CENACOLO DEI COGITANTI |
Seychelles ristruttura
l'Ente del Turismo ( da "Agenzia
di Viaggi, L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ente da pubblica a mista
pubblico/privato. Il turismo costituisce tuttora il pilastro dell?economia
delle Seychelles. Da poco tempo le Seychelles hanno adottato il programma di
riforma proposto dal Fondo Monetario Internazionale che ha comportato la svalutazione
della moneta locale, raddoppiando il potere di acquisto dell?
Scuola in ginocchio
"Salvateci dai tagli" ( da "Stampa,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: professori e lavoratori di
Università e Politecnico, docenti dell'Accademia e del Conservatorio: tutte le
categorie prese di mira dai tagli dei ministri Gelmini e Tremonti. E ieri,
molto più che nelle manifestazioni d'autunno, si è sentito il peso della crisi
che nel frattempo ha ampliato i suoi confini.
di Lorena Loiacono La
protesta studentesca finisce in rissa, s...
( da "Leggo" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: gli scontri tra polizia e studenti
hanno infiammato ieri anche Barcellona in cui, durante sgombero
dell'occupazione del rettorato, non sono mancati i feriti con tre arresti e 16
denunce a piede libero e Parigi dove, in occasione della "Notte delle università"
in difesa di docenti e ricercatori, sono state devastate nel quartiere di
Montmartre le vetrine di negozi e banche. (ass)
Modesta l'adesione nelle
scuole bresciane ( da "Giornale
di Brescia" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: allo sciopero del personale della
scuola e dell'università, indetto dai sindacati Flc Cgil (ex Cgil scuola) e
dalla Gilda degli insegnanti per protestare contro il taglio delle risorse
finanziare alla scuola e dei posti di docenti e personale Ata. Al 6° Circolo
didattico di via Raffaello ha scioperato il 39% dei docenti.
Pecorelli (Università di
Brescia) verso la presidenza dell'Aifa
( da "Giornale di Brescia"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: In ogni caso il docente bresciano
afferma che se le voci venissero confermate «non potrei che accoglierle bene.
Si tratta di un ruolo importante, ma anche di grande responsabilità». Per
l'Agenzia italiana del farmaco il rinnovo dei vertici attualmente in scadenza è
atteso per il prossimo mese di aprile.
"parentopoli"
affari di famiglia nelle università
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ecco dimostrato dunque, secondo
l'autore, che la nostra università diventa in tanti casi un affare di famiglia.
Un docente, per spiegare i successi accademici del suo pargolo, spiega papale
papale: «Che volete, i nostri figli sono più bravi perché hanno la forma mentis
tipica di noi professori...».
l'isola dei ventisettemila
cani randagi ( da "Nuova
Sardegna, La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Giovanni Cubeddu, docente di
legislazione e medicina legale veterinaria, deontologia e protezione animale, è
stato anche sindaco di Ozieri e quindi conosce il problema da più prospettive:
«Colpa dei sindaci? La legge 91 dice che l'applicazione della legge è una
collaborazione tra Comuni e Asl.
rettorato, candidati a
confronto ( da "Nuova
Sardegna, La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: E per la prima volta il personale
non docente voterà in maniera diretta, non attraverso propri delegati eletti in
precedenza. L'appuntamento di domani mattina, organizzato sin nei minimi
dettagli tecnici dai dirigenti sindacali Cisl Ciriaco Carru e Piero Canu,
appare così destinato a suscitare grande attenzione.
tremila in corteo per il
diritto allo studio - roberto paracchini
( da "Nuova Sardegna, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per l'università, oltre alla
riduzione dei finanziamenti, è previsto il blocco del ricambio: chi va in
pensione non verrà sostituito. «Ma oggi la maggior parte dei docenti di
Cagliari e di Sassari - spiega il fisico Pino Calledda, della Cgil, università
e ricerca - sono attorno ai 55-60 anni e oltre.
sito, i documenti del
grande bluff - ettore boffano ( da "Repubblica,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Oggi Sito ha un azionista pubblico
di maggioranza, Finpiemonte partecipazioni, che detiene il 52 per cento delle
azioni. C´è anche un azionista privato, la società Socotras, che ha il 43 per
cento e che chiede di andarsene da Sito. Tra i privati di Socotras il socio più
grande è Zoppoli&Pulcher che ha il 25,36%.
adozioni: un dibattito tra
esperti ( da "Nuova
Sardegna, La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aula Magna di Piazza Università il
20 e il 21 marzo. Molti saranno i contributi previsti nelle due giornate a cui
presenzieranno esperti del settore come psicologi, assistenti sociali, docenti
e giudici. Coordinano i lavori delle due sessioni Filippo Dettori, giudice
onorario del Tribunale per i minorenni di Sassari e Antonio Minisola,
lettere e filosofia
giovedì 19 marzo nell'aula g della facoltà di lettere dalle 17 ...
( da "Nuova Sardegna, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Per informazioni ed eventuali
adesioni contattare i docenti Nino Cuomo, Marina Cazzola o Massimo Cellesi.
Pallavolo Riprendono i corsi gratuiti di minivolley e pallavolo al Liceo
scientifico "G. Spano" in via Monte Grappa, tenuti dal professor
Stefano Carta, docente e tecnico federale in possesso della qualifica di
istruttore giovanile nazionale.
Dalla Gelmini solo tagli
mascherati da riforma ( da "Arena,
L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Al liceo classico Maffei su 85
insegnanti in servizio ieri, hanno scioperato 13 docenti. 26, sempre su 85,
sono state le adesione al Marco Polo, che ha visto scioperare anche il
personale non docente: 6 su 29. Dieci i docenti assenti al Messedaglia, a cui si
aggiunge però anche l'adesione allo sciopero del dirigente scolastico Giancarlo
Peretti.
una nuova farmacia nella
zona del pizzetti ( da "Tirreno,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: apertura di una nuova farmacia
pubblica nella zona di espansione tra via Orcagna e l'area alle spalle di Villa
Pizzetti. «Stiamo verificando - spiega il sindaco, Emilio Bonifazi - la
disponibilità di locali adeguati». Non sarà, però, la società pubblico-privata
Farmacie comunali riunite ad aprire il nuovo negozio: il Comune lo farà
"in economia".
In 5 mila contro la
Gelmini ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tra cui presidi, docenti, bidelli,
impiegati, studenti, genitori ed anche delegati Fiom e dei pensionati, arrivati
da tutto il Veneto per respingere i 4.000 tagli preventivati dal Governo nella
nostra regione. In prima fila lo striscione della Cgil «I lavoratori della
scuola pubblica contro la Gelmini».
Nasce il centro
commerciale naturale ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: associazione pubblico-privata a cui
è affidato questo compito di dare vita a questo particolarissimo centro
commerciale, ritenuto la naturale vocazione del centro storico, nato nella
seconda metà dell'Ottocento proprio con funzioni commerciali. Già fissate le
prossime scadenze: il 6 aprile si svolgerà la prima assemblea costituente del
Mosaico,
Interpellanza di Ghizzo e
Botteon Il Comune salvi l'hotel Eurorest
( da "Tribuna di Treviso, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: sinergiche iniziative
pubblico-privato, tenuto conto che, in questo periodo difficile dell'economia,
l'obiettivo dovrebbe essere quello di evitare che un'attività economica che
«tira», chiuda per motivi, a parere dei sottoscritti, superabili. Si parla tanto
di programmi di sviluppo turistico della città, ma alla fine dobbiamo
registrare atti con i quali si smentiscono questi programmi»
Lavori in corso per 5
nuove aule alla Puccini ( da "Tribuna
di Treviso, La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: prevedono accordi tra pubblico e
privato finalizzati al recupero di aree degradate o compromesse. La
realizzazione del secondo stralcio della scuola «Puccini», che prevede la
costruzione di cinque nuove aule e dei locali per i laboratori, nonché il
ricavo di spazi per magazzini e depositi, è frutto di un accordo
pubblico-privato con la ditta Venerandi di Vacil attraverso il Piruea «
mille veneziani nelle vie
di padova genitori nelle file dei manifestanti
( da "Nuova Venezia, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università». In corteo tanti
docenti del Cà Foscari (con un proprio striscione) e tanti insegnanti, bidelli
e impiegati delle scuole veneziane. In mezzo a loro anche Cristina Giadresco,
del circolo didattico San Girolamo di Venezia ed Emanuela Crosariol, precaria
da 15 anni, attualmente in servizio a Pianiga e Martellago,
entro lunedì le domande
per potere studiare in russia ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITÀ Entro lunedì le domande
per potere studiare in Russia Studiare e fare ricerca in dodici università
russe per un periodo variabile da uno a sei mesi. È l'opportunità offerta dall'università
di Udine a studenti, docenti e iscritti a dottorati di ricerca e master grazie
alle borse di mobilità messe a disposizione dal progetto "
impianto a biomasse
previste 30 assunzioni ( da "Tirreno,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di un consorzio pubblico-privato
che apre la filiera ripulendo il bosco e praticamente la chiude producendo
energia. «Oggi il bosco non vale più niente - dice l'assessore -. Noi vorremmo
ridargli valore riportandolo ai fasti del passato. Penso ai frutti del
sottobosco, alla castagna, al legname di pregio e agli scarti da riutilizzare
come legna da ardere o per ricavarne pallet o,
denise e le altre, la
rabbia è donna "noi, sfruttate e sbattute fuori"
( da "Repubblica, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non capisco perché non ci siano i
miei colleghi: se ne rendono conto della batosta che aspetta l´università? Se
va in porto la nuova norma, dopo 40 anni di servizio te ne devi andare. Si
svuotano le cattedre, ma non serve per nuovi docenti: serve per aprire la porta
alla privatizzazione. La cultura, la scuola, la ricerca, sono nel mirino di
questo governo».
"Siamo onorati E'
l'omaggio più bello a Biagi"
( da "Gazzetta di Modena,La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Questo per noi significa la visita
di Giorgio Napolitano. Questo per noi significa - chiude il rettore - il
ricordo di Marco Biagi: porre in cima alle nostre azioni e preoccupazioni di
docenti il futuro e le prospettive di lavoro e di vita delle migliaia di
giovani che frequentano l'università».
università, la carica dei
precari - laura montanari ( da "Repubblica,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Firenze Università, la carica dei
precari Studenti e prof in corteo contro i tagli. I sindacati: 10 mila in
piazza L´ateneo azzera i fondi per i docenti a contratto. E a Scienze politiche
scatta la protesta: basta lezioni gratis LAURA MONTANARI (segue dalla prima di
cronaca) gaia rau Le paure degli insegnanti e quelli delle famiglie che temono
per il tempo pieno sono scese in piazza,
Non smetteremo di lottare
contro questa pseudo riforma ( da "Unita,
L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Vogliamo più scuola pubblica e che
le università non diventino fondazioni di privati. Per fortuna c'è un fronte
compatto tra noi, i genitori e i docenti». In chi riponi più speranze e
fiducia? «Nella Cgil. Sono quelli che più stanno facendo opposizione alle
scelte della Gelmini».
Progetto Fedra:
Â<primaÂ> al Florian e convegno
( da "Tempo, Il" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: a cui parteciperanno illustri
studiosi dannunziani come Pietro Gibellini e Paolo Puppa dell'Università di
Venezia, Anna Karlova dell'Università di Pietroburgo e Stefano Scioli
dell'Università di Bologna. L'evento è ideato dalla professoressa Marilena Giammarco,
docente di Letteratura Italiana alla facoltà di Lingue dell'Università
"d'Annunzio di Pescara.
tremila in piazza con la
cgil - alessandro cori ( da "Repubblica,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 500 tra docenti e ausiliari) che la
scuola bolognese subirà nei prossimi tre anni per effetto della riforma
Gelmini. Tra la folla anche il candidato sindaco del Pd, Flavio Delbono, che ha
fatto «appello al buonsenso» per quanto riguarda gli interventi sulla scuola e
poi ha risposto al senatore del Pd, Walter Vitali,
Energie, l'ora degli
eco-incentivi ( da "Adige,
L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'Università di Trento,
di Roberto Bertoldi dell'Agenzia Provinciale per l'Energia, di Elisabetta
Endrici dell'Agenzia delle Entrate e di Giuliano Leonardi della Cassa Rurale
d'Anaunia. Gios ha sottolineato l'importanza di effettuare interventi di
risparmio energetico anche su piccola scala,
in piazza contro i tagli
della riforma: meno 4 mila posti ( da "Repubblica,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la rete dei docenti precari e
quelli mobilitati che rischiano di vedere ridotti di 4mila unità i posti a
disposizione in tutta la regione, gli insegnanti, i professori, i ricercatori e
gli amministratori locali che rifiutano «l´attacco
Berlusconi-Tremonti-Brunetta-Gelmini ai settori della conoscenza».
TRENTO - L'assemblea di
Dolomiti Edison Energy ha approvato all'unanimità il bilancio 2008 e la
ripartizione dell'utile record di 9 milioni 622 mila euro
( da "Adige, L'" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Dolomiti Energia, la società
pubblico-privata trentina, riceverà per il suo 51% un dividendo di 4 milioni
641 mila euro, mentre Edison, che è partecipata indirettamente dalla stessa
Dolomiti e da altre utility del Nord, incasserà 4 milioni 459 mila euro,
corrispondenti al 49% del totale.
Forestale, via al nuovo
anno accademico ( da "Tempo,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Presenti tra gli ospiti le più alte
cariche del Corpo, docenti appartenenti agli altri Corpi di Polizia oltre a
esponenti dell'Università della Tuscia e del Ruolo del Corpo Forestale. Anche
tutte le cariche a livello provinciale hanno voluto onorare il Corpo Forestale
con la loro presenza, con a capo il prefetto Silvana Riccio.
Prof e studenti insieme
contro i tagli ( da "Adige,
L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il blocco del reclutamento sia dei
docenti sia dei tecnici e amministrativi che sta mettendo in ginocchio le
nostre facoltà e la mancanza di prospettive per i giovani precari e
ricercatori. Altro argomento incandescente ancora una volta è stato il
contratto, uno dei cavalli di battaglia della Flc - Cigl.
In alcune scuole fermi il
50% dei docenti ( da "Adige,
L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dei docenti «L'adesione registrata
ieri in Trentino in occasione dello sciopero nazionale della scuola,
dell'università e della ricerca è sicuramente positivo per essere un'agitazione
proclamata da una sola sigla sindacale. Siamo soddisfatti perché in alcune
scuole abbiamo raggiunto anche il 50% delle adesioni sul totale del personale»
festa del libro in tutte
le scuole della montagna ( da "Tirreno,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è dunque prevista per quest'anno la
formazione sulla materia, di quattordici insegnanti, da docenti dell'Università
di Pisa che temporaneamente li affiancheranno. Per il prossimo verrà messa in
scena una rappresentazione con marionette di «La Città ideale di Platone» che
tratta temi attualissimi, come il potere e i rapporti con lo straniero.
Il mitico Jacopo a scuola
di Gregoriano ( da "Adige,
L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: accovacciato e sorridente nel Duomo
di Trento assieme ai docenti e agli altri allievi del corso di canto Gregoriano
in onore di Laurence Feininger per il Festival «Trento Musicantica». È il
settembre 2008 e i docenti sono Giacomo Baroffio, Marco Gozzi, Roberto
Gianotti, Salvatore De Salvo e Stefano Rattini.
"Greco e latino,
quando il ministro non arrivava al 6"
( da "Stampa, La" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Contrarie le associazioni degli
studenti e anche larga parte dei docenti. «Il fatto che il ministro, il giorno
in cui il mondo della scuola e dell'università protesta per chiedere risorse,
intervenga sull'inammissibilità all'esame di Stato con un 5, oltre che
paradossale, è ridicolo», afferma Fausto Raciti, segretario dei Giovani
democratici.
Usato sicuro, si cerca
all'estero ( da "Secolo
XIX, Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: Se il problema si chiama brain
drain, fuga di cervelli, il rimedio l'ha trovato la Sampdoria. Semplice,
semplice. Riportarli a casa. In principio fu Antonio Cassano. Storia stranota:
Giuseppe Marotta è andato a prenderlo nel Real Madrid, dove si stava
immalinconendo a Valdebebas, il Mugnaini della società merengue.
Amico materasso
( da "Salute (La Repubblica)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: una ricerca pubblicata su The
Lancet pochi anni fa, condotta dallo spagnolo Kovacs, dimostrò che i benefici
maggiori sul mal di schiena provenivano da un materasso di media rigidità: meno
dolore al risveglio, minor ricorso ad antidolorifici. Lo studio mostrò che un
materasso non duro permette con più facilità di dormire in posizione fetale,
l'onda in piazza, scontri
con la polizia - laura mari mario reggio
( da "Repubblica, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Finita la bagarre assemblea
affollatissima nell´aula 1 di Lettere: la mobilitazione riprende, l´Onda ha
ripreso il suo cammino, manifestazione la prossima settimana contro i tagli
alla scuola e all´università, unità tra studenti docenti e precari della
scuola: «La crisi non la paghiamo».
Cortei da Milano a Palermo
( da "Manifesto, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti, genitori, personale
tecnico e amministrativo, studenti. Circa 10.000 persone in piazza a Firenze,
duemila a Cagliari, manifestazioni a Bari e Palermo (con comizio finale del segretario
della Cgil Guglielmo Epifani), un serpentone a Milano, dove hanno sfilato anche
gli studenti delle superiori e dell'università,
E a Napoli il Blocco
attacca gli studenti ( da "Manifesto,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il ragazzo di origine etiope figlio
di un docente dell'Orientale, ndr) è stato aggredito da una squadraccia
fascista nel centro storico. Noi ricordiamo che questa gente è quella che
incita all'odio razziale». La cosa sicura è che dopo un corteo animato e
pacifico che si è snodato nella city e promosso dal sindacato per lo sciopero
della conoscenza,
L'Inps è in attivo
( da "Manifesto, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Le pensioni pubbliche, va
ricordato, non sono però gestite dall'Inps, ma dall'Inpdap. Il presidente
dell'Inps ha infatti voluto distinguere, nel suo discorso, il comparto pubblico
dal privato: «Nel settore privato - ha spiegato - i due terzi delle donne vanno
in pensione di vecchiaia e un terzo in pensione di anzianità».
Liste d'attesa raddoppiate
nell'arco di 3 anni E il privato è bloccato
( da "Giorno, Il (Lodi)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: anomalia nel panorama della sanità
mista privato-pubblica della Lombardia. Il famoso modello Formigoni, nato con
una legge del 1997, che equiparava il pubblico al privato, infatti sembra non
applicarsi a sud di Melegnano. FRA tutte le province lombarde, infatti, Lodi è
l'unica a non avere grandi strutture diagnostiche e sanitarie a rimborso
diretto.
<Valle Seriana, le
scuole sono risorse anti-crisi>
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La ricerca si è svolta da settembre
2008 a gennaio 2009: «Un periodo - spiega Stefano Tomelleri, docente di
sociologia generale, che ha coordinato il lavoro insieme con Ivo Lizzola,
preside della facoltà - in cui in ambito scolastico è arrivata la riforma Gelmini,
mentre dal punto di vista socio-economico si è entrati nella fase acuta di una
profonda crisi».
<Formazione e
territorio> Oggi la presentazione alla Comunità Montana
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Sociologia generale, che
parlerà di «Capitale economico e capitale sociale nelle valli». A Viviana
Molaschi, docente di Legislazione dei servizi sociali, sarà affidato il compito
di presentare la cornice normativa: «La governance dell'offerta formativa: la
scommessa degli ambiti istituiti dalla Provincia».
ConvegniMacchine utensili
e dintorni Ore 9,45, hotel San Marco, seminario <Progetto Balcani:
opportunità per la macchina utensile italiana e dintorni> dedicato alle
prospettive per ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Bergamo, Alberto
Castoldi e i docenti di lingua cinese Mireille De Gouville e Mao Wen che hanno
curato la versione in lingua cinese. Valmarina fra natura e tessuto urbano Ore
11, Consorzio Parco dei Colli, ex monastero di Valmarina, via Valmarina 25,
Renato Ferlinghetti del Centro studi sul territorio parla sul tema:
Convegno nazionale sul
lavoro Ospiti di prestigio alla Sala dei Savi
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i docenti e gli studenti. Una
politica che i presenti con tanto di striscioni hanno definito «fatta di tagli
e di smantellamenti che stanno mettendo in ginocchio il sistema d'istruzione e
formazione e stanno fermando la ricerca». «Questo sciopero generale è stato
indetto da tutti i lavoratori della conoscenza spiega Giuseppe Vaglieco,
Nati nel '95, il computer
ha preso il posto del libro ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: autore che riguarda tutti e va a
coincidere con la formazione di una nuova etica che può reggersi solo su un'idea
condivisa di responsabilità personale e sociale e poco sulla divisione
pubblico/privato, diritti/doveri. «I nati digitali» si svolge domani a Palazzo
Fast di Milano, in piazzale Morandi, con inizio alle 9,30. Susanna Pesenti
19/03/2009 nascosto-->
La crisi noi non la
paghiamo! E' il grido dei docenti precari della Provincia di Pe...
( da "Messaggero, Il (Pesaro)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: raccontano alcune docenti - Anziché
vederci riconosciuti i nostri diritti, il Governo è pronto a darci il
benservito». Particolarmente allarmati i docenti di lingua straniera, tra i più
penalizzati: «Prima veniamo sottoposti ad approfonditi corsi di aggiornamento -
raccontano - Poi la seconda lingua diventa opzionale e ci ritroviamo
praticamente messi alla porta»
CASTEL DI SANGRO - Tagli
alla sanità. Sindacati uniti per difendere l'ospedale san...
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Stessa situazione in una sala
operatoria, insieme ad altri fattori di rischio che si discostano da quello che
è il panorama della sicurezza negli ambienti di lavoro. Angelo Petrarca
dell'Adas sottopone all'attenzione anche l'ipotesi di un intervento pubblico
privato per la realizzazione di un nuovo ospedale in un edificio già esistente.
Emigrazione veneta in
Romania ( da "Resto
del Carlino, Il (Rovigo)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che ha conseguito il dottorato di
ricerca in storia presso l'Università di Iasi in Romania. Referente scientifico
del progetto è il prof. Gianpaolo Romanato, docente di Storia contemporanea
presso l'Università di Padova. Nella storia della prima grande emigrazione
veneta nell'ultimo trentennio dell'Ottocento, un capitolo importante, ma ancora
largamente inesplorato,
Studiare da manager per
accompagnare l'artigianato che cambia
( da "Eco di Bergamo, L'"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nel corso delle lezioni si
alterneranno anche per il 2009 nel ruolo di docenti, tra gli altri, Lucio Poma
(professore di Economia politica e industriale all'Università di Ferrara), Enzo
Rullani (professore dell'Università Ca' Foscari di Venezia) e Riccardo
Bellofiore (docente di Economia politica presso l'Università degli studi di
Bergamo).
Sono stati ritirati i 98
licenziamenti alla Kiss di Pagliare del Tronto. L'azienda ha richie...
( da "Messaggero, Il (Marche)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ieri la Cgil ha indetto uno
sciopero generale dei settori della Conoscenza (scuola, università, ricerca e
formazione professionale) e contro l'accordo separato sulle regole per la
contrattazione. Secondo il sindacato Cgil nell'anno scolastico 2009/2010 il
Piceno perderà non meno di 120 docenti della scuola primaria e 113 del
personale Ata.
Per celebrare il
centenario della celebre riscrittura della "Fedra" di Gabriele
d'Annunzio, il Comun... ( da "Messaggero,
Il (Abruzzo)" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: per il 22 e 23 aprile
all'auditorium Petruzzi ideato da Marilena Giammarco, docente di letteratura
italiana all'università d'Annunzio, che annovera la partecipazione di
prestigiosi studiosi: i docenti universitari Pietro Gibellini, Anna Karlova,
Gianni Oliva, Paolo Puppa, Stefano Scili, Valentina Valentini e Giorgio
Zanetti.
IL PROFESSOR Raffaele
Donnarumma, docente di Letteratura italiana contemporanea a...
( da "Nazione, La (Grosseto)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Letteratura italiana contemporanea
a... IL PROFESSOR Raffaele Donnarumma, docente di Letteratura italiana
contemporanea all'Università di Pisa, svolgerà la parte letteraria del ciclo di
conferenze «Novecento e oltre» organizzato dalla «Associazione italiana per la
ricerca storico-critico-letteraria» e dall'Archivio di Stato.
PROSEGUONO le azioni di
mobilitazione del sindacato scuola e università Flc-...
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: incontro la Cgil porterà numerose
testimonianze di docenti, personale Ata e ricercatori universitari che
rischiano la mancata stabilizzazione e il licenziamento in tronco dal prossimo
anno scolastico, la relazione introduttiva dal titolo Scuola e precarietà:
novità sulle graduatorie ad esaurimento e immissioni in ruolo' sarà tenuta da
Cinzia Cornia, segretario provinciale Flc-
Il rituale è antico e
collaudato. Gruppi di studenti protestano contro q...
( da "Messaggero, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ridimensionati e comunque
contestati da un fronte abbastanza ampio che comprende anche docenti e
organizzazioni sindacali. Ma le occasioni per protestare non sono mai mancate e
verosimilmente non mancheranno in futuro. L'impressione è che, in molti casi,
la mobilitazione sia soprattutto fine a se stessa, che serva cioè a tenere in
vita un "movimento" altrimenti destinato a esaurirsi: se poi,
CONCLUSA positivamente per
l'Ateneo senese la verifica amministrativo-contab...
( da "Nazione, La (Siena)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attraverso un messaggio a tutto il
personale docente e non docente, che l'Ispettorato generale di Finanza ha
comunicato al rettore Silvano Focardi, di «ritenere conclusa» la verifica
amministrativo-contabile presso l'Ateneo senese sui progetti di ricerca
relativi ai bandi Prin (Programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale)
e Firb (Fondo per gli investimenti della ricerca di base)
Exilium, l'ultima opera di
Massimo Lippi ( da "Nazione,
La (Siena)" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pietro Clemente docente Università
di Firenze e da Antonio Prete docente Università di Siena. Parteciperà anche
l'attrice Paola Lambardi. Massimo Lippi, nato a Ponte a Tressa nel 1951, per le
sue doti creative e per l'appartenenza viva alle tradizioni della sua gente è
considerato un «magicien de la terre», un mago della terra,
<Addio alle aule> I
docenti a contratto lasciano gli incarichi
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sono un centinaio i docenti a
contratto di Scienze politiche. Per loro, lavorare gratis non è purtroppo una
novità. «Circa la metà dei vostri docenti scrivono i docenti non solo è
costituita da precari, ma non è neppure pagata per il lavoro didattico che
svolge».
IL SUPERAMENTO della crisi
passa anche dalla creatività e dall'innovazi...
( da "Nazione, La (Firenze)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il presidente dell'Accademia di
Firenze Paolo Targetti, i docenti Vito Cappellini e Alberto Del Bimbo, e il
prorettore Sandro Rogari. Per la politica, saranno presenti l'onorevole Michele
Ventura, il vicepresidente della Provincia Andrea Barducci e l'assessore
Eugenio Baronti. Info:www.chim1.unifi.it/group/education.
Niente tirocinio neppure
al IV anno ( da "Nazione,
La (Umbria)" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: come spiegato dal docente non
soltanto ai ragazzi, ma anche con una lettera ufficiale al preside di Medicina
Adolfo Puxeddu, al presidente del corso di laurea Giacomo Urbani e all'Ufficio
legale dell'ateneo, sarebbe la mancata convenzione tra Università e Azienda
ospedaliera, situazione che rende impossibile svolgere l'attività accademica.
Orti sui grattacieli e
passerelle verdi: ( da "Resto
del Carlino, Il (R. Emilia)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e volumi misti pubblico privato; il
segnalato, che si pone come «porta» alla città, con al centro due torri che
citano le torri medioevali del centro storico. Il terzo, menzionato, più
«ambientale», con la caratteristica di un «green carpet», un tappeto verde al
fianco del torrente Rodano con un sistema di passerelle tra edifici alla cui
sommità si trovano orti produttivi Rodano.
Le tute blu affiancano i
docenti ( da "Resto
del Carlino, Il (R. Emilia)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 6 Le tute blu affiancano i docenti
Anche gli studenti ingrossano il corteo. Il sindacato: precari senza risposte
SCUOLA, LO SCIOPERO CGIL Sciopero generale Cgil ieri per i lavoratori di
scuola, università e ricerca. A questo gruppo si sono uniti poi per uno
sciopero di 4 ore, anche i lavoratori d'industria, artigianato ed agricoltura.
Il Pantheon di An visto da
Sangiuliano ( da "Corriere
del Mezzogiorno" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attività molto diffusa fra i
giornalisti dei grandi quotidiani e i docenti delle università. Le polemiche
non sono mancate, ma per la prima volta la destra italiana richiama personalità
come Croce, Gobetti, Giovanni Amendola, Calamandrei, marcatamente antifasciste.
«I nomi sono sempre la cosa che si evidenzia di più, perché mi rendo conto che
rispondono a un gioco mediatico —
Alla Pinacoteca, la
cultura catalana ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il Retablo dell'Annunciazione e la
cultura catalana in Sardegna tra XV e XVI secolo?. È il tema della conferenza
di Aldo Sari , docente di storia dell'arte medioevale e moderna all'Università
di Sassari, in programma oggi alle 17 alla Pinacoteca Nazionale, in piazza
Arsenale.
Parenti in cattedra,
atenei da vergogna ( da "Corriere
della Sera" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: le eccellenze del settore e meno
afflitto dalla cronica povertà di docenti stranieri), vero che nelle «hit
parade» avulse la «Normale » è stabilmente nelle prime venti al mondo, vero che
tanti ragazzi usciti dai nostri atenei vanno alla conquista del mondo. Il reportage
di Nino Luca, però, proprio per l'abbondanza di episodi così incredibili da
risultare irresistibilmente comici,
Lezione sui vulcani al
Museo marinaro ( da "Resto
del Carlino, Il (Cesena)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: CESENATICO pag. 8 Lezione sui
vulcani al Museo marinaro Oggi alle 16 al Museo della Marineria conferenza sul
tema: "Vulcani e miti". Relatore è Luigi Rossi, docente
all'università di Bologna.
Die ac nocte, manoscritti
liturgici ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: curata dallo studioso e docente
universitario Giampaolo Mele, contiene la riproduzione di manoscritti liturgici
del Giudicato di Arborea e del Marchesato di Oristano, notizie su secoli di
spiritualità, splendide grafie gotiche, miniature sontuose e un ?mare magnum?
di melodie gregoriane con l'intero repertorio musicale intonato nelle chiese
dell'
MASSA E' DEDICATO a
<Crisi economica e ... ( da "Nazione,
La (Massa - Carrara)" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Andrea Baranes, direttore
dell'Osservatorio finanza e collaboratore di Banca Etica; Alessando Volpi,
docente universitario di storia contemporanea e assessore al Bilancio
Partecipato del Comune di Massa. Coordina Alessandro Breccia, ricercatore
presso l'università di Pisa. Image: 20090319/foto/3971.jpg
Nuovo mercato ittico:
cambiano le regole ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: presidente del consiglio di
ammnistrazione della società a capitale misto pubblico-privato creata per la
gestione del nuovo impianto. Ma la notizia più importante sembra essere
un'altra: il nuovo mercato, nato per funzionare col sistema a base d'asta,
cambia pelle e opererà con le regole del commercio all'ingrosso.
DOMANI alle 16
nell'Auditorium di Palazzo Pretorio, la Libera Università...
( da "Nazione, La (Empoli)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la Libera Università... DOMANI alle
16 nell'Auditorium di Palazzo Pretorio, la Libera Università ospiterà Anna
Benvenuti, docente di storia medievale all'Università di Firenze, che terrà un
incontro su «Itinerari toscani nel tempo». La professoressa Benvenuti ha
sviluppato le sue ricerche soprattutto nell'ambito della storia del
cristianesimo:
La Cgil contro tutto:
cento vanno in piazza ( da "Resto
del Carlino, Il (Pesaro)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non siamo tantissimi ma a
manifestare ci sono rappresentanti di ogni ordine di scuola, dall'infanzia alle
università, tutti per ribadire il loro "no" al taglio di risorse e di
personale docente e Ata previsti dalla legge 133. Ma ci sono anche i
rappresentanti dei genitori e degli studenti, allarmati perché il governo non
vuole investire nei lavoratori della conoscenza».
FANNULLONI IN ATENEO, CON
CHE CRITERI? ( da "Resto
del Carlino, Il (Bologna)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Quando un docente (confermato in
ruolo) può essere considerato fannullone? In realtà la legge prevede un impegno
didattico limitato alle ore di insegnamento frontale (cioè ore di lezioni agli
studenti), ma non prevede altro: nulla per la ricerca, nulla per le attività
amministrative di coordinamento dei corsi, di presidenza delle sedute di
laurea,
Stl, un conto da 930 mila
euro ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: che secondo la nota integrativa al
bilancio riguarda i costi di impianto, ricerca, sviluppo, pubblicità e i
diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno.
Una cifra così alta presuppone l'acquisto di un intervento importante, che ha
impegnato cervelli in ricerca e analisi di prodotti di alta tecnologia.
Più poveri e meno liberi
con i tagli ( da "Nuova
Ferrara, La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti e famiglie contro riforma e
maestro unico Più poveri e meno liberi con i tagli Mobilitazione davanti alla
Prefettura: a casa il ministro Gelmini Le famiglie hanno bocciato il ritorno al
maestro unico. «Per questa ragione chiediamo le dimissioni del ministro
Gelmini» ha detto ieri Fausto Chiarioni Flc Cgil durante la giornata di
mobilitazione dei settori della conoscenza,
Con Bejor negli scavi di
Nora ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: finanziato dalla legge regionale
sul diritto allo studio, è coordinato dalla docente di latino e greco Fatima
Carta Piras, e coinvolge illustri studiosi del settore i da diversi atenei:
oltre a Bejor, Danila Artizzu della Facoltà Teologica della Sardegna; Antonio
Ibba, Università di Sassari; Antonio Maria Corda, Università di Cagliari.
In Pinacoteca con Aldo
Sari ( da "Unione
Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Pinacoteca nazionale di Cagliari,
piazza Arsenale, Aldo Sari, docente di storia dell'Arte medioevale e moderna
nella facoltà di Lettere e filosofia di Sassari, terrà una conferenza dal
titolo ?Il Retablo dell'Annunciazione e la cultura catalana in Sardegna tra XV
e XVI secolo?. La serata rientra nel ciclo ?
NUMANA IN MERITO alla
sistemazione del lungomare d... ( da "Resto
del Carlino, Il (Ancona)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ipotesi di un project financing che
contempli un partenariato pubblico privato. In questa prospettiva gli
amministratori hanno valutato, in accordo con la Regione, le proposte avanzate
da un equipe specializzata, in relazione a un piano di fattibilità per il
Lungomare e per il Porto. I suggerimenti sono stati attentamente considerati,
così come per altri progetti,
Al Duchessa Isabella si
analizza l'anno 1956 con Campi e Pagnoni
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Carlo Alberto Campi, ordinario di
geografia economica all'Università di Ferrara e docente di geografia politica
all' Accademia militare di Modena, presenterà l'ultimo libro del socio Gherardo
Pagnoni dal titolo 1956: la storia a una svolta'.
JESI GIÀ programmata per
il 20 prossimo, la con... ( da "Resto
del Carlino, Il (Ancona)" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Umberto Galimberti, docente di
Filosofia della Storia all'Università Ca' Foscari di Venezia, è stata rinviata
al venerdì della prossima settimana (27 marzo), alle ore 17, nella Biblioteca
Planettiana. L'iniziativa rientra nell'ambito degli incontri culturali su: «Il
volto nuovo della città Disgregazione o convivenza».
Istruzioni per gli Usa in
note, parole e film ( da "Giorno,
Il (Brianza)" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: attrice Lucilla Tempesti e la
proiezione di un filmato tratto da "Fronte del porto" di Elia Kazan.
A seguire, dibattito con Massimiliano Guareschi, docente di Politiche globali
all'Università di Genova, e Vittorio Emanuele Parsi, professore di Relazioni
internazionali all'Università Cattolica di Milano. L'ingresso alla serata è
libero.
La scuola scende in piazza
contro il decreto Gelmini ( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti delle scuole primarie e
secondarie, personale Ata, docenti universitari, maestri e maestre autoconvenzionate
di Parma e Provincia e l'Udu, Unione degli Universitari. «Quel modello di
scuola che si augura la Gelmini, e che ha tra i principi fondanti il ritorno al
maestro unico, non sta in piedi perché,
Via agli incontri di
<SalsoGenitori> ( da "Gazzetta
di Parma (abbonati)" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli Studi di Parma, ha
visto relatrici la neuropsichiatra Emanuela Rastelli, la docente e delegata del
rettore dell'ateneo di Parma Emilia Caronna e la pediatra Paola Battilocchi. Il
25 marzo si svolgerà «Si scrive disabile, si legge persona» con Emilia Caronna,
Anna Maria Morini, Sandra Sesenna e Maura Morelli,
L'EUROPA DEVE INNALZARE IL
GIOCO SE VUOLE DIVENTARE LEADER MONDIALE DELLE TIC, DICE LA COMMISSIONE
( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: l´Europa soffre attualmente di una
mancanza di ricercatori delle Tic qualificati, dovuta in parte al fatto in
Europa esistono pochi centri di eccellenza per la ricerca sulle Tic. Questo
significa che le persone migliori e la mole di finanziamenti privati per la
ricerca, tendono ad essere deviati altrove.
GOVERNO CHIAMA, SCUOLA
RISPONDE. L'ENERGIA NUCLEARE AL CENTRO DEL DIBATTITO ANCHE FRA LE GIOVANI
GENERAZIONI. ( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Angelo Baracca, docente di Fisica
all?Università di Firenze, saranno analizzati gli aspetti legati all?uso civile
e all?uso bellico dell?energia nucleare, insieme ai nuovo scenari che la
politica internazionale propone a valle dello storico spartiacque del 1989, la
caduta del muro di Berlino.
CON DIGITAL BRIDGE I
PROFUGHI RITROVANO LA VOCE DELLA LIBERTÀ
( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Alfonso Molina, docente di
Strategie delle tecnologie all?Università di Edimburgo. Inoltre, dal 14 al 21
marzo è in ?missione speciale? in Saharawi una delegazione di studenti e
docenti delle tre scuole romane che partecipano al progetto Digital Bridge: due
istituti di istruzione secondaria superiore, A.
maria, 104 candeline.
viene festeggiata oggi maria floriani vedova zanchetti (nella foto) ...
( da "Mattino di Padova, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: UNIVERSITà POPOLARE. Le conferenze
Università Popolare, prevedono oggi alle 16.30 nell'aula magna dell'Istituto
Calvi in via S. Chiara 10: «Tra sogno e realtà: i mondi possibili di David
Lynch» con Cristina Menegolli docente di lettere negli Istituti medi superiori
di Padova.
LA FUGA DEI TALENTI STORIE
DI PROFESSIONISTI CHE L'ITALIA SI È LASCIATA SCAPPARE DI SERGIO NAVA
( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: La fuga dei talenti vi spiega dove
finiscono i nostri migliori cervelli e talenti, quelli che avrebbero potuto
risollevare ? per davvero ? le sorti di questa nazione. Attraverso le storie di
ventisette ricercatori, professori universitari, artisti, uomini d?
FLUSSI MIGRATORI.
PRESENTATA UNA RICERCA SULL'EMIGRAZIONE VENETA IN ROMANIA
( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Iasi in Romania.
Referente scientifico del progetto è il prof. Gianpaolo Romanato, docente di
Storia contemporanea presso l?Università di Padova e componente della Consulta
regionale dei Veneti nel Mondo. Nella storia della prima grande emigrazione
veneta nell?
INSEDIATO, IN CALABRIA, IL
COMITATO SCIENTIFICO DELL'OSSERVATORIO REGIONALE PER LA CULTURA
( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: autore di opere teatrali e
professore ordinario di Composizione architettonica presso l´Università
"Mediterranea" di Reggio Calabria, Anna Maria Longo, presidente
dell?Associazione ?Il Luogo della Politica? e Spartaco Capogreco, storico,
docente presso la Facoltà di Scienze politiche dell?Università della Calabria e
presidente della Fondazione ?
BOLZANO: TECNOLOGIA PER
SENTIRE IL BAROCCO NAPOLETANO ( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: esperto di tecnologia
antropocentrica Marcello Conigliaro, docente presso l?Università di Palermo ed
il Politecnico di Milano che consente un´esperienza multisensoriale. Il
visitatore, oltre ad ammirare le opere che saranno illuminate rispetto agli
ambienti in penombra che le ospiteranno, avvalendosi in modo intuitivo di una ?
VALORIZZAZIONE DEL TARTUFO
DELLA MARCA DI CAMERINO ( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Camerino), Andrea
Catorci (Università di Camerino), Marco Mataloni (Helix Srl), Claudio Modesti
(Presidente Gruppo Micologico Matelicese, Docente del C. A. M. M. ), Federico
Maria Tardella (Università di Camerino), Pierluigi Pieruccini (Università di
Siena), Francesco Bonelli ed Emiliano Pompei (Studio Ge.
bagnoli di sopra
( da "Mattino di Padova, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il delegato Pietro Fracanzani
riproporrà la famosa focaccia di Cortellazzo, il cui storico negozio a Este è
chuiuso ormai da anni. (n.c.) MONSELICE GIORGIA BELLENGHI E BARCELLONA Oggi
alle 15,30 l'Università per la terza età presenta al centro «La Ginestra» la
docente di arte Giorgia Bellenghi: parlerà di Barcellona. (m.l.)
GENOVA: AUMENTA
PREVENZIONE CONTRO PUNTERUOLO ROSSO, IL KILLER DELLE PALME
( da "marketpress.info"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ordinario di Entomologia Agraria
all´Università di Catania. Il docente siciliano insiste da tempo
sull´importanza delle ispezioni e dei controlli alle palme da parte degli enti
pubblici dei privati. "Azioni che purtroppo hanno costi molto alti e non
sempre possibili. Ma anche quelle a costi limitati, spesso sono portate avanti
in modo errato.
scoliosi, nuovo strumento
di diagnosi: al gervasutta un libro finanzia la ricerca
( da "Messaggero Veneto, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Apprezzamento che nel corso del
2008 si è concretizzato in un significativo contributo, assicurato dalla Uildm,
per la borsa di ricerca e per la diffusione del volumetto di fiabe che ha
potuto contare anche sul sostegno di alcuni sponsor privati (Infoeventi, Banca
di Credito Cooperativo di Udine, Carnelutti), di enti locali, come i Comuni di
San Giovanni e Buttrio, e di realtà.
università, intesa per
pordenone ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: promosso dall'Irse e moderato da
Chiara Mio, docente all'università di Venezia. «Il territorio pordenonese - ha
affermato - è esemplare dal punto di vista economico con elevati livelli di
specializzazione in particolare nei settori della meccanica e del legno. Un
modello che è stato al centro di ricerche anche dal Nord America.
oggi prolusione sui diari
goriziani di zinzendorf ( da "Messaggero
Veneto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di storia all'Università di
Graz, che presenterà l'edizione dei diari del conte Karl Zinzendorf,
governatore di Trieste e del Litorale dal 1776 al 1782. Relazionerà su
"Gorizia e i goriziani nei diari di Karl Zinzendorf". L'intervento
della studiosa austriaca sarà accompagnato dalla lettura di alcuni passi dei
diari a cura dell'
Una scuola per una
politica etica, quindi sociale. E in grado di appassionare e di formare i...
( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: e annovera vari docenti, non solo
dell'istituto teologico marchigiano, ma anche dall'università di Urbino come
Piergiorgio Grassi, di Macerata, come Gianni Di Cosimo e Luigi Alici,
dell'università Politecnica delle Marche come Alberto Niccoli, persino Massimo
Papini direttore dell'istituto di Storia del movimento di liberazione nelle
Marche.
Ventimiglia: 2
appuntamenti per 'Leggere la città medievale'
( da "Sanremo news" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è docente associato presso
l?Università degli Studi di Firenze, dove insegna Storia dell?arte Medievale.
Mercoledì prossimo alla stessa ora (e nella stessa sede) un altro incontro
molto atteso con la lezione del giovane archeologo francese Fabien Blanc,
relativa a 'Fonctions, usages et techniques du relevé manuel et numérique en
archéologie du bâti'
Il lavoro artigiano
risolverà la crisi? Forse ( da "Varesenews"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Organizzazione delle
Piccole e Medie Imprese all?Università Bocconi di Milano. Al professore Preti
il compito, come dichiara prontamente, di «guardare al “giorno dopo”, perché il
tema del convegno rilancia la necessità di applicare una buona e corretta
gestione aziendale al fine di guardare “
Il partenariato pubblico
privato per lo sviluppo ( da "Napoli.com"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 3/2009 Il partenariato pubblico
privato per lo sviluppo Lunedì 23 la presentazione dello studio alla Camera di
Commercio Lunedì 23 marzo alle ore 10.00, presso la sede della Camera di
Commercio di Napoli (via S. Aspreno, 2), sarà presentata la ricerca
Potenzialità del partenariato pubblico privato per lo sviluppo locale.
Per lavorare possiamo solo
emigrare ( da "Blogosfere"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Mar 0919 Per lavorare possiamo solo
emigrare Pubblicato da Gianluigi Filippelli alle 09:34 in Politica, Ricerca
Abbiamo coniato questo slogan durante una delle manifestazioni che abbiamo
fatto a Cosenza, un lungo corteo per le strade della cittadina calabrese. Ieri,
durante la manifestazione di protesta, a Milano, contro il governo e le
politiche dei tagli e delle privatizzazioni,
<Dalla Gelmini solo
tagli mascherati da riforma> ( da "Arena.it,
L'" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Al liceo classico Maffei su 85
insegnanti in servizio ieri, hanno scioperato 13 docenti. 26, sempre su 85,
sono state le adesione al Marco Polo, che ha visto scioperare anche il
personale non docente: 6 su 29. Dieci i docenti assenti al Messedaglia, a cui
si aggiunge però anche l'adesione allo sciopero del dirigente scolastico
Giancarlo Peretti.
E sulla castrazione
chimica tutti i dubbi dell'esperto: <Quei farmaci possono dare seri effetti
collaterali> ( da "Avvenire"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Patologia clinica
all'Università di Padova, esprime più di un dubbio sulla proposta di procedere
alla castrazione chimica di soggetti condannati per violenza sessuale: «Questi
farmaci si utilizzano in pazienti con tumore alla prostata, ma in questi casi i
rischi sono compensati dai benefici».
Eccellenze italiane, così
riparte il sistema ( da "Avvenire"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura , Cervelli
Abstract: anche il dato dei ricercatori
italiani, circa 2.600, impiegati nella ricerca pubblica fuori dall'Italia, in
maggioranza fisici e medici. Di questi un terzo sono negli Usa e un quarto nel
Regno Unito. Un dato che, normalmente, viene descritto in negativo come fuga di
cervelli, ma nella sala del Refettorio, alla Camera, dove si tiene l'incontro
di presentazione del nuovo trimestrale,
<L'Inps è in attivo>
( da "Manifesto, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Le pensioni pubbliche, va
ricordato, non sono però gestite dall'Inps, ma dall'Inpdap. Il presidente
dell'Inps ha infatti voluto distinguere, nel suo discorso, il comparto pubblico
dal privato: «Nel settore privato - ha spiegato - i due terzi delle donne vanno
in pensione di vecchiaia e un terzo in pensione di anzianità».
NASCE L'OSSERVATORIO SULLA
PROFESSIONE DEL FARMACISTA ( da "Farmacia.it"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il team di lavoro è composto da
docenti e ricercatori della SDA Bocconi e da membri del Comitato Centrale della
FOFI. In particolare sarà costituito un Comitato Direttivo composto dal
Presidente della Federazione Andrea Mandelli FOFI e da Erika Mallarini per SDA
Bocconi, per l?
Savona: al via il convegno
sul tema dell'anoressia ( da "Savona
news" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docente di Psicopatologia del
Comportamento Alimentare presso l?Università di Pavia; Francesca Rigotti -
Facoltà di Scienze delle Comunicazioni Università di Lugano; Paolo Rossi -
Accademia dei Lincei. «Questo congresso dà conferma e continuità al lavoro che
il Dott Ferro ed i suoi collaboratori del Dipartimento di Salute Mentale
portano avanti da anni su questa importante patologia
Sanremo Sotenibile
organizza raccolta firme per l'acqua
( da "Sanremo news" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: riconoscendo in modo esplicito
l'acqua come bene comune e il servizio idrico come ?servizio pubblico privo di
rilevanza economica?, primi fondamentali e necessari passi per riottenere una
gestione completamente pubblica e partecipata del servizio idrico, realizzabile
poi attraverso una società di diritto pubblico".
Una settimana alla
scoperta della scienza ( da "Varesenews"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Sistema Ricerca (università, enti
di ricerca pubblici e privati, musei, aziende, associazioni, ecc.), dall'altro.
I Musei Civici di Como, come ogni anno, hanno organizzato per la Settimana
numerosi eventi, rivolgendosi a tutti i cittadini ed in particolare agli
studenti, perché diventino protagonisti di questo processo di partecipazione e
sensibilizzazione nei confronti della scienza,
Ischia Film Festival
( da "Napoli.com" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Le ricerche pubblicate da
importanti quotidiani e riviste come Il sole 24 ore hanno dimostrato che il
settore festival è in crescita e per fare in modo che questo trend si rafforzi,
è auspicabile un costante scambio tra le parti e una forte coesione, per riuscire
ad avviare un continuo e proficuo dialogo con imprese ed istituzioni.
Scuola/ Gelmini: Voto in
condotta è un fatto di necessità ( da "Virgilio
Notizie" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il provvedimento è equilibrato - ha
sottolineato il ministro - perché non è il singolo docente, ma il collegio
docenti nel complesso a prendere questa decisione. Dobbiamo avere fiducia nella
capacità di giudizio degli insegnanti". Occorre poi tenere presente, ha aggiunto,
che "ci sono molti ragazzi che dal voto in condotta verranno premiati.
Docenti Cgil in piazza:
Scontri all'università ( da "Denaro,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Docenti Cgil in piazza: Scontri all'università
Migliaia di docenti, ricercatori e studenti sono scesi ieri in piazza a Napoli
in occasione dello sciopero dei settori scuola, università e ricerca indetto
dalla Cgil. La mobilitazione, spiega una nota del sindacato, è stata indetta
per chiedere uno stop ai tagli alle risorse e agli organici e porre fine ad un
sistema che tende sempre
Il Maestro ha cambiato
strada ( da "Denaro,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ha insegnato in Italia e all'estero
ed è da venti anni formatore di docenti sulle didattiche laboratoriali e le
metodologie di contrasto della dispersione scolastica, del disagio e
dell'esclusione precoce. Fondatore del progetto Chance, dal 1994 al 2006 è stato
maestro di strada nei Quartieri Spagnoli di Napoli.
Enti pubblici e
istituzioni a confrontosu posti di lavoro e diritto alla salute
( da "Sicilia, La" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: dal docente di Diritto
Costituzionale dell'Università di Catania, prof. avv. Agatino Cariola; dal
Sostituto Procuratore del Tribunale di Catania, dott. Ignazio Fonzo; dal
Consigliere del TAR Catania, dott. Dauno Trebastoni; dalla responsabile del
Servizio Prevenzione e Protezione Azienda Ospedaliera Garibaldi di Catania,
Il matrimonio
concordatarionell'ordinamento italiano
( da "Sicilia, La" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: don Vito Bentivegna, giudice del
tribunale ecclesiastico di Palermo; la prof.ssa Concetta Marino, docente di
Diritto processuale civile presso l'università di Catania; la prof.ssa
Nicoletta Parisi, docente di Diritto internazionale all'università di Catania
(facoltà di Giurisprudenza).
Apre i lavori studentessa
cieca ( da "Sicilia,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Stefano Salmeri, docente di
Pedagogia all'università Kore di Enna, che affronterà il tema della fatica di
apprendere. E ancora Massimo Gramillano, responsabile del reparto di
neuropsichiatria infantile dell'ospedale di Lentini che relazionerà su
normativa e realtà del distretto socio sanitario;
Molestie e violenza
privata27enne arrestato dai carabinieri
( da "Sicilia, La" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: idonei e moderni canili anche con
interventi pubblico-privato. Il sindaco sostiene che anche nella nostra zona la
pericolosità dei cani randagi è reale e spesso si determinano situazioni di
difficile gestione. Attraverso l'ANCI Valvo intende chiedere più risorse per i
comuni. Per Noto sostiene: «Grazie ad un finanziamento regionale di poco più di
20.
Uniti contro gli aumenti
TiaS. Maria di Licodia. ( da "Sicilia,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente della facoltà di Lettere e
Filosofia dell'Università del Salento, che attraverso i suoi scritti sul
filosofo brontese Nicola Spedalieri, ha certamente portato lustro alla città.
Così, dopo la votazione del Consiglio comunale aggiornato di un'ora per
raggiungere il numero legale, poiché l'opposizione,
LA STORIA è COMINCIATA CON
LA LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 28 NOVEMBRE SCORSO INTITOLATA MIS...
( da "Mattino, Il (Circondario Nord)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: pubbliche di lavoratori delle
strutture sanitarie private licenziati e posti in mobilità dopo il
provvedimento di revoca dell'accreditamento delle cliniche private. Quanti
siano questi lavoratori, nessuno a tutt'oggi lo sa. Comunque il governo ha
impugnato la legge regionale davanti alla Corte Costituzionale ritenendo che la
Regione Campania sia venuta meno al principio di contenimento
GIANLUCA SOLLAZZO FINO AL
PROSSIMO MESE DI LUGLIO CONTINUERANNO A LAVORARE PRESSO L'UNIVERSIT...
( da "Mattino, Il (Salerno)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: tre pullman con i docenti
salernitani che hanno deciso di aderire allo sciopero generale proclamato da
Flc Cgil. A Salerno invece sono stati i membri di una delegazione della
"Rete Studenti" del capoluogo a far sentire la loro voce di dissenso.
Studenti universitari e di scuole superiori del capoluogo hanno dato inizio a
un presidio sotto palazzo sant'
Scuola, assenze
insegnanti: nel 2009 diminuite del 32,45%
( da "Stampaweb, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La rilevazione ha riguardato le
assenze effettuate dai docenti e dal personale ausiliario tecnico
amministrativo (Ata) in servizio presso le scuole statali di ogni ordine e
grado. Le informazioni raccolte, relative al 95% delle istituzioni scolastiche,
hanno riguardato le assenze per malattia, retribuite e non, e le assenze dovute
ad altri motivi.
Modena e Bologna ricordano
Marco Biagi, sette anni dopo ( da "Dire"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di docenti, di studiosi, di
prezioso sapere specialistico e di profonda passione democratica'. Erano
uomini, insiste Napolitano, che 'intesero porsi al servizio, non di una
qualsiasi pur legittima causa di partito ma dello Stato democratico, delle sue
istituzioni rappresentative e al di là dell'alternarsi delle maggioranze e
degli indirizzi politici'
In consiglio il
regolamento per la disciplina dell'Ici
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Vanno segnalate anche le
approvazioni degli schemi di accordo pubblico-privato con le ditte Unieco di
Reggio Emilia e Franceschetti Adriana di Villamarzana. Prevista anche
l'approvazione della convenzione tra il comune di Villamarzana e il circolo
Auser 43 Martiri. Spazio anche alla riserva degli alloggi di edilizia
residenziale pubblica per situazioni di emergenza abitativa e all'
Nuova associazione per
rivitalizzare il centro ( da "Gazzettino,
Il (Treviso)" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: associazione pubblico-privata (e
l'integrazione pubblico privata è una novità) che avrà il compito di attivare e
promuovere il "Centro Commerciale Naturale" nel cuore della città.
Ora, il Comune sta inviando centinaia di lettere ai commercianti del centro per
invitarli ad aderire all'iniziativa, che punta appunto a rilanciare il
commercio in città ma anche a rendere più vivibile il centro.
L'Eurorest verso la
chiusura: Botteon: E il turismo paga
( da "Gazzettino, Il (Treviso)"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Impedimenti che potrebbero essere
superati con opportune e sinergiche iniziative pubblico-private - propongono i
consiglieri nell'interrogazione - tenuto conto che, in questo periodo difficile
dell'economia, l'obiettivo dovrebbe essere quello di evitare che un'attività
economica che 'tira' chiuda per motivi, a parere dei sottoscritti, superabili».
Cnel: giovani emarginati
da politica e professioni ( da "Giornale.it,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: università italiana: "docenti
anziani e nessun ricambio generazionale". In base agli ultimi dati messi a
disposizione dal ministero dell?Istruzione, dell?Università e della Ricerca
"l?età media dei docenti universitari è di 51 anni". Tuttavia, il
dato non dà a pieno la misura della deriva gerontocratica dell?
CROSSKNOWLEDGE PROSEGUE LA
SUA STRATEGIA DI ESPANS ( da "WindPress.it"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: contributo di una Faculty
internazionale costituita da Docenti di prestigiose Business Schools e
Università ed Autori e Consulenti di fama internazionale. * Immagine
disponibile su richiesta. A proposito di CrossKnowledge : Fondata nel 2000,
CrossKnowledge è¨ leader europeo nello sviluppo di competenze e capacità
critiche in Management e Leadership, mediante l'uso delle tecnologie dell'
CrossKnowledge prosegue la
sua strategia di espansione in Europa insediandosi in Italia.
( da "ITnews.it" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: contributo di una Faculty
internazionale costituita da Docenti di prestigiose Business Schools e
Università ed Autori e Consulenti di fama internazionale. * Immagine
disponibile su richiesta. A proposito di CrossKnowledge : Fondata nel 2000,
CrossKnowledge è leader europeo nello sviluppo di competenze e capacità
critiche in Management e Leadership, mediante l'uso delle tecnologie dell'
Libro e mostra per i 150
anni della Provincia (1), inaugurazione in S. Paolo a Modena
( da "Sestopotere.com"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: del presidente del Consiglio Luca
Gozzoli, di Lorenzo Bertucelli, docente di Storia contemporanea all?Università
di Modena e Reggio Emilia, di Francesca Sofia, docente di Storia delle
istituzioni politiche all?Università di Bologna, del vice presidente della
Fondazione Massimo Giusti. Ai presenti copia omaggio.
Tetto del 30% per
stranieri in classe, la Gelmini lancia la nuova proposta
( da "Corriere.it" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non lascia al singolo docente la
valutazione - ha spiegato - ma sarà frutto di una decisione collegiale. Il
collegio dei docenti deciderà il voto da assegnare e il 5 in condotta potrà
essere attribuito previa sanzione disciplinare. Inoltre - ha aggiunto - molti
ragazzi dal voto in condotta verranno premiati dal momento che esso potrà anche
alzare la media.
Centottantadue giovani
geni della matematica in gara per la Coppa Paolo Ruffini
( da "Sestopotere.com"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: ssa Franca Cattelani docente
dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - è quello di far
apprezzare agli studenti degli istituti superiori l?importanza del <gioco di
squadra> per affrontare i problemi di tipo scientifico. Il lavoro coordinato
di un gruppo spesso porta a risultati notevoli e a volte totalmente inaspettati
da parte degli stessi studenti,
Napolitano a Modena,
Ascom: "un'iniezione di fiducia"
( da "Sestopotere.com"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: espresse in veste di docente della
nostra Università. L?importanza della giornata di oggi celebra la figura di
Biagi, cui va riconosciuto il merito di aver tracciato un concetto del lavoro
che tende a coniugare la flessibilità con strumenti di garanzia sociale per il
lavoratore e di aver indicato come sia concretamente possibile creare moderne
relazioni sindacali,
Università/ Nuovi scontri
a Torino tra autonomi e Fuan ( da "Virgilio
Notizie" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Ma pare che in uno dei video
disponibili si veda un poliziotto che agita il manganello nel parapiglia,
finendo per colpire proprio il collega della Digos. "Vedremo. Nel
frattempo - annuncia - stiamo preparando un libro bianco sulle ultime cariche
in università, raccogliendo materiale e anche testimonianze dei docenti".
Goliarda Sapienza: storia
di un successo voluto dalle lettrici
( da "Sestopotere.com"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: assessore provinciale Manuela
Paltrinieri e vedrà la partecipazione di diversi docenti universitari ed
esperti, tra cui la regista Manuela Vigorita, lo scrittore Angelo Pellegrino e
la psicanalista Manuela Fraire. Vissuta tra il 1924 e il 1996, Goliarda
Sapienza, è stata dapprima attrice e poi autrice di sei libri. Il suo
capolavoro “
Scuola, assenze
insegnanti: nel 2009 diminuite del 32,45%. Rapporto Ministro dell'istruzione
( da "Sestopotere.com"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La rilevazione ha riguardato le
assenze effettuate dai docenti e dal personale
ausiliario-tecnico-amministrativo (Ata) in servizio presso le scuole statali di
ogni ordine e grado. Le informazioni raccolte, relative al 95% delle
istituzioni scolastiche, hanno riguardato le assenze per malattia, retribuite e
non, e le assenze dovute ad altri motivi.
Università: nel prossimo
anno accademico corsi diminuiti del 20%
( da "Stampaweb, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aumento del numero di docenti
necessario per attivare un singolo corso di laurea. Inoltre permetterà la
riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso di
studio, attraverso l?indicazione di un numero minimo di 6 crediti formativi per
ciascun insegnamento e l?
Tetto del 30% per gli
alunni stranieri Brunetta: "L'Onda? Sono guerriglieri"
( da "Stampaweb, La"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Non lascia al singolo docente la
valutazione - ha spiegato - ma sarà frutto di una decisione collegiale. Il
collegio dei docenti deciderà il voto da assegnare e il 5 in condotta potrà
essere attribuito previa sanzione disciplinare. Inoltre - ha aggiunto - molti
ragazzi dal voto in condotta verranno premiati dal momento che esso potrà anche
alzare la media.
Scuola estiva di danza con
docenti inter ( da "superEva
notizie" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aperte a tutti i partecipanti sulla
storia e le creazioni coreografiche degli stili proposti, tenute dagli stessi
maîtres e da docenti universitari. Prof.ssa Eugenia Casini Ropa Docente di
Storia della Danza Presidente della Laurea Specialistica in Discipline Teatrali
DAMS. Università di Bologna Per informazioni: Maria Guaraldi Tel. 335 6912928 -
fax 0541 791316 - maria@guaraldi.
Il Pantheon di Alleanza
Nazionale visto dal giornalista Gennaro Sangiuliano
( da "Campaniapress"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docenti delle università. Le
polemiche non sono mancate, ma per la prima volta la destra italiana richiama
personalità come Croce, Gobetti, Giovanni Amendola, Calamandrei, marcatamente
antifasciste. «I nomi sono sempre la cosa che si evidenzia di più, perché mi
rendo conto che rispondono a un gioco mediatico aggiunge ma il loro inserimento
risponde a una precisa logica culturale.
Italia deferita dall'Ue
sulle farmacie ( da "Stampaweb,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: impresa mista pubblico-privata. Ma
a Bruxelles non si sono convinti e hanno ribadito che l?operazione mancava
della necessaria trasparenza e pubblicità verso tutti gli operatori economici
potenzialmente interessati. I comuni cioè avrebbero dovuto bandire una gara a
evidenza pubblica.
Gelmini: "Tetto del
30% di stranieri per classe"
( da "Giornale.it, Il"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: di docenti necessario per attivare
un singolo corso di laurea; la riduzione della frammentazione degli
insegnamenti presenti in ciascun corso attraverso l?indicazione di un numero
minimo di sei crediti formativi per ciascun insegnamento e l?individuazione del
numero di insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere in base alle
strutture e ai docenti di ruolo disponibili.
Fossano: al via un corso
sulla gestione con Confcooperative
( da "Targatocn.it" del
19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente e coordinatore del corso di
laurea in economia e management delle aziende non profit presso l?Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il corso, promosso da Confcooperative Cuneo
con l?ottica di stimolare la continua crescita formativa dei quadri e dei
dirigenti delle imprese cooperative ed articolato in 5 incontri settimanali di
carattere semiresidenziale,
Università: al via
razionalizzazione dei corsi di laurea
( da "Sestopotere.com"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aumento del numero di docenti
necessario per attivare un singolo corso di laurea; la riduzione della
frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso di studio,
attraverso: l?indicazione di un numero minimo di 6 crediti formativi per
ciascun insegnamento;
Scuola. Iniziative a
favore dell'ingresso di giovani e precari
( da "Sestopotere.com"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: andrebbero in pensione 7500 docenti
e 1000 dipendenti Ata in più. L?emendamento sarà ripresentato nell?ambito del
Decreto Fiat attualmente in discussione in commissione alla Camera o
nell?ambito del Collegato Lavoro in discussione al Senato. Già quest?anno quasi
32mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione, 12mila in più dell?
Cern/ Un altro italiano
guida esperimento superacceleratore
( da "Virgilio Notizie"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Nel 2006 viene nominato
Vice-Responsabile internazionale dell' esperimento e si trasferisce al CERN per
seguire da vicino l' installazione e la messa in opera dell'apparato. E'
docente all'Università di Pisa ed è autore di 315 pubblicazioni scientifiche su
riviste internazionali con indice medio di citazioni superiore a 50.
Savigliano: il Molo si
rinnova e bacchetta il Comune ( da "Targatocn.it"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: la ricerca di un partenariato
pubblico privato che consenta, insieme a tutti gli attori protagonisti della
vita cittadina, una politica condivisa per la gestione del centro città; un
grande ed ulteriore sforzo nel potenziamento del rapporto con la community
composta da tutti coloro che frequentano il centro,
Quando la cultura diventa
un mollusco ( da "Foglio,
Il" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: è una primizia perché raccoglie un
buon numero di docenti e assistenti di università statali che si occupano di
teologia pur in assenza di una facoltà dedicata. Gente che ha passione per la
materia disseminata nei vari dipartimenti e corsi di laurea di filosofia,
filologia classica, scienze storico-religiose, sociali e antropologiche.
UNIVERSITA'. TAGLI AD UN
QUINTO DEI CORSI DI LAUREA ( da "AgoPress"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Il pacchetto di misure prevede la
disattivazione di corsi di studio con un numero basso di iscritti, qualora nella
stessa Regione risultino già attivi corsi con analoghi obiettivi formativi,
l?aumento del numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di
laurea, e la riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in
ciascun corso di studio.
Immigrati in classe,
arriva il tetto ( da "Stampaweb,
La" del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: 500 docenti e 1.000 dipendenti Ata
in più. Già quest?anno, ha spiegato Gelmini, quasi 32 mila insegnanti hanno
chiesto di andare in pensione (12 mila in più dell?anno scorso) e 8 mila
richieste di pensionamento sono state presentate dal personale Ata (l?
UNIVERSITà: AL VIA
RAZIONALIZZAZIONE DEI CORSI DI ( da "WindPress.it"
del 19-03-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: aumento del numero di docenti
necessario per attivare un singolo corso di laurea;la riduzione della
frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso di studio,
attraverso: l?indicazione di un numero minimo di 6 crediti formativi per
ciascun insegnamento;
( da "Agenzia di Viaggi, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
DESTINAZIONI
Seychelles ristruttura l?Ente del Turismo Nell?àmbito della recente
ristrutturazione dell?Ente del Turismo di Seychelles, Monette Rose è stata
confermata manager regionale per l?Italia. Rose è stata la rappresentante delle
isole Seychelles in Italia per quasi quattro anni. Alain St. Ange, operatore
alberghiero delle Seychelles, è stato nominato direttore dell?ufficio
marketing. La ristrutturazione è stata avviata in seguito al passaggio della
gestione dell?Ente da pubblica a mista
pubblico/privato. Il turismo costituisce tuttora il pilastro dell?economia
delle Seychelles. Da poco tempo le Seychelles hanno adottato il programma di
riforma proposto dal Fondo Monetario Internazionale che ha comportato la
svalutazione della moneta locale, raddoppiando il potere di acquisto dell?euro.
http://www.seychelles.travel/it NUMERO: Giornale online DATA: 19-03-2009
CATEGORIA: DESTINAZIONI
( da "Stampa, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Retroscena In
ventimila in piazza con la Cgil SCIOPERO NON SOLO PROF Scuola in ginocchio
"Salvateci dai tagli" A rischio 3500 docenti e tutta la formazione
MARIA TERESA MARTINENGO Aderisce il 40% «Molti non possono perdere 50 euro» «I
precari primi a saltare». Tremano centinaia di impiegati Scuole chiuse a
macchia di leopardo con 40% di adesione allo sciopero generale proclamato da
Cgil e Gilda che ha coinvolto anche Università, Ricerca, Alta formazione
artistico-musicale e Formazione professionale, ventimila in piazza (stima della
Cgil). Sono le coordinate della giornata di ieri, che nel corteo partito da
piazza Arbarello e concluso in piazza Castello (gli studenti dell'Onda - «Tagli
in vista, promesse nuove mareggiate» - hanno proseguito in corteo fino al
Valentino) ha visto sfilare insieme insegnanti, presidi, studenti di decine di
istituti, professori e lavoratori di Università e
Politecnico, docenti dell'Accademia e del Conservatorio: tutte le categorie
prese di mira dai tagli dei ministri Gelmini e Tremonti. E ieri, molto più che
nelle manifestazioni d'autunno, si è sentito il peso della crisi che nel
frattempo ha ampliato i suoi confini. I tagli previsti incominciano a
concretizzarsi nelle scuole con le prime tabelle di collaboratori scolastici e
impiegati: una strage. Quanto ai docenti, Rodolfo Aschiero, segretario
regionale dell'Flc-Cgil, ha confermato «che, pur nella speranza che Tremonti
accetti l'alleggerimento da 42 mila a 37 mila posti in meno, in Piemonte i
tagli riguarderanno 3500 posti. Senza dimenticare i 194 milioni di euro
decurtati alla Regione per la formazione professionale, comparto in cui in
Piemonte lavorano 6000 persone». In corteo tanti precari, i primi che faranno
le spese, da settembre, delle economie volute dal governo. «Sono venuta dalla
Sicilia a Torino per lavorare nella scuola 7 anni fa - ha raccontato Sonia
Raeli, maestra della materna di Grugliasco -, ho avuto più volte l'incarico
annuale, ma già quest'anno mi trovo a coprire una maternità. Il mio contratto
scade in aprile. Se mi chiameranno ancora? Difficile, molte insegnanti
accettano di fare straordinario, coprono quelle che sarebbero supplenze». Anna
Maria Barbero, rsu dell'Istituto comprensivo Cena: «Le colleghe ti dicono che
non scioperano perché non possono permettersi di perdere 50 euro. Tra noi sta
diventando diffuso avere un marito cassintegrato». Cristina Ferrando: «Alla
Cena da 15 collaboratori scolastici passeremo a 9 con 4 sedi, in segreteria
perderemo 1 o 2 impiegati. Siamo preoccupati: ci sono scolari con handicap
gravissimi, alimentati col sondino. Di loro si occupano i bidelli. Come
faremo?». Gabriella Mortarotto, dirigente scolastica a Grugliasco, e Nunzia Del
Vento, della Gabelli: «Abbiamo bambini emofiliaci, epilettici, con epatite.
Dobbiamo assicurare a tutti l'istruzione e per poterlo fare l'asl ci richiede
di aumentare l'igiene, un'attenzione che solo i collaboratori scolastici
possono assicurare». Davanti al palco, dal quale il segretario regionale della
Cgil Vincenzo Scudiere osserva «che ormai ci sono famiglie che faticano a
provvedere ai figli il necessario per andare a scuola» e che «invece di fare il
ponte sullo stretto di Messina sarebbe meglio mettere quei soldi nella scuola»,
Edi Gamma, maestra precaria, accarezza i capelli del figlio di 6 anni: «Mio
marito è cassintegrato di una piccola fabbrica dell'indotto auto. Io sono 130ª
in graduatoria. Chissà se entrerò in ruolo? Lavoro a Pianezza, lì si perderanno
7 posti. Chissà quante ne faranno, di assunzioni...». Vincenzo Gelormini, docente alla media Tommaseo-Calvino: «Con i tagli alle ore
di didattica noi perderemo due cattedre di lettere». Una situazione che si
ripete ovunque. Poco più in là, a testimoniare che la scuola non dovrebbe
subire impoverimenti, c'è Alberto Pian, il docente del
professionale Bodoni-Paravia che insegna con webcam e internet: «Ci sono
studenti di V che lasciano la scuola perché le loro famiglie sono in condizioni
così disagiate da costringerli ad andare a lavorare». Presenti anche, con tutto
il peso di una lunga precarietà destinata a peggiorare a causa dei tagli ai
bilanci degli atenei, i bibliotecari dipendenti dalle cooperative. Come
Rosanna, Rita e Luisa, quarantenni laureate. Rosanna: «Vivo sola, in affitto:
guadagno 600 euro al mese e sono costretta a integrare con un altro lavoro».
Marco Beltrando, 30 anni, rappresenta la costellazione dei precari
dell'Università: «Dopo il dottorato in Australia, sto facendo un post-dottorato
qui. Mi occupo di evoluzione delle catene montuose e di distribuzione
dell'amianto nelle aree delle grandi opere, cioè Tav. Ma la mia figura non
esiste. Noi precari chiediamo al rettore un contratto triennale da ricercatori
con accesso indipendente ai fondi di ricerca». Prudentemente, Marco tiene
stretti contatti con l'Australia e con la Francia.
( da "Leggo" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
di Lorena Loiacono
La protesta studentesca finisce in rissa, sale la tensione negli Atenei europei
ed è scontro con le forze dell'ordine, da Roma a Napoli, fino a Parigi e
Barcellona. Ieri nel giorno dello sciopero della conoscenza a cui, secondo i
dati forniti da Cgil, ha aderito il quarantacinque per cento dei lavoratori ma
solo poco più del nove per cento secondo i rilevamenti del Miur, non sono
mancati momenti di forte tensione tra studenti e forze dell'ordine, degenerati
poi in veri e propri scontri con tanto di feriti. Alla Sapienza ieri mattina,
un gruppo di poche centinaia di studenti, intenzionato a lasciare l'Ateneo per
raggiungere la manifestazione della Cgil, è stato bloccato all'uscita della
Città universitaria da uno scontro con le forze dell'ordine in tenuta
antisommossa, con manganelli e scudi, perché di fatto il corteo per raggiungere
la manifestazione non era stato autorizzato. E' finita in rissa anche la
protesta dell'Università Federico II di Napoli dove i ragazzi dell'Onda, di
ritorno dalla manifestazione, si sono scontrati con un gruppo di ragazzi di
estrema destra all'ingresso della facoltà di giurisprudenza. La protesta contro
le riforme universitarie e gli scontri tra polizia e
studenti hanno infiammato ieri anche Barcellona in cui, durante sgombero
dell'occupazione del rettorato, non sono mancati i feriti con tre arresti e 16
denunce a piede libero e Parigi dove, in occasione della "Notte delle università" in difesa di docenti e ricercatori, sono state devastate
nel quartiere di Montmartre le vetrine di negozi e banche. (ass)
( da "Giornale di Brescia" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 19/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:interno Modesta l'adesione nelle scuole
bresciane BRESCIAAdesioni a macchia di leopardo, ieri, allo
sciopero del personale della scuola e dell'università,
indetto dai sindacati Flc Cgil (ex Cgil scuola) e dalla Gilda degli insegnanti
per protestare contro il taglio delle risorse finanziare alla scuola e dei
posti di docenti e personale Ata. Al 6° Circolo didattico di via Raffaello ha
scioperato il 39% dei docenti. All'Istituto comprensivo Franchi del
Villaggio Sereno: 34 insegnanti su 78. Di gran lunga inferiore l'adesione nelle
scuole superiori. Solo per fare qualche esempio al Liceo scientifico Calini ha
aderito allo sciopero il 18% dei docenti mentre al Leonardo hanno aderito, in
tutto, 4 docenti su 131. percentuali simili negli altri istituti
superiori.Secondo Santo Gafforini segretario provinciale Flc Cgil: «È andata
abbastanza bene, anche se non ha avuto l'adesione forte come nello sciopero del
30 ottobre. L'uscita dalla crisi passa però attraverso investimenti
significativi nei settori della scuola e dell'università».
g. s.
( da "Giornale di Brescia" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione: 19/03/2009
testata: Giornale di Brescia sezione:brescia e provincia Pecorelli (Università
di Brescia) verso la presidenza dell'Aifa Il bresciano Sergio Pecorelli
potrebbe diventare presidente nazionale dell'Aifa, l'Agenzia italiana del
farmaco. La notizia è riportata dal quotidiano di informazione farmaceutica
«PharmaKronos», testata di settore dell'agenzia AdnKronos. Il direttore del
Dipartimento di ostetricia e ginecologia dell'Università di Brescia è stato
anche raggiunto dall'agenzia per un commento sui rumors che lo riguardano. «Io
presidente dell'Aifa? - risponde - Sono voci e indiscrezioni che non smentisco
e che conosco anch'io. Se son rose fioriranno». «Sono stato dieci giorni negli
Usa per altri impegni - racconta ancora Pecorelli a PharmaKronos -. Ora
prenderò contatti e maggiori informazioni. Non escludo che possa essere così,
ma credo che ora sia prematuro». In ogni caso il docente bresciano afferma che se le voci venissero confermate «non
potrei che accoglierle bene. Si tratta di un ruolo importante, ma anche di
grande responsabilità». Per l'Agenzia italiana del farmaco il rinnovo dei
vertici attualmente in scadenza è atteso per il prossimo mese di aprile.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 10 - Cultura
e spettacoli "Parentopoli" affari di famiglia nelle università Il libro di PAOLO MEDEOSSI Arabella, Michela,
Marina, Sabrina, Roberta, Caterina, Marta e Debora... Chi sono? Le partecipanti
a una selezione per diventare velina oppure le giocatrici di una squadra di
pallavolo? No, sono i nomi di battesimo delle otto segretarie personali del
magnifico rettore dell'università di Siena. Una
notizia che, detta così, fa già sobbalzare, ma è solo l'antipasto d'un menù ben
più sostanzioso, l'ennesimo che in questi tempi grami per il mondo accademico
viene sfornato sotto forma di libro-inchiesta che scandaglia il marcio fra
facoltà e atenei sparsi per la penisola, accomunando così nord, centro e sud
sotto la formuletta che, stringi stringi, tutto il mondo è paese. Questo della
pubblicistica dedicata ai mali dell'università
nazional-popolare è un filone che si arricchisce continuamente di nuovi titoli.
Ormai, a livello di coinvolgimento sembra aver superato quello incentrato
sull'ingordigia della casta politica. Se escono libri a raffica significa che
materia da raccontare c'è e che il pubblico compra, incuriosito dalla triste
vicenda.. L'ultimo in ordine di tempo - da cui è tratto l'esempio delle
segretarie - è proposto da Marsilio e si intitola Parentopoli. Quando l'università è un affare di famiglia (320 pagine, 18 euro). È
scritto da Nino Luca, classe 1968, videoreporter di Corriere.it, che ha
composto il suo affresco di storie, sprechi e misfatti grazie alle centinaia di
e-mail spedite da tutta Italia. Il web, una volta lanciato il sasso, si è
scatenato fra proteste, denunce, nomi e cognomi, testimonianze di innumerevoli
concorsi truccati. Ecco dimostrato dunque, secondo
l'autore, che la nostra università diventa in tanti casi un affare di famiglia. Un docente, per spiegare i successi accademici del suo pargolo, spiega
papale papale: «Che volete, i nostri figli sono più bravi perché hanno la forma
mentis tipica di noi professori...». Parole che inceneriscono il buon
senso comune. Come si è capito dal titolo del libro, Nino Luca ha puntato
l'inchiesta soprattutto sul nepotismo che ammorba il mondo accademico. Ci sono
addirittura famiglie con otto docenti stipati nello stesso ateneo. L'immagine
complessiva che ne viene fuori è quanto mai desolante, oltre che molto
pessimistica sui possibili sviluppi. Il libro infatti, come succede in tutti
quelli del genere, fa una doverosa premessa sottolineando che, se sono scattate
delle inchieste giudiziarie, comunque esse avranno tempi infiniti e nessuno può
essere considerato colpevole fino a sentenza definitiva. Intanto chi è finito
nel vortice delle intercettazioni e degli accertamenti ha potuto
tranquillamente restare nella medesima sede, e attorno a lui nulla è accaduto
di traumatico alla corte dei parenti. Quindi, campa cavallo... Nessuno è così
ingenuo da non sapere che in altri mondi professionali (giornalisti, avvocati,
commercialisti, ingegneri, e così via) avvengano vicende analoghe, ma a colpire
in queste inchieste sugli atenei è l'ampiezza del fenomeno, radicatosi ormai
come solo una piovra può fare. Va aggiunto che Nino Luca, per raccontare le
dinastie accademiche e la rabbia degli onesti e dei danneggiati, sceglie un
tono leggero, ironico, quasi confidenziale. E questo è un aspetto abbastanza
inedito rispetto agli altri libri simili. La lettura diventa così gustosa e
agile, ma il contenuto è sempre tosto andando a colpire i sentimenti di chi -
da coinvolto in modo diretto nella vicenda, oppure semplicemente da cittadino
italiano, da contribuente, da genitore di studenti universitari - nutre ancora
qualche illusione su una svolta in nome della pulizia morale e dell'onestà.
Libro da leggere senz'altro, provando un moto interiore di sincera
indignazione. E allora sembra giusto rammentare un vecchio testo del professor
Carlo Tullio Altan, edito da Gaspari e intitolato La coscienza civile degli
italiani. Ecco una breve citazione: «In Italia non si è creata un'identità
etnica capace di motivare la partecipazione alla vita collettiva in nome di
valori comuni. L'istituto in cui si accentrò ogni valore fu la famiglia
allargata, con l'appendice strumentale delle amicizie utili. La società e i
doveri civili vennero radicalmente squalificati... La politica delle fazioni,
la struttura clientelare del potere e quel diffuso stato d'animo che oggi è
chiamato qualunquistico affondano le radici in questo terreno». Forse è proprio
questo il miglior commento a Parentopoli.
( da "Nuova Sardegna, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
di Antonello Palmas
L'isola dei ventisettemila cani randagi Sindaci inadempienti, pochissimi canili
E una scarsissima collaborazione tra enti Mentre funziona bene l'anagrafe
canina, nelle campagne regna l'anarchia E tutti attaccano tutti SASSARI. Per
alcuni è un'isola felice. Certo rispetto alle cifre di altre regioni del Sud e
nonostante la pessima fama la Sardegna vanta un numero di randagi (circa
27.000, anche se alcuni parlano di 34.000 tra animali in libertà e ricoverati
nei canili) decisamente inferiori a quelli del Meridione, che vanno dai 70.000
ai 100.000. Ma in Lombardia, Veneto o Trentino il problema praticamente non
esiste. Come hanno fatto? Con la prevenzione e programmi seri. Con politiche
efficaci e aiutati forse da un senso civico diverso. «Ci sono troppi sindaci
inadempienti - dice Maria Carboni, presidente della Lida di Sassari - perchè
non costruiscono i canili o non propagandano le adozioni come dice la legge,
utili ad esempio per i ricoveri momentanei in occasione delle sterilizzazioni o
per animali pericolosi. Il problema è però meno grave che altrove». Quello del
randagismo in Sardegna è un osso duro da rodere. Tutti danno la colpa a tutti.
I cittadini senza senso civico che abbandonano le cucciolate e non fanno niente
per evitare le nascite danno poi la colpa alle Asl che non li metterebbero in
condizioni di farlo a costi contenuti, i Comuni che non costruiscono i canili
dicono di non avere l'aiuto della Regione. La soluzione dell'abbattimento fa
orrore (quasi) a tutti ma purtroppo viene rilanciata facendo leva sul dato
oggettivo che la vita dietro le sbarre è comunque una tortura per il cane. C'è
chi ricorda come sino a qualche decennio fa l'Università di Sassari pagava 1000
lire per ogni randagio procurato per gli esperimenti: così si teneva anche a
bada la popolazione canina. Nel 2006 una protesta di allevatori disperati per
le stragi di greggi nel Sassarese fu cavalcata con la speranza di aggirare una
legge che proibisce di eliminare i cani. Soluzioni che fanno saltare i nervi
agli animalisti, spesso additati come la causa di molti mali quando in realtà
tengono in piedi la baracca attivandosi per una campagna di adozioni che sul
fronte pubblico non è sentita come una priorità. E spesso sobbarcandosi le
spese delle sterilizzazioni. «I soldi ci sono e non sono pochi - dice Andrea
Sarria, presidente dell'Ordine dei veterinari di Sassari -: 2 milioni di euro
stanziati dall'assessorato regionale alla Sanità a dicembre. Uno andrà ai
Comuni che hanno fatto richiesta per i canili, l'altro sarà destinato a una
campagna di sterilizzazione, e 50mila serviranno per promuovere
l'informazione». Ma nel frattempo la Giunta è cambiata e occorrerà, cosa succederà?
E come vanno spesi per evitare altri errori? «Innanzittutto non costruendo
nuovi costosi ambulatori Asl, il pubblico si deve occupare di tanti altri
problemi. Ma facendo - dice Sarria - delle convenzioni coi privati, che hanno
le professionalità per operare al meglio, con un gran risparmio». Altro aspetto
è quello delle parassitosi, che rappresentano gravi pericoli per l'uomo. «Ma
questo non ha impedito che la campagna di sterilizzazioni, che dovrebbe essere
una strada obbligata, subisse uno stop con l'ultimo governo regionale» afferma
Sarria. Che ricorda come 5 anni fa la Regione pensasse di favorire la
sterilizzazione di cani di famiglie non abbienti. Coi risultati che sono sotto
gli occhi di tutti: formazione di branchi di cani che in stato di necessità
riscoprono la capacità di organizzarsi per predare». Funziona invece l'anagrafe
canina: la Sardegna (e in particolare Sassari) ha fatto da pilota ed è tra le
prime in Italia. La fascia che sfugge è soprattutto quella dei cani di
campagna. Non funziona invece il sistema adozioni. Nessuno è spinto a scegliere
un cane in una struttura, si preferisce comprarlo. E non mancano i casi di
business dei canili convenzionati. Inoltre non c'è una campagna di
sensibilizzazione nelle scuole. Giovanni Cubeddu, docente di legislazione e medicina legale veterinaria, deontologia e
protezione animale, è stato anche sindaco di Ozieri e quindi conosce il
problema da più prospettive: «Colpa dei sindaci? La legge 91 dice che
l'applicazione della legge è una collaborazione tra Comuni e Asl.
Ricordo che da sindaco chiedemmo un finanziamento consortile tra quasi tutti i
Comuni della comunità montana. Ci vennero riconosciuti 211.000 euro. Coi quali,
abbiamo calcolato, si possono ospitare 24 cani. E le Asl hanno sbagliato a
voler gestire in proprio il fenomeno senza coinvolgere Università e privati,
con conseguente risparmio di denari».
( da "Nuova Sardegna, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 8 - Sardegna
Rettorato, candidati a confronto Domani faccia a faccia tra Attilio Mastino e
Pietro Luciano Senza precedenti e di estremo interesse l'iniziativa della Cisl
SASSARI. Due candidati alla carica di rettore si ritroveranno faccia a faccia domani
alle 10 nell'aula magna dell'ateneo centrale, in piazza Università. Sono
l'attuale prorettore, Attilio Mastino, e il preside della facoltà di medicina,
Pietro Luciano. Il pubblico confronto, senza precedenti in un mondo accademico
spesso paludato e contrassegnato da riserve e riservatezze verso l'esterno, è
stato promosso dalla Cisl di Sassari, settore università.
L'iniziativa sta già incontrando consensi e grande interesse. Gli sfidanti
illustreranno le loro posizioni facendo riferimento ai programmi che intendono
presentare tra breve a livello ufficiale e ai problemi di più stretta
attualità. Per il successore di Alessandro Maida (giunto al massimo dei mandati
consecutivi previsti dallo statuto di ateneo) si voterà nel mese di giugno.
Appuntamento analogo, grosso modo nelle stesse settimane, a Cagliari. Dove è
già in corso da parecchio una caccia al candidato forte che dovrà subentrerà a
Pasquale Mistretta, anche lui in carica da tanto tempo (nel suo caso, al cumulo
di mandati, si aggiunge l'età: 77 anni). La tavola rotonda organizzata a
Sassari per domani ruoterà attorno a un tema emblematico: «Università oggi e
domani». A promuoverla, per l'esattezza, è stata la federazione provinciale che
all'interno della Cisl si occupa degli atenei. All'incontro parteciperanno
Ciriaco Carru (segretario generale della federazione sarda di questo settore
del sindacato), Gavino Carta (responsabile Ust-Cisl di Sassari), Gibi Puggioni
(redattore dell'«Unione Sarda»), Pier Giorgio Pinna (giornalista della «Nuova
Sardegna). Ma i protagonisti più attesi saranno com'è naturale proprio Mastino
e Luciano, entrambi di fatto già ufficialmente candidati alla carica di
rettore. Così come a Cagliari in queste settimane, anche nelle facoltà e nei
dipartimenti sassaresi l'avvicendamento ai vertici dell'ateneo è uno dei temi
centrali nelle discussioni. Alle urne andranno infatti centinaia tra
professori, amministrativi, tecnici e ausiliari. E per la
prima volta il personale non docente voterà in maniera diretta,
non attraverso propri delegati eletti in precedenza. L'appuntamento di domani
mattina, organizzato sin nei minimi dettagli tecnici dai dirigenti sindacali
Cisl Ciriaco Carru e Piero Canu, appare così destinato a suscitare grande
attenzione. Le questioni che oggi si muovono dentro e attorno all'ateneo
di Sassari sono infatti tante: dagli effetti delle riforme nazionali agli
scossoni sul piano regionale e locale dovuti alla creazione dell'azienda mista
per la gestione della sanità, ai nuovi poli universitari, sino ad arrivare all'amministrazione
dei fondi per la didattica, la ricerca, l'edilizia. Tutti temi che saranno
certo affrontati durante il vis-à-vis.
( da "Nuova Sardegna, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Contro i pericoli di
chiusura di tanti istituti iniziative sindacali in difesa dei precari e delle
categorie più deboli Tremila in corteo per il diritto allo studio Grande
partecipazione alla marcia di protesta regionale indetta dalla Cgil ROBERTO
PARACCHINI CAGLIARI. Circa 210 plessi scolastici rischiano di venire depennati
nei prossimi 3 anni, assieme ad almeno 300 istituti. «Si tratta di una vera
Caporetto che interesserà la scuola sarda se saranno applicati i criteri
proposti da Mariastella Gelmini, il ministro della Pubblica istruzione»,
lamenta Peppino Loddo, responsabile regionale della Cgil scuola, il sindacato
che ieri mattina ha promosso a Cagliari la manifestazione regionale dei
«lavoratori della conoscenza». La protesta. Duemila persone secondo i vigili
urbani, quasi tremila secondo gli organizzatori: il corteo è partito alle 10 da
piazza Garibaldi per arrivare alle 11,30 in piazza Jenne. Aperto dallo striscione
della Cgil-Flc e chiuso da quello dei precari della ricerca, il corteo si è
mosso un po' a singhiozzo, con fermate davanti alla sede della direzione
scolastica e al palazzo del consiglio regionale, in via Roma. Ma a parte gli
studenti universitari che hanno scandito diversi «Vergogna!» davanti alla
Regione, il resto degli slogan sono stati soft. Lo smantellamento. «Il padrone
conosce mille parole, l'operaio cento. Per questo lui è il padrone», si legge
in un cartello portato nelle spalle da una insegnante. E nella parte anteriore
si vede un Berlusconi che incita la Gemini: «Taglia, taglia...!». In Sardegna
ci sono 424 plessi scolastici con preside e amministrazione, ma le indicazioni
del governo parlano di strutture con almeno 500 alunni. Il che significa che
nei prossimi tre anni, precisa la Cgil, quasi la metà potrebbe scomparire. In
tutta l'isola vi sono circa 1600 strutture scolastiche, ma le disposizioni
parlano di almeno 50 alunni per istituto. «Così facendo - continua Loddo - 300
potrebbero essere chiusi. Quindi in molti paesi del Nuorese, dell'Oristanese,
nel Sarrabus e nel Gerrei non ci saranno più scuole». I precari. Le
disposizioni del ministro Gelmini non prevedono il licenziamento degli
insegnanti, «ma non va dimenticato che la scuola si è sempre retta grazie ai
precari», sottolinea Enzo Costa, segretario generale regionale della Cgil. «Nei
periodi di crisi - continua - solitamente si punta sullo sviluppo delle
infrastrutture e la scuola è la più importante, indispensabile per dare un segno
di speranza e di prospettiva. Invece si torna al passato. Nel dopoguerra ci si
è battuti per una scuola di massa, oggi si ripropone quella d'élite... In
Sardegna su seicentomila occupati, centomila sono precari, circa il 14 per
cento». Nella scuola vi sono dagli 8 ai 9mila docenti non di ruolo impiegati in
numero di 3.000-3.500 ogni anno. «Dal prossimo anno mille insegnanti resteranno
a casa e 500 tra amministrativi e ausiliari», informa Loddo. I docenti di
sostegno. Le ore di insegnamento da parte dei docenti di sostegno «scenderanno
da diciotto a nove», spiega Serenella Aledda, docente
di scienze in questo settore (opera tra Elmas e Quartu). Con le proposte «della
Gelmini - precisa - si lede il diritto allo studio dei disabili che saranno di
nuovo relegati ai margini: persone di serie B». L'educazione per gli adulti. In
Sardegna operano sedici centri permanenti di educazione per gli adulti. Nati
dalle vecchie «150» ore, sono diventate strutture di formazione, soprattutto
per lavoratori fuori dal processo produttivo. «Ora, però - spiega Filippo
Lunesu, docente di lettere, rischiamo di perdere il 50
per cento degli organici». La riforma della scuola parla di una diminuzione
delle ore di insegnamento che da 36-40 arriverà a 27. E le classi si perderanno
per strada. «Il problema - afferma Giovanni De Santis, preside del Nautico
Buccari di Cagliari - è che si stanno tagliando tutti i finanziamenti. Prima,
quando la Sardegna era ancora nell'Obiettivo 1, si poteva supplire con progetti
supportati dall'Ue. Ora non è possibile nemmeno questo». I ricercatori. Per l'università, oltre alla riduzione dei finanziamenti, è previsto il blocco
del ricambio: chi va in pensione non verrà sostituito. «Ma oggi la maggior
parte dei docenti di Cagliari e di Sassari - spiega il fisico Pino Calledda,
della Cgil, università e ricerca - sono attorno ai 55-60 anni e oltre. Se non
verranno sostituiti la ricerca morrà per asfissia». Chi svolge parte della
ricerca, sottolinea Claudia Ortu (assegnista di ricerca in Scienze politiche, a
Cagliari), «sono i precari come me e i colleghi che hanno contratti di ricerca
annuali o semestrali. Ma ora siamo tutti a rischio». La fabbrica.
«L'Eurallumina non si chiude», hanno scandito più volte i delegati dell'azienda
durante il corteo. «Noi siamo qui per solidarietà - afferma Sergio Murenu -
Tutti noi abbiamo dei figli e la scuola è importante. Inoltre abbiamo bisogno
di visibilità, fra l'altro non c'è ancora stata la convocazione per la cassa
integrazione».
( da "Repubblica, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VII - Torino
Sito, i documenti del grande bluff La stima di 4 milioni nel bilancio 2006 sale
a 28 se a comprare è la Regione ETTORE BOFFANO (segue dalla prima di cronaca)
paolo griseri Perché la valutazione di Zoppoli&Pulcher fatta all´epoca, si
era nel dicembre 2006, chiude la querelle sul valore di Sito e svela il gioco
pesante dei soci privati della società dell´Interporto di Orbassano. Quei
privati sapevano benissimo che il valore della loro partecipazione non superava
i 4 milioni di euro quando invece ne pretendevano dalla Regione 28, sette volte
tanto. Nel giorno in cui la commissione di inchiesta regionale tenta di fare
chiarezza su un affare ora all´esame della magistratura, le nuove carte di cui
Repubblica è entrata in possesso sembrano inchiodare
alle loro responsabilità commercialisti, avvocati d´affari e i loro padrini
politici. All´inizio di dicembre del 2006 «mister X» e Astegiano arrivano ai
ferri corti. «Mister X» possiede il 22 per cento della Zoppoli&Pulcher. Per
andarsene pretende la sua parte. Quanto vale la Zoppoli&Pulcher? «Mister X»
nomina un commercialista che chiede documenti. Il presidente della società di
revisione di «Zoppoli&Pulcher», Lionello Jona Celesia, risponde che il
valore della società è già definito senza bisogno di ulteriori accertamenti di
commercialisti. «Mister X» si adegua, incassa i soldi e se ne va. Passano due
anni e mezzo e «mister x» legge sui giornali le polemiche sul valore di Sito.
Va a riprendersi le carte e sobbalza sulla sedia: «Se quel che si legge è vero
- confida a un amico - ho perso 1,3 milioni di euro». Oppure c´è qualcuno che
gioca pesante. Per capirlo è necessario riassumere brevemente il sistema di
scatole cinesi che sta dietro alla società dell´interporto. Oggi Sito ha un azionista pubblico di maggioranza, Finpiemonte
partecipazioni, che detiene il 52 per cento delle azioni. C´è anche un
azionista privato, la società Socotras, che ha il 43 per cento e che chiede di
andarsene da Sito. Tra i privati di Socotras il socio più grande è
Zoppoli&Pulcher che ha il 25,36%. Dunque per dare a «mister X» la
sua parte bisogna conoscere il valore di Z&P e per farlo bisogna conoscere
anche il valore della partecipazione di Z&P in Socotras. Secondo quanto
dissero i soci di Z&P a «mister x» nel dicembre 2006, quella partecipazione
in Socotras valeva 980.732 euro. Essendo quella partecipazione il 25 per cento
della Socotras stessa, se ne deduce che la società dei privati era valutata
all´epoca 3.867.240 euro. Era il dicembre 2006. Perché a febbraio 2008 il
commercialista Luigi Tealdi valutava la stessa Socotras 28 milioni di euro,
cioè 7,38 volte tanto? E dire che Tealdi non arrivava dalla luna. Era stato
sindaco insieme a Jona Celesia nella società «Vadò srl» posseduta da Z&P e
da Finpiemonte. Dunque Tealdi e Jona conoscevano i bilanci di Z&P. E ancora
a luglio 2008 i soci di Z&P approvavano il bilancio 2007, l´ultimo oggi
disponibile. Quel bilancio, a pagina 48 dell´allegato, parla delle «Imprese
collegate» e cita la Socotras: il «patrimonio netto - si legge - è di 4,1
milioni di euro». Il bilancio è certificato dalla società di revisione Jona.
Dunque al 31 dicembre 2007 Socotras valeva, secondo Jona nella sua veste di
revisore dei conti, 4,1 milioni di euro. Ma a febbraio 2008, dopo soli due
mesi, quella società valeva, secondo Tealdi e Jona (nella sua veste di
presidente di Socotras) 28 milioni di euro. Una differenza di 24 milioni in
pochi giorni. «Mister x» che si è accontentato di quel che gli era stato
proposto nel 2006 si sta mangiando le mani. Ma i contribuenti della Regione
avrebbero di che preoccuparsi: se l´operazione fosse andata in porto avrebbero
regalato 24 milioni di denaro pubblico ai privati della Socotras.
( da "Nuova Sardegna, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITà Adozioni:
un dibattito tra esperti .SASSARI.Fare chiarezza per cercare di descrivere gli
intoppi di una strada a ostacoli, spesso snervante per le molte persone che
cercano di adottare un bambino. E'questo il tema del convegno "Adozione
nazionale: questioni giuridiche e bisogni educativi del minore adottato",
promossa dall'Associazione italiana magistrati per i minorenni e la famiglia
(Aimmf), che si svolgerà a Sassari nell'aula Magna di
Piazza Università il 20 e il 21 marzo. Molti saranno i contributi previsti
nelle due giornate a cui presenzieranno esperti del settore come psicologi,
assistenti sociali, docenti e giudici. Coordinano i lavori delle due sessioni
Filippo Dettori, giudice onorario del Tribunale per i minorenni di Sassari e
Antonio Minisola, giudice del Tribunale per i minorenni di Sassari. Sono
previsti gli interventi di: Lucia La Corte, presidente del Tribunale per
minorenni e membro del consiglio direttivo Aimmf di Cagliari, Giovanni Maria
Uda, docente di Diritto di famiglia all'università di Sassari, Marco Christolini, psicoterapeuta,
Laura Laera, presidente Aimmf e consigliere della Corte d'appello di Milano,
Cristiano Ceccarelli, giudice onorario e socio Aimmf Sassari, Elena Careddu,
Carmen Ghiani, Lorenza Bazzoni, psicologhe dei consultori familiari di Nuoro,
Olbia e Porto Torres, Battistina Oliva e Francesca Pinna, assistenti sociali
dei comuni di Sassari e Nuoro. L'evento è stato organizzato grazie alla
collaborazione del Consiglio dell'ordine Forense di Sassari e l'università cittadina.
( da "Nuova Sardegna, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 30 - Sassari
Lettere e filosofia Giovedì 19 marzo nell'aula G della facoltà di Lettere dalle
17 ... Lettere e filosofia Giovedì 19 marzo nell'aula G della facoltà di
Lettere dalle 17 alle 19 il professor Robert Welch terrà una lezione-seminario
in irlandese, su letteratura e cultura irlandese. Messaggerie sarde La libreria
propone nella sala incontri in piazza Castello 11 due laboratori riservati ai
bambini dai 4 ai 10 anni: "L'Inventastorie", ideato e condotto da
Rosalba Massidda, è uno spazio in cui i bambini possono muoversi liberamente
sperimentando materiali di tutti i tipi e colori, impastare, manipolare,
costruire i personaggi e le scenografie di racconti inventati o fiabe
tradizionali. Info 340 2575635. Nel "Laboratorio di Animazione alla
Lettura e di Educazione alle Emozioni" i bambini verranno accolti e
seguiti da un'insegnante, Maria Grazia Maciocco e da un'educatrice, Graziella
Amico, che li aiuteranno tramite fiabe, filastrocche, musica, giochi e colori
ad entrare nel magico mondo della lettura, liberando e gestendo le proprie
emozioni. Info.3356593864 o 079230028. Nidil Cgil Entro il 31 marzo anche i
lavoratori in somministrazione possono chiedere l'indennità di disoccupazione a
requisiti ridotti. Visto che il periodo di riferimento è l'anno precedente i
lavoratori interessati possono chiedere l'indennità di disoccupazione anche se
in questo momento lavorano. Ulteriori informazioni al NidiL-Cgil, 079-219383/84
il pomeriggio dalle ore 16 alle ore 20. Bahà'i Al Centro Bahà'i di Sassari, via
Poligono 5, sabato 21 marzo alle ore 18 si svolgerà la Festa di Naw-Ruz, il
Capodanno Bahà'i. Per informazioni 079 2591083, 349 4707417, www.bahai.it. Gita
Gita culturale per Pasqua e Pasquetta 2009 con visita di Calasetta, centro
storico, giro panoramico dell'Isola con Capo Sperone, S.Antioco con la omonima
chiesa del patrono, le catacombe, il Tophet e il Museo Etnografico. Sosta ad
Iglesias e visita del centro storico con la cattedrale di Santa Chiara.
Informazioni al 333 7050034, 079 231767. Filosofia ambientale Mercoledì 25
marzo iniziano gli incontri di studio e documentazione di Filosofia ambientale
aperti a tutti nella sede del Museo etnografico «Francesco Bande» in via Muroni
44, dalle 18 alle 20. Il fine è quello di aggiornarsi sulle problematiche
ambientali, sia dal punto di vista più scientifico, sia da quello etico.
Pensionati Inps/Inpdap Il Caf Cisal informa i pensionati Inps e Inpdap che gli
enti previdenziali stanno inoltrando a domicilio i modelli per la richiesta
delle detrazioni d'imposta per l'anno 2008 da applicare al trattamento
pensionistico. Il Caf Cisal provvederà gratuitamente all'assistenza per la
compilazione dei relativi elaborati nonché all'invio telematico ai vari enti.
Gli uffici sono aperti dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: mattina
9-12; pomeriggio 17-19. Infoline 079/275128; 079/2825050; 079/503311.
Escursione Il Club alpino italiano organizza per domenica 22 marzo
un'escursione intersezionale "La via dei grandi alberi" nel bosco di Illorai;
durata 6 ore; difficoltà E. Partenza autobus da piazzale Segni alle ore 8,
appuntamento Nu-Ca alle 9 al bivio Foresta Burgos Frida, info: 346-3354002 e
328-9022644 Nuovi Orizzonti L'associazione propone a soci e simpatizzanti un
viaggio per Pasqua con pullman al seguito. Pensione completa a Fiuggi,
escursioni nelle caratteristiche cittadine della Ciociaria: Alatri,
Palestrina,Vico nel Lazio, Casamari e Ferentino. Partenza il 9 aprile, rientro
a Sassari il 14 aprile. Per informazioni e prenotazioni tel. 079309370 -
3961035. Beneficenza Unisciti a noi, in un sogno per «Il Sogno», spettacolo di
beneficenza con Baz, Piero Marras, Bertas, Maria Giovanna Cherchi, Doc Sound,
G.B. New Dance, Teatro danza Jana, Coro Mariele Ventre, Compagnia Estemporada,
Orchestra scuola media n. 3, in programma il 2 aprile alle 20,30 al teatro
Verdi. Prevendita nel negozio Pasquali e il 20/21 marzo alla Piazzetta Info
338-2839064. Università Terza Età Giovedì 19 marzo alle ore 16,30 nell'aula
magna della facoltà di Agraria, in viale Italia 39, Eugenia Tognotti, associato
di Storia della medicina nella facoltà di Medicina terrà una lezione su: «Dalle
malattie della povertà alle malattie dell'abbondanza». Sindacato Lo Spi Cgil
invita tutti gli iscritti a recarsi nelle sedi dello Spi per esprimere il
proprio voto in riferimento all'accordo del 22 gennaio che modifica le regole
in base alle quali sottoscrivere i r innovi contrattuali. Iti Angioy L'Iti
Angioy di Sassari organizza per il 20 marzo alle 14.30 la seconda edizione della
gara a squadre di matematica. Partecipano alla gara 12 scuole delle province di
Sassari, Olbia Tempio, Nuoro e Oristano. Le migliori classificate
parteciperanno alla finale nazionale di Cesenatico nel mese di maggio. Per informazioni ed eventuali adesioni contattare i docenti Nino
Cuomo, Marina Cazzola o Massimo Cellesi. Pallavolo Riprendono i corsi gratuiti
di minivolley e pallavolo al Liceo scientifico "G. Spano" in via
Monte Grappa, tenuti dal professor Stefano Carta, docente e tecnico
federale in possesso della qualifica di istruttore giovanile nazionale.
I laboratori di minivolley e pallavolo si terrano nel pomeriggio e sono
completamente gratuiti grazie al finanziamento della Regione e proseguiranno
per tutto il 2009. Per adesioni, iscrizioni e informazioni rivolersi al
328-3139631. Adms Diabete è convocata per domenica 22 marzo l'assemblea dei
soci dell'Adms (associazione diabete mellito e celiachia Sardegna) nella sede
di via De Cupis 24, regione San Giovanni, per l'approvazione dei bilanci e la
relazione del presidente. Il bilancio è consultabile su www.admsonlus.com,
info: 079-395800 e 335-7167777. Società Archeologica Sassarese Domenica 22
maggio escursione ai monumenti archeologici di Siligo. Santuario nuragico di
Monte Sant'Antonio e diicco o "su muru e ferru" di Monte Ruju -
Partenza ore 8,45 da piazza Madrid, auto proprie e pranzo al sacco. Info
3477564720 - 3493919418. Assegno di ricerca L'università
ha indetto la procedura di valutazione per un assegno di ricera annuale nel
Dipartimento di Botanica ed Ecologia vegetale settore scentifico disciplinare
GEo/03 Geologia strutturale, il termine per la presentazione della domanda è il
30 marzo. Il bando è a disposizione nell'Ufficio concorsi dell'Università in
via Macao 32 e sul sito: www.uniss.it/ammin/concorsi Bonus energia Il Caaf Tfdc
in convenzione con il Comune di Sassari informa che i propri uffici di via
Torres sono a disposizione di tutti coloro che sono interessati alla
compilazione e presentazione gratuita della pratica Bonus Energia. Gli interessati
possono chiamare al numero 079273199. Circoscrizione 4 Il consiglio della
Circoscrizione n.4 è convocato alle 19 di lunedì 23 marzo. La seduta avrà luogo
nella sede di via La Malfa. All'ordine del giorno un incontro con l'assessore
al Decentramento Gianni Cambula. Patronato Ital Uil Il patronato Ital Uil
fornisce gratuitamente le indicazioni sulle ultime riforme previdenziali
riguardanti l'indennità di disoccupazione e la compilazione e l'inoltro
telematico all'Inps delle domande di disoccupazione con requisiti ridotti con
scadenza fissata al 31 marzo, rivolgersi a Sassari in via Muroni5/c tel.
079-232391, a Porto Torres via Sassari 118 tel. 079-510535 e ad Alghero via XX
Settembre 98 tel. 079-9738294. Rifugio Gesù Bambino Il 26 marzo alle 17,30 nel
salone del Rifugio Gesù Bambino in viale Mameli 10 è convocata l'assemblea
degli associati. Raduno fuoristrada L'Ichnusa club 4x4 organizza per domenica
22 marzo il 6º raduno nazionale F.I.F." Della Primavera" valido per
l'assegnazione del Trofeo raduni regionale. Incontro partecipanti alle 9 a
Viddalba presso il bar Lu Buttighinu, in via Gramsci per iscrizioni e ritiro
documentazione, partenza ore 9,30 con breve trasferimento su asfalto prima del
percorso off-road lungo circa 30 km, di tipologia turistica è affrontabile con
qualsiasi 4x4. Arrivo alle 14, nel parco di San Leonardo, info: 328-5588905
(Edoardo) e 393-9904220 (Massimo) e info@ichnusaclub4x4.it Lavoro Il Comune di
Sassari ha richiesto l'avviamento a selezione a tempo determinato per 4 mesi, 30
ore settimanali, di 1 magazziniere, richiesta qualifica specifica e iscrizione
al Centro servizi lavoro, giorno chiamata: 24 marzo, avviso integrale su
www.silsardegna.it e info: 079-2599600. Clown in corsia L'associazione
HappyClown Sassari cerca nuovi volontari. Per informazioni telefonare al
3898382556 dopo le 19 o scrivere a happyclownsassari@virgilio.it Move in art
Sabato 21 dalle ore 18 alle ore 21, nella Boutique Dini gioielli in corso
Vittorio Emanuele 118 Move in Art presenterà un'esposizione dei pittori Mario
Gaspa e Lina Mannu, suonerà il piano Graziano Madrau, l'esposizione è
visitabile sino al 15 Aprile negli orari della boutique. Continuano la
personale di Giulio Ledda al Giardino degli Aranci in via Coppino sino al 16
aprile. Brigata Sassari L'associazione nazionale Brigata Sassari comunica ai
propri iscritti che il 21 marzo alle 10 nel Poligono di tiro di via Pirandello
si terrà l'assemblea ordinaria e straordinaria dei soci e che è in corso il
tesseramento 2009.. Info: 347 7728377. Visite alla Nuova Proseguono le visite
delle scolaresche alla redazione della Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli
appuntamenti telefonare tutti i mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o
222400 e chiedere di Bruno Lubino. Chi trova Collana di perle con diamante
smarrita ad Alghero domenica, tel. 339-5251753. Smarrita targa anteriore auto:
DE633JW, tel. 339-8372043. Smarrito orologio da uomo tra piazza Azuni e il
pronto soccorso, tel. 339-4827641 Smarrito mazzo di chiavi zona via Mastino,
via Cottoni tel. 339-7356605. Testimoni Cerco testimoni dell'incidente avvenuto
la mattina del 30 gennaio intorno alle 7.50 all'incrocio tra corso Angioy e via
Sant'Anna, in particolare, si chiede la collaborazione dell'automobilista che
viaggiava nel mio senso di marcia alla guida di una Toyota Yaris grigia e che
si trovava a transitare nell'incrocio immediatamente dopo di me, tel.
348-2988629. Cerco testimoni dell'incidente avvenuto il 5 marzo alle ore 17,35
all'incrocio tra via Muroni e corso Angioy. Tel. 3315399545 Animali Smarrito
nella vecchia strada Porto Torres-Stintino, pressi cva Ragas, cane meticcio
media taglia, nero con zampe anteriori bianche, collare marron, si chiama Argo,
telefonare 079 514931 ore negozio o 334 3542991. Regalo cucciolo pastore
tedesco, 338 8399328. Smarrita gatta grigia (razza Certosino), collare blu con
campanella rossa, zona San Sisto centro storico, un bimbo aspetta con ansia il
suo ritorno, tel. 348-9193419.
( da "Arena, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 CRONACA Pagina 13 SCUOLA. Contenuta negli istituti veronesi la
partecipazione all'agitazione sindacale nazionale «Dalla Gelmini solo tagli
mascherati da riforma» Circa del dieci per cento l'adesione allo sciopero Non
chiamatela riforma. I provvedimenti decretati dal ministro dell'Istruzione
Mariastella Gelmini «sono solo che tagli alle risorse della scuola e
all'organico, mascherati da nuove e rivoluzionare iniziative mirate alla
qualità dell'insegnamento». A sostenerlo a gran voce sono i maestri e i docenti
che ieri hanno aderito allo sciopero nazionale indetto dai sindacati Cgil e
Gilda per protestare contro le nuove norme previste dalla riforma Gelmini. «I
motivi per cui manifestiamo sono sostanzialmente gli stessi che hanno mosso le
battaglie dei mesi scorsi e lo sciopero del 30 ottobre. Alcune novità però ci
sono e riguardano un ulteriore taglio all'organico della scuola primaria:
inammissibili», ha spiegato Laura Delfini segretaria generale di Flc Cgil, che
ieri mattina ha aderito, insieme a una delegazione veronese di un centinaio di
docenti, alla manifestazione in piazza organizzata a Padova. Ora, la speranza
degli insegnanti è quella di coinvolgere nella loro battaglia anche i genitori
di alunni e studenti. «Le famiglie ancora non si rendono conto di quante bugie
sono state raccontate loro. Nelle scuole elementari, ad esempio, la richiesta
per il prossimo anno del tempo pieno o comunque del tempo prolungato superiore
alle 27 ore settimanali, è del 90 per cento», ha spiegato Delfini, «ma il
Ministero non è neanche lontanamente in grado di far fronte a queste richieste,
che sono spesso vere e proprie esigenze per le famiglie». La situazione nel
veronese è in linea con quella nazionale. «Le domande di tempo pieno, negli
ultimi anni, sono raddoppiate ma solo una minima percentuale, con queste
premesse, potrà essere soddisfatta», ha aggiunto Delfini. «Inoltre, la
direzione scolastica del Veneto ha recentemente emanato una circolare in cui
sostanzialmente spiega che ci sono esuberi negli organici della scuola
primaria. Con il risultato che ci saranno più insegnanti assunti a tempo
indeterminato che posti». Nel Veneto, l'adesione allo sciopero, che ha
coinvolto tutto il mondo della scuola, dalla materna fino all'università, secondo i dati resi noti dal Dipartimento della
Funzione Pubblica, è stata del 10,30 per cento. Un numero che trova conferma,
seppur con qualche variazione, anche in città. Nelle scuole materne comunali,
ha scioperato poco meno del 14 per cento degli educatori, il 13,68, per la
precisione. E anche nelle scuole superiori l'adesione è stata abbastanza
contenuta. Al liceo classico Maffei su 85 insegnanti in
servizio ieri, hanno scioperato 13 docenti. 26, sempre su 85, sono state le
adesione al Marco Polo, che ha visto scioperare anche il personale non docente: 6 su 29. Dieci i docenti assenti al Messedaglia, a cui si
aggiunge però anche l'adesione allo sciopero del dirigente scolastico Giancarlo
Peretti. Contenuti anche i disagi per ragazzi e genitori. Qualche
classe, soprattutto alle superiori, è stata fatta entrare un'ora o due dopo il
normale inizio delle lezioni, o mandata a casa prima, per l'assenza
dell'insegnante.
( da "Tirreno, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 - Grosseto
Una nuova farmacia nella zona del Pizzetti Sorgerà entro l'anno e sarà gestita
direttamente dal Comune di Grosseto Il sindaco Bonifazi: «Siamo alla ricerca di
un locale adeguato» L'investimento si aggira intorno al mezzo milione di euro
GROSSETO. Entro l'anno sarà aperta la sesta farmacia comunale a Grosseto. A
fine febbraio la giunta ha fatto la revisione della pianta organica delle
farmacie sul territorio comunale e ha deciso di andare avanti con gli
adempimenti per l'apertura di una nuova farmacia pubblica nella zona di espansione tra via Orcagna e l'area alle spalle di
Villa Pizzetti. «Stiamo verificando - spiega il sindaco, Emilio Bonifazi - la
disponibilità di locali adeguati». Non sarà, però, la società pubblico-privata Farmacie comunali riunite ad aprire il nuovo negozio: il Comune
lo farà "in economia". Nel Comune di Grosseto sono 18,
attualmente, le farmacie in attività e cinque di queste sono le farmacie
comunali che sono in mano alla società Farmacie comunali riunite di cui il
Comune ha il 51 per cento. La legge prevede una farmacia ogni 4 mila abitanti e
Grosseto ha raggiunto al soglia degli 80 mila residenti, dunque, «abbiamo
l'obbligo - dice il sindaco - di aprire altre due farmacie». Per questo si è
resa necessaria la revisione della pianta organica e la localizzazione delle
due nuove strutture, una nell'area di via Orcagna e l'altra nella zona della
Cittadella, nei pressi del Borgo. L'ultima volta che si era aperta la
possibilità di aprire nuove farmacie - ricorda Bonifazi - il Comune di Grosseto
non aveva esercitato il proprio diritto di opzione e «aveva saltato un turno»,
nel senso che le strutture erano state aperte da soggetti privati. Questa
volta, invece, l'amministrazione è intenzionata a partecipare al bando della
Regione e ad esercitare la propria opzione «per incrementare - dice Bonifazi -
il patrimonio dell'ente» con un investimento relativamente modesto, dal momento
che non dovrebbe superare il mezzo milione di euro. Il Comune di Grosseto ha
tempo fino alla fine dell'anno per esercitare la propria opzione e aprire la
nuova farmacia. La scelta della giunta è di procedere in economia, senza
coinvolgere la società Farmacie comunali riunite. «Stiamo lavorando - dice il
sindaco - per rispettare i tempi e aprire questa nuova farmacia che non passerà
subito al sistema delle Farmacie comunali riunite, al limite si ipotizza una
convenzione con la società per l'utilizzo del personale». Le ragioni di questa
scelta sono semplici: l'amministrazione comunale non ha ancora ben chiara la strategia
da seguire per tutta la partita delle farmacie. La società oggi fa utili per
circa 800 mila euro l'anno, non molti se si considera che si tratta di cinque
farmacie, ma «è un risultato soddisfacente - dice il sindaco - se si considera
che in Italia ci sono farmacie comunali che producono solo perdite o, al
massimo vanno in pareggio». L'unica cosa certa è che la situazione non resterà
ancora troppo a lungo in stand by ma presto si dovrà decidere se procedere alla
riacquisizione del 49 per cento della Frc oggi in mano ai privati o se vendere
ulteriormente quote fino a restare con il solo 20 per cento. Il sindaco
Bonifazi non fa mistero di propendere per la prima soluzione, ma ambedue le
strade sono ancora aperte. Anche per questo, per non pregiudicare alcuna scelta
futura, la nuova farmacia l'aprirà il Comune. Enrico Pizzi
( da "Tribuna di Treviso, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
IN PIAZZA A PADOVA
In 5 mila contro la Gelmini L'Onda a Venezia occupa uno stabile dell'Università
PADOVA. Alle nove e trenta sono già tutti in Piazza Garibaldi. Sotto le
bandiere della Cgil, della Gilda, del Comitato Genitori-Insegnanti, del Coordinamento
Precari, della Rete degli Studenti e degli Universitari, della Sinistra
Democratica, contro la Riforma della Scuola, orchestrata dai Ministri Gelmini e
Tremonti, a Padova sono scesi in piazza circa cinquemila persone, tra cui presidi, docenti, bidelli, impiegati, studenti, genitori
ed anche delegati Fiom e dei pensionati, arrivati da tutto il Veneto per
respingere i 4.000 tagli preventivati dal Governo nella nostra regione. In
prima fila lo striscione della Cgil «I lavoratori della scuola pubblica contro
la Gelmini». Il corteo, scortato da pochi poliziotti e carabinieri,
parte in direzione del Listòn alle 9,45. Il servizio d'ordine è assicurato dai
delegati nerboruti della Fiom, con in testa Luciano Gallo, Leonardo Mazzotta e
Candido Salvato. Nelle prime fila anche i presidi Antonio Giacobbi (Itc
Pertini), Floriana Rizzetto (Comprensivo di Piazzola sul Brenta) e Maria Rosa
Salmazo, una padovana dirigente a Cencenighe. Numerosi i sindaci e gli
assessori con la fascia tricolore, tra cui Franco Frazzarin(Vigodarzere),
Cesarina Foresti (Arzergrande), Letterio Turiaco (Cadoneghe), Lamberto Tellatin
(Galliera), Silvia Salvagnin, Giancarlo Piva (Este) e Marcello Volpato
(Camposampiero). Tra i tanti cartelli al vento si distingue quello della
primaria Elsa Morante: «Scuola con meno insegnanti uguale scuola con più
ignoranti». In mezzo al corteo anche Fabio Rocco, del Pd ed Alessandro Zan,
della Sinistra Democratica. Tanti anche i rappresentanti de «I Comunisti
Italiani» e «Rifondazione». Tutto liscio sino all'incrocio con riviera Tito
Livio, dove la polizia frena la marcia pacifica di una cinquantina di studenti
dell'Onda, partiti da Piazza dei Signori. Ed è in questo punto che il corteo
provoca un po' di disagi al traffico. I bus 11,13, 16, 18 e 22 ed il tram sono
costretti a fermarsi. Un gruppo di studenti dell'Università di Venezia aderenti
all'Onda hanno occupato ieri uno stabile libero dell'ateneo di Cà Foscari, tra
Piazzale Roma e Santa Marta. L'iniziativa voleva portare l'attenzione sui temi
legati ai costi per chi studia in città, in particolare sulla questione degli
affitti delle case. (Felice Paduano)
( da "Tribuna di Treviso, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
L'assessore alle
attività produttive Favero garantisce che non si tratterà dell'ennesimo ente
Nasce il centro commerciale naturale Si chiamerà «Mosaico», un complesso di
negozi fra piazze e vie MONTEBELLUNA. Pronto a decollare «Mosaico», il centro
commerciale naturale finalizzato a fare del centro storico di Montebelluna un
grande centro commerciale costituito da negozi e negozietti sparsi tra piazze e
vie. In questi giorni stanno partendo dal municipio le lettere ai negozianti
invitandoli ad aderire al progetto, adesioni necessarie per far partire il
centro commerciale naturale. Sono due mesi che amministrazione comunale e
associazioni di categoria stanno lavorando a questo progetto. Il primo passo
operativo sarà ora la costituzione di «Mosaico», associazione
pubblico-privata a cui è affidato questo compito di dare vita a questo
particolarissimo centro commerciale, ritenuto la naturale vocazione del centro
storico, nato nella seconda metà dell'Ottocento proprio con funzioni
commerciali. Già fissate le prossime scadenze: il 6 aprile si svolgerà la prima
assemblea costituente del Mosaico, mentre il 20 aprile ci sarà la
presentazione del progetto. «Non sarà un ennesimo ente - spiega l'assessore
alle attività produttive, Tiziana Favero - la presenza congiunta dell'ambito
pubblico e di quello provato garantirà il massimo coordinamento tra le
iniziative e gli interventi che le diverse compagini attueranno nel centro
commerciale Naturale per meglio finalizzarle all'attivazione di processi
strutturali di sviluppo delle stesse, mediante l'implementazione di appositi
programmi integrati di riqualificazione commerciale. Per ottenere questi
risultati è necessario moltiplicare le forze, con la partecipazione diffusa di
tutte le attività commerciali, produttive, culturali e artistiche del
territorio». Il sistema per rivitalizzare e qualificare dal punto di vista
commerciale il centro storico di Montebelluna passa attraverso alcuni
interventi: innanzitutto la realizzazione di opere pubbliche destinate a
rinnovare l'aspetto fisico dei luoghi, azioni di marketing della rete
commerciale, innovazione nella gestione dei punti vendita. (e.f.)
( da "Tribuna di Treviso, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Interpellanza di
Ghizzo e Botteon «Il Comune salvi l'hotel Eurorest» CONEGLIANO. La «lista
Ghizzo» sindaco chiede l'intervento dell'amministrazione comunale per evitare
la chiusura dell'hotel Eurorest. «I sottoscritti consiglieri comunali
interrogano il sindaco per conoscere quali iniziative l'amministrazione ha
preso o intende prendere per evitare la chiusura di una struttura alberghiera
così importante quale l'Eurorest - scrivono Mario Botteon e Achille Ghizzo -
gli interpellanti sono a conoscenza che il 31 marzo l'Eurorest chiuderà la
propria attività, non per mancanza di clientela, ma per motivi diversi. Gli
impedimenti potrebbero essere superati con opportune sinergiche
iniziative pubblico-privato, tenuto conto che, in questo periodo difficile
dell'economia, l'obiettivo dovrebbe essere quello di evitare che un'attività
economica che «tira», chiuda per motivi, a parere dei sottoscritti, superabili.
Si parla tanto di programmi di sviluppo turistico della città, ma alla fine
dobbiamo registrare atti con i quali si smentiscono questi programmi».
In pratica, come rilevano i consiglieri, la struttura alberghiera lavora, ma a
incidere sulla chiusura sono intervenuti anche altri fattori. «Si tratterebbe
di cause legate all'adeguamento delle nuove leggi sulla sicurezza degli
impianti - dice Botteon - problematiche risibili rispetto al bisogno di
sviluppo del turismo che c'è, per questo l'amministrazione dovrebbe
intervenire».
( da "Tribuna di Treviso, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Lavori in corso per
5 nuove aule alla «Puccini» BREDA. E' in fase di realizzazione da parte della
ditta Bortoletto Costruzioni di Ponzano i lavori del secondo stralcio che andrà
a completare il nuovo plesso della scuola elementare in via Formentano. Il
completamento dell'opera è stato reso possibile grazie ai Piruea, che prevedono accordi tra pubblico e privato finalizzati al recupero
di aree degradate o compromesse. La realizzazione del secondo stralcio della
scuola «Puccini», che prevede la costruzione di cinque nuove aule e dei locali
per i laboratori, nonché il ricavo di spazi per magazzini e depositi, è frutto
di un accordo pubblico-privato con la ditta Venerandi di Vacil attraverso il
Piruea «4 Colonne». La spesa dell'opera, 650 mila euro, è a carico della
ditta Venerandi che avrà la possibilità di recuperare l'area interessata dalla
storica ex discoteca, pizzeria e bar, ricavando una zona commerciale e
residenziale, spazi ad uso pubblico e una nuova viabilità per la frazione di
Vacil. Il potenziamento del plesso scolastico era già previsto, ma la
difficoltà di recuperare i fondi necessari aveva indotto l'amministrazione a
dividere l'opera in due stralci. «Il completamento dell'opera - dice
l'assessore ai Lavori pubblici Flores Benedos - consentirà di sopperire
all'aumento della popolazione scolastica. Il plesso diventerà così più
funzionale e potrà disporre di ulteriori aule e di laboratori che
qualificheranno ulteriormente l'istituzione scolastica del capoluogo». (g.p.)
( da "Nuova Venezia, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 3 - Primo
Piano Mille veneziani nelle vie di Padova «Genitori nelle file dei
manifestanti» PADOVA. Cinquemila in corteo, a Padova, sotto le bandiere della
Cgil e della Gilda contro la riforma della scuola orchestrata dai ministri
Gelmini e Tremonti. Cinquemila persone, tra cui presidi, docenti, bidelli,
impiegati, genitori ed anche delegati della Fiom, degli edili, chimici e dei
pensionati, arrivati da tutto il Veneto, per dire al ministero di Viale
Trastevere che i 4 mila tagli previsti dal Governo nella nostra regione non
devono essere effettuati. Nelle prime file dell'imponente manifestazione, anche
circa mille persone provenienti dalla provincia di Venezia, tra cui iscritti e
non della GiIda e della Cgil e gli attivisti del Comitato Lagunare dei Genitori.
In testa al plotone dei veneziani il segretario provinciale della Flc-Cgil,
Carlo Forte. «E' la prima volta che scioperiamo assieme ai genitori, agli
universitari ed ai colleghi della ricerca - sottolinea Forte -. Noto con
piacere che Venezia ha risposto alla grande a questa manifestazione regionale.
E' uno sciopero compatto contro il Governo Berlusconi, il solo in Europa a non
investire nell'istruzione e nell'università». In corteo tanti docenti
del Cà Foscari (con un proprio striscione) e tanti insegnanti, bidelli e
impiegati delle scuole veneziane. In mezzo a loro anche Cristina Giadresco, del
circolo didattico San Girolamo di Venezia ed Emanuela Crosariol, precaria da 15
anni, attualmente in servizio a Pianiga e Martellago, venuta a Padova
assieme alla figlia con un vistoso cartello in mano sul quale è scritto «Non
tagliate il futuro dei nostri figli». «Sono qui anche a nome dei tantissimi
precari che l'anno prossimo rischiano di non essere più assunti - dice la
Giadresco -. La Gelmini ha effettuato una vera controriforma perché, anche nel
Veneto, intende abolire il tempo scuola nel pomeriggio, compresi i trasporti
per i ragazzi e le mense. Nel Veneto rischiano di restare senza il servizio
scolastico pomeridiano circa 20 mila famiglie». Appena dietro i veneziani anche
i trevigiani, guidati dal segretario provinciale della Flc, Ermanno Rambaldi. I
manifestanti arrivati dalla Marca sono quasi tutti raggruppati dietro due
striscioni molto colorati, intitolati «La Grande Abbuffata». Tra gli altri si fanno
notare per le loro canzoni derisorie contro la Gelmini la docente
Gabriella Ballarin, di Olme di Mogliano e le bidelle Fabiola Caramel ed Anna
Lisa Tamaro, sempre di Mogliano. In tutti i modi il corteo prosegue, tra canti
e slogan, in tutta tranquillità sino a Piazzale Pontecorvo, dove si tengono i
comizi conclusivi. Nell'ordine, prendono, la parola Maria Teresa de Sanctis,
segretaria Flc di Padova, la precaria Alessandra Micheletto, la studentessa
universitaria Serena Capodicasa, il sindaco di Vigodarzere, Franco Frazzarin,
iscritto alla Cisl, Francesco Bortolotto, coordinatore regionale della Gilda e
il segretario regionale Cgil Emilio Viafora. (Felice Paduano)
( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITÀ
Entro lunedì le domande per potere studiare in Russia Studiare e fare ricerca
in dodici università russe per un
periodo variabile da uno a sei mesi. È l'opportunità offerta dall'università di Udine a
studenti, docenti e iscritti a dottorati di ricerca e master grazie alle borse
di mobilità messe a disposizione dal progetto "International academic mobility
network with Russia" (Iamonet-Ru). L'importo mensile delle borse è di 800
euro per gli studenti e i partecipanti ai master, 1.500 euro per gli iscritti
ai corsi di dottorato e 2.500 euro per i docenti. Entro le 12 di lunedì
prossimo, gli interessati dovranno consegnare la domanda e i documenti allegati
all'ufficio protocollo dell'ateneo.
( da "Tirreno, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7 - Lucca
Impianto a biomasse previste 30 assunzioni VILLA BASILICA Prima assemblea sul
progetto VILLA BASILICA. Consorzio agroforestale e impianto a biomasse, due
progetti strettamente collegati che il comune di Villa Basilica è in procinto
di realizzare grazie ad un finanziamento di 100mila euro messi a disposizione
dalla Provincia, capofila di "Biomass", piano di interventi per la
promozione delle energie rinnovabili sostenuto in parte dal Cipe e in parte
dalla Comunità europea. Domani sera il progetto verrà presentato per la prima
volta alla popolazione in un'assemblea aperta che si terrà nella sala convegni
di Villa. L'impianto a biomasse dovrebbe sorgere accanto alla nuova centrale
idroelettrica (in località Biecina), costituendo così un parco delle energie
rinnovabili ed ecocompatibili. Recuperare e rinnovare il bosco, diminuire
incendi e frane, incentivare le attività agricole, promuovere il turismo
sostenibile e creare posti di lavoro. A tutto questo serviranno il Consorzio
agroforestale e l'impianto a biomasse, parola di Giovanni Bertilacchi,
assessore all'ambiente del comune di Villa Basilica. Ma che cosa fa un impianto
a biomasse? «Crea energia bruciando (gassificando, per l'esattezza) gli scarti
della lavorazione del legname e della manutenzione del bosco. Energia da
riutilizzare per illuminare o scaldare edifici pubblici, per esempio - spiega
Bertilacchi -, come già avviene in altri comuni d'Italia, ma non ancora in
Toscana. Il nostro obiettivo però non è solo l'impianto, ma coprire tutta la
filiera del bosco e a questo serve la costituzione del Consorzio
agroforestale». In poche parole, l'amministrazione comunale si è fatta
promotrice di un consorzio pubblico-privato che apre la
filiera ripulendo il bosco e praticamente la chiude producendo energia. «Oggi
il bosco non vale più niente - dice l'assessore -. Noi vorremmo ridargli valore
riportandolo ai fasti del passato. Penso ai frutti del sottobosco, alla
castagna, al legname di pregio e agli scarti da riutilizzare come legna da
ardere o per ricavarne pallet o, appunto, materiale per l'impianto. Il
tutto nell'ottica della filiera corta. Il Consorzio si occuperà della pulizia
della selva e i proprietari potranno così tornare a goderne e, se vogliono, a
produrre nel segno della tradizione». Il Consorzio sarà in parte pubblico e in
parte privato e le richieste di adesione non mancano. «Perché un consorzio? -
prosegue Bertilacchi -. Perché non vogliamo che lo sfruttamento del bosco
diventi intensivo, ma anzi concorra a ridare salute alle nostre foreste
attraverso il controllo delle fitopatologie e l'abbattimento delle piante
infestanti come le acacie. Contiamo di dare lavoro fin da subito a 20-30
persone che potranno aumentare se il progetto crescerà e si allargherà alla
produzione di legname, pali, pallet, cippato». Si inizierà creando tre piazzole
per lo stoccaggio del legname e si procederà con l'affitto di un capannone
sempre per lo stoccaggio. E poi c'è l'impianto a biomasse. I tempi di
realizzazione sono strettissimi: entro il 2010 dovrà essere attivo e produrre
250 kilowattora. Sorgerà accanto alla centrale idroelettrica (che sarà
inaugurata il 19 aprile, stesso giorno della presentazione del progetto
dell'impianto) e con questa costituirà un parco delle energie rinnovabili. Chi
consegnerà legname da ardere e cippato verrà pagato, un incentivo in più per
tenere i boschi puliti. «Il progetto è curato dall'università di Pisa -
conclude Bertilacchi -. Si tratta del primo impianto del genere in Toscana e ne
siamo fieri. Un ringraziamento particolare al dottor Secca, della Provincia,
che per quattro anni ci ha aiutati e sostenuti per ottenere i finanziamenti».
Arianna Bottari
( da "Repubblica, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V - Genova
Sulle note di "No woman no cry" sfilano lavoratrici deluse e
preoccupate: "Ogni giorno qualcuna perde il posto" Denise e le altre,
la rabbia è donna "Noi, sfruttate e sbattute fuori" VENTISETTE anni
da precaria «e tredici senza contributi», tutti trascorsi tra il vecchio
magistero e la facoltà di scienze della formazione. «E con stima generale:
tanto che il 16 febbraio mi è arrivata una mail di congratulazioni per la mia
opera. Peccato che mi avessero lasciato a casa dal 31 dicembre... e senza
possibilità di rientro: nei contratti di collaborazione i non laureati non
entrano» Sorride amaro Denise Volpe, con le mani a tener su lo striscione dei
precari dell´università. Quei mille euro al mese non
ci sono più «e per fortuna che i miei due figli sono ormai laureati». No woman
no cry canta Bob Marley dal camioncino che guida il corteo su per via Roma, per
buona parte composto da "lavoratori della conoscenza". Sono tante le
donne che, se non piangono, però ci sono vicine. Racconta Ornella: «Sono
precaria da due parti, come bibliotecaria e come ricercatrice di filosofia: da
quindici anni. Adesso, ho un contratto di tre mesi; poi basta. Cosa faccio? Ah,
magari faccio consulenze agli studenti, cosa ne so?». Tante donne in corteo,
che ti raccontano di lavori persi e chissà se ne vedranno altri. «Perché questo
è proprio il periodo peggiore per restare a casa» sospirano Angela, Grazia e
altre precarie dell´università, circa 300 persone
messe fuori «e continui a sentir dire che hanno eliminato i fannulloni, ma se
c´è chi lavora, e tanto, è chi non è garantito.... «. Le più fortunate sono
state riassunte con contratti di collaborazione da cooperative, sette euro e
cinquanta lordi l´ora: «Meglio andare a far le pulizie». In ballo, per Gloria
Viarengo, che insegna diritto romano a Giurisprudenza, non ci sono posto e
stipendio, ma senso di quello che ha sempre fatto: insegnare. «Non capisco perché non ci siano i miei colleghi: se ne rendono
conto della batosta che aspetta l´università? Se va
in porto la nuova norma, dopo 40 anni di servizio te ne devi andare. Si
svuotano le cattedre, ma non serve per nuovi docenti: serve per aprire la porta
alla privatizzazione. La cultura, la scuola, la ricerca, sono nel mirino di
questo governo». Ma anche il commercio se la passa male. Anche in una
grande multinazionale come Ikea, raccontano le donne che ci lavorano, ma senza
nomi, perché non si sa mai. «Hanno cominciato a incentivare glie sodi di
qualche primo livello, e i contratti a termine, dopo diciotto mesi, non li
rinnovano più. Sappiate che l´85% di chi lavora è a part time, che chi fa 20
ore prende 600 euro e con 30 ore ne porti a casa 950. Finché dura, perché gli
organici sono in calo». Un cartello in italiano e spagnolo per sollecitare
tutti a far valere i propri diritti nelle mani di Marjorie Burgos, ecuadoriana
che segue i lavoratori immigrati per la Filcams-Cgil: «Ogni giorno arriva
qualcuno che ha perso il posto: specialmente domestici e badanti. E quando si
tratta di immigrati, se perdi il lavoro perdi anche il pernesso di soggiorno».
In largo Lanfranco tante donne hanno al collo un cartello colorato, con un uovo
di Pasqua di carta crespa con su scritto "diritto al lavoro". Per non
trovarsi la (brutta) sorpresa di rimanere senza. (d. al.)
( da "Gazzetta di Modena,La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Il rettore Tomasi
"Siamo onorati E' l'omaggio più bello a Biagi" Il rettore
dell'Università di Modena Aldo Tomasi era presente anche ieri pomeriggio alla
Camera di Commercio nell'incontro col mondo imprenditoriale: «La sua presenza
ci onora - attacca il rettore - e rappresenta l'omaggio più significativo che
l'intera comunità accademica e la cittadinanza possano rendere al sacrificio di
questo nostro docente. Ci tormenta non poter
riascoltare la lezione di Marco Biagi, un professore che ha sempre tenuto una
condotta esemplare nel lavoro, nella disponibilità ad ascoltare e dialogare,
consegnandoci un ricordo di vita che ha pochi eguali. Ed è questo senso del
dovere che lo ha condotto in braccio ai suoi carnefici. L'arrivo del Presidente
Napolitano alla Fondazione Biagi è un atto di stima verso questo servitore
dello Stato e di fiducia nella intraprendenza di chi ha saputo raccogliere il
testimone dei suoi insegnamenti. Questo per noi significa
la visita di Giorgio Napolitano. Questo per noi significa - chiude il rettore -
il ricordo di Marco Biagi: porre in cima alle nostre azioni e preoccupazioni di
docenti il futuro e le prospettive di lavoro e di vita delle migliaia di
giovani che frequentano l'università».
( da "Repubblica, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina VIII - Firenze Università, la carica dei precari Studenti e prof in
corteo contro i tagli. I sindacati: 10 mila in piazza L´ateneo azzera i fondi
per i docenti a contratto. E a Scienze politiche scatta la protesta: basta
lezioni gratis LAURA MONTANARI (segue dalla prima di cronaca) gaia rau Le paure
degli insegnanti e quelli delle famiglie che temono per il tempo pieno sono
scese in piazza, ieri per la manifestazione della Flc-Cgil. Studenti in
coda, maestre e professori davanti. Diecimila secondo la stima del sindacato,
2.500 per la polizia. Da Arezzo, Siena, Pisa, Pontassieve, da scuole piccole e
grandi, da licei e università. Le forbici del governo
non risparmiano nessuno: «In Toscana sono 40 mila - dice il segretario
regionale della Cgil Alessio Gramolati - i precari della conoscenza che
rischiano di perdere il posto, tra quelli che vedranno interrotto il loro
contratto prima del tempo e quelli che, a settembre, non lo avranno rinnovato».
Numeri che preoccupano l´assessore all´istruzione di Palazzo Vecchio Daniela
Lastri: «Sta per iniziare un anno scolastico molto difficile, è necessaria una
legge di iniziativa popolare per costruire una proposta alternativa alla
riforma del ministro Gelmini». Ministro che diventa bersaglio facile di slogan
e sfottò: «Non si risparmia sui bambini, no ai tagli della Gelmini», «Un popolo
ignorante si governa meglio», «La Gelmini è l´unico esubero che vogliamo». E
infine, in piazza Santa Croce, i versi danteschi, applauditissimi, recitati da
un docente precario: «Fatti non foste a viver come
bruti ma per seguir virtute e conoscenza». Ci sono anche i lettori precari, 97
quelli di Firenze che aspettano di essere stabilizzati: «Stanno per arrivare
all´università 3 milioni di euro dal fondo di
finanziamento ordinario - spiega Moreno Verdi della Cgil - devono servire per
sistemare i precari». Intanto a Scienze politiche un gruppo di docenti a
contratto annuncia che non insegnerà più gratis. «Non ne so niente - dice la
preside Franca Alacevich che nel 2007-08 ha ridotto del 30% la docenza a
contratto e di un altro 35% l´anno dopo - però senato accademico e cda hanno
azzerato i fondi per questo tipo di docenza e noi già dallo scorso anno abbiamo
affidato tutte le materie obbligatorie ai professori della facoltà».
( da "Unita, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Non smetteremo di
lottare contro questa pseudo riforma» Come sta il movimento studentesco? È in
salute? «Con queste proteste stiamo dimostrando di esserci. A Firenze tra le
scuole superiori è nato un coordinamento permanente, e sono in arrivo alcuni
forum. Non vogliamo mollare le lotte contro questa pseudo-riforma, anche se non
è facile». Temete per la vostra formazione culturale? «I tagli mettono in
discussione il nostro diritto alla cultura e all'istruzione. Vogliamo più scuola pubblica e che le università non
diventino fondazioni di privati. Per fortuna c'è un fronte compatto tra noi, i
genitori e i docenti». In chi riponi più speranze e fiducia? «Nella Cgil. Sono
quelli che più stanno facendo opposizione alle scelte della Gelmini».
T.GAL
( da "Tempo, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Comune e
Provincia celebrano l'opera di d'Annunzio Progetto Fedra: «prima» al Florian e
convegno Parte il "Progetto Fedra", per celebrare la famosa opera di
Gabriele d'Annunzio cento anni dopo. Il Comune e la Provincia di Pescara hanno
infatti promosso un'iniziativa che comprende due momenti fondamentali: la messa
in scena del testo per la regia di Claudio Di Scanno, con la prima nazionale
prevista per il 22 aprile al Florian Tsa, e un convegno nazionale intitolato
"Una grande anima alata. Cento anni di Fedra", a
cui parteciperanno illustri studiosi dannunziani come Pietro Gibellini e Paolo
Puppa dell'Università di Venezia, Anna Karlova dell'Università di Pietroburgo e
Stefano Scioli dell'Università di Bologna. L'evento è ideato dalla
professoressa Marilena Giammarco, docente di
Letteratura Italiana alla facoltà di Lingue dell'Università "d'Annunzio di
Pescara. La produzione della "Fedra" è a cura del
Drammateatro/Florian Teatro Stabile d'innovazione: dopo Pescara verrà
rappresentato anche al Vittoriale, per l'apertura della stagione estiva: sarà
l'inizio di una collaborazione che il Comune vuole instaurare con quello che
può essere sicuramente considerato un simbolo nella vita - e nella storia - del
Vate. M.G.
( da "Repubblica, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina IX - Bologna
Tremila in piazza con la Cgil L´Onda blocca Feltrinelli e "incatena"
l´ingresso del rettorato Alla manifestazione in piazza Nettuno ricercatori e
lavoratori di Perla e Magneti Marelli ALESSANDRO CORI Intensa mattinata di
protesta per il mondo della scuola e del lavoro, scandita da cortei, comizi e
azioni dimostrative in zona universitaria. Circa tremila persone hanno
partecipato, in piazza del Nettuno alla manifestazione indetta dalla Cgil
nell´ambito dello sciopero nazionale proclamato dalla Flc (federazione
lavoratori conoscenza) che ha coinvolto università ed
enti di ricerca e formazione professionale, contro i tagli dell´esecutivo
all´istruzione. A protestare contro le politiche del governo, nel campo del
lavoro, c´erano anche i settori del trasporto pubblico locale, tessile, legno
ed edili, l´agroalimentare e le Cartiere. Sotto al Nettuno però sono stati
soprattutto i temi legati all´università a farla da
padrone. In piazza Verdi si sono fatti rivedere anche i ragazzi dell´Onda,
circa 300, che hanno indirizzato la loro protesta prima contro la libreria
Feltrinelli di piazza di porta Ravegnana e poi se la sono presa direttamente
con l´Alma Mater: bloccando con catene e nastro adesivo gli ingressi del
rettorato in via Zamboni e in via Belmeloro. Con striscioni, megafoni e
bandiere rosse, i lavoratori sono scesi in piazza alle 9.30. A parlare, dal
palco improvvisato sui gradoni del Nettuno, i ricercatori del Cnr, i delegati
di Magneti Marelli e la Perla. Tante le delegazioni delle aziende in crisi, tra
cui Bonfiglioli e Ducati. Alle 12 è partito un corteo verso la Prefettura dove
un gruppo di manifestanti è stato ricevuto dal prefetto, Angelo Tranfaglia.
Altri invece si sono recati in piazza XX Settembre, per parlare con i vertici
dell´ufficio scolastico regionale. «Lo sciopero è un sacrificio - ha detto
mentre era in piazza Cesare Melloni, segretario della Cgil di Bologna - ma
anche un´arma per fare valere i diritti minacciati». Melloni detta anche la
ricetta anti-crisi: «Alzare le tasse ai redditi alti e lotta all´evasione, è il
fisco che deve sostenere gli ammortizzatori, non le pensioni». Sandra Soster,
segretario Flc-Cgil, ha ricordato i dati dei tagli (1.500
tra docenti e ausiliari) che la scuola bolognese subirà nei prossimi tre anni
per effetto della riforma Gelmini. Tra la folla anche il candidato sindaco del
Pd, Flavio Delbono, che ha fatto «appello al buonsenso» per quanto riguarda gli
interventi sulla scuola e poi ha risposto al senatore del Pd, Walter Vitali,
che aveva lanciato l´idea di una vertenza degli enti locali proprio sulla
scuola. «Gli enti locali non possono fare miracoli su questo. La riforma
colpisce soprattutto i territori più dotati e questo sarebbe molto penalizzante
per Bologna e l´Emilia Romagna». In piazza del Nettuno anche gli studenti dello
Spazio sociale studentesco sono intervenuti dal palco, ricucendo così, almeno
in parte, lo strappo creatosi con il sindacato durante la manifestazione del 12
dicembre. Durante il corteo dell´Onda in zona universitaria, però, le critiche
alla Cgil non sono mancate. Al grido «noi la crisi non la paghiamo» nel mirino
degli studenti è finita prima la Feltrinelli, dove i ragazzi hanno bloccato
l´ingresso e c´è stato qualche momento di tensione con i responsabili. Poi è
stata la volta del rettorato: l´entrata di via Zamboni è stata
"sigillata" con un nastro di plastica, mentre quella di via Belmoloro
chiusa con lucchetto e catena.
( da "Adige, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Val di Non Oggi, a
Romeno, l'ultimo incontro dei «Giovani Soci d'Anaunia» dedicato al ritorno del
nucleare Energie, l'ora degli eco-incentivi VAL DI NON - Si è parlato di
eco-incentivi a sostegno degli interventi di risparmio energetico e utilizzo di
fonti rinnovabili nel corso della serata tenutasi giovedì scorso presso la
Tassullo Materiali spa L'evento organizzato dal club Giovani Soci d'Anaunia,
che sta riscuotendo molto successo nell'intera valle, ha visto in questa serata
gli interventi di Geremia Gios , docente all'Università di Trento, di
Roberto Bertoldi dell'Agenzia Provinciale per l'Energia, di Elisabetta Endrici
dell'Agenzia delle Entrate e di Giuliano Leonardi della Cassa Rurale d'Anaunia.
Gios ha sottolineato l'importanza di effettuare interventi di risparmio
energetico anche su piccola scala, dal momento che essi consentono da
una parte di liberarsi del peso dovuto alle emissioni di CO² e di altri
inquinanti in atmosfera, dall'altra di conseguire gli obiettivi fissati e
sottoscritti dall'Italia con il protocollo di Kyoto. Le possibilità di
usufruire di agevolazioni più o meno cospicue sono state esplicitate da Roberto
Bertoldi e da Elisabetta Endici. Anche la Cassa Rurale d'Anaunia, per altro,
offre la possibilità di richiedere finanziamenti per sostenere le spese che riguardano
il risparmio energetico e l'utilizzo di fonti alternative. In questo senso,
Giuliano Leonardi ha spiegato con esempi concreti la procedura necessaria per
richiedere le agevolazioni, oltre a illustrare l'ultimo intervento nel settore
effettuato dalla stessa Cassa Rurale, ovvero l'installazione di pannelli
fotovoltaici sulle coperture di alcune delle sue filiali. La serata si è
conclusa con l'intervento di alcuni rappresentanti della Tassullo spa, che
hanno spiegato da una parte le moderne tecnologie adottate dall'azienda per
contenere i consumi energetici, dall'altra il modo in cui vengono studiati e
testati i materiali prodotti, guidando i presenti in una visita ai laboratori
stessi. L'ultimo appuntamento del questo ciclo di serate è previsto stasera ad
ore 20:15 a Romeno (sala Lanzerotti). Il titolo della serata è: «Nucleare:
ancora possibile?». Il tema, molto attuale a causa del recente accordo
Italia-Francia sulla costruzione di quattro centrali nucleari nel nostro Paese,
vedrà la partecipazione dei professori Antonio Zecca , Paolo Baggio e Renzo
Leonardi dell'Università degli Studi di Trento, oltre che del giornalista dell'
Adige Francesco Terreri . 19/03/2009
( da "Repubblica, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina IV - Bari In
piazza contro i tagli della riforma: meno 4 mila posti Prove generali di
sciopero a Bari per il mondo della scuola e dell´università,
che ieri mattina è sceso in piazza contro i tagli e le ipotesi di riforma
imposti dal governo Berlusconi. La manifestazione promossa dalla Flc Cgil in
vista della mobilitazione nazionale del 4 aprile a Roma ha riunito in piazza
del Ferrarese circa duemila persone: gli universitari dell´Udu pronti a
combattere contro i rischi di privatizzazione degli atenei e i tagli alla
ricerca, la rete dei docenti precari e quelli mobilitati
che rischiano di vedere ridotti di 4mila unità i posti a disposizione in tutta
la regione, gli insegnanti, i professori, i ricercatori e gli amministratori
locali che rifiutano «l´attacco Berlusconi-Tremonti-Brunetta-Gelmini ai settori
della conoscenza».
( da "Adige, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
TRENTO - L'assemblea
di Dolomiti Edison Energy ha approvato all'unanimità il bilancio 2008 e la
ripartizione dell'utile record di 9 milioni 622 mila euro TRENTO - L'assemblea
di Dolomiti Edison Energy ha approvato all'unanimità il bilancio 2008 e la
ripartizione dell'utile record di 9 milioni 622 mila euro. Ai dividendi sono
stati destinati 9,1 milioni. Dolomiti Energia, la società
pubblico-privata trentina, riceverà per il suo 51% un dividendo di 4 milioni 641
mila euro, mentre Edison, che è partecipata indirettamente dalla stessa
Dolomiti e da altre utility del Nord, incasserà 4 milioni 459 mila euro,
corrispondenti al 49% del totale. Dolomiti Edison gestisce dal maggio
scorso le tre centrali idroelettriche fino ad allora in concessione al gruppo
di Foro Buonaparte: Taio-Santa Giustina (nella foto) , Mezzocorona-Mollaro e
Pozzolago, per una potenza installata complessiva di 180 megawatt e una
producibilità media annua di 500 milioni di chilowattora. I dipendenti sono 32.
Il fatturato da maggio a dicembre ammonta a quasi 24 milioni. I risultati sono
stati favoriti dall'elevato prezzo dell'energia durante l'anno, trainato dal
balzo delle quotazioni del petrolio. Dolomiti Edison Energy ha un capitale
sociale di 5 milioni e un patrimonio netto di 26,3 milioni. Le centrali
conferite erano state valutate 105 milioni di euro, ma l'effettivo pagamento da
parte di Dolomiti Energia per il 51% è stato di 31 milioni, dato che la nuova
società si è accollata debiti per 40 milioni. In consiglio di amministrazione
siedono tre rappresentati di Dolomiti, il presidente Marco Merler, Diego
Cattoni e Bruno Ballardini, e due di Edison, l'amministratore delegato Roberto
Barbieri e Franco Balsamo. Dalla cessione delle centrali, Edison ha ottenuto
una plusvalenza di 22,3 milioni. F. Ter. 19/03/2009
( da "Tempo, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
stampa Ieri la cerimonia
Forestale, via al nuovo anno accademico Ieri mattina inaugurato l'anno
accademico del Corpo Forestale dello Stato, nella sede della Scuola di
Cittaducale. Ad aprire la cerimonia il capo del Corpo, Cesare Patrone, e il
magistrato Maurizio Santoloci direttore del centro Studi del Cfs che collabora
da venti anni con la Scuola Forestale ed è tra gli addetti ai lavori in materia
ambientale. Presenti tra gli ospiti le più alte cariche del
Corpo, docenti appartenenti agli altri Corpi di Polizia oltre a esponenti
dell'Università della Tuscia e del Ruolo del Corpo Forestale. Anche tutte le
cariche a livello provinciale hanno voluto onorare il Corpo Forestale con la
loro presenza, con a capo il prefetto Silvana Riccio.Ale. Pas.
( da "Adige, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
università Ieri protesta pacifica,
organizzata dalla Cgil contro il governo Berlusconi, davanti alla sede del
rettorato in via Belenzani Prof e studenti insieme contro i tagli giuseppe fin
È stato un presidio tranquillo quello organizzato ieri dalla Cgil assieme agli
studenti per protestare contro i tagli all'università
e alla ricerca, davanti alla sede del rettorato in via Belenzani. Erano poco
meno di cinquanta le persone della Cigl facenti capo alla Flc (Federazione
lavoratori conoscenza) che già prima delle 10, ora di inizio del presidio, si
erano radunati davanti al rettorato. C'erano i rappresentanti delle categorie
che sono interessate da questi tagli, quali professori precari, ricercatori,
lettori di madrelingua, personale tecnico amministrativo ma anche professori in
dirittura di pensionamento. La protesta aveva come primo obiettivo quello di esprimere
il dissenso verso la precarietà del lavoro e la riduzione di posti
nell'organico. Tra le motivazioni c'è anche la mancanza completa di risposte da
parte del governo per una crisi che sempre più «morde» i redditi dei
lavoratori, i tagli ai finanziamenti che tra pochi mesi faranno chiudere i
corsi di studio e mancare i soldi per le retribuzioni nella maggior parte degli
atenei italiani e quindi anche in quello di Trento. Oltre a questo, il blocco del reclutamento sia dei docenti sia dei tecnici e amministrativi
che sta mettendo in ginocchio le nostre facoltà e la mancanza di prospettive
per i giovani precari e ricercatori. Altro argomento incandescente ancora una
volta è stato il contratto, uno dei cavalli di battaglia della Flc - Cigl.
C'è infatti la completa disapprovazione per quanto riguarda l'accordo separato
sul secondo biennio del contratto università che ha
dato aumenti pari a metà dell'inflazione assieme anche all'accordo che prevede
un taglio ai salari dei lavoratori dipendenti cancellando la forma dei
contratti nazionali e anche il diritto di sciopero. Il salario infine, spiegano
dalla Cgil, ha avuto un taglio del 10% rispetto al 2004 e le norme elimineranno
la contrattazione anche sui passaggi di livello. Quelli presentati ieri però
non sono stati solo elementi di protesta ma sono arrivate anche delle proposte.
Si è chiesto infatti di portare i settori della conoscenza, a cominciare dall'università, al centro dell'attenzione e degli investimenti,
respingendo tagli e privatizzazioni. Si è chiesto poi di accrescere i
finanziamenti tagliati dalle legge 133 riprendendo il reclutamento dei giovani.
Il ministro Brunetta è stato ancora una volta il bersaglio preferito. Il
sindacato infatti mira a cancellare «le norme inique del pubblico impiego» restituendo
alla contrattazione un ruolo effettivo. Si chiede uno stop «alla continua
aggressione ai dipendenti pubblici trattati come fannulloni e additati al
pubblico disprezzo». Tutti questi punti saranno poi anche portati in piazza
alla manifestazione nazionale della Cgil il 4 aprile a Roma, dove scenderanno a
far valere le loro ragioni docenti universitari, ricercatori e studenti.
Accanto al presidio sindacale a sostegno sono arrivati anche un trentina di
studenti che si erano dati appuntamento davanti alla facoltà di sociologia poco
prima delle 10. Il gruppo, anch'esso pacifico, sotto il cartello del movimento
«Trento anomala» ha protestato contro l'abbassamento della qualità dell'offerta
di servizi fatta alla studente, con il rischio di creare poi una università di élite, contro chi vuole far pagare la crisi
soprattutto ai giovani. Sono poi arrivate al governo accuse «di mascherare la
situazione gravissima nella quale stanno vivendo numerosi lavoratori e
precari». 19/03/2009
( da "Adige, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
l'adesione In alcune
scuole fermi il 50% dei docenti «L'adesione registrata ieri
in Trentino in occasione dello sciopero nazionale della scuola, dell'università e della ricerca è sicuramente positivo per essere un'agitazione
proclamata da una sola sigla sindacale. Siamo soddisfatti perché in alcune
scuole abbiamo raggiunto anche il 50% delle adesioni sul totale del personale».
Il commento è di Gloria Bertoldi, segretaria Flc Cgil del Trentino. I dati
dell'adesione saranno disponibili in forma ufficiale solo oggi. Ieri, comunque,
alle scuole elementari Pigarelli di Gardolo ha scioperato il 44,6% dei docenti,
all'istituto comprensivo di Arco il 39,4%, all'istituto superiore Floriani a
Riva del Garda il 15% e alle scuole elementari di Borgo Vasugana il 50%.
19/03/2009
( da "Tirreno, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Tre giorni di
incontri, conferenze, mercatini Festa del libro in tutte le scuole della
montagna S.MARCELLO. Il 23 aprile sarà celebrata in Italia e in tutto il mondo
la Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d'Autore con il patrocinio
dell'Unesco, la data è simbolica e rappresenta un omaggio a tre grandi autori
che casualmente si spensero in quel giorno dello stesso anno 1616: William
Shakespeare, Miguel De Cervantes Saavedra e «El Inca» Garciloso De La Vega. Il
Comune di San Marcello in accordo con quello di Abetone, Cutigliano, Piteglio e
l'Istituto Comprensivo, promuoveranno per questa occasione la festa del libro,
intitolandola «Librando» dedicata ai bambini della scuola materna ed elementare
e agli studenti della media. Ne ha dato notizia l'assessore alle politiche
culturali Lucia Geri in una conferenza stampa alla quale erano presenti
l'assessore alle politiche culturali di Cutigliano Rosanna Sichi, la dirigente
scolastica Maria Lucia Querques, la vice preside Gabriella Signorini e la
psicologa Arianna Villani. L'iniziativa vede coinvolti quindi plessi scolastici
e prevede vari eventi che si terranno dal 20 al 23 aprile. Per avvicinare i
bambini della materna al libro è prevista una rappresentazione teatrale
dedicata alla lettura, con la compagnia Circusbandando, che interagisce con i
piccoli spettatori che non sanno leggere, cantando e ballando. Per le elementari
è previsto un incontro con due scrittrici per bambini, locali, Sandra Strufaldi
e Patrizia Ceccarelli con le loro illustratrici, Simona Strufaldi e Maddalena
Giannoni, che presenteranno i loro libri. Anche le medie incontreranno tre
scrittori della montagna, Daniela Fratoni, Gianpaolo Merciai e Federico
Pagliai. Il giorno 23 aprile nella palestra dell'Istituto comprensivo si terrà
il mercato del libro, ogni bambino porterà all'insegnante un libro già letto e
possibilmente il più amato, e gli verrà consegnato un gettone con il quale
potrà averne un altro al mercato. In più ci saranno i «libri dimenticati»,
ovvero quei libri lasciati in giro appositamente per farli circolare, infatti
all'interno hanno una fascetta con indirizzo e.mail. Per quest'anno, annuncia
l'assessore Geri, l'iniziativa riguarderà la materna l'elementare e la media,
il prossimo saranno coinvolte anche le superiori. Inoltre riferisce anche di
altre iniziative intraprese in ambito scolastico, e ricorda «lo sportello di
ascolto psicologico», Arianna Villani, psicologa sarà disponibile il mercoledì,
per tutti gli studenti e i genitori, anche per quelli che non frequentano le
scuole locali, per problemi di disagi educativi, orientamento scolastico,
sostegno genitoriale o per bisogni individuali dei ragazzi, con tutela assoluta
della privacy, in quanto gli appuntamenti vengono presi personalmente con la
psicologa o tramite e.mail. Sono previste quattro conferenze, sul cibo, con
date ancora da definirsi, «Significato e simbologia del cibo», «Ristorazione
scolastica», «Dipendenza da cibo e droghe», «I cibi antichi della montagna» a
cura di professionisti e docenti universitari. Per i bambini delle elementari è
previsto un progetto improtante, introdurre alle elementari la filosofia etica,
«L'argomento è molto difficile da trattare, anche se all'estero ne parlano già
tranquillamente» dice l'Assessore Geri e prosegue «l'etica è molto importante,
i bambini hanno un senso della giustizia molto forte e la filosofia risponde a
tutti gli interrogativi». è dunque prevista per quest'anno
la formazione sulla materia, di quattordici insegnanti, da docenti
dell'Università di Pisa che temporaneamente li affiancheranno. Per il prossimo
verrà messa in scena una rappresentazione con marionette di «La Città ideale di
Platone» che tratta temi attualissimi, come il potere e i rapporti con lo
straniero. Solo per il Comune di San Marcello, nella scuola di
Campotizzoro, interverrà il gruppo «Aiuto Donna». Conclude Lucia Geri con
l'ultimo piano importante in elaborazione, che riguarda la possibilità di
fornire agli studenti delle medie, i libri in comodato d'uso. Silvia Maria
Cornio
( da "Adige, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
SORPRESA L'anno
scorso Broseghini partecipò al corso di canto in onore di Feininger Il mitico
Jacopo a scuola di Gregoriano A ltro che rockettari da strapazzo! Altro che
voci sguaiate! State ben attenti... ché gli stonati siete voi. Guardate un po'
la foto a destra («firmata» Danilo Curti): vi pare di riconoscere qualcuno, al
centro? Vi pare di averla già vista quella zazzera folta e birichina? Certo che
l'avete vista: tutti i lunedì sera (e dall'altro giorno il martedì sera) su Rai
2, «perché la musica batte sul due!», per dirla con l'urlatore Facchinetti. Il
capellone in questione è nientepopodimeno che Jacopo Broseghini. Perché Jacopo
sarà pure uno dei tre «bastardi» (forse il più «bastardo»...), ma quando c'è da
imparare a cantare non guarda in faccia nessuno. Eccolo qui, allora, il nostro
rocker, accovacciato e sorridente nel Duomo di Trento
assieme ai docenti e agli altri allievi del corso di canto Gregoriano in onore
di Laurence Feininger per il Festival «Trento Musicantica». È il settembre 2008
e i docenti sono Giacomo Baroffio, Marco Gozzi, Roberto Gianotti, Salvatore De
Salvo e Stefano Rattini. Jacopo - udite udite! - ha anche cantato
durante la solenne celebrazione liturgica in latino, in Duomo. La messa venne
celebrata da monsignor Alberto Carotta. Gli allievi del corso provenivano da
tutta Italia e dalla Spagna. Jacopo è iscritto alla Facoltà di Lettere e
filosofia dell'Università di Trento e ha seguito i corsi musicali della
professoressa Rossana Dalmonte. Grande, no? G. La. 19/03/2009
( da "Stampa, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
"Greco e latino,
quando il ministro non arrivava al 6" No di molti docenti «E' un errore
perché in nome del merito cresce il fenomeno della dispersione» Milioni di
debiti Sono almeno quattro quelli che dovrebbero essere recuperati in un solo
anno Boom di bocciati Se prevarrà la linea dura, il 60% dei ragazzi non potrà
accedere all'esame Professor Gian Enrico Manzoni, lei insegna latino e greco
all'Arici, un liceo classico privato di Brescia, e letteratura latina alla
Cattolica di Milano. Quando ha conosciuto il ministro Gelmini? «E' stata una
mia allieva all'Arici per più di due anni e mezzo. Dopo aver fatto il ginnasio
al liceo Manin di Cremona ed avere iniziato il triennio del liceo al Bagatta di
Desenzano, è arrivata in classe con me. Era metà novembre. Era in prima». Impatto
con la scuola? «All'inizio non fu facile per lei. Qualche difficoltà nelle mie
materie l'ha avuta. Ma era tenace, era una che si impegnava. Ed è migliorata
col tempo». Quindi come è andata a finire? «Si è diplomata con 50 sessantesimi.
Un voto di tutto rispetto. E non è mai stata rimandata a settembre». Che
ricordo ne ha? Che tipo era Mariastella Gelmini studentessa? «Una ragazza
assolutamente non appariscente, molto tranquilla. Riservata è la parola che la
contraddistingue meglio. Non riesco a farmi venire in mente un solo episodio
preciso sul suo conto, né positivo, né negativo. Noi insegnanti tendiamo a
ricordare a distanza di molto tempo gli studenti che si imponevano in quanto
estremamente brillanti oppure quelli indisciplinati. Maristella, ecco, era
nella fascia intermedia». Il ministro era più brava nella traduzione delle
versioni o in letteratura? «Era senz'altro meglio negli orali. Negli scritti
qualche 5 l'ha preso. Ma appunto, come dicevo, per lei è stato un crescendo.
Studiosa com'era». Che cosa ha pensato quando le ha visto indosso i panni di
ministro? «Non l'avrei immaginato. E pensare che era così timida all'epoca. E'
cambiata moltissimo. E non lasciava certo trapelare ambizioni del genere». E la
condotta? Era il suo pallino anche allora? «Qui sì era da 10. Mai una
chiacchiera di troppo, mai un ritardo, mai una nota sul registro o che
disturbasse i compagni. La perfezione». Scioperi? «Ma no. E poi l'Arici è una
scuola privata, gli scioperi non si fanno». [FIRMA]FLAVIA AMABILE ROMA Non tutti
ci avevano fatto caso, ma nel regolamento approvato una settimana fa il
ministero dell'Istruzione prevedeva che per essere ammessi alla maturità si
dovesse avere la sufficienza in tutte le materie. E, quindi, anche un solo
cinque e ci si può dimenticare l'esame di Stato. I dirigenti scolastici hanno
impiegato alcuni giorni, poi se ne sono resi conto ed è scattato l'allarme. Il
regolamento attende l'ultimo via libera dal Consiglio di Stato: se dovesse
essere approvato senza modifiche, si correrebbe il rischio di trovarsi con un
bel po' di studenti non ammessi o con un sei «politico», deciso da parte dei
consigli di classe per evitare di penalizzare gli alunni per una insufficienza
in una sola materia. Il contrario, insomma, di quello che la Gelmini voleva. Lo
schema di regolamento per il coordinamento delle norme sulla valutazione
prevede infatti che «gli alunni che, nello scrutinio finale, conseguono una
votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto, secondo l'ordinamento
vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi, sono ammessi
all'esame di Stato». Insomma, niente insufficienze, ma gli studenti quest'anno
non hanno brillato come dimostrano i calcoli sui corsi di recupero. Si stima
che oltre il 60% degli alunni delle scuole superiori abbia riportato una o più
insufficienze al termine del primo quadrimestre. Questo vuol dire più di un
milione e mezzo di alunni. E se si considera che in media le insufficienze per
studente sono tre, siamo intorno ai quattro milioni di debiti da recuperare.
All'allarme da parte dei dirigenti il ministro ha risposto confermando le
regole approvate una settimana fa: «Con un cinque non si viene ammessi» alla
maturità. Secondo il ministro, con questa introduzione «c'è un maggior rigore
nella valutazione degli apprendimenti e c'è severità e disciplina nella
valutazione dei comportamenti. Due cose indispensabili per formare cittadini
che domani siano consapevoli dei propri diritti e dei propri doveri». Più in
generale, la Gelmini ha parlato di «valutazione equilibrata», che allontana
«l'egualitarismo e il livellamento che c'è stato fino ad oggi» e che è «frutto
della cultura del '68 che non condividiamo e non ci sentiamo di confermare per il
futuro. Andiamo - ha concluso - verso una scuola della responsabilità e del
merito». Contrarie le associazioni degli studenti e anche
larga parte dei docenti. «Il fatto che il ministro, il giorno in cui il mondo
della scuola e dell'università protesta per chiedere risorse, intervenga sull'inammissibilità
all'esame di Stato con un 5, oltre che paradossale, è ridicolo», afferma Fausto
Raciti, segretario dei Giovani democratici. «In un Paese con il tasso di
dispersione scolastica superiore al 25% - continua - è gravissimo che il
ministero irrigidisca la scuola, impoverendola. Non è sessantottismo porsi il
problema di creare una scuola aperta nei confronti degli studenti con
difficoltà. Fare la scuola del merito è possibile se tutti partono dalle stesse
condizioni. Questa è solo retorica». www.lastampa.it/amabile
( da "Secolo XIX, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cervelli
Usato sicuro, si
cerca all'estero la sampdoria La Samp punta su italiani che giocano in altri
campionati. C'è anche Giuseppe Rossi Genova. Se il problema
si chiama brain drain, fuga di cervelli, il rimedio l'ha trovato la Sampdoria. Semplice, semplice. Riportarli
a casa. In principio fu Antonio Cassano. Storia stranota: Giuseppe Marotta è
andato a prenderlo nel Real Madrid, dove si stava immalinconendo a Valdebebas,
il Mugnaini della società merengue. Era l'estate del 2007. In seguito,
furono Fabio Zamblera e Roberto Soriano, diciotto e diciassette anni. Storia
più recente: Marotta è andato a prenderli due mesi fa rispettivamente a
Newcastle e Monaco di Baviera. L'attaccante aveva lasciato Bergamo e l'Atalanta
attratto dalle sirene della Premiership, il centrocampista invece in Germania
c'è proprio nato e cresciuto, da genitori originari della provincia di
Avellino. Il dirigente blucerchiato ha capito che spesso e volentieri la realtà
delle esperienze all'estero è diversa dalle aspettative. E che, da un certo
punto in poi, il richiamo dello spaghetto al pomodoro si fa sempre più
insistente. E il prossimo mercato della Sampdoria potrebbe proporre una nuova
puntata di questo filone. Sul futuro di Cassano, per ora, vige il riserbo,
terreno fertilissimo per i "si dice". L'ipotesi più probabile è che
rimanga a Genova. Però a Torino in molti sono convinti che nella prossima
stagione vestirà la maglia bianconera. Altri ipotizzano altre strade: quella
che porta a Napoli, ad esempio, a maggior ragione dopo l'arrivo sulla panchina
partenopea di Roberto Donadoni. Che da ct della nazionale gli diede fiducia a
sorpresa all'ultimo Europeo. Dal futuro di Cassano, in ogni caso, dipende la
prossima campagna di rafforzamento. Se il numero 99 decidesse di lasciare
Genova, la società blucerchiata dovrebbe sostituirlo adeguatamente. E l'uomo
giusto potrebbe essere Giuseppe Rossi del Villareal, vecchio pallino di
Marotta. Ventidue anni, seconda punta che può fare anche la prima, piccolino,
fisicamente simile a Bellucci, dotato di fantasia e tecnica, Rossi è finito
nella Liga dopo essere stato bocciato dal Manchester United. Piace a Marotta e
non solo a lui. Il suo nome è stato accostato a quelli di Inter, Napoli,
Fiorentina, Juventus e Sunderland. Pochi giorni fa, in un'intervista, Rossi
(che domenica sarà convocato da Lippi per le sfide contro Montenegro e Irlanda)
ha escluso un suo ritorno in Inghilterra: «Non c'è nulla che devo dimostrare a
Ferguson». Rispetto al caso Cassano, c'è una differenza: Rossi al Villareal sta
giocando regolarmente. E segnando anche regolarmente: dodici gol in campionato
fino a questo momento. E poi, ovviamente, il prezzo. Non sarebbe, quella di
Rossi, un'operazione a costo zero. Ma costerebbe attorno ai venti milioni di
euro (il Villareal lo aveva pagato poco più di dieci al Manchester). Il che
significa, togliendo il ricavo netto dell'eventuale cessione di Cassano (meno
cioè il lordo di 5 milioni e mezzo da girare al Real), che si richiederebbe uno
sforzo economico alla proprietà. Il Villareal ufficialmente non lo ha mai messo
in vendita. I quotidiani spagnoli, qualche giorno fa, hanno però scritto che la
società spagnola avrebbe intenzione di richiamare dal prestito al Racing
Santander il giovane attaccante Jonathan Pereira Rodriguez. E questo sarebbe un
segnale che potrebbe preludere proprio alla cessione di Rossi. Dopo Rossi c'è
Massimo Donati. Il centrocampista è legato al Celtic Glasgow fino al 2011, ma
già più volte ha manifestato la volontà di interrompere in anticipo l'avventura
scozzese e di rientrare in Italia. Tra la Samp e il suo procuratore D'Amico ci
sono stati dei contatti. Il giocatore gradirebbe Genova e si tratterebbe di un
doppio ritorno. In Italia e in blucerchiato: 19 presenze nella stagione
2003/2004. In Spagna, a Siviglia, c'è Enzo Maresca, visto a Marassi in Coppa
Uefa, centrocampista di ottima tecnica. Ottimo giocatore, ma molto affezionato
al sole dell'Andalusia. Tra gli italiani all'estero, con pensiero di rientro,
ci sono anche: Graziano Pellè, 23 anni, punta dell'Az Alkmaar in Olanda; Ivan
Pelizzoli, 28 anni portiere della Lokomotiv Mosca; Morgan De Sanctis, 31 anni
portiere del Galatasaray in Turchia; il campione del Mondo Cristian Zaccardo,
27 anni, difensore del Wolfsburg in Germania, che in Bundesliga sta avendo meno
fortuna di Andrea Barzagli. La società blucerchiata sta anche monitorando, come
si usa dire adesso, alcuni giovani, stile Zamblera e Soriano. Sempre al Bayern
c'è una punta Nicola Sansone, azzurro under 18. I rapporti su di lui sarebbero
molto positivi, come i rapporti tra Marotta e Karl Heinz Rummenigge, figura
importante della società bavarese. Altri nomi? Nell'Academy del Chelsea ci sono
il difensore Jacopo Sala, ex Atalanta, e l'attaccante Fabio Borini, ex Bologna.
Nel Manchester United ci sono l'attaccante Federico Macheda, 17 anni, talento
(ex) delle giovanili della Lazio e il centrocampista Davide Petrucci talento
(ex) delle giovanili della Roma. E poi ancora Vito Mannone, portiere 20 anni,
dall'Atalanta all'Arsenal; Luca Santonocito, 18 anni difensore, dall'Inter al
Celtic; nell'Academy del Fulham ci sono due ex interisti, i centrocampisti
diciassettenni Luca Moscatiello e Karim Laribi. Tra questi nomi ci potrebbe
essere un futuro sampdoriano. Damiano Basso 19/03/2009 giuseppe rossi talento a
villarreal 19/03/2009 i campioni 19/03/2009 Giuseppe Rossi, 22 anni, rientra
nella categoria dei giocatori italiani di prima fascia che giocano all'estero.
A differenza di Antonio Cassano, che in Spagna c'era andato dalla Roma già
accompagnato dalla fama, Rossi è nato all'estero (negli Stati Uniti) da
genitori italiani ed è stato notato e portato in Italia nel 2000 dal Parma, il
primo a credere in lui. Poi il Manchester United gli ha offerto le luci della
ribalta. Ma non abbastanza: per giocare di più, si è trasferito al Villareal.
In poco tempo ha conquistato maglia da titolare e anche un posto nella
nazionale di Lippi. 19/03/2009 massimo donati mastino a glasgow 19/03/2009 gli
esperti 19/03/2009 Massimo Donati è una vecchia conoscenza del calcio italiano.
Ha debuttato in serie A, con la maglia dell'Atalanta, nella stagione 2000-2001.
Poi ha cambiato praticamente una squadra all'anno: Milan, Parma, Torino,
Sampdoria, Messina, di nuovo Atalanta finchè nell'estate del 2007 ha deciso di
tentare l'avventura all'estero, accettando l'ingaggio del Celtic Glasgow.
Donati fa parte di quella categoria di calciatori esperti che giocano fuori
dall'Italia. Come lui, ad esempio, i portieri De Sanctis e Pelizzoli, il
centrocampista Maresca e il difensore Zaccardo. 19/03/2009 roberto soriano italiano
di germania 19/03/2009 le promesse 19/03/2009 Negli ultimi tempi sono diventati
sempre più frequenti le scelte di giovani calciatori italiani, non ancora
maggiorenni, che hanno lasciato le società di appartenenza per trasferirsi in
blasonate formazioni estere. Due esempi sono rappresentati da Soriano e
Zamblera, che lo scorso gennaio la Sampdoria ha riportato in Italia
prelevandoli da Newcastle e Bayern di Monaco. Ma in giro ci sono ancora altri
casi simili: Borini e Sala nel Chelsea, Macheda e Petrucci nel Manchester
United, Santonocito nel Celtic, Moscatiello e Laribi nel Fulham. 19/03/2009
( da "Salute (La Repubblica)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
SUPPLEMENTO SALUTE
ultimo aggiornamento 19 Marzo 2009 pag. 30 Amico materasso Ci passiamo un terzo
della vita, scegliamolo con cura di Maria Gullo Dormi che ti passa. Dolori e
tensioni muscolari, mal di schiena o cervicalgie dovrebbero ricevere sollievo
dal riposo notturno, ma il beneficio lo otteniamo solo se si tratta di un buon
riposo, in una posizione che aiuti il corpo a rigenerarsi e non lo danneggi
ulteriormente. E questo non può prescindere da un materasso e un guanciale
ottimali. Del resto anche per evitare l'insorgenza di dolori e indolenzimenti
ci preoccupiamo di quale sia la postura corretta da adottare durante il giorno,
camminando o seduti al pc, quando solleviamo pesi o stiriamo. Come non
preoccuparci della nostra postura durante il sonno, visto che dormendo
spendiamo circa un terzo della nostra esistenza? Superata l'antica convinzione
che contro dolori e mal di schiena fosse utile dormire sul duro, una ricerca pubblicata su The Lancet pochi anni
fa, condotta dallo spagnolo Kovacs, dimostrò che i benefici maggiori sul mal di
schiena provenivano da un materasso di media rigidità: meno dolore al
risveglio, minor ricorso ad antidolorifici. Lo studio mostrò che un materasso
non duro permette con più facilità di dormire in posizione fetale,
ottimale per chi soffre di lombalgia - grazie al minor attrito a livello di
spalle e fianchi - mentre chi dorme sul rigido ha una frequenza cardiaca più
elevata e mantiene in attività il muscolo erettore spinale, come in una
tensione continua. Come era già noto, anche un supporto troppo morbido
disallinea la colonna vertebrale, per via della famosa forma "a
conca" che assume. è proprio questo il punto cruciale nella scelta di un
buon materasso o guanciale: che assicurino l'allineamento della colonna
vertebrale e l'assenza di pressione, nei limiti del possibile. Devono adattarsi
al corpo e rispettarlo, non il contrario. Se il materasso non protegge la curva
naturale a S della colonna vertebrale, i muscoli, le articolazioni in postura
innaturale restano in tensione, contratti, e generano rigidità al risveglio;
mentre se l'attrito è troppo intenso nei punti di maggior contatto
corpo-superficie (testa, spalle, lombari-anche, talloni), la circolazione va in
stasi e si ha gonfiore, dolore o torpore. Insomma, si va ben oltre il già di
per sé fastidioso girarsi e rigirarsi nel letto tutta la notte Ora la
tecnologia ci permette di avere a disposizione materiali che garantiscono tali
comfort, elastici ed allevia-pressione. Ad aiutarli anche le nuovissime reti composte
di ammortizzatori montati su doghe, a 4 o più zone di portanza differenziata.
Per tutti i nuovi materassi atossicità certificata, fibre anallergiche,
antibatteriche e antimicotiche e lavorazioni ecocompatibili. Ultimo consiglio
degli esperti statunitensi: non abbiate timore di provare il materasso prima di
acquistarlo, anche 15-20 minuti, nella posizione in cui abitualmente dormite e
fatelo nel tardo pomeriggio, quando si è più sensibili a eventuali sensazioni
di disagio fisico. Dormire sul fianco è la posizione ideale per chi soffre di
mal di schiena, lombalgia, sciatalgia. Ancor meglio, soprattutto in fase di
dolore acuto, porre un cuscino tra le ginocchia: il bacino resterà allineato
con la colonna vertebrale. Un cuscino di forma anatomica che si inserisca
nell'incavo del collo garantirà il giusto sostegno alle vertebre cervicali.
Supini Dormendo a pancia in su sarà meglio sistemarsi un cuscino sotto le
ginocchia, ricreando la fisiologica curva a S della colonna e ottenendo
sollievo in caso di lombalgie. Se si accusano dolori cervicali il segreto è di
poggiarsi su un cuscino relativamente basso, iniziando dalla parte alta delle
spalle. Proni Dormire a pancia in giù è la posizione meno indicata per chi ha
problemi di schiena, perché la colonna vertebrale tende a curvarsi ad arco e i
dolori possono peggiorare. Se però è l'unica posizione congeniale al vostro
sonno mettete un cuscino sotto il bacino e un guanciale basso per la testa.
( da "Repubblica, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 13 - Cronaca
L´Onda in piazza, scontri con la polizia Roma, cariche davanti all´Ateneo. La
Questura: "Il corteo non era autorizzato" Gli studenti volevano
uscire dall´università. Ma dal 10 marzo è in vigore il
nuovo protocollo che regolamenta le manifestazioni LAURA MARI MARIO REGGIO ROMA
- La Cgil scende in piazza in tutta Italia per protestare contro i tagli del
governo alla scuola pubblica e all´università. L´Onda
si mobilita alla Sapienza, ma a suon di manganellate viene ricacciata dentro
l´Ateneo. La Cgil condanna duramente il comportamento delle forze dell´ordine.
La Questura si difende: dal 10 marzo è in vigore il nuovo protocollo sui
cortei, firmato dal prefetto Giuseppe Pecoraro, dal sindaco Alemanno e da Cgil,
Cisl e Uil. In quell´occasione il sindaco di Roma aveva dichiarato: «Saremo
inflessibili, faremo rispettare le regole e non concederemo deroghe». Idee
chiare e pugno di ferro. L´effetto è già palpabile: da oggi si mobiliteranno
gli studenti delle scuole superiori, i centri sociali, i comitati di base della
scuola, i coordinamenti dei precari. Il prossimo appuntamento annunciato è la
manifestazione del 28 marzo contro in G8 alla Maddalena. Ma già dalla prossima
settimana è in programma la mobilitazione in tutti gli atenei e le scuole
superiori. Era proprio necessario usare i manganelli? «Esiste un protocollo
firmato con i sindacati - commenta un vicequestore a piazzale Aldo Moro - e
quando noi riceviamo un ordine siamo obbligati ad eseguirlo». La risposta è
chiara, la convinzione un po´ meno. Ma veniamo alla giornata. Attorno alle 9
centinaia di studenti universitari e gruppi di giovani delle superiori
riempiono il piazzale della Minerva. La mobilitazione dell´Onda anomala è
annunciata da giorni. Attorno alla Sapienza poliziotti, carabinieri e Guardia
di finanza si notano ma sono pochi. Dopo un´ora e mezza la massa di giovani è
aumentata, la mobilitazione non è un flop. L´idea è quella di uscire dalla
Sapienza ed arrivare al ministero dell´Economia, a via XX settembre, e lanciare
alcune scarpe contro il dicastero di Giulio Tremonti, seguendo l´esempio del
giornalista iracheno nei confronti di Bush. Niente da fare. Ora poliziotti,
carabinieri, finanzieri si sono moltiplicati e tutti sono in tenuta
antisommossa. A piazzale Aldo Moro il primo tentativo, per raggiungere la
manifestazione della Cgil a piazza Santi Apostoli. Niente da fare. Gli studenti
provano a concordare un percorso fino a viale Trastevere, davanti al ministero
della Pubblica Istruzione. La risposta è no. Studenti con le mani alzate a
pochi centimetri dagli scudi e i manganelli dei poliziotti. All´improvviso
parte la carica di «alleggerimento»: manganellate a tutto spiano. I giovani
tentano di guadagnare i cancelli della Sapienza, qualcuno inciampa e cade a
terra. Poliziotti e carabinieri si accaniscono con i manganelli. Gli studenti
chiudono i cancelli. Riprovano dall´uscita di via De Lollis e da quella di
viale Regina Elena. La Guardia di finanza non è da meno: manganelli e botte a
tutto spiano. «Ma perché invece di picchiarci non vanno a controllare i redditi
del rettore Luigi Frati? », urla uno studente di Medicina. E il rettore?«Nessun
commento, c´è un protocollo sulle manifestazioni e deve essere rispettato». Finita la bagarre assemblea affollatissima nell´aula 1 di
Lettere: la mobilitazione riprende, l´Onda ha ripreso il suo cammino,
manifestazione la prossima settimana contro i tagli alla scuola e all´università, unità tra studenti docenti e precari della scuola: «La crisi non
la paghiamo».
( da "Manifesto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
LE ALTRE CITTÀ
Cortei da Milano a Palermo È tornato in piazza ieri il mondo della scuola: docenti, genitori, personale tecnico e amministrativo, studenti.
Circa 10.000 persone in piazza a Firenze, duemila a Cagliari, manifestazioni a
Bari e Palermo (con comizio finale del segretario della Cgil Guglielmo
Epifani), un serpentone a Milano, dove hanno sfilato anche gli studenti delle
superiori e dell'università, i genitori e gli insegnanti di Retescuole e una
rappresentanza degli operai dell'azienda metalmeccanica Innse di via Rubattino,
che da mesi lottano contro la chiusura dello stabilimento. A Firenze invece
hanno sfilato in 10.000 per le vie del centro storico: docenti, personale
tecnico e amministrativo, ricercatori, studenti, genitori. A Torino in piazza
sindacati e studenti, questi ultimi con lo striscione «Pericolo tagli, in vista
promesse nuove mareggiate contro sprechi e privilegi». In corteo, oltre ai
palloncini colorati della Flc-Cgil numerosi striscioni, come quello dei Precari
della ricerca discipline umanistiche e scienze sociali di Torino e della
Fillea-Cgil di Torino, delle cooperative delle biblioteche universitarie e
quello del Politecnico in lotta e della Assemblea no Tremonti con una
bicicletta trasformata in barca dei pirati con tanto di vela nera con la
scritta «Le onde passano i pirati restano».
( da "Manifesto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
UNIVERSITÀ Blitz
neofascista, botte a Giurisprudenza E a Napoli il Blocco attacca gli studenti
Francesca Pilla NAPOLI NAPOLI «Attacco neofascista», «aggressione»,
«provocazione». Sono queste le parole che usano gli studenti dell'onda
napoletana per descrivere i tafferugli scoppiati ieri davanti alla facoltà di
giurisprudenza della Federico II. I fatti li raccontano con le loro
testimonianze e con qualche foto, denunciando di essere stati aggrediti dagli
attivisti del Blocco studentesco che con caschi, mazze, cinghie e anche lame di
piccolo taglio avrebbero impedito loro di entrare nell'Università per
un'assemblea. «È andata proprio così - conferma Andrea, uno dei portavoce
dell'Onda partenopea - ci sono venuti contro e noi ci siamo difesi. Il clima di
xenofobia e violenza è crescente, ricordiamo che appena pochi giorni fa un
nostro compagno, Marco Beyene (il ragazzo di origine etiope
figlio di un docente dell'Orientale, ndr) è stato aggredito da una squadraccia
fascista nel centro storico. Noi ricordiamo che questa gente è quella che
incita all'odio razziale». La cosa sicura è che dopo un corteo animato e
pacifico che si è snodato nella city e promosso dal sindacato per lo sciopero
della conoscenza, gli studenti hanno proseguito le iniziative. Un folto
gruppo si è staccato dalla manifestazione ed è andato ad occupare gli uffici
dell'Unico Campania, il reparto amministrativo dei trasporti pubblici, per
protestare contro il caro biglietti e per chiedere maggiori agevolazioni per
gli studenti. «Abbiamo anche srotolato uno striscione - racconta Andrea - e poi
ci siamo diretti verso la facoltà per riunirci e decidere le prossime
iniziative». Ad attenderli i ragazzi del Blocco studentesco, la sigla di
estrema destra che stava volantinando nel piazzale fuori Porta di Massa e che,
secondo quanto raccontato da quelli dell'Onda, avrebbe transennato l'entrata
della facoltà per impedirgli il passaggio. Secondo le testimonianze sarebbero
bastati un paio di botta e risposta perché gli studenti di destra infilassero i
caschi e si dirigessero con mazze, cinghie e armi di piccolo taglio verso un
gruppo di ragazzi. La risposta di quelli di sinistra non si è fatta attendere
ed è scoppiata una violenta rissa. Fortunatamente nessuno si è fatto male,
anche se i giovani aggrediti hanno riferito di alcuni contusi lievi. «Subito
dopo - continua Andrea - ci siamo diretti verso le stanze del rettore, ma
Fulvio Trombetti prima si è chiuso dentro con altri professori, quindi è uscito
e ha parlato per pochi minuti». Il rettore ha infatti letto alla folla raccolta
davanti i suoi uffici un piccolo comunicato: «L'università
è spazio di democrazia - ha detto Trombetti - e di libero pensiero; al suo
interno tutti hanno il diritto di esprimere liberamente le proprie opinioni nel
rispetto dei valori fondamentali sanciti nella carta costituzionale. Fenomeni
di intolleranza e di squadrismo non possono e non saranno mai tollerati
all'interno dell'Università di Napoli Federico II da qualunque parte
provengano». Il rettore ha anche chiesto alle forze dell'ordine di identificare
i responsabili degli incidenti. Ma gli studenti non hanno dubbi, sono stati
attaccati e si sono difesi. Non solo, pongono anche alla dirigenza
universitaria una domanda sulla legittimità di una sigla studentesca a
presidiare con mazze e caschi l'entrata alle aule: «Che cosa ci facevano questi
individui all'ingresso dell'università? - chiedono in
un comunicato - e perché nessuno ha detto niente? È stato un vero e proprio
blitz, guarda caso nello stesso giorno in cui a migliaia di studenti è stato
impedito di uscire dalla Sapienza».
( da "Manifesto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
LA RELAZIONE Il
presidente dell'ente: 11,2 miliardi di avanzo, non servono riforme «L'Inps è in
attivo» Antonio Sciotto ROMA ROMA «Il sistema è in equilibrio, i conti
dell'Inps sono a posto. Il bilancio 2008 dell'Istituto presenta un saldo attivo
di più di 11 miliardi di euro». A parlare è Antonio Mastropasqua, presidente
dell'Inps, che ieri ha presentato la Relazione annuale, affermando che per il
momento non c'è bisogno di una nuova riforma. L'attivo dell'istituto di
previdenza è esattamente di 11,275 miliardi di euro: Mastropasqua chiarisce che
su una eventuale riforma, più volte agitata dall'esecutivo negli ultimi mesi,
«spetta al Parlamento, governo e parti sociali decidere, ma un troppo frequente
intervento su questa materia rischia di incrinare il rapporto di fiducia tra
generazioni. Il sistema delle pensioni ha bisogno di tempi certi - aggiunge -
fare riforme ogni due anni rischia di compromettere la capacità di guardare al
futuro con la necessaria fiducia e certezza». Messaggio colto dal ministro del
Welfare Maurizio Sacconi, che ha ripetuto una posizione già espressa più volte:
«Sulle pensioni non è il momento di riforme strutturali». Nonostante queste
affermazioni, non sembra comunque tramontata l'idea di riformare le pensioni
del pubblico impiego, portando l'età d'uscita delle donne a 65 anni, come è
attualmente per gli uomini. Una riforma annunciata dal ministro della Pubblica
amministrazione Renato Brunetta, poi «frenata» da Sacconi, ma che rimane
all'ordine del giorno, perché il governo si starebbe consultando con la Ue (che
ha chiesto la modifica) e vorrebbe decidere entro l'estate: è probabile, tra
l'altro, che l'esecutivo attenda che passino le elezioni europee, in modo da
non inimicarsi la base elettorale. Tra i partiti che si sono mostrati più che
perplessi, non a caso, c'è proprio la Lega, con Bossi che aveva chiesto di
«consultare le donne» prima di decidere. Le pensioni
pubbliche, va ricordato, non sono però gestite dall'Inps, ma dall'Inpdap. Il
presidente dell'Inps ha infatti voluto distinguere, nel suo discorso, il
comparto pubblico dal privato: «Nel settore privato - ha spiegato - i due terzi
delle donne vanno in pensione di vecchiaia e un terzo in pensione di
anzianità». Aumentare l'età pensionabile per loro nel privato sarebbe
quindi «un paradosso perché le donne così andrebbero in pensioni più tardi».
Per questo, Mastrapasqua «esclude per ora » una equiparazione dell'età
pensionabile di uomini e donne nell'ambito privato. Sulla stessa ipotesi,
circoscritta però alla Pubblica amministrazione, il presidente dell'Inps si è
limitato a osservare che ora «c'è un dibattito interno al governo e con le
parti sociali». Ieri Sacconi ha dunque ribadito che «non è il momento delle
riforme strutturali». In un momento di crisi infatti, ha spiegato il ministro,
le riforme strutturali rischiano, in una fase di transizione, di aggiungere
«insicurezza a insicurezza». A chi gli chiedeva più specificamente
dell'innalzamento dell'età delle donne, Sacconi ha risposto che «non è il tempo
delle riforme neanche in questo settore». Il miglioramento dei conti dell'Inps,
ha spiegato Mastropasqua «è da attribuire essenzialmente agli effetti del nuovo
quadro macroeconomico, che nonostante l'incipiente crisi ha allargato
sensibilmente la platea dei contribuenti, italiani e stranieri che lavorano in
Italia». Le entrate contributive sono «sensibilmente in crescita, così come
migliora l'attività di recupero dei crediti, un vero piccolo grande boom con 5
miliardi di euro nel 2008». Il presidente dell'Inps ha spiegato che il numero
degli iscritti alle gestioni pensionistiche è cresciuto: «Sono ormai più di 19
milioni, con un incremento netto di oltre 230 mila soggetti (+1,2%). Si
aggiunga a questo l'incremento dei contributi versati dai lavoratori stranieri
regolarizzati: ormai quasi 2 milioni di cittadini stranieri versano contributi
previdenziali nel nostro Paese». La spesa per pensioni al 2008 è risultata pari
a quasi 167 miliardi di euro, con un incremento netto di 4,5 miliardi. E il
numero delle prestazioni si è attestato su 16.086.076. La Cgil, con Morena
Piccinini, «apprezza la posizione espressa da Sacconi»: «Gli oltre 11 miliardi
di avanzo devono tornare ai lavoratori dipendenti attraverso gli ammortizzatori
e ai pensionati». Anche Raffaele Bonanni (Cisl) apprezza e chiede ora di
«aumentare i contributi degli atipici per migliorare le prestazioni». Foto:
ALLO SPORTELLO INPS /FOTO ANDREA SABBADINI. IN ALTO, L'AMMINISTRATORE DELEGATO
UNICREDIT ALESSANDRO PROFUMO
( da "Giorno, Il (Lodi)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO pag. 3
Liste d'attesa raddoppiate nell'arco di 3 anni E il privato è bloccato LA DIAGNOSTICA
LODI I MEDICI non risparmiano il lavoro, i radiologi fanno quanto prescritto.
Ma dietro l'allungarsi delle liste d'attesa, negli ultimi anni, all'interno
delle strutture ospedaliere del Lodigiano i motivi vanno cercati alla radice,
nell'assetto generale che la Regione ha dato all'organizzazione sanitaria del
territorio. Prima di tutto il fenomeno. Basta fare il confronto fra quanto
accadeva nel 2006 e i tempi attuali per capire che la situazione complessiva
delle liste d'attesa è tutt'altro che favorevole. PER TRACCIARNE il ritratto
basta dire che, salvo urgenze e ricoveri, al momento è pressoché impossibile
prenotare, ad esempio, un ecodoppler in tempi ragiovevoli. Anche se ogni giorno
i macchinari e i medici lavorano a pieno regime. Nel 2006, ad aprile, l'attesa
media per questo tipo di esame era di quattro mesi, saliti a sei oggi per il
primo screening e a 1 anno per il controllo. Tempi troppo alti, come ad esempio
quelli di Tac e Risonanza magnetica: 121 giorni, contro i 60-70 di tre anni fa.
Perché accade questo? Come sempre, accade per un complesso di fenomeni
concomitanti. Innanzitutto bisogna tenere conto, come fattore positivo, del
numero di pazienti che si rivolgono alle strutture locali e di quanti lasciano
il Lodigiano per approdare in reparti fuori provincia. Questa volta il numero è
stabile: erano poco meno del 50 per cento nel 2006 come oggi. Ciononostante le
liste crescono, anche perché negli anni l'utilizzo della tecnologia nella
diagnostica tende a crescere. Secondo dati confermati anche dagli studi della
Regione, ogni anno - a parità di pazienti - l'uso della diagnostica radiologica
cresce spontaneamente del 10 per cento. Da qui, un inevitabile aumento. Ma il
Lodigiano è di per sé anche un'anomalia nel panorama della
sanità mista privato-pubblica della Lombardia. Il famoso modello Formigoni, nato con una legge
del 1997, che equiparava il pubblico al privato, infatti sembra non applicarsi
a sud di Melegnano. FRA tutte le province lombarde, infatti, Lodi è l'unica a
non avere grandi strutture diagnostiche e sanitarie a rimborso diretto.
In altre parole a Lodi nessuno può rivolgersi a un privato pagando solo il
ticket, come avviene a Milano, Pavia, Cremona o Brescia. Mentre, infatti, nel
resto della Lombardia imperversava il boom di strutture private, le prime sorte
nel 2004 si videro troncare le speranze di un contratto per il rimborso
diretto. La Regione, che sforò quell'anno i tetti di spesa per la sanità,
decise di chiudere i rubinetti. Lo scorso anno, nelle linee guida regionali
sulla sanità, una parziale marcia indietro: se l'Asl, in palese difficoltà con
le liste d'attesa, è in emergenza può chiedere di dare i rimborsi diretti a
strutture già convenzionate. Ma ancora nulla si è mosso.
( da "Eco di Bergamo, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Valle Seriana, le
scuole sono risorse anti-crisi» --> L'offerta è ricca e gli studenti
arrivano anche dal capoluogo. In Valle di Scalve una sperimentazione
d'eccellenza Giovedì 19 Marzo 2009 PROVINCIA, pagina 17 e-mail print Valle
SerianaLa valle non è più periferia ma centro, con un ricco patrimonio
culturale e forti potenzialità anche dal punto di vista sociale e dello
sviluppo economico. Al punto che al tradizionale pendolarismo degli studenti di
valle verso le scuole di Bergamo stanno incominciando ad affiancarsi (per ora
timidamente, ma ci sono) ragazzi che si spostano in senso inverso. È una
prospettiva stimolante quella che emerge dalla ricerca sull'«offerta formativa»
svolta dalla facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bergamo su
impulso delle Comunità montane della Valle Seriana, dell'alta Valle Seriana e
della Valle di Scalve e della Provincia, che sarà presentata stamattina nel
convegno «Educazione, formazione e territorio. L'offerta formativa in Valle
Seriana, in Valle Seriana superiore e in Valle di Scalve» nella sede della
Comunità montana di Albino. La ricerca si è svolta da
settembre 2008 a gennaio 2009: «Un periodo - spiega Stefano Tomelleri, docente di sociologia generale, che ha coordinato il lavoro insieme con
Ivo Lizzola, preside della facoltà - in cui in ambito scolastico è arrivata la
riforma Gelmini, mentre dal punto di vista socio-economico si è entrati nella
fase acuta di una profonda crisi». Lo studio, partendo da questi
elementi, ha cercato di individuare le possibili linee di sviluppo per la
formazione nei prossimi anni: è infatti dalle scuole che c'è la possibilità di
far emergere nuove idee, nuovi talenti, risorse preziose per il rinnovamento e il
rilancio della zona, per combattere la crisi. «L'offerta è ricca - prosegue
Tomelleri - le possibilità a disposizione degli studenti sono molte. Gli
studenti vanno a scuola ed escono ben preparati». Ci sono anche particolari
esempi d'eccellenza, come quello dell'istituto comprensivo di Vilminore, dove
al percorso normale fino alla terza media è stato aggiunto un primo biennio
sperimentale «flessibile» in base alle richieste degli allievi, per permettere
ai ragazzi di seguire vicino a casa il corso superiore che hanno scelto. «È
un'esperienza - spiega Martino Doni, dell'Università di Bergamo, che ha
lavorato al progetto - di particolare valore perché profondamente radicata sul
territorio e perché con una forte consegna educativa ed etica». Anche per
merito dei piccoli numeri si realizza un rapporto molto diretto tra insegnanti
e allievi. Non mancano i problemi «prima di tutto i costi, e ci sono sempre
cose da migliorare». Il quadro socioeconomico, la ricerca non lo nasconde, sta
attraversando un momento difficilissimo, in particolare nel settore tessile e
meccano-tessile. Le interviste (a cura di Mario Salomone, docente
di Educazione ambientale e di Marcella Messina) a imprenditori, sindaci,
sindacalisti, dirigenti e responsabili delle risorse umane evidenziano la
necessità di aprire gli orizzonti, di far emergere nuove idee, di dirottare la
produzione in settori in via di sviluppo come le tecnologie legate all'ambiente
e alla sostenibilità. E sottolineano anche l'esigenza di avere a disposizione
persone dotate di maggiori competenze tecniche. «Questo dato - sottolinea
Tomelleri - conferma l'urgenza di creare un sistema nel quale i diversi
soggetti possano dialogare e lavorare insieme. Pensiamo per esempio a quanto
potrebbe essere importante recuperare il ruolo delle imprese come luoghi di
formazione. È importante far sentire anche agli insegnanti l'importanza di
considerare la Valle come sistema complesso». Proprio per questo i docenti che
hanno collaborato al progetto sono stati invitati a costruire «mappe partecipative»
che mostrano nel tempo il cambiamento dei punti di riferimento e dei soggetti
attivi sul territorio e le possibili connessioni: saranno ora raccolte in un
cd-rom. La valle risente ancora di qualche complesso d'inferiorità: lo dimostra
per esempio il fatto che siano ancora moltissimi a scegliere scuole lontane da
casa, anche per merito del miglioramento della rete viaria e dei trasporti. «In
questo senso - conclude Tomelleri - è importante che cresca la consapevolezza
delle risorse a disposizione, anche nelle famiglie». Sabrina Penteriani
19/03/2009 nascosto-->
( da "Eco di Bergamo, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Formazione e
territorio» Oggi la presentazione alla Comunità Montana --> Giovedì 19 Marzo
2009 PROVINCIA, pagina 17 e-mail print La ricerca sull'offerta formativa in
Valle Seriana svolta dalla facoltà di Scienze della Formazione dell'Università
degli Studi di Bergamo su impulso delle Comunità montane della Valle Seriana,
della Valle Seriana superiore e della Valle di Scalve e con il contributo della
Provincia sarà presentata oggi in un convegno su «Educazione, formazione e
territorio. L'offerta formativa in Valle Seriana, Valle Seriana superiore e
Valle di Scalve». L'appuntamento è dalle 9 alle 13 nella sede della Comunità
montana ad Albino. Ad aprire i lavori sarà Stefano Tomelleri, docente di Sociologia generale, che parlerà di «Capitale economico e
capitale sociale nelle valli». A Viviana Molaschi, docente di
Legislazione dei servizi sociali, sarà affidato il compito di presentare la
cornice normativa: «La governance dell'offerta formativa: la scommessa degli
ambiti istituiti dalla Provincia». Subito dopo Mario Salomone, docente di Educazione ambientale, parlerà di «Futuro e
sostenibilità. Prospettive socioeconomiche della Valle Seriana e della Valle di
Scalve e bisogni formativi». Chiara Brambilla, Martino Doni, Marcella Messina
(facoltà di Scienze della Formazione, Università di Bergamo) presenteranno i
lavori sul campo. Le conclusioni sono affidate a Ivo Lizzola (preside della
facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bergamo). Nel corso dell'incontro
sarà presentato un cd-rom con le «mappe partecipate» disegnate dagli insegnanti
che sono stati coinvolti nel progetto. 19/03/2009 nascosto-->
( da "Eco di Bergamo, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
ConvegniMacchine
utensili e dintorni Ore 9,45, hotel San Marco, seminario «Progetto Balcani:
opportunità per la macchina utensile italiana e dintorni» dedicato alle
prospettive per il comparto delle macchine utensili nei Paesi dei Balcani,
organizzato da Ucimu - Sistemi per produrre, l'associazione dei costruttori
italiani di macchine utensili, robot e automazione --> Giovedì 19 Marzo 2009
AGENDA, pagina 15 e-mail print ConvegniMacchine utensili e dintorni Ore 9,45,
hotel San Marco, seminario «Progetto Balcani: opportunità per la macchina
utensile italiana e dintorni» dedicato alle prospettive per il comparto delle
macchine utensili nei Paesi dei Balcani, organizzato da Ucimu - Sistemi per
produrre, l'associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot e
automazione. Ore 9,45, intervento di Roberto Iotti, caporedattore Economia e
Imprese de «Il Sole 24Ore»; a seguire, presentazione dei dati del settore
macchine utensili, con focus su Albania, Croazia, Serbia e Slovenia, a cura di
Gian Maria Gros-Pietro, direttore Dipartimento economia Università Luiss Guido
Carli di Roma. Ore 10,30, tavola rotonda su «La macchina utensile italiana e
dintorni: opportunità nei Balcani», con Giancarlo Losma, presidente
Ucimu-Sistemi e Losma di Curno, Umberto Vattani, presidente Istituto nazionale
per il Commercio con l'Estero, Gabriele del Torchio, amministratore delegato
Ducati Motor Holding e Carlo Mazzoleni, presidente Gruppo industriali
metalmeccanici Confindustria Bergamo. CorsiL'Italia e i nuovi cittadini europei
Ore 14,30, Spazio Polivalente del Palamonti, via Pizzo della Presolana 15,
chiusura del corso di formazione «L'Italia e i nuovi cittadini europei»
organizzato dal Settore Politiche sociali della Provincia di Bergamo. Traian
Valdman, decano della Chiesa Ortodossa Romena di Milano, Franco Pittau,
coordinatore Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes e Patrizia
Bonometti, direttore Risorse umane Europa di Tenaris HR Europe, parlano sul
tema: «Prospettive di integrazione e di gestione dei conflitti». Ridi 'n
Bergamo al Teatro Lottangolo Ore 21, al Teatro Lottangolo, parrocchia S. Paolo,
piazzale S. Paolo 35, laboratorio comico «Ridi 'n Bergamo» a cura di Omar
Fantini e Paolo Casiraghi. Un mare di gag, monologhi, situazioni comiche
rigorosamente senza copione. La sanità oggi Università per anziani di Bergamo:
«Una città nel mondo. Bergamaschi protagonisti nelle arti, nelle lettere in
economia e nella cultura» organizzato da Anteas, associazione per la terza età
della Fnp Cisl. Ore 15, sala «Conferenze» del Palazzo dei Contratti e della
Manifestazioni, via Petrarca 10, lezione su «Incontro di ricerca azione: la
sanità oggi», a cura del Centro di ricerca interdisciplinare «Scienze umane,
salute e malattia» dell'Università degli Studi di Bergamo. Casazza, saper
ridere Ore 14,30, in biblioteca, apertura del corso «Saper ridere. Ridere con
gli altri, non degli altri», condotto da Cristina Paladini. feste e
tradizioniLovere, «rogo della Vecchia» Ore 20,30, al teatro Crystal,
tradizionale processo e «Rogo della Vecchia» di metà quaresima, organizzato
dall'oratorio di Lovere. Lo spettacolo sarà preceduto da un intervento musicale
degli allievi della Scuola media a indirizzo musicale dell'Istituto comprensivo
di Lovere. Si esibiranno gli allievi della classe di pianoforte, tromba,
clarinetto e chitarra dei professori Braghini, Bettoli, Fiorinelli e Nosari.
Pognano in festa per San Giuseppe La comunità festeggia il patrono San
Giuseppe, ore 20, nella chiesa dedicata al santo, Messa celebrata dal vescovo
emerito di Bergamo mons. Roberto Amadei e processione serale con la statua del
santo per le vie del paese. Nel corso della serata mons. Amadei inaugurerà
nella cascina San Giuseppe un'esposizione di immagini sacre e santini della
collezione del trevigliese Luigi Minuti. Nella chiesa dell'Immacolata, apertura
della mostra di quadri del pittore Angelo Balduzzi. Ore 16: «Le avventure di
Gioppino», spettacolo di burattini per gli alunni delle scuole elementari,
proposto dal «teatro dei burattini Onofrio». IncontriDa Lotto a Fra Galgario
Proseguono i percorsi nella pittura dal Rinascimento all'Ottocento organizzati
dall'assessorato al Decentramento-Circoscrizione 1, dal Centro culturale Borgo
Palazzo e dall'Associazione Guide Giacomo Carrara. Ore 20,30, Centro
socio-culturale Borgo Palazzo, via Borgo Palazzo 25, Paolo Plebani parla sul
tema: «I grandi maestri nella storia della città: da Lotto a Fra Galgario».
Preghiera ecumenica fra cattolici ed evangelici Ore 20,45, nel tempio
evangelico, via Roma 2a, chiusura degli incontri ecumenici di ascolto,
riflessione e preghiera sulla Parola di Dio per tutti coloro che vivono
l'interesse al cammino ecumenico. Interverranno la pastora Janique Perrin,
della comunità cristiana evangelica di Bergamo e mons. Patrizio Rota
Scalabrini, delegato diocesano per l'ecumenismo. Film all'Urban Center Ore 21,
all'Urban Center di piazzale Alpini, nel corso della mostra del Piano di
governo del territorio di Bergamo «Bergamo Futura», proiezione del film:
«L'onorevole Angelina», di Luigi Zampa. «Premio Bergamo» incontro con Mauro
Covacich Alla civica biblioteca Antonio Tiraboschi, via San Bernardino 74,
incontri con i finalisti della XXV edizione del Premio nazionale di Narrativa
Bergamo. Ore 18, Mauro Covacich presenta il libro: «Prima di sparire»; coordina
Adriana Lorenzi. «Babele 56», con Giorgio Fontana Ore 18, sala delle carte del
centro culturale alle Grazie, viale Papa Giovanni XXIII 13, per il ciclo
«Incontri con l'autore» organizzato dalla Libreria Buona Stampa, l'autore
Giorgio Fontana presenta il libro: «Babele 56. Otto fermate nella città che
cambia». Interviene Paolo Doni, giornalista de L'Eco di Bergamo. La Cattedrale
fra architettura e liturgia Ore 21, in Cattedrale, piazza Duomo, in occasione
della riapertura della chiesa dopo i lavori di restauro, Michela Gatti della
Fondazione Famiglia Legler di Ponte San Pietro, parla sul tema: «La Cattedrale
doppia di Bergamo fra architettura e liturgia». Ingresso gratuito fino ad
esaurimento posti. Info 035.243.539 - www.museobernareggi.it. Omaggio alla
cultura cinese le poesie di Rosanna Bertacchi Monti Ore 17,45, sala ex
consiliare di via T. Tasso 4, incontro organizzato dal Cenacolo Orobico di
Poesia con presentazione, di Tosca Finazzi, della nuova raccolta di testi
poetici della poetessa Rosanna Bertacchi Monti dal titolo: «Là dove flautano i
bambù», con lettura dei testi curata dall'attore Ferruccio Giuliani, al flauto
Guido Tacchini. Interverranno il Rettore dell'Università di
Bergamo, Alberto Castoldi e i docenti di lingua cinese Mireille De Gouville e
Mao Wen che hanno curato la versione in lingua cinese. Valmarina fra natura e
tessuto urbano Ore 11, Consorzio Parco dei Colli, ex monastero di Valmarina,
via Valmarina 25, Renato Ferlinghetti del Centro studi sul territorio parla sul
tema: «Valmarina tra natura e tessuto urbano». Lo sport al femminile Ore
18,30, Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso 8, nell'ambito del ciclo
«Sport e salute», conversazione del professor Calligaris sul tema: «Lo sport al
femminile». Almenno San Salvatore, la vita degli emigranti Nella sala riunioni
della Fondazione Rota, via Repubblica 1, presentazione di filmati
sull'emigrazione delle valli bergamasche; ore 20,30 proiezione di «Mira il tuo
popolo», di Alberto Valtellina e Sergio Visinoni. Boltiere, i giovedì della famiglia
Ore 20,30, Centro civico Aldo Moro: «Le nuove scoperte legate all'adolescenza»,
serata organizzata dalla Fondazione San Giuliano di Ciserano, dal Comune e
dalla parrocchia sul rapporto genitori-figli nella difficile età
adolescenziale. Relatori Antonio Ravasio, Valentina Pedroni e Donatella
Valsecchi. Lovere, a spasso tra le stelle Continua il ciclo di incontri su
astronomia, astrofisica e cosmologia, nuove teorie e osservazioni
sull'universo, dal titolo «Viaggio ai confini della conoscenza» organizzato
dall'Auser con il patrocinio dell'Istituzione comunale «Lovere iniziative»,
nell'ambito del corso di Terza Università. Ore 15-17, auditorium di villa
Milesi, Luigi Cottinelli parla sul tema: «Vari tipi di stelle». Costo: 15 euro
più tessera Auser. Per iscrizioni: Auser via Marconi, 41, tel. 035964892.
Piazza Brembana, storia della politica «Storia e forme della politica»,
incontri organizzati dal circolo del Partito democratico Alta Valle Brembana.
Ore 20,30 nella sede del circolo del Pd Alta Valle Brembana in via Roma 9,
Vincenzo Leone ripercorrerà i passi della rivoluzione francese, della
democrazia assoluta, attraverso le tesi di Rousseau e della democrazia
americana con Tocqueville. Pradalunga, concerto-lezione Ore 20,30, teatro
oratorio «Don Bosco», concerto-lezione «Gianluigi Trovesi Nonet - autour du
"sogne" intorno al sogno» con il Trio Barocco, il Trio Popolare e il
Trio contemporaneo. Romano di Lombardia, il piano di governo del territorio Ore
15, nell'auditorium multimediale del centro sociale della Fondazione Rubini,
nell'ambito degli «Incontri culturali» promossi dall'Associazione anziani e
pensionati, relazione del sindaco Emilio Tognoli che parlerà del Piano di
governo del territorio, adottato recentemente dal Consiglio comunale. San Pellegrino,
intorno ad Alessandro Manzoni Alla sala Putti di Villa Speranza, «L'insolito
Manzoni», ciclo organizzato dall'assessorato alla Cultura del Comune. Ore
16,30, Mariagrazia Deretti parla sul tema: «Dalla persona al personaggio: chi è
stato veramente il modello per la figura dell'Innominato?». Villa d'Adda,
Scuola e genitori Ore 20,45, sala Mater dell'Istituto «Sacro Cuore», la
logopedista Mariagrazia Rigamonti affronta i temi del disagio, dei disturbi
dell'apprendimento, affrontando le difficoltà create dalla dislessia, dalla
discalculia o dalla disortografia. Villa di Serio, dal gioco allo sport «Lo
sport per crescere». Ore 21, sala della comunità della biblioteca, Maurizio
Cremonini, tecnico federale e responsabile del settore minibasket per la Federazione
italiana pallacanestro, parla sul tema: «Gioco-giocosport-sport: il passaggio
dal gioco allo sport. Come? Quando? Con chi?». Zogno, fra Lucrezio e Seneca Ore
15, Sala Priula del museo S. Lorenzo, Silvana Ardemagni parla sul tema: «Il
"fragoroso" silenzio degli antichi classici: Lucrezio e Seneca».
Mostre Bergamo Futura Urban Center di Piazzale degli Alpini, «Bergamo Futura.
Vieni a conoscere oggi come sarà la Bergamo di domani», mostra interattiva
visitabile fino al 5 aprile. Orario: 15-19,30. Prenotazioni visite scolastiche
(solo al mattino del mercoledì) e visite guidate per gruppi (negli orari di
apertura della msotra), tel. 035.399.010-022 Capolavori a Palazzo della Ragione
Palazzo della Ragione, esposizione della mostra «L'Accademia Carrara nel cuore
della città. Capolavori a Palazzo della Ragione» e nuovo allestimento dal
titolo «Dal Quattrocento all'Ottocento»; fino al 31 maggio. Orario: 9,30-17,30.
La video installazione di Hannah Collins Sala alla porta di Sant'Agostino,
video installazione dell'artista inglese Hannah Collins «Solitude and Company»;
fino al 12 aprile. Orario: 15,30-19. Una città senza Sala Manzù, via Camozzi,
passaggio via Sora, mostra di Maurizio Bonfanti dal titolo «Una città senza»;
fino al 13 aprile. Orario: 16-19. Seriate, le opere di Daniela Formento
Libreria Terzo Mondo, via Italia 73, esposizione delle opere della pittrice
Daniela Formento; fino al 15 aprile. Treviglio, i capolavori della Cassa Rurale
Sala esposizioni «G. Battista dell'Era», della Cassa Rurale, via Carcano, 15,
mostra intitolata «I capolavori della Cassa Rurale», con esposizione dei
gioielli della Pinacoteca e di due capolavori di proprietà dell'Accademia
Carrara, «Storia di Gualtieri e Griselda» di Francesco di Stefano detto «il
Pesellino» momentaneamente in esposizione a Treviglio dopo i lavori di
restauro. La mostra sarà visitabile fino al 29 marzo; orario: 15-18.
MusicaLezione-concerto al Sant'Alessandro Sala Bernareggi del Collegio
Vescovile Sant'Alessandro, via Garibaldi 3, «I Concerti del sant'Alessandro»,
rassegna organizzata in collaborazione con l'Accademia musicale Santa cecilia
Opera S. Alessandro. Ore 11,25, lezione-concerto del pianista Matteo Corio.
Flauto e clarinetto in duo col pianoforte Ore 10,45, aula magna del Liceo
Psicopedagogico Suardo di via Angelo Maj, «Lezioni-concerto» per far conoscere
e partecipare alla musica tutta la scuola. Tema della giornata: «Flauto e
clarinetto in duo col pianoforte» con Chiara Tintori al clarinetto,
Gianbattista Grasselli al flauto, Alberto Foresti e Matteo Castagnoli al
pianoforte. Nuovi suoni live al Polaresco «Nuovi Suoni Live», concerti dal vivo
delle giovani band selezionate per il concorso riservato a solisti e giovani
gruppi musicali bergamaschi, promosso dall'Ufficio giovani del Comune di
Bergamo, in collaborazione con associazione Business a low cost company,
associazione Onde Quadre e Agorà del Polaresco. Ore 21, sul palcoscenico dello
Spazio Polaresco, esibizione dei gruppi Plug e The Blot. Rock band in centro
Ore 21, serata rock a «La chiave Piano Bar» in via S. Francesco d'Assisi,
promossa dall'agenzia Circolino Eventi, con esibizione di Alessio The Rain Band
e The Deadberrys. Barzana, il rock dei Dreamland Ore 21,30, al Ryan, serata
rock con la band bergamasca dei Dreamland. Ponteranica, jazz con Bombardieri e
Del Barba Ore 21 al Bopo, via Concordia 6, esibizione del duo composto da Oscar
del Barba (pianoforte) e Guido Bombardieri (clarinetto, clarinetto basso, sax
soprano). Ingresso gratuito. Seriate, tributo ai Queen Ore 22, allo Xel, via
Levata 18, serata tributo ai Queen con la Merqury Band, formazione capitanata
da Ferdinando Altavilla. Ingresso gratuito. Treviolo, il trio Triò al Cafeteria
Ore 21, al Cafeteria, viale Europa, esibizione del trio «Triò» formato da Tino
Tracanna, Roberto Cecchetto e Ferdinando Faraò. Ingresso gratuito. Zanica, le
sperimentazioni dell'Anorak Trio Ore 21, al Vecchio Tagliere, via Libertà,
concerto dell'Anorak Trio, composto dall'olandese Onno Govaert alla batteria,
l'americano Rachel Gawell al violoncello e l'italiano Andrea Taeggi al piano.
Settimana della caritàParrocchia S. Alessandro in Colonna Nella parrocchia di
S. Alessandro in Colonna, settimana della carità sul tema «Disabilità: problema
o risorsa?»; fino al 22 marzo. Alla Domus, lo «Spazio autismo» si presenta.
SolidarietàClusone, artigianato tessile per il Perù In piazza Uccelli,
esposizione di artigianato tessile «Arte e Carità» con vendita di tappeti,
ricami e maglioni a favore della «Familia Artesiana Maria Auxiliadora»; fino al
5 aprile. Orario: 9-12 e15-19. Tempo liberoLudoteca Giocagulp Ore 16,30, alla
Ludoteca Giocagulp, via don Gnocchi 3, nel parco Turani di Redona, «Vento che
muovi...» creiamo il «quadrotto» di primavera, per bambini e bambine della
Scuola Primaria. I laboratori sono gratuiti ma è necessario iscriversi allo
035.360.320. Ludoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1,dalle 16
alle 18,30, ingresso con gioco libero per i bambini/e della scuola
dell'infanzia dai 3 ai 5 anni. Ore 16,30, «L'albero di primavera», laboratorio
di collage. Urgnano, raccontami una storia Ore 16,45, in biblioteca, lettura di
fiabe per bambini di tutte le età, «La balena rosa». 19/03/2009 nascosto-->
( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
ASCOLI PRIMO PIANO
pag. 2 Convegno nazionale sul lavoro Ospiti di prestigio alla Sala dei Savi di
EMANUELA ASTOLFI SCUOLA in rivolta. Accogliendo l'appello lanciato alcuni
giorni fa dalla Flc - Cgil a livello nazionale, il mondo dell'istruzione ha
manifestato, ieri mattina davanti alla sede della Prefettura, la contrarietà
all'attuale politica del Governo che coinvolge le scuole, i
docenti e gli studenti. Una politica che i presenti con tanto di striscioni
hanno definito «fatta di tagli e di smantellamenti che stanno mettendo in
ginocchio il sistema d'istruzione e formazione e stanno fermando la ricerca».
«Questo sciopero generale è stato indetto da tutti i lavoratori della
conoscenza spiega Giuseppe Vaglieco, segretario provinciale della Flc -
Cgil per chiedere di rivedere e ritirare i provvedimenti che il Governo ha
messo in atto dallo scorso luglio su ogni settore della conoscenza». Scuola, ma
anche università. ricerca e formazione a
trecentosessanta gradi. «SONO INTERVENUTI devastanti aggiunge il rappresentante
sindacale a partire dai tagli al sistema scolastico». Tagli che, se non saranno
rivisti, porteranno a livello provinciale la perdita di circa 500 posti di
lavoro tra docenti e personale Ata che lavora nel mondo della scuola. «Solo se
facciamo riferimento alle compresenze che sono state tagliate dice , perderemo
circa 120 posti di lavoro e 113 per il personale Ata dell'intera provincia». A
livello regionale, si potrebbero avere già a settembre tagli per oltre 600
posti nella scuola primaria e almeno 200 nella secondaria di primo gardo.
ottocento precari in tutta la regione, rischiano di non lavorare più dal
prossimo anno scolastico. La preoccupazione è evidente, chi ha manifestato ieri
mattina parla di una vera e propria emergenza sociale, non solo per la perdita
di posti di lavoro ma per le ripercussioni negative che si avranno
sull'insegnamento. «Anche le famiglie degli studenti sono preoccupate
sottolinea Vaglieco . Si sono appena concluse le iscrizioni per il prossimo
anno e la maggioranza delle famiglie del territorio ha scelto un tempo scuola
più lungo (30 ore al posto delle 24 previste nel decreto Gelmini, ndr)». All'Istituto
scolastico comprensivo di Monteprandone, per esempio, alcuni genitori hanno
sottoscritto un documento in cui chiedono di mantenere il tempo scuola in
vigore adesso. SINDACATI e insegnati hanno consegnato al prefetto Alberto
Cifelli un corposo documento che contiene quelli che saranno gli effetti sul
territiro della riforma voluta dal Ministro della publbica istruzione.
«Chiediamo di riflettere sugli effetti che questa manovra avrà sul mondo della
conoscenza conclude il segretario provinciale Flc - Cgil perché invece di
essere un volano di sviluppo, sottrae risorse, mettendo in ginocchio e creando
incertezza per il futuro di centinaia di famiglie».
( da "Eco di Bergamo, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Nati nel '95, il
computer ha preso il posto del libro --> A Milano la presentazione di una
ricerca del liceo Lussana Sotto osservazione 500 studenti: è la generazione
«digitale» Giovedì 19 Marzo 2009 CRONACA, pagina 14 e-mail print Per loro
Internet è una sorta di protesi. Non solo uno strumento di lavoro o di svago,
ma una parte bionica di sé, l'ambiente che media gran parte della loro
comunicazione ed espressione. Sono i «Nati digitali» ai quali domani a Milano
viene dedicato un convegno di studio aperto dagli studenti del liceo Lussana
perché la loro insegnante, la professoressa Dianora Bardi, li ha coinvolti
nella ricerca che sta alla base dell'incontro, da lei stessa organizzato come
fondatrice di Nova Multimedia, associazione-contenitore di idee e iniziative
internazionali che collegano formazione e tecnologie dell'informazione. A
discutere la ricerca, ci sarà anche Derrick De Kerckhove, il massmediologo
allievo e successore di Mac Luhan nell'omonimo Istituto dell'Università di
Toronto. I nati digitali sono i ragazzi del '95, nati sullo scorcio del XX
secolo, i primi a nascere dotati di biberon e tastiera, diversi dai più anziani
che sono tutti, chi più chi meno, «immigrati digitali». Giunti a 14 anni,
rappresentano la prima generazione che non ha più come strumento base di
conoscenza il libro stampato su carta. Per trovare una rivoluzione
tecnocognitiva di questa portata bisogna risalire alla generazione nata dopo
Gutenberg, più di cinquecento anni fa. Le risposte al questionario che sta alla
base della ricerca lo testimoniano: ci sono scritti ma anche foto e video. Una
risposta alla domanda «che rapporto hai con il libro di carta» è un video dove
una ragazza è prima sepolta da una montagna di libri che deve consultare in
contemporanea e poi siede tranquilla a un video. Altri però (via video!)
sostengono che su carta si legge meglio. Anche la sezione tradizionale delle
risposte scritte è piuttosto nutrita, ma, insomma, i digitali sono qua. «È
andata così - racconta Dianora Bardi, una che vive e parla con premuto il tasto
su "avanzamento veloce" - sul portale di Nova Multimedia ho invitato
gli studenti a discutere il loro rapporto con le tecnologie. Dal materiale
proposto sono uscite 250 domande che abbiamo analizzato insieme a Paolo Ferri
dell'Università Bicocca. Alla fine sono uscite 13 macrodomande che ho affidato
agli studenti di 15 classi del Lussana. Potevano rispondere con testi,
immagini, multimediali. Tutto il materiale ricevuto è stato poi catalogato e
ordinato e costituisce ora la base della discussione. Il dato che ci ha colpito
nel sistemare le risposte è che quelle verbali sono in media più simili tra
loro, formato tema, mentre i video e le immagini spesso sono più originali,
forse perché sono format non ancora sentiti come scolastici». Al questionario
hanno risposto 500 ragazzi dai 14 ai 18 anni, su domande che riguardavano il
rapporto con il libro cartaceo e il modo di rapportarsi dei giovani alle
tecnologie. Chiesti anche esempi di uso della fotovideocamera del cellulare e
di video in Youtube. Poi l'amicizia reale e virtuale (reale!) il mondo senza
tecnologie (cosa?); tecnologie e studio (wikipedia!); Facebook; grandi temi del
pianeta; genitori e figli, privacy. Le risposte mostrano nel complesso grande
equilibrio (come le risposte circa le tecnologie che possono allontanare o
avvicinare figli e genitori secondo che il computer sia usato da entrambi
oppure no) e ironia, come nel video «Come Facebook ci ha cambiato la vita» dove
Mario Rossi è alle prese con l'invasione di sconosciuti in ogni momento della
giornata. Insomma, digitali sì, sciocchi, no. Il convegno, discuterà se dietro
il cambiamento c'è solo un'operazione di marketing o se davvero sta nascendo un
modo nuovo di concepire la cultura. Sicuramente, chi apprende per via digitale
procede più per pratica che si affina piuttosto che per quadro teorico, per
condivisione e cooperazione. Il contrario del modello scolastico dominante che usa
le tecnologie come «strumento aggiuntivo». Fra dubbi e tentativi procedono gli
educatori, mentre i ragazzi sfrecciano sul loro terreno di caccia naturale.
Interattività, velocità, pensiero nomade, omologazione per eccesso di
possibilità di informazione, indifferenza al diritto d'autore, destinato a
sostituirsi con una responsabilità d'autore che riguarda tutti e va a
coincidere con la formazione di una nuova etica che può reggersi solo su
un'idea condivisa di responsabilità personale e sociale e poco sulla divisione
pubblico/privato, diritti/doveri. «I nati digitali» si svolge domani a Palazzo
Fast di Milano, in piazzale Morandi, con inizio alle 9,30. Susanna Pesenti
19/03/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Pesaro)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 Chiudi «La crisi noi non la paghiamo!» E' il grido dei docenti precari
della Provincia di Pesaro e Urbino che non ci stanno a piegare la testa di
fronte alla mannaia che la riforma Gelmini sembra avergli preparato. E ieri
mattina in Piazza del Popolo c'erano decine di rappresentanti, con tanto di
cartello al collo che citava a caratteri cubitali il loro ruolo. O meglio il
loro "non ruolo": «Alcune di noi esercitano la professione da 15-20
anni in una cronica assenza di contratto regolarizzato - raccontano
alcune docenti - Anziché vederci riconosciuti i nostri diritti, il Governo è
pronto a darci il benservito». Particolarmente allarmati i docenti di lingua
straniera, tra i più penalizzati: «Prima veniamo sottoposti ad approfonditi
corsi di aggiornamento - raccontano - Poi la seconda lingua diventa opzionale e
ci ritroviamo praticamente messi alla porta». Quella del precariato è
però solo una delle tante lotte che la Flc Cgil intende portare avanti fino
all'estremo tentativo di un'inversione di rotta del Ministero, di
un'attenuazione, o quanto meno di una disposizione di ammortizzatori sociali
che riconosca la categoria: «Fra i cosiddetti precari "di lunga
data", almeno uno su quattro nella nostra Provincia si ritroverà senza
occupazione - illustra Lilli Gargamelli, responsabile Flc Cgil Pesaro-Urbino -
Senza contare chi effettua supplenze più marginali, che attualmente può già
considerarsi fuori dai giochi». Proprio la Rete Docenti Precari Marche ha già
indetto per il prossimo 26 marzo uno specifico sit-in di protesta davanti
all'ex Provveditorato di Pesaro. Ma oltre a docenti precari e responsabili
sindacali Cgil, ieri sono scesi in piazza i rappresentanti del personale Ata
(sono circa 100 quelli che nel Pesarese dovranno farsi da parte) e del
personale Afam e dell'Università di Urbino, per i quali il cappio non è meno
stringente. Presenti anche comitati di genitori e studenti, e ad appoggiare la
protesta anche l'assessore provinciale alla Pubblica Istruzione Renzo Savelli.
Una delegazione con rappresentanti dei diversi ruoli è poi stata ricevuta dal
prefetto Alessio Giuffrida. «E' una protesta trasversale, perché riguarda
davvero tutti - dice il segretario generale Cgil Pesaro-Urbino, Roberto
Ghiselli - Non si tratta soltanto di difendere il posto di lavoro di una
determinata categoria di lavoratori. Ma la Riforma attuale porta la scuola
italiana ad un generalizzato decadimento di qualità. E l'istruzione e la
cultura sono diritti sacrosanti di una società civile». D.S.
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 Chiudi di SONIA PAGLIA CASTEL DI SANGRO - Tagli alla sanità. Sindacati
uniti per difendere l'ospedale sangrino. Angelo Petrarca dell'Adass, Sandro
Buzzelli della Fials e Beato Biagio dell'Ugl sollecitano un incontro urgente
con la direzione della Asl Avezzano-Sulmona-Castel di Sangro e con il sindaco
Umberto Murolo. Propongono la riapertura dei reparti chiusi come per esempio la
Ginecologia, divenuta ormai un dormitorio e la riattivazione di tutte quelle
figure che sono sparse per il territorio e costrette ad esercitare la propria
professione, in altre realtà. Ai sindacati si accoda il medico Luigi Altamura
che chiede la riapertura delle stanze chiuse a pagamento, sollevando il
problema della mancanza di posti letto, con pazienti costretti a ricoverarsi in
ospedali distanti dalle nostre zone. Le organizzazioni sindacali invitano anche
il neo assessore regionale alla Sanità, Lanfranco Venturoni, a verificare in
che condizioni si trovi l'attuale presidio dal punto di vista della sicurezza.
Non molto tempo fa il Nas rilevò che nel deposito di alimenti erano presenti infiltrazioni
di acqua e altre situazioni. Stessa situazione in una sala
operatoria, insieme ad altri fattori di rischio che si discostano da quello che
è il panorama della sicurezza negli ambienti di lavoro. Angelo Petrarca
dell'Adas sottopone all'attenzione anche l'ipotesi di un intervento pubblico
privato per la realizzazione di un nuovo ospedale in un edificio già esistente.
( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
VENETO pag. 12
Emigrazione veneta in Romania RICERCA PRESENTATO IERI a Palazzo Balbi, sede
della Giunta regionale a Venezia, dall'Assessore ai Flussi Migratori, Oscar De
Bona, il volume «Veneti in Romania». Si tratta dell'ultima pubblicazione della
collana «Civiltà Veneta nel mondo», diretta da Gianpaolo Romanato e finanziata
dalla Regione del Veneto. Quella presentata ieri è una ricerca condotta dal
prof. Roberto Scagno, docente di Lingua e Letteratura
Romena presso l'Universtità di Padova, in collaborazione con Paolo Tomasella,
architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica presso l'Università di
Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato di
ricerca in storia presso l'Università di Iasi in Romania. Referente scientifico
del progetto è il prof. Gianpaolo Romanato, docente di Storia
contemporanea presso l'Università di Padova. Nella storia della prima grande
emigrazione veneta nell'ultimo trentennio dell'Ottocento, un capitolo
importante, ma ancora largamente inesplorato, è quello riguardante i
Paesi dell'Europa centro orientale e in particolare danubiano-balcanica. Nel
processo di modernizzazione e di creazione della indispensabile rete di
infrastrutture stradali e ferroviarie e dell'edilizia pubblica di quest'area le
maestranze venete e friulane ebbero un ruolo importante e determinante.
«Dell'emigrazione nell'Europa dell'est ribadisce l'Assessore De Bona si conosce
poco. Dallo studio emerge che la presenza di manodopera qualificata proveniente
dalle province venete, soprattutto dell'alto bellunese, divenne insostituibile
per lo sviluppo del Paese danubiano, al cui processo parteciparono in modo
rilevante anche artisti e uomini di cultura veneti. Un'apprezzata attività
professionale interrotta dall'instaurazione del regime comunista nel 1948, che
determinò lo scioglimento delle associazioni culturali che avevano accompagnato
l'emigrazione veneta in Romania».
( da "Eco di Bergamo, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Studiare da manager
per accompagnare l'artigianato che cambia --> Al secondo anno SmArt, il
«master» interno dell'Associazione Una trentina di funzionari a lezione.
Carrara: esperienza unica Giovedì 19 Marzo 2009 ECONOMIA, pagina 40 e-mail
print L'Associazione artigiani di Bergamo si trasforma in «università»
per la formazione, l'aggiornamento e la crescita dei suoi quadri e dei
funzionari. Dopo la partenza dello scorso anno, ha preso il via la seconda
annualità della Scuola di management associativo (SmArt), percorso accademico
di formazione strutturato in tre anni, che coinvolge oltre una trentina di
quadri e capiservizio dell'organizzazione di via Torretta. E, proprio come
succede nei master universitari, fa partecipare gli allievi a una serie di
lezioni tenute da docenti, con tanto di giornate di studio e approfondimento,
compiti a casa, verifiche, che terminano con la preparazione e la discussione
di una vera e propria tesi. Come già avvenuto per il 2008, con le presentazioni
fatte a novembre. Competenze e organizzazione L'anno scorso il filo conduttore
è stato «Miglioramento, in termini di efficacia ed efficienza, del lavoro di
ufficio di un gruppo di collaboratori». Quest'anno invece è la «Valorizzazione
delle competenze nell'ottica dell'integrazione organizzativa». Sono previste
otto lezioni-laboratori, a cadenza mensile: le prime si sono svolte il 18
febbraio e l'11 marzo. «Si tratta di un'esperienza unica nel suo genere - dice
il presidente dell'Associazione, Angelo Carrara -, che si propone come momento
strutturato d'integrazione e di approfondimento delle competenze e che
costituisce per la nostra organizzazione il secondo pilastro della formazione
interna, al fianco della scuola Tipo (Territorio, impresa, persona e
organizzazione) della Consulta artigiana e della scuola per dirigenti
artigiani, realizzata in collaborazione con l'Università di Bergamo». «Mettersi
in discussione» «Da sempre - spiega il direttore Enrico Zucchi - insistiamo
sull'importanza della formazione per tutti, imprenditori e quadri, e in
quest'ottica stiamo investendo moltissimo, organizzando e promuovendo numerosi
corsi, seminari, convegni rivolti a tutte le categorie». Per essere punto di
riferimento, aggiunge, «è più che mai necessario partire dall'interno, ovvero
metterci direttamente in gioco come Associazione in quanto tale. Oserei dire
che con SmArt l'organizzazione dà il buon esempio, assumendosi una
responsabilità in più nei confronti di chi intraprende. Quella di rimettersi
ancora una volta in discussione, imparare, confrontarsi, coordinarsi per
aiutare chi intraprende a credere in ciò che fa, nell'innovazione e
nell'Associazione come luogo in cui trovare spunti, idee, coordinamento,
sprone, tensione positiva, voglia di cambiamento e sostegno fattivo allo
sviluppo, anche in un momento difficile come quello attuale». «Ritorno sui
banchi di scuola» «Per i nostri quadri e funzionari - dice Giosuè Berbenni,
vicepresidente dell'Associazione artigiani e presidente del Consorzio
pasticcieri bergamaschi (Capab) - si tratta di una sorta di ritorno sui banchi
di scuola ed è innegabile che si tratti di un sacrificio e di un impegno non da
poco. Seguire le lezioni, lo studio a casa (magari di domenica), sostenere le
verifiche e la discussione di una tesi finale vanno ad aggiungersi alle
incombenze del lavoro quotidiano. Ma è molto significativo l'entusiasmo che
viene messo in questa esperienza, dove si cementa quell'essere squadra
necessario per rispondere ai cambiamenti continui e anche improvvisi del mondo
imprenditoriale artigiano». «L'originalità del nostro tentativo - aggiunge
Alessandro Benedetti, membro di Giunta e presidente del Consorzio artigiani
bergamaschi del ferro (Cabfer) - è che punta sulle persone che vogliono
crescere, ovvero sulla persona-quadro, sulla persona-funzionario come valore
aggiunto dell'iniziativa e dell'organizzazione. Quindi non uno da riempire di
nozioni e di informazioni, ma uno che si sente valorizzato e stimolato nelle
sue capacità affinché "tiri fuori" il meglio di sé. Ci vuole anche
una certa capacità di visione per puntare sulle persone come portatrici di
valore, che quindi possano crescere ma questa è proprio la sfida che ci piace
giocare». I punti di riferimento «La Scuola di management - dice Marziano
Borlotti, membro di Giunta e presidente provinciale dell'Associazione nazionale
acconciatori misti (Anam) - ha quattro direttrici fondamentali, comuni alla
scuola della Consulta Artigiana: territorio, impresa, persona e organizzazione.
"Territorio" è una materia rivolta all'analisi del contesto in cui operano
le imprese e ne costituisce la premessa indispensabile; "impresa", di
oggi e di domani, è potremmo dire l'oggetto base di conoscenza e di
riflessione. Diventa indispensabile soprattutto di questi tempi cogliere la
natura e gli sviluppi del fare impresa. "Persona" certamente è da
intendersi come attore dirigente e dipendente artigiano, ma è anche e
soprattutto soggetto e fine di ogni azione e anche comunità territoriale,
ovvero insieme di persone. Infine "organizzazione" si traduce nel
riflettere sui modelli che regolamentano e definiscono la realtà nella quale ci
muoviamo e sul concetto di managerialità come scambio di valore». Nel corso delle lezioni si alterneranno anche per il 2009 nel
ruolo di docenti, tra gli altri, Lucio Poma (professore di Economia politica e
industriale all'Università di Ferrara), Enzo Rullani (professore
dell'Università Ca' Foscari di Venezia) e Riccardo Bellofiore (docente di Economia politica presso l'Università degli studi di
Bergamo). La frequenza alle lezioni è obbligatoria e in autunno gli
allievi dovranno realizzare un compendio applicato in cui inserire quanto hanno
appreso, discutendolo con i docenti, che indosseranno per l'occasione
l'ermellino, per dare solennità al momento finale. E questo per ciascuno dei
tre anni di formazione. Sapere e fare quotidiano «Lo scorso anno - aggiunge
Ermes Mazzoleni, membro di Giunta e responsabile dell'Area costruzioni
dell'Associazione - , tra i docenti che SmArt ha avuto c'è stato anche Andrea
Zorzi, l'ex campione nazionale di pallavolo e ora commentatore televisivo, che
ha tenuto una partecipata lezione su come affrontare vittorie e sconfitte nelle
sfide quotidiane. Un tema sempre attuale che ha catturato l'attenzione di
tutti». Il presidente dell'Associazione Angelo Carrara è fautore convinto
dell'occasione privilegiata per quadri e funzionari associativi di partecipare
a questi corsi per stare al passo con i cambiamenti e sostenere l'innovazione
del mondo imprenditoriale artigiano. «Questo fa parte dell'educazione della
quale ci stiamo facendo carico - conclude Carrara -, che ci permette forse di
ottenere anche il trasferimento immediato o l'applicazione del sapere medesimo
all'operatività quotidiana. Si capisce bene come questo, per il lavoro ed il
ruolo che la nostra Associazione ha nel territorio, sia un valore aggiunto
fondamentale e formidabile». 19/03/2009 nascosto-->
( da "Messaggero, Il (Marche)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 Chiudi di ENNIO MANCINI Sono stati ritirati i 98 licenziamenti alla Kiss
di Pagliare del Tronto. L'azienda ha richiesto da ieri la cassa integrazione
speciale per crisi aziendale. Si ricompone così una situazione molto difficile
venutasi a creare dopo che l'azienda ascolana non aveva più ricevuto lavoro dal
Gruppo Diesel di Renzo Rosso. Ma ieri c'è stato anche lo sciopero generale nella
scuola, indetto dal sindacato della Cgil che ha coinvolto centinaia di
operatori scolastici. C'è stato un picchetto di scioperanti davanti alla
Prefettura ed è stato consegnato al prefetto Alberto Cifelli un documento con
il quale vengono spiegate le ragioni dello sciopero. In diverse scuole della
provincia, per solidarietà, altre sigle sindacali hanno organizzato assemblee a
sostegno dell'iniziativa della Cgil. Sul fronte delle aziende, è stata definita
rilevante come "esempio di solidarietà" l'intesa firmata ieri al
Centro per l'Impiego tra la Kiss e le parti sociali. «Per la prima volta nel
nostro territorio -ha detto il vice presidente della Provincia, Emidio
Mandozzi- un'impresa ha considerato primario il diritto dei lavoratori. Tanto
che in attesa che venga pagata la cassa integrazione, l'azienda provvederà a
pagare direttamente con 600 euro al mese (marzo e aprile), somma che verrà
trattenuta poi dal Tfr a fine rapporto». Ieri, al Centro per l'impiego, oltre
all'assessore al lavoro Emidio Mandozzi c'erano il consulente della Kiss
Vincenzo Pieroni, il sindaco di Spinetoli Angelo Canala, il funzionario della
Regione Marche responsabile per le crisi aziendali, Giuseppe Soverchia e i
responsabili di Cgil (Paola Giovannozzi) e Uil (Gianfranco Coccia e Floriano
Canali). In strada ad attendere gli eventi le 98 lavoratrici con tanto di
bambini al seguito. Via Kennedy si è trasformata in una sorta di asilo
all'aperto, ma alla fine tutte si sono dette soddisfatte dell'accordo
raggiunto. Dal canto suo la Kiss si è impegnata alla ricerca di una nuova
clientela, alla riduzione dei costi attraverso una migliore organizzazione
interna e, soprattutto, al riposizionamento della società in un segmento più
remunerativo nella produzione dei capi di abbigliamento. Dal canto suo la
Provincia procederà ad organizzare, per tutte le dipendenti, corsi di
formazione e riqualificazione. Altra notizia positiva, ieri la Foodinvest ha
riassunto 11 dipendenti che aveva messo in mobilità. Come detto, ieri la Cgil ha indetto uno sciopero generale dei settori della
Conoscenza (scuola, università, ricerca e formazione professionale) e contro l'accordo separato
sulle regole per la contrattazione. Secondo il sindacato Cgil nell'anno
scolastico 2009/2010 il Piceno perderà non meno di 120 docenti della scuola
primaria e 113 del personale Ata. Manco a dirlo tutto personale
precario. A livello regionali i posti a rischio sono oltre 600 per i docenti e
più di 450 del personale amministrativo. I docenti precari che non riavranno il
posto nel prossimo anno scolastico saranno circa mille.
( da "Messaggero, Il (Abruzzo)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 Chiudi Per celebrare il centenario della celebre riscrittura della
"Fedra" di Gabriele d'Annunzio, il Comune e la Provincia hanno dato
il via alle prove della messa in scena del testo per la regia di Claudio di
Scanno. "Fedra", realizzata da Drammateatro e Florian, debutterà al
Michetti il 22 aprile alle ore 21, con repliche 23 e 24. Ma il progetto prevede
anche il convegno "Una grande anima alata. Cento anni di Fedra", per il 22 e 23 aprile all'auditorium Petruzzi ideato da Marilena
Giammarco, docente di letteratura italiana all'università
d'Annunzio, che annovera la partecipazione di prestigiosi studiosi: i docenti
universitari Pietro Gibellini, Anna Karlova, Gianni Oliva, Paolo Puppa, Stefano
Scili, Valentina Valentini e Giorgio Zanetti. Se in Euripide spicca la
donna che si strugge, la "Fedra" di d'Annunzio, che aprirà la
stagione estiva del Vittoriale, e che l'assessore alla cultura della Provincia
Paolo Fornarola assicura sarà replicata nel territorio per tutta l'estate, è
una figura artisticamente viva con atteggiamenti tra il folle e il demoniaco.
«In un panorama regionale che elargisce fondi anche a compagnie amatoriali -
afferma Claudio di Scanno - noi siamo clamorosamente penalizzati. Grazie a
questa sinergia con gli enti metteremo finalmente in scena una grande opera che
si avvale di talenti eccellenti come Susanna Costaglione, oltre che
protagonista si è occupata della riscrittura scenica, Giulia Basel, Lello
Lombardi, Cristina Golotta, Pino Censi, fino ai costumi importanti e alla macchina
scenica di Ennio Tinari». «Davvero Pescara è la città del novecento - afferma
l'assessore del Comune Paola Marchegiani -. Al progetto Fedra lavoriamo da mesi
e ci riempie di orgoglio la disponibilità di Giordano Bruno Guerri ad
inaugurare la stagione di prosa del Vittoriale con la nostra opera, frutto di
sinergie preziose per il territorio». L. Val.
( da "Nazione, La (Grosseto)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA GROSSETO pag.
7 IL PROFESSOR Raffaele Donnarumma, docente di Letteratura italiana
contemporanea a... IL PROFESSOR Raffaele Donnarumma, docente di
Letteratura italiana contemporanea all'Università di Pisa, svolgerà la parte
letteraria del ciclo di conferenze «Novecento e oltre» organizzato dalla
«Associazione italiana per la ricerca storico-critico-letteraria» e
dall'Archivio di Stato. La prima conferenza sarà tenuta oggi alle 16,
all'Archivio, sul tema «Linee della narrativa contemporanea. Dopo il
postmoderno-I». In particolare saranno trattati la letteratura americana e, per
l'Italia, si parlerà di Niccolò Ammanniti Roberto, Saviano e Aldo Nove. Il
professor Donnarumma, noto da circa un decennio ai frequentatori delle
conferenze dell'Associazione all'Archivio di Stato, si è occupato,
precedentemente, di Dante e Boiardo poi ha compiuto studi su Montale, su Gadda
modernista, su Pirandello e Calvino. Nel successivo incontro di giovedì 26 il
professor Donnarumma tratterà il tema «Linee della narrativa contemporanea.
Dopo il postmoderno-II».
( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
MODENA pag. 6
PROSEGUONO le azioni di mobilitazione del sindacato scuola e università
Flc-... PROSEGUONO le azioni di mobilitazione del sindacato scuola e università Flc-Cgil. Domani, alle 17 presso la sede Cgil di
piazza Cittadella, si terrà il Forum dei precari della conoscenza' organizzato
dal sindacato. All'incontro la Cgil porterà numerose
testimonianze di docenti, personale Ata e ricercatori universitari che
rischiano la mancata stabilizzazione e il licenziamento in tronco dal prossimo
anno scolastico, la relazione introduttiva dal titolo Scuola e precarietà:
novità sulle graduatorie ad esaurimento e immissioni in ruolo' sarà tenuta da
Cinzia Cornia, segretario provinciale Flc-Cgil, mentre Gianluca Tosetto
della segreteria parlerà del futuro dell'Università a seguito dei tagli
introdotti dalla riforma Gelmini. Prosegue, poi, presso le sedi Cgil della
provincia, anche la raccolta firme per la petizione da inoltrare al prefetto e
al ministro dell'Istruzione: «Chiederemo l'immissione in ruolo nel 2009 su
tutti i posti vacanti nella scuola pubblica spiegano i responsabili il ritiro
della legge 133/08 e il riesame dei regolamenti per la definizione degli
organici che porterebbero altrimenti al taglio di 42.100 docenti nel solo anno
scolastico 2009/10 e di 44.500 Ata nel triennio 2009 - 2011». Anche il
ripristino delle compresenze nella scuola primaria e nel tempo pieno, saranno
argomenti della petizione insieme alla riduzione del numero di alunni per
classe. A livello modenese, la Cgil è impegnata, in particolare, a sostegno di
una conclusione positiva e realizzabile in tempi brevi della procedura di
stabilizzazione del personale docente precario
all'istituto musicale parificato Vecchi-Tonelli'.
( da "Messaggero, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 Chiudi di GIOVANNI SABBATUCCI Il rituale è antico e collaudato. Gruppi di
studenti protestano contro qualche decisione dei governi o delle autorità
accademiche, organizzano cortei e occupazioni, lanciano slogan violenti,
qualche volta occupano sedi universitarie, scuole o altri spazi pubblici. Da
qualche mese a questa parte, obiettivo della protesta sono i tagli alla spesa
universitaria decisi dal ministro Gelmini, in parte ridimensionati
e comunque contestati da un fronte abbastanza ampio che comprende anche docenti
e organizzazioni sindacali. Ma le occasioni per protestare non sono mai mancate
e verosimilmente non mancheranno in futuro. L'impressione è che, in molti casi,
la mobilitazione sia soprattutto fine a se stessa, che serva cioè a tenere in
vita un "movimento" altrimenti destinato a esaurirsi: se poi,
come è avvenuto ieri mattina alla Sapienza, parte una carica della polizia,
l'obiettivo può dirsi per lo più raggiunto, visto che la repressione suscita
ulteriore mobilitazione e così via all'infinito. Fin qui tutto scontato e tutto
già visto: ciò che colpisce è però la sproporzione sempre più evidente fra la
consistenza numerica del movimento e la sua capacità di mobilitarsi e di
occupare spazi. Ieri, davanti ai cancelli di piazzale Aldo Moro, c'erano poche
centinaia di giovani, fronteggiati da un numero di poco inferiore di agenti di
polizia in assetto antisommossa; dentro le facoltà, lo dico da testimone oculare,
le lezioni e le altre attività accademiche si svolgevano regolarmente, senza
che nessuno sapesse che cosa stava succedendo fuori. L'"onda" evocata
dalla protesta studentesca non aveva in realtà nulla di travolgente. Eppure gli
incidenti (per fortuna non gravi), provocati dal rifiuto della polizia di
lasciar partire un corteo non autorizzato, rischiano di mettere in moto altre
agitazioni e di suscitare altre turbative della didattica, con inevitabile
pregiudizio degli interessi dei più. Nemmeno questa, a guardar bene, è una
novità. Anche negli anni Sessanta e Settanta, e persino durante il mitico
76essantotto, gli studenti attivi nella contestazione erano una minoranza nel
paese e nella stessa Università. Ma erano una minoranza consistente, collegata
a un più generale e duraturo movimento di protesta sociale. Oggi i protestatari
non solo sono espressione di un'area politica (la sinistra estrema) ridotta ai
minimi termini, non solo rappresentano, come in passato, una minoranza della
popolazione studentesca, ma appaiono sempre più isolati e arroccati nella
difesa di spazi occupati non si sa bene a che titolo. Anche le minoranze,
naturalmente, hanno diritto di manifestare le loro opinioni in piazza, nei
limiti stabiliti dalla legge (la normativa attualmente in vigore a Roma, come
si sa, impone qualche restrizione, a tutela della libertà di movimento dei
cittadini). Ciò che una minoranza protestataria - per quanto attiva, per quanto
rumorosa, per quanto radicata in una tradizione ormai più che quarantennale - non
può pretendere e attribuirsi una rappresentanza categoriale che nessuno le ha
mai conferito (i risultati delle elezioni studentesche di qualche mese fa
parlano chiaro in proposito), occupare spazi pubblici che nessuno le ha mai
concesso, rifiutare ogni controllo di rappresentatività in base a una retorica
assembleare che non ha nulla a che vedere con le procedure democratiche.
Fondandosi su queste premesse, il movimento potrà anche conoscere qualche
giornata di gloria mediatica, guadagnare qualche generico e distratto sostegno
in una parte (minoritaria) dell'opinione pubblica, e soprattutto centrare il
suo obiettivo principale, ossia la perpetuazione di se stesso. Ma al prezzo di
esaurirsi nella sua autoreferenzialità, di sopravvivere come fenomeno residuale,
tollerato più per abitudine che per convinzione. Non ne trarrà vantaggio la
funzionalità di un'istituzione universitaria di per sé già abbastanza
disastrata. E, paradossalmente, non se ne gioverà nemmeno l'efficacia della
protesta.
( da "Nazione, La (Siena)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA SIENA pag. 8
CONCLUSA positivamente per l'Ateneo senese la verifica amministrativo-contab...
CONCLUSA positivamente per l'Ateneo senese la verifica amministrativo-contabile
sui finanziamenti ministeriali per i bandi «Prin» e «Firb». Il direttore amministrativo
Emilio Miccolis ha informato infatti la comunità accademica, attraverso un messaggio a tutto il personale docente e non docente, che l'Ispettorato generale di Finanza ha comunicato al rettore
Silvano Focardi, di «ritenere conclusa» la verifica amministrativo-contabile
presso l'Ateneo senese sui progetti di ricerca relativi ai bandi Prin
(Programmi di ricerca di rilevante interesse nazionale) e Firb (Fondo per gli
investimenti della ricerca di base). «Nel dicembre 2008 scrive Miccolis
- l'Università, attraverso l'Ufficio centrale di bilancio del Ministero
dell'Istruzione, dell'università e della ricerca, ha
infatti "fornito notizie e chiarimenti che il Ministero dell'Economia e
delle Finanze ritiene essere "condivisibili". Lo stesso Ministero dell'Economia
«prende atto che sono stati posti in essere (dall'Università di Siena) tutti
quei comportamenti utili a prevenire, per il futuro situazioni di criticità o
irregolarità».
( da "Nazione, La (Siena)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA SIENA pag. 8
Exilium, l'ultima opera di Massimo Lippi POESIE DOMANI LA PRESENTAZIONE DELLA
RACCOLTA DELL'ARTISTA di ANTONELLA LEONCINI MASSIMO Lippi, poeta e artista
affermato, racconta nella sua ultima raccolta di poesie, momenti ed esperienze,
sensazioni del suo interessante percorso. Ventotto anni di vicende( 1980-2008),
sintetizzate in Exilium, Cantagalli Editore: la presentazione domani alle
17,30, nell'aula magna dell'Università, in collaborazione con il Piviere di
Siena della Lega del Chianti. La ricerca espressiva di questo artista è ricca
di parole colte e popolari: si trasformano in poesia incontrando concetti e
pensieri filosofici che stimolano la sua ispirazione. Exilium sarà presentato
da Roberto Barzanti presidente dell'Accademia degli Intronati, da. Pietro Clemente docente Università di Firenze e da
Antonio Prete docente Università di Siena. Parteciperà anche l'attrice Paola Lambardi.
Massimo Lippi, nato a Ponte a Tressa nel 1951, per le sue doti creative e per
l'appartenenza viva alle tradizioni della sua gente è considerato un «magicien
de la terre», un mago della terra, della sua terra. Lippi è anche poeta
tra i più apprezzati di quella generazione che ha esordito intorno alla fine
degli anni settanta. Le opere di Lippi sono sate esposte nelle prestigiose dedi
mondiali, ha scolpito portali in bronzo e altre opere per le chiese.
( da "Nazione, La (Firenze)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA FIRENZE pag.
11 «Addio alle aule» I docenti a contratto lasciano gli incarichi SCIENZE
POLITICHE «ADDIO ALLE AULE». Così s'intitola la lettera che alcuni docenti a
contratto di Scienze politiche distribuiranno ai loro studenti per spiegare
come mai, dal prossimo anno accademico, non saliranno più in cattedra.
«Rinunciare all'insegnamento a titolo gratuito è il nostro modo per dire che
vogliamo un'Università basata su rapporti di lavoro giusti e dignitosi», lo
sfogo dei professori. Che aggiungono: «La nostra rinuncia comporterà la
cancellazione di alcuni corsi di laurea, con conseguente impoverimento
dell'offerta didattica». Sono un centinaio i docenti a
contratto di Scienze politiche. Per loro, lavorare gratis non è purtroppo una
novità. «Circa la metà dei vostri docenti scrivono i docenti non solo è
costituita da precari, ma non è neppure pagata per il lavoro didattico che
svolge». Lo scorso giugno, raccontano i prof, «inviammo una lettera alla
preside Franca Alacevich per manifestare la nostra indisponibilità a tenere
corsi senza percepire un euro». «A distanza di quasi 9 mesi, con un Ateneo
stretto tra l'incudine del dissesto finanziario e il martello di una gestione
irresponsabile, ci pare che la situazione sia divenuta ancora più
preoccupante», è la conclusione.
( da "Nazione, La (Firenze)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA FIRENZE pag.
11 IL SUPERAMENTO della crisi passa anche dalla creatività e dall'innovazi...
IL SUPERAMENTO della crisi passa anche dalla creatività e dall'innovazione.
Ecco uno dei concetti attorno a cui ruota il convegno organizzato dal Cnu di
Firenze, associazione di carattere sindacale e culturale. L'appuntamento è per
lunedì prossimo dalle 9.30 nell'aula magna del Polo scientifico di Sesto
fiorentino. Cultura e innovazione: l'Università per il superamento della crisi'
il titolo dell'appuntamento, che si svolge nell'ambito della diciannovesima Settimana
della cultura scientifica e che ha ricevuto addirittura l'encomio della
presidenza della Repubblica. «Le imprese e le Università dice Paolo Manzelli,
direttore del laboratorio di ricerca e innovazione educativa del dipartimento
di Chimica, hanno lavorato come sistemi chiusi. Invece hanno bisogno di trovare
complementarietà e forme di collaborazione. E' assurdo ad esempio che il
rettore Marinelli e il presidente dell'Accademia Targetti, ai vertici di due
istituzioni che si trovano a pochi metri di distanza, non facciano mai una
riunione insieme». Di spessore i relatori che interverranno all'incontro. Tra
questi, il professor Tito Arecchi, il presidente
dell'Accademia di Firenze Paolo Targetti, i docenti Vito Cappellini e Alberto
Del Bimbo, e il prorettore Sandro Rogari. Per la politica, saranno presenti
l'onorevole Michele Ventura, il vicepresidente della Provincia Andrea Barducci
e l'assessore Eugenio Baronti. Info:www.chim1.unifi.it/group/education.
( da "Nazione, La (Umbria)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
PERUGIA pag. 3
Niente tirocinio neppure al IV anno ODONTOIATRIA PERUGIA AMARA SORPRESA martedì
mattina per gli studenti del quarto anno della facoltà di Odontoiatria e
protesi dentaria, che, presentandosi all'ex Silvestrini per il tirocinio
clinico necessario ad affrontare l'esame di Odontostomatologia nell'età
evolutiva, hanno dovuto fare dietro-front e tornarsene a casa. Il motivo, come spiegato dal docente non
soltanto ai ragazzi, ma anche con una lettera ufficiale al preside di Medicina
Adolfo Puxeddu, al presidente del corso di laurea Giacomo Urbani e all'Ufficio
legale dell'ateneo, sarebbe la mancata convenzione tra Università e Azienda
ospedaliera, situazione che rende impossibile svolgere l'attività accademica.
Il tutto, nonostante in bacheca fosse già stato affisso l'orario del tirocinio
con turni di 4 o 5 studenti per volta all'interno della clinica, per un totale
di 80 ore di formazione pratica. Il messaggio è chiaro: se non si creano
strutture per il tirocinio, gli insegnamenti rischiano la paralisi. Intanto
l'associazione regionale dentisti italiani (Andi) fa sapere che «attraverso una
lunga serie di atti formali e iniziative concrete si è sempre adoperata per
favorire l'inserimento dei giovani odontoiatri nel mondo della professione.
Nello specifico si è sempre resa disponibile a qualsiasi forma di
collaborazione con l'università». Image:
20090319/foto/7439.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO PRIMO PIANO
pag. 2 Orti sui grattacieli e passerelle verdi: I vincitori del concorso
internazionale di idee sono un vulcano', due torri gemelle IDEE PER LA
«MEDIOPADANA» di BENEDETTA SALSI TRE NUOVI progetti per l'«Area Nord». Il
vincitore fondato sull'idea di un «vulcano» diviso in spalti, corte interna e volumi misti pubblico privato; il segnalato, che si pone come
«porta» alla città, con al centro due torri che citano le torri medioevali del
centro storico. Il terzo, menzionato, più «ambientale», con la caratteristica
di un «green carpet», un tappeto verde al fianco del torrente Rodano con un
sistema di passerelle tra edifici alla cui sommità si trovano orti produttivi
Rodano. E' il risultato di un concorso internazionale di idee chiamato
«Europan 9», indetto col contributo del ministero delle Infrastrutture e
rivolto a giovani progettisti di tutta Europa. Il concorso è di natura biennale
e la sua finalità è quella di risolvere, attraverso tematiche generali,
problemi concreti legati all'urbanizzazione. E Reggio, per la prima volta, è
entrata all'interno delle città partecipanti. Con l'avvicinarsi della posa
della prima pietra della stazione dell'alta velocità, il 18 aprile, la
questione diventa sempre più stringente. Un problema, quello della cosiddetta
«area nord», di cui si è discusso anche durante il congresso promosso da Industriali
Reggio' al centro internazionale Loris Malaguzzi con ospite Santiago Calatrava.
Occasione in cui il maestro' di Valencia aveva lanciato a sorpresa la proposta
della nuova facciata sud della stazione Mediopadana, da lui progettata, rivolta
verso il centro storico. Maria Sergio, ingegnere dirigente del servizio
pianificazione e qualità urbana del Comune di Reggio ha seguito i progetti
presentati e quelli che sono risultati vincitori. Da dove nasce la
partecipazione reggiana a questo concorso di idee'? «Europan 9' è un concorso
internazionale molto valido, nato inizialmente all'interno del ministero delle
Infrastrutture e adesso resosi indipendente. Era interessante per noi poter
avere un contatto con altre città europee e poter confrontare con esse le soluzioni
studiate da giovani e promettenti architetti». Qual era la tematica di questi
due anni? «Tema portante era: come sviluppare nuove urbanità'. E Reggio ha
candidato la zona nord per la riqualificazione. In tutto ci sono pervenuti una
ventina di progetti». Chi ha selezionato le proposte? «C'è una commissione
internazionale appartenente a Europan con membri italiani e internazionali che
hanno giudicato che i progetti rispondessero ai requisiti richiesti». Quali
criteri sono stati utilizzati? «I vari progetti sono stati divisi per tre
tematiche principali e per ognuna di queste è stato scelto lo studio migliore.
Per questo motivo, per Reggio, abbiamo un progetto vincitore, uno selezionato e
uno menzionato. Sono tre proposte molto diverse tra loro». Il progetto
vincitore? «Si tratta del «nuovo polo di eccellenza per la ricerca e lo
sviluppo tecnologico». È stato premiato per perché tra tutti è risultato il più
europeo'. Con caratteristiche che più rispondono a creare nuova urbanità
intorno alla zona dell'alta velocità». C'è stato anche un altro progetto
"segnalato". «Sì, è il progetto scelto per criteri di sviluppo
dimensionale coerente con la nostra città. Si chiama "Landscape
infrastructure feedback loop". Una proposta mirata a rinforzare il
significato simbolico e funzionale della nuova stazione Mediopadana». E il
terzo progetto? «È una porposta menzionata' proprio perché migliore interprete
delle tematiche ambientali e di sostenibilità». Vedremo realizzato in futuro
uno di questi progetti? «Non si è trattato di un concorso classico di
progettazione, ma di idee messe in campo. E sotto questo profilo il nostro
obiettivo è stato raggiunto: abbiamo ottenuto spunti e confronti, incontrato
progettisti internazionali e città con problematiche simili alle nostre. Ci è
servito soprattutto per individuare le possibili funzioni della zona e le varie
visioni che si possono avere di essa». Image: 20090319/foto/9152.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
REGGIO pag. 6 Le tute blu affiancano i docenti Anche gli studenti ingrossano
il corteo. Il sindacato: precari senza risposte SCUOLA, LO SCIOPERO CGIL
Sciopero generale Cgil ieri per i lavoratori di scuola, università e ricerca. A questo gruppo si sono uniti poi per uno sciopero di
4 ore, anche i lavoratori d'industria, artigianato ed agricoltura. Gli
scioperanti sono convogliati di fronte alla prefettura. Alta l'adesione che,
secondo la Camera del Lavoro "nella scuola ha superato gli iscritti alla
Cgil". Oltre ai lavoratori e gli insegnanti, soprattutto delle scuole
elementari, erano presenti anche diversi studenti. "Sono scesi in campo ha
detto il segretario provinciale della Cgil - le ragioni delle lavoratrici e dei
lavoratori della scuola, dell'università e della
ricerca. Tutto il sistema della conoscenza ha subito e subisce l'attacco, fin
dall'inizio di questa legislatura, delle politiche regressive di questo
governo: i tagli alle risorse e agli organici". "Ma oggi qui c'è
anche la condizione dei tanti precari colpiti dalla crisi ai quali il Governo
non ha ancora dato risposte ha continuato- nonostante le proposte che la Cgil
ha avanzato anche nei giorni scorsi, per bloccare i licenziamenti nella scuola
e nel pubblico impiego, per sbloccare le risorse dell'Accordo Governo-Regioni,
oltre a tre misure specifiche finalizzate a estendere l'indennità di
disoccupazione, a innalzare al 40% l'indennità dei collaboratori e ad
incrementare i tetto della cassa integrazione di almeno 200 euro mensili".
Una delegazione è stata poi ricevuta dal viceprefetto Valente, il quale,
asserisce la Cgil, "si è impegnato a riportare al Governo le ragioni della
mobilitazione e il quadro sociale-occupazionale, di grande preoccupazione, che
inizia a profilarsi anche nel nostro territorio". "Nei vari
interventi che si sono succeduti è emersa in tutta la sua evidenza la portata
della crisi, le conseguenze della stessa sui lavoratori in particolar modo i
precari e l'assoluta inadeguatezza delle misure sin qui adottate dal
Governo", commenta il segretario Mirto Bassoli. Significativa la presenza
al presidio di insegnanti, studenti e lavoratori. m.i. Image: 20090319/foto/9193.jpg
( da "Corriere del Mezzogiorno" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno - CASERTA - sezione: INPRIMOPIANO - data: 2009-03-19 num: - pag: 3
categoria: REDAZIONALE Partiti e personaggi Centrodestra Il Pantheon di An
visto da Sangiuliano NAPOLI — Napoletano, giornalista Rai, docente
alla Sapienza e autore di una biografia di successo su Giuseppe Prezzolini.
Gennaro Sangiuliano ha delineato, almeno come prima proposta, il pantheon di
personalità della cultura italiana al quale Alleanza Nazionale si è ispirata
nella mozione congressuale dell'assise che si apre dopodomani a Roma e che
sancirà la confluenza nel Pdl. Sangiuliano, che già aveva scritto le tesi
congressuali di Bologna, nel 2002, ha contribuito a stendere con Angelo Mellone
e Salvatore Dama quest'ultimo documento. In America quella del ghostwriter è
un'attività molto diffusa fra i giornalisti dei grandi quotidiani e i docenti
delle università. Le polemiche non sono mancate, ma
per la prima volta la destra italiana richiama personalità come Croce, Gobetti,
Giovanni Amendola, Calamandrei, marcatamente antifasciste. «I nomi sono sempre
la cosa che si evidenzia di più, perché mi rendo conto che rispondono a un
gioco mediatico — aggiunge — ma il loro inserimento risponde a una precisa
logica culturale. La Pdl all'atto della nascita vuole configurarsi come partito
degli italiani, cioè come luogo dell'identità più vicina alla storia e al
sentire comune italiano. In questa prospettiva richiama a se personalità varie,
che vanno da Dante a Leopardi e Manzoni, a Gentile, Prezzolini e Longanesi,
fino ad Enrico Mattei». C'è un concetto sul quale Gennaro Sangiuliano insiste
spesso nei suoi saggi: «Quello di moral majority, come la chiamano negli Stati
Uniti, è la maggioranza diffusa, quel tratto identitario comune che unisce i
cittadini di una nazione. Vince chi la intercetta e la interpreta, il
centrodestra negli ultimi anni ha saputo farlo meglio». A lungo collaboratore
di Pinuccio Tatarella, Sangiuliano, che precisa come la sua sia «un'attività
gratuita e ideale», e ricorda che a Napoli nacque la formula di «oltre il Polo»
che è stato poi l'embrione della Pdl. «Tatarella teorizzò da Napoli, che si
dovessero unificare tutte quelle culture politiche moderate, che vanno dal
riformismo antimaxista fino alla destra, passando per liberali, cattolici,
repubblicani, socialdemocratici. Oggi quel disegno si sostanzia nella nascita
del Pdl. Allora, appariva un'utopia ambiziosa ma la politica è un divenire dove
i partiti sono solo strumenti». Tra le accuse mosse alle tesi programmatiche
della Pdl c'è quella di una certa sufficienza verso il Meridione. «Non c'è
dubbio che l'asse della politica italiana appaia spostato verso il Nord, però,
le elezioni il centrodestra le ha vinte al Sud e ha il dovere di pensare a un
progetto per questa parte del Paese che non può rimanere marginale». R. P.
Gennaro Sangiuliano Dall'alto: Croce e Calamandrei
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari
Pagina 1022 Alla Pinacoteca, la cultura catalana --> ?Il Retablo
dell'Annunciazione e la cultura catalana in Sardegna tra XV e XVI secolo?. È il
tema della conferenza di Aldo Sari , docente di storia
dell'arte medioevale e moderna all'Università di Sassari, in programma oggi
alle 17 alla Pinacoteca Nazionale, in piazza Arsenale.
( da "Corriere della Sera" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della Sera
- NAZIONALE - sezione: Terza Pagina - data: 2009-03-19 num: - pag: 43
categoria: REDAZIONALE Reportage Raccolte dal giornalista Nino Luca le
segnalazioni inviate al Corriere.it sull'università
italiana Parenti in cattedra, atenei da vergogna Favoritismi, corruzione,
concorsi truccati: è l'ultimo scandalo di GIAN ANTONIO STELLA S e in vita
vostra avete solo collaborato a un lavoro «scientifico» di una pagina (una!)
scritto con altre cinque persone e presentato a un convegno ma mai pubblicato
su una rivista internazionale, non disperate: potete sempre vincere un concorso
universitario. Basta esser nati sotto la giusta congiunzione astrale. Come
successe al «professor » Giovanni Lanteri. Che vinse appunto un posto da
«associato» all'Università di Messina presentando 2 pubblicazioni. La prima
(«Studio preliminare sull'espressione immunoistochimica dell'Eritropoietina...
») fu subito scartata dagli stessi commissari: «Non venga presa in considerazione
ai fini della presente valutazione ». La seconda («A new outbreak of
photobacteriosis in Sicily») è finita nel fascicolo dell'inchiesta giudiziaria
col giudizio del Ministero dell'Università consultato dai magi-strati: «Priva
di rigore metodologico. Non è possibile individuare il singolo apporto di
ciascuno dei sei autori». L'episodio, sconcertante, è uno dei tantissimi
raccolti da Nino Luca, un collega del «Corriere.it», in un libro appena uscito
da Marsilio: Parentopoli. Quando l'università è affare
di famiglia. Un reportage durissimo e spassoso su uno degli aspetti più
controversi dell'università, quello dei concorsi
sospetti. Che troppo spesso finiscono col consegnare la cattedra a mogli,
figli, cognati, amici e amici degli amici. Immaginiamo già l'obiezione: non ci
son solo i baroni e le clientele e le apocalittiche classifiche internazionali!
Giusto. è vero che la situazione «cambia drasticamente se si concentra
l'analisi sulle singole aree disciplinari» (come ricorda Domenico Marinucci, direttore
del Dipartimento diMatematica di Tor Vergata, 19Ë? in Europa tra le eccellenze del settore e meno afflitto dalla cronica povertà
di docenti stranieri), vero che nelle «hit parade» avulse la «Normale » è
stabilmente nelle prime venti al mondo, vero che tanti ragazzi usciti dai
nostri atenei vanno alla conquista del mondo. Il reportage di Nino Luca, però,
proprio per l'abbondanza di episodi così incredibili da risultare
irresistibilmente comici, mette spavento. A partire dalla disinvolta e
allegra spudoratezza con cui tanti rettori irridono alle perplessità di chi non
riesce a capacitarsi di come, ad esempio, possano essere circondati da tanti
parenti. Come Gennaro Ferrara, da 22 anni alla guida della Parthenope di
Napoli: «Ma lei vuole fare un articolo serio o un articolo scherzoso? No,
perché se lei vuole fare un articolo scherzoso, io ci sto». Come mai ha portato
con sé all'università la seconda moglie, il di lei
fratello, la figlia e i mariti delle due figlie? La risposta: «Se trattiamo
“parentopoli” in termini scandalistici non va bene». Poveri figli,
poi...«Devono dimostrare ogni giorno di valere...». Alcuni casi raccontati sono
noti, come quello d'una torinese bocciata a un concorso che mesi fa si sfogò
con «La Stampa» d'esser stata trombata, scusate il bisticcio, perché non aveva
«più voluto compiacere sessualmente» il direttore della scuola di
specializzazione. O quello della famiglia Massari che «porta l'Università di
Bari nel Guinness dei primati» grazie al piazzamento nei dintorni della facoltà
di economia di otto-Massari-otto: Antonella, Fabrizio, Francesco Saverio, Gian
Siro, Gilberto, Lanfranco, Manuela e Stefania. O quello del preside di Medicina
e rettore della «Sapienza» Luigi Frati («Parentopoli? Voi giornalisti sapete
fare solo folclore!», ha urlato a Luca), un uomo tutto casa e ufficio dato che
nella sua facoltà lavorano la moglie Luciana Angeletti, il figlio Giacomo e la
figlia Paola, che nell'aula magna di Patologia ha fatto la festa di nozze.
Altri casi sono meno conosciuti. Come quello di un recentissimo concorso per
due posti alla Facoltà di Medicina e Chirurgia della Bicocca di Milano con
cinque soli concorrenti tra i quali tre figli (due vittoriosi, ovvio) di
docenti della stessa Facoltà di Medicina e Chirurgia. O quello della condanna a
un anno di reclusione per abuso d'ufficio (pena sospesa) e a uno d'interdizione
dai pubblici uffici (per aver danneggiato la professoressa Antonina Alberti
durante un concorso) di Fernanda Caizzi Decleva, moglie del presidente in
carica della Crui, la conferenza dei rettori. La cosa più interessante del
reportage, però, al di là della sottolineatura di certe bizzarrie (come quella
che riguarda l'ex rettore di Bologna Fabio Roversi Monaco, che ha incassato 11
lauree honoris causa da vari atenei mondiali distribuendone in parallelo 160 a
gente varia, da Madre Teresa di Calcutta a Valentino Rossi), sono le
chiacchierate tra l'autore e alcuni dei protagonisti del mondo accademico
italiano. Come quella con Augusto Preti, che diventò rettore a Brescia nel
lontanissimo 1983, quando erano ancora vivi Garrincha e David Niven, e scherza:
«Io sono il potere assoluto». O Pasquale Mistretta, il rettore di Cagliari,
secondo il quale «molti figli illustri, proprio a causa dei complessi
d'inferiorità verso i padri, a volte si sono smarriti: alcuni sono finiti anche
nel tunnel della droga», quindi forse «quando un padre va in pensione, come un
tempo succedeva in banca o all'Enel, è logico che ci sia un occhio di riguardo»
per i figli. Il meglio, però, lo dà il professore Giuseppe Nicotina spiegando
come il suo Ludovico avesse vinto in solitaria un concorso per ricercatore: «I
figli dei docenti sono più bravi perché hanno tutta una "forma
mentis" che si crea nell'ambito familiare tipico di noi professori». Insomma:
è una questione quasi genetica. Se poi una spintarella aiuta la forma mentis...
( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CESENATICO
pag. 8 Lezione sui vulcani al Museo marinaro Oggi alle 16 al Museo della
Marineria conferenza sul tema: "Vulcani e miti". Relatore è Luigi
Rossi, docente all'università di Bologna.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Oristano
Pagina 4019 Cattedrale Die ac nocte, manoscritti liturgici Cattedrale --> Si
intitola ?Die ac nocte? il volume, con Cd allegato, sul culto e il canto tra
immagini e scrittura, che verrà presentato oggi alle 18 nella cattedrale
arborense. L'opera, curata dallo studioso e docente
universitario Giampaolo Mele, contiene la riproduzione di manoscritti liturgici
del Giudicato di Arborea e del Marchesato di Oristano, notizie su secoli di
spiritualità, splendide grafie gotiche, miniature sontuose e un ?mare magnum?
di melodie gregoriane con l'intero repertorio musicale intonato nelle chiese
dell'Oristano medioevale: canti incessanti in tutte le ore della giornata
liturgica, giorno e notte. I lavori saranno aperti dal saluto dell'arcivescovo
metropolita Ignazio Sanna e di Pasquale Onida, Angela Nonnis, Graziano Milia e
Stefano Pira. Quindi l'intervento di Giacomo Baroffio dell'università
di Pavia. La serata sarà chiusa da Nicola Tangari (dell'università
di Cassino) con la presentazione e dimostrazione del Cd-rom allegato al volume.
( e. f. )
( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA MASSA pag. 5
MASSA E' DEDICATO a «Crisi economica e ... MASSA E' DEDICATO a «Crisi economica
e forme di Altra Economia» l'importante convegno che si svolgerà sabato, dalle
ore 15, nella casa delle Culture del Comune di Massa (ex deposito Cat) promosso
da diverse tra le associazioni locali che hanno promosso e condividono i
principi ispiratori della Casa delle Culture. Interverranno studiosi e docenti
di livello nazionale: Guido Viale, economista ed esperto di sostenibilità
ambientale; Alberto zoratti, cooperativa Fair e coordinatore di Tradewatch; Andrea Baranes, direttore dell'Osservatorio finanza e
collaboratore di Banca Etica; Alessando Volpi, docente
universitario di storia contemporanea e assessore al Bilancio Partecipato del
Comune di Massa. Coordina Alessandro Breccia, ricercatore presso l'università di Pisa. Image: 20090319/foto/3971.jpg
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Provincia di
Oristano Pagina 4021 Cabras. Nato per funzionare col sistema a base d'asta
opererà con le regole del commercio all'ingrosso Nuovo mercato ittico: cambiano
le regole Cabras.. Nato per funzionare col sistema a base d'asta opererà con le
regole del commercio all'ingrosso --> «Il nuovo mercato ittico aprirà
sicuramente entro l'anno. Però sarebbe meglio che aprisse i battenti già ad
agosto o settembre». È quanto sostiene Tonino Manca, presidente
del consiglio di ammnistrazione della società a capitale misto pubblico-privato
creata per la gestione del nuovo impianto. Ma la notizia più importante sembra
essere un'altra: il nuovo mercato, nato per funzionare col sistema a base
d'asta, cambia pelle e opererà con le regole del commercio all'ingrosso.
«I vincoli imposti dalla Regione al momento del finanziamento originario
dell'opera - spiega Manca - sono stati superati anche se una parte del reparto
commerciale rimarrà riservato all'asta, sistema inizialmente non praticabile».
Il mercato ittico, nato da un'idea che risale a circa venti anni fa, non manca
di riservare sorprese. Prima i costi complessivi dell'opera, pari a svariati
miliardi di vecchie lire, poi i tempi della sua apertura data più vole
rimandata. Ora la struttura è stata completata, ci sono anche la gran parte
degli impianti tecnologici ma mancano dettagli che non sono poi di poco conto.
Infatti è dei giorni scorsi la pubblicazione del bando
per l'appalto di lavori edili e di impiantistica pari a 330.000 euro. « Tenuto
conto - ha spiegato l'assessore ai Lavori pubblici, Davide Atzori - che
l'apertura delle buste è prevista per il 15 aprile, e dei tempi tecnici
dell'appalto, penso che i lavori potranno iniziare entro l'estate». I circa
seicentoquarantamilioni di vecchie lire del nuovo appalto provengono dai fondi
della Legge 37 e serviranno a rendere agibile il nuovo mercato nel rispetto
delle indicazioni fatte dall'Asl di Oristano e dal Comando dei Vigili del
Fuoco. Opere edili e installazione di impianti tecnologici, in particolare cinque
nuove celle frigorifere che andranno ad aggiungersi a quelle già esistenti.
«Abbiamo suggerito delle modifiche - ha spiegato il presidente del cda Manca -
in modo che nel nuovo mercato possano trovare spazio anche quei grossisti che
inialmente erano rimasti fuori. In tal senso abbiamo sensibilizzato questi
operatori, anche in considerazione di una esigenza prospettata
dall'amministrazione, ovvero di concentrare le attività all'ingrosso presenti
al centro del paese per liberarlo dagli intralci derivanti da rumori e
ingombranti operazioni di carico e scarico». I nuovi lavori comprenderanno
anche la piastrellatura di pareti, la realizzazione di scarichi idrici, della
zona lavaggio attrezzature e il completamento dei locali spogliatoi. Interventi
sono previsti anche per l'area di lavorazione dei prodotti, con l'acquisto di
arredi e attrezzature per lo stoccaggio ed il lavaggio dei prodotti perma della
immissione alla vendita. Intanto il consiglio di amministrazione del mercato
sta lavorando alacremente per risolvere i tanti problemi legati al
funzionamento dell'impianto, non ultimo i servizi bancari interni. «Se ne sta
occupando il nuovo direttore - ha spiegato - ed a breve verrà pubblicato il bando pubblico per l'assegnazione del
servizio». Si va dunque verso l'apertura del nuovo mercato ittico, ma nessuno
azzarda previsioni. «Noi - dice Tonino Manca - vorremmo affrettare i tempi, ma
ogni previsione è strettamente legata alla conclusione dei lavori che stanno
per essere appaltati. Si sa quando inizieranno ma non la fine». GIANFRANCO
ATZORI
( da "Nazione, La (Empoli)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
EM AGENDA pag. 9
DOMANI alle 16 nell'Auditorium di Palazzo Pretorio, la
Libera Università... DOMANI alle 16 nell'Auditorium di Palazzo Pretorio, la
Libera Università ospiterà Anna Benvenuti, docente di storia
medievale all'Università di Firenze, che terrà un incontro su «Itinerari
toscani nel tempo». La professoressa Benvenuti ha sviluppato le sue ricerche
soprattutto nell'ambito della storia del cristianesimo: tra le numerose
pubblicazioni e collaborazioni con enti e associazioni del settore, spiccano i
suoi studi sulla tradizione del pellegrinaggio e la partecipazione al progetto
«Toscana - Europa itinerari medicei e lorenesi» promosso dal Consiglio
regionale della Toscana e dal Consiglio d'Europa. L'iniziativa è
dell'Associazione culturale Il Ponte.
( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
PESARO pag. 7 La
Cgil contro tutto: cento vanno in piazza PROTESTA PER LA SCUOLA PRESIDIO I
docenti precari. Sotto, Renzo Savelli «CONTRO Tremonti che vuole licenziare
140mila lavoratori della scuola; contro la Gelmini che vuole rubare ai nostri
figli gli edifici e gli insegnanti; contro Brunetta che ci chiama fannulloni;
contro Sacconi che ci vuole mandare in pensione a 65 anni; contro il ddl Aprea
che ci vuole divisi e trasformati in umili subordinati; contro il governo che
vuole comprare la nostra dignità con 50 euro di aumento». Sono queste le
motivazioni che ieri mattina, in occasione del presidio organizzato dalla Cgil,
hanno portato in piazza del Popolo un centinaio di rappresentanti delle varie
categorie scolastiche. «Questa è una "piccola piazza della protesta"
ha spiegato Lilli Gargamelli, segretaria provinciale della Flc Cgil . Non siamo tantissimi ma a manifestare ci sono rappresentanti di
ogni ordine di scuola, dall'infanzia alle università, tutti
per ribadire il loro "no" al taglio di risorse e di personale docente e Ata previsti dalla legge 133. Ma ci sono anche i
rappresentanti dei genitori e degli studenti, allarmati perché il governo non
vuole investire nei lavoratori della conoscenza». «Siamo preoccupatissimi
per i tagli ha aggiunto Annalisa Casalino, insegnante di spagnolo Lo Stato ci
ha sfruttato per anni e ora rischiamo che non ci venga riconosciuta neanche la
nostra professionalità». Dello stesso avviso il suo collega Davide Alpi: «Ho
passato 4 anni ad abilitarmi all'insegnamento della seconda lingua, una materia
che ora è opzionale e facoltativa. A giugno rischiamo di ritrovarci tutti senza
cattedre». Poi, uno per categoria, sono stati ricevuti dal prefetto Luigi
Riccio a cui hanno portato un documento che raccoglie tutte le motivazioni, da
consegnare al ministro Gelmini. Una protesta indetta anche per contrastare
l'approvazione del ddl Aprea che mira a ridurre ruolo e titolarità della
contrattazione e che interverebbe anche sulla libertà d'insegnamento e
sull'autonomia professionale dei docenti. Al presidio hanno partecipato anche
il sindaco Luca Ceriscioli («Conosco i problemi della scuola perché sono stato
insegnante precario per 10 anni»), e l'assessore provinciale alla Pubblica
istruzione Renzo Savelli («Il governo sta dequalificando sempre di più la
scuola italiana, ma questo è un momento di coscienza della categoria») che
hanno espresso la loro vicinanza ai precari. Ma la protesta non si ferma: per
il 26 marzo i docenti precari delle Marche hanno indetto un sit-in davanti
all'Usp, mentre il 4 aprile, in occasione della manifestazione nazionale di
Roma, partiranno ben 52 pullman da tutta la provincia. Claudia Del Magna Image:
20090319/foto/7857.jpg
( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
IN BREVE pag. 15
FANNULLONI IN ATENEO, CON CHE CRITERI? L'INTERVENTO DA QUALCHE giorno è scoppiato
il caso dei fannulloni' in Ateneo, cioè dei professori che prendono lo
stipendio e non hanno attività documentabile. Parimenti il Ministero ha
premiato l'Università di Bologna ponendola al primo posto nazionale nel momento
in cui ha ripartito i suoi fondi in relazione alla produttività scientifica e
didattica. Due dati apparentemente contrastanti, ma che devono essere letti con
attenzione. Quando un docente
(confermato in ruolo) può essere considerato fannullone? In realtà la legge
prevede un impegno didattico limitato alle ore di insegnamento frontale (cioè
ore di lezioni agli studenti), ma non prevede altro: nulla per la ricerca,
nulla per le attività amministrative di coordinamento dei corsi, di presidenza
delle sedute di laurea, dei dottorati di ricerca, delle scuole di
perfezionamento, delle lezioni tenute in queste sedi, della preparazione
necessaria per gli aggiornamenti, ecc. Queste ore, come le ore per organi
collegiali vari, non vengono considerate: semplicemente non esistono, né sulla
carta né nell'immaginario comune. Il docente, anche se
compie queste attività, è fannullone'? Però l'Ateneo va avanti ed è il primo in
Italia; forse, diciamo noi, perché i molti si sobbarcano i compiti innumerevoli
che quei pochi fannulloni' non fanno. Come rimediare? Con il licenziamento?
PRIMA di arrivare ad atteggiamenti punitivi o sanzionatori sarebbe il caso di
trovare utili strumenti per capire le ragioni e rimediare al fatto che un docente, assunto in ruolo e chiamato dall'Ateneo proprio
perché sapeva fare bene la didattica e la ricerca, ha smesso di lavorare, o,
meglio, non rientra nelle categorie dei produttivi con gli attuali criteri.
Capire le ragioni della disaffezione è il primo punto da affrontare; il nuovo
Rettore dovrà fare ricorso per prima cosa al senso di responsabilità dei
singoli e fare in modo che l'Ateneo e la sua immagine non venga danneggiata da
giudizi affrettati e dalla incapacità di alcuni che non hanno ancora capito che
il vento è cambiato e che le sacche di inefficienza non sono più tollerate. I
fannulloni sono un danno per tutti, ma, prima di tutto, per loro stessi.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Prov Gallura Pagina
8040 La guerra del turismo. La cifra versata in un anno dal sistema che
riunisce enti pubblici e operatori Stl, un conto da 930 mila euro La guerra del
turismo.. La cifra versata in un anno dal sistema che riunisce enti pubblici e
operatori Le accuse dei soci: «Spese alte, nessun risultato» --> Le accuse
dei soci: «Spese alte, nessun risultato» Il bilancio 2007 sembra dare ragione,
nella guerra sulla gestione del turismo, a Comune, Provincia e Confindustria
che dopo le contestazioni del direttore del Stl, hanno duramente contrattaccato
mettendo in discussione la società di cui fanno parte. Se si lancia con forza
un boomerang, è certo che torna indietro con la stessa violenza. Le accuse di
Tommaso Giagoni, direttore del Sistema Turistico Locale Gallura Costa Smeralda,
hanno avuto proprio l'effetto tipico dell'arma australiana. Sono piovute
critiche feroci da parte di tutti i principali operatori turistici privati e
pubblici. È stata dichiarata l'inefficienza della gestione del Stl, e il
bilancio 2007 dimostra inconfutabilmente che i rimproveri della Provincia di
Olbia - Tempio, di tutti i Comuni e di Confindustria sono giustificati. Dal
conto economico del 2007 risulta che il Stl è riuscita a spendere, in appena 12
mesi, 930 mila euro. Al riguardo, Giagoni lunedì mattina ha dichiarato: «Non
abbiamo mai avuto gli strumenti necessari per fare quello che avremmo dovuto
fare. Sono mancate le liquidità durante tutta la vita istituzionale di questo
Ente». Ma il bilancio dichiara altro: nel gennaio del 2007, il Stl poteva
vantare una disponibilità finanziaria immediatamente spendibile di 750 mila
euro. Inoltre durante l'anno l'ente ha ricevuto ulteriori 400 mila euro di
contributi, presumibilmente da parte dei soci. Ovvero, la Provincia, i Comuni e
le aziende privati che hanno fondato la società. Quindi, in totale, si arriva a
una liquidità, per l'anno 2007, di 1 milione e 150 mila euro. A fine anno,
però, sono state dichiarate appena 23 mila euro di soldi in cassa.
Praticamente, è stato speso tutto ad eccezione di 300 mila euro che sono stati
accantonati ad altre riserve. Col progetto, evidentemente, di utilizzarle nel
2008. A fronte di questo enorme sostenimento di costi, il Stl non ha prodotto
ricavi conseguenti. Nei ricavi delle attività, compaiono 62 mila euro. Per
ricavi delle attività si intende l'organizzazione di convegni, fiere, o
qualsiasi attività di interesse turistico in grado di sviluppare introiti. Ma
nulla è stato fatto dalla società. Nel 2007 l'Stl ha dichiarato di aver speso
117 mila euro di stipendi e un totale di 167 mila euro di costi di produzione.
Nonostante i 930 mila spesi in questi mesi, al dicembre 2007 rimanevano debiti
per 135 mila euro, di cui 62 mila verso fornitori (ovvero, fatture ancora non
pagate). In sostanza, il Stl ha speso in tutto un milione e 65 mila euro in un
anno. Chissà se è un record. In ogni caso, il bilancio non è andato in rosso.
Non ci sono passività rilevanti. Ma è stato speso tutto il possibile, senza una
produzione accettabile di servizi, pubblicazioni o
promozione culturale. Almeno, questo è stato il parere netto e chiaro di
Confindustria e degli altri enti. Un capitolo a parte merita la voce
'Immobilizzazioni immateriali'. Sono esattamente 529 mila euro, che secondo la nota integrativa al bilancio riguarda i costi di
impianto, ricerca, sviluppo, pubblicità e i diritti di brevetto industriale e
di utilizzazione delle opere dell'ingegno. Una cifra così alta presuppone
l'acquisto di un intervento importante, che ha impegnato cervelli in ricerca e
analisi di prodotti di alta tecnologia. Ma a distanza di un anno e mezzo
i risultati e gli effetti di questo cospicuo investimento, i soci non li hanno
ancora visti. Confindustria martedì ha scritto in una lettera: «Altri soggetti
stanno facendo il lavoro che dovrebbe fare il Stl, per il quale sono stati
stanziati ingenti soldi pubblici, che fino ad oggi hanno generato solo costi i
cui risultati non sono neanche misurabili». Questi 529 mila potrebbero essere
serviti per ricerche o analisi, poiché non risulta depositato nessun brevetto
industriale da parte del Sistema. In bilancio risultano anche 674 mila euro di
crediti da ricevere entro i 12 mesi successivi. Giagoni sostiene che non sono
mai arrivati e per questo nel 2008 il Sistema turistico locale ha dovuto
ridimensionare fortemente progetti e organico. CLAUDIO CHISU
( da "Nuova Ferrara, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Studenti, docenti e famiglie contro riforma e maestro unico Più poveri e
meno liberi con i tagli Mobilitazione davanti alla Prefettura: a casa il
ministro Gelmini Le famiglie hanno bocciato il ritorno al maestro unico. «Per
questa ragione chiediamo le dimissioni del ministro Gelmini» ha detto ieri
Fausto Chiarioni Flc Cgil durante la giornata di mobilitazione dei settori
della conoscenza, spiegando il perché della manifestazione. La maggior
parte delle famiglie infatti ha chiesto per i figli il tempo lungo a 30 e a 40
ore. «Vorremmo capire - ha proseguito Chiarioni - come il ministro soddisferà
le richieste dei genitori, avendo eliminato le compresenze». Ma non è stata
solo la riforma delle scuole elementari a far scendere in piazza docenti,
studenti e genitori. Il fine è trasversale a tutti i settori della conoscenza
ed è quello di protestare contro la volontà di smantellare il sistema pubblico
dell'istruzione e della formazione. «Togliere fondi alla conoscenza - ha
commentato Chiarioni - significa iniziare un processo di privatizzazione, che
si concluderà con un impoverimento della qualità dell'istruzione e con un
aumento della disuguaglianza sociale. Le Università, lasciate in balia del
libero mercato, potranno percorrere due strade: o impoverire l'offerta
formativa o aumentare le tasse agli studenti. La conoscenza sarà solo di chi se
la potrà permettere e non anche dei più meritevoli». Pregiudicare i
finanziamenti alla conoscenza significa condannare le giovani generazioni a un futuro
peggiore di quello dei loro genitori. «Il fatto è ancor più grave - ha
incalzato Chiarioni - se si considera che questa politica al ribasso sta
andando di pari passo con un abbassamento delle retribuzioni. Ciò significa che
non potremo giocare alcuna competizione con gli altri paesi europei». Alla
manifestazione organizzata dalla Flc Cgil hanno partecipato anche i movimenti
spontanei, dal coordinamento istruzione pubblica, agli studenti dell'Onda
Ferrara, a quelli del Rua-Udu Ferrara, ai giovani precari universitari, tutti
concordi nel dire che la partecipazione, il dibattito, sono gli strumenti
adatti a far sentire la propria voce. «Vorremmo decidere per il nostro futuro -
hanno spiegato alcuni rappresentanti dei movimenti spontanei - senza che ci venissero
imposte regole dall'alto, il cui obiettivo è distruggere ciò che di buono c'è
nel nostro sistema di istruzione. L'errore di queste riforme è partire dai
numeri, tagliare indiscriminatamente, senza coinvolgere chi lavora nella
scuola, nell'università». «Abbiamo scelto di
manifestare in modo trasversale per stimolare un dibattito pubblico sulla
riforma della scuola - ha detto Carla Collina portavoce del coordinamento
istruzione pubblica -; già quest'anno la qualità della scuola è stata
intaccata, basti pensare che da due mesi sono finiti i soldi per le supplenze e
ancora non sono stati stanziati i fondi per gli esami di stato». Questa è la
prima di una serie di mobilitazioni, che avranno il loro momento conclusivo
nella manifestazione nazionale del 4 aprile a Roma. «Auspichiamo - ha concluso
Chiarioni - che anche gli enti locali ci sostengano, perché su di loro
ricadranno gli effetti dei tagli, quando le famiglie chiederanno servizi».
Silvia Siano
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura Pagina 345
Progetti. L'archeologo al liceo Dettori per ?Sardoa Tellus? Con Bejor negli
scavi di Nora Progetti.. L'archeologo al liceo Dettori per ?Sardoa Tellus?
--> Che cosa sanno gli studenti delle superiori dell'archeologia e della
storia della Sardegna antica? Delle civiltà che si sono avvicendate nel corso
dei secoli lasciando un'impronta forte e caratterizzante? Poco, con molta
probabilità. Per colmare questa lacuna è nato il progetto Sardòa Tellus che
porterà al liceo Dettori di Cagliari, da domani, una serie di eminenti
personaggi. Guide carismatiche che daranno ai ragazzi del biennio le
informazioni necessarie, ma soprattutto cercheranno di suscitare in loro la
curiosità e l'amore per il passato della loro terra. Si comincia domattina alle
9.30, nell'aula magna del liceo di via Cugia, con l'archeologo Giorgio Bejor
della Statale di Milano, impegnato ormai da anni nelle campagne di scavo a
Nora. Tema della sua conferenza sarà il lavoro in terra sarda (che verrà
presentato nell'incontro in aula ma anche - nel pomeriggio - sul campo). Il
progetto, finanziato dalla legge regionale sul diritto allo
studio, è coordinato dalla docente di latino e greco Fatima
Carta Piras, e coinvolge illustri studiosi del settore i da diversi atenei:
oltre a Bejor, Danila Artizzu della Facoltà Teologica della Sardegna; Antonio
Ibba, Università di Sassari; Antonio Maria Corda, Università di Cagliari.
Giorgio Bejor ha insegnato a Pisa, Cosenza, Venezia prima di approdare alla
cattedra di Archeologia classica e alla direzione della scuola di
specializzazione della Statale. Docente di Storia dell'Arte Greca nella Scuola
Archeologica Italiana di Atene, è direttore della rivista Lanx, ed è nella
redazione delle riviste Acme, Quaderni Norensi, Rivista di Archeologia, Annuario
della Scuola Italiana di Atene.
( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Cultura Pagina 345
In Pinacoteca con Aldo Sari --> Stasera alle 17, Pinacoteca nazionale di
Cagliari, piazza Arsenale, Aldo Sari, docente di
storia dell'Arte medioevale e moderna nella facoltà di Lettere e filosofia di
Sassari, terrà una conferenza dal titolo ?Il Retablo dell'Annunciazione e la
cultura catalana in Sardegna tra XV e XVI secolo?. La serata rientra nel ciclo
?I pittori dei fondi d'oro. Incontri al museo?, dedicato a un pubblico vasto e
in programma fino a maggio, ogni primo e terzo giovedì del mese. A promuoverlo
la Soprintendenza beni storici artistici ed etnoantropologici della Sardegna,
diretta da Lucia Arbace, e le Università di Cagliari e Sassari. Ingresso
libero. Attribuito al pittore catalano Joan Mates, esponente del Gotico
internazionale a Barcellona, il retablo risale al Quattrocento ed è il più
antico in Sardegna.
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
OSIMO pag. 11 NUMANA
IN MERITO alla sistemazione del lungomare d... NUMANA IN MERITO alla
sistemazione del lungomare di Numana, l'Amministrazione comunale ritiene
doveroso avanzare alcune precisazioni. «Indubbiamente per rilanciare il turismo
sotto il Conero dice il sindaco Mirko Bilò occorrono opere nuove,
infrastrutture e servizi, arredi e viabilità degni dei nostri tempi, come
recitano gli articoli. Di questo sono consapevoli gli amministratori che ben
conoscono l'entità dei finanziamenti necessari per attuare una riqualificazione
ottimale. Per questo si è avanzata l'ipotesi di un project
financing che contempli un partenariato pubblico privato. In questa prospettiva
gli amministratori hanno valutato, in accordo con la Regione, le proposte
avanzate da un equipe specializzata, in relazione a un piano di fattibilità per
il Lungomare e per il Porto. I suggerimenti sono stati attentamente
considerati, così come per altri progetti, senza nascondersi le
difficoltà attuative, di quanto proposto, prima tra tutte la mancanza di un
adeguato strumento urbanistico che dovrà essere concordato (una volta approvato
dalla Regione, con gli strumenti urbanistici previsti) con gli Enti
sovraordinati e in particolare con l'Ente Parco del Conero, o con accordo di
programma o conferenza di servizi. Pertanto prima di cedere a facili
entusiasmi', gli amministratori consapevoli del gravoso impegno finanziario,
hanno apprezzato le proposte avanzate che dovranno essere però condivise con
gli operatori soggetti attivi del progetto e certamente non delegherano ad
altri il ruolo guida che spetta al Comune per la realizzazione delle opere.
Quindi, onde evitare false aspettative, strumentalizzazioni o seri allarmismi
tra i cittadini, con il solo risultato di alimentare confusione o perseguire
fini elettoralistici, lontani dal sentire degli amministratori, il Lungomare di
Numana avrà sicuramente un futuro migliore, purtroppo viste le difficoltà, non
di imminente risoluzione, comunque rassicuriamo i cittadini che ogni proposta
sarà valutata attentamente ricecando la massima condivisione».
( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
VETRINA FERRARA
SPETTACOLI pag. 21 Al Duchessa Isabella si analizza l'anno 1956 con Campi e
Pagnoni ROTARY CLUB STASERA alle 20.15 al ristorante Duchessa Isabella' si
terrà una riunione conviviale con consorti del Rotary Ferrara. Carlo Alberto Campi, ordinario di geografia economica
all'Università di Ferrara e docente di geografia politica all'
Accademia militare di Modena, presenterà l'ultimo libro del socio Gherardo
Pagnoni dal titolo 1956: la storia a una svolta'.
( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
JESI pag. 13 JESI
GIÀ programmata per il 20 prossimo, la con... JESI GIÀ programmata per il 20
prossimo, la conferenza del prof. Umberto Galimberti, docente di Filosofia della Storia all'Università Ca' Foscari di Venezia,
è stata rinviata al venerdì della prossima settimana (27 marzo), alle ore 17,
nella Biblioteca Planettiana. L'iniziativa rientra nell'ambito degli incontri
culturali su: «Il volto nuovo della città Disgregazione o convivenza».
( da "Giorno, Il (Brianza)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
24 ORE BRIANZA pag.
8 Istruzioni per gli Usa in note, parole e film VIMERCATE PAROLE, MUSICHE,
letture e filmati per parlare di Stati Uniti e democrazia. E' l'incontro che si
terrà oggi alle 21 nella biblioteca civica di piazza Unità d'Italia con il
titolo "Istruzioni per gli Usa: i meccanismi della democrazia
statunitense". Si comincerà con un reading dell'attrice
Lucilla Tempesti e la proiezione di un filmato tratto da "Fronte del
porto" di Elia Kazan. A seguire, dibattito con Massimiliano Guareschi, docente di Politiche globali all'Università di Genova, e Vittorio
Emanuele Parsi, professore di Relazioni internazionali all'Università Cattolica
di Milano. L'ingresso alla serata è libero.
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA 19-03-2009
ISTRUZIONE ALLA PROTESTA HANNO ADERITO ANCHE GLI UNIVERSITARI La scuola scende
in piazza contro il decreto Gelmini Manifestazione anti-riforma davanti alla
Prefettura Gli insegnanti: «Ci vuole più rispetto per chi lavora» II Il mondo dell'istruzione
è sceso in piazza, compatto e unitario per dire no al Decreto Gelmini e ad una
riforma che scontenta maestri, professori, corpo non docente,
studenti e genitori. Realtà diverse, spesso contrapposte ma, per una volta,
unite. C'erano tutti, infatti, ieri mattina, di fronte al palazzo della
Prefettura, in occasione di una manifestazione di protesta, organizzata dalla
Flc Cgil. «In questo Paese, ci vuole più rispetto per chi lavora e, questa
riforma, dimostra proprio il contrario», spiega Paolo Bertoletti, segretario
generale Cgil Parma. Sul piede di guerra, docenti delle
scuole primarie e secondarie, personale Ata, docenti universitari, maestri e
maestre autoconvenzionate di Parma e Provincia e l'Udu, Unione degli
Universitari. «Quel modello di scuola che si augura la Gelmini, e che ha tra i
principi fondanti il ritorno al maestro unico, non sta in piedi perché,
oltre ad abbassare il livello formativo, apre le porte del licenziamento a
migliaia di lavoratori », precisa Patrizia Pellegrini, segretario provinciale
Flc Cgil Parma. Tanti, ieri, quelli che hanno preso parte alla manifestazione,
come una docente di lettere di una scuola secondaria
di Parma che, a 45 anni, vive ancora con contratti a tempo determinato. «La
situazione è tragica - spiega -. Ho alle spalle molti anni di precariato e, se
è possibile, il futuro, lo vedo peggio del passato ». Un contratto che scade a
giugno e, di conseguenza, lo spettro della disoccupazione che incombe. «Il
rischio c'è, ed è concreto». Una situazione al collasso che, alcuni
manifestanti, guidati da Paolo Bartoletti e Patrizia Pellegrini, hanno voluto
portare alla conoscenza della Prefettura, attraverso un incontro con il capo di
gabinetto. «Siamo qui per consegnargli un documento che fotografa la situazione
della nostra provincia», precisa Patrizia Pellegrini. Tanti i numeri della
crisi, a partire da quei 100 tagli che, si ipotizza, riguarderanno il personale
Ata della nostra provincia, attualmente costituito da 1460 lavoratori. Nella
scuola secondaria di primo grado, inoltre, nell'anno scolastico 2009/2010, i
tempi prolungati, saranno 46 invece che 58 e, le cattedre, 734, invece di 739,
come lo scorso anno. A protestare, anche il mondo universitario, preoccupato,
principalmente, dalla proposta di trasformare le Università in fondazioni
private: «Un cambiamento che comporterebbe gravi conseguenze sulla didattica e
sulla libertà d'insegnamento», continua Patrizia Pellegrini. Dello stesso
parere, anche i molti studenti presenti, che sottolineano come, «la lotta non
sia ancora finita perché l'Università versa in situazioni critiche e non si può
far finta di nulla». L'«onda», dunque, non accenna a placarsi. A. F.
Manifestazione La protesta davanti alla Prefettura.
( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
SALSOMAGGIORE
19-03-2009 ASSOCIAZIONI APPUNTAMENTO PER IL 25 Via agli incontri di
«SalsoGenitori» II «Ahhhh...! Ho creato un mostro? » ha aperto la stagione di
conferenze della neonata associazione «SalsoGenitori», che tra marzo ed aprile
si propone una serie di incontri sulla diversità. Una rete di genitori per
aiutarsi nella crescita dei figli. L'incontro, realizzato in collaborazione con
l'Associazione Salsopediatria, l'Istituto Comprensivo di Salso con il sostegno
di Terme di Salsomaggiore e Tabiano con il patrocinio del comune e l'Università degli Studi di Parma, ha visto relatrici la
neuropsichiatra Emanuela Rastelli, la docente e delegata
del rettore dell'ateneo di Parma Emilia Caronna e la pediatra Paola
Battilocchi. Il 25 marzo si svolgerà «Si scrive disabile, si legge persona» con
Emilia Caronna, Anna Maria Morini, Sandra Sesenna e Maura Morelli,
Pediatra.
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 L´EUROPA DEVE INNALZARE IL GIOCO SE VUOLE DIVENTARE LEADER MONDIALE DELLE
TIC, DICE LA COMMISSIONE Bruxelles, 19 marzo 2009 - Secondo una comunicazione
della Commissione, se l´Europa vuole diventare leader delle tecnologie
dell´informazione e della comunicazione (Tic), deve raddoppiare i suoi
investimenti nella ricerca, attirare più operatori qualificati e rimuovere le
barriere che ostacolano la crescita commerciale; la strategia descritta mira
anche ad assicurare che l´economia e la soscietà beneficino in pieno di queste
tecnologie. Il mercato globale delle Tic vale circa 2. 000 miliardi di euro e
cresce ogni anno del 4%. In Europa, le Tic coprono il 6% del Pil (prodotto
interno lordo) e creano 12 milioni di posti di lavoro. Nel settore della
ricerca, un quarto di tutti i finanziamenti privati per la R&s è speso
nelle Tic. Tuttavia, l´Europa è ancora indietro rispetto alla competizione
internazionale; le aziende americane spendono il doppio rispetto all´Europa in
ricerca e sviluppo (R&s) sulle Tic. Inoltre, l´Europa
soffre attualmente di una mancanza di ricercatori delle Tic qualificati, dovuta
in parte al fatto in Europa esistono pochi centri di eccellenza per la ricerca
sulle Tic. Questo significa che le persone migliori e la mole di finanziamenti
privati per la ricerca, tendono ad essere deviati altrove.
Ciononostante, l´Europa eccelle in una serie di campi delle Tic, tra cui le
attrezzature e i servizi telecom, la robotica, le tecnologie della sicurezza e
la fotonica, ed è anche leader mondiale nelle applicazioni come la
telemedicina, l´elettronica aerospaziale e le Tic embedded. Guardando al
futuro, la comunicazione afferma che l´Europa dovrebbe prendere la guida nello
sviluppo dell´Internet del futuro, nonché della prossima generazione di
componenti e sistemi Tic, cogliendo nuove opportunità nella nanoelettronica,
fotonica e elettronica organica. L´europa dovrebbe anche indicare la strada
nell´uso delle Tic nei sistemi sanitari, nell´efficienza e sicurezza energetica
negli edifici e nei trasporti. La nuova strategia delinea un approccio a tre
tempi per affrontare questi problemi. Per prima cosa, gli investimenti nella
R&s delle Tic devono essere raddoppiati entro il 2020. La spesa annuale per
la R&s sulle Tic nell´ambito del Settimo programma quadro (7°Pq) crescerà
da 1,1 miliardi di euro nel 2010 a 1,7 miliardi di euro nel 2013, e la
Commissione invita gli Stati membri a prevedere questo aumento di budget nei loro
programmi di ricerca nazionali. Tra le altre cose, la Commissione intende
creare una piattaforma per un dialogo più intenso tra gli investitori e gli
innovatori delle Tic. Dichiara anche la sua intenzione di incrementare il
coinvolgimento delle Pim (piccole e medie imprese) nei suoi programmi di
ricerca. Gli Stati membri sono anche incoraggiati a fare un più ampio uso degli
appalti pubblici per promuovere l´innovazione nel settore delle Tic. Il secondo
percorso dell´azione delineata dalla strategia invita ad una maggiore
collaborazione tra Ue, Stati membri, regioni, industrie e università.
"L´europa deve coordinare meglio le sue politiche e concentrare e
specializzare le sue risorse, per fare emergere anche in Europa dei poli di
eccellenza delle Tic di livello mondiale ," si legge nella strategia. In
altre parole, le diverse parti interessate coinvolte nei finanziamenti e che
svolgono ricerca sulle Tic, devono convogliare le ricorse e il lavoro secondo
una strategia europea comune. Infine, la strategia fa notare che le aziende
impegnate nelle Tic hanno bisogno delle condizioni giuste per crescere e
svilupparsi. Qui, il settore pubblico può guidare l´innovazione assicurando che
le Tic siano sfruttate in pieno nei servizi pubblici. Per sostenere questo
lavoro, l´Ue sta esaminando come meglio sostenere i progetti pan-europei che
coprono l´intero ciclo delle Tic, dalla R&s al loro impiego. Questi
progetti saranno sviluppati basandosi sulle cose apprese attraverso i
partenariati pubblico-privati e l´iniziativa Lead Market, ad esempio.
Potrebbero coprire questioni come l´uso delle Tic nella sanità, soluzioni Tic
per l´efficienza energetica, o un sistema elettronico per la gestione
dell´identità. La strategia dovrebbe aprire mercati con richieste più chiare
per gli utenti, permettendo cicli di innovazione più brevi, risposte più rapide
alle sfide socioeconomiche e nuove opportunità per l´industria in Europa,"
conclude la comunicazione. "Questo dovrebbe risultare in un ritorno più
rapido degli investimenti e quindi una più grande attrattiva dell´Europa per
gli investitori, le aziende e i ricercatori. " Per scaricare la strategia
della Commissione, http://ec. Europa.
Eu/information_society/tl/research/documents/ict-rdi-strategy. Pdf .
<<BACK
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 GOVERNO CHIAMA, SCUOLA RISPONDE. L?ENERGIA NUCLEARE AL CENTRO DEL
DIBATTITO ANCHE FRA LE GIOVANI GENERAZIONI. Firenze, 19 marzo 2009 - Secondo
appuntamento del ciclo ?Guerre e paci?, venerdì 20 marzo alle 11. 00, nell?Aula
Magna dell?Isis (ex Iti) ?Leonardo da Vinci? di Firenze. Tema del giorno ?Il
ritorno dell?energia nucleare: una salvezza o una minaccia??. Argomento di
stringente attualità, dopo che il governo guidato da Silvio Berlusconi ha
annunciato l?intenzione di tornare in Italia allo sfruttamento dell?energia
nucleare, attraverso uno specifico accordo col capo dell?Eliseo Nicolas
Sarkozy, considerando superata la scelta espressa dalla nel nostro Paese.
Attraverso la proiezione di film, video e documentari, e la testimonianza
scientifica del prof. Angelo Baracca, docente di
Fisica all?Università di Firenze, saranno analizzati gli aspetti legati all?uso
civile e all?uso bellico dell?energia nucleare, insieme ai nuovo scenari che la
politica internazionale propone a valle dello storico spartiacque del 1989, la
caduta del muro di Berlino. ?Elettricità, rischi e armamenti dall?atomo?: così
recita infatti il sottotitolo dell?incontro all?Istituto di Via popolazione
all?indomani del disastro di Chernobyl col referendum abrogativo del 1987, a
seguito del quale fu decisa la definitiva chiusura delle centrali nucleari
esistenti del Terzolle, a Rifredi, aperto alla partecipazione e all?intervento
della cittadinanza, come nella tradizione ormai triennale degli ?Appuntamenti
della Leonardo?. Redazione di Scuola & non solo Istituto Statale di
Istruzione Superiore Leonardo da Vinci Via del Terzolle 91, 50127 Firenze Tel.
055. 45. 96. 290, fax 055. 41. 20. 96 e-mail scuolanonsolo@virgilio. It; web
www. Scuolanonsolo. Altervista. Org . <<BACK
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 CON DIGITAL BRIDGE I PROFUGHI RITROVANO LA VOCE DELLA LIBERTÀ Roma, 19
marzo 2009 - Dal 14 al 21 marzo una delegazione di tre scuole romane, con la
Fondazione Mondo Digitale e l?associazione Bambini+diritti, vivrà nelle
tendopoli dei profughi Saharawi. È l?inizio dell?ultima fase del progetto
Digital Bridge, la cooperazione alla pari. Giovedì 19 marzo, dal circolo
didattico Papa Wojtyla di Roma, videoconferenza con la Wilaya di Aiaun: sarà
presentata la prima comunità scolastica per lo sviluppo in un ambiente di
apprendimento on line, con un forum interattivo per dibattere i temi della
cooperazione e dell?integrazione. Per i profughi che vivono nelle tendopoli
vicino a Tindouf, Internet è diventato ?fondamentale come l?acqua e l?aria che
si respira?. Lo sostiene con determinazione Mohamed Takio, responsabile locale
del progetto Digital Bridge, perché grazie alle nuove tecnologie della
comunicazione ora la voce dei profughi Saharawi si può ascoltare ovunque. Il
progetto di e-inclusion a favore del popolo Saharawi, finanziato dalla Regione
Lazio, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale, e realizzato sul territorio
dell?associazione Bambini+diritti, ha portato infrastrutture tecnologiche,
assistenza tecnica, piani didattici e formazione professionale. Adesso la
parola passa alle scuole, perché diventino testimoni e garanti della
cooperazione alla pari, grazie ad un ambiente di apprendimento comune.
L?appuntamento per seguire in diretta il collegamento da Roma è giovedì
prossimo, 19 marzo, alle ore 12, nell?aula magna del plesso Xxi Aprile del 299°
circolo didattico, in via Luca Passi 57. Dalla Wilaya di Aaiun, partecipano
alla videoconferenza il governatore del campo profughi, Mohamed Lamin Daddi, il
ministro dell´Educazione della Rasd, Mariam Ahmada, e i rappresentanti del
Fronte Polisario in Italia, Fatima Mahfud e Khandud Hamdi. Coordina Matteo
Mennini, dell?associazione Bambini+diritti. Dalla Capitale intervengono il neo
assessore Vincenzo Maruccio (Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa,
Regione Lazio), il direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Mirta
Michilli, il rappresentante del Fronte Polisario per l?Italia, Omar Mih, la
collaboratrice del dirigente scolastico del Circolo didattico Papa Wojtyla di
Roma, Annalisa Colaiacomo, il dirigente scolastico dell?Itis Einstein, Alfredo
Menichelli, e Giovanni Intini dell?associazione Bambini+diritti. Il compito di
presentare in anteprima la community per lo sviluppo come spazio di
apprendimento comune per le scuole è affidato al direttore scientifico della
Fondazione Mondo Digitale, Alfonso Molina, docente di
Strategie delle tecnologie all?Università di Edimburgo. Inoltre, dal 14 al 21
marzo è in ?missione speciale? in Saharawi una delegazione di studenti e
docenti delle tre scuole romane che partecipano al progetto Digital Bridge: due
istituti di istruzione secondaria superiore, A. Einstein e I. Newton, e il
plesso ?Xxi Aprile? del 299° Circolo didattico Papa Wojtyla. Il ricco programma
prevede appuntamenti istituzionali, con le autorità del governo saharawi in
esilio, e incontri con i responsabili delle diverse strutture sociali, che
hanno saputo realizzare, seppure in condizioni precarie, un?organizzazione
efficiente all?insegna della partecipazione e dell?inclusione. Le tre scuole
romane, affiancate dall?associazione Bambini+diritti, sono protagoniste della
cooperazione ?alla pari?: ognuna di loro, secondo le caratteristiche specifiche
dell?indirizzo di studio, realizza un progetto di cooperazione, mentre insieme
danno vita alla prima comunità scolastica per lo sviluppo. I materiali
prodotti, dai casi di studio ai manuali didattici, confluiranno nell?ambiente
di apprendimento on line, progettato dalla Fondazione Mondo Digitale.
Documenti, foto e video sul progetto sono on line all?indirizzo www.
Mondodigitale. Org . <<BACK
( da "Mattino di Padova, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
NOTIZIE IN BREVE
MARIA, 104 CANDELINE. Viene festeggiata oggi Maria Floriani vedova Zanchetti
(nella foto) ... MARIA, 104 CANDELINE. Viene festeggiata oggi Maria Floriani
vedova Zanchetti (nella foto) che compie 104 essendo nata il 19 marzo del 1905.
Con lei, nella sua abitazione di via Dondi dell'Orologio, ci saranno figli e
nipoti. Auguri. UNIVERSITà POPOLARE. Le conferenze
Università Popolare, prevedono oggi alle 16.30 nell'aula magna dell'Istituto
Calvi in via S. Chiara 10: «Tra sogno e realtà: i mondi possibili di David
Lynch» con Cristina Menegolli docente di lettere negli Istituti
medi superiori di Padova. «MORIRE» AL BO. Due giorni di confronti
all'Università sul tema della morte. Si comincia con Angelo Scola ed Emanuele
Severino domani alle 10.30 nell'Archivio Antico del Bo: i lavori si aprono con
il confronto tra il Patriarca di Venezia, Angelo Scola, e il filosofo Emanuele
Severino moderati dall'editorialista Armando Torno. «Con questo convegno - dice
Ines Testoni organizzatrice dell'incontro e direttore del Master in Death
studies & the end of life dell'Ateneo patavino - Padova mostra,
nell'accordo che unisce le istituzioni del governo della città con quelle che
amministrano il sapere scientifico e religioso, che il confronto non è mai
temibile, neppure quando in gioco ci siano i difficili temi che riguardano la
gestione dei confini tra la vita e la morte». LA GENESI. Oggi terzo incontro
con la lettura integrale del Libro della Genesi, proposta dal Centro
universitario per il tempo di Quaresima. L'incontro si svolgerà alle 18.15, al
Centro universitario, in via Zabarella 82. Legge l'attore Sandro Buzzati. BOIA
CHI MOLLA. A teatro contro la pena di morte: Amnesty international e il
Consiglio di Quartiere 2 Nord propongono uno spettacolo teatrale sul tema della
pena di morte sabato 21 alle 21 nella sala polivalente San Carlo. Lo
spettacolo, intitolato «Boia chi molla», s'ispira a fatti realmente accaduti e
gran parte dei testi sono stati scritti da condannati a morte.
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cervelli
Giovedì 19 Marzo
2009 LA FUGA DEI TALENTI STORIE DI PROFESSIONISTI CHE L´ITALIA SI È LASCIATA
SCAPPARE DI SERGIO NAVA Milano, 19 marzo 2009 - «La situazione attuale è
equivalente al fatto che tre delle nostre maggiori università
lavorano solo per formare competenze che vengono poi utilizzate esclusivamente
da Paesi stranieri». (Rapporto Italiani nel Mondo 2006). «Il nostro è un
sistema interamente basato sullo scambio di potere. Un sistema dal quale i
giovani sono tagliati fuori, perché non hanno nulla da offrire, al di fuori del
proprio talento». (Oscar Bianchi, musicista e compositore italiano, 33 anni,
emigrato a New York). Mal di merito (Giovanni Floris, 2007) vi ha insegnato
che, in Italia, i migliori finiscono spesso dietro la porta. Passano ? quasi
solamente ? i raccomandati e i ?figli di?. Meritocrazia (Roger Abravanel, 2008)
ve ne ha scientificamente dimostrato il perché. Mediocri (Antonello Caporale,
2008) ha scoperto che esiste persino una formula matematica in grado di
escludere i migliori dalle leve di comando. La fuga
dei talenti vi spiega dove finiscono i nostri migliori cervelli
e talenti, quelli che avrebbero potuto risollevare ? per davvero ? le sorti di
questa nazione. Attraverso le storie di ventisette ricercatori,
professori universitari, artisti, uomini d?impresa, architetti, ingegneri,
medici, giornalisti, funzionari europei e avvocati (tutti finiti all?estero),
La fuga dei talenti è un viaggio-denuncia
nell?emigrazione dei giovani di talento, costretti a lasciare ogni anno e a
migliaia il Paese più clientelare e immeritocratico dell?Europa occidentale. Un
viaggio tra le ?vittime collaterali? della ?non meritocrazia? italiana. Un libro
che qualsiasi giovane dovrebbe leggere, prima di decidere cosa fare da grande.
E dove farlo. Non solo ricercatori, ma un popolo di
artisti, imprenditori, architetti, medici e altri professionisti che sarebbero
una risorsa preziosa per l?Italia. Ma che lavorano all?estero. Sergio Nava,
giornalista, classe 1975, lavora dal 1999 a Radio 24 e Il Sole 24 Ore, dove si
occupa di notizie dall?estero, in particolare dall?Unione Europea. Per Radio 24
ha condotto programmi radiofonici e coperto summit internazionali. Ha lavorato,
come giornalista o portavoce, in Francia, Germania, Inghilterra e Irlanda. Ha
pubblicato presso le Edizioni San Paolo: Veronica Guerin. Una giornalista in
lotta contro il crimine (2003). E? autore del blog www. Fugadeitalenti.
Wordpress. Com Pagine: 368 Prezzo: ? 18,00 Edizioni San Paolo -. Milano . .
<<BACK
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 FLUSSI MIGRATORI. PRESENTATA UNA RICERCA SULL?EMIGRAZIONE VENETA IN
ROMANIA Venezia, 19 marzo 2009 - Presentato ieri a Palazzo Balbi, sede della
Giunta regionale a Venezia, dall?Assessore ai Flussi Migratori, Oscar De Bona,
il volume ?Veneti in Romania?. Si tratta dell?ultima pubblicazione della
collana ?Civiltà Veneta nel mondo?, diretta da Gianpaolo Romanato e finanziata
dalla Regione del Veneto. La Giunta regionale, infatti, su relazione dello
stesso Assessore, aveva approvato un provvedimento con il quale ha accolto la
proposta presentata dal Centro Interuniversitario di Studi Veneti (Cisve) di
Venezia e dall?associazione Bellunesi nel Mondo per la realizzazione di una
serie di ricerche dedicate alla presenza veneta nel mondo, due delle quali già
pubblicate e relative al Sudafrica e agli Stati Uniti. Quella presentata oggi è
una ricerca condotta dal prof. Roberto Scagno, docente
di Lingua e Letteratura Romena presso l?Universtità di Padova, in collaborazione
con Paolo Tomasella, architetto e dottore di ricerca in architettura tecnica
presso l?Università di Trieste e Corina Tucu, che ha conseguito il dottorato di
ricerca in storia presso l?Università di Iasi in Romania. Referente scientifico
del progetto è il prof. Gianpaolo Romanato, docente di
Storia contemporanea presso l?Università di Padova e componente della Consulta
regionale dei Veneti nel Mondo. Nella storia della prima grande emigrazione
veneta nell?ultimo trentennio dell?Ottocento, un capitolo importante, ma ancora
largamente inesplorato, è quello riguardante i Paesi dell?Europa centro
orientale e in particolare danubiano-balcanica. Nel processo di modernizzazione
e di creazione della indispensabile rete di infrastrutture stradali e ferroviarie
e dell?edilizia pubblica di quest?area le maestranze venete e friulane ebbero
un ruolo importante e determinante. ?Dell?emigrazione nell?Europa dell?est ?
ribadisce l?Assessore De Bona ? si conosce poco e quel poco che si conosce
aveva bisogno di essere organizzato in maniera sistematica e questo ha inteso
fare la ricerca. Dallo studio ? ha proseguito Be Bona ? emerge che la presenza
di manodopera qualificata proveniente dalle province venete, soprattutto
dell?alto bellunese, divenne insostituibile per lo sviluppo del Paese
danubiano, al cui processo parteciparono in modo rilevante anche artisti e
uomini di cultura veneti. Un?apprezzata attività professionale interrotta
dall?instaurazione del regime comunista nel 1948, che determinò, tra l?altro, lo
scioglimento delle associazioni culturali che avevano accompagnato
l?emigrazione veneta in Romania?. L?assessore De Bona ha infine annunciato che
la prossima ricerca riguarderà l?emigrazione dei veneti nel Canada. .
<<BACK
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 INSEDIATO, IN CALABRIA, IL COMITATO SCIENTIFICO DELL?OSSERVATORIO
REGIONALE PER LA CULTURA Reggio Calabria, 19 marzo 2009 - Si è insediato, nel
corso di un incontro tenutosi presso l?assessorato Cultura, Istruzione e
Ricerca scientifica e presieduto dal dirigente generale del dipartimento, Laura
Mancuso, il comitato scientifico dell?Osservatorio regionale per la Cultura
designato dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente Domenico
Cersosimo. Sono stati chiamati a farne parte Renato Nicolini, intellettuale di
spicco del panorama culturale nazionale, ideatore dell?Estate romana quando era
assessore alla Cultura del Comune di Roma, autore di opere teatrali e
professore ordinario di Composizione architettonica presso l´Università "Mediterranea"
di Reggio Calabria, Anna Maria Longo, presidente dell?Associazione ?Il Luogo
della Politica? e Spartaco Capogreco, storico, docente
presso la Facoltà di Scienze politiche dell?Università della Calabria e
presidente della Fondazione ?Ferramonti?. All?incontro hanno partecipato anche
il capo della segreteria del vicepresidente della Giunta, Nino Zumbo, e i
dirigenti di settore e di servizio Armando Pagliaro, Menotti Lucchetta e
Giacinto Gaetano. I lavori di insediamento del Comitato scientifico sono stati
introdotti dalla dirigente generale Laura Mancuso che, dopo aver ringraziato i
componenti dello stesso comitato, ha evidenziato l?importanza dell?Osservatorio
la cui finalità è quella di avviare un accurato lavoro di monitoraggio delle
attività culturali finanziate dalla Regione, attraverso la costituzione di una
vera e propria banca dati nella quale confluiranno le informazioni riguardanti
gli interventi regionali, in particolare quelli del settore Cultura che investe
cospicue risorse nelle aree di propria pertinenza: musei, teatri, biblioteche,
fondazioni culturali, eventi finanziati attraverso le associazioni culturali
e/o gli enti locali. Obiettivo finale dell?Osservatorio è la promozione dell?intero
settore culturale regionale, attraverso riferimenti scientifici e conoscitivi
che siano alla base delle scelte di indirizzo delle politiche culturali e delle
relative azioni programmatorie. Un percorso razionalizzato e non affidato alla
estemporaneità, come avvenuto in passato, per impiegare in modo più mirato e
ponderato le risorse e per divulgare i risultati attraverso opportune attività
editoriali. ?Con l?insediamento del Comitato scientifico - ha sottolineato
Laura Mancuso - si dà avvio e concretezza a un progetto, quello
dell?Osservatorio regionale, da più tempo programmato e che non era ancora
partito. Esso rappresenta un presupposto imprescindibile per la programmazione
delle iniziative culturali finanziate dalla Regione che è la ?condicio sine qua
non? per evitare l?eccessiva frammentazione delle risorse. ? La dirigente
Mancuso ha anche sollecitato Renato Nicolini, Anna Maria Longo e Spartaco
Capogreco a mettere a disposizione le loro riconosciute competenze per
l?individuazione di linee guida delle attività culturali previste nella
programmazione regionale. D?accordo sulla necessità di regolamentare il settore
della cultura si è dichiarata la Anna Maria Longo che ha considerato
prioritario, pur nella esiguità delle risorse disponibili, contrastare la
polverizzazione degli interventi a sostegno delle attività culturali. Le linee
di azione prospettate sono state ampiamente condivise dal professor Capogreco
che ha evidenziato l?esigenza di coagulare attorno ad un unico organismo la
programmazione delle attività in modo coerente. Con particolare riferimento
alla redazione delle linee guida, il professor Nicolini ha formulato una serie
di ipotesi che prevedono di agire sulla rete delle Università regionali,
valorizzare il richiamo alla civiltà della Magna Grecia e dei suoi miti, far
leva sul Risorgimento, in occasione dei 150 anni dell?Unità d?Italia che cadono
nel 2011, per creare un forte legame Calabria-italia. Tra gli altri
suggerimenti di renato Nicolini, quello di puntare decisamente sul Paesaggio,
anche in un?ottica di destagionalizzazione degli eventi culturali, valorizzando
i luoghi, intesi anche nella loro accezione simbolica e la creazione di azioni
di trasversalità facendo leva sull?editoria calabrese. Il Comitato scientifico
dell?Osservatorio per la Cultura tornerà a riunirsi nel prossimo mese di
aprile. . <<BACK
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 BOLZANO: TECNOLOGIA PER SENTIRE IL BAROCCO NAPOLETANO Bolzano, 19 marzo
2009 - Il percorso espositivo ?Respiro Barocco ? Un viaggio nella Napoli del
Seicento? che dal 20 marzo al 27 maggio 2009 potrà essere visitato presso il
Centro Trevi a Bolzano è stato presentato il 18 marzo dall´assessore
provinciale alla cultura italiana, Christian Tommasini. Realizzato avvalendosi
di dispositivi tecnologici all?avanguardia e delle tecniche cinematografiche il
percorso espositivo propone in un?ambientazione ad hoc una selezione di undici
opere esemplificative di uno dei periodi più ricchi della storia dell?arte
italiana, il Barocco Napoletano, curata personalmente dal suo massimo esperto
mondiale, Nicola Spinosa, Sovrintendente ai Musei della città di Napoli. Il
progetto espositivo ha la curatela di Barbara Bottacin, esperta d?arte
bolzanina, e di Brigitte Daprà che, originaria di Scena, è responsabile dei
prestiti e delle attività esterne della Sovrintendenza di Napoli ed esperta di
Barocco Napoletano stretta collaboratrice di Nicola Spinosa. Come ha
sottolineato l?assessore provinciale alla cultura italiana, Christian
Tommasini, il progetto si inserisce fra le poliedriche attività promosse
dall?Ufficio cultura che mirano ad avvicinare alla storia dell?arte con
metodologie innovative un pubblico più largo e differenziato, soprattutto
giovane; l´intento è quello di rafforzare la consapevolezza nel gruppo
linguistico italiano della propria identità attraverso il proprio retroterra
culturale, ma anche di consentire al gruppo linguistico tedesco di rapportarsi
con un patrimonio culturale unico al fine di produrre un interscambio fra le
due culture, arricchimento culturale generale e reciproco rispetto. Le
innovazioni tecnologiche costituiscono un ulteriore tramite per coinvolgere
nella fruizione culturale nuovi pubblici a fronte di un già ottimo
coinvolgimento della popolazione agli eventi culturali proposti sul territorio.
In questa prospettiva , come ha proseguito il direttore della Ripartizione
Antonio Lampis, va intesa la connessione tra gli ufici della ripartizione e le
grandi istituzioni museali e culturali italiane e la formula della
scomposizione del modo tradizionale di proporre arte e cultura. La formula
espositiva sperimentata dall?Ufficio cultura per "Respiro Barocco" è
consentita da una ricostruzione ambientale degli stretti vicoli della Napoli
dell?epoca, ideata dall?ingegnere Valentina Eccher, che funge da contenitore e
da amplificatore alle opere esposte esemplari del periodo artistico; a questa
ambientazione è combinata un´innovativa tecnologia messa a punto dall?esperto
di tecnologia antropocentrica Marcello Conigliaro, docente
presso l?Università di Palermo ed il Politecnico di Milano che consente
un´esperienza multisensoriale. Il visitatore, oltre ad ammirare le opere che
saranno illuminate rispetto agli ambienti in penombra che le ospiteranno,
avvalendosi in modo intuitivo di una ?torcia? che gli sarà consegnata
all?ingresso del percorso espositivo potrà dialogare con il percorso
espositivo; con questo indedito dispositivo tecnologico interattivo
indirizzandolo sulle pareti potrà evidenziare suggestioni evocative degli
ambienti della Napoli Barocca e attivare brevi filmati realizzati a Napoli
dalla regista Katia Bernardi che lo catapulteranno nella Napoli del ?600 fra i
suoi vicoli, palazzi e chiese. A tal riguardo Brigitte Daprà, ha evidenziato la
bontà dei filmati che consentono anche un aggancio con i capolavori del Barocco
Napoletano presenti nelle chiese e nei palazzi napoletani ancora godibili nella
realtà odierna. Altra novità assoluta, al visitatore all?ingresso sarà fornito
un ?transponder?, un sensore con codice unico, e di un tesserino personale.
L?infrastruttura predisposta lungo il perimetro del percorso espositivo
registrerà il passaggio del visitatore e le sue soste che saranno interpretati
da un sistema intelligente che darà vita ad un sito calibrato su ogni singolo
visitatore; avvalendosi del codice riportato sul tesserino consegnatoli
all?ingresso della mostra il visitatore accedendo alla pagina web
dell?iniziativa (www. Provincia. Bz. It/respirobarocco ) potrà accedere al
proprio sito e scaricare il catalogo assolutamente personalizzato
dell?esposizione con la possibilità di condividerlo con altri. Un catalogo
completo vero e proprio dell?esposizione sarà pubblicato postumo nel 2010.
L?esposizione di opere del Barocco Napoletano è accompagnata dal programma di
eventi collaterali e sarà integrata con un nuovo percorso espositivo dedicato
al Barocco Romano ed ad artisti quali il Guercino, Bernini, Pietro da Cortona
ed altri, in programma dal 23 settembre al 12 dicembre 2009. Il percorso
espositivo ?Respiro Barocco. Un viaggio nella Napoli del Seicento? sarà
inaugurato domani, gìovedì 19 marzo 2009, alle ore 18. 00 e potrà essere
visitato ad ingresso libero dal 20 marzo al 27 maggio 2009, (lunedì-sabato 10.
00-18. 00, giovedì fino alle 20. 00, domenica chiuso) presso il Centro Trevi,
via Cappuccini 28, Bolzano, Info tel. 0471 300980, 3409574732, centrotrevi@provincia.
Bz. It , www. Provincia. Bz. It/respirobarocco . <<BACK
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 VALORIZZAZIONE DEL TARTUFO DELLA MARCA DI CAMERINO Il progetto di
valorizzazione del Tartufo della Marca di Camerino - che verrà presentato a
Muccia il 31 marzo 2009 - è stato avviato dalla Camera di commercio di Macerata
congiuntamente alla Comunità Montana di Camerino per stimolare lo sviluppo del
settore economico legato alla produzione di questo tubero e delle produzioni
tipiche. Il progetto è condotto dal Dott. Andrea Catorci del Dipartimento di
Scienze Ambientali dell?Università di Camerino, che ha elaborato un?accurata
analisi del fenomeno da un punto di vista economico-produttivo, scientifico e
di sostenibilità ambientale, sulla cui base potrà essere costruito un piano di
lavoro complessivo che indichi strategie e strumenti adeguati agli obiettivi,
in grado di coinvolgere attivamente gli operatori del territorio ed orientato
al riconoscimento, anche giuridico, delle qualità e delle caratteristiche del
Tartufo della Marca di Camerino. Interverranno: Giuliano Bianchi (Presidente
Camera di commercio di Macerata), Luigi Gentilucci (Presidente della Comunità
Montana di Camerino), Carlo Renieri (Direttore Dipartimento di Scienze
Ambientali dell?Università di Camerino), Andrea Catorci
(Università di Camerino), Marco Mataloni (Helix Srl), Claudio Modesti
(Presidente Gruppo Micologico Matelicese, Docente del C. A. M. M. ), Federico
Maria Tardella (Università di Camerino), Pierluigi Pieruccini (Università di
Siena), Francesco Bonelli ed Emiliano Pompei (Studio Ge. A. Gestori
Ambientali), Christine Robin e Bruno Robin (Vivai Robin). . <<BACK
( da "Mattino di Padova, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 35 -
Provincia BAGNOLI DI SOPRA BAGNOLI DI SOPRA DUE FURTI «MISERI» E UNO SVENTATO
Scia di furti, l'altra notte, in una via di Bagnoli di Sopra. I ladri hanno
visitato tre abitazioni lungo via Aldo Moro. I furti sono avvenuti nel cuore
della notte. Due quelli andati a segno. In due appartamenti i malviventi sono
riusciti a raccogliere 300 e 80 euro, ossia i pochi contanti trovati nelle
camere setacciate. Un terzo furto è andato invece a vuoto: i rumori hanno
allertato i residenti e costretto i ladri alla fuga. Sul posto sono arrivati i
carabinieri di Abano. (n.c.) ESTE DELEGAZIONE RUMENA DOMANI ALLA SESA Domani la
Sesa ospiterà dalle 8.30 una delegazione rumena di esperti ambientali, giunta
in Italia con lo scopo di esaminare da vicino il modello veneto di gestione e
recupero dei rifiuti. Tra i componenti: David Dragos Florin (del Parlamento
Europeo), Popa Alexandru (presidente del Codlea City), il deputato Janos
Andras, Mihai Costel (console di Brasov). (n.c.) MONTAGNANA IL MATRIMONIO DI
LORNA AL BELLINI Per «Cinema insieme 2009» organizzata da Montagnanafilmforum
questa sera sarà proiettato «Il matrimonio di Lorna» diretto ai fratelli
Dardenne, Palma d'Oro a Cannes 2008. (ro.mor.) ESTE OVS APRE UN NEGOZIO
ALL'EXTENSE Ovs Industry inaugura oggi un nuovo store al centro commerciale
«Extense» a Este. Si tratta di una conversione di negozi Melablu in seguito
alla recente acquisizione della catena da parte di Gruppo Coin. Il nuovo
negozio è un open space di circa 500 metri quadri. (n.c.) ESTE AL FARINELLI SI PROIETTA
«MILK» Questa sera, al Farinelli, per il Cineforum alle 21 la proiezione di
«Milk». 5 euro. (n.c.) ESTE IN MUSEO I POSACENERE D'ARTE CNA Domani, alle 9, al
Museo Nazionale Atestino saranno consegnati i posacenere realizzati per il
concorso «Culturarti» Cna. (n.c.) STANGHELLA IL FALSO IN TAVOLA, ACCADEMIA AL
MUSEO La Delegazione di Eugania Basso Padovano dell'Accademia Italiana della
Cucina presenterà oggi alle 18.30 al Museo Etnografico di Stanghella l'ultimo
libro della collana di cultura gastronomica «Il falso in tavola» di Giovanni
Ballarini e Paolo Petroni. Relatore Arturo Zamorani. Interverrà il Governatore
Giancarlo Galan. Poi cena in Barchessa Centanin. Il
delegato Pietro Fracanzani riproporrà la famosa focaccia di Cortellazzo, il cui
storico negozio a Este è chuiuso ormai da anni. (n.c.) MONSELICE GIORGIA
BELLENGHI E BARCELLONA Oggi alle 15,30 l'Università per la terza età presenta
al centro «La Ginestra» la docente di arte Giorgia Bellenghi:
parlerà di Barcellona. (m.l.)
( da "marketpress.info" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 GENOVA: AUMENTA PREVENZIONE CONTRO PUNTERUOLO ROSSO, IL KILLER DELLE PALME
Per gli addetti ai lavori, esperti, tecnici, studiosi non ci sono dubbi: il
Punteruolo Rosso, nome scientifico Rhynchophorus ferrugineus, l´insetto-killer
delle palme che minaccia molte specie della pianta in tutto il bacino del
Mediterraneo, è una autentica catastrofe ambientale e del paesaggio. E dopo
l´allarme lanciato nelle scorse settimane a Genova, nel corso di un convegno
promosso dalla Regione Liguria , per fare il punto sul fenomeno, ora si muove
anche il governo. Spiega l´assessore all´Agricoltura Giancarlo Cassini:
"Su richiesta della Liguria, la Commissione Politiche Agricole ha ottenuto
dal governo la modifica al decreto di lotta al Punteruolo Rosso per avviare
nuovi interventi sulla prevenzione". Sempre su proposta della Regione
Liguria , la Commissione Politiche Agricole (formata dagli assessori delle
regioni italiane) ha ricevuto il via libera dal Ministero dell´Agricoltura per
la costituzione di un gruppo di lavoro all´interno del Comitato Fitosanitario
Nazionale. "Un grande risultato per la Regione Liguria che, anche grazie a
al lavoro di questi mesi, è riuscita a sensibilizzare l´esecutivo e tutte le
regioni italiane sulla necessità di avviare una forte azione di prevenzione e
di lotta a un insetto in grado di distruggere in poco tempo migliaia di palme e
con esse, per quanto ci riguarda, il paesaggio della Riviera Ligure". Il
Punteruolo Rosso è un insetto le cui larve si annidano all´interno delle piante
di palma "divorandole" e portandole a morte sicura nel giro di pochi
mesi. Finora, la misura prevista dall´ Ue e adottata da tutti i Paesi è il
taglio delle palme infestate- decine di migliaia negli ultimi due anni, oltre
12 mila solo in Sicilia. Ma l´abbattimento delle palme colpite a morte è un
rimedio peggiore della malattia. Ne è convinto Michel Ferry, responsabile della
stazione di ricerca di Elce, in Spagna , intervenuto al convegno di Genova.
"Solo un costante monitoraggio e una prevenzione può salvarci da una
infestazione in costante crescita, quando si abbatte una pianta infestata ormai
è troppo tardi, significa che anche tutte le altre attorno, dopo pochi mesi,
dovranno subire lo stesso trattamento, perché irrimediabilmente malate",
spiega Michel Ferry. "Senza considerare i rischi di diffusione del
punteruolo rosso durante il trasporto delle palme tagliate". Giudizio
condiviso dalla Regione Liguria. Sulla diffusione del coleottero,originario
dell´India che in un secolo ha percorso 10 mila chilometri raggiungendo
l´Europa e nel 2008 anche le Antille, al convegno di Genova si era soffermato
Santi Longo, ordinario di Entomologia Agraria
all´Università di Catania. Il docente siciliano insiste da tempo
sull´importanza delle ispezioni e dei controlli alle palme da parte degli enti
pubblici dei privati. "Azioni che purtroppo hanno costi molto alti e non
sempre possibili. Ma anche quelle a costi limitati, spesso sono portate avanti
in modo errato. Un esempio? Le trappole appese alle palme del palazzo
della Banca d´Italia, in via Nazionale, a Roma sono inutili. Il Punteruolo
Rosso, infatti, non ha la capacità, volando, di "atterrare" sulla
trappola a mezz´aria. Risale invece la pianta dalla base e raggiunge le foglie,
ignorando il marchingegno che, se mai, andrebbe sistemato a terra, nell´area
della palma, ma non su di essa", spiega il docente
siciliano. Diverse le zone sicuramente già colpite in Liguria, fra cui
Bordighera e ad Alassio, ma il rischio di una diffusione massiccia del
Punteruolo Rosso è reale. Gli adulti di questo coleottero di origina asiatica
sono molto abili a volare, di giorno e di notte e sono in grado di raggiungere
nuove palme nel raggio di un chilometro. Una femmina può deporre fino a 200
uova per volta. Tra i pericoli creati dal punteruolo rosso anche la caduta
improvvisa di palme, minate dall´insetto all´insaputa delle autorità. .
<<BACK
( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 5 - Udine
Scoliosi, nuovo strumento di diagnosi: al Gervasutta un libro finanzia la
ricerca Pubblicare un libro di racconti per bambini per finanziare la ricerca medica.
La scommessa lanciata dal dottor Flavio D'Osualdo, responsabile della
Riabilitazione infantile all'istituto "Gervasutta", poteva sembrare
azzardata. Si è, invece, dimostrata un successo perchè ha permesso di garantire
i finanziamenti da 19 mila euro per una borsa di ricerca sullo studio del
rachide, la colonna vertebrale, con tecniche non invasive per la cura della
scoliosi e del dorso curvo. Il progetto di ricerca, infatti, ruota attorno a
una nuova apparecchiatura computerizzata, il 3D-Tmt (Tridimensional tele motion
tracking), utilizzata sia per l'analisi statica della colonna vertebrale sia
per la valutazione dei movimenti del tronco. Si tratta di una strumentazione
innovativa che il team di ricerca del Gervasutta ha contribuito a mettere a
punto e di cui ora si stanno sperimentando le ricadute sul piano clinico,
seguendo diversi filoni relativi allo studio della colonna di ragazzi con
scoliosi e ipercifosi o alla verifica delle modifiche della postura del tronco
in pazienti giovani con paresi agli arti inferiori che si spostano in
carrozzina. I risultati di questi studi saranno esposti in un convegno
nazionale sui problemi del rachide a Milano e in uno a Lione. Il bilancio del
progetto "Leggi una favola, sostieni la ricerca" è stato presentato
alla presenza, oltre che dei medici e dei ricercatori coinvolti, anche della
presidente della sezione di Udine dell'Uildm di Udine, Mariangela Caroppo, che
ha ribadito l'apprezzamento per l'iniziativa. Apprezzamento
che nel corso del 2008 si è concretizzato in un significativo contributo,
assicurato dalla Uildm, per la borsa di ricerca e per la diffusione del
volumetto di fiabe che ha potuto contare anche sul sostegno di alcuni sponsor
privati (Infoeventi, Banca di Credito Cooperativo di Udine, Carnelutti), di
enti locali, come i Comuni di San Giovanni e Buttrio, e di realtà.
( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
La Compagno
incontrerà le istituzioni entro Pasqua «Fare sistema per garantire alle imprese
innovazione» «Università, intesa per Pordenone» Il rettore: serve una nuova
complicità con il territorio FORMAZIONE di STEFANO POLZOT Entro Pasqua il
rettore dell'università di Udine, Cristiana Compagno,
incontrerà i rappresentanti istituzionali della provincia di Pordenone per
concertare un nuovo programma di sviluppo per la presenza universitaria a
Pordenone con particolare riferimento all'innovazione tecnologica. Lo ha
annunciato lo stesso rettore in occasione dell'incontro che si è tenuto ieri
pomeriggio alla Casa dello studente, promosso dall'Irse e
moderato da Chiara Mio, docente all'università di Venezia. «Il territorio pordenonese - ha affermato - è
esemplare dal punto di vista economico con elevati livelli di specializzazione
in particolare nei settori della meccanica e del legno. Un modello che è stato
al centro di ricerche anche dal Nord America. In questo quadro il
laboratorio formativo presente a Pordenone è strettamente collegato col
territorio, in particolare attraverso i corsi di ingegneria ed economia che
stanno dentro l'evoluzione del manifatturiero. Un impegno che l'università di Udine intende mantenere saldo, alla ricerca di
una nuova complicità». Una rinnovata relazione che il rettore, per l'appunto,
intende concretizzare «attraverso una serie di incontri con i rappresentanti
delle istituzioni. Entro Pasqua - ha aggiunto - mi confronterò, tra gli altri,
con il presidente e il direttore del Consorzio universitario, il sindaco e il
presidente della Provincia, oltre ai rappresentanti del Polo tecnologico». La
Compagno non intende parlare di patto con Pordenone, un termine sdrucciolevole
nella polemica tra aree territoriali vista la mancata firma pordenonese di
quello per l'ateneo friulano siglato nei mesi scorsi, quanto di una rinnovata
intesa. Non si tratta di pensare a nuovi corsi universitari («in questo momento
non ci sono le condizioni», ha detto la Compagno), quanto a fare sistema perché
è la precondizione per realizzare innovazione. Il rettore ha parlato di un
"pentagono virtuoso" tra centri di produzione della ricerca, imprese,
utenti, pubblica amministrazione e finanziatori. «Senza uno di questi soggetti
- ha sostenuto - il progetto è destinato a fallire». La Compagno ha ricordato
un progetto di successo che ha seguito direttamente come responsabile del
trasferimento tecnologico dell'università, ovvero il
sequenziamento del gene della vite che ha permesso di realizzare applicazioni
che consentono, a esempio, di non usare antiparassitari. «Non è stato difficile
coinvolgere tutti gli attori - ha sostenuto - ma grazie alla disponibilità
delle Banche di credito cooperativo, della Regione, delle aziende vinicole e
dei Vivai di Rauscedo siamo riusciti a trovare i 4 milioni di euro necessari».
Un modello per fare in modo che l'innovazione, «un termine molto usato e poco
capito e praticato», ha detto la Mio, possa essere declinata con benefici per
il tessuto delle piccole e medie imprese, sfatando il luogo comune che la
cultura sia incompatibile con le ragioni dell'economia. Da qui anche
l'indispensabile rapporto con il Polo tecnologico, «intermediario - ha detto la
Compagno - tra l'università e il mercato».
( da "Messaggero Veneto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
ISTITUTO STORIA
SOCIALE Oggi prolusione sui diari goriziani di Zinzendorf La Prolusione
dell'Istituto di storia sociale e religiosa di Gorizia si svolgerà oggi, nella
sala conferenze "Della Torre" della Fondazione Carigo, con inizio
alle 17.30. Interverrà la professoressa Grete Klingenstein, docente di storia
all'Università di Graz, che presenterà l'edizione dei diari del conte Karl
Zinzendorf, governatore di Trieste e del Litorale dal 1776 al 1782. Relazionerà
su "Gorizia e i goriziani nei diari di Karl Zinzendorf". L'intervento
della studiosa austriaca sarà accompagnato dalla lettura di alcuni passi dei
diari a cura dell'attrice Mariolina De Feo.
( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Giovedì 19 Marzo
2009 Chiudi di FRANCA SANTINELLI Una scuola per una politica etica, quindi
sociale. E in grado di appassionare e di formare i costruttori della realtà.
«Oggi si fa fatica a trovare persone che si impegnino nella politica» ha detto
ieri Edoardo Menichelli, intervenuto all'inaugurazione della scuola di Alta
formazione etico politica, presso l'istituto teologico marchigiano. E proprio
Menichelli ha avuto l'idea di questo corso. «Occorre recuperare il pensiero che
il sociale, la politica e l'etica del sociale si appartengono - ha detto
Menichelli - è importante educare alla partecipazione, affinché le persone
siano costruttrici di una realtà sociale degna dell'essere umano». Non solo, la
consapevolezza dell'impegno è ben chiara all'arcivescovo, «non possiamo fare
finta di non essere dentro una realtà di cui siamo costruttori e custodi. Io ho
notato una frattura, un rallentamento, per questo cullavo da tempo questa idea
della scuola, mi piacerebbe che il rapporto fratturato si ricomponesse».
Appassionato anche Giancarlo Galeazzi, il filosofo direttore della nuova
scuola, oltre che dell'istituto superiore di scienze religiose di cui fa parte,
«l'intento non è solo sensibilizzare - ha detto Galeazzi - ma dare un'analisi
di studio sistematico e un approfondimento organico di carattere tecnico ed
etico». Conscio delle necessità «nella nostra società noi abbiamo molta tecnica
ma non umanità ed etica, occorre rivendicare la dignità delle passioni, senza
le quali c'è freddezza, questa società usa l'essere umano, invece di
rispettarlo». Gli iscritti alla scuola, prevalentemente adulti, erano già nei
banchi, oltre agli uditori, in tutto una ventina di persone. Si è voluto
costituire un gruppo piccolo, per la migliore facilità formativa. Poi il
dibattito ha appassionato i presenti, «alla politica, all'etica della politica-
ha aggiunto Menichelli - manca la forza della profezia. Cioè all'essere umano
appartiene il sognare, l'intravedere e la speranza, tutto ciò che oltrepassa il
consumo immediato». La scuola è biennale, divisa in due moduli, L'impegno
sociale tra convinzioni e responsabilità (i fondamenti e le fonti) e La
democrazia alla prova (gli ambiti e le applicazioni) e
annovera vari docenti, non solo dell'istituto teologico marchigiano, ma anche
dall'università di Urbino come Piergiorgio Grassi, di Macerata, come Gianni Di
Cosimo e Luigi Alici, dell'università Politecnica delle Marche
come Alberto Niccoli, persino Massimo Papini direttore dell'istituto di Storia
del movimento di liberazione nelle Marche. Le lezioni si tengono il
venerdì ore 17,30- 20 e il sabato ore 8,30- 13 in via Monte Dago 87. Info
071891851.
( da "Sanremo news" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Ventimiglia: 2
appuntamenti per 'Leggere la città medievale' Sono imminenti altri due
appuntamenti del corso 'Leggere la città medievale. Introduzione
all?archeologia del Costruito'. Si tratta del quinto e il sesto incontro
caratterizzanti la prima parte del corso, a cui seguirà il laboratorio
archeologico e archiettonico nel centro storico ventimigliese. Domani alle 15,
presso l?Auditorium del Liceo Scientifico-Classico 'Angelico Aprosio' di
Ventimiglia, si terrà la lezione del prof. Fulvio Cervini, dedicata al tema
'Come rendere incrollabili gli edifici. Riti di fondazione, leggende edilizie e
materiali apotropaici tra storia e antropologia'. Nell?occasione si parlerà di
antropologia dell'architettura, facendo accenno a riti di fondazione o all'uso
di materiali apotropaici concernenti la casa medievale, tentando un?efficace
sintesi tra storia, arte, archeologia e antropologia. Il relatore, molto noto
per i suoi studi e le sue pubblicazioni, è docente
associato presso l?Università degli Studi di Firenze, dove insegna Storia
dell?arte Medievale. Mercoledì prossimo alla stessa ora (e nella stessa sede)
un altro incontro molto atteso con la lezione del giovane archeologo francese
Fabien Blanc, relativa a 'Fonctions, usages et techniques du relevé manuel et
numérique en archéologie du bâti'. Blanc, che è chercheur associé presso il
Laboratoire d'Archéologie Médiévale Méditerranéenne di Aix-en-Provence
(C.N.R.S., M.M.S.H, Université de Provence), farà il punto sulle nuove tecniche
di rilievo caratterizzanti l?Archeologia del Costruito, grazie anche
all?impiego di strumenti informatici di recente predisposizione. La
partecipazione è libera.
( da "Varesenews" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Varese - Il convegno
dell'Associazione artigiani sull?addestramento dei giovani collaboratori in
programma sabato 21 marzo. Relatore sarà il docente
della Bocconi Paolo Preti Il lavoro artigiano risolverà la crisi? Forse
“L?artigiano e l?addestramento dei giovani collaboratori”: questo il titolo del
primo convegno di avvicinamento al Congresso 2009 dell?Associazione Artigiani
della Provincia di Varese. Un percorso in tre tappe che prenderà il via sabato
21 marzo, alle ore 10, nella Sala Ferrario di Malpensafiere a Busto Arsizio.
Presenti all?incontro Giorgio Merletti (presidente della struttura varesina di
Viale Milano, di Confartigianato Lombardia e vice presidente vicario di
Confartigianato nazionale), Paolo Rolandi, presidente del Gruppo Giovani
Imprenditori dell?Associazione Artigiani (promotore del seminario di approfondimento)
ed il professore Paolo Preti, docente di
Organizzazione delle Piccole e Medie Imprese all?Università Bocconi di Milano.
Al professore Preti il compito, come dichiara prontamente, di «guardare al
“giorno dopo”, perché il tema del convegno rilancia la necessità di applicare
una buona e corretta gestione aziendale al fine di guardare “oltre” seppure
nell?immediato». Si parla di crisi? «Certo, perché oggi le realtà produttive
giocano il proprio futuro non combattendo sui costi ma sulla qualità, sull?innovazione
e sui servizi. Chi ha preferito tenere, in tutti questi anni, stipendi bassi,
di fronte alla recessione si troverà in difficoltà perché il suo capitale umano
non sarà sufficientemente motivato. Questo lo si deve dire, perché nelle MPI è
proprio il lavoratore a rappresentare la risorsa più importante, e spesso è
insostituibile. Se l?addestramento dei giovani collaboratori, nei fatti
quotidiani, non è così sentito, in tempi rapidi tornerà di grande importanza e
sarà di sempre maggiore rilevanza». Insomma, non sarà un semplice seminario. Il
professore Preti lo sottolinea più volte perché interessato anche a «guardare
in prospettiva. Oggi tanti giovani studiano all?Università e nessuno è più
interessato ad apprendere un lavoro artigiano. Eppure le imprese cercano
elettricisti, edili, idraulici, imbianchini. Solo il mondo dell?artigianato
potrebbe dare lavoro – secondo le stime pubblicate su un quotidiano nazionale
proprio questa mattina, giovedì 19 marzo – a 50mila persone. Ma una larga parte
di questa richiesta è disattesa. Così il mercato vede il nascere di imprese
extracomunitarie che offrono una qualità del lavoro mediamente bassa e
l?aprirsi di una fascia di mercato che gli italiani non riescono più a
soddisfare: le MPI sono caratterizzate da un lavoro manuale-artigianale di
media-alta specializzazione, ma manca la manodopera». Si impone un altro
quesito: il lavoro artigiano come soluzione contro la crisi economica? «Sì, una
possibile soluzione. Per analogia pensiamo, oggi, a quanto l?agricoltura – e
non è un fuoco di paglia - stia tornando prepotentemente “alla ribalta”. Non si
può pensare, ovviamente, che uno studente abbandoni l?università
perché in questi 5 mesi la situazione economica si è aggravata, ma è indubbio
che in prospettiva i lavori oggi “abbandonati” potranno creare nuova
occupazione». Dunque l?artigiano come imprenditore creativo e pronto al
rischio. «L?artigiano – sottolinea Paolo Rolandi, presidente del GGI - è la sua
impresa ma anche la “famiglia” di giovani collaboratori che al suo fianco si
formano e si fanno professionisti specializzati nella lavorazione e nel
prodotto. L?esperienza si fa crescita e il mix di competenze maturato nel tempo
passa di generazione in generazione. L?imprenditore, quindi, come depositario
di un sapere che circola nell?impresa, che non si trova nei libri, che è
consolidato e che si rigenera in un percorso di socializzazione del lavoro.
Tutto si fa insieme, perché solo insieme si può migliorare e vincere le sfide.
E sconfiggere la crisi, partendo dalle economie locali». Giovedi 19 Marzo 2009
( da "Napoli.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
19/3/2009 Il partenariato pubblico privato per lo sviluppo Lunedì 23
la presentazione dello studio alla Camera di Commercio Lunedì 23 marzo alle ore
10.00, presso la sede della Camera di Commercio di Napoli (via S. Aspreno, 2),
sarà presentata la ricerca Potenzialità del partenariato pubblico privato per
lo sviluppo locale. La ricerca, finanziata dall?ente camerale e
realizzata dall?Acen, presenta e illustra le diverse, possibili applicazioni
della finanza di progetto, comprese le ipotesi meno diffuse. Validi esempi sono
i ?modelli? realizzati in altre regioni italiane, presenti nel volume. Lo
studio fornisce anche l?occasione per divulgare le procedure di project
financing a tutti gli attori interessati: dalle Università alle pubbliche
amministrazioni, senza dimenticare le imprese e i progettisti. Lo strumento del
partenariato, inoltre, risulta di grande attualità, per la scarsità di risorse
finanziarie a disposizione degli Enti locali; spesso, infatti, è solo grazie
alla finanza di progetto che si possono realizzare opere pubbliche di vasto
interesse. Aprirà i lavori il presidente della Camera di Commercio di
Napoli, Gaetano Cola, mentre la ricerca sarà illustrata dal Presidente
dell?Acen Ambrogio Prezioso e da Guido Capaldo, ordinario di Ingegneria economico-gestionale
all?Università ?Federico II? di Napoli. Interverranno l?assessore alle Risorse
Strategiche della Provincia di Napoli, Guglielmo Allodi; l?assessore Regionale
ai Trasporti, Ennio Cascetta; il vice Sindaco di Napoli,Sabatino Santangelo; il
senatore Sergio Vetrella, componente della X commissione Industria, Commercio e
Turismo del Senato ed il sottosegretario di Stato al Lavoro, Salute e Politiche
Sociali, Pasquale Viespoli.
( da "Blogosfere" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Mar
0919 Per lavorare possiamo solo emigrare Pubblicato da Gianluigi Filippelli
alle 09:34 in Politica, Ricerca Abbiamo
coniato questo slogan durante una delle manifestazioni che abbiamo fatto a
Cosenza, un lungo corteo per le strade della cittadina calabrese. Ieri, durante
la manifestazione di protesta, a Milano, contro il governo e le politiche dei
tagli e delle privatizzazioni, un altro lungo corteo, partito da Porta Venezia (di
fronte al parco, per essere precisi) e finito fino a Piazza Duomo, ho sentito
molti slogan e visto molti striscioni, ma nulla di abbastanza efficace come lo
slogan che da il titolo al post. A parte questo, comunque, il corteo è stato
lungo, animato e affollato, non come me lo aspettavo, però: piazza Duomo era
piena a metà e alla fine si sono svolti due comizi paralleli, uno sull'altro:
quello della CGIL e quello dell'università. Il tutto mentre intorno alla folla
i turisti e i curiosi scattavano fotografie. Comunque, a partire dalle 9:00 in
poi, i vari gruppi che hanno aderito alla manifestazione milanese (provenienti
anche da Monza, Brescia, Cremona, ...) si sono mossi con buon ordine urlando
slogan ed esprimendo con la voce, il canto e gli striscioni un malessere legato
al futuro, al lavoro ed alla precarietà. La parte più confusionaria è quella
finale, dove si sono concentrati gli studenti universitari e delle scuole
superiori. La parte iniziale, decisamente più ordinata e tranquilla, è stata
affidata ai sindacati. I termini dela protesta: non convincono le manovre
finanziarie e le leggi che il governo sta varando in questo periodo per far
sopravvivere alla crisi l'Italia, non convincono inoltre le idee in materia di
istruzione del governo stesso. Voler riformare l'istruzione trasformando quella
pubblica in privata nasconde
dietro l'idea di una riforma a costo zero: l'efficienza se la vedrà il privato
e se avrà bisogno di fondi li potrà comunque chiedere: per assurdo, come ho scritto
nell'annuncio della manifestazione, le Fondazioni, sia universitarie sia
scolastiche, potrebbero costarci già in termini economici molto di più
dell'attuale istruzione pubblica. Comunque, camminando
insieme ai manifestanti, la sensazione è stata che tutta quella fascia di
lavoratori precari, in aumento con l'ingresso di sempre più giovani nel mondo
del lavoro, non sembrava molto ben rappresentata: in sostanza pochi sia i
precari della scuola sia quelli dell'università. Inoltre la distribuzione dei
volantini è stata veramente efficace solo all'arrivo in Piazza Duomo: durante
la manifestazione, infatti, i volantini venivano distribuiti tra di noi, tra
gente che l'argomento lo conosce. Nonostante il numero cospicuo, ma non
eccessivo (ripeto: piazza Duomo era piena a metà), dei convenuti, non mi sembra
che questa manifestazione, almeno qui a Milano, sia stata veramente efficace:
non pensiate che non ritengo giusta la lotta né inutile, ma sicuramente
giornate come questa, nonostante il bel tempo, non invogliano molto
all'ottimismo. Basta considerare le facce della gente incrociata lungo il
percorso della manifestazione (che ha evitato la via dello shopping, via
Vittorio Emanuele!): indifferenza (occhi bassi e via), disgusto (mi stai
intralciando la strada), incomprensione. In fondo per lavorare... possiamo solo
emigrare!
( da "Arena.it, L'" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
«Dalla Gelmini solo
tagli mascherati da riforma» SCUOLA. Contenuta negli istituti veronesi la
partecipazione all'agitazione sindacale nazionale Circa del dieci per cento
l'adesione allo sciopero 19/03/2009 rss e-mail print Un'aula vuota per lo
scipero del personale docente Non chiamatela riforma.
I provvedimenti decretati dal ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini
«sono solo che tagli alle risorse della scuola e all'organico, mascherati da
nuove e rivoluzionare iniziative mirate alla qualità dell'insegnamento». A
sostenerlo a gran voce sono i maestri e i docenti che ieri hanno aderito allo
sciopero nazionale indetto dai sindacati Cgil e Gilda per protestare contro le
nuove norme previste dalla riforma Gelmini. «I motivi per cui manifestiamo sono
sostanzialmente gli stessi che hanno mosso le battaglie dei mesi scorsi e lo
sciopero del 30 ottobre. Alcune novità però ci sono e riguardano un ulteriore
taglio all'organico della scuola primaria: inammissibili», ha spiegato Laura
Delfini segretaria generale di Flc Cgil, che ieri mattina ha aderito, insieme a
una delegazione veronese di un centinaio di docenti, alla manifestazione in
piazza organizzata a Padova. Ora, la speranza degli insegnanti è quella di
coinvolgere nella loro battaglia anche i genitori di alunni e studenti. «Le
famiglie ancora non si rendono conto di quante bugie sono state raccontate
loro. Nelle scuole elementari, ad esempio, la richiesta per il prossimo anno
del tempo pieno o comunque del tempo prolungato superiore alle 27 ore
settimanali, è del 90 per cento», ha spiegato Delfini, «ma il Ministero non è
neanche lontanamente in grado di far fronte a queste richieste, che sono spesso
vere e proprie esigenze per le famiglie». La situazione nel veronese è in linea
con quella nazionale. «Le domande di tempo pieno, negli ultimi anni, sono
raddoppiate ma solo una minima percentuale, con queste premesse, potrà essere
soddisfatta», ha aggiunto Delfini. «Inoltre, la direzione scolastica del Veneto
ha recentemente emanato una circolare in cui sostanzialmente spiega che ci sono
esuberi negli organici della scuola primaria. Con il risultato che ci saranno
più insegnanti assunti a tempo indeterminato che posti». Nel Veneto, l'adesione
allo sciopero, che ha coinvolto tutto il mondo della scuola, dalla materna fino
all'università, secondo i dati resi noti dal
Dipartimento della Funzione Pubblica, è stata del 10,30 per cento. Un numero
che trova conferma, seppur con qualche variazione, anche in città. Nelle scuole
materne comunali, ha scioperato poco meno del 14 per cento degli educatori, il
13,68, per la precisione. E anche nelle scuole superiori l'adesione è stata
abbastanza contenuta. Al liceo classico Maffei su 85
insegnanti in servizio ieri, hanno scioperato 13 docenti. 26, sempre su 85, sono
state le adesione al Marco Polo, che ha visto scioperare anche il personale non
docente: 6 su 29. Dieci i docenti assenti al Messedaglia, a cui si
aggiunge però anche l'adesione allo sciopero del dirigente scolastico Giancarlo
Peretti. Contenuti anche i disagi per ragazzi e genitori. Qualche
classe, soprattutto alle superiori, è stata fatta entrare un'ora o due dopo il
normale inizio delle lezioni, o mandata a casa prima, per l'assenza
dell'insegnante.
( da "Avvenire" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA 19-03-2009 E
sulla castrazione chimica tutti i dubbi dell'esperto: «Quei farmaci possono
dare seri effetti collaterali» DA MILANO ENRICO NEGROTTI « S i tratterebbe di
usare farmaci che causano effetti collaterali noti sulla salute dell'uomo.
Credo che un medico avrebbe remore a praticare un tale trattamento». Carlo
Foresta, endocrinologo andrologo, docente di Patologia clinica
all'Università di Padova, esprime più di un dubbio sulla proposta di procedere
alla castrazione chimica di soggetti condannati per violenza sessuale: «Questi
farmaci si utilizzano in pazienti con tumore alla prostata, ma in questi casi i
rischi sono compensati dai benefici». Si torna a ipotizzare la
«castrazione chimica» per chi compie violenze sessuali. Che cosa significa dal
punto di vista medico? Con questa espressione si indica la somministrazione di
due tipi di farmaci. Da un lato ci sono quelli che bloccano gli ormoni
ipofisari che regolano l'attività del testicolo, ad esempio la leuprolide: si
ferma la produzione sia del testosterone sia degli spermatozoi, e quindi si
induce una riduzione del volume dei testicoli. D'altra parte ci sono gli
antiandrogeni (come il ciproterone acetato), cioè farmaci che bloccano
l'attività dei recettori degli ormoni androgeni. Di solito questo secondo tipo
di farmaci viene comunque assunto in associazione con i primi. L'effetto
primario è che il blocco del testosterone, nella stragrande maggioranza dei
casi, blocca il desiderio sessuale e la capacità di avere erezioni. Ma il nodo
è che non si ottiene solo questo risultato. Quali sono gli effetti collaterali?
La mancanza di testosterone nell'organismo maschile provoca altre conseguenze:
induce l'osteoporosi, causa anemia, provoca la sindrome metabolica e secondo
studi recenti influenza negativamente il sistema cardiovascolare. È stato calcolato
che gli uomini che presentano naturalmente un basso livello di testosterone
hanno un'aspettativa di vita di 3-4 anni inferiore agli altri. Quindi questa
serie di influenze negative sulla salute fa problema: non si causa solo la
castrazione chimica ma si induce uno stato di malattia. Le soluzioni chimiche
portano solo problemi? Non esistono altre vie farmacologiche? Non esiste un
farmaco specifico per l'attività sessuale. Le soluzioni sarebbero solo di
intervenire chirurgicamente sui nervi deputati all'erezione, ma è ipotesi della
irrealtà. Del resto i farmaci che inducono castrazione chimica vengono assunti
in ben precise condizioni, dove il rapporto costo-beneficio è favorevole. Mi
riferisco ai pazienti con tumore alla prostata, che dipende da attività ormonali:
in questi casi si corrono i rischi collaterali elencati prima, ma di fronte
alla necessità di curare un tumore. Qualcuno ha paventato che con la
castrazione chimica l'aggressività si manifesterebbe in altri modi. È
possibile? Se esiste una personalità aggressiva che si soddisfa nell'ambito
sessuale, è possibile che se inibita si manifesti altrove. Ma è solo un
discorso ipotetico. L'andrologo Foresta (università di
Padova): quei medicinali provocano osteoporosi, anemia, problemi metabolici e
cardiovascolari
( da "Avvenire" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
ECONOMIA 19-03-2009
l'iniziativa Nasce una rivista col sostegno del Cnr che racconta le esperienze
del migliore made in Italy Il direttore Pace: è l'amore per il bello Eccellenze
italiane, così riparte il sistema DA ROMA ANGELO PICARIELLO R ipartire dalle eccellenze.
Soprattutto in tempo di crisi. Nasce una rivista per raccontare esperienze
individuali o societarie, o di settore che, remando controcorrente fra i flutti
impetuosi della recessione, continuano a reggere alla concorrenza
internazionale, aiutando il sistema Paese a tenere. Eccellenze italiane,
s'intitola così il nuovo trimestrale, in realtà non era nata come risposta alla
crisi. «Non ce l'aspettavamo così devastante quando ci siamo messi a pensare la
rivista », spiega il direttore responsabile Rosanna Pace. Ma essa «ha fatto
emergere nuove ragioni, ancora più urgenti». La Pace, che è anche presidente
del comitato scientifico, cita alcuni esempi «che sfuggono alla narrazione
corrente», dal-- l'ottica, al design, senza trascurare enogastronomia, turismo
e cultura. Perché l'eccellenza delle eccellenze, «è l'amore per il bello che è
nel nostro stile di vita, nella resistenza a lasciare il predominio all'homo
oeconomicus. La frequentazione della dimensione immateriale è uno dei nostri
segreti, quell'ora et labora su cui si è forgiato l'Occidente», conclude
Rosanna Pace. Che cita anche il dato dei ricercatori italiani, circa 2.600, impiegati nella ricerca pubblica fuori dall'Italia, in maggioranza fisici e medici. Di questi un
terzo sono negli Usa e un quarto nel Regno Unito. Un dato che, normalmente,
viene descritto in negativo come fuga di cervelli, ma nella sala del Refettorio, alla Camera, dove si tiene
l'incontro di presentazione del nuovo trimestrale, l'imperativo è:
vietato piangersi addosso. E anche questo dato viene letto in positivo da
Luciano Maiani, presidente del Cnr, fra i patrocinatori di questa nuova
iniziativa editoriale: «Se c'è la fuga di cervelli ragiona vuol dire che essi vengono assunti, e
riescono a competere con i concorrenti locali». Vuol dire insomma che il nostro
Paese, tutto sommato, sforna ancora cervelli. Certo,
l'investimento sulla ricerca dell'uno per cento del
Pil è ben al di sotto della media europea, ma siamo pur sempre al sesto posto
al mondo per pubblicazioni su riviste scientifiche. A
Domenico Arcuri, amministratore delegato dell'A- genzia nazionale per
l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa tocca invece entrare
nella vera palla al piede del nostro sviluppo. Indica nella burocrazia il vero
dissuasore degli investitori stranieri, «quasi che l'obiettivo sia allontanarli
più che attirarli». Senza dire del turismo: «Eravamo il primo Paese al mondo,
siamo il quinto ricorda . E di 71 milioni di visitatori solo 34 milioni si
fermano più di un giorno, e solo il 10 per cento visita località a Sud di Roma
». Ma anche Arcuri dà, in fondo, una lettura meno drammatica della situazione:
«Tutti parlano dei 1.500 miliardi che fanno del nostro debito pubblico il terzo
al mondo, ma nessuno ricorda i 7mila miliardi del nostro risparmio privato che
è il secondo fra tutti». Si tratta, insomma, di riscoprire il «tratto
identitario» del nostro Paese, come lo chiama il sottosegretario agli Esteri
Stefania Craxi, «fatto di cultura, cibo, qualità della vita». Sintetizza il
preside di Lettere e Filosofia a Tor Vergata Rino Caputo: «È arrivato il
momento di raccontarla in modo diverso».
( da "Manifesto, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
LA RELAZIONE «L'Inps
è in attivo» Il presidente dell'ente: 11,2 miliardi di avanzo, non servono
riforme Antonio Sciotto ROMA «Il sistema è in equilibrio, i conti dell'Inps
sono a posto. Il bilancio 2008 dell'Istituto presenta un saldo attivo di più di
11 miliardi di euro». A parlare è Antonio Mastropasqua, presidente dell'Inps,
che ieri ha presentato la Relazione annuale, affermando che per il momento non
c'è bisogno di una nuova riforma. L'attivo dell'istituto di previdenza è
esattamente di 11,275 miliardi di euro: Mastropasqua chiarisce che su una
eventuale riforma, più volte agitata dall'esecutivo negli ultimi mesi, «spetta
al Parlamento, governo e parti sociali decidere, ma un troppo frequente
intervento su questa materia rischia di incrinare il rapporto di fiducia tra
generazioni. Il sistema delle pensioni ha bisogno di tempi certi - aggiunge -
fare riforme ogni due anni rischia di compromettere la capacità di guardare al
futuro con la necessaria fiducia e certezza». Messaggio colto dal ministro del
Welfare Maurizio Sacconi, che ha ripetuto una posizione già espressa più volte:
«Sulle pensioni non è il momento di riforme strutturali». Nonostante queste
affermazioni, non sembra comunque tramontata l'idea di riformare le pensioni
del pubblico impiego, portando l'età d'uscita delle donne a 65 anni, come è
attualmente per gli uomini. Una riforma annunciata dal ministro della Pubblica
amministrazione Renato Brunetta, poi «frenata» da Sacconi, ma che rimane
all'ordine del giorno, perché il governo si starebbe consultando con la Ue (che
ha chiesto la modifica) e vorrebbe decidere entro l'estate: è probabile, tra
l'altro, che l'esecutivo attenda che passino le elezioni europee, in modo da
non inimicarsi la base elettorale. Tra i partiti che si sono mostrati più che
perplessi, non a caso, c'è proprio la Lega, con Bossi che aveva chiesto di
«consultare le donne» prima di decidere. Le pensioni
pubbliche, va ricordato, non sono però gestite dall'Inps, ma dall'Inpdap. Il
presidente dell'Inps ha infatti voluto distinguere, nel suo discorso, il
comparto pubblico dal privato: «Nel settore privato - ha spiegato - i due terzi
delle donne vanno in pensione di vecchiaia e un terzo in pensione di
anzianità». Aumentare l'età pensionabile per loro nel privato sarebbe
quindi «un paradosso perché le donne così andrebbero in pensioni più tardi».
Per questo, Mastrapasqua «esclude per ora » una equiparazione dell'età
pensionabile di uomini e donne nell'ambito privato. Sulla stessa ipotesi,
circoscritta però alla Pubblica amministrazione, il presidente dell'Inps si è
limitato a osservare che ora «c'è un dibattito interno al governo e con le
parti sociali». Ieri Sacconi ha dunque ribadito che «non è il momento delle
riforme strutturali». In un momento di crisi infatti, ha spiegato il ministro,
le riforme strutturali rischiano, in una fase di transizione, di aggiungere
«insicurezza a insicurezza». A chi gli chiedeva più specificamente
dell'innalzamento dell'età delle donne, Sacconi ha risposto che «non è il tempo
delle riforme neanche in questo settore». Il miglioramento dei conti dell'Inps,
ha spiegato Mastropasqua «è da attribuire essenzialmente agli effetti del nuovo
quadro macroeconomico, che nonostante l'incipiente crisi ha allargato
sensibilmente la platea dei contribuenti, italiani e stranieri che lavorano in
Italia». Le entrate contributive sono «sensibilmente in crescita, così come
migliora l'attività di recupero dei crediti, un vero piccolo grande boom con 5
miliardi di euro nel 2008». Il presidente dell'Inps ha spiegato che il numero
degli iscritti alle gestioni pensionistiche è cresciuto: «Sono ormai più di 19
milioni, con un incremento netto di oltre 230 mila soggetti (+1,2%). Si
aggiunga a questo l'incremento dei contributi versati dai lavoratori stranieri
regolarizzati: ormai quasi 2 milioni di cittadini stranieri versano contributi
previdenziali nel nostro Paese». La spesa per pensioni al 2008 è risultata pari
a quasi 167 miliardi di euro, con un incremento netto di 4,5 miliardi. E il
numero delle prestazioni si è attestato su 16.086.076. La Cgil, con Morena
Piccinini, «apprezza la posizione espressa da Sacconi»: «Gli oltre 11 miliardi
di avanzo devono tornare ai lavoratori dipendenti attraverso gli ammortizzatori
e ai pensionati». Anche Raffaele Bonanni (Cisl) apprezza e chiede ora di
«aumentare i contributi degli atipici per migliorare le prestazioni».
( da "Farmacia.it" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
19 Marzo 2009 -
12:51 NASCE L?OSSERVATORIO SULLA PROFESSIONE DEL FARMACISTA Farmacia.it - 19
marzo 2009 Milano - La Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FOFI) e
l?Università Commerciale Luigi Bocconi hanno stretto un accordo per realizzare
un Osservatorio su ?Le nuove frontiere della professione del Farmacista?.
L?Osservatorio, affidato alla Scuola di Direzione Aziendale della Bocconi,
svilupperà progetti di ricerca mirati a fornire a FOFI un aggiornamento sui temi
di frontiera rilevanti, attraverso indagini empiriche di natura esplorativa, ma
anche modelli e strumenti operativi per affrontare il cambiamento in atto. Il
team di lavoro è composto da docenti e ricercatori della SDA Bocconi e da
membri del Comitato Centrale della FOFI. In particolare sarà costituito un
Comitato Direttivo composto dal Presidente della Federazione Andrea Mandelli
FOFI e da Erika Mallarini per SDA Bocconi, per l?identificazione dei singoli
progetti. Il Responsabile Scientifico dell?Osservatorio per SDA Bocconi sarà il
professor Sandro Castaldo, esperto del settore farmaceutico, di studi di
settore e, in particolare di liberalizzazioni nei settori commerciali.
?L?accordo con un?istituzione scientifica del calibro dell?Università Bocconi
di Milano è una scelta che discende direttamente dalle tesi del nostro
documento sulla professione, e dimostra la misura dell?impegno che la
Federazione ha preso a favore dell?evoluzione del farmacista in tutte le sue
declinazioni? ha detto Andrea Mandelli. ?Il nuovo scenario che oggi si va
profilando impone infatti alla figura del farmacista ? che lavori in farmacia,
in azienda sanitaria o in impresa - di evolversi coerentemente con le dinamiche
dell?ambiente istituzionale e competitivo? spiega Erika Mallarini della SDA
Bocconi ?nella consapevolezza che ripensare al proprio ruolo non è solamente
un?esigenza dettata da valutazioni economiche contingenti, ma è anche una
modalità per far sopravvivere quel sistema di valori che da sempre caratterizza
la professione?. Obiettivo del percorso di ricerca è dunque analizzare quali
sono le prospettive per la figura del farmacista, come essa si dovrebbe
evolvere per essere coerente con le esigenze del settore e le attese degli
stakeholder istituzionali e di mercato, nonché individuare le competenze e le
attività che dovrebbe svolgere per rispondere a tali aspettative. Annualmente
FOFI concorderà con l?Università Bocconi un piano di lavoro in cui saranno
identificati gli interventi prioritari da attivare, i tempi e il valore economico.
Per ulteriori informazioni: Ufficio stampa FOFI - tel. 02 20241357; fax 02
29528200 Maurizio Imperiali ? cell. 334/60.68.949 Eliana Gaudino ? cell.
334/68.98.426 Email: ufficiostampa@fofi.it m.imperiali@vrelations.it
e.gaudino@vrelations.it La redazione di Farmacia.it non presta alcuna opera di
lavoro redazionale sulla pubblicazione dei comunicati e declina ogni
responsabilità per i contenuti in esso presenti; la redazione inoltre si
riserva di cancellare comunicati stampa in contrasto con la propria linea
editoriale.
( da "Savona news" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Savona: al via il
convegno sul tema dell'anoressia Inizia oggi, giovedì 19 marzo, alle ore 14.30,
nella prestigiosa cornice del Teatro Chiabrera di Savona, Terra madre e mele
avvelenate. Dal buon cibo alle passioni tristi dell?anoressia mentale. Si tratta
di un importantissimo convegno sul tema dell?anoressia, al quale parteciperanno
esperti e professionisti illustri di calibro europeo e mondiale. Il congresso,
che prevede un nutrito numero di interventi, articolati in tre diverse giornate
di lavoro, permetterà di collocare questa delicata problematica di sofferenza
all?interno di un discorso più ampio nel quale sono chiamati a riflettere e
partecipare studiosi di varia provenienza e formazione; quindi non solo medici,
psicologi e psichiatri, ma anche filosofi, sociologi e storici. Simona
Argentieri - Membro Ordinario e didatta della Associazione Italiana di
Psicoanalisi e dell?International Psycho - analytical Association; Franco
Cuccurullo - Rettore Università degli Studi ?G. d?Annunzio? Chieti e Pescara, Presidente
Consiglio Superiore Sanità. Massimo Cuzzolaro - Psichiatra, Editor - in - Chief
Eating and Weight Disorders. Studies on Anorexia Bulimia Obesity; Armando
Massarenti - Filosofo, Resp. delle pagine scienza e filosofia del Il Sole 24
ore; Massimo Recalcati - Psicoanalista, Milano, Docente di Psicopatologia del
Comportamento Alimentare presso l?Università di Pavia; Francesca Rigotti -
Facoltà di Scienze delle Comunicazioni Università di Lugano; Paolo Rossi -
Accademia dei Lincei. «Questo congresso dà conferma e continuità al lavoro che
il Dott Ferro ed i suoi collaboratori del Dipartimento di Salute Mentale
portano avanti da anni su questa importante patologia che coinvolge con numeri
sempre più maggiori la popolazione giovanile. La notevole importanza di questo
congresso è riconosciuta anche dalla Regione e dall?assessorato che giovedì,
sarà presente all?apertura dei lavori» ha commentato Flavio Neirotti, direttore
dell?ASL 2 savonese, nel corso di una conferenza organizzata per presentare
ufficialmente l?evento. Il congresso è stato organizzato dal Dipartimento di
Salute Mentale dell?ASL 2 Savonese, diretto dal Dott. Antonio Maria Ferro,
forte della notevole esperienza acquisita in anni di lavoro e attività nel
Centro di valenza regionale per i Disturbi dell'Adolescenza e del comportamento
Alimentare di natura psichica, di Pietra Ligure. La cittadinanza è invitata a
partecipare. L?ingresso è gratuito.
( da "Sanremo news" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Sanremo Sotenibile
organizza raccolta firme per l'acqua L'acqua è un bene comune, l'accesso ad
essa è un diritto umano universale ed è proprio per non dimenticarne il suo
valore che l'Associazione Sanremo Sostenibile agirà il prossimo 22 marzo in
occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua. In zona Sud-Est (Passeggiata
Salvo D'Acquisto) a Sanremo, dalle ore 9:30 alle ore 18 sarà allestito un
gazebo informativo. Quest'ultimo fornirà tutta la documentazione necessaria
sull'argomento e per promuovere una campagna da parte di Sanremo Sostenibile.
Infatti i matuziani vorrebbero che nel prossimo statuto comunale sia presente
un riconoscimento effettivo dell'acqua come bene comune e quindi del servizio
idrico come 'servizio pubblico e quindi privo di rilevanza economica'. Inoltre
che nei prossimi mesi saranno attivi alcuni punti raccolta firme presso:
Libreria Mondadori, Via Roma 91; il Filo di Paglia (Terresolidali), Via
Debenedetti 24; la Bottega di Rachele, Via P. Agosti 10; Bar La Palma, C.so
Cavallotti 25. "Nessuna legge deve trasformare questo diritto in una
merce, assoggettata alle regole del mercato. - spiegano in una nota stampa i
membri dell'Associazione matuziana - Domenica 22 Marzo 2009 organizzeremo
quindi un gazebo informativo sulle problematiche legate al percorso di
privatizzazione del ciclo idrico in atto in Italia, proponendo alla
cittadinanza ed ai futuri amministratori della nostra città un' alternativa di
civiltà, concreta e realizzabile. L'Associazione invita dunque tutti i
cittadini di Sanremo a firmare una petizione popolare che impegni il prossimo
Consiglio Comunale a modificare ed integrare lo Statuto Comunale, riconoscendo
in modo esplicito l'acqua come bene comune e il servizio idrico come ?servizio
pubblico privo di rilevanza economica?, primi fondamentali e necessari passi
per riottenere una gestione completamente pubblica e
partecipata del servizio idrico, realizzabile poi attraverso una società di
diritto pubblico".
( da "Varesenews" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Como - Torna
l?appuntamento con la Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica. Le
iniziative dei musei civici comaschi Una settimana alla scoperta della scienza
Dal 23 al 29 marzo torna l?appuntamento con la Settimana della Cultura
Scientifica e Tecnologica, evento che quest?anno è alla sua 19esima edizione.
Scopo della Settimana della Cultura Scientifica e Tecnologica, promossa dal
Ministero dell?Università e della Ricerca, è
mobilitare tutte le competenze e le energie del Paese per favorire la più capillare
diffusione di una solida e critica cultura tecnico-scientifica. In particolare,
la Settimana stimola l'apertura di efficaci canali di comunicazione e di
scambio tra l'universo della società civile (che vede in prima fila il mondo
della scuola), da un lato, e l'articolato complesso del Sistema
Ricerca (università, enti di ricerca pubblici e privati, musei, aziende,
associazioni, ecc.), dall'altro. I Musei Civici di Como, come ogni anno, hanno
organizzato per la Settimana numerosi eventi, rivolgendosi a tutti i cittadini
ed in particolare agli studenti, perché diventino protagonisti di questo
processo di partecipazione e sensibilizzazione nei confronti della scienza,
per capirne l'impatto costante e rilevante che essa ha sul vivere quotidiano.
Tutti gli eventi sono ad ingresso libero. Il programma della Settimana prevede:
martedì 24 marzo alle ore 16 al Tempio Voltiano “Il Tempio Voltiano: luogo di
memoria, scienza, cultura e storia” visita guidata; giovedì 26 marzo alle ore
17 al Museo Archeologico “Il Laboratorio di Archeobiologia: più di mille storie
di uomini, animali e piante” conferenza di Lanfredo Castelletti. Seguirà visita
guidata al Laboratorio di Archeobiologia; venerdì 27 marzo alle ore 16 al
Tempio Voltiano “Apparecchi, macchine e strumenti: lo specchio delle ricerche e
degli studi di Alessandro Volta” visita guidata; sabato 28 marzo dalle ore 15
alle ore 16 al Museo Archeologico “Tutti pazzi per il microscopio!” laboratorio
per bambini dai 6 ai 10 anni. Un modo divertente e accattivante per
familiarizzare con il microscopio e guardare il mondo da un altro punto di
vista (Il laboratorio è aperto a max 20 bambini; prenotazione obbligatoria in
Museo allo 031/25 25 50). Giovedi 19 Marzo 2009
( da "Napoli.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
19/3/2009 Ischia
Film Festival Comincia il conto alla rovescia... Manca un mese alla deadline
per inviare oper in concorso Mancano circa 30 giorni alla deadline per
inviarelungometraggi, documentari e cortometraggi all'Ischia Film Festival, il
concorso cinematografico internaionale, posto sotto l'alto patronato del
Presidente della Repubblica, che attribuisce un
riconoscimento artistico alle opere audiovisive, ai registi, ai direttori della
fotografia ed agli scenografi che hanno maggiormente valorizzatolocation
italiane ed internazionali sottolineandone i paesaggi e l'identità culturale.
La settima edizione del Festival si svolgerà ad Ischia dal 21 al 27 Giugno 2009
tra il Castello Aragonese e Sant'Angelo. Alle proiezioni sotto le stelle ed
agli incontri con registi ed attori, aperti gratuitamente al pubblico, si
affiancheranno il mercato sul Cineturismo ed i convegni sul Product Placement
riservati agli operatori del settore. Il progetto, nato nel 2003 da un'idea del
Direttore Artistico Michelangelo Messina, mira altresì a favorire una sinergia
tra le produzioni audiovisive ed il territorio, per offrire maggiori risorse al
cinema e nuove prospettive al marketing territoriale. Nel corso della passata
edizione abbiamo proiettato 105 opere provenienti da 23 paesi diversi, tra cui
13 anteprime, spaziando con eguale convinzione tra cinema indipendente e quello
dei grandi numeri. Abbiamo raccontato i luoghi attraverso le storie, scoperto e
documentato paesaggi e stili di vita di ieri e di oggi. Abbiamo realizzato
convegni, workshop, incontri con gli autori e i protagonisti della
cinematografia nazionale ed internazionale, offrendo sempre preziose occasioni
di discussione, interesse e scoperta. La presenza in questi anni di ospiti
illustri tra cui i premi Oscar Ken Adam, Vittorio Storaro, Carlo Rambaldi, Alan
Lee, Osvaldo Desideri, i registi Mario Monicelli, Krzysztof Zanussi, Giuliano
Montaldo, Carlo Lizzani, Luciano Emmer, Vincenzo Marra, Edoardo Winspeare ha
arricchito il festival di preziosi contenuti sottolineando anno dopo anno
l'originalità di un festival unico nel panorama culturale internazionale.
Scarica il regolamento e l?entry form dal sito dell?Ischia Film Festival Ischia
Film Festival nel consiglio direttivo AFIC Con un'elezione svoltasi a Roma il
28 Febbraio scorso Enny Mazzella, in rappresentanza dell'Ischia FilmFestival è
stata eletta membro del Consiglio Direttivo dell'AFIC, l'Associazione dei
Festival Italiani di Cinema insieme a Giorgio Gosetti (Courmayeur Noir in
Festival), Emanuela Martini (Torino Film Festival), Chiara Omero
(Maremetraggio) e Giovanni Spagnoletti (Mostra Internazionale del Nuovo
Cinema). L'Associazione ha totale ed assoluta indipendenza da partiti politici,
dalla pubblica amministrazione ed ovviamente non ha
scopo di lucro. Scopo dell'Associazione è la promozione e lo sviluppo di
qualunque iniziativa volta a migliorare la qualità artistica e l'efficacia
comunicativa dei festival cinematografici italiani attraverso la mutua
collaborazione di tutti quelli riconosciuti e attraverso i media - cinema,
audiovisivi, editoria - nell'idea di una produzione culturale libera,
democratica, civile e pluralista. L'Associazione si propone di offrire una
serie di attività atte al soddisfacimento di esigenze di conoscenza, di
approfondimento, di aggiornamento, di formazione e qualificazione culturale e
professionale del soggetto "festival cinematografici" nell'ambito
della comunicazione con specifico riferimento alla individuazione,
riconoscibilità, forza associativa e coordinamento delle manifestazioni
cinematografiche italiane che si riconoscono nelle caratteristiche attribuite
dal suo regolamento. Nello specifico, intende coordinare, organizzare, e
realizzare il proprio progetto associativo con lo scopo di valorizzare e
qualificare l'attività culturale e di studio dei soci dell'Associazione, di
dare loro risalto pubblico e collettivo, di coordinarne l'attività ai fini di
un migliore riconoscimento regionale, nazionale e internazionale, non
sostituendosi in alcun modo all'autonomia di ciascun soggetto associato, bensì
rafforzandone la possibilità d'interlocuzione e intervenendo come soggetto
regolatore e suasorio nei rapporti tra i vari associati. (Estratto dallo
Statuto dell?AFIC) Michelangelo Messina al convegno ISNART in BIT Milano
"La congiuntura e il turismo in Italia: il ruolo di televisione, cinema e
internet nella scelta delle vacanze" è questo il titolo del convegno svoltasi
in BIT a Milano in cui la Dott.ssa Coccia ha brillantemente illustrato i numeri
dell'ISNART sul turismo in Italia nel 2008 evidenziando purtroppo una
diminuzione dell'1,2% delle presenze turistiche in Italia ma asserendo anche
che, se in Italia il 2% dei 35000 turisti intervistati dichiara di essere stato
spinto alla propria vacanza dal cinema, in Francia, dove negli ultimi 2 anni il
cinema ha fortemente collaborato con il territorio per la realizzazione di
produzioni internazionali che promuovessero le location, questa cifra sale al
30% (secondo un'indagine francese). A testimonianza dell'importanza del
cinema nel diffondere la positiva immagine di un territorio ed incrementarne
l'indotto turistico sono intervenuti, tra gli altri, Michelangelo Messina in
qualità di ideatore e direttore artistico del Festival delle Location e del
Mercato dedicato al Cineturismo, Cinzia Th Torrini regista della fiction
"Elisa di Rivombrosa" che ha determinato il successo del paesino di
Agliè in Piemonte e Marco Valerio Pugini Presidente dell'Associazione
Produttori Esecutivi italiani. Cinzia TH Torrini ha raccontato che il paesino
di Agliè nel periodo in cui la produzione si apprestava a stabilire le location
per la fiction, poteva contare su pochissimi posti letto, un piccolo bar al
centro ed attività commerciali che dopo le 17 del pomeriggio erano chiuse. Dopo
il successo della Fiction che ha poi avuto nuove edizioni, sono nati i piatti
tipici di Elisa serviti con successo nei ristoranti locali, il vino di Elisa,
commercializzato in tutti i paesi dove è stata venduta la fiction e persino i
cioccolatini di Elisa. Il Castello di Agliè che ospitava un museo è divenuto
quell'anno il museo più visitato d'Italia e le presenze turistiche sono
passate da 20000 del 2003 ad oltre 90000 nel 2004 dopo i primi successi della
fiction. Marco Valerio Pugini rappresenta l'APE ovvero l'associazione italiana
che raggruppa quegli imprenditori e quelle società che operano in Italia per
conto delle produzioni cinematografiche straniere. Nel nostro paese si contano
circa 50 società di produzione esecutiva e di queste solo 15 sono associate APE
ma insieme, queste quindici rappresentano il 90% del giro di affari del
settore. Nel suo interessante intervento Pugini ha evidenziato come secondo la
prima ricerca presentata proprio ad Ischia nel 2006 il volume di affari delle
produzioni straniere in Italia era stimato tra 150 e 300 milioni di Euro mentre
nel 2008 per effetto della nostra moneta forte questa cifra è purtroppo scesa a
70 milioni di Euro. Ciò dimostra che è in questo momento assolutamente
necessario investire non solo in incentivi fiscali al cinema ma anche alla
televisione, alla pubblicità e ad internet per promuovere il territorio
attraverso l'audiovisivo. Forte di questi dati Michelangelo Messina ha
ricordato altri noti casi di successo che sono stati presentati in questi anni
ai convegni sul cineturismo di Ischia e che riguardano film come
"Sideways", "Il Signore degli Anelli", "Il codice Da
Vinci", "La Passione di Cristo" e non ultimo "Australia"
che sarà sicuramente oggetto di attenzione in occasione della prossima edizione
del Festival che si svolgerà sull'isola dal 21 al 27 Giugno prossimi.
"Inoltre" - ha concluso Messina "visto il significativo
interesse dei cinefili nel visitare i luoghi del cinema, sarebbero auspicabili
accordi tra le produzioni cinematografiche e gli enti territoriali già dalla
fase di pre-produzione del film per la successiva promozione turistica dei
luoghi utilizzati nelle riprese e l'inserimento delle location nei titoli di
coda di tutti i film". Di tutto questo si continuerà sicuramente a
discutere nel corso del VII convegno nazionale sul cineturismo che si svolgerà
durante l'Ischia Film Festival ed al quale è già stato invitato l'ISNART nella
persona della Dott.ssa Coccia. Attivata una convenzione con Festival of
Festivals La prima edizione di Festival of Festival ha dimostrato, anche con la
forza dei numeri raggiunti (oltre 650 accreditati alla prima edizione), la
crescente esigenza da parte degli operatori culturali e degli organizzatori di
festival, di creare una rete di relazioni volta a sviluppare un coordinamento
continuo ed un reciproco sostegno. Ischia Film Festival ha partecipato
attivamente alla prima edizione di Festival of Festival offrendo un lunch per
gli accreditati in collaborazione con il Sannio Film Festival ed intervenendo
al convegno "Può un festival essere glocale?" che ha permesso di
evidenziare, attraverso il confronto con altre realtà festivaliere, quanto
siano determinanti l'originalità dei contenuti e le scelte di marketing per
l'affermazione di un festival sulla scena nazionale. Le
ricerche pubblicate da importanti quotidiani e riviste come Il sole 24 ore hanno
dimostrato che il settore festival è in crescita e per fare in modo che questo
trend si rafforzi, è auspicabile un costante scambio tra le parti e una forte
coesione, per riuscire ad avviare un continuo e proficuo dialogo con imprese ed
istituzioni. In quest'ottica nasce il ?Progetto patrocini', attraverso
il quale Festival of Festivals intende porsi come moltiplicatore di
opportunità, come punto di riferimento per tutti i festival che vogliano
cogliere gli importanti vantaggi e agevolazioni che derivano dall'essere parte
di un sistema forte e coeso. Il progetto si concretizzerà con un reciproco
scambio di visibilità tra le iniziative. Nello specifico, Ischia Film Festival,
si impegna a riconoscere ai possessori di badge Festival of Festivals
l'accredito culturale gratuito ed unosconto del 50% sul costo del catalogo e
dell'accredito professionale.Visita il sito di FoF Cineturismo. Se ne è
discusso ai Musei Capitolini Si è svolta il 6 Febbraio in Campidoglio, ospitata
dal Sen. Cotrufo, la presentazione dellibro "L'Italia. Il declino economico
e la forza del turismo. Fatori di vulnerabilità e potenziale competitivo di un
settore strategico" voluto dal Preside della Facoltà di Economia
dell'Università La Sapienza di Roma, Attilio Celant che pa proposto ad un
gruppo di autori di collaborare ad un'opera forse unica in Italia: una
voluminosa ricerca dedicata al turismo e al marketing turistico, sulle
potenzialità del turismo in Italia. Purtroppo ancora una volta, mentre gli
Emirati Arabi - come ha sottolineato nel suo intervento vicesindaco di Roma - fanno
nascere dalle sabbie nel deserto, come un miraggio, il paese delle meraviglie
del turismo contemporaneo, i bravi autori del volume grideranno nel deserto
della politica italiana. L'obiettivo di questo lavoro è quindi riflettere sui
limiti dello sviluppo turistico, per proporre politiche condivise da tutti i
livelli operativi, pubblici e privati, arrivando ad ipotizzare la necessità di
una regia turistica che permetta di beneficiare della sinergia pubblico-privato
ed investendo su nuove forme di sviluppo turistico. In questa direzione è
andato l'intervento di Michelangelo Messina che ha sottolineato gli importanti
risultati del Cineturismo in altri paesi come l'Australia, la Nuova Zelanda,
gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Francia mentre l'Italia ancora arranca in
questo settore sostanzialmente sottovalutato. Non è un caso, infatti, che la
Regione Campania per il 2008 non abbia concesso alcun tipo di finanziamento
alla Borsa Internazionale delle Location e del Cineturismo che rappresenta
l'unico mercato al mondo dedicato all'incontro tra il mondo del turismo e
quello del cinema. E lo stesso tipo di cecità è venuta dal Ministero dei Beni e
le Attività Culturali che con la sua Direzione Generale Cinema ha deciso di non
finanziare l'Ischia Film Festival, l'unico concorso cinematografico dedicato al
tema della Location. E' già possibile accreditarsi al Festival È già possibile
richiederel'accredito culturalegratuito o l'accreditoprofessionale e
studentiper partecipare alla prossima edizione dell'Ischia Film Festival che si
svolgerà dal 21 al 27 Giugno 2009 nella splendida cornice dell'isola d'Ischia.
Dal sito del Festival si può anche prenotare il catalogo 2009 in cui saranno pubblicate le schede tecniche di tutte le opere in concorso
oltre alle notizie relative al festival ed alla sua programmazione. Chi
necessitasse di assistenza per prenotare il Suo soggiorno ad Ischia
puòprenotare on line con Booking.com selezionando l! e nostre offerte più
vantaggiose per alberghi ad Ischia. I pacchetti di soggiorno proposti
direttamente dall'Ischia Film Festival sono pubblicati
sul nostro sito: e sempre sul sito si può trovare un elenco di alberghi
convenzionati con il Festival. Chi non è mai stato ad Ischia potrà prepararsi a
questo splendido viaggio scoprendo i luoghi da visitare e tutte le informazioni
per raggiungere Ischia! < span style="font-size: 10pt; color: black;
font-family: Arial, sans-serif"> compresi gli orari dei collegamenti
marittimi. Proiezioni, incontri con gli autori, convegni sul cineturismo,
workshop sul product placement, occasioni formative e incontri professionali
insieme a tanto cinema ti aspettano sull'isola d'Ischia. Prenota subito!... ti
aspettiamo! Fare festival ...al tempo del colera Una Giornata di studi sul
senso e le prospettive delle rassegne cinematografiche in Italia BOLOGNA, 20
MARZO 2009 [Laboratori DMS, Via Azzo Gardino 65°]. Nella stagione della grande
recessione, come accade puntualmente, il settore della cultura risulta tra i
più immediatamente penalizzati. Tutti parliamo e sentiamo parlare di contributi
pubblici risicati, di latitanza degli sponsor e degli investitori privati, di
incertezza sulle risorse dirette poiché è tutto da dimostrare che il pubblico
non risenta a sua volta di un'incertezza del panorama complessivo, scegliendo svaghi
facili anziché appuntamenti selezionati che chiamano alla riflessione. Chi però
organizza, progetta, elabora i programmi delle rassegne cinematografiche, degli
eventi culturali, dei festival cinematografici e audiovisivi, ha il dovere di
non ridurre tutto il dibattito al semplice fattore economico; non può assistere
impotente a una prevedibile falcidia delle risorse e degli eventi
effettivamente realizzati senza porsi problemi altrettanto seri. Qualche
domanda esemplare: a cosa servono oggi i festival? Cosa sta accadendo in
Europa? Di che tipo di iniziative abbiamo bisogno? I festival devono essere
solo cinematografici? Cosa possiamo fare rispetto alle risorse che si possono
effettivamente investire? Che rapporto abbiamo col mercato? Che rapporto col pubblico?
Che rapporto con gli autori? Cosa sopravvive della lezione storica dei modelli
italiani? Eventi occasionali e politica sul territorio: chi vince e perché? Ha
senso parlare solo di cinema e se sì, come? Ha senso aprirsi ad altre forme
creative e se sì, quali e come? Sono solo alcune delle questioni ricorrenti che
chi organizza - per abitudine, per necessità, per mancanza di confronto - tende
a dilazionare, rimuovere o trasformare in ovvie certezze. Ma la sensazione che
chi opera sul territorio (rassegne, istituzioni locali, iniziative in
profondità) soffra la mancanza di eventi visibili e chi invece si concentra su
questi (festival, premi, concorsi) ne avverta la crescente pochezza culturale e
la vetustà dei modelli di riferimento, si fa sempre più palese. Esistono delle
possibilità di uscire da questo doppio vicolo cieco? E queste possibilità si
scontrano senza risultato con la ristrettezza dei mezzi o possono trarre nuovo
entusiasmo dall'arte di arrangiarsi? I problemi messi sul tavolo non hanno a che
vedere soltanto con il mestiere dell'organizzatore culturale, le aspettative (o
velleità) degli amministratori locali, la visibilità promozionale delle opere.
Chiamano in causa almeno tre altri livelli di confronto: - La formazione e le
possibilità lavorative di una nuova generazione di operatori che
dall'Università ricevono impulso a cercare impiego in questo settore, salvo poi
essere spesso penalizzati e frustrati dalla mancanza di opportunità. - La
resistenza e/o il rilancio di un panorama culturale che attualmente in Italia
appare asfittico e periferico e aggrava quindi una crisi di sistema a cui
stiamo tutti assistendo impotenti. - Lo spazio di confronto per una generazione
di autori che vorrebbero sperimentare vie alternative al mercato e rischiano
l'invisibilità e l'afasia in mancanza di un qualsiasi tipo di pubblico.
Giornata promossa dall'AFIC in collaborazione con il DAMS di Bologna
( da "Virgilio Notizie" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Roma, 19 mar.
(Apcom) - Il voto in condotta "è un fatto di necessità e non di
scelta". Lo ha detto il ministro dell'Istruzione, dell'università
e della ricerca, Mariastella Gelmini, nel corso di un incontro con la stampa a
Palazzo Chigi, spiegando che il provvedimento è stato necessario a causa dei
tanti episodi di bullismo che si registrano nella scuola. "Il provvedimento è equilibrato - ha sottolineato il ministro -
perché non è il singolo docente, ma il collegio docenti nel complesso a prendere questa
decisione. Dobbiamo avere fiducia nella capacità di giudizio degli
insegnanti". Occorre poi tenere presente, ha aggiunto, che "ci sono
molti ragazzi che dal voto in condotta verranno premiati. Non
dimentichiamo che la maggior parte dei ragazzi non sono bulli. Il loro
comportamento corretto potrà aumentare la loro media". D'altra parte, ha
sottolineato, prendere un cinque non è poi così grave: "Anche io ho preso
qualche cinque, ma non sono mai stata rimandata. Chi - ha puntualizzato - nella
propria carriera scolastica non ha mai preso un cinque?".
( da "Denaro, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Napoli scuola Docenti Cgil in piazza: Scontri all'università
Migliaia di docenti, ricercatori e studenti sono scesi ieri in piazza a Napoli
in occasione dello sciopero dei settori scuola, università e
ricerca indetto dalla Cgil. La mobilitazione, spiega una nota del sindacato, è
stata indetta per chiedere uno stop ai tagli alle risorse e agli organici e
porre fine ad un sistema che tende sempre più a snaturare l'istruzione
pubblica". Il corteo, partito da piazza Mancini, ha raggiunto piazza del
Gesù. Sul palco anche la testimonianza di un lavoratore della Fiat di
Pomigliano. Alla manifestazione hanno partecipato gli studenti dell'Onda, che
si sono imbattuti in un gruppo di Blocco studentesco (studenti di destra) che
faceva volantinaggio davanti alla Facoltà di Giurisprudenza, in via Marina. Ci
sono stati degli scontri con feriti non gravi.Dura la presa di posizione della
Cgil, che denuncia "l'aggressione" subita dai ragazzi dell'Onda. del
19-03-2009 num.
( da "Denaro, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Commenti scuola Il
Maestro ha cambiato strada Marco Rossi Doria:?Ho portato a Trento il mio
progetto antibullismo Marco Rossi-Doria, cinquantacinque anni, è maestro
elementare dal 1975. Ha insegnato in Italia e all'estero ed
è da venti anni formatore di docenti sulle didattiche laboratoriali e le
metodologie di contrasto della dispersione scolastica, del disagio e
dell'esclusione precoce. Fondatore del progetto Chance, dal 1994 al 2006 è
stato maestro di strada nei Quartieri Spagnoli di Napoli. E' stato
candidato a sindaco alle ultime elezioni comunali conseguendo circa ventimila
voti, poco più del 3 per cento. gianpaolo santoro Cominciamo dalla fine: ha
lasciato a Napoli per andare a vivere e lavorare ora a Trento. Perché? E' stata
una mia scelta professionale. Dal 2007 lavoravo presso la segreteria tecnica
del viceministro della Pubblica Istruzione. Poi ci sono state le elezioni è
cambiato il governo ed ho preferito tornare a lavorare con i ragazzi. Ma perché
non a Napoli? Semplicemente perché collaboro da molti anni con la Provincia di
Trento, dove ho avuto la possibilità di realizzare un progetto, denominato
Campus ( finanziamento provinciale di appena sessantamila euro n.d.r.), contro
il dilagare del fenomeno del bullismo e della maleducazione a scuola. Un
progetto che si sta ampliando sempre più e che a breve dovrebbe interessare
molti istituti superiori trentini e pure qualche scuola media inferiore. La mia
è stata una scelta esclusivamente professionale, l'ambizione di vedere un mio
progetto crescere e realizzarsi al meglio. Del resto io sono sempre andato in
giro per il mondo, ho lavorato in Africa, in Francia E' vero soltanto quindici
anni fa lei faceva ancora l'insegnante fuori dall'Italia, poi tornò a Napoli
chiamato da Bassolino, attirato, soprattutto, da un progetto fascinoso "la
città dei bambini". Come è andata a finire? Come è andata a finire lo
sanno tutti. Il progetto della città dei bambini è rimasto sulla carta. Con
Bassolino, se possibile, è finita peggio ancora. La mia discesa in campo per le
comunali era anche l'esigenza di manifestare contro quindici anni di fallimento
del centro sinistra e di Bassolino a Napoli. Lei ha collaborato, circa due anni
fa, alla realizzazione del "Rapporto della commissione povertà". Una
situazione che già allora si presentava molto difficile. E oggi? R. La crisi
recessiva che stiamo vivendo ha funzionato da moltiplicatrice di trend che già
due anni fa risultavano molto evidenti: ulteriore immiserimento di disoccupati
e anche di lavoratori, di vecchi, di bambini e di donne e poca istruzione e
formazione nelle fasce deboli. Con la conseguente crescita della spaccatura tra
le condizioni di vita nel Mezzogiorno e quelle nel resto del Paese. Il «Social
situation report 2007» della Unione Europea ha confermato quello che molti
ipotizzavano: la scuola italiana continua ad essere una scuola di classe, dove
i figli di chi ha fatto l'università e ha un lavoro
sicuro hanno sempre molte più possibilità degli altri di completare l'intero
corso degli studi. E' assolutamente così. Secondo la indagine effettuata la
possibilità di completare il ciclo di studi va moltiplicata per 2,1 per la
Germania, per 2,4 per il Regno Unito, per 2,8 per l'Olanda, per 3,3 per Spagna
e Francia e per 3,6 per la media dei 25 paesi dell'Unione Europea. Ma in Italia
la possibilità del figlio di chi ha studiato e ha un buon lavoro di finire bene
scuola e università è di ben 7,7 volte quella del
figlio di chi ha in tasca la terza media. Non serve aggiungere altro. Secondo
l'Istat i minori poveri in Italia sono 1 milione e 809 mila. Ma di questi, 1
milione e 245 mila risiede nel Mezzogiorno. E' il 70 percento del totale dei
bambini e ragazzi poveri italiani, uno su tre dei minori meridionali,
concentrati nelle grandi aree urbane. Inutile dire che tutto questo si traduce
con meno scuola, meno possibilità, meno futuro La risposta è una sola: servono
maggiori opportunità per tutti coloro che sono meno protetti, serve una
politica di rinnovamento della scuola, bisogna modificare il criterio di
uguaglianza. Perché vi sia una effettiva eguaglianza bisogna dare di più, molto
di più ha chi ha di meno. Obama fino a pochi anni fa faceva l'animatore di
comunità a South Chicago e lavorava sulla base di un'idea fattiva di
potenziamento democratico dal basso e della capability building, la costruzione
di capacità, anche contro la normale paura umana di cambiare. Potrà mai esserci
un sogno italiano? Io ci credo. Voglio continuare a crederci. Certo guardando
come vanno le cose in Italia, con il sistema bloccato dai partiti, le liste
decise dai segretari, la mancanze delle preferenze e le primarie, quando
vengono concesse, con un unico candidato, c'è da scoraggiarsi. La politica
italiana si fonda non sulla meritocrazia ma sulla fedeltà al capo, al gruppo di
potere. Ma io sono convinto che le cose possono cambiare. Cosi com'è la
politica italiana rischia l'implosione. Che cosa pensa di Beppe Grillo e del
"grillismo"? Grillo è distante anni luce dalla mia formazione politica.
Io credo e rispetto le istituzioni, credo nella democrazia rappresentativa. Una
certa politica urlata non la condivido e non mi interessa. Che politica serve
per il futuro di Napoli e del Mezzogiorno? Oggi le risposte le si devono ai
bambini e ai ragazzi figli di poveri. Ci vuole una grande politica. Che metta
insieme le esperienze migliori di scuola, volontariato, banche, imprese. Che
ripristini, certo, la forza della legge. Che deve tornare a difendere i diritti
e a presidiare i limiti e che consenta di essere visibile ai ragazzi di tanti
quartieri pieni di rischi. Ma che offra anche scuola innovata, formazione e,
naturalmente, lavoro. A Napoli si può morire affacciati ad un balcone, o
mangiando uno gelato agli chalet di Mergellina. La sicurezza è l'emergenza
numero uno? I cittadini hanno diritto alla sicurezza. E la politica di
sicurezza, così come era scritto nel mio programma elettorale, non può essere
fatta solo di azioni dimostrative e spedizioni punitive: deve esser fatta di
pressione costante, contenimento equilibrato e costante, certezza del diritto,
rispetto di poche ed elementari regole. E il cittadino non ha mai avuto e non
può avere alcuna forma di tolleranza nei confronti di chi lo aggredisce. Le
modalità di lotta al crimine possono essere diverse e articolate, ma la
tolleranza è fuori discussione. Napoletano, 55 anni, da venti forma docenti
sulle didattiche laboratoriali e sulle metodologie di contrasto della
dispersione scolastica, del disagio e dell'esclusione precoce. Fondatore di
Chance, dal 1994 al 2006 è stato maestro di strada nei Quartieri Spagnoli. E'
stato candidato a sindaco alle ultime elezioni comunali conseguendo circa 20
mila voti, poco più del 3 per cento del 19-03-2009 num.
( da "Sicilia, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
alla provincia Enti
pubblici e istituzioni a confronto su posti di lavoro e diritto alla salute
Domani alle 9.30, nel Centro direzionale Nuovaluce il presidente della
Provincia Giuseppe Castiglione, aprirà i lavori della giornata studio dedicata
al "Diritto alla salute nei posti di lavoro e responsabilità
connesse", rivolta al personale degli Enti locali, Camere di Commercio,
Università, Prefetture, Aziende Sanitarie ed altri Enti. L'evento scaturisce
dall'esigenza di un confronto ed un approfondimento sulle novità legislative
contenute nel Decreto 81/2008, Testo Unico in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro. Le relazioni saranno tenute dal Vice
Procuratore Generale della Corte dei Conti Sezione Giurisdizionale della Regione
Siciliana, dott.ssa Anna Luisa Carra; dal docente di Diritto Costituzionale dell'Università di Catania, prof. avv.
Agatino Cariola; dal Sostituto Procuratore del Tribunale di Catania, dott.
Ignazio Fonzo; dal Consigliere del TAR Catania, dott. Dauno Trebastoni; dalla
responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione Azienda Ospedaliera Garibaldi
di Catania, dott.ssa Giuseppina Scandurra. I lavori saranno coordinati
dal segretario generale della Provincia, comm. gran uff. Luigi Albino Lucifora.
( da "Sicilia, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
rotary-camera civile
Il matrimonio concordatario nell'ordinamento italiano g.p.) «Nullità del
matrimonio concordatario; riconoscimento delle sentenze ecclesiastiche
nell'ordinamento italiano». Sarà questo il tema di un convegno, promosso dalla
Camera civile presso il tribunale e dal Rotary club di Ragusa centro, in
programma alla Camera di Commercio il 27 e 28 marzo. Relatori saranno: il prof.
avv. Carmelo Vecchio, avvocato della Sacra Romana Rota; il sac. don Vito Bentivegna, giudice del tribunale ecclesiastico di
Palermo; la prof.ssa Concetta Marino, docente di Diritto
processuale civile presso l'università di Catania; la prof.ssa
Nicoletta Parisi, docente di Diritto internazionale all'università di
Catania (facoltà di Giurisprudenza).
( da "Sicilia, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Lentini. Convegno
nell'aula magna del liceo classico «Gorgia» Apre i lavori studentessa cieca
Lentini. «Nuove frontiere nella didattica speciale per l'integrazione». È
questo l'argomento del convegno in programma per questa mattina, a partire
dalle 9, nell'aula magna del liceo classico «Gorgia». Sul banco dei relatori
una non vedente studentessa di lingue all'università
di Catania: Marianna Alario che leggerà dal braille il primo canto del
Paradiso. Con lei Giuseppe Castronovo, presidente della stamperia regionale di
braille dell'Unione italiana ciechi e ipovedenti, per approfondire i temi della
prevenzione e della riabilitazione visiva. Dopo Gaspare Raimondi, dirigente del
ministero dell'Istruzione, con una relazione sull'integrazione dei disabili nel
quadro della normativa vigente; Stefano Salmeri, docente di Pedagogia all'università Kore di
Enna, che affronterà il tema della fatica di apprendere. E ancora Massimo
Gramillano, responsabile del reparto di neuropsichiatria infantile
dell'ospedale di Lentini che relazionerà su normativa e realtà del distretto
socio sanitario; Nando Sutera, specializzato nella formazione degli
insegnanti di sostegno e nell'integrazione scolastica dei non vedenti che
parlerà delle risorse per l'integrazione scolastica degli alunni con
minorazioni visive. Infine toccherà a Enzo Incontro, direttore del Plemmirio
con la sua dissertazione dal titolo «In fondo non ci sono confini». A moderare
i lavori Giusy Milanesi. Roberta mammino
( da "Sicilia, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Molestie e violenza privata 27enne arrestato dai carabinieri Solidarietà nei
confronti del sindaco di Ragusa, Nello Di Pasquale manifestata dal sindaco
Corrado Valvo anche nella sua veste di presidente di Commissione ANCI di
Sicilia. Secondo Valvo accuse ingiustificate sarebbero state rivolte a Di
Pasquale da varie parti e soprattutto dalla sottosegretaria Francesca Martini.
«Sarebbe opportuno -sostiene Valvo- a prescindere dall'incresciosa e drammatica
situazione odierna, che lo Stato e la Regione fornissero i necessari fondi per
la realizzazione d'idonei e moderni canili anche con
interventi pubblico-privato. Il sindaco sostiene che anche nella nostra zona la
pericolosità dei cani randagi è reale e spesso si determinano situazioni di
difficile gestione. Attraverso l'ANCI Valvo intende chiedere più risorse per i
comuni. Per Noto sostiene: «Grazie ad un finanziamento regionale di poco più di
20.000 euro, abbiamo attivato un progetto denominato "Per un
randagismo sotto controllo" mirato a contenere il fenomeno, ma ciò
sicuramente è poco rispetto al problema ben più grave che riguarda l'intero
territorio nazionale». Ma alle speranze per il futuro, qualche cittadino
sfiduciato ricorda: «L'anno scorso di questi tempi, e per tutta l'estate,
abbiamo verificato che decine e decine di cani, transitavano lungo il Corso
Vittorio Emanuele e poi facevano la siesta davanti il portone di Palazzo
Ducezio, indisturbati». Il problema si presenta di difficile soluzione. Lo
sostiene il veterinario, libero professionista Roberto Rametta: «Il randagismo
è senza dubbio una materia che riguarda principalmente le responsabilità dei
sindaci e dei comuni. Il comune deve provvedere alla cura, al mantenimento, ed
alla registrazione dei randagi in collaborazione con la banca dati dell'Asl. La
nostra piaga consiste nel fatto che i cani dopo schedatura e sterilizzazione
non sono ricollocati nel territorio come cani di quartieri, adottati dalle
famiglie o utilizzati per la Pet terapia, per l'accompagnamento cioè di anziani
e bambini». Molto più duro il consigliere di Noto-Nostra Salvo Veneziano:
«Ognuno si assuma le proprie responsabilità rispetto alle competenze
specifiche. Non ci si può sempre trincerare dietro l'alibi della mancanza di
fondi, non si può sempre invocare l'aiuto alla regione e dello stato per ogni
criticità che si viene a verificarsi nel territorio. Si attui ad esempio il
divieto di alimentare i cani per strada l'obbligo di sterilizzarli e quindi non
limitarsi alla sola mappatura con micro cip». Roberto Nastasi
( da "Sicilia, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Uniti contro gli
aumenti TiaS. Maria di Licodia. Assemblea pubblica sulle misure da adottare
BELPASSO. Un busto per ricordare il prof. Sambataro A ventiquattro anni dalla
scomparsa, Belpasso ha commemorato il prof. Giuseppe Sambataro, «Professore di
Sicilia», rendendogli omaggio con due giornate di manifestazioni che ne hanno
messo in luce l'alto spessore culturale, umano e civile, e con la posa di un
busto nella villa comunale. La sua personalità viva, acuta, si espresse con
passione nel campo della poesia e della saggistica, apportando anche un
rilevante contributo al teatro, di cui fu instancabile promotore. La cittadina
etnea gli ha, quindi, reso il doveroso omaggio con un significativo momento
nella sala consiliare alla presenza di un folto pubblico, delle scolaresche del
territorio, del sindaco Alfio Papale, del presidente del Comitato organizzatore
della manifestazione, Pippo Spampinato, dei figli Ruccio, Nando ed Elio e del
nipote Giovanbattista Spampinato. A rievocare la poliedrica figura di Sambataro
è stato il giornalista Luciano Mirone, che ha delineato il carattere e l'opera
di un uomo che nei suoi scritti espresse l'animo verace della Sicilia, e del
suo paese natio. «Il Paese dell'anima», che amò in modo viscerale, come
altrettanto amore nutrì per il suo illustre concittadino Martoglio, nel cui
spirito amava identificarsi «lontano dalla mistificazione politica, della
bassezza morale e civile? cuore grande, ardente, affollato d'impulsi, colmo di
sogni, inquieto, soprattutto cuore di siciliano», scriveva di lui. Di Sambataro
è stato anche sottolineato l'impegno politico che lo vide sindaco di Belpasso
dal '61 al 64. «A causa delle sue scelte politiche non sempre fu capito in
paese - ha evidenziato Mirone - e il suo rapporto con una parte della comunità,
in quel periodo, fu alquanto conflittuale, ma come tutti gli esseri che
rifuggono dalla mediocrità non poteva essere compreso nella sua vera
dimensione». E' seguita, poi, la cerimonia di scopertura del busto bronzeo,
opera del maestro Dino Cunsolo, collocato nel giardino Martoglio; nel
pomeriggio, un altro momento al teatro Martoglio, con un ricordo dell'avv.
Giacomo Barletta, seguito da un recital a cura di Gianni De Luca. MARIA
CALVAGNO Bronte. Il prof. Attilio Pisanò cittadino onorario Il Comune di Bronte
ha un nuovo cittadino onorario illustre. Si tratta del prof. Attilio Pisanò, docente della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università del
Salento, che attraverso i suoi scritti sul filosofo brontese Nicola Spedalieri,
ha certamente portato lustro alla città. Così, dopo la votazione del Consiglio
comunale aggiornato di un'ora per raggiungere il numero legale, poiché
l'opposizione, non contestando il conferimento della cittadinanza
onoraria ma i criteri di convocazione del Consiglio, ha preferito abbandonare
l'aula, il sindaco Pino Firrarello ha consegnato al prof. Pisanò una targa e
una pergamena, alla presenza della Giunta e soprattutto dell'assessore Luigi
Putrino, che ha proposto l'iniziativa. «Sono onorato - ha affermato il prof.
Pisanò - A Spedalieri ho dedicato tre anni di studio e più leggo i suoi scritti
più lo comprendo e considero attuale». Alla fine della cerimonia, l'assessore Putrino
ha regalato al Comune di Bronte un volume originale, edito nel 1791, «De
Diritti dell'Uomo», del filosofo Spedalieri, che lo stesso assessore aveva
comprato in una libreria antiquaria di Firenze. Successivamente, nell'aula
magna della scuola media «Castiglione», si è svolta la conferenza dal titolo
«60° anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo», cui
oltre al prof. Pisanò hanno partecipato, moderati da Maria Pia Castiglione, il
sindaco Firrarello, il prof. Giuseppe Bentivegna, docente
della facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Catania e
la dirigente dell'istituto, Cinthia D'Anna.
( da "Mattino, Il (Circondario Nord)" del
19-03-2009)
Argomenti: Cultura
La storia è
cominciata con la legge regionale n. 16 del 28 novembre scorso intitolata
«misure straordinarie di razionalizzazione e riqualificazione del sistema
sanitario regionale per i rientri dal disavanzo», che ha previsto (articolo 7)
bandi di concorso riservati per l'assunzione nelle aziende sanitarie pubbliche di lavoratori delle strutture sanitarie private
licenziati e posti in mobilità dopo il provvedimento di revoca
dell'accreditamento delle cliniche private. Quanti siano questi lavoratori,
nessuno a tutt'oggi lo sa. Comunque il governo ha impugnato la legge regionale
davanti alla Corte Costituzionale ritenendo che la Regione Campania sia venuta
meno al principio di contenimento della spesa sanitaria nonostante
l'accordo siglato in materia tra gli organi regionali e i ministeri della
salute e dell'economia. Il governo obietta poi che i concorsi riservati possano
riguardare al più personale già in servizio nelle amministrazioni pubbliche e
dotato di particolari titoli o caratteristiche. Non si può fissare una riserva
di posti a personale esterno, proveniente dal settore privato, come nel caso
dei lavoratori già in servizio presso le cliniche private. La vicenda delle
discutibili assunzioni in organico a tempo indeterminato continua in questi
giorni con la decisione dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale
della Campania di avviare l'immissione in ruolo di oltre duecento lavoratori
finora comandati presso gli uffici del Consiglio e provenienti da altre
amministrazioni pubbliche oppure da società a capitale misto pubblico/privato.
I «comandati» sono persone che per lo più hanno finora collaborato con i
consiglieri regionali in carica i quali li hanno impegnati con un rapporto
fiduciario alla persona oppure sono stati chiamati a collaborare nel tempo con
consiglieri regionali non più rieletti nell'ultima legislatura regionale che
pure sta per finire. Se questi lavoratori fossero assunti, si violerebbero
almeno tre principi di salvaguardia dell'interesse pubblico: a) il principio di
non discriminazione tra i cittadini aspiranti al pubblico impiego, secondo il
quale i concorsi sono aperti a tutti coloro che ne hanno titolo e salvo casi
eccezionali non possono essere riservati ad alcuni escludendo altri; b) il
principio dell'assunzione tramite concorso e non in virtù di un rapporto
fiduciario stabilitosi nel tempo tra consiglieri regionali e «comandati» e men
che mai in ragione della provenienza degli aspiranti all'impiego da una società
di diritto privato, sia pure partecipata da un ente pubblico; c) il principio
dell'assunzione a tempo indeterminato per riempire i vuoti intanto creatisi
nella pianta organica dell'ente, pianta che non è ben definita né aggiornata,
che si sappia, nel caso del Consiglio regionale della Campania. Oltre a tutto
ciò, va ricordato l'articolo 81, comma 4, della Costituzione secondo il quale
ogni legge che importi nuove e maggiori spese deve indicare i mezzi per farvi
fronte. Nel caso del Consiglio regionale della Campania che già costa ai
contribuenti più di 80 milioni di euro all'anno, la nuova spesa dovuta alle
assunzioni dei «comandati», una volta quantificata (finora non lo è), dovrebbe
essere bilanciata da riduzioni equivalenti di altre voci di costo di
funzionamento dell'organo consiliare. Nel momento attuale, quando è diffuso
presso l'opinione pubblica il discredito dei politici
e delle amministrazioni governate dai politici, non credo che ci sia proprio il
bisogno di ulteriori esempi di cattiva politica. Occorre anzi alzare la guardia
a fronte dei guasti della cattiva politica e renderne continuamente informata
l'opinione pubblica come fa il Mattino. Mariano
D'Antonio * Assessore regionale al Bilancio
( da "Mattino, Il (Salerno)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
GIANLUCA SOLLAZZO
Fino al prossimo mese di luglio continueranno a lavorare presso l'Università
con regolare contratto CoCoPro. Poi il loro futuro, ora più che mai pieno di
incertezze, sarà tutto da scoprire. Ben 224 ricercatori dell'Ateneo dalla
prossima estate non saranno più riconfermati nei rispettivi settori in cui
operano. Per loro il rinnovo del contratto ha assunto i connotati di un
autentico percorso ad ostacoli. Segno di un mondo, quello della ricerca, che
sta cominciando ad accusare quelli che Paolo Moscato della Flc Cgil definisce
«i tagli di una manovra che attenta alla qualità della ricerca e della
formazione». Più di duecento contratti a progetto saranno interrotti, a detta
del membro Cgil che segue da vicino le sorti dei lavoratori della realtà
universitaria, e prospettive future di lavoro che di conseguenza si ridurranno
al minimo per i tanti ricercatori costretti a fare i conti con quella che ormai
etichettano come "un modo di vivere precario". «E questo accade -
spiega Moscato della Flc Cgil - perché il settore della ricerca comincerà a
pagare gli effetti del piano del ministro Gelmini che ha prodotto e produrrà
nel medio e breve termine una serie di tagli pesantissimi alla cultura». Luglio
sarà quindi l'ultimo mese di lavoro per i 224 ricercatori dell'Università di
Salerno. Ieri è stato il giorno che ha visto il mondo della conoscenza scendere
in piazza per far ripartire quell'«onda di protesta» contro la legge 133 del
ministro dell'istruzione che apre così un periodo decisamente caldo sia nella
scuola che nella realtà universitaria. Intorno alle 8 sono partiti da piazza
della Concordia, con destinazione piazza Mancini a Napoli, tre
pullman con i docenti salernitani che hanno deciso di aderire allo sciopero
generale proclamato da Flc Cgil. A Salerno invece sono stati i membri di una
delegazione della "Rete Studenti" del capoluogo a far sentire la loro
voce di dissenso. Studenti universitari e di scuole superiori del capoluogo
hanno dato inizio a un presidio sotto palazzo sant'Agostino a partire
dalle 9.30, muniti di striscioni e volantini. Ci sono studenti dei licei Tasso,
De Sanctis e Da Vinci, ma soprattutto quelli dell'Ateneo di Fisciano. Alle 11
passate si alza il grido "noi la crisi non la paghiamo", poi è la volta
dell'assemblea. Chiedono a professori e insegnanti di "dedicare un'ora
delle loro lezioni per effettuare riflessioni sul tema della crisi e delle sue
conseguenze sociali", ma soprattutto di appoggiare il loro progetto della
"Carta degli studenti" locale, che preferiscono definire
"Student card". Un piano di agevolazione e sconti per gli studenti
medi ed universitari che tenga conto dei parametri reddituali delle famiglie.
"La situazione economica non rende certo meno complicata la condizione
degli studenti di tutti i livelli - afferma Lucio Schiavone, studente al terzo
anno di Giurisprudenza - che devono fare i conti con l'enorme incidenza sul
bilancio familiare di libri di testo, tasse e trasporti". Tutti favorevoli
alla Student card che vuole significare sconti per svolgere attività culturali,
come andare al cinema o al teatro, oppure prezzi ridotti per entrare nelle
palestre, perché la crisi comincia veramente a far paura. "Non ci permette
di coltivare i nostri interessi inibendoci qualsiasi alternativa di vita -
ammette Davide D'Acunto iscritto a Scienze Politiche - determinando situazioni
di disagio ed emarginazione". Intorno alle 12 una delegazione di studenti
guidati dal rappresentante di Flc Cgil, Paolo Moscato, ha prospettato
all'assessore provinciale alla scuola, Pasquale Stanzione, il piano delle
proposte. "Sottoscrivo in pieno l'idea della Carta dello studente - ha
detto Stanzione agli studenti - ma senza una legge regionale si possono dare
solo risposte parziali, i finanziamenti - chiosa l'assessore - devono partire
dalla Regione".
( da "Stampaweb, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA Sono 200-250 i milioni
di euro risparmiati dallo Stato nel primo bimestre 2009 grazie al calo delle
assenze per malattia dei professori (-32,45%) e quindi alla diminuzione del
ricorso alle supplenze. Lo ha annunciato il ministro della pubblica
amministrazione, Renato Brunetta, illustrando, insieme al ministro
dell?Istruzione, Mariastella Gelmini, i provvedimenti per la razionalizzazione
dei corsi di laurea, dell?assenteismo e del precariato nella scuola e nell?università. Nel mese di gennaio la diminuzione è stata del
29,2%, mentre nel mese di febbraio le assenze sono diminuite del 35,7% rispetto
allo stesso periodo dello scorso anno. è questo il risultato più significativo
derivante dalla applicazione dell?art. 71 della legge 133/2008 sul contenimento
della spesa nelle Amministrazioni Pubbliche. Il Ministero dell?Istruzione ha
infatti svolto il monitoraggio mensile delle assenze del personale della scuola
con contratto a tempo indeterminato, relativamente ai primi due mesi del 2009,
confrontato con il corrispondente periodo del 2008. La
rilevazione ha riguardato le assenze effettuate dai docenti e dal personale
ausiliario tecnico amministrativo (Ata) in servizio presso le scuole statali di
ogni ordine e grado. Le informazioni raccolte, relative al 95% delle
istituzioni scolastiche, hanno riguardato le assenze per malattia, retribuite e
non, e le assenze dovute ad altri motivi. Confrontando i periodi di
assenza per malattia superiori a dieci giorni nei mesi di gennaio e febbraio
relativi ai due anni, questi sono diminuiti, per i docenti, a febbraio del
19,8% e a gennaio del 18,5%; per il personale Ata invece rispettivamente del 28%
a febbraio e 34,8% a gennaio. Nel mese di febbraio, su base territoriale, la
maggiore diminuzione si è registrata, sia per il personale Ata che per il
personale docente, nelle regioni dell?Italia centrale
(rispettivamente il 39,1% e 39,7%). Seguono le aree meridionali ed insulari col
37,3% e del 36,6%. I meccanismi di razionalizzazione della scuola, come quello
della riduzione delle assenze per malattia, ha quindi sottolineato Brunetta
durante la conferenza stampa di questa mattina a Palazzo Chigi, creano un
«circuito virtuoso» per cui la scuola, non solo risparmierà 250 milioni di
euro, ma avendo meno supplenze da fare creerà anche meno precariato. «La scuola
- ha concluso Brunetta - serve non per dare lavoro ma per educare».
( da "Dire" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Modena e Bologna
ricordano Marco Biagi, sette anni dopo Stamane cerimonia con il presidente
Napolitano nella città dove il giuslavorista insegnava all'Università e
commemorazione nel capoluogo dove è stato ucciso dalle Br, il 19 marzo di sette
anni fa. NAPOLITANO: SPIRITO FAZIONE AVVELENA LOTTA POLITICA MODENA - Marco
Biagi e' stato vittima della 'criminale aggressivita' del terrorismo
brigatista'. Ma ha pagato anche, e prima, per 'lo spirito di fazione che da
tempo avvelena la lotta politica e sociale del paese'. Lo dice oggi a Modena il
presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenuto ad un convegno
nell'anniversario della scomparsa del professore di Economia ucciso dalle Br 7
anni fa. Secondo il capo dello Stato lo spirito di fazione 'impedisce ogni
riconoscimento obiettivo del valore di ricerche e di proposte come quelle
portate avanti da Marco Biagi, con la stessa indipendenza di giudizio in due
diverse fasi politiche'. Ancora, dice Napolitano, la contrapposizione politica
di parte, 'impedisce di vedere gli elementi di continuita' che si possono
presentare nel campo dell'azione di governo e parlamentare delle politiche del
lavoro'. Per il presidente della Repubblica sarebbe invece necessario 'uno
sforzo comune a cui nessuna delle parti in causa si sottragga per riconoscere e
coltivare questi elementi di continuita', pur in una corretta dialettica tra
diversi e opposti schieramenti'. In particolare, suggerisce Napolitano, bisogna
'uscire nel mondo del lavoro da logiche puramente difensive e non farsi guidare
da vecchi riflessi di arroccamento attorno a visioni e conquiste del passato,
rispetto a mutamenti innegabili e a scelte ineludibili di rinnovamento del
sistema delle garanzie e delle tutele'. Procedere in questo senso, liberarsi
dallo spirito di fazione, conclude il presidente della Repubblica,
significherebbe dare 'quel segno di maturita' della nostra vita democratica che
da troppo tempo si attende'. NAPOLITANO: PER BR SUO IMPEGNO SCANDALO
INTOLLERABILE MODENA - Uno 'scandalo intollerabile' quel professore che si mise
al servizio dello Stato democratico, al di la' delle alternanze politiche.
Questo il motivo per cui le Br lo uccisero. Così il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano parla dal palco della Fondazione modenese Marco Biagi nel
convegno internazionale in ricordo del giuslavorista ucciso dalla Brigate
rosse. Il capo dello Stato sottolinea l'esigenza che 'tutti gli uomini cui il
giorno della memoria è dedicato siano ricordati non solo come vittime ma anche
come persone che hanno vissuto, hanno avuto i loro affetti, il loro lavoro, il
loro posto nella società prima di cadere in mano criminale'. Marco Biagi 'è
ricordato per il suo percorso di vita- prosegue Napolitano- è rimasto impresso
in modo incancellabile nel sentimento della moglie, dei figli e dei familiari e
scandito da un impegno scientifico e civile che continua a dare frutti per il
suo e nostro Paese'. Fu proprio quell'impegno, secondo il capo dello Stato che
'il terrorismo delle Brigate rosse volle colpire'. Infatti 'tra i tanti che
furono uccisi o gravemente feriti- che Napolitano ricorda con eguale commosso
rispetto e rimpianto- vi furono uomini colpiti ciecamente spesso come astratti
simboli dello Stato nemico che si presumeva di abbattere o, perfino casualmente
coinvolti nella furia sanguinaria di quei 'gruppi di fuoco''. Invece Marco
Biagi e altre vittime 'furono scelti come bersagli precisi per quel che
concretamente erano e facevano e per il meditato, sinistro messaggio che
colpendoli a morte si voleva dare'. In sostanza per il presidente della
Repubblica 'bersagli precisi in quanto figure di intellettuali, di docenti, di studiosi, di prezioso sapere specialistico e di
profonda passione democratica'. Erano uomini, insiste Napolitano, che 'intesero
porsi al servizio, non di una qualsiasi pur legittima causa di partito ma dello
Stato democratico, delle sue istituzioni rappresentative e al di là
dell'alternarsi delle maggioranze e degli indirizzi politici'. Questo
quindi era 'lo scandalo intollerabile per l'estremismo politico e ideologico
sfociato nel terrorismo' cioè 'che- evidenzia Napolitano- persone
disinteressate dedicate interamente alla ricerca e all'insegnamento potessero
impegnarsi a prestare le loro competenze e il loro ingegno alla ricerca di
soluzioni valide per i problemi del lavoro non esitando a 'contaminarsi' con
l'esercizio di responsabilità di questo governo'. Questo 'era il filo che nella
logica delle Brigate rosse andava troncato: quello era il messaggio
intimidatorio che bisognava dare spezzando le vite di Ezio Tarantelli, di
Massimo D'Antona, di Marco Biagi espostisi generosamente sul fronte
dell'elaborazione di nuove politiche del lavoro'. Ma 'né la prima né la seconda
di quelle vite spezzate e il messaggio di morte così' lanciato, hanno trattenuto
chi sentiva di non potersi piegare, di non poter farsi fermare alla minaccia,
di non poter rinunciare a rendere i servigi che erano in grado di rendere al
monto del lavoro e allo Stato democratico'. Qui, spiega il capo dello Stato, 'è
il senso e il coraggio della scelta che è costata la vita all'uomo che oggi
ricordiamo e onoriamo'. Qui 'deve partire i nostro appello perché dalla società
civile, dal mondo della cultura e dell'università,
dell'intellettualità operante in diversi campi del sapere venga l'impegno e il
contributo attivo di cui- conclude Napolitano- lo stato e la comunità nazionale
hanno bisogno'. PIGHI: GRAVE ERRORE NON AVER COMPLETATO SUO PERCORSO MODENA -
"Il grave errore è di non aver completato il percorso, tracciato ed
immaginato da Marco Biagi", un errore che "oggi produce gli effetti
peggiori: la flessibilità non si è arricchita della protezione sociale che
Biagi indicava come imprescindibile". Il sindaco di Modena Giorgio Pighi
accoglie il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in un "giorno
velato di tristezza". Pighi prosegue sottolineando che "la
flessibilità si è trasformata con troppa leggerezza in precariato
diffuso". Troppo spesso sinonimo di "perdita repentina del posto di
lavoro- denuncia il primo cittadino modenese-, senza tutele e con gravissimi
rischi per il futuro di questo paese". Dal mercato del lavoro poi
"stanno uscendo giovani che non sono in condizione di guardare con
serenità al domani". La crisi economica "ma anche scelte
profondamente sbagliate" stanno "minando alla base la nostra capacità
di formare le nuove generazioni". Per Pighi "in questi mesi abbiamo
visto tagliare i fondi all'Università e vediamo oggi la nostra scuola di base
letteralmente sul lastrico". Pighi rimarca che "in primo luogo ognuno
deve svolgere bene il proprio lavoro". Il Comune di Modena, racconta a
Napolitano il sindaco modenese, "ha scelto di destinare agli interventi
sociali ulteriori risorse rispetto 107 milioni di euro già previsti in
bilancio, ben oltre il 50% della nostra spesa". MARIUCCI: IPOCRISIA DIETRO
COMMEMORAZIONI ACCADEMICHE BOLOGNA - In certe commemorazioni 'c'è un certo
tasso di ipocrisia e strumentalità. Immagino che a Marco, da lassù, avrebbe
fatto piacere che queste cose si dicessero'. Luigi Mariucci, giuslavorista
amico di Marco Biagi, parla alla commemorazione ufficiale al Comune di Bologna
senza nascondere due aspetti dell'ultima fase della vita di Biagi: la delusione
nei confronti dell'Alma mater e la preoccupazione per mancanza della scorta.
Sulla prima Mariucci cita un viaggio in treno in compagnia del professore tra
Roma e Bologna. In quell'occasione, racconta Mariucci rivolgendosi idealmente
in modo diretto al collega ucciso dalle Br, Biagi gli parlò 'della cosa che ti
stava più a cuore. Di ciò che mi dicesti allora manterrò il riserbo. Seguirò la
volontà di Marina', la vedova Biagi. 'Posso solo aggiungere: quante ipocrisie,
Marco, in questa città, dietro le tue commemorazioni accademiche'. Ma Mariucci
torna a sollevare nell'aula del Consiglio comunale anche il tema della scorta
negata a Biagi. 'Quella sera di fine gennaio 2002, arrivati alla stazione di
Bologna- rievoca il professore ed esponente del Pd- mi stupii nel vedere che
venivi a fare la fila con noi, alla fermata dei taxi. Davo per scontato che ti
avessero restituito la scorta, data la tua esposizione. Quanta ipocrisia,
Marco, anche qui, dietro le tue commemorazioni politiche'. Al termine della
cerimonia Mariucci spiega che il riferimento è 'alla celebre frase pronunciata
da un ministro in carica (Scajola, ndr), alla sciatteria con cui è stato
risposto agli appelli drammatici che lui aveva fatto per settimane'. Sulle
'ipocrisie' del mondo accademico bolognese Mariucci si limita a spiegare: 'Su
questo ho un vincolo di riserbo. Ma c'è un collegamento tra ciò che Marco mi
disse e un certo tasso d'ipocrisia alle commemorazioni'. Biagi 'era
contentissimo di stare all'Università di Modena. Ma Marco si era laureato alla
Facoltà di Giurisprudenza di Bologna'. Mariucci ricorda che Biagi aveva fatto
il concorso insieme con lui nel 1986. 'Dall'86 al 2002 è passato un certo lasso
di tempo'. Insomma, chi parla di Biagi oggi all'Alma mater non lo chiamò a
lavorare nella sua città. COFFERATI: RICORDATELO SEMPRE COSI', SENZA DIVISIONI
BOLOGNA - Alla sua ultima commemorazione di Marco Biagi come sindaco di Bologna
(il prossimo 19 marzo a Palazzo D'Accursio ci sarà il suo successore), Sergio
Cofferati chiede che in futuro il ricordo del professore ucciso dalle Br
mantenga lo stesso carattere di questi anni. Attraverso, insomma, ciò che
definisce 'forme che accomunano', con lo stesso obiettivo e 'senza divisioni
tra gli schieramenti politici'. sottolinea. 'Abbiamo un compito in più rispetto
ad altre comunità- dice il sindaco nell'aula del Consiglio comunale- ed è
importante che questo compito venga affrontato e risolto con lo spirito che
anche questa mattina è presente in tutti voi'. Ringraziando il collega e amico
di Biagi Luigi Mariucci per avere accettato di svolgere la commemorazione
ufficiale, Cofferati loda lo spirito con cui la città ricorda il giuslavorista.
'Questo modo di ricordare Marco Biagi- dice- è importante che venga conservato
e che dunque rappresenti quello che fin dall'inizio abbiamo voluto che fosse.
Un'occasione unitaria, lo stringersi insieme, attraverso il ricordo, intorno ad
una famiglia privata dell'affetto fondamentale. E dall'altra parte il
riconoscimento di un'intera comunità verso una persona che qui ha vissuto, qui
ha lavorato, ma che ha saputo oltre che potuto dare il suo contributo
all'evoluzione dei rapporti e del tessuto democratico dell'intero paese'. In
città sono diverse le occasioni in cui si ricorda Biagi nell'anniversario della
sua uccisione. 'Forme diverse ma che hanno un unico obiettivo- prosegue
Cofferati- quello di continuare ad esercitare il ricordo non solo come forma di
rispetto per la persona che non c'è più e di affetto verso la sua famiglia, ma
anche come elemento per riproporre il merito del lavoro di chi ha servito con
efficacia e fedeltà il suo paese'. In apertura del consiglio comunale
straordinario tenuto questa mattina a Palazzo D'Accursio, il vicepresidente
dell'assemblea Paolo Foschini (Fi) ha definito Biagi 'uno dei figli più
illustri e più cari di questa città'. In precedenza, il vicesindaco Giuseppe
Paruolo, a fianco di Prefetto e Questore, aveva deposto la tradizionale corona
di fiori in Piazzetta Biagi, a due passi dalla casa del professore. Presenti
anche i consiglieri comunali dei due schieramenti e i rappresentanti dei
sindacati. 19 marzo 2009
( da "Gazzettino, Il (Rovigo)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
In consiglio il
regolamento per la disciplina dell'Ici Giovedì 19 Marzo 2009, (M.Sc.) Saranno
13 i punti all'ordine del giorno trattati nel consiglio comunale ordinario in
programma in prima convocazione oggi alle 21 e in seconda convocazione sabato
alle 10, nella sala delle adunanze. Tra gli argomenti di maggiore interesse,
spiccano: l'approvazione del nuovo regolamento comunale per la disciplina
dell'Ici; l'approvazione delle modifiche al regolamento di gestione dei rifiuti
approvato con delibera consigliare il 27 marzo 2003; l'approvazione del piano
delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari; l'approvazione del bilancio di
previsione 2008. Vanno segnalate anche le approvazioni
degli schemi di accordo pubblico-privato con le ditte Unieco di Reggio Emilia e
Franceschetti Adriana di Villamarzana. Prevista anche l'approvazione della
convenzione tra il comune di Villamarzana e il circolo Auser 43 Martiri. Spazio
anche alla riserva degli alloggi di edilizia residenziale pubblica per situazioni di emergenza abitativa e all'individuazione
delle aree non metanizzate in zona climatica E. Infine approvazione dell'ordine
del giorno in materia di riorganizzazione della rete scolastica.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Nuova associazione
per rivitalizzare il centro Giovedì 19 Marzo 2009, Montebelluna (L.Bon) Anche
una radio per rilanciare il centro. Dopo mesi di serrato lavoro, ha preso vita
"Il Mosaico-Un Centro da vivere", la nuova associazione
pubblico-privata (e l'integrazione pubblico privata è una
novità) che avrà il compito di attivare e promuovere il "Centro
Commerciale Naturale" nel cuore della città. Ora, il Comune sta inviando
centinaia di lettere ai commercianti del centro per invitarli ad aderire
all'iniziativa, che punta appunto a rilanciare il commercio in città ma anche a
rendere più vivibile il centro. I commercianti, ovviamente, avranno una
quota da pagare: il suo ammontare sarà deciso in assemblea, ma si sa già che
sarà più bassa di quella dell'associazione commercianti del centro storico (la
quota di ingresso sarà solo di 50 euro, quelle di funzionamento dipederanno dai
partecipanti, ma l'obiettivo è quello di far spendere meno rispetto ale spese
affrontate dall'associazione attualmente), entità che dovrebbe cedere il
testimone alla nuova associazione. «La stessa sarà operativa non appena i
commercianti avranno scelto gli organi direttivi - spiega Nevio Marchesini,
segretario dell'Ascom - Una riunione è in programma per l'inizio di aprile».
Intanto, la costituita società ha inviato in Regione richiesta di contributo e,
nel progeto che supporta la richiesta, a fianco di iniziative già consolidate
ne spicca qualcuna di piuttosto originale. «Ad esempio -spiega Marchesini- c'è
il progetto di un'emittente radiofonica a circuito chiuso che, nei negozi ma
anche nelle piazze diffonda musica e messaggi». Un po', in sostanza, come
accade in molti centri commerciali, con l'unica differenza che questo sarà assolutamente
naturale. «Inoltre -aggiunge Marchesini- verranno riproposti i giovedì
musicali, con negozi aperti in centro: sono infatti diventati un appuntamento
fisso estremamente gradito». Non manca poi l'idea di un'adeguata segnaletica
commerciale come quella di un sito web dedicato. In tale contesto si inserisce
inoltre la scelta dell'amministrazione di puntare, pur all'interno di un
bilancio ridotto all'osso, sulla sistemazione delle piazze, da realizzare sulla
base del progetto Podrecca. Sì, perché negozi ed iniziative avranno un senso
solo in un contesto appetibile anche dal punto di vista urbanistico.
( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
L'Eurorest verso la
chiusura: Botteon: «E il turismo paga» Giovedì 19 Marzo 2009, CONEGLIANO - La
crisi economica non guarda in faccia nessuno e porta via con sé anche attività
legate al territorio da molti anni. Il 31 marzo chiuderà l'hotel Eurorest di
viale Venezia o almeno questo è quanto sostengono in un'interrogazione i
consiglieri comunali Mario Botteon e Achille Ghizzo. «Non per mancanza di
clientela - scrivono - ma per motivi diversi». «Da quanto ho sentito,
difficoltà legate all'adeguamento alle nuove norme di sicurezza» afferma
Botteon. «Impedimenti che potrebbero essere superati con
opportune e sinergiche iniziative pubblico-private - propongono i consiglieri
nell'interrogazione - tenuto conto che, in questo periodo difficile
dell'economia, l'obiettivo dovrebbe essere quello di evitare che un'attività
economica che 'tira' chiuda per motivi, a parere dei sottoscritti, superabili».
Un'interrogazione con la quale i consiglieri vogliono sollevare una
contestazione politica alla maggioranza:«Si parla tanto di sviluppo turistico
della città, ma, alla fine, dobbiamo registrare atti con i quali si smentiscono
questi programmi». Michele Barzanti, papà di Nadia Barzanti amministratore
unico dell'hotel, però smentisce:«Io non ne so niente» dice. el gir.
( da "Giornale.it, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 67 del 2009-03-19
pagina 0 Cnel: giovani emarginati da politica e professioni di Redazione
L?Italia è un paese vecchio: si vive più a lungo e si fanno meno figli. La
società invecchia non solo per motivi demografici, ma anche perché il sistema
di potere lascia poco spazio alle nuove generazioni Roma - "L?Italia è un
paese vecchio: si vive più a lungo e si fanno meno figli. Tuttavia, la società
italiana sta invecchiando non solo per motivi demografici, ma anche perchè il
sistema di potere lascia poco spazio alle nuove generazioni. I meccanismi di
formazione e di selezione delle èlite sono infatti caratterizzati da una bassa
capacità di ricambio e da una pronunciata longevità grazie alla pervicacia con
la quale la classe dirigente nostrana difende le posizioni acquisite".
Questa la fotografia scattata dal Cnel, in collaborazione con Unicredit Group,
nella ricerca Urg! Urge ricambio generazionale. Il mercato del lavoro Per
quanto riguarda il mercato del lavoro la ricerca sottolinea anzitutto che il
fatto che "stando ai dati dell?Istat la trasformazione delle
collaborazioni in contratti a tempo indeterminato non è affatto la norma: il
73,1% dei giovani che alla fine del 2006 erano assunti con un contratto di
collaborazione, a distanza di un anno erano ancora nella stessa
posizione". Il passaggio al lavoro dipendente è diventato realtà solo per
un giovane collaboratore su cinque: questo passaggio per circa la metà dei
neodipendenti ha significato accontentarsi di un contratto a tempo determinato.
In pratica, nell?arco di un anno, solo un collaboratore su dieci è entrato a
pieno titolo nel mondo del lavoro standard, ottenendo un contratto a tempo
indeterminato. Insomma, le carriere si allungano. Ed ecco emergere un altro
tratto del sistema italiano: "l?assunzione di posizioni di rilievo dipende
dall?esperienza lavorativa, intesa semplicemente in termini di anzianità
aziendale, a prescindere dai livelli di produttività e delle competenze di
ciascuno". La partecipazione politica Le cose non vanno leglio, secondo il
rapporto del Cnel, nel mondo della politica: dal 1992 ad oggi i deputati
under35 non hanno mai raggiunto la soglia del 10% degli eletti alla Camera,
fatta eccezione per la XII Legislatura (1994-1996 - 12,4%). Non è un caso che
questo picco si sia registrato nel periodo in cui si sono avvertiti i
contraccolpi più acuti del terremoto di Tangentopoli, quando i partiti si sono
dovuti adeguare alla domanda di cambiamento proveniente dalla società. Il
risultato è stato che, nella parte centrale degli anni Novanta, un numero
maggiore di trentenni è riuscito a conquistare uno scranno parlamentare. Questa
dinamica virtuosa si è però ben presto interrotta: già nella XIII Legislatura
(1996-2001), i deputati giovani-adulti sono diminuiti in modo consistente (8,2%);
nelle due Legislature successive, la percentuale di under35 si è addirittura
dimezzata (rispettivamente 4,7% e 4,1%); oggi, dopo le elezioni di aprile 2008,
si registra solo un modesto incremento rispetto al quinquennio precedente
(5,6%, +1,5%). In pratica si è tornati ai livelli degli anni Ottanta. La prima
conseguenza di questa "deriva gerontocratica" è "un deficit
democratico ai danni dei giovani": i 25-35enni sono un segmento assai
consistente della popolazione maggiorenne (18,7%), ma il loro peso parlamentare
appare quanto mai scarso (5,6%); il che vuol dire che la loro rappresentanza è
pari solo ad un terzo dell?incidenza effettiva sugli elettori (0,29). Il mondo
universitario Note dolenti anche nelle università. Gli
over 50 escludono sistematicamente i giovani non solo dal sistema politico, ma
anche nel mondo accademico sono restii a farsi da parte: un sistema di
cooptazione poco (o affatto) meritocratico, concorsi poco trasparenti e
precariato, purtroppo, tendono ad essere la regola nel mondo dell?accademia. Il
Cnel sottolinea che "l?anomalia del caso italiano non rappresenta certo
una novità". Da tempo si denunciano i tratti peculiari dell?università italiana: "docenti anziani e nessun ricambio
generazionale". In base agli ultimi dati messi a disposizione dal
ministero dell?Istruzione, dell?Università e della Ricerca "l?età media
dei docenti universitari è di 51 anni". Tuttavia, il dato non dà a pieno
la misura della deriva gerontocratica dell?università italiana.
Se, infatti, si considerano solo gli ordinari, i docenti all?apice della
carriera, l?età media raggiunge i 59 anni. Nel dettaglio la metà dei professori
di prima fascia ha superato i 60 anni e circa 8 docenti su cento (7,6%) hanno
compiuto 70 anni. Non che i professori associati e i ricercatori siano
particolarmente giovani (l?età media è, rispettivamente, di 52 anni e di 45
anni). I giovani sono dunque pochissimi: solo il 7,6% (su 61.929 docenti e i
ricercatori), se consideriamo solo quanti non hanno più di 35 anni. Di questi,
però, la stragrande maggioranza ricopre la qualifica più bassa della gerarchia
accademica: i giovani ricercatori sono 4.374 (7,1%), i professori associati 311
(0,5%) e gli ordinari solo 21 (0,03%). Le libere professioni Persino dove il
libero mercato dovrebbe più garantire le competenze rispetto ad altri fattori
il freno posto ai giovani non modera il suo effetto, infatti, secondo il
rapporto del Cnel, "non poche difficoltà incontrano anche i giovani
italiani che vogliono intraprendere la strada del giornalismo, della medicina,
dell?avvocatura o del notariato". "Pur con le dovute differenze,
anche questi percorsi sembrano avere dei tratti comuni: in Italia non è vero
che il merito premia sempre - continua lo studio - anche le persone più capaci,
per riuscire a vivere del proprio lavoro, tra tirocini, concorsi e contratti a
brevissima scadenza, devono pazientare fino a quarant?anni circa. Fino ad
allora non possono che continuare a sperare nell?aiuto della propria famiglia".
Nel giornalismo i giovani sono costretti ad attraversare un vero e proprio
limbo esistenziale, fatto di lavoro non riconosciuto e di formazione che in
realtà è lavoro. Per i più stage, tirocini gratuiti e condizioni di estremo
precariato o sotto-occupazione si susseguono senza soluzione di continuità fino
a oltre 40 anni. L?età media degli iscritti alle diverse categorie
professionali la dice lunga circa la lunghezza dei tempi che si prospettano a
quanti decidono di intraprendere la professione del giornalista. Se, infatti,
l?età media dei giornalisti professionisti è di 54 anni, i pubblicisti non sono
certo molto più giovani (52 anni). Anche l?età media dei praticanti, 36 anni, è
decisamente elevata rispetto a quella che dovrebbe essere l?età di chi si affaccia
al mondo del lavoro. Favoritismo e raccomandazioni Nel campo della medicina,
poi, "quella dei favoritismi e delle raccomandazioni è una pratica dura a
morire anche in campo medico", accusa il rapporto sottolineando che
"sempre più spesso, le cronache giudiziarie riportano esempi di concorsi
poco trasparenti e sono ormai decine gli scandali di baroni che 'aiutano' le
carriere parenti ed amici", posto che nel settore "solo dopo una
lunga gavetta e molti anni di lavoro precario, si può sperare di riuscire ad
esercitare la professione in modo stabile e continuativo". Una conferma di
quanto sia lungo l?iter per diventare medici la dà il dato sull?età dei medici
iscritti all?Albo professionale nel 2007: i medici con non più di 35 anni sono
poco meno del 12%. Avvocatura e notariato Peculiare è poi la situaziune
nell?avvocatura dove la percentuale di under 35 iscritti all?Albo degli
avvocati è tutt?altro che irrilevante, essendo quasi un terzo del totale
(27,8%). La maggior parte di essi esercita nelle regioni del Sud (43,5%) dove,
probabilmente, le scarse opportunità lavorative incoraggiano i giovani a
'crearsi' delle opportunità, magari intraprendendo la strada della libera
professione. Nel mondo dell?avvocatura la questione giovanile non è tanto
legata all?accesso alla professione, ma piuttosto alle condizioni lavorative in
cui versano i giovani professionisti e alle difficoltà che questi incontrano ad
affermarsi in un mercato nel quale i grandi studi e i nomi di grido lasciano
ben poco spazio alle nuove leve. Diverse le problematiche nel notariato che è
"una professione elitaria per definizione, cui hanno accesso solo 4.726
persone". Bisogna riconoscere che il notariato ha promosso un processo di
autoriforma, spingendo per un aumento del tetto dei notai e dei posti messi a
concorso. Peccato però che, dati i ritmi dei concorsi, tra la copertura delle
sedi attualmente previste e l?allargamento del numero delle stesse passeranno
decenni. è infatti prevista l?introduzione di 840 nuove destinazioni.
L?auspicio è che queste sedi vengano effettivamente assegnate e che non
rimangano vacanti, come spesso di fatto avviene: negli ultimi dieci anni i
vincitori di concorso sono sempre stati inferiori al numero delle sedi messe a
disposizione, tanto che nel 2007 i posti vacanti erano ben 586. © SOCIETà
EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano
( da "WindPress.it" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
19-03-2009 LONDRA,
March 19 /PRNewswire/ -- CrossKnowledge, leader europeo nello sviluppo di
competenze e capacità critiche in Management e Leadership, annuncia
l'apertura di un ufficio a Milano. Già presente nel Regno Unito, in
Francia, in Belgio, nei Paesi Bassi, in Spagna e in Svizzera, con l'entrata in
Italia, effettiva dal 1 gennaio 2009, CrossKnowledge si afferma come un
protagonista sul mercato europeo. Obiettivo: servire il mercato italiano e
assistere i propri clienti su scala internazionale, tramite l'apporto della sua
esperienza consolidata e del suo "know-how". La formazione
professionale in Italia, un mercato da conquistare In Italia, la formazione
professionale promossa dalle imprese, per quanto in fase di sviluppo, è¨ ancora
relativamente indietro rispetto al livello raggiunto dalla maggior parte degli
altri paesi europei. Privilegiando le modalità tradizionali di formazione
in aula, in particolare in materia linguistica e informatica, solo il 27% delle
imprese italiane adottano soluzioni di Distance learning e di formazione mista
aula/e-learning. È? anche vero, però², che le spese associate a programmi di
e-learning sono in continuo aumento: nel 2006, sono complessivamente aumentate
del 12,7% rispetto al 2005, attestandosi sui 479 milioni di euro. Un presenza
strategica per CrossKnowledge Nonostante sia più¹ ristretto rispetto ad altri
mercati europei, quello italiano è¨ un mercato strategico per CrossKnowledge.
Da un lato, diversi clienti già acquisiti da CrossKnowledge hanno
espresso la necessità di essere accompagnati nelle loro attività in
Italia. Dall'altro, poiché© percorsi formativi dedicati allo sviluppo delle
competenze manageriali non sono ancora molto richiesti, il mercato italiano
rappresenta per CrossKnowledge un business potenzialmente significativo.
L'apertura di un ufficio in Italia si inserisce pienamente nel nostro continuo
processo di sviluppo in Europa. La nostra ambizione è¨ quella di conquistare,
entro il 2012, una quota consistente (oltre il 20%) del mercato italiano dello
sviluppo delle competenze manageriali, spiega Mickaë«l Ohana, Direttore
associato di CrossKnowledge. Oltre al potenziale business che l'Italia
rappresenta, la presenza in questo mercato costituisce per noi anche una sfida:
il fatto che il tessuto economico italiano sia prevalentemente costituito da
PMI e da pochi grandi gruppi, ci porterà a ridimensionare la nostra
offerta al fine di adattarci e rispondere al meglio alle esigenze di mercato.
CrossKnowledge ha intrapreso di localizzare in italiano la sua offerta di
risorse pedagogiche / Learning Objects (quali sessioni di formazione,
videocasts...) e intende portare avanti questo impegno in funzione dei bisogni
e delle richieste delle imprese. Un team dedicato al mercato italiano Per
avviare le proprie attività in Italia, CrossKnowledge ha scelto un
Manager, Emmanuel Remy, che, avvalendosi di un team dedicato, avrà come
impegno principale lo sviluppo del portafoglio clienti. Prima di entrare a far
parte di CrossKnowledge, Emmanuel Remy ha ricoperto diversi ruoli nel campo
dello sviluppo del Human Capital in Gran Bretagna, Italia e Francia, in seno a
gruppi quali Nestlé©, Renault e Altran. Ha inoltre svolto attività di
consulenza in employer branding ed in recruiting tramite approccio diretto
(head hunting) sia negli Stati Uniti che in Europa. In Italia, Emmanuel ha
creato il Career Services del Politecnico di Milano. Sfruttando e valorizzando
la propria capacità di instaurare relazioni durature con organizzazioni
sia internazionali che domestiche, dal 2005 Emmanuel organizza ogni anno, in
Italia, una importante Conferenza internazionale attorno alle tendenze R.U.
più¹ innovative, con particolare attenzione al recruiting, alla retention e
allo sviluppo dei Talenti in azienda. Emmanuel Remy*, 35 anni, ha conseguito
una Laurea specialistica in Diritto comparativo del Lavoro (Université© Paris I
- Sorbonne, Francia) e un Master of Laws (L.LM) in Diritto Europeo (University
of Essex, Inghilterra). Da 9 anni, CrossKnowledge valorizza l'enorme potenziale
offerto dalle nuove tecnologie dell'informazione applicate all'apprendimento
degli adulti e dimostra quanto esse rispondano con efficacia alle sfide
strategiche legate allo sviluppo delle competenze critiche nelle organizzazioni
ormai in continuo cambiamento. Certificate dall'organismo britannico
ILM(Institute of Leadership and Management), le soluzioni di CrossKnowledge
vengono sviluppate con il contributo di una Faculty internazionale costituita
da Docenti di prestigiose Business Schools e Università ed Autori e
Consulenti di fama internazionale. * Immagine disponibile su richiesta. A
proposito di CrossKnowledge : Fondata nel 2000, CrossKnowledge è¨ leader
europeo nello sviluppo di competenze e capacità critiche in Management e
Leadership, mediante l'uso delle tecnologie dell'informazione più¹ innovative.
Con oltre 10.000 risorse pedagogiche / Learning Objects dedicati ai temi del
Management e della Leadership, CrossKnowledge dispone ad'oggi dell'offerta più¹
completa che ci sia sul mercato. La sua Faculty è¨ composta dai migliori
Docenti, Autori e Consulenti in Management provenienti dalle più¹ gettonate
Business Schools, quali Harvard, Stanford, IMD e HEC. CrossKnowledge opera in
Gran Bretagna, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera e, tramite
partenariati strategici, anche in Marocco, India, Cina, Giappone e Canada.
CrossKnowledge può² vantare 1,5 milioni di discenti in tutto il mondo. Per
maggiori informazioni: http://www.crossknowledge.com. CrossKnowledge
( da "ITnews.it" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
LONDRA, March 19
/PRNewswire/ -- CrossKnowledge, leader europeo nello sviluppo di competenze e
capacità critiche in Management e Leadership, annuncia l'apertura di un ufficio
a Milano. Già presente nel Regno Unito, in Francia, in Belgio, nei Paesi Bassi,
in Spagna e in Svizzera, con l'entrata in Italia, effettiva dal 1 gennaio 2009,
CrossKnowledge si afferma come un protagonista sul mercato europeo. Obiettivo:
servire il mercato italiano e assistere i propri clienti su scala
internazionale, tramite l'apporto della sua esperienza consolidata e del suo
"know-how". La formazione professionale in Italia, un mercato da
conquistare In Italia, la formazione professionale promossa dalle imprese, per
quanto in fase di sviluppo, è ancora relativamente indietro rispetto al livello
raggiunto dalla maggior parte degli altri paesi europei. Privilegiando le
modalità tradizionali di formazione in aula, in particolare in materia
linguistica e informatica, solo il 27% delle imprese italiane adottano
soluzioni di Distance learning e di formazione mista aula/e-learning. È anche
vero, però, che le spese associate a programmi di e-learning sono in continuo
aumento: nel 2006, sono complessivamente aumentate del 12,7% rispetto al 2005,
attestandosi sui 479 milioni di euro. Un presenza strategica per CrossKnowledge
Nonostante sia più ristretto rispetto ad altri mercati europei, quello italiano
è un mercato strategico per CrossKnowledge. Da un lato, diversi clienti già
acquisiti da CrossKnowledge hanno espresso la necessità di essere accompagnati
nelle loro attività in Italia. Dall'altro, poiché percorsi formativi dedicati
allo sviluppo delle competenze manageriali non sono ancora molto richiesti, il
mercato italiano rappresenta per CrossKnowledge un business potenzialmente
significativo. >, spiega Mickaël Ohana, Direttore associato di
CrossKnowledge. >. CrossKnowledge ha intrapreso di localizzare in italiano
la sua offerta di risorse pedagogiche / Learning Objects (quali sessioni di
formazione, videocasts...) e intende portare avanti questo impegno in funzione dei
bisogni e delle richieste delle imprese. Un team dedicato al mercato italiano
Per avviare le proprie attività in Italia, CrossKnowledge ha scelto un Manager,
Emmanuel Remy, che, avvalendosi di un team dedicato, avrà come impegno
principale lo sviluppo del portafoglio clienti. Prima di entrare a far parte di
CrossKnowledge, Emmanuel Remy ha ricoperto diversi ruoli nel campo dello
sviluppo del Human Capital in Gran Bretagna, Italia e Francia, in seno a gruppi
quali Nestlé, Renault e Altran. Ha inoltre svolto attività di consulenza in
employer branding ed in recruiting tramite approccio diretto (head hunting) sia
negli Stati Uniti che in Europa. In Italia, Emmanuel ha creato il Career
Services del Politecnico di Milano. Sfruttando e valorizzando la propria capacità
di instaurare relazioni durature con organizzazioni sia internazionali che
domestiche, dal 2005 Emmanuel organizza ogni anno, in Italia, una importante
Conferenza internazionale attorno alle tendenze R.U. più innovative, con
particolare attenzione al recruiting, alla retention e allo sviluppo dei
Talenti in azienda. Emmanuel Remy*, 35 anni, ha conseguito una Laurea
specialistica in Diritto comparativo del Lavoro (Université Paris I - Sorbonne,
Francia) e un Master of Laws (L.LM) in Diritto Europeo (University of Essex,
Inghilterra). Da 9 anni, CrossKnowledge valorizza l'enorme potenziale offerto
dalle nuove tecnologie dell'informazione applicate all'apprendimento degli
adulti e dimostra quanto esse rispondano con efficacia alle sfide strategiche
legate allo sviluppo delle competenze critiche nelle organizzazioni ormai in
continuo cambiamento. Certificate dall'organismo britannico ILM(Institute of
Leadership and Management), le soluzioni di CrossKnowledge vengono sviluppate
con il contributo di una Faculty internazionale costituita
da Docenti di prestigiose Business Schools e Università ed Autori e Consulenti
di fama internazionale. * Immagine disponibile su richiesta. A proposito di
CrossKnowledge : Fondata nel 2000, CrossKnowledge è leader europeo nello sviluppo
di competenze e capacità critiche in Management e Leadership, mediante l'uso
delle tecnologie dell'informazione più innovative. Con oltre 10.000
risorse pedagogiche / Learning Objects dedicati ai temi del Management e della
Leadership, CrossKnowledge dispone ad'oggi dell'offerta più completa che ci sia
sul mercato. La sua Faculty è composta dai migliori Docenti, Autori e
Consulenti in Management provenienti dalle più gettonate Business Schools,
quali Harvard, Stanford, IMD e HEC. CrossKnowledge opera in Gran Bretagna,
Francia, Belgio, Paesi Bassi, Spagna e Svizzera e, tramite partenariati
strategici, anche in Marocco, India, Cina, Giappone e Canada. CrossKnowledge
può vantare 1,5 milioni di discenti in tutto il mondo. Per maggiori
informazioni: http://www.crossknowledge.com. Comunicato Stampa: Agence Wellcom,
Amandine Ferré / Ingrid Zémor / Claudia Meleghi, Tel: +33(0)1-46-34-60-60,
e-mail: af@wellcom.fr / iz@wellcom.fr / cm@wellcom.fr
( da "Sestopotere.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Libro e mostra per i
150 anni della Provincia (1), inaugurazione in S. Paolo a Modena (19/3/2009
15:06) | (Sesto Potere) - Modena - 19 marzo 2009 - L?11 giugno 1859 Francesco V
d?Este, incalzato dai francesi, abbandona Modena sancendo così la fine del
Ducato estense, immediatamente sostituito da un Governo territoriale
riconducibile all?attuale Provincia che tra poco più di due mesi compie quindi
150 anni. A questo anniversario sono dedicati il libro “Breve storia della
Provincia di Modena, 1859-2009” curato dallo storico Emanuele Guaraldi e la
mostra di documenti e fotografie “Tra Regno e Repubblica. La Provincia di
Modena 1859-2009”, allestita nella chiesa di San Paolo (via Selmi a Modena),
che sarà inaugurata venerdì 20 marzo alle 11,30 e sarà visitabile fino a lunedì
13 aprile (dal martedì al venerdì dalle 16 alle 19, sabato e festivi dalle 10
alle 12 e dalle 16 alle 19). Sia il libro che la mostra sono realizzati
dall?Istituto storico di Modena, con il sostegno di Provincia e Fondazione
Cassa di risparmio di Modena, e con il contributo di Hera. «In questi 150 anni
– afferma il presidente della Provincia Emilio Sabattini – l?istituzione ha
fatto molta strada accompagnando il territorio nel suo percorso verso la
modernità. E oggi, ogni giorno, i modenesi entrano in contatto con la
Provincia: dall?economia alla scuola, dalle infrastrutture per la mobilità al
mercato del lavoro, dalla promozione del territorio alla gestione
dell?ambiente, dalla pianificazione urbana ai trasporti pubblici. Ripercorrerne
la storia – aggiunge Sabattini – è utile anche come punto di partenza per una
riflessione sul futuro». Il volume (edizioni Ediesse, in vendita nella librerie
a 10 euro) e la mostra, ripercorrono la vita dell?amministrazione provinciale
dal 1859 a oggi attraverso prospettive differenti: l?evoluzione delle funzioni
dell?ente, lo sviluppo delle sue strutture organizzative, l?analisi delle
prassi amministrative, disegnando un sintetico profilo della storia del
territorio e della comunità modenese. In occasione dell?inaugurazione della
mostra, alle 8,30 è prevista una lezione per gli studenti delle scuole
superiori su “Enti locali ed educazione alla cittadinanza, mentre alle 17 (sala
del Consiglio provinciale, viale Martiri della Libertà 34) si presenta il
volume con la partecipazione dell?autore, del presidente del Consiglio Luca
Gozzoli, di Lorenzo Bertucelli, docente di Storia
contemporanea all?Università di Modena e Reggio Emilia, di Francesca Sofia, docente di Storia delle istituzioni politiche all?Università
di Bologna, del vice presidente della Fondazione Massimo Giusti. Ai presenti
copia omaggio.
( da "Corriere.it" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
CONFERENZA STAMPA A
PALAZZO CHIGI. «il 5 in condotta è stata una necessità» Gelmini: «Corsi di
laurea ridotti del 20%. Già 32 mila richieste di pensionamento» Il ministro:
«Così si riducono i 42 mila posti in meno per i precari». Tetto del 30% per gli
stranieri a scuola Il ministro Mariastella Gelmini ROMA - «Quasi 32 mila
insegnanti hanno chiesto di andare in pensione, 12 mila in più dell'anno
scorso, e 8 mila richieste di pensionamento sono state presentate dal personale
Ata (lo scorso anno furono 6 mila)»: queste le cifre fornite dal ministro
dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.
Questo significa, ha aggiunto il ministro, che con 32 mila pensionamenti, i 42
mila posti in meno per i precari previsti a inizio anno si riducono
notevolmente (il taglio potrebbe riguardare 18mila unità). TETTO PER GLI
STRANIERI A SCUOLA - «Stiamo pensando all'introduzione di un tetto intorno al
30%» della presenza di alunni stranieri a scuola ha aggiunto la Gelmini. «Non
credo che ciò sia possibile a partire dal prossimo anno ma dal successivo.
Comunque sto chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere già dal prossimo
anno i casi limite», ha aggiunto citatondo il caso della scuola «Pisacane» di
Roma. «Una vicenda che fa riflettere», ha detto il ministro per il quale è
importante accompagnare i bambini stranieri nella conoscenza della lingua
italiana. Per il ministro la conoscenza della lingua e della Carta
Costituzionale sono «due elementi necessari per l'integrazione. «CORSI DI
LAUREA RIDOTTI DEL 20%» - Il ministro ha anche ribadito che «a partire dal
prossimo anno accademico i corsi di studio degli atenei si ridurranno del 20%
rispetto a quelli attivati quest'anno». Gli obiettivi del ministero sono
disattivare i percorsi formativi non essenziali, rendere più razionale l'
organizzazione delle attività didattiche per offrire agli studenti didattica di
qualità. In questi anni, è stato sottolineato, si è assistito «ad una
proliferazione dei corsi di laurea non sempre motivata da reali esigenze del
mercato del lavoro». All'inizio dell'anno accademico 2007/2008 i corsi di primo
livello (laurea triennale) e di secondo livello (laurea specialistica) erano
5.879. IL 5 IN CONDOTTA - La Gelmini è anche tornata sul tema del cinque in
condotta, specificando che il ritorno alla valutazione del comportamento «è
stato una necessità, non una scelta». Quello varato in materia, ha spiegato il
ministro, «è un provvedimento equilibrato». «Non lascia al
singolo docente la valutazione - ha spiegato - ma sarà frutto di una decisione
collegiale. Il collegio dei docenti deciderà il voto da assegnare e il 5 in
condotta potrà essere attribuito previa sanzione disciplinare. Inoltre - ha
aggiunto - molti ragazzi dal voto in condotta verranno premiati dal momento che
esso potrà anche alzare la media. Bisogna aver fiducia - ha concluso il
ministro - nella capacità di giudizio degli insegnanti». «Anch'io ho preso un
5, ma non sono mai stata rimandata» ha aggiunto la Gelmini, rispondendo ad una
domanda sul 5 in condotta. NAPOLITANO - Sui tagli alle università
si è espresso anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
rispondendo all'appello del rettore dell'Università di Modena e Reggio Emilia
Aldo Tomasi. «È necessario che le università
continuino il loro sforzo di autoriforma e che siano poste in condizioni di
fare la loro parte attraverso serie e coerenti politiche pubbliche», ha detto
il presidente. Alla Fondazione Marco Biagi, il rettore Tomasi ha parlato di
«grandi difficoltà e grave crisi degli atenei italiani in parte per
responsabilità dell'università stessa che non ha
utilizzato bene l'autonomia di ricerca e didattica. Ma da questo al taglio dei
fondi ad un livello che non consentirà di rispettare regole di bilancio, si
potrebbe pensare a un intento punitivo». Napolitano ha ascoltato e come altre
volte ha invitato le università a fare la loro parte e
a confrontarsi con «le gravi difficoltà e le complesse sfide cui il nostro
sistema universitario è esposto». stampa |
( da "Sestopotere.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Centottantadue
giovani geni della matematica in gara per la Coppa Paolo Ruffini (19/3/2009
15:00) | (Sesto Potere) - Modena - 19 marzo 2009 -Sarà una guerra di numeri,
radici, calcoli e ragionamenti logici che studenti appassionati di matematica
affronteranno alla quinta edizione della “Coppa Paolo Ruffini”, il premio
assegnato dal Dipartimento di Matematica Pura ed Applicata “G.Vitali”
dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, istituito in memoria del
famoso matematico (modenese d?adozione) che legò il suo nome alla dimostrazione
della irresolubilità algebrica delle equazioni di grado superiore al quarto e
alla regola di scomposizione dei polinomi. Saranno 21 gli istituti superiori
delle Province di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Mantova, complessivamente 26
squadre per 182 studenti, che venerdì 20 marzo 2009 alle ore 14.30 presso il
Palazzetto dello Sport (via Molza, 20) a Modena cercheranno di aggiudicarsi
l?ambita Coppa Paolo Ruffini, valevole per le qualifiche nazionali delle
Olimpiadi di Matematica che si terranno a maggio prossimo a Cesenatico. Tra le
26 squadre ci sarà una squadra di "veterani" nostalgici di questa manifestazione,
formata da ex-studenti delle superiori che hanno gareggiato nelle edizioni
precedenti, che si cimenteranno anche quest?anno solo per il piacere di
competere senza andare a punti. I contendenti di questa edizione, che rientra
nel “Progetto lauree scientifiche -Orientamento e formazione degli insegnanti –
Matematica”, saranno gli studenti degli scuole superiori: ITIS e Liceo
Scientifico Tecnologico “F. Corni” di Modena, Liceo “R. Corso” di Correggio
(RE), Liceo “Dall'Aglio” di Castelnovo ne' Monti (RE), ITCG “L. Einaudi” di
Correggio (RE), Liceo Scientifico “M. Fanti” di Carpi, ITIS “E. Fermi” di
Modena, Liceo Scientifico “A. Formaggini” di Sassuolo, ITIS “G. Galilei” di
Mirandola, Istituto “P. Godetti” di Scandiano (RE), ITIS “G. Marconi” di
Pavullo, Liceo “A. Manzoni” di Suzzara (MN), Liceo “A. Moro” di Reggio Emilia,
Liceo Scientifico“A. Roiti” di Ferrara, ITC “G. Scaruffi” di Reggio Emilia,
Liceo “Ariosto-Spallanzani” di Reggio Emilia, Liceo “Sacro Cuore” di Modena,
Liceo Classico “S. Carlo” di Modena, Liceo Scientifico “A. Tassoni” di Modena,
ITIS “L. da Vinci” di Carpi, ITIS e Liceo Scientifico Tecnologico “A. Volta” di
Sassuolo ed il Liceo Scientifico “Wiligelmo” diModena. “Lo scopo principale
dell?iniziativa – afferma la prof.ssa Franca Cattelani docente
dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - è quello di far
apprezzare agli studenti degli istituti superiori l?importanza del
( da "Sestopotere.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Napolitano a Modena,
Ascom: ?un?iniezione di fiducia? (19/3/2009 14:58) | (Sesto Potere) - Modena -
19 marzo 2009 - “La presenza del presidente della Repubblica alla Fondazione
Marco Biagi per ricordare il giuslavorista ucciso dalle Brigate rosse suscita
profonda commozione e anche il legittimo orgoglio per le elaborazioni del
professor Biagi, espresse in veste di docente della
nostra Università. L?importanza della giornata di oggi celebra la figura di
Biagi, cui va riconosciuto il merito di aver tracciato un concetto del lavoro
che tende a coniugare la flessibilità con strumenti di garanzia sociale per il
lavoratore e di aver indicato come sia concretamente possibile creare moderne
relazioni sindacali, fondate sulla comprensione e sulla collaborazione.
Un?elaborazione che ha creato le basi di reali prospettive future per i giovani
che oggi si immettono sul mercato del lavoro”. E? quanto afferma in una nota
l?Ascom Confcommercio di Modena in occasione della visita nella città emiliana
di Giorgio Napoletano. Significativo poi, per Ascom Confcommercio, che il presidente
abbia aperto la sua visita con un incontro alla Camera di Commercio, “un
apprezzabile riconoscimento all?impegno e alla rilevanza che hanno le imprese
per gli esiti positivi dell'attuale crisi economica che morde anche il nostro
territorio, un?iniezione di fiducia di cui le nostre imprese sapranno fare
tesoro”.
( da "Virgilio Notizie" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Roma, 19 mar.
(Apcom) - Nuove cariche della polizia questa mattina all'università
di Torino, dove si sono scontrati studenti di destra e di sinistra. Una decina
di giovani del Fuan (Fronte universitario di azione nazionale) ha piazzato un
banchetto all'esterno di Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà umanistiche per
distribuire volantini per le prossime elezioni studentesche. Da martedì,
infatti, in seguito agli scontri del 9 marzo, il rettore Ezio Pelizzetti ha
vietato raccolte firme e iniziative elettorali dentro la sede l'ateneo. Il
gruppo del Collettivo universitario autonomo (Cua), un centinaio di persone, si
è disposto a presidio dell'ingresso. "All'inizio", spiega Andrea del
Cua, "non volevano entrare ma poi hanno cambiato idea. Gli abbiamo detto -
spiega Andrea - che non li avremmo fatti entrare finché non avessero fatto
abiura del fascismo". I giovani del Fuan hanno tentato di sfondare la
barriera umana, è partito qualche spintone, "finché la polizia - racconta
ancora Andrea - è intervenuta a caricare per farli entrare". Alla fine,
nel parapiglia, sono riusciti a entrare in tre, "ma si sono rifugiati
nell'auletta dei rappresentanti, assediata dai collettivi. Ora è tutto finito,
quelli del Fuan sono già usciti. Uno di loro ha colpito con un pugno uno
studente del Collettivo, che è andato a farsi refertare al pronto
soccorso". Non ci sono stati fermati. Il livello di scontro sta crescendo,
spiega Andrea, perché "quest'anno per la prima volta abbiamo più di una
lista di destra alle elezioni universitarie". A quella del Fuan, infatti,
tradizionalmente presente a tutte le consultazioni elettorali da diversi anni,
si è aggiunta "Arcadia - studenti di destra", una sigla legata a
"Gioventù italiana", sezione giovanile del partito La Destra di Francesco
Storace. Tra i suoi punti chiave la lista propone "mai più
antifascismo". Mentre sul sito internet della sezione piemontese di
Gioventù italiana, dove vengono pubblicati i comunicati della lista, campeggia
una croce celtica sotto la Mole Antonelliana. Ora gli autonomi attendono la
sentenza del tribunale del riesame per Luca, il giovane che è stato arrestato
dopo gli scontri del 9 marzo. L'arresto è stato infatti convalidato con le
accuse di resistenza, violenza e lesioni. "La questura sostiene che lui ha
dato un pugno in testa a un agente della Digos. Ma pare che
in uno dei video disponibili si veda un poliziotto che agita il manganello nel
parapiglia, finendo per colpire proprio il collega della Digos. "Vedremo.
Nel frattempo - annuncia - stiamo preparando un libro bianco sulle ultime
cariche in università, raccogliendo materiale e anche testimonianze dei docenti".
( da "Sestopotere.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Goliarda Sapienza:
storia di un successo voluto dalle lettrici (19/3/2009 16:21) | (Sesto Potere)
- Ferrara - 19 marzo 2009 - “E? diventata un caso letterario senza nessun aiuto
dall?alto e solo grazie al tam tam innescato dai lettori e soprattutto dalle
lettrici”. Così Monica Farnetti del Centro documentazione donna racconta
l?insolito percorso editoriale della scrittrice siciliana Goliarda Sapienza,
definendola “il miracolo di una comunità di lettura che si è formata
spontaneamente”. Alla sua figura e al suo lavoro Ferrara dedica un?intera
giornata di studi, la prima in Italia, nella sala Agnelli della biblioteca
Ariostea, sabato 21 marzo, con una prima sessione in mattinata, dalle 9,
incentrata sul “Profilo della scrittrice” e una seconda parte pomeridiana,
dalle 15,30, dedicata alle opere. Il convegno, dal titolo “Appassionata
Sapienza”, è aperto a tutti gli interessati ed è organizzato da un comitato
scientifico costituitosi ad hoc, che accanto a Monica Farnetti e a Francesca
Mellone della biblioteca Ariostea, comprende Marinella Antonelli, Stefania
Calzolari e Maria Elisa Moretti. L?incontro, promosso da Comune e Provincia di
Ferrara, Centro documentazione donna e Libreria delle donne di Bologna, con il
patrocinio dell?Ufficio scolastico provinciale, sarà aperto dagli interventi
dell?assessore comunale Massimo Maisto e dell?assessore provinciale Manuela
Paltrinieri e vedrà la partecipazione di diversi docenti universitari ed
esperti, tra cui la regista Manuela Vigorita, lo scrittore Angelo Pellegrino e
la psicanalista Manuela Fraire. Vissuta tra il 1924 e il 1996, Goliarda
Sapienza, è stata dapprima attrice e poi autrice di sei libri. Il suo
capolavoro “L?arte della gioia” è stato a lungo respinto dagli editori italiani
e solo dopo il successo francese e grazie al passaparola dei lettori ha
ottenuto anche in Italia un grande consenso di pubblico e di critica. “La
figura di Goliarda Sapienza – ha sottolineato stamani in conferenza stampa
l?assessore Paltrinieri – rappresenta la sintesi di ciò che significa essere
donna nella modernità e la potenza letteraria delle sue opere merita senza
dubbio di essere analizzata con attenzione e divulgata il più possibile”. “La
biblioteca Ariostea – ha ricordato Francesca Mellone – ha sempre riservato
grande attenzione alla produzione intellettuale delle donne, accogliendone le
opere e organizzando iniziative di approfondimento su figure particolari come
quella di Goliarda Sapienza”. “Abbiamo scelto questa autrice – ha aggiunto
ancora Monica Farnetti – soprattutto perché incarna al massimo la forza della
scrittura femminile, una forza che esce dai suoi libri ed entra prepotentemente
nella vita di chi li legge, lasciandovi importanti tracce”. LA SCHEDA a cura
degli organizzatori Chi è Goliarda Sapienza Goliarda Sapienza (Catania 1924 -
Gaeta 1996) è una scrittrice così straordinaria e potente che gli editori
italiani ne hanno avuto paura, rifiutandosi lungamente di pubblicare il suo
capolavoro “L?arte della gioia”. è stato necessario l?esplosivo successo del
libro in Francia, e ancor più la passione di moltissime donne, perché anche in
Italia ci si accorgesse di lei. Adesso, i suoi sei magnifici libri sono contesi
dalle maggiori case editrici, su di essi fermentano i saggi critici e le tesi
di laurea, e un video della Rai, compreso nella serie “Vuoti di memoria”,
immortala la scrittrice fra le grandi figure del Novecento a cui è divenuto
improrogabile rendere i dovuti onori. Autobiografica, politica, speculativa,
struggente, la sua scrittura è capace di raccontare e insieme di pensare la
vita, radicandosi nei crocevia più dolorosi e sprigionando al contempo quella
gioia che dà il titolo al suo maggiore romanzo e che sta provocando nel
pubblico di lettrici e lettori un vero e proprio effetto di contagio. “L?arte
della gioia” racconta la storia di una vita, di una famiglia e di un secolo
proponendosi come un grande affresco della cultura siciliana. Non a caso, è
stato accostato al “Gattopardo” e ad altri testi capitali della letteratura di
quell?isola, che nel Novecento hanno rappresentato al meglio la letteratura
italiana. Ma gli altri titoli di Goliarda Sapienza sono ugualmente preziosi, e
segnano con forza un percorso di riflessione e di scrittura capace di
coinvolgere numerose lettrici e di aiutarle nella loro personale esperienza. Il
programma della giornata di studi: “Appassionata Sapienza” Giornata di Studi e
Formazione su Goliarda Sapienza Ferrara, sabato 21 marzo Sala Agnelli
biblioteca Ariostea, via Scienze 17 Ore 9.00 Saluto delle autorità Intervengono:
Manuela Paltrinieri Assessora alle Pari Opportunità della Provincia di Ferrara
Massimo Maisto Assessore alle Istituzioni Culturali del Comune di Ferrara Prima
sessione Profilo della scrittrice Coordina Francesca Mellone (Biblioteca
Ariostea) Video “L?arte di una vita” (RAI Educational) Loredana Rotondo
(autrice radiotelevisiva, Roma) Manuela Vigorita (regista, Roma) Per un
ritratto di Goliarda Sapienza Adriana Chemello (Università di Padova) Il
romanzo del divenire di Goliarda Lucia Cardone (Università di Sassari) Goliarda
attrice Laura Lepetit (Edizioni La Tartaruga, Milano) Angelo Pellegrino
(Scrittore) Una donna da amare per sempre Ore 15.30 Seconda sessione Le opere
Coordina Marinella Antonelli (CDD) Laura Fortini (Università di Roma Tre - SIL)
Monica Farnetti (Università di Sassari - SIL) “L?arte della gioia” (e il genio
dell?omicidio) Manuela Fraire (psicoanalista, Roma) “Il filo di mezzogiorno”.
Il dolore nella mente Clotilde Barbarulli (CNR-Giardino dei Ciliegi di Firenze)
“L?Università di Rebibbia” e la letteratura carceraria Giuliana Ortu
(Università di Sassari) Cosa vedono gli occhi di quella bambina. “Lettera
aperta” Lettura di Paola Pace dalle opere di Goliarda Sapienza
( da "Sestopotere.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Scuola, assenze
insegnanti: nel 2009 diminuite del 32,45%. Rapporto Ministro dell?istruzione
(19/3/2009 14:51) | (Sesto Potere) - Roma - 19 marzo 2009 - Si è svolta a
Palazzo Chigi la conferenza stampa del Ministro dell?istruzione, università e ricerca, Mariastella Gelmini e il Ministro per
la pubblica amministrazione e l?innovazione, Renato Brunetta. I temi all?ordine
del giorno: - rilevazione assenze dei dipendenti della Scuola ; precariato
Scuole e Università; razionalizzazione corsi di laurea. Alcuni dati? Sono
diminuite del 32,45% le assenze del personale della scuola nel 2009. Nel mese
di gennaio la diminuzione è stata del 29,2%, mentre nel mese di febbraio le
assenze sono diminuite del 35,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno. è questo il risultato più significativo derivante dalla applicazione
dell?art. 71 della legge 133/2008 sul contenimento della spesa nelle
Amministrazioni Pubbliche. Il Ministero dell?Istruzione, dell?Università e
della Ricerca, come tutte le altre Amministrazioni Pubbliche, di concerto con
il Ministero per la Pubblica Amministrazione e l?Innovazione, ha svolto il
monitoraggio mensile delle assenze del personale della scuola con contratto a
tempo indeterminato, relativamente ai primi due mesi del 2009, confrontato con
il corrispondente periodo del 2008. La rilevazione ha
riguardato le assenze effettuate dai docenti e dal personale
ausiliario-tecnico-amministrativo (Ata) in servizio presso le scuole statali di
ogni ordine e grado. Le informazioni raccolte, relative al 95% delle
istituzioni scolastiche, hanno riguardato le assenze per malattia, retribuite e
non, e le assenze dovute ad altri motivi. Confrontando i periodi di
assenza per malattia superiori a dieci giorni nei mesi di gennaio e febbraio
relativi ai due anni, questi sono diminuiti, per i docenti, a febbraio del
19,8% e a gennaio del 18,5%; per il personale Ata invece rispettivamente del
28% a febbraio e 34,8% a gennaio. Nel mese di febbraio, su base territoriale,
la maggiore diminuzione si è registrata, sia per il personale Ata che per il
personale docente, nelle regioni dell?Italia centrale
(rispettivamente il 39,1% e 39,7%). Seguono le aree meridionali ed insulari col
37,3% e del 36,6%.
( da "Stampaweb, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA A partire dal
prossimo anno accademico i corsi di studio degli Atenei si ridurranno del 20%
rispetto a quelli attivati quest?anno. Lo ha detto il ministro dell?Istruzione,
Università e Ricerca, Mariastella Gelmini, in una conferenza stampa a Palazzo
Chigi. Gli obiettivi del Ministero dell?Istruzione, dell?Università e della
Ricerca sono disattivare i percorsi formativi non essenziali, rendere più
razionale l?organizzazione delle attività didattiche per offrire agli studenti
didattica di qualità. Per questo motivo il ministro Mariastella Gelmini ha
annunciato una nota di indirizzo vincolante con la finalità di fornire nuovi
parametri che le Università dovranno tenere in considerazione per l?attivazione
dei corsi di studio. In particolare questo pacchetto di misure prevede la
disattivazione di corsi di studio con un numero basso di iscritti, qualora
nella stessa Regione risultino già attivi corsi con analoghi obiettivi
formativi e l?aumento del numero di docenti necessario per attivare un singolo
corso di laurea. Inoltre permetterà la riduzione della frammentazione degli
insegnamenti presenti in ciascun corso di studio, attraverso l?indicazione di
un numero minimo di 6 crediti formativi per ciascun insegnamento e
l?individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di
sostenere effettivamente, in base alle strutture e ai docenti di ruolo
disponibili. In questi anni, è stato sottolineato dal ministro dell'Istruzione,
si è assistito «ad una proliferazione dei corsi di laurea non sempre motivata
da reali esigenze del mercato del lavoro». All?inizio dell?anno accademico
2007/2008 i corsi di primo livello (laurea triennale) e di secondo livello
(laurea specialistica) erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi di
laurea - ha aggiunto la Gelmini - è stata fatta con il Cun e con criteri di
flessibilità. «Non andiamo a penalizzare le materie, ma abbiamo guardato il
numero degli iscritti e cercato di eliminare la frammentazione». Altro punto
fondamentale del pacchetto di misure predisposte è la razionalizzazione delle
Scuole di specializzazione mediche attraverso l?accorpamento delle scuole con
un basso numero di specializzandi. Grazie a queste misure, già da questo anno
accademico 2008/2009, il numero di scuole di specializzazione mediche si è
ridotto, passando dalle circa 1600 dell?a.a. 2007/2008 alle attuali 1150,
diminuendo quindi di 450 scuole. In epoca di razionalizzazione della spesa non
è più possibile mantenere corsi di specializzazione con 1 solo studente. Grazie
a queste misure si potrà ottenere invece un miglioramento della qualità
didattica.
( da "Stampaweb, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA Il ministero
dell?Istruzione «sta ragionando per introdurre un tetto intorno al 30%» della
presenza degli alunni stranieri tra i banchi. Lo ha annunciato il ministro
Gelmini, durante una conferenza stampa a Palazzo Chigi. «Non credo - ha
aggiunto - che ciò sia possibile dal prossimo anno, ma dal successivo. Sto
comunque chiedendo ai dirigenti uno sforzo per risolvere i casi-limite già dal
prossimo anno». Gelmini a questo proposito ha citato la vicenda della scuola
Pisacane di Roma. «è una vicenda - ha detto - che deve far riflettere. Si
devono impegnare risorse per accompagnare i bambini immigrati nella conoscenza
della lingua italiana». Gli insegnanti devono lavorare sull?integrazione e non
denunciare i clandestini, ha poi spiegato il ministro rispondendo ai cronisti
che le chiedevano se fosse d?accordo con l?iniziativa dei 101 deputati Pdl
contro l?emendamento della Lega al ddl sicurezza, che prevede la possibilità
per i medici di denunciare i clandestini e se lei ritenesse che anche gli
insegnanti potessero essere chiamati a segnalare i clandestini. «Non penso
che», ha affermato la Gelmini, il ddl sicurezza «riguarderebbe la scuola. Penso
- ha aggiunto - che la scuola sia chiamata ad assolvere sempre di più la
funzione di integrazione degli studenti migranti». La Gelmini è poi tornata sul
voto in condotta. Il ritorno alla valutazione del comportamento «è stato una
necessità, non una scelta». Ha detto il ministro aggiungendo che quello varato
in materia «è un provvedimento equilibrato». «Non lascia al
singolo docente la valutazione - ha spiegato - ma sarà frutto di una decisione
collegiale. Il collegio dei docenti deciderà il voto da assegnare e il 5 in
condotta potrà essere attribuito previa sanzione disciplinare. Inoltre - ha
aggiunto - molti ragazzi dal voto in condotta verranno premiati dal momento che
esso potrà anche alzare la media. Bisogna aver fiducia - ha concluso il
ministro - nella capacità di giudizio degli insegnanti». E infine sui tagli:
«Nella scuola scenderanno da 42.000 a 18.000 grazie ai prepensionamenti», ha
assicurato il ministro. Per quanto riguarda invece gli scontri con le forze
dell'ordine avvenuti ieri alla Sapienza di Roma, è intrevento oggi il ministro
Renato Brunetta che ha bollato gli studenti dell'Onda come «guerriglieri». «E
come guerriglieri verranno trattati», ha detto il ministro della Pubblica
Amministrazione. A chi gli faceva notare che la protesta sta crescendo nella
scuola il ministro ha replicato: «Non vedo molta protesta, vedo ogni tanto
delle azioni di guerriglia da parte dell?associazione Onda. Ma vedo che nelle
votazioni degli organi di rappresentanti degli studenti, l?Onda non esiste».
Brunetta ha quindi aggiunto: «Sono un democratico e credo molto di più al voto
che alle azioni di guerriglia». Nelle recenti elezioni degli studenti «l?Onda
non l?ho vista - ha detto ancora Brunetta - quindi sono dei guerriglieri e
verranno trattati come guerriglieri». La replica degli studenti [ immediata.
«Il ministro Brunetta si dimetta» chiede l?Unione degli Studenti che sottolinea
come «un ministro della Repubblica non dovrebbe mai permettersi di definire dei
giovani che esprimono il loro pensiero come dei guerriglieri da trattare come
tali. Ieri c?è stata un?aggressione di cui gli studenti sono state vittime».
«Quella di Brunetta - aggiunge l?Uds - è una dichiarazione degna dei peggiori
regimi sudamericani». «Le dichiarazioni di Brunetta sono gravissime e
inaccettabili: ma non abbiamo paura e continueremo a scendere in piazza»
rincara il coordinamento dei collettivi dell?università
La Sapienza. «Tutto siamo meno che guerriglieri e criminali - spiegano i
collettivi - siamo centinaia e centinaia di studenti che pacificamente e
democraticamente difendono i diritti inalienabili, sanciti dalla Costituzione,
di manifestare e dimostrare per l?università
pubblica». «Siamo studenti pacifici, ma siamo preoccupati perchè queste dichiarazioni
non sono fini a se stesse ma si inseriscono nel quadro di svolta autoritaria
del governo». VOTA Tetto per gli stranieri in classe, siete d'accordo? SCRIVI
La scuola delle polemiche. Dite la vostra nel forum
( da "superEva notizie" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Scuola estiva di
danza con docenti internazionali Danzfest 2009, 13-25 Luglio, Cattolica. In
collaborazione con Comune di Cattolica, Università di Bologna, Centro Danza di
Erika Rifelli e Nuova Accademia di Marinella Capuano di Cattolica Danzfest
2009, al suo secondo anno di vita, conferma la sua vocazione di scuola estiva
di altissimo livello, per la eccezionale qualità delle docenze internazionali
che la contraddistinguono e che hanno indotto quest'anno l'Ateneo bolognese a
creare al suo interno una Summer School universitaria internazionale di
"Analisi delle tecniche e degli stili della danza". Danzfest, per i
suoi corsi dedicati all'aggiornamento degli insegnanti di danza e agli allievi
più promettenti delle scuole, si avvale infatti della collaborazione di
insegnanti di valore artistico e professionalità indiscussa, rappresentanti di
tecniche e istituzioni riconosciute ovunque nel mondo : Elisabeth Platel,
Etoile e Direttrice dell'Ecole de l'Opéra National de Paris. Francesca Zumbo,
Première Danseuse e Professeur a l'Ecole de l'Opéra. Christine Dakin e Terese
Capucilli, Prime danzatrici e Former Principal Dancer e Artistic Director
Laureate Martha Graham Dance Company and School. Elizabeth Bergmann, Dance
Director and Lecturer at Harvard University. Christiane Marchant, Danzatrice
Ballet du XXème Siècle (Maurice Béjart), Balletto di Amburgo (John Neumeier) e
Maestra di Ballo al Balletto Reale delle Fiandre, al Balletto di Dresda, di
Amburgo e di Montecarlo. Maestra ospite internazionale. Michele Politi, Ballerino
presso il Balletto di Montecarlo, Balletto di Amburgo e Opera di Nizza. Maestro
di Ballo presso l'Opera di Nizza e l'Aterballetto, Maestro ospite presso la
Compagnia Nacional de Danza (Nacho Duato), il Nederland Dans Theatre (Kylian),
Royal Swedish Ballet, la Scala di Milano. Elena Albano, insegnante Tecnica
Graham al Centro Studi Coreografici Teatro Carcano di Milano. Tadashi Endo,
danzatore, coreografo, direttore Butoh Centrum di Gottingen Danzfest offre,
accanto alle lezioni pratiche, conversazioni teoriche aperte
a tutti i partecipanti sulla storia e le creazioni coreografiche degli stili
proposti, tenute dagli stessi maîtres e da docenti universitari. Prof.ssa
Eugenia Casini Ropa Docente di Storia della Danza Presidente della Laurea
Specialistica in Discipline Teatrali DAMS. Università di Bologna Per
informazioni: Maria Guaraldi Tel. 335 6912928 - fax 0541 791316 -
maria@guaraldi.it PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione
per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato
ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 19
marzo 2009 in: Stage » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le
vostre opinioni
( da "Campaniapress" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Marzo 19th, 2009 Il
Pantheon di Alleanza Nazionale visto dal giornalista Gennaro Sangiuliano
(Corriere del Mezzogiorno) - Napoletano, giornalista Rai, docente
alla Sapienza e autore di una biografia di successo su Giuseppe Prezzolini.
Gennaro Sangiuliano ha delineato, almeno come prima proposta, il pantheon di
personalità della cultura italiana al quale Alleanza Nazionale si è ispirata
nella mozione congressuale dell'assise che si apre dopodomani a Roma e che
sancirà la confluenza nel Pdl. Sangiuliano, che già aveva scritto le tesi
congressuali di Bologna, nel 2002, ha contribuito a stendere con Angelo Mellone
e Salvatore Dama quest'ultimo documento. In America quella del ghostwriter è
un'attività molto diffusa fra i giornalisti dei grandi quotidiani e i docenti delle università. Le polemiche non sono
mancate, ma per la prima volta la destra italiana richiama personalità come
Croce, Gobetti, Giovanni Amendola, Calamandrei, marcatamente antifasciste. «I
nomi sono sempre la cosa che si evidenzia di più, perché mi rendo conto che
rispondono a un gioco mediatico aggiunge ma il loro inserimento risponde a una
precisa logica culturale. La Pdl all'atto della nascita vuole
configurarsi come partito degli italiani, cioè come luogo dell'identità più
vicina alla storia e al sentire comune italiano. In questa prospettiva richiama
a se personalità varie, che vanno da Dante a Leopardi e Manzoni, a Gentile,
Prezzolini e Longanesi, fino ad Enrico Mattei». C'è un concetto sul quale
Gennaro Sangiuliano insiste spesso nei suoi saggi: «Quello di moral majority,
come la chiamano negli Stati Uniti, è la maggioranza diffusa, quel tratto
identitario comune che unisce i cittadini di una nazione. Vince chi la
intercetta e la interpreta, il centrodestra negli ultimi anni ha saputo farlo meglio».
A lungo collaboratore di Pinuccio Tatarella, Sangiuliano, che precisa come la
sua sia «un'attività gratuita e ideale», e ricorda che a Napoli nacque la
formula di «oltre il Polo» che è stato poi l'embrione della Pdl. «Tatarella
teorizzò da Napoli, che si dovessero unificare tutte quelle culture politiche
moderate, che vanno dal riformismo antimaxista fino alla destra, passando per
liberali, cattolici, repubblicani, socialdemocratici. Oggi quel disegno si
sostanzia nella nascita del Pdl. Allora, appariva un'utopia ambiziosa ma la
politica è un divenire dove i partiti sono solo strumenti». Tra le accuse mosse
alle tesi programmatiche della Pdl c'è quella di una certa sufficienza verso il
Meridione. «Non c'è dubbio che l'asse della politica italiana appaia spostato
verso il Nord, però, le elezioni il centrodestra le ha vinte al Sud e ha il
dovere di pensare a un progetto per questa parte del Paese che non può rimanere
marginale». R. P. Posted in rassegna stampa | This entry was posted on Giovedì,
Marzo 19th, 2009 and is filed under rassegna stampa. You can follow any
responses to this entry through the RSS 2.0 feed. You can skip to the end and
leave a response. Pinging is currently not allowed.
( da "Stampaweb, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Affidare sevizi di
consulenza alle farmacie senza aver prima indetto una gara d?appalto può costar
caro all?Italia, che si è vista recapitare oggi un parere motivato da
Bruxelles, che ha inaugurato così la seconda fase della procedura d?infrazione.
Il prossimo passo, se l?Italia non risponderà in maniera soddisfacente, sarà il
ricorso alla Corte di Giustizia. Tutto ha avuto inizio nel 1998 e nel 2002,
quando due amministrazioni comunali italiane hanno affidato in concessione la
prestazione di servizi di consulenza gestionale per le farmacie comunali. Nel
primo caso, la concessione aveva una durata di dieci anni, nel secondo il
contratto era a tempo indeterminato. Nessuno dei due comuni inoltre aveva alcun
rapporto gestionale con il concessionario né poteri di controllo su di esso.
L?Italia si è difesa dicendo che i comuni avrebbero apportato una serie di
modifiche allo statuto del concessionario in modo da istituire con esso un
rapporto di tipo “interno”, senza peraltro acquisire nessuna partecipazione al
suo capitale. Il governo italiano ha inoltre sottolineato che, in base alla
legge italiana, i comuni interessati dovevano effettuare un?analisi economica
generale per decidere se mantenere la concessione del servizio senza previa
gara o se lanciare un bando di gara per l?affidamento della concessione a
un?impresa mista pubblico-privata. Ma a Bruxelles non
si sono convinti e hanno ribadito che l?operazione mancava della necessaria
trasparenza e pubblicità verso tutti gli operatori economici potenzialmente
interessati. I comuni cioè avrebbero dovuto bandire una gara a evidenza pubblica. L?unico caso ammesso dalla stessa Corte perché
essa non abbia luogo è infatti che l?amministrazione aggiudicatrice eserciti
sul soggetto aggiudicatario un controllo analogo a quello sui propri servizi.
Ma appunto, per Bruxelles, questo non è proprio il caso. commenti (0) scrivi
( da "Giornale.it, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
n. 67 del 2009-03-19
pagina 0 Gelmini: "Tetto del 30% di stranieri per classe" di
Redazione L'annuncio del ministro dell'Istruzione in una conferenza stampa a
Palazzo Chigi: "Stiamo pensando all?introduzione di un tetto intorno al
30% della presenza di alunni stranieri a scuola". Decisa un'azione contro
gli sprechi Roma - "Stiamo pensando all?introduzione di un tetto intorno
al 30% della presenza di alunni stranieri a scuola". è quanto ha
annunciato il ministro Gelmini durante la conferenza stampa che ha tenuto a
Palazzo Chigi. "Non credo che ciò sia possibile a partire dal prossimo
anno ma dal successivo. Comunque sto chiedendo ai dirigenti uno sforzo per
risolvere già dal prossimo anno i casi limite", ha detto Gelmini che ha
citato il caso della scuola "Pisacane" di Roma. "Una vicenda che
fa riflettere", ha detto il ministro per il quale è importante
accompagnare i bambini stranieri nella conoscenza della lingua italiana. Per il
ministro la conoscenza della lingua e della Carta Costituzionale sono "due
elementi necessari per l?integrazione". Contro gli sprechi Alleati nella
lotta agli sprechi. I ministri Gelmini e Brunetta si sono presentati stamani a
Palazzo Chigi per dar conto di quello che hanno fatto e intendono fare per
recuperare risorse ed efficienza, nella scuola e nell?università.
Intanto, risultato della legge sul contenimento della spesa nelle
amministrazioni pubbliche si sono ridotte le assenze degli insegnanti: nel 2009
(gennaio-febbraio) sono calate del 32,4% e il mancato ricorso alle supplenze ha
consentito di risparmiare tra i 200 e i 250 milioni di euro. I precari Altro
capitolo importante quello relativo ai precari. Già quest?anno quasi 32mila
insegnanti hanno chiesto di andare in pensione (+12mila rispetto allo scorso
anno) e 8mila richieste di pensionamento sono state presentate dal personale
Ata (6mila l?anno scorso). Questo significa - ha spiegato il ministro Gelmini -
che, con 32mila pensionamenti, i 42mila posti in meno per i precari previsti
dalla Finanziaria si ridurranno notevolmente. Non solo. Il ministero sta
lavorando su altre misure per l?assorbimento dei precari: ai precari che fino
all?anno scorso avevano una supplenza annuale verrà garantita, per quest?anno,
priorità sulle altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e
aspettative di vario tipo); i periodi non coperti da supplenza potrebbero
trovare parziale copertura con l?indennità di disoccupazione; sarà favorita la
mobilità territoriale dei precari offrendo loro la possibilità di fare più
richieste di supplenze in più province. Forbici sull'università
Stretta anche sulle università sforbiciando i corsi di
laurea. Dal prossimo anno scolastico saranno il 20% in meno: all?inizio
dell?anno accademico 2007-2008 i corsi di laurea, tra triennale e specialistica
erano 5.879. Questa razionalizzazione dei corsi - ha spiegato il ministro - è
stata fatta con il Cun e con criteri di flessibilità: "Non andiamo a
penalizzare le materie, ma abbiamo guardato il numero degli iscritti e cercato
di eliminare la frammentazione". è in arrivo - ha annunciato - una nota di
indirizzo vincolante allo scopo di fornire i nuovi parametri che le università dovranno rispettare per attivare nuovi corsi. In
particolare questo pacchetto di misure prevede la disattivazione di corsi di
studio con un numero basso di iscritti se nella stessa Regione esistono già
corsi analoghi; l?aumento del numero di docenti necessario per attivare un
singolo corso di laurea; la riduzione della frammentazione degli insegnamenti
presenti in ciascun corso attraverso l?indicazione di un numero minimo di sei
crediti formativi per ciascun insegnamento e l?individuazione del numero di
insegnamenti che ciascun ateneo è in grado di sostenere in base alle strutture
e ai docenti di ruolo disponibili. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G.
Negri 4 - 20123 Milano
( da "Targatocn.it" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Fossano: al via un
corso sulla gestione con Confcooperative Comincerà martedì 24 marzo il corso
'Controllo di gestione e gestione innovativa delle cooperative' organizzato da
Confcooperative Cuneo in collaborazione con Fedagri Piemonte ed il professore
Marco Grumo, docente e coordinatore del corso di
laurea in economia e management delle aziende non profit presso l?Università
Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il corso, promosso da Confcooperative
Cuneo con l?ottica di stimolare la continua crescita formativa dei quadri e dei
dirigenti delle imprese cooperative ed articolato in 5 incontri settimanali di
carattere semiresidenziale, è rivolto ai Presidenti, Direttori, Responsabili
Amministrativi di cooperativa che già da qualche tempo esercitano un ruolo
direttivo e che intendono indirizzare la propria cooperativa in un percorso
innovativo. Il corso vuole fornire un?approfondita conoscenza degli elementi di
controllo di gestione finalizzati ad una gestione innovativa delle cooperative:
gli argomenti trattati verteranno sulla pianificazione economico finanziaria e
business plan, analisi di budget, analisi di break even e contabilità dei costi
e vedranno in accompagnamento alla parte teorica, momenti di esercitazioni
pratiche e risoluzioni di casi aziendali. Le lezioni si terranno a Fossano (a
partire da martedì 24 prossimo e per i 4 martedì successivi sia al mattino che
al pomeriggio) presso la sede della cooperativa Piemonte Miele- Località
Cussanio. Per info ed iscrizioni potete rivolgervi all?Area Sindacale di
Confcooperative Cuneo - Servizio Europrogetti e Formazione nella persona della
Dott.ssa Roberta Rallo tel 0171/451738 ? e-mail: rallo.r@confcooperative.it.
( da "Sestopotere.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Università: al via
razionalizzazione dei corsi di laurea (19/3/2009 18:15) | (Sesto Potere) - Roma
- 19 marzo 2009 - A partire dal prossimo anno accademico i corsi di studio
degli Atenei si ridurranno del 20% rispetto a quelli attivati quest?anno. Gli
obiettivi del Ministero dell?Istruzione, dell?Università e della Ricerca sono
disattivare i percorsi formativi non essenziali, rendere più razionale
l?organizzazione delle attività didattiche per offrire agli studenti didattica
di qualità. In questi anni infatti si è assistito a una proliferazione dei
corsi di laurea non sempre motivata da reali esigenze del mercato del lavoro.
Per questo motivo il ministro Mariastella Gelmini ha annunciato una nota di
indirizzo vincolante con la finalità di fornire nuovi parametri che le
Università dovranno tenere in considerazione per l?attivazione dei corsi di
studio. In particolare questo pacchetto di misure prevede: la disattivazione di
corsi di studio con un numero basso di iscritti, qualora nella stessa Regione
risultino già attivi corsi con analoghi obiettivi formativi; l?aumento del
numero di docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea; la
riduzione della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso di
studio, attraverso: l?indicazione di un numero minimo di 6 crediti formativi
per ciascun insegnamento; l?individuazione del numero di insegnamenti che
ciascun ateneo è in grado di sostenere effettivamente, in base alle strutture e
ai docenti di ruolo disponibili. All?inizio dell?anno accademico 2007/2008 i
corsi di I livello (laurea triennale) e di II livello (laurea specialistica)
erano 5.879. Razionalizzazione delle Scuole di specializzazione mediche Altro
punto fondamentale del pacchetto di misure predisposte è la razionalizzazione
delle Scuole di specializzazione mediche attraverso l?accorpamento delle scuole
con un basso numero di specializzandi. Grazie a queste misure, già da questo
anno accademico 2008/2009, il numero di scuole di specializzazione mediche si è
ridotto, passando dalle circa 1600 dell?a.a. 2007/2008 alle attuali 1150,
diminuendo quindi di 450 scuole. In epoca di razionalizzazione della spesa non
è più possibile mantenere corsi di specializzazione con 1 solo studente. Grazie
a queste misure si potrà ottenere invece un miglioramento della qualità
didattica.
( da "Sestopotere.com" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Scuola. Iniziative a
favore dell?ingresso di giovani e precari (19/3/2009 18:11) | (Sesto Potere) -
Roma - 19 marzo 2009 - Il ministro dell?Istruzione, dell?Università e della
Ricerca Mariastella Gelmini e il ministro per la Pubblica Amministrazione e l?Innovazione
Renato Brunetta presenteranno un emendamento grazie al quale, se approvato, si
dovrà andare in pensione dopo 40 anni di anzianità contributiva e non più dopo
40 anni di servizio. In questo modo il pensionamento riguarderà più persone
perché saranno conteggiati anche gli anni della laurea e ci saranno, quindi,
più possibilità per i precari e per i giovani di entrare nella scuola. Con
l?attuale sistema pensionistico nel 2009 andrebbero in pensione 1500 insegnanti
e 1000 Ata con 40 anni di effettivo servizio. Al contrario, andando in pensione
con 40 anni di anzianità contributiva, sarebbero 9000 gli insegnanti e 2000 gli
Ata collocati a riposo. Quindi, in questo modo, andrebbero in pensione 7500
docenti e 1000 dipendenti Ata in più. L?emendamento sarà ripresentato
nell?ambito del Decreto Fiat attualmente in discussione in commissione alla
Camera o nell?ambito del Collegato Lavoro in discussione al Senato. Già
quest?anno quasi 32mila insegnanti hanno chiesto di andare in pensione, 12mila
in più dell?anno scorso, e 8mila richieste di pensionamento sono state
presentate dal personale Ata, l?anno scorso furono 6mila. Questo significa che,
con 32mila pensionamenti, i 42mila posti in meno per i precari previsti a
inizio anno si riducono notevolmente. Il Ministero dell?Istruzione, Università
e Ricerca sta lavorando, inoltre, su alcune misure per l?assorbimento dei
precari. In particolare: un intervento normativo per favorire chi è più
prossimo al lavoro. Questo vuole dire che ai precari che fino all?anno scorso
avevano una supplenza annuale sarà garantita, per quest?anno, priorità sulle
altre supplenze temporanee di durata consistente (congedi e aspettative di
vario tipo). I periodi non coperti da supplenza potrebbero trovare parziale
copertura con l?indennità di disoccupazione ai sensi della normativa vigente.
Sarà favorita la mobilità territoriale dei precari, offrendo loro la
possibilità di fare più richieste di supplenze in più province del territorio
nazionale. A breve sul sito del Ministero dell?Istruzione www.istruzione.it
saranno rese pubbliche le disponibilità di posti sul territorio.
( da "Virgilio Notizie" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Roma, 19 mar.
(Apcom) - Guido Tonelli, ricercatore associato dell'Istituto Nazionale di
Fisica Nucleare, e' stato eletto nuovo coordinatore internazionale
(spokesperson) di uno dei due maggiori esperimenti dell'acceleratore LHC al
laboratorio europeo del CERN di Ginevra. Guido Tonelli e' ora a capo della
Collaborazione CMS (Compact Muon Solenoid). Due italiani guidano cosi'
altrettanti esperimenti sui 4 più importanti di LHC: dal primo marzo infatti
Fabiola Gianotti e' spokeperson dell'esperimento ATLAS. "Il fatto che
anche un secondo grande esperimento del CERN sia guidato da un italiano ci
riempie di orgoglio - commenta il presidente dell'INFN, Roberto Petronzio - E'
il risultato del voto di una collaborazione che comprende istituzioni
scientifiche di 38 paesi del mondo. Un voto che sancisce l'eccellenza dei
risultati ottenuti dal gruppo italiano che lavora all'esperimento CMS" .
L'esperimento CMS e' una collaborazione internazionale che raggruppa circa 2500
scienziati distribuiti in 138 Universita' e Centri di Ricerca di 38 paesi del
mondo. All'esperimento partecipano anche 250 scienziati italiani, organizzati
in 14 laboratori e sezioni dell'INFN. Il grande apparato sperimentale di
CMS e' installato intorno ad una delle zone di interazione di LHC il
grande acceleratore del CERN di Ginevra. CMS e' un concentrato delle piu'
moderne tecnologie installato in una caverna sotterranea a 100 metri di
profondita' ai piedi del Jura. Lo scopo principale dell'esperimento e' la ricerca
del bosone di Higgs e di partner supersimmetrici delle particelle elementari
che potrebbero dare spiegazione all'enigma della materia oscura che costituisce
oltre un quarto della massa dell'universo. Nato a Casola in Lunigiana (Massa
Cararra), l' 8 novembre 1950, Guido Tonelli lavora nel campo della fisica delle
alte energie dal 1978 partecipando ad esperimenti al CERN (Svizzera) ed a
Fermilab (Chicago-USA). Fra le sue ricerche figurano le prime misure di
precisione di vita media dei mesoni "charmati", la determinazione del
numero delle famiglie di neutrini leggeri, misure di precisione sui bosoni
vettoriali intermedi, W e Z, e verifiche sperimentali del Modello Standard
delle interazioni fondamentali. E' fra i pionieri dello sviluppo dei rivelatori
a semiconduttore nella fisica delle alte energie ed e' il " padre"
del tracciatore al silicio che costituisce il cuore di CMS. Partecipa
all'esperimento fin dal primo disegno concettuale, coordina per molti anni
l'attivita' del gruppo italiano dell'esperimento, circa 250 fra fisici ed
ingegneri distribuiti in 14 Sezioni dell' Istituto Nazionale di Fisica
Nucleare. Nel 2006 viene nominato Vice-Responsabile
internazionale dell' esperimento e si trasferisce al CERN per seguire da vicino
l' installazione e la messa in opera dell'apparato. E' docente all'Università di Pisa ed è autore di 315 pubblicazioni
scientifiche su riviste internazionali con indice medio di citazioni superiore
a 50.
( da "Targatocn.it" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
Savigliano: il Molo
si rinnova e bacchetta il Comune Sono passati quattro anni da quando verso la fine
del 2004, a Savigliano, si costituiva ufficialmente l?associazione Il Molo, la
cui creazione fu ispirata dal Piano di Qualificazione Urbana presentato dal
Comune di Savigliano alla Regione Piemonte. E? scaduto pertanto il primo
mandato degli organi dirigenti che hanno guidato l?associazione attraverso anni
di 'rodaggio' in un campo nuovo che vede gli operatori economici impegnati
attivamente nella vita del centro città. In seguito alle assemblee tra gli
associati si è formato il nuovo consiglio direttivo che rimarrà in carica per i
prossimi quattro anni composto da: Balansino Claudio (28 Via Torino), Chiappero
Claudio (L?Igloo), Depetris Roberto (RD Broker), Miraglio Gianpiero (Enoteca Le
Marne), Nyffenegger Silvia (Odeon Tour), Paschetta Luca (Oreficeria Paschetta),
Rivetti Claudia (Chocolat), Rivoira Enrico (Dottore Commercialista), Rubiolo
Pietro (Rubiolo), Varolotti Davide (Idexè), Vasserot Flavio (Panificio
Vasserot). In seguito alla prima riunione del nuovo Consiglio Direttivo è stato
riconfermato alla Presidenza Gianpiero Miraglio, mentre il nuovo Vice
Presidente è Claudio Balansino. Dalla relazione del Presidente Gianpiero
Miraglio, oltre ad un ringraziamento rivolto ai consiglieri decaduti e
all?augurio di buon lavoro al nuovo gruppo direttivo, oltre ai tanti aspetti
positivi, dopo i primi quattro anni di lavoro emergono sue importanti
riflessioni. "Nel 2004, durante il primo giro di presentazione del
progetto Il Molo, l?Amministrazione Comunale si era dichiarata entusiasta, in
piena condivisione e disponibilità ad una vera e reale collaborazione.
Purtroppo oggi possiamo dire che la condivisione iniziale si è limitata ad un
mero contributo economico, che nel corso dei quattro anni si è ora quasi
azzerato (ma che non era e non è né l?unico né il più importante modo di
interagire con Il Molo), come se si trattasse una qualunque altra associazione privata locale. Di fronte agli argomenti che erano da
sviluppare con l?Amministrazione e che toccavano i veri aspetti della qualità
del centro urbano (nessuno escluso), dello sviluppo delle risorse economiche
locali (soprattutto quelle legate alle manifestazioni e alle attività
collegate), che non costavano nulla se non la vera disponibilità a trovare una
soluzione condivisa, abbiamo sempre trovato il vuoto. Aver concretamente
offerto la collaborazione al progetto 'bici in città' e averne ricevuta sulla
sistemazione delle 50 piante nell?arredo urbano, è veramente poco per oggi
poter dire che si è lavorato insieme. Sulla sistemazione del mercato - prosegue
-(oggi in una situazione a dir poco preoccupante) l?Assessore competente si è
dimesso (?dirà che era per altro) e il Sindaco si è tenuto le deleghe senza far
nulla, ignorando colpevolmente il problema. Le manifestazioni, il tavolo che
l?Assessore competente aveva costituito è naufragato, perdendo i pezzi uno ad
uno, senza neanche aver potuto (saputo e voluto) discutere sulle vere finalità,
sui veri obiettivi che le manifestazioni più importanti dovevano avere per il
bene della collettività. Mi fermo perché non è questo il momento
dell?approfondimento, ma voglio solo esternare tutta la mia delusione per
questi anni in cui abbiamo offerto e proposto molto, ma in cui abbiamo ricevuto
poca, troppo poca considerazione e collaborazione. Chi doveva capire non ha
capito e chi doveva fare non ha fatto. Ancora oggi penso che molti, troppi, al
'palazzo' non conoscano le vere finalità de Il Molo, i veri obiettivi,
sintetizzati nel Manifesto (peraltro da sempre anche pubblicati
sul sito www.ilmolo.net) da cui si evince chiaramente che non siamo una
'categoria' con rivendicazioni corporative, ma ben altro. Comunque siamo ancora
qui, io in particolare ho accettato di rinnovare il mio impegno in quanto
confido nel rinnovamento delle persone al 'palazzo' (a prescindere dalla loro fede
politica), che capiscano qual è il potenziale che noi mettiamo a disposizione
della città per contribuire al suo reale sviluppo. Probabilmente però non
dureremo, di sicuro io non durerò un?altra legislatura ad aspettare che la
parte politica locale si attivi e colga l?opportunità che noi le stiamo
continuando ad offrire. Questi non sono discorsi 'di parte', di categoria o di
convenienza, la disponibilità è vera, ma ormai è a scadenza sempre più vicina,
dopo di che si potrebbe tornare ad essere solo dei singoli piccoli imprenditori
di singole piccole attività che opereranno per la loro sopravvivenza a
prescindere dal contesto sociale (città) nel quale sono inseriti. A meno di
emigrare in città nelle quali siamo da anni invitati a testimoniare e dalle quali
riceviamo continui attestati di stima e invidia (Pisa, Siena, Modena, Sassuolo,
Nizza M.to, Parma, Montebelluna, ecc.). E? proprio vero che 'chi non ha il pane
non ha i denti' e viceversa." Il lavoro del nuovo gruppo dirigente del
Molo avrà tre principali obiettivi: un migliore appeal nei confronti delle
imprese che lavorano in città e per la città; la ricerca di
un partenariato pubblico privato che consenta, insieme a tutti gli attori
protagonisti della vita cittadina, una politica condivisa per la gestione del
centro città; un grande ed ulteriore sforzo nel potenziamento del rapporto con
la community composta da tutti coloro che frequentano il centro,
attraverso benefit, vantaggi e tante azioni concrete. .
( da "Foglio, Il" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
19 marzo 2009
Università e teologia Quando la cultura diventa un mollusco E' il tema del
convegno "Elaborare l'esperienza di Dio", oggi e domani a Parma L?università italiana tiene il proprio scheletro nell?armadio,
la teologia, e senza scheletro – è notorio – sono i molluschi. Certo, ci sono
ragioni storiche precise: la legge Correnti del 10 maggio 1872, voluta dallo
stato unitario appena nato dalla breccia di Porta Pia, sanciva lo sfratto dagli
atenei statali della teologia confinata nelle università
pontificie romane e nelle facoltà teologiche sorte nel postconcilio. L?intera
storia occidentale, però, sta lì a mostrare come senza questa disciplina della
nostra cultura si capisce poco o nulla, mentre il mercato della comunicazione
abbonda di paccottiglia pseudoteologica. Ben venga, allora, il convegno in
programma oggi e domani a Parma. A dispetto del titolo piuttosto vago,
“Elaborare l?esperienza di Dio” (per dettagli clicca qui), è
una primizia perché raccoglie un buon numero di docenti e assistenti di università statali che si occupano di teologia pur in assenza di una
facoltà dedicata. Gente che ha passione per la materia disseminata nei vari
dipartimenti e corsi di laurea di filosofia, filologia classica, scienze
storico-religiose, sociali e antropologiche. Come uno dei promotori,
Daniele Bertini, dell?Università di Parma. “Un corso di laurea in discipline
umanistiche senza teologia è una grossa mistificazione storica, nonché una
peculiarità italiana”. Di cui sono responsabili anche i vescovi che negli anni
Settanta bocciarono la proposta di una reintroduzione dei corsi teologici nelle
statali. “E? del tutto legittimo che la chiesa voglia tutelare il proprio
patrimonio – sostiene Bertini – però altrove si fa diversamente. Basta vedere
Germania e Inghilterra. Comunque il problema vero ce l?ha lo stato italiano
che, scegliendo di non inserire tali corsi, risulta carente dal punto di vista
scientifico. Fino almeno all?Ottocento, infatti, la storia della filosofia è
inestricabile dalla teologia. Nel XIX secolo la scolastica era ancora
l?insegnamento ufficiale nelle università. Non a caso
l?obiettivo polemico di Kant era Christian Wolff, cioè uno scolastico. George
Berkeley insegnava greco, ebraico e teologia al Trinity College, era un pastore
e divenne vescovo, eppure l?ottanta per cento della bibliografia sorvola su
questi aspetti come inutili per comprendere il suo pensiero”. I soliti
pregiudizi. “Beh, se è per questo – prosegue Bertini – anche a noi non va molto
meglio. Chi si occupa di queste cose è visto come un taumaturgo del IV secolo,
un personaggio stravagante e scientificamente inaffidabile, come se la teologia
fosse l?ora di religione all?università”. Forse anche
per questo le cattedre di Storia della teologia (quanto di più vicino, in
questo sistema accademico, a un approccio organico alla disciplina) si contano
sulle dita di una mano; a Parma il titolare è Alberto Siclari, poi c?è Gaetano
Lettieri alla Sapienza di Roma, Paolo Bettiolo a Padova, Giovanni Salmeri a Tor
Vergata (un altro degli organizzatori, con Paolo Trianni dello stesso ateneo) e
pochi altri. “Nelle statali non manca non solo la teologia – puntualizza
Bertini – ma anche una cattedra di Filosofia patristica. E così filosofi del
calibro di Ireneo e Origene vengono derubricati a semplici predicatori”.
L?interesse del convegno di Parma sta anche nel taglio. Una volta tanto non ci
si sfinisce in discussioni sullo statuto epistemologico della teologia
(legittimità, confini e argomenti propri della materia) ma si va al sodo. Ogni
relatore mette sul tavolo la propria mercanzia, e a giudicare dalle relazioni
anticipate sul sito del convegno la qualità è ottima. Peccato che alla tavola
rotonda finale manchi un rappresentante della teologia ecclesiastica. Bertini è
secco: “Un eccesso di prudenza. L?insegnamento della teologia nelle statali è
un tema spinoso, nessuno vuole esporsi dicendo qualcosa di significativo”.
Eppure qualche tempo fa il patriarca di Venezia, Angelo Scola, aveva lanciato
una proposta in questa direzione; ballon d?essai raccolto dal nostro giornale
che aveva imbastito una piccola inchiesta interpellando intellettuali e addetti
ai lavori. Nei fatti non è accaduto nulla, chi si dedica alla teologia nelle
statali lo fa a sue spese, senza alcun vantaggio di carriera. O addirittura con
qualche fastidio per aver osato togliere lo scheletro dall?armadio. di Marco
Burini
( da "AgoPress" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
(AGO PRESS) A
partire dal prossimo anno accademico i corsi di studio universitari saranno
ridotti del 20 per cento. Lo ha annunciato oggi il ministro dell?Istruzione,
dell?Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini. Saranno disattivati i
percorsi formativi non essenziali, e sarà avviato un processo di
razionalizzazione delle attività didattiche. Il ministro ha illustrato in una
conferenza a Palazzo Chigi i contenuti di una nota di indirizzo vincolante, con
i nuovi parametri che le Università dovranno osservare per l?attivazione dei
corsi di studio. Il pacchetto di misure prevede la disattivazione di corsi di
studio con un numero basso di iscritti, qualora nella stessa Regione risultino
già attivi corsi con analoghi obiettivi formativi, l?aumento del numero di
docenti necessario per attivare un singolo corso di laurea, e la riduzione
della frammentazione degli insegnamenti presenti in ciascun corso di studio.
( da "Stampaweb, La" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
ROMA Anticipare la
pensione dei lavoratori della scuola per fare spazio ai precari, studiando
nuove misure per il loro inserimento; taglio del 20%, dal prossimo anno, dei
corsi di laurea negli atenei e soppressione di 400 scuole di specializzazione
medica; un tetto del 30% nelle classi per la presenza di alunni stranieri. Il
ministro dell?Istruzione Mariastella Gelmini e quello della Pubblica
amministrazione e dell?Innovazione Renato Brunetta hanno presentato oggi alcune
novità per la scuola e l?università. Sui pensionamenti
il governo presenterà un emendamento al decreto legge sugli incentivi per
l?auto con il quale, se approvato, insegnati e personale Ata (ausiliario, tecnico,
amministrativo) andranno in pensione dopo 40 anni di anzianità contributiva e
non più dopo 40 anni di servizio. In questo modo il pensionamento riguarderà
più persone, perché saranno conteggiati anche gli anni della laurea e ci
saranno per il Ministero più possibilità per i precari e per i giovani di
entrare nella scuola. Con l?attuale sistema pensionistico nel 2009 andrebbero
in pensione 1.500 insegnanti e 1.000 Ata con 40 anni di effettivo servizio; al
contrario, andando in pensione con 40 anni di anzianità contributiva sarebbero
9.000 gli insegnanti e 2.000 gli Ata collocati a riposo: in questo modo quindi
andrebbero in pensione 7.500 docenti e 1.000 dipendenti Ata in più. Già
quest?anno, ha spiegato Gelmini, quasi 32 mila insegnanti hanno chiesto di
andare in pensione (12 mila in più dell?anno scorso) e 8 mila richieste di
pensionamento sono state presentate dal personale Ata (l?anno scorso furono
6mila): questo significa che con 32 mila pensionamenti i 42mila posti in meno
per i precari previsti a inizio anno si riducono notevolmente. Il Ministero sta
lavorando, inoltre, ad alcune misure per l?assorbimento dei precari. In
particolare, un intervento normativo per favorire chi è più prossimo al lavoro
(ai precari che fino all?anno scorso avevano una supplenza annuale sarà
garantita, per quest?anno, priorità sulle altre supplenze temporanee di durata
consistente come congedi e aspettative di vario tipo); i periodi non coperti da
supplenza potrebbero trovare parziale copertura con l?indennità di disoccupazione
ai sensi della normativa vigente; sarà favorita la mobilità territoriale dei
precari, offrendo loro la possibilità di fare più richieste di supplenze in più
province del territorio nazionale. Quanto all?università,
Gelmini ha annunciato che a partire dal prossimo anno accademico i corsi di
studio negli atenei si ridurranno del 20%: il Ministero pubblicherà a breve una
nota di indirizzo vincolante con i nuovi parametri che le università
dovranno tenere in considerazione per attivare i corsi. Con le nuove regole
saranno soppresse anche 400 scuole di specializzazione medica (passeranno da
1.600 a 1.400) «utilizzando un criterio di flessibilità: siamo intervenuti dove
ci sono scuole con un solo studente ma - ha precisato Gelmini - abbiamo tenuto
conto anche delle distanze e della situazione geografica». Sulla presenza di
studenti stranieri in classe «stiamo ragionando - ha annunciato il ministro -
sulla possibilità di un tetto intorno al 30%. Non sarà possibile dal prossimo
anno, ma da quello successivo, per un problema di organizzazione. Ma sto
chiedendo ai dirigenti - ha concluso - di affrontare i casi limite già dal
prossimo anno». Spiegando di non ritenere che il ddl sicurezza riguardi la
scuola«, il ministro ha infine esortato la scuola «ad assolvere sempre di più
la funzione di integrazione degli studenti migranti». VOTA Tetto per gli
stranieri in classe, siete d'accordo? SCRIVI La scuola delle polemiche. Dite la
vostra nel forum
( da "WindPress.it" del 19-03-2009)
Argomenti: Cultura
19-03-2009 A partire
dal prossimo anno accademico i corsi di studio degli Atenei si ridurranno del
20% rispetto a quelli attivati quest?anno. Gli obiettivi del Ministero
dell?Istruzione, dell?Università e della Ricerca sono disattivare i percorsi
formativi non essenziali, rendere più razionale l?organizzazione delle attività
didattiche per offrire agli studenti didattica di qualità. In questi anni
infatti si è assistito a una proliferazione dei corsi di laurea non sempre
motivata da reali esigenze del mercato del lavoro. Per questo motivo il
ministro Mariastella Gelmini ha annunciato una nota di indirizzo vincolante con
la finalità di fornire nuovi parametri che le Università dovranno tenere in
considerazione per l?attivazione dei corsi di studio. In particolare questo
pacchetto di misure prevede: la disattivazione di corsi di studio con un numero
basso di iscritti, qualora nella stessa Regione risultino già attivi corsi con
analoghi obiettivi formativi;l?aumento del numero di docenti necessario per
attivare un singolo corso di laurea;la riduzione della frammentazione degli
insegnamenti presenti in ciascun corso di studio, attraverso: l?indicazione di
un numero minimo di 6 crediti formativi per ciascun
insegnamento;l?individuazione del numero di insegnamenti che ciascun ateneo è
in grado di sostenere effettivamente, in base alle strutture e ai docenti di
ruolo disponibili. All?inizio dell?anno accademico 2007/2008 i corsi di I
livello (laurea triennale) e di II livello (laurea specialistica) erano 5.879.
Razionalizzazione delle Scuole di specializzazione mediche Altro punto
fondamentale del pacchetto di misure predisposte è la razionalizzazione delle
Scuole di specializzazione mediche attraverso l?accorpamento delle scuole con
un basso numero di specializzandi. Grazie a queste misure, già da questo anno
accademico 2008/2009, il numero di scuole di specializzazione mediche si è
ridotto, passando dalle circa 1600 dell?a.a. 2007/2008 alle attuali 1150,
diminuendo quindi di 450 scuole. In epoca di razionalizzazione della spesa non
è più possibile mantenere corsi di specializzazione con 1 solo studente. Grazie
a queste misure si potrà ottenere invece un miglioramento della qualità
didattica.