Sezione
principale: Cultura
Il Poli miglior ateneo
d'Italia ( da "Stampa,
La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dei loro docenti e ricercatori) in
termini di produzione di ricerca e infine la capacità di influenzare l'opinione
pubblica attraverso i mezzi di comunicazione. Lo studio conferma gli antichi
mali dell'università italiana, come la scarsa capacità di attirare studenti
stranieri: con i suoi 8 studenti stranieri per 10mila abitanti,
Frazione secca dei rifiuti
a Villafalletto e Roccavione ( da "Stampa,
La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: società pubblico-privata tra
Pirelli e Acsr) di Roccavione, per diventare combustibile da rifiuti (cdr): lo
ha deciso l'Ato, l'autorità d'ambito che coordina i consorzi rifiuti della
«Granda». Fino allo scorso anno, Acem inviava la parte secca alla Lomellina
Energia di Parona (Pavia), dove un incendio bloccò l'inceneritore il 13
ottobre.
"Europa sbagli
Bisognava tenersi lontani" ( da "Stampa,
La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: NATO A GERUSALEMME IL 9 MAGGIO 1939
PROFESSIONE GIORNALISTA DOCENTE DI LETTERATURA ALL'UNIVERSITÀ BEN GURION DI
GERUSALEMME VITA POLITICA LABURISTA E DA DECENNI SOSTENITORE DELLA SOLUZIONE
DUE POPOLI DUE STATI PER ARRIVARE ALLA PACE IN PALESTINA LIBRI «SOUMCHI», «LA
SCATOLA NERA», «LO STESSO MARE», «UNA STORIA D'AMORE E DI TENEBRA», «NON DIRE
NOTTE», «LA VITA FA RIMA CON LA MORTE»
Keplero e le sue leggi
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti universitari, ricercatori,
la presidenza a Margherita Hack, astrofisica di fama internazionale e prima di
lei c'erano stati Rubbia e Veronesi. Da notare che questo premio ha la stessa
meccanica del Campiello, l'ultima parola spetta alla giuria popolare ((le
quarte classi di istituti medi superiori di tutte le province d'
cultura in lutto
( da "Nuova Sardegna, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pagina 35 - Cultura e Spettacoli
CULTURA IN LUTTO Si è spenta l'altro ieri a 77 anni. Docente all' Università di
Cagliari, consigliere regionale del Pd, tra i fondatori di Progetto Sardegna
romanzi e politica la
preziosa lezione di giovanna cerina
( da "Nuova Sardegna, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e docente della facoltà di Lettere
dell'Università di Cagliari. Da tempo malata, Giovanna Cerina ha affrontato la
malattia con il coraggio e con la serenità con cui si disponeva sempre di
fronte alle cose del mondo. Giovanna Cerina è stata una studiosa di letteratura
tra le migliori che la Sardegna abbia mai avuto e un'insegnante come nelle
nostre università,
il rigore e la passione -
giulio angioni ( da "Nuova
Sardegna, La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alla Cagliari sua patria adottiva e
residenza di lavoro come studiosa e docente di letteratura all'Università, dove
è stata un'insegnante di clamorosa popolarità presso gli studenti e i colleghi
ricercatori e docenti avuti durante quarant'anni di attività. Il suo
insegnamento più duraturo e caratterizzante è stato quello di semiotica del
testo.
Approvata la
riqualificazione dell'ex Manifattura Tabacchi
( da "Libertà" del
21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per accordi pubblico-privato in
grado di liberare una, almeno, delle quattro aree private sopracitate, così da
destinarla a verde pubblico in via definitiva. Se perciò il terreno di via
Cella-via Campesio è di proprietà della Conad che ci avrebbe volentieri realizzato
un suo supermarket, ecco che la variante commerciale ha previsto che una
struttura di vendita di 1.
Politecnico, aule aperte
ai terremotati ( da "Libertà"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La sede piacentina del Politecnico
di Milano è pronta ad ospitare gli studenti di ingegneria dell'Università
dell'Aquila in attesa che le strutture dell'ateneo abruzzese, distrutte dal
terremoto, possano essere ripristinate. Ad annunciarlo è il professor Michele
Monno, docente di tecnologia e sistemi di lavorazione, responsabile del corso
di studi di Ingegneria Meccanica.
quel bisogno di ottimismo
- (segue dalla prima pagina) ( da "Repubblica,
La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: iniziativa pubblico-privata (in
verità un pasticcio di cavallo e allodole, con un´allodola messa dal settore
privato per ciascun cavallo di Stato) ritiene di essersi avviato sulla strada
giusta. La fragilità della situazione rende certo possibili incidenti di
percorso e la politica intrapresa dall´amministrazione non è priva di pecche.
Testamento biologico:
incontro con 200 studenti ( da "Libertà"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di introduzione alla teologia
dell'Università Cattolica di Piacenza, del medico Claudio Tagliaferri, primario
di rianimazione e anestesia dell'ospedale di Piacenza e del professor Luciano
Eusebi che è ordinario di diritto penale della facoltà di giurisprudenza
dell'Università Cattolica di Piacenza.
hack: l'universo è un
mistero vecchio 13,7 miliardi di anni
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente del Marinelli e socio
fondatore dell'Aif. L'astrofisica si è soffermata soprattutto sui punti oscuri,
sul fatto cioè che non si conosca ancora di che materia ed energia è fatto
l'universo. Ha poi detto di preferire la teoria della biogenesi sulla formazione
della vita (la luce ultravioletta sarebbe la levatrice),
il rettore chiede il 5 per
mille irpef e il governo versi 860 mila euro - morena trolese
( da "Mattino di Padova, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università de L'Aquila così
danneggiata - continua il rettore - chiediamo di ottenere anche quest'anno la
fiducia dei padovani. Le borse di studio per i dottorandi di ricerca sono
funzionali non solo al processo di auto-riproduzione della classe docente ma
servono a dotare società e pubblica amministrazione di veri professionisti».
di OLIVIA POSANI ROMA SARÀ
MERITO della cura Brunetta, ... ( da "Nazione,
La (Firenze)" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: le assenze per malattia dei docenti
sono diminuite rispetto allo stesso mese del 2008 del 13,3% e del 27,1% quelle
di bidelli, segretari, tecnici. Insomma del personale Ata. E se si tiene conto
dei giorni lavorativi effettivi (le vacanze pasquali lo scorso anno sono
arrivate proprio in marzo) le percentuali salgono rispettivamente a 30% e a 29,
E Cacciari forma la nuova
classe dirigente ( da "Giorno,
Il (Milano)" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: IL 13 MAGGIO OPEN DAY nelle nuove
aule dell'università. Gli studenti dei licei e i loro genitori avranno
l'opportunità di incontrare il Rettore, il preside di facoltà Michele Di
Francesco e i docenti. La sinergia tra gli insegnamenti delle tre facoltà dello
stesso ateneo assicura un'offerma formativa più che unica.
keplero e le sue leggi
( da "Nuova Venezia, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti universitari, ricercatori,
la presidenza a Margherita Hack, astrofisica di fama internazionale e prima di
lei c'erano stati Rubbia e Veronesi. Da notare che questo premio ha la stessa
meccanica del Campiello, l'ultima parola spetta alla giuria popolare ((le
quarte classi di istituti medi superiori di tutte le province d'
libro sui frati minori in
fvg ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia medievale
all'Università di Udine e vicepresidente dell'Istituto di storia sociale e
religiosa di Gorizia. Si tratta di un'opera nata contestualmente alle
celebrazioni nel 2009 dell'ottavo centenario della fondazione dell'Ordine, e
che mira a ripercorrere gli otto secoli del francescanesimo Minoritico
friulano,
ercolessi sull'unione
federale e il destino dell'europa
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nella biblioteca di palazzo
Alvarez, in via Diaz 5, sede goriziana dell'Università di Udine. All'incontro
in parola interverranno Claudio Cressati e Ugo Ferruta, rispettivamente docente
della cattedra Jean Monnet in "Governo e politiche dell'Unione
europea" dell'ateneo di Udine e segretario regionale del Movimento
federalista europeo.
ateneo, guerra sulle
specializzazioni - giuliano foschini
( da "Repubblica, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti GIULIANO FOSCHINI Un taglio
del 15 per cento all´incirca, come nel resto d´Italia. E l´accorpamento di una
serie di scuole con altre università italiane, Foggia soprattutto, ma anche
Ancona o Chieti. L´università di Bari ha pubblicato il nuovo bando per le
scuole di specializzazione delle facoltà mediche e si è dovuta così adeguare al
decreto sui tagli voluto dal ministro
Ericsson apripista, al
viail parco hi-tech degli Erzelli
( da "Secolo XIX, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: investimento pubblico nella ricerca
è in linea con i paesi europei, siamo indietro sul versante dei privati, nelle
prime cinquanta imprese al mondo che investono nel settore compaiono solo
Finmeccanica e Fiat». Il ministro ha sottolineato l'importanza «di puntare su
innovazione e ricerca sulla produzione in una regione importante ma piccola e
in una città in difficoltà»
arte, economia e persino
la fede: le nostre - marco cattaneo.
( da "Repubblica, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Il cervello non spiega chi siamo,
un pamphlet da poco pubblicato da "il Mulino" e i cui autori, Carlo
Legrenzi e Paolo Umiltà, sono rispettivamente professore di psicologia
cognitiva all´Università di Venezia e professore di neuropsicologia
all´Università di Padova.
A rischio già prima del
sisma ( da "Manifesto,
Il" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: era lo sapeva una società mista
pubblico-privata che si occupava di protezione civile, la Collabora
Engineering, divenuta Abruzzo Engineering nel 2006. I rapporti - ancora oggi
disponibili - elencano tutti quegli edifici pubblici della regione Abruzzo ritenuti
strategici, sia per l'alta frequentazione del pubblico che per l'importanza.
(
da "Giorno, Il (Varese)"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Un evento al quale hanno
partecipato docenti dell'ateneo varesino, dell'università Cattolica del Sacro
Cuore e degli Studi del Piemonte Orientale. Maroni ha rappresentato una voce
critica non tanto verso l'integrazione che, ha detto il numero uno del
Viminale, «si fa sul territorio e non a Roma», ma piuttosto sull'accoglienza
indiscriminata di persone,
Stella: Sono anni duri, ma
non siamo in crisi ( da "Provincia
Pavese, La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nei giorni scorsi c'è stata
un'assemblea di docenti e personale in aula Foscolo. Qualcuno ha detto che lei
si ripresenta, ma che non ha un programma. E' vero? «Il programma ce l'ho e
intendo illustrarlo in tutte le facoltà. A cominciare da Medicina. Poi, il 13
maggio, il decano ha convocato la conferenza plenaria.
Gli studenti delle
superiori universitari per un giorno
( da "Provincia Pavese, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e così anche i docenti che terranno
delle lezioni-tipo. Gli incontri sono divisi per facoltà, l'appuntamento è
sempre alle 8.30 ma nelle diversi sedi. Nel cortile dei caduti, nela palazzo
centrale dell'università, si incontreranno gli interessati ai corsi di Lettere,
Comunicazione, Giurisprudenza, Scienze politiche,
Il Piano casa viene
illustrato ai cittadini e ai portatori di interesse alle ore 18 nell'Aud...
( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Provincia e privati. La quota parte
del Comune ammonterà a 250 mila euro. Il Piano casa, già approvato del
Consiglio, prevede la vendita e conseguente riqualificazione, con accordi
pubblico-privato, del poliambulatorio dell'Asur di via Romagna, l'area ex Peep
di via Manara, la casetta del parco di via Saffi, l'ex Liceo Scientifico di via
Leopardi,
URBINO - Cna, esperti
delle maggiori università italiane e statunitensi a confronto sulle strad...
( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: esperti e docenti marchigiani e
statunitensi. La conferenza internazionale affronterà il tema del finanziamento
delle Piccole e Medie imprese: uno strumento per superare la crisi economica.Una
crisi che colpisce anche le Marche dove sempre più imprese sono in affanno e
cresce il "credit crunch", il credito cioè si ridimensiona,
Cure palliative, vogliamo
una legge ( da "Nuova
Ferrara, La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Un tour per capire le terapie per
contrastare il dolore e i rapporti tra pubblico e privato nella sanità «Cure
palliative, vogliamo una legge» La parlamentare Livia Turco in visita ieri alla
struttura gestita dall'Ado «Anche se non è certo un momento facile per noi,
continuiamo il nostro impegno come se fossimo ancora alla maggioranza.
Dalla Bei fondi ai
trasporti polacchi ( da "Sole
24 Ore, Il" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ungheria per la costruzione di
centri di ricerca e sviluppo nel settore farmaceutico, che dovrebbero essere
localizzati a Debrecen. Partnership pubblico-privata per le autostrade della
Slovacchia. Nelle vicinanze di Zlate Moravce, in Slovacchia, è stata avviata la
costruzione di infrastrutture stradali finanziate con investimenti privati:
oltre 51 km
della superstrada R1,
Un ponte per l'Abruzzo
Stamattina dalle 9 alle 12,30 lo spazio Polaresco di Bergamo ospita una
riunione straordinaria degli studenti delle superiori dal tema
(
da "Eco di Bergamo, L'>" del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract: Ifts
organizzati in gruppi di almeno tre componenti e guidati da un docente tutor.
Sono previste tre sezioni del concorso: prodotti, servizi, design. Le aree
tematiche sono energia e ambiente, beni culturali e territorio, salute e
sicurezza. Il premio Unioncamere mette in palio per gli studenti cinque
borse-premio per ognuna delle tre sezioni (7 mila euro per il primo
classificato,
L'Onda minaccia di
occupare l'ateneo ( da "Nuova
Ferrara, La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Oggi una serata da accampati in
rettorato con scrittori, docenti e musica fino a tardi. Venerdì, il secondo
round degli incontri con l'Università per ottenere uno spazio. Ma per gli
studenti dell'Onda bolognese sarà il D-Day: «O il 24 arriva una proposta, o
faremo di nuovo un'azione dal basso», espressione soft che lascia intendere una
nuova occupazione.
Infermieri e terapisti la
sanità al Campus ( da "Stampa,
La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: supportata dalla possibilità di
rapportarsi direttamente ai docenti-medici e di seguirli in reparto per
attingere dall'esperienza diretta. Ecco, più nel dettaglio, i corsi di
specializzazione presenti al polo savonese. Laurea triennale in
Infermieristica. Il titolo di studio richiesto per gli aspiranti infermieri è
il diploma di scuola superiore e, per accedere al corso,
La fede nella parola
Giovanna Cerina, intellettuale generosa
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Giovanna ha iniziato la sua
carriera di docente nella scuola secondaria, palestra insostituibile per tanti
di noi di impegno e di ininterrotto contatto col mondo giovanile. Ottenuto un
incarico di insegnamento nella Facoltà dell'allora Magistero della nostra
Università per i meriti acquisiti nel campo degli studi letterari, e presto
entrata nei ruoli a tempo pieno,
High Tech, università e
giardini: il futuro di Genova comincia qui
( da "Giornale.it, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Bottino Un miliardo di investimenti
privati, soldi pubblici e tanta ricerca Gelmini e Scajola: «La crisi si vince
così». E Marta è a Bruxelles (...) hanno garantito il sostegno economico -
ancora da quantificare nell'importo finale - del governo all'iniziativa. Che
prevede entro il 2011 la realizzazione di un primo settore dove si insedierà
Ericsson Telecomunicazioni con mille addetti:
rivive il codice 29 della
biblioteca del seminario di padova
( da "Nuova Venezia, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: codice venne realizzato per il
medico senese Alessandro Sermoneta che fu docente all'Università di Padova dal
1479 al 1484. «Il codice - spiega don Riccardo Battocchio, direttore della
Biblioteca del Seminario - fa parte di una raccolta di manoscritti e incunabuli
appartenente al nobiluomo padovano Alfonso Alvarotti che venne acquistata nel
1720, dopo la sua morte, dalla Biblioteca».
Preveggente ma incompiuto
il disegno federalista di Miglio ( da "Giornale
di Vicenza.it, Il" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: primi tra tutti Lorenzo Ornaghi,
rettore dell'università Cattolica di Milano, e Massimo Cacciari, sindaco di
Venezia. Insieme a loro Ettore Adalberto Albertoni, docente alla
"Statale" di Milano ed ex presidente del Consiglio regionale della
Lombardia, Luca Antonini e Mario Bertolissi, costituzionalisti dell'università
di Padova.
rita levi montalcini
( da "Stile.it" del
21-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: cervello in fuga? ante litteram,
sebbene per ragioni diverse da quelle che spingono oggi migliaia di giovani
italiani ad esercitare altrove il proprio talento, che appena possibile tornava
alle patrie scienze. Come negli anni ?60, quando, sull?
Sulla collina degli
Erzelli nasce il parco tecnologico
( da "Stampa, La" del
21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubblici: 85 del governo e il resto
dalla Regione Liguria. L'investimento complessivo previsto è di circa un miliardo
di euro in dieci anni di realizzazione. «Occorrono maggiori investimenti da
parte dei privati nel settore della ricerca» ha commentato il ministro Scajola,
sottolineando come l'Italia sia sostanzialmente in linea con gli altri Paesi
europei solo per quanto riguarda
Gli studenti del Romita in
attesa di certezze ( da "Nuovo
Molise web" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti, studenti e genitori del
Romita, da un lato, Provincia, Regione, Ufficio scolastico ed Enea, dall'altro.
Sul tavolo della trattativa lo stato di sicurezza del liceo scientifico Romita;
dalla riapertura delle scuole dopo le festività pasquali, infatti, molti
studenti non sono voluti rientrare in classe perch‚
A Palazzo del Monferrato
ultima sessione del Master per Manager del Sistema Turismo
( da "inalessandria.it"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Come nelle altre sessioni, un
docente dell?Università degli Studi del Piemonte Orientale svilupperà per gli
iscritti al corso gli argomenti nella giornata propedeutica e poi stimolerà le
loro osservazioni nella giornata di giovedì durante un follow up di approfondendo
casi di studio.
Al Circolo 'il Timone' di
Casale si parla di kinesiologia e nutrizione solistica
( da "inalessandria.it"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Già Docente del corso di
Kinesiologia c/o il ? Master in Medicine Naturali? dell?Università di Roma ?Tor
Vergata?. Già Docente del corso teorico-pratico ?Kinesiologia come integrazione
terapeutica? dell?A.M.C.O. c/o Università di Roma ?Tor Vergata?
Deepblue presenta
trendfood' all'Università di Pollenzo
( da "PubblicitàItalia.it"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Saranno presenti Carlo Petrini,
presidente internazionale di Slow Food, Pierluigi Basso, docente di Semiotica
della Cultura e delle pratiche di consumo, Federica Setti (nella foto),
Research Director di Aegis Media Expert, Antonello D'Elia e Maurizio Nasi,
Communication strategist di deepblue.
Nuovi hotel e offerta
diversificata: così il turismo cresce
( da "Quotidiano.it, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nazareno Di Chiara della Camera di
commercio di Fermo e Giancarlo Dall'Ara, docente di marketing turistico presso
l'Università di Perugia. I lavori sono stati coordinati dall'assessore al
turismo del comune di Porto Sant'Elpidio Milena Sebastiani, mentre le
conclusioni sono state affidate a Vittoriano Solazzi, assessore al turismo
della Regione Marche.
San Severo, il candidato
sindaco Sderlenga incontra i cittadini in un incontro pubblico
( da "Grecale, Il" del
21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Seguirà la relazione della
professoressa Flaminia Ventura, docente presso l?Università di Perugia. Le
conclusioni saranno affidate alla senatrice Adriana Poli Bortone, presidente
del movimento IoSud e già ministro dell?Agricoltura. Modererà la serata
Antonella Caruso, giornalista del Corriere del Mezzogiorno.
Università di Modena: gli
studenti di Ingegneria di Modena in festa
( da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ateneo ed anche ai docenti, che ha
l?obiettivo di promuovere la socializzazione tra i giovani e la condivisione
degli spazi, di quegli spazi nei quali vi trascorrono gran parte della loro
giornata di studio. La manifestazione, che ha il sostegno della facoltà, si
svolgerà mercoledì 22 aprile 2009
a partire dalle ore 16.
Confindustria Veneto alla
Campiello Europa 2009 ( da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Letterati composta da Carolin
Fischer docente universitaria di Letteratura Italiana, Maike Albath giornalista
e critica letteraria, Hans Kollhoff Presidente della Internationale Bauakademie
di Berlin e Birgit SchÖnau, corrispondente del settimanale tedesco Die Zeit, e
il Comitato Tecnico formato Helmut Pfeiffer, Direttore dell'Istituto di
Romanistica dell'Università Humboldt di Berlino,
Infanzia in vendita, la
Cina e il mercato dei bimbi dimenticati
( da "Stampaweb, La"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: , spiega Pi Yujin, docente alla
facoltà di legge e scienze politiche dell?Università della Cina: i media locali
ne hanno ricavato stime molto differenti, ma anche quelle che tendono al
ribasso sono impressionanti - si parla di almeno 20mila bambini scomparsi all?
Per impare parole nuove
serve la memoria lampo ( da "Stampaweb,
La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Psicobiologia
dell?Università di Milano-Bicocca e coordinatore della ricerca, «anche la
dinamica di tale apprendimento: l?acquisizione di nuove parole sembra comunque
un fenomeno prevalente dell?emisfero sinistro. La particolare predisposizione
di tale emisfero ad imparare nuovi vocaboli è probabilmente un altro segno
della sua dominanza per il linguaggio»
ASSICURAZIONI. Paolo
Garonna, nuovo Direttore Generale dell'Ania
( da "HelpConsumatori"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: come docente di Economia Politica
alla Facoltà di Scienze Politiche dell'Università Luiss di Roma e docente di
Economia Applicata alla Facoltà di Statistica dell'Università di Padova. E'
stato Direttore Generale Istat, partecipando ai negoziati che hanno portato
alla creazione dell'Unione Monetaria Europea.
Giornata mondiale del
libroda oggi a giorno 29 al Centro Zo
( da "Sicilia, La" del
21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università - afferma mons. Gristina
- che sono splendide realtà le quali non devono essere isolate".
"Forse - afferma il prof Ignazio Vecchio, neurologo e docente di bioetica
- sarà questa la vera trasgressione: combattere il relativismo che alla fine
porta all'annullamento delle coscienze, alla disgregazione delle mete culturali
non solo cristiane ma anche della società civile"
Tutto il paese piangeun
suo figlio illustre ( da "Sicilia,
La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università di Ferrara. Ottiene la
specializzazione in clinica delle malattie nervose e mentali. E' primario
all'ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere, in provincia di
Mantova, e docente all'università di Milano. E' autore di tante pubblicazioni
scientifiche su alcolismo, metabolismo e tossicità da etanolo,
su Madre
Teresacon raccolta fondi per l'India
( da "Sicilia, La" del
21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ssa Mirella Librizzi già docente di
Filosofia delle Religioni presso l'Università di Catania, autrice del volume
"L'Icona, immagine e messaggio metafisico". Nella spiritualità
orientale le icone servono ad elevare l'anima verso il trascendente e hanno una
triplice dimensione: quella della conoscenza scientifica, della visione
teologica e del valore artistico.
Quartiere Orologio, si
risanaPalazzolo. ( da "Sicilia,
La" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente del corso di Sicurezza
degli impianti industriali del dipartimento di Ingegneria industriale e
meccanica dell'Università di Catania. Nella presentazione dei lavori di tesi il
professor Compagno ha dichiarato che «nello scenario energetico nazionale non
può mancare l'approfondimento alla tecnologia dei rigassificatori che per la
semplicità di processo e per l'
A Siracusa il G8 Ambiente
- Il retroscena del negoziato: la partita si gioca sulle tecnologie - L'intesa
possibile ( da "e-gazette"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: partecipanti invieranno al Vertice
della Maddalena ad aumentare gli investimenti pubblici nella ricerca, di
incrementare attività di sviluppo e dimostrazione di tecnologie pulite e di includere
nei piani di stimolo economici di ciascun Paese interventi ?verdi?. L?altro
messaggio potrebbe riguardare la creazione di un Business Forum sulle
tecnologie a basse emissioni di carbonio.
Cultura e Spettacoli: La
conoscenza della Costituzione vivifica la Settimana della Cultura
( da "Sannio Online, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti, si è discusso dell?area
disciplinare introdotta con la legge n. 169/2008 denominata proprio
?Cittadinanza e Costituzione? per far conoscere la Carta Fondamentale, i
principi normativi e valoriali sanciti. Il dibattito, moderato da Antonella
Tartaglia Polcini (dopo gli interventi di saluto del rettore Filippo
Bencardino,
Quel "movimento"
che scuole gli Atenei ( da "Famiglia
Cristiana" del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il concordato prevede per i docenti
il nullaosta ecclesiastico. È un limite? «No, c?è qualcosa di simile in tutte
le università cattoliche europee, è tipico delle università cosiddette "di
tendenza". Ma questo non ha impedito, a cominciare da padre Gemelli, di
nominare, per la loro competenza, anche docenti laicissimi».
Alice che visse tre volte
( da "Famiglia Cristiana"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all?Università di Venezia.
Poi una proposta: quella di tenere un concerto dentro la chiesa di San Marco, a
Milano. «Ho scelto un repertorio adatto, dei bravi musicisti, e abbiamo
registrato il tutto, ma quando l?abbiamo risentito, ci siano resi conto che,
forse, valeva la pena farlo diventare un disco» Nasce così Lungo la strada live
che,
L'Aquila, le imprese che
resistono ( da "Affari
e Finanza (La Repubblica)" del
21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università, che è oggi la più
grande industria della città: mille 300 dipendenti tra docenti e personale
amministrativo e, soprattutto, 27 mila studenti. Erano diventati la linfa, dopo
il tramonto delle partecipazioni statali, della vita economica.
Mister Mahindra è lui
l'uomo nuovo dell'hitech indiano IL PERSONAGGIO
( da "Affari e Finanza (La Repubblica)"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: e pilotare il passaggio di
proprietà in tempi così rapidi da prevenire quella fuga di cervelli e di
clienti che avrebbe ucciso la Satyam. I segnali iniziali erano preoccupanti.
Uno dei principali clienti di Satyam, il gruppo di telecom australiano Telstra,
aveva già deciso di cancellare ogni rapporto con l'azienda colpevole di falso
in bilancio.
"Progettare il
futuro" il manifesto di Carlotta
( da "Affari e Finanza (La Repubblica)"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente, imprenditrice (nel 1999 ha acquisito Danese,
azienda che negli anni 60/70 ha contribuito a scrivere la storia del design
italiano) ma soprattutto protagonista lucida e intelligente della progettualità
contemporanea, è convinta che «viviamo un momento storico che impone scelte
forti e in controtendenza: ripartire dalla cultura del progetto,
Ascoli: presentata la
Carta Ittica Provinciale ( da "gomarche.it"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Tale strumento - ha aggiunto il
docente - è previsto dalla normativa statale e regionale, ed entro la fine
dell'estate, sarà redatta la Carta ittica regionale che è il risultato del
coordinamento delle varie carte ittiche provinciali e servirà a definire le
regolamentazioni e tutti altri interventi in materia di risorse ittiche".
Più di 25 milioni di euro
investiti da Comune di Reggio e Acer per la riqualificazione dei quartieri
Stranieri ( da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 400 alloggi di edilizia
residenziale sociale (Ers) nei prossimi 15 anni, mentre piani di edilizia
integrata pubblico-privato, che partiranno in settembre, renderanno disponibili
altri 414 alloggi nei prossimi cinque anni destinati a ?residenziale sociale? e
all? affitto privato a canone calmierato.
Francesco Buia. Congedo
dall'architettura ( da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pittore e docente presso l?Istituto
d?Arte “Paolo Toschi” e il critico d?arte Marco Vallora. Francesco Buia, nato a
Parma nel 1980, vive e lavora a Collecchio e frequenta l?atelier di Roberto
Peroncini dal 2000. Ha
esposto i suoi primi lavori durante gli studi condotti presso la facoltà di
Architettura dell?
Il 23 aprile in programma
l' open day del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Informatiche di Cesena
( da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ambito degli Open Day i docenti
presenteranno i Corsi di Laurea Triennale e Magistrale, illustrando i
programmi, gli obiettivi formativi e i possibili sbocchi professionali. Docenti
e rappresentanti degli studenti saranno a disposizione degli intervenuti per
rispondere alle loro domande.
Hanno un grande appeal ma
c'è il rischio di finanziare un fenomeno già molto diffuso: la fuga dei
cervelli. Attenti ai master: l'eccellenza da sola non vive
( da "Stampa, La" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Hanno un grande appeal ma c'è il
rischio di finanziare un fenomeno già molto diffuso: la fuga dei cervelli.
Attenti ai master: l'eccellenza da sola non vive
"Non lasciate Asti
senza l'università" ( da "Stampa,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: ha invitato tre docenti e
responsabili di corsi presenti ad Asti o in altre sedi decentrate piemontesi, a
confrontarsi su quale strada sia meglio imboccare: Alberto Cassone, Enrico
Ercole e Vincenzo Gerbi. Serve davvero un'università ad Asti? Ercole: «A questa
domanda, si può rispondere in un solo modo: che alternative ci sono?
"Orientare i corsi
verso l'enogastronomia" ( da "Stampa,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: «Sarebbe un corso unico in Piemonte
e in Italia - aggiunge il docente - L'obiettivo è attirare ad Asti gli studenti
torinesi e italiani interessati a questo tipo di studi». La proposta però si
compone anche di un «vincolo», rappresentato dalla necessità di avere dei
ricercatori e dei docenti nella sede decentrata.
FRANCO CAVAGNINO CLAUDIA
CANEGALLO E' utile avere una sede universitaria in una picco...
( da "Stampa, La" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: ha invitato tre docenti e
responsabili di corsi presenti ad Asti o in altre sedi decentrate piemontesi, a
confrontarsi su quale strada sia meglio imboccare: Alberto Cassone, Enrico
Ercole e Vincenzo Gerbi. Serve davvero un'università ad Asti? Ercole: «A questa
domanda, si può rispondere in un solo modo: che alternative ci sono?
A casa di Stefania
( da "Nuova Ecologia.it, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: contenuto di carbonio a programmi
di finanziamenti internazionali pubblico-privato'', altrimenti ''ogni ipotesi
di riduzione di emissioni rischia di essere vanificata''. Le rinnovabili
centrali nel dibattito ma anche il nucleare. E sull'atomo: ''E' una polemica
tutta italiana. La gran parte dei paesi del G8 produce una parte della propria
energia elettrica con le centrali nucleari,
"European Day"
Italio-Sloveno ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università di Nova Gorica e da
Claudio Cressati dell?università di Udine. Sono previsti numerosi interventi di
docenti e studenti che approfondiranno le tematiche legate alla mobilità
internazionale e ai processi di interazione culturale in Europa.
"Armonia
all'Università Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart"
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: entrambi docenti all'Università del
Mozarteum di Salisburgo. Lo scopo della sua fondazione è stato quello di
riunire alcuni tra i migliori ex studenti del Mozarteum per raggiungere un
elevato livello artistico e, al tempo stesso, avere un'orchestra di spessore
internazionale e di grande personalità.
"Conferenza
internazionale sul turismo" ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Messina, prof.
Francesco Tomasello, il Vice rettore dell?Università di Economia di Bucarest
(Romania) prof. Dumitru Miron. il Preside della Facoltà di Economia di Messina,
prof. Luigi Ferlazzo Natoli, il docente della Facoltà di Commercio di Bucarest
(Romania) prof.
Due studenti di Ingegneria
vincono la I edizione dello SMAward
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente presso la Facoltà di
Ingegneria dell'Università degli Studi di Pavia. Il gruppo, nato e cresciuto
all'interno del Dipartimento di Meccanica strutturale della Facoltà di
Ingegneria di Pavia, collabora con aziende e istituti di ricerca, italiani e
non, occupandosi della modellazione e dell'applicazione di materiali innovativi
in ambito ingegneristico e biomedicale.
Seminari di Filosofia del
Diritto ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Gianfrancesco Zanetti docente di
Filosofia del Diritto dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia ed
introdotto dal prof. Marco Gestri, docente di Diritto dell?Unione Europea
all?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. >> Giuseppe Palmisano
è professore ordinario di Diritto internazionale presso l?
"Cittadinanza e
Costituzione" ( da "Bollettino
Università & Ricerca" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: può essere affidato ai docenti di
lettere ma necessità di una specifica professionalità”. >> è seguito
l?intervento di Paolo Ciocia, supervisore della Scuola Interuniversitaria
Campana di Specializzazione all?Insegnamento. “Per molti anni – ha dichiarato -
si è parlato di istruzione, formazione, ma si è tralasciato la fondamentale
funzione educatrice della scuola.
Supercalifragilistichespiralidoso:
l'apprendimento delle parole nuove è una questione di "RAM"
( da "Bollettino Università & Ricerca"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: apprendimento dei nuovi vocaboli -
spiega Eraldo Paulesu, docente di Psicobiologia presso la facoltà di Psicologia
dell?Università di Milano-Bicocca e coordinatore della ricerca – ma anche la
dinamica di tale apprendimento: l?acquisizione di nuove parole sembra comunque
un fenomeno prevalente dell?
Nuovo sviluppo dalla
crisi? Se ne parla oggi alla Cisl
( da "Gazzetta di Mantova, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a cui parteciperà Carlo Borzaga,
docente di economia presso l'Università di Trento. L'incontro è aperto a tutti
e ad ingresso libero. «La nostra Chiesa mantovana - spiega don Paolo Gibelli,
vicario episcopale per il dialogo con il territorio - si sente partecipe della
attuale situazione di crisi economica».
Gli ingegneri pavesi fanno
il pieno ( da "Provincia
Pavese, La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della facoltà di
Ingegneria. Si tratta di un gruppo che fa capo al dipartimento di Meccanica
strutturale, collabora con aziende, istituti di ricerca anche internazionali.
«Ci occupiamo di simulazioni al computer di problemi di meccanica - spiega il
docente - E poi di materiali avanzati, per simularne i comportamenti»
università, zidda rilancia
in piena crisi politica - nino bandinu
( da "Nuova Sardegna, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti a Sassari Università, Zidda
rilancia in piena crisi politica Due lettere aperte ai candidati al rettorato
«Il nostro ateneo ha dignità e storia specifica» NINO BANDINU NUORO. In piena
crisi politica, mentre c'è chi si dimette in segno di protesta sull'Università
in agonia, il sindaco Zidda rilancia.
agorà in festa per i
vent'anni ( da "Nuova
Venezia, La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente del liceo classico Corner e
anche di molti corsi dell'Agorà. «E' un traguardo importante - spiega il
presidente dell'associazione Giorgio Berton - per due decenni abbiamo promosso
attività culturali per tutti, favorendo il superamento di ogni forma di
emarginazione e il rafforzamento dei tradizionali valori della libera e
democratica convivenza,
paolo garonna dal bo alla
guida dell'ania ( da "Mattino
di Padova, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: come docente di Economia politica
alla facoltà di Scienze Politiche della Luiss di Roma e docente di Economia
applicata alla facoltà di Statistica dell'Universita' di Padova. E' stato
direttore generale dell'Istat, partecipando ai negoziati che hanno portato alla
creazione dell'Unione Monetaria Europea.
quinto circolo si terrà
stasera alle ore 17 nella sede del quinto circolo didattico l'ultimo ...
( da "Nuova Sardegna, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: comunica che i colloqui con i
docenti avranno luogo oggi dalle ore 15,30 alle 18 per le classi prime e
seconde e giovedì 23 dalle ore 15,30 alle ore 19 per le classi terze, quarte e
quinte. Alberghiero I colloqui con le famiglie sono fissati per oggi dalle 17
alle 19 per le prime e le seconde, giovedì 23, stesso orario, per le terze,
il processo a galileo
visto dai cattolici ( da "Mattino
di Padova, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il libro verrà presentato giovedì
prossimo 23 aprile alle 17 al Collegio Vescovile Barbarigo di Padova (via
Rogati 17, ingresso per le auto da via Seminario 7). Interverranno l'autore, il
prof. William Shea, titolare della Cattedra Galileiana presso l'Università
degli studi di Padova e il prof. Piero Benvenuti, docente di Astrofisica delle
alte energie dell'Università di Padova.
medicina, la giostra dei
professori per ora si salva solo robecchi - ottavia giustetti
( da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università non li vuole Per lui
quattro voti di scarto, ma il Senato accademico potrebbe bocciare la sua
richiesta OTTAVIA GIUSTETTI (segue dalla prima di cronaca) Ma i docenti di
Medicina che accompagneranno la sua candidatura in Senato saranno, secondo le
indiscrezioni, «padrini» molto tiepidi e non spingeranno affatto per l´
terremoti, un'ipotesi di
polizza a copertura ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: altri Stati europei questa
soluzione è già stata adottata e la Pubblica amministrazione beneficia anche
del know how delle compagnie nella gestione dei sinistri catastrofali. Una
soluzione questa non priva di potenziali difetti. Il costo di questa copertura
condivisa tra pubblico e privato ricadrebbe infatti su tutta la collettività
che se ne dovrebbe inevitabilmente fare carico.
Polo meccanico Fresia a
Cengio ( da "Stampa,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: se Bonino aveva un'idea migliore
perchè non l'ha messa in pratica in tutti gli anni in cui era al governo del
paese?». Ricapitalizzazione cengio sviluppo Per Billia «un atto necessario
quello di ricapitalizzare la società pubblico-privata per il rilancio delle
aree ex Acna, e che diventa indispensabile ora che la bonifica è conclusa».
università, tre dubbi sul
nuovo statuto - margherita rubino
( da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Queste commissioni non sono
rappresentative delle facoltà, per le quali mille e passa docenti avevano
eletto dei presidi. Piacciano o no, i presidi collegano alla base, mentre i
docenti indicati sono, appunto, docenti indicati. 2) Spariscono le aree e i dipartimenti,
nascono ventidue Scuole. Chi disfa e rifà? Sempre i dieci "docenti
indicati"?
darwin, celebrazioni per
il bicentenario ( da "Nuova
Sardegna, La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Domani sera alle 19 nella Sala
Biblioteca Catalana dell'associazione presieduta da Pino Tilloca nel centro
storico si prosegue con la conferenza-dibattito "La vera storia di Adamo
ed Eva", a cura di Paolo Francalacci, docente di Genetica dell'Università
di Sassari. (m.c.)
l'ateneo pensiona i
cervelloni ( da "Repubblica,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Firenze Venerdì il consiglio di
amministrazione dell´università decide la sorte di docenti famosi nel mondo
accademico L´ateneo pensiona i cervelloni Romagnani, Pacini, Schettino nella
lista, corsa alle eccezioni L´elenco delle cattedre pensionabili, i docenti
arrivati alla soglia dei 70 anni, sta per approdare in consiglio di
amministrazione nell´università di Firenze.
università, gli over 70 in
pensione - laura montanari ( da "Repubblica,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti che in altri tempi
avrebbero potuto prolungare ancora di due anni la loro permanenza in cattedra e
che invece adesso si vedono sulla soglia, pronti al congedo. L´università
fiorentina ha urgenza di sistemare i conti e ridurre le spese del personale per
rientrare nei parametri chiesti dal ministero,
studio sul radon
"prevede il sisma" ( da "Repubblica,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Lo rivela uno studio
dell´università di Pisa e, in particolare, di Giorgio Curzio, docente al
dipartimento di ingegneria meccanica, nucleare e della produzione, che ha
guidato la sua équipe di ricercatori in una serie di esperimenti in Lunigiana e
Garfagnana, due aree a rischio sismico della Toscana.
"gensini, la mia
sensibilità si ribella" - concetta bianca
( da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non di questo ha bisogno l´ateneo
per risollevarsi. Non è questo il modello di università in cui credo e sono
sicura che molti degli stessi docenti di Medicina desiderano un rettore che
restituisca credibilità all´Università di Firenze. L´autrice è ordinario di
Letteratura umanistica
salvaguardia dell'ambiente
e qualità dei prodotti: "lezione" all'unitrè
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università della terza età) di
Gorizia per venerdì prossimo, 24 aprile, con inizio alle 11 al Centro sociale
Polivalente di via Baiamonti. Il tema, che sarà sviluppato per l'occasione
dall'ingegner Mauro Vezil, docente universitario ed esperto in audit sui
sistemi di gestione qualità, è "Garanzie al consumatore: le certificazioni
ambientali e di prodotto;
zero tasse per gli
studenti terremotati ( da "Repubblica,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ateno ha stanziato centomila euro
per gli aiuti SOLIDARIETA´ agli studenti e ai docenti abruzzesi colpiti dal
terremoto. Ieri mattina il consiglio di amministrazione ha deciso di destinare
all´università dell´Aquila una somma di centomila euro. La cifra sarà versata
nel fondo «Università emergenza terremoto» costituito dalla Conferenza dei
rettori.
microcredito modello yunus
l'ateneo studia la banca dei poveri - ilaria venturi
( da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la docente che ha portato Yunus a
Bologna, dove ha ricevuto la laurea ad honorem, unica italiana invitata alla
cerimonia per il Nobel l´anno scorso a Stoccolma in rappresentanza dell´Ateneo.
La professoressa Brunori è fondatrice dell´Osservatorio internazionale per la
Microfinanza, presieduto dallo stesso Yunus,
Nessun contratto per chi
aveva chiesto di rimanere ( da "Stampa,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: nel suo «tour» per le facoltà era
stato chiaro: «I docenti che chiederanno di restare in servizio altri due anni,
se la loro domanda sarà respinta, non potranno accedere alla possibilità di
ottenere un contratto da 20 mila euro all'anno per restare in Università a
insegnare per qualche anno ancora».
"Più Europa per tutti
gli studenti" e contatti con le scuole di altri Paesi
( da "Stampa, La" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i già noti «Erasmus» e «Leonardo da
Vinci» per l'Università e il progetto «Grundtvig» riservato all'educazione
degli adulti. In particolare il «Comenius» mira a migliorare la qualità ed
accrescere il volume della mobilità di allievi e docenti degli istituti
superiori oltre all'apprendimento delle lingue straniere.
farmaci, affitti e bonus
docenti il fisco scioglie i dubbi sul 730
( da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Agenzia delle Entrate per
rispondere alle domande dei Caaf Farmaci, affitti e bonus docenti il fisco
scioglie i dubbi sul 730 La detrazione per le università private equiparata a
quella degli istituti pubblici ROMA - I bonus per l´autoaggiornamento dei
docenti, ma anche le novità per i scontrini dei farmaci da scontare dall´Irpef.
"Brocche e Vasi del
Futurismo" ( da "Stampa,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La differenza di quanto produce il
pubblico dal privato è palese. Il Festival della Maiolica, per restare in
argomento, si svolge assieme ai Comuni delle Albisole, Savona e Genova e con
altri enti pubblici: leggendo il programma si deduce un ammasso di eventi che
si accavallano uno con l'altro, senza il minimo coordinamento.
ROMA - L'obiettivo è
comune: far ripartire le infrastrutture. Subito. E se i conce...
( da "Messaggero, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che un buon punto di partenza possa
essere quello di cominciare a ragionare in termini associativi partendo da due
realtà, quella autostradale e quella aeroportuale che presentano problematiche
comuni, a partire dalla stabilità normativa, base per la ricerca dei capitali,
il project financing e il partenariato pubblico-privato».
Scatta l'Infoday in
Ateneo: debuttano le simulazioni dei test d'ingresso
( da "Giorno, Il (Lodi)"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università e della facoltà. È per
oggi l'appuntamento con l'Infoday, la giornata di orientamento e informazione
per i giovani che si stanno diplomando. Per tutta la giornata docenti e tutor
offriranno momenti di lezione, presentazioni, testimonianze in cui sarà
possibile capire le caratteristiche di ogni facoltà e le numerosissime
possibilità di studio,
è
il libro scritto dall'onorevol...
( da "Nazione, La (Pisa)"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: interverranno l'onorevole Livia
Turco, il professor Ugo D'Ascoli, docente di sociologia economica
all'Università di Ancona, il professor Riccardo Di Donato, docente di
letteratura greca all'università di Pisa. Previsti anche interventi di Athos
Bigongiali ed Ezio Menzione. A concludere sarà il sindaco di Marco Filippeschi.
Sorpresa, la crisi fa male
a sinistra ( da "Sole
24 Ore, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: incentra anche l'analisi di
Riccardo Bellofiore, docente di Economia monetaria e Storia del pensiero
economico presso l'Università di Bergamo e negli scorsi anni economista di
riferimento di Fausto Bertinotti. «Chiaramente la sinistra è in difficoltà. Sia
quella che si rifà al social-liberismo sia quella cosiddetta radicale.
Sconti autocertificati ai
docenti ( da "Sole
24 Ore, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: accezione comune favoriscono lo
sviluppo della professionalità del docente, quali libri, riviste, software
didattici, corsi di aggiornamento e seminari. La riferibilità alla professione
svolta dei beni e dei servizi acquistatie la qualità di docente di ruolo o di
docente con incarico annuale devono essere oggetto di dichiarazione da parte
del contribuente.
Fmi: credito più difficile
( da "Sole 24 Ore, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: opposizione nell'opinione pubblica
a nuove infusioni di denaro pubblico nelle banche. Il dirigente dell'Fmi ha
elogiato il piano Geithner per la cessione dei titoli tossici a fondi
pubblico-privati, ma non ha voluto commentare il controverso stress test per le
banche americane prima che ne siano noti i risultati ufficiali.
All'ecologia servono
capitali ( da "Sole
24 Ore, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: alternativi alla deforestazione in
una partnership pubblico-privato ». Murray Phillipson illustra come esempio
un'operazione condotta da Canopy Capital, una finanziaria privata di cui è
consigliere, che ha chiuso da poco un accordo con la Guyana. Canopy ha ottenuto
i diritti per creare valore per "servizi ambientali" impliciti nei
371mila ettari di una foresta tropicale chiamata Iwokrama.
G-8 sul clima, alla prova
l'effetto Obama ( da "Sole
24 Ore, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il nostro obiettivo è quello di
collegare queste tecnologie a programmi di finanziamento internazionali
pubblico- privati. è importante che al crescente fabbisogno di nuova energia si
possa rispondere dotando i Paesi in via di sviluppo di tecnologie che
consentono di ridurre le emissioni, per evitare che ogni ipotesi di riduzione
delle emissioni rischi di essere vanificata».
Nei piani anti-crisi 400
miliardi verdi ( da "Sole
24 Ore, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Oggi la ricercasviluppo di parte
pubblica sull'energia è ferma a 11 miliardi di dollari annui, circa la metà (in
termini reali) rispetto a 25 anni fa. E, anche se il settore privato marcia a
sei volte tanto, l'obbiettivo di ricerca pubblica – sull'esempio europeo –
Ancona un po' come
Stoccolma, auto bandite dal centro e parcheggi in periferia. E meglio di ...
( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di Maroeconomia
all'Università Politecnica delle Marche, Gallegati cita ciò che recita, a
proposito di Ancona, la "Lonely place", la guida turistica più
diffusa nel mondo: "Difficilmente in questa città vi fermerete, visto che
ci sono solo un paio di chiese".
l'Educazione e la società
a Lilliput non solo giochi ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di psicologia
dell'educazione, facoltà di Scienze della Formazione, dell'Università di
Bergamo - producendo competenze in tempi sempre più rapidi. La scuola reprime
sempre di più le emozioni a favore di una formazione ipercognitiva». Da qui
l'invito di Fornasa perché si crei una «ecologia dello sviluppo umano»,
Asili, avanti c'è posto. O
quasi. Corsa degli ultimi giorni per le iscrizioni al n...
( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: grazie al sistema integrato
pubblico-privato, attualmente sono circa 6500 i posti nei servizi pubblici e
privati autorizzati, rispetto ai 23mila bambini umbri di età 0-3 anni, con una
percentuale di copertura del 28 per cento. A partire dall'approvazione della
legge regionale del 2005, dicono in Regione «le politiche locali hanno visto il
tema dell'
(
da "Nazione, La (Firenze)"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: iniziative mirate per studenti e
docenti delle università straniere di LETIZIA CINI UNIVERSITÀ americane,
prestigiose istituzioni come l'Iue, il Polimoda, il Kunst', Villa Romana,
l'Istituto Francese, Palazzo Spinelli, il Saci: i direttori e presidi di 59
soggetti fra istituti di cultura e università straniere con sede permanente a
Firenze,
Un network spinge la
ricerca ( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: investimento per ricerca, sviluppo
e innovazione pari al 3% del Pil entro il 2010 (di cui due terzi a carico del
settore privato): la Toscana con il suo 1,2% (70% ancora a carico della parte
pubblica) è quindi distante dal risultato. In questo contesto la Regione punta
a ridurre questo gap e ha deciso di creare una vera rete tra i centri di
ricerca per favorire il trasferimento tecnologico.
Le Regioni puntano a
riqualificare i territori ( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è stato costituito un tavolo
pubblico-privato per la costituzione di un fondo immobiliare etico. «Per quanto
riguarda il Piano nazionale – afferma Gianluca Carrabs, assessore all'Edilizia
pubblica – siamo pronti ad approvare la nostra proposta in Giunta anche lunedì
prossimo, se il Governo approverà il testo in settimana.
Bologna in prima fila per
la ricerca ( da "Sole
24 Ore, Il (Centro Nord)" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ma lo stesso non si può dire per
presenza di docenti e ricercatori stranieri, attratti da atenei meglio
finanziati. L'Università è salita anche alla ribalta per un documento del
Nucleo di valutazione che parlava di 36, fra docenti e ricercatori,
"fannulloni". Quella è stata una lettura poco decorosa di dati
positivi.
La crisi ad Est pesa su
Udine ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente dell'ateneo friulano che
esporrà il quadro macroeconomico internazionale, Marco Giansoldati,
dell'Università di Venezia, che entrerà nel dettaglio della situazione
economica dei Paesi dell'Est, e Stefano Miani, docente dell'Università di Udine
e segretario dell'Ossfi, il quale tratterà il tema degli effetti della crisi
finanziaria di quell'
900mila Visitatori.
( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è la previsione fatta su base
annua, di cui 110mila dal Triveneto e altrettanti stranieri 14mila Metri
quadrati. Costituiscono la superficie del futuro Acquario, che occupera in
tutto tre edifici 7 milioni Fondi camerali. La Cdc sosterrà il progetto. Altre
risorse saranno invece di fonte pubblico-privata
Tagli alle scuole di
specializzazione ( da "Sole
24 Ore, Il (Nord Est)" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: con modalità indicate dal consiglio
formato dai docenti delle istituzioni accorpate – ipotizza Massimo Bazzocchi,
preside della facoltà di medicina di Udine – La parte teorica potrebbe invece
svolgersi tutta nell'ateneo capofila, ma anche questo dipende dalla convenzione
che sarà siglata tra facoltà federate.
Auditorium nel tufo dei
Sassi di Matera ( da "Sole
24 Ore, Il (Sud)" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: per creare una vera e propria
metodologia per opporsi alla fuga dei cervelli». Il recupero di Casa Cava
rientra in un più ampio progetto, finanziato con fondi Fas (l'investimento
totale è di 4,3 milioni), con il quale si ristruttureranno immobili per le attività
culturali. Tra i Comuni interessati ci sono Rionero in Vulture e Tito, in
provincia di Potenza, e Pisticci (Matera).
Camillo Golgi a Villa
Nobel ( da "Provincia
Pavese, La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Storia della Medicina e
Presidente del Sistema Museale di Ateneo), che ha curato l'evento insieme con
Alberto Calligaro (preside della Facoltà di Medicina dell'Università di Pavia e
Direttore del Museo per la Storia dell'Università) - presenta temi che hanno
avuto un grande sviluppo nella biomedicina contemporanea,
IL PROCESSO A GALILEO
VISTO DAI CATTOLICI ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il libro verrà presentato giovedì
prossimo 23 aprile alle 17 al Collegio Vescovile Barbarigo di Padova (via
Rogati 17, ingresso per le auto da via Seminario 7). Interverranno l'autore, il
prof. William Shea, titolare della Cattedra Galileiana presso l'Università
degli studi di Padova e il prof. Piero Benvenuti, docente di Astrofisica delle
alte energie dell'Università di Padova.
una conferenza sul poeta
ungaretti ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITÀ POPOLARE Una conferenza
sul poeta Ungaretti Domani, alle 18.15, alla Fondazione Crup di via Manin
(nella foto), Daniela Baroncini, docente all'ateneo di Bologna, terrà una
conferenza su Giuseppe Ungaretti nell'ambito del ciclo, promosso dallUniversità
Popolare di Udine, dedicato alla letteratura dell'Italia unita.
Laboratorio per imprese
emergenti ( da "Piccolo
di Alessandria, Il" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Politiche economiche
dell'Università dell'Insubria di Varese) e Angelo Pichierri (presidente
dell'Ires - Istituto ricerche economico sociali - del Piemonte). Sempre dagli
esperti sono venute parole di apprezzamento per le iniziative di "welfare
locale" (in particolare quelle della Provincia relative all'anticipazione
della cassa integrazione e l'
Lecco: gli istituti
scolastici vantano crediti per 5 mil. di euro verso il Miur. Rampello: ``
( da "Merateonline.it"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il credito vantato dagli istituti
scolastici della provincia di Lecco nei confronti del Miur (Ministero
Istruzione Università e Ricerca). Si tratta di residui attivi relativi a
finanziamenti ministeriali per supplenze che i docenti attendono ancora di
vedere saldato. ?Dalla tabella si può leggere che le istituzioni scolastiche in
provincia di Lecco vantano un residuo attivo di 5.
Il Rigoletto/ Cercasi
imprenditori disperatamente ( da "Affari
Italiani (Online)" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Friedrich Schiller di
jena; docente alla Durharn University; direttore dell'Institute for Development
Strategies all'Indiana University; dell'Istituto di Economia internazionale di Kiel.
~ stato direttore del Centro di West European Studies all'Indiana University e
del Wissenschaftszentrum ffir Sozialforschung di Berlino.
Università Politecnica
delle Marche, sviluppo e richiamo per il territorio
( da "Quotidiano.it, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: annuncia il docente di statistica
Francesco Maria Chelli - farà sentire il proprio peso soprattutto sulle
famiglie cosiddette più deboli della popolazione che vanno maggiormente
tutelate anche attraverso iniziative come questa. E parlando di fasce deboli -
prosegue - non si poteva non inserire nel programma dei nostri seminari il tema
dell'
Settimana della Cultura
scientifica e tecnologica, a Faenza dibattito sul nucleare
( da "Sestopotere.com"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente dell?Università La Sapienza
di Roma. La conferenza, promossa dal circolo Lamone di Legambiente, rientra nel
calendario degli eventi faentini per la XIX^ edizione della “Settimana della
Cultura scientifica e tecnologica”. Mattioli illustrerà i rischi della
tecnologia nucleare, proponendo inoltre scenari energetici alternativi.
Ritratti (3): Rita
Levi-Montalcini ( da "Blogosfere"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Oggi si direbbe: è un simbolo della
fuga dei cervelli, di come in Italia i tempi non siano mai cambiati. In realtà
è un simbolo di come il mondo scientifico dovrebbe funzionare sempre: uno
scambio continuo di informazioni, anche con collaborazioni con gruppi di
ricerca scientifici anche lontani tra loro.
Sanremo: oggi apre
l'esposizione dedicata all'arch. Golgi
( da "Sanremo news" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Paolo Mazzarello (docente di Storia
della Medicina e presidente del Sistema Mussale d?Ateneo - Università di Pavia)
e Alberto Calligaro (Preside della Facoltà di Medicina e Direttore Museo per la
Storia dell? Università di Pavia); il regista Marco Kuveiller. Gli eventi sono
realizzati con il contributo di: Comune di Sanremo,
Politica energetica, la
Sardegna e le scelte possibili ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: all'Exmà di Cagliari il docente
Mauro Salis parlerà del periodo barocco in Sardegna attraverso la chiesa di San
Michele in Stampace. CHI È DON GIOVANNI Oggi alle 17, nella sala settecentesca
della Biblioteca universitaria in via Università 32 a Cagliari conferenza di Paolo
Gallarati, docente all'Università di Torino, su ?
Ahmadinejad e il
fallimento della conferenza contro il razzismo
( da "Panorama.it" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di Scienze Politiche all'Università
di Bar Ilan, fondatore del Programma di Soluzione dei Conflitti, direttore
esecutivo di Monitor, una delle più importanti Ong del paese, Steinberg si è
recato in Svizzera per seguire, per conto della sua organizzazione, i lavori di
Durban 2, la contestata Conferenza sul razzismo,
Riparte il ciclone
Gelmini. L'intervista">Dopo l'università tocca alla ricerca Riparte il
ciclone Gelmini. L'intervista ( da "Affari
Italiani (Online)" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: doveroso intitolarle questo
progetto per il rientro dei cervelli dall'estero. Anche perché la stessa
Montalcini ha studiato a lungo fuori d'Italia e poi è rientrata. In questo
momento di crisi vogliamo far tornare trenta ricercatori con trenta contratti
triennali". Un abbozzo del modello americano, dove chi ha un'idea la
sottopone all'ente governativo e può trovare i finanziamenti.
Sanremo: settimana della
cultura, i prossimi appuntamenti ( da "Sanremo
news" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Luca Tosin, docente-riceratore
presso l?Università di Siena, esperto di libri antichi e autore di numerose
pubblicazioni. Partendo da esemplari presenti nella Biblioteca Rambaldi di
Coldirodi, il dott. Tosin illustrerà l?affascinante percorso che dall?attività
artistica degli amanuensi approda all?
Elementare, 156 docenti di
ruolorischiano di restare senza una sede
( da "Sicilia, La" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 156 docenti di ruolo rischiano di
restare senza una sede "Job Orienta 2009" è il salone dedicato al
mondo della scuola, all'orientamento, alla formazione e agli strumenti di
politiche attive del lavoro. La conferenza stampa di presentazione si terrà
oggi al centro direzionale della Provincia alle 9,30.
un
seminario a Serradifalco ( da "Sicilia,
La" del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: È docente presso le Università di
Parma, di Padova e di Bologna. Il seminario era rivolto ai sindaci, agli
assessori ai Servizi sociali ed ai dirigenti dello stesso settore di tutti i
Comuni della provincia di Caltanissetta. L'incontro intendeva non soltanto
presentare informazioni aggiornate sul fenomeno delle dipendenze patologiche
oggi,
Forum su bioetica e
biodiversità euromediterraneee concorso su innovazione dei servizi (
da "Sicilia, La" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ripartire tra i primi tre progetti
selezionati da una commissione formata da docenti di diverse discipline
(comunicazione, marketing, ingegneria e informatica) ed esperti
tecnici-amministrativi dell'Università di Bologna. La data di scadenza entro
cui inviare le idee è il 20 maggio 2009. Informazioni di dettaglio e il
regolamento sono contenuti nelle stese pagine internet del concorso.
Architettura, un corso
negli Usascadono i termini per il Social Science
( da "Sicilia, La" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Architettura dove il docente sarà
disponibile il mercoledì. Il modulo d'iscrizione compilato in ogni campo deve
essere presentato in busta chiusa alla segreteria di presidenza entro mercoledì
13 maggio. Si ricorda a tutti gli studenti che intendono partecipare al 3°
seminario internazionale di studio, che occorre la conoscenza della lingua
inglese e una buona valutazione didattica;
Liguria: la Regione alla
scoperta degli archivi scolastici
( da "Savona news" del
22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tra il corpo docente e gli
studenti. E? la prima volta, ha ricordato l?assessore alla Cultura Fabio
Morchio, che viene avviata una ricognizione estesa a tutti gli istituti
scolastici liguri (250 all?inizio del progetto, qualcuno in meno oggi, dopo gli
accorpamenti), considerando i materiali degli archivi storici scolastici come
un bene culturale.
''I record vengono dalla
Terra', nel piacentino due eventi sull'importanza del Cibo sano
( da "Sestopotere.com"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: istruttori e docenti di sport, è
ribadire l'insostituibile ruolo che l'agricoltura ha anche in ambito sportivo:
un atleta, per raggiungere le migliori prestazioni, ha bisogno, in primo luogo,
di alimenti che gli forniscano le necessarie energie; poiché ogni alimento ha
origine dalla terra, occorre rivalutare tutto il sistema agroalimentare,
Forlimpopoli , s' è chiuso
con successo il convegno nazionale su Emilio Rosetti, in Argentina è più famoso
di Maradona ( da "Sestopotere.com"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di Storia contemporanea-
Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze, Loris Zanatta Docente di storia e
istituzioni dell?America latina – Università di Bologna, Elio Garzillo,
Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Sardegna,
Luciano Ravaglia Presidente della Fondazione “
Università di Catanzaro,
test rubati: l'Ateneo ha chiesto di costituirsi parte civile
( da "Giornale di Calabria, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e ad alcuni docenti
dell?Università. Il collegio presieduto dal giudice Antonio Saraco (a latere
Emanuela Folino ed Emma Sonni), però, si è riservato di decidere se ammettere
la costituzione in giudizio dell?Ateneo (rappresentato dall?avvocato Ermelinda
Biasuz), rinviando poi il processo al 16 settembre prossimo.
( da "Stampa, La" del
21-04-2009)
Argomenti: Cultura
IL
RAPPORTOPRESENTATO DALL'ASSOCIAZIONE «VISION» ALLA CAMERA Il Poli miglior
ateneo d'Italia La classifica è stata compilata da «Vision», un think tank
composto da giovani ricercatori italiani che operano nel settore dei media,
delle amministrazioni pubbliche europee, delle università
e delle società di consulenza. L'hanno presentata ieri durante un convegno su università, mercato globale e innovazione alla Camera dei
deputati. E, per quanto graduatorie di questo genere siano spesso discusse (e
certe volte pure contestate), stavolta avrà fatto felice ben più di una
persona. «Vision», infatti, nel suo rapporto annuale sugli atenei d'Italia,
piazza al primo posto il Politecnico di Torino. Segue il Politecnico di Milano.
Poi, tra le prime dieci, la Bocconi, la Luiss, e le università
statali di Milano, Bologna e Pisa. Infine tre atenei di nicchia: le università per stranieri di Siena e Perugia e il Campus
Bio-Medico di Roma. Una bella soddisfazione per l'ateneo di corso Duca degli
Abruzzi anche perché - spiega lo staff dell'associazione - per costruire la
classifica si è tenuto conto di diversi fattori, molti dei quali spesso sono
poco considerati come elementi di valutazione degli atenei: la percentuale di
studenti stranieri sul totale degli iscritti e degli studenti italiani fuori
sede, il numero di studenti che hanno conseguito il diploma di maturità con il
massimo della votazione, la stima dell'impatto dei diversi atenei (dei loro docenti e ricercatori) in termini di produzione di
ricerca e infine la capacità di influenzare l'opinione pubblica attraverso i
mezzi di comunicazione. Lo studio conferma gli antichi mali dell'università italiana, come la scarsa capacità di attirare studenti
stranieri: con i suoi 8 studenti stranieri per 10mila abitanti, l'Italia
è il fanalino di coda d'Europa. Negli ultimi due anni, però, il loro numero in
arrivo dall'estero è cresciuto del 20 per cento. A crescere, però, secondo
«Vision», sono soltanto pochi atenei di «eccellenza», come il Politecnico di
Torino e la Bocconi che staccano nettamente tutti gli altri. «Credo sia il
risultato della politica di questi anni - commenta soddisfatto il rettore
Francesco Profumo - compresa un'offerta didattica con il 40 per cento dei corsi
in inglese. Anche queste scelte hanno contribuito a fare del Politecnico un'università di ricerca, con particolare attenzione alla
qualità degli studenti in ingresso e della ricerca, ma anche una forte
integrazione con il sistema territoriale, le imprese e degli enti locali».\
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( da "Stampa, La" del
21-04-2009)
Argomenti: Cultura
MAGLIANO ALPI. ACEM
Frazione secca dei rifiuti a Villafalletto e Roccavione Della frazione
secco-leggera derivante dai rifiuti che Acem tratta nella discarica di Magliano
Alpi, 10 mila tonnellate andranno all'EcoDeco di Villafalletto, il resto (altre
2 mila) all'impianto Idea Granda (società pubblico-privata tra Pirelli e Acsr) di Roccavione, per diventare combustibile da
rifiuti (cdr): lo ha deciso l'Ato, l'autorità d'ambito che coordina i consorzi
rifiuti della «Granda». Fino allo scorso anno, Acem inviava la parte secca alla
Lomellina Energia di Parona (Pavia), dove un incendio bloccò l'inceneritore il
13 ottobre. «Da allora il nostro materiale è stato portato a
Villafalletto, ora l'operazione continua perché è stato sottoscritto un
accordo», dice Beppe Ballauri, presidente dell'Azienda consortile ecologia
monregalese. «Il conferimento all'Ecodeco e a IdeaGranda proseguirà per tutto
il 2009 per la trasformazione in cdr da smaltire alla Buzzi di Robilante -
conferma Paolo Risso, presidente Ato -. E' una prima integrazione degli
impianti cuneesi, stiamo valutando come coordinarne organicamente il lavoro
negli anni successivi». «Lo chiediamo da tempo per valorizzare la frazione
secco-leggera sul territorio, anziché cederla fuori», dice Luciano Fantino,
dirigente del settore Ambiente della Provincia.
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( da "Stampa, La" del
21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Amos Oz Intervista/1
Tzvetan Todorov Amos Oz "Europa sbagli Bisognava tenersi lontani"
ELENA LOEWENTHAL CRITICO BULGARO FRANCESE SCRITTORE ISRAELIANO NATO A GERUSALEMME IL 9 MAGGIO 1939 PROFESSIONE GIORNALISTA
DOCENTE DI LETTERATURA ALL'UNIVERSITÀ BEN GURION DI GERUSALEMME VITA POLITICA
LABURISTA E DA DECENNI SOSTENITORE DELLA SOLUZIONE DUE POPOLI DUE STATI PER
ARRIVARE ALLA PACE IN PALESTINA LIBRI «SOUMCHI», «LA SCATOLA NERA», «LO STESSO
MARE», «UNA STORIA D'AMORE E DI TENEBRA», «NON DIRE NOTTE», «LA VITA FA RIMA
CON LA MORTE»NATO A SOFIA NEL 1939 SI E' TRASFERITO NEL 1963 A PARIGI PROFESSIONE
CRITICO LETTERARIO DI SCUOLA STRUTTURALISTA, STUDIOSO DEI FORMALISTI E'
FILOSOSO DEL LINGUAGGIO E SEMIOLOGO VITA POLITICA HA SCRITTO SAGGI SULLE
VITTIME DEI LAGER NAZISTI E DEI GULAG LIBRI «LA LETTERATURA FANTASTICA», «UNA
FRAGILE FELICITÀ», «LA PAURA DEI BARBARI. OLTRE LO SCONTRO DELLE CIVILTÀ»Mentre
a Ginevra si apre la discutibile e contestata conferenza Onu sul razzismo, in
Israele cade lo Yom ha-Shoah. Il giorno della memoria qui è tutt'altra cosa che
quell'esuberanza mediatica con cui siamo ormai abituati a ricordare, in Europa.
È piuttosto, un giorno dal silenzio invadente, tremendo - interrotto soltanto
dall'interminabile minuto di sirena che ferma tutto il paese. Anche Amos Oz quest'oggi
sembra preda di un'afasia avara in cui le parole portano un peso tutto diverso
da quello che hanno di solito. Stenta quasi a parlare, e la distanza geografica
che separa l'Europa da Arad, la cittadina nel deserto dove lo scrittore vive,
pare quasi insormontabile. Quest'oggi, insomma, Amos Oz invoca a chiare lettere
il silenzio, con ogni sua parola. Lo chiama come unica alternativa politica, ma
prima ancora in quanto scelta morale, di fronte a ciò che sta avvenendo a
Ginevra. E modera attentamente le proprie parole... «Non ho sentito
direttamente le frasi con cui il Papa ha salutato il (sedicente) vertice sul
razzismo, quasi a titolo di benedizione. Non mi pare opportuno esprimermi in
proposito, sulla base soltanto di un sentito dire». Come interpreta l'onore
della precedenza che è stata riservata ad Ahmadinejad sul palco di Ginevra,
quasi ad aprire i lavori del summit? «La penso così: Ahmadinejad nega la Shoah,
l'ha negata in passato e lo fa ancora oggi, per la semplice ragione che ne
vuole un'altra. La auspica e va in quella direzione». La frase è lapidaria, e
ha un valore aggiunto di pregnanza, quest'oggi in cui cade in Israele il giorno
della memoria. Nelle parole di Amos Oz si avverte il senso profondo, quasi
inesprimibile della parola ebraica per dire lo sterminio nazista. Shoah
significa infatti «catastrofe», un cataclisma umano capace di sovvertire tutto.
E che cosa ne dice dell'Europa, in questo frangente? Quell'Europa unita che non
è stata in grado di formulare una posizione comune? Come vede, da Israele,
questa posizione così instabile, con alcuni paesi che hanno deciso di non
andare a Ginevra e altri di partecipare? «Penso che nessuno avrebbe dovuto
partecipare a questa conferenza, con questi presupposti. Non bisognerebbe
essere lì, adesso. È profondamente sbagliato. Chi ha deciso di partecipare è
spinto da un'intenzione non buona. È sbagliato esserci, ripeto. È stato giusto,
per chi l'ha fatto, tenersi lontani da quei propositi e quei toni». Non si
tratta dunque, per Amos Oz, di «boicottare» la conferenza. Il suo rifiuto è più
profondo e sofferto di qualsivoglia strategia politica: invoca un silenzio che
non è comoda assenza, bensì una ferma presa di posizione, di fronte al peso
delle parole che a Ginevra sono state ancora una volta ripetute.
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( da "Tribuna di Treviso, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il Premio Galileo
Keplero e le sue leggi Presentato a Padova il secondo libro finalista Keplero.
Una biografia scientifica: il libro è uno dei cinque usciti dalla selezione
della giuria scientifica del premio letterario Galileo, un filtro fitto, docenti universitari, ricercatori, la presidenza a Margherita
Hack, astrofisica di fama internazionale e prima di lei c'erano stati Rubbia e
Veronesi. Da notare che questo premio ha la stessa meccanica del Campiello,
l'ultima parola spetta alla giuria popolare ((le quarte classi di istituti medi
superiori di tutte le province d'Italia, qualcosa come tremila
studenti). Ieri al Centro Culturale Altinate Anna Maria Lombardi ha parlato del
suo libro su Keplero. Era affiancata da Enrico Cappellaro, direttore
dell'Osservatorio Astronomico di Padova e da Arcangelo di Donato, architetto,
scrittore, appassionato di musica. Cappellaro è un astronomo: «A Keplero - dice
- mi accomuna la passione per la scienza e anche il nome perché gli americani
Cappellaro lo pronunciano Keplero». La battuta fa simpatia. Keplero insegnava
teologia a Graz in un istituto superiore privato, aula fredda e buia, molto
austera, molto tedesca, pochi allievi, noia mortale. Una fortuna, perché questo
ci regala uno scienziato che all'inizio del diciassettesimo secolo, combinando
teorie del suo tempo, contaminazioni astrologiche e musicali con l'osservazione
scientifica, incide principi fondamentali che pongono le basi per una nuova
prospettiva dell'Universo. Keplero determina tre leggi che si continuano a
studiare sui manuali di astronomia come un capitolo di storia della Scienza. Prima
di tutto mette il sole al centro e poi lo fodera nella rete delle orbite dei 6
pianeti allora conosciuti. Nel sistema di Keplero le orbite sono ellittiche, la
velocità non è costante ma varia. E' la geometria che tiene in piedi il piccolo
universo del tempo. Tutto ciò, secondo Keplero, costruisce un'armonia
universale a cui l'uomo partecipa e in questa partecipazione è segnato il
destino di ciascuno. Come si vede, matematica, musica, astronomia, astrologia
si mescolano e si contaminano. In questo crogiolo delle meraviglie, però,
Keplero martella alcune verità scientifiche fondamentali: la centralità del
sole, le orbite ellittiche, il variare delle distanze e delle velocità. (Aldo
Comello)
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
35 - Cultura e Spettacoli CULTURA IN LUTTO Si è spenta l'altro ieri a 77 anni.
Docente all' Università di Cagliari, consigliere regionale del Pd, tra i
fondatori di Progetto Sardegna
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 35 - Cultura
e Spettacoli Romanzi e politica la preziosa lezione di Giovanna Cerina
CAGLIARI. Giovanna Cerina è morta l'altro ieri notte. Aveva 77 anni. E' stata
consigliere regionale del Partito democratico nella scorsa legislatura - dopo
essere stata tra i soci fondatori di Progetto Sardegna - e docente della facoltà di Lettere dell'Università di Cagliari. Da tempo
malata, Giovanna Cerina ha affrontato la malattia con il coraggio e con la
serenità con cui si disponeva sempre di fronte alle cose del mondo. Giovanna
Cerina è stata una studiosa di letteratura tra le migliori che la Sardegna
abbia mai avuto e un'insegnante come nelle nostre università,
ormai, ne son rimasti pochi: il suo rapporto con gli studenti era un rapporto
vero, fondato non sulla trasmissione di un sapere freddo o puramente
strumentale, ma sulla condivisione della passione per per la verità e del
piacere dell'intelligenza. Perciò i suoi allievi l'amavano. E per tanti è
stata, nel corso dei decenni, una maestra. La passione per la verità e il
piacere dell'intelligenza l'avevano spinta, negli ultimi anni, sulle sponde della
politica, ma sempre con il distacco, l'ironia sottile, di chi sa - come
scriveva Luigi Pintor alla fine della vita - che la politica può essere, spesso
è, il «luogo del delitto». Il luogo in cui le migliori intenzioni sono annulate
dal gioco triste del potere.
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 35 - Cultura
e Spettacoli Il rigore e la passione Amata dai suoi studenti sempre coraggiosa
e generosa La disponibilità disinteressata al servizio, al colloquio GIULIO
ANGIONI Giovanna Cerina è stata fino all'ultimo una signora della cultura nei vari
sensi odierni di un termine complicato: a cominciare dalla sua disponibilità
disinteressata al servizio, al colloquio, all'animazione, al confronto,
dappertutto in Sardegna e non solo nelle sue molte patrie isolane, dalla Nuoro
natale all'Ogliastra d'origine, alla Cagliari sua patria
adottiva e residenza di lavoro come studiosa e docente di
letteratura all'Università, dove è stata un'insegnante di clamorosa popolarità
presso gli studenti e i colleghi ricercatori e docenti avuti durante
quarant'anni di attività. Il suo insegnamento più duraturo e caratterizzante è
stato quello di semiotica del testo. E i testi su cui Giovanna Cerina ha
più lavorato sono quelli degli scrittori sardi, specie dei grandi del
Novecento, con l'impegno massimo sui nuoresi, Grazia Deledda e Salvatore Satta,
ma anche su tutti gli altri suoi concittadini, da Maria Giacobbe a Marcello
Fois, con un'attenzione costante a tutto ciò che si è man mano prodotto
letterariamente in Sardegna nel secondo Novecento e in questo inizio di millennio,
dei quali è difficile che abbia mancato di recensire o di presentare almeno un
libro, fino agli ultimi odierni e più giovani. Ciò porta a ricordare un altro
aspetto importante e noto della sua attività, che ne ha fatto una presenza
ricercata, da molti considerata immancabile, in un'infinità di accadimenti
culturali, non solo letterari e artistici, veramente in tutta l'isola e non
solo. Giovanna è stata, almeno tra gli intellettuali sardi, una dei massimi,
stimata e ascoltata animatrice, anticipatrice e divulgatrice specie della
produzione letteraria sarda, dove molti autori l'hanno avuta come madrina, ma
anche italiana e oltre, con i suoi interessi specialistici per Pirandello e per
Calvino, per esempio. Svolgeva queste attività pubbliche con un garbo spontaneo
e una disponibilità unica. Anche per questo la rimpiangeremo in molti che
l'abbiamo apprezzata in simili occasioni dove spesso dava il meglio. Ma ci
resta intera e disponibile la sua opera di studiosa nelle sue sempre chiare,
utili e in molti casi imprescindibili pubblicazioni, come quelle su Grazia
Deledda e Salvatore Satta, sulla fiaba, sul racconto breve, dove rende al
massimo la sua capacità di movimento interdisciplinare. Uno dei suoi più
recenti atti di coraggio e generosità è stato l'impegno e il lavoro nel
movimento politico-culturale di Progetto Sardegna, a fianco di Renato Soru, e
quindi nel Consiglio Regionale, dove ha lavorato con la sua solita generosità,
mentre si sapeva già compromessa nella salute più che nell'età, adoperandosi
soprattutto nell'ambito della cultura, come quando si è occupata della legge
regionale per le attività cinematografiche. La malizia dei tempi le ha
riservato da ultimo la delusione di una sconfitta elettorale per lei
inaspettata e immeritata, perché considerava la stagione politica, civile e
culturale che l'ha vista impegnata in prima linea come ampiamente e
positivamente innovativa per la nostra isola. Ma appunto per questo considerava
una fortuna dei suoi ultimi anni quella di esserne stata parte importante. In questo
Giovanna è stata una compagna di molti di noi, che anche per questo le siamo
affettuosamente grati.
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( da "Libertà" del
21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Approvata la
riqualificazione dell'ex Manifattura Tabacchi Area da produttiva a
residenziale-commerciale. In cambio il Comune acquisisce i lotti verdi di via
Cella, via Perosi, via Sanzio e l'ex Bolzoni Si è conclusa con i complimenti
del sindaco Reggi all'assessore al territorio Francesco Cacciatore la seduta
ieri del consiglio comunale che ha dato il via libera all'accordo di programma
tra il Comune e i proprietari di una serie di aree urbane che finiranno
acquisite al patrimonio di verde pubblico in cambio di diritti edificatori che
ai privati vengono riconosciuti altrove. I complimenti per avere risposto con
efficacia, a giudizio del sindaco, agli attacchi portati da una minoranza
peraltro non troppo granitica. Al centrosinistra che ha votato compatto la
pratica si è frontalmente contrapposto il no di tre del Pdl - Marco Tassi,
Carlo Mazzoni e Filiberto Putzu - mentre per scelte più benevole hanno optato
(non partecipazione al voto) Carlo Mazza (gruppo misto) e Luigi Salice (Pdl) e
soprattutto (astenuti) Gianni D'Amo (Piacenzacomune) e i due di Piacenza
Libera, Antonio Levoni e Gianluca Ceccarelli. Tutta la discussione ha ruotato
attorno alla domanda se sia sufficiente l'interesse pubblico contenuto nell'accordo
urbanistico (di cui ieri è stato votato il primo passo, ossia la perimetrazione
degli ambiti territoriali da assoggettare a riqualificazione urbana) che in
cambio di cinque aree verdi portate nella disponibilità dell'ente locale
consente l'edificazione residenziale, con una quota di commerciale, nell'ambito
del progetto di riqualificazione del comparto dell'ex manifattura tabacchi
all'Infrangibile. Da un lato ci sono quattro aree private da anni inutilizzate
che in totale misurano quasi 30mila metri quadrati. Sono dei campi dove la
proprietà, che da Prg può vantare diritti edificatori, si è vista bloccare i
propositi immobiliari dalla contrarietà del Comune che ne giudica strategico il
mantenimento a verde. Si tratta delle aree tra via Cella e via Campesio, tra
via Raffalda e via Cella, tra via Perosi e via Zandonai, tra via Sanzio e via
da Vinci. Dall'altro lato c'è l'ex manifattura tabacchi, tra via Montebello,
via Raffalda e via XXIV Maggio, di cui è comproprietaria la Fintecna, società
del ministero del Tesoro che nel 2002
l'ha rilevata dallo Stato. Sono 58mila metri quadrati,
quasi 30mila dei quali occupati da capannoni. Nel Prg figurano come area
produttiva, una classificazione che in Comune giudicano stridente con la
vocazione residenziale che nel tempo l'Infrangibile ha assunto. Ecco perché già
la maxi-variante commerciale approvata nell'ottobre 2007 aveva delineato una
soluzione che, poggiando su una variante urbanistica che svincoli la quota di
costruito dell'ex manifattura dalla classificazione produttiva, consentisse di
utilizzare quel comparto come "stanza di compensazione" per accordi pubblico-privato in grado di liberare una, almeno,
delle quattro aree private sopracitate, così da destinarla a verde pubblico in
via definitiva. Se perciò il terreno di via Cella-via Campesio è di proprietà
della Conad che ci avrebbe volentieri realizzato un suo supermarket, ecco che
la variante commerciale ha previsto che una struttura di vendita di 1.500 metri quadrati
(alimentari) possa insediarsi nell'ex manifattura a condizione che la Conad
ceda al Comune l'area via Cella-via Campesio. E un meccanismo analogo scatta
per l'area, sempre della Conad, tra via Cella e via Raffalda, stavolta però
utilizzando come contraltare non il lotto di via Montebello, bensì l'ex
fonderia Mazzoni in strada Agazzana (Besurica), dove il supermercato
(alimentare) di 1.500
metri già previsto viene ampliato a 2.500 metri. In gioco
c'è anche un'altra area che pure il Comune acquisisce, sono i 12mila metri
quadrati dell'ex Bolzoni, accanto alla manifattura nel versante di viale XXIV
Maggio. Di doppio tenore le critiche del centrodestra (v. articolo sopra): c'è
chi ha mosso eccezioni procedurali e chi invece ha messo radicalmente in
discussione la presenza di un interesse pubblico che giustifichi l'operazione.
Ma «dovevamo forse procedere per espropri anziché cercare accordi con i
proprietari delle aree cercando una composizione degli interessi che portasse
al miglior risultato per il Comune su una partita che si trascina da anni con tanto
di contenziosi legali aperti?». Questa la domanda che Cacciatore ha
provocatoriamente rivolto al centrodestra osservando come la soluzione adottata
non possa fare a meno di un consenso dei privati inevitabilmente misurato sul
grado di soddisfazione dei loro interessi e ricordando nel contempo gli alti
costi che la strada degli espropri avrebbe richiesto alle casse comunali.
«Quelle risorse, già a suo tempo accantonate, potremo invece usarle per
attrezzare le aree verdi facendole diventare dei piccoli parchi a servizio
della città», ha detto l'assessore. Quanto alle preoccupazioni per l'espansione
della superficie commerciale avanzate da Tassi e D'Amo, Cacciatore ha fatto
presente che la Conad, a seguito delle nuove disponibilità aperte dall'accordo,
chiuderà gli attuali market in via Cella e a barriera Torino. Gustavo Roccella
gustavo.roccella@liberta.it 21/04/2009
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( da "Libertà" del
21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Politecnico, aule
aperte ai terremotati Il professor Monno: «Disponibili ad ospitare
temporaneamente i futuri ingegneri» La sede piacentina del
Politecnico di Milano è pronta ad ospitare gli studenti di ingegneria
dell'Università dell'Aquila in attesa che le strutture dell'ateneo abruzzese,
distrutte dal terremoto, possano essere ripristinate. Ad annunciarlo è il
professor Michele Monno, docente di tecnologia e sistemi di lavorazione, responsabile del corso
di studi di Ingegneria Meccanica. Barese d'origine, piacentino ormai
d'adozione, ieri mattina era il presidente della commissione davanti alla quale
sei neo ingegneri hanno discusso la tesi di laurea. «Mentre noi oggi siamo qui
- ci tiene a ricordare Monno -, a L'Aquila, sotto una tenda, si sta tenendo la
prima sessione di laurea dopo il sisma». Rivela che proprio in mattinata
dall'Abruzzo ha ricevuto una telefonata. «Era un ragazzo, Antonio, che si è
salvato dal crollo della Casa dello Studente - racconta -. Ci ha chiesto di
poter finire l'università da noi, per non perdere
tempo. Sta preparando degli esami e verrebbe in settembre. Ma ci sono anche
quelli che in questo momento non possono seguire le lezioni perché le strutture
dell'università sono danneggiate». Il professore - da
studente partì per l'Irpinia per aiutare i terremotati - auspica un'azione
collettiva. «Le università dell'Emilia o della
Lombardia potrebbero ospitare allievi dell'Università di l'Aquila, sui corsi di
laurea propri, valutate le rispondenze sui piani formativi, per evitare che i
ragazzi perdano il semestre». Un'iniziativa temporanea per il periodo
necessario alla ricostruzione di un'università che
deve ritornare a vivere. In attesa di un'azione corale la sede piacentina del
Politecnico di Milano apre le porte ai futuri ingegneri colpiti dal sisma in
Abruzzo. «Le nostre aule sono occupate per metà - osserva Monno -, se si
aggiungono altri studenti per noi va bene. Poi ci sarebbe un problema di
alloggio: in questo senso a Piacenza c'è comunque un sistema di accoglienza,
quello dei collegi; magari potrebbero esserci anche privati disposti ad
accogliere studenti terremotati per qualche tempo». Federico Frighi 21/04/2009
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( da "Repubblica, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 25 - Commenti
QUEL BISOGNO DI OTTIMISMO (SEGUE DALLA PRIMA PAGINA) Vi è qualche dato che
conforta questa diagnosi: non tanto quelli che danno conto del passato e che
saranno ancora negativi, quanto gli indici anticipatori di domanda e consumi,
che mostrano qualche miglioramento; e quelli che cercano di misurare la
congiuntura in tempo reale, come eurocoin, elaborato da Banca d´Italia e dal
Centre for Economic Policy Research. Vi è anche qualche valida ragione sottesa
a questo miglioramento di prospettiva e di aspettative. Una ragione tecnica
consiste nel fatto che l´investimento in scorte non può cadere indefinitamente,
poiché le scorte hanno zero come limite inferiore. Soprattutto, si intravede
una più importante ragione economica: la spinta all´ingiù che la crisi
finanziaria esercitava sulla situazione economica pare essersi arrestata. I
mostri evocati ancora poco tempo fa dal ministro dell´Economia nella sua
parabola del videogioco - fallimenti a catena provocati dai derivati del
credito come i credit default swaps, e collasso delle carte di credito - sono
rimasti nelle loro tane, anche perché non avevano il potenziale esplosivo delle
obbligazioni strutturate del credito. Da qualche tempo non si sono verificati
episodi traumatici che abbiano colpito importanti istituzioni finanziarie. Il
flusso del credito ha ripreso un po´ di vigore. La differenza fra il costo
della raccolta, in parte sussidiato dalle banche centrali, e gli interessi
lucrati sui prestiti alimenta i profitti delle banche. I mercati vanno a caccia
di buone notizie, quando prima cercavano solo notizie cattive, trovando perfino
stimolo in operazioni cosmetiche, come quelle sul valore degli attivi fatte con
qualche modifica dei principi contabili. Si tratta solo di una tregua o di
qualcosa di più? Certo, con perdite di credito previste dal Fondo Monetario
Internazionale in 4mila miliardi di dollari, con una perdurante incertezza
sulla situazione patrimoniale di grandi banche americane, ancora traballanti e
bisognose di sostegno pubblico, siamo ancora remoti da una situazione di
normalità finanziaria. L´amministrazione americana, con la sua indagine
capillare per valutare i fabbisogni di capitale degli istituti bancari in
situazioni di stress e con un complicato piano di ripulitura dei bilanci
affidato a un´iniziativa pubblico-privata (in verità
un pasticcio di cavallo e allodole, con un´allodola messa dal settore privato
per ciascun cavallo di Stato) ritiene di essersi avviato sulla strada giusta.
La fragilità della situazione rende certo possibili incidenti di percorso e la
politica intrapresa dall´amministrazione non è priva di pecche. E
tuttavia mal si comprendono il programmatico pessimismo e l´animosa ostilità di
un gruppo agguerrito di eminenti economisti americani contro i tentativi dell´amministrazione:
le principali banche sono a loro avviso in situazione di irreversibile
decozione; devono perciò essere nazionalizzate con esproprio degli azionisti e
dei creditori non garantiti (essenzialmente gli obbligazionisti), e non salvate
con i soldi dei contribuenti. Queste analisi mancano di cifre precise e di
valutazioni che tengano presenti i costi sistemici che una serie di
dichiarazioni di insolvenza potrebbe provocare. Viene fatto di pensare che la
mancata previsione della crisi iniziata nel 2007 incoraggi oggi un´indulgenza
al catastrofismo - tanto per mettersi al sicuro. Per bene che vada, comunque,
la fine di una recessione non segnala necessariamente, e meno che mai segnala
oggi, l´inizio di una ripresa. Non siamo in una V, per usare il linguaggio dei
congiunturalisti; siamo piuttosto in una U, con un tratto al suo fondo che può
essere molto lungo e anche molto accidentato. Anche percorso quel tratto, ci
troveremo di fronte al problema della rimozione di tutti i detriti che le
misure di alleviamento della crisi hanno fatto accumulare negli ultimi due
anni. Le esalazioni dei titoli tossici sono state contrastate coprendo le terre
con una straordinaria massa di mezzi monetari: inerti per ora, potrebbero
divenire il combustibile per una prossima crisi.
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( da "Libertà" del
21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Testamento
biologico: incontro con 200 studenti Borgonovo - Sono stati oltre 200 gli
studenti che ieri mattina a Borgonovo si sono dati appuntamento all'interno
dell'aula magna dell'Istituto superiore Volta in occasione della conferenza
organizzata dal plesso borgonovese sulle problematiche di fine vita e sul
testamento biologico. All'incontro hanno partecipato docenti e studenti sia di
Borgonovo che anche dei plessi scolastici superiori di Castelsangiovanni, che
hanno preso parte attiva al confronto che ha riunito allo stesso tavolo diversi
punti di vita su di una tematica quanto mai attuale e quanto mai delicata come
quella che riguarda la fine della vita. Al tavolo dei relatori gli
organizzatori del Volta di Borgonovo hanno chiamato tre esperti d'eccezione. Si
trattava di don Luigi Bavagnoli, docente di introduzione alla
teologia dell'Università Cattolica di Piacenza, del medico Claudio Tagliaferri,
primario di rianimazione e anestesia dell'ospedale di Piacenza e del professor
Luciano Eusebi che è ordinario di diritto penale della facoltà di
giurisprudenza dell'Università Cattolica di Piacenza. Al medico primario
il compito di fare chiarezza circa la terminologia tecnica che riguarda questo
delicato ambito e che oggi è sempre più abusata. Il medico ha tentato di
spiegare ai ragazzi con parole semplici il significato di parole quali vita
vegetativa, alimentazione forzata, coma ecc.. che recenti fatti di cronaca come
quello di Eluana Englaro hanno portato nel linguaggio comune. Al professor
Eusebi il compito invece di toccare diversi temi tra cui uno molto delicato
come quello del diritto dell'individuo all'autodeterminazione che, a detta del docente, non è solo da intendere come un diritto assoluto
del singolo. Tale diritto va infatti visto in un'ottica più ampia di rapporto
tra paziente e medico che non va inteso, in questi particolari casi, solo come
interlocutore verso la morte. A don Bavagnoli il compito di chiudere la tavola
rotonda con un richiamo ai temi di una medicina più etica. Tra i temi posti dai
relatori anche quello di una maggiore attenzione che oggi lo Stato dovrebbe
avere nei confronti dell'assistenza verso questi particolari malati. «Una
conferenza - commentano i docenti organizzatori del Volta di Borgonovo - che
dimostra quanto la scuola non sia avulsa dalla società, ma anzi sappia essere
un luogo dove gli studenti possono trovare un'opportunità di formazione delle
coscienze e dibattere su temi particolarmente sentiti». mar. mil. 21/04/2009
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( da "Messaggero Veneto, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
L'astrofisica ieri a
Udine tra gli studenti del Malignani, poi ospite del Visionario Hack:
l'universo è un mistero vecchio 13,7 miliardi di anni di MICHELE MELONI
TESSITORI UDINE. Solo «osservazioni e interpretazioni ricavate dalla sperimentazione
in laboratorio», niente «illazioni ipotetiche». Aderente alla sua missione di
vita e di studio, l'astrofisica Margherita Hack ha tenuto sempre altissimo il
livello di attenzione e di insegnamento, ieri a Udine nel corso della
conferenza nell'aula magna dell'istituto Malignani, colma di studenti e
insegnanti desiderosi di sapere di piú sulle grandi questioni dalla formazione
dell'universo alla vita sui pianeti. Ospite delle scuole e dell'Associazione
per l'insegnamento della fisica, la scienziata ha parlato di certezze raggiunte
dalla ricerca e di tanti punti ancora oscuri. «L'universo data 13 miliardi 600
o 700 milioni di anni - ha spiegato - con un margine di errore ormai ridotto al
nulla di 100 milioni». Un universo che si sviluppa su un piano euclideo ed è a
tre dimensioni. Conosciamo soltanto il 5 per cento della materia e dell'energia
che lo compongono. Il resto è buio fitto. Introdotta dal professor Lorenzo
Marcolini, presidente dell'Aif di Udine, che l'ha invitata ad aprire il
congresso nazionale degli insegnanti, in programma in ottobre a Mantova, la
scienziata ha fornito chiarimenti sui grandi interrogativi. Ha ridimensionato
il luogo comune della grande esplosione che originerebbe il tutto: «In realtà
ha detto - il fenomeno è quello di uno spazio che si sta espandendo». La scienza è in grado
di compiere una sorta di viaggio a ritroso e di datare l'età dell'universo con
un errore oggi ridotto a 100 milioni di anni. Ma 13,7 miliardi di anni sono
un'età o un inizio? «Non sappiamo se prima c'era il nulla o se l'inizio
dell'espansione è solo un cambiamento di condizioni». Di certo l'idea del Big
Bang non è piaciuta a molti scienziati «forse perché si avvicinava al Fiat
lux»; cosí c'è chi ha teorizzato il modello stazionario in cui si equilibrano
energie e materia. La Hack ha quindi ricostruito le tappe di un secolo di
ricerca su prove osservative e si è soffermata sul concetto di «radiazione
fossile dell'universo primordiale», sull'aiuto determinante dei satelliti che
hanno consentito di «scoprire le disuniformità tra regioni piú o meno calde e
dense». «Oggi - ha spiegato - si è riusciti a ricostruire l'origine
dell'universo fino ai 400 mila anni, a quando, cioè, la zuppa di particelle
elementari, neutroni, neutrini e Quark cominciò a espandersi». Il ragionamento
è poi proseguito sull'onda delle tante domande poste da studenti e insegnanti,
incoraggiati dall'ingegner Rodolfo Malacrea, preside vicario e del professor
Francesco De Stefano, docente del Marinelli e socio fondatore dell'Aif. L'astrofisica si è
soffermata soprattutto sui punti oscuri, sul fatto cioè che non si conosca
ancora di che materia ed energia è fatto l'universo. Ha poi detto di preferire
la teoria della biogenesi sulla formazione della vita (la luce ultravioletta
sarebbe la levatrice), poi, difronte all'incalzare di domande le piú
varie e, alcune, impossibili, con un tocco d'ironia si è disimpegnata
ricordando che «l'universo è infinito e cosí, via, si risolve tutto». Ma prima
di lasciare l'aula magna per recarsi a un incontro al Visionario, la scienziata
ha anche ricordato i suoi trascorsi da studente, appassionata di astrofisica
«per caso», l'affermazione al concorso come assistente di ruolo per cui «allora
si faceva meno precariato di oggi» e in margine alla conferenza si è detta
fiduciosa che «cosí come si va avanti non durerà in eterno, se no si finisce
peggio che nel Terzo mondo».
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( da "Mattino di Padova, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 17 - Cronaca
Il rettore chiede il 5 per mille Irpef «E il governo versi 860 mila euro»
Vincenzo Milanesi ha criticato Brunetta: aspettiamo ancora gli arretrati 2007-8
somme destinate dai contribuenti al Bo MORENA TROLESE Non solo ci mette la
faccia, chiedendo ai cittadini di destinare il 5 per mille dell'Irpef al Bo con
tanto di codice fiscale dell'Università appeso al collo, ma bacchetta pure
l'Agenzia delle Entrate e il supervisore ministero dell'Economia, con una
faccina sconsolata da «cliente insoddisfatto», facendo il verso agli emoticon
della campagna sulla «customer satisfaction» promossa dal ministro per la
Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Perché le già magre casse dell'Ateneo
di Padova attendono ansiosamente che gli 860.000 euro previsti dai 14.000
modelli 730 e 740 compilati nel 2007 e 2008 da altrettanti contribuenti,
vengano finalmente elargiti. Così, il rettore Vincenzo Milanesi ha deciso di
farsi provocatoriamente sponsor della Patavina Universitas. «Evviva
l'efficienza del nostro sistema di governo. Dall'alto della loro severità -
attacca il Magnifico, armato di un'ironia pungente mirata, senza troppi
sottintesi, ad personam - i vertici del ministero della Pubblica
amministrazione hanno proprio poco da bacchettare agli enti pubblici». Come
dire: che le tre teste del cane Cerbero annusino guardinghe all'interno della
loro stessa tana, prima di cercare fameliche chi azzannare al di fuori. Lo
sfogo di Milanesi, filosofo dai toni generalmente pacati e uomo arcinoto per il
suo aplomb, ha preso inaspettatamente forma ieri: nell'elegante sala della Nave
del Bo, il rettore ha volontariamente indossato i panni da «uomo sandwich».
Altro che bocconcino succulento da addentare, però: il Magnifico ha tirato
fuori i denti. E morde, altroché se morde Milanesi. Lo fa, a suo dire, in nome
della ricerca. «Con i 430 mila euro raccolti nel 2006 - spiega - abbiamo
finanziato una decina di borse di studio, sostenendo l'alta formazione di
giovani meritevoli». «Ma le 7 mila preferenze racimolate nel 2007 e le altre 7
mila dell'anno successivo devono ancora materializzarsi in denaro. E siamo nel
2009». Una lunga attesa, che sta per diventare quasi agognata. Annuiscono il
direttore amministrativo Giuseppe Barbieri e il prorettore Giuseppe Zaccaria,
in corsa per il rettorato 2009-2013. Il messaggio che trapela è un corale
«vorrei, ma non posso». O meglio, un «vorrei, ma come faccio?». «La nostra
intenzione è sostenere la ricerca in tutti i campi del sapere, non solo nella
bio-medicina o nella tecnologia d'avanguardia» precisa Milanesi. «Perciò, pur
consapevoli che la tragedia del sisma in Abruzzo sia di prioritaria importanza
e riconfermando la massima disponibilità del nostro Ateneo ad aiutare gli
studenti dell'Università de L'Aquila così danneggiata -
continua il rettore - chiediamo di ottenere anche quest'anno la fiducia dei
padovani. Le borse di studio per i dottorandi di ricerca sono funzionali non
solo al processo di auto-riproduzione della classe docente ma servono
a dotare società e pubblica amministrazione di veri professionisti».
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( da "Nazione, La (Firenze)"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO pag. 4
di OLIVIA POSANI ROMA SARÀ MERITO della cura Brunetta, ... di OLIVIA POSANI
ROMA SARÀ MERITO della cura Brunetta, sarà che i bacilli quest'anno si sono
mostrati più clementi del solito, certo è che in cattedra sono diminuite le
assenze. Dopo i dati elaborati dalla Funzione pubblica, la conferma arriva da
Mariastella Gelmini: anche nel mese di marzo, come era successo a gennaio e
febbraio, le assenze per malattia dei docenti sono
diminuite rispetto allo stesso mese del 2008 del 13,3% e del 27,1% quelle di
bidelli, segretari, tecnici. Insomma del personale Ata. E se si tiene conto dei
giorni lavorativi effettivi (le vacanze pasquali lo scorso anno sono arrivate
proprio in marzo) le percentuali salgono rispettivamente a 30% e a 29,9%.
Le assenze per malattia superiori ai dieci giorni sono risultate invece in calo
del 7,4% per quanto riguarda gli insegnanti e del 9,5% per quanto riguarda il
personale Ata. «Risultati molto positivi», sottolinea il ministro
dell'Istruzione. Ovviamente stiamo parlando di medie: scorporando i dati si
scopre che la riduzione più marcata nelle assenze è stata nel Nord-Est per
quanto riguarda gli insegnanti (-16,3%) e nel Sud (-28,8%) per quanto riguarda
ausiliari, tecnici e amministrativi. IL PRIMATO di «assenteisti» pentiti non
spetta però ai docenti ma ai ministeriali. Nel dicastero delle Infrastrutture
le assenza per malattia sono diminuite del -41,9%. Seguono Agricoltura
(-31,3%), Esteri (-28,9%) e Sviluppo Economico (-28,8%). A impressionare è però
quanto accade nelle amministrazioni locali. Se le minori assenze dei dipendenti
regionali oscillano tra il 41,6% del Veneto e il 68,4% della Liguria, a livello
provinciale si registrano vette del -69,3% ( Massa Carrara), -66,0% (Lecco) e
-63,3% (Avellino). La palma d'oro va comunque alla Asl di Foggia: i suoi
dipendenti colpiti da malattia sono diminuiti in un anno del 72,5%. Anche
all'ospedale civico di Ascoli non si scherza: -70,4%. Comunque, in base ai dati
elaborati dalla Funzione pubblica, risulta che le assenze per malattia nella
pubblica amministrazione a marzo sono diminuite complessivamente del 35,9%. La
percentuale riguarda 4.294 amministrazioni (non sono comprese scuola, università e pubblica sicurezza), quelle che hanno deciso di
mettere sul loro sito Internet i numeri relativi a presenze e assenze. A
FORTIFICARE la salute dei dipendenti pubblici ha forse contribuito la circolare
firmata dal ministro Renato Brunetta lo scorso 17 luglio. Il documento
chiarisce che chi non va a lavorare riceverà una retribuzione ridotta. In
sostanza perderà la parte accessoria dello stipendio (i buoni pasto, per fare
un esempio). «La decurtazione spiega la circolare si applica a ogni evento di
malattia, a prescindere dalla durata». E la amministrazioni dovranno inoltrare
obbligatoriamente la richiesta di visita fiscale anche nel caso di assenza per
un solo giorno. Si scopre però che col passare del tempo il fenomeno si
attenua: a settembre le assenze sono diminuite del 44,6%, a ottobre del 43,1%,
a novembre del 41,4%, a dicembre del 37%, a gennaio del 41,6%, a febbraio del
39,8 e a marzo, appunto, del 35,9%. Malattie a parte, Brunetta all'inizio
dell'anno ha calcolato che nella pubblica amministrazione il tasso di
assenteismo è diminuito ormai stabilmente del 45% . Il che vuol dire che ogni
giorno ci sono 100 mila persone in più nei posti di lavoro: «Un aumento della
produttività dei dipendenti pubblici può voler dire almeno un punto di Pil
all'anno», circa 15 miliardi di euro. Solo nella scuola la riduzione del
fenomeno ha comportato per lo Stato un risparmio nelle spese per le supplenze
pari a 250 milioni.
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( da "Giorno, Il (Milano)"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA MILANO pag.
9 E Cacciari forma la nuova classe dirigente UNIVERSITÀ FILOSOFIA DEL SAN
RAFFAELE A MILANO MILANO IL SOGNO DI DON VERZÈ, unire corpo, anima e mente in
un solo polo culturale, si concretizza pienamente. Dal prossimo anno accademico
infatti la facoltà di Filosofia dell'Università Vita-Salute che finora aveva
sede nel prestigioso palazzo Arese-Borromeo di Cesano Maderno, si trasferisce a
Milano nella sede centrale di via Olgeggina. Si comincia col triennio, e nello
stesso tempo si avvia il processo che trasformerà la sede di Cesano Maderno in
un centro di alta formazione diretto da Massimo Cacciari. Il filosofo sindaco
di Venezia, docente di Estetica nella facoltà di Don
Verzè, dirigerà infatti un centro di alti studi dedicato a far crescere, non
solo dal punto di vista filosofico ma anche economico e politico, dirigenti
pubblici e uomini d'impresa illuminati. Un bel sogno anche questo, rinnovare la
classe dirigente italiana. Ci hanno provato in tanti. Forse questa è la volta
buona. Intanto si rinforza l'anima umanistica del polo scientifico di via
Olgettina, già sede di Medicina e Chirurgia, Psicologia e Scienze della
Comunicazione. Corpo, mente e anima appunto. Nel nome di una maggiore
integrazione tra filosofi e scienziati che, dice il magnifico rettore don Luigi
M.Verzè, «è necessaria per alimentare correttamente l'intelletto e la psiche
dei nostri giovani». IL 13 MAGGIO OPEN DAY nelle nuove aule
dell'università. Gli studenti dei licei e i loro genitori avranno l'opportunità
di incontrare il Rettore, il preside di facoltà Michele Di Francesco e i
docenti. La sinergia tra gli insegnamenti delle tre facoltà dello stesso ateneo
assicura un'offerma formativa più che unica. Alla luce del concetto che
il sacerdote-imprenditore porta avanti da molti anni: «Prima l'uomo, poi il
professionista» dice don Verzè. «La motivazione umanistica è infatti il motore
per comprendere non solo cosa è l'uomo ma anche chi è l'uomo nella sua
interezza, ovvero corpo, intelletto e spirito». Ro.Mi.
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( da "Nuova Venezia, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il Premio Galileo
Keplero e le sue leggi Presentato a Padova il secondo libro finalista Keplero.
Una biografia scientifica: il libro è uno dei cinque usciti dalla selezione
della giuria scientifica del premio letterario Galileo, un filtro fitto, docenti universitari, ricercatori, la presidenza a Margherita
Hack, astrofisica di fama internazionale e prima di lei c'erano stati Rubbia e
Veronesi. Da notare che questo premio ha la stessa meccanica del Campiello,
l'ultima parola spetta alla giuria popolare ((le quarte classi di istituti medi
superiori di tutte le province d'Italia, qualcosa come tremila
studenti). Ieri al Centro Culturale Altinate Anna Maria Lombardi ha parlato del
suo libro su Keplero. Era affiancata da Enrico Cappellaro, direttore
dell'Osservatorio Astronomico di Padova e da Arcangelo di Donato, architetto,
scrittore, appassionato di musica. Cappellaro è un astronomo: «A Keplero - dice
- mi accomuna la passione per la scienza e anche il nome perché gli americani
Cappellaro lo pronunciano Keplero». La battuta fa simpatia. Keplero insegnava
teologia a Graz in un istituto superiore privato, aula fredda e buia, molto
austera, molto tedesca, pochi allievi, noia mortale. Una fortuna, perché questo
ci regala uno scienziato che all'inizio del diciassettesimo secolo, combinando
teorie del suo tempo, contaminazioni astrologiche e musicali con l'osservazione
scientifica, incide principi fondamentali che pongono le basi per una nuova
prospettiva dell'Universo. Keplero determina tre leggi che si continuano a studiare
sui manuali di astronomia come un capitolo di storia della Scienza. Prima di
tutto mette il sole al centro e poi lo fodera nella rete delle orbite dei 6
pianeti allora conosciuti. Nel sistema di Keplero le orbite sono ellittiche, la
velocità non è costante ma varia. E' la geometria che tiene in piedi il piccolo
universo del tempo. Tutto ciò, secondo Keplero, costruisce un'armonia
universale a cui l'uomo partecipa e in questa partecipazione è segnato il
destino di ciascuno. Come si vede, matematica, musica, astronomia, astrologia
si mescolano e si contaminano. In questo crogiolo delle meraviglie, però,
Keplero martella alcune verità scientifiche fondamentali: la centralità del
sole, le orbite ellittiche, il variare delle distanze e delle velocità. (Aldo
Comello)
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( da "Messaggero Veneto, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2 - Gorizia
Libro sui frati minori in Fvg Curato da Tilatti, sarà presentato alla
Fondazione Carigo "Frati minori in Friuli. Otto secoli di presenze,
relazioni, proposte" è l'ultimo volume curato da Andrea Tilatti, docente di Storia medievale all'Università di Udine e vicepresidente
dell'Istituto di storia sociale e religiosa di Gorizia. Si tratta di un'opera
nata contestualmente alle celebrazioni nel 2009 dell'ottavo centenario della
fondazione dell'Ordine, e che mira a ripercorrere gli otto secoli del
francescanesimo Minoritico friulano, a partire dagli inizi del XIII fino
al Concilio Vaticano II, comprensivo anche delle presenze clariane (II Ordine)
e del Terzo Ordine, soprattutto Regolare. L'ambito geografico preso in considerazione
è quello delle attuali diocesi di Concordia-Pordenone (compreso Portogruaro),
Udine e Gorizia. Il volume raccoglie i contributi di Andrea Tilatti, Maria
Teresa Dolso, Giovanna Paolin, Claudio Lorenzini, Liliana Ferrari e Filiberto
Agostani. Si chiude con i "ritratti" curati da Silvio Ceccon di
Basilio Brollo da Gemona, Bernardino Dal Vago da Portogruaro, Fedele Giorgio
Maddalena da Fanna, frati minori friulani, famosi nel campo
dell'evangelizzazione, della cultura, e del governo dell'Ordine. L'Issr
presenterà questa pubblicazione giovedì alle 18 nella sala Della Torre della
Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. Interverranno i docenti universitari
Giuseppe Trebbi, Giovanna Paolin, Liliana Ferrari e Andrea Tilatti. Sarà invece
Luigi Zannini, programmista-regista della Rai Fvg, a moderare il dibattito.
Dopo la presentazione del volume nell'ottobre scorso a Cividale, l'Issr ha
ritenuto opportuno proporlo anche in ambito goriziano, soprattutto per
ragionare, alla luce dei recenti studi e ricerche, sul legame tra i frati
minori e il territorio patriarcale prima e diocesano poi dal XIII secolo
all'età contemporanea. E questa presenza dell'Ordine sembra essere già
documentata agli inizi del Trecento da alcuni lasciti testamentari che
permettono di ipotizzare l'esistenza di un "locus" (una casa? una
chiesa?) dei Minori a Gorizia. La presentazione si svolgerà a partire dalle 18
nella sala Della Torre della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, che ha
concesso l'uso gratuito della sala.
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( da "Messaggero Veneto, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6 - Gorizia
Ercolessi sull'unione federale e il destino dell'Europa Si intitola
"L'Europa verso il suicidio? Senza Unione federale il destino degli
europei è segnato" (Edizioni Dedalo, 2009) il volume di Giulio Ercolessi
che sarà presentato domani, con inizio alle 16, nella
biblioteca di palazzo Alvarez, in via Diaz 5, sede goriziana dell'Università di
Udine. All'incontro in parola interverranno Claudio Cressati e Ugo Ferruta,
rispettivamente docente della cattedra Jean Monnet in "Governo e politiche
dell'Unione europea" dell'ateneo di Udine e segretario regionale del
Movimento federalista europeo. Per l'occasione sarà presente l'autore.
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( da "Repubblica, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Bari
Ateneo, guerra sulle specializzazioni Tagli a Medicina. Ed è rivolta sulle
consulenze nelle scuole sanitarie Molti insegnamenti vengono affidati a
professionisti esterni e non ai docenti GIULIANO FOSCHINI
Un taglio del 15 per cento all´incirca, come nel resto d´Italia. E
l´accorpamento di una serie di scuole con altre università
italiane, Foggia soprattutto, ma anche Ancona o Chieti. L´università di Bari ha pubblicato il nuovo bando per le scuole di
specializzazione delle facoltà mediche e si è dovuta così adeguare al decreto
sui tagli voluto dal ministro Mariastella Gelmini. Il governo ha deciso
infatti che le scuole con meno iscritti debbano essere ridotte e accorpate.
Così è accaduto a Bari, creando però non pochi problemi. Da una parte ci sono i
disagi degli studenti, che hanno meno posti a disposizione e qualche problema
di spostamento in più. Dall´altro c´è invece una guerra nel corpo docenti: con
gli accorpamenti, in molti dovranno rinunciare all´incarico di direttore della
scuola. L´università di Bari, per esempio, non è
capofila nelle scuole di specializzazione di Genetica medica e Medicina dello
sport (il concorso si terrà a Chieti) e in Microbiologia e virologia (Federico
II di Napoli). Ma rispetto allo scorso anno è stata istituita la scuola in
medicina d´urgenza. Le prove si terranno i primi giorni di giugno e si partirà
subito dopo l´estate. Quello delle scuole di specializzazione non è però
l´unico problema che sta affrontando la facoltà di Medicina. Come ha infatti
analizzato puntualmente il preside, Antonio Quaranta (nella foto) in una sua
relazione di bilancio del triennio, «la facoltà si è trovata di fronte a un
numero spropositato di corsi di laurea». Tanto che l´anno prossimo, rispetto al
2006, ce ne saranno addirittura 23
in meno. «Questo surplus ha creato - spiega sempre il
preside - una vera e propria deregulation, con procedure non regolamentate per
esempio per l´affidamento di incarichi di insegnamento a docenti non
universitari». Da una ricognizione effettuata, in tutti i corsi di laurea che
si tengono nelle sedi periferiche il numero di docenti universitari è inferiore
al limite minimo del 50 per cento previsto dalla legge. «Questo dato abnorme -
dice Quaranta - è risultato conseguente alla scarsa disponibilità alla mobilità
dei docenti della facoltà per l´effettivo impegno didattico, di ricerca e di
assistenziale». Per risolvere il problema, il consiglio di Medicina da un lato
ha assicurato l´attivazione di corsi inter ateneo. Dall´altro ha deciso di non
attivare nell´anno scolastico 2009-2010 altri 5 corsi nelle sedi periferiche di
Taranto, Tricase, Matera, Brindisi e Castellana.
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( da "Secolo XIX, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Ericsson apripista,
al viail parco hi-tech degli Erzelli firmato il protocollo d'intesa Scajola:
«Investimenti in ricerca, in Italia manca l'impegno dei privati» Genova. Il
parco tecnologico sulla collina genovese degli Erzelli può partire. Ieri i
ministri delle Attività produttive Claudio Scajola e della Ricerca,
Maria Stella Gelmini e Cesare Avenia, amministratore delegato di Ericsson,
hanno firmato nella sede della Prefettura il protocollo d'intesa per la nascita
del centro di ricerca e sviluppo della società di telecomunicazioni che con i
suoi mille addetti farà da apripista e spina dorsale al progetto nato sei anni
fa. Atmosfera particolare quella che si respirava ieri a Palazzo Spinola, dove
i ministri e gli amministratori locali - su sponde politiche opposte - hanno
sottolineato lo spirito di collaborazione che ha portato alla nascita di una
iniziativa, per dirla con Avenia, «che farà parlare tutto il Paese e che ci
vedrà nella nostra nuova torre sviluppare l'internet del futuro». L'importante,
è stato l'avviso ai naviganti, «è che i tempi siano rispettati». Carlo
Castellano, presidente di Genova High Tech, ha assicurato che sarà così,
prefigurando scenari all'altezza dell'investimento complessivo di un miliardo
di euro: «Tra due anni sarà pronto il primo blocco di edifici, abbiamo già 70
manifestazioni di interesse, contiamo di portare a Genova aziende
internazionali oggi non presenti». Di fronte ai parlamentari liguri e ai
rappresentanti del modo dell'economia genovese, Scajola ha parlato di «presenze
che testimoniano come non si parli di un progetto ligure ma del primo parco
tecnologico italiano che si va a costruire», aggiungendo che «l'investimento pubblico nella ricerca è in linea con i paesi
europei, siamo indietro sul versante dei privati, nelle prime cinquanta imprese
al mondo che investono nel settore compaiono solo Finmeccanica e Fiat». Il
ministro ha sottolineato l'importanza «di puntare su innovazione e ricerca
sulla produzione in una regione importante ma piccola e in una città in
difficoltà». Auspicio finale: «Speriamo nell'intervento di altre imprese
medie e piccole». Per Maria Stella Gelmini «questo progetto consente di
praticare la ricerca nel concreto, così si fa crescere la competitività delle
imprese e quindi del Sistema Paese, sarà una leva per lo sviluppo ma anche per
attrarre investimenti dall'estero». Il parco tecnologico genovese, secondo il
ministro, risponde alle priorità individuate dal governo: «Meglio finanziare
qualche iniziativa in meno e concentrarci su poche definite e condivise, la
presenza di realtà pubbliche e private danno vita in questo caso a un esempio
da declinare in altri contesti, occorre orientare gli investimenti». Ieri, dopo
l'illustrazione del progetto da parte di Pino Rasero, presidente di Leonardo
Technology, il prefetto Annamaria Cancellieri ha dato il la alla serie di
interventi porgendo il microfono all'assessore comunale Mario Margini, il quale
non ha nascosto le inquietudini che serpeggiavano in città nel momento
dell'acquisizione di una parte della Marconi ad opera di Ericsson: «Temevamo
un'operazione di mercato sul marchio e stop, non è stato così e dobbiamo
riconoscerlo, avremo un polo d'eccellenza». Inevitabili i sussurri sull'assenza
del sindaco Marta Vincenzi, impegnata a Bruxelles in un convegno sulle regioni
europee. «Con due ministri a siglare un accordo che cambierà il volto della
città sul versante dell'hi-tech ciò stupisce, e pazienza se il progetto non
porta la sua firma», il commento ricorrente. Dal presidente della Provincia,
Alessandro Repetto, è arrivato l'annuncio che nel prossimo autunno aprirà i
battenti a Cornigliano, nell'ex sede della direzione Ilva, l'istituto tecnico
superiore per tecnologie del made in Italy. «Ogni euro investito nella ricerca
ha un ritorno di quattro, è fondamentale questa sinergia tra cultura
industriale e alta tecnologia». Dal presidente della Regione, Claudio Burlando,
è arrivato l'invito al governo «di sfruttare la peculiarità degli Erzelli, con
aiuti alle imprese che vogliono scommettere sull'operazione». Dopo aver
ricordato «il ruolo di Carige e Bei sul fronte dei finanziamenti», il
governatore ha chiuso spendendo parole di speranza: «Il rilancio turistico e
ambientale c'è stato, speriamo nella ripresa del porto». Castellano, dal canto
suo, a riflettori spenti sospirava: «Sei anni fa sembrava un'impresa
impossibile, e invece eccoci qua». Eugenio Agosti agosti@ilsecoloxix.it
21/04/2009 AZIONARIO 21/04/2009
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( da "Repubblica, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Pagina 36 - Cultura
Arte, economia e persino la fede: Le nostre C´è chi ha sostenuto che con le
scansioni cerebrali si possano leggere le scelte di voto MARCO CATTANEO.
Proprio nel momento del loro massimo splendore, gli studi sul cervello
attraversano una fase turbolenta. E per di più � chi l´avrebbe mai detto �
per colpa del loro strumento più prezioso: le moderne tecniche di
visualizzazione dell´attività cerebrale, a cominciare dalla risonanza magnetica
funzionale (fMRI, per gli addetti ai lavori). Che minaccia di polverizzare,
ammesso che non l´abbia già fatto, il vasto territorio delle neuroscienze in
una miriade di discipline dai nomi più o meno esotici, in cui il prefisso neuro
- si giustappone a rami vecchi e maturi della conoscenza: dalla neuroeconomia
alla neuroestetica, dalla neuroetica alla neuroteologia. Su queste nuove (o
seminuove) discipline è uscita almeno una dozzina di libri solo negli ultimi
dodici mesi, senza contare convegni, congressi e nuove società scientifiche. è
una nomenclatura che esercita un´attrazione fatale sul grande pubblico, ma che
sta scatenando un aspro scontro in seno alla comunità scientifica. Perché
lascia intendere, senza andare troppo per il sottile, che le funzioni superiori
del cervello possano essere inscatolate in moduli rigidamente separati: qui
l´area del senso estetico, lì quella delle decisioni economiche; un po´ più in
là il modulo di Dio, ovvero i centri cerebrali della spiritualità, accanto a
quelli della morale. E spedisce in soffitta la mente per concentrarsi sulle
"azioni" � vere o presunte � del cervello, certificate da belle
immagini in bianco e nero con vistose macchie colorate che raffigurano, o
almeno così si lascia intendere, le aree attive quando svolgiamo un determinato
compito. Così lo studio dei complessi rapporti tra mente e cervello, da sempre
poggiato su precari equilibri, sembra quasi essere travolto da una nuova
frenologia, l´idea pericolosa elaborata da Franz Joseph Gall sul finire del
Settecento, che pretendeva di identificare le funzioni mentali con precise aree
cerebrali e, peggio, di stabilire quali fossero le funzioni più sviluppate di
un individuo osservando la conformazione esterna della scatola cranica.
Pensava, cioè, che quanto più un´area era sviluppata, tanto più era efficiente
la funzione a cui assolveva. Certo, gli studi sulla mente non stanno tornando
all´antico con tanta leggerezza, tuttavia è questo il pericolo adombrato in
Neuro-mania. Il cervello non spiega chi siamo, un pamphlet
da poco pubblicato da "il Mulino" e i cui autori, Carlo Legrenzi e
Paolo Umiltà, sono rispettivamente professore di psicologia cognitiva
all´Università di Venezia e professore di neuropsicologia all´Università di
Padova. Ma in verità lo scontro sulle neuro-discipline � e soprattutto
sulla capacità delle scansioni cerebrali di "leggere" la mente �
era già esploso verso la fine del 2007 negli Stati Uniti, quando il "New
York Times" pubblicava un articolo dal titolo This is your brain on
politics. Vi si descriveva un esperimento condotto da Marco Ia-coboni e
colleghi, dell´Università della California a Los Angeles, su un campione di
venti elettori statunitensi incerti nella scelta di voto alle primarie per le
presidenziali dello scorso anno. La ricerca sosteneva
di poter individuare le preferenze degli elettori, grazie alla scansione del
cervello con la fMRI, osservando le aree cerebrali che più si attivavano alla
vista delle immagini dei candidati. Nel giro di ventiquattr´ore il quotidiano
fu investito dalle proteste di altri eminenti studiosi, che contestavano con
veemenza l´idea che si potesse determinare la preferenza di voto di qualcuno da
una "macchia di attivazione" di questa o di quell´altra area
cerebrale. (A posteriori va riconosciuta ai critici qualche ragione: la ricerca sosteneva, tra le altre cose, che Barack Obama non
riusciva a entusiasmare gli elettori americani�). Per capire il motivo di
tanta ostilità, però, occorre fare un passo indietro. La risonanza magnetica
funzionale offre preziose indicazioni sullo stato di attività del cervello. Ma
non lo misura direttamente. Misura invece le variazioni del flusso sanguigno:
quanto più il flusso è intenso, tanto più una certa area è attiva. Però queste
variazioni hanno un ritardo di circa cinque secondi rispetto all´elaborazione
del pensiero. E, peggio che andar di notte, il cervello è soggetto a
un´incessante attività spontanea che non sappiamo spiegare. In realtà, le
immagini in bianco e nero del cervello con qualche chiazza colorata che
immancabilmente corredano gli studi di "neuroqualcosa" rappresentano
solo minime differenze di attività in un magma di scariche neuronali cui la
scienza non è in grado, almeno oggi, di dare un´interpretazione univoca.
Sollevato da autorità mondiali del calibro di Chris Frith, Patricia Churchland,
Elizabeth Phelps e Russell Poldrack, e raccolto dal libro di Legrenzi e Umiltà,
il dibattito sulla reale portata delle scansioni cerebrali e sull´interazione mente-cervello
coinvolge inevitabilmente uno dei più controversi concetti della filosofia
della mente: il libero arbitrio. Perché, alle estreme conseguenze, accettare
che la scarica di una manciata di neuroni � tra i cento miliardi di cellule
nervose del nostro cervello � sia responsabile di ogni nostra decisione
significa forse anche limitare drasticamente la possibilità di scegliere, se il
cervello, o meglio una sua minuscola porzione, lo ha già fatto al posto nostro.
E questo è un prezzo che nemmeno il più convinto dei deterministi sarebbe
disposto a pagare.
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( da "Manifesto, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
TERREMOTO A rischio
già prima del sisma 1 La casa dello studente aveva «criticità strutturali» e la
regione prevedeva un intervento di 1,4 milioni. Mai avvenuto. Idem per
l'ospedale San Salvatore. La protezione civile regionale, parzialmente
privatizzata, aveva segnalato come pericolosi 70 edifici. E l'Abruzzo
engineering ripulisce il suo sito Andrea Palladino Andrea Palladino Era una
sorta di roulette russa la sicurezza degli edifici pubblici a L'Aquila. In
tanti sapevano che buona parte di quegli edifici definiti strategici potevano
venire giù in un soffio, senza però muovere un solo dito per fermare la strage
prima delle 3.32 del sei aprile. Forse speravano nel caso, o non credevano che
quello sciame sismico preludesse ad un evento più grave, giocando d'azzardo. Il
caso più eclatante è la casa dello studente, dove hanno perso la vita otto
persone. Un palazzo con «criticità strutturali», recita il database del Sistema
informativo gestione edifici e opere strategiche della Regione Abruzzo, che
stimava un intervento di consolidamento di 1,4 milioni di euro. Soldi che
avrebbero salvato un bel po' di vite, mai spesi e forse neanche stanziati. Chi
sapeva, dunque? Sicuramente gli uffici regionali, visto che tutti i dati sui
rischi degli edifici pubblici sono depositati sui loro server e visto che
l'indagine era stata svolta su incarico della protezione civile della Regione
Abruzzo. In teoria sapeva anche il proprietario dell'immobile, che era sempre
la regione, ma risulta difficile individuare l'assessorato competente oggi. La
paura di vedersi addossare questa colpa è palpabile. E, infine, che il rischio
c'era lo sapeva una società mista pubblico-privata che si occupava di protezione civile, la Collabora Engineering,
divenuta Abruzzo Engineering nel 2006. I rapporti - ancora oggi disponibili -
elencano tutti quegli edifici pubblici della regione Abruzzo ritenuti
strategici, sia per l'alta frequentazione del pubblico che per l'importanza.
Come l'ospedale San Salvatore, o come l'edificio della sala operativa della
protezione civile, all'interno della prefettura, di cui venivano segnalate le
criticità strutturali delle opere in muratura. Una lunga lista, con quasi
settanta edifici a rischio che erano stati analizzati e segnalati. Luca
D'Innocenzo, presidente dell'Adsu, gestore della casa dello studente, oggi
rimane sbalordito: «Io non ho mai visto questo rapporto, nessuno lo ha mai
mandato a noi». Forse sarebbe bastato non insabbiare le verifiche fatte sulla
struttura per lanciare in tempo l'allarme. «È folle che ci sia un edificio così
sensibile - continua D'Innocenzo - con problemi strutturali senza che il
proprietario dica nulla». Edificio strategico era anche - e forse soprattutto -
l'ospedale San Salvatore, che poco dopo il sisma è stato evacuato. Oggi è
sostanzialmente inservibile, con buona parte dei blocchi da rottamare. Anche in
questo caso il rischio era annunciato. Su 27 edifici verificati dai tecnici, 20
avevano problemi strutturali sul cemento armato. Nero su bianco, e anche in
questo caso le istituzioni competenti sapevano. E si sarebbe potuto evitare in
tempo il disastro anche in questo caso. Il costo per l'adeguamento strutturale
del blocco 10, ad esempio - dove al primo piano ci sono oggi le sale operatorie
inutilizzabili - era di un milione di euro. E qui saranno molte le domande che
gli inquirenti dovranno prima o poi fare a qualcuno. Chiedere, ad esempio,
perché le società che hanno ristrutturato il piano terra del nucleo 10 - sotto
il blocco operatorio - non hanno tenuto conto della relazione della Collabora
Engineering, che avevano previsto che in caso di sisma l'edificio non avrebbe
probabilmente tenuto. La relazione degli edifici a rischio è l'ultima tappa di
una vicenda complicata e in buona parte ancora da scoprire, che riguarda prima
di tutto la protezione civile nella regione Abruzzo. Collabora Engineering, e
la sua prosecuzione Abruzzo Engineering, erano società che gestivano i rischi
ambientali e del territorio. Società miste, con la partecipazione di
Finmeccanica, della regione e della provincia, che quando vennero presentate
erano considerate un fiore all'occhiello. Il primo amministratore delegato
dell'Abruzzo Engineering era un uomo di fiducia di Del Turco, il socialista
Lamberto Quarta, poi arrestato lo scorso anno per la tangentopoli sanitaria
abruzzese. Una società ritenuta importante nello scenario regionale, tanto che
dopo la bufera degli arresti una delle prime preoccupazioni dell'ex governatore
dell'Abruzzo fu proprio per quella sua creatura. Un mese dopo l'arresto di
Quarta, la guida della società mista fu affidata a Raffaele Marola, espressione
dell'impresa privata aquilana, ex alto dirigente della
Sanofi Aventis, che ha uno stabilimento ad una decina di chilometri dalla
città. Doveva essere una ripartenza il passaggio di consegne, ma fu l'antitrust
a bloccare una seconda volta la società. Catricalà aprì una procedura sulla
scelta del socio privato, ipotizzando un mancato rispetto delle regole di
mercato. Poi ad ottobre è arrivata la decisione dell'Authority sulla
concorrenza, che ha ritenuto regolare la procedura. Gli ultimi mesi della
società consulente sulla sicurezza ambientale e sulla protezione civile sono
sostanzialmente di stasi. La nuova giunta Chiodi non aveva probabilmente ancora
deciso cosa fare di quella struttura che aveva assorbito tantissimi tecnici,
molti dei quali precari. Difficile oggi sapere di più. La sede,
paradossalmente, risulta inagibile, i telefoni saltati e il sito svuotato dei
contenuti. La home page offre come unica informazione una laconica lettera
dell'amministratore delegato Marola, che si augura che tutti i dipendenti siano
sani e salvi. Eliminate dopo il terremoto le notizie, la rassegna stampa, i
contatti telefonici, tutto. La relazione non riguarda, però, solo L'Aquila e le
città colpite dal terremoto dei sei aprile. I problemi strutturali sono stati
segnalati anche per molti edifici strategici delle altre province e comuni,
lontani dall'epicentro. Lo sciame sismico continua e la preoccupazione si sta
spostando di città in città, seguendo l'epicentro. Francesco Stoppa, ordinario
di vulcanologia e direttore del dipartimento Scienze della terra
dell'università D'Annunzio, è andato ieri dai magistrati. Vorrebbe evitare la
tragedia dell'Aquila nella sua città: «Alcuni edifici dell'Ater (l'azienda di
edilizia residenziale) - ha spiegato - hanno fornito una risposta sismica
anomalamente negativa». Ovvero, se il terremoto dovesse avere un epicentro da
quelle parti ci potrebbe essere un concreto rischio di crollo. Questa volta
sarà difficile dire di non sapere, di non aver ricevuto in tempo i rapporti sui
rischi. E considerando che alcune stime parlano di 80.000 edifici in pericolo
in Italia, molti dei quali nel centro-sud, più che una new town servirà una
nuova politica. Prima del prossimo terremoto.
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( da "Giorno, Il (Varese)"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
VARESOTTO LUGANESE
pag. 8 «Diritti per le minoranze ma tutti rispettino le regole» Roberto Maroni
ospite a un convegno all'università di ELEONORA
MANTICA VARESE «SONO D'ACCORDO sul fatto di tutelare i diritti delle minoranze.
Ben venga chi arriva in Italia per lavorare, ma il rispetto delle regole di
convivenza è un dovere di tutti». Si può riassumere così il pensiero del
ministro dell'Interno Roberto Maroni che ieri mattina, all'università
dell'Insubria, è stato l'ospite d'eccezione di un incontro organizzato dalla
facoltà di Giurisprudenza sull'Islam. L'occasione è stata la presentazione del
libro «Islam in Europa/Islam in Italia tra diritto e società» a cura del
professor Alessandro Ferrari, insegnante di Diritto ecclesiastico e canonico in
ateneo. Un evento al quale hanno partecipato docenti
dell'ateneo varesino, dell'università Cattolica del Sacro Cuore
e degli Studi del Piemonte Orientale. Maroni ha rappresentato una voce critica
non tanto verso l'integrazione che, ha detto il numero uno del Viminale, «si fa
sul territorio e non a Roma», ma piuttosto sull'accoglienza indiscriminata di
persone, alcune delle quali non sono disposte a riconoscere i nostri
valori condivisi. UN LUNGO intervento durante il quale il ministro leghista ha
toccato diversi argomenti legati al mondo islamico ricordando come la questione
dell'Islam sia complessa e non vada affrontata con «soluzioni semplicistiche»
anche perché, ha affermato, «L'Italia, in particolare la Lombardia, è una delle
principali centrali di reclutamento degli jihadisti». Un intervento, quello del
ministro varesino, dove non è mancata una dura critica nei confronti
dell'Unione Europea. «Su temi come quelli dell'immigrazione, dell'integrazione
e della libertà religiosa - ha detto Bruxelles non si esprime. Quello che deve
fare è invece dettare regole comuni, dare direttive agli Stati su come
comportarsi». Durante la sua relazione Maroni ha affrontato anche la questione
della libertà religiosa. «In Italia ha precisato il ministro abbiamo due
moschee riconosciute e un centinaio di altri luoghi che possiamo definire
centri islamici dove si fa di tutto e dove, il più delle volte, non c'è nemmeno
il rispetto delle norme igienico-sanitarie. Per questo motivo i sindaci hanno
il dovere di intervenire». Il ministro Maroni ha poi parlato dei rapporti con
le comunità islamiche, considerati molto complicati. «Per noi è molto difficile
ha precisato - comunicare con questi centri, in quanto non esiste una vera e
propria figura con cui discutere». Infine ha ribadito l'importanza di insistere
sui processi di integrazione «per isolare criminali e terroristi». Per favorire
il processo Maroni ha invitato a guardare all'esempio della Germania, dove «c'è
una norma che impone agli immigrati di imparare» la lingua al momento della
regolarizzazione. «Per questo motivo ha concluso - bisogna distinguere
l'immigrazione legale da quella illegale, che va tenuta sotto controllo proprio
come sta facendo il Governo». Image: 20090421/foto/1819.jpg
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( da "Provincia Pavese, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
di Carlo E.
Gariboldi Stella: «Sono anni duri, ma non siamo in crisi» «A Pavia matricole in
crescita costante. Gli studenti stranieri sono quasi mille» «La massoneria? Io
sono stato votato senza l'aiuto dei grandi elettori» PAVIA. Quando, il 20
maggio prossimo, si apriranno le urne per l'elezione del magnifico rettore che
governerà l'Università di Pavia nei prossimi quattro anni, c'è la concreta
possibilità che i 1400 elettori trovino un solo nome nella scheda, quella di
Angiolino Stella, 71 anni, professore di Fisica e rettore in carica. E' una
situazione anomala. Molti pensano che nessuno, in questo momento, abbia la
forza - e il coraggio - di sobbarcarsi una simile responsabilità. Nelle aule
dell'ateneo si parla solo di tagli, di possibili prepensionamenti e di
risparmi. E l'impopolarità non piace a nessuno. Altri, quelli a cui Angiolino
Stella proprio non piace, sanno che in questo momento è troppo forte. Lo
ritengono inscalzabile. Lui, il candidato ha un'altra teoria. «I tempi di
attuazione delle decisioni oggi sono lunghi. Penso quindi che un solo mandato
non basti per impostare e realizzare le grandi strategie». La ricandidatura è
quindi una scelta obbligata? «Anch'io mi sono chiesto: che faccio? Non
candidarmi avrebbe significato lasciare a metà il lavoro fin qui svolto». Resta
il fatto che in un momento così difficile non sono molti i professori che accetterebbero
il rischio dell'impopolarità. «Le sfide o si accettano o ci si fa da parte. Io
ho deciso di non ritirarmi». Lei non rischia niente, dopo l'eventuale secondo
mandato, ha la pensione. «Certo, finito il secondo mandato sarò in pensione».
Due mandati, lei dice, sono necessari per ultimare i progetti, ma è stato
giusto porre il divieto a un terzo? «E' stato giusto, anche se c'è stato chi ha
modificato lo statuto per restare più a lungo». Nei giorni
scorsi c'è stata un'assemblea di docenti e personale in aula Foscolo. Qualcuno
ha detto che lei si ripresenta, ma che non ha un programma. E' vero? «Il
programma ce l'ho e intendo illustrarlo in tutte le facoltà. A cominciare da
Medicina. Poi, il 13 maggio, il decano ha convocato la conferenza plenaria.
Hanno detto che siamo in crisi, ma le matricole sono in crescita netta».
Veniamo ai problemi dell'università, a cominciare da
quelli finanziari. Come affrontarli? «Nel corso dell'inaugurazione dell'anno
accademico ho presentato i primi grandi contributi dei privati. E' un buon
inizio, in un quadro di aumento di questo tipo di contributi. Si tenga presente
che si tratta di impegni su progetti di ricerca dell'ateneo. La Fondazione
Arvedi nel campo dei beni culturali, Valvitalia nel settore dell'alta
tecnologia e Mazzocchi (Editoriale Domus) per una cattedra a scienze
politiche». Sì, ma questi contributi coprono appena l'uno per cento del
bilancio dell'ateneo. «No, coprono di più, ma quello che è più importante è il
quadro generale. Partendo dal successo della campagna del cinque per mille.
Considerando il rapporto tra il numero delle donazioni e quello degli studenti,
Pavia è decisamente la prima università nella
classifica. Va considerato anche il consenso che sta ottenendo l'associazione
degli ex alunni». Avete chiesto agli ex alunni di dare un contributo
all'ateneo, ma sta dando risultati? «Mi ha fatto piacere registrare che tra i
primissimi iscritti ci sia il nome di Mario Sarcinelli, presidente della Banca
nazionale del Lavoro, ed ex direttore generale del Tesoro, oltre a quello di
Beppe Severgini e molti altri. Diciamo che quello che abbiamo intrapreso è un
percorso che ci porta a vedere come modello quello di Harvard negli Stati
Uniti». Resta il problema che i finanziamenti pubblici sono sempre più scarsi.
«All'interno della Conferenza dei rettori sto insistendo perché il fondo di
finanziamento ordinario premi di più la qualità». A proposito di qualità. Anni
fa in questa università insegnavano professori del
calibro di Segre e Maria Corti a lettere, di Colombo e Scaramozzino a Scienze
politiche, Schlesinger e De Nova a legge, solo per citarne alcuni. Oggi non si vedono
più tanti luminari in giro. «Quelle che lei cita sono state grandi figure per
il nostro ateneo, ma a 30-40 anni non avevano quella notorità che in seguito
hanno avuto. Oggi vedo tanti giovani colleghi, tanti ricercatori bravissimi con
un grande futuro. Quando parlo di qualità penso a parametri precisi, che fanno
sì che siamo ai vertici delle classifiche nazionali e internazionali delle
migliori università». Nel mondo Pavia è tra le
migliori 500, non proprio le prime... «Bisogna considerare che nel mondo sono
10mila le università, quindi siamo nel 5% delle
migliori. Poi va detto che i parametri usati sono molto favorevoli agli atenei
di lingua anglofona. Parametri importanti sono il numero di professori e
studenti stranieri. Noi, con i fondi che abbiamo, non possiamo permetterci
decine di docenti stranieri». E gli studenti quanti sono? «Sono molti. Quasi
mille ormai, più del quattro per cento degli iscritti, con tassi di crescita
del 14 e 16 per cento negli ultimi due anni e, credo, che andremo anche meglio».
Perché? «Il prossimo anno attiveremo quattro corsi di laurea interamente in
lingua inglese nelle facoltà di Economia, Scienze, Ingegneria e Medicina». Nel
documento sottoscritto dai «giovani» professori sostengono che ci sono pochi
accordi bilaterali. E' vero? «Gli scambi bilaterali attivi sono quattrocento.
Non pochi. Ci sono alcuni aspetti che questi giovani professori non conoscono».
Dicono anche che l'università è autoreferenziale, che
bisogna introdurre più componenti esterni negli organismi dell'ateneo. Cosa
risponde? «Prima del mio mandato non c'è mai stato un delegato del rettore ai
rapporti con gli enti territoriali. Abbiamo rapporti stretti con Comune,
Provincia e Camera di commercio, Unione industriali e gli ordini professionali.
Ma bisogna ricordare l'impulso dato ai cosiddetti spin-off, 11 società che
crescono a fianco dell'università e hanno una missione
nell'alta tecnologia. Tra l'altro hanno reso possibile la registrazione di 35
brevetti. Tutti questi aspetti, comunque, andranno ripresi quando il ministero
pubblicherà i decreti sulla riorganizzazione della governance». Il polo
tecnologico è un progetto ormai morto? «No, il polo va recuperato. Noi
dell'ateneo abbiamo sempre fatto la nostra parte e continueremo a farla,
costituendo un incubatore nel quale entreranno tutte le attività, a partire
dagli spin-off. Ma va ricordato che, grazie alla nostra attività, a Pavia si è
insediata nell'ex area Necchi una società americana come la Marvell, e la St
Microelectronics collabora con docenti e ricercatori della facoltà di
Ingegneria». Si farà il campus di medicina? «Sicuramente. Ho chiesto gli studi
di fattibilità. Ci sono due opzioni: o sarà dentro al San Matteo, ossia nei
vecchi padiglioni delle cliniche una volta dismessi, oppure all'esterno, nella
zona della nuova mensa. In ogni caso è una delle nostre priorità». Il San
Matteo pare intenzionato a fare un po' di cassa, con i padiglioni. «E' vero, ma
recentemente sembra essere più disponibile nei nostro confronti». Parliamo dei
rapporti con il Mondino, di cui lei è presidente. Si dice che possa essere
ceduto. Cosa c'è di vero? «Sono voci messe in giro da qualcuno interessato ad
assorbirlo. Il Mondino, invece, va avanti. Anzi abbiamo in progetto la
realizzazione di un pronto soccorso neurologico». Questo è un progetto dello
scorso anno, però... «L'ho detto, ci vuole tempo per realizzare i progetti. Ma
questo sarà inaugurato a maggio, tra pochi giorni. E' un progetto molto
importante, tra l'altro libererà spazi al Mondino per la ricerca». Palazzo Vistarino
è di proprietà dell'università da decenni. Ma non si è
ancora visto nulla. Si dice che negli scantinati ci siano mobili e arredi
comprati e che sono ormai da buttare via. «Io guardo al presente e al futuro,
non al passato. Il bando sarà pronto a giorni, poi partiranno i lavori, grazie
all'intervento della Fondazione Alma Mater Ticinensis, nata con i contributi
della Fondazione Banca del Monte di Lombardia. Anche l'Edisu interverrà
finanziariamente. Nasceranno spazi per convegni e 48 camere per docenti e
ricercatori». Torniamo alle votazioni, quanto conta l'appoggio dei grandi
elettori? «Nel mio caso non sono serviti». Non ha avuto l'appoggio della
massoneria? «Io sono ritenuto una persona equilibrata. Non sono nella
massoneria». C'è però chi dice che per ottenere l'appoggio di un grande
elettore, ossia il professor Scevola, lei avrebbe scritto al San Matteo
chiedendo di assorbire la chirurgia plastica, oggi alla Maugeri. In questo modo
ne beneficerebbe la professoressa Angela Faga, responsabile della clinica e
moglie, appunto, di Scevola. «No, io ho scritto perché credo che la chirurgia
plastica debba andare al San Matteo e penso che la professoressa Faga abbia le
capacità per ricoprire quel ruolo». I professori più anziani che hanno
organizzato l'assemblea della scorsa settimana chiedono di discutere dei
problemi sollevati e di gestire insieme l'ateneo. «L'apertura programmatica ci
sarà certamente. Mi consulterò con tutti, prima della conferenza finale».
Sembra di capire che chiedano anche posti... «Dico che dopo le votazioni ci
vorrà del tempo per gli assetti finali. I nomi non ci saranno né 24 ore, né
dopo qualche giorno. Dovrò fare uno studio approfondito».
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( da "Provincia Pavese, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
DOMANI L'INFO DAY
Gli studenti delle superiori universitari per un giorno PAVIA. Ci saranno
almeno mille studenti delle superiori in giro per l'università
domani mattina. Arriveranno da Pavia e dintorni, ma anche da Lucca, Catania,
Ragusa, Trapani, Aosta, Como, Piacenza, Milano, Catanzaro. Tutti a Pavia per
l'Info Day, la giornata dedicata all'orientamento, organizzata dal Cor, in
collaborazione con l'ufficio scolastico provinciale. E' un modo per avere
informazioni, ma soprattutto per sedersi per un giorno nelle aule dell'ateneo e
verificare in prima persona quella potrebbe essere la scelta per il futuro.
Questo perché i ragazzi delle superiori avranno a disposizione studenti
universitari che faranno loro da tutor e che racconteranno le loro esperienze, e così anche i docenti che terranno delle lezioni-tipo. Gli
incontri sono divisi per facoltà, l'appuntamento è sempre alle 8.30 ma nelle
diversi sedi. Nel cortile dei caduti, nela palazzo centrale dell'università, si incontreranno gli interessati ai corsi di Lettere,
Comunicazione, Giurisprudenza, Scienze politiche, Economia e Scienze
natuali. Al polo didattico di Ingegneria in via Ferrata c'è l'appuntamento per
Ingegneria, Matematica, Geologia e Scienze biologiche. Al Palazzetto del Cus in
Bassi si incontreranno invece i ragazzi interessati ai corsi di Medicina, Professioni
sanitarie, Farmacia, Chimica, Fisica, Biotecnologie e Scienze motorie. L'Info
Day si svolgerà anche a Cremona per la facoltà di Musicocologia e Lettere a
Palazzo Raimondi, alle 9.45. In tutte le sedi sarà l'occasione per visitare
laboratori, aule, biblioteche. I ragazzi potranno capire come funziona il
sistema universitario, potranno fare domande anche direttamente agli studenti
universitari. Nel pomeriggio ci sarà anche la visita ai collegi, per avere
un'idea dell. Il punto di incontro è alle 14.30 nel palazzo centrale
dell'ateneo. E alle 15, nell'aula Magna dello Iuss, in viale Lungo Ticino
Sforza ci sarà la conferenza Welfare State e sicurezza socuale all'inizio del
XXI secolo con Laura Pennacchi, Giorgio Lunghini e Salvatore Veca. Per tutte le
altre informazioni si può consultare il sito del Centro orientamento, il Cor,
all'indirizzo: cor.unipv.it. (ma.br.)
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( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 21 Aprile
2009 Chiudi di FRANCO CAMELI Il Piano casa viene illustrato ai cittadini e ai
portatori di interesse alle ore 18 nell'Auditorium della Biblioteca Comunale.
Spetta al sindaco Giovanni Gaspari e ai tecnici dell'Ufficio di piano fare il
punto della situazione e tracciare le linee del programma, che in questo
momento si sta concentrando sul Progetto di recupero urbano per la
riqualificazione di edifici pubblici e privati che si trovano nella zona ex
Mattatoio di via Manara e del Paese Alto. Nell'area interessata sono situati i
manufatti di proprietà comunale dell'ex Mattatoio, il capannone un tempo
utilizzato degli operai del settore Lavori pubblici, la casa parcheggio e il
plesso della scuola Castello. Con quest'iniziativa viene avviata la fase 2 del
Piano casa, che contempla l'alienazione di immobili pubblici, con l'intento di
riqualificare i comparti cittadini e realizzare nuove residenze, una parte
delle quali destinate all'edilizia convenzionata. Il progetto Albula Centro-via
Manara viene attuato in collaborazione con l'Erap, prevede 43 alloggi
convenzionati e richiede investimenti pubblici e privati di 5 milioni e 624
mila euro. Erap e Comune parteciperanno al bando regionale da 7 milioni di
euro, denominato Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone
sostenibile, che scadrà il 15 giugno. Se la proposta dell'Amministrazione verrà
ammessa in graduatoria dovrebbe essere finanziata per un importo di 1 milione e
670 mila euro. Secondo il carteggio dell'Ufficio di piano i restanti 3 milioni
e 540 mila euro saranno erogato da Erap, Provincia e
privati. La quota parte del Comune ammonterà a 250 mila euro. Il Piano casa,
già approvato del Consiglio, prevede la vendita e conseguente riqualificazione,
con accordi pubblico-privato, del poliambulatorio dell'Asur di via Romagna,
l'area ex Peep di via Manara, la casetta del parco di via Saffi, l'ex Liceo
Scientifico di via Leopardi, Villa Rambelli, il mercatino comunale di
viale De Gasperi, area ex Peep di via Abruzzi, area ex Peep di via Voltattorni,
area ex Fornace Cerboni e, appunto, Albula Centro-via Manara. Sono previste
modifiche all'attuale destinazione sul Prg di alcuni immobili privati, al fine
di rendere attuabile tutto il programma. I privati interessati potranno,
quindi, aumentare le volumetrie cedendo al Comune superfici per la
realizzazione delle opere di urbanizzazione e per l'edilizia sociale.
Informazioni sui confini esatti della zona Albula Centro-via Manara e sul
programma in generale sono disponibili nella sezione avvisi pubblici del sito
www.comunesbt.it, si possono avere chiarimenti scrivendo alla e-mail
urbanisticaomunesbt.it.
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( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Martedì 21 Aprile
2009 Chiudi URBINO - Cna, esperti delle maggiori università
italiane e statunitensi a confronto sulle strade da seguire per restituire i
necessari flussi di credito all'economia e dare impulso a una nuova fase di
sviluppo delle piccole e medie imprese nelle Marche ma anche in Europa e negli
Usa. Un appuntamento che si terrà a Urbino oggi e domani alla Facoltà di
Economia. Ci saranno il governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, il
segretario nazionale Unioncamere Tripoli, il segretario generale Cna
Silvestrini, il di rettore Bpa Goffi, esperti e docenti
marchigiani e statunitensi. La conferenza internazionale affronterà il tema del
finanziamento delle Piccole e Medie imprese: uno strumento per superare la
crisi economica.Una crisi che colpisce anche le Marche dove sempre più imprese
sono in affanno e cresce il "credit crunch", il credito cioè si
ridimensiona, e per le micro e piccole imprese è sempre più difficile
accedere a finanziamenti. Una criticità che, secondo indagini svolte dalla Cna,
viene indicata dall'8,9% delle imprese marchigiane. Mentre da un lato la situazione
liquidità si fa più critica, dall'altro le imprese vedono aumentare i problemi:
tempi lunghi per le istruttorie, aumenti negli spread praticati dalle banche,
richieste di maggiori garanzie, diminuzione della quota di finanziamento
ricevuto rispetto all'importo richiesto. In questa situazione sempre più
decisivo risulta il ruolo svolto dai Consorzi Fidi che nel 2008 hanno erogato
oltre 6,3 miliardi di euro di finanziamenti garantiti a 735.619 imprese
artigiane e Pmi. Ai Confidi si rivolge un imprenditore su due.
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( da "Nuova Ferrara, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Un
tour per capire le terapie per contrastare il dolore e i rapporti tra pubblico
e privato nella sanità «Cure palliative, vogliamo una legge» La parlamentare
Livia Turco in visita ieri alla struttura gestita dall'Ado «Anche se non è
certo un momento facile per noi, continuiamo il nostro impegno come se fossimo
ancora alla maggioranza. Per questo dopo un lungo periodo di gestazione siamo decisamente
intenzionati a promuovere una legge per regolamentare l'approccio alle cure
palliative». Sono queste le parole della parlamentare Livia Turco in visita
ieri pomeriggio all'hospice dell'Ado di via Veneziani, una delle tappe del suo
viaggio nelle realtà solidali dell'Italia. «L'intento è quello di incontrare le
persone coinvolte in questo impegno, ascoltare suggerimenti e proposte per
mettere poi per iscritto, il livello essenziale delle terapie del dolore,
unitamente al riconoscimento dei vari ruoli di professionalità che
interagiscono». Portare quindi a termine il progetto di legge è ora per Livia
Turco estremamente necessario anche se si rende conto che indispensabili sono
gli stanziamenti economici adeguati perché queste cure non si effettuano
solamente presso gli hospice ma in grande percentuale anche a domicilio. Con la
filantropia che caratterizza questo governo che ha preventivato 7 miliardi di
tagli alla sanità per il 2010-2011 e altri 600 milioni per le politiche
sociali, la cultura dell'uguaglianza proposta dal Pd deve affrontare un
percorso problematico. L'Emilia Romagna per Livia Turco è comunque un esempio
da imitare e dal quale imparare, perché dimostra che il volontariato non è una
sostituzione delle istituzioni, ma collabora con esse. Alcuni suggerimenti per
rendere il rapporto pubblico-privato sempre più efficente li ha avanzati il
professor Lelli, che ha chiesto ad esempio un riconoscimento non solo per la
categoria di specialisti ma di tutte quelle figure che gravitano intorno al
paziente e ai suoi famigliari, prima fra tutte il medico di base. A questo
proposito Tagliani, presente all'incontro come il direttore Usl Foglietta e
tanti altri operatori, ha sottolineato inoltre la difficoltà di reperire medici
specialisti.
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: MONDO E MERCATI data: 2009-04-21 - pag: 28 autore: FINANZIAMENTI &
APPALTI Dalla Bei fondi ai trasporti polacchi La Banca europea per gli
investimenti (Bei) conta di raddoppiare fino a 5-6 miliardi di euro gli
investimenti in Polonia per il 2009. Lo ha annunciato il vicepresidente, Marta
Gajecka, spiegando che si tratta di progetti legati alle infrastrutture
stradali, alle ferrovie, all'energia e all'ambiente, oltre che a interventi a
favore delle piccole e medie aziende. Nel 2008 i crediti accordati dalla Banca
per progetti realizzati in Polonia hanno raggiunto i 2,84 miliardi di euro. Dal
1990 - anno in cui la Bei ha avviato i propri investimenti nel Paese - la cifra
destinata a Varsavia ha superato i 18,3 miliardi. Prestito alla Cina per
interventi contro l'effetto serra. Sempre la Bei, ha annunciato un plafond di
220 milioni di euro destinato a tre operazioni che contribuiranno ad attenuare
gli effetti dei cambiamenti climatici in Cina. I progetti riguardano la
costruzione di quattro parchi di turbine eoliche, il finanziamento di 2
programmi di rimboschimento e l'installazione e la gestione di sistemi di
riduzione delle emissioni e di miglioramento dell'efficienza energetica di
un'acciaieria esistente. Tutti i progetti mirano all'iscrizione al Meccanismo
per uno sviluppo pulito per permettere lo scambio di crediti di carbonio.
All'Ungheria 110 milioni di euro per il geotermico. La Banca europea per gli
investimenti (Bei) sta valutando la possibilità di assegnare un prestito alla
compagnia ungherese Pannergy che copra la metà di un maxiprogetto per la
produzione di energia geotermica da 220 milioni di euro. La Bei ha allo studio
anche un altro prestito all'Ungheria per la costruzione di
centri di ricerca e sviluppo nel settore farmaceutico, che dovrebbero essere
localizzati a Debrecen. Partnership pubblico-privata per le
autostrade della Slovacchia. Nelle vicinanze di Zlate Moravce, in Slovacchia, è
stata avviata la costruzione di infrastrutture stradali finanziate con
investimenti privati: oltre 51
km della superstrada R1, del valore di 1,5
miliardi di euro, verranno realizzati dal gruppo formato dalla società francese
Vinci Concessions con l'olandese Abn Amro Highway. Ma i piani di Bratislava
sono più ampi: il Governo intende infatti far costruire circa 150 km di autostrade e
superstrade grazie ai progetti di partenariato pubblico privato). Il prossimo
contratto a essere firmato sarà quello per i nuovi 75 chilometri
dell'autostrada D1. Dalla Bers due strumenti di credito per i Balcani. La Banca
europea per la ricostruzione e lo sviluppo (Bers) ha stanziato 110 milioni di
euro attraverso il lancio di due nuovi strumenti per il finanziamentodelle
imprese nei Balcani occidentali, destinati a progetti in materia di efficienza
energetica e di energia rinnovabile. Metà dei fondi serviranno al finanziamento
diretto di società private, metà forniranno crediti agli operatori attraverso
il settore bancario. IN UNGHERIA La stessa Banca europea investirà 110 milioni
di euro in un maxiprogetto per la produzione di energia geotermica
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(
da "Eco di Bergamo, L'>"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Un ponte per l'Abruzzo Stamattina dalle 9
alle 12,30 lo spazio Polaresco di Bergamo ospita una riunione straordinaria
degli studenti delle superiori dal tema «Un ponte con l'Abruzzo», convocata
dall'Ufficio scolastico (ex Provveditorato) per la messa a punto di proposte di
solidarietà dalle scuole bergamasche in favore dei ragazzi delle scuole
abruzzesi, a seguito del terremoto e delle sue drammatiche conseguenze -->
Martedì 21 Aprile 2009 SPECIALI, pagina 51 e-mail print Un ponte per l'Abruzzo
Stamattina dalle 9 alle 12,30 lo spazio Polaresco di Bergamo ospita una
riunione straordinaria degli studenti delle superiori dal tema «Un ponte con
l'Abruzzo», convocata dall'Ufficio scolastico (ex Provveditorato) per la messa
a punto di proposte di solidarietà dalle scuole bergamasche in favore dei
ragazzi delle scuole abruzzesi, a seguito del terremoto e delle sue drammatiche
conseguenze. Seriate, tra etica e ambiente Domani alle 20,45 all'Istituto
superiore «Majorana» di Seriate (via Partigiani 1) si parla di pedagogia ed
etica nell'educazione ambientale, con illustri relatori. In primo piano il
progetto «Una rete per il Serio-Adesso tocca a noi: viviamo in semplicità e
sobrietà» cofinanziato dalla Regione Lombardia e patrocinato dall'Unesco. Tutti
i dettagli del progetto, che coinvolge diverse scuole, sul sito
www.salvaguardiadelcreatobg.it. Ragazzi, c'è la Fiera del libro In occasione
della Fiera del libro, a Bergamo (sul Sentierone) dal 24 aprile al 3 maggio,
Li.ber.-Associazione Librai Bergamaschi, con diverse realtà, propone alle
scuole visite guidate agli stand della Fiera, lezioni e attività laboratoriali
per gli alunni delle classi quarte e quinte della primaria e per gli studenti
della scuola media. Titolo del progetto: «Come nasce un libro». Il tutto si svolgerà
alla tensostruttura al Quadriportico. Previsti due turni, al mattino: ore
10-10,45 e ore 11-11,45, ognuno per non più di due classi. Nessun costo per le
scuole. L'iniziativa, patrocinata dall'Ufficio scolastico di Bergamo (ex
Provveditorato), si colloca in concomitanza con la Giornata mondiale del Libro
(23 aprile). Per informazioni: tel. 035/274.292 e
alfredo.perico@artigianibg.com. I bisogni educativi speciali L'Istituto
superiore «Pesenti» di Bergamo il 28 aprile organizza il seminario «Gli alunni
portatori di bisogni educativi speciali». Un appuntamento per dirigenti
scolastici e insegnanti, in programma dalle 9.15 alle 12.30 nell'aula magna
dell'istituto (via Ozanam 27, tel. 035/319416), con relatore Dario Janes
dell'Università di Bolzano. Un concorso di Unioncamere C'è tempo fino al 30
aprile per iscriversi al Premio Unioncamere «Scuola, Creatività e Innovazione»
giunto alla 5ª edizione, dedicato agli studenti delle scuole superiori e dei
corsi Ifts organizzati in gruppi di almeno tre componenti e
guidati da un docente tutor. Sono previste tre sezioni del concorso: prodotti,
servizi, design. Le aree tematiche sono energia e ambiente, beni culturali e
territorio, salute e sicurezza. Il premio Unioncamere mette in palio per gli
studenti cinque borse-premio per ognuna delle tre sezioni (7 mila euro per il
primo classificato, 2 mila per ciascuno dei successivi quattro), per gli
Istituti scolastici di appartenenza dei vincitori un premio di 500 euro per
l'acquisto di supporti didattici e per i docenti tutor un compenso per l'attività
di assistenza. Le iscrizioni entro il 30 aprile, il progetto preliminare dovrà
essere presentato entro il 12 giugno, il progetto finale entro il 31 gennaio
2010. Per ulteriori informazioni, Bergamo Formazione - Azienda speciale della
Camera di Commercio di Bergamo (telefono 035/3888011, mail: adobati@bg.camcom.it). Giulia, un logo per il Piedibus Giulia
Tomasoni, alunna di 7 anni della classe 2ª dell'Istituto comprensivo di
Martinengo, ha vinto il concorso «Disegna un logo per il Millepiedibus» indetto
dall'ufficio scuola del Comune. Il disegno vincitore si presenta come un rebus
formato dal numero mille, composto da un'asta di bandiera con la scritta start
seguito da tre zeri che formano il corpo di un millepiedi. Sotto, le impronte
formano la scritta piedibus. «De Amicis», l'Avis fa scuola Verrà riproposto nel
2010 e allargato a tutte le scuole di Bergamo, il concorso «Il dono del
sangue», indetto dal direttivo Avis della Celadina. L'annuncio durante le
premiazioni della 2ª edizione, rivolta alle classi dell'Istituto comprensivo
«De Amicis». Il primo premio è andato alle classi quinte con il cartellone «Il
sangue» realizzato da Giulia Comi, Nicole Gamba, Marco Scorta e Simone
Galbusera. 21/04/2009 nascosto-->
(
da "Nuova Ferrara, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Bologna,
gli studenti vogliono spazi L'Onda minaccia di occupare l'ateneo BOLOGNA. Oggi una serata da accampati in rettorato con scrittori, docenti
e musica fino a tardi. Venerdì, il secondo round degli incontri con
l'Università per ottenere uno spazio. Ma per gli studenti dell'Onda bolognese
sarà il D-Day: «O il 24 arriva una proposta, o faremo di nuovo un'azione dal
basso», espressione soft che lascia intendere una nuova occupazione.
L'aut aut degli studenti, reduci dallo sgombero di Bartleby, stabile
dell'Università in via Capo di Lucca a Bologna (il 6 aprile) occupato dal
movimento a fine marzo, è rivolto in particolare alla prorettrice agli studenti
Paola Monari. E' stata lei finora l'interlocutore del movimento, presente anche
nell'ultimo incontro di giovedì scorso che però, secondo l'Onda, non ha portato
né promesse né proposte. «Ci è stato detto: Stiamo sondando il terreno per
trovare uno spazio - ha raccontato Andrea, del movimento - ma purché non
adibito a iniziative pubbliche». Proprio questa clausola è quella che non va
giù all'Onda: «Questo significa non riconoscere il valore politico della nostra
attività», ha sentenziato Andrea. Nessun commento su questo, dalla Monari. Gli
studenti, che continuano a chiedere il dissequestro dello stabile («con i
sigilli non possono usarlo nemmeno i proprietari») hanno riferito inoltre di
aver chiesto, con raccomandata, l'accesso ai documenti sull'inagibilità dello
stabile.
(
da "Stampa, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Infermieri
e terapisti la sanità al Campus [FIRMA]CRISTINA BENENATI SAVONA
Infermieristica, formazione avanzata in Terapia dello sport, master in
riabilitazione dei disordini muscoloscheletrici: è il tridente su cui si basa
l'offerta didattica di Medicina presso il Campus universitario di Legino.
L'abbandono dei corsi di laurea hanno lasciato il segno ma si lavora per
riportare a Savona i corsi del quinto e sesto anno della Laurea in Medicina e
Chirurgia, sospesi per l'anno accademico in corso. Sia in occasione degli
"Open Days 2009" che nei diversi eventi in cui si è presentata
l'offerta formativa della sede universitaria di via Magliotto, è stata sempre
alta l'attenzione degli studenti verso la professione medica e i laureandi che
negli anni scorsi hanno avuto la possibilità di studiare a Savona hanno più
volte ribadito l'ottima qualità del corso, supportata dalla
possibilità di rapportarsi direttamente ai docenti-medici e di seguirli in
reparto per attingere dall'esperienza diretta. Ecco, più nel dettaglio, i corsi
di specializzazione presenti al polo savonese. Laurea triennale in
Infermieristica. Il titolo di studio richiesto per gli aspiranti infermieri è
il diploma di scuola superiore e, per accedere al corso, è necessario
partecipare al relativo concorso di ammissione (maggiori informazioni sui siti
www.medicina.unige.it e www.miur.it). Le prove di selezione, che di norma si
svolgono entro la prima decade di settembre, verificano le conoscenze di
matematica, fisica, chimica e biologia degli aspiranti infermieri. Al termine
del corso, i neo-operatori delle professioni sanitarie dell'area delle scienze
infermieristiche svolgeranno con autonomia professionale attività dirette alla
prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva di
persone in età evolutiva, adulta e geriatrica. Tra gli obiettivi formativi
generali l'analisi dei problemi di salute di una comunità e le relative
risposte dei servizi sanitari e socio-assistenziali, la comprensione dei
fenomeni biologici e dei principali meccanismi di funzionamento degli organi ed
apparati, i fondamenti di fisiopatologia nonché l'apprendimento e
l'applicazione dei principi culturali di base della professione presso
strutture sanitarie e assistenziali accreditate. Il bando per l'ammissione è
disponibile a partire dal mese di luglio sul sito web dell'Ateneo di Genova.
Master riabilitazione. La figura del fisioterapista riveste un ruolo sempre più
importante all'interno di una struttura sanitaria, vista anche l'incidenza
delle patologie di tipo funzionale del rachide e degli arti. (colpiscono circa
l'80% della popolazione). La struttura del Master, la qualità dei contenuti e
l'impegno richiesto ai partecipanti è stato mutuato da quello dei "Master
of Science in Physical Therapy" inglesi e belgi, che hanno da tempo
attivato una collaborazione con l'Università di Genova. Ne scaturisce, a fine
corso, il riconoscimento del Gruppo Italiano di Terapia Manuale. La durata del
Master, con frequenza obbligatoria, è di 60 giorni, ognuno dei quali costituito
da nove ore di lezioni teorico-pratiche, integrate da attività culturali
integrative (le documentazioni, i requisiti e le scadenze sono reperibili sul
sito www.medicina.unige.it). Terapia dello sport. I destinatari del corso sono
esclusivamente fisioterapisti, tranne che per alcune sessioni "a porte
aperte". La durata del corso, con frequenza obbligatoria, è di 19 giorni
di aula, solitamente da marzo a dicembre, e di un periodo di stage presso
società e federazioni sportive, italiane o straniere. Tra gli obiettivi del
corso la valutazione e la riabilitazione del trauma sportivo acuto o cronico,
la collaborazione e la valutazione dei rischi dell'atleta insieme ad altre
figure professionali per il miglioramento delle qualità prestative, la
promozione di corretti stili di vita negli sportivi e la lotta al doping. Il
corso è realizzato in collaborazione con la Società di Promozione degli Enti
Savonesi per l'Università e le figure che ne emergono vengono inserite nelle
diverse équipe mediche che si occupano della salute degli atleti, sia per
quanto riguarda aspetti terapeutici che preventivi. Seppure in forte ritardo
rispetto agli standard formativi internazionali, anche i corsi presenti a
Savona stanno inserendo nel mondo del lavoro professionisti seri e preparati.
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
Pagina 337 il lutto Addio alla docente nuorese La fede
nella parola Giovanna Cerina, intellettuale generosa Il lutto. Addio alla docente nuorese --> Si è spenta domenica notte a Cagliari
Giovanna Cerina, docente di Semiotica e finissima
studiosa di letteratura, già consigliere regionale del Pd nella scorsa
legislatura. La ricorda il suo collega Sandro Maxia, decano degli studiosi di
letteratura italiana contemporanea. Ogliastrina di nascita ma nuorese di
elezione e di profondi legami affettivi, Giovanna ha lottato a lungo contro la
grave malattia che l'ha sottratta ai suoi e a tutti noi, che per lunghi anni
(ma ora, nel ricordo, volati via in un attimo) abbiamo condiviso con lei
l'insegnamento universitario e gli studi letterari che ne sono stati il
nutrimento. Allieva di quel grande maestro che è stato Giuseppe Petronio, Giovanna ha iniziato la sua carriera di docente nella
scuola secondaria, palestra insostituibile per tanti di noi di impegno e di
ininterrotto contatto col mondo giovanile. Ottenuto un incarico di insegnamento
nella Facoltà dell'allora Magistero della nostra Università per i meriti
acquisiti nel campo degli studi letterari, e presto entrata nei ruoli a tempo
pieno, portò nel nuovo impegno una già allora solida dottrina, nutrita
di un'insolita capacità di scendere direttamente nel cuore di quei classici
della nostra letteratura, antichi e moderni, che di volta in volta proponeva
agli studenti, ma anche (e i giovani lo sentivano e corrispondevano al suo
afflato) uno slancio pedagogico, una fiducia nella trasmissibilità della
conoscenza, che era fiducia nella parola, lei che era come abitata da un demone
espressivo che teneva legati gli astanti senza minimamente trasformarli in
passivi ascoltatori. Il rapporto di Giovanna coi colleghi non era facile,
perché lei lo sostanziava della stessa intransigenza che applicava a se stessa;
ma nessuno di noi, che io sappia, ha potuto lamentare una sua trascuratezza,
una sua sbrigativa sbadataggine. Infine, cessato il periodo di servizio
nell'Università, non è venuta meno la sua incoercibile tendenza a spendersi
generosamente, anzi si è accentuata, trasferendosi nell'impegno politico come
rappresentante del popolo sardo nel Consiglio Regionale. Certamente non si è
risparmiata, come forse le già precarie condizioni della sua salute avrebbero
consigliato. Ma risparmiarsi, tirare i remi in barca, non era nel suo carattere
fiero. A queste povere parole, dettatemi dall'amicizia di una vita, voglio
aggiungere poche altre note sul suo contributo agli studi letterari, che
Giovanna arricchiva con un forte interesse antropologico, attestato dai suoi
lavori di grande interesse sulla fiaba, popolare e d'autore. Innovative analisi
della novellistica di Pirandello, dell'opera di Italo Calvino, di Federigo
Tozzi, i saggi e le monografie da lei dedicati allo studio della metodologia
letteraria, si accompagnano agli studi su Grazia Deledda, della quale Giovanna
Cerina è certamente tra i migliori interpreti, e su altri scrittori sardi, e in
primo luogo di quel Salvatore Satta che nel Giorno del giudizio ha innalzato
Nuoro a luogo dello spirito, non diversamente dalla Trieste di Svevo o alla Dublino
di Joyce. In questo lavoro di scavo la studiosa si è ispirata ad una
prospettiva storiografica che mira a ridiscutere il rapporto tra centri e
periferie, "secondo un orientamento - ha scritto nella premessa al volume
Deledda e altri narratori, pubblicato dalla CUEC nel 1992 - che tende a
ridefinire la fisionomia culturale dell'isola fuori dagli schemi folkloristici
e dai complessi di subalternità politico-culturale". Addio Giovanna, lasci
nella nostra vita un vuoto non destinato a colmarsi. SANDRO MAXIA
(
da "Giornale.it, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
n. 95
del 2009-04-21 pagina 4 High Tech, università e giardini: il futuro di Genova
comincia qui di Monica Bottino Un miliardo di investimenti
privati, soldi pubblici e tanta ricerca Gelmini e Scajola: «La crisi si vince
così». E Marta è a Bruxelles (...) hanno garantito il sostegno economico -
ancora da quantificare nell'importo finale - del governo all'iniziativa. Che
prevede entro il 2011 la realizzazione di un primo settore dove si insedierà
Ericsson Telecomunicazioni con mille addetti: i cantieri sono cominciati
una decina di giorni fa. Lì si trasferiranno subito dopo anche la facoltà di
Ingegneria e i laboratori del Cnr. L'obiettivo è quello di creare le condizioni
affinché arrivino anche molte altre aziende e si crei sinergia tra l'università
e il mondo imprenditoriale. Il promotore dell'iniziativa, che vedrà un
investimento complessivo da parte di privati di un miliardo di euro in dieci
anni, è «Leonardo Technology», fondata nell'ottobre del 2005 e azionista di
maggioranza di «Genova High Tech» con il 67 per cento circa di capitale. Le altre
azioni di GHT sono in proporzioni diverse di una cinquantina di imprenditori
del settore che insieme a Carlo Castellano, presidente di GHT, hanno creduto
nell'iniziativa. I soci di Leonardo Tecnology sono Prometeo srl del Gruppo
Rasero, la Nuova Erzelli srl (partecipata al 40 per cento da Banca Carige, al
32 da Prometeo e al 28 per cento dalla Talea spa), Intesa San Paolo e una sua
società partecipata, Euromilano Spa. Inoltre la Banca europea degli
investimenti ha manifestato interesse al progetto e sta valutando un
finanziamento consistente che verrebbe veicolato attraverso la Carige. Il parco
di 446mila metri quadrati, ne avrà 200 di area verde aperta al pubblico, la
facoltà di Ingegneria ne occuperà 90mila, le aziende high tech 208mila, mentre
residenze, servizi e spazi commerciali ne avranno 113mila. È previsto che a
regime nell'area lavorino diecimila persone, e vivano mille famiglie oltre alla
popolazione studentesca, circa 5mila ragazzi. «Qui nasce una prospettiva sulla
ricerca di cui il Paese ha bisogno», ha detto Scajola, ricordando come
«l'Italia è indietro nei finanziamenti per la ricerca soprattutto per quanto
riguarda gli investimenti privati». Ma qui si volta pagina. Il presidente della
Regione Claudio Burlando ha ricordato come «in Liguria ci sono solo due aree
dove il governo può aiutare la grandissima impresa e una è Erzelli, quindi ben
vengano gli aiuti alle imprese che vogliono scommetterci». La speranza è che in
breve tempo Genova possa fare da catalizzatore per le imprese high tech anche
straniere che vengano ad investire nel capoluogo ligure. «Realizzare la ricerca
e praticarla in concreto è la miglior misura anticrisi che il governo possa
mettere in campo», ha detto il ministro Gelmini annunciando che il progetto
genovese sarà parte del programma nazionale di ricerca che il governo sta
portando avanti con Confindustria. Il ministro, arrivato in ritardo, di corsa,
è entrata da una porta laterale e non ha incontrato il gruppetto di
manifestanti che l'attendevano fuori da Palazzo Spinola. Ieri, alla firma del
protocollo d'intesa, in prefettura a Genova c'era tutta la Genova
istituzionale: oltre alla padrona di casa, il prefetto Anna Maria Cancellieri,
anche il presidente della Provincia Alessandro Repetto, il magnifico Rettore
Giacomo Deferrari, la preside di Ingegneria Paola Girdinio, il senatore Sandro
Biasotti e Giorgio Bornacin del Pdl e molti altri. Unica assente la sindaco
Vincenzi, che ha inviato in rappresentanza l'assessore Mario Margini, visto
che, proprio in un giorno così importante per Genova, aveva un impegno a
Bruxelles. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
(
da "Nuova Venezia, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Restauri
Rivive il «codice 29» della Biblioteca del Seminario di Padova Viene presentato
oggi alle 10.30 a
Palazzo Buzzaccarini di Padova il restauro del codice 29 della Biblioteca del
Seminario vescovile e il relativo Quaderno di restauro (Carte scoperte, a cura
di Leonardo Granata, Edizioni Nova Charta). Il restauro fa parte del progetto
«Salviamo un codice» - patrocinato dal ministero per i Beni Culturali - di
Alumina. Pagine miniate, rivista del gruppo Nova Charta. Quest'anno, tra i 1200
codici conservati nella Biblioteca del Seminario vescovile di Padova è stato
individuato il codice 29, manoscritto cartaceo di 91 fogli, copiato e decorato
in ambiente toscano nel corso del terzo quarto del XV secolo. Il codice venne realizzato per il medico senese Alessandro Sermoneta
che fu docente all'Università di Padova dal 1479 al 1484. «Il codice - spiega
don Riccardo Battocchio, direttore della Biblioteca del Seminario - fa parte di
una raccolta di manoscritti e incunabuli appartenente al nobiluomo padovano
Alfonso Alvarotti che venne acquistata nel 1720, dopo la sua morte, dalla
Biblioteca». Il manoscritto contiene diversi scritti. Innanzitutto il
volgarizzamento di un testo celebre come le Eroidi di Ovidio, lettere
immaginarie d'amore o di dolore di eroine ai loro innamorati. Ma il codice 29
contiene anche il volgarizzamento della pseudo-oviadiana Pulce e soprattutto la
Sfera del toscano Goro Dati, una descrizione del mondo allora conosciuto
arricchita da illustrazioni di diverso formato - da quelle a tutta pagina ad
altre di piccole dimensioni - in cui sono rappresentati la sfera terrestre,
alcune città e il mare Mediterraneo. Prima del restauro il codice 29 versava
«in una pessima condizione», dice il professor Carlo Federici dell'Università
Ca' Foscari di Venezia, «in particolare per quanto riguarda le carte
dell'ultimo fascicolo». Era diventato impossibile aprire le pagine senza
perderne dei frammenti, vi erano macchie di diversa natura e le parti dipinte
con il colore verde, per effetto della composizione chimica della tinta,
presentavano significative corrosioni. Questo prestigioso intervento di
restauro, compiuto dallo Studio Res di Melania Zanetti, rientra in un contesto
di attività per valorizzare il patrimonio della Biblioteca del Seminario. Il 28
aprile alle 17 al Museo Diocesano verrà presentato il Catalogo moderno degli
incunaboli della Biblioteca e nei giorni 29 e 30, dalle 18 alle 19, si potranno
visitare gli ambienti antichi della Biblioteca e l'esposizione di alcuni
incunaboli previa prenotazione al numero 049.2950811. (g.ta.)
(
da "Giornale di
Vicenza.it, Il" del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
VENEZIA.
Un convegno del Consiglio regionale ha ricordato il giurista, presenti il
rettore della Cattolica e Cacciari Finozzi: «Aveva capito che la ricetta
federale era l'unica per dare vita alle nostre imprese e alle istituzioni»
21/04/2009 rss e-mail print Gianfranco Miglio VENEZIA Una lezione da ricordare,
anche se ancora inattuata. Questa l'eredità del politologo e giurista lombardo
Gianfranco Miglio, il gran teorico del federalismo in Italia, messa a fuoco dal
convegno promosso dal Consiglio regionale del Veneto a palazzo Ducale a otto
anni dalla sua scomparsa. «Non un anniversario - ha chiarito il presidente del
Consiglio veneto, Marino Finozzi - ma un lascito oggi più che mai attuale, nei
giorni in cui sta prendendo definitivamente corpo la riforma federalista dello
Stato, con la legge approvata in prima lettura dalle Camere». A ripercorrere
l'itinerario del pensiero di Miglio, le sue preveggenti anticipazioni e, al
tempo stesso, le sue disillusioni, sono stati giuristi e costituzionalisti,
alcuni dei quali suoi collaboratori o allievi, primi tra
tutti Lorenzo Ornaghi, rettore dell'università
Cattolica di Milano, e Massimo Cacciari, sindaco di Venezia. Insieme a loro
Ettore Adalberto Albertoni, docente alla "Statale" di
Milano ed ex presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Luca Antonini
e Mario Bertolissi, costituzionalisti dell'università di
Padova. Per Finozzi l'idea "rivoluzionaria" e anticipatrice di
Miglio sta nell'aver prospettato, sin dagli anni Ottanta, «il concetto di
popolo che deve pretendere che le istituzioni funzionino per rafforzare lo
sviluppo del territorio, le piccole imprese, i valori della famiglia e
dell'identità locale». «La possibilità di dare una base politica a questa
società e a questa economia è federalismo - ha spiegato Finozzi - che supera il
centralismo di uno Stato atrofizzato, invaso dalle clientele. La capacità di
Miglio di analizzare insieme istituzioni e territori mette in luce due aspetti
molto importanti: istituzioni efficienti per i territori economicamente vivaci,
autonomie e federalismo forte per alleggerire lo Stato». Quello inseguito da
Miglio - ha aggiunto Finozzi - è un federalismo forte, «fatto di leggi
semplici, responsabilità di decisione uniche, centri di spesa collegati a
centri di prelievo». «Non c'è più una politica che decide e un popolo che
partecipa, ma il dialogo costante tra politica e popolo che porta ad un
allargamento della democrazia e a una sua più forte legittimazione». Per
Massimo Cacciari la grandezza dello studioso lombardo sta innanzitutto nella
sua capacità di aver tentato una "igiene linguistica" sul termine
"federalismo" e di averlo collocato in una prospettiva di superamento
dello Stato moderno. «Il federalismo di Miglio è una visione profetica - ha
detto il sindaco-filosofo - che supera la forma dello Stato-Nazione. Già negli
anni Ottanta egli intravedeva il compimento dello Stato, portato a esaurimento
dal duplice fenomeno della secolarizzazione e della globalizzazione, e
individuava nell'articolazione federalista la speranza per una nuova forma
politica, oltre lo Stato». Per Cacciari l'impianto filosofico che sorregge il
pensiero federalista di Miglio porta in sé anche la sua contraddizione: «Pur
nascendo da una esigenza filosofica - ha spiegato - nel concreto l'assetto
federale prospettato da Miglio è di natura pattizia, un prodotto di scambio.
Certo Miglio non pensava a un negoziato tra Stato e le 18 Regioni attuali,
perché con 18 Regioni non si potrà fare mai nessun federalismo, ma immaginava
poche macroregioni, il riassetto del Parlamento con l'istituzione del Senato
federale e il rafforzamento del governo».
(
da "Stile.it"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Continuano
le celebrazioni romane per i 100 anni di Rita Levi Montalcini, il volto
italiano della ricerca internazionale. Di compleanni
così se ne festeggia uno ogni secolo, non solo per il traguardo anagrafico, ma
anche perché, a volerne ripercorrere le tappe umane e professionali non
basterebbero altri 100 anni. È quel che succede quando, individuato lobiettivo di una vita, lo si persegue dedicandogli
instancabilmente ogni fibra del proprio essere, con tenacia e sacrificio,
dimenticandosi anche di se stessi. Persino quando i riconoscimenti, sullesile e granitica Rita Levi Montalcini ne sono piovuti
a centinaia, rischierebbero doffuscare, col
loro portato dorgoglio individuale, la vista di una missione che va ben
oltre un premio Nobel. Per questo motivo a Stoccolma, il 10 dicembre del 1986,
una quasi ottuagenaria Montalcini, accoglieva senza sfoggio dentusiasmo
il massimo
riconoscimento che coronava la scoperta a cui da decenni dedicava il suo lume
superiore. Una verità infinitesimale, scovata tra i neuroni negli anni 50: il fattore di crescita, NGF (Nerve Growth Factor),
che oggi costituisce la speranza reale contro le malattie neurodegenerative. E
pensare che alla ricerca pura Rita Levi si era lanciata proprio nel periodo in cui,
sfuggendo alle leggi razziali che lavevano colpita dal 38, lasciava
lapprendistato ospedaliero per riparare in Belgio insieme al suo mentore Giuseppe
Levi. Non era certo la prima volta che Rita, nata a Torino il 23 aprile 1909 da
una famiglia laica dellalta borghesia ebrea,
trasformava la difficoltà in uno stimolo allaffermazione delle proprie
attitudini. Suo padre, lingegnere Adamo Levi, nutriva per lei e per la sua
gemella aspirazioni tradizionaliste di moglie e madre che entrambe avrebbero
sacrificato sullaltare della conoscenza e
dellarte. Così, mentre Paola si affermava come stimata pittrice, Rita si
laureava in Medicina per aiutare i poveri e i sofferenti. Con linvasione tedesca del Belgio nel 1940 Rita Levi
Montalcini fa ritorno a Torino e allestisce nella sua stanza il minuscolo
laboratorio in cui comincia a studiare gli embrioni di pollo. Dopo una
parentesi partigiana fiorentina in cui collabora con i compagni per la falsificazione
di documenti, è la volta di Saint Louis, dove per 20 anni continua gli studi
neurologici giungendo allepocale scoperta. Un
cervello in fuga
ante litteram, sebbene per ragioni diverse da quelle che spingono oggi
migliaia di giovani italiani ad esercitare altrove il proprio talento, che
appena possibile tornava alle patrie scienze. Come negli anni 60, quando, sullonda di un nuovo positivismo,
riapprodava in Italia per dare il suo prezioso contributo alla ricerca. Gli studi continuano, con lequipe dellIBC trainata dallentusiasmo
vitale di Rita che, nonostante letà ormai avanzata, non conosce sosta. Si
moltiplicano i risultati, nel 71 sindividua la struttura primaria
del NGF e nell83, grazie alle sue ricerche, gli Usa festeggiano la sintesi
della molecola anche nelluomo, mentre si accumulano
i progetti umanitari (come la Fondazione Onlus Rita Levi
Montalicini per le donne africane) estesi ai popoli più sfortunati del
pianeta. Unetà ideale per le scoperte,
commenta oggi i suoi primi 100 anni con la solita leggerezza testimone di un
cervello ben lontano dalla pensione. Lo dimostra lattività
incessante che, tra innumerevoli cariche istituzionali (come presidente,
docente e superesperto dei più prestigiosi centri di ricerca
italiani), illustri pubblicazioni e lauree honoris causa delle più prestigiose università internazionali, continua a nutrire un umanesimo
privo di retorica. Mentre la poltrona di Senatore a vita (ricevuta nel 2001) è
solo laspetto più visibile del suo volto pubblico. Di
un ruolo che, nonostante i tentativi di politici abbietti di ridimensionarne lapporto morale, scientifico e culturale, scatena levate
di scudi a difesa del suo indiscutibile valore e della ricerca di cui è simbolo mondiale. Buon compleanno, dunque,
alla donna, scienziata, professoressa che, dopo il maestoso concerto in suo
onore, tenutosi il 18 aprile al Conservatorio Santa Cecilia di Roma, continua i
meritati festeggiamenti. Rita Levi Montalcini concluderà con un discorso, sia
il convegno sullNGF del 21 aprile presso
lEBRI (ingresso e partecipazione liberi), che lincontro in Campidoglio del
22 intitolato The Brain in Health and
Disease.
(
da "Stampa, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
GENOVA
IERI LA FIRMA DEL PROTOCOLLO CON I MINISTRI SCAJOLA E GELMINI Sulla collina
degli Erzelli nasce il parco tecnologico A Cornigliano arriveranno Ingegneria e
aziende [FIRMA]ALESSANDRA PIERACCI GENOVA 2Sarà uno dei distretti più
importanti del mondo: è il Parco scientifico e tecnologico «Leonardo», che avrà
sede sulla collina degli Erzelli: qui nascerà il Centro di ricerca e sviluppo
Ericsson per apparati di telecomunicazioni, prima iniziativa delle imprese
high-tech. E mentre l'Ateneo genovese ha deciso definitivamente il
trasferimento della facoltà di Ingegneria nella cittadella tecnologica (manca
solo il sì del consiglio di amministrazione), ieri il via ufficiale alla
nascita di Leonardo è stato sancito dal protocollo di intesa firmato in prefettura
dai ministri Claudio Scajola e Mariastella Gelmini, con Cesare Avenia,
amministratore delegato Ericsson Telecomunicazioni. Centoquaranta milioni i
finanziamenti pubblici: 85 del governo e il resto dalla
Regione Liguria. L'investimento complessivo previsto è di circa un miliardo di
euro in dieci anni di realizzazione. «Occorrono maggiori investimenti da parte
dei privati nel settore della ricerca» ha commentato il ministro Scajola,
sottolineando come l'Italia sia sostanzialmente in linea con gli altri Paesi
europei solo per quanto riguarda gli investimenti pubblici. «Nella
classifica mondiale delle prime 50 imprese per investimenti in ricerca e
sviluppo figurano solo Finmeccanica e Fiat per l'Italia, e in fondo alla
graduatoria». Il progetto Erzelli «è un esempio di collaborazione tra pubblico
e privato». La superficie totale del Parco è di 446.000, di cui 90 mila per
l'Università e il Cnr, 208 mila per aziende high tech, 113 mila per residenze e
attività commerciali. L'iniziativa è promossa da Leonardo Technology che
controlla al 67% Genova High Tech, la quale realizzerà l'operazione. Dieci anni
il tempo previsto per la realizzazione. «Qui si fa quadrato intorno ad un
progetto molto forte di rilancio della ricerca, peraltro trovando al suo
interno la sede della facoltà di ingegneria. Si tratta di un modello da
declinare anche in altre realtà, che aiuta a trovare occupazione per molti
ricercatori e che vede anche una partecipazione del privato oltre a quella del
settore pubblico» il commento del ministro Gelmini. «Al governo - ha detto il
presidente della Regione, Claudio Burlando - chiediamo di sostenere con
Ericsson anche le altre imprese che investiranno per i loro insediamenti nel
parco».
(
da "Nuovo Molise web"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Dalla
provincia 21/04/2009 11:50 Gli studenti del Romita in attesa di certezze Le
lezioni potrebbero svolgersi all'Università per permettere la messa in
sicurezza dell'edificio Tante domande chiare e sintetiche alle quali, per•,
sono corrisposte risposte evasive e per niente esaurienti. E' questo il quadro
che Š emerso ieri dall'incontro, svoltosi in un'affollatissima aula consiliare
di palazzo Magno, al quale hanno partecipato preside, docenti, studenti e
genitori del Romita, da un lato, Provincia, Regione, Ufficio scolastico ed
Enea, dall'altro. Sul tavolo della trattativa lo stato di sicurezza del liceo
scientifico Romita; dalla riapertura delle scuole dopo le festività pasquali,
infatti, molti studenti non sono voluti rientrare in classe perch‚ ritengono
l'istituto non sicuro, anche e soprattutto a seguito del terremoto
dell'Abruzzo. Nel corso dell'incontro sono emersi punti di vista e posizioni
diverse anche se, alla fine, non si Š trovata una soluzione comune. GLI
STUDENTI .
Questa la posizione dei moltissimi studenti del Romita presenti ieri in
Provincia. Più volte rappresentanti d'istituto e altri alunni hanno posto la
domanda in modo chiaro e secco, senza tuttavia avere risposte. Cos come non hanno avuto una risposta sull'esistenza, o meno,
di un certificato
di agibilit… che documenti la sicurezza della loro scuola. I PROFESSORI E LA
PRESIDE D'accordo con le richieste degli studenti, anche i docenti e la preside
Anna Gloria Carlini, anche se da parte loro sono state sollevate critiche
all'operato, a volte contraddittorio, delle istituzioni. . Alcuni docenti, invece, hanno posto l'accento sulle altalenanti posizioni delle istituzioni: >. .
L'ENEA Paolo Clemente e Alessandro Martelli, tecnici Enea presenti
all'incontro, hanno precisato gli interventi in programma per la messa a norma
dell'edificio a partire dalla fine di maggio. Hanno in particolare voluto
precisare che secondo la normativa l'adeguamento sismico della scuola deve
partire da giugno 2009, cioè cinque anni dopo l'ultimo intervento (realizzato
appunto nel 2004). Non si è svolto invece, l'annunciato sopralluogo tecnico al
Romita:
. LA REGIONE Una doppia promessa da parte dell'assessore regionale Luigi Velardi: l'impegno a trovare una soluzione insieme al rettore Cannata che avrebbe partecipato alla Giunta regionale in programma ieri sera; l'impegno a mettere a disposizione della Provincia tre milioni di euro per l'intervento definitivo di messa a norma del Romita. Punto, quest'ultimo, che ha per• creato qualche polemica con il presidente D'Ascanio sull'effettiva disponibilità del finanziamento e sul suo inserimento nel budget di 22 milioni di euro, frutto di un Accordo di programma tra Regione e Provincia ma non ancora stanziati. LA PROVINCIA La Provincia è l'ente competente in materia di edilizia scolastica; una posizione delicata quella che ha dovuto assumere il presidente D'Ascanio anche a seguito delle dimissioni - proprio nei giorni caldi della protesta - dell'assessore al ramo Fratipietro. D'Ascanio ha prospettato diverse soluzioni e ha promesso una risoluzione del problema in tempi rapidi, precisando che l'eventuale chiusura del Romita - che tra l'altro competerebbe al sindaco - deve avere un preciso fondamento giuridico e non pu• essere decisa arbitrariamente. LE SOLUZIONI Nessuna risposta chiara alle richieste degli studenti, anche se sono state prospettate alcune soluzioni. Inizialmente si era palesata l'ipotesi di trasferire alcune classi al Pilla e alla D'Ovidio, anche se una soluzione migliore sembra quella di utilizzare le aule dell'Università per ospitare le classi del Romita. Soluzione, quest'ultima, che deve essere vagliata insieme al rettore Cannata. Tutto ancora da definire, dunque; al momento non vi Š niente di concreto. Se non che i ragazzi, anche oggi, non sanno se possono stare sicuri nella loro scuola e per questo, con tutta probabilità , salteranno un'altra giornata di lezioni. Daniela Di Cecco
Torna all'inizio>
(
da "inalessandria.it"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
(0) 21
Aprile 2009 A
Palazzo del Monferrato ultima sessione del Master per Manager del Sistema
Turismo Martedi, mercoledi e giovedì si svolgerà a Palazzo del Monferrato lultima sessione del Master per Manager del Sistema
Turismo, progetto finanziato da Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e
realizzato dalla Società Palazzo del Monferrato intandem con First, associazione
temporanea di scopo, finalizzata a creare un sistema-formazione
e costinuita nellottobre del 2007, cui aderiscono le agenzie turistiche
Happy Tour, e New Jet, lUniversità degli Studi del Piemonte Orientale A.Avogadro e LaST spin off accademico del
Dipartimento di Ricerca Sociale dellUniversità stessa (nonostante la presenza accademica il
Master non ha valore accademico) e la casa editrice Percorsi portatrice di
esperienze nel campo della comunicazione. Il tema di questa quarta e ultima
sessione del Master (iniziato in gennaio e che ha avuto oltre una trentina di
iscritti) sarà: Fare Turismo - Opportunità
e strumenti. Come nelle altre sessioni, un docente dellUniversità degli Studi del Piemonte Orientale
svilupperà per gli iscritti al corso gli argomenti nella giornata propedeutica
e poi stimolerà le loro osservazioni nella giornata di giovedì durante un
follow up di approfondendo casi di studio. La giornata centrale, invece,
mercoledì 22 è dedicata al seminario, aperto al pubblico. Lintervento della mattina sarà tenuto da Paola
Casagrande, dirigente della Regione Piemonte , responsabile del progetto :
Piemonte sei a casa (Cultura, Turismo e Sport) che parlerà della legislazione
regionale in
materia di turismo e promozione del territorio, con particolare riferimento
alle opportunità previste da bandi e finanziamenti pubblici. Nel pomeriggio è
previsto lintervento di Roberto Gentile, amministratore
delegato di Frigerio Viaggi Network (con esperienze in Alpitour, Club Mediterranée e
Viaggi del Ventaglio) nonchè consulente di management e formatore presso
Università e Istituti di formazione, il quale farà un quadro dellevoluzione e innovazione nel settore turistico,
partendo dai casi concreti relativi alla disintermediazione e agli store
di viaggi. Lintervento si concluderà con una riflessione
sui possibili sviluppi della partnership pubblico-privato (ATL - adv) nel
settore dellin-coming e della promozione del territorio in genere. Leggi i
(
da "inalessandria.it"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
(0) 21
Aprile 2009 Al Circolo il Timone di Casale
si parla di kinesiologia e nutrizione solistica Ancora un appuntamento di
sicuro interesse questa sera, martedì 22 aprile alle ore 21 presso il Circolo
il Timone di Casale Monferrato, nei locali di Vicolo San Bernardino
(via Saffi), dove si parlerà di Kinesiologia e
Nutrizione Olistica come scelta di benessere. Relatore della serata
Giorgio Silvestri - docente di Kinesiologia presso la
scuola di Naturopatia Ieso Academy di
Napoli patrocinata dal Master in Medicine Naturali dellUniversità Roma Tor Vergata
che si confronterà con il Consigliere Provinciale Nicola Sirchia.
Un tema di sicuro interesse e dalla forte spinta innovativa
commenta Primo Borgia, Presidente del Circolo, che introdurrà la serata con un relatore davvero prestigioso, che saprà
guidare il pubblico in questa disciplina. Fra gli argomenti che verranno
trattati: - Breve storia della Kinesiologia - Cenni di Fisica Quantica, Cenni
di Logica dei Sistemi Aperti, Cenni sullinterazione dei
sistemi aperti, Cenni di Biocibernetica; - Cenni sulle differenze dei metodi
Kinesiologici; - La Kinesiologia Integrata; - Cenni sui sistemi di flusso -
Presentazione del metodo Nutrimentum. Breve profilo del Relatore Giorgio
Silvestri Ha conseguito il diploma di Naturopata, di Operatore Shiatsu, di
Esperto in Psicosomatica,, e attestati di formazione in: Kinesiologia
Integrata, Kinesiologia Omeosinergetica, Omeopatia Costituzionale,
Omotossicologia, Omeosinergia, Medicina Tradizionale Cinese,Utilizzo di
Bioenergia secondo le tecniche del Dott. Nader Butto, Competenze erboristiche,
Medicina Mediterranea, Ayurvedica, Alimentazione naturale. È docente
di Kinesiologia presso la scuola di Naturopatia Ieso
Academy di Napoli patrocinata dal Master in Medicine
Naturali Uni. Roma Tor Vergata. È docente di Kinesiologia in corsi E.C.M.,e non, per medici,
farmacisti, psicoterapeuti, biologi ed altre figure professionali in ambito
sanitarioe naturopatico. È consulente scientifico e didattico di varie aziende
fitoterapiche e farmaceutiche naturali. Svolge attività di formazione e
motivazione al raggiungimento di obbiettivi fattibili
di singoli o di gruppi aziendali. Ha studio privato di Naturopatia in Bologna e
Cagliari ed è consulente presso studi professionali e centri olistici in Casale
Monferrato, Novara, Milano, Roma e Napoli. Già Docente del corso di
Kinesiologia c/o il Master in Medicine
Naturali dellUniversità di Roma Tor Vergata. Già
Docente del corso teorico-pratico Kinesiologia come integrazione
terapeutica dellA.M.C.O. c/o Università di Roma
Tor Vergata. GALLERIA FOTOGRAFICA Leggi i
(
da "PubblicitàItalia.it"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
21/04/2009
Deepblue presenta trendfood' all'Università di Pollenzo La società di
consulenza strategica e di communication planning del Gruppo Aegis Media Italia
terrà oggi una lezione sulle tendenze nel mondo del food all'Università degli
Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Deepblue, la società di consulenza
strategica e di communication planning del Gruppo Aegis Media Italia, terrà
oggi una lezione sulle tendenze nel mondo del food all'Università degli Studi
di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Nel corso dell'intervento saranno
illustrati i risultati della ricerca trendfood 09/10. Scenari e tendenze nelle
culture del cibo, dell'alimentazione e del gusto'. Saranno
presenti Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, Pierluigi
Basso, docente di Semiotica della Cultura e delle pratiche di consumo, Federica
Setti (nella foto), Research Director di Aegis Media Expert, Antonello D'Elia e
Maurizio Nasi, Communication strategist di deepblue.
(
da "Quotidiano.it, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nuovi
hotel e offerta diversificata: così il turismo cresce Porto Sant'Elpidio |
Apprezzato l'incontro organizzato dal comune di P.S.Elpidio sul turismo, con il
prof. Giancarlo Dall'Ara ed ospiti di Regione, Provincia e Camera di commercio:
in discussione metodi, strategie e prospettive di crescita del settore a
P.S.Elpidio e dintorni Un momento del convegno sul turismo organizzato sabato a
Porto Sant'Elpidio Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Il
turismo come risorsa per rilanciare l'economia locale e per promuovere il
nostro territorio. E' questo, in sintesi, il tema centrale del convegno
svoltosi sabato mattina a Villa Baruchello. "Opportunità e progetti per lo
sviluppo del turismo", questo il titolo dell'incontro, è stata un'occasione
di confronto e di dialogo sia per i cittadini che per gli operatori del settore
che hanno seguito il dibattito con grande partecipazione. La mattinata si è
aperta con il saluto del sindaco Mario Andrenacci. A seguire, gli interventi
dell'assessore provinciale al turismo Avelio Marini, Nazareno
Di Chiara della Camera di commercio di Fermo e Giancarlo Dall'Ara, docente di marketing turistico presso l'Università di Perugia. I lavori
sono stati coordinati dall'assessore al turismo del comune di Porto Sant'Elpidio
Milena Sebastiani, mentre le conclusioni sono state affidate a Vittoriano
Solazzi, assessore al turismo della Regione Marche. "E' stato un
convegno davvero molto importante - ha spiegato Milena Sebastiani- sia per la
qualità che per lo spessore dei relatori. L'obiettivo che volevamo raggiungere
era dare un contributo allo sviluppo del nostro turismo, che ha bisogno di
crescere, e penso che ci siamo riusciti. Dagli interventi infatti sono emersi
spunti importanti e nuovi, non si è trattato di un'autocelebrazione. Sono
davvero contenta di aver ideato insieme all'assessore regionale Solazzi questo
momento di confronto, che sicuramente non risolverà tutte le problematiche
legate al settore, ma senza ombra di dubbio contribuirà a portare una ventata
di ottimismo e di professionalità". Il sindaco Mario Andrenacci invece ha
ribadito la necessità di investire sulle strutture già presenti sul territorio.
"E' importante investire per riqualificare le strutture esistenti perché
quando l'offerta è qualificata anche l'amministrazione comunale è vicina agli
operatori del settore. Spesso si dice che nella nostra città mancano gli
alberghi. In realtà, si sottovaluta il fatto che è difficile trovare qualcuno
in grado di avere la disponibilità finanziaria per investire. Avremo comunque
un nuovo albergo nella nostra zona industriale e abbiamo ricevuto alcune
proposte per realizzare strutture ricettive. Questi sono tutti segnali
estremamente positivi. Accanto ai buoni propositi però deve anche esserci la
concretezza del poter fare, ed è per questo che è importante veicolare gli
eventi che riguardano il nostro territorio. Un esempio è dato dal Teatro per
ragazzi. Per quest'anno l'obiettivo è quello di creare pacchetti per le
famiglie, che assicurino la loro presenza in città durante la settimana del
Festival. Infine, penso che sia ormai arrivato il momento di risolvere
questioni annose come la darsena e puntare alla riqualificazione di punti
importanti e strategici della nostra città. Per quanto riguarda invece i
collegamenti, bisogna assolutamente pensare ad un sistema territorio dove Porto
Sant'Elpidio svolga un ruolo centrale". L'assessore regionale Vittoriano
Solazzi e lo studioso Giancarlo Dall'Ara hanno invece sottolineato la necessità
di promuovere il turismo diversificando l'offerta. Al termine del convegno, ai
presenti è stata offerta una degustazione di pesce tipico dell'Adriatico
servito dai ragazzi dell'Istituto alberghiero. 20/04/2009
(
da "Grecale, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
martedì
21 aprile 2009 13:10 Si discuterà di “Agricoltura e agroindustria: proposte
concrete per leconomia di San Severo”
San Severo - “Agricoltura e agroindustria: proposte concrete per
leconomia di San Severo”. Questo il tema dellincontro organizzato dal comitato Sderlenga sindaco' in programma giovedì 23 aprile con
inizio alle 18,30, presso la sala Fanelli di piazzale Cappuccini. Dopo i saluti
affidati a Massimo Digennaro, coordinatore comunale del movimento IoSud,
introdurrà Francesco Sderlenga, candidato sindaco ed esperto di
problematiche agricole. Seguirà la relazione della professoressa Flaminia
Ventura, docente presso lUniversità di Perugia. Le conclusioni saranno affidate
alla senatrice Adriana Poli Bortone, presidente del movimento IoSud e già ministro dellAgricoltura. Modererà la serata Antonella Caruso,
giornalista del Corriere del Mezzogiorno.(Il Grecale - Red/sv01)
(
da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Modena: gli studenti di Ingegneria di Modena in festa (21/4/2009 11:35) |
(Sesto Potere) - Modena - 21 aprile 2009 - Ingegneria di Modena in festa. Gli
studenti della facoltà di Ingegneria di Modena organizzano la prima edizione di
una kermesse aperta a tutti gli studenti dellAteneo
ed anche ai docenti, che ha lobiettivo di promuovere la socializzazione
tra i giovani e la condivisione degli spazi, di quegli spazi nei quali vi
trascorrono gran parte della loro giornata di studio. La manifestazione, che ha
il sostegno della facoltà, si svolgerà mercoledì 22 aprile 2009 a partire dalle ore
16.00 e proseguirà fino a sera, ospitando tantissime coinvolgenti iniziative,
per animare, anche oltre lorario delle lezioni,
questa parte della cittadella universitaria tra via Campi e via Vignolese. Il
via ufficiale si avrà col primo fischio del torneo di calcetto a 5 che
anticiperà fin dalla mattina il programma della giornata e che vede la partecipazione
di ben 32 squadre maschili e 4 femminili, e con lorganizzazione
di un torneo di videogame, a cui sarà possibile iscriversi il giorno stesso, di
Pro Evolution Soccer 2009 (Play Station e X-Box), con 2 proiettori e sfide due contro
due. Nel pomeriggio avrà il via il concerto live di gruppi di studenti che sarà
trasmesso in diretta dalla radio di Ateneo “Rumore” (www.romoreweb.it): otto le
band che si avvicenderanno sul palco, allestito nel cortile, che proporranno un
repertorio di musica italiana, rock, punk e metal.. Non mancherà la zona
ristoro che consentirà ai partecipanti di non allontanarsi per un solo minuto
dal luogo della manifestazione. Parallelamente alle attività di carattere
ludico negli spazi del cortile saranno allestiti stand espositivi gestiti dai
ragazzi di Ingegneria Senza Frontiere, dalle rappresentanze degli studenti, dal
team dei tecnici in erba di Formula Student, dal neonato Gruppo Podisti di
Ingegneria che ha partecipato senza demeritare anche alla recente mini-maratona
di San Geminiano e di ASAM - Associazione Studenti Africani di Modena. Alcuni
uffici dellAteneo hanno a loro volta predisposto corner
espositivi per far conoscere e diffondere tra gli studenti i servizi e le
opportunità che offre lAteneo ai suoi iscritti.
Sarà presente lUfficio Rapporti Internazionali, lUfficio Stage,
lUfficio Coordinamento Didattico, la Biblioteca B.U.S.T., l Ufficio
Spinner e We Take Off.
(
da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Confindustria
Veneto alla Campiello Europa 2009 (21/4/2009 11:05) | (Sesto Potere) - Verona -
21 aprile 2009 - Il prossimo 23 aprile a Berlino, nella prestigiosa sede dellAmbasciata dItalia, si terrà la Cerimonia di
Premiazione della seconda edizione de il Campiello Germania. La Germania è la
quarta tappa del Premio Campiello Europa, riconoscimento rivolto a romanzi
contemporanei pubblicati in Italia e tradotti nella lingua dei Paesi europei
ospiti, istituito dalla Fondazione Il Campiello nel 2005 con lobiettivo di estendere anche oltre i confini nazionali la
promozione della letteratura italiana. Vincitore di questa edizione è lo
scrittore Claudio Magris con il romanzo “Alla cieca” pubblicato in Germania nel
2007 da Carl Hanser Verlag con il titolo “Blindlings” con la traduzione di
Ragni Maria Gschwend (uscito in Italia nel 2005 con Garzanti). Il romanzo è
stato votato allunanimità dalla Giuria dei
Letterati, presieduta questanno da Klaus Dieter Lehmann, Presidente del
Goethe Institut. Questa edizione è stata organizzata in stretta
collaborazione con lIstituto Italiano di
Cultura di Berlino diretto dal professore Angelo Bolaffi e resa possibile
grazie alla disponibilità e allinteresse dellAmbasciatore
dItalia a Berlino, Antonio Puri Purini. “Il Campiello Europa è un
progetto con un obiettivo ambizioso: contribuire alla diffusione della
letteratura italiana in Europa - commenta Andrea Tomat, Presidente della
Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto -. La partecipazione e il
coinvolgimento di personalità e di esponenti qualificati del mondo
istituzionale e culturale tedesco ha reso significativa e di alto livello anche
questa seconda edizione del Campiello Germania. Questo riconoscimento è
significativo per noi imprenditori veneti perché oltre a promuovere la cultura
italiana allestero, contribuisce a far conoscere la realtà
economica della nostra regione, fatta di aziende innovative e di qualità che
lavorano ed esportano i loro prodotti in tutto il mondo. Il Veneto ha
consolidato con la Germania uno stretto legame di scambi economici e culturali. Per
dare ulteriore significato alla Cerimonia – prosegue Andrea Tomat – abbiamo
voluto la partecipazione dei più autorevoli ambasciatori della nostra
tradizione musicale veneta, i Solisti Veneti diretti dal maestro Claudio
Scimone, che per loccasione eseguiranno
musiche di Vivaldi, Giuliano, Marcello, Paganini, Chopin, Rossini”. Parteciperà
alla Cerimonia anche Benedetta Cibrario, vincitrice dellultima edizione
del Premio Campiello letteratura. Numerosi gli ospiti e gli esponenti delle
istituzioni, della cultura e dellimprenditoria
italiane e tedesche, attesi per loccasione. “Il Campiello Europa fa parte
di un percorso di crescita che il nostro Premio ha maturato in questi ultimi
anni – aggiunge Alessandra Pivato, Presidente del Comitato di Gestione del Premio
Campiello – . Il Premio è nato con la volontà di contribuire alla promozione
della narrativa italiana allEstero. Una sfida
di lungo periodo che può essere vinta solo con la creazione e lo sviluppo di una forte
rete di collaborazioni. Questo premio ha grandi potenzialità e rappresenta un
importante strumento di scambio culturale. Oltre allautore diamo visibilità anche al traduttore e alla casa
editrice per sottolineare il loro contributo, fondamentale al successo
di un libro oltre confine”. Alla Cerimonia sarà presente la Giuria dei Letterati composta da Carolin Fischer docente
universitaria di Letteratura Italiana, Maike Albath giornalista e critica
letteraria, Hans Kollhoff Presidente della Internationale Bauakademie di Berlin
e Birgit SchÖnau, corrispondente del settimanale tedesco Die Zeit, e il
Comitato Tecnico formato Helmut Pfeiffer, Direttore dell'Istituto di
Romanistica dell'Università Humboldt di Berlino, Cornelia Klettke,
Direttrice dell'Istituto di Romanistica dell'Università di Potsdam e da Klaus
W. Hempfer, Direttore dell'Istituto di Romanistica della Frei e UniversitÄt di
Berlino. I Vincitori delle passate edizioni del Campiello Europa sono: 2006,
Campiello Germania, Niccolò Ammaniti con il romanzo “Io non ho paura”; 2007,
Campiello Spagna, Ugo Riccarelli con “Il dolore perfetto”, 2008, Campiello
Francia, Vitaliano Trevisan, con “I quindicimila passi”.
(
da "Stampaweb, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nella
foto, Le Le abbraccia la mamma, occhi vispi e sorriso biricchino: ha tre anni
ed è la gioia di Peng Gaofeng e di sua moglie Xiong Yini. Una gioia durata per
un tempo troppo breve: quella foto è lultima
cosa che resta di Le Le, da quando è scomparso nel nulla in una mattina di
marzo di un anno fa, rapito da un uomo senza volto nella piazza di fronte a
casa. Quella di Le Le è solo una delle migliaia di storie di piccoli cinesi, che
spariscono ogni anno per finire sul disumano mercato nero dei bambini: venduti
per pochi dollari - spesso non più di 50 o 70 - alle organizzazioni che si
occupano di “smistarli”, ne costano migliaia a chi li compra per trasformarli
in piccoli schiavi o per coronare il sogno di avere un figlio maschio. In un
paese in cui la linea di discendenza familiare è esclusivamente maschile e le
politiche di controllo familiare impongono ad ogni coppia di avere un solo
figlio, i genitori più tradizionalisti cui nasce una figlia femmina cercano di
assicurarsi la discendenza comprando il bambino che non possono avere: sono
infatti prevalentemente i maschietti ad essere vittime dei rapimenti.
Mediamente più robusti, sono anche i più ricercati da chi commercia manodopera
a bassissimo costo: due anni fa, la Cina è stata coinvolta in una serie di
scandali, per le centinaia di casi di bambini e adulti avviati al lavoro nelle
fabbriche di mattoni nelle province centro-occidentali dello Shanxi e dellHenan. I giovanissimi schiavi - molti dei quali avevano
meno di 8 anni - arrivavano proprio dal mercato nero interno. Di statistiche
ufficiali non si parla, rileva Msnbc, che ha condotto linchiesta: la
polizia non tiene traccia del numero di denunce. Lunico
modo per avere una stima delle dimensioni del mercato è dedurle dal numero di
bambini che hanno la fortuna di essere riportati alle loro famiglie. “Nel 2006,
sono stati ritrovati 1500 bambini”, spiega Pi Yujin, docente alla facoltà di legge e scienze politiche dellUniversità della Cina: i media locali ne hanno ricavato
stime molto differenti, ma anche quelle che tendono al ribasso sono
impressionanti - si parla di almeno 20mila bambini scomparsi allanno. Il
fenomeno ha
assunto dimensioni tali da spingere i genitori a raccogliersi in associazioni
per tentare di sensibilizzare il governo sulla necessità di intervenire
tempestivamente: a settembre dello scorso anno, meno di un mese dopo la fine
dei Giochi olimpici, decine di famiglie si sono radunate a Pechino, davanti al
“Nido”, lo stadio simbolo della Cina olimpica, per chiedere aiuto nella ricerca
dei propri figli. “Il nostro governo ha saputo fare una cosa enorme come unOlimpiade, ma perché non riesce a trovare questi bambini?”,
scandivano i manifestanti, che si sentono dimenticati dalle autorità. Il
ministero della sicurezza pubblica ha annunciato una campagna di mobilitazione
contro il traffico di esseri umani, invitando anche i genitori a vigilare sui
figli con la massima attenzione, e sostiene di voler cominciare a colpire non
solo i trafficanti, ma anche gli acquirenti. Iniziative lodevoli ma ancora poco
incisive, sostengono i Gaofeng, che intendono comunque continuare le ricerche,
anche da soli: mamma Xiong Yini non si perdona il rapimento del piccolo Le Le e
vuole riaverlo con sè a costo di battere la Cina palmo a palmo. “La più grande
responsabilità di un genitore è di vigilare sul proprio bambino, ma io ho
fallito”, si strugge Xiong Yini, “Non sono stata capace di occuparmi di mio
figlio”. + Finestra sull'America, di Maurizio Molinari commenti (0) scrivi
(
da "Stampaweb, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
MILANO Lalleata numero uno per fissare nella mente parole
nuove? è la Ram, la memoria “volatile” del cervello umano, simile a quella del
computer. è in questa sede che si nasconde il dispositivo che controlla
lapprendimento dei nuovi vocaboli. A dimostrarlo è uno studio del
dipartimento di Psicologia delluniversità Milano Bicocca,
in pubblicazione sulla rivista NeuroImage, che modifica in parte le convinzioni
accumulate dagli scienziati fino ad oggi. Teorie basate sullosservazione del paziente “HM”, Henry Gustav Molaison,
che per un errore neurochirurgico non riusciva più ad accumulare nuovi ricordi,
inclusi nuovi vocaboli. Oggi i ricercatori dellateneo milanese
chiariscono come in questo “processo di archiviazione” siano coinvolte
non solo le aree associate alla memoria a lungo termine, ma anche quelle
tipicamente legate alla memoria verbale a breve termine. Una scoperta che
potrebbe migliorare la diagnosi di dislessie e disfasie evolutive nei bambini,
permettendo di distinguere fra i ritardi del linguaggio con una base
neurologica e le manifestazioni di disagio prive invece di queste basi. Nella
corteccia cerebrale questo dispositivo per lapprendimento
dei vocaboli, spiegano i ricercatori in una nota, è associato al funzionamento
della memoria a breve termine, che comprende un insieme di aree localizzate
intorno alla scissura di Silvio. Tra queste aree vi è anche la famosa area di
Broca, dal nome dello scopritore, area che gioca un ruolo di fondamentale
importanza nel controllo delle funzioni linguistiche negli esseri umani. La
nuova ricerca, che nel titolo richiama la parola inventata nel film “Mary
Poppino” (Supercalifragilistichespiralidoso), mette in luce limportanza della Ram sia per i bambini che per gli
adulti
alle prese con nuove parole. Lo studio si basa su una serie di esperimenti,
frutto della collaborazione fra gli studiosi del dipartimento di Psicologia,
del dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche delluniversità di
Milano-Bicocca, del Cnr di Roma e Milano, e delluniversità Vita-Salute del
San Raffaele di Milano. Dodici persone sono state sottoposte a test di
attivazione con la tecnica Pet (tomografia ad emissione di positroni), per
evidenziare le aree cerebrali implicate nellapprendimento
delle
nuove parole. I volontari dovevano apprendere alcuni neologismi, in
associazione a parole reali: le “coppie” nate da questo match casuale
contribuivano a dare una sorta di ritmo della memoria: chirurgo-ponole,
barile-ghevorta, reclamo-gitolla. Lo studio ha previsto anche un compito di
controllo durante il quale i volontari hanno appreso più semplicemente coppie
di parole esistenti. Le immagini raccolte attraverso la scansione cerebrale,
dopo una serie di analisi statistiche, hanno permesso di evidenziare quali
fossero le aree maggiormente attivate durante lacquisizione
di nuovi vocaboli. E, spiega Eraldo Paulesu, docente di
Psicobiologia dellUniversità di
Milano-Bicocca e coordinatore della ricerca, «anche la dinamica di tale
apprendimento: lacquisizione di nuove parole sembra comunque un fenomeno
prevalente dellemisfero sinistro. La
particolare predisposizione di tale emisfero ad imparare nuovi vocaboli è
probabilmente un altro segno della sua dominanza per il linguaggio».
(
da "HelpConsumatori"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
News
ASSICURAZIONI. Paolo Garonna, nuovo Direttore Generale dell'Ania 21/04/2009 -
13:06 Paolo Garonna è il nuovo Direttore Generale dell'Ania. Lo ha nominato
oggi il Comitato Esecutivo dell'Associazione. Il Professore Garonna, che
entrerà nella sua nuova funzione solo a giugno, è attualmente Vice Segretario
Esecutivo delle Nazioni Unite, Commissione Economica per l'Europa, ruolo che
ricopre dal 2005. In
precedenza Garonna è stato Chief Economist di Confindustria. Ha ricoperto vari
incarichi nell'ambito accademico, come docente di Economia Politica alla Facoltà di Scienze Politiche
dell'Università Luiss di Roma e docente di
Economia Applicata alla Facoltà di Statistica dell'Università di Padova. E'
stato Direttore Generale Istat, partecipando ai negoziati che hanno portato
alla creazione dell'Unione Monetaria Europea. E' autore di numerose
pubblicazioni di economia politica internazionale. Sempre nella seduta odierna,
il Comitato Esecutivo ha deliberato, in relazione al terremoto che ha colpito
la provincia dell'Aquila, che le compagnie di assicurazione italiane, tramite
l'Associazione, accoglieranno l'appello lanciato giovedì scorso attraverso il
TG1 da suor Mirella, responsabile della casa famiglia e scuola materna di San
Gregorio, seriamente danneggiata: le compagnie di assicurazione provvederanno a
finanziare la ricostruzione della struttura e dei suoi interni in cui erano
alloggiati 30 bambini orfani della provincia dell'Aquila oltre ad altri 32
bambini che seguivano le attività didattiche della scuola materna parificata.
2009 - redattore: VC
(
da "Sicilia, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Scripta
volant Giornata mondiale del libro da oggi a giorno 29 al Centro Zo Una visita
al «Polo Tattile» Diversi anni addietro, la scrittrice Helen Keller che ha
commosso il mondo con la sua vicenda umana immortalata e divulgata tramite la
rappresentazione teatrale "Anna dei miracoli" poi diventata un film,
aveva definito i Lions "i cavalieri della vista"per l'impegno nei
confronti dei non vedenti poi divenuto permanente. Nessun club Lions dimentica
infatti questa tematica. Il club Catania Riviera dello Ionio ha visitato il
Polo Tattile Multimediale, uno spazio dove adulti e bambini, ciechi e vedenti
possono conoscersi e imparare insieme ad. aprire gli occhi. Realizzato in un
palazzo del Settecento questo innovativo museo, quasi unico in Italia,
comprende un giardino sensoriale, un museo tattile, un no see cafè e uno show
room con libri braille, giocattoli e quanto di meglio la tecnologia offre ai
disabili della vista. Particolarmente toccante e gradita dagli intervenuti
l'esperienza del Bar al Buio: un mondo sconosciuto di sensazioni tattili ed
odori nel quale quasi precipita il vedente che vi si affaccia. "E' stata
una esperienza indimenticabile che porteremo per sempre nei nostri cuori,
un'occasione di riflessione che ci ha permesso di riconsiderare la scala dei
valori e delle priorità della vita", ha commentato il presidente del club
dott. Ottavio D'Agostino. Chiesa e Università: il dialogo pastorale E' sorto
come fulcro dell'impegno cristiano nella città l'ufficio diocesano per la
pastorale universitaria. Il suo direttore, padre Salvatore Farì, ha coordinato
un incontro presso l'Arcidiocesi fra l'arcivescovo mons.Salvatore Gristina ed
esponenti del mondo universitario: un vero e proprio meeting costitutivo per la
consulta diocesana per la pastorale universitaria, con folta partecipazione.
Mons. Farì ha illustrato come l'Università di Catania, in particolare nella
figura del rettore, prof. Antonino Recca (che ha indicato come delegato per la
pastorale il prof. Francesco Rizzo) si sia mostrata particolarmente sensibile al
dialogo e alla collaborazione. Mons. Gristina tiene particolarmente a questo
progetto per una "rete della formazione" che vede la persona umana
come centro gravitazionale di interesse cristiano e culturale insieme. "Ci
sono molte esperienze gravitanti insieme all'università -
afferma mons. Gristina - che sono splendide realtà le quali non devono essere
isolate". "Forse - afferma il prof Ignazio Vecchio, neurologo e docente di bioetica - sarà questa la vera trasgressione: combattere il
relativismo che alla fine porta all'annullamento delle coscienze, alla
disgregazione delle mete culturali non solo cristiane ma anche della società
civile". Salute e sicurezza nel posto di lavoro La tutela della
salute e sicurezza nel posto di lavoro non dipende esclusivamente dal rispetto
delle norme tecniche e procedurali, ma necessita soprattutto del contributo
fondamentale di tutti i lavoratori, veri attori della propria sicurezza. Su
questi temi si è svolto alla libreria Tertulia un interessante centrato sulla
presentazione dei libri "Introduzione alla psicologia del lavoro" e
"Decidere di valutare" di Federico Ricci e "La Pasta Madre"
di Renata Borgato. La presentazione, realizzata in collaborazione con Naichè
Servizi per l'impresa, è stata coordinata da Monica Cicci. Sono intervenuti
Ernesto Ramistella, medico competente e componente del direttivo nazionale
della Società italiana di medicina del lavoro e igiene industriale (SIMLII) e
Antonio Leonardi, dirigente dell'AUSL3 di Catania e presidente della
Associazione nazionale ingegneria per la sicurezza (ANIS). L'occasione è stata
molto interessante per il pubblico presente e per gli esperti del settore. Tra
le conclusioni: la necessità di costruire, tutti insieme, un nuovo e più
moderno modello sociale, fondato su regole condivise, a configurare quella
"cultura della sicurezza" da tutti auspicata nei vari settori di vita
e di lavoro.
(
da "Sicilia, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
calamonaci
Tutto il paese piange un suo figlio illustre Calamonaci. Scompare uno degli
ultimi cittadini illustri di Calamonaci, da diversi decenni in Lombardia dove è
stato medico, docente universitario, autore di
pubblicazioni scientifiche, collaboratore dello zio con la casa farmaceutica e
gestore del parco-giardino Sigurtà. Stiamo parlando di Enzo Inga Sigurtà (nella
foto), nato a Calamonaci il 10 dicembre del 1927 e venuto meno nei giorni
scorsi per un infarto. Enzo Sigurtà lascia lasciato Calamonaci da giovane. Nel
1956 si laurea in medicina e chirurgia all'università di
Ferrara. Ottiene la specializzazione in clinica delle malattie nervose e
mentali. E' primario all'ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere,
in provincia di Mantova, e docente all'università di Milano. E' autore di tante pubblicazioni scientifiche su
alcolismo, metabolismo e tossicità da etanolo, colore. Pittoricamente ha
realizzato le copertine dei suoi libri. Per decenni ha collaborato con lo zio
Carlo Sigurtà, scomparso nel 1983, prima per la gestione della loro casa
farmaceutica, passata nei decenni scorsi alla Carlo Erba e poi alla Bayer, e
poi per la gestione del meraviglioso e variegato parco naturale a Valeggio sul
Mincio dove, reso uno dei più suggestivi complessi ecologici al mondo per la
presenza di una fattoria didattica, è stato visitato dai più illustri ospiti
della terra (re, principi, capi di governo, personalità scientifiche). Enzo
minio
(
da "Sicilia, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
serradifalco
«Musical» su Madre Teresa con raccolta fondi per l'India Mussomeli. Un corso di
iconografia bizantina r.m.) Corso teorico-pratico di iconografia bizantina a
Mussomeli. L'originale corso è organizzato da Siciliantica, associazione per la
tutela e la valorizzazione dei Beni culturali ed ambientali presieduta da Rita
La Monica. Il corso si compone di una parte teorica sulla conoscenza dell'Icona
e di una parte pratica per la sua realizzazione da parte degli iscritti. Tra
gli argomenti che saranno trattati: teoria generale dell'Icona, teologia
dell'Icona, teoria sui materiali, realizzazione dell'Icona: incisione,
doratura, campitura, grafia, lumeggiature, iscrizione. Ed ancora: benedizione
dell'Icona secondo il rito bizantino (le tavole dipinte e benedette alla fine
del ciclo di lezioni teorico-pratiche resteranno di proprietà dei corsisti). Il
corso che si terrà dal 14 al 17 maggio, presso l'Istituto Bambino Gesù,
Collegio di Maria, Via Principe di Scalea a Mussomeli, sarà tenuto dalla prof.ssa Mirella Librizzi già docente di
Filosofia delle Religioni presso l'Università di Catania, autrice del volume
"L'Icona, immagine e messaggio metafisico". Nella spiritualità
orientale le icone servono ad elevare l'anima verso il trascendente e hanno una
triplice dimensione: quella della conoscenza scientifica, della visione
teologica e del valore artistico. Le icone non sono, tuttavia, solo
immagini di perfezione ma rappresentano anche mezzi attraverso cui gli
strumenti della salvezza - Cristo, la Madre di Dio e i Santi - si rendono
presenti. Per informazioni ci si può rivolgere all'avv. Rita La Monica,
cellulare 339 5949184, ritalamonica@libero.it, ing. Giuseppe Canalella, cell.
380 4668693, giuseppecanalella@hotmail.it, dr. Francesco Noto, cell. 349
7290350, fsnoto@libero.it San Cataldo. Oggi si riunisce la commissione edilizia
a.c.) Continua l'attività della commissione edilizia comunale per l'esame delle
pratiche relative a concessioni edilizie per la realizzazione di nuovi
fabbricati, per le sanatorie edilizie, nonchè per la ristrutturazione e
l'ampliamento di immobili. Con tale attività, la commissione edilizia viene
incontro alle esigenze dei richiedenti e favorisce l'occupazione delle
maestranze sia del settore dell'edilizia che dell'artigianato e del commercio
che, in questo periodo di congiuntura, si trovano a combattere contro la crisi.
La commissione - presieduta dal dirigente della ripartizione tecnica ed
urbanistica, ing. Paolo Iannello, e composta dal comandante dei Vigili del
Fuoco, dell'ufficiale sanitario, dell'arch. Fabio Cortese, dell'avv. Angela
Tirrito, dell'ing. Giuseppe Sberna, dell'arch. Angelo Piampiano, del geologo
Salvatore Scarantino, del geom. Salvatore Alessi, del geom. Rosario Lombardo
per la parte riguardante lo sportello unico delle attività produttive e del
segretario Alfredo Danieli - ha esitato favorevolmente le pratiche presentate
da: Giuseppina Carletta per l'ampliamento in sopraelevazione di un fabbricato
esistente, sito in contrada Bigini, su progetto dell'ing. Giampiero Modaffari;
Raimondo Pignatone per la ristrutturazione e fusione dei fabbricati siti tra il
cortile di via Caltanissetta e piazza Marconi, su progetto dell'ing. Giampiero
Modaffari; Lorenzo Carletta per la lottizzazione convenzionata dell'area
ricadente in ZTO C6, sita in contrada Giganna - Raffo, su progetto dell'ing.
Marco Sardo. Oggi la commissione edilizia comunale esaminerà i progetti delle
ditte Giuseppe Giammusso - Maria Rita Saetta e Maria Jessica Callari; Calogero
Palermo - Giuliana Giannadrea; Michele Galletti e Salvatrice Forestiere e della
ditta San Francesco srl per la realizzazione di due capannoni ad uso
commerciale nel piano di lottizzazione di contrada Decano, su progetto
dell'ing. Davide Francesco Iannello.
(
da "Sicilia, La"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Quartiere
Orologio, si risanaPalazzolo. E' stato aggiudicato l'incarico per la
progettazione della riqualificazione urbana Melilli. In vista del referendum
sul rigassificatore, in calendario per domenica prossima, si sono tenuti due
convegni. Uno è stato organizzato dal comitato «No rigassificatore» e l'altro
dall'amministrazione comunale. Nel corso del primo convegno tutti gli
interventi dei relatori sono stati unanimi: nulla contro il rigassificatore, ma
è il sito a preoccupare per possibili incidenti che comporterebbero un effetto
domino. La questione sicurezza, al centro della discussione del comitato «No
rigassificatore» è stata ripresa nell'incontro organizzato dall'amministrazione
comunale. A questo incontro hanno preso parte due giovani ingegneri, Maria
Morello e Santina Magnano, entrambe nate e residenti a Melilli, appena laureate
all'Università di Catania, che hanno svolto la loro tesi proprio sul tema della
sicurezza del rigassificatore. In particolare l'argomento della tesi di laurea
delle due neo-ingegneri è stata «La sicurezza degli impianti di
rigassificazione». L'obiettivo della tesi è consistito nella verifica dei
rischi legati all'installazione di un impianto di rigassificazione di tipo
«on-shore», in un sito già industrializzato, e nella valutazione dettagliata
del progetto preliminare, alla luce delle moderne tecniche di analisi di
rischio industriale. In particolare nelle tesi sono stati analizzati
criticamente non solo gli scenari di rischio dettati dall'applicazione dei
metodi di valutazione dell'ingegneria della sicurezza ma anche quelli connessi
con la percezione comune dei cittadini. Le conclusioni degli studi hanno
ribadito la sicurezza della tecnologia di rigassificazione e l'inconsistenza
sia di possibili effetti domino sia di impatti ambientali. Conclusioni che sono
state proposte all'assemblea, alla quale hanno preso parte anche il sindaco di
Melilli, Pippo Sorbello, ed il suo vice, Nuccio Scollo, in maniera chiara e
concisa. Gli studi di tesi degli ingegneri Magnano e Morello sono stati diretti
dal professor Lucio Compagno, docente del corso di Sicurezza degli impianti industriali del
dipartimento di Ingegneria industriale e meccanica dell'Università di Catania.
Nella presentazione dei lavori di tesi il professor Compagno ha dichiarato che
«nello scenario energetico nazionale non può mancare l'approfondimento alla
tecnologia dei rigassificatori che per la semplicità di processo e per l'impiego
delle migliori tecnologie attualmente disponibili sono ormai impianti sicuri».
Paolo Mangiafico
(
da "e-gazette"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
A
Siracusa il G8 Ambiente - Il retroscena del negoziato: la partita si gioca
sulle tecnologie - Lintesa possibile Prime
anticipazioni sul documento finale: tra le idee in divenire, creare un business
forum sulle tecnologie e sugli accordi tra Paesi e sistema delle imprese per
ridurre nelleconomia il contenuto di carbonio. Si cerca
unintesa per portare gli Usa più vicini a un accordo possibile al summit
climatico di dicembre a Copenaghen. Coinvolgere Cina, India e altri Paesi in
accordi mondiali di settore, per esempio sugli standard tecnologici condivisi.
Esempio pratico: laccordo tra Italia e
Tunisia per produrre in Africa Settentrionale energia da fonti rinnovabili
(come il fotovoltaico) e importarla in Europa tramite un colossale elettrodotto sottomarino nel
Canale di Sicilia: un progetto che fa gola anche a Francia e Germania.
Siracusa, 21 aprile Le tecnologie per
lambiente e in particolare per de-carbonizzare
leconomia mondiale e difendere il clima sono al centro a Siracusa del G8
Ambiente
in programma a Siracusa dal 22 al 24 aprile. Vi partecipano i ministri dellAmbiente del Gruppo G8 e di altri 12 paesi ( Australia,
Brasile, Canada, Repubblica Ceca, Cina,
Corea, Danimarca, Egitto, Francia, Germania, Giappone, Gran Bretagna, India, Indonesia,
Italia, Messico, Russia, Svezia, SudAfrica, Usa), e i rappresentanti della
Commissione Europea, dellAgenzia Internazionale
dellEnergia, delle agenzia delle Nazioni Unite Unep e Unido, della Banca
Mondiale, e dellOcse. Immediatamente dopo Siracusa, i
rappresentanti degli stessi paesi si ritroveranno a Washington, per la riunione
del Major Economies Forum convocato dal presidente Obama. I due meeting hanno
in agenda lo stesso tema: i cambiamenti climatici. A Siracusa la presidenza
italiana del G8, sulla base dei risultati di una riunione preparatoria che si è
tenuta a Trieste allinizio del mese e dei
rapporti predisposti dallAgenzia internazionale dellenergia e dalla
Banca Mondiale, intende favorire una ampia convergenza sullurgenza di
iniziative
comuni tra i paesi maggiormente sviluppati e le economie emergenti (a
cominciare da Cina e Brasile) per la diffusione a livello globale di tecnologie
energetiche a basso contenuto di carbonio. Queste iniziative potrebbero
coinvolgere gruppi di tecnologie critiche per la riduzione delle emissioni
(efficienza energetica nei consumi finali, trasporti, fonti rinnovabili) sulla
base di impegni sottoscritti dai Paesi, essere sostenute da un meccanismo di
finanziamento pubblico-privato con una partecipazione prevalente delle economie
maggiormente sviluppate, avere tempi di realizzazione differenziata in
relazione al livello di crescita economica dei paesi come avvenne per le
produzioni chimiche regolamentate dal Protocollo di Montréal per la protezione
della fascia di ozono. A Siracusa non saranno invece discusse le questioni
aperte sul negoziato internazionale, legate prevalentemente alla decisione
degli USA di assumere impegni vincolanti di riduzione delle emissioni nella
misura di almeno il 25% rispetto al 1990, ed alla disponibilità delle economie
maggiormente sviluppate a finanziare i programmi per la riduzione delle
emissioni e ladattamento ai cambiamenti
climatici nei paesi in via di sviluppo. Diversi i punti in discussione nel
negoziato. Il Congresso e il Senato degli Stati Uniti sono molto cauti nellassumere un impegno vincolante a livello internazionale
che potrebbe mettere a rischio leconomia e la sicurezza energetica degli
Usa. E senza un impegno degli Stati Uniti, la Cina e le altre grandi economie emergenti non sono
disponibili a prendere in considerazione alcuna ipotesi di impegni vincolanti.
Inoltre le economie maggiormente sviluppate, a cominciare dallUnione Europea, hanno manifestato grande prudenza verso
lipotesi di fondi internazionali per i cambiamenti climatici, se anche le più
importanti economie emergenti non faranno la loro parte, come ha rilevato
Ecofin. Sembrano promettenti le prospettive di accordi settoriali (anche su scale mondiale), con la
partecipazione della Cina e delle altre economie emergenti, finalizzati alla
introduzione di tecnologie e standard per la riduzione dei consumi energetici e
delle emissioni nei settori industriali più importanti. Così come incontrano
ampio consenso le ipotesi di partenariati tra economie sviluppate ed economie
emergenti per favorire lo sviluppo sostenibile dei paesi più poveri, a partire
dallAfrica, attraverso specifiche iniziative di
cooperazione tecnologica internazionale finalizzate ad esempio alla produzione
sostenibile di biocombustibili, alluso
efficace delle biomasse, alla produzione distribuita di elettricità da fonti
rinnovabili. Il G8 Ambiente di Siracusa potrebbe rappresentare una tappa
intermedia per consolidare dal basso iniziative concrete e
condivise, e per dare tempo agli Stati Uniti di definire la dimensione del loro
impegno in vista di un accordo complessivo che sostituisca il Protocollo di
Kyoto dopo il 2012. Anticipazioni: che cosa conterrà laccordo finale - Con ogni probabilità, laccordo
finale del G8 Ambiente di Siracusa sarà basato su un documento con cinque
punti centrali. Lintroduzione dovrebbe
contenere lelenco dei Paesi e delle Organizzazioni partecipanti alla
riunione di Siracusa, e lelenco dei temi affrontati. Potrebbe esserci un
paragrafo dedicato alle tecnologie a basso contenuto di carbonio, tema di una delle
sessioni del meeting, che potrebbe prendere spunto dal Forum di Trieste di
marzo, con particolare riferimento alle prospettive delle partnership
internazionali pubblico-privato e ai possibili meccanismi di finanziamento
della diffusione delle nuove tecnologie. Potrebbe essere preparato anche un
passaggio in cui i ministri dellAmbiente dei Paesi
partecipanti invieranno al Vertice della Maddalena ad aumentare gli
investimenti pubblici nella ricerca, di incrementare attività di sviluppo e
dimostrazione di tecnologie pulite e di includere nei piani di stimolo
economici di ciascun Paese interventi verdi.
Laltro messaggio potrebbe riguardare la creazione di un Business Forum
sulle tecnologie a basse emissioni di carbonio. Inoltre il documento finale
potrebbe contenere un paragrafo sulle azioni necessarie ad affrontare il
cambiamento climatico. Non si dirà che esiste una formula unica per combattere
il cambiamento climatico, perché le esperienze in corso dimostrano che i
diversi approcci possono dare risultati positivi e tra loro sinergici. Sarà
inoltre sottolineata limportanza di raggiungere
comunque un accordo internazionale a Copenaghen, per assicurare un quadro di
riferimento condiviso a livello globale per la protezione del clima. Dalla teoria
alla pratica: lelettrodotto tunisino per
lenergia verde - Un esempio pratico della partnership ambientale e
tecnologica di cui si parla a Siracusa è laccordo raggiunto tra il
direttore generale del Ministero dellAmbiente italiano Corrado Clini e il
Ministro dellEnergia della Tunisia Afif
Chelbi: il progetto comune per la realizzazione di una piattaforma tecnologica
per la diffusione delle fonti rinnovabili in Tunisia e nellAfrica del
Nord, attraverso il cavo dinterconnessione elettrica Tunisia-Sicilia,
che collegherà il continente africano alla rete elettrica europea. La
realizzazione del cavo da parte della società italiana Terna consentirà alle
imprese energetiche italiane ed europee di produrre a costi ridotti elettricità
da fonti rinnovabili nellAfrica del Nord,
rispettando una delle condizioni contenute nelle nuove direttive europee del
pacchetto clima-energia approvato nel dicembre 2008: alle imprese
della Ue che produrranno elettricità da fonti rinnovabili nei paesi terzi
potranno essere riconosciuti gli stessi incentivi applicati alle produzioni in
territorio nazionale solo se lelettricità
generata verrà trasferita nella rete europea. Nello stesso tempo, lo sviluppo
delle fonti rinnovabili nei paesi della sponda sud del Mediterraneo, oltre a
rispondere alla domanda locale di energia, potrà favorire la creazione di
imprese miste per la produzione di tecnologie innovative nei settori del solare a concentrazione, del fotovoltaico,
dellenergia eolica, dellimpiego delle
biomasse e dei biocombustibili. In particolare, linterconnessione darà un
ulteriore impulso ai programmi già avviati dal 2003 in Tunisia, attraverso
il Medrec, Centro Mediterraneo per le Energie Rinnovabili, istituito dal
Ministero dellAmbiente italiano e dai Ministeri dellEnergia e dellAmbiente della Tunisia, in
collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per lAmbiente (Unep):
il Medrecè linfrastruttura già disponibile per creare una piattaforma
tecnologica regionale e una testa di ponte delle energie pulite dellAfrica verso
lEuropa. Limportanza e linteresse per liniziativa
italo-tunisina è testimoniato dalla disponibilità della Francia, della
Germania, della Banca Mondiale e della Banca Europea degli Investimenti, che hanno proposto di
sviluppare progetti comuni con lItalia e la
Tunisia attraverso Merdec, nellambito delliniziativa europea
Mediterranean Solar Plan, anche nella prospettiva di rafforzare
linterconnessione Tunisia-Sicilia con ulteriori cavi paralleli al primo. A questo
proposito Corrado Clini ha ricordato che unaltra
infrastruttura di riferimento per il Mediterranean Solar Plan è
linterconnessione Montenegro-Italia, attraverso la quale potrà essere
trasferita nella rete europea lelettricità prodotta dalle fonti
rinnovabili nei paesi dellEuropa sud orientale, dove
il Ministero dellAmbiente ha promosso negli ultimi anni decine di
progetti nellambito di programmi di cooperazione ambientale bilaterale.
Anche in questo caso il cavo Montenegro-Italia può essere lapripista di altre interconnessioni
regionali a partire da quella già prevista Albania-Italia. Gli
eventi collaterali - A cornice degli incontri politici, Siracusa ospiterà
alcuni eventi collaterali patrocinati dal Ministero dell'Ambiente realizzati grazie a
sponsorizzazioni private o offerti da istituzioni pubbliche. Dal 19 al 26
aprile nelle strade dell'Isola di Ortigia e in alcune caratteristiche location
cittadine verranno esposte spettacolari opere di artisti di fama
internazionale. Questo evento-mostra vuole ridisegnare in termini culturali
l'inevitabile e naturale relazione tra uomo e natura. Attraverso arte, poesia,
creatività e musica alcuni dei più grandi artisti "del riciclo"
affrontano il tema dell'emergenza ambientale nel quadro dell'iniziativa REstART
(REsponsability, REspect the Planet, REcycled). Lo scultore J. Steward Johson
Jr esporrà a Siracusa, nella centralissima Piazza Duomo, uno dei suoi
lavori più difficili e maestosi: il gigante di alluminio dal titolo "The
Awakening", scelto per l'Intenational Sculture Conference Exhibition e da
allora perennemente esposta a Washington, e per l'occasione realizzato a
Siracusa con materiali riciclati. HA Schult, primo artista europeo ad affrontare
con le sue opere d'arte il tema degli squilibri ecologici, sarà presente
a Siracusa con i famosi trash people¸ figure ad altezza d'uomo realizzate con
la compressione di materiali di scarto industriali e di consumo urbano.
L'installazione costituita da 1000 elementi aggiunge alla forza della singola
scultura l'imponenza della moltitudine. I trash people saranno esposti nella
suggestiva location del piazzale della Fonte Aretusa, sul porto grande di
Siracusa. Il Cracking Art Group (Renzo Nucara, Carlo Rizzetti, Marco Veronese,
Alex Angi, Kicco e William Sweetlowe) sono degli artisti che hanno fatto del
cracking la loro forma d'arte. Cracking è il processo che trasforma il petrolio
in virgin nafta, la base principale della plastica. E nell'arte cracking
significa trasformare il naturale in artificiale: utilizzando la plastica
riciclata come materia prima, gli artisti fanno prendere vita ad animali
colorati e decisamente fuori scala, che "invadono" i luoghi più vari.
A Siracusa verranno esposte nel centro storico di Ortigia delle Tartarughe
realizzate in materiale riciclato, che rappresentano il simbolo del G8
italiano. Erika Calesini è un'artista che fa rivivere gli oggetti inanimati.
Aiutata dal padre, che le ha trasmesso la nobile arte della lavorazione del
ferro battuto, è riuscita a coniugare con destrezza la vena creativa e la
maestria artigianale, ridando vita a oggetti dimenticati e destinati a morte
sicura. A Siracusa Erika Calesini esporrà le sue opere d'arte realizzate
con vecchie biciclette che saranno collocate sul lungomare di ponente. Sheila
McKinnon è una fotografa canadese che vive da molti anni in Italia. Ha
viaggiato per il mondo con varie organizzazioni umanitarie, lavorando per
UNICEF, FAO, Sant'Egidio, Africare, AIDOS e ha pubblicato
numerosi libri fotografici. In occasione della mostra REstArt, Sheila McKinnon
ha realizzato la serie inedita di fotografie "Donne e Ambiente" che
verranno esposte a Santa Lucia alla Badia a Ortigia. Una galleria di immagini
emozionanti, scatti dai colori saturi, vividi e potenti che raccontano la fatica
e la bellezza delle donne dei paesi in via di sviluppo. Il catalogo di REstArt
sarà edito a cura di Christian Maretti Editore. Oltre all'iniziativa
REstART, Siracusa ospiterà nei giorni del G8 Ambiente in alcune
suggestive località altre iniziative artistiche e culturali. La Piazza
del Duomo di Siracusa si trasformerà nei giorni del G8 Ambiente in una
grande sala di proiezione all'aperto: grazie a un potente videoproiettore si
potranno ammirare sulle facciate esterne della Cattedrale oltre 100 opere
d'arte che hanno partecipato quest'anno al prestigioso Premio Terna per l'arte
contemporanea. Un grande museo a cielo aperto. In questo modo, anche
semplicemente attraverso visualizzazioni virtuali, chiunque potrà
ammirare in piazza opere d'arte contemporanea normalmente chiuse nei musei. In
occasione delle celebrazioni per il "Giorno della Terra - Earth Day",
che coincide con la giornata di apertura dei lavori del G8 Ambiente, il 21
aprile si terrà a Siracusa l'anteprima nazionale del nuovo film della Walt
Disney Nature "Earth - La nostra terra": un viaggio straordinario dal
Polo Nord al Polo Sud per celebrare la bellezza del nostro Pianeta ma anche le
fragilità e l'equilibrio delicato dell'ambiente in cui viviamo e che ha
come voce narrante il conduttore Paolo Bonolis. Nella meravigliosa cornice
della settecentesca Biblioteca Alagoniana, in piazza Duomo nel cuore dell'Isola
di Ortigia, si terrà la mostra "Imago Mundi - La concezione
dell'universo nella storia umana". Una mostra per vedere il mondo dall'alto
e rendersi conto che la Terra, seppure malandata, è ancora rotonda. Un viaggio
in due dimensioni: nello spazio, tra antiche carte, libri, strumenti
scientifici e nel tempo dalle prime rappresentazioni di epoca greca alle foto
scattate oggi dai satelliti. Un percorso affascinante e virtuoso tra arte e
scienza. Presso l'Istituto Nazionale del Dramma Antico verranno esposti per la
prima volta i documenti dell'atto di nascita dell'Istituto stesso, nato ai
primi del novecento con l'obiettivo di ridare vita al dramma antico
restituendolo al suo "spazio naturale": il Teatro Greco di Siracusa.
Dal 21 al 24 aprile la Galleria Civica Montevergini ospita la mostra
"Pensare Futuro - 10 anni di imballaggi eco-sostenibili" a cura del
Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). La mostra coinvolge ed introduce i
visitatori al tema del ciclo di vita degli imballaggi, della prevenzione nella
produzione dei rifiuti e nella promozione del recupero e del riciclo,
attraverso un filmato e una rassegna di oltre 50 soluzioni di packaging a
ridotto impatto ambientale, nei quali viene dato particolare rilievo alle
azioni che le aziende hanno attuato per migliorare le varie fasi del ciclo di
vita dell'imballaggio. Infine, a conclusione del G8 Ambiente, il 24 aprile alle
ore 16 all'Ippodromo del Mediterraneo di Siracusa si terrà l'esibizione
del Carosello Storico dei Carabinieri a Cavallo. Il Carosello è un alternarsi
fluido e ritmico di figure complesse e non prive di un certo rischio, eseguite
con grande abilità e perizia, degna di quella tradizione della cavalleria
italiana della quale i carabinieri del Reggimento e, più estesamente, l'Arma
intera sono fedeli e rigorosi custodi. Tutti i dettagli all'indirizzo
www.g8ambiente.it E-GAZETTE - 21/04/2009 e-gazette.it -->
(
da "Sannio Online, Il"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
e Spettacoli: La conoscenza della Costituzione vivifica la Settimana della
Cultura Pubblicato il 21-04-2009 La settimana della Cultura Scientifica e della
Creatività Studentesca, giunta
allundicesima edizione, vede con sempre maggiore intensità il mondo della
scuola del Sannio prodursi in tante iniziative per esprimere e far conoscere le
proprie potenzialità e energie creative... La settimana della Cultura
Scientifica e della Creatività Studentesca,
giunta allundicesima edizione, vede con sempre maggiore
intensità il mondo della scuola del Sannio prodursi in tante iniziative per
esprimere e far conoscere le proprie potenzialità e energie creative.
Inaugurazione ufficiale, ieri allauditorium
SantAgostino, col convegno Cittadinanza e Costituzione, organizzato dal Dipartimento di Studi Giuridici,
Politici e Sociali Persona, Mercato, Istituzioni (Pemeis)
dellUniversità degli Studi del Sannio, diretto da Antonella Tartaglia
Polcini. Mario Pedicini, dirigente dellUfficio Scolastico Provinciale di Benevento ha
espresso soddisfazione per la crescita della Settimana della Cultura,
consolidatasi sempre più negli anni. Rassegna dedicata questanno alla Scuola, alla sua storia, al suo presente, per
raccontare funzione, ruolo, peso della Scuola nello sviluppo e nellammodernamento del Paese. Col convegno di ieri in un
auditorium affollato di studenti, cittadini, docenti, si è discusso
dellarea disciplinare introdotta con la legge n. 169/2008 denominata
proprio Cittadinanza e Costituzione per far conoscere la Carta
Fondamentale, i principi normativi e valoriali sanciti. Il dibattito, moderato
da Antonella Tartaglia Polcini (dopo gli interventi di saluto del rettore
Filippo Bencardino, di Ramona Iuliano, presidente della consulta studentesca,
del sottosegretario Pasquale Viespoli, del presidente della Provincia Aniello
Cimitile) ha visto relazionare: Rocco Carbone, presidente del Tribunale di
Benevento; Mario Pedicini, dirigente dellUfficio
Scolastico Provinciale di Benevento; Paolo Ciocia, supervisore della
Scuola Interuniversitaria Campana di Specializzazione allInsegnamento; Pietro Perlingieri, preside della Facoltà
di Economia. Un dibattito con il quale dare inizio - ha detto Antonella
Tartaglia Polcini in senso pieno alla sperimentazione dellinsegnamento di
Cittadinanza e Costituzione, per attingere a significato e ruolo che la persona
umana svolge nel suo percorso allinterno
della società perché la Costituzione vive nella cittadinanza, nella
partecipazione alla vita sociale, democratica, politica del Paese. Il
presidente Rocco Carbone ha sottolineato la positività della introduzione dellinsegnamento Costituzione e Cittadinanza affinché i
giovani studino Costituzione e principi fondamentali, le regole basilari del
sistema, posizioni di diritto e di dovere di ogni cittadino. Il principio
democratico, la separazione dei poteri, il valore di istituzioni come la
Presidenza della Repubblica, Corte Costituzionale, Consiglio Superiore della
Magistratura. Principi e temi che tutti devono conoscere per una partecipazione
sociale, civile e politica autentica. Carbone ha sottolineato che un cittadino
consapevole e corretto va formato fin dalla giovane età. Mario Pedicini ha
concordato sullimportanza
dellintroduzione della nuova area disciplinare, che richiederà limpegno di tutti i docenti e uno sforzo di apertura
alle energie culturali e intellettuali presenti sul territorio. Per avere
quellapertura mentale necessaria a capire temi giuridici, valoriali,
culturali che consentano di capire il mondo doggi, confrontarsi con
altre realtà del globo, guardare il futuro con ottimismo. Paolo Ciocia ha
sottolineato che il nuovo insegnamento sottopone una stimolante sfida che deve
far capire la centralità della cultura, del conoscere la complessità della
realtà sociale, civile, politica che deve essere sostanziata secondo il disegno
costituzionale dal valore fondante della centralità della persona umana, per
contestualizzare il processo formativo a quello della costruzione comunitaria.
Una sfida che il mondo della scuola italiana è capace di raccogliere, come
dimostrano le attività sperimentali effettuate. Nel suo intervento conclusivo,
Pietro Perlingieri ha osservato come sia fondamentale in unepoca così complessa come lodierna conoscere e
custodire i valori e i principi della Costituzione, risultato dello sforzo di fusione
nella mediazione di diversi apporti culturali, realizzato nel secondo
dopoguerra con lAssemblea Costituente
dalla classe dirigente più nobile che abbia mai avuto il nostro Paese. Capace
di lavorare
per il futuro; superando statalismo, nazionalismo, dirigismo, corporativismo
del precedente regime e dessere straordinariamente
preveggente con intuizioni ancora attuali. I Principi Fondamentali e la prima
parte della Costituzione, Diritti e doveri dei cittadini, sono di straordinaria attualità e rendono la Carta
Fondamentale tra le più avanzate al mondo. La seconda parte, Ordinamento
della Repubblica, è invece suscettibile di interventi di riforma che
tengano conto dei cambiamenti avvenuti nei decenni. Al riguardo Perlingieri ha
avanzato diversi rilievi, ne ricordiamo alcuni. Dicendo del principio della
divisione dei poteri ha detto che occorre considerare che anche linformazione è oggi un potere che necessità di regole e
controlli al punto da pensare allistituzione di un
consiglio superiore dellinformazione. Riflettendo sul principio di
legalità ha rilevato come tanti atti normativi, quali direttive e regolamenti
delle Autorità di Garanzia, siano esclusi dal controllo di legittimità costituzionale della Corte
Costituzionale creando così una grave incongruenza. Discorrendo di autonomia
della magistratura ha detto della contraddizione derivante dalla previsione
dellautonomia per la magistratura amministrativa.
Perlingieri ha invitato tutti a conoscere la Costituzione e i suoi principi.
Conoscenza carente purtroppo anche tra le persone colte e che spiega quellassenza di senso
civico diffuso nel nostro Paese, per cui non è considerato esecrabile, come
dovrebbe, levadere i doveri di solidarietà contributiva. Da qui
la necessità dellimpegno di tutti per avere
comportamenti coerenti con la Legalità Costituzionale in tutti i suoi
contenuti per una crescita civile e sociale del Paese. Presentata, sempre
ieri, anche alla Rocca dei Rettori la Settimana della Cultura Scientifica e
Tecnologica. Presenti il Sottosegretario al Welfare, Pasquale Viespoli, il
presidente della Provincia, Aniello Cimitile, e il Provveditore agli studi,
Mario Pedicini, nonché docenti e studenti degli Istituti superiori che espongono
propri lavori nelle sale che si affacciano nella Corte della Rocca.
(
da "Famiglia Cristiana"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
di Elisa
Chiari UNIVERSITÀ IL 26 APRILE LA "GIORNATA" DELLA CATTOLICA: PARLA
IL RETTORE LORENZO ORNAGHI QUEL MOVIMENTO CHE SCUOTE GLI ATENEI «Si agita in
tutta Europa un sistema che si è trasformato in struttura di massa e si sente
ormai inadeguato ai suoi compiti specifici». Quel che resta dellonda lambisce anche il portone dellUnversità
Cattolica di Milano. Cartelloni di qua e di là: chi difende la Legge 40 e chi
protesta per la scansione degli appelli di Economia. Segni di fermento, per
niente
circoscritti. «La parola giusta», spiega Lorenzo Ornaghi, rettore dellUniversità Cattolica del Sacro Cuore di Milano, a pochi
giorni dalla "Giornata universitaria" che si celebra il 26 aprile, «è
"movimento": si muove in tutta Europa un sistema che sente di non
essere più perfettamente in grado di assolvere alle sue funzioni specifiche. Luniversità da struttura
medievale, evolutasi a formare le classi dirigenti, da qualche decennio è
diventata di massa: continua a fare ricerca e formazione, ma i numeri sono
molto cambiati. Su questo passaggio in Italia si è innestata di recente la
rapida applicazione della riforma del "tre più due" (ora "tre e
due"), con alcuni risultati positivi e inevitabili difficoltà, nel
tentativo di armonizzare sistemi universitari europei che uniformi non sono».
Che cosa significa in questo contesto, essere oggi università
cattolica? «Nellambito del processo di
riforma significa non restare periferici, in quanto non statali in un sistema a
maggioranza statale. E, in quanto cattolici, conservare la storia, non per
difenderla, ma per farne un impiego saggio e guardare al futuro. A differenza
di molte università cattoliche europee, la nostra non
è nata per impulso di una diocesi, ma ha raccolto laspirazione dei cattolici italiani ad avere una loro
università. Corrispondere a questa aspirazione è
ancora oggi il nostro compito». Il concordato prevede per i docenti il
nullaosta ecclesiastico. È un limite? «No, cè
qualcosa di simile in tutte le università cattoliche
europee, è tipico delle università cosiddette "di
tendenza". Ma questo non ha impedito, a cominciare da padre Gemelli, di
nominare, per la loro competenza, anche docenti laicissimi». A proposito di
Agostino Gemelli, ricordarlo con un convegno storico significa prendere le
distanze dalle controversie nate attorno alla sua figura? «Esattamente,
significa ricollocarlo, non solo come fondatore dellUniversità, nel contesto della Chiesa di allora e degli
accidenti storici che, operando, ha attraversato: a 50 anni dalla morte si
comincia a prendere la giusta distanza». Come spiegare a un aspirante studente
la specificità della Cattolica? «Con unespressione cara a padre
Gemelli: "landare al cuore della
realtà", non per modellarla a nostra misura, ma per conoscerla e
semmai modificarla. E "attenzione alla persona": per questo
preferisco parlare di educazione anziché di formazione». Tutti gli atenei fanno
a gara ad accaparrarsi studenti, per ragioni economiche. Concorda con chi dice
che sarebbe concorrenza vera solo togliendo valore legale al titolo di studio?
«Non credo che quel valore in sé, presente o assente, sia la soluzione dei
malanni delluniversità. Il non averlo
porterebbe a una competizione anglosassone dove le università
di prestigio accolgono solo l8 per cento di chi
fa domanda. Ma credo che la concorrenza non vada limitata al numero degli
iscritti, ma debba contemplare la qualità della ricerca. E su quel fronte
luniversità italiana non mi pare male in arnese come
dicono». Cè pericolo di confondere la quantità con la qualità?
«La moltiplicazione dei corsi di laurea non è stata positiva, si rischia di
scardinare le facoltà disorientando gli studenti e complicando la comunicazione
interna, ma qualcosa si sta correggendo». Luniversità pubblica patisce
i tagli e la crisi. E voi? «Anche. I finanziamenti straordinari alle università non statali risentono della stessa crisi. È vero
che abbiamo quote di iscrizione più alte delle statali ma facciamo del nostro
meglio per offrire servizi, per non pesare troppo sulle famiglie e facilitare laccesso a chi ha redditi bassi anche attraverso
numerose borse di studio». È vero che i test di ingresso rivelano matricole
sempre meno preparate? «Premetto che noi abbiamo il cosiddetto numero chiuso
solo nei pochi casi previsti dal ministero: la nostra linea è aprire. Di
certo, le nozioni geografiche, storiche e filosofiche dei diplomati di oggi
possono sembrare inferiori a quelle dei loro coetanei dei miei tempi, ma il
compito di un ateneo, diventato più aperto, non è solo certificare una
preparazione ma anche completarla. Si tratta di trovare la strada per il
miglior raccordo possibile tra la scuola secondaria e luniversità, intesa come
corso di studi cui gli studenti aspirano. Poi, anche per sopperire a quel che viene
meno in termini di approfondimento, abbiamo creato le "alte scuole"
post-laurea».
(
da "Famiglia Cristiana"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
di Gigi
Vesigna foto Olycom MUSICA IL NUOVO CD DELLA CANTANTE FORLIVESE ALICE CHE VISSE
TRE VOLTE Gli esordi a Castrocaro nel 1971, quindi la vittoria a Sanremo nel
1981 con Per Elisa. E ora, dopo cinque anni di silenzio, il grande ritorno. La
"Carlina" è seduta di fronte a me in un bar storico della vecchia
Milano. Sorseggia un tè al limone e con classe si accanisce su uno squisito
budino di riso. La donna che visse tre volte è tornata! Sembrava essersi
dispersa nel limbo dove finiscono i dimenticati dello spettacolo, i cosiddetti
"soggetti smarriti". Erano almeno cinque anni che se ne erano perse
le tracce ma eccola di nuovo tra noi: la donna che visse tre volte, una in più
della indimenticabile "assassina" Kim Novak, eroina nera di Hitchcock
in La donna che visse due volte. Carla Bissi, in arte Alice, la
"Carlina" che ho conosciuto quasi adolescente e quindi non riesco a
chiamare diversamente, ha vissuto per la prima volta come "ragassola"
nata a Forlì il 26 settembre 1954 e diventata famosa per aver vinto il concorso
Voci nuove di Castrocaro nel 1971.
A quei tempi la gara una X
Factor ante litteram dava a chi la vinceva il diritto di partecipare al
Festival di Sanremo. Alice (Carla Bissi) al suo primo Festival di Sanremo nel 1972. A Castrocaro quella
svettante sedicenne dai lunghi capelli castani e dal bel viso sottile, si era
presentata con Tanta voglia di lei, la cover di un grande successo dei Pooh, e
pochi mesi dopo era sul piccolo palcoscenico del Festival. Gianni Ravera, che organizzava
sia Castrocaro che Sanremo, aveva sentenziato: «Sarà la nuova Cinquetti», e le
aveva affidato una canzone melodica di Memo Remigi intitolata Il mio cuore se
ne va. La "Carlina" fu eliminata, ma non se la prese, anzi si
riscattò subito andando a vincere con La festa mia, scritta da Franco Califano,
la Gondola dargento a Venezia. Comincia così la seconda,
breve vita. Un produttore, Giancarlo Lucariello, le impone il nobile nome di
Alice Visconti. Un paio di dischi, poco da raccontare e per strada Alice perde il
cognome, ma non il carattere, e con Lucariello è subito scontro frontale. «La
ragazza aveva un carattere indipendente e voleva fare di testa sua». Ma fu
proprio quella personalità a farla notare ai critici più intransigenti. Proprio
in quel periodo, infatti, la "Carlina" incontra Angelo Carrara, che
da tempo collabora con Franco Battiato, passa alla Emi, erede della gloriosa
"Voce del padrone", incide un paio di dischi e se ne va a Sanremo con
un pezzo scritto con Franco Battiato e Giusto Pio che si intitola Per Elisa, un
titolo che richiama la famosa sonata di Ludwig van Beethoven. Sul palcoscenico
le star arrivano paludate in abiti firmati, lei in calzoni alla zuava e
foulard. E vince, davanti a Loretta Goggi e Dario Baldan Bembo. Nelledizione del 1981, vinta con la canzone Per Elisa. Non era
una storia damore A proposito, pochi o nessuno sera
reso conto che quel pezzo diceva molto di più di quanto si cogliesse al primo
ascolto. Sembrava una storia damore e invece si trattativa di droga. E la droga era
proprio "Elisa". Ripassiamo qualche verso: «Per Elisa vuoi vedere che
perderai anche me, per Elisa non sai più distinguere che giorno è, e poi non è
neanche bella», ma si poteva anche confonderla come una rivale in amore... E
dopo quella metamorfosi? «È cominciata una vita piena, viaggi, tournée in mezzo
mondo, tanti dischi venduti, più allestero
che in Italia. Un premio Tenco, un fugace e inutile ritorno a Sanremo nel 2000
per accontentare la casa discografica. E poi...». E poi la "Carlina"
sembra
uscire di scena. Pur non lasciando lappartamento
di Milano a Porta Romana, sè trasferita in campagna, vicino a Udine, in
una grande casa che da venticinque anni divide con Francesco Messina, docente allUniversità di
Venezia. Poi una proposta: quella di tenere un concerto dentro la chiesa di San
Marco, a Milano. «Ho scelto un repertorio adatto, dei bravi musicisti, e
abbiamo registrato il tutto, ma quando labbiamo
risentito, ci siano resi conto che, forse, valeva la pena farlo diventare un
disco» Nasce
così Lungo la strada live che, come spiega lei: «Oltre a essere il mio primo
live esprime il desiderio di fermare e condividere uno dei momenti musicali più
intensi, in quella che sento essere letà
della maturità anche professionale» Alice "Carlina", la donna che
visse tre volte. Con questo disco si propone per una sfida: autoproduce con le
sue forze questo nuovo incontro con la musica, quella che si deve ascoltare e
che la radio trasmette a malincuore perché richiede attenzione e rispetto.
(
da "Affari e Finanza
(La Repubblica)" del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
COPERTINA
pag. 1 LAquila, le imprese che resistono MARCO PANARA
LAquila Nella città delle serrande abbassate e delle persiane chiuse, non
sarà lindustria a rimanere sepolta sotto le macerie del terremoto. I
primo tir, carico di vernici in polvere, è partito mercoledì mattina dai
capannoni della Inver, nella zona industriale di Bazzano, pochi chilometri a
est dellAquila. In quelli di fronte della Otefal,
alcune linee di produzione di laminati di alluminio verniciato sono già attive
mentre la fonderia e il reparto verniciatura lavoreranno a pieno ritmo da oggi.
Dallaltra parte della città, nellarea
industriale di Pila, negli stabilimenti farmaceutici della Dompè e della
Menarini, squadre di operai con i caschetti gialli sono allopera per
abbattere pareti incrinate e consolidare solai pericolanti, a lavorare si
ricomincerà, se tutto va bene, il 2 maggio e a pieno ritmo il 7. Ancora a Pila
gli uomini della Technolab stanno rimettendo in piedi le parti danneggiate per
poter ricominciare a lavorare questa settimana. In alcuni stabilimenti i danni
sono maggiori e ci vorranno un mese o due per riportarli alla piena attività. LAquila non è più il polo industriale di una volta ma le
fabbriche hanno subito danni relativi e in poco tempo sono in grado di
rimettersi
in moto. Ma non basteranno a riportare la vita, perché il dramma non è lì. Il
dramma è nel cuore della città che oggi è fermo e vuoto e che sarà faticoso,
lungo e difficile far ripartire. Ha una bella storia questo capoluogo costruito
in mezzo alle montagne lungo la via degli Abbruzzi, che nel medioevo collegava
il nord dItalia a Napoli. A quei tempi le pianure
costiere erano paludi e Boccaccio e Petrarca per andare da Firenze a Napoli
passavano per LAquila. Leconomia era agricoltura e pastorizia, ma a fare bella la
città sono stati i commerci, di lana e zafferano, con Firenze, Genova, Venezia,
il nord Europa. I ricchi mercanti costruirono i palazzi e le chiese di quel
centro storico che oggi è un cumulo di macerie. E
andata benissimo fino al 600, poi una lenta decadenza fino allunità dItalia, poi il declino finché, nel
ventennio, un gerarca visionario, Adelchi Serena, non inventa il mito della
Grande Aquila e lancia lo sviluppo culturale e sportivo della città
abbarbicata sulle pendici del Gran Sasso. Lindustria
arriva quando sulle strutture della Banca dItalia, che aveva spostato a
LAquila alcune sue attività durante la Seconda Guerra Mondiale, si
insedia la Marconi, un gigante dellelettromeccanica e delle
telecomunicazioni. Poi saranno le partecipazioni statali a prendere il
testimone con uno stabilimento dellItaltel
che arriverà ad occupare oltre 5 mila operai, al quale si aggiungerà un
impianto della Siemens. Era nato il polo elettronico dellAquila, che ha
tenuto in piedi la città fino agli anni 90.
Su quelle ceneri è rinato qualcosa, il gruppo Compel, con 400 dipendenti divisi
in quattro società una delle quali è Technolab (che ne occupa 160, per il 70
per cento laureati). «Facciamo ricerca e sviluppo per committenti come Alcatel
Lucent, Nokia,
Siemens dice il direttore Bruno Guardiani ci occupiamo di telecomunicazioni su
fibra ottica, sistemi wireless e ponti radio. Se, come spero, ripartiremo già
in settimana, dovremmo riuscire a rispettare i tempi di consegna previsti dai
contratti». Sempre nel settore elettronico ci sono Thales Alenia Space e Selex
della Finmeccanica e altre aziende di più piccole dimensioni, ma dai 67 mila
occupati dei tempi del polo elettronico oggi non si arriva a mille. Il nuovo,
relativamente, è lindustria farmaceutica, con gli
stabilimenti della SanofiAventis a Scoppito, 380 dipendenti, della Menarini
(100 dipendenti) e della Dompè Pha.r.ma che occupa 250 persone, 60 delle quali
impegnate nella ricerca. «Abbiamo avuto il sopralluogo degli ingegneri inviati
dalla Protezione Civile il 10 aprile, Venerdì Santo, e abbiamo subito avviato i
lavori dice il presidente Gaetano Clavenna secondo una prima valutazione
abbiamo subito danni per 15 milioni di euro». La visita alle stanze devastate è
impressionante, quanto ha ballato la terra lo dimostrano le carte uscite dai
cassetti, gli scaffali contorti, le pareti staccate dai solai. «Qui a LAquila produciamo 22 milioni di confezioni lanno,
e la ricerca è specializzata nella parte biotecnologica sugli antitumorali e in
quella
chimica sulle malattie rare». Dompè Fha.r.ma conta di riavviare le produzioni
dai primi di maggio ma il suo problema, come quello di gran parte delle
imprese, sono i dipendenti, che sono sparsi tra le tendopoli e la costa
abruzzese. «Li abbiamo contattai tutti, incontrati, stiamo studiando il modo di
organizzare nel modo migliore e non escludiamo la creazione di strutture
provvisorie qui, nei terreni intorno allo stabilimento». E la soluzione che ha già adottato Sanofi Aventis, che
tre giorni dopo il tragico 6 aprile aveva già installato sui prati davanti alla
fabbrica tende in grado di ospitare 160 persone. Sia la Sanofi che la Dompè
hanno creato un fondo di solidarietà per finanziare le esigenze più immediate
dei dipendenti. Alla Otefal, che produce coils di alluminio verniciato, con 250
dipendenti diretti e 50 indiretti è andata meglio. I danni sono stati molto
limitati e già giovedì scorso alcune linee di produzione erano state riavviate
mentre da oggi dovrebbero entrare in funzione anche i settori che hanno bisogno
di metano, la cui fornitura è stata ripristinata venerdì. «Tutti e 5 i
capannoni hanno retto. L8 aprile, due giorni dopo
il sisma, abbiamo avuto la visita degli ingegneri e il 9 il certificato di
agibilità, abbiamo verificato la funzionalità delle macchine e siamo ripartiti.
Una parte dei dipendenti, quelli che faranno il turno di notte nella fonderia,
li ospitiamo qui» dice Rodolfo Ciani, direttore di Otefal Group, anche lui
sfollato e alloggiato dentro la stabilimento. Quello che conforta è che almeno
gli affari non vanno male. La Otefal fattura 200 milioni lanno, per due terzi allestero, e nel primo
trimestre del 2009 ha
replicato, nonostante la crisi, gli stessi numeri del primo trimestre del 2008.
Anzi, alla Otefal investiranno ancora: «Abbiamo in programma una seconda linea
di colata e una seconda linea di verniciatura per saturare la capacità dellimpianto di laminazione». La prima impressione qui è
che lindustria manifatturiera, che conta il 18 per cento circa del pil
della provincia, non arretrerà. Soffrirà come già soffriva prima del 6
aprile per la crisi, qualcuno per le difficoltà specifiche di settore, ma non
sarà la terra che ha tremato a segnare il suo destino. E la ragione non è
legata allentità dei danni ma al fatto che chi ha un mercato
esterno alla città seguirà i ritmi dettati dalleconomia
globale e dagli andamenti dei singoli settori, ma non risentirà in modo
particolare del coma nel quale la città è sprofondata. Cè stata anche una
scelta. Protezione Civile e Comune hanno dato la priorità alle industrie e alle
strutture meno danneggiate, per favorire una ripresa della normalità dove
possibile e nei limiti del possibile. Accadde così anche in Friuli nel 1976, la
scelta condivisa fu di far ripartire il prima possibile le attività produttive,
far tornare la gente a lavorare, aiutarla a ritrovare i ritmi della
quotidianità. In Friuli ha funzionato, anche se lì era già in atto un vivace
sviluppo industriale che poi la ricostruzione accelerò, mentre a LAquila un po di industria cè ma da anni non è di sviluppo che si parla ma di lenta
perdita di posizioni. La scommessa vera però è unaltra, far rivivere
leconomia di una città, di un capoluogo di provincia e di regione, sede
di una grande università, che 21 secondi hanno
trasformato in un fantasma. I tre quarti del prodotto lordo, forse anche un po di più, vengono infatti dai servizi, che sono la vita
quotidiana, i negozi, i parrucchieri, le panetterie, gli uffici, gli studi
professionali, le scuole, i bar e i ristoranti. La vita della città è
il grosso del suo pil, e quella vita si è interrotta. A LAquila non cè più
lofferta, perché negozi, uffici, studi, bar e alberghi sono chiusi, e non
cè la domanda, perché gli abitanti non ci sono, vivono nelle tendopoli e
negli alberghi
a cento chilometri di distanza. «Nel comune de LAquila
ci sono 1800 attività commerciali, 800 delle quali nel centro storico dice il
direttore della Confcommercio della città Celso Ciani vuoti, sbarrati,
crollati. Con le merci dentro». LAquila ha una grande
concentrazione di uffici pubblici e di attività professionali e, soprattutto,
ha una università con 27 mila 500 studenti, 13 mila
dei quali fuori sede. Leconomia della città la fa
tutto ciò, la fanno gli studenti che pagano gli affitti, comprano libri e cibo, vanno
la sera al pub. La fanno i professori e i dipendenti pubblici che vivono e
consumano. Ora tutto questo si è fermato, semplicemente non cè. E una situazione inedita, un città sospesa,
che aveva una vita, ora non ce lha e la deve ricostruire. Ma come?
«Stiamo pensando a soluzioni provvisorie dice Ciani come attrezzare un mercato
allaperto con strutture temporanee per i
commercianti finché non potranno riaprire i loro negozi. Potremmo utilizzare
dei cannoni rimasti vuoti nelle zone industriali per stoccare le merci che ora sono
abbandonate nei negozi inagibili, in qualche capannone si potrebbero
organizzare dei temporary store.
Fare insomma tutto ciò che è possibile per mantenere in piedi almeno una parte
delle attività che altrimenti rischiano di scomparire». Questo è il problema dellofferta. Resta quello della domanda. Il commercio, i
servizi, hanno bisogno di clienti, e una città sfollata non ne offre. Il timore
più grande è che potrebbe non offrirne più, o almeno non abbastanza, anche quando lemergenza sarà finita e la ricostruzione avviata. Gli
occhi di tutti sono volti verso luniversità,
che è oggi la più grande industria della città: mille 300 dipendenti tra
docenti e personale amministrativo e, soprattutto, 27 mila studenti. Erano
diventati la linfa, dopo il tramonto delle partecipazioni statali, della vita
economica. In cinque anni gli studenti erano passati da 17 mila a 27
mila, e sono loro la sfida più difficile: psicologica convincere i 13 mila
fuori sede a tornare e logistica. «Luniversità ha compensato con
il suo sviluppo la deindustrializzazione del territorio dice il rettore
Ferdinando Di Orio abbiamo creato nuove facoltà, come quella di biotecnologie,
migliorato la ricerca e la didattica. Ora la sfida è enorme, il 30 per cento
delle strutture è crollato, il 40 per cento ha bisogno di interventi importanti
e solo il 30 per cento è agibile. Stiamo cercando altre locazioni, prevedendo
strutture provvisorie, abbiamo già fatto la settimana scorse le prime lezioni e
andremo avanti con lezioni, esami e lauree, ma dobbiamo pensare al dopo,
progettare un nuovo campus». Il direttore amministrativo Filippo Del Vecchio
trasforma in numeri il peso delluniversità: un bilancio di
180 milioni di euro, 100 per le spese correnti e 80 in conto capitale. Il
bilancio dellimpatto sociale è ancora
più sostanzioso, con tutto lindotto che ruota intorno alla vita
delluniversità e degli studenti si arriva a 350400
milioni di euro. Che non sarà facile replicare. La prova arriverà al momento
delle iscrizioni per il prossimo anno accademico (e per quelli successivi) e
non cè da farsi illusioni. La scommessa allora è la
ricostruzione, che non vuol dire solo rimettere in piedi i palazzi e le chiese.
Il primo problema è come farla, il secondo è il progetto, come dare
nuova vita alla città. «Non ci chiudiamo nel provincialismo dice Giuseppe DAmico, direttore di Confindustria Abruzzo coinvolgiamo
le migliori intelligenze dellItalia e del mondo; non disperdiamo i fondi
in mille rivoli ma circoscriviamo bene larea
colpita; concentriamo la responsabilità in un pool politico tecnico di alto
livello. E poi creiamo le premesse per un nuovo sviluppo facendo, per un certo
periodo di tempo, dellarea colpita dal sisma una zona franca, con
incentivi economici e fiscali per chi vuol venire qui ad investire». La
ricostruzione dellAquila sarà il termometro
del livello del paese. I tempi, i modi, la qualità e gli obiettivi, concentrati
in un posto solo, ci diranno a che punto siamo. Scopri come ricevere sul tuo
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da "Affari e Finanza
(La Repubblica)" del 21-04-2009)
Argomenti: Cervelli
COPERTINA
pag. 1 Mister Mahindra è lui luomo nuovo
dellhitech indiano IL PERSONAGGIO FEDERICO RAMPINI L'India d'ora in
avanti non sarà più "identificata" all'estero solo con Tata, Infosys
e Mittal. Un nuovo colosso emerge vincitore dal più grave scandalo finanziario
nazionale. L'affaire Satyam, un falso in bilancio da un miliardo di dollari che
ha scosso la Borsa di Mumbai, si è risolto "in casa", con
l'acquisizione della controversa azienda di servizi informatici da parte di un
concorrente locale. E' il gruppo Mahindra a fare un boccone della Satyam,
balzando così al sesto posto tra i conglomerati indiani. L'operazione è
avvenuta in tempi rapidi, quasi un blitz, chiudendo chirurgicamente la
controversia che si era creata tre mesi prima. Era il 7 gennaio scorso quando
Ramalinda Raju, presidente e fondatore della Satyam Computer Services di
Bangalore, aveva fatto l'annunciochoc: nei bilanci del gruppo c'era un ammanco
di un miliardo di dollari, frutto di anni di falsificazioni dei libri contabili.
Una macchia grave per l'industriasimbolo del miracolo economico indiano:
software e assistenza informatica sono i business che hanno attirato le più
importanti delocalizzazioni dall'Occidente verso l'India, trasformando le due
città di Bangalore e Hyderabad nelle nuove Silicon Valley asiatiche. Lo
scandalo Satyam non era esclusivamente indigeno, in realtà, visto che i bilanci
del gruppo informatico erano stati regolarmente certificati dalla
multinazionale americana dei revisori Price Waterhouse Coopers (PwC). L'affaire
fu battezzata subito la "Enron indiana": come per la bancarotta della
texana Enron (dicembre 2001) anche il crollo del gruppo Satyam, quotato a
Mumbai ma ugualmente negli Stati Uniti, ha rivelato falle tremende in tutti i
sistemi di controllo e di vigilanza. Per aggiungere un tocco di estro alla
beffa bisogna ricordare che i fratelli Raju, i cofondatori della Satyam
Computer Services, scelsero per l'azienda un nome che nell'antico sanscrito
significa "verità". Con quel nome hanno costruito un colosso del
software al quale le più grandi multinazionali del mondo hanno dato in
outsourcing la gestione dei propri servizi informatici: tra i clienti della
Satyam figurano Nestlé, Unilever, Sony, General Electric, Nissan, Caterpillar,
Cisco, General Motors. Perfino la Banca Mondiale si è avvalsa dei suoi servizi.
Le autorità indiane hanno reagito velocemente per tamponare i danni alla
reputazione della grande industria e della Borsa di Mumbai: il 9 gennaio la
polizia arrestava i fratelli Raju, e il giorno stesso la società veniva messa
in liquidazione giudiziaria. Il 24 gennaio finivano in carcere anche i
dirigenti locali del revisore dei conti PwC. L'amministratore fallimentare
metteva in vendita le attività del gruppo il 27 gennaio, scegliendo la Goldman
Sachs come banca consulente. E il 13 aprile il gruppo rivale Mahindra emergeva
come il grande favorito nella corsa all'acquisizione di Satyam. La saga si
chiude rapidamente, l'etsablishment capitalistico indiano fa quadrato per
riparare al più presto la sua immagine internazionale. Tech Mahindra Ltd ha
battuto sul filo del traguardo un concorrente straniero di stazza, W.L. Ross
& Co., la società americana di privateequity guidata da Wilbur Ross. In
gara c'era anche un altro concorrente indiano, il gruppo di costruzioni edili
Larsen & Toubro. L'offerta di Mahindra è risultata vincente, ironia della
sorte, con una valutazione che coincide quasi esattamente con il
"buco" del falso in bilancio: il valore complessivo di Satyam è stato
fissato a 1,1 miliardi di dollari. Tech Mahindra, filiale informatica del
Mahindra Group, non ha raggiunto in Occidente la stessa celebrità di Tata
Consultancy Services né quella di Infosys. Tuttavia la sua casa madre è un
protagonista importante nel paesaggio industriale indiano. Come Tata, si tratta
di un conglomerato dai molteplici mestieri industriali e finanziari. Sotto il
marchio Mahindra vengono prodotti i più diffusi trattori agricoli che lavorano
i campi nelle vaste aree rurali del paese; nonché una gamma di jeep e
fuoristrada molto popolari. E il suo capitale vede la partecipazione di un
importante socio estero, la British Telecom, che controlla il 30% del capitale
di Mahindra. "Satyam e Tech Mahindra hanno due profili industriali
perfettamente complementari", ha dichiarato il ceo della società
acquirente, Vinet Nayyar. In effetti le due imprese hanno specializzazioni
diverse: la Tech Mahindra offre i suoi servizi informatici soprattutto alle
aziende di tlc, mentre Satyam ha i suoi clienti più importanti nel mondo delle
assicurazioni, dell'industria automobilistica e del software. Anche la
geografia li rende complementari: Mahindra realizza il 75% del suo fatturato
con clienti europei, Satyam lavora per il 70% con gli Stati Uniti. Dopo il
blitz vittorioso sulla Satyam, Mahindra diventa una nuova potenza globale
nell'outsourcing di servizi informatici, un settore che ha creato 2 milioni di
posti di lavoro direttamente negli ultimi anni, e genera un indotto che vale
altri 6 milioni di dipendenti. La produzione di software, la manutenzione e
l'assistenza informatica a distanza, sono stati i pionieri indiani nelle
delocalizzazioni. Il software indiano si è rapidamente innalzato a livelli di
eccellenza globali, con aziende modernissime e "campus" di ricercatori modellati sugli esempi della California.
L'importanza di questo settore spiega l'energica e veloce reazione delle
autorità di fronte al casoSatyam, che rischiava di infliggere danni d'immagine
irreparabili a tutto il settore. Tra i commissari speciali che hanno gestito
l'interregno da gennaio fino alla vendita, il governo aveva nominato dei
manager di grande prestigio: Kiran Karnik, ex presidente dell'associazione
confindustriale del settore informatico, Deepak Parekh, presidente della più
importante banca di credito immobiliare, e C. Achutan, già membro dell'autorità
di vigilanza sulla Borsa. Il loro mandato era chiaro: trovare un acquirente
solido, dalla reputazione inattaccabile, e pilotare il
passaggio di proprietà in tempi così rapidi da prevenire quella fuga di cervelli e di clienti che avrebbe ucciso la Satyam. I segnali iniziali
erano preoccupanti. Uno dei principali clienti di Satyam, il gruppo di telecom
australiano Telstra, aveva già deciso di cancellare ogni rapporto con l'azienda
colpevole di falso in bilancio. L'addio di Telstra faceva venir meno 30
milioni di dollari di fatturato annuo. A quel punto i rappresentanti del
governo incaricati della liquidazione hanno puntato tutto su due clienti
americani di prestigio, Cisco e General Electric, convincendoli a non
stracciare i contratti con Satyam. Il passo successivo è stato la selezione di
un acquirente che avesse già per conto suo delle ottime credenziali
internazionali nell'outsourcing informatico. Perciò sono stati scartati
rapidamente altri candidati indiani come lo Spice Group (della famiglia Modi)
esterni al settore. Alla fine erano rimasti in lizza solo in tre, e Mahindra ha
vinto in modo trasparente: nell'asta competitiva ha offerto il prezzo più alto,
superiore del 23% rispetto all'ultima quotazione di Satyam in Borsa. Adesso
però inizia la parte più dolorosa dell'operazione. La nuova proprietà dovrà
incidere con il bisturi, sapendo che la salute reale della Satyam è ben diversa
da quello che il suo ex presidente Ramalinga Raju faceva apparire nei conti
truccati. Il fatturato di 2,6 miliardi di dollari è un'illusione. Raju, per
dare l'impressione che la crescita del suo gruppo fosse reale, aveva continuato
ad assumere anche quando gli affari andavano male. La recessione globale ha
fatto scendere l'utilizzo delle capacità produttive al 60%, contro una media
dell'80% tra i concorrenti. Sui 48.000 dipendenti della exSatyam, il nuovo
management targato Mahindra dovrà licenziarne probabilmente un decimo. Scopri
come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi
(
da "Affari e Finanza
(La Repubblica)" del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
MODA E
DESIGN pag. 37 "Progettare il futuro" il manifesto di Carlotta
MARCELLA GABBIANO Dopo il manifesto della "buona luce" e quello dello
"buon design" che hanno messo nero su bianco i criteri che devono
guidare il nuovo modo di produrre oggetti di illuminazione e arredamento nel
pieno rispetto dellambiente e di chi lo
abita, Carlotta de Bevilacqua firma il manifesto con la griglia dei valori per
progettare il futuro. Architetto, designer, docente,
imprenditrice (nel 1999 ha
acquisito Danese, azienda che negli anni 60/70 ha contribuito a scrivere la
storia del design italiano) ma soprattutto protagonista lucida e intelligente
della progettualità contemporanea, è convinta che «viviamo un momento storico
che impone scelte forti e in controtendenza: ripartire dalla cultura del
progetto, riconoscendola come il vero valore che ci renderà capaci di
creare uneconomia della conoscenza indispensabile per
dare risposte concrete al bisogno di qualità». Un percorso virtuoso e
«possibile con il quale superare la crisi attuale. Crisi che ha investito anche la
sfera del progetto, dal design allarchitettura».
Come tristemente dimostra la vicenda Expo 2015 di Milano. E allora «servono
nuovi paradigmi e criteri differenti rispetto al passato», dice Carlotta de
Bevilacqua che
incalza: «E un discorso retorico? Sì. Tutti ne parlano?
Sì. Qualcuno fa qualcosa? No». Abituata per carattere a "fare" ha
dato vita alla Factory, nome di warholiana memoria che, come quella creata dal
poliedrico artista della Pop Art, è «un luogo delle idee aperto a
tutti. Dove i tanti saperi diversi si incontrano e dialogano con lobiettivo di rifondare una nuova cultura del progetto».
La sede è in via Canova 34 a
Milano, in una palazzina degli anni Venti che in questa stagione è ricoperta di
glicini e
edere. «Qui dentro racconta Carlotta de
Bevilacqua cè la mia vita. Il mio studio. Da qui è iniziato il
rilancio della Danese. Qui vengono i miei studenti (è docente alla facoltà di design del Politecnico di Milano, n.
d. r.) portando il loro contributo di idee nuove, giovani. Una contaminazione
tra le loro esperienze progettuali e quelle dei tanti designer e architetti che
arrivano qui da tutto il mondo». Il nucleo "storico" della Factory,
oltre la de Bevilacqua stessa, è rappresentato da tre diverse realtà: Obr (Open
building research, fondato nel 2000 da Paolo Brescia e Tommaso Principi) che
lavora «nella convinzione che la qualità dellabitare
contemporaneo sia strettamente connessa alla simbiosi architetturaambiente»;
Buro Happold, società di consulenze ingegneristiche in diversi ambiti che vanno
dalla pianificazione territoriale alla progettazione di edifici e
infrastrutture; e Paolo Inghilleri, professore ordinario di psicologia sociale
e direttore del dipartimento di geografia e scienze umane dellambiente alla facoltà di lettere e filosofia delluniversità degli studi di
Milano. Insomma, competenze e specificità diverse che lavorano insieme
abbattendo gli steccati della progettualità intesa alla vecchia maniera. Perché
non basta dire facciamo un bel grattacielo lì, che è bello e migliora la
skyline della città. Il progetto, quello vero, deve tener conto di molte
componenti. Una filosofia che Carlotta de Bevilacqua chiama environmental
innovation, «dove per environment si intende non solo lambiente naturale ma anche quello sociale, morale e civile:
una unità globale, integrata e sinergica di istanze diverse che hanno al loro
centro luomo, visto come fulcro di un habitat permeato
di qualità». E quale occasione migliore del Salone del mobile e Euroluce (che dal 22 al
27 aprile trasformeranno Milano nella capitale del design) per presentare il
"manifesto" della nuova progettualità? Nessuna. Così nella sede sarà
allestita "Canova 34: The Wall", una serie di "muri" sui quali
insieme ai dodici punti del manifesto, i protagonisti della Factory scriveranno
le loro esperienze e i loro saperi». In parallelo con lesposizione dei pezzi forti del catalogo Danese nei
padiglioni della Fiera, nella showroom del marchio saranno presentate le nuove
collezioni light e space design tra cui il nuovo sistema di tavoli, sedute e
lampade firmati da Ross Lovegrove. Scopri come ricevere sul tuo cellulare
Repubblica Gold condividi
(
da "gomarche.it"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
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Home > Attualità > Ascoli: presentata la Carta Ittica Provinciale Martedì
21 Aprile 2009 18:36 Ascoli: presentata la Carta Ittica Provinciale Per la
gestione del cospicuo patrimonio biologico ed ambientale dei corsi acqua del
territorio arriva la "Carta Ittica provinciale" Il documento è stato
presentato oggi pomeriggio, nel corso di un convegno svoltosi alla Cartiera
Papale di Ascoli Piceno. ASCOLI PICENO - Per la gestione del cospicuo
patrimonio biologico ed ambientale dei corsi acqua del territorio arriva la
"Carta Ittica provinciale". Il documento è stato presentato oggi
pomeriggio, nel corso di un convegno svoltosi alla Cartiera Papale di Ascoli
Piceno, a cui hanno preso parte l'assessore all'Ambiente Manuela Marchetti, la
dirigente del Servizio Risorse Naturali dell'Ente Loredana Borraccini e il
gruppo di accademici e tecnici dell'Università degli Studi di Camerino che ha
lavorato all'importante progetto, oltre ad una nutrita rappresentanza di
associazioni di pesca sportiva, ricreativa e associazioni ambientalistiche. Ha
aperto le relazioni scientifiche il prof. Paolo Melotti che si è soffermato
sull'iter tecnico- scientifico degli studi e campionamenti delle acque del
territorio, quindi si sono succeduti gli interventi degli suoi collaboratori:
Andrea Dees che ha illustrato la situazione dei popolamenti ittici presenti
nelle nostre acque, Alessandra Roncarati che ha approfondito gli aspetti della
gestione della pesca sportiva ed infine Alberto Felici che ha delineato lo
stretto rapporto tra Università e territorio. "Con la Carta ittica - ha
sottolineato l'assessore Marchetti - siamo in grado di stabilire lo stato dei
nostri fiumi che, in gran parte, godono di buona salute testimoniata dalla
presenza confortante di specie autoctone. Nel contempo disponiamo ora di uno
strumento fondamentale per programmare interventi mirati". "La Carta
ittica rappresenta un importante strumento di classificazione - ha dichiarato
il prof. Paolo Melotti - per una pianificazione equilibrata e sostenibile della
pesca sportiva e dilettantistica nonché per la ricognizione scientifica e
tutela dell'ambiente. Tale strumento - ha aggiunto il docente - è previsto dalla normativa statale e regionale, ed entro la
fine dell'estate, sarà redatta la Carta ittica regionale che è il risultato del
coordinamento delle varie carte ittiche provinciali e servirà a definire le
regolamentazioni e tutti altri interventi in materia di risorse ittiche".
"La Provincia di Ascoli Piceno - ha affermato la dirigente Borraccini è la
seconda realtà provinciale delle Marche a dotarsi della carta ittica, dopo
Ancona. Uno strumento dinamico, utile per la gestione dei ripopolamenti ittici,
il monitoraggio dei fenomeni antropici e la manutenzione del territorio".
(
da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Più di
25 milioni di euro investiti da Comune di Reggio e Acer per la riqualificazione
dei quartieri Stranieri (21/4/2009 17:39) | (Sesto Potere) - Reggio Emilia - 21
aprile 2009 - La ventennale riqualificazione del quartiere Stranieri è giunta
al termine. La realizzazione dellultimo
stralcio dei lavori è stata presentata oggi dal sindaco Graziano Delrio,
dallassessore ai Lavori pubblici e Progetto casa
Carla Colzi e dal presidente di Acer Marco Corradi. Sarà la festa organizzata
per sabato 16 maggio a incorniciare la consegna degli ultimi 40 alloggi Erp
riqualificati nel quartiere. “Lintervento
ha reso questo storico quartiere più vivibile e accessibile – ha detto il
sindaco Graziano Delrio – si è trattato di unazione necessaria per i
nostri concittadini, dopo ventanni lo Stranieri riacquista la sua
vivibilità”. “Tutti gli alloggi sono dotati del sistema di contabilizzazione
individuale gestito in telecontrollo – ha spiegato il presidente di Acer Marco
Corradi – questa soluzione è un esempio di risparmio energetico e ci permette
di controllare i consumi interagendo poi con gli inquilini a riguardo”. Loperazione di riqualificazione complessiva del
quartiere Stranieri ha permesso di passare dai 369 alloggi totali disponibili
prima dellintervento, ai 414 alloggi totali attuali, dei quali 222
pubblici e 192 privati. Negli ultimi 4 anni sono stati investiti 15 milioni e 104 mila
euro per alloggi e opere urbane come spazi verdi, ciclopedonale, rifacimento e
messa in sicurezza della viabilità. Inoltre sono 216 gli alloggi realizzati nel
quartiere Foscato, dei quali 178 nuovi e 38 ristrutturati, 166 alloggi Erp e 50 a locazione permanente, per
un investimento totale di 6 milioni e 434 mila euro. Sono 141 gli alloggi di
nuova costruzione realizzati nellintervento
di riqualificazione del quartiere Mascagni, con 89 alloggi Erp, 10 a locazione permanente e 42
per studenti, per un costo totale di 3 milioni e 700 mila euro. Il Comune di
Reggio Emilia e Acer hanno dunque investito 25 milioni e 238 mila euro per la
riqualificazione totale dei tre quartieri Stranieri, Mascagni e Foscato, da
sommare ai 6 milioni di euro di manutenzioni straordinarie. A questi
investimenti e interventi si aggiungono quelli programmati e attuati dal Comune
di Reggio per un altro quartiere storico di edilizia popolare, il
Compagnoni-Fenulli. La riqualificazione di questo quartiere, spiega lassessore a Progetto Casa e Lavori pubblici, Carla
Colzi, si articola in varie fasi: il primo stralcio, con il diradamento
urbanistico - demolizione di due edifici (32 alloggi) e realizzazione di una
piazza a servizio del quartiere; opere di urbanizzazione primaria al servizio
degli edifici residenziali, riqualificazione del verde pubblico e dellarredo urbano; demolizione e ricostruzione di 6
edifici. Sono previsti 104 alloggi nuovi: terminati 4 edifici con 56 alloggi Erp e 16 in locazione permanente
per un totale di 72 alloggi pubblici. Il costo dellintervento: 10.359.655 euro. Lattuazione degli
stralci dal secondo al quarto prevede un investimento di 17.614.219 euro.
Nellaprile prossimo sarà pubblicato il bando di gara
per lassegnazione dei lavori che inizieranno
nellautunno prossimo. Ad oggi, ha spiegato lassessore Colzi, sono
2.640 gli alloggi pubblici destinati dal Comune allaffitto. Su 56 edifici
è stata realizzata unopera di manutenzione che ha impegnato il
Comune con 6 milioni di euro, con un indubbio beneficio per la qualità dellabitare e il patrimonio immobiliare stesso. “Le nostre
politiche – ha aggiunto lassessore Colzi – hanno riguardato in questi
anni sia il ripristino del patrimonio pubblico esistente (200 alloggi
recuperati), sia la riqualificazione ex novo di quartieri storici come il
Compagnoni, sia nuove realizzazioni in quartieri diversi. A tale proposito
ricordo gli alloggi realizzati da privati per la locazione a termine convenzionata
tramite lattuazione dellindice aggiuntivo dello
0,05 al metro quadrato, 100 su 117 già affittati”. Riguardo alle previsioni per
i prossimi anni, il nuovo Piano strutturale comunale prevede altri 2.400
alloggi di edilizia residenziale sociale (Ers) nei prossimi 15 anni, mentre piani di
edilizia integrata pubblico-privato, che partiranno in settembre, renderanno
disponibili altri 414 alloggi nei prossimi cinque anni destinati a residenziale sociale e all affitto privato
a canone calmierato.
(
da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Francesco
Buia. Congedo dallarchitettura (21/4/2009
17:25) | (Sesto Potere) - Parma - 21 aprile 2009 - Nellambito della rassegna “Arte a palazzo Giordani”, domani
mercoledì 22 aprile alle 17,30
a Palazzo Giordani (Viale Martiri della Libertà, 15) si
inaugura la mostra “Francesco Buia. Congedo dallarchitettura”.
Allinaugurazione
interverranno allassessore provinciale alle
Politiche Scolastiche Gabriele Ferrari, Roberto Peroncini, pittore e docente presso lIstituto
dArte “Paolo Toschi” e il critico darte Marco Vallora. Francesco
Buia, nato a Parma nel 1980, vive e lavora a Collecchio e frequenta latelier di Roberto Peroncini dal 2000. Ha esposto i suoi
primi lavori durante gli studi condotti presso la facoltà di Architettura
dellUniversità degli Studi di Parma. In questa mostra presenta molti dei
suoi lavori più recenti affiancati ad alcuni realizzati proprio agli inizi. Buia
propone solo alcuni dipinti piuttosto grandi, perché preferisce lavorare su una
dimensione più piccola, infatti i suoi quadri sono di misure ridotte, così come
le sue sculture ed i suoi ritratti che sanno cogliere ciò che più identifica i
soggetti che ritrae. La mostra è accompagnata da un catalogo con testi critici
a cura di Roberto Peroncini e Marco Vallora. Inserita nella rassegna “Arte a
Palazzo Giordani” la mostra, rimarrà aperta fino al 3 aprile nei seguenti
orari: dalle 8 alle 19 e venerdì dalle 8 alle 17.
(
da "Sestopotere.com"
del 21-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il 23
aprile in programma l open day del Corso di
Laurea in Scienze e Tecnologie Informatiche di Cesena (21/4/2009 18:41) |
(Sesto Potere) - Cesena - 21 aprile 2009 - Per gli studenti degli ultimi anni
delle superiori o delle lauree triennali che volessero conoscere meglio Scienze
e Tecnologie Informatiche, il Corso di Laurea organizza un Open Day il 23
aprile 2009 alle ore 10.30 oppure al pomeriggio alle 15.30, presso la propria
sede di via Sacchi 3 a
Cesena. Nellambito degli Open
Day i docenti presenteranno i Corsi di Laurea Triennale e Magistrale,
illustrando i programmi, gli obiettivi formativi e i possibili sbocchi
professionali. Docenti e rappresentanti degli studenti saranno a disposizione
degli intervenuti per rispondere alle loro domande. La presentazione
sarà seguita da una visita guidata alla sede del Corso di Laurea. Il prossimo
Anno Accademico il Corso di Laurea festeggerà il suo 20° anniversario. Infatti,
il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Informatiche nacque nel lontano 1989,
con la denominazione Scienze dell'Informazione, e fu il primo corso del polo
romagnolo dell'Università di Bologna. Negli ultimi 20 anni, il Corso di Studio
ha sviluppato un'offerta formativa completa e specializzata. Alcuni esempi tra
i settori di eccellenza sono i sistemi informativi e le tecnologie web, i
sistemi di elaborazione delle immagini e di visione artificiale, le soluzioni
informatiche per limpresa. Il Corso di
Laurea sta preparando i festeggiamenti per il suo 20° anniversario, previsti
alla fine
di settembre, allapertura dellAnno
Accademico. Il corso aprirà i suoi laboratori di ricerca e proporrà dei
seminari e dei dibattiti pubblici sui temi dellinformatica, che
coinvolgeranno docenti, ex-studenti ed esperti del settore. Inoltre, sono
previsti
spettacoli e altre attività ricreative.
(
da "Stampa, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Hanno un grande appeal ma c'è il rischio di finanziare un
fenomeno già molto diffuso: la fuga
dei cervelli.
Attenti ai master: l'eccellenza da sola non vive
(
da "Stampa, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
"Non
lasciate Asti senza l'università" FRANCO
CAVAGNINO CLAUDIA CANEGALLO E' utile avere una sede universitaria in una
piccola città? Che tipo di università serve per
stimolare la crescita economica e sociale di un territorio? Il dibattito è
aperto da tempo: a ottobre 2006,
l'allora assessore regionale Andrea Bairati aveva
sorpreso i vertici di Astiss, annunciando che era ora di dire basta ai corsi
«doppione»: Asti avrebbe dovuto trovare una sua vocazione nell'enomeccanica. Da
allora ci sono state tante discussioni, ma poche decisioni concrete. Fino a
quando il ministero, per razionalizzare le spese, ha introdotto requisiti
minimi nel numero di docenti per corso di laurea, imponendo alle Facoltà di
tagliare molti corsi. Ad Astiss, i primi ad essere sacrificati sono stati i
corsi del Piemonte orientale: Consulente del lavoro, Gestione dei beni
territoriali, Educatore professionale e una specialistica in Servizi sociali.
Oggi tocca ad Economia, che a ottobre 2009 non immatricolerà nuovi studenti. Il
dibattito è stato ripreso anche dal sindaco Galvagno e dalla presidente della
Provincia Maria Teresa Armosino che hanno espresso «perplessità» sull'impianto
dei corsi e proposto alternative. «La Stampa» ha invitato
tre docenti e responsabili di corsi presenti ad Asti o in altre sedi decentrate
piemontesi, a confrontarsi su quale strada sia meglio imboccare: Alberto
Cassone, Enrico Ercole e Vincenzo Gerbi. Serve davvero un'università ad Asti? Ercole: «A questa domanda, si può rispondere in un solo
modo: che alternative ci sono? Non è pensabile non investire in cultura,
se non si tratta dell'università, dovrà esserci
qualcos'altro di analogo». Gerbi: «La scelta di non avere una sede
universitaria è sbagliata. Più giusto chiedersi che tipo di corsi fare e come
connotarla. Qualsiasi strada, che si tratti di corsi "unici" o di
corsi "doppione", ma che rispondono ad esigenze del territorio, andrà
bene, purchè la si porti avanti con coerenza». Cassone: «Un'università,
per il solo fatto di esistere, genera un ritorno economico che è molto
superiore all'investimento. Nelle sedi decentrate, poi, l'impatto è molto più
forte che nelle grandi città, anche se gli effetti si fanno sentire nel tempo».
C'è chi pensa che gli studenti astigiani potrebbero agevolmente studiare a
Torino o Milano, ottenendo vantaggi superiori, per il solo fatto di
"uscire" dal piccolo orizzonte della provincia. Cassone: «Nelle sedi
decentrate la maggior parte degli studenti arriva da famiglie dove nessuno dei
due genitori ha un titolo di studio universitario: si tratta di famiglie che
con grande difficoltà avrebbero mandato i figli a studiare in un'altra città.
La presenza di una sede universitaria vicina consente a quei ragazzi di operare
una svolta epocale, cambiando il "mestiere" e il ceto sociale al
quale la famiglia era legata per tradizione». Ercole: «Potremmo chiederci come
sarebbe Asti se i maggiorenti di fine '800 non avessero deciso di fondare il
liceo classico "Alfieri", che ha formato l'intera classe dirigente
astigiana. Oggi quel compito è dell'università. Senza
l'università che sarà di Asti fra 20 anni?». Stabilito
che di una sede universitaria non si possa fare a meno, conviene concentrarsi
su master di eccellenza o è immaginabile un indirizzo specialistico, un
"comune denominatore" per tutti i corsi astigiani? Gerbi: «Una
filiera comune per i corsi astigiani è possibile. Occorrerà un po' di tempo per
ragionare e architettare corsi che abbiano un senso, ma sicuramente è una
strada percorribile. Attenzione però, Asti deve fare ciò che è capace:
l'eccellenza qui non è nella cultura enologica, ma nel saper coltivare la vigna
aggrappati a una collina. Oggi, poi, per fare vera "eccellenza", è
fondamentale mettersi in rete: si dovrà collaborare con altre realtà a noi
vicine, non ultimo l'Istituto sperimentale per l'Enologia». Ercole: «L'eccellenza
da sola non vive: non si inventa una Princeton nel deserto. Anche la proposta
delle borse di studio, fatta dal sindaco, ha un grosso "appeal", ma
c'è il rischio di finanziare un fenomeno già fin troppo radicato, che è la fuga dei cervelli». Cassone: «Ci
sono corsi che hanno un mercato locale e non possono che essere corsi
"fotocopia": mi riferisco a quello per infermieri, in Servizi sociali
o all'ormai scomparso Consulente del lavoro. I laureati di queste discipline
sono immediatamente assorbiti dalle esigenze del territorio, ogni città forma i
suoi infermieri o i suoi tecnici». Adesso si parla di portare ricercatori e docenti ad Asti. Può essere una scelta
vincente? Gerbi: «Sicuramente sì, a patto che si offrano a chi arriva da fuori,
compresi gli studenti, strutture di accoglienza. Alloggi e mense in primo
luogo, che consentano di fermarsi e di non essere solo dei semplici pendolari.
Se avessero da dormire, senza l'assillo di prendere il treno, persino gli
studenti torinesi si fermerebbero. Ma in questo senso Asti non ha fatto nulla».
Cassone: «Portare ricercatori e docenti è una scelta
obbligata, visti i vincoli imposti dal ministero. A suo tempo, dal Piemonte
orientale, proponemmo ad Astiss un accordo del genere, ma non fu accettato, e i
nostri corsi sono stati tagliati. Oggi è Torino a trovarsi in questa
situazione». Ercole: «La scelta di mettere docenti e ricercatori
dipenderà da quanto gli amministratori saranno disposti a spendere, ma
sicuramente è una scelta che a lungo termine paga. Se poi si riusciranno ad
offrire ragioni sufficienti, è possibile che alcuni di questi docenti si
trasferiscano ad Asti, diventando parte del tessuto sociale della città, come
sta lentamente avvenendo nelle sedi del Piemonte orientale». Si è molto parlato
di enomeccanica come uno dei possibili sbocchi per la sede astigiana. Gerbi
«Nessun ingegnere si iscriverebbe mai ad enomeccanica, vale di più fare un
master per un ingenere meccanico insieme ad un enologo. Esistono forse
ingegneri delle cantine? No. Per questo ci sono molte cantine fatte male, ma
perchè non si è parlato con gli enologi al momento di progettarle». Ercole «Non
mi pare ci sia bisogno di un corso per fare enomeccanica. Asti è sempre stato
un centro di servizi per il contado, magari pensare a servizi per la persona,
piuttosto che, per esempio, a tecnologie della comunicazione». E il legame tra
vino e università? Gerbi. «Noi non possiamo non essere
città del vino, è questa l'eccellenza, ma per fare in campo enologico è tardi,
perché abbiamo buttato via risorse in altro. Si può però fare rete, inventando
qualcosa, per non lavorare tutti alle stesse cose: se tu fai il tappo, io
faccio l'etichetta, l'altro la bottiglia». Per concludere, università
sì, ma che sia appetibile e pronta ad accogliere. E' così? Cassone ed Ercole:
«I giovani sono sempre di meno. Nell'Astigiano il 26% della popolazione è oltre
i 65 anni. In futuro si farà molta fatica a far crescere il numero degli
studenti e bisognerà andarli a cercare anche fuori sede. Offrire corsi unici,
ma spendibili, è l'unica strada».
(
da "Stampa, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
"Orientare
i corsi verso l'enogastronomia" «Dare ad Asti un indirizzo di riferimento
che la renda unica nel panorama dell'offerta universitaria piemontese». E'
questo l'incarico affidato dal magnifico rettore dell'università
di Torino, Ezio Pelizzetti, a Roberto Cavallo Perin, ordinario di Diritto
amministrativo a Scienze politiche, da qualche mese delegato alla gestione
delle sedi periferiche dell'Ateneo torinese. Con lui si incontreranno, fra una
decina di giorni, i vertici di Astiss, per iniziare ad impostare una eventuale
futura convenzione. «Non vogliamo imporre nulla alle amministrazioni locali -
premette Cavallo Perin - Le regole dei requisiti minimi, però, ci costringono a
fare delle scelte sui corsi da tenere aperti. La nostra è una proposta, sulla quale
si può discutere». La scelta su Asti prevede un orientamento comune a tutti i
corsi presenti: una sorta di «comune denominatore», individuato dal rettore
nella filiera enogastronomica. «Chiedermo a tutti i responsabili dei corsi
presenti ad Asti - precisa Cavallo Perin - di ridisegnare il piano formativo,
prevedendo un anno e mezzo finale di corsi orientati all'Enogastronomia, che si
tratti del corso di Economia o di quello di Scienze motorie o Infermieristica».
Detto in altre parole, la connotazione dei corsi astigiani dovrebbe andare
dalla «gestione di un'azienda agricola e vitivinicola», a un corso di
Infermieristica improntato alle «corrette regole dell'alimentazione». «Mi
risulta che un lavoro in tal senso sia già stato avviato anche dall'ospedale di
Asti - sottolinea Cavallo Perin - La filiera corta realizzata con la mensa
dell'Asl è un esempio calzante di quello che intendiamo per orientamento
enogastronomico nei corsi di scienze infermieristiche o scienze motorie». La
proposta sull'indirizzo dei corsi, nel caso di Tecnologie alimentari ed
Economia si spinge ad immaginare un percorso di studi comune: una sorta di
laurea «interfacoltà», che dia al futuro laureato una conoscenza completa di
come si conduce un'azienda agricola, con competenze di Agraria e di gestione
aziendale. «Sarebbe un corso unico in Piemonte e in Italia
- aggiunge il docente - L'obiettivo è attirare ad Asti gli studenti torinesi e
italiani interessati a questo tipo di studi». La proposta però si compone anche
di un «vincolo», rappresentato dalla necessità di avere dei ricercatori e dei
docenti nella sede decentrata. «E' un'esperienza che abbiamo già
realizzato - spiega Cavallo Perin - A Biella, dove sono presenti 3 corsi di
laurea, vi sono 10 ricercatori, ciascuno dei quali costerà agli enti locali 50
mila euro all'anno per dieci anni; a Cuneo una trentina, per un totale di 9
corsi, esclusa Medicina». All'impegno degli enti locali biellese e cuneese, si
aggiunge quello dell'Ateneo di Torino, che ha portato 9 docenti a Biella e 21 a Cuneo, con un impegno di
spesa almeno pari a quello degli enti locali. Le sedi così ridisegnate hanno
però uno sguardo verso il futuro, anche in chiave di ricerca. «Una volta
trovato l'accordo per la docenza - conclude l'incaricato del rettore - l'assessore
regionale Bairati ha messo una quota di fondi per la ricerca: a Cuneo sono
arrivati 1,5 milioni di euro all'anno, per i prossimi tre anni». \
(
da "Stampa, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
FRANCO
CAVAGNINO CLAUDIA CANEGALLO E' utile avere una sede universitaria in una
piccola città? Che tipo di università serve per
stimolare la crescita economica e sociale di un territorio? Il dibattito è
aperto da tempo: a ottobre 2006,
l'allora assessore regionale Andrea Bairati aveva
sorpreso i vertici di Astiss, annunciando che era ora di dire basta ai corsi
«doppione»: Asti avrebbe dovuto trovare una sua vocazione nell'enomeccanica. Da
allora ci sono state tante discussioni, ma poche decisioni concrete. Fino a
quando il ministero, per razionalizzare le spese, ha introdotto requisiti
minimi nel numero di docenti per corso di laurea, imponendo alle Facoltà di
tagliare molti corsi. Ad Astiss, i primi ad essere sacrificati sono stati i
corsi del Piemonte orientale: Consulente del lavoro, Gestione dei beni territoriali,
Educatore professionale e una specialistica in Servizi sociali. Oggi tocca ad
Economia, che a ottobre 2009 non immatricolerà nuovi studenti. Il dibattito è
stato ripreso anche dal sindaco Galvagno e dalla presidente della Provincia
Maria Teresa Armosino che hanno espresso «perplessità» sull'impianto dei corsi
e proposto alternative. «La Stampa» ha invitato tre docenti
e responsabili di corsi presenti ad Asti o in altre sedi decentrate piemontesi,
a confrontarsi su quale strada sia meglio imboccare: Alberto Cassone, Enrico
Ercole e Vincenzo Gerbi. Serve davvero un'università ad
Asti? Ercole: «A questa domanda, si può rispondere in un solo modo: che
alternative ci sono? Non è pensabile non investire in cultura, se non si
tratta dell'università, dovrà esserci qualcos'altro di
analogo». Gerbi: «La scelta di non avere una sede universitaria è sbagliata.
Più giusto chiedersi che tipo di corsi fare e come connotarla. Qualsiasi
strada, che si tratti di corsi "unici" o di corsi
"doppione", ma che rispondono ad esigenze del territorio, andrà bene,
purchè la si porti avanti con coerenza». Cassone: «Un'università,
per il solo fatto di esistere, genera un ritorno economico che è molto
superiore all'investimento. Nelle sedi decentrate, poi, l'impatto è molto più
forte che nelle grandi città, anche se gli effetti si fanno sentire nel tempo».
C'è chi pensa che gli studenti astigiani potrebbero agevolmente studiare a
Torino o Milano, ottenendo vantaggi superiori, per il solo fatto di
"uscire" dal piccolo orizzonte della provincia. Cassone: «Nelle sedi
decentrate la maggior parte degli studenti arriva da famiglie dove nessuno dei
due genitori ha un titolo di studio universitario: si tratta di famiglie che
con grande difficoltà avrebbero mandato i figli a studiare in un'altra città.
La presenza di una sede universitaria vicina consente a quei ragazzi di operare
una svolta epocale, cambiando il "mestiere" e il ceto sociale al
quale la famiglia era legata per tradizione». Ercole: «Potremmo chiederci come
sarebbe Asti se i maggiorenti di fine '800 non avessero deciso di fondare il
liceo classico "Alfieri", che ha formato l'intera classe dirigente
astigiana. Oggi quel compito è dell'università. Senza
l'università che sarà di Asti fra 20 anni?». Stabilito
che di una sede universitaria non si possa fare a meno, conviene concentrarsi
su master di eccellenza o è immaginabile un indirizzo specialistico, un
"comune denominatore" per tutti i corsi astigiani? Gerbi: «Una
filiera comune per i corsi astigiani è possibile. Occorrerà un po' di tempo per
ragionare e architettare corsi che abbiano un senso, ma sicuramente è una
strada percorribile. Attenzione però, Asti deve fare ciò che è capace:
l'eccellenza qui non è nella cultura enologica, ma nel saper coltivare la vigna
aggrappati a una collina. Oggi, poi, per fare vera "eccellenza", è
fondamentale mettersi in rete: si dovrà collaborare con altre realtà a noi
vicine, non ultimo l'Istituto sperimentale per l'Enologia». Ercole:
«L'eccellenza da sola non vive: non si inventa una Princeton nel deserto. Anche
la proposta delle borse di studio, fatta dal sindaco, ha un grosso
"appeal", ma c'è il rischio di finanziare un fenomeno già fin troppo
radicato, che è la fuga dei cervelli».
Cassone: «Ci sono corsi che hanno un mercato locale e non possono che essere
corsi "fotocopia": mi riferisco a quello per infermieri, in Servizi
sociali o all'ormai scomparso Consulente del lavoro. I laureati di queste
discipline sono immediatamente assorbiti dalle esigenze del territorio, ogni
città forma i suoi infermieri o i suoi tecnici». Adesso si parla di portare ricercatori e docenti ad Asti. Può essere una scelta
vincente? Gerbi: «Sicuramente sì, a patto che si offrano a chi arriva da fuori,
compresi gli studenti, strutture di accoglienza. Alloggi e mense in primo
luogo, che consentano di fermarsi e di non essere solo dei semplici pendolari.
Se avessero da dormire, senza l'assillo di prendere il treno, persino gli
studenti torinesi si fermerebbero. Ma in questo senso Asti non ha fatto nulla».
Cassone: «Portare ricercatori e docenti è una scelta
obbligata, visti i vincoli imposti dal ministero. A suo tempo, dal Piemonte
orientale, proponemmo ad Astiss un accordo del genere, ma non fu accettato, e i
nostri corsi sono stati tagliati. Oggi è Torino a trovarsi in questa
situazione». Ercole: «La scelta di mettere docenti e ricercatori
dipenderà da quanto gli amministratori saranno disposti a spendere, ma
sicuramente è una scelta che a lungo termine paga. Se poi si riusciranno ad
offrire ragioni sufficienti, è possibile che alcuni di questi docenti si
trasferiscano ad Asti, diventando parte del tessuto sociale della città, come
sta lentamente avvenendo nelle sedi del Piemonte orientale». Si è molto parlato
di enomeccanica come uno dei possibili sbocchi per la sede astigiana. Gerbi
«Nessun ingegnere si iscriverebbe mai ad enomeccanica, vale di più fare un
master per un ingenere meccanico insieme ad un enologo. Esistono forse
ingegneri delle cantine? No. Per questo ci sono molte cantine fatte male, ma
perchè non si è parlato con gli enologi al momento di progettarle». Ercole «Non
mi pare ci sia bisogno di un corso per fare enomeccanica. Asti è sempre stato
un centro di servizi per il contado, magari pensare a servizi per la persona,
piuttosto che, per esempio, a tecnologie della comunicazione». E il legame tra
vino e università? Gerbi. «Noi non possiamo non essere
città del vino, è questa l'eccellenza, ma per fare in campo enologico è tardi,
perché abbiamo buttato via risorse in altro. Si può però fare rete, inventando
qualcosa, per non lavorare tutti alle stesse cose: se tu fai il tappo, io
faccio l'etichetta, l'altro la bottiglia». Per concludere, università
sì, ma che sia appetibile e pronta ad accogliere. E' così? Cassone ed Ercole:
«I giovani sono sempre di meno. Nell'Astigiano il 26% della popolazione è oltre
i 65 anni. In futuro si farà molta fatica a far crescere il numero degli
studenti e bisognerà andarli a cercare anche fuori sede. Offrire corsi unici,
ma spendibili, è l'unica strada».
(
da "Nuova Ecologia.it,
La" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
A casa
di Stefania Parte il G8 Ambiente a Siracusa, città del ministro Stefania
Prestigiacomo. Che per l'occasione annuncia una inattesa sintonia Italia-Usa
sulla green economy anti-crisi Si parte: da oggi al 24 il ministro Stefania
Prestigiacomo ospita nella sua città il G8 Ambiente. E per l'occasione annuncia
una inattesa sintonia Italia-Usa sulla ''green economy anti-crisi'' che metta
sul tavolo dei capi di Stato già al G8 della Maddalena ''proposte concrete'' a
partire da ''piani di finanziamento certi'' nel campo delle tecnologie pulite.
E per aziende e cittadini bonus e incentivi ''tutti in chiave ambientale'', dal
piano casa che premia la bioedilizia alle ristrutturazioni per il risparmio
energetico. Sede del vertice dei ministri dell'Ambiente del G8 il Castello
Maniace, simbolo della città siciliana. Con gli Stati Uniti sui temi
dell'ambiente c'è una ''nuova sintonia, una visione comune - ha detto all'Ansa
il ministro Prestigiacomo - che associa difesa dell'ambiente e sviluppo, che
privilegia gli incentivi rispetto alle sanzioni, tanto cari a settori
dell'eco-ideologismo europeo''. Sintonia con gli Usa di Barack Obama ''che
contiamo di implementare a Siracusa - ha proseguito il ministro - dove sarà
presente l'amministratore dell'Epa (l'Agenzia per la Protezione dell'Ambiente
del governo americano) Lisa P. Jackson''. Lavori che vedono in primo piano
anche il forum su energia e clima chiesto da Obama e accolto dal premier Silvio
Berlusconi, parallelo al vertice del G8 di luglio alla Maddalena: ''All'indomani
del G8 di Siracusa - ha detto Prestigiacomo - andrò negli Usa per il primo
incontro preparatorio del forum che si svolgerà in parallelo al vertice della
Maddalena. E da Siracusa partiranno gli input che saranno elaborati in vista
del Mef''. In particolare l'obiettivo è ''collegare le tecnologie a basso contenuto di carbonio a programmi di finanziamenti internazionali
pubblico-privato'', altrimenti ''ogni ipotesi di riduzione di emissioni rischia
di essere vanificata''. Le rinnovabili centrali nel dibattito ma anche il
nucleare. E sull'atomo: ''E' una polemica tutta italiana. La gran parte dei
paesi del G8 produce una parte della propria energia elettrica con le centrali
nucleari, che comunque sono ad emissioni zero'', ha detto il ministro
dell'Ambiente. Per il capitolo clima la posizione italiana ''è quella assunta
dall'Europa che ha lanciato un segnale forte adottando il pacchetto clima
energia, il cosiddetto 20-20-20. Ma è evidente che la partita si gioca sugli
impegni che saranno disposti ad assumere i grandi emettitori di CO2, Usa, Cina
e India che dagli impegni di riduzione di Kyoto sono rimasti fuori''. Per
quanto riguarda il nostro Paese: ''Abbiamo privilegiato - ha ricordato
Prestigiacomo - il ricambio delle auto inquinanti con quelle ecologiche.
Abbiamo confermato e semplificato il bonus fiscale del 55% per le
ristrutturazioni edilizie in chiave di risparmio energetico. Nel piano casa
concordato con le Regioni si privilegia e premia la bioedilizia''. Da qui il
lavoro al G8 Ambiente di Siracusa ''per dare ai capi di Stato proposte concrete
per promuovere e finanziare lo sviluppo di un'economia mondiale a basso
contenuto di carbonio''. Ma si punterà anche ''a fissare un percorso nuovo che
parta da Siracusa per la tutela della biodiversità, intesa anche come risorsa
attorno alla quale si può costruire anche crescita economica''. Insomma è tutto
pronto? ''Sulla logistica e l'organizzazione sostanzialmente sì". Ora
comincia la parte più delicata e importante, quella politica''. E le manifestazioni
annunciate? ''Quelle ormai fanno quasi parte del 'rito' dei G8. Confido
comunque che la protesta, anche aspra, sara' civile e pacifica''. 22 aprile
2009 - TAG: Siracusa | G8 | Prestigiacomo |
(
da "Bollettino
Università & Ricerca" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Udine “European Day” Italio-Sloveno Il ruolo e il contributo della mobilità
studentesca al dialogo interculturale e ai processi di integrazione nellUnione europea sono i temi del primo “European Day”,
lincontro transfrontaliero Italia-Slovenia organizzato congiuntamente dalluniversità di Udine, dalluniversità di Nova Gorica e
da Emuni, luniversità euro-mediterranea
con sede a Portorose. Intitolata “La mobilità studentesca come valore aggiunto
alle relazioni interculturali nellUnione
europea”,
liniziativa si terrà venerdì 24 aprile a partire
dalle 9 nella School for Environmental Sciences in via della Croce 3 a Gorizia. Apriranno i lavori
il ministro per gli sloveni allestero Boštjan }ekš e il rettore
dellateneo di Udine Cristiana Compagno. Il convegno, in lingua inglese, sarà
coordinato da Joseph Mifsud di Emuni, da Mladen Franko delluniversità di Nova Gorica e
da Claudio Cressati delluniversità di Udine. Sono
previsti numerosi interventi di docenti e studenti che approfondiranno le tematiche
legate alla mobilità internazionale e ai processi di interazione culturale in
Europa. Ettore Deodato, funzionario della Direzione generale Istruzione e
cultura della Commissione europea e responsabile delle reti tematiche Erasmus,
parlerà di “Historical and cultural roots of the students mobility in Europe”.
Seguiranno gli interventi di: Claudio Cressati, titolare della cattedra Jean
Monnet delluniversità di Udine, su
“Master of Arts in Euroculture: an interdisciplinary and inter-university
project for an European knowledge-based society”; Mirjam Milhar i -Hladnik,
delluniversità di Nova Gorica,
su “Joint Master in migration and intercultural relations: experiences and
added value”; Joseph Mifsud, presidente di Emuni, su “Emuni as an instrument of
cross-border cooperation”. >> Massimo Gaudina, della Direzione generale
Comunicazione della Commissione europea, illustrerà “How to promote the
European Union”; Léonce Bekemans, titolare della cattedra Jean Monnet delluniversità di Padova,
parlerà di “Culture and intercultural dialogue in the european integration
process: the Jean Monnet programme for promoting intercultural dialogue”.
Interverranno infine gli studenti Erasmus Ivana Kacafura e Paulina Gegniewicz
delluniversità di Nova Gorica,
Jennifer Margaret Reed e Katarzyna Simonides delluniversità di Udine. BUR.IT
22.04.09
(
da "Bollettino
Università & Ricerca" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Siena "Armonia all'Università Musiche di Wolfgang Amadeus Mozart"
Alcune tra le più belle musiche di Mozart saranno nel programma del concerto
che l'Università di Siena e l'Associazione Quattroquarti, in collaborazione con
l'Istituto superiore di studi musicali "Rinaldo Franci", hanno
organizzato in favore delle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto.
L'appuntamento è per stasera, alle ore 21, nell'aula Magna del Rettorato. Nel
corso della serata, a ingresso libero, verrà effettuata una raccolta di fondi
che saranno interamente devoluti per la ricostruzione. A esibirsi nel concerto
a cui è stato dato il titolo "Armonia all'Università", saranno i
musicisti dell'Amadeus Kammerorchester di Salisburgo, con l'orchestra e alcuni
allievi dell'Istituto "Rinaldo Franci", diretti da Simone Fontanelli,
che eseguiranno l'aria di Pamina "Ach, ich fÜhl's", dal Flauto magico
(Marta di Cosmo, soprano), il concerto K 313 in Sol maggiore per flauto e orchestra, I
tempo (Francesca Menchini, flauto), il concerto K 271 in Mi bemolle maggiore
per pianoforte e orchestra "Jeunehomme", I tempo (Francesca La
Morgia, pianoforte), il concerto K 314 in Do maggiore per Oboe e Orchestra II e
III tempo (Gaetano Schipani, oboe). La Amadeus Kammerorchester Salzburg è
un'orchestra da camera professionale fondata nel 2004 da Simone Fontanelli e
Paul Roczek, entrambi docenti all'Università del Mozarteum
di Salisburgo. Lo scopo della sua fondazione è stato quello di riunire alcuni
tra i migliori ex studenti del Mozarteum per raggiungere un elevato livello
artistico e, al tempo stesso, avere un'orchestra di spessore internazionale e
di grande personalità. I suoi componenti provengono da circa dodici
diversi Paesi e quattro continenti, sono stati vincitori di diversi concorsi
internazionali, collaborano con le più prestigiose orchestre europee e svolgono
attività cameristica ospiti dei più prestigiosi Festival
internazionali.>> L'Orchestra Rinaldo Franci - Città di Siena, composta
prevalentemente dai docenti e dai migliori allievi dell'Istituto, rappresenta
il più importante strumento formativo per i giovani musicisti, che dà loro
l'opportunità di acquisire pratica ed esperienza orchestrale per arrivare a
incarichi rilevanti in istituzioni musicali nazionali e internazionali.
L'Orchestra Rinaldo Franci - Città di Siena ha collaborato con direttori e
solisti di chiara fama, alcuni dei quali anche docenti ed ex allievi
dell'Istituto, come Hector Moreno, Luciano Acocella, Luca Provenzani, Anastasia
Tomaszewska Schepis, Patrizia Ciofi e Laura Polverelli. Il concerto di
mercoledì fa parte di una serie di iniziative di solidarietà messe in atto
dall'Università di Siena in favore delle popolazioni recentemente colpite dal
terremoto, tra cui l'esonero dal pagamento della seconda rata delle tasse per
gli studenti provenienti dalla provincia dell'Aquila, la raccolta di quote
dallo stipendio per la ricostruzione della Casa dello studente, la raccolta di
generi di prima necessità coordinata dall'ufficio accoglienza disabili, la
partecipazione alla raccolta di fondi promossa dalla Conferenza dei rettori. In
occasione dell'organizzazione del concerto, il rettore Silvano Focardi ha
rivolto di nuovo alla comunità dell'Ateneo un invito alla partecipazione
"Vi invito a partecipare numerosi ha scritto in un messaggio al
personale e agli studenti - per dare ancora una volta un segno di generosità e
di solidarietà nei confronti di quanti sono stati così duramente colpiti dal
terremoto. Ringrazio quanti, attraverso le iniziative promosse dall'Ateneo,
hanno già donato parte del proprio stipendio e generi di prima necessità per le
popolazioni abruzzesi". La partecipazione al concerto è aperta a tutta la
cittadinanza. BUR.IT 22.04.09
(
da "Bollettino
Università & Ricerca" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Messina “Conferenza internazionale sul turismo” Si svolgerà presso lUniversità di Messina, da oggi al 25 aprile 2009, una
“Conferenza internazionale sul turismo”, alla quale il Presidente della
Repubblica, On. Giorgio Napolitano ha fatto pervenire un suo messaggio di
congratulazioni. Oggi, nellAula Magna
dellAteneo, con inizio alle ore 9, porgeranno i saluti il Rettore
dellUniversità di Messina, prof. Francesco Tomasello, il Vice rettore
dellUniversità di Economia di Bucarest (Romania) prof. Dumitru Miron.
il Preside della Facoltà di Economia di Messina, prof. Luigi Ferlazzo Natoli,
il docente della Facoltà di Commercio di Bucarest
(Romania) prof. Rodica Pamfilie, il Presidente della Provincia Regionale di
Messina, On. Nanni Ricevuto, il Sindaco di Messina, On. Giuseppe Buzzanca, il
prof. Antonino Cuspilici, dirigente della Regione Sicilia. Parteciperanno
inoltre il Preside della Facoltà di Economia di Messina, prof. Luigi Ferlazzo
Natoli, il docente della Facoltà di Commercio di
Bucarest (Romania) prof. Rodica Pamfilie, il Presidente della Provincia
Regionale di Messina, On. Nanni Ricevuto, il Sindaco di Messina, On. Giuseppe
Buzzanca, il prof. Antonino Cuspilici, dirigente della Regione Sicilia. Nel
pomeriggio (ore 14 -17,30) presso la Facoltà di Economia (Aula Magna) si
svolgeranno due sessioni di lavoro parallele, con interventi di docenti della
Facoltà di Economia di Messina, proff.ri Augusto DAmico, Grazia Calabrò, Irina Virginia Dragulanescu;
dellUniversità di Roma “La Sapienza”, prof. Giulio Querini,; dellUniversità di Bucarest, prof. Gabriela Stanciulescu e
prof. Mariana Dragusin. >> Giovedì 23 aprile, presso la Chiesa SS,Pietro e
Paolo di Casalvecchio Siculo, con il coordinamento del prof. Gianfilippo
Villari, i lavori riprenderanno con gli interventi dei proff.ri Dumitru Miron,
Gabriela Tigu e Alexandra Chis (Università di Bucarest) e del prof. Pasquale
Novak (Università di Messina). Nei giorni 23, 24 e 25 aprile i convegnisti
effettueranno visite presso il parco della Valle dAgrò, la Valle dei Templi di Agrigento e le Gole dellAlcantara. BUR.IT 22.04.09
(
da "Bollettino
Università & Ricerca" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Pavia Due studenti di Ingegneria vincono la I edizione dello SMAward Con due
progetti innovativi, Giuseppe Balduzzi e Umberto Bargiggia, studenti di
Ingegneria dellUniversità di Pavia, si
sono aggiudicati il secondo e terzo premio del I SMAward (Shape Memory Award),
concorso indetto dall'a SAES Getters (http://www.saesgetters.com/smaward/ ) per
premiare idee innovative nel settore dei materiali avanzati e in particolare delle
leghe a memoria di forma. AllAteneo Pavese sono
dunque andati due dei tre premi messi in palio dallo Shape Memory Award,
competizione aperta alle facoltà tecniche delle università
italiane e prima in assoluto tesa a incentivare la ricerca in un campo ormai
considerato lavanguardia dei materiali
avanzati. Giuseppe Balduzzi si è aggiudicato il II premio, di 25.000 euro, con
il progetto "Tecnologia per uno sbrinamento efficiente e l'ottimizzazione
aerodinamica degli evaporatori frigoriferi", uno studio che punta allo
sviluppo di tecnologie in grado di aumentare l'efficienza delle macchine
frigorifere e di ridurne quindi l'impatto ambientale. A Umberto Bargiggia è
andato invece il terzo premio, di 15.000 euro, per il progetto "Distensore
chirurgico SMA": si tratta dello sviluppo di uno strumento per la diagnosi
e la terapia che permetta al chirurgo di intervenire con maggiore efficacia,
migliorando anche il comfort del paziente durante e dopo l'operazione. I
vincitori delle borse di studio afferiscono entrambi al Computational Mechanics
and Advanced Materials Group, diretto dal prof. Auricchio, docente presso la
Facoltà di Ingegneria dell'Università degli Studi di Pavia. Il gruppo, nato e
cresciuto all'interno del Dipartimento di Meccanica strutturale della Facoltà
di Ingegneria di Pavia, collabora con aziende e istituti di ricerca, italiani e
non, occupandosi della modellazione e dell'applicazione di materiali innovativi
in ambito ingegneristico e biomedicale. I vincitori avranno la
possibilità, per un anno - dal 4 maggio 2009 al 3 maggio 2010 - di collaborare
con i laboratori di SAES Getters (oltre 3.000 m2 nello
stabilimento di Lainate, alle porte di Milano) per sviluppare le loro idee,
portandole fino all'applicazione commerciale presso i laboratori di ricerca di
SAES Getters. Ma cosa sono le SMA? Le leghe a memoria di forma (Shape Memory
Alloys, SMA) sono composti intermetallici caratterizzati da una trasformazione
martensitica termoelastica reversibile, cioè in grado di deformarsi
macroscopicamente se riscaldate, generando elevate forze di attuazione. Questa
caratteristica conferisce al materiale proprietà funzionali del tutto
particolari, e i dispositivi, realizzati con le leghe SMA, vengono classificati
come “dispositivi intelligenti”. Il fenomeno della memoria di forma fu
osservato per la prima volta nel 1951. >> Oggi quelle utilizzate
maggiormente sono formate da Nickel e Titanio. La caratteristica ancor più
interessante di queste leghe e che i manufatti derivati in forma di fili o
lamine, per esempio, mostrano unelevata potenza
specifica che consente lo sviluppo di attuatori estremamente miniaturizzati e
facilmente integrabili. Per esempio, con un filo SMA di 0.5 mm di diametro è
possibile muovere 6 Kg
in totale silenzio. Tali materiali vengono oggi utilizzati per lo più
nel settore biomedicale in cui si sfruttano le loro caratteristiche di
superelasticità e la biocompatibilità. In particolare si sviluppano stent per
le arterie, fili ortodontici, cambre per le ossa, cateteri e sonde attive per
microchirurgia. Il disegno strategico di SAES Getters prevede lo sviluppo di
nuove aree di business ad alta potenzialità nel settore delle SMA. Negli ultimi
anni si sta sviluppando un elevato know-how su questa tecnologia ed in
particolare SAES Getters punta le proprie attività di Ricerca e Sviluppo nellambito di questa tecnologia non solo sulle applicazioni
biomedicali ma, anche sullutilizzo di tali materiali in attuatori
meccanici che vedono la propria naturale collocazione in svariati campi
industriali come lautomotive e i mezzi di trasporto in genere, lelettronica di consumo, la domotica, la componentistica
per elettrodomestici, la robotica, le macchine utensili e il tessile. BUR.IT
22.04.09
(
da "Bollettino
Università & Ricerca" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Modena Seminari di Filosofia del Diritto Penultimo appuntamento dei Seminari
di Teoria del diritto e Filosofia pratica organizzato presso lUniversità degli studi di Modena e Reggio Emilia
dedicato ad approfondimenti sulla “schiavitù”. Nel corso dellincontro saranno considerati le connessioni tra le
migrazioni e fenomeni quali la tratta degli schiavi e il traffico di esseri
umani in epoca globale. Appuntamento domani a Modena. La “schiavitù” è una
forma di oppressione tanto antica ed estesa, quanto diffusa e – a volte –
subdola. Ora è al centro di una serie di riflessioni condotte nellambito del XIII ciclo del Seminario di Teoria del
diritto e Filosofia pratica, promosso dagli insegnamenti di Filosofia del
diritto, Sociologia del diritto e Teoria dellargomentazione
normativa, tenuti dal prof. Francesco Belvisi e dal prof. Gianfrancesco Zanetti presso la
Facoltà di Giurisprudenza dellUniversità degli
studi di Modena e Reggio Emilia. Il filo conduttore degli incontri riguarda,
appunto, lapprofondimento delle forme della schiavitù nel corso della
storia fino allepoca contemporanea, come attesta il titolo del ciclo “La
schiavitù: da degli antichi e dei moderni a fenomeno
contemporaneo”. Al quinto appuntamento, che si terrà domani alle ore 11.00
presso lAula B del Dipartimento di Scienze Giuridiche
(via San Geminiano, 3) a Modena, il prof. Giuseppe Palmisano dellUniversità di Camerino interverrà su “Fenomeni
migratori, traffico di esseri umani e tratta degli schiavi: un approccio
internazionalistico”. “Dopo le indagini su pensiero normativo ed etica
applicata, su società multiculturale e integrazione, nonché, in anni più recenti,
su differenza razziale e forme di discriminazione, questanno – spiega il prof. Gianfrancesco Zanetti
dellUniversità degli studi di Modena e Reggio Emilia -, insieme al dottor
Thomas Casadei che si occupa del coordinamento scientifico-organizzativo delliniziativa, abbiamo deciso di affrontare, in una chiave
teorico-giuridica ma anche storico-concettuale, la questione della schiavitù e
le sue trasformazioni nel corso della storia e nellepoca contemporanea.
Quello della
schiavitù è un tema drammatico ai nostri giorni sul quale solo saltuariamente
ci si sofferma e, assai di rado, in sede accademica attraverso gli strumenti
dellanalisi filosofico-giuridica. Con questo ciclo
intendiamo aprire un percorso di riflessione rigorosa su un tema che non può
essere oscurato”. Lincontro sarà presieduto
dal prof. Gianfrancesco Zanetti docente di Filosofia del
Diritto dellUniversità degli studi di Modena e Reggio
Emilia ed introdotto dal prof. Marco Gestri, docente di
Diritto dellUnione Europea allUniversità degli studi
di Modena e Reggio Emilia. >> Giuseppe Palmisano è professore ordinario di
Diritto internazionale presso lUniversità di
Camerino, dove insegna anche Diritto dell'Unione europea, e di cui è stato Direttore del
Dipartimento di Scienze Giuridiche e Politiche. Tra le sue pubblicazioni:
Nazioni Unite e autodeterminazione interna: il principio alla luce degli
strumenti rilevanti dell'ONU, Milano, Giuffré, 1997; Il ricorso per carenza nel
diritto comunitario: la fase precontenziosa, Napoli, Editoriale Scientifica,
2003; Smuggling via mare e responsabilità internazionale degli Stati, in U.
Leanza (a cura di), Le migrazioni. Una sfida per il diritto internazionale,
comunitario e interno (IX Congresso della Società Italiana di Diritto
Internazionale), Napoli, Editoriale Scientifica, 2005; Il contrasto al traffico
di migranti: nel diritto internazionale, comunitario e interno, Milano,
Giuffrè, 2008 (a cura di). è Direttore didattico del Master di 2° livello in “Giurisdizioni
internazionali”, organizzato dall'Università di Roma “Tor Vergata”,
dall'Università di Camerino e dalla SIOI (Società italiana per l'organizzazione
internazionale). Responsabile dellinsegnamento
di Diritto e Organizzazione internazionale presso il Corso superiore in Relazioni
internazionali, organizzato a Roma dalla SIOI. è membro del Comitato
scientifico della Rivista “Diritto pubblico comparato ed europeo”. Tra i suoi
interessi di ricerca ci sono il traffico illecito di essere umani “via mare” e
la responsabilità internazionale degli stati, nonché gli strumenti giuridici
internazionali di contrasto al contrabbando di migranti. BUR.IT 22.04.09
(
da "Bollettino
Università & Ricerca" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
del Sannio “Cittadinanza e Costituzione” Una conversazione sul tema
“Cittadinanza e Costituzione” ha aperto stamani lundicesima
edizione della Settimana della Cultura Scientifica e della Creatività
Studentesca, organizzata dallUfficio scolastico
provinciale di Benevento. NellAuditorium SantAgostino
dellUniversità degli Studi del Sannio, gremito di studenti, si sono
confrontate autorità del mondo della scuola e delle istituzioni. Levento è stato organizzato nellambito della
Scuola di dottorato internazionale “Persona, Mercato e Istituzioni”
dellAteneo sannita. Il rettore dellAteneo sannita, Filippo
Bencardino, ha aperto lincontro. “è fondamentale - ha
dichiarato - la funzione della scuola e delluniversità. Entrambe devono
educare alla cittadinanza e formare la completa personalità dello studente. In
un mondo di squilibri e di diritti ancora non garantiti, occorre che i giovani
capiscano che i propri diritti terminano laddove finisce la libertà altrui”. A
seguire, lintervento del presidente della Provincia di
Benevento, Aniello Cimitile, che con entusiasmo ha sottolineato la stabilità di
questa iniziativa: “Una delle sfide più forti del nostro Paese - ha
dichiarato - è riuscire a fare un salto in avanti nellesercizio della creatività e della cultura
scientifica”. Successivamente, ha preso la parola il sottosegretario al Lavoro
Pasquale Viespoli. “Il capitale più importante di cui disponiamo – ha affermato - è
rappresentato dai talenti, dalle menti dei giovani. Investire sulle risorse
umane può rimettere in moto la nostra società. Per questa ragione è importante
lintroduzione nella scuola di un nuovo
insegnamento in “cittadinanza e costituzione” (previsto dal decreto legge
Gelmini 137\08) perché riapre la possibilità di costruire nella scuola i
diritti alla cittadinanza”. La professoressa Antonella Tartaglia Polcini,
direttore del Dipartimento Pe.Me.Is. dellUniversità
del Sannio, ha moderato la seconda parte dellincontro.
In particolare, nel suo intervento ha sottolineato come la Costituzione viva
nella cittadinanza, intesa come partecipazione attiva alla vita sociale del
Paese. Ha posto laccento su una importante norma costituzionale,
lart. 118 che invita lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni a
favorire lautonoma iniziativa dei cittadini, singoli e
associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del
principio di sussidiarietà. La professoressa Tartaglia Polcini ha
sottolineato quanto è necessario conoscere il contesto in cui si opera per
potere, come cittadini, realizzare importanti obiettivi nella società. Tra i
relatori anche il presidente del Tribunale di Benevento, Rocco Carbone, che ha
messo in risalto limportanza di formare un
cittadino consapevole e corretto sin dalla tenera età . “è fondamentale – ha
detto - che i giovani studenti, anche cittadini, prendano confidenza con le
regole basilari del nostro sistema. Non possono, infatti, ignorare i principi fondamentali
sanciti dalla nostra Costituzione: luguaglianza,
senza distinzione di sesso, razza, di lingua, di religione, di opinioni
politiche, di condizioni personali e sociali; il diritto al lavoro,
lindipendenza dello Stato dalla Chiesa; la tutela della ricerca
scientifica e del progresso, il diritto fondamentale di manifestare il proprio
pensiero con la parola. Allo stesso modo vanno conosciuti i propri doveri”. Il
dirigente dellUfficio Scolastico
Provinciale di Benevento, Mario Pedicini, dopo i saluti di apertura,
si è soffermato sul tema della conversazione. “Cittadinanza e costituzione – ha
dichiarato - non fanno parte di una specifica disciplina. Dovrebbero
rappresentare, invece, la sfera da cui tutte le materie attingono. Tale
insegnamento – ha continuato - non può essere affidato ai docenti di lettere ma
necessità di una specifica professionalità”. >> è seguito lintervento di Paolo Ciocia, supervisore della Scuola
Interuniversitaria Campana di Specializzazione allInsegnamento. “Per
molti anni
– ha dichiarato - si è parlato di istruzione, formazione, ma si è tralasciato
la fondamentale funzione educatrice della scuola. Listruzione, intesa come conoscenze e capacità
operative, è di fondamentale importanza, ma non esaurisce il compito principale di formare un
uomo e un cittadino. Sono stati molti i tentativi di riportare leducazione civica nella scuola, e il decreto
dellottobre 2008, è il frutto di una grande evoluzione. La cittadinanza
non è un mero dato formale, ma unoccasione di dialogo, uno stimolo verso la
partecipazione. Al professore Pietro Perlingieri, preside della Facoltà di
Economia dellUniversità del Sannio,
sono state affidate le conclusioni della giornata. “Nellepoca complessa
in cui viviamo è sempre più forte lesigenza di non perdere la nostra
identità. Il trattato di Lisbona ha chiaramente stabilito la necessità di
difendere lidentità nazionale in ogni Paese. Dobbiamo
capire che la nostra identità culturale nazionale deve essere perseguita
attraverso lattuazione della Carta costituzionale. La nostra costituzione
rappresenta, infatti, una rivoluzione contro il regime precedente, il
superamento della concezione statalista verso uno stato aperto. è una delle
migliori e più avanzate dEuropa. è stata scritta
quando tutti i diritti erano stati calpestati, e ha affermato linviolabilità dei diritti umani. La prima parte della
Costituzione – ha proseguito - è di unattualità struggente, che ha
bisogno di essere vissuta, non cambiata. La seconda parte, invece, va
ampiamente rivista perché possa essere più efficiente. Dallentrata in vigore della Costituzione ad oggi sono stati
fatti grandi salti di democraticità economica e politica, ma tutto ciò che è
scritto, la cosiddetta rivoluzione promessa di cui parlava Calamandrei, non è
ancora
stata attuata e dipende solo da noi”. BUR.IT 22.04.09
(
da "Bollettino
Università & Ricerca" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Bicocca
Milano Supercalifragilistichespiralidoso: lapprendimento
delle parole nuove è una questione di “RAM” Nella corteccia cerebrale esiste un
dispositivo per lapprendimento dei vocaboli associato al
funzionamento della memoria a breve termine (lequivalente
umano della RAM dei computer), che comprende un insieme di aree localizzate
intorno alla scissura di Silvio. Tra queste aree vi è anche la famosa area di
Broca, dal nome dello scopritore, area che gioca un ruolo di fondamentale
importanza nel controllo delle funzioni linguistiche negli esseri umani. Per
anni si è ritenuto che lapprendimento di nuovi
vocaboli dipendesse dalla memoria a lungo termine, una convinzione basata sulle
osservazioni
fatte nel paziente Henry Gustav Molaison, più famoso agli addetti ai lavori
come il “paziente HM”: HM, vittima di un errore neurochirurgico non riusciva
più ad accumulare nuovi ricordi, incluse nuove parole. Successivi studi su
pazienti e la nuova ricerca condotta dagli scienziati del dipartimento di
Psicologia dellUniversità di
Milano-Bicocca, di prossima pubblicazione sulla rivista NeuroImage (Paulesu,
E., et al., Supercalifragilisticexpialidocious: How the brain learns words
never heard before, NeuroImage (2009), doi:10.1016/ j.neuroimage.2008.12.043), mettono
in luce limportanza che riveste anche la memoria a breve
termine nel processo di apprendimento di nuovi vocaboli sia nei bambini sia
negli adulti. Tra “reclamo” e “gitolla” il ritmo della memoria è il f rutto
della collaborazione fra gli studiosi del dipartimento di Psicologia, del
dipartimento di Neuroscienze e Tecnologie Biomediche dellUniversità di Milano-Bicocca, del CNR di Roma e Milano,
e dell Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano, la ricerca
ha interessato 12 soggetti sani dal punto di vista cognitivo che sono stati
sottoposti a esperimenti di attivazione con la tecnica PET (tomografia ad
emissione di positroni), per evidenziare le aree cerebrali implicate nellapprendimento delle nuove parole. I neologismi sono
stati selezionati in modo tale da non essere facilmente associabili a parole
italiane, tanto quanto la traduzione di una parola italiana in inglese produce
associazioni totalmente arbitrarie dal punto di vista del suono delle parole
(es. finestra-window; piazza-square; ecc.). I volontari dovevano, quindi,
apprendere le nuove parole in associazione a parole reali: le “coppie” nate da
questo match casuale, con le quali i volontari si sono misurati, danno luogo a
suoni suggestivi; una sorta di ritmo della memoria: chirurgo-ponole,
barile-ghevorta, reclamo-gitolla. Lo studio ha previsto anche un compito di
controllo durante il quale i volontari hanno appreso più semplicemente coppie
di parole esistenti (es: giardino-tiranno; pietra-gabbiano; abisso-confetto).
>> Preparato il materiale sperimentale, i volontari sono stati sottoposti
ad una scansione cerebrale attraverso la PET, ossia una tecnica che produce
immagini tridimensionali contenenti informazioni circa il flusso cerebrale
delle diverse aree del cervello. La scansione è stata condotta durante il
processo di apprendimento. Le immagini così raccolte, dopo una serie di analisi
statistiche, hanno permesso di evidenziare quali fossero le aree maggiormente
attivate durante lacquisizione di nuovi
vocaboli. «La nostra ricerca ci ha permesso non solo di identificare le aree
cerebrali implicate nellapprendimento dei nuovi vocaboli - spiega Eraldo
Paulesu,
docente di Psicobiologia presso la facoltà di
Psicologia dellUniversità di
Milano-Bicocca e coordinatore della ricerca – ma anche la dinamica di tale
apprendimento: lacquisizione di nuove parole sembra comunque un fenomeno
prevalente dellemisfero sinistro. La particolare predisposizione di tale
emisfero ad imparare nuovi vocaboli è probabilmente un altro segno della sua
dominanza per il linguaggio». Le ricadute cliniche attese dai ricercatori
coordinati dal professor Paulesu riguardano principalmente il miglioramento
diagnostico di tipici disturbi del linguaggio come le disfasie e le dislessie
evolutive che interessano i bambini, utilizzando tecniche non invasive, come,
ad esempio, la risonanza magnetica funzionale. La conoscenza delle aree
cerebrali sedi del dispositivo di apprendimento del vocabolario, potrà
contribuire allo sviluppo di strumenti diagnostici per identificare ritardi del
linguaggio con una base neurologica distinguendoli da manifestazioni di disagio
prive di basi neurologiche. In futuro, una più precisa e rapida diagnosi di
tali disturbi potrà consentire di iniziare precocemente e specificamente gli
interventi di logopedia. BUR.IT 22.04.09
(
da "Gazzetta di
Mantova, La" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nuovo
sviluppo dalla crisi? Se ne parla oggi alla Cisl La crisi può diventare
un'opportunità di crescita e di sviluppo. Da questa idea nasce la proposta di
un ciclo di incontri di approfondimento e di formazione, dal titolo 'Tracce di
crescita e di sviluppo in tempo di crisi', promossi dalla Diocesi-Consulta per
la pastorale sociale e del lavoro e dalla Caritas, in collaborazione con altri
enti del territorio, legati o vicini al mondo cattolico: Acli, Cisl, Coldiretti
Mantova, Confcoop, Ucid. Il secondo appuntamento in programma sarà oggi dalle
20.45 nella sede Cisl di via Torelli 10. Un approfondimento su 'L'economia
sociale in tempo di crisi', a cui parteciperà Carlo
Borzaga, docente di economia presso l'Università di Trento. L'incontro è aperto a
tutti e ad ingresso libero. «La nostra Chiesa mantovana - spiega don Paolo
Gibelli, vicario episcopale per il dialogo con il territorio - si sente
partecipe della attuale situazione di crisi economica». Terzo, ed
ultimo, appuntamento il 29 in
seminario con una tavola rotonda su 'La crisi come opportunità'. Informazioni:
0376 4327556; 0376 263674.
(
da "Provincia Pavese,
La" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Progetti
per un nuovo sistema di sbrinamento e un dispositivo chirurgico. Hanno vinto
quarantamila euro Gli ingegneri pavesi fanno il pieno Ottengono secondo e terzo
posto a un concorso nazionale di idee innovative Il loro lavoro potrà diventare
reale Al centro i nuovi materiali definiti «intelligenti» PAVIA. Vanno alla
facoltà di Ingegneria di Pavia due premi su tre del Shape Memory Award. Un
premio organizzato dalla SaesGetters, azienda del milanese che lavora nel
settore dei materiali avanzati, per dare spazio alle idee innovative dei
giovani. Ed è così che Giuseppe Balduzzi si è aggiudicato il secondo posto e un
premio da 25mila euro per aver progettato un nuovo sistema per sbrinare
macchinari frigoriferi. E Umberto Bargiggia il terzo posto (15mila euro) per un
dispositivo medico da usare in chirurgia. Ora per un anno potranno lavorare ai
loro progetti in azienda. La competizione era aperta a tutte le facoltà
tecniche degli atenei italiani. E Pavia ha occupato due gradini del podio. Per
i due vincitori è un sogno che diventa realtà: potranno sviluppare una propria
idea e passare da quello che è un progetto a un prodotto da mettere in
commercio. Non solo, lavoreranno proprio nel settore per cui hanno studiato,
nei laboratori di un 'azienda con sede a Lainate che ha uno stabilimento di
oltre 3mila metri quadrati. E avranno anche una certa stabilità economica, che
consentirà di dedicarsi alla ricerca nel proprio settore con qualche pensiero
in meno. Entrambi gli studenti fanno parte del gruppo di «meccanica computazionale
e dei materiali avanzati» coordinato da Ferdinando Auricchio, docente della facoltà di Ingegneria. Si tratta di un gruppo che fa capo
al dipartimento di Meccanica strutturale, collabora con aziende, istituti di
ricerca anche internazionali. «Ci occupiamo di simulazioni al computer di
problemi di meccanica - spiega il docente - E poi di
materiali avanzati, per simularne i comportamenti». Il settore è quello
della «modellazione e dell'applicazione di materiali innovativi in ambito
ingegneristico e biomedicale». I due premiati hanno studiato a Pavia e fanno
entrambi parte del gruppo di ricerca del professor Auricchio. Giuseppe
Balduzzi, 25 anni, ha lavorato a una tecnologia per sbrinare i macchinari
frigoriferi e i condizionatori in modo diverso dai sistemi tradizionali. «E' un
sistema con cui si può ottenere un risparmio economico, energertico e che può
avere un minor impatto ambientale», spiega lo studente che si è laureato ad
aprile e ora ha un contratto di ricerca in università.
Umberto Bargiggia, 26 anni, si è laureato a febbraio e anche lui si è fermato
in università per lavorare alla sua idea. Ha
progettato uno strumento per la diagnosi e la terapia che permette al chirurgo
di intervenire con maggior efficacia. Per il premio sono stati scelti i
progetti in grado di essere trasformati in prodotti da mettere in commercio. E
a questo lavoreranno i due studenti. Perché Bargiggia e Balduzzi avranno la
possibilità, per più di un anno, di collaborare con i laboratori della
SaesGetters di Milano per sviluppare le loro idee. Ma cosa sono le «leghe a
memoria di forma» che danno il nome al premio? Sono composti intermetallici in
grado di deformarsi se riscaldati. Vengono chiamati «dispositivi intelligenti».
Le due leghe più usate sono il nickel e il titanio: quando si progettano
manufatti in fili o lamine questi possono essere miniaturizati e hanno una
potenza elevata. (ma.br.)
(
da "Nuova Sardegna, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Risposte
ai recenti interventi di Attilio Mastino e Pietro Luciano, docenti
a Sassari Università, Zidda rilancia in piena crisi politica Due lettere aperte
ai candidati al rettorato «Il nostro ateneo ha dignità e storia specifica» NINO
BANDINU NUORO. In piena crisi politica, mentre c'è chi si dimette in segno di
protesta sull'Università in agonia, il sindaco Zidda rilancia. E scrive
due lettere ai due "candidati" al rettorato di Sassari, per sostenere
la validità dell'ateneo nuorese e il fatto che i locali e il campus stanno per
essere definiti. Il messaggio insomma è questo: Nuoro fa la sua parte, le università sarde facciano la loro. Il sindaco Mario Zidda, in
vista della prossima nomina del rettore dell'università
di Sassari, venerdì scorso ha scritto ai due candidati (il prorettore Attilio
Mastino e il professor Pietro Luciano) per ribadire l'importanza e le
peculiarità dell'università nuorese e gli sforzi compiuti
dalla amministrazione in questi anni per dotarla di nuove strutture. «Sorta
come risposta alle situazioni di crisi del territorio evidenziante dalla
commissione Medici e istituita con Legge regionale - scrive Zidda nella sua
lettera al professor Luciano - l'Università di Nuoro ha caratteristiche,
storia, rapporti con l'economia del territorio e prospettive di sviluppo, che
la pongono in condizioni, oggettivamente e qualitativamente differenti,
rispetto ad altre esperienze più recenti. Grazie a un impegno profuso con
costanza negli ultimi dieci anni dalla amministrazione comunale - prosegue il
primo cittadino - stanno arrivando a compimento delle opere strutturali che
daranno all'università nuorese gli spazi adeguati alla
propria attività presente e futura, qualsiasi essa sia. Secondo il sindaco
sarebbe infatti in «via di completamento» l'intervento di ristrutturazione
dell'ex convento delle Carmelitane - quasi 2000 metri quadri per la
cui realizzazione sono stati spesi circa tre milioni di euro - che accoglierà
la segreteria studenti, uffici dell'Ersu, aule e uffici. E molto presto -
grazie all'accordo con il ministero della Difesa, l'Ufficio del Demanio e
l'Esercito italiano - inizieranno i primi interventi nella caserma Loy per
trasformarla in un moderno ed efficiente campus universitario: un progetto che
complessivamente vedrà una spesa di oltre venti milioni di euro, somma che solo
grazie all'impegno di questa amministrazione non è stata destinata ad altre
iniziative da realizzarsi al dì fuori di Nuoro. La città capoluogo inoltre
potrà disporre di un centro di geografia ambientale all'avanguardia, da
realizzare nell'ex Colonia Solotti, sul monte Ortobene, a pochi metri dalla
futura sede della Scuola forestale regionale. Ad Attilio Mastino, riferendosi
alle strutture, il sindaco risponde: «Tutto questo è in linea con quanto la
nostra amministrazione ha sempre fatto, cercando di lavorare con determinazione
perché l'Università a Nuoro diventi una certezza e un motivo di crescita e
sviluppo sociale della nostra comunità, dove però anche le università
sarde assumano determinazioni coerenti con le comuni volontà e lo facciano in
una prospettiva temporale e dimensionale non soggette a continui mutamenti».
Una critica indiretta alle variazioni di proposte fatte in corso d'opera? Può
anche darsi. Le due lettere scritte dal primo cittadino comunque si concludono
con l'assicurazione di una collaborazione tra Università e Comune di Nuoro, con
l'obbiettivo prioritario di salvaguardare e potenziare l'Università nuorese in
piena crisi.
(
da "Nuova Venezia, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
MIRANO
Agorà in festa per i vent'anni MIRANO. Compie vent'anni l'associazione
culturale miranese «Agorà». I soci fondatori che nel 1988 diedero vita
all'associazione, dopo una brevissima esperienza come sezione staccata
dell'Università della terza età di Mestre, saranno festeggiati oggi pomeriggio,
in un incontro che si terrà alle 16 nella sala conferenze della barchessa di
villa Errera. A tenere la relazione ufficiale su «Il volontariato sociale» sarà
la professoressa Renata Cibin, docente del liceo classico Corner e anche di molti corsi dell'Agorà. «E'
un traguardo importante - spiega il presidente dell'associazione Giorgio Berton
- per due decenni abbiamo promosso attività culturali per tutti, favorendo il
superamento di ogni forma di emarginazione e il rafforzamento dei tradizionali
valori della libera e democratica convivenza, della solidarietà sociale
e umana». Attualmente l'Agorà conta oltre 160 iscritti. Prosegue nella sua
attività culturale, organizzando corsi a cadenza bisettimanale tenuti da docenti
qualificati che gratuitamente conducono le lezioni: medici, architetti,
artisti, sacerdoti, psicologi, astrofili e professionisti nei più svariati
campi. Inoltre l'associazione organizza gite culturali nelle più belle città
del Veneto e d'Italia. L'incontro di oggi pomeriggio sarà anche l'occasione per
incontrare i primi fondatori dell'associazione. (f.d.g.)
(
da "Mattino di Padova,
Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
NOMINE
Paolo Garonna dal Bo alla guida dell'Ania Paolo Garonna (foto) è il uovo
direttore generale dell'Ania. Lo rende noto l'associazione delle compagnie
assicuratrici precisando che la nomina è stata deliberata ieri dal Comitato
esecutivo e sarà effettiva da giugno. Garonna, che sostituisce Giampaolo Galli
passato alla direzione generale di Confindustria, è attualmente vice segretario
esecutivo delle Nazioni Unite, Commissione economica per l'Europa, ruolo che
ricopre dal 2005. In
precedenza è stato chief economist del Centro studi di Confindustria. Ha
ricoperto vari incarichi nell'ambito accademico, come docente di Economia politica alla facoltà di Scienze Politiche della
Luiss di Roma e docente di Economia applicata alla facoltà di Statistica
dell'Universita' di Padova. E' stato direttore generale dell'Istat,
partecipando ai negoziati che hanno portato alla creazione dell'Unione
Monetaria Europea. E' autore di numerose pubblicazioni.
(
da "Nuova Sardegna, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
28 - Sassari Quinto Circolo Si terrà stasera alle ore 17 nella sede del Quinto
circolo didattico l'ultimo ... Quinto Circolo Si terrà stasera alle ore 17
nella sede del Quinto circolo didattico l'ultimo incontro del progetto genitori
con l'insegnante grafologa Valeria Poldiallai che parlerà della scrittura nella
prima infanzia.L'incontro è aperto e funzionerà il servizio di accoglienza per
i bambini. Istituto Geometri Il dirigente dell'Istituto tecnico per geometri
"G.M.Devilla" comunica che i colloqui con i
docenti avranno luogo oggi dalle ore 15,30 alle 18 per le classi prime e
seconde e giovedì 23 dalle ore 15,30 alle ore 19 per le classi terze, quarte e
quinte. Alberghiero I colloqui con le famiglie sono fissati per oggi dalle 17
alle 19 per le prime e le seconde, giovedì 23, stesso orario, per le terze,
quarte e quinte. Amici del Lamarmora Oggi alle 17 nell'aula magna dell'Itc
Lamarmora, il prof Aldo Sari, docente di Storia
dell'arte moderna nella facoltà di Lettere, terrà una conferenza su: «Le arti
figurative in Sardegna in Età catalana dal XIV al XVI secolo». Società
filosofica italiana La Sfi (società filosofica italiana) organizza una
conferenza su: "Merleau-Ponty: l'intersoggettività oltre la
metafisica", tenuta dal professor Nicola Comerci, oggi dalle 18 alle 20
nel Museo etnografico Bande in via Muroni 44. Prefazione di Antonello Nasone,
coordina la presidente Sfi Rossella Mascolo, seguirà un dibattito con l'autore
Nicola Comerci. Fai Novecento e oltre Giovedì 23 aprile alle ore 17 nella sala
conferenze della Camera di commercio primo appuntamento con "Novecento e
Oltre" ciclo di incontri che si propone di avvicinare il pubblico all'arte
contemporanea attraverso cinque conversazioni incentrate su aspetti del
panorama artistico. L'iniziativa è del FAI in collaborazione con la la Scuola
di dottorato in Scienze dei sistemi culturali dell'Università di Sassari,
relatore: Francesco Bonami, direttore artistico di Pitti Immagine Discovery di
Firenze che parlerà di: "Il valore dell'arte o l'arte del valore".
Pro no ismentigare L'associazione "Pro no ismentigare", invita gli
amanti della lingua e cultura sarda a partecipare all'incontro con il
segretario del Premio Ozieri, Antonio Canalis, che si terrà venerdì 24 aprile,
alle ore 17, nell'Itc "G. Dessì" in via Montegrappa 2. Lavoro
Un'azienda di commercio mobili cerca 1 commesso, data di scadenza 26 aprile,
sede di lavoro: Sassari, requisiti: diploma o laurea, conoscenze informatiche
nella progettazione e disegno d'arredo; esperienza nel settore commercio
mobili; iscrizione nelle liste dei disoccupati da oltre 24 mesi contratto a
tempo indeterminato presentare o trasmettere curriculum, al Centro servizi
lavoro, via Bottego, entro il 26 aprile specificando il riferimento
"commesso settore mobili" email: domandaofferta.s@silsardegna.it Un
centro estetico cerca 1 estetista, data di scadenza: 26 aprile, sede di lavoro:
Sassari; requisiti: diploma o corso di formazione professionale di estetista;
esperienza nel settore contratto a tempo determinato mesi 4/5 circa; presentare
o trasmettere curriculum al Centro servizi lavoro, via Bottego, entro il 26
aprile specificando il riferimento "estetista" email:
domandaofferta.s@silsardegna.it Concerto per i terremotati Sabato 25 alle ore
19,30 nell'Auditorium di Mater Ecclesiae concerto di musiche di Amadeus Mozart,
suoneranno: Alberto Cesaraccio, Antonio Puglia, Fortunato Casu, Alessandro
Puggioni, Giole Lumbau e Fabio De Leonardis. Gita Domenica 26 gita culturale e
naturalistica a Bitti e Orune con visite ai siti archelogici di Su Tempiesu e
villaggio nuragico di Su Romanzesu, info: 347-4540708. Concerto Ellipsis
Giovedì 23 al Teatro Civico alle ore 21, l'Associazione Ellipsis proporrà,
nell'ambito de «I concerti di Primavera», una formazione di altissimo livello
artistico: il Trio Nova, Vernizzi, Costa con Opera Concerto, dedicato alla
musica operistica italiana. Associazione Alzheimer Giovedì 30 aprile alle ore
17 convocazione assemblea dei soci al Centro di ascolto di San Camillo per
approvazione bilancio 2008. Club Alpino Italiano Per domenica 26 aprile
escursione a Tiscali: da Scala'e Surtana e ritorno. Durata 6/7 ore. Difficoltà
E. Ritrovo soci piazzale Segni alle ore 7 e all'ingresso di Dorgali ore 9,15
circa. Prenotazione obbligatoria entro mercoledì pomeriggio al 328 9022644-346
3354002. Unione ciechi Lunedì 27 aprile all'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti
in via Quarto 3 alle ore 17,30 Antonio Farris, ordinario di Microbiologia alla
facoltà di Agraria terrà incontro aperto a tutti sulla cultura e le proprietà
del pane. Geometri Si invita il personale supplente (docente
e Ata) che ha percepito compensi nell'anno 2008 al ritiro del modello Cud
all'Istituto Tecnico per Geometri "G.M.Devilla" - via Donizetti.
Colloqui Scientifico 1 Il dirigente del Liceo scientifico "Giovanni
Spano" comunica le date dei colloqui con i genitori, la circolare è anche
sul sito: www.liceospano.org Lunedì 4 maggio dalle 16 alle 17,30 le classi
prime A-B-C-D-E-F; dalle 17,30 alle 19 le prime G-H-I. Martedì 5 maggio dalle
16 alle 17,30 le seconde A-B-C-D-E-F e dalle 17,30 alle 19 le seconde
G-H-I-L-M. Mercoledì 6 maggio dalle 15 alle 16,30 tutte le terze; dalle 16,30
alle 18 tutte le quarte; dalle 18 alle 19,30 tutte le quinte. Birdland Alla
scuola di musica Birdland sono aperte le iscrizioni per i corsi d'orientamento musicale
per basso, batteria, canto moderno, chitarra, fisarmonica, pianoforte, sax,
tromba, tastiere, violino indirizzo blues, rock, pop, jazz, metal. Gli
interessati alle lezioni gratuite attitudinali possono rivolgersi alla
segreteria in via Pasubio 8 dal lunedì al venerdì 17,30-20. Telefono
079/298686, 320/8111019. Enologia Ozieri E' in fase di organizzazione la
"VIIIª Rassegna Enogastronomica Città di Ozieri", la consolidata e
annuale kermesse enologica che riunisce la quasi totalità dei produttori vitivinicoli
locali e provinciali. I vini ammessi in gara (prodotti con terreno proprio)
sono i bianchi, i rosati, i rossi e i vini da dessert della vendemmia 2008,
anche quest'anno ci sarà una categoria a parte in cui verranno ammessi i vini
prodotti con uve alloctone. Per info: 349 1756987, 348 8181681. Cisl scuola è
stato pubblicato il bando di concorso per titoli per il personale Ata (24
mesi). Le domande di inserimento e aggiornamento scadono il 14 maggio, maggiori
informazioni alla Cisl scuola in via IV Novembre. Risata Il Club della Risata
invita nuovi amici in un percorso esperienziale sul valore terapeutico della
risata, del gioco creativo e della comunicazione non verbale, ispirato al
metodo del medico indiano Kataria. info: 328 2088354. Scuola dell'infanzia
Gulliver 2000. Sono aperte le iscrizioni per l'anno scolastico 2009/2010 alla
sezione sperimentale Primavera che prevede un progetto didattico dedicato ai
bambini dai 18 mesi compiuti entro settembre 2009, ai 36 mesi. Sezione a numero
chiuso max 20 bimbi. I genitori interessati possono telefonare alla scuola
regolarmente autorizzata, che ha sede a Li Punti, ai numeri 079-397394,
348-8894713, per iscrizioni o appuntamento per colloquio. Gita culturale Sono
aperte le iscrizioni alla gita di due giorni in Barbagia e dintorni. partenza
il 25 aprile in pullman, visite a Orosei, grotte di Ispinigoli, Orgosolo. Info
349 8720751, 328 6441151. Mostra di beneficenza Nel centro missionario del Pime
in via Solari, in collaborazione con l'associazione Madre Mediterranea, mostra
di dipinti di Rita Maurandi per aiutare i bimbi poveri del Terzo mondo e
aiutare una scuola in Bangladesh. Apertura fino a domenica 26 aprile: dalle
10,30 alle 13,30 (festivi) e dalle 16 alle 20,30 (tutti i giorni). Combriccola
dell'arte La compagnia teatrale "La Combriccola dell'arte", cerca
urgentemente aspiranti attori e attrici per commedie in vernacolo sassarese,
età 20/50 anni, per rappresentazioni teatrali, info: 338-5443530 (Alba) Teatro
al Canopoleno Giovedì 23 aprile andrà in scena presso l'aula magna del Liceo
Canopoleno di Sassari (via Luna e Sole 44, ore 19) «Angelica» di Leo Ferrero.
Info www.bottecilindro.it. Gite La Uisp di Sassari informa che, fino al 24
aprile, sono aperte le iscrizioni alle gite di Barcellona e Parigi. Per ulteriori
informazioni: 079/2825033 o rivolgersi sede via Zanfarino 8. Università Terza
Età Giovedì 23 alle ore 16,30, nell'aula magna della facoltà di Agraria, viale
Italia 39, Francesco Angioni, ordinario di Diritto Penale di Giurisprudenza
terrà una lezione su: «Orientamenti sul testamento biologico». Acli Al Caf Acli
di via Roma 130 e nella sede di Li Punti in via Era 56 è possibile prenotare il
servizio di assistenza per i modelli 730, Unico, Ici 2009, rivolgersi
direttamente in sede o telefonare a 079/2829212 dal lunedì al venerdì dalle ore
9 alle 12.30 e dalle 16 alle 18. Viaggio a Lourdes Dal 2 al 6 maggio viaggio a
Lourdes con volo Alghero-Girona, info dopo le 17 al 347-3738506. Libri di testo
Sono in pagamento gli ulteriori fondi accreditati dalla Regione per la
fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo per l'anno scolastico
2007/2008. I beneficiari possono recarsi per la riscossione presso qualsiasi
sportello del Banco di Sardegna, muniti di un valido documento di
riconoscimento. Bonus energia Gli uffici del Caaf Tfdc in via Torres 7 sono a
disposizione per la compilazione e presentazione gratuita della pratica Bonus
energia, telefonare allo 079 273199. Dottori agronomi L'assemblea ordinaria
degli iscritti all'albo dei dottori agronomi e forestali è convocata per
giovedì 23 aprile alle 17 nella sede dell'ordine in viale Umberto 90.
All'ordine del giorno l'approvazione dei bilanci consuntivo 2008 e preventivo
2009. Agricoltura AgriProject Sardegna organizza incontri gratuiti divulgativi
rivolti ad agricoltori e allevatori, al fine di illustrare le misure del PSR
Piano di Sviluppo Rurale concernenti l'ammodernamento delle aziende agricole,
primo insediamento e finanziamenti comunitari in agricoltura, info:
329.9667721, 328.7253532, 349.7831545 e e-mail: agriprojectsardegna@tiscali.it
Pellegrinaggio Sono in corso le iscrizioni ai pellegrinaggi a Cascia del 10
maggio, a Lourdes del 12 maggio e a Medjugorie del 22 giugno. I pellegrini
saranno accompagnati da una guida spirituale e da una guida laica che
coordineranno i gruppi negli itinerari di preghiera. Per informazioni
3479737741 e 079 2006070. Ersu L'Ersu informa gli studenti che è già possibile
pagare la tassa regionale presso tutte le Agenzie del Banco di Sardegna, il
pagamento della tassa dovrà avvenire entro il 30 aprile. Olimpiadi di quartiere
Sono iniziate le iscrizioni alla XXVI edizione delle olimpiadi di quartiere
nell'Oratorio centro giovanile Salesiano, che scadono il 10 maggio. I Giochi si
celebreranno dal 6 al 27 giugno, info: 079-252510. Torres Tennis Il 30 aprile
alle 19 si terrà nei locali della Torres Tennis «Bozzo» l'assemblea dei soci
con all'ordine del giorno l'approvazione del bilancio 2009. Geografia Venerdì
1º maggio escursione a Sant'Antonio di Gallura con visita al Liscia, alle
chiese campestri di San Giacomo e San Costantino, al Palatu Mannu (lo stazzo
più singolare della Gallura), partenza ore 8,15 dall'emiciclo Garibaldi, tel.
079-2826119 e 079-980957. Dichiarazione dei redditi Il Caaf Cisl informa che
chi volesse avvalersi dell'assistenza nella compilazione dei modelli 730, Bonus
energia, Isee, Red, può prenotarsi telefonando ai seguenti numeri:
079271188-079280466- 079270420 Sede Sassari, 079975506 Sede Alghero, 079515265
Sede Porto Torres, 079786440 Ozieri. Disabili Fino al 4 maggio sono in
pubblicazione al Centro servizi per il lavoro della Provincia le graduatorie
dei disabili e delle categorie protette al 31 dicembre 2008. I ricorsi possono
essere presentati entro le 12 del 4 maggio al responsabile del procedimento.
Visite alla Nuova Proseguono le visite delle scolaresche alla redazione della
Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli appuntamenti telefonare tutti i
mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o 222400 e chiedere di Bruno
Lubino. Testimoni Cerco testimoni dell'incidente avvenuto il 14 aprile alle 21,10 a Predda Niedda
strada 22 tra un'auto e una moto Honda 600, tel. 340 6439076.
(
da "Mattino di Padova,
Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il libro
IL PROCESSO A GALILEO VISTO DAI CATTOLICI Nel 1609, a Padova, Galileo
Galilei alza per la prima volta al cielo il suo cannocchiale: nasce
l'Astronomia moderna. Nel 1633 con la solenne messa al bando delle sue teorie
si conclude a Roma il Processo a Galileo. Nel 1979 Giovanni Paolo II, sul solco
del Concilio Vaticano II, manifestò il desiderio che teologi e storici
riesaminassero a fondo il "caso Galileo". Incomprensioni, falsi
storici, supposizioni: quale fu il vero rapporto tra la Chiesa e Galileo
Galilei? Perché Papa Wojtyla ne recupera la figura a quasi quattro secoli di
distanza? Questo libro ripercorre la storia del processo e della condanna di
Galileo Galilei, e i lavori della Commissione di Studio diretta, nella fase
finale, dal cardinale Paul Poupard e chiusa solennemente in Vaticano nel 1992. A partire dalla
documentazione degli Archivi Segreti Vaticani viene ricostruita la traiettoria
della Commissione e ne vengono esaminati criticamente i frutti. Si offre così
un materiale inedito che permette l'adeguata valutazione del ruolo del Vaticano
nel complesso caso Galileo, apportando nuova luce sulla sua secolare storia.
Tutto questo è contenuto nel volume Galileo e il Vaticano di Mariano Artigas e
Melchor Sanchez de Toca (con la prefazione di Monsignor Gianfranco Ravasi) Il libro verrà presentato giovedì prossimo 23 aprile alle 17 al
Collegio Vescovile Barbarigo di Padova (via Rogati 17, ingresso per le auto da
via Seminario 7). Interverranno l'autore, il prof. William Shea, titolare della
Cattedra Galileiana presso l'Università degli studi di Padova e il prof. Piero
Benvenuti, docente di Astrofisica delle alte energie dell'Università di Padova.
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
IX - Torino Medicina, la giostra dei professori per ora si salva solo Robecchi
Ultrasettantenni verso la pensione, l´Università non li
vuole Per lui quattro voti di scarto, ma il Senato accademico potrebbe bocciare
la sua richiesta OTTAVIA GIUSTETTI (segue dalla prima di cronaca) Ma i docenti
di Medicina che accompagneranno la sua candidatura in Senato saranno, secondo le
indiscrezioni, «padrini» molto tiepidi e non spingeranno affatto per l´approvazione
- se non addirittura il contrario - proprio per le modalità con cui questa
votazione ha ribaltato totalmente i pronostici. è stata infatti bocciata senza
possibilità di ripescaggio la richiesta di Mario Pippione, di Lorenzo Massobrio
e, soprattutto, di Valerio Gai, che fino a ieri mattina, a detta della maggior
parte dei colleghi docenti, sarebbe stato l´unico, semmai, a meritare il
prolungamento dell´incarico. Il criterio che era stato introdotto dall´università per valutare la richiesta dei professori era
appunto quello dell´«infungibilità». Preso a prestito dalla terminologia
giuridica, sta ad indicare l´impossibilità di sostituire in breve tempo il docente. Va da sé che nulla è «infungibile» nel caso di
Antonio Robecchi, che dirige una delle otto chirurgie delle Molinette e che, se
pure a capo del dipartimento universitario, non brilla certo per numero e
qualità di pubblicazioni scientifiche. Per non dimenticare il fatto che, quando
lo scorso anno fu rimosso dall´incarico di capo dipartimento delle chirurgie,
lo stesso dipartimento aveva 17 milioni di euro di deficit. è stata una
votazione che ha seguito solamente la logica degli umori e dei malumori e dei poteri
forti ancora mai sconfitti all´interno della facoltà. E che ha lasciato
irrimediabilmente scoperta la direzione della specialità di medicina d´urgenza
che rischia o di tornare nelle mani di un primario ospedaliero (medicina a
Torino perderebbe la scuola) oppure di passare in fretta e furia sotto un
candidato «improvvisato» che sembra possa essere Giuseppe Montrucchio,
succeduto da poco al professor Giorgio Emanuelli. C´è chi dice anche che dietro
a questo colpo di mano ci sia la regia di docenti interessati da anni a un
parziale smembramento della medicina d´urgenza, in favore della rianimazione,
nell´ambito di un dibattito a livello nazionale secondo il quale a dirigere il
pronto soccorso debbano essere esperti rianimatori. Il fatto certo è che dei quattro
candidati a restare ancora per due anni, gli unici due che forse meritavano una
chance erano Lorenzo Massobrio, ginecologo a capo del dipartimento del
Sant´Anna, e appunto Valerio Gai, direttore del dipartimento delle Molinette.
Entrambi si sono presentati di fronte ai colleghi per la votazione con una
lettera del proprio direttore generale che li definiva «infungibili», ma a
nulla è valso neppure questo. «Se la legge dice che 70 anni è l´età giusta per
andare in pensione, ritengo che non ci sia alcuna ragione per prolungare gli
incarichi - dice Giuseppe Galanzino, direttore generale delle Molinette -
quando però il professor Gai mi ha chiesto se gli confermavo la fiducia, l´ho
fatto, visto che il suo contratto con l´ospedale scade nel 2011».
(
da "Messaggero Veneto,
Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
20 - Udine Terremoti, un'ipotesi di polizza a copertura Assicurazioni di MARCO
FEDERELLA Sul terremoto in Abruzzo si è detto e scritto moltissimo. Molto si è
fatto per porre rimedio immediato all'emergenza. Moltissimo c'è ancora da fare
e si farà per la ricostruzione e per il definitivo ritorno alla normalità. Ma
come spesso accade nei momenti in cui si manifestano simili tragiche catastrofi
l'opinione pubblica viene fortemente sensibilizzata
alla riflessione sulle loro conseguenze, sulle eventuali responsabilità e sui
potenziali rimedi. Una delle considerazioni che si è fatta di recente è stata
quella legata a un'eventuale possibile copertura assicurativa dei danni
procurati dai terremoti. I fenomeni sismici, al di là delle recenti polemiche
sulla loro prevedibilità, si caratterizzano per l'incertezza quanto a intensità,
tempistica e loro conseguenze oltre che per la difficoltà nell'individuare
l'esatta localizzazione geografica in cui si verificheranno i fenomeni. Tutto
quanto sfugga a una precisa descrizione statistica e quantificazione
finanziaria (quanto più esatta possibile) è normalmente escluso dalla
possibilità di essere oggetto di assicurazione. Si tratta infatti di elementi
tecnici imprescindibili affinché da parte delle compagnie possa essere
allestita una tariffa coerente e volta alla quantificazione di premi congrui in
relazione ai rischi coperti. Ed è proprio questo il motivo per cui ora sono
pochissime le coperture relative ai rischi del terremoto, solitamente destinate
alle aziende, le cui dimensioni e i cui volumi in termini di premi corrisposti giustifichino
la concessione di simili garanzie. Superfluo sottolineare come per i privati
risulti pressoché impossibile assicurarsi contro questi rischi. Da più parti e
a più riprese si è ipotizzata un'assicurazione obbligatoria a copertura degli
immobili in caso di fenomeni sismici con la condivisione della copertura tra
settore privato (compagnie) e settore pubblico. In termini pratici questa
ipotesi condurrebbe alla ripartizione dell'onere conseguente al manifestarsi
dei fenomeni sismici oltre che all'alleggerimento dei bilanci pubblici, gravati
oggi integralmente dei costi conseguenti e successivi ai terremoti. In altri Stati europei questa soluzione è già stata adottata e la
Pubblica amministrazione beneficia anche del know how delle compagnie nella
gestione dei sinistri catastrofali. Una soluzione questa non priva di
potenziali difetti. Il costo di questa copertura condivisa tra pubblico e
privato ricadrebbe infatti su tutta la collettività che se ne dovrebbe
inevitabilmente fare carico. Ma se è vero che le risorse pubbliche sono
di tutti, sgravarle ripartendo l'onere sui cittadini in modo uniforme, graduale
e costante consentirebbe forti risparmi per i bilanci pubblici e indubbi
benefici di carattere generale. Il ristoro dei danni potrebbe così essere effettivo
e integrale e la tempistica oggettivamente più breve di quanto non accada oggi
in simili circostanze. Si parte da un assunto che consiste nella triplice
ripartizione dei costi della catastrofe in parte a carico dei cittadini (una
forma di franchigia sui primi euro di danno, al fine di sgravare il sistema
pubblico-privato dai costi dei piccoli sinistri), in parte a carico delle
compagnie di assicurazioni (per l'eccedenza di danno rispetto alla franchigia
fino a massimali predeterminati che consentano una definizione del massimo
danno probabile e dunque della loro massima esposizione) e in parte a carico
del sistema pubblico per l'eccedenza rispetto ai massimali sottoscritti dalle
compagnie (nel caso di catastrofi di particolare gravità). Se è vero che la
frequenza dei disastri sismici è prevista in aumento (come anche l'entità del
loro impatto economico), il sistema attuale (che vede lo Stato come unico
garante) denota una certa fragilità, inefficienza e carenza quanto a
sostenibilità finanziaria, al di là dell'inefficacia insita nei lunghi tempi di
risarcimento ai terremotati. Al momento la proposta non ha avuto l'appoggio
politico necessario e indispensabile a tradurre in fatti concreti la
progettazione teorica esposta che, se ha trovato attuazione in altri Paesi
europei avanzati e moderni come la Francia, la Spagna, la Germania e il Regno
Unito, non si vede perché non possa concretizzarsi anche in Italia. Inoltre
l'obbligatorietà della copertura condurrebbe decisamente verso la prevenzione:
migliori caratteristiche costruttive porterebbero all'abbassamento del premio,
con tutto l'interesse da parte dell'assicurato a che il suo immobile rispetti
le norme vigenti e dunque un effetto complessivo sull'intero patrimonio
immobiliare italiano, nell'ipotesi, per ora abbastanza lontana,
dell'obbligatorietà della copertura assicurativa contro i fenomeni sismici.
(
da "Stampa, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
CONSIGLIO
COMUNALE OPINIONI CONTRASTANTI TRA IL SIDNACO BILLIA E IL CAPOGRUPPO DI
MINORANZA BARLOCCO Polo meccanico Fresia a Cengio CENGIO Consiglio comunale al
calor bianco l'altra sera, a Cengio. Ecco i vari punti di disaccordo tra
minoranza e maggioranza. Polo meccanico Un'operazione che, partendo dal
trasferimento delle Fresia dalla sede millesimese di via Trento e Trieste alla
località Pertite, sul confine tra Cengio e Millesimo, si traduce nello
sfruttamento industriale di un sito di 65 mila mq. Si prevede poi la
realizzazione di ulteriori 14 mila mq di superficie coperta a disposizione per
nuovi insediamenti. Per Giuseppe Barlocco, capogruppo di minoranza, «non siamo
contrari all'operazione se si limitasse al trasferimento della Fresia e ai
nuovi insediamenti. Siamo contrari alla realizzazione di una centrale a
biomasse, contemplata all'interno dell'accordo quadro, e non solo perchè
riteniamo che per un simile impianto l'ubicazione migliore sia quella delle
aree ex Acna anche da un punto di vista del teleriscaldamento». Un altro motivo
di perplessità, come sottolinea l'onorevole Guido Bonino, «è considerare il
prolificare di questi impianti che si vorrebbe realizzare in Val Bormida: a
Ferrania, alla Pertite, a Calizzano, a Massimino... Alla fine la lerga da
bruciarei non basterà e allora si rischia la conversione di tali impianti in
inceneritori. Che allora lo si dica senza ipocrisie». Replica il sindaco Ezio
Billia: «Quella della centrale a biomasse è un'ipotesi ventilata nell'accordo
quadro ma per la quale non vi sono ancora nè fondi nè dati certi e mi pare che
quella della minoranza sia una polemica strumentale». Variante alla strada
provinciale Per la minoranza si poteva fare meglio. Ancora Giuseppe Barlocco:
«Avevamo proposto uno spostamento del tracciato verso il fiume, in modo da
evitare unA volta per tutte la zona a rischio frane». Replica Billia: «Un'ampia
porzione dell'area servizi rimarrà a disposizione e verrà realizzato un
parcheggio per mezzi pesanti e un'area verde. E poi, se
Bonino aveva un'idea migliore perchè non l'ha messa in pratica in tutti gli
anni in cui era al governo del paese?». Ricapitalizzazione cengio sviluppo Per
Billia «un atto necessario quello di ricapitalizzare la società pubblico-privata per il rilancio delle aree ex Acna, e che diventa indispensabile
ora che la bonifica è conclusa».
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
VI - Genova UNIVERSITà, TRE DUBBI SUL NUOVO STATUTO MARGHERITA RUBINO (segue
dalla prima di cronaca) Ecco alcune delle novità radicali, con accanto i dubbi
relativi: 1) Spariscono le Facoltà, nascono cinque grandi Poli. Chi decide le
aggregazioni? Su quale base e con quale logica? Ci sono due commissioni, una
lavora al progetto e una allo statuto. Queste commissioni
non sono rappresentative delle facoltà, per le quali mille e passa docenti avevano
eletto dei presidi. Piacciano o no, i presidi collegano alla base, mentre i
docenti indicati sono, appunto, docenti indicati. 2) Spariscono le aree e i
dipartimenti, nascono ventidue Scuole. Chi disfa e rifà? Sempre i dieci
"docenti indicati"? Per ora, la "base" di cui sopra
apprende tutto dalla stampa. Né si può sperare che la presentazione del 4
maggio sia davvero un débat public. è previsto che ognuno di noi possa
apportare modifiche quando leggerà lo schema on line. è realistico? Si consideri
che il nuovo progetto nasce all´insegna della trasparenza. E che pare, sì,
progetto strameditato, ma a tavolino. 3) Norme transitorie di statuto
vorrebbero un mandato di sei anni per il Rettore. Qui davvero sarebbe
democratica e necessaria una consultazione plenaria. Votare qualcuno per
quattro anni non equivale a votarlo per sei. Non rinnovare il Rettore dopo
quattro anni oggi si può, ed equivale nei fatti a un impeachment. Che necessità
c´è di mutare il 4 + 4 oggi in vigore? Toccare lo statuto su questo punto è
grave. In ogni caso, le norme transitorie sono valide a decorrere dal mandato
successivo. Sarebbe scorretto e giuridicamente poco sostenibile modificare
norme che riguardano se stessi. Soprattutto, getterebbe ombre pesanti
sull´intera operazione.
(
da "Nuova Sardegna, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
30 - Sassari Darwin, celebrazioni per il bicentenario ALGHERO. Il mondo intero
commemora Charles Darwin in occasione del bicentenario della nascita, che
s'accompagna ai 150 anni dalla pubblicazione del suo manuale "L'origine
della specie". Così anche alcune associazioni culturali non potevano non
rendere omaggio al padre della teoria dell'evoluzione. A Darwin e
all'indiscusso valore del suo straordinario contributo scientifico sono
dedicati eventi e iniziative del programma proposto dall'Obra Cultural, insieme
alla Società Umanitaria dal titolo emblematico: "La creaciÓ no és
acabada" (La creazione non è finita). L'iniziativa ha preso l'avvio lunedì
con la presentazione del libro "Nuvole e sciacquoni", di Giulio
Conte, e si concluderà il 15 maggio. Nel calendario di incontri sono previste
tante serate a tema con scrittori, docenti universitari e documentaristi.Sarà
possibile anche assistere a proiezioni, che hanno sempre come tema Darwin,
l'uomo, l'ambiente, l'evoluzione e l'evoluzionismo. Domani
sera alle 19 nella Sala Biblioteca Catalana dell'associazione presieduta da
Pino Tilloca nel centro storico si prosegue con la conferenza-dibattito
"La vera storia di Adamo ed Eva", a cura di Paolo Francalacci, docente di Genetica dell'Università di Sassari. (m.c.)
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina I
- Firenze Venerdì il consiglio di amministrazione dell´università decide la sorte di docenti famosi nel mondo accademico L´ateneo
pensiona i cervelloni Romagnani, Pacini, Schettino nella lista, corsa alle
eccezioni L´elenco delle cattedre pensionabili, i docenti arrivati alla soglia
dei 70 anni, sta per approdare in consiglio di amministrazione nell´università di Firenze. Oltre una ventina i nomi nella lista, fra
questi scienziati celebri come l´immunologo Sergio Romagnani, l´astronomo ex
direttore dell´Osservatorio di Arcetri Franco Pacini, il preside della facoltà
di Farmacia Sergio Pinzauti, quello di Scienze Emilio Castellucci, il chimico
Vincenzo Schettino e diversi altri. Qualcuno, si vocifera, verrà «salvato», ma
la rosa è ristrettissima e la deroga scatterà valutando un incrocio di tre
parametri: la valutazione delle ricerche realizzata dal Civr (l´ente stabilito
dal ministero) e i fondi che ciascun docente ha
rastrellato per l´ateneo dai fondi Prin (ministeriali) e da quelli
internazionali o di altri enti. MONTANARI A PAGINA V
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V
- Firenze Università, gli over 70
in pensione Tra i nomi eccellenti Romagnani, Pacini e
Pinzauti. C´è chi resiste Una scelta obbligata per far quadrare i conti. La
decisione finale al Senato accademico LAURA MONTANARI Sta per scattare l´ora X,
per le cattedre over 70. Nomi celebri della ricerca e della docenza saranno
costretti a lasciare. La questione approderà venerdì nel consiglio di
amministrazione dell´ateneo fiorentino e poi, nelle settimane successive, in
senato accademico. E´ un passaggio delicato e dagli esiti tutt´altro che
scontati. Fra le cattedre in lista per la pensione ci sono ordinari di lungo
corso come l´immunologo Sergio Romagnani, l´astronomo ex direttore
dell´Osservatorio di Arcetri Franco Pacini, il preside della facoltà di Farmacia
Sergio Pinzauti, quello di Scienze Emilio Castellucci, l´ex preside della
stessa facoltà Malesani e diversi altri. Tutti sulla soglia dei 70 anni, docenti che in altri tempi avrebbero potuto prolungare ancora di
due anni la loro permanenza in cattedra e che invece adesso si vedono sulla
soglia, pronti al congedo. L´università fiorentina ha urgenza di
sistemare i conti e ridurre le spese del personale per rientrare nei parametri
chiesti dal ministero, così il governo dell´ateneo sarà chiamato a
scelte tutt´altro che facili. I pensionamenti fra gli ordinari dovrebbero
essere più di una ventina, ma è già partita la corsa per le eccezioni. La
griglia è molto stretta, si vocifera che al massimo dall´elenco potrebbero
salvarsi due o tre cattedre, secondo altre fonti una soltanto. Chi? I giochi
sono apertissimi anche se qualcuno accredita Sergio Romagnani come il favorito
assieme ai due presidi di facoltà arrivati a metà mandato. «Non ne so niente»
risponde secco lo stesso immunologo che, come Pacini e altri colleghi ha
inviato alla commissione di ateneo i parametri richiesti per poter valutare una
eventuale deroga: valutazione del Civr sulle sue ricerche, fondi rastrellati
nei progetti Prin (sono quelli del ministero) e altri «guadagnati» partecipando
a ricerche europee o con fondi di diversa provenienza. «Queste criteri non mi
convincono per niente - spiega Pacini - è assurdo mettere a confronto i fondi
utilizzati per ricerche di matematica con quelli per la medicina, i costi sono
molto diversi. E poi noi ad Arcetri abbiamo formato grandi ricercatori, uno
adesso lavora all´Osservatorio cileno e sta costruendo le macchine del più
importante progetto astronomico del mondo: conta questo?». Pacini dice che
«l´ateneo fiorentino rischia di diventare un ateneo di serie B non perché parte
il docente x o y, ma perché basa le sue scelte su
valutazioni prevalentemente economiche. La ragioneria da sola non aiuta nelle
grandi scelte e la mattina passo spesso davanti al villino Ronchi restaurato
dall´università e poi da anni abbandonato...».
Nell´elenco dei pensionabili anche il chimico Vincenzo Schettino: «Non voglio
regali, mi devono giudicare per la ricerca e la didattica, per quello che ho
dato a questa università». Ieri intanto il prorettore
Sandro Rogari ha consegnato il suo programma per le elezioni a rettore
(www.sandrorogari.it).
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V
- Firenze Pisa Il Biancone Studio sul radon "Prevede il sisma" Un
campanello contro gli intrusi Il radon permette di prevedere gli eventi
sismici. Lo rivela uno studio dell´università di Pisa e, in particolare, di Giorgio Curzio, docente al dipartimento di ingegneria meccanica, nucleare e della
produzione, che ha guidato la sua équipe di ricercatori in una serie di
esperimenti in Lunigiana e Garfagnana, due aree a rischio sismico della
Toscana. Ne dà notizia il Giornale dell´ateneo pisano. Secondo questa
ricerca, la fuoriuscita dalle rocce del radon, un gas nobile naturalmente
radioattivo, può essere un segnale premonitore di un evento sismico e per
questo i ricercatori pisani hanno messo a punto un progetto di fattibilità per
misurare la concentrazione di radon nelle acque profonde della Lunigiana e
della Garfagnana. Il Biancone di piazza Signoria «sorvegliato speciale». Da
ieri è attivo un sistema all´avanguardia di video sorveglianza della statua
costato oltre 200 mila euro e che permetterà, spera Palazzo Vecchio, di evitare
altri episodi di danneggiamenti. Una telecamera a 45 metri d´altezza e due
più basse ad alta velocità puntano sulla statua: appena un "intruso"
si affaccia dentro la recinzione suona un campanello che avverte il corpo di
guardia dei vigili (2 o 3) dentro Palazzo Vecchio, dotato anche di un
altoparlante. Se i movimenti dell´intruso sono bruschi si accende pure un faro.
Una tecnologia (studiata dall´Università di Siena), dice l´assessore Cioni, da
esportare anche ad altri monumenti. (e.f.)
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V
- Firenze Dopo l´intervista del preside di Medicina a Repubblica, una prof
contesta le sue idee sul nepotismo "Gensini, la mia sensibilità si
ribella" Il caso del concorso di Economia agraria bandito da Medicina e
vinto dal figlio del rettore CONCETTA BIANCA Ho letto con molto interesse
l´intervista rilasciata dal professor Gensini l´11 aprile 2009. Credo che
possano essere utili anche ai non addetti ai lavori alcune precisazioni. Alla
domanda di Repubblica («Perché Medicina ha bandito un concorso di Economia
Agraria, vinto poi dal figlio del rettore Augusto Marinelli?»), Gensini ha
risposto: «Perché la prevenzione è fondamentale per la medicina, e un ruolo
essenziale lo ha la alimentazione, che si gestisce attraverso la produzione di
alimenti adatti a prevenire determinate malattie». Devo però osservare che
l´offerta formativa della facoltà non ha saputo sfruttare a pieno le competenze
del professor Nicola Marinelli, il quale, con apprezzabile spirito di servizio,
nel 2008-2009, come risulta dal sito, ha insegnato a Medicina diversi corsi
(Politica economica, Organizzazione aziendale, Economia politica, Economia
aziendale) che non appartengono al suo settore scientifico disciplinare di
riferimento, mentre ne ha impartito uno solo del suo settore, Economia ed
estimo rurale (Agr/01). L´affermazione di Gensini sulla necessità di un posto
di economia agraria a Medicina (di fatto una utilizzazione molto limitata, 5
Cfu, cioè crediti formativi) va contestualizzata: sarebbe stato facile per il
Corso di Scienze della nutrizione umana, di fronte ad un organico di ateneo del
settore Agr/01, composto nel 2001 da 20 docenti (tra ordinari, associati e
ricercatori) e oggi da 23 docenti, ottenere l´affidamento per un solo corso da
parte di un docente di Agr/01 di altra facoltà. A
tutti piacerebbe poter bandire nella propria facoltà posti per attivare un solo
corso di 5 Cfu; va rilevato però che in alcune facoltà che pure risultano
attrattive per prestigio e numero di iscritti, vengono fatte addirittura tacere
discipline considerate fondamentali. Quanto poi al blocco del turn-over
(Gensini afferma: «Provvedimenti che ci creano grandi problemi»), va ricordato
che tutte le facoltà risultano penalizzate e anzi, conti alla mano, è stato
proprio l´organico di Medicina ad aver fatto un grande balzo in avanti negli
ultimi anni, come è stato evidenziato dai grafici presentati al recente
incontro organizzato il 3 aprile 2009 dall´Uspur e dal Cnu, due sindacati dei
docenti. In ogni caso dispiace comunque leggere affermazioni quali quella
pronunciata da Gensini, che nasce sicuramente dalla sua esperienza, ma nei
confronti della quale la mia sensibilità riesce ancora a ribellarsi: «Poi
capita - afferma Gensini - che i figli dei macellai facciano i macellai e
quelli dei medici i medici». Gensini, inoltre, con tono rassicurante, ha
raccontato per la seconda volta la storia della figlia che da piccola parlava
di piastrine con la maestra, accreditando come scelta genetico/culturale quello
che molti giornali e libri contestano all´ateneo fiorentino, cioè il nepotismo,
che di fatto, anche per chi non vuole vedere e riconoscere le cose, ha
contribuito a screditare l´ateneo. Spero che l´ateneo fiorentino non voglia
seguire l´esempio romano della Sapienza, dove un rettore continua ad essere
preside; non vorrei che per la terza volta Gensini raccontasse senza pudore
della figlia e delle piastrine. Non di questo ha bisogno
l´ateneo per risollevarsi. Non è questo il modello di università in cui
credo e sono sicura che molti degli stessi docenti di Medicina desiderano un
rettore che restituisca credibilità all´Università di Firenze. L´autrice è
ordinario di Letteratura umanistica
(
da "Messaggero Veneto,
Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5
- Gorizia Salvaguardia dell'ambiente e qualità dei prodotti:
"lezione" all'Unitrè Si preannuncia di estrema attualità e interesse
anche la terza lezione del corso denominato "La consapevolezza
ambientale" e organizzato dall'Unitre (Università
della terza età) di Gorizia per venerdì prossimo, 24 aprile, con inizio alle 11
al Centro sociale Polivalente di via Baiamonti. Il tema, che sarà sviluppato
per l'occasione dall'ingegner Mauro Vezil, docente
universitario ed esperto in audit sui sistemi di gestione qualità, è
"Garanzie al consumatore: le certificazioni ambientali e di prodotto;
come coniugare la salvaguardia dell'ambiente con la qualità dei prodotti; la
certificazione di filiera dei prodotti alimentari e quella dei prodotti legnosi
provenienti da foreste gestite in modo sostenibile". Protagonista
dell'incontro è dunque il consumatore: o meglio, il ruolo passivo che ognuno di
noi è costretto a sostenere nel mercato dei prodotti alimentari, in particolare
per quanto riguarda i costi derivanti dai numerosi passaggi della filiera. Ma
pur chiuso nella fitta rete di meccanismi spesso di difficilissima lettura, il
consumatore ha una decisiva carta da giocare a proprio favore: può scegliere. E
quando i suoi criteri si arricchiscono coi concetti di qualità, tipicità,
ambiente ed etica, il suo impatto con la filiera si capovolge: diventa soggetto
attivo e determinante, capace di condizionare le scelte dei produttori. È in
grado cioè di indurre le aziende ad operare con modalità rispettose
dell'ambiente, dandone conto attraverso i loro prodotti, dei quali inoltre
dovrà essere garantita la qualità, e per quelli agroalimentari anche la
tipicità.
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina X
- Bologna Solidarietà Zero tasse per gli studenti terremotati Il Cda dell´Ateno ha stanziato centomila euro per gli aiuti SOLIDARIETA´ agli
studenti e ai docenti abruzzesi colpiti dal terremoto. Ieri mattina il
consiglio di amministrazione ha deciso di destinare all´università dell´Aquila una somma di centomila euro. La cifra sarà versata
nel fondo «Università emergenza terremoto» costituito dalla Conferenza dei
rettori. La scelta era già stata approvata lunedì scorso dalla giunta di
Ateneo che in un messaggio ha espresso «profondo cordoglio e ampia solidarietà»
a tutti i cittadini della Regione Abruzzo, in particolare ai 27mila studenti
universitari e al rettore dell´ateneo dell´Aquila. Inoltre i consiglieri di
amministrazione hanno deciso l´esonero delle tasse per gli studenti abruzzesi
iscritti all´Alma Mater che provengono dalle zone colpite dal terremoto e le
cui case sono state danneggiate. Gli studenti abruzzesi della provincia
dell´Aquila che studiano a Bologna sono 209, già tutti contattati dall´Ateneo.
L´esonero coinvolgerà gli studenti colpiti dal sisma. «Gli interessati al
provvedimento saranno circa un centinaio» prevede il prorettore agli studenti
Paola Monari. Nei prossimi gironi altri provvedimenti potranno essere messi in
campo. «L´esonero dalle tasse è il provvedimento minimo nei confronti degli
studenti colpiti dal terremoto, ma siamo pronti a concedere ulteriori
agevolazioni per i casi più gravi». (il. ve.)
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XI - Bologna Microcredito modello Yunus l´ateneo studia la banca dei poveri
Sinergia tra Alma mater, Grameen Trust, Unicredit e Fondazione Unidea. Coordina
il progetto la professoressa Brunori ILARIA VENTURI UNA banca dei poveri in
terra emiliana, tra Bologna e Modena, promossa dall´Ateneo. Modello Yunus, il
banchiere del Bangladesh premio Nobel per la Pace. Nel 2007 la sua Grameen
Bank, letteralmente banca del villaggio, è sbarcata a New York. «Le vostre
banche lavorano per il mondo intero, ma queste rifiutano di lavorare per quanti
vivono all´ombra dei vostri grattacieli. Negli Stati Uniti ci sono milioni di
persone che non possono aprire un conto. Siamo qui per dimostrarvi che è
possibile», aveva detto Yunus. Ora tocca all´Italia. Quest´autunno, grazie a
una partnership tra l´università di Bologna con
Grameen Trust e con Unicredit e Fondazione Unidea, nascerà un istituto di
credito specializzato in micro finanza. Il primo in Europa, dopo un´esperienza
in Turchia. Lo studio di fattibilità è stato affidato all´Alma Mater. «Siamo
noi che abbiamo messo in moto tutto. Lo studio è stato realizzato per conoscere
lo stato del fenomeno povertà nel nostro territorio, per individuare i bisogni
e le risorse umane disponibili e l´esito è incoraggiante», spiega Luisa
Brunori, la docente che ha
portato Yunus a Bologna, dove ha ricevuto la laurea ad honorem, unica italiana
invitata alla cerimonia per il Nobel l´anno scorso a Stoccolma in
rappresentanza dell´Ateneo. La professoressa Brunori è fondatrice
dell´Osservatorio internazionale per la Microfinanza, presieduto dallo stesso
Yunus, che opera all´interno del Centro interdipartimentale per la
ricerca e l´intervento sui gruppi e che ha siglato l´accordo. La Grameen Italia
in una regione ricca, anche se ora colpita dalla crisi? «Nei paesi avanzati
queste esperienze di credito servono a combattere l´esclusione sociale e a
rispondere ai bisogni di povertà relativa, quella povertà che ti fa vivere, ma
vivere male e che ti mette ai margini della società» spiega la docente. Il nuovo istituto metterà in pratica un sistema di
microcredito basato sulla crescita delle persone e lo sviluppo democratico
della comunità. «E´ il legame sociale, la relazione di reciproca responsabilità
che conta», aggiunge Luisa Brunori. E che fa la differenza da altri modelli di
microcredito. «Qui non c´è la garanzia di nessuno, se non l´impegno a
partecipare a un gruppo di solidarietà: questo è cruciale. Ed è questo a
determinare il suo successo: a New York in un anno sono stati fatti 550
prestiti». SEGUE A PAGINA V
(
da "Stampa, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
LA BEFFA
Nessun contratto per chi aveva chiesto di rimanere Il rettore Ezio Pelizzetti, nel suo «tour» per le facoltà era stato chiaro: «I docenti che
chiederanno di restare in servizio altri due anni, se la loro domanda sarà
respinta, non potranno accedere alla possibilità di ottenere un contratto da 20
mila euro all'anno per restare in Università a insegnare per qualche anno
ancora». Questa soluzione - una sorta di borsa per i docenti - era stata
ideata dal rettore per alleggerire gli organici dai docenti settantenni senza
però privarsi del loro apporto, anzi, lasciando loro la possibilità di restare
in ateneo con una sorta di contratto di collaborazione con un importo molto
inferiore al costo di un docente ordinario (circa 150
mila euro l'anno).
(
da "Stampa, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
CONVEGNO.
DEDICATO AI PROFESSORI E AI RAGAZZI "Più Europa per tutti gli studenti"
e contatti con le scuole di altri Paesi Più Europa nella scuola, più scuola in
Europa. Questo lo slogan che la Provincia di Vercelli, in collaborazione con la
Regione Piemonte, ha voluto lanciare nel convegno tenutosi all'Istituto tecnico
«Cavour» di corso Italia. Un messaggio chiaro e diretto ai più giovani che, nel
loro percorso formativo, dovranno confrontarsi sempre di più con la realtà
europea, così come anche gli insegnanti e l'organizzazione scolastica. Il
dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Antonio Catania, con la
collaborazione tecnica di Sara Pagliai, ha presentato il «Programma Llp» per
l'apprendimento permanente, istituito per volontà del Parlamento europeo con
l'obiettivo di promuovere scambi, progetti di cooperazione e mobilità tra i
sistemi di istruzione e formazione dei Paesi membri. Il programma Llp si
compone di vari livelli in base all'età dei partecipanti: «Comenius» per
l'istruzione scolastica, i già noti «Erasmus» e «Leonardo
da Vinci» per l'Università e il progetto «Grundtvig» riservato all'educazione
degli adulti. In particolare il «Comenius» mira a migliorare la qualità ed
accrescere il volume della mobilità di allievi e docenti degli istituti
superiori oltre all'apprendimento delle lingue straniere. Per
informazioni www.programmallp.it.\
(
da "Repubblica, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
27 - Economia Circolare dell´Agenzia delle Entrate per
rispondere alle domande dei Caaf Farmaci, affitti e bonus docenti il fisco
scioglie i dubbi sul 730 La detrazione per le università private
equiparata a quella degli istituti pubblici ROMA - I bonus per
l´autoaggiornamento dei docenti, ma anche le novità per i scontrini dei farmaci
da scontare dall´Irpef. E poi: gli sconti per gli affitti degli studenti
universitari e le modalità per le detrazioni dei figli degli stranieri
residenti in Italia. Arrivano dall´Agenzia delle Entrate gli ultimi chiarimenti
per la compilazione del modello 730 del 2009, che tradizionalmente viene
elaborata per rispondere ai dubbi sollevati dai Caf, i centri di assistenza
fiscale. FARMACI E SCONTRINI. Escono completamente di scena gli scontrini
relativi all´acquisto di farmaci non pienamente "parlanti" e quindi
con la voce per ogni prodotto farmaceutico acquistato. Viene esclusa la
possibilità di utilizzare l´autocertificazione per quelli privi di codice
fiscale. Gli scontrini emessi a partire dal 1 gennaio 2008, dunque, sono
considerati validi ai fini della detrazione solo se completi di tutte le
caratteristiche richieste (natura, qualità, quantità dei medicinali e codice
fiscale). UNIVERSITà. Per usufruire dello sconto l´alloggio deve essere in
Italia. Lo sconto - pari al 19% su un importo massimo di 2.633 euro -
riconosciuto agli universitari iscritti presso un ateneo situato in un Comune
distante almeno 100
chilometri da quello di residenza o in una provincia
diversa - si applica infatti a patto che l´alloggio si trovi in Italia. Le
spese per la frequenza di istituti o università
private danno diritto alla detrazione entro i limiti stabiliti per le tasse e i
contributi versati a istituti statali. BONUS DOCENTI. Gli insegnanti che
intendono beneficiare della detrazione, pari al 19% con tetto di spesa a 500
euro, devono dichiarare sia lo status di docente sia i
beni e i servizi acquistati. PREVIDENZA. In presenza di contributi e premi
versati dal lavoratore e dal datore di lavoro alle forme pensionistiche
complementari il contribuente che vuole dedurre lo stesso tipo di onere escluso
dal sostituto dal sostituto d´imposta e risultante dal Cud deve indicare e
sottoscrivere sul documento di spesa la circostanza che l´importo non è stato
escluso dal reddito di lavoro dipendente.
(
da "Stampa, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
LA
POLEMICA "Brocche e Vasi del Futurismo" Scaramuzzino: «Comuni mal
coordinati» [FIRMA]SILVANO GODANI La coincidenza della Settimana della Cultura
con la IV Edizione del Festival Internazionale della Maiolica dedicato alla
celebrazione del Centenario del Futurismo, produce appuntamenti quotidiani con
la velocità futurista di «un automobile ruggente». Domani, infatti, solo ad
Albisola Superiore, si inaugurerà con premiazione dei vincitori la
Mostra-Concorso «Brocche e Vasi del Futurismo» nella splendida Sala Fabbri
della Fondazione Mosaico Liguria in via Casarino 153 (lungo il Sansobbia,
accanto alla rinnovata Fabbrica Piral) alle 18,30, mentre alla sera alle 21 il
pubblico potrà scegliere tra la presentazione del libro di Simona Poggi «La
vita letteraria ad Albisola nel secondo dopoguerra» presso la Civica Biblioteca
«Manlio Trucco», e un concerto d'organo del maestro Antonio Delfino su musiche
dal '500 al '700 nella Cappella di Villa Gavotti, grazie alla collaborazione
fra Maria Elisa Gavotti e la Sezione Savonese di Italia Nostra. E la
Mostra-Concorso «Brocche e Vasi del Futurismo», con la partecipazione di
artigiani, artisti e studenti, è l'emblema di una volontà di riscatto. Ben 141
gli artisti e artigiani partecipant, cinque Primi Premi e un consistente numero
di Menzioni indicano la voglia di rilancio culturale e occupazionale. Con
risultati significativi se si guarda ai vincitori: nel settore botteghe
artigiane «Vaso mio bel» di Maria Gaggero riprende con perizia il gioco
«parolibero», la forza cromatica e l'ispirazione «meccanica» dei vasi futuristi
e «Ogiva pacifista» di Francesco Guarino disinnesca ironicamente il bellicismo
del movimento rifunzionalizzando la forma di un proiettile; fra gli artisti
«Procreazione assistita» di Ylli Plaka gioca con la forma perfetta dell'uovo
applicandogli futuristicamente un'elica e un bullone. Infine, ex-aequo, Elena
Greco (Accademia Ligustica Belle Arti) e Valentina Cosulich con Cristina
Gangale (Liceo P. Klee) di Genova tramite una brocca spanciata «Senza titolo» e
una intricata «Natura viva» multicolore senza smalti forse alludono a un'ideale
ancora incompiuta «Ricostruzione dell'Universo» nel segno di una «primitiva
costruttività plastica» dell'ambito quotidiano. Mondo lavorativo privato e
pubblico: la netta differenza è stata sottolineata ieri da Carmelo Scaramuzzino
presidente della Fondazione Mosaico Liguria-Onlus, patron della fabbrica Piral
e della Filanda Golf di Albisola Superiore. La presa di posizione
dell'industriale è emersa ieri mattina, ai margini della conferenza svoltasi
nella sala Agenore Fabbri dove si presentava il concorso «Vasi e brocche del
Futurismo», facente parte del «Festival internazionale della Maiolica».
Scaramuzzino ha espresso il suo pensiero alla presenza dei sindaci delle due
Albisole, Stefano Parodi (Marina) e Lionello Parodi (Superiore). «La differenza di quanto produce il pubblico dal privato è palese.
Il Festival della Maiolica, per restare in argomento, si svolge assieme ai
Comuni delle Albisole, Savona e Genova e con altri enti pubblici: leggendo il
programma si deduce un ammasso di eventi che si accavallano uno con l'altro,
senza il minimo coordinamento. Personalmente ho dovuto avvertire
telefonicamente i vari uffici comunali per stabilire contatti tra loro. Il
catalogo, peraltro, non dà lustro all'evento che diviene elitario e non
popolare perché manca di un marketing di valore». Scaramuzzino ha concluso con
il futuro della Fondazione Mosaico Liguria. «Andremo avanti finché ci saranno
risorse e prospettive». \
(
da "Messaggero, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì
22 Aprile 2009 Chiudi di UMBERTO MANCINI ROMA - L'obiettivo è comune: far
ripartire le infrastrutture. Subito. E se i concessionari dell'Aiscat, guidati
da Fabrizio Palenzona, sono pronti a mettere sul piatto oltre 4,5 miliardi nei
prossimi 12 mesi, il ministro Matteoli li esorta ad arrivare a 11 in un tempo più dilatato
ma comunque circoscritto. «Perché - dice all'assemblea annuale - solo così il
Pil può crescere dello 0,9% e si possono creare 140 mila nuovi posti di
lavoro». Ossigeno in una fase difficile per l'economia. Fissato il traguardo,
il ministro conferma che dal primo maggio le tariffe autostradali verranno
sbloccate dopo la moratoria. E questo nonostante qualche intoppo - fa capire
Palenzona - messo in campo dalla burocrazia ministeriale. Di certo l'era Di
Pietro è ormai alle spalle, un periodo «in cui sono stati creati danni
gravissimi» al settore. «Anni persi - spiega ancora il presidente dell'Aiscat -
in polemiche e diatribe, anni in cui si è cercato di devastare e demonizzare le
concessionarie, bloccando i lavori e gli investimenti». Dà quindi atto al
governo Berlusconi di aver messo fine alla «strategia del dispetto», dando un
quadro certo di regole, rimettendo in moto il Paese e gli investimenti. Un
plauso convinto. Così come è fermo l'impegno dei concessionari autostradali a
fare la propria parte contro la crisi. E ad aiutare il governo nello sforzo per
il rilancio. Matteoli non può che essere soddisfatto della risposta dei
concessionari e sottolineare che il futuro passa attraverso il riassetto dei
ruoli del ministero e dell'Anas, la «rilettura del modello concessorio» e
l'individuazione delle strade da mettere a pedaggio una volta adeguate, «come
la Salerno-Reggio Calabria». Certamente lo sviluppo passa per una fattiva
collaborazione tra imprese ed esecutivo. E non per la conflittualità costante
dei tempi dell'esecutivo Prodi-Di Pietro. Una sintonia che il ministro rimarca
più volte, incassando l'applauso della platea. Anche per Palenzona bisogna
chiarire in via definitiva il ruolo dell'Anas, risolvendo il conflitto
controllore-controllato. E tagliando i tempi delle decisioni: «è assurdo
aspettare 800 giorni per l'approvazione di un progetto». Pure qui nel mirino è
la burocrazia che non è al passo con i tempi. Come è da evitare il «federalismo
regionale infrastrutturale pasticcione», ispirato dal modello veneto, con le
Regioni che diventano concessionarie. Palenzona, riconfermato alla presidenza
per 3 anni, auspica quindi una federazione dei concessionari di infrastrutture.
Una riconferma quindi per disegnare un nuovo futuro per le concessioni e
l'intero settore. Anche alla luce del lavoro proficuo svolto in un momento
estremamente complesso. «Riteniamo - conclude Palenzona - che
un buon punto di partenza possa essere quello di cominciare a ragionare in
termini associativi partendo da due realtà, quella autostradale e quella
aeroportuale che presentano problematiche comuni, a partire dalla stabilità
normativa, base per la ricerca dei capitali, il project financing e il
partenariato pubblico-privato».
(
da "Giorno, Il (Lodi)"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
VETRINA
pag. 9 Scatta l'Infoday in Ateneo: debuttano le simulazioni dei test d'ingresso
UNIVERSITÀ OGGI LA VISITA AL CAMPUS CON 15 COLLEGI, LEZIONI APERTE E
INFORMAZIONI PER CHI SI DEVE DIPLOMARE PAVIA INFORMAZIONI sui corsi di laurea,
lezioni, visita ai laboratori e ai collegi, una giornata a disposizione degli
studenti delle superiori alle prese con la scelta dell'università e della
facoltà. È per oggi l'appuntamento con l'Infoday, la giornata di orientamento e
informazione per i giovani che si stanno diplomando. Per tutta la giornata
docenti e tutor offriranno momenti di lezione, presentazioni, testimonianze in
cui sarà possibile capire le caratteristiche di ogni facoltà e le numerosissime
possibilità di studio, di ricerca e di sbocchi professionali. Ma
l'iniziativa è anche un'occasione per conoscere Pavia città campus, con una
rete di 15 collegi e migliaia di possibilità di residenza. Novità di
quest'anno, poi, è la possibilità di provare i test d'accesso. PER INGEGNERIA
ci sarà una prova di valutazione sulle conoscenze per affrontare i corsi, a
eccezione di ingegneria edile-architettura. Il test è gratuito e, in caso di
esito positivo, sarà ritenuto valido per l'immatricolazione. Per Economia nel
pomeriggio si potrà simulare il test, che da quest'anno sarà introdotto
nuovamente al fine valutare le conoscenze di base dei ragazzi. M.M.
(
da "Nazione, La (Pisa)"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA
PISA pag. 8 «IL SINDACO rompe la catena» è il libro scritto dall'onorevol...
«IL SINDACO rompe la catena» è il libro scritto dall'onorevole Luigi Bulleri
per ricordare gli avvenimenti pisani dal '68 al 1980. Anni cruciali quelli per
Pisa che Bulleri, arrivato in città dopo essere stato fra i protagonisti dalle
lotte contadine della zona di Volterra, ha poi vissuto in prima persona, da un
osservatorio essenziale quale è la poltrona di primo cittadino di Pisa, dove è
rimasto per sette anni. Nel libro si ripercorre quella significativa e intensa
stagione politica che lo ha poi portato ad occupare un seggio in Parlamento e,
oggi, a occuparsi a livello nazionale delle associazioni di volontariato. Un
libro, e dito da Pacini, che colma un vuoto della storiografia pisana di quegli
anni densi di eventi che sarà presentato domani pomeriggio alle ore 17 nella ex
stazione Leopolda. Coordinati dal giornalista Giuseppe Meucci che ha scritto la
prefazione del libro, interverranno l'onorevole Livia
Turco, il professor Ugo D'Ascoli, docente di
sociologia economica all'Università di Ancona, il professor Riccardo Di Donato,
docente di letteratura greca all'università di
Pisa. Previsti anche interventi di Athos Bigongiali ed Ezio Menzione. A
concludere sarà il sindaco di Marco Filippeschi.
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-22 - pag: 15 autore:
Sorpresa, la crisi fa male a sinistra Destre populiste e liberal-conservatori
hanno sviluppato forti parole d'ordine di Barbara Fiammeri ed Emilia Patta S
vezia, Francia, Germania, Regno Unito. E naturalmente Italia. Che la sinistra e
le sinistre siano in difficoltà in Europa è un dato di fatto. La parola chiave
sembra essere redistribuzione:quando s'inceppa il meccanismo della crescita, la
redistribuzione in senso più equo delle risorse non è più possibile. E le
risposte della sinistra di fronte alla crisi non catturano la fiducia degli
elettori, che premiano i liberalconservatori e piuttosto guardano alle destre
populiste. L'analisi dell'editorialista del Financial Times John Lloyd,
pubblicata ieri dal Sole 24 Ore, dipinge uno scenario cupo per la sinistra
europea, che sia al governo (come in Gran Bretagna) o all'opposizione ( come in
Svezia o in Italia). Splendida e isolata eccezione la Spagna di José Luis
RodrÍguez Zapatero, anche se Lloyd fa notare che anche lì, con una
disoccupazione al 14%, potrebbe cambiare il vento: il mese scorso i socialisti
sono stati costretti a cedere la Galizia. «I socialisti di Zapatero sono stati
i più pronti a mettere al centro le tematiche dei diritti civili e a cercare
aggregazione su questo, che è un tema nazionale e non economico », ragiona
Andrea Romano, docente di Storia contemporanea a Tor
Vergata e ora firma del quotidiano «il Riformista». Che invita a riflettere
sull'inedito modello australiano: il laburista Kevin Michael Rudd, che alla
fine del 2007 ha
vinto le elezioni attingendo a piene mani ai temi ecologici. «Rudd è
personaggio di grandissimo interesse di cui in Europa si parla poco – dice
Romano –.Nella sua visione i temi ecologici sono rinnovati nell'ottica di una
crescita coniugata con il miglioramento dell'ambiente: non contro l'economia ma
per l'economia. Un tema non a caso ripreso da Barack Obama e interessante anche
dal punto di vista strettamente economico perché prevede nuovi investimenti».
Diritti civili e ambientalismo come temi post-economici su cui potrebbe puntare
la sinistra riformista, dunque. Ma senza mai perdere di vista il binomio
crescita-redistribuzione con occhio alla giustizia sociale. Ossia i motivi per
cui la sinistra è tale. Il problema è che le attuali classi dirigenti della
sinistra riformista europea, al timone durante la crescita degli anni 90 con la
missione fondamentale di redistribuire, sono in difficoltà ora che non c'è da
redistribuire. «Ma guai a tornare ai vecchi schemi degli anni 70 e alle parole
d'ordine dell'intervento statale e del controllo statale dell'economia:
quell'orizzonte è cambiato per sempre – fa notare ancora Romano –. Anche perché
su questo terreno si è ormai scavalcati a destra. Visto dall'Italia è ancora
più evidente: basta ascoltare il Tremonti anticapitalista, vien da dire con una
battuta, che parla di crisi del mercatismo e del capitalismo finanziario».
Insomma la sinistra riformista, nel nostro caso il Partito democratico, non
deve rincorrere Tremonti sul suo stesso terreno. In generale perde la sinistra
che usa la crisi per dire "avete visto il mercato non funziona, noi lo
dicevamo". In questo senso la crisi della sinistra radicale è per Romano
ancora più grave, con l'eccezione della Francia «dove si deve tenere in conto
il retaggio nazionale e particolare del giacobinismo». Più banalmente perde chi
è pessimista, vince chi punta sull'ottimismo. «E in questo Silvio Berlusconi è
un maestro». Attorno alla parola chiave della redistribuzione s'incentra anche l'analisi di Riccardo Bellofiore, docente di Economia monetaria e Storia del pensiero economico presso
l'Università di Bergamo e negli scorsi anni economista di riferimento di Fausto
Bertinotti. «Chiaramente la sinistra è in difficoltà. Sia quella che si rifà al
social-liberismo sia quella cosiddetta radicale. Il social-liberismo ha
accettato senza discuterla l'idea liberista che l'ampliamento del mercato
produce ricchezza, ha insistito più dei liberisti veri e propri sulla
liberalizzazione del mercato dei beni e servizi e si è concentrato nella difesa
di una redistribuzione della ricchezza meno diseguale. Da parte sua, la sinistra
radicale ha abbandonato l'idea d'un cambiamento profondo del capitalismo per
impuntarsi sulla "radicalizzazione" degli aspetti redistributivi ».
Insomma, la sinistra social-liberista ha sbagliato nell'immaginare che la
produzione di ricchezza fosse stabile e che ci fosse solo il problema di come
redistribuirla. Mentre la sinistra radicale ha sbagliato nell'abbandonare
l'analisi e la critica di quello che un tempo si chiamava il meccanismo della
produzione capitalista, ossia il modo in cui la ricchezza viene prodotta. Con
l'effetto che il ritorno dello Stato come spesa pubblica diretta per
fronteggiare la crisi, lungi dall'essere un tema fatto fiorire dal dibattito a
sinistra, è stato imposto dai fatti e gestito in gran parte da Governi di
centro-destra. Il paradosso dentro il paradosso – fa notare Bellofiore con un
occhio alle vicende dell'ultimo Prodi – è che «quando ci sono state esperienze
di governo di centro-sinistra le richieste redistributive non sono state
portate avanti per problemi di finanza pubblica "difficile" ereditata
dalle precedenti gestioni di centro-destra». Inchiodati dunque al rigore del
bilancio pubblico, quando pochi mesi dopo «l'aumento del disavanzo come
politica per far ripartire l'economia è praticato in tutto il mondo ». Una
sinistra che vuole tornare protagonista per Bellofiore deve mettere o rimettere
al centro tre aspetti:il tema dell'intervento dello Stato su banche e finanza;
il tema del come si produce e dunque della programmazione; il tema del lavoro e
della sua crescita in termini di qualità e quantità. Insomma, il capitalismo
come libero mercato non sta in piedi da solo: ripartire dai liberal-socialisti
di Ernesto Rossi – dice Bellofiore con un sorriso – basterebbe. Ma la crisi
della sinistra diventa una sfida anche per la destra, passata dal liberismo
sfrenato degli anni 80 di cui sono stati protagonisti Ronald Reagan e Margaret
Thatcher per arrivare alle posizioni conservatrici moderate di leader come
Nicolas Sarkozy o David Cameron, che hanno sostituito il culto dell'individualismo
e del mercato con il principio della responsabilità finalizzata a tutelare
l'interesse non del singolo ma della comunità. «Oggi in difficoltà non è solo
la sinistra ma anche la destra liberista. Le ragioni sono in parte le stesse
–conferma Alessandro Campi, politologo e direttore della fondazione Farefuturo
guidata dal presidente della Camera Gianfranco Fini – perché entrambe non hanno
saputo capire e quindi offrire risposte adeguate alla fase storica che stiamo
vivendo». Quelle "paure" più volte richiamate da Lloyd sono state
sottovalutate: «La sinistra ha visto franare davanti a sé il pilastro della
crescita inarrestabile su cui aveva poggiato il sistema della socialdemocrazia,
così come la crisi finanziaria ha evidenziato tutti i limiti di un mercato
senza regole di cui la destra liberista si era fatta portavoce: la gente, i
cittadini hanno visto minacciati il posto di lavoro, la pensione, le proprie
case, la sicurezza della loro famiglia e l'unica risposta l'ha offerta la nuova
destra conservatrice sicuritaria ». Anche Silvio Berlusconi se n'è accorto.
Quei riferimenti continui alla rivoluzione thatcheriana non trovano oggi più
spazio nei suoi discorsi. «Forza Italia - sottolinea ancora Campi - è nata come
espressione di quella destra liberista di cui Berlusconi era l'emblema,ma la
trasformazione intervenuta nell'ultimo decennio ha imposto una profonda
rivisitazione. Giulio Tremonti è stato il primo a capirlo e anche Berlusconi ha
modificato il suo atteggiamento». Oggi si parla molto più di equità sociale
(«nessuno sarà lasciato indietro», ha detto nelle scorse settimane il
presidente del Consiglio italiano), di comunità, di regole. è evidente, secondo
Campi, che Berlusconi ha fatto proprie argomentazioni che erano assai più
presenti in Alleanza nazionale o nella Lega«modificando l'originario orizzonte
politico ». Adesso però la destra ha di fronte a sé un passaggio delicato
«perché deve dimostrare di saper governare la paura senza volerla cavalcare o,
peggio, alimentandola ». Campi fa esplicito riferimento alle posizioni del
Carroccio sugli immigrati e la sicurezza: «è chiaro che la Lega punta ad alzare
il tiro per raccogliere consenso elettorale, ma questo è un problema che il Pdl
deve affrontare e risolvere per evitare pericolose involuzioni populiste e
demagogiche». Insomma, attenzione ai rischi del populismo, come sottolineato
dallo stesso Lloyd alla fine della sua analisi: l'avanzata dell'estrema destra
in Europa potrebbe concretizzarsi «di punto in bianco, come un'inondazione
improvvisa». © RIPRODUZIONE RISERVATA
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-04-22 - pag: 35 autore:
Documenti Le risposte per il modello 730/2009 Sconti autocertificati ai docenti
Pubblichiamo la circolare n. 18/E del 21 aprile 2009, diramata dall'agenzia
delle Entratee contenente «Risposte a quesiti relativi alla dichiarazione
730/2009 formulati dalla Consulta dei Caf». Con la presente circolare si
forniscono risposte ai quesiti posti dalla Consulta dei Caf in relazione alla
compilazione del modello 730/2009. 1. Documentazione per la richiesta della
detrazione per altri familiari a carico residenti all'estero Nelle istruzioni
del modello 730 si precisa che: «Le detrazioni per coniuge e figli a carico
spettano anche se questi non convivono con il contribuente e non risiedono in
Italia ». «Per poter fruire delle detrazioni per altri familiari a carico è
necessario altresì che questi convivano con il contribuente oppure ricevano da
lui assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell'Autorità
giudiziaria. » Si chiede se sia possibile, per un contribuente, residente in
Italia, che invia con periodicità somme ( assegni alimentari per il
sostentamento) a propri familiari rientranti nell'articolo 433 del Codice
civile anche se residenti all'estero, usufruire della detrazione per altri
familiari a carico, autocertificando il non superamento del limite di euro
2.840,51, documentando l'invio di somme e indicando nella dichiarazione dei
redditi il Codice fiscale. La circolare n. 95/E del 12 maggio 2000, punto
3.1.3., chiarisce che il contribuente, per poter fruire della detrazione per
altro familiare fiscalmente a carico, nell'ipotesi di corresponsione di assegno
alimentare non risultante da un provvedimento dell'Autorità giudiziaria, deve
produrre idonea autocertificazione. La medesima circolare precisa che, «in caso
di richiesta degli uffici il contribuente può avvalersi di qualsiasi idoneo
mezzo di prova, quale ad esempio l'intestazione delle utenze,o del contratto di
affitto dell'immobile, la documentazione bancaria, o altro mezzo». Nell'ipotesi
prospettata, la documentazione può essere costituita dalla documentazione
bancaria o del diverso operatore finanziario, attestante il trasferimento degli
assegni. Si ricorda che i soggetti extracomunitari fiscalmente residenti in
Italia possono richiedere le detrazioni per carichi di famiglia secondo le
modalità previste dall'articolo 1, commi 1325 e seguenti, della legge 27
dicembre 2006, n. 296 (legge finanziaria per il 2007). In particolare, i
cittadini extracomunitari che richiedono, sia attraverso il sostituto d'imposta
sia mediante la dichiarazione dei redditi, le detrazioni per carichi di
famiglia di cui all'articolo 12 del Tuir,possono attestare lo status di
familiare a carico mediante la seguente documentazione: • documentazione
originale prodotta dall'autorità consolare del Paese d'origine, con traduzione
in lingua italiana e asseverazione da parte del prefetto competente per
territorio; • documentazione con apposizione dell'Apostille, per i soggetti che
provengono dai Paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell'Aja del 5
ottobre 1961. L'Apostille,
da apporsi su documenti a valere fuori dello Stato in cui sono stati formati,
costituisce una specifica annotazione sull'originale della documentazione,
rilasciata dalla competente autorità identificata dalla legge di ratifica della
Convenzione; • documentazione validamente formata dal Paese d'origine e
tradotta in italiano ai sensi della normativa ivi vigente, asseverata
comeconforme all'originale dal consolato italiano del Paese d'origine. Per
quanto riguarda la dichiarazione che il familiare possiede un reddito non
superiore al limite previsto, si fa presente che la circolare n. 34/E del 2008,
punto 3.1, ha chiarito che con la richiesta rivolta al sostituto di fruire
delle detrazioni o «con la sottoscrizione della dichiarazione, il contribuente
attesta implicitamente, sotto la sua responsabilità, che il familiare possiede
un reddito, riferito all'intero anno, non superiore a euro 2.840,51». La
medesima attestazione deve intendersi resa anche in caso di richiesta delle
detrazioni in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi, mediante
modello 730 ovvero Unico persone fisiche. In sede di controllo –analogamente a
quanto previsto con riferimento ai soggetti non residenti fiscalmente nel
territorio dello Stato italiano che richiedono, per gli anni dal 2007 al 2010,
le detrazioni per carichi di famiglia ai sensi dell'articolo 1, comma 1324,
della legge n. 296 del 2006, modificato dall'articolo 6, comma 4-quater, del
decreto-legge 29 novembre 2008, n. 185, convertito dalla legge 28 gennaio 2009,
n. 2– l'amministrazione finanziaria può richiedere l'esibizione della
certificazione proveniente dall'autorità fiscale del paese di residenza
prevista dal regolamento approvato con decreto del ministero dell'Economia e
delle finanze n. 149 del 2 agosto 2007. 2. Indicazione della residenza Si
chiede di inserire nelle istruzioni, in merito alla residenza, la facoltà per
il Caf (anche ai fini del controllo ex articolo36-bis e 36-ter del Dpr n. 600
del 1973) di richiedere il dato per poter rintracciare il contribuente avendo
il dato aggiornato anno per anno. La residenza anagrafica deve essere indicata
nel modello 730/2009 solo se il contribuente ha variato la propria residenza
nel periodo dal 1Úgennaio2008alladatadipresentazione della dichiarazione
stessa. La residenza si considera cambiata anche nel caso di variazione
dell'indirizzo nell'ambito dello stesso Comune. Si segnala che al paragrafo 1.8
«Presentazione al Caf o al professionista abilitato» delle istruzioni alla
compilazione del modello 730/2009, è stato previsto che il Caf può richiedere
al momento della presentazionedella dichiarazione che gli vengano comunicati i
dati relativi alla residenza anagrafica del dichiarante. Tali dati, se richiesti,
devono essere forniti in un documento distinto dalla dichiarazione e non nella
sezione "residenza anagrafica" presente nel frontespizio del modello
730.Gli stessi devono essere inseriti nel file della dichiarazione da
trasmettere solo se il contribuente ha variato la propria residenza nel periodo
dal 1Úgennaio 2008 alla data di presentazione della dichiarazione stessa. 3.
Documentazione per la richiesta della detrazione per l'autoaggiornamento e per
la formazione dei docenti Con riferimento alla detrazione per
l'autoaggiornamento e per la formazione dei docenti delle scuole di ogni ordine
e grado anche non di ruolo con incarico annuale, tenuto conto che il Caf non è
in grado di sapere se una determinata spesa è finalizzata all'autoaggiornamento
o alla formazione, si chiede se è possibile attribuire la detrazione previa
autocertificazione del contribuente che oltre a indicare lo status di docente dichiarerà la finalità dell'acquisto. L'articolo
1,comma 207,della legge 24 dicembre 2007, n. 244, ha previsto che, per
l'anno 2008, i docenti delle scuole di ogni ordine e grado, anche non di ruolo
con incarico annuale, possono detrarre dall'imposta sul reddito delle persone
fisiche, fino a capienza dell'imposta lorda,un importo pari al 19 per cento
delle spese documentate sostenute ed effettivamente rimaste a carico, per
l'autoaggiornamento e la formazione. La detrazione spetta fino a un importo
massimo di spesa di 500 euro. La norma non definisce il significato di
autoaggiornamento e formazione. Al riguardo, si ritiene che diano diritto alla
detrazione le spese relative a beni e servizi che secondo l'accezione comune favoriscono lo sviluppo della professionalità
del docente, quali libri, riviste, software didattici, corsi di
aggiornamento e seminari. La riferibilità alla professione svolta dei beni e
dei servizi acquistatie la qualità di docente di ruolo o
di docente con incarico annuale devono essere oggetto di dichiarazione da
parte del contribuente. Le spese sostenute devono essere documentate con
fattura o ricevuta fiscale dalle quali risulti la tipologia del servizio o del
bene acquistato. 4. Scontrini acquisto farmaci Nella prossima dichiarazione dei
redditi si ripresenterà la problematica legata al contenuto degli scontrini
comprovanti l'acquisto dei farmaci. La norma prevede che per gli
scontriniemessidal1Úgennaio2008 è obbligatoria l'indicazione della natura,
qualità e quantità del bene acquistato nonché del Codice fiscale del
destinatario. Purtroppo le farmacie pur adeguando il contenuto degli scontrini
emessi dal 2008 relativamente alla natura, qualità e quantità del bene, non
hanno indicato il Codice fiscale del contribuente se lo stesso non lo
richiedeva al momento dell'acquisto. Le motivazioni della mancanza del dato in
molti casi non dipendevano dalla volontà del contribuente ma dal fatto che
questi o non era in possesso della tessera sanitaria o non era correttamente
informato del nuovo adempimento così come la norma prevede. Si chiede,
pertanto, se il contribuente possa utilizzare l'autocertificazione per
dichiarare che quegli scontrini, che comunque contengono natura, qualità e
quantità del bene, si riferiscono a spese sostenute per sée per i suoi
familiari a carico. L'articolo 1, comma 28, della legge 27 dicembre 2006, n.
296 (legge finanziaria per il 2007), ha modificato gli articoli 10, comma 1,
lettera b), e 15, comma 1, lettera c), del Tu-ir, disponendo che, per la
deduzione e per la detrazione delle spese sanitarie relative all'acquisto di
medicinali,è necessario che le stesse siano certificate da fattura o scontrino
fiscale contenente la specificazione della natura, qualità e quantità dei beni
e l'indicazione del Codice fiscale del destinatario. Secondo quanto disposto
dal comma 29 dell'articolo 1 della stessa legge finanziaria per il 2007, le
suddettemodifichedovevanoavereeffet-to dal 1Úluglio 2007, consentendo,
tuttavia, fino al 31 dicembre 2007, la possibilità di riportare a mano sullo
scontrino il Codice fiscale del destinatario. In considerazione delle
difficoltà di adeguamento segnalate dagli operatori del
settore,l'amministrazione finanziaria, con comunicato stampa del 28 giugno
2007,ha informato che, per il periodo intercorrente dal 1Úluglio 2007 al 31
dicembre 2007, l'attestazione
della natura, qualità e quantità dei farmaci venduti poteva avvenire anche
tramite un documento rilasciato dal farmacista contestualmente allo scontrino.
L'articolo 39,comma 3,del decretolegge1 Úottobre 2007, n. 159, haprevisto che
«per certificare la spesa sanitaria relativa all'acquisto di medicinali
effettuata a decorrere dal 1Úgennaio 2008, utile al fine della deduzione o
della detrazione di cui agli articoli 10 e 15 del Tuir, di cui al Dpr 22
dicembre 1986, n. 917, non è più utilizzabile l'allegazione allo scontrino
fiscale della documentazione contestualmente rilasciata dal farmacista
specificante la natura, qualità e quantità dei medicinali venduti ».
Pertanto,perlespesesanitarierela-tiveall'acquistodimedicinalieffet-tuate a
decorrere dal 1Ú gennaio 2008, si conferma
chenonpotran-noessereconsiderativalidiidocu-mentiprividellecaratteristichein-dividuate
dagli articoli 10, comma 1, lettera b), e 15, comma 1, lettera c), del Tuir,
così come modificati dalla legge n. 296 del 2006. 5. Spese per canoni di
locazione sostenute da studenti universitari fuori sede Da quest'anno è
possibile usufruire della detrazione d'imposta anche per spese relative a
«canoni relativi a contratti di ospitalità, nonché agli atti di assegnazione in
godimento o locazione, stipulati con enti per il diritto dello studio, università, collegi universitari legalmente riconosciuti,
enti senza fine di lucro e cooperative»& Con questa nuova formulazione
dell'articolo15, comma 1, lettera i-sexies, che non rende vincolante la
detrazione alla stipula di contratti ai sensi delle legge 431 del 1998, si chiede
se sia possibile usufruire della detrazione anche se tali spese sono state
sostenute all'estero.
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-04-22 - pag: 3 autore: Fmi: credito
più difficile Rischio stretta fino al 4% e perdite fino a 4.100 miliardi di
dollari entro il 2010 Alessandro Merli WASHINGTON. Dal nostro inviato Il Fondo
monetario ha confermato ieri le stime circolate nelle scorse settimane secondo
cui le banche e le altre istituzioni finanziarie, come assicurazioni e fondi,
possono andare incontro entro il 2010, a causa della crisi globale, a perdite
per 4.100 miliardi di dollari e ha reso noto una simulazione secondo cui le
pressioni per ridurre la leva finanziaria delle banche potrebbero portare a una
contrazione del credito negli Usa e in Europa pari al 4%. La risposta
"senza precedenti" delle autorità, ha detto il capo della divisione
mercati finanziari del Fondo, José Vinals, comincia a mostrare i primi segni di
miglioramento nel ricreare la fiducia, ma ha bisogno di ulteriori e
"coraggiosi" interventi e la normalizzazione completa potrebbe
richiedere anni. Il rapporto sulla stabilità finanziaria globale pubblicato ieri dall'Fmi rivela inoltre che l'area più a
rischio fra i Paesi emergenti è l'Europa centrale e orientale, con
ripercussioni sulle banche occidentali, fra le quali sono in prima linea le
italiane Intesa e UniCredito. Vinals ha sostenuto tuttavia che, grazie agli
interventi di sostegno dell'Unione europea e dello stesso Fmi negli ultimi
mesi, la situazione di questi Paesi è migliorata e le pressioni sui loro
sistemi bancari si sono allentate. Le stime sulle perdite complessive del
sistema finanziario, sulle quali il Fondo ammette che l'incertezza è
elevatissima, sono nettamente aumentate rispetto alla prima valutazione di poco
meno di mille miliardi di dollari avanzata un anno fa e che riguardava solo gli
Stati Uniti. Oggi le perdite potenziali negli Usa, secondo l'Fmi,sono salite a
2.700 miliardi (a gennaio il Fondo stimava 2.200 miliardi), cui si devono
aggiungere 1.200 miliardi per le istituzioni finanziarie europee e poco meno di
150 miliardi per il Giappone. Due terzi del totale sono attribuibili alle
banche e riguardano non solo i cosiddetti titoli tossici, ma anche la caduta
nel valore dei prestiti a causa del deterioramento della situazione economica.
Le banche hanno già svalutato mille miliardi di dollari del proprio attivo, ma,
mentre le banche americane hanno già provveduto per circa la metà delle perdite
attese, quelle europee sono state finora più lente nel riconoscere il
peggioramento della qualità dell'attivo,avendo svalutato solo il 17% circa.
L'Fmi afferma che,se le perdite fossero interamente riconosciute, il sistema si
ritroverebbe insolvente. Per questo ha bisogno di nuovi capitali, oltre ai 900
miliardi di dollari già raccolti, per metà da fonti pubbliche. Per ritornare al
livello pre-crisi le banche dovrebbero raccogliere entro l'anno prossimo 875
miliardi di dollari, di cui 275 per gli istituti americani e 375 per quelli
dell'area euro. Il Fondo ammette che, se la prima opzione è quella di
raccogliere capitali privati, è possibile però che si debba ricorrere
nuovamente a fondi pubblici. Non esclude che i Governi possano esercitare
l'opzione di convertire le azioni privilegiate in capitale ordinario, come è
allo studio negli Usa. Anche la nazionalizzazione delle banche non è più un
tabù per il Fondo, se necessaria, in un numero limitato di casi, a riportare il
patrimonio di una banca a livelli sufficienti a farle riguadagnare la fiducia
dei mercati e a patto che sia temporanea e con una chiara strategia di uscita.
Le autorità devono continuare a muoversi su tre fronti: la fornitura di
liquidità, la pulizia dei bilanci bancari dalle attività tossiche e la
ricapitalizzazione degli istituti in grado di stare in piedi, con la chiusura
"rapida" in modo ordinato di quelle insolventi. «Il rischio maggiore
ha detto Vinals – è politico, se cioè sufficienti risorse pubbliche possano
essere mobilitate nel breve termine e allocate in modo efficiente per arrestare
la spirale negativa fra economia reale e settore finanziario ». Dibattito
particolarmente vivace in queste settimane negli Usa, dove cresce l'opposizione nell'opinione pubblica a nuove
infusioni di denaro pubblico nelle banche. Il dirigente dell'Fmi ha elogiato il
piano Geithner per la cessione dei titoli tossici a fondi pubblico-privati, ma
non ha voluto commentare il controverso stress test per le banche americane
prima che ne siano noti i risultati ufficiali. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-04-22 - pag: 12 autore:
L'esperienza dei fondi d'investimento Canopy e Terra Global All'ecologia
servono capitali WASHINGTON. Dal nostro inviato Hylton Murray Phillipson, uno
dei più vicini consiglieri del Principe Carlo d'Inghilterra nella fondazione
per le "Rainforest", stima che già oggi su 400 miliardi di tonnellate
di anidride carbonica "conservate" dalle foreste tropicali a livello
mondiale si potrebbe generare un giro d'affari di 32 miliardi di dollari. Basterebbe
usare solo il 2% della massa totale di gas catturati dalle foreste tropicali,
per non inflazionare un mercato che ha numerosi attori anche in altri settori
(ad esempio, nei sequestri sotterranei artificiali). Il calcolo del potenziale
del mercato è semplice: quel 2% corrisponde a 8 miliardi di tonnellate l'anno.
A un prezzo che può oscillare fra i quattro e i sei dollari per acquistare i
diritti, si raggiunge facilmente un mercato valutabile fra i 30 e i 50 miliardi
di dollari all'anno a seconda del prezzo. «L'aspetto più importante - dichiara
al Sole 24 Ore Murray Phillipson - è che gran parte di questo danaro affluirà
ai Governi per progetti alternativi alla deforestazione in
una partnership pubblico-privato ». Murray Phillipson illustra come esempio
un'operazione condotta da Canopy Capital, una finanziaria privata di cui è consigliere, che ha chiuso da poco un accordo con la
Guyana. Canopy ha ottenuto i diritti per creare valore per "servizi
ambientali" impliciti nei 371mila ettari di una foresta tropicale chiamata
Iwokrama. In cambio Canopy contribuirà annualmente a una parte del
progetto di ricerca di 1,2 milioni di dollari nella foresta. Se il progetto
"foreste tropicali" decollerà al summit di Copenhagen, Canopy potrà
vendere i diritti e restituirà l'80% dei profitti alla popolazione nelle
foreste della Guyana: «è da 20 anni che sento parlare della deforestazione,
eppure non si è fatto nul-la, perché? Perché la filantropia è troppo piccola,
non ci sono soldi. Francamente, ci vuole il profitto, anche per migliorare la
vita delle popolazioni indigene » dice ancora Phillipson. Leslie Durschinger è
invece amministratore delegato di Terra Global Capital,un'altra finanziaria
dedicata allo sfruttamento del potenziale anti-inquinante delle foreste tropicali.
Ha lanciato un fondo che si propone di raccogliere 150 milioni di dollari. La
missione di Terra Capital include la ricerca su foreste tropicali in 35 Paesi.
«Il nostro ruolo è anche quello di provvedere le misurazioni analitiche: quanta
anidride carbonica è sequestrata in certe foreste? Quanto si risparmia evitando
la deforestazione o incoraggiando la riforestazione o l'agroforestazione? Chi
farà i processi di verifica? I risultati vanno catalogati, registrati in una
documentazione dei diritti. Stiamo formando le basi insomma », spiega la
Durschinger. Oggi, continua, il mercato è molto frammentato, per questo occorre
creare parametri validi per tutti. E concorda con Murray Phillips: «Introdurre
disincentivi per i privati, come la totale nazionalizzazione dei progetti,
sarebbe un errore gravissimo. Si scoraggeranno molte organizzazioni non
governative, che sono oggi il vero motore delprocesso per la stabilizzazione
delle foreste tropicali». M. P. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL POTENZIALE
ECONOMICO Valorizzare una quota pari al 2% dell'inquinamento catturato dalle
aree verdi può generare un mercato tra 30 e 50 miliardi di dollari
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-04-22 - pag: 13 autore: G-8 sul
clima, alla prova l'effetto Obama Insieme agli otto Grandi anche altri 12 Paesi
- La Cina pronta a impegnarsi sul taglio dei gas-serra Marco Magrini SIRACUSA.
Dal nostro inviato Tappa a Siracusa, sulla strada per Copenhagen. I ministri
dell'ambiente del G-8 – sotto la presidenza della siracusana Stefania
Prestigiacomo – si riuniscono per tre giorni nell'incantevole porto della Magna
Grecia, una delle ultime soste della diplomazia climatica prima del summit di
Copenhagen, il prossimo dicembre. Ovvero quello che Sir Nicholas Stern,
economista, consulente di Gordon Brown sui cambiamenti climatici, nonché
cavaliere della regina Elisabetta, ha definito «il più cruciale vertice
internazionale dalla fine della Seconda guerra mondiale». è cruciale perché è
l'ultima occasione per concordare sul regime internazionale delle emissioni-
serra dal 2013 in
poi, quando il Protocollo di Kyoto arriverà alla naturale scadenza. è cruciale,
a detta degli scienziati (e di qualche capo di Governo), per raggiungere il
picco delle emissioni di anidride carbonica entro il 2020,condizione necessaria
–ancorché non sufficiente – per evitare che l'aumento della temperatura media
globale non superi la pericolosa soglia dei due gradi. Edè cruciale perché le
Nazioni Unite restano, da copione, disunite. Ecco perché il Governo italiano ha
pensato bene di allargare gli orizzonti del vertice in terra di Sicilia. Gli
otto Grandi non coincidono più con gli otto maggiori inquinatori del mondo.
Certo, Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Italia, Gran Bretagna Giappone e
Russia sono quelli che da più tempo sputano ingenti quantità di anidride
carbonica nell'atmosfera. E il principio delle «comuni ma differenziate
responsabilità » – concordato dalle Nazioni Unite nel 1992, al Summit della
Terra di Rio –li schiera tutti in prima fila. Ma oggi la Cina (pur in assenza
di dati ufficiali) avrebbe già superato le emissioni statunitensi. E l'India,
anch'essa esclusa da qualsiasi obbligo sotto il Protocollo di Kyoto, si sta
esercitando a fare altrettanto. Questo G-8 dell'ambiente dunque, assomiglia
tanto a un G-20: partecipano anche Cina, India, Australia, Indonesia, Brasile,
Messico, Egitto, Corea del Sud e Sudafrica. E tre altri Paesi europei: la Repubblica Ceca (presidente Ue di turno), la Svezia
(presidente nel secondo semestre) e la Danimarca (che ospiterà il vertice di
Copenhagen). «La riunione di Siracusa darà proposte concrete per promuovere e
finanziare lo sviluppo di un'economia mondiale a basso contenuto di carbonio»,
ha detto il ministro Prestigiacomo. «Il nostro obiettivo è
quello di collegare queste tecnologie a programmi di finanziamento
internazionali pubblico- privati. è importante che al crescente fabbisogno di
nuova energia si possa rispondere dotando i Paesi in via di sviluppo di
tecnologie che consentono di ridurre le emissioni, per evitare che ogni ipotesi
di riduzione delle emissioni rischi di essere vanificata». Il ruolo di
Lisa Jackson A Siracusa, gli 8+12 non discuteranno dei temi più scottanti di
Copenhagen (quali impegni prendere nella riduzione delle emissioni? Come
ridistribuirli fra vecchi e nuovi inquinato-ri?), quanto dei passi più concreti
da fare in vista dell'approdo in Danimarca. I lavori preparatori sono stati
realizzati a Trieste, dove gli stessi Venti s'erano già riuniti a inizio mese.
«C'è da esaminare quali tecnologie adottare, fra quelle già disponibili »,
spiega Corrado Clini, direttore generale all'Ambiente e grande animatore del
meeting di Trieste. «Poi bisogna decidere in quali settori intervenire prima. E
quali opzioni adottare per finanziare il loro sviluppo e la loro diffusione nel
mondo». Nel suo insieme, si tratta di un negoziato tanto cruciale quanto – a
giudicare dal vuoto degli ultimi vertici Onu – apparentemente impossibile.
Fortuna vuole che, negli ultimi tempi, lo scenario sia cambiato. Barack Obama
ha cambiato di 180 gradi la posizione americana. Non a caso, la delegazione a
Siracusa sarà guidata da Lisa Jackson, l'amministratrice di quell'Epa che
proprio tre giorni fa ha sentenziato che il cambiamento climatico mette a
rischio la salute e la sicurezza degli americani. Intanto a Pechino, proprio in
questi giorni, Su Wei e Hu Angang – due funzionari della diplomazia climatica
cinese – hanno detto pubblicamente che la Repubblica Popolare è pronta ad assumere impegni stringenti
per la riduzione delle emissioni. Il vertice che si apre stamani a Siracusa,
pur senza promettere risultati trionfali, potrebbe diventare una pietra
miliare, verso il possibile, storico (e cruciale) successo di dicembre. Ma il
viaggio della diplomazia non si ferma. La tappa successiva è già fissata per
lunedì prossimo, a Washington, dove Obama ha convocato i ministri dell'Ambiente
per quello che lui chiama il Major economies meeting.Copenhagen,sarà ancora un
po' più vicina. m.magrini@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA
IMAGOECONOMICA Stefania Prestigiacomo IL MINISTRO ITALIANO «Le tecnologie
richiedono programmi di finanziamento pubblico-privato per i Pvs: altrimenti
sarà vanificata la riduzione delle emissioni»
(
da "Sole 24 Ore, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il
Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-04-22 - pag: 13 autore: Ecco le
quattro priorità che Banca Mondiale e Aiea propongono ai ministri Nei piani
anti-crisi 400 miliardi verdi Giuseppe Caravita MILANO «Ironicamente – sostiene
la Banca Mondiale – la crisi finanziaria può rivelarsi un'opportunità d'oro per
muovere verso una traiettoria di crescita a basso contenuto di carbonio ».Sul
tavolo del G-8 (anzi G-20) che si apre oggi a Siracusa i ministri dell'ambiente
troveranno due corposi documenti. Uno sulle tecnologie a basso contenuto carbonico,
stilato dall'Aie (l'Agenzia internazionale per l'energia). E l'altro, dalla
stessa Banca Mondiale, sulle misure politiche e finanziarie necessarie ad
avviare la decarbonizzazione su scala globale, Paesi in via di sviluppo
inclusi. Un messaggio di fondo però, accomuna i due dossier. Tra stimoli
fiscali varati in decine di Paesi, quasi 400 miliardi di dollari di interventi
"verdi" potrebbero essere messi in campo giàl'anno prossimo per
avviare la rivoluzione energetica e la traiettoria verso la sostenibilità
climatica. L'alternativa può essere molto pericolosa. L'attuale crisi, stima
l'Aie,sta drasticamente riducendo tutti gli investimenti( e non solo nelle
rinnovabili) con il rischio che si passi da un credit crunch a un energy
crunch, una volta in moto la ripresa. Tempo di agire, quindi, e non solo per
stabilizzare a non più di due gradi l'aumento delle temperature terrestri al
2050 (ovvero emissioni di CO2 dimezzate a quella data sui livelli attuali), ma
anche per assicurare l'equilibrio energetico- dicel'Aie- «quando la ripresa
della domanda di petrolio riaccenderà i timori sulla sicurezza degli
approvvigionamenti ». Come? Realisticamente, e con quattro mosse: e
l'efficienza energetica degli edifici e dei sistemi (il 36% di potenziale di
riduzione delle emissioni, per l'Iea).E il G-8 di Siracusa dovrebbe al
proposito far nascere l'Ipeec (International partnership for energy efficiency
cooperation) e l'Sbn (Sustainable building network), organismi globali di
stimolo mirato; r la spinta sulle rinnovabili ( 21% di potenziale
anti-emissioni), che dovranno passare dal 18 al 50% della potenza elettrica
istallata al 2050. Un ritmo di crescita accelerato innanzitutto sulle
tecnologie più mature (eolico a 56 gigawatt ogni anno) e poi
sull'idroelettrico, solare a concentrazione, biomasse e fotovoltaico. Con un
criterio, però. Fissare un prezzo internazionale credibile del carbonio in modo
da accelerare il più possibile la fuoriuscita delle tecnologie alternative (in
particolare per il solare) dal limbo dei mercati artificialmente sostenuti dai
sussidi pubblici. Anche perché, secondo la World Bank, il 90% dei consumi
energetici (e delle emissioni) dei prossimi vent'anni verrà dai Pvs, che spesso
non possono permettersi generose tariffe nazionali incentivate; t la diffusione
del Ccs ( carbon capture and storage), ovvero il seppellimento della CO2
prodotta dalle centrali a combustibili fossili (carbone e gas) in strati
geologici profondi o persino (in parte) come nutrimento delle alghe e in forma
di biochar ( carbone vegetale) come fertilizzante agricolo. Al 2020 almeno
venti grandi centrali Ccs dimostrative. E poi,prevede l'Aie,bisognerà correre
al ritmo annuo di almeno 70 impianti fino al 2050 se si vorranno ridurre i gas
serra di un altro 19%. Questa è una delle priorità del G-8 indicata anche dal
ministro Prestigiacomo. u infine, i nuovi combustibili. In primis il nucleare.
Almeno 32 nuove centrali da un gigawatt all'anno da qui al 2050.E poi
conversione, il più possibile da carbone a gas naturale. Quindi, quando matureranno,
biofuel di seconda generazione, non in concorrenza con il ciboi, ma da
cellulosa e alghe marine. Molte tecnologie, ovviamente, non sono mature. Oggi
la ricercasviluppo di parte pubblica sull'energia è
ferma a 11 miliardi di dollari annui, circa la metà (in termini reali) rispetto
a 25 anni fa. E, anche se il settore privato marcia a sei volte tanto,
l'obbiettivo di ricerca pubblica – sull'esempio
europeo – deve comunque raddoppiare al 2012, e poi ancora al 2020. E
coinvolgere i Paesi in via di sviluppo. La quale, infine, propone due azioni
chiave. Estendere i singoli progetti di decarbonizzazione (Cdm) finanziati dai
Paesi ricchi in quelli poveri a veri e propri piani strategici, dallo sviluppo
di nuovi settori (biofuel avanzati, geotermia e così via) fino a progetti
urbanistici a impatto zero. Ovvio, con risorse accresciute, per esempio
rafforzando il nuovo Clean Technology Fund o la Carbon Partnership della Banca
Mondiale stessa. g.caravita@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA SEPPELLIRE
LA CO2 Ogni centrale fossile entro il 2050 dovrà essere in grado di
immagazzinare il carbonio nel sottosuolo
(
da "Messaggero, Il
(Ancona)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì
22 Aprile 2009 Chiudi di GIAMPAOLO MILZI Ancona un po' come Stoccolma, auto
bandite dal centro e parcheggi in periferia. E meglio di Stoccolma, perché
città turistica, grazie a un porto decongestionato dai tir, biglietto da visita
coi suoi tesori storico-archiettonici di tutto il bello che c'è da visitare. E'
l'Ancona che vorrebbe il prof. Mauro Gallegati, candidato a sindaco per la
lista civica "Ancona cinque stelle - Beppe Grillo". Docente di Maroeconomia all'Università Politecnica delle Marche,
Gallegati cita ciò che recita, a proposito di Ancona, la "Lonely
place", la guida turistica più diffusa nel mondo: "Difficilmente in
questa città vi fermerete, visto che ci sono solo un paio di chiese".
«E' il colmo, ma anche l'esempio di un luogo comune da sfatare - spiega
Gallegati, curatore del blog di Grillo - Al porto, purtroppo è vero, i
passeggeri delle navi si fermano solo un paio d'ore. Ma può essere la molla per
il turismo. Realizzando subito il waterfront, organizzando visite guidate per i
turisti, magari affidandole agli studenti universitari». E i tir dell'indotto
imbarchi-sbarchi? «Carichiamoli sui treni già nello scalo, e inviamoli
all'interporto di Jesi». Ancona città «viva e vivace» anche per gli anconetani:
«Rivalorizziamo i contenitori architettonici e i monumenti. Apriamo fino alle
23 al pubblico la facoltà di Villarey e la Bibioteca comunale, realizziamo un
belvedere al Cardeto, una passeggiata a mare per rivitalizzare il Passetto». In
totale controtendenza, rispetto agli altri candidati, si pone Gallegati sul
tema traffico & parcheggi: «No a nuovi parcheggi in centro. Unica
eccezione, sotto lo stadio Dorico, ma riservato ai residenti. Gli studi
internazionali hanno dimostrato che più posti sosta ci sono in centro più i
cittadini sono spinti ad usare l'auto. Due ingegneri nostri consulenti stanno
studiando come incentivare l'uso del maxi-parcheggio scambiatore al PalaRossini
e identificando una zona fuori Torrette dove realizzarne un altro». «Gli
anconetani e non devono poter venire in centro usando un bus gratuito, pronto
ad aspettarli in queste grandi aree di sosta periferiche», conclude.
(
da "Eco di Bergamo, L'"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
l'Educazione
e la società a Lilliput non solo giochi --> Mercoledì 22 Aprile 2009
CRONACA, pagina 16 e-mail print Non solo gioco e intrattenimento, ma anche
occasione di riflessione e pratica educativa. Lilliput, il salone per
l'infanzia attualmente in corso alla Fiera Nuova, conferma il suo impegno a
voler essere un punto di incontro tra tutti coloro che operano nel settore
educativo. La manifestazione infatti si è aperta ieri con il convegno «Cittadini
nel mondo. L'educazione dei bambini nella società globale». Al centro della
riflessione dei relatori i processi educativi da promuovere nella società
globale per consentire fin dall'infanzia l'esercizio della cittadinanza attiva,
ma anche temi più ampi sul cosa significhi essere bambini oggi, sul ruolo della
scuola alla luce della riforma Gelmini e sull'indifferenza diffusa generata dal
neoliberismo imperante. «Noi chiediamo ai bambini di non fare i bambini - ha
sottolineato Walter Fornasa, docente di psicologia dell'educazione, facoltà di Scienze della
Formazione, dell'Università di Bergamo - producendo competenze in tempi sempre
più rapidi. La scuola reprime sempre di più le emozioni a favore di una
formazione ipercognitiva». Da qui l'invito di Fornasa perché si crei una
«ecologia dello sviluppo umano», anche se il cambiamento di pensiero che
questo comporta non è cosa né facile né immediata. Al convegno, aperto dal
preside della facoltà di Scienze della Formazione Ivo Lizzola, sono intervenuti
Fulvio Cesare Manara dell'Università di Bergamo, Cinzia Mion dell'Associazione
nazionale dirigenti scolastici e il pedagogista Stefano Vitale. In stretta
attinenza con il tema del convegno durante la fiera, nel padiglione C, verranno
proposti sette laboratori, collegati dal filo rosso del gioco, rivolti ai
bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni. I laboratori, come del resto tutta
la Fiera, sono aperti al pubblico sabato e domenica dalle 9.30 alle 20.
Ingresso bambini gratis, adulti 7 euro. T. S. 22/04/2009 nascosto-->
(
da "Messaggero, Il
(Umbria)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Mercoledì
22 Aprile 2009 Chiudi di SELENIO CANESTRELLI Asili, avanti c'è posto. O quasi.
Corsa degli ultimi giorni per le iscrizioni al nuovo anno, con già tante
richieste arrivate negli uffici comunali. Un trend in crescita rispetto
all'anno scorso, che rischia ancora una volta di innescare il problema delle
liste di attesa. Molti bambini, infatti, rimarranno fuori dall'elenco degli
ammessi ai nidi comunali e convenzionati. L'anno passato erano 300 i bimbi in
attesa della chiamata e in tutto oltre 700 le domande da parte delle famiglie.
Ora il rischio è che il copione si ripeta, con l'aggiunta di altri nomi che
andranno ad infoltire le liste. Intanto, la scadenza massima per fare richiesta
è il 30 aprile: tutti i documenti dovranno essere presentati entro tale data,
anche le certificazioni del reddito che permettono sgravi e sconti sulle rette
mensili. E proprio su questo punto che ci sarà la massima attenzione da parte
dell'amministrazione comunale, che "adotterà procedure di controllo sulla
veridicità delle dichiarazioni rese all'atto di presentazione della domanda di
iscrizione. Analoga verifica sarà fatta sulle dichiarazioni sostitutive uniche
rese per l'accesso alle prestazioni agevolate". Quindi, attenzione, a
dichiarare la reale situazione famigliare, a pena sanzioni e penalità. Ma
l'incubo liste di attesa rimane, nonostante lo sforzo a reperire nuovi spazi e
allargare la forbice delle disponibilità: dagli ultimi dati si scopre che in
tutta la regione, infatti, grazie al sistema integrato
pubblico-privato, attualmente sono circa 6500 i posti nei servizi pubblici e
privati autorizzati, rispetto ai 23mila bambini umbri di età 0-3 anni, con una
percentuale di copertura del 28 per cento. A partire dall'approvazione della
legge regionale del 2005, dicono in Regione «le politiche locali hanno visto il
tema dell'infanzia al centro di molti interventi e finanziamenti. Alla
fine del 2008, con il piano straordinario per l'ampliamento dei servizi sono
stati finanziati circa 1000 nuovi posti nei nidi pubblici e privati con un
movimento di risorse nazionali e regionali complessivamente pari a oltre 3
milioni di euro. In questi giorni, inoltre, è in fase conclusiva l'istruttoria
delle domande di aiuto diretto alle famiglie per l'abbattimento dei costi delle
rette per la frequenza ai nidi dell'anno scolastico 2008-2009 che ha visto la
presentazione di circa 2mila domande da tutta l'Umbria». A Perugia le rette
possono raggiungere picchi dai 331 fino ai 473 euro, ma anche quote a partire
da 35 euro in poi, in base al reddito e alla fascia oraria prescelta Se da una
parte il problema delle attese rimane, durante l'anno c'è chi trova spazio:
«E'una lista di attesa che solitamente durante l'anno si riduce notevolmente -
dicono agli uffici comunali - ma tutto dipende dalle rinunce e non
dall'offerta. I posti che si libereranno a seguito delle rinunce sono assegnati
a quei bambini in lista di attesa seguendo l'ordine di graduatoria». Nel
dettaglio, i posti che si liberano a causa delle rinunce vengono assegnati in
ordine di graduatoria ai bambini in lista d'attesa. La seconda assegnazione
viene pubblicata entro la prima settimana di luglio.
Successivamente a questa data e fino al 30 aprile, le assegnazioni a fronte di
eventuali rinunce, sono effettuate attingendo dalla lista d'attesa e fino ad
esaurimento della graduatoria. Qualora, a graduatoria esaurita, si verifichi
una disponibilità di posti, vengono esaminate le domande pervenute oltre i
termini stabiliti. «Gli inserimenti dei bambini avvengono solitamente a partire
dai primi giorni di settembre e continuano durante l'anno fino al completamento
della capienza massima delle strutture». Ma ecco alcune cifre del fenomeno
"nidi". Secondo uno studio di Cittadinanzattiva riguardo agli asili
nido comunali in Umbria si scopre che il 32% dei bimbi che vogliono accedere ad
un asilo pubblico rimane fuori e mandare il proprio figlio all'asilo nido
comunale costa mediamente 255 euro al mese, una spesa comunque inferiore alla
media nazionale, di 290 euro. Nella nostra regione, secondo la banca dati del
ministero dell'Interno sulla fiscalità locale, nel 2006 c'erano 75 asili nido
comunali per 2.499 posti disponibili. Il maggior numero di asili era presente
in provincia di Perugia (63, con 2.152 posti disponibili), mentre la provincia
di Terni ne contava 12 (con 347 posti disponibili). Considerando solo le due
città, il numero di asili nido dal 2002 al 2005 è aumentato del 50%, con
relativo incremento dei numero dei posti disponibili del 24%, (da 861 a 1.067).
(
da "Nazione, La
(Firenze)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
FIRENZE pag. 10 «Apriamo al mondo che abbiamo in casa» Palazzo Strozzi, iniziative mirate per studenti e docenti delle università straniere di LETIZIA CINI UNIVERSITÀ americane, prestigiose
istituzioni come l'Iue, il Polimoda, il Kunst', Villa Romana, l'Istituto
Francese, Palazzo Spinelli, il Saci: i direttori e presidi di 59 soggetti fra
istituti di cultura e università straniere con sede permanente a Firenze, dopodomani
varcheranno il portone di Palazzo Strozzi per uscirne Honorary Members'
dell'Apps. Ovvero, l'Associazione Partners di Palazzo Strozzi, presieduta da
Leonardo Ferragamo, che fra le finalità «supporta la Fondazione nella ricerca e
nel coinvolgimento, in Italia e all'estero, di quelle aziende che, sotto
l'egida del mecenatismo più puro vogliano promuovere l'arte e la cultura per il
bene di Firenze e di coloro che la amano». Come nasce questa idea degli Honorary
Members', presidente? «Dalla voglia di allargare le alleanze e i confini della
città, ben oltre l'Italia: in realtà ho deciso di clonare', con le opportune
modifiche, un'ispirazione che mi era venuta in Altagamma (pool di aziende
italiane che si muovono nella fascia alta del mercato di cui sono presidente,
ma è l'ultimo anno), che ha dato ottimi risultati». Quando è partito il
progetto? «Alla fine del gennaio scorso abbiamo incontrato quasi trenta università e istituti di cultura internazionali con sede permanente
a Firenze, per un coinvolgimento dei docenti in qualità di Honorary Members'
dell'Associazione e degli studenti come destinatari finali di una serie di
esclusivi benefits progettati in collaborazione con James Bradburne e la
Fondazione. Alla fine hanno aderito qualcosa come 59 realtà». Obiettivo? «Far
sentire, da un lato, queste figure di insegnanti che svolgono un lavoro basato
sulla passione, sulla generosità e sulla crescita di talenti, parte integrante
di un nuovo progetto per la cultura fiorentina. Dall'altro, tutti gli studenti
al centro di una Piazza' non solo virtuale che li accolga, con tante
attenzioni, e faccia dimenticare loro di essere in un luogo diverso da quello
di origine. E' un'iniziativa cui tengo molto» Un modo nuovo di creare collaborazione,
questo invito dell'Associazione Partners Palazzo Strozzi... «Certo. Con questa
iniziativa desideriamo gratificare il quotidiano impegno di tutti coloro che,
in qualità di personalità di rilievo della cultura contemporanea fiorentina e
internazionale, contribuiscono a promuovere nel mondo l'immagine di questa
splendida città insieme al nuovo corso di Palazzo Strozzi. E abbiamo ritenuto
che iniziare proprio con gli Atenei stranieri, i docenti e i loro studenti,
fosse quasi un dovere». Cosa accadrà venerdì? «Gli Honorary Members' potranno
prendere coscienza ulteriore dello spessore e della qualità del progetto stesso
e potranno ancora di più sentirsi vicini a me ed a tutti coloro che credono
nella nostra città e nell'assoluta esigenza del fare'». Aspettative? «Vorrei
che il 2009 fosse un anno di realizzazioni, di evidenze, di concretezza.
Potremo tutti dare qualcosa di più a Firenze e alla sua cultura. Un po' di
fiducia nel futuro e la certezza di compiere quotidianamente il proprio dovere
sono già dei punti di partenza importanti». A proposito di cultura, è in
programma anche una visita riservata alla mostra su Galileo... «Sì,
un'esposizione magnifica realizzata grazie a uno studioso del calibro di Paolo
Galluzzi, che sarà la guida d'eccezione. Una rassegna di grande respiro,
proposta dalla Fondazione, che durerà sino alla fine di agosto e che spero
possa, come merita, rinnovare i successi del passato». Nella pratica cosa vorrà
dire essere Honorary Members' dell'Apps? «Tra le tante cose, sarà presentato il
progetto di una web newsletter sulla vita' a Firenze destinata a creare una
community internazionale di docenti degli atenei stranieri. La newsletter andrà
soprattutto a beneficio degli studenti che vivono nella nostra città e che ci
hanno vissuto in passato, fornendo loro contenuti di diverse tipologie. Inoltre
benefici pratici come sconti su biglietti, cataloghi e museum shop. I direttori
avranno anche la possibilità di organizzare visite guidate per i propri gruppi
e incontri dedicati e potranno partecipare a conferenze e incontri esclusivi
della Fondazione Palazzo Strozzi e della Strozzina».
(
da "Sole 24 Ore, Il
(Centro Nord)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Centro-Nord
sezione: ECO-IMP. Toscana data: 2009-04-22 - pag: 9 autore: Innovazione. La
Regione crea Tecnorete per collegare i 30 centri tecnologici Un network spinge
la ricerca Gli investimenti delle Pmi ancora lontani dagli obiettivi Ue FIRENZE
Jacopo Chiostri Gli investimenti in ricerca e innovazione in Toscana sono
lontani dagli obiettivi indicati dall'Unione europea. Il Consiglio d'Europa ha
fissato come traguardo per i paesi membri un investimento
per ricerca, sviluppo e innovazione pari al 3% del Pil entro il 2010 (di cui
due terzi a carico del settore privato): la Toscana con il suo 1,2% (70% ancora
a carico della parte pubblica) è quindi distante dal risultato. In questo contesto la Regione
punta a ridurre questo gap e ha deciso di creare una vera rete tra i centri di
ricerca per favorire il trasferimento tecnologico. Il progetto,
denominato Tecnorete, è stato sottoscritto nei giorni scorsi coinvolgendo anche
gli enti locali (Province e Comuni). Sono una trentina i centri di
trasferimento tecnologico pubblici e privati e gli incubatori tecnologici
interessati al momento. Il tutto dovrà andare a regime entro il 30 gennaio
2010: Tecnorete svolgerà intanto una ricognizione sull'esistente. Per gli
stanziamenti sono previste forme di cofinanziamento da parte dei sottoscrittori
del Protocollo d'intesa per la costituzione della rete ed entra in gioco il Por
Creo Fesr 2007-2013 (in ballo per gli interventi sull'innovazione ci sono circa
60 milioni). Intanto ci sono già delle scadenze imminenti: a fine aprile si
chiudono i termini per la presentazione di domande di finanziamento a favore
dei Centri di servizi alle imprese che dovrebbero consentire di elaborare studi
di fattibilità per dare corpo a forme di cooperazione in campo innovativo, ed
entro l'estate dovrebbero uscire i bandi per finanziare i poli di innovazione,
di cui gli attori della Tecnorete saranno "gli animatori" in stretto
rapporto con le imprese. Gli obiettivi assegnati a Tecnorete sono molteplici e
prevedono la razionalizzazione del sistema regionale dell'innovazione e del
trasferimento tecnologico; il potenziamento delle infrastrutture regionali
dell'innovazione; la promozione di reti e network tra enti pubblici e centri di
competenza, tra cui i Centri di servizi alle imprese di natura pubblica (promossi da Province, Comuni, Camere di commercio
ed Università) o mista pubblicoprivato. «Vogliamo garantire alle imprese che
fanno ricerca in Toscana una maggiore qualità dei servizi, razionalizzando il
sistema dell'innovazione e del trasferimento tecnologico», ha detto Ambrogio
Brenna, assessore all'innovazione della Regione Toscana. Apprezzamento per
l'iniziativa regionale viene, per la Confindustria toscana, dal presidente
regionale del Terziario avanzato, Enrico Bocci. «Quello del trasferimento di tecnologia
e innovazione al sistema imprese - dice Bocci- è un problema che conosciamo
bene, e la sua riuscita è una condizione essenziale per rilanciare la
competitività, quindi ben venga questo progetto che definisce la cornice entro
cui lavorare e rappresenta un'importante assunzione di responsabilità ». ©
RIPRODUZIONE RISERVATA
(
da "Sole 24 Ore, Il
(Centro Nord)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Centro-Nord
sezione: IN PRIMO PIANO Piano casa data: 2009-04-22 - pag: 2 autore: Le Regioni
puntano a riqualificare i territori Governatori pronti alle riforme anche prima
dei 90 giorni PAGINE A CURA DI Andrea Lanzarini Le Regioni del CentroNord allo
sprint per emanare anche prima della scadenza dei 90 giorni prevista
dall'accordo siglato con il Governo, le norme per attuare il Piano casa targato
Palazzo Chigi. Un provvedimento che – solo per la possibilità di ampliare fino al
20% la volumetria di villette mono e bifamiliari – potrebbe interessare circa
1,5 milioni di abitazioni dell'area. Se solo il 10% dei proprietari delle
quattro regioni decidessero di ampliare al massimo possibile il volume delle
case si potrebbe ipotizzare per le imprese edili un business da 9,3 miliardi
secondo stime del Cresme basatesu un costo dei lavori quantificato in 1.200
euro al metro quadrato. Quindi, 93 miliardi se i lavori avvenissero nel 100%
dei casi. «L'impegno politico con il Governo è chiaro: entro 90 giorni –dice
l'assessore emiliano- romagnolo alla Programmazione e sviluppo territoriale,
Gian Carlo Muzzarelli –dovremo modificare i nostri strumenti, in applicazione
dell'accordo. Il Governo deve predisporre il decreto di semplificazione delle
norme nazionali e fare un vero Piano casa, indicando con chiarezza le risorse a
disposizione. Il nostro impegno, mentre abbiamo avviato l'adeguamento della
legge 20/2000 in commissione consiliare, sarà di inserire in questa modifica
normativa le nuove regole». Le linee guida che Viale Aldo Moro si è data si
ispirano ai principi della qualità architettonica, del rispetto del territorio
e dell'ambiente, legando ampliamenti e nuove realizzazioni per la
riqualificazione dei tessuti urbani all'utilizzo di fonti rinnovabili e
impianti sostenibili. Auspicato, invece, un forte intervento statale per
l'edilizia residenziale sociale: in Emilia-Romagna sono 30mila le famiglie in
attesa di un alloggio pubblico. «è la risposta a questa emergenza – conclude
Muzzarelli - il vero Piano casa che il Governo deve predisporre. In questo
mandato abbiamo investito 200 milioni, recuperando per l'affitto circa 2mila
abitazioni e avvieremo presto i cantieri per realizzare 3mila nuovi alloggi. A
giorni pubblicheremo inoltre le graduatorie dei contratti di quartiere 3,con
cui abbiamo ricavato ulteriori spazi per l'edilizia sociale». Arriverà ben
prima della scadenza stabilita la norma toscana. «Abbiamo iniziato a lavorare
sul patto con gli enti locali – dice l'assessore all'Urbanistica, Riccardo
Conti – già dal 14 aprile, con l'obiettivo di portare in Consiglio la legge
assieme al Piano paesaggistico, verso metà maggio». In Toscana da anni ci sono
già possibilità di fare ampliamenti e forme di semplificazione, come la Dia:
nel 2008, nonostante la stasi del settore, ne sono state presentate 50mila. «La
legge – prosegue Conti –avrà una funzione anticongiunturale, ma dovrà anche
garantire il pieno rispetto delle norme contro il lavoro nero, puntare
all'edilizia sostenibile e antisismica e non derogare ai principi della
pianificazione urbanistica regionale e locale. Ad esempio, dovrà consentire
interventi solo su edifici regolarmente accatastati e non permettere cambi di
destinazione d'uso nelle aree rurali». Contemporaneamente, la Toscana adotterà
un piano sull'edilizia sociale, per il quale entro l'estate saranno investiti
250 milioni. Un progetto che culla anche la Regione Marche, che entro l'estate
punta ad approvare una nuova legge sull'edilizia sociale che renda disponibili
– con nuove realizzazioni o l'acquisto di alloggi inutilizzati – 3mila alloggi
entro il 2010 e 10mila in tre anni. A tal fine, è stato costituito un tavolo
pubblico-privato per la costituzione di un fondo immobiliare etico. «Per quanto
riguarda il Piano nazionale – afferma Gianluca Carrabs, assessore all'Edilizia pubblica – siamo pronti ad approvare la nostra proposta in
Giunta anche lunedì prossimo, se il Governo approverà il testo in settimana.
Tra le idee emerse, c'è quella di porre un forte accento sui controlli da parte
di enti terzi, in particolare sul conseguimento degli obiettivi energetici:
l'autocertificazione non basta. Stiamo anche valutando la possibilità di
ampliare edifici rurali e artigianali, sempre nel rispetto delle regole». Ai
blocchi di partenza anche la legge umbra: «Abbiamo cominciato a discuterne –
dice Maria Rita Lorenzetti, presidente della Giunta e coordinatrice della
Conferenza delle Regioni sulle politiche per la casa – prima di Pasqua, dopo la
prima intesa con il Governo. Una bozza dell'articolato c'è già; aspettiamo solo
il testo definitivo del Governo per recepire gli ultimi aspetti sulle norme
antisismiche e a favore del risparmio energetico che, peraltro, abbiamo
caldeggiato. Comunque, anche noi vareremo il provvedimento in tempi rapidi». ©
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(
da "Sole 24 Ore, Il
(Centro Nord)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Centro-Nord
sezione: INTERVISTA Rettore univ. Bolo data: 2009-04-22 - pag: 5 autore: Pier
Ugo Calzolari. A pochi giorni dalla fine del mandato, il rettore dell'Ateneo
parla dei risultati raggiunti e delle future sfide per chi guiderà l'Alma Mater
«Bologna in prima fila per la ricerca» di Andrea Biondi «L ascio un'Università
che ha un piano strategico; che si è dotata di un codice etico; che sta
completando un'analisi approfondita della sua didattica. Ma soprattutto lascio
un'eccellenza sul fronte della ricerca ». Il 12 maggio si terranno le elezioni
e dopo nove anni da rettore, per Pier Ugo Calzolari, 71 anni, è arrivato il
momento di dire addio a quell'università di Bologna in
cui lui, originario di Granarolo, si è laureato a 24 anni, iniziando poi a
insegnare nel 1969. Durante il suo mandato non sono mancate le difficoltà per
l'Ateneo – lo scandalo "concorsopoli" come in altre università; l'inchiesta su un concorso nel dipartimento di
Farmacologia; il calo delle matricole e dei fuori sede in una città «cara» e in
cui gli studenti «percepiscono un senso di insicurezza » – ma Calzolari
rivendica i sui risultati e, in particolare, quelli di una sua personale
scommessa:l'aver potenziato l'" Area per la ricerca" (Aric) con una
squadra, capitanata dal manager francese Bruno Quarta, creata per captare fondi
europei e supportare al meglio ricercatori e dipartimenti sul fronte
amministrativo. Quali risultati avete raggiunto? Riguardo ai soli fondi Ue del
Settimo programma quadro abbiamo ottenuto 21,2 milioni, con una media annua che
per noi è più del doppio rispetto ai 5,5 milioni del programma precedente.
Peraltro il 46% dei progetti presentati nel 2008 non sono ancora stati
valutati. Potrebbero così arrivare altri fondi fino a 8 milioni. Insomma sul
fronte dei fondi Ue per la ricerca è stato fatto il salto di qualità?
Sicuramente sì. Da anni era intuibile che si stesse andando verso l'esaurimento
dei fondi nazionali e che fosse necessario attrezzarci per
"aggredire" quelli competitivi Ue. Oggi possiamo parlare di 74 progetti
finanziati dall'Unione europea dal 2007, che salgono a 82 se consideriamo anche
i fondi di "Industria 2015" e quelli regionali. In alcuni programmi
abbiamo una percentuale di successo del 30%, contro una media europea del 10.
Quanto vi è costata l'operazione? L'investimento è stato di 700mila euro, in
due anni. Ora in questa squadra lavorano una ventina di persone cui si
aggiungono anche tre borse di studio in collaborazione con Unindustria, a
dimostrazione che gli Industriali vedono proprio nell'Università il luogo per
sviluppare al meglio la ricerca. A questi risultati fa però da contraltare un
calo delle nuove iscrizioni (-5,5% fra lauree triennali e cicli unici) che
tocca il 25% per le matricole fuori sede... Pesa certamente l'aumento degli atenei
sul territorio. Le famiglie spesso preferiscono fare riferimento a realtà più
piccole e territorialmente vicine, visto anche l'alto costo della vita per gli
studenti a Bologna. Lei in passato ha usato l'espressione "studenti
scorticati". Cosa si può fare per evitare questo? C'è innanzitutto la
questione affitti. Per quanto ci riguarda, siamo partiti nel 2005 con un
programma per mille nuovi posti alloggio a prezzi calmierati. E così, per
esempio, abbiamo acquisito con 4,3 milioni di fondi nostri uno stabile in zona
Fiera; c'è poi un progetto in corso per circa 300 posti in uno studentato
nell'area dell'ex mercato ortofrutticolo che ci è stata data dal Comune in uso
gratuito per 99 anni. Sul caro-vita avete discusso con le associazioni del
commercio? In passato tentammo, ma poi ci siamo accorti che non ci sono molti
margini. Comunque è una strada che il nuovo rettore dovrà ripercorrere. Ma
oltre al costo della vita ci sono anche altri problemi. Quali sono? Gli
studenti percepiscono un senso di insicurezza. Da un'indagine in via di
pubblicazione emerge chiaramente che avvertono la città come poco sicura. Che
cosa apprezzano invece? Piace la città per la sua tradizione e le sue
caratteristiche culturali. Cosa dovrà fare il prossimo sindaco di Bologna?
Servono luoghi d'incontro per gli studenti, spazi dedicati ad attività
culturali gestite in proprio. Il pericolo è di vederli finire in mani radicali
ed estremiste, ma è un rischio da correre. In un'intervista su questo giornale
il suo predecessore Fabio Roversi Monaco, riferendosi all'Ateneo, ha parlato di
apparato burocratico ipertrofico e finanziamenti in abbondanza... (Calzolari
ride). Sono considerazioni assolutamente disinformate. Basti dire che il
rapporto fra tecnici-amministrativi e docenti è di 1,2 nella media europea,
mentre noi siamo allo 0,8. E sui finanziamenti abbondanti? Cito solo questo
dato: rispetto agli standard ministeriali Bologna è sottofinanziata per circa
30 milioni l'anno con riferimento alle risorse del Fondo ordinario per le
Università (Ffo). Certo è che nella classifica del Times sui migliori 200
atenei del mondo, Bologna, che è l'unica italiana, in un anno è scesa dal 173Ú
al 192Úposto... E potrebbe anche uscire da quella classifica. Il problema sono
le risorse. Sull'internazionalizzazione ad esempio: Bologna è prima in Europa
per scambio di studenti con l'estero, ma lo stesso non si
può dire per presenza di docenti e ricercatori stranieri, attratti da atenei
meglio finanziati. L'Università è salita anche alla ribalta per un documento
del Nucleo di valutazione che parlava di 36, fra docenti e ricercatori,
"fannulloni". Quella è stata una lettura poco decorosa di dati
positivi. Da successivi controlli si è visto che solo 23, su 3.100 fra
docenti e ricercatori, nell'ultimo anno non hanno fatto attività di ricerca.
Stiamo verificando, ma forse il risultato doveva essere: "Caspita: guarda
che trasparenza all'Università!". a.biondi@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE
RISERVATA Il profilo Pier Ugo Calzolari Nato a Granarolo in provincia di Bologna
l'11 marzo del 1938, si laurea in Ingegneria elettronica nel 1962. Nel 1969
consegue la libera docenza diventando ordinario dieci anni dopo. è rettore
dell'Ateneo di Bologna dal 2000. Rieletto nel 2005, è stato presidente del
Consiglio scientifico dell'Istituto Maspec del Cnr di Parma Assalto ai fondi Ue
Nel 2004 è stato creato il nuovo team specializzato nei fondi europei. Al
timone dell'operazione il manager Bruno Quarta, nuovo capo dell'Aric (Area per
la ricerca). Obiettivo: captare il più possibile fondi competitivi europeie
supportare dal punto di vista amministrativo ricercatori e dipartimenti Il nodo
da sciogliere Gli studenti si trovano a vivere in una città cara e che
avvertono come poco sicura
(
da "Sole 24 Ore, Il
(Nord Est)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est
sezione: EST data: 2009-04-22 - pag: 13 autore: Internazionalizzazione. Dalla
Cdc focus sulla difficoltà dell'area La crisi ad Est pesa su Udine La crisi
globale si è abbattuta con l'energia di uno tsunami sull'Est Europa,
sconvolgendo economie la cui fragilità era stata solo in parte mascherata da
crescite del Pil su percentuali più elevate rispetto all'Occidente. Un'economia
drogata, si è detto, da grandi iniezioni di liquidità e da una propensione
all'indebitamento di cui i cittadini stanno pagando in prima persona le
conseguenze ora che il deprezzamento delle loro divise nazionali sta gonfiando
le rate di mutui contratti spesso in valuta estera. In un mondo sempre più
interdipendente, le difficoltà delle economie dell'Est rischiano di riverberarsi
negativamente anche sul Friuli-Venezia Giulia, per cui quei Paesi sono partners
commerciali importanti ma anche destinazioni finali di molte operazioni
d'internazionalizzazione e partnership. Se ne discuterà domani a Udine nel
corso della tavola rotonda organizzata dalla Camera di commercio friulana e
dalla Fondazione Crup, intitolata "La crisi economica e finanziariadei
Paesi dell'Europa Orientale: le ricadute sul sistema economico italiano",
programmata dalle ore 10 nella sala della Fondazione Crup, in via Manin 15. Fra
i relatori, Patrizia Tiberi, docente dell'ateneo friulano che esporrà il quadro macroeconomico
internazionale, Marco Giansoldati, dell'Università di Venezia, che entrerà nel
dettaglio della situazione economica dei Paesi dell'Est, e Stefano Miani, docente dell'Università di Udine e segretario dell'Ossfi, il quale
tratterà il tema degli effetti della crisi finanziaria di quell'area
sulle imprese regionali. Daniele Bordina, della Direzione rete estera e
Sviluppo di Intesa SanPaolo Spa, analizzerà infine i rapporti del sistema
creditizio locale con quegli Stati. Secondo il presidente camerale Giovanni Da
Pozzo, che introdurrà il convegno, «l'importanza dell'economia dei Paesi
dell'Europa Orientale per il nostro territorio è evidenziata dai numeri. Basti
pensare che nel 2008 verso sei Paesi dell'area come Repubblica Ceca,
Slovacchia, Polonia, Slovenia, Crozia e Ungheria abbiamo venduto prodotti per
1,8 miliardi, il 15% dell'export regionale. Rapporti importanti, estesi anche
alle collaborazioni economiche realizzate attraverso processi di
delocalizzazione e joint ventures. Il loro momento di difficoltà può
ripercuotersi – chiarisce Da Pozzo – anche sugli interessi e il rating delle
banche italiane». M. Piz. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(
da "Sole 24 Ore, Il
(Nord Est)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est
sezione: EST data: 2009-04-22 - pag: 14 autore: 900mila Visitatori. è la previsione fatta su base annua, di cui 110mila dal Triveneto
e altrettanti stranieri 14mila Metri quadrati. Costituiscono la superficie del
futuro Acquario, che occupera in tutto tre edifici 7 milioni Fondi camerali. La
Cdc sosterrà il progetto. Altre risorse saranno invece di fonte pubblico-privata
(
da "Sole 24 Ore, Il
(Nord Est)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Nord-Est
sezione: EST data: 2009-04-22 - pag: 23 autore: Sanità. Il Miur riduce le sedi
predisposte con una penalizzazione maggiore per il Friuli-Venezia Giulia Tagli
alle scuole di specializzazione Ma i futuri medici sono d'accordo: «Così si
eliminano sprechi e cattedre inutili» A CURA DI Valeria Zanetti Rivoluzione a
Nord-Est nell'organizzazione delle scuole di specializzazione di area medica
per l'anno accademico 2008-2009.
A farne le spese soprattutto le facoltà di medicina del
Friuli-Venezia Giulia. Il bando pubblicato dal Miur (ministero Università e
ricerca) prevede che nove scuole "emigrino" fuori regione,
federandosi con quelle di altri atenei tra le quali viene identificata una
capofila. Accade dunque che per specializzarsi in chirurgia maxillo- facciale,
in gastroenterologia, in malattie infettive, reumatologia e urologia i medici
friulani dovranno iscriversi a Verona, per farmacologia medica a Modena, per
patologia clinica, genetica medica, chirurgia toracica a Padova. Restano invece
in regione, ma vengono accorpate altre sette scuole di specializzazione. La
reazione al taglio drastico subìto in Triveneto soprattutto dagli atenei del
Friuli-VG non si è fatta attendere. I rettori Cristiana Compagno e Francesco
Peroni delle università di Udine e Trieste hanno
chiesto l'intervento del governatore della Regione, Renzo Tondo, e
dell'assessore regionale alla Salute, Vladimir Kosic, per convincere il
ministro Gelmini a ritirare il provvedimento o correggerlo. Anche un gruppo di
parlamentari regionali d'opposizione ha presentato un'interpellanza contro il
bando, colpevole di usare il bisturi in modo pesante proprio sulle scuole
mediche friulane,«che –sottolinea Secondo Guaschino, preside della Facoltà di
medicina di Trieste – fanno capo ad atenei virtuosi nella gestione della spesa
». Restano tuttavia scarse le possibilità concrete di intervento sul
provvedimento già pubblicato. Mancano i tempi tecnici: entro metà maggio gli
aspiranti specializzandi dovranno presentare la domanda per essere ammessi
all'esame, il 9,10,11 giugno sono già fissate le date delle prove; il 30 è
previsto l'ingresso in specialità dei vincitori. «è stato promesso un tavolo
tecnico con quattro rappresentanti del Miur, altrettanti delle università e delle regioni per valutare le modalità adottate
nella riorganizzazione delle scuole.L'obiettivo di razionalizzare la rete
formativa post laurea è chiaro; la metodologia non è nota», insiste Guaschino,
che punta a un dialogo per modificare la situazione dal prossimo anno
accademico. Intanto non si sa cosa succederà nei prossimi mesi. «Il percorso
formativo si snoderà su tutte le sedi federate, con modalità indicate dal
consiglio formato dai docenti delle istituzioni accorpate – ipotizza Massimo
Bazzocchi, preside della facoltà di medicina di Udine – La parte teorica
potrebbe invece svolgersi tutta nell'ateneo capofila, ma anche questo dipende
dalla convenzione che sarà siglata tra facoltà federate. Le tasse andranno
probabilmente al capofila che poi, eventualmente, valuterà come ridistribuire le
entrate con le altre scuole. Ci sono dubbi su chi pagherà l'assicurazione sugli
spostamenti di docenti e discenti. Non esiste alcun regolamento scritto; i
punti interrogativi sono numerosissimi, il rischio è che un provvedimento
confezionato per eliminare sprechi produca un aumento della spesa». In questo
contesto anche la sanità regionale pagherebbe un conto salato «in termini di
graduale perdita di specialisti in aree importanti. Ovvio che i nostri medici
si orienteranno più facilmente a frequentare le specialità che restano in
regione, per evitare lunghe trasferte e costi elevati di alloggio in altre
città, talvolta anche fuori dal Triveneto», conclude Bazzocchi. Soddisfatti
invece gli specializzandi: «Abbiamo fortemente chiesto il riordino attuato e le
federazioni di scuole tra atenei – commenta Domenico Montemurro, segretario
nazionale e provinciale padovano di Federspecializzandi – Così si eliminano e
cattedreinutili e si consente ai medici di completare la preparazione in più
sedi, spesso specializzate in diversi settori. Temiamo tuttavia il blocco della
riforma da parte di alcuni atenei italiani che minacciano di ricorrere al Tar.
Il provvedimentopotrebbe comportare addirittura un congelamento del bando per i
prossimi esami ». © RIPRODUZIONE RISERVATA Udine. Massimo Bazzocchi, preside
facoltà di Medicina Trieste. Secondo Guaschino, preside facoltà di Medicina
(
da "Sole 24 Ore, Il
(Sud)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Sud
sezione: BASILICATA data: 2009-04-22 - pag: 14 autore: Recuperi. Pronto un
milione di euro Auditorium nel tufo dei Sassi di Matera MATERA In vista anche
della candidatura a Capitale europea della cultura per il 2019, prosegue il
lavoro per l'ulteriore recupero dei Sassi. L'antico rione di Matera, patrimonio
dell'Unesco, avrà un finanziamento della Regione Basilicata di 900mila euro. I
primi 600mila euro sono destinati al progetto culturale Casa Cava, per
realizzare un centro per produzioni musicali e concerti in 12 mesi nel Sasso
Barisano, con un'ampia sala a forma di cono alta circa 18 metri e un'acustica
particolare. In questo sito, scavato nel tufo e nella roccia, durante i primi
interventi di riqualificazione è stato possibile scoprire un collegamento con
piazzetta San Pietro Barisano e via Santa Cesarea. «Il Comune – dice Michele
Plati, assessore alle Politiche sociali – ha intenzione di moltiplicare gli
spazi per i giovani, che da fruitori di cultura devono diventarne produttori.
Per il futuro,l'obiettivo è investire sulla creatività giovanile, sulle
attività e i programmi culturali, per creare una vera e
propria metodologia per opporsi alla fuga dei cervelli». Il recupero di Casa Cava rientra in un più ampio progetto,
finanziato con fondi Fas (l'investimento totale è di 4,3 milioni), con il quale
si ristruttureranno immobili per le attività culturali. Tra i Comuni
interessati ci sono Rionero in Vulture e Tito, in provincia di Potenza, e
Pisticci (Matera). L'altra parte dei fondi regionali destinati a Matera,
300mila euro, verrà utilizzata per la messa in sicurezza di via Calata Ridola,
nel Sasso Caveoso, a poca distanza dal punto panoramico di Piazzetta Pascoli.
L'ufficio Sassi del Comune, nell'ambito degli interventi di protezione civile,
ha predisposto un piano per rimediare alle infiltrazioni di acqua piovana, che
hanno portato nelle scorse settimane ad una serie di crolli, ad uno smottamento
del piano stradale e allo sgombero di un'abitazione. Infine, 100mila euro sono
stati stanziati dal ministero dei Beni culturali per la creazione di una banca
dati dei beni patrimoniali dei Sassi. L'informatizzazione servirà ad
individuare il patrimonio demaniale ed agevolare le pratiche amministrative.
Ge.Gri. © RIPRODUZIONE RISERVATA
(
da "Provincia Pavese,
La" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
SANREMO
Camillo Golgi a Villa Nobel SANREMO. Una mostra per ricordare il
"nostro" Golgi, quel Camillo che si spense nel 1926 nella sua
adottiva Pavia, la stessa dove insegnò a lungo Istologia e Patologia. A
celebrare il primo premio Nobel italiano per la medicina ci pensa la provincia
di Imperia, con la preziosa collaborazione del Sistema Museale dell'Università
di Pavia. "Golgi architetto del cervello" apre i battenti oggi
(inaugurazione ore 11, e fino al 30 maggio) a Villa Nobel di Sanremo e si concentra
sull'opera del grande scienziato e sui riflessi che ebbe nei confronti
dell'evoluzione della medicina. «La mostra - racconta Paolo Mazzarello (docente di Storia della Medicina e Presidente del Sistema Museale di
Ateneo), che ha curato l'evento insieme con Alberto Calligaro (preside della
Facoltà di Medicina dell'Università di Pavia e Direttore del Museo per la
Storia dell'Università) - presenta temi che hanno avuto un grande sviluppo
nella biomedicina contemporanea, e presero origine con le ricerche di
Golgi negli anni di attività a Pavia presso il nostro l'Istituto di Patologia
Generale: dalle origini delle neuroscienze alla biologia strutturale della
cellule dalle ricerche sulla malaria fino alle prime fasi di sviluppo
dell'infettivologia». GOLGI, architetto del Cervello", fino al 30 maggio,
Villa Nobel, Sanremo. Orario: da martedì a giovedì dalle 10 alle 12.30, venerdì
e sabato dalel 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.
(
da "Tribuna di Treviso,
La" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il libro
IL PROCESSO A GALILEO VISTO DAI CATTOLICI Nel 1609, a Padova, Galileo
Galilei alza per la prima volta al cielo il suo cannocchiale: nasce
l'Astronomia moderna. Nel 1633 con la solenne messa al bando delle sue teorie
si conclude a Roma il Processo a Galileo. Nel 1979 Giovanni Paolo II, sul solco
del Concilio Vaticano II, manifestò il desiderio che teologi e storici
riesaminassero a fondo il "caso Galileo". Incomprensioni, falsi
storici, supposizioni: quale fu il vero rapporto tra la Chiesa e Galileo
Galilei? Perché Papa Wojtyla ne recupera la figura a quasi quattro secoli di
distanza? Questo libro ripercorre la storia del processo e della condanna di
Galileo Galilei, e i lavori della Commissione di Studio diretta, nella fase
finale, dal cardinale Paul Poupard e chiusa solennemente in Vaticano nel 1992. A partire dalla
documentazione degli Archivi Segreti Vaticani viene ricostruita la traiettoria
della Commissione e ne vengono esaminati criticamente i frutti. Si offre così
un materiale inedito che permette l'adeguata valutazione del ruolo del Vaticano
nel complesso caso Galileo, apportando nuova luce sulla sua secolare storia.
Tutto questo è contenuto nel volume Galileo e il Vaticano di Mariano Artigas e
Melchor Sanchez de Toca (con la prefazione di Monsignor Gianfranco Ravasi) Il libro verrà presentato giovedì prossimo 23 aprile alle 17 al
Collegio Vescovile Barbarigo di Padova (via Rogati 17, ingresso per le auto da
via Seminario 7). Interverranno l'autore, il prof. William Shea, titolare della
Cattedra Galileiana presso l'Università degli studi di Padova e il prof. Piero
Benvenuti, docente di Astrofisica delle alte energie dell'Università di Padova.
(
da "Messaggero Veneto,
Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
DOMANI
PER L'UNIVERSITÀ POPOLARE Una conferenza sul poeta
Ungaretti Domani, alle 18.15, alla Fondazione Crup di via Manin (nella foto),
Daniela Baroncini, docente all'ateneo di Bologna, terrà una conferenza su Giuseppe
Ungaretti nell'ambito del ciclo, promosso dallUniversità Popolare di Udine,
dedicato alla letteratura dell'Italia unita. Ingresso libero.
(
da "Piccolo di
Alessandria, Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Articolo
di Economia e finanza Laboratorio per imprese emergenti Alessandria -
22/04/2009 La "conoscenza" significa sviluppo. L'innovazione (di
Atenei e centri di ricerca avanzata) e le eccellenze imprenditoriali possono
costituire il cuore di un futuro "Laboratorio dell'impresa emergente"
con ampie e articolate capacità anticicliche e in grado di affrontare le
difficoltà del mercato. Alessandria ha le carte in regola, anche grazie a un
"nocciolo" di welfare locale già delineato con gli interventi recenti
della Provincia, delle parti sociali e della banca Cassa di Risparmio di
Alessandria. La valutazione è di Francesco Estrafallaces (responsabile
dell'Area di Sviluppo locale della Fondazione Censis - Centro Studi
Investimenti Sociali, istituto di ricerca socioeconomica fondato nel 1964), fra
i relatori agli Stati Generali dello sviluppo economico promossi dalla
Provincia di Alessandria e che si sono svolti lunedì a Palazzo Monferrato (in
via San Lorenzo 21 ad Alessandria) sotto la direzione del presidente della
Provincia, Paolo Filippi, e di Maria Rita Rossa, assessore alle Attività
economiche. «Le elite locali - ha aggiunto Estrafallaces - possono mettere in
atto un modello di governance in grado di avviare interventi rapidi ed efficaci
per esempio sulle infrastrutture e sulla loro manutenzione in grado di
innescare positive ricadute economiche». I relatori e gli interventi Ottenere
risposte certe e insindacabili era impossibile, ma le prime relazioni hanno
contribuito realmente a tracciare percorsi e quadri di azione e intervento
rispetto alle politiche di area vasta che competono a un ente come la Provincia
e a delineare ruoli precisi per tutte le parti sociali (un po' meno è avvenuto
per gli interventi successivi, alcuni incisivi altri invece dai toni vagamente
dilettantistici). Il senso del ruolo - attivo e di stimolo - dell'Università è
arrivato per primo da Francesco Profumo, Rettore del Politecnico alessandrino
che ha citato alcuni dati salienti di una ricerca della Fondazione Rosselli sul
peso economico del sistema universitario piemontese: è la terza industria del
territorio dopo auto ed edilizia; ogni euro investito dal settore pubblico
sugli Atenei vale 4 euro di ritorno; ogni studente investe mediamente circa
10.000 euro sul territorio dove studia (ad Alessandria sono circa 3.500 gli
studenti fra "Avogadro", con tre Facoltà, e la sede locale del
Politecnico). La ricerca e l'innovazione e la stretta connessione fra
Università e sistema delle imprese è stata al centro dell'intervento di Andrea
Bairati, assessore regionale all'Università, Ricerca, Innovazione. Che
scommette apertamente sulla valenza strategica della ricerca avanzata, dalle
biotecnologie ai biocarburanti. «La provincia di Alessandria ha nel Dna una
forte capacità trainante» dice Francesco Estrafallaces che ha fornito gli
spunti di confronto e analisi maggiormente stimolanti insieme a Gioacchino
Garofoli (docente di Politiche economiche dell'Università dell'Insubria di Varese)
e Angelo Pichierri (presidente dell'Ires - Istituto ricerche economico sociali
- del Piemonte). Sempre dagli esperti sono venute parole di apprezzamento per
le iniziative di "welfare locale" (in particolare quelle della
Provincia relative all'anticipazione della cassa integrazione e l'accordo
fra industriali, sindacati e banca Cassa di Risparmio per il sostegno al
reddito e al microcredito). «Le azioni di welfare locale e gli interventi sul
sistema infrastrutturale e la sua manutenzione - ha rilevato Estrafallaces -
sono in grado di stimolare lo sviluppo, così come una corretta governance del
mercato del lavoro che oggi, di fatto, è delegata alle agenzie private mentre
l'ente che ha la delega per legge, che esercita in mezzo a molte difficoltà, è
la Provincia». Oltre al mercato del lavoro, anche l'innovazione «deve essere
gestita in primo luogo a livello locale» perché «il sistema pubblico - ha
rimarcato Gioacchino Garofoli - può aiutare a individuare i mercati se si
sviluppano azioni mirate sui fronti del lavoro, dell'innovazione e del sostegno
alla internazionalizzazione con azioni mirate tese ad analizzare, prima, e a
presidiare, poi, i mercati emergenti». Al centro dell'analisi degli esperti è
stato l'intero sistema locale «che deve essere integrato e comprendere le reti
materiali e immateriali, superando le logiche settoriali». In altre parole,
andare oltre "i campanili" e guardare a un'area vasta che va oltrepassa
i confini provinciali. Un ennesimo forte richiamo. Quanto sarà effettivamente
ascoltato?
(
da "Merateonline.it"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Scuola
>> Scuola 22 / 4 / 2009 Lecco: gli istituti scolastici vantano crediti
per 5 mil. di euro verso il Miur. Rampello: ``Ormai siamo al tracollo`` Mario
Rampello Ammonta a oltre 5 milioni di euro il credito vantato dagli istituti
scolastici della provincia di Lecco nei confronti del Miur (Ministero
Istruzione Università e Ricerca). Si tratta di residui attivi relativi a
finanziamenti ministeriali per supplenze che i docenti attendono ancora di
vedere saldato. Dalla tabella si può
leggere che le istituzioni scolastiche in provincia di Lecco vantano un residuo
attivo di 5.160.556,94 . Si tratta di dati largamente incompleti perchè
riguardano solamente la voce "supplenze" ha commentato amareggiato il
segretario della Cisl scuola Mario Rampello Mancano
i dati relativi alle "commissioni esami di stato", "spese
funzionamento", ecc. e pertanto le stesse OO.SS hanno già chiesto, con una
nuova lettera unitaria di completarli. La CISL scuola di Lecco, nella
serata pubblica del 22 gennaio 2009 sul problema dei mancati finanziamenti alle
scuole per il pagamento dei supplenti, si era assunta limpegno di sollecitare la segreteria Regionale CISL per
promuovere iniziativa indirizzate alla soluzione del problema. Dall`inizio
dell`anno scolastico, gli istituti erano stati costretti ad onorare gli impegni
di spesa utilizzando le risorse a disposizione e ora sono al tracollo. Il perdurare di questa situazione, sta creando nei
bilanci delle scuole "progressivi squilibri di natura contabile". A due
mesi dalla chiusura delle scuole mancano i finanziamenti necessari per pagare
supplenti e sono a rischio i pagamenti dei commissari per gli esami di Stato.
Il Ministro Gelmini provveda a ripianare i debiti del MIUR mettendo le scuole
in condizione di garantire la giusta retribuzione e nei tempi giusti a chi ha
lavorato, la possibilità di nominare i supplenti (molte scuole non chiamano più
i supplenti non potendoli pagare) e il normale funzionamento delle scuole senza
costringerle a chiedere alla famiglie finanziamenti e contributi al funzionamento
e alle attività non dovuti ha concluso Rampello.
In allegato la tabella con il dettaglio dei crediti delle scuole.
(clicca qui) Articoli Correlati: (c)www.merateonline.it Il primo giornale digitale
della provincia di Lecco Scritto il 22/4/2009 alle 09.03
(
da "Affari Italiani (Online)"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Rigoletto
di Angelo de' Cherubini Il Rigoletto/ "La società imprenditoriale",
la proposta dell'economista David B. Audretsch per aggiornare l'agenda politica
nell'era della globalizzazione Mercoledí 22.04.2009 10:55 Il tempo di
un'economia stabile e prevedibile è finito. La globalizzazione e le nuove
tecnologie hanno innescato cambiamenti irreversibili con cui abbiamo il dovere
di confrontarci. Nell'economia globale, dove fabbriche e posti di lavoro
possono essere spostati rapidamente verso economie emergenti, il vantaggio
competitivo delle imprese e delle nazioni si fonda sulla capacità di innovare.
Avere idee, tuttavia, non è sufficiente. Bisogna avere imprenditori che le
rendano realtà. L'imprenditorialità è oggi la vera risposta alla
globalizzazione. In "La società imprenditoriale", David Audretsch
propone un punto di vista originale sulle trasformazioni economiche di questi
anni e su come aggiornare l'agenda politica. Università, start-up, piccole imprese
e comunità sono al centro di una riflessione che punta a fornire una chiave di
lettura positiva ai cambiamenti del nostro tempo. L'autore David B. Audretsch è
direttore del Max Planck Institute of Economics a Jena, Germania. t professore
onorario all'Università Friedrich Schiller di jena; docente alla Durharn University; direttore dell'Institute for
Development Strategies all'Indiana University; dell'Istituto di Economia
internazionale di Kiel. ~ stato direttore del Centro di West European Studies
all'Indiana University e del Wissenschaftszentrum ffir Sozialforschung di
Berlino. Ha prestato la sua consulenza presso la Banca mondiale, il
Dipartimento di Stato americano, la United States Federal Trade Commission e
l'International Trade Commission, la Commissione dell'Unione europea e il
Parlamento europeo. t membro di numerosi istituti di ricerca sulla politica
internazionale. La società imprenditoriale di David B. Audretsch Ed. Marsilio
260 pagg, 20,00 euro Come lettura del weekend Affaritaliani.it ha scelto la Prefazione
Clicca qui per le precedenti puntate del "Il Rigoletto" tags:
rigoletto imprenditoriale book
(
da "Quotidiano.it, Il"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
Politecnica delle Marche, sviluppo e richiamo per il territorio San Benedetto
del Tronto | La Facoltà di Economia Giorgio
Fuà insieme al Dipartimento di Economia annuncia un ciclo di
seminari rivolti dal titolo Benessere, povertà
e Territorio. Lateneo, in continua espansione, mira alla diffusione
di una solida cultura socioeconomica. di Stefania Serino da sx: Il rettore
Prof. Marco Pacetti insieme al Prof. Francesco Maria Chelli La Facoltà di Economia
"Giorgio Fuà" dell'Università Politecnica delle Marche con sede a San
Benedetto del Tronto annuncia il ciclo di seminari dal titolo "Benessere,
Povertà e Territorio tra cambiamenti recenti e sfide future" finanziato
dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno. Si tratta di 6
appuntamenti, il primo partirà il 29 aprilerivolti alla cittadinanza verso cui
l'Università Politecnica delle Marche intende aprirsi oltre alla ordinaria
formazione accademica dei propri iscritti, per mettere a disposizione della
comunità gli strumenti di ricerca utili a comprendere aspetti dell'attuale
crisi economica insieme ad altri temi di stretta attualità e suggerirne
eventuali politiche di supporto. "La crisi che stiamo affrontando - annuncia il docente di statistica Francesco
Maria Chelli - farà sentire il proprio peso soprattutto sulle famiglie
cosiddette più deboli della popolazione che vanno maggiormente tutelate anche
attraverso iniziative come questa. E parlando di fasce deboli - prosegue - non
si poteva non inserire nel programma dei nostri seminari il tema dell'immigrazione
strettamente legato a quello del federalismo fiscale che farà sentire le
proprie ripercussioni sul nostro territorio. Gli Enti locali e provinciali sono
alla continua ricerca di risorse per autofinanziare politiche che favoriscano
l'integrazione, basti pensare a quanti giovani immigrati sono ospitati ad
Ancona come in altre realtà locali tra cui spicca Grottammare che a costi
notevoli ospitano un gran numero di ragazzi extracomunitari. In ultimo non da
ultimo - ricorda Chelli - il tema relativo alla statistica, tra mito e menzogna
recita il titolo del seminario, per sollecitare i nostri interlocutori a farne
tesoro senza idealizzarla". E la rosa dei relatori prevista per il ciclo
di seminari lascia preludere il tenore alto dei prossimi incontri come
sottolinea ancora Chelli: "la lista dei relatori è rimasta identica a
quella proposta nella fase preliminare a dimostrazione dell'apprezzamento
riscosso da tale iniziativa da parte dei soggetti coinvolti e della natura dei
rapporti che l'Università ha saputo tessere nel territorio". Un'idea
confermata altresì dal Rettore Marco Pacetti: "non abbiamo avuto alcun
timore di proporre alla cittadinanza temi che affligono allo stato attuale
tante famiglie poiché crediamo che esistano strumenti per comprendere fino in
fondo il nostro tempo suggerendo al contempo delle politiche socio economiche
efficaci per superare questa fase di crisi. In sostanza il nostro obiettivo è
quello di diffondere nella comunità l'idea di una politica socio economica
fondata sul rigore scientifico, oltre a quello di formare specialisti in
materia. La nostra Università intende mettere delle radici nella comunità in
cui essa è ubicata, oltre all'accademica formazione dei nostri studenti".
La Facoltà di Economia lancia dunque un segnale forte di apertura al territorio
accanto ad una crescita continua del numero di iscritti, ad oggi si contano 173
matricole: "ciò dimostra semplicemente che il successo di un Ateneo non è
legato al vecchio o al nuovo - aggiunge il Rettore - oppure alla grande città
piuttosto che al piccolo centro, bensì a criteri di scelta seri e rigorosi che
sappiano riconoscere le condizioni essenziali per un efficace dislocamento,
senza nascondersi dietro simboli. Purtroppo gran parte dei media criticano le
scelte legate al dislocamento senza considerare gli insuccessi delle sedi
principali di alcuni atenei italiani di cui non parla mai nessuno. Il nostro
iter che ci ha resi pionieri in questo campo - conclude - ha premiato
l'intuizione di aver saputo cogliere le specificità del territorio ed
insiediarci solo laddove la comunità nel suo complesso ci desiderava a tal
punto di impiegare risorse, a tutto questo và aggiunta la professionalità ed il
rigore del metodo che ci contraddistingue da sempre". 21/04/2009
(
da "Sestopotere.com"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Settimana
della Cultura scientifica e tecnologica, a Faenza dibattito sul nucleare
(22/4/2009 11:31) | (Sesto Potere) - Faenza - 22 aprile 2009 - “Il nucleare: un
futuro già vecchio. I motivi di un No” è il titolo della conferenza in
programma giovedì 23 aprile 2009, alle ore 21.00, a Faenza, presso lauditorium di S.Umiltà (via Pascoli, 38). Interverrà
Gianni Mattioli, docente dellUniversità La Sapienza di Roma. La conferenza, promossa
dal circolo Lamone di Legambiente, rientra nel calendario degli eventi faentini per la
XIX^ edizione della “Settimana della Cultura scientifica e tecnologica”.
Mattioli illustrerà i rischi della tecnologia nucleare, proponendo inoltre
scenari energetici alternativi. Gianni Mattioli è docente
di Fisica presso lUniversità “La Sapienza” di
Roma. Ha effettuato ricerca in Fisica delle particelle, Meccanica quantistica,
Moti quasi-periodici. Si è occupato, inoltre, di energia e dellimpatto ambientale delle fonti energetiche e, più
recentemente, della tematica della “sostenibilità”. Ha pubblicato articoli su
diverse riviste scientifiche ed è coautore di alcuni libri sulle questioni
energetiche e sui problemi della sostenibilità. Dal 1987 al 2001 è stato
deputato; nella penultima legislatura ha fatto parte dei governi dellUlivo prima come sottosegretario ai Lavori
pubblici, poi come ministro delle Politiche comunitarie. E membro del comitato scientifico di Legambiente.
(
da "Blogosfere"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Apr 0922
Ritratti (3): Rita Levi-Montalcini Pubblicato da Gianluigi Filippelli alle
09:33 in Biografie E' una delle scienziate italiane più note ed apprezzate
anche all'estero e proprio oggi, 22 aprile 2009, in un anno
eccezionale per la scienza, compie 100 anni! Auguri alla nostra signora della
scienza, vincitrice nel 1986 del Nobel per la medicina insieme al biochimico
statunitense Stanley Cohen. Questa la motivazione del prestigioso premio: La
scoperta del NGF all'inizio degli anni Cinquanta è un esempio affascinante di
come un osservatore acuto possa estrarre ipotesi valide da un apparente caos.
In precedenza i neurobiologi non avevano idea di quali processi intervenissero
nella corretta innervazione degli organi e tessuti dell'organismo. Rita
Levi-Montalcini, laureatasi nel 1936
in medicina e chirurgia a Torino, studia presso Giuseppe
Levi, per poi trasferirsi in Belgio nel 1938 a causa delle leggi razziste del regime
fascista: qui resterà fino all'invasione nazista presso l'Università di
Bruxelles. Tornata in Italia, a Torino, allestisce un piccolo laboratorio tra
le colline intorno ad Asti, dove insieme al suo maestro Giuseppe Levi inizia i
suoi studi sul sistema nervoso dei vertebrati, facendo esperimenti sui polli. Oggi si direbbe: è un simbolo della fuga dei cervelli, di come in Italia i tempi non siano mai cambiati. In realtà è
un simbolo di come il mondo scientifico dovrebbe funzionare sempre: uno scambio
continuo di informazioni, anche con collaborazioni con gruppi di ricerca scientifici anche lontani tra loro. Infatti dal 1947 al
1977 lavora presso il Dipartimento di Zoologia dell'Università Washington in
Missouri: è qui che svolgerà le ricerche che le frutteranno il Nobel nel 1986.
Quel primo viaggio del 1947 lo compirà, su nave, insieme all'altro Premio Nobel
Renato Dulbecco, suo amico e anch'egli allievo di Giuseppe Levi. Fu proprio la
vicinanza di Dulbecco, che insieme all'altro Nobel della scuola torinese di
Levi, Luria, era a Bloomington, e il fruttuoso e reciproco sambio di idee tra i
due ricercatori che consentì loro di portare avanti
con successo le loro idee, anche così lontani da casa. Questo suo essere
lontana dall'Italia, comunque, non le impedisce, però, di collaborare con il
CNR, che dirige dal 1961 fino al 1969. Il suo genio indiscusso, la sua brillantezza
intellettuale, la rendono ancora oggi un simbolo per la scienza in generale,
non solo per quella italiana. Il suo carismo, comunque, va ben oltre il
ristretto ambito scientifico: oltre ad essere stata nominata nell'agosto del
2001 senatrice a vita (ruolo che, quando può, ha sempre ricoperto con grande
partecipazione, spesso schierandosi anche nettamente, ma sempre a favore della
scienza), è anche membro di alcune delle più prestigiose accademie
scientifiche, iniziando dalla nostrana Accademia dei Lincei, senza scordare la
National Academy of Sciences negli Stati Uniti, o la Royal Society britannica.
E' un esempio per ognuno di noi, scienziato e non: a tal proposito vorrei
segnalare questa piccola curiosità. Nel 2007 la Lega Nord, quasi contemporaneamente
con le affermazioni di Storace sulla scienziata, propose un emendamento alla
finanziaria per eliminare gli stanziamenti in favore della fondazione EBRI un
centro di ricerca sul cervello. La senatrice,
presentatasi in aula al momento della votazione dell'emendamento, così ha
dichiarato per motivare la sua non partecipazione al voto: Signor Presidente,
io non voterò, ma ringrazio molto quanti si rendono conto dell'attività svolta
dall'istituto EBRI per la scienza italiana. Sono veramente molto grata a tutti
coloro che si rendono conto di quanto stiamo facendo per la scienza, che mai è
stata così utilmente portata avanti. Grazie infinite. Una lezione di stile a
tutti i politici, che comunque hanno respinto l'emendamento a larga maggioranza
(173 contro, 75 a
favore, 57 astenuti). Buon compleanno, professoressa!
(
da "Sanremo news"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sanremo:
oggi apre l'esposizione dedicata all'arch. Golgi E prevista per oggi presso Villa Nobel, nell'ambito
della Settimana della Cultura, l'apertura ufficiale dello spazio
espositivo Golgi, architetto del cervello che la Provincia di Imperia ha realizzato in
collaborazione con il Sistema Museale dell'Università degli Studi di Pavia. La
mostra che prende il via da oggi proseguirà fino al 30 maggio il tutto per
celebrare anche il primo premio nobel italiano per la medicina Camillo Golgi. Lesposizione ha inizio alle ore 11. Verrà
proiettata l'anteprima della Docufiction: La finestra al microscopio. Dialogo
impossibile con Camillo Golgi per la regia di Marco Kuveiller (la proiezione
verrà ripetuta alle ore 17). Si tratta del primo documentario sulla figura di
Golgi, realizzato nei luoghi legati alla sua vita e alle sue scoperte come il
Pio luogo degli Incurabili di Abbiategrasso e l'istituto di Patologia Generale
dell'Università di Pavia. (La mostra sarà in italiano e inglese ndr) Gli eventi
sono realizzati con il contributo di: Comune di Sanremo, Regione Liguria, Banca
Carige e con il patrocinio del Ministero dell'Università e della Ricerca. La
mostra presenta temi che hanno avuto un grande sviluppo nella biomedicina
contemporanea, che presero origine con le ricerche di Golgi negli anni di
attività a Pavia presso l'Istituto di Patologia Generale dell'Università: le
origini delle neuroscienze, la biologia strutturale della cellula, le ricerche
sulla malaria e le prime fasi di sviluppo dellinfettivologia. Le scoperte
dello scienziato in questi campi rappresentano dei capisaldi delle scienze
mediche, tanto che ancora oggi portano il suo nome: l'apparato di Golgi,
componente fondamentale della cellula; il ciclo di Golgi, che descrive lo
sviluppo nel sangue del microrganismo che provoca la malaria; la reazione nera
- o metodo di Golgi - tecnica istologica ideata dallo scienziato che permise di
osservare la fine struttura del sistema nervoso centrale, presupposto
indispensabile per i successivi sviluppi delle neuroscienze. I visitatori
incontreranno documenti (come i telegrammi di felicitazioni di Giosuè Carducci
e Giolitti o i primi disegni dei neuroni) e oggetti legati alla vita e allattività scientifica di Camillo Golgi e potranno
immergersi in uno dei periodi più entusiasmanti della medicina italiana. Allapertura parteciperanno: il presidente della Provincia
Gianni Giuliano; i curatori della mostra, Paolo Mazzarello (docente di Storia della
Medicina e presidente del Sistema Mussale dAteneo
- Università di Pavia) e Alberto Calligaro (Preside della Facoltà di Medicina e
Direttore Museo per la Storia dell Università di Pavia); il regista Marco
Kuveiller. Gli eventi sono realizzati con il contributo di: Comune di
Sanremo, Regione Liguria, Banca Carige e con il patrocinio del Ministero dellUniversità e della Ricerca. Villa Nobel corso
Cavallotti 116 - Sanremo - Anteprima - proiezione della docufiction La finestra
al microscopio Un dialogo impossibile
con Camillo Golgi - 22 Aprile 2009 - ore 11 e 17 Regia di Marco Kuveiller -
Durata 55". Questi gli orari: da martedì a giovedì dalle 10 alle 12.30( -
venerdì e sabato 10,00 12.30 e 15 -18
(
da "Unione Sarda, L'
(Nazionale)" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
Pagina 337 Appuntamenti Conferenza oggi all'Ersu Politica energetica, la
Sardegna e le scelte possibili Appuntamenti. Conferenza oggi all'Ersu -->
Oggi alle 17,30 nella sala Cosseddu (Casa dello studente di via Trentino a
Cagliari) conferenza su Scenari energetici
e nuove energie per la Sardegna: è possibile
decidere in democrazia la propria politica energetica? Interverranno i
ricercatori Bruno D'Aguanno, Marco Cogoni e Andrea Mameli del CRS4 e Michele
Saba del Dipartimento di Fisica, Università di Cagliari. MOSTRA DEL LIBRO Oggi,
seconda giornata della Mostra del libro di Macomer, alle 11 dibattito L'etica dell'insegnante e Le sfide della bioetica
globale con Giuseppe Deiana, Gianni Marilotti e Eliano Cau. Alle 18
incontro con la scrittrice Lidia Ravera; intervengono Stefano Tassinari e Bepi
Vigna. PARAMENTI RESTAURATI Oggi alle 11, nelle sale della Pinacoteca nazionale
di Cagliari, alla Cittadella dei Musei, conferenza su Il restauro di alcuni paramenti sacri del Duomo di
Ales. BAROCCO IN SARDEGNA Oggi alle 16,30 (ingresso gratuito) all'Exmà di
Cagliari il docente Mauro Salis parlerà del periodo
barocco in Sardegna attraverso la chiesa di San Michele in Stampace. CHI È DON
GIOVANNI Oggi alle 17, nella sala settecentesca della Biblioteca universitaria
in via Università 32 a
Cagliari conferenza di Paolo Gallarati, docente all'Università
di Torino, su Chi è il Don Giovanni di
Mozart. MARIA IN LETTERATURA Maria nella letteratura d'Italia
(Libreria Editrice Vaticana) di Neria De Giovanni sarà presentato a
Cagliari oggi alle 17 nell'ex Liceo artistico in piazzetta Dettori. La cantante
folk Franca Pinna interpreterà un'Ave Maria in sardo. LA TRAPPOLA Oggi alle
18,30, nell'Auditorium della Biblioteca Satta, a Nuoro, presentazione del libro
di Carmelo Abbate La trappola - Come banche
e finanza mettono le mani sui nostri soldi (e come non farsi fregare dalla
crisi). PAROLE DI VETRO Oggi alle 18,30, all'Umanitaria in viale Trieste 118 a Cagliari, verrà
presentato il libro Parole di vetro di Gino Melchiorre (Cuec).
Con l'autore il docente Silvano Tagliagambe e i
giornalisti Mauro Manunza e Roberto Paracchini. LIBRO DI OLLA Oggi (ore 18,30,
in via Temo 30 ad Elmas) presentazione del saggio, edito dalla Cuec, Dai Lumière a Sonetàula del critico cinematografico Gianni
Olla. Presentato da Paolo De Angelis e Giuseppe Pilleri, l'incontro prevede
anche la proiezione dei documentari Un
giorno in Barbagia e Pastori ad Orgosolo di Vittorio De Seta.
(g.ca.) LIBRO DI OLITA Oggi alle 19 al Manàmanà, in piazzetta Savoia a
Cagliari, l'avvocato Carlo Dore presenta La
borsa del colonnello (Cuec editore), primo romanzo del giornalista
Ottavio Olita. FESTA DEL LIBRO Quarta giornata della Festa del libro a Sassari.
Oggi pomeriggio gli alunni di San Donato parteciperanno alla Caccia al tesoro nelle vie del centro storico di
Sassari. Si parte alle 16 in
piazza Santa Caterina e si arriva in piazza Tola. In Biblioteca comunale, alle
18, spettacolo dell'attore-clown Jully, alias Massimiliano Maiucchi. LA
SARDEGNA AL BIVIO La Sardegna al bivio
di Costantino Cossu pubblicato da Edizioni dell'Asino verrà presentato domani
alle 17,30 nella Sala della Società Operai di Mutuo Soccorso Cagliari
Interverranno Goffredo Fofi, Andrea Massidda, Antonietta Mazzette, Gianni Olla,
Francesco
Pigliaru, Sandro Roggio, Giorgio Todde. Sarà presente l'autore.
(
da "Panorama.it"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
- Mondo
- http://blog.panorama.it/mondo - Ahmadinejad e il fallimento della conferenza
contro il razzismo Posted By michele.zurleni On 21/4/2009 @ 9:17 In Headlines |
1 Comment [1] Era dentro quell'enorme sala, teatro di una delle più clamorose
proteste nelle storia delle Conferenze delle Nazioni Unite. Ha sentito il clima
di tensione crescente, ha osservato i tre manifestanti, truccati da clown e con
parrucche multicolori, gridare più volte "razzista" al presidente
iraniano; ha guardato con soddisfazione le delegazioni dei paesi dell'Unione
Europea, lasciato il salone del Centro Congressi di Ginevra, dopo l'attacco di
Mahmoud Ahmadinejad al governo di Israele. [2] Gerald Steinberg - uno dei più
importanti analisti israeliani - è stato testimone oculare del discorso e della
contestazione contro il Numero Uno del regime iraniano. Docente
di Scienze Politiche all'Università di Bar Ilan, fondatore del Programma di
Soluzione dei Conflitti, direttore esecutivo di Monitor, una delle più
importanti Ong del paese, Steinberg si è recato in Svizzera per seguire, per
conto della sua organizzazione, i lavori di Durban 2, la contestata Conferenza
sul razzismo, boicottata da Israele, Stati Uniti, Italia e Gremania. In
questa conversazione, l'editorialista del Jerusalem Post racconta le sue
sensazioni e i suoi sentimenti quando seguiva il discorso di Ahmadinejad. E si
lancia in un lapidario giudizio sull'assise delle Nazioni Unite: secondo lui, è
fallita. "Nel salone, la tensione era già alta prima che lui iniziasse a parlare"
racconta Gerald Steinberg "Noi ci chiedevamo se avesse seguito il suo
prevedibile copione di attacchi contro Israele oppure avrebbe cambiato tono. Io
ho scommesso che avrebbe detto ciò che poi ha detto. Così, quando l'ho sentito,
ho pensato: almeno il mondo si renderà conto di quanto pericoloso sia
quest'uomo, che tra un po' potrebbe avere l'atomica". Il docente di Gerusalemme ha seguito dalla platea, lo
"show" del presidente iraniano. E quando ha visto i componenti delle
delegazioni Ue l[3] asciare la sala, in fila, uno dietro l'altro, ha tirato un
sospiro di sollievo. "Sì, sono stato molto contento. Alcuni paesi europei,
come l'Italia, avevano capito prima cosa sarebbe successo a Ginevra. E non
hanno partecipato. Credo che adesso anche gli altri si rendano conto di quanto
sia stata strumentalizzata la Conferenza". La performance di Ahmadinejad,
secondo l'analista israeliano, ha confermato che Durban "è fallita",
come le defezioni della vigilia, i boicottaggi di Washington, Berlino, Roma e
Gerusalemme avevano fatto già intuire. "Credo che nessuno adesso possa
dire che possa esserci una legittimità delle decisioni che verranno prese in
Svizzera, dopo un discorso come quello del presidente iraniano". Per
Steinberg, sotto accusa c'è l'intero processo iniziato a Durban nel 2001,
quando nella città sudafricana si tenne il primo round della conferenza, al
termine del quale venne approvato un documento finale (dietro pressione dei
paesi arabi mediorientali) che equiparava - di fatto - il sionismo al razzismo.
L'appuntamento svizzero, nato, secondo gli israeliani, sotto quella stella, si
sarebbe potuto rivelare - nonostante la depurazione dalle espressioni più forti
contro Israele contenute nella bozza ginevrina - una sorta di palcoscenico su
cui si sarebbe rappresentato un canovaccio dalle venature antisemite.
"Questo è un comune sentire. Non c'è israeliano o ebreo che non lo pensi -
dice ancora Gerald Steinberg - Il discorso di Ahmadinejad non farà altro che
aumentare la preoccupazione per la politica regionale dell'Iran. Una prova
viene dalla numerose telefonate che mi sono arrivate subito dopo il discorso.
Il governo di Benjamin Netanyahu sarà ancora più determinato nel tentativo di
bloccare gli Ayatollah". I motivi per cui il presidente iraniano ha voluto
fare l'incendiario sono ben chiari al docente
dell'Università di Bar Ilan. "È in campagna elettorale, cerca di mantenere
il suo potere, e vuole proporre l'Iran come una potenza regionale."
Politica interna e equilibri internazionali. Il razzismo e i diritti civili
passano in secondo se non in terzo piano. Per questo, ripete Steinberg, [4]
Durban "è fallita, prima ancora di cominciare. E a seppellirla è stato
Mahmoud Ahmadinejad". LEGGI ANCHE: [5] Ahmadinejad definisce Israele
"governo razzista" e l'Ue abbandona la sala Il videoservizio
(
da "Affari Italiani (Online)"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Dopo l'università tocca alla ricerca.
Riparte il ciclone Gelmini. L'intervista di Affari Mercoledí 22.04.2009 12:24
Dopo la scuola e l'università il ciclone Gelmini
"travolge" anche la Ricerca. Affari Italiani ha intervistato in
esclusiva il Ministro dell'Università, Mariastella Gelmini Di Angelo Maria
Perrino Perché l'intestazione alla Montalcini? "Perché è un esempio di
abnegazione e di passione per la ricerca.Un esempio
per tutti i giovani. Riesce a coniugare una grande umanità con l'attenzione
alla scienza. Era dunque doveroso intitolarle questo
progetto per il rientro dei cervelli dall'estero. Anche perché
la stessa Montalcini ha studiato a lungo fuori d'Italia e poi è rientrata. In
questo momento di crisi vogliamo far tornare trenta ricercatori con
trenta contratti triennali". Un abbozzo del modello americano, dove chi ha
un'idea la sottopone all'ente governativo e può trovare i finanziamenti...
"Esattamente, sul modello americano. Lì molto diffuso. Qui i finanziamenti
dal 2001 erano stati ridotti, noi li abbiamo portati da 3 a 6 milioni". Qual è il
problema della ricerca italiana? "La fuga all'estero dei talenti e la frammentazione". Come
state ovviando? "Lanceremo un grande programma nazionale per la ricerca. Un forte coordinamento, una grande
razionalizzazione, per gestire insieme, in modo sinergico, finanziamenti
italiani e internazionali, pubblici e privati". pagina successiva >>
(
da "Sanremo news"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sanremo:
settimana della cultura, i prossimi appuntamenti Si avvia verso la fine la
rassegna nazionale della 'Settimana della Cultura'. Moltissimi gli eventi
organizzati dai comuni dal 18 aprile e che proseguiranno fino al 26 aprile,
ultimo giorno dell'evento. Questi i prossimi appuntamenti presso il Museo
Civico di Sanremo: giovedì 23 aprile, ore 16, Museo di Villa Luca di Coldirodi:
incontro dal titolo La parola e limmagine:
lapparato decorativo fra libro manoscritto e libro a stampa.
Organizzato dal Club Unesco di Sanremo in occasione della giornata mondiale
del libro e del diritto dautore,
lappuntamento riguarda la decorazione artistica nel libro antico.
Relatore, dott. Luca Tosin, docente-riceratore presso lUniversità di Siena, esperto di libri antichi e autore
di numerose pubblicazioni. Partendo da esemplari presenti nella Biblioteca
Rambaldi di Coldirodi, il dott. Tosin illustrerà laffascinante percorso
che dallattività artistica degli amanuensi approda allincisione e alla sua riproduzione nei primi libri a
stampa. venerdì 24 aprile, ore 17, Museo Civico Palazzo Borea dOlmo:
conferenza dal titolo Villa Mercede: intima corrispondenza di un
organismo architettonico sanremese tra Ottocento e Novecento organizzata dallIstituto Internazionale di Studi
Liguri, sezione di Sanremo. Relatori, arch. Francesca Buccafurri e la
restauratrice dott.ssa Paola Giliberti che illustreranno il progetto
preliminare relativo al restauro di Villa Mercede. Villa Mercede venne
costruita, insieme alla contigua chiesa, agli inizi del 1900 per il
proprietario Giovanni Parodi. La villa è un edificio complesso che ha
conservato, nonostante i vari interventi subiti negli anni, un apparato
decorativo molto ricco, caratterizzato dalla successione di più fasi
ravvicinate nel tempo, tutte egualmente significative dal punto di vista della
vita dellorganismo architettonico.
(
da "Sicilia, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
scuola
Elementare, 156 docenti di ruolo rischiano di restare senza
una sede "Job Orienta 2009" è il salone dedicato al mondo della
scuola, all'orientamento, alla formazione e agli strumenti di politiche attive
del lavoro. La conferenza stampa di presentazione si terrà oggi al centro
direzionale della Provincia alle 9,30. Saranno presenti, tra gli altri,
il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, l'assessore alle Politiche
del lavoro Francesco Ciancitto e il rettore dell'Università Antonino Recca. La
Provincia insieme all'Università, per il tramite del Centro orientamento e
formazione, dell'Ufficio scolastico provinciale e dell'Ufficio provinciale del
lavoro, organizzano alle Ciminiere, dal 7 al 9 maggio prossimi, un appuntamento
con studenti delle scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, studenti
universitari, giovani laureandi e laureati, giovani in cerca di lavoro, insegnanti
ed operatori del mondo dell'istruzione e della formazione professionale,
dirigenti del mondo della scuola e della formazione, educatori, famiglie,
responsabili ed operatori di enti ed istituzioni, operatori economici,
imprenditori e dirigenti, responsabili delle risorse umane di realtà pubbliche
e private, operatori del mercato del lavoro.
(
da "Sicilia, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
«Droga,
enti locali e territorio» un seminario a Serradifalco Serradifalco. Si è svolto
lunedì pomeriggio presso l'Eremo "Don Limone" a Serradifalco, il
seminario su «Droga, Enti Locali e Territorio». L'evento, che nasce su
iniziativa dell'associazione nissena, è stato condotto dal prof. Umberto
Nizzoli che, in veste di consulente specialista, collabora da diversi anni con
il programma terapeutico per il recupero dalla tossicodipendenza delle
associazioni Casa Famiglia Rosetta, Terra Promessa e L'Oasi. Psicologo clinico
e psicoterapeuta, il prof. Nizzoli è presidente del CentroHumana scs, direttore
della Rivista scientifica "Personalità/Dipendenze", Consulente
scientifico del GruppoCeis, già direttore del programma Salute mentale e
Dipendenze patologiche, Servizio per i disturbi del comportamento alimentare,
Gruppo prevenzione e cura dell'abuso ai minori dell'Azienda sanitaria locale di
Reggio Emilia. È docente presso le
Università di Parma, di Padova e di Bologna. Il seminario era rivolto ai
sindaci, agli assessori ai Servizi sociali ed ai dirigenti dello stesso settore
di tutti i Comuni della provincia di Caltanissetta. L'incontro intendeva non
soltanto presentare informazioni aggiornate sul fenomeno delle dipendenze
patologiche oggi, nel nostro Paese, ma anche offrire strumenti di
lettura del consumo di sostanze che siano utili a ripensare il ruolo e la
funzione delle istituzioni e di tutte le agenzie educative nel territorio e
nella società. Il confronto con gli amministratori locali era mirato
all'informazione su nuovi modelli e strategie per la prevenzione, il supporto
individuale e familiare, il recupero e il reinserimento sociale di persone a
rischio o che si trovano già in situazione di dipendenza. Esso è stato anche
una importante occasione per elaborare idee e per condividere programmi che
possano vedere le diverse amministrazioni locali mettersi in rete e collaborare
attorno ad un progetto, perché in questo campo è necessaria la costituzione di
un fronte comune nella lotta alla droga.
(
da "Sicilia, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Forum su
bioetica e biodiversità euromediterranee e concorso su innovazione dei servizi
«mobile» Nel Bollettino d'Ateneo on line, all'indirizzo www.bda.unict.it, è
pubblicata la "call for papers" riguardante la prima edizione del
Emuni ReS (Emuni Research Souk), una conferenza internazionale sul tema
"Unità e Diversità delle Identità euro-mediterranee" che si terrà il
9 giugno prossimo in contemporanea in numerose istituzioni culturali e
accademiche con sede in 14 paesi appartenenti al bacino del Mediterraneo su iniziativa
dell'Emuni University, il network euromediterraneo di università
e istituti per l'alta formazione che ha sede in Slovenia e a cui aderisce anche
l'Università di Catania. Proprio l'Ateneo catanese ha partecipato al bando
promosso dall'Emuni con una proposta sul tema "Bioetica e Biodiversità
nell'Area Euro-Mediterranea", divenendo così sede di un forum nel quale
gli studenti di tutti i livelli potranno presentare e discutere lavori di
ricerca inerenti tale argomento. Per essere coinvolti nell'iniziativa, i candidati
dovranno presentare, attraverso una apposita procedura on line
(www.emuni.si/en/strani/302), contributi originali di 1500/2000 parole, in
inglese o francese, entro e non oltre il 4 maggio 2009. Tali documenti dovranno
essere redatti secondo le linee guida e la struttura indicata nello stesso sito
internet. La partecipazione è gratuita ed i candidati riceveranno un attestato
rilasciato direttamente dall'Emuni University. I due migliori contributi,
selezionati da un'apposita commissione entro il 13 maggio, saranno presentati e
premiati durante la conferenza internazionale del 9 giugno (Aula magna della
Scuola Superiore dell'Università di Catania) e saranno pubblicati
sull'International Journal of Euro-Mediterranean Studies ed altre importanti
riviste. Nella sezione "Comunicazioni dal rettore" del Bollettino
d'Ateneo, è disponibile l'avviso riguardante il concorso a premi sui servizi
"mobile" universitari denominato "Senza Sosta. L'Università in
movimento", aperto agli studenti di tutta Italia e promosso dall'Ateneo
bolognese e dalla Vodafone. L'iniziativa intende offrire agli studenti di tutte
le università italiane l'occasione di presentare idee
innovative e creative sui servizi "mobile" universitari, riportando -
al tempo stesso - all'attenzione del Paese, il ruolo fondamentale delle università come motori di innovazione, cultura e sapere. Al
concorso possono partecipare gli studenti iscritti a una laurea, laurea
specialistica, magistrale ed equiparate, a un master, a una scuola di
specializzazione o a un dottorato di ricerca. Per farlo è sufficiente
registrarsi al sito internet del concorso e inviare la propria idea compilando
il form web apposito. Il montepremi è di 20.000 euro da ripartire
tra i primi tre progetti selezionati da una commissione formata da docenti di
diverse discipline (comunicazione, marketing, ingegneria e informatica) ed
esperti tecnici-amministrativi dell'Università di Bologna. La data di scadenza
entro cui inviare le idee è il 20 maggio 2009. Informazioni di dettaglio e il
regolamento sono contenuti nelle stese pagine internet del concorso.
(
da "Sicilia, La"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Architettura,
un corso negli Usa scadono i termini per il Social Science Si sono aperte le
iscrizioni al terzo seminario di studio internazionale promosso da «College of
Architecture, Art + Design», «Social Science Research Center» e Mississippi
State University in collaborazione con l'Università di Catania che si svolgerà
negli Stati Uniti nel mese di ottobre. L'iniziativa si rivolge questa volta a
tutti gli studenti del 3° anno del corso di laurea triennale in Architettura e
agli studenti del 4° e 5° anno del corso di laurea quinquennale, ai dottori e
agli studiosi che intendono implementare la conoscenza delle scienze
dell'architettura e delle società. Per informazioni e per l'iscrizione al
seminario internazionale si può inviare un'e-mail al prof. Giorgio Carlo
Cappello (g.cappello@unict.it) con in allegato il file word del modulo d'iscrizione
compilato (scaricabile dal sito della Facoltà www.unict.it/farch), oppure ci si
può rivolgere alla segreteria di presidenza della facoltà di Architettura dove il docente sarà
disponibile il mercoledì. Il modulo d'iscrizione compilato in ogni campo deve
essere presentato in busta chiusa alla segreteria di presidenza entro mercoledì
13 maggio. Si ricorda a tutti gli studenti che intendono partecipare al 3°
seminario internazionale di studio, che occorre la conoscenza della lingua
inglese e una buona valutazione didattica; saranno riconosciuti altri
titoli aggiuntivi che dimostrino conoscenze ed esperienze valutabili ai fini
della selezione. La partecipazione al seminario internazionale dà diritto al
riconoscimento dell'esperienza come tirocinio esterno (60 ore), all'acquisizione
di 3 Cfu per esperienze all'estero, e può inoltre rappresentare titolo utile
per una valutazione d'eccellenza in sede di laurea. Scadranno invece oggi i
termini per iscriversi al nono seminario internazionale "Social science
research center" che si terrà all'Università del Mississippi. Gli studenti
della facoltà di Scienze della formazione interessati all'iniziativa possono
ritirare il modulo di adesione, rivolgendosi al dott. Giorgio Cappello presso
il dipartimento di Processi formativi. In alternativa ci si può iscrivere
inviando una mail a g.cappello@unict.it, allegando il file del modulo
d'iscrizione compilato in ogni sua parte (il modulo è scaricabile dal sito
della facoltà www.fmag.unict.it).
(
da "Savona news"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Liguria:
la Regione alla scoperta degli archivi scolastici Archivi scolastici fonti di
storia locale e nazionale, memoria collettiva di insegnanti e studenti e del
territorio. La Regione Liguria, nella Settimana della Cultura, ne ha avviato la
riscoperta. La pagina di un quaderno a righe della scuola elementare è la
locandina della giornata di studi che si è svolta nella sede di piazza De
Ferrari per presentare il primo progetto di censimento degli archivi scolastici
liguri insieme con la Soprintendenza Archivistica per la Liguria, la Facoltà di
Scienze della Formazione dellUniversità degli
Studi di Genova, in collaborazione con lArchivio
ligure della Scrittura Popolare. E stata sottolineata limportanza
di questo patrimonio, scarsamente conosciuto e lobiettivo di arrivare a
informazioni puntuali sulla documentazione esistente sparsa da qualche secolo
nelle
scuole del territorio. Atti amministrativi, documenti sullattività didattica e da materiali diversi.
Larchivio scolastico è infatti il luogo dove si sedimentano la memoria,
le relazioni tra la scuola e la società, tra il corpo docente e gli studenti. E la
prima volta, ha ricordato lassessore alla Cultura Fabio Morchio, che
viene avviata una ricognizione estesa a tutti gli istituti scolastici liguri
(250 allinizio del progetto, qualcuno in meno oggi, dopo gli
accorpamenti), considerando i materiali degli archivi storici scolastici come un
bene culturale. Lintervento, come ha
illustrato Francesca Imperiale della Soprintendenza Archivistica della Liguria,
responsabile del progetto, svolge una funzione vitale, in grado di raccordare
aspetti di conoscenza e salvaguardia, pur tenendo conto delle criticità, e delle
difficoltà economiche e di organico della la scuola. Degli archivi considerati
come archivi per lo studio delle culture scolastiche, educative, didattiche,
pedagogiche, e della loro memoria storica come base di unidentità comunitaria. ha parlato Ambrogio Delfino
dellUfficio Scolastico regionale. Delfino ha citato trasmissione
televisiva Quelli che il calcio, che allepoca della
conduzione di Fabio Fazio, aveva individuato nei documenti nellarchivio scolastico
(la pagella, il giudizio dellinsegnante) un
filone di memoria interessante a uso di spettacolo. Davide Montino della
Facoltà di Scienze della Formazione ha definito larchivio scolastico
quasi un museo del vissuto collettivo, anche quando tratta di
materiali minori, considerati freddi documenti
burocratici. Leonardo Sciascia- è stato ricordato- con un passato di maestro,
fu il primo a segnalare limportanza del registro scolastico come
occasione di memoria e di commento in uno dei racconti di Le parrocchie di Regalpietra. Dalle note di
insegnanti e maestre sui registri scolastici tra Otto e Novecento emergono
tante storie minori, dirette e testimoniali che riflettono le condizioni di
vita piccoli centri isolati dellentroterra, di centri industriali, che
raccontano storie personali come il viaggio, la casa, gli affetti, langoscia dei bombardamenti. La ricognizione sugli
archivi, coordinata da Iolanda Bovani e Antonella Frassinelli, consentirà,
entro il 2010, di conoscere la consistenza quantitativa e il contenuto dei fondi
archivistici conservati nei singoli istituti liguri. Le risultanze del progetto
saranno immediatamente fruibili tramite le banche dati nazionali archivistiche.
(
da "Sestopotere.com"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
''I
record vengono dalla Terra', nel piacentino due eventi sull'importanza del Cibo
sano (22/4/2009 17:28) | (Sesto Potere) - Piacenza - 22 aprile 2009 - Bayer
Italia e Provincia di Piacenza organizzano, in collaborazione con l'Istituto
Tecnico Agrario Statale (I.T.A.S.) Raineri di Piacenza e con la Sezione
piacentina del C.O.N.I., due eventi di livello nazionale che hanno lo scopo di
consolidare il rapporto tra una corretta alimentazione e l'attività sportiva. I
due eventi, entrambi in programma nella giornata di lunedì 27 aprile, sono: il
convegno dal titolo “I record vengono anche dalla terra: i prodotti italiani
protagonisti in una sana alimentazione sportiva”, che si svolgerà nella
mattinata di lunedì 27 aprile presso la sede dell'I.T.A.S. Raineri, a Piacenza,
e un incontro conviviale, in programma nella serata di lunedì al Castello di S.
Pietro in Cerro. I due eventi sono strettamente legati al Torneo Internazionale
Under 18 di tennis che si svolge da inizio maggio a Salsomaggiore. La
manifestazione, giunta quest'anno alla sua 26° edizione, è tra le più
importanti al mondo nel suo genere ed ha tra i suoi convinti sostenitori sia
Bayer Italia, azienda che considera lo Sport e i Giovani destinatari
privilegiati della sua attività di comunicazione, sia la Provincia di Piacenza.
I due eventi sono stati presentati oggi in conferenza stampa nella sede della
Provincia dal presidente dell'Amministrazione provinciale Gianluigi Boiardi,
dagli assessori provinciali all'Agricoltura, Mario Spezia, e allo Sport, Paola Gazzolo,
da Paola Sidoti, responsabile della comunicazione di Bayer CropScience, dal
dirigente del Centro scolastico agroalimentare Mauro Sangermani e dal
presidente della Sezione piacentina del CONI Stefano Teragni. Presente
all'incontro anche Luigi Cenci, del Comitato promotore del Torneo di tennis di
Salsomaggiore. Scopo della cena di S. Pietro in Cerro, ha spiegato Mario
Spezia, è far incontrare i rappresentanti del Torneo (che vede la
partecipazione di 400 ragazzi e ragazze di 40 nazioni di tutto il mondo) con il
territorio e la cucina piacentina (per cui grande presentazione dei salumi DOP,
del Grana Padano, dei vini DOC e dei piatti tipici della cucina presentati
dagli allievi della locale Scuola Alberghiera). La cena inizierà alle 20,30 e
vedrà la presenza della campionessa Raffaella Reggi. Scopo del convegno, aperto
a tutta la cittadinanza ma rivolto, in particolare, a ragazzi, loro famiglie, istruttori e docenti di sport, è ribadire l'insostituibile ruolo
che l'agricoltura ha anche in ambito sportivo: un atleta, per raggiungere le
migliori prestazioni, ha bisogno, in primo luogo, di alimenti che gli
forniscano le necessarie energie; poiché ogni alimento ha origine dalla terra,
occorre rivalutare tutto il sistema agroalimentare, fatto di lavoro,
studio, innovazione, ingegno e che ci garantisce le risorse per sopravvivere.
Scopo non secondario del convegno, inoltre, è contribuire a promuovere tra chi
pratica lo Sport, e soprattutto tra i giovani, un'etica che si regga sui
principi dell'onestà, della correttezza, del rispetto dell'avversario, della
tutela della salute e del rifiuto dell'uso di sostanze dopanti. Il convegno
inizierà alle 10,30 con i saluti di Gianluigi Boiardi, di Mauro Sangermani e di
Stefano Teragni. Previsti, a seguire, gli interventi di Paola Sidoti, di
Antonio Ubaldi, dell'Università di Parma (la Piramide alimentare), di Piero
Cravedi, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (“La sicurezza alimentare
comincia in campo”), di Gianfranco Beltrami, Presidente dell'Associazione dei
Medici sportivi di Piacenza (“La sicurezza alimentare continua in campo”), di
Alessandro Bossalini, Campione piacentino di Scherma di livello internazionale
(una testimonianza sull'alimentazione di un atleta professionista), e di Aldo
Ferrero, dell'Università di Torino (“Coltura&Cultura, per conoscere i
valori dell'agricoltura italiana”). Coordinerà l'incontro il giornalista Paolo
Viana. Nel suo intervento di oggi in conferenza stampa, Gianluigi Boiardi ha
messo soprattutto in rilievo lo stretto rapporto tra agricoltura e cultura di
un territorio. La nostra cultura agroalimentare è di livello altissimo, la
Provincia è impegnata a promuoverla e a far conoscere i nostri prodotti
agroalimentari, che sono sani e che sono in grado di fornire a chiunque, anche
agli sportivi, le risorse necessarie a svolgere al meglio la propria attività:
consumare prodotti sani e sicuri, come sono quelli piacentini, è una forma di
doping ammessa ed intelligente. Da Paola Sidoti, soprattutto la sottolineatura
dell'impegno del suo Gruppo a promuovere una sana alimentazione, anche
attraverso lo studio e l'approfondimento della conoscenza dei prodotti
alimentari del nostro Paese (in questo senso muove una collana di volumi che
Bayer sta producendo). Mauro sangermani ha soprattutto posto in rilievo la
realtà del Centro scolastico da lui diretto, che accoglie la fliera completa
dell'istruzione agraria superiore e che da anni è impegnato nella promozione
dell'educazione alimentare tra i ragazzi. Sul contributo che il convegno può
dare a ridurre due tra i problemi maggiori che travagliano i nostri bambini,
l'obesità e la sedentarietà, si è soffermato Stefano Teragni. Utile in questo
senso sarà la testimonianza di Alessandrto Bossalini. Teragni ha anche
rimarcato la concreta collaborazione tra CONI e Provincia, in questi anni, per
promuovere l'attività sportiva nella nostra comunità, soprattutto tra i
giovani. Da Luigi Cenci, un richiamo ai contenuti di un torneo che è oggi una
tra le manifestazioni più significative, a livello mondiale, nel suo genere.
Conclidendo, Paola Gazzolo ha richiamato l'impegno pluriennale della Provincia
nel favorire la diffusione della pratica sportiva tra i cittadini, in
particolare tra i giovani, a prescindere da condizionamenti fisici o di altro
genere. E' questa una azione che rientra in un più vasto impegno teso a
migliorare la qualità della vita della comunità di competenza. Non poteva
perciò mancare il sostegno dell'Amministrazione provinciale a due iniziative
che si collocano in questo spirito e perseguono gli obiettivi indicati.
(
da "Sestopotere.com"
del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Forlimpopoli
, s' è chiuso con successo il convegno nazionale su Emilio Rosetti, in
Argentina è più famoso di Maradona (22/4/2009 18:03) | (Sesto Potere) -
Forlimpopoli - 22 aprile 2009 - In Argentina è più famoso di Maradona. Ma le
sue origini sono forlimpopolesi. E proprio per ricordare e valorizzare la
figura e lattività di questo studioso ed ingegnere
italiano, uno dei più importanti dellOttocento,
è stato organizzato, il convegno “Il tempo di Rosetti. (Italia e Argentina nellOttocento)”. Un evento che rientra nellambito
delle iniziative organizzate nel 2008 dalla Fondazione “Italia - Argentina.
Emilio Rosetti” a cento anni dalla morte del celebre studioso, iniziate con la
commemorazione al Cimitero Monumentale di Milano, dove è sepolto
Rosetti nel Mausoleo Rosetti-Moneta. Dopo la prima giornata durante la quale è
stato proiettato il documentario “Oltre la Patagonia, viaggio in capo al
mondo”, di Piero e Alberto Angela, il convegno è proseguito sabato 18 aprile
con la presentazione da parte di Stefano Pivato - Preside Facoltà di Lingue e
Letterature Straniere dell Università degli Studi di
Urbino - della nuova edizione di “La Romagna Geografia e storia” , il primo
volume scientifico in cui la Romagna è definita nei suoi confini geografici e
culturali, la cui prima edizione risale al 1894. La Fondazione “Italia -
Argentina. Emilio Rosetti” ed il Comune di Forlimpopoli hanno voluto stampare
una nuova edizione de “La Romagna Geografia e storia” (lultima del 1995 era ormai esaurita) nella quale
si evidenziano anche gli esiti delle ultime ricerche che ne collocano opere e
statura in un contesto storico-culturale estremamente ampio sia a livello
nazionale che internazionale. Sullargomento
è intervenuto anche Stefano Pezzoli, dell Istituto per i Beni Ambientali
e Architettonici della Regione Emilia-Romagna con la relazione “La Romagna di
Emilio Rosetti e linventario regionale dei centri storici”. Tra le
autorità presenti: Silvia Bartolini, Presidente della Consulta Emiliano-Romagnoli nel mondo
della Regione Emilia-Romagna, Maurizio Castagnoli, Vicepresidente della
Provincia di Forlì-Cesena, Paolo Zoffoli Sindaco di Forlimpopoli, Paolo Zurla
Presidente Polo Scientifico- Didattico di Forlì – Alma Mater Studiorum,
Università di Bologna. Nel pomeriggio si è invece riflettuto sul rapporto tra
Italia e Argentina, terra di migrazioni, e sullassetto
storico, politico, e architettonico delle due nazioni nellOttocento con
gli interventi di Zeffiro Ciuffoletti, Docente di Storia contemporanea- Facoltà di
Lettere e Filosofia di Firenze, Loris Zanatta Docente di storia e istituzioni
dellAmerica latina – Università di Bologna, Elio
Garzillo, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della
Sardegna, Luciano Ravaglia Presidente della Fondazione “Italia - Argentina.
Emilio Rosetti” che ha coordinato i lavori. Al termine del convegno, nella
Rocca Albornoziana, Sala del Consiglio, il Comune di Forlimpopoli ha conferito
la cittadinanza onoraria a Cristina Ravaglia, Ministro Plenipotenziario, di
origini romagnole: nata a Cesena nel 1952 da madre forlimpopolese. Dopo gli
studi universitari a Roma, dal 1978 ad oggi ha ricoperto numerosi e prestigiosi
incarichi diplomatici presso il Ministero degli Affari Esteri e presso
Ambasciate e Consolati allestero. La Fondazione
“Italia - Argentina. Emilio Rosetti” La Fondazione “Italia - Argentina. Emilio
Rosetti”, divenuta nazionale nel 1997, promuove e intende valorizzare
lopera varia e complessa del geografo, matematico e ingegnere Emilio Rosetti. Sotto la guida
del Presidente ing. Luciano Ravaglia, esperto conoscitore dellArgentina, avendovi operato per gli studi preliminari
al trattato speciale con lItalia ed allo spostamento della capitale per
incarico del Ministero degli Affari Esteri – la Fondazione ha ripreso con più ampio
respiro ogni ricerca sullattività di Emilio Rosetti
in Italia e allestero, acquisendo e approfondendo ogni possibile
conoscenza, riprendendo tutti i contatti con la seconda patria del Rosetti.
(
da "Giornale di
Calabria, Il" del 22-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università
di Catanzaro, test rubati: lAteneo ha chiesto
di costituirsi parte civile CATANZARO. LUniversità di Catanzaro ha
chiesto di costituirsi parte civile, ieri, nella prima udienza del giudizio
immediato a carico di Antonio Cuteri, assistente tecnico dellAteneo
addetto alle aule di Medicina, imputato nellinchiesta
sulla presunta manomissione dei plichi contenenti i test per lammissione
a facoltà a numero chiuso. Uninchiesta nel cui prosieguo sono rimasti
coinvolti anche al rettore Francesco Saverio Costanzo, e ad alcuni docenti dellUniversità. Il collegio presieduto dal giudice Antonio
Saraco (a latere Emanuela Folino ed Emma Sonni), però, si è riservato di
decidere se ammettere la costituzione in giudizio dellAteneo
(rappresentato dallavvocato Ermelinda Biasuz), rinviando poi il processo al 16
settembre prossimo. In questo filone dellinchiesta,
condotta dai carabinieri e coordinata dai pm Salvatore Curcio e Paolo Petrolo,
Cuteri (difeso dallavvocato Saverio Loiero) risponde di furto aggravato,
assieme a Valter Mancuso, impiegato come addetto alla manutenzione delle
aule, per il quale pure era stato chiesto il giudizio immediato ma che,
attraverso il suo avvocato Giuseppe Fonte, ha chiesto labbreviato che si celebrerà il 28 aprile davanti al gup
Antonio Rizzuti. Gli imputati, entrambi 40enni di Catanzaro, finirono in manette nel
settembre scorso in esecuzione di unordinanza
cautelare firmata dal gip Abigail Mellace, che portò in carcere Mancuso ed ai
domiciliari Cuteri, mentre altri indagati vennero iscritti nellapposito
registro
delle notizie di reato - tra cui una guardia che avrebbe favorito laccesso dei ladri al luogo dove erano custoditi i
plichi. Secondo le ipotesi daccusa sarebbero stati loro due a rubare i
plichi contenenti i test per lammissione nellanno accademico 2007/2008 ai
corsi a numero chiuso di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria dellAteneo calabrese, che sarebbero stati comunicati prima
delle prove a candidati da agevolare, svoltesi il 4, 5 e 6 settembre 2007.
Furono proprio il rettore dellUniversità, Francesco Saverio Costanzo,
oggi indagato, ed il preside di Medicina, Giovanbattista De Sarro, ad
accorgersi della manomissione dei plichi, e denunciarono laccaduto alla Procura, cosa che portò
allannullamento delle prove scritte eseguite ed alla loro
ripetizione. I carabinieri, intanto, acquisirono il materiale utile a
smascherare i responsabili. Gli investigatori seguirono a ritroso il percorso
delle buste sigillate contenenti i test, che, partite dallistituto Cineca di Bologna, arrivarono a Catanzaro.
Verificata la correttezza delle procedure in Emilia Romagna, si puntò quindi lattenzione su quanto accaduto in Calabria; i plichi,
consegnati dallAteneo Magna Graecia e sottoposti a sequestro, furono
inviati al Ris di Messina. Attraverso unimpronta digitale i carabinieri sono
riusciti ad individuare Mancuso che, a sua volta, ha coinvolto Cuteri.
(22-04-09)