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Report "Cultura"   2-3 aprile 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Re Mida abita in Usa. Come si trasforma il letame in oro pag.3 ( da "Trend-online" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che il mondo del risparmio privato (società di private-equity, fondi hedge, istituzionali). A questo fondo è stato dato il nome Pubilc-Private Partnership Investment Program. Inoltre facciamo in modo di poter affermare che l?acquisto non viene fatto con soldi pubblici, così i contribuenti non si arrabbiano.

Tecnopolis, la risposta alla crisi economica ( da "Trentino" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: economia della conoscenza nella quale collocare centri di ricerca universitari, di ricerca industriale privati e residenze per studenti, con una focalizzazione complessiva sui temi dell'energia e dell'ambiente. Ma anche il distretto tecnologico Habitech che annovera fino a 180 soci tra aziende e soggetti pubblici e privati che rappresentano oltre 350 imprese».

Due iniziative per riflettere sulla società multiculturale ( da "Trentino" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ad entrambe le iniziative, parteciperanno docenti provenienti da diversi atenei europei. Il corso di studi di genere è aperto gli studenti universitari, ma anche a chi è interessato all'argomento. In tutto saranno 21 ore, che varranno 3 crediti. Titolare del corso è Giovanna Covi (giovanna.

Si intitola Emanuele Artom. Diari di un partigiano ebreo (Bollati Boringhieri,... ( da "Leggo" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'università di Bologna. I diari di Emanuele Artom, pubblicati per la prima volta in edizione integrale, sono composti di due parti distinte. Guri Schwarz ha conseguito il dottorato in discipline storiche presso la Scuola normale superiore e attualmente svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di storia dell'

Riccati, lezione di legalità con Borraccetti ( da "Tribuna di Treviso, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: inizierà domani con la presenza dei docenti dell'Università Cà Foscari di Venezia, Paolo Biffis e Alberto Giacomini. Tema dell'appuntamento «Sistema bancario e crisi finanziaria». All'incontro (che non è aperto al pubblico) sono invitati i ragazzi delle quarte classi. Sabato, invece, i due esperti discuteranno con gli studenti delle quinte di «Crisi finanziaria e recessione economica»

Fecondazione, la legge è incostituzionale ( da "Secolo XIX, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Filosofia morale presso l'Università di Genova e direttrice dell'Istituto italiano di bioetica. «La questione dei tre embrioni è stato tra i passaggi più controversi di quella legge - spiega Battaglia - A suo tempo fu chiaramente spiegato che l'impianto di tre embrioni insieme potrebbe essere eccessivo in caso di una donna giovane e insufficiente in caso di persona più

Il 17 aprile arriva guccini ( da "Secolo XIX, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente universitario, è un luminare in materia. Nell'ambito degli incontri che precedono il Festival della Mente, ha incontrato con altri esperti oltre 200 insegnanti spezzini, in Fondazione: e ha spiegato che i comportamenti antisociali, i disturbi oppositivi o della condotta, possono anche essere manifestazione di veri disturbi evolutivi.

Lezione su Internet e dintorni all'università della Terza età ( da "Libertà" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: incontro avuto con la docente della Cattolica Elena Murelli, proprio nelle sede piacentina del Sacro Cuore. Tema: web e dintorni. L'insegnante d'Informatica generale, con una dettagliata relazione, ha offerto prima una panoramica sulla rete, addentrandosi poi nelle possibilità che quest'ultima offre anche in tempi recessivi.

Libertà e convivenza: nelle 4 lezioni un percorso filosofico molto seguito ( da "Libertà" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: interesse di oltre una ventina di partecipanti che non solo hanno ascoltato con grande attenzione le argomentazioni della docente, ma nella seconda parte della lezione hanno dato vita ad un dibattito serrato. Tema del seminario - tenuto dalla docente di filosofia politica all'università di Macerata - è stato "Libertà e responsabilità: le sfide della convivenza".

un ciclo di conferenze sulle città bombardate ( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alle 16, al Polo pedagogico dell'università di Udine (aula 8), in via Margreth, 3, si terrà la conferenza del professor Luigi Ganapini, docente dell'università di Bologna e direttore dell'Istituto per la Storia dell'età contemporanea di Sesto San Giovanni, sul tema: Storia naturale della distruzione.

modelli di comunicazione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: UNIVERSITÀ Modelli di comunicazione UDINE. Sarà il docente di comunicazione e giornalista Aldo Colella, redattore della rivista Microchip, ad animare il secondo appuntamento del ciclo di incontri proposti dal Cism per il 2009. Incontri coordinati da Angelo Marzollo docente dell'Università di Udine e realizzati con il sostegno della Fondazione Crup.

"l'intesa con chrysler conferma il ruolo strategico di mirafiori" - vera schiavazzi ( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Aldo Enrietti, docente di economia industriale all´Università di Torino, si unisce agli analisti che, negli ultimi giorni, hanno sottolineato l´importanza della nuova alleanza americana del Lingotto. Ma, al tempo stesso, ne ricorda il carattere strettamente legato al know how.

la cultura ai padovani - monica balbinot ( da "Mattino di Padova, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Mi piace pensare che molti cittadini se ne siano accorti: proporre all'attenzione del pubblico opere e discipline meno battute, significa dare voce e spazio alla ricerca, all'avanguardia, alle sperimentazioni, all'evoluzione stessa dell'arte, che come tutte le cose umane va avanti, procede, elabora nuovi stimoli e nuove interpretazioni del mondo.

l'uomo che trasformò il vino in una scienza - ernesto di lorenzo ( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: NEL 1878 il ministro della Pubblica istruzione Francesco De Sanctis lanciò un ambizioso programma di formazione professionale: istituire scuole di viticoltura ed enologia con l´obiettivo di dare al settore una base scientifica. Decise di affidare il compito a un giovane professore siciliano, Girolamo Caruso, docente di Agronomia alla Regia Università di Pisa. SEGUE A PAGINA XVIII

scienza e innovazione nel nuovo corso all'utea ( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il corso è il giovedì (2 e 16 aprile) e il martedì (7 e 21 aprile), alle 15, nella sede di palazzo Ettoreo. Docenti saranno Alberto Carniello (nella foto), dell'Arpa di Pordenone, Roberto Iodice (Ceta Gorizia), Stefano Belluz (imprenditore ed esperto in materia).

lascia il direttore amministrativo università alle prese col rebus bilancio ( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non ha avuto nemmeno il tempo di mettere mano ai conti dell´Ateneo, il cui bilancio prevede un deficit di 27 milioni di euro. «Il momento - dice il rettore - è difficile per tutte le università, costrette a pagare nel bilancio l´incremento degli stipendi dei docenti e del personale tecnico e la manutenzione degli immobili».

otto anni al mago della formazione - gabriele isman ( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: epoca era stata condotta dal nucleo speciale di polizia valutaria: Messina - che era docente di Marketing del turismo presso l´Università francese di Saint Denis e vantava collaborazioni con l´ateneo di Palermo - e i suoi collaboratori avrebbero gonfiato i costi dei corsi organizzati, con soldi del fondo europeo che l´assessorato regionale al Lavoro aveva girato al docente.

il vescovo celebra la pasqua nell'aula magna dell'ateneo ( da "Nuova Sardegna, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alla presenza di autorità accademiche e di rappresentanze di docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo dell'università, l'arcivescovo, padre Paolo Atzei, ha voluto offrire una riflessione improntata all'Anno paolino. Una scelta naturale, nel bimillenario della nascita del grande apostolo san Paolo.

I dinosauri dell'università ( da "Stampa, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Cagliari: sei mandati rinnovati senza troppo pensarci su, un figlio tra i docenti e nessun tipo di scrupolo. Anzi, è convinto che «esista un rapporto fiduciario che porta all'assunzione di figli». Augusto Marinelli, rettore dell'Università di Firenze al terzo mandato, per tre anni è stato nel mirino della magistratura,

[FIRMA]FLAVIA AMABILE ROMA Quasi un rettore di università su tre si è assicurato alm... ( da "Stampa, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Cagliari: sei mandati rinnovati senza troppo pensarci su, un figlio tra i docenti e nessun tipo di scrupolo. Anzi, è convinto che «esista un rapporto fiduciario che porta all'assunzione di figli». Augusto Marinelli, rettore dell'Università di Firenze al terzo mandato, per tre anni è stato nel mirino della magistratura,

la web radio dell'isit galilei si fa conoscere ( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: omaggio al cantautore Fabrizio De Andrè e le varie interviste agli ospiti presenti in studio (scrittori, gruppi musicali, medici, docenti universitari eccetera) o in collegamento audio-video mediante Skype. Nei prossimi mesi sono previste tante novità sui format del palinsesto che potete ascoltare in podcasting o in streaming on demand sul sito web www.isitgoonair.it.

questa università non vuole scomparire ( da "Nuova Sardegna, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: questa relativamente piccola Università, con 140 docenti e 28 fra impiegati della segreteria, tecnici, bibliotecari (due part time) e tutor, è diventata un punto di riferimento importante e non solo entro i ristretti confini della provincia di Oristano. Loro, i lavoratori, spiegano come questa sia una Università come tutte le altre,

nonviolenti, in casa o in piazza arriva il mediatore di conflitti - michela bompani ( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Vogliamo creare la figura del mediatore sul territorio - spiega Carlo Schenone, docente del master di "Teoria e pratica della nonviolenza - non esiste ancora in Italia, ma in molti paesi europei sì. Lavora organizzando processi di partecipazione veri, conosce e analizza il territorio, sa mediare tra i vari interessi trovando soluzioni partecipate».

cresce il consumo di droga tra i giovani ( da "Tirreno, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: consumatori di sostanze psicoattive in carico ai servizi pubblici e privati, consumatori di sostanze psicoattive non in carico dei servizi pubblici e privati. A queste persone - sostanzialmente divise tra quelle in carico dei servizi e quelle sul territorio - nel periodo gennaio-giugno dello scorso anno, è stato fornito in luoghi di aggregazione giovanile, scuole medie superiori,

accordo brevetti, ora si pensa al meyer - laura montanari ( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ufficializzare le candidature e i sindacati dei docenti Cnu e Uspur scendono in campo: convocano per un confronto pubblico fra i candidati, domani ore 9,15 al polo di Novoli (D6). «Abbiamo delle richieste, profonda revisione dei criteri di gestione, recupero degli aspetti finanziari, consolidamento della qualità dei servizi e mantenimento degli standard di ricerca - dicono Uspur e Cnu -

concorso pilotato a farmacologia per gandolfi anche la concussione - paola cascella ( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Farmacologia per Gandolfi anche la concussione Il primario favorì la vincitrice e minacciò i bocciati Il docente è indagato con l´intera commissione e la vincitrice PAOLA CASCELLA Seduta davanti alla commissione la candidata lo ammette: «Sto andando in palla». L´ansia, la tensione? Chissà. Comunque fa scena muta. Il presidente allora corre in suo in soccorso e le concede una pausa.

biblioteche universitarie chiuse di sera ( da "Tirreno, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università 2.0, in cui parteciparanno studenti, docenti, dottorandi, dipendenti, precari e esternalizzati che lavorano nelle biblioteche universitarie. Durante l'incontro verranno analizzati i problemi e le preoccupazioni sui possibili tagli ai servizi bibliotecari e si chiederà all'ateneo di convocare un Senato accademico straordinario e pubblico per mettere a conoscenza gli studenti

scuole di enologia, il piano di caruso - ernesto di lorenzo ( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Direttore della Scuola di agricoltura di Corleone prima e docente di Economia rurale ed estimo presso l´Istituto tecnico di Messina poi, Caruso nel 1871 subentrò a Pietro Cuppari, altro prestigioso studioso siciliano, nell´insegnamento dell´Agronomia presso l´Università di Pisa e nella direzione della Scuola superiore di Agraria.

Conti in rosso all'Apro Due avvisi di garanzia ( da "Stampa, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: PUBBLICO-PRIVATA DI FORMAZIONE LAVORO Conti in rosso all'Apro Due avvisi di garanzia Riprese le indagini. Acquisiti documenti e perquisizioni [FIRMA]ROBERTO FIORI ALBA Clamorosa svolta nelle indagini sulla vicenda Apro Formazione, la società consortile pubblico-privata che gestisce ad Alba la formazione professionale e che due anni fa era finita nella bufera per presunte irregolarità

E' ancora a Dakar la salma di Celizzoni ( da "Stampa, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ancora a Dakar la salma di Celizzoni E' ancora in Africa la salma di Carlo Celizzoni l'insegnante di 59 anni che a abitava ad Arentino morto a Dakar, in Senegal, per problemi cardiaci. Il docente, che lavorava all'Università di Dakar come lettore di italiano, aveva insegnato francese per anni in istituti superiori imperiesi. \

Rifiuti, parla Connet Dopo Milano e altri grandi città italiane, il ... ( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Lega Consumatori, per la quale sarà presente anche il presidente nazionale, dott. Gaetano Arciprete accanto alle rappresentanze comunali ed al prof. Antonio Palleschi dell'Università Tor Vergata, docente del Campus Universitario di Chimica Applicata a Ceccano.

Parteciperanno alla finale nazionale che si svolgerà all'Università Bocconi a Milano gli o... ( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la dirigente del liceo scientifico Galilei, professoressa Maria Zeno ha proposto alle docenti responsabili, professoressa Elena Renzi e Ileana Pietranera, di prevedere, per il prossimo anno, anche la partecipazione della categoria GP (grande pubblico) riservato agli adulti dal 3° anno di Università... ai classici 99 anni. L.B.

Il gioco oltre che duro s'è fatto sporco. Nelle aule dell'università D'Annunzio ne... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pur prendendo atto di un diffuso malessere per la guarigione del quale auspica la collaborazione e la collateralità dei docenti di tutte le facoltà della nostra Università, nelle sedi di Chieti e Pescara», scrivono il professor Pier Enrico Gallenga e altri dieci docenti del comitato. In sostanza sfida al rettore Cuccurullo sì, ma purchè sia leale e senza colpi bassi.

DUECENTO studenti di Architettura, Ingegneria e Belle Arti "semineranno" Villa Borghes... ( da "Messaggero, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «L'obiettivo principale spiega l'architetto Cristina Mazzantini, docente a Valle Giulia, ideatrice del progetto assieme a Massimo Zammerini è stimolare, negli architetti e negli ingegneri di domani, l'attitudine a trovare nel loro lavoro soluzioni intelligenti e innovative; a conoscere e usare materiali alternativi;

I DIRITTI della persona umana e il tema del fine vita, gli scenari presenti, le n... ( da "Nazione, La (Prato)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che lo ha organizzato insieme al Centro Pastorale Salute e Vita della Diocesi di Prato. Parteciperanno al dibattito il vescovo Gastone Simoni, Claudia Navarini, docente di Bioetica all'Università «Regina Apostolorum» di Roma e Paolo Brachi, direttore del Centro Pastorale per la salute e la Vita di Prato.

È ora di creare il libero mercato dell'affitto. È la sola via per dare una solu... ( da "Messaggero, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Serve una svolta, le proroghe degli sfratti creano solo le premesse per il persistere del problema». È l'appello del professor Marcello Clarich, docente di Diritto Amministrativo all'Università Luiss Guido Carli di Roma. Desario all'interno

Ente trasformato con Irap a due vie ( da "Sole 24 Ore, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il passaggio dal pubblico al privato Ente trasformato con Irap a due vie Luigi Lovecchio La trasformazione di un ente non economico di diritto pubblico in un ente non commerciale di diritto privato determina la nascita di un nuovo soggetto passivo Irap. Ne consegue la necessità di presentare due distinte dichiarazioni per l'anno in cui ha avuto effetto la trasformazione,

Piazza dell'Università, lavori quasi finiti ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: insediamento dell'università, come pure quelli di posteggio per le auto di alunni e docenti della Facoltà, ancora oggi costretti in buona parte a lasciare le vetture lungo la strada, cosa che crea disagi. L'intervento prevede, oltre alla costruzione della piazza vera e propria, anche la creazione di un parcheggio interrato su due piani,

Il professor Marcello Clarich è docente di Diritto Amministrativo all'Università L... ( da "Messaggero, Il (Metropolitana)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 2009 Chiudi di DAVIDE DESARIO Il professor Marcello Clarich è docente di Diritto Amministrativo all'Università Luiss Guido Carli di Roma. E' uno dei massimi esperti sulle norme che regolano rapporti tra cittadini e istituzioni. Professore, l'assessore comunale alla Casa, Alfredo Antoniozzi, ha annunciato che chiederà al prefetto di Roma una proroga degli sfratti per la Capitale,

E' stato costruito in riva all'Arno lo spettrometro test per Pamela' ( da "Nazione, La (Firenze)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: base delle loro ricette per ridare vigore alla nostra Università». Ne è convinto il professor Francesco Martelli, presidente Uspur, che insieme al Cnu forma le due principali rappresentanze sindacali dei docenti del nostro Ateneo. E proprio Martelli, insieme ai colleghi Gianfranco Bettin dell'Uspur, e Mauro Marchionni e Clemente Crisci del Cnu, ha annunciato che domani tra le 9.

DA alcuni anni l'Università assicura l'estensione serale fino alle 23 di alcune bibli... ( da "Nazione, La (Pisa)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dispiace molto che gli sforzi fatti per garantire e migliorare la qualità del servizio che le biblioteche universitarie offrono agli studenti e ai docenti pisani siano in alcuni casi interpretati come espressione di una politica diametralmente opposta a quella portata avanti dal Senato Accademico e dal Cda dell'Università. Università di Pisa

CARRARA UN GRUPPO di studentesse dell'istituto Montessori (... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un'esperienza positiva e le docenti auspicano un seguito il prossimo anno anche in altre città francesi. Premio universitario L'Università di Pisa ha bandito un concorso per l'assegnazione di un «Premio di Studio alla memoria di Matteo Muzzetto» per l'anno accademico 2008-2009.

Master per dirigenti, la maggioranza trema ( da "Nuova Ferrara, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nelle informative del Master spicca tra i docenti del corso il nome dell'avvocato Tamassia, lo stesso responsabile che ha coperto la determina di spesa di 7mila 500 euro perché tre dirigenti del Comune di Cento partecipino al corso da lui tenuto presso l'università di Urbino. Inoltre, tra i docenti - ha concluso la Gaiani - figura anche il professor Bruno Angelini,

Scienze politiche a rischio chiusura ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in tutto sono cinque) presente in quel momento, Alessandra Frau, espressione di Università per gli studenti, si è opposta con forza, trovando la solidarietà di alcuni docenti. Viste le argomentazioni degli oppositori, il rettore Mistretta ha deciso di ritirare la delibera e di rinviare la discussione alla seduta successiva.

truffa, processo ungaro rinviato al 29 aprile ( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che vede il docente universitario goriziano Daniele Ungaro, 48 anni, accusato di truffa aggravata e falso in concorso con Massimo Anziani, dirigente romano del sindacato di polizia Siap. Secondo l'accusa, il professor Ungaro, docente di sociologia dei fenomeni politici nell'università di Teramo, avrebbe raggirato un migliaio di poliziotti iscritti al Siaop che aspiravano a una "

albergo impiegati, pizzolitto invita tondo all'inaugurazione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: project financing con coinvolgimento pubblico-privato. Il progetto, elaborato dall'ingegner Edino Valcovich e dallo studio Cooprogetti, rispetta le indicazioni della Sovrintendenza. A nome dell'Anci, Pizzolitto ha anche illustrato le linee che l'associazione dei Comuni sta portando avanti nell'ambito della nuova normativa atta a riqualificare il personale e a riorganizzare gli enti,

Cuneo: al Toselli va in scena un Platone in chiave attuale ( da "Targatocn.it" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dai dialoghi di Platone messo a punto con la collaborazione della Professoressa Mariangela Ariotti e del professor Giuseppe Cambiano, docente di Storia della Filosofia Antica all?Università Normale di Pisa, nonché traduttore dei testi platonici, prevede due appuntamenti, dei quali il dibattito al termine dello spettacolo è parte integrante. Sono segmenti indipendenti l?uno dall?

Narcisi, designer all'avanguardia conquista i critici ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Università degli studi di Camerino, è un esempio di quello che tanti giovani oggi possono fare per ritagliarsi uno spazio nel mondo del lavoro. Contro la tanto sbandierata fuga dei cervelli, Matteo, classe 1985, subito dopo la laurea conseguita a luglio del 2007 ha iniziato a lavorare con passione in uno studio di progettisti di Martinsicuro.

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: opportunità di promuovere la circolarità dei docenti delle Università dei due Paesi, nel rispetto dei principi dell'autonomia universitaria. Il riconoscimento dei titoli di studio resta regolato dall'accordo fra i due Governi rimato a San Marino il 28 aprilel 1983 ed in particolare dallo Scambio di lettere interpretativo del 20 gennaio 2000.

LA DANZA nella tradizione ebraica èil tema dell'incontro organizzato per oggi (alle 15, sa... ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: incontro organizzato per oggi (alle 15, sala D'Attorre) dall'università per adulti Bosi Maramotti'. Relatrice sarà Elena Bartolini, autrice di numerose pubblicazioni e, fra l'altro, dottore in teologia ecumenica, con specializzazione in ermeneutica rabbinica, oltre che docente di giudaismo al Centro studi vicino oriente di Milano.

OSIMO TRA gli osimani che si fanno costantemente onore nel mondo... ( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università di Caracas, Venezuela, a tenere un seminario sugli studi di Epistemologia della Educazione Speciale a favore delle persone disabili. L'invito gli è stato rivolto dalla prof.ssa Beatriz Valles, docente di Epistemologia presso l'Istituto Pegogico dell'università di Caracas, dopo aver letto su internet i lavori che Lorenzo Gatto aveva pubblicato in rete e dopo averlo rintracciato

OGGI alle 18, nel ridotto del teatro Comunale Luciano Pavarotti', si terrà un nuovo ... ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: organizzato in collaborazione con gli Amici dei teatri modenesi. Per presentare Ernani' di Giuseppe Verdi, che andrà in scena domani e domenica, interverrà Emilio Sala, docente di drammaturgia musicale all'Università Statale di Milano e studioso dei rapporti tra la musica e le varie forme di spettacolo.

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: quando sarà inaugurata alle 10) al 30 giugno prossimi nell'Orto botanico dell'Università di Bologna (via Irnerio 42) e che, curata da Giovanni Cristofolini, docente di Botanica sistematica all'Alma Mater, espone le piante studiate da Darwin e le ricerche da lui compiute per spiegare e dimostrare l'evoluzionismo nel mondo naturale.

Testamento biologico: docenti a confronto ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 15 Testamento biologico: docenti a confronto UNIVERSITA' L'ASSOCIAZIONE Elsa Ferrara (European Law Students' Association) in collaborazione con l'Università organizza per oggi alle 11, nell'aula magna di Giurisprudenza (corso Ercole I d'Este 37), una conferenza su Testamento biologico e Termine della vita'.

PERUGIA - Stipendi e pensioni potrebbero recuperare fino a 300 euro l'anno grazie all&#... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Politica economica presso l'Università degli studi di Perugia - riflette lo sgonfiamento su scala internazionale della bolla speculativa su materie prime, energetiche e non, risorse agroalimentari, abitazioni e informatica. Da qui anche l'alleggerimento delle bollette di luce e gas oltre che dei prezzi dei carburanti.

PERUGIA - Un recupero di potere d'acquisto, il rallentamento della crescita dei prezzi ... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La domanda complessiva di beni resta piuttosto debole - spiega Sergio Sacchi, docente di Politica economica presso l'Università degli studi di Perugia - e l'aumento delle spese effettuate presso ipermercati e punti vendita medio-grandi sembra più l'effetto di uno spostamento delle preferenze del consumatore che la ripresa di comportamenti passati.

L'alternativa ? Studia gli ovociti ( da "Avvenire" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ampia ricerca pubblicata su Reproductive BioMedicine Online (2009), relativa ad studio dell'Università di Bonn sulle 'valide alternative alla biopsia dei blastomeri' (primi stadi dell'embrione). La scienza, da tempo, sta cercando soluzioni alternative alla selezione embrionale pre-impianto, ma il sorprendente silenzio della grande stampa italiana impedisce di conoscere l'

Mondovì: Mattio, la materia e il colore ( da "Targatocn.it" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dopo gli studi liceali consegue la laurea in lettere classiche presso l'Università degli Studi di Torino. Gli studi classici affiancano la sua attività artistica. Dal 1983 è presente in mostre personali e rassegne. Docente di lettere classiche al Liceo Classico Berchet, vive e lavora a Milano. Tutto vero, tutto confermato dall'artista stesso, naturalmente.

alla letteratura araba ( da "Sicilia, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sono stati coinvolti 63 docenti in 25 università. L'Osservatorio ha proposto un accordo ai professori universitari interessati offrendo loro un progetto culturalmente forte e la disponibilità a portare in "aula" i principali quotidiani italiani, in cambio di un impegno.

Le sfide dell'era globale e la riforma del pensiero tradizionale ( da "Sicilia, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I docenti eletti al Consiglio di amministrazione dell'Ersu dell'Università di Enna sono Giovanbattista Amenta, docente di Didattica e pedagogia speciale; Luca Pedullà, docente di Diritto costituzionale. I rappresentanti degli studenti eletti sono Marco Failla, Lorenzo Floresta e Fabio Pitta.

Teatro e carcere: a Ferrara forum sulle esperienze condotte in Emilia Romagna ( da "Sestopotere.com" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia del Nuovo Teatro, Università di Bologna Giuseppe Centomani - Direttore Centro Giustizia Minorile Emilia-Romagna Ore 16.30 - Prospettive e confronti Con la partecipazione di: Ilaria Fabbri - Dirigente Responsabile Settore Spettacolo della Regione Toscana Armando Punzo - Regista, Direttore del Centro Nazionale Teatro e Carcere,

CdC Udine: il punto sull'offerta turistica di Lignano Sabbiadoro ( da "Sestopotere.com" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: al dibattito sono intervenuti anche Bruno Dolcetta, ordinario di Urbanistica allo Iuav di Venezia; Magda Antonioli Corigliano, direttore del Master in Economia del Turismo alla Bocconi di Milano; Josep Valls, docente di marketing all'Esade di Barcellona ed Euro Beinat, professore alla Libera Università di Amsterdam.

Presentati i nuovi lavori nel centro storico di San Mauro Pascoli ( da "Sestopotere.com" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Attraverso accordi pubblico-privato è prevista anche la sistemazione di Via Montessori-Marconi-Spinelli. Un altro intervento corposo riguarderà la via XX Settembre nel tratto da via Spinelli fino a via Monti, e porterà al completamento della sistemazione di una delle principali vie del paese, per un importo di 250mila euro.

"Coop for words" in cerca di autori: torna il concorso letterario ( da "Quotidiano.it, Il" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anno fanno parte della giuria: Niva Lorenzini, critica letteraria e docente di Letteratura Italiana contemporanea all'Università di Bologna, lo scrittore e musicista Gianluca Morozzi, il disegnatore Giuseppe Palumbo, il poeta Salvatore Jemma e Alberto Bertoni, docente di Storia della letteratura italiana moderna all'Università di Bologna.

Convegno di presentazione dei risultati della campagna archeologica eseguita sul colle Garampo ( da "Sestopotere.com" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli Studi Roma 3, e di Luigi Malnati, Soprintendente ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna. Toccherà poi a Sauro Gelichi, docente di Archeologia Medievale all? Università Cà Foscari di Venezia, con una relazione dal titolo “

Banda larga: l'Europa ha scelto Torino, Piemonte ( da "Stampaweb, La" del 02-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di telecomunicazioni su nuove logiche di partnership pubblico-privato e su piani per la riduzione del digital divide. L'appuntamento è con Ken Ducatel. "Per i cittadini piemontesi che cercano informazioni su come dotarsi di banda larga in casa, suggeriamo di collegarsi al portale Wi-Pie dove c'è la mappa con tutti gli operatori che offrono il servizio di Internet ad alta velocità,

Terza sessione del Master di Manager del Sistema Turismo a Palazzo del Monferrato di Alessandria ( da "inalessandria.it" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Chito Guala Docente di Metodologia delle Scienze Sociali presso l?Università di Torino, esponente di ?Omero?, centro di ricerca permanente sulle Olimpiadi costituito a Torino in occasione della competizione invernale ospitata dal Piemonte nel 2006 e Enrico Da Molo amministratore delegato della società che nel 2004 ha organizzato gli eventi di ?

Solo in Italia si pensa alla Fotografia come a un'arte minore ( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che non abbiamo tempo per interessarci della fotografia» (frase testuale, di un noto docente di Storia dell'arte, che non nomino per gentilezza!). Ma è uno sforzo che da noi sembra non sottrarsi alla tradizione, per cui la fotografia è da alcuni tuttora considerata "arte minore", come si riscontra in certi cataloghi librari d'antiquariato.

di Marialuisa Lopez Nuova bufera giudiziaria sull'univers... ( da "Leggo" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Francesca Romana Pirrelli, valuterà eventuali altre responsabilità a carico dei direttori dei dipartimenti cui fanno capo i laboratori; in tutto 50 quelli sequestrati a eccezione delle aree utilizzate dai docenti per mera attività didattica. Un sequestro di un'area che corrisponde a tre piani della facoltà. (ass)

la bocciatura del docente di geografia ( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pordenone La bocciatura del docente di geografia Corridoio 5 Paolo Pegorer, insegnante di geografia sociale dell'università di Trieste, boccia il Corridoio 5, che interessa da vicino anche Pordenone e provincia. Il docente si è espresso negativamente su quest'opera raccogliendo l'invito del Movimento provincia Pordenone - Portogruaro,

due appuntamenti con le stelle: stasera il primo convegno ( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alla serata partecipano Giorgio Sedmak, docente dell'università di Trieste di project manager dal 1997 al 2007 del Vlt survey telescope per l'osservatorio Eso delle Ande cilene; Juan Casanovas della Specola Vaticana, esperto di fisica solare sui pianeti extrasolari all'Osservatorio delle Canarie;

Fuga dei professori Difficoltà all'Insubria ( da "Giorno, Il (Como)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: quanto per una possibile emorragia di docenti, soprattutto per quanto concerne l'insegnamento delle materie connesse con l'informatica. Una dozzina di docenti, degli 82 dell'intera Facoltà, infatti, avrebbe chiesto il trasferimento a Varese. In questo modo non sarebbe più garantita la regolarità delle lezioni per quanto concerne la sede comasca della Facoltà.

GROSSETO celebra l'anno internazionale dell'astronomia ed oggi alle 17 nella sala consilia... ( da "Nazione, La (Grosseto)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di fisica all'università di Padova terrà una conferenza sul tema «L'universo invisibile: materia ed energia oscura», L'incontro, organizzato dal Comune insieme alla società Netspring, vuole essere un momento di studio e di approfondimento su temi particolari che appassionano gli addetti ai lavori,

UN METODO scientifico per controllare l'attuazione e l'ef... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: spiegato Marilena Leis docente dell'università di Ferrara e responsabile della ricerca, saranno collocate trappole' su quindici punti del territorio, specialmente nella zona commerciale e S. Maria Nord. Si tratta di due tipi di trappole: cromotropiche, pannelli di 30 centimetri per 20 che attirano le mosche in base al colore e altre trappole che invece attraggono le mosche per l'

L'archeologia urbana a Cesena e i ritrovamenti archeologici venuti alla luce sul colle Garampo ... ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Roma 3), e di Luigi Malnati (Soprintendente ai Beni archeologici dell'Emilia Romagna) e di Sauro Gelichi (docente di Archeologia medievale a Cà Foscari). In chiusura Monica Miari della Soprintendenza e Claudio Negrelli di Ca' Foscari interverranno sul tema "Dall'insediamento protostorico di Cesena al quartiere medievale"

Verucchio, l'energia pulita va a scuola ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Anche Verucchio vuole esordire nel sistema degli impianti fotovoltaici, con un intervento pubblico-privato per la produzione di energia elettrica: allo studio il bando che permetterà di realizzare a ditte private due «stazioni», la prima prevista sul tetto della palestra del capoluogo, mentre la seconda svetterà sul tetto dell'asilo nido di Villa Verucchio.

di LAURA VALDESI I BREVETTI CEDUTI alla Regione che consentono di iscrivere fr... ( da "Nazione, La (Siena)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: se n'è svolta un'altra, spontanea, (questa volta) con tanti docenti. Ovviamente sui posteggi. Si è deciso che ciascuno scriva all'apposita e-mail per segnalare i disagi. I precari devono pagare? I prof che sborsano 18 euro per un parcheggio se vanno a fare lezione al polo biologico dovranno pagare anche tale postazione?

DOMANI mattina, alle 10, presso l'aula magna dell'istituto Suore Mantellate, si terrà... ( da "Nazione, La (Pistoia)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: istituto Suore Mantellate, si terrà il secondo appuntamento della rassegna «Novecento allo specchio». Il professor Giorgio Petracchi, docente di storia delle relazioni internazionali all'università di Udine, parlerà dell'«allargamento dell'Unione Europea a Est e della ricomposizione dell'ordine internazionale (1991-2004)».

TORNA al Museo del Castello di San Giorgio , festival del... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: archeologia e la storia antica con un ciclo di incontri di docenti universitari. Il pubblico potrà percorrere un itinerario passando attraverso le novità di scavo in importanti siti archeologici nei vicini porti pisani, nella penisola arabica, in Egitto per approdare a approfondimenti di temi quali il dibattito sulla realtà storica della guerra di Troia.

( da ">Nazione, La (La Spezia)" del 03-04-2009)
Argomenti:
Cultura

Abstract: dedicato a docenti e studenti delle scuole per conoscere il mondo dell'energia attraverso i linguaggi e le tematiche della scienza. Gli incontri con gli scienziati, rivolti alle scuole superiori, offrono agli studenti la possibilità di confrontarsi con importanti personalità del mondo della scienza e approfondire con loro tematiche di grande attualità.

Dibattito sul testamento biologico ( da "Nazione, La (Prato)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 30, nella sala «Il Granaio» presso il Conservatorio di San Niccolò (piazza Cardinal Niccolò). Parteciperanno al dibattito il vescovo Simoni, ClaudiaNavarini, docente di Bioetica all'Università «Regina Apostolorum» di Roma, e Paolo Brachi, direttore del Centro Pastorale per la salute e la Vitadi Prato.

Baroni' sotto inchiesta Abusi d'ufficio al Sum ( da "Nazione, La (Firenze)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane e rettore della «Federico II» di Napoli. Gli altri tre indagati sono docenti di primissimo piano del mondo universitario fiorentino e nazionale, trasferiti alla corte del Sum da varie università: si tratta del professor Leonardo Morlino, docente di Scienza della politica ed ex «Cesare Alfieri»,

Indiana Jones da Gubbio a Kuwait City ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma è anche docente universitario all'Università di Perugia. Recentemente, inoltre, ha dato vita a una collaborazione col Department of Antiquities del Kuwait', per lo scavo di un'area archeologica individuata sull'isola di Failaka. Che sorge alcune miglia al largo di Kuwait City, e che era occupata nell'antichità da mercanti greci.

Lettera aperta ai candidati ( da "Nuova Ferrara, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: costruzione di grandi impianti solo con la partecipazione dei privati; 6. l'attivazione di collaborazioni pubblico privato per favorire l'attività sportiva con particolare riguardo alle categorie deboli; 7. la revisione delle modalità con cui vengono assegnati in gestione gli impianti sportivi favorendo quelle associazioni e società che hanno investito e investono nello sport giovanile,

Case protette come banche ( da "Giorno, Il (Milano)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E se il professor Giovanni Degli Antoni, docente di informatica applicata all'Università di Milano, punta sul concetto di comunità «sicurezza è amore, il vivere insieme. Noi viviamo in una delle società più sicure, non alimentiamo la paura» proprio dall'informatica arrivano i consigli pratici.

in discussione i problemi più scottanti della città ( da "Nuova Sardegna, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente di economia Marco Vannini che parlerà di «economia e prospettive di sviluppo», il docente universitario Antonello Mattone con la relazione «Università e cultura: quali opportunità?», il giudice Francesca Maieli che parlerà di «Vecchie e nuove emergenze sociali», e il docente Sandro Ruiu che affronterà il tema «Uno sguardo storico sulle recenti trasformazioni»

la scommessa del preside palù sul web lancia la scalata a rettore - morena trolese ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: spiega Gatti - è molto semplice: fare in modo che sull'Università si aprisse un dialogo a cui potesse prendere parte l'intero tessuto sociale veneto». Non è un caso che il programma del docente sia pervenuto anche a 500 personalità e che sul blog ogni affermazione sia liberamente interpretabile, commentabile e criticabile.

LA CONDIZIONE umana tra Eschilo e Nietzsche è il tema del saggio Meglio non essere nati&#... ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: LA CONDIZIONE umana tra Eschilo e Nietzsche è il tema del saggio Meglio non essere nati' di Umberto Curi (Bollati Boringhieri). Il filosofo e docente dell'università di Padova, autore di numerosissimi saggi sarà oggi, alle 18, nella sala D'Attorre di Casa Melandri per proporre una riflessione sul limite dell'esistenza umana. Organizza il Centro relazioni culturali.

Da tutto il mondo per il Postacchini' ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: americana Sylvia Rosemberg, docente all'università di musica di Manhattan e all'Accademia reale di musica di Londra, il russo Andrej Shishlov, docente al Conservatorio di Mosca e fondatore del prestigioso quartetto «Sciostakovic, l'austriaca Dora Schwarzeberg, musicista ai più alti vertici del concertismo internazionale.

Parsi insegna a educare i figli all'autostima ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: terapia a mediaziazione creativo-corporea alla Facoltà di Psicologia nell'Università di Firenze ed è docente al Corso per perfezionamento sulle perizie all'Università La Sapienza di Roma. Inoltre dirige la Società italiana di Psicoanimazione ed è consigliere direttivo e componente della Sips (Società italiana di Psicologia).

ANCHE IL TEST del Dna per mettere a punto il trattamento estetico più appropriato... ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Endocrinologia all'Università Politecnica delle Marche, sulle implicazioni ormonali nei trattamenti estetici. E ancora. Dalla scienza e dalla medicina, al marketing con la relazione del professor Silvio Cardinali, docente dell'Università Politecnica delle Marche, che ha affrontato i temi relativi all'evoluzione del mercato del benessere e alla promozione di un settore,

Alfabetismo attivo: con Alcuin' la letteratura non ha più segreti ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: due docenti svedesi, che stavano riscontrando nel loro Paese la difficoltà dei giovani delle scuole superiori ad approcciare i testi letterari, e delle insegnanti del liceo Ariosto, Maria Calabrese e Margherita Merola (con Roberta Barbieri) il progetto, iniziato a ottobre 2007 e di prospettiva biennale, vede in questi giorni la presenza a Ferrara dei rappresentanti dei 10 partner (

via le antenne dal cero ( da "Mattino di Padova, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico privata che rispondano alla logica del rimborso della negatività che le antenne provocano al territorio, inteso come Comune e Parco, in termini di benefici economici che devono ricadere direttamente sui cittadini». Numero e tipo di tralicci dovranno necessariamente essere decisi attraverso un percorso partecipato che non risponda solo alla logica del massimo beneficio al

Bandi per 75 milioni ( da "Tempo, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: enti pubblici che da soggetti privati (organizzazioni non governative Ong o imprese operanti nei settori specifici del programma, quindi turismo, ambiente, trasporti, energia), ma anche da università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno finanziati progetti da un minimo di 500mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo massimo per i privati di 200mila euro.

alla scoperta dell'universo invisibile ( da "Tirreno, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: universo invisibile GROSSETO. Un viaggio all'insegna dell'esplorazione per arrivare a rispondere alla domanda che ha da sempre accompagnato l'uomo: "come e di cosa è fatto l'universo?". Un viaggio, che Antonio Masiero, docente di fisica all'università di Padova, cercherà di ripercorrere nella conferenza "L'universo invisibile:

bufera sui conti dell'università "buco di 61 milioni nel bilancio" - antonella romano ( da "Repubblica, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è stato stoppato il piano di incentivazione del personale docente. Petrigni aveva perfino deciso di spegnere i termosifoni in anticipo il 20 marzo. Aggiunge il rettore: «Non abbiamo concesso il biennio aggiuntivo ai docenti, abbiamo posto in quiescenza il personale con 40 anni di anzianità e ridotto diverse spese correnti.

Progetto senza innovazione ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aspirazione di molti docenti e ricercatori della facoltà di Ingegneria a un'organizzazione che ricalchi l'esperienza dei Politecnici di Milano e Torino ha avuto nell'ultimo periodo un'accelerazione sotto la spinta del mondo imprenditoriale e politico locale. Ci sono motivazioni concrete e altre di respiro più strategico.

Un ateneo da rivitalizzare ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-04-01 - pag: 5 autore: Un ateneo da rivitalizzare «Le difficoltà dell'Università più antica del mondo nascono dal fatto che è aumentato in maniera eccessiva il potere dell'apparato burocratico e diminuito quello di presidi e docenti CONTRASTO

LE CARATTERISTICHE ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: riferimento normativo La base normativa per le varie tipologie di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere è il decreto legislativo 163 del 2006, che ha sostituito la legge Merloni La finanza di progetto Con la finanza di progetto l'ente pubblico emana un avviso ei privati, che diventano promotori, presentanoi progetti preliminari poi valutati e aggiudicati con una gara.

L'apporto dei Confidi rimette in pista le Pmi a corto di capitali ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della facoltà di Economia "Marco Biagi" –ma in base a un aggiornamento dei dati condotto a novembre 2008 sugli associati di Confindustria Modena è in atto un peggioramento delle condizioni di credito, con la quota di razionati che passa dal 19 al 30%, e un aumento degli imprenditori che indicano un aumento dei tassi,

Più fondi al project financing ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è sempre più interesse fra gli operatori per le partnership tra pubblico e privato per la realizzazione di opere in Emilia-Romagna. Il numero degli interventi con l'apporto di capitale privato è infatti passato dai 558 della programmazione triennale 2006-2008 ai 566 del triennio 2007-2009 (+1,43%). Una crescita accompagnata dall'aumento dell'incidenza della quota privata,

Il porfido trentino trova la filiera ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: partecipazione di 27 soggetti pubblico-privati che dovrà elaborare il progetto di sviluppo della filiera in collaborazione con l'ente pubblico. Il tempo, d'altronde, stringe. Specie per un comparto, quello estrattivo, che in Trentino conta su circa 300 aziende e in cui, indotto e servizi compresi, lavorano poco meno di 3mila persone per un giro d'affari di oltre 260 milioni all'

Cluster insufficienti, servono più fusioni ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non necessariamente le aziende dovranno perseguire da sole una strategia acquisitiva: esistono fondi di investimento privati e pubblici che possono accompagnare le aziende in questo processo, nel caso in cui ci sia alle spalle un solido piano industriale. Salvatore Bellomo PROFESSORE Docente di Strategia Ingegneria gestionale Università di Padova

Registro unico per i tumori ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La commissione ha suddiviso i propri compiti in sei aree tematiche: prevenzione e screening; informazione, registrie informatizzazione delle cartelle cliniche; organizzazione della rete oncologica; ricerca e collaborazione pubblico-privato; continuità assistenziale; diagnostica.

Parma prepara i manager per la Gdo ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: scuole e università. Il master in Store Management, full time otto ore al giorno dal lunedì al venerdì a frequenza obbligatoria, durerà 5 mesi: nei primi due sono previste 320 ore di lezioni in aula tenute da docenti uni-versitari, manager e formatori Lidl, negli altri tre mesi invece i corsisti effettueranno uno stage di 480 ore presso un punto vendita Lidl nelle più diverse zone d'

APPUNTAMENTI Dal 02-04 al 08-04 ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La crisi finanziaria e la crisi delle imprese" con Stefano Caselli, docente alla Bocconi e Roberto Tunioli, ad di Datalogic. Info: 051.6446909 MERCOLEDì8 Bologna Sala Borsa, piazza Nettuno 3, ore 10. Seminario sul tema "E-democracy 2.0 Istituzioni, cittadini, nuove reti". Info: www.ermesambiente.it Parma Camera di commercio ( foto), via Verdi 2, ore 9,30.

Finanzieremo solo i progetti meritevoli ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università è tornata al centro del dibattito pubblico. La grave crisi finanziaria di molti atenei si intreccia, come ci ha mostrato la mobilitazione di studenti, docenti e ricercatori, coni pesanti tagli decisi dal governo. La Toscana non è immune da questa crisi ed è da qui che dobbiamo ripartire se vogliamo dare un futuro all'

Ne parleranno docenti universitari e sindaci, ricercatori ed esperti. Tutti insieme per una giornata... ( da "Messaggero, Il (Latina)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il sindaco di Verona Flavio Tosi e quello di Salerno Vincenzo De Luca, il sociologo Maurizio Fiasco, i docenti universitari Luigi Frudà e Saverio Santangelo della "Sapienza", Massimo Pavarini dell'università di Bologna e Francesca Moracri di quella di Reggio Calabria. Casi a confronto, politiche di intervento, necessità di lavorare in sinergia.

Astronomia, la sfida del liceo scientifico. Tante le iniziative promosse dal "Galilei&#... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e organizzate dal gruppo di docenti e studenti soprannominati "Compagnia del cannocchiale", in occasione dell'anno internazionale dell'astronomia per ricordare i 400 anni dalle prime osservazioni al telescopio effettuate da Galileo Galilei. «La nostra scuola spiega il preside Ferdinando Romagnoli è intitolata al famoso scienziato e,

MILANO Due lunghe soste in autogrill, la prima alle nove del mattino attorno a Firenze e la... ( da "Messaggero, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: è ricercatrice in università. «Una famiglia semplice e seria», dicono i vicini di casa in via Paternocchio, a Montefiascone. E Federico «è un ragazzo con la testa sulle spalle». L'insegnante che l'ha assistito, come gli altri cinque colleghi che accompagnano la comitiva, non si dà pace: «Federico era un ragazzo solare,

Fatto il comitato anti Cuccurullo, ora serve la candidatura forte per allargare la crepa a f... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università italiana vive momenti di intenso cambiamento - scrive la preside a nome anche di altri docenti di economia -. Di fronte a tali processi evolutivi un ateneo che, come il nostro, voglia consolidare e rafforzare le prospettive di sviluppo che ha saputo faticosamente costruire negli anni, deve fare ricorso a tutte le energie e competenze di cui dispone.

Una doppia strategia sulle eco-mafie ( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privato)» per poter «confezionare procedure di aggiudicazione del servizio con esito assicurato». In Campania, invece, prospera «quel sistema criminale della camorra che si fonda sulla dissimulazione della reale natura dei rifiuti », prevede «la signorìa sulla zona interessata dalle abusive discariche» e spesso esercita «

Università e immatricolazioni. Alcune precisazioni ai dati del Ministero. I... ( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ssa Rita Fiumara Liss, psicologo e psicoterapeuta, docente della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Biosistemica. Tema dell'incontro: "Corpo Emotivo". FARMACIE. Teramo: Del Corso, corso San Giorgio n. 83, tel. 0861/244272. Giulianova: Marcelli, piazza della Libertà n.35, tel.085/8003204.

Prenderà il via, oggi alle 17 nella Sala conferenze dell'Auditorium San Domenico, la tavola rot... ( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: monsignor Gualtiero Sigismondi Vescovo di Foligno, il professor Maurizio Renzini dell'Istituto tecnico industriale e per geometri "Leonardo da Vinci", Paolo Montesperelli docente ordinario di Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale presso l'Università degli studi di Salerno. Coordinerà Luciana Barbetti giornalista Rai.

FANO Gli artigiani confessano il loro orientamento politico e il grado di fiducia nelle istituzioni... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il sondaggio è stato commissionato al Laboratorio "LaPolis" dell'Università urbinate. Relatori il docente Ilvo Diamanti e il giornalista Massimo Giannini. Partecipano il governatore regionale, Gian Mario Spacca, e il segretario nazionale di Cna, Sergio Silvestrini.

MONTECALVO IN FOGLIA La discarica infinita . Quella di Ca' Mascia a M... ( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Panero evidenzia anche «l'incompatibilità dell'amministratore delegato della Sis Francesco Bernardini. Che è anche consigliere provinciale. E' vietato dal Testo unico degli enti locali. Non può esserci un politico ad avere poteri di rappresentanza e firma per appalti e contrattazioni in generale in una società misto pubblico-privata».

gallura e bulgaria unite dalle maschere di carnevale - alessandro pirina ( da "Nuova Sardegna, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente greco dell'università australiana australianadi Adelaide Agapi Amantidis, il direttore del Museo etnografico di Pernik Simeon Milyov Simov e il numero uno del Museo delle maschere mediterranee di Mamoiada Mario Paffi. «Sarà un momento di riflessione e condivisione di tutto il lavoro svolto», ha detto ieri durante la conferenza di presentazione Luigi Antolini,

Centauri sicuri solo in pista ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privata. E per privato intendo quei concessionari e produttori di moto che potrebbero incrementare anche le vendite e valorizzare in termini agonistici una bella passione. Spero che si apra una riflessione seria su questo problema. Nel frattempo, mi rivolgo al popolo delle due ruote con una frase famosa di Nico Cereghini:

Sulla diga un campus universitario ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Sassari e dall'Ente acque della Sardegna. Qui, per tre giorni - e si è al terzo anno - gli studenti e i docenti dei corsi di Scienze ambientali e di Scienze forestali di Sassari e Nuoro mettono il territorio sotto la lente d'ingrandimento, controllano la qualità dell'acqua dell'invaso, valutano la gestione dei boschi e segnano sul quaderno quel che va bene e ciò che

farmacia, sequestrati i laboratori - francesca savino ( da "Repubblica, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L´Università difende la facoltà e non teme ombre sulle condizioni in cui lavorano quotidianamente docenti, tecnici, assegnisti, dottorandi, borsisti e studenti. «Abbiamo dedicato massima attenzione per garantire che le attività istituzionali si svolgessero nel rispetto delle prescrizioni, al riparo da rischi,

E a scuola il maestro si scatena ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia del teatro che fa gli onori di casa - «senza digressioni non esisterebbe Proust, nevvero?». E non esisterebbe Poli. In piedi, dritto come un fuso, elegantissimo nel suo cappotto color sabbia, dal quale spuntano gilè, camicia bianca e papillon rosso, è un inesauribile fonte di facezie e cultura,

Statali mazziati dalla giustizia sociale fai-da-te ( da "Secolo XIX, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: accordo raggiunto dal governo e dalle "parti sociali" dopo estenuanti trattative attorno a un tavolo ministeriale! Dino Cofrancesco è docente di Storia del pensiero politico all'Università di Genova. 03/04/2009 Oggi gli individui vengono tutelati solo se ci sono soldi in cassa, se ci si trova in periodi di vacche grasse 03/04/2009

oggi al classico lectura dantis di lucia battaglia ( da "Tirreno, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di letteratura italiana dell'Università di Pisa - di recente è stata insignita del Cherubino d'oro, ambito riconoscimento che il Senato accademico attribuisce ai dieci migliori docenti indicati ai presidi di facoltà di tutto l'Ateneo pisano - e profonda conoscitrice di Dante, Boccaccio e tutta la letteratura due-

Settimana della scienza e della tecnica al liceo Cairoli ( da "Provincia Pavese, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Acacia Edizioni» e il professor Vittorio Di Cesare, docente all'Università di Bologna. I temi trattati sono stati diversi: dalla nascita ed evoluzione di una stella all'origine dell'universo, dal mondo delle galassie, quasar e buchi neri, all'archeoastronomia che ha indagato le conoscenze scientifiche delle civiltà azteca e Maya.

Con il progetto Sirena boom di ristrutturazioni pubblico-private ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A NAPOLI Con il progetto Sirena boom di ristrutturazioni pubblico-private Sono 571 le domande presentate alla terza edizione del progetto "Sirena" del Comune di Napoli, il bando che permette con interventi pubblico-privati il restauro delle facciate dei palazzi dei centri storici. Di queste, 384 riguardano il centro storico urbano e 187 le periferie.

Enrico Mentana parla di "tempeste mediatiche" ( da "Stampa, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nel 2006/2007 ricopre il ruolo di docente in giornalismo presso l'Università di Milano. Il 9 febbraio 2009, poco dopo la morte di Eluana Englaro, ha annunciato le dimissioni Mediaset, dopo il rifiuto da parte della rete di cambiare il palinsesto di Canale5 per dare spazio al caso Englaro.

( da "Avvenire" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: assessore alla sanità Doris Lo Moro avanzare un progetto col coinvolgimento di Sviluppo Italia per creare una società mista pubblico-privata. Sembra buono. Nunnari lo appoggia. Ma la Lo Moro viene eletta deputato. «Il giorno dopo - ricorda il vescovo - viene a trovarmi Franco Pietramala, allora funzionario e oggi direttore della Asp e dell'Azienda ospedaliera di Cosenza.

Rivolta bipartisan contro Brunetta "Basta usare stereotipi maschilisti" ( da "Quotidiano.net" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: RICERCA ANNUNCI Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.

Ecotur: "Il turismo-natura reggerà alla contrazione" ( da "GuidaViaggi.it" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si affiancherà la seconda edizione della Borsa dei Borghi più Belli d'Italia. ?L'obiettivo ? ha detto Giammarino - è promuovere un prodotto nuovo che dovrà essere la risultante di una condivisa sinergia pubblico-privata?. Da quest'anno la manifestazione si articolerà sempre su tre giorni, ma dal sabato al lunedì.

Italiani scoprono un gene "scudo" contro le metastasi ( da "Stampaweb, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente del Dipartimento di biotecnologie mediche dell?università di Padova, e Silvio Bicciato (ex ricercatore dell?ateneo patavino) del Dipartimento di scienze biomediche dell?università di Modena e Reggio Emilia. Il processo metastatico - attraverso cui una cellula lascia il tumore primario, entra nel sistema circolatorio per disseminarsi in altri organi,

Italiani scoprono il gene che blocca le metastasi ( da "Giornale.it, Il" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente del Dipartimento di Biotecnologie mediche dell?Università di Padova, e da Silvio Bicciato, ricercatore dell?ateneo patavino ora trasferitosi al Dipartimento di Scienze Biomediche dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Combattere le metastasi Il processo metastatico, attraverso il quale una cellula lascia il tumore primario,

Torino, aperto il convegno internazionale su banda larga, competitivita' e sviluppo ( da "Sestopotere.com" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: logiche di partnership pubblico-privato e su piani per la riduzione del digital divide. L?appuntamento torinese, inoltre, è la prima occasione ufficiale per illustrare la decisione della Presidenza del Consiglio europeo, su proposta della Commissione, di destinare circa un miliardo di euro per estendere e migliorare le connessioni a Internet ad alta velocità nelle comunità rurali dell?

Crisi? Allo shopping non si rinuncia ( da "Stampaweb, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Sociologia Economica presso l?Università degli Studi di Milano Bicocca ?L?acquisto compulsivo è tipico della nostra società, in particolare tra le donne, che spesso vivono lo shopping come ?consolatorio? e trovano appagamento nel comprare un nuovo capo che le valorizzi, Internet facilita questo atteggiamento per la rapidità del consumo e la vastità dell?

Il libro da macero come scultura ( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Politecnica di Valencia e dai docenti delle Accademie di Belle Arti di Palermo e Catania. I libri presenti in mostra erano destinati al macero dalla Biblioteca Pubblica di Valencia, da qui l'idea di uno dei curatori, Miquel Guillem, di trasformarli, anziché in carta riciclata, in supporto di base per un'operazione artistica:

Olimpiadidi Filosofial'al 4 posto ( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Bari, è stata interrogata da una commissione di docenti universitari che ha attribuito il punteggio di 27/ 30. I liceali hanno conquistato il quarto posto nella classifica composta da 14 gruppi di licei italiani partecipanti. Per il Liceo classico gelese si tratta della prima partecipazione alla gara di Filosofia.

Ne è convinto il presidente Baio che condivide la ristrutturazione ( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti di ruolo, trasparenza sugli obiettivi e i risultati. «Nessun problema per i corsi di laurea attivi a Siracusa - commenta il presidente del consorzio universitario Archimede, Salvo Baio - La normativa entrerà in vigore dall'anno accademico 2010-2011 e dunque per ora tutto risponde ai requisiti richiesti.

Nuova iniziativa per favorire i progetti di ricerca ( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'Ufficio Ricerca dell'Università - scommettendo sul buono stato di salute e sulla qualità della ricerca scientifica d'Ateneo - intende pertanto raccogliere questa sfida, coinvolgendo gli stessi docenti e ricercatori catanesi al fine di coordinare una migliore partecipazione ai bandi europei.

Lunedì ( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A seguire sono previsti gli interventi dei docenti Giovanni La Via, Calogero Lo Giudice, Gianliborio Mazzola, Rosario Piccione, Giovanni Russino, Francesco Amata, Antonino Catara, Antonino Failla, Giuseppe La Malfa, Giuseppe Licitra, Giuseppe Restuccia, Eugenio Tribulato, Francesco Intrigliolo, Salvatore Torrisi, Rocco Zappia.

Referendum a go-go. Dopo il rigassificatore anche per l'acqua ( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il problema comunque non sta nell'alternativa pubblico o privato bensì nella capacità di efficienza gestionale o no. È pur vero che l'acqua è bene primario di tutti: res pubblica dicevano i latini. Ma avvertivano: «Res publica non est res nullius» (cosa pubblica non è cosa di nessuno). L'acqua è certamente un bene pubblico.

Modena , scoperto il gene che blocca la metastasi ( da "Sestopotere.com" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Stefano Piccolo, docente del Dipartimento di Biotecnologie mediche dell?Università di Padova, e dal Prof. Silvio Bicciato, ricercatore dell?Ateneo patavino ora trasferitosi al Dipartimento di Scienze Biomediche dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia.

"EuroP.A. 4 School", insegna ai giovani delle scuole medie e superiori a ... pagare le tasse ( da "Sestopotere.com" del 03-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Bologna, seguita da una platea di 400 studenti provenienti in gran parte da licei socio-psico-pedagogici della regione, a cui il docente ha spiegato cos?è e come funziona il sistema moderno del welfare. Giovedì è invece stata la volta di Giovanni Maria Mazzanti, docente di Economia del settore pubblico all?


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Re Mida abita in Usa. Come si trasforma il letame in oro pag.3 (sezione: Cultura)

( da "Trend-online" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Re Mida abita in Usa. Come si trasforma il letame in oro PRIMO PIANO, clicca qui per leggere la rassegna di Borsaprof , 02.04.2009 01:38 Scopri le migliori azioni per fare trading questa settimana!! che il mondo del risparmio privato (società di private-equity, fondi hedge, istituzionali). A questo fondo è stato dato il nome Pubilc-Private Partnership Investment Program. Inoltre facciamo in modo di poter affermare che l’acquisto non viene fatto con soldi pubblici, così i contribuenti non si arrabbiano. Primo problema: come convincere questi privati a pagare i titoli tossici molto più di quel che loro stessi oggi sono disposti a spendere sul mercato? Ecco il sofisticato meccanismo, che cerco di semplificare al massimo. Se questo fondo dovrà avere un capitale di 500 miliardi di dollari (ma potrà estendersi fino a 1.000), 1/14 di tale somma verrà messa dal Tesoro ed un 1/14 dai privati (totale 1/7). I restanti 6/7 verranno attinti con un finanziamento della FDIC, che è un organismo statale di garanzia dei depositi. Si tratta quindi di soldi pubblici. Si può però affermare che i soldi del contribuente non vanno a finanziare le banche ma questo superfondo pubblico-privato. Piccolo particolare di grande importanza: il prestito è “non recourse”, cioè subordinato. Questo significa che se gli assets acquistati andranno a buon fine esso sarà restituito, mentre per tutti i titoli tossici che non vengono rimborsati, il super-fondo non restituirà il finanziamento e consegnerà i titoli tossici alla FDIC. Qui sta l’appeal del superfondo per i privati. Sugli assets che andranno a buon fine ci sarà un guadagno che sarà spartito tra Tesoro e privati. Gli assets che andranno in default saranno rifilati alla FDIC. Checchè se ne dica la sostanza è questa: si stimolano i fondi hedge a partecipare con effetto leva ad una speculazione in compagnia con il governo. Mettendo poco più del 7% del capitale si partecipa alla metà dei guadagni ottenuti sull’intero investimento, mentre si rischia la quota del 7% solo sugli assets segue pagina >>

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Tecnopolis, la risposta alla crisi economica (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

di Paolo Piffer «Tecnopolis, la risposta alla crisi economica» Ricerca e imprese all'ex Manifattura Tabacchi. Lo studio sarà presentato sabato Andreolli: «Il modello è senz'altro esportabile a altre zone del Trentino C'è più di una possibilità che ciò possa accadere» ROVERETO. Già un paio di anni fa erano state fatte «le prove generali» con uno studio sul distretto industriale roveretano. Adesso è stata pubblicata la naturale evoluzione: "Un modello di sviluppo economico per il prossimo decennio". E' la città del futuro messa nero su bianco dall'associazione "Rovereto 2020" presieduta dal giornalista Rai Rocco Cerone. In una parola, Tecnopolis, cioè un polo tecnologico nel quale trovino spazio centri di ricerca e imprese. L'area è quella dell'ex Manifattura Tabacchi. «E' la risposta alla crisi economica e industriale», afferma l'ingegner Giulio Andreolli (che con Botta ha realizzato il Mart). La ricerca sarà presentata sabato al Mart (ore 9). E' uno degli appuntamenti clou del festival delle città impresa. Motto della manifestazione, che andrà avanti fino a domenica, è "innovare per vincere la crisi". Le 200 pagine della ricerca portano a conclusioni inequivocabili. «Appare particolarmente promettente l'idea - è scritto - di far nascere nell'ex Manifattura Tabacchi una sorta di fabbrica dell'economia della conoscenza nella quale collocare centri di ricerca universitari, di ricerca industriale privati e residenze per studenti, con una focalizzazione complessiva sui temi dell'energia e dell'ambiente. Ma anche il distretto tecnologico Habitech che annovera fino a 180 soci tra aziende e soggetti pubblici e privati che rappresentano oltre 350 imprese». Per quanto lo studio sia il frutto di qualche anno di lavoro, sembra fatto apposta per l'attuale momento caratterizzato dalla crisi, dei comparti industriali in generale e del manifatturiero "classico" in particolare, anche a Rovereto. Il rapporto è curato dagli economisti Giovanni Marseguerra della Cattolica di Milano, Giulio Cainelli dell'università di Bari e da Francesco Sansone, presidente di Valore consulting. E ha visto il coinvolgimento di Confindustria, Marangoni, Cassa rurale di Rovereto, Consorzio Habitech, Fondazione Caritro, Trentino sviluppo, ordine degli ingegneri. «Quello che posso dire - afferma Andreolli - è che c'è più di una possibilità che un modello di processo come questo si possa adattare anche ad altre zone del Trentino. E' ormai impensabile ripresentare il modello manifatturiero come è stato proposto finora. Adesso è necessario passare da un'industria hard ad una soft, basata sulla produzione di idee più che di punte da tornio. E l'ex Manifattura, ben conservata com'è, potrebbe ospitare tutto ciò. E' un'occasione più unica che rara per reimpostare una serie di scelte strategiche». Alla presentazione di sabato interveranno il governatore Dellai, il sindaco Valduga e il rettore dell'università Bassi. Illustreranno lo studio i curatori Marseguerra e Cainelli. Seguirà una tavola rotonda.

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Due iniziative per riflettere sulla società multiculturale (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Due iniziative per riflettere sulla società multiculturale TRENTO. Il Centro di studi interdisciplinari di genere dell'università di Trento (facoltà di Lettere) propone tra aprile e maggio un paio di iniziative che hanno lo scopo di riflettere sul multiculturalismo, sulle culture, le lingue, le filosofie di vita che arrivano da tante parti del mondo, ma anche sul superamento dei pregiudizi. La prima proposta è un corso di studi di genere e intercultura. La seconda è incentrata su un seminario di pedagogie di genere e intercultura. Ad entrambe le iniziative, parteciperanno docenti provenienti da diversi atenei europei. Il corso di studi di genere è aperto gli studenti universitari, ma anche a chi è interessato all'argomento. In tutto saranno 21 ore, che varranno 3 crediti. Titolare del corso è Giovanna Covi (giovanna.covi@unitn.it). Il corso si svolgerà dal 6 aprile al 25 maggio, alle 16.30 nell'aula 412 della facoltà di Lettere in piazza Venezia 41. L'altra proposta, il seminario, è invece concentrata in due giorni, l'8 e il 9 maggio. L'8 maggio l'appuntamento è dalle 17 alle 20, il giorno seguente dalle 9 alle 12. In entrambi i casi, incontro nell'aula 1 di Lettere in via S.Croce 65. La due giorni è destinata in particolare agli insegnanti degli istituti superiori e a quanti sono impegnati nel campo dell'educazione. Al centro del seminario, il dibattito sullo sviluppo delle pedagogie interculturali di genere. Sono numerose le docenti che parteciperanno e che fanno parte del gruppo di ricerca Athena3, rete tematica dedita agli studi di genere e alla sperimentazione di una didattica interdisciplinare. In tutto, il seminario durerà 8 ore.

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Si intitola Emanuele Artom. Diari di un partigiano ebreo (Bollati Boringhieri,... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Si intitola Emanuele Artom. Diari di un partigiano ebreo (Bollati Boringhieri, 2008) il volume di Guri Schwarz che verrà presentato oggi pomeriggio al museo ebraico (via Valdonica 1, ore 17.30; infoline: 051 2911280). Ne parla con l'autore Patrizia Dogliani, docente all'università di Bologna. I diari di Emanuele Artom, pubblicati per la prima volta in edizione integrale, sono composti di due parti distinte. Guri Schwarz ha conseguito il dottorato in discipline storiche presso la Scuola normale superiore e attualmente svolge attività di ricerca presso il Dipartimento di storia dell'università di Pisa.

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Riccati, lezione di legalità con Borraccetti (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Riccati, lezione di legalità con Borraccetti Il procuratore capo di Venezia ha parlato di mafia e politica Studenti a lezione di legalità martedì all'Istituto tecnico per ragioneri Riccati di Treviso. A salire in cattedra è stato un docente di prestigio, ossia il procuratore capo di Venezia, Vittorio Borraccetti, che ha illustrato le diverse facce della criminalità organizzata che agisce in Italia. Partendo dal concetto di mafia come «sistema d'impresa», il procuratore Borraccetti ha spiegato agli studenti trevigiani le organizzazzioni criminali che non appaiono, con le proprie azioni, nei giornali o in televisione: ovvero non solo la mafia del sangue e quella degli attentati dinamitardi ai giudici, ma anche quella che crea e reinveste denaro in attività illegali e che, grazie a questo sistema di riciclaggio, è in grado di autoalimentarsi. Temi all'ordine del giorno anche la relazione fra mafia e politica, la prostituzione e la storia del radicamento della criminalità organizzata in determinate aree del paese. A conclusione dell'incontro, dal relatore è stato rivolto un invito ai ragazzi a creare una cultura della legalità, anche a partire dai piccoli comportamenti quotidiani. «Da tempo abbiamo deciso di creare degli spazi di riflessione su temi importanti all'interno dell'attività scolastica - spiega la vicepreside dell'istituto tecnico, Maria Cristina Mozzato - Per questo abbiamo trasformato le ore delle assemblee d'istituto in momenti di discussione e approfondimento. Per altro sono gli stessi studenti ad avanzare le proposte sui temi, in base ai loro interessi». In questo contesto si inserisce anche la due giorni di assemblea sulla crisi economica, che inizierà domani con la presenza dei docenti dell'Università Cà Foscari di Venezia, Paolo Biffis e Alberto Giacomini. Tema dell'appuntamento «Sistema bancario e crisi finanziaria». All'incontro (che non è aperto al pubblico) sono invitati i ragazzi delle quarte classi. Sabato, invece, i due esperti discuteranno con gli studenti delle quinte di «Crisi finanziaria e recessione economica». Ogni incontro sarà preceduto da un'attività seminariale che i ragazzi svolgeranno con i propri docenti di economia. A conclusione del dibattito, a partire dalle 12, gli studenti stenderanno una relazione sull'attività svolta durante le giornate. (Laura Canzian)

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Fecondazione, la legge è incostituzionale (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Fecondazione, la legge è incostituzionale La consulta boccia gli articoli chiave No al limite dei tre embrioni da impiantare. Scoppia la polemica politica: il governo messo sotto accusa PER MOLTI è una vittoria, «il primo passo per smantellare la legge più illiberale d'Europa». Per altri è una pagina negativa che produce una lacuna da superare con l'emanazione delle nuove «linee guida» sulla normativa. La Corte Costituzionale ha detto «no» ai tre embrioni della legge 40 sulla fecondazione assistita. I giudici della Consulta hanno dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 14, comma 2 della norma, nel punto in cui prevede che ci sia un «unico e contemporaneo impianto, comunque non superiore a tre» embrioni. Secondo i costituzionalisti, viola la Carta anche il comma 3 dell'articolo 14, nella parte in cui «non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna». La Corte ha dichiarato invece inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell'articolo 6, inerente l'irrevocabilità del consenso della donna. Una bocciatura parziale, dunque, che tuttavia destruttura buona parte dell'impianto della contestata legge. «Una grande vittoria», commenta Luisella Battaglia, docente di Filosofia morale presso l'Università di Genova e direttrice dell'Istituto italiano di bioetica. «La questione dei tre embrioni è stato tra i passaggi più controversi di quella legge - spiega Battaglia - A suo tempo fu chiaramente spiegato che l'impianto di tre embrioni insieme potrebbe essere eccessivo in caso di una donna giovane e insufficiente in caso di persona più matura. Finalmente la Consulta ristabilisce la libertà della cura, che appartiene a ciascuno di noi, e la necessità dell'assenso della donna». Il governo accoglie la notizia con cautela e scetticismo. Secondo il sottosegretario al Welfare con delega alla Bioetica, Eugenia Roccella, «sono molto dubbi gli effetti della sentenza sulle pratiche che devono essere adottate nei centri». Roccella annuncia l'arrivo di «nuove linee guida». Saranno emanate sulla base dei pareri scientifici che saranno elaborati dal Consiglio superiore di sanità, spiega il sottosegretario. «Resta il divieto di congelamento degli embrioni - aggiunge - e di soppressione di questi», una pratica che avviene, «quando per la diagnosi preimpianto se ne producono in sovrannumero». «Mi sembra - conclude Roccella - che ora ci sia un evidente problema di interpretazione delle norme e di contraddizioni. Per questo bisognerà fare chiarezza sul piano delle pratiche che potranno essere adottate dai centri». A rispondere alle perplessità del governo è prima il segretario del Pd, Dario Franceschini: «Le sentenze della Corte vanno sempre rispettate. Per il nostro ordinamento, il pronunciamento della Corte non potrà che essere recepito». Poi Livia Turco, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali: «Mi auguro che quello del sottosegretario Roccella sia solo un annuncio dettato dallo scotto della sentenza. Le linee guida, infatti, non hanno alcun potere interpretativo, sono solo uno strumento tecnico». A fare ricorso alla Corte Costituzionale, con tre distinte ordinanze, erano stati il Tar del Lazio e il Tribunale di Firenze, ai quali si erano rivolti la World association reproductive medicine (Warm) e una coppia non fertile di Milano affetta da esostosi, una grave malattia genetica (con tasso di trasmissibilità superiore al 50%) che genera la crescita smisurata delle cartilagini delle ossa. I ricorsi riguardavano l'articolo 14 (commi 1,2,3 e 4) che prevede la formazione di un numero limitato di embrioni, fino a un massimo di tre, da impiantare contestualmente, e vieta la crioconservazione al di fuori di ipotesi limitate. Ma anche l'articolo 6 (comma 3) nella parte in cui obbliga la donna, una volta dato il proprio consenso alle tecniche di fecondazione assistita, all'impianto degli embrioni, escludendo così la revoca del consenso. Oltre alla Warm, si erano costituite davanti alla Corte molte associazioni favorevoli a una pronuncia di illegittimità (Hera, Luca Coscioni, Cecos Italia, Sos infertilità, Amica cicogna, Madre provetta, Cittadinanzattiva), mentre a chiedere che la legge non venisse toccata erano stati il Comitato per la tutela della salute della donna, la Federazione nazionale dei centri e dei movimenti per la vita. Ma anche il governo, attraverso l'avvocatura generale dello Stato, ha chiesto ai giudici costituzionali che la legge 40 rimanesse tale e quale perché«il legislatore ha effettuato una ragionevole comparazione tra l'interesse della donna al buon esito della procedura di procreazione medicalmente assistita e la tutela dell'embrione». La sentenza - così come l'intera legge 40 - suscita reazioni di segno opposto. «La magistratura non è la prima volta che ci salva», dice il ginecologo Carlo Flamigni, uno dei pionieri della fecondazione artificiale in Italia. «Il limite dei tre embrioni era preordinato a proteggere il diritto alla vita», sentenzia Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita. gilda ferrari gilda.ferrari@ilsecoloxix.it 02/04/2009

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Il 17 aprile arriva guccini (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il 17 aprile arriva guccini concerto al palasport CAPIRE? Non basta. Punire, anche col discusso 5 in condotta? Non serve. Perché"il leader negativo, non rappresenta per gli altri un ideale, ma assolve ad una funzione". E' quello che, da adolescente, si pone come "pari" all'adulto, e lo fronteggia. E lo fa in modo sbagliato, ma potrebbe ritrovarsi su una strada giusta, di fronte ad alternative positive di sé. Alfio Maggiolini, psicologo, psicoterapeuta, docente universitario, è un luminare in materia. Nell'ambito degli incontri che precedono il Festival della Mente, ha incontrato con altri esperti oltre 200 insegnanti spezzini, in Fondazione: e ha spiegato che i comportamenti antisociali, i disturbi oppositivi o della condotta, possono anche essere manifestazione di veri disturbi evolutivi. Un segno precursore, è il disturbo dell'attenzione, che non fa stare fermi: caratterizza i bambini che oggi si chiamano iperattivi, e a volte da grandi diventano aggressivi. Così come possono diventare dirompenti, ragazzi che prima non avevano dato segnali. Il problema della scuola, ha spiegato, non è tanto "come selezionarli, ma come motivarli e orientarli". Insomma: non tanto bocciare, ma recuperare. «Fra i giovani, oggi, il padre è stato sostituito come rappresentante sociale dal gruppo - ha spiegato - in assenza di un modello familiare, si entra dritti nella comunità degli adolescenti. E la cosa più difficile, per chi tenta di educare, è sforzarsi di ricordare che uno studente è innanzitutto una persona, e che se la scuola non può rispondere a tutti i suoi bisogni, occorre però che cerchi di comprendere». Di certo, trattare con questi ragazzi è difficile: importante, è cercare di responsabilizzarli, tanto più che le tre caratteristiche di questi soggetti, sono grandiosità, impulsività e insensibilità, una vera e propria durezza. Il muro si può rompere, se la scuola riesce ad attivare "auto riflessione e fornire un primo rispecchiamento sociale della loro identità". Anna Marina Mariani, pedagogista a Torino, ribadisce che "la scuola può fare molto, ma non può fare tutto". L'insegnante può provarci, lavorando "sulle motivazioni": a patto che "mantenga sempre viva la speranza pedagogica". Un importante "vaccino contro l'omologazione, può essere la consapevolezza", ma la strada è tutta in salita. Giorgio Blandino, docente e psicologo sociale, invita a chiedersi cosa "intendiamo, parlando di aggressività": e a chiedersi in coscienza se non si tratti, a volte, di "nostre specifiche aspettative che vengono frustrate". Il problema vero, è quando questa si trasforma nella voglia di fare del male, e diventa distruttività, l'annientamento fine a se stesso: non dissimile alla follia della guerra. E a volte l'adolescente cela dietro i suoi atteggiamenti, angoscia e mancanza di speranza: e cerca un interlocutore con le spalle forti, che spesso non trova. E siamo a quella che il sociologo e criminologo Eugenio Rossi ha chiamato "il paradosso dell'adolescenza": che nel gruppo cerca risposte, esibendo da una parte l'omologazione del vestirsi uguale, sentire la stessa musica, usare lo stesso rituale linguistico, ma al tempo stesso costruisce complesse funzioni interne, nelle quali ognuno è unico, e ha un valore aggiunto. Ognuno, nel gruppo, "gioca se stesso, e si esplicita". Esiste, perchéè uguale e diverso. Dunque la trasgressione, è voglia di dimostrare cosa a chi? «Il bullo non è un gruppo, è uno. Ed è chi, nel gruppo, cerca in qualsiasi modo di dimostrare una propria abilità. E cerca, con atteggiamenti di provocazione, la cassa di risonanza dell'ammirazione. Cerca una sua identità». Il gruppo non è un "voi", insomma, ma un insieme di io. Ma poiché chi è bullo da ragazzino ha il 400% di probabilità in più di diventare un criminale, l'unica via per riacchiapparlo, è costruire la sua identità su aspetti positivi: interessarlo, coinvolgerlo, farlo esprimere in un altro modo. Cosa non facile, appunto, e ostacolata da un mondo di adulti che sta "ritardando la crescita ai figli, perché non li responsabilizza". S. C. .x/02/0904 Negli incontri che precedono il Festival della Mente lo psicologo Maggiolini ha incontrato con altri esperti i docenti .x/02/0904 PASSA dal Palasport con il suo tour venerdì 17 aprile alle 21.00 Francesco Guccini, 42 anni di carriera dal debutto con Folk Beat n°1 (1967) firmato con il solo nome di Francesco, un successo immediato che lo ha fatto entrare nella storia della musica italiana dalla porta principale, grazie a canzoni come Noi non ci saremo e Auschwitz (La canzone del bambino nel vento). Lo accompagna sul palco la sua band di sempre e quell'atmosfera intima, tipica dei suoi concerti, in cui si crea un legame diretto fra lui e il suo pubblico. Un cantastorie - come ama definirsi - dalla tecnica raffinata, unica nel suo genere. E' stato considerato a lungo il cantautore politicizzato, ma "nella sua opera c'è un discorso interminabile: sull'ironia, sull'amicizia, sulla solidarietà" (Dario Fo). Guccini è certamente "politico", ma nel senso lato del termine. Politico è il suo modo di raccontare le cose, mai, o quasi mai, avulse da una realtà che dal particolare arriva all'universale. Politico è il suo modo di poetare strettamente legato ad una forma dubitativa espressa attraverso una velata ironia che è una delle caratteristiche più interessanti di Guccini. Premio Tenco nel 1975, 22 album all'attivo, è oggi studiato nelle scuole come esempio di "poeta" contemporaneo, numerosi anche i suoi successi letterari, dal primo libro "Croniche epafaniche", diventato un best-seller (1989) alla sua ultima raccolta di racconti "Icaro", edita da Mondadori nel 2008. Nel 1992 ha ricevuto il Premio Librex-Guggenheim Eugenio Montale per la sezione "Versi in Musica". Nel 2002 le Università di Bologna - Modena e Reggio Emilia gli hanno conferito la laurea ad honorem in Scienze della Formazione. Nel 2004 è stato nominato Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Ciampi Prevendite al Teatro Civico, Piazza Mentana,1 - tel. 0187 757075 ( orario da lunedì a sabato 8.30-12.00 - mercoledì 8.30-12.00 /16.00-19.00.) e Ticketone- circuito regionale box office - bookingshow. .x/02/0904

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Lezione su Internet e dintorni all'università della Terza età (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lezione su Internet e dintorni all'università della Terza età Internet, panacea di tutti mali? «Non direi, ma di certo può essere d'aiuto». Anche e soprattutto in tempi di crisi, l'universo telematico può dare una mano. Lo hanno imparato ieri gli "alunni" dell'Università dell'età libera (o della terza età), nell'incontro avuto con la docente della Cattolica Elena Murelli, proprio nelle sede piacentina del Sacro Cuore. Tema: web e dintorni. L'insegnante d'Informatica generale, con una dettagliata relazione, ha offerto prima una panoramica sulla rete, addentrandosi poi nelle possibilità che quest'ultima offre anche in tempi recessivi. Così, gli "studenti" sono stati edotti sul significato di "portale", "mail", "motore di ricerca", con i relativi servizi. Hanno approfondito il concetto di "globalizzazione tecnologica", in cui, purtroppo, il divario tra i Paesi avanzati e quelli in via di sviluppo è ancora elevato. Infine, ecco le opportunità "internettiane". «Internet non è la risposta alla crisi - dice Murelli -, ma dà alcuni modi per risparmiare, con le associazioni di consumatori, oppure con i produttori di generi alimentari che, tramite il sito, abbassano i prezzi». L'incontro di ieri dell'Università ha visto una buona partecipazione di pubblico, e, a fine aprile, fa sapere il coordinatore Alberto Rocca, sarà proposta una relazione sulla salute alimentare. rover 02/04/2009

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Libertà e convivenza: nelle 4 lezioni un percorso filosofico molto seguito (sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Libertà e convivenza: nelle 4 lezioni un percorso filosofico molto seguito (dm)È stato un vero successo il seminario di filosofia tenuto dalla docente universitaria Carla Danani e organizzato dalla Libera Università della Terza Età di Fiorenzuola. I temi scelti, di grande rilievo ma certo non semplici, hanno suscitato l'interesse di oltre una ventina di partecipanti che non solo hanno ascoltato con grande attenzione le argomentazioni della docente, ma nella seconda parte della lezione hanno dato vita ad un dibattito serrato. Tema del seminario - tenuto dalla docente di filosofia politica all'università di Macerata - è stato "Libertà e responsabilità: le sfide della convivenza". Il percorso articolato in quattro incontri, ha privilegiato, anziché l'illustrazione di diverse teorie, l'esercizio argomentativo e lo sforzo di dare giustificazione alle diverse argomentazioni portate. Come ha infatti detto Danani fin dalla prima lezione, quello che si è cercato di fare è stato «interrogare ciò che sembra ovvio, che sembra così scontato da non aver bisogno di riflessione e che però, quando qualcuno ci chiede conto, ci accorgiamo che non riusciamo neppure a dire». I corsisti hanno molto apprezzato le specifiche modalità del discorso filosofico: in particolare il continuo sforzo di articolare la lettura dei fenomeni umani, nella loro storica contingenza, con la ricerca degli elementi invece costitutivi di ciò che è l'essere umano. Dal punto di vista dei contenuti si è passati, così, dalla ricerca di una definizione di libertà alla messa in luce che «libertà si dice in molti modi», libertà in relazione dialettica tra loro e che devono stare insieme. La libertà quindi come autodeterminazione, autorealizzazione, relazione. Ma anche la relazione complessa tra libertà e bene. Si è argomentato a favore di una concezione dell'essere umano come essere relazionale, costituito dalla relazione fin dentro la propria identità e caratterizzato da essa nella sua intrinseca qualità di essere «parlante». Interesse ha suscitato la riflessione che ha messo in relazione «etica dell'intenzione» ed «etica della responsabilità» e molto si è discusso circa il significato dell'importanza dell'«altro» per ciascun essere umano. Alla fine dell'ultima lezione tutti hanno riconosciuto di essersi anche «divertiti», e che l'interesse del seminario ha avuto diversi risvolti: non solo di conoscenza, ma anche di rafforzamento della capacità di autoriflessione pratica, cioè sui propri comportamenti. Ieri intanto ha preso il via il seminario tenuto dal teologo, don Gigi Bavagnoli, sul tema "La Grazia e la libertà nella Bibbia", che si terrà i mercoledì pomeriggio (oltre a ieri, l'8 aprile, il 15, il 22, il 29 e il 6 maggio). 02/04/2009

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un ciclo di conferenze sulle città bombardate (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 6 - Udine Un ciclo di conferenze sulle città bombardate Domani pomeriggio, alle 16, al Polo pedagogico dell'università di Udine (aula 8), in via Margreth, 3, si terrà la conferenza del professor Luigi Ganapini, docente dell'università di Bologna e direttore dell'Istituto per la Storia dell'età contemporanea di Sesto San Giovanni, sul tema: Storia naturale della distruzione. Bombardamenti e guerra ai civili nell'Italia della seconda guerra mondiale. L'iniziativa - promossa dall'Istituto friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, dal Laboratorio per la ricerca e la didattica della Storia dell'università di Udine e dall'Archivio di Stato - funge da introduzione di carattere generale a un ciclo di quattro incontri seminariali sul tema specifico: Le città bombardate: un percorso storico-didattico su fonti d'archivio, diari e testimonianze che si terranno tra aprile e maggio all'archivio di Stato di Udine e all'Ifsml. Storia naturale della distruzione è uno studio sul rapporto tra guerra aerea e letteratura, in cui Winfried Georg Sebald raccolse i risultati di un ciclo di lezioni su questo tema tenute all'università di Zurigo nel tardo autunno del 1997.

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modelli di comunicazione (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

ALDO COLELLA ALL'UNIVERSITÀ Modelli di comunicazione UDINE. Sarà il docente di comunicazione e giornalista Aldo Colella, redattore della rivista Microchip, ad animare il secondo appuntamento del ciclo di incontri proposti dal Cism per il 2009. Incontri coordinati da Angelo Marzollo docente dell'Università di Udine e realizzati con il sostegno della Fondazione Crup. Oggi Colella, alle 16.30, nella sede dei Rizzi dell'ateneo scientifico, terrà un incontro dal titolo "Modelli della comunicazione umana".

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"l'intesa con chrysler conferma il ruolo strategico di mirafiori" - vera schiavazzi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VIII - Torino L´intervista Benefici Enrietti, docente di economia industriale: "Sì, l´orgoglio per le parole di Obama è legittimo" "L´intesa con Chrysler conferma il ruolo strategico di Mirafiori" A breve termine non vedo effetti positivi per i fornitori di Fiat: prima i manager italiani devono imporsi a Detroit VERA SCHIAVAZZI «Sì, l´orgoglio per le parole del Presidente Obama è legittimo, così come quello per l´accordo raggiunto con Chrysler. E´ la prova che il turnaround, la svolta avvenuta alla Fiat a partire dal 2005 ha funzionato tanto da essere presa a modello da un´altra azienda che di una svolta ha urgente bisogno». Aldo Enrietti, docente di economia industriale all´Università di Torino, si unisce agli analisti che, negli ultimi giorni, hanno sottolineato l´importanza della nuova alleanza americana del Lingotto. Ma, al tempo stesso, ne ricorda il carattere strettamente legato al know how. Professor Enrietti, l´accordo Fiat-Chrysler è una tappa a se stante o la prima di una serie di accordi, anche con produttori europei? «Trovo più corretto vederlo come un fatto che ha valore di per sé. Sarà già abbastanza complesso per un´azienda come Fiat che ha appena �svoltato´ gestire l´integrazione tra due culture manageriali che possono essere anche molto diverse, sembrerebbe imprudente avventurarsi in tempi brevi in altre avventure altrettanto importanti». Perché gli americani hanno così bisogno della competenza automobilistica italiana? «Perché dopo decenni e decenni di sprechi energetici e di scarsa considerazione dei problemi ambientali ora anche un´azienda come Chrysler, che ha tra i suoi prodotti jeep e suv, capisce che così non è più possibile continuare. Ford e Gm, del resto, hanno comunque mantenuto qualche aggancio in Europa, loro no. Per questo la prima fase sarà destinata da un lato a diffondere negli Stati Uniti i prodotti che noi facciamo già e di cui il loro mercato ha bisogno, dall´altro a insegnare agli americani in che modo sviluppare un prodotto autonomo nelle stesso segmento di mercato, quello delle piccole vetture. Certo, l´alleanza consentirà anche di vendere meglio in America prodotti e marchi che già esistono come Alfa Romeo, se continuerà a esserci domanda in questo senso». In che modo questa intesa può rassicurare i lavoratori torinesi rispetto al ruolo di Mirafiori? «Mi pare difficile dirlo. L´obiettivo dell´accordo infatti è quello di cedere a Chrysler innanzi tutto tecnologia, competenza progettuale, non tanto quote di produzione. Il risvolto positivo per Mirafiori può comunque esserci se si considera che è qui, a Torino, che Fiat ha oggi il cuore della sua progettazione ed è questo il filone che verrà potenziato. In questo senso, è arrivata una conferma in più sul peso strategico che già oggi lo stabilimento torinese ha nel sistema aziendale». E l´indotto? E´ ipotizzabile che arrivino ricadute positive anche per il tessuto industriale che vive intorno a Fiat e che già lavora per altri costruttori in tutto il mondo? «Nel breve periodo, mi pare difficile. I principali benefici possono arrivare per Comau, perché sappiamo che in vista c´è un´importante ristrutturazione degli impianti americani. Ma Comau ha già una propria sede negli Stati Uniti. Soltanto in seguito, se il management italiano sarà abile nel radicarsi e nell´affermare la propria cultura a Detroit, potranno imporsi là anche alcuni dei fornitori che oggi già lavorano per Fiat». Quali tra le scelte dell´era Marchionne vengono maggiormente premiate col nuovo accordo? «Soprattutto due: la lungimiranza di aver modernizzato le proprie strutture, rendendosi autonomi da altri anche con imprese come Fiat Powertrain, e l´aver insistito sui piccoli motori e sulla riduzione di consumi e emissioni. Era prevedibile che una grande realtà come quella americana, a causa della crisi ma anche della svolta politica e culturale in atto in quel Paese, avesse fame di motori piccoli e efficienti, ed è stato soprattutto questo a avvantaggiarci». Insomma, un´intesa strategica e decisiva, ma non certo una salvezza definitiva per i prodotti italiani. E´ così? «E´ così, perché nell´entusiasmo per la notizia non vanno dimenticate le clausole imposte dagli americani che hanno un chiaro spirito protezionistico. Nessuno intende darci le chiavi di casa sua, il riconoscimento è al nostro saper fare e dunque alla possibilità di condividerlo e declinarlo in versioni diverse».

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la cultura ai padovani - monica balbinot (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 16 - Altre LA CULTURA AI PADOVANI Il bilancio di fine mandato dell'assessore. Con qualche sorpresa MONICA BALBINOT Cinque anni, un periodo di tempo non lunghissimo, ma sufficiente per confrontarsi con la gestione di una storia e di un patrimonio artistico e architettonico importantissimo, ma anche con progetti, mostre, talenti, idee, percorsi, talvolta di fronte a vere e proprie riscoperte, altre volte nel tentativo di dare spazio al non esplorato, al nuovo. In una città come Padova ci sono due modi per accostarsi alla cultura e tutto ciò che essa rappresenta e produce. Il primo è quello di affidarsi alle straordinarie prerogative che una città come la nostra può offrire, con la sua storia millenaria, la sua università, con i talenti che qui vivono e lavorano; una "piazza" che di per sé è attrattiva e produce cultura senza il bisogno di una regia, di un coordinamento fra le forze in campo. L'altro è quello di mettere da parte la "logica del contenitore" per incontrare quanti più protagonisti - reali e potenziali, consacrati e nuovi - della scena culturale e con loro lavorare a stretto contatto, confrontarsi, individuare progressivamente una linea, proposte nuove che abbiano l'ambizione di consegnare alla città non ricette precostituite, ma progetti che la vedano protagonista attiva e gettino le basi per realizzare percorsi duraturi. Per me è stato naturale scegliere questa seconda via, nella convinzione che oggi operare nell'interesse della collettività per gestire al meglio il patrimonio culturale esistente, garantirne la fruibilità e proporre iniziative espositive della più diversa natura (per quanto di successo siano) non è più sufficiente. Oggi chi governa è chiamato anche a progettare percorsi, a definire luoghi reali e simbolici di confronto, a trasformare la cultura in opportunità economica per il territorio. Organizzare mostre-spettacolo o eventi da prima pagina (ricordate gli Impressionisti a Treviso?) attira certamente grande pubblico e fa accendere i riflettori dei media, ma non lascia tracce nel vissuto della città. E soprattutto non fa della cultura uno strumento di sviluppo della città e per la città. Un filo rosso essenziale ha percorso trasversalmente molte delle iniziative avviate in questi cinque anni: l'idea di restituire Padova ai padovani. Si trattava di portare la cultura nei luoghi della città, ma anche di promuovere la cultura dei luoghi della città, individuando spazi ad alto valore simbolico ai quali conferire una nuova vocazione di socialità, immaginando "contenitori" riconoscibili per la loro capacità di rappresentare identità. Nascono così idee come quella di aprire stabilmente al teatro contemporaneo i bastioni e le mura rinascimentali (quest'anno i "Teatri delle mura" giungono alla quinta edizione), di rivitalizzare con un festival multiculturale - ormai diventato un appuntamento fisso per migliaia di padovani - un quartiere a lungo dimenticato, ma rimasto fondamentale nel vissuto della città come il Portello, di istituire con la "Giornata dell'ascolto" un evento che coinvolga i cittadini in una dimensione collettiva di ascolto consapevole, in luoghi e in situazioni ambientali seducenti per acustica e per atmosfera. Anche questo un modo per far sentire protagonista la città, con le sue chiese, con i suoi portici, con i suoi cortili, con i teatri e le sale deputate alla musica. Mi piace pensare che molti cittadini se ne siano accorti: proporre all'attenzione del pubblico opere e discipline meno battute, significa dare voce e spazio alla ricerca, all'avanguardia, alle sperimentazioni, all'evoluzione stessa dell'arte, che come tutte le cose umane va avanti, procede, elabora nuovi stimoli e nuove interpretazioni del mondo. In tutto questo, si innesta l'ulteriore matrice della valorizzazione della "padovanità" e delle risorse umane della città. Le associazioni, i gruppi, gli artisti, i musicisti, i fotografi, i registi, gli attori, gli scrittori padovani - e in particolare i giovani, che sono una risorsa strategica per la comunità - credo abbiano trovato un interlocutore disposto ad ascoltarli, a confrontarsi, a valorizzare il loro lavoro e le loro idee. Ecco perché progetti squisitamente padovani come quello legato alla promozione della cultura del gioiello contemporaneo - alimentata dalle successive edizioni di "Pensieri preziosi" e sfociata nella grande mostra dedicata alla scuola orafa padovana - assumono il valore non dell'evento in sé, conchiuso nella sua capacità di attrazione temporanea di pubblico e di turismo, ma dello strumento per mettere a fuoco una peculiarità specifica della città, quel know-how che non solo nel campo dell'arte, ma anche in quello dell'economia, della ricerca, della scuola, deve produrre i suoi frutti. In questa stessa chiave vanno letti percorsi destinati a lasciare un segno nel corpo vivo del nostro territorio come il Premio Galileo, Prospettiva Danza Teatro, Aprile Fotografia, lo Scaffale degli Scrittori, la nuova stagione lirica, nati nella prospettiva di conferire alla città una qualifica duratura e riconoscibile come centro di riferimento nazionale nel mondo della scienza, della fotografia, del teatro, della danza, della musica, della letteratura, del melodramma. Molti passaggi obbligati attendono Padova nel prossimo futuro. In attesa del tanto sospirato Auditorium (da collocare in un luogo adeguato) e di riappropriarsi del suo straordinario Castello, la città può ora riconoscersi in un nuovo spazio pubblico, quello del Centro Altinate. La mostra «Il Futuro di Galileo», così come l'apertura della nuova Biblioteca civica, dimostrano che questo nuovo polo pubblico rappresenta non solo un luogo funzionale e accogliente, ma anche un'occasione importante, degna di una città con grandi ambizioni. Ma spenti i riflettori su Galileo, che accadrà? Fra le principali sfide che il futuro sindaco di Padova dovrà raccogliere ci sarà proprio quella di dare un'anima, un'identità all'Altinate: solo allora potrà essere consegnato nel vero senso della parola ai padovani quello che è nato per essere un moderno centro culturale, e non soltanto un contenitore di eventi. Ugualmente importante sarà coordinare le forze in campo. Grandi iniziative come quelle dedicate a Mantegna o allo stesso Galileo hanno dimostrato che la cultura se ha radici nel territorio rappresenta una risorsa per tutti, in nome della quale vale la pena di incoraggiare e incrementare i rapporti dell'Amministrazione con i centri e le associazioni culturali, favorire le sinergie pubblico-privato per attrarre investimenti, coinvolgere nei grandi progetti culturali le forze vive della società e dell'economia, implementare il ruolo dei musei civici da luoghi in cui si "conserva" la cultura a motori di idee e di iniziative culturali attivi nei rapporti con la cittadinanza. Altre opportunità arriveranno dall'apertura di nuovi spazi espositivi, come quello del Monte di Pietà, dove ha sede la Fondazione della cassa di risparmio di Padova e Rovigo e che è oggetto in queste settimane di un poderoso intervento di consolidamento statico, come si intuisce dalle impalcature e dalla grande gru innalzata nel cortile interno. In tutto questo, dovrà essere sempre condivisa l'idea che nel patrimonio identitario, nelle risorse artistiche e culturali che una città come Padova detiene e mette a disposizione della collettività risiede la nostra vera ricchezza, l'enorme potenziale su cui far leva per progettare l'avvenire. Un'idea che certamente non si esaurisce in un quinquennio di amministrazione, ma attorno alla quale spero di aver gettato basi solide. assessore alla Cultura del Comune di Padova

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l'uomo che trasformò il vino in una scienza - ernesto di lorenzo (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Palermo Il personaggio Nel 1878 l´agronomo alcamese Girolamo Caruso inventò le scuole di enologia L´uomo che trasformò il vino in una scienza ERNESTO DI LORENZO NEL 1878 il ministro della Pubblica istruzione Francesco De Sanctis lanciò un ambizioso programma di formazione professionale: istituire scuole di viticoltura ed enologia con l´obiettivo di dare al settore una base scientifica. Decise di affidare il compito a un giovane professore siciliano, Girolamo Caruso, docente di Agronomia alla Regia Università di Pisa. SEGUE A PAGINA XVIII

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scienza e innovazione nel nuovo corso all'utea (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

SACILE Scienza e innovazione nel nuovo corso all'Utea SACILE. L'Università della terza età e degli adulti di Sacile e dell'Alto Livenza ha organizzato un corso dedicato a scienza e innovazione, in particolare alle nuove energie. Nello specifico, si parlerà di inquinamento e conseguenze dai combustibili fossili al nucleare, di consumi sostenibili, delle energie rinnovabili, delle eco-biotecologie. Il corso è il giovedì (2 e 16 aprile) e il martedì (7 e 21 aprile), alle 15, nella sede di palazzo Ettoreo. Docenti saranno Alberto Carniello (nella foto), dell'Arpa di Pordenone, Roberto Iodice (Ceta Gorizia), Stefano Belluz (imprenditore ed esperto in materia).

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lascia il direttore amministrativo università alle prese col rebus bilancio (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Palermo Il caso Lascia il direttore amministrativo Università alle prese col rebus bilancio A UN mese dalla firma del contratto si è dimesso il direttore amministrativo dell´Ateneo Vincenzo Petrigni, 49 anni, che era stato scelto dal consiglio d´amministrazione tra altri 42 concorrenti. «Motivi personali», ha spiegato. Il cda è convocato per martedì per nominare il nuovo direttore sulla base dei nomi selezionati. «Verificheremo se sono dimissioni irrevocabili», afferma il rettore Roberto Lagalla. Petrigni era arrivato al vertice amministrativo dell´ateneo - con un compenso da 200 mila euro - dopo essere stato anche direttore della Gesap, dove ora potrebbe tornare. Non ha avuto nemmeno il tempo di mettere mano ai conti dell´Ateneo, il cui bilancio prevede un deficit di 27 milioni di euro. «Il momento - dice il rettore - è difficile per tutte le università, costrette a pagare nel bilancio l´incremento degli stipendi dei docenti e del personale tecnico e la manutenzione degli immobili».

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otto anni al mago della formazione - gabriele isman (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina X - Palermo Otto anni al mago della formazione Il docente universitario Messina organizzava corsi falsi. Truffa da 9 milioni Maxi-sequestro di fondi europei finiti sui conti del professore aperti alle Cayman GABRIELE ISMAN Una truffa da 9 milioni di euro all´Unione europea costa otto anni di carcere a Salvatore Messina. Il professore - arrestato nel novembre 2004 in un´operazione della Guardia di finanza che portò a sette arresti e a tredici avvisi di garanzia - avrebbe effettivamente gonfiato, in concorso con altri, le spese per corsi di formazione mai svolti e pagati dal Fondo sociale europeo. A decidere per la condanna sono stati ieri i giudici della terza sezione di Palermo, presieduta da Vittorio Alcamo. Oltre a Messina, sono stati condannati a quattro anni e sei mesi la segretaria del professore, Sarina Barbaccia, la docente francese Isabelle Demconfin Reimers che aveva assistito Messina nell´organizzazione dei corsi e Domenica Balsano moglie del docente. Condannati a tre anni anche Alberto Borzì - titolare di un´agenzia di viaggi che organizzava le trasferte di Messina con i suoi studenti - Mario Gioeli e Serafino Palazzolo. Due anni e sei mesi a Giovanni Demuro, l´ispettore che, per conto del Fondo sociale europeo doveva certificare i rendiconti con i funzionari regionali Domenico Petrungaro e Massimiliano Urso che, come l´avvocato inglese Nicolas Lakeland - che rappresentava società inglesi di cui era titolare Messina - sono stati assolti. Condannata a due anni anche Patrizia Palazzolo, titolare con il fratello di ditte fornitrici di attrezzature e computer per i corsi che organizzava Messina, mentre Vincenzo Gualtieri Ardizzone e Massimo Deluccia dovranno scontare un anno a testa. A Messina sono stati sequestrati 6,2 milioni di dollari depositati alla Bahamas e alle isole Cayman. Per tutti l´accusa è truffa aggravata ai danni dell´Unione europea e dello Stato. I giudici hanno quindi ritenuto in gran parte fondate le conclusione dell´indagine che all´epoca era stata condotta dal nucleo speciale di polizia valutaria: Messina - che era docente di Marketing del turismo presso l´Università francese di Saint Denis e vantava collaborazioni con l´ateneo di Palermo - e i suoi collaboratori avrebbero gonfiato i costi dei corsi organizzati, con soldi del fondo europeo che l´assessorato regionale al Lavoro aveva girato al docente. Il totale delle spese che erano state riconosciute era di 20 milioni di euro: secondo i finanzieri, almeno 9 erano finiti nelle tasche di Messina e dei suoi soci. «è una sentenza che non ci soddisfa - dice l´avvocato Pasquale Contorno difensore di Demuro - Presenteremo di certo appello e contiamo in una sentenza assolutoria».

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il vescovo celebra la pasqua nell'aula magna dell'ateneo (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA' Il vescovo celebra la Pasqua nell'aula magna dell'ateneo SASSARI. Si è rinnovata ieri pomeriggio, nell'aula magna dell'ateneo centrale, la celebrazione della Pasqua dell'Università. In previsione della solennità pasquale, si è dato vita anche quest'anno al consueto momento di aggregazione e riflessione promosso in collaborazione con l'arcidiocesi di Sassari. Alla presenza di autorità accademiche e di rappresentanze di docenti, studenti e personale tecnico-amministrativo dell'università, l'arcivescovo, padre Paolo Atzei, ha voluto offrire una riflessione improntata all'Anno paolino. Una scelta naturale, nel bimillenario della nascita del grande apostolo san Paolo. «Anno paolino. La morte e la risurrezione di Gesù Cristo, causa di salvezza e ragione di speranza», è stato il filo conduttore sul quale il presule ha sviluppato il suo approfondimento. Con questi richiami alle tematiche paoline, la Pasqua dell'università con la "lectio" di padre Paolo Atzei si è di fatto inserita anche tra i significativi momenti fissati nell'arcidiocesi sassarese, dall'inizio del 2009, in riferimento all' anno giubilare proclamato da Papa Benedetto XVI per rendere omaggio all'"Apostolo delle genti". Dopo l'incontro ospitato in aula magna, nella chiesa di Santa Caterina, sede della Cappellania universitaria, è stata officiata una santa messa. La celebrazione eucaristica ha visto l'animazione liturgica del coro dell'Università, diretto dai maestri Michele Cossu e Daniele Manca, e della formazione "a tasgia" del coro dei giovani cantori sardi dell'ateneo turritano. (m.d.)

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I dinosauri dell'università (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

I dinosauri dell'università Rettori che restano in carica per decenni tra cambi di statuti e cattedre per mogli e figli [FIRMA]FLAVIA AMABILE ROMA Quasi un rettore di università su tre si è assicurato almeno dieci anni sulla stessa poltrona. Parliamo di quelli in carica, se si dovesse estendere il calcolo anche ai Magnifici usciti di scena il dato potrebbe aumentare. Perché negli ultimi anni qualcuno è stato costretto ad andare via ma in molti resistono ancora, a dispetto di tutto e tutti. Il meccanismo è semplice: esiste uno Statuto, prevede un limite massimo di mandati per il rettore. Ma il rettore non sarebbe colui che regge l'università se non avesse anche il potere di modificarne lo Statuto con l'appoggio del Senato accademico. Ed ecco che i rinnovi dei mandati possono dilatarsi senza difficoltà fino al record finora imbattuto di Brescia dove Augusto Petri ha sfidato ogni norma e ogni vincolo rimanendo in carica incontrastato dal 1983, pari a nove mandati. Il ministro dell'Istruzione promette di spazzare via questo e altri marchingegni con un disegno di legge che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane. In attesa del provvedimento, il record di attaccamento alla poltrona spetta proprio a Brescia, città di origine del ministro. Il secondo posto tra i rettori-sauri va a Gennaro Ferrara, alla guida dell'Università Napoli Parthenope dal 1986. Scadrà nel 2010, dopo aver regnato per 24 anni sulle sorti dell'ateneo. In due decenni e mezzo lui, ex mastelliano poi confluito nell'Udc, ha avuto modo di veder arrivare vincitori ai concorsi due generi e una figlia. La seconda moglie, una sua ex allieva, invece, si è inserita nel settore delle consulenze. Pasquale Mistretta siede da diciotto anni sulla poltrona di rettore dell'Università di Cagliari: sei mandati rinnovati senza troppo pensarci su, un figlio tra i docenti e nessun tipo di scrupolo. Anzi, è convinto che «esista un rapporto fiduciario che porta all'assunzione di figli». Augusto Marinelli, rettore dell'Università di Firenze al terzo mandato, per tre anni è stato nel mirino della magistratura, i giudici volevano vederci chiaro sull'assunzione di suo figlio Nicola, nel 2002 promosso ricercatore di Economia Agraria grazie a un concorso bandito dalla facoltà di Medicina. Da Firenze l'inchiesta è passata a Trieste, e anche se il pm ha chiesto l'archiviazione, ha tenuto a precisare che nel sistema ci sono delle «anomalie». Qualcuno, dopo aver visto sottolineare le «anomalie», ha abbandonato la poltrona. Come Giancarlo Pellacani, rettore dell'università di Modena scaduto lo scorso anno e padre di Giovanni, professore associato in dermatologia diventato ordinario in una prova bandita dal corso di laurea in odontoiatria a 36 anni. Ma sono molti di più quelli che restano e che reagiscono alle critiche. Pier Ugo Calzolari è rettore dell'Università di Bologna dal 2000. Dopo aver stilato un codice antinepotismo ha querelato chi gli ricordava che il figlio Giacomo era docente a Economia: «E' stato danneggiato dalla nostra parentela», ha avvertito. Guido Trombetti, dal 2001 Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. La figlia nel suo stesso ateneo: «Tuttavia, finché si rispetta la legge non vedo quale sia il problema» perché «l'importante è che prevalgano sempre capacità e merito a prescindere dai cognomi». A Salerno non tutti hanno gradito la nomina a ricercatore il figlio di Raimondo Pasquino, rettore da nove anni: era l'unico candidato al concorso. Enrico Decleva è rettore dell'Università degli studi di Milano dal 2001. E' anche presidente della Crui, la Conferenza dei rettori. La moglie, Fernanda Caizzi, è stata condannata a un anno di reclusione per abuso d'ufficio e a uno d'interdizione dai pubblici uffici per aver danneggiato la professoressa Antonina Alberti durante un concorso. Luigi Frati non entra nella classifica dei rettori più resistenti perché solo da due anni ha sostituito l'inossidabile Ruggero Guarini alla guida dell'Università La Sapienza di Roma. In realtà ne ha fatto le veci a lungo prima della nomina ufficiale e in quanto ad attaccamento familiare all'università si batte bene: a Medicina, la sua facoltà, lavorano la moglie Luciana Angeletti, il figlio Giacomo e la figlia Paola. La figlia nell'aula magna di Patologia ha voluto celebrare anche la festa di nozze. Il suo predecessore è scomparso dalle scene ma non senza essere stato iscritto nel registro degli indagati per abuso d'ufficio: la procura di Roma indaga su un possibile scambio di favori con l'architetto Leonardo di Paola, presidente della Cpc, la società che si è aggiudicata i lavori (8,8 milioni di euro) per la realizzazione del parcheggio della città universitaria, ma anche docente di Estimo e presidente della commissione che ha promosso Maria Rosaria Guarini, la figlia dell'ex rettore, a ricercatrice in Estimo. La secondogenita di Guarini, invece, si chiama Paola e insegna architettura degli interni: tutte e due erano state dipendenti amministrative prima di salire in cattedra. Come amava sottolineare Fabio Mussi quando era ministro dell'Università: «Certi consigli di facoltà sembrano Natale in casa Cupiello». www.lastampa.it/amabile

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[FIRMA]FLAVIA AMABILE ROMA Quasi un rettore di università su tre si è assicurato alm... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

[FIRMA]FLAVIA AMABILE ROMA Quasi un rettore di università su tre si è assicurato almeno dieci anni sulla stessa poltrona. Parliamo di quelli in carica, se si dovesse estendere il calcolo anche ai Magnifici usciti di scena il dato potrebbe aumentare. Perché negli ultimi anni qualcuno è stato costretto ad andare via ma in molti resistono ancora, a dispetto di tutto e tutti. Il meccanismo è semplice: esiste uno Statuto, prevede un limite massimo di mandati per il rettore. Ma il rettore non sarebbe colui che regge l'università se non avesse anche il potere di modificarne lo Statuto con l'appoggio del Senato accademico. Ed ecco che i rinnovi dei mandati possono dilatarsi senza difficoltà fino al record finora imbattuto di Brescia dove Augusto Petri ha sfidato ogni norma e ogni vincolo rimanendo in carica incontrastato dal 1983, pari a nove mandati. Il ministro dell'Istruzione promette di spazzare via questo e altri marchingegni con un disegno di legge che dovrebbe vedere la luce nelle prossime settimane. In attesa del provvedimento, il record di attaccamento alla poltrona spetta proprio a Brescia, città di origine del ministro. Il secondo posto tra i rettori-sauri va a Gennaro Ferrara, alla guida dell'Università Napoli Parthenope dal 1986. Scadrà nel 2010, dopo aver regnato per 24 anni sulle sorti dell'ateneo. In due decenni e mezzo lui, ex mastelliano poi confluito nell'Udc, ha avuto modo di veder arrivare vincitori ai concorsi due generi e una figlia. La seconda moglie, una sua ex allieva, invece, si è inserita nel settore delle consulenze. Pasquale Mistretta siede da diciotto anni sulla poltrona di rettore dell'Università di Cagliari: sei mandati rinnovati senza troppo pensarci su, un figlio tra i docenti e nessun tipo di scrupolo. Anzi, è convinto che «esista un rapporto fiduciario che porta all'assunzione di figli». Augusto Marinelli, rettore dell'Università di Firenze al terzo mandato, per tre anni è stato nel mirino della magistratura, i giudici volevano vederci chiaro sull'assunzione di suo figlio Nicola, nel 2002 promosso ricercatore di Economia Agraria grazie a un concorso bandito dalla facoltà di Medicina. Da Firenze l'inchiesta è passata a Trieste, e anche se il pm ha chiesto l'archiviazione, ha tenuto a precisare che nel sistema ci sono delle «anomalie». Qualcuno, dopo aver visto sottolineare le «anomalie», ha abbandonato la poltrona. Come Giancarlo Pellacani, rettore dell'università di Modena scaduto lo scorso anno e padre di Giovanni, professore associato in dermatologia diventato ordinario in una prova bandita dal corso di laurea in odontoiatria a 36 anni. Ma sono molti di più quelli che restano e che reagiscono alle critiche. Pier Ugo Calzolari è rettore dell'Università di Bologna dal 2000. Dopo aver stilato un codice antinepotismo ha querelato chi gli ricordava che il figlio Giacomo era docente a Economia: «E' stato danneggiato dalla nostra parentela», ha avvertito. Guido Trombetti, dal 2001 Rettore dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. La figlia nel suo stesso ateneo: «Tuttavia, finché si rispetta la legge non vedo quale sia il problema» perché «l'importante è che prevalgano sempre capacità e merito a prescindere dai cognomi». A Salerno non tutti hanno gradito la nomina a ricercatore il figlio di Raimondo Pasquino, rettore da nove anni: era l'unico candidato al concorso. Enrico Decleva è rettore dell'Università degli studi di Milano dal 2001. E' anche presidente della Crui, la Conferenza dei rettori. La moglie, Fernanda Caizzi, è stata condannata a un anno di reclusione per abuso d'ufficio e a uno d'interdizione dai pubblici uffici per aver danneggiato la professoressa Antonina Alberti durante un concorso. Luigi Frati non entra nella classifica dei rettori più resistenti perché solo da due anni ha sostituito l'inossidabile Ruggero Guarini alla guida dell'Università La Sapienza di Roma. In realtà ne ha fatto le veci a lungo prima della nomina ufficiale e in quanto ad attaccamento familiare all'università si batte bene: a Medicina, la sua facoltà, lavorano la moglie Luciana Angeletti, il figlio Giacomo e la figlia Paola. La figlia nell'aula magna di Patologia ha voluto celebrare anche la festa di nozze. Il suo predecessore è scomparso dalle scene ma non senza essere stato iscritto nel registro degli indagati per abuso d'ufficio: la procura di Roma indaga su un possibile scambio di favori con l'architetto Leonardo di Paola, presidente della Cpc, la società che si è aggiudicata i lavori (8,8 milioni di euro) per la realizzazione del parcheggio della città universitaria, ma anche docente di Estimo e presidente della commissione che ha promosso Maria Rosaria Guarini, la figlia dell'ex rettore, a ricercatrice in Estimo. La secondogenita di Guarini, invece, si chiama Paola e insegna architettura degli interni: tutte e due erano state dipendenti amministrative prima di salire in cattedra. Come amava sottolineare Fabio Mussi quando era ministro dell'Università: «Certi consigli di facoltà sembrano Natale in casa Cupiello». www.lastampa.it/amabile

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la web radio dell'isit galilei si fa conoscere (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Molti i programmi realizzati, fra cui le edizioni del Gr di istituto, una rubrica sul calcio di serie A, interviste e recensioni di libri La web radio dell'Isit Galilei si fa conoscere Ha preso parte alla Festa nazionale delle emittenti scolastiche svoltasi a Lecco Si è tenuta a Lecco, nei giorni scorsi, la terza edizione della Festa nazionale delle radio scolastiche organizzata da Radio Cristal di Lecco e dal Gruppo ragazzi e cinema di Oggiono. L'obiettivo del raduno è stato quello di offrire un importante occasione di incontro che possa favorire uno scambio di idee e di progetti tra persone che condividono un medesimo interesse. Tra le emittenti presenti c'era anche Isitgoonair (www.isitgoonair.it), la web radio dell'Isit "Galilei-Fermi-Pacassi" di Gorizia che il prossimo 22 maggio compirà due anni di vita. L'innovativo progetto, ideato dal professor Gaetano Strano, si è potuto realizzare grazie al contributo della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia. Nel corso di una tavola rotonda dal titolo "La radio a scuola: un nuovo modo per insegnare ed imparare", la web radio del Polo tecnico ha riscosso un grande interesse e ha ricevuto innumerevoli apprezzamenti dagli addetti ai lavori, tra i quali i rappresentanti delle radio dell'Università Bocconi di Milano (www.radiobocconi.it), dell'Università Luiss di Roma (www.radioluiss.it), dell'Università di Padova (www.radiobue.it) e di Radio popolare (www.radiopopolare.it). Durante il dibattito è stato messo in risalto come la preparazione e la conduzione di una trasmissione radiofonica (in diretta o registrata) crei le condizioni per favorire nei ragazzi lo spirito di lavoro in gruppo, per rafforzare in essi la capacità di dialogo e di comunicazione, per vincere la timidezza e la paura e sentirsi in grado di esprimere con convinzione idee e opinioni totalmente personali, mediante la discussione critica sulle varie tematiche scelte come base per il tale programma: in questo modo, i giovani diventano da ascoltatori passivi a protagonisti di un intero progetto interamente creato da loro. Tra gli ultimi programmi realizzati, ricordiamo l'avvio di una originale trasmissione frutto della fantasia degli studenti dal titolo "Isit go and fun", le edizioni settimanali del Gr di istituto, la rubrica dalla A alla Z sul campionato di calcio di serie A , le recensioni dei libri, l'omaggio al cantautore Fabrizio De Andrè e le varie interviste agli ospiti presenti in studio (scrittori, gruppi musicali, medici, docenti universitari eccetera) o in collegamento audio-video mediante Skype. Nei prossimi mesi sono previste tante novità sui format del palinsesto che potete ascoltare in podcasting o in streaming on demand sul sito web www.isitgoonair.it.

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questa università non vuole scomparire (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Cagliari Questa Università non vuole scomparire Dopo le assicurazioni dell'assessore regionale all'ex monastero del Carmine c'è ottimismo ORISTANO. Il clima di tensione si è notevolmente affievolito. Soprattutto da quando, circa due settimane fa, durante l'assemblea convocata dai lavoratori, c'è stata una presa di posizione trasversale da tutte le parti, politico-amministrative per dire che no, l'Università del Consorzio Uno non si tocca. In attesa di fatti concreti, comunque la spada di Damocle resta sull'ateneo gemmato che a Oristano vede operare facoltà uniche anche a livello nazionale, come il curriculum di archeologia subacquea. Insomma, al Chiostro del Carmine, sede prestigiosa dalla quale, secondo i piani della Provincia, l'ateneo dovrebbe in futuro traslocare per far spazio al museo medioevale, il cui progetto è tuttavia ancora in embrione, si respira un clima di cauto ottimismo. Studenti e docenti in aula a far lezione, altri a studiare in biblioteca, negli uffici, impiegati al lavoro. Come se il taglio di circa 300mila euro contenuto nella Finanziaria approvata dalla giunta Soru, faccia un po' meno paura. Soprattutto da quando il neo assessore regionale all'Istruzione e Beni culturali, Maria Lucia Baire, intervenendo appunto all'assemblea del 21 marzo scorso, si è impegnata a trovare una soluzione che punti non solo a salvaguardare l'esistente, ma se possibile, anche a potenziarlo. «Questa Università è una realtà non solo per il territorio, ma che opera, dando risposte, anche al resto della Sardegna.», precisano Corrado De Seneen e Cristina Tatti, rispettivamente responsabile dei servizi tecnici e della segreteria degli studenti. Studenti che in questa università decentrata, nata nel 1996, sono attualmente 619, dei quali, il 40% provenienti da altre province della Sardegna, se non da altre regioni. Già, perchè fra i quattro corsi che rappresentano l'offerta formativa, troviamo ad esempio enologia che è unico in Sardegna; senza considerare il curriculum di archeologia subacque, unico a livello nazionale e fra i pochi presenti in Europa. Un'esclusività didattico-formativa che fa si che l'ateneo di Oristano attiri studenti provenienti non solo dalle otto province sarde, ma anche da altre regioni, con due studenti - uno toscano, l'altro lombardo - che vorrebbero frequentare proprio archeologia. Tanti fuori sede costretti a fare i conti con carenze di servizi, come ad esempio, una Casa dello studente o una mensa: «Ma in condizioni di continua precarietà come quella che la nostra Università sta attraversando è impensabile che si realizzino progetti a largo respiro come ad esempio, la costruzione di apposite strutture residenziali per i fuori sede, che pure sarebbero ormai indispensabili.», spiegano i dipendenti. In dodici anni di attività, sono stati 329 gli studenti ad aver conseguito la laurea triennale, undici quella specialistica, 75 il diploma universitario. E una cosa tengono a precisare Tatti e De Seneen: «Questa non è una fabbrica di disoccupati, basti pensare che ad un anno dalla laurea, la percentuale di occupati è del 46%, mentre il 35% prosegue gli studi». Insomma, questa relativamente piccola Università, con 140 docenti e 28 fra impiegati della segreteria, tecnici, bibliotecari (due part time) e tutor, è diventata un punto di riferimento importante e non solo entro i ristretti confini della provincia di Oristano. Loro, i lavoratori, spiegano come questa sia una Università come tutte le altre, dove ad esempio, si svolge lavoro di ricerca, come quella in ambito statistico-economico condotte dal centro di ricerca sul turismo, avviato dal corso in economia o i progetti di ricerca e valorizzazione sulla Vernaccia e il Mostacciolo di Oristano, senza trascurare la scoperta del porto di Tharros, compita da archeologia subacquea, solo per fare qualche esempio. Michela Cuccu

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nonviolenti, in casa o in piazza arriva il mediatore di conflitti - michela bompani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Genova Spuntano sempre nuove forme di protesta All´Università di Genova ora si insegna come trovare delle soluzioni condivise Nonviolenti, in casa o in piazza Arriva il mediatore di conflitti MICHELA BOMPANI Dai comitati antigronda agli scontri con il capoufficio, dalle liti in famiglia alle manifestazioni antimoschea agli scontri di piazza, come quelli, ieri, a Londra per il G20: gestire il conflitto si può e si impara all´Università di Genova, con il nuovo master post-universitario (si accede dopo la laurea specialistica) in "Gestione e trasformazione dei conflitti", finanziato dalla Regione e frutto della collaborazione delle facoltà di Scienze della Formazione e Giurisprudenza. Il corso comincia dalla marea di comitati "contro" che stanno germinando in tutta la città e spesso mettono sotto scacco la pubblica amministrazione. E svela perché i "vecchi" metodi di protesta, come i cortei, non funzionino più. «Per uscire dall´impasse, gli enti italiani devono guardare all´Europa: istituire un ufficio di mediazione del conflitto, questo è il futuro e forse la salvezza dell´amministrazione pubblica», spiega Mauro Palumbo, presidente del master, e non a caso il Comune di Genova è nell´elenco dei molti enti e aziende (come Caritas, comunità di Sant´Egidio, centro studi Medì) che offriranno possibilità di stage o impiego agli studenti. «Vogliamo creare la figura del mediatore sul territorio - spiega Carlo Schenone, docente del master di "Teoria e pratica della nonviolenza - non esiste ancora in Italia, ma in molti paesi europei sì. Lavora organizzando processi di partecipazione veri, conosce e analizza il territorio, sa mediare tra i vari interessi trovando soluzioni partecipate». Palumbo spiega come si sia arrivati a questa germinazione inarrestabile del "comitatismo": «Una volta la mediazione era affidata alla politica, oggi non vale più. Esisteva anche allora il conflitto, ma si smorzava nelle Acli, nelle sezioni dei partiti, nei circoli, nelle associazioni, oggi tutto questo mondo non esiste più, lo scontro con le istituzioni è immediato e frontale». Come è accaduto al Comune di Genova, sulla gronda. Palumbo spiega come sia caduto nella trappola della sindrome "Dad", decisione, annuncio, difesa: l´amministrazione decide, poi fa l´annuncio - e i cittadini immediatamente si rivoltano - poi si deve difendere. «Abbiamo nuove forme di democrazie diretta - spiega - dobbiamo però imparare a gestirne le regole». E questo vale per i conflitti interetnici (striscianti) in quartieri della città, giù giù fino ai conflitti all´interno della famiglia. Una decina di docenti (selezionati tra i luminari della materia, in Italia e all´estero), stage in Europa, una prima sessione teorica, interrotta da un workshop in aziende o enti, e poi una seconda tranche di corso nuovamente in aula, a Genova e in viaggio: il master genovese mutua e supera l´esperienza dell´Università di Pisa, con il corso di laurea in Scienze per la pace. Durerà un anno, è gratuito, il corso concede sessanta crediti e il bando sta per essere pubblicato (per ogni informazione: infoperform. unige. it). «I conflitti sono profondamente cambiati negli ultimi tempi - analizza Schenone - negli anni Ottanta un corteo di 300.000 persone veniva considerato dalla controparte e rispettato anche a livello simbolico. Adesso non c´è più possibilità dello scontro reale: il corteo, lo stesso sciopero non scalfiscono neppure più il datore di lavoro». Schenone al master traccerà la storia della protesta non-violenta da Gandhi a Rosa Luxemburg fino al nuovo fronte della lotta dei lavoratori, con i sequestri pacifici di manager e dirigenti, in Francia. Nella storia dei conflitti, un punto di svolta è stato il G8 di Genova: «L´acme della mobilitazione pacifica, ma se non fosse successo quello che è successo, la storia delle proteste sarebbe stata diversa e forse, oggi, non saremmo davanti alla crisi di quei modelli perché gestire il conflitto non significa evitarlo, ma affrontarlo con metodo non violento». SEGUE A PAGINA VIII

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cresce il consumo di droga tra i giovani (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Lucca Cresce il consumo di droga tra i giovani Aumenta il ricorso alla cocaina e l'età del primo uso si abbassa LUCCA. L'uso della cocaina è sempre più diffuso in Lucchesia, soprattutto tra i giovani tra i 14 e i 29 anni. Questo è il dato che emerge con forza dalla ricerca svolta dal Ceis, in collaborazione con la Provincia e le aziende sanitarie locali. Il 64% degli intervistati (un campione di 683 giovani) ha ammesso di aver fatto uso di qualche sostanza. Inoltre, l'età del primo contatto con la droga si abbassa considerevolmente: la media dell'età dei ragazzi che ne fanno uso è tra i 15 e i 16 anni. I risultati dell'indagine sono stati presentati a Palazzo Ducale, nell'ambito del convegno "Cocaina - presentazione dei dati dello studio sul consumo di cocaina nella provincia di Lucca». Nel corso del 2008, infatti, è stato effettuato uno studio per sondare i livelli di penetrazione delle sostanze psicoattive tra la popolazione giovanile e, in particolare, sulle modalità di uso e di diffusione tra i giovanissimi. La ricerca si è posta l'obiettivo di acquisire un quadro di conoscenze circa l'approccio alle sostanze, in particolare alla cocaina, da parte dei giovani e non solo, al fine di elaborare un progetto di prevenzione e di riabilitazione. L'indagine ha preso in esame soggetti di età compresa tra i 15 e i 50 anni: non consumatori, consumatori di sostanze psicoattive in carico ai servizi pubblici e privati, consumatori di sostanze psicoattive non in carico dei servizi pubblici e privati. A queste persone - sostanzialmente divise tra quelle in carico dei servizi e quelle sul territorio - nel periodo gennaio-giugno dello scorso anno, è stato fornito in luoghi di aggregazione giovanile, scuole medie superiori, biblioteche, squadre sportive, feste private, nei Sert e al Ceis, un questionario semistrutturato. In tutto sono stati compilati 683 questionari. Il convegno, coordinato da Giovanni Manfredini, del Ceis, è stato aperto dai saluti del presidente della Provincia Stefano Baccelli e ha visto l'intervento di Raimondo Maria Pavarin dell'Osservatorio epidemiologico metropoliticano di Bologna; Leonardo Butelli del Ceis e Cesdop; Guido Intaschi, responsabile Sert Viareggio Asl 12; Patrizio Nocentini della regione Toscana; don Bruno Frediano del Ceis e Elena Pioli del Sert Lucca, Asl 2. «è importante avere il quadro della situazione - ha detto il presidente della Provincia Stefano Baccelli - in quanto vi è l'assoluta necessità di far emergere quella che è la situazione in merito alla consuetudine dell'uso delle sostanze psicoattive. La ricerca offre una fotografia chiara della situazione nel nostro territorio e i dati che emergono sono senza dubbio preoccupanti. L'impegno che ci dobbiamo prendere, come amministratori, è di comprendere e trasformare tali dati in interventi che incidano alla radice del problema».

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accordo brevetti, ora si pensa al meyer - laura montanari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Firenze Accordo brevetti, ora si pensa al Meyer Personale pagato dalla Regione in cambio della titolarità delle scoperte Marinelli: nuovi controlli nei conti dell´ateneo, manca poco per scendere sotto "quota 90%" LAURA MONTANARI Brevetti, l´accordo per integrare il personale tecnico amministrativo di supporto alla ricerca biomedica, dopo Careggi si estenderà al Meyer. Piede sull´acceleratore dell´università per concludere in fretta un accordo con l´ospedale pediatrico. L´ateneo dovrebbe incassare dalle due operazioni 12 milioni di euro dalla Regione e ossigenare i conti del suo bilancio. La Regione in cambio diventerà proprietaria dei brevetti. Ma intanto non si è spenta l´eco delle polemiche sulla questione Careggi finita in consiglio di amministrazione anche se non era all´ordine del giorno e passata all´unanimità. Per la Cgil è stato un «colpo di mano» del rettore fiorentino. «C´era un accordo, dovevamo metterci a un tavolo il 6 aprile» protesta Moreno Verdi del sindacato. Per il rettore Augusto Marinelli, invece «era necessario per non perdere parte del finanziamento di 9 milioni di euro e tutelare gli stessi lavoratori, quel denaro era legato ai tempi di approvazione, prima si concludeva e più alta era la cifra». La Cgil non ha gradito. Mugugni anche fra alcuni dei 270 lavoratori (personale tecnico e amministrativo) che sarà integrato fra università e Regione: «Guadagneremo qualcosa in più, 80-100 euro al mese - spiega una dipendente amministrativa dell´università - che a Careggi però ci sono diversi punti da chiarire: noi oggi lavoriamo dal lunedì al venerdì, mentre a Careggi gli uffici restano aperti il sabato. E noi?». Altra questione: «Da chi dipendiamo? Giuridicamente dall´università, economicamente dalla Regione. Chi decide le nostre mansioni? Chi le ferie? Come cambierà il nostro lavoro?». Incertezze da risolvere. «Questo contratto è importantissimo, nessuno vuole bloccarlo - dice Verdi -, dovevamo parlarne col rettore. Avevamo chiesto che l´adesione fosse su base volontaria, Marinelli ha cambiato le regole: tutti vengono reclutati, poi chi vuole può rinunciare dopo sei mesi. Non è corretto». L´assessore alla Sanità Enrico Rossi è cauto: «L´integrazione ha bisogno dei suoi tempi, questa non è un´operazione finanziaria ma un investimento sulla ricerca biomedica, ha bisogno di passaggi di confronto e condivisi». Economicamente l´accordo porterà rasserena il bilancio 2009. «I conti sono molto migliorati» spiega Marinelli. Per quest´anno Firenze resta fra gli atenei non virtuosi, oltre la soglia del 90% nelle spese del personale rispetto al fondo di finanziamento ordinario. La notizia è ufficiale e viene da Roma: Firenze si ferma a quota 90,12%, significa che per 240mila euro rimane tra le università in "punizione", con il blocco delle assunzioni: «Farò ricontrollare i conti, non si sa mai... - spiega il rettore - vi ricordate cos´era successo a Pisa? Rifatti i conteggi si erano accorti che avevano sbagliato...». Marinelli sottolinea il grande recupero e le economie «dolorose», i tagli, i pensionamenti, il blocco del turnover: «Nel 2009 torniamo con le spese del personale sotto il 90% e lascerò un ateneo con i conti solidi». Il consuntivo 2008 verrà approvato entro questo mese. Intanto in ateneo corre la campagna elettorale per il rettore, da oggi si possono ufficializzare le candidature e i sindacati dei docenti Cnu e Uspur scendono in campo: convocano per un confronto pubblico fra i candidati, domani ore 9,15 al polo di Novoli (D6). «Abbiamo delle richieste, profonda revisione dei criteri di gestione, recupero degli aspetti finanziari, consolidamento della qualità dei servizi e mantenimento degli standard di ricerca - dicono Uspur e Cnu - vogliamo un impegno pubblico: ascoltare le risposte di chi diventerà rettore. E magari domani fare un confronto aperto anche agli aspiranti sindaci».

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concorso pilotato a farmacologia per gandolfi anche la concussione - paola cascella (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Bologna Concorso pilotato a Farmacologia per Gandolfi anche la concussione Il primario favorì la vincitrice e minacciò i bocciati Il docente è indagato con l´intera commissione e la vincitrice PAOLA CASCELLA Seduta davanti alla commissione la candidata lo ammette: «Sto andando in palla». L´ansia, la tensione? Chissà. Comunque fa scena muta. Il presidente allora corre in suo in soccorso e le concede una pausa. Secondo round: la dottoressa che è in gara per un posto di ricercatore universitario Bio/14 a Farmacologia, ci riprova. Risultato: un orale appena sufficiente, secondo la valutazione dell´intera commissione. E tuttavia la vincitrice del concorso è lei, Elisabetta Polazzi, 39 anni, bolognese, della facoltà di Scienze, dipartimento studi avanzati. A suo favore varie pubblicazioni e due prove scritte di buon livello. Peccato però che nel verbale d´esame, il verbale numero 6, di quel suo impasse, risolto dal presidente con inedita cavalleria, non c´è traccia. E´ il marzo 2008. A distanza di un anno il concorso è finito sulla scrivania del pm Antonello Gustapane in seguito ad un esposto di due dei cinque concorrenti bocciati che hanno fatto ricorso anche al Tar, ottenendo il congelamento del risultato. Ora Polazzi è indagata con l´intera commissione: il presidente Ottavio Gandolfi, 62 anni, direttore del dipartimento di Farmacologia e ordinario alla facoltà di Medicina all´Alma mater, e i commissari Maria Enrica Fracasso, 64 anni, professore associato dello stesso dipartimento ma dell´ università di Verona, e Fabio Tascedda 38 anni, ricercatore al dipartimento di Scienze biomediche dell´università di Modena. A loro carico la Procura ipotizza i reati di falso ideologico e materiale, e di abuso d´ufficio. Gandolfi risponde anche di concussione perché avrebbe cercato di convincere i bocciati a non presentare, addirittura «prospettando ritorsioni sulla loro futura carriera all´interno del dipartimento». Martedì scorso i Carabinieri del Nas hanno perquisito il suo studio in facoltà, in via Irnerio 48, e anche l´ abitazione, in una piazza del centro storico. Secondo l´avvocato Guido Magnisi che insieme ai colleghi Antonio Carullo e Beatrice Belli difende i due dottori bocciati (un´assegnista di ricerca e un borsista dello stesso dipartimento diretto dal professor Gandolfi) la prova orale del concorso fu costellata di «imbarazzanti irregolarità». Tutte a favore della dottoressa Polazzi. Oltre a consigliarle di accomodarsi in aula per calmarsi, consentendole poi una seconda chance, Gandolfi e gli altri esaminatori le avrebbero offerto numerosi assist. Per esempio, mentre aspetta di essere nuovamente interrogata dalla commissione, la dottoressa viene messa in condizione di approfondire il tema da lei estratto a sorte sul quale, in prima battuta ha mostrato «gravi incertezze». Come? Ascoltando le risposte di un´altra candidata alla quale, guarda caso, vengono rivolte domande su quello stesso punto, «nonostante l´argomento da lei sorteggiato fosse un altro». Non solo. Secondo l´accusa, anche il professor Tascedda si prodiga per lei fornendole «un indebito aiuto» attraverso uno schemino col quale su un foglio «evidenzia le diverse possibili forme di interaziona tra i farmaci (il tema d´esame ndr) sulle quali la candidata avrebbe dovuto soffermarsi nell´esposizione della risposta». L´esposto è partito ai primi di marzo dopo il ricorso al Tar. I candidati bocciati avevano saputo che era in ballo una proposta di annullare la prova orale e basare il concorso solo su pubblicazioni e scritti.

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biblioteche universitarie chiuse di sera (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Pisa Biblioteche universitarie chiuse di sera Università 2.0 teme disservizi, ma il rettorato rassicura: è transitorio PISA. I rappresentanti degli studenti sono preoccupati per le recenti riduzioni d'orario delle principali biblioteche universitarie. Le quattro biblioteche che assicuravano l'apertura serale (ingegneria, economia, storia e matematica) la sospenderanno per tutto il mese di aprile. «Gli studenti hanno bisogno dell'apertura serale - afferma Luca Giacomelli, rappresentante studentesco di Università 2.0 - soprattutto a ridosso degli appelli universitari di aprile». Per questo motivo l'associazione studentesca Università 2.0 ha deciso di somministrare 500 questionari per conoscere lo stato di gradimento da parte degli studenti sulle politiche dell'ateneo pisano riguardo alle biblioteche. «L'elaborazione dei questionari ci ha permesso di riscontrare una notevole preoccupazione degli studenti sui possibili tagli alle biblioteche», dice la studentessa Letizia Bertolucci. Secondo l'ateneo le preoccupazioni sono assolutamente infondate. L'università assicura l'estensione serale fino alle 23, per un periodo di circa 8-9 mesi e le sospensioni hanno sempre coinciso con i periodi in cui si presume una loro minore utilizzazione: la pausa estiva, quella natalizia e quella pasquale. «Tutto questo senza diminuire il periodo complessivo di servizio - dicono dal rettorato - e quindi senza arreccare nessun danno ai lavoratori esternalizzati». Le associazioni studentesche organizzeranno, comunque, la sera del 7 aprile un'assemblea pubblica nel palazzo Matteucci, nella parte occupata da Università 2.0, in cui parteciparanno studenti, docenti, dottorandi, dipendenti, precari e esternalizzati che lavorano nelle biblioteche universitarie. Durante l'incontro verranno analizzati i problemi e le preoccupazioni sui possibili tagli ai servizi bibliotecari e si chiederà all'ateneo di convocare un Senato accademico straordinario e pubblico per mettere a conoscenza gli studenti pisani sulle future politiche bibliotecarie. Per richiedere la convocazione straordinaria del Senato accademico, gli studenti di Università 2.0 stanno raccogliendo le firme tramite una petizione, che si può trovare anche online. «Per ora i segnali che abbiamo ottenuto dall'ateneo non sono quelli che ci aspettavamo - sottolinea Giacomelli - il prof. Barbuti, delegato del rettore, che presiede un comitato interno che si occupa delle politiche bibliotecarie ha diramato una mail ai rappresentanti degli studenti, per invitare uno solo di noi ai lavori di questo organo accademico: ciò sinceramente ci sembra insufficiente». Gli studenti, infatti chiedono una rappresentanza studentesca più articolata e continuativa all'interno di questo comitato. «I servizi bibliotecari sono fondamentali per ogni attività didattica, vogliamo quindi avere una rappresentanza studentesca all'interno del comitato - chiede Letizia Bertolucci - apprezziamo comunque il gesto del prof. Barbuti, per questo gli chiediamo di partecipare alla nostra assemblea pubblica e di sostenere insieme a noi la richiesta per la convocazione del senato accademico pubblico». L'Università ribadisce, comunque, il suo impegno e il suo sostegno allo sviluppo e alla ricerca della qualità dell'attività didattica. «Il finanziamento 2009 per il sistema bibliotecario centrale è rimasto pari a quello del 2008 e il finanziamento per il funzionamento delle biblioteche è calato del 25%, e non del 30%, con una dimunizione più contenuta rispetto ad altre strutture dell'ateneo - dicono - ci spiace quindi che gli sforzi che stiamo facendo, siano interpretati come espressione di una politica diametralmente opposta a quella portata avanti dal Senato accademico e dal cda dell'ateneo». Gian Mario Scanu

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scuole di enologia, il piano di caruso - ernesto di lorenzo (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XVIII - Palermo SCUOLE DI ENOLOGIA, IL PIANO DI CARUSO Un convegno ricorda la figura dell´agronomo di Alcamo a cui nel 1878 il ministro della Pubblica istruzione affidò il programma di formazione professionale nella viticoltura Il suo obiettivo era portare la scienza nelle campagne Il saggio "Monografia dell´ulivo" rimane un testo fondamentale ERNESTO DI LORENZO C aruso si era già distinto per la sua attività scientifica e per le sue capacità organizzative. Appena trentenne aveva pubblicato il "Trattato di agronomia", che rimane un classico nel suo genere, e la "Monografia dell´ulivo", ancora oggi un testo fondamentale nella letteratura scientifica sulle coltivazioni arboree. Nel 1871 aveva fondato il periodico Agricoltura italiana (che esce tuttora con la testata Agricoltura Mediterranea), uno dei primi giornali di scienze agrarie in Italia, con il quale mirava a far conoscere agli operatori agricoli le nuove acquisizioni tecniche, avvicinando così la «scuola ai campi, perché la teoria che vive isolata nei laboratori o nelle aule non è scienza agraria vera». L´anno dopo aveva istituito il Consorzio agrario di Pisa, uno strumento di collegamento tra mondo accademico ed imprenditori agricoli. Riguardo al piano voluto dal ministro De Sanctis, Girolamo Caruso lo concretizzò nell´arco di pochi mesi con l´istituzione di tre scuole di Enologia, in Piemonte, ad Avellino e a Catania, convinto com´era della necessità di dare alla viticoltura italiana. un carattere di innovazione tecnica. A Girolamo Caruso, paladino di un´agricoltura moderna e produttiva tra il diciannovesimo e ventesimo secolo, ora rende omaggio Alcamo, sua città natale, con un convegno in programma sabato al Centro congressi Marconi, durante il quale sarà tracciato il profilo dell´uomo e dello scienziato dai professori Romano Paolo Coppini, Rossano Massai e Alessandro Masoni dell´Università di Pisa, e dallo storico Roberto Calia. Ad introdurre i lavori sarà Paolino Calvaruso, presidente del Centro studi Don Rizzo organizzatore del convegno. Nato ad Alcamo il 18 settembre del 1842, Girolamo Caruso aveva studiato a Palermo e s´era laureato a Napoli, non ancora ventenne, in Medicina e chirurgia. Approfondendo i suoi studi sulla difesa fitosanitaria di alcune colture, s´infervorò via via per gli aspetti tecnici ed economici dell´agricoltura («la santa passione per la terra, fonte prima della vita»), indirizzando decisamente in questo senso la sua attività scientifica. Direttore della Scuola di agricoltura di Corleone prima e docente di Economia rurale ed estimo presso l´Istituto tecnico di Messina poi, Caruso nel 1871 subentrò a Pietro Cuppari, altro prestigioso studioso siciliano, nell´insegnamento dell´Agronomia presso l´Università di Pisa e nella direzione della Scuola superiore di Agraria. Conserverà questi incarichi per quarantasei anni, cioè fino al 1917 (morirà nel ´23), collezionando centotrenta pubblicazioni e rivelandosi un pioniere nell´applicazione del metodo sperimentale in agricoltura. «Trasformare un´arte antica in una scienza nuova» era per Caruso l´obiettivo di quella che riteneva un´autentica missione professionale. «Le sorti dell´agricoltura - sosteneva il professore siciliano - si migliorano seguendo i consigli della scienza». Fu tra i primi agronomi italiani a studiare le tecniche di concimazione chimica delle piante. Con «coscienziosa prudenza» avviò una lunga sperimentazione dell´uso di fertilizzanti e con passione s´impegnò nella lotta ai parassiti delle piante studiandone i relativi antidoti: fra gli altri, la mosca olearia, il vaiolo dell´ulivo, le tignole dell´uva e la peronospora, contro cui mise a punto l´uso di prodotti a base di rame. Nella viticoltura, poi, Girolamo Caruso introdusse nuove tecniche in fatto di potatura e di innesti, nella cerealicoltura promosse la produzione di granturco e nella gestione del territorio sostenne la necessità di attuare una seria politica di rimboschimento delle pendici montane per un migliore equilibrio idrogeologico. Più in generale inaugurò nell´agricoltura italiana del tempo, ancora legata a sistemi produttivi sostanzialmente arcaici, i primi tentativi di meccanizzazione con le novità tecniche disponibili sui mercati europei, come la falciatrice Aultmann e la trebbiatrice Well. «Caruso - ricorderà anni dopo uno dei suoi allievi, il professore Napoleone Passerini - rivolse la sua attenzione a tutti i principali generi di macchine agrarie dell´epoca, sperimentandole non come propagandista ma come rigoroso apostolo della scienza». Ma lo studio di Caruso si concentrò anche sull´assetto economico-sociale dell´amministrazione rurale, battendosi in favore della mezzadria che riteneva «la più conforme alle esigenze del nostro Paese». Assertore del libero scambio, già alla fine dell´Ottocento Caruso si aprì ad una visione globale della produzione agricola «La classi agricole - sosteneva l´agronomo alcamese - vivendo disgregate non possono provvedere abbastanza né a migliorare e distribuire secondo le ragioni del consumo le varie culture, né a tutelare i propri interessi sul mercato, che per i maggiori prodotti del suolo si va facendo sempre più mondiale». Caruso gettava così le basi dell´Istituto internazionale di agricoltura con la finalità di «studiare le condizioni agrarie nei vari paesi per rendere note le quantità e qualità dei raccolti, allo scopo di agevolare la produzione, di rendere meno costoso e più spedito il commercio, conseguendo una più conveniente determinazione dei prezzi». Ricerche, iniziative, campagne condotte da Girolamo Caruso sempre con «cuore gagliardo, impetuoso, generoso» per dirla con il professore Francesco Todaro, un altro dei suoi prestigiosi epigoni. La carica innovativa portata da Caruso nel mondo dell´agricoltura italiana rimane ancora oggi la sua più importante eredità morale e scientifica. «I tempi sono mutati - scriveva Caruso su Agricoltura italiana - nuove correnti commerciali hanno spostato e sposteranno sempre più gli interessi dell´agricoltura. I bisogni incalzano e i rimedi sono perciò urgenti. Facciamo da noi e non speriamo, come al solito, tutto dal Governo».

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Conti in rosso all'Apro Due avvisi di garanzia (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

ALBA. SOCIETÀ PUBBLICO-PRIVATA DI FORMAZIONE LAVORO Conti in rosso all'Apro Due avvisi di garanzia Riprese le indagini. Acquisiti documenti e perquisizioni [FIRMA]ROBERTO FIORI ALBA Clamorosa svolta nelle indagini sulla vicenda Apro Formazione, la società consortile pubblico-privata che gestisce ad Alba la formazione professionale e che due anni fa era finita nella bufera per presunte irregolarità nella gestione e scontri sui bilanci, con roventi polemiche e alcune dimissioni ai vertici. La procura della Repubblica di Alba, guidata dal procuratore Luciano Tarditi, ha inviato due nuovi avvisi di garanzia all'ex amministratore delegato, Gianni Desana, e al membro del cda, Domenico Rossetto. Le ipotesi di accusa vanno dal peculato, alla truffa aggravata a ente pubblico, all'abuso d'ufficio. Entrambi avevano già ricevuto, nel gennaio 2008, informazioni di garanzia per abuso d'ufficio, insieme con gli altri nove membri del vecchio consiglio di amministrazione della società consortile, antecedente al 2007. La svolta di ieri è stata accompagnata da alcune perquisizioni e acquisizioni di documenti, compiute dai carabinieri su disposizione della Procura nelle abitazioni e negli uffici dei due indagati. In particolare, i militari avrebbero perquisito le società torinesi di Domenico Rossetto (fratello del sindaco di Alba, Giuseppe Rossetto, che non è in alcun modo coinvolto nella vicenda) compresi uffici in Alba. Sulla vicenda, gli inquirenti mantengono stretto riserbo, ma le nuove informazioni di garanzia, le ricerche e la raccolta di testimonianze lasciano supporre il proposito di affrontare con decisione la situazione, dopo mesi di indagini e consulenze tecniche. Secondo indiscrezioni, a Domenico Rossetto (che ora è uscito dalla società, così come Desana) si contesterebbe di aver procurato consulenze esterne per alcune centinaia di migliaia di euro, mentre in precedenza erano svolte direttamente dalla scuola. Per Desana, invece, le contestazioni riguarderebbero spese personali fatturate all'Apro. Il caso della società consortile era approdato in Procura della Repubblica a giugno 2007, dopo mesi di polemiche e divisioni sui bilanci, sulla gestione e soprattutto sull'orientamento futuro dell'agenzia di formazione professionale Alba-Barolo.

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E' ancora a Dakar la salma di Celizzoni (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

DIANO ARENTINO E' ancora a Dakar la salma di Celizzoni E' ancora in Africa la salma di Carlo Celizzoni l'insegnante di 59 anni che a abitava ad Arentino morto a Dakar, in Senegal, per problemi cardiaci. Il docente, che lavorava all'Università di Dakar come lettore di italiano, aveva insegnato francese per anni in istituti superiori imperiesi. \

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Rifiuti, parla Connet Dopo Milano e altri grandi città italiane, il ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Frosinone)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi Rifiuti, parla Connet Dopo Milano e altri grandi città italiane, il prof. Paul Connet dell'Università S. Lawrence di New York e la sua teoria "Rifiuti Zero" (secondo la quale è possibile un sistema di smaltimento e soprattutto riutilizzo dei rifiuti che tenda progressivamente ad eliminare del tutto discariche ed inceneritori), arriva all'Antares di Ceccano. La conferenza, stamattina alle 10, è organizzata dall'amministrazione comunale in collaborazione con la Lega Consumatori, per la quale sarà presente anche il presidente nazionale, dott. Gaetano Arciprete accanto alle rappresentanze comunali ed al prof. Antonio Palleschi dell'Università Tor Vergata, docente del Campus Universitario di Chimica Applicata a Ceccano.

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Parteciperanno alla finale nazionale che si svolgerà all'Università Bocconi a Milano gli o... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Civitavecchia)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi Parteciperanno alla finale nazionale che si svolgerà all'Università Bocconi a Milano gli otto studenti vincitori delle semifinali nazionali dei Giochi Matematici tenutesi presso il liceo scientifico Galileo Galilei il 21 marzo scorso. Hanno vinto per la categoria C2 (Terza media): Marianna Piredda e Iacopo Ciuchi della Galice ed Alice Spadaro della Flavioni succursale Calamatta. Altri cinque studenti hanno conquistato la vittoria per la categoria C1 (1 e 2 media). Sono: Simone Agostini e Emanuele Cracolici della Galice, Marco De Luca e Davide Mastrogiovanni della Flavioni, succursale Calamatta e Fabrizio Piroli dell'Istituto Comprensivo di via del Faggeto di Allumiere. La finale nazionale è prevista nel pomeriggio di sabato 23 maggio 2009. In questa occasione verrà selezionata la squadra che rappresenterà l'Italia alla finale Internazionale di Parigi di fine agosto. Visto il successo dell'iniziativa, la dirigente del liceo scientifico Galilei, professoressa Maria Zeno ha proposto alle docenti responsabili, professoressa Elena Renzi e Ileana Pietranera, di prevedere, per il prossimo anno, anche la partecipazione della categoria GP (grande pubblico) riservato agli adulti dal 3° anno di Università... ai classici 99 anni. L.B.

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Il gioco oltre che duro s'è fatto sporco. Nelle aule dell'università D'Annunzio ne... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi di FEDERICA GIALLORETO Il gioco oltre che duro s'è fatto sporco. Nelle aule dell'università D'Annunzio nei giorni scorsi è circolato un manifesto anonimo contro la quinta ricandidatura del rettore in carica Franco Cuccurullo. Il documento getta fango anche sul direttore generale Marco Napoleone, sul preside di medicina Carmine Di Ilio, ed altri prestigiosi docenti della facoltà di medicina di Chieti. Immediata la presa di distanza del neo nato comitato per lo sviluppo della D'Annunzio che ha smentito seccamente la paternità del comunicato. «Indipendentemente dagli argomenti trattati, su cui del resto molti hanno già opinioni personali, si tratta di un'assoluta porcheria, anonima ed infame. Il comitato per lo sviluppo dell'Università D'Annunzio intende far sapere all'accademia ed al pubblico che condanna simili operazioni denigratorie e che non è coinvolto e non intende condividere questa responsabilità (tutte le azioni del CpS-UdA sono firmate e con fonti documentate), pur prendendo atto di un diffuso malessere per la guarigione del quale auspica la collaborazione e la collateralità dei docenti di tutte le facoltà della nostra Università, nelle sedi di Chieti e Pescara», scrivono il professor Pier Enrico Gallenga e altri dieci docenti del comitato. In sostanza sfida al rettore Cuccurullo sì, ma purchè sia leale e senza colpi bassi. Tra i docenti del comitato regna il low profile, per evitare spargimenti di sangue in vista delle elezioni del 13 maggio. E adesso sono pronti a lavorare per un'alternanza alla luce del sole. Lo schema è sempre lo stesso: docenti storici delle facoltà pescaresi che cercano una forte sponda in Medicina, la facoltà regina. I nomi forti circolati nei giorni scorsi erano il luminare di oculistica Gallenga, il pediatra Chiarelli, e il professor Leonardo Mastropasqua. Nomi ancora in auge per una sfida che appare sulla carta difficile. Il magnifico rettore gode di larghi consensi su più fronti e non sarà un'impresa facile riuscire a detronizzare Cuccurullo che occupa la poltrona più importante della D'Annunzio dal '97, anno in cui ottenne il primo mandato. «Se c'è qualcuno che vorrà candidarsi - spiega il professor Pier Enrico Gallenga, - ne discuteremo insieme con i colleghi che vorranno partecipare ad un programma di sviluppo dell'Ateneo che noi del comitato stiamo studiando accuratamente». «E' in corso una fase di elaborazione dei programmi intorno ai quali le facoltà stanno ragionando - aggiunge il professor Ezio Sciarra, ordinario di metodologia delle scienze sociali alla facoltà di lettere e filosofia di Chieti e preside della facoltà di scienze sociali -. Subito dopo Pasqua, ci sarà un'assemblea elettorale alla D'Annunzio importante in vista del 13 maggio. Auspichiamo un dibattito costruttivo, ampio sulla base dei programmi per lo sviluppo dell'Università per i prossimi anni. Lo scenario dell'Ateneo sta mutando: occorre rivisitare gli orientamenti. Non c'è una pregiudiziale di partenza - premette poi Sciarra - ma solo l'esigenza di trovare modalità per un dibattito sereno sulla base di programmi per il libero confronto degli elettori». E sui nomi, il professore aggiunge: «C'è bisogno del consenso intorno ai nomi, e comunque noi del comitato, che siamo tra i soci fondatori della D'Annunzio, auspichiamo un nome forte, di peso».

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DUECENTO studenti di Architettura, Ingegneria e Belle Arti "semineranno" Villa Borghes... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi di RITA SALA DUECENTO studenti di Architettura, Ingegneria e Belle Arti "semineranno" Villa Borghese di installazioni realizzate con l'impiego di materiali innovativi e, soprattutto, ecocompatibili. Fino all'8 aprile, nell'ambito del Darwin week 2009, evento organizzato dall'Associazione Sesam Italia 2009, dalla Facoltà di Architettura di Valle Giulia (Università La Sapienza) e dalla Fondazione Bioparco di Roma, questo piccolo esercito di giovani ci sono gli italiani, ma anche europei da 25 Paesi dell'Unione, più bielorussi, russi e venezuelani sarà ospite di un campo-base all'interno della ex-Fiera di Roma e opererà nel verde. «L'obiettivo principale spiega l'architetto Cristina Mazzantini, docente a Valle Giulia, ideatrice del progetto assieme a Massimo Zammerini è stimolare, negli architetti e negli ingegneri di domani, l'attitudine a trovare nel loro lavoro soluzioni intelligenti e innovative; a conoscere e usare materiali alternativi; nonché, conquista importante, a "vivere" la dimensione del cantiere. Purtroppo, soprattutto in Italia, l'università garantisce la formazione teorica, non quella pratica. E se La Sapienza è comunque all'avanguardia in fatto di workshop e opportunità applicative, è il nostro Paese a vivere, in particolare, lo scollamento fra i due momenti». L'Associazione Sesam Italia è nata per realizzare a Roma l'appuntamento annuale del Sesam (Small European Students of Architecture Meeting), un'organizzazione apolitica che riunisce e organizza ogni anno gli studenti europei. Il tema dell'edizione capitolina è l'evoluzione: l'intera manifestazione si inserisce nelle celebrazioni per il Bicentenario della nascita di Darwin. «Tutti i materiali usati per le installazioni continua l'architetto Mazzantini sono ecosostenibili o riciclati. Larga parte degli stessi l'abbiamo ottenuta grazie alla sponsorizzazione della Oikos, un'azienda che produce finiture di qualità con tecnologie innovative ed ecocompatibili. Abbiamo spronato gli studenti ad inventare. Le idee che hanno avuto sono risultate buone, forse proprio grazie ai materiali a disposizione. I vincoli progettuali, in altri termini, possono aiutare la creatività anziché limitarla». Il tema evoluzionistico viene affrontato da due punti di vista, quello concettuale e quello architettonico. Non a caso, il "percorso darwiniano" che gli studenti compiranno, con l'aiuto di tutor selezionati per concorso, afferma la possibilità di progettare e realizzare armonizzando il rapporto fra architettura, tecnologie e paesaggio, in particolare il paesaggio delicato e importante di Villa Borghese dove il binomio Darwin/architettura trova una particolare evidenza». Le cinque installazioni, liberamente ottenute partendo da una forma-base archetipica, un solido cubico a tre facce, le vedremo esposte all'ingresso del Bioparco in via Pinciana, alla Valle dei Platani di Villa Borghese, davanti alla Galleria nazionale d'Arte moderna e a Valle Giulia, davanti alla Facoltà di Architettura. «Gli studenti potranno anche incontrare il pubblico, esporre le loro idee progettuali, approfondire il rapporto con i visitatori interessati attraverso workshop e altre forme di contatto». Il futuro demiurgo dell'ambiente, darwinianamente pronto a cogliere l'ausilio dei nuovi materiali e le provvidenze della tecnologia, avrebbe un vantaggio se fosse, insieme, ingegnere e architetto, alla Santiago Calatrava, per intenderci? «L'ingegnere assorbe una cultura tecnologica avanzata dice l'architetto Mazzantini , mentre l'architetto progetta con sensibilità, tenendo conto dell'inserimento armonioso nell'ambiente. Una volta esisteva l'ingegnere-architetto, poi le discipline si sono divaricate, implicando, ciascuna nel suo specifico, delle specializzazioni. Ma in molti momenti e su molti punti devono poter coesistere, si sostengono a vicenda». Ferma restando l'eccellenza della Sapienza, in quali Paesi lo studente può ricevere, oggi, la miglior formazione nelle due discipline? «L'Inghilterra e l'Olanda rimangono le mete appetite, garantiscono meglio la doppia formazione, teorica e pratica, che dai noi, dicevamo, manca. Anche la Spagna, comunque, ha delle università molto serie». www.sesam2009.it

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I DIRITTI della persona umana e il tema del fine vita, gli scenari presenti, le n... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Prato)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA PRATO pag. 12 I DIRITTI della persona umana e il tema del fine vita, gli scenari presenti, le n... I DIRITTI della persona umana e il tema del fine vita, gli scenari presenti, le necessità e le opportunità future sono al centro del dibattito dal titolo: «I diritti dell'uomo e la fine della vita: riflessione sulle scelte di fine vita e sul testamento biologico». L'incontro si terrà sabato alle 9,30 nella sala «Il Granaio» del Conservatorio di San Niccolò ed è promosso dalla Consulta diocesana per le Aggregazioni Laicali, che lo ha organizzato insieme al Centro Pastorale Salute e Vita della Diocesi di Prato. Parteciperanno al dibattito il vescovo Gastone Simoni, Claudia Navarini, docente di Bioetica all'Università «Regina Apostolorum» di Roma e Paolo Brachi, direttore del Centro Pastorale per la salute e la Vita di Prato.

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È ora di creare il libero mercato dell'affitto. È la sola via per dare una solu... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi «È ora di creare il libero mercato dell'affitto. È la sola via per dare una soluzione vera al problema. Serve una svolta, le proroghe degli sfratti creano solo le premesse per il persistere del problema». È l'appello del professor Marcello Clarich, docente di Diritto Amministrativo all'Università Luiss Guido Carli di Roma. Desario all'interno

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Ente trasformato con Irap a due vie (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-04-02 - pag: 28 autore: Il passaggio dal pubblico al privato Ente trasformato con Irap a due vie Luigi Lovecchio La trasformazione di un ente non economico di diritto pubblico in un ente non commerciale di diritto privato determina la nascita di un nuovo soggetto passivo Irap. Ne consegue la necessità di presentare due distinte dichiarazioni per l'anno in cui ha avuto effetto la trasformazione, rispettando le regole specifiche per ciascuna tipologia soggettiva. La precisazione arriva dalla risoluzione n. 90/E diffusa ieri dall'agenzia delle Entrate. Il quesito riguardava una Ipab che si era trasformata in una Fondazione per effetto di una legge regionale. La disciplina legislativa di riferimento disponeva la continuità legale tra i due soggetti, alla stregua di quanto accade per le operazioni di trasformazione omogenea. Il contribuente riteneva dunque di dover presentare un unico modello di dichiarazione, seppure suddiviso convenzionalmente in due periodi. Nel primo, ante trasformazione, l'imposta sarebbe stata determinata con il sistema retributivo, valevole per le amministrazioni pubbliche. Secondo questo metodo, la base imponibile si ottiene dalla somma delle retribuzioni erogate, alla quale si applica la speciale aliquota dell'8,5%.è previsto poi un meccanismo di acconti mensili, calcolati in base alle retribuzioni pagate in ciascun mese. Nel periodo post trasformazione, invece, sarebbe stato da applicare il sistema stabilito per gli enti non commerciali, che non prevede acconti, determina le retribuzioni imponibili per competenza e contempla l'aliquota ordinaria del 3,9%. Poiché la modulistica non consente di evidenziare questa separazione convenzionale, l'istante proponeva di presentare due moduli, entro il termine di presentazione relativo all'anno 2008, e di pagare il saldo dell'Irap dovuta per lo stesso anno, unitariamente, entro il prossimo 16 giugno. Secondo le Entrate, invece, la trasformazione in esame comporta la nascita di un nuovo soggetto passivo d'imposta. Questo in ragione del fatto che l'articolo 3 del decreto legislativo 446/97, nell'elencare i soggetti passivi del tributo regionale, menziona separatamente le amministrazioni pubbliche, rispetto agli enti privati non commerciali. Nello stesso senso depone la profonda diversità delle regole di determinazione dell'imponibile e dell'imposta. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Piazza dell'Università, lavori quasi finiti (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Brianza)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

LISSONE MACHERIO pag. 9 Piazza dell'Università, lavori quasi finiti VEDANO PARCHEGGIO OK, ULTIMI RITOCCHI AL BAR RISTORANTE E ALLA PIANTUMAZIONE VEDANO MANCANO le piantumazioni, e deve essere ultimato il bar-ristorante. Ancora tre o quattro mesi e poi dovrebbe essere terminata. Sono in dirittura d'arrivo i lavori di realizzazione della nuova piazza dell'Università, sul confine tra Vedano, Monza e Lissone, accanto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Milano Bicocca, alle spalle dell'ospedale San Gerardo. «Devono finire il bar-ristorante, che stanno già costruendo, e mancano le piante, ma per posarle ci sono tempi specifici spiega il sindaco Patrizia Lecchi . Per l'estate la piazza dovrebbe essere pronta. Il parcheggio sotterraneo invece è già finito». L'opera dovrebbe risolvere i problemi di viabilità nella zona nati con l'insediamento dell'università, come pure quelli di posteggio per le auto di alunni e docenti della Facoltà, ancora oggi costretti in buona parte a lasciare le vetture lungo la strada, cosa che crea disagi. L'intervento prevede, oltre alla costruzione della piazza vera e propria, anche la creazione di un parcheggio interrato su due piani, in grado di ospitare 210 veicoli in tutto. Sulla superficie di poco più di 3.500 metri quadri, pavimentata in porfido, ci saranno ampi spazi alberati, un edificio a un piano che ospiterà un bar-punto ristoro e una fontana. La piazza sarà su due livelli, collegati con rampe e gradoni che formeranno una sorta di «anfiteatro», utilizzabile come punto di ritrovo per gli studenti e come spazio per svolgervi spettacoli e manifestazioni all'aperto. Il silos, invece, nei giorni lavorativi servirà soprattutto per studenti e insegnanti, mentre nel fine settimana potrà funzionare come «punto di interscambio» per chi si vuole recare al vicino Parco di Monza. A coprire i costi di realizzazione, un finanziamento della Regione e il privato che si è aggiudicato l'appalto di costruzione-gestione: la società che sta creando la piazza avrà poi in gestione il parcheggio sottostante. Intanto è in fase di stesura il progetto definitivo per la costruzione di una rotonda all'incrocio tra via Podgora e la nuova provinciale Monza-Carate: qui, la strada da Cascina Zappa verso il paese diventerà a senso unico, mentre il tratto dalla rotatoria verso Vedano resterà a doppio senso. F.L.

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Il professor Marcello Clarich è docente di Diritto Amministrativo all'Università L... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Metropolitana)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi di DAVIDE DESARIO Il professor Marcello Clarich è docente di Diritto Amministrativo all'Università Luiss Guido Carli di Roma. E' uno dei massimi esperti sulle norme che regolano rapporti tra cittadini e istituzioni. Professore, l'assessore comunale alla Casa, Alfredo Antoniozzi, ha annunciato che chiederà al prefetto di Roma una proroga degli sfratti per la Capitale, che ne pensa? «Solitamente la proroga degli sfratti viene stabilita con un decreto legge a livello nazionale. Forse a livello locale stanno pensando ad un'ordinanza di urgenza del prefetto per questioni di grave disagio sociale o cose del genere. Di fatto, credo, che non diano la forza pubblica di ausilio agli ufficiali giudiziari per gli sfratti esecutivi» Come valuta questo tipo di interventi? «Questo tipo di provvedimenti concorrono a rendere bloccato il mercato delle locazioni. Perché scoraggiano i piccoli proprietari ad affittare le loro case. E', invece, ora di creare il libero mercato degli affitti». E come? «Con la tutela e la garanzia dei diritti dei proprietari ovvero la certezza che alla scadenza del contratto, o in caso di morosità da parte dell'inquilino, in tempi ragionevoli il proprietario rientra nella disponibilità materiale del proprio bene. In Italia non c'è questa certezza e il fenomeno che si verifica è quello delle cosiddette "case sfitte" perchè i proprietari hanno paura, non si fidano, ad impegnare una casa». Perché, all'estero come funziona? «Nei Paesi, come per esempio il Lussemburgo, il Belgio e la Germania, dove c'è questa certezza che alla fine del contratto, o qualora ci siano delle inadempienze, il proprietario rientra in possesso della casa, funziona tutto molto meglio. In pochi mesi si ottiene un intervento del giudice che viene puntualmente eseguito. E il mercato ne trae giovamento perché si crea un circuito virtuoso». Cosa intende per circuito virtuoso? «Intendo che in questa maniera c'è una maggiore disponibilità di case sul mercato e conseguentemente, aumentando l'offerta aumenta la concorrenza e si registra un contenimento dei prezzi delle locazioni». Però c'è l'emergenza delle persone che rischiano lo sfratto. «Certamente. Però quello che è un'emergenza sociale non può pesare sulle spalle di una sola categoria, cioè su quella dei proprietari di case quando invece è una questione che deve interessare l'intera collettività. Altrimenti è come il cane che si morde la coda». In che senso? «Il blocco degli sfratti è un provvedimento tampone che risolve un'emergenza immediata nel brevissimo periodo crea essostesso, in modo paradossale, le premesse perché il problema si protragga e, peggio, si aggravi nel lungo periodo. Per risolvere questa situazione serve, invece, una svolta».

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E' stato costruito in riva all'Arno lo spettrometro test per Pamela' (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

CRONACA FIRENZE pag. 11 E' stato costruito in riva all'Arno lo spettrometro test per Pamela' ASTROFISICA RICERCATORI UNIVERSITA' E CNR IL MOMENTO di crisi impone «concretezza» anche nella scelta del nuovo rettore dell'Ateneo. «Basta con la logica delle appartenenze. Ora più che mai è importante scegliere i candidati sulla base delle loro ricette per ridare vigore alla nostra Università». Ne è convinto il professor Francesco Martelli, presidente Uspur, che insieme al Cnu forma le due principali rappresentanze sindacali dei docenti del nostro Ateneo. E proprio Martelli, insieme ai colleghi Gianfranco Bettin dell'Uspur, e Mauro Marchionni e Clemente Crisci del Cnu, ha annunciato che domani tra le 9.15 e le 13, nell'aula convegni del D6 del Polo di Novoli si svolgerà un confronto diretto coi cinque (per ora) candidati alla poltrona di Marinelli, ovvero Paolo Caretti, Guido Chelazzi, Alberto Del Bimbo, Sandro Rogari e Alberto Tesi. Intanto secondo alcuni rumors che vorrebbero la facoltà di Medicina alla ricerca di un proprio candidato, i docenti non confermano e non smentiscono. E se Marchionni ha detto chiaramente di non essere intenzionato a farsi avanti, ha invece confermato che ci sta pensando il collega Giampaolo Biti.

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DA alcuni anni l'Università assicura l'estensione serale fino alle 23 di alcune bibli... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA PISA pag. 10 DA alcuni anni l'Università assicura l'estensione serale fino alle 23 di alcune bibli... DA alcuni anni l'Università assicura l'estensione serale fino alle 23 di alcune biblioteche e più precisamente di quelle di Ingegneria, Economia, Filosofia e storia, Matematica informatica e fisica, ma solo per un periodo di circa 8-9 mesi. Le sospensioni hanno sempre coinciso con i periodi in cui si presumeva una minore utilizzazione, ossia la pausa estiva, il periodo natalizio fino agli inizi di febbraio, oltre che alcuni giorni nel periodo pasquale. Il Sistema Bibliotecario dell'Università ha effettuato un'operazione di costante monitoraggio delle presenze, ai fini di una migliore utilizzazione delle risorse disponibili. Sulla base di questo monitoraggio e su richiesta di alcuni rappresentanti degli studenti in Senato accademico e in Cda è stato deciso di anticipare l'apertura autunnale e, a questo fine, di dilatare l'abituale sospensione del periodo pasquale. Tutto questo senza diminuire il periodo complessivo di servizio, quindi senza arrecare nessun danno ai lavoratori esternalizzati. La modifica del calendario del servizio di apertura serale - una punta di eccellenza del Sistema Bibliotecario pisano - non rappresenta quindi nessun "giro di vite", ma solo un adeguamento alle esigenze manifestate dagli stessi studenti. QUANTO ai contratti di catalogatori esterni "non rinnovati" sono subordinati alle esigenze che vengono via via monitorate e, proprio per il loro carattere variabile, non si può configurare una qualche forma di "obbligo" al rinnovo da parte dell'Università. L'Ateneo ha sempre perseguito una politica volta al sostegno e sviluppo della ricerca e alla qualità dell'attività didattica. In questo quadro si inseriscono anche la salvaguardia e il potenziamento delle biblioteche, che alla didattica e alla ricerca sono necessarie, seppure in un momento in cui i finanziamenti all'Università sono in diminuzione. Infatti il finanziamento 2009 per il sistema bibliotecario centrale è rimasto pari a quello del 2008 e quello per il funzionamento delle biblioteche è calato del 25% (e non del 30%), con una diminuzione complessiva minore del 10%, più contenuta rispetto a quelle applicate, per esigenze di bilancio, ad altre strutture dell'Ateneo. Dispiace molto che gli sforzi fatti per garantire e migliorare la qualità del servizio che le biblioteche universitarie offrono agli studenti e ai docenti pisani siano in alcuni casi interpretati come espressione di una politica diametralmente opposta a quella portata avanti dal Senato Accademico e dal Cda dell'Università. Università di Pisa

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CARRARA UN GRUPPO di studentesse dell'istituto Montessori (... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA MASSA / CARRARA pag. 19 CARRARA UN GRUPPO di studentesse dell'istituto Montessori (... CARRARA UN GRUPPO di studentesse dell'istituto Montessori (liceo linguistico e liceo psico-pedagogico) ha partecipato ad una vacanza-studio a Cannes nella scuola superiore di lingue di Pierre Overall. Le allieve hanno seguito con interesse le lezioni e visitato le più belle località della Costa Azzurra. Le ragazze erano ospiti di famiglie del posto cosi hanno potuto conoscere la realtà quotidiana francese. Le partecipanti, accompagnate dalle insegnanti Daniela Gemma Tinfena e Maura Vatteroni, erano:: Francesca Chelotti , Deborah Forconi, Noemi Bosone, Anna Teresa Bonpensiere, Francesca Forconi, Margherita Pastine, Veronica Poli, Marianna Moruzzi, Alexandra Tomasi. Un'esperienza positiva e le docenti auspicano un seguito il prossimo anno anche in altre città francesi. Premio universitario L'Università di Pisa ha bandito un concorso per l'assegnazione di un «Premio di Studio alla memoria di Matteo Muzzetto» per l'anno accademico 2008-2009. Il premio è destinato a un laureato (laurea specialistica o vecchio ordinamento) senza vincolo di Facoltà, che avrà presentato la migliore tesi riguardante «i processi comunicativi e culturali» e conseguito il titolo di studio nel periodo febbraio 2007-febbraio 2009. Le domande di ammissione devono essere presentate entro le ore13 del 7 aprile 2009. Coloro che sono interessati possono trovare il bando e il modello della domanda sul sito dell'Ateneo (vedi: bandi di concorso, borse e premi di studio).

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Master per dirigenti, la maggioranza trema (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

di Beatrice Barberini Master per dirigenti, la maggioranza trema Anche la Lega è dubbiosa sull'opportunità della spesa in tempi di ristrettezze La votazione finisce in parità CENTO. Testa a testa in Consiglio tra maggioranza e opposizione. Seppur respinto per regolamento, nove contro nove sono stati i voti sull'odg che chiedeva la revoca dell'impegno di spesa di 7mila e 500 euro per la formazione, qualificazione e perfezionamento del personale, atto che consente a tre dirigenti del Comune - il direttore generale Ambotta, il primo dirigente Del Do e la Fratticcini - di partecipare al Master in scienze amministrative presso l'università di Urbino nell'anno accademico 2009/10. Una richiesta avanzata dal consigliere Nalin (Pdci-Unire la Sinistra), dal gruppo del Pd e da Rodolfi (Rinascita Centese), i quali hanno rilevato che «due dei tre dirigenti (Ambotta e Del Do, ndr) non sono dipendenti comunali, bensì professionisti temporaneamente al servizio dell'amministrazione, assunti per scelta del sindaco con scadenza contrattuale 2011». Per questo, i firmatari dell'odg riterrebbero «corretto che i costi siano assunti personalmente dagli interessati». Evidenziata dai consiglieri l'errata formulazione tecnica del documento (in quanto si impegnava il Consiglio nella revoca di una delibera dirigenziale), da cui è derivata la contestazione e la richiesta di ritiro dell'atto, respinta dai firmatari a fronte del chiaro contenuto e del messaggio politico insito nel documento e condiviso da Rinascita Centese, Pd, Nalin (Pdci-Unire la Sinistra) e Alleanza per Cento, ma anche dal consigliere Vito Perboni (An nel Pdl) e, in parte, dalla Lega Nord. L'intervento del sindaco Tuzet a spiegare il valore della formazione per i due dirigenti, Ambotta e Del Do, la cui scadenza contrattuale «non li rende diversi dagli altri lavoratori. Sono dipendenti a tutti gli effetti - ha spiegato Tuzet - che vanno ad aggiornarsi, ad imparare per dare maggiore professionalità al Comune ed evitare errori e danni superiori per poca informazione». Largamente condivisa la parte etico-politica del documento presentato in aula per la revocare la spesa di 7mila e 500 euro per la formazione, qualificazione e perfezionamento di tre dirigenti del comune centese. Per il consigliere Bregoli (Apc) «l'aggiornamento professionale fa parte dei doveri dei dirigenti a contratto e dovrebbe essere svolto a proprie spese, anche per il direttore generale Ambotta èp tutt'altro che sottopagato». In un simile periodo di ristrettezze economiche, secondo il capogruppo di Rinascita, Gennari, l'odg è un invito all'amministrazione a spendere con più attenzione e a non sperperare i soldi pubblici: «Occorre maggiore oculatezza - ha continuato Gennari - anche perché continuamente si dice che i soldi non ci sono, e poi si dimostra al contrario che le risorsi ci sono, ma solo per ciò che si vuole». Alcuni aspetti sono per il gruppo Lega Nord discutibili e inopportuni: «Com'è possibile - è stato il dubbio di Panzacchi - che i dirigenti debbano partecipare ad un Master che ha come obiettivo dare competenze utili per accedere alla dirigenza?». Tuttavia, per il consigliere Magagna, pure del Carroccio, da un lato la legge prevede che l'1% della somma delle retribuzioni dei dirigenti sia investita per il loro aggiornamento, dall'altro, a fronte dell'attuale crisi economica la Lega auspica che i due si facciano carico delle spese di trasferta e di mantenimento fuori sede, se non «l'autoriduzione dello stipendio di alcuni dirigenti per affrontare la congiuntura economica». A seguito della richiesta dei costi reali e complessivi legati alla frequenza annuale del Master avanzata dal consigliere Cariani (Pd), forti le perplessità espresse dal capogruppo Gaiani: «Si tratta - ha affermato - di una determina di spesa sottoscritta dal responsabile Dirigente del Servizio Organizzazione del Personale e Sviluppo Risorse Umane del Comune, l'avvocato Luca Tamassia, sulla cui assunzione sta indagando la Corte dei Conti (procura di Bologna) e che recentemente ha dato le dimissioni dall'incarico comunale». Come riferisce la Gaiani (Pd), nelle informative del Master spicca tra i docenti del corso il nome dell'avvocato Tamassia, lo stesso responsabile che ha coperto la determina di spesa di 7mila 500 euro perché tre dirigenti del Comune di Cento partecipino al corso da lui tenuto presso l'università di Urbino. Inoltre, tra i docenti - ha concluso la Gaiani - figura anche il professor Bruno Angelini, facente parte del Gruppo di valutazione del Comune di Cento che ha il compito di valutare i risultati dei dirigenti centesi, gli stessi, in altre parole, inviati a seguire il corso in Master in scienze amministrative». Le lezioni, la cui frequenza è obbligatoria per i 2/3 delle attività, si svolgono il venerdì e il sabato nel periodo compreso tra il 1? febbraio 2009 ed il 31 gennaio 2010.

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Scienze politiche a rischio chiusura (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Nuoro Pagina 5018 Grazie all'opposizione dell'unico studente, il Senato accademico ha rinviato la decisione Scienze politiche a rischio chiusura Grazie all'opposizione dell'unico studente, il Senato accademico ha rinviato la decisione La delibera del rettore Mistretta è stata ritirata in extremis --> La delibera del rettore Mistretta è stata ritirata in extremis I tagli ai finanziamenti incombono pesantemente sull'ateneo barbaricino, adesso si spera nel nuovo cda. Ormai nella possibilità di tenere aperta nel Nuorese una Università degna di questo nome sembrano credere solo gli studenti, e forse neanche tutti. Chi invece vuol sacrificare la giovane ma vivace esperienza barbaricina sull'altare dei tagli imposti all'istruzione dall'ultima Finanziaria è il rettore dell'Università di Cagliari Pasquale Mistretta. LA DELIBERA Portata all'attenzione del Senato Accademico senza che le fosse data la necessaria pubblicità, la delibera proposta da Mistretta riguardava la soppressione dei corsi di Scienze politiche che attualmente si svolgono a Nuoro ed è stata portata in votazione lunedì scorso. Durante il dibattito che ne è seguito, l'unico rappresentante degli studenti (in tutto sono cinque) presente in quel momento, Alessandra Frau, espressione di Università per gli studenti, si è opposta con forza, trovando la solidarietà di alcuni docenti. Viste le argomentazioni degli oppositori, il rettore Mistretta ha deciso di ritirare la delibera e di rinviare la discussione alla seduta successiva. È stato evitato così un vero e proprio golpe, che avrebbe minato alle fondamenta l'esistenza stessa dell'esperienza universitaria nel Nuorese. LA REAZIONE I rappresentanti di Università per gli studenti Alessandra Frau, Marco Paniziutti (candidato di Nuoro al consiglio di amministrazione dell'Università di Cagliari nelle elezioni che si svolgono in questi giorni) e Lorenzo Espa hanno diffuso un volantino denunciando quanto era accaduto. «Ci chiediamo - si legge nel documento - dove fossero gli altri rappresentanti degli studenti ed in particolare dove fosse Roberto Mura, rappresentante in Senato Accademico del gruppo Ichnusa, che nell'assemblea del 27 marzo a Nuoro aveva promesso un suo impegno deciso in difesa dell'Università Nuorese. Forse però quando si discuteva della chiusura dei corsi a Nuoro, Mura era impegnato in cose che riteneva più importanti. LA PROPOSTA Durante la seduta di Senato Accademico dell'11 luglio dello scorso anno, i rappresentanti di Università per gli studenti si erano battuti inutilmente per chiedere la chiusura del corso di Scienza dell'amministrazione a Cagliari per farlo rimanere solo a Nuoro. «La strada di far svolgere a Nuoro corsi unici, non ripetitivi di quelli esistenti nelle Università di Cagliari e di Sassari - sostiene Antonio Arghittu, uno degli animatori di Università per gli studenti - ci pare l'unica strada per salvare l'esperienza degli studi universitari nel Nuorese. Perciò nel prossimo Consiglio di amministrazione i nostri rappresentanti ripeteranno la proposta, sperando di ottenere una maggiore solidarietà». ( a. a. )

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truffa, processo ungaro rinviato al 29 aprile (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 1 - Gorizia Truffa, processo Ungaro rinviato al 29 aprile L'astensione nazionale degli avvocati penali, che si concluderà soltanto domani, ha provocato anche lo slittamento della seconda udienza, in programma ieri davanti al Tribunale di Roma, del processo che vede il docente universitario goriziano Daniele Ungaro, 48 anni, accusato di truffa aggravata e falso in concorso con Massimo Anziani, dirigente romano del sindacato di polizia Siap. Secondo l'accusa, il professor Ungaro, docente di sociologia dei fenomeni politici nell'università di Teramo, avrebbe raggirato un migliaio di poliziotti iscritti al Siaop che aspiravano a una "laurea facile". Ieri il suo difensore, l'avvocato Alberto Tofful, aderendo allo sciopero, non si è recato a Roma e si è fatto rappresentare da un collega della capitale. Preso atto dell'astensione degli avvocati, il giudice monocratico Julia ha aggiornato l'udienza al 29 aprile. Comincerà in tale occasione la "sfilata" dei testi.

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albergo impiegati, pizzolitto invita tondo all'inaugurazione (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 9 - Gorizia Albergo impiegati, Pizzolitto invita Tondo all'inaugurazione MONFALCONE. Il sindaco di Monfalcone, Gianfranco Pizzolitto, ha incontrato il presidente della Regione, Renzo Tondo, per invitarlo all'inaugurazione del ristrutturato albergo impiegati. La struttura, di oltre 8 mila 200 metri quadrati, è destinata a ospitare una serie di corsi d'eccellenza, compresi quelli rivolti al settore pubblico, oltre al Distretto tecnologico per la navalmeccanica e a un hotel a 4 stelle. L'enorme edificio, costruito all'inizio degli anni 20 per conto dei Cosulich per accogliere gli impiegati celibi del cantiere, è stato recuperato col contributo regionale nelle sue caratteristiche architettoniche originali, ha richiesto un investimento di oltre 15 milioni attraverso un'operazione di project financing con coinvolgimento pubblico-privato. Il progetto, elaborato dall'ingegner Edino Valcovich e dallo studio Cooprogetti, rispetta le indicazioni della Sovrintendenza. A nome dell'Anci, Pizzolitto ha anche illustrato le linee che l'associazione dei Comuni sta portando avanti nell'ambito della nuova normativa atta a riqualificare il personale e a riorganizzare gli enti, nel cui contesto formazione e innovazione tecnologica rappresentano gli assi portanti per il miglioramento dell'efficienza dei servizi. Tondo, assicurando la sua presenza all'inaugurazione, ha espresso interesse e apprezzamento per l'azione dell'Anci, condividendo l'esigenza di un rinnovamento della pubblica amministrazione, nella logica del comparto unico regionale.

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Cuneo: al Toselli va in scena un Platone in chiave attuale (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Cuneo: al Toselli va in scena un Platone in chiave attuale La Direzione dell’Azienda Ospedaliera Santa Croce e Carle di Cuneo in collaborazione con la Scuola di Umanizzazione della Medicina ha programmato un ciclo di tre spettacoli di 'Assemblea Teatro', sotto la guida di Renzo Sicco, presso il Teatro Toselli di Cuneo. Il percorso, che giunge al termine, trae ispirazione da un lavoro letterario di Lalla Romano, 'Nei mari estremi', e prosegue con i 'Dialoghi' di Platone: il Simposio ed il Gorgia. I temi individuati sono quelli della giustizia, della violenza, dell’amore, del coraggio di far fronte alla vita e quello ancora più grande di affrontare il dolore e la morte. La prima rappresentazione sarà domani 3 aprile alle 21 al Teatro Toselli di Cuneo. LA VIOLENZA – LA GIUSTIZIA Il retore Gorgia pratica la violenza 'dolce' della parola che persuade, senza preoccuparsi della verità e bontà di quanto dice, ma facendo leva soltanto sulle emozioni degli ascoltatori che egli con la sua abilità oratoria sa portare nella direzione voluta. A convincere un malato ad affrontare una grave cura Gorgia si era dimostrato superiore a suo fratello, che pure era medico. In un crescendo di violenza anche nel modo in cui gli interlocutori rispondono via via alle domande di Socrate, si arriva alla posizione estrema di Callicle, discepolo di Gorgia, il quale finisce con l’esaltare un altro tipo di violenza, ancora più radicale, quella della tirannide del più forte che mira a soggiogare i più deboli e a prevaricare su di essi. Socrate in abiti odierni riprende vita sul palco, per portare avanti il dialogo sull’uomo iniziato 2500 anni fa sulle piazze di Atene. Il progetto di Bob Marchese e Fiorenza Brogi, 'Filosofi a teatro', un percorso 'drammatico' verso la conoscenza ispirato e tratto dai dialoghi di Platone messo a punto con la collaborazione della Professoressa Mariangela Ariotti e del professor Giuseppe Cambiano, docente di Storia della Filosofia Antica all’Università Normale di Pisa, nonché traduttore dei testi platonici, prevede due appuntamenti, dei quali il dibattito al termine dello spettacolo è parte integrante. Sono segmenti indipendenti l’uno dall’altro, ma rappresentano un percorso unitario: si parte con 'l’eros e l’amore', si continua con 'la violenza – la giustizia'. L’intento è quello di presentare in maniera scenica alcuni aspetti della riflessione filosofica platonica, sfruttando la potenziale teatralità della scrittura dialogica di Platone. Non solo questo, però: si tratta di riscoprire l’eredità attuale di Platone, per stimolare la curiosità del pubblico e dar l’occasione di dibattere liberamente su temi scottanti e difficili, con l’unico intento di capirli più a fondo. Insieme a Bob Marchese, saranno sulle scene Mattia Mariani, Silvia Nati, Angelo Scarafiotti, Diego Iannacone, in un lavoro corale. Le rappresentazioni aperte a tutta la popolazione interessata, sono indirizzate ai dipendenti dell’Azienda Sanitaria di Cuneo. Il pensiero di Platone che, attraverso il dialogo, indica la via verso un rigoroso e corretto modo di ragionare, costituirà un’utile guida agli operatori sanitari perché “…giova non tralasciar nella vita alcuna cosa per acquistare virtù e intelligenza: ché bello è il premio e la speranza è grande” (Platone, Fedone [113 D] LXII) Immagine di Platone, in un dipinto di Raffaello

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Narcisi, designer all'avanguardia conquista i critici (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cervelli

ASCOLI pag. 4 Narcisi, designer all'avanguardia «Neverland» conquista i critici «LUCKY STRIKE AWARD» di EMANUELA ASTOLFI A 23 ANNI ha ricevuto una menzione d'onore nel Lucky Strike Designer Award Italy, uno tra i più prestigiosi premi di design nazionali. Matteo Narcisi, laurea in architettura alla sede di Ascoli dell'Università degli studi di Camerino, è un esempio di quello che tanti giovani oggi possono fare per ritagliarsi uno spazio nel mondo del lavoro. Contro la tanto sbandierata fuga dei cervelli, Matteo, classe 1985, subito dopo la laurea conseguita a luglio del 2007 ha iniziato a lavorare con passione in uno studio di progettisti di Martinsicuro. Insieme ad un collega, Simone Milenati, sempre dell'Università di Camerino, ha partecipato ad uno dei più prestigiosi concorsi nazionali ideati per supportare la creatività delle nuove promesse del settore del design. Sono state coinvolte nell'iniziativa 37 città e oltre 185 atenei e scuole di design italiane. Undici le menzioni d'oro assegnate ai progetti presentati, a parte il vincitore del concorso, tra cui quella ricevuta da Matteo e Simone. IL PROGETTO si chiama «Neverland» ed è una struttura acquatica' che può essere utilizzata come museo itinerante o spazio espositivo, per seguire direttamente sul campo le manifestazioni nautiche. Ma non solo. «L'idea è nata nel 2007 spiega Matteo Narcisi con il mio professore di tesi di disegno industriale. Ci siamo accorti che mancano le attrezzature destinate all'uso pubblico, in certe manifestazioni sportive come per esempio l'American's Cup. Così abbiamo pensato di creare un polo per far vivere e seguire da vicino ad appassionati, giornalisti, e non solo, questi eventi». In corso d'opera, il progetto ha assunto una duplice valenza. «Abbiamo pensato aggiunge di renderla una struttura polivalente, a metà tra imbarcazione e architettura di terra, che possa essere utilizzata anche in altre occasioni diverse dalle regate. Neverland' è un'idea all'avanguardia che non è né barca, né casa». In pratica, è un'imbarcazione da diporto che si adatta a vari utilizzi: può essere un museo itinerante, uno spazio espositivo o un mezzo da usare per gite turistiche. «Dentro conclude ci sono un osservatorio subacqueo, una sala conferenze, area relx, mini bar, ristorante e un'ampia terrazza. Il progetto è sperimentale, abbiamo disegnato qualcosa che non esiste, ma potrebbe diventare una provocazione. Il mio sogno, come quello di tutti i progettisti, è vederlo realizzato». Image: 20090402/foto/622.jpg

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

SAN MARINO pag. 15 «No ai nazionalismi» Il discorso di Frattini. Il testo dell'accordo ECCO il testo dello storico accordo tra il Governo della Repubblica di San Marino e quello della Repubblica Italiana in materia di cooperazione economica. Art. 1 (collaborazione in materia finanziaria) - Le parti, nel rispetto dei principi che regolano i rapporti tra Stati sovrani, riconoscono il comune interesse allo sviluppo nella Repubblica di San Marino di un sistema finanziario stabile e trasparente, integrato con il sistema finanziario italiano ed europeo, soggetto ad una vigilanza adeguata. Le parti si impegnano a evitare il verificarsi di condizioni distorsive della concorrenza e collaborano per assicurare un'efficace vigilanza sulle attività finanziarie, per prevenire e reprimere l'utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività criminose e di finanziamento del terrorismo. Le parti regolano in un separato accordo gli aspetti relativi alla collaborazione in materia finanziaria. Art. 2 (collab. in mat. industriale e commerciale) - Le parti collaborano per intensificare le relazioni commerciali e favorire la cooperazione economica ed industriale fra i due Paesi, soprattutto nei settori innovativi e ad alto contenuto tecnologico. A tal fine, le parti esamineranno possibili forme concrete di cooperazione, anche attraverso lo scambio di informazioni e la realizzazione di missioni imprenditoriali e iniziative congiunte. Le parti promuoveranno modalità strutturate di collaborazione industriale e commerciale fra imprese che operano nello stesso settore produttivo, anche al fine di affrontare la competizione internazionale ed accrescere la penetrazione commerciale nei Paesi terzi. Le parti si impegnano, al fine di dare la più compiuta apllicazione alla Convenzione di amicizia e di buon vicinato fra San Marino e Italia del 31 marzo 1939, che prevede fra l'altro la libera circolazione delle merci e dei prodotti e regola la partecipazione dei rispettivi cittadini alle arti e professioni nell'altro Stato, ad agevolare la partecipazione dei cittadini e delle imprese di ognuna delle parti, ai lavori originati nei rispettivi territori compresa l'iscrizione delle imprese nei rispettivi registri. Art. 3 (collab. nel campo della protezione dell'ambiente) - Le parti convengono sull'opportunità di rafforzare i propri legami nel campo della protezione e della salvaguardia dell'ambiente e della riduzione dell'inquinamento, identificando soluzioni comuni per promuovere lo sviluppo sostenibile in conformità agli Accordi Multilaterali ambientali e alle Direttive/Regolamenti dell'Unione Europea di riferimento. In tale ambito le parti riconoscono il settore dei cambiamenti climatici come un tema prioritario per lo sviluppo di progetti e attività di collaborazione che possono rappresentare uno strumento utile al fine di mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e ridurre le emissioni di gas a effetto serra, avendo inoltre un impatto positivo sullo sviluppo sociale ed economico. In tale ambito, considerato che la Repubblica di San Marino ha aderito alla Convenzione di Vienna del 1995 per la protezione dello strato d'ozono e al Protocollo di Montreal del 1987 sulle sostanze che impoveriscono lo strato d'ozono ed intende aderire al Protocollo di Kyoto del 1997, le parti si impegnano a sviluppare un duraturo processo di collaborazione sulle questioni relative ai cambiamenti climatici, alla luce degli obiettivi e dei principi contenuti nelle Convenzioni e Protocolli citati. La collaborazione comprenderà la messa in atto nella Repubblica di San Marino del quadro tecnico, legislativo ed istituzionale idoeno ad attuare gli impegni ed obiettivi previsti dalle suddette Convenzioni e Protocolli. Art. 4 (collab. in mat. di beni immateriali) - Fatto salvo quanto regolato dalla Convenzione di amicizia e di buon vicinato del 1939 negli articoli 42 e 43 e quanto disposto dagli Accordi internazionali di cui sono sono parte l'Italia e la Repubblica di San Marino, le parti si impegnano a rafforzare la collaborazione con particolare riferimento alla lotta contro la contraffazione e alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Le parti approfondiranno forme concrete di assistenza e cooperazione fra le componenti Autorità dei due Paesi, anche avvalendosi di scambi diretti di esperienze e visite di studio e consulenza da parte di magistrati ed esperti governativi del settore considerato. L'Italia favorirà l'ingresso di San Marino nei sistemi multilaterali di protezione e tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Art. 5 (collab. in mat. di infrastrutture e trasporti su strada) - Le parti prendono atto del soddisfacente stato di attuazione dell'Accordo bilaterale sui trasporti su strada firmato nel 1997 e continueranno altresì a collaborare attivamente per lo studio e l'avvio di iniziative dedicate al miglioramento della viabilità stradale che collega i due Paesi. Un tavolo di concertazione, con il supporto tecnico del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, includente gli Enti responsabili sia a livello nazionale che regionale e locale, viene istituito con l'obiettivo di concludere specifiche intese fra i rispettivi organismi competenti, per definire gli aspetti tecnici e finanziari di comune interesse nella realizzazione di opere stradali di collegamento fra la Repubblica di San Marino e gli assi di viabilità italiana nelle aree di confine. Art. 6 (collab. in mat. di infrastrutture aeroportuali e di trasporto aereo) - Le parti concordano sull'importanza di sviluppare e mantenere operanti fruttuose sinergie, con positivi riflessi sull'economia dei due Paesi, in questo settore di fondamentale rilevanza per il futuro sviluppo economico, potendo contare su una sollecita attuazione e un'attenta gestione del Protocollo sottoscritto a Roma il 31 marzo 2000, relativo all'utilizzazione dell'aeroporto di Rimini-San Marino. A tale riguardo le parti prendono nota dell'avvenuta finalizzazione del quadro convenzionale relativo alla collaborazione nella predetta materia, a seguito dello scambio di note a carattere aggiuntivo del Protocollo del 2000, avvenuto il 31 marzo 2009, che rinvia alle consultazioni tra le parti previste all'art. 6 del Protocollo stesso la fissazione dei termini di sua attuazione, nel pieno rispetto anche della vigente normativa comunitaria. Art.7 (collaborazione in materia marittima) - Le parti prendono atto dell'avvenuta istituzione di un Registro navale sammarinese, secondo le norme internazionali in vigore e le direttive europee in materia di omologazione dei mezzi nautici e sulla sicurezza della navigazione. Le parti convengono sull'opportunità e sulla possibilità che le navi sammarinesi utilizzino i porti italiani per il proprio armamento e per le proprie attività nel rispetto delle norme nazionali e comunitarie in materia di sicurezza e tutela della concorrenza, di accesso al mercato delle operazioni e dei servizi portuali, nonchè delle norme, anche italiane, in materia fiscale e doganale, prevedendo l'obbligo dello scambio reciproco delle informazioni tra le Amministrazioni competenti. Con riferimento alla nautica da diporto, le parti convengono sui reciproci vantaggi conseguenti all'utilizzo delle strutture portuali italiane, nel rispetto delle norme, anche italiane, in materia fiscale e doganale, prevedendo l'obbligo dello scambio reciproco delle informazioni tra le amministrazioni competenti. Art. 8 (collab. nel campo della ricerca e dell'università)- Le parti si impegnano a collaborare attivamente per favorire la cooperazione interuniversitaria fra istituzioni dei due Paesi e lo scambio di esperienze ed informazioni sui progetti di interesse comune o di interesse di una delle parti. Le parti concordano altresì sull'opportunità di promuovere la circolarità dei docenti delle Università dei due Paesi, nel rispetto dei principi dell'autonomia universitaria. Il riconoscimento dei titoli di studio resta regolato dall'accordo fra i due Governi rimato a San Marino il 28 aprilel 1983 ed in particolare dallo Scambio di lettere interpretativo del 20 gennaio 2000. Le parti, nel felicitarsi per l'entrata in vigore dell'accordo di cooperazione culturale, scientifica e tecnologica sottoscritto nel 2002, concordano sull'opportunità di promuovere la collaborazione nella ricerca scientifica e tecnologica. A tal fine saranno analizzati i mezzi e le procedure occorrenti per realizzare programmi congiunti, in prospettiva di una collaborazione anche a livello multilaterale, in particolare nell'ambito dell'Unione Europea. La creazione di un parco scientifico-tecnologico italo-sammarinese rappresenta uno dei primi obiettivi della collaborazione scientifica, per il quale le parti auspicano l'avvio di gemellaggi tra il parco e i principali poli e parchi scientifico-tecnologici italiani. Art. 9 (collaborazione nel campo dell'innovazione e delle tecnologie) - Le parti convengono di favorire una più stretta collaborazione tra i due Paesi, in particolare per quanto attiene ai settori applicativi delle nuove tecnologie e dell'innovazione relativi alle tematiche della società dell'informazione dell'e-government. Le parti assicurano l'impegno reciproco ad approfondire congiuntamente le opportunità e modalità di collaborazione nel settore attraverso incontri tecnici fra gli organismi comeptenti dei rispettivi Paesi, ai fini della piena partecipazione alle conoscenze e alle esperienze reciprocamente maturate. Art.10 (collab. nel settore turistico) - Le parti prendono atto del buon andamento delle relazioni bilaterali e multilaterali nel settore turistico, evidenziato ulteriormente dall'accordo sulla collaborazione in campo turistico sottoscritto a Roma il 28 aprile 2004. In parallelo, esse si impegnano a proseguire e ulteriormente sviluppare la collaborazione messa in campo in sede internazionale, con particolare riferimento all'organizzazione mondiale del turismo e in sede bilaterale, con particolare rigurado alla lettera di intenti firmata dai Ministri competenti a Roma il 15 maggio 2002. Le parti si impegnano ad agevolare la raccolta di informazioni statistiche sul turismo realizzata mediante indagini campionarie. Le parti inoltre collaboreranno anche per approfondire le problematiche relative al problema della responsabilizzazione delle agenzie turistiche sammarinesi nella gestione dei flussi turistici soggetti a visto d'ingresso. Art. 11 (collab. in campo sanitario) - Le autorità sanitarie delle Parti, femri restando i vincoli derivanti dall'appartenenza dell'Italia all'Unione Europea, si impegnnao a fornire la massima collaborazione reciproca, a scambiare informazioni e facilitare intese tecnico-amministrative sulle procedure necessarie a consentire l'introduzione sul mercato italiano di : medicinali e materie prime farmaceutiche, dispositivi medici, cosmetici e biocidi, alimenti destinati ad alimentazione particolare (direttiva 89/398/CEE), integratori alimentari (direttiva 2002/46/CE,) alimenti addizionati di vitamine, minerali e altre sostanze (regolamento CE 1925/2006). Le parti si impegnano altresì a fornire la massima collaborazione reciproca per facilitare la verifica degli stabilimenti di produzione e confezionamento dei sopracitati prodotti. Sarà riunito non appena possibile un tavolo di confronto per esaminare la possibilità di allargare la cooperazione sanitaria esistente ad altri settori, con la partecipazione anche delle Regioni italiane interessate e/o limitrofe a San Marino, al fine di conseguire un'integrazione ottimale delle rispettive programmazioni sanitarie e socio-sanitarie e per verificare, nel reciproco interesse, modelli di cooperazione sanitaria di base, specialistica e d'eccellenza. Art.12 (collab. in mat. di professioni) - Al fine di dare la più compiuta applicazione alla Convenzione di amicizia e buon vicinato tra San Marino e l'Italia del 31 marzo 1939, che, tenuto conto delle strette relazioni economiche e di mercato esistenti, prevede la libera circolazione delle merci e dei prodotti e regola la partecipazione dei rispettivi cittadini agli impieghi e professioni nell'altro Stato, le parti concordano che nelle relazioni bilaterali i cittadini sammarinesi siano equiparati ai cittadini comunitari. In materia di riconoscimento dei titoli professionali, la Repubblica di San Marino si impegna a garantire la conformità dei percorsi formativi professionali alla normativa comunitaria, salvo il rispetto degli ulteriori requisiti e condizioni previsti in particolare per determinate professioni, ai fini dell'esercizio della vigilanza da parte delle competenti Autorità. Sulla base di tale adeguamento lo Stato italiano riconosce ai cittadini sammarinesi lo stesso trattamento previsto per quelli comunitari anche ai fini dell'iscrizione agli albi professionali. Le disposizioni del presente articolo si applicano solamente alle professioni vigilate dal Ministero della giustizia e dal Ministero del lavoro, salute e politiche sociali italiani. Art. 13 (riconoscimento di Atti) - Le parti concordano sulla necessità di identificare vie per garantire il riconoscimento, in ciascuno dei due Stati, delle scritture private autenticate, delle sentenze e provvedimenti girisdizionali in genere, ai fini della pubblicità e dell'uso reciproco degli stessi. Art. 14 (collab. nel campo dell'energia) - Nell'ambito degli obiettivi strategici di diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico, le parti collaboreranno per intensificare e favorire la cooperazione nel campo dell'energia avviando forme concrete di cooperazione, anche attraverso lo scambio di informazioni e la realizzazione di iniziative congiunte. La cooperazione potrà riguardare l'approvvigionamento e la distribuzione di energia elettrica, gas naturale, prodotti petroliferi e l'uso reciproco di energie rinnovabili. Art. 15 (modifiche dell'accordo) - Le parti possono modificare il presente accordo mediante consenso, anche allo scopo di ampliare i settori di cooperazione risperro a quelli previsti. Art. 16 (incontri periodici di verifica) - Considerata l'ampia articolazione delle forme di collaborazione richiamate nel presente accordo, le parti convengono circa l'opportunità di un periodico incontro di verifica le cui modalità verranno definite per via diplomatica. Le parti convengono altresì che eventuali divergenze che potrebbero insorgere nell'applicazione dell'accordo saranno risolte in via amichevole in detti incontri. Art. 17 (entrata in vigore) - L'accordo presente entrerà in vigore alla data di entrata in vigore di cui all'art. 1 con le stesse modalità. Esso avrà durata illimitata, ma potrà essere denunciato da ciascuna delle parti in qualsiasi momento per via diplomatica e la denuncia avrà effetto trascorsi sei mesi dalla relativa notifica alla controparte.

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LA DANZA nella tradizione ebraica èil tema dell'incontro organizzato per oggi (alle 15, sa... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

RAVENNA CRONACA pag. 8 LA DANZA nella tradizione ebraica èil tema dell'incontro organizzato per oggi (alle 15, sa... LA DANZA nella tradizione ebraica èil tema dell'incontro organizzato per oggi (alle 15, sala D'Attorre) dall'università per adulti Bosi Maramotti'. Relatrice sarà Elena Bartolini, autrice di numerose pubblicazioni e, fra l'altro, dottore in teologia ecumenica, con specializzazione in ermeneutica rabbinica, oltre che docente di giudaismo al Centro studi vicino oriente di Milano.

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OSIMO TRA gli osimani che si fanno costantemente onore nel mondo... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

OSIMO pag. 10 OSIMO TRA gli osimani che si fanno costantemente onore nel mondo... OSIMO TRA gli osimani che si fanno costantemente onore nel mondo c'è anche il concittadino Lorenzo Gatto, sociologo e direttore servizi riabilitativi settore adulti della Lega del Filo d'Oro: a livello personale, e non quindi come rappresentante dell'istituto osimano, è stato chiamato dall'università di Caracas, Venezuela, a tenere un seminario sugli studi di Epistemologia della Educazione Speciale a favore delle persone disabili. L'invito gli è stato rivolto dalla prof.ssa Beatriz Valles, docente di Epistemologia presso l'Istituto Pegogico dell'università di Caracas, dopo aver letto su internet i lavori che Lorenzo Gatto aveva pubblicato in rete e dopo averlo rintracciato tramite una comune amica di Filottrano. Tra i due sono intercorsi alcuni contatti, che sono sfociati, nel giugno scorso, con la visita in Italia della professoressa venezuelana, e poi a dicembre 2008 con l'invito a Gatto di recarsi a Caracas, soggiorno che si è concluso la settimana passata. Il seminario del sociologo osimano ha riscosso consensi unanimi da parte dei docenti universitari venezuelani, ma non solo: il Commissario di Governo gli ha perfino chiesto di tenere un corso di formazione per operatori sociali da tenere in Italia. A margine del seminario, si è tenuta anche la conferenza nazionale delle persone sordocieche del Venezuela tramite l'associazione Socivien (che è similare alla Lega del Filo d'Oro), alla quale Lorenzo Gatto, il cui percorso formativo è dovuto sicuramente anche al suo lavoro presso l'istituto di Santo Stefano, è stato invitato a partecipare per un interscambio di idee sul metodo riabilitativo italiano: Gatto ha riscosso gratitudine per aver portato idee innovative sull'intervento stesso. v. d.

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OGGI alle 18, nel ridotto del teatro Comunale Luciano Pavarotti', si terrà un nuovo ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA GIORNO & NOTTE pag. 23 OGGI alle 18, nel ridotto del teatro Comunale Luciano Pavarotti', si terrà un nuovo ... OGGI alle 18, nel ridotto del teatro Comunale Luciano Pavarotti', si terrà un nuovo incontro - aperitivo del ciclo Invito all'opera', organizzato in collaborazione con gli Amici dei teatri modenesi. Per presentare Ernani' di Giuseppe Verdi, che andrà in scena domani e domenica, interverrà Emilio Sala, docente di drammaturgia musicale all'Università Statale di Milano e studioso dei rapporti tra la musica e le varie forme di spettacolo.

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

CULTURA & SPETTACOLI EMILIA-ROMAGNA pag. 29 «Darwin? Lo abbiamo scoperto noi» Intervista con Federico Enriques di NICODEMO MELE BOLOGNA «PRATICAMENTE L'origine delle specie di Charles (anzi Carlo, come si leggeva sul frontespizio) Darwin fu la prima opera scientifica pubblicata da Nicola Zanichelli. Era il 1864 e l'editore che ha dato nome alla nostra casa editrice stava ancora a Modena e quella pubblicazione fu la prima stampa in Italia dell'opera più famosa di Darwin, del padre dell'Evoluzionismo. Venne curata da Giovanni Canestrini, biologo a Modena, poi trasferìtosi all'università di Padova, che tradusse l'opera di Darwin insieme a Leonardo Salimbeni sulla base della terza edizione inglese del 1861». FEDERICO ENRIQUES, presidente della Zanichelli, racconta la storia di questo prezioso libro che, in ristampa anastatica, sarà uno dei pezzi principali della mostra Il giardino di Darwin, aperta dal 4 aprile (quando sarà inaugurata alle 10) al 30 giugno prossimi nell'Orto botanico dell'Università di Bologna (via Irnerio 42) e che, curata da Giovanni Cristofolini, docente di Botanica sistematica all'Alma Mater, espone le piante studiate da Darwin e le ricerche da lui compiute per spiegare e dimostrare l'evoluzionismo nel mondo naturale. DEL VOLUME originale in italiano dell'Origine delle specie, curato da Canestrini e Salimbeni, nelle biblioteche italiane ci sono ancora 50 copie. Due copie, però, sono nella cassaforte della casa editrice Zanichelli, nella sede disegnata nel 1938 dall'architetto Luigi Veronesi in via Irnerio 34, di fianco all'Orto botanico, dove abbiamo incontrato Enriques che, all'inaugurazione della mostra, terrà una prolusione proprio sui rapporti tra Darwin e la Zanichelli. Che fortuna ebbe "L'origine delle specie" in Italia? «Nicola Zanichelli lo stampò in due dispense, da 1.50 e 1.75 lire l'una. Quell'opera oggi al mercato dell'antiquariato ha un valore molto maggiore dell'edizione che poi, verso la fine dell'800, fece Utet. In ogni caso L'origine delle specie ebbe una notevole fortuna se Zanichelli nel 1874, quando si era già installato a Bologna nell'abitazione-libreria e casa editrice dell'Archiginnasio, decise di dare alle stampe un libro del biologo bolognese Giuseppe Giovanni Bianconi che, in forma di lettera a Darwin, confutava la teoria dell'Evoluzionismo». Ci furono contatti tra Canestrini e Darwin? «Sicuramente ci fu una fitta corrispondenza e Darwin conosceva bene la fortuna dell'edizione italiana. Un evento che lo stesso Darwin cita in una lettera ad Owen (lo studioso che ha inventato la parola "dinosauro"), suo avversario, che asseriva il fatto che non si sentiva parlare de L'origine delle specie. Altroché, gli disse, vedi il successo in Italia?». Oggi Zanichelli ristamperebbe "L'origine delle specie"? «Di quell'opera abbiamo pubblicato due edizione anastatiche (nel 1984 e nel 2004), ma credo che oggi sia meglio pubblicare opere più recenti sull'evoluzionismo, come quella di Douglas J. Futuyma. Anche perché, se finiscono le specie, possono finire anche i libri». E, dopo quella di Bianconi, avete mai più edito opere di negazionisti? «No, nemmeno nel 2004, quando l'Evoluzionismo sparì dai programmi scolastici. Ricordo che un nostro autore, Federico Tibone, minacciò di ritirare il suo volume per le scuole, Facciamo scienze, se avessimo tolto la parte dedicata all'Evoluzionismo. Naturalmente non lo facemmo e, come noi, non lo fecero nemmeno le altre case editrici con i libri di scienze». Image: 20090402/foto/1607.jpg

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Testamento biologico: docenti a confronto (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA FERRARA SPETTACOLI pag. 15 Testamento biologico: docenti a confronto UNIVERSITA' L'ASSOCIAZIONE Elsa Ferrara (European Law Students' Association) in collaborazione con l'Università organizza per oggi alle 11, nell'aula magna di Giurisprudenza (corso Ercole I d'Este 37), una conferenza su Testamento biologico e Termine della vita'. Alla giornata di studi, divisa in due sessioni, prenderanno parte docenti di chiara fama (tra i quali il professor Mantovani dell'Università di Firenze e il professor Zatti dell'Università di Padova, nonchè il presidente del Consiglio notarile di Ferrara) chiamati a confrontarsi in modo interdisciplinare su queste tematiche di scottante attualità.

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PERUGIA - Stipendi e pensioni potrebbero recuperare fino a 300 euro l'anno grazie all&#... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi di FABIO NUCCI PERUGIA - Stipendi e pensioni potrebbero recuperare fino a 300 euro l'anno grazie all'inflazione in calo e alle nuove tariffe energetiche. Ma per la maggior parte delle famiglie si tratta di un guadagno virtuale visto che a fronte di un generale rallentamento dell'indice dei prezzi, sceso all'1,3% nei due capoluoghi, ci sono prezzi che continuano a salire. E' il doppio volto di una crisi che da una parte toglie lavoro e reddito e dall'altro restituisce qualcosa in potere d'acquisto. Elaborando i dati Istat sulla spesa mensile delle famiglie, un anno fa pari a 2.708 euro, si scopre che con le attuali percentuali di andamento dei prezzi registrate a marzo in Umbria, l'importo potrebbe scendere di almeno 20 euro. A questo si aggiungono i tagli annunciati dall'Autorità per l'energia che potrebbero portare altri 90 euro di risparmi dalle bollette. «La riduzione del tasso d'inflazione - spiega Sergio Sacchi, docente di Politica economica presso l'Università degli studi di Perugia - riflette lo sgonfiamento su scala internazionale della bolla speculativa su materie prime, energetiche e non, risorse agroalimentari, abitazioni e informatica. Da qui anche l'alleggerimento delle bollette di luce e gas oltre che dei prezzi dei carburanti. Tutto questo considerando che la discesa del prezzo della benzina non ha ancora seguito in pieno la riduzione delle quotazioni dei prodotti petroliferi e che l'andamento dei listini dei generi alimentari non ricalca quelli dei produttori agricoli che, sul campo, hanno registrato arretramenti anche considerevoli». L'impatto positivo registrato su "trasporti" (-3,6% a Terni, -2,7% a Perugia) e "comunicazioni" (-2,1%), quello atteso sulle bollette (-2% luce, -7,5% gas) e quello derivante dalla riduzione dei tassi sui mutui è frenato dall'andamento degli alimentari (+3,7% e +2,8%) il cui settore resta al centro di tensioni. «La discesa di molti prezzi significativi - aggiunge Sacchi - non ferma l'aumento generale dei prezzi che mantiene una erosione del potere di acquisto di stipendi e salari il cui effetto si assomma a perdite di ricchezza (anche per investimenti spericolati): aspetti che in certi casi alimentano comportamenti di spesa ancora più prudenti». Altro servizio a pag. 35

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PERUGIA - Un recupero di potere d'acquisto, il rallentamento della crescita dei prezzi ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Giovedì 02 Aprile 2009 Chiudi di FABIO NUCCI PERUGIA - Un recupero di potere d'acquisto, il rallentamento della crescita dei prezzi l'ha prodotto. Ma non per tutti. E per tanti si rivela "impercettibile". Se il dato di marzo consegna la percentuale di inflazione più bassa degli ultimi 40 anni, il rovescio della medaglia parla di alcuni settori di spesa per ora indenni a tale trend. Basta analizzare le variazioni subite negli ultimi 12 mesi dai prezzi dei maggiori beni di consumo. Un panorama che, dati Maposserva alla mano, si rivela quanto mai variegato con "la regola" che, almeno stando all'analisi dei prezzi medi, sembra più legata a ritocchi verso l'alto che ai ribassi. Una breve analisi (per i dettagli si rimanda alla tabella) consegna nel comparto frutta, ad esempio, riduzioni per banane, kiwi italiani, limoni e alcune varietà di mele, mentre tra ortaggi e verdure, il segno meno riguarda solo cipolle e patate. Per il resto incrementi fisiologici e altri più marcati: dal 2,8% dei pomodori da sugo, al +48% degli spinaci; dal +13,5% dei peperoni al +38% dell'insalata locale. Nessun beneficio, quindi dalla riduzione dei costi dei carburanti sui trasporti, ad esempio, con le dinamiche di settore legate per lo più a domanda e offerta di prodotti nelle varie stagioni e sistema distributivo. Tra gli alimentari, meno cari acqua minerale, burro, pollo e succo di frutta, mentre il resto può dirsi più o meno stabile, fatta eccezione per pane, pasta e riso i cui prezzi sono saliti del 3,1%, 14% e 12%. Tra gli altri prodotti, spiccano i ribassi subiti da bagnoschiuma, deodorante e shampo, mentre i prezzi di sapone e detersivi restano sull'ottovolante. Il segno della crisi si fa notare di più tra i listini di alcuni servizi che in 12 mesi hanno subito ritocchi poco più elevati dell'inflazione. «La domanda complessiva di beni resta piuttosto debole - spiega Sergio Sacchi, docente di Politica economica presso l'Università degli studi di Perugia - e l'aumento delle spese effettuate presso ipermercati e punti vendita medio-grandi sembra più l'effetto di uno spostamento delle preferenze del consumatore che la ripresa di comportamenti passati. Dovendo stare più attente a risparmiare, le famiglie si orientano dove sconti regolari e opportunità una tantum consentono di spuntare prezzi convenienti su parecchi articoli. Così, acquistano qualcosa in più spendendo unitariamente qualcosa in meno». Sul capitolo inflazione, il Codacons Umbria invita a guardare anche fuori dai confini nazionali. «Se in Europa è allo 0,6% - fa notare il presidente regionale Carla Falcinelli - significa che in Italia è ancora alta. Nel quotidiano temiamo che la gente questa frenata non la percepisca: in particolare chi ha problemi ad arrivare a fine mese. Su base mensile, poi, i prezzi a Perugia ed a Terni sono saliti dello 0,2% mentre nel settore alimentare l'impennata è dello 0,2-0,3%. Bisognerebbe fare una distinzione tra chi la crisi non l'avverte ed è costretto solo a poche rinunce, e chi invece ne subisce gli effetti, con cassa integrazione, disoccupazione e un mutuo da pagare. Viviamo un momento di stagnazione dove la grande distribuzione ha tenuto meglio ma nel quotidiano la riduzione dell'inflazione non è stata avvertita, almeno non da tutti». Per quanto riguarda i mutui immobiliari, considerando un prestito ventennale di 100mila euro a tasso variabile contratto nell'ottobre 2005, negli ultimi quattro mesi, le famiglie hanno recuperato circa 150 euro (Euribor tre mesi, spread dell'1%). «La riduzione dei tassi d'interesse - aggiunge il professor Sacchi - dovrebbe seguire strettamente la strada aperta dalla Banca centrale. Ma anche qui sembra che la discesa avvenga con molta riluttanza. In questo caso, per le famiglie il vantaggio di un più deciso calo dei tassi, almeno sui mutui per l'acquisto delle abitazioni, sarebbe quello di spendere meno che in passato anche per l'effetto combinato della discesa del prezzo delle abitazioni. Per le famiglie che avessero stipulato mutui a tassi variabili, la riduzione effettiva delle rate comporterebbe, secondo le stime, un risparmio di meno di 200 euro. Non aumenterà per questa via il numero dei Paperoni in Italia. E tanto meno in Umbria».

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L'alternativa ? Studia gli ovociti (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

E' VITA 02-04-2009 di Luisella Giovanna Daziano contromano L'alternativa «censurata»? Studia gli ovociti E siste un'alternativa alla selezione degli embrioni nella diagnosi pre-impianto. Si tratta della biopsia del globulo polare dell'ovocita (Pbd), un metodo diagnostico preconcepimento in grado di analizzare il patrimonio genetico che la madre trasmetterà all'embrione. Con questa tecnica, assolutamente non invasiva, non soltanto si riesce ad individuare eventuali alterazioni nel corredo genetico dell'ovocita, ma si garantisce anche l'integrità dell'embrione. Lo documenta l'ampia ricerca pubblicata su Reproductive BioMedicine Online (2009), relativa ad studio dell'Università di Bonn sulle 'valide alternative alla biopsia dei blastomeri' (primi stadi dell'embrione). La scienza, da tempo, sta cercando soluzioni alternative alla selezione embrionale pre-impianto, ma il sorprendente silenzio della grande stampa italiana impedisce di conoscere l'esistenza di altre motodiche rispetto alla diagnosi pre-impianto. Va ricordato che proprio la legge 40, relativa alla procreazione assistita tanto attaccata dai suoi detrattori dedica un capitolo allo studio dei gameti (ovuli e spermatozoi). Studi per i quali, come evidenzia l'ultima Relazione annuale al Parlamento presentata dal ministero del Welfare, un grande slancio è venuto proprio dalla legge 40. E ssendo la scienza più allineata con i cardini della legge 40 di quanto non si immagini, l'indagine genetica sugli ovociti non solo è ampiamente in corso, ma sta anche dando i primi incoraggianti risultati. Lasciando la parola proprio alla scienza, i ricercatori di Bonn non hanno dubbi: «Le analisi dell'ovocita arrivano a predire molto bene le aberrazioni numeriche (aneuploidia) dei cromosomi (più del 90% sono di origine materna), le traslocazioni cromosomiche (degenerazioni strutturali), le malattie monogenetiche, e contribuiscono ad incrementare i tassi di successo della fecondazione assistita». Il gruppo del Dipartimento di Endocrinologia ginecologica e di Medicina riproduttiva, autore dello studio, sottolinea che «essendo la Pbd un'analisi antecedente al completamento della fecondazione, può essere una valida alternativa alla biopsia dei blastomeri, in quanto l'integrità dell'embrione resta inalterata». E ancora: «Nel caso di malattie monogenetiche, la tecnica evita gravidanze o nascite di bambini affetti da gravi disturbi». Va detto, soprattutto alle coppie che rischiano fortemente di trasmettere ai figli malattie genetiche, che «la Pbd riesce ad individuare cellule con alterazioni genetiche cromosomali così rilevanti da causare malformazioni embrio-fetali, o da provocare l'aborto spontaneo in utero successivo all'impianto dell'embrione». La frequenza di alterazioni cromosomiche negli ovociti, ricordiamolo, dipende anche dall'età: salgono a 70% gli ovociti alterati (aneuploidi) nelle donne di 40 anni. I ricercatori di Bonn continuano nella loro ricerca: «La Pbd aiuta ad identificare quali sono gli ovociti normali, o dotati di una traslocazione equilibrata, cioè di una corretta struttura, e permette di dire quali hanno la massima probabilità di generare gravidanze sane». E ancora: «Individuare gli ovociti normali contribuisce ad un maggiore tasso di nascite, riduce gli aborti e migliora il tasso di successo delle procedure di fecondazione assistita». La Pbd, si legge nello studio, «è particolarmente efficace per le donne a rischio di variazioni nel patrimonio genetico, per quelle che cercano una gravidanza in età avanzata, e nei casi di fecondazione assistita ripetutamente falliti, o dopo un certo numero di aborti spontanei». Se una parte della stampa lo tace, poi, i ricercatori europei lo affermano senza possibilità d'equivoco: «La rimozione di due blastomeri, necessari per fare diagnosi pre-impianto, può causare una significativa riduzione delle potenzialità d'impianto dell'embrione in utero, poiché la rimozione, proprio di quella sequenza di cellule con materiale genetico (ossia dei due blastomeri), può avere conseguenze negative sullo sviluppo del possibile embrione, quindi del feto». Ascoltata la voce della scienza, si vuole ancora affermare che la diagnosi preimpianto è infallibile, sicura e assolutamente predittiva? È più sicura della diagnosi pre-impianto ed è in grado di incrementare i tassi di successo della fecondazione in vitro senza eliminare vite umane. Eppure la biopsia del globulo polare è pressoché sconosciuta. Almeno in Italia...

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Mondovì: Mattio, la materia e il colore (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Mondovì: Mattio, la materia e il colore Tutto potrebbe ruotare attorno a queste due parole racchiuse nel titolo dell'articolo. Ma è bene spendere due parole (in senso retorico) di più per fare il punto sulla mostra che si tiene a Mondovì Piazza presso l'Antico Palazzo di Città di Via Giolitti numero 1. Ne è protagonista, di questa mostra, Giovanni Mattio. Cuneese d'origine secondo la cronaca ufficiale e 'nativo' di Milano secondo quel che si narra nella biografia allegata al catalogo della mostra stessa, denominata Equinozio. Mentre la si legge, tale biografia, si ha una sensazione strana. Infatti non solo il luogo di 'nascita' viene messo in discussione; persino gli studi classici vengono visti come un qualcosa di arcano, avvolto dal mistero. Ed è veramente affascinante poter interloquire con l'artista telefonicamente alla ricerca della 'verità'. Lo abbiamo fatto poiché non solo è compito giornalistico cibarsi della fonte esatta; lo abbiamo fatto anche per sentire dalla sua viva voce la definizione del termine ilocromo insistentemente citato a margine dei suoi lavori. Nel corso della telefonata, figlia di una piovosa serata di un aprile che è bene ricordare come mese deputato a questi versamenti dal cielo, è venuta fuori, prima ancora che fosse richiesta (quasi una preveggenza viziata dalla probabile insistenza dei cronisti su questo termine di origine greca) la spontanea domanda: "Ma lei mi vuole forse chiedere degli ilocromi?". Ne è ovviamente seguito il sì dell'intervistatore ed un successivo richiamo del Mattio ad una biografia (questa sì certa e datata) di P.L. Senna dell'agosto 1993: “Nascono così i suoi ilocromi: il colore (kroma) è all'interno stesso della materia (hyle): la materia, che concretizza l'opera, ne è essa stessa il colore”. Gratificati da tale richiamo abbiamo appreso altresì (questa volta da una delle biografie approntate nel web) quanto segue: dopo gli studi liceali consegue la laurea in lettere classiche presso l'Università degli Studi di Torino. Gli studi classici affiancano la sua attività artistica. Dal 1983 è presente in mostre personali e rassegne. Docente di lettere classiche al Liceo Classico Berchet, vive e lavora a Milano. Tutto vero, tutto confermato dall'artista stesso, naturalmente. Soltanto, quel 'nasce a Cuneo nel 1949 (o 1955, o 1961) o a Milano nel 1989?' citato nella biografia del catalogo ufficiale della mostra, lascia quell'affascinante senso di ricerca dell' identita di chi fa arte. Come a dire: conta l'anagrafe o quello che la cultura (intesa come sommatoria delle esperienze di vita, di conoscenza, del fare, dell'agire generando in questo caso arte) a poco a poco concretizza? La 'nascita' è quella anagrafica o quella che un evento significativo dal punto di vista della crescita artistica sancisce? A tutti questi interrogativi, e a quelli che si possono generare osservando le opere esposte nelle tre grandi sale dell'Antico Palazzo di Città, a Mondovì Piazza, sino al prossimo 19 aprile, può rispondere la curiosità di indagine che ciascuno può accrescere passeggiando tra significative produzioni di grande impatto visivo e permeate da richiami racchiusi in tre sezioni: Equinozio, il fuoco; Austro e Favonio, l'aria, l'acqua; Gea, la terra. Riproduzioni non oggettive che attraverso il protagonismo del colore evocano gli elementi appena citati. E ciò basti. Per dirla con Klee, “L’arte non riproduce il visibile, ma rende visibile”. EQUINOZIO, mostra personale Antico Palazzo di Città Via Giolitti, 1 - Mondovì Orari: dal martedì alla domenica, 15.30-19 (lunedì 13 aprile aperto, con gli stessi orari) per informazioni: 0174-559316, 0174-43003 Marco Roascio Immagini relative alla notizia

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alla letteratura araba (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Voce» alla letteratura araba Primi frutti dell'accordo euromediterraneo tra «Kore» e l'Egitto Sulla scia degli ottimi risultati ottenuti lo scorso anno, ha preso nuovamente avvio alla Kore di Enna il progetto «Giornale in ateneo», curato a livello nazionale dall'Osservatorio permanente giovani - editori. Esso prevede la distribuzione, la lettura e il commento settimanale di due quotidiani - Corriere della Sera e Sole 24 Ore - nell'ambito del corso di Diritto costituzionale II, tenuto dal prof. Salvatore Curreri, dedicato allo studio dei diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione. «Spesso - dice il docente - gli studenti hanno difficoltà a legare lo studio con la realtà socio-politica che li circonda. Il progetto si propone per l'appunto di far apprezzare il giornale come chiave di comprensione del diritto ed il diritto come chiave di comprensione del giornale. In tal modo, integrando conoscenze teoriche e realtà quotidiana, si vuole educare gli studenti all'uso consapevole dei mezzi di informazione, così da stimolarne il senso critico e rendere più attuali i temi affrontati durante il corso». Per il rettore della Kore, Salvo Andò, l'iniziativa del giornale in facoltà «vuole aprire ai problemi reali che interessano gli studenti e aprono a una facoltà giuridica che non si occupa solo di lezioni di diritto, ma di fornire le conoscenze per orientarsi di fronte ai conflitti che mettono a dura prova le garanzie fornite dalla legge. Per promuovere la diffusione dei giornali e per facilitare un rapporto tra scienza giuridica e quotidianeità dei diritti. L'Osservatorio permanente giovani - editori, grazie al progetto «Il quotidiano in classe», coinvolge oltre 1.500.000 studenti delle scuole superiori invitandoli a leggere, insieme ai loro insegnanti, i quotidiani in classe. Un'intera generazione sta sviluppando un'abitudine nuova, l'abitudine alla lettura critica dei quotidiani. Nel 2006 è stato istituito un Gruppo di Studio che ha lavorato all'individuazione di un format per questo nuovo progetto. Nel periodo febbraio - giugno 2007 l'Osservatorio ha dato il via alla fase sperimentale dell'iniziativa «Il giornale in ateneo». Sono stati coinvolti 63 docenti in 25 università. L'Osservatorio ha proposto un accordo ai professori universitari interessati offrendo loro un progetto culturalmente forte e la disponibilità a portare in "aula" i principali quotidiani italiani, in cambio di un impegno. Un modo per costruire, insieme a tutti i docenti che hanno preso parte all'iniziativa e hanno offerto la loro preziosa collaborazione, un format flessibile di «media education». Nel corso di questa fase, l'Osservatorio ha strutturato il progetto e fatto nascere una rete di docenti e atenei che hanno partecipato attivamente all'iniziativa e si è impegnato a far arrivare, ad ogni singolo professore, il numero di copie di quotidiani necessario all'attività didattica (Corriere della Sera, Il Sole 24 ore e QN) che è stato poi utilizzato, dai docenti, in piena autonomia didattica e metodologica.

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Le sfide dell'era globale e la riforma del pensiero tradizionale (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

il convegno internazionale dei giorni scorsi Le sfide dell'era globale e la riforma del pensiero tradizionale Si sono svolte lo scorso mercoledì le votazioni per l'elezione dei rappresentanti dei docenti e degli studenti nel Consiglio di amministrazione dell'Ente regionale per il diritto allo studio (Ersu) dell'Università di Enna. L'Ersu offre agli studenti servizi riguardanti le borse di studio, alloggi e ristorazione, sussidi per studenti disabili, attività culturali e ricreative, turistiche e sportive, servizi di informazione e orientamento. Le operazioni di voto si sono svolte in un clima di grande serenità in tutti e quattro i seggi allestiti presso le strutture dell'Ateneo. I docenti eletti al Consiglio di amministrazione dell'Ersu dell'Università di Enna sono Giovanbattista Amenta, docente di Didattica e pedagogia speciale; Luca Pedullà, docente di Diritto costituzionale. I rappresentanti degli studenti eletti sono Marco Failla, Lorenzo Floresta e Fabio Pitta. Con successive votazioni verranno eletti il rappresentante dei professori ordinari e i rappresentati dei dottorandi dell'Università Kore. Spetterà all'assessorato regionale ai Beni cultuali, ambientali e pubblica istruzione procedere con proprio decreto (così come stabilito dall'art. 10 legge regionale n. 20 del 25 novembre 2002) alla nomina dei componenti del Consiglio di amministrazione dell'Ersu di Enna, eletti in seno alle categorie di riferimento dell'università. con l'istituzione ufficiale del consiglio di amministrazione l'ente sarà in grado di rispondere meglio alle esigenze che richiede il territorio. Grande soddisfazione per l'Associazione universitaria Campus per l'elezione di due rappresentanti su tre in seno al consiglio di amministrazione dell'Ersu di Enna. Questa elezione rappresenta per me - dichiara Lorenzo Floresta - il raggiungimento di un traguardo importante, maturato grazie ad un gruppo solido alle spalle che ha già sperimentato negli anni rappresentanze di questo genere con risultati non indifferenti. Sicuramente sarò il rappresentante di tutti gli studenti senza esclusione alcuna per poter fin da subito mettermi al lavoro sui bisogni concreti e per conseguire obiettivi importanti». Grande soddisfazione esprime anche Fabrizio Russo, presidente dell'Associazione Campus: «È l'ennesima dimostrazione di un gruppo forte e compatto che da anni lavora per gli studenti acquisendo sempre maggiore esperienza da impegnare attivamente sul campo, sono certo che i rappresentati eletti saranno all'altezza dell'impegno assunto e svolgeranno adeguatamente il loro ruolo in un Ente che ancora necessita di crescere e aumentare i propri servizi a favore degli studenti».

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Teatro e carcere: a Ferrara forum sulle esperienze condotte in Emilia Romagna (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Teatro e carcere: a Ferrara forum sulle esperienze condotte in Emilia Romagna (2/4/2009 16:41) | (Sesto Potere) - Ferrara - 2 aprile 2009 - Da quando, alla fine degli anni Ottanta, il teatro è stato ammesso fra le attività mirate al reinserimento sociale dei detenuti, il suo ruolo è divenuto insostituibile, permettendo di abbattere il muro di invisibilità della popolazione carceraria e consentendo all’attore detenuto di rimpadronirsi della propria storia e della possibilità di raccontarla. Al teatro in carcere e alle sue molteplici espressioni negli istituti dell’Emilia Romagna Ferrara dedica un forum, martedì 7 aprile, a partire dalle 10, al teatro Cortazar di Pontelagoscuro. La giornata di studio e dibattito è organizzata dal Comune di Ferrara, dal Centro Servizi per il volontariato e dal Teatro Nucleo, con il patrocinio della Regione e del dipartimento di Musica e spettacolo dell’Università di Bologna, e vedrà la partecipazione di diversi esperti e amministratori. La sessione mattutina, sul tema “Teatro e giustizia” sarà dedicata alla presentazione delle diverse esperienze e a un incontro tra operatori teatrali e direttori degli istituti penitenziari dell’Emilia Romagna. Mentre nel pomeriggio, dalle 14,30, si parlerà di “Teatro, carcere e territorio”, con la presentazione della mappatura del teatro carcere in regione e una tavolo rotonda tra rappresentanti di diverse istituzioni locali. La giornata terminerà con la presentazione, alle 18, dello spettacolo “Il Cantico degli Yahoo”con attori detenuti della casa circondariale di Bologna. LA SCHEDA a cura degli organizzatori TEATRO CARCERE IN EMILIA ROMAGNA All’attività teatrale in carcere è riconosciuta una importante funzione di collegamento con la società, nella creazione di rapporti che consentano un miglioramento delle condizioni di vita e al superamento di pregiudizi. Con delibera n. 653 del 12 maggio 2008 l'Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Emilia-Romagna ha finanziato al Comune di Ferrara il progetto “Teatro in Carcere” che si propone di integrare all’attività teatrale svolta nella Casa Circondariale di Ferrara un’azione di censimento e di monitoraggio delle esperienze teatrali nelle carceri della nostra Regione. In Emilia Romagna sono otto i laboratori di teatro carcere attivi attualmente negli istituti di detenzione per adulti. Una quarantina gli spettacoli realizzati complessivamente in questi anni, una trentina dei quali presentati di fronte a pubblico esterno, che hanno coinvolto un centinaio di detenuti. A Bologna, Castelfranco Emilia, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Parma, Rimini, società civile e società reclusa si sono incontrate, condividendo un insieme assai diversificato di occasioni teatrali e incrociando sguardi inediti fra scena e platea. Gli spettatori hanno imparato che è possibile riconoscere l’attore senza dimenticare il detenuto. Gli attori hanno scoperto nel confronto con gli spettatori che una diversa rappresentazione di sé è possibile. Si tratta di realtà molto diverse tra loro, perché diversi sono i presupposti e gli obiettivi che le animano. Vi sono elementi che uniscono ed elementi che separano. C’è chi intende il teatro nella sua valenza riabilitativa, in stretta connessione con le attività trattamentali. C’è chi invece privilegia percorsi e contenuti artistici, valorizzando gli esiti di spettacolo e le opportunità di professionalizzazione per gli attori detenuti. L’impatto del lavoro teatrale in carcere può porre di volta in volta l’accento sulla relazione fra i detenuti, o fra questi e l’istituzione, o ancora fra il carcere e la società civile. Il Forum parte dal riconoscere che la diversità delle esperienze è un vero valore. In tale prospettiva, si è avviato un lavoro di indagine che sarà presentato sotto forma di mappatura dinamica delle diverse realtà. Un dato sembra comunque incontrovertibile: il teatro in carcere si è rivelato un’attività insostituibile. Per le sue ricadute positive in termini di benessere e di aumento della consapevolezza da parte dei detenuti e della società esterna. Se osservato come fatto artistico, poi, quanta nuova linfa e quale ricchezza di senso e di necessità il teatro medesimo ha guadagnato da queste esperienze di confine! Molto resta ancora da fare. Il Teatro/carcere è un’attività di frontiera che coinvolge la società, la cultura, la formazione, l’educazione, il lavoro. Uno spettacolo teatrale creato in carcere con detenuti attori necessita del supporto di tutti questi settori, perché a tutti offre una risposta concreta, operativa ed efficace. Risulta prioritario, perciò, garantire la continuità delle esperienze e l’accesso a programmi che coinvolgano tutti, comunità reclusa e cittadini, il dentro e il fuori, nella prospettiva di una possibile integrazione sociale a fine pena. Agire insieme. Agire in rete. La storia di queste esperienze è spesso la storia di un’azione concertata da parte di ciascuno e insieme agli altri. Operatori e gruppi teatrali, enti locali, istituzioni della Giustizia, società civile: nessuno deve sentirsi estraneo, perché nessuno lo è. E il teatro può farsi ponte fra luoghi normalmente separati e veicolo di conoscenza. IL PROGRAMMA DEL FORUM Martedì 7 aprile - Teatro Cortazar, via Ricostruzione 40, Pontelagoscuro Ore 10.00 - 13.00 | Prima Sessione: Teatro e giustizia Ore 10.00 Presentazione delle esperienze e incontro tra Operatori Teatrali, Direzioni Penitenziarie e Istituti di Garanzia. Coordina:Cristina Valenti (Università di Bologna) Interventi dei Direttori degli Istituti Penitenziari della Regione Emilia Romagna Desi Bruno - Garante dei Diritti delle Persone private della Libertà Personale del Comune di Bologna. Daniele Lugli - Difensore Civico della Regione Emilia-Romagna Massimo Marino - Critico teatrale Sono invitati gli Operatori dell’Area Educativa e dell’Area Sicurezza degli Istituti. Ore 14.30 - 17.30 | Seconda Sessione: Teatro, carcere, territorio Coordina:Vito Martiello (CSV di Ferrara) Ore 14.30Presentazione della mappatura del Teatro Carcere in Emilia Romagna Ore 14.50 - Tavola rotonda Con la partecipazione di: Alberto Ronchi - Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna Annamaria Dapporto - Assessore alle Politiche Sociali ed Educative della Regione Emilia Romagna Maria Giovanna Cuccuru - Assessore alla Salute e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara Massimo Maisto - Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara Manuela Paltrinieri - Assessore alle Politiche Sociali della Provincia di Ferrara Nello Cesari - Provveditore Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria Cristina Valenti - docente di Storia del Nuovo Teatro, Università di Bologna Giuseppe Centomani - Direttore Centro Giustizia Minorile Emilia-Romagna Ore 16.30 - Prospettive e confronti Con la partecipazione di: Ilaria Fabbri - Dirigente Responsabile Settore Spettacolo della Regione Toscana Armando Punzo - Regista, Direttore del Centro Nazionale Teatro e Carcere, Volterra Paolo Billi - Rappresentante del Coordinamento Teatro Carcere Ore 17.30 - Coffee Break Ore 18.00 - Presentazione dello spettacolo“Il Cantico degli Yahoo” - esperimento di teatro alla Dozza, a cura di “Teatro del Pratello”, Cooperativa Sociale, con attori detenuti della sezione penale Casa Circondariale di Bologna. Segreteria organizzativa del Forum: Paolo Billi, Roberto Cassoli, Horacio Czertok, Tommaso Gradi, Vito Martiello, Monia Minghini, Cristina Valenti Consulente scientifico: Cristina Valenti

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CdC Udine: il punto sull'offerta turistica di Lignano Sabbiadoro (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

CdC Udine: il punto sull'offerta turistica di Lignano Sabbiadoro (2/4/2009 13:00) | (Sesto Potere) - Udine - 2 aprile 2009 -"Per rilanciare il turismo locale e nazionale servono strategia e pianificazione di medio-lungo termine. Il tutto sotto una regia unica". Lo ha affermato il presidente dell'Ente nazionale per il turismo (Enit), Matteo Marzotto, intervenendo alla serata organizzata dalla Camera di Commercio di Udine ad Aprilia Marittima e rivolta a operatori e imprese del mandamento di Latisana-Lignano. L'evento, focalizzato sul turismo e sull'offerta lignanese, si inserisce nel ciclo di incontri dedicati al sistema produttivo provinciale e partiti nell'autunno del 2008 da Manzano con l'approfondimento sul design. "L'11,7% del Pil italiano è prodotto dalla voce turismo - ha proseguito Marzotto -. In questo campo, l'Italia ha un potenziale straordinario e tutte le carte in regola per attrarre i turisti stranieri. Per promuovere al meglio il nostro brand è necessario, però, che le Regioni collaborino in modo sinergico e impiegando intelligentemente le risorse". Un concetto sottolineato anche dal presidente della Camera di Commercio di Udine, Giovanni Da Pozzo, che ha insistito sul ruolo di Lignano Sabbiadoro come propulsore dell'economia territoriale. "Lignano rappresenta, da sola, oltre il 50% del Pil turistico regionale - ha dichiarato il presidente camerale - e per questo, merita una particolare attenzione non solo dall'ente camerale, ma pure dalla Regione. Nel difficile momento vissuto dell'economia, si parla spesso di innovazione, marketing, internazionalizzazione come elementi per la rinascita. Elementi che, erroneamente, vengono associati solo al comparto produttivo, manifatturiero e industriale e che, invece, si adattano perfettamente anche al turismo, grande risorsa per la nostra economia". Secondo i dati raccolti dall'Istituto nazionale di ricerche turistiche - Isnart (presentati, nel corso dell'incontro, dal Direttore generale Giovanni Antonio Cocco), nel 2008 il pacchetto "mare" del Friuli Venezia Giulia è cresciuto di 5 punti percentuali (dal 35 al 40 %) nelle preferenze dei turisti: un dato in controtendenza con quello nazionale, che invece registra un calo del 2% (dal 43 al 41%). "Il turismo regionale è caratterizzato dal meccanismo 'mordi e fuggi' - ha commentato Cocco, snocciolando i dati sul comparto - e lo dimostrano i numeri: il dislivello tra la buona percentuale di arrivi (12,2%) e quella inferiore relativa alle presenze (4,1%) evidenzia che il turista sceglie il Friuli come meta di passaggio e di brevi permanenze. Attraverso la logica del sistema e puntando sulla destagionalizzazione del prodotto turistico, è possibile invertire la rotta". Moderato da Antonio D'Olivo, giornalista di Rai Radio 2, al dibattito sono intervenuti anche Bruno Dolcetta, ordinario di Urbanistica allo Iuav di Venezia; Magda Antonioli Corigliano, direttore del Master in Economia del Turismo alla Bocconi di Milano; Josep Valls, docente di marketing all'Esade di Barcellona ed Euro Beinat, professore alla Libera Università di Amsterdam.

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Presentati i nuovi lavori nel centro storico di San Mauro Pascoli (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Presentati i nuovi lavori nel centro storico di San Mauro Pascoli (2/4/2009 11:29) | (Sesto Potere) - San Mauro Pascoli - 2 aprile 2009 - Proseguono gli interventi per la sistemazione del centro storico. Dopo i lavori su via XX Settembre (da via Spinelli a via Matteotti) e quelli del secondo stralcio completati lo scorso anno (via Guidi, via Garibaldi, via Serra e piazza don Luigi Reggiani), sarà la volta di via Tosi (intervento in due stralci), di piazza Giorgi, del secondo tratto di Via XX Settembre (da via Spinelli fino allo stadio in via Monti) e di via Montessori fino a via XX Settembre. Tutti i progetti sono stati redatti dall'Ufficio tecnico del Comune, l'investimento complessivo è di oltre un milione di euro. I lavori saranno presentati lunedì 6 aprile alle 20,45 presso la sala Gramsci a San Mauro Pascoli alla presenza del sindaco Miro Gori, del vicesindaco Stefania Presti e dell'Assessore ai Lavori pubblici Manuel Buda. Il primo intervento riguarderà la sistemazione del primo stralcio di via Tosi, nel tratto da piazza Mazzini fino a via Veneto. L'intervento, il cui inizio è previsto dal maggio prossimo, presenta i connotati che caratterizzano tutto il centro storico di san Mauro tipici (pavimentazioni in pietra ed elementi di arredo urbano) per un importo di 110mila euro. I lavori proseguiranno poi con la sistemazione della parte restante di via Tosi (da via Veneto fino a via Malatesta), che prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale che si collegherà con la pista ciclabile che porta alla Torre e al fiume Uso. L'importo di questo secondo intervento è di 196mila euro. Contestualmente ci sarà la sistemazione definitiva del Parco Cento Comuni (dietro il Municipio) il cui intervento di riqualificazione in parte è stato avviato. Attraverso accordi pubblico-privato è prevista anche la sistemazione di Via Montessori-Marconi-Spinelli. Un altro intervento corposo riguarderà la via XX Settembre nel tratto da via Spinelli fino a via Monti, e porterà al completamento della sistemazione di una delle principali vie del paese, per un importo di 250mila euro. Accanto a questo l'intervento più corposo, la sistemazione di piazza Giorgi. Il progetto, già illustrato ai residenti e alle attività commerciali interessate, ha l'intento di valorizzare i due elementi caratterizzanti quell'area: l'antico Castello, smantellato alla fine del '400; l'essere il biglietto da visita, quindi d'ingresso del paese. Il Castello sarà ricordato attraverso particolari fasci di luce lungo l'antico perimetro storico, l'ingresso sarà abbellito con il posizionamento di un monumento al ciabattino, simbolo del paese dei calzolai, qual è San Mauro. Il costo complessivo dei lavori è di 470mila euro. “Con questi interventi il centro storico sarà completamente riqualificato, dopo i lavori degli anni scorsi che hanno interessato via Guidi, piazza don Luigi, don Minzoni, via Garibaldi, parte di via XX Settembre e via Pascoli – afferma Manuel Buda, assessore ai Lavori pubblici del Comune di San Mauro - Il centro storico è il cuore pulsante di un comune. Due sono le direzioni per tenerlo vivo: riqualificarlo dal punto di vista estetico ed urbanistico; valorizzarlo sul fronte delle iniziative. Il nostro operato è andato in entrambe le direzioni”.

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"Coop for words" in cerca di autori: torna il concorso letterario (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

"Coop for words" in cerca di autori: torna il concorso letterario San Benedetto del Tronto | I giovani di Marche, Abruzzo, Emilia-Romagna e Veneto hanno tempo fino al 31 maggio per inviare racconti, poesie, blog e strisce animate. In premio, la pubblicazione in un'antologia e la partecipazione ad eventi di portata Nazionale. "Coop for words" è ancora a caccia di talenti: scrittori, poeti, bloggers, fumettisti, in cerca di uno spazio per farsi conoscere e raccontare sogni, paure, sentimenti, visioni del mondo. Torna anche quest'anno, con la settima edizione, il concorso letterario di Coop Adriatica per giovani penne: a "Coop for words" 2009 possono partecipare autori esordienti con meno di 36 anni, che vivono in Emilia-Romagna, Veneto, Marche e Abruzzo, le regioni in cui è presente la Cooperativa di consumatori. Le sezioni del concorso sono quattro - racconti brevi (non oltre le 5.400 battute), poesie (di massimo 50 versi), blog (non più di cinque post da mille caratteri l'uno) e fumetti (di massimo due tavole di formato A4) - e sono riservate a opere inedite, in italiano e a tema libero, tranne che per i post dei diari on line, che devono sviluppare il tema del rapporto tra esterno ed interno: lo sguardo dell'autore sul mondo, raccontato dall'intimità della propria stanza. I lavori vanno inviati entro il 31 maggio seguendo la procedura guidata sul sito www.coopforwords.it, dove sono riportati anche il regolamento e le informazioni. Una giuria formata da scrittori, fumettisti, letterati ed esperti di editoria valuterà i testi e i disegni pervenuti; le migliori dieci opere di ogni categoria saranno incluse in un'antologia che verrà distribuita nei negozi di Coop Adriatica e nelle librerie.coop. I primi cinque classificati di ogni sezione, inoltre, daranno voce ai propri testi nella maratona di lettura e solidarietà "Ad alta voce", che ad ottobre porterà protagonisti della cultura a leggere in luoghi insoliti di Bologna, Venezia e Cesena. I disegnatori, invece, potranno esporre le proprie tavole a BilBOlBul 2010, il Festival internazionale del fumetto di Bologna. Alla scorsa edizione di "Coop for words" hanno partecipato 340 autori, di un'età media di 28 anni. I lavori inviati sono stati 403: 174 poesie, 164 racconti, 29 post e 36 fumetti. I vincitori sono stati 43; di questi, 8 marchigiani, tra i quali Marcello Ranieri, 36 anni, nato a San Benedetto del Tronto (Ap), primo assoluto nella categoria racconti brevi. I testi e i disegni selezionati sono stati raccolti in un libro dal titolo "Pascoli è precario", mentre tutte le opere pervenute sono consultabili sul sito www.coopforwords.it, che si propone come finestra interattiva sulla scrittura giovanile. In tutto, alle precedenti sei edizioni del concorso sono state presentate quasi 2.800 opere. Quest'anno fanno parte della giuria: Niva Lorenzini, critica letteraria e docente di Letteratura Italiana contemporanea all'Università di Bologna, lo scrittore e musicista Gianluca Morozzi, il disegnatore Giuseppe Palumbo, il poeta Salvatore Jemma e Alberto Bertoni, docente di Storia della letteratura italiana moderna all'Università di Bologna. Per la sezione fumetti, a valutare i lavori saranno invece Andrea Plazzi, editor della Panini, ed Emilio Varrà dell'Associazione Hamelin, organizzatrice di BilBObul. "Coop for words" si avvale anche di un Comitato d'Onore, garante della qualità delle opere, composto da Gianmario Anselmi, direttore del dipartimento di Italianistica dell'Università di Bologna, Roberto Grandi, prorettore dell'Università di Bologna, lo scrittore Carlo Lucarelli e Romano Montroni, decano dei librai italiani, oggi consulente delle librerie.coop. 02/04/2009

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Convegno di presentazione dei risultati della campagna archeologica eseguita sul colle Garampo (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

Convegno di presentazione dei risultati della campagna archeologica eseguita sul colle Garampo (2/4/2009 18:13) | (Sesto Potere) - Cesena - 2 aprile 2009 - L’archeologia urbana a Cesena e i ritrovamenti archeologici venuti alla luce sul colle Garampo nel corso della campagna di scavi effettuata negli ultimi tre anni saranno al centro di un incontro pubblico che si terrà venerdì 3 aprile, a partire dalle ore 15.30, nella sala rossa del Centro San Biagio. Promossa dal Comune di Cesena – Assessorato alla Cultura, dall’Università Ca’ Foscari di Venezia - Dipartimento di Scienze dell'Antichità e dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Emilia Romagna, l’iniziativa sarà l’occasione per presentare il volume “Ritmi di transizione: il colle Garampo tra civitas e castrum”, che presenta, appunto, i risultati degli scavi stratigrafici realizzati tra il 2006 e il 2008, e ripercorrere così le fasi più significative di un’indagine che ha pochi precedenti nell’ambito dell’archeologia urbana. I lavori saranno introdotti dal sindaco Giordano Conti e dall’assessore alla Cultura Daniele Gualdi. Seguiranno gli interventi di Daniele Manacorda titolare della cattedra di Metodologie della Ricerca Archeologica all’Università degli Studi Roma 3, e di Luigi Malnati, Soprintendente ai Beni Archeologici dell'Emilia Romagna. Toccherà poi a Sauro Gelichi, docente di Archeologia Medievale all’ Università Cà Foscari di Venezia, con una relazione dal titolo “Storie asimmetriche. L’insediamento sul Garampo, Cesena e la parzialità dell’archeologia”. Infine Monica Miari della Soprintendenza per i Beni Archeologici e Claudio Negrelli di Ca’ Foscari interverranno sul tema “Dall’insediamento protostorico di Cesena al quartiere medievale: le campagne di scavo 2006-2008 sul colle Garampo”.

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Banda larga: l'Europa ha scelto Torino, Piemonte (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 02-04-2009)

Argomenti: Cultura

TORINO Banda larga per colmare il divario digitale e dare a tutti i cittadini pari opportunità di accesso a Internet, competitività e sviluppo. E' il tema di cui si è parlato al Centro Congressi del Lingotto oggi, in occasione della conferenza “European Regions for better Ict connections” organizzato dalla Commissione Europea in collaborazione con Regione Piemonte e Csi-Piemonte. Il convegno, che si suddivide in due momenti distinti e proseguirà fino a domani pomeriggio, oggi si è incentrato su “B3 Regions - Regions for Better Broadband Connection”, progetto internazionale per la diffusione della banda larga in Europa, che ha l’obiettivo di mettere a fattor comune le strategie, le best practice, i modelli organizzativi e di investimento per la realizzazione di infrastrutture di rete nei Paesi interessati dall’iniziativa. Otto le nazioni che partecipano, con un ruolo chiave per l’Italia. Come ente capofila di B3, infatti, la Regione Piemonte guida finanziariamente tutto il progetto e presenta i primi risultati raggiunti a tutte le regioni europee, insieme all’Osservatorio Ict piemontese e al Csi-Piemonte. Ha aperto i lavori l’assessore regionale all’Innovazione Andrea Bairati: "Questo convegno è la concreta testimonianza di quanto di buono è stato fatto in Piemonte negli ultimi quattro anni. Quando il programma regionale Wi-Pie è partito, i Comuni che non avevano un accesso veloce a Internet erano circa 900. Oggi, invece, tutti i piemontesi, quattro milioni e duecentomila persone, vedono riconosciuto il loro diritto di accesso alle informazioni e alla rete. Non si tratta soltanto di un problema di recupero della produttività, ma più in generale di una questione di democrazia e di appartenenza". Previsto per domani un “Infoday su Broadband and the Eu action in the recovery”, una giornata di lavori per presentare sfide e opportunità della banda larga, raccontare le esperienze di successo da parte di regioni e operatori Ict e ragionare insieme sui diversi modelli di investimento. Confrontandosi con gli operatori di telecomunicazioni su nuove logiche di partnership pubblico-privato e su piani per la riduzione del digital divide. L'appuntamento è con Ken Ducatel. "Per i cittadini piemontesi che cercano informazioni su come dotarsi di banda larga in casa, suggeriamo di collegarsi al portale Wi-Pie dove c'è la mappa con tutti gli operatori che offrono il servizio di Internet ad alta velocità, ce ne sono tantissimi alternativi alla tradizionale Adsl via cavo, in Piemonte c'è il più grosso mercato d'Italia di operatori wireless che competono con Telecom" spiega Vittorio Vallero, del gruppo di lavoro Wi-Pie. Che promette presto di aggiungere al portale anche la possibilità per gli utenti di segnalare dove manca loro il servizio. Peccato che la legge Pisanu sulla sicurezza costringe i luoghi pubblici, compresi i classici Internet cafè, a far registrare ogni singolo utente, disincentivando di fatto lo sviluppo del wi-fi in tutta Italia, molto indietro rispetto al resto d'Europa nell'accesso a Internet veloce. Comunque, l’appuntamento torinese è la prima occasione ufficiale per illustrare la decisione della Presidenza del Consiglio europeo, su proposta della Commissione, di destinare circa un miliardo di euro per estendere e migliorare le connessioni a Internet ad alta velocità nelle comunità rurali dell’Europa, colmando gli attuali "vuoti" della mappa della banda larga. Stando alle stime della Commissione, la Rete dovrebbe creare un milione di posti di lavoro in questi territori e permettere una notevole crescita economica. L'estensione e il rinnovamento dell'infrastruttura di Internet ad alta velocità rappresentano un imperativo economico e sociale e l’obiettivo è raggiungere nel 2010 in Europa una copertura al 100% di Internet ad alta velocità. + L'appuntamento

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Terza sessione del Master di Manager del Sistema Turismo a Palazzo del Monferrato di Alessandria (sezione: Cultura)

( da "inalessandria.it" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

(0) 3 Aprile 2009 Terza sessione del Master di Manager del Sistema Turismo a Palazzo del Monferrato di Alessandria La terza sessione a Palazzo del Monferrato in Alessandria del Master di Manager del Sistema Turismo (avvenuta la scorsa settimana) ha approfondito il tema del Turismo Culturale. Relatori della giornata seminariale (quella aperta al pubblico) che porta esperienze sul campo, Chito Guala Docente di Metodologia delle Scienze Sociali presso l’Università di Torino, esponente di “Omero”, centro di ricerca permanente sulle Olimpiadi costituito a Torino in occasione della competizione invernale ospitata dal Piemonte nel 2006 e Enrico Da Molo amministratore delegato della società che nel 2004 ha organizzato gli eventi di “Genova Capitale Europea della Cultura”. Si ha parlato di bidding (in particolare Guala) cioè della capacità da parte delle città di candidarsi ad ospitare manifestazioni ed eventi più o meno importanti sul proprio territorio. Attività principalmente basata sulle attività di pubbliche relazioni con il mondo della cultura nazionale e internazionale. Durante la giornata sono stati illustrati i fattori positivi e i rischi legati all’organizzazione di un evento, che vanno dal migliore riposizionamento dell’immagine di un centro urbano all’interno del settore culturale e turistico, al riuso di strutture costruite ad hoc e al rischio dell’inadeguatezza delle strutture ricettive. Agli iscritti, paganti, il Master ha riservato una giornata di prologo ed una di epilogo alla sessione esperienziale, incontri tenuti dal professor Enrico Ercole, direttore scientifico del master, durante i quali è stata analizzata in profondità la tematica del turismo culturale. “Da questo Master -commenta il Presidente di Palazzo del Monferrato e Presidente della Provincia di Alessandria Paolo Filippi -si sta formando un gruppo di specialisti in turismo molto motivati. La forza di questa esperienza, finanziata dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandriada e da Palazzo del Monferrato, che ospita le lezioni, è intrinseca alla formula della stessa, ovvero la capacità di combinare il valore scientifico e di ricerca tipico del lavoro accademico e le esperienze di mercato”. In particolare, nell’ultima giornata si è ragionato sulle possibili applicazioni operative dei temi trattati nei due giorni precedenti. Un aspetto che sta a cuore agli ideatori del Master. Le riflessioni del terzo giorno vogliono essere la base per mini-progetti che, volendo, i partecipanti più motivati possono provare a mettere in pratica, al termine del Master, sul territorio provinciale. In un futuro, LaST spin off accademico del Dipartimento di Ricerca Sociale dell’Università che si occupa degli aspetti organizzativi del corso, vorrebbe arrivare ad un vero e proprio tutoraggio nella creazione di impresa privata o di progetti pubblici. Un modo, questo, per uscire da un tipo di formazione che sovente è di buona qualità, ma che altresì stenta a riversarsi in modo pratico sul territorio. Un modo per costruire una cultura del turismo che privilegia il legame tra conoscenza ed azione: conoscere il mercato, la sua evoluzione, l’esperienza degli altri, per agire concretamente e con successo (l’insuccesso è esperienza ma se ripetuto anche perdita di tempo) nella creazione di situazioni positive per comporre il mosaico del segmento turismo. Quarto e ultimo appuntamento del Master dal 21 al 23 aprile, con la presenza alla giornata seminariale della dott.ssa Paola Casagrande, dirigente della Regione Piemonte, per illustrare il quadro legislativo nel settore del turismo e del dott. Gentile, amministratore delegato di Frigerio Viaggi Spa, per riflettere sulle opportunità di iniziative di incoming turistico. (U. B.) Leggi i

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Solo in Italia si pensa alla Fotografia come a un'arte minore (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lo storico Solo in Italia si pensa alla Fotografia come a un'arte minore ITALO ZANNIER Non se ne sono accorti, specialmente in Italia, che la Fotografia oggi ha centosettant'anni! Non le Istituzioni, non le Università, non i Ministeri della Cultura in primis - che io sappia - ma neppure i fotografi che, forse funzionalmente presi dal "mestiere" (ma giustamente ignari?), vanno avanti con il loro lavoro, producendo immagini che si accumulano nell'oceano di quelle precedenti. Veramente, in Italia, la fotografia è da decenni - ossia troppo a lungo - considerata poco più che "carta straccia", come metaforicamente disse Daniela Palazzoli, mentre volevamo sostenere, promuovere, far conoscere la nostra straordinaria fotografia, dall'Ottocento a oggi; un bene culturale certamente primario, anche a livello europeo. Molto è stato fatto in questi ultimi lustri, ma la fotografia è tuttora considerata vassalla della pittura e di quant'altro esiste di figurativo; gli storici dell'arte cercano di "capire", e dicono: «abbiamo tanta di quell'arte, e sublime, in Italia, che non abbiamo tempo per interessarci della fotografia» (frase testuale, di un noto docente di Storia dell'arte, che non nomino per gentilezza!). Ma è uno sforzo che da noi sembra non sottrarsi alla tradizione, per cui la fotografia è da alcuni tuttora considerata "arte minore", come si riscontra in certi cataloghi librari d'antiquariato. Neppure il collezionismo, quindi, si evolve e si sviluppa oltre l'interesse iconografico e feticistico delle immagini "documentarie", mentre altrove la fotografia sembra emergere nelle aste, persino rispetto alla pittura, con valutazioni da capogiro. La fotografia italiana, soprattutto contemporanea, se si escludono alcuni epigoni, soffre anche nelle aste, dove prevalgono autori statunitensi ed europei, ma di Inghilterra, Germania, Francia soprattutto; poco presenti gli italiani. Eppure sono centinaia i nostri "Fotografi d'oro"; in questo primo capitolo una dozzina, che rappresentano la cultura della fotografia contemporanea.

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di Marialuisa Lopez Nuova bufera giudiziaria sull'univers... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

di Marialuisa Lopez Nuova bufera giudiziaria sull'università di Bari. E questa volta a dare il via alle indagini e alle ispezioni del Nas, nucleo antisofisticazione, dei carabinieri e dei tecnici dello Spesal della Asl, sono stati gli studenti. Assieme hanno sequestrato ieri mattina i laboratori della facoltà di Farmacia dell'università di Bari. L'ispezione è scaturita in seguito ad alcune lamentele degli iscritti alla facoltà che ha sede al Campus. Hanno segnalato anomalie nella gestione dei laboratori del dipartimento Farmaco-biologico e di quello Farmaco-chimico. L'ispezione ha accertato la presenza di sostanze dannose per la salute in entrambi i dipartimenti frequentati degli studenti. "Sostanze cancerogene", come le hanno definite i militari del Nas per l'uso delle quali non sarebbero state adottate alcune precauzioni. Durante il sopralluogo, sarebbero inoltre stati individuati vizi formali nella gestione delle documentazioni in materia di sicurezza sul posto di lavoro rendendo obbligatoria la denuncia del rettore, Corrado Petrocelli, per violazione del decreto legislativo 81 del 2008. "Un atto dovuto", tengono a precisare i carabinieri. Il sostituto procuratore di turno che ha coordinato l'intervento dei Nas, Francesca Romana Pirrelli, valuterà eventuali altre responsabilità a carico dei direttori dei dipartimenti cui fanno capo i laboratori; in tutto 50 quelli sequestrati a eccezione delle aree utilizzate dai docenti per mera attività didattica. Un sequestro di un'area che corrisponde a tre piani della facoltà. (ass)

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la bocciatura del docente di geografia (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Pordenone La bocciatura del docente di geografia Corridoio 5 Paolo Pegorer, insegnante di geografia sociale dell'università di Trieste, boccia il Corridoio 5, che interessa da vicino anche Pordenone e provincia. Il docente si è espresso negativamente su quest'opera raccogliendo l'invito del Movimento provincia Pordenone - Portogruaro, presieduto da Francesco Frattolin, a tenere una relazione sull'argomento. L'incontro si è svolto a Portogruaro, nella sede del Dopolavoro ferroviario. «Gli aspetti legati ai rapporti sociali e al territorio sono ancora colpevolmente sottovalutati dalla politica che è deputata ad affrontare queste grandi opere - ha dichiarato Pegorer, originario di San Vito al Tagliamento -. Il fatto stesso che il Corridoio venga definito "cinque" e non "quinto" la dice lunga sulla disinformazione imperante non soltanto tra la gente comune, ma anche ai vertici». Le idee per il professore non sono per nulla chiare, anche perché viene trattato l'argomento più in chiave politica e tecnica, senza analizzare l'aspetto delle ricadute sociali. «La gente vedrà morire i centri urbani a favore di nuove centralità - teme Pegorer -, ma le amministrazioni locali sono poco propense ad approfondire il tema». Sarebbero poi distrutti centinaia di edifici lungo il percorso e soppresse diverse strade. Ancora non si sa se il tracciato verrà spostato verso il Friuli (in questo caso la provincia di Pordenone) o resterà in Veneto. Il presidente del movimento Francesco Frattolin si è detto esterrefatto e angosciato da quanto ha sentito. Alberto Bidin, uno dei partecipanti al convegno, residente a San Vito, ha chiesto se non sia il caso di soprassedere alla realizzazione dell'opera, così impattante. Bidin ha auspicato che Pordenonese e Portogruarese sappiano coordinarsi e parlarsi per affrontare un tema del genere che per forza di cose dovrà coinvolgere entrambi, sia per le opportunità sia per l'impatto sociale e territoriale. (r.p.)

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due appuntamenti con le stelle: stasera il primo convegno (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 8 - Pordenone Due appuntamenti con le stelle: stasera il primo convegno Gruppo astrofili Due giorni a discutere delle stelle. È questa la proposta del Gruppo astrofili pordenonesi del vulcanico presidente Demetrio Moras. Il primo appuntamento è per stasera. Alle 20.30, nell'auditorium della Regione in via Roma, infatti, il Gruppo astrofili pordenonesi, con il patrocinio del Comune, la Provincia e la Regione, organizzano il convegno "Astronomia di ieri e di oggi". Alla serata partecipano Giorgio Sedmak, docente dell'università di Trieste di project manager dal 1997 al 2007 del Vlt survey telescope per l'osservatorio Eso delle Ande cilene; Juan Casanovas della Specola Vaticana, esperto di fisica solare sui pianeti extrasolari all'Osservatorio delle Canarie; Giorgio Buonvino, collaboratore della Specola Vaticana e, in precedenza, dell'Osservatorio astronomico di Roma. Daniele Negro, esperto di cosmologia. Il convegno verrà presentato da Demetrio Moras, da Emanuele Nadalon (studente in ingegneria aerospaziale) e Gilberto Gasparini (studioso di fisica e astrofisica). L'ingresso è libero. Domani, invece, è la volta della 29ª assemblea ordinaria del Gruppo astrofili. Al ristorante Palace Hotel Moderno, alle 20.30, sono in programma la cerimonia di consegna delle stelle ai soci distintisi per l'impegno e l'attività astrofila, la lettura delle relazioni sul programma svolto e la cena sociale. Quest'anno la stella d'argento sarà consegnata a Ottavio Marcon di Giais di Aviano, collaboratore nel settore dell'astrofotografia; la stella d'oro a Raimondo Sedani, divulgatore scientifico come astrofotografo; la stella di diamante a Francesco Piuzzi, collaboratore e colonna portante del Gruppo astrofili pordenonesi. «La presenza nelle scuole e negli istituti scolastici del Gruppo astrofili pordenonesi testimonia per noi un motivo d'orgoglio, nel senso che evidenzia la considerazione che le strutture scolastiche attribuiscono alla nostra competenza e alla nostra preparazione scientifica - si è complimentato Moras -. I consensi spontanei di alunni e studenti sono la prova più evidente e per noi esaltante, merito del progetto "Astronomia" e dell'emozionante contatto diretto con il mistero e la bellezza dell'universo. Credo sia anche importante la qualità dell'approccio verbale, al quale i nostri soci-docenti si attengono nel corso delle lezioni, usando un linguaggio accessibile e incisivo, teso all'apprendimento, ma anche all'emozione personale della scoperta e dell'approfondimento. È senz'altro un merito del Gruppo Astrofili aver saputo promuovere, coltivando queste scienze nuove, quei valori che appartengono al dna dei Pordenonesi come il culto del sapere, la capacità di rapportarsi con il prossimo, il gusto dell'amicizia, insieme alla fede nella vita, alla curiosità, alla semplicità e alla solidarietà». Giacinto Bevilacqua

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Fuga dei professori Difficoltà all'Insubria (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Como)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

COMO E PROVINCIA pag. 5 Fuga dei professori Difficoltà all'Insubria RISCHIO CHIUSURA PER ALCUNE FACOLTÀ COMO NUBI DA TEMPORALE si addensano sul cielo dell'Università dell'Insubria, almeno per quanto riguarda la sede di Como. Ci sono, infatti, numerose incertezze per quanto riguarda il futuro della Facoltà di Scienze Matematiche e Fisiche che potrebbe chiudere (ovviamente il condizionale è d'obbligo anche perché i tempi sarebbero lunghissimi) non tanto per mancanza d'iscrizioni (la frequentano quasi 800 studenti), quanto per una possibile emorragia di docenti, soprattutto per quanto concerne l'insegnamento delle materie connesse con l'informatica. Una dozzina di docenti, degli 82 dell'intera Facoltà, infatti, avrebbe chiesto il trasferimento a Varese. In questo modo non sarebbe più garantita la regolarità delle lezioni per quanto concerne la sede comasca della Facoltà. «PER IL MOMENTO - ha spiegato il prorettore della sede comasca dell'Università dell'insubria Giorgio Conetti - non c'è assolutamente nulla di definito, anche perché chiudere una Facoltà di un Ateneo non è una cosa che si può fare dall'oggi al domani. Le risorse ci sono, gli studenti ci sono, non siamo certo in crisi. Vedremo quello che sarà il futuro con la presenza o meno di questi docenti che hanno preannunciato la loro richiesta di trasferimento, Ripeto, si tratta di una richiesta, non di un trasferimento dall'oggi al domani». M.Mag.

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GROSSETO celebra l'anno internazionale dell'astronomia ed oggi alle 17 nella sala consilia... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Grosseto)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA GROSSETO pag. 4 GROSSETO celebra l'anno internazionale dell'astronomia ed oggi alle 17 nella sala consilia... GROSSETO celebra l'anno internazionale dell'astronomia ed oggi alle 17 nella sala consiliare Antonio Masiero, docente di fisica all'università di Padova terrà una conferenza sul tema «L'universo invisibile: materia ed energia oscura», L'incontro, organizzato dal Comune insieme alla società Netspring, vuole essere un momento di studio e di approfondimento su temi particolari che appassionano gli addetti ai lavori, ma anche sempre più cittadini. Quello che verrà illustrato nella relazione di Masiero sarà un quadro affascinante e sconcertante e cioè che la maggior parte della materia presente nell'universo non è dello stesso tipo di quella di cui siamo fatti noi. E che forse, per la prima volta, alla macchina Lhc del Cern di Ginevra sarà possibile creare questa nuova forma di materia che è stata alla base della nostra possibilità di esistere.

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UN METODO scientifico per controllare l'attuazione e l'ef... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

OCCHIOBELLO pag. 8 UN METODO scientifico per controllare l'attuazione e l'ef... UN METODO scientifico per controllare l'attuazione e l'efficacia dell'attività di demuscazione dell'Azienda Agricola Occhiobello (allevamenti gruppo Eurovo). A occuparsene sarà il Consorzio Ferrara Ricerche in convenzione con il Comune di Occhiobello. «Chiusa la stagione dei protocolli d'intesa che non hanno dato risultati ha spiegato l'assessore all'Ecologia Lorenzo Feltrin , abbiamo ora uno strumento di controllo cogente in base all'autorizzazione integrata ambientale (Aia) che prevede un piano di demuscazione obbligatorio. Si tratta di un passo in avanti rispetto al passato, in quanto finalmente il Comune ha gli strumenti per verificare il rispetto delle prescrizioni decise per l'azienda, nonché di imporne di ulteriori qualora il monitoraggio nelle aree limitrofe allo stabilimento riscontrasse concentrazioni anomale. Tra le prescrizioni più significative va ricordato l'obbligo di smaltimento molto più frequente rispetto al passato della pollina. Lo scopo è la prevenzione della proliferazione degli insetti e il minor uso possibile di insetticidi». Dalla settimana prossima e fino a ottobre, come ha spiegato Marilena Leis docente dell'università di Ferrara e responsabile della ricerca, saranno collocate trappole' su quindici punti del territorio, specialmente nella zona commerciale e S. Maria Nord. Si tratta di due tipi di trappole: cromotropiche, pannelli di 30 centimetri per 20 che attirano le mosche in base al colore e altre trappole che invece attraggono le mosche per l'odore. Due volte al mese verrà fatto, da parte dei tecnici dell'università, la raccolta delle trappole che indicheranno numericamente la presenza delle mosche. Marilena Leis seguirà anche il controllo interno all'azienda per verificare il rispetto del piano di demuscazione e l'eventuale necessità di correttivi. In caso di mancato rispetto del piano il Comune può richiamare l'azienda e chiedere sanzioni.

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L'archeologia urbana a Cesena e i ritrovamenti archeologici venuti alla luce sul colle Garampo ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

CESENA pag. 4 L'archeologia urbana a Cesena e i ritrovamenti archeologici venuti alla luce sul colle Garampo ... L'archeologia urbana a Cesena e i ritrovamenti archeologici venuti alla luce sul colle Garampo nel corso della campagna di scavi effettuata negli ultimi tre anni saranno al centro di un incontro che si terrà oggi a partire dalle 15.30 al San Biagio. Promossa dall'assessorato alla Cultura, dal Dipartimento di scienze dell'antichità dell'università Cà Foscari di Venezia e dalla Soprintendenza per i Beni archeologici dell'Emilia Romagna, l'iniziativa sarà l'occasione per presentare il volume "Ritmi di transizione: il colle Garampo tra civitas e castrum", che presenta i risultati degli scavi stratigrafici, e ripercorrere così le fasi più significative di un'indagine che ha pochi precedenti nell'ambito dell'archeologia urbana. I lavori saranno introdotti dal sindaco Giordano Conti e dall'assessore Daniele Gualdi. Seguiranno gli interventi di Daniele Manacorda (titolare della cattedra di Metodologie della ricerca archeologica all'Università Roma 3), e di Luigi Malnati (Soprintendente ai Beni archeologici dell'Emilia Romagna) e di Sauro Gelichi (docente di Archeologia medievale a Cà Foscari). In chiusura Monica Miari della Soprintendenza e Claudio Negrelli di Ca' Foscari interverranno sul tema "Dall'insediamento protostorico di Cesena al quartiere medievale".

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Verucchio, l'energia pulita va a scuola (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

BELLARIA E VALMARECCHIA pag. 17 Verucchio, l'energia pulita va a scuola L'ENERGIA pulita va a scuola. E studia come risparmiare. Anche Verucchio vuole esordire nel sistema degli impianti fotovoltaici, con un intervento pubblico-privato per la produzione di energia elettrica: allo studio il bando che permetterà di realizzare a ditte private due «stazioni», la prima prevista sul tetto della palestra del capoluogo, mentre la seconda svetterà sul tetto dell'asilo nido di Villa Verucchio. «Ci siamo avvicinati per tappe a questo appuntamento, per avere più dati e certezze possibili» spiega il sindaco Giorgio Pruccoli. L'impianto previsto è da 20 kw. «Il privato realizza l'impianto fotovoltaico spiega la filosofia del progetto l'assessore ai Lavori Pubblici, Giancarlo Pulimanti , l'Amministrazione lo ripaga con quanto risparmia sulle bollette». I primi due impianti fotovoltaici pubblici ipotizzati (per i quali il Comune ha realizzato delle analisi), renderebbero energia-indipendenti la scuola media e la palestra di Verucchio, e l'asilo nido e la scuola materna di Villa Verucchio, «ma restiamo disponibili ad offerte anche su scuola elementare, scuola media e palazzetto dello sport, sempre nella frazione di Villa» assicurano in coro Pulimanti e il primo cittadino. Il conto energia dura 15 anni, ma in genere già dopo 10/11 anni dall'attivazione il costo dell'impianto è ammortizzato (grazie anche al contributo statale previsto) e l'Amministrazione può godere degli introiti delle stagioni rimaste. La durata standard di un impianto fotovoltaico è calcolata in 25 anni, con un calo di produzione attorno al 20% ipotizzato solo nelle ultime cinque, sei stagioni. «L'energia è pulita, e c'è risparmio per tutti» chiosa l'assessore, in attesa di analizzare le proposte dei privati. m. c.

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di LAURA VALDESI I BREVETTI CEDUTI alla Regione che consentono di iscrivere fr... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Siena)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA SIENA pag. 6 di LAURA VALDESI I BREVETTI CEDUTI alla Regione che consentono di iscrivere fr... di LAURA VALDESI I BREVETTI CEDUTI alla Regione che consentono di iscrivere fra le poste in bilancio 8 milioni di euro? Un'occasione importante per l'Università, ha ribadito nel suo flash sull'argomento il rettore Silvano Focardi durante il tavolo di ieri con le istituzioni locali. C'è bisogno di investimenti milionari per svilupparli e, soprattutto, farli rendere. E poi, nell'ambito dell'intesa regionale, l'ufficio brevetti del nostro Ateneo potrebbe essere quello che guiderà l'intero progetto di coordinamento toscano. Quanto ai timori esplosi a Firenze per il trasferimento del relativo personale, che hanno causato la levata di scudi della Cgil, non riguardano Siena. La riunione di ieri (foto in alto), per la verità, aveva un duplice significato. Da un lato informare Provincia, Comune, Fondazione e Banca Mps, Camera di Commercio dei dati definitivi del «rosso», già comunicati al cda; dall'altro rimettere in contatto l'Ateneo con chi deve aiutare e supportare l'uscita dalla crisi. E, per questo, deve essere informato dell'evoluzione. Una sinergia operosa, insomma, ora che siamo in dirittura d'arrivo per la scadenza del bando relativo al mutuo (10 aprile), ora che il Piano di risanamento (così è stato chiesto dalle istituzioni) deve essere ritoccato a fronte degli ultimi conti. IL RETTORE PARLA di «incontro svoltosi all'insegna di un dialogo costruttivo, importante in vista della convocazione del tavolo interistituzionale (anche con i sindacati, ndr) che ho chiesto dice al sindaco». Sarà probabilmente prima di Pasqua, certo entro aprile. E il 20 un nuovo cda. Due ore dopo questa riunione, a S.Miniato (mentre la facoltà di Medicina discuteva dell'offerta formativa) se n'è svolta un'altra, spontanea, (questa volta) con tanti docenti. Ovviamente sui posteggi. Si è deciso che ciascuno scriva all'apposita e-mail per segnalare i disagi. I precari devono pagare? I prof che sborsano 18 euro per un parcheggio se vanno a fare lezione al polo biologico dovranno pagare anche tale postazione? Mancano i bus per raggiungere la sede: tirare fuori 8 o 18 euro a seconda dell'incarico rivestito è dunque obbligato? C'è da scommettere che la mail verrà intasata di messaggi in attesa dell'incontro dell'Osservatorio di lunedì cui parteciperanno i rappresentanti dei sindacati. Per l'Rdb, una delle sigle promotrici della protesta di S. Miniato, oggi la novità della nuova sede in via Mentana 166, divisa con Cub e Cobas.

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DOMANI mattina, alle 10, presso l'aula magna dell'istituto Suore Mantellate, si terrà... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pistoia)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

24 ORE PISTOIA pag. 9 DOMANI mattina, alle 10, presso l'aula magna dell'istituto Suore Mantellate, si terrà... DOMANI mattina, alle 10, presso l'aula magna dell'istituto Suore Mantellate, si terrà il secondo appuntamento della rassegna «Novecento allo specchio». Il professor Giorgio Petracchi, docente di storia delle relazioni internazionali all'università di Udine, parlerà dell'«allargamento dell'Unione Europea a Est e della ricomposizione dell'ordine internazionale (1991-2004)».

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TORNA al Museo del Castello di San Giorgio , festival del... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA LA SPEZIA pag. 18 TORNA al Museo del Castello di San Giorgio «Archeologica», festival del... TORNA al Museo del Castello di San Giorgio «Archeologica», festival dell'archeologia a ottava edizione. oggi venerdì 3, domani sabato 4, venerdì 17 e sabato 18 aprile si svolgeranno quattro appuntamenti con l'archeologia organizzati dall'Istituzione per i Servizi culturali. Il programma proporrà l'abbinamento archeologia e agricoltura. La rassegna, a ingresso gratuito, a cura di Donatella Alessi, metterà il pubblico in rapporto con l'archeologia e la storia antica con un ciclo di incontri di docenti universitari. Il pubblico potrà percorrere un itinerario passando attraverso le novità di scavo in importanti siti archeologici nei vicini porti pisani, nella penisola arabica, in Egitto per approdare a approfondimenti di temi quali il dibattito sulla realtà storica della guerra di Troia. Le degustazioni guidate saranno a cura di Raffaella Fontana. Verranno proposti prodotti tipici delle Province della Spezia e di Massa-Carrara, in particolare della Lunigiana. Le degustazioni si terranno alla fine degli incontri con la finalità di far conoscere le tradizioni del mondo rurale e il patrimonio ambientale. Oggi alle 17.30 «Archeologica» sarà aperta dall'incontro con la prof Marinella Pasquinucci e dottoressa Simonetta Menchelli dell' Università di Pisa su «I porti antichi di Pisa e Volterra nei traffici del Mediterraneo». Verranno trattati, con approccio multidisciplinare e diacronico, le problemi relativi a Portus Pisanus e Vada Volaterrana che, con i loro retroterra altamente produttivi, per tutta l'età antica risultano inseriti nella rete sistemica dei principali porti del Mediterraneo. La degustazione sarà a cura dell' Azienda agricola Cantina dei tobioli di Capellini a Manarola, Ristorante La Grotta e «Il Grottino» a Riomaggiore. DOMANI sabato alle 17.30 interverrà il professor Roberto Buongarzone, Università della Tuscia di Viterbo, che parlerà della «Caccia e pesca rituali nelle scene nilotiche delle Mastabe egizie di Saqqara, Necropoli di Menfi». Saqqara è stata forse la necropoli più importante dell'Antico Egitto, l'Occidente di Menfi. La sua continuità temporale, che supera i 3000 anni, non ha eguali nel mondo. La degustazione sarà a cura dell' azienda agricola «Monastero» dei frati bianchi di Tazzara Giorgio a Fivizzano, «Laboratorio della luna» di Traverso Cinzia a Gragnola di Fivizzano, «La Geode» di Lia Rossi a Carrara.

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(sezione: Cultura)

( da ">Nazione, La (La Spezia)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA LA SPEZIA pag. 9 «L'ORIGINE e l'evoluzione dell'universo": è questo ... «L'ORIGINE e l'evoluzione dell'universo": è questo il tema del quarto appuntamento di "Incontri con gli scienziati 2009", in programma questa mattina alle 10.30 in Sala Dante, L'iniziativa, rientra nell'ambito del progetto educativo promosso da Enel PlayEnergy, dedicato a docenti e studenti delle scuole per conoscere il mondo dell'energia attraverso i linguaggi e le tematiche della scienza. Gli incontri con gli scienziati, rivolti alle scuole superiori, offrono agli studenti la possibilità di confrontarsi con importanti personalità del mondo della scienza e approfondire con loro tematiche di grande attualità. L'appuntamento odierno sarà dedicato all'origine e l'evoluzione dell'universo. L'incontro vuole essere un'occasione per fare il punto della situazione sulle conoscenze attuali, senza la pretesa di avere risposte definitive, ma cercando di capire, alla luce delle ultime scoperte, quali sono i punti di forza e i limiti della teoria cosmologica più accreditata, quella del "Big Bang". Gli studenti avranno la possibilità di incontrare scienziati del calibro di Walter Riva, direttore dell'Osservatorio astronomico del Righi di Genova e Piero Galeotti, professore di fisica sperimentale all'Università di Torino. L'incontro sarà moderato da Pietro Greco, direttore del master in comunicazione scientifica della Scuola internazionale superiore di studi avanzati (Sissa) di Trieste.

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Dibattito sul testamento biologico (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Prato)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA PRATO pag. 7 Dibattito sul testamento biologico DIBATTITO sui «diritti dell'uomo e la fine della vita: riflessione sulle scelte di fine vita e sul testamento biologico». L'incontro si terrà sabato 4 aprile, alle 9,30, nella sala «Il Granaio» presso il Conservatorio di San Niccolò (piazza Cardinal Niccolò). Parteciperanno al dibattito il vescovo Simoni, ClaudiaNavarini, docente di Bioetica all'Università «Regina Apostolorum» di Roma, e Paolo Brachi, direttore del Centro Pastorale per la salute e la Vitadi Prato.

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Baroni' sotto inchiesta Abusi d'ufficio al Sum (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA FIRENZE pag. 7 Baroni' sotto inchiesta Abusi d'ufficio al Sum Sei indagati eccellenti per i trasferimenti di GIGI PAOLI ERA IL DICEMBRE del 2007 quando il sostituto procuratore Giulio Monferini (nella foto) scosse il mondo accademico fiorentino, inviando sei avvisi di garanzia per l'inchiesta sul Sum', il noto istituto di scienze umane che ha sede in Palazzo Strozzi e che rappresenta un centro di ricerca d'eccellenza nell'ambito universitario. A oltre un anno di distanza, la procura ha terminato il suo lavoro notificando l'avviso di conclusione delle indagini in cui si conferma per tutti l'ipotesi dell'abuso d'ufficio in concorso. Gli indagati sono, come si suol dire, eccellenti. Nel mirino i componenti della commissione preposta ai trasferimenti: il rettore dell'Università di Firenze, Augusto Marinelli; il professor Aldo Schiavone, direttore del Sum, presidente della suddetta commissione, già illustre docente di diritto romano alla facoltà fiorentina di Giurisprudenza e ora in analogo ruolo al Sum' (chiamato a rispondere anche di rivelazione di segreto d'ufficio); il professor Guido Trombetti, presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane e rettore della «Federico II» di Napoli. Gli altri tre indagati sono docenti di primissimo piano del mondo universitario fiorentino e nazionale, trasferiti alla corte del Sum da varie università: si tratta del professor Leonardo Morlino, docente di Scienza della politica ed ex «Cesare Alfieri», del professore di filologia e linguistica romanza Alberto Varvaro e del professor Guido Martinotti, docente di sociologia urbana. L'inchiesta nacque da un esposto e si riferisce alle procedure con cui, il 15 giugno 2006, vennero esaminate le domande di professori ordinari che concorrevano per ricoprire cattedre del Sum' rimaste vacanti. Secondo l'accusa, Schiavone, Trombetti e Marinelli che componevano il consiglio provvisorio del Sum' che doveva valutare le candidature per i trasferimenti all'istituto di piazza Strozzi avrebbero favorito alcuni docenti che già erano nell'istituto come professori distaccati. Nel mirino degli inquirenti, inoltre, ci sarebbe la presunta anomalia costituita dal fatto che Schiavone fosse al tempo stesso unico candidato per la cattedra di Diritto romano e presidente della stessa commissione esaminatrice per i trasferimenti. L'essere uscito dalla stanza al momento della decisione sulla sua cattedra non avrebbe impedito la configurazione, secondo l'accusa, di un conflitto d'interessi.

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Indiana Jones da Gubbio a Kuwait City (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA SAN GIOVANNI IN PERSICETO pag. 24 Indiana Jones da Gubbio a Kuwait City «Ma presto lavorerò anche per il mio paese» ARCHEOLOGIA GRASSIGLI RACCONTA I SUOI SCAVI IN TUTTO IL MONDO di PIER LUIGI TROMBETTA PERSICETO DI PROFESSIONE Indiana Jones. E' l'archeologo e ricercatore persicetano Gian Luca Grassigli che gira il mondo per lavoro, ma è anche docente universitario all'Università di Perugia. Recentemente, inoltre, ha dato vita a una collaborazione col Department of Antiquities del Kuwait', per lo scavo di un'area archeologica individuata sull'isola di Failaka. Che sorge alcune miglia al largo di Kuwait City, e che era occupata nell'antichità da mercanti greci. «Fin da piccolo racconta Grassigli, 46 anni volevo fare questa affascinante professione. E con tanti sacrifici ci sono riuscito. Da diversi anni lavoro in uno scavo archeologico a Gubbio sulle tracce di una città di epoca romana. Allo stato attuale gli scavi, oltre ad un tratto di via lastricata e ad alcune abitazioni, hanno portato alla luce un santuario». MA GRASSIGLI in carriera ha diretto scavi in Svizzera, ad Atene, Spoleto e in Abruzzo in una domus romana, la cosiddetta Domus Minervae'. E dal 1999 guida l'équipe dell'Università perugina, che conduce ricerche nel sito ellenistico - romano di Rhabba Moab, in Giordania. «Sono spesso fuori San Giovanni per lavoro continua l'archeologo e ora questa nuova collaborazione in Kuwait richiederà certamente parecchio impegno. Tuttavia, a Persiceto, ho già programmato di partecipare a un gruppo di lavoro. L'iniziativa è inerente a un'attività culturale promossa da Paolo Forni, il dirigente scolastico dell'istituto professionale Malpighi di Persiceto». Image: 20090403/foto/1701.jpg

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Lettera aperta ai candidati (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

SOSTEGNO ALLO SPORT Lettera aperta ai candidati In un momento come questo di scarsità di risorse economiche per i Comuni e le Province, con la difficoltà a mantenere persino i servizi primari (sanità, istruzione, manutenzione delle strade, etc) con l'impossibilità di disporre di risorse umane da inserire nel settore pubblico, dedicare attenzioni al mondo dello sport potrebbe sembrare non ragionevole. In realtà quando si parla di sport si pensa fondamentalmente allo "sport spettacolo", al grande evento, al campionato di alto livello. Questo è un pezzo importante del mondo sportivo ma forse è il meno significativo rispetto a quella parte che invece è salute, divertimento, ma soprattutto strumento di coesione sociale. Come Coni vorremmo dare un contributo concreto ai programmi elettorali dei candidati e indichiamo nei seguenti punti le nostre proposte: 1. L'adozione, compatibilmente con le peculiarità socio economiche del nostro territorio, delle linee guida dettate dalla Commissione Europea, tracciate dal primo "Libro Bianco sullo Sport; 2. la razionalizzazione delle manifestazioni sportive finanziate e co-finanziate dalle amministrazioni pubbliche; 3. un intervento concreto di manutenzione dell'impiantistica provinciale e comunale pubblica. 4. programmazione quinquennale per l'edilizia sportiva scolastica con priorità ai plessi di una certa consistenza, senza impianto sportivo; 5. programmare la costruzione di grandi impianti solo con la partecipazione dei privati; 6. l'attivazione di collaborazioni pubblico privato per favorire l'attività sportiva con particolare riguardo alle categorie deboli; 7. la revisione delle modalità con cui vengono assegnati in gestione gli impianti sportivi favorendo quelle associazioni e società che hanno investito e investono nello sport giovanile, e che hanno dimostrato affidabilità e serietà nell'operare all'interno della comunità locale; 8. ricostituzione del settembre sportivo su scala provinciale solo per l'attività giovanile; 9. il blocco delle tariffe soprattutto per le attività giovanili agonistiche e per quelle indirizzate alle categorie più deboli; 10. promuovere e incentivare l'attività motoria nella scuola primaria. Il progetto partito proprio da Ferrara ha dimostrato, tramite la ricerca del Centro Studi Biomedici applicati allo sport dell'Università di Ferrara, che la popolazione giovanile inserita nel progetto, ha dati locali in controtendenza rispetto a quelli nazionali e internazionali riguardanti la sedentarietà e l'obesità, altra vera e propria piaga sociale; 11. creare spazi attrezzati accessibili a tutti per la pratica sportiva amatoriale. 12. istituire la conferenza annuale dello sport per discutere lo stato dello sport a tutti i livelli nel comune di Ferrara per evidenziare eventuali criticità emerse durante l'anno nel sistema sportivo ferrarese. giunta Coni Ferrara

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Case protette come banche (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

DOSSIER pag. 13 Case protette come banche Videosorveglianza e tecnologie al servizio del cittadino SICUREZZA NELLE METROPOLI di SIMONE STIMOLO MILANO IMMIGRAZIONE incontrollata, presenza costante di nomadi, valori allentati e oggi, con la crisi economica, tensioni sociali in aumento: sono tanti i fattori che aumentano il senso di insicurezza dei cittadini, soprattutto nelle metropoli. Come rispondere? Ci ha provato un convegno organizzato presso la Fondazione Card. Giovanni Colombo-Università della Terza età organizzato dal Centro Studi Ambiente Protetto: «La sicurezza nelle città La tecnologia di sicurezza per la protezione degli istituti di credito al servizio dei cittadini». La filosofia è chiara, come spiega il coordinatore del centro, Enrico Bianchi: «Nei nostri convegni cerchiamo di portare delle proposte concrete. Oggi le banche utilizzano software criptati sempre più sofisticati con collegamenti radio applicabili a hardware anche a prezzi di mercato. Pure un privato può dotarsene ed essere così collegato con la sua proprietà e con le forze dell'ordine». LA TAVOLA rotonda ha affrontato il tema nelle sue diverse sfaccettature. A partire dalla casa, che però va riconnessa alla sua antica funzione di accoglienza, di stampo cristiano, come ricorda Achille Colombo Clerici, presidente di Assoedilizia: «Per questo bisogna lavorare sui concetti di solidarietà e sussidiarietà. E gli interventi amministrativi devono essere volti a contenere il fenomeno dell'immigrazione in forme di integrazione sociale. C'è poi l'aspetto privato anziani truffati, famiglie sempre più insicure per il susseguirsi di atti di violenza efferata : noi abbiamo molto apprezzato l'idea della presenza militare, delle ronde militarizzate, per diminuire il rischio psicosi. Meno le ronde civili». I modi per affrontare la percezione di disagio sono vari. E se il professor Giovanni Degli Antoni, docente di informatica applicata all'Università di Milano, punta sul concetto di comunità «sicurezza è amore, il vivere insieme. Noi viviamo in una delle società più sicure, non alimentiamo la paura» proprio dall'informatica arrivano i consigli pratici. «BancaIntesa SanPaolo dice Claudio Esposito, responsabile dei sistemi di sicurezza dell'istituto oggi mette a disposizione della comunità la sua esperienza in tal senso, in una sintesi tra interesse pubblico e privato». D'altra parte, ricorda, «negli ultimi anni la videosorveglianza è diventata lo strumento principale per la sicurezza delle città». L'importante è restare all'erta. Anche la migliore tecnologia può essere aggirata dall'esterno : «Ma la tecnologia c'è e si evolve precisa Giancarlo Martella, professore a Milano di Sistemi informativi basta tenere alta la soglia di attenzione, non diffondere codici e password e aggiornarsi».

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in discussione i problemi più scottanti della città (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Convegno degli amici di Sassari oggi alle 17,30 In discussione i problemi più scottanti della città SASSARI. Si svolge domani alle 17,30 nella sala convegni della Nuova Sardegna a Predda Niedda (strada 31) il convegno «20 anni di dibattito. Perchè tanti problemi irrisolti?» organizzato dall'associazione Amici di Sassari. Il titolo suona un po' come una provocazione «perchè - dicono i membri dell'associazione - in 20 anni abbiamo dato vita a oltre settanta dibattiti affrontando i temi più scottanti della nostra città. Abbiamo discusso di sanità, di viabilità ma anche del mondo giovanile. Abbiamo messo a confronto le idee su tematiche quali il rapporto fra l'università e il territorio e lo sviluppo turistico. Di quasi tutti i dibattiti abbiamo conservato ampia documentazione che rappresenta una fonte interessante per comprendere come i problemi sono stati affrontati. Ma raramente le nostre discussioni hanno prodotto risultati. è il momento di chiedersi perchè». Gli Amici di Sassari aggiungono che Sassari sta affrontando un momento difficile: «I problemi sono tanti e la crisi generale certamente non aiuta a vederci chiaro». L'associazione afferma di voler offrire dunque un momento di riflessione e di incoraggiamento nell'interesse generale del territorio. Per discutere di questo tema oggi interverranno il sindaco Gianfranco Ganau, il docente di economia Marco Vannini che parlerà di «economia e prospettive di sviluppo», il docente universitario Antonello Mattone con la relazione «Università e cultura: quali opportunità?», il giudice Francesca Maieli che parlerà di «Vecchie e nuove emergenze sociali», e il docente Sandro Ruiu che affronterà il tema «Uno sguardo storico sulle recenti trasformazioni».

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la scommessa del preside palù sul web lancia la scalata a rettore - morena trolese (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 23 - Cronaca La scommessa del preside Palù Sul web lancia la scalata a rettore Il numero 1 della facoltà di Medicina ha spiazzato tutti MORENA TROLESE Giorgio Palù ha spiazzato tutti. Il preside di Medicina e chirurgia ha ufficializzato la sua candidatura a rettore dell'Università via web. E solo via web. Ma con due colpi di scena. Il primo è il blog http: //giorgiopalu.wordpress.com, che contiene due video-interviste linkate alla piattaforma universale di Youtube. Il secondo è Walter Gatti, il professionista dell'informazione attivo per Comunione e Liberazione, titolare del brand Risonanza, addetto stampa della Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri e, adesso, anche media-coordinator dell'ordinario di Microbiologia e Virologia. Che da ieri è a Ulm, in Germania, allo Spring meeting dell'International graduate School (incontro internazionale di primavera delle scuole di dottorato). E che lunedì prossimo sarà al Policlinico in veste di coordinatore del convegno sui «Finanziamenti alla ricerca biomedica» al quale parteciperà Ferruccio Fazio, sottosegretario al ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali. Palù è uno che si dà da fare, anche se lascia che sia internet a parlare per lui. «Il motivo del blog - spiega Gatti - è molto semplice: fare in modo che sull'Università si aprisse un dialogo a cui potesse prendere parte l'intero tessuto sociale veneto». Non è un caso che il programma del docente sia pervenuto anche a 500 personalità e che sul blog ogni affermazione sia liberamente interpretabile, commentabile e criticabile. All'insegna quindi della chiarezza e del fair-play. LO SLOGAN. «Dimensione internazionale, trasversalità del sapere e responsabilità per rinnovare l'Ateneo». «Sono profondamente convito della necessità di un rinnovamento radicale per l'Ateneo, nel segno della discontinuità», commenta Palù. IL PROGRAMMA. «Sono quattro le aree tematiche a cui punto: dimensione internazionale; valutazione di didattica e ricerca; riqualificazione della Scuola galileiana e responsabilità di governo che valorizzi le risorse umane. Ovvero docenti, ricercatori e personale tecnico-amministrativo». Questi quattro punti saranno i temi cruciali da discutere in due workshop a partire da maggio. Temi proposti tanto all'Ateneo quanto alle forze culturali, economiche, sociali e istituzionali della città. Perché se Palù avesse la meglio sugli altri due contendenti al rettorato post Vincenzo Milanesi (Giuseppe Zaccaria e Giovanni Bittante) la posta in gioco, tra cui il progetto del nuovo ospedale-policlinico (o Campus Biomedico che dir si voglia), influenzerebbe tutto il Veneto. I VIDEO. Le video interviste sono due, di quattro e sei minuti. La musica di sottofondo è soft, i colori sono il rosso, il nero e il bianco e le location sono il suo studio e il Palazzo del Bo. Il montaggio è dinamico e sapienti sono inquadrature e tagli. Palù guarda in camera e non tentenna, con pacata fermezza ribadisce i suoi perché. Giacca color cammello, cravatta a righe, camicia bianca. Il professore, trevigiano di Oderzo, ha sessant'anni ma non li dimostra affatto: diretto e grintoso, ecco come appare. D'altronde, sfodera un curriculum vitae internazionale: pagine e pagine di cariche, incarichi (tra cui la consulenza per il ministero della Sanità) e pubblicazioni. The Professor parla l'inglese a menadito. «Sono cresciuto con i classici latini e greci, con le letture di Montale, Zanzotto, Sartre, Monod. Poi un giorno un mio studente mi ha spiegato che cos'è un blog e io credo nei giovani».

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LA CONDIZIONE umana tra Eschilo e Nietzsche è il tema del saggio Meglio non essere nati&#... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

RAVENNA CRONACA pag. 9 LA CONDIZIONE umana tra Eschilo e Nietzsche è il tema del saggio Meglio non essere nati&#... LA CONDIZIONE umana tra Eschilo e Nietzsche è il tema del saggio Meglio non essere nati' di Umberto Curi (Bollati Boringhieri). Il filosofo e docente dell'università di Padova, autore di numerosissimi saggi sarà oggi, alle 18, nella sala D'Attorre di Casa Melandri per proporre una riflessione sul limite dell'esistenza umana. Organizza il Centro relazioni culturali.

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Da tutto il mondo per il Postacchini' (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

FERMO pag. 16 Da tutto il mondo per il Postacchini' Concorso violinistico, oggi scadono le iscrizioni. Scelta la giuria SCADONO oggi i termini per iscriversi alla XVI edizione del concorso violinistico internazionale Andrea Postacchini, in programma dal 25 al 30 maggio prossimo. Altissima l'attesa per una delle manifestazioni più importanti nel panorama della musica mondiale, un evento vero che come ogni anno viene organizzato dal centro culturale Antiqua Marca Firmana. E infatti stanno arrivando da ogni parte del mondo le iscrizioni, in costante crescita sia il numero dei partecipanti che le nazioni di provenienza rappresentate, in uno dei concorsi più blasonati del mondo. I migliori musicisti del panorama contemporaneo, i giovanissimi, i talenti in erba si misurano a Fermo, per un titolo che nei curricula è di grande prestigio. E' grande la soddisfazione del presidente di Antiqua Marca firmana, Giulio Vinci Gigliucci, che offre già qualche anticipazione sulla giuria del concorso: «E' ormai consuetudine invitare ogni anno una giuria diversa, composta sempre da personaggi di fama internazionale, in modo che i giovani concorrenti abbiano davvero la certezza di essere giudicati da artisti altamente qualificati. Anche da qui scaturisce l'autorevolezza che questo premio ha saputo conquistarsi in campo internazionale. Per rigore organizzativo, le identità dei giurati vengono svelate solo a chiusura delle iscrizioni, sottolineando sempre il valore artistico dei violinisti presenti, tutti di indiscussa fama». Italiano il presidente, Felice Cusano, artista in grado di tenere concerti in ogni parte del mondo come solista e in duo con prestigiosi pianisti come Martha Argerich. Cusano è considerato uno dei migliori docenti di violino in circolazione. E ANCORA, il cinese Yun Chen, primo violino della China Philarmonic Orchestra e direttore del dipartimento di violino al Conservatorio centrale di Pechino, la francese Suzanne Gessner, docente di violino al Conservatorio superiore di musica di Parigi, l'italiano Pasquale Pellegrino, titolare della cattedra di violino al conservatorio Santa Cecilia di Roma, l'americana Sylvia Rosemberg, docente all'università di musica di Manhattan e all'Accademia reale di musica di Londra, il russo Andrej Shishlov, docente al Conservatorio di Mosca e fondatore del prestigioso quartetto «Sciostakovic, l'austriaca Dora Schwarzeberg, musicista ai più alti vertici del concertismo internazionale. Non resta dunque che aspettare la fine di maggio, per respirare aria di grande arte, bellezza, musica. Image: 20090403/foto/920.jpg

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Parsi insegna a educare i figli all'autostima (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

PERSONE E FATTI pag. 13 Parsi insegna a educare i figli all'autostima LA SCUOLA PER GENITORI DI CONFARTIGIANATO ORGANIZZATA da Confartigianato, stasera alle 21, al Teatro Nuovo si terrà la terza conferenza della Scuola per genitori. Le iscrizioni sono chiuse da tempo per raggiunta quota massima di adesioni alla Scuola. La direzione di Confartigianto raccomanda a tutti gli iscritti di presentarsi con il pass' in assenza del quale non sarà possibile entrare. Inoltre per rendere più agevole le operazioni di entrata è opportuno presentarsi non oltre le 20.30. L'argomento in approfondimento è Come educare i figli all'autostima'. Il professor Paolo Crepet ha individuato come relatrice Maria Rita Parsi (nella foto). Ricco il suo curriculum:psicopedagogista, psicoterapeuta e scrittrice, Maria Rita Parsi insegna psicoanimazione, terapia a mediaziazione creativo-corporea alla Facoltà di Psicologia nell'Università di Firenze ed è docente al Corso per perfezionamento sulle perizie all'Università La Sapienza di Roma. Inoltre dirige la Società italiana di Psicoanimazione ed è consigliere direttivo e componente della Sips (Società italiana di Psicologia). Info: Confartigianato tel. 0532 786111.

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ANCHE IL TEST del Dna per mettere a punto il trattamento estetico più appropriato... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

ASCOLI IMPRESE E SERVIZI pag. 6 ANCHE IL TEST del Dna per mettere a punto il trattamento estetico più appropriato... ANCHE IL TEST del Dna per mettere a punto il trattamento estetico più appropriato alle caratteristiche della persona. All'insegna della tecnologia e dell'alta specializzazione, dunque, la giornata conclusiva del Congresso organizzato dalla Cna sul tema «Il Corpo Parla» che si è appena concluso all'hotel Garden di Porto San Giorgio. E' stato il professor Pierluigi Pompei, docente del Dipartimento di Medicina Sperimentale dell'Università di Camerino, a trattare questo interessantissimo argomento: dalla lettura del genoma umano la chiave per interventi di salute e bellezza mirati alle esigenze di ogni persona. Individuare quali fattori o quali carenze accelerano il processo di invecchiamento della pelle, ma anche degli organi e porvi rimedio con sostanze mirate. Poco prima, un altro tema di forte interesse, tenuto dal professor Augusto Taccaliti, docente di Endocrinologia all'Università Politecnica delle Marche, sulle implicazioni ormonali nei trattamenti estetici. E ancora. Dalla scienza e dalla medicina, al marketing con la relazione del professor Silvio Cardinali, docente dell'Università Politecnica delle Marche, che ha affrontato i temi relativi all'evoluzione del mercato del benessere e alla promozione di un settore, quello dell'estetica, che è malgrado la crisi in forte espansione. Cardinali ha inoltre presentato uno studio di geo-marketing, elaborato in collaborazione con il professor Gregori per una più puntuale promozione del settore. Come sottolineato durante la tavola rotonda dall'assessore regionale alla Sanità Almerino Mezzolani il comparto dell'estetica necessita di una legge quadro nazionale che disegni i confini entro cui, attraverso le norme regionali, si tracci un profilo professionale che qualifichi maggiormente la professione estetica rendendo merito a chi, a proprie spese, si aggiorna costantemente e offre ai consumatori un servizio che potrebbe essere definito di vera prevenzione, potendo grazie alla confidenza ed alla quotidianità, percepire tutti i cambiamenti che molto prima della malattia, annunciano alterazioni dello stato di salute. Molta attenzione ed anche molte proposte da parte del sindaco Andrea Agostini che ha seguito i lavori per tutta la mattinata ed ha offerto la sua collaborazione. Al termine del Congresso, l'Assemblea congressuale per eleggere gli organismi direttivi. Per la Cna Estetica di Ascoli: presidente Sandra Gouveia (Akos di Ascoli), vice presidente Laura De Simone (Equilibrio di San Benedetto). Membri del direttivo: Pina Di Mizio (San Benedetto), Annalisa Ficcadenti, (San Benedetto), Maria Giorgi (Castel di Lama).

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Alfabetismo attivo: con Alcuin' la letteratura non ha più segreti (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

FERRARA UNIVERSITA' pag. 11 Alfabetismo attivo: con Alcuin' la letteratura non ha più segreti di CINZIA BOCCACCINI L'IMPORTANZA e l'incentivazione della lettura di testi letterari e la prospettiva europea: sono questi i concetti chiave del progetto Alcuin, progetto europeo Comenius multilaterale, il cui acronimo significa: Alfabetismo attivo: Competenza e Comprensione, naturalizzate interiormente dalla decodifica alla comprensione', che coinvolge il liceo classico Ariosto. Partito dall'iniziativa di due docenti svedesi, che stavano riscontrando nel loro Paese la difficoltà dei giovani delle scuole superiori ad approcciare i testi letterari, e delle insegnanti del liceo Ariosto, Maria Calabrese e Margherita Merola (con Roberta Barbieri) il progetto, iniziato a ottobre 2007 e di prospettiva biennale, vede in questi giorni la presenza a Ferrara dei rappresentanti dei 10 partner (di cui 5 scuole superiori, 4 Università ed un Dipartimento per l'Istruzione) provenienti dai 5 paesi europei: la Svezia con un istituto della città di Malmoe, Cipro, la Finlandia con una scuola superiore di Helsinki, l'Italia con l'Ariosto e la Lituania con un istituto superiore di Marjiampole. L'intento dell'iniziativa è quello di migliorare le abilità di lettura a livelli avanzati di testi letterari sia in lingua madre, sia in Inglese, attraverso l'utilizzo e la condivisione di pratiche che aiutino e sostengano la motivazione alla lettura. Il progetto, che coinvolge due classi di biennio dell'Ariosto, prevede 13 tappe di cui le dispari caratterizzate da incontri di progettazione e meetings con la mobilità di docenti e studenti che si trovano di volta in volta nei luoghi di provenienza delle classi coinvolte, mentre in quelle pari si lavora in classe secondo modalità concordate. I testi, comuni a tutte le scuole, vengono letti con metodi nuovi per favorire il coinvolgimento degli studenti. In questi giorni è dunque l'Ariosto ospitante, a giugno ci si sposterà poi a Helsinki per l'ultimo meeting previsto, mentre le scuole di Cipro, Lituania e Svezia sono già state sedi dei primi 3 incontri. Il progetto si concluderà poi a settembre con la chiusura dei lavori e la produzione di un cd che fornirà alcune linee guida per lavorare sulla lettura. Oggi nella sala consiliare del Rettorato, con la professoressa Maria Giulia Fabi, si discuterà delle linee guida per una buona metodologia dell'analisi dei testi letterari.

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via le antenne dal cero (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 41 - Provincia «Via le antenne dal Cero» Stasera incontro a Calaone, il Parco vuole piazza pulita BAONE. Abbattimento di dieci tralicci e spostamento delle antenne radio. Si presenta con le idee chiare all'appuntamento di stasera il presidente del Parco Colli, Chiara Matteazzi, attesa alle 21 nella sala parrocchiale di Calaone per discutere sul futuro delle antenne del Monte Cero. «Far abbattere il maggior numero di tralicci per ridare dignità ambientale al Monte Cero è uno dei nostri primi obiettivi - ha anticipato la Matteazzi - senza perdere di vista la serenità dei cittadini di Calaone, che potrà essere recuperata solamente lavorando allo spostamento delle antenne della radiofonia su uno o più degli altri dodici siti disponibili all'interno del Parco, e che già ospitano questo tipo di strutture». La volontà annunciata dal Parco, per quanto riguarda le emittenti tv, è quella di liberare almeno dieci tralicci, che verranno poi abbattuti. L'operazione di abbattimento potrà però iniziare solo dopo aver concentrato queste emittenti tv nei quattro tralicci legittimi. Tolleranza zero, invece, per le emittenti radio: «A queste non sarà permesso di allocarsi sui tralicci legittimi del Monte Cero - spiegano dall'ente - né di proseguire la manutenzione su quelli esistenti. La legittimazione della loro posizione sarà subordinata alla disponibilità di trasferirsi in siti alternativi». La Matteazzi ritiene indispensabile «la realizzazione di tralicci di proprietà mista pubblico privata che rispondano alla logica del rimborso della negatività che le antenne provocano al territorio, inteso come Comune e Parco, in termini di benefici economici che devono ricadere direttamente sui cittadini». Numero e tipo di tralicci dovranno necessariamente essere decisi attraverso un percorso partecipato che non risponda solo alla logica del massimo beneficio al minimo costo. (n.c.)

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Bandi per 75 milioni (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Cooperazione Programma «Adriatico Ipa» Bandi per 75 milioni PESCARA Al via i primi bandi del programma di cooperazione transfrontaliera "Adriatico Ipa" (2007-2013) per un totale di circa 75 milioni di euro. L'approvazione è arrivata dal Comitato di sorveglianza, riunito ieri, mentre la pubblicazione ci sarà nei prossimi giorni, dopo il via libera della Giunta regionale. Il programma comunitario vede la Regione Abruzzo come capofila: coinvolge sette regioni, oltre all'Abruzzo Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Molise, Puglia, e otto Stati, oltre all'Italia Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Serbia, Montenegro e i nuovi entrati Grecia e Slovenia. L'iniziativa ha come obiettivo la cooperazione istituzionale, economica e sociale dell'area adriatica. Adriatico Ipa prevede fino al 2013 finanziamenti per circa 280 milioni di euro. I bandi si svilupperanno nell'ambito di quattro assi prioritari di intervento: cooperazione economica, sociale e istituzionale, ambiente, tutela ambientale e del patrimonio culturale e reti materiali di accesso e immateriali. I progetti in questione potranno essere presentati sia da enti pubblici che da soggetti privati (organizzazioni non governative Ong o imprese operanti nei settori specifici del programma, quindi turismo, ambiente, trasporti, energia), ma anche da università e centri di ricerca pubblici e privati. Saranno finanziati progetti da un minimo di 500mila a un massimo di 5 milioni di euro con un contributo massimo per i privati di 200mila euro.

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alla scoperta dell'universo invisibile (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Conferenza del fisico Antonio Masiero per l'anno mondiale dell'astronomia Alla scoperta dell'universo invisibile GROSSETO. Un viaggio all'insegna dell'esplorazione per arrivare a rispondere alla domanda che ha da sempre accompagnato l'uomo: "come e di cosa è fatto l'universo?". Un viaggio, che Antonio Masiero, docente di fisica all'università di Padova, cercherà di ripercorrere nella conferenza "L'universo invisibile: materia ed energia oscura", in programma oggi alle 17 nella sala del consiglio comunale di Grosseto. L'incontro, organizzato dal Comune insieme alla società Netspring per l'anno mondiale dell'astronomia, vuole essere un momento di studio e di approfondimento su temi particolari che appassionano gli addetti ai lavori, ma anche sempre più cittadini. Quello che verrà illustrato nella relazione di Masiero sarà un quadro affascinante e sconcertante e cioè che la maggior parte della materia presente nell'universo non è dello stesso tipo di quella di cui siamo fatti noi. E che forse, per la prima volta, alla macchina Lhc del Cern di Ginevra sarà possibile creare questa nuova forma di materia che è stata alla base della nostra possibilità di esistere. Ma, ancora più sconcertante potrebbe risultare un altro aspetto dell'universo e cioè il fatto che la sua energia non è dominata dalla materia aggregata in ammassi galattici, ma da una forma di energia uniformemente distribuita e che causa un'espansione accelerata dell'intero universo. Ben due terzi dell'energia dell'interouniverso sono rappresentati da una "energia oscura". E nel corso della conferenza si parlerà di cosa possa dare origine a questa formidabile sorgente di energia e quale possa essere il suo legame con la materia oscura. La conferenza si potrà seguire in diretta on-line dalla home page del sito internet del Comune.

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bufera sui conti dell'università "buco di 61 milioni nel bilancio" - antonella romano (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IV - Palermo Alle 19 la manifestazione di protesta davanti ai cancelli del teatro, in piazza Verdi. "Andremo avanti così" Bufera sui conti dell´Università "Buco di 61 milioni nel bilancio" Sindacati all´attacco dopo le dimissioni di Petrigni Il Massimo torna a suonare in piazza "Crisi non risolta, la città ci sostenga" La Cisl: "A ottobre avevamo sollevato il caso". Stangata da cinque milioni per il risarcimento agli ex proprietari di un terreno ANTONELLA ROMANO L´ultima è stata una multa di 5 milioni di euro, per dei terreni espropriati trent´anni fa dove oggi sorgono i padiglioni Gregotti, in viale delle Scienze. I proprietari hanno vinto in appello e chiedono un risarcimento per aver ceduto le aree in verde agricolo, dove poi si è edificato, per poche lire. Cifra che fa lievitare da 27 a 32 milioni di euro il fabbisogno di risorse dell´università di Palermo, immersa in una stagione di faticosi tagli per risparmiare. Preoccupazioni che rilanciano l´allarme sui conti in rosso del primo Ateneo siciliano all´indomani delle dimissioni del direttore amministrativo Vincenzo Petrigni. Ad andare all´attacco c´è la Cisl, che da tempo chiede la certificazione dei bilanci degli ultimi tre anni, nei quali è stato esaurito un avanzo di cassa di 100 milioni di euro. «In ottobre, in tempi non sospetti, unica voce nel deserto, avevamo calcolato un buco di 43 milioni di euro. Ma la situazione oggi appare più grave» dice il dirigente regionale Cisl Elio Calafiore, che ipotizza «un deficit da 61 milioni di euro». Dimissioni a sorpresa e anche irrevocabili, quelle di Petrigni. Il rettore Roberto Lagalla è rientrato due giorni prima dal Marocco. Petrigni torna alla Gesap, per occuparsi dell´area affari legali e risorse umane. Una resa, di fronte a difficoltà non calcolate, insorte all´improvviso? L´avvocato, che aveva accettato di risanare le casse dell´ateneo, acclamato per rigore e serietà, non rilascia dichiarazioni. In un mese ha avuto però modo di esaminare tutti i conti e di definire il primo piano di rientro dell´ateneo, all´ordine del giorno del cda di martedì. «Un piano di assestamento necessario, prima di approvare a fine maggio il consuntivo del 2008. Stavamo rivedendo tutta la situazione economico finanziaria. La crisi generale di tutti gli atenei italiani ci impone parsimonia e il taglio degli sprechi», dice Lagalla, che con Petrigni stava passando a setaccio debiti e crediti regressi. Ma che fine farà adesso il piano di rientro? Il cda, che aspettava di conoscere i contenuti della bozza, chiederà martedì al rettore un verifica della situazione contabile. Alcune misure di contenimento erano già scattate, con la scia di prevedibili malumori. Da una settimana Petrigni e Lagalla avevano deciso di dare solo un anticipo del 30 per cento del fondo di finanziamento ordinario per le facoltà. Ridotte la carta e le spese di pulizia. Per le progressioni del personale tecnico, taglio da 1 milione di euro. Stavano per essere colpiti i buoni pasto. è stato bloccato, col taglio dello straordinario, un progetto per l´apertura pomeridiana delle biblioteche. è stato stoppato il piano di incentivazione del personale docente. Petrigni aveva perfino deciso di spegnere i termosifoni in anticipo il 20 marzo. Aggiunge il rettore: «Non abbiamo concesso il biennio aggiuntivo ai docenti, abbiamo posto in quiescenza il personale con 40 anni di anzianità e ridotto diverse spese correnti. Questo ci impone di sostituire al più presto il direttore amministrativo, per portare a termine le misure di contenimento». Ieri la provincia di Agrigento ha tagliato 400 mila euro al consorzio universitario della Valle dei Tempi, altra tegola pronta a ricadere sul bilancio. Dice Filippo Porcelli, dirigente nazionale Cisal università: «Il sindacato chiede una gestione trasparente dei fondi. Al personale non sono state applicate le progressioni previste dai contratti. Non sappiamo se Petrigni si è scoraggiato o è stato ostacolato. L´università ha bisogno di un dirigente amministrativo che conosca la sequenza di leggi che hanno portato l´università a questo punto». «Vogliamo chiarezza sui conti, necessaria per sopportare i sacrifici chiesti a tutti», aggiunge Mario Piazzese, dello Snals, rappresentante del personale nel cda. Per Calafiore della Cisl «è scandaloso che il direttore precedente, che ha lasciato il buco in bilancio, abbia ricevuto l´indennità di raggiungimento degli obiettivi e che il presidente dei revisori dei conti sia nominato dal rettore».

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Progetto senza innovazione (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: IL CONFRONTO data: 2009-04-01 - pag: 30 autore: Progetto senza innovazione L' aspirazione di molti docenti e ricercatori della facoltà di Ingegneria a un'organizzazione che ricalchi l'esperienza dei Politecnici di Milano e Torino ha avuto nell'ultimo periodo un'accelerazione sotto la spinta del mondo imprenditoriale e politico locale. Ci sono motivazioni concrete e altre di respiro più strategico. Per quanto riguarda le prime – e cioè: autonomia, velocità di decisione, efficienza nei servizi, valutazione ecc. – credo che la risposta possa essere quella di adoperare queste spinte positive per far fare un salto di qualità a tutto l'Ateneo. La grande trasformazione di governance e articolazioni interne, col superamento della divisione tra strutture dedicate alla formazione e alla ricerca, che sta dietro all'imminente articolazione in Poli e Scuole dell'Ateneo va nella direzione auspicata dalla facoltà di Ingegneria. Non vi è una contrapposizione bensì una opportunità reale. Misurarsi su questo processo permetterà di verificare in che misura tali aspettative saranno soddisfatte e quali passi ulteriori saranno necessari. Più complesso e interessante è il recente progetto di creazione di un Politecnico del mare, integrato in una rete nazionale di politecnici; progetto che non può limitarsi all'autonomizzazione di Ingegneria. A mio parere andrebbero invece coinvolti anche gli altri saperi utili e oggi necessari al mare: dall'ingegneria all'economia, dalla finanza ai trasporti, dalla giurisprudenza all'ambiente. Soltanto un approccio multidisciplinare ricco e completo può offrire la garanzia di creare un'istituzione formativa utile a Genova, alla Liguria (e non solo), ma soprattutto ai professionisti di domani. Per questa prospettiva, da un lato sono appena abbozzate le specifiche caratteristiche, che meriterebbero comunque un approfondito dibattito culturale in tutto l'Ateneo, dall'altro la situazione internazionale e nazionale di recessione non rende facile il reperimento delle indispensabili risorse pubbliche e private. Certo, nell'ipotesi che vi siano privati in grado di mettere sul campo risorse cospicue tali da far uscire la nostra facoltà di Ingegneria dal sistema pubblico per crearne uno privato, il puro cambio di etichetta potrebbe avere un senso. In conclusione, ritengo utile una certa dose di cautela: procediamo con realismo e determinazione alla prima fase di ristrutturazione dell'Ateneo e contestualmente avviamo una discussione più ampia e approfondita sulle caratteristiche di un progetto ambizioso che non può certo essere visto nelle sue implicazioni confinato alla sola facoltà di Ingegneria. Se l'ipotesi di istituzione del Politecnico dovesse concretizzarsi, i due Atenei dovrebbero operare in maniera "federata" per giungere a un'organizzazione complementare che garantisca la crescita di entrambi. Giacomo Deferrari RETTORE Università degli studi di Genova

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Un ateneo da rivitalizzare (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-04-01 - pag: 5 autore: Un ateneo da rivitalizzare «Le difficoltà dell'Università più antica del mondo nascono dal fatto che è aumentato in maniera eccessiva il potere dell'apparato burocratico e diminuito quello di presidi e docenti CONTRASTO

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LE CARATTERISTICHE (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-04-01 - pag: 8 autore: LE CARATTERISTICHE Il riferimento normativo La base normativa per le varie tipologie di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di opere è il decreto legislativo 163 del 2006, che ha sostituito la legge Merloni La finanza di progetto Con la finanza di progetto l'ente pubblico emana un avviso ei privati, che diventano promotori, presentanoi progetti preliminari poi valutati e aggiudicati con una gara. I privati vincitori della gara si aggiudicano la gestione dell'opera per un determinato periodo di anni Le gare di concessione Con le gare di concessione di costruzione e gestione, a differenza della finanza di progetto, è la stessa amministrazione che elabora il progetto preliminare ed emana un bando per la concessione. Le altre forme Ulteriori tipologie di forme di collaborazione tra pubblico e privato per la realizzazione di opere sono quelle costituite dai partenariati societarie dalle sponsorizzazioni

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L'apporto dei Confidi rimette in pista le Pmi a corto di capitali (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-04-01 - pag: 7 autore: L'indagine dell'Università di Modena L'apporto dei Confidi rimette in pista le Pmi a corto di capitali MODENA Le imprese non prediligono le banche locali per la vicinanza dello sportello, ma cercano convenienza economica, flessibilità nel concedere credito e servizi evoluti e tempestivi, più facili da trovare nei grandi istituti, anche grazie al crescente potere decisionale delegato nei principali gruppi bancari ai direttori di filiale e del peso sempre più rilevante attribuito a fattori qualitativi nel valutare l'affidabilità dei clienti e dunque il finanziamento erogabile. Sono conclusioni che smentiscono molti luoghi comuni quelle sul rapporto banca-Pmi in epoca di crisi e di Basilea 2, emerse dalla recente indagine del Cefin Centro studi banca e finanza del dipartimento di Economia aziendale dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Una ricerca condotta su 247 imprese e 12 banche di Modena e Reggio Emilia che offre utili indicazioni anche sul positivo ruolo dei Confidi nelle due province: l'efficienza allocativa dei Consorzi fidi è testimoniata dalla capacità di indirizzare le garanzie su imprese più fragili finanziariamente e meno patrimonializzate rispetto ad aziende che non ricorrono a garanzie, ma che hanno una redditività allineata alle altre. Tra l'altro, i Confidi tendono a essere riutilizzati (fino a sei volte) dalle imprese che già vi hanno fatto ricorso,a conferma dell'efficacia del loro ruolo e della positiva relazione che si instaura. Resta invece problematico l'accesso alla finanza per le neoimprese innovative: il 97% del campione interpellato è nato grazie al ricorso a risorse personali dei soci (in via esclusiva nel 66% dei casi). Non raggiunge il 7% la quota di imprese innovative in cui c'è stato un intervento esterno sul capitale di rischio ( business angelo venture capitalist), sebbene oltre la metà degli intervistati stimi anche per il 2009 un tasso di crescita superiore al 10 per cento. La scarsa apertura verso soci esterni e private equity non è prerogativa delle neoaziende, ma caratterizza invece tutto il campione del Cefin, da cui emerge invece l'esigenza di un più adeguato supporto consulenziale soprattutto per la ristrutturazione del debito e la valutazione della solvibilità dei clienti esteri. «Lo studio conferma un rapporto solido, sul territorio, tra banche e imprese – commenta Stefano Cosma, docente della facoltà di Economia "Marco Biagi" –ma in base a un aggiornamento dei dati condotto a novembre 2008 sugli associati di Confindustria Modena è in atto un peggioramento delle condizioni di credito, con la quota di razionati che passa dal 19 al 30%, e un aumento degli imprenditori che indicano un aumento dei tassi, delle spese, delle garanzie e delle informazioni quantitative e previsionali richieste». I. Ve. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Più fondi al project financing (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-04-01 - pag: 8 autore: Infrastrutture. Salita a 2,2 miliardi la quota dei privati sulle opere programmate tra 2007 e 2009 Più fondi al project financing Nel 2008 regione seconda in Italia per numero di progetti in collaborazione BOLOGNA Natascia Ronchetti C'è sempre più interesse fra gli operatori per le partnership tra pubblico e privato per la realizzazione di opere in Emilia-Romagna. Il numero degli interventi con l'apporto di capitale privato è infatti passato dai 558 della programmazione triennale 2006-2008 ai 566 del triennio 2007-2009 (+1,43%). Una crescita accompagnata dall'aumento dell'incidenza della quota privata, arrivata a sfiorare i 2,2 miliardi, pari a circa il 23,5% del totale degli interventi programmati (oltre 9,3 miliardi), a fronte del 13,6% del triennio precedente. Il ricorso alla sola finanza di progetto (escludendo dunque tutte le altre forme di partenariato pubblico-privato), nonostante assorba ancora solo una modesta parte degli interventi ( poco più del 20%), è comunque in aumento: riguarda infatti 117 progetti contro gli 83 della precedente programmazione. A fare il punto della situazione è stato nei giorni scorsi il convegno "Le opportunità di finanziamento pubblico e di valorizzazione del patrimonio attraverso i partenariati pubblico privati" organizzato dalla Regione Emilia-Romagna e da Ervet (l'agenzia di sviluppo territoriale della Regione) in collaborazione con Alma Graduate School. «L'incertezza normativa, che poneva molti vincoli alle collaborazioni – spiega il direttore operativo di Ervet Roberto Righetti – è in fase di superamento. Il problema con il quale dovremo misurarci nei prossimi tempi riguarda le modalità con le quali le amministrazioni pubbliche riusciranno a costruire queste operazioni mettendo in relazione gli obiettivi da raggiungere con lo strumento utilizzato. Non tutto infatti può essere realizzato facendo leva sulla finanza di progetto. Bisognerà partire da buoni studi di fattibilità mentre un ruolo importante lo rivestiranno gli advisor finanziari che dovranno aiutare il pubblico a mettere in campo le operazioni in collaborazione». Tutte le amministrazioni pubbliche, aggiunge Righetti, «adesso si stanno concentrando su questi aspetti: chi è partito pensando solo a come raccogliere risorse private spesso non è riuscito a raggiungere l'obiettivo.La situazione economica determinerà un razionamento delle risorse ma ci sono ancora notevoli spazi di sviluppo». Il numero degli interventi in partnership sui complessivi programmati (oltre 9.600) assorbe il 5,8% del totale. Certo la strada fra la programmazione e il bando è lunga visto che dal 2007 le opere messe a bando sono state 19 (Fonte Sitar). Tornando alle elaborazioni Ervet, l'importo medio dei progetti supera di poco i 5 milioni per quelli realizzati con il project financing, in cui il promotore è il privato, mentre si aggira sui 3 milioni quello degli interventi programmati con la concessione di costruzione e gestione. Il 27% degli interventi con finanza di progetto riguarda il settore dell'edilizia, il 17% le opere per lo sport e lo spettacolo, il 16% le opere stradali, il 12% l'edilizia sociale e scolastica. Il valore del mercato dei partenariati nel 2007 (ultimo dato disponibile) in regione era stimato intorno agli 800 milioni di euro: l'11,4% di quello nazionale, pari a 7 miliardi. Una cifra destinata a oscillare vistosamente se si considerano le grandi opere come l'autostrada regionale Cispadana: a gara con il project financing, ha infatti da sola un costo di 1,1 miliardi. Proprio quest'opera, insieme al People mover di Bologna ( 90 milioni di euro) e al collegamento stradale tra la statale Tosco- Romagnola e la zona Bassette di Ravenna, ha proiettato nel 2008 l'Emilia-Romagna al secondo posto in Italia dopo la Lombardia per il valore degli interventi in collaborazione con i privati. I primi mesi del 2009 vedono poi tra i primi dieci committenti a livello nazionale per importo totale di selezioni di proposte e gare la Società di trasformazione urbana di Parma (82,2 milioni, per la riqualificazione urbana della zona della stazione) e il Comune di Modena (progetti per 9,8 milioni). © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il porfido trentino trova la filiera (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-01 - pag: 16 autore: Estrattivo. Costituito il distretto di settore: la nuova struttura sarà operativa entro poche settimane Il porfido trentino trova la filiera Attive 300 aziende - Il presidente Gianotti: «Pronti ad affrontare mesi difficili» TRENTO Rudy Gaddo Utilizzo del porfido e delle pietre trentine per adornare gli edifici pubblici locali e completare la pavimentazione delle strade provinciali. Riconoscimenti economici da riservare alle aziende locali che si impegnino nel riciclo dei materiali di risulta. Qualificazione della pietra trentina come produzione di nicchia, in grado di penetrare i mercati internazionali a prescindere dalla congiuntura. è lungo queste direzioni che dovrebbe muoversi il neonato "Distretto del porfido e della pietra trentina", costituito in qualità di socio unico dallacontrollata pubblica Trentino Sviluppo e ora finanziato dalla Provincia di Trento attraverso una convenzione firmata la scorsa settimana che prevede l'impiego di risorse pubbliche per 200mila euro, di cui 55.860 già messi sul piatto da Piazza Dante in attesa dell'approvazione dell'assestamento del bilancio di previsione 2009. «Saremo operativi in poche settimane», spiega Mariano Gianotti, presidente del coordinamento del distretto, l'organismo consultivo aperto alla partecipazione di 27 soggetti pubblico-privati che dovrà elaborare il progetto di sviluppo della filiera in collaborazione con l'ente pubblico. Il tempo, d'altronde, stringe. Specie per un comparto, quello estrattivo, che in Trentino conta su circa 300 aziende e in cui, indotto e servizi compresi, lavorano poco meno di 3mila persone per un giro d'affari di oltre 260 milioni all'anno, di cui l'80% concentrato nell'estrazione del porfido. «Le aziende del lapideo sconteranno solo nei primi mesi del 2009 gli effetti della crisi che ha travolto l'edilizia da inizio 2008 – continua Gianotti –.La pavimentazione dei piazzali, ad esempio, si fa solo ad opera praticamente finita. è quindi chiaro che il momento più brutto sta per arrivare ora, specie alla luce dei mercati in cui esportiamo: Usa, Gran Bretagna e Giappone, tra i più coinvolti dalla crisi. Nulla di drammatico comunque. Abbiamo le carte in regola per poter passare indenni questa fase». «Abbiamo piena fiducia nella manovra anticrisi della Provincia – fa eco Paolo Mazzotti, presidente del Consorzio Estrattivo Trentino, che rappresenta 105 imprese –.Siamo pronti ad affrontare mesi difficili, ma una volta che quest'estate saranno partite le nuove gare d'appalto per opere pubbliche contiamo di risollevarci». Utili ad una rapida ripresa del settore saranno anche le agevolazioni al 40% concesse dall'ente sulle ristrutturazioni. Niente facili illusioni, però. Perché il trend di calo di addetti nel settore, in atto da quasi dieci anni, è fisiologico. Basti pensare che nelle sole cave di porfido gli occupati sono scesi dalle 1.495 unità del 1990 a meno di mille di quest'anno. «Le quantità estratte sono calate quasi del 10% negli ultimi anni – rileva Gianotti –. La strada da seguire per restare sul mercato con i piccoli numeri che il Trentino è quella della qualificazione del prodotto, in modo da aumentare il valore economico del materiale, come successo negli ultimi anni con la commercializzazione della cosiddetta ghiaia da ferrovia. Oggi questa produzione, anche grazie ad un efficiente sistema di trasporto che ci permette di essere più competitivi di concorrenti come la Sardegna, che hanno costi più ingenti da affrontare per poter raggiungere i cantieri del continente, ha acquisito valore per le aziende trentine; tanto da pesare quasi per il 20% del fatturato di comparto». Innovare e qualificare processi e prodotti, quindi, è la strada tracciata dal nuovo Distretto. «Ma non solo –conclude Gianotti –. A volte possono bastare anche iniziative più banali. Molte aziende, ad esempio, in questo periodo di crisi hanno il problema dell'aumento di insoluti dei clienti: se tante piccole realtà unissero le forze per rivolgersi a chi fa questo di mestiere probabilmente risparmierebbero, aumentando i propri incassi». © RIPRODUZIONE RISERVATA 200.000 à Fondi. Le risorse pubbliche a disposizione per la struttura, di cui 55.860 della Provincia Piano di sviluppo. La cava di porfido di Albiano, a nord di Trento

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Cluster insufficienti, servono più fusioni (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-01 - pag: 23 autore: Cluster insufficienti, servono più fusioni I distretti industriali sono stati negli anni un fattore basilare per lo sviluppo dell'economia italiana, avendo permesso alle Pmi di crescere e divenire sempre più competitive. La concentrazione geografica di aziende operanti nello stesso settore ha infatti necessariamente forzato le società del distretto verso un continuo miglioramento che permettesse di eccellere sulle altre, migliorando i prodotti e i servizi offerti, mentre la presenza nell'area di società a valle e a monte della catena ha permesso un facile trasferimento di conoscenza e quindi un continuo progresso tecnologico. Non va infine dimenticata l'importanza del governo locale, che agendo come collante di questo sistema dinamico, si pone come catalizzatore dello sviluppo: pensiamo per esempio alle attività di internazionalizzazione che le piccole imprese non potrebbero sostenere senza l'aiuto di istituzioni quali le camere di commercio o le associazioni industriali. Tuttavia, in questo periodo di crisi senza precedenti, in cui le aziende si trovano a dover affrontare cali di fatturato di decine di punti percentuali, è nostra opinione che i distretti non siano più sufficienti. Per fronteggiare la crisi le aziende devono assolutamente diversificare il rischio, attraverso una diversificazione sia geografica che di settore e prodotto. Nel primo caso le aziende possono fare leva sul fatto che sebbene la crisi sia globale non è ugualmente acuta nelle varie aree geografiche, mentre nel secondo si possono basare sulla differente ciclicità di prodotti e servizi diversi. è necessario poi migliorare la propria struttura di costi, per evitare che un calo di fatturato non permetta di coprire i costi fissi, così comeè assolutamente necessario ridurre la dipendenza dal debito. Alle Pmi non basterà più fare sistema, e quindi competeree crescere in una logica di distretto, ma dovranno affrontare degli investimenti per i quali sarà necessaria la massa critica. La diversificazione del rischio e la riduzione dei costi dovrà necessariamente passare, a nostro parere, attraverso operazioni di finanza straordinaria, quali fusioni e acquisizioni. Le aziende con disponibilità liquide dovranno fare da catalizzatore e raccogliere intorno a sé le aziende che da sole non potrebbero superare la crisi, cogliendo l'opportunità di accelerare il processo di diversificazione. Le aziende che non sono in grado di acquisire si dovranno fondere, in un'ottica di gruppo che supera la logica del distretto. Chi non vorrà fondersi potrà o dovrà vendere, considerando che è meglio essere managers di un gruppo piuttosto che imprenditori di una azienda in difficoltà. Non necessariamente le aziende dovranno perseguire da sole una strategia acquisitiva: esistono fondi di investimento privati e pubblici che possono accompagnare le aziende in questo processo, nel caso in cui ci sia alle spalle un solido piano industriale. Salvatore Bellomo PROFESSORE Docente di Strategia Ingegneria gestionale Università di Padova

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Registro unico per i tumori (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-04-01 - pag: 18 autore: ISTITUTO ONCOLOGICO Registro unico per i tumori Creare un registro comune dei tumori per Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trentino-Alto Adige. è uno dei progetti dell'Istituto oncologico veneto (Iov) e del Registro regionale tumori, presentato in occasione dell'insediamento della nuova commissione oncologica regionale (35 componenti, con la presenza di un'ampia gamma di professionalità afferenti al campo oncologico). Compito dell'organismo,che lavorerà in collaborazione con lo Iov, sarà favorire il più possibile l'applicazione di un approccio omogeneo in tutte le aziende Ulss venete. La commissione ha suddiviso i propri compiti in sei aree tematiche: prevenzione e screening; informazione, registrie informatizzazione delle cartelle cliniche; organizzazione della rete oncologica; ricerca e collaborazione pubblico-privato; continuità assistenziale; diagnostica.

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Parma prepara i manager per la Gdo (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-04-01 - pag: 16 autore: Emilia-Romagna. Accordo con Lidl Parma prepara i manager per la Gdo PARMA Stefania Martelletto Inizierà l'11 maggio alla facoltà di Economia e commercio dell'Università di Parma il "Master in Store management" ideato con Lidl Italia per formare non solo i futuri dirigenti del gruppo ma anche tutti coloro che desiderano intraprendere una carriera nel settore della grande distribuzione. Lidl Italia, che ha sede ad Arcole (Vr) e conta oltre 500 filiali operative e 9mila dipendenti, da anni persegue una politica di investimento sui giovani che la porta a realizzare periodiche iniziative di alta formazione in collaborazione con scuole e università. Il master in Store Management, full time otto ore al giorno dal lunedì al venerdì a frequenza obbligatoria, durerà 5 mesi: nei primi due sono previste 320 ore di lezioni in aula tenute da docenti uni-versitari, manager e formatori Lidl, negli altri tre mesi invece i corsisti effettueranno uno stage di 480 ore presso un punto vendita Lidl nelle più diverse zone d'Italia, in base anche alla loro provenienza. In questa seconda fase i giovani saranno seguiti da un tutor che li aiuterà a mettere in pratica quanto appreso. I primi due mesi di lezioni saranno a pagamento, mentre i tre mesi di stage verranno retribuiti dall'azienda con 1.800 euro complessivi. Lidl inoltre ha anche istituito otto borse di studio da mille euro per i più meritevoli e i più bravi otterranno un contratto a tempo indeterminato che li porterà in breve tempo a diventare responsabili di punto vendita Lidl. Per candidarsi servono una laurea di primo o secondo livello in economia, ingegneria gestionale, scienze po-litiche, scienze della comunicazione, scienze statistiche o giurisprudenza, oltre ad una forte motivazione a lavorare nel settore. I posti disponibili sono 20, la quota di partecipazione è di 3.900 euro. Gli interessati devono inviare domanda via mail all'indirizzo unipr_msm@lidl.it possibilmente entro la prima metà di aprile, in ogni caso non oltre la fine del mese. Per informazioni contattare l'ufficio Selezione di Lidl Italia, 045-6135366/356. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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APPUNTAMENTI Dal 02-04 al 08-04 (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-04-01 - pag: 21 autore: APPUNTAMENTI Dal 02-04 al 08-04 A CURA DI Monia Savioli EMILIA-ROMAGNA GIOVEDì2 Forlì (Fc) Fiera di Forlì ( foto), via Punta di Ferro, ore 9. Taglio del nastro per la 46esima edizione della mostra internazionale avicola e cunicola "Fieravicola", in IMAGOECONOMICA programma fino al 4 aprile. Info: 0543.793511 VENERDì3 Bologna Aula Prodi, Complesso di San Giovanni in Monte, piazza San Giovanni in Monte, 2, ore 9,15. Convegno sul tema "Tecnologie dell'informazione e della comunicazione nel rapporto di lavoro". Info: www.unibo.it LUNEDì6 Bologna Via Malpertuso 1, ore 18.30. S&O multi family office organizza il convegno "La crisi finanziaria e la crisi delle imprese" con Stefano Caselli, docente alla Bocconi e Roberto Tunioli, ad di Datalogic. Info: 051.6446909 MERCOLEDì8 Bologna Sala Borsa, piazza Nettuno 3, ore 10. Seminario sul tema "E-democracy 2.0 Istituzioni, cittadini, nuove reti". Info: www.ermesambiente.it Parma Camera di commercio ( foto), via Verdi 2, ore 9,30. Seminario su "I crediti documentari, le stand by letter of credit e le garanzie IMAGOECONOMICA bancarie". Info: www.pr.camcom.it TOSCANA GIOVEDì2 Firenze Aula magna dell'Università di Firenze, Piazza S.Marco, ore 14,30. Convegno internazionale di due giornate sul tema "La democrazia partecipativa in Italia e in Europa: esperienze e prospettive". Info: www.unifi.it Firenze Auditorium, piazza dei Giudici 3, ore 15. Convegno "Le energie rinnovabili Regole, procedimenti e finanziamenti tra sostenibilità, sicurezza e competitività". Info: 055.2795265 MARTEDì7 Pisa Stazione Leopolda, piazza Guerrazzi, ore 9. Si apre il 1Ú Meeting delle Politiche giovanili. Info: 050.2212111 MARCHE GIOVEDì2 Macerata Auditorium San Paolo, Piaggia dell'Università, 2, ore 9,30. Si apre "Il Mondo nuovo", 1ÚForum sull'innovazione nell'industria, nella formazione, nella comunicazione. Info: 0733.2581 VENERDì3 Macerata Aula 7, facoltà di Scienze della comunicazione, via Don Minzoni, 2, ore 10. Seminario dal titolo "I media ed i minori: diritti violati. La comunicazione multimediale e le giovani TIPS generazioni". Info: 0733.2581 LUNEDì6 Macerata Facoltà di Scienze politiche, piazza Strambi, 1, aula Abside, ore 17. Corso di eccellenza dedicato a "Il Problema metodologico della storia costituzionale". Info: 0733.2581 UMBRIA GIOVEDì2 Perugia Teatro Pavone, ore 11,30. La lectio magistralis della terza edizione del Festival del Giornalismo è affidata a Sergio Romano che affronterà il tema "Giornalismo, poteri e responsabilità". Il festival prosegue con incontri e seminari fino a domenica5 aprile, giornata in cui è previsto il 1Úconvegno nazionale della stampa studentesca al centro servizi camerali "G. Alessi" a partire dalle 9. Info: www.festivaldelgiornalismo. com SABATO4 Marsciano (PG) Tabacchificio, via Lenin, ore 9. Apre la nuova edizione di "Fiera Verde" dedicata a tradizioni e sapori, in programma fino a domenica5 aprile. Info: 075.8741722

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Finanzieremo solo i progetti meritevoli (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-04-01 - pag: 29 autore: Finanzieremo solo i progetti meritevoli M ai come in questa fase l'Università è tornata al centro del dibattito pubblico. La grave crisi finanziaria di molti atenei si intreccia, come ci ha mostrato la mobilitazione di studenti, docenti e ricercatori, coni pesanti tagli decisi dal governo. La Toscana non è immune da questa crisi ed è da qui che dobbiamo ripartire se vogliamo dare un futuro all'Università e alla ricerca nella nostra regione. Ma la Toscana non ha aspettato l'acuirsi della crisi per avviare una riflessione su questi temi. Lo dimostra il percorso, partito oltre un anno fa, sfociato nella proposta di legge "Disposizioni in materia di ricerca e innovazione" in dirittura d'arrivo in consiglio regionale. Con questa legge la Regione si propone come regista di un processo per coinvolgere tutte le componenti del mondo universitario facendole ragionare in un'ottica di squadra, evitando sovrapposizioni e doppioni, attuando una gestione razionale e coordinata delle risorse, creando le condizioni per attrarre investimenti e rilanciare lo sviluppo. Per questo, nel rispetto dell'autonomia dell'Università e senza pretendere in nessun modo di condizionarne gli organi di governo, credo sia necessario ed urgente definire un modello di governance che aiuti a superare la situazione attuale e fornisca uno strumento adeguato alle sfide di una società della conoscenza la cui realizzazione è resa più urgente dalla crisi mondiale. Siamo convinti che solo la massima diffusione e socializzazione dei saperi, in un percorso di apprendimento che dovrebbe coinvolgere ciascun cittadino per tutta la vita, possa guidare la Toscana fuori dalle secche della recessione, indirizzandola verso un nuovo e duraturo sviluppo, fondato su criteri di equità sociale e sostenibilità ambientale. è questo secondo me il legame virtuoso che deve essere stretto fra ricerca ed economia, fra università e mondo produttivo, in contrapposizione al puro calcolo ragionieristico che ha ispirato i tagli del governo. Detto questo, penso che, a partire dalla nuova legge, si debba lavorare e in fretta per ridare credibilità e autorevolezza a istituzioni che, non possiamo nascondercelo, versano in uno stato di estrema difficoltà finanziaria e scontano una gestione che perde di vista, spesso, una visione di insieme e il legame con la comunità, perpetuando situazioni di precarietà e privilegio. Il disagio, anche nelle nostre università di Firenze, Pisa e Siena, è palpabile. Come Regione ci proponiamo, a fianco di istituzioni localie parti sociali, di pensare a un nuovo modello. E se la proposta della Fondazione pubblica - che era solo una semplice ipotesi di lavoro - è stata abbandonata perché non ha trovato consensi, la Regione non può sottrarsi all'imperativo politico di trovare una soluzione a problemi annosi, che hanno inciso negativamente sui bilanci come, tanto per citare gli esempi più eclatanti, il proliferare di corsi di laurea e il moltiplicarsi di sedi e centri di spesa. Siamo pronti a dare un sostegno all'università, ma non intendiamo trasformarci in un ente pagatore di attività gestite da altri. Così come non intendiamo proseguire coni finanziamenti a pioggia: vogliamo vincolare gli aiuti al raggiungimento di obiettivi di qualità, che premino innovazione e merito, in sintonia con una visione di sistema ma non avulsi dal territorio. Per questo, fra le possibili opzioni, c'è anche quella di aprire a Regione e istituzioni locali i consigli di amministrazione degli atenei. Sappiamo che non è facile, ma dobbiamo trovare un diverso equilibrio che salvaguardi l'autonomia e anche il diritto dei toscani ad avere un'offerta formativa di qualità e atenei meglio amministrati e gestiti. Solo una logica di sistema può far raggiungere gli obiettivi di una razionalizzazione delle risorse e di una centralizzazione dei servizi. “ L'impegno Entreremo nei Cda senza far venir meno l'autonomia dell'accademia Eugenio Baronti ASSESSORE ALLA RICERCA Regione Toscana

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Ne parleranno docenti universitari e sindaci, ricercatori ed esperti. Tutti insieme per una giornata... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Latina)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi Ne parleranno docenti universitari e sindaci, ricercatori ed esperti. Tutti insieme per una giornata di studio dedicata a "Città e sicurezza urbana". Un'iniziativa presentata ieri dal prefetto di Latina, Bruno Frattasi, e in programma il 17 aprile presso la sala conferenze della facoltà di Economia dell'università "La Sapienza". «Ormai non si parla più genericamente di sicurezza - dice il prefetto - ma di sicurezza integrata, partecipata, di prossimità. E' un discorso che da un lato compete all'ufficio territoriale del governo, alle forze dell'ordine e alla Procura, dall'altro necessariamente alle istituzioni locali. Penso alla riqualificazione di aree degradate e strutture per ridurre le devianze sociali». Alla giornata di studio, organizzata in collaborazione con l'Ater di Latina, Comune, Provincia, Regione, "La Sapienza" e "Legautonomie", parteciperanno i massimi esperti del settore. Tra loro Michel Le Calloch di Lione, della direzione sicurezza e prevenzione della città francese, il sindaco di Verona Flavio Tosi e quello di Salerno Vincenzo De Luca, il sociologo Maurizio Fiasco, i docenti universitari Luigi Frudà e Saverio Santangelo della "Sapienza", Massimo Pavarini dell'università di Bologna e Francesca Moracri di quella di Reggio Calabria. Casi a confronto, politiche di intervento, necessità di lavorare in sinergia. A tal proposito la Provincia di Latina ha incontrato i sindaci per avviare un protocollo. «Aspetto di vederne una copia, lo apprendo dai giornali - dice il prefetto - massima collaborazione istituzionale sull'argomento e su ogni aspetto relativo alla sicurezza e al contrasto della grande criminalità».

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Astronomia, la sfida del liceo scientifico. Tante le iniziative promosse dal "Galilei&#... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi di ALESSANDRA BRUNO Astronomia, la sfida del liceo scientifico. Tante le iniziative promosse dal "Galilei" e organizzate dal gruppo di docenti e studenti soprannominati "Compagnia del cannocchiale", in occasione dell'anno internazionale dell'astronomia per ricordare i 400 anni dalle prime osservazioni al telescopio effettuate da Galileo Galilei. «La nostra scuola spiega il preside Ferdinando Romagnoli è intitolata al famoso scienziato e, avendo molti docenti appassionati di astronomia, può sostenere lo sviluppo della cultura scientifica». Si parte con un ciclo di conferenze: la prima "Cronologia del Sidereus Nuncius (trattato di astronomia galileiano, ndr)" oggi alle ore 17,30 all'auditorium Svodoba - Accademia delle Belle Arti, sarà curata dal dottor Rodolfo Calanca; seguirà poi un'osservazione astronomica, in collaborazione con l'Associazione astrofili "Crab Nebula" di Tolentino, e la presentazione di telescopi galileiani alle ore 21,30 sul terrazzo del palazzo degli studi in piazza Cesare Battisti. Un'altra osservazione guidata del cielo, in programma venerdì 24 aprile, alle 21,30, sarà accompagnata dalla presentazione di lavori fatti dagli studenti del liceo (come il compasso galileiano creato dalla classe 5E dell'Istituto, che è anche uno "strumento" in gara al concorso "XIX settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica" dell'Università di Urbino ), conclude il vice-preside Angelo Angeletti, astrofilo e promotore delle iniziative.

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MILANO Due lunghe soste in autogrill, la prima alle nove del mattino attorno a Firenze e la... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi di CLAUDIA GUASCO e MASSIMO LUZIATELLI MILANO Due lunghe soste in autogrill, la prima alle nove del mattino attorno a Firenze e la seconda all'una vicino a Lodi. La comitiva partita da Montefiascone, 70 ragazzi distribuiti in due pullmann, ne approfitta per sgranchirsi le gambe. E anche qualcosa in più. Spuntano spinelli e birre, per alcuni degli studenti in gita la baldoria è già cominciata. Tra loro c'è Federico Rosati, 18 anni appena compiuti, che si unisce al gruppetto dei trasgressivi ignaro di avere in testa una bomba a orologeria. «Aneurisma cerebrale congenito» - scrivono i medici nella cartella clinica - poteva esplodere in qualunque momento o rimanere silente per sempre: stanchezza, droga e alcol, con tutta probabilità, hanno innescato la reazione che nel giro di poche ore l'hanno fatto precipitare prima nel coma irreversibile, poi nella morte cerebrale. «Autorizziamo l'espianto degli organi. Sarà il suo ultimo regalo», ha detto straziata la madre Elisabetta Ranucci. Quando mercoledì pomeriggio, nel centro di Milano, si è accasciato fuori dal bagno del McDonald in preda a un lancinante dolore che gli trafiggeva il cervello, Federico aveva in tasca alcuni grammi di marijuana e un francobollo all'Lsd. E dai primi esami effettuati è arrivata la conferma dell'alterazione del quadro ematico: il sangue conteneva tracce di sostanze stupefacenti e di alcol. Solo gli esami tossicologici in corso però potranno stabilire che tipo di droghe abbia assunto e in che quantità, se era ubriaco o aveva bevuto solo un bicchiere. La mamma, affranta, impietrita su una poltroncina accanto alla porta del reparto rianimazione della Santa Rita, cerca conforto dagli altri due figli e risposte che i medici le possono dare solo in parte: «Cosa è successo? Perché proprio al mio Federico?». Si aggrappa disperata al direttore sanitario, Eugenio Vignati, con una domanda che è un po' una preghiera: «Dottore, mi garantisca che mio figlio non sta soffrendo». Dietro al vetro c'è il più piccolo dei suoi ragazzi, intubato, l'encefalogramma piatto per effetto dell'emorragia cerebrale, a Milano da ventiquattr'ore con i compagni dell'istituto tecnico per geometri "Dalla Chiesa" per un viaggio culturale nei luoghi manzoniani. Avrebbero dovuto restare in Lombardia fino a sabato, ma già stamattina torneranno a casa e tra di loro non ci sarà Federico. Alle cinque del pomeriggio di due giorni fa, dopo aver posato i bagagli all'hotel Rex in zona Corvetto, aveva già visitato il castello sforzesco, il duomo e passeggiava con i compagni in galleria. All'altezza del fast food comincia sentirsi male, la vista si appanna e le gambe gli cedono. «Mi ha detto: "Prof, vado un attimo in bagno". Quando è uscito è crollato e non si è più rialzato», ha raccontato alla polizia una delle due professoresse rimaste tutta la notte al suo capezzale in attesa dell'arrivo della mamma e dei fratelli. Il papà non c'è più, stroncato quindici anni fa da un infarto mentre zappava nei campi. Il fratello maggiore Luca, laureando in agraria, lavora come cameriere per aiutare la famiglia e anche Federico serve ai tavoli durante la stagione estiva, la sorella Laura invece, con la laurea in agraria già in tasca, è ricercatrice in università. «Una famiglia semplice e seria», dicono i vicini di casa in via Paternocchio, a Montefiascone. E Federico «è un ragazzo con la testa sulle spalle». L'insegnante che l'ha assistito, come gli altri cinque colleghi che accompagnano la comitiva, non si dà pace: «Federico era un ragazzo solare, positivo. Sono distrutta, questa tragedia mi cambierà la vita». Nelle prossime ore la Procura di Milano deciderà se aprire un fascicolo, anche alla luce dei risultati dell'autopsia. In ogni caso addosso ai compagni non è stata trovata droga, le sostanze consumate non sono state acquistate in città, il ragazzo è maggiorenne e non si profila l'omissione di controllo. «Per noi le indagini sono finite qui», dicono dalla questura.

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Fatto il comitato anti Cuccurullo, ora serve la candidatura forte per allargare la crepa a f... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi di FEDERICA GIALLORETO Fatto il comitato anti Cuccurullo, ora serve la candidatura forte per allargare la crepa a far venire giù la diga. Già bruciati, per ragioni diverse, i primi nomi, da Paolo Innocenti a Pier Enrico Gallenga e Leonardo Mastropasqua, che da grandi rivali hanno corso il rischio di ritrovarsi alleati. Da giorni è scattata la ricerca di un'altra soluzione. Il polo pescarese è sempre disposto ad appoggiare un candidato autorevole partorito dalla facoltà di medicina. Ma non è escluso che lo schema di fondo venga capovolto: vale a dire che il nome forte da contrapporre alla granitica candidatura dell'attuale magnifico rettore potrebbe venire dale facoltà di viale Pindaro con un forte appoggio da parte dei docenti di medicina. Quasi una fotocopia del rettorato Crescenti, pescarese molto attento alle esigenze della facoltà regina. E alla fine il nome buono che sta prendendo quota è quello del professor Nicola Mattoscio. L'eterno candidato a qualunque poltrona, il preside della facoltà di scienze manageriali che ha sempre rifiutato qualsiasi altro incarico, questa volta potrebbe cedere alle lusinghe del mondo accademico che cerca di detronizzare Cuccurullo al suo quinto mandato consecutivo. Ieri, un intervento pro Cuccurullo della preside della facoltà di economia, Anna Morgante, è stato l'ulteriore sintomo della guerra in atto tra le facoltà. Ma anche ils egnale che il ronte pescarese potrebbe rivelarsi meno compatto del previsto alla prova dei fatti. «Il mondo dell'università italiana vive momenti di intenso cambiamento - scrive la preside a nome anche di altri docenti di economia -. Di fronte a tali processi evolutivi un ateneo che, come il nostro, voglia consolidare e rafforzare le prospettive di sviluppo che ha saputo faticosamente costruire negli anni, deve fare ricorso a tutte le energie e competenze di cui dispone. E' in questa prospettiva che mai come in questo momento, l'università d'Annunzio ha assoluta necessità di una guida che sappia essere non solo autorevole, ma che possa essere soprattutto in grado di spendere a vantaggio dell'Ateneo competenze consolidate in anni di lavoro. Chi ha guidato la nostra università negli ultimi anni ha potuto maturare una profonda e radicata conoscenza dell'ateneo, e ha saputo intessere relazioni di sistema a livello nazionale. Risorse a cui l'ateneo in questo delicato momento non può. Infatti la crisi che, oggi, attanaglia il nostro Paese ha aggredito anche le università e la loro capacità d'essere lo zoccolo duro dell'economia. Il nostro ateneo ha saputo mantenere inalterato il proprio ruolo di entità pubblica di riferimento, quanto alla produttività di un alto standard formativo, all'investimento in ricerca, all'individuazione di strategie gestionali. Questi punti fondamentali che nacquero dodici anni or sono, costituiscono tuttora un patrimonio irrinunciabile dell'ateneo. Ecco perché noi siamo per Franco Cuccurullo». Contrario a discutere "in piazza" di nomi e candidature è il professor Piergiorgio Landini, tra i promotori del comitato per lo sviluppo dell'Università: «Desideriamo un dibattito ampio sulle candidature e i programmi, e non un incrocio di documenti. La discussione va mantenuta in accademia». Ma è già successo il contrario.

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Una doppia strategia sulle eco-mafie (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-04-03 - pag: 38 autore: AMBIENTE Una doppia strategia sulle eco-mafie Le eco-mafie non conoscono la crisi. Anzi: «I dati sono veramente drammatici » dice la relazione di Grasso. In Sicilia e Calabria, Cosa nostra e 'ndrangheta hanno una «duplice strategia ».Vale a dire«il classico sistema dell'utilizzazione di imprese diretta espressione delle cosche, ovvero a esse collegate, per la partecipazione alle gare, con conseguente estromissione delle altre ditte». In alternativa, «lo sfruttamento dei canali che legano le cosche alle amminstrazioni locali e/o agli enti che gestiscono particolari aree, sì da pervenire alla creazione di società miste (pubblico-privato)» per poter «confezionare procedure di aggiudicazione del servizio con esito assicurato». In Campania, invece, prospera «quel sistema criminale della camorra che si fonda sulla dissimulazione della reale natura dei rifiuti », prevede «la signorìa sulla zona interessata dalle abusive discariche» e spesso esercita «un'attività estorsiva a carico delle imprese che si occupano dell'illecita attività». Senza contare che «appartenenti alla pubblica amministrazione in alcune circostanze sono i primi conniventi di queste organizzazioni criminali in quanto facilitano l'acquisizione di provvedimenti autorizzativi per impianti fatiscenti e tecnicamente carenti». M.Lud. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Università e immatricolazioni. Alcune precisazioni ai dati del Ministero. I... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi Università e immatricolazioni. Alcune precisazioni ai dati del Ministero. Il corso di laurea in "Scienze politiche internazionali, europee e delle amministrazioni", è una laurea triennale ad esaurimento, a cui è impossibile immatricolarsi. Le 5 matricole pertanto sono in realtà iscritti al secondo anno. Il nuovo corso di laurea triennale si chiama "Scienze politiche" e, al primo anno, ha 131 iscritti. La laurea magistrale di secondo livello ha invece cambiato denominazione, ora si chiama "Scienze politiche internazionali e delle amministrazioni", con 129 iscritti al primo anno. Tortoreto, sindaco e assessore. Riunione a lume di candela tra l'attuale sindaco Di Matteo e l'assessore all'Urbanistica Domenico Piccioni. Piccioni, centrista in quota Udeur-Udc, sarebbe il candidato sindaco da proporre alla maggioranza del Pd e agli altri partiti di centrosinistra. Proprio l'asse Di Matteo-Piccioni potrebbe determinare il futuro della lista da contrapporre A Gino Monti (sinistra permettendo). Civitella, Tulini abbandona l'aula consiliare. Torna a farsi sentire, a Civitella, la minoranza di Mario Tulini. In contrasto con la Giunta di Gaetano Luca Ronchi, ha abbandonato l'aula consiliare su problemi legati al bilancio. Contestazione anche per le "convocazioni" arrivate in ritardo. L'attuale sindaco va però avanti cercando di rispettare il programma, compreso il rilancio della Fortezza. Sant'Omero, incontro. Evento a Sant'Omero con la dottoressa Fiumara Liss: oggi presso la sala "Bice Valori" dalle 17 alle 21,30, incontro pubblico con la dott.ssa Rita Fiumara Liss, psicologo e psicoterapeuta, docente della Scuola di specializzazione in Psicoterapia Biosistemica. Tema dell'incontro: "Corpo Emotivo". FARMACIE. Teramo: Del Corso, corso San Giorgio n. 83, tel. 0861/244272. Giulianova: Marcelli, piazza della Libertà n.35, tel.085/8003204. Roseto: Candelori, via Nazionale n. 206, tel. 085/8992161. CINEMA. Teramo. Comunale: Gli amici del bar Margherita (17,15- 19- 20,45- 22,30). Smeraldo: Mostri contro alieni (17,15- 19- 20,45- 22,30), Io e Marley (18- 20,15- 22,30). Giulianova (Moderno): Mostri contro alieni (20,45- 22,45), Diverso da chi? (20,40- 22,40). Roseto (Odeon): Mostri contro alieni (18,20- 20,30- 22,30), Il caso dell'infedele Klara (20,40- 22,40), I mostri oggi (18,30), Gli amici del bar Margherita (18,20- 20,40- 22,45). Mosciano: riposo.

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Prenderà il via, oggi alle 17 nella Sala conferenze dell'Auditorium San Domenico, la tavola rot... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Umbria)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi Prenderà il via, oggi alle 17 nella Sala conferenze dell'Auditorium San Domenico, la tavola rotonda sul tema "Sobrietà e solidarietà" per comprendere insieme che l'uso corretto e sapiente dei beni realizza una solidarietà piena ed equa. L'intento è quello d'incoraggiare i giovani e la cittadinanza ad una forte presa di coscienza sul tema della sobrietà intesa come stile di vita nuovo capace di conciliare una buona qualità del modo di vivere assicurandone, nello stesso tempo, un'esistenza dignitosa per tutti. Relatori del dibattito, monsignor Gualtiero Sigismondi Vescovo di Foligno, il professor Maurizio Renzini dell'Istituto tecnico industriale e per geometri "Leonardo da Vinci", Paolo Montesperelli docente ordinario di Metodologia e Tecnica della Ricerca Sociale presso l'Università degli studi di Salerno. Coordinerà Luciana Barbetti giornalista Rai.

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FANO Gli artigiani confessano il loro orientamento politico e il grado di fiducia nelle istituzioni... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi FANO Gli artigiani confessano il loro orientamento politico e il grado di fiducia nelle istituzioni. I risultati del sondaggio sono presentati oggi alle 18 nel teatro della Fortuna, a Fano in piazza XX Settembre, durante il XIX congresso provinciale di Cna. Il sondaggio è stato commissionato al Laboratorio "LaPolis" dell'Università urbinate. Relatori il docente Ilvo Diamanti e il giornalista Massimo Giannini. Partecipano il governatore regionale, Gian Mario Spacca, e il segretario nazionale di Cna, Sergio Silvestrini.

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MONTECALVO IN FOGLIA La discarica infinita . Quella di Ca' Mascia a M... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 03 Aprile 2009 Chiudi di ELISABETTA ROSSI MONTECALVO IN FOGLIA - La «discarica infinita». Quella di Ca' Mascia a Montecalvo in Foglia. Si era detto che doveva chiudere a giugno 2006. Poi a febbraio 2008 «a sentire il presidente della Provincia Ucchielli». A tutt'oggi la discarica non solo è ancora in piena attività, ma da luglio scorso ha persino cominciato a smaltire un carico da oltre 100mila metri cubi di rifiuti industriali provenienti da Brescia. La data di chiusura, quella che dovrebbe essere definitiva, è stata messa in agenda per il 31 dicembre 2010. «Ma sempre che sia vero - commenta l'avvocato Enrico Panero, consigliere comunale di minoranza che da anni porta avanti la sua battaglia - Ormai è difficile credere che Ca' Mascia chiuda davvero. Nel 2010 verrà fuori che sarà necessario ampliarla. E allora si compreranno altri lotti. E continueremo a prendere altri rifiuti extra regione». Proprio quello che sta succedendo adesso. Il carico da oltre 100mila metri cubi è frutto di un accordo tra la Sis, società che gestisce la discarica, e Cima, holding che ha in mano i rifiuti industriali del Bresciano. Accordo siglato sotto la supervisione della Provincia di Pesaro e Urbino. «Una manovra per ottenere le risorse per il post mortem della discarica. A causa della cattiva gestione che noi della Lista civica abbiamo sempre evidenziato, la Sis si è trovata senza soldi. Per soddisfare il bisogno finanziario ha deliberato di trovare un partner che conferisse rifiuti a Ca' Mascia. Nel frattempo ha realizzato un nuovo lotto di circa 126mila metri cubi. Ed è qui che vengono smaltiti i rifiuti speciali del Nord». Speciali e non pericolosi, come assicurano dalla Provincia. Ma Panero nutre qualche dubbio. «Un giorno mi sono imbattuto in un camion maleodorante. Ho chiesto cosa contenesse e mi hanno detto che si trattava di liquame umano essiccato. Non mi sembra che abbia molto a che fare con i rifiuti industriali». Ma perchè si è arrivati a fare la "pattumiera" del Nord a Ca' Mascia? «Per colpa di una pessima gestione. Potevamo farcela da soli, noi comuni della Sis, ad arrivare a coprire le spese. Con le nostre tariffe e i nostri rifiuti. E invece quando le cose si sono messe male, molti comuni se ne sono andati. A loro rimproveriamo di non aver fatto la propria parte. Sulla questione delle partecipazioni fallimentari in Natura ed Acquagest invece stiamo ancora aspettando il parere della Corte dei Conti». Panero evidenzia anche «l'incompatibilità dell'amministratore delegato della Sis Francesco Bernardini. Che è anche consigliere provinciale. E' vietato dal Testo unico degli enti locali. Non può esserci un politico ad avere poteri di rappresentanza e firma per appalti e contrattazioni in generale in una società misto pubblico-privata».

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gallura e bulgaria unite dalle maschere di carnevale - alessandro pirina (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Storia e tradizione. Domani in aeroporto il seminario curato dal liceo «Mossa» e dagli studenti di Pernik Gallura e Bulgaria unite dalle maschere di carnevale ALESSANDRO PIRINA OLBIA. I balli in maschera sono stati archiviati da oltre un mese, ma domani il Carnevale sarà al centro di un seminario organizzato dallo scientifico «Mossa». L'appuntamento è alle 18 nell'aula magna dell'università, in aeroporto. A seguire sul palco si alterneranno band e musicisti. L'evento nasce da un progetto dei liceali sulle origini comuni del Carnevale nell'area mediterranea. Un'iniziativa che ha coinvolto i giovani studenti olbiesi e i loro colleghi di Pernik, città bulgara famosa appunto per il suo Carnevale. Le due scuole hanno collaborato a distanza attraverso internet. A gennaio poi i ragazzi del «Mossa» sono stati ospitati in Bulgaria durante la festa delle maschere, mentre ora si trovano a Olbia gli studenti di Pernik, che si tratterranno fino a domenica. Il seminario sarà, quindi, il momento finale di un percorso lungo un anno. Accanto agli studenti olbiesi e bulgari in cattedra ci saranno l'antropologa Dolores Turchi, il docente greco dell'università australiana australianadi Adelaide Agapi Amantidis, il direttore del Museo etnografico di Pernik Simeon Milyov Simov e il numero uno del Museo delle maschere mediterranee di Mamoiada Mario Paffi. «Sarà un momento di riflessione e condivisione di tutto il lavoro svolto», ha detto ieri durante la conferenza di presentazione Luigi Antolini, dirigente scolastico del «Mossa». Al suo fianco anche Tonino Pizzadili, presidente del consiglio comunale, e Uccio Iodice, assessore alla Pubblica istruzione. Il progetto, infatti, è stato realizzato sia con fondi regionali che comunali. Dopo il seminario la parola passerà alla musica. Sul palco saliranno il gruppo dei Mamuthones di Mamoiada, il coro del liceo «Mossa», Massimiliano Scanu e Sara Piras, l'Olbia Folk Ensemble diretto da Cristiano Deriu, l'Ensemble Apeiron diretto da Paolo Di Paola, i Cordas et Cannas, il Gruppo folk di Olbia. Durante l'evento saranno anche premiati due studenti del liceo che hanno conseguito il massimo dei voti nell'esame 2007-08. Per i partecipanti il ilparcheggio dell'aeroporto sarà gratuito. La serata si concluderà al «Mossa» con un buffet.

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Centauri sicuri solo in pista (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lettere & Opinioni Pagina 341 Servono i motodromi Centauri sicuri solo in pista Servono i motodromi --> La moto, che passione! Solo un centauro può spiegare che cosa si prova nel guidarla. Da tempo però le nostre strade ci vedono spettatori inermi di molti incidenti mortali. Certo, non è piacevole vedere sfrecciare questi bolidi, ma anche il motociclista prudente è spesso vittima dell'intolleranza e dell'imprudenza dell'automobilista. Cadere in moto è più facile, e le conseguenze sono più drammatiche! Invece di attribuire sempre le colpe ai motociclisti, sarebbe opportuno affrontare il problema e trovare una soluzione. Premesso che la strada non è il Mugello, va considerata l'esigenza dei motociclisti di disporre di spazi adeguati e sicuri. In Sardegna c'è voglia di competizione: a centinaia possiedono moto idonee per "sfogarsi" in pista con standard di sicurezza adeguati. I concessionari continuano a vendere moto che superano i 300 km orari, però non esistono luoghi per portarle al massimo. Che si può fare, non si vendono più le moto? E chi glielo dice ai vari costruttori e ai loro dipendenti? Se non ci sono luoghi idonei per mettere alla prova questi bolidi, le moto dovrebbe essere tutte depotenziate. Il cittadino comune si chiede: perché non corrono in pista? Lungi da me giustificare chi mette in pericolo la propria vita e quella degli altri, ma dove sono le piste? E quanto costano? L'unico motodromo della Sardegna si trova a Mores. Considerato il costo della pista, circa 200 euro, gomme, pernottamento e pasti, per trascorrervi una giornata si spendono sui 500/600 euro. Una persona che ha un normale impiego può permetterselo al massimo due volte l'anno. Eppure, con tante aree disponibili nella Provincia di Cagliari, si potrebbe realizzare un circuito motociclistico, magari idoneo per ricevere anche eventi a livello internazionale, che altre Regioni d'Italia organizzano regolarmente: penso al Circuito di Misano, Monza, Mugello e Vallelunga. È così scandaloso parlarne? Sono state utilizzate risorse pubbliche in iniziative industriali fallite dopo tre anni. Perché non pensare a qualcosa di innovativo, che potrebbe creare occupazione e permettere a centinaia di centauri di dedicarsi in completa sicurezza a questo bellissimo sport? Servirebbe forse un bel progetto di una società mista, pubblico-privata. E per privato intendo quei concessionari e produttori di moto che potrebbero incrementare anche le vendite e valorizzare in termini agonistici una bella passione. Spero che si apra una riflessione seria su questo problema. Nel frattempo, mi rivolgo al popolo delle due ruote con una frase famosa di Nico Cereghini: «Amici in moto, in strada luci accese, casco ben allacciato e prudenza, sempre»! MIMMO CONTU Centauro e sindacalista Cisl

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Sulla diga un campus universitario (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Provincia di Nuoro Pagina 5019 Tiana. Tre giorni di lezioni ed esercitazioni pratiche sull'invaso gestito dall'Enas Sulla diga un campus universitario Tiana.. Tre giorni di lezioni ed esercitazioni pratiche sull'invaso gestito dall'Enas Studenti e professori a Torrei per un seminario di studio --> Studenti e professori a Torrei per un seminario di studio Avviata la collaborazione col Comune. «Così può cambiare la gestione del territorio». DAL NOSTRO INVIATO PIERA SERUSI TIANA Le brande militari stipate nelle camere al piano di sopra, restano vuote già di buon mattino. E i turni ai fornelli e per le pulizie sono segnati rigorosamente nel cartello della corvèe, accanto al programma delle lezioni e delle esercitazioni pratiche. SCUOLA E TERRITORIO La diga del Torrei, invaso costruito negli anni Settanta sulla montagna tra Tiana e Tonara, è dall'altro ieri un ritiro didattico per quaranta tra universitari e allievi delle superiori; un campus dove, fino a stasera, si parla di ambiente, risorse idriche, difesa del suolo e gestione forestale nell'ambito del seminario organizzato dall'Università di Sassari e dall'Ente acque della Sardegna. Qui, per tre giorni - e si è al terzo anno - gli studenti e i docenti dei corsi di Scienze ambientali e di Scienze forestali di Sassari e Nuoro mettono il territorio sotto la lente d'ingrandimento, controllano la qualità dell'acqua dell'invaso, valutano la gestione dei boschi e segnano sul quaderno quel che va bene e ciò che va male. Una specie di conferenza sul clima in scala ridotta, formato Barbagia Mandrolisai, con i suggerimenti per gli amministratori locali aperti di carattere e di testa. L'AULA IN CUCINA Il compendio di Tiana è uno dei trentadue invasi gestiti dall'Enas che, come dire, ha deciso di aprire le porte al pubblico. «Mettiamo strutture come questa a disposizione di università e scuole, con la possibilità di effettuare studi di diverso tipo sull'acqua». Sergio Vacca, docente di pedologia e difesa del suolo, è il presidente dell'Enas. In questi giorni gli è arrivata una richiesta dal Politecnico di Torino per uno stage di una settimana a Torrei o alla diga Sos Canales di Buddusò. «Il nostro obiettivo - spiega - è creare un collegamento tra l'ente operativo e il mondo scientifico». Siccome però gli invasi sorgono in posti bellissimi e poco conosciuti, l'idea è di farli conoscere. «Possono diventare strutture di attrazione, come d'altronde già si fa in tanti paesi europei e in diverse regioni della penisola». La diga del Torrei, insomma, potrebbe diventare uno spazio per le escursioni a cavallo («ci sono bellissimi sentieri») con bed and breakfast nella casa del custode. GIORNATE DI STUDIO La palazzina a due piani, dove un tempo alloggiavano gli operai della manutenzione, è stata ristrutturata due anni fa. «Era fatiscente, i vetri rotti, la polvere ovunque», racconta Chiara Rosnati, docente di Valutazione d'impatto ambientale, che a Torrei viene coi ragazzi ormai da tre anni. «Qui gli studenti imparano a lavorare sul campo». Lezioni nell'aula col camino acceso che dalla una alle tre del pomeriggio si trasforma in refettorio; poi il laboratorio all'aperto, con la raccolta di campioni di acqua e dei sedimenti. VITA DI COMUNITÀ Studio e ricerca, ma poi ci sono i turni in cucina e per le pulizie delle camere da letto affollate di brande militari prestate dal Comune di Nuoro. Tre giorni così, di fila. «Un'esperienza che vale come tanti mesi di studio», dicono Danila e Stefania Zanda, desulesi, sorelle di 31 e 29 anni, studentesse lavoratrici del corso di Scienze Forestali a Nuoro. Angela Coccu, 20 anni, di Bitti, è invece una degli allievi delle superiori che stanno pensando di iscriversi a questo corso di laurea. «Frequento il Geometri e mi piacerebbe occuparmi di ambiente». Ieri mattina, mentre in cucina i cuochi di turno preparavano i malloreddos alla campidanese per il pranzo, i ragazzi seguivano la lezione del professor Roberto Scotti sulla gestione del patrimonio forestale. Cose pratiche, problemi di questi luoghi: taglio degli alberi, frane frequenti, la terra che fa impazzire la bontà dell'acqua dell'invaso. Oggi ultima giornata al campus. Poi arriveranno quelli del Politecnico di Torino.

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farmacia, sequestrati i laboratori - francesca savino (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VII - Bari Farmacia, sequestrati i laboratori Esposto degli studenti, sigilli dei Nas: "Rischi per la salute" L´università si difende: "Le nuove strutture sono pronte e stanno per essere collaudate. Stiamo molto attenti alla sicurezza" FRANCESCA SAVINO La segnalazione firmata da un gruppo di studenti è arrivata un mese fa fra le mani dei carabinieri del Nas e sulle scrivanie del ministero della Salute. E ieri mattina i militari, nel corso di un´ispezione con i tecnici dello Spesal, hanno messo i sigilli a cinquanta laboratori della facoltà di Farmacia dell´Università degli studi di Bari. Solventi maneggiati senza precauzioni, sostanze catalogate come cancerogene ma lasciate alla portata di tutti, vizi formali nel documento di valutazione dei rischi e nessun certificato di prevenzione incendi. Le anomalie denunciate dagli studenti e riscontrate ieri dai carabinieri del nucleo per la tutela della salute, guidati dal tenente Antonio Citarella, hanno portato al sequestro preventivo dei laboratori dei dipartimenti Farmaco-biologico e Farmaco-chimico. Un provvedimento d´urgenza «per salvaguardare studenti, docenti, tecnici e ricercatori» in attesa che la Procura decida sul futuro dei locali, allestiti su tre piani della facoltà di Farmacia, e sulle eventuali responsabilità. Le aree destinate all´attività didattica resteranno invece regolarmente accessibili per le lezioni. La Procura di Bari riceverà nelle prossime ore anche la relazione dei tecnici dello Spesal, il dipartimento per la sicurezza sul lavoro della Asl, che con i militari del Nas hanno proceduto all´ispezione e hanno accertato carenze nella documentazione delle sostanze e della loro gestione che hanno reso obbligatoria la denuncia del rettore Corrado Petrocelli per violazione del decreto legislativo 81 del 2008, il testo unico sulla sicurezza sul lavoro. «Un atto dovuto» spiegano carabinieri e ispettori. «La sicurezza è sempre stata un tema di rilievo assoluto» ribatte l´Ateneo barese, consapevole che «ogni individuazione di disfunzioni o criticità costituirà un prezioso contributo a migliorare l´azione già intrapresa». L´Università difende la facoltà e non teme ombre sulle condizioni in cui lavorano quotidianamente docenti, tecnici, assegnisti, dottorandi, borsisti e studenti. «Abbiamo dedicato massima attenzione per garantire che le attività istituzionali si svolgessero nel rispetto delle prescrizioni, al riparo da rischi, con la collaborazione di tutti» spiegano dal Rettorato. «Il patrimonio edilizio della nostra Università è ingente e le ristrettezze finanziarie consentirebbero pochi margini di manovra. Invece ci siamo impegnati in direzione contraria: proprio a Farmacia sono stati ultimati nuovi laboratori, oggi in fase di collaudo, ed è stata deliberata la costruzione di nuovi locali per venire incontro alle esigenze della facoltà e in particolare dell´accresciuto numero di studenti». Ora la parola passa alla Procura, che dovrà valutare la concretezza dei rischi e le eventuali responsabilità.

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E a scuola il maestro si scatena (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Spettacoli e Società Pagina 10246 Dal palco all'Università di Cagliari uno show improvvisato che non risparmia nessuno E a scuola il maestro si scatena Dal palco all'Università di Cagliari uno show improvvisato che non risparmia nessuno --> «Di chi stavo parlando? Di Goffredo Parise?». Se lo chiede più d'una volta Paolo Poli, e la sua è una domanda retorica, un'adorabile provocazione all'interno di una lezione-spettacolo dedicata all'autore dei Sillabari che in realtà ha trattato di tutt'altro. È un monologo esilarante, dissacrante, e serissimo quello al quale l'attore fiorentino dà vita nella sua lezione alla facoltà di Lingue e letterature straniere di via San Giorgio. Comincia con un quarto d'ora d'anticipo e già questo è un affronto all'accademia che imporrebbe tempi uguali e contrari. Ma tant'è, dell'antiaccademia Poli ha fatto la sua bandiera, ammesso che ci tenga ad averne una. Così, il tema della sua magistrale lezione - Goffredo Parise e i suoi Sillabari - diventa un pretesto per parlar d'altro. Del resto - si rivolge al professor Francesco Cotticelli, docente di Storia del teatro che fa gli onori di casa - «senza digressioni non esisterebbe Proust, nevvero?». E non esisterebbe Poli. In piedi, dritto come un fuso, elegantissimo nel suo cappotto color sabbia, dal quale spuntano gilè, camicia bianca e papillon rosso, è un inesauribile fonte di facezie e cultura, commenti e note a margine. Gli studenti sono pochi, per la verità, e questo è un peccato. Ma si sa «col peccato i cattolici vanno a nozze: basta un bidet con l'acqua santa e tutto è ristabilito. Mica come i protestanti che parlano direttamente con Dio. Io per la verità ho parlato qualche volta con Maria, quella povera ragazza che ebbe a che fare con un piccione ...». Dice cose pesanti, Poli, eppure la sua leggerezza spazza via qualunque disagio. Il pubblico ride, i ragazzi ascoltano un po' intimiditi (quelli che arrivano in ritardo li apostrofa con un entrate orsacchiotti ). Ogni occasione è buona per deviare dal giusto cammino (Parise), per dedicare pensieri a Pasolini e Sandro Penna. Per tessere l'elogio della leggerezza (e chi meglio di lui?), per parlar (bene) di Collodi, male di «Immondo de Amicis», così così di D'Annunzio, benissimo di Leopardi, «il nostro più grande poeta: che a diciassette anni scrisse Italia mia ma in età matura il ben più semplice e perfetto Infinito ...». Già, la semplicità di Parise, quello di cui si dovrebbe trattare. Parise «che detestava gli intellettuali e cominciò a lavorare nel cinema con Pier Paolo». Ed ecco una nuova deviazione, che passando per Accattone arriva alle Notti Bianche , e alle misure perfette di Sophia («90-60-90 una clessidra») per tornare ai Sillabari : esempi di elementarietà della letteratura. Il nostro Goffredo non era mica come Carolina Invernizio che ha scritto il doppio di Balzac e ha esaltato la felicità della cattiveria. Se è stanco non lo dà a vedere, l'impertinente professore che fu nel dopoguerra un anomalo docente di francese. Se per un attimo dice la verità («La vecchiaia non è saggezza») per il resto sono le sue adorabili bugie a trionfare, le sue ineffabili battute, l'omaggio finale a Palazzeschi e alla sua Contessa, le incursioni nella politica: «Duce tu sei la luce», «Starace vestito d'orbace/ fascista rapace/ requiescat in pace», e infine «Sono nato sotto un Cavaliere non vorrei morire sotto un altro». MARIA PAOLA MASALA

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Statali mazziati dalla giustizia sociale fai-da-te (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Statali mazziati dalla giustizia sociale fai-da-te dino cofrancesco "Nel dì 27 maggio può cominciarsi il pagamento degli stipendi agli impiegati in attività di servizio per la mesata del maggio stesso, e così nei mesi successivi". La circolare inviata dal ministro delle Finanze, Marco Minghetti, agli uffici statali il 23 aprile 1864 inaugura il culto di san Paganino, l'unico santo del calendario onorato dodici volte l'anno. Per molti italiani, il santo non è affatto prodigo ma, in cambio, garantisce ai suoi devoti la sicurezza dello stipendio: «pochi, maledetti e subito». Gli individui non hanno tutti la stessa vocazione: alcuni guardano alla vita e al lavoro come a un tavolo da gioco in cui si può investire molto e guadagnare cento volte di più, altri, che non amano il rischio, sono disposti a scambiare la tranquillità con un reddito che solo all'apice della carriera consente una vita agiata. Agli occhi di un liberale realista e ragionevole, gli uni e gli altri possono svolgere un lavoro "socialmente utile", ma poi è giusto che le retribuzioni rispettive siano differenziate e che i guadagni del manager, che mette ogni giorno a repentaglio i suoi capitali, siano superiori agli stipendi del funzionario dell'Ufficio del Registro. Sarebbe una bella pretesa, d'altronde, quella di ficcare il mercato dappertutto, valutando ogni prestazione sul criterio costi-ricavi. Finché una società civile può contare su una complessa rete di compensazioni, è probabile che i conflitti tra le classi, i gruppi, le categorie risultino assai attutiti. In fondo, le ambizioni umane possono avere oggetti molto diversi, riguardando tanto l'incremento del patrimonio quanto l'accrescimento del proprio sapere. C'è chi si sente gratificato dagli allori accademici o dal raggiungimento dei più alti gradi nell'esercito e nella pubblica amministrazione e c'è chi, guadagnando dieci volte di più di un generale di divisione, si chiede che gusto ci sia a riempirsi il petto di medaglie e le spalle di stellette se non ci si può permettere neppure il lusso di un fuoribordo. Anni fa una vecchia signora della Genova alto borghese che vantava le strepitose carriere nel settore industriale e in quello bancario di due figli, alla domanda che ne era del terzo, rispose, con un certo imbarazzo, che insegnava in «una scuola di... via Balbi»! Si trattava di un prestigioso barone universitario, noto in Italia e all'estero, per le sue pubblicazioni ma evidentemente costretto a far la figura del parente povero rispetto agli altri due fratelli, in affari con il mondo intero. Se l'impiego statale ai piani medi e bassi della piramide amministrativa significa sicurezza e modesto tenore di vita e se la professione autonoma significa proporzionalità tra rischio e guadagno - ovviamente nel presupposto dell'agire razionale e competente - oggi questa simmetria è minacciata da più parti. Limitandoci al settore pubblico, il modesto tenore di vita rimane - e in certi casi tende a degenerare in miseria - ma la sicurezza dilegua. Così, in questi giorni, governo e sindacati, solo in questo concordi, ritornano sull'abbassamento dell'età pensionabile e non si esclude che il ministro Renato Brunetta, il fustigatore dei fannulloni, decida di mandare a casa i docenti con quarant'anni di contributi (anche fittizi) annullando la facoltà di certe categorie di rimanere in servizio fino a settant'anni. Che si tratti di una palese violazione di uno dei principi cardini della civiltà liberale - il divieto di leggi retroattive - è qualcosa che non riescono a percepire neppure i più fini politologi di scuola anglosassone. Anche per loro, la scelta di vita fatta da quanti, entrando nel mondo del lavoro, hanno optato per uno piuttosto che per un altro sulla base delle opportunità offerte - ricomprendenti anche l'età pensionabile - è solo un'ombra malinconica che accompagna il percorso inevitabile delle riforme. «Hai scelto di fare il cantoniere per via dell'abitazione di servizio gratuita? Ebbene sappi che te ne devi andare giacché il tuo ente, in difficoltà finanziarie, è costretto a vendere la casa avendo i conti in rosso». I grandi liberali dell'800 avevano previsto lucidamente che l'erosione dei diritti soggettivi non sarebbe avvenuta in virtù dei principi iscritti nelle Costituzioni, ma in nome di un interesse generale che sarebbe prevalso su ogni altra considerazione di equità, di rispetto dei patti e dei diritti acquisiti, con la complicità dei pubblici amministratori e degli eletti dal popolo (ai quali non potevano prevedere che si sarebbero aggiunti i giudici). Oggi gli individui vengono tutelati solo se ci sono soldi in cassa, ovvero se ci si trova in periodo di vacche grasse. All'avvicinarsi della crisi il fisco potrebbe togliere al contribuente oltre il 40% del suo reddito, dimenticando che per l'icona degli economisti e dei giuristi progressisti, John M. Keynes, un'imposizione eccedente il 25% equivaleva a un esproprio. Un dispotismo di tipo nuovo, in questa ottica, potrebbe convertire le case private in alberghi a disposizione dello Stato e conferire ai governi, di destra e di sinistra, il potere di sfrattare i pochi occupanti della suite qualora le camere dell'ammezzato risultassero sovraffollate. Forse, non è lontano il giorno in cui sarà difficile far capire ai giovani perché a Rodion RomanoviÄ Raskol'nikov, protagonista di "Delitto e Castigo", il grande romanzo di Fjodor Dostoevskij, non era lecito ammazzare la repellente Alëna Ivanovna. Era giusto, ci si sentirà obiettare, che l'anziana avara, vicina alla tomba, possedesse tanti soldi e che Rodion, giovane e vitale, fosse costretto a vivere in una stamberga? Già da ora, per intellettuali e studenti militanti, l'unico motivo valido per condannare Raskol'nikov sta nell'inammissibilità della giustizia sociale fai-da-te. La vecchiaccia andava, sì, tolta di mezzo - sia pure non fisicamente - ma in nome del welfare state e in seguito all'accordo raggiunto dal governo e dalle "parti sociali" dopo estenuanti trattative attorno a un tavolo ministeriale! Dino Cofrancesco è docente di Storia del pensiero politico all'Università di Genova. 03/04/2009 Oggi gli individui vengono tutelati solo se ci sono soldi in cassa, se ci si trova in periodi di vacche grasse 03/04/2009

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oggi al classico lectura dantis di lucia battaglia (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Viareggio Oggi al Classico Lectura dantis di Lucia Battaglia VIAREGGIO. S'intitola «Dante e l'arte del suo tempo» la Lectura Dantis in programma questo pomeriggio alle ore 16 al liceo classico Carducci di Viareggio che va ad arricchire il ciclo di incontri dedicati alla Divina Commedia nel corso dell'anno scolastico. La "lectura" sarà tenuta dalla professoressa Lucia Battaglia Ricci, docente di letteratura italiana dell'Università di Pisa - di recente è stata insignita del Cherubino d'oro, ambito riconoscimento che il Senato accademico attribuisce ai dieci migliori docenti indicati ai presidi di facoltà di tutto l'Ateneo pisano - e profonda conoscitrice di Dante, Boccaccio e tutta la letteratura due-trecentesca.

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Settimana della scienza e della tecnica al liceo Cairoli (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Settimana della scienza e della tecnica al liceo «Cairoli» L'astronomia è il tema centrale degli incontri che proseguiranno fino a domani VIGEVANO. Continua, al liceo Cairoli, la "Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica", promossa dal ministero dell'Università e della Ricerca scientifica e tecnologica e giunta quest'anno alla sua diciannovesima edizione. In occasione dell'anno internazionale dell'astronomia, il titolo della Settimana scientifica organizzata dal liceo è "Uno sguardo al cielo". L'iniziativa, articolata in una serie di conferenze, si svolgerà a Vigevano fino a domani. Oggi, dalle 10.45 alle 12.45 Massimo Bonasorte, direttore di "I misteri di Hera" e la dottoressa Giovanna Marini, archeologa, svilupperanno l'argomento: "Il culto femminile e la dea madre, correlazioni tra le stelle e la preistoria. L'archeoastronomia nel mondo antico". Domani dalle ore 10.45 alle 12.45 l'ingegner Marco Molina, direttore tecnico della ditta Carlo Gavazzi Space, chiuderà la Settimana Scientifica con la relazione "Galileo, 400 anni dopo: che cosa resta da scoprire? Progressi e sfide dell'astronomia spaziale". Nei giorni scorsi si sono tenuti incontri con il professor Calcidese, responsabile della ricerca scientifica dell'Osservatorio astronomico della Valle d'Aosta e con l'ingegner Franco Cappiello, editore di «Acacia Edizioni» e il professor Vittorio Di Cesare, docente all'Università di Bologna. I temi trattati sono stati diversi: dalla nascita ed evoluzione di una stella all'origine dell'universo, dal mondo delle galassie, quasar e buchi neri, all'archeoastronomia che ha indagato le conoscenze scientifiche delle civiltà azteca e Maya. La settimana scientifica è ormai un appuntamento consolidato nel panorama scolastico e culturale vigevanesem, che raccoglie l'interesse di numerosi studenti e insegnanti.

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Con il progetto Sirena boom di ristrutturazioni pubblico-private (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: PRIMO PIANO data: 2009-04-01 - pag: 3 autore: A NAPOLI Con il progetto Sirena boom di ristrutturazioni pubblico-private Sono 571 le domande presentate alla terza edizione del progetto "Sirena" del Comune di Napoli, il bando che permette con interventi pubblico-privati il restauro delle facciate dei palazzi dei centri storici. Di queste, 384 riguardano il centro storico urbano e 187 le periferie. Le graduatorie definitive sono state pubblicate pochi giorni fa all'Albo Pretorio del Comune di Napoli. Il terzo bando Sirena, partito a febbraio 2008, prevede contributi pari a9 milioni,cui si aggiungono altri stanziamenti comunalie provenienti dai fondi Fas per8 milioni.L'inizio dei lavoriè previsto per il secondo semestre 2009.«Il bando ha visto una grande partecipazione dei cittadini- spiega Bruno Discepolo,presidente di Sirena Città Storica, la società consortile mista per le iniziative di recupero di Napoli, costituita nel novembre 2001e partecipata da Comune, Regione Campania, Associazione costruttori edili di Napoli e Unione degli Industriali- .In questa terza edizione abbiamo voluto inserire elementi di novità, quali risorse premiali a seconda della qualità dei progetti, soprattutto quelli ecosostenibili».L'assegnazione dei contributi avverrà secondo l'ordine cronologico di presentazione delle istanze. Il contributo base concedibileè pari al 30%dell'importo dell'intervento,che può essere incrementato fino ad un massimo del 7% in rapporto ai coefficienti premiali. Per Pasquale Belfiore,assessore all'Edilizia del Comune di Napoli:«I progetti come Sirena sono quelli sui quali l'amministrazione deve investire,alla luce dei risultati ottenuti». Dal 2002,anno in cui è partito il progetto, ad oggi, Sirena ha riguardato un'area di intervento di circa 3.000 ettari sul totale di 12.000 del territorio comunale di Napoli. Sono stati finanziati 1.032 cantieri e assegnati 64 milioni di contributi pubblici per 197 milioni di finanziamenti attivabili. Ad oggi sono stati ultimati 465 cantieri.«Sirenaafferma Ambrogio Prezioso, presidente dell'Acen-è un importante strumento di promozione e manutenzione urbana, in cui abbiamo creduto sin da principio. Si tratta di un modello che può davvero facilitare e sostenere lo sviluppo di aree molto degradate. Penso al progetto pilota "bassi" affidato dal Comune a Sirena, per la trasformazione dei terranei, normalmente adibiti ad abitazioni, in attività commerciali ed artigianali. Così si favorisce la riqualificazione anche economica del territorio». Bru.Giu.

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Enrico Mentana parla di "tempeste mediatiche" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

ALASSIO ORGANIZZATO DA COMUNE E ISTITUTO SALESIANO Enrico Mentana parla di "tempeste mediatiche" Incontro pubblico alle 21 nella biblioteca Deaglio ALASSIO Stasera, alle ore 21, nell'auditorium della Biblioteca «Deaglio», Enrico Mentana parlerà sul tema «Quale protezione per il cittadino nei confronti delle tempeste mediatiche?» L'incontro con il popolare giornalista televisivo si inserisce nel programma «Parliamo di . una proposta culturale per la scuola, per l'aggiornamento, per il dibattito critico» promossa dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo, in collaborazione con il Liceo Don Bosco. A condurre la serata sarà il giornalista Massimo Boero. Nato a Milano nel 1955, Enrico Mentana ha mosso i primi passi da giornalista come direttore di «Giovane Sinistra», la rivista della Federazione giovanile socialista in cui ha militato fin dagli anni del liceo, e di cui è diventato vicesegretario nazionale alla fine degli anni '70. Nel 1989 è entrato in RAI, approdando alla redazione degli esteri del Tg1. Ha esordito in video nel 1981 come inviato a Londra in occasione del matrimonio di Carlo e Lady Diana. Da allora l'ascesa di Mentana è stata rapidissima. Inviato del Tg1, poi capo dei servizi della testata e quindi vicedirettore del Tg2. Dopo 11 anni di RAI è passato alla Fininvest, dove gli è stata affidata la direzione del telegiornale di Canale 5. In breve tempo, sotto la sua guida la testata ha saputo acquisire credibilità. Nel 1992 è passato a Mediaset, divenendo direttore del neonato TG5, portando l'audience del TG5 a superare quasi sempre i sette milioni di ascoltatori e, per la prima volta, il TG1. L'11 novembre del 2004 Mentana annuncia in diretta che l'azienda l'ha esonerato dalla direzione del TG5. Qualche giorno più tardi è stato nominato direttore editoriale di Mediaset. Nel 2005 ha esordito con il nuovo programma d'informazione Matrix. Nel 2006/2007 ricopre il ruolo di docente in giornalismo presso l'Università di Milano. Il 9 febbraio 2009, poco dopo la morte di Eluana Englaro, ha annunciato le dimissioni Mediaset, dopo il rifiuto da parte della rete di cambiare il palinsesto di Canale5 per dare spazio al caso Englaro.\

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(sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 03-04-2009 DOPO IL BLITZ IN CALABRIA «Sgombero ingiusto creato un polverone» L'arcivescovo di Cosenza ricostruisce la vicenda dell'istituto di Serra D'Aiello DAL NOSTRO INVIATO A COSENZA ANTONIO MARIA MIRA « A ccetto come cittadino lo sgombero del Papa Giovanni, ma non lo condivido come cristiano e tantomeno come vescovo. Si è voluto creare un polverone rivangando il passato per coprire decisioni di oggi discutibili ma molto chiare a qualcuno che sa bene. Così sono sempre i poveri a pagare un prezzo a chi deve ancora meglio arricchirsi». Sono parole nette quelle dell'arcivescovo di Cosenza monsignor Salvatore Nunnari sui recenti fatti che hanno riguardato l'istituto di Serra d'Aiello. Parole che si basano su fatti concreti. A partire dall'inspiegabile e improvvisa accelerazione degli eventi, proprio quando la diocesi aveva trovato una soluzione per salvare l'istituto garantendo soprattutto i malati. Proprio quelli che ora stanno vivendo un nuovo dramma. Le notizie che giungono dai luoghi dove sono stati portati lo scorso 17 marzo sono più che preoccupanti. Pasqua, ricoverata a Malito, è morta di infarto, ma forse si dovrebbe parlare di dolore, lei che non era mai stata diagnosticata come cardiopatica. Fran- cesco, persona Down, è caduto da una finestra, procurandosi 14 punti in testa. È stato spinto e si è buttato lui? Strano perché Francesco, spiega il suo amministratore di sostegno, «viveva all'Istituto ma anche nel paese serenamente perché aveva trovato il suo equilibrio ed ora si trova ricoverato in ospedale da solo e senza sapere quale sarà il suo futuro». Storie inquietanti. Stress o cure sbagliate? Il sospetto c'è visto che non sono state consegnate le cartelle cliniche. Così come gli oggetti personali e perfino i vestiti. La signora Giovanna, riferisce un parente, era arrivata alla Casa di cura molto spaventata, disidratata, e senza vestiti di ricambio ma solo con gli abiti che indossava. Come lei quasi tutti gli ex ospiti del Papa Giovanni. Questo, per ora, il triste epilogo della vicenda. Un esito provocato anche da inspiegabili 'stop' ai tentativi di salvare l'istituto. Andiamo con ordine. Alla fine del 2006 il sostituto procuratore di Paola, Eugenio Facciolla che sta indagando sul Papa Giovanni incontra l'arcivescovo. «Mi chiese di collaborare: aveva le prove, disse, che l'amministratore don Luberto aveva rubato all'istituto. Non all'istituto, gli risposi, ma ai poveri. È qualcosa che grida al cospetto di Dio, avrete tutta la mia collaborazione. Prendete tutte le carte, anche il mio computer». Così partono i tentativi di salvataggio. Una prima delibera della giunta regionale di centrodestra, che autorizzava la vendita a privati dell'istituto (c'era già un offerta dell'imprenditore Manna di Cosenza), nel passaggio di consegne alla nuova giunta di centrosinistra scompare e riappare solo su internet ma senza firma. Niente da fare. Tocca poi all'assessore alla sanità Doris Lo Moro avanzare un progetto col coinvolgimento di Sviluppo Italia per creare una società mista pubblico-privata. Sembra buono. Nunnari lo appoggia. Ma la Lo Moro viene eletta deputato. «Il giorno dopo - ricorda il vescovo - viene a trovarmi Franco Pietramala, allora funzionario e oggi direttore della Asp e dell'Azienda ospedaliera di Cosenza. Mi ricorda che l'istituto è un ente privato e che quello che aveva detto la Lo Moro erano 'solo sue ubbìe', cioé solo chiacchiere, fantasie. E mi invita a rassegnarmi: qualunque coinvolgimento della Regione non ci sarebbe stato». Ma l'arcivescovo non si arrende, anche perché nel frattempo, soprattutto dopo l'arresto di don Luberto, e l'arrivo del direttore sanitario e poi commissario Assunta Signorelli, «comincia il periodo buono del Papa Giovanni. Le cose mi davano più serenità e anche i dipendenti lavoravano meglio». Intanto si fa avanti la società 'Vela Latina', che propone un affitto di 1 milione di euro l'anno, ma senza spendere nulla per la ristrutturazione. Non va bene. Inoltre uno dei proprietari risulta avere alcune gravi condanne. Viene così scelto il Gruppo Fiorile che pagherà un affitto simbolico di 400 euro ma metterà immediatamente a disposizione 8 milioni di euro per la ristrutturazione entro 12 mesi. I- noltre il suo progetto è in sintonia con quanto si sta facendo in questi ultimi due anni. Così a metà febbraio si tiene una riunione alla quale partecipano l'assessore regionale allo sviluppo economico Maiolo, delegato dal presidente Loiero, i sindacati, la Signorelli e i funzionari dell'assessorato alla sanità. Tutti d'accordo, mandato pieno al vescovo: si firmi con la Fiorile. Ma, come un fulmine a ciel sereno, il 25 arriva a Nunnari una telefonata del prefetto Fallica che lo invita a fermarsi, avvertendolo che il procuratore di Paola e Pietramala gli avevano preannunciato la chiusura dell'istituto. «Io gli spiegai che nonostante questo avviso, per il mandato che avevo avuto da quel tavolo di concertazione e per la parola data, io avrei firmato la lettera d'intenti ». Così avviene il giorno dopo, 26 febbraio. Ma appena 24 ore dopo, in prefettura, presenti Facciolla, i commissari giudiziari e Pietramala, al vescovo viene confermato lo sgombero. «Risposi che allora non avevo più niente da dire. Che accettavo lo sgombero ma non lo condividevo. E mi domandavo quale fosse il tavolo dei galantuomini: quello che aveva sancito l'accordo o quello che mi annunciava lo sgombero». Poi i fatti precipitano. Ed è vero dramma per i 300 ospiti del Papa Giovanni. Nunnari: «Come cittadino accetto la decisione, ma non la condivido come cristiano» Le storie di alcuni dei 300 ospiti: Pasqua è morta d'infarto, Francesco, persona Down, è caduto dalla finestra

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Rivolta bipartisan contro Brunetta "Basta usare stereotipi maschilisti" (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.net" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Dopo l'uscita del titolare della P.A, arrivano bacchettate da tutti i fronti. Carfagna: "Donne, non accettate provocazioni". Lussana (Lega): "E gli uomini che leggono il giornale?". Bindi: "Vuol nascondere il nodo-pensioni"

" /> Leggi il giornale Nome utente: Password: Prova GRATUITA Politica TV FOTO E VIDEO MOTORI BLOG SERVIZI LAVORO ANNUNCI Cronaca Politica Esteri Ecquo New York Libri Arte Musica Spettacolo Gossip Pazzo Mondo Salute Tecnologia Meteo Scommesse Casa Dieta IL MINISTRO E LE FANNULLONE Rivolta bipartisan contro Brunetta "Basta usare stereotipi maschilisti" Dopo l'uscita del titolare della P.A, arrivano bacchettate da tutti i fronti. Carfagna: "Donne, non accettate provocazioni". Lussana (Lega): "E gli uomini che leggono il giornale?". Bindi: "Vuol nascondere il nodo-pensioni" Roma, 3 aprile 2009 - "Invito le donne a non cadere in certe provocazioni, non si facciano avvilire da chi le critica in questo modo». Sulle pagine di Repubblica il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, nega qualsiasi polemica con il ministro Renato Brunetta, dopo le critiche rivolte alle impiegate che fanno la spesa in orario di lavoro, ma precisa che non apprezza «certe generalizzazioni». «Ci sono tante donne nel pubblico impiego, sono la stragrande maggioranza, che svolgono il loro lavoro con impegno e non devono pagare per quelle poche, che pure ci saranno, che lo fanno con più leggerezza». In merito all’innalzamento dell’età pensionabile per le donne, Carfagna pone due conduzioni: «che l’innalzamento sia graduale e che non pregiudichi i diritti di chi si trova in età di pensione. Ma la condizione fondamentale è che i risparmi che si otterrrano vengano destinati a un fondo vincolato all’aiuto delle madri lavoratrici». Infine, sull’ipotesi che venga nominata portavoce del governo, il ministro risponde: «Non mi hanno ancora proposto nulla. Se e quando lo faranno, valuterò. Ma fare una cosa e farla bene richiede già un impegno notevole». LEGA. STEREOTIPO MASCHILISTA “Il lassismo, l’assenteismo, nella pubblica amministrazione vanno combattuti, ma l’uscita di Brunetta sulle donne mi pare una caduta di stile. E’ evidente che è caduto nello stereotipo maschilista che vede le donne sacrificare sempre il lavoro alla casa, ai figli”. E’ l’opinione di Carolina Lussana deputata della Lega dopo le critiche del ministro della Pubblica Amministrazione alle dipendenti statali. ”Che cos’è allora la pausa caffè per gli uomini? O la lettura di un giornale sportivo? Non è un modo di abbandonare il lavoro e fare altro?”, chiede Lussana in un’intervista al Corriere della sera. Secondo l’esponente del Carroccio inoltre “fare la spesa rientra comunque tra i compiti che la società riserva alla donna e non è un’attività piacevole o di svago”. FEDERICA GUIDI 'PERPLESSA' è “un po’ perplessa” anche la presidente dei Giovani di Confindustria, Federica Guidi, sul nuovo affondo del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, contro le dipendenti pubbliche che “vanno a fare la spesa” durante l’orario di lavoro. “Forse il pubblico - afferma la Guidi in un’intervista alla Stampa - rispetto al lavoro privato consente di avere orari più regolati: nelle nostre aziende oggi la flessibilità è purtroppo una necessità, si fa fatica ad avere orari certi, conciliabili con la famiglia. Il che non significa che una non lavori. Non credo - sottolinea - che i ‘fannulloni’ siano tutte donne che vanno a fare la spesa”. ”Non voglio sembrare fuori dal mondo - aggiunge la numero uno dei Giovani imprenditori - però da donna dico che per una donna oggi ci sono difficoltà in più, e che ci vorrebbero servizi mirati. Difficoltà materiali e psicologiche che pesano, e che in alcuni casi, come per chi ha un bambino, sono ineliminabili. Dopodichè - conclude la Guidi- una donna è perfettamente in grado di competere con un collega uomo”. BINDI: ORA PRENDE DI MIRA LE DONNE “Dopo aver messo alla gogna tutti i dipendenti pubblici, ora il ‘rivoluzionario’ Brunetta prende di mira le donne della pubblica amministrazione per giustificare l’intervento sull’eta’ pensionabile”. Lo afferma Rosy Bindi (Pd). ”Ma che razza di rivoluzione puo’ mai essere- sottolinea- quella che si serve di argomenti cosi’ strumentali e di un linguaggio cosi’ vecchio e maschilista? Se il governo vuole cambiare l’eta’ della pensione per le donne deve avere il coraggio di motivare le sue scelte, senza ricorrere al dileggio o cercare pretesti cosi’ volgari”. E conclude Bindi: “Si capisce ma non si giustifica l’imbarazzo del ministro Carfagna, che avrebbe dovuto pretendere le scuse del collega, anziche’ promettere politiche di conciliazione che mal si conciliano con la cultura di una destra nemica della liberta’ e della dignita’ delle donne”. IL MINISTRO "Basta spese in orario di lavoro"Lavoratrici fannullone, ha ragione Brunetta?VIDEO Brunetta contro le dipendenti statali Commenti Invia commento Segnala ad un amico 03/04/2009 11:07 Piero Ma Rosy bindi ancora parla????????? 03/04/2009 11:48 Giorgio Ho idea che si stia montando un caso per nulla. Penso che intendesse esprimere un concetto assai condivisibile per altro. Non bisogna timbrare il cartellino e poi per esempio tornare ad uscire e andare a fare la spesa durante le ore di lavoro. Non lo fanno solo le donne, mi è capitato più di una volta in ospedale vedere persone che entravano con le buste della spesa. E' un mal costume che va estirpato, specialmente dal pubblico impiego, anche perchè, visto che a pagare gli stipendi a quei lavoratori è la comunità coi soldi delle tasse, vederli spesi per pagare stipendi a gente che non lavora non è proprio bello. Soprattutto pensando che se si fa la stessa cosa nel privato il lavoro lo si perde. 03/04/2009 11:50 mauro toselli ho chiesto a Brunetta come mai da quando Lui e' ministro, la corruzione nella "Pubblica Amministrazione " e' aumentata.(notizie giornalistiche ) ma non mi ha ancora risposto !!!!!!!!!! anche se Lui dice che risponde a tutti. ricordo al Ministro che le ore lavorate sono importanti; ma e' molto piu' importante cosa si produce nelle ore lavorate; dovrebbe preoccuparsi di piu' dei risultati che dell'impegno dei dipendenti pubblici Sono presenti 3 commenti, invia il tuo commento! Pagine: 1 Nome: Email: Commento: Caratteri rimasti Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro consenso al trattamento dei dati consenso allargato I commenti inviati vengono pubblicati solo dopo esser stati approvati dalla redazione Tuo nome: Tua email: Nome amico: Email amico: Testo dell'email: Invia una copia anche al tuo indirizzo di posta Riscrivi il codice che compare qui sopra: Se il codice risultasse illeggibile CLICCA QUI per generarne un altro Cerca su Quotidiano.Net nel Web Più commentati Commenti Sondaggi Quattro anni fa moriva Papa Wojtyla Scrivete un messaggio per ricordarlo (96 commenti) Uccidono un cane a sprangate Poi filmano l'agonia col telefonino (47 commenti) Anche Karzai si arrende ai talebani "Stuprare la moglie si può per legge" (35 commenti) L'aranciata perde il succo E' boom di cibi falsi (28 commenti) 'Denuncia banche che non fanno credito' Il Veneto istituisce un numero verde Come vi trattano agli sportelli? 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Non ha vinto un grande Del Potro (tra l'al[...] Del Potro ferma Nadal Donne fannullone al lavoro, ha ragione Brunetta?Fecondazione, giusto lo stop della Consulta alla legge 40?Sei soddisfatto della tua banca?L'Italia ha pareggiato con l'Eire per colpa dell'arbitro o dei cambi effettuati da Lippi?Chi è la politica più sexy?Premiata-Scavolini: chi vincerà il derby?Crisi, giusto bloccare i tagli alla scuola previsti dalla legge Gelmini?La Juventus deve trattenere Buffon?I primi responsabili della crisi economica sono i banchieri?Vorresti rivedere Roberto Mancini su una panchina del campionato italiano?Sei mai stato adescato in chat?Corsi fantasma con pochi studenti, è giusto chiuderli?La proposta: Loreto patrimonio dell'Unesco, sei d'accordo?Pazzini subito in campo con l'Eire?Educazione sessuale a scuola, sei d'accordo? La foto del giorno Antifurto In tempo di crisi bisogna proteggere con ogni mezzo lecito i propri beni. Ecco l'idea di un automobilista, sicuramente economica ma sarà altrettanto sicura?! RICERCA ANNUNCI Archivio Notizie Anno: 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 Ricerca libera: pubblicità contattaci guadagna con Quotidiano.net fai di Quotidiano.net la tua Homepage aggiungi ai preferiti le news sul tuo pc rss archivio HOME - Copyright © 2008 MONRIF NET S.r.l. P.Iva 12741650159, a company of MONRIF GROUP - Informativa al trattamento dei dati personali - Powered by Softec div>

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Ecotur: "Il turismo-natura reggerà alla contrazione" (sezione: Cultura)

( da "GuidaViaggi.it" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

“Il turismo-natura sarà uno dei pochi prodotti che reggerà meglio l’urto della contrazione dei consumi”. Lo ha affermato oggi il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino, presentando la XIX edizione della manifestazione, che si svolgerà a Montesilvano, in Abruzzo, dal 18 al 20 aprile prossimi. Al workshop b2b, dove prenderanno parte 105 buyer stranieri provenienti da 18 Paesi in rappresentanza di 4 continenti, si affiancherà la seconda edizione della Borsa dei Borghi più Belli d'Italia. “L'obiettivo – ha detto Giammarino - è promuovere un prodotto nuovo che dovrà essere la risultante di una condivisa sinergia pubblico-privata”. Da quest'anno la manifestazione si articolerà sempre su tre giorni, ma dal sabato al lunedì.

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Italiani scoprono un gene "scudo" contro le metastasi (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

PADOVA Si chiama p63 il gene capace di funzionare da “baluardo” contro la diffusione metastatica delle cellule tumorali. è il risultato di uno studio italiano pubblicato su “Cell”, condotto dai gruppi guidati da Stefano Piccolo, docente del Dipartimento di biotecnologie mediche delluniversità di Padova, e Silvio Bicciato (ex ricercatore dell’ateneo patavino) del Dipartimento di scienze biomediche dell’università di Modena e Reggio Emilia. Il processo metastatico - attraverso cui una cellula lascia il tumore primario, entra nel sistema circolatorio per disseminarsi in altri organi, ricordano gli esperti - è la principale causa di morte oncologica. Come ogni processo biologico, anche la metastasi dipende dalla coordinata accensione e spegnimento di decine, forse centinaia, di geni. Questo programma non viene inventato dalle cellule tumorali, ma fa parte del normale repertorio delle cellule embrionali che, normalmente durante la costruzione degli organi, sono stimolate a migrare da speciali segnali ormonali. Le cellule tumorali metastatiche hanno semplicemente risvegliato questo “programma”. Fino ad ora si pensava che questo recupero di capacità embrionali fosse un “superpotere” ad appannaggio di pochissime cellule nel tumore primario. Lo studio padovano segna invece una svolta: i ricercatori padovani hanno scoperto che alterazioni genetiche comuni a molti tumori umani, se combinate definiscono una propensione a un comportamento metastatico già in stadi precoci della malattia. Questo significa individuare fin da subito un tipo di tumore da trattare in modo più aggressivo attraverso chirurgia o altre terapie. In particolare, i ricercatori hanno compreso come gli stimoli oncogenici erodono e progressivamente indeboliscono le proprietà antimetastasi di p63. «Questa è una proteina nota per svolgere un ruolo importante nelle cellule staminali di molti organi - spiega Piccolo - Se p63 è persa da una cellula normale, ciò non causa alcun danno, perché senza p63 quella cellula muore. Ma se p63 è persa da una cellula staminale tumorale, ovvero da una cellula potenzialmente immortale, allora si apre la porta a un suo comportamento “asociale”, alla possibilità cioè di un suo spostamento e alla conseguente metastasi». Secondo questa visione, la metastasi sarebbe quindi un “sottoprodotto” delle forze operanti per favorire la crescita del tumore primario. Una combinazione di geni mutanti, ma non altre, quasi incidentalmente definirebbe un tipo tumorale pronto per la metastasi. Ma come individuare le neoplasie che partono con il “piede sbagliato”? Per rispondere a questa domanda il gruppo guidato di Bicciato ha individuato dei geni “indicatori” capaci di rivelare la presenza o meno del gene antimetastasi p63. «L’utilizzo clinico di queste nuove “spie molecolari” - sottolinea lo scienziato - permetterà all’oncologo la scelta della cura migliore, più personalizzata, ovvero quella che meglio si adatta alle forze genetiche che guidano l’avanzamento della malattia in un determinato paziente». Soddisfatto il preside della Facoltà di medicina e chirurgia, Giorgio Palù. «Questo risultato - puntualizza - dà ancora una volta la misura di come la medicina a Padova continui a porsi tra le eccellenze in ambito internazionale, grazie anche a una Facoltà medica che si è posta come principio fondante l’interazione tra scienza di base e scienza clinica. Analisi di questo tipo», prevede, potrà portare a «nuove terapie personalizzate che riconoscano p63 come bersaglio molecolare di una nuova classe di inibitori, creando così nuovi farmaci intelligenti». Lo studio è stato possibile anche grazie al contributo dell’Associazione italiana ricerca sul cancro (Airc) e della Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, che ha individuato in Piccolo e Bicciato i primi destinatari dei progetti di eccellenza avviati nel 2007. «Questo studio di eccellenza attesta una volta di più l’affidabilità della “strategia” Airc nel finanziare progetti innovativi con possibilità di impatto per i pazienti oncologici, e la cui fattibilità è garantita sia dai risultati preliminari che dal profilo scientifico del proponente», commenta Maria Ines Colnaghi, direttore scientifico di Airc. «Gli straordinari risultati ottenuti da questo progetto - conclude il presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Antonio Finotti - ci spingono a perseguire nel sostegno alla ricerca scientifica, soprattutto attraverso lo strumento dei bandi che, mettendo in competizione professionisti e progetti di alto livello, stimolano la qualità dei risultati».

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Italiani scoprono il gene che blocca le metastasi (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

n. 80 del 2009-04-03 pagina 0 Italiani scoprono il gene che blocca le metastasi di Redazione Si chiama P63 ed è stato scoperto da un'equipe tutta italiana, si tratta di un gene capace di funzionare come argine contro la diffusione delle metastasi delle cellule tumorali Roma - Si chiama "p63" il gene capace di funzionare da argine contro la diffusione metastatica delle cellule tumorali. è il risultato di uno studio pubblicato sulla rivista Cell e condotto dai gruppi di ricerca guidati da Stefano Piccolo, docente del Dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Padova, e da Silvio Bicciato, ricercatore dell’ateneo patavino ora trasferitosi al Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Combattere le metastasi Il processo metastatico, attraverso il quale una cellula lascia il tumore primario, entra nel sistema circolatorio per disseminarsi in altri organi è la principale causa di morte associata alla patologia neoplastica. Come ogni processo biologico, anche la metastasi dipende dalla coordinata accensione e spegnimento di decine, forse centinaia, di geni. Questo programma non viene inventato "de novo" dalle cellule tumorali, ma fa parte del normale repertorio di cellule embrionali che, normalmente durante la costruzione degli organi sono stimolate a migrare da speciali segnali ormonali, quali i TGF-beta. Le cellule tumorali metastatiche hanno semplicemente risvegliato questo programma. Il gene antimetastasi P63 Fino ad ora si pensava che tale "recupero" di capacità embrionali fosse un ’superpoterè ad appannaggio di pochissime cellule nel tumore primario. Lo studio segna ora una decisa svolta: i ricercatori hanno scoperto che lesioni genetiche comuni a molti tumori umani, quali quelle di "p53" e di "RAS", se combinate, definiscono una propensione a un comportamento metastatico già in stadi precoci della malattia. Per rispondere a questa domanda il gruppo guidato da Silvio Bicciato ha utilizzato i computer del "Progetto Biocomputing", finanziato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia nell’ambito del Finanziamento Linee Strategiche di Sviluppo dell’ateneo - Medicina Molecolare e Rigenerativa, per identificare un gruppo di geni indicatori in grado di rilevare la presenza, o meno, del gene antimetastasi "p63". Permetterà la scelta della terapia migliore Sempre grazie all’utilizzo di metodi informatici hanno dimostrato, inoltre, che il livello di questi "marcatori molecolari" può essere utilizzato per identificare, fin dalla diagnosi della malattia, quei pazienti il cui tumore "parte con il piede sbagliato". "L’utilizzo clinico di queste nuove "spie molecolari" - ha sottolineato Bicciato - permetterà all’oncologo la scelta della cura migliore, più personalizzata, ovvero quella che meglio si adatta alle forze genetiche che guidano l’avanzamento della malattia in un determinato paziente". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Torino, aperto il convegno internazionale su banda larga, competitivita' e sviluppo (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Torino, aperto il convegno internazionale su banda larga, competitivita' e sviluppo (3/4/2009 14:02) | (Sesto Potere) - Torino - 3 aprile 2009 - Un appuntamento internazionale per parlare di banda larga, competitività e sviluppo. è quello che si è aperto ieri al Lingotto di Torino, in occasione della conferenza “European Regions for better ICT connections”. Organizzato da Commissione Europea, in collaborazione con Regione Piemonte e CSI-Piemonte, il convegno si suddivide in due momenti distinti e proseguirà fino a domani pomeriggio. I lavori della prima giornata si sono incentrati su “B3 Regions - Regions for Better Broadband Connection”, progetto internazionale per la diffusione della banda larga in Europa che ha l’obiettivo di mettere a fattor comune le strategie, le best practice, i modelli organizzativi e di investimento per la realizzazione di infrastrutture di rete nei paesi interessati dall’iniziativa. Otto le nazioni che partecipano, con un ruolo chiave per l’Italia. Come ente capofila di B3, infatti, la Regione Piemonte guida finanziariamente tutto il progetto e presenta i primi risultati raggiunti a tutte le regioni europee, insieme all’Osservatorio ICT piemontese e al CSI-Piemonte. «Il convegno - ha sottolineato aprendo i lavori l’assessore regionale all’Innovazione, Andrea Bairati - è la concreta testimonianza di quanto di buono è stato fatto in Piemonte negli ultimi quattro anni. Quando il programma regionale WI-PIE è partito, i Comuni che non avevano un accesso veloce a Internet erano circa 900. Oggi, invece, tutti i piemontesi, quattro milioni e duecentomila persone, vedono riconosciuto il loro diritto di accesso alle informazioni e alla rete. Non si tratta soltanto di un problema di recupero della produttività, ma più in generale di una questione di democrazia e di appartenenza». Previsto per oggi invece un “Infoday su Broadband and the EU action in the recovery”, una giornata di lavori per presentare sfide e opportunità della banda larga, raccontare le esperienze di successo da parte di regioni e operatori ICT e ragionare insieme sui diversi modelli di investimento. Confrontandosi con gli operatori di telecomunicazioni su nuove logiche di partnership pubblico-privato e su piani per la riduzione del digital divide. L’appuntamento torinese, inoltre, è la prima occasione ufficiale per illustrare la decisione della Presidenza del Consiglio europeo, su proposta della Commissione, di destinare circa un miliardo di euro per estendere e migliorare le connessioni a Internet ad alta velocità nelle comunità rurali dell’Europa, colmando gli attuali "vuoti" della mappa della banda larga. Stando alle stime della Commissione, la rete dovrebbe creare un milione di posti di lavoro in questi territori e permettere una notevole crescita economica. L'estensione e il rinnovamento dell'infrastruttura di Internet ad alta velocità rappresentano un imperativo economico e sociale e l’obiettivo è raggiungere nel 2010 in Europa una copertura di Internet ad alta velocità pari al 100%.

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Crisi? Allo shopping non si rinuncia (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lo shopping resiste alla crisi, perché di fronte al capo d’abbigliamento o all’accessorio che piace al portafoglio non si pensa. Questi i risultati dell’indagine “Di che shopping sei?” condotta tra gennaio e marzo 2009 dal sito di shopping online BuyVIP (www.buyvip.com). In testa alle classifiche dei siti di commercio elettronico nel comparto moda, BuyVIP, ha oltre 1.300.000 soci registrati e un tasso di crescita di circa 50.000 nuovi iscritti al mese. La ricerca è stata condotta su un campione di 16.000 persone che utilizzano Internet quotidianamente, per capire quali comportamenti vengono messi in atto nei momenti di shopping e quali sono gli orientamenti in fatto di moda. Nonostante la difficile congiuntura economica, le abitudini non sono cambiate e permane il desiderio di comprare ciò che piace senza pensare alla spesa e a quello che si ha già nell’armadio. Più della metà del campione, il 55%, ha dichiarato “se vedo qualcosa devo averlo subito” e solo il 13% si organizza compilando una lista per comprare quello di cui ha realmente bisogno in un ottica di risparmio. Questo comportamento è ancora più evidente nelle donne, 59% dei casi rispetto al 45% degli uomini. I 5.000 uomini intervistati si scoprono più fashion victim e nel 58% dei casi preferiscono acquistare prodotti di marchi noti, a differenza delle donne che invece scelgono la qualità indipendentemente dal marchio. Parlando di luoghi d’acquisto, gli uomini sembrano essere i più orientati all’online e nel 23% dei casi preferiscono evitare code ai camerini e fare shopping nelle vetrine virtuali comodamente seduti alla propria scrivania. Internet si rivela anche un ottimo canale informativo per essere aggiornati sulle ultime tendenze e raccogliere informazioni prima di compiere l’acquisto, per gli uomini in particolare visto che nel 42% dei casi dichiarano di fare un giro in internet a caccia di novità. Gli uomini si confermano nuovamente i più tecnologici quando nella scelta di un regalo per un amico, tra un capo d’abbigliamento, un libro e un lettore MP3 optano decisamente per quest’ultimo ( 40%). Le donne, invece, continuano ad essere amanti della moda e sanno che per fare bella figura con l’amica bisogna regalarle un vestito acquistato in centro (66%), solo in poche si orientano verso la cultura (libro: 18%) e la tecnologia (lettore MP3: 16%). “L’indagine che abbiamo realizzato tra gli utenti internet ha confermato le tendenze che riscontriamo quotidianamente tra i nostri soci. I dati degli ultimi mesi rivelano un incremento delle vendite e capita sempre più spesso che le campagne di vendita si esauriscano nel giro di qualche ora.”” ha affermato Franco Gianera, Managing Director di BuyVIP Italia “Gli acquisti nella nostra vetrina virtuale non sono mai programmati ma si basano sull’impulso del momento. Oltre a questo bisogna considerare che i prezzi che proponiamo, fino al 70% inferiori rispetto a quelli sul mercato, sono un ulteriore incentivo per non rinunciare all’acquisto del prodotto.” “Negli ultimi anni stiamo assistendo a un cambiamento degli stili di consumo ed è diminuita la tendenza ad utilizzare dei segni di riconoscimento per indicare l’appartenenza ad un gruppo sociale” ha commentato David Benassi, Docente di Sociologia Economica presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca “L’acquisto compulsivo è tipico della nostra società, in particolare tra le donne, che spesso vivono lo shopping come “consolatorio” e trovano appagamento nel comprare un nuovo capo che le valorizzi, Internet facilita questo atteggiamento per la rapidità del consumo e la vastità dell’offerta.” L’indagine di BuyVIP ha permesso di individuare tre profili a cui corrispondono atteggiamenti e stili differenti: stiloso, fashion victim e shop allergic. A sorpresa gli uomini si rivelano molto attenti al proprio stile e soprattutto alla marca che indossano. Nel 58% dei casi sono dei veri “fashion victim” che non lasciano nulla al caso e sanno qual è la mise più adatta per ogni occasione. Sono sempre aggiornati sulle ultime tendenze e sfoggiano capi griffati. Il 29% del campione appartiene invece al gruppo degli “stilosi”, quelli che curano il proprio abbigliamento senza essere necessariamente all’ultima moda. Pochi invece, il 13%, gli “shop allergic”, sono completamente disinteressati allo shopping, percepito più come un obbligo che un piacere. Il 49% del campione maschile ritiene poi che il marchio sia sinonimo di qualità, dato che conferma la tendenza dell’uomo a preferire i capi di marca. E le donne a quali profili corrispondono? Sono sempre molto attente al proprio modo di vestire ma, rispetto all’uomo, la marca sembra avere un’influenza minore. Tra le oltre 11.000 intervistate, il 43% è “fashion victim” e acquista i capi griffati per essere alla moda, il 40% “stilosa” acquista ciò che gli piace anche se di un brand sconosciuto, infine le “shop allergic”, il 17%, che non amano fare shopping. Il declino dei mercati sembra quindi non influire sulle piccole spese e se un prodotto ci colpisce non è certo la crisi a fermarci. Risparmio e shopping non vanno quindi di pari passo e a dimostrarlo ci sono le risposte dei 16.000 utenti oggetto dell’indagine di BuyVIP, che amano curare il proprio stile e non si fanno frenare dalla crisi quando trovano qualcosa che gli piace.

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Il libro da macero come scultura (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

mostre Il libro da macero come scultura Si è aperta ieri nella sede espositiva dell'Istituto Cervantes di Palermo, Chiesa di S. Eulalia dei Catalani (via Argenteria Nuova 33), la mostra di libri d'artista: Salvados por el Arte, el vijae artistico de unos libros condenados a morir. Si tratta di un'esposizione di libri d'artista realizzati dal Dipartimento di Disegno dell'Università Politecnica di Valencia e dai docenti delle Accademie di Belle Arti di Palermo e Catania. I libri presenti in mostra erano destinati al macero dalla Biblioteca Pubblica di Valencia, da qui l'idea di uno dei curatori, Miquel Guillem, di trasformarli, anziché in carta riciclata, in supporto di base per un'operazione artistica: tagliati, incisi e stampati, dipinti, incollati e trasformati in sculture o installazioni, sono diventati stimolo di creazione ludica, momento di riflessione sull'oggetto - concetto - libro, verifica di sistemi modulari-tipografici, tema centrale del lavoro dell'artista. Questi libri, oggetti d'arte, faranno parte della collezione di libri d'artista dell'Università Politecnica di Valencia, e saranno visibili fino all'8 maggio 2009. Annalisa Stancanelli

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Olimpiadidi Filosofial'al 4 posto (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Buon esordio Olimpiadi di Filosofia l'«Eschilo» al 4º posto Si sono fatti onore gli studenti della III B del Liceo classico "Eschilo" alle Olimpiadi di Filosofia che si sono tenute a Bari. I liceali Rosario Cocchiara, Jenny Incardona, Micol Vella, Emanuele Bosco, Salvatore Russello, accompagnati dalla loro docente di Filosofia, la prof. Angela Rinzivillo, hanno partecipato al concorso sul tema del rapporto tra Filosofia e Scienza, presentando un elaborato in cui facevano riferimento alla filosofia orientale. La squadra dell'"Eschilo", dopo aver presentato il lavoro in mattinata, nel pomeriggio, alla facoltà di Giurispridenza dell'Università di Bari, è stata interrogata da una commissione di docenti universitari che ha attribuito il punteggio di 27/ 30. I liceali hanno conquistato il quarto posto nella classifica composta da 14 gruppi di licei italiani partecipanti. Per il Liceo classico gelese si tratta della prima partecipazione alla gara di Filosofia. «È stata un' esperienza importante per gli alunni - ha detto la prof. Rinzivillo -; ci aspettavamo un buon piazzamento, visto l'apprezzamento mostrato dalla commissione via via che i ragazzi esponevano le tesi contenute nel loro lavoro». L.M.

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Ne è convinto il presidente Baio che condivide la ristrutturazione (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Ne è convinto il presidente Baio che condivide la ristrutturazione La cura dimagrante dei corsi di laurea non toccherà Siracusa. Almeno per ora. La nuova normativa voluta dal ministro Gelmini prosegue sulla stessa scia del decreto Mussi e dice no ai cosiddetti «laureifici». A rischio, dunque, i piccoli corsi di laurea che nel territorio siracusano sono sorti nell'ultimo quinquennio. Come si legge nella lista nera stilata dal Sole 24 ore, sarebbero proprio i corsi accademici in Beni culturali quelli più colpiti dal riordino perseguito dal ministero, e dunque Siracusa, che dipende dall'Ateneo catanese, è sotto il mirino della commissione voluta dal governo per sfoltire i titoli accademici. Tre i requisiti minimi per garantire la sopravvivenza dei «piccoli»: numero minimo di matricole, docenti di ruolo, trasparenza sugli obiettivi e i risultati. «Nessun problema per i corsi di laurea attivi a Siracusa - commenta il presidente del consorzio universitario Archimede, Salvo Baio - La normativa entrerà in vigore dall'anno accademico 2010-2011 e dunque per ora tutto risponde ai requisiti richiesti. Personalmente ritengo che le direttive ministeriali, che fanno riferimento al precedente governo, debbano essere valutate positivamente perché introducono quei paletti finalizzati a migliorare la qualità e l'attività formativa dei corsi di laurea». Secondo la legge ogni corso accademico deve possedere più della metà di docenti di ruolo nella sede accademica decentrata, e un numero minimo di studenti. «L'attuale governo - prosegue Baio - intende rilanciare questo impegno che si connota come un'operazione di bonifica: il corso buono deve scacciare quello cattivo. Ora bisogna valutare l'impatto della nuova normativa sul nostro insediamento universitario per comprendere quali azioni intraprendere nel prossimo futuro». Per questa ragione il presidente Baio ha chiesto al rettore dell'Università etnea, Antonino Recca, di convocare un tavolo con tutti i soggetti interessati (Provincia, Comune e consorzio) per esaminare la situazione. Inoltre durante l'ultima riunione del senato accademico il rettore Recca ha istituito una commissione, da lui stesso presieduta, e di cui fanno parte i 3 presidi dei corsi di laurea siracusani, per avviare una verifica delle condizioni della sede decentrata. «Per il prossimo anno accademico non vi saranno problemi - conclude Baio - i nostri corsi di laurea rispondono ai requisiti. Dobbiamo ora valutare il da farsi per il futuro». La questione università sarà al centro del Consiglio comunale che il presidente, Bandiera, ha convocato martedì e a cui parteciperanno tutte le parti chiamate in causa, insieme con gli studenti. Isabella di bartolo

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Nuova iniziativa per favorire i progetti di ricerca (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nuova iniziativa per favorire i progetti di ricerca Una nuova iniziativa d'Ateneo per supportare i docenti e i ricercatori nel reperimento di finanziamenti a sostegno dei progetti di ricerca. Sulla scia del successo ottenuto dalle numerose attività avviate dall'amministrazione universitaria per quanto riguarda i progetti di ricerca d'interesse nazionale - i cosiddetti Prin - che hanno consentito lo scorso anno di ottenere lusinghieri risultati (33 progetti approvati che vedono come coordinatore nazionale un docente dell'Ateneo di Catania, il triplo rispetto agli 11 della «campagna» precedente, 85 unità di ricerca catanesi premiate con quote di finanziamento ministeriale, ossia quasi il doppio rispetto alle 46 del 2006; 2 milioni e 556 mila euro di cofinanziamento Miur ottenuti, rispetto al milione 188 mila del 2006), l'Ufficio Ricerca, di concerto con l'Agenzia per la promozione della Ricerca europea, intende adesso organizzare, una giornata sul tema «Come preparare una proposta di successo nel VII Programma Quadro 2007-2013» che avrà luogo presso il nostro Ateneo presumibilmente nei prossimi mesi. Com'è stato di recente sottolineato proprio a Catania dal direttore dell'Apre Diassina Di Maggio, nel corso di una conferenza sulle strategie per l'internazionalizzazione dell'Ateneo che si è tenuta nelle scorse settimane, il VII Programma Quadro europeo costituirà sempre più l'ossatura portante del finanziamento alla ricerca nel prossimo futuro, dato che il «rubinetto» dei fondi strutturali sta ormai per chiudersi. In questo senso, occorre un profondo cambio di mentalità da parte dei ricercatori italiani, specie quelli delle regioni cosiddette «Obiettivo 1», che devono essere capaci di andarsi a procurare le occasioni e le risorse». L'Ufficio Ricerca dell'Università - scommettendo sul buono stato di salute e sulla qualità della ricerca scientifica d'Ateneo - intende pertanto raccogliere questa sfida, coinvolgendo gli stessi docenti e ricercatori catanesi al fine di coordinare una migliore partecipazione ai bandi europei. Per tale motivo, coloro che fossero interessati a partecipare alla giornata sono invitati a manifestare il proprio interesse compilando la scheda pubblicata nella sezione «Atti amministrativi» del Bollettino d'Ateneo (www.bda.unict.it), che va poi trasmessa via e-mail, entro lunedì 6 aprile, all'indirizzo dejoannon@unict.it.

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Lunedì (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì «Patrizio Damigella e la "sua" Facoltà di Agraria» Lunedì 6 aprile alle 9:30, nell'Aula magna della facoltà di Agraria (via Santa Sofia, 100), si apre la manifestazione celebrativa che ha per titolo «Patrizio Damigella e la "sua" Facoltà di Agraria». Dopo il saluto del rettore dell'Università di Catania Antonino Recca e l'introduzione del preside della Facoltà Agatino Russo, Patrizio Damigella, professore emerito di Arboricoltura generale e Coltivazioni arboree parlerà di «L'agricoltura siciliana e la Facoltà di Agraria di Catania nel mio tempo». A seguire sono previsti gli interventi dei docenti Giovanni La Via, Calogero Lo Giudice, Gianliborio Mazzola, Rosario Piccione, Giovanni Russino, Francesco Amata, Antonino Catara, Antonino Failla, Giuseppe La Malfa, Giuseppe Licitra, Giuseppe Restuccia, Eugenio Tribulato, Francesco Intrigliolo, Salvatore Torrisi, Rocco Zappia. Le conclusioni sono affidate al prof. Francesco Bellia.

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Referendum a go-go. Dopo il rigassificatore anche per l'acqua (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Referendum a go-go. Dopo il rigassificatore anche per l'acqua salvatore maiorca Referendum a go-go. Dopo quello di Priolo sul rigassificatore sta per arrivarne un altro, sul medesimo oggetto, a Melilli. E già qualcuno raccoglie firme per un altro referendum a Priolo. Stavolta contro l'adesione del Comune all'Ato idrico. A questo punto qualche considerazione s'impone. Non foss'altro in nome della civiltà giuridica; per non dire della civiltà e basta, senza aggettivi. Innanzitutto referendum di questo tipo, in casi non previsti nè regolati dalla legge, non hanno alcun valore giuridico. Se poi si dovesse decidere tutto per referendum, almeno tutte le cose che contano, perchè mai spendere tanti soldi per organizzare elezioni, prima, e poi mantenere sindaci e presidenti, assessori, consigli comunali e provinciali? Per gestire la quotidianità basterebbe la struttura burocratica. Per le cose appena un po' più importanti si farebbe un referendum per volta e si affiderebbe la gestione dei risultati alla medesima struttura burocratica. Sarebbe un salto indietro di parecchi secoli. Ma se lo si vuole, paradosso per paradosso, si faccia pure il salto nel buio. Se poi tutto va a referendum il referendum non vale più nulla. Infine due parole su acqua e Ato (Ambito territoriale ottimale). Ma veramente si crede che Ato significhi privatizzazione dell'acqua? L'Ato è un consorzio misto a maggioranza pubblica, costituito soprattutto da Provincia e Comuni, il quale a sua volta affida ad un operatore specializzato di settore, con gara pubblica e sotto diretto controllo, la gestione del servizio idrico integrato: acquedotti, reti fognarie, depurazione, manutenzione, eccetera. Dov'è la privatizzazione? Il problema comunque non sta nell'alternativa pubblico o privato bensì nella capacità di efficienza gestionale o no. È pur vero che l'acqua è bene primario di tutti: res pubblica dicevano i latini. Ma avvertivano: «Res publica non est res nullius» (cosa pubblica non è cosa di nessuno). L'acqua è certamente un bene pubblico. Ma è anche una risorsa sempre più limitata. Che, proprio per questa limitatezza, va gestita con sempre maggiore e migliore efficacia. Occorrono pozzi, reti idriche e fognarie, depuratore, processi di riutilizzo dei reflui depurati. Occorrono risorse da investire e tecnologie da gestire. Occorre una struttura operativa specializzata. Che non può certo essere il Comune. Qualsiasi Comune. Basti ricordare che a Siracusa, prima dell'avvento di Sogeas (società mista, pubblico-privata) per la gestione dell'acquedotto civico, non arrivava più acqua nelle case. Tanta e tale era la vetustà della rete-colabrodo. Il nuovo gestore avviò un'opera di risanamento e rinnovamento della rete, trivellò nuovi pozzi. L'acqua arrivò nelle case. Ma l'opera di risanamento e rinnovamento venne poi rallentata dalla politica. Ora ci sono nuove leggi, nate dalla emergenza idrica in Sicilia. Si deve riprendere il cammino virtuoso con strumenti nuovi. Ci vuol altro che una gestione comunale. mangiafico 34

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Modena , scoperto il gene che blocca la metastasi (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

Modena , scoperto il gene che blocca la metastasi (3/4/2009 18:00) | (Sesto Potere) - Modena - 3 aprile 2009 - Si chiama p63 il gene capace di funzionare da “baluardo” contro la diffusione metastatica delle cellule tumorali. è il risultato di uno studio pubblicato in questi giorni sul più importante giornale scientifico del mondo, «Cell», e condotto dai gruppi di ricerca guidati dal prof. Stefano Piccolo, docente del Dipartimento di Biotecnologie mediche dell’Università di Padova, e dal Prof. Silvio Bicciato, ricercatore dell’Ateneo patavino ora trasferitosi al Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia. Il processo metastatico, attraverso il quale una cellula lascia il tumore primario, entra nel sistema circolatorio per disseminarsi in altri organi è la principale causa di morte associata alla patologia neoplastica. Come ogni processo biologico, anche la metastasi dipende dalla coordinata accensione e spegnimento di decine, forse centinaia, di geni. Questo programma non viene inventato de novo dalle cellule tumorali, ma fa parte del normale repertorio di cellule embrionali che, normalmente durante la costruzione degli organi sono stimolate a migrare da speciali segnali ormonali, quali i TGF-beta. Le cellule tumorali metastatiche hanno semplicemente risvegliato questo “programma”. Fino ad ora, si pensava che questo "recupero" di capacità embrionali fosse un "superpotere" ad appannaggio di pochissime cellule nel tumore primario. Lo studio segna ora una decisa svolta: i ricercatori hanno infatti scoperto che lesioni genetiche comuni a molti tumori umani, quali quelle di p53 e di RAS, se combinate, definiscono una propensione a un comportamento metastatico già in stadi precoci della malattia. Questo significa individuare fin da subito un tipo di tumore da trattare in modo più aggressivo attraverso chirurgia o altre terapie. I ricercatori hanno compreso come gli stimoli oncogenici erodono e progressivamente indeboliscono le proprietà antimetastasi di p63. “Questa è una proteina nota per svolgere un ruolo importante nelle cellule staminali di molti organi – spiega il prof. Stefano Piccolo -. Se p63 è persa da una cellula normale, ciò non causa alcun danno, perché senza p63 quella cellula, semplicemente, muore. Ma se p63 è persa da una cellula staminale tumorale, ovvero da una cellula potenzialmente immortale, allora si apre la porta a un suo comportamento “asociale”, alla possibilità cioè di un suo spostamento e alla conseguente metastasi”. Secondo questa visione la metastasi sarebbe quindi un “sottoprodotto” delle forze operanti per favorire la crescita del tumore primario. Una combinazione di geni mutanti, ma non altre, quasi incidentalmente definirebbe un tipo tumorale pronto per la metastasi, quasi, metaforicamente, sulla linea di partenza, in attesa del segnale di via fornito dal microambiente tumorale, spesso rappresentato dal fattore di crescita TGF-beta. Ma, come individuare quei tumori che partono con il “piede sbagliato”? Per rispondere a questa domanda il gruppo guidato dal prof. Silvio Bicciato ha utilizzato i computer del Progetto Biocomputing, finanziato dall’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia nell’ambito del Finanziamento Linee Strategiche di Sviluppo dell’Ateneo - Medicina Molecolare e Rigenerativa, per identificare un gruppo di geni “indicatori” in grado di rilevare la presenza, o meno, del gene antimetastasi p63. Sempre grazie all’utilizzo di metodi informatici hanno dimostrato, inoltre, che il livello di questi “marcatori molecolari” può essere utilizzato per identificare, fin dalla diagnosi della malattia, quei pazienti il cui tumore “parte con il piede sbagliato”. “L’utilizzo clinico di queste nuove “spie molecolari” – sottolinea il prof. Silvio Bicciato dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia – permetterà all’oncologo la scelta della cura migliore, più personalizzata, ovvero quella che meglio si adatta alle forze genetiche che guidano l’avanzamento della malattia in un determinato paziente”. “Mi congratulo vivamente con Stefano Piccolo ed i suoi collaboratori per l’importante ricerca pubblicata sulla rivista scientifica più prestigiosa in ambito biomedico. Tale ricerca - commenta il Preside della facoltà di Bioscienze e Biotecnologie dell’Università degli tudi di Modena e Reggio Emilia prof. Sergio Ferrari - aprirà sicuramente nuove prospettive per la messa a punto di strategie che consentiranno una diagnosi più efficace del potenziale metastatico dei tumori. Il risultato raggiunto dal team di Stefano Piccolo mi fa doppiamente piacere anche perchè ottenuto in collaborazione con Silvio Bicciato, da poco trasferitosi presso la nostra facoltà. Silvio Bicciato è pienamente operativo, infatti, presso la Sezione di Chimica Biologica del Dipartimento di Scienze Biomediche, grazie all’allestimento di un Laboratorio di bioinformatica finanziato, in accordo con altri Dipartimenti, dall’Ateneo che ha ricevuto in proposito un significativo contributo dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena attraverso un progetto di Internazionalizzazione in collaborazione con il Weizman Institute of Science in Israele. E’ stato quindi un piacere invitare il prof. Stefano Piccolo a presentare per la prima volta queste sue ricerche proprio a Modena il 15 aprile in un seminario di facoltà aperto anche agli studenti e auspico una sempre maggiore collaborazione fra gruppi di eccellenza operativi in differenti sedi Universitarie nazionali ed internazionali”. Lo studio, ora pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale , è stato possibile anche grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, che ha individuato nei professori Piccolo e Bicciato i primi destinatari dei progetti di eccellenza avviati nel 2007. Quale riconoscimento degli sforzi fatti per la diffusione delle bioscienze in Italia la scoperta scientifica è stata dedicata alla memoria del prof. Stefano Ferrari, già Preside della facoltà di Bioscienze e Biotecnologie dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, scomparso l’anno scorso.

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"EuroP.A. 4 School", insegna ai giovani delle scuole medie e superiori a ... pagare le tasse (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 03-04-2009)

Argomenti: Cultura

"EuroP.A. 4 School”, insegna ai giovani delle scuole medie e superiori a ... pagare le tasse (3/4/2009 17:50) | (Sesto Potere) - Rimini - 3 aprile 2009 - Capire come si realizza una campagna di comunicazione sociale e conoscere i segreti delle grandi iniziative realizzate per promuovere la donazione degli organi, la lotta alla droga e all’alcol. è l’opportunità offerta a una platea di studenti delle scuole superiori dell’Emilia-Romagna dall’art director e graphic designer Gianluca Regnicoli, arrivato alla Fiera di Rimini per tenere una delle lezioni di “EuroP.A. 4 School”, il programma di incontri che il salone delle autonomie locali di Rimini ha dedicato ai giovani delle scuole medie e superiori. Nella tre giorni di EuroP.A. oltre mille studenti provenienti da Rimini (ma anche un po’ da tutta la regione e dall’Umbria) hanno assistito a un programma di lezioni tenute da professionisti e docenti universitari organizzate da Iress sui temi dell’educazione civica, e con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi alla valorizzazione della “cosa pubblica”. La lezione inaugurale è stata a cura di Paolo Zurla, professore di Sociologia all’Università di Bologna, seguita da una platea di 400 studenti provenienti in gran parte da licei socio-psico-pedagogici della regione, a cui il docente ha spiegato cos’è e come funziona il sistema moderno del welfare. Giovedì è invece stata la volta di Giovanni Maria Mazzanti, docente di Economia del settore pubblico all’Università di Bologna, che in due lezioni ha spiegato “perché e come è giusto pagare le tasse”: la lezione, intitolata “Quanto mi costi?”, ha infatti svelato i ‘segreti’ della spesa sostenuta dalle amministrazioni per offrire servizi quotidiani ai cittadini e il modo in cui gli enti locali utilizzano il denaro raccolto attraverso tasse e tariffe. Appuntamento doppio per i più giovani che, dopo la lezione di Mazzanti, si sono trasferiti nel piazzale della Fiera per spegnere un incendio insieme ai vigili del Fuoco e sperimentarsi in un percorso a passaggi obbligati dentro il tunnel allestito dai pompieri. Le opportunità per gli under 18 ospiti di Euro.P.A. infatti non si sono fermate alle lezioni “speciali” realizzate da Iress: numerosi degli enti presenti al salone hanno inventato iniziative ad hoc dedicate alla platea dei più piccoli. Tra i più visitati lo stand del Ministero della Difesa, che ha messo a disposizione un collegamento satellitare per la diretta video con i contingenti italiani distaccati nei teatri di guerra in Libano, in Bosnia e in Kosovo, offrendo agli studenti la possibilità di ‘chiacchierare’ con i soldati al fronte e conoscere in prima persona il loro lavoro. Per chi era preoccupato da bulli e baby-gang ed interessato a saperne di più sulla lotta alle droghe, i Carabinieri hanno organizzato quattro incontri di approfondimento con la psicologa dell’Arma, Barbara Vitale. C’era invece la storia dell’”Europa dei 27” allo stand del dipartimento per le Politiche comunitarie, che ha portato a Rimini una mostra fotografica con le immagini simbolo dell’evoluzione del continente “Da Ventotene all’Europa”. Dedicato all’Unione Europea anche un gioco interattivo in cui vinceva il più bravo a indovinare le capitali europee e le illustrazioni nazionali sulle monete da un euro. Dal gioco al concorso, allo stand della Regione Emilia-Romagna studenti e insegnanti hanno avuto la possibilità di iscriversi a “Bella coopia”, la competizione per il progetto più innovativo di cooperativa. Per chi invece voleva saperne di più su comunicazione pubblica e servizi sociali, lo stand della Provincia di Rimini ha offerto due focus didattici specifici. Infine, gli appassionati delle due ruote si sono divertiti “In sella al ciclomotore”, l’appuntamento-lezione di guida sicura con Barbara Riva, sociologa esperta in sicurezza stradale. Nel corso dell’incontro i ragazzi hanno avuto a disposizione anche una moto-simulatore per sperimentarsi alla guida.

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