi@ilsole24ore.com Ratios più elevati e plusvalenze grazie alle filiali Due perizie chieste dagli investitori

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I DOCUMENTI (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Plus)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Plus sezione: ATTUALITA data: 2009-03-21 - pag: 10 autore: I DOCUMENTI Il parere di Cacciamani e la valutazione di Sandulli In alto, il parere tecnico pro veritate di Claudio Cacciamani, docente all'università di Parma. In basso, la valutazione legale di Pasquale Sandulli, professore alla Sapienza di Roma

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L'Italia non è un Paese per giovani: emarginati da politica, università e professioni (sezione: Cultura)

( da "Panorama.it" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

- Economia - http://blog.panorama.it/economia - L'Italia non è un Paese per giovani: emarginati da politica, università e professioni Posted By redazione On 19/3/2009 @ 20:03 In Headlines | 4 Comments "L'Italia è un paese vecchio: si vive più a lungo e si fanno meno figli. Tuttavia, la società italiana sta invecchiando non solo per motivi demografici, ma anche perchè il sistema di potere lascia poco spazio alle nuove generazioni. I meccanismi di formazione e di selezione delle élite sono infatti caratterizzati da una bassa capacità di ricambio e da una pronunciata longevità grazie alla pervicacia con la quale la classe dirigente nostrana difende le posizioni acquisite". Questa la fotografia scattata dal [1] Forum nazionale dei giovani e dal [2] Cnel (Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro), in collaborazione con [3] Unicredit Group, nella ricerca "Urg! Urge ricambio generazionale". Tradotto in numeri: l'età del primo impiego fisso e stabile (cioè a tempo indeterminato)? Intorno ai 35 anni. A quanti anni si riesce a "metter su" casa e famiglia? Quaranta. Sono queste le conclusioni a cui si giunge, considrando l'indagine Cnel. Che si è focalizzata su quattro ambiti: lavoro, politica, università, libere professioni. E sono note dolenti. L'attuale struttura del mercato del lavoro blocca i giovani sia con il precariato - che impedisce loro di avere carriere lunghe e continue - sia premiando l'anzianità lavorativa invece che la produttività e le competenze. In 10 anni, il numero di giovani dipendenti in ruoli dirigenziali è passato dal 9,7% al 6,9% e tra i quadri dal 17,8% al 12,3%. In calo anche i giovani imprenditori, passati dal 22% al 15% e i liberi professionisti, dal 30% al 22%. La ricerca mette l'accento, in modo particolare, sul nodo precarietà: oltre un collaboratore su due ha meno di 35 anni e nell'arco di un anno solo un collaboratore su cinque è diventato lavoratore dipendente, ma la metà di questi ha dovuto accontentarsi di un contratto a tempo determinato. Accanto al precariato, poi, si va delineando un altro fenomeno: tra il 2006 e il 2007, sono cresciuti di 200 mila unità i giovani inattivi, cioè che non lavorano e non cercano lavoro. Oltre 220 mila i giovani che nel 2006 erano occupati e nel 2007 hanno rinunciato a cercare attivamente un lavoro. E qui emerge un altro tratto del sistema italiano. L'assunzione di posizioni di rilievo dipende dall'esperienza lavorativa, intesa semplicemente in termini di anzianità aziendale, "a prescindere dai livelli di produttività e delle competenze di ciascuno". E il caso dell'Università è in questo senso emblematico: i docenti giovani nell'università italiana sono merce rara. Lo studio del Cnel mostra che l'età media dei docenti universitari è di 51 anni. Ma altri dati, secondo i ricercatori, offrono in pieno "la misura della deriva gerontocratica" dell'università italiana: la metà dei professori di prima fascia ha superato i 60 anni e circa 8 docenti su 100 hanno compiuto 70 anni. I giovani sono solo il 7,6% (su 61.929 docenti e i ricercatori) se si considerano quanti non hanno più di 35 anni. Di questi però la stragrande maggioranza ricopre la qualifica più bassa della gerarchia accademica: i giovani ricercatori, infatti, sono 4.374, i professori associati 311 e gli ordinari solo 21. Il progressivo invecchiamento della popolazione accademica è un fenomeno che si è accentuato nell'ultimo decennio: mentre dieci anni fa la classe più consistente da un punto di vista numerico era costituita dai docenti con un'età compresa tra i 46 e i 50 anni, gli ultimi dati evidenziano come, ora, la classe modale sia rappresentata dai docenti 56-60enni. E un dato rimane invariato. l'assoluta marginalità degli inder35. Anzi, se possibile la rappresentanza dei giovani docenti si è andata assottigliando: nel 1997 gli inder30 erano l'1,1% del totale e i 31-35 enni il 7,3%; nel 2007 le quote sono rispettivamente scese allo 0,9% e al 6,7%. Altro capitolo: il deficit democratico ai danni dei giovani e della loro rappresentanza in Parlamento. Dal 1992 ad oggi, sottilina la ricerca del Cnel, i deputati under 35 non hanno mai raggiunto il 10% (a eccezione della legislatura 1994-96), e attualmente alla Camera sono solo il 5,6%. È in atto una vera e propria "deriva gerontocraticà', denuncia la ricerca, perchè se i 25-35enni costituiscono il 18,7% della popolazione maggiorenne, il loro peso parlamentare è meno di un terzo (5,6%). Ben diversa è la condizione di altre fasce di età: tra i 36 e i 45 anni si riscontra un rapporto equilibrato tra rappresentanza politica e incidenza sociale. Con l'avanzare dell'età il rapporto si capovolge: la fascia 46-50 anni costituisce l'8,4% della popolazione adulta ma il 20,5% degli eletti e quella 51-55 è il 7,6% della popolazione e il 20,5% degli eletti. Perchè gli under35 sono una rarità in Parlamento? Secondo la ricerca, i giovani non gareggiano ad armi pari, perchè non vengono quasi mai collocati ai vertici delle liste elettorali. Risultato: nel Pd solo il 7,5% dei candidati giovani è stato eletto, nel Pdl il 16,1% ma solo per effetto della vittoria riportata. La Lega è l'unico partito nel quale questo divario anagrafico si riduce: 11,4% di eletti tra gli under35 contro il 20,1% degli over35. Persino dove il libero mercato dovrebbe più garantire le competenze rispetto ad altri fattori il freno posto ai giovani non modera il suo effetto, infatti, secondo il rapporto del Cnel, "non poche difficoltà incontrano anche i giovani italiani che vogliono intraprendere la strada del giornalismo, della medicina, dell'avvocatura o del notariato". "Pur con le dovute differenze, anche questi percorsi sembrano avere dei tratti comuni: in Italia non è vero che il merito premia sempre" continua lo studio "anche le persone più capaci, per riuscire a vivere del proprio lavoro, tra tirocini, concorsi e contratti a brevissima scadenza, devono pazientare fino a quarant'anni circa. Fino ad allora non possono che continuare a sperare nell'aiuto della propria famiglia". Ma le conseguenze non sono positive: "Il rischio è che i giovani, rassegnati a questo immobilismo sociale, continuino ad accettare la propria condizione di emarginati in una società organizzata per caste e al cui vertice si trova una gerontocrazia inamovibile". Il VIDEO servizio:

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Addio alle aule (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 0921 Addio alle aule Pubblicato da Gianluigi Filippelli alle 09:06 in Annunci, Ricerca E' con una variazione su Hemingway che viene titolato il post con il quale il gruppo dei ricercatori precari di Firenze annunciano che smetteranno di prendere incarichi di docenza gratuiti: un'iniziativa serie e importante annunciata il giorno dello sciopero del 18 marzo. Questa volta, nonostante tutto, sembra che il mondo universitario non abbia nessuna voglia di mollare: la situazione è seria e di difficile risoluzione. A seguire l'annuncio ufficiale (che può essere letto direttamente sul sito dica133). Nell'anno accademico in corso, così come in anni precedenti, abbiamo ricevuto in affidamento contratti di insegnamento a titolo gratuito nella Facoltà di Scienze Politiche. Ebbene sì, magari non tutti lo sanno, ma circa la metà dei vostri docenti non solo è costituita da precari, ma non è neppure pagata per il lavoro didattico che svolge (o è retribuita solo simbolicamente con 300 euro a modulo). Seguendo l'elementare principio per cui il lavoro va pagato, lo scorso giugno abbiamo inviato una lettera alla Preside. Vi manifestavamo la nostra indisponibilità a tenere i corsi del prossimo anno accademico in assenza di un'adeguata remunerazione. A distanza di quasi nove mesi, con un Ateneo fiorentino stretto tra l'incudine del dissesto finanziario e il martello di una gestione irresponsabile, ci pare che la situazione sia divenuta ancora più preoccupante. Contratti non retribuiti. Attività non contrattualizzate. Nessun concorso, né alcun piano di reclutamento (almeno in pubblico). Sempre meno fondi per far ricerca, e per "vivere di" ricerca. Non ci sono soldi, dice il rettore. E con ogni probabilità è vero. Nei mesi passati abbiamo criticato duramente gli interventi del Governo su università e ricerca, e abbiamo denunciato l'attacco alle fondamenta pubbliche dell'Università che va avanti ormai da anni, sebbene con forme e intensità variabili. Comprendiamo e riteniamo gravissima la situazione attuale. Ma ci chiediamo anche: perché, se il governo taglia i finanziamenti, Firenze soffre più di altre sedi? Qualche responsabilità locale ci sarà, vi pare? Purtroppo la dirigenza dell'Ateneo, dopo aver favorito costosi avanzamenti di carriera con effetti duraturi sul bilancio, sta gestendo la crisi tagliando il più possibile sulle fasce più basse del personale, e in particolare sui precari. Se le parole hanno ancora un senso, la chiusura del sabato e la non retribuzione degli insegnamenti dei docenti precari sono un risparmio o sono piuttosto una riduzione dei servizi e una forma di sfruttamento del lavoro? E che efficienza è quella di un sistema che, con la lungimiranza di un investitore in bond argentini, punta tutto sull'autoconservazione invece che sulla qualità della formazione e sulla valorizzazione delle nuove competenze? Noi vi salutiamo, care studentesse e cari studenti, è stato bello fare dei corsi con voi in questi anni. Probabilmente alcuni di noi saranno sostituiti, perché per lavorare gratis nella nostra prestigiosa Facoltà "c'è la fila", come ci è stato autorevolmente fatto notare. La (vana?) speranza di una sanatoria, o di un concorso "ben indirizzato", è la molla che spingerà altri a prendere il nostro posto, insegnando gratuitamente. Altri corsi, invece, saranno semplicemente aboliti, con conseguente impoverimento dell'offerta didattica. Rinunciare a insegnare "a titolo gratuito", e spiegarne le ragioni, è il nostro modo per dire che vogliamo un'università basata su rapporti di lavoro giusti e dignitosi. Il comunicato può essere scaricato in formato volantino direttamente dal sito. Interessante, poi il trafiletto dedicato da La Nazione all'iniziativa: condivido con voi il pdf della pagina. Buona lettura a tutti.

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SCUOLA/ BRUNETTA: GUAI A SOTTOVALUTARE TEPPISTI DELL'ONDA (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola/ Brunetta: Guai a sottovalutare teppisti dell'Onda di Apcom Sono non studenti che giocano alla guerriglia (Stampa) -->Milano, 21 mar. (Apcom) - Gli studenti, anzi i non-studenti, dell'Onda sono teppisti che giocano alla guerriglia. Così il ministro per la Pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, in un articolo su La Stampa definisce chi compone il fenomeno nato nelle università come forma di protesta contro la riforma Gelmini. "Si tratta di un fenomeno grave, di un sintomo preoccupante da non trascurare, da comprendere nella sua reale natura", afferma Brunetta. E ancora "L'Onda mi ricorda la violenza negli stadi, dove il tifo vela il vero fine: la violenza", scrive il ministro. L'Onda non esprime valori e idee, ma ha una sola necessità: "autorappresentarsi". "Non sono un movimento rappresentativo degli studenti, e non solo perchè alle democratiche elezioni, negli atenei, sono stati cancellati", ma perchè "la loro azione è tutta indirizzata a togliere, non dare diritti agli studenti", prosegue Brunetta che chiama in causa anche i rettori delle Università che, secondo il ministro, hanno delle "responsabilità". Certo l'Università ha bisogno di riforme, "ancora attende la sua rivoluzione del merito per docenti e discenti", ma, spiega il ministro, "quando leggo, a fatica, la sgrammaticata incoerenza delle critiche che la presunta Onda ha rivolto alle riforme proposte dalla collega Gelmini, mi convinco che il maroso si muove nella corrente dell'Italia peggiore, connivente con quel che noi riformatori voremmo cambiare".

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USA/ ASSET TOSSICI, PIANO GEITHNER PREVEDE SOSTEGNO FED E FDIC (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Usa/ Asset tossici, piano Geithner prevede sostegno Fed e Fdic di Apcom Valore complessivo asset tossici stimato mille miliardi dollari -->Washington, 21 mar. (Ap) - Già lunedì il segretario del Tesoro Usa, Timothy Geithner, potrebbe rendere noto nei dettagli il piano dell'amministrazione Obama per ripulire le banche dagli asset "tossici". Secondo le anticipazioni fatte da esponenti dell'amministrazione e riprese quest'oggi dalla stampa americana, il piano - che si aggiunge al pacchetto di salvataggio di 700 miliardi di dollari già approvato dal Congresso - utilizzerà risorse della Federal Reserve e del Federal Deposit Insurance Corp (Fdic). Il sostegno della Fed e della Fdic è ineludibile poiché sembra improbabile che Timothy Geithner ottenga dal Congresso il voto per nuovi aiuti, soprattutto dopo lo scandalo di milioni di dollari di bonus versati ai propri manager dal gigante delle assicurazioni Aig, salvato dal fallimento con i soldi dei contribuenti. Il piano si svilupperà in tre fasi: inizialmente con la formazione di partnership pubblico-privato per riacquistare gli asset tossici messi in vendita da investitori privati, una collaborazione finanziata dal piano di salvataggio. In una seconda fase, si vuole estendere un programma recentemente varato dalla Fed (Tasf - Term Asset-Backed Securities Loan Facility) per rendere più facile la concessione di prestiti ai privati per l'acquisto di auto, le spese di studio o per ottenere una carta di credito. L'estensione prevede l'offerta di generosi sussidi sotto forma di tassi di interesse molto bassi, così da indurre gli investitori privati a formare partnership con lo stato per riacquistare gli asset tossici. La terza parte del piano utilizzerà le risorse della Fdic (l'Agenzia che garantisce i depositi bancari) per acquistare gli assets tossici, il cui valore complessivo è stimato oltre mille miliardi di dollari.

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Scuola/ Brunetta: Guai a sottovalutare teppisti dell'Onda (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Milano, 21 mar. (Apcom) - Gli studenti, anzi i non-studenti, dell'Onda sono teppisti che giocano alla guerriglia. Così il ministro per la Pubblica amministrazione e l'innovazione, Renato Brunetta, in un articolo su La Stampa definisce chi compone il fenomeno nato nelle università come forma di protesta contro la riforma Gelmini. "Si tratta di un fenomeno grave, di un sintomo preoccupante da non trascurare, da comprendere nella sua reale natura", afferma Brunetta. E ancora "L'Onda mi ricorda la violenza negli stadi, dove il tifo vela il vero fine: la violenza", scrive il ministro. L'Onda non esprime valori e idee, ma ha una sola necessità: "autorappresentarsi". "Non sono un movimento rappresentativo degli studenti, e non solo perchè alle democratiche elezioni, negli atenei, sono stati cancellati", ma perchè "la loro azione è tutta indirizzata a togliere, non dare diritti agli studenti", prosegue Brunetta che chiama in causa anche i rettori delle Università che, secondo il ministro, hanno delle "responsabilità". Certo l'Università ha bisogno di riforme, "ancora attende la sua rivoluzione del merito per docenti e discenti", ma, spiega il ministro, "quando leggo, a fatica, la sgrammaticata incoerenza delle critiche che la presunta Onda ha rivolto alle riforme proposte dalla collega Gelmini, mi convinco che il maroso si muove nella corrente dell'Italia peggiore, connivente con quel che noi riformatori voremmo cambiare".

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Comunicazione, arriva l'Hi tech (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Soldi & Imprese qui bruxelles Comunicazione, arriva l'Hi tech Via a una nuova strategia europea per le tecnologie dell'informazione stefano belfiore Una nuova strategia europea per le tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Questa la proposta della Commissione europea, che intende rafforzare la posizione dell'Europa sui mercati mondiali del settore. Pur detenendo il 34 per cento del comparto, con una crescita del 4 per cento annuo, in Europa il valore aggiunto dato all'economia dalle Tci è solo del 23 per cento. Colmare il gap in ricerca e innovazione che separa i paesi membri dagli altri concorrenti sulla scena mondiale è l'intento del piano di investimenti proposto da Bruxelles, che quasi raddoppierà la dotazione prevista per il suo programma di ricerca, da 1,1 mld nel 2010 a 1,7 mld nel 2013. Gli Stati membri ricorreranno ai fondi della politica di coesione e a nuove forme di finanziamento (come l'acquisto pubblico di prodotti innovativi prima della loro commercializzazione) per aumentare i budget nazionali per la ricerca nel settore. Secondo asse di intervento è la creazione di poli d'eccellenza mondiali nel settore delle Tci, per rendere le carriere nella ricerca più attrattive attraverso strategie comuni degli Stati membri ed un migliore coordinamento delle risorse. Rafforzare l'incidenza socio-economica della ricerca in comparti industriali sensibili, come l'elettronica e l'informatica applicati al settore automobilistico, è una delle priorità per il rafforzamento della competitività delle imprese Tci, che rappresentano il 6 per cento del Pil e dodici milioni di occupanti. Stimolare il partenariato pubblico-privato per coniugare le esigenze della concorrenza a quelle dell'innovazione è l'ultimo dei tre assi su cui si concentrerà l'intervento della Commissione, che raccomanda una maggiore collaborazione fra produttori ed utilizzatori delle tecnologie, soprattutto nei settori sanitario, energetico e dei trasporti. La comunicazione della Commissione precede il lancio del piano europeo per l'innovazione e la ricerca richiesto nelle raccomandazioni del Consiglio europeo di dicembre 2008 e dà seguito alle raccomandazioni espresse dal gruppo di lavoro Aho sulla valutazione del Programma-quadro europeo sulla ricerca. I prossimi obiettivi - Raddoppiare la dotazione prevista per il programma di ricerca sulle Tci, da 1,1 mld nel 2010 a 1,7 mld nel 2013 - Creare poli d'eccellenza mondiali nel settore delle Tci, per rendere le carriere nella ricerca più attrattive attraverso strategie comuni -Stimolare il partenariato pubblico-privato e maggiore collaborazione fra produttori ed utilizzatori delle tecnologie Il settore delle Tci rappresenta il 6 per cento del Pil e occupa dodici milioni di persone nei paesi Ue a cura di Simone D'Antonio del 21-03-2009 num.

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La Luiss presenta la sua offerta all'Unione degli Industriali (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Napoli formazione La Luiss presenta la sua offerta all'Unione degli Industriali E' la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime delle mafie. Oggi a Napoli, in occasione del primo giorno di primavera, si tiene la quattordicesima edizione della Giornata promossa da "Libera, associazioni, nomi e numeri contro le mafie" e "Avviso Pubblico", con l'Alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio del Comune di Napoli, la Provincia e la Regione Campania. La Giornata della Memoria e dell'Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie e rinnova, in nome di quelle vittime, il suo impegno di contrasto alla criminalità organizzata. Libera per la quattordicesima edizione "ha scelto la Campania e Napoli, città dalle mille contraddizioni, dai mille colori", si legge in un comunicato. "Il nostro obiettivo principale è contribuire a formare la classe dirigente di questo Paese", spiega Francesca Di Donato, docente di Economia aziendale presso la Facoltà di Economia e commercio della Luiss. "Offriamo un tipo di formazione che punta alla qualità più che alla quantità: abbiamo pochi studenti e per noi è un vanto", aggiunge. La Luiss, presieduta da Luca Cordero di Montezemolo, offre molteplici vantaggi, dalla possibilità di aprirsi al mercato internazionale del lavoro all'acquisizione di competenze specialistiche, alla formazione di uno spirito di industria attualmente raro nei giovani. L'Università può contare sull'assegnazione di borse di studio finanziate dalla Regione Lazio e da enti privati e nella sua offerta formativa sono compresi rapporti con istituzioni internazionali, semestri di studio, tesi e stage all'estero, perfezionamenti post-lauream, contatti tra le aziende e un ufficio di placement. del 21-03-2009 num.

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Sviluppo, in campo la Provincia (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Caserta enti locali Sviluppo, in campo la Provincia Costituita un'agenzia per attrarre opportunità ed investimenti nel territorio La Provincia di Caserta ha costituito l'Agenzia locale per lo Sviluppo sostenibile integrato, società di capitale pubblico con partecipazioni totali dell'Ente. Il nuovo organismo è stato costituito a seguito di una deliberazione del Consiglio provinciale e rappresenta lo sviluppo di una ipotesi già avanzata dalla precedente Amministrazione. Alessandro Dorelli L'Agenzia sarà al servizio delle politiche di sviluppo delle amministrazioni locali che, come prevede lo Statuto fondativo, potranno entrare a far parte della compagine societaria. Gli obiettivi dell'Agenzia per lo sviluppo sostenbile sono quelli di creare le condizioni per lo sviluppo di un sistema socio-economico del territorio mediante un ruolo di indirizzo e coordinamento di una funzione programmatoria strategica delle risorse regionali, nazionali e comunitarie a partire dalle politiche di coesione del settennio 2007-2013. Compito dell'Agenzia è di costruire le condizioni per attrarre opportunità ed investimenti e di mettere a sistema l'insieme delle politiche per lo sviluppo locale formulate dai vari attori attraverso processi di internazionalizzazione e globalizzazione nonché azioni di innovazione e formazione, creando una positiva competizione tra sistemi territoriali e poggiando sullo sviluppo della ricerca e della crescita del fattore umano. Il consiglio di amministrazione è presieduto da Vincenzo Cinque, già manager di Olivetti e Texas Instruments: i componenti sono composto Pasquale Vitale, esperto di Scienze delle finanze produttive-vice presidente, e Luigi Rauci, attuale responsabile dell'Area Generale di coordinamento Ecologia e Tutela dell'ambiente della Regione Campania. La Provincia di Caserta, che è socio fondatore della società consortile TechnoDistrict assieme alla Seconda Università, Confindustria Caserta, Regione Campania e tre centri di competenza e che è presieduta dal professor Furio Cascetta, ha anche provveduto all'indicazione del suo rappresentante in seno al Consiglio d'amministrazione. Si tratta del professor Antonio Garofalo, docente di Politica economica all'Università Parthenope. del 21-03-2009 num.

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ASSOCIAZIONE GORKI. DOMANI ALLE 16, PRESSO L'ASSOCIAZIONE MASSIMO GORKI, VIA NARDONES 17, SERAT... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (City)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Associazione Gorki. Domani alle 16, presso l'associazione Massimo Gorki, via Nardones 17, serata culturale della Repubblica del Kirghizistan. Per informazioni è possibile telefonare allo 081/413564. Lucani. Domani alle 17,30, all'associazione lucana G. Fortunato in via Tarantino 4, «La Napoli di ieri e di oggi» dal libro «Le ville di Napoli» di Yvonne Carbonaro e Luigi Cosenza, nelle canzoni interpretate da Enrico Mosiello e nelle poesie recitate da Giustina Petraroia. Conduce Yvonne Carbonaro. Scuola di liberalismo. Per la «Scuola di liberalismo» promossa dalla Fondazione Guido e Roberto Cortese (via Medina 5), lunedì 23 lezione del professore Fulvio Tessitore sul tema «Attualità del liberismo classico da Humboldt a Constant»; giovedì lezione dell'ingegnere Alessandro Ortis, presidente dell'Autorità per l'energia, sul tema «L'indipendenza energetica quale presupposto della liberà economica». Studi storici. Lunedì e martedì alle 16 e mercoledì alle 10, nella sede dell'Istituto italiano per gli studi storici (via Benedetto Croce 12), il professore Filippo Mignini terrà un seminario sul tema «La tradizione averroista nella formazione del pensiero di Spinosa». Per informazioni 081-5517159, 081-5512390. Ensemble vocale Axia. Lunedì 23 e lunedì 30 dalle 18 alle 19.30, nella chiesa Valdese di via Vaccaro al Vomero, audizioni per le voci di soprano, contralto, tenore e basso dell'ensemble vocale Aixa (presidente Lello della Pietra). Per informazioni 339-6445365, www.coroaxia.it, info@coroaxia.it, Calcetto. Nell'ambito dell'iniziativa «Il calcetto dei circoli» lunedi, alle 20.30, al Tennis club Napoli in Villa Comunale, si giocherà la finale per il terzo posto tra Circolo Posillipo e Circolo Italia e la finalissima tra il Tennis Club Napoli e il circolo Canottieri Napoli. Acen. Lunedì alle 10, Camera di Commercio, via S. Aspreno, sarà presentata la ricerca «Potenzialità del partenariato pubblico privato per lo sviluppo locale» realizzata dall'Acen. Interverranno: Gaetano Cola, Ambrogio Prezioso, Guido Capaldo, Guglielmo Allodi, Ennio Cascetta, Sabatino Santangelo, Sergio Vetrella, Pasquale Viespoli. Infopoint. Lunedì alle 12 presso il Centro commerciale Campania si terrà una conferenza per la presentazione di un info-point di informazioni turistiche che il centro metterà a disposizione per la promozione e la valorizzazione delle attività turistiche del territorio casertano e campano. Gran varietà benefico. Lunedì alle 20.45, al teatro Acacia, recital «Gran varietà» con Gennaro Cannavacciuolo. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto alla sezione di Napoli della Lega italiana per la lotta confro i tumori (presidente Adolfo Gallipoli D'Errico). Ateneapoli. In edicola in nuovo numero del quindicinale di informazione universitaria. Tra i temi trattati: la Seconda Università inaugura l servizio wi-fi, pensionamenti di docenti e ricercatori, ridotto il tetto massimo di immatricolati ad Architettura. Per informazioni www.ateneapoli.it.

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Vince il modello europeo (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura urbanistica Vince il modello europeo Riflessioni con Zheng Shu Yang sul futuro architettonico in Cina Francesco Maglioccola La Cina stà oggi mostrandosi al mondo come una potenza economica avanzando con passi da gigante in tantissimi settori ma vi sono ancora cose che rimangono indietro e sulle quali val la pena di soffermarsi. I segnali più evidenti che confermano questo assunto sono le trasformazioni evidenti sul territorio che vede contemporaneamente presenti l'insediarsi di opere tecnologicamente all'avanguardia, accanto a manufatti di un recente passato cosi come opere provenienti dalla storia. Purtroppo l'atteggiamento rispetto a queste realtà è diversificato, poiché assistiamo alla enfatizzazione del nuovo, alla distruzione del vecchio e alla trasformazione dell'antico senza che vi siano regole generali condivise che guardino ad una futura possibile situazione di equilibrio che al momento non è per nulla identificabile. Il Fengshui è ancora un modello di riferimento ma lo è soltanto ad un livello teorico che non si ritrova affatto quando si gira ad esempio tra i grattacieli di Shanghai. E' pur vero però che nuovi designers producono eccellenze ma queste sono una presenza ridotta soprattutto se la paragoniamo a quella che è la dimensione del paese Cina. A Pechino, come a Guangzhou, vi sono esempi eccellenti di rinnovamento urbano ma le cose che qualificano questi interventi restano nell'ambito di un discorso molto parziale e settoriale. Esempio emblematico è la risistemazione del lungo fiume di Pechino dove gli argini sono cementificati ma il cemento è colato sapientemente nelle anse naturali del fiume. Ci si sorprende però che allo stesso momento, stando in questi luoghi ci si dimentichi della costruzione della diga che ha stravolto territori immensi al centro del paese. Tantissime sono le gru che quotidianamente cambiano lo sky-line della Cina. Si consuma 1/3 del calcestruzzo prodotto al mondo e metà dell'acciaio. Purtroppo questi modelli oggi provengono dall'esterno. Per capire come avvengono queste cose e come risponde la realtà accademica e formativa che dovrebbe supportare in questo settore un progresso sostenibile? Per chiarire i nostri dubbi abbiamo incontrato il prof. Zheng Shu Yang, direttore dell'Accademia di Arts and Design alla Tsinghua University di Beijing. Con lui abbiamo scambiato delle riflessioni. Subito ci si immette nel cuore del problema inquadrandolo in una ottica di mancanza di riferimenti e della necessità di ampliare l'orizzonte scientifico dei cinesi avviando un processo di internazionalizzazione delle conoscenze che non debba essere diretto ad acquisire modelli comportamentali solo di tipo produttivo ma che si inquadrino in una ottica di crescita culturale. Negli ultimi anni la Cina è diventato un paese in cui soprattutto si risentono gli influssi delle presenze straniere che hanno visto il paese come un terreno in cui applicare i propri modelli senza considerare quello che erano le testimonianze pregresse. Per questo, piuttosto che fornire strumenti di crescita, hanno ulteriormente frenato quei valori che si potevano preservare. Oggi comunque vi è chi ha coscienza del problema e tenta di attuare soluzioni migliorative andando a prelevare dalle esperienze straniere quelle qualità che li caratterizzano. Sono le istanze di carattere universale, pienamente condivise dalla Tsinghua University, che vedono poi il particolareggiarsi in tematiche quali la protezione ambientale e la pianificazione urbana necessari per lo sviluppo del paese ed il restauro che è un punto sostanziale dal quale non si può prescindere. Su quest'ultimo tema è nota la velocità con la quale avvengono le trasformazioni a scapito della distruzione delle opere del passato senza alcuna remora. Una modalità di intervento che ha caratterizzato, in un modo o nell'altro, già il secolo scorso la realtà cinese ma che ancora oggi vediamo perpetrarsi nelle città ricche di storia ed alle quali non si sottrae neanche Pechino. Oggi vi è una intera generazione di persone che non hanno conosciuto la propria storia se non attraverso piccoli, ed a volte distorti, esempi. Ora però qualcosa inizia a muoversi e vi è chi stà prendendo coscienza della situazione. Il guasto è dettato però delle scelte fatte ai livelli superiori dove la città non viene vista come un unico organismo ma come insieme particellare di architetture nelle quali i singoli manufatti non vengono messi in relazione tra loro. Ogni qualvolta si progetta viene a mancare l'analisi del contesto e l'opera viene calata in un ambiente urbano con il quale non si rapporta affatto, anche se vi sono presenze che necessiterebbero di tutela. Sono pochi gli esempi positivi. E' possibile citare il caso di Hangzhou in cui è stata attuata una operazione di protezione globale in cui si è integrata la protezione del patrimonio architettonico con l'inserimento del nuovo. Purtroppo un caso unico, o poco imitato, in una Cina che è immensa. Luoghi e culture molto diversificate, che non riescono a passarsi i modelli di riferimento: l'est e l'ovest come il nord ed il sud, le aree a ridosso del mare o quelle interne del paese vivono condizioni molto diverse tra loro, quindi difficilmente confrontabili. Le soluzioni a questo non possono essere frutto di operazioni a medio termine ma necessitano di agire sul sistema strutturale degli studi, partendo dai programmi didattici, all'aggiornamento professionale ed alla formazione avanzata degli stessi docenti che in virtù delle trasformazioni volute dai Ministeri oggi rappresentano una classe giovane che necessità di confrontarsi con altre realtà internazionali mancando loro i livelli generazionali precedenti con una maturazione progressiva. Quindi la questione viene riportata sull'avviare un processo di crescita partendo da una diversa visione del concetto di scambio. Deve intendersi in maniera più profonda. Si tratta di trasformare le prassi cinesi in tema di formazione a quelle che sono le logiche occidentali facendo interagire i due sistemi che all'attualità trovano difficoltà nel confronto. I paesi occidentali non rivestono all'attualità un ruolo che potrebbero svolgere proprio per queste metodiche non integrate, cosa che accade con ad esempio i sud coreani molto più vicini alla mentalità cinese. Il freno sicuramente sono le differenti strategie di governo, i differenti pesi economici sul sistema paese che consentono di avviare solo operazioni di livello orizzontale. Gli interventi che vengono fatti in Cina sono dettati dall'immediatezza e non sono visti in una logica lungimirante. Questo è molto evidente nel settore della trasformazione urbana dove enormi cambiamenti stanno avvenendo ma non vi è una pianificazione delle iniziative. Tutto è sempre visto in una logica parziale ed i problemi vengono affrontati in maniera monodisciplinare. Non vi è una visone proiettata nel futuro ed un progetto scientifico che supporti tutto ciò. Questo purtroppo è una realtà che interessa anche le alte sfere del potere politico che non sono ancora entrati in questa ottica. La maturità nella pianificazione a qualunque livello, sia paesaggistico, urbano o architettonico non si raggiunge semplicemente nel favorire il semplice scambio cosi come ordinariamente avviene tra l'oriente e l'occidente. Si ha necessità di esperienze mature che vengano mostrate in terra orientale cosi da far accrescere il bagaglio di esperienze che attualmente mancano. E' chiaro che uno scambio accademico a livello di studenti è un passo positivo, ma è assolutamente poco. E' necessario avviare esperienze più ricche che prevedano un contatto diretto di chi deve formarsi con il mondo che ha già maturato realizzazioni ed ha dovuto affrontare i problemi che sono presenti adesso in Cina e quelli che da qui a poco nasceranno. Non è quindi un convegno o le manifestazioni episodiche che vanno ricercate, ma vanno promosse esperienze in cui la formazione sia di alto profilo. Realizzare ad esempio dei Master congiunti in cui i contenuti delle discipline sia portate al massimo livello del loro approfondimento costituirebbero esperienze di valore indiscusso, molto più di quanto lo si possa fare con i corsi regolari in cui si è ancora in una fase iniziale di acquisizione delle conoscenze di base. In molti settori questo produrrebbe una crescita del capitale umano a tutti i livelli. I giovani che costituiscono il patrimonio per la futura crescita sarebbero formati a pensare in un modo diverso, ad acquisire nozioni nuove secondo logiche interdisciplinari e dettate a governare le trasformazioni. Sono sicuramente poi la tipologia di tematiche che darebbero anche la giusta dimensione in termini di attrattiva e di rendimento nonché in termini di aggiornamento rispetto a metodiche vecchie e prive di realistiche rilevanze. Tra i temi che più dovrebbero essere approfonditi sono quelli legati alla conservazione del patrimonio culturale che consentano da un lato di far riappropriare ai giovani le loro origini e dall'altro sensibilizzarli alla loro tutela. In campo architettonico è sicuramente il restauro e la conservazione del patrimonio costruito che può fungere da elemento di innesto per far riavvicinare la popolazione al suo ambiente antropico in maniera sinergica e far rinascere il gusto di quella qualità della vita che oggi è stravolta dalla affannosa ricerca delle novità e dell'assorbimento di culture esterne. Il futuro, quindi, delle trasformazioni urbane cinesi dovrebbe partire da queste premesse in cui l'occidente è chiamato a contribuire in maniera sostanziale avvicinandosi alla cultura cinese come ad una realtà da decifrare in tutti i suoi aspetti. Docente di Disegno e Disegno Automatico , Facoltà di Ingegneria, Università"Parthenope" Rappresentante in Italia del College of International Culture Exchange della Hebei Normal University, ShiJiaZhuang (P.R.China) del 21-03-2009 num.

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<È proprio vero, una telefonata (all'Asl 3) allunga la vita> (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

«È proprio vero, una telefonata (all'Asl 3) allunga la vita» burraco Oggi sabato alle 18 all'Aga Hotel in viale R. Lauria inaugurazione dell'associazione sportiva dilettantistica «Accademia del burraco», madrina la giornalista Carmela Marino. sala magma Oggi, ore 20,30, in via Adua 3, incontro con la poesia. avis Domenica il centro di via Asiago 10 resterà aperto dalle 8,30 alle 12, come in tutti i giorni feriali, per una raccolta di sangue. incontro culturale Domenica 22, ore 17, alla Cappella Bonajuto, presentazione dei romanzi «Sopravvissuti a una notte di ghiaccio» di Giuseppe Scuderi e «Lettera a un archivista fedifrago» di Andrea Marrone: introduce, insieme con gli autori, Ornella Sgroi; letture di Carmela Sanfilippo. circolo buongoverno Lunedì 23, ore 17,30, alla Biglioteca Ursino Recupero, seminario su "Quale credito per lo sviluppo siciliano"; interverranno il sen. Gianpiero Cantoni, docente alla Bocconi, il sen. Marcello Dell'Utri, presidente nazionale Il Circolo del buon governo; il prof. Concetto Costa, ordinario di Diritto Commerciale Università di Catania; il sen. Salvo Fleres, componente, il rag. Antonino Leone, presidente Consorzio Apifidi Sicilia di Catania fondazione verga Lunedì 23, ore 16,30, nella sede di via S. Agata 2, Mario Tropea e Rosalba Galvagno presenteranno il libro di Rosa Maria Monastra «Le finestre di Verga e altri saggi tra Otto e Novecento»; introdurrà il prof. Nicolò Mineo, presidente del consiglio scientifico della Fondazione. italia nostra Lunedì 23, ore 18, al Palazzo della Cultura (ex monastero di San Placido) in via Museo Biscari, incontro su :" La portualità turistica a Catania"; relatore ing. Viviano, ingegnere capo Genio Civile Opere Marittime per la Sicilia; interveranno il sindaco Stancanelli e gli assessori Fatuzzo e Arcidiacono; l'incontro è aperto alla città. Casa della Mercede C'è bisogno urgente di vestiti di stagione, scarpe, alimenti, medicine e oggetti per la casa da destinare a persone bisognose. Le consegne, accompagnate da un'offerta minima di 10 euro, si possono effettuare in via Sangiuliano 58, tel. 095.532753 tutti i giorni feriali dalle 9,30 alle 12,30. Inoltre ogni sabato è aperto il «Mercatino della solidarietà». unuci Organizza per i soci ufficiali in congedo una gita dal 10 al 13 aprile a Cefalù, S. Fratello e Piana degli albanesi; prenotazioni fino al 31 marzo in segreteria, martedì, giovedì e sabato ore 9,30-12,30, tel. 095 325736. confesercenti Sono aperte le iscrizioni ai corsi regionali abilitanti relativi al settore alimentare e per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, ai corsi regionali abilitanti per l'iscrizione al ruolo agenti e rappresentanti di commercio, ed ai corsi preparatori agli esami per agenti in mediazione immobiliare. Informazioni 095.388274 oppure 095.7374142, viale Vittorio Veneto 14. Touring Club Italiano Organizza in occasione della Pasqua le seguenti attività: viaggio in Andalusia dal 9 al 14 aprile con volo diretto da Catania, con visita di Siviglia, Cordova, Granata e Malaga. Dal 10 al 12 aprile viaggio in pullman a Trapani per partecipare alla processione del Venerdì Santo, sabato a Erice e Domenica a Piana degli Albanesi per assistere alla Pasqua con il rito bizantino ed alla sfilata nei costumi tradizionali. Informazioni 095 5900000. federcarni Alla fine di marzo avrà inizio un corso professionale regionale per l'abilitazione all'attività commerciale del settore alimentare e per l'attività di somministrazione; informazioni in segreteria, via Sassari 1, da lunedì a venerdì ore 8-13,30 e lunedì e mercoledì anche ore 16-20; 095 447381.

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Arrestati due usuraidisposto sequestro beni (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

indagine delle fiamme gialle Arrestati due usurai disposto sequestro beni «Nessuna parentopoli». Il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, risponde al ministro della Gioventù, Giorgia Meloni che due giorni fa aveva parlato del caso del professore Carapezza, docente alla facoltà di Lettere e filosofia all'Università di Palermo che, nel corso delle recenti manifestazioni contro i provvedimenti del ministro Gelmini, aveva fatto lezione all'aperto agli studenti. «Nella facoltà dove insegna il professor Carapezza ? aveva denunciato Meloni ? ci sono altri quattro docenti con lo stesso cognome. E quello che mi meraviglia di più non è tanto che Carapezza partecipasse alla protesta, ma che gli studenti lo stessero ad ascoltare. Occorre smontare queste oligarchie». Il rettore Lagalla ha precisato che «i quattro Carapezza che insegnano all'Università di Palermo si occupano di aree disciplinari molto diverse tra loro e Paolo Emilio e Francesco da una parte e Marco e Attilio dall'altra sono lontanissimi parenti. È totalmente fuori luogo, in questo caso, parlare di parentopoli». Infine, per il rettore il fenomeno va affrontato «con pacatezza». e non «con sensazionalismo». Roberto Valguarnera

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Profondo conoscitore della storia (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Profondo conoscitore della storia Il professore Rosario La Duca ricordato ieri dall'Università degli Studi a Palazzo Steri vincenzo prestigiacomo «E' ancora viva e palpitante, sebbene con una veneranda età di ventotto secoli; e se nella sua parte più antica, nei vecchi quartieri del centro storico, potrai aver la ben giustificata sensazione di un penoso stato di abbandono e di degrado delle sue strutture urbane, edilizie e sociali, forse, con un po'di benevolenza, potrai anche riguardarla come una vecchia signora, con il volto ormai devastato dal tempo, ma che ancora non rinuncia ad agghindarsi con trine ingiallite e tarlate, nel nostalgico ricordo di un tempo certamente felice». E' un passo del volume 'Alla scoperta della tua città' (1979) di Rosario La Duca. Lo storico si è spento all'età di 85 anni l'ottobre scorso. Ieri, a distanza di cinque mesi, 'Salvare Palermo' e l'Università lo hanno ricordato in un pomeriggio di memoria allo Steri. All'incontro hanno partecipato: il rettore Roberto Lagalla, lo storico Antonino Giuffrida, il preside della Facoltà di Lettere Vincenzo Guarrasi, il preside della Facoltà teologica di Sicilia, Antonino Raspanti, e il presidente di 'Salvare Palermo' Salvatore Butera. «L'iniziativa di Salvare Palermo e dell'Università - dice Salvatore Butera - è quella di legare insieme il ricordo di un grande intellettuale con una serie di attività volte a conoscerne e proseguire l'opera. E domenica ci sarà una visita alle Segrete di Palazzo Reale, della Cappella Palatina e alla chiesa Inferiore con la guida di Chiara Alaimo e Giovanni Scaduto. Appuntamento alle ore 10,30 in piazza Indipendenza». Allo Steri sono emersi alcuni dei momenti meno conosciuti della vita di La Duca. E il rettore Lagalla: «Quando s'innamorò della città frequentava la terza elementare. Il suo maestro una mattina cominciò a parlare dei Quattro Canti. Lui si entusiasmò subito. Quando smise di portare i calzoni corti si avventurò tra vicoli e stradine alla ricerca del passato. La vita di La Duca è stata molto vissuta». «Fu un grande collezionista - dice Giuffrida - che si trasformò in studioso. Creò la stanza dei tesori dove raccolse la Palermo scomparsa. Era attivissimo. Vogliamo ricordare anche la consulenza del restauro dell'albergo San Domenico di Taormina, l'impegno nel terremoto del Belice; salvò dalle macerie alcuni quaderni di bambini che raccontavano la vita quotidiana di Montevago». Il preside Vincenzo Guarrasi custodisce l'enorme patrimonio lasciato da La Duca: «Era suo desiderio che io venissi ad abitare nel suo appartamento-museo. Tutta la documentazione lasciata alla Facoltà di Teologia potrà essere consultata da studiosi. Presto creeremo anche una cattedra che porterà il suo nome». Io ebbi occasione di frequentarlo. Ci incontravamo nei vicoli del centro storico e commentavamo lo scellerato e impietoso scempio edilizio della nostra città. La nostra amicizia iniziò sul finire degli anni Settanta, quando gli feci notare che il 'Gaspare Palermo' nella sua 'Guida istruttiva per Palermo e suoi dintorni' incorse in un errore scrivendo che gli affreschi di "San Costantino de plano" sono di Gaspare Serenario. E La Duca: "E di chi sono?" Gli risposi che furono eseguiti da Guglielmo Borremans. Da quel momento ogni volta che ci si incontrava mi diceva: «Scrivi quello che sai su questa città. Non perdiamo la sua memoria». Una volta mi fece leggere un bando promulgato all'epoca del vicerè Colonna, che ordinava che al tramonto del sole «le male femmine non potessero andar camminando per la città o sedere sopra li scaloni delle chiese e dei cimiteri, anche sotto il pretesto di chiedere elemosina. Pena alle suddette donne di mal'affare rader i capelli a zero e di rader le ciglia». La Duca era spartano, spigoloso, ma uomo d'altri tempi. Ingegnere, docente universitario e giornalista pubblicista, autore di numerosi volumi sulla storia, sull'urbanistica e architettura, nonché sulle tradizioni di Palermo e della Sicilia. Tra le pubblicazioni si ricordano: 'La città perduta', "I veleni di Palermo", "Lo sviluppo dei quartieri esterni di Palermo", "Palermo felicissima", "Il castello a mare", "Bagli, casene e ville della Piana dei Colli", 'Vicende urbanistiche di Palermo'.

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Droga, fermato un giovane polacco (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ragusa Droga, fermato un giovane polacco Puntare sul turismo e sulla individuazione di strategie idonee a rafforzare l'immagine turistica, le infrastrutture ed i servizi nelle aree territoriali promotrici di un programma di cooperazione transnazionale Italia-Malta. Con questa "mission" è stato firmato il protocollo d'intesa stipulato tra le province di Ragusa, Agrigento e Trapani che punta a rafforzare le politiche pubbliche di sostegno al settore dei servizi turistici e la collaborazione pubblico-privata, nonché teso a veicolare sul mercato proposte di forte attrazione per il turismo, in particolare quello straniero. «La Provincia di Ragusa, insieme a quelle di Trapani ed Agrigento - ha dichiarato l'assessore alle Politiche comunitarie, Giovanni Di Giacomo - si inserisce a pieno titolo in questo progetto che proietta il territorio ibleo al centro degli scambi turistici e commerciali dell'intera area mediterranea. Si tratta di una progettualità condivisa ed efficace, che guarda al turismo in quanto risorsa e motore di sviluppo. Non a caso infatti nel progetto sono stati ampiamente coinvolti anche il settore dei trasporti, delle produzioni, della cultura e della comunicazione, nonché le attività dell'indotto, in una trasversalità di interventi e di attività utili ai territori ed alla rete che si creerà nel quadro del progetto strategico, che consentirà di avviare politiche di marketing mirate ad una valorizzazione complessiva delle aree di intervento».

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Parentopoli, se la cattedra è affare di famiglia (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cervelli

«Parentopoli, se la cattedra è affare di famiglia» Sabato 21 Marzo 2009, VENEZIA - (F.P.) Per chi volesse saperne di più con nomi e cognomi, c'è un libro di grande piacevolezza nella scrittura e fomite pure di grande indignazione per le cose narrate. Il libro è intitolato «Parentopoli» e reca come significativo sottotiolo «Quando l'università è un affare di famiglia», pubblicato ne "Gli specchi Marsilio". Ne è autore Nino Luca, classe 1968, giornalista di Corriere.it, il sito internet del quotidiano milanese di via Solferino. E un libro fresco di stampa (marzo 2009, www.marsilioeditori.it) che ha il merito di affrontare - senza pudori e con le rasoiate dovute a chi sembra proprio meritarle senza scusanti - un tema che appare fin troppo attuale e negletto se si pensa alla fuga sistematica dei cervelli che fanno grande i giovani italiani nel loro impegno all'estero. Non è solo questione di soldi, di alimentare la ricerca per far progredire nel buono e nel bello l'umanità in quanto tale, è anche questione di soldi che finiscono in circuiti parentali di varie caste: da quella politica a quella dei baroni. Inestinguibili, gli uni e gli altri. Partendo ovviamente da beceri preconcetti razzisti e nazisti e violazioni palesi della Costituzione della nostra Repubblica. Basta prendere questa frase di origine demenziale di un barone che giustifica la vincita di un concorso universitario del figlio suo diletto: «I nostri figli sono più bravi perchè hanno la "forma mentis" tipica di noi professori». Ma, scusate, Hitler non era defunto? In fin dei conti è un fortuna che i figli di gente normale siano ben lontani da questi peripatetici dell'incultura odierna. Sia ben chiaro non sono tutti così. Ci sono anche quelli che scelgono per merito i loro collaboratori. Ma hanno il difetto di non poter spingere dalla rupe Tarpea quei figli o nipoti o manutengoli dei baroni che fanno scudo alle grandi intelligenze. Intelligenze che ci sono, e lo dimostra il fatto che vanno all'estero a dare quello che è loro negato in casa.

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Padova NOSTRO SERVIZIO Una radio davvero "ben frequentata". E' Radio Bue, l'emitte... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 21 Marzo 2009, Padova NOSTRO SERVIZIO Una radio davvero "ben frequentata". E' Radio Bue, l'emittente del Bo (il bue, appunto), l'ateneo di Padova, che vanta tra le proprie maestranze nomi fin troppo famosi. Succede che, alla fine, un posto al figlio del rettore dell'Università di Padova lo si doveva pur trovare. Sì, perché a Federico Milanesi, erede del Magnifico uscente Vincenzo, dopo essere stato allontanato un mese fa dal master in Giornalismo, nonostante avesse vinto il concorso di responsabile fonico dei laboratori - un contratto a termine della durata di due anni -, un altro impiego in ateneo dovevano garantirglielo. A scatenare la bufera sul percorso post-laurea in Giornalismo che portò all'allontanamento del figlio del rettore - con tanto di inchiesta della magistratura, finita con un'archiviazione - furono le improvvise dimissioni del direttore dei laboratori del master, che giustificò la sua decisione con l'"inopportunità" dell'assunzione del figlio illustre. Ma l'"inopportunità", evidentemente, non andava intesa a trecentosessanta gradi, per tutte le strutture universitarie. Visto che, a due mesi di distanza, il nome di Federico Milanesi compare in bella evidenza nel sito di Radio Bue, la radio universitaria (i cui programmi, musica, interviste, lezioni, sono partiti ufficialmente il 26 maggio 2008). A dare "asilo politico" al figlio del rettore è stato uno degli ex pro-rettori fedelissimi del Magnifico, il professor Gianni Riccamboni, che risulta essere il responsabile del progetto via etere e il supervisore del Servizio pubbliche relazioni di Ateneo. Al quale fa riferimento proprio la stazione radio universitaria, tanto che le due strutture si trovano all'interno dello stesso edificio in via Martiri della Libertà 8, nel cuore della città del Santo. «E' una radio - precisa il sito del Bo - animata da universitari che si avvalgono della collaborazione di docenti, ricercatori, e anche qualche collega del personale tecnico amministrativo che si cimenta fra computer e microfoni». Forse però il sito, dopo il termine "universitari", avrebbe dovuto aggiungere l'aggettivo "illustri". Perché alla new entry Federico Milanesi, all'interno del Servizio relazioni pubbliche dell'Università si trovano altri due "figli di". La prima è proprio Silvia Riccamboni, erede di Gianni, che è anche preside della Facoltà di Scienze Politiche, nonché responsabile di Radio Bue. La seconda invece è Luisa Mazzarolli, figlia del professor Leopoldo, conosciuto e stimato giurista padovano oggi docente ordinario fuori ruolo al Dipartimento di Diritto pubblico internazionale e comunitario. Prima di essere inserita all'interno dell'organico del Servizio Relazioni Pubbliche, Luisa Mazzarolli era già stata impiegata pro-tempore, ovvero con contratto a tempo determinato, al Servizio Cerimoniale di ateneo. Ma tutta la vicenda, oltre a confermare i numerosi legami di parentela che si intrecciano tra i responsabili degli uffici e dei servizi dell'università patavina, fa emergere anche un altro aspetto. All'interno dello stesso ateneo sembrano presenti due strutture sostanzialmente sovrapponibili: il Servizio relazioni pubbliche, che vede tra le finalità "curare e coordinare le forme comunicative di pertinenza interne ed esterne all'Ateneo", e l'Area relazioni pubbliche, che invece si occupa del servizio stampa, di quello del cerimoniale e dell'immagine del Bo attraverso il sito web. Insomma due aree con organigrammi completamente diversi, ma con competenze evidentemente simili. Matteo Bernardini

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Convegno su Marcello Peretti professore e accademico olimpico (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Convegno su Marcello Peretti professore e accademico olimpico Sabato 21 Marzo 2009, Vicenza In onore del professore vicentino e accademico olimpico Marcello Peretti l'università degli Studi di Padova, Facoltà di Scienze della Formazione, ha organizzato ieri una giornata di studi dal tema "Pedagogia sapienziale e Pedagogia convenzionale". L'occasione per ricordare l'opera di Peretti, esponente di spicco del personalismo pedagogico italiano, docente di Pedagogia dell'Università di Padova, è data dalla pubblicazione di un libro postumo sul pensiero di Georges Bernanos, dal titolo: "La pedagogia della Salvezza", a cura di Carla Xodo ed Ermenegildo Guidolin, edito dall'Editrice La Scuola, presso cui l'autore aveva pubblicato la maggior parte della sua vasta produzione scientifica. Il titolo del convegno per ricordare Marcello Peretti, dopo undici anni dalla sua morte, avvenuta 21 marzo 1998, come maestro, professore, collega, amico, si evince dalle prime righe della prefazione: "Ciò che più conta nell'educazione deve corrispondere a 'ciò che più conta' nella vita. Questa corrispondenza di significato e di valore impegna la pedagogia in quella riflessione che, per la suprema importanza dei suoi propositi, chiamiamo sapienziale. Essa, infatti, non si limita a combinare programmi relativi a vantaggi particolari, ma è impegnata a giustificarli in riferimento al senso totale della vita, cui debbono convergere le plurime funzioni e disposizioni soggettive nell'unità di una esistenza pienamente gratificata".

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Quando mangiare diventa fatica (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Quando mangiare diventa fatica Sabato 21 Marzo 2009, Vittorio Veneto Per chi fa fatica a deglutire correttamente, come alcuni anziani o persone con disabilità, mangiare diventa una fatica. E una frustrazione: molte delizie del palato sono off limits, pranzi e cene replicano infinite versioni delle stesse pappette: con tutte le proteine vitamine sali minerali che servono, ma insipide. E lasciate sul piatto. Del perché e come preparare pasti per chi fatica a deglutire che siano, oltre che sani, buoni, e se possibile belli, tratterà il convegno "La qualità alimentare", in programma per oggi dalle 9 all'ora di pranzo presso l'istituto alberghiero Beltrame. Che è parte in causa. Infatti due quinte dell'indirizzo ristorazione, con i docenti del laboratorio di cucina Giuseppe Ingletto e Tullio Marchi, hanno analizzato e studiato e ovviamente assaggiato le poltiglie gelatinose create per chi fatica a deglutire ma non vuole perdere il piacere della tavola. L'azienda che realizza questi prodotti sarà relatrice al convegno di sabato, al pari di Alessandro Sensidoni, docente al dipartimento di scienze dell'alimentazione dell'Università di Udine, a completare la triplice collaborazione scuola-università- mondo del lavoro. Interverranno anche Antonio Sacchetta, primario di medicina a Conegliano, su "Deglutire: è sempre così semplice?", e Luigi Tonellato, con "Nuove esigenze alimentari: tra normativa e necessità". Attesi al convegno anche le numero uno della scuola veneta, Carmela Palumbo, e trevigiana, Maria Giuliana Bigardi, più sindaco Scottà, vescovo Pizziolo, direttore Ulss Del Favero e fors'anche il ministro Zaia. Per tutti il tipico buffet finale dell'alberghiero, stavolta arricchito da alcune gelatine di frutta...ad alta deglutibilità.

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"DIGITAL BRIDGE" SOSTIENE I PROFUGHI DEL SAHARAWI (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Marzo 2009 "DIGITAL BRIDGE" SOSTIENE I PROFUGHI DEL SAHARAWI Roma - Integrazione e cooperazione. Questo il ?leit motiv? del progetto di ?e-inclusion? a favore del Popolo Saharawi, ?Digital Bridge?, finanziato dalla Regione Lazio, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale e realizzato sul territorio dell?associazione Bambini+diritti. L?iniziativa ha portato sul posto infrastrutture tecnologiche, assistenza tecnica, piani didattici e formazione professionale. Fino al 21 marzo una delegazione di tre scuole romane, con la fondazione Mondo Digitale e l?associazione ?Bambini+diritti?, vivrà nelle tendopoli dei profughi Saharawi. E proprio oggi, dal circolo didattico Papa Wojtyla di Roma, c?è stata una videoconferenza dove è stata presentata la prima comunità scolastica per lo sviluppo in un ambiente di apprendimento on line, con un forum interattivo per dibattere i temi della cooperazione e dell?integrazione. Per i profughi che vivono nelle tendopoli vicino a Tindouf, Internet è diventato ?fondamentale come l?acqua e l?aria che si respira?. Lo sostiene Mohamed Takio, responsabile locale del progetto ?Digital Bridge?, ?perché grazie alle nuove tecnologie della comunicazione ora la voce dei profughi Saharawi si può ascoltare ovunque?. ?Ora - spiega - la parola passa alle scuole, perché diventino testimoni e garanti della cooperazione alla pari, grazie ad un ambiente di apprendimento comune?. ?La Regione - ha affermato l?Assessore regionale alla Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa, Vincenzo Maruccio - ha creduto in questo progetto. Lo stesso Assessorato persegue gli obiettivi delle attività a sfondo sociale. E? importante il coinvolgimento dei minori in un progetto che vede la cooperazione e l?integrazione in primo piano. Temi questi che è bene ?insegnare? anche ai più piccoli?. Il compito di presentare in anteprima la community per lo sviluppo come spazio di apprendimento comune per le scuole è stato affidato al direttore scientifico della fondazione Mondo Digitale, Alfonso Molina, docente di Strategie delle tecnologie all?Università di Edimburgo. Inoltre, è appunto in ?missione speciale? in Saharawi una delegazione di studenti e docenti delle tre scuole romane che partecipano al progetto Digital Bridge: due istituti di istruzione secondaria superiore, A. Einstein e I. Newton, e il 299° Circolo didattico Papa Wojtyla. Ogni istituto, secondo le caratteristiche specifiche dell?indirizzo di studio, realizza un progetto di cooperazione, mentre insieme danno vita alla prima comunità scolastica per lo sviluppo. I materiali prodotti, dai casi di studio ai manuali didattici, confluiranno poi nell?ambiente di apprendimento ?on line?, progettato dalla fondazione Mondo Digitale. . <<BACK

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Costituita Agenzia per lo Sviluppo sostenibile integrat (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 21 Marzo 2009 Costituita Agenzia per lo Sviluppo sostenibile integrato ISTITUZIONI | Caserta è stata costituita l'Agenzia locale per lo Sviluppo sostenibile integrato (Alssi), società di capitale pubblico con partecipazioni totali della Provincia. L'iniziativa arriva a compimento a seguito di una deliberazione del Consiglio provinciale e rappresenta lo sviluppo di una ipotesi solo accennata dalla precedente Amministrazione. L'Agenzia sarà al servizio delle politiche di sviluppo delle amministrazioni locali che, come prevede lo Statuto fondativo, potranno entrare a far parte della compagine societaria. Gli obiettivi dell'Alssi sono quelli di creare le condizioni per lo sviluppo di un sistema socio-economico del territorio mediante un ruolo di indirizzo e coordinamento di una funzione programmatoria strategica delle risorse regionali, nazionali e comunitarie a partire dalle politiche di coesione del settennio 2007-2013. Compito dell'Agenzia è di costruire le condizioni per attrarre opportunità ed investimenti e di mettere a sistema l'insieme delle politiche per lo sviluppo locale formulate dai vari attori attraverso processi di internazionalizzazione e globalizzazione nonché azioni di innovazione e formazione, creando una positiva competizione tra sistemi territoriali e poggiando sullo sviluppo della ricerca e della crescita del fattore umano. Per realizzare questi scopi è stato costituito un Consiglio d'amministrazione di alto profilo. Ne fanno parte, in qualità di presidente, Vincenzo Cinque, già manager di Olivetti e Texas Instruments, oggi direttore mondiale delle produzioni del Gruppo Ansaldo; di vice presidente, Pasquale Vitale, esperto di Scienze delle finanze, componente della segreteria tecnica del Ministro delle Attività produttive; di consigliere, Luigi Rauci, attuale responsabile dell'Area Generale di coordinamento Ecologia e Tutela dell'ambiente della Regione Campania. La Provincia di Caserta, che è socio fondatore della società consortile TechnoDistrict assieme alla Seconda Università, Confindustria Caserta, Regione Campania e tre centri di competenza e che è presieduta dal professor Furio Cascetta, ha anche provveduto all'indicazione del suo rappresentante in seno al Consiglio d' amministrazione. Si tratta del professor Antonio Garofalo, docente di Politica economica all'Università "Parthenope".

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90 anni de "il Momento": concluso a Bertinoro il Convegno Nazionale della Fisc (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

90 anni de ?il Momento?: concluso a Bertinoro il Convegno Nazionale della Fisc (21/3/2009 20:24) | (Sesto Potere) - Forlì - 21 marzo 2009 - Si è concluso a Bertinoro sabato 21 marzo il Convegno Nazionale della Fisc, Federazione italiana settimanali cattolici, svoltosi a Forlì dal 19 al 21 in occasione dei novant?anni di fondazione del settimanale “il Momento”. Centocinquanta giornalisti provenienti da tutta Italia si sono confrontati per tre giorni sul tema “Alla ricerca della verità perduta. Informazione: tra mistificazione e interpretazione”. Nell?ultima giornata di lavori i convegnisti, dopo la messa nel Duomo presieduta dal vescovo di Forlì-Bertinoro, mons. Lino Pizzi, hanno visitato la Casa della Carità dove il responsabile, mons. Gian Luigi Pazzi, parroco della Concattedrale di Bertinoro, ha illustrato la realtà di accoglienza che da anni ospita persone con problemi fisici e psichici, il Museo Interreligioso, la Rocca Vescovile. Nella Sala degli Affreschi del Centro Residenziale Universitario hanno portato il saluto ai giornalisti Giampaolo Amadori, vicesindaco di Bertinoro e presidente dell?Accademia dei Benigni, Paolo Pupillo, presidente del Centro Residenziale Universitario, Roberto Melandri, vicepresidente della Fondazione Museo Interreligioso. Don Giorgio Zucchelli, presidente nazionale della Fisc, ha poi tratto le conclusioni dei tre giorni di lavoro affermando tra l?altro che «le 182 testate che aderiscono alla Federazione vogliono dare un contributo per realizzare un giornalismo nuovo nel quale i giornalisti raccontano le notizie senza mistificarle». Durante i tre giorni di dibattito sono intervenuti, fra gli altri, il sen. Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, don Domenico Pompili, direttore dell?Ufficio Comunicazioni Sociali della Cei, mons. Ernesto Vecchi, delegato per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale dell?Emilia-Romagna, il presidente dell?Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata, presidente della Commissione episcopale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della Cei, i giornalisti Rai Lorena Bianchetti, conduttrice di “Domenica in”, e Marino Bartoletti, Paolo Bustaffa, direttore del Sir, e Ivo Colozzi, docente di Sociologia all?Università di Bologna.

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Assemblea "Dove va l'economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi" (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 21-03-2009)

Argomenti: Cultura

Assemblea ?Dove va l?economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi? (21/3/2009 09:15) | (Sesto Potere) - Forlì-Cesena - 21 marzo 2009 - Oggi alle 9.45, presso l?auditorium Hera , via Spinelli n. 60 a Cesena, si terrà l?Assemblea Annuale di CNA Forlì-Cesena che avrà come tema “ Dove va l?economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi”. Introduce i lavori Alvaro Attiani, presidente CNA Forlì-Cesena, saluti di Giordano Conti sindaco di Cesena e Massimo Bulbi, presidente, Provincia Forlì-Cesena ; intervengono Tiziano Alessandrini, presidente CCIAA ; Massimo Spisni docente di Finanza Aziendale presso l?Università di Bologna; Vasco Errani, presidente Regione Emilia Romagna. L?Assemblea sarà l?occasione per l?Associazione, per affrontare i temi collegati alla difficile congiuntura economia che si sta vivendo a livello globale , attraverso gli interventi di importanti interlocutori del mondo accademico ed istituzionale. Un approccio consapevole della problematicità del momento, ma che vuole dare un messaggio positivo sulla possibilità di fuoriuscire dalla crisi, ad esempio muovendosi in un?ottica di cooperazione tra imprese , dando vita a reti, filiere ed aggregazioni trasversali ai singoli settori. Essere in rete, è il messaggio che intende dare CNA, è il modo migliore per essere più forti e cavalcare i mari tempestosi della crisi. L?associazione si presenta a questo importante appuntamento annuale in buona salute, forte di 7804 imprese associate, di cui 2155 sono costituite da piccole imprese e terziario e, mentre sono 785 le società di capitale. Sono 13.172 gli imprenditori ed imprenditrici associate complessivamente. I giovani imprenditori sono 4587, le donne imprenditrici 3.200 e gli imprenditori stranieri 602. La rete di 19 uffici sul territorio provinciale vede 314 impegnati dipendenti e collaboratori.

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