CENACOLO DEI COGITANTI |
Per meglio gestire le risorse da investire ( da "Giornale di Calabria, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Università
?Mediterranea? di Reggio Calabria, Anna Maria Longo, presidente
dell?Associazione ?Il Luogo della Politica? e Spartaco Capogreco, storico,
docente presso la Facoltà di Scienze politiche dell?Università della Calabria e
presidente della Fondazione ?
Parenti in cattedra, atenei da vergogna ( da "Corriere.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
le
eccellenze del settore e meno afflitto dalla cronica povertà di docenti
stranieri), vero che nelle «hit parade» avulse la «Normale» è stabilmente nelle
prime venti al mondo, vero che tanti ragazzi usciti dai nostri atenei vanno
alla conquista del mondo. Il reportage di Nino Luca, però, proprio per
l'abbondanza di episodi così incredibili da risultare irresistibilmente comici,
Sfoltiti i corsi di laurea, ridotto il numero dei
precari e il fardello delle assenze ( da "Cittadino, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
di
docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della
frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso
l'indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun
insegnamento e l'individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è
in grado di sostenere in base alle strutture e ai docenti di ruolo disponibili.
Gelmini, tetto del 30% agli stranieri in classe ( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
30mila
precari entreranno in ruolo al posto dei circa 30mila docenti che andranno in
quiescenza. Non solo. Il ministero sta lavorando su altre misure per
l'assorbimento dei precari: ai precari che fino all'anno scorso avevano una
supplenza annuale verrà garantita, per quest'anno, priorità sulle altre
supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative di vario
tipo);
Quel giornalista che previde la nuova barbarie di
Hitler ( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Università
Cattolica con interventi anche di Massimo Ferrari, docente di Storia del
giornalismo, e di Alessandra Lombardi, docente di Lingua Tedesca. «Non è vero -
ha sottolineato Ferrari - che la Chiesa non abbia fatto nulla e che non ci
siano stati giornali e giornalisti cattolici che si sono opposti quando Hitler
ha preso il potere»
Università, la Cgil difende De Poli ( da "Tribuna di Treviso, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
i
docenti e gli studenti, ovvero chi in questi anni ha indubbiamente tratto
vantaggio dalla presenza e dal lavoro dell'Ateneo». Lo ha detto Paolino
Barbiero, segretario generale Cgil provinciale. «Di fronte ad una situazione
economica precaria che potrebbe significare la fine dell'esperienza
universitaria a Treviso - ha proseguito -
Come la scienza "parla tra sè" ( da "Corriere delle Alpi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
università
di Padova, il professor Giuseppe Zaccaria, in corsa per diventare rettore del
prestigioso ateneo patavino. Presenti anche il professor Tommaso Anfodillo,
docente universitario nella facoltà di Scienze Forestali, e il sindaco di San
Vito, Gianpietro De Vido, che ha portato il saluto dell'amministrazione
comunale e della comunità sanvitese.
Quei migranti veneti in Romania ( da "Tribuna di Treviso, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Roberto
Scagno, docente di Lingua e Letteratura Romena presso l'Università di Padova,
con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica
all'Università di Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato in
storia all'Università di Iasi in Romania.
Sempre più gli anziani e sempre più le famiglie con un
solo figlio ( da
"Settegiorni
(Rho)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Ospiti
della serata la professoressa Eugenia Montagnini, docente di Sociologia del territorio
del Politecnico e dell'Università Cattolica di Milano, che ha parlato dei
mutamenti sociali urbani delle metropoli. Innanzitutto ha rilevato le
trasformazioni delle città, analizzandone gli aspetti dell'urbanizzazione.
mastino-luciano, in gioco il dopo maida ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
in
gioco il dopo Maida Stamane candidati a confronto all'università sul voto per
il rettore SASSARI. Faccia a faccia stamane alle 10 nell'aula magna dell'ateneo
centrale. Si confrontano Attilio Mastino e Pietro Luciano, i due docenti in
lizza per la successione al rettore. Ha promosso il dibattito la Cisl
Università.
"stranieri in aula, fino al 30%" gelmini
frena sulle classi separate ( da
"Repubblica,
La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
pensionamento
sono state presentate dal personale non docente. «Questo significa - ha fatto i
conti il ministro Gelmini - che i 42 mila posti in meno per i precari previsti
dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente». Non solo. Il ministero sta
lavorando su altre misure per l´assorbimento dei precari: a quelli che fino
all´anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita,
sassari, botta e risposta per la carica di rettore -
pier giorgio pinna ( da
"Nuova
Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
I
programmi dei due docenti che si candidano a succedere ad Alessandro Maida
Sassari, botta e risposta per la carica di rettore Un faccia a faccia promosso
dalla Cisl questa mattina nell'aula magna dell'università PIER GIORGIO PINNA
SASSARI. Faccia a faccia stamane alle 10 nell'aula magna dell'ateneo centrale.
rappresento la discontinuità forti sinergie con il
territorio ( da
"Nuova
Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente.
Dovremo dunque agire al meglio per conquistare altri fondi che ci consentano di
assumere giovani ricercatori. 5 Probabilmente c'è stata in questi anni una
proliferazione eccessiva di sedi. Anche il nostro, come altri atenei, in questo
senso ha seguito una moda diffusa su scala nazionale, magari in qualche caso
facendosi troppo solleticare da politici locali interessati all'
cagliari, cinque in lizza per sostituire mistretta ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
istituto
di ricerche economiche inter-universitario fra Cagliari e Sassari, Antonio
Sassu, docente di Politica economica europea e già presidente del Banco di
Sardegna, e Giovannino Melis, l'unico che proviene dalla facoltà di Economia,
dove insegna Economia aziendale. Questo è lo schieramento: cinque candidati per
un posto solo, quello di rettore.
lisbona, laurea honoris causa per mou i docenti
dell'università lo bocciano ( da
"Repubblica,
La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
laurea
honoris causa per Mou i docenti dell´università lo bocciano MILANO - Clamoroso:
per qualcuno è Josè Mourinho ad avere in realtà "zeru tituli". Si
tratta di un gruppo di professori della facoltà di "Motricidade
Humana" all´università di Lisbona, dove Mourinho si laureò 22 anni fa e
dove lunedì riceverà una laurea honoris causa per i suoi meriti sportivi.
ma in italia niente condanna a vita - roberta rizzo ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Un
docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico
ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritzl fosse stato processato
in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza
all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema
giuridico in casi come quello di Amstetten.
convegno ai macelli sul tema delle metropoli ( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente
di storia dell'integrazione europea presso il corso di scienze politiche
dell'Università di Siena, autrice del libro "L'Europa e le città. La
questione urbana nel processo di integrazione europea (1957-1999)", Il
Mulino, 2006. Interventi anche di antropologi, architetti, e reading finale di
brani tratti da "Le città invisibili"
mostra fotografica sarà inaugurata il 20 marzo alle 18
in via buccari 6 la personale di patrizia ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Spano"
in via Monte Grappa, tenuti dal professor Stefano Carta, docente e tecnico
federale in possesso della qualifica di istruttore giovanile nazionale. I
laboratori di minivolley e pallavolo si terrano nel pomeriggio e sono
completamente gratuiti grazie al finanziamento della Regione e proseguiranno
per tutto il 2009.
Farmacie comunali, l'Ue bacchetta l'Italia ( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
pubblico-privata.
Le tesi sostenute dall'Italia non sono state sufficienti a evitare l'azione
punitiva di Bruxelles. La Commissione ha rigettato le tesi del governo italiano
ribadendo che l'affidamento diretto è in contrasto con i principi generali del
trattato CE, secondo cui «deve sempre essere garantito un livello adeguato di
trasparenza e pubblicità verso tutti gli operatori
Veneto in campo contro la crisi ( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
alle
pmi e partnership pubblico-privato per fare credito Piani di supporto
finanziario a favore delle piccole e medie imprese e del settore del commercio.
Con la condivisione del rischio di credito tra pubblici e privati e una
partnership tra il sistema bancario, i confidi, gli enti pubblici e il mondo
associativo per assicurare alle aziende la possibilità di accedere al credito.
Università a dieta ( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Una
nota di indirizzo del ministro Gelmini agli atenei Università a dieta Taglio
del 20% dei corsi di laurea Un tetto al numero degli esami. Un taglio alla
proliferazione dei microcorsi, quelli con pochissimi crediti ma tanti docenti.
Un minimo di professori di ruolo e una sforbiciata ai corsi di laurea
fotocopia, quelli buoni per arricchire il carnet dell'offerta universitaria.
GUIDO SMADELLI PREDAIA - <Quest'anno abbiamo avuto
15 mila ingressi, incassi per circa 180 mila euro, il doppio che nelle passate
stagioni ( da "Adige, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
la
società pubblico-privata proprietaria di impianti e piste sciistiche
dell'altopiano, e di tutte le strutture collegate, esprime soddisfazione. «Una
grande festa che avrà inizio alle 13», annuncia. «Con musica, speck e brindisi
a base del sidro prodotto da Alberto Corazzolla (sindaco di Tres, ndr).
GIULIANO BELTRAMI TIONE - Momento di particolare
intensità, questo, per il Centro di formazione professionale dell'Università
popolare trentina di Tione ( da
"Adige,
L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente
Anna Salvaterra , il guardaboschi del Comune e una guardia forestale.
Escursione naturalistica con le ciaspole, condita con un pranzo alpino a base
di polenta, salamelle e spressa. La seconda è la partecipazione alle «Olimpiadi
della danza» di Rovereto, dopo un periodo di preparazione effettuata con la
collaborazione di due coreografi della Scuola musicale delle Giudicarie
Un convegno su sicurezza e diritto penale ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Domani
invece confronto tra docenti italiani e quelli della Scuola di Francoforte
sull'uso politico del diritto penale della sicurezza, costituzione e sicurezza
come diritto fondamentale, sicurezza della vita economica e strumenti di tutela
e sicurezza e rischio e anticipazione della tutela penale.
Forum precari organizzato dalla Flc-Cgil ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
è
organizzato il Forum dei precari della conoscenza (scuola-università-istituti
musicali Afam). Oltre a numerose testimonianze di docenti, personale Ata e
ricercatori universitari che rischiano la mancata stabilizzazione e il
licenziamento in tronco dal prossimo anno scolastico a seguito dei tagli e
delle recenti riforme, sono previsti interventi dei sindacalisti.
Un incontro con il Sole24ore sulle professioni
dell'editoria ( da
"Provincia
Pavese, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
IN
UNIVERSITA' Un incontro con il Sole24ore sulle professioni dell'editoria PAVIA.
A lezione con i professionisti. Oggi alle 14.30 nell'aula 4 di Scienze
politiche, all'interno del corso «Professioni dell'editoria», tenuto dal
docente Bernardo Notarangelo, ci sarà un incontro con il giornalista Mattia
Losi.
Provincia, mostra e libro sui 150 anni ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
viale
Martiri della Libertà 34) si presenta il volume con la partecipazione
dell'autore, del presidente del consiglio Luca Gozzoli, di Lorenzo Bertucelli,
docente di Storia contemporanea all'Università di Modena, di Francesca Sofia,
docente di Storia delle istituzioni politiche, del vice presidente della
Fondazione Massimo Giusti.
un pisano a capo di 2500 scienziati per svelare i
segreti del big bang - marco barabotti ( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente
di fisica generale alla nostra Università MARCO BARABOTTI PISA. Un fisico
pisano guiderà 2500 scienziati in rappresentanza di 138 Università e Centri di
ricerca di 38 paesi del mondo, nell'affascinante risoluzione dell'enigma della
materia oscura che costituisce oltre un quarto della massa dell'universo.
vi lavorano tanti studiosi dell'ateneo ( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docenti
universitari, ricercatori, ingegneri e tecnici delle tre università toscane e
delle relative sezioni dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. A fargli
visita, poco più di un anno fa, era stato anche il rettore dell'Università di
Pisa Marco Pasquali, assieme all'assessore regionale alla ricerca Eugenio
Baronti.
la sinistra ha il dovere di sfidare la crisi ( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
000 i
ricercatori pubblici, 10 milioni i turisti che transitano qui ogni anno, 4
milioni i passeggeri dell'aeroporto, 18 milioni quelli che utilizzano la
stazione ferroviaria». «Nell'università - ha proseguito il sindaco - i
ricercatori sono 2000 e 7.
chi era il professor zabarella? incontri su illustri
padovani ( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Conversazione
con Luisa Pigatto, docente di astronomia storica. Sabato 4 aprile ore 10.30
«Girolamo Fabrici D'Acquapendente e il teatro anatomico», conversazione con
Maurizio Rippa Bonati, docente di Storia della Medicina. Sabato 18 aprile alle
12 visita al teatro anatomico.
l'italiano di joyce, ezra pound e mozart ( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Il
convegno riprenderà alle 15, presieduto dal docente del Dipartimento di
Romanistica Lorenzo Renzi, con l'intervento di Daniela Goldin Folena
dell'Università di Padova, sull'italiano di Mozart, seguiranno Mirka Zogovic
dell'Università di Belgrado e John Lindon, della University College London.
massimo fagioli presenta il suo nuovo libro ( da "Centro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
psichiatra
e docente di Pari opportunità all'università di Foggia; e di Marco Pettini,
docente di Fisica teorica all'università di Aix-Marseille II. «Fantasia di
sparizione», che si sofferma in particolare «sulla scoperta della nascita
umana, definendo la differenza tra fantasia di sparizione e pulsione di
annullamento»,
quei migranti veneti in romania ( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Roberto
Scagno, docente di Lingua e Letteratura Romena presso l'Università di Padova,
con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica
all'Università di Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato in
storia all'Università di Iasi in Romania.
A RomaTre un seminario gratuito sul tema Violenza
sulle donne ( da
"Unita,
L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Tra i
32 docenti delle prossime giornate: Dacia Maraini, Luigi Cancrini ,Barbara
Duden, Cristina Tumiati, Biljana Ljubsavlievic, Elisabetta Canitano. Tra i
docenti Dacia Maraini, Luigi Cancrini, Barbara Duden, Cristina Tumiati, Biljana
Ljubsavlievic ed Elisabetta Canitano.
ma in italia niente condanna a vita - roberta rizzo ( da "Nuova Venezia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Un
docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico
ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritz fosse stato processato
in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza
all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema
giuridico in casi come quello di Amstetten.
Amt, fra Tursi e Transdevè finita la luna di miele ( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
E
abbiamo l'esigenza di semplificare qualche procedura». Due mesi, poi si saprà
se rilanciare con modifiche e o interrompere il primo vero esempio in Italia di
società pubblico-privata nel trasporto pubblico. daniele grillo
grillo@ilsecoloxix.it 20/03/2009
<Nuovo mercato aperto entro fine estateavrà due
bar, una banca e sezione vigili> ( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Il
complesso sarà gestito da una società pubblico-privata (40 per cento Comune, il
resto delle quote nelle mani dei grossisti) e sarà dotato, tra l'altro, di un
comando dei vigili, una banca, due bar e, forse, anche una tabaccheria.
20/03/2009
dalla spagna alla francia in rivolta gli
"anti-bologna" - anais ginori ( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente
di Storia alla Sorbona. Insieme ad altri professori sta guidando l´occupazione
del prestigioso ateneo parigino. Un´altra novità di questa stagione è infatti
la partecipazione del corpo docente alle proteste. Lunedì alcuni di loro hanno
tenuto una lezione all´aperto sotto l´Arco di Trionfo prima di essere anche
loro sgomberati dalla polizia.
Il Presidente e il disagio sociale ( da "Manifesto, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
allora,
sono entrati in scena 6 mesi dopo, con il movimento anti-Cpe. Oggi, anche i
lavoratori sono in piazza. Ragione di più, per il Medef, di chiedere ai
sindacati di essere responsabili. Ragione di più, per noi, di essere
responsabili e di seguire l'esempio della Guadalupa. *Docente Università Paris
XII
Oggi verrà presentata anche la riedizione della
cartella con riproduzioni di dieci carte a stampa del territorio di Bergamo
curata da Emilio Moreschi nel 2001 ( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente
di astronomia all'università di Bologna (1620), a quella di Giovanni Prospero
Mazzoleni, 1820. Passando per le carte dello Scolari (1680), del Mortier
(1704), del Redolfi (1718 circa), del Santini (1776), dell'abate bergamasco
Formaleoni (1777), dello Zatta (1782), dell'ingegner Manzini (1816).
CorsiMemorie e storie dal Novecento italiano Ore 15,
al Liceo scientifico Mascheroni, via Alberico da Rosciate, <Memorie e Storie
dal Novecento italiano>, percorso di formazione pe ( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
percorso
di formazione per gli studenti delle superiori e per i docenti organizzato
dall'Ufficio scolastico provinciale, Fondazione Serughetti La Porta, Aned,
Liceo scientifico Mascheroni, Fondazione Bergamo nella storia e Associazione
degli amici del Museo storico --> Venerdì 20 Marzo 2009 AGENDA, pagina 20
e-mail print CorsiMemorie e storie dal Novecento italiano Ore 15,
PERUGIA - Rinnovati i vertici della Fir-Cisl regionale
(Federazione Innovazione e Ricerca): conferma... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
delle
imprese e delle pubbliche amministrazioni». «La Fir Cisl Umbria - ha
sottolineato infine Ottorino Nannini- sostiene con forza ogni iniziativa
promossa dalla Confederazione a livello territoriale per individuare enti e
istituzioni private di ricerca al fine di poter avviare un potenziale percorso
per l'applicazione di una norma contrattuale specifica per la ricerca privata»
Proposta anticrisi: unione Servitec-Kilometro Rosso ( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
comunque
che parlando di innovazione tecnologia si va sempre più verso un'integrazione
tra pubblico e privato. Molte iniziative private, poi, hanno interesse
pubblico». «Per realizzare innovazione occorre massa critica, una rete di
collaborazione anche internazionale, e lavorare come sistema. Non c'è
alternativa che integrare le azioni e ottimizzare le risorse - conclude Sancin
-.
ANCONA - La giunta regionale ha stabilito criteri e
modalità per la concessione di contributi ... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
le
Unioni dei Comuni, Comunità montane e pmi commerciali operanti solo su aree
pubbliche. «L'obiettivo - spiega Vittoriano Solazzi, assessore al commercio - è
riqualificare le aree mercatali individuate dai Comuni con la realizzazione di progetti
integrati pubblico-privati che valorizzino l'immagine globale delle aree».
E' la famiglia a fare richiesta all'Asl ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
università,
sempre secondo la stessa legge. La richiesta di un docente di sostegno per
l'alunno disabile deve partire dalla famiglia stessa. E si tratta, spesso, di
un passaggio emotivamente non facile per le famiglie. Prima di procedere
all'iscrizione i genitori devono recarsi presso la propria Asl di residenza e
richiedere l'
Che fine faranno il decentramento e la partecipazione
nei Comuni intermedi? E' questa la sostan... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Relazione
"Problemi del decentramento comunale" Luca De Lucia, docente
Università di Salerno. Comunicazioni: Nicola Maffei, sindaco di Barletta,
Corrado Mori, assessore al de La Spezia, Gaetano Sirone, assessore di Padova,
Roberto Visani, vicesindaco di Imola. Luca Ceriscioli, sindaco di Pesaro,
presidente Legautonomie Marche.
Casinò, ormai è fatta <A giugno l'apertura> ( da "Nazione, La (Lucca)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
una
gestione che dovrebbe veder coinvolti gli stessi Comuni insieme ad aziende
private. Anche nella Mediavalle si sta infatti studiando la forma di gestione:
o una società mista pubblico-privato con l'amministrazione comunale al 51 per
cento o l'affidamento della gestione a privati, con affitto della struttura e
la previsione di una compartecipazione agli utili da parte dell'ente.
VALPIANA è pronta ad accogliere un acquario didattico
scientifico. L'ar... ( da
"Nazione,
La (Grosseto)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente
per l'Università di Siena che ha richiesto la disponibilità di un lotto di
terreno nella zona di Valpiana di
ROSETO - Lo sport come occasione di fratellanza. E' la
sfida lanciata da Sportmeet, associaz... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Al
convegno sono invitati atleti di ogni categoria, e poi istruttori, manager,
dirigenti, studiosi e docenti. Alla tavola rotonda interverranno: Fiammetta
Ricci dell'Università di Teramo, corso di laurea in management della imprese
sportive; Carlo Antonetti e Federico Mellone, presidenti rispettivamente del
Teramo Basket e della Roseto 1946;
La laurea e il suo valore reale ( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
è una
proposta einaudiana, rilanciata di recente da un'altra docente univer-sitaria,
Paola Potestio (in L'università italiana: un irrimediabile declino?,
Rubbettino): essa avrebbe appunto il merito di evitare l'umiliante
parificazione tra gli studenti bravi e quelli svogliati, tra le università
serie e gli esamifici.
Scuola, spazio ai precari grazie ai pensionamenti ( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Le
assenze per ma-lattia del personale della scuola (docente e non docente) sono
calate del 32,4% nel bimestre gennaio-febbraio 2009.Nell'anno scolastico in
corso i precari che prestano servizio nelle scuole (insegnanti con una
supplenza annuale o con una supplenza fino al 30 giugno) sono 103.107.
ROMA - Stretta sulle università. Dal prossimo anno
accademico i corsi di laurea si ridurranno d... ( da "Messaggero, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
aumento
del numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea, oltre
alla riduzione degli insegnamenti. L'obiettivo è quello di recuperare risorse
ed efficienza. A Palazzo Chigi con la Gelmini c'era anche il ministro della
Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ha presentato i dati sulla
riduzione dell'assenteismo degli insegnanti:
MONTEFALCO <LA CENTRALITA' del frantoio nella
filiera ... ( da
"Nazione,
La (Umbria)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
che
spiegheranno le innovazioni di processo nell'estrazione meccanica dell'olio
extravergine di oliva in relazione alla qualità dell'olio e al riutilizzo dei
prodotti secondari come risorsa. Il professor Primo Proietti, docente di
Scienze Agrarie ed Ambientali all'Università di Perugia, parlerà invece dei
possibili impieghi dei prodotti secondari del frantoio.
SI INTITOLA Questione climatica e sviluppo economico:
le politiche ... ( da
"Resto
del Carlino, Il (Modena)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Professore
di Economia politica all'Università di Milano , Galeotti è docente anche al
Master in economia dell'Università Bocconi di Milano e alla Scuola Superiore
Eni Enrico Mattei', per la quale è responsabile del programma di ricerca sui
cambiamenti climatici.
FESTA di borgata quella che avrà luogo domattina a
Cinghianello di Polinago.... ( da
"Resto
del Carlino, Il (Modena)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Giuseppina
Fiorentini vedova Caselli spegnerà le sue prime cento candeline." La
Giuseppina della Fratta", è perfettamente lucida e indipendente. Vedova di
Lino Caselli, sarà festeggiata dalla figlia Marta, dal genero Lino Palladini e
dai nipoti."Beniamina" è la nipote Maria Luisa, docente
all'Università di Parma.
<Così lascerò l'Iriip ai cavalli> ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
immobile
potrebbe ospitare anche il rettorato e una scuola di dottorato con residenze
per studenti e docenti anche stranieri. Se ciò si concretizzerà, l'ex caserma
rappresenterà anche l'ancora di salvataggio per l'Iriip che a quel punto
resterà nella sua sede storica in via Caggese. «Resto della mia idea che
l'Iriip debba essere rilanciato e che avrebbe bisogno di strutture più idonee.
Università, nuovo corso di laurea sul turismo ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
nelle
sedi di Brindisi e Lecce e saranno curate dai docenti della facoltà di economia
e di scienze sociali, politiche e del territorio. Le immatricolazioni sono già
quaranta nonostante non sia ancora attivo il corso triennale, che è ancora in
fase di studio: gli studenti iscritti provengono dalle facoltà di sociologia,
scienze della comunicazioni, conservazione dei beni culturali e,
S E LUCCA pensa di essere prossima al traguardo per
ricever... ( da
"Nazione,
La (Pistoia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
casinò
dovrà essere ospitato in una struttura pubblica, anche per evitare attese da
privati. L'ideale è chiudere quanto prima la transazione con la Monaco per
portare il casinò nella parte storica del Kursaal, nell'ex circolo cittadino.
Possiamo anche utilizzare l'area del sottosuolo, ma deve trattarsi di una
struttura di classe, che dia un contributo al turismo della nostra città»
<Meno assenze, ( da "Giorno, Il (Milano)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
la
riduzione delle assenze per malattia dei docenti. I numeri li ha fatti ieri il
ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta che, affiancato dalla
responsabile dell'Istruzione Mariastella Gelmini, ha insistito sui risparmi
determinati dalla contrazione dell'«influenza». «Se si considera ha detto
Brunetta che si spendono 800 milioni di euro per le supplenze,
BORSE, valigette, ombrelli, pettini e spazzole: sono
moltis... ( da "Nazione, La (Prato)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Università
degli Studi di Milano, in collaborazione con il Comitato Pari Opportunità che
ha organizzato un laboratorio di "sicurezza sociale" e autodifesa per
donne tenuto da un docente di arti marziali. Il corso, rivolto a studentesse,
personale docente e amministrativo, si pone la finalità di promuovere
conoscenze e competenze indirizzate all'
Nucleare, grande occasione per Enea ( da "Nazione, La (Firenze)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
anche
attraverso la creazione di joint ventures pubblico-privato, a una serie di
attività industriali per le quali il territorio dell'Emilia Romagna e della
Toscana è particolarmente vocato e ricettivo. E così come ho fatto per lo
sviluppo del solare termodinamico, io sono pronti ad attivarmi anche in sede
internazionale per trovare finanziamenti».
<Troppi docenti imparentati Smontiamo le
oligarchie> ( da
"Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
20-03-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cultura
Abstract:
Università
di Palermo dove (come ebbe modo di scrivere anche il prestigioso Economist)
sono 230 i docenti imparentati tra di loro. E più nel dettaglio, la Meloni ha
ricordato un docente della facoltà di Lettere e Filosofia di quell'ateneo,
Marco Carapezza, che nel corso delle recenti manifestazioni contro i provvedimenti
del ministro Gelmini faceva lezione all'
Università, tornano le lezioni in Piazza ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Ci
sono i docenti e il personale tecnico del comitato UniPRotesta, gli studenti
dell'Udu, gli insegnanti delle scuole medie e superiori: una cinquantina di
persone in totale. «Da domani (oggi, ndr) - annuncia Francesco Sansone,
ricercatore di Chimica - torneremo in piazza a far lezione per testimoniare il
nostro modo di intendere il sapere universitario»
Letture su Dante e Cecco ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Il
corso rientra nel piano provinciale di aggiornamento per docenti, dirigenti
scolastici e personale Ata delle scuole elementari, medie inferiori e superiori
per tutte le aree disciplinari. Il ciclo di incontri è stato realizzato con il
coordinamento scientifico dell'università degli studi di Macerata in
collaborazione con il liceo classico F.
La Terra e Galileo all'Università ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Università
Ledo Stefanini, docente di fisica alla facoltà di ingegneria è l'autore della
pièce "La quinta giornata del Dialogo di Galileo Galilei" che oggi
alle 17 sarà rappresentata nell'aula magna dell'Università. L'evento è promosso
dalla Facoltà di Ingegneria di Pavia e dall'Accademia Virgiliana in occasione
dell'anno dell'
Arriva a Pavia padre Pizzaballa, custode del Santo
Sepolcro ( da "Provincia Pavese, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Padre
Pizzaballa è stato assegnato alla Custodia di Terra Santa nell'ottobre 1990, è
stato docente di ebraico moderno alla facoltà francescana di Scienze bibliche e
di Archeologia a Gerusalemme e ha lavorato nella pastorale per i fedeli di
espressione ebraica. (a.ghez.)
Napolitano: ora basta con lo spirito di fazione ( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
di
docenti, di studiosi, di prezioso sapere specialistico e di pronfonda passione
democratica, decisi a dare il loro contributo alla crescita di una nuova e più
giusta convivenza sociale. Erano uomini che intesero porsi al servizio non di
una qualsiasi, pur legittima, causa di partito ma dello Stato democratico delle
sue istituzioni rappresentative,
Ma in Italia niente condanna a vita ( da "Nuova Ferrara, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Un
docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema giuridico
ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritz fosse stato processato
in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza
all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema
giuridico in casi come quello di Amstetten.
Gelmini: "Tetto del 30% di stranieri nelle
classi" ( da
"Giornale.it,
Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
di
docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della
frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso
l?indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun
insegnamento e l?individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è
in grado di sostenere in base alle strutture e ai docenti di ruolo disponibili.
Così cambia la scuola In aula non più di tre stranieri
su dieci ( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
insieme
ad una serie di importanti novità sia per la scuola sia per l'Università ed a
notizie decisamente buone per tutti i docenti ancora precari. Sul limite per
gli alunni stranieri la Gelmini ha specificato che «non sarà possibile
introdurre il tetto a partire dal prossimo anno ma soltanto dal successivo»,
ovvero nell'anno scolastico 2010/2011.
Ti piaceva laurearti facile? Ora Scienza delle corna
puoi togliertela dalla testa ( da
"Giornale.it,
Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
grazie
al trucco delle idoneità che ha permesso di bandire concorsi per un docente e
poi assumerne due. Lasciando mano libera ai professori, l'università si è
gonfiata come un pallone aerostatico pronto a decollare verso il paradiso degli
sprechi. Gli atenei sono aumentati da
I poeti improvvisatori sardi incantano Montparnasse ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
miracolo
è stato reso possibile dalla docente Maria Manca, originaria di Fonni, e dal
interprete - traduttore Fabrizio Giuffrida grazie ad un innovativo sistema di
traduzione simultanea. Sono stati loro a trasformare a tempo di record le
ottave dal sardo lugudorese al francese, trascrivendo le parole su un pc che a
sua volta le proiettava su uno schermo gigante alle spalle dei poeti.
Sul cielo di Cagliari l'idrovolante di Filippo
Marinetti ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
che
alle 18 ospiterà nell'aula Settecentesca di via Università la
conferenza-concerto di Corinne Bricmaan (Communauté francophone de Belgique).
La docente illustrerà la prestigiosa tradizione letteraria dei ?Belges à tous
prix?, da Simenon ad Amelie Nothomb. Un intermezzo musicale proporrà la voce di
Christine Lurquin, che canterà a cappella.
Lauree, 20% di tagli , gli Atenei a dieta ( da "Metronews" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
costellazione
di corsi con un basso numero di iscritti e alzato il numero dei docenti
necessari per l?attivazione di un corso. «In questi anni si è assistito ad una
proliferazione dei corsi di laurea non sempre motivata da reali esigenze del
mercato del lavoro», ha affermato Mariastella Gelmini che promette di agire su
quei corsi con pochi iscritti e duplicati in una stessa regione.
Il linguaggio universale della musica tonale ( da "Scienze.it, Le" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
ricerca
pubblicata on line sul sito della rivista "Current Biology", che
dimostra come l'espressione musicale di queste tre fondamentali emozioni sia
riconosciuta universalmente. "Questi risultati spiegano perché la musica
occidentale si sia dimostrata così di successo in tutto il mondo, anche presso
culture che non hanno mai enfatizzato il ruolo di espressione delle emozioni
nella
8 marzo e dintorni: due domande alla consigliera Roseo ( da "Targatocn.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Relazione
dibattito con Daniela Izzi, docente di Diritto del Lavoro dell?Università di
Torino ? sede di Cuneo Ingresso libero Venerdì 27 marzo ? domenica 5 aprile
Atrio Salone d?Onore del comune di Cuneo Mostra ?Donne, diritti politici e
partecipazione democratica del CIRSDe - Università degli Studi di Torino?
DOMANI A POTENZA CONVEGNO SULLA CECITÀ ( da "Basilicanet.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Le
relazioni saranno affidate a Vincenzo Vitiello, docente ordinario di Filosofia
teoretica all'Università di Salerno e a Stefano Salmeri, docente associato di
Pedagogia generale all'Università Kore di Enna. L'appuntamento sarà coordinato
da Francesco Scaringi, presidente Associazione Basilicata 1799.
Tele&Medicina, un binomio da sperimentare ( da "Comunicatori Pubblici" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Aldo
Franco Dragoni, docente di Sistemi Operativi In Tempo Reale, ha elaborato, a
livello di prototipo e di concerto con l?Asur di Ancona (ex Asl), alcuni
servizi informatici di grande utilità sociale attraverso l?uso della tv e del
personal computer. Mi curo con…
Scuola, calate di un terzo le assenze per malattia ( da "Avvenire" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
000 Ata
con 40 anni di effettivo servizio. Conteggiando l'anzianità contributiva,
sarebbero 9000 gli insegnanti e 2.000 gli Ata collocati a riposo. Per un totale
quindi di 7.500 docenti e 1.000 dipendenti Ata in più. Scuola e università:
procede il cambiamento voluto dal governo
Don Santoro, <uomo dell'incontro> e ponte tra le
culture ( da "Avvenire" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Interreligioso
non è la confusione », ha osservato Ilaria Morali, docente all'Università
Gregoriana. «Il dialogo ha detto implica conoscenza della nostra fede e di
quella degli altri, senza vedere nell'attaccamento sincero alla propria
identità un ostacolo al confronto, ma la ragione stessa della passione per il
confronto ».
Savona: l'ex magistrato Bruno Tinti oggi alla Ubik ( da "Savona news" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Salinari(Presidente
dell?Associazione ?Terre des homme international?, membro del Consiglio
internazionale del Forum Sociale Mondiale e Docente di Diritto della
cooperazione all?Università di Bologna) per approfondire il tema ?La sinistra e
il Welfare?.
CdC Torino, tecnologie della salute e della vita:
seminario ( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
un
procedimento per determinare la farmacoresistenza di un paziente Alberto
Bardelli, Docente di Istologia, Scuola Universitaria Interfacoltà per le
Biotecnologie, Università degli Studi di Torino 18.40 La brevettazione
all'Università di Torino Claudio Borio, Direttore della Divisione Ricerca e
Relazioni Internazionali, Università degli Studi di Torino 19.
Tv/ Al 'Maurizio Costanzo Show' puntata dedicata ( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Assessore
alle Politiche Culturali e Comunicazione di Roma, la showgirl Antonella
Mosetti, la modella Anna Orso, i comici Pablo & Pedro, il sindaco del
Comune di Assisi Claudio Ricci, l'attrice Roberta Scardola e Stefano Zecchi,
docente di Estetica all'Università Statale di Milano. Ospite di questa puntata
anche il tenore Francesco Malapena.
In Italia, urge ricambio generazionale! ( da "HelpConsumatori" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Cominciamo
dall'università. L'età media dei docenti universitari in Italia è di 51 anni;
il 50% dei professori di prima fascia ha superato i 60 anni e 8 docenti su 100
hanno dai 70 anni in su. I giovani, cioè i professori con meno di 35 anni, sono
il 7,6%, su un totale di 61.
Mappa del gusto della "Grappa Friulana ( da "superEva notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente
di Tecnologie dei distillati di origine viticola alla facoltà di Agraria
dell'università di Udine, il titolo del progetto Grappa friulana: influenza dei
sistemi di distillazione e della gestione del processo sui costituenti
volatili", una ricerca che offre per la prima volta una panoramica
aggiornata sulle tecnologie di distillazione della grappa in Friuli e i cui
risultati
Le donne cercano nuovi spazi sociali ( da "Corriere Adriatico" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Fatima
Farina e Alessandra Vincenti docenti dell'ateneo feltresco: Una ricerca che ha
scelto di ascoltare le donne, le loro opinioni e le loro esperienze tra vita
privata, familiare e lavorativa, nonché i loro suggerimenti per migliorare la
loro qualità della vita e dunque quella del territorio.
Cresce il Forum Comunicazione ( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Forum
della Comunicazione rappresenta già un appuntamento immancabile nell'agenda dei
professionisti italiani ma anche per tanti studenti, docenti e ricercatori.
Ideato da Fabrizio Cataldi e organizzato da Comunicazione Italiana, rappresenta
un modello innovativo di fare evento, tanto che attorno a questa iniziativa,
sin dal suo primo lancio, si è creata una community professionale.
Statistica, studiosi a confronto ( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
il
preside della facoltà di Economia dell'Università di Benevento, Pietro
Perlingieri, e Anna Clara Monti, docente dell'ateneo sannita e primo promotore
e attuatore dell'iniziativa. Nel corso delle giornate di attività temi
specialistici con ricadute dirette nella vita quotidiana. cecilia del gaudio Si
chiude oggi, presso l'università degli studi del Sannio,
VETERINARIA. LA MEDICINA VETERINARIA PUBBLICA NEL
MEZZOGIORNO è IL TEMA DELLA CONFE... ( da "Mattino, Il (City)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Aspreno,
sarà presentata la ricerca «Potenzialità del partenariato pubblico privato per
lo sviluppo locale» realizzata dall'Acen. Interverranno: Gaetano Cola, Ambrogio
Prezioso, Guido Capaldo, Guglielmo Allodi, Ennio Cascetta, Sabatino Santangelo,
Sergio Vetrella, Pasquale Viespoli.
POZZUOLI. È STATO PRESENTATO IERI MATTINA, PRESSO IL
MERCATO ITTICO ALL'INGROSSO DI POZZUOLI, I... ( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
all'interno
del mercato è stata allestita un'aula didattica dove, su richiesta delle scuole
locali e nazionali, gli studenti potranno scoprire i benefici di
un'alimentazione a base di pesce. Le lezioni saranno tenute da un gruppo di
docenti formato da un biologo marino, un veterinario e un nutrizionista.
ECONOMIA, GIURISPRUDENZA E SCIENZE POLITICHE SONO LE
TRE FACOLTà IN CUI SI ARTICOLA L'OFFERTA F... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
offerta
formativa della Luiss Guido Carli di Roma, la Libera università internazionale
degli studi sociali vicina a Confindustria e presieduta da Luca Cordero di
Montezemolo. A illustrarla nel dettaglio interviene oggi, all'Unione
industriali di Napoli, Francesca Di Donato, docente di Economia aziendale della
facoltà di Economia, oggi alle 11.
IL FILO CONDUTTORE SU CUI SI SNODANO L'ATTIVITà
DIDATTICA è UNA PREPARAZIONE CHE ORIENTI G... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
mentre
per i docenti sono previsti anche percorsi formativi sulle nuove tecnologie
della comunicazione. Notevoli gli interventi che vengono affiancati alla
normale didattica, tra cui alcuni di forte impatto sociale come educazione alla
sicurezza stradale o anche alla salute, soprattutto in riferimento alla
prevenzione di patologie che possono interessare maggiormente i giovai,
Convegno e concerto per gli <ultimi> ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
docente
di Sociologia presso l'Università di Catania, il prof. Gerard Pokruszynski,
console generale Repubblica di Polonia e l'arcivescovo metropolita monsignor
Salvatore Gristina. E nel segno della solidarietà domani alle 21 all'anfiteatro
delle Ciminiere la Caritas diocesana di Catania organizza un grande concerto
evento di beneficenza.
Molestie a scuola, i blog si scatenano ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Continua
a far discutere la vicenda del docente dell'istituuto turistico Algarotti
sospeso dall'insegnamento e segnalato all'autorità per presunte molestie
sessuali nei confronti di alcune studentesse. E il dibattito è animato
soprattutto su Internet. Già da martedì su Facebook, il social network con più
di 175 milioni di utenti inventato nel 2004 da alcuni studenti dell'
Proiezione straordinaria del documentario sulla Laguna
di Guarnieri ( da
"Gazzettino,
Il (Venezia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Oltre
al regista Andrea Guarnieri, saranno presenti Luigi Solimini, assessore alla
Caccia, Pesca e Polizia Provinciale, e i docenti dell'Università di Venezia
Paolo Rosasalva e Piero Franzoi. Ai presenti sarà donata una copia in DVD del
documentario.
Atenei, Melonichiama in causaprof di Palermo ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
La
soluzione al problema della gerontocrazia nelle università italiane, dove l'età
media dei docenti sfiora i 60 anni, «non è fare in modo che i professori
anziani si facciano da parte ma impedire ai docenti di lasciare il posto ai
parenti»: lo ha detto ieri a Roma il ministro della Gioventù Giorgia Meloni.
Brunetta: <L'Onda? Guerriglieri>E gli studenti:
<Non ci fa paura> ( da
"Sicilia,
La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Il
provvedimento è equilibrato perché è il collegio docenti nel complesso a
prendere questa decisione». Il calo delle assenze è invece il fiore
all'occhiello di Brunetta: nel primo bimestre del 2009 le assenze per malattia
dei professori sono calate del 32,45%. Si stima che il provvedimento sulle assenze
per malattia nella p.
Cortina I primi interrogatori si sono chiusi in pochi
minuti. Giusto il tempo di avvalersi della... ( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
pubblico-privata
che gestisce il Codivilla sarebbe riuscita ad incamerare fondi non dovuti,
ottenendo rimborsi anche dalla Regione Veneto. Il problema era tutto sulla
classificazione delle dimissioni ospedaliere contraddistinte da un codice in
base al quale scatta il rimborso regionale: dai 2 mila euro per ricoveri
normali a quasi 7 mila per quelli più complicati e ancor di più per
Fare squadra per scongiurare la chiusura dei corsi
accademici ( da
"Gazzettino,
Il (Treviso)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Università
di Treviso, più che alla critiche a De Poli sono interessato a sapere cosa
intendono fare il tessuto produttivo, le associazioni di categoria, il
sindacato, la società trevigiana, i docenti e gli studenti, ovvero tutti quei
soggetti che, in questi anni, hanno indubbiamente tratto vantaggio dalla
presenza e dal lavoro dell'
<Premio Sicilia tra Storia e Scienza> a quattro
docenti dell'Ateneo catanese ( da
"Sicilia,
La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
a
quattro docenti dell'Ateneo catanese Saranno assegnati a quattro docenti
dell'Università di Catania i riconoscimenti del "Premio Sicilia tra Storia
e Scienza", nel corso della manifestazione che si svolgerà domenica 22
marzo alle 17,30, nel Salone del Museo di Zoologia (dipartimento di Biologia
Animale "Marcello La Greca",
Seminario su <Cristianesimo e modernità> ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
i
docenti della facoltà di Lettere e Filosofia Roberto Osculati (Storia della
Chiesa) e Lina Scalisi (Storia moderna), il preside dello Studio Teologico San
Paolo Gaetano Zito; coordina il prof. Rosario Mangiameli, coordinatore del
dottorato in Storia contemporanea e docente alla facoltà di Scienze politiche
(la partecipazione al seminario dà diritto all'
Via libera alla Grotta del Ventaglio ( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Salvatore
La Rosa, docente di Diritto tributario all'Università, il direttore regionale
dell'Agenzia delle Entrate Castrenze Giamportone, il presidente dell'Ordine dei
Dottori commercialisti ed Esperti contabili di Siracusa, Gaetano Ambrogio, e il
presidente del Consorzio Universitario Archimede, Salvo Baio.
Ateneo, 22 assunzioni ( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Se
prima soprattutto i docenti spesso sceglievano di buon grado di restare ancora
per due anni in università anche se avevano maturato i requisiti per andare in
pensione, adesso viene prevista la discrezionalità da parte
dell'amministrazione per la concessione di questo biennio di servizio attivo.
Primo: fa risparmiare perchè tutti i ferri chirurgici
della provincia di Padova, anzichè l... ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Opera
dalla doppia anima, pubblica-privata, è stata voluta dall'Azienda ospedaliera
insieme con l'Ulss 16 e l'Istituto oncologico veneto, che hanno affidato il
servizio per i prossimi nove anni alla Società consortile Psis Scarl, nata
dall'Associazione temporanea d'impresa (Ati) che si era aggiudicata la gara di
appalto.
Vogliamo i reperti archeologici a Ceneda ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Parlando
una sera di agosto al pubblico intervenuto alla fiera di Sant'Osvaldo, la prof.
Possenti si disse certa di avere trovato antiche murature di età romana:
«L'area Rossi - affermò la docente - è un sito eccezionale per ricostruire il
tessuto insediativo dell'antica Ceneda». Luca Anzanello
SEGUE DA PAGINA V ( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
università,
in termini proprio finanziari, a cominciare dagli stipendi delle centinaia di
docenti e di tecnici universitari che nell'azienda operano. Non vi è quindi
proprio nessuna volontà di "espansionismo universitario" quando
l'ateneo rivendica un ruolo nella gestione complessiva della AOUI, che dovrebbe
strutturalmente ed organicamente integrare le tre funzioni (
Rabino: "Tv Digitale.Esenzione canone per aree
svantaggiate" ( da
"Targatocn.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
ricerca
della pubblica amministrazione piemontese nel campo delle tecnologie della
Società dell?Informazione) ha realizzato un censimento dei siti e degli
impianti di proprietà pubblica che verranno coinvolti in questo processo,
permettendo alla Regione Piemonte di portare il problema nelle opportune sedi
istituzionali al fine di identificare una soluzione tecnica che permetta di
Commercio, contributi in arrivo dalla Regione ( da "Quotidiano.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
le
Comunità montane e le piccole e medie imprese commerciali operanti
esclusivamente sulle aree pubbliche. "L'obiettivo - spiega Vittoriano
Solazzi, assessore regionale al Commercio - è riqualificare le aree mercatali
individuate dai Comuni con la realizzazione di progetti integrati
pubblico-privati che valorizzino l'immagine globale delle aree".
Anche la Regione Marche vara il suo "Piano
casa" ( da
"Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
come
ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento delle associazioni
di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a disposizione in tempi
brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non puo` permettersi l'affitto o
l'acquisto di un'abitazione, perche` i prezzi sono troppo alti.
Workshop di 'Design & Architettura Sostenibile' ( da "gomarche.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Fausto
Pugnaloni Direttore del DARDUS Dipartimento di Architettura Rilievi Disegno
Urbanistica Storia dell' Università Politecnica delle Marche, Alessandra
Faccenda docente di progettazione della Poliarte, Francesca Pellegrini
Pescepensatore di Lucca e Alessandro Guerci di Inkarta di Fabriano. Guiderà il
dibattito l'arch. Mario Gerbi, docente di Packaging design alla Poliarte.
Scajola firma accordo di settore agroalimentare
biologico ( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
L'accordo
di settore è una forma di partenariato pubblico-privato che rappresenta uno
strumento per realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate
ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. 20/03/2009 -
16:39
Dalla ricerca KWS mais e barbabietola al servizio
dell'ambiente ( da
"Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Università
di Bologna, una prova triennale di rotazione per colture dedicate alla
produzione di biogas (mais, sorgo, girasole e triticale). Mauro Vecchiettini
docente di Agronomia Generale, presso l?Università di Bologna ha dichiarato: “
I 90 anni de "il Momento" con i giornalisti
Rai Lorena Bianchetti e Marino Bartoletti ( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
e
Marino Bartoletti, il direttore dell'agenzia di stampa Sir, Paolo Bustaffa, e
Ivo Colozzi, docente di Sociologia all¹Università di Bologna. Alla sera i
convegnisti si trasferiranno a Faenza per festeggiare i 90 anni de 'il Momento'
insieme ai 110 de 'il Piccolo', settimanale della diocesi di Faenza-Modigliana.
Ricerca/ Usi Rdb: "Cento giorni di lotta per
salvare i ( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
depauperamento
della ricerca pubblica italiana, attuato anche attraverso la mancata assunzione
di un'intera generazione di ricercatori e tecnici di altissimo livello"
annuncia Claudio Argentini della Segreteria nazionale Usi-Rdb Ricerca,
comunicando che "oggi si è svolta la prima iniziativa significativa, con
200 precari dell'Istituto superiore di sanità che hanno manifestato davanti
all'
Comunicazione, seminario in città: "Mezzi in
crisi profonda" ( da
"Giornale
di Calabria, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Il
prossimo seminario, sui temi dell?educazione, autorità e discriminazione, avrà
luogo il 16 aprile, alla presenza di Charlie Barnao, docente di sociologia del
mutamento e devianza sociale dell?Università Magna Graecia di Catanzaro.
(20-03-09)
BIO. Scajola firma accordo di settore con FederBio ( da "HelpConsumatori" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
forma
di partenariato pubblico-privato che servirà a realizzare iniziative
promozionali congiunte e cofinanziate ottimizzando l'impiego delle risorse e la
scelta delle azioni. "L'Italia infatti è leader in Europa per numero di
aziende ed estensione delle aree bio - ha detto Scajola - Rilevante è il contributo
aggiuntivo che può dare il settore bio alle esportazioni agroalimentari,
SCAJOLA FIRMA ACCORDO DI SETTORE AGROALIMENTARE BI ( da "WindPress.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
L'accordo
di settore è una forma di partenariato pubblico-privato che rappresenta uno
strumento per realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate
ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. Roma, 20 marzo
2009
Piano casa, in Regione parte il progetto "Social
housing" ( da
"Quotidiano.it,
Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
come
ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento delle associazioni
di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a disposizione in tempi
brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non può permettersi l'affitto o
l'acquisto di un'abitazione, perché i prezzi sono troppo alti.
Ti stiamo cercando, la solidarietà in un convegno ( da "Varesenews" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
Ai
lavori interverranno inoltre Tommaso Vitale , docente di sociologia
dell?Università di Milano (cambiamenti socio-demografici e attualità del
volontariato), Don Virginio Colmegna , presidente Casa della carità (il valore
del Dono) e Rino Campioni di Auser Lombardia. Spetterà a quest?ultimo
presentare il progetto “
RICERCA/ USI RDB: CENTO GIORNI DI LOTTA PER SALVARE I
CERVELLI ( da "Wall Street Italia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
depauperamento
della ricerca pubblica italiana, attuato anche attraverso la mancata assunzione
di un'intera generazione di ricercatori e tecnici di altissimo livello"
annuncia Claudio Argentini della Segreteria nazionale Usi-Rdb Ricerca,
comunicando che "oggi si è svolta la prima iniziativa significativa, con
200 precari dell'Istituto superiore di sanità che hanno manifestato davanti
all'
San Paolo, la chirurgia oculare pediatrica in primo
piano ( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Abstract:
che è
anche docente di Malattie dell'apparato visivo presso l'Università di Milano,
con 200 pubblicazioni scientifiche all'attivo -. Negli ultimi venti anni ho
colto il messaggio che arrivava dagli USA: è impossibile, anche in una branca
così apparentemente limitata come l'oftalmologia, raggiungere particolare
competenza se non sei superspecializzato»
( da "Giornale di Calabria, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Per meglio
gestire le risorse da investire Si è insediato a Catanzaro il Comitato
scientifico dell?Osservatorio regionale per la cultura CATANZARO. Si è
insediato, nel corso di un incontro tenutosi nella sede dell?assessorato
regionale alla Cultura, Istruzione e Ricerca scientifica e presieduto dal dirigente
generale del dipartimento, Laura Mancuso, il comitato scientifico
dell?Osservatorio regionale per la Cultura designato dalla Giunta regionale su
proposta del vicepresidente Domenico Cersosimo. Sono stati chiamati a farne
parte Renato Nicolini, intellettuale di spicco del panorama culturale
nazionale, ideatore dell?Estate romana quando era assessore alla Cultura del
Comune di Roma, autore di opere teatrali e professore ordinario di Composizione
architettonica presso l?Università ?Mediterranea? di Reggio Calabria, Anna
Maria Longo, presidente dell?Associazione ?Il Luogo della Politica? e Spartaco
Capogreco, storico, docente presso la Facoltà di Scienze
politiche dell?Università della Calabria e presidente della Fondazione
?Ferramonti?. All?incontro hanno partecipato anche il capo della segreteria del
vicepresidente della Giunta, Nino Zumbo, e i dirigenti di settore e di servizio
Armando Pagliaro, Menotti Lucchetta e Giacinto Gaetano. I lavori di
insediamento del Comitato scientifico sono stati introdotti dalla dirigente
generale Laura Mancuso che, dopo aver ringraziato i componenti dello stesso
comitato, ha evidenziato l?importanza dell?Osservatorio la cui finalità è
quella di avviare un accurato lavoro di monitoraggio delle attività culturali
finanziate dalla Regione, attraverso la costituzione di una vera e propria
banca dati nella quale confluiranno le informazioni riguardanti gli interventi
regionali, in particolare quelli del settore Cultura che investe cospicue
risorse nelle aree di propria pertinenza: musei, teatri, biblioteche,
fondazioni culturali, eventi finanziati attraverso le associazioni culturali
e/o gli enti locali. Obiettivo finale dell?Osservatorio è la promozione
dell?intero settore culturale regionale, attraverso riferimenti scientifici e
conoscitivi che siano alla base delle scelte di indirizzo delle politiche
culturali e delle relative azioni programmatorie. Un percorso razionalizzato e
non affidato alla estemporaneità, come avvenuto in passato, per impiegare in
modo più mirato e ponderato le risorse e per divulgare i risultati attraverso
opportune attività editoriali. ?Con l?insediamento del Comitato scientifico -
ha sottolineato Laura Mancuso - si dà avvio e concretezza a un progetto, quello
dell?Osservatorio regionale, da più tempo programmato e che non era ancora
partito. Esso rappresenta un presupposto imprescindibile per la programmazione
delle iniziative culturali finanziate dalla Regione che è la ?condicio sine qua
non? per evitare l?eccessiva frammentazione delle risorse.? La dirigente
Mancuso ha anche sollecitato Renato Nicolini, Anna Maria Longo e Spartaco
Capogreco a mettere a disposizione le loro riconosciute competenze per
l?individuazione di linee guida delle attività culturali previste nella
programmazione regionale. D?accordo sulla necessità di regolamentare il settore
della cultura si è dichiarata la Anna Maria Longo che ha considerato
prioritario, pur nella esiguità delle risorse disponibili, contrastare la
polverizzazione degli interventi a sostegno delle attività culturali. Le linee
di azione prospettate sono state ampiamente condivise dal professor Capogreco
che ha evidenziato l?esigenza di coagulare attorno ad un unico organismo la
programmazione delle attività in modo coerente. Con particolare riferimento
alla redazione delle linee guida, il professor Nicolini ha formulato una serie
di ipotesi che prevedono di agire sulla rete delle Università regionali,
valorizzare il richiamo alla civiltà della Magna Grecia e dei suoi miti, far
leva sul Risorgimento, in occasione dei 150 anni dell?Unità d?Italia che cadono
nel 2011, per creare un forte legame Calabria-Italia. Tra gli altri
suggerimenti di Renato Nicolini, quello di puntare decisamente sul Paesaggio,
anche in un?ottica di destagionalizzazione degli eventi culturali, valorizzando
i luoghi, intesi anche nella loro accezione simbolica e la creazione di azioni
di trasversalità facendo leva sull?editoria calabrese. Il Comitato scientifico
dell?Osservatorio per la Cultura tornerà a riunirsi nel prossimo mese di
aprile. (18-03-09)
( da "Corriere.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
In libreria
«Parentopoli»: Favoritismi, corruzione, concorsi truccati: è l'ultimo scandalo
Parenti in cattedra, atenei da vergogna Raccolte dal giornalista Nino Luca le
segnalazioni inviate al Corriere.it sull'università
italiana Se in vita vostra avete solo collaborato a un lavoro «scientifico» di
una pagina (una!) scritto con altre cinque persone e presentato a un convegno
ma mai pubblicato su una rivista internazionale, non disperate: potete sempre
vincere un concorso universitario. Basta esser nati sotto la giusta congiunzione
astrale. Come successe al «professor» Giovanni Lanteri. Che vinse appunto un
posto da «associato» all'Università di Messina presentando 2 pubblicazioni. La
prima («Studio preliminare sull'espressione immunoistochimica
dell'Eritropoietina...») fu subito scartata dagli stessi commissari: «Non venga
presa in considerazione ai fini della presente valutazione». La seconda («A new
outbreak of photobacteriosis in Sicily») è finita nel fascicolo dell'inchiesta
giudiziaria col giudizio del Ministero dell'Università consultato dai
magistrati: «Priva di rigore metodologico. Non è possibile individuare il
singolo apporto di ciascuno dei sei autori». L'episodio, sconcertante, è uno
dei tantissimi raccolti da Nino Luca, un collega del «Corriere.it», in un libro
appena uscito da Marsilio: «Parentopoli». Quando l'università è
affare di famiglia. Un reportage durissimo e spassoso su uno degli aspetti più
controversi dell'università, quello dei concorsi sospetti. Che troppo spesso
finiscono col consegnare la cattedra a mogli, figli, cognati, amici e amici
degli amici. Immaginiamo già l'obiezione: non ci son solo i baroni e le
clientele e le apocalittiche classifiche internazionali! Giusto. È vero che la
situazione «cambia drasticamente se si concentra l'analisi sulle singole aree
disciplinari» (come ricorda Domenico Marinucci, direttore del Dipartimento di
Matematica di Tor Vergata, 19° in Europa tra le eccellenze
del settore e meno afflitto dalla cronica povertà di docenti stranieri), vero
che nelle «hit parade» avulse la «Normale» è stabilmente nelle prime venti al
mondo, vero che tanti ragazzi usciti dai nostri atenei vanno alla conquista del
mondo. Il reportage di Nino Luca, però, proprio per l'abbondanza di episodi
così incredibili da risultare irresistibilmente comici, mette spavento.
A partire dalla disinvolta e allegra spudoratezza con cui tanti rettori
irridono alle perplessità di chi non riesce a capacitarsi di come, ad esempio,
possano essere circondati da tanti parenti. Come Gennaro Ferrara, da 22 anni
alla guida della Parthenope di Napoli: «Ma lei vuole fare un articolo serio o
un articolo scherzoso? No, perché se lei vuole fare un articolo scherzoso, io
ci sto». Come mai ha portato con sé all'università
la seconda moglie, il di lei fratello, la figlia e i mariti delle due figlie?
La risposta: «Se trattiamo "parentopoli" in termini scandalistici non
va bene». Poveri figli, poi...«Devono dimostrare ogni giorno di valere...».
Alcuni casi raccontati sono noti, come quello d'una torinese bocciata a un
concorso che mesi fa si sfogò con «La Stampa» d'esser stata trombata, scusate
il bisticcio, perché non aveva «più voluto compiacere sessualmente» il
direttore della scuola di specializzazione. O quello della famiglia Massari che
«porta l'Università di Bari nel Guinness dei primati» grazie al piazzamento nei
dintorni della facoltà di economia di otto-Massari-otto: Antonella, Fabrizio,
Francesco Saverio, Gian Siro, Gilberto, Lanfranco, Manuela e Stefania. O quello
del preside di Medicina e rettore della «Sapienza» Luigi Frati («Parentopoli?
Voi giornalisti sapete fare solo folclore!», ha urlato a Luca), un uomo tutto
casa e ufficio dato che nella sua facoltà lavorano la moglie Luciana Angeletti,
il figlio Giacomo e la figlia Paola, che nell'aula magna di Patologia ha fatto
la festa di nozze. Altri casi sono meno conosciuti. Come quello di un
recentissimo concorso per due posti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della
Bicocca di Milano con cinque soli concorrenti tra i quali tre figli (due
vittoriosi, ovvio) di docenti della stessa Facoltà di Medicina e Chirurgia. O
quello della condanna a un anno di reclusione per abuso d'ufficio (pena
sospesa) e a uno d'interdizione dai pubblici uffici (per aver danneggiato la
professoressa Antonina Alberti durante un concorso) di Fernanda Caizzi Decleva,
moglie del presidente in carica della Crui, la conferenza dei rettori. La cosa
più interessante del reportage, però, al di là della sottolineatura di certe
bizzarrie (come quella che riguarda l'ex rettore di Bologna Fabio Roversi
Monaco, che ha incassato 11 lauree honoris causa da vari atenei mondiali
distribuendone in parallelo
( da "Cittadino, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Scuole e
atenei, alt agli sprechi Cala la "mannaia" del governo ROMA Alleati
nella lotta agli sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta si sono presentati ieri
a Palazzo Chigi per dar conto di quello che hanno fatto e intendono fare per
recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell'università.
Intanto, risultato della legge sul contenimento della spesa nelle amministrazioni
pubbliche - materia cara al titolare di Palazzo Vidoni - si sono ridotte le
assenze degli insegnanti: nel 2009 (gennaio-febbraio) sono calate del 32,4% e
il mancato ricorso alle supplenze ha consentito di risparmiare tra i 200 e i
250 milioni di euro. «E darò una mano alla collega Gelmini - ha promesso
Brunetta - affinché questa cifra rimanga all'interno del mondo della scuola».
Altro capitolo importante quello relativo ai precari. Già quest'anno quasi
32mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (+12mila rispetto allo
scorso anno) e 8mila richieste di pensionamento sono state presentate dal
personale Ata (6mila l'anno scorso). Questo significa - ha spiegato il ministro
Gelmini - che, con 32mila pensionamenti, i 42mila posti in meno per i precari
previsti dalla Finanziaria si ridurranno. Non solo. Il ministero sta lavorando
su altre misure per l'assorbimento dei precari: ai precari che fino all'anno
scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest'anno, priorità
sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative
di vario tipo); i periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale
copertura con l'indennità di disoccupazione; sarà favorita la mobilità
territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di
supplenze in più province. Stretta anche sulle università
sforbiciando i corsi di laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20% in
meno: all'inizio dell'anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra
triennale e specialistica erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha
spiegato il ministro - è stata fatta con il Cun e con criteri di flessibilità:
«Non andiamo a penalizzare le materie, ma abbiamo guardato il numero degli
iscritti e cercato di eliminare la frammentazione». È in arrivo - ha annunciato
- una nota di indirizzo vincolante allo scopo di fornire i nuovi parametri che
le università
dovranno rispettare per attivare nuovi corsi. In particolare questo pacchetto
di misure prevede la disattivazione di corsi di studio con un numero basso di
iscritti se nella stessa Regione esistono già corsi analoghi; l'aumento del
numero di docenti necessario per attivare un singolo corso
di laurea; la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in
ciascun corso attraverso l'indicazione di un numero minimo di sei crediti
formativi per ciascun insegnamento e l'individuazione del numero di
insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere in base alle strutture
e ai docenti di ruolo disponibili.
( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
20/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:interno Gelmini, tetto del 30%
agli stranieri in classe Annunciato un piano per riassorbire circa 30 mila
precari su 42 mila Nelle Università verranno aboliti i corsi ripetitivi o poco
frequentati Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini ROMAAlleati nella
lotta agli sprechi. I ministri dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, e della
Pubblica Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, si sono presentati
ieri mattina a Palazzo Chigi per dar conto, con una conferenza stampa, di
quello che hanno fatto e intendono fare per recuperare risorse ed efficienza,
nella scuola e nell'università. Intanto, risultato della
legge sul contenimento della spesa nelle amministrazioni pubbliche - materia
cara al titolare di Palazzo Vidoni - si sono ridotte le assenze degli
insegnanti: nel 2009 (gennaio-febbraio) sono calate del 32,4% e il mancato
ricorso alle supplenze ha consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni
di euro. «E darò una mano alla collega Gelmini - ha promesso Brunetta -
affinché questa cifra rimanga all'interno del mondo della scuola». Nuovi posti
col turn-over Un altro capitolo importante è quello relativo ai precari. Già
quest'anno quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione
(+12mila rispetto allo scorso anno) e 8.000 richieste di pensionamento sono
state presentate dal personale Ata (
( da "Giornale di Brescia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
20/03/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Quel giornalista che
previde la «nuova barbarie» di Hitler Gli autori a Brescia Un precursore della
resistenza al nazismo, cui non risultarono certo estranei gli esponenti del
cattolicesimo tedesco. Una mente illuminata, in grado di preconizzare la «nuova
barbarie» verso cui stava sprofondando la Germania, ai primordi dell'ascesa
hitleriana. Fritz Michael Gerlich, nato a Stettino nel 1883, fu fondatore e
direttore del Der gerade Weg (La retta via), il principale quotidiano della
Germania meridionale negli anni Venti. Giornalista convinto che la sua
professione implicasse il «riconoscere la verità e promuoverne la vittoria», fu
fedele a questa massima fino alle estreme conseguenze, cioè fino al sacrificio
della vita: fu assassinato dai nazisti nel campo di concentramento di Dachau il
30 giugno 1934, dopo aver patito a lungo le persecuzioni del regime e le
violenze in carcere. Una figura poco nota, cui hanno reso memoria con la
rigorosa ricostruzione storica e con documenti inediti Ovidio Dallera e
Ilsemarie Brandmair, autori del volume Un giornalista contro Hitler (Mursia),
presentato alla Libreria dell'Università Cattolica con
interventi anche di Massimo Ferrari, docente di Storia del giornalismo, e di Alessandra Lombardi, docente di Lingua Tedesca. «Non è vero
- ha sottolineato Ferrari - che la Chiesa non abbia fatto nulla e che non ci
siano stati giornali e giornalisti cattolici che si sono opposti quando Hitler
ha preso il potere». C'è stato un personaggio anche in Italia - ha
riferito il docente -, Guido Gonella, deputato democristiano e primo
presidente dell'Ordine dei giornalisti, che può essere accostato all'esperienza
di Gerlich: si scontrò con la nascente dittatura fascista a causa delle parole
di denuncia spese dalle colonne dell'Osservatore romano. Gerlich - ha riferito
la Brandmair, docente di Cultura e Civiltà dei Paesi di lingua tedesca
nella sede bresciana dell'Università Cattolica - visse nel 1927 un fatto
determinante per la sua biografia: l'incontro con la veggente Teresa Neumann,
che lo incoraggiò nell'opposizione politica al nazismo e gettò le basi per la
sua futura conversione dal calvinismo al cattolicesimo. La Neumann costituì
anche l'anello di congiunzione per il contatto con padre Agostino Gemelli, che
proprio all'epoca era stato incaricato di seguire la vicenda come commissario
inviato da Pio XI (concluse, dopo avere esaminato le stimmate della mistica,
che non si trattava di isterismo, bensì di un fenomeno cui «non si poteva dare
spiegazione scientifica»). Fritz Gerlich si sentì incoraggiato ad «ingaggiare
la lotta contro il male». Lo fece pur essendo ad un certo punto consapevole che
la sua sorte «era segnata», tanto che rifiutò l'opportunità di fuggire in
Svizzera e mettersi in salvo («Non lascio la mia scrivania», asserì con forza).
«Un giorno i nazisti irruppero nella redazione del suo giornale - ha raccontato
la Brandmair -, la devastarono, arrestando tutti i presenti. In prigione fu
pesantemente torturato, ma respinse anche l'idea del suicidio (gli fu offerta
una pistola per farlo). Nella Notte dei lunghi coltelli, Hitler fece eliminare
forse 400-1.000 avversari: era arrivato il momento di liquidare anche Gerlich,
che fu trasferito a Dachau e trucidato, senza neanche una parvenza di
processo». Sorprende - osserva Dallera - oltre alla fermezza delle posizioni,
il valore profetico delle riflessioni di Gerlich: «I suoi scritti contengono
una serie impressionante di spunti profetici, che non si capisce se abbiano più
il significato di annunci di verità che contrastano con le idee correnti o di
predizioni di un evento futuro». Comunque sia, nel novembre del '23 il
direttore assiste al primo colpo di mano di Hitler, che, davanti a tremila
persone, nella più grande birreria di Monaco, convince gli spettatori a «dare
inizio alla rivoluzione nazionale». Gerlich denuncia subito la pericolosità
della cosa, dichiarando che, se il fanatismo nazionalista si affermerà, porterà
il Paese alla rovina. Alle elezioni del '32, Hitler corre contro von Hindenburg
(e Gerlich parla di un programma fatto solo di «anti», ossia di negazioni, con
un unico obiettivo comune: la volontà di distruggere); arriva alla cancelleria
nel '33 e, dal '34, instaura la dittatura. Che fosse «preveggenza o
chiaroveggenza» - nota Dallera - quella di Gerlich? Forse più semplicemente la
visione cristallina di una personalità con doti umane e intellettuali
eccezionali. Anita Loriana Ronchi
( da "Tribuna di Treviso, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Università,
la Cgil difende De Poli Barbiero: «Attacchi poco utili in questo momento
difficile» «Di fronte al rischio di chiusura dell'Università di Treviso, più
che alla critiche a De Poli sono interessato a sapere cosa intendono fare il
tessuto produttivo, le associazioni di categoria, il sindacato, la società
trevigiana, i docenti e gli studenti, ovvero chi in questi
anni ha indubbiamente tratto vantaggio dalla presenza e dal lavoro dell'Ateneo».
Lo ha detto Paolino Barbiero, segretario generale Cgil provinciale. «Di fronte
ad una situazione economica precaria che potrebbe significare la fine
dell'esperienza universitaria a Treviso - ha proseguito - trovo poco
utili gli attacchi a De Poli. Disperdere il patrimonio rappresentato
dall'Università sarebbe un peccato mortale. Rivolgo un appello a chi vive la
realtà dell'università trevigiana affinché sia presente al sit-in
organizzato dalla Cgil (questo pomeriggio in piazza dei Signori, ndr)».
( da "Corriere delle Alpi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Come la
scienza "parla tra sè" Concluso con successo il corso di
comunicazione scientifica Scambiarsi i risultati delle ricerche spesso non è
semplice SAN VITO Con il professor Schweingruber SAN VITO. Si è concluso da un
paio di giorni il corso di comunicazioni tenutosi al centro studi di San Vito.
Alla lezione conclusiva era presente anche il pro-rettore dell'università di Padova, il professor
Giuseppe Zaccaria, in corsa per diventare rettore del prestigioso ateneo
patavino. Presenti anche il professor Tommaso Anfodillo, docente universitario nella facoltà di
Scienze Forestali, e il sindaco di San Vito, Gianpietro De Vido, che ha portato
il saluto dell'amministrazione comunale e della comunità sanvitese. Il
corso di comunicazione scientifica tenutosi è stato brillantemente condotto dal
professor Fritz Hans Schweingruber (Forschungsanstalt fÜr Wald, Schnee und
Landschaft Birmensdorf Svizzera). Tutti i dottorandi, circa una trentina
provenienti dall'Università di Padova, Trieste e Firenze, hanno seguito con
grande entusiasmo i consigli del docente riguardo il modo
migliore di comunicare il risultato delle proprie ricerche. Non sono state le
classiche "lezioni frontali"; al contrario, ognuno si è reso
protagonista attraverso l'esposizione dei propri lavori, criticati e commentati
con grande efficacia dall'istrionico professore. Sono stati tre giorni intensi,
dove dottorandi afferenti a Dipartimenti molto diversi tra di loro (Agronomia,
Scienze Animali, Medicina) hanno avuto modo di conoscersi e di confrontarsi a
tutto tondo. Essere circondati poi dalla splendida cornice delle Dolomiti di
San Vito ha reso questo "ritiro culturale" ancora più affascinante ed
efficace. (a.s.)
( da "Tribuna di Treviso, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Quei migranti
veneti in Romania L'ultimo volume pubblicato della collana «Civiltà Veneta nel
mondo» C'era un tempo in cui erano i veneti che si incamminavano alla volta
della Romania. E' successo fino al 1945: a raccontarlo un libro, Veneti in
Romania, ultimo nato della collana «Civiltà Veneta nel mondo», diretta da
Gianpaolo Romanato, e curato dal prof. Roberto Scagno, docente di Lingua e Letteratura Romena
presso l'Università di Padova, con Paolo Tomasella, architetto e dottore di
ricerca in architettura tecnica all'Università di Trieste e Corina Tucu, che ha
conseguito il dottorato in storia all'Università di Iasi in Romania.
«Non sarebbe corretto - spiega il professor Scagno - azzardare alcun paragone
tra l'immigrazione dei giorni nostri, che viene dall'Est, a quella ricostruita
nel libro verso la Romania. Cosi come sono da escludere anche implicazioni sul
fronte della delocalizzazione delle imprese venete; qui si racconta la storia
della prima grande emigrazione veneta nell'ultimo trentennio dell'Ottocento
dove dal bellunese sono partiti in molti, manodopera specializzata, per
lavorare all'infrastrutturazione della Romania: strade, ferrovie, palazzi».
L'assessore ai flussi migratori della Regione Veneto, Oscar De Bona, è tra i
promotori della ricerca (la Regione ha finanziato l'opera), puntualizza: «La
manodopera qualificata proveniente dal Veneto, soprattutto dell'alto bellunese,
divenne insostituibile per lo sviluppo del Paese danubiano, al cui processo
parteciparono in modo rilevante anche artisti e uomini di cultura veneti.
Un'apprezzata attività professionale interrotta dall'instaurazione del regime
comunista nel 1948, che determinò, tra l'altro, lo scioglimento delle
associazioni culturali che avevano accompagnato l'emigrazione veneta in
Romania». Finito il sogno rumeno non si fermano i racconti delle migrazioni dei
veneti nel mondo: il prossimo volume della collana racconterà il Canada.
(Daniele Pajar)
( da "Settegiorni (Rho)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
AUDITORIUM
«MAGGIOLINI» La sociologa Eugenia Montagnini ha parlato per gli incontri
organizzati dal Centro studi Paolo VI SEMPRE PIÙ GLI ANZIANI E SEMPRE PIÙ LE
FAMIGLIE CON UN SOLO FIGLIO «Quale vita sociale?», questo il tema del secondo
appuntamento degli incontri promossi dal Centro studi Giovanni Paolo II,
svoltosi mercoledì 18 marzo all'Auditorium «Giorgio Orlandi» delle Acli di via
De Amicis. Il coordinatore del centro Angelo Casati ha presentato gli incontri
che intendono focalizzare l'attenzione sulle nuove città dell'uomo, le grandi
aree urbane. Ospiti della serata la professoressa Eugenia
Montagnini, docente di Sociologia del territorio del Politecnico e dell'Università
Cattolica di Milano, che ha parlato dei mutamenti sociali urbani delle
metropoli. Innanzitutto ha rilevato le trasformazioni delle città,
analizzandone gli aspetti dell'urbanizzazione. «Le città ha spiegato
Montanini si stanno ingigantendo in maniera forte, tante persone vanno a vivere
in città, ciò comporta nelle aree adiacenti un sovraccarico ed una pressione,
ad esempio sulla produzione. Singolare il caso della città di Milano che ha
perso cinquecentomila abitanti a partire dagli anni Novanta, venendo così a
creare una cerchia di città infinita e complessa che si estende addirittura a
partire da Gallarate». Montagnini ha messo in risalto alcune variabili di
questo mutamento identificate negli anziani, nelle famiglie, negli stranieri e
nel tasso di fecondità. «Siamo in presenza di persone sempre più anziane, gli
stranieri regolari sono sempre di più, le famiglie invece, sono composte da due
persone (esempio madre e figli), oppure genitori con al massimo un figlio a
carico. Costante si è mantenuto il tasso di fecondità, dovuto alle donne
straniere che hanno messo al mondo dei figli, ma che ora devono affrontare gli
stessi problemi delle mamme italiane». La professoressa ha infine sottolineato
l'importanza di cercare nuove strade di convivenza e nuove forme di vita
sociale. Il terzo appuntamento della scuola laboratorio del Decanato di Rho per
la formazione all'impegno sociale e politico si terrà mercoledì 1 aprile,
sempre alle 21 all'Auditorium «G. Orlandi», con il professore Giuseppe Boatti, docente
di Progettazione urbanistica del Politecnico che discuterà sul tema
«Un'urbanistica a misura d'uomo». Articolo pubblicato il 20/03/09
( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 1 -
Prima Pagina Mastino-Luciano, in gioco il dopo Maida
Stamane candidati a confronto all'università sul voto per il rettore SASSARI. Faccia a faccia stamane alle 10
nell'aula magna dell'ateneo centrale. Si confrontano Attilio Mastino e Pietro
Luciano, i due docenti in lizza per la successione al rettore. Ha promosso il
dibattito la Cisl Università. Un'iniziativa inedita: a Sassari consente
per la prima volta da decenni una discussione pubblica e aperta all'esterno
prima del voto di giugno. Intanto, tra assonanze e divergenze, i candidati rispondono
a otto domande della «Nuova». P. G. PINNA a pagina 6
( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2 -
Cronaca Il ministro dell´Istruzione: stiamo valutando il provvedimento, vanno
aiutati con l´italiano "Stranieri in aula, fino al 30%" Gelmini frena
sulle classi separate Secondo il governo le assenze degli insegnanti sono a -
32,4 %, risparmio di "200 milioni" ROMA - Si sono presentati come
alleati nella lotta agli sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta, ieri mattina a
Palazzo Chigi, hanno illustrato il bilancio di quello che hanno fatto e
intendono fare per recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell´università.
La Gelmini ha annunciato che sta ragionando per introdurre un tetto del 30 per
cento degli studenti immigrati per classe, ma a partire dal 2010. Una scelta
che sconfessa l´orientamento della maggioranza di creare classi differenziali
per gli immigrati. E ricordando la vicenda della scuola Pisacane di Roma: «Una
vicenda che deve far riflettere, servono risorse per accompagnare i bimbi
immigrati nella conoscenza della lingua italiana». Intanto si sono ridotte le
assenze degli insegnanti: nel
( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
I
programmi dei due docenti che si candidano a succedere ad Alessandro Maida
Sassari, botta e risposta per la carica di rettore Un faccia a faccia promosso
dalla Cisl questa mattina nell'aula magna dell'università PIER
GIORGIO PINNA SASSARI. Faccia a faccia stamane alle 10 nell'aula magna
dell'ateneo centrale. Si confrontano Attilio Mastino e Pietro Luciano, i due docenti
in lizza per la successione al rettore, Alessandro Maida, in scadenza di
mandato. Ha promosso il dibattito la Cisl Università. Un'iniziativa inedita: a
Sassari consente per la prima volta da decenni una discussione pubblica e
aperta all'esterno prima del voto di giugno. La discussione si profila di
grande interesse. E per tanti motivi. Dal ruolo che l'ateneo ricopre in
Sardegna con le 11 facoltà e i 30 dipartimenti alle attese di molti settori
economici sulle prossime scelte di chi sarà chiamato alla guida dell'università,
dalle speranze dei 750 professori e dei 700 amministrativi e tecnici a quelle
dei quasi 17mila studenti. «La Nuova» ha così posto 8 domande ai candidati
(quesiti e risposte al centro della pagina). I temi saranno naturalmente
approfonditi nel dibattito di oggi. Ma già dalle prime battute, in un botta e
risposta a distanza sui medesimi problemi, emergono convergenze e dissonanze.
Con una precisazione legata ai sussurri e alle grida in vista del ricambio ai
vertici. Mastino e Luciano, entrambi con qualche approssimazione incasellabili
in un'area politica di centro, sono finora gli unici che hanno formalizzato la
loro disponibilità. Nel frattempo sono trapelati i nomi di altri docenti, che
non hanno però ufficializzato le candidature. Non è dunque escluso che i
prossimi giorni riservino qualche sopresa.
( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
PIETRO
LUCIANO Rappresento la discontinuità Forti sinergie con il territorio
( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 6 -
Sardegna Cagliari, cinque in lizza per sostituire Mistretta ALLE URNE TRA DUE
MESI In pista Faa, Del Zompo, Paci, Sassu e Giovannino Melis CAGLIARI.
Diciott'anni dopo la nascita dell'impero (leggi Pasquale Mistretta, rettore
incontrastato dal 1991 fino ai giorni nostri) sono 5 i candidati, a Cagliari,
per il prestigioso, potente e illustre incarico di Magnifico. Potevano essere
addirittura sette ma due (Francesco Sitzia e Giuseppe Santa Cruz) hanno
rinunciato alla corsa elettorale, per non finire schiacciati nello scontro
titanico fra le facoltà di Medicina e quelle del Polo economico-giuridico che
si scatenerà dal 21 maggio in poi, data delle elezioni, per la succcessione di
Mistretta. Dei cinque aspiranti rimasti, due arrivano appunto da Medicina, l'ex
preside Gavino Faa e la farmacologa Maria Del Zompo, tre dal raggruppamento fra
Scienze politiche-Giurisprudenza-Economia e sono: Raffaele Paci, cattedra di
Economia applicata e fondatore del Crenos, istituto di
ricerche economiche inter-universitario fra Cagliari e Sassari, Antonio Sassu, docente di Politica economica europea e
già presidente del Banco di Sardegna, e Giovannino Melis, l'unico che proviene
dalla facoltà di Economia, dove insegna Economia aziendale. Questo è lo
schieramento: cinque candidati per un posto solo, quello di rettore. Di
sicuro la sfida nelle urne sarà in almeno due turni, previsto anche un terzo,
perché è davvero difficile che l'elezione avvenga alla prima tornata. Adesso
nessun concorrente sembra in grado di avere in tasca quei mille voti (su 1500
elettori) necessari per entrare subito in rettorato. Dunque sarà necessario il
ballottaggio fra i due candidati che, in primavera, otterranno più voti. A due
mesi dall'apertura dei seggi, è davvero difficile dire chi di questi tempi fra
Gavino Faa, Maria Del Zompo, Raffaele Paci, Antonio Sassu e Giovannino Melis
sia avanti una o più lunghezze rispetto agli avversari. In questa lunga
campagna elettorale, è cominciata l'anno scorso e durerà altri sessanta giorni,
sembrano partire tutti alla pari o quasi all'interno di uno scenario reso
ancora più complicato dalla sconfitta del centrosinistra guidato da Soru e dal
ritorno del centrodestra al governo della Regione. Quanto la politica c'entri
nell'università lo ha fatto capire, con eleganza, il neo
assessore alla Sanità Antonello Liori, cardiologo, area An nel Pdl, che in
un'intervista ha detto: «Spero che il nuovo rettore arrivi da Medicina». E se
lo dice l'assessore vuol dire che altri palazzi del potere (giunta e consiglio
regionale) guardano da tempo, con molta attenzione, a quanto accadrà nel
settecentesco palazzo di via Università. L'appartenza di ciascun candidato a
questa o quell'area politica può diventare determinante, così come il programma
elettorale che i cinque fanno girare da tempo da un capo all'altro dell'ateneo,
ma lo saranno anche le decisive alleanze interfacoltà, per adesso ancora
segrete. All'area di sinistra fanno riferimento Raffaele Paci e Maria del
Zompo, con il primo molto vicino all'ex assessore alla Programmazione della
giunta Soru-uno, Francesco Pigliaru, mentre la professoressa ha confermato la
sua appartenenza culturale citando una frase di Antonio Gramsci nelle ultime
righe della sua lettera aperta all'ateneo, nei fatti la spiegazione del perché
s'è candidata. Gli altri. Antonio Sassu alla presidenza del Banco fu inserito
dall'allora Pds in una rosa di nomi, ma i ben informati dicono che i suoi
rapporti col partito, diventato nel frattempo Pd, si sarebbero raffreddati
negli ultimi cinque anni. Anche Giovannino Melis ha un passato da banchiere, al
Credito industriale Sardo, e da sempre è indicato vicino all'area socialista,
che però nel tempo s'è dispersa in varie sigle. Il quinto candidato è Gavino
Faa: chi lo conosce bene, parla dell'ex preside come di un centrista
trasversale, dagli ottimi contatti sia a sinistra che a destra, con le migliori
amicizie nel Pdl. Detto della politica, i cinque dovranno confrontarsi anche
su: tagli alle risorse, aumento delle tasse universitarie, costruzione del
campus, miglioramento della qualità didattica, risalita dell'università
verso i piani più alti della classifica nazionale. Basta e avanza, per
scrivere: i prossimi saranno sessanta giorni di fuoco. (ua)
( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 60 -
Sport La curiosità Lisbona, laurea honoris causa per Mou i
docenti dell´università lo bocciano MILANO - Clamoroso: per qualcuno è Josè Mourinho ad
avere in realtà "zeru tituli". Si tratta di un gruppo di professori
della facoltà di "Motricidade Humana" all´università di Lisbona, dove Mourinho si laureò 22 anni fa e dove lunedì
riceverà una laurea honoris causa per i suoi meriti sportivi. I docenti
diserteranno per protesta la cerimonia perché, sostengono, in facoltà non si è
discusso dell´assegnazione e perché Mourinho è ancora troppo giovane per aver
acquisito i meriti necessari per l´alta onorificenza. Ad avere più titoli di
Mourinho ci sarebbero altri personaggi del calcio portoghese, come Carlos
Queiroz e Jesualdo Ferreira. Oppure, uscendo dal calcio, l´insigne professore
Teotonio Lima, il santone del basket lusitano. Meglio Teotonio dello Special
One, insomma.|(a.s.)
( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 11 -
Attualità «Ma in Italia niente condanna a vita» Un docente di giurisprudenza spiega cosa
prevede il nostro sistema giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se
Josef Fritzl fosse stato processato in Italia non andava all'ergastolo».
Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega
cosa prevede il nostro sistema giuridico in casi come quello di Amstetten.
Professor Rossi, perchè nel nostro Paese una persona che ha compiuto reati così
gravi non sarebbe condannata all'ergastolo? «Semplicemente perché i reati di
cui è accusato Josef Fritzl non rientrano nella massima condanna prevista dal
nostro codice penale. Infatti non c'è ergastolo per omicidio colposo, riduzione
in schiavitù, sequestro di persona, stupro e incesto». E quale pena sarebbe
ipotizzabile per un uomo che ha compiuto tali mostruosità? «Diciamo che
potrebbe scontare una pena di una ventina d'anni. Dobbiamo tener presente che
con il giudizio abbreviato è prevista la riduzione della pena di un terzo. Però
ci sono delle varianti importanti che anche i giudici austriaci hanno valutato,
ovvero la follia dell'imputato. Una persona che compie tali reati è certamenmte
disturbata mentalmente e dunque anche nel nostro Paese sarebbe sicuramente
finita in una struttura psichiatrica o, in alternativa, anche agli arresti
domiciliari. Non per l'età, a 73 anni, in carcere si va. Ma per le condizioni
di salute il condannato può scontare la pena a casa. E' successo anche per
Erich Priebke». Però il processo non sarebbe stato breve come in Austria. I
tempi della nostra giustizia sono da sempre molto lenti. «Sì, non posso dire il
contrario. D'altra parte l'unica possibilità di processare e arrivare a
immediata sentenza è se l'imputato si proclama immediatamente colpevole. Devo però
anche sottolinare che in una vicenda di questo tipo ci sarebbero state delle
lungaggini dovute alla nomina del collegio medico, alle perizie psichiatriche e
alle varie udienze dedicate ai testimoni. Sarebbe stata sentita non solo la
figlia-vittima, ma anche parenti, amici, conoscenti». Insomma, in Italia, un
processo del genere sarebbe durato almeno un anno prima di arrivare alla
sentenza? «Sì, più o meno un anno. Talvolta passano mesi da un'udienza
all'altra semplicemente per sentire delle testimonianze. E una delle
conseguenze sarebbe stata quella di un impatto mediatico ancora più pesante». E
la colpa secondo lei di chi è? Dei giudici, degli avvocati o dell'assetto
giuridico generale? «I giudici applicano la legge. Gli avvocati fanno il loro
mestiere. Non credo vi siano colpe ma la causa che provoca lungaggini
estenuanti è da ricercare nella numerosissima casistica di processi civili che
il nostro Paese ha. I giudici sono dunque impegnati in più processi e sono
costretti a dilatare i tempi delle udienze anche dei processi penali».
( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 -
Empoli Convegno ai Macelli sul tema delle metropoli L'arte di Campriani e le
riflessioni di Grazi CERTALDO. Dopo i primi due incontri sulla città-immagine e
sulle periferie urbane, il ciclo di incontri "Certaldo-Dubai andata e
ritorno" si occupa stavolta di "Megacities", ovvero di
metropoli, tema trattato nella conferenza che si svolgerà stasera alle
( da "Nuova Sardegna, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 32 -
Sassari Mostra fotografica Sarà inaugurata il 20 marzo alle
( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
ItaliaOggi
sezione: Enti Locali data: 20/03/2009 - pag: 14 autore: Gabriele Frontoni
Farmacie comunali, l'Ue bacchetta l'Italia Nuovo procedimento d'infrazione
contro l'Italia. Questa volta a finire nel mirino della Commissione Ue sono
stati i servizi di consulenza gestionale per le farmacie comunali. Nel 1998 e
nel 2002, due amministrazioni comunali italiane senza effettuare alcuna gara di
appalto, avevano affidato in concessione (in un caso per 10 anni e nell'altro a
tempo indeterminato), i servizi di consulenza gestionale per le farmacie
comunali senza avere alcun rapporto gestionale col concessionario né poteri di
controllo su di esso. Le autorità del Belpaese hanno sostenuto che i comuni
avrebbero apportato una serie di «modifiche allo statuto del concessionario in
modo da istituire con esso un rapporto di tipo interno, senza tuttavia
acquisire nessuna partecipazione al suo capitale». Non solo. In base alla legge
italiana, i comuni interessati dovevano effettuare un'analisi economica
generale per decidere se mantenere la concessione del servizio senza previa
gara o se invece lanciare un bando di gara per l'affidamento della concessione
a un'impresa mista pubblico-privata. Le tesi sostenute dall'Italia non sono state sufficienti a
evitare l'azione punitiva di Bruxelles. La Commissione ha rigettato le tesi del
governo italiano ribadendo che l'affidamento diretto è in contrasto con i
principi generali del trattato CE, secondo cui «deve sempre essere garantito un
livello adeguato di trasparenza e pubblicità verso tutti gli operatori
economici potenzialmente interessati, esigenza che si realizza in particolare
mediante l'esperimento di una pubblica gara». Non solo. La Corte
europea di Giustizia non prevede obblighi di esperire una gara pubblica
solo nell'ipotesi in cui «l'autorità pubblica esercita sul soggetto
distinto un controllo analogo a quello che essa esercita sui propri servizi e
se l'altro soggetto svolge la parte più importante delle sue attività con
l'ente o con gli enti pubblici che lo detengono». Ma evidentemente questo non è
il caso dei due comuni italiani poiché nessuno intratteneva alcun tipo di
rapporto col concessionario. La Commissione ha respinto anche la
giustificazione basata sulla particolare situazione normativa in Italia,
sostenendo che «uno Stato membro non può invocare disposizioni, prassi e
situazioni del suo ordinamento giuridico interno per giustificare
l'inadempimento degli obblighi ad esso imposti dal diritto comunitario».
( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
ItaliaOggi
sezione: Regione Veneto data: 20/03/2009 - pag: 19 autore: Pagina a cura di
Gabriele Ventura La giunta regionale ha adottato tre deliberazioni di supporto
finanziario alle imprese Veneto in campo contro la crisi Aiuti alle pmi e partnership pubblico-privato per fare credito Piani di
supporto finanziario a favore delle piccole e medie imprese e del settore del
commercio. Con la condivisione del rischio di credito tra pubblici e privati e
una partnership tra il sistema bancario, i confidi, gli enti pubblici e il
mondo associativo per assicurare alle aziende la possibilità di accedere al
credito. Su questi punti cardine si è delineato l'intervento anticrisi
della giunta regionale del Veneto. Che ha adottato misure di carattere
contingente per affrontare il problema del credito e in particolare
dell'accesso e delle modalità di accesso al credito da parte delle pmi.
Intervenendo quindi sulle strutture che caratterizzano il modello economico
veneto. In quest'ottica sono state infatti adottate tre deliberazioni di
supporto finanziario. Caratterizzate da una logica di condivisione del rischio
di credito tra più soggetti, pubblici e privati, tramite un rafforzamento del ruolo
della garanzia consortile. Al fine di contenere gli effetti negativi della
crisi la giunta ha anche promosso una partnership forte tra il sistema
bancario, i confidi, gli enti pubblici e il mondo associativo in un'ottica di
interventi articolati, ma coordinati e sinergici, per assicurare alle imprese
la possibilità di accedere al credito. Oltre a queste misure sono stati avviati
alcuni interventi cofinanziati da risorse comunitarie a favore del sistema
produttivo veneto. In particolare, sono stati individuati due strumenti di
ingegneria finanziaria: il primo volto a favorire l'accesso al credito da parte
delle piccole e medie imprese nonché a favorire i confidi che si adeguino al
regime di intermediario vigilato ai sensi dell'articolo 107 del Testo unico in
materia bancaria e creditizia e alle relative istruzioni della Banca d'Italia,
mediante la ripartizione del rischio attraverso garanzie e il consolidamento,
anche con aggregazioni, di organismi di garanzia. A questo proposito, con
deliberazione di giunta regionale n. 1442 del 6 giugno 2008, è stato approvato
il bando pubblico per la costituzione e la gestione di fondi rischi, da parte
di organismi consortili di garanzia, a sostegno delle operazioni di garanzia su
finanziamenti per investimenti innovativi, per lo sviluppo
dell'imprenditorialità e per la patrimonializzazione degli stessi consorzi.
L'intervento è cofinanziato per un importo pari a 35 milioni di euro a valere
sul programma operativo regionale 2007-2013. Risorse che permetteranno, grazie alla
partecipazione dei consorzi fidi, di concedere garanzie agevolate, per
investimenti in innovazione, pari a 70 milioni di euro, e, cioè, pari ad almeno
90 milioni di finanziamenti garantiti. Il secondo strumento approntato mira
invece a favorire l'accesso al credito da parte delle pmi, attraverso la
riduzione del costo delle operazioni di finanziamento per la realizzazione di
investimenti innovativi, mediante la costituzione e gestione di un fondo di
rotazione pubblico con partecipazione del sistema finanziario. Per avviare tale
strumento è stata indetta, con deliberazione di giunta regionale n. 2384 dell'8
agosto 2008, la gara per l'aggiudicazione del servizio inerente la costituzione
e la gestione di un «Fondo di rotazione per il finanziamento agevolato degli
investimenti innovativi delle pmi», utilizzando risorse finanziarie del
programma operativo regionale 2007-2013, per un ammontare pari a 45 milioni di
euro. Alla quota pubblica si aggiungerà la quota messa a disposizione da
parte del soggetto gestore del fondo, pari ad altri 45 milioni, per un totale
di 90 mln di finanziamenti a tasso agevolato. Sempre nell'ambito degli
interventi cofinanziati dal Por Fesr 2007/2013, è in fase di predisposizione il
bando per la gestione di un fondo di venture capital, per la partecipazione
temporanea e minoritaria al capitale di rischio in imprese innovative. Il bando
prevede la partecipazione pubblica per circa 15 milioni, cui si
aggiungerà altrettanta provvista da parte del soggetto gestore aggiudicatario
della gara (somma complessiva Por 2007/2013, 30 mln di euro). Contestualmente
all'adozione delle misure urgenti a sostegno del sistema economico
l'amministrazione ha anche convocato il tavolo di concertazione allo scopo di
partecipare al partenariato economico e istituzionale le azioni intraprese
dalla giunta e comunicare l'intenzione di istituire un tavolo tecnico di
monitoraggio sulla situazione del credito alle imprese. Questo tavolo, il cui
obiettivo è quello di realizzare un sistema di controllo costante degli effetti
della crisi sulle imprese venete e sui risultati delle iniziative correttive e
di sostegno poste in essere dalla regione, anche in prospettiva di ulteriori
misure di cui si dovesse rendere necessaria l'adozione, è stato formalmente
istituito con deliberazione di giunta regionale n. 3258 del 4 novembre 2008.
Relativamente al ruolo della finanziaria regionale Veneto Sviluppo, invece, è
allo studio la costituzione di un «Fondo pubblico regionale di garanzia,
co-garanzia e controgaranzia» alimentato da risorse pubbliche, che conceda, a
favore delle pmi venete, garanzie, co-garanzie e controgaranzie su garanzie dei
confidi. Si tratta di uno strumento che funziona secondo il meccanismo proprio
dei fondi di rotazione, liberando risorse al progressivo rientro dei rischi in
essere. L'intervento del Fondo sarà in linea con le vigenti normative di
vigilanza della Banca d'Italia (ex Basilea 2), e quindi acquisibile dalle
banche ai fini della mitigazione del rischio. È allo studio, poi, una ipotesi
di accordo tra la finanziaria regionale Veneto Sviluppo, la Venice
international university (Viu) e la regione del Veneto finalizzato: allo
sviluppo di processi di internazionalizzazione delle imprese mediante
l'utilizzo di figure professionali appositamente formate e specializzate nel
ramo dei servizi per l'internazionalizzazione; e a promuovere l'innovazione.
Parallelamente alla convocazione del tavolo di concertazione, infine, sono
stati attivati da parte dell'assessorato alle politiche del lavoro la
commissione regionale di concertazione tra le parti sociali e il comitato di
coordinamento istituzionale, allo scopo di fare il punto sui riflessi
occupazionali della crisi in atto. In tale ambito le parti sociali e le
amministrazioni provinciali, congiuntamente con la regione, si sono impegnate a
monitorare mensilmente, attraverso i dati forniti dai servizi per l'impiego,
l'andamento dei livelli occupazionali, allo scopo di intervenire
tempestivamente, utilizzando gli strumenti delle politiche per il lavoro, dagli
ammortizzatori sociali agli interventi formativi a carattere preventivo.
( da "Italia Oggi" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
ItaliaOggi
sezione: Professioni data: 20/03/2009 - pag: 34 autore: Pagina a cura di
Benedetta P. Pacelli Una nota di indirizzo del ministro
Gelmini agli atenei Università a dieta Taglio del 20% dei corsi di laurea Un
tetto al numero degli esami. Un taglio alla proliferazione dei microcorsi,
quelli con pochissimi crediti ma tanti docenti. Un minimo di professori di
ruolo e una sforbiciata ai corsi di laurea fotocopia, quelli buoni per
arricchire il carnet dell'offerta universitaria. E' la cura dimagrante
che il ministro dell'istruzione e dell'università
Mariastella Gelmini ha programmato per il sistema universitario e che porterà
già a partire dal prossimo anno accademico ad una sforbiciata del 20% dei corsi
di laurea. Il provvedimento. Un piano di razionalizzazione i cui paletti sono
contenuti in una nota di indirizzo vincolante per le università.
Dal prossimo anno quindi, secondo il provvedimento, saranno disattivati tutti
quei corsi di studio con un basso numero di iscritti o quelli nati per
decentrare sedi universitarie senza avere requisiti di funzionalità. Tra le
misure previste, poi, un congruo rapporto docenti per corso di laurea: in
sostanza non sarà più possibile attivare un singolo corso di laurea senza un
sufficiente numero di docenti di ruolo. Un'ulteriore precisazione anche sul
numero di crediti (ognuno vale attualmente 25 ore di lavoro) la modalità che
misura il carico di lavoro richiesto alla studente e sul quale fin'ora non
c'era stata vera omogeneità. D'ora in poi, invece, spariranno quei microesami
da meno di 4 crediti formativi, perché ciascun insegnamento non potrà valerne
meno di 6. Ma la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in
ciascun corso di studio sarà fatta anche attraverso l'individuazione del numero
degli insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere effettivamente in
base alle strutture e ai docenti di ruolo. La situazione. Nell'insieme il
pacchetto dà uno stop alla moltiplicazione dei corsi (arrivati a 5.734) che ha
segnato l'università italiana da anni, nella generalizzata corsa ad
attrarre studenti e finanziamenti. A tutto questo mondo bulimico, la riforma
della riforma impone una cura che il numero uno dell'università
vorrebbe immediata già a partire dal prossimo anno accademico e in parte già in
atto grazie alla revisione degli ordinamenti didattici operata dal Consiglio
universitario nazionale (Cun). «Abbiamo già provveduto, lo scorso anno, ad una
revisione di circa 1.700 corsi di laurea», ha spiegato il presidente del Cun
Andrea Lenzi, «e altrettanti nè stiamo analizzando ora». Una volta passato il
vaglio del Cun gli atenei potranno, quindi, procedere all'attivazione, tenendo
conto d'ora in poi anche di queste indicazioni ministeriali che «vanno
sicuramente nella giusta direzione, senza esagerare però, nel considerare così
drammatica la situazione».
( da "Adige, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
GUIDO
SMADELLI PREDAIA - «Quest'anno abbiamo avuto 15 mila ingressi, incassi per
circa 180 mila euro, il doppio che nelle passate stagioni GUIDO SMADELLI
PREDAIA - «Quest'anno abbiamo avuto 15 mila ingressi, incassi per circa 180
mila euro, il doppio che nelle passate stagioni. Domenica 22 marzo organizziamo
una grande festa sulla neve, per celebrare questo successo, per la prima volta
chiuderemo il bilancio in pari, forse addirittura con un piccolo attivo». Mauro
Schwarz , presidente di Predaia Spa, la società pubblico-privata proprietaria di impianti e
piste sciistiche dell'altopiano, e di tutte le strutture collegate, esprime
soddisfazione. «Una grande festa che avrà inizio alle 13», annuncia. «Con
musica, speck e brindisi a base del sidro prodotto da Alberto Corazzolla
(sindaco di Tres, ndr). Ovviamente saranno aperte tanto le piste, quanto
il Predaia Park». Ed è questo, il «traino» di questo successo. Una vasta area destinata
ai piccini, con presenza di tapis roulant, piste per la discesa con
«ciambelle», con slitte e bob, giochi gonfiabili, altalene e quant'altro. «E'
in questa direzione che intendiamo proseguire, a livello di investimenti»,
afferma Schwarz. «Disponiamo di ampi terreni a prato, tutt'attorno alle attuali
strutture. Abbiamo già parlato con Trentino Sviluppo, per nuovi progetti, che a
spanne quantificherei, a livello di costi, sui 2 milioni e mezzo di euro.
Dobbiamo investire qualcosa nell'impianto di innevamento, ma la maggior parte
degli impegni saranno destinati appunto ad estendere l'area parco,
migliorandone la fruibilità, puntando su attrezzature destinate ai giovanissimi
e che comunque garantiscano l'assoluta integrità dell'ambiente, che è la miglior
carta spendibile, per la nostra zona». L'inverno ormai quasi concluso ha
decretato il successo della piccola stazione sciistica. «Non senza qualche
problema», ammette Schwarz. «Soprattutto durante il periodo natalizio ci siamo
trovati un po' in crisi, sotto il profilo organizzativo, data l'altissima
affluenza di persone. Sugli impianti di risalita abbiamo gli ingressi
informatizzati, ma dobbiamo migliorare il servizio, siamo quasi andati in
tilt... abbiamo visto anche code di 40 minuti». Ma le cose, secondo il
presidente, non potranno che migliorare: «Abbiamo dimostrato che puntando
sull'utenza dei giovanissimi con adeguate proposte, peraltro spendibili anche
durante la stagione estiva, una piccola stazione a bassa quota può funzionare.
Stando a quanto visto, non possiamo che migliorare». Mauro Schwarz non intende
comunque prendersi tutti i meriti. «Frutto del lavoro dell'intero cda, e di
quanto operano sul campo. Da sottolineare come Enrico Nani , che da quest'anno
gestisce il Solarium Predaia (bar e punto ristoro alla base delle piste, ndr),
abbia operato molto bene. Ed una potenza è Massimiliano Barattelli , il nostro
caposervizio, che sa gestire strutture, persone, accoglienza, in modo
esemplare, dando un grande esempio di professionalità». Nei prossimi giorni il
cda si riunisce per analizzare i risultati della stagione invernale, che
successivamente saranno presentati pubblicamente ai soci e più in
generale alla popolazione della Predaia. 20/03/2009
( da "Adige, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
GIULIANO
BELTRAMI TIONE - Momento di particolare intensità, questo, per il Centro di
formazione professionale dell'Università popolare trentina di Tione GIULIANO
BELTRAMI TIONE - Momento di particolare intensità, questo, per il Centro di
formazione professionale dell'Università popolare trentina di Tione. A
raccontarlo è colui che da questo anno formativo dirige la scuola, dopo averci
insegnato per anni: Claudio Nicolussi . «Fra le altre - racconta il direttore -
mi piace citare due proposte che intercettano esigenze e motivazioni vicine
alla sensibilità dei ragazzi adolescenti». La prima riguarda una escursione
alla malga Malghette (sopra Campiglio, ma di proprietà di Darè) con la docente Anna Salvaterra , il
guardaboschi del Comune e una guardia forestale. Escursione naturalistica con
le ciaspole, condita con un pranzo alpino a base di polenta, salamelle e
spressa. La seconda è la partecipazione alle «Olimpiadi della danza» di
Rovereto, dopo un periodo di preparazione effettuata con la collaborazione di
due coreografi della Scuola musicale delle Giudicarie e della
cooperativa sociale «L'Ancora». Sedici compagnie si sono trovate di fronte nel
palazzetto dello sport della città della quercia. I giudicariesi si sono
esibiti con un balletto a base di musiche moderne che, per dirla con Nicolussi,
«hanno fatto risaltare la buona coesione del gruppo e le tecniche apprese nelle
prove settimanali». Altre due iniziative sono promosse dalla scuola in questi
giorni. Da domenica scorsa a sabato prossimo le classi seconde (come accade
ogni anno) partecipano al viaggio di studio in terra di Germania. I ragazzi
(ospiti di famiglie del luogo) frequentano corsi di tedesco presso una scuola
convenzionata, e poi visitano realtà economiche: nella fattispecie le fabbriche
della Ford Europa e del colosso farmaceutico Bayer. Inoltre visiteranno simboli
culturali di Bonn e Colonia. «Il viaggio - spiega Nicolussi - serve per
permettere ai ragazzi di vivere ed utilizzare la lingua straniera in un
contesto reale». Ultima iniziativa: «Milky way» in fiera. «Milky way» è il nome
del progetto legato alla simulimpresa, realizzato in collaborazione con il
Caseificio di Pinzolo-Fiavé. L'istituto tionese pratica da anni la
simulimpresa, progetti di formazione realizzati in collaborazione fra le classi
ed aziende vere per insegnare ai ragazzi a lavorare, come dovranno fare (almeno
si auspica) una volta ottenuto il diploma. La classe terza che da tre anni
collabora con il caseificio sta partecipando alla Fiera delle simulimprese di
Cesena (cui intervengono circa 2.000 ragazzi provenienti da tutta Italia) con
un proprio stand, che si caratterizza per la coreografia montana ed è stato
preparato con l'aiuto della classe terza «Collaboratori ai servizi di vendita».
«Lavorare alla predisposizione dello stand è un modo - conclude Nicolussi - per
utilizzare le competenze acquisite nelle ore di tecniche espositive».
20/03/2009
( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITA'
Un convegno su sicurezza e diritto penale «Siamo di fronte al passaggio dallo
Stato di diritto a uno Stato di prevenzione»? La risposta verrà cercata oggi e
domani in un convegno dal titolo "Sicurezza e Diritto Penale".
L'evento che sarà ospitato nell'Aula Magna della nuova sede di Giurisprudenza
(via San Geminiano 3), radunerà alcuni tra i più noti studiosi italiani e
stranieri della materia, ma anche magistrati e avvocati, con l'obiettivo di
indagare il significato di "sicuritarismo" mediante il Diritto
Penale. Promosso dal Dipartimento di Scienze giuridiche dell'Università di
Modena e Reggio Emilia e col patrocinio anche del Consiglio dell'Ordine degli
Avvocati di Modena, il convegno si aprirà oggi alle 9 coi saluti del Rettore
Aldo Tomasi, della Preside di Giurisprudenza Alessandra Bignardi, del
Procuratore Vito Zincani e del Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Modena
Giuseppe Piccioni. A seguire il prof. Massimo Donini su "La sicurezza come
orizzonte totalizzante del discorso penalistico", una sessione su
"Prevenzione e repressione" e una su "L'impresa sicura" col
Sindaco Giorgio Pighi. Domani invece confronto tra docenti
italiani e quelli della Scuola di Francoforte sull'uso politico del diritto
penale della sicurezza, costituzione e sicurezza come diritto fondamentale,
sicurezza della vita economica e strumenti di tutela e sicurezza e rischio e
anticipazione della tutela penale. (fp)
( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
SCUOLA Forum
precari organizzato dalla Flc-Cgil Dopo lo sciopero, proseguono le azioni di
mobilitazione del sindacato scuola-università Flc/Cgil contro la
"forte destrutturazione del sistema di istruzione pubblica e i tagli al
personale e all'offerta formativa portati avanti dal governo Berlusconi e dalla
maggioranza di centrodestra". Oggi alle 17 nella sede Cgil di piazza
Cittadella 36, è organizzato il Forum dei precari della
conoscenza (scuola-università-istituti musicali Afam). Oltre a numerose testimonianze di
docenti, personale Ata e ricercatori universitari che rischiano la mancata
stabilizzazione e il licenziamento in tronco dal prossimo anno scolastico a
seguito dei tagli e delle recenti riforme, sono previsti interventi dei
sindacalisti. Cinzia Cornia, segretario provinciale Flc/Cgil farà la
relazione introduttiva su «Scuola e precarietà: novità sulle graduatorie ad
esaurimento e immissioni in ruolo». Gianluca Tosetto della segreteria Flc
parlerà invece del futuro dell'Università a seguito dei tagli introdotti dalla
riforma Gelmini. La Flc/Cgil modenese promuove una petizione con raccolta
firme, da inoltrare al prefetto e per suo tramite al ministro dell'Istruzione,
in cui chiede l'immissione in ruolo nel 2009 su tutti i posti vacanti nella
scuola pubblica, il ritiro della legge 133/08 e quindi il riesame dei
regolamenti per la definizione degli organici che porterebbero altrimenti al
taglio di 42.100 docenti nel solo anno scolastico 2009/2010 e di 44.500 Ata nel
triennio 2009-2011.
( da "Provincia Pavese, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
IN
UNIVERSITA' Un incontro con il Sole24ore sulle professioni dell'editoria PAVIA.
A lezione con i professionisti. Oggi alle 14.30 nell'aula 4 di Scienze
politiche, all'interno del corso «Professioni dell'editoria», tenuto dal docente
Bernardo Notarangelo, ci sarà un incontro con il giornalista Mattia Losi. Il corso è rivolto agli
studenti della specialistica in Comunicazione, ma è una possibilità per tutti
gli interessati. Mattia Losi è giornalista del gruppo Sole24Ore, oggi è
direttore editoriale di Business Media. Nel
( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Provincia,
mostra e libro sui 150 anni Le immagini e i documenti dal 1859. Oggi
l'inaugurazione L'11 giugno 1859 il duca Francesco V, incalzato dai francesi,
abbandona Modena sancendo così la fine del Ducato estense, immediatamente
sostituito da un Governo territoriale riconducibile all'attuale Provincia che
tra poco più di due mesi compie quindi 150 anni. A questo anniversario sono
dedicati il libro "Breve storia della Provincia di Modena, 1859-2009"
curato dallo storico Emanuele Guaraldi e la mostra di documenti e fotografie
"Tra Regno e Repubblica. La Provincia di Modena 1859-2009", allestita
nella chiesa di San Paolo (via Selmi a Modena), che sarà inaugurata oggi alle
11,30 e sarà visitabile fino a lunedì 13 aprile (dal martedì al venerdì dalle
16 alle 19, sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19). Sia il libro
che la mostra sono realizzati dall'Istituto storico di Modena, con il sostegno
di Provincia e Fondazione Cassa di risparmio di Modena, e con il contributo di
Hera. «In questi 150 anni - afferma il presidente della Provincia Emilio
Sabattini - l'istituzione ha fatto molta strada accompagnando il territorio nel
suo percorso verso la modernità. E oggi, ogni giorno, i modenesi entrano in
contatto con la Provincia: dall'economia alla scuola, dalle infrastrutture per
la mobilità al mercato del lavoro, dalla promozione del territorio alla
gestione dell'ambiente, dalla pianificazione urbana ai trasporti pubblici.
Ripercorrerne la storia è utile anche come punto di partenza per una
riflessione sul futuro». Il volume (edizioni Ediesse, in vendita a 10 euro) e
la mostra, ripercorrono la vita dell'amministrazione provinciale dal
( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3 -
Pisa Un pisano a capo di 2500 scienziati per svelare i segreti del Big Bang è
Guido Tonelli, docente di
fisica generale alla nostra Università MARCO BARABOTTI PISA. Un fisico pisano
guiderà 2500 scienziati in rappresentanza di 138 Università e Centri di ricerca
di 38 paesi del mondo, nell'affascinante risoluzione dell'enigma della materia
oscura che costituisce oltre un quarto della massa dell'universo. è
Guido Tonelli (nelle foto qui a fianco), 59 anni, eletto l'altra notte nuovo
Spokesperson della Collaborazione Compact Muon Solenoid (Cms) al Cern di
Ginevra. All'esperimento partecipano anche 250 scienziati italiani, organizzati
in 14 laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. Il grande apparato
sperimentale di Cms è installato intorno ad una delle zone di interazione di
Lhc, il grande acceleratore del Cern di Ginevra. Cms è un concentrato delle più
moderne tecnologie installato in una caverna sotterranea a
( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
IL PROGETTO
Vi lavorano tanti studiosi dell'ateneo PISA. Sono oltre cento i toscani, tra
cui diversi pisani, che lavorano presso la più importante struttura di ricerca
scientifica del mondo al Cern di Ginevra: docenti
universitari, ricercatori, ingegneri e tecnici delle tre università toscane e delle relative
sezioni dell'Istituto nazionale di fisica nucleare. A fargli visita, poco più
di un anno fa, era stato anche il rettore dell'Università di Pisa Marco
Pasquali, assieme all'assessore regionale alla ricerca Eugenio Baronti.
Ad accompagnare la delegazione toscana era stato Lorenzo Foà già direttore di
ricerca del Cern ed attualmente docente della Scuola Normale
Superiore. In particolare, la delegazione visitò i due giganteschi rivelatori
in preparazione per Large Hadron Collider (Lhc), un acceleratore di particelle
per collisioni tra protoni e ioni pesanti. Si tratta di Cms ed Atlas: il primo,
di cui appunto è diventato responsabile il prof. Tonelli, è un gigante da
12.500 tonnellate installato a
( da "Tirreno, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 -
Pisa «La sinistra ha il dovere di sfidare la crisi» Lo ha detto il sindaco a
"Manifutura": è giusto aver scelto Pisa per parlare di lavoro PISA. è
stato il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, ad aprire il convegno nazionale
Manifutura organizzato dall'associazione Nens (Nuova economia e nuova società)
degli ex ministri Vincenzo Visco e Pier Luigi Bersani. «La sinistra di governo
ha il dovere di sfidare la crisi - ha esordito il sindaco - ed è stato giusto
scegliere Pisa per parlare di lavoro, di ricerca e innovazione in tempi di
crisi. Perchè Pisa è una città da record». Poi il sindaco Filippeschi ha
fornito i numeri della nostra città: «su 90.000 residenti (200.000 quelli
nell'area Pisana), 55.000 sono gli studenti universitari, 20.000 i lavoratori
della conoscenza, 5.000 i ricercatori pubblici, 10 milioni
i turisti che transitano qui ogni anno, 4 milioni i passeggeri dell'aeroporto,
18 milioni quelli che utilizzano la stazione ferroviaria». «Nell'università - ha
proseguito il sindaco - i ricercatori sono 2000 e 7.500 i laureati ogni
anno. Al Cnr i dipendenti sono 1.100. Inoltre Pisa ha la più alta percentuale
di laureati sulla popolazione complessiva di tutta Italia (17,59% contro il
7,51% dell'Italia). Ma soprattutto ha un record per ricerca e sviluppo rispetto
al Pil. Pisa è al 3,5%, mentre complessivamente l'Italia è all'1,19%, l'Europa
all'1,9%, e gli Stati Uniti al 2,6%. E oltre 1000 sono le aziende hi-tech». A
Manifutura è intervenuto anche il presidente della Provincia di Pisa, Andrea
Pieroni, che ha esortato tutti a «ripartire dall'economia reale abbandonando la
chimera dell'economia di carta. In questo senso Pisa ha la carte in regola per
essere il "laboratorio" in cui ripensare l'intero sistema economico e
produttivo». «Nonostante la crisi il nostro Paese ha costruito un sistema più
stabile di altre realtà - ha commentato Pieroni - il territorio della provincia
di Pisa è un esempio emblematico perchè possiede un mondo economico
particolarmente variegato e dinamico». «Alle imprese appartenenti a settori
particolarmente innovativi (l'high-tech, le biotecnologie, l'Information and
Communication Tecnology, l'aerospazio) - ha aggiunto poi il presidente
dell'amministrazione provinciale - si affiancano lavorazioni tradizionali come
la meccanica, la concia/calzatura, la lavorazione del legno, la cantieristica
da diporto, in cui i saperi antichi si incontrano con l'innovazione e la
ricerca, espressa qui da tre strutture universitarie (Università di Pisa,
Scuola Normale e Scuola Superiore S.Anna), Cnr, Istituto Nazionale per la
Fisica Nucleare, Istituto Nazionale per la Fisica della Materia, e Centro di Ricerca
Termica dell'Enel». «Nella nostra provincia - ha detto Pieroni - che comprende
solo lo 0,68% della popolazione italiana si realizzano il 6% dei brevetti made
in Italy, il 5% dei brevetti di ricerca statunitensi, il 6,7% dei progetti
finanziati dall'Unione Europea». «Questa è la ricetta che proponiamo - ha
concluso -: utilizzare il doppio binario del sostegno alle produzioni
tradizionali, sviluppando sempre più l'innovazione tecnologica - in un'ottica
di economia sostenibile - e facendo interagire i due mondi». Marcello Cella
( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
LEGAMBIENTE
Chi era il professor Zabarella? Incontri su illustri padovani Non dimenticare.
Perché l'identità di una città si fonda sulla sua storia, le strade, l'arte, i
personaggi, i racconti e tradizioni. E' lo spirito che ispira il gruppo
Salvalarte di Legambiente che da anni si impegna affinchè alcuni luoghi di
Padova non vengano dimenticati. Facendo conoscere la Padova d'acqua attraverso
il Ponte romano, la Padova delle confraternite, attraverso la Scuola della
Carità, impegnandosi all'Archivio di Stato per rendere più fruibile la
consultazione del catasto Napoleonico. «Con l'obbiettivo di non dimenticare -
spiega Teresa Griggio, vice presidente di Legambiente Padova - vogliamo
spolverare la nostra memoria a partire da alcuni personaggi legati all'università
e che hanno contribuito a dar prestigio alla città, di cui troviamo traccia nei
nomi delle vie e dei palazzi, nomi familiari: ma conosciamo le loro storie?».
Si parte domani alle 10.30 nella Scuola della Carità, via San Francesco 63:
«Francesco Zabarella, un protagonista della storia europea tra diritto,
religione e politica», conversazione con Chiara Valsecchi, docente di
storia del diritto medievale e moderno. Incontro su uno dei più importanti
professori di diritto Padovano che, diventato arciprete, fu anche ambasciatore
per la città cercando il sostegno di Carlo VI re di Francia in un'epoca
delicata a causa delle mire espansionistiche della Repubblica di Venezia. Si
continuerà sabato 28 marzo alle 10.30 con «Galileo Galilei: il cannocchiale e
le scoperte astronomiche». Conversazione con Luisa Pigatto,
docente di
astronomia storica. Sabato 4 aprile ore 10.30 «Girolamo Fabrici D'Acquapendente
e il teatro anatomico», conversazione con Maurizio Rippa Bonati, docente di Storia della Medicina.
Sabato 18 aprile alle 12 visita al teatro anatomico.
( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 59 -
Giorno/Notte L'italiano di Joyce, Ezra Pound e Mozart Due giorni di convegno
internazionale al Bo e a Palazzo Moroni Si terrà in Aula Nievo del Bo, oggi e
domani, il convegno internazionale sugli «Scrittori stranieri in lingua
italiana, dal Rinascimento al Novecento» organizzato dal Dipartimento di
Romanistica dell'Università di Padova. La prima giornata, moderata da Mario
Richter, si aprirà con la relazione di Furio Brugnolo dell'Ateneo patavino,
seguita dagli interventi di alcuni esperti quali Georg Kremitz, Università di
Vienna e Jean Balsamo, di Reims. Il convegno riprenderà
alle 15, presieduto dal docente del Dipartimento di Romanistica Lorenzo Renzi, con l'intervento
di Daniela Goldin Folena dell'Università di Padova, sull'italiano di Mozart,
seguiranno Mirka Zogovic dell'Università di Belgrado e John Lindon, della University
College London. Domani, dalle
( da "Centro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
DOMANI A
CHIETI Massimo Fagioli presenta il suo nuovo libro Massimo Fagioli, lo
psichiatra della Teoria della nascita e dell'analisi collettiva, sarà domani,
alle 10,30, a Chieti, nell'auditorium della palazzina ex rettorato a Chieti
dell'università D'Annunzio. L'incontro, organizzato dalla
facoltà di Scienze della formazione presieduta da Gaetano Bonetta, prevede la
presentazione del nuovo volume di Fagioli: «Fantasia di sparizione» (edito
dalla nuova casa editrice L'asino d'oro). «Fantasia di sparizione» è l'ottavo
libro di Fagioli (il cui primo volume «Istinto di morte e conoscenza» è
arrivato alla dodicesima edizione), lo psichiatra dal 2002 tiene proprio all'università
di Chieti Pescara corsi affollatissimi ai quali partecipano centinaia di persone.
Il volume è il frutto della trascrizione delle lezioni tenute da Fagioli nel
2007 alla facoltà di Scienze della formazione dell'università
di Chieti Pescara. Il libro verrà presentato, alla presenza di Gaetano Bonetta,
preside della facoltà di Scienze della formazione; di Anna Homberg, psichiatra e docente di Pari opportunità all'università di Foggia; e di Marco Pettini, docente di Fisica teorica all'università di Aix-Marseille II. «Fantasia di sparizione», che si sofferma
in particolare «sulla scoperta della nascita umana, definendo la differenza tra
fantasia di sparizione e pulsione di annullamento», è per il suo
contenuto un libro di stringente attualità.
( da "Mattino di Padova, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 53 -
Cultura e Spettacoli Quei migranti veneti in Romania L'ultimo volume pubblicato
della collana «Civiltà Veneta nel mondo» C'era un tempo in cui erano i veneti
che si incamminavano alla volta della Romania. E' successo fino al 1945: a
raccontarlo un libro, Veneti in Romania, ultimo nato della collana «Civiltà
Veneta nel mondo», diretta da Gianpaolo Romanato, e curato dal prof. Roberto Scagno, docente di Lingua e Letteratura Romena presso l'Università di Padova,
con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica
all'Università di Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato in
storia all'Università di Iasi in Romania. «Non sarebbe corretto - spiega
il professor Scagno - azzardare alcun paragone tra l'immigrazione dei giorni
nostri, che viene dall'Est, a quella ricostruita nel libro verso la Romania.
Cosi come sono da escludere anche implicazioni sul fronte della delocalizzazione
delle imprese venete; qui si racconta la storia della prima grande emigrazione
veneta nell'ultimo trentennio dell'Ottocento dove dal bellunese sono partiti in
molti, manodopera specializzata, per lavorare all'infrastrutturazione della
Romania: strade, ferrovie, palazzi». L'assessore ai flussi migratori della
Regione Veneto, Oscar De Bona, è tra i promotori della ricerca (la Regione ha
finanziato l'opera), puntualizza: «La manodopera qualificata proveniente dal
Veneto, soprattutto dell'alto bellunese, divenne insostituibile per lo sviluppo
del Paese danubiano, al cui processo parteciparono in modo rilevante anche
artisti e uomini di cultura veneti. Un'apprezzata attività professionale
interrotta dall'instaurazione del regime comunista nel 1948, che determinò, tra
l'altro, lo scioglimento delle associazioni culturali che avevano accompagnato
l'emigrazione veneta in Romania». Finito il sogno rumeno non si fermano i
racconti delle migrazioni dei veneti nel mondo: il prossimo volume della
collana racconterà il Canada. (Daniele Pajar)
( da "Unita, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
A RomaTre un
seminario gratuito sul tema «Violenza sulle donne» ADELE CAMBRIA Nell'aula 36
di Scienze della Formazione dell'Università RomaTre, è stato presentato ieri
mattina il seminario «Spirali di violenza», sulle violenze contro le donne,(19
marzo - 7 maggio 2009) ideato dalla Cooperativa Be Free e finanziato dal
Comitato delle Elette in Campidoglio. Le otto giornate di studio ed
approfondimento sono gratuite - già 62 le iscrizioni - e sono state inserite
nell'ambito del Master per Formatori Esperti in Pari Opportunità, Women'Studies
e Studi di Genere, promosso e coordinato dalla docente
Francesca Brezzi. Dice Oria Gargano, una lunga esperienza nell'accoglienza e
recupero delle vittime di violenza: «Il nostro progetto rifiuta il discorso
emergenziale e sicuritario. Vogliamo sapere di più per capire di più». E la
professoressa Brezzi incalza: «È importante creare forme immaginative diverse
nel rapporto tra i sessi... ». «E vi assicuro che, al momento, non è facile»,
sottolinea Oria. E quasi a darle ragione, ecco l'ennesima notizia di una
violenza su una donna. Ma questa volta la messa in scena raggiunge l'apice
della «raffinatezza», ponendo in relazione l'odio del femminile e il terrorismo
politico (o mafioso?). Infatti, la donna (italiana) trovata - per fortuna
ancora viva - nella camera di un B&B, portava addosso una finta cintura
esplosiva. Allora torniamo alla ragione. Spiega Gargano, la presidente di Be
Free: «È un seminario essenziale per formare il personale che opera nelle Case
che ospitano donne vittime di violenza». E Gemma Azuni, consigliera capitolina
eletta da Sd, che con la veterana Monica Cirinnà ha sostenuto il progetto,
promette battaglia perché sia aperta una Casa per le donne in ogni Municipio. Tra i 32 docenti delle prossime giornate: Dacia Maraini, Luigi
Cancrini ,Barbara Duden, Cristina Tumiati, Biljana Ljubsavlievic, Elisabetta
Canitano. Tra i docenti Dacia Maraini, Luigi Cancrini, Barbara Duden, Cristina
Tumiati, Biljana Ljubsavlievic ed Elisabetta Canitano. Lo organizza la
onlus befree (www.befreecooperativa.org, telefono 06-689533659).
( da "Nuova Venezia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7 -
Attualità «Ma in Italia niente condanna a vita» Un docente di giurisprudenza spiega cosa
prevede il nostro sistema giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se
Josef Fritz fosse stato processato in Italia non andava all'ergastolo». Stefano
Rossi, docente di
Giurisprudenza all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il
nostro sistema giuridico in casi come quello di Amstetten. Professor
Rossi, perchè nel nostro Paese una persona che ha compiuto reati così gravi non
sarebbe condannata all'ergastolo? «Semplicemente perché i reati di cui è
accusato Josef Fritz non rientrano nella massima condanna prevista dal nostro
codice penale. Infatti non c'è ergastolo per omicidio colposo, riduzione in
schiavitù, sequestro di persona, stupro e incesto». E quale pena sarebbe
ipotizzabile per un uomo che ha compiuto tali mostruosità? «Diciamo che
potrebbe scontare una pena di una ventina d'anni. Dobbiamo tener presente che
con il giudizio abbreviato è prevista la riduzione della pena di un terzo. Però
ci sono delle varianti importanti che anche i giudici austriaci hanno valutato,
ovvero la follia dell'imputato. Una persona che compie tali reati è certamenmte
disturbata mentalmente e dunque anche nel nostro Paese sarebbe sicuramente
finita in una struttura psichiatrica o, in alternativa, anche agli arresti
domiciliari. Non per l'età, a 73 anni, in carcere si va. Ma per le condizioni
di salute il condannato può scontare la pena a casa. E' successo anche per
Erich Priebke». Però il processo non sarebbe stato breve come in Austria. I
tempi della nostra giustizia sono da sempre molto lenti. «Sì, non posso dire il
contrario. D'altra parte l'unica possibilità di processare e arrivare a
immediata sentenza è se l'imputato si proclama immediatamente colpevole. Devo
però anche sottolinare che in una vicenda di questo tipo ci sarebbero state
delle lungaggini dovute alla nomina del collegio medico, alle perizie
psichiatriche e alle varie udienze dedicate ai testimoni. Sarebbe stata sentita
non solo la figlia-vittima, ma anche parenti, amici, conoscenti». Insomma, in
Italia, un processo del genere sarebbe durato almeno un anno prima di arrivare
alla sentenza? «Sì, più o meno un anno. Talvolta passano mesi da un'udienza
all'altra semplicemente per sentire delle testimonianze. E una delle
conseguenze sarebbe stata quella di un impatto mediatico ancora più pesante». E
la colpa secondo lei di chi è? Dei giudici, degli avvocati o dell'assetto
giuridico generale? «I giudici applicano la legge. Gli avvocati fanno il loro
mestiere. Non credo vi siano colpe ma la causa che provoca lungaggini
estenuanti è da ricercare nella numerosissima casistica di processi civili che
il nostro Paese ha. I giudici sono dunque impegnati in più processi e sono
costretti a dilatare i tempi delle udienze anche dei processi penali».
( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Amt, fra
Tursi e Transdevè finita la luna di miele trasporti Due mesi di riflessione sui
temi "forti". Ma l'alleanza rischia di rompersi TRA COMUNE E TRANSDEV
è finita la luna di miele e si è aperta la prima, seria, pausa di riflessione.
Un modo gentile per affermare che ci troviamo al via di un vero e proprio tiro
alla fune al termine del quale potrà succedere di tutto: andare avanti con la
partnership pubblico-privata nata nel 2005 per salvare Amt
oppure - dicono le previsioni più catastrofiche - decidere consensualmente per
un divorzio che avrebbe davvero del sensazionale. Rischio aziendale a giudizio
di Tursi troppo sulle spalle della parte pubblica,
situazione non più sostenibile sulla parte relativa alla compensazione delle
perdite e alle penali per non aver realizzato una parte delle corsie gialle
previste. E, soprattutto, le non troppo ventilate accuse di danno erariale e
abuso d'ufficio avanzate da Procura e Corte dei conti. Quanto basta per rimettere
in discussione tutto. Ed, eventualmente, rompere il rapporto. Bocche cucite,
prudenza tra gli interlocutori. Sul banco ci sono però due mesi di riflessione
per capire se andare avanti o meno, riflettere sul contratto di servizio, i
"patti parasociali", il piano industriale e la gestione dell'azienda.
I 60 giorni partono dall'incontro tenutosi martedì 10 marzo tra il sindaco
Marta Vincenzi, il rappresentante di Transdev in Italia Olivier Rossignolle e i
vertici di Amt. «Il Comune ha delle domande, noi ne abbiamo altre - chiosa
Rossignolle - non si tratta dell'anticipo di un discorso di revisione del
contratto, fissato per il 2011, ma di un punto della situazione concordato in
occasione del primo incontro, a Parigi, tra il nuovo sindaco e i nostri vertici».
La tensione, però, Rossignolle non la nega. «Abbiamo concordato di lavorare
insieme ma non ci siamo ancora seduti a un tavolo per la prima riunione.
Sarebbe scorretto da parte mia fare commenti e dichiarazioni su un'analisi che
non abbiamo ancora iniziato. Mi dispiace se qualcuno non ha fatto altrettanto».
Troppe difficoltà potrebbero far rompere l'amore di Transdev per la Superba?
«Il 4 maggio, come promesso, apriremo in via Finocchiaro Aprile la nostra sede
italiana. Non l'avremmo trasferita da Milano a Genova, se non fossimo convinti
di voler continuare l' esperienza». Certo è che la parte che maggiormente dovrà
scendere a patti, tra le due, dovrà essere proprio Transdev. Al Comune non
piace dover discutere ogni due anni di ritocchi tariffari senza tener conto
della situazione economica delle famiglie (la proposta di Amt sugli aumenti è
di qualche giorno fa), al Comune non piace che sia compito di Tursi intervenire
quando i conti vanno in rosso, al Comune non piace la gestione troppo aziendale
di contravvenzioni e percorsi delle linee (vedi i casi delle corsie gialle e
delle variazioni sul "32" e il "36"). Alla luce delle
considerazioni che al tavolo si faranno, il partner francese potrà decidere di
continuare a presidiare il Paese da Genova - magari in vista di future
opportunità di gestione in ambito ferroviario - oppure di tornarsene oltralpe,
in questo caso chiedendo la restituzione dei 22 milioni di euro investiti
all'inizio dell'avventura che salvò Amt dal fallimento (del resto poco prima di
andarsene l'ex amministratore delegato Hubert Guyot dichiarò: «Se non siamo più
graditi siamo pronti ad investire altrove»). In questo caso il Comune dovrebbe
vendere un pezzo e del patrimonio immobiliare dell'azienda per risolvere la
questione. «In ogni matrimonio ci sono fasi differenti - dichiara Paolo
Pissarello, vicesindaco con delega al trasporto pubblico - finita la luna di
miele, ci troviamo in un momento di maturità. E abbiamo
l'esigenza di semplificare qualche procedura». Due mesi, poi si saprà se
rilanciare con modifiche e o interrompere il primo vero esempio in Italia di
società pubblico-privata nel trasporto pubblico. daniele grillo grillo@ilsecoloxix.it
20/03/2009
( da "Secolo XIX, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Nuovo
mercato aperto entro fine estateavrà due bar, una banca e sezione vigili»
bolzaneto «IL 22 GIUGNO termineranno gli allestimenti interni ad opera di
Siemens e, certamente, entro la fine dell'estate il nuovo mercato
ortofrutticolo di Bolzaneto potrà essere aperto al pubblico». Lo ha affermato,
ieri, l'assessore ai Lavori pubblici, Mario Margini, al termine di un
sopralluogo al nuovo mercato all'ingrosso sorto nell'ex area Sanac e
direttamente collegato al casello autostradale. Al sopralluogo di ieri erano
presenti tutti i principali protagonisti dell'operazione: Margini e il collega
al Commercio, Gianfranco Tiezzi, per il Comune, i vertici della Spim,
l'immobiliare di Palazzo Tursi, in cui è stata inglobata la Società di
costruzione del mercato (Scm) e, naturalmente, gli operatori. «I lavori
procedono spediti - dice Margini - il 22 giugno finisce l'allestimento da parte
di Siemens che ha messo in campo 70 operai per rispettare i tempi. Poi si
aprirà il complesso iter delle autorizzazioni ma entro l'estate, probabilmente
ai primi di settembre, il mercato dovrebbe entrare in funzione». Il complesso sarà gestito da una società pubblico-privata (40 per cento Comune, il resto
delle quote nelle mani dei grossisti) e sarà dotato, tra l'altro, di un comando
dei vigili, una banca, due bar e, forse, anche una tabaccheria. 20/03/2009
( da "Repubblica, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 41 -
Esteri La legge Sotto accusa l´accordo Ue siglato in Italia nel �99 Dalla
Spagna alla Francia in rivolta gli "anti-Bologna" ANAIS GINORI Nelle
strade di Barcellona, in mezzo agli scontri di mercoledì notte, i ragazzi
urlano: «Bologna non passerà!». Nei comunicati sull´occupazione in corso alla
Sorbona gli studenti francesi puntano il dito contro «il processo di Bologna
che mercifica lo studio e vuole trasformare l´università
in una fabbrica». C´è un filo rosso che collega le varie proteste studentesche
europee di queste settimane. E´ Bologna. Intorno al nome del capoluogo emiliano
si organizzano cortei, scioperi, inedite coalizioni tra studenti e professori.
«La rivolta degli anti-Bologna» ha titolato ieri in prima pagina El Paìs sullo
sgombero dell´università catalana da parte della polizia, che ha
provocato almeno 60 feriti. Il catalizzatore di tanta rabbia è l´accordo
firmato a Bologna nel 1999 che vuole "armonizzare" i sistemi di
istruzione superiore tra 29 paesi. Entro il 2010 - recita la dichiarazione
ufficiale - tutti gli atenei devono uniformarsi a un ciclo universitario unico:
tre anni per la laurea, due anni per il master, tre anni per il dottorato. Una
riforma che, secondo i promotori, permetterà di far competere gli atenei
europei con quelli anglosassoni e favorire l´integrazione con il mondo del
lavoro, anche attraverso finanziamenti privati. «Tutte le facoltà umanistiche
faticheranno a ottenere stanziamenti dalle imprese. Le lauree in lettere o in
filosofia scompariranno» dice invece Javi Ruiz, studente di filosofia all´università
di Valencia. E´ la stessa opposizione a una "visione privatistica del
sapere" che anima da mesi la rivolta dei giovani in Grecia. Ma qui la
riforma del governo ispirata all´accordo di Bologna è soltanto una delle tante
scintille. Per i giovani della cosiddetta "Generazione 600 euro" c´è
soprattutto la paura degli sfratti, dell´esclusione sociale, della precarietà a
vita. Dopo la guerriglia urbana di dicembre provocata dalla morte di Alexis, il
quindicenne ucciso dalla polizia ad Atene, il premier conservatore di Costas
Karamanlis ha creato un´unità speciale per la sicurezza nelle strade, vietando
il passamontagna nei cortei. In Grecia ci si aspetta una primavera socialmente
"caldissima". «C´è un´avversione diffusa contro l´accordo di Bologna»
riconosce Tullio De Mauro. «A me pare un imperativo troppo tecnocratico, che
non riconosce il valore della diversità» aggiunge il docente di
linguistica alla Sapienza di Roma. «Ed è comunque un obiettivo privo di senso
se non viene raccordato da mezzi e normative per tutelare i tipi di facoltà».
La sensazione è che il processo che deve terminare entro il 2010 provocherà, in
nome di una nuova autonomia finanziaria, pesanti tagli pubblici. Non a caso, il
ministro francese Valérie Pecresse ha pensato di rinominare la sua legge per
l´autonomia delle università, ribattezzandola per la "libertà e la
responsabilità". «Siamo tutti d´accordo sul fatto che la riforma
universitaria è sbagliata in molti aspetti tecnici. Il problema è che siamo in
una fase di stallo e dobbiamo radicalizzare l´azione davanti al silenzio della
ministra». A parlare così non è uno studente ma Sophie Lalanne, docente di Storia alla Sorbona. Insieme
ad altri professori sta guidando l´occupazione del prestigioso ateneo parigino.
Un´altra novità di questa stagione è infatti la partecipazione del corpo docente alle proteste. Lunedì alcuni di
loro hanno tenuto una lezione all´aperto sotto l´Arco di Trionfo prima di essere
anche loro sgomberati dalla polizia. «Dal nostro punto di vista, le
proteste in Francia sono a un livello stratosferico» osserva De Mauro.
«Purtroppo abbiamo guai ben più seri di cui occuparci. In questo momento -
continua il linguista - ci sono rettori che non hanno i soldi per pagare gli
stipendi». Le rivendicazioni dell´Onda, aggiunge De Mauro, sono più pragmatiche
di quella di altri studenti europei. «In Italia - conclude De Mauro - la
polemica sul processo di Bologna è passata in secondo piano di fronte a gravi
emergenze». Provare a immaginare l´università del futuro è un
lusso quando il presente è tanto precario.
( da "Manifesto, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Presidente
e il disagio sociale Jean-Baptiste Thomas* Esiste attualmente in Francia una
contraddizione latente, ancora irrisolta politicamente, tra un governo sempre
più fragile e una forte rabbia sociale che esce tendenzialmente dal quadro
abituale. Questa situazione rende centrale la questione dell'agenda sociale,
una delle principali preoccupazioni di Sarkozy. Ultimamente, il governo è
riuscito a separare la questione sociale nella Francia metrpolitana dallo
sciopero delle Antille. Avendo lasciato passare più di 6 settimane tra l'ultima
giornata di sciopero generale e quella di ieri, i sindacati non hanno otteuto
nulla ma hanno invece lasciato del tempo a Sarkozy per mettere fine al
conflitto in Guadalupa e in Martinica, dove il governo alla fine ha dovuto
recedere. La situazione avrebbe potuto prendere un'altra piega nelle settimane
a venire, destabilizzando la strategia del governo. Nelle università,
hanno prima di tutto fatto appello alla mobilitazione delle rispettive
direzioni. La moltiplicazione delle assemblee generali, l'elezione di delegati
e la strutturazione dei Coordinamenti nazionali hanno permesso di sostenere uno
sciopero che dura ormai da 7 settimane. Ai ricercatori si sono uniti gli
studenti e oggi ci sono 35 università bloccate in tutta la
Francia. Nell'est parigino, alla Posta si diffondono scioperi proclamati nelle
assemblee generali ai margini dei sindacati. Nel settore privato, si
moltiplicano i movimenti contro i licenziamenti. Dopo i conflitti alla Sony e
alla Continental, l'azione più significativa degli ultimi giorni ha avuto luogo
alla Stpm, che produce telai per automobili. Nella fabbrichetta di
Mantes-la-Jolie, una delle banlieues più calde dell'ovest della capitale, i 20
operai non hanno soltanto lottato per ottenere migliori indennità, ma per
impedire i licenziamenti. Provvisoriamente, hanno vinto. Con uno sciopero
durato 9 giorni, con picchetti 24 ore su 24, hanno costretto il padrone a cedere.
Il Medef e il governo temono che si insedi l'idea che è possibile vincere solo
attraverso lotte collettive, dure e lunghe. I 200 euro di aumento delle Antille
sono stati ottenuti in questo modo. Benché la presidente del Medef abbia
criticato la Cgt in questi giorni, non si è per nulla rimangiata le
affermazioni della settimana scorsa. Interrogata sull'Lkp della Guadalupa,
«un'organizzazione gauchista molto politicizzata che ha fatto ricorso all'arma
delle pressoni senza problemi», aveva reso omaggio ai «sindacati della Francia
metropolitana, altrimenti costruttivi e responsabili». E' in Guadalupa, una
vasta banlieue tropicale a 7 mila chilometri da Parigi, che il governo ha
trovato ultimamente maggior filo da torcere. Nel caso della posta, delle università
di periferia, di Continental, della Stpm, è nella grande banlieue di Parigi che
il conflitto comincia ad essere più duro. Ciò che temeva Sarkozy durante
durante la rivolta delle banlieues del 2005 era la combinazione delle
esplosioni urbane e della febbre nelle università.
Gli studenti, allora, sono entrati in scena 6 mesi dopo,
con il movimento anti-Cpe. Oggi, anche i lavoratori sono in piazza. Ragione di
più, per il Medef, di chiedere ai sindacati di essere responsabili. Ragione di
più, per noi, di essere responsabili e di seguire l'esempio della Guadalupa.
*Docente Università Paris XII
( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Oggi verrà
presentata anche la riedizione della cartella con riproduzioni di dieci carte a
stampa del territorio di Bergamo curata da Emilio Moreschi nel 2001 -->
Venerdì 20 Marzo 2009 TERZA, pagina 50 e-mail print Oggi verrà presentata anche
la riedizione della cartella con riproduzioni di dieci carte a stampa del
territorio di Bergamo curata da Emilio Moreschi nel 2001. «Le più importanti
carte a stampa - secondo il curatore - della storia della cartografia
bergamasca». Si va da quella di Antonio Magini, «astronomo, cartografo e
umanista», docente di
astronomia all'università di Bologna (1620), a quella di Giovanni Prospero Mazzoleni,
1820. Passando per le carte dello Scolari (1680), del Mortier (1704), del
Redolfi (1718 circa), del Santini (1776), dell'abate bergamasco Formaleoni
(1777), dello Zatta (1782), dell'ingegner Manzini (1816). 20/03/2009
nascosto-->
( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
CorsiMemorie
e storie dal Novecento italiano Ore 15, al Liceo scientifico Mascheroni, via
Alberico da Rosciate, «Memorie e Storie dal Novecento italiano», percorso di
formazione per gli studenti delle superiori e per i docenti organizzato
dall'Ufficio scolastico provinciale, Fondazione Serughetti La Porta, Aned,
Liceo scientifico Mascheroni, Fondazione Bergamo nella storia e Associazione
degli amici del Museo storico --> Venerdì 20 Marzo 2009 AGENDA, pagina 20
e-mail print CorsiMemorie e storie dal Novecento italiano Ore 15, al Liceo
scientifico Mascheroni, via Alberico da Rosciate, «Memorie e Storie dal
Novecento italiano», percorso di formazione per gli studenti delle superiori e
per i docenti organizzato dall'Ufficio scolastico provinciale, Fondazione
Serughetti La Porta, Aned, Liceo scientifico Mascheroni, Fondazione Bergamo
nella storia e Associazione degli amici del Museo storico. Tema dell'incontro:
«Giustizia sommaria fra guerra e dopoguerra. Il Caso Emilia», relatore Massimo
Storchi, Istoreco Reggio Emilia. Lezioni di lingua bergamasca Ore 18, sede del
Ducato, piazza Pontida 42, corso di lingua bergamasca con Carmelo Francia.
IncontriAntiche carte geografiche della Provincia di Bergamo Ore 18,30, Spazio
Viterbi, Palazzo della Provincia, via Tasso 8, presentazione della nuova
cartella con riproduzioni di «Antiche carte geografiche della Provincia di
Bergamo». Interverranno Valerio Bettoni, Tecla Rondi ed Emilio Moreschi,
curatore dell'edizione. Attorno a Manzoni Continuano le attività accademiche
dell'Ateneo di Scienze Lettere e Arti, ore 17,30, via Tasso 4, per il ciclo
«Attorno a Manzoni "Così va spesso il mondo"», incontro con Cristina
Cappelletti dell'Università degli Studi di Verona che parla sul tema: «Manzoni,
Rosmini e "Delle Cinque Piaghe della Santa Chiesa"». Capire l'agire
dei figli Ore 15,30, saletta dalle Grazie, Parrocchia S. Maria delle Grazie,
viale Papa Giovanni XXIII, incontro rivolto ai genitori sul tema «Motivazioni e
valori, capire il perché dell'agire dei figli» organizzato dal Cif, Centro
italiano femminile, nell'ambito del ciclo «Essere madri nelle diverse culture».
Relatore lo psicopedagogista Elio Dotti. Contributo alle micro, piccole e medie
imprese Ore 11, sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni,
via Petrarca 10, presentazione pubblica del bando «Contributi alle micro,
piccole e medie imprese (Mpmi) per il sostegno dell'innovazione e dell'imprenditorialità
nel settore dei servizi alle imprese», organizzato dalla Camera di Commercio di
Bergamo e dalla propria Azienda speciale Bergamo Formazione. Apre i lavori
Cristiano Arrigoni, relatori Enzo Rodeschini e Antonietta De Costanzo.
Feltrinelli Libri&Musica Bergamo Ore 18, alla libreria Feltrinelli, via XX
Settembre 55, la poesia duale presentata da Gianfranco Avella e Giacomo
Gusmeroli con il libro «Magnalia» dell'editore Nodolibri. La battaglia per la
carità Ore 20,45, Casa del Giovane, sala Nembrini, via Gavazzeni 13, incontro
di Alleanza Cattolica sul tema: «La battaglia per la carità. Dalla difesa della
vita al diritto di uccidere», con relazione di Chiara Mantovani, vicepresidente
nazionale per il Nord dell'Associazione medici cattolici italiani. La politica
ai tempi di Facebook Ore 21, Caffè Letterario, via S. Bernardino 53, «La
politica ai tempi di Facebook», dibattito con Roberto Bruni, sindaco di
Bergamo; Mafe De Baggis, esperta in media digitali; Alessandro Gilioli,
giornalista dell'«Espresso», Francesca Pasquali, docente di
storia e tecniche dei nuovi media e Marcello Saponaro, consigliere regionale
dei Verdi. Le opere pubbliche nel campo del restauro Ore 17,30, all'Urban
Center di piazzale Alpini, nel corso della mostra del Piano di governo del
territorio di Bergamo «Bergamo Futura», incontro dedicato alle opere pubbliche
nel campo del restauro dal titolo: «Il progetto della conservazione nella
costruzione della città del futuro». Partecipano Carlo Fornoni, gli architetti
Antonio Gonella, Marcello Sita, Luigi Bellocchio, ing. Nicola Berlucchi,
introduce e coordina Maria Claudia Peretti. Verranno inoltre presentati i
lavori di restauro del Palazzo del Podestà, del Palazzo della Ragione, dell'ex
chiesa della Maddalena, del Teatro Sociale. incontro con l'architetto Uriarte
Ore 14,30, Consorzio Parco dei Colli, ex monastero di Valmarina, via Valmarina
25, Iñaki Uriarte, architetto vincitore del premio Roveda - Parco Adda Nord,
parla sul tema: «Riuso del patrimonio industriale dismesso nella regione basca».
Introduce Antonio Gonella. Il polittico di Marne Apertura del ciclo di incontri
«Vedere l'invisibile», organizzato dal Museo diocesano Adriano Bernareggi in
collaborazione con «Arte in Luce», dedicati quest'anno alla scoperta all'arte
sacra contemporanea nelle nostre chiese. Ore 20,30, nella parrocchiale di
Longuelo, approfondimento del Polittico di Marne opera di Maurizio Bonfanti,
esposto eccezionalmente nella chiesa cittadina. Alzano Lombardo, Fedi in
dialogo Per iniziativa del Gruppo Centro educazione alla mondialità di Alzano e
i missionari Saveriani, «Fedi in dialogo», colloqui interreligiosi. Ore 20,30,
casa missionari Saveriani, via Ponchielli 4, incontro sul tema: «Chiesa valdese
e buddismo zen. Chi è il mio prossimo?». Relatori Janique Perrin (pastora della
Comunità cristiana evangelica di Bergamo), Kyoichi Tatsuwawa (monaco della
scuola buddista Nichiren) e p. Luciano Mazzocchi (cappellano della comunità
giapponese di Milano). Ambivere, assemblea sulle emissioni industriali Ore 21,
alla Sala civica Centro sociale di via Battisti, assemblea pubblica sulle
«emissioni industriali e salute del cittadino», intervento di Roberto Carrara,
consulente ambientale e Giovanni Mosconi, primario Medicina del lavoro agli
Ospedali Riuniti di Bergamo. Brembate Sopra, educazione alimentare Ore 20,30,
biblioteca comunale, «Vero o falso?», serata dedicata ai luoghi comuni e alle
false credenze sull'alimentazione, con Rossana Madaschi, dietista e docente
di scienza dell'alimentazione. Calolziocorte, omaggio a Eduardo De Filippo Ore
21, sala civica «Gianfranco Miglio», omaggio al grande Eduardo De Filippo
proposta dalla Biblioteca comunale «Caterina Cittadini»: dopo l'introduzione
sulla vita e l'opera dell'autore napoletano curata dall'autore e regista
teatrale calolziese Paolo D'Anna, Salvatore De Gennaro reciterà alcuni brani
tratti dalle opere principali di Eduardo De Filippo. Cenate Sopra, Filippo
Lussana da Cenate alle neuroscienze Ore 17, teatro cinema oratorio,
presentazione del volume «Filippo Lussana (1820-1897). Da Cenate alle
Neuroscienze» della Collana «Storia della Sanità a Bergamo» promossa dalla
Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo. Endine Piangaiano in
un libro Ore 20,30, chiesa parrocchiale di Piangaiano, Tecla Rondi, assessore
provinciale alla Cultura ed Eugenio Fontana, presentano il volume di Bortolo
Pasinelli: «Endine Piangaiano - Valmaggiore - San Felice». Interverrà il
presidente della Provincia, Valerio Bettoni. Gorlago, eutanasia e testamento
biologico Ore 20,30, nei locali del Centro famiglia della Parrocchia, per
iniziativa del Movimento per la vita della Val Cavallina, dibattito su
eutanasia e testamento biologico: «Che vita è?». Relatori i gemelli Luca e
Paolo Tanduo, di Milano; fondatori del Centro culturale cattolico San Benedetto.
Mozzanica, gli impianti fotovoltaici Ore 20,45, sala consiliare, il sindaco
Massimo Alloni e alcuni tecnici presentano i quattro nuovi impianti per la
produzione di energia elettrica prodotta da pannelli fotovoltaici realizzati
nelle scuole e nella palestra comunale. Olmo al Brembo, il futuro dell'ospedale
di S. Giovanni Bianco Ore 20,30, sala polivalente a fianco della chiesa,
assemblea pubblica organizzata dal Comitato «Diamo un futuro all'ospedale di
San Giovanni Bianco» sul tema: «Resoconto sulle iniziative promosse per
ottenere l'afferimento dell'ospedale di San Giovanni Bianco all'azienda
ospedaliera di Bergamo». Relazioni di Carmelo Goglio, Vittorio Milesi, Elena
Ghezzi e Maurizio Colleoni. Palosco, rapsodia di emozioni Ore 21, nell'auditorium
del centro polifunzionale di piazza Castello, «Rapsodia di... emozioni» con il
sottotitolo «Stasera si recita a soggetto», serata di poesia e musica, pensata
e ideata da Giovanna Loda Capuano. A recitare le parti di poesia saranno gli
amministratori comunali della giunta guidata dal sindaco Massimo Pinetti;
l'intrattenimento musicale sarà curato dall'associazione «Arthur Rubinstein» di
Palosco e dal suo gruppo concertistico, guidato dal presidente
dell'associazione, il maestro Giampaolo Botti. San Giovanni Bianco, genitori e
figli preadolescenti Ore 20,45, aula magna delle scuole medie di via Castelli,
proseguono gli incontri di formazione rivolti ai genitori con figli
preadolescenti. Silvia Chierico e Francesca Amighetti del Centro famiglia di
San Pellegrino trattano il tema: «Il gruppo dei preadolescenti e il gruppo
educante: risorse e derive». Treviolo, gruppo orobico minerali Ore 21, Centro
civico di Curnasco, via Piave 1, incontro del Gruppo orobico minerali; Giorgio
Vallicelli presenta una ricca selezione di minerali fotografati. Verdellino,
Sport giovanile Ore 20,30, auditorium comunale «A. Gramsci», largo Cartesio,
Lucia Castelli, pedagogista del settore giovanile dell'Atalanta, parla sul
tema: «Sport giovanile: il ruolo, le aspettative e le responsabilità degli
adulti». Verdello, il romanzo di Daniele Acciariello Ore 21, Sala Abbiati del
Comune, presentazione del libro: «Gabriele, le mandorle e l'azzurro» di Daniele
Acciariello. A seguire, musica, teatro, immagini e sapori per raccontare il
romanzo a cura della Compagnia Brincadera. MostreIcone russe fra storia e
spiritualità Allo Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, mostra «L'oro
dell'anima. Icone russe dal XIV secolo del Museo Tretyakov di Mosca», viaggio
attraverso cinque secoli di cultura, storia e spiritualità. L'evento, curato
dalla Provincia in collaborazione con il Museo Tretyakov di Mosca, col
patrocinio della Curia vescovile della Diocesi di Bergamo, Camera di Commercio,
Università di Bergamo e Fondazione Russia Cristiana è visitabile fino al 14
giugno. Orari: da lunedì a mercoledì 15-19; venerdì e sabato 9-12; 15-19;
domenica e festivi 9-19; chiuso il giovedì. Ingresso libero. Una città senza
Sala Manzù, via Camozzi, passaggio via Sora, mostra di Maurizio Bonfanti dal
titolo «Una città senza», visitabile fino al 13 aprile. Orari: da lunedì a
sabato 16-19; domenica e festivi 10-12,30 e 16-19. Torre Boldone, mostra
missionaria Al Centro polivalente «Archibar» in piazza del Bersagliere, mostra
missionaria di quadri di pittori vari con sculture in ceramica, rame, bronzo e
legno. Il ricavato andrà sarà devoluto al progetto Gemma (adozioni a distanza)
e per i bambini poveri del Terzo Mondo. Visitabile fino all'8 aprile, dalle 14
alle 18. Treviolo, l'universo pittorico di Andy Allo Studio d'arte Fioretti,
via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, mostra personale dal titolo «Retroverso» di
Andy, visitabile fino al 22 aprile. Tutti i giorni su appuntamento tel.
035.224593. Valbrembo, Silvia Manfredini, donne e colori Nella sala consiliare,
mostra personale di Silvia Manfredini, visitabile fino al 29 marzo. Orari: da
mercoledì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12 e 16-19. Verdello,
collettiva di scultori pittori stezzanesi Sala esposizioni del Centro civico,
piazza Aldo Moro, collettiva di scultori e pittori stezzanesi, visitabile fino
a domenica. Orari: feriali 15,30-18; prefestivi e festivi 10-12 e 15,30-18.
MusicaGalà internazionale di danza «Grazie Rudy» Ore 21, al Creberg Teatro, via
Pizzo della Presolana, spettacolo internazionale di danza «Grazie Rudy»
dedicato al grande ballerino Rudolf Nureyev in occasione del 15° anniversario
della sua morte, organizzato da Luigi Pignotti. Si esibiranno solisti
internazionali come Alen Bottaini, primo ballerino del «Bayerische
Staatsballet» (Monaco di Baviera - Germania), Guy Albouy e Marina Antonova
(Kiev Ballet - Deutsches Oper am Rhein). I Concerti del Sant'Alessandro Sala
Bernareggi del Collegio vescovile Sant'Alessandro, via Garibaldi 3, rassegna «I
Concerti del Sant'Alessandro» organizzata in collaborazione con l'Accademia
musicale Santa Cecilia Opera S. Alessandro. Ore 20,45, «Omaggio a Bach» con il
concerto dell'organista Stefano Bertuletti. Rassegna corale al Palamonti Ore
21, al Palamonti di via Presolana, nell'ambito del ciclo di appuntamenti dal
titolo «Primavera tra Montanari e Cultura» organizzati dai Cai, rassegna corale
«Città di Clusone» con la partecipazione del coro Cai Valle Imagna di S.
Omobono Terme, del coro Cai Associazione polifonica Tempera de L'Aquila e del
coro Idica di Clusone. Almè, i venerdì culturali Ore 21, Sala civica in piazza
Lemine, serata su «L'Estudiantina Bergamasca», conferenza-concerto sulla storia
dell'Estudiantina Bergamasca, ensemble di chitarre e mandolini, a cura del M°
Giacomo Parimbelli. Dalmine, Laura Fedele al Paprika Ore 21,30, al Paprika di
Mariano, esibizione della cantante, pianista, fisarmonicista e compositrice
Laura Fedele. Leopardi e Schubert al Donizetti Ore 17,30, sala conferenze
«Marzio Tremaglia» del teatro Donizetti, iniziativa «Parole Note - Un caro
immaginare» basata su testi poetici di Giacomo Leopardi e musiche di Franz
Schubert. Le voci recitanti saranno quelle di Gabriele Laterza e Enzo Guerini;
al pianoforte Gabriele Rota. La serata è organizzata dal comitato bergamasco
della Società Dante Alighieri. Ingresso libero. Seriate, La vedova allegra Ore
21, cineteatro Gavazzeni, apertura della Prima rassegna lirica «Donne, donne
eterni Dei» a cura del direttore Antonio Brena. La compagnia di Operette del
Laboratorio lirico europeo di Milano e l'Orchestra Belle Époque presentano «La
vedova allegra», con il soprano Tiziano Scagiva della Silva. Trescore
Balneario, «Prog e dintorni» Ore 21, al Cinema Teatro Nuovo, via Locatelli,
continua «Prog e dintorni», rassegna dedicata al rock progressivo organizzata
da Frame Events con l'esibizione della Claudio Simonetti band composta da
Claudio Simonetti alle tastiere, Bruno Previtali alle chitarre, Federico
Amorosi al basso, Titta Tani alla batteria e Silvia Specchio, voce. Settimana
della caritàParrocchia S. Alessandro in Colonna Nella parrocchia di S.
Alessandro in Colonna, settimana della carità sul tema «Disabilità: problema o
risorsa?»; in programma fino a domenica. Ore 20,45, Statio quaresimale partendo
dall'oratorio per arrivare in basilica con testimonianza sul disagio da parte
di una famiglia. SolidarietàClusone, artigianato tessile per il Perù In piazza
Uccelli, esposizione di artigianato tessile «Arte e Carità» con vendita di
tappeti, ricami e maglioni a favore della «Familia Artesiana Maria Auxiliadora»,
visitabile fino al 5 aprile. Orari: 9-12; 15-19, chiuso il mercoledì. Tempo
liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero
per i bambini/e della scuola primaria dai 6 agli 11 anni con gioco libero dalle
15 alle 18,30. Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria
Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di
Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle
15,30 alle 18. È possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo
appuntamento allo 035.711.220. 20/03/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 20
Marzo 2009 Chiudi PERUGIA - Rinnovati i vertici della Fir-Cisl regionale
(Federazione Innovazione e Ricerca): confermati alla guida
Ottorino Nannini e la sua squadra composta da Carla Rubbo e Maurizio Patumi. Al
congresso della categoria, Nannini ha evidenziato «la funzione strategica di
un'azione politica a sostegno della ricerca e dell'innovazione in una moderna
società della conoscenza, quale elemento essenziale per la ricostruzione di un
"Sistema Italia" moderno, al passo con i principali Paesi
industrializzati, in grado di competere adeguatamente in termini di capitale
umano. Va sostenuta una rinnovata "cultura di impresa", maggiormente
rivolta all'innovazione e alla promozione della competitività e della
produttività delle imprese e delle pubbliche
amministrazioni». «La Fir Cisl Umbria - ha sottolineato infine Ottorino
Nannini- sostiene con forza ogni iniziativa promossa dalla Confederazione a
livello territoriale per individuare enti e istituzioni private di ricerca al
fine di poter avviare un potenziale percorso per l'applicazione di una norma
contrattuale specifica per la ricerca privata».
( da "Eco di Bergamo, L'" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Proposta
anticrisi: unione Servitec-Kilometro Rosso --> Venerdì 20 Marzo 2009
ECONOMIA, pagina 46 e-mail print Servitec di Dalmine e Kilometro Rosso di
Stezzano si guardano. Dopo le dichiarazioni del presidente di Servitec (e della
Camera di Commercio) Roberto Sestini, e soprattutto del consigliere delegato di
Servitec Simone Meroni, secondo il quale, come pubblicato
martedì, «c'è spazio per una futura collaborazione, magari non da domani, ma
nel medio-lungo periodo», anche Kilometro Rosso guarda verso Stezzano.
Riferendosi a un consenso anche da parte dei vertici di Confindustria Bergamo,
Provincia di Bergamo e Università, il direttore generale del parco tecnologico
di Stezzano, Mirano Sancin osserva che «prima di ora non si era mai notata una
convergenza così ampia di importanti attori istituzionali sulla questione». «Mi
sembrano - dice - importanti orientamenti favorevoli alla collaborazione e
all'integrazione, che è anche qualcosa di più. Per il territorio deriverebbe un
impatto favorevole non in termini di somma ma di moltiplicazione se questo si
concretizzasse» Al momento comunque «siamo a dichiarazioni per un progetto
ancora tutto da costruire, ma di cui è utile parlare». «Da parte nostra ci
muoviamo perché il discorso possa realizzarsi - continua Sancin -. La
situazione attuale del resto richiede di ottimizzare gli sforzi e le risorse.
Certi lussi di dispersione non possiamo permetterceli». Va ricordato anche che
i due centri ricerca stanno già collaborando su varie iniziative, dalla
partecipazione ai bandi regionali Driade per il solare a Intellimech, consorzio
della meccatronica che li vede entrambi nell'organo amministrativo. Anche se
l'attività di Kilometro rosso è più rivolta a realtà più grandi di quelle di
cui si occupa Servitec, secondo Sancin «non c'è una divisione così netta». «È
vero piuttosto che non c'è sovrapposizione - osserva -, ma ci sono aree
complementari che richiedono forte interazione: l'unione delle forze potrebbe
essere una strada». Non sarebbe un problema neppure la diversa natura di
Kilometro rosso (privata) e Servitec (pubblico-privata).
«L'importante è la convergenza sulle strategie e la costruzione di un progetto
di qualità, poi sulla struttura ci sono diverse soluzioni, tutte plausibili, ma
è un tema che secondo me viene dopo - continua Sancin -. Vediamo comunque che parlando di innovazione tecnologia si va sempre più
verso un'integrazione tra pubblico e privato. Molte iniziative private, poi,
hanno interesse pubblico». «Per realizzare innovazione occorre massa critica,
una rete di collaborazione anche internazionale, e lavorare come sistema. Non
c'è alternativa che integrare le azioni e ottimizzare le risorse - conclude
Sancin -. Questa situazione di crisi forse renderà tutti più ricettivi
nell'individuare forme per uscirne validamente. La crisi del resto è il momento
di riflessione sui cambiamenti, pensando a fare il possibile e magari anche
l'impossibile». S. R. 20/03/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Marche)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 20
Marzo 2009 Chiudi ANCONA - La giunta regionale ha stabilito criteri e modalità
per la concessione di contributi per la sistemazione delle aree di mercato. Il
finanziamento, 511.302 euro, interessa Comuni, le Unioni
dei Comuni, Comunità montane e pmi commerciali operanti solo su aree pubbliche.
«L'obiettivo - spiega Vittoriano Solazzi, assessore al commercio - è
riqualificare le aree mercatali individuate dai Comuni con la realizzazione di
progetti integrati pubblico-privati che valorizzino l'immagine globale delle
aree». L'intervento finanziario consiste nella concessione di un
contributo a fondo perduto pari al 50% del costo complessivo del progetto; la
spesa ammissibile al finanziamento non può superare i 100.000 euro per ciascun
progetto e non è cumulabile con altre agevolazioni pubbliche. L'ammissibilità
della spesa decorre dal 1 gennaio 2009; l'intervento finanziario delle singole
imprese non deve essere inferiore ai 2.500.euro.
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
ROVIGO PRIMO
PIANO pag. 2 E' la famiglia a fare richiesta all'Asl LA PROCEDURA LA GALASSIA
della scuola ha le sue leggi e i suoi meccanismi, spesso poco conosciuti da chi
non è addetto ai lavori. Come funziona, ad esempio, la richiesta dei docenti di
sostegno? Bisogna premettere che tutti gli alunni in situazione di handicap
(anche grave) hanno diritto a frequentare le classi delle scuole di ogni ordine
e grado (scuola materna, elementare, media e superiore) secondo l'articolo 12
della legge 104/92. Il diritto all'integrazione è garantito anche per l'asilo
nido e l'università, sempre
secondo la stessa legge. La richiesta di un docente di sostegno per l'alunno disabile deve partire dalla famiglia
stessa. E si tratta, spesso, di un passaggio emotivamente non facile per le
famiglie. Prima di procedere all'iscrizione i genitori devono recarsi presso la
propria Asl di residenza e richiedere l'attestazione di alunno in
situazione di handicap redatta da uno specialista, di solito neuropsichiatra, e
la diagnosi funzionale. Si tratta di un documento fondamentale per attivare il
processo di integrazione: diversamente dalla certificazione medica non si
limita ad accertare il tipo e la gravità del deficit ma pone anche in evidenza
le potenzialità dell'alunno. Prima di effettuare l'iscrizione alle famiglie è
utile prendere contatti con i dirigenti d'istituto delle scuole del proprio
bacino di utenza per verificare se ci sono tutti i presupposti per un adeguato
inserimento.
( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 20
Marzo 2009 Chiudi Che fine faranno il decentramento e la partecipazione nei
Comuni intermedi? E' questa la sostanza del convegno nazionale che il Comune di
Pesaro e la Lega delle Autonomie Locali hanno organizzato per oggi, nella sala
del Consiglio provinciale di Pesaro, a partire dalle ore 9.30. Il programma:
9.30 - Apertura dei lavori, presiede e introduce Michele Gambini, assessore al
Decentramento di Pesaro. Saluti Palmiro Ucchielli, presidente Provincia. Relazione "Problemi del decentramento comunale" Luca De
Lucia, docente
Università di Salerno. Comunicazioni: Nicola Maffei, sindaco di Barletta,
Corrado Mori, assessore al de La Spezia, Gaetano Sirone, assessore di Padova,
Roberto Visani, vicesindaco di Imola. Luca Ceriscioli, sindaco di Pesaro, presidente
Legautonomie Marche. Nel corso dei lavori saranno presentati i risultati
di una ricerca effettuata su un campione di Comuni tra i 30.000 e i 100.000
abitanti. Ore 14.30 introduce Francesco Raphael Frieri, assessore di Modena,
Relazioni Carlo Donolo e Giulio Moini, docenti La Sapienza di Roma, Guglielmo
Minervini, assessore Regione Puglia, Roberto Montagnani, dirigente Ufficio
Decentramento di Reggio Emilia, Maurizio Morgano, consigliere di Bergamo,
Aurora Rossi, assessore ad Arezzo. Ore 17.30 Conclusioni Oriano Giovanelli,
deputato, presidente di Legautonomie.
( da "Nazione, La (Lucca)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO
pag. 2 Casinò, ormai è fatta «A giugno l'apertura» Ok del Parlamento per nuovi
giochi automatici PASSI AVANTI e altre interessanti novità riguardo
all'apertura (o riapertura, a seconda dei punti di vista...) del casinò a Bagni
di Lucca, dove finalmente ci si prepara a cavalcare l'onda del gioco d'azzardo
dopo anni di tentativi andati a vuoto. Il Governo ha infatti messo a punto
altri dettagli in seguito alla legalizzazione già annunciata dalle righe del
nostro giornale del gioco automatico e del «poker live». Oltre a questi e ai
giochi classici automatici, saranno istallate roulette elettroniche
multipostazione, il blackjack con croupier virtuale, le corse dei cavalli
elettroniche e altre slot-machines di nuova generazione, inedite per l'Italia.
La filosofia di questa operazione è quella di seguire il modello americano, in
modo che questi nuovi casinò offrano anche intrattenimenti vari, come concerti,
mostre e altri eventi culturali, sportivi (come incontri di pugilato) e mondani
oltre al gioco d'azzardo. Insomma una piccola Las Vegas potrebbe sbarcare nella
Valle del Serchio. IL SINDACO della cittadina termale Giancarlo Donati (nella
foto qui a fianco) è fiducioso. «Ci sono buone prospettive di aprire in giugno
il nostro casinò afferma . L'edificio, di recente restaurato, è in condizioni
perfette per poter ospitare fin da subito l'attività di gioco. Se tutto andrà
per il verso giusto contiamo di inaugurarlo contestualmente alla passerella sul
Lima, i cui lavori stanno procedendo speditamente». L'ottimismo di Donati fa
leva sul fatto che il gioco automatico e il poker live sono stati ormai
legalizzati dal Parlamento, che ha posto solo la condizione che le puntate
siano ragionevoli (le cifre massime saranno presto indicate dal legislatore). Oltre
quello di Bagni di Lucca in Toscana, apriranno entro l'estate altri tre casinò,
precisamente a Salsomaggiore (Emilia Romagna), Fasano (Puglia), Acqui Terme
(Piemonte). SI CHIAMERANNO «Kursaal» per un investimento che andrà da 1 milione
e mezzo a 3 milioni e mezzo di euro per casinò, con una
gestione che dovrebbe veder coinvolti gli stessi Comuni insieme ad aziende
private. Anche nella Mediavalle si sta infatti studiando la forma di gestione:
o una società mista pubblico-privato con l'amministrazione comunale al 51 per
cento o l'affidamento della gestione a privati, con affitto della struttura e
la previsione di una compartecipazione agli utili da parte dell'ente. Ci
sono comunque già in lizza altre città, sempre facenti parte dell'Anit, che
aspirano ad avere una propria casa da gioco, fra le quali Gardone Riviera,
Stresa, Merano, Lignano Sabbadoro, Grado, Godiasco, Salice Terme, San Benedetto
del Tronto, Spoleto, Capri, Sorrento, Anzio, Alghero, Taormina, Montecatini
Terme, San Pellegrino Terme. PER BAGNI di Lucca e la Lucchesia in generale, si
tratta di una scommessa che sta per essere vinta, da quel lontano 11 settembre
del 1981, quando l'allora sindaco Enzo Tintori apri provocatoriamente al gioco
l'antico Casinò Reale di Ponte a Serraglio, per rivendicare il diritto storico
di Bagni di Lucca. La pallina girò per 45 minuti circa, prima dell'irruzione
della Polizia, che mise fine al gioco denunciando tutti i presenti, giocatori e
organizzatori.
( da "Nazione, La (Grosseto)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
MASSA
MARITTIMA pag. 16 VALPIANA è pronta ad accogliere un acquario didattico
scientifico. L'ar... VALPIANA è pronta ad accogliere un acquario didattico
scientifico. L'area scelta per ospitarlo, accanto agli impianti sportivi, già a
suo tempo individuata con una variante al regolamento urbanistico, è stata ora
definitivamente approvata dal consiglio comunale assieme al progetto esecutivo.
Come evidenziato dall'assessore all'urbanistica Daniele Morandi e dal sindaco
Lidia Bai, la struttura non solo sarà senza alcun onere finanziario a carico del
Comune ma produrrà indubbi vantaggi sia per Valpiana che per l'intero
territorio. IN EFFETTI la proposta di accogliere la struttura ha alle spalle
basi molto solide, visto che è stata presentata al Comune dal professor Primo
Micarelli, biologo marino, libero professionista, docente per l'Università di Siena che ha richiesto la disponibilità di
un lotto di terreno nella zona di Valpiana di
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 20
Marzo 2009 Chiudi di SARA ROCCHEGIANI ROSETO - Lo sport come occasione di
fratellanza. E' la sfida lanciata da Sportmeet, associazione no profit attiva
in Italia e nel mondo per affermare una nuova cultura in cui lo sport possa
promuovere la pace attraverso il gioco. Il progetto di Sportmeet, anticipato
ieri mattina in una conferenza stampa in Comune, sarà presentato nel corso del
convegno dal titolo "SportINcredibile", che si terrà domani al
Palazzo del Mare a partire dalle ore 16 e a cui interverrà anche Paolo Crepaz,
presidente dell'associazione, docente di pedagogia dello sport e
medico della campionessa olimpica di canoa Josefa Idem. «In provincia abbiamo
già lavorato con diverse scuole- spiega Concetta Ferrari, delegata per
l'Abruzzo-, sperimentando il programma educativo che sensibilizza i ragazzi al
rispetto reciproco, all'impegno genuino e al valore della squadra come
strategia per grandi risultati». Al convegno sono invitati
atleti di ogni categoria, e poi istruttori, manager, dirigenti, studiosi e
docenti. Alla tavola rotonda interverranno: Fiammetta Ricci dell'Università di
Teramo, corso di laurea in management della imprese sportive; Carlo Antonetti e
Federico Mellone, presidenti rispettivamente del Teramo Basket e della Roseto
1946; Maurizio Ferrari, presidente del Circolo Tennis Giulianova e consigliere
regionale Fit; e Annalisa D'Elpidio dell'associazione skating "La
paranza" di Roseto. Sportmeet si avvale del patrocinio del Comune di
Roseto, della Provincia di Teramo, della Regione, dell'Università di Teramo e
del Coni.
( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24
Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-03-20 - pag: 14 autore: La laurea
e il suo valore reale Sono un docente universitario e ho letto con
interesse l'articolo sul Sole 24 Ore del 16 marzo sull'incentivazione degli
atenei più virtuosi. Sono assolutamente favorevole al principio, ma il metodo
contiene un elemento potenzialmente assai dannoso per il sistema: la
valutazione della didattica. Un ateneo è considerato virtuoso se i suoi
studenti conquistano un alto numero di crediti (cioè superano molti esami) nel
primo anno e se ha un alto numero di laureati. Eppure non serve alcuna virtù per
far sì che uno studente superi tutti gli esami del primo anno e si laurei in
fretta: basta regalare voti e lauree, o fare grandi sconti su programmi e
requisiti. Meno un ateneoè virtuoso sul fronte della ricerca, più cercherà di
aumentare i suoi punteggi relativi alla didattica, allargando così la manica
della valutazione. Per come stanno le cose attualmente, io e il mio ateneo
siamo premiati sul fronte della didattica solo se promuoviamo. Punto. Sarebbe
interessante svolgere un'indagine a livello universitario, per verificare se
una laurea in Ingegneria con 102 significa davvero la stessa cosa su tutto il
territorio nazionale. L'Italia ha pochi laureati, ed è uno scandalo. Ma sarebbe
uno scandalo ancora maggiore se ci ritrovassimo tra alcuni anni una schiera
sempre più vasta di laureati analfabeti. Gabriele Pallotti Facoltà di Scienze
della Formazione Università di Modena e Reggio Emilia importante che proprio
dall'in-terno è dell'università si indichi come centrale il
problema della va-lutazione, che fatalmente coinvolge un giudizio sulla qualità
dei singoli atenei e di chi ci insegna. Alle proposte qui avanzate, aggiungo
quella dell'abolizione del valore legale del titolo di studio, che taglierebbe
alla radice il problema. è una proposta einaudiana, rilanciata
di recente da un'altra docente univer-sitaria, Paola Potestio (in L'università italiana: un irrimediabile declino?, Rubbettino): essa avrebbe
appunto il merito di evitare l'umiliante parificazione tra gli studenti bravi e
quelli svogliati, tra le università serie e gli esamifici. E i titoli conseguiti negli atenei
di qualità sarebbero premiati sul mercato. • L'età pensionabile Faccio parte
dei pochi italiani che sono convinti che si debba alzare l'età pensionabile,
tant'è che ho compiuto 65 anni ad ottobre 2008 e non sono ancora pensionato.
Vorrei però ricordare al parlamentare Marco Cappato che i radicali facevano
parte del Governo che ha cancellato lo scalone e quindi ha prepensionato
persone fra i 57 e i 58 anni. Inoltre, prima di alzare alto il grido, sarebbe
bene rinunciasse per primo ai vergognosi privilegi pensionistici dei
parlamentari. Facile predicare bene e razzolare male! Giorgio Ortu e-mail La
moda dell'eccesso I giovani sono spesso i più malleabili agli stimoli
subliminali, alle modee ai modelli di comportamento. è necessario darsi una
calmata. La parola "moderazione" è espressa in questa frase di Oscar
Wilde: «La moderazione è una cosa fatale. Sembra che tra i giovani nulla abbia
più successo dell'eccesso». Bruno Moltedo Milano Nessuna vite radioattiva La
ditta Wagener & Simon Wasi GmbH &Co,in merito all'articolo pubblicato
sul Sole 24 Ore del4 marzo («Dall'India l'allarme viti radiottive»), rileva
come lo stesso contenga informazioni non aderenti al reale svolgimento dei
fatti. In particolare si adombra, del tutto erroneamente, la possibilità che la
scrivente società abbia rivenduto o comunque detenga nei propri magazzini della
merce contaminata con l'isotopo Cobalto 60. Tale notizia viene smentita dalla
società Wagener & Simon Wasi GmbH & Co sottolineandosi, inoltre, di non
aver mai affermato simili circostanze nelle comunicazioni inviate ai propri
fornitori come invece sembra far intendere l'articolo. Giovanni Benini Avvocato
( da "Sole 24 Ore, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24
Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-03-20 - pag: 38 autore: Istruzione. Il
ministro Gelmini: gli insegnanti a termine sono 103mila Scuola, spazio ai
precari grazie ai pensionamenti Aumentano le richieste di ritiro per docenti e
Ata Valentina Melis MILANO Quasi 32mila insegnanti hanno chiesto di andare in
pensione quest'anno (12mila in più rispetto all'anno scorso) e 8mila richieste
di pensionamento sono state presentate dal personale Ata ( contro i 6mila
dell'anno passato). Le assenze per ma-lattia del personale
della scuola (docente e non docente) sono calate del 32,4% nel bimestre gennaio-febbraio
2009.Nell'anno scolastico in corso i precari che prestano servizio nelle scuole
(insegnanti con una supplenza annuale o con una supplenza fino al 30 giugno)
sono 103.107. I corsi di laurea, poi, dal prossimo anno accademico,
saranno ridotti del 20 per cento. Sono i numeri forniti ieri a Palazzo Chigi
dai ministri della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, che hanno fatto il punto sulle misure
anti-sprechi nella scuola e nell'università. Pensionamenti e
precari «Con 32mila pensionamenti – ha spiegato il ministro Gelmini – i 42mila
posti in meno per i precari previsti nella Finanziaria (la legge 133/08, ndr)
si ridurranno notevolmente». I supplenti che quest'anno non saranno confermati,
dunque, secondo Viale Trastevere, saranno al massimo 18mila. Per Gelmini, poi,
il cosiddetto «emendamento Brunetta» (che dovrebbe essere introdotto nel Dl
5/2009 all'esame della Camera o nel collegato lavoro all'esame del
Senato),finalizzatoa portare a 40 anni di anzianità contributiva ( anziché a 40
anni di servizio) il tetto per i pensionamenti decisi dalla Pa, favorirà il
pensionamento di un maggior numero di persone, perchè nei 40 anni saranno
conteggiati anche gli eventuali contributi legati al riscatto della laurea o del
servizio militare.«Con l'attuale sistema pensionistico – ha spiegato il
ministro dell'Istruzione – nel 2009 andrebbero in pensione 1.500 insegnanti e
mille dipendenti Ata con 40 anni di effettivo servizio. Con la nuova regola,
invece potrebbero lasciare il lavoro 9mila insegnanti e 2mila Ata con 40 anni
di anzianità contributiva». Il ministero sta lavorando su altre misure per
assorbire gli insegnanti precari: a coloro che fino all'anno scorso avevano una
supplenza annuale sarà garantita, per quest'anno, priorità sulle altre
supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative varie). I
periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale copertura con
l'indennitàdi disoccupazione. Sarà poi favorita la mobilità territoriale dei
precari offrendo loro la possibilità di fare richieste di supplenze in più
province su tutto il territorio nazionale (a breve sul sito del ministero
dovrebbero essere pubblicate le disponibilità di posti). Il capitolo università
Le persone con un lavoro precario nell'università
sono circa 10mila: 267 ricercatori con contratto a tempo determinato, 1.910
tecnici amministrativi sempre a tempo determinato e 7.572 co.co.pro. A questi
vanno aggiunti 11.700 assegnisti, 23mila dottorandi con borsa di studio e
13mila dottorandi senza borsa di studio, «che però – ha precisato il ministro
Gelmini – non possono avere la qualifica di precari». Prenderà corpo dal
prossimo anno accademico la riduzione dei corsi di laurea, che all'inizio
dell'anno 2007-2008 erano 5.879 (fra laurea triennale e specialistica). Saranno
tagliati circa 1.600 corsi (oltre il 20%), in base al numero degli iscritti e
all'indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per ciascun
insegnamento. Saranno poi ridotte da
( da "Messaggero, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 20
Marzo 2009 Chiudi ROMA - Stretta sulle università.
Dal prossimo anno accademico i corsi di laurea si ridurranno del 20% rispetto a
quelli attivi quest'anno. «Si è assistito al proliferare di corsi non sempre
rispondenti alle reali esigenze del mercato del lavoro - ha detto il ministro
dell'Università Mariastella Gelmini - ora dovremo disattivare percorsi
formativi non essenziali per offrire agli studenti una didattica di qualità».
Attualmente i corsi, tra laurea triennale e specialistica, sono 5.879. La
Gelmini ha spiegato che nella razionalizzazione dovranno essere soppressi
«quelli con pochi iscritti». Inoltre per ridurre la «frammentazione degli
insegnamenti», che hanno raggiunto quota 180mila, il ministro ha deciso di
«innalzare i crediti minimi per ciascun esame, non potranno essere inferiori a
6». «Saranno gli atenei, nella loro autonomia, a decidere in che modo ridurre»
cattedre e materie secondo criteri di flessibilità. Il pacchetto prevede anche
l'aumento del numero di docenti necessario per attivare un
singolo corso di laurea, oltre alla riduzione degli insegnamenti. L'obiettivo è
quello di recuperare risorse ed efficienza. A Palazzo Chigi con la Gelmini
c'era anche il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, che ha
presentato i dati sulla riduzione dell'assenteismo degli insegnanti: nel
2009 (gennaio-febbraio) le assenze sono calate del 32,4% e il mancato ricorso
alle supplenze ha consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni di euro
che verranno reinvestiti nella scuola. Altro capitolo importante quello
relativo ai precari. Già quest'anno quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di
andare in pensione (+12 mila rispetto allo scorso anno) e 8.000 richieste di
pensionamento sono state presentate dal personale Ata. «Significa - ha
sottolineato la Gelmini - che, con 32 mila pensionamenti, i 42 mila posti in
meno per i precari previsti dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente».
Infine, è in preparazione un provvedimento per stabilire un tetto del 30% per
gli alunni stranieri in ciascuna classe, allo scopo di migliorare
l'integrazione e l'apprendimento della lingua. A. Ser.
( da "Nazione, La (Umbria)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
FOLIGNO pag.
15 MONTEFALCO «LA CENTRALITA' del frantoio nella filiera ... MONTEFALCO «LA
CENTRALITA' del frantoio nella filiera olivicolo-olearia», questo il titolo del
convegno, organizzato a Montefalco dal Gruppo Pieralisi. L'appuntamento è per
domani, a partire dalle 9. Aprirà i lavori il sindaco di Montefalco, Valentino
Valentini (nella foto). Obiettivo dell'iniziativa è creare un momento di informazione
e confronto per gli operatori del settore olivicolo-oleario umbro,
sottolineando l'importanza di creare una filiera più competitiva: questo
attraverso un maggiore coordinamento dei soggetti coinvolti, la produzione di
un olio di qualità superiore, la realizzazione di una vera e propria strategia
di commercializzazione e, non ultima, la valorizzazione dei prodotti secondari.
Molti e qualificati i relatori, tra questi il dottor Beniamino Tripodi,
responsabile di Area del Gruppo Pieralisi, che approfondirà il ruolo del
frantoio all'interno della filiera, il dottor Tito Bittoni, presidente del
Consorzio di tutela della Dop Umbria, che parlerà di strategie di
commercializzazione degli oli di oliva umbri, la dottoressa Elisa Venturi,
agronomo del Comitato Ufficiale di Assaggio della Cciaa di Pisa, e il professor
Maurizio Servili, del Dipartimento di Scienze Economico-Estimative e degli
Alimenti dell'Università di Perugia, che spiegheranno le
innovazioni di processo nell'estrazione meccanica dell'olio extravergine di
oliva in relazione alla qualità dell'olio e al riutilizzo dei prodotti
secondari come risorsa. Il professor Primo Proietti, docente di Scienze Agrarie ed Ambientali all'Università di Perugia,
parlerà invece dei possibili impieghi dei prodotti secondari del frantoio.
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
VETRINA
GIORNO & NOTTE pag. 29 SI INTITOLA Questione climatica e sviluppo
economico: le politiche ... SI INTITOLA Questione climatica e sviluppo
economico: le politiche energetiche dell'Unione europea la lezione
dell'economista Marzio Galeotti in programma oggi alle 17.30 alla Fondazione
san Carlo. E' il quarto incontro del seminario di cultura europea
Sostenibilità: nuovi modelli di sviluppo nell'Unione Europea, organizzato dal
Centro culturale. Professore di Economia politica
all'Università di Milano , Galeotti è docente anche al Master in economia dell'Università Bocconi di Milano e
alla Scuola Superiore Eni Enrico Mattei', per la quale è responsabile del
programma di ricerca sui cambiamenti climatici.
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
BREVI pag. 27
FESTA di borgata quella che avrà luogo domattina a Cinghianello di Polinago....
FESTA di borgata quella che avrà luogo domattina a Cinghianello di Polinago. Giuseppina Fiorentini vedova Caselli spegnerà le sue prime cento
candeline." La Giuseppina della Fratta", è perfettamente lucida e
indipendente. Vedova di Lino Caselli, sarà festeggiata dalla figlia Marta, dal
genero Lino Palladini e dai nipoti."Beniamina" è la nipote Maria
Luisa, docente
all'Università di Parma.
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - BARI - sezione: FOGGIA - data: 2009-03-20 num: - pag: 9
categoria: REDAZIONALE Parla il rettore La Regione si è detta disponibile a
finanziare l'operazione con i fondi Fas «Così lascerò l'Iriip ai cavalli» Volpe
conferma il progetto di acquisto della casema Miale «Se otterremo l'ex scuola
di Polizia non ci sarà più l'esigenza di avere le ultime strutture dell'Istituto
di incremento ippico» FOGGIA — «Voglio uscire dalle polemiche e dalle guerre di
religione. Se riusciremo ad acquisire la caserma Miale non ci sarà più
l'esigenza di avere dalla Regione le ultime strutture dell'Istituto di
incremento ippico. Non è mia intenzione penalizzare alcuno». Il rettore
dell'Università di Foggia, Giuliano Volpe, dopo le rivelazioni del Corriere del
Mezzogiorno sull'intenzione dell'Ateneo di acquistare la struttura dell'ex
Scuola di polizia con l'appoggio finanziario della Regione Puglia, illustra le
prossime tappe e conferma che si potrebbe essere a una svolta nell'annoso
contenzioso Iriip-Università. «è un'operazione non facile perché dobbiamo fare
in modo che la stessa questura, che ha ancora alcune attività all'interno della
caserma, non venga danneggiata. Sappiamo che il fondo immobi-liare della banca
Bnl Paribas dovrebbe procedere alla vendita di questi beni entro il 2023. Dai
primi contatti è emersa questa disponibilità spiega Volpe - dobbiamo
chiaramente conoscere la valutazione di questo importante immobile».
Attualmente nella struttura di 16mila metri quadri coperti in piazzale Italia
la questura svolge alcune attività, vista la presenza di mensa e poligono di
tiro. Ci sono stati però già dei contatti tra Volpe la questura. «Il questore
Bruno D'Agostino ha sempre visto come naturale la destinazione della caserma
all'Università - spiega il rettore che ha già messo in moto una serie di
contatti - Si lavorerà quindi per fare in modo che il ministero dell'Interno
dia il suo placet alla vendita. Poi si possono trovare delle forme di felice e
produttiva convivenza con la questura fino a quando avranno bisogno di quegli
spazi, per altro molto pochi all'interno dell'immobile ». Il ministero
dell'Interno, che paga un affitto salato al fondo immobiliare dell'istituto di
credito, potrebbe avere tutto l'interesse a non ostacolare il progetto. La
Regione dal canto suo si è impegnata a sostenere finanziariamente
l'acquisizione, grazie anche alll'apporto di fondi Fas. Nei progetti
dell'Ateneo l'ex caserma diventerà la nuova sede della Facoltà di Economia. Ma
l'immobile potrebbe ospitare anche il rettorato e una
scuola di dottorato con residenze per studenti e docenti anche stranieri. Se
ciò si concretizzerà, l'ex caserma rappresenterà anche l'ancora di salvataggio
per l'Iriip che a quel punto resterà nella sua sede storica in via Caggese.
«Resto della mia idea che l'Iriip debba essere rilanciato e che avrebbe bisogno
di strutture più idonee. Ma con l'acquisizione della caserma non avremmo
più l'esigenza di ottenere per Economia anche gli ultimi immobili», sottolinea
Volpe. Il rettore sottolinea, tra l'altro, che se si acquisisse la caserma non
si dovrebbe procedere a una lunga e costosa ristrutturazione, come nel caso
dell'Iriip. Basterebbero piccoli interventi». Ma soprattutto quei 16 mila metri
quadrati sarebbero immediatamente fruibili. Parole che sono musica Franco
Cuttano, animatore del Comitato pro Iriip. «Il tempo è galantuomo. La
ragionevolezza alla fine è arrivata - afferma - ora mi auguro che non si lasci
vegetare questa importante struttura che può essere un tassello importante
dell'economia della Capitanata ». E sempre sul fronte dell'edilizia
universitaria ieri è stato raggiunta un'intesa per la nascita, su un'area di
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - LECCE - sezione: BRINDISI - data: 2009-03-20 num: - pag: 9
categoria: REDAZIONALE Due indirizzi Università, nuovo corso di laurea sul
turismo Sarà attivo dal prossimo anno accademico il nuovo corso di laurea
magistrale in Gestione delle attività turistiche e culturali, dell'Università
del Salento. Le lezioni del corso biennale, a cui si accede dopo aver
conseguito una laurea triennale, si svolgeranno nelle sedi
di Brindisi e Lecce e saranno curate dai docenti della facoltà di economia e di
scienze sociali, politiche e del territorio. Le immatricolazioni sono già
quaranta nonostante non sia ancora attivo il corso triennale, che è ancora in
fase di studio: gli studenti iscritti provengono dalle facoltà di sociologia,
scienze della comunicazioni, conservazione dei beni culturali e,
ovviamente, da quelle di economia e scienze politiche. «L'offerta turistica del
nostro territorio - spiega il professor Marcello Strazzeri, preside della
facoltà di scienze politiche - esige delle figure professionali preparate.
Questo corso permette al nostro territorio di fare un salto di qualità in un
settore, quello turistico, dove c'è grande competizione». Il corso, presentato
ieri mattina a Palazzo Nervegna alla presenza di Massimo Ostillio, assessore
regionale al turismo, offre due indirizzi formativi (turistico-ambientale o
socio-culturale) e, alla fine del percorso universitario, prevede anche un
tirocinio presso le aziende del territorio. Grazie alla collaborazione con
Confindustria Brindisi, che nei prossimi giorni stipulerà una convenzione con
l'università,
gli studenti avranno la possibilità di essere inseriti nelle realtà lavorative
per stage di sei mesi ancor prima del conseguimento della laurea. Francesca
Cuomo
( da "Nazione, La (Pistoia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
MONTECATINI
pag. 17 S E LUCCA pensa di essere prossima al traguardo per ricever... S E
LUCCA pensa di essere prossima al traguardo per ricevere l'autorizzazione
dell'apertura di una casa da gioco a Bagni di Lucca le altre città prescelte
sarebbero Salsomaggiore, Fasano ed Acqui Terme Montecatini non si dà certo per
vinta e continua una sua battaglia personale iniziata già negli anni di Lenio
Riccomi sindaco. L'assessore al turismo e candidato sindaco del Pdl, Alberto
Lapenna, afferma che «il Comune sta lavorando a livello governativo per
ottenere una legge-quadro per l'istituzione di un vero e proprio casinò. Non
vogliamo creare un locale con slot-machine, perché queste macchinette
contribuiscono solo a impoverire la gente. Montecatini farà la sua battaglia contro
le lobbies delle case di gioco esistenti e crediamo di avere al governo
collegamenti e attenzioni in personaggi influenti. A mio giudizio afferma
ancora il candidato sindaco del Pdl il casinò dovrà essere
ospitato in una struttura pubblica, anche per evitare attese da privati. L'ideale è chiudere quanto
prima la transazione con la Monaco per portare il casinò nella parte storica
del Kursaal, nell'ex circolo cittadino. Possiamo anche utilizzare l'area del
sottosuolo, ma deve trattarsi di una struttura di classe, che dia un contributo
al turismo della nostra città». LA PROSSIMA settimana in città sono
attesi i rappresentanti di una delle più grandi aziende mondiali di produzione
di macchine da casinò (slot elettroniche di ultima generazione, roulette e tavoli
verdi) e di arredamenti per case da gioco. Sarebbe interessata a dar vita a una
società mista pubblico-privata per la gestione di un casinò
al primo piano del Kursaal. Un sopralluogo effettuato alcuni giorni fa avrebbe
convinto l'azienda a tentare questo sbarco a Montecatini. In pratica il Comune
metterebbe la sede, mentre l'impresa privata effettuerebbe i lavori,
provvederebbe agli arredamenti e al personale adeguatamente formato. A seguire
la vicenda, per l'amministrazione locale, è Rino Alberti, presidente del
consiglio comunale e da tempo impegnato nelle riunioni a Roma fra le città
turistiche che aspirano a ospitare case da gioco. Questa soluzione sarebbe
preferita alle proposte fatte dal Casinò di Venezia, che qui realizzerebbe una
sala-giochi, ma sempre con il marchio della città lagunare, quindi senza un
vero vantaggio di immagine presente e futuro per Montecatini. L'OSTACOLO
evidente alla trasformazione del Kursaal in casinò, oltre agli eventuali veti
politici, è dato dal fatto che ancora il Comune non ha completato, con i
proprietari della Monaco srl, la permuta della sala sotterranea polivalente con
il primo piano del Kursaal storico, manovra che coinvolge anche Montecatini
Parcheggi, la quale deve a sua volta acquistare il posteggio sotterraneo del
complesso fra i viali IV Novembre e Puccini. Da troppo tempo si attende il
perfezionamento dell'accordo, che però tarda a concretizzarsi. Favorendo così,
almeno in apparenza, la concorrenza di Bagni di Lucca e soci. Marco A.
Innocenti
( da "Giorno, Il (Milano)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO
pag. 8 «Meno assenze, Scuola: supplenze diminuite del di SILVIA MASTRANTONIO
ROMA UN BEL SEGNO meno a precedere la cifra del 32,45%. A tanto ammonta, nei
mesi di gennaio febbraio 2009, la riduzione delle assenze
per malattia dei docenti. I numeri li ha fatti ieri il ministro per la Pubblica
amministrazione Renato Brunetta che, affiancato dalla responsabile
dell'Istruzione Mariastella Gelmini, ha insistito sui risparmi determinati
dalla contrazione dell'«influenza». «Se si considera ha detto Brunetta che si
spendono 800 milioni di euro per le supplenze, con una riduzione del
30-35% delle assenze si possono risparmiare fino a 200-250 milioni di euro che
non vengono impiegati per retribuire i sostituti ma possono tornare alla
scuola». Il tandem Brunetta-Gelmini a tutto campo. Con la soddisfazione per i
risparmi effettuati e la speranza di quelli che verranno anche consentendo di
anticipare la pensione dei lavoratori della scuola per fare spazio ai precari;
con il taglio del 20%, dall'anno prossimo, dei corsi di laurea negli atenei e
la soppressione di 400 scuole di specializzazione medica. Occhio alle spese ma
attenzione anche ai contenuti: per la Gelmini si deve studiare un tetto,
potrebbe essere attorno al 30%, alla presenza di alunni stranieri nelle classi
mentre restano confermati i principi degli interventi di questi mesi: maestro
prevalente e voto in condotta con la clausola del 5 nel comportamento che può
determinare la bocciatura. IL PIANO di attacco parte dai pensionamenti. Il
governo presenterà un emendamento al decreto legge sugli incentivi per l'auto
con il quale, se approvato, insegnanti e personale Ata (ausiliario, tecnico,
amministrativo) andranno in pensione dopo 40 anni di anzianità contributiva e
non più dopo 40 anni di servizio. Secondo le regole attuali nel 2009 andrebbero
in pensione 1.500 insegnanti e 1.000 Ata con 40 anni di effettivo servizio; al
contrario, andando in pensione con 40 anni di anzianità contributiva sarebbero
9.000 gli insegnanti e 2.000 gli Ata collocati a riposo. In questo modo quindi
andrebbero in pensione 7.500 docenti e 1.000 dipendenti Ata in più. Quest'anno,
ha spiegato la Gelmini, quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di andare in
pensione (12 mila in più dell'anno scorso) e 8 mila richieste sono giunte dal
personale Ata (contro le 6.000 del 2008); questo significa che con 32mila
pensionamenti i 42mila posti in meno per i precari, previsti a inizio anno, si
riducono notevolmente. In materia di assorbimento dei precari la Gelmini pensa
a nuove norme per favorire chi fino all'anno scorso aveva una supplenza annuale
e al quale sarà garantita priorità sulle altre supplenze temporanee. I periodi
privi di impiego potrebbero avere parziale copertura con un'indennità di
disoccupazione. Altre novità in arrivo per l'università,
dove i corsi di studio si ridurranno del 20%. A giorni sarà emanata una nota di
indirizzo vincolante con i nuovi parametri che gli atenei dovranno tenere in
considerazione per attivare i corsi. SARANNO soppresse 400 scuole di
specializzazione medica secondo un principio di flessibilità. «Siamo
intervenuti dove ci sono scuole con un solo studente, ma abbiamo tenuto conto
anche delle distanze e della situazione geografica», ha detto la Gelmini. Il
ministro ha affrontato il tema della presenza di alunni stranieri nelle
classi:«Stiamo ragionando sulla possibilità di un tetto attorno al 30%».
Nessuna possibilità di denuncia dei clandestini nella scuola che ha «funzione
di integrazione».
( da "Nazione, La (Prato)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
CAMPIONATO DI
GIORNALISMO pag. 15 BORSE, valigette, ombrelli, pettini e spazzole: sono
moltis... BORSE, valigette, ombrelli, pettini e spazzole: sono moltissimi gli
oggetti che possono tramutarsi, all'occasione, in armi di difesa. L'importante
è la tempestività, la decisione, la prontezza di spirito sfruttando a proprio
vantaggio l'ambiente circostante. Su internet impazza il fai-da-te. Sempre
valide sono le consuete armi tradizionali, alle quali da poco si è aggiunto lo
spray al peperoncino. Qualora se ne abbia la possibilità, mordere e graffiare
collo, dita, orecchie, naso o qualsiasi altra parte sensibile, come il viso,
dell'aggressore, altrimenti serrare le dita per portarvi un pugno. Oppure
afferrare i suoi capelli con forza; oltre a provocare dolore, stimola le
ghiandole lacrimarie: in questo modo la sua vista potrebbe offuscarsi, dandovi
il tempo necessario per sfuggire all'aggressione. Un'esperienza molto
interessante è stata avviata dalla Facoltà di Scienze Motorie dell'Università degli Studi di Milano, in collaborazione con il
Comitato Pari Opportunità che ha organizzato un laboratorio di "sicurezza
sociale" e autodifesa per donne tenuto da un docente di arti marziali. Il corso, rivolto a studentesse, personale docente e amministrativo, si pone la
finalità di promuovere conoscenze e competenze indirizzate all'acquisizione
di strategie di prevenzione, autoaffermazione e tecniche efficaci di autodifesa
contro lo stupro e altre tipologie di aggressione. LE MATERIE di insegnamento
sono: tecniche shock su parti vitali (colpi con le dita ad occhi, laringe;
colpi a mano aperta alle orecchie), tecniche dei colpi (palmo mano, gomito,
ginocchio, piede), controllo della paura e dell'emotività, simulazioni di
aggressioni verbali con percezione delle alterazioni emotive nel ruolo di
vittima e tentativo di dissuasione dell'aggressore.
( da "Nazione, La (Firenze)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACHE pag.
16 Nucleare, grande occasione per Enea L'obiettivo di Paganetto: potenziare il
centro di ricerca tra Emilia e Toscana di ALESSANDRO FARRUGGIA ROMA «IL RITORNO
al nucleare è una grande occasione per riportare alla sua missione il centro
Enea del Brasimone: oggi è sottoutilizzato e potrebbe invece diventare un
centro di sviluppo delle tecnologie nucleari con importanti ricadute sul nostro
sistema industriale». Il professor Luigi Paganetto ( foto a destra), che
dell'Enea è presidente, ha un progetto: strappare alla marginalità il grande
centro di ricerca che si estende per oltre
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
20-03-2009)
Pubblicato anche in: (Giorno, Il (Milano)) (Nazione, La
(Firenze))
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO
pag. 8 «Troppi docenti imparentati Smontiamo le oligarchie» GERONTOCRAZIA LA
MELLONI RICORDA IL CASO CARAPEZZA A PALERMO ROMA LA SOLUZIONE al problema della
gerontocrazia nelle università italiane? Giorgia Meloni,
ministro della Gioventù, taglia corto: «La questione non è l'età media dei
docenti che sfiora i 60 anni, bensì fare in modo che i professori anziani si
facciano da parte impedendo che lascino il posto ai parenti». In pratica, il
bubbone della parentopoli nelle università italiane si potrebbe
cominciare a estirpare mettendo un freno ex lege alla proliferazione delle
cattedre per diritto di famiglia. Il ministro ha citato uno dei tanti
casi-scandalo italiani, quello dell'Università di Palermo
dove (come ebbe modo di scrivere anche il prestigioso Economist) sono 230 i
docenti imparentati tra di loro. E più nel dettaglio, la Meloni ha ricordato un
docente della
facoltà di Lettere e Filosofia di quell'ateneo, Marco Carapezza, che nel corso
delle recenti manifestazioni contro i provvedimenti del ministro Gelmini faceva
lezione all'aperto agli studenti. «Nella facoltà dove insegna il
professor Carapezza ha denunciato Meloni ci sono altri quattro docenti con lo
stesso cognome. E quello che mi meraviglia di più non è tanto che Carapezza
partecipasse alla protesta, ma che gli studenti lo stessero ad ascoltare.
Occorre smontare queste oligarchie». A metà novembre scorso, mentre il
professor Carapezza stava facendo lezione di «teoria del significato»
all'aperto durante un momento della protesta contro la Gelmini, un gruppo di
studenti di Azione Giovani protestò strotolando uno striscione con la scritta:
«Siamo parenti di Carapezza, assumeteci!». più tardi, gli studenti di
centrodestra fecero circolarte un comunicato in cui spiegavano i motivi della
protesta contro il professore: «Carapezza si leggeva nella nota figura tra i
docenti coinvolti nello scandalo (parentopoli, ndr), visto che sono quattro i
componenti della famiglia Carapezza tra i docenti di Lettere e Filosofia; siamo
qui per rovinare la festa ai baroni». Nella parentopoli dell'ateneo
palermitato, comunque, il caso Carapezza è considerato «una goccia nel mare».
Elena G. Polidori
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
20-03-
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
ASCOLI
PROVINCIA pag. 6 Letture su Dante e Cecco S. AGOSTINO QUINTO appuntamento,
oggi, alle 16, al polo culturale Sant'Agostino, con il ciclo di incontri
seminariali dal titolo Lecturae Francisci - Lecturae Dantis - All'eterno dal
tempo. Dante e Cecco. Conoscenza e Scienza tra immagine e parola' organizzati
dall'istituto superiore di studi medievali Cecco d'Ascoli'. Relatore sarà
Davide Rondoni, direttore del centro poesia contemporanea dell'università
di Bologna, che parlerà di Esperienza e visione. Lo sguardo nella Commedia'.
L'incontro sarà intervallato dalla Lettura di brani scelti dalla Divina
Commedia' e da L'Acerba' a cura di Stefano Artissunch. Il
corso rientra nel piano provinciale di aggiornamento per docenti, dirigenti
scolastici e personale Ata delle scuole elementari, medie inferiori e superiori
per tutte le aree disciplinari. Il ciclo di incontri è stato realizzato con il
coordinamento scientifico dell'università degli studi di Macerata in collaborazione con il liceo classico
F. Stabili' e il liceo scientifico A. Orsini'. l. c.
( da "Gazzetta di Mantova, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
PROF A
CONFRONTO La Terra e Galileo all'Università Ledo Stefanini,
docente di fisica
alla facoltà di ingegneria è l'autore della pièce "La quinta giornata del
Dialogo di Galileo Galilei" che oggi alle 17 sarà rappresentata nell'aula
magna dell'Università. L'evento è promosso dalla Facoltà di Ingegneria di Pavia
e dall'Accademia Virgiliana in occasione dell'anno dell'Astronomia.
Interpreti del recital saranno Giuseppe Montecchio, preside del liceo Virgilio,
Paola Bruschi, preside del Liceo di Suzzara, e il professor Giancarlo
Gobbi-Frattini del liceo Belfiore. La regia è del professor Fraccari e gli
intermezzi musicali saranno curati da Erica Barzoni. Al termine spazio alle
domande del pubblico.
( da "Provincia Pavese, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Arriva a
Pavia padre Pizzaballa, custode del Santo Sepolcro E' stato invitato dal
vescovo Giudici a tenere una conferenza sui cristiani in Medio Oriente Martedì
prossimo sarà nella chiesa di S. Maria delle Grazie PAVIA. Padre Pierbattista
Pizzaballa, Custode del Santo Sepolcro, sarà a Pavia martedì prossimo. Invitato
dal vescovo Giovanni Giudici, dopo gli incontri con le autorità e gli esponenti
della società civile, in serata incontrerà anche i fedeli della diocesi nella
chiesa di Santa Maria delle Grazie davanti ai quali terrà una conferenza sulla
situazione dei cristiani in Medio Oriente. I francescani custodiscono i luoghi
più "intimi" del cristianesimo fin dai tempi dell'incontro tra San
Francesco e il Saladino: sono in Terra Santa dal 1200, e nel 1333 comprarono
dal sultano d'Egitto il cenacolo e il diritto di celebrare la liturgia nel
Santo Sepolcro. Da allora sono al centro del poligono mediorientale, testimoni
privilegiati della difficile convivenza tra le tre religione monoteiste. E
proprio di convivenza parlerà padre Pizzaballa. «Vorremmo ascoltare dalla sua
viva voce le condizioni dei cristiani nei tre territori, Israele, Gaza e
Cisgiordania, di cui ha una conoscenza diretta» spiega il vescovo. Padre
Pizzaballa arriverà a Pavia nel pomeriggio e incontrerà alcune delle persone
che a Pavia hanno legami con Israele e Palestina, a partire dal professor Gianni
Vaggi del Cicops e dell'università di Pavia, che da anni si
attiva per la cooperazione interuniversitaria in Israele e Cisgiordania. I
legami tra Pavia e quella zona sono infatti molteplici: il vescovo di Pavia
l'ha visitata dieci volte ed è Gran Priore della Luogotenenza per l'Italia
Settentrionale dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, da
sempre legato ai francescani nella custodia dei luoghi santi; alcuni gruppi di
pellegrini pavesi avevano inoltre già incontrato a Gerusalemme il Custode, e
poi ci sono l'università, il comune e la società civile, che da anni
portano avanti progetti di cooperazione e formazione. Alle 20.30 padre
Pizzaballa sarà alla parrocchia di Santa Maria delle Grazie (viale Partigiani,
103) per i vespri in occasione dei quattrocento anni dal miracolo che diede
origine al santuario e alle 21 nella sala parrocchiale ci sarà un incontro
pubblico su "Terra Santa. Uno sguardo alla Chiesa madre", ovvero la
piccola chiesa di Gerusalemme, dove ci sarà spazio anche per le domande del
pubblico sulla situazione dei territori, da anni tormentati dalla guerra.
«Questo incontro è un invito alla comunità civile e cristiana di Pavia a
mantenere alto il livello di attenzione sulla situazione sociale e umana della
Terra Santa» conclude il vescovo. Padre Pizzaballa è stato
assegnato alla Custodia di Terra Santa nell'ottobre 1990, è stato docente di ebraico moderno alla facoltà
francescana di Scienze bibliche e di Archeologia a Gerusalemme e ha lavorato
nella pastorale per i fedeli di espressione ebraica. (a.ghez.)
( da "Gazzetta di Modena,La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Napolitano:
ora basta con lo spirito di fazione «Biagi vittima anche dei veleni».
L'appello: niente arroccamenti sulle riforme I terroristi non potevano
accettare il ruolo disinteressato di chi voleva solo risolvere i problemi del
mondo del lavoro «Il professor Marco Biagi è stato vittima della criminale
aggressività del terrorismo, ma ha pagato anche, e prima, per lo spirito di
fazione che da tempo avvelena la lotta politica e sociale del nostro Paese». E'
il passaggio più rilevante, che dovrebbe far riflettere, e molto, il mondo
politico e sindacale, del discorso con cui Napolitano ha onorato la memoria del
professore ucciso dalle Br e delle vittime del terrorismo, aprendo i lavori del
convegno. Un intervento che ha destato molte reazioni a livello nazionale con il
quale ancora una volta Napolitano ha chiesto al Paese di smetterla con le
barricate e di unire le forze. «Serve uno sforzo comune - ha aggiunto - per
riconoscere e coltivare gli elementi di continuità e le possibilità di
convergenza di fronte a problemi ancora attuali e nuovi, come quelli che Marco
Biagi con il suo lavoro ha affrontato suggerendo lungimiranti ipotesi di
soluzione e prospettive di sviluppo». Ecco, allora «il punto di riferimento e
d'incontro dovrebbe consistere nella consapevolezza, da diffondere finalmente
nel mondo del lavoro, dell'esigenza di uscire da logiche puramente difensive e
di non farsi guidare da vecchi riflessi di arroccamento». Di seguito il testo
integrale dell'intervento del Presidente. di Giorgio Napolitano Magnifico rettore,
la ringrazio per le cordiali parole che ha voluto indirizzarmi. Ci unisce la
stessa consapevolezza del ruolo essenziale che l'Università e la ricerca sono
chiamate a svolgere, nei termini da lei puntualmente richiamati, per lo
sviluppo economico, sociale e civile del Paese e, quindi, dalla necessità che
essi si pongono, attraverso uno sforzo di autocorrezione e riforma, e siano
poste attraverso serie e coerenti politiche pubbliche in grado di fare la loro
parte. Ci unisce, credo di poter dire, un comune sentire rispetto alle gravi
difficoltà e alle complesse sfide cui il nostro sistema universitario è oggi
esposto. Nello stesso tempo, ringrazio di cuore Marina Orlandi Biagi per
l'invito che mi ha rivolto, a nome della Fondazione da lei presieduta, per l'occasione
che mi ha offerto di essere qui con voi, di dare un segno di vicinanza e di
impegno, che da tempo desideravo di poter dare pubblicamente. A tutti i
partecipanti a questo convegno rivolgo il più cordiale saluto, e il più vivo
apprezzamento. E' questo un convegno di alto livello culturale, e di grande
significato, da molti punti di vista. E', innanzitutto, un convegno in ricordo
di Marco Biagi, con l'intento sottolineato dal professor Tiraboschi di onorarlo
nel modo migliore e cioè riproponendo alcuni temi fra i suoi più innovativi e
fecondi del suo pensiero e della sua elaborazione. Sono certo che, grazie alla
scelta di temi particolarmente attuali e stimolanti, il vostro dibattito
offrirà contributi importanti. Trovo dunque, nell'approccio di questo convegno,
una piena corrispondenza con l'esigenza che posi il 9 maggio scorso nel
celebrare, per la prima volta, il Giorno della Memoria dedicato alle vittime
del terrorismo; tra le quali persone splendide alla cui memoria rinnovo il mio
omaggio e i cui familiari ho potuto incontrare di nuovo qui. Emanuele Petri,
Roberto Ruffilli, Walter Tobagi, Ezio Tarantelli. Posi un anno fa l'esigenza
che tutti gli uomini, cui il Giorno della Memoria è dedicato, siano ricordati
non solo come vittime, ma come persone che hanno vissuto, hanno avuto i loro
affetti, il loro lavoro il loro posto nella società, prima di cadere per mano
criminale. Così Marco Biagi è ricordato per il suo percorso di vita, rimasto
impresso in modo incancellabile nel sentimento della moglie, dei figli, dei
familiari e scandito da un impegno scientifico e civile, che continua a dare
frutti per il suo e nostro Paese. Fu quell'impegno che il terrorismo delle
Brigate Rosse volle colpire, perchè tra i tanti che furono uccisi, o gravemente
feriti, e che ricordiamo tutti, nomi illustri e oscuri, con eguale commosso
affetto e rimpianto, vi furono uomini colpiti ciecamente spesso come astratti
simboli dello Stato nemico che si presumeva di abbattere o, perfino,
casualmente coinvolti nella furia sanguinaria di quei gruppi di fuoco. Ma Marco
Biagi, e come lui altri che qui sono stati ricordati, furono scelti come
bersagli precisi per quello che, concretamente, erano e facevano e per il
meditato sinistro messaggio che colpendoli a morte si voleva fare. Bersagli precisi
in quanto figure di intellettuali, di docenti, di studiosi,
di prezioso sapere specialistico e di pronfonda passione democratica, decisi a
dare il loro contributo alla crescita di una nuova e più giusta convivenza
sociale. Erano uomini che intesero porsi al servizio non di una qualsiasi, pur
legittima, causa di partito ma dello Stato democratico delle sue istituzioni
rappresentative, Governo e Parlamento, al di là dell'alternarsi delle
maggioranze e degli indirizzi politici. Questo era lo scandalo intollerabile,
per l'estremismo politico e ideologico sfociato nel terrorismo. Che persone
disinteressate, dedicate interamente alla ricerca e all'insegnamento potessero
impegnarsi a prestare le loro competenze e il loro ingegno alla ricerca di
soluzioni valide per i problemi del lavoro, non esitando a contaminarsi con
l'esercizio di responsabilità di governo. Questo era il filo che nella logica
delle Brigate Rosse andava troncato, quello era il messaggio intimidatorio che
bisognava dare, spezzando le vite di Ezio Tarantelli, di Massimo d'Antona, di
Marco Biagi, espostisi generosamente sul fronte dell'elaborazione di nuove
politiche del lavoro. Ma nè la prima, nè la seconda, di quelle vite spezzate, e
il messaggio di morte così lanciato, hanno trattenuto chi, come Marco Biagi,
sentiva di non potersi piegare, di non poter farsi fermare dalla minaccia, di
non poter rinunciare a rendere servigi che era in grado di rendere al mondo del
lavoro e allo Stato democratico. E' qui il senso e il coraggio della scelta, che
è costata la vita all'uomo che oggi ricordiamo e onoriamo. E' di qui che deve
partire il nostro appello, perchè dalla società civile, dal mondo della cultura
e dell'università, dall'inteleltualità operante in diversi campi
del sapere, venga l'impegno, venga il contributo attivo di cui lo Stato e la
comunità nazionale hanno bisogno. Non posso però concludere questa mia
riflessione senza tornare su un aspetto cruciale, e particolarmente doloroso,
della vicenda di Marco Biagi. Egli è stato vittima della criminale aggressività
del terrorismo brigatista, ma ha pagato anche, e prima, per lo spirito di
fazione che da tempo avvelena la lotta politica e sociale nel nostro paese. Uno
spirito di fazione che impedisce ogni riconoscimento obiettivo del valore di
ricerca e di proposte, come quelle portate avanti da Marco Biagi con lo stesso
disinteresse e spirito costruttivo; con la stessa indipendenza di giudizio in
due diverse fasi politiche. Uno spirito di fazione che impedisce di vedere e
apprezzare gli elementi di continuità che si possono presentare in un campo
dell'azione di governo e parlamentare come quello delle politiche del lavoro.
Invece, sarebbe necessario uno sforzo comune, cui nessuna delle parti in causa
si sottragga, per riconoscere e coltivare questi elementi di continuità e le
possibilità di convergenza, che vi si legano pur in una corretta dialettica tra
diversi ed opposti schieramenti politici di fronte a problemi ancora attuali e
nuovi, come quelli che Marco Biagi ha affrontato suggerendo lungimiranti
ipotesi di soluzione e prospettive di sviluppo e dunque come quelli che state
per affrontare nel convegno a lui dedicato. Il punto di riferimento e di
incontro dovrebbe consistere nella consapevolezza, da diffondere finalmente nel
mondo del lavoro, dell'esigenza di uscire da logiche puramente difensive, di
non farsi guidare da vecchi riflessi di arroccamento attorno a visioni di
conquiste del passato rispetto a mutamenti obiettivi innegabili e a scelte
ineludibili di riequilibrio e di rinnovamento nel sistema delle garanzie e
delle tutele a favore soprattutto dei meno protetti. Procedere in questo senso,
liberarsi dallo spirito di fazione significherebbe dare quel segno di maturità
nella nostra vita democratica che da troppo tempo si attende. Grazie.
( da "Nuova Ferrara, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Ma in Italia
niente condanna a vita» Un docente di giurisprudenza spiega cosa prevede il nostro sistema
giuridico ROBERTA RIZZO MILANO. «Una cosa è certa, se Josef Fritz fosse stato
processato in Italia non andava all'ergastolo». Stefano Rossi, docente di Giurisprudenza
all'Università «La Sapienza» di Roma, spiega cosa prevede il nostro sistema
giuridico in casi come quello di Amstetten. Professor Rossi, perchè nel
nostro Paese una persona che ha compiuto reati così gravi non sarebbe
condannata all'ergastolo? «Semplicemente perché i reati di cui è accusato Josef
Fritz non rientrano nella massima condanna prevista dal nostro codice penale.
Infatti non c'è ergastolo per omicidio colposo, riduzione in schiavitù,
sequestro di persona, stupro e incesto». E quale pena sarebbe ipotizzabile per
un uomo che ha compiuto tali mostruosità? «Diciamo che potrebbe scontare una
pena di una ventina d'anni. Dobbiamo tener presente che con il giudizio
abbreviato è prevista la riduzione della pena di un terzo. Però ci sono delle
varianti importanti che anche i giudici austriaci hanno valutato, ovvero la
follia dell'imputato. Una persona che compie tali reati è certamenmte
disturbata mentalmente e dunque anche nel nostro Paese sarebbe sicuramente
finita in una struttura psichiatrica o, in alternativa, anche agli arresti
domiciliari. Non per l'età, a 73 anni, in carcere si va. Ma per le condizioni
di salute il condannato può scontare la pena a casa. E' successo anche per
Erich Priebke». Però il processo non sarebbe stato breve come in Austria. I
tempi della nostra giustizia sono da sempre molto lenti. «Sì, non posso dire il
contrario. D'altra parte l'unica possibilità di processare e arrivare a
immediata sentenza è se l'imputato si proclama immediatamente colpevole. Devo
però anche sottolinare che in una vicenda di questo tipo ci sarebbero state
delle lungaggini dovute alla nomina del collegio medico, alle perizie
psichiatriche e alle varie udienze dedicate ai testimoni. Sarebbe stata sentita
non solo la figlia-vittima, ma anche parenti, amici, conoscenti». Insomma, in
Italia, un processo del genere sarebbe durato almeno un anno prima di arrivare
alla sentenza? «Sì, più o meno un anno. Talvolta passano mesi da un'udienza
all'altra semplicemente per sentire delle testimonianze. E una delle
conseguenze sarebbe stata quella di un impatto mediatico ancora più pesante». E
la colpa secondo lei di chi è? Dei giudici, degli avvocati o dell'assetto
giuridico generale? «I giudici applicano la legge. Gli avvocati fanno il loro
mestiere. Non credo vi siano colpe ma la causa che provoca lungaggini
estenuanti è da ricercare nella numerosissima casistica di processi civili che
il nostro Paese ha. I giudici sono dunque impegnati in più processi e sono
costretti a dilatare i tempi delle udienze anche dei processi penali».
( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 68 del
2009-03-20 pagina 0 Gelmini: "Tetto del 30% di stranieri nelle
classi" di Redazione Il ministro dell'Istruzione presenta le novità:
"Stiamo pensando all?introduzione di un tetto intorno al 30% della
presenza di alunni stranieri a scuola". Decisa un'azione contro gli
sprechi Roma - "Stiamo pensando all?introduzione di un tetto intorno al
30% della presenza di alunni stranieri a scuola". è quanto ha annunciato
il ministro Gelmini durante la conferenza stampa che ha tenuto a Palazzo Chigi.
"Non credo che ciò sia possibile a partire dal prossimo anno ma dal
successivo. Comunque sto chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere già
dal prossimo anno i casi limite", ha detto Gelmini che ha citato il caso
della scuola "Pisacane" di Roma. "Una vicenda che fa
riflettere", ha detto il ministro per il quale è importante accompagnare i
bambini stranieri nella conoscenza della lingua italiana. Per il ministro la
conoscenza della lingua e della Carta Costituzionale sono "due elementi
necessari per l?integrazione". Contro gli sprechi Alleati nella lotta agli
sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta si sono presentati stamani a Palazzo
Chigi per dar conto di quello che hanno fatto e intendono fare per recuperare
risorse ed efficienza, nella scuola e nell?università.
Intanto, risultato della legge sul contenimento della spesa nelle
amministrazioni pubbliche si sono ridotte le assenze degli insegnanti: nel 2009
(gennaio-febbraio) sono calate del 32,4% e il mancato ricorso alle supplenze ha
consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni di euro. I precari Altro
capitolo importante quello relativo ai precari. Già quest?anno quasi 32mila
insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (+12mila rispetto allo scorso
anno) e 8mila richieste di pensionamento sono state presentate dal personale
Ata (6mila l?anno scorso). Questo significa - ha spiegato il ministro Gelmini -
che, con 32mila pensionamenti, i 42mila posti in meno per i precari previsti
dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente. Non solo. Il ministero sta lavorando
su altre misure per l?assorbimento dei precari: ai precari che fino all?anno
scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest?anno, priorità
sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative
di vario tipo); i periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale
copertura con l?indennità di disoccupazione; sarà favorita la mobilità
territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più richieste di
supplenze in più province. Forbici sull'università
Stretta anche sulle università sforbiciando i corsi di
laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20% in meno: all?inizio
dell?anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra triennale e specialistica
erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha spiegato il ministro - è
stata fatta con il Cun e con criteri di flessibilità: "Non andiamo a
penalizzare le materie, ma abbiamo guardato il numero degli iscritti e cercato
di eliminare la frammentazione". è in arrivo - ha annunciato - una nota di
indirizzo vincolante allo scopo di fornire i nuovi parametri che le università
dovranno rispettare per attivare nuovi corsi. In particolare questo pacchetto
di misure prevede la disattivazione di corsi di studio con un numero basso di
iscritti se nella stessa Regione esistono già corsi analoghi; l?aumento del
numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la
riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso
attraverso l?indicazione di un numero minimo di sei crediti formativi per
ciascun insegnamento e l?individuazione del numero di insegnamenti che ciascun
ateneo è in grado di sostenere in base alle strutture e ai docenti di ruolo
disponibili. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 68 del
2009-03-20 pagina 2 Così cambia la scuola In aula non più di tre stranieri su
dieci di Francesca Angeli È l'ultimo capitolo della riforma Gelmini Ecco punto
per punto come sarà studiare nel futuro Roma«Stiamo pensando all'introduzione
di un tetto intorno al 30 per cento per la presenza di alunni stranieri nelle
classi». Non più di tre bambini stranieri ogni dieci in tutte le classi dunque.
Questo l'obbiettivo annunciato dal ministro dell'Istruzione, Mariastella
Gelmini, insieme ad una serie di importanti novità sia per
la scuola sia per l'Università ed a notizie decisamente buone per tutti i
docenti ancora precari. Sul limite per gli alunni stranieri la Gelmini ha
specificato che «non sarà possibile introdurre il tetto a partire dal prossimo
anno ma soltanto dal successivo», ovvero nell'anno scolastico 2010/2011.
«Comunque sto chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere già dal prossimo
anno i casi limite», aggiunge il ministro. Il riferimento è a situazioni come
quelle della Carlo Pisacane di Roma dove gli italiani sono una minoranza: su 21
iscritti in prima elementare soltanto tre sono romani, in pratica un tetto al
contrario. «Una vicenda che fa riflettere - osserva le Gelmini -. Occorre
comunque accompagnare i bambini stranieri nella conoscenza della lingua
italiana e della nostra Costituzione». Poi le buone notizie per i precari: i
tagli del personale scenderanno da
( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 68 del
2009-03-20 pagina 4 Ti piaceva laurearti facile? Ora Scienza delle corna puoi
togliertela dalla testa di Giuseppe Marino Adesso perlomeno potranno riciclarsi
il titolo di studio su eBay. La secca sforbiciata al numero dei corsi di laurea
annunciata da Mariastella Gelmini rischia di trasformare alcuni studenti senza
sbocchi in felici possessori di un pezzo unico. Posto che le aule di
Trofeistica non sono mai state stracolme, ora che le università
saranno costrette per decreto ministeriale a cancellare il bizzarro corso che
«studia le corna degli animali», chi è già riuscito ad accaparrarsi il pezzo di
carta potrà almeno rivenderlo come rarità da collezione sul sito delle aste.
Non c'è dubbio che si troverà qualcuno disposto a pagare per poter appendere in
salotto il certificato di laurea in Trofeistica. O quello in Scienze
dell'aiuola. Il ministro ieri l'ha detto chiaro e tondo: a partire dal prossimo
anno i corsi di studio si ridurranno del 20 per cento rispetto all'anno scorso.
La Gelmini l'ha detto con un eufemismo ministeriale: «In questi anni si è
assistito a una proliferazione dei corsi di laurea non sempre motivata da reali
esigenze del mercato del lavoro». Il messaggio, senza il filtro della
comunicazione istituzionale, è chiaro: basta con i corsi di laurea inutil\i, i
doppioni creati a prescindere dal reale interesse formativo con un solo palese
scopo: creare cattedre per i 26.004 professori assunti tra il 2000 e il
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
Pagina 344 I poeti improvvisatori sardi incantano Montparnasse --> La gara
poetica sarda approda a Parigi ed entra di diritto nel novero dell' arte colta.
Ma senza dimenticare la sua anima popolare. È stata salutata da un successo di
pubblico e critica l'esibizione dei poeti estemporanei Bruno Agus e Giuseppe
Porcu, accompagnati dai tenores di Oniferi, in una due giorni parigina che li
ha portati lontani dalla classica piazza di paese, adornata di canne palustri e
foglie di alloro, per calcare il palco del teatro de La Maison de Cultures du
Monde, nel cuore di un quartiere composto e sobrio come Montparnasse.
L'esibizione si è trasformata in un trionfo, decretato dal pubblico transalpino
che ha applaudito a lungo i vati di Sardegna al loro debutto su un palcoscenico
così prestigioso. L'auditorium del Festival de l'Imaginaire era pieno, per un
evento che da tredici anni rappresenta il meglio della cultura mondiale tra
espressioni musicali, teatrali e identitarie che vengono riproposte ad un
pubblico attento alle manifestazioni ancora immuni dal cannibalismo della
globalizzazione. Così, intellettuali, etnomusicologi, linguisti, studiosi
sensibili agli spettacoli più originali e autentici si sono inchinati di fronte
alla fertile vena poetica degli improvvisatori. Un genere fatto scoprire
dall'etnomusicologo Bernard Lotart Jacob, consulente del festival diretto da
Arwad Esber che in Sardegna ha condotto numerose ricerche sull'universo sonoro
isolano. Ben due le serate riservate alla magia della gara poetica accompagnata
dalle voci gutturali del tenore San Gavino di Oniferi che ha riportato nella
capitale francese i fratelli Francesco, Giovanni e Carmelo Pirisi e Raimondo
Pidia dove, giusto pochi anni fa, l'Unesco riconobbe al canto a tenore l'aurea
di bene immateriale dell'Umanità. Una rappresentazione, quella degli
estemporanei della nostra isola, che ha elevato i versi in limba fino a
raggiungere un livello altissimo, creando un'emozione capace di fare breccia
nel pubblico francese. Il miracolo è stato reso possibile
dalla docente
Maria Manca, originaria di Fonni, e dal interprete - traduttore Fabrizio
Giuffrida grazie ad un innovativo sistema di traduzione simultanea. Sono stati
loro a trasformare a tempo di record le ottave dal sardo lugudorese al francese,
trascrivendo le parole su un pc che a sua volta le proiettava su uno schermo
gigante alle spalle dei poeti. Un accorgimento che ha consentito al
pubblico di apprezzare la precisione della metrica, l'ironia delle ottave, ma
sopratutto i contenuti della gara, mai banali e scontati, articolati su temi
come la storia, la letteratura, la mitologia, la scienza, la politica, la
cronaca quotidiana. Così le dispute in versi tra il giovane poeta di Irgoli
Giuseppe Porcu e Bruno Agus, originario di Gairo da alcuni anni trapiantato nel
centro della Baronia, ha offerto dei momenti davvero esaltanti. La prima sfida
ha visto i due confrontarsi e tentare di far prevalere la ragione (Porcu) e la
fantasia (Agus), mentre nella gara del giorno successivo, tenutasi di fronte agli
studenti dell'Università 7 di Parigi (che hanno seguito un seminario sulla
poesia), Porcu ha cantato le virtù della parola scritta contrapponendole alle
motivazione del suo avversario che ha invece difeso strenuamente l'oralità. Non
potevano mancare da parte dei poeti, a più riprese, chiari riferimenti alla
nazione che li ospitava. Così nelle ottave sono entrati il premier Sarkozy e la
sua compagna Carla Bruni, ma anche i simboli della grandeur della capitale come
la torre Eiffel, o il movimento culturale dell'Illuminismo fondato sulla
ragione e tolleranza di pensiero. Una capacità e una padronanza di concetti che
gli spettatori hanno mostrato davvero di gradire tributando ai poeti generosi
applausi e ridendo ad ogni passaggio ironico. Magari con qualche secondo di
ritardo: giusto il tempo di apprezzare, vedendo la traduzione composta sulla
parete, quanto corre veloce il pensiero dei poeti. La trasferta di Parigi ha
offerto anche un confronto con un'altra espressione poetica del Mediterraneo,
la glosa delle Baleari, raggiungendo uno degli obiettivi della programmazione
del festival, nato per esplorare, scoprire e rivelare tradizioni culturali con
le loro specificità, spesso mai approdate in Francia. LUCA URGU
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura
Pagina 344 Appuntamenti Da oggi le celebrazioni Sul cielo di Cagliari l'idrovolante
di Filippo Marinetti Appuntamenti. Da oggi le celebrazioni -->
?L'Idrovolante di Marinetti? è il titolo della mostra dedicata al Futurismo che
si inaugura oggi alle 18 all'Exmà di Cagliari, Sala della Terrazza alla
presenza dell'assessore alla Cultura Giorgio Pellegrini. Tre le sezioni:
?Bulloni, Grazie & Bastoni? propone 150 libri futuristi originali;
?L'obiettivo Futurista? comprende oltre 150 scatti dei fotografi futuristi.
Fortunato Depero è il protagonista della terza sezione, con 30 tavole e una
raccolta di 25 opere inedite. GIORNATA DEL BELGIO Si celebra oggi in tutto il
mondo la Giornata mondiale della francofonia. Che per noi evoca innanzitutto la
Francia, ma anche il Belgio. Ed è proprio a ?le plat pays? di Brel che
quest'anno ha voluto dedicare la sua attenzione il Centro culturale Stati Uniti
d'Europa di Cagliari. Patrocinata dall'ambasciata francese e belga, dalla
comunità francofona del Belgio, dal ministero Beni culturali, la manifestazione
è realizzata con la Biblioteca universitaria di Cagliari, che alle 18 ospiterà
nell'aula Settecentesca di via Università la conferenza-concerto di Corinne
Bricmaan (Communauté francophone de Belgique). La docente
illustrerà la prestigiosa tradizione letteraria dei ?Belges à tous prix?, da
Simenon ad Amelie Nothomb. Un intermezzo musicale proporrà la voce di Christine
Lurquin, che canterà a cappella. L'ingresso è libero. STUDIO LIXI Si inaugura
stasera alle
( da "Metronews" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Lauree, 20%
di tagli , gli Atenei a dieta uscito su Metro il 20/03/2009 Lascia il tuo
commento! Dal prossimo anno i corsi universitari saranno messi a dieta. Meno
20%. Lo assicura il ministro Gelmini continuando così l?operato del suo
predecessore, l?ex ministro Fabio Mussi. Sarà disattivata la costellazione di
corsi con un basso numero di iscritti e alzato il numero dei docenti necessari
per l?attivazione di un corso. «In questi anni si è assistito ad una
proliferazione dei corsi di laurea non sempre motivata da reali esigenze del
mercato del lavoro», ha affermato Mariastella Gelmini che promette di agire su
quei corsi con pochi iscritti e duplicati in una stessa regione. D?altronde che
gli atenei avessero bisogno di una cura energica lo aveva sostenuto anche la
commissione università di Palazzo Madama, che evidenziò alcune
eclatanti diseconomie, come la seconda università
di Napoli dove il rapporto tra professori e altro personale è di
( da "Scienze.it, Le" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Antropologia
Etnologia musicale Il linguaggio universale della musica tonale Popolazioni che
non avevano mai ascoltato in precedenza brani di musica tonale occidentale sono
perfettamente in grado di riconoscere le emozioni di felicità, paura e
tristezza che vi sono espresse PAROLE CHIAVE musica Popolazioni indigene della
foresta africana, che non avevano mai ascoltato in precedenza la radio, e
quindi musica tonale occidentale. sono perfettamente in grado di riconoscere le
emozioni di felicità, paura e tristezza espresse da brani di musica
occidentale. Lo afferma una ricerca pubblicata on line sul sito della
rivista "Current Biology", che dimostra come l'espressione musicale
di queste tre fondamentali emozioni sia riconosciuta universalmente.
"Questi risultati spiegano perché la musica occidentale si sia dimostrata
così di successo in tutto il mondo, anche presso culture che non hanno mai
enfatizzato il ruolo di espressione delle emozioni nella loro
musica", osserva Thomas Fritz del Max-Planck-Institut per le scienze
cognitive. L'espressione delle emozioni è una delle caratteristiche salienti
della musica occidentale, e la capacità di veicolarle è visto in Occidente come
una sorta di prerequisito perché essa possa essere apprezzata", spiegano i
ricercatori. Ma in altre culture la musica viene spesso valutata sulla base
della sua capacità di coordinazione dei gruppi nel corso di rituali. Studi
precedenti avevano affrontato problemi analoghi studiando persone che avevano
scarsa dimestichezza con la musica occidentale, essendo per esempio immersi in
un ambiente musicale caratterizzato dalle sonorità della musica indiana.
Tuttavia per sondare il livello di universalità della musica occidentale, è
necessario che i soggetti testati siano completamente all'oscuro di essa,
spiegano i ricercatori. Proprio per questo Thomas Fritz, Stefan Koelsch e collaboratori
hanno intrapreso un faticoso viaggio per raggiungere le popolazioni Mafa,
composte da circa 250 gruppi etnici, che vivono isolate fra le montagne della
regione più settentrionale del Camerun. Facendo ascoltare brani di musica
occidentale a gruppi di queste popolazioni che non ne avevano mai ascoltata, i
ricercatori hanno così potuto dimostrare che la loro capacità di individuare
l'espressione delle emozioni di gioia, paura e tristezza dava risultati che
andavano ampiamente al di là di quelli che si sarebbero ottenuti in seguito a
scelte casuali. (gg) *** Sei già iscritto alla nostra newsletter? Puoi
richiedere sul tuo computer il nostro "notiziario a domicilio", il
servizio gratuito di informazione e aggiornamento scientifico personalizzato,
semplicemente iscrivendoti a questo link (20 marzo 2009) AGGIUNGI UN COMMENTO
( da "Targatocn.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
8 marzo e
dintorni: due domande alla consigliera Roseo L'ultima, ma soltanto per ordine
alfabetico, breve intervista tocca alla consigliera comunale di Cuneo del
Partito Democratico Gabriella Roseo. Com?è stata e com?è la vostra esperienza
nel mondo del lavoro e in politica in quanto donne? Avete mai subito
discriminazioni? L?esperienza personale non può essere assunta a dato oggettivo
della condizione femminile in quanto è sempre frutto dell?inserimento sociale
di chi ne è portatrice, della sua cultura, del suo status e del luogo in cui
vive. La mia esperienza, credo non difforme da quella di molte altre donne
lavoratrici, registra un limitato adattamento dei modi e dei tempi lavorativi
alle esigenze delle donne. Conseguenza dell?impegno lavorativo è, in assenza di
adeguati sostegni sociali, la riduzione degli spazi dedicati alla cura della
famiglia e agli interessi personali. Alla donna non solo si continua a non
riconoscere il ruolo sociale ed economico derivante dalla cura dell?infanzia e
della senescenza ma, in conseguenza della forzosamente limitata adesione al
modello lavorativo, si permettono carriere e traguardi personali di minor
rilievo. Solo con grande fatica posso conciliare l?attività professionale con
gli impegni familiari tradizionalmente affidati alle donne. E? certo inoltre
che il modello di integrazione che oggi viene sostenuto è ancora limitato in
quanto finalizzato principalmente all?inserimento produttivo senza tener conto
degli spazi dedicati alle passioni e agli hobbies, all?impegno politico o allo
sport, alla lettura o agli incontri con gli amici. Questi impegni, e anche e
soprattutto quello politico, mantengono ad oggi modi e tempi di esercizio e
fruizione tipicamente maschili che in nulla tengono presenti gli impegni
sociali femminili. Questa situazione, ci viene detto, si verifica in grazia di
un basso numero di donne attivo in politica ma credo che al contrario questa
impostazione sia la causa della suddetta limitata presenza. Per quanto riguarda
le discriminazioni di certo ne ho subite, che siano state operate in campo
professionale o politico mi pare indifferente. Sono tutte frutto della stessa
mentalità, che pensa non solo modi e tempi di lavoro, ma anche e soprattutto
ruoli, competenze e compensi per genere. Credo che sia esperienza comune a
chiunque abbia percorsi professionali e politici l?averlo verificato: le
cosiddette ?quote rosa?, strumento forse non completamente corretto, sono la
minima tutela con la quale peraltro, ad oggi, l?Italia è tra i paesi
dell?Europa a 15, la nazione in cui la rappresentanza politica femminile è
percentualmente più ridotta. Cosa ne pensate dell?iniziativa ?8 marzo e
dintorni? e quale rapporto avete con questa data Qualsivoglia iniziativa di
sensibilizzazione rivolta a ricordare le tappe attraverso le quali le donne
hanno conquistato non solo i diritti sociali ma anche un ruolo attivo e
creativo nella società è auspicabile. Oggi , in anni tanto difficili, la nostra
nazione non deve e non può privarsi di una forza tanto importante e propulsiva
quale quella che le donne possono apportare. Ricordiamo, inoltre, i prossimi
appuntamenti: Venerdì 27 marzo ore 18 Salone d?Onore del comune di Cuneo
?Donne, lavoro, parità: a che punto siamo?? Relazione dibattito con Daniela Izzi,
docente
di Diritto del Lavoro dell?Università di Torino ? sede di Cuneo Ingresso libero
Venerdì 27 marzo ? domenica 5 aprile Atrio Salone d?Onore del comune di Cuneo
Mostra ?Donne, diritti politici e partecipazione democratica del CIRSDe -
Università degli Studi di Torino? Orari: dal lunedì al venerdì 8?13/14?18
sabato 9-12/15-18 Ingresso libero E' possibile iscriversi al neonato gruppo '8
marzo e dintorni' su Facebook rimanendo così sempre aggiornati sulle novità e
gli eventi e partecipando alle discussioni. Per interagire con la rubrica '8
marzo e dintorni' scrivete a direttore@targatocn.it Barbara Pasqua
( da "Basilicanet.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
DOMANI A
POTENZA CONVEGNO SULLA CECITÀ? 20/03/2009 11.28.53 [Basilicata] In occasione
delle celebrazioni del Bicentenario della nascita di Louis Braille (1809 -
2009) l'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, Sezione Provinciale di
Potenza, in collaborazione con la Biblioteca nazionale di Potenza e
l'Associazione Basilicata 1799 e con il patrocinio della Provincia di Potenza,
ha organizzato per domani alle 16,00 nella Sala Conferenze dell'Istituto, un
convegno dal titolo: Cecità , minorazione sensoriale o concettuale.
All'inconto partecipano Francesco Sabia, direttore della Biblioteca Nazionale
di Potenza, Francesco Schiavone, presidente del Consiglio regionale dell'Unione
Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Basilicata, Maria Buoncristiano,
presidente della Sezione provinciale di Potenza, dell'Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti. Le relazioni saranno affidate a Vincenzo Vitiello, docente
ordinario di Filosofia teoretica all'Università di Salerno e a Stefano
Salmeri, docente associato di Pedagogia generale
all'Università Kore di Enna. L'appuntamento sarà coordinato da
Francesco Scaringi, presidente Associazione Basilicata 1799. BAS 05
( da "Comunicatori Pubblici" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pubblicato
il: 18-03-2009 Tele&Medicina, un binomio da sperimentare Quando si è malati
non si pensa al personal computer, alla tv, agli strumenti di comunicazione,
perché si vuole “qualcuno” vicino. La presenza di una persona cara, famigliare
o, in caso di necessità, di assistenti qualificate (il nome “badante” è
limitante, etimologicamente deriva dal verbo badare che significa “guardare” e
al malato non basta, di solito si richiede molto di più) è la più grande
aspirazione. Spesso però la malattia è accompagnata dalla solitudine,
dall?abitare lontano da città con servizi ospedalieri di un certo livello, dalla
necessità di fare delle analisi piuttosto frequentemente. Ecco allora che sui
servizi alla salute il televisore, il personal computer, il telefono,
attraverso complesse e creative applicazioni telematiche possono e di molto
migliorare la qualità della vita. Telemedicina Un settore innovativo, poco
conosciuto, con sperimentazioni ancora a macchia di leopardo nelle Regioni
italiane ma che si consolida ogni anno grazie alle nostre strutture di ricerca.
L?Università, non solo esamificio, ma attore dell?innovazione. Il Dipartimento
di Ingegneria Informatica, Gestionale e dell?Automazione (DIIGA) della
Politecnica delle Marche, attraverso un team di ricercatori e tecnici guidato
dal prof. Aldo Franco Dragoni, docente di Sistemi Operativi In Tempo
Reale, ha elaborato, a livello di prototipo e di concerto con l?Asur di Ancona
(ex Asl), alcuni servizi informatici di grande utilità sociale attraverso l?uso
della tv e del personal computer. Mi curo con… la tv Il governo italiano ha
dato come scadenza il 2012, quale anno in cui in tutto il paese si guarderanno
i programmi televisivi con il digitale terreste. Al momento solo la Sardegna ha
già effettuato la transizione ma, gradualmente, si accoderanno le altre
Regioni. Con il digitale Internet entrerà nelle case e autenticandoci con delle
smart card governative potremo avere dei servizi digitali personalizzati. Dal
2004 il prof. Dragoni sta sviluppando ricerche per offrire servizi sanitari sul
territorio; tra queste segnaliamo quello per cui basterà premere il pulsante rosso
presente sul telecomando della tv (e il telecomando lo sanno usare tutti, anche
gli anziani che di norma non conoscono Internet se non per l?averlo sentito
pronunciare dai nipoti) e si potranno ricercare informazioni in ambito
sanitario. Collegando poi il decoder alla presa del telefono (sempre con
l?autenticazione) si avranno molteplici opportunità stando comodamente a casa:
Prenotazioni di visite mediche Cambio del medico Pagamenti del ticket con carte
prepagate Altri servizi vari Sempre tramite il decoder della tv digitale si
potranno scambiare messaggi di posta elettronica con il medico curante,
allegando eventuali dati diagnostici auto-prelevati (come elettrocardiogrammi
ottenuti da semplici lettori Ecg portatili della dimensione di un cellulare) ricevendo
i referti senza muoversi dalla propria camera da letto. Il tutto, ovviamente,
nel rispetto dei protocolli sulla privacy e con il consenso del paziente.
Risultati: meno attese dal medico, meno disagi, miglior gestione della malattia
in famiglia. L?assistente virtuale Questa innovazione ha reso più fruibili i
siti delle Asl ai cittadini. Spesso infatti questi portali sono ridondanti di
informazioni e leggibili essenzialmente dagli addetti ai lavori. Il cittadino
ha invece bisogno di poche informazioni, essenziali, ma con immediata facilità
di accesso, altrimenti il bel portale rimane un www…..lettera morta. Se invece
digitando l?indirizzo web dell?Asl apparisse improvvisamente un bel faccino
tridimensionale, che ci saluta per nome e fa da tutor per darci le notizie che
ci servono quale sarebbe la nostra meraviglia di compiacimento! Il gruppo di
ricercatori e tecnici del DIIGA e dell?Asur ha dato a questo tutor virtuale il
nome di Arianna (forse un richiamo ai labirinti degli uffici sanitari?). In che
cosa ci può essere di aiuto Arianna? Nel tener ordinato il fascicolo sanitario
digitale che nel piano governativo e-2012, viene indicato come priorità e
attuabile entro il 2010. Ci ricorda gli impegni che abbiamo con l?Asl, le
prescrizioni, ci consente di individuare dei siti qualificati per avere
informazioni sui termini medici e accumulando le nostre richieste potrà
inviarci, con la nostra autorizzazione, altre notizie sanitarie comprese quelle
che medici esperti dispensano nei forum di discussione. Sono prototipi, certo,
ma pronti per l?uso. Speriamo non rimangano nei cassetti dei ricercatori.
Stefano Pierini
( da "Avvenire" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA
20-03-2009 LE RIFORME POSSIBILI Conferenza stampa congiunta con Renato
Brunetta. Annunciata, per il prossimo anno, una riduzione del 20% dei corsi
universitari a partire da quelli con meno iscritti Scuola, calate di un terzo
le assenze per malattia Gelmini, risparmi pari a 250 milioni Immigrati, classi
con tetto del 30% DA ROMA GIORGIO D'AQUINO L a cura anti-fannulloni fa bene
alla scuola, dove la caduta delle assenze per malattia, oltre a far risparmiare
dai 200 ai 250 milioni di euro, può innescare un 'circuito virtuoso', dal
momento che la riduzione delle supplenze creerà anche meno precari. Per questi,
inoltre, si profilano maggiori opportunità di ingresso, grazie a un nuovo
meccanismo di conteggio dell'anzianità necessaria a professori e personale non docente
per chiedere la pensione. Parola dei ministri dell'Istruzione e della Pubblica
Amministrazione, Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, che ieri in tandem
hanno fatto il punto delle novità in gestazione. Annunciando fra l'altro, per
quanto riguarda l'università, che dal prossimo anno accademico i corsi di
studio si ridurranno del 20 per cento rispetto ai 5.879 attivati per il
2008-2009, soprattutto ai danni di quelli con un numero molto basso di iscritti.
In arrivo anche interventi per le classi di scuola primaria e dell'infanzia con
un numero altissimo di figli di immigrati. Il ministero dell'Istruzione «sta
ragionando per introdurre un tetto intorno al 30%» della presenza degli alunni
stranieri tra i banchi, ha spiegato Gelimini. «Non credo - ha aggiunto - che
ciò sia possibile dal prossimo anno, ma dal successivo. Sto comunque chiedendo
ai dirigenti uno sforzo per risolvere i casi-limite già dal prossimo anno».
Tornando alla battaglia per l'efficienza scattata con il decreto Brunetta
dell'anno scorso, i dati del ministero, risultanti da una rilevazione sul 95
per cento degli istituti pubblici di ogni ordine e grado, parlano di un calo
del 32,45% nelle assenze del personale della scuola, docente o Ata,
nel primo bimestre del 2009. Nel mese di gennaio la diminuzione è stata del
29,2%, mentre a febbraio le assenze sono diminuite del 35,7% rispetto allo
stesso periodo dello scorso anno. Più in particolare, nel mese di febbraio la
maggiore diminuzione si è registrata nelle regioni dell'Italia centrale
(rispettivamente il 39,1% per il personale A- ta e il 39,7% per i docenti).
Seguono le aree meridionali ed insulari col 37,3% e del 36,6%. «La scuola - ha
affermato Brunetta - serve non per dare lavoro ma per educare». Non a caso, dal
prossimo anno i premi non saranno più dati indistintamente nella pubblica
amministrazione , ma solo ai più meritevoli. Nella delega, ha ricordato, è
previsto che almeno il 30% della retribuzione è destinata a premiare il risultato».
Per quanto riguarda il precariato, Gelmini ha cercato anzitutto di fare
chiarezza sulle cifre. «Se vogliamo contare esattamente il numero delle persone
precarie, queste risultano essere 268mila». Nell'anno scolatisco in corso, i
precari che hanno prestato servizio nelle scuole sono 130.107 considerando
quanti hanno avuto una supplenza annuale o una supplenza fino al 30 giugno». Ma
su questo capitolo la principale novità dovrebbe arrivare da un emendamento (da
inserire nel cosiddetto 'decreto Fiat' o nel 'collegato lavoro' alla
Finanziaria 2009), che i due ministri stanno predisponendo sul nodo dei
pensionamenti: l'idea è di consentire l'uscita dal servizio dopo 40 anni di
anzianità contributiva e non più dopo 40 anni di servizio. In questo modo il pensionamento
riguarderà più persone perché saranno conteggiati anche gli anni della laurea e
ci saranno, quindi, più possibilità per i precari e per i giovani di entrare
nella scuola. In cifre, con l'attuale regime nel 2009 andrebbero in pensione
1.500 insegnanti e 1.000 Ata con 40 anni di effettivo
servizio. Conteggiando l'anzianità contributiva, sarebbero 9000 gli insegnanti
e 2.000 gli Ata collocati a riposo. Per un totale quindi di 7.500 docenti e
1.000 dipendenti Ata in più. Scuola e università: procede il cambiamento voluto dal governo
( da "Avvenire" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
CHIESA
20-03-2009 Don Santoro, «uomo dell'incontro» e ponte tra le culture DA ROMA
STEFANIA CAREDDU « U n uomo dell'incontro nel tempo dello scontro di civiltà».
Sono trascorsi tre anni da quando don Andrea Santoro venne ucciso a Trazbon, in
Turchia, mentre pregava nella sua chiesa. E lo storico Andrea Riccardi,
fondatore della Comunità di Sant'Egidio, ha volu- to definire così la figura
del sacerdote romano, al centro del Convegno «Don Andrea Santoro. Ponte di
dialogo con il Medio Oriente e la Turchia», che si è aperto mercoledì
all'Università Lateranense di Roma. Don Santoro, ha ricordato Riccardi, «era un
uomo di preghiera, entusiasta del Concilio, legato al suo quartiere e alla sua
città, ma che teneva aperta una finestra sul mondo, invitando amici e fedeli a
guardare fuori». Non per giudicare o imporre qualcosa, ma per condividere senza
rinunciare alla propria identità. Scelse di andare in Turchia come missionario
«fidei donum», ma, secondo lo storico, arrivò «fuori tempo, quando il campo del
dialogo era stato abbandonato da tanti». Da «cristiano e amico », imparò a
conoscere e ad amare il popolo turco, la sua complessità e le sue difficoltà.
Per don Andrea, in fondo, il dialogo non era una questione accademica o
romantica: significava, ha spiegato Riccardi, «scoprire un mondo abitato da
altri che sono diversi e con i quali si deve convivere». E lì, in una terra
dalle mille sfaccettature, crocevia di fedi e culture, don Santoro «si è
sforzato di essere uomo ed è divenuto ponte tra due mondi». Non solo: è stato
anche «testimone di un amore generoso, senza confini, che spinge a servire e
non ad essere serviti», ha sottolineato monsignor Vincenzo Paglia, vescovo di
Terni-Narni-Amelia e presidente della Commissione episcopale per l'ecumenismo e
il dialogo della Cei, secondo il quale la morte di don Andrea rappresenta «il
cuore della sua testimonianza, la ragione stessa della sua esistenza». Quel 5
febbraio 2006 uno dei proiettili sparati dal giovane assassino turco trafisse
anche la Bibbia che don Andrea teneva tra le mani. Un'immagine che, per
monsignor Paglia, riporta alla mente l'esempio del vescovo Oscar Romero, ucciso
sull'altare al momento dell'offertorio, e ribadisce che «il martirio non è una
condizione straordinaria del cristiano, ma la sua condizione ordinaria ».
Proprio quella morte violenta getta una luce nuova sulla vita di don Andrea,
parroco impegnato e attento, che sentiva dentro di sé l'esigenza di realizzare
la missione del «dialogo tra le fedi». Con umiltà e semplicità, con la passione
di chi si lascia guidare dalla radicalità del Vangelo. Uomini come don Andrea,
ha rilevato ieri padre Miguel Angel Ayuso Guixot, preside del Pontificio
Istituto di Studi Arabi e d'I- slamistica di Roma, evidenziano che l'obiettivo
del dialogo interreligioso «non è un accordo sulle credenze delle differenti
tradizioni, ma la ricerca di valori condivisi per favorire l'incontro in
spirito di rispetto, fiducia e amicizia ». «Interreligioso
non è la confusione », ha osservato Ilaria Morali, docente all'Università Gregoriana. «Il dialogo ha detto implica
conoscenza della nostra fede e di quella degli altri, senza vedere
nell'attaccamento sincero alla propria identità un ostacolo al confronto, ma la
ragione stessa della passione per il confronto ». Del resto, scrive il
vicario apostolico dell'Anatolia Luigi Padovese nel messaggio inviato gli
organizzatori del Convegno, «molte diffidenze tra cristiani e musulmani vengono
meno quando ci si pone alla ricerca di Dio». Proprio come ha fatto don Andrea
Santoro. Ieri a Roma un convegno a tre anni dalla morte del sacerdote Paglia:
un servitore dell'amore Riccardi: per la Turchia un amico
( da "Savona news" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Savona: l'ex
magistrato Bruno Tinti oggi alla Ubik Questa sera, doppio appuntamento
culturale nella libreria Ubik di Savona. Alle 18, incontro con l?ex Procuratore
aggiunto di Torino Bruno Tinti e presentazione del libro "La questione
immorale?, l'opera che ha svelato tutti i malanni del sistema giudiziario
italiano, e come il potere esecutivo voglia metterlo sotto controllo, nel
silenzio della grande maggioranza del paese. Introduce l?incontro l?avvocato Sergio
Aquilino. Per l'apertura serale, alle 20, incontro con Raffaele K.
Salinari(Presidente dell?Associazione ?Terre des homme international?, membro
del Consiglio internazionale del Forum Sociale Mondiale e Docente di Diritto
della cooperazione all?Università di Bologna) per approfondire il tema ?La
sinistra e il Welfare?.
( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
CdC Torino,
tecnologie della salute e della vita: seminario (20/3/2009 13:29) | (Sesto
Potere) - Torino - 20 marzo 2009 - Giovedì 23 aprile 2009 dalle 16.30 alle
19.30 nella sala Sella del Centro Congressi Torino Incontra (Via Nino Costa, 8
- Torino) si svolgerà il seminario "Tecnologie della salute e della
vita". Nella maggior parte dei paesi la normativa brevettuale prevede il
requisito della novità assoluta, per cui una pre-divulgazione dei risultati
della ricerca può risultare distruttiva nei confronti della domanda di
brevetto. Tale dato va tenuto in conto dai ricercatori e dalle imprese insieme
al tema del possibile divieto di brevettazione di invenzioni contrarie alla
moralità, quali ad esempio procedimenti di clonazione di esseri umani,
procedimenti terapeutici, diagnostici e chirurgici sul corpo umano ed animale
ed animali transgenici quali modelli animali di patologie umane. Il secondo
appuntamento della nuova serie di incontri informativi dello Sportello Tutela Proprietà
Industriale si prefigge di affrontare le tematiche e le problematiche legate al
MED TECH e al settore biomedicale, prevedendo l'analisi di esperienze concrete
e l' intervento e la collaborazione del Bioindustry Park e dell'Università
degli Studi di Torino. Destinatari dell'incontro sono ricercatori e imprese.
PROGRAMMA 16.30 Registrazione dei partecipanti 16.45 Saluti di benvenuto Guido
Bolatto, Segretario Generale Camera di Commercio di Torino 17.00 La
brevettazione nel settore delle tecnologie della salute e della vita Cristina
Freyria Fava, Consulente in Proprietà Industriale 17.30 Il brevetto come
fattore chiave di sviluppo delle imprese biotecnologiche: l'esperienza del
Bioindustry Park Fabrizio Conicella, General manager Bioindustry Park Canavese
S.p.A. 18.00 Target Heart: un'azienda nata dalla scoperta della funzione di una
proteina: la melusina Guido Tarone, Docente di Biologia applicata, Scuola
Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie, Università degli Studi di
Torino 18.20 Un'invenzione universitaria: un procedimento
per determinare la farmacoresistenza di un paziente Alberto Bardelli, Docente
di Istologia, Scuola Universitaria Interfacoltà per le Biotecnologie,
Università degli Studi di Torino 18.40 La brevettazione all'Università di
Torino Claudio Borio, Direttore della Divisione Ricerca e Relazioni
Internazionali, Università degli Studi di Torino 19.00 I servizi
camerali a tutela della Proprietà Industriale Mariangela Ravasenga,
Responsabile Settore Proprietà Industriale - Centro PATLIB, Camera di Commercio
di Torino 19.15 Domande e aperitivo La partecipazione è gratuita, previa
iscrizione via mail: sportello.tpi@to.ca
( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Roma, 20 mar.
(Apcom) - La puntata del 'Maurizio Costanzo Show', in onda domani in seconda
serata su Canale 5, sarà dedicata all'estetica nella cultura, nell'arte e nella
vita. Tanti gli ospiti in studio per affrontare e discutere dell'argomento
come: il chirurgo estetico Valerio Badiali, Giuseppe Basile, responsabile del
restauro della Basilica di San Francesco D'Assisi, Umberto Croppi, Assessore alle Politiche Culturali e Comunicazione di Roma, la
showgirl Antonella Mosetti, la modella Anna Orso, i comici Pablo & Pedro,
il sindaco del Comune di Assisi Claudio Ricci, l'attrice Roberta Scardola e
Stefano Zecchi, docente di Estetica all'Università Statale di Milano. Ospite di questa
puntata anche il tenore Francesco Malapena.
( da "HelpConsumatori" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
News In
Italia, urge ricambio generazionale! 19/03/2009 - 16:20 La classe dirigente
italiana invecchia sempre di più, non dando spazio ai giovani che hanno quasi
sempre un contratto di lavoro precario che impedisce loro di fare carriera.
Questo il quadro che emerge dal Rapporto del Forum nazionale dei Giovani e del
Cnel, presentato oggi a Roma. I giovani italiani non riescono ad affermarsi nel
mondo del lavoro; in particolare non riescono a distaccarsi dalla propria
famiglia prima dei 40 anni. Di conseguenza, le classi dirigenti del nostro
Paese sono occupate da persone di età avanzata. Da una parte, dunque, i giovani
sono sottoposti a lavoro precario e questo rende difficile raggiungere
posizioni "più in alto", dall'altra chi ricopre queste posizioni,
tende a conservarle a lungo. E' questo il quadro del progressivo invecchiamento
generazionale dell'Italia, che emerge dal primo rapporto, realizzato dal Forum
nazionale dei giovani in collaborazione con il Cnel, sul rinnovamento delle
classi dirigenti nel nostro Paese. "Urg! Urge ricambio generazionale"
è il titolo, che lascia poco all'immaginazione, della ricerca presentata questa
mattina a Roma, alla presenza del Ministro della Gioventù Giorgia Meloni. In 10
anni, il numero di giovani dipendenti in ruoli dirigenziali è passato dal 9,7%
al 6,9% e tra i quadri dal 17,8% al 12,3%. In calo anche i giovani
imprenditori, passati dal 22% al 15% e i liberi professionisti, dal 30% al 22%.
I contratti di lavoro precari, quindi, non fanno fare carriera: difficilmente
le collaborazioni si trasformano in contratti a tempo indeterminato. Il 73,1%
dei giovani che alla fine del 2006 aveva un contratto di collaborazione, a
distanza di un anno era ancora nella stessa posizione. Soltanto un giovane
collaboratore su 5, quindi il 22,6% del totale, è passato a lavoratore
dipendente; ma per la metà di questi il passaggio è stato ad un contratto a
tempo determinato. Nell'arco di un anno, solo un collaboratore su dieci è
entrato a pieno titolo nel mondo del lavoro standard, ottenendo un contratto a
tempo indeterminato. E c'è un altro grave fenomeno in aumento: l'inattività.
Tra il 2006 e il 2007, sono cresciuti di 200 mila unità i giovani inattivi,
cioé che non lavorano e non cercano lavoro. Oltre 220 mila i giovani che nel
2006 erano occupati e nel 2007 hanno rinunciato a cercare attivamente un
lavoro. Il rapporto del Cnel si sofferma sul mondo politico, universitario e
sugli ordini professionali: giornalisti, medici, avvocati, notai. Cominciamo dall'università. L'età media dei docenti universitari in Italia è di 51 anni; il
50% dei professori di prima fascia ha superato i 60 anni e 8 docenti su 100
hanno dai 70 anni in su. I giovani, cioè i professori con meno di 35 anni, sono
il 7,6%, su un totale di 61.929 docenti e i ricercatori. Di questi
giovani docenti quasi tutti sono ricercatori; solo 311 sono professori
associati e 21 professori ordinari. Dieci anni fa la maggior parte dei docenti
universitari avevano un'età compresa tra i 46 e i 50 anni; oggi hanno tra i 56
e i 60 anni. E i giovani sono sempre di meno: nel
( da "superEva notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Mappa del
gusto della "Grappa Friulana" La Grappa è senza dubbio uno dei
prodotti di nicchia del Friuli, un piacere per il palato che si accompagna ad
altre prelibatezze enogastronomiche ricercate e da sempre apprezzate. La Grappa
è senza dubbio uno dei prodotti di nicchia del Friuli, un piacere per il palato
che si accompagna ad altre prelibatezze enogastronomiche ricercate e da sempre
apprezzate. Nasce dalla dott.ssa Carla Da Porto, docente di Tecnologie dei distillati di origine viticola alla facoltà di
Agraria dell'università di Udine, il titolo del progetto Grappa friulana: influenza dei
sistemi di distillazione e della gestione del processo sui costituenti
volatili", una ricerca che offre per la prima volta una panoramica
aggiornata sulle tecnologie di distillazione della grappa in Friuli e i cui
risultati saranno presentati nel corso dell'incontro tecnico-scientifico
in programma mercoledì 25 marzo alle 16 nella sede dell'ateneo di Udine e
Cormòns (Go) in via S. Giovanni 79. La grappa friulana può essere preservata,
come sottolinea Da Porto, «soltanto cercando di salvaguardare il più possibile
gli impianti e i metodi di produzione tradizionali, ed evitando, come invece
sempre più spesso accade, pericolose "contaminazioni" tecnologiche
provenienti da altre regioni italiane o da oltre confine». Questo è il primo
studio sugli effetti che le tipologie di impianti e la loro gestione hanno
sulla composizione dell'acquavite. Un progetto sulle scienze complesse e
affascinanti della teoria e tecnologia della distillazione e cui hanno aderito,
l'Azienda agricola tenuta di Villanova srl, e le Distillerie Aquileia snc, Remo
Buiese, F.lli Caffo srl, Camel spa, Domenis srl, Pagura Domenico snc e Pali
Wines srl oltre aell'Azienda speciale ambiente della Camera di Commercio di
Udine e dell'Ufficio dogane di Udine. Preservare i gusti, le tradizioni e i
buon sapori che rendono ancora più bella la regione Nella foto: presso una
delle aziende coinvolte nel progetto prima a destra: Carla Da Porto al centro
con cappotto scuro: Flaviano Collavini, direttore del Laboratorio dell'Azienda
Speciale Ambiente della Camera di Commercio di Udine primo a sinistra: Aurelio
Salvin dell'Ufficio delle Dogane Ringrazio, come sempre, l'ufficio stampa
dell'Università degli Studi di Udine PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL
| Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle
Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma-->
Pubblicato il 20 marzo 2009 in: 4 Friuli & Notizie » Invia tramite EMAIL »
Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni
( da "Corriere Adriatico" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
L'indagine
sulla condizionefemminile condottadall'Università di Urbinoper conto della
Provincia Le donne cercano nuovi spazi sociali Oltre mille interviste
realizzate nell'area del medio Metauro: domani presentazione dello studio
Fossombrone Sono 1.086 le donne intervistate per capire come si può migliorare
la qualità della loro stessa vita. Domani mattina a San Filippo alle 10,30 il
presidente della Provincia Ucchielli e gli assessori Galuzzi e Romagna
presentano la pubblicazione Cosa fa Penelope?. E' dell'indagine sulla
condizione femminile, condotta dall'università di Urbino, nei
Comuni di Barchi, Cartoceto, Fossombrone, Isola del Piano, Mondavio,
Montemaggiore al Metauro, Montefelcino, Orciano, Piagge, Saltara, San Giorgio,
Serrungarina e Sant'Ippolito. L'idea iniziale della ricerca - in collaborazione
con Ambito Territoriale Sociale 7, Informadonna di Fossombrone e Saltara,
istituti comprensivi di Fossombrone, Orciano, Lucrezia, Saltara, Montefelcino e
direzione didattica di Fossombrone - è nata dal bisogno di valorizzare le
risorse femminili in termini di partecipazione sociale, politica e lavorativa.
È soprattutto nel passaggio d'epoca che stiamo vivendo - si legge nella
prefazione - che appare evidente il bisogno del contributo delle donne per
ridisegnare un modello di partecipazione sociale che sta mostrando il suo
limite probabilmente anche per il mancato riconoscimento e spazio per un'attiva
presenza femminile. Fatima Farina e Alessandra Vincenti
docenti dell'ateneo feltresco: Una ricerca che ha scelto di ascoltare le donne,
le loro opinioni e le loro esperienze tra vita privata, familiare e lavorativa,
nonché i loro suggerimenti per migliorare la loro qualità della vita e dunque
quella del territorio. I risultati sono stati davvero sorprendenti:
1.086 donne intervistate che hanno portato il loro personale contributo ai temi
proposti. L' assessore Massimo Galuzzi: Si tratta di un'esperienza importante
per l'amministrazione provinciale che intende programmare interventi a sostegno
della formazione e dell'occupazione femminili, un grazie lo rivolgiamo a tutte
le donne del territorio che hanno accettato di farsi coinvolgere e
intervistare, che hanno generosamente espresso le loro opinioni e creduto che
quest'occasione rappresenta un canale di comunicazione nuovo e significativo.
L'intero territorio è coinvolto. A Sant'Ippolito rimane aperta fino all'11
aprile (il martedì dalle 20.30 alle 23 e la domenica dalle 16 alle 19) la
mostra fotografica intitolata Donne a cura del Comune con il coinvolgimento di
donne di tutte le età. Il lavoro è stato coordinato dalle consigliere Agnes
Hecz, con delega alle pari opportunità, e Patrizia Mencarini. Le fotografie in
esposizione provengono dalle collezioni di oltre 60 famiglie santippolitesi e
sono dedicate ai diversi momenti della vita delle donne: lavoro, occasioni
sociali, famiglia, dalla prima infanzia fino alla terza età. R.GI.,
( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Enti Locali
& Cittadini la professione che cambia Cresce il Forum Comunicazione Seconda
edizione dell'evento: l'appuntamento è per il 26 e 27 marzo all'Eur E' alla
seconda edizione ma il Forum della Comunicazione
rappresenta già un appuntamento immancabile nell'agenda dei professionisti
italiani ma anche per tanti studenti, docenti e ricercatori. Ideato da Fabrizio
Cataldi e organizzato da Comunicazione Italiana, rappresenta un modello
innovativo di fare evento, tanto che attorno a questa iniziativa, sin dal suo
primo lancio, si è creata una community professionale. Il successo dello
scorso anno ha "costretto" gli organizzatori e i partner che lo
sostengono a spostare la manifestazione al Palazzo dei Congressi di Roma.
L'appuntamento quest'anno è per il 26 e 27 marzo nello storico spazio all'Eur,
per una due giorni di incontri, convegni, workshop, eventi in cui interverranno
imprenditori, top manager, comunicatori, opinion leader delle istituzioni,
dell'economia e del mondo dell'informazione. L'obiettivo è mettere in evidenza
il ruolo della comunicazione come leva principale per lo sviluppo economico,
sociale, culturale, politico ed istituzionale di un paese, specialmente nel
contesto attuale, dove la priorità è ripristinare fiducia e aprire il presente
alla speranza. Quattro i temi centrali del Forum che costituiranno il dibattito
pubblico delle plenarie: Italian style e l'immagine dell'Italia nel mondo, la
formazione universitaria e d'impresa e l'apertura delle professioni,
l'innovazione a partire dai new media, la responsabilità sociale, gli scenari
del sistema mediatico alla luce dei cambiamenti della società. Completano il
programma le conferenze parallele, workshop e seminari che costituiscono
occasioni di approfondimento e confronto sui temi della comunicazione
d'impresa, del product placement, della comunicazione istituzionale, della
valorizzazione del territorio, del design, dei new media e del marketing 2.0.
L'evento è stato realizzato grazie alla partnership di Gruppo Ferrovie dello
Stato, alla main partnership di Iperclub Spa e di Vodafone Italia, e alla
official partnership di Microsoft con i brand online MSN e Windows Live, Adobe
Systems, Adecco, Propaganda Italia-Gruppo Propaganda Global Entertainment
Marketing, di Antonio Amato & C. Molini e Pastifici S.p.A, ha lanciato la sfida
di mettere in rete i principali player del settore con il mondo accademico, le
imprese, le associazioni di categoria e le istituzioni. Il Forum della
Comunicazione, sin dalla prima edizione, nasce in collaborazione con le
principali associazioni professionali della comunicazione: Ferpi, Assorel,
Unicom, Associazione della Comunicazione Pubblica ed Istituzionale, Fedoweb
(Federazione Operatori Web), TP e HRCommunity. "Siamo riusciti a creare il
primo business network della comunicazione che unisce i profili di top manager
e professionisti del mondo aziendale ed istituzionale afferma Fabrizio Cataldi
nella due giorni del Forum cercheremo di sottolineare l'importanza di investire
nei nuovi strumenti di comunicazione, invitando tutti i professionisti al dialogo
costante con i nuovi stakeholders ed opinion maker del web 2.0, sperimentando
tutte le frontiere dei new media e delle R.P. on line. Il Forum è lo scenario
ideale per confrontarsi su opinioni, attività e le iniziative di comunicazione
e potrebbe rappresentare, senza dubbio, l'opportunità di ampliare il network di
un professionista". Il Forum della Comunicazione è patrocinato da Comune
di Roma, Regione Lazio, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Ministero
della Pubblica Amministrazione e Innovazione, Unioncamere, ENIT - Agenzia
Nazionale del Turismo, Invitalia e l'Agenzia del Territorio che hanno creduto
nelle finalità della manifestazione così come i partner accademici che ne
garantiscono la genuinità dei contenuti scientifici quali la Facoltà di Scienze
della Comunicazione dell'Università Sapienza di Roma, Sda Bocconi, ed il Master
in Economia e Gestione della Comunicazione e dei Media, Facoltà di Economia,
Università di Roma Tor Vergata e l'Istituto Europeo di Design. Le principali
sessioni del Forum saranno supportate dalla presentazione di "ricerche e
studi" curati dall'Istituto Piepoli, research partner dell'evento. Social
partner dell'evento sono Legambiente e Pentapolis, mentre è social partner
organizzativo L'Aurora Comunicazione per lo sviluppo dei dibattiti sulla
responsabilità sociale. Il Forum della Comunicazione si avvale infine del
contributo di Nòva24 de Il Sole 24 ORE e della media partnership di Economy,
IGPDecaux, Gruppo Adnkronos, La7, RDS e MARK UP che seguiranno i lavori del Forum
in tutte le sue fasi. Comunika TV è la web-tv ufficiale del Forum della
Comunicazione che trasmette le sessioni principali dei due giorni di lavori in
diretta streaming all'indirizzo www.comunika.tv e sarà presente all'interno del
Forum con un vero e proprio studio mobile. L'organizzazione del Forum è stata
resa possibile grazie ai partner tecnici come SPQR NETWORK che ha curato la
creatività del Forum, EGA, che cura l'organizzazione operativa dell'evento, Eur
Congressi, la società che gestisce la location del Forum ed Ergo Italia Spa,
technology partner che fornisce tutti supporti tecnologici. del 20-03-2009 num.
( da "Denaro, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Benevento
ricerca Statistica, studiosi a confronto Si conclude all'università del
Sannio il convegno degli esperti del settore Studiosi italiani e stranieri sono
a Benevento per promuovere la conoscenza statistica. Si conclude oggi, infatti,
un convegno internazionale, presso l'università degli Studi del
Sannio, dal titolo "Skew Symmetric Distributions - Return to
ab-normality", organizzato dai docenti del dipartimento di Studi Giuridici
Politici e Sociali "Persona Mercato e istituzioni". Partecipano circa
venticinque ricercatori. Tra questi ci sono Marc Hallin, Masanobu Taniguchi e Thomas
J. DiCiccio, ricevuti dal sindaco di Benevento, Fausto Pepe, a testimonianza
dell'importanza dell'evento. Ad accompagnarli, il preside
della facoltà di Economia dell'Università di Benevento, Pietro Perlingieri, e
Anna Clara Monti, docente dell'ateneo sannita e primo promotore e attuatore
dell'iniziativa. Nel corso delle giornate di attività temi specialistici con
ricadute dirette nella vita quotidiana. cecilia del gaudio Si chiude oggi,
presso l'università
degli studi del Sannio, il convegno internazionale dal titolo "Skew
Symmetric Distributions - Return to ab-normality", organizzato dai docenti
del dipartimento di studi Giuridici Politici e Sociali "Persona Mercato e
istituzioni". Quattro giorni che vedono nel capoluogo sannita circa
venticinque studiosi, sia italiani che stranieri. Nello specifico, provengono
da paesi come Stati Uniti d'America, Messico, Cile, Giappone, Regno Unito,
Belgio, Spagna e Svizzera. Il convegno, nato per promuovere sul territorio la
diffusione della conoscenza statistica, rappresenta anche la riunione
scientifica finale di un Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (Prin 2006)
sostenuto dal ministero dell'istruzione, università e
ricerca, dal titolo "Classi flessibili di distribuzioni ottenute mediante
perturbazione della simmetria: aspetti probabilistici, statistici e
applicativi". Al centro delle relazioni discusse presso l'ateneo sannita,
ci sono temi di carattere certamente specialistico, ma in grado di avere
ricadute dirette nella vita quotidiana. Nel corso delle giornate di attività,
infatti, si è parlato ampiamente di strumenti che permettono di prevedere uno
scenario futuro con un margine di errore minore di quanto gli strumenti
classici adottati consentano. Qualsiasi intervento decisionale che riguardi
l'economia, il territorio ed aspetti della vita di uno Stato, viene
sottolineato dagli intervenuti, deve partire da una misura numerica del
fenomeno e non soltanto da una descrizione qualitativa. Conoscere l'intensità
del fenomeno significa veicolare oculatamente le risorse finanziarie. Questa è
una delle tematiche cui la metodologia statistica fornisce delle risposte
secondo canoni consolidati da tempo. Alcuni degli studiosi ospiti a Benevento
sono personalità di riferimento nella comunità scientifica internazionale, fra
i più autorevoli e citati nell'ambito delle discipline statistiche e
matematiche a livello mondiale. Tra questi ci sono Marc Hallin, Masanobu
Taniguchi e Thomas J. DiCiccio, ricevuti a palazzo Mosti dal sindaco Fausto
Pepe per sottolineare l'evento. Ad accompagnarli, il preside della facoltà di
Economia, Pietro Perlingieri, e Anna Clara Monti, docente
dell'ateneo sannita e primo promotore e attuatore dell'iniziativa. "Sono
impressionato per la rapidità con il quale gli statistici di Benevento sono
cresciuti in soli dieci anni e per la reputazione di cui godono nella comunità
scientifica internazionale", sottolinea?Thomas J.DiCiccio, docente
della Cornell University di New York, negli Stati Uniti, una delle personalità
scientifiche più note al mondo per gli studi compiuti nelle discipline
statistiche e matematiche internazionali del 20-03-2009 num.
( da "Mattino, Il (City)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Veterinaria.
«La medicina veterinaria pubblica nel Mezzogiorno» è il tema
della conferenza dell'Istituto zooprofilattico in programma oggi, ore 16, e
sabato, ore 9.30, all'hotel Cocumella di Sant'Agnello. Interverranno, tra gli
altri, il commissario e il direttore dell'Istituto Antonio Limone e Giuseppe
Iovane, il preside della facoltà di Medicina veterinaria Luigi Zicarelli, il
dirigente del settore Veterinario della Regione, i presidenti degli Ordini dei
veterinari di Campania e Calabria, l'assessore regionale alla Sanità Angelo
Montemarano. Studi filosofici. Oggi alle 16.30, nella sede dell'Istituto
italiano per gli Studi filosofici, in via Monte di Dio 14, Carlo Iannello,
Sergio Marotta, Alex Zanotelli presenteranno il libro di Giulio Citroni, Nicola
Giannelli, Andrea Lippi: «Chi governa l'acqua? Studio sulla governance locale»,
pubblicato
da Rubbettino editore. Presiederà: Massimo Villone. Lezione. Oggi alle 18
presso la Feltrinelli libri e musica, piazza dei Martiri, per la serie degli
incontri de «I venerdì della politica - Che cos'è l'Europa», Domenico Losurdo
terrà una lezione intitolata «La rinascita delle civiltà extra-occidentali e la
costruzione dell'identità europea». Incontro. Oggi alle
( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del
20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pozzuoli. È
stato presentato ieri mattina, presso il mercato ittico all'ingrosso di
Pozzuoli, il progetto «Fucina del mare», rivolto agli studenti delle scuole
elementari, medie e superiori. L'iniziativa, nata dalla collaborazione tra
l'amministrazione comunale di Pozzuoli, il mercato ittico all'ingrosso, l'Asl
Napoli 2 e la facoltà di veterinaria dell'università
Federico II, intende promuovere tra i giovani una maggiore conoscenza e un
maggiore consumo del pesce azzurro, tipico dell'area flegrea. A tale scopo, all'interno del mercato è stata allestita un'aula didattica dove,
su richiesta delle scuole locali e nazionali, gli studenti potranno scoprire i
benefici di un'alimentazione a base di pesce. Le lezioni saranno tenute da un
gruppo di docenti formato da un biologo marino, un veterinario e un
nutrizionista.
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Economia,
Giurisprudenza e Scienze Politiche sono le tre Facoltà in cui si articola l'offerta formativa della Luiss Guido Carli di Roma, la Libera università internazionale degli studi
sociali vicina a Confindustria e presieduta da Luca Cordero di Montezemolo. A
illustrarla nel dettaglio interviene oggi, all'Unione industriali di Napoli,
Francesca Di Donato, docente di Economia aziendale della facoltà di Economia, oggi alle
( da "Mattino, Il (Benevento)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il filo
conduttore su cui si snodano l'attività didattica è una preparazione che
orienti gli alunni a essere cittadini d'Europa, con una particolare attenzione
a tutti i segmenti formativi di un intero percorso. Fondato nel
( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Caritas. Domani
alle Ciminiere due iniziative per affrontare il tema della povertà in tempi di
crisi Convegno e concerto per gli «ultimi» Un convegno e un concerto per
affrontare il problema della «nuova» povertà, quella che con l'attuale crisi
coinvolge sempre più persone, mettendo a rischio anche l'elementare diritto a
una casa. «Dalla parte degli ultimi per una società giusta e fraterna... in
tempo di crisi», questo il tema del convegno che si svolgerà domani alle 9,30
alle Ciminiere, organizzato dalla Caritas diocesana di Catania. Sarà
un'occasione di confronto tra istituzioni, studiosi, rappresentanti delle
comunità religiose e studenti, sulla possibilità di costruire una società che
guardi agli ultimi come a una risorsa da valorizzare e non come un problema da
risolvere. Interverranno padre Valerio Di Trapani, direttore della Caritas
diocesana di Catania, il sindaco Raffaele Stancanelli, il presidente della
Provincia Giuseppe Castiglione, il prof. Carlo Pennisi, docente di Sociologia presso l'Università di Catania, il prof. Gerard
Pokruszynski, console generale Repubblica di Polonia e l'arcivescovo
metropolita monsignor Salvatore Gristina. E nel segno della solidarietà domani
alle 21 all'anfiteatro delle Ciminiere la Caritas diocesana di Catania
organizza un grande concerto evento di beneficenza. Il ricavato della
vendita dei biglietti (10 euro il contributo minimo) verrà interamente devoluto
a favore delle iniziative della Caritas a sostegno delle persone senza dimora
di Catania: le case di accoglienza notturna, i centri di attività diurne, come
l'Help Center della stazione, centro di primo soccorso, la mensa per i poveri,
l'unità di strada che porta coperte e cibo caldo a coloro che restano fuori dai
dormitori, le attività di reinserimento sociale e lavorativo come il giornale e
la tv di strada. Gli organizzatori della manifestazione hanno inteso
«coinvolgere la città in un evento corale che ponesse l'accento sulla necessità
di fare qualcosa per coloro che vivono quotidianamente il dramma di non avere
un tetto sulla testa». Due noti artisti siciliani si esibiranno gratuitamente
per sostenere la Caritas nell'impegno di prestare conforto morale e materiale
ai più bisognosi. Si tratta dei Tinturia, già testimonial di Telestrada, la web
tv dei senza dimora, e il cantautore siracusano Carlo Muratori. All'iniziativa
parteciperà anche la ?Delta Rho? con le band ?10HP? e ?The Wild Oceans?,
formate da musicisti della scuola. L'evento gode del patrocinio della
Provincia. In assenza di adeguate strutture pubbliche di accoglienza e di
assistenza la Caritas, e le altre organizzazioni non profit, non riuscono a
sostenere le sempre più numerose persone che si trovano in grave stato di
necessità. «Abbiamo bisogno di incrementare le nostre risorse economiche per
riuscire a mantenere i servizi dedicati ai senza dimora - sostengono i
promotori dell'iniziativa - per questo abbiamo pensato di organizzare un evento
corale, di incontro con i cittadini catanesi perchè pensiamo che il disagio di
alcuni non può che essere il disagio di tutti, soltanto insieme possiamo
riuscire a portare un valido aiuto a coloro che si trovano nella condizione di
non avere un posto dove dormire».
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Molestie a
scuola, i blog si scatenano Venerdì 20 Marzo 2009, Colpevole o innocente?
Molestatore o vittima di accuse ingiuste da parte dei suoi alunni? Continua a far discutere la vicenda del docente dell'istituuto turistico Algarotti sospeso dall'insegnamento e
segnalato all'autorità per presunte molestie sessuali nei confronti di alcune
studentesse. E il dibattito è animato soprattutto su Internet. Già da martedì
su Facebook, il social network con più di 175 milioni di utenti inventato nel
2004 da alcuni studenti dell'università di Harvard proprio
per ritrovare i vecchi compagni di scuola, sul gruppo ex allievi dell'istituto
Algarotti (con 608 iscritti), ci si chiedeva chi fosse questo professore. Alle
17.34 il nome era già stato "svelato" da Ilaria che, mettendo la
dicitura "professore" tra virgolette, fa intuire un'idea non proprio
positiva del suo ex insegnante. Qualcuno addirittura pubblica un post dedicato
alla vicenda, commentando con queste parole: «Finalmente è stato fatto quello
che forse si doveva fare anni fa». C'è chi - praticamente solo ragazze, essendo
l'Algarotti un istituto frequentato soprattutto femminile - conferma di aver
avuto problemi con il professore accusato di molestie il quale, si legge,
avrebbe sempre dimostrato una certa propensione a fare commenti espliciti alle
proprie studentesse. Ma c'è anche chi lo difende, come Elisa, che scrive «a me
però dispiace»; o Manuela: «a me non aveva mai fatto niente, e sinceramente
reputavo peggiori i comportamenti di altri professori». Anche su Netlog è stato
creato un gruppo in cui, attraverso commenti e passaparola si cerca di capire
meglio cos'è successo. Tra i racconti che girano di bocca in bocca, pare anche
che gli studenti abbiano registrato di nascosto le frasi pronunciate dal docente.
Nel frattempo, mentre gli studenti discutono in Rete, sono iniziati gli
accertamenti disposti dal sostituto procuratore Emma Rizzato, il magistrato che
ha aperto un'inchiesta penale sulla base della segnalazione inviata
dall'istituto scolastico. Per il momento alla Procura non è stata presentata
alcuna denuncia da parte di studentesse dell'Algarotti, ma eventuali ipotesi di
reato sono procedibili d'ufficio, in quanto le presunte vittime delle molestie
sarebbero tutte minorenni. Il magistrato ha incaricato gli investigatori di
ascoltare le prime testimonianze al fine di verificare la fondatezza della
segnalazione e capire quale tipo di molestie sarebbero state messe in atto dal docente.
( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Proiezione
straordinaria del documentario sulla Laguna di Guarnieri Venerdì 20 Marzo 2009,
Un documentario sulla Laguna di Venezia che, per una volta, non strizza
l'occhiolino ai turisti, ma che si rivolge interamente ai veneziani perché
siano consapevoli della bellezza dell'ambiente lagunare del quale sono i primi
fruitori. Lo ha realizzato Andrea Guarnieri, noto professionista per i molti
documentari realizzati, ed è stato prodotto dalla Provincia. Una proiezione
straordinaria del filmato "Le Valli di Venezia" è in programma oggi
alle 16, nell'Aula Magna del Laurentianum. Oltre al regista
Andrea Guarnieri, saranno presenti Luigi Solimini, assessore alla Caccia, Pesca
e Polizia Provinciale, e i docenti dell'Università di Venezia Paolo Rosasalva e
Piero Franzoi. Ai presenti sarà donata una copia in DVD del documentario.
( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Atenei,
Meloni chiama in causa prof di Palermo Palermo. La presenza di parenti nelle università
italiane - a volte una vera e propria «parentopoli» - non è certo una novità,
anzi. C'è stata sempre e sempre continuerà ad esistere. Non fanno certo
eccezione gli Atenei siciliani. Dove nelle varie facoltà ci si può imbattere in
mogli, figli, nipoti, cugini, cognati. La soluzione al
problema della gerontocrazia nelle università italiane, dove l'età media dei docenti sfiora i 60 anni, «non è fare
in modo che i professori anziani si facciano da parte ma impedire ai docenti di
lasciare il posto ai parenti»: lo ha detto ieri a Roma il ministro della
Gioventù Giorgia Meloni. Il ministro ha quindi citato il caso di un docente
della Facoltà di lettere e filosofia all'Università di Palermo, che nel corso
delle recenti manifestazioni contro i provvedimenti del ministro Gelmini,
faceva lezione all'aperto agli studenti. «Nella facoltà dove insegna il
professor Carapezza ? ha denunciato Meloni ? ci sono altri quattro docenti con
lo stesso cognome (si tratta dei fratelli Attilio e Marco, il primo prof.
straordinario e il secondo ricercatore, ed ancora il loro cugino Paolo Emilio
ordinario ed il figlio di questi Francesco, ricercatore, ndr). E quello che mi meraviglia
di più non è tanto che Carapezza partecipasse alla protesta, ma che gli
studenti lo stessero ad ascoltare. Occorre smontare queste oligarchie». Antonio
Fiasconaro
( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Brunetta:
«L'Onda? Guerriglieri» E gli studenti: «Non ci fa paura» Anna Rita Rapetta
Roma. Il tandem antisprechi Brunetta-Gelmini ha presentato il bilancio del suo
operato e lanciato nuove proposte per la scuola e l'università
come l'introduzione di un tetto del 30% della presenza di alunni stranieri in
ogni classe. I ministri della Pubblica Amministrazione e dell'Istruzione hanno
tenuto una conferenza stampa ieri a Palazzo Chigi per fare il punto sulla
politica di contenimento della spesa nelle pubbliche amministrazioni. Il
ministro Gelmini annuncia una stretta a tutto campo tra tagli, novità e
ristrutturazioni, ma prende tempo in vista dell'affondo: «Non credo che ciò sia
possibile dal 2010 ma dall'anno successivo. Sto comunque chiedendo ai dirigenti
uno sforzo per risolvere i casi limite già dal prossimo anno». Confermata la
linea dura contro il bullismo a colpi di
( da "Gazzettino, Il (Belluno)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 20
Marzo 2009, Cortina I primi interrogatori si sono chiusi in pochi minuti.
Giusto il tempo di avvalersi della facoltà di non rispondere. L'inchiesta
giudiziaria sul caso dei rimborsi gonfiati al Codivilla prosegue in questi
giorni con i primi interrogatori dei 13 indagati, accusati, a vario titolo, di
truffa e falso. Ma non tutti sembrano decisi a fornire ulteriori elementi agli
inquirenti visto che, prima di essere indagati, alcuni sarebbero stati prima
sentiti a sommarie informazioni. Tutti operano nella rinomata struttura
cortinese. Nei giorni scorsi, intanto, i Nas, che congiuntamente alla Guardia
di Finanza stanno effettuando le indagini, hanno sequestro altro materiale
cartaceo. Miglia le cartelle cliniche sono in mano agli investigatori. La
truffa ai danni del sistema sanitario si sarebbe consumata proprio su queste
cartelle, segnando patologie che nulla centravano con il motivo del ricovero,
oppure prolungando le degenze con inaspettati aggravamenti. Un esempio? Entravi
per un mignolo rotto e ti curavano anche la gastrite. Grazie a questo sistema
la società pubblico-privata che gestisce il Codivilla sarebbe riuscita ad incamerare fondi
non dovuti, ottenendo rimborsi anche dalla Regione Veneto. Il problema era
tutto sulla classificazione delle dimissioni ospedaliere contraddistinte da un
codice in base al quale scatta il rimborso regionale: dai 2 mila euro per
ricoveri normali a quasi 7 mila per quelli più complicati e ancor di più per
eventuali interventi con protesi. Secondo le prime indiscrezioni, le cartelle
cliniche venivano redatte dai medici, come da prassi, e poi
"corrette" dai vertici sanitari. Le contestazioni della procura
quindi, vanno dal falso in atto pubblico per i medici e falso e truffa in
concorso tra loro per i dirigenti. Su tutta la documentazione sequestrata è in
atto una perizia da parte del nucleo di polizia tributaria della Gdf,
affiancati da due super esperti. Sarà proprio da un'attenta disanima che potrà
prendere forma l'entità della truffa ipotizzata, ma anche stabilire meglio le
responsabilità. L'inchiesta sta andando avanti ormai da quasi un paio d'anni,
tanto che si è già alla terza proroga d'ingagine. Il periodo preso in esame va
dal 2005 al 2007.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Fare squadra
per scongiurare la chiusura dei corsi accademici» Venerdì 20 Marzo 2009, La
preoccuzione diffusa per il futuro dell'università
di Treviso - ente ormai consolidato - è stata colta anche dal segretario
generale della Cgil, Paolino Barbiero, il quale fa due considerazioni: in primo
luogo, un apprezzamento per l'operato dell'on. Dino De Poli e della Fondazione;
quindi, una "chiamata" a fare squadra, rivolta sia alle istituzioni
per sorreggere l'iniziativa accademica, sia ai cittadini e alle persone più
direttamente interessate ai corsi. «Davanti al rischio di chiusura o di
riduzione dell'impegno dell'Università di Treviso, più che
alla critiche a De Poli sono interessato a sapere cosa intendono fare il
tessuto produttivo, le associazioni di categoria, il sindacato, la società
trevigiana, i docenti e gli studenti, ovvero tutti quei soggetti che, in questi
anni, hanno indubbiamente tratto vantaggio dalla presenza e dal lavoro dell'Ateneo».
Lo ha detto Paolino Barbiero, segretario generale della Cgil provinciale di
Treviso. «Di fronte ad una situazione economica precaria che potrebbe
pregiudicare l'esperienza universitaria a Treviso - ha proseguito Barbiero -
trovo poco utili gli attacchi a De Poli, a cui va riconosciuto il merito di
aver avuto un'intuizione importante e di averla avuta prima di tanti altri. Il
problema che ci dobbiamo porre oggi è semmai un altro: cosa si può fare? E'
fuori dubbio che, nella prospettiva della ripresa e della profonda
trasformazione dell'economia che deriverà da questa recessione, l'investimento
sui saperi e sulle competenze specialistiche è la carta, il valore aggiunto,
che questo territorio deve saper giocare. Disperdere il patrimonio
rappresentato dall'Università sarebbe un peccato mortale». In altre parole, Barbiero
afferma che invece di sostenere o dar contro a De Poli, a seconda delle
convenienze politiche del momento, occorre che ognuno faccia la sua parte per
un ente da preservare. «Per questo - ha concluso il segretario provinciale
della Cgil di Treviso - rivolgo un appello soprattutto a chi vive la realtà
dell'università trevigiana: agli studenti e agli insegnanti,
affinché siano presenti al sit-in organizzato per oggi alle
( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Premio
Sicilia tra Storia e Scienza» a quattro docenti dell'Ateneo
catanese Saranno assegnati a quattro docenti dell'Università di Catania i
riconoscimenti del "Premio Sicilia tra Storia e Scienza", nel corso
della manifestazione che si svolgerà domenica 22 marzo alle 17,30, nel Salone
del Museo di Zoologia (dipartimento di Biologia Animale "Marcello La
Greca", via Androne 81, Catania), e attribuiti dall'associazione
culturale "L'Elefantino". Si tratta dei docenti Carlo Blanco,
premiato per la sezione "Astrofisica" (Studi sulla traiettoria di
asteroidi onde evitare fenomeni collisionali. Rapporto tra cicli vitali
biologici e fenomeni atmosferici), Giovanni Costa per la Museologia (Strategie
didattiche e di comunicazione sulla museologia e museografia in ambito accademico),
Giulio Santoro per la Medicina (Medicina dello sport e fisiopatologia in
condizioni ambientali estreme: ipobarismo subacqueo e astronautico) e Maurizio
Sorbello per la Neurologia (Neuroplasticità cerebrale e psicologia
cognitiva-comportamentale). L'iniziativa, promossa nell'anno del Bicentenario
della nascita di Charles Darwin, prevede inoltre la presentazione, per ciascun
premiato, di un cortometraggio realizzato dai componenti dell'associazione.
Intercaleranno i video, curiosità storiche di Sicilia: i personaggi che dal
periodo greco al XX secolo hanno dato contributi alla scienza. La
manifestazione sarà condotta dalla giornalista Stefania Bonifacio.
( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
scienze
politiche, nuovo polo didattico di palazzo gravina Seminario su «Cristianesimo
e modernità» Si svolge oggi pomeriggio alle 16, al nuovo Polo didattico della
facoltà di Scienze Politiche, in via Gravina 12, il seminario
"Cristianesimo e modernità", organizzato dal dottorato di ricerca in
Storia contemporanea, dal corso di laurea specialistica in Storia contemporanea
dell'Università di Catania e dallo Studio Teologico San Paolo, in occasione
della presentazione del volume "Cristianesimo" (Torino, Einaudi,
2008), a cura dello storico Daniele Menozzi, ordinario alla Scuola Normale
Superiore di Pisa. Si tratta del primo dei quattro volumi su "Religioni e
il mondo moderno", dedicati alla molteplicità dei percorsi e delle
risposte con cui Cristianesimo, Ebraismo, Islam hanno affrontato le sfide della
modernità. I quattro volumi dell'opera ambiscono nel loro complesso a fornire
un quadro d'insieme della ricchezza e variabilità del confronto-scontro con la
modernità. E questo, ovviamente, a cominciare dal modo in cui il cristianesimo
e le chiese cristiane - considerati non a caso da alcuni interpreti, soprattutto
nella versione protestante, come uno dei bacini di formazione e gestazione
della stessa modernità - si sono posti di fronte alla nuova realtà che emergeva
dalla società basso-medievale. Ne discutono con il curatore, uno degli autori,
don Giuseppe Ruggieri (Fondazione per le scienze religiose Giovanni XIII), i docenti della facoltà di Lettere e Filosofia Roberto Osculati
(Storia della Chiesa) e Lina Scalisi (Storia moderna), il preside dello Studio
Teologico San Paolo Gaetano Zito; coordina il prof. Rosario Mangiameli,
coordinatore del dottorato in Storia contemporanea e docente alla facoltà di Scienze politiche (la partecipazione al
seminario dà diritto all'acquisizione di 2 crediti formativi
universitari).
( da "Sicilia, La" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
cutgana,
itinerario turistico Via libera alla Grotta del Ventaglio Sabato 21 marzo alle
( da "Gazzettino, Il (Udine)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ateneo, 22
assunzioni A settembre in servizio i ricercatori vincitori di concorso Venerdì
20 Marzo 2009, (cdm) I 22 ricercatori vincitori di concorso 2006-2007 non
resteranno ancora per molto "nel limbo" in cui erano rimasti sinora.
Il consiglio di amministrazione dell'ateneo, infatti, ha deciso ieri il loro
ingresso a tutti gli effetti nel corpo accademico a partire dal prossimo primo
settembre. Il rinvio delle assunzioni a quella data, ha fatto sapere l'ateneo,
è una scelta che è stata suggerita dalla compatibilità con la copertura
finanziaria. Se i ricercatori saranno costretti a rimanere in stand by solo
ancora per qualche mese, nulla è dato sapere ancora, invece, sula sorte degli
stabilizzandi, i precari del settore tecnico-amministrativo che, dopo aver
lavorato a lungo per l'ateneo, stanno aspettando che le promesse fatte dall'ex
rettore si avverino. Il Cda di ieri ha anche approvato il pensionamento in
qualche modo "anticipato" dei decani dell'università,
come, d'altronde, aveva già fatto il Senato accademico. Le misure approvate
ieri dovrebbero consentire all'ateneo di ridurre il rapporto fra le spese per
il personale e il fondo di finanziamento ordinario. Se
prima soprattutto i docenti spesso sceglievano di buon grado di restare ancora
per due anni in università anche se avevano maturato i requisiti per andare in pensione,
adesso viene prevista la discrezionalità da parte dell'amministrazione per la concessione
di questo biennio di servizio attivo. In questo modo si anticipa di
fatto il pensionamento a 70 anni per i docenti e la risoluzione dei rapporti di
lavoro dei dirigenti e dei dipendenti tecnico-amministrativi che hanno maturato
i 40 anni di servizio. L'università stima che con queste
misure, che avranno effetto da quest'anno, fra il 2010 e il 2012 si possa
arrivare a un risparmio di stipendi di 2,2 milioni di euro. Per ora,
interessati al provvedimento dovrebbero essere 16 fra docenti e ricercatori e 4
dell'area tecnico-amministrativa.
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 20
Marzo 2009, Primo: fa risparmiare perchè tutti i ferri chirurgici della
provincia di Padova, anzichè localmente, vengono raccolti e sterilizzati da
un'unica azienda. Secondo: incentiva la sicurezza perchè ogni strumento di sala
operatoria è agevolmente rintracciabile. Terzo: è una buon pratica, spendibile
in altri ambiti ospedalieri, dalla mensa alla lavanderia. La sintesi fa la
forza: prova ne è la Centrale di sterilizzazione chirurgica più grande d'Europa,
inaugurata ieri in via del Progresso, in zona industriale. Opera
dalla doppia anima, pubblica-privata, è stata voluta dall'Azienda ospedaliera insieme con l'Ulss 16 e
l'Istituto oncologico veneto, che hanno affidato il servizio per i prossimi
nove anni alla Società consortile Psis Scarl, nata dall'Associazione temporanea
d'impresa (Ati) che si era aggiudicata la gara di appalto. Ubicata in
posizione strategica, in zona industriale, la Centrale processerà i "ferri
del mestiere" di Padova, pronta ad aprirsi alle Ulss che vorranno
compartecipare: Rovigo e Chioggia hanno già raccolto l'invito. «Un mese fa ho
convocato i direttori generali per una grande riflessione: non ho chiesto loro
di tagliare i servizi ma di permettermi di ridurre le tasse, questo significa
realizzare quanto ammiriamo oggi - sostiene il governatore veneto Giancarlo
Galan -, frutto di una scelta intelligente che investe in qualità. A chi la
pensa diversamente, affezionato all'ideologia che la sanità debba essere tutta pubblica,
ideologia che sa di muffa, d'antico, di Pravda un po' marcita, mostro con
orgoglio questo gioiello». Invece di disporre di servizi interni ai singoli
nosocomi, gli attrezzi di supporto alle chirurgie sono stati venduti a una
società esterna che si occupa di manutenerli, gestirli e sterilizzarli, con
vantaggi non solo economici ma di semplificazione amministrativa. «Mettendo
insieme le sinergie, razionalizzando le spese, l'Azienda ospedaliera - ricorda
il dg Adriano Cestrone - vanta tra i prezzi più bassi a livello nazionale per
quanto riguarda gli interventi, dalle semplici appendiciti ai trapianto di
fegato e cuore». Federica Cappellato
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Vogliamo i
reperti archeologici a Ceneda» Bortolot (Pdl) ha scritto al ministro Bondi:
«Dal 1989 trasferiti all'Università di Padova» Venerdì 20 Marzo 2009, Vittorio
Veneto Il Pdl lancia il "federalismo archeologico". "I reperti
vittoriesi devono restare a Vittorio" la convinzione del Popolo della
Libertà, che ha espresso il proprio punto di vista al ministro per i beni
culturali Sandro Bondi, pidiellino anch'egli. A fare da trait d'union tra la
realtà vittoriese e l'esponente del Governo è stato Antonio Bortolot, di
recente nominato portavoce del locale Popolo delle Libertà. Bortolot ha
interessato il ministro Bondi affinché si adoperi presso la Sovrintendenza dei
beni archeologici del Veneto, che ha sede a Padova, per la restituzione dei
reperti presi in deposito in seguito al ritrovamento da parte del locale gruppo
archeologico del cenedese. «Tali reperti - illustra Bortolot - che a cominciare
dal 1989 e anche di seguito, sono stati trasferiti presso l'Università di
Padova allo scopo di catalogarli e parzialmente restaurarli, consistono in
oggetti (lamine, monete, bronzetti votivi, vasi eccetera) la cui età parte a
cominciare dal VII secolo dopo Cristo. La presenza di una necropoli paleo veneta
in località Ceneda Bassa e di un sacrario sulla cima del Monte Altare, ove sono
state rinvenute 108 monete ed altri oggetti, indicano l'esistenza nel nostro
territorio comunale di un importante sito archeologico». Oltre a confidare
nella "restituzione" del patrimonio archeologico alla città che lo ha
fatto emergere, il Pdl pensa già alla collocazione del tesoretto in città, per
consentirne la massima fruibilità e conoscenza: «Il tutto troverà naturale
alloggio nel Museo del Cenedese a Serravalle, in modo che i potenziali
visitatori, a cominciare dai bambini, possano conoscere le abitudini e la vita
dei nostri antenati attraverso gli oggetti della vita quotidiana e religiosa
che caratterizzavano la loro esistenza». Tra i reperti che un giorno, nelle speranze
del Popolo della Libertà, potranno essere esposti al Museo serravallese ci sono
alcune figurine di guerrieri ritrovate sul Monte Altare, lamine "a
castello" e monete, anche queste ritrovate sulla cima che domina il centro
città (e dove, proprio ieri, i servizi forestali sono intervenuti per rimettere
in sesto alcune zone colpite da recenti frane). Ma anche Ceneda bassa, come
testimoniano le numerose campagne di studi e scavi svolte in questi anni
dall'Università patavina, è ricchissima di interesse per gli archeologi.
L'ultima campagna risale alla scorsa estate - autunno, quando una decina di
studenti degli atenei di Padova e Trento, coordinati dalla prof. Elisa
Possenti, ha realizzato scavi nell'area Rossi e in località San Rocco, nel
cuore storico di Ceneda. Parlando una sera di agosto al
pubblico intervenuto alla fiera di Sant'Osvaldo, la prof. Possenti si disse
certa di avere trovato antiche murature di età romana: «L'area Rossi - affermò
la docente - è un
sito eccezionale per ricostruire il tessuto insediativo dell'antica Ceneda».
Luca Anzanello
( da "Gazzettino, Il (Padova)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
SEGUE DA
PAGINA V Venerdì 20 Marzo 2009, (...) da tutti la linea che abbiamo sempre
sostenuto, e cioè quella per cui non dovrà essere semplicemente la costruzione
di nuove volumetrie. Ci vuole un'"idea" di nuovo
ospedale-policlinico, che sappia essere per davvero la nuova "casa"
per la Scuola Medica patavina, ed insieme per i medici ospedalieri del Servizio
sanitario regionale. Tutti, universitari ed ospedalieri insieme, contribuiscono
in modo decisivo già oggi, seppur in condizioni logisticamente non adeguate, a
fare di Padova un punto di riferimento nazionale, e non solo, per la ricerca,
la formazione e l'assistenza, tre funzioni che non possono essere disarticolate
se si vuole dare un contenuto concreto a quell'"idea". Questo è il
primo punto da cui partire, superando innanzi tutto la logica delle "due
tribù", quella degli universitari e quella degli ospedalieri, con a capo
rispettivamente il rettore dell'ateneo e il direttore generale dell'azienda
ospedaliera. L'intreccio di competenze e di attività è nelle cose, e il contributo
della componente ospedaliera, costituita da personale medico quasi sempre di
prim'ordine, non deve assolutamente essere sottovalutato, anche per la
formazione e per la ricerca. E questo vale non solo per l'azienda ospedaliera
in senso proprio, ma anche per il S.Antonio. Già oggi l'esistenza di questo
intreccio che è "nelle cose" impone di fatto un buon livello di
integrazione, ma la sfida è ora proprio quella di riuscire a costruire una
nuova realtà secondo una logica organizzativa più adeguata a dare ancora maggiore
e migliore consistenza a questa integrazione, sia di funzioni che
di."tribù". Tre anni fa l'ateneo ha firmato con la Regione del Veneto
quelli che sono sicuramente i "protocolli d'intesa" più organici ed
avanzati d'Italia. Il processo si è incagliato quando dalla "cornice"
che indica obiettivi e principi si è passati a definire modalità di concreta
organizzazione della nuova Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata (AOUI).
Ora è da qui che dobbiamo ripartire. Va ricordato che l'ateneo ha sottoscritto
"protocolli di intesa" in cui si dice chiaro e tondo che è
corresponsabile dei risultati di gestione dell'AOUI anche in termini
finanziari. Ne deriva quindi che anche l'ateneo ha il diritto-dovere di
partecipare a livello di gestione della nuova Azienda, che vede ovviamente
proprio nell'assistenza la maggiore voce di spesa nel proprio bilancio. Ma in
questo bilancio vi è un già ora un contributo notevolissimo da parte dell'università, in termini proprio
finanziari, a cominciare dagli stipendi delle centinaia di docenti e di tecnici
universitari che nell'azienda operano. Non vi è quindi proprio nessuna volontà
di "espansionismo universitario" quando l'ateneo rivendica un ruolo
nella gestione complessiva della AOUI, che dovrebbe strutturalmente ed
organicamente integrare le tre funzioni (formazione, ricerca,
assistenza) superando la logica della "divisione dei compiti" (che è
speculare a quella delle "due tribù".). C'è sempre una soluzione
semplice ai problemi complessi, solo che, generalmente,è sbagliata. In Italia
si è data sinora concreta attuazione ai "protocolli di intesa"
esattamente secondo questa logica sbagliata: al Direttore Generale la
competenza esclusiva sull'assistenza. Un "uomo solo" al comando e va
là che va bene. A Padova non si vorrebbe che così finisse la storia, non per
arroganza accademica, ma perché ragionare secondo questa logica non consente di
realizzare l'obiettivo. Sia ben chiaro: non abbiamo soluzioni preconfezionate
in tasca. Ma bisogna lavorare per trovare una strategia nuova e migliore di
azione sul piano organizzativo e gestionale complessivo. Altrimenti siamo tutti
d'accordo che non pare sensato dar vita all'AOUI, meglio andare avanti come
siamo ora. Anche se il "motore" potrebbe dare prestazioni assai più
soddisfacenti, data l'eccellente qualità dei .."pezzi" che lo
compongono. Potrà certo essere vero che bisogna superare l'impianto normativo
complessivo oggi in vigore, abbandonando la prospettiva dell'AOUI, ma ci vuole
la volontà politica per farlo, innanzi tutto, a livello nazionale. E poi
-diciamocelo francamente!- non bisogna innamorarsi delle parole. Bisogna essere
concreti. Siamo tutti favorevolissimi alla creazione di una nuova realtà che
possiamo chiamare come vogliamo, e se ci piace chiamarla "Campus
universitario biomedico" come la chiamano di là dall'Atlantico,
chiamiamola senz'altro così. Ma se vogliamo davvero realizzare qualcosa di
nuovo e di migliore rispetto all'esistente non saranno le volumetrie e le
cubature -pure importantissime- a fare la differenza, ma piuttosto l'idea
organizzativa e la logica gestionale sottesa al progetto. Andrà pure bene
ispirarsi a modelli che si sono affermati altrove, ma facendo attenzione a non
importarli semplicemente così come sono in una realtà storicamente, socialmente
e anche culturalmente assai diversa, e non per questo necessariamente peggiore.
Perché si rischia di snaturare una tradizione nazionale ed europea che, pur con
tutti i suoi difetti, non ha dato poi così cattiva prova di sé, almeno qui a
Padova. Vincenzo Milanesi * Rettore Università di Padova
( da "Targatocn.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Rabino:
"Tv Digitale.Esenzione canone per aree svantaggiate" Tra due mesi si
verificherà lo spegnimento del segnale televisivo analogico per fare posto al
digitale. Quale TV vedranno i cuneesi? La domanda era stata posta dal
Consigliere regionale Mariano Rabino all?assessore all?Innovazione Bairati. ?In
questi giorni ? dichiara Rabino - ho ricevuto la risposta scritta
all?interrogazione che avevo rivolto all?assessore regionale alle Politiche per
l?innovazione in merito al passaggio di Rai2 e Rete4 al digitale terrestre,
previsto per le province di Torino e Cuneo, scelte come aree sperimentali, il
20 maggio 2009. Dall?assessorato confermano che il 20 maggio si verificherà lo
spegnimento del segnale analogico di Rai 2 e Rete 4 (tecnicamente definito
switchover) e l?accensione, sulle medesime frequenze, del segnale digitale di
Rai (Rai 1, Rai 2, Rai3, Rai 4) e Mediaset 2 (Canale 5, Boing, Italia 1, Rete
4, Sportitalia, Sportitalia 24) irradiati dai trasmettitori di Torino Eremo,
Moncalieri colle della Maddalena, Bra La Morra, Monte Turu, Borgo San Dalmazzo.
Successivamente, a settembre-ottobre 2009, verrà attuato lo spegnimento di
tutti i segnali analogici (definito tecnicamente switchoff) sul territorio
delle due province e l?accensione dei segnali digitali da parte di tutti gli
operatori autorizzati. Nel rispondere alla mia interrogazione ? continua Rabino
- l?assessorato comunica che al momento dello switchover, tutti i cittadini che
ricevono il segnale di Rai 2 o Rete 4 da uno dei trasmettitori citati in precedenza
risulteranno coperti dal segnale digitale e potranno fruire dei servizi
trasmessi, a patto che si siano dotati di un opportuno decoder. Poiché la
frequenza utilizzata per il broadcasting rimane immutata ? sottolinea
l?assessorato - una buona ricezione del segnale di Rai2 e Rete 4 implica, in
prospettiva, un'ottima ricezione del segnale digitale. I cittadini che, invece,
ricevono i suddetti segnali in modo non ottimale si troveranno in una delle
seguenti situazioni: 1. il segnale digitale garantisce una maggiore robustezza
nei confronti di alcuni tipi di disturbo che normalmente affliggono il segnale
analogico (ad esempio echi e riflessioni dovuti alla presenza di edifici,
alberi o altri ostacoli macroscopici) e quindi la qualità del segnale digitale
decodificato può rivelarsi ottima anche quando la ricezione di quello analogico
è bassa; 2. la cattiva ricezione del segnale analogico è causata da una cattiva
qualità dell'impianto di ricezione: in questo caso un intervento correttivo
sull'impianto risolve il problema; 3. il segnale analogico viene ricevuto, ma
con un'intensità troppo debole (il caso dei cittadini che si trovano in
corrispondenza dei margini estremi delle aree di copertura ? tipicamente, in
questo caso, il segnale televisivo non è quasi fruibile): in questo caso il
segnale digitale non risulterà decodificabile. Nella risposta dell?assessore
Bairati sono esaminati i punti critici da affrontare prima di arrivare allo
switchover: molte delle aree montane e collinari a bassa densità di popolazione,
per le quali l'operatore pubblico non ha obblighi specifici derivanti dal
contratto di servizio, sono coperte da un'infrastruttura che è stata realizzata
nel corso degli anni dagli Enti Pubblici preposti alla gestione del territorio
(Comunità Montane e Collinari o Comuni). Questi impianti ripetono il segnale
ricevuto da uno dei trasmettitori dei quali è previsto lo spegnimento e non
sono in grado di riconvertire in analogico un segnale digitale: lo switchover
potrebbe tradursi perciò nello spegnimento dei segnali di Rai 2 anche su
territori che non rientrano direttamente nelle aree di copertura previste. Mi è
stato segnalato che dal mese di ottobre 2008 CSP (struttura di Innovazione e
ricerca della pubblica amministrazione piemontese nel campo delle tecnologie
della Società dell?Informazione) ha realizzato un censimento dei siti e degli
impianti di proprietà pubblica che verranno coinvolti in
questo processo, permettendo alla Regione Piemonte di portare il problema nelle
opportune sedi istituzionali al fine di identificare una soluzione tecnica che
permetta di evitare interruzioni nell'erogazione del servizio pubblico. Il
Ministero finanzierà l'acquisto e l'installazione presso una quarantina di siti
degli apparati necessari alla conversione del segnale: i soldi saranno
stanziati come parte del finanziamento a Rai per la riconversione degli
impianti sotto una specifica clausola, con vincolo di sottoscrizione di una
convenzione con Regione Piemonte per il trasferimento dei fondi agli Enti
interessati.Le conseguenze per la popolazione residente nei territori in
oggetto dovrebbero essere trascurabili (un minimo periodo di disservizio al
momento della commutazione dei segnali). Non sono, in questa prima fase,
previste iniziative per l'integrazione della copertura su aree attualmente non
raggiunte dai servizi dell'operatore pubblico. I problemi maggiori- spiega
Rabino -, come evidenziato nella risposta dell?assessore Bairati, si avranno
nella fase definita di switchoff, quando, a settembre-ottobre 2009, verrà attuato
lo spegnimento di tutti i segnali analogici. Questa seconda fase sarà preceduta
dal riassetto dello spettro frequenziale: le attuali autorizzazioni a
trasmettere in analogico verranno ritirate e sostituite da quelle emesse in
accordo alle nuove pianificazioni di rete fissate da AgCom (l?autorità garante
per le Comunicazioni) e Ministero secondo i vincoli derivanti dai nuovi
trattati internazionali e la vigente normativa europea. Questo processo
potrebbe avere alcune implicazioni tecniche rilevanti, in particolare nelle
aree la cui copertura è garantita da più siti trasmissivi (quindi: non Torino,
coperta da Eremo e Maddalena, ma, ad esempio, aree più a nord, dove alcuni
segnali sono ricevuti dai trasmettitori di Andrate, altri dal Monte Ronzone,
altri da Valcava, altri ancora dal Monte Penice): la nuova distribuzione
dell'uso delle frequenze in corrispondenza dei siti potrebbe richiedere
importanti (in termini di numero) interventi di adeguamento degli impianti di
ricezione. Il numero di impianti che potrebbero richiedere un intervento è
attualmente in fase di valutazione congiunta da parte di Regione Piemonte e
antennisti professionali rappresentati dalle associazioni di categoria.
Inoltre, non sono previsti fondi per il rinnovo degli impianti di proprietà pubblica
(a livello nazionale, costituiscono più del 50% della totalità dei siti di
broadcasting): di conseguenza, lo spegnimento dei segnali analogici comporterà
il blackout dei segnali terrestri sui territori delle Comunità Montane,
Collinari e Comuni serviti da impianti pubblici. L'unica soluzione alternativa
praticabile prevede l'uso dell'infrastruttura satellitare (che garantisce una
copertura del 100% del territorio): a metà del giugno p.v. dovrebbe essere
attiva la piattaforma TVSat, che garantirà la diffusione via satellite dei
canali Rai, Mediaset, Telecom e quelli degli operatori locali che aderiranno al
progetto. Esistono tre vincoli forti all'uso di TVSat come piattaforma
alternativa: 1. la disponibilità di un decoder satellitare ammissibile ai
contributi erogati verso le fasce deboli (l'oggetto non è attualmente
disponibile in commercio, dovrebbe arrivare sugli scaffali in tarda primavera)
2. la disponibilità delle smartcard necessarie per decifrare il segnale (che
verrà criptato perché il satellite ha copertura continentale ? anche su aree,
quindi, per le quali gli operatori italiani non hanno diritti di trasmissione
di alcuni eventi ? ad esempio eventi sportivi o film), il cui uso non imporrà
alcun onere sull'utente (il servizio è gratuito) a parte l'acquisto a prezzo di
costo (qualche euro)
( da "Quotidiano.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Commercio,
contributi in arrivo dalla Regione Ancona | Previsto uno stanziamento di 500
mila euro in favore dei Comuni e delle piccole e medie imprese. La Giunta
regionale ha stabilito i criteri e le modalità per richiedere i contributi
stanziati per sanare aree di mercato colpite dalla crisi. L'assessore Solazzi
La Giunta regionale ha stabilito i criteri e le modalità per la concessione dei
contributi destinati alla sistemazione delle aree di mercato. Il finanziamento,
pari a 511.302,43 euro, interessa i Comuni, le unioni dei Comuni, le Comunità montane e le piccole e medie imprese commerciali
operanti esclusivamente sulle aree pubbliche. "L'obiettivo - spiega
Vittoriano Solazzi, assessore regionale al Commercio - è riqualificare le aree
mercatali individuate dai Comuni con la realizzazione di progetti integrati
pubblico-privati che valorizzino l'immagine globale delle aree". L'intervento
finanziario consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto pari al
50 per cento del costo complessivo del progetto; la spesa ammissibile al
finanziamento non può superare i 100.000 euro per ciascun progetto e non è
cumulabile con altre agevolazioni pubbliche. L'ammissibilità della spesa
decorre dalla data del primo gennaio 2009; l'intervento finanziario delle
singole imprese non deve essere inferiore ai 2.500.euro. In via prioritaria
saranno finanziati i progetti che prevedono l'installazione di impianti
software e hardware per la gestione delle presenze/assenze e la realizzazione
di strutture e igienico-sanitarie al servizio dell'area mercatale. Previsti
incentivi anche per i progetti che coinvolgono finanziariamente altri soggetti
pubblici o privati e per la riqualificazione dei mercati situati in aree
depresse o svantaggiate. I finanziamenti riguardano una vasta gamma di
interventi: progettazione e studi di fattibilità (nel limite del 5 per cento
della spesa ammissibile), viabilità e parcheggi, recupero di piazze e di spazi
pubblici o privati, strutture edilizie, box o manufatti, arredo urbano,
illuminazione, sistemazione del suolo, pavimentazione, bagni pubblici, attacchi
idrici, elettrici e attacchi internet. Sono ammissibili al finanziamento anche
le spese per la messa in sicurezza degli impianti, il risparmio energetico,
l'abbattimento delle barriere architettoniche, la ristrutturazione dei locali e
degli impianti, il miglioramento dell'impatto ambientale e la realizzazione di
banchi di vendita architettonicamente compatibili con la zona dove è
localizzato il mercato. 20/03/2009
( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Anche la
Regione Marche vara il suo "Piano casa" (20/3/2009 15:20) | (Sesto
Potere) - Ancona - 20 marzo 2009 - Sara` un Piano Casa regionale costruito dal
basso, che parte dal territorio e dai bisogni fondamentali dei cittadini, come
il diritto alla casa. Cosi` ha assicurato l'assessore regionale all'Edilizia
Gianluca Carrabs, ai tanti rappresentanti della societa` civile ed economica
regionale, intervenuti ad una recente riunione operativa che e` servita per
decidere la creazione di un gruppo di lavoro che conduca rapidamente a
realizzazione il progetto 'Social Housing'. Un'iniziativa che per la prima
volta la Regione Marche intende promuovere, ma soprattutto realizzare ' ha
spiegato Carrabs ' e che potra` integrarsi con quella nazionale, ma che vuole
partire subito con l'istituzione di un soggetto giuridico-economico, come ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento
delle associazioni di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a
disposizione in tempi brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non puo`
permettersi l'affitto o l'acquisto di un'abitazione, perche` i prezzi sono
troppo alti. E' un'iniziativa finalizzata a raggiungere un duplice
obiettivo: rispondere all'esigenza della cosiddetta 'fascia grigia' di
popolazione di trovare un alloggio a canone moderato, eventualmente con
proprieta` riscattabile, e ridare slancio ad uno dei settori trainanti della
nostra economia, quello edile, attualmente bloccato a causa della congiuntura
negativa che ci sta investendo. La Regione e` pronta ad assumersi la cabina di
regia di questa iniziativa ' ha concluso Carrabs - e a mettere a disposizione
risorse per consegnare le chiavi di casa entro il 2010. All'incontro hanno
partecipato molti Istituti di credito locali e Fondazioni, i rappresentanti di
ANCI, ANCE, UPI, UNCEM, Lega cooperative, Confocooperative, CNA e
Confartigianato per il settore edile. Oltre a questo primo obiettivo, come
emerso dal tavolo di lavoro, il fondo potrebbe acquistare il patrimonio edile
invenduto per consentire immediatezza di risposte ai bisogni piu` urgenti di
alloggio e immissione di liquidita` finanziaria da poter reinvestire in altri
immobili. Recepite tutte le indicazioni della platea partecipante, il gruppo di
lavoro e` stato convocato per il 30 di marzo: da questa data, entro 45 giorni,
partira` la nuova proposta del Piano casa regionale.
( da "gomarche.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
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Home > Cultura > Workshop di 'Design & Architettura Sostenibile'
Venerdì 20 Marzo 2009 14:34 Workshop di 'Design & Architettura Sostenibile'
Venerdì 27 marzo 2009 ore 9,30 presso l'Auditorium del Centro Sperimentale di
design Poliarte si terrà il workshop "Design & Architettura
Sostenibile". L'obiettivo è proporre ipotesi di utilizzo del cartone in
ambiti innovativi, quali l'architettura ed il design. ANCONA - Dall'esperienza
di "Città Sottili"- Luoghi e progetti di Cartone nasce alla Poliarte
di Ancona il progetto "Design & Architettura Sostenibile" che
prenderà avvio venerdì 27 marzo. L'obiettivo è proporre ipotesi di utilizzo del
cartone in ambiti innovativi, quali l'architettura ed il design. Sarà
presentata agli allievi della Poliarte particolarmente attenti alle tematiche
del progetto ecosostenibile e dell'eco design, l'esperienza realizzata per i
negozi di calzature Manas della famiglia Sagripanti. Agli allievi spetterà poi
portare avanti un progetto innovativo di packaging e oggetti di cartone, con la
supervisione del docente arch. Mario Gerbi e della prof.ssa Alessandra
Faccenda. Gli attori del progetto "Le città sottili" sono la Lucense,
che da oltre 15 anni opera nel campo dei servizi tecnologici al settore
cartario, la Manas per l'allestimento e l'arredo dei nuovi punti vendita in
cartone, per gli aspetti della comunicazione La Sterpaia, il laboratorio di
Oliviero Toscani, per la parte di progettazione lo studio dell'Arch. Pietro
Carlo Pellegrini e per quella di realizzazione Città Sottili di Lucense. Ad
oggi sono già stati inaugurati diversi negozi di cartone in Italia, a Pechino,
e numerosi shop in varie città europee. Il prof. Giordano Pierlorenzi,
direttore del Centro Sperimentale di design Poliarte e ideatore del worskhop
sostiene che "da diversi anni al Centro Sperimentale di design ci poniamo
l'obiettivo di formare figure professionali che siano guidate nella fase
dell'ideazione e della progettazione dai principi della sostenibilità
ambientale, attraverso l'applicazione di specifici metodi progettuali e
l'impiego di materiali eco-innovativi". Parteciperanno al workshop Enrico
Fontana di Lucense, Lara Sagripanti di Manas, Pietro Carlo Pellegrini,
progettista dei negozi in cartone, Fausto Pugnaloni
Direttore del DARDUS Dipartimento di Architettura Rilievi Disegno Urbanistica
Storia dell' Università Politecnica delle Marche, Alessandra Faccenda docente di progettazione della
Poliarte, Francesca Pellegrini Pescepensatore di Lucca e Alessandro Guerci di
Inkarta di Fabriano. Guiderà il dibattito l'arch. Mario Gerbi, docente di Packaging design alla
Poliarte.
( da "Borsa(La Repubblica.it)" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Scajola firma
accordo di settore agroalimentare biologico (Teleborsa) - Roma, 20 mar - Il
Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha firmato l'Accordo di
settore con FederBio - Associazione nazionale più rappresentativa di tutti i
soggetti ed operatori della filiera - per il sostegno
dell'internazionalizzazione del comparto delle produzioni biologiche italiane.
"Il prodotto biologico è ulteriore garanzia di salubrità per il
consumatore nell'ambito dell'agroalimentare italiano", ha dichiarato il
Ministro. "L'Italia infatti è leader in Europa per numero di aziende ed
estensione delle aree bio. Rilevante è il contributo aggiuntivo che può dare il
settore bio alle esportazioni agroalimentari, che si pongonono in funzione
anticiclica. Mentre le esportazioni totali dell'Italia verso la Ue nello scorso
gennaio sono diminuite del 22,9% rispetto ad un anno prima, le esportazioni di
prodotti alimentari sono aumentate dell'1,1%. Dato importante perché il settore
bio esporta il 4% del fatturato". L'accordo si pone come obiettivo di
favorire l'internazionalizzazione delle oltre 50.000 imprese italiane, operanti
nel settore. L'agricoltura biologica italiana ha un ruolo di leader in Europa
per numero di operatori (50.275, di cui 45.224 produttori, 4841 preparatori e
211 importatori esclusivi) e per superfici convertite in biologico ed è al
quinto posto nel mondo in termini assoluti di superficie, dopo Australia, Cina,
Argentina e Stati Uniti. La rilevanza del progetto è accresciuta dalla
dislocazione delle aziende di produzione biologica localizzate per il 42% nel
Sud Italia, mentre le imprese di trasformazione e di importazione sono
concentrate per l'80% nel triangolo Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Settori
produttivi principali sono: foraggi e cereali, prati e pascoli (70% superfice
totale) e le coltivazioni arbore (olio, ortaggi, vite, agrumi, frutta) e le
colture industriali. Significativa è anche la preminenza italiana nella
distribuzione logistica di prodotti bio, da far valere come piattaforma verso
il mediterraneo e verso il Nord Europa. L'accordo di
settore è una forma di partenariato pubblico-privato che rappresenta uno
strumento per realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate
ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. 20/03/2009 -
16:39
( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Dalla ricerca
KWS© mais e barbabietola al servizio dell?ambiente (20/3/2009 17:21) | (Sesto
Potere) - Bologna - 20 marzo 2009 -Tra gli scenari presenti e futuri quello
delle energie rinnovabili è senz?altro uno dei più importanti, con cui tutto il
mondo produttivo deve confrontarsi. Non da meno KWS©, impegnata come è da
sempre nell?ambito della ricerca agronomica, oggi sta investendo molto sulle
piante da bioenergie, in particolare su mais e barbabietola per la produzione
di bioetanolo e biogas, sulla colza, invece, per il biodiesel. Volano
fondamentale di questi investimenti, tesi a migliorare la qualità e la quantità
delle produzioni agricole, sono i rapporti con i più importanti centri di
ricerca universitaria, italiani ed internazionali, che il gruppo KWS© ha
intrapreso da diversi anni. In Italia, tra le varie collaborazioni, KWS© ha in
corso da un anno con l?Università di Bologna, una prova triennale di rotazione
per colture dedicate alla produzione di biogas (mais, sorgo, girasole e
triticale). Mauro Vecchiettini docente di Agronomia Generale, presso
l?Università di Bologna ha dichiarato: “il contributo di KWS© a questa ricerca
è molto importante perché non si limita esclusivamente ad un supporto
finanziario, ma ad una ricerca integrata attraverso il loro attrezzatissimo
laboratorio. L?obiettivo della ricerca è finalizzato a verificare la qualità
delle biomasse, ricavate dalla rotazione di due colture, o semplicemente di
una, nell?arco dello stesso anno. Fra tre anni potremmo avere dei dati
attendibili sul versante qualità e quantità, in relazione ai costi. In pratica
- continua Vecchiettini - l?Università fa le prove di campo per rilevare le
produzioni di biomassa e KWS© in laboratorio per la ricerca del potere
metanigeno di queste biomasse. In Italia si può dire che KWS© è una delle poche
aziende che sta operando in questa direzione, perché si tratta di sperimentazioni
molto complicate, che oltre ad un costo notevole di apparecchiature necessita
di un know how molto elevato”. Il mais è in assoluto la pianta con più potere
metanigeno e KWS© ha avviato un serrato programma di studio per la produzione
di biogas. L?intento è ottenere ibridi predisposti a produrre abbondante massa
verde con una qualità idonea alla formazione di metano. Il mais da biomassa
oggi viene coltivato nelle aree circostanti agli impianti di produzione del
biogas, in particolare modo nella Pianura Padana, ma l?interesse verso le
energie rinnovabili sta crescendo e anche il centro e sud Italia possiedono
impianti e colture dedicate. In Italia siamo ancora agli inizi! Per avere
un?idea del potenziale esistente basti pensare che in pochi anni possiamo avere
almeno 1000 impianti da 1 Mw, il che significa tra 200.000 e
( da "Sestopotere.com" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
I 90 anni de
"il Momento" con i giornalisti Rai Lorena Bianchetti e Marino
Bartoletti (20/3/2009 16:13) | (Sesto Potere) - Forlì - 20 marzo 2009 -Sarà
mons. Ernesto Vecchi, delegato per le Comunicazioni Sociali della Conferenza
Episcopale Emilia-Romagna, ad aprire venerdì 20 all'Auditorium Cariromagna la
seconda giornata del Convegno nazionale della Federazione italiana settimanali
cattolici, Fisc, organizzato a Forlì per celebrare i novant'anni de 'il
Momento'. Sul tema "Alla ricerca della verità perduta - Informazione: tra
mistificazione e interpretazione" interverranno poi il presidente
nazionale dell'¹Ordine dei Giornalisti, Lorenzo Del Boca, mons. Claudio
Giuliodori, vescovo di Macerata, presidente della Commissione Episcopale per la
Cultura e le Comunicazioni Sociali della Cei, don Giorgio Zucchelli, presidente
nazionale della Fisc, i giornalisti Rai Lorena Bianchetti, conduttrice di
'Domenica in', e Marino Bartoletti, il direttore
dell'agenzia di stampa Sir, Paolo Bustaffa, e Ivo Colozzi, docente di Sociologia all¹Università di
Bologna. Alla sera i convegnisti si trasferiranno a Faenza per festeggiare i 90
anni de 'il Momento' insieme ai 110 de 'il Piccolo', settimanale della diocesi
di Faenza-Modigliana.
( da "Virgilio Notizie" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Milano, 20
mar. (Apcom) - L'Usi Rdb lancia lo sprint: cento giorni di lotta per
"salvare i cervelli" della ricerca dalla scure Brunetta. "Tra
cento giorni la mannaia dei provvedimenti presentati dal ministro Brunetta
cadrà sui diritti di migliaia di precari degli enti di ricerca, vanificando
anni di lotte ed i diritti che ne sono derivati" denunciano le
Rappresentanze sindacali di base pubblico impiego della Confederazione unitaria
di base, spiegando che "solo a Roma, se le norme fossero applicate
correttamente, si determinerebbero circa 4mila licenziamenti: più di 800
all'Iss, 250 all'Isfol, 150 all'Inran e all'Inea, 300 al Cra, 400 all'Enea, 500
all'Ispra, 500 all'Ingv, circa mille tra Cnr, Infn e Inaf". "Di
questo problema ha preso atto anche l'assessorato al Lavoro del Comune di Roma
- prosegue la nota sindacale - che ha concordato con Usi Rdb di attivare la
sede conciliativa per eventuali licenziamenti, già avvenuti all'Ispra e al
Cra". "Non lasceremo trascorrere questi cento giorni
nell'indifferenza ma lanciamo una serie di iniziative di lotta per denunciare
il depauperamento della ricerca pubblica italiana, attuato anche attraverso la mancata assunzione di
un'intera generazione di ricercatori e tecnici di altissimo livello"
annuncia Claudio Argentini della Segreteria nazionale Usi-Rdb Ricerca, comunicando che "oggi si
è svolta la prima iniziativa significativa, con 200 precari dell'Istituto
superiore di sanità che hanno manifestato davanti all'ex Ministero della
Salute ottenendo un incontro con una delegazione inviata dal Sottosegretario
Fazio". "Ne è scaturito un impegno a livello ministeriale per
studiare una norma che permetta il completamento delle stabilizzazioni -
continua Argentini - e per valutare un incremento dei fondi destinati al
personale. Incremento che permetterebbe l'emersione di tutte quelle forme
contrattuali molto vicine al lavoro nero, le quali per tanti anni hanno
nascosto l'esistenza dei precari". Le proposte dell'Usi-Rdb Ricerca
sono due "investimenti per allargare le piante organiche degli enti (e
avviarci verso numeri di assunti paragonabili a quella dei paesi europei, che
sono circa tre volte quelli italiani)" e l'eliminazione "del lavoro
nero rappresentato da falsi contratti di collaborazione e assegni di
ricerca" con la conseguente "assunzione a tempo indeterminato
verificando l'attività svolta" dai ricercatori. "Le nostre lotte
convergono con quelle del sindacalismo di base - conclude Argentini - e
parteciperemo alla manifestazione nazionale del 28 marzo a Roma, perché la
ricerca pubblica e i suoi lavoratori la crisi non la vogliono
pagare".
( da "Giornale di Calabria, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Comunicazione,
seminario in città: ?Mezzi in crisi profonda? CATANZARO. I principali mezzi di
comunicazione, televisione, radio ed editoria, sono da circa un decennio in
crisi profonda. È quanto è emerso, secondo quanto riferisce un comunicato, dal
quarto dei seminari di studi giuridico-sociali al Tribunale per i Minorenni di
Catanzaro, promossi dalla Regione, dalla Giustizia minorile e dall?Associazione
nazionale dei pedagogisti italiani (Anpe). Sono intervenuti il prof. Mario
Morcellini, preside della facoltà di Scienze della comunicazione
dell?Università La Sapienza, e il giornalista Filippo Veltri, responsabile
della redazione della Calabria dell?Agenzia ANSA. I lavori sono stati
introdotti da Domenico Blasco, giudice minorile, Angelo Meli, dirigente del
Centro giustizia minorile, e Marcella Russo, pedagogista dell?Anpe Calabria.
?Indagini recenti - è detto ancora nel comunicato - confermano che la
televisione è più vista da un pubblico adulto e anziano, mentre i giovani
seguono maggiormente spettacoli culturali, cinema, teatro, musica classica,
lettura che una volta erano relegati al solo pubblico adulto. Per questo i
media trattano maggiormente la cronaca nera perché attraverso questa tendono ad
affermare una preminenza che hanno perso e fanno vedere giovani violenti e
aggressivi che il pubblico vede per come i media desiderano che siano visti. Ma
la potenza dei media travalica il suo fine principale solo se ciò che sta
attorno a loro non svolge pienamente il proprio compito, come scuola, famiglia,
territorio. Siamo abituati a vedere l?aspetto negativo dei fatti. per cui anche
noi crediamo di vedere ciò che ci viene fatto credere. Sono i ragazzi, invece,
le persone più attente e che, in un mondo in cui la negatività è l?elemento
caratterizzante, cercano con curiosità di riaffermare il senso della propria
vita?. Il prossimo seminario, sui temi dell?educazione, autorità e
discriminazione, avrà luogo il 16 aprile, alla presenza di Charlie Barnao, docente
di sociologia del mutamento e devianza sociale dell?Università Magna Graecia di
Catanzaro. (20-03-09)
( da "HelpConsumatori" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
News BIO.
Scajola firma accordo di settore con FederBio 20/03/2009 - 16:16 "Il
prodotto biologico è ulteriore garanzia di salubrità per il consumatore
nell'ambito dell'agroalimentare italiano", ha dichiarato il Ministro dello
Sviluppo economico, Claudio Scajola, alla firma dell'Accordo di settore con
FederBio, l'Associazione nazionale più rappresentativa di tutti i soggetti ed
operatori della filiera. L'accordo prevede il sostegno
all'internazionalizzazione del comparto delle produzioni biologiche italiane,
che sono oltre 50mila. L'accordo è una forma di
partenariato pubblico-privato che servirà a realizzare iniziative promozionali
congiunte e cofinanziate ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle
azioni. "L'Italia infatti è leader in Europa per numero di aziende ed
estensione delle aree bio - ha detto Scajola - Rilevante è il contributo
aggiuntivo che può dare il settore bio alle esportazioni agroalimentari,
che si pongono in funzione anticiclica. Mentre le esportazioni totali
dell'Italia verso la Ue nello scorso gennaio sono diminuite del 22,9% rispetto
ad un anno prima, le esportazioni di prodotti alimentari sono aumentate
dell'1,1%. Dato importante perché il settore bio esporta il 4% del
fatturato". L'agricoltura biologica italiana ha un ruolo di leader in
Europa per numero di operatori (50.275, di cui 45.224 produttori, 4841
preparatori e 211 importatori esclusivi) e per superfici convertite in biologico
ed è al quinto posto nel mondo in termini assoluti di superficie, dopo
Australia, Cina, Argentina e Stati Uniti. Il 42% delle aziende di produzione
biologica sono localizzate nel Sud Italia, mentre le imprese di trasformazione
e di importazione sono concentrate per l'80% nel triangolo Emilia Romagna,
Veneto e Lombardia. I principali settori produttivi sono: foraggi e cereali,
prati e pascoli (70% superfice totale) e le coltivazioni arbore (olio, ortaggi,
vite, agrumi, frutta) e le colture industriali. Significativa è anche la
preminenza italiana nella distribuzione logistica di prodotti bio, da far
valere come piattaforma verso il mediterraneo e verso il Nord Europa. 2009 -
redattore: GA
( da "WindPress.it" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
20-03-2009
COMUNICATO STAMPA SCAJOLA FIRMA ACCORDO DI SETTORE AGROALIMENTARE BIOLOGICO Il
Ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, ha firmato l'Accordo di
settore con FederBio - Associazione nazionale più rappresentativa di tutti i
soggetti ed operatori della filiera - per il sostegno
dell'internazionalizzazione del comparto delle produzioni biologiche italiane.
"Il prodotto biologico è ulteriore garanzia di salubrità per il
consumatore nell'ambito dell'agroalimentare italiano", ha dichiarato il Ministro.
"L'Italia infatti è leader in Europa per numero di aziende ed estensione
delle aree bio. Rilevante è il contributo aggiuntivo che può dare il settore
bio alle esportazioni agroalimentari, che si pongonono in funzione anticiclica.
Mentre le esportazioni totali dell'Italia verso la Ue nello scorso gennaio sono
diminuite del 22,9% rispetto ad un anno prima, le esportazioni di prodotti
alimentari sono aumentate dell'1,1%. Dato importante perché il settore bio
esporta il 4% del fatturato". L'accordo si pone come obiettivo di favorire
l'internazionalizzazione delle oltre 50.000 imprese italiane, operanti nel
settore. L'agricoltura biologica italiana ha un ruolo di leader in Europa per
numero di operatori (50.275, di cui 45.224 produttori, 4841 preparatori e 211
importatori esclusivi) e per superfici convertite in biologico ed è al quinto
posto nel mondo in termini assoluti di superficie, dopo Australia, Cina,
Argentina e Stati Uniti. La rilevanza del progetto è accresciuta dalla
dislocazione delle aziende di produzione biologica localizzate per il 42% nel
Sud Italia, mentre le imprese di trasformazione e di importazione sono
concentrate per l'80% nel triangolo Emilia Romagna, Veneto e Lombardia. Settori
produttivi principali sono: foraggi e cereali, prati e pascoli (70% superfice
totale) e le coltivazioni arbore (olio, ortaggi, vite, agrumi, frutta) e le
colture industriali. Significativa è anche la preminenza italiana nella
distribuzione logistica di prodotti bio, da far valere come piattaforma verso
il mediterraneo e verso il Nord Europa. L'accordo di
settore è una forma di partenariato pubblico-privato che rappresenta uno
strumento per realizzare iniziative promozionali congiunte e cofinanziate
ottimizzando l'impiego delle risorse e la scelta delle azioni. Roma, 20 marzo
2009
( da "Quotidiano.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Piano casa,
in Regione parte il progetto ?Social housing? Ancona | Si tratta di un piano
casa regionale che parte dal basso per sostenere le fasce più deboli.
Un'iniziativa, assicura Carrabs, che andrà ad integrarsi al piano casa proposto
dal Governo. Gianluca Carrabs Sarà un Piano Casa regionale costruito dal basso,
che parte dal territorio e dai bisogni fondamentali dei cittadini, come il
diritto alla casa. Così ha assicurato l'assessore regionale all'Edilizia,
Gianluca Carrabs, ai tanti rappresentanti della società civile ed economica
regionale, intervenuti ad una recente riunione operativa che è servita per
decidere la creazione di un gruppo di lavoro che conduca rapidamente a
realizzazione il progetto "Social Housing". Un'iniziativa che per la
prima volta la Regione Marche intende promuovere, ma soprattutto realizzare -
ha spiegato Carrabs - e che potrà integrarsi con quella nazionale, ma che vuole
partire subito con l'istituzione di un soggetto giuridico-economico, come ad esempio un Fondo pubblico-privato e con il coinvolgimento
delle associazioni di categoria e degli Istituti di credito, per mettere a
disposizione in tempi brevi un patrimonio immobiliare dedicato a chi non può
permettersi l'affitto o l'acquisto di un'abitazione, perché i prezzi sono
troppo alti. E' un'iniziativa finalizzata a raggiungere un duplice
obiettivo: rispondere all'esigenza della cosiddetta "fascia grigia"
di popolazione di trovare un alloggio a canone moderato, eventualmente con
proprietà riscattabile, e ridare slancio ad uno dei settori trainanti della
nostra economia, quello edile, attualmente bloccato a causa della congiuntura
negativa che ci sta investendo. La Regione è pronta ad assumersi la cabina di
regia di questa iniziativa - ha concluso Carrabs - e a mettere a disposizione
risorse per consegnare le chiavi di casa entro il 2010. All'incontro hanno
partecipato molti Istituti di credito locali e Fondazioni, i rappresentanti di
ANCI, ANCE, UPI, UNCEM, Lega cooperative, Confcooperative, CNA e
Confartigianato per il settore edile. Oltre a questo primo obiettivo, come
emerso dal tavolo di lavoro, il fondo potrebbe acquistare il patrimonio edile
invenduto per consentire immediatezza di risposte ai bisogni più urgenti di
alloggio e immissione di liquidità finanziaria da poter reinvestire in altri immobili.
Recepite tutte le indicazioni della platea partecipante, il gruppo di lavoro è
stato convocato per il 30 marzo: da questa data, entro 45 giorni, partirà la
nuova proposta del Piano casa regionale. 20/03/2009
( da "Varesenews" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Varese -
L'appuntamento è per sabato 21 marzo dalle ore 9 e 30 alle
( da "Wall Street Italia" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ricerca/ Usi Rdb: "Cento
giorni di lotta per salvare i cervelli" di Apcom "Da Brunetta".
Sindacati di base: 'Solo a Roma 4mila licenziati' -->Milano, 20 mar. (Apcom)
- L'Usi Rdb lancia lo sprint: cento giorni di lotta per "salvare i
cervelli" della ricerca dalla scure Brunetta. "Tra cento giorni la
mannaia dei provvedimenti presentati dal ministro Brunetta cadrà sui diritti di
migliaia di precari degli enti di ricerca, vanificando anni di lotte ed i
diritti che ne sono derivati" denunciano le Rappresentanze sindacali di
base pubblico impiego della Confederazione unitaria di base, spiegando che
"solo a Roma, se le norme fossero applicate correttamente, si
determinerebbero circa 4mila licenziamenti: più di 800 all'Iss, 250 all'Isfol,
150 all'Inran e all'Inea, 300 al Cra, 400 all'Enea, 500 all'Ispra, 500
all'Ingv, circa mille tra Cnr, Infn e Inaf". "Di questo problema ha
preso atto anche l'assessorato al Lavoro del Comune di Roma - prosegue la nota
sindacale - che ha concordato con Usi Rdb di attivare la sede conciliativa per
eventuali licenziamenti, già avvenuti all'Ispra e al Cra". "Non
lasceremo trascorrere questi cento giorni nell'indifferenza ma lanciamo una
serie di iniziative di lotta per denunciare il depauperamento
della ricerca pubblica italiana, attuato anche attraverso la mancata assunzione di
un'intera generazione di ricercatori e tecnici di altissimo livello"
annuncia Claudio Argentini della Segreteria nazionale Usi-Rdb Ricerca, comunicando che "oggi si
è svolta la prima iniziativa significativa, con 200 precari dell'Istituto
superiore di sanità che hanno manifestato davanti all'ex Ministero della
Salute ottenendo un incontro con una delegazione inviata dal Sottosegretario
Fazio". "Ne è scaturito un impegno a livello ministeriale per studiare
una norma che permetta il completamento delle stabilizzazioni - continua
Argentini - e per valutare un incremento dei fondi destinati al personale.
Incremento che permetterebbe l'emersione di tutte quelle forme contrattuali
molto vicine al lavoro nero, le quali per tanti anni hanno nascosto l'esistenza
dei precari". Le proposte dell'Usi-Rdb Ricerca sono
due "investimenti per allargare le piante organiche degli enti (e avviarci
verso numeri di assunti paragonabili a quella dei paesi europei, che sono circa
tre volte quelli italiani)" e l'eliminazione "del lavoro nero
rappresentato da falsi contratti di collaborazione e assegni di ricerca"
con la conseguente "assunzione a tempo indeterminato verificando
l'attività svolta" dai ricercatori. "Le nostre lotte convergono con
quelle del sindacalismo di base - conclude Argentini - e parteciperemo alla
manifestazione nazionale del 28 marzo a Roma, perché la ricerca pubblica
e i suoi lavoratori la crisi non la vogliono pagare".
( da "Giornale.it, Il" del 20-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 68 del
2009-03-20 pagina 0 San Paolo, la chirurgia oculare pediatrica in primo piano
di Tiziana Paolocci Il professor Paolo Nucci, docente di
Malattie dell'apparato visivo, ogni mese esegue oltre cinquanta interventi con
tecniche innovative e mini-invasive su piccoli pazienti provenienti da tutta
Italia L'azienda ospedaliera San Paolo punta sulla chirurgia pediatrica. La
struttura sanitaria, che è polo universitario dal 1987 e dispone di 635 posti
letto, si è dotata di un Dipartimento materno-infantile. Una scelta coraggiosa,
in quanto i drg pediatrici sono economicamente più sfavorevoli, perché non
tengono presente la complessità dell'assistenza al bambino. Ma il San Paolo va
in controtendenza e punta proprio sui piccoli pazienti, con reparti di clinica
pediatrica da zero a 18 anni, neonatologia, patologia neonatale, andrologia infantile,
riproduzione assistita, ostetricia e ginecologia e neuropsichiatria infantile,
per seguire i disturbi alimentari, quelli dell'apprendimento, del comportamento
e l'autismo. «Afferiscono al Dipartimento materno-infantile - spiega Enrica
Riva, direttore dell'Unità operativa complessa di pediatria - l'odontoiatria
infantile, l'oftalmologia infantile, l'otorinolaringoiatria infantile e la
chirurgia maxillo-facciale infantile, naturalmente con le loro specialità
chirurgiche. Abbiamo creato questi reparti d'eccellenza per rispondere ai
bisogni assistenziali: la fascia d'età pediatrica da zero a 18 anni rappresenta
un quinto della popolazione e dei pazienti che arrivano al nostro pronto
soccorso». Una delle punte di diamante è l'Unità Dipartimentale di Oftalmologia
pediatrica e strabismo dell'Università di Milano, che ha sede proprio presso il
San Paolo, diretta dal professor Paolo Nucci, tra i massimi esperti al mondo
nel settore. Il luminare, che nel