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Report "Cultura"   20-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Per meglio gestire le risorse da investire ( da "Giornale di Calabria, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università ?Mediterranea? di Reggio Calabria, Anna Maria Longo, presidente dell?Associazione ?Il Luogo della Politica? e Spartaco Capogreco, storico, docente presso la Facoltà di Scienze politiche dell?Università della Calabria e presidente della Fondazione ?

Parenti in cattedra, atenei da vergogna ( da "Corriere.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le eccellenze del settore e meno afflitto dalla cronica povertà di docenti stranieri), vero che nelle «hit parade» avulse la «Normale» è stabilmente nelle prime venti al mondo, vero che tanti ragazzi usciti dai nostri atenei vanno alla conquista del mondo. Il reportage di Nino Luca, però, proprio per l'abbondanza di episodi così incredibili da risultare irresistibilmente comici,

Sfoltiti i corsi di laurea, ridotto il numero dei precari e il fardello delle assenze ( da "Cittadino, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso l'indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun insegnamento e l'individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere in base alle strutture e ai docenti di ruolo disponibili.

Gelmini, tetto del 30% agli stranieri in classe ( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 30mila precari entreranno in ruolo al posto dei circa 30mila docenti che andranno in quiescenza. Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per l'assorbimento dei precari: ai precari che fino all'anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest'anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative di vario tipo);

Quel giornalista che previde la nuova barbarie di Hitler ( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Cattolica con interventi anche di Massimo Ferrari, docente di Storia del giornalismo, e di Alessandra Lombardi, docente di Lingua Tedesca. «Non è vero - ha sottolineato Ferrari - che la Chiesa non abbia fatto nulla e che non ci siano stati giornali e giornalisti cattolici che si sono opposti quando Hitler ha preso il potere»

Università, la Cgil difende De Poli ( da "Tribuna di Treviso, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti e gli studenti, ovvero chi in questi anni ha indubbiamente tratto vantaggio dalla presenza e dal lavoro dell'Ateneo». Lo ha detto Paolino Barbiero, segretario generale Cgil provinciale. «Di fronte ad una situazione economica precaria che potrebbe significare la fine dell'esperienza universitaria a Treviso - ha proseguito -

Come la scienza "parla tra sè" ( da "Corriere delle Alpi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università di Padova, il professor Giuseppe Zaccaria, in corsa per diventare rettore del prestigioso ateneo patavino. Presenti anche il professor Tommaso Anfodillo, docente universitario nella facoltà di Scienze Forestali, e il sindaco di San Vito, Gianpietro De Vido, che ha portato il saluto dell'amministrazione comunale e della comunità sanvitese.

Quei migranti veneti in Romania ( da "Tribuna di Treviso, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Roberto Scagno, docente di Lingua e Letteratura Romena presso l'Università di Padova, con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica all'Università di Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato in storia all'Università di Iasi in Romania.

Sempre più gli anziani e sempre più le famiglie con un solo figlio ( da "Settegiorni (Rho)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ospiti della serata la professoressa Eugenia Montagnini, docente di Sociologia del territorio del Politecnico e dell'Università Cattolica di Milano, che ha parlato dei mutamenti sociali urbani delle metropoli. Innanzitutto ha rilevato le trasformazioni delle città, analizzandone gli aspetti dell'urbanizzazione.

mastino-luciano, in gioco il dopo maida ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in gioco il dopo Maida Stamane candidati a confronto all'università sul voto per il rettore SASSARI. Faccia a faccia stamane alle 10 nell'aula magna dell'ateneo centrale. Si confrontano Attilio Mastino e Pietro Luciano, i due docenti in lizza per la successione al rettore. Ha promosso il dibattito la Cisl Università.

"stranieri in aula, fino al 30%" gelmini frena sulle classi separate ( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pensionamento sono state presentate dal personale non docente. «Questo significa - ha fatto i conti il ministro Gelmini - che i 42 mila posti in meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente». Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per l´assorbimento dei precari: a quelli che fino all´anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita,

sassari, botta e risposta per la carica di rettore - pier giorgio pinna ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I programmi dei due docenti che si candidano a succedere ad Alessandro Maida Sassari, botta e risposta per la carica di rettore Un faccia a faccia promosso dalla Cisl questa mattina nell'aula magna dell'università PIER GIORGIO PINNA SASSARI. Faccia a faccia stamane alle 10 nell'aula magna dell'ateneo centrale.

rappresento la discontinuità forti sinergie con il territorio ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente. Dovremo dunque agire al meglio per conquistare altri fondi che ci consentano di assumere giovani ricercatori. 5 Probabilmente c'è stata in questi anni una proliferazione eccessiva di sedi. Anche il nostro, come altri atenei, in questo senso ha seguito una moda diffusa su scala nazionale, magari in qualche caso facendosi troppo solleticare da politici locali interessati all'

cagliari, cinque in lizza per sostituire mistretta ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: istituto di ricerche economiche inter-universitario fra Cagliari e Sassari, Antonio Sassu, docente di Politica economica europea e già presidente del Banco di Sardegna, e Giovannino Melis, l'unico che proviene dalla facoltà di Economia, dove insegna Economia aziendale. Questo è lo schieramento: cinque candidati per un posto solo, quello di rettore.

lisbona, laurea honoris causa per mou i docenti dell'università lo bocciano ( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: laurea honoris causa per Mou i docenti dell´università lo bocciano MILANO - Clamoroso: per qualcuno è Josè Mourinho ad avere in realtà "zeru tituli". Si tratta di un gruppo di professori della facoltà di "Motricidade Humana" all´università di Lisbona, dove Mourinho si laureò 22 anni fa e dove lunedì riceverà una laurea honoris causa per i suoi meriti sportivi.

ma in italia niente condanna a vita - roberta rizzo ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritzl fosse stato processato in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico in casi come quello di Amstetten.

convegno ai macelli sul tema delle metropoli ( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia dell'integrazione europea presso il corso di scienze politiche dell'Università di Siena, autrice del libro "L'Europa e le città. La questione urbana nel processo di integrazione europea (1957-1999)", Il Mulino, 2006. Interventi anche di antropologi, architetti, e reading finale di brani tratti da "Le città invisibili"

mostra fotografica sarà inaugurata il 20 marzo alle 18 in via buccari 6 la personale di patrizia ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Spano" in via Monte Grappa, tenuti dal professor Stefano Carta, docente e tecnico federale in possesso della qualifica di istruttore giovanile nazionale. I laboratori di minivolley e pallavolo si terrano nel pomeriggio e sono completamente gratuiti grazie al finanziamento della Regione e proseguiranno per tutto il 2009.

Farmacie comunali, l'Ue bacchetta l'Italia ( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privata. Le tesi sostenute dall'Italia non sono state sufficienti a evitare l'azione punitiva di Bruxelles. La Commissione ha rigettato le tesi del governo italiano ribadendo che l'affidamento diretto è in contrasto con i principi generali del trattato CE, secondo cui «deve sempre essere garantito un livello adeguato di trasparenza e pubblicità verso tutti gli operatori

Veneto in campo contro la crisi ( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alle pmi e partnership pubblico-privato per fare credito Piani di supporto finanziario a favore delle piccole e medie imprese e del settore del commercio. Con la condivisione del rischio di credito tra pubblici e privati e una partnership tra il sistema bancario, i confidi, gli enti pubblici e il mondo associativo per assicurare alle aziende la possibilità di accedere al credito.

Università a dieta ( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una nota di indirizzo del ministro Gelmini agli atenei Università a dieta Taglio del 20% dei corsi di laurea Un tetto al numero degli esami. Un taglio alla proliferazione dei microcorsi, quelli con pochissimi crediti ma tanti docenti. Un minimo di professori di ruolo e una sforbiciata ai corsi di laurea fotocopia, quelli buoni per arricchire il carnet dell'offerta universitaria.

GUIDO SMADELLI PREDAIA - <Quest'anno abbiamo avuto 15 mila ingressi, incassi per circa 180 mila euro, il doppio che nelle passate stagioni ( da "Adige, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la società pubblico-privata proprietaria di impianti e piste sciistiche dell'altopiano, e di tutte le strutture collegate, esprime soddisfazione. «Una grande festa che avrà inizio alle 13», annuncia. «Con musica, speck e brindisi a base del sidro prodotto da Alberto Corazzolla (sindaco di Tres, ndr).

GIULIANO BELTRAMI TIONE - Momento di particolare intensità, questo, per il Centro di formazione professionale dell'Università popolare trentina di Tione ( da "Adige, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente Anna Salvaterra , il guardaboschi del Comune e una guardia forestale. Escursione naturalistica con le ciaspole, condita con un pranzo alpino a base di polenta, salamelle e spressa. La seconda è la partecipazione alle «Olimpiadi della danza» di Rovereto, dopo un periodo di preparazione effettuata con la collaborazione di due coreografi della Scuola musicale delle Giudicarie

Un convegno su sicurezza e diritto penale ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Domani invece confronto tra docenti italiani e quelli della Scuola di Francoforte sull'uso politico del diritto penale della sicurezza, costituzione e sicurezza come diritto fondamentale, sicurezza della vita economica e strumenti di tutela e sicurezza e rischio e anticipazione della tutela penale.

Forum precari organizzato dalla Flc-Cgil ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è organizzato il Forum dei precari della conoscenza (scuola-università-istituti musicali Afam). Oltre a numerose testimonianze di docenti, personale Ata e ricercatori universitari che rischiano la mancata stabilizzazione e il licenziamento in tronco dal prossimo anno scolastico a seguito dei tagli e delle recenti riforme, sono previsti interventi dei sindacalisti.

Un incontro con il Sole24ore sulle professioni dell'editoria ( da "Provincia Pavese, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: IN UNIVERSITA' Un incontro con il Sole24ore sulle professioni dell'editoria PAVIA. A lezione con i professionisti. Oggi alle 14.30 nell'aula 4 di Scienze politiche, all'interno del corso «Professioni dell'editoria», tenuto dal docente Bernardo Notarangelo, ci sarà un incontro con il giornalista Mattia Losi.

Provincia, mostra e libro sui 150 anni ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: viale Martiri della Libertà 34) si presenta il volume con la partecipazione dell'autore, del presidente del consiglio Luca Gozzoli, di Lorenzo Bertucelli, docente di Storia contemporanea all'Università di Modena, di Francesca Sofia, docente di Storia delle istituzioni politiche, del vice presidente della Fondazione Massimo Giusti.

un pisano a capo di 2500 scienziati per svelare i segreti del big bang - marco barabotti ( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di fisica generale alla nostra Università MARCO BARABOTTI PISA. Un fisico pisano guiderà 2500 scienziati in rappresentanza di 138 Università e Centri di ricerca di 38 paesi del mondo, nell'affascinante risoluzione dell'enigma della materia oscura che costituisce oltre un quarto della massa dell'universo.

vi lavorano tanti studiosi dell'ateneo ( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti universitari, ricercatori, ingegneri e tecnici delle tre università toscane e delle relative sezioni dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. A fargli visita, poco più di un anno fa, era stato anche il rettore dell'Università di Pisa Marco Pasquali, assieme all'assessore regionale alla ricerca Eugenio Baronti.

la sinistra ha il dovere di sfidare la crisi ( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 000 i ricercatori pubblici, 10 milioni i turisti che transitano qui ogni anno, 4 milioni i passeggeri dell'aeroporto, 18 milioni quelli che utilizzano la stazione ferroviaria». «Nell'università - ha proseguito il sindaco - i ricercatori sono 2000 e 7.

chi era il professor zabarella? incontri su illustri padovani ( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Conversazione con Luisa Pigatto, docente di astronomia storica. Sabato 4 aprile ore 10.30 «Girolamo Fabrici D'Acquapendente e il teatro anatomico», conversazione con Maurizio Rippa Bonati, docente di Storia della Medicina. Sabato 18 aprile alle 12 visita al teatro anatomico.

l'italiano di joyce, ezra pound e mozart ( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il convegno riprenderà alle 15, presieduto dal docente del Dipartimento di Romanistica Lorenzo Renzi, con l'intervento di Daniela Goldin Folena dell'Università di Padova, sull'italiano di Mozart, seguiranno Mirka Zogovic dell'Università di Belgrado e John Lindon, della University College London.

massimo fagioli presenta il suo nuovo libro ( da "Centro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: psichiatra e docente di Pari opportunità all'università di Foggia; e di Marco Pettini, docente di Fisica teorica all'università di Aix-Marseille II. «Fantasia di sparizione», che si sofferma in particolare «sulla scoperta della nascita umana, definendo la differenza tra fantasia di sparizione e pulsione di annullamento»,

quei migranti veneti in romania ( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Roberto Scagno, docente di Lingua e Letteratura Romena presso l'Università di Padova, con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica all'Università di Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato in storia all'Università di Iasi in Romania.

A RomaTre un seminario gratuito sul tema Violenza sulle donne ( da "Unita, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tra i 32 docenti delle prossime giornate: Dacia Maraini, Luigi Cancrini ,Barbara Duden, Cristina Tumiati, Biljana Ljubsavlievic, Elisabetta Canitano. Tra i docenti Dacia Maraini, Luigi Cancrini, Barbara Duden, Cristina Tumiati, Biljana Ljubsavlievic ed Elisabetta Canitano.

ma in italia niente condanna a vita - roberta rizzo ( da "Nuova Venezia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritz fosse stato processato in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico in casi come quello di Amstetten.

Amt, fra Tursi e Transdevè finita la luna di miele ( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E abbiamo l'esigenza di semplificare qualche procedura». Due mesi, poi si saprà se rilanciare con modifiche e o interrompere il primo vero esempio in Italia di società pubblico-privata nel trasporto pubblico. daniele grillo grillo@ilsecoloxix.it 20/03/2009

<Nuovo mercato aperto entro fine estateavrà due bar, una banca e sezione vigili> ( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il complesso sarà gestito da una società pubblico-privata (40 per cento Comune, il resto delle quote nelle mani dei grossisti) e sarà dotato, tra l'altro, di un comando dei vigili, una banca, due bar e, forse, anche una tabaccheria. 20/03/2009

dalla spagna alla francia in rivolta gli "anti-bologna" - anais ginori ( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia alla Sorbona. Insieme ad altri professori sta guidando l´occupazione del prestigioso ateneo parigino. Un´altra novità di questa stagione è infatti la partecipazione del corpo docente alle proteste. Lunedì alcuni di loro hanno tenuto una lezione all´aperto sotto l´Arco di Trionfo prima di essere anche loro sgomberati dalla polizia.

Il Presidente e il disagio sociale ( da "Manifesto, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: allora, sono entrati in scena 6 mesi dopo, con il movimento anti-Cpe. Oggi, anche i lavoratori sono in piazza. Ragione di più, per il Medef, di chiedere ai sindacati di essere responsabili. Ragione di più, per noi, di essere responsabili e di seguire l'esempio della Guadalupa. *Docente Università Paris XII

Oggi verrà presentata anche la riedizione della cartella con riproduzioni di dieci carte a stampa del territorio di Bergamo curata da Emilio Moreschi nel 2001 ( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di astronomia all'università di Bologna (1620), a quella di Giovanni Prospero Mazzoleni, 1820. Passando per le carte dello Scolari (1680), del Mortier (1704), del Redolfi (1718 circa), del Santini (1776), dell'abate bergamasco Formaleoni (1777), dello Zatta (1782), dell'ingegner Manzini (1816).

CorsiMemorie e storie dal Novecento italiano Ore 15, al Liceo scientifico Mascheroni, via Alberico da Rosciate, <Memorie e Storie dal Novecento italiano>, percorso di formazione pe ( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: percorso di formazione per gli studenti delle superiori e per i docenti organizzato dall'Ufficio scolastico provinciale, Fondazione Serughetti La Porta, Aned, Liceo scientifico Mascheroni, Fondazione Bergamo nella storia e Associazione degli amici del Museo storico --> Venerdì 20 Marzo 2009 AGENDA, pagina 20 e-mail print CorsiMemorie e storie dal Novecento italiano Ore 15,

PERUGIA - Rinnovati i vertici della Fir-Cisl regionale (Federazione Innovazione e Ricerca): conferma... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: delle imprese e delle pubbliche amministrazioni». «La Fir Cisl Umbria - ha sottolineato infine Ottorino Nannini- sostiene con forza ogni iniziativa promossa dalla Confederazione a livello territoriale per individuare enti e istituzioni private di ricerca al fine di poter avviare un potenziale percorso per l'applicazione di una norma contrattuale specifica per la ricerca privata»

Proposta anticrisi: unione Servitec-Kilometro Rosso ( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: comunque che parlando di innovazione tecnologia si va sempre più verso un'integrazione tra pubblico e privato. Molte iniziative private, poi, hanno interesse pubblico». «Per realizzare innovazione occorre massa critica, una rete di collaborazione anche internazionale, e lavorare come sistema. Non c'è alternativa che integrare le azioni e ottimizzare le risorse - conclude Sancin -.

ANCONA - La giunta regionale ha stabilito criteri e modalità per la concessione di contributi ... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le Unioni dei Comuni, Comunità montane e pmi commerciali operanti solo su aree pubbliche. «L'obiettivo - spiega Vittoriano Solazzi, assessore al commercio - è riqualificare le aree mercatali individuate dai Comuni con la realizzazione di progetti integrati pubblico-privati che valorizzino l'immagine globale delle aree».

E' la famiglia a fare richiesta all'Asl ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università, sempre secondo la stessa legge. La richiesta di un docente di sostegno per l'alunno disabile deve partire dalla famiglia stessa. E si tratta, spesso, di un passaggio emotivamente non facile per le famiglie. Prima di procedere all'iscrizione i genitori devono recarsi presso la propria Asl di residenza e richiedere l'

Che fine faranno il decentramento e la partecipazione nei Comuni intermedi? E' questa la sostan... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Relazione "Problemi del decentramento comunale" Luca De Lucia, docente Università di Salerno. Comunicazioni: Nicola Maffei, sindaco di Barletta, Corrado Mori, assessore al de La Spezia, Gaetano Sirone, assessore di Padova, Roberto Visani, vicesindaco di Imola. Luca Ceriscioli, sindaco di Pesaro, presidente Legautonomie Marche.

Casinò, ormai è fatta <A giugno l'apertura> ( da "Nazione, La (Lucca)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una gestione che dovrebbe veder coinvolti gli stessi Comuni insieme ad aziende private. Anche nella Mediavalle si sta infatti studiando la forma di gestione: o una società mista pubblico-privato con l'amministrazione comunale al 51 per cento o l'affidamento della gestione a privati, con affitto della struttura e la previsione di una compartecipazione agli utili da parte dell'ente.

VALPIANA è pronta ad accogliere un acquario didattico scientifico. L'ar... ( da "Nazione, La (Grosseto)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente per l'Università di Siena che ha richiesto la disponibilità di un lotto di terreno nella zona di Valpiana di 2.500 metri quadrati dove poter realizzare senza alcun onere per le casse comunali una struttura di 450 metri quadri da ampliarsi successivamente per crearvi un Acquario della Biodiversità ed un Centro di Educazione Ambientale del mondo acquatico.

ROSETO - Lo sport come occasione di fratellanza. E' la sfida lanciata da Sportmeet, associaz... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Al convegno sono invitati atleti di ogni categoria, e poi istruttori, manager, dirigenti, studiosi e docenti. Alla tavola rotonda interverranno: Fiammetta Ricci dell'Università di Teramo, corso di laurea in management della imprese sportive; Carlo Antonetti e Federico Mellone, presidenti rispettivamente del Teramo Basket e della Roseto 1946;

La laurea e il suo valore reale ( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è una proposta einaudiana, rilanciata di recente da un'altra docente univer-sitaria, Paola Potestio (in L'università italiana: un irrimediabile declino?, Rubbettino): essa avrebbe appunto il merito di evitare l'umiliante parificazione tra gli studenti bravi e quelli svogliati, tra le università serie e gli esamifici.

Scuola, spazio ai precari grazie ai pensionamenti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Le assenze per ma-lattia del personale della scuola (docente e non docente) sono calate del 32,4% nel bimestre gennaio-febbraio 2009.Nell'anno scolastico in corso i precari che prestano servizio nelle scuole (insegnanti con una supplenza annuale o con una supplenza fino al 30 giugno) sono 103.107.

ROMA - Stretta sulle università. Dal prossimo anno accademico i corsi di laurea si ridurranno d... ( da "Messaggero, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aumento del numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea, oltre alla riduzione degli insegnamenti. L'obiettivo è quello di recuperare risorse ed efficienza. A Palazzo Chigi con la Gelmini c'era anche il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ha presentato i dati sulla riduzione dell'assenteismo degli insegnanti:

MONTEFALCO <LA CENTRALITA' del frantoio nella filiera ... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che spiegheranno le innovazioni di processo nell'estrazione meccanica dell'olio extravergine di oliva in relazione alla qualità dell'olio e al riutilizzo dei prodotti secondari come risorsa. Il professor Primo Proietti, docente di Scienze Agrarie ed Ambientali all'Università di Perugia, parlerà invece dei possibili impieghi dei prodotti secondari del frantoio.

SI INTITOLA Questione climatica e sviluppo economico: le politiche ... ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Professore di Economia politica all'Università di Milano , Galeotti è docente anche al Master in economia dell'Università Bocconi di Milano e alla Scuola Superiore Eni Enrico Mattei', per la quale è responsabile del programma di ricerca sui cambiamenti climatici.

FESTA di borgata quella che avrà luogo domattina a Cinghianello di Polinago.... ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Giuseppina Fiorentini vedova Caselli spegnerà le sue prime cento candeline." La Giuseppina della Fratta", è perfettamente lucida e indipendente. Vedova di Lino Caselli, sarà festeggiata dalla figlia Marta, dal genero Lino Palladini e dai nipoti."Beniamina" è la nipote Maria Luisa, docente all'Università di Parma.

<Così lascerò l'Iriip ai cavalli> ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: immobile potrebbe ospitare anche il rettorato e una scuola di dottorato con residenze per studenti e docenti anche stranieri. Se ciò si concretizzerà, l'ex caserma rappresenterà anche l'ancora di salvataggio per l'Iriip che a quel punto resterà nella sua sede storica in via Caggese. «Resto della mia idea che l'Iriip debba essere rilanciato e che avrebbe bisogno di strutture più idonee.

Università, nuovo corso di laurea sul turismo ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nelle sedi di Brindisi e Lecce e saranno curate dai docenti della facoltà di economia e di scienze sociali, politiche e del territorio. Le immatricolazioni sono già quaranta nonostante non sia ancora attivo il corso triennale, che è ancora in fase di studio: gli studenti iscritti provengono dalle facoltà di sociologia, scienze della comunicazioni, conservazione dei beni culturali e,

S E LUCCA pensa di essere prossima al traguardo per ricever... ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: casinò dovrà essere ospitato in una struttura pubblica, anche per evitare attese da privati. L'ideale è chiudere quanto prima la transazione con la Monaco per portare il casinò nella parte storica del Kursaal, nell'ex circolo cittadino. Possiamo anche utilizzare l'area del sottosuolo, ma deve trattarsi di una struttura di classe, che dia un contributo al turismo della nostra città»

<Meno assenze, ( da "Giorno, Il (Milano)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la riduzione delle assenze per malattia dei docenti. I numeri li ha fatti ieri il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta che, affiancato dalla responsabile dell'Istruzione Mariastella Gelmini, ha insistito sui risparmi determinati dalla contrazione dell'«influenza». «Se si considera ha detto Brunetta che si spendono 800 milioni di euro per le supplenze,

BORSE, valigette, ombrelli, pettini e spazzole: sono moltis... ( da "Nazione, La (Prato)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità che ha organizzato un laboratorio di "sicurezza sociale" e autodifesa per donne tenuto da un docente di arti marziali. Il corso, rivolto a studentesse, personale docente e amministrativo, si pone la finalità di promuovere conoscenze e competenze indirizzate all'

Nucleare, grande occasione per Enea ( da "Nazione, La (Firenze)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anche attraverso la creazione di joint ventures pubblico-privato, a una serie di attività industriali per le quali il territorio dell'Emilia Romagna e della Toscana è particolarmente vocato e ricettivo. E così come ho fatto per lo sviluppo del solare termodinamico, io sono pronti ad attivarmi anche in sede internazionale per trovare finanziamenti».

<Troppi docenti imparentati Smontiamo le oligarchie> ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 20-03-2009) + 2 altre fonti
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Abstract: Università di Palermo dove (come ebbe modo di scrivere anche il prestigioso Economist) sono 230 i docenti imparentati tra di loro. E più nel dettaglio, la Meloni ha ricordato un docente della facoltà di Lettere e Filosofia di quell'ateneo, Marco Carapezza, che nel corso delle recenti manifestazioni contro i provvedimenti del ministro Gelmini faceva lezione all'

Università, tornano le lezioni in Piazza ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 20-03-2009)
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Abstract: Ci sono i docenti e il personale tecnico del comitato UniPRotesta, gli studenti dell'Udu, gli insegnanti delle scuole medie e superiori: una cinquantina di persone in totale. «Da domani (oggi, ndr) - annuncia Francesco Sansone, ricercatore di Chimica - torneremo in piazza a far lezione per testimoniare il nostro modo di intendere il sapere universitario»

Letture su Dante e Cecco ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 20-03-2009)
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Abstract: Il corso rientra nel piano provinciale di aggiornamento per docenti, dirigenti scolastici e personale Ata delle scuole elementari, medie inferiori e superiori per tutte le aree disciplinari. Il ciclo di incontri è stato realizzato con il coordinamento scientifico dell'università degli studi di Macerata in collaborazione con il liceo classico F.

La Terra e Galileo all'Università ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 20-03-2009)
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Abstract: Università Ledo Stefanini, docente di fisica alla facoltà di ingegneria è l'autore della pièce "La quinta giornata del Dialogo di Galileo Galilei" che oggi alle 17 sarà rappresentata nell'aula magna dell'Università. L'evento è promosso dalla Facoltà di Ingegneria di Pavia e dall'Accademia Virgiliana in occasione dell'anno dell'

Arriva a Pavia padre Pizzaballa, custode del Santo Sepolcro ( da "Provincia Pavese, La" del 20-03-2009)
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Abstract: Padre Pizzaballa è stato assegnato alla Custodia di Terra Santa nell'ottobre 1990, è stato docente di ebraico moderno alla facoltà francescana di Scienze bibliche e di Archeologia a Gerusalemme e ha lavorato nella pastorale per i fedeli di espressione ebraica. (a.ghez.)

Napolitano: ora basta con lo spirito di fazione ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
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Abstract: di docenti, di studiosi, di prezioso sapere specialistico e di pronfonda passione democratica, decisi a dare il loro contributo alla crescita di una nuova e più giusta convivenza sociale. Erano uomini che intesero porsi al servizio non di una qualsiasi, pur legittima, causa di partito ma dello Stato democratico delle sue istituzioni rappresentative,

Ma in Italia niente condanna a vita ( da "Nuova Ferrara, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritz fosse stato processato in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico in casi come quello di Amstetten.

Gelmini: "Tetto del 30% di stranieri nelle classi" ( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso l?indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun insegnamento e l?individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere in base alle strutture e ai docenti di ruolo disponibili.

Così cambia la scuola In aula non più di tre stranieri su dieci ( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: insieme ad una serie di importanti novità sia per la scuola sia per l'Università ed a notizie decisamente buone per tutti i docenti ancora precari. Sul limite per gli alunni stranieri la Gelmini ha specificato che «non sarà possibile introdurre il tetto a partire dal prossimo anno ma soltanto dal successivo», ovvero nell'anno scolastico 2010/2011.

Ti piaceva laurearti facile? Ora Scienza delle corna puoi togliertela dalla testa ( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: grazie al trucco delle idoneità che ha permesso di bandire concorsi per un docente e poi assumerne due. Lasciando mano libera ai professori, l'università si è gonfiata come un pallone aerostatico pronto a decollare verso il paradiso degli sprechi. Gli atenei sono aumentati da 41 a 66. I corsi di laurea? Una pioggia, sono passati dai 2.

I poeti improvvisatori sardi incantano Montparnasse ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: miracolo è stato reso possibile dalla docente Maria Manca, originaria di Fonni, e dal interprete - traduttore Fabrizio Giuffrida grazie ad un innovativo sistema di traduzione simultanea. Sono stati loro a trasformare a tempo di record le ottave dal sardo lugudorese al francese, trascrivendo le parole su un pc che a sua volta le proiettava su uno schermo gigante alle spalle dei poeti.

Sul cielo di Cagliari l'idrovolante di Filippo Marinetti ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che alle 18 ospiterà nell'aula Settecentesca di via Università la conferenza-concerto di Corinne Bricmaan (Communauté francophone de Belgique). La docente illustrerà la prestigiosa tradizione letteraria dei ?Belges à tous prix?, da Simenon ad Amelie Nothomb. Un intermezzo musicale proporrà la voce di Christine Lurquin, che canterà a cappella.

Lauree, 20% di tagli , gli Atenei a dieta ( da "Metronews" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: costellazione di corsi con un basso numero di iscritti e alzato il numero dei docenti necessari per l?attivazione di un corso. «In questi anni si è assistito ad una proliferazione dei corsi di laurea non sempre motivata da reali esigenze del mercato del lavoro», ha affermato Mariastella Gelmini che promette di agire su quei corsi con pochi iscritti e duplicati in una stessa regione.

Il linguaggio universale della musica tonale ( da "Scienze.it, Le" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricerca pubblicata on line sul sito della rivista "Current Biology", che dimostra come l'espressione musicale di queste tre fondamentali emozioni sia riconosciuta universalmente. "Questi risultati spiegano perché la musica occidentale si sia dimostrata così di successo in tutto il mondo, anche presso culture che non hanno mai enfatizzato il ruolo di espressione delle emozioni nella

8 marzo e dintorni: due domande alla consigliera Roseo ( da "Targatocn.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Relazione dibattito con Daniela Izzi, docente di Diritto del Lavoro dell?Università di Torino ? sede di Cuneo Ingresso libero Venerdì 27 marzo ? domenica 5 aprile Atrio Salone d?Onore del comune di Cuneo Mostra ?Donne, diritti politici e partecipazione democratica del CIRSDe - Università degli Studi di Torino?

DOMANI A POTENZA CONVEGNO SULLA CECITÀ ( da "Basilicanet.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Le relazioni saranno affidate a Vincenzo Vitiello, docente ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Salerno e a Stefano Salmeri, docente associato di Pedagogia generale all'Università Kore di Enna. L'appuntamento sarà coordinato da Francesco Scaringi, presidente Associazione Basilicata 1799.

Tele&Medicina, un binomio da sperimentare ( da "Comunicatori Pubblici" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Aldo Franco Dragoni, docente di Sistemi Operativi In Tempo Reale, ha elaborato, a livello di prototipo e di concerto con l?Asur di Ancona (ex Asl), alcuni servizi informatici di grande utilità sociale attraverso l?uso della tv e del personal computer. Mi curo con…

Scuola, calate di un terzo le assenze per malattia ( da "Avvenire" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 000 Ata con 40 anni di effettivo servizio. Conteggiando l'anzianità contributiva, sarebbero 9000 gli insegnanti e 2.000 gli Ata collocati a riposo. Per un totale quindi di 7.500 docenti e 1.000 dipendenti Ata in più. Scuola e università: procede il cambiamento voluto dal governo

Don Santoro, <uomo dell'incontro> e ponte tra le culture ( da "Avvenire" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Interreligioso non è la confusione », ha osservato Ilaria Morali, docente all'Università Gregoriana. «Il dialogo ha detto implica conoscenza della nostra fede e di quella degli altri, senza vedere nell'attaccamento sincero alla propria identità un ostacolo al confronto, ma la ragione stessa della passione per il confronto ».

Savona: l'ex magistrato Bruno Tinti oggi alla Ubik ( da "Savona news" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Salinari(Presidente dell?Associazione ?Terre des homme international?, membro del Consiglio internazionale del Forum Sociale Mondiale e Docente di Diritto della cooperazione all?Università di Bologna) per approfondire il tema ?La sinistra e il Welfare?.

CdC Torino, tecnologie della salute e della vita: seminario ( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un procedimento per determinare la farmacoresistenza di un paziente Alberto Bardelli, Docente di Istologia, Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie, Università degli Studi di Torino 18.40 La brevettazione all'Università di Torino Claudio Borio, Direttore della Divisione Ricerca e Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Torino 19.

Tv/ Al 'Maurizio Costanzo Show' puntata dedicata ( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Assessore alle Politiche Culturali e Comunicazione di Roma, la showgirl Antonella Mosetti, la modella Anna Orso, i comici Pablo & Pedro, il sindaco del Comune di Assisi Claudio Ricci, l'attrice Roberta Scardola e Stefano Zecchi, docente di Estetica all'Università Statale di Milano. Ospite di questa puntata anche il tenore Francesco Malapena.

In Italia, urge ricambio generazionale! ( da "HelpConsumatori" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Cominciamo dall'università. L'età media dei docenti universitari in Italia è di 51 anni; il 50% dei professori di prima fascia ha superato i 60 anni e 8 docenti su 100 hanno dai 70 anni in su. I giovani, cioè i professori con meno di 35 anni, sono il 7,6%, su un totale di 61.

Mappa del gusto della "Grappa Friulana ( da "superEva notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Tecnologie dei distillati di origine viticola alla facoltà di Agraria dell'università di Udine, il titolo del progetto Grappa friulana: influenza dei sistemi di distillazione e della gestione del processo sui costituenti volatili", una ricerca che offre per la prima volta una panoramica aggiornata sulle tecnologie di distillazione della grappa in Friuli e i cui risultati

Le donne cercano nuovi spazi sociali ( da "Corriere Adriatico" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Fatima Farina e Alessandra Vincenti docenti dell'ateneo feltresco: Una ricerca che ha scelto di ascoltare le donne, le loro opinioni e le loro esperienze tra vita privata, familiare e lavorativa, nonché i loro suggerimenti per migliorare la loro qualità della vita e dunque quella del territorio.

Cresce il Forum Comunicazione ( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Forum della Comunicazione rappresenta già un appuntamento immancabile nell'agenda dei professionisti italiani ma anche per tanti studenti, docenti e ricercatori. Ideato da Fabrizio Cataldi e organizzato da Comunicazione Italiana, rappresenta un modello innovativo di fare evento, tanto che attorno a questa iniziativa, sin dal suo primo lancio, si è creata una community professionale.

Statistica, studiosi a confronto ( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il preside della facoltà di Economia dell'Università di Benevento, Pietro Perlingieri, e Anna Clara Monti, docente dell'ateneo sannita e primo promotore e attuatore dell'iniziativa. Nel corso delle giornate di attività temi specialistici con ricadute dirette nella vita quotidiana. cecilia del gaudio Si chiude oggi, presso l'università degli studi del Sannio,

VETERINARIA. LA MEDICINA VETERINARIA PUBBLICA NEL MEZZOGIORNO è IL TEMA DELLA CONFE... ( da "Mattino, Il (City)" del 20-03-2009)
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Abstract: Aspreno, sarà presentata la ricerca «Potenzialità del partenariato pubblico privato per lo sviluppo locale» realizzata dall'Acen. Interverranno: Gaetano Cola, Ambrogio Prezioso, Guido Capaldo, Guglielmo Allodi, Ennio Cascetta, Sabatino Santangelo, Sergio Vetrella, Pasquale Viespoli.

POZZUOLI. È STATO PRESENTATO IERI MATTINA, PRESSO IL MERCATO ITTICO ALL'INGROSSO DI POZZUOLI, I... ( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: all'interno del mercato è stata allestita un'aula didattica dove, su richiesta delle scuole locali e nazionali, gli studenti potranno scoprire i benefici di un'alimentazione a base di pesce. Le lezioni saranno tenute da un gruppo di docenti formato da un biologo marino, un veterinario e un nutrizionista.

ECONOMIA, GIURISPRUDENZA E SCIENZE POLITICHE SONO LE TRE FACOLTà IN CUI SI ARTICOLA L'OFFERTA F... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: offerta formativa della Luiss Guido Carli di Roma, la Libera università internazionale degli studi sociali vicina a Confindustria e presieduta da Luca Cordero di Montezemolo. A illustrarla nel dettaglio interviene oggi, all'Unione industriali di Napoli, Francesca Di Donato, docente di Economia aziendale della facoltà di Economia, oggi alle 11.

IL FILO CONDUTTORE SU CUI SI SNODANO L'ATTIVITà DIDATTICA è UNA PREPARAZIONE CHE ORIENTI G... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mentre per i docenti sono previsti anche percorsi formativi sulle nuove tecnologie della comunicazione. Notevoli gli interventi che vengono affiancati alla normale didattica, tra cui alcuni di forte impatto sociale come educazione alla sicurezza stradale o anche alla salute, soprattutto in riferimento alla prevenzione di patologie che possono interessare maggiormente i giovai,

Convegno e concerto per gli <ultimi> ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Sociologia presso l'Università di Catania, il prof. Gerard Pokruszynski, console generale Repubblica di Polonia e l'arcivescovo metropolita monsignor Salvatore Gristina. E nel segno della solidarietà domani alle 21 all'anfiteatro delle Ciminiere la Caritas diocesana di Catania organizza un grande concerto evento di beneficenza.

Molestie a scuola, i blog si scatenano ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Continua a far discutere la vicenda del docente dell'istituuto turistico Algarotti sospeso dall'insegnamento e segnalato all'autorità per presunte molestie sessuali nei confronti di alcune studentesse. E il dibattito è animato soprattutto su Internet. Già da martedì su Facebook, il social network con più di 175 milioni di utenti inventato nel 2004 da alcuni studenti dell'

Proiezione straordinaria del documentario sulla Laguna di Guarnieri ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Oltre al regista Andrea Guarnieri, saranno presenti Luigi Solimini, assessore alla Caccia, Pesca e Polizia Provinciale, e i docenti dell'Università di Venezia Paolo Rosasalva e Piero Franzoi. Ai presenti sarà donata una copia in DVD del documentario.

Atenei, Melonichiama in causaprof di Palermo ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La soluzione al problema della gerontocrazia nelle università italiane, dove l'età media dei docenti sfiora i 60 anni, «non è fare in modo che i professori anziani si facciano da parte ma impedire ai docenti di lasciare il posto ai parenti»: lo ha detto ieri a Roma il ministro della Gioventù Giorgia Meloni.

Brunetta: <L'Onda? Guerriglieri>E gli studenti: <Non ci fa paura> ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il provvedimento è equilibrato perché è il collegio docenti nel complesso a prendere questa decisione». Il calo delle assenze è invece il fiore all'occhiello di Brunetta: nel primo bimestre del 2009 le assenze per malattia dei professori sono calate del 32,45%. Si stima che il provvedimento sulle assenze per malattia nella p.

Cortina I primi interrogatori si sono chiusi in pochi minuti. Giusto il tempo di avvalersi della... ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 20-03-2009)
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Abstract: pubblico-privata che gestisce il Codivilla sarebbe riuscita ad incamerare fondi non dovuti, ottenendo rimborsi anche dalla Regione Veneto. Il problema era tutto sulla classificazione delle dimissioni ospedaliere contraddistinte da un codice in base al quale scatta il rimborso regionale: dai 2 mila euro per ricoveri normali a quasi 7 mila per quelli più complicati e ancor di più per

Fare squadra per scongiurare la chiusura dei corsi accademici ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Treviso, più che alla critiche a De Poli sono interessato a sapere cosa intendono fare il tessuto produttivo, le associazioni di categoria, il sindacato, la società trevigiana, i docenti e gli studenti, ovvero tutti quei soggetti che, in questi anni, hanno indubbiamente tratto vantaggio dalla presenza e dal lavoro dell'

<Premio Sicilia tra Storia e Scienza> a quattro docenti dell'Ateneo catanese ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a quattro docenti dell'Ateneo catanese Saranno assegnati a quattro docenti dell'Università di Catania i riconoscimenti del "Premio Sicilia tra Storia e Scienza", nel corso della manifestazione che si svolgerà domenica 22 marzo alle 17,30, nel Salone del Museo di Zoologia (dipartimento di Biologia Animale "Marcello La Greca",

Seminario su <Cristianesimo e modernità> ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i docenti della facoltà di Lettere e Filosofia Roberto Osculati (Storia della Chiesa) e Lina Scalisi (Storia moderna), il preside dello Studio Teologico San Paolo Gaetano Zito; coordina il prof. Rosario Mangiameli, coordinatore del dottorato in Storia contemporanea e docente alla facoltà di Scienze politiche (la partecipazione al seminario dà diritto all'

Via libera alla Grotta del Ventaglio ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Salvatore La Rosa, docente di Diritto tributario all'Università, il direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate Castrenze Giamportone, il presidente dell'Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Siracusa, Gaetano Ambrogio, e il presidente del Consorzio Universitario Archimede, Salvo Baio.

Ateneo, 22 assunzioni ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Se prima soprattutto i docenti spesso sceglievano di buon grado di restare ancora per due anni in università anche se avevano maturato i requisiti per andare in pensione, adesso viene prevista la discrezionalità da parte dell'amministrazione per la concessione di questo biennio di servizio attivo.

Primo: fa risparmiare perchè tutti i ferri chirurgici della provincia di Padova, anzichè l... ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Opera dalla doppia anima, pubblica-privata, è stata voluta dall'Azienda ospedaliera insieme con l'Ulss 16 e l'Istituto oncologico veneto, che hanno affidato il servizio per i prossimi nove anni alla Società consortile Psis Scarl, nata dall'Associazione temporanea d'impresa (Ati) che si era aggiudicata la gara di appalto.

Vogliamo i reperti archeologici a Ceneda ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Parlando una sera di agosto al pubblico intervenuto alla fiera di Sant'Osvaldo, la prof. Possenti si disse certa di avere trovato antiche murature di età romana: «L'area Rossi - affermò la docente - è un sito eccezionale per ricostruire il tessuto insediativo dell'antica Ceneda». Luca Anzanello

SEGUE DA PAGINA V ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università, in termini proprio finanziari, a cominciare dagli stipendi delle centinaia di docenti e di tecnici universitari che nell'azienda operano. Non vi è quindi proprio nessuna volontà di "espansionismo universitario" quando l'ateneo rivendica un ruolo nella gestione complessiva della AOUI, che dovrebbe strutturalmente ed organicamente integrare le tre funzioni (

Rabino: "Tv Digitale.Esenzione canone per aree svantaggiate" ( da "Targatocn.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricerca della pubblica amministrazione piemontese nel campo delle tecnologie della Società dell?Informazione) ha realizzato un censimento dei siti e degli impianti di proprietà pubblica che verranno coinvolti in questo processo, permettendo alla Regione Piemonte di portare il problema nelle opportune sedi istituzionali al fine di identificare una soluzione tecnica che permetta di

Commercio, contributi in arrivo dalla Regione ( da "Quotidiano.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le Comunità montane e le piccole e medie imprese commerciali operanti esclusivamente sulle aree pubbliche. "L'obiettivo - spiega Vittoriano Solazzi, assessore regionale al Commercio - è riqualificare le aree mercatali individuate dai Comuni con la realizzazione di progetti integrati pubblico-privati che valorizzino l'immagine globale delle aree".

Anche la Regione Marche vara il suo "Piano casa" ( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a disposizione in tempi brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non puo` permettersi l'affitto o l'acquisto di un'abitazione, perche` i prezzi sono troppo alti.

Workshop di 'Design & Architettura Sostenibile' ( da "gomarche.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Fausto Pugnaloni Direttore del DARDUS Dipartimento di Architettura Rilievi Disegno Urbanistica Storia dell' Università Politecnica delle Marche, Alessandra Faccenda docente di progettazione della Poliarte, Francesca Pellegrini Pescepensatore di Lucca e Alessandro Guerci di Inkarta di Fabriano. Guiderà il dibattito l'arch. Mario Gerbi, docente di Packaging design alla Poliarte.

Scajola firma accordo di settore agroalimentare biologico ( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'accordo di settore è una forma di partenariato pubblico-privato che rappresenta uno strumento per realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. 20/03/2009 - 16:39

Dalla ricerca KWS mais e barbabietola al servizio dell'ambiente ( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Bologna, una prova triennale di rotazione per colture dedicate alla produzione di biogas (mais, sorgo, girasole e triticale). Mauro Vecchiettini docente di Agronomia Generale, presso l?Università di Bologna ha dichiarato: “

I 90 anni de "il Momento" con i giornalisti Rai Lorena Bianchetti e Marino Bartoletti ( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e Marino Bartoletti, il direttore dell'agenzia di stampa Sir, Paolo Bustaffa, e Ivo Colozzi, docente di Sociologia all¹Università di Bologna. Alla sera i convegnisti si trasferiranno a Faenza per festeggiare i 90 anni de 'il Momento' insieme ai 110 de 'il Piccolo', settimanale della diocesi di Faenza-Modigliana.

Ricerca/ Usi Rdb: "Cento giorni di lotta per salvare i ( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: depauperamento della ricerca pubblica italiana, attuato anche attraverso la mancata assunzione di un'intera generazione di ricercatori e tecnici di altissimo livello" annuncia Claudio Argentini della Segreteria nazionale Usi-Rdb Ricerca, comunicando che "oggi si è svolta la prima iniziativa significativa, con 200 precari dell'Istituto superiore di sanità che hanno manifestato davanti all'

Comunicazione, seminario in città: "Mezzi in crisi profonda" ( da "Giornale di Calabria, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il prossimo seminario, sui temi dell?educazione, autorità e discriminazione, avrà luogo il 16 aprile, alla presenza di Charlie Barnao, docente di sociologia del mutamento e devianza sociale dell?Università Magna Graecia di Catanzaro. (20-03-09)

BIO. Scajola firma accordo di settore con FederBio ( da "HelpConsumatori" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: forma di partenariato pubblico-privato che servirà a realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. "L'Italia infatti è leader in Europa per numero di aziende ed estensione delle aree bio - ha detto Scajola - Rilevante è il contributo aggiuntivo che può dare il settore bio alle esportazioni agroalimentari,

SCAJOLA FIRMA ACCORDO DI SETTORE AGROALIMENTARE BI ( da "WindPress.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'accordo di settore è una forma di partenariato pubblico-privato che rappresenta uno strumento per realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. Roma, 20 marzo 2009

Piano casa, in Regione parte il progetto "Social housing" ( da "Quotidiano.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a disposizione in tempi brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non può permettersi l'affitto o l'acquisto di un'abitazione, perché i prezzi sono troppo alti.

Ti stiamo cercando, la solidarietà in un convegno ( da "Varesenews" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ai lavori interverranno inoltre Tommaso Vitale , docente di sociologia dell?Università di Milano (cambiamenti socio-demografici e attualità del volontariato), Don Virginio Colmegna , presidente Casa della carità (il valore del Dono) e Rino Campioni di Auser Lombardia. Spetterà a quest?ultimo presentare il progetto “

RICERCA/ USI RDB: CENTO GIORNI DI LOTTA PER SALVARE I CERVELLI ( da "Wall Street Italia" del 20-03-2009)
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Abstract: depauperamento della ricerca pubblica italiana, attuato anche attraverso la mancata assunzione di un'intera generazione di ricercatori e tecnici di altissimo livello" annuncia Claudio Argentini della Segreteria nazionale Usi-Rdb Ricerca, comunicando che "oggi si è svolta la prima iniziativa significativa, con 200 precari dell'Istituto superiore di sanità che hanno manifestato davanti all'

San Paolo, la chirurgia oculare pediatrica in primo piano ( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che è anche docente di Malattie dell'apparato visivo presso l'Università di Milano, con 200 pubblicazioni scientifiche all'attivo -. Negli ultimi venti anni ho colto il messaggio che arrivava dagli USA: è impossibile, anche in una branca così apparentemente limitata come l'oftalmologia, raggiungere particolare competenza se non sei superspecializzato»


Articoli

Per meglio gestire le risorse da investire (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Per meglio gestire le risorse da investire Si è insediato a Catanzaro il Comitato scientifico dell?Osservatorio regionale per la cultura CATANZARO. Si è insediato, nel corso di un incontro tenutosi nella sede dell?assessorato regionale alla Cultura, Istruzione e Ricerca scientifica e presieduto dal dirigente generale del dipartimento, Laura Mancuso, il comitato scientifico dell?Osservatorio regionale per la Cultura designato dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente Domenico Cersosimo. Sono stati chiamati a farne parte Renato Nicolini, intellettuale di spicco del panorama culturale nazionale, ideatore dell?Estate romana quando era assessore alla Cultura del Comune di Roma, autore di opere teatrali e professore ordinario di Composizione architettonica presso l?Università ?Mediterranea? di Reggio Calabria, Anna Maria Longo, presidente dell?Associazione ?Il Luogo della Politica? e Spartaco Capogreco, storico, docente presso la Facoltà di Scienze politiche dell?Università della Calabria e presidente della Fondazione ?Ferramonti?. All?incontro hanno partecipato anche il capo della segreteria del vicepresidente della Giunta, Nino Zumbo, e i dirigenti di settore e di servizio Armando Pagliaro, Menotti Lucchetta e Giacinto Gaetano. I lavori di insediamento del Comitato scientifico sono stati introdotti dalla dirigente generale Laura Mancuso che, dopo aver ringraziato i componenti dello stesso comitato, ha evidenziato l?importanza dell?Osservatorio la cui finalità è quella di avviare un accurato lavoro di monitoraggio delle attività culturali finanziate dalla Regione, attraverso la costituzione di una vera e propria banca dati nella quale confluiranno le informazioni riguardanti gli interventi regionali, in particolare quelli del settore Cultura che investe cospicue risorse nelle aree di propria pertinenza: musei, teatri, biblioteche, fondazioni culturali, eventi finanziati attraverso le associazioni culturali e/o gli enti locali. Obiettivo finale dell?Osservatorio è la promozione dell?intero settore culturale regionale, attraverso riferimenti scientifici e conoscitivi che siano alla base delle scelte di indirizzo delle politiche culturali e delle relative azioni programmatorie. Un percorso razionalizzato e non affidato alla estemporaneità, come avvenuto in passato, per impiegare in modo più mirato e ponderato le risorse e per divulgare i risultati attraverso opportune attività editoriali. ?Con l?insediamento del Comitato scientifico - ha sottolineato Laura Mancuso - si dà avvio e concretezza a un progetto, quello dell?Osservatorio regionale, da più tempo programmato e che non era ancora partito. Esso rappresenta un presupposto imprescindibile per la programmazione delle iniziative culturali finanziate dalla Regione che è la ?condicio sine qua non? per evitare l?eccessiva frammentazione delle risorse.? La dirigente Mancuso ha anche sollecitato Renato Nicolini, Anna Maria Longo e Spartaco Capogreco a mettere a disposizione le loro riconosciute competenze per l?individuazione di linee guida delle attività culturali previste nella programmazione regionale. D?accordo sulla necessità di regolamentare il settore della cultura si è dichiarata la Anna Maria Longo che ha considerato prioritario, pur nella esiguità delle risorse disponibili, contrastare la polverizzazione degli interventi a sostegno delle attività culturali. Le linee di azione prospettate sono state ampiamente condivise dal professor Capogreco che ha evidenziato l?esigenza di coagulare attorno ad un unico organismo la programmazione delle attività in modo coerente. Con particolare riferimento alla redazione delle linee guida, il professor Nicolini ha formulato una serie di ipotesi che prevedono di agire sulla rete delle Università regionali, valorizzare il richiamo alla civiltà della Magna Grecia e dei suoi miti, far leva sul Risorgimento, in occasione dei 150 anni dell?Unità d?Italia che cadono nel 2011, per creare un forte legame Calabria-Italia. Tra gli altri suggerimenti di Renato Nicolini, quello di puntare decisamente sul Paesaggio, anche in un?ottica di destagionalizzazione degli eventi culturali, valorizzando i luoghi, intesi anche nella loro accezione simbolica e la creazione di azioni di trasversalità facendo leva sull?editoria calabrese. Il Comitato scientifico dell?Osservatorio per la Cultura tornerà a riunirsi nel prossimo mese di aprile. (18-03-09)

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Parenti in cattedra, atenei da vergogna (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

In libreria «Parentopoli»: Favoritismi, corruzione, concorsi truccati: è l'ultimo scandalo Parenti in cattedra, atenei da vergogna Raccolte dal giornalista Nino Luca le segnalazioni inviate al Corriere.it sull'università italiana Se in vita vostra avete solo collaborato a un lavoro «scientifico» di una pagina (una!) scritto con altre cinque persone e presentato a un convegno ma mai pubblicato su una rivista internazionale, non disperate: potete sempre vincere un concorso universitario. Basta esser nati sotto la giusta congiunzione astrale. Come successe al «professor» Giovanni Lanteri. Che vinse appunto un posto da «associato» all'Università di Messina presentando 2 pubblicazioni. La prima («Studio preliminare sull'espressione immunoistochimica dell'Eritropoietina...») fu subito scartata dagli stessi commissari: «Non venga presa in considerazione ai fini della presente valutazione». La seconda («A new outbreak of photobacteriosis in Sicily») è finita nel fascicolo dell'inchiesta giudiziaria col giudizio del Ministero dell'Università consultato dai magistrati: «Priva di rigore metodologico. Non è possibile individuare il singolo apporto di ciascuno dei sei autori». L'episodio, sconcertante, è uno dei tantissimi raccolti da Nino Luca, un collega del «Corriere.it», in un libro appena uscito da Marsilio: «Parentopoli». Quando l'università è affare di famiglia. Un reportage durissimo e spassoso su uno degli aspetti più controversi dell'università, quello dei concorsi sospetti. Che troppo spesso finiscono col consegnare la cattedra a mogli, figli, cognati, amici e amici degli amici. Immaginiamo già l'obiezione: non ci son solo i baroni e le clientele e le apocalittiche classifiche internazionali! Giusto. È vero che la situazione «cambia drasticamente se si concentra l'analisi sulle singole aree disciplinari» (come ricorda Domenico Marinucci, direttore del Dipartimento di Matematica di Tor Vergata, 19° in Europa tra le eccellenze del settore e meno afflitto dalla cronica povertà di docenti stranieri), vero che nelle «hit parade» avulse la «Normale» è stabilmente nelle prime venti al mondo, vero che tanti ragazzi usciti dai nostri atenei vanno alla conquista del mondo. Il reportage di Nino Luca, però, proprio per l'abbondanza di episodi così incredibili da risultare irresistibilmente comici, mette spavento. A partire dalla disinvolta e allegra spudoratezza con cui tanti rettori irridono alle perplessità di chi non riesce a capacitarsi di come, ad esempio, possano essere circondati da tanti parenti. Come Gennaro Ferrara, da 22 anni alla guida della Parthenope di Napoli: «Ma lei vuole fare un articolo serio o un articolo scherzoso? No, perché se lei vuole fare un articolo scherzoso, io ci sto». Come mai ha portato con sé all'università la seconda moglie, il di lei fratello, la figlia e i mariti delle due figlie? La risposta: «Se trattiamo "parentopoli" in termini scandalistici non va bene». Poveri figli, poi...«Devono dimostrare ogni giorno di valere...». Alcuni casi raccontati sono noti, come quello d'una torinese bocciata a un concorso che mesi fa si sfogò con «La Stampa» d'esser stata trombata, scusate il bisticcio, perché non aveva «più voluto compiacere sessualmente» il direttore della scuola di specializzazione. O quello della famiglia Massari che «porta l'Università di Bari nel Guinness dei primati» grazie al piazzamento nei dintorni della facoltà di economia di otto-Massari-otto: Antonella, Fabrizio, Francesco Saverio, Gian Siro, Gilberto, Lanfranco, Manuela e Stefania. O quello del preside di Medicina e rettore della «Sapienza» Luigi Frati («Parentopoli? Voi giornalisti sapete fare solo folclore!», ha urlato a Luca), un uomo tutto casa e ufficio dato che nella sua facoltà lavorano la moglie Luciana Angeletti, il figlio Giacomo e la figlia Paola, che nell'aula magna di Patologia ha fatto la festa di nozze. Altri casi sono meno conosciuti. Come quello di un recentissimo concorso per due posti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della Bicocca di Milano con cinque soli concorrenti tra i quali tre figli (due vittoriosi, ovvio) di docenti della stessa Facoltà di Medicina e Chirurgia. O quello della condanna a un anno di reclusione per abuso d'ufficio (pena sospesa) e a uno d'interdizione dai pubblici uffici (per aver danneggiato la professoressa Antonina Alberti durante un concorso) di Fernanda Caizzi Decleva, moglie del presidente in carica della Crui, la conferenza dei rettori. La cosa più interessante del reportage, però, al di là della sottolineatura di certe bizzarrie (come quella che riguarda l'ex rettore di Bologna Fabio Roversi Monaco, che ha incassato 11 lauree honoris causa da vari atenei mondiali distribuendone in parallelo 160 a gente varia, da Madre Teresa di Calcutta a Valentino Rossi), sono le chiacchierate tra l'autore e alcuni dei protagonisti del mondo accademico italiano. Come quella con Augusto Preti, che diventò rettore a Brescia nel lontanissimo 1983, quando erano ancora vivi Garrincha e David Niven, e scherza: «Io sono il potere assoluto». O Pasquale Mistretta, il rettore di Cagliari, secondo il quale «molti figli illustri, proprio a causa dei complessi d'inferiorità verso i padri, a volte si sono smarriti: alcuni sono finiti anche nel tunnel della droga», quindi forse «quando un padre va in pensione, come un tempo succedeva in banca o all'Enel, è logico che ci sia un occhio di riguardo» per i figli. Il meglio, però, lo dà il professore Giuseppe Nicotina spiegando come il suo Ludovico avesse vinto in solitaria un concorso per ricercatore: «I figli dei docenti sono più bravi perché hanno tutta una "forma mentis" che si crea nell'ambito familiare tipico di noi professori». Insomma: è una questione quasi genetica. Se poi una spintarella aiuta la forma mentis... Gian Antonio Stella stampa |

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Sfoltiti i corsi di laurea, ridotto il numero dei precari e il fardello delle assenze (sezione: Cultura)

( da "Cittadino, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Scuole e atenei, alt agli sprechi Cala la "mannaia" del governo ROMA Alleati nella lotta agli sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta si sono presentati ieri a Palazzo Chigi per dar conto di quello che hanno fatto e intendono fare per recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell'università. Intanto, risultato della legge sul contenimento della spesa nelle amministrazioni pubbliche - materia cara al titolare di Palazzo Vidoni - si sono ridotte le assenze degli insegnanti: nel 2009 (gennaio-febbraio) sono calate del 32,4% e il mancato ricorso alle supplenze ha consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni di euro. «E darò una mano alla collega Gelmini - ha promesso Brunetta - affinché questa cifra rimanga all'interno del mondo della scuola». Altro capitolo importante quello relativo ai precari. Già quest'anno quasi 32mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (+12mila rispetto allo scorso anno) e 8mila richieste di pensionamento sono state presentate dal personale Ata (6mila l'anno scorso). Questo significa - ha spiegato il ministro Gelmini - che, con 32mila pensionamenti, i 42mila posti in meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno. Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per l'assorbimento dei precari: ai precari che fino all'anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest'anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative di vario tipo); i periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l'indennità di disoccupazione; sarà favorita la mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di supplenze in più province. Stretta anche sulle università sforbiciando i corsi di laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20% in meno: all'inizio dell'anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra triennale e specialistica erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha spiegato il ministro - è stata fatta con il Cun e con criteri di flessibilità: «Non andiamo a penalizzare le materie, ma abbiamo guardato il numero degli iscritti e cercato di eliminare la frammentazione». È in arrivo - ha annunciato - una nota di indirizzo vincolante allo scopo di fornire i nuovi parametri che le università dovranno rispettare per attivare nuovi corsi. In particolare questo pacchetto di misure prevede la disattivazione di corsi di studio con un numero basso di iscritti se nella stessa Regione esistono già corsi analoghi; l'aumento del numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso l'indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun insegnamento e l'individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere in base alle strutture e ai docenti di ruolo disponibili.

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Gelmini, tetto del 30% agli stranieri in classe (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 20/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:interno Gelmini, tetto del 30% agli stranieri in classe Annunciato un piano per riassorbire circa 30 mila precari su 42 mila Nelle Università verranno aboliti i corsi ripetitivi o poco frequentati Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini ROMAAlleati nella lotta agli sprechi. I ministri dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, si sono presentati ieri mattina a Palazzo Chigi per dar conto, con una conferenza stampa, di quello che hanno fatto e intendono fare per recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell'università. Intanto, risultato della legge sul contenimento della spesa nelle amministrazioni pubbliche - materia cara al titolare di Palazzo Vidoni - si sono ridotte le assenze degli insegnanti: nel 2009 (gennaio-febbraio) sono calate del 32,4% e il mancato ricorso alle supplenze ha consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni di euro. «E darò una mano alla collega Gelmini - ha promesso Brunetta - affinché questa cifra rimanga all'interno del mondo della scuola». Nuovi posti col turn-over Un altro capitolo importante è quello relativo ai precari. Già quest'anno quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (+12mila rispetto allo scorso anno) e 8.000 richieste di pensionamento sono state presentate dal personale Ata (6.000 l'anno scorso). Questo significa - ha spiegato il ministro Gelmini - che, con 32mila pensionamenti, i 42mila posti in meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente perché circa 30mila precari entreranno in ruolo al posto dei circa 30mila docenti che andranno in quiescenza. Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per l'assorbimento dei precari: ai precari che fino all'anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest'anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative di vario tipo); i periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l'indennità di disoccupazione; sarà favorita la mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di supplenze in più province. Quanto ai bambini stranieri, il ministro Gelmini ha annunciato che il suo dicastero sta «ragionando per introdurre un tetto intorno al 30%» della presenza degli alunni stranieri tra i banchi. «Non credo - ha detto la Gelmini - che ciò sia possibile dal prossimo anno, ma dal successivo. Sto comunque chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere i casi-limite già dal prossimo anno». Sforbiciata in Università Per far quadrare i conti il ministro dell'Istruzione ha annunciato una stretta anche sulle università, sforbiciando i corsi di laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20% in meno: all'inizio dell'anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra triennale e specialistica erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha spiegato la Gelmini - è stata fatta con il Cun e con criteri di flessibilità: «Non andiamo a penalizzare le materie, ma abbiamo guardato il numero degli iscritti e cercato di eliminare la frammentazione». È in arrivo - ha annunciato - una nota di indirizzo vincolante allo scopo di fornire i nuovi parametri che le università dovranno rispettare per attivare nuovi corsi. In particolare questo pacchetto di misure prevede la disattivazione di corsi di studio con un numero basso di iscritti se nella stessa Regione esistono già corsi analoghi; l'aumento del numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso l'indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun insegnamento.

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Quel giornalista che previde la nuova barbarie di Hitler (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 20/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Quel giornalista che previde la «nuova barbarie» di Hitler Gli autori a Brescia Un precursore della resistenza al nazismo, cui non risultarono certo estranei gli esponenti del cattolicesimo tedesco. Una mente illuminata, in grado di preconizzare la «nuova barbarie» verso cui stava sprofondando la Germania, ai primordi dell'ascesa hitleriana. Fritz Michael Gerlich, nato a Stettino nel 1883, fu fondatore e direttore del Der gerade Weg (La retta via), il principale quotidiano della Germania meridionale negli anni Venti. Giornalista convinto che la sua professione implicasse il «riconoscere la verità e promuoverne la vittoria», fu fedele a questa massima fino alle estreme conseguenze, cioè fino al sacrificio della vita: fu assassinato dai nazisti nel campo di concentramento di Dachau il 30 giugno 1934, dopo aver patito a lungo le persecuzioni del regime e le violenze in carcere. Una figura poco nota, cui hanno reso memoria con la rigorosa ricostruzione storica e con documenti inediti Ovidio Dallera e Ilsemarie Brandmair, autori del volume Un giornalista contro Hitler (Mursia), presentato alla Libreria dell'Università Cattolica con interventi anche di Massimo Ferrari, docente di Storia del giornalismo, e di Alessandra Lombardi, docente di Lingua Tedesca. «Non è vero - ha sottolineato Ferrari - che la Chiesa non abbia fatto nulla e che non ci siano stati giornali e giornalisti cattolici che si sono opposti quando Hitler ha preso il potere». C'è stato un personaggio anche in Italia - ha riferito il docente -, Guido Gonella, deputato democristiano e primo presidente dell'Ordine dei giornalisti, che può essere accostato all'esperienza di Gerlich: si scontrò con la nascente dittatura fascista a causa delle parole di denuncia spese dalle colonne dell'Osservatore romano. Gerlich - ha riferito la Brandmair, docente di Cultura e Civiltà dei Paesi di lingua tedesca nella sede bresciana dell'Università Cattolica - visse nel 1927 un fatto determinante per la sua biografia: l'incontro con la veggente Teresa Neumann, che lo incoraggiò nell'opposizione politica al nazismo e gettò le basi per la sua futura conversione dal calvinismo al cattolicesimo. La Neumann costituì anche l'anello di congiunzione per il contatto con padre Agostino Gemelli, che proprio all'epoca era stato incaricato di seguire la vicenda come commissario inviato da Pio XI (concluse, dopo avere esaminato le stimmate della mistica, che non si trattava di isterismo, bensì di un fenomeno cui «non si poteva dare spiegazione scientifica»). Fritz Gerlich si sentì incoraggiato ad «ingaggiare la lotta contro il male». Lo fece pur essendo ad un certo punto consapevole che la sua sorte «era segnata», tanto che rifiutò l'opportunità di fuggire in Svizzera e mettersi in salvo («Non lascio la mia scrivania», asserì con forza). «Un giorno i nazisti irruppero nella redazione del suo giornale - ha raccontato la Brandmair -, la devastarono, arrestando tutti i presenti. In prigione fu pesantemente torturato, ma respinse anche l'idea del suicidio (gli fu offerta una pistola per farlo). Nella Notte dei lunghi coltelli, Hitler fece eliminare forse 400-1.000 avversari: era arrivato il momento di liquidare anche Gerlich, che fu trasferito a Dachau e trucidato, senza neanche una parvenza di processo». Sorprende - osserva Dallera - oltre alla fermezza delle posizioni, il valore profetico delle riflessioni di Gerlich: «I suoi scritti contengono una serie impressionante di spunti profetici, che non si capisce se abbiano più il significato di annunci di verità che contrastano con le idee correnti o di predizioni di un evento futuro». Comunque sia, nel novembre del '23 il direttore assiste al primo colpo di mano di Hitler, che, davanti a tremila persone, nella più grande birreria di Monaco, convince gli spettatori a «dare inizio alla rivoluzione nazionale». Gerlich denuncia subito la pericolosità della cosa, dichiarando che, se il fanatismo nazionalista si affermerà, porterà il Paese alla rovina. Alle elezioni del '32, Hitler corre contro von Hindenburg (e Gerlich parla di un programma fatto solo di «anti», ossia di negazioni, con un unico obiettivo comune: la volontà di distruggere); arriva alla cancelleria nel '33 e, dal '34, instaura la dittatura. Che fosse «preveggenza o chiaroveggenza» - nota Dallera - quella di Gerlich? Forse più semplicemente la visione cristallina di una personalità con doti umane e intellettuali eccezionali. Anita Loriana Ronchi

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Università, la Cgil difende De Poli (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università, la Cgil difende De Poli Barbiero: «Attacchi poco utili in questo momento difficile» «Di fronte al rischio di chiusura dell'Università di Treviso, più che alla critiche a De Poli sono interessato a sapere cosa intendono fare il tessuto produttivo, le associazioni di categoria, il sindacato, la società trevigiana, i docenti e gli studenti, ovvero chi in questi anni ha indubbiamente tratto vantaggio dalla presenza e dal lavoro dell'Ateneo». Lo ha detto Paolino Barbiero, segretario generale Cgil provinciale. «Di fronte ad una situazione economica precaria che potrebbe significare la fine dell'esperienza universitaria a Treviso - ha proseguito - trovo poco utili gli attacchi a De Poli. Disperdere il patrimonio rappresentato dall'Università sarebbe un peccato mortale. Rivolgo un appello a chi vive la realtà dell'università trevigiana affinché sia presente al sit-in organizzato dalla Cgil (questo pomeriggio in piazza dei Signori, ndr)».

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Come la scienza "parla tra sè" (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Come la scienza "parla tra sè" Concluso con successo il corso di comunicazione scientifica Scambiarsi i risultati delle ricerche spesso non è semplice SAN VITO Con il professor Schweingruber SAN VITO. Si è concluso da un paio di giorni il corso di comunicazioni tenutosi al centro studi di San Vito. Alla lezione conclusiva era presente anche il pro-rettore dell'università di Padova, il professor Giuseppe Zaccaria, in corsa per diventare rettore del prestigioso ateneo patavino. Presenti anche il professor Tommaso Anfodillo, docente universitario nella facoltà di Scienze Forestali, e il sindaco di San Vito, Gianpietro De Vido, che ha portato il saluto dell'amministrazione comunale e della comunità sanvitese. Il corso di comunicazione scientifica tenutosi è stato brillantemente condotto dal professor Fritz Hans Schweingruber (Forschungsanstalt fÜr Wald, Schnee und Landschaft Birmensdorf Svizzera). Tutti i dottorandi, circa una trentina provenienti dall'Università di Padova, Trieste e Firenze, hanno seguito con grande entusiasmo i consigli del docente riguardo il modo migliore di comunicare il risultato delle proprie ricerche. Non sono state le classiche "lezioni frontali"; al contrario, ognuno si è reso protagonista attraverso l'esposizione dei propri lavori, criticati e commentati con grande efficacia dall'istrionico professore. Sono stati tre giorni intensi, dove dottorandi afferenti a Dipartimenti molto diversi tra di loro (Agronomia, Scienze Animali, Medicina) hanno avuto modo di conoscersi e di confrontarsi a tutto tondo. Essere circondati poi dalla splendida cornice delle Dolomiti di San Vito ha reso questo "ritiro culturale" ancora più affascinante ed efficace. (a.s.)

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Quei migranti veneti in Romania (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Quei migranti veneti in Romania L'ultimo volume pubblicato della collana «Civiltà Veneta nel mondo» C'era un tempo in cui erano i veneti che si incamminavano alla volta della Romania. E' successo fino al 1945: a raccontarlo un libro, Veneti in Romania, ultimo nato della collana «Civiltà Veneta nel mondo», diretta da Gianpaolo Romanato, e curato dal prof. Roberto Scagno, docente di Lingua e Letteratura Romena presso l'Università di Padova, con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica all'Università di Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato in storia all'Università di Iasi in Romania. «Non sarebbe corretto - spiega il professor Scagno - azzardare alcun paragone tra l'immigrazione dei giorni nostri, che viene dall'Est, a quella ricostruita nel libro verso la Romania. Cosi come sono da escludere anche implicazioni sul fronte della delocalizzazione delle imprese venete; qui si racconta la storia della prima grande emigrazione veneta nell'ultimo trentennio dell'Ottocento dove dal bellunese sono partiti in molti, manodopera specializzata, per lavorare all'infrastrutturazione della Romania: strade, ferrovie, palazzi». L'assessore ai flussi migratori della Regione Veneto, Oscar De Bona, è tra i promotori della ricerca (la Regione ha finanziato l'opera), puntualizza: «La manodopera qualificata proveniente dal Veneto, soprattutto dell'alto bellunese, divenne insostituibile per lo sviluppo del Paese danubiano, al cui processo parteciparono in modo rilevante anche artisti e uomini di cultura veneti. Un'apprezzata attività professionale interrotta dall'instaurazione del regime comunista nel 1948, che determinò, tra l'altro, lo scioglimento delle associazioni culturali che avevano accompagnato l'emigrazione veneta in Romania». Finito il sogno rumeno non si fermano i racconti delle migrazioni dei veneti nel mondo: il prossimo volume della collana racconterà il Canada. (Daniele Pajar)

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Sempre più gli anziani e sempre più le famiglie con un solo figlio (sezione: Cultura)

( da "Settegiorni (Rho)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

AUDITORIUM «MAGGIOLINI» La sociologa Eugenia Montagnini ha parlato per gli incontri organizzati dal Centro studi Paolo VI SEMPRE PIÙ GLI ANZIANI E SEMPRE PIÙ LE FAMIGLIE CON UN SOLO FIGLIO «Quale vita sociale?», questo il tema del secondo appuntamento degli incontri promossi dal Centro studi Giovanni Paolo II, svoltosi mercoledì 18 marzo all'Auditorium «Giorgio Orlandi» delle Acli di via De Amicis. Il coordinatore del centro Angelo Casati ha presentato gli incontri che intendono focalizzare l'attenzione sulle nuove città dell'uomo, le grandi aree urbane. Ospiti della serata la professoressa Eugenia Montagnini, docente di Sociologia del territorio del Politecnico e dell'Università Cattolica di Milano, che ha parlato dei mutamenti sociali urbani delle metropoli. Innanzitutto ha rilevato le trasformazioni delle città, analizzandone gli aspetti dell'urbanizzazione. «Le città ha spiegato Montanini si stanno ingigantendo in maniera forte, tante persone vanno a vivere in città, ciò comporta nelle aree adiacenti un sovraccarico ed una pressione, ad esempio sulla produzione. Singolare il caso della città di Milano che ha perso cinquecentomila abitanti a partire dagli anni Novanta, venendo così a creare una cerchia di città infinita e complessa che si estende addirittura a partire da Gallarate». Montagnini ha messo in risalto alcune variabili di questo mutamento identificate negli anziani, nelle famiglie, negli stranieri e nel tasso di fecondità. «Siamo in presenza di persone sempre più anziane, gli stranieri regolari sono sempre di più, le famiglie invece, sono composte da due persone (esempio madre e figli), oppure genitori con al massimo un figlio a carico. Costante si è mantenuto il tasso di fecondità, dovuto alle donne straniere che hanno messo al mondo dei figli, ma che ora devono affrontare gli stessi problemi delle mamme italiane». La professoressa ha infine sottolineato l'importanza di cercare nuove strade di convivenza e nuove forme di vita sociale. Il terzo appuntamento della scuola laboratorio del Decanato di Rho per la formazione all'impegno sociale e politico si terrà mercoledì 1 aprile, sempre alle 21 all'Auditorium «G. Orlandi», con il professore Giuseppe Boatti, docente di Progettazione urbanistica del Politecnico che discuterà sul tema «Un'urbanistica a misura d'uomo». Articolo pubblicato il 20/03/09

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mastino-luciano, in gioco il dopo maida (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 1 - Prima Pagina Mastino-Luciano, in gioco il dopo Maida Stamane candidati a confronto all'università sul voto per il rettore SASSARI. Faccia a faccia stamane alle 10 nell'aula magna dell'ateneo centrale. Si confrontano Attilio Mastino e Pietro Luciano, i due docenti in lizza per la successione al rettore. Ha promosso il dibattito la Cisl Università. Un'iniziativa inedita: a Sassari consente per la prima volta da decenni una discussione pubblica e aperta all'esterno prima del voto di giugno. Intanto, tra assonanze e divergenze, i candidati rispondono a otto domande della «Nuova». P. G. PINNA a pagina 6

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"stranieri in aula, fino al 30%" gelmini frena sulle classi separate (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Cronaca Il ministro dell´Istruzione: stiamo valutando il provvedimento, vanno aiutati con l´italiano "Stranieri in aula, fino al 30%" Gelmini frena sulle classi separate Secondo il governo le assenze degli insegnanti sono a - 32,4 %, risparmio di "200 milioni" ROMA - Si sono presentati come alleati nella lotta agli sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta, ieri mattina a Palazzo Chigi, hanno illustrato il bilancio di quello che hanno fatto e intendono fare per recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell´università. La Gelmini ha annunciato che sta ragionando per introdurre un tetto del 30 per cento degli studenti immigrati per classe, ma a partire dal 2010. Una scelta che sconfessa l´orientamento della maggioranza di creare classi differenziali per gli immigrati. E ricordando la vicenda della scuola Pisacane di Roma: «Una vicenda che deve far riflettere, servono risorse per accompagnare i bimbi immigrati nella conoscenza della lingua italiana». Intanto si sono ridotte le assenze degli insegnanti: nel 2009, a gennaio e febbraio, sono calate del 32,4 per cento. Il mancato ricorso alle supplenze - è il calcolo che ha proposto Brunetta - ha consentito di risparmiare finora «tra i 200 e i 250 milioni di euro». «E darò una mano alla collega Gelmini - ha promesso - affinché questa cifra rimanga all´interno del mondo della scuola». Altro capitolo quello relativo ai precari. Già quest´anno quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione, più 12 mila rispetto allo scorso anno, e 8.000 richieste di pensionamento sono state presentate dal personale non docente. «Questo significa - ha fatto i conti il ministro Gelmini - che i 42 mila posti in meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente». Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per l´assorbimento dei precari: a quelli che fino all´anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest´anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente, come congedi e aspettative di vario tipo. I periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l´indennità di disoccupazione; sarà favorita la mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di supplenze in più province. Stretta anche sulle università, sforbiciando i corsi di laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20 per cento in meno: all´inizio dell´anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra triennale e specialistica erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha spiegato il ministro - è stata fatta con criteri di flessibilità: «non penalizziamo le materie, ma abbiamo guardato il numero degli iscritti e cercato di eliminare la frammentazione». (ma. re.)

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sassari, botta e risposta per la carica di rettore - pier giorgio pinna (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

I programmi dei due docenti che si candidano a succedere ad Alessandro Maida Sassari, botta e risposta per la carica di rettore Un faccia a faccia promosso dalla Cisl questa mattina nell'aula magna dell'università PIER GIORGIO PINNA SASSARI. Faccia a faccia stamane alle 10 nell'aula magna dell'ateneo centrale. Si confrontano Attilio Mastino e Pietro Luciano, i due docenti in lizza per la successione al rettore, Alessandro Maida, in scadenza di mandato. Ha promosso il dibattito la Cisl Università. Un'iniziativa inedita: a Sassari consente per la prima volta da decenni una discussione pubblica e aperta all'esterno prima del voto di giugno. La discussione si profila di grande interesse. E per tanti motivi. Dal ruolo che l'ateneo ricopre in Sardegna con le 11 facoltà e i 30 dipartimenti alle attese di molti settori economici sulle prossime scelte di chi sarà chiamato alla guida dell'università, dalle speranze dei 750 professori e dei 700 amministrativi e tecnici a quelle dei quasi 17mila studenti. «La Nuova» ha così posto 8 domande ai candidati (quesiti e risposte al centro della pagina). I temi saranno naturalmente approfonditi nel dibattito di oggi. Ma già dalle prime battute, in un botta e risposta a distanza sui medesimi problemi, emergono convergenze e dissonanze. Con una precisazione legata ai sussurri e alle grida in vista del ricambio ai vertici. Mastino e Luciano, entrambi con qualche approssimazione incasellabili in un'area politica di centro, sono finora gli unici che hanno formalizzato la loro disponibilità. Nel frattempo sono trapelati i nomi di altri docenti, che non hanno però ufficializzato le candidature. Non è dunque escluso che i prossimi giorni riservino qualche sopresa.

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rappresento la discontinuità forti sinergie con il territorio (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

PIETRO LUCIANO Rappresento la discontinuità Forti sinergie con il territorio 1 C'è l'esigenza di qualificare la didattica su livelli elevati e di far crescere i parametri per stabilire le quote-parti di finanziamento provenienti dal fondo ordinario statale ogni attribuito all'università. Dobbiamo poi adeguare le strutture dell'ateneo e rinnovare le apparecchiature tecnologiche. 2 Se io avessi voluto agire in continuità, non mi sarei certo candidato. Direi che la continuità con la linea precedente potrebbe venire garantita dal professor Mastino, certamente non da me. 3 è necessario un nuovo rapporto con l'intera realtà del centro nord della Sardegna. L'università rappresenta una ricchezza del territorio e deve a sua volta trovare una precisa identità recuperando forze e risorse dallo stesso territorio. Occorre infine stabilire relazioni internazionali efficienti e produttive. Il nostro obiettivo dev'essere infatti quello di conquistare quote significative d'incentivi, con forti ricadute positive per la didattica e per la ricerca del nostro ateneo. 4 Il traguardo può essere raggiunto attraverso la riqualificazione della spesa. E con una strategia che punti ad attrarre nuove risorse dal territorio. Oggi, comunque, un altro motivo di preoccupazione è rappresentato dal forte invecchiamento della classe docente. Dovremo dunque agire al meglio per conquistare altri fondi che ci consentano di assumere giovani ricercatori. 5 Probabilmente c'è stata in questi anni una proliferazione eccessiva di sedi. Anche il nostro, come altri atenei, in questo senso ha seguito una moda diffusa su scala nazionale, magari in qualche caso facendosi troppo solleticare da politici locali interessati all'istituzione di corsi gemmati. Oggi va fatta un'attenta riconsiderazione dell'intera questione. Alcune sedi sono state già chiuse. Altre potranno sopravvivere solo se corrisponderanno ai parametri di efficienza per la didattica e per la ricerca. Il sostegno finanziario, da solo, non è sufficiente. Sono indispensabili condizioni operative uguali a quelle rese possibili nella sede centrale dell'ateneo. 6 L'azienda mista va dotata di strutture moderne, rispondenti alle norme di sicurezza e a un adeguato sistema di ospitalità sanitaria da riservare ai pazienti. La medicina, in questo senso, dev'essere ritenuta l'interfaccia dell'università verso il contesto sociale della Sardegna centro-settentrionale. 7 Sotto questo profilo l'università di Sassari non è diversa dagli altri atenei italiani. 8 Perché propongo un governo condiviso e partecipato dell'università, oltre che una profonda revisione dello statuto e del regolamento che disciplinano la vita del nostro ateneo.

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cagliari, cinque in lizza per sostituire mistretta (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 6 - Sardegna Cagliari, cinque in lizza per sostituire Mistretta ALLE URNE TRA DUE MESI In pista Faa, Del Zompo, Paci, Sassu e Giovannino Melis CAGLIARI. Diciott'anni dopo la nascita dell'impero (leggi Pasquale Mistretta, rettore incontrastato dal 1991 fino ai giorni nostri) sono 5 i candidati, a Cagliari, per il prestigioso, potente e illustre incarico di Magnifico. Potevano essere addirittura sette ma due (Francesco Sitzia e Giuseppe Santa Cruz) hanno rinunciato alla corsa elettorale, per non finire schiacciati nello scontro titanico fra le facoltà di Medicina e quelle del Polo economico-giuridico che si scatenerà dal 21 maggio in poi, data delle elezioni, per la succcessione di Mistretta. Dei cinque aspiranti rimasti, due arrivano appunto da Medicina, l'ex preside Gavino Faa e la farmacologa Maria Del Zompo, tre dal raggruppamento fra Scienze politiche-Giurisprudenza-Economia e sono: Raffaele Paci, cattedra di Economia applicata e fondatore del Crenos, istituto di ricerche economiche inter-universitario fra Cagliari e Sassari, Antonio Sassu, docente di Politica economica europea e già presidente del Banco di Sardegna, e Giovannino Melis, l'unico che proviene dalla facoltà di Economia, dove insegna Economia aziendale. Questo è lo schieramento: cinque candidati per un posto solo, quello di rettore. Di sicuro la sfida nelle urne sarà in almeno due turni, previsto anche un terzo, perché è davvero difficile che l'elezione avvenga alla prima tornata. Adesso nessun concorrente sembra in grado di avere in tasca quei mille voti (su 1500 elettori) necessari per entrare subito in rettorato. Dunque sarà necessario il ballottaggio fra i due candidati che, in primavera, otterranno più voti. A due mesi dall'apertura dei seggi, è davvero difficile dire chi di questi tempi fra Gavino Faa, Maria Del Zompo, Raffaele Paci, Antonio Sassu e Giovannino Melis sia avanti una o più lunghezze rispetto agli avversari. In questa lunga campagna elettorale, è cominciata l'anno scorso e durerà altri sessanta giorni, sembrano partire tutti alla pari o quasi all'interno di uno scenario reso ancora più complicato dalla sconfitta del centrosinistra guidato da Soru e dal ritorno del centrodestra al governo della Regione. Quanto la politica c'entri nell'università lo ha fatto capire, con eleganza, il neo assessore alla Sanità Antonello Liori, cardiologo, area An nel Pdl, che in un'intervista ha detto: «Spero che il nuovo rettore arrivi da Medicina». E se lo dice l'assessore vuol dire che altri palazzi del potere (giunta e consiglio regionale) guardano da tempo, con molta attenzione, a quanto accadrà nel settecentesco palazzo di via Università. L'appartenza di ciascun candidato a questa o quell'area politica può diventare determinante, così come il programma elettorale che i cinque fanno girare da tempo da un capo all'altro dell'ateneo, ma lo saranno anche le decisive alleanze interfacoltà, per adesso ancora segrete. All'area di sinistra fanno riferimento Raffaele Paci e Maria del Zompo, con il primo molto vicino all'ex assessore alla Programmazione della giunta Soru-uno, Francesco Pigliaru, mentre la professoressa ha confermato la sua appartenenza culturale citando una frase di Antonio Gramsci nelle ultime righe della sua lettera aperta all'ateneo, nei fatti la spiegazione del perché s'è candidata. Gli altri. Antonio Sassu alla presidenza del Banco fu inserito dall'allora Pds in una rosa di nomi, ma i ben informati dicono che i suoi rapporti col partito, diventato nel frattempo Pd, si sarebbero raffreddati negli ultimi cinque anni. Anche Giovannino Melis ha un passato da banchiere, al Credito industriale Sardo, e da sempre è indicato vicino all'area socialista, che però nel tempo s'è dispersa in varie sigle. Il quinto candidato è Gavino Faa: chi lo conosce bene, parla dell'ex preside come di un centrista trasversale, dagli ottimi contatti sia a sinistra che a destra, con le migliori amicizie nel Pdl. Detto della politica, i cinque dovranno confrontarsi anche su: tagli alle risorse, aumento delle tasse universitarie, costruzione del campus, miglioramento della qualità didattica, risalita dell'università verso i piani più alti della classifica nazionale. Basta e avanza, per scrivere: i prossimi saranno sessanta giorni di fuoco. (ua)

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lisbona, laurea honoris causa per mou i docenti dell'università lo bocciano (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 60 - Sport La curiosità Lisbona, laurea honoris causa per Mou i docenti dell´università lo bocciano MILANO - Clamoroso: per qualcuno è Josè Mourinho ad avere in realtà "zeru tituli". Si tratta di un gruppo di professori della facoltà di "Motricidade Humana" all´università di Lisbona, dove Mourinho si laureò 22 anni fa e dove lunedì riceverà una laurea honoris causa per i suoi meriti sportivi. I docenti diserteranno per protesta la cerimonia perché, sostengono, in facoltà non si è discusso dell´assegnazione e perché Mourinho è ancora troppo giovane per aver acquisito i meriti necessari per l´alta onorificenza. Ad avere più titoli di Mourinho ci sarebbero altri personaggi del calcio portoghese, come Carlos Queiroz e Jesualdo Ferreira. Oppure, uscendo dal calcio, l´insigne professore Teotonio Lima, il santone del basket lusitano. Meglio Teotonio dello Special One, insomma.|(a.s.)

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ma in italia niente condanna a vita - roberta rizzo (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 11 - Attualità «Ma in Italia niente condanna a vita» Un docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritzl fosse stato processato in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico in casi come quello di Amstetten. Professor Rossi, perchè nel nostro Paese una persona che ha compiuto reati così gravi non sarebbe condannata all'ergastolo? «Semplicemente perché i reati di cui è accusato Josef Fritzl non rientrano nella massima condanna prevista dal nostro codice penale. Infatti non c'è ergastolo per omicidio colposo, riduzione in schiavitù, sequestro di persona, stupro e incesto». E quale pena sarebbe ipotizzabile per un uomo che ha compiuto tali mostruosità? «Diciamo che potrebbe scontare una pena di una ventina d'anni. Dobbiamo tener presente che con il giudizio abbreviato è prevista la riduzione della pena di un terzo. Però ci sono delle varianti importanti che anche i giudici austriaci hanno valutato, ovvero la follia dell'imputato. Una persona che compie tali reati è certamenmte disturbata mentalmente e dunque anche nel nostro Paese sarebbe sicuramente finita in una struttura psichiatrica o, in alternativa, anche agli arresti domiciliari. Non per l'età, a 73 anni, in carcere si va. Ma per le condizioni di salute il condannato può scontare la pena a casa. E' successo anche per Erich Priebke». Però il processo non sarebbe stato breve come in Austria. I tempi della nostra giustizia sono da sempre molto lenti. «Sì, non posso dire il contrario. D'altra parte l'unica possibilità di processare e arrivare a immediata sentenza è se l'imputato si proclama immediatamente colpevole. Devo però anche sottolinare che in una vicenda di questo tipo ci sarebbero state delle lungaggini dovute alla nomina del collegio medico, alle perizie psichiatriche e alle varie udienze dedicate ai testimoni. Sarebbe stata sentita non solo la figlia-vittima, ma anche parenti, amici, conoscenti». Insomma, in Italia, un processo del genere sarebbe durato almeno un anno prima di arrivare alla sentenza? «Sì, più o meno un anno. Talvolta passano mesi da un'udienza all'altra semplicemente per sentire delle testimonianze. E una delle conseguenze sarebbe stata quella di un impatto mediatico ancora più pesante». E la colpa secondo lei di chi è? Dei giudici, degli avvocati o dell'assetto giuridico generale? «I giudici applicano la legge. Gli avvocati fanno il loro mestiere. Non credo vi siano colpe ma la causa che provoca lungaggini estenuanti è da ricercare nella numerosissima casistica di processi civili che il nostro Paese ha. I giudici sono dunque impegnati in più processi e sono costretti a dilatare i tempi delle udienze anche dei processi penali».

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convegno ai macelli sul tema delle metropoli (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Empoli Convegno ai Macelli sul tema delle metropoli L'arte di Campriani e le riflessioni di Grazi CERTALDO. Dopo i primi due incontri sulla città-immagine e sulle periferie urbane, il ciclo di incontri "Certaldo-Dubai andata e ritorno" si occupa stavolta di "Megacities", ovvero di metropoli, tema trattato nella conferenza che si svolgerà stasera alle 21,30 a "I Macelli", ingresso libero. Dal 2006 la popolazione che vive nelle città ha superato quella che vive nelle campagne e nei piccoli paesi. Ma il dato sconcertante è che le città più popolose sono in Asia e America Latina, dove è massima la concentrazione di povertà. Se nel XX secolo, Londra, Parigi e New York rappresentavano l'andamento della società, oggi sono queste nuove metropoli a raccontarci le tendenze mondiali? A questo interrogativo daranno risposte gli interventi di artisti e docenti universitari. La lettura artistica del tema "Metropoli" sarà dato da Gloria Campriani, con le sue opere che si esprimono attraverso costruzioni mute, città solitarie dalle proporzioni perfette, come nell'opera "New York, New York". La lettura storico politica sarà affidata a Laura Grazi, docente di storia dell'integrazione europea presso il corso di scienze politiche dell'Università di Siena, autrice del libro "L'Europa e le città. La questione urbana nel processo di integrazione europea (1957-1999)", Il Mulino, 2006. Interventi anche di antropologi, architetti, e reading finale di brani tratti da "Le città invisibili" di Italo Calvino e Novecento di Alessandro Baricco.

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mostra fotografica sarà inaugurata il 20 marzo alle 18 in via buccari 6 la personale di patrizia ... (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 32 - Sassari Mostra fotografica Sarà inaugurata il 20 marzo alle 18 in via Buccari 6 la personale di Patrizia ... Mostra fotografica Sarà inaugurata il 20 marzo alle 18 in via Buccari 6 la personale di Patrizia Cau presso la sede dell'associazione fotografica "Mastros de Lughe". L'esposizione sarà aperta al pubblico tutti i giorni (esclusa la domenica) dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.30. Torneo playstation Il circolo «I camionisti» in via Boggio a Li Punti informa che il torneo di playstation è stato rinviato al 6 aprile. Info: 347.6915626. Lavoro Il Comune di Stintino ha richiesto l'avvio a selezione di 2 muratori qualificati e di 7 operai generici. Data della chiamata presso il Centro servizi per il lavoro in via Bottego: 2 aprile 2009. Mansioni per i 2 muratori: manutenzione fabbricati, strade, marciapiedi, recinzioni. Mansioni per i 7 operai: pulizia spiagge, litorali e aree pubbliche. Tipologia contrattuale: tempo determinato per 6 mesi. Pizzeria bar ristorante ricerca 1 pizzaiolo ad Alghero, richiesta esperienza lavorativa, contratto full time a tempo determinato da maggio a settembre, vitto e alloggio, scadenza domande il 10 aprile, presentare curriculum al Csl di Alghero, via Sardegna, 60 o inviarlo per fax allo 079-986619 o per mail: cslalghero yahoo.it Info: servizio incontro domanda/offerta tel. 079-985555 Commedia in sassarese Sabato 21 marzo alle 21 al teatro Smeraldo andrà in scena la commedia in due atti "L'ipiritu di la pazi", scritta da Ugo Niedda, che ne cura anche la regia. Biglietti presso la tabaccheria di Lelle Rubino alla galleria La Piazzetta, oppure al botteghino del teatro sabato dalle 10 alle 12, il pomeriggio dalle 17. Difesa personale Il Coni e la Libertas organizzano corsi di difesa personale gratuiti. Info: 079.296063. Messaggerie sarde La libreria propone nella sala incontri in piazza Castello 11 due laboratori riservati ai bambini dai 4 ai 10 anni: "L'Inventastorie", ideato e condotto da Rosalba Massidda, è uno spazio in cui i bambini possono muoversi liberamente sperimentando materiali di tutti i tipi e colori, impastare, manipolare, costruire i personaggi e le scenografie di racconti inventati o fiabe tradizionali. Info 340 2575635. Nel "Laboratorio di Animazione alla Lettura e di Educazione alle Emozioni" i bambini verranno accolti e seguiti da un'insegnante, Maria Grazia Maciocco e da un'educatrice, Graziella Amico, che li aiuteranno tramite fiabe, filastrocche, musica, giochi e colori ad entrare nel magico mondo della lettura, liberando e gestendo le proprie emozioni. Info 3356593864 o 079230028. Festa della Francofonia L'Alliance franÇaise di Sassari in collaborazione con l'Università di Sassari-facoltà di Lingue invitano tutti i francofili alla giornata della francofonia che avrà per tema "Le FranÇais a' l'epreuve du monde": l'incontro sarà animato da dibattito, film e giochi. Appuntamento lunedì 23 alle 15 nella nuova sede in via Armando Diaz 27 (tel. 079.238558) Bahà'i Al Centro Bahà'i di Sassari, via Poligono 5, sabato 21 marzo alle ore 18 si svolgerà la Festa di Naw-Ruz, il Capodanno Bahà'i. Per informazioni 079 2591083, 349 4707417, www.bahai.it. Gita Gita culturale per Pasqua e Pasquetta 2009 con visita di Calasetta, centro storico, giro panoramico dell'Isola con Capo Sperone, S.Antioco con la omonima chiesa del patrono, le catacombe, il Tophet e il Museo Etnografico. Sosta ad Iglesias e visita del centro storico con la cattedrale di Santa Chiara. Informazioni al 333.7050034, 079 231767. Filosofia ambientale Mercoledì 25 marzo iniziano gli incontri di studio e documentazione di Filosofia ambientale aperti a tutti nella sede del Museo etnografico «Francesco Bande» in via Muroni 44, dalle 18 alle 20. Il fine è quello di aggiornarsi sulle problematiche ambientali, sia dal punto di vista più scientifico, sia da quello etico. Pensionati Inps/Inpdap Il Caf Cisal informa i pensionati Inps e Inpdap che gli enti previdenziali stanno inoltrando a domicilio i modelli per la richiesta delle detrazioni d'imposta per l'anno 2008 da applicare al trattamento pensionistico. Il Caf Cisal provvederà gratuitamente all'assistenza per la compilazione dei relativi elaborati nonché all'invio telematico ai vari enti. Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: mattina 9-12; pomeriggio 17-19. Infoline 079/275128; 079/2825050; 079/503311. Escursione Il Club alpino italiano organizza per domenica 22 marzo un'escursione intersezionale "La via dei grandi alberi" nel bosco di Illorai; durata 6 ore; difficoltà E. Partenza autobus da piazzale Segni alle ore 8, appuntamento Nu-Ca alle 9 al bivio Foresta Burgos Frida, info: 346-3354002 e 328-9022644 Beneficenza Unisciti a noi, in un sogno per «Il Sogno», spettacolo di beneficenza con Baz, Piero Marras, Bertas, Maria Giovanna Cherchi, Doc Sound, G.B. New Dance, Teatro danza Jana, Coro Mariele Ventre, Compagnia Estemporada, Orchestra scuola media n. 3, in programma il 2 aprile alle 20,30 al teatro Verdi. Prevendita nel negozio Pasquali e il 20/21 marzo alla Piazzetta Info 338-2839064. Pallavolo Riprendono i corsi gratuiti di minivolley e pallavolo al Liceo scientifico "G. Spano" in via Monte Grappa, tenuti dal professor Stefano Carta, docente e tecnico federale in possesso della qualifica di istruttore giovanile nazionale. I laboratori di minivolley e pallavolo si terrano nel pomeriggio e sono completamente gratuiti grazie al finanziamento della Regione e proseguiranno per tutto il 2009. Per adesioni, iscrizioni e informazioni rivolersi al 328-3139631. Adms Diabete è convocata per domenica 22 marzo l'assemblea dei soci dell'Adms (associazione diabete mellito e celiachia Sardegna) nella sede di via De Cupis 24, regione San Giovanni, per l'approvazione dei bilanci e la relazione del presidente. Il bilancio è consultabile su www.admsonlus.com, info: 079-395800 e 335-7167777. Assegno di ricerca L'università ha indetto la procedura di valutazione per un assegno di ricera annuale nel Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale settore scentifico disciplinare GEo/03 Geologia strutturale, il termine per la presentazione della domanda è il 30 marzo. Il bando è a disposizione nell'Ufficio concorsi dell'Università in via Macao 32 e sul sito: www.uniss.it/ammin/concorsi Bonus energia Il Caaf Tfdc in convenzione con il Comune di Sassari informa che i propri uffici di via Torres 7 sono a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla compilazione e presentazione gratuita della pratica Bonus Energia. Tel. 079.273199. Circoscrizione 4 Il consiglio della Circoscrizione n.4 è convocato alle 19 di lunedì 23 marzo. La seduta avrà luogo nella sede di via La Malfa. All'ordine del giorno un incontro con l'assessore al Decentramento Gianni Cambula. Patronato Ital Uil Il patronato Ital Uil fornisce gratuitamente le indicazioni sulle ultime riforme previdenziali riguardanti l'indennità di disoccupazione e la compilazione e l'inoltro telematico all'Inps delle domande di disoccupazione con requisiti ridotti con scadenza fissata al 31 marzo, rivolgersi a Sassari in via Muroni5/c tel. 079-232391, a Porto Torres via Sassari 118 tel. 079-510535 e ad Alghero via XX Settembre 98 tel. 079-9738294. Rifugio Gesù Bambino Il 26 marzo alle 17,30 nel salone del Rifugio Gesù Bambino in viale Mameli 10 è convocata l'assemblea degli associati. Raduno fuoristrada L'Ichnusa club 4x4 organizza per domenica 22 marzo il 6º raduno nazionale F.I.F." Della Primavera" valido per l'assegnazione del Trofeo raduni regionale. Incontro partecipanti alle 9 a Viddalba presso il bar Lu Buttighinu, in via Gramsci per iscrizioni e ritiro documentazione, partenza ore 9,30 con breve trasferimento su asfalto prima del percorso off-road lungo circa 30 km, di tipologia turistica è affrontabile con qualsiasi 4x4. Arrivo alle 14, nel parco di San Leonardo, info: 328-5588905 (Edoardo) e 393-9904220 (Massimo) e info@ichnusaclub4x4.it Lavoro Il Comune di Sassari ha richiesto l'avviamento a selezione a tempo determinato per 4 mesi, 30 ore settimanali, di 1 magazziniere, richiesta qualifica specifica e iscrizione al Centro servizi lavoro, giorno chiamata: 24 marzo, avviso integrale su www.silsardegna.it e info: 079-2599600. Clown in corsia L'associazione HappyClown Sassari cerca nuovi volontari. Per informazioni telefonare al 3898382556 dopo le 19 o scrivere a happyclownsassari@virgilio.it Aquiloni L'associazione aquilonistica I colori del vento informa le scuole di ogni ordine e grado che sono ripresi i laboratori di costruzione aquiloni per bambini e ragazzi, il laboratorio inizierà con una lezione teorica sulla storia dell'aquilone, successivamente la costruzione ed infine la prova di volo. Info ai numeri 079361597, 3339465525, chiedere di Vito. Sassari in Cionfra Per tutto il mese di marzo resterà aperta la mostra delle copertine originali e delle caricature più rappresentative del giornale satirico nella Sala Duce di Palazzo Ducale dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13. Inoltre ogni venerdì dalle ore 17 alle 19, sempre nella Sala Duce, si parlerà della Cionfra con recite e letture di brani, da parte di Tino Grindi e Dino Muroni, con l'accompagnamento musicale di Gavino Ruggiu. Forza Dinamo Per la trasferta della Dinamo basket a Casale Monferrato del 22 marzo, il gruppo «La cultura è sport» organizza una trasferta con i tifosi, oltre alla partita sono previste visite a Torino, Venaria reale, Museo egizio, Palazzo madama, e alla Sinagoga di Casale Monferrato, partenza il 21 marzo rientro il 23, info: 347-8821811. Brigata Sassari L'associazione nazionale Brigata Sassari comunica ai propri iscritti che il 21 marzo alle 10 nel Poligono di tiro di via Pirandello si terrà l'assemblea ordinaria e straordinaria dei soci e che è in corso il tesseramento 2009. Info: 347 7728377. Visite alla Nuova Proseguono le visite delle scolaresche alla redazione della Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli appuntamenti telefonare tutti i mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o 222400 e chiedere di Bruno Lubino. Testimoni Cerco testimoni dell'incidente avvenuto la mattina del 30 gennaio intorno alle 7.50 all'incrocio tra corso Angioy e via Sant'Anna, in particolare, si chiede la collaborazione dell'automobilista che viaggiava nel mio senso di marcia alla guida di una Toyota Yaris grigia e che si trovava a transitare nell'incrocio immediatamente dopo di me, tel. 348-2988629. Animali Smarrito nella vecchia strada Porto Torres-Stintino, pressi cva Ragas, cane meticcio media taglia, nero con zampe anteriori bianche, collare marron, si chiama Argo, telefonare 079 514931 ore negozio o 334 3542991. E' stato ritrovato lunedì 23 febbraio nella zona di Monte Bianchinu, in condizioni davvero pietose, un cane maschio di razza Pointer bianco e marrone, presumibilmente anziano, abbandonato o smarritosi, info: 347-1842801

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Farmacie comunali, l'Ue bacchetta l'Italia (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Enti Locali data: 20/03/2009 - pag: 14 autore: Gabriele Frontoni Farmacie comunali, l'Ue bacchetta l'Italia Nuovo procedimento d'infrazione contro l'Italia. Questa volta a finire nel mirino della Commissione Ue sono stati i servizi di consulenza gestionale per le farmacie comunali. Nel 1998 e nel 2002, due amministrazioni comunali italiane senza effettuare alcuna gara di appalto, avevano affidato in concessione (in un caso per 10 anni e nell'altro a tempo indeterminato), i servizi di consulenza gestionale per le farmacie comunali senza avere alcun rapporto gestionale col concessionario né poteri di controllo su di esso. Le autorità del Belpaese hanno sostenuto che i comuni avrebbero apportato una serie di «modifiche allo statuto del concessionario in modo da istituire con esso un rapporto di tipo interno, senza tuttavia acquisire nessuna partecipazione al suo capitale». Non solo. In base alla legge italiana, i comuni interessati dovevano effettuare un'analisi economica generale per decidere se mantenere la concessione del servizio senza previa gara o se invece lanciare un bando di gara per l'affidamento della concessione a un'impresa mista pubblico-privata. Le tesi sostenute dall'Italia non sono state sufficienti a evitare l'azione punitiva di Bruxelles. La Commissione ha rigettato le tesi del governo italiano ribadendo che l'affidamento diretto è in contrasto con i principi generali del trattato CE, secondo cui «deve sempre essere garantito un livello adeguato di trasparenza e pubblicità verso tutti gli operatori economici potenzialmente interessati, esigenza che si realizza in particolare mediante l'esperimento di una pubblica gara». Non solo. La Corte europea di Giustizia non prevede obblighi di esperire una gara pubblica solo nell'ipotesi in cui «l'autorità pubblica esercita sul soggetto distinto un controllo analogo a quello che essa esercita sui propri servizi e se l'altro soggetto svolge la parte più importante delle sue attività con l'ente o con gli enti pubblici che lo detengono». Ma evidentemente questo non è il caso dei due comuni italiani poiché nessuno intratteneva alcun tipo di rapporto col concessionario. La Commissione ha respinto anche la giustificazione basata sulla particolare situazione normativa in Italia, sostenendo che «uno Stato membro non può invocare disposizioni, prassi e situazioni del suo ordinamento giuridico interno per giustificare l'inadempimento degli obblighi ad esso imposti dal diritto comunitario».

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Veneto in campo contro la crisi (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Regione Veneto data: 20/03/2009 - pag: 19 autore: Pagina a cura di Gabriele Ventura La giunta regionale ha adottato tre deliberazioni di supporto finanziario alle imprese Veneto in campo contro la crisi Aiuti alle pmi e partnership pubblico-privato per fare credito Piani di supporto finanziario a favore delle piccole e medie imprese e del settore del commercio. Con la condivisione del rischio di credito tra pubblici e privati e una partnership tra il sistema bancario, i confidi, gli enti pubblici e il mondo associativo per assicurare alle aziende la possibilità di accedere al credito. Su questi punti cardine si è delineato l'intervento anticrisi della giunta regionale del Veneto. Che ha adottato misure di carattere contingente per affrontare il problema del credito e in particolare dell'accesso e delle modalità di accesso al credito da parte delle pmi. Intervenendo quindi sulle strutture che caratterizzano il modello economico veneto. In quest'ottica sono state infatti adottate tre deliberazioni di supporto finanziario. Caratterizzate da una logica di condivisione del rischio di credito tra più soggetti, pubblici e privati, tramite un rafforzamento del ruolo della garanzia consortile. Al fine di contenere gli effetti negativi della crisi la giunta ha anche promosso una partnership forte tra il sistema bancario, i confidi, gli enti pubblici e il mondo associativo in un'ottica di interventi articolati, ma coordinati e sinergici, per assicurare alle imprese la possibilità di accedere al credito. Oltre a queste misure sono stati avviati alcuni interventi cofinanziati da risorse comunitarie a favore del sistema produttivo veneto. In particolare, sono stati individuati due strumenti di ingegneria finanziaria: il primo volto a favorire l'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese nonché a favorire i confidi che si adeguino al regime di intermediario vigilato ai sensi dell'articolo 107 del Testo unico in materia bancaria e creditizia e alle relative istruzioni della Banca d'Italia, mediante la ripartizione del rischio attraverso garanzie e il consolidamento, anche con aggregazioni, di organismi di garanzia. A questo proposito, con deliberazione di giunta regionale n. 1442 del 6 giugno 2008, è stato approvato il bando pubblico per la costituzione e la gestione di fondi rischi, da parte di organismi consortili di garanzia, a sostegno delle operazioni di garanzia su finanziamenti per investimenti innovativi, per lo sviluppo dell'imprenditorialità e per la patrimonializzazione degli stessi consorzi. L'intervento è cofinanziato per un importo pari a 35 milioni di euro a valere sul programma operativo regionale 2007-2013. Risorse che permetteranno, grazie alla partecipazione dei consorzi fidi, di concedere garanzie agevolate, per investimenti in innovazione, pari a 70 milioni di euro, e, cioè, pari ad almeno 90 milioni di finanziamenti garantiti. Il secondo strumento approntato mira invece a favorire l'accesso al credito da parte delle pmi, attraverso la riduzione del costo delle operazioni di finanziamento per la realizzazione di investimenti innovativi, mediante la costituzione e gestione di un fondo di rotazione pubblico con partecipazione del sistema finanziario. Per avviare tale strumento è stata indetta, con deliberazione di giunta regionale n. 2384 dell'8 agosto 2008, la gara per l'aggiudicazione del servizio inerente la costituzione e la gestione di un «Fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli investimenti innovativi delle pmi», utilizzando risorse finanziarie del programma operativo regionale 2007-2013, per un ammontare pari a 45 milioni di euro. Alla quota pubblica si aggiungerà la quota messa a disposizione da parte del soggetto gestore del fondo, pari ad altri 45 milioni, per un totale di 90 mln di finanziamenti a tasso agevolato. Sempre nell'ambito degli interventi cofinanziati dal Por Fesr 2007/2013, è in fase di predisposizione il bando per la gestione di un fondo di venture capital, per la partecipazione temporanea e minoritaria al capitale di rischio in imprese innovative. Il bando prevede la partecipazione pubblica per circa 15 milioni, cui si aggiungerà altrettanta provvista da parte del soggetto gestore aggiudicatario della gara (somma complessiva Por 2007/2013, 30 mln di euro). Contestualmente all'adozione delle misure urgenti a sostegno del sistema economico l'amministrazione ha anche convocato il tavolo di concertazione allo scopo di partecipare al partenariato economico e istituzionale le azioni intraprese dalla giunta e comunicare l'intenzione di istituire un tavolo tecnico di monitoraggio sulla situazione del credito alle imprese. Questo tavolo, il cui obiettivo è quello di realizzare un sistema di controllo costante degli effetti della crisi sulle imprese venete e sui risultati delle iniziative correttive e di sostegno poste in essere dalla regione, anche in prospettiva di ulteriori misure di cui si dovesse rendere necessaria l'adozione, è stato formalmente istituito con deliberazione di giunta regionale n. 3258 del 4 novembre 2008. Relativamente al ruolo della finanziaria regionale Veneto Sviluppo, invece, è allo studio la costituzione di un «Fondo pubblico regionale di garanzia, co-garanzia e controgaranzia» alimentato da risorse pubbliche, che conceda, a favore delle pmi venete, garanzie, co-garanzie e controgaranzie su garanzie dei confidi. Si tratta di uno strumento che funziona secondo il meccanismo proprio dei fondi di rotazione, liberando risorse al progressivo rientro dei rischi in essere. L'intervento del Fondo sarà in linea con le vigenti normative di vigilanza della Banca d'Italia (ex Basilea 2), e quindi acquisibile dalle banche ai fini della mitigazione del rischio. È allo studio, poi, una ipotesi di accordo tra la finanziaria regionale Veneto Sviluppo, la Venice international university (Viu) e la regione del Veneto finalizzato: allo sviluppo di processi di internazionalizzazione delle imprese mediante l'utilizzo di figure professionali appositamente formate e specializzate nel ramo dei servizi per l'internazionalizzazione; e a promuovere l'innovazione. Parallelamente alla convocazione del tavolo di concertazione, infine, sono stati attivati da parte dell'assessorato alle politiche del lavoro la commissione regionale di concertazione tra le parti sociali e il comitato di coordinamento istituzionale, allo scopo di fare il punto sui riflessi occupazionali della crisi in atto. In tale ambito le parti sociali e le amministrazioni provinciali, congiuntamente con la regione, si sono impegnate a monitorare mensilmente, attraverso i dati forniti dai servizi per l'impiego, l'andamento dei livelli occupazionali, allo scopo di intervenire tempestivamente, utilizzando gli strumenti delle politiche per il lavoro, dagli ammortizzatori sociali agli interventi formativi a carattere preventivo.

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Università a dieta (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Professioni data: 20/03/2009 - pag: 34 autore: Pagina a cura di Benedetta P. Pacelli Una nota di indirizzo del ministro Gelmini agli atenei Università a dieta Taglio del 20% dei corsi di laurea Un tetto al numero degli esami. Un taglio alla proliferazione dei microcorsi, quelli con pochissimi crediti ma tanti docenti. Un minimo di professori di ruolo e una sforbiciata ai corsi di laurea fotocopia, quelli buoni per arricchire il carnet dell'offerta universitaria. E' la cura dimagrante che il ministro dell'istruzione e dell'università Mariastella Gelmini ha programmato per il sistema universitario e che porterà già a partire dal prossimo anno accademico ad una sforbiciata del 20% dei corsi di laurea. Il provvedimento. Un piano di razionalizzazione i cui paletti sono contenuti in una nota di indirizzo vincolante per le università. Dal prossimo anno quindi, secondo il provvedimento, saranno disattivati tutti quei corsi di studio con un basso numero di iscritti o quelli nati per decentrare sedi universitarie senza avere requisiti di funzionalità. Tra le misure previste, poi, un congruo rapporto docenti per corso di laurea: in sostanza non sarà più possibile attivare un singolo corso di laurea senza un sufficiente numero di docenti di ruolo. Un'ulteriore precisazione anche sul numero di crediti (ognuno vale attualmente 25 ore di lavoro) la modalità che misura il carico di lavoro richiesto alla studente e sul quale fin'ora non c'era stata vera omogeneità. D'ora in poi, invece, spariranno quei microesami da meno di 4 crediti formativi, perché ciascun insegnamento non potrà valerne meno di 6. Ma la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso di studio sarà fatta anche attraverso l'individuazione del numero degli insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere effettivamente in base alle strutture e ai docenti di ruolo. La situazione. Nell'insieme il pacchetto dà uno stop alla moltiplicazione dei corsi (arrivati a 5.734) che ha segnato l'università italiana da anni, nella generalizzata corsa ad attrarre studenti e finanziamenti. A tutto questo mondo bulimico, la riforma della riforma impone una cura che il numero uno dell'università vorrebbe immediata già a partire dal prossimo anno accademico e in parte già in atto grazie alla revisione degli ordinamenti didattici operata dal Consiglio universitario nazionale (Cun). «Abbiamo già provveduto, lo scorso anno, ad una revisione di circa 1.700 corsi di laurea», ha spiegato il presidente del Cun Andrea Lenzi, «e altrettanti nè stiamo analizzando ora». Una volta passato il vaglio del Cun gli atenei potranno, quindi, procedere all'attivazione, tenendo conto d'ora in poi anche di queste indicazioni ministeriali che «vanno sicuramente nella giusta direzione, senza esagerare però, nel considerare così drammatica la situazione».

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GUIDO SMADELLI PREDAIA - <Quest'anno abbiamo avuto 15 mila ingressi, incassi per circa 180 mila euro, il doppio che nelle passate stagioni (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

GUIDO SMADELLI PREDAIA - «Quest'anno abbiamo avuto 15 mila ingressi, incassi per circa 180 mila euro, il doppio che nelle passate stagioni GUIDO SMADELLI PREDAIA - «Quest'anno abbiamo avuto 15 mila ingressi, incassi per circa 180 mila euro, il doppio che nelle passate stagioni. Domenica 22 marzo organizziamo una grande festa sulla neve, per celebrare questo successo, per la prima volta chiuderemo il bilancio in pari, forse addirittura con un piccolo attivo». Mauro Schwarz , presidente di Predaia Spa, la società pubblico-privata proprietaria di impianti e piste sciistiche dell'altopiano, e di tutte le strutture collegate, esprime soddisfazione. «Una grande festa che avrà inizio alle 13», annuncia. «Con musica, speck e brindisi a base del sidro prodotto da Alberto Corazzolla (sindaco di Tres, ndr). Ovviamente saranno aperte tanto le piste, quanto il Predaia Park». Ed è questo, il «traino» di questo successo. Una vasta area destinata ai piccini, con presenza di tapis roulant, piste per la discesa con «ciambelle», con slitte e bob, giochi gonfiabili, altalene e quant'altro. «E' in questa direzione che intendiamo proseguire, a livello di investimenti», afferma Schwarz. «Disponiamo di ampi terreni a prato, tutt'attorno alle attuali strutture. Abbiamo già parlato con Trentino Sviluppo, per nuovi progetti, che a spanne quantificherei, a livello di costi, sui 2 milioni e mezzo di euro. Dobbiamo investire qualcosa nell'impianto di innevamento, ma la maggior parte degli impegni saranno destinati appunto ad estendere l'area parco, migliorandone la fruibilità, puntando su attrezzature destinate ai giovanissimi e che comunque garantiscano l'assoluta integrità dell'ambiente, che è la miglior carta spendibile, per la nostra zona». L'inverno ormai quasi concluso ha decretato il successo della piccola stazione sciistica. «Non senza qualche problema», ammette Schwarz. «Soprattutto durante il periodo natalizio ci siamo trovati un po' in crisi, sotto il profilo organizzativo, data l'altissima affluenza di persone. Sugli impianti di risalita abbiamo gli ingressi informatizzati, ma dobbiamo migliorare il servizio, siamo quasi andati in tilt... abbiamo visto anche code di 40 minuti». Ma le cose, secondo il presidente, non potranno che migliorare: «Abbiamo dimostrato che puntando sull'utenza dei giovanissimi con adeguate proposte, peraltro spendibili anche durante la stagione estiva, una piccola stazione a bassa quota può funzionare. Stando a quanto visto, non possiamo che migliorare». Mauro Schwarz non intende comunque prendersi tutti i meriti. «Frutto del lavoro dell'intero cda, e di quanto operano sul campo. Da sottolineare come Enrico Nani , che da quest'anno gestisce il Solarium Predaia (bar e punto ristoro alla base delle piste, ndr), abbia operato molto bene. Ed una potenza è Massimiliano Barattelli , il nostro caposervizio, che sa gestire strutture, persone, accoglienza, in modo esemplare, dando un grande esempio di professionalità». Nei prossimi giorni il cda si riunisce per analizzare i risultati della stagione invernale, che successivamente saranno presentati pubblicamente ai soci e più in generale alla popolazione della Predaia. 20/03/2009

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GIULIANO BELTRAMI TIONE - Momento di particolare intensità, questo, per il Centro di formazione professionale dell'Università popolare trentina di Tione (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

GIULIANO BELTRAMI TIONE - Momento di particolare intensità, questo, per il Centro di formazione professionale dell'Università popolare trentina di Tione GIULIANO BELTRAMI TIONE - Momento di particolare intensità, questo, per il Centro di formazione professionale dell'Università popolare trentina di Tione. A raccontarlo è colui che da questo anno formativo dirige la scuola, dopo averci insegnato per anni: Claudio Nicolussi . «Fra le altre - racconta il direttore - mi piace citare due proposte che intercettano esigenze e motivazioni vicine alla sensibilità dei ragazzi adolescenti». La prima riguarda una escursione alla malga Malghette (sopra Campiglio, ma di proprietà di Darè) con la docente Anna Salvaterra , il guardaboschi del Comune e una guardia forestale. Escursione naturalistica con le ciaspole, condita con un pranzo alpino a base di polenta, salamelle e spressa. La seconda è la partecipazione alle «Olimpiadi della danza» di Rovereto, dopo un periodo di preparazione effettuata con la collaborazione di due coreografi della Scuola musicale delle Giudicarie e della cooperativa sociale «L'Ancora». Sedici compagnie si sono trovate di fronte nel palazzetto dello sport della città della quercia. I giudicariesi si sono esibiti con un balletto a base di musiche moderne che, per dirla con Nicolussi, «hanno fatto risaltare la buona coesione del gruppo e le tecniche apprese nelle prove settimanali». Altre due iniziative sono promosse dalla scuola in questi giorni. Da domenica scorsa a sabato prossimo le classi seconde (come accade ogni anno) partecipano al viaggio di studio in terra di Germania. I ragazzi (ospiti di famiglie del luogo) frequentano corsi di tedesco presso una scuola convenzionata, e poi visitano realtà economiche: nella fattispecie le fabbriche della Ford Europa e del colosso farmaceutico Bayer. Inoltre visiteranno simboli culturali di Bonn e Colonia. «Il viaggio - spiega Nicolussi - serve per permettere ai ragazzi di vivere ed utilizzare la lingua straniera in un contesto reale». Ultima iniziativa: «Milky way» in fiera. «Milky way» è il nome del progetto legato alla simulimpresa, realizzato in collaborazione con il Caseificio di Pinzolo-Fiavé. L'istituto tionese pratica da anni la simulimpresa, progetti di formazione realizzati in collaborazione fra le classi ed aziende vere per insegnare ai ragazzi a lavorare, come dovranno fare (almeno si auspica) una volta ottenuto il diploma. La classe terza che da tre anni collabora con il caseificio sta partecipando alla Fiera delle simulimprese di Cesena (cui intervengono circa 2.000 ragazzi provenienti da tutta Italia) con un proprio stand, che si caratterizza per la coreografia montana ed è stato preparato con l'aiuto della classe terza «Collaboratori ai servizi di vendita». «Lavorare alla predisposizione dello stand è un modo - conclude Nicolussi - per utilizzare le competenze acquisite nelle ore di tecniche espositive». 20/03/2009

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Un convegno su sicurezza e diritto penale (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA' Un convegno su sicurezza e diritto penale «Siamo di fronte al passaggio dallo Stato di diritto a uno Stato di prevenzione»? La risposta verrà cercata oggi e domani in un convegno dal titolo "Sicurezza e Diritto Penale". L'evento che sarà ospitato nell'Aula Magna della nuova sede di Giurisprudenza (via San Geminiano 3), radunerà alcuni tra i più noti studiosi italiani e stranieri della materia, ma anche magistrati e avvocati, con l'obiettivo di indagare il significato di "sicuritarismo" mediante il Diritto Penale. Promosso dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di Modena e Reggio Emilia e col patrocinio anche del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Modena, il convegno si aprirà oggi alle 9 coi saluti del Rettore Aldo Tomasi, della Preside di Giurisprudenza Alessandra Bignardi, del Procuratore Vito Zincani e del Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Modena Giuseppe Piccioni. A seguire il prof. Massimo Donini su "La sicurezza come orizzonte totalizzante del discorso penalistico", una sessione su "Prevenzione e repressione" e una su "L'impresa sicura" col Sindaco Giorgio Pighi. Domani invece confronto tra docenti italiani e quelli della Scuola di Francoforte sull'uso politico del diritto penale della sicurezza, costituzione e sicurezza come diritto fondamentale, sicurezza della vita economica e strumenti di tutela e sicurezza e rischio e anticipazione della tutela penale. (fp)

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Forum precari organizzato dalla Flc-Cgil (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

SCUOLA Forum precari organizzato dalla Flc-Cgil Dopo lo sciopero, proseguono le azioni di mobilitazione del sindacato scuola-università Flc/Cgil contro la "forte destrutturazione del sistema di istruzione pubblica e i tagli al personale e all'offerta formativa portati avanti dal governo Berlusconi e dalla maggioranza di centrodestra". Oggi alle 17 nella sede Cgil di piazza Cittadella 36, è organizzato il Forum dei precari della conoscenza (scuola-università-istituti musicali Afam). Oltre a numerose testimonianze di docenti, personale Ata e ricercatori universitari che rischiano la mancata stabilizzazione e il licenziamento in tronco dal prossimo anno scolastico a seguito dei tagli e delle recenti riforme, sono previsti interventi dei sindacalisti. Cinzia Cornia, segretario provinciale Flc/Cgil farà la relazione introduttiva su «Scuola e precarietà: novità sulle graduatorie ad esaurimento e immissioni in ruolo». Gianluca Tosetto della segreteria Flc parlerà invece del futuro dell'Università a seguito dei tagli introdotti dalla riforma Gelmini. La Flc/Cgil modenese promuove una petizione con raccolta firme, da inoltrare al prefetto e per suo tramite al ministro dell'Istruzione, in cui chiede l'immissione in ruolo nel 2009 su tutti i posti vacanti nella scuola pubblica, il ritiro della legge 133/08 e quindi il riesame dei regolamenti per la definizione degli organici che porterebbero altrimenti al taglio di 42.100 docenti nel solo anno scolastico 2009/2010 e di 44.500 Ata nel triennio 2009-2011.

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Un incontro con il Sole24ore sulle professioni dell'editoria (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

IN UNIVERSITA' Un incontro con il Sole24ore sulle professioni dell'editoria PAVIA. A lezione con i professionisti. Oggi alle 14.30 nell'aula 4 di Scienze politiche, all'interno del corso «Professioni dell'editoria», tenuto dal docente Bernardo Notarangelo, ci sarà un incontro con il giornalista Mattia Losi. Il corso è rivolto agli studenti della specialistica in Comunicazione, ma è una possibilità per tutti gli interessati. Mattia Losi è giornalista del gruppo Sole24Ore, oggi è direttore editoriale di Business Media. Nel 2000 ha vinto il premio economia Saint Vincent. Il corso del professor Bernardo Notarangelo tocca diversi temi legati al mondo dell'editoria e alle professioni ad esso legate. Gli studenti seguiranno lezioni sui periodici, su come funzionano le redazioni, sulla pubblicità. Ci sarà poi un capitolo sulla figura dell'editore di libri e sulla distribuzione, ma ci sarà anche un incontro sui nuovi media.

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Provincia, mostra e libro sui 150 anni (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Provincia, mostra e libro sui 150 anni Le immagini e i documenti dal 1859. Oggi l'inaugurazione L'11 giugno 1859 il duca Francesco V, incalzato dai francesi, abbandona Modena sancendo così la fine del Ducato estense, immediatamente sostituito da un Governo territoriale riconducibile all'attuale Provincia che tra poco più di due mesi compie quindi 150 anni. A questo anniversario sono dedicati il libro "Breve storia della Provincia di Modena, 1859-2009" curato dallo storico Emanuele Guaraldi e la mostra di documenti e fotografie "Tra Regno e Repubblica. La Provincia di Modena 1859-2009", allestita nella chiesa di San Paolo (via Selmi a Modena), che sarà inaugurata oggi alle 11,30 e sarà visitabile fino a lunedì 13 aprile (dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19, sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19). Sia il libro che la mostra sono realizzati dall'Istituto storico di Modena, con il sostegno di Provincia e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, e con il contributo di Hera. «In questi 150 anni - afferma il presidente della Provincia Emilio Sabattini - l'istituzione ha fatto molta strada accompagnando il territorio nel suo percorso verso la modernità. E oggi, ogni giorno, i modenesi entrano in contatto con la Provincia: dall'economia alla scuola, dalle infrastrutture per la mobilità al mercato del lavoro, dalla promozione del territorio alla gestione dell'ambiente, dalla pianificazione urbana ai trasporti pubblici. Ripercorrerne la storia è utile anche come punto di partenza per una riflessione sul futuro». Il volume (edizioni Ediesse, in vendita a 10 euro) e la mostra, ripercorrono la vita dell'amministrazione provinciale dal 1859 a oggi attraverso prospettive differenti: l'evoluzione delle funzioni dell'ente, un sintetico profilo della storia del territorio e della comunità modenese. In occasione dell'inaugurazione della mostra, alle 8,30 è prevista una lezione per gli studenti delle scuole superiori su "Enti locali ed educazione alla cittadinanza" mentre alle 17 (sala del consiglio provinciale, viale Martiri della Libertà 34) si presenta il volume con la partecipazione dell'autore, del presidente del consiglio Luca Gozzoli, di Lorenzo Bertucelli, docente di Storia contemporanea all'Università di Modena, di Francesca Sofia, docente di Storia delle istituzioni politiche, del vice presidente della Fondazione Massimo Giusti.

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un pisano a capo di 2500 scienziati per svelare i segreti del big bang - marco barabotti (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Pisa Un pisano a capo di 2500 scienziati per svelare i segreti del Big Bang è Guido Tonelli, docente di fisica generale alla nostra Università MARCO BARABOTTI PISA. Un fisico pisano guiderà 2500 scienziati in rappresentanza di 138 Università e Centri di ricerca di 38 paesi del mondo, nell'affascinante risoluzione dell'enigma della materia oscura che costituisce oltre un quarto della massa dell'universo. è Guido Tonelli (nelle foto qui a fianco), 59 anni, eletto l'altra notte nuovo Spokesperson della Collaborazione Compact Muon Solenoid (Cms) al Cern di Ginevra. All'esperimento partecipano anche 250 scienziati italiani, organizzati in 14 laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. Il grande apparato sperimentale di Cms è installato intorno ad una delle zone di interazione di Lhc, il grande acceleratore del Cern di Ginevra. Cms è un concentrato delle più moderne tecnologie installato in una caverna sotterranea a 100 metri di profondità ai piedi del Jura. è una sorta di Macchina del Tempo, che ci potrebbe svelare le origini dell'universo, che cosa è successo un decimo di miliardesimo di secondo dopo il Big Bang. è un progetto ambizioso, mai tentato al mondo e che viene portato avanti al Cern ed è il più importante a livello planetario per la fisica delle particelle, l'impresa che da oltre mezzo secolo vede in campo venti stati membri europei e una sessantina di tutto il mondo, impegnando ogni giorno ottomila scienziati. Al Cern di Ginevra si cerca di scoprire qualcosa che non si è mai visto. Oggetti misteriosi come la materia oscura, l'antimateria, le supersimmetrie "Susy", o appunto il bosone di Higgs, ipotetica particella elementare che il Nobel Leon Max Lederman ha chiamato, con una espressione che a molti suoi colleghi ha fatto storcere la bocca, "la particella di Dio". Guido Tonelli è nato a Casola in Lunigiana (Massa), l'8 novembre 1950. Dopo aver abitato prima a La Spezia dove ha preso la maturità classica al liceo scientifico «L. Costa», è approdato a Pisa dove si è laureato in fisica nel 1975 e dove ha incontrato la compagna che poi è diventata sua moglie, Luciana Piddiu, ex consigliera comunale ed ex presidente della Casa della donna, dalla quale ha avuto due figli, Diego (34 anni) e Giulia (26). Tonelli è professore ordinario di fisica generale presso l'Università di Pisa e collaboratore dell'istituto nazionale di fisica nucleare. Dall'ottobre 2006 è in congedo dall'Università per motivi di ricerca e da allora opera al Cern di Ginevra come scientific associate. Lavora nel campo della fisica delle alte energie dal 1978 partecipando ad esperimenti al Cern e a Fermilab (Chicago). Fra le sue ricerche figurano le prime misure di precisione di vita media dei mesoni "charmati", la determinazione del numero delle famiglie di neutrini leggeri, misure di precisione sui bosoni vettoriali intermedi, W e Z, e verifiche sperimentali del Modello Standard delle interazioni fondamentali. è fra i pionieri dello sviluppo dei rivelatori a semiconduttore nella fisica delle alte energie ed è il "padre" del tracciatore al silicio che costituisce il cuore di Cms. Partecipa all'esperimento fin dal primo disegno concettuale e ha coordinato per molti anni l'attività del gruppo italiano dell'esperimento, circa 250 fra fisici ed ingegneri distribuiti in 14 sezioni dell'istituto nazionale di fisica nucleare. Nel 2006 è stato nominato vice-responsabile internazionale dell'esperimento, trasferendosi al Cern per seguire da vicino l'installazione e la messa in opera dell'apparato. è infine autore di 315 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.

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vi lavorano tanti studiosi dell'ateneo (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

IL PROGETTO Vi lavorano tanti studiosi dell'ateneo PISA. Sono oltre cento i toscani, tra cui diversi pisani, che lavorano presso la più importante struttura di ricerca scientifica del mondo al Cern di Ginevra: docenti universitari, ricercatori, ingegneri e tecnici delle tre università toscane e delle relative sezioni dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. A fargli visita, poco più di un anno fa, era stato anche il rettore dell'Università di Pisa Marco Pasquali, assieme all'assessore regionale alla ricerca Eugenio Baronti. Ad accompagnare la delegazione toscana era stato Lorenzo Foà già direttore di ricerca del Cern ed attualmente docente della Scuola Normale Superiore. In particolare, la delegazione visitò i due giganteschi rivelatori in preparazione per Large Hadron Collider (Lhc), un acceleratore di particelle per collisioni tra protoni e ioni pesanti. Si tratta di Cms ed Atlas: il primo, di cui appunto è diventato responsabile il prof. Tonelli, è un gigante da 12.500 tonnellate installato a 100 metri sotto terra e costruito, con il contributo di industrie toscane, da 2500 fisici ed ingegneri di tutto il mondo. Altrettanto impressionante è l'apparato gemello, Atlas, una struttura alta quanto un palazzo di 5 piani cui lavorano migliaia di fisici provenienti dalle principali università del mondo fra cui un altro pisano, il professor Vincenzo Cavasinni. Con Tonelli, sono a guida italiana due dei quattro esperimenti del più grande acceleratore del mondo, il Large Hadron Collider (Lhc). Fabiola Gianotti, infatti era già a capo dell'esperimento Atlas. «Il fatto che anche un secondo grande esperimento del Cern sia guidato da un italiano ci riempie di orgoglio», dice il presidente dell'Infn, Roberto Petronzio, in un nota. «Questo - aggiunge - è il risultato del voto di una collaborazione che comprende istituzioni scientifiche di 38 Paesi del mondo. Un voto che sancisce l'eccellenza dei risultati ottenuti dal gruppo italiano che lavora all'esperimento Cms». Alla sua inaugurazione, lo scorso mese di settembre, l'Lhc aveva fatto parlare di sé tutto il mondo. Motivo era stato il fatto che all'interno dell'Lhc particelle atomiche e subatomiche si sarebbero dovute scontrare a velocità prossime a quelle della luce per ricreare le condizioni avutesi subito dopo il Bag Bang. Il fine primo della ricerca, infatti, è quello di trovare l'origine della "massa" (ossia la misura dell'inerzia offerta dai corpi al cambiamento del proprio stato di moto), che dovrebbe risiedere in una particolare particella, il Bosone di Higgs. Ma motivo della ricerca sono anche i segreti della materia e dell'energia oscura.

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la sinistra ha il dovere di sfidare la crisi (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Pisa «La sinistra ha il dovere di sfidare la crisi» Lo ha detto il sindaco a "Manifutura": è giusto aver scelto Pisa per parlare di lavoro PISA. è stato il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, ad aprire il convegno nazionale Manifutura organizzato dall'associazione Nens (Nuova economia e nuova società) degli ex ministri Vincenzo Visco e Pier Luigi Bersani. «La sinistra di governo ha il dovere di sfidare la crisi - ha esordito il sindaco - ed è stato giusto scegliere Pisa per parlare di lavoro, di ricerca e innovazione in tempi di crisi. Perchè Pisa è una città da record». Poi il sindaco Filippeschi ha fornito i numeri della nostra città: «su 90.000 residenti (200.000 quelli nell'area Pisana), 55.000 sono gli studenti universitari, 20.000 i lavoratori della conoscenza, 5.000 i ricercatori pubblici, 10 milioni i turisti che transitano qui ogni anno, 4 milioni i passeggeri dell'aeroporto, 18 milioni quelli che utilizzano la stazione ferroviaria». «Nell'università - ha proseguito il sindaco - i ricercatori sono 2000 e 7.500 i laureati ogni anno. Al Cnr i dipendenti sono 1.100. Inoltre Pisa ha la più alta percentuale di laureati sulla popolazione complessiva di tutta Italia (17,59% contro il 7,51% dell'Italia). Ma soprattutto ha un record per ricerca e sviluppo rispetto al Pil. Pisa è al 3,5%, mentre complessivamente l'Italia è all'1,19%, l'Europa all'1,9%, e gli Stati Uniti al 2,6%. E oltre 1000 sono le aziende hi-tech». A Manifutura è intervenuto anche il presidente della Provincia di Pisa, Andrea Pieroni, che ha esortato tutti a «ripartire dall'economia reale abbandonando la chimera dell'economia di carta. In questo senso Pisa ha la carte in regola per essere il "laboratorio" in cui ripensare l'intero sistema economico e produttivo». «Nonostante la crisi il nostro Paese ha costruito un sistema più stabile di altre realtà - ha commentato Pieroni - il territorio della provincia di Pisa è un esempio emblematico perchè possiede un mondo economico particolarmente variegato e dinamico». «Alle imprese appartenenti a settori particolarmente innovativi (l'high-tech, le biotecnologie, l'Information and Communication Tecnology, l'aerospazio) - ha aggiunto poi il presidente dell'amministrazione provinciale - si affiancano lavorazioni tradizionali come la meccanica, la concia/calzatura, la lavorazione del legno, la cantieristica da diporto, in cui i saperi antichi si incontrano con l'innovazione e la ricerca, espressa qui da tre strutture universitarie (Università di Pisa, Scuola Normale e Scuola Superiore S.Anna), Cnr, Istituto Nazionale per la Fisica Nucleare, Istituto Nazionale per la Fisica della Materia, e Centro di Ricerca Termica dell'Enel». «Nella nostra provincia - ha detto Pieroni - che comprende solo lo 0,68% della popolazione italiana si realizzano il 6% dei brevetti made in Italy, il 5% dei brevetti di ricerca statunitensi, il 6,7% dei progetti finanziati dall'Unione Europea». «Questa è la ricetta che proponiamo - ha concluso -: utilizzare il doppio binario del sostegno alle produzioni tradizionali, sviluppando sempre più l'innovazione tecnologica - in un'ottica di economia sostenibile - e facendo interagire i due mondi». Marcello Cella

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chi era il professor zabarella? incontri su illustri padovani (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

LEGAMBIENTE Chi era il professor Zabarella? Incontri su illustri padovani Non dimenticare. Perché l'identità di una città si fonda sulla sua storia, le strade, l'arte, i personaggi, i racconti e tradizioni. E' lo spirito che ispira il gruppo Salvalarte di Legambiente che da anni si impegna affinchè alcuni luoghi di Padova non vengano dimenticati. Facendo conoscere la Padova d'acqua attraverso il Ponte romano, la Padova delle confraternite, attraverso la Scuola della Carità, impegnandosi all'Archivio di Stato per rendere più fruibile la consultazione del catasto Napoleonico. «Con l'obbiettivo di non dimenticare - spiega Teresa Griggio, vice presidente di Legambiente Padova - vogliamo spolverare la nostra memoria a partire da alcuni personaggi legati all'università e che hanno contribuito a dar prestigio alla città, di cui troviamo traccia nei nomi delle vie e dei palazzi, nomi familiari: ma conosciamo le loro storie?». Si parte domani alle 10.30 nella Scuola della Carità, via San Francesco 63: «Francesco Zabarella, un protagonista della storia europea tra diritto, religione e politica», conversazione con Chiara Valsecchi, docente di storia del diritto medievale e moderno. Incontro su uno dei più importanti professori di diritto Padovano che, diventato arciprete, fu anche ambasciatore per la città cercando il sostegno di Carlo VI re di Francia in un'epoca delicata a causa delle mire espansionistiche della Repubblica di Venezia. Si continuerà sabato 28 marzo alle 10.30 con «Galileo Galilei: il cannocchiale e le scoperte astronomiche». Conversazione con Luisa Pigatto, docente di astronomia storica. Sabato 4 aprile ore 10.30 «Girolamo Fabrici D'Acquapendente e il teatro anatomico», conversazione con Maurizio Rippa Bonati, docente di Storia della Medicina. Sabato 18 aprile alle 12 visita al teatro anatomico.

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l'italiano di joyce, ezra pound e mozart (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 59 - Giorno/Notte L'italiano di Joyce, Ezra Pound e Mozart Due giorni di convegno internazionale al Bo e a Palazzo Moroni Si terrà in Aula Nievo del Bo, oggi e domani, il convegno internazionale sugli «Scrittori stranieri in lingua italiana, dal Rinascimento al Novecento» organizzato dal Dipartimento di Romanistica dell'Università di Padova. La prima giornata, moderata da Mario Richter, si aprirà con la relazione di Furio Brugnolo dell'Ateneo patavino, seguita dagli interventi di alcuni esperti quali Georg Kremitz, Università di Vienna e Jean Balsamo, di Reims. Il convegno riprenderà alle 15, presieduto dal docente del Dipartimento di Romanistica Lorenzo Renzi, con l'intervento di Daniela Goldin Folena dell'Università di Padova, sull'italiano di Mozart, seguiranno Mirka Zogovic dell'Università di Belgrado e John Lindon, della University College London. Domani, dalle 9 in Aula Nievo, Pier Vincenzo Mengaldo, Università di Padova, modererà gli interventi di Gianfelice Peron e Massimo Peri dell'Ateneo patavino e di Roberta Capelli di Trento, che presenterà una relazione dal titolo «Le autotraduzioni di Shelley per amore di Teresa». Dalle 15 il convegno si trasferisce nella Sala degli Anziani di Palazzo Moroni con Massimo Bacigalupo, Università di Genova, su «Joyce scolaro e maestro d'italiano» e con Serenella Zanotti, Università per stranieri di Perugia e Mary De Rachewiltz sull'italiano di Ezra Pound.

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massimo fagioli presenta il suo nuovo libro (sezione: Cultura)

( da "Centro, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

DOMANI A CHIETI Massimo Fagioli presenta il suo nuovo libro Massimo Fagioli, lo psichiatra della Teoria della nascita e dell'analisi collettiva, sarà domani, alle 10,30, a Chieti, nell'auditorium della palazzina ex rettorato a Chieti dell'università D'Annunzio. L'incontro, organizzato dalla facoltà di Scienze della formazione presieduta da Gaetano Bonetta, prevede la presentazione del nuovo volume di Fagioli: «Fantasia di sparizione» (edito dalla nuova casa editrice L'asino d'oro). «Fantasia di sparizione» è l'ottavo libro di Fagioli (il cui primo volume «Istinto di morte e conoscenza» è arrivato alla dodicesima edizione), lo psichiatra dal 2002 tiene proprio all'università di Chieti Pescara corsi affollatissimi ai quali partecipano centinaia di persone. Il volume è il frutto della trascrizione delle lezioni tenute da Fagioli nel 2007 alla facoltà di Scienze della formazione dell'università di Chieti Pescara. Il libro verrà presentato, alla presenza di Gaetano Bonetta, preside della facoltà di Scienze della formazione; di Anna Homberg, psichiatra e docente di Pari opportunità all'università di Foggia; e di Marco Pettini, docente di Fisica teorica all'università di Aix-Marseille II. «Fantasia di sparizione», che si sofferma in particolare «sulla scoperta della nascita umana, definendo la differenza tra fantasia di sparizione e pulsione di annullamento», è per il suo contenuto un libro di stringente attualità.

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quei migranti veneti in romania (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 53 - Cultura e Spettacoli Quei migranti veneti in Romania L'ultimo volume pubblicato della collana «Civiltà Veneta nel mondo» C'era un tempo in cui erano i veneti che si incamminavano alla volta della Romania. E' successo fino al 1945: a raccontarlo un libro, Veneti in Romania, ultimo nato della collana «Civiltà Veneta nel mondo», diretta da Gianpaolo Romanato, e curato dal prof. Roberto Scagno, docente di Lingua e Letteratura Romena presso l'Università di Padova, con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica all'Università di Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato in storia all'Università di Iasi in Romania. «Non sarebbe corretto - spiega il professor Scagno - azzardare alcun paragone tra l'immigrazione dei giorni nostri, che viene dall'Est, a quella ricostruita nel libro verso la Romania. Cosi come sono da escludere anche implicazioni sul fronte della delocalizzazione delle imprese venete; qui si racconta la storia della prima grande emigrazione veneta nell'ultimo trentennio dell'Ottocento dove dal bellunese sono partiti in molti, manodopera specializzata, per lavorare all'infrastrutturazione della Romania: strade, ferrovie, palazzi». L'assessore ai flussi migratori della Regione Veneto, Oscar De Bona, è tra i promotori della ricerca (la Regione ha finanziato l'opera), puntualizza: «La manodopera qualificata proveniente dal Veneto, soprattutto dell'alto bellunese, divenne insostituibile per lo sviluppo del Paese danubiano, al cui processo parteciparono in modo rilevante anche artisti e uomini di cultura veneti. Un'apprezzata attività professionale interrotta dall'instaurazione del regime comunista nel 1948, che determinò, tra l'altro, lo scioglimento delle associazioni culturali che avevano accompagnato l'emigrazione veneta in Romania». Finito il sogno rumeno non si fermano i racconti delle migrazioni dei veneti nel mondo: il prossimo volume della collana racconterà il Canada. (Daniele Pajar)

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A RomaTre un seminario gratuito sul tema Violenza sulle donne (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

A RomaTre un seminario gratuito sul tema «Violenza sulle donne» ADELE CAMBRIA Nell'aula 36 di Scienze della Formazione dell'Università RomaTre, è stato presentato ieri mattina il seminario «Spirali di violenza», sulle violenze contro le donne,(19 marzo - 7 maggio 2009) ideato dalla Cooperativa Be Free e finanziato dal Comitato delle Elette in Campidoglio. Le otto giornate di studio ed approfondimento sono gratuite - già 62 le iscrizioni - e sono state inserite nell'ambito del Master per Formatori Esperti in Pari Opportunità, Women'Studies e Studi di Genere, promosso e coordinato dalla docente Francesca Brezzi. Dice Oria Gargano, una lunga esperienza nell'accoglienza e recupero delle vittime di violenza: «Il nostro progetto rifiuta il discorso emergenziale e sicuritario. Vogliamo sapere di più per capire di più». E la professoressa Brezzi incalza: «È importante creare forme immaginative diverse nel rapporto tra i sessi... ». «E vi assicuro che, al momento, non è facile», sottolinea Oria. E quasi a darle ragione, ecco l'ennesima notizia di una violenza su una donna. Ma questa volta la messa in scena raggiunge l'apice della «raffinatezza», ponendo in relazione l'odio del femminile e il terrorismo politico (o mafioso?). Infatti, la donna (italiana) trovata - per fortuna ancora viva - nella camera di un B&B, portava addosso una finta cintura esplosiva. Allora torniamo alla ragione. Spiega Gargano, la presidente di Be Free: «È un seminario essenziale per formare il personale che opera nelle Case che ospitano donne vittime di violenza». E Gemma Azuni, consigliera capitolina eletta da Sd, che con la veterana Monica Cirinnà ha sostenuto il progetto, promette battaglia perché sia aperta una Casa per le donne in ogni Municipio. Tra i 32 docenti delle prossime giornate: Dacia Maraini, Luigi Cancrini ,Barbara Duden, Cristina Tumiati, Biljana Ljubsavlievic, Elisabetta Canitano. Tra i docenti Dacia Maraini, Luigi Cancrini, Barbara Duden, Cristina Tumiati, Biljana Ljubsavlievic ed Elisabetta Canitano. Lo organizza la onlus befree (www.befreecooperativa.org, telefono 06-689533659).

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ma in italia niente condanna a vita - roberta rizzo (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Attualità «Ma in Italia niente condanna a vita» Un docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritz fosse stato processato in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico in casi come quello di Amstetten. Professor Rossi, perchè nel nostro Paese una persona che ha compiuto reati così gravi non sarebbe condannata all'ergastolo? «Semplicemente perché i reati di cui è accusato Josef Fritz non rientrano nella massima condanna prevista dal nostro codice penale. Infatti non c'è ergastolo per omicidio colposo, riduzione in schiavitù, sequestro di persona, stupro e incesto». E quale pena sarebbe ipotizzabile per un uomo che ha compiuto tali mostruosità? «Diciamo che potrebbe scontare una pena di una ventina d'anni. Dobbiamo tener presente che con il giudizio abbreviato è prevista la riduzione della pena di un terzo. Però ci sono delle varianti importanti che anche i giudici austriaci hanno valutato, ovvero la follia dell'imputato. Una persona che compie tali reati è certamenmte disturbata mentalmente e dunque anche nel nostro Paese sarebbe sicuramente finita in una struttura psichiatrica o, in alternativa, anche agli arresti domiciliari. Non per l'età, a 73 anni, in carcere si va. Ma per le condizioni di salute il condannato può scontare la pena a casa. E' successo anche per Erich Priebke». Però il processo non sarebbe stato breve come in Austria. I tempi della nostra giustizia sono da sempre molto lenti. «Sì, non posso dire il contrario. D'altra parte l'unica possibilità di processare e arrivare a immediata sentenza è se l'imputato si proclama immediatamente colpevole. Devo però anche sottolinare che in una vicenda di questo tipo ci sarebbero state delle lungaggini dovute alla nomina del collegio medico, alle perizie psichiatriche e alle varie udienze dedicate ai testimoni. Sarebbe stata sentita non solo la figlia-vittima, ma anche parenti, amici, conoscenti». Insomma, in Italia, un processo del genere sarebbe durato almeno un anno prima di arrivare alla sentenza? «Sì, più o meno un anno. Talvolta passano mesi da un'udienza all'altra semplicemente per sentire delle testimonianze. E una delle conseguenze sarebbe stata quella di un impatto mediatico ancora più pesante». E la colpa secondo lei di chi è? Dei giudici, degli avvocati o dell'assetto giuridico generale? «I giudici applicano la legge. Gli avvocati fanno il loro mestiere. Non credo vi siano colpe ma la causa che provoca lungaggini estenuanti è da ricercare nella numerosissima casistica di processi civili che il nostro Paese ha. I giudici sono dunque impegnati in più processi e sono costretti a dilatare i tempi delle udienze anche dei processi penali».

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Amt, fra Tursi e Transdevè finita la luna di miele (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Amt, fra Tursi e Transdevè finita la luna di miele trasporti Due mesi di riflessione sui temi "forti". Ma l'alleanza rischia di rompersi TRA COMUNE E TRANSDEV è finita la luna di miele e si è aperta la prima, seria, pausa di riflessione. Un modo gentile per affermare che ci troviamo al via di un vero e proprio tiro alla fune al termine del quale potrà succedere di tutto: andare avanti con la partnership pubblico-privata nata nel 2005 per salvare Amt oppure - dicono le previsioni più catastrofiche - decidere consensualmente per un divorzio che avrebbe davvero del sensazionale. Rischio aziendale a giudizio di Tursi troppo sulle spalle della parte pubblica, situazione non più sostenibile sulla parte relativa alla compensazione delle perdite e alle penali per non aver realizzato una parte delle corsie gialle previste. E, soprattutto, le non troppo ventilate accuse di danno erariale e abuso d'ufficio avanzate da Procura e Corte dei conti. Quanto basta per rimettere in discussione tutto. Ed, eventualmente, rompere il rapporto. Bocche cucite, prudenza tra gli interlocutori. Sul banco ci sono però due mesi di riflessione per capire se andare avanti o meno, riflettere sul contratto di servizio, i "patti parasociali", il piano industriale e la gestione dell'azienda. I 60 giorni partono dall'incontro tenutosi martedì 10 marzo tra il sindaco Marta Vincenzi, il rappresentante di Transdev in Italia Olivier Rossignolle e i vertici di Amt. «Il Comune ha delle domande, noi ne abbiamo altre - chiosa Rossignolle - non si tratta dell'anticipo di un discorso di revisione del contratto, fissato per il 2011, ma di un punto della situazione concordato in occasione del primo incontro, a Parigi, tra il nuovo sindaco e i nostri vertici». La tensione, però, Rossignolle non la nega. «Abbiamo concordato di lavorare insieme ma non ci siamo ancora seduti a un tavolo per la prima riunione. Sarebbe scorretto da parte mia fare commenti e dichiarazioni su un'analisi che non abbiamo ancora iniziato. Mi dispiace se qualcuno non ha fatto altrettanto». Troppe difficoltà potrebbero far rompere l'amore di Transdev per la Superba? «Il 4 maggio, come promesso, apriremo in via Finocchiaro Aprile la nostra sede italiana. Non l'avremmo trasferita da Milano a Genova, se non fossimo convinti di voler continuare l' esperienza». Certo è che la parte che maggiormente dovrà scendere a patti, tra le due, dovrà essere proprio Transdev. Al Comune non piace dover discutere ogni due anni di ritocchi tariffari senza tener conto della situazione economica delle famiglie (la proposta di Amt sugli aumenti è di qualche giorno fa), al Comune non piace che sia compito di Tursi intervenire quando i conti vanno in rosso, al Comune non piace la gestione troppo aziendale di contravvenzioni e percorsi delle linee (vedi i casi delle corsie gialle e delle variazioni sul "32" e il "36"). Alla luce delle considerazioni che al tavolo si faranno, il partner francese potrà decidere di continuare a presidiare il Paese da Genova - magari in vista di future opportunità di gestione in ambito ferroviario - oppure di tornarsene oltralpe, in questo caso chiedendo la restituzione dei 22 milioni di euro investiti all'inizio dell'avventura che salvò Amt dal fallimento (del resto poco prima di andarsene l'ex amministratore delegato Hubert Guyot dichiarò: «Se non siamo più graditi siamo pronti ad investire altrove»). In questo caso il Comune dovrebbe vendere un pezzo e del patrimonio immobiliare dell'azienda per risolvere la questione. «In ogni matrimonio ci sono fasi differenti - dichiara Paolo Pissarello, vicesindaco con delega al trasporto pubblico - finita la luna di miele, ci troviamo in un momento di maturità. E abbiamo l'esigenza di semplificare qualche procedura». Due mesi, poi si saprà se rilanciare con modifiche e o interrompere il primo vero esempio in Italia di società pubblico-privata nel trasporto pubblico. daniele grillo grillo@ilsecoloxix.it 20/03/2009

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<Nuovo mercato aperto entro fine estateavrà due bar, una banca e sezione vigili> (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Nuovo mercato aperto entro fine estateavrà due bar, una banca e sezione vigili» bolzaneto «IL 22 GIUGNO termineranno gli allestimenti interni ad opera di Siemens e, certamente, entro la fine dell'estate il nuovo mercato ortofrutticolo di Bolzaneto potrà essere aperto al pubblico». Lo ha affermato, ieri, l'assessore ai Lavori pubblici, Mario Margini, al termine di un sopralluogo al nuovo mercato all'ingrosso sorto nell'ex area Sanac e direttamente collegato al casello autostradale. Al sopralluogo di ieri erano presenti tutti i principali protagonisti dell'operazione: Margini e il collega al Commercio, Gianfranco Tiezzi, per il Comune, i vertici della Spim, l'immobiliare di Palazzo Tursi, in cui è stata inglobata la Società di costruzione del mercato (Scm) e, naturalmente, gli operatori. «I lavori procedono spediti - dice Margini - il 22 giugno finisce l'allestimento da parte di Siemens che ha messo in campo 70 operai per rispettare i tempi. Poi si aprirà il complesso iter delle autorizzazioni ma entro l'estate, probabilmente ai primi di settembre, il mercato dovrebbe entrare in funzione». Il complesso sarà gestito da una società pubblico-privata (40 per cento Comune, il resto delle quote nelle mani dei grossisti) e sarà dotato, tra l'altro, di un comando dei vigili, una banca, due bar e, forse, anche una tabaccheria. 20/03/2009

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dalla spagna alla francia in rivolta gli "anti-bologna" - anais ginori (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 41 - Esteri La legge Sotto accusa l´accordo Ue siglato in Italia nel �99 Dalla Spagna alla Francia in rivolta gli "anti-Bologna" ANAIS GINORI Nelle strade di Barcellona, in mezzo agli scontri di mercoledì notte, i ragazzi urlano: «Bologna non passerà!». Nei comunicati sull´occupazione in corso alla Sorbona gli studenti francesi puntano il dito contro «il processo di Bologna che mercifica lo studio e vuole trasformare l´università in una fabbrica». C´è un filo rosso che collega le varie proteste studentesche europee di queste settimane. E´ Bologna. Intorno al nome del capoluogo emiliano si organizzano cortei, scioperi, inedite coalizioni tra studenti e professori. «La rivolta degli anti-Bologna» ha titolato ieri in prima pagina El Paìs sullo sgombero dell´università catalana da parte della polizia, che ha provocato almeno 60 feriti. Il catalizzatore di tanta rabbia è l´accordo firmato a Bologna nel 1999 che vuole "armonizzare" i sistemi di istruzione superiore tra 29 paesi. Entro il 2010 - recita la dichiarazione ufficiale - tutti gli atenei devono uniformarsi a un ciclo universitario unico: tre anni per la laurea, due anni per il master, tre anni per il dottorato. Una riforma che, secondo i promotori, permetterà di far competere gli atenei europei con quelli anglosassoni e favorire l´integrazione con il mondo del lavoro, anche attraverso finanziamenti privati. «Tutte le facoltà umanistiche faticheranno a ottenere stanziamenti dalle imprese. Le lauree in lettere o in filosofia scompariranno» dice invece Javi Ruiz, studente di filosofia all´università di Valencia. E´ la stessa opposizione a una "visione privatistica del sapere" che anima da mesi la rivolta dei giovani in Grecia. Ma qui la riforma del governo ispirata all´accordo di Bologna è soltanto una delle tante scintille. Per i giovani della cosiddetta "Generazione 600 euro" c´è soprattutto la paura degli sfratti, dell´esclusione sociale, della precarietà a vita. Dopo la guerriglia urbana di dicembre provocata dalla morte di Alexis, il quindicenne ucciso dalla polizia ad Atene, il premier conservatore di Costas Karamanlis ha creato un´unità speciale per la sicurezza nelle strade, vietando il passamontagna nei cortei. In Grecia ci si aspetta una primavera socialmente "caldissima". «C´è un´avversione diffusa contro l´accordo di Bologna» riconosce Tullio De Mauro. «A me pare un imperativo troppo tecnocratico, che non riconosce il valore della diversità» aggiunge il docente di linguistica alla Sapienza di Roma. «Ed è comunque un obiettivo privo di senso se non viene raccordato da mezzi e normative per tutelare i tipi di facoltà». La sensazione è che il processo che deve terminare entro il 2010 provocherà, in nome di una nuova autonomia finanziaria, pesanti tagli pubblici. Non a caso, il ministro francese Valérie Pecresse ha pensato di rinominare la sua legge per l´autonomia delle università, ribattezzandola per la "libertà e la responsabilità". «Siamo tutti d´accordo sul fatto che la riforma universitaria è sbagliata in molti aspetti tecnici. Il problema è che siamo in una fase di stallo e dobbiamo radicalizzare l´azione davanti al silenzio della ministra». A parlare così non è uno studente ma Sophie Lalanne, docente di Storia alla Sorbona. Insieme ad altri professori sta guidando l´occupazione del prestigioso ateneo parigino. Un´altra novità di questa stagione è infatti la partecipazione del corpo docente alle proteste. Lunedì alcuni di loro hanno tenuto una lezione all´aperto sotto l´Arco di Trionfo prima di essere anche loro sgomberati dalla polizia. «Dal nostro punto di vista, le proteste in Francia sono a un livello stratosferico» osserva De Mauro. «Purtroppo abbiamo guai ben più seri di cui occuparci. In questo momento - continua il linguista - ci sono rettori che non hanno i soldi per pagare gli stipendi». Le rivendicazioni dell´Onda, aggiunge De Mauro, sono più pragmatiche di quella di altri studenti europei. «In Italia - conclude De Mauro - la polemica sul processo di Bologna è passata in secondo piano di fronte a gravi emergenze». Provare a immaginare l´università del futuro è un lusso quando il presente è tanto precario.

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Il Presidente e il disagio sociale (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Presidente e il disagio sociale Jean-Baptiste Thomas* Esiste attualmente in Francia una contraddizione latente, ancora irrisolta politicamente, tra un governo sempre più fragile e una forte rabbia sociale che esce tendenzialmente dal quadro abituale. Questa situazione rende centrale la questione dell'agenda sociale, una delle principali preoccupazioni di Sarkozy. Ultimamente, il governo è riuscito a separare la questione sociale nella Francia metrpolitana dallo sciopero delle Antille. Avendo lasciato passare più di 6 settimane tra l'ultima giornata di sciopero generale e quella di ieri, i sindacati non hanno otteuto nulla ma hanno invece lasciato del tempo a Sarkozy per mettere fine al conflitto in Guadalupa e in Martinica, dove il governo alla fine ha dovuto recedere. La situazione avrebbe potuto prendere un'altra piega nelle settimane a venire, destabilizzando la strategia del governo. Nelle università, hanno prima di tutto fatto appello alla mobilitazione delle rispettive direzioni. La moltiplicazione delle assemblee generali, l'elezione di delegati e la strutturazione dei Coordinamenti nazionali hanno permesso di sostenere uno sciopero che dura ormai da 7 settimane. Ai ricercatori si sono uniti gli studenti e oggi ci sono 35 università bloccate in tutta la Francia. Nell'est parigino, alla Posta si diffondono scioperi proclamati nelle assemblee generali ai margini dei sindacati. Nel settore privato, si moltiplicano i movimenti contro i licenziamenti. Dopo i conflitti alla Sony e alla Continental, l'azione più significativa degli ultimi giorni ha avuto luogo alla Stpm, che produce telai per automobili. Nella fabbrichetta di Mantes-la-Jolie, una delle banlieues più calde dell'ovest della capitale, i 20 operai non hanno soltanto lottato per ottenere migliori indennità, ma per impedire i licenziamenti. Provvisoriamente, hanno vinto. Con uno sciopero durato 9 giorni, con picchetti 24 ore su 24, hanno costretto il padrone a cedere. Il Medef e il governo temono che si insedi l'idea che è possibile vincere solo attraverso lotte collettive, dure e lunghe. I 200 euro di aumento delle Antille sono stati ottenuti in questo modo. Benché la presidente del Medef abbia criticato la Cgt in questi giorni, non si è per nulla rimangiata le affermazioni della settimana scorsa. Interrogata sull'Lkp della Guadalupa, «un'organizzazione gauchista molto politicizzata che ha fatto ricorso all'arma delle pressoni senza problemi», aveva reso omaggio ai «sindacati della Francia metropolitana, altrimenti costruttivi e responsabili». E' in Guadalupa, una vasta banlieue tropicale a 7 mila chilometri da Parigi, che il governo ha trovato ultimamente maggior filo da torcere. Nel caso della posta, delle università di periferia, di Continental, della Stpm, è nella grande banlieue di Parigi che il conflitto comincia ad essere più duro. Ciò che temeva Sarkozy durante durante la rivolta delle banlieues del 2005 era la combinazione delle esplosioni urbane e della febbre nelle università. Gli studenti, allora, sono entrati in scena 6 mesi dopo, con il movimento anti-Cpe. Oggi, anche i lavoratori sono in piazza. Ragione di più, per il Medef, di chiedere ai sindacati di essere responsabili. Ragione di più, per noi, di essere responsabili e di seguire l'esempio della Guadalupa. *Docente Università Paris XII

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Oggi verrà presentata anche la riedizione della cartella con riproduzioni di dieci carte a stampa del territorio di Bergamo curata da Emilio Moreschi nel 2001 (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Oggi verrà presentata anche la riedizione della cartella con riproduzioni di dieci carte a stampa del territorio di Bergamo curata da Emilio Moreschi nel 2001 --> Venerdì 20 Marzo 2009 TERZA, pagina 50 e-mail print Oggi verrà presentata anche la riedizione della cartella con riproduzioni di dieci carte a stampa del territorio di Bergamo curata da Emilio Moreschi nel 2001. «Le più importanti carte a stampa - secondo il curatore - della storia della cartografia bergamasca». Si va da quella di Antonio Magini, «astronomo, cartografo e umanista», docente di astronomia all'università di Bologna (1620), a quella di Giovanni Prospero Mazzoleni, 1820. Passando per le carte dello Scolari (1680), del Mortier (1704), del Redolfi (1718 circa), del Santini (1776), dell'abate bergamasco Formaleoni (1777), dello Zatta (1782), dell'ingegner Manzini (1816). 20/03/2009 nascosto-->

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CorsiMemorie e storie dal Novecento italiano Ore 15, al Liceo scientifico Mascheroni, via Alberico da Rosciate, <Memorie e Storie dal Novecento italiano>, percorso di formazione pe (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

CorsiMemorie e storie dal Novecento italiano Ore 15, al Liceo scientifico Mascheroni, via Alberico da Rosciate, «Memorie e Storie dal Novecento italiano», percorso di formazione per gli studenti delle superiori e per i docenti organizzato dall'Ufficio scolastico provinciale, Fondazione Serughetti La Porta, Aned, Liceo scientifico Mascheroni, Fondazione Bergamo nella storia e Associazione degli amici del Museo storico --> Venerdì 20 Marzo 2009 AGENDA, pagina 20 e-mail print CorsiMemorie e storie dal Novecento italiano Ore 15, al Liceo scientifico Mascheroni, via Alberico da Rosciate, «Memorie e Storie dal Novecento italiano», percorso di formazione per gli studenti delle superiori e per i docenti organizzato dall'Ufficio scolastico provinciale, Fondazione Serughetti La Porta, Aned, Liceo scientifico Mascheroni, Fondazione Bergamo nella storia e Associazione degli amici del Museo storico. Tema dell'incontro: «Giustizia sommaria fra guerra e dopoguerra. Il Caso Emilia», relatore Massimo Storchi, Istoreco Reggio Emilia. Lezioni di lingua bergamasca Ore 18, sede del Ducato, piazza Pontida 42, corso di lingua bergamasca con Carmelo Francia. IncontriAntiche carte geografiche della Provincia di Bergamo Ore 18,30, Spazio Viterbi, Palazzo della Provincia, via Tasso 8, presentazione della nuova cartella con riproduzioni di «Antiche carte geografiche della Provincia di Bergamo». Interverranno Valerio Bettoni, Tecla Rondi ed Emilio Moreschi, curatore dell'edizione. Attorno a Manzoni Continuano le attività accademiche dell'Ateneo di Scienze Lettere e Arti, ore 17,30, via Tasso 4, per il ciclo «Attorno a Manzoni "Così va spesso il mondo"», incontro con Cristina Cappelletti dell'Università degli Studi di Verona che parla sul tema: «Manzoni, Rosmini e "Delle Cinque Piaghe della Santa Chiesa"». Capire l'agire dei figli Ore 15,30, saletta dalle Grazie, Parrocchia S. Maria delle Grazie, viale Papa Giovanni XXIII, incontro rivolto ai genitori sul tema «Motivazioni e valori, capire il perché dell'agire dei figli» organizzato dal Cif, Centro italiano femminile, nell'ambito del ciclo «Essere madri nelle diverse culture». Relatore lo psicopedagogista Elio Dotti. Contributo alle micro, piccole e medie imprese Ore 11, sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni, via Petrarca 10, presentazione pubblica del bando «Contributi alle micro, piccole e medie imprese (Mpmi) per il sostegno dell'innovazione e dell'imprenditorialità nel settore dei servizi alle imprese», organizzato dalla Camera di Commercio di Bergamo e dalla propria Azienda speciale Bergamo Formazione. Apre i lavori Cristiano Arrigoni, relatori Enzo Rodeschini e Antonietta De Costanzo. Feltrinelli Libri&Musica Bergamo Ore 18, alla libreria Feltrinelli, via XX Settembre 55, la poesia duale presentata da Gianfranco Avella e Giacomo Gusmeroli con il libro «Magnalia» dell'editore Nodolibri. La battaglia per la carità Ore 20,45, Casa del Giovane, sala Nembrini, via Gavazzeni 13, incontro di Alleanza Cattolica sul tema: «La battaglia per la carità. Dalla difesa della vita al diritto di uccidere», con relazione di Chiara Mantovani, vicepresidente nazionale per il Nord dell'Associazione medici cattolici italiani. La politica ai tempi di Facebook Ore 21, Caffè Letterario, via S. Bernardino 53, «La politica ai tempi di Facebook», dibattito con Roberto Bruni, sindaco di Bergamo; Mafe De Baggis, esperta in media digitali; Alessandro Gilioli, giornalista dell'«Espresso», Francesca Pasquali, docente di storia e tecniche dei nuovi media e Marcello Saponaro, consigliere regionale dei Verdi. Le opere pubbliche nel campo del restauro Ore 17,30, all'Urban Center di piazzale Alpini, nel corso della mostra del Piano di governo del territorio di Bergamo «Bergamo Futura», incontro dedicato alle opere pubbliche nel campo del restauro dal titolo: «Il progetto della conservazione nella costruzione della città del futuro». Partecipano Carlo Fornoni, gli architetti Antonio Gonella, Marcello Sita, Luigi Bellocchio, ing. Nicola Berlucchi, introduce e coordina Maria Claudia Peretti. Verranno inoltre presentati i lavori di restauro del Palazzo del Podestà, del Palazzo della Ragione, dell'ex chiesa della Maddalena, del Teatro Sociale. incontro con l'architetto Uriarte Ore 14,30, Consorzio Parco dei Colli, ex monastero di Valmarina, via Valmarina 25, Iñaki Uriarte, architetto vincitore del premio Roveda - Parco Adda Nord, parla sul tema: «Riuso del patrimonio industriale dismesso nella regione basca». Introduce Antonio Gonella. Il polittico di Marne Apertura del ciclo di incontri «Vedere l'invisibile», organizzato dal Museo diocesano Adriano Bernareggi in collaborazione con «Arte in Luce», dedicati quest'anno alla scoperta all'arte sacra contemporanea nelle nostre chiese. Ore 20,30, nella parrocchiale di Longuelo, approfondimento del Polittico di Marne opera di Maurizio Bonfanti, esposto eccezionalmente nella chiesa cittadina. Alzano Lombardo, Fedi in dialogo Per iniziativa del Gruppo Centro educazione alla mondialità di Alzano e i missionari Saveriani, «Fedi in dialogo», colloqui interreligiosi. Ore 20,30, casa missionari Saveriani, via Ponchielli 4, incontro sul tema: «Chiesa valdese e buddismo zen. Chi è il mio prossimo?». Relatori Janique Perrin (pastora della Comunità cristiana evangelica di Bergamo), Kyoichi Tatsuwawa (monaco della scuola buddista Nichiren) e p. Luciano Mazzocchi (cappellano della comunità giapponese di Milano). Ambivere, assemblea sulle emissioni industriali Ore 21, alla Sala civica Centro sociale di via Battisti, assemblea pubblica sulle «emissioni industriali e salute del cittadino», intervento di Roberto Carrara, consulente ambientale e Giovanni Mosconi, primario Medicina del lavoro agli Ospedali Riuniti di Bergamo. Brembate Sopra, educazione alimentare Ore 20,30, biblioteca comunale, «Vero o falso?», serata dedicata ai luoghi comuni e alle false credenze sull'alimentazione, con Rossana Madaschi, dietista e docente di scienza dell'alimentazione. Calolziocorte, omaggio a Eduardo De Filippo Ore 21, sala civica «Gianfranco Miglio», omaggio al grande Eduardo De Filippo proposta dalla Biblioteca comunale «Caterina Cittadini»: dopo l'introduzione sulla vita e l'opera dell'autore napoletano curata dall'autore e regista teatrale calolziese Paolo D'Anna, Salvatore De Gennaro reciterà alcuni brani tratti dalle opere principali di Eduardo De Filippo. Cenate Sopra, Filippo Lussana da Cenate alle neuroscienze Ore 17, teatro cinema oratorio, presentazione del volume «Filippo Lussana (1820-1897). Da Cenate alle Neuroscienze» della Collana «Storia della Sanità a Bergamo» promossa dalla Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo. Endine Piangaiano in un libro Ore 20,30, chiesa parrocchiale di Piangaiano, Tecla Rondi, assessore provinciale alla Cultura ed Eugenio Fontana, presentano il volume di Bortolo Pasinelli: «Endine Piangaiano - Valmaggiore - San Felice». Interverrà il presidente della Provincia, Valerio Bettoni. Gorlago, eutanasia e testamento biologico Ore 20,30, nei locali del Centro famiglia della Parrocchia, per iniziativa del Movimento per la vita della Val Cavallina, dibattito su eutanasia e testamento biologico: «Che vita è?». Relatori i gemelli Luca e Paolo Tanduo, di Milano; fondatori del Centro culturale cattolico San Benedetto. Mozzanica, gli impianti fotovoltaici Ore 20,45, sala consiliare, il sindaco Massimo Alloni e alcuni tecnici presentano i quattro nuovi impianti per la produzione di energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici realizzati nelle scuole e nella palestra comunale. Olmo al Brembo, il futuro dell'ospedale di S. Giovanni Bianco Ore 20,30, sala polivalente a fianco della chiesa, assemblea pubblica organizzata dal Comitato «Diamo un futuro all'ospedale di San Giovanni Bianco» sul tema: «Resoconto sulle iniziative promosse per ottenere l'afferimento dell'ospedale di San Giovanni Bianco all'azienda ospedaliera di Bergamo». Relazioni di Carmelo Goglio, Vittorio Milesi, Elena Ghezzi e Maurizio Colleoni. Palosco, rapsodia di emozioni Ore 21, nell'auditorium del centro polifunzionale di piazza Castello, «Rapsodia di... emozioni» con il sottotitolo «Stasera si recita a soggetto», serata di poesia e musica, pensata e ideata da Giovanna Loda Capuano. A recitare le parti di poesia saranno gli amministratori comunali della giunta guidata dal sindaco Massimo Pinetti; l'intrattenimento musicale sarà curato dall'associazione «Arthur Rubinstein» di Palosco e dal suo gruppo concertistico, guidato dal presidente dell'associazione, il maestro Giampaolo Botti. San Giovanni Bianco, genitori e figli preadolescenti Ore 20,45, aula magna delle scuole medie di via Castelli, proseguono gli incontri di formazione rivolti ai genitori con figli preadolescenti. Silvia Chierico e Francesca Amighetti del Centro famiglia di San Pellegrino trattano il tema: «Il gruppo dei preadolescenti e il gruppo educante: risorse e derive». Treviolo, gruppo orobico minerali Ore 21, Centro civico di Curnasco, via Piave 1, incontro del Gruppo orobico minerali; Giorgio Vallicelli presenta una ricca selezione di minerali fotografati. Verdellino, Sport giovanile Ore 20,30, auditorium comunale «A. Gramsci», largo Cartesio, Lucia Castelli, pedagogista del settore giovanile dell'Atalanta, parla sul tema: «Sport giovanile: il ruolo, le aspettative e le responsabilità degli adulti». Verdello, il romanzo di Daniele Acciariello Ore 21, Sala Abbiati del Comune, presentazione del libro: «Gabriele, le mandorle e l'azzurro» di Daniele Acciariello. A seguire, musica, teatro, immagini e sapori per raccontare il romanzo a cura della Compagnia Brincadera. MostreIcone russe fra storia e spiritualità Allo Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, mostra «L'oro dell'anima. Icone russe dal XIV secolo del Museo Tretyakov di Mosca», viaggio attraverso cinque secoli di cultura, storia e spiritualità. L'evento, curato dalla Provincia in collaborazione con il Museo Tretyakov di Mosca, col patrocinio della Curia vescovile della Diocesi di Bergamo, Camera di Commercio, Università di Bergamo e Fondazione Russia Cristiana è visitabile fino al 14 giugno. Orari: da lunedì a mercoledì 15-19; venerdì e sabato 9-12; 15-19; domenica e festivi 9-19; chiuso il giovedì. Ingresso libero. Una città senza Sala Manzù, via Camozzi, passaggio via Sora, mostra di Maurizio Bonfanti dal titolo «Una città senza», visitabile fino al 13 aprile. Orari: da lunedì a sabato 16-19; domenica e festivi 10-12,30 e 16-19. Torre Boldone, mostra missionaria Al Centro polivalente «Archibar» in piazza del Bersagliere, mostra missionaria di quadri di pittori vari con sculture in ceramica, rame, bronzo e legno. Il ricavato andrà sarà devoluto al progetto Gemma (adozioni a distanza) e per i bambini poveri del Terzo Mondo. Visitabile fino all'8 aprile, dalle 14 alle 18. Treviolo, l'universo pittorico di Andy Allo Studio d'arte Fioretti, via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, mostra personale dal titolo «Retroverso» di Andy, visitabile fino al 22 aprile. Tutti i giorni su appuntamento tel. 035.224593. Valbrembo, Silvia Manfredini, donne e colori Nella sala consiliare, mostra personale di Silvia Manfredini, visitabile fino al 29 marzo. Orari: da mercoledì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12 e 16-19. Verdello, collettiva di scultori pittori stezzanesi Sala esposizioni del Centro civico, piazza Aldo Moro, collettiva di scultori e pittori stezzanesi, visitabile fino a domenica. Orari: feriali 15,30-18; prefestivi e festivi 10-12 e 15,30-18. MusicaGalà internazionale di danza «Grazie Rudy» Ore 21, al Creberg Teatro, via Pizzo della Presolana, spettacolo internazionale di danza «Grazie Rudy» dedicato al grande ballerino Rudolf Nureyev in occasione del 15° anniversario della sua morte, organizzato da Luigi Pignotti. Si esibiranno solisti internazionali come Alen Bottaini, primo ballerino del «Bayerische Staatsballet» (Monaco di Baviera - Germania), Guy Albouy e Marina Antonova (Kiev Ballet - Deutsches Oper am Rhein). I Concerti del Sant'Alessandro Sala Bernareggi del Collegio vescovile Sant'Alessandro, via Garibaldi 3, rassegna «I Concerti del Sant'Alessandro» organizzata in collaborazione con l'Accademia musicale Santa Cecilia Opera S. Alessandro. Ore 20,45, «Omaggio a Bach» con il concerto dell'organista Stefano Bertuletti. Rassegna corale al Palamonti Ore 21, al Palamonti di via Presolana, nell'ambito del ciclo di appuntamenti dal titolo «Primavera tra Montanari e Cultura» organizzati dai Cai, rassegna corale «Città di Clusone» con la partecipazione del coro Cai Valle Imagna di S. Omobono Terme, del coro Cai Associazione polifonica Tempera de L'Aquila e del coro Idica di Clusone. Almè, i venerdì culturali Ore 21, Sala civica in piazza Lemine, serata su «L'Estudiantina Bergamasca», conferenza-concerto sulla storia dell'Estudiantina Bergamasca, ensemble di chitarre e mandolini, a cura del M° Giacomo Parimbelli. Dalmine, Laura Fedele al Paprika Ore 21,30, al Paprika di Mariano, esibizione della cantante, pianista, fisarmonicista e compositrice Laura Fedele. Leopardi e Schubert al Donizetti Ore 17,30, sala conferenze «Marzio Tremaglia» del teatro Donizetti, iniziativa «Parole Note - Un caro immaginare» basata su testi poetici di Giacomo Leopardi e musiche di Franz Schubert. Le voci recitanti saranno quelle di Gabriele Laterza e Enzo Guerini; al pianoforte Gabriele Rota. La serata è organizzata dal comitato bergamasco della Società Dante Alighieri. Ingresso libero. Seriate, La vedova allegra Ore 21, cineteatro Gavazzeni, apertura della Prima rassegna lirica «Donne, donne eterni Dei» a cura del direttore Antonio Brena. La compagnia di Operette del Laboratorio lirico europeo di Milano e l'Orchestra Belle Époque presentano «La vedova allegra», con il soprano Tiziano Scagiva della Silva. Trescore Balneario, «Prog e dintorni» Ore 21, al Cinema Teatro Nuovo, via Locatelli, continua «Prog e dintorni», rassegna dedicata al rock progressivo organizzata da Frame Events con l'esibizione della Claudio Simonetti band composta da Claudio Simonetti alle tastiere, Bruno Previtali alle chitarre, Federico Amorosi al basso, Titta Tani alla batteria e Silvia Specchio, voce. Settimana della caritàParrocchia S. Alessandro in Colonna Nella parrocchia di S. Alessandro in Colonna, settimana della carità sul tema «Disabilità: problema o risorsa?»; in programma fino a domenica. Ore 20,45, Statio quaresimale partendo dall'oratorio per arrivare in basilica con testimonianza sul disagio da parte di una famiglia. SolidarietàClusone, artigianato tessile per il Perù In piazza Uccelli, esposizione di artigianato tessile «Arte e Carità» con vendita di tappeti, ricami e maglioni a favore della «Familia Artesiana Maria Auxiliadora», visitabile fino al 5 aprile. Orari: 9-12; 15-19, chiuso il mercoledì. Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero per i bambini/e della scuola primaria dai 6 agli 11 anni con gioco libero dalle 15 alle 18,30. Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. È possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo 035.711.220. 20/03/2009 nascosto-->

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PERUGIA - Rinnovati i vertici della Fir-Cisl regionale (Federazione Innovazione e Ricerca): conferma... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Marzo 2009 Chiudi PERUGIA - Rinnovati i vertici della Fir-Cisl regionale (Federazione Innovazione e Ricerca): confermati alla guida Ottorino Nannini e la sua squadra composta da Carla Rubbo e Maurizio Patumi. Al congresso della categoria, Nannini ha evidenziato «la funzione strategica di un'azione politica a sostegno della ricerca e dell'innovazione in una moderna società della conoscenza, quale elemento essenziale per la ricostruzione di un "Sistema Italia" moderno, al passo con i principali Paesi industrializzati, in grado di competere adeguatamente in termini di capitale umano. Va sostenuta una rinnovata "cultura di impresa", maggiormente rivolta all'innovazione e alla promozione della competitività e della produttività delle imprese e delle pubbliche amministrazioni». «La Fir Cisl Umbria - ha sottolineato infine Ottorino Nannini- sostiene con forza ogni iniziativa promossa dalla Confederazione a livello territoriale per individuare enti e istituzioni private di ricerca al fine di poter avviare un potenziale percorso per l'applicazione di una norma contrattuale specifica per la ricerca privata».

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Proposta anticrisi: unione Servitec-Kilometro Rosso (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Proposta anticrisi: unione Servitec-Kilometro Rosso --> Venerdì 20 Marzo 2009 ECONOMIA, pagina 46 e-mail print Servitec di Dalmine e Kilometro Rosso di Stezzano si guardano. Dopo le dichiarazioni del presidente di Servitec (e della Camera di Commercio) Roberto Sestini, e soprattutto del consigliere delegato di Servitec Simone Meroni, secondo il quale, come pubblicato martedì, «c'è spazio per una futura collaborazione, magari non da domani, ma nel medio-lungo periodo», anche Kilometro Rosso guarda verso Stezzano. Riferendosi a un consenso anche da parte dei vertici di Confindustria Bergamo, Provincia di Bergamo e Università, il direttore generale del parco tecnologico di Stezzano, Mirano Sancin osserva che «prima di ora non si era mai notata una convergenza così ampia di importanti attori istituzionali sulla questione». «Mi sembrano - dice - importanti orientamenti favorevoli alla collaborazione e all'integrazione, che è anche qualcosa di più. Per il territorio deriverebbe un impatto favorevole non in termini di somma ma di moltiplicazione se questo si concretizzasse» Al momento comunque «siamo a dichiarazioni per un progetto ancora tutto da costruire, ma di cui è utile parlare». «Da parte nostra ci muoviamo perché il discorso possa realizzarsi - continua Sancin -. La situazione attuale del resto richiede di ottimizzare gli sforzi e le risorse. Certi lussi di dispersione non possiamo permetterceli». Va ricordato anche che i due centri ricerca stanno già collaborando su varie iniziative, dalla partecipazione ai bandi regionali Driade per il solare a Intellimech, consorzio della meccatronica che li vede entrambi nell'organo amministrativo. Anche se l'attività di Kilometro rosso è più rivolta a realtà più grandi di quelle di cui si occupa Servitec, secondo Sancin «non c'è una divisione così netta». «È vero piuttosto che non c'è sovrapposizione - osserva -, ma ci sono aree complementari che richiedono forte interazione: l'unione delle forze potrebbe essere una strada». Non sarebbe un problema neppure la diversa natura di Kilometro rosso (privata) e Servitec (pubblico-privata). «L'importante è la convergenza sulle strategie e la costruzione di un progetto di qualità, poi sulla struttura ci sono diverse soluzioni, tutte plausibili, ma è un tema che secondo me viene dopo - continua Sancin -. Vediamo comunque che parlando di innovazione tecnologia si va sempre più verso un'integrazione tra pubblico e privato. Molte iniziative private, poi, hanno interesse pubblico». «Per realizzare innovazione occorre massa critica, una rete di collaborazione anche internazionale, e lavorare come sistema. Non c'è alternativa che integrare le azioni e ottimizzare le risorse - conclude Sancin -. Questa situazione di crisi forse renderà tutti più ricettivi nell'individuare forme per uscirne validamente. La crisi del resto è il momento di riflessione sui cambiamenti, pensando a fare il possibile e magari anche l'impossibile». S. R. 20/03/2009 nascosto-->

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ANCONA - La giunta regionale ha stabilito criteri e modalità per la concessione di contributi ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Marzo 2009 Chiudi ANCONA - La giunta regionale ha stabilito criteri e modalità per la concessione di contributi per la sistemazione delle aree di mercato. Il finanziamento, 511.302 euro, interessa Comuni, le Unioni dei Comuni, Comunità montane e pmi commerciali operanti solo su aree pubbliche. «L'obiettivo - spiega Vittoriano Solazzi, assessore al commercio - è riqualificare le aree mercatali individuate dai Comuni con la realizzazione di progetti integrati pubblico-privati che valorizzino l'immagine globale delle aree». L'intervento finanziario consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50% del costo complessivo del progetto; la spesa ammissibile al finanziamento non può superare i 100.000 euro per ciascun progetto e non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche. L'ammissibilità della spesa decorre dal 1 gennaio 2009; l'intervento finanziario delle singole imprese non deve essere inferiore ai 2.500.euro.

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E' la famiglia a fare richiesta all'Asl (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

ROVIGO PRIMO PIANO pag. 2 E' la famiglia a fare richiesta all'Asl LA PROCEDURA LA GALASSIA della scuola ha le sue leggi e i suoi meccanismi, spesso poco conosciuti da chi non è addetto ai lavori. Come funziona, ad esempio, la richiesta dei docenti di sostegno? Bisogna premettere che tutti gli alunni in situazione di handicap (anche grave) hanno diritto a frequentare le classi delle scuole di ogni ordine e grado (scuola materna, elementare, media e superiore) secondo l'articolo 12 della legge 104/92. Il diritto all'integrazione è garantito anche per l'asilo nido e l'università, sempre secondo la stessa legge. La richiesta di un docente di sostegno per l'alunno disabile deve partire dalla famiglia stessa. E si tratta, spesso, di un passaggio emotivamente non facile per le famiglie. Prima di procedere all'iscrizione i genitori devono recarsi presso la propria Asl di residenza e richiedere l'attestazione di alunno in situazione di handicap redatta da uno specialista, di solito neuropsichiatra, e la diagnosi funzionale. Si tratta di un documento fondamentale per attivare il processo di integrazione: diversamente dalla certificazione medica non si limita ad accertare il tipo e la gravità del deficit ma pone anche in evidenza le potenzialità dell'alunno. Prima di effettuare l'iscrizione alle famiglie è utile prendere contatti con i dirigenti d'istituto delle scuole del proprio bacino di utenza per verificare se ci sono tutti i presupposti per un adeguato inserimento.

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Che fine faranno il decentramento e la partecipazione nei Comuni intermedi? E' questa la sostan... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Marzo 2009 Chiudi Che fine faranno il decentramento e la partecipazione nei Comuni intermedi? E' questa la sostanza del convegno nazionale che il Comune di Pesaro e la Lega delle Autonomie Locali hanno organizzato per oggi, nella sala del Consiglio provinciale di Pesaro, a partire dalle ore 9.30. Il programma: 9.30 - Apertura dei lavori, presiede e introduce Michele Gambini, assessore al Decentramento di Pesaro. Saluti Palmiro Ucchielli, presidente Provincia. Relazione "Problemi del decentramento comunale" Luca De Lucia, docente Università di Salerno. Comunicazioni: Nicola Maffei, sindaco di Barletta, Corrado Mori, assessore al de La Spezia, Gaetano Sirone, assessore di Padova, Roberto Visani, vicesindaco di Imola. Luca Ceriscioli, sindaco di Pesaro, presidente Legautonomie Marche. Nel corso dei lavori saranno presentati i risultati di una ricerca effettuata su un campione di Comuni tra i 30.000 e i 100.000 abitanti. Ore 14.30 introduce Francesco Raphael Frieri, assessore di Modena, Relazioni Carlo Donolo e Giulio Moini, docenti La Sapienza di Roma, Guglielmo Minervini, assessore Regione Puglia, Roberto Montagnani, dirigente Ufficio Decentramento di Reggio Emilia, Maurizio Morgano, consigliere di Bergamo, Aurora Rossi, assessore ad Arezzo. Ore 17.30 Conclusioni Oriano Giovanelli, deputato, presidente di Legautonomie.

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Casinò, ormai è fatta <A giugno l'apertura> (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 2 Casinò, ormai è fatta «A giugno l'apertura» Ok del Parlamento per nuovi giochi automatici PASSI AVANTI e altre interessanti novità riguardo all'apertura (o riapertura, a seconda dei punti di vista...) del casinò a Bagni di Lucca, dove finalmente ci si prepara a cavalcare l'onda del gioco d'azzardo dopo anni di tentativi andati a vuoto. Il Governo ha infatti messo a punto altri dettagli in seguito alla legalizzazione già annunciata dalle righe del nostro giornale del gioco automatico e del «poker live». Oltre a questi e ai giochi classici automatici, saranno istallate roulette elettroniche multipostazione, il blackjack con croupier virtuale, le corse dei cavalli elettroniche e altre slot-machines di nuova generazione, inedite per l'Italia. La filosofia di questa operazione è quella di seguire il modello americano, in modo che questi nuovi casinò offrano anche intrattenimenti vari, come concerti, mostre e altri eventi culturali, sportivi (come incontri di pugilato) e mondani oltre al gioco d'azzardo. Insomma una piccola Las Vegas potrebbe sbarcare nella Valle del Serchio. IL SINDACO della cittadina termale Giancarlo Donati (nella foto qui a fianco) è fiducioso. «Ci sono buone prospettive di aprire in giugno il nostro casinò afferma . L'edificio, di recente restaurato, è in condizioni perfette per poter ospitare fin da subito l'attività di gioco. Se tutto andrà per il verso giusto contiamo di inaugurarlo contestualmente alla passerella sul Lima, i cui lavori stanno procedendo speditamente». L'ottimismo di Donati fa leva sul fatto che il gioco automatico e il poker live sono stati ormai legalizzati dal Parlamento, che ha posto solo la condizione che le puntate siano ragionevoli (le cifre massime saranno presto indicate dal legislatore). Oltre quello di Bagni di Lucca in Toscana, apriranno entro l'estate altri tre casinò, precisamente a Salsomaggiore (Emilia Romagna), Fasano (Puglia), Acqui Terme (Piemonte). SI CHIAMERANNO «Kursaal» per un investimento che andrà da 1 milione e mezzo a 3 milioni e mezzo di euro per casinò, con una gestione che dovrebbe veder coinvolti gli stessi Comuni insieme ad aziende private. Anche nella Mediavalle si sta infatti studiando la forma di gestione: o una società mista pubblico-privato con l'amministrazione comunale al 51 per cento o l'affidamento della gestione a privati, con affitto della struttura e la previsione di una compartecipazione agli utili da parte dell'ente. Ci sono comunque già in lizza altre città, sempre facenti parte dell'Anit, che aspirano ad avere una propria casa da gioco, fra le quali Gardone Riviera, Stresa, Merano, Lignano Sabbadoro, Grado, Godiasco, Salice Terme, San Benedetto del Tronto, Spoleto, Capri, Sorrento, Anzio, Alghero, Taormina, Montecatini Terme, San Pellegrino Terme. PER BAGNI di Lucca e la Lucchesia in generale, si tratta di una scommessa che sta per essere vinta, da quel lontano 11 settembre del 1981, quando l'allora sindaco Enzo Tintori apri provocatoriamente al gioco l'antico Casinò Reale di Ponte a Serraglio, per rivendicare il diritto storico di Bagni di Lucca. La pallina girò per 45 minuti circa, prima dell'irruzione della Polizia, che mise fine al gioco denunciando tutti i presenti, giocatori e organizzatori.

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VALPIANA è pronta ad accogliere un acquario didattico scientifico. L'ar... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Grosseto)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

MASSA MARITTIMA pag. 16 VALPIANA è pronta ad accogliere un acquario didattico scientifico. L'ar... VALPIANA è pronta ad accogliere un acquario didattico scientifico. L'area scelta per ospitarlo, accanto agli impianti sportivi, già a suo tempo individuata con una variante al regolamento urbanistico, è stata ora definitivamente approvata dal consiglio comunale assieme al progetto esecutivo. Come evidenziato dall'assessore all'urbanistica Daniele Morandi e dal sindaco Lidia Bai, la struttura non solo sarà senza alcun onere finanziario a carico del Comune ma produrrà indubbi vantaggi sia per Valpiana che per l'intero territorio. IN EFFETTI la proposta di accogliere la struttura ha alle spalle basi molto solide, visto che è stata presentata al Comune dal professor Primo Micarelli, biologo marino, libero professionista, docente per l'Università di Siena che ha richiesto la disponibilità di un lotto di terreno nella zona di Valpiana di 2.500 metri quadrati dove poter realizzare senza alcun onere per le casse comunali una struttura di 450 metri quadri da ampliarsi successivamente per crearvi un Acquario della Biodiversità ed un Centro di Educazione Ambientale del mondo acquatico.

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ROSETO - Lo sport come occasione di fratellanza. E' la sfida lanciata da Sportmeet, associaz... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 20-03-2009)

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Venerdì 20 Marzo 2009 Chiudi di SARA ROCCHEGIANI ROSETO - Lo sport come occasione di fratellanza. E' la sfida lanciata da Sportmeet, associazione no profit attiva in Italia e nel mondo per affermare una nuova cultura in cui lo sport possa promuovere la pace attraverso il gioco. Il progetto di Sportmeet, anticipato ieri mattina in una conferenza stampa in Comune, sarà presentato nel corso del convegno dal titolo "SportINcredibile", che si terrà domani al Palazzo del Mare a partire dalle ore 16 e a cui interverrà anche Paolo Crepaz, presidente dell'associazione, docente di pedagogia dello sport e medico della campionessa olimpica di canoa Josefa Idem. «In provincia abbiamo già lavorato con diverse scuole- spiega Concetta Ferrari, delegata per l'Abruzzo-, sperimentando il programma educativo che sensibilizza i ragazzi al rispetto reciproco, all'impegno genuino e al valore della squadra come strategia per grandi risultati». Al convegno sono invitati atleti di ogni categoria, e poi istruttori, manager, dirigenti, studiosi e docenti. Alla tavola rotonda interverranno: Fiammetta Ricci dell'Università di Teramo, corso di laurea in management della imprese sportive; Carlo Antonetti e Federico Mellone, presidenti rispettivamente del Teramo Basket e della Roseto 1946; Maurizio Ferrari, presidente del Circolo Tennis Giulianova e consigliere regionale Fit; e Annalisa D'Elpidio dell'associazione skating "La paranza" di Roseto. Sportmeet si avvale del patrocinio del Comune di Roseto, della Provincia di Teramo, della Regione, dell'Università di Teramo e del Coni.

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La laurea e il suo valore reale (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-03-20 - pag: 14 autore: La laurea e il suo valore reale Sono un docente universitario e ho letto con interesse l'articolo sul Sole 24 Ore del 16 marzo sull'incentivazione degli atenei più virtuosi. Sono assolutamente favorevole al principio, ma il metodo contiene un elemento potenzialmente assai dannoso per il sistema: la valutazione della didattica. Un ateneo è considerato virtuoso se i suoi studenti conquistano un alto numero di crediti (cioè superano molti esami) nel primo anno e se ha un alto numero di laureati. Eppure non serve alcuna virtù per far sì che uno studente superi tutti gli esami del primo anno e si laurei in fretta: basta regalare voti e lauree, o fare grandi sconti su programmi e requisiti. Meno un ateneoè virtuoso sul fronte della ricerca, più cercherà di aumentare i suoi punteggi relativi alla didattica, allargando così la manica della valutazione. Per come stanno le cose attualmente, io e il mio ateneo siamo premiati sul fronte della didattica solo se promuoviamo. Punto. Sarebbe interessante svolgere un'indagine a livello universitario, per verificare se una laurea in Ingegneria con 102 significa davvero la stessa cosa su tutto il territorio nazionale. L'Italia ha pochi laureati, ed è uno scandalo. Ma sarebbe uno scandalo ancora maggiore se ci ritrovassimo tra alcuni anni una schiera sempre più vasta di laureati analfabeti. Gabriele Pallotti Facoltà di Scienze della Formazione Università di Modena e Reggio Emilia importante che proprio dall'in-terno è dell'università si indichi come centrale il problema della va-lutazione, che fatalmente coinvolge un giudizio sulla qualità dei singoli atenei e di chi ci insegna. Alle proposte qui avanzate, aggiungo quella dell'abolizione del valore legale del titolo di studio, che taglierebbe alla radice il problema. è una proposta einaudiana, rilanciata di recente da un'altra docente univer-sitaria, Paola Potestio (in L'università italiana: un irrimediabile declino?, Rubbettino): essa avrebbe appunto il merito di evitare l'umiliante parificazione tra gli studenti bravi e quelli svogliati, tra le università serie e gli esamifici. E i titoli conseguiti negli atenei di qualità sarebbero premiati sul mercato. • L'età pensionabile Faccio parte dei pochi italiani che sono convinti che si debba alzare l'età pensionabile, tant'è che ho compiuto 65 anni ad ottobre 2008 e non sono ancora pensionato. Vorrei però ricordare al parlamentare Marco Cappato che i radicali facevano parte del Governo che ha cancellato lo scalone e quindi ha prepensionato persone fra i 57 e i 58 anni. Inoltre, prima di alzare alto il grido, sarebbe bene rinunciasse per primo ai vergognosi privilegi pensionistici dei parlamentari. Facile predicare bene e razzolare male! Giorgio Ortu e-mail La moda dell'eccesso I giovani sono spesso i più malleabili agli stimoli subliminali, alle modee ai modelli di comportamento. è necessario darsi una calmata. La parola "moderazione" è espressa in questa frase di Oscar Wilde: «La moderazione è una cosa fatale. Sembra che tra i giovani nulla abbia più successo dell'eccesso». Bruno Moltedo Milano Nessuna vite radioattiva La ditta Wagener & Simon Wasi GmbH &Co,in merito all'articolo pubblicato sul Sole 24 Ore del4 marzo («Dall'India l'allarme viti radiottive»), rileva come lo stesso contenga informazioni non aderenti al reale svolgimento dei fatti. In particolare si adombra, del tutto erroneamente, la possibilità che la scrivente società abbia rivenduto o comunque detenga nei propri magazzini della merce contaminata con l'isotopo Cobalto 60. Tale notizia viene smentita dalla società Wagener & Simon Wasi GmbH & Co sottolineandosi, inoltre, di non aver mai affermato simili circostanze nelle comunicazioni inviate ai propri fornitori come invece sembra far intendere l'articolo. Giovanni Benini Avvocato

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Scuola, spazio ai precari grazie ai pensionamenti (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-03-20 - pag: 38 autore: Istruzione. Il ministro Gelmini: gli insegnanti a termine sono 103mila Scuola, spazio ai precari grazie ai pensionamenti Aumentano le richieste di ritiro per docenti e Ata Valentina Melis MILANO Quasi 32mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione quest'anno (12mila in più rispetto all'anno scorso) e 8mila richieste di pensionamento sono state presentate dal personale Ata ( contro i 6mila dell'anno passato). Le assenze per ma-lattia del personale della scuola (docente e non docente) sono calate del 32,4% nel bimestre gennaio-febbraio 2009.Nell'anno scolastico in corso i precari che prestano servizio nelle scuole (insegnanti con una supplenza annuale o con una supplenza fino al 30 giugno) sono 103.107. I corsi di laurea, poi, dal prossimo anno accademico, saranno ridotti del 20 per cento. Sono i numeri forniti ieri a Palazzo Chigi dai ministri della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che hanno fatto il punto sulle misure anti-sprechi nella scuola e nell'università. Pensionamenti e precari «Con 32mila pensionamenti – ha spiegato il ministro Gelmini – i 42mila posti in meno per i precari previsti nella Finanziaria (la legge 133/08, ndr) si ridurranno notevolmente». I supplenti che quest'anno non saranno confermati, dunque, secondo Viale Trastevere, saranno al massimo 18mila. Per Gelmini, poi, il cosiddetto «emendamento Brunetta» (che dovrebbe essere introdotto nel Dl 5/2009 all'esame della Camera o nel collegato lavoro all'esame del Senato),finalizzatoa portare a 40 anni di anzianità contributiva ( anziché a 40 anni di servizio) il tetto per i pensionamenti decisi dalla Pa, favorirà il pensionamento di un maggior numero di persone, perchè nei 40 anni saranno conteggiati anche gli eventuali contributi legati al riscatto della laurea o del servizio militare.«Con l'attuale sistema pensionistico – ha spiegato il ministro dell'Istruzione – nel 2009 andrebbero in pensione 1.500 insegnanti e mille dipendenti Ata con 40 anni di effettivo servizio. Con la nuova regola, invece potrebbero lasciare il lavoro 9mila insegnanti e 2mila Ata con 40 anni di anzianità contributiva». Il ministero sta lavorando su altre misure per assorbire gli insegnanti precari: a coloro che fino all'anno scorso avevano una supplenza annuale sarà garantita, per quest'anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative varie). I periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l'indennitàdi disoccupazione. Sarà poi favorita la mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare richieste di supplenze in più province su tutto il territorio nazionale (a breve sul sito del ministero dovrebbero essere pubblicate le disponibilità di posti). Il capitolo università Le persone con un lavoro precario nell'università sono circa 10mila: 267 ricercatori con contratto a tempo determinato, 1.910 tecnici amministrativi sempre a tempo determinato e 7.572 co.co.pro. A questi vanno aggiunti 11.700 assegnisti, 23mila dottorandi con borsa di studio e 13mila dottorandi senza borsa di studio, «che però – ha precisato il ministro Gelmini – non possono avere la qualifica di precari». Prenderà corpo dal prossimo anno accademico la riduzione dei corsi di laurea, che all'inizio dell'anno 2007-2008 erano 5.879 (fra laurea triennale e specialistica). Saranno tagliati circa 1.600 corsi (oltre il 20%), in base al numero degli iscritti e all'indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun insegnamento. Saranno poi ridotte da 1.600 a 1.200 le scuole di specializzazione medica.

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ROMA - Stretta sulle università. Dal prossimo anno accademico i corsi di laurea si ridurranno d... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Marzo 2009 Chiudi ROMA - Stretta sulle università. Dal prossimo anno accademico i corsi di laurea si ridurranno del 20% rispetto a quelli attivi quest'anno. «Si è assistito al proliferare di corsi non sempre rispondenti alle reali esigenze del mercato del lavoro - ha detto il ministro dell'Università Mariastella Gelmini - ora dovremo disattivare percorsi formativi non essenziali per offrire agli studenti una didattica di qualità». Attualmente i corsi, tra laurea triennale e specialistica, sono 5.879. La Gelmini ha spiegato che nella razionalizzazione dovranno essere soppressi «quelli con pochi iscritti». Inoltre per ridurre la «frammentazione degli insegnamenti», che hanno raggiunto quota 180mila, il ministro ha deciso di «innalzare i crediti minimi per ciascun esame, non potranno essere inferiori a 6». «Saranno gli atenei, nella loro autonomia, a decidere in che modo ridurre» cattedre e materie secondo criteri di flessibilità. Il pacchetto prevede anche l'aumento del numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea, oltre alla riduzione degli insegnamenti. L'obiettivo è quello di recuperare risorse ed efficienza. A Palazzo Chigi con la Gelmini c'era anche il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ha presentato i dati sulla riduzione dell'assenteismo degli insegnanti: nel 2009 (gennaio-febbraio) le assenze sono calate del 32,4% e il mancato ricorso alle supplenze ha consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni di euro che verranno reinvestiti nella scuola. Altro capitolo importante quello relativo ai precari. Già quest'anno quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (+12 mila rispetto allo scorso anno) e 8.000 richieste di pensionamento sono state presentate dal personale Ata. «Significa - ha sottolineato la Gelmini - che, con 32 mila pensionamenti, i 42 mila posti in meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente». Infine, è in preparazione un provvedimento per stabilire un tetto del 30% per gli alunni stranieri in ciascuna classe, allo scopo di migliorare l'integrazione e l'apprendimento della lingua. A. Ser.

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MONTEFALCO <LA CENTRALITA' del frantoio nella filiera ... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

FOLIGNO pag. 15 MONTEFALCO «LA CENTRALITA' del frantoio nella filiera ... MONTEFALCO «LA CENTRALITA' del frantoio nella filiera olivicolo-olearia», questo il titolo del convegno, organizzato a Montefalco dal Gruppo Pieralisi. L'appuntamento è per domani, a partire dalle 9. Aprirà i lavori il sindaco di Montefalco, Valentino Valentini (nella foto). Obiettivo dell'iniziativa è creare un momento di informazione e confronto per gli operatori del settore olivicolo-oleario umbro, sottolineando l'importanza di creare una filiera più competitiva: questo attraverso un maggiore coordinamento dei soggetti coinvolti, la produzione di un olio di qualità superiore, la realizzazione di una vera e propria strategia di commercializzazione e, non ultima, la valorizzazione dei prodotti secondari. Molti e qualificati i relatori, tra questi il dottor Beniamino Tripodi, responsabile di Area del Gruppo Pieralisi, che approfondirà il ruolo del frantoio all'interno della filiera, il dottor Tito Bittoni, presidente del Consorzio di tutela della Dop Umbria, che parlerà di strategie di commercializzazione degli oli di oliva umbri, la dottoressa Elisa Venturi, agronomo del Comitato Ufficiale di Assaggio della Cciaa di Pisa, e il professor Maurizio Servili, del Dipartimento di Scienze Economico-Estimative e degli Alimenti dell'Università di Perugia, che spiegheranno le innovazioni di processo nell'estrazione meccanica dell'olio extravergine di oliva in relazione alla qualità dell'olio e al riutilizzo dei prodotti secondari come risorsa. Il professor Primo Proietti, docente di Scienze Agrarie ed Ambientali all'Università di Perugia, parlerà invece dei possibili impieghi dei prodotti secondari del frantoio.

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SI INTITOLA Questione climatica e sviluppo economico: le politiche ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA GIORNO & NOTTE pag. 29 SI INTITOLA Questione climatica e sviluppo economico: le politiche ... SI INTITOLA Questione climatica e sviluppo economico: le politiche energetiche dell'Unione europea la lezione dell'economista Marzio Galeotti in programma oggi alle 17.30 alla Fondazione san Carlo. E' il quarto incontro del seminario di cultura europea Sostenibilità: nuovi modelli di sviluppo nell'Unione Europea, organizzato dal Centro culturale. Professore di Economia politica all'Università di Milano , Galeotti è docente anche al Master in economia dell'Università Bocconi di Milano e alla Scuola Superiore Eni Enrico Mattei', per la quale è responsabile del programma di ricerca sui cambiamenti climatici.

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FESTA di borgata quella che avrà luogo domattina a Cinghianello di Polinago.... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

BREVI pag. 27 FESTA di borgata quella che avrà luogo domattina a Cinghianello di Polinago.... FESTA di borgata quella che avrà luogo domattina a Cinghianello di Polinago. Giuseppina Fiorentini vedova Caselli spegnerà le sue prime cento candeline." La Giuseppina della Fratta", è perfettamente lucida e indipendente. Vedova di Lino Caselli, sarà festeggiata dalla figlia Marta, dal genero Lino Palladini e dai nipoti."Beniamina" è la nipote Maria Luisa, docente all'Università di Parma.

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<Così lascerò l'Iriip ai cavalli> (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - BARI - sezione: FOGGIA - data: 2009-03-20 num: - pag: 9 categoria: REDAZIONALE Parla il rettore La Regione si è detta disponibile a finanziare l'operazione con i fondi Fas «Così lascerò l'Iriip ai cavalli» Volpe conferma il progetto di acquisto della casema Miale «Se otterremo l'ex scuola di Polizia non ci sarà più l'esigenza di avere le ultime strutture dell'Istituto di incremento ippico» FOGGIA — «Voglio uscire dalle polemiche e dalle guerre di religione. Se riusciremo ad acquisire la caserma Miale non ci sarà più l'esigenza di avere dalla Regione le ultime strutture dell'Istituto di incremento ippico. Non è mia intenzione penalizzare alcuno». Il rettore dell'Università di Foggia, Giuliano Volpe, dopo le rivelazioni del Corriere del Mezzogiorno sull'intenzione dell'Ateneo di acquistare la struttura dell'ex Scuola di polizia con l'appoggio finanziario della Regione Puglia, illustra le prossime tappe e conferma che si potrebbe essere a una svolta nell'annoso contenzioso Iriip-Università. «è un'operazione non facile perché dobbiamo fare in modo che la stessa questura, che ha ancora alcune attività all'interno della caserma, non venga danneggiata. Sappiamo che il fondo immobi-liare della banca Bnl Paribas dovrebbe procedere alla vendita di questi beni entro il 2023. Dai primi contatti è emersa questa disponibilità spiega Volpe - dobbiamo chiaramente conoscere la valutazione di questo importante immobile». Attualmente nella struttura di 16mila metri quadri coperti in piazzale Italia la questura svolge alcune attività, vista la presenza di mensa e poligono di tiro. Ci sono stati però già dei contatti tra Volpe la questura. «Il questore Bruno D'Agostino ha sempre visto come naturale la destinazione della caserma all'Università - spiega il rettore che ha già messo in moto una serie di contatti - Si lavorerà quindi per fare in modo che il ministero dell'Interno dia il suo placet alla vendita. Poi si possono trovare delle forme di felice e produttiva convivenza con la questura fino a quando avranno bisogno di quegli spazi, per altro molto pochi all'interno dell'immobile ». Il ministero dell'Interno, che paga un affitto salato al fondo immobiliare dell'istituto di credito, potrebbe avere tutto l'interesse a non ostacolare il progetto. La Regione dal canto suo si è impegnata a sostenere finanziariamente l'acquisizione, grazie anche alll'apporto di fondi Fas. Nei progetti dell'Ateneo l'ex caserma diventerà la nuova sede della Facoltà di Economia. Ma l'immobile potrebbe ospitare anche il rettorato e una scuola di dottorato con residenze per studenti e docenti anche stranieri. Se ciò si concretizzerà, l'ex caserma rappresenterà anche l'ancora di salvataggio per l'Iriip che a quel punto resterà nella sua sede storica in via Caggese. «Resto della mia idea che l'Iriip debba essere rilanciato e che avrebbe bisogno di strutture più idonee. Ma con l'acquisizione della caserma non avremmo più l'esigenza di ottenere per Economia anche gli ultimi immobili», sottolinea Volpe. Il rettore sottolinea, tra l'altro, che se si acquisisse la caserma non si dovrebbe procedere a una lunga e costosa ristrutturazione, come nel caso dell'Iriip. Basterebbero piccoli interventi». Ma soprattutto quei 16 mila metri quadrati sarebbero immediatamente fruibili. Parole che sono musica Franco Cuttano, animatore del Comitato pro Iriip. «Il tempo è galantuomo. La ragionevolezza alla fine è arrivata - afferma - ora mi auguro che non si lasci vegetare questa importante struttura che può essere un tassello importante dell'economia della Capitanata ». E sempre sul fronte dell'edilizia universitaria ieri è stato raggiunta un'intesa per la nascita, su un'area di 70 ettari in via Napoli di proprietà del Centro di ricerche agroalimentare, di un polo scientifico e tecnologico della ricerca e dell'innovazione. Una cittadella in grado di ospitare strutture destinate alla didattica, alla ricerca, alla sperimentazione, a laboratori nei settori biomedico e agro-alimentare. Antonella Caruso Costi inferiori «Eviteremmo una lunga e costosa ristrutturazione, basterebbero piccoli interventi e quei 16 mila metri quadrati diventerebbero immediatamente fruibili» Al vertice da giugno 2008 Giuliano Volpe è diventato rettore dell'Università di Foggia nel giugno del 2008. Ha raccolto il testimone da Antonio Muscio Uno degli immobili dell'Istituto regionale di incremento ippico di Foggia da restaurare in vista della consegna all'Università

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Università, nuovo corso di laurea sul turismo (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - LECCE - sezione: BRINDISI - data: 2009-03-20 num: - pag: 9 categoria: REDAZIONALE Due indirizzi Università, nuovo corso di laurea sul turismo Sarà attivo dal prossimo anno accademico il nuovo corso di laurea magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali, dell'Università del Salento. Le lezioni del corso biennale, a cui si accede dopo aver conseguito una laurea triennale, si svolgeranno nelle sedi di Brindisi e Lecce e saranno curate dai docenti della facoltà di economia e di scienze sociali, politiche e del territorio. Le immatricolazioni sono già quaranta nonostante non sia ancora attivo il corso triennale, che è ancora in fase di studio: gli studenti iscritti provengono dalle facoltà di sociologia, scienze della comunicazioni, conservazione dei beni culturali e, ovviamente, da quelle di economia e scienze politiche. «L'offerta turistica del nostro territorio - spiega il professor Marcello Strazzeri, preside della facoltà di scienze politiche - esige delle figure professionali preparate. Questo corso permette al nostro territorio di fare un salto di qualità in un settore, quello turistico, dove c'è grande competizione». Il corso, presentato ieri mattina a Palazzo Nervegna alla presenza di Massimo Ostillio, assessore regionale al turismo, offre due indirizzi formativi (turistico-ambientale o socio-culturale) e, alla fine del percorso universitario, prevede anche un tirocinio presso le aziende del territorio. Grazie alla collaborazione con Confindustria Brindisi, che nei prossimi giorni stipulerà una convenzione con l'università, gli studenti avranno la possibilità di essere inseriti nelle realtà lavorative per stage di sei mesi ancor prima del conseguimento della laurea. Francesca Cuomo

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S E LUCCA pensa di essere prossima al traguardo per ricever... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

MONTECATINI pag. 17 S E LUCCA pensa di essere prossima al traguardo per ricever... S E LUCCA pensa di essere prossima al traguardo per ricevere l'autorizzazione dell'apertura di una casa da gioco a Bagni di Lucca le altre città prescelte sarebbero Salsomaggiore, Fasano ed Acqui Terme Montecatini non si dà certo per vinta e continua una sua battaglia personale iniziata già negli anni di Lenio Riccomi sindaco. L'assessore al turismo e candidato sindaco del Pdl, Alberto Lapenna, afferma che «il Comune sta lavorando a livello governativo per ottenere una legge-quadro per l'istituzione di un vero e proprio casinò. Non vogliamo creare un locale con slot-machine, perché queste macchinette contribuiscono solo a impoverire la gente. Montecatini farà la sua battaglia contro le lobbies delle case di gioco esistenti e crediamo di avere al governo collegamenti e attenzioni in personaggi influenti. A mio giudizio afferma ancora il candidato sindaco del Pdl il casinò dovrà essere ospitato in una struttura pubblica, anche per evitare attese da privati. L'ideale è chiudere quanto prima la transazione con la Monaco per portare il casinò nella parte storica del Kursaal, nell'ex circolo cittadino. Possiamo anche utilizzare l'area del sottosuolo, ma deve trattarsi di una struttura di classe, che dia un contributo al turismo della nostra città». LA PROSSIMA settimana in città sono attesi i rappresentanti di una delle più grandi aziende mondiali di produzione di macchine da casinò (slot elettroniche di ultima generazione, roulette e tavoli verdi) e di arredamenti per case da gioco. Sarebbe interessata a dar vita a una società mista pubblico-privata per la gestione di un casinò al primo piano del Kursaal. Un sopralluogo effettuato alcuni giorni fa avrebbe convinto l'azienda a tentare questo sbarco a Montecatini. In pratica il Comune metterebbe la sede, mentre l'impresa privata effettuerebbe i lavori, provvederebbe agli arredamenti e al personale adeguatamente formato. A seguire la vicenda, per l'amministrazione locale, è Rino Alberti, presidente del consiglio comunale e da tempo impegnato nelle riunioni a Roma fra le città turistiche che aspirano a ospitare case da gioco. Questa soluzione sarebbe preferita alle proposte fatte dal Casinò di Venezia, che qui realizzerebbe una sala-giochi, ma sempre con il marchio della città lagunare, quindi senza un vero vantaggio di immagine presente e futuro per Montecatini. L'OSTACOLO evidente alla trasformazione del Kursaal in casinò, oltre agli eventuali veti politici, è dato dal fatto che ancora il Comune non ha completato, con i proprietari della Monaco srl, la permuta della sala sotterranea polivalente con il primo piano del Kursaal storico, manovra che coinvolge anche Montecatini Parcheggi, la quale deve a sua volta acquistare il posteggio sotterraneo del complesso fra i viali IV Novembre e Puccini. Da troppo tempo si attende il perfezionamento dell'accordo, che però tarda a concretizzarsi. Favorendo così, almeno in apparenza, la concorrenza di Bagni di Lucca e soci. Marco A. Innocenti

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<Meno assenze, (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 8 «Meno assenze, Scuola: supplenze diminuite del di SILVIA MASTRANTONIO ROMA UN BEL SEGNO meno a precedere la cifra del 32,45%. A tanto ammonta, nei mesi di gennaio febbraio 2009, la riduzione delle assenze per malattia dei docenti. I numeri li ha fatti ieri il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta che, affiancato dalla responsabile dell'Istruzione Mariastella Gelmini, ha insistito sui risparmi determinati dalla contrazione dell'«influenza». «Se si considera ha detto Brunetta che si spendono 800 milioni di euro per le supplenze, con una riduzione del 30-35% delle assenze si possono risparmiare fino a 200-250 milioni di euro che non vengono impiegati per retribuire i sostituti ma possono tornare alla scuola». Il tandem Brunetta-Gelmini a tutto campo. Con la soddisfazione per i risparmi effettuati e la speranza di quelli che verranno anche consentendo di anticipare la pensione dei lavoratori della scuola per fare spazio ai precari; con il taglio del 20%, dall'anno prossimo, dei corsi di laurea negli atenei e la soppressione di 400 scuole di specializzazione medica. Occhio alle spese ma attenzione anche ai contenuti: per la Gelmini si deve studiare un tetto, potrebbe essere attorno al 30%, alla presenza di alunni stranieri nelle classi mentre restano confermati i principi degli interventi di questi mesi: maestro prevalente e voto in condotta con la clausola del 5 nel comportamento che può determinare la bocciatura. IL PIANO di attacco parte dai pensionamenti. Il governo presenterà un emendamento al decreto legge sugli incentivi per l'auto con il quale, se approvato, insegnanti e personale Ata (ausiliario, tecnico, amministrativo) andranno in pensione dopo 40 anni di anzianità contributiva e non più dopo 40 anni di servizio. Secondo le regole attuali nel 2009 andrebbero in pensione 1.500 insegnanti e 1.000 Ata con 40 anni di effettivo servizio; al contrario, andando in pensione con 40 anni di anzianità contributiva sarebbero 9.000 gli insegnanti e 2.000 gli Ata collocati a riposo. In questo modo quindi andrebbero in pensione 7.500 docenti e 1.000 dipendenti Ata in più. Quest'anno, ha spiegato la Gelmini, quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (12 mila in più dell'anno scorso) e 8 mila richieste sono giunte dal personale Ata (contro le 6.000 del 2008); questo significa che con 32mila pensionamenti i 42mila posti in meno per i precari, previsti a inizio anno, si riducono notevolmente. In materia di assorbimento dei precari la Gelmini pensa a nuove norme per favorire chi fino all'anno scorso aveva una supplenza annuale e al quale sarà garantita priorità sulle altre supplenze temporanee. I periodi privi di impiego potrebbero avere parziale copertura con un'indennità di disoccupazione. Altre novità in arrivo per l'università, dove i corsi di studio si ridurranno del 20%. A giorni sarà emanata una nota di indirizzo vincolante con i nuovi parametri che gli atenei dovranno tenere in considerazione per attivare i corsi. SARANNO soppresse 400 scuole di specializzazione medica secondo un principio di flessibilità. «Siamo intervenuti dove ci sono scuole con un solo studente, ma abbiamo tenuto conto anche delle distanze e della situazione geografica», ha detto la Gelmini. Il ministro ha affrontato il tema della presenza di alunni stranieri nelle classi:«Stiamo ragionando sulla possibilità di un tetto attorno al 30%». Nessuna possibilità di denuncia dei clandestini nella scuola che ha «funzione di integrazione».

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BORSE, valigette, ombrelli, pettini e spazzole: sono moltis... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Prato)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

CAMPIONATO DI GIORNALISMO pag. 15 BORSE, valigette, ombrelli, pettini e spazzole: sono moltis... BORSE, valigette, ombrelli, pettini e spazzole: sono moltissimi gli oggetti che possono tramutarsi, all'occasione, in armi di difesa. L'importante è la tempestività, la decisione, la prontezza di spirito sfruttando a proprio vantaggio l'ambiente circostante. Su internet impazza il fai-da-te. Sempre valide sono le consuete armi tradizionali, alle quali da poco si è aggiunto lo spray al peperoncino. Qualora se ne abbia la possibilità, mordere e graffiare collo, dita, orecchie, naso o qualsiasi altra parte sensibile, come il viso, dell'aggressore, altrimenti serrare le dita per portarvi un pugno. Oppure afferrare i suoi capelli con forza; oltre a provocare dolore, stimola le ghiandole lacrimarie: in questo modo la sua vista potrebbe offuscarsi, dandovi il tempo necessario per sfuggire all'aggressione. Un'esperienza molto interessante è stata avviata dalla Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità che ha organizzato un laboratorio di "sicurezza sociale" e autodifesa per donne tenuto da un docente di arti marziali. Il corso, rivolto a studentesse, personale docente e amministrativo, si pone la finalità di promuovere conoscenze e competenze indirizzate all'acquisizione di strategie di prevenzione, autoaffermazione e tecniche efficaci di autodifesa contro lo stupro e altre tipologie di aggressione. LE MATERIE di insegnamento sono: tecniche shock su parti vitali (colpi con le dita ad occhi, laringe; colpi a mano aperta alle orecchie), tecniche dei colpi (palmo mano, gomito, ginocchio, piede), controllo della paura e dell'emotività, simulazioni di aggressioni verbali con percezione delle alterazioni emotive nel ruolo di vittima e tentativo di dissuasione dell'aggressore.

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Nucleare, grande occasione per Enea (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACHE pag. 16 Nucleare, grande occasione per Enea L'obiettivo di Paganetto: potenziare il centro di ricerca tra Emilia e Toscana di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA «IL RITORNO al nucleare è una grande occasione per riportare alla sua missione il centro Enea del Brasimone: oggi è sottoutilizzato e potrebbe invece diventare un centro di sviluppo delle tecnologie nucleari con importanti ricadute sul nostro sistema industriale». Il professor Luigi Paganetto ( foto a destra), che dell'Enea è presidente, ha un progetto: strappare alla marginalità il grande centro di ricerca che si estende per oltre 400 ettari a cavallo tra Emilia e Toscana. La struttura che sorge tra Prato e Bologna avrebbe dovuto ospitare il reattore nucleare sperimentale Pec, che invece non fu mai terminato per colpa dell'incidente di Chernobyl del 1986 e del referendum che le seguì, che spazzò via il nucleare italiano. Adesso potrebbe tornare ad essere un nodo chiave del nucleare italiano anche va detto se Paganetto stavolta non pensa alla localizzazione di una centrale di produzione, ma allo sviluppo di un grande centro di ricerca. «IL BRASIMONE spiega Paganetto va riportato alla sua missione: sviluppare tecnologie per il nucleare. Già oggi ci sono alcuni progetti di ricerca sulla fusione, penso a Iter e Demo, ai laboratori sui metalli liquidi, dell'interazione dell'idrogeno con i materiali che compongono le centrali. Noi ci crediamo e abbiamo assunto nuovi ricercatori e tecnici. Ma qui parlo di un impegno sui scala ben maggiore: un investimento strategico importante per riportare il Brasimone ai fasti di un tempo». Come quando il centro aveva 250 dipendenti (più un migliaio di lavoratori impiegati nella costruzione del Pec) a fronte dei 90 attuali. «Il Pec prosegue Paganetto è una grande risorsa per l'Emilia Romagna e per la Toscana e potrebbe essere il fulcro di una rete della quale gli altri elementi potrebbero essere la Siet di Piacenza, una società che fu creata ed è ancora partecipata da Enea e che è una struttura leader nei test per la sicurezza di componenti e sistemi per impianti nucleari, il centro di ricerche Enea di Bologna e quello, specializzato nei nuovi materiali e specialmente in quelli ceramici, di Faenza». «In questi laboratori osserva si può sviluppare la componentistica nucleare, una ricerca che, a cascata, può dar vita, anche attraverso la creazione di joint ventures pubblico-privato, a una serie di attività industriali per le quali il territorio dell'Emilia Romagna e della Toscana è particolarmente vocato e ricettivo. E così come ho fatto per lo sviluppo del solare termodinamico, io sono pronti ad attivarmi anche in sede internazionale per trovare finanziamenti». «La rete di infrastrutture e laboratori che si potrebbe riattivare attorno al Brasimone osserva Vincenzo Ferrara, direttore Infrastrutture e Centri Enea è una grande opportunità di sviluppo e innovazione tecnologica sul fronte della comoponentistica, delle attrezzature, della radioprotezione, del combustibile nucleare, che attiverebbe un volano tanto più importante in periodi di crisi economica come questo». Che il ritorno del nucleare in Italia passare anche dal Centro Enea del Brasimone, si sussurrava da qualche mese. E l'altroieri era intervenuto il sottosegretario allo sviluppo economico Adolfo Urso. «Con le infrastrutture civili e impiantistiche realizzate a supporto della costruzione del reattore Pec', attualmente utilizzate in parte aveva detto rispondendo a una interrogazione il Brasimone dispone di significative possibilità di accoglienza di personale e di attività sperimentali, in relazione all'evoluzione dei futuri programmi internazionali e comunitari di ricerca, sia sul nucleare di fissione che sulla fusione termonucleare controllata». E il professor Paganetto ha colto al volo l'attimo.

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<Troppi docenti imparentati Smontiamo le oligarchie> (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 20-03-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Milano)) (Nazione, La (Firenze))

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 8 «Troppi docenti imparentati Smontiamo le oligarchie» GERONTOCRAZIA LA MELLONI RICORDA IL CASO CARAPEZZA A PALERMO ROMA LA SOLUZIONE al problema della gerontocrazia nelle università italiane? Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, taglia corto: «La questione non è l'età media dei docenti che sfiora i 60 anni, bensì fare in modo che i professori anziani si facciano da parte impedendo che lascino il posto ai parenti». In pratica, il bubbone della parentopoli nelle università italiane si potrebbe cominciare a estirpare mettendo un freno ex lege alla proliferazione delle cattedre per diritto di famiglia. Il ministro ha citato uno dei tanti casi-scandalo italiani, quello dell'Università di Palermo dove (come ebbe modo di scrivere anche il prestigioso Economist) sono 230 i docenti imparentati tra di loro. E più nel dettaglio, la Meloni ha ricordato un docente della facoltà di Lettere e Filosofia di quell'ateneo, Marco Carapezza, che nel corso delle recenti manifestazioni contro i provvedimenti del ministro Gelmini faceva lezione all'aperto agli studenti. «Nella facoltà dove insegna il professor Carapezza ha denunciato Meloni ci sono altri quattro docenti con lo stesso cognome. E quello che mi meraviglia di più non è tanto che Carapezza partecipasse alla protesta, ma che gli studenti lo stessero ad ascoltare. Occorre smontare queste oligarchie». A metà novembre scorso, mentre il professor Carapezza stava facendo lezione di «teoria del significato» all'aperto durante un momento della protesta contro la Gelmini, un gruppo di studenti di Azione Giovani protestò strotolando uno striscione con la scritta: «Siamo parenti di Carapezza, assumeteci!». più tardi, gli studenti di centrodestra fecero circolarte un comunicato in cui spiegavano i motivi della protesta contro il professore: «Carapezza si leggeva nella nota figura tra i docenti coinvolti nello scandalo (parentopoli, ndr), visto che sono quattro i componenti della famiglia Carapezza tra i docenti di Lettere e Filosofia; siamo qui per rovinare la festa ai baroni». Nella parentopoli dell'ateneo palermitato, comunque, il caso Carapezza è considerato «una goccia nel mare». Elena G. Polidori

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Università, tornano le lezioni in Piazza (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 20-03-2009 L'ONDA IN CAMPO MANIFESTAZIONE DI UNIPROTESTA Università, tornano le lezioni in Piazza Protesta contro la riforma Gelmini: studenti e prof all'aperto e assemblea in via D'Azeglio Marco Severo II L'università in mezzo alla strada. Ancora. Tornano oggi, in piazza Garibaldi, le lezioni all'aperto di UniPRotesta. Come lo scorso autunno, prof e studenti del nostro ateneo porteranno stamattina lavagne e microfoni all'aperto contro la riforma del ministro Gelmini. E' l'On - da che riprova a bagnare i piedi del Governo, per una tre-giorni di lotta nazionale partita mercoledì con lo sciopero Flc-Cgil: «Insomma, cos'altro dobbiamo fare per attirare l'attenzione di Berlusconi? », allarga le braccia Mario Carlo Memoli, laureando in ingegneria. L'interrogativo, sconsolatissimo, arriva alla fine dell'assemblea convocata ieri pomeriggio in via D'Azeglio. L'han - no indetta nell'aula Ferrari, facoltà di Lettere e filosofia, tutti i soggetti coinvolti nella battaglia per «la difesa della pubblica istruzione». Ci sono i docenti e il personale tecnico del comitato UniPRotesta, gli studenti dell'Udu, gli insegnanti delle scuole medie e superiori: una cinquantina di persone in totale. «Da domani (oggi, ndr) - annuncia Francesco Sansone, ricercatore di Chimica - torneremo in piazza a far lezione per testimoniare il nostro modo di intendere il sapere universitario». Applauso dell'assemblea, lungo. E' du - rato un quarto d'ora l'intervento, assai dettagliato, di Sansone. Oltre a dare notizia dei corsi in strada, il rappresentante di UniPRotesta ha appena reso noto che «molti docenti del nostro ateneo boicotteranno la Settimana della Cultura scientifica, in programma fra pochi giorni e promossa dal ministero dell'Istruzione». E' l'arringa finale del ricercatore: «Ci sembra infatti vergognoso che la Gelmini sponsorizzi una manifestazione interamente dedicata alla Scienza e, contemporaneamente, bistratti la ricerca universitaria. Per questo abbiamo deciso di non aderire all'evento». Parecchi i punti toccati da Sansone nel corso della sua relazione: «A differenza di altri Paesi, come gli Usa - aveva detto per esempio - l'Italia continua ad apportare tagli al sistema scolastico e universitario, tanto che il 2010 si annuncia come l'anno del tracollo, con un saldo negativo per l'università di Parma pari a 10 milioni». Con lui durante l'assemblea anche Roberta Roberti, coordinatrice del gruppo La suola siamo noi: «Domani (oggi, ndr) - dice - porteremo a Bologna, all'Ufficio scolastico regionale, le oltre 4mila iscrizioni alternative raccolte nel parmense. Si tratta di moduli con i quali i genitori degli alunni delle elementari chiedono per l'anno prossimo il mantenimento delle 30 e 40 ore con la compresenza delle maestre, contro il modello proposto dalla Gelmini ». C'è un altro dato, poi, che la Roberti tiene a rimarcare: «Secondo una nostra ricerca - conclude - nel parmense, come nel resto d'Italia, stanno aumentando rapidamente le domande di iscrizione alle elementari private. E' l'ovvia conseguenza dello smantellamento del sistema statale voluto dal Governo». Protesta Alcuni docenti all'assemblea di ieri in via D'Azeglio.

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Letture su Dante e Cecco (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

ASCOLI PROVINCIA pag. 6 Letture su Dante e Cecco S. AGOSTINO QUINTO appuntamento, oggi, alle 16, al polo culturale Sant'Agostino, con il ciclo di incontri seminariali dal titolo Lecturae Francisci - Lecturae Dantis - All'eterno dal tempo. Dante e Cecco. Conoscenza e Scienza tra immagine e parola' organizzati dall'istituto superiore di studi medievali Cecco d'Ascoli'. Relatore sarà Davide Rondoni, direttore del centro poesia contemporanea dell'università di Bologna, che parlerà di Esperienza e visione. Lo sguardo nella Commedia'. L'incontro sarà intervallato dalla Lettura di brani scelti dalla Divina Commedia' e da L'Acerba' a cura di Stefano Artissunch. Il corso rientra nel piano provinciale di aggiornamento per docenti, dirigenti scolastici e personale Ata delle scuole elementari, medie inferiori e superiori per tutte le aree disciplinari. Il ciclo di incontri è stato realizzato con il coordinamento scientifico dell'università degli studi di Macerata in collaborazione con il liceo classico F. Stabili' e il liceo scientifico A. Orsini'. l. c.

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La Terra e Galileo all'Università (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

PROF A CONFRONTO La Terra e Galileo all'Università Ledo Stefanini, docente di fisica alla facoltà di ingegneria è l'autore della pièce "La quinta giornata del Dialogo di Galileo Galilei" che oggi alle 17 sarà rappresentata nell'aula magna dell'Università. L'evento è promosso dalla Facoltà di Ingegneria di Pavia e dall'Accademia Virgiliana in occasione dell'anno dell'Astronomia. Interpreti del recital saranno Giuseppe Montecchio, preside del liceo Virgilio, Paola Bruschi, preside del Liceo di Suzzara, e il professor Giancarlo Gobbi-Frattini del liceo Belfiore. La regia è del professor Fraccari e gli intermezzi musicali saranno curati da Erica Barzoni. Al termine spazio alle domande del pubblico.

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Arriva a Pavia padre Pizzaballa, custode del Santo Sepolcro (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Arriva a Pavia padre Pizzaballa, custode del Santo Sepolcro E' stato invitato dal vescovo Giudici a tenere una conferenza sui cristiani in Medio Oriente Martedì prossimo sarà nella chiesa di S. Maria delle Grazie PAVIA. Padre Pierbattista Pizzaballa, Custode del Santo Sepolcro, sarà a Pavia martedì prossimo. Invitato dal vescovo Giovanni Giudici, dopo gli incontri con le autorità e gli esponenti della società civile, in serata incontrerà anche i fedeli della diocesi nella chiesa di Santa Maria delle Grazie davanti ai quali terrà una conferenza sulla situazione dei cristiani in Medio Oriente. I francescani custodiscono i luoghi più "intimi" del cristianesimo fin dai tempi dell'incontro tra San Francesco e il Saladino: sono in Terra Santa dal 1200, e nel 1333 comprarono dal sultano d'Egitto il cenacolo e il diritto di celebrare la liturgia nel Santo Sepolcro. Da allora sono al centro del poligono mediorientale, testimoni privilegiati della difficile convivenza tra le tre religione monoteiste. E proprio di convivenza parlerà padre Pizzaballa. «Vorremmo ascoltare dalla sua viva voce le condizioni dei cristiani nei tre territori, Israele, Gaza e Cisgiordania, di cui ha una conoscenza diretta» spiega il vescovo. Padre Pizzaballa arriverà a Pavia nel pomeriggio e incontrerà alcune delle persone che a Pavia hanno legami con Israele e Palestina, a partire dal professor Gianni Vaggi del Cicops e dell'università di Pavia, che da anni si attiva per la cooperazione interuniversitaria in Israele e Cisgiordania. I legami tra Pavia e quella zona sono infatti molteplici: il vescovo di Pavia l'ha visitata dieci volte ed è Gran Priore della Luogotenenza per l'Italia Settentrionale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, da sempre legato ai francescani nella custodia dei luoghi santi; alcuni gruppi di pellegrini pavesi avevano inoltre già incontrato a Gerusalemme il Custode, e poi ci sono l'università, il comune e la società civile, che da anni portano avanti progetti di cooperazione e formazione. Alle 20.30 padre Pizzaballa sarà alla parrocchia di Santa Maria delle Grazie (viale Partigiani, 103) per i vespri in occasione dei quattrocento anni dal miracolo che diede origine al santuario e alle 21 nella sala parrocchiale ci sarà un incontro pubblico su "Terra Santa. Uno sguardo alla Chiesa madre", ovvero la piccola chiesa di Gerusalemme, dove ci sarà spazio anche per le domande del pubblico sulla situazione dei territori, da anni tormentati dalla guerra. «Questo incontro è un invito alla comunità civile e cristiana di Pavia a mantenere alto il livello di attenzione sulla situazione sociale e umana della Terra Santa» conclude il vescovo. Padre Pizzaballa è stato assegnato alla Custodia di Terra Santa nell'ottobre 1990, è stato docente di ebraico moderno alla facoltà francescana di Scienze bibliche e di Archeologia a Gerusalemme e ha lavorato nella pastorale per i fedeli di espressione ebraica. (a.ghez.)

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Napolitano: ora basta con lo spirito di fazione (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Napolitano: ora basta con lo spirito di fazione «Biagi vittima anche dei veleni». L'appello: niente arroccamenti sulle riforme I terroristi non potevano accettare il ruolo disinteressato di chi voleva solo risolvere i problemi del mondo del lavoro «Il professor Marco Biagi è stato vittima della criminale aggressività del terrorismo, ma ha pagato anche, e prima, per lo spirito di fazione che da tempo avvelena la lotta politica e sociale del nostro Paese». E' il passaggio più rilevante, che dovrebbe far riflettere, e molto, il mondo politico e sindacale, del discorso con cui Napolitano ha onorato la memoria del professore ucciso dalle Br e delle vittime del terrorismo, aprendo i lavori del convegno. Un intervento che ha destato molte reazioni a livello nazionale con il quale ancora una volta Napolitano ha chiesto al Paese di smetterla con le barricate e di unire le forze. «Serve uno sforzo comune - ha aggiunto - per riconoscere e coltivare gli elementi di continuità e le possibilità di convergenza di fronte a problemi ancora attuali e nuovi, come quelli che Marco Biagi con il suo lavoro ha affrontato suggerendo lungimiranti ipotesi di soluzione e prospettive di sviluppo». Ecco, allora «il punto di riferimento e d'incontro dovrebbe consistere nella consapevolezza, da diffondere finalmente nel mondo del lavoro, dell'esigenza di uscire da logiche puramente difensive e di non farsi guidare da vecchi riflessi di arroccamento». Di seguito il testo integrale dell'intervento del Presidente. di Giorgio Napolitano Magnifico rettore, la ringrazio per le cordiali parole che ha voluto indirizzarmi. Ci unisce la stessa consapevolezza del ruolo essenziale che l'Università e la ricerca sono chiamate a svolgere, nei termini da lei puntualmente richiamati, per lo sviluppo economico, sociale e civile del Paese e, quindi, dalla necessità che essi si pongono, attraverso uno sforzo di autocorrezione e riforma, e siano poste attraverso serie e coerenti politiche pubbliche in grado di fare la loro parte. Ci unisce, credo di poter dire, un comune sentire rispetto alle gravi difficoltà e alle complesse sfide cui il nostro sistema universitario è oggi esposto. Nello stesso tempo, ringrazio di cuore Marina Orlandi Biagi per l'invito che mi ha rivolto, a nome della Fondazione da lei presieduta, per l'occasione che mi ha offerto di essere qui con voi, di dare un segno di vicinanza e di impegno, che da tempo desideravo di poter dare pubblicamente. A tutti i partecipanti a questo convegno rivolgo il più cordiale saluto, e il più vivo apprezzamento. E' questo un convegno di alto livello culturale, e di grande significato, da molti punti di vista. E', innanzitutto, un convegno in ricordo di Marco Biagi, con l'intento sottolineato dal professor Tiraboschi di onorarlo nel modo migliore e cioè riproponendo alcuni temi fra i suoi più innovativi e fecondi del suo pensiero e della sua elaborazione. Sono certo che, grazie alla scelta di temi particolarmente attuali e stimolanti, il vostro dibattito offrirà contributi importanti. Trovo dunque, nell'approccio di questo convegno, una piena corrispondenza con l'esigenza che posi il 9 maggio scorso nel celebrare, per la prima volta, il Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo; tra le quali persone splendide alla cui memoria rinnovo il mio omaggio e i cui familiari ho potuto incontrare di nuovo qui. Emanuele Petri, Roberto Ruffilli, Walter Tobagi, Ezio Tarantelli. Posi un anno fa l'esigenza che tutti gli uomini, cui il Giorno della Memoria è dedicato, siano ricordati non solo come vittime, ma come persone che hanno vissuto, hanno avuto i loro affetti, il loro lavoro il loro posto nella società, prima di cadere per mano criminale. Così Marco Biagi è ricordato per il suo percorso di vita, rimasto impresso in modo incancellabile nel sentimento della moglie, dei figli, dei familiari e scandito da un impegno scientifico e civile, che continua a dare frutti per il suo e nostro Paese. Fu quell'impegno che il terrorismo delle Brigate Rosse volle colpire, perchè tra i tanti che furono uccisi, o gravemente feriti, e che ricordiamo tutti, nomi illustri e oscuri, con eguale commosso affetto e rimpianto, vi furono uomini colpiti ciecamente spesso come astratti simboli dello Stato nemico che si presumeva di abbattere o, perfino, casualmente coinvolti nella furia sanguinaria di quei gruppi di fuoco. Ma Marco Biagi, e come lui altri che qui sono stati ricordati, furono scelti come bersagli precisi per quello che, concretamente, erano e facevano e per il meditato sinistro messaggio che colpendoli a morte si voleva fare. Bersagli precisi in quanto figure di intellettuali, di docenti, di studiosi, di prezioso sapere specialistico e di pronfonda passione democratica, decisi a dare il loro contributo alla crescita di una nuova e più giusta convivenza sociale. Erano uomini che intesero porsi al servizio non di una qualsiasi, pur legittima, causa di partito ma dello Stato democratico delle sue istituzioni rappresentative, Governo e Parlamento, al di là dell'alternarsi delle maggioranze e degli indirizzi politici. Questo era lo scandalo intollerabile, per l'estremismo politico e ideologico sfociato nel terrorismo. Che persone disinteressate, dedicate interamente alla ricerca e all'insegnamento potessero impegnarsi a prestare le loro competenze e il loro ingegno alla ricerca di soluzioni valide per i problemi del lavoro, non esitando a contaminarsi con l'esercizio di responsabilità di governo. Questo era il filo che nella logica delle Brigate Rosse andava troncato, quello era il messaggio intimidatorio che bisognava dare, spezzando le vite di Ezio Tarantelli, di Massimo d'Antona, di Marco Biagi, espostisi generosamente sul fronte dell'elaborazione di nuove politiche del lavoro. Ma nè la prima, nè la seconda, di quelle vite spezzate, e il messaggio di morte così lanciato, hanno trattenuto chi, come Marco Biagi, sentiva di non potersi piegare, di non poter farsi fermare dalla minaccia, di non poter rinunciare a rendere servigi che era in grado di rendere al mondo del lavoro e allo Stato democratico. E' qui il senso e il coraggio della scelta, che è costata la vita all'uomo che oggi ricordiamo e onoriamo. E' di qui che deve partire il nostro appello, perchè dalla società civile, dal mondo della cultura e dell'università, dall'inteleltualità operante in diversi campi del sapere, venga l'impegno, venga il contributo attivo di cui lo Stato e la comunità nazionale hanno bisogno. Non posso però concludere questa mia riflessione senza tornare su un aspetto cruciale, e particolarmente doloroso, della vicenda di Marco Biagi. Egli è stato vittima della criminale aggressività del terrorismo brigatista, ma ha pagato anche, e prima, per lo spirito di fazione che da tempo avvelena la lotta politica e sociale nel nostro paese. Uno spirito di fazione che impedisce ogni riconoscimento obiettivo del valore di ricerca e di proposte, come quelle portate avanti da Marco Biagi con lo stesso disinteresse e spirito costruttivo; con la stessa indipendenza di giudizio in due diverse fasi politiche. Uno spirito di fazione che impedisce di vedere e apprezzare gli elementi di continuità che si possono presentare in un campo dell'azione di governo e parlamentare come quello delle politiche del lavoro. Invece, sarebbe necessario uno sforzo comune, cui nessuna delle parti in causa si sottragga, per riconoscere e coltivare questi elementi di continuità e le possibilità di convergenza, che vi si legano pur in una corretta dialettica tra diversi ed opposti schieramenti politici di fronte a problemi ancora attuali e nuovi, come quelli che Marco Biagi ha affrontato suggerendo lungimiranti ipotesi di soluzione e prospettive di sviluppo e dunque come quelli che state per affrontare nel convegno a lui dedicato. Il punto di riferimento e di incontro dovrebbe consistere nella consapevolezza, da diffondere finalmente nel mondo del lavoro, dell'esigenza di uscire da logiche puramente difensive, di non farsi guidare da vecchi riflessi di arroccamento attorno a visioni di conquiste del passato rispetto a mutamenti obiettivi innegabili e a scelte ineludibili di riequilibrio e di rinnovamento nel sistema delle garanzie e delle tutele a favore soprattutto dei meno protetti. Procedere in questo senso, liberarsi dallo spirito di fazione significherebbe dare quel segno di maturità nella nostra vita democratica che da troppo tempo si attende. Grazie.

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Ma in Italia niente condanna a vita (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Ma in Italia niente condanna a vita» Un docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritz fosse stato processato in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico in casi come quello di Amstetten. Professor Rossi, perchè nel nostro Paese una persona che ha compiuto reati così gravi non sarebbe condannata all'ergastolo? «Semplicemente perché i reati di cui è accusato Josef Fritz non rientrano nella massima condanna prevista dal nostro codice penale. Infatti non c'è ergastolo per omicidio colposo, riduzione in schiavitù, sequestro di persona, stupro e incesto». E quale pena sarebbe ipotizzabile per un uomo che ha compiuto tali mostruosità? «Diciamo che potrebbe scontare una pena di una ventina d'anni. Dobbiamo tener presente che con il giudizio abbreviato è prevista la riduzione della pena di un terzo. Però ci sono delle varianti importanti che anche i giudici austriaci hanno valutato, ovvero la follia dell'imputato. Una persona che compie tali reati è certamenmte disturbata mentalmente e dunque anche nel nostro Paese sarebbe sicuramente finita in una struttura psichiatrica o, in alternativa, anche agli arresti domiciliari. Non per l'età, a 73 anni, in carcere si va. Ma per le condizioni di salute il condannato può scontare la pena a casa. E' successo anche per Erich Priebke». Però il processo non sarebbe stato breve come in Austria. I tempi della nostra giustizia sono da sempre molto lenti. «Sì, non posso dire il contrario. D'altra parte l'unica possibilità di processare e arrivare a immediata sentenza è se l'imputato si proclama immediatamente colpevole. Devo però anche sottolinare che in una vicenda di questo tipo ci sarebbero state delle lungaggini dovute alla nomina del collegio medico, alle perizie psichiatriche e alle varie udienze dedicate ai testimoni. Sarebbe stata sentita non solo la figlia-vittima, ma anche parenti, amici, conoscenti». Insomma, in Italia, un processo del genere sarebbe durato almeno un anno prima di arrivare alla sentenza? «Sì, più o meno un anno. Talvolta passano mesi da un'udienza all'altra semplicemente per sentire delle testimonianze. E una delle conseguenze sarebbe stata quella di un impatto mediatico ancora più pesante». E la colpa secondo lei di chi è? Dei giudici, degli avvocati o dell'assetto giuridico generale? «I giudici applicano la legge. Gli avvocati fanno il loro mestiere. Non credo vi siano colpe ma la causa che provoca lungaggini estenuanti è da ricercare nella numerosissima casistica di processi civili che il nostro Paese ha. I giudici sono dunque impegnati in più processi e sono costretti a dilatare i tempi delle udienze anche dei processi penali».

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Gelmini: "Tetto del 30% di stranieri nelle classi" (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 68 del 2009-03-20 pagina 0 Gelmini: "Tetto del 30% di stranieri nelle classi" di Redazione Il ministro dell'Istruzione presenta le novità: "Stiamo pensando all?introduzione di un tetto intorno al 30% della presenza di alunni stranieri a scuola". Decisa un'azione contro gli sprechi Roma - "Stiamo pensando all?introduzione di un tetto intorno al 30% della presenza di alunni stranieri a scuola". è quanto ha annunciato il ministro Gelmini durante la conferenza stampa che ha tenuto a Palazzo Chigi. "Non credo che ciò sia possibile a partire dal prossimo anno ma dal successivo. Comunque sto chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere già dal prossimo anno i casi limite", ha detto Gelmini che ha citato il caso della scuola "Pisacane" di Roma. "Una vicenda che fa riflettere", ha detto il ministro per il quale è importante accompagnare i bambini stranieri nella conoscenza della lingua italiana. Per il ministro la conoscenza della lingua e della Carta Costituzionale sono "due elementi necessari per l?integrazione". Contro gli sprechi Alleati nella lotta agli sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta si sono presentati stamani a Palazzo Chigi per dar conto di quello che hanno fatto e intendono fare per recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell?università. Intanto, risultato della legge sul contenimento della spesa nelle amministrazioni pubbliche si sono ridotte le assenze degli insegnanti: nel 2009 (gennaio-febbraio) sono calate del 32,4% e il mancato ricorso alle supplenze ha consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni di euro. I precari Altro capitolo importante quello relativo ai precari. Già quest?anno quasi 32mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (+12mila rispetto allo scorso anno) e 8mila richieste di pensionamento sono state presentate dal personale Ata (6mila l?anno scorso). Questo significa - ha spiegato il ministro Gelmini - che, con 32mila pensionamenti, i 42mila posti in meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente. Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per l?assorbimento dei precari: ai precari che fino all?anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest?anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative di vario tipo); i periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l?indennità di disoccupazione; sarà favorita la mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di supplenze in più province. Forbici sull'università Stretta anche sulle università sforbiciando i corsi di laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20% in meno: all?inizio dell?anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra triennale e specialistica erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha spiegato il ministro - è stata fatta con il Cun e con criteri di flessibilità: "Non andiamo a penalizzare le materie, ma abbiamo guardato il numero degli iscritti e cercato di eliminare la frammentazione". è in arrivo - ha annunciato - una nota di indirizzo vincolante allo scopo di fornire i nuovi parametri che le università dovranno rispettare per attivare nuovi corsi. In particolare questo pacchetto di misure prevede la disattivazione di corsi di studio con un numero basso di iscritti se nella stessa Regione esistono già corsi analoghi; l?aumento del numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso l?indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun insegnamento e l?individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere in base alle strutture e ai docenti di ruolo disponibili. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Così cambia la scuola In aula non più di tre stranieri su dieci (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 68 del 2009-03-20 pagina 2 Così cambia la scuola In aula non più di tre stranieri su dieci di Francesca Angeli È l'ultimo capitolo della riforma Gelmini Ecco punto per punto come sarà studiare nel futuro Roma«Stiamo pensando all'introduzione di un tetto intorno al 30 per cento per la presenza di alunni stranieri nelle classi». Non più di tre bambini stranieri ogni dieci in tutte le classi dunque. Questo l'obbiettivo annunciato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, insieme ad una serie di importanti novità sia per la scuola sia per l'Università ed a notizie decisamente buone per tutti i docenti ancora precari. Sul limite per gli alunni stranieri la Gelmini ha specificato che «non sarà possibile introdurre il tetto a partire dal prossimo anno ma soltanto dal successivo», ovvero nell'anno scolastico 2010/2011. «Comunque sto chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere già dal prossimo anno i casi limite», aggiunge il ministro. Il riferimento è a situazioni come quelle della Carlo Pisacane di Roma dove gli italiani sono una minoranza: su 21 iscritti in prima elementare soltanto tre sono romani, in pratica un tetto al contrario. «Una vicenda che fa riflettere - osserva le Gelmini -. Occorre comunque accompagnare i bambini stranieri nella conoscenza della lingua italiana e della nostra Costituzione». Poi le buone notizie per i precari: i tagli del personale scenderanno da 42.000 a 18.000. «Abbiamo avuto 31.000 pensionamenti e quindi avremo una drastica riduzione dei tagli previsti in Finanziaria - spiega la Gelmini -. Al massimo saranno 18.000 i supplenti non riconfermati». Inoltre il governo sta pensando ad alcune misure di sostegno. Per i periodi scoperti, quelli durante i quali non sono chiamati a supplenza, verrà elargita una copertura seppure parziale con l'indennità di disoccupazione. Poi avranno la priorità per le supplenze di durata più consistente i precari che nello scorso anno avevano supplenze annuali. L'ingresso dei precari sarà favorito da nuove norme sul pensionamento: per docenti e personale amministrativo sarà possibile andare in pensione dopo 40 anni di anzianità contributiva. Rivoluzione Gelmini pure all'Università. Già dal prossimo anno accademico i corsi di studio negli atenei si ridurranno del 20 per cento. Con le nuove regole saranno soppresse anche 400 scuole di specializzazione medica. «Utilizzeremo un criterio di flessibilità, intervenendo dove ci sono scuole con un solo studente», precisa il ministro. Con la «cura Brunetta», infine, anche le assenze dei docenti sono calate del 32,45 per cento e i risparmi verranno reinvestiti nel comparto scuola. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Ti piaceva laurearti facile? Ora Scienza delle corna puoi togliertela dalla testa (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 68 del 2009-03-20 pagina 4 Ti piaceva laurearti facile? Ora Scienza delle corna puoi togliertela dalla testa di Giuseppe Marino Adesso perlomeno potranno riciclarsi il titolo di studio su eBay. La secca sforbiciata al numero dei corsi di laurea annunciata da Mariastella Gelmini rischia di trasformare alcuni studenti senza sbocchi in felici possessori di un pezzo unico. Posto che le aule di Trofeistica non sono mai state stracolme, ora che le università saranno costrette per decreto ministeriale a cancellare il bizzarro corso che «studia le corna degli animali», chi è già riuscito ad accaparrarsi il pezzo di carta potrà almeno rivenderlo come rarità da collezione sul sito delle aste. Non c'è dubbio che si troverà qualcuno disposto a pagare per poter appendere in salotto il certificato di laurea in Trofeistica. O quello in Scienze dell'aiuola. Il ministro ieri l'ha detto chiaro e tondo: a partire dal prossimo anno i corsi di studio si ridurranno del 20 per cento rispetto all'anno scorso. La Gelmini l'ha detto con un eufemismo ministeriale: «In questi anni si è assistito a una proliferazione dei corsi di laurea non sempre motivata da reali esigenze del mercato del lavoro». Il messaggio, senza il filtro della comunicazione istituzionale, è chiaro: basta con i corsi di laurea inutil\i, i doppioni creati a prescindere dal reale interesse formativo con un solo palese scopo: creare cattedre per i 26.004 professori assunti tra il 2000 e il 2006, l'epoca del Grande Banchetto dell'Autonomia, grazie al trucco delle idoneità che ha permesso di bandire concorsi per un docente e poi assumerne due. Lasciando mano libera ai professori, l'università si è gonfiata come un pallone aerostatico pronto a decollare verso il paradiso degli sprechi. Gli atenei sono aumentati da 41 a 66. I corsi di laurea? Una pioggia, sono passati dai 2.444 del 2001 ai 5.879 di quest'anno, più che raddoppiati. E se ci sono i corsi di laurea, ci devono essere gli esami da dare. Ed ecco che gli insegnamenti sono arrivati alla stratosferica cifra di 180.000, contro la media europea di 90.000. Paese di santi, navigatori e scienziati, possibilmente con cattedra assicurata per sé e i familiari: il tasso di cognomi uguali tra i prof è da record. Tanta abbondanza e poca qualità, visto che in tutte le classifiche internazionali, l'inarrivabile traguardo per gli atenei italiani è riuscire a svangare un duecentesimo posto. Del resto difficile raggiungere l'eccellenza proponendo insegnamenti di Scienze dei trofei di caccia (attivato a Firenze nel corso di laurea in Scienze faunistiche), oppure Fisiologia del fitness (a Camerino), Scienze del fiore e del verde (Pavia) e la pletora di «corsi arcobaleno» amati soprattutto dagli atenei toscani: scienze per la Pace, Cooperazione per la Pace, Gestione e mediazione dei conflitti. Uno sfacelo che richiede una cura choc che, ha annunciato il ministro, si tradurrà innanzitutto in un una «nota di indirizzo vincolante» contenente i paletti necessari a operare il taglio del 20 per cento dei corsi di laurea. Per l'università degli sprechi niente omeopatia, servono gli antibiotici. I docenti hanno avuto l'occasione di gestirsi e in atenei come quello di Siena hanno prodotto oltre 200 milioni di debiti e la fuga degli studenti. Ora il ministero detterà limiti precisi: disattivazione dei corsi di studio con un basso numero di iscritti se nella stessa regione ci sono già corsi analoghi; individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo può sostenere in base alle strutture e al personale che ha; basta con i microesami che valgono una manciata di crediti: il valore minimo sarà fissato a sei. Gli esami per le lauree triennali ridotto a venti. Qualche mese fa, quando si iniziava a parlare di tagli, i baroni soffiarono sull'Onda. E oggi? Messi di fronte alla realtà dei propri bilanci molti anticipano i tagli della Gelmini. Siena taglierà il 25% dei corsi di laurea, Palermo il 21,5, Roma Sapienza il 20, Messina il 16, Torino il 15. E tutti parlano di sfoltimenti ulteriori nel 2010-2011. In calo anche il numero dei master. Un esempio? A Teramo dovranno rinunciare a Scienze cognitive e benessere del cavallo. Sopporteranno il dolore della perdita? © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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I poeti improvvisatori sardi incantano Montparnasse (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura Pagina 344 I poeti improvvisatori sardi incantano Montparnasse --> La gara poetica sarda approda a Parigi ed entra di diritto nel novero dell' arte colta. Ma senza dimenticare la sua anima popolare. È stata salutata da un successo di pubblico e critica l'esibizione dei poeti estemporanei Bruno Agus e Giuseppe Porcu, accompagnati dai tenores di Oniferi, in una due giorni parigina che li ha portati lontani dalla classica piazza di paese, adornata di canne palustri e foglie di alloro, per calcare il palco del teatro de La Maison de Cultures du Monde, nel cuore di un quartiere composto e sobrio come Montparnasse. L'esibizione si è trasformata in un trionfo, decretato dal pubblico transalpino che ha applaudito a lungo i vati di Sardegna al loro debutto su un palcoscenico così prestigioso. L'auditorium del Festival de l'Imaginaire era pieno, per un evento che da tredici anni rappresenta il meglio della cultura mondiale tra espressioni musicali, teatrali e identitarie che vengono riproposte ad un pubblico attento alle manifestazioni ancora immuni dal cannibalismo della globalizzazione. Così, intellettuali, etnomusicologi, linguisti, studiosi sensibili agli spettacoli più originali e autentici si sono inchinati di fronte alla fertile vena poetica degli improvvisatori. Un genere fatto scoprire dall'etnomusicologo Bernard Lotart Jacob, consulente del festival diretto da Arwad Esber che in Sardegna ha condotto numerose ricerche sull'universo sonoro isolano. Ben due le serate riservate alla magia della gara poetica accompagnata dalle voci gutturali del tenore San Gavino di Oniferi che ha riportato nella capitale francese i fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi e Raimondo Pidia dove, giusto pochi anni fa, l'Unesco riconobbe al canto a tenore l'aurea di bene immateriale dell'Umanità. Una rappresentazione, quella degli estemporanei della nostra isola, che ha elevato i versi in limba fino a raggiungere un livello altissimo, creando un'emozione capace di fare breccia nel pubblico francese. Il miracolo è stato reso possibile dalla docente Maria Manca, originaria di Fonni, e dal interprete - traduttore Fabrizio Giuffrida grazie ad un innovativo sistema di traduzione simultanea. Sono stati loro a trasformare a tempo di record le ottave dal sardo lugudorese al francese, trascrivendo le parole su un pc che a sua volta le proiettava su uno schermo gigante alle spalle dei poeti. Un accorgimento che ha consentito al pubblico di apprezzare la precisione della metrica, l'ironia delle ottave, ma sopratutto i contenuti della gara, mai banali e scontati, articolati su temi come la storia, la letteratura, la mitologia, la scienza, la politica, la cronaca quotidiana. Così le dispute in versi tra il giovane poeta di Irgoli Giuseppe Porcu e Bruno Agus, originario di Gairo da alcuni anni trapiantato nel centro della Baronia, ha offerto dei momenti davvero esaltanti. La prima sfida ha visto i due confrontarsi e tentare di far prevalere la ragione (Porcu) e la fantasia (Agus), mentre nella gara del giorno successivo, tenutasi di fronte agli studenti dell'Università 7 di Parigi (che hanno seguito un seminario sulla poesia), Porcu ha cantato le virtù della parola scritta contrapponendole alle motivazione del suo avversario che ha invece difeso strenuamente l'oralità. Non potevano mancare da parte dei poeti, a più riprese, chiari riferimenti alla nazione che li ospitava. Così nelle ottave sono entrati il premier Sarkozy e la sua compagna Carla Bruni, ma anche i simboli della grandeur della capitale come la torre Eiffel, o il movimento culturale dell'Illuminismo fondato sulla ragione e tolleranza di pensiero. Una capacità e una padronanza di concetti che gli spettatori hanno mostrato davvero di gradire tributando ai poeti generosi applausi e ridendo ad ogni passaggio ironico. Magari con qualche secondo di ritardo: giusto il tempo di apprezzare, vedendo la traduzione composta sulla parete, quanto corre veloce il pensiero dei poeti. La trasferta di Parigi ha offerto anche un confronto con un'altra espressione poetica del Mediterraneo, la glosa delle Baleari, raggiungendo uno degli obiettivi della programmazione del festival, nato per esplorare, scoprire e rivelare tradizioni culturali con le loro specificità, spesso mai approdate in Francia. LUCA URGU

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Sul cielo di Cagliari l'idrovolante di Filippo Marinetti (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura Pagina 344 Appuntamenti Da oggi le celebrazioni Sul cielo di Cagliari l'idrovolante di Filippo Marinetti Appuntamenti. Da oggi le celebrazioni --> ?L'Idrovolante di Marinetti? è il titolo della mostra dedicata al Futurismo che si inaugura oggi alle 18 all'Exmà di Cagliari, Sala della Terrazza alla presenza dell'assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini. Tre le sezioni: ?Bulloni, Grazie & Bastoni? propone 150 libri futuristi originali; ?L'obiettivo Futurista? comprende oltre 150 scatti dei fotografi futuristi. Fortunato Depero è il protagonista della terza sezione, con 30 tavole e una raccolta di 25 opere inedite. GIORNATA DEL BELGIO Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata mondiale della francofonia. Che per noi evoca innanzitutto la Francia, ma anche il Belgio. Ed è proprio a ?le plat pays? di Brel che quest'anno ha voluto dedicare la sua attenzione il Centro culturale Stati Uniti d'Europa di Cagliari. Patrocinata dall'ambasciata francese e belga, dalla comunità francofona del Belgio, dal ministero Beni culturali, la manifestazione è realizzata con la Biblioteca universitaria di Cagliari, che alle 18 ospiterà nell'aula Settecentesca di via Università la conferenza-concerto di Corinne Bricmaan (Communauté francophone de Belgique). La docente illustrerà la prestigiosa tradizione letteraria dei ?Belges à tous prix?, da Simenon ad Amelie Nothomb. Un intermezzo musicale proporrà la voce di Christine Lurquin, che canterà a cappella. L'ingresso è libero. STUDIO LIXI Si inaugura stasera alle 19 in via Ada Negri 21, studio CinquantunoUndici di Gaetano Lixi, la mostra di Simona Tavassi ?L'impossibile astrazione del colore?. Fino al 30 aprile, presentazione a cura di Francesca Gallo. I giorni feriali dalle 10 alle 20. LAZZARETTO Stasera al Lazzaretto, l'assessorato alla Cultura del Comune di Cagliari, col Consorzio Camù, presenta la mostra ?Viaggio attraverso le trasparenze di Cagliari tra paesaggi e volti? dell'artista cagliaritana Liliana Stefanutti. SPAZIO P Si inaugura stasera alle 19 nello Spazio P di via Napoli 62 la mostra di Elisabetta Falqui ?Betty?. Curatrice Roberta Vanali. Fino al 28, dal martedì alla domenica, 18-24. OMBRE IN BACHECA Fino al 24 nella galleria La Bacheca di via dei Pisani 1, Cagliari, la mostra di Roberto Meloni ?Ombre?. Tutti i giorni dalle 17,30 alle 20,30, a curarla Alessandra Menesini. CAFFÈ SAVOIA la rassegna ?Letture a luci spente? continua stasera alle 19 al caffè Savoia di Cagliari con ?Ogni cosa è illuminata?, di Jonathan Safran Foer. Il film omonimo sarà proiettato martedì alle 19 al cinema Odissea, ingresso gratuito. COMEDIAS Questo pomeriggio alle 17 a Esterzili, Centro sociale-località Taccu, si presenta ?Libro de comedias? di Antonio Maria da Esterzili, edizione critica a cura di A. Luca de Martini, pubblicato dalla Cuec nella collana Scrittori Sardi, a cura del Centro studi filologici sardi. Interverranno Giuseppe Marci, Maurizio Virdis e Antioco Piseddu. Letture di Gianluca Medas. Patrocinio di Comune e Pro loco. GIORNATA SULL'ACQUA Seconda giornata sull'acqua oggi dalle 16,30, facoltà di Lettere e Filosofia di Cagliari. Promossa da Studenti per un consumo critico per il ?World Water Forum? di Istanbul prevede incontri, conferenze, filmati. Protagonisti Nicola Muscu (Servizio civile internazionale), Nicoletta Selis e Pietro Porcedda (Comitato acqua pubblica Oristano), Teresa Piras (Domus Amigas di Iglesias).

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Lauree, 20% di tagli , gli Atenei a dieta (sezione: Cultura)

( da "Metronews" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lauree, 20% di tagli , gli Atenei a dieta uscito su Metro il 20/03/2009 Lascia il tuo commento! Dal prossimo anno i corsi universitari saranno messi a dieta. Meno 20%. Lo assicura il ministro Gelmini continuando così l?operato del suo predecessore, l?ex ministro Fabio Mussi. Sarà disattivata la costellazione di corsi con un basso numero di iscritti e alzato il numero dei docenti necessari per l?attivazione di un corso. «In questi anni si è assistito ad una proliferazione dei corsi di laurea non sempre motivata da reali esigenze del mercato del lavoro», ha affermato Mariastella Gelmini che promette di agire su quei corsi con pochi iscritti e duplicati in una stessa regione. D?altronde che gli atenei avessero bisogno di una cura energica lo aveva sostenuto anche la commissione università di Palazzo Madama, che evidenziò alcune eclatanti diseconomie, come la seconda università di Napoli dove il rapporto tra professori e altro personale è di 1 a 1. O quella di Catania che ha speso 2,2 milioni di euro per rimborsi spesa, missioni e gettoni di presenza. Troppe lauree triennali spesso inutili, sostiene la Gelmini. Eppure il nono rapporto sullo stato del sistema universitario del Comitato per la valutazione del sistema universitario aveva proprio evidenziato che le lauree triennali potrebbero ridurre gli sprechi legati all?uscita fuori corso degli studenti che ogni anno gravano circa per 8000 euro sulla spesa pubblica del Paese. (V.C.)

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Il linguaggio universale della musica tonale (sezione: Cultura)

( da "Scienze.it, Le" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Antropologia Etnologia musicale Il linguaggio universale della musica tonale Popolazioni che non avevano mai ascoltato in precedenza brani di musica tonale occidentale sono perfettamente in grado di riconoscere le emozioni di felicità, paura e tristezza che vi sono espresse PAROLE CHIAVE musica Popolazioni indigene della foresta africana, che non avevano mai ascoltato in precedenza la radio, e quindi musica tonale occidentale. sono perfettamente in grado di riconoscere le emozioni di felicità, paura e tristezza espresse da brani di musica occidentale. Lo afferma una ricerca pubblicata on line sul sito della rivista "Current Biology", che dimostra come l'espressione musicale di queste tre fondamentali emozioni sia riconosciuta universalmente. "Questi risultati spiegano perché la musica occidentale si sia dimostrata così di successo in tutto il mondo, anche presso culture che non hanno mai enfatizzato il ruolo di espressione delle emozioni nella loro musica", osserva Thomas Fritz del Max-Planck-Institut per le scienze cognitive. L'espressione delle emozioni è una delle caratteristiche salienti della musica occidentale, e la capacità di veicolarle è visto in Occidente come una sorta di prerequisito perché essa possa essere apprezzata", spiegano i ricercatori. Ma in altre culture la musica viene spesso valutata sulla base della sua capacità di coordinazione dei gruppi nel corso di rituali. Studi precedenti avevano affrontato problemi analoghi studiando persone che avevano scarsa dimestichezza con la musica occidentale, essendo per esempio immersi in un ambiente musicale caratterizzato dalle sonorità della musica indiana. Tuttavia per sondare il livello di universalità della musica occidentale, è necessario che i soggetti testati siano completamente all'oscuro di essa, spiegano i ricercatori. Proprio per questo Thomas Fritz, Stefan Koelsch e collaboratori hanno intrapreso un faticoso viaggio per raggiungere le popolazioni Mafa, composte da circa 250 gruppi etnici, che vivono isolate fra le montagne della regione più settentrionale del Camerun. Facendo ascoltare brani di musica occidentale a gruppi di queste popolazioni che non ne avevano mai ascoltata, i ricercatori hanno così potuto dimostrare che la loro capacità di individuare l'espressione delle emozioni di gioia, paura e tristezza dava risultati che andavano ampiamente al di là di quelli che si sarebbero ottenuti in seguito a scelte casuali. (gg) *** Sei già iscritto alla nostra newsletter? Puoi richiedere sul tuo computer il nostro "notiziario a domicilio", il servizio gratuito di informazione e aggiornamento scientifico personalizzato, semplicemente iscrivendoti a questo link (20 marzo 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO

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8 marzo e dintorni: due domande alla consigliera Roseo (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

8 marzo e dintorni: due domande alla consigliera Roseo L'ultima, ma soltanto per ordine alfabetico, breve intervista tocca alla consigliera comunale di Cuneo del Partito Democratico Gabriella Roseo. Com?è stata e com?è la vostra esperienza nel mondo del lavoro e in politica in quanto donne? Avete mai subito discriminazioni? L?esperienza personale non può essere assunta a dato oggettivo della condizione femminile in quanto è sempre frutto dell?inserimento sociale di chi ne è portatrice, della sua cultura, del suo status e del luogo in cui vive. La mia esperienza, credo non difforme da quella di molte altre donne lavoratrici, registra un limitato adattamento dei modi e dei tempi lavorativi alle esigenze delle donne. Conseguenza dell?impegno lavorativo è, in assenza di adeguati sostegni sociali, la riduzione degli spazi dedicati alla cura della famiglia e agli interessi personali. Alla donna non solo si continua a non riconoscere il ruolo sociale ed economico derivante dalla cura dell?infanzia e della senescenza ma, in conseguenza della forzosamente limitata adesione al modello lavorativo, si permettono carriere e traguardi personali di minor rilievo. Solo con grande fatica posso conciliare l?attività professionale con gli impegni familiari tradizionalmente affidati alle donne. E? certo inoltre che il modello di integrazione che oggi viene sostenuto è ancora limitato in quanto finalizzato principalmente all?inserimento produttivo senza tener conto degli spazi dedicati alle passioni e agli hobbies, all?impegno politico o allo sport, alla lettura o agli incontri con gli amici. Questi impegni, e anche e soprattutto quello politico, mantengono ad oggi modi e tempi di esercizio e fruizione tipicamente maschili che in nulla tengono presenti gli impegni sociali femminili. Questa situazione, ci viene detto, si verifica in grazia di un basso numero di donne attivo in politica ma credo che al contrario questa impostazione sia la causa della suddetta limitata presenza. Per quanto riguarda le discriminazioni di certo ne ho subite, che siano state operate in campo professionale o politico mi pare indifferente. Sono tutte frutto della stessa mentalità, che pensa non solo modi e tempi di lavoro, ma anche e soprattutto ruoli, competenze e compensi per genere. Credo che sia esperienza comune a chiunque abbia percorsi professionali e politici l?averlo verificato: le cosiddette ?quote rosa?, strumento forse non completamente corretto, sono la minima tutela con la quale peraltro, ad oggi, l?Italia è tra i paesi dell?Europa a 15, la nazione in cui la rappresentanza politica femminile è percentualmente più ridotta. Cosa ne pensate dell?iniziativa ?8 marzo e dintorni? e quale rapporto avete con questa data Qualsivoglia iniziativa di sensibilizzazione rivolta a ricordare le tappe attraverso le quali le donne hanno conquistato non solo i diritti sociali ma anche un ruolo attivo e creativo nella società è auspicabile. Oggi , in anni tanto difficili, la nostra nazione non deve e non può privarsi di una forza tanto importante e propulsiva quale quella che le donne possono apportare. Ricordiamo, inoltre, i prossimi appuntamenti: Venerdì 27 marzo ore 18 Salone d?Onore del comune di Cuneo ?Donne, lavoro, parità: a che punto siamo?? Relazione dibattito con Daniela Izzi, docente di Diritto del Lavoro dell?Università di Torino ? sede di Cuneo Ingresso libero Venerdì 27 marzo ? domenica 5 aprile Atrio Salone d?Onore del comune di Cuneo Mostra ?Donne, diritti politici e partecipazione democratica del CIRSDe - Università degli Studi di Torino? Orari: dal lunedì al venerdì 8?13/14?18 sabato 9-12/15-18 Ingresso libero E' possibile iscriversi al neonato gruppo '8 marzo e dintorni' su Facebook rimanendo così sempre aggiornati sulle novità e gli eventi e partecipando alle discussioni. Per interagire con la rubrica '8 marzo e dintorni' scrivete a direttore@targatocn.it Barbara Pasqua

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DOMANI A POTENZA CONVEGNO SULLA CECITÀ (sezione: Cultura)

( da "Basilicanet.it" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

DOMANI A POTENZA CONVEGNO SULLA CECITÀ? 20/03/2009 11.28.53 [Basilicata] In occasione delle celebrazioni del Bicentenario della nascita di Louis Braille (1809 - 2009) l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Provinciale di Potenza, in collaborazione con la Biblioteca nazionale di Potenza e l'Associazione Basilicata 1799 e con il patrocinio della Provincia di Potenza, ha organizzato per domani alle 16,00 nella Sala Conferenze dell'Istituto, un convegno dal titolo: Cecità , minorazione sensoriale o concettuale. All'inconto partecipano Francesco Sabia, direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza, Francesco Schiavone, presidente del Consiglio regionale dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Basilicata, Maria Buoncristiano, presidente della Sezione provinciale di Potenza, dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti. Le relazioni saranno affidate a Vincenzo Vitiello, docente ordinario di Filosofia teoretica all'Università  di Salerno e a Stefano Salmeri, docente associato di Pedagogia generale all'Università  Kore di Enna. L'appuntamento sarà  coordinato da Francesco Scaringi, presidente Associazione Basilicata 1799. BAS 05

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Tele&Medicina, un binomio da sperimentare (sezione: Cultura)

( da "Comunicatori Pubblici" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pubblicato il: 18-03-2009 Tele&Medicina, un binomio da sperimentare Quando si è malati non si pensa al personal computer, alla tv, agli strumenti di comunicazione, perché si vuole “qualcuno” vicino. La presenza di una persona cara, famigliare o, in caso di necessità, di assistenti qualificate (il nome “badante” è limitante, etimologicamente deriva dal verbo badare che significa “guardare” e al malato non basta, di solito si richiede molto di più) è la più grande aspirazione. Spesso però la malattia è accompagnata dalla solitudine, dall?abitare lontano da città con servizi ospedalieri di un certo livello, dalla necessità di fare delle analisi piuttosto frequentemente. Ecco allora che sui servizi alla salute il televisore, il personal computer, il telefono, attraverso complesse e creative applicazioni telematiche possono e di molto migliorare la qualità della vita. Telemedicina Un settore innovativo, poco conosciuto, con sperimentazioni ancora a macchia di leopardo nelle Regioni italiane ma che si consolida ogni anno grazie alle nostre strutture di ricerca. L?Università, non solo esamificio, ma attore dell?innovazione. Il Dipartimento di Ingegneria Informatica, Gestionale e dell?Automazione (DIIGA) della Politecnica delle Marche, attraverso un team di ricercatori e tecnici guidato dal prof. Aldo Franco Dragoni, docente di Sistemi Operativi In Tempo Reale, ha elaborato, a livello di prototipo e di concerto con l?Asur di Ancona (ex Asl), alcuni servizi informatici di grande utilità sociale attraverso l?uso della tv e del personal computer. Mi curo con… la tv Il governo italiano ha dato come scadenza il 2012, quale anno in cui in tutto il paese si guarderanno i programmi televisivi con il digitale terreste. Al momento solo la Sardegna ha già effettuato la transizione ma, gradualmente, si accoderanno le altre Regioni. Con il digitale Internet entrerà nelle case e autenticandoci con delle smart card governative potremo avere dei servizi digitali personalizzati. Dal 2004 il prof. Dragoni sta sviluppando ricerche per offrire servizi sanitari sul territorio; tra queste segnaliamo quello per cui basterà premere il pulsante rosso presente sul telecomando della tv (e il telecomando lo sanno usare tutti, anche gli anziani che di norma non conoscono Internet se non per l?averlo sentito pronunciare dai nipoti) e si potranno ricercare informazioni in ambito sanitario. Collegando poi il decoder alla presa del telefono (sempre con l?autenticazione) si avranno molteplici opportunità stando comodamente a casa: Prenotazioni di visite mediche Cambio del medico Pagamenti del ticket con carte prepagate Altri servizi vari Sempre tramite il decoder della tv digitale si potranno scambiare messaggi di posta elettronica con il medico curante, allegando eventuali dati diagnostici auto-prelevati (come elettrocardiogrammi ottenuti da semplici lettori Ecg portatili della dimensione di un cellulare) ricevendo i referti senza muoversi dalla propria camera da letto. Il tutto, ovviamente, nel rispetto dei protocolli sulla privacy e con il consenso del paziente. Risultati: meno attese dal medico, meno disagi, miglior gestione della malattia in famiglia. L?assistente virtuale Questa innovazione ha reso più fruibili i siti delle Asl ai cittadini. Spesso infatti questi portali sono ridondanti di informazioni e leggibili essenzialmente dagli addetti ai lavori. Il cittadino ha invece bisogno di poche informazioni, essenziali, ma con immediata facilità di accesso, altrimenti il bel portale rimane un www…..lettera morta. Se invece digitando l?indirizzo web dell?Asl apparisse improvvisamente un bel faccino tridimensionale, che ci saluta per nome e fa da tutor per darci le notizie che ci servono quale sarebbe la nostra meraviglia di compiacimento! Il gruppo di ricercatori e tecnici del DIIGA e dell?Asur ha dato a questo tutor virtuale il nome di Arianna (forse un richiamo ai labirinti degli uffici sanitari?). In che cosa ci può essere di aiuto Arianna? Nel tener ordinato il fascicolo sanitario digitale che nel piano governativo e-2012, viene indicato come priorità e attuabile entro il 2010. Ci ricorda gli impegni che abbiamo con l?Asl, le prescrizioni, ci consente di individuare dei siti qualificati per avere informazioni sui termini medici e accumulando le nostre richieste potrà inviarci, con la nostra autorizzazione, altre notizie sanitarie comprese quelle che medici esperti dispensano nei forum di discussione. Sono prototipi, certo, ma pronti per l?uso. Speriamo non rimangano nei cassetti dei ricercatori. Stefano Pierini

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Scuola, calate di un terzo le assenze per malattia (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 20-03-2009 LE RIFORME POSSIBILI Conferenza stampa congiunta con Renato Brunetta. Annunciata, per il prossimo anno, una riduzione del 20% dei corsi universitari a partire da quelli con meno iscritti Scuola, calate di un terzo le assenze per malattia Gelmini, risparmi pari a 250 milioni Immigrati, classi con tetto del 30% DA ROMA GIORGIO D'AQUINO L a cura anti-fannulloni fa bene alla scuola, dove la caduta delle assenze per malattia, oltre a far risparmiare dai 200 ai 250 milioni di euro, può innescare un 'circuito virtuoso', dal momento che la riduzione delle supplenze creerà anche meno precari. Per questi, inoltre, si profilano maggiori opportunità di ingresso, grazie a un nuovo meccanismo di conteggio dell'anzianità necessaria a professori e personale non docente per chiedere la pensione. Parola dei ministri dell'Istruzione e della Pubblica Amministrazione, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, che ieri in tandem hanno fatto il punto delle novità in gestazione. Annunciando fra l'altro, per quanto riguarda l'università, che dal prossimo anno accademico i corsi di studio si ridurranno del 20 per cento rispetto ai 5.879 attivati per il 2008-2009, soprattutto ai danni di quelli con un numero molto basso di iscritti. In arrivo anche interventi per le classi di scuola primaria e dell'infanzia con un numero altissimo di figli di immigrati. Il ministero dell'Istruzione «sta ragionando per introdurre un tetto intorno al 30%» della presenza degli alunni stranieri tra i banchi, ha spiegato Gelimini. «Non credo - ha aggiunto - che ciò sia possibile dal prossimo anno, ma dal successivo. Sto comunque chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere i casi-limite già dal prossimo anno». Tornando alla battaglia per l'efficienza scattata con il decreto Brunetta dell'anno scorso, i dati del ministero, risultanti da una rilevazione sul 95 per cento degli istituti pubblici di ogni ordine e grado, parlano di un calo del 32,45% nelle assenze del personale della scuola, docente o Ata, nel primo bimestre del 2009. Nel mese di gennaio la diminuzione è stata del 29,2%, mentre a febbraio le assenze sono diminuite del 35,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Più in particolare, nel mese di febbraio la maggiore diminuzione si è registrata nelle regioni dell'Italia centrale (rispettivamente il 39,1% per il personale A- ta e il 39,7% per i docenti). Seguono le aree meridionali ed insulari col 37,3% e del 36,6%. «La scuola - ha affermato Brunetta - serve non per dare lavoro ma per educare». Non a caso, dal prossimo anno i premi non saranno più dati indistintamente nella pubblica amministrazione , ma solo ai più meritevoli. Nella delega, ha ricordato, è previsto che almeno il 30% della retribuzione è destinata a premiare il risultato». Per quanto riguarda il precariato, Gelmini ha cercato anzitutto di fare chiarezza sulle cifre. «Se vogliamo contare esattamente il numero delle persone precarie, queste risultano essere 268mila». Nell'anno scolatisco in corso, i precari che hanno prestato servizio nelle scuole sono 130.107 considerando quanti hanno avuto una supplenza annuale o una supplenza fino al 30 giugno». Ma su questo capitolo la principale novità dovrebbe arrivare da un emendamento (da inserire nel cosiddetto 'decreto Fiat' o nel 'collegato lavoro' alla Finanziaria 2009), che i due ministri stanno predisponendo sul nodo dei pensionamenti: l'idea è di consentire l'uscita dal servizio dopo 40 anni di anzianità contributiva e non più dopo 40 anni di servizio. In questo modo il pensionamento riguarderà più persone perché saranno conteggiati anche gli anni della laurea e ci saranno, quindi, più possibilità per i precari e per i giovani di entrare nella scuola. In cifre, con l'attuale regime nel 2009 andrebbero in pensione 1.500 insegnanti e 1.000 Ata con 40 anni di effettivo servizio. Conteggiando l'anzianità contributiva, sarebbero 9000 gli insegnanti e 2.000 gli Ata collocati a riposo. Per un totale quindi di 7.500 docenti e 1.000 dipendenti Ata in più. Scuola e università: procede il cambiamento voluto dal governo

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Don Santoro, <uomo dell'incontro> e ponte tra le culture (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

CHIESA 20-03-2009 Don Santoro, «uomo dell'incontro» e ponte tra le culture DA ROMA STEFANIA CAREDDU « U n uomo dell'incontro nel tempo dello scontro di civiltà». Sono trascorsi tre anni da quando don Andrea Santoro venne ucciso a Trazbon, in Turchia, mentre pregava nella sua chiesa. E lo storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, ha volu- to definire così la figura del sacerdote romano, al centro del Convegno «Don Andrea Santoro. Ponte di dialogo con il Medio Oriente e la Turchia», che si è aperto mercoledì all'Università Lateranense di Roma. Don Santoro, ha ricordato Riccardi, «era un uomo di preghiera, entusiasta del Concilio, legato al suo quartiere e alla sua città, ma che teneva aperta una finestra sul mondo, invitando amici e fedeli a guardare fuori». Non per giudicare o imporre qualcosa, ma per condividere senza rinunciare alla propria identità. Scelse di andare in Turchia come missionario «fidei donum», ma, secondo lo storico, arrivò «fuori tempo, quando il campo del dialogo era stato abbandonato da tanti». Da «cristiano e amico », imparò a conoscere e ad amare il popolo turco, la sua complessità e le sue difficoltà. Per don Andrea, in fondo, il dialogo non era una questione accademica o romantica: significava, ha spiegato Riccardi, «scoprire un mondo abitato da altri che sono diversi e con i quali si deve convivere». E lì, in una terra dalle mille sfaccettature, crocevia di fedi e culture, don Santoro «si è sforzato di essere uomo ed è divenuto ponte tra due mondi». Non solo: è stato anche «testimone di un amore generoso, senza confini, che spinge a servire e non ad essere serviti», ha sottolineato monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Commissione episcopale per l'ecumenismo e il dialogo della Cei, secondo il quale la morte di don Andrea rappresenta «il cuore della sua testimonianza, la ragione stessa della sua esistenza». Quel 5 febbraio 2006 uno dei proiettili sparati dal giovane assassino turco trafisse anche la Bibbia che don Andrea teneva tra le mani. Un'immagine che, per monsignor Paglia, riporta alla mente l'esempio del vescovo Oscar Romero, ucciso sull'altare al momento dell'offertorio, e ribadisce che «il martirio non è una condizione straordinaria del cristiano, ma la sua condizione ordinaria ». Proprio quella morte violenta getta una luce nuova sulla vita di don Andrea, parroco impegnato e attento, che sentiva dentro di sé l'esigenza di realizzare la missione del «dialogo tra le fedi». Con umiltà e semplicità, con la passione di chi si lascia guidare dalla radicalità del Vangelo. Uomini come don Andrea, ha rilevato ieri padre Miguel Angel Ayuso Guixot, preside del Pontificio Istituto di Studi Arabi e d'I- slamistica di Roma, evidenziano che l'obiettivo del dialogo interreligioso «non è un accordo sulle credenze delle differenti tradizioni, ma la ricerca di valori condivisi per favorire l'incontro in spirito di rispetto, fiducia e amicizia ». «Interreligioso non è la confusione », ha osservato Ilaria Morali, docente all'Università Gregoriana. «Il dialogo ha detto implica conoscenza della nostra fede e di quella degli altri, senza vedere nell'attaccamento sincero alla propria identità un ostacolo al confronto, ma la ragione stessa della passione per il confronto ». Del resto, scrive il vicario apostolico dell'Anatolia Luigi Padovese nel messaggio inviato gli organizzatori del Convegno, «molte diffidenze tra cristiani e musulmani vengono meno quando ci si pone alla ricerca di Dio». Proprio come ha fatto don Andrea Santoro. Ieri a Roma un convegno a tre anni dalla morte del sacerdote Paglia: un servitore dell'amore Riccardi: per la Turchia un amico

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Savona: l'ex magistrato Bruno Tinti oggi alla Ubik (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Savona: l'ex magistrato Bruno Tinti oggi alla Ubik Questa sera, doppio appuntamento culturale nella libreria Ubik di Savona. Alle 18, incontro con l?ex Procuratore aggiunto di Torino Bruno Tinti e presentazione del libro "La questione immorale?, l'opera che ha svelato tutti i malanni del sistema giudiziario italiano, e come il potere esecutivo voglia metterlo sotto controllo, nel silenzio della grande maggioranza del paese. Introduce l?incontro l?avvocato Sergio Aquilino. Per l'apertura serale, alle 20, incontro con Raffaele K. Salinari(Presidente dell?Associazione ?Terre des homme international?, membro del Consiglio internazionale del Forum Sociale Mondiale e Docente di Diritto della cooperazione all?Università di Bologna) per approfondire il tema ?La sinistra e il Welfare?.

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CdC Torino, tecnologie della salute e della vita: seminario (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

CdC Torino, tecnologie della salute e della vita: seminario (20/3/2009 13:29) | (Sesto Potere) - Torino - 20 marzo 2009 - Giovedì 23 aprile 2009 dalle 16.30 alle 19.30 nella sala Sella del Centro Congressi Torino Incontra (Via Nino Costa, 8 - Torino) si svolgerà il seminario "Tecnologie della salute e della vita". Nella maggior parte dei paesi la normativa brevettuale prevede il requisito della novità assoluta, per cui una pre-divulgazione dei risultati della ricerca può risultare distruttiva nei confronti della domanda di brevetto. Tale dato va tenuto in conto dai ricercatori e dalle imprese insieme al tema del possibile divieto di brevettazione di invenzioni contrarie alla moralità, quali ad esempio procedimenti di clonazione di esseri umani, procedimenti terapeutici, diagnostici e chirurgici sul corpo umano ed animale ed animali transgenici quali modelli animali di patologie umane. Il secondo appuntamento della nuova serie di incontri informativi dello Sportello Tutela Proprietà Industriale si prefigge di affrontare le tematiche e le problematiche legate al MED TECH e al settore biomedicale, prevedendo l'analisi di esperienze concrete e l' intervento e la collaborazione del Bioindustry Park e dell'Università degli Studi di Torino. Destinatari dell'incontro sono ricercatori e imprese. PROGRAMMA 16.30 Registrazione dei partecipanti 16.45 Saluti di benvenuto Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di Commercio di Torino 17.00 La brevettazione nel settore delle tecnologie della salute e della vita Cristina Freyria Fava, Consulente in Proprietà Industriale 17.30 Il brevetto come fattore chiave di sviluppo delle imprese biotecnologiche: l'esperienza del Bioindustry Park Fabrizio Conicella, General manager Bioindustry Park Canavese S.p.A. 18.00 Target Heart: un'azienda nata dalla scoperta della funzione di una proteina: la melusina Guido Tarone, Docente di Biologia applicata, Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie, Università degli Studi di Torino 18.20 Un'invenzione universitaria: un procedimento per determinare la farmacoresistenza di un paziente Alberto Bardelli, Docente di Istologia, Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie, Università degli Studi di Torino 18.40 La brevettazione all'Università di Torino Claudio Borio, Direttore della Divisione Ricerca e Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Torino 19.00 I servizi camerali a tutela della Proprietà Industriale Mariangela Ravasenga, Responsabile Settore Proprietà Industriale - Centro PATLIB, Camera di Commercio di Torino 19.15 Domande e aperitivo La partecipazione è gratuita, previa iscrizione via mail: sportello.tpi@to.camcom.it, oppure presso la segreteria organizzativa: Settore Proprietà Industriale - Centro PATLIB Camera di Commercio di Torino Via San Francesco da Paola, 24 10123 Torino Tel. 0115716 931/933 Fax 0115716 935

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Tv/ Al 'Maurizio Costanzo Show' puntata dedicata (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Roma, 20 mar. (Apcom) - La puntata del 'Maurizio Costanzo Show', in onda domani in seconda serata su Canale 5, sarà dedicata all'estetica nella cultura, nell'arte e nella vita. Tanti gli ospiti in studio per affrontare e discutere dell'argomento come: il chirurgo estetico Valerio Badiali, Giuseppe Basile, responsabile del restauro della Basilica di San Francesco D'Assisi, Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e Comunicazione di Roma, la showgirl Antonella Mosetti, la modella Anna Orso, i comici Pablo & Pedro, il sindaco del Comune di Assisi Claudio Ricci, l'attrice Roberta Scardola e Stefano Zecchi, docente di Estetica all'Università Statale di Milano. Ospite di questa puntata anche il tenore Francesco Malapena.

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In Italia, urge ricambio generazionale! (sezione: Cultura)

( da "HelpConsumatori" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

News In Italia, urge ricambio generazionale! 19/03/2009 - 16:20 La classe dirigente italiana invecchia sempre di più, non dando spazio ai giovani che hanno quasi sempre un contratto di lavoro precario che impedisce loro di fare carriera. Questo il quadro che emerge dal Rapporto del Forum nazionale dei Giovani e del Cnel, presentato oggi a Roma. I giovani italiani non riescono ad affermarsi nel mondo del lavoro; in particolare non riescono a distaccarsi dalla propria famiglia prima dei 40 anni. Di conseguenza, le classi dirigenti del nostro Paese sono occupate da persone di età avanzata. Da una parte, dunque, i giovani sono sottoposti a lavoro precario e questo rende difficile raggiungere posizioni "più in alto", dall'altra chi ricopre queste posizioni, tende a conservarle a lungo. E' questo il quadro del progressivo invecchiamento generazionale dell'Italia, che emerge dal primo rapporto, realizzato dal Forum nazionale dei giovani in collaborazione con il Cnel, sul rinnovamento delle classi dirigenti nel nostro Paese. "Urg! Urge ricambio generazionale" è il titolo, che lascia poco all'immaginazione, della ricerca presentata questa mattina a Roma, alla presenza del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. In 10 anni, il numero di giovani dipendenti in ruoli dirigenziali è passato dal 9,7% al 6,9% e tra i quadri dal 17,8% al 12,3%. In calo anche i giovani imprenditori, passati dal 22% al 15% e i liberi professionisti, dal 30% al 22%. I contratti di lavoro precari, quindi, non fanno fare carriera: difficilmente le collaborazioni si trasformano in contratti a tempo indeterminato. Il 73,1% dei giovani che alla fine del 2006 aveva un contratto di collaborazione, a distanza di un anno era ancora nella stessa posizione. Soltanto un giovane collaboratore su 5, quindi il 22,6% del totale, è passato a lavoratore dipendente; ma per la metà di questi il passaggio è stato ad un contratto a tempo determinato. Nell'arco di un anno, solo un collaboratore su dieci è entrato a pieno titolo nel mondo del lavoro standard, ottenendo un contratto a tempo indeterminato. E c'è un altro grave fenomeno in aumento: l'inattività. Tra il 2006 e il 2007, sono cresciuti di 200 mila unità i giovani inattivi, cioé che non lavorano e non cercano lavoro. Oltre 220 mila i giovani che nel 2006 erano occupati e nel 2007 hanno rinunciato a cercare attivamente un lavoro. Il rapporto del Cnel si sofferma sul mondo politico, universitario e sugli ordini professionali: giornalisti, medici, avvocati, notai. Cominciamo dall'università. L'età media dei docenti universitari in Italia è di 51 anni; il 50% dei professori di prima fascia ha superato i 60 anni e 8 docenti su 100 hanno dai 70 anni in su. I giovani, cioè i professori con meno di 35 anni, sono il 7,6%, su un totale di 61.929 docenti e i ricercatori. Di questi giovani docenti quasi tutti sono ricercatori; solo 311 sono professori associati e 21 professori ordinari. Dieci anni fa la maggior parte dei docenti universitari avevano un'età compresa tra i 46 e i 50 anni; oggi hanno tra i 56 e i 60 anni. E i giovani sono sempre di meno: nel 1997 l'1,1% del totale dei docenti aveva meno di 30 anni e il 7,3% tra i 31 e i 35; a distanza di 10 anni, nel 2007 le percentuali sono scese rispettivamente allo 0,9% e al 6,7%. Nelle libere professioni, purtroppo non va meglio. Il giornalismo, la medicina, l'avvocatura e il notariato hanno tempi di accesso lunghissimi: per i più stage, tirocini gratuiti e condizioni di estremo precariato o sotto-occupazione di susseguono senza soluzione di continuità fino a oltre 40 anni. Qualche esempio: l'età media dei praticanti giornalisti è di 36 anni. I medici con non più di 35 anni sono poco meno del 12%, mentre i 35-39enni, rispetto a 11 anni fa, sono diminuiti del 13,8%. Mentre gli avvocati, pur iscritti all'albo, sono costretti per anni e anni a un ruolo umiliante di garzoni di bottega, e tra i notai due su dieci sono figli d'arte. C'è, inoltre, un deficit democratico ai danni dei giovani e della loro rappresentanza in Parlamento: dal 1992 ad oggi i deputati under 35 non hanno mai raggiunto il 10% (a eccezione della legislatura 1994-96), e attualmente alla Camera sono solo il 5,6%. A fronte quindi di un'importante fetta di giovani tra i 25 e i 35 anni, pari al 18,7% della popolazione maggiorenne, si ha un peso parlamentare di questa fascia d'età che è meno di un terzo (5,6%). Ben diversa è la condizione di altre fasce di età: tra i 36 e i 45 anni si riscontra un rapporto equilibrato tra rappresentanza politica e incidenza sociale. Con l'avanzare dell'età il rapporto si capovolge: la fascia 46-50 anni costituisce l'8,4% della popolazione adulta ma il 20,5% degli eletti e quella 51-55 e' il 7,6% della popolazione e il 20,5% degli eletti. Il motivo di questa scarna presenza di giovani in Parlamento, secondo il Rapporto, è da attribuire al fatto che non vengono quasi mai collocati ai vertici delle liste elettorali. Risultato: nel Pd solo il 7,5% dei candidati giovani è stato eletto, nel Pdl il 16,1% ma solo per effetto della vittoria riportata. La Lega è l'unico partito nel quale questo divario anagrafico si riduce: 11,4% di eletti tra gli under35 contro il 20,1% degli over35. UniCredit, che ha collaborato alla realizzazione del Rapporto, ha colto l'occasione per rinnovare la partnership con il Forum nazionale dei Giovani che risale al 2006 ed è improntata al sostegno e alla valorizzazione del mondo giovanile e di un meccanismo di ricambio generazionale che faccia emergere nuovi talenti e creatività. E alla valorizzazione dei giovani il Gruppo dedica impegno e risorse: è stato infatti studiato un sistema di programmi di sviluppo e monitoraggio per individuare nuovi talenti e affiancarli nei primi stadi della loro carriera: "UniQuest", rivolto a 100 tra i migliori giovani che sono nel Gruppo e "Talent Management Review", rivolto a 1600 colleghi, con l'obiettivo di individuare anticipatamente le doti dei singoli, per facilitarne la carriera e accelerarne la crescita, attraverso progetti internazionali. "Fino a che età si è giovani? Una realtà multiforme, complessa, variegata come variegata è la natura umana. Dipinti come una generazione sbandata, priva di valori, incapace di tessere relazioni durature, una generazione invisibile, troppo spesso un problema, e quasi mai un'opportunità". 2009 - redattore: GA

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Mappa del gusto della "Grappa Friulana (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mappa del gusto della "Grappa Friulana" La Grappa è senza dubbio uno dei prodotti di nicchia del Friuli, un piacere per il palato che si accompagna ad altre prelibatezze enogastronomiche ricercate e da sempre apprezzate. La Grappa è senza dubbio uno dei prodotti di nicchia del Friuli, un piacere per il palato che si accompagna ad altre prelibatezze enogastronomiche ricercate e da sempre apprezzate. Nasce dalla dott.ssa Carla Da Porto, docente di Tecnologie dei distillati di origine viticola alla facoltà di Agraria dell'università di Udine, il titolo del progetto Grappa friulana: influenza dei sistemi di distillazione e della gestione del processo sui costituenti volatili", una ricerca che offre per la prima volta una panoramica aggiornata sulle tecnologie di distillazione della grappa in Friuli e i cui risultati saranno presentati nel corso dell'incontro tecnico-scientifico in programma mercoledì 25 marzo alle 16 nella sede dell'ateneo di Udine e Cormòns (Go) in via S. Giovanni 79. La grappa friulana può essere preservata, come sottolinea Da Porto, «soltanto cercando di salvaguardare il più possibile gli impianti e i metodi di produzione tradizionali, ed evitando, come invece sempre più spesso accade, pericolose "contaminazioni" tecnologiche provenienti da altre regioni italiane o da oltre confine». Questo è il primo studio sugli effetti che le tipologie di impianti e la loro gestione hanno sulla composizione dell'acquavite. Un progetto sulle scienze complesse e affascinanti della teoria e tecnologia della distillazione e cui hanno aderito, l'Azienda agricola tenuta di Villanova srl, e le Distillerie Aquileia snc, Remo Buiese, F.lli Caffo srl, Camel spa, Domenis srl, Pagura Domenico snc e Pali Wines srl oltre aell'Azienda speciale ambiente della Camera di Commercio di Udine e dell'Ufficio dogane di Udine. Preservare i gusti, le tradizioni e i buon sapori che rendono ancora più bella la regione Nella foto: presso una delle aziende coinvolte nel progetto prima a destra: Carla Da Porto al centro con cappotto scuro: Flaviano Collavini, direttore del Laboratorio dell'Azienda Speciale Ambiente della Camera di Commercio di Udine primo a sinistra: Aurelio Salvin dell'Ufficio delle Dogane Ringrazio, come sempre, l'ufficio stampa dell'Università degli Studi di Udine PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 20 marzo 2009 in: 4 Friuli & Notizie » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Le donne cercano nuovi spazi sociali (sezione: Cultura)

( da "Corriere Adriatico" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

L'indagine sulla condizionefemminile condottadall'Università di Urbinoper conto della Provincia Le donne cercano nuovi spazi sociali Oltre mille interviste realizzate nell'area del medio Metauro: domani presentazione dello studio Fossombrone Sono 1.086 le donne intervistate per capire come si può migliorare la qualità della loro stessa vita. Domani mattina a San Filippo alle 10,30 il presidente della Provincia Ucchielli e gli assessori Galuzzi e Romagna presentano la pubblicazione Cosa fa Penelope?. E' dell'indagine sulla condizione femminile, condotta dall'università di Urbino, nei Comuni di Barchi, Cartoceto, Fossombrone, Isola del Piano, Mondavio, Montemaggiore al Metauro, Montefelcino, Orciano, Piagge, Saltara, San Giorgio, Serrungarina e Sant'Ippolito. L'idea iniziale della ricerca - in collaborazione con Ambito Territoriale Sociale 7, Informadonna di Fossombrone e Saltara, istituti comprensivi di Fossombrone, Orciano, Lucrezia, Saltara, Montefelcino e direzione didattica di Fossombrone - è nata dal bisogno di valorizzare le risorse femminili in termini di partecipazione sociale, politica e lavorativa. È soprattutto nel passaggio d'epoca che stiamo vivendo - si legge nella prefazione - che appare evidente il bisogno del contributo delle donne per ridisegnare un modello di partecipazione sociale che sta mostrando il suo limite probabilmente anche per il mancato riconoscimento e spazio per un'attiva presenza femminile. Fatima Farina e Alessandra Vincenti docenti dell'ateneo feltresco: Una ricerca che ha scelto di ascoltare le donne, le loro opinioni e le loro esperienze tra vita privata, familiare e lavorativa, nonché i loro suggerimenti per migliorare la loro qualità della vita e dunque quella del territorio. I risultati sono stati davvero sorprendenti: 1.086 donne intervistate che hanno portato il loro personale contributo ai temi proposti. L' assessore Massimo Galuzzi: Si tratta di un'esperienza importante per l'amministrazione provinciale che intende programmare interventi a sostegno della formazione e dell'occupazione femminili, un grazie lo rivolgiamo a tutte le donne del territorio che hanno accettato di farsi coinvolgere e intervistare, che hanno generosamente espresso le loro opinioni e creduto che quest'occasione rappresenta un canale di comunicazione nuovo e significativo. L'intero territorio è coinvolto. A Sant'Ippolito rimane aperta fino all'11 aprile (il martedì dalle 20.30 alle 23 e la domenica dalle 16 alle 19) la mostra fotografica intitolata Donne a cura del Comune con il coinvolgimento di donne di tutte le età. Il lavoro è stato coordinato dalle consigliere Agnes Hecz, con delega alle pari opportunità, e Patrizia Mencarini. Le fotografie in esposizione provengono dalle collezioni di oltre 60 famiglie santippolitesi e sono dedicate ai diversi momenti della vita delle donne: lavoro, occasioni sociali, famiglia, dalla prima infanzia fino alla terza età. R.GI.,

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Cresce il Forum Comunicazione (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Enti Locali & Cittadini la professione che cambia Cresce il Forum Comunicazione Seconda edizione dell'evento: l'appuntamento è per il 26 e 27 marzo all'Eur E' alla seconda edizione ma il Forum della Comunicazione rappresenta già un appuntamento immancabile nell'agenda dei professionisti italiani ma anche per tanti studenti, docenti e ricercatori. Ideato da Fabrizio Cataldi e organizzato da Comunicazione Italiana, rappresenta un modello innovativo di fare evento, tanto che attorno a questa iniziativa, sin dal suo primo lancio, si è creata una community professionale. Il successo dello scorso anno ha "costretto" gli organizzatori e i partner che lo sostengono a spostare la manifestazione al Palazzo dei Congressi di Roma. L'appuntamento quest'anno è per il 26 e 27 marzo nello storico spazio all'Eur, per una due giorni di incontri, convegni, workshop, eventi in cui interverranno imprenditori, top manager, comunicatori, opinion leader delle istituzioni, dell'economia e del mondo dell'informazione. L'obiettivo è mettere in evidenza il ruolo della comunicazione come leva principale per lo sviluppo economico, sociale, culturale, politico ed istituzionale di un paese, specialmente nel contesto attuale, dove la priorità è ripristinare fiducia e aprire il presente alla speranza. Quattro i temi centrali del Forum che costituiranno il dibattito pubblico delle plenarie: Italian style e l'immagine dell'Italia nel mondo, la formazione universitaria e d'impresa e l'apertura delle professioni, l'innovazione a partire dai new media, la responsabilità sociale, gli scenari del sistema mediatico alla luce dei cambiamenti della società. Completano il programma le conferenze parallele, workshop e seminari che costituiscono occasioni di approfondimento e confronto sui temi della comunicazione d'impresa, del product placement, della comunicazione istituzionale, della valorizzazione del territorio, del design, dei new media e del marketing 2.0. L'evento è stato realizzato grazie alla partnership di Gruppo Ferrovie dello Stato, alla main partnership di Iperclub Spa e di Vodafone Italia, e alla official partnership di Microsoft con i brand online MSN e Windows Live, Adobe Systems, Adecco, Propaganda Italia-Gruppo Propaganda Global Entertainment Marketing, di Antonio Amato & C. Molini e Pastifici S.p.A, ha lanciato la sfida di mettere in rete i principali player del settore con il mondo accademico, le imprese, le associazioni di categoria e le istituzioni. Il Forum della Comunicazione, sin dalla prima edizione, nasce in collaborazione con le principali associazioni professionali della comunicazione: Ferpi, Assorel, Unicom, Associazione della Comunicazione Pubblica ed Istituzionale, Fedoweb (Federazione Operatori Web), TP e HRCommunity. "Siamo riusciti a creare il primo business network della comunicazione che unisce i profili di top manager e professionisti del mondo aziendale ed istituzionale afferma Fabrizio Cataldi nella due giorni del Forum cercheremo di sottolineare l'importanza di investire nei nuovi strumenti di comunicazione, invitando tutti i professionisti al dialogo costante con i nuovi stakeholders ed opinion maker del web 2.0, sperimentando tutte le frontiere dei new media e delle R.P. on line. Il Forum è lo scenario ideale per confrontarsi su opinioni, attività e le iniziative di comunicazione e potrebbe rappresentare, senza dubbio, l'opportunità di ampliare il network di un professionista". Il Forum della Comunicazione è patrocinato da Comune di Roma, Regione Lazio, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Unioncamere, ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, Invitalia e l'Agenzia del Territorio che hanno creduto nelle finalità della manifestazione così come i partner accademici che ne garantiscono la genuinità dei contenuti scientifici quali la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università Sapienza di Roma, Sda Bocconi, ed il Master in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media, Facoltà di Economia, Università di Roma Tor Vergata e l'Istituto Europeo di Design. Le principali sessioni del Forum saranno supportate dalla presentazione di "ricerche e studi" curati dall'Istituto Piepoli, research partner dell'evento. Social partner dell'evento sono Legambiente e Pentapolis, mentre è social partner organizzativo L'Aurora Comunicazione per lo sviluppo dei dibattiti sulla responsabilità sociale. Il Forum della Comunicazione si avvale infine del contributo di Nòva24 de Il Sole 24 ORE e della media partnership di Economy, IGPDecaux, Gruppo Adnkronos, La7, RDS e MARK UP che seguiranno i lavori del Forum in tutte le sue fasi. Comunika TV è la web-tv ufficiale del Forum della Comunicazione che trasmette le sessioni principali dei due giorni di lavori in diretta streaming all'indirizzo www.comunika.tv e sarà presente all'interno del Forum con un vero e proprio studio mobile. L'organizzazione del Forum è stata resa possibile grazie ai partner tecnici come SPQR NETWORK che ha curato la creatività del Forum, EGA, che cura l'organizzazione operativa dell'evento, Eur Congressi, la società che gestisce la location del Forum ed Ergo Italia Spa, technology partner che fornisce tutti supporti tecnologici. del 20-03-2009 num.

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Statistica, studiosi a confronto (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Benevento ricerca Statistica, studiosi a confronto Si conclude all'università del Sannio il convegno degli esperti del settore Studiosi italiani e stranieri sono a Benevento per promuovere la conoscenza statistica. Si conclude oggi, infatti, un convegno internazionale, presso l'università degli Studi del Sannio, dal titolo "Skew Symmetric Distributions - Return to ab-normality", organizzato dai docenti del dipartimento di Studi Giuridici Politici e Sociali "Persona Mercato e istituzioni". Partecipano circa venticinque ricercatori. Tra questi ci sono Marc Hallin, Masanobu Taniguchi e Thomas J. DiCiccio, ricevuti dal sindaco di Benevento, Fausto Pepe, a testimonianza dell'importanza dell'evento. Ad accompagnarli, il preside della facoltà di Economia dell'Università di Benevento, Pietro Perlingieri, e Anna Clara Monti, docente dell'ateneo sannita e primo promotore e attuatore dell'iniziativa. Nel corso delle giornate di attività temi specialistici con ricadute dirette nella vita quotidiana. cecilia del gaudio Si chiude oggi, presso l'università degli studi del Sannio, il convegno internazionale dal titolo "Skew Symmetric Distributions - Return to ab-normality", organizzato dai docenti del dipartimento di studi Giuridici Politici e Sociali "Persona Mercato e istituzioni". Quattro giorni che vedono nel capoluogo sannita circa venticinque studiosi, sia italiani che stranieri. Nello specifico, provengono da paesi come Stati Uniti d'America, Messico, Cile, Giappone, Regno Unito, Belgio, Spagna e Svizzera. Il convegno, nato per promuovere sul territorio la diffusione della conoscenza statistica, rappresenta anche la riunione scientifica finale di un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (Prin 2006) sostenuto dal ministero dell'istruzione, università e ricerca, dal titolo "Classi flessibili di distribuzioni ottenute mediante perturbazione della simmetria: aspetti probabilistici, statistici e applicativi". Al centro delle relazioni discusse presso l'ateneo sannita, ci sono temi di carattere certamente specialistico, ma in grado di avere ricadute dirette nella vita quotidiana. Nel corso delle giornate di attività, infatti, si è parlato ampiamente di strumenti che permettono di prevedere uno scenario futuro con un margine di errore minore di quanto gli strumenti classici adottati consentano. Qualsiasi intervento decisionale che riguardi l'economia, il territorio ed aspetti della vita di uno Stato, viene sottolineato dagli intervenuti, deve partire da una misura numerica del fenomeno e non soltanto da una descrizione qualitativa. Conoscere l'intensità del fenomeno significa veicolare oculatamente le risorse finanziarie. Questa è una delle tematiche cui la metodologia statistica fornisce delle risposte secondo canoni consolidati da tempo. Alcuni degli studiosi ospiti a Benevento sono personalità di riferimento nella comunità scientifica internazionale, fra i più autorevoli e citati nell'ambito delle discipline statistiche e matematiche a livello mondiale. Tra questi ci sono Marc Hallin, Masanobu Taniguchi e Thomas J. DiCiccio, ricevuti a palazzo Mosti dal sindaco Fausto Pepe per sottolineare l'evento. Ad accompagnarli, il preside della facoltà di Economia, Pietro Perlingieri, e Anna Clara Monti, docente dell'ateneo sannita e primo promotore e attuatore dell'iniziativa. "Sono impressionato per la rapidità con il quale gli statistici di Benevento sono cresciuti in soli dieci anni e per la reputazione di cui godono nella comunità scientifica internazionale", sottolinea?Thomas J.DiCiccio, docente della Cornell University di New York, negli Stati Uniti, una delle personalità scientifiche più note al mondo per gli studi compiuti nelle discipline statistiche e matematiche internazionali del 20-03-2009 num.

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VETERINARIA. LA MEDICINA VETERINARIA PUBBLICA NEL MEZZOGIORNO è IL TEMA DELLA CONFE... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (City)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Veterinaria. «La medicina veterinaria pubblica nel Mezzogiorno» è il tema della conferenza dell'Istituto zooprofilattico in programma oggi, ore 16, e sabato, ore 9.30, all'hotel Cocumella di Sant'Agnello. Interverranno, tra gli altri, il commissario e il direttore dell'Istituto Antonio Limone e Giuseppe Iovane, il preside della facoltà di Medicina veterinaria Luigi Zicarelli, il dirigente del settore Veterinario della Regione, i presidenti degli Ordini dei veterinari di Campania e Calabria, l'assessore regionale alla Sanità Angelo Montemarano. Studi filosofici. Oggi alle 16.30, nella sede dell'Istituto italiano per gli Studi filosofici, in via Monte di Dio 14, Carlo Iannello, Sergio Marotta, Alex Zanotelli presenteranno il libro di Giulio Citroni, Nicola Giannelli, Andrea Lippi: «Chi governa l'acqua? Studio sulla governance locale», pubblicato da Rubbettino editore. Presiederà: Massimo Villone. Lezione. Oggi alle 18 presso la Feltrinelli libri e musica, piazza dei Martiri, per la serie degli incontri de «I venerdì della politica - Che cos'è l'Europa», Domenico Losurdo terrà una lezione intitolata «La rinascita delle civiltà extra-occidentali e la costruzione dell'identità europea». Incontro. Oggi alle 18.30 a San Giovanni a Teduccio, al centro giovanile Asterix, via D. Atripaldi n.5, si terrà l'incontro «Vigliena '99 - Storia di un fortino». Interverranno Raffaele Feola «Miti e realtà della Repubblica Napoletana», Flavio Russo «Autopsia di un fortino» e Angela Furcas «Il coraggio delle donne: cittadina Pimental» e «Luisa Sanfelice: passione civile e poesia». Seguirà il concerto «Sud e Magia» con il gruppo musicale di ricerca etnica e popolare «Ditirambo». Associazione Gorki. Domenica alle 16, presso l'associazione Massimo Gorki, via Nardones 17, serata culturale della Repubblica del Kirghizistan. Per informazioni è possibile telefonare allo 081/413564. Lucani. Domenica, alle 17,30, all'associazione lucana G. Fortunato in via Tarantino 4, «La Napoli di ieri e di oggi» dal libro «Le ville di Napoli» di Yvonne Carbonaro e Luigi Cosenza, nelle canzoni interpretate da Enrico Mosiello e nelle poesie recitate da Giustina Petraroia. Conduce Yvonne Carbonaro. Calcetto. Nell'ambito dell'iniziativa «Il calcetto dei circoli» lunedi, alle 20.30, al Tennis club Napoli in Villa Comunale, si giocherà la finale per il terzo posto tra Circolo Posillipo e Circolo Italia e la finalissima tra il Tennis Club Napoli e il circolo Canottieri Napoli. Acen. Lunedì alle 10, Camera di Commercio, via S. Aspreno, sarà presentata la ricerca «Potenzialità del partenariato pubblico privato per lo sviluppo locale» realizzata dall'Acen. Interverranno: Gaetano Cola, Ambrogio Prezioso, Guido Capaldo, Guglielmo Allodi, Ennio Cascetta, Sabatino Santangelo, Sergio Vetrella, Pasquale Viespoli. Info point. Lunedì alle 12 presso il Centro commerciale Campania si terrà una conferenza per la presentazione di un info-point di informazioni turistiche che il centro metterà a disposizione per la promozione e la valorizzazione delle attività turistiche del territorio casertano e campano.

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POZZUOLI. È STATO PRESENTATO IERI MATTINA, PRESSO IL MERCATO ITTICO ALL'INGROSSO DI POZZUOLI, I... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pozzuoli. È stato presentato ieri mattina, presso il mercato ittico all'ingrosso di Pozzuoli, il progetto «Fucina del mare», rivolto agli studenti delle scuole elementari, medie e superiori. L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra l'amministrazione comunale di Pozzuoli, il mercato ittico all'ingrosso, l'Asl Napoli 2 e la facoltà di veterinaria dell'università Federico II, intende promuovere tra i giovani una maggiore conoscenza e un maggiore consumo del pesce azzurro, tipico dell'area flegrea. A tale scopo, all'interno del mercato è stata allestita un'aula didattica dove, su richiesta delle scuole locali e nazionali, gli studenti potranno scoprire i benefici di un'alimentazione a base di pesce. Le lezioni saranno tenute da un gruppo di docenti formato da un biologo marino, un veterinario e un nutrizionista.

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ECONOMIA, GIURISPRUDENZA E SCIENZE POLITICHE SONO LE TRE FACOLTà IN CUI SI ARTICOLA L'OFFERTA F... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche sono le tre Facoltà in cui si articola l'offerta formativa della Luiss Guido Carli di Roma, la Libera università internazionale degli studi sociali vicina a Confindustria e presieduta da Luca Cordero di Montezemolo. A illustrarla nel dettaglio interviene oggi, all'Unione industriali di Napoli, Francesca Di Donato, docente di Economia aziendale della facoltà di Economia, oggi alle 11.00 a Palazzo Partanna. Per l'Unione Industriali è in programma la partecipazione del vicepresidente all'Education, Mario Mattioli. Interverranno inoltre Luigi Sibilio, componente del Gruppo giovani imprenditori di palazzo Partanna, che porterà la propria testimonianza diretta di laureato presso l'ateneo romano, Simona Elia (relazioni con le istituzioni della Luiss) e una studentessa, Luisa Sarchioto, che illustreranno servizi e opportunità dell'Ateneo romano. All'incontro sono stati invitati i docenti e gli studenti dell'ultimo anno degli istituti d'istruzione secondaria superiore di Napoli e provincia. Anche quest'anno, per agevolare gli studenti residenti fuori del Lazio, sarà possibile sostenere la prova di ammissione, fissata a Roma lunedì 6 aprile, in altre 29 città italiane. A Napoli la sede prescelta è la Nunziatella. La Luiss promuove così il reclutamento dei giovani talenti destinati a diventare in molti casi espressione della classe dirigente del futuro. Lo è stato per il passato, e continuerà ad esserlo, grazie a un modello di didattica altamente qualificata, attenta all'insegnamento della cultura d'impresa, proiettata verso i nuovi scenari del mercato globale. Il rapporto tra insegnanti e studenti, nella Luiss, è di circa 1 a 7. I ragazzi hanno più opportunità di coinvolgimento nelle attività didattiche. Il tasso di abbandono alla Luiss si riduce drasticamente rispetto alla media nazionale delle altre università. La qualità dell'offerta è avallata dalla rapidità con cui il neolaureato Luiss trova lavoro. Due ragazzi su tre sono occupati entro non più di sei mesi dal conseguimento del titolo di studio.

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IL FILO CONDUTTORE SU CUI SI SNODANO L'ATTIVITà DIDATTICA è UNA PREPARAZIONE CHE ORIENTI G... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il filo conduttore su cui si snodano l'attività didattica è una preparazione che orienti gli alunni a essere cittadini d'Europa, con una particolare attenzione a tutti i segmenti formativi di un intero percorso. Fondato nel 1888, l'Istituto professionale di Stato per i servizi commerciali e turistici «F. De Sanctis» di Napoli diventa, di recente, Istituto d'istruzione superiore con l'attivazione del Liceo scientifico. E dal 1999 è Test Center (sede di corsi e di esami rivolti a utenti interni ed esterni) per il conseguimento della patente europea di informatica. Guidato da Patrizia Pedata, ha al suo attivo una lunga collaborazione con enti locali, istituzioni esterne, organismi, associazioni e imprese del territorio con l'obiettivo di realizzare una politica scolastica in grado di relazionare gli studenti con il mondo del lavoro ma anche con tutti quei settori che permettono di agevolare un arricchimento culturale e professionale, acquisendo competenze tecniche spendibili nel mercato del lavoro. L'istituto è in rete con la Provincia di Napoli, il Comune, l'Asl Napoli 1, l'Università Federico II, l'Unione Industriali ed è dotato di una serie di strumenti, laboratori e spazi attrezzati che consentono una didattica molto articolata. Attualmente sono in funzione tra gli altri i laboratori multimediali e linguistici, le aule sono cablate e collegate alla rete Lan e internet; l'aula magna è attrezzata per videoconferenze. Partner del polo formativo regionale per il turismo l'istituto «De Sanctis» tra i suoi piani prevede interventi che mirano a sviluppare quelle che ormai sono competenze chiave per i giovani in cerca di lavoro come informatica e lingue europee, competenze a cui può avvicinarsi anche la popolazione adulta del territorio, mentre per i docenti sono previsti anche percorsi formativi sulle nuove tecnologie della comunicazione. Notevoli gli interventi che vengono affiancati alla normale didattica, tra cui alcuni di forte impatto sociale come educazione alla sicurezza stradale o anche alla salute, soprattutto in riferimento alla prevenzione di patologie che possono interessare maggiormente i giovai, come l'Aids, senza trascurare un'attenta analisi che possa mettere in guardia contro le tossicodipendenze. Ma anche sul piano emozionale la scuola sa ritagliare delle importanti nicchie come lo spazio ascolto-educazione ai sentimenti per gli alunni che si trovano in una situazione di disagio, o anche il programma nazionale scuole aperte. Per l'area di professionalizzazione sono previsti corsi per addetto alla gestione del front e del back office nelle imprese turistico-ricettive e corsi per addetti al commercio elettronico. ca. ma.

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Convegno e concerto per gli <ultimi> (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Caritas. Domani alle Ciminiere due iniziative per affrontare il tema della povertà in tempi di crisi Convegno e concerto per gli «ultimi» Un convegno e un concerto per affrontare il problema della «nuova» povertà, quella che con l'attuale crisi coinvolge sempre più persone, mettendo a rischio anche l'elementare diritto a una casa. «Dalla parte degli ultimi per una società giusta e fraterna... in tempo di crisi», questo il tema del convegno che si svolgerà domani alle 9,30 alle Ciminiere, organizzato dalla Caritas diocesana di Catania. Sarà un'occasione di confronto tra istituzioni, studiosi, rappresentanti delle comunità religiose e studenti, sulla possibilità di costruire una società che guardi agli ultimi come a una risorsa da valorizzare e non come un problema da risolvere. Interverranno padre Valerio Di Trapani, direttore della Caritas diocesana di Catania, il sindaco Raffaele Stancanelli, il presidente della Provincia Giuseppe Castiglione, il prof. Carlo Pennisi, docente di Sociologia presso l'Università di Catania, il prof. Gerard Pokruszynski, console generale Repubblica di Polonia e l'arcivescovo metropolita monsignor Salvatore Gristina. E nel segno della solidarietà domani alle 21 all'anfiteatro delle Ciminiere la Caritas diocesana di Catania organizza un grande concerto evento di beneficenza. Il ricavato della vendita dei biglietti (10 euro il contributo minimo) verrà interamente devoluto a favore delle iniziative della Caritas a sostegno delle persone senza dimora di Catania: le case di accoglienza notturna, i centri di attività diurne, come l'Help Center della stazione, centro di primo soccorso, la mensa per i poveri, l'unità di strada che porta coperte e cibo caldo a coloro che restano fuori dai dormitori, le attività di reinserimento sociale e lavorativo come il giornale e la tv di strada. Gli organizzatori della manifestazione hanno inteso «coinvolgere la città in un evento corale che ponesse l'accento sulla necessità di fare qualcosa per coloro che vivono quotidianamente il dramma di non avere un tetto sulla testa». Due noti artisti siciliani si esibiranno gratuitamente per sostenere la Caritas nell'impegno di prestare conforto morale e materiale ai più bisognosi. Si tratta dei Tinturia, già testimonial di Telestrada, la web tv dei senza dimora, e il cantautore siracusano Carlo Muratori. All'iniziativa parteciperà anche la ?Delta Rho? con le band ?10HP? e ?The Wild Oceans?, formate da musicisti della scuola. L'evento gode del patrocinio della Provincia. In assenza di adeguate strutture pubbliche di accoglienza e di assistenza la Caritas, e le altre organizzazioni non profit, non riuscono a sostenere le sempre più numerose persone che si trovano in grave stato di necessità. «Abbiamo bisogno di incrementare le nostre risorse economiche per riuscire a mantenere i servizi dedicati ai senza dimora - sostengono i promotori dell'iniziativa - per questo abbiamo pensato di organizzare un evento corale, di incontro con i cittadini catanesi perchè pensiamo che il disagio di alcuni non può che essere il disagio di tutti, soltanto insieme possiamo riuscire a portare un valido aiuto a coloro che si trovano nella condizione di non avere un posto dove dormire».

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Molestie a scuola, i blog si scatenano (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Molestie a scuola, i blog si scatenano Venerdì 20 Marzo 2009, Colpevole o innocente? Molestatore o vittima di accuse ingiuste da parte dei suoi alunni? Continua a far discutere la vicenda del docente dell'istituuto turistico Algarotti sospeso dall'insegnamento e segnalato all'autorità per presunte molestie sessuali nei confronti di alcune studentesse. E il dibattito è animato soprattutto su Internet. Già da martedì su Facebook, il social network con più di 175 milioni di utenti inventato nel 2004 da alcuni studenti dell'università di Harvard proprio per ritrovare i vecchi compagni di scuola, sul gruppo ex allievi dell'istituto Algarotti (con 608 iscritti), ci si chiedeva chi fosse questo professore. Alle 17.34 il nome era già stato "svelato" da Ilaria che, mettendo la dicitura "professore" tra virgolette, fa intuire un'idea non proprio positiva del suo ex insegnante. Qualcuno addirittura pubblica un post dedicato alla vicenda, commentando con queste parole: «Finalmente è stato fatto quello che forse si doveva fare anni fa». C'è chi - praticamente solo ragazze, essendo l'Algarotti un istituto frequentato soprattutto femminile - conferma di aver avuto problemi con il professore accusato di molestie il quale, si legge, avrebbe sempre dimostrato una certa propensione a fare commenti espliciti alle proprie studentesse. Ma c'è anche chi lo difende, come Elisa, che scrive «a me però dispiace»; o Manuela: «a me non aveva mai fatto niente, e sinceramente reputavo peggiori i comportamenti di altri professori». Anche su Netlog è stato creato un gruppo in cui, attraverso commenti e passaparola si cerca di capire meglio cos'è successo. Tra i racconti che girano di bocca in bocca, pare anche che gli studenti abbiano registrato di nascosto le frasi pronunciate dal docente. Nel frattempo, mentre gli studenti discutono in Rete, sono iniziati gli accertamenti disposti dal sostituto procuratore Emma Rizzato, il magistrato che ha aperto un'inchiesta penale sulla base della segnalazione inviata dall'istituto scolastico. Per il momento alla Procura non è stata presentata alcuna denuncia da parte di studentesse dell'Algarotti, ma eventuali ipotesi di reato sono procedibili d'ufficio, in quanto le presunte vittime delle molestie sarebbero tutte minorenni. Il magistrato ha incaricato gli investigatori di ascoltare le prime testimonianze al fine di verificare la fondatezza della segnalazione e capire quale tipo di molestie sarebbero state messe in atto dal docente.

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Proiezione straordinaria del documentario sulla Laguna di Guarnieri (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Proiezione straordinaria del documentario sulla Laguna di Guarnieri Venerdì 20 Marzo 2009, Un documentario sulla Laguna di Venezia che, per una volta, non strizza l'occhiolino ai turisti, ma che si rivolge interamente ai veneziani perché siano consapevoli della bellezza dell'ambiente lagunare del quale sono i primi fruitori. Lo ha realizzato Andrea Guarnieri, noto professionista per i molti documentari realizzati, ed è stato prodotto dalla Provincia. Una proiezione straordinaria del filmato "Le Valli di Venezia" è in programma oggi alle 16, nell'Aula Magna del Laurentianum. Oltre al regista Andrea Guarnieri, saranno presenti Luigi Solimini, assessore alla Caccia, Pesca e Polizia Provinciale, e i docenti dell'Università di Venezia Paolo Rosasalva e Piero Franzoi. Ai presenti sarà donata una copia in DVD del documentario.

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Atenei, Melonichiama in causaprof di Palermo (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Atenei, Meloni chiama in causa prof di Palermo Palermo. La presenza di parenti nelle università italiane - a volte una vera e propria «parentopoli» - non è certo una novità, anzi. C'è stata sempre e sempre continuerà ad esistere. Non fanno certo eccezione gli Atenei siciliani. Dove nelle varie facoltà ci si può imbattere in mogli, figli, nipoti, cugini, cognati. La soluzione al problema della gerontocrazia nelle università italiane, dove l'età media dei docenti sfiora i 60 anni, «non è fare in modo che i professori anziani si facciano da parte ma impedire ai docenti di lasciare il posto ai parenti»: lo ha detto ieri a Roma il ministro della Gioventù Giorgia Meloni. Il ministro ha quindi citato il caso di un docente della Facoltà di lettere e filosofia all'Università di Palermo, che nel corso delle recenti manifestazioni contro i provvedimenti del ministro Gelmini, faceva lezione all'aperto agli studenti. «Nella facoltà dove insegna il professor Carapezza ? ha denunciato Meloni ? ci sono altri quattro docenti con lo stesso cognome (si tratta dei fratelli Attilio e Marco, il primo prof. straordinario e il secondo ricercatore, ed ancora il loro cugino Paolo Emilio ordinario ed il figlio di questi Francesco, ricercatore, ndr). E quello che mi meraviglia di più non è tanto che Carapezza partecipasse alla protesta, ma che gli studenti lo stessero ad ascoltare. Occorre smontare queste oligarchie». Antonio Fiasconaro

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Brunetta: <L'Onda? Guerriglieri>E gli studenti: <Non ci fa paura> (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Brunetta: «L'Onda? Guerriglieri» E gli studenti: «Non ci fa paura» Anna Rita Rapetta Roma. Il tandem antisprechi Brunetta-Gelmini ha presentato il bilancio del suo operato e lanciato nuove proposte per la scuola e l'università come l'introduzione di un tetto del 30% della presenza di alunni stranieri in ogni classe. I ministri della Pubblica Amministrazione e dell'Istruzione hanno tenuto una conferenza stampa ieri a Palazzo Chigi per fare il punto sulla politica di contenimento della spesa nelle pubbliche amministrazioni. Il ministro Gelmini annuncia una stretta a tutto campo tra tagli, novità e ristrutturazioni, ma prende tempo in vista dell'affondo: «Non credo che ciò sia possibile dal 2010 ma dall'anno successivo. Sto comunque chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere i casi limite già dal prossimo anno». Confermata la linea dura contro il bullismo a colpi di 5 in condotta. «E' un fatto di necessità e non di scelta. Il provvedimento è equilibrato perché è il collegio docenti nel complesso a prendere questa decisione». Il calo delle assenze è invece il fiore all'occhiello di Brunetta: nel primo bimestre del 2009 le assenze per malattia dei professori sono calate del 32,45%. Si stima che il provvedimento sulle assenze per malattia nella p.a. in un anno farà risparmiare al mondo della scuola dai 200 ai 250 milioni di euro. «Si tratta di soldi che rimangono a disposizione della scuola per funzioni virtuose», afferma Brunetta prima di passare alle dolenti note: tagli e precari. Il ministro Gelmini assicura che i tagli in finanziaria saranno meno pesanti di quanto previsto. I 42.000 posti in meno per i supplenti previsti si ridurranno a 18.000. «Abbiamo avuto 31.000 pensionamenti - ha spiegato - e quindi significa che avremo un numero molto inferiore di tagli: 11.000 supplenti non riconfermati e poi altri 7.000 supplenti non confermati a causa dell'esubero di docenti di ruolo e della riduzione di spezzoni-orario». Per un totale di 18.000 di precari fuori dalla scuola. Quanto al numero effettivo di precari, gli iscritti nelle graduatorie sono 558.316, ma molti di questi sono iscritti in più graduatorie. Facendo una scrematura, dice la Gelmini, i precari risultano 268.000, ma quelli che vengono conteggiati come precari sono solo 130.107. E' questa la platea di precari che beneficerà delle misure di assorbimento allo studio del ministero: i precari che fino all'anno scorso avevano una supplenza annuale garantita, per quest'anno, dovrebbero avere priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (come i congedi), i periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l'indennità di disoccupazione e infine si cercherà di favorire la mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di supplenze in più province. Dalla scuola all'università, dove si contano 10.000 precari a cui vanno aggiunti assegnisti, dottorandi con e senza borsa di studio (48.000 in tutto) che però «non possono avere la qualifica di precari», ha puntualizzato il ministro aggiungendo che è stato creato un tavolo coi sindacati per dare una risposta a questo problema. La politica di «razionalizzazione» della spesa dall'anno prossimo avrà effetti anche sui corsi di laurea che saranno il 20% in meno.

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Cortina I primi interrogatori si sono chiusi in pochi minuti. Giusto il tempo di avvalersi della... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Marzo 2009, Cortina I primi interrogatori si sono chiusi in pochi minuti. Giusto il tempo di avvalersi della facoltà di non rispondere. L'inchiesta giudiziaria sul caso dei rimborsi gonfiati al Codivilla prosegue in questi giorni con i primi interrogatori dei 13 indagati, accusati, a vario titolo, di truffa e falso. Ma non tutti sembrano decisi a fornire ulteriori elementi agli inquirenti visto che, prima di essere indagati, alcuni sarebbero stati prima sentiti a sommarie informazioni. Tutti operano nella rinomata struttura cortinese. Nei giorni scorsi, intanto, i Nas, che congiuntamente alla Guardia di Finanza stanno effettuando le indagini, hanno sequestro altro materiale cartaceo. Miglia le cartelle cliniche sono in mano agli investigatori. La truffa ai danni del sistema sanitario si sarebbe consumata proprio su queste cartelle, segnando patologie che nulla centravano con il motivo del ricovero, oppure prolungando le degenze con inaspettati aggravamenti. Un esempio? Entravi per un mignolo rotto e ti curavano anche la gastrite. Grazie a questo sistema la società pubblico-privata che gestisce il Codivilla sarebbe riuscita ad incamerare fondi non dovuti, ottenendo rimborsi anche dalla Regione Veneto. Il problema era tutto sulla classificazione delle dimissioni ospedaliere contraddistinte da un codice in base al quale scatta il rimborso regionale: dai 2 mila euro per ricoveri normali a quasi 7 mila per quelli più complicati e ancor di più per eventuali interventi con protesi. Secondo le prime indiscrezioni, le cartelle cliniche venivano redatte dai medici, come da prassi, e poi "corrette" dai vertici sanitari. Le contestazioni della procura quindi, vanno dal falso in atto pubblico per i medici e falso e truffa in concorso tra loro per i dirigenti. Su tutta la documentazione sequestrata è in atto una perizia da parte del nucleo di polizia tributaria della Gdf, affiancati da due super esperti. Sarà proprio da un'attenta disanima che potrà prendere forma l'entità della truffa ipotizzata, ma anche stabilire meglio le responsabilità. L'inchiesta sta andando avanti ormai da quasi un paio d'anni, tanto che si è già alla terza proroga d'ingagine. Il periodo preso in esame va dal 2005 al 2007.

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Fare squadra per scongiurare la chiusura dei corsi accademici (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Fare squadra per scongiurare la chiusura dei corsi accademici» Venerdì 20 Marzo 2009, La preoccuzione diffusa per il futuro dell'università di Treviso - ente ormai consolidato - è stata colta anche dal segretario generale della Cgil, Paolino Barbiero, il quale fa due considerazioni: in primo luogo, un apprezzamento per l'operato dell'on. Dino De Poli e della Fondazione; quindi, una "chiamata" a fare squadra, rivolta sia alle istituzioni per sorreggere l'iniziativa accademica, sia ai cittadini e alle persone più direttamente interessate ai corsi. «Davanti al rischio di chiusura o di riduzione dell'impegno dell'Università di Treviso, più che alla critiche a De Poli sono interessato a sapere cosa intendono fare il tessuto produttivo, le associazioni di categoria, il sindacato, la società trevigiana, i docenti e gli studenti, ovvero tutti quei soggetti che, in questi anni, hanno indubbiamente tratto vantaggio dalla presenza e dal lavoro dell'Ateneo». Lo ha detto Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di Treviso. «Di fronte ad una situazione economica precaria che potrebbe pregiudicare l'esperienza universitaria a Treviso - ha proseguito Barbiero - trovo poco utili gli attacchi a De Poli, a cui va riconosciuto il merito di aver avuto un'intuizione importante e di averla avuta prima di tanti altri. Il problema che ci dobbiamo porre oggi è semmai un altro: cosa si può fare? E' fuori dubbio che, nella prospettiva della ripresa e della profonda trasformazione dell'economia che deriverà da questa recessione, l'investimento sui saperi e sulle competenze specialistiche è la carta, il valore aggiunto, che questo territorio deve saper giocare. Disperdere il patrimonio rappresentato dall'Università sarebbe un peccato mortale». In altre parole, Barbiero afferma che invece di sostenere o dar contro a De Poli, a seconda delle convenienze politiche del momento, occorre che ognuno faccia la sua parte per un ente da preservare. «Per questo - ha concluso il segretario provinciale della Cgil di Treviso - rivolgo un appello soprattutto a chi vive la realtà dell'università trevigiana: agli studenti e agli insegnanti, affinché siano presenti al sit-in organizzato per oggi alle 16 in piazza dei Signori dalla Cgil e partecipino con noi all'incontro con il prefetto. L'occasione non vuole infatti rappresentare un momento di protesta, ma una chance per una riflessione seria che porti a proposte concrete". I rappresentanti sindacali vogliono che il prefetto abbia una percezione il più completa possibile delle preoccupazioni dei trevigiani.

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<Premio Sicilia tra Storia e Scienza> a quattro docenti dell'Ateneo catanese (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Premio Sicilia tra Storia e Scienza» a quattro docenti dell'Ateneo catanese Saranno assegnati a quattro docenti dell'Università di Catania i riconoscimenti del "Premio Sicilia tra Storia e Scienza", nel corso della manifestazione che si svolgerà domenica 22 marzo alle 17,30, nel Salone del Museo di Zoologia (dipartimento di Biologia Animale "Marcello La Greca", via Androne 81, Catania), e attribuiti dall'associazione culturale "L'Elefantino". Si tratta dei docenti Carlo Blanco, premiato per la sezione "Astrofisica" (Studi sulla traiettoria di asteroidi onde evitare fenomeni collisionali. Rapporto tra cicli vitali biologici e fenomeni atmosferici), Giovanni Costa per la Museologia (Strategie didattiche e di comunicazione sulla museologia e museografia in ambito accademico), Giulio Santoro per la Medicina (Medicina dello sport e fisiopatologia in condizioni ambientali estreme: ipobarismo subacqueo e astronautico) e Maurizio Sorbello per la Neurologia (Neuroplasticità cerebrale e psicologia cognitiva-comportamentale). L'iniziativa, promossa nell'anno del Bicentenario della nascita di Charles Darwin, prevede inoltre la presentazione, per ciascun premiato, di un cortometraggio realizzato dai componenti dell'associazione. Intercaleranno i video, curiosità storiche di Sicilia: i personaggi che dal periodo greco al XX secolo hanno dato contributi alla scienza. La manifestazione sarà condotta dalla giornalista Stefania Bonifacio.

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Seminario su <Cristianesimo e modernità> (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

scienze politiche, nuovo polo didattico di palazzo gravina Seminario su «Cristianesimo e modernità» Si svolge oggi pomeriggio alle 16, al nuovo Polo didattico della facoltà di Scienze Politiche, in via Gravina 12, il seminario "Cristianesimo e modernità", organizzato dal dottorato di ricerca in Storia contemporanea, dal corso di laurea specialistica in Storia contemporanea dell'Università di Catania e dallo Studio Teologico San Paolo, in occasione della presentazione del volume "Cristianesimo" (Torino, Einaudi, 2008), a cura dello storico Daniele Menozzi, ordinario alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Si tratta del primo dei quattro volumi su "Religioni e il mondo moderno", dedicati alla molteplicità dei percorsi e delle risposte con cui Cristianesimo, Ebraismo, Islam hanno affrontato le sfide della modernità. I quattro volumi dell'opera ambiscono nel loro complesso a fornire un quadro d'insieme della ricchezza e variabilità del confronto-scontro con la modernità. E questo, ovviamente, a cominciare dal modo in cui il cristianesimo e le chiese cristiane - considerati non a caso da alcuni interpreti, soprattutto nella versione protestante, come uno dei bacini di formazione e gestazione della stessa modernità - si sono posti di fronte alla nuova realtà che emergeva dalla società basso-medievale. Ne discutono con il curatore, uno degli autori, don Giuseppe Ruggieri (Fondazione per le scienze religiose Giovanni XIII), i docenti della facoltà di Lettere e Filosofia Roberto Osculati (Storia della Chiesa) e Lina Scalisi (Storia moderna), il preside dello Studio Teologico San Paolo Gaetano Zito; coordina il prof. Rosario Mangiameli, coordinatore del dottorato in Storia contemporanea e docente alla facoltà di Scienze politiche (la partecipazione al seminario dà diritto all'acquisizione di 2 crediti formativi universitari).

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Via libera alla Grotta del Ventaglio (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

cutgana, itinerario turistico Via libera alla Grotta del Ventaglio Sabato 21 marzo alle 10, a Palazzo Vermexio di Siracusa (piazza Duomo, 4), si terrà la cerimonia d'inaugurazione del Master di II livello in Diritto tributario (a.a. 2008/09) della facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania, con la Lectio Magistralis del prof. Franco Gallo, ordinario di Diritto tributario alla facoltà di Giurisprudenza della Luiss e Giudice della Corte Costituzionale, dal titolo Il federalismo fiscale. Gallo - che è anche Accademico dei Lincei - è attualmente condirettore del Centro di ricerche giuridiche applicate (CeradiI) dell'Università romana. Alla manifestazione - promossa dalla facoltà di Giurisprudenza dell'Università etnea, dall'Ordine dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili di Siracusa e dal Consorzio Universitario Archimede -, interverranno anche il sindaco di Siracusa Roberto Visentin, il presidente della provincia Nicola Bono, il coordinatore scientifico del master, prof. Salvatore La Rosa, docente di Diritto tributario all'Università, il direttore regionale dell'Agenzia delle Entrate Castrenze Giamportone, il presidente dell'Ordine dei Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Siracusa, Gaetano Ambrogio, e il presidente del Consorzio Universitario Archimede, Salvo Baio.

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Ateneo, 22 assunzioni (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ateneo, 22 assunzioni A settembre in servizio i ricercatori vincitori di concorso Venerdì 20 Marzo 2009, (cdm) I 22 ricercatori vincitori di concorso 2006-2007 non resteranno ancora per molto "nel limbo" in cui erano rimasti sinora. Il consiglio di amministrazione dell'ateneo, infatti, ha deciso ieri il loro ingresso a tutti gli effetti nel corpo accademico a partire dal prossimo primo settembre. Il rinvio delle assunzioni a quella data, ha fatto sapere l'ateneo, è una scelta che è stata suggerita dalla compatibilità con la copertura finanziaria. Se i ricercatori saranno costretti a rimanere in stand by solo ancora per qualche mese, nulla è dato sapere ancora, invece, sula sorte degli stabilizzandi, i precari del settore tecnico-amministrativo che, dopo aver lavorato a lungo per l'ateneo, stanno aspettando che le promesse fatte dall'ex rettore si avverino. Il Cda di ieri ha anche approvato il pensionamento in qualche modo "anticipato" dei decani dell'università, come, d'altronde, aveva già fatto il Senato accademico. Le misure approvate ieri dovrebbero consentire all'ateneo di ridurre il rapporto fra le spese per il personale e il fondo di finanziamento ordinario. Se prima soprattutto i docenti spesso sceglievano di buon grado di restare ancora per due anni in università anche se avevano maturato i requisiti per andare in pensione, adesso viene prevista la discrezionalità da parte dell'amministrazione per la concessione di questo biennio di servizio attivo. In questo modo si anticipa di fatto il pensionamento a 70 anni per i docenti e la risoluzione dei rapporti di lavoro dei dirigenti e dei dipendenti tecnico-amministrativi che hanno maturato i 40 anni di servizio. L'università stima che con queste misure, che avranno effetto da quest'anno, fra il 2010 e il 2012 si possa arrivare a un risparmio di stipendi di 2,2 milioni di euro. Per ora, interessati al provvedimento dovrebbero essere 16 fra docenti e ricercatori e 4 dell'area tecnico-amministrativa.

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Primo: fa risparmiare perchè tutti i ferri chirurgici della provincia di Padova, anzichè l... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 20 Marzo 2009, Primo: fa risparmiare perchè tutti i ferri chirurgici della provincia di Padova, anzichè localmente, vengono raccolti e sterilizzati da un'unica azienda. Secondo: incentiva la sicurezza perchè ogni strumento di sala operatoria è agevolmente rintracciabile. Terzo: è una buon pratica, spendibile in altri ambiti ospedalieri, dalla mensa alla lavanderia. La sintesi fa la forza: prova ne è la Centrale di sterilizzazione chirurgica più grande d'Europa, inaugurata ieri in via del Progresso, in zona industriale. Opera dalla doppia anima, pubblica-privata, è stata voluta dall'Azienda ospedaliera insieme con l'Ulss 16 e l'Istituto oncologico veneto, che hanno affidato il servizio per i prossimi nove anni alla Società consortile Psis Scarl, nata dall'Associazione temporanea d'impresa (Ati) che si era aggiudicata la gara di appalto. Ubicata in posizione strategica, in zona industriale, la Centrale processerà i "ferri del mestiere" di Padova, pronta ad aprirsi alle Ulss che vorranno compartecipare: Rovigo e Chioggia hanno già raccolto l'invito. «Un mese fa ho convocato i direttori generali per una grande riflessione: non ho chiesto loro di tagliare i servizi ma di permettermi di ridurre le tasse, questo significa realizzare quanto ammiriamo oggi - sostiene il governatore veneto Giancarlo Galan -, frutto di una scelta intelligente che investe in qualità. A chi la pensa diversamente, affezionato all'ideologia che la sanità debba essere tutta pubblica, ideologia che sa di muffa, d'antico, di Pravda un po' marcita, mostro con orgoglio questo gioiello». Invece di disporre di servizi interni ai singoli nosocomi, gli attrezzi di supporto alle chirurgie sono stati venduti a una società esterna che si occupa di manutenerli, gestirli e sterilizzarli, con vantaggi non solo economici ma di semplificazione amministrativa. «Mettendo insieme le sinergie, razionalizzando le spese, l'Azienda ospedaliera - ricorda il dg Adriano Cestrone - vanta tra i prezzi più bassi a livello nazionale per quanto riguarda gli interventi, dalle semplici appendiciti ai trapianto di fegato e cuore». Federica Cappellato

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Vogliamo i reperti archeologici a Ceneda (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Vogliamo i reperti archeologici a Ceneda» Bortolot (Pdl) ha scritto al ministro Bondi: «Dal 1989 trasferiti all'Università di Padova» Venerdì 20 Marzo 2009, Vittorio Veneto Il Pdl lancia il "federalismo archeologico". "I reperti vittoriesi devono restare a Vittorio" la convinzione del Popolo della Libertà, che ha espresso il proprio punto di vista al ministro per i beni culturali Sandro Bondi, pidiellino anch'egli. A fare da trait d'union tra la realtà vittoriese e l'esponente del Governo è stato Antonio Bortolot, di recente nominato portavoce del locale Popolo delle Libertà. Bortolot ha interessato il ministro Bondi affinché si adoperi presso la Sovrintendenza dei beni archeologici del Veneto, che ha sede a Padova, per la restituzione dei reperti presi in deposito in seguito al ritrovamento da parte del locale gruppo archeologico del cenedese. «Tali reperti - illustra Bortolot - che a cominciare dal 1989 e anche di seguito, sono stati trasferiti presso l'Università di Padova allo scopo di catalogarli e parzialmente restaurarli, consistono in oggetti (lamine, monete, bronzetti votivi, vasi eccetera) la cui età parte a cominciare dal VII secolo dopo Cristo. La presenza di una necropoli paleo veneta in località Ceneda Bassa e di un sacrario sulla cima del Monte Altare, ove sono state rinvenute 108 monete ed altri oggetti, indicano l'esistenza nel nostro territorio comunale di un importante sito archeologico». Oltre a confidare nella "restituzione" del patrimonio archeologico alla città che lo ha fatto emergere, il Pdl pensa già alla collocazione del tesoretto in città, per consentirne la massima fruibilità e conoscenza: «Il tutto troverà naturale alloggio nel Museo del Cenedese a Serravalle, in modo che i potenziali visitatori, a cominciare dai bambini, possano conoscere le abitudini e la vita dei nostri antenati attraverso gli oggetti della vita quotidiana e religiosa che caratterizzavano la loro esistenza». Tra i reperti che un giorno, nelle speranze del Popolo della Libertà, potranno essere esposti al Museo serravallese ci sono alcune figurine di guerrieri ritrovate sul Monte Altare, lamine "a castello" e monete, anche queste ritrovate sulla cima che domina il centro città (e dove, proprio ieri, i servizi forestali sono intervenuti per rimettere in sesto alcune zone colpite da recenti frane). Ma anche Ceneda bassa, come testimoniano le numerose campagne di studi e scavi svolte in questi anni dall'Università patavina, è ricchissima di interesse per gli archeologi. L'ultima campagna risale alla scorsa estate - autunno, quando una decina di studenti degli atenei di Padova e Trento, coordinati dalla prof. Elisa Possenti, ha realizzato scavi nell'area Rossi e in località San Rocco, nel cuore storico di Ceneda. Parlando una sera di agosto al pubblico intervenuto alla fiera di Sant'Osvaldo, la prof. Possenti si disse certa di avere trovato antiche murature di età romana: «L'area Rossi - affermò la docente - è un sito eccezionale per ricostruire il tessuto insediativo dell'antica Ceneda». Luca Anzanello

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SEGUE DA PAGINA V (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

SEGUE DA PAGINA V Venerdì 20 Marzo 2009, (...) da tutti la linea che abbiamo sempre sostenuto, e cioè quella per cui non dovrà essere semplicemente la costruzione di nuove volumetrie. Ci vuole un'"idea" di nuovo ospedale-policlinico, che sappia essere per davvero la nuova "casa" per la Scuola Medica patavina, ed insieme per i medici ospedalieri del Servizio sanitario regionale. Tutti, universitari ed ospedalieri insieme, contribuiscono in modo decisivo già oggi, seppur in condizioni logisticamente non adeguate, a fare di Padova un punto di riferimento nazionale, e non solo, per la ricerca, la formazione e l'assistenza, tre funzioni che non possono essere disarticolate se si vuole dare un contenuto concreto a quell'"idea". Questo è il primo punto da cui partire, superando innanzi tutto la logica delle "due tribù", quella degli universitari e quella degli ospedalieri, con a capo rispettivamente il rettore dell'ateneo e il direttore generale dell'azienda ospedaliera. L'intreccio di competenze e di attività è nelle cose, e il contributo della componente ospedaliera, costituita da personale medico quasi sempre di prim'ordine, non deve assolutamente essere sottovalutato, anche per la formazione e per la ricerca. E questo vale non solo per l'azienda ospedaliera in senso proprio, ma anche per il S.Antonio. Già oggi l'esistenza di questo intreccio che è "nelle cose" impone di fatto un buon livello di integrazione, ma la sfida è ora proprio quella di riuscire a costruire una nuova realtà secondo una logica organizzativa più adeguata a dare ancora maggiore e migliore consistenza a questa integrazione, sia di funzioni che di."tribù". Tre anni fa l'ateneo ha firmato con la Regione del Veneto quelli che sono sicuramente i "protocolli d'intesa" più organici ed avanzati d'Italia. Il processo si è incagliato quando dalla "cornice" che indica obiettivi e principi si è passati a definire modalità di concreta organizzazione della nuova Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI). Ora è da qui che dobbiamo ripartire. Va ricordato che l'ateneo ha sottoscritto "protocolli di intesa" in cui si dice chiaro e tondo che è corresponsabile dei risultati di gestione dell'AOUI anche in termini finanziari. Ne deriva quindi che anche l'ateneo ha il diritto-dovere di partecipare a livello di gestione della nuova Azienda, che vede ovviamente proprio nell'assistenza la maggiore voce di spesa nel proprio bilancio. Ma in questo bilancio vi è un già ora un contributo notevolissimo da parte dell'università, in termini proprio finanziari, a cominciare dagli stipendi delle centinaia di docenti e di tecnici universitari che nell'azienda operano. Non vi è quindi proprio nessuna volontà di "espansionismo universitario" quando l'ateneo rivendica un ruolo nella gestione complessiva della AOUI, che dovrebbe strutturalmente ed organicamente integrare le tre funzioni (formazione, ricerca, assistenza) superando la logica della "divisione dei compiti" (che è speculare a quella delle "due tribù".). C'è sempre una soluzione semplice ai problemi complessi, solo che, generalmente,è sbagliata. In Italia si è data sinora concreta attuazione ai "protocolli di intesa" esattamente secondo questa logica sbagliata: al Direttore Generale la competenza esclusiva sull'assistenza. Un "uomo solo" al comando e va là che va bene. A Padova non si vorrebbe che così finisse la storia, non per arroganza accademica, ma perché ragionare secondo questa logica non consente di realizzare l'obiettivo. Sia ben chiaro: non abbiamo soluzioni preconfezionate in tasca. Ma bisogna lavorare per trovare una strategia nuova e migliore di azione sul piano organizzativo e gestionale complessivo. Altrimenti siamo tutti d'accordo che non pare sensato dar vita all'AOUI, meglio andare avanti come siamo ora. Anche se il "motore" potrebbe dare prestazioni assai più soddisfacenti, data l'eccellente qualità dei .."pezzi" che lo compongono. Potrà certo essere vero che bisogna superare l'impianto normativo complessivo oggi in vigore, abbandonando la prospettiva dell'AOUI, ma ci vuole la volontà politica per farlo, innanzi tutto, a livello nazionale. E poi -diciamocelo francamente!- non bisogna innamorarsi delle parole. Bisogna essere concreti. Siamo tutti favorevolissimi alla creazione di una nuova realtà che possiamo chiamare come vogliamo, e se ci piace chiamarla "Campus universitario biomedico" come la chiamano di là dall'Atlantico, chiamiamola senz'altro così. Ma se vogliamo davvero realizzare qualcosa di nuovo e di migliore rispetto all'esistente non saranno le volumetrie e le cubature -pure importantissime- a fare la differenza, ma piuttosto l'idea organizzativa e la logica gestionale sottesa al progetto. Andrà pure bene ispirarsi a modelli che si sono affermati altrove, ma facendo attenzione a non importarli semplicemente così come sono in una realtà storicamente, socialmente e anche culturalmente assai diversa, e non per questo necessariamente peggiore. Perché si rischia di snaturare una tradizione nazionale ed europea che, pur con tutti i suoi difetti, non ha dato poi così cattiva prova di sé, almeno qui a Padova. Vincenzo Milanesi * Rettore Università di Padova

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Rabino: "Tv Digitale.Esenzione canone per aree svantaggiate" (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Rabino: "Tv Digitale.Esenzione canone per aree svantaggiate" Tra due mesi si verificherà lo spegnimento del segnale televisivo analogico per fare posto al digitale. Quale TV vedranno i cuneesi? La domanda era stata posta dal Consigliere regionale Mariano Rabino all?assessore all?Innovazione Bairati. ?In questi giorni ? dichiara Rabino - ho ricevuto la risposta scritta all?interrogazione che avevo rivolto all?assessore regionale alle Politiche per l?innovazione in merito al passaggio di Rai2 e Rete4 al digitale terrestre, previsto per le province di Torino e Cuneo, scelte come aree sperimentali, il 20 maggio 2009. Dall?assessorato confermano che il 20 maggio si verificherà lo spegnimento del segnale analogico di Rai 2 e Rete 4 (tecnicamente definito switchover) e l?accensione, sulle medesime frequenze, del segnale digitale di Rai (Rai 1, Rai 2, Rai3, Rai 4) e Mediaset 2 (Canale 5, Boing, Italia 1, Rete 4, Sportitalia, Sportitalia 24) irradiati dai trasmettitori di Torino Eremo, Moncalieri colle della Maddalena, Bra La Morra, Monte Turu, Borgo San Dalmazzo. Successivamente, a settembre-ottobre 2009, verrà attuato lo spegnimento di tutti i segnali analogici (definito tecnicamente switchoff) sul territorio delle due province e l?accensione dei segnali digitali da parte di tutti gli operatori autorizzati. Nel rispondere alla mia interrogazione ? continua Rabino - l?assessorato comunica che al momento dello switchover, tutti i cittadini che ricevono il segnale di Rai 2 o Rete 4 da uno dei trasmettitori citati in precedenza risulteranno coperti dal segnale digitale e potranno fruire dei servizi trasmessi, a patto che si siano dotati di un opportuno decoder. Poiché la frequenza utilizzata per il broadcasting rimane immutata ? sottolinea l?assessorato - una buona ricezione del segnale di Rai2 e Rete 4 implica, in prospettiva, un'ottima ricezione del segnale digitale. I cittadini che, invece, ricevono i suddetti segnali in modo non ottimale si troveranno in una delle seguenti situazioni: 1. il segnale digitale garantisce una maggiore robustezza nei confronti di alcuni tipi di disturbo che normalmente affliggono il segnale analogico (ad esempio echi e riflessioni dovuti alla presenza di edifici, alberi o altri ostacoli macroscopici) e quindi la qualità del segnale digitale decodificato può rivelarsi ottima anche quando la ricezione di quello analogico è bassa; 2. la cattiva ricezione del segnale analogico è causata da una cattiva qualità dell'impianto di ricezione: in questo caso un intervento correttivo sull'impianto risolve il problema; 3. il segnale analogico viene ricevuto, ma con un'intensità troppo debole (il caso dei cittadini che si trovano in corrispondenza dei margini estremi delle aree di copertura ? tipicamente, in questo caso, il segnale televisivo non è quasi fruibile): in questo caso il segnale digitale non risulterà decodificabile. Nella risposta dell?assessore Bairati sono esaminati i punti critici da affrontare prima di arrivare allo switchover: molte delle aree montane e collinari a bassa densità di popolazione, per le quali l'operatore pubblico non ha obblighi specifici derivanti dal contratto di servizio, sono coperte da un'infrastruttura che è stata realizzata nel corso degli anni dagli Enti Pubblici preposti alla gestione del territorio (Comunità Montane e Collinari o Comuni). Questi impianti ripetono il segnale ricevuto da uno dei trasmettitori dei quali è previsto lo spegnimento e non sono in grado di riconvertire in analogico un segnale digitale: lo switchover potrebbe tradursi perciò nello spegnimento dei segnali di Rai 2 anche su territori che non rientrano direttamente nelle aree di copertura previste. Mi è stato segnalato che dal mese di ottobre 2008 CSP (struttura di Innovazione e ricerca della pubblica amministrazione piemontese nel campo delle tecnologie della Società dell?Informazione) ha realizzato un censimento dei siti e degli impianti di proprietà pubblica che verranno coinvolti in questo processo, permettendo alla Regione Piemonte di portare il problema nelle opportune sedi istituzionali al fine di identificare una soluzione tecnica che permetta di evitare interruzioni nell'erogazione del servizio pubblico. Il Ministero finanzierà l'acquisto e l'installazione presso una quarantina di siti degli apparati necessari alla conversione del segnale: i soldi saranno stanziati come parte del finanziamento a Rai per la riconversione degli impianti sotto una specifica clausola, con vincolo di sottoscrizione di una convenzione con Regione Piemonte per il trasferimento dei fondi agli Enti interessati.Le conseguenze per la popolazione residente nei territori in oggetto dovrebbero essere trascurabili (un minimo periodo di disservizio al momento della commutazione dei segnali). Non sono, in questa prima fase, previste iniziative per l'integrazione della copertura su aree attualmente non raggiunte dai servizi dell'operatore pubblico. I problemi maggiori- spiega Rabino -, come evidenziato nella risposta dell?assessore Bairati, si avranno nella fase definita di switchoff, quando, a settembre-ottobre 2009, verrà attuato lo spegnimento di tutti i segnali analogici. Questa seconda fase sarà preceduta dal riassetto dello spettro frequenziale: le attuali autorizzazioni a trasmettere in analogico verranno ritirate e sostituite da quelle emesse in accordo alle nuove pianificazioni di rete fissate da AgCom (l?autorità garante per le Comunicazioni) e Ministero secondo i vincoli derivanti dai nuovi trattati internazionali e la vigente normativa europea. Questo processo potrebbe avere alcune implicazioni tecniche rilevanti, in particolare nelle aree la cui copertura è garantita da più siti trasmissivi (quindi: non Torino, coperta da Eremo e Maddalena, ma, ad esempio, aree più a nord, dove alcuni segnali sono ricevuti dai trasmettitori di Andrate, altri dal Monte Ronzone, altri da Valcava, altri ancora dal Monte Penice): la nuova distribuzione dell'uso delle frequenze in corrispondenza dei siti potrebbe richiedere importanti (in termini di numero) interventi di adeguamento degli impianti di ricezione. Il numero di impianti che potrebbero richiedere un intervento è attualmente in fase di valutazione congiunta da parte di Regione Piemonte e antennisti professionali rappresentati dalle associazioni di categoria. Inoltre, non sono previsti fondi per il rinnovo degli impianti di proprietà pubblica (a livello nazionale, costituiscono più del 50% della totalità dei siti di broadcasting): di conseguenza, lo spegnimento dei segnali analogici comporterà il blackout dei segnali terrestri sui territori delle Comunità Montane, Collinari e Comuni serviti da impianti pubblici. L'unica soluzione alternativa praticabile prevede l'uso dell'infrastruttura satellitare (che garantisce una copertura del 100% del territorio): a metà del giugno p.v. dovrebbe essere attiva la piattaforma TVSat, che garantirà la diffusione via satellite dei canali Rai, Mediaset, Telecom e quelli degli operatori locali che aderiranno al progetto. Esistono tre vincoli forti all'uso di TVSat come piattaforma alternativa: 1. la disponibilità di un decoder satellitare ammissibile ai contributi erogati verso le fasce deboli (l'oggetto non è attualmente disponibile in commercio, dovrebbe arrivare sugli scaffali in tarda primavera) 2. la disponibilità delle smartcard necessarie per decifrare il segnale (che verrà criptato perché il satellite ha copertura continentale ? anche su aree, quindi, per le quali gli operatori italiani non hanno diritti di trasmissione di alcuni eventi ? ad esempio eventi sportivi o film), il cui uso non imporrà alcun onere sull'utente (il servizio è gratuito) a parte l'acquisto a prezzo di costo (qualche euro) 3. l'esigenza di poter disporre anche su satellite dei servizi regionali (per i quali Rai sta studiando un?apposita soluzione). Prendo atto ? afferma il consigliere regionale Mariano Rabino - dell?articolata risposta che l?assessorato mi ha fatto pervenire ma, allo stesso tempo, non posso non sottolineare come questa rivoluzione tecnologica che la provincia di Cuneo avrà l?onore/onere di inaugurare genererà nuove situazioni di disagio nei cittadini/utenti, specie per quelli che risiedono in aree della provincia già soggette a carenze strutturali di altro genere, connesse alla loro localizzazione in montagna o collina. Mi riferisco al fatto che in montagna e collina, zone che si trovano tipicamente in corrispondenza dei margini estremi delle aree di copertura, il segnale digitale non risulterà decodificabile così come al fatto che, dato che non sono previste iniziative per l'integrazione della copertura sulle aree attualmente non raggiunte dai servizi dell'operatore pubblico, lo spegnimento dei segnali analogici comporterà il blackout dei segnali terrestri sui territori delle Comunità Montane, Collinari e Comuni serviti da impianti pubblici. La soluzione che viene prospettata è l'uso dell'infrastruttura satellitare, ma i limiti dovuti alla disponibilità di un decoder satellitare ammissibile ai contributi erogati verso le fasce deboli, le rende ancora più disagiate. A questo punto, sollecitando la Regione a farsi portavoce di queste problematiche verso i vertici della Rai, mi sento anche di proporre una riduzione, se non addirittura l?esenzione dal pagamento del canone Rai, tenendo conto delle difficoltà che ho segnalato e che lo stesso assessorato regionale alle Politiche per l?innovazione sottolinea. Credo sia praticabile la richiesta da avanzare a Roma, affinchè i cittadini piemontesi possano usufruire di uno sconto del canone di abbonamento alla Rai pari al costo di un decoder per ricevere il segnale satellitare o digitale terrestre, per tutto il periodo di tempo necessario ad ottimizzare quanto più possibile l?utilizzo del servizio pubblico a cui la Rai è delegata da un preciso contratto di servizio".

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Commercio, contributi in arrivo dalla Regione (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Commercio, contributi in arrivo dalla Regione Ancona | Previsto uno stanziamento di 500 mila euro in favore dei Comuni e delle piccole e medie imprese. La Giunta regionale ha stabilito i criteri e le modalità per richiedere i contributi stanziati per sanare aree di mercato colpite dalla crisi. L'assessore Solazzi La Giunta regionale ha stabilito i criteri e le modalità per la concessione dei contributi destinati alla sistemazione delle aree di mercato. Il finanziamento, pari a 511.302,43 euro, interessa i Comuni, le unioni dei Comuni, le Comunità montane e le piccole e medie imprese commerciali operanti esclusivamente sulle aree pubbliche. "L'obiettivo - spiega Vittoriano Solazzi, assessore regionale al Commercio - è riqualificare le aree mercatali individuate dai Comuni con la realizzazione di progetti integrati pubblico-privati che valorizzino l'immagine globale delle aree". L'intervento finanziario consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al 50 per cento del costo complessivo del progetto; la spesa ammissibile al finanziamento non può superare i 100.000 euro per ciascun progetto e non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche. L'ammissibilità della spesa decorre dalla data del primo gennaio 2009; l'intervento finanziario delle singole imprese non deve essere inferiore ai 2.500.euro. In via prioritaria saranno finanziati i progetti che prevedono l'installazione di impianti software e hardware per la gestione delle presenze/assenze e la realizzazione di strutture e igienico-sanitarie al servizio dell'area mercatale. Previsti incentivi anche per i progetti che coinvolgono finanziariamente altri soggetti pubblici o privati e per la riqualificazione dei mercati situati in aree depresse o svantaggiate. I finanziamenti riguardano una vasta gamma di interventi: progettazione e studi di fattibilità (nel limite del 5 per cento della spesa ammissibile), viabilità e parcheggi, recupero di piazze e di spazi pubblici o privati, strutture edilizie, box o manufatti, arredo urbano, illuminazione, sistemazione del suolo, pavimentazione, bagni pubblici, attacchi idrici, elettrici e attacchi internet. Sono ammissibili al finanziamento anche le spese per la messa in sicurezza degli impianti, il risparmio energetico, l'abbattimento delle barriere architettoniche, la ristrutturazione dei locali e degli impianti, il miglioramento dell'impatto ambientale e la realizzazione di banchi di vendita architettonicamente compatibili con la zona dove è localizzato il mercato. 20/03/2009

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Anche la Regione Marche vara il suo "Piano casa" (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Anche la Regione Marche vara il suo "Piano casa" (20/3/2009 15:20) | (Sesto Potere) - Ancona - 20 marzo 2009 - Sara` un Piano Casa regionale costruito dal basso, che parte dal territorio e dai bisogni fondamentali dei cittadini, come il diritto alla casa. Cosi` ha assicurato l'assessore regionale all'Edilizia Gianluca Carrabs, ai tanti rappresentanti della societa` civile ed economica regionale, intervenuti ad una recente riunione operativa che e` servita per decidere la creazione di un gruppo di lavoro che conduca rapidamente a realizzazione il progetto 'Social Housing'. Un'iniziativa che per la prima volta la Regione Marche intende promuovere, ma soprattutto realizzare ' ha spiegato Carrabs ' e che potra` integrarsi con quella nazionale, ma che vuole partire subito con l'istituzione di un soggetto giuridico-economico, come ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a disposizione in tempi brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non puo` permettersi l'affitto o l'acquisto di un'abitazione, perche` i prezzi sono troppo alti. E' un'iniziativa finalizzata a raggiungere un duplice obiettivo: rispondere all'esigenza della cosiddetta 'fascia grigia' di popolazione di trovare un alloggio a canone moderato, eventualmente con proprieta` riscattabile, e ridare slancio ad uno dei settori trainanti della nostra economia, quello edile, attualmente bloccato a causa della congiuntura negativa che ci sta investendo. La Regione e` pronta ad assumersi la cabina di regia di questa iniziativa ' ha concluso Carrabs - e a mettere a disposizione risorse per consegnare le chiavi di casa entro il 2010. All'incontro hanno partecipato molti Istituti di credito locali e Fondazioni, i rappresentanti di ANCI, ANCE, UPI, UNCEM, Lega cooperative, Confocooperative, CNA e Confartigianato per il settore edile. Oltre a questo primo obiettivo, come emerso dal tavolo di lavoro, il fondo potrebbe acquistare il patrimonio edile invenduto per consentire immediatezza di risposte ai bisogni piu` urgenti di alloggio e immissione di liquidita` finanziaria da poter reinvestire in altri immobili. Recepite tutte le indicazioni della platea partecipante, il gruppo di lavoro e` stato convocato per il 30 di marzo: da questa data, entro 45 giorni, partira` la nuova proposta del Piano casa regionale.

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Workshop di 'Design & Architettura Sostenibile' (sezione: Cultura)

( da "gomarche.it" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

navigazione: Home > Cultura > Workshop di 'Design & Architettura Sostenibile' Venerdì 20 Marzo 2009 14:34 Workshop di 'Design & Architettura Sostenibile' Venerdì 27 marzo 2009 ore 9,30 presso l'Auditorium del Centro Sperimentale di design Poliarte si terrà il workshop "Design & Architettura Sostenibile". L'obiettivo è proporre ipotesi di utilizzo del cartone in ambiti innovativi, quali l'architettura ed il design. ANCONA - Dall'esperienza di "Città Sottili"- Luoghi e progetti di Cartone nasce alla Poliarte di Ancona il progetto "Design & Architettura Sostenibile" che prenderà avvio venerdì 27 marzo. L'obiettivo è proporre ipotesi di utilizzo del cartone in ambiti innovativi, quali l'architettura ed il design. Sarà presentata agli allievi della Poliarte particolarmente attenti alle tematiche del progetto ecosostenibile e dell'eco design, l'esperienza realizzata per i negozi di calzature Manas della famiglia Sagripanti. Agli allievi spetterà poi portare avanti un progetto innovativo di packaging e oggetti di cartone, con la supervisione del docente arch. Mario Gerbi e della prof.ssa Alessandra Faccenda. Gli attori del progetto "Le città sottili" sono la Lucense, che da oltre 15 anni opera nel campo dei servizi tecnologici al settore cartario, la Manas per l'allestimento e l'arredo dei nuovi punti vendita in cartone, per gli aspetti della comunicazione La Sterpaia, il laboratorio di Oliviero Toscani, per la parte di progettazione lo studio dell'Arch. Pietro Carlo Pellegrini e per quella di realizzazione Città Sottili di Lucense. Ad oggi sono già stati inaugurati diversi negozi di cartone in Italia, a Pechino, e numerosi shop in varie città europee. Il prof. Giordano Pierlorenzi, direttore del Centro Sperimentale di design Poliarte e ideatore del worskhop sostiene che "da diversi anni al Centro Sperimentale di design ci poniamo l'obiettivo di formare figure professionali che siano guidate nella fase dell'ideazione e della progettazione dai principi della sostenibilità ambientale, attraverso l'applicazione di specifici metodi progettuali e l'impiego di materiali eco-innovativi". Parteciperanno al workshop Enrico Fontana di Lucense, Lara Sagripanti di Manas, Pietro Carlo Pellegrini, progettista dei negozi in cartone, Fausto Pugnaloni Direttore del DARDUS Dipartimento di Architettura Rilievi Disegno Urbanistica Storia dell' Università Politecnica delle Marche, Alessandra Faccenda docente di progettazione della Poliarte, Francesca Pellegrini Pescepensatore di Lucca e Alessandro Guerci di Inkarta di Fabriano. Guiderà il dibattito l'arch. Mario Gerbi, docente di Packaging design alla Poliarte.

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Scajola firma accordo di settore agroalimentare biologico (sezione: Cultura)

( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Scajola firma accordo di settore agroalimentare biologico (Teleborsa) - Roma, 20 mar - Il Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha firmato l'Accordo di settore con FederBio - Associazione nazionale più rappresentativa di tutti i soggetti ed operatori della filiera - per il sostegno dell'internazionalizzazione del comparto delle produzioni biologiche italiane. "Il prodotto biologico è ulteriore garanzia di salubrità per il consumatore nell'ambito dell'agroalimentare italiano", ha dichiarato il Ministro. "L'Italia infatti è leader in Europa per numero di aziende ed estensione delle aree bio. Rilevante è il contributo aggiuntivo che può dare il settore bio alle esportazioni agroalimentari, che si pongonono in funzione anticiclica. Mentre le esportazioni totali dell'Italia verso la Ue nello scorso gennaio sono diminuite del 22,9% rispetto ad un anno prima, le esportazioni di prodotti alimentari sono aumentate dell'1,1%. Dato importante perché il settore bio esporta il 4% del fatturato". L'accordo si pone come obiettivo di favorire l'internazionalizzazione delle oltre 50.000 imprese italiane, operanti nel settore. L'agricoltura biologica italiana ha un ruolo di leader in Europa per numero di operatori (50.275, di cui 45.224 produttori, 4841 preparatori e 211 importatori esclusivi) e per superfici convertite in biologico ed è al quinto posto nel mondo in termini assoluti di superficie, dopo Australia, Cina, Argentina e Stati Uniti. La rilevanza del progetto è accresciuta dalla dislocazione delle aziende di produzione biologica localizzate per il 42% nel Sud Italia, mentre le imprese di trasformazione e di importazione sono concentrate per l'80% nel triangolo Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Settori produttivi principali sono: foraggi e cereali, prati e pascoli (70% superfice totale) e le coltivazioni arbore (olio, ortaggi, vite, agrumi, frutta) e le colture industriali. Significativa è anche la preminenza italiana nella distribuzione logistica di prodotti bio, da far valere come piattaforma verso il mediterraneo e verso il Nord Europa. L'accordo di settore è una forma di partenariato pubblico-privato che rappresenta uno strumento per realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. 20/03/2009 - 16:39

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Dalla ricerca KWS mais e barbabietola al servizio dell'ambiente (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Dalla ricerca KWS© mais e barbabietola al servizio dell?ambiente (20/3/2009 17:21) | (Sesto Potere) - Bologna - 20 marzo 2009 -Tra gli scenari presenti e futuri quello delle energie rinnovabili è senz?altro uno dei più importanti, con cui tutto il mondo produttivo deve confrontarsi. Non da meno KWS©, impegnata come è da sempre nell?ambito della ricerca agronomica, oggi sta investendo molto sulle piante da bioenergie, in particolare su mais e barbabietola per la produzione di bioetanolo e biogas, sulla colza, invece, per il biodiesel. Volano fondamentale di questi investimenti, tesi a migliorare la qualità e la quantità delle produzioni agricole, sono i rapporti con i più importanti centri di ricerca universitaria, italiani ed internazionali, che il gruppo KWS© ha intrapreso da diversi anni. In Italia, tra le varie collaborazioni, KWS© ha in corso da un anno con l?Università di Bologna, una prova triennale di rotazione per colture dedicate alla produzione di biogas (mais, sorgo, girasole e triticale). Mauro Vecchiettini docente di Agronomia Generale, presso l?Università di Bologna ha dichiarato: “il contributo di KWS© a questa ricerca è molto importante perché non si limita esclusivamente ad un supporto finanziario, ma ad una ricerca integrata attraverso il loro attrezzatissimo laboratorio. L?obiettivo della ricerca è finalizzato a verificare la qualità delle biomasse, ricavate dalla rotazione di due colture, o semplicemente di una, nell?arco dello stesso anno. Fra tre anni potremmo avere dei dati attendibili sul versante qualità e quantità, in relazione ai costi. In pratica - continua Vecchiettini - l?Università fa le prove di campo per rilevare le produzioni di biomassa e KWS© in laboratorio per la ricerca del potere metanigeno di queste biomasse. In Italia si può dire che KWS© è una delle poche aziende che sta operando in questa direzione, perché si tratta di sperimentazioni molto complicate, che oltre ad un costo notevole di apparecchiature necessita di un know how molto elevato”. Il mais è in assoluto la pianta con più potere metanigeno e KWS© ha avviato un serrato programma di studio per la produzione di biogas. L?intento è ottenere ibridi predisposti a produrre abbondante massa verde con una qualità idonea alla formazione di metano. Il mais da biomassa oggi viene coltivato nelle aree circostanti agli impianti di produzione del biogas, in particolare modo nella Pianura Padana, ma l?interesse verso le energie rinnovabili sta crescendo e anche il centro e sud Italia possiedono impianti e colture dedicate. In Italia siamo ancora agli inizi! Per avere un?idea del potenziale esistente basti pensare che in pochi anni possiamo avere almeno 1000 impianti da 1 Mw, il che significa tra 200.000 e 300.000 ettari di colture dedicate. Un dato che tradotto in termini di produzione energetica coprirebbe il rifornimento di elettricità e calore per circa 2 milioni di persone. Il tutto a zero emissioni di CO2, infatti quella liberata dall'impianto è pari a quella assorbita dalle colture dedicate tramite l'attività di fotosintesi. Da un punto di vista economico, il gestore dell?impianto ha delle agevolazioni fiscali. Queste, però, da sole non bastano per un?adeguata remunerazione, è necessario, infatti, che il gestore possa avere a disposizione materiale verde per tutto l?anno, per non andare in perdita. Alla quantità poi, si aggiungono altri fattori legati ai valori di mercato, quali la qualità del prodotto e la possibilità di conservarlo il più a lungo possibile. Affinati questi parametri, è indubbio che per l?agricoltore questo tipo di colture può costituire una buona fonte di guadagno e anche l?ambiente, nel contempo, ne trarrebbe un gran beneficio, per la significativa riduzione delle emissioni di CO2 nell?aria. KWS© ha inoltre un altro importante primato. è la prima ditta sementiera che ha avviato anche un programma di selezione della barbabietola per la produzione di biogas e che sta sviluppando studi relativi a: tecniche di coltivazione, macchine per la raccolta dell?intera pianta, lavaggio delle radici, tecniche di insilamento. La barbabietola non è solo una pianta formidabile per lo zucchero, ma rappresenta una matrice organica particolarmente idonea anche per produrre biogas. Questo è quanto risulta dagli studi che la KWS© sta svolgendo da circa 1 anno in Germania, in collaborazione con alcune ditte produttrici di impianti di biogas ed alcune Università. Infatti, l?aggiunta della barbabietola (foglie più radici) agli insilati di cereali, aumenta la resa in biogas e riduce i tempi di “digestione”. I positivi risultati che si stanno ottenendo in Germania sono attentamente seguiti anche da alcuni operatori della filiera bieticola italiana, per valutare la possibilità di rilanciare la coltivazione della barbabietola per biogas, in aree non più interessate alla produzione dello zucchero.

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I 90 anni de "il Momento" con i giornalisti Rai Lorena Bianchetti e Marino Bartoletti (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

I 90 anni de "il Momento" con i giornalisti Rai Lorena Bianchetti e Marino Bartoletti (20/3/2009 16:13) | (Sesto Potere) - Forlì - 20 marzo 2009 -Sarà mons. Ernesto Vecchi, delegato per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale Emilia-Romagna, ad aprire venerdì 20 all'Auditorium Cariromagna la seconda giornata del Convegno nazionale della Federazione italiana settimanali cattolici, Fisc, organizzato a Forlì per celebrare i novant'anni de 'il Momento'. Sul tema "Alla ricerca della verità perduta - Informazione: tra mistificazione e interpretazione" interverranno poi il presidente nazionale dell'¹Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, mons. Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata, presidente della Commissione Episcopale per la Cultura e le Comunicazioni Sociali della Cei, don Giorgio Zucchelli, presidente nazionale della Fisc, i giornalisti Rai Lorena Bianchetti, conduttrice di 'Domenica in', e Marino Bartoletti, il direttore dell'agenzia di stampa Sir, Paolo Bustaffa, e Ivo Colozzi, docente di Sociologia all¹Università di Bologna. Alla sera i convegnisti si trasferiranno a Faenza per festeggiare i 90 anni de 'il Momento' insieme ai 110 de 'il Piccolo', settimanale della diocesi di Faenza-Modigliana.

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Ricerca/ Usi Rdb: "Cento giorni di lotta per salvare i (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Milano, 20 mar. (Apcom) - L'Usi Rdb lancia lo sprint: cento giorni di lotta per "salvare i cervelli" della ricerca dalla scure Brunetta. "Tra cento giorni la mannaia dei provvedimenti presentati dal ministro Brunetta cadrà sui diritti di migliaia di precari degli enti di ricerca, vanificando anni di lotte ed i diritti che ne sono derivati" denunciano le Rappresentanze sindacali di base pubblico impiego della Confederazione unitaria di base, spiegando che "solo a Roma, se le norme fossero applicate correttamente, si determinerebbero circa 4mila licenziamenti: più di 800 all'Iss, 250 all'Isfol, 150 all'Inran e all'Inea, 300 al Cra, 400 all'Enea, 500 all'Ispra, 500 all'Ingv, circa mille tra Cnr, Infn e Inaf". "Di questo problema ha preso atto anche l'assessorato al Lavoro del Comune di Roma - prosegue la nota sindacale - che ha concordato con Usi Rdb di attivare la sede conciliativa per eventuali licenziamenti, già avvenuti all'Ispra e al Cra". "Non lasceremo trascorrere questi cento giorni nell'indifferenza ma lanciamo una serie di iniziative di lotta per denunciare il depauperamento della ricerca pubblica italiana, attuato anche attraverso la mancata assunzione di un'intera generazione di ricercatori e tecnici di altissimo livello" annuncia Claudio Argentini della Segreteria nazionale Usi-Rdb Ricerca, comunicando che "oggi si è svolta la prima iniziativa significativa, con 200 precari dell'Istituto superiore di sanità che hanno manifestato davanti all'ex Ministero della Salute ottenendo un incontro con una delegazione inviata dal Sottosegretario Fazio". "Ne è scaturito un impegno a livello ministeriale per studiare una norma che permetta il completamento delle stabilizzazioni - continua Argentini - e per valutare un incremento dei fondi destinati al personale. Incremento che permetterebbe l'emersione di tutte quelle forme contrattuali molto vicine al lavoro nero, le quali per tanti anni hanno nascosto l'esistenza dei precari". Le proposte dell'Usi-Rdb Ricerca sono due "investimenti per allargare le piante organiche degli enti (e avviarci verso numeri di assunti paragonabili a quella dei paesi europei, che sono circa tre volte quelli italiani)" e l'eliminazione "del lavoro nero rappresentato da falsi contratti di collaborazione e assegni di ricerca" con la conseguente "assunzione a tempo indeterminato verificando l'attività svolta" dai ricercatori. "Le nostre lotte convergono con quelle del sindacalismo di base - conclude Argentini - e parteciperemo alla manifestazione nazionale del 28 marzo a Roma, perché la ricerca pubblica e i suoi lavoratori la crisi non la vogliono pagare".

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Comunicazione, seminario in città: "Mezzi in crisi profonda" (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Comunicazione, seminario in città: ?Mezzi in crisi profonda? CATANZARO. I principali mezzi di comunicazione, televisione, radio ed editoria, sono da circa un decennio in crisi profonda. È quanto è emerso, secondo quanto riferisce un comunicato, dal quarto dei seminari di studi giuridico-sociali al Tribunale per i Minorenni di Catanzaro, promossi dalla Regione, dalla Giustizia minorile e dall?Associazione nazionale dei pedagogisti italiani (Anpe). Sono intervenuti il prof. Mario Morcellini, preside della facoltà di Scienze della comunicazione dell?Università La Sapienza, e il giornalista Filippo Veltri, responsabile della redazione della Calabria dell?Agenzia ANSA. I lavori sono stati introdotti da Domenico Blasco, giudice minorile, Angelo Meli, dirigente del Centro giustizia minorile, e Marcella Russo, pedagogista dell?Anpe Calabria. ?Indagini recenti - è detto ancora nel comunicato - confermano che la televisione è più vista da un pubblico adulto e anziano, mentre i giovani seguono maggiormente spettacoli culturali, cinema, teatro, musica classica, lettura che una volta erano relegati al solo pubblico adulto. Per questo i media trattano maggiormente la cronaca nera perché attraverso questa tendono ad affermare una preminenza che hanno perso e fanno vedere giovani violenti e aggressivi che il pubblico vede per come i media desiderano che siano visti. Ma la potenza dei media travalica il suo fine principale solo se ciò che sta attorno a loro non svolge pienamente il proprio compito, come scuola, famiglia, territorio. Siamo abituati a vedere l?aspetto negativo dei fatti. per cui anche noi crediamo di vedere ciò che ci viene fatto credere. Sono i ragazzi, invece, le persone più attente e che, in un mondo in cui la negatività è l?elemento caratterizzante, cercano con curiosità di riaffermare il senso della propria vita?. Il prossimo seminario, sui temi dell?educazione, autorità e discriminazione, avrà luogo il 16 aprile, alla presenza di Charlie Barnao, docente di sociologia del mutamento e devianza sociale dell?Università Magna Graecia di Catanzaro. (20-03-09)

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BIO. Scajola firma accordo di settore con FederBio (sezione: Cultura)

( da "HelpConsumatori" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

News BIO. Scajola firma accordo di settore con FederBio 20/03/2009 - 16:16 "Il prodotto biologico è ulteriore garanzia di salubrità per il consumatore nell'ambito dell'agroalimentare italiano", ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, alla firma dell'Accordo di settore con FederBio, l'Associazione nazionale più rappresentativa di tutti i soggetti ed operatori della filiera. L'accordo prevede il sostegno all'internazionalizzazione del comparto delle produzioni biologiche italiane, che sono oltre 50mila. L'accordo è una forma di partenariato pubblico-privato che servirà a realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. "L'Italia infatti è leader in Europa per numero di aziende ed estensione delle aree bio - ha detto Scajola - Rilevante è il contributo aggiuntivo che può dare il settore bio alle esportazioni agroalimentari, che si pongono in funzione anticiclica. Mentre le esportazioni totali dell'Italia verso la Ue nello scorso gennaio sono diminuite del 22,9% rispetto ad un anno prima, le esportazioni di prodotti alimentari sono aumentate dell'1,1%. Dato importante perché il settore bio esporta il 4% del fatturato". L'agricoltura biologica italiana ha un ruolo di leader in Europa per numero di operatori (50.275, di cui 45.224 produttori, 4841 preparatori e 211 importatori esclusivi) e per superfici convertite in biologico ed è al quinto posto nel mondo in termini assoluti di superficie, dopo Australia, Cina, Argentina e Stati Uniti. Il 42% delle aziende di produzione biologica sono localizzate nel Sud Italia, mentre le imprese di trasformazione e di importazione sono concentrate per l'80% nel triangolo Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. I principali settori produttivi sono: foraggi e cereali, prati e pascoli (70% superfice totale) e le coltivazioni arbore (olio, ortaggi, vite, agrumi, frutta) e le colture industriali. Significativa è anche la preminenza italiana nella distribuzione logistica di prodotti bio, da far valere come piattaforma verso il mediterraneo e verso il Nord Europa. 2009 - redattore: GA

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SCAJOLA FIRMA ACCORDO DI SETTORE AGROALIMENTARE BI (sezione: Cultura)

( da "WindPress.it" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

20-03-2009 COMUNICATO STAMPA SCAJOLA FIRMA ACCORDO DI SETTORE AGROALIMENTARE BIOLOGICO Il Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha firmato l'Accordo di settore con FederBio - Associazione nazionale più rappresentativa di tutti i soggetti ed operatori della filiera - per il sostegno dell'internazionalizzazione del comparto delle produzioni biologiche italiane. "Il prodotto biologico è ulteriore garanzia di salubrità per il consumatore nell'ambito dell'agroalimentare italiano", ha dichiarato il Ministro. "L'Italia infatti è leader in Europa per numero di aziende ed estensione delle aree bio. Rilevante è il contributo aggiuntivo che può dare il settore bio alle esportazioni agroalimentari, che si pongonono in funzione anticiclica. Mentre le esportazioni totali dell'Italia verso la Ue nello scorso gennaio sono diminuite del 22,9% rispetto ad un anno prima, le esportazioni di prodotti alimentari sono aumentate dell'1,1%. Dato importante perché il settore bio esporta il 4% del fatturato". L'accordo si pone come obiettivo di favorire l'internazionalizzazione delle oltre 50.000 imprese italiane, operanti nel settore. L'agricoltura biologica italiana ha un ruolo di leader in Europa per numero di operatori (50.275, di cui 45.224 produttori, 4841 preparatori e 211 importatori esclusivi) e per superfici convertite in biologico ed è al quinto posto nel mondo in termini assoluti di superficie, dopo Australia, Cina, Argentina e Stati Uniti. La rilevanza del progetto è accresciuta dalla dislocazione delle aziende di produzione biologica localizzate per il 42% nel Sud Italia, mentre le imprese di trasformazione e di importazione sono concentrate per l'80% nel triangolo Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Settori produttivi principali sono: foraggi e cereali, prati e pascoli (70% superfice totale) e le coltivazioni arbore (olio, ortaggi, vite, agrumi, frutta) e le colture industriali. Significativa è anche la preminenza italiana nella distribuzione logistica di prodotti bio, da far valere come piattaforma verso il mediterraneo e verso il Nord Europa. L'accordo di settore è una forma di partenariato pubblico-privato che rappresenta uno strumento per realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. Roma, 20 marzo 2009

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Piano casa, in Regione parte il progetto "Social housing" (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Piano casa, in Regione parte il progetto ?Social housing? Ancona | Si tratta di un piano casa regionale che parte dal basso per sostenere le fasce più deboli. Un'iniziativa, assicura Carrabs, che andrà ad integrarsi al piano casa proposto dal Governo. Gianluca Carrabs Sarà un Piano Casa regionale costruito dal basso, che parte dal territorio e dai bisogni fondamentali dei cittadini, come il diritto alla casa. Così ha assicurato l'assessore regionale all'Edilizia, Gianluca Carrabs, ai tanti rappresentanti della società civile ed economica regionale, intervenuti ad una recente riunione operativa che è servita per decidere la creazione di un gruppo di lavoro che conduca rapidamente a realizzazione il progetto "Social Housing". Un'iniziativa che per la prima volta la Regione Marche intende promuovere, ma soprattutto realizzare - ha spiegato Carrabs - e che potrà integrarsi con quella nazionale, ma che vuole partire subito con l'istituzione di un soggetto giuridico-economico, come ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a disposizione in tempi brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non può permettersi l'affitto o l'acquisto di un'abitazione, perché i prezzi sono troppo alti. E' un'iniziativa finalizzata a raggiungere un duplice obiettivo: rispondere all'esigenza della cosiddetta "fascia grigia" di popolazione di trovare un alloggio a canone moderato, eventualmente con proprietà riscattabile, e ridare slancio ad uno dei settori trainanti della nostra economia, quello edile, attualmente bloccato a causa della congiuntura negativa che ci sta investendo. La Regione è pronta ad assumersi la cabina di regia di questa iniziativa - ha concluso Carrabs - e a mettere a disposizione risorse per consegnare le chiavi di casa entro il 2010. All'incontro hanno partecipato molti Istituti di credito locali e Fondazioni, i rappresentanti di ANCI, ANCE, UPI, UNCEM, Lega cooperative, Confcooperative, CNA e Confartigianato per il settore edile. Oltre a questo primo obiettivo, come emerso dal tavolo di lavoro, il fondo potrebbe acquistare il patrimonio edile invenduto per consentire immediatezza di risposte ai bisogni più urgenti di alloggio e immissione di liquidità finanziaria da poter reinvestire in altri immobili. Recepite tutte le indicazioni della platea partecipante, il gruppo di lavoro è stato convocato per il 30 marzo: da questa data, entro 45 giorni, partirà la nuova proposta del Piano casa regionale. 20/03/2009

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Ti stiamo cercando, la solidarietà in un convegno (sezione: Cultura)

( da "Varesenews" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Varese - L'appuntamento è per sabato 21 marzo dalle ore 9 e 30 alle 13 a Villa Recalcati Ti stiamo cercando, la solidarietà in un convegno "Ti stiamo cercando”: è questo il titolo del convegno in programma a Varese sabato 21 marzo ( ore 9,30 – 13, villa Recalcati, piazza Libertà 1 ): sarà una mattinata ricca di relazioni e di dibattito volta ad approfondire la valorizzazione della risorsa della solidarietà, un valore prezioso e sempre più necessario. L?appuntamento è promosso da Auser Varese con il supporto del Cesvov che ha inserito il convegno fra i progetti sostenuti tramite il bando legato alla promozione del volontariato . Sarà proprio il direttore del Centro di servizi per il volontariato ad aprire i lavori con una relazione dal titolo “il volontariato come espressione di cittadina attiva e fattore di coesione sociale”. Ai lavori interverranno inoltre Tommaso Vitale , docente di sociologia dell?Università di Milano (cambiamenti socio-demografici e attualità del volontariato), Don Virginio Colmegna , presidente Casa della carità (il valore del Dono) e Rino Campioni di Auser Lombardia. Spetterà a quest?ultimo presentare il progetto “ti stiamo cercando”, dal quale il convegno del 21 marzo ha preso spunto per affrontare, in modo più ampio, la questione del volontariato e, soprattutto, dei volontari, come risorsa vitale e necessaria in una società sempre più complessa e bisognosa di risposte. “Auser – spiega la vice presidente varesina, Bruna Brambilla – è un?associazione che si occupa sia di attività di aiuto alla persona, con il servizio di telefonia sociale del filo d?Argento e i servizi a esso collegati, sia di volontariato verso la comunità, ad esempio attraverso attività di cura delle aree verdi, gestione di musei, attività collegate alle biblioteche, nonni vigile”. Il sodalizio, inoltre, organizza attività ludiche, sportive e culturali e si impegna nella gestione di centri sociali e nell?educazione degli adulti con corsi di studio eventi e laboratori. “Negli ultimi tempi – chiarisce ancora la Brambilla – si è assistito ad un incremento esponenziale delle richieste di aiuto da parte di anziani dovuto da una parte all?aumento della popolazione anziana, dall?altra alla soddisfazione, da parte degli anziani che hanno preso contatto con Auser, per i servizi ricevuti”. A fronte di tutto ciò i nuovi volontari diventano una risorsa preziosa e indispensabile per garantire la continuità nei settori della telefonia sociale, dell?accompagnamento anziani, della gestione del tempo libero e delle attività culturali. “Fare del volontariato – conclude la Brambilla – rappresenta inoltre un?opportunità per le persone che sono in pensione da poco e che hanno perciò più tempo libero: partecipare ad attività di volontariato è un modo per mantenere e far crescere il loro ruolo attivo nella società”. PROGRAMMA : ore 9,30 apertura lavori . Saluti delle autorità ore 9, 45 Il volontariato come espressione di cittadinanza attiva e fattore concreto di coesione sociale Maurizio Ampollini Direttore Cesvov ore 10,30 Cambiamenti socio-demografici e attualità del volontariato Tommaso Vitale. Docente di sociologia Università dEgli studi di Milano BICOCCA ore 11,15 Il valore del dono Don Virginio Colmegna . Presidente Fondazione Casa della carità ore 12,00 Presentazione del progetto :”Ti stiamo cercando” RINO CAMPIONI Auser Regione Lombardia A conclusione del convegno Anna Bossi Bonomi reciterà alcuni brani sul tema della solidarietà e del volontariato Seguirà rinfresco ____________________ Segreteria organizzativa : tel 0332 813262 Venerdi 20 Marzo 2009

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RICERCA/ USI RDB: CENTO GIORNI DI LOTTA PER SALVARE I CERVELLI (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ricerca/ Usi Rdb: "Cento giorni di lotta per salvare i cervelli" di Apcom "Da Brunetta". Sindacati di base: 'Solo a Roma 4mila licenziati' -->Milano, 20 mar. (Apcom) - L'Usi Rdb lancia lo sprint: cento giorni di lotta per "salvare i cervelli" della ricerca dalla scure Brunetta. "Tra cento giorni la mannaia dei provvedimenti presentati dal ministro Brunetta cadrà sui diritti di migliaia di precari degli enti di ricerca, vanificando anni di lotte ed i diritti che ne sono derivati" denunciano le Rappresentanze sindacali di base pubblico impiego della Confederazione unitaria di base, spiegando che "solo a Roma, se le norme fossero applicate correttamente, si determinerebbero circa 4mila licenziamenti: più di 800 all'Iss, 250 all'Isfol, 150 all'Inran e all'Inea, 300 al Cra, 400 all'Enea, 500 all'Ispra, 500 all'Ingv, circa mille tra Cnr, Infn e Inaf". "Di questo problema ha preso atto anche l'assessorato al Lavoro del Comune di Roma - prosegue la nota sindacale - che ha concordato con Usi Rdb di attivare la sede conciliativa per eventuali licenziamenti, già avvenuti all'Ispra e al Cra". "Non lasceremo trascorrere questi cento giorni nell'indifferenza ma lanciamo una serie di iniziative di lotta per denunciare il depauperamento della ricerca pubblica italiana, attuato anche attraverso la mancata assunzione di un'intera generazione di ricercatori e tecnici di altissimo livello" annuncia Claudio Argentini della Segreteria nazionale Usi-Rdb Ricerca, comunicando che "oggi si è svolta la prima iniziativa significativa, con 200 precari dell'Istituto superiore di sanità che hanno manifestato davanti all'ex Ministero della Salute ottenendo un incontro con una delegazione inviata dal Sottosegretario Fazio". "Ne è scaturito un impegno a livello ministeriale per studiare una norma che permetta il completamento delle stabilizzazioni - continua Argentini - e per valutare un incremento dei fondi destinati al personale. Incremento che permetterebbe l'emersione di tutte quelle forme contrattuali molto vicine al lavoro nero, le quali per tanti anni hanno nascosto l'esistenza dei precari". Le proposte dell'Usi-Rdb Ricerca sono due "investimenti per allargare le piante organiche degli enti (e avviarci verso numeri di assunti paragonabili a quella dei paesi europei, che sono circa tre volte quelli italiani)" e l'eliminazione "del lavoro nero rappresentato da falsi contratti di collaborazione e assegni di ricerca" con la conseguente "assunzione a tempo indeterminato verificando l'attività svolta" dai ricercatori. "Le nostre lotte convergono con quelle del sindacalismo di base - conclude Argentini - e parteciperemo alla manifestazione nazionale del 28 marzo a Roma, perché la ricerca pubblica e i suoi lavoratori la crisi non la vogliono pagare".

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San Paolo, la chirurgia oculare pediatrica in primo piano (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)

Argomenti: Cultura

n. 68 del 2009-03-20 pagina 0 San Paolo, la chirurgia oculare pediatrica in primo piano di Tiziana Paolocci Il professor Paolo Nucci, docente di Malattie dell'apparato visivo, ogni mese esegue oltre cinquanta interventi con tecniche innovative e mini-invasive su piccoli pazienti provenienti da tutta Italia L'azienda ospedaliera San Paolo punta sulla chirurgia pediatrica. La struttura sanitaria, che è polo universitario dal 1987 e dispone di 635 posti letto, si è dotata di un Dipartimento materno-infantile. Una scelta coraggiosa, in quanto i drg pediatrici sono economicamente più sfavorevoli, perché non tengono presente la complessità dell'assistenza al bambino. Ma il San Paolo va in controtendenza e punta proprio sui piccoli pazienti, con reparti di clinica pediatrica da zero a 18 anni, neonatologia, patologia neonatale, andrologia infantile, riproduzione assistita, ostetricia e ginecologia e neuropsichiatria infantile, per seguire i disturbi alimentari, quelli dell'apprendimento, del comportamento e l'autismo. «Afferiscono al Dipartimento materno-infantile - spiega Enrica Riva, direttore dell'Unità operativa complessa di pediatria - l'odontoiatria infantile, l'oftalmologia infantile, l'otorinolaringoiatria infantile e la chirurgia maxillo-facciale infantile, naturalmente con le loro specialità chirurgiche. Abbiamo creato questi reparti d'eccellenza per rispondere ai bisogni assistenziali: la fascia d'età pediatrica da zero a 18 anni rappresenta un quinto della popolazione e dei pazienti che arrivano al nostro pronto soccorso». Una delle punte di diamante è l'Unità Dipartimentale di Oftalmologia pediatrica e strabismo dell'Università di Milano, che ha sede proprio presso il San Paolo, diretta dal professor Paolo Nucci, tra i massimi esperti al mondo nel settore. Il luminare, che nel 1989 ha ricevuto il «Fellowship Certificate» (diploma di superspecializzazione) in strabismo presso l'Università di Chicago ed è membro dell'American Association of Pediatric Ophthalmology & Strabismus, ogni mese esegue presso il San Paolo circa 50 interventi chirurgici, alcuni dei quali di particolare complessità, anche su pazienti di pochi giorni di vita. «Si tratta di operazioni piuttosto delicate che possiamo fare grazie alla stretta collaborazione con l'equipe anestesiologica e pediatrica dell'ospedale - spiega Nucci, che è anche docente di Malattie dell'apparato visivo presso l'Università di Milano, con 200 pubblicazioni scientifiche all'attivo -. Negli ultimi venti anni ho colto il messaggio che arrivava dagli USA: è impossibile, anche in una branca così apparentemente limitata come l'oftalmologia, raggiungere particolare competenza se non sei superspecializzato». «Così negli anni ho stretto relazioni internazionali con oftalmologi stranieri, ci sono colleghi provenienti persino dal Giappone e dal Sudamerica che spendono alcuni mesi presso il nostro ospedale - prosegue il professor Nucci - per confrontarsi con le nostre tecniche chirurgiche. Al San Paolo ci occupiamo di tutti i disturbi della motilità oculare, dagli strabismi alle diplopie d'origine neurologica, al nistagmo e con tecniche molto innovative di ostruzioni del dotto nasolacrimale, di cataratta congenita e di glaucoma infantile». Non è un caso, quindi, se proprio il San Paolo è l'ospedale dove si esegue il maggior numero di interventi per ptosi e anomalie palpebrali in età pediatrica in Italia. In realtà negli scorsi 2 anni la percentuale di pazienti provenienti da fuori regione ha superato, per l'intera attività oftalmologica pediatrica, il 40 per cento. Per le particolari specialità pediatriche che la struttura sanitaria segue, tra le quali anche i disturbi della nutrizione, le malattie del metabolismo congenite e acquisiste, le malattie allergologiche e pneumologiche, le infezioni materno-fetali, riceve richieste per ricoveri da ogni parte d'Italia. Per andare incontro nella globalità ai bisogni dei bambini, infine, l'ospedale ha investito nel Day Hospital pediatrico terapeutico e nell'organizzazione del «percorso ambulatoriale protetto», che consente ai piccoli di effettuare tutti gli accertamenti clinici pediatrici in un'unica soluzione, presso strutture pensate proprio per loro. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano