Abstract: Il corpo è in buono stato di conservazione, conferma Giovanni Pierucci, docente emerito di Medicina legale e patologia forense all'Università di Pavia. Il professor Pierucci ha assistito sia alla prima esumazione della salma - effettuata nel 1990 quando il corpo era stato trovato "incorrotto" - che a quella recentissima del 6 aprile scorso.>
Convegno sulla crisi con
Tancredi Bianchi ( da "Eco
di Bergamo, L'" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università di Bergamo in via dei
Caniana. All'incontro interverranno il professor Tancredi Bianchi, docente
emerito di Economia delle aziende di Credito all'Università Bocconi, il
professor Luigi Guatri, docente emerito e vicepresidente della stessa Università
Bocconi e Laura Viganò, preside della facoltà di Economia all'
conferenza all'archeoclub
oggi glauco baldassarri catturerà l'attenzione ...
( da "Tirreno, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di letteratura comparate
all'Università di Firenze, presidente dell'Associazione "Archivio per la
memoria e la scrittura delle donne". Partecipa: Alessandra Atturio,
vicesindaco e assessore alle politiche di genere. Coordina: Maria Giovanna
Papucci, responsabile Centro Donna, presidente di Ippogrifo.
Dalla Cariplo 7 milioni e
mezzo ( da "Giornale
di Brescia" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: realizzazione di corsi di
formazione per docenti, attività pomeridiane per studenti, seminari di
divulgazione scientifica nazionale ed internazionale. Convitto vescovile S.
Giorgio Un milione di euro anche all'Odal, Opera diocesana venerabile
Alessandro Luzzago di Brescia per interventi di ristrutturazione straordinaria
dell'edificio «Convitto vescovile universitario San Giorgio»
Copernico, è tempo di
lezioni alternative ( da "Giornale
di Brescia" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: costituito da docenti, studenti e
genitori. «Perno della manifestazione sono i ragazzi, che presentano
solitamente una lunga serie di proposte - spiega Liliana Pedrazzoli, vice
dirigente del Copernico -. Gli organi collegiali selezionano poi le più
interessanti e il calendario viene organizzato con la collaborazione di tutti
coloro che ruotano attorno al sistema scuola»
è solo questione di quorum
( da "Tirreno, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: avrebbe garantito comunque la
possibilità di astenersi dal voto referendario, evitando, invece, l'astensione
per mero disinteresse o pigrizia, agevolati anche da un continuo susseguirsi di
votazioni nell'ultimo tratto di primavera. Andrea Pertici docente di diritto
costituzionale all' Università di Pisa
gallino: "poche
prospettive per i mezzi professionisti" - ottavia giustetti
( da "Repubblica, La"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: questa ricerca emerge che il
Politecnico offre grandi opportunità mentre l´Università di meno. Ma dipende
probabilmente dal fatto che dentro all´Università convivono i docenti di storia
medievale con i chimici con gli ingegneri finanziari. Non si possono mettere a
confronto queste professionalità». Secondo lei, quindi, alcune facoltà
dell´area umanistica valgono quanto ingegneria?
Buone notizie, non sono
poi così rare ( da "Comunicatori
Pubblici" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Psicologo del Lavoro e docente di
Psicologia delle Comunicazioni presso l?Università di Chieti-Pescara.
Informazioni organizzative Il workshop si svolgerà sabato 18 aprile dalle ore
15 alle ore 19 e domenica 19 aprile dalle ore 9 alle ore 13. Sarà messo a
disposizione un servizio navetta gratuito dalla stazione ferroviaria di Perugia
Ponte S.
C'è allarme tattoo?
( da "Napoli.com"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: indagine nonché docente di Igiene
nella stessa Università ? viene a colmare un vuoto formativo è stato portato
avanti dalla Parthenope, prima in Italia, nell?ambito di una più vasta
divulgazione medico-sanitaria tra gli studenti medi e universitari?. Dai primi
dati esaminati (un campione parziale di 3.
Foggia, "Dalla scuola
di Barbiana alla sobrietà felice"
( da "Grecale, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Gesualdi incontrerà gli studenti e
i docenti, con una relazione imperniata maggiormente sulla pedagogia proposta
dal priore e sperimentata nel primo tentativo di scuola a tempo pieno
espressamente rivolto alle classi popolari. Entrambi gli incontri sono promossi
da Solidaunia onlus, associazione foggiana che opera nel campo della
cooperazione internazionale allo sviluppo (
08:56 SCIENZE: BATTERI
VIVONO SOTTO GHIACCI, SENZA LUCE NE' OSSIGENO
( da "Agi" del
17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente di Scienze Planetarie e
della Terra della Facolta' di Scienze ed Arti dell'Universita' di Harvard a
Boston. Secondo l'autore che ha guidato la ricerca, Jill Mikuchi, docente di
Scienze della Terra a Dartmouth, sulla terra non esiste un ambiente simile, ma
e' possibile che qualcosa di analogo sia apparso durante qualcuna delle
glaciazioni.
Avellino: Cristiano
sociali con il centrosinistra: (
da "Sannio Online, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cervelli
Abstract: fuga dei cervelli, la crisi
industriale, gli effetti del Decreto Gelmini, l?appropriazione delle acque,
attenzioni alle classi sociali più deboli, la perdita d?identità culturale
dell?Irpinia, le energie rinnovabili, la carenza delle infrastrutture, il sostegno
alle eccellenza agro-alimentari della provincia sono tra i punti focali del
confronto che i Cristiano Sociali intendono
Avellino: 'Omaggio a Mario
Luzi' Domani il simposio ( da "Sannio
Online, Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Alla manifestazione parteciperanno
i docenti dell?Istituto, alcune personalità del mondo culturale del comune
altirpino tra cui Nancy e Cinzia Malanga, la prof. Ruglio, il prof. Alessandro
Di Napoli del Centro di documentazione sulla poesia del Sud?.
(
da "Giornale di Vicenza.it, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: La sintesi è di Andrea Lionzo,
docente della facoltà di Economia dell'Università di Verona, che ieri, davanti
alle commissioni consiliari riunite a Palazzo Nievo in collaborazione con la
Fondazione studi universitari presieduta da Silvio Fortuna, ha illustrato la
ricerca "Crescita e competitività delle imprese vicentine".
Musica e Musicisti al Real
Palazzo di Na ( da "superEva
notizie" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il lavoro di ricerca, revisione e
trascrizione moderna viene svolto da Egidio Mastrominico. I programmi proposti
sono indicativi delle ricerche compiute dall'ensemble per offrire all'ascolto
non un mero florilegio di musiche, ma percorsi musicali costruiti con una
struttura tematica in modo da unire coerentemente ricerca musicologica e
godibilità d'
Si discute sulla polizza
anti-calamita' ( da "Miaeconomia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Come succede negli altri Paesi,
dove vige un sistema pubblico-privato che interviene in caso di disastri
naturali e l?assicurazione e? obbligatoria o semi-obbligatoria. In questo modo
- ha spiegato il presidente dell?Ania, Fabio Cerchiai - ?i premi che verranno
fuori sarebbero molto sostenibili sulla collettivita?
Lavori creativi, Napoli
bocciata ( da "Denaro,
Il" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: secondo la ricerca della Camera di
commercio di Milano in collaborazione con l'Università Bocconi, ci sono
direttori di grandi aziende private, gestori e responsabili di piccole imprese,
specialisti in scienze matematiche, fisiche, naturali ed assimilati, ingegneri,
architetti e professioni assimilate, specialisti nelle scienze della vita,
addio edisu, arriva
l'agenzia unica "risparmi e più servizi agli studenti"
( da "Repubblica, La"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: amministrazione che deciderà per
tutte e cinque le università pugliesi. A capo dell´Adisu ci sarà l´ex senatrice
diessina Alba Sasso. Attorno a lei un cda di 20 membri: cinque rappresentanti
nominati dalla giunta regionale, un docente e uno studente universitario per
ogni università pugliese, due docenti e tre studenti scelti dalle Accademie di
belle arti e Conservatori.
zimerman o lang lang
calano i finanziamenti non i grandi interpreti - francesca parisini
( da "Repubblica, La"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: continuare col modello misto
pubblico-privato. Noi scegliamo questa seconda possibilità». Anche i contributi
pubblici per Musica Insieme, tuttavia, vacillano: potrebbero ridursi del 10% i
40mila euro dati dal Comune. La Regione continuerà invece a finanziare la
rassegna "Mico" sulla musica contemporanea con 25mila euro e la
Provincia ha portato il suo contributo da 10mila e 15mila.
Convegno DIDAMATICA: Le
tecnologie per la didattica nella Società della Conoscenza
( da "FullPress.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli Studi di Trento e
patrocinata dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), si
propone in particolare di coinvolgere il mondo della formazione a tutto campo:
dai docenti di scuola a quelli universitari, dagli esperti di formazione
finanziata e professionale a quelli inseriti in contesti di organizzazioni
pubbliche e private.
Sanremo: a Villa Nobel
spazio espositivo di Camillo Golgi
( da "Sanremo news"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: i curatori della mostra, Paolo
Mazzarello (docente di Storia della Medicina) e Alberto Calligaro (preside
della Facoltà di Medicina dell?Università di Pavia); il regista Marco
Kuveiller. La mostra è in italiano e inglese. L?ingresso è libero.
Università/ Elio e le
Storie Tese in cattedra alla 'Kore'
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Kore di Enna ha
co-prodotto il podcast Consigli pratici per evoluzionisti spaesati in cui Elio
e le Storie Tese, in collaborazione con Emanuele Coco - docente della facoltà
di Arti e Comunicazione - affrontano temi di storia della scienza celebrando il
bicentenario della nascita di Darwin attraverso una lettura di classici di
naturalisti vissuti tra il XVII e il XX secolo.
UNIVERSITÀ/ ELIO E LE
STORIE TESE IN CATTEDRA ALLA 'KORE' DI ENNA
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Kore di Enna ha
co-prodotto il podcast Consigli pratici per evoluzionisti spaesati in cui Elio
e le Storie Tese, in collaborazione con Emanuele Coco - docente della facoltà
di Arti e Comunicazione - affrontano temi di storia della scienza celebrando il
bicentenario della nascita di Darwin attraverso una lettura di classici di
naturalisti vissuti tra il XVII e il XX secolo.
Tumore del seno:
"serve uno screening personalizzato. Mammografia anche alle quarantenni e
alle over 70" ( da "SaluteEuropa.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: da parte delle Aziende
farmaceutiche e degli Enti di ricerca pubblici e privati. A tutto vantaggio
soprattutto dei pazienti che potranno accedere con maggiore facilità alle
molecole più innovative". In Italia solo il 2.3% del totale delle
sperimentazioni sono di fase 1,
a fronte del 30.3% in Germania, del 22% in Francia, del
21.
Bufera sulle torri, il
Consiglio fa le ore piccole ( da "Gazzettino,
Il (Vicenza)" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: il pubblico non era molto folto,
poi il numero dei partecipanti si è ingrossato raggiungendo in serata una
cinquantina di unità. La discussione si è infuocata quando dall'opposizione
sono partite accuse all'accordo pubblico-privato: «Tra le 15 osservazioni
presentate sul piano ce ne sono due di Floria Piva e Numeria spa,
Si va dalla laguna, dove
il prototipo del vaporetto alimentato a idrogeno ha già cominciato a s...
( da "Gazzettino, Il (Venezia)"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: assessore regionale alla
Pianificazione territoriale e alla Riconversione di Porto Marghera, presente
assieme al docente padovano Paolo Mazzoldi, al presidente di Veneto Innovazione
Giorgio Simonetto e all'amministratore delegato di Venezia Tecnologie Luigi
D'Elia. «Siamo qua per questo», ha risposto Marangon ricordando l'inaugurazione
del vaporetto a idrogeno.
Consegna del premio agli
artigianicon oltre trent'anni di attività
( da "Sicilia, La"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: amministrazione ed è composto da
esperti che presteranno la loro opera a titolo gratuito, per l'azienda
Silvopastorale. La presidenza del comitato è stata assegnata all'assessore
regionale all'Agricoltura La Via e tra gli altri componenti, i docenti
dell'università di Catania Biagio Pecorino e Salvatore Bracco. Giu. Mar.
Evoluzione della
comunicazione universitariabandito concorso per premiare la migliore tesi
( da "Sicilia, La"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: laurea e nome del docente relatore.
Le richieste di partecipazione al concorso dovranno essere corredate inoltre
dei seguenti documenti: certificato di laurea in carta semplice dal quale
risultino anche le votazioni riportate nei singoli esami di profitto, ovvero
autocertificazione relativa alla laurea con le votazioni dei singoli esami e le
date in cui essi sono stati sostenuti,
TUMORE DEL SENO: SERVE UNO
SCREENING PERSONALIZZATO ( da "Farmacia.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: da parte delle Aziende
farmaceutiche e degli Enti di ricerca pubblici e privati. A tutto vantaggio
soprattutto dei pazienti che potranno accedere con maggiore facilità alle
molecole più innovative?. In Italia solo il 2.3% del totale delle
sperimentazioni sono di fase 1,
a fronte del 30.3% in Germania, del 22% in Francia, del
21.
IT: al via l'edizione 2009
del convegno DIDAMATICA ( da "ITnews.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università degli Studi di Trento e
patrocinata dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), si
propone in particolare di coinvolgere il mondo della formazione a tutto campo:
dai docenti di scuola a quelli universitari, dagli esperti di formazione
finanziata e professionale a quelli inseriti in contesti di organizzazioni
pubbliche e private.
VATICANO/ REGINA
APOSTOLORUM, MASTER SU 'DONNE E MANAGEMENT'
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Università Europea di Roma
(www.unier.it). Oggi è stato il professor Tommaso Cozzi, docente di Economia e
Gestione delle Imprese all'Università di Bari, a presiedere un incontro sul
tema "Introduzione al Management Femminile", da cui è emerso un forte
messaggio di speranza per il futuro delle donne nel mondo del lavoro.
Imperia: Università ed
Unicef insieme con un corso ( da "Sanremo
news" del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: Infanzia" Giuliana Meraviglia
Canu Docente di Diritto Internazionale, Facoltà di Economia, Università degli
Studi di Genova Massimo Ruggero ? Docente di Geografia e storia dello sviluppo
e del sottosviluppo, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di
Genova "Disuguaglianze sanitarie tra Nord e Sud del mondo.
Ravenna, la Città
Universitaria compie vent'anni ( da "RomagnaOggi.it"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: delle numerose sedi universitarie
sparse per la città per essere accompagnati da docenti e studenti in un viaggio
lungo gli innumerevoli sentieri della conoscenza e della didattica
universitaria ravennate. La ricerca e l'attività tecnico-scientifica, che rimane
spesso chiusa all'interno dei laboratori universitari, è invece il fulcro di
RavennaRicerca 2009, la due-giorni di convegni,
Amministrative, al via i
"Format" messi a punto dal Roberto Balzani e dal suo comitato
elettorale ( da "Sestopotere.com"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente dell?Università di Bologna
preside della II facoltà di ingegneria di Forlì sul tema: “Energia rinnovabile,
fantasia o alternativa concreta ?”; Alberto Bellini, docente dell?Università di
Modena e Reggio sul tema : “Fonti energetiche rinnovabili, scenari di sviluppo
nel comune di Forlì”
Toscana/ Regione sostiene
60 progetti ricerca per programma...
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: gli enti di ricerca e i laboratori
internazionali presenti in Toscana, come Ego di Cascina e Cerm di Firenze, ma
anche 10 ricercatori singoli, 7 imprese private e una Organizzazione senza
scopo di lucro, per un costo complessivo di 975mila euro. Le proposte di
ricerca potranno essere presentate entro il 30 giugno 2010 alla Commissione
europea.
ALITALIA/ ATITECH:
FIT-CISL: SERVONO SCELTE EFFICACI E DEFINITIVE
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: proprie di un nuovo assetto
societario pubblico/privato. Ci auguriamo - conclude il segretario generale
della Fit-Cisl - che si dia il via ad una nuova fase già tracciata dagli
accordi dell'autunno 2008, offrendo sviluppo e orizzonte certo, grazie ad
accordi condivisi, ad importanti settori tecnici".
TOSCANA/ REGIONE SOSTIENE
60 PROGETTI RICERCA PER PROGRAMMA UE
( da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: gli enti di ricerca e i laboratori
internazionali presenti in Toscana, come Ego di Cascina e Cerm di Firenze, ma
anche 10 ricercatori singoli, 7 imprese private e una Organizzazione senza
scopo di lucro, per un costo complessivo di 975mila euro. Le proposte di
ricerca potranno essere presentate entro il 30 giugno 2010 alla Commissione
europea.
TERREMOTO:
OSS.ROMANO,DIETRO CROLLI PALAZZI STESSE RAGIONI
( da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti:
Cultura
Abstract: docente all'Universita' di Tor
Vergata e esponente del Movimento dei Focolari. ''Se continuiamo ad idolatrare
concetti di efficienza e massimizzazione degli utili svincolati da ogni altra
considerazione non facciamo - che stimolare l'avidita' che alberga in tutti
noi'', spiega l'economista, per il quale gli errori alla radice dei danni
provocati dal terremoto in Abruzzo e quelli
( da "AreaPress" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
pubblicato il
17/04/2009 - Lingua: ITALIANO A cura di: Pleon per IBM - Tratto da: IBM IBM
stimola il cambiamento dei curricula accademici per un pianeta più intelligente
250 università in 50 paesi offrono corsi sulla Service
Science Management and Engineering IBM annuncia la collaborazione con oltre 250
università in 50 paesi, che offrono corsi di laurea
sulla Service Science Management and Engineering (SSME). La SSME è una
disciplina accademica recente, ideata per consentire agli studenti di acquisire
una combinazione di competenze tecnologiche e di business necessarie per
entrare a far parte dell’attuale mondo del lavoro e per
poter dare immediatamente un contributo all'agenda economica e dell'innovazione dei diversi paesi. Il
mondo sta diventando sempre più ricco di tecnologie, più interconnesso, più
intelligente e anche i servizi ai clienti vengono forniti attraverso sistemi
più complessi, che richiedono nuove capacità di problem-solving e di
comunicazione da parte della forza lavoro globale. La SSME offre una formazione
su questi sistemi e reti complesse in modo da rispondere meglio alle esigenze
dei clienti, aiutando così a creare ciò che IBM definisce uno “Smarter
Planet”: un pianeta più intelligente dotato di un sistema sanitario più
intelligente, di reti più intelligenti e di città più intelligenti. Oltre a
corsi di tecnologia e di business, i programmi di studio sulla SSME si
focalizzano su molti sistemi di servizi complessi, come quello dell’assistenza
sanitaria e delle reti di trasporto. I governi di 18 nazioni, tra cui Germania
e Giappone, hanno risposto all’appello dando priorità e offrendo fondi per
la ricerca e per percorsi di studio nei servizi. “IBM collabora con università
e altre organizzazioni del settore per identificare le competenze necessarie in
questa economia mondiale in continuo cambiamento", spiega Jai Menon, Vice
President of Technical Strategy and University Programs, IBM. “Stiamo
rilevando che una formazione basata su una combinazione di discipline attinenti al
business, alla tecnologia e alle scienze sociali è in grado di fornire agli
studenti le competenze di base per promuovere processi di innovazione. È stato
entusiasmante osservare la rapida espansione della SSME sia nei mercati
emergenti, Vietnam e India, sia in economie affermate, come Stati Uniti e
Germania". La SSME si è diffusa in 250 università
di 50 paesi diversi, in sei continenti, offrendo corsi di laurea e singoli
corsi specifici. Qualche esempio: · L’Università di Pavia ha avviato da tre
anni un corso di laurea specialistica in Ingegneria dei Servizi fortemente
incentrato sulla riprogettazione di processi operativi della sanità e dei
servizi al pubblico per renderli più efficienti e innovativi. Gli studenti
hanno lavorato alla preparazione di project work per il monitoraggio del
livello di servizio e della qualità clinica del reparto di senologia della
Fondazione Maugeri di Pavia. · La Vietnam National University ha promosso un
corso in Gestione dei Servizi IT. · L’Università di
Bahçeþehir in Turchia ha un programma di scambio (dual degree program) per la
laurea specialistica in SSME con la Northeastern University del Massachusetts.
· L’Università di Pretoria, Sudafrica, sta realizzando un corso in SSME. ·
L’Universidad del Salvador in Argentina offre un corso di laurea
specialistica in Gestione dei Servizi Globali. · La Bond University del
Queensland, Australia, offre un corso di laurea specialistica in Gestione dei
Servizi. Le altre
università italiane che hanno già avviato corsi o
Master sulla SSME sono: il Politecnico di Milano, l’Università
di Castellanza (LIUC), la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa,
l’Università Milano Bicocca, l’Università di Trento,
l’Università di Roma Tre e la SDA Bocconi. “Dopo il primo triennio di corsi
universitari sulla SSME avviati con successo, IBM ritiene sia importante
compiere un ulteriore passo in avanti” dichiara Carla Milani,
University Relations Manager di IBM Italia “Questo comporta da una parte
una sempre più stretta collaborazione con le università italiane in
modo che questi corsi producano riscontri sempre più positivi sulla vita reale
delle persone e contribuiscano a rendere i nostri sistemi di servizi (le città,
il sistema sanitario, la gestione del traffico, i sistemi museali, ecc.) sempre
più efficienti; dall’altra parte significa motivare i
Governi, centrali e locali, ad intervenire per sostenere queste
iniziative”. A questo proposito IBM ha recentemente organizzato ad
Helsinki un evento europeo per dibattere sull’evoluzione
di questa nuova disciplina con un crescente coinvolgimento sia dei Governi sia
delle università maggiormente impegnate. A sostegno della ricerca
e dell’innovazione dei servizi vi sono attualmente
27 centri di innovazione e ricerca sulla SSME in università
di tutto il mondo. Questi centri offrono a team interdisciplinari composti da
ricercatori universitari collaborazione ed esperienza pratica. IBM promuove
anche concorsi per studenti con l’obiettivo di migliorare
i sistemi dei servizi, per creare un pianeta più intelligente, e
sponsorizza Premi incentrati sulla SSME sia per gli studenti sia per i docenti.
Maggiori informazioni sulla SSME sono disponibili sul sito
www.ibm.com/university/ssme; per informazioni sui Programmi per le università e sulla Academic Initiative di IBM:
www.ibm.com/press/university. Ufficio Stampa Morgana Stell Email: morgana.stell@it.ibm.com
Tel. 02 59620963 Cell. 3357693528 Pleon per IBM Emanuela Colò
emanuela.colo@pleon.com tel. 02 0066290 Rachida Azdod Tel: +39-02-006629-517
Fax: +39-02-20562-222 E-Mail: Rachida.Azdod@pleon.com Pleon Italy Via Lorenzini
4 20139 Milan Italy Tel: +39 02 0066290 Fax: +39 02 0066290 Web:
http://www.pleon.com
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( da "Stampa, La" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
VERBANIA.
APPUNTAMENTO DA DOMANI AL 25 APRILE Un summit con i geni dei numeri Confronto
fra le tesi di docenti, ricercatori e studenti: i lavori al Chiostro di Intra
[FIRMA]LUCA ZIROTTI VERBANIA Capitale della matematica nel nome di Georg
Friedrich Berhnard Riemann, studioso tedesco punto di riferimento del settore e
per una settimana al centro dell'attenzione di docenti, ricercatori e studenti
in arrivo da tutto il mondo. Verbania ed il Lago Maggiore si aprono alle
scienze e alla ricerca di qualità con il primo corso della «Riemann
International School of Mathematics», la scuola internazionale di matematica
che aprirà i battenti da domani al 25 aprile al «Chiostro» di Intra con il
primo corso di alta formazione. Un progetto pensato dagli atenei di Milano
(statale, Bicocca e Politecnico) con «Ars.Uni.Vco» (l'università
del Verbano Cusio Ossola), Provincia e Comune di Verbania, ma soprattutto con
il sostegno economico fondamentale da parte delle Fondazioni Cariplo e Banca di
Intra. «Una settimana di studio ed approfondimento di assoluta qualità, con docenti anche dagli Stati Uniti ed aperto ad un'ottantina di
giovani ricercatori da tutto il mondo» spiega Giorgio Benedek, professore
ordinario di struttura della materia all'università della
Bicocca e membro del comitato organizzatore. Un'occasione per riflettere
sull'importanza del lavoro dello studioso tedesco e delle scoperte che ancora
oggi restano pietre miliari nel campo della ricerca matematica, come nel
caso della teoria della relatività di Einstein. La sua vita fu breve, morì a 40
anni per tubercolosi e fu proprio il Lago Maggiore ad ospitarne gli ultimi
giorni di vita, cercò invano sollievo e cure con il clima del lago e alla sua
morte fu posata una lapide al cimitero di Biganzolo. Risvolti storici e legati
al territorio che rivivranno anche durante la settimana di lavori del convegno,
in particolare domenica con l'intitolazione di una targa all'istituto di Maria
Consolatrice a Biganzolo e poi nel pomeriggio con una sessione di lavori aperta
al pubblico. «Un'iniziativa ancora più importante in questa fase di crisi -
commenta Tiziano Pera, presidente di «Ars.Uni.Vco» -, siamo un territorio
piccolo e non possiamo avere un ateneo, lo sappiamo e non lo vogliamo neppure
ma è a questi master che pensiamo quando parliamo di formazione di qualità, in
grado di attirare persone sul nostro territorio».
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( da "Corriere delle Alpi"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
di Laura Milano
Scalon, riapertura possibile ma soltanto a metà L'esperto Genevois fissa un
limite all'estrazione: disponibili altri 15 mila metri cubi Dopo cinque mesi di
chiusura la Telve Rigo potrà ripartire ma seguendo nuove direttive VAS. La
miniera di Vas, chiusa all'attività estrattiva da cinque mesi, gode di relativa
buona salute, ma non deve strapazzarsi. Fuor di metafora, il parere di massima
di Rinaldo Genevois, fra i massimi esperti di geomeccanica dell'università di Padova, corredato dalla diagnosi definitiva
attesa a giorni, è di aprire e mettere in sicurezza la strada di arroccamento e
continuare l'attività estrattiva solo a metà, per un corrispettivo di 15 mila
metri cubi al massimo. Con la riapertura parziale ai fini della messa in
sicurezza del sito, si rimette in moto l'attività di un'azienda, la Telve Rigo,
in sofferenza per la cessazione forzata che si prolunga ormai da sei mesi, da
quando cioè si sono distaccati massi di oltre sei metri cubi che, nell'ottobre
dell'anno scorso, hanno quasi raggiunto la sede stradale. La Provincia ha
bloccato l'attività. Ma a quanto riferisce il sindaco di Vas, Andrea Biasiotto,
per le operazioni di ripristino e messa in sicurezza della strada di
arroccamento, sarebbe stata autorizzata l'asportazione del materiale, con
beneficio anche per la Telve Rigo in ritardo con i pagamenti ai lavoratori. Ma
gli interventi da fare sul sito per la ripresa dell'attività, sono
"certificati" dal superesperto di geomeccanica Rinaldo Genevois che
per un mese ha "fatto a fettine" la montagna sia con rilievi
dall'alto, mediante elicotteri, sia con la scansione della montagna con il
laserscanner. «Dall'alto la situazione è sembrata meno peggio, come si evidenzia nella relazione preliminare del docente di geomeccanica», anticipano il sindaco di Vas, Andrea Biasiotto
e il vicesindaco Sereno Solagna. «Ma dalla scansione si evidenzia l'opportunità
di una riapertura a metà. Entro dieci o quindici giorni al massimo, il docente invierà la relazione definitiva. Va da sé che il parere
dell'esperto farà testo per la revisione del piano futuro di coltivazione». Per
gli amministratori di Vas, la tutela della pubblica incolumità resta al primo
posto. Ma in tempi di vacche magre, dove il bilancio è condizionato anche agli
introiti dell'attività estrattiva (al comune vanno 65 centesimi di euro per
ogni metro cubo scavato), la rinuncia è improponibile, anche a fronte dei veti
della Provincia. L'esecutivo Biasiotto, del resto, non si è accontentato
dell'intervento di messa in sicurezza del sito, all'indomani del distacco dei
massi, con l'inserzione di estensimetri nelle crepe e con la disintegrazione
del tratto di parete più fragile. E' andato anche oltre la competenza del
comune, per aggiudicarsi l'autorevole parere da giocare nella fase di revisione
del piano di coltivazione. «L'unico potenziale pericolo», taglia corto Solagna,
«era l'instabilità della parete. Tolto quel problema, non ci sono motivi per
non procedere all'attività estrattiva».
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( da "Trentino" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
L'esperto in
progettazione nelle zone a rischio, svolge con un team di trentini la verifica
di stabilità delle case terremotate «Norme antisismiche inapplicate» Leonardo
Vulcan, ingegnere a Mesiano, in Abruzzo per i sopralluoghi JACOPO TOMASI
TRENTO. Una squadra di ingegneri e architetti dell'Università
di Trento è arrivata martedì in Abruzzo per verificare l'agibilità degli
edifici colpiti dal devastante terremoto che ha colpito L'Aquila e dintorni. A
coordinare i lavori è Leonardo Vulcan, 33 anni, dottore di ricerca e docente presso la facoltà di Ingegneria di Mesiano, ingegnere civile,
esperto in progettazione in zone a rischio sismico. Con lui ci sono
Andrea Lazzaroni, architetto ed esercitatore ad Ingegneria, Nicola Tondini,
ingegnere civile e dottore di ricerca, Marco Molinari, tecnico di laboratorio,
e Claudio La Manna, docente di architettura. Assieme a
questo team di esperti sono alloggiati al Campo Trento 1 di Paganica altri
venti trentini: dipendenti provinciali, ingegneri e vigili del fuoco che sono
al servizio della protezione civile nelle zone terremotate. Il loro è un ruolo
decisivo, preziosissimo: capire quali siano le strutture agibili e quali invece
siano ancora a rischio. Capire quali famiglie potranno tornare nelle loro case
e quali dovranno restare nelle tendopoli. Avanzare le prime ipotesi sulla
ricostruzione di città e paesi praticamente rasi al suolo dalle scosse del
terremoto. Ingegner Vulcan, cosa state facendo dal vostro arrivo in Abruzzo?
Ogni giorno dobbiamo verificare l'agibilità di alcuni edifici: andare sul
posto, studiare lo stato dei danni, la sicurezza delle strutture e compilare le
schede per la protezione civile nelle quali suggeriamo gli interventi da fare
per rendere agibile l'edificio, oppure se è inagibile. Che scenario avete
trovato? Decisamente forte. Alcune zone, come Onna o i centri storici di Paganica
e L'Aquila, sono quasi totalmente distrutti e la maggior parte delle case sono
inagibili anche per il rischio di crolli degli edifici vicini. Fuori dai
centri, dove ci sono edifici nuovi in cemento armato, la situazione è migliore.
Cosa pensa della polemica sulla "sabbia di mare" per costruire i
palazzi? Finora non ci siamo imbattuti in situazioni del genere. Si possono
evitare disastri come questo? I terremoti non sono facilmente prevedibili ed è
quasi impossibile evitare che ci siano danni agli edifici. Con una
progettazione oculata, però, è possibile evitare che ci siano morti. Bisogna
seguire le nuove norme ed effettuare controlli per evitare che ci sia qualcuno
che fa il furbo. Costruzioni in legno possono essere utili? Se si tratta di
edifici a due piani, possono risolvere diversi problemi. Per altri, dipende se
il contesto urbanistico lo consente. Come state vivendo questa esperienza? La
gente come vi ha accolto? Una cosa che ci ha colpito è l'ospitalità della
gente. Nonostante molti abbiano perso tutto, quando facciamo i sopralluoghi
nelle case ci offrono sempre qualcosa, ci ringraziano. è un'esperienza forte
perché un conto è insegnare certe cose sulla carta, un'altra è toccarle con
mano. Stiamo alloggiando nelle tende allestite dalla protezione civile e ci
fermeremo qui fino a domani, quando ci darà il cambio un'altra squadra di
esperti che arriva dal Trentino.
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( da "Trentino" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sportello per
analisi finanziarie Business Point: l'assistenza degli studenti alle imprese
TRENTO. Analisti finanziari in erba, seguiti da tutor esperti, per dare una
mano alle imprese in difficoltà. è l'idea alla base del progetto Business
Point, uno sportello di prima assistenza in materia di finanza e accesso al
credito, nato per testare sul campo le competenze maturate durante gli studi.
Un progetto di formazione, dunque, che però può portare molti benefici anche
alle aziende. Soprattutto a quelle che non dispongono di professionalità e
strumenti adeguati per affrontare in autonomia una gestione finanziaria che
oggi, anche alla luce della crisi globale, si fa sempre più complessa.
L'aspetto innovativo sta proprio nel coinvolgimento diretto degli studenti
dell'Università di Trento, seguiti da docenti dell'ateneo e
appositamente formati per svolgere analisi tecnico-finanziarie. Gli interventi
sono coordinati da esperti che collaborano al progetto su base volontaria e
gratuita. L'analisi parte dalla messa a fuoco della situazione finanziaria
dell'azienda per poi suggerire percorsi di riequilibrio e di rafforzamento.
Gli studenti possono successivamente svolgere un tirocinio presso l'impresa
interessata o i suoi partner (consulenti, banche, confidi) per approfondire il
piano d'azione proposto e seguirne gli sviluppi. Il progetto è partito in
queste settimane con il coinvolgimento dei primi quattro laureandi che, con
l'aiuto di un docente, stanno seguendo il caso di un'impresa
artigiana. L'obiettivo è però quello di estendere la sperimentazione ad altri
casi, attraverso la collaborazione con le organizzazioni d'impresa
(associazioni o confidi), gli studi professionali e le banche. «Il Business
Point è prima di tutto un progetto di tirocinio. Ma è anche un luogo di ascolto
delle persone che si trovano ad affrontare criticità nuove nella gestione delle
loro aziende» spiega Luca Erzegovesi, del Dipartimento di informatica e studi
aziendali dell'Università di Trento, ideatore del progetto. «Il Business Point
non dispensa ricette miracolose, né contributi finanziari, ma può aiutare
l'impresa a riconoscere i problemi e a rappresentarli in maniera chiara e
realistica. In questo modo, diventa più facile pensare e proporre ai partner
dell'impresa delle soluzioni efficaci, basate sulla fiducia reciproca e sulla
ricerca del bene comune». «Non esiste una soluzione globale alla crisi in atto»
aggiunge Erzegovesi. «Per combattere la recessione si invocano, giustamente,
massicci interventi pubblici. In Italia, gli aiuti alle imprese sono limitati
dai noti vincoli di spesa. In ogni caso non bastano se, parallelamente, non si
mobilitano i singoli operatori economici per riorganizzare e rilanciare le
attività d'impresa».
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( da "Tribuna di Treviso, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Documenti giunti
in ritardo Si discute di Pat L'opposizione lascia l'aula ZERO BRANCO. In
consiglio comunale arrivano il piano di assetto del territorio e gli accordi pubblico-privato per la riqualificazione di Zero e l'opposizione
compatta lascia la seduta. «Uno tra i documenti più importanti per un Comune,
qual'è appunto il Pat, ci è stato consegnato all'ultimo minuto, senza alcuna
possibilità di chiarimenti con i tecnici che lo hanno curato - attacca Renato
Toppan - la giunta ha organizzato mesi fa un solo incontro per illustrare sulla
carta cos'è il piano di assetto del territorio e quali siano i principi
base, poi più nulla. In Consiglio gli argomenti importanti vengono trattati da
questa giunta alla stregua delle piccole cose». Mercoledì in discussione
c'erano l'adozione del Pat e gli accordi tra il Comune e i privati Viva srl,
Civibus, Cazzaro srl e Zanibellato Dino e Ruggero. Non appena la discussione è
entrata nel vivo hanno lasciato i loro posti prima i consiglieri del Pd, a
seguire quelli del Gruppo Autonomo, di Impegno e Solidarietà e di Impegno
Popolare. «Quello della maggioranza è un atteggiamento bulgaro - conclude
Toppan - Non sanno argomentare le loro scelte e quindi cadono sull'attacco
personale». (ru.b.)
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( da "Cittadino, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Un ciclo di
incontri dedicato a Darwin: una giusta collocazione al suo pensiero n
Ripresentare Darwin e il suo pensiero nella corretta collocazione scientifica e
culturale, sfatando i falsi miti e le interpretazioni forzate della sua opera
in chiave socio-evolutiva o razziale. È questa la motivazione da cui ha preso
mossa a Casale l'organizzazione di un ciclo d'incontri dedicati a Darwin in
occasione del bicentenario della sua nascita (e 150esimo di pubblicazione
dell'Origine della Specie). A realizzare l'iniziativa sono state le
associazioni Anppia, Associazione nazionale perseguitati politici antifascisti,
e Anpi, Associazione nazionale partigiani italiani, insieme all'amministrazione
comunale e in collaborazione con il Centro Cultura e con l'Itis Cesaris.«Tutto
è nato da un'iniziativa dell'anno scorso per il 70esimo di promulgazione delle
leggi razziali - spiega Tiziana Mirotti, presidente dell'Anppia -. Il pensiero
darwiniano è stato spesso distorto, basti pensare al darwinismo sociale da
taluni visto alla base del razzismo nazifascista. Con questi incontri vogliamo
far conoscere alla gente, in modo semplice e divulgativo, il reale pensiero
scientifico del naturalista, spiegando anche quali sono le più moderne linee
interpretative dell'evoluzionismo biologico, e delle sue implicazioni
socio-culturali ed etiche».Il primo incontro si tiene oggi (alle ore 11) presso
l'aula magna dell'istituto Cesaris, dove il professor Vittorio Sgaramella,
responsabile del laboratorio di biologia molecolare e cellulare del Parco
Tecnologico Padano di Lodi, parlerà di "Rivisitazione di Darwin da parte
di un biologo molecolare". Il secondo incontro è previsto sabato 9 maggio
alle ore 15 nella biblioteca comunale: il professor Maurizio Casiraghi, docente di biologia evolutiva dell'Università Bicocca di Milano,
tratterà il tema "Darwin e l'evoluzione dell'uomo". Infine, l'ultimo
appuntamento si terrà sabato 23 maggio alle ore 15, sempre nella biblioteca
comunale, dove il professor Stefano Meriggi, docente di
filosofia della scienza all'Università Statale di Milano, parlerà di
"Etica ed altruismo nella storia evolutiva dell'uomo". «Sono
iniziative di grande spessore culturale, non frequenti in provincia - dice la
professoressa Maria Teresa Cigolini, dirigente scolastico del Cesaris che
ospita il primo incontro -. Scuola e biblioteca possono diventare la base di un
piccolo polo di divulgazione scientifica per la città». Un concetto caro anche
all'amministrazione comunale. «Il titolo dell'iniziativa non a caso è
"Scienza e Cittadinanza" - spiega l'assessore Roberto Ferrari -. La
volontà è di avvicinare la gente a temi anche difficili: riappropriarsi di
metodo e conoscenze non può che contribuire a innalzare il livello».Andrea
Bagatta
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( da "Provincia Pavese, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
di Maria Grazia
Piccaluga Università, le minoranze vogliono farsi sentire «Il rettore sarà
confermato, ma siamo in crisi e serve un lavoro comune» «Ci vuole qualcuno con
più energia» «Nessuno oggi intende mettersi in gioco» PAVIA. Un solo candidato,
nessun avversario. Salvo colpi di scena prima del 5 maggio Angiolino Stella si
avvia senza scosse verso una riconferma come rettore. L'incontro di ieri
pomeriggio, organizzato da ex illustri accademici in aula Foscolo, forniva
«idee per un programma». Ma di fatto sondava la possibilità di trovare un
candidato, un'alternativa a Stella. Un'impresa difficile, sembra. E allora c'è
chi rilancia. «Con il 51% si vincono le elezioni, ma non si governa». Vittorio
Vaccari, docente di scienze Merceologiche, ha tirato
un assist al collega, ex preside, Dario Velo. E Velo, che qualcuno indica come
non del tutto disinteressato alla candidatura, ieri è intervenuto per dire che
«il momento è talmente difficile che nessuno ha voglia di mettersi in gioco.
Significherebbe prendersi sulle spalle un fardello troppo pesante». Come ha
chiarito Gianluigi Corona - tra i promotori dell'incontro insieme agli altri
tre ex docenti Alberto Gigli Berzolari (rettore negli anni Ottanta), Paola Vita
Finzi e Alessandro Cavalli - «ci vuole qualcuno con più energia». «O si rimedia
subito o diventa tardi - ha vaticinato Velo -. A Pavia siamo più in crisi
rispetto ad altre università. Dobbiamo raccogliere
questa sfida o abbiamo chiuso. Ma questo contrasta con la presenza di una sola
candidatura senza programma». E allora ecco la carta da giocare lanciata sul
tavolo, alla presenza di un centinaio di persone: «Non bisogna individuare un
candidato ma una squadra, che lavori su un programma di rilancio del nostro ateneo.
La cosa più facile è litigare ma la difficoltà del momento lo sconsiglia. Serve
un piano che faccia dialogare il palazzo centrale con il Cravino». Cambiare il
sistema di governo dell'Università. Tante le ricette presentate ieri per fare
fronte comune contro la crisi nera. «Puntare su alcune aree dove Pavia già
eccelle» ha proposto in apertura Cavalli. «E se le cose funzioneranno far
entrare nel meccanismo virtuoso anche altri settori» ha precisato il matematico
Maurizio Cornalba che ha collaborato alla stesura del documento "dei
quattro saggi". Un documento che punta molto sulla ricerca e sugli
studenti sranieri. Anche se per attrarli, ha ricordato Giovanni Desimoni, che
tra due mesi lascerà la facoltà di Chimica per andare in pensione, «bisognerebbe
pagarli. Invece gli stranieri sono solo il 2% perché vengono gratis». Ieri,
all'incontro in aula Foscolo, erano presenti anche i rappresentanti degli oltre
30 firmatari del documento "Università di Pavia
2020". La nuova generazione di docenti, quelli che appunto saranno ancora
in cattedra tra un decennio. «Abbiamo dato intenzionalmente un titolo ambizioso
- spiegano Giovanni Magenes e Paolo Giudici - Ma sia chiaro che questo gruppo
non ha dietro alcun candidato rettore, la nostra è solo una proposta di sviluppo».
L'obiettivo è darsi da fare per far rientrare l'ateneo di Pavia, scivolato in
basso nelle graduatorie, nelle prime posizioni. E snocciolano cinque punti
cardine. Far convogliare le risorse sugli atenei è ormai il risultato di
calcoli balistici fatti dal numero degli studenti, da quello dei docenti, da
una serie di variabili economiche e gestionali. Ma per rilanciare l'ateneo, ha
sottolineato timidamente ieri Luca Canova, zoologo, «forse bisognerebbe
cominciare anche a considerare alcune questioni pratiche, come quella
geografica. Perché iscriversi a Pavia invece che a Milano se i collegamenti per
tutto il bacino di Cremona, Crema, Mantova sono difficilissimi? Strade
dissestate, linea ferroviaria carente. E ancora, perché l'Università non si
pone come fornitrice di servizi?». I problemi spiccioli del resto non mancano:
«Non siamo più in grado di gestire la manutenzione degli edifici - ha ricordato
il fisico Gianluca Introzzi -. A Scienze non compriamo un libro di testo nuovo
dal dicembre 2006 perché mancano i soldi». Gianni Francioni, filosofo, ex
preside di Lettere, ammorbidisce il contorni del quadro a tinte fosche. «Non
vedo un declino particolare di Pavia rispetto ad altri atenei, ma un momento
difficile generalizzato». Di una cosa è certo però: «Non servirà decentrare le
sedi, come ha fatto Bologna, ma investire sul modello di Università-campus, con
la rete di collegi, che ha funzionato per decenni, per non dir secoli».
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( da "Centro, Il" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 24 -
Regione I morti potevano essere di meno Il geologo: ma i costruttori in linea
con la classe sismica sottostimata L'AQUILA. Progettisti e costruttori degli
edifici crollati possono non essere perseguibili, perché in realtà si sono
adeguati alla normativa che pone l'area in una categoria di pericolosità
inferiore a quella effettiva. Sulla classificazione in zona 2 va giù duro
Patrizio Signanini, ordinario di Geologia applicata all'università
D'Annunzio di Chieti-Pescara. «E' inconcepibile come, nonostante da oltre mezzo
secolo esistessero tutte le premesse, mai nulla sia stato fatto per
riclassificare l'Aquilano in zona 1», denuncia. Il presupposto da cui parte il
geologo è che l'Aquila - che con Reggio Calabria ha il maggior livello di
pericolosità sismica e che, dopo Messina e Catania, risulta la città più
severamente colpita dai terremoti dell'ultimo millennio - è considerata zona 2
nella Carta di classificazione sismica (la Casmis, dal 1998 di competenza
regionale), strettamente correlata alle norme tecniche di costruzione. Questo
malgrado nella Carta della pericolosità sismica, (redatta nel 2004
dall'Istituto di geofisica a vulcanologia, pubblicata nel 2005), da cui deriva
la Casmis, la città sia considerata ad alta pericolosità. Un concetto questo
ripreso da un altro geologo, Emanuele Tondi, del dipartimento di Scienza della
Terra dell'università di Camerino, secondo cui
all'Aquila «vengono tuttora utilizzate norme tecniche applicate in città nelle
quali il terremoto non rappresenta un grave pericolo». «I criteri costruttivi
di una prima categoria sono molto più severi rispetto alla seconda», riprende
Signanini, «un edificio di prima categoria è in grado di resistere a
un'accelerazione orizzontale al suolo pari a 0.33g, cioé un terzo
dell'accelerazione di gravità, mentre un edificio di seconda è progettato per
resistere a un'accelerazione pari a 0.25g. E' chiaro che nel caso in cui tali
edifici subiscano accelerazioni via via maggiori, possono lesionarsi e infine
collassare. Così, se un edificio progettato per resistere a 0.25g riceve delle
sollecitazioni del doppio di quelle previste non è escluso che non possa
collassare. D'altra parte per un edificio costruito con le normative di prima
categoria e che riceva sollecitazioni pari al doppio di quelle previste, 0.66g,
è meno probabile ipotizzarne il collasso». E' per questo motivo che per il
geologo la catastrofe poteva essere contenuta, almeno in termini di decessi,
«se le cose fossero state affrontate ragionevolmente e per tempo». «Credo»,
continua, «che l'attuale terremoto abbia presentato un'accelerazione al suolo
inferiore rispetto a quella del 1703 e che quindi non rappresenti per l'area
quello che gli americani chiamerebbero il "Big one"». Il docente si augura che tutto ciò possa indurre a una riflessione coloro
che stanno accertando le responsabilità, «anche perché», afferma, «la massima
accelerazione del terremoto del 6 sembrerebbe essere dell'ordine di 0.5g, più
del doppio di un terremoto previsto per la zona 2». «Ne deriva»,
conclude, «la possibilità che progettisti e costruttori di quegli edifici anche
recenti e collassati abbiano operato più o meno bene, ma comunque attenendosi
all'attuale normativa in vigore nell'Aquilano e perciò difficilmente perseguibili».
(a.mo.)
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( da "Provincia Pavese, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
RIVANAZZANO
Futuristi a Stradella e Mede Domani l'incontro sull'arte RIVANAZZANO
Nell'ambito delle celebrazioni del centenario del movimento futurista,
organizzate dall'associazione Culturale Progetto Voghera e dall'assessorato
alla Cultura del Comune di Voghera, si terrà domani, dalle ore 9 alle 13, alla
sala riunioni dell'Aeroporto di Rivanazzano un convegno sul tema
"Futurismo Pavese". I relatori del Convegno sono Paola Pettenella,
responsabile degli archivi storici del Mart, uno dei più importanti musei
dedicati all'arte contemporanea (che conserva una ricca raccolta futurista); Anna Modena, docente di letteratura contemporanea
all'Università di Pavia (che tratterà dell'opera dello stradellino Pino
Masnata) e degli storico dell'arte Silvia Ferrari e Anna Zelaschi, docente di Storia dell'Arte che parlerano del futurismo pavese e
dell'attività di Regina Cassolo.
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 26 -
Sassari A tu per tu con l'energia del sole Una tre giorni sulle «rinnovabili»
al parco di Monserrato Convegni e postazioni per dimostrare le varie
applicazioni SASSARI. Da oggi il parco di Monserrato ospita una tre giorni dal
titolo «Rinnovabil.Mente». Si tratta della manifestazione locale con cui il
Comune di Sassari aderisce all'evento nazionale "I Giorni delle
Rinnovabili. Impianti aperti ai cittadini" promosso da Ises Italia, la
sezione italiana dell'International Solar Energy Society. L'appuntamento
nazionale nasce per avvicinare il grande pubblico alle energie rinnovabili.
«Rinnovabil.Mente», organizzata da Tottumpari-Cooperativa Sociale e Gesenu
consentirà ai cittadini di entrare in contatto le più importanti realtà nazionali
nel campo delle energie rinnovabili. Le tre giornate si apriranno con la
conferenza che avrà luogo in via Vienna, nell'aula magna della facoltà di
Scienze Matematiche Fisiche e Naturali e proseguiranno all'interno del Parco di
Monserrato con i momenti educativi e ludici. La conferenza, che sarà aperta dai saluti delle autorità locali e ospiterà
docenti dell'università di Sassari e di Cagliari e i referenti locali delle associazioni
Legambiente e Emergency, ha lo scopo di delineare un quadro della situazione
energetica attuale e di illustrare i possibili sviluppi delle energie
rinnovabili. Vi prenderanno parte Leonetto Conti della facoltà di
Scienze Matematiche di Sassari con la relazione «Le rinnovabili nel bilancio
energetico italiano», Francesco Spanedda della facoltà di Architettura di
Sassari con «Nuovi spazi per la sostenibilità», Michelangelo Puliga del
dipartimento di Fisica dell'università di Cagliari che
parlerà di «Accumulatori di Energie Rinnovabili», Massimo Fresi, responsabile
Energia di Legambiente Sardegna «L'energia dal sole ai tetti: le dinamiche e la
fattibilità del solare» e Giusi Canestrelli, anestesista e cardioanimatore con
«Il fotovoltaico nella struttura di Cardiochirurgia di Khartoum». In
concomitanza inizieranno gli incontri al Parco di Monserrato dove saranno
allestiti stand espositivi per le diverse tecnologie da fonti rinnovabili. La
Brandoni solare, la più importante realtà italiana per il fotovoltaico,
presenterà le caratteristiche dei pannelli fotovoltaici vetro vetro, una
tecnologia di ultima generazione pensata per una completa integrazione
architettonica. La Riello, con Lovisi s.r.l, esporrà e illustrerà le
caratteristiche e i vantaggi dell'utilizzo di pannelli solari termici mentre i
rappresentanti di CoverSystem illustreranno alcuni accorgimenti ideati per
l'isolamento termico e acustico delle nostre abitazioni. All'interno del parco
sarà inoltre presente Suncar srl con la Toyota Prius, la prima automobile di
serie con tecnologia ibrida nella storia, pensata per rispettare l'ambiente
diminuendo consumi e emissioni. Per i più giovani, sarà ricreato, oggi e
domani, un momento di educazione ambientale rivolto a tutte le scuole e
domenica ci sarà un momento ludico realizzato grazie alla collaborazione della
libreria "Petali di Carta", del negozio di giocattoli "La Città
del Sole" e del Laboratorio di Origami organizzato da Rosella Ulleri. Ai
visitatori sarà offerta una degustazione di prodotti tipici locali.
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
SETTIMANA DELLA
CULTURA A SILIGO «Terra», una mostra alla Fondazione Maria Carta SILIGO.
"Terra" è il titolo della mostra che sarà allestita nei locali della
Fondazione Maria Carta in via Aldo Moro dal 18 al 26 aprile, nell'ambito della
XIª settimana della cultura promossa ogni anno a livello nazionale dal
ministero dei Beni e delle Attività culturali. La mostra di Siligo è
dell'artista Gianni Polinas che ha realizzato due immagini, rielaborando in
modo originale due tra i ritratti fotografici di Maria Carta presenti nel vasto
archivio della Fondazione. Una personale reinterpretazione che ha trasformato le
foto originarie accompagnandole con parole, in un suggestivo percorso
iconografico che, partendo dai ricordi personali e di famiglia, ha costruito
dei brevi racconti sospesi come per incanto tra la realtà e la fantasia.
«Questo lavoro - spiega l'artista - segue un precedente percorso intitolato
"Il viaggio di Maria", anch'esso composto da due immagini, in cui
veniva affrontato il tema del distacco dalla propria terra per raggiungere un
sogno oltre il mare». Dalle immagini di Polinas, dal titolo significativo di
"Terra Chiara" e "Terra Scura", emerge il volto bellissimo
dell'artista silighese, che esce dalla funzione documentaria e funeraria delle
foto modello per assurgere da un lato a dea dell'amore, dall'altro a dea della
malinconia. Un felice connubio quindi tra immagini e parole, reso possibile
grazie ai testi preparati per l'occasione da Grazia Cherchi, docente di
Estetica delle Università di Siena e Sassari, che permette allo spettatore di
scorgere per un breve attimo lo sguardo dell'artista, che come un veggente ha
talvolta quella particolare capacità di andare "oltre" la superficie
delle cose, di cogliere l'invisibile nel visibile, dandogli colore e forma,
come in questo caso. Antonio Carboni
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Elementari di
Sorso Matematica un progetto innovativo SORSO. Il circolo didattico di Sorso,
nell'ambito delle attività didattiche, ha offerto una interessante iniziativa
ai propri allievi, sull'insegnamento innovativo e sperimentale della matematica
e della logica. L'obiettivo è quello di "tamponare" fin dalla più
tenera età le grandi difficoltà che esistono tra gli studenti nell'approccio a
queste discipline. Le attività prevedono l'intervento nelle
classi e nelle sezioni di docenti esperti del Mce, associazione di docenti di
scienze e matematica, altissime professionalità tra le quali un docente del Dipartimento di Matematica e fisica dell'Università degli
Studi di Sassari. è comunque la determinazione 1384 del 12 giugno scorso della
Regione, che attraverso l'azione 3.6.a, finalizza alle iniziative di
innovazione didattica nelle scuole dell'infanzia statali e nelle scuole
primarie e secondarie di primo grado e destina parte dei fondi Por deliberati
dalla commissione europea. Non si sono lasciati scappare la ghiotta occasione
la dirigente Andreina Desole e il corpo insegnante della scuola elementare di
Sorso, per avviare attività di laboratorio che vanno nella direzione di una
innovazione didattica capace di suggerire modalità di insegnamento meno
direttive. Sono molti gli studi recenti in didattica della matematica che hanno
per obiettivi quelli di esplorare le connessioni tra le difficoltà che gli
studenti incontrano nello studio della matematica, in particolare dell'algebra,
gli atteggiamenti dei docenti verso tale disciplina e i nodi della loro
formazione. Il problema della formazione diventa allora il nodo attorno al
quale costruire la sensibilità verso i contenuti e verso la didattica. Questa
iniziativa si muove in tale direzione, fornendo un'opportunità per la
condivisione di metodi e strumenti innovativi, con cui stimolare la formazione
dei docenti della scuola primaria e secondaria nel quadro teorico dell'early
algebra, cioè promuovendo la diffusione nelle classi di un insegnamento della
matematica di tipo costruttivo, atto a favorire il passaggio dal pensiero
aritmetico a quello algebrico, per valorizzare le attività di matematizzazione,
con le quali favorire la conquista da parte degli allievi delle competenze.
Competenze individuate dall'Ocse come indispensabili per l'educazione
scientifica di base nella società attuale e futura e valutate dal test
internazionale Pisa. Antonello Fiorentino
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 31 -
Sassari Originali creazioni Euli 900, il laboratorio di ceramica di Lalla
Maurelli, si trasferisce al n. 25 di via Carmelo. I locali, che saranno
inaugurati oggi alle 18, sono ampi e il bianco delle pareti fa risaltare il
rosso dei coralli e le tenui sfumature delle rose e delle calle che
abbelliscono le originali creazioni. Lavori fini e pregiati che l'autrice
realizza ispirandosi al mondo marino e alla sua isola, seguendo i metodi di
lavorazione tradizionali ma anche avvalendosi delle tecniche più moderne per
dare leggerezza e respiro alle sue opere. Così splendidi paralumi prendono la
forma di coralli, fiori e preziosi ricami, attraverso i quali la luce filtra
giocando con le ombre che si prioiettano sui muri. Oggetti certamente unici e
straordinari che ora Lalla Maurelli riprenderà a ideare nei nuovi locali con
materiali e attrezzature molto semplici: un tavolo da lavoro, una sfogliatrice,
smalti naturali, colori, vetrine, spatole, pennelli, raschietti, sgorbie e
tornielli. Perciò, niente calchi nè torni nel suo laboratorio, dove l'opera
nasce dall'assemblaggio delle parti, completate da deliziosi dettagli, spesso
molto piccoli, realizzati a mano. Tutto ciò permette di accogliere le richieste
dei clienti, personalizzando i lavori a seconda dei gusti. Così il laboratorio
di Lalla Maurelli arricchisce e rende più interessante e piacevole quella parte
del centro storico compresa tra via Usai, via Carmelo e via Mercato, che con le
sue gallerie, i laboratori, le botteghe e i negozietti di vario genere fa
rivivere e nobilita le arti e i mestieri della vecchia Sassari. Nella Sala Duce
di Palazzo Ducale è in corso una personale di Mario Soma, un medico-pittore
innamorato del paesaggio. Campagne, marine e scorci di paesi appaiono in tante
sue opere, sia che si tratti di acrilici, chine, tempere o acquarelli. I
panorami di Alghero, le marine di Stintino, i bianchi litorali del golfo
dell'Asinara, alcuni vicoli della vecchia Sassari e le campagne assolate di
Tergu li ritroviamo nelle sue tele accese dai rossi e dai gialli dell'estate, o
addolciti dal turchese del mare della Sardegna. Una mostra che merita di essere
visitata. Resterà aperta fino al 22 aprile. Galleria Dada (via Carlo Alberto
2). Molti apprezzamenti per la mostra di Tiziana d'Ascanio e Perla Malombra. Al
Cancello (via Usai n. 6). Esposizione permanente di opere di Michele Poddighe,
Franco Carenti, Costantino Spada, Stanis Dessy, Ennio Licheri, Manlio Masu,
Francesco Becciu, Mario Zedda, Ausonio Tanda, Video Anfossi, Vittoprio Calvi, Valerio Mazzanti, Sergio Contu, Lucidori,
Liliana Cano. A Siligo, dal 18 al 26 aprile, seguendo i testi di Gavina
Cherchi, docente di estetica nelle Università di Sassari e Siena, Gianni Polinas
reinterpreta e propone alcune delle immagini più intense di Maria Carta, nel
Museo a lei dedicato.
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( da "Mattino di Padova, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 35 -
Provincia Anni di piombo Dibattito Pd ESTE. La stagione degli anni di piombo a
Padova e il dibattito ancora aperto sull'offensiva giudiziaria partita dagli
arresti del 7 aprile 1979. Se ne parlerà domenica al convegno del Partito
Democratico su «Terrorismo rosso ed eversione a Padova tra memoria e storia»,
alle 10 nella sala Nassirya. Parteciperanno al dibattito coordinato da Omar
Monestier, direttore del mattino, il sindaco di Este Giancarlo Piva, il docente universitario di storia Carlo Fumian, il professore di
psicologia dello sviluppo all'Università Guido Petter, che subì le violenze del
terrorismo, il giornalista Michele Sartori e Alessandro Naccarato, deputato Pd
e autore del saggio «Violenze, eversione e terrorismo del partito armato a Padova»
(Cleup). (n.s.)
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 2 -
Cagliari Università mai ostaggio dei privati I cinque candidati a confronto con
il personale amministrativo MARIO GIRAU CAGLIARI. Cinque professori
contemporaneamente sotto esame era da un po' che non si vedevano. C'è voluta la
corsa, ormai lanciata, alla successione di Pasquale Mistretta per sottoporre
Maria Del Zompo, Gavino Faa, Giovanni Melis, Raffaele Paci e Antonio Sassu alla
valutazione di una commissione esigente: il personale dell'Università convocato
da Cgil, Cisl e Uil per "interrogare i futuri rettori". Risultato? Giudizio
sospeso, niente standing ovation, l'applausometro è schizzato in alto solamente
quando Sassu ha dichiarato che "la politica del personale non si può fare
con la circolare Brunetta". Per il resto battimani da bon ton del galateo.
Banditi i toni da campagna elettorale, molto soft i riferimenti al curriculum
individuale, indicato come unica stella polare per non sbagliare nella scelta
del rettore. «Anche se bisogna riconoscere - ha aggiunto la Del Zompo - che non
sono indifferenti carattere e personalità per un ruolo di coordinamento e
confronto». S'è parlato molto di ricerca, organizzazione, personale, rapporti
col territorio e governance. Solenne la promessa corale davanti ai
rappresentanti di 1190 amministrativi e tecnici: l'Università di Cagliari dovrà
rimanere totalmente pubblica, autonoma, a
finanziamento statale, perché le "Fondazioni non risolvono i
problemi", ha chiarito Giovanni Melis. Contro la politica dei tagli
annunciata dal "decreto Gelmini", l'unica strada percorribile è il
potenziamento della ricerca, unità di misura per attrarre fondi pubblici.
Gavino Faa ha promesso che uno dei suoi primi atti sarà l'apertura di un
ufficio europeo, "per portare fondi comunitari" sotto la torre
dell'Elefante. Raffaele Paci ha già individuato le direttrici:
riorganizzazione, premialità, merito e valutazione. Il futuro rettore,
qualunque sia il suo nome, teme il rischio dell'autoreferenzialità, che
l'Ateneo si chiuda in una torre d'avorio avulsa dalla città e dalla regione.
«Con la ricerca si fa la fertilizzazione del territorio», ha spiegato
efficacemente Antonio Sassu, che invita i 1200 docenti
(compresi 540 ricercatori) a potenziare il connubio università-territorio.
«Il servizio più richiesto dagli studenti - ha detto Gavino Faa - è farci
carico dei loro problemi ordinari: casa e trasporti prima di tutto». Con un
appello-critico alla città: «Cagliari non ha capito l'importanza
dell'Università». Neppure quella economica. è stato calcolato che
ciascuno dei 20 mila studenti fuori sede spende ogni mese 1000 euro e un
assegno mensile di 20 milioni merita maggior attenzione e sensibilità, forse
addirittura un vero quartiere universitario da Castello all'Orto botanico, da
piazza Yenne a piazza d'Armi. Ricerca e didattica in
cima alle preoccupazioni dei futuri rettori, ma supportate da una macchina
amministrativa e tecnica oliata, ancor meglio se decentrata - secondo Melis -
"per dare più potere a facoltà e dipartimenti". Qualche brusco colpo
di timone e cambiamento di rotta immediato l'Universià cagliaritana se lo deve
aspettare. Per risolvere il precariato: alcuni ricercatori da ben 16 anni
lasciati "tra coloro che son sospesi". Per scorporare dall'Università
le 130 persone che fanno parte dell'azienda mista. Per risolvere i conflitti di
competenza tra Senato accademico e Consiglio di Amministrazione.
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( da "Centro, Il" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 53 -
Cronaca Pulizia straordinaria delle spiagge L'assessore Del Prete: «Pronti ad
accogliere i primi vacanzieri» TURISMO Piano demaniale ancora fermo VASTO.
Spiaggia pulita per i ponti di Pasqua e del 1º maggio. Un intervento
straordinario per rimuovere rifiuti ed erbacce dall'arenile è stato effettuato
durante le vacanze pasquali dalla Pulchra, società mista
pubblico-privata che per conto del Comune si occupa del servizio di igiene
urbana. L'opera di ripulitura, dell'importo complessivo di 12mila euro, verrà
effettuata nuovamente durante il ponte del 1º maggio, con la speranza che,
questa volta, arrivino i turisti che sono stati attesi invano a Pasqua.
«Noi siamo pronti ad accoglierli», afferma fiducioso il vice-sindaco Nicola Del
Prete (Pd), «nel frattempo abbiamo voluto effettuare questo intervento
straordinario di pulizia dell'arenile per offrire ai potenziali vacanzieri una
immagine accattivante della spiaggia che rappresenta il principale biglietto da
visita della località». I mezzi meccanici della Pulchra - trattori,
estirpatrici e pulispiaggia - sono entrati in azione il 6 aprile scorso e hanno
provveduto allo sgombero di detriti, erbacce, rami, vetri e rifiuti disseminati
sull'arenile, dove durante il ponte di Pasqua sono iniziati anche i lavori di
manutenzione degli stabilimenti balneari. Insomma, ci si prepara per l'arrivo
dell'estate, anche se sulla stagione turistica ormai imminente non pesa solo
l'incognita della crisi e del terremoto che ha colpito la zona dell'Aquila, ma
anche la mancanza del piano-spiaggia. A distanza di circa tre anni dal suo
insediamento, la giunta del sindaco Luciano Lapenna (Pd) non ha ancora portato
l'importante provvedimento di pianificazione all'attenzione del consiglio
comunale, un passaggio che sarà preceduto dall'avvio di una serie di
consultazioni. Ad oggi non si riesce neanche a capire se le ragioni di tanto
ritardo sono di tipo tecnico o politico. In ogni caso bisogna fare in fretta.
Lo chiedono sia gli operatori turistici, che invocano certezze, sia le associazioni
di categoria che stigmatizzano i ritardi che stanno accompagnando il varo del
piano di programmazione del litorale. Eppure il piano spiaggia è una priorità
per l'amministrazione comunale che da tempo l'ha inserito nell'agenda. «Stiamo
aspettando di essere convocati per discutere delle nuove concessioni demaniali
e di quelle già esistenti», afferma Simone Lembo, coordinatore provinciale Fiba
(Federazione italiana balenatori), «su questo argomento bisogna accelerare i
tempi». Anna Bontempo
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( da "Nuova Sardegna, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
CULTURA «La città
che legge 2009» Rassegna di libri e incontri con gli autori in città Prossimo
appuntamento con lo scrittore Gianluca Solera CARBONIA. Continua la prestigiosa
rassegna culturale «La città che legge 2009». In questa fase sono previsti
incontro con le autrici e gli autori delle opere letterarie più significative
del panorama nazionale ed internazionale. L'iniziativa è del Comune di
Carbonia, Sistema Bibliotecario Interurbano del Sulcis, Libreria Lilith,
Società Umanitaria ed il Presidio del Libro «Libriamoci». Il prossimo
appuntamento è per sabato 18 aprile, presso i locali della Biblioteca Comunale,
alle ore 18. Riflettori puntati su un libro di Gianluca Solera, dal titolo
«Muri, lacrime, za'tar- Storie di vita e voci dalla Palestina». Si tratta di
un'opera di grande attualità che offre numerosi spunti di riflessione.
L'introduzione sarà di Flavio Multineddu, mentre la presentazione del libro è
stata affidata a Wasim Dahmash, docente di lingua e letteratura araba presso l'Università di Cagliari.
Sarà presente anche l'autore del libro, Gianluca Solera: «Il libro si presenta
come un viaggio attraverso l'umanità - si legge nella presentazione degli
organizzatori - un viaggio silenzioso tra le crepe delle ideologie e delle
credenze messianiche che hanno reso la vita della Palestina e di Israele un
inferno. Ma allo stesso tempo è un libro politico, nel senso che legge
fatti ed avvenimenti odierni attraverso le piccole cose di tutti i giorni,
senza guardare al colore della fede e del sangue dei suoi protagonisti, con
pietas cristiana, interrogandosi sul senso della giustizia umana e dando voce a
chi vuole alimentare le speranze di pace e convivenza senza ignorare ciò che è
fonte di oppressione ed ingiustizia». Il libro «Muri, lacrime, za'tar» è una
sorta di itinerario attraverso quella terra particolare che qualcuno definisce
«senza confini» e che di volta in volta viene chiamata Samaria, Giudea, Gaza,
Territori Palestinesi Occupati, Israele, Terra Promessa, Terra Santa o Waqf
Islamico. Insomma, una regione sofferente e divisa. Giulio Solera la racconta
in modo profondo. Lo scrittore è responsabile network della Fondazione «Anna
Lindh» che opera per il dialogo tra le culture del Mediterraneo ed ha sede ad
Alessandria d'Egitto. Solera ha vissuto per due anni nei Territori Palestinesi:
«Un'esperienza che lo porterà a compiere un viaggio attraverso la Terra santa -
aggiunge la nota - al di là delle appartenenze nazionali, etniche e religiose,
annotando da scrupoloso cronista le voci dei suoi abitanti e facendo risaltare
la bellezza nelle cose più umili, come, ad esempio, lo za'tar (il timo) che viene
gustato con l'olio d'oliva sul pane casereccio». Il patriarca latino di
Gerusalemme, monsignor Michel Sabbah ha scritto la prefazione del libro mentre
Luisa Morgantini, vicepresidente del Parlamento Europeo s'è occupata della
postfazione.(e.c.)
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( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
L'INVASIONE DELLA
SCIENZA BIMBINFORMA Da oggi al 24 aprile un'ondata di scienza investirà il
Municipio Roma 3 con il festival «Scienza 3» per
valorizzare e far conoscere le risorse scientifiche e culturali della zona, in
collaborazione con l'Università La Sapienza, l'Iss e il Cnr. La kermesse
dedicata ai ragazzi si apre stasera alle 19.30 con un Caffè matematico alla
Biblioteca comunale di Villa Mercede; il mondo quantistico spiegato in maniera
semplice da docenti universitari. Domani alle 11.00, alle 15.00 e alle 17.00 a Technotown «La
fisica suonata», un laboratorio scientifico musicale per ragazzi. Domenica alle
11.00 grande «Caccia al tesoro scientifica» a Villa Torlonia con premi offerti
dall'Agenzia Spaziale Italiana. Chiuderà il festival una serata astronomica
nella città universitaria: alle ore 20.00 al Dipartimento di Fisica. Sempre
domenica 19 alle 10.30 e alle 15.30 «Vivente o non vivente», il museo a
disposizione dei più piccoli per scoprire i segreti della vita. Sempre domenica
alle 11.30 e alle 16.30 «A caccia di Dna», dove saranno proprio i bimbi più
grandi, dagli 8 agli 11 anni, ad estrarre il Dna da un frutto per conoscere
meglio questa molecola e il suo funzionamento. Via U. Aldovrandi, 18. Info. 06.
32609200.
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( da "Libertà" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Coni: ecco le
medaglie per gli atleti E martedì l'okay alla collaborazione con l'università Cattolica Piacenza - Mercoledì 22 aprile, dalle
ore 10 alle 12, presso la Sala Convegni "G. Piana" dell'Università
Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, si svolgerà la cerimonia di consegna
delle medaglie Coni al valore atletico. Prima della cerimonia, verrà presentato
il protocollo d'intesa relativo al rapporto di collaborazione tra il Comitato
provinciale Coni e l'università cattolica del Sacro Cuore. Quindi, sarà la volta di un
intervento del professor Pierpaolo Triani, docente di
didattica e pedagogia speciale nella facoltà di scienze della formazione, sul
significato pedagogico e culturale della premiazione, intervento che verrà
approfondito con il contributo degli studenti delle classi presenti all'evento.
Le medaglie al valore atletico che verranno consegnate martedì mattina, sono
state assegnate dal Coni sulla base dei risultati sportivi conquistati a
livello agonistico da atleti piacentini nel corso degli anni 2004, 2005 e 2006.
Saranno premiati: Salvatore Chiuri, Massimiliano Cremona, Luca Tencati,
Giancarlo Borreri, Giovanni Dallarda (medaglia d'argento); Benedetta Bisotti,
Alessandro Cremona, Laura D'Amato, Luca Fontanella, Giorgia Mancin, Chiara
Prazzoli, Davide Dallospedale, Giairo Ermeti (medaglia di bronzo). 17/04/2009
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( da "Adige, L'" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
nicoletta redolfi
Ci ha lasciati una figura storica della scuola roveretana: il professor
Alessandro Niccolini, per quarant'anni stimatissimo docente di matematica nicoletta redolfi Ci ha lasciati una figura
storica della scuola roveretana: il professor Alessandro Niccolini, per
quarant'anni stimatissimo docente di matematica. Al liceo
Rosmini ha formato generazioni di studenti ai quali dava molto e dai quali,
allo stesso tempo, pretendeva molto, lasciando un'impronta indelebile.
Nacque a Trento nel 1922: il padre era il latinista Ludovico Niccolini. Si è
laureato presso l'università degli studi di Milano.
Rientrato a casa dal servizio militare a seguito dei convulsi eventi dell'8
settembre, dopo la guerra ha cominciato ad insegnare alle scuole medie
Bresadola di Trento matematica e fisica. Vinto quindi il concorso a Roma per le
scuole superiori, è venuto ad insegnare a Rovereto verso la fine degli anni Cinquanta,
lavorando prima al liceo classico e poi allo scientifico (istituito
successivamente) fino alla pensione (ultimi anni Ottanta), assumendo anche il
ruolo di vicepreside senza rinunciare alla sua mitica giacchetta blu . Ha
prestato servizio anche all'Euroscuola e all'Alfieri. Due gli hobby amati: i
fossili ed i francobolli. Andava con i figli a «sassi» nei dintorni di Rovereto
e con loro ha messo insieme una bella raccolta. Come filatelico, interessato
soprattutto alla Germania e all'Austria, ha esposto spesso in vari congressi
meritando riconoscimenti per la sua professionalità. Uomo semplice e schietto,
molto colto, dalla parlata secca e breve ma essenziale, sensibile e generoso,
onesto con pochi amici ma molto attaccato alla famiglia: la moglie Dolores, i
figli Francesca e Beppe, infine la nipotina, regalo gioioso degli ultimi sei
anni, che seguiva con orgoglio e commozione. Non lo incroceremo più a passeggio
per via Lungoleno o in via Dante dove spesso si perdeva il suo sguardo azzurro
limpido. Oggi alle 16, nella chiesa di Santa Maria l'ultimo saluto. 17/04/2009
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( da "Unita, L'" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
«Io non crollo»
Universitari già pronti a ricominciare MARCO BUCCIANTINI Loro non crollano. «Ma
non lasciateci soli» - chiedono gli studenti. E con loro i professori, il personale non docente, gli sfollati, gli
amministratori, la gente che vive qua, e dorme sotto il cielo nudo e ci spera
perché l'Università dell'Aquila è come il Gran Sasso che domina tutto, ovunque
ti giri. È la base per ricominciare, è il cemento armato per ricostruire: 27
mila iscritti, quasi 20 mila fuori sede, quindi affitti, spese, soldi,
istruzione, cultura. Democrazia, perché studiare all'Aquila costa poco, con 100
euro si trova un posto in camera doppia. «Vorrei fare architettura» -
raccontava la «maturanda» Ilaria, «ma a Roma non posso andare, mio padre non
può spendere quei soldi, mentre qui posso continuare a studiare». L'Università
per tutto, ma intanto per gli aquilani, perché l'Ateneo occupa anche mille e
500 persone, quasi tutte del posto. per difendersi Per difendere questo, per
difendere loro stessi, studenti e dipendenti bazzicano le tendopoli con la
maglietta «Io non crollo», scritta in stampatello maiuscolo, sotto lo stemma
dell'Università. Così vestiti sono stati a Coppito, al dipartimento di Scienze,
dove il rettorato ha trovato una dimora d'emergenza. Sono stati ieri ad
Ingegneria, su in montagna, la facoltà a 1.200 metri
d'altitudine, sopra Pianola. Buone notizie, l'anagrafe degli studenti è stata
recuperata e sarà messa online. Entro metà maggio si dovrebbe riprendere a fare
lezione, in qualche modo (solo la sede di Medicina è prossima all'agibilità,e
potrebbe ospitare anche altri corsi di laurea). Le sessioni d'esame estive
saranno rispettate, assicura la segreteria. «Noi possiamo studiare anche nelle
tende» - scrivono sul blog del sito universitario i ragazzi fuori sede, pronti
a tornare, «anche se non ci sono case disponibili». Sono i laureandi di
ingegneria, «nessuno di noi vuol trasferirsi, vogliamo laurearci all'Aquila» -
è l'atto d'amore per la città ferita. la specialistica Fra loro, c'è Federico
Samuenti, che è in dirittura d'arrivo, alle prese con la Specialistica. Sta
appresso alla Protezione civile, che se ne serve per le ricognizioni degli
edifici della zona, per valutare l'agibilità. «In pratica faccio tirocinio,
spero mi serva per il curriculum». È accampato al campo adiacente la sua
facoltà, lassù sui monti: «La struttura ha retto - fa, con l'occhio
dell'ingegnere civile che già difende la categoria - mentre sono caduti i
tramezzi, schiacciati dai lucernari. I calcoli furono fatti bene, l'arredo no».
Nella foto spettinata davanti alla sede di Scienze, quando quelli che non
crollano si sono messi in ordine come una squadra di calcio, i più bassi
davanti, i più alti dietro, e il vento scompigliava le pose, Michela Tuzzi è la
terza in seconda fila. «Vengo dalla vale del Roveto, quella che scende verso
Sora. Mio fratello fa l'operaio nelle ferrovie, a Milano. I suoi amici sono
tutti disoccupati, passano le giornate alle macchinette del videopoker. Dalle
mie parti, o studi o non sai che fartene del tempo. L'Università dell'Aquila
per tutto il nostro povero territorio è una possibilità, una speranza». Non
crollano, ma diamo loro una possibilità. «Io non crollo» è lo slogan scelto da
universitari e docenti per far conoscere la voglia di ricominciare. Sono 27mila
gli iscritti all'Ateneo. Alcune sedi, come Medicina, si sono salvate, e possono
ospitare le lezioni.
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( da "Libertà" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Oggi conferenza
di Bellingeri E' confermata per questa sera alle 21 al Museo civico di storia
naturale, in via Scalabrini 107, la conferenza di Giampiero
Bellingeri, docente di letteratura turca all'Università Ca Foscari di Venezia Oggi
conferenza di Bellingeri E' confermata per questa sera alle 21 al Museo civico
di storia naturale, in via Scalabrini 107, la conferenza di Giampiero
Bellingeri, docente di letteratura turca all'Università Ca Foscari di Venezia.
17/04/2009
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( da "Libertà" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
stasera
a piacenza Tra Oriente e Occidente al Museo di scienze Questa sera alle ore 21
nella sede del Museo civico di storia naturale in via Scalabrini 107 Giampiero
Bellingeri, docente di lingua
turca all'Università Ca Foscari di Venezia, terrà una conversazione sui
rapporti tra Oriente e Occidente presentando anche immagini del quattrocentesco
mappamondo di Fra Mauro 17/04/2009
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( da "Tirreno, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 12 -
Grosseto Castel del Piano ricorda la professoressa Bonelli CASTEL DEL PIANO.
Iniziativa toccante, quella che si svolgerà martedì 28 aprile, alle ore 15,30,
nella sala consiliare del Comune di Casteldelpiano, organizzata dal liceo
"Fermi": "In ricordo di Paola Bonelli: la matematica e la sua
didattica". Chi è. Paola Bonelli, scomparsa nel 2001 a soli 48 anni, è stata
una insegnante di matematica conosciutissima da tutti e amata profondamente dai
ragazzi amiatini che avevano frequentato o stavano frequentando allora il Liceo
scientifico di Castel del Piano. Ricercatrice universitaria per qualche anno,
aveva cominciato a insegnare al Magistrale di Arcidosso e poi aveva scelto
l'insegnamento della matematica e della fisica al liceo "Fermi". Per
tutti i ragazzi è stata non solo una ottima docente,
ma soprattutto una attenta e esperta consigliera e un modello insostituibile
per studenti e colleghi. Un'insegnante che credeva e comunicava oltre che il
fascino dei numeri, anche la necessità più urgente dei valori e delle
responsabilità. Il testamento. Il testamento che ha lasciato ai suoi ragazzi è
stato scritto con tutta la passione che richiede il compito con cui
l'insegnante da sempre si confronta: dare agli allievi dei punti fermi che
possano servire nella vita oltre che nelle aule della scuola. Adesso il Liceo
casteldelpianese che le ha intitolato, qualche tempo fa, anche l'aula degli
insegnanti dell'Istituto, la vuole ricordare con questo incontro a cui sono
stati invitati "tutti coloro che sono stati alunni, colleghi e amici della
professoressa Paola Bonelli, docente di matematica e
fisica". Il progetto. Il dirigente scolastico Franco Lovari, che ha
organizzato l'iniziativa, spiega che l'idea di organizzare un convegno sulla
matematica legato alla memoria di Paola Bonelli, è venuta al professor Paolo
Freguglia, docente ordinario di matematica presso l'Università degli studi de
L'Aquila e al Dottor Cristiano Bocci, ricercatore presso il Dipartimento di
Scienze matematiche e informatiche dell'Ateneo senese. Il primo, amico e il
secondo, alunno della Bonelli, che hanno lanciato l'idea di un convegno in suo
ricordo. «Abbiamo colto di buon grado l'idea di Freguglia e del Bocci,
aggiunge il dirigente Lovari, e abbiamo ricercato nei nostri registri tutti i
nomi degli alunni di Paola. Più di 300 persone a cui abbiamo spedito l'invito.
Sono sicuro che interverranno in tanti, perché sebbene siano già trascorsi 8
anni dalla sua scomparsa, la figura di Paola è restata impressa nella mente e
nel cuore i tutti. Segno che quando si semina bene, i frutti rimangono». Il
tema dell'incontro, la matematica e la sua didattica, sarà sviluppato dal Prof.
Paolo Freguglia e dal Dottor Cristiano Bocci. Fiora Bonelli
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( da "Secolo XIX, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Una mostra e un
documentarioper raccontare Camillo Golgi l'evento di villa nobel UNA CORNICE straordinaria
per celebrare, nella Settimana della Cultura, Camillo Golgi, il primo Italiano
vincitore del Nobel per la Medicina (1906). Sarà Villa Nobel, il
"nido" dello scienziato svedese, ad accogliere le celebrazioni
dedicate al grande studioso considerato "l'architetto del cervello".
All'opera scientifica di Camillo Golgi (1843 - 1926) e ai riflessi che ebbe
sull'evoluzione della medicina fino ai nostri giorni è dedicato lo spazio
espositivo "Golgi, architetto del cervello" che la Provincia di
Imperia ha realizzato in collaborazione con il Sistema Museale dell'Università
degli Studi di Pavia. Mercoledì 22 aprile alle ore 11 apre ufficialmente lo
spazio espositivo e verrà proiettata l'anteprima della Docufiction "La
Finestra al Microscopio - un dialogo impossibile con Camillo Golgi" (la
proiezione verrà ripetuta alle ore 17). Si tratta del primo documentario sulla
figura di Golgi, realizzato nei luoghi legati alla sua vita e alle sue scoperte
come il Pio luogo degli Incurabili di Abbiategrasso e l'istituto di Patologia
dell'Università di Pavia. La mostra presenta temi che hanno avuto un grande
sviluppo nella biomedicina contemporanea come le origini delle neuroscienze, la
biologia strutturale della cellula, le prime fasi di sviluppo
dell'infettivologia. Saranno esposti documenti (i telegrammi di felicitazioni
di Giosuè Carducci e Giolitti o i primi disegni dei neuroni) e oggetti legati
alla vita e all'attività scientifica di Golgi. All'apertura parteciperanno: il
presidente della Provincia Gianni Giuliano; i curatori della mostra, Paolo Mazzarello (docente di Storia
della Medicina) e Alberto Calligaro (preside della Facoltà di Medicina
dell'Università di Pavia); il regista del documentario Marco Kuveiller. La
mostra rimarrà aperta fino al 30 maggio. L'ingresso è libero. Orari: dal
martedì al giovedì dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18. Il 30 maggio
l'esposizione verrà chiusa con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione
di Gunter Blobel, Nobel per la medicina 1999. In occasione della
"Settimana della Cultura" da domani al 26 aprile, Villa Nobel resterà
aperta tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle ore 15 alle ore 18.
Milena Arnaldi 17/04/2009
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( da "Secolo XIX, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Incontri,
dibattiti e aperitivocon il pescautore il programma IL PROGRAMMA di oggi
prevede alle 16 nella sala D l'incontro "Identikit di un pesce".
Modera Silvio Greco, presidente del comitato scientifico di Slow Fish. Conduce
Angelo Maria Droetto, Veterinario responsabile unità operativa igiene e
alimenti animali della Asl 3. Sempre alle 16, (sala E), "Non solo pesca ma anche ambiente e salute", con Silvano
Focardi, Rettore dell'Università di Siena e Michael De Alessi, docente di microeconomia, all'Università della California Berkeley. Alla
stessa ora, nella sala F, "Come compriamo: consumatori più consapevoli
possono guarire il mare" con Roberto Burdese, presidente di Slow Food
Italia. Nella sala G, invece, "Mari di carta per i ragazzi - Il
mare raccontato" con la presentazione del libro "Vi piace il mare? Il
Mare raccontato ai bambini di Franco Andaloro". Alle 19 nella sala C
"Aperitivo con il pescautore" (su prenotazione). Infine, da segnalare
gli appuntamenti del Teatro del gusto, nella sala teatro, con le dimostrazioni
della chef Franca Checchi alle 16 e della chef slovena Ana Ros, alle 19. Questi
eventi sono a pagamento: 20 euro per i soci e 25 per i non soci. 17/04/2009
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( da "Tirreno, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 4 - Pisa
Università: combattiamo per gli spazi Nell'Ateneo di Pisa da alcuni mesi si
stanno restringendo gli spazi di libertà e di partecipazione. Quello che ci
preoccupa è il sostegno accordato da liste studentesche a provvedimenti che
vanno nella direzione di mercificare non solo il sapere ma anche l'uso di spazi
universitari fino ad oggi liberi ambiti dove discutere, dialogare, organizzare
dibattiti. Non capire che il nuovo regolamento sugli spazi è espressione di un
modello universitario analogo a quello voluto dalla Gelmini e da Berlusconi è
un segnale preoccupante specie per quanti poi rivendicano in pubblico la
riappropiazione di spazi e processi di autoformazione (come saranno possibili
in una università che offrirà i propri spazi solo a
pagamento?). Dal rifiuto di concedere le aule per le iniziative organizzate
dalla campagna di boicottaggio a sostegno del popolo palestinese, al silenzio
del corpo accademico verso le cariche della Polizia agli studenti, registriamo
fatti preoccupanti che sanciscono la chiusura dell'università
rispetto alla città. Negli anni l'università, specie
nelle stagioni di maggiore conflitto sociale, è stato un punto di discussione
aperto a lavoratori e cittadini, la presenza di molti operai nelle aule
dell'Ateneo ha avuto anche l'effetto di avvicinare i
docenti e gli studenti alla cittadinanza e di acculturare con convegni e
dibattiti quanti avevano abbandonato gli studi. Abbiamo più volte ripetuto le
strette analogie tra il regolamento sull'uso delle biblioteche e il regolamento
per la concessione di spazi dell'ateneo gestiti direttamente
dall'amministrazione centrale. Poche riflessioni su questo testo: gli
spazi saranno per lo più a pagamento (sempre, per il personale esterno
all'Università); anche per la concessione gratuita il concessionario dovrà
sostenere le spese per la vigilanza, per l'antincendio e il pronto soccorso; il
rettore avrà il potere di revocare la concessione e in molti casi verrà
richiesta una cauzione. è evidente che questo regolamento si prefigge l'obiettivo
ben preciso di eliminare ogni libero accesso alle aule universitarie, eliminare
le aule autogestite, lasciare a Rettori e Presidi ogni decisione in materia. Il
nostro invito va agli studenti: respingete questo regolamento e combattete ogni
forma di restringimento degli spazi di libera discussione. Salvatore Bonavoglia
Cobas pubblico impiego
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( da "inalessandria.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
(0) 17 Aprile
2009 Tanti appuntamenti in questo week end Anche in questo week end di aprile
sono in programma in molte località della provincia di Alessandria, diversi
appuntamenti con concerti musicali, spettacoli teatrali, mostre d’arte,
eventi culturali ed anche politici, rassegne fieristiche. Come di consueto, li
raggruppiamo in un unico articolo ed in questa specifica rubrica (con qualche
ulteriore riferimento nella galleria fotografica): Venerdì ad Alessandria
sit-in di fronte alla libreria ‘Nuova Terra’ Il
Partito Democratico organizza per Venerdì 17 Aprile un SIT-IN di fronte alla
libreria Nuova Terra (nei giorni scorsi chiusa per cessata attività) nell’intento
di sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi del commercio e sulle
perdite di posti di lavoro nello stesso. Il sit-in avrà inizio alle ore 18.
Abbiamo scelto di partire da un caso concreto (due commessi che perdono il posto di
lavoro) per parlare di un problema ben più ampio. Due piccoli commercianti
moltiplicati per cento, duecento o più, danno come risultato alcune centinaia
di disoccupati che vivono le identiche difficoltà di chi sta perdendo lavoro in
altri settori. In questo caso specifico, poi, i problemi da affrontare sono
ancora più gravi, poiché i nuovi disoccupati non sono sostenuti da cassa
integrazione o da altri ammortizzatori sociali. Con l’iniziativa
del SIT-IN, il Partito Democratico vuole esprimere solidarietà ai due commessi della Nuova
Terra e a tutti i lavoratori nelle loro condizioni, ma non solo. Chiediamo che
a livello locale si affronti con serietà il problema della sopravvivenza dei
piccoli negozianti. Chi chiude un’attività spesso perde il lavoro, proprio
come chi ha lavorato con lui. Crediamo dunque che l’opinione
pubblica debba essere sensibilizzata su questo problema, specialmente quei
negozianti che rischiano la chiusura e la disoccupazione come i commessi della
libreria Nuova
Terra. Il problema degli affitti commerciali, in un momento di grande
difficoltà economica come quello in atto, incide in modo rilevante sui costi di
gestione. Nel caso della libreria Nuova Terra, a fronte di un’autoriduzione
di stipendio che i commessi si sono imposti per sopravvivere commercialmente, non ha fatto
seguito una proporzionale diminuzione dell’affitto (vicino a
5.000 euro mensili in Vicolo dell’Erba!). I proprietari degli immobili
debbano essere sensibilizzati sul fatto che, in tempo di crisi, aumentare gli affitti è
controproducente per tutti, anche per loro stessi. In questo, il ruolo di
sensibilizzazione da parte dell’Amministrazione
comunale sulle Associazioni dei proprietari e sui proprietari stessi possa
essere determinante. Crediamo che un nuovo patto tra Comune, Commercianti e
Proprietari sia una strada concreta e percorribile per affrontare al meglio i
problemi attuali dei commercianti cittadini, e per mettersi al riparo dai
visibili effetti della crisi economica. L’accessibilità al centro storico, infine, è da
rivedere: ribadiamo la nostra richiesta di un immediato intervento sui costi e
sugli orari dei parcheggi a pagamento: questi rappresentano un deterrente sia
per chi vuole fare acquisti in centro, sia per chi deve recarvisi per lavoro
con ulteriore aggravio di costi. L’estensione del
pagamento della sosta alla “pausa pranzo” e l’aumento del costo
del ticket incide negativamente, com’è ovvio, sul bilancio dei
commercianti della città. Il Comune può e deve dare subito dare una pronta risposta sulla questione dei
costi del parcheggio, il cui recente aumento non è di aiuto al settore del “piccolo”
commercio. Pensiamo che non sia impossibile presentare un’idea di ZTL
FUTURA e POSSIBILE, che metta insieme le esigenze dei commercianiti, quelle dei cittadini e quelle
della salute. Preparando una citta’ dove si possa
parcheggiare in tutti i parcheggi periferici usufruendo di un comodo servizio
navetta, incrementendo il servizio ECCOBUS, permettendo di coprire zone e orari
ancora scoperti,
limitando le strisce blu nella metratura e negli orari, creando un servizio di
consegna domicilire per chi commercia in articoli difficilmente traportabili,
offrendo buoni parcheggio a prezzo notevolmente ribassato per chi lavora in
centro e arriva da fuori citta’. Ottima l’idea di
bike e moto sharing magari con moto elettriche (che oggi usufruiscono di grandi
incentivi all’acquisto): purché si creino anche le colonnine per la
ricarica delle stesse, ad oggi inesistenti! (Partito Democratico - Forum Commercio Circolo di Alessandria) Oggi
sciopero generale di otto ore del comparto agricolo FAI CISL, FLAI CGIL e UILA
UIL Nazionali hanno proclamato per oggi, venerdì 17 aprile uno sciopero
generale di otto ore del comparto agricolo per protestare contro quanto contenuto
nel disegno di legge n. 2187. Tali norme, previste nel disegno di legge n. 2187 in via di approvazione
definitiva, sollevano sostanziali questioni, così sintetizzabili: 1. La prima
questione riguarda il lavoro accessorio che, regolato dall’art.
70 della
decreto l.gs 276/2003, attualmente è limitato alle sole attività agricole di
carattere stagionale effettuate da pensionati, e da giovani con meno di 25 anni
di età regolarmente iscritti a un ciclo di studi presso l’università o un istituto scolastico di ogni
ordine e grado. L’estensione di tale tipologia contrattuale
alle “casalinghe” comporta una discriminazione inaccettabile che,
oltretutto, farebbe perdere tutele e diritti acquisiti nel corso degli ultimi
cinquanta anni. 2. La seconda, invece, è relativa all’ad. 74 dello
stesso decreto legislativo, in materia di Prestazioni che esulano dal mercato
del lavoro. Si tratta, precisamente, delle attività agricole che “non
integrano in ogni caso un rapporto di lavoro autonomo o subordinato”
attualmente limitate
alle prestazioni svolte “da parenti e affini sino al terzo
grado, a titolo di aiuto, mutuo aiuto, obbligazione morale senza corresponsione
di compensi, salvo le spese di mantenimento e di esecuzione dei lavori”.
Con l’ipotesi ora introdotta, si considerano prive di tutele (previdenziali,
assistenziali e salariali) le prestazioni svolte da parenti fino al quarto
grado di parentela. Una estensione che, in particolar modo nei piccoli centri,
può produrre evidente distorsioni. 3. La terza, infine, è da riferirsi agli
ammortizzatori sociali ed all’ipotesi di rendere
compatibile, anche se in via sperimentale per il 2009, il “lavoro
accessorio” con le “prestazioni integrative del salario o sostegno al
reddito”. Ciò provocherebbe profonde distorsioni, disarticolando definitivamente il già
precario mercato del lavoro agricolo. Queste decisioni vengono ulteriormente
aggravate dal fatto che come Parti Sociali abbiamo un tavolo aperto proprio sui
temi del mercato del lavoro e che le relative richieste presentate al Ministro
Sacconi, di apertura di un tavolo, peraltro promesso, a tutt’oggi
non hanno ancora trovato adesione. (FAI-CISL / FLAI-CGIL / UILA-UIL) Alle Sale
d’arte oggi si inaugura la mostra dedicata a Francesco Mensi In occasione
della XI edizione della Settimana della Cultura, in programma dal 18 al 26 aprile, la Città di
Alessandria inaugura venerdì 17 aprile alle ore 18 alle Sale d’arte
di via Machiavelli 13, la mostra Francesco Mensi: dagli studi preparatori ai
dipinti del Museo Civico di Alessandria. La mostra è stata progettata dall’assessorato
alla cultura della Città di Alessandria, in collaborazione con la
Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
e con la curatela scientifica del funzionario della Soprintendenza, Giorgio Careddu. “La
mostra dedicata a Francesco Mensi mette in primo piano le collezioni di
proprietà civica, che sono patrimonio dei nostri concittadini, in una settimana
di vivacità culturale straordinaria ma non inconsueta per Alessandria – ha
dichiarato il
vicesindaco e assessore alla cultura e turismo, Paolo Bonadeo-. Quest’anno
la Settimana della Cultura coincide con il periodo della Fiera di San Giorgio
in cui ampio spazio sarà dedicato a dibattiti ed eventi culturali: è naturale
che anche i giovani
artisti alessandrini partecipino all’evento che coinvolge
tutta la città, con la propria opera e un’area a loro interamente dedicata
per incontrare il grande pubblico”. Oltre a tre pregevoli studi accademici
che documentano gli
esordi neoclassici di Francesco Mensi, saranno esposte, tra le altre opere,
bozzetti relativi a opere conservate nel Museo di Alessandria (L’estate,
L’inverno, Zefiro e Psiche e L’apoteosi di Napoleone) che evidenziano
lo stretto legame del Mensi con Alessandria, sua città d’adozione. Le tele L’estate
e L’inverno, appartenenti alla serie delle Stagioni, sono esposte
eccezionalmente per l’evento. All’inizio del percorso viene
presentato, a restituire le sembianze del pittore ormai maturo, uno dei suoi
tre autoritratti dipinti su tela (gli altri due sono conservati agli Uffizi di Firenze):
di forte intensità, fu donato dall’autore nel 1870. Una
piccolo capolavoro è il modello per Zefiro e Psiche in cui l’eleganza dei
personaggi e la leggiadria dei movimenti saranno riportate anche nel dipinto, prima opera del pittore
a giungere in Museo nel 1854. I bozzetti relativi all’
Apoteosi di Napoleone I si riferiscono al dipinto di cui il Museo Civico di
Alessandria conserva il cartone preparatorio firmato e datato 1847. In occasione della
mostra
Francesco Mensi: dagli studi preparatori ai dipinti del Museo Civico di
Alessandria è stato predisposto un sofisticato allestimento multimediale che
permetterà ai visitatori, tramite un dispositivo a sfioramento, di collegare,
scegliendo fra le opere selezionabili, il dipinto al disegno preparatorio dell’artista,
seguendo così il passaggio dalla fase progettuale al risultato finale. Si
tratta di un’installazione interattiva progettata dall’artista
torinese Riccardo Mazza. Il visitatore, aiutato da una piccola segnaletica a terra,
posizionandosi davanti ad una consolle e sfiorando uno dei disegni presenti
sulla stessa, potrà avviare la proiezione all’interno
della cornice appesa alla parete: il disegno si trasformerà nel dipinto,
mostrandone inizialmente un particolare per poi concludersi nella visione del quadro completo.
Francesco Mensi: dagli studi preparatori ai dipinti del Museo Civico di
Alessandria Dal 17 aprile al 14 giugno 2009 Orari: mercoledì, venerdì, sabato e
domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00 Biglietti: intero 2,50 €
ridotto 1,50 € Informazioni: Assessorato Cultura e Turismo tel. 0131/40035
Iat tel. 0131/234794 Dal 18 al 26 aprile l’ingresso alla mostra è gratuito
SETTIMANA DELLA CULTURA - IL PROGRAMMA La cultura è di tutti: partecipa anche tu. Con questo slogan si apre il
18 aprile la Settimana della Cultura. In programma dal 18 al 26 aprile, quest’anno
i giorni della Settimana della Cultura coincidono con quelli di apertura
dell’edizione 405 della Fiera di San Giorgio. Torna in Fiera il borgo degli artisti con appositi
spazi allestiti per giovani artisti alessandrini. Per tutta la durata della
Settimana della Cultura, i musei della rete Musei Civici di Alessandria saranno
aperti al pubblico con ingresso gratuito. - Palazzo Cuttica. Prosegue la mostra
’900. Cento anni di creatività in Piemonte. Solo le visite
guidate sono gratuite: alle ore 18.00 nei giorni di sabato 18, domenica 19,
sabato 25 e domenica 26 aprile. - Sale d’arte. Venerdì 17 aprile alle ore
18.00 inaugurazione della mostra Francesco Mensi: dagli studi preparatori ai dipinti del
Museo Civico di Alessandria. Dal 17 aprile al 14 giugno. Orari: mercoledì,
venerdì, sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00. - Museo del Cappello
Borsalino. Sarà possibile visitare la mostra fotografica Lo Spirito dei Luoghi,
inaugurata lo scorso novembre in occasione della Settimana della Cultura d’Impresa.
Orari: sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00. - Teatro delle
Scienze. É allestita la mostra fotografica Wildlife Photographer of the Year: la mostra comprende 83
immagini naturalistiche provenienti da ogni angolo del mondo. Sono le migliori
fotografie naturalistiche scattate in tutto il mondo e selezionate fra più di
32.000 fotografie dai giudici del concorso promosso dal Natural History Museum
di Londra e dalla BBC. Orari: martedì e giovedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00;
sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00. - Biblioteca Civica “F.
Calvo”. Mercoledì 23 aprile, apertura straordinaria dalle ore 10.00 alle
ore 22.00 in
concomitanza
con la Giornata mondiale del libro e del diritto d’autore,
promossa dalla Conferenza Generale dell’Unesco con lo scopo di rendere un
omaggio al libro e agli autori e di incoraggiare in particolare i più giovani a
scoprire il piacere della lettura. Alle ore 19.00 nell’area
TV dal mondo all’interno della Biblioteca si svolgerà la lettura “Il
libro di sabbia”, a cura dell’Associazione Culturale Teatro
Tascabile. - Museo etnografico C’era una volta. Due appuntamenti con
Musicalia, il festival di musica da camera: domenica 19 aprile alle ore 17.00 Flauto e
chitarra testimoni del ’900 con esecuzioni di Federica
Bettonte e Giovanni Cestino; domenica 26 aprile alle ore 17.00 Quartetto di
fiati con esecuzioni di Andrea Stefanoni, Eva Petrini, Dario Venghi e Jamie Hutchinson. Da sabato 18
aprile e fino al 30 aprile, visitabile la mostra Ricostruzione di mobili
antichi. Lunedì 20 aprile alle ore 17.30 presentazione del fumetto I viaggi di
Sansone. - Antiquarium Forum Fulvii. Visitabile l’esposizione
permanente.
Orari: domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00. - Museo del Fiume. Visitabile l’esposizione
permanente. Orari: sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00. - Spazio
ottagonale della Biblioteca Civica “F. Calvo”. Domenica 26 aprile
alle ore 21.00, concerto
di chiusura “Quando la chitarra classica incontra il
ritmo del jazz...”: Diego Barber, chitarrista nato nelle Isole Canarie e
formatosi in Europa alla scuola della più pura tradizione classica, ha cercato,
andando a New York, di risolvere il conflitto che lo agitava fin dalla sua infanzia:
scegliere fra l’emozione per un brano di Miles Davis e il
fascino prodotto dall’ascolto di Bach. L’aver accettato questa sua
duplice veste lo rende ancora più interessante. Nel primo tempo, alla chitarra
classica,
suonerà Johann Sebastian Bach e Giulio Regondi, nel secondo tempo, alla
chitarra acustica, presenterà brani jazz di sua creazione. Promosso dall’Assessorato
alla Cultura della Città di Alessandria, il concerto è a cura del comitato
promotore del concorso internazionale di chitarra classica “Michele
Pittaluga”. Tutte le iniziative della Settimana della Cultura sono
gratuite. Appuntamento venerdì 17 aprile al Civico di Tortona con Galanzino e
‘La Via della Seta’ Una prima assoluta, dedicata a Tortona. Un regalo a chi porta nel cuore il
desiderio di partire alla scoperta di posti e popoli sempre diversi. Un modo
per fare del bene. Ha coniugato amore per la sua città, per la sfida sportiva e
intento benefico il runner Francesco Galanzino nell’organizzare
la proiezione
di “La via della seta”, il film che ripercorre quella che,
finora, è stata la corsa più lunga affrontata dal campione del mondo dei
quattro deserti. L’appuntamento è per venerdì 17 aprile, alle ore 21, al
Teatro Civico di Tortona: l’ingresso alla serata è ad offerta e l’incasso
sarà totalmente devoluto all’Associazione Ricerca sul Cancro. Il Teatro
Civico per l’occasione si fa cornice ideale per un viaggio alla scoperta
dei paesaggi e delle popolazioni che Checco Galanzino ha incontrato
nell’estate
del 2007: è stato allora che, in tre settimane, il pluripremiato runner
tortonese ha percorso i 480
km del tracciato della Via della Seta, una corsa
massacrante dal Kirghizistan all’Iran, affrontando un
dislivello complessivo di tredicimila metri. La “Via della Seta”
ripercorre in parte quello che fu il viaggio di Marco Polo alla volta della
Cina: venerdì 17 aprile sarà lo stesso Galanzino a raccontare le immagini del
film e l’esperienza vissuta in gara, guidando i presenti a Teatro in un
viaggio fantastico
lungo le più affascinanti direttrici della geografia e della storia umana. Dal
16 al 19 Aprile nell’area fieristica di Caresanablot
(VC) è in programma “Energyblot” Fino al 19 Aprile è in programma la
prima edizione di “Energyblot”, Salone delle energie rinnovabili e del risparmio
energetico, all’Expoblot, il nuovo polo fieristico di
Caresanablot (Vercelli), seconda struttura permanente in Piemonte.
Un’importante manifestazione dall’argomento attuale che si focalizza
sul grande tema
delle energie, presentando ai visitatori i sistemi, le tecniche, le opportunità
legate all’utilizzo di fonti energetiche alternative e
rinnovabili in un panorama attuale che vede un crescente interesse verso le
tematiche energetiche contribuendo a promuovere il comparto produttivo e favorendo al contempo la
conoscenza delle potenzialità di un sistema sostenibile. Grazie alla
collaborazione con importanti partner, particolarmente ricco di contenuti sarà
il programma degli eventi con una serie di convegni, seminari e workshop a tutto
tondo in tema di energia rinnovabile e sostenibile. Le mattine del giovedì e
del venerdì saranno dedicate alle scuole del Vercellese in visita al Salone;
attraverso momenti di didattica ambientale e percorsi interattivi i ragazzi
saranno coinvolti in laboratori ludico-pedagogici al fine di sensibilizzarli in
tema di energie rinnovabili e risparmio energetico. Il venerdì ospiterà il
Convegno della Regione Piemonte e L’Associazione Italiana
Pubblicitari Professionisti “Energia da realizzare, energia da comunicare”,
che vedrà la partecipazione di esponenti politici e funzionari del dipartimento
ambiente e energia. Parte del convegno sarà rivolta ai temi della comunicazione
della sostenibilità grazie al contributo di esponenti dell’Associazione
Italiana Pubblicitari
Professionisti . Seguirà il Premio Tp 2009 “Comunicare
la sostenibilità”, ideato proprio in seno alla sfida di “Uniamo le
energie”. Nel corso della premiazione saranno presentate le migliori
case-history visionate dalla giuria di esperti. Dalle 17.30
in
poi, ampio spazio ai momenti culinari con degustazioni e aperitivi biologici.
La mattina del sabato in collaborazione con il Politecnico di Torino, si terrà
il Convegno “Zero Energy House”: mito o realtà? centrato sul
tema attuale della “casa passiva” in tutte le sue sfaccettature.
Interverranno relatori del Politecnico di Torino, Dipartimento Energetica. Il
pomeriggio avrà la partecipazione del Politecnico di Torino, dipartimento
Energetica, che attraverso il Convegno “Energia, edifici ed enti pubblici: conoscere per agire”
destinato ad un pubblico di amministratori, tecnici degli enti locali,
amministratori metterà in luce l’importanza della conoscenza delle
tematiche sul risparmio energetico per gli amministratori locali riguardo
l’edilizia pubblica. Saranno presenti le maggiori Autorità della Provincia ed i membri
del Politecnico di Torino, Dipartimento di Energetica. A seguire la tavola
rotonda “Il ruolo della pubblica amministrazione per
l’uso razionale dell’energia negli edifici” moderata dall’Ing. Stefano Paolo Corgnati. Per
tutta la giornata i padiglioni saranno aperti per le visite ai vari stand. La
domenica vedrà protagonisti i visitatori che, attraverso “Gli
Sportelli Energia”, messi a disposizione nell’Area Multimediale in
orari prestabiliti,
troveranno risposta alle loro domande in tema di energie rinnovabili e
risparmio energetico. Infine è stata allestita un’aula
multimediale, nella quale è stato creato uno spazio interattivo ed
un’emeroteca, dedicata all’esposizione di libri e riviste dove poter creare anche momenti di
incontro e dibattito sui principali argomenti trattati nel Salone. INFO:
http://www.expoblot.com Venerdì 17 aprile Marcello Chiaraluce in concerto al
Moscardo di Alessandria Marcello Chiaraluce (voce, chitarra, mandolino), si
esibirà venerdì 17 aprile in Alessandria presso Il Moscardo (Via Volturno 20) e
porterà nel locale alessandrino il suo ON A WINTER WALK TOUR accompagnato dalla
sua band, in formazione acustica, composta da Daniela Caschetto (basso,
violoncello), Simona Caligiuri (flauto traverso, ottavino, clarinetto), Gigi “il
bello” Guerrera (tastiere) e Luca Careglio (percussioni). In repertorio i
brani del primo lavoro, alcune cover e, con tutta probabilità, qualche
anteprima del nuovo lavoro. Marcello Chiaraluce, sarà in Alessandria,
contemporaneamente al suo impegno nel tour dei Beggar’s
farm (tribute band dei Jethro Tull), che vede la partecipazione straordinaria
di Clive Bunker ed in alcune date la presenza di Bernardo Lanzetti (PFM) e di
Rodolfo Maltese (Banco del Mutuo Soccorso). Inizio spettacolo ore 22 - Ingresso libero. INFO:
Il Moscardo – Via Volturno 20 – Alessandria - Tel.
0131 222088 MARCELLO CHIARALUCE BIOGRAFIA: Marcello Chiaraluce è
chitarrista/cantautore di Alessandria nato il 13 marzo 1980. 2009: Attualmente è impegnato in studio per
la realizzazione del nuovo album in programmazione per la primavera/estate.
Continua la parallela attività di chitarrista dei Beggar’s
Farm (Tribute Band Ufficiale dei Jethro Tull), portando in tour i brani del
celebre gruppo
inglese insieme a illustri ospiti del panorama progressive internazionale.
2007: Pubblica l’album ON A WINTER WALK con ospiti Mick
Abrahams (ex Jethro Tull e Blodwyn Pig) e Beppe Crovella (Arti & Mestieri). E’
il primo album da solista e contiene 10 brani originali composti, arrangiati e prodotti dal
chitarrista. 2004 – 2009 : Viene ingaggiato dai Beggar’s
Farm ed insieme a loro collabora con nomi del calibro di: Ian Anderson (Jethro
Tull), Clive Bunker (Jethro Tull), Bernardo Lanzetti (PFM), Dave Pegg (Fairport Convention), Rodolfo
Maltese (Banco del Mutuo Soccorso), Jonathan Noyce (Gary Moore), Marco
Minnemann (Paul Gilbert), Barriemore Barlow (Jethro Tull), Glenn Cornick
(Jethro Tull), David Goodier (Jethro Tull), Jerry Conway (Fairport Convention),
ecc 1998 – 2004 : fonda gli Interra Straniera, gruppo
Pop/Rock italiano con il quale muove i primi passi nel mondo del professionismo
musicale. 1992 : inizia a suonare la chitarra da autodidatta. DISCOGRAFIA:
2001: Interra Straniera – Per Stupirti un po’ – Samigo (EP) 2002: Interra Straniera
– Ho bisogno di Superman – Samigo (Singolo) 2006:
Beggar’s Farm – Itullians – Electromantic (LP) 2007: Marcello
Chiaraluce – On a Winter Walk – Autoprodotto (LP) Ambito di caccia
Alessandria 3: due giorni di incontri e conferenze sulla caccia di selezione In questo fine
settimana sono in programma due giorni di incontri e conferenze sulla caccia di
selezione nell’ambito di caccia Alessandria 3 (Tortona,
valli Curone, Borbera, Ossona, Grue e Spinti) con premiazioni dei trofei di daino che hanno ottenuto i
punteggi migliori al centro di controllo e materiale didattico per le scuole
elementari e medie: ecco la nuova iniziativa dell’Atc
volta a coinvolgere non solo le associazioni venatorie e agricole, ma anche gli
studenti delle
scuole elementari e medie, fornendo loro interlocutori e materiale per
accompagnarli in un viaggio alla scoperta della fauna, della flora e dell’ecosistema
della valle Scrivia e di quelle limitrofe. Domenica 19 aprile a partire dalle
ore 9 presso il Palazzetto
dello Sport di Cantalupo Ligure si terrà l’inaugurazione
ufficiale alla presenza dei tecnici faunistici, delle rappresentanze dei
cacciatori, degli agricoltori, dei sindaci e dei presidenti delle Comunità
Montane, nonché degli ex presidenti dell’Ambito chiamati a premiare i
selettori che negli anni hanno collezionato i trofei dei maschi Palanconi di
daino abbattuti nell’Appennino della Val Borbera. Il
convegno che durerà l’intera mattinata prevede interventi degli ospiti,
dei tecnici faunistici dottori Paolo Costelli e Fabio Ogliastro e del presidente
dell’Ambito Franco Semino: verranno illustrati i risultati ottenuti
sin’ora e i nuovi progetti al vaglio del Comitato di Gestione. Verrà
fornito un quadro della caccia di selezione e una prima bozza della proposta ora al vaglio della
Regione di aprire in Val Curone il prelievo selettivo alla specie capriolo: si
tratta di linee guida proposte all’amministrazione
torinese chiamata a decidere in base ai dati raccolti durante i censimenti.
Venerdì 17 invece,
sempre al mattino, spazio alle scolaresche: saranno a disposizione dei ragazzi
fotografie, cartelloni e materiale didattico di diverso tipo per guidarli alla
scoperta delle abitudini della fauna nei nostri ambienti con interlocutori
specializzati nel rapporto con gli studenti. Il convegno dovrebbe terminare a
mezzogiorno di domenica, al termine sarà offerto un rinfresco per tutti i
partecipanti Sabato 18 ‘Festa del Volontariato’ a
Tortona Si rinnova l’appuntamento annuale con la Festa del Volontariato di Tortona,
evento ormai più che consolidato e di successo. La data di questa nuova
edizione, voluta e organizzata sempre dalla Consulta del Volontariato di
Tortona e dall’Amministrazione Comunale, con il supporto
del CSVA, è fissata per sabato 18 aprile, con un ricco programma di eventi che
si svolgeranno a partire dal mattino. Nata come occasione di incontro tra il
mondo del volontariato tortonese e la comunità, finalizzato a sensibilizzare la
popolazione in merito alla preziosa attività svolta dalle numerosi Associazioni
socio-assistenziali, culturali e del settore civile del territorio, la Festa
del Volontariato di Tortona si qualifica sempre più come un evento ricco di
iniziative capaci di creare un vero e proprio clima di festa e convivialità e
di coinvolgere ogni fascia di età. Il programma della giornata propone infatti
iniziative davvero eterogenee: il primo appuntamento è alle ore 10, sotto i
Portici Frascaroli e in piazza Duomo, dove avverrà l’apertura
e la benedizione degli stand delle Associazioni di Volontariato protagoniste della
Festa che saranno presenti per sensibilizzare ed informare le persone in merito
alla propria attività. Alle ore 16.30, in via Carducci, si svolgerà un
emozionante spettacolo di burattini a cura della Compagnia “Vladimiro
Strinati”
esponenti di spicco di un’arte antica e sempre affascinante che non manca
di canalizzare l’attenzione di adulti e bambini. Il clima di festa della
giornata sarà poi enfatizzato dall’animazione dei clown
dell’Associazione VIP che intratterranno con gioghi e gag divertenti tutti
coloro che si sposteranno tra via Carducci e piazza Duomo a partire dalle ore
16. E per concludere la giornata di festa all’insegna
della solidarietà alle ore 17.30, in via Carducci e piazza Duomo si svolgerà la
premiazione dei
disegni “I gesti della solidarietà” degli
alunni “L. Valenziano” che, sempre nel pomeriggio del 19, si potranno
visionare in una specialissima mostra. Insomma la Festa del Volontariato di
Tortona può davvero essere un’occasione per regalarsi un sabato diverso e stimolante conoscendo le
Associazioni di Volontariato impegnate a favorire la crescita sociale per il
benessere dell’intera comunità. Dal 18 aprile
l’Archivio di Stato di Alessandria presenta una Mostra documentaria dal
titolo "dodici chilometri di storia" (Giovanni Maria Panizza, direttore Archivio
di Stato Alessandria) - Come si misurano i documenti d’interesse
storico custoditi negli Archivi di Stato? A metri lineari, cioè in pratica
secondo la lunghezza complessiva dei ripiani che occupano nelle scaffalature (trattandosi di
patrimonio dello Stato, sono anche valutati analogamente: circa cinquemila euro
al metro). Gli Archivi di Stato, Istituti di Conservazione del Ministero per i
Beni e le Attività Culturali, sono ad oggi cento, situati nei capoluoghi di
provincia, cui si aggiungono trentaquattro Sezioni in altri comuni. Il
patrimonio archivistico statale ammonta oggi a più di un milione e mezzo di
metri lineari, per un totale superiore a dodici milioni di unità (mazzi,
registri, filze, volumi eccetera), cui vanno aggiunti oltre due milioni di
pergamene, settecentomila mappe ed altro ancora, dall’ottavo
secolo ad oggi. L’Archivio di Stato di Alessandria, istituito nel 1941,
conserva circa dodici chilometri di documentazione, liberamente e gratuitamente consultabile da tutti (il
documento più antico risale all’undicesimo secolo).
Abbiamo pensato di dedicare una piccola mostra al nostro istituto,
approfittando del tema che quest’anno caratterizza l’XI Settimana
della Cultura: La Cultura è di tutti. Esporremo, quindi, in originali presso l’Archivio
di Stato ed in copie presso il Museo della Gambarina, documenti scelti per
illustrare in modo chiaro e sintetico il patrimonio che ci è stato affidato,
nelle sue principali tipologie (atti notarili, disegni, pergamene, lettere, fotografie,
registri, fascicoli processuali eccetera), in modo tale da rendere evidenti le
molteplici possibilità di ricerca che esso offre al pubblico. Le mostre si
potranno visitare presso l’Archivio di Stato da
lunedì a sabato dalle 9 alle 12; presso il Museo della Gambarina da lunedì a sabato dalle
9.30 alle 12 e dalle 15.30 alle 18.30 (domenica mattina chiuso) INFO E
PRENOTAZIONI: Archivio di Stato di Alessandria: Tel. 0131 252794 - Fax 0131
236048 - E-mail as-al@beniculturali.it Nunzia Tuberosi –
Monica Canepa. Museo della Gambarina: Tel e fax 0131 40 0 30, sito
http://www.museogambarina.it Elena Garneri – Piero Teseo Sassi Sabato ad
Alessandria il Ministro Renato Brunetta Sabato 18 aprile, alle ore 18 presso il
cinema-teatro Alessandrino
sarà presente il Ministro Renato Brunetta con l’Onorevole
Franco Strabella, candidato per Pdl e Lega Nord a presidente della Provincia di
Alessandria e il giornalista Massimo Gramellini. Al ‘Serravalle Designer
Outlet’ il 18 ed il 19 aprile importante shopping benefico Serravalle Designer Outlet, si
schiera ancora in favore dei bambini e insieme all’organizzazione
italiana di “Make-A-Wish”, organizza anche quest’anno
l’importante iniziativa benefica che ha riscosso tanto successo anche
negli anni passati.
La fondazione “Make a Wish”, attiva in Italia dal
settembre 2004, ha
sede a Genova e uffici a Roma e Milano ed è presente in ben 30 Paesi. Nata
negli Stati Uniti 25 anni fa, si prefigge di esaudire i desideri dei bambini
dai 3 ai 17 anni gravemente malati, regalando loro un momento magico di gioia e
speranza. Un sogno che si realizza significa capire che nulla è impossibile.
Recuperare speranza e forza per continuare a lottare, significa dimenticare per
un attimo di essere malato e tornare ad essere semplicemente un bambino. Nel
weekend di sabato 18 e domenica 19 Aprile, facendo shopping al Serravalle
Designer Outlet si potrà aiutare concretamente la fondazione: molti negozi del
centro infatti metteranno in vendita alcuni articoli selezionati il cui ricavato
verrà interamente devoluto a “Make a Wish” per
aiutare a realizzare il sogno di bambini affetti da gravi patologie. Tra i
punti vendita che aderiscono all’iniziativa: Bulgari, Dolce&Gabbana, Salvatore Ferragamo,
Roberto Cavalli, Prada, Calvin Klein, Diesel e molte altre griffes prestigiose.
Serravalle Designer Outlet rinnova il suo impegno in favore dell’infanzia
sposando questa importante causa di solidarietà, che vuole portare speranza nel
cuore di bambini gravemente malati. INFO: www.makeawish.it Sabato pomeriggio banchetto dell’UDC
ad Alessandria Sabato 18 aprile, per tutto il pomeriggio, l’ UDC –
Unione di Centro – sarà presente in corso Roma, di fronte la Chiesa di San
Giovannino, con un proprio banchetto. Si raccoglieranno le firme per la presentazione delle liste alle
provinciali del 6 e 7 giugno 2009. Saranno presenti, inoltre, i responsabili
del settore Giovani-UDC, Davide Nocito, Giulia Lombardi e Marco Merlani, per
raccogliere eventuali adesioni e programmare nuovi eventi ed iniziative inerenti
la nostra città. Si ricorda infine che martedi 21 aprile, alle ore 21,30,
presso la sede del partito in via Faà di Bruno 6, sarà presente la più giovane
consigliera comunale di Torino Federica Scanderebech, che illustrerà la propria
esperienza a tutti gli amici che interverranno. Domenica allo stadio Moccagatta
i tifosi della ‘Nord’ raccolgono fondi in aiuto dei
terremotati dell’Abruzzo In occasione della partita Alessandria-Ivrea in
programma domenica 19 allo stadio ‘Moccagatta’, i gruppi di tifosi della NORD organizzano una raccolta
fondi da destinare alla popolazione abruzzese colpita dal violento terremoto
della scorsa settimana. La raccolta verrà effettuata all’ingresso
di ogni settore dello stadio e la somma donata da tutti i tifosi grigi verrà versata sul Conto Corrente Postale
che la Protezione Civile Nazionale ha attivato per l’emergenza
abruzzese. Facciamo appello al pubblico alessandrino affinché possa dare il
proprio preziosissimo contributo dimostrando concretamente la solidarietà della
nostra
tifoseria. Sabato 18 aprile a Casale si premiano le “Bandiere
del Monferrato” Dal 21 marzo, sui pennoni del Castello di Casale
Monferrato, sventolano “Il libro delle ricchezze di Casale
Monferrato” e “La prospettiva del Monferrato”:
questi i titoli scelti
dai rispettivi autori per le due bandiere (una per la sezione scuole elementari
e una per la sezione scuole medie) che hanno raccolto i voti on line sul sito
www.castellodelmonferrato.it per scegliere le due migliori proposte di nuove
bandiere del rinato monumento casalese. L’iniziativa ha
voluto coinvolgere le scuole elementari e medie nella rinascita del Castello e
nella sua trasformazione in polo culturale multifunzionale, dedicato in modo
particolare ai giovani. Ora le due classi vincitrici del concorso e tutti i partecipanti sono i
protagonisti di una giornata dedicata ai giovani e alla loro creatività: l’appuntamento
è per sabato 18 aprile, naturalmente al Castello, a partire dalle 9,30. Sabato
18 aprile l’appuntamento è per le 9,30, di fronte all’ingresso del Castello del
Monferrato in Piazza Castello, sotto il pennone delle bandiere: sono invitati
gli alunni, gli insegnati e i famigliari, ma anche tutti i cittadini che
vorranno festeggiare gli autori delle due bandiere e tutti i partecipanti al concorso.
Fra i vincitori, la classe 5a A della scuola primaria “IV
Novembre” ha partecipato con la bandiera “Il libro delle ricchezze di
Casale Monferrato”, raccogliendo il maggior numero di preferenze (oltre il
25%) nella sezione Scuole elementari. Per la sezione Scuole medie, l’Istituto
Sacro Cuore ha proposto la bandiera “La prospettiva del Monferrato”,
raccogliendo il maggior numero di preferenze, oltre il 27%. Alle classi
vincitrici verrà assegnato un riconoscimento ufficiale dalla città. Al termine
si terrà l’esibizione
degli alunni del corso di indirizzo musicale della secondaria di primo grado
“Trevigi”, che proporranno il sempre apprezzato repertorio: un
doveroso riconoscimento all’impegno degli alunni e degli insegnanti in una
giornata dedicata interamente alle scuole casalesi e del territorio. Sabato la Provincia di
Alessandria inaugura il centro antiviolenza Me.Dea Sabato 18 aprile, alle ore
16.30, in Via Santa Maria di Castello 14, ad Alessandria, il presidente della
Provincia di Alessandria, Paolo Filippi, e l’assessore
provinciale alle Pari Opportunità, Maria Grazia Morando, inaugureranno il
centro di ascolto contro la violenza alle donne. Con l’apertura del centro
di ascolto, presso la sede dell’Associazione Me.Dea di contrasto alla
violenza sulle
donne, s’inaugura una prima risposta per la donna
vittima di violenze e/o maltrattamenti, nata per effetto del Piano Regionale di
contrasto alla violenza e di sostegno alle vittime e dell’analogo Piano
Provinciale. “Dai dati raccolti riguardanti i casi di violenza subiti da donne e
segnalati presso i pronto soccorsi degli ospedali della Provincia di
Alessandria (riferiti agli anni 2007 e 2008) –
sottolinea il presidente della Provincia, Paolo Filippi – nel 2008 emerge
un lieve aumento del fenomeno, con un incremento rispetto al 2007 dell’1,5%,
incremento che riguarda maggiormente le donne italiane che quelle
straniere”. L’Associazione Me.Dea può contare sul supporto
professionale della Cooperativa Sociale Azimut e su un nutrito gruppo di socie
specializzate e
competenti come la psicologa Sarah Sclauzero, presidente, avvocati, educatrici,
figure sanitarie ed un’assistente sociale. Il centro offre
uno “spazio” in cui è possibile per la donna esprimere i propri
vissuti, raccontare e leggere, dal suo punto di vista, l’esperienza
di violenza subita, ricostruire stima e fiducia in se stessa e tracciare,
insieme all’operatrice, una strategia efficace di uscita dalla violenza
nel più assoluto rispetto dell’anonimato. La violenza sulle donne è un
fenomeno sottostimato,
soprattutto dal momento che, finché non possono contare su uno spazio sicuro e
riconosciuto, risulta difficile che possano vincere la paura, intravedere una
via di uscita dalla loro situazione e denunciare le violenze subite. “Si
tratta di una struttura molto valida – aggiunge l’assessore
provinciale alle Pari Opportunità, Maria Grazia Morando – fatta per le
donne e gestita da donne capaci di aiutare le vittime a prendere consapevolezza
di quello che stanno vivendo e supportarle nel cercare in se stesse la forza per dire basta”.
Il progetto UISP “colpire di striscio” è rivolto ai ragazzi e vuole
promuovere il fair-play nello sport. Domenica l’iniziativa è svolta allo
stadio ‘Moccagatta’ di Alessandria La Uisp si occupa da molti anni di
calcio amatoriale nella
provincia di Alessandria e ha una realtà sportiva concreta ed efficiente in più
discipline, da quest’anno è operativo un tecnico
specializzato che si occupa di politiche sociali e quindi, di tutte quelle
iniziative, che permettono di vedere lo sport da un altro punto di vista. Il
progetto UISP “colpire di striscio” mira a promuovere
il fair-play nello sport con l’affermazione di valori come solidarietà,
lealtà, aggregazione, contrastando fenomeni di violenza, di razzismo e
qualsiasi fenomeno di intolleranza. Come target di riferimento sono stati individuati
i giovani delle scuole medie facenti parte di un gruppo tifoseria organizzata
dell’Alessandria Calcio-sez. La Fraschetta. Il progetto si è
articolato in più incontri coi ragazzi a cura di esperto UISP, finalizzati alla realizzazione
di un elaborato, il galateo “du tifus
lisandren” che verrà distribuito tra il pubblico allo stadio Mocagatta
domenica 19 aprile e di uno striscione che sempre in quell’occasione verrà
esposto che è un po’ il sunto delle idee dei ragazzi. “Colpire
di striscio” vuole essere una provocazione, vuole essere un modo per non
prendersi troppo sul serio e per essere uniti davanti alla stessa
passione… I ragazzi e la UISP ringraziano tutti coloro che hanno reso
possibile la realizzazione di un laboratorio di lavoro e di riflessione in un contesto un
po’ diverso dal solito, dimostrando a se stessi e agli altri che
quando si desidera fortemente qualcosa la si puo ottenere!!! Grazie a tutti e
forza magico orso!!! ( Unione Italiana Sport per tutti - Alessandria) Sabato 18
aprile dibattito della Confederazione italiana agricoltori di Alessandria a
Castelletto d’Orba “Il vigneto e la cultura del
paesaggio agrario” è il titolo del dibattito che la Cia –
Confederazione italiana agricoltori di Alessandria organizza sabato 18 aprile a
Castelletto d’Orba, nell’ambito della Rassegna dei
Vini e dei Sapori dell’Alto Monferrato e in occasione della terza Giornata
Nazionale dell’Agriturismo. Il tema scelto per questo incontro è di
stretta attualità: tra la candidatura di alcune aree vitate della nostra provincia a
divenire patrimonio dell’UNESCO e la necessità di difendere
e tutelare il nostro paesaggio agrario consapevoli del grande valore che esso
esprime, diventa necessario confrontarsi ed interrogarsi sulla nostra cultura del
paesaggio e su ciò che bisogna fare per valorizzarlo. I lavori saranno aperti
dal saluto di Federico Fornaro, Sindaco di Castelletto d’Orba
a cui seguirà il confronto. Interverranno: il presidente provinciale della Cia,
Carlo Ricagni;
gli assessori provinciali, Davide Sandalo (agricoltura e valorizzazione
prodotti tipici) e Gian Franco Comaschi (pianificazione territoriale); il
presidente dell’associazione Strada del Vino dell’Alto
Monferrato, Aureliano Galeazzo; il professore della facoltà di agraria dell’Università
di Torino, Marco Devecchi; il presidente del Consorzio di Tutela del Dolcetto
di Ovada, Anna Maria Alemanni; il presidente provinciale di Turismo Verde,
Guido Rapetti. Moderatore dell’incontro Fabrizio Capra, responsabile dell’Ufficio
Stampa Immagine e Comunicazione della Cia provinciale, che incalzerà gli ospiti
sulle tematiche legate al territorio, al paesaggio e al vigneto, componente
fondamentale delle nostre colline. Naturalmente spazio anche al pubblico che
con interventi
o domande potranno portare ulteriori contributi alla discussione. L’incontro
avrà luogo, con inizio alle ore 10.30, presso lo spazio dibattiti della
Rassegna di Castelletto d’Orba (Centro Sportivo - Regione Castelvero).
Sabato 18 aprile dibattito della Confederazione italiana agricoltori di Alessandria a
Castelletto d’Orba L’Amministrazione Provinciale di
Alessandria in collaborazione con la Comunità Montana "Suol
d’Aleramo" ha promosso l’organizzazione della mostra documentale e di dipinti dal titolo
"L’altra medicina, magia superstizione e
cronaca nel "Suol d’Aleramo" tra il XVI e il XVII sec.",
presso il Grand Hotel Nuone Terme di Acqui. E’ dagli archivi dei Comuni
del territorio provinciale alessandrino che sono emersi i documenti fonti di
ispirazione per
le acqueforti e i dipinti del maestro Concetto Fusillo e che trattano temi
processuali strettamente legati alle nostre zone e risalgono tutti al periodo
che va dal 1500 al 1600. I testi sono a cura di Carlo Pesce, Carlo Prosperi e
Michele Tavola. Inaugurazione sabato 18 alle ore 11. A Casale nuovo incontro
per i ragazzi della “Palestra di cittadinanza
attiva” Proseguiranno sabato 18 aprile nell’aula magna
dell’Istituto “Balbo” a partire dalle ore 11,30 gli incontri con
Carlo Infante per il progetto “Palestra di cittadinanza attiva”.
L’attività è stata promossa nei mesi scorsi con gli studenti delle scuole
superiori di Casale, creando una sorta di laboratorio ludico-partecipativo
basato inizialmente su Facebook per poi sviluppare una piattaforma particolare. In particolare si è
dato vita ad un geo-blog che permette di “scrivere storie
nelle geografie” del Monferrato. Su http://geoblog.it/castell/ è possibile
vedere alcuni interventi che “mappano” i luoghi
dell’aggregazione giovanile, gli istituti scolastici, le palestre, i centri
culturali. Un’attività in progress che delinea un
rapporto inedito tra web e territorio: un progetto ambizioso che ha
l’obiettivo di rendere, al termine del percorso, autonomi i giovani
casalesi nell’interfacciarsi con le istituzioni e la società in generale in modo
propositivo e, soprattutto, attivo. Per fare un bilancio di questa interessante
esperienza l’appuntamento è nell’aula magna del
Liceo Balbo sabato 18 aprile alle ore 11,30. Sabato 18 aprile Casale inaugura
il restaurato
monumento a Urbano Rattazzi Ad un anno esatto dall’inizio
dei lavori, decisi nell’aprile 2008 dalla Giunta Comunale, grande attesa a
Casale per la cerimonia ufficiale di inaugurazione del monumento a Urbano
Rattazzi: l’appuntamento è per sabato 18 aprile, alle ore 11, in piazza Rattazzi. Un
restauro che ha restituito alla città un pezzo di storia. Il monumento in
bronzo venne realizzato nel 1887 da Leonardo Bistolfi ed è a pianta quadrata,
con basamento formato da due scalini e piedritto, entrambi in granito rosa,
sormontati dalla statua di Rattazzi. La scultura bronzea era quelle che
denotava maggiori necessità di intervento, con croste nere diffuse nelle zone
non dilavate e nelle zone d’incavo del modellato
(sotto il mantello, sotto le mani, sotto il panneggio). Anche il granito rosa della base era
in condizioni molto ammalorate, e presentava scritte vandaliche che coprivano
la scritta in lettere bronzee, ora tornata completamente leggibile: A URBANO
RATTAZZI STRENUO PROPUGNATORE DI LIBERTA’ CITTADINO ONORARIO DI CASALE, FILIPPO
MELLANA, LA PROVINCIA, IL COMUNE MDCCCLXXXVII. I lavori hanno avuto un importo
di € 35.000: erano iniziati con l’estate scorsa e avevano visto
sia il RESTAURO del basamento e del piedritto in granito rosa (con rimozione
dei depositi
superficiali, tutti i necessari interventi di consolidamento, la
disinfestazione delle superfici dalla vegetazione esistente e la disinfezione
delle colonie di microrganismi, la rimozione dei depositi di notevole spessore
sulle superfici piane e sulle modanature architettoniche, la rimozione delle
scritte vandaliche e il consolidamento delle fessure accompagnato da rimozione
di vecchie stuccature e dal ripristino delle parti originali, dalla
ricostruzione del pezzo mancante dello scalino dall’applicazione finale di un apposito
prodotto a protezione delle superfici) sia il RESTAURO DELLE PARTI IN BRONZO,
ossia la statua, i bassorilievi nel basamento e le lettere sul piedritto (i
lavori hanno compreso la pulizia dei depositi superficiali, l’eliminazione degli agenti infestanti, la
cancellazione delle tracce di vernice spray, la pulitura chimica della
superficie in bronzo e stesura finale di una protezione in cera
microcristallina). Ad Acqui Terme sabato inaugurazione di due mostre MOSTRA DI
NINO BERNOCCO ALLA SALA D’ARTE DI PALAZZO ROBELLINI Sabato 18
aprile 2009 alle ore 18, presso la Sala d’Arte di Palazzo Robellini,
Piazza Levi ad Acqui Terme, sarà inaugurata la mostra di Nino Bernocco, che
resterà aperta al pubblico sino al 3 maggio con orario da martedì a sabato dalle ore 15,30 alle
18,30 e dalle ore 10 alle ore 12,30 e dalle 15,30 alle 18,30 la domenica Grazie
alla collaborazione con il Comune di Acqui , alla sensibilità del suo Assessore
alla Cultura prof.Carlo Sburlati e alla Fondazione De Ferrari , organizzata
dalla Promotrice di Belle Arti della Liguria , si inaugura a Palazzo Robellini
la rassegna delle opere più recenti del pittore genovese Nino Bernocco. Nato
1948, dopo aver frequentato l’Accademia Ligustica di
Belle Arti, incoraggiato dai critici Gianfranco Bruno, Germano Beringheli, Franco Sborgi
inizia, giovane, una intensa attività espositiva . Quasi subito, dopo le prime
opere di impianto descrittivo-geometrico , influenzato da Sutherland e Gian
Franco Fasce, inizia un lungo periodo informale dove ha modo di condurre una
approfondita ricerca sui rapporti fra luce, forma e colore ottenendo
sorprendenti risultati di cui, il trittico delle “colline
di Nozarego” ne è l ‘apice. Il bisogno di esprimere più compiutamente
le proprie emozioni, confortato dal parere della scomparsa critica Marina De Stasio , lo
volgono verso una pittura poeticamente più descrittiva ed il 1994 con le mostre
“Un’altra quarto” dove dipinge l’abbandono e la
malinconica solitudine manicomiale e, successivamente, le periferie desolate della rassegna “naturalismo
urbano” dove il segno , nervoso e rapido, il colore , a volte cupo ,a
volte contrastato, sottolineano la denuncia di un inarrestabile degrado sociale
,sono l’ inizio di riappropriata figurazione Dopo un viaggio a Lipari, dove l’abbagliante
riflesso della luce rinnova la sua tavolozza che si fa più armonica nel
cromatismo , nel segno, quasi a sottolineare una pace interiore ritrovata, ed i
contenuti, ora puramente descrittivi del paesaggio, i suoi dipinti sono tutti volti a fermare le vibrazioni della
luce fissata in una metafisica assenza di ogni presenza umana. Un soggiorno in
Normandia , il contatto con la violenza dell’oceano
, con i tormentati tramonti mutano , per aderire meglio alle sue emozioni, il
cromatismo ,il
segno dei suoi dipinti che acquistano la furia degli elementi , la forza di
toni sono il risultato e la sintesi di tutte le sue frequentazioni ed
esperienze, l’informale e l’espressionismo,il
naturalismo divisionista ed il novecento ligure per rendendoci opere di raffinata cromia, poesia
e pittura. Un ricco catalogo , curato dalla professoressa Elena Pontiggia , con
un contributo del prof. Gian Franco Bruno, accompagna la rassegna. Personale di
Giuseppe Antonio Lampignano ALla Sala d’Arte di Palazzo
Chiabrera
Sabato 18 aprile 2009 alle ore 17, presso la Sala d’Arte
di Palazzo Chiabrera, via Manzoni 14, Acqui Terme, sarà inaugurata la Personale
di Giuseppe Antonio Lampignano, pittore, incisore, scultore, grafico, ceramista
che rimarrà aperta fino al 3 maggio p.v., con il seguente orario: tutti i giorni dalle ore
10 alle ore 13 e dalle ore 14,30 alle 19. Giuseppe Lampignano presenta un
gruppo di opere che sono il frutto e il punto d’arrivo
di una lunga attività artistica, iniziata addirittura all’età di tredici anni quando egli avvertì il
desiderio di esprimere ciò che sentiva dentro in forma pittorica. Lampignano
potrebbe esser definito il pittore delle strade: un tema che ritroviamo nella
maggior parte delle opere, strade, scorci di città indefinite e valorizzate da
un colore audace che si stempera sempre in una luce simbolica, che ha
indubbiamente un riferimento preciso: il desiderio di trovare, appunto, la
strada della verità. Ci troviamo di fronte a una pittura coerente, ad un
pittore che ha pazientemente costruito. “Il mio discorso
pittorico- dice lo stesso Lampignano- è maturato attraverso esperienze
d’ambiente. Le differenze enormi che esistevano tra la grande metropoli
caotica e la provincia si stanno attenuando. Le mie “vie”, i “vasi”,
i “mondi”, le figure di giovani donne tristi e melanconiche vogliono essere un invito
alla meditazione viva, sincera, profonda, per poter salvare ciò che di buono ,
rimane nell’umanità”. Tali assunti Lampignano
persegue anche con la ceramica, con la scultura e con la grafica, alla ricerca continua di una
sempre più soddisfacente visione etica ed estetica. Visitando la personale di
Lampignano emergerà un artista dotato di un’arte
che valorizza la ricerca della semplicità e della speranza in un mondo che, a
volte, par messo
in contrasto con questi valori spesso ignorati dall’uomo.
Sabato 18 primo incontro ufficiale del circolo di lettura alessandrino Si terrà
sabato 18 aprile alle 16, presso la libreria Mondadori di Via Trotti ad
Alessandria, il primo incontro del circolo di lettura organizzato con la casa
editrice Giulio Perrone Editore in collaborazione con Barbara Balbiano. I
titoli scelti, che verranno discussi sono "Veronika decide di morire"
di Paulo Choelo e "La morte qualunque" di Roberta Buffi. L’autrice
che vive a Madrid
parteciperà in video conferenza all’evento.
L’argomento tema di questo incontro sarà l’eutanasia, che verrà
trattato con l’inetervento di Don Biagio Biasioli. La partecipazione è
aperta a tutti anche chi non è socio potrà intervenire, ed eventualmente iscriversi sul posto. Sabato
serata di solidarietà al Cine-Teatro Ambra di Alessandria Nasce da un’idea
della Cooperativa “Progetto A.” e dal suo incontro con MIKELE SOAVE,
musicista di Castelnuovo Belbo, il progetto di cercare di regalare un sorriso
ai minori che
vivono nelle due Comunità Alloggio Socio Assistenziali denominate “C.A.S.A.
AGAPE” E “C’ENTRO ANCH’IO”, gestite da Progetto A in
Alessandria. Con alcuni tra i più prestigiosi musicisti di Blues italiani
abbiamo organizzato una serata intitolata “BLUES 4 CHILDREN” che si
terrà SABATO 18 APRILE, ALLE ORE 21.30, PRESSO IL CINE TEATRO AMBRA DI
ALESSANDRIA. Si tratta di GAETANO PELLINO - fratello del più noto NEFFA,
chitarrista di fama europea, IVAN THOR LONGHINI - chitarrista astigiano compositore
e realizzatore
del disco LOVE FROM MARS ed allievo del grande FRANK GAMBALE, SIMONE SLIM BOFFA
- chitarrista nicese di fama nazionale, MIKELE SOAVE - bassista e MARIO RONKO -
batterista e, dal 1998, sezione ritmica dei tre super chitarristi sopracitati.
La voce della serata sarà quella di BEPPE NIK NIKOLOSI - ad oggi dalla critica
definito in assoluto il miglior cantante italiano di blues soul gospel funky e
r’n’blues, solista della SUNSHINE GOSPEL QUIRE, che ha
collaborato con alcuni tra i più grossi nomi del blues e del jazz italiano e non,
da Romano Mussolini al reverendo Lee Brown di Chicago. Ma non finiscono qui le
collaborazioni per questa serata all’insegna della
solidarietà!!!!. A Canelli, infatti, è nata un’associazione no profit che
porta il nome di CITTA’
DELLA MUSICA e nasce nel laboratorio del noto liutaio ROBERTO PINNA presso gli
studi SOUND GOOD dove una sera, tra un bicchiere di barbera e l’altro,
DANILO SACCO cantante dei NOMADI, ha chiesto a Roberto Pinna di costruire una
chitarra secondo determinati canoni. Tale strumento, firmato dallo stesso DANILO SACCO, dà
il via al sub progetto “strumento per un amico!”,
verrà presentato durante la serata e venduto all’asta! L’intero
ricavo sarà chiaramente devoluto a favore dei bambini che vivono a Casa Agape e Centro Anch’io.
Vi aspettiamo numerosi … perché è bello vederli sorridere!!! (Mikaela
Piasentin) Domenica spettacolo teatrale a Pozzolo Formigaro Domenica 19 aprile,
ore 21,30, presso il Teatro Lorenzo Perosi di Pozzolo Formigaro (Vicolo Bocca)
andrà in scena ‘MIRANDOLINA
30’ANNI DOPO’, scritto e diretto da Francesco Parise. Recitano gli
attori del Laboratorio Teatrale Permanente del Teatrolab Novi: Alessandro
Cariola, Fausto Cavo, Valentina Ciampi, Maurizia Cibrelli (nella foto), Eletta
Colarich, Daniela
Daraio, Daniela Ferretti, Nuccia Fulco, Roberta Persechino, Gerardo Melucci,
Daniela Rocchetta, Lorenza Torlaschi, Cristina Zoccoletto. Realizzazione
costumi: Eletta Colarich. Trucco: Nuccia Fulco. IL TEMA DELLA PIÈCE Sono
passati trent’anni e Mirandolina, la famosa locandiera
goldoniana, è ormai una donna stanca e usurata dal tempo e ripetutamente
tradita dal marito Fabrizio, una sorta di Yeti sessualmente maniacale.Alla
vecchia locandiera non resta che dedicare tutto il suo tempo a cercare di vendere
la sua decrepita locanda e a sfuggire ai rimpianti di una vita che ormai gli
riserva solo amarezze. Fino a quando arriva alla locanda uno strano tipo
chiamato Gerardo, che… INFO E PRENOTAZIONI: tel.
3282849142 - email: gerar.melucci@inwind.it Per ‘OyOyOy! Festival internazionale di
cultura ebraica’ appuntamenti ad Alessandria Anche
quest’anno presso la Sinagoga di Alessandria si svolgeranno (il 19 e il 26
aprile) le iniziative di OyOyOy! Festival internazionale di cultura ebraica,
giunto ormai alla sua quarta edizione. Forti del successo riscosso gli scorsi anni, gli
organizzatori hanno nuovamente scelto di includere Alessandria tra le città che
ospitano la manifestazione. Alessandria va quindi ad affiancare Casale
Monferrato, che del Festival è il centro principale, oltre a Biella, Vercelli,
Cherasco, Asti e numerose altre località piemontesi in cui sarà possibile
visitare sinagoghe e siti ebraici di valore storico e artistico oltre a
partecipare ad eventi culturali e concerti di grande interesse e richiamo.La
storica Sinagoga di via Milano, ad Alessandria, ospiterà visite guidate
gratuite a cura di Codess Cultura (19 e 26 aprile, h. 14-18) e due conferenze
sulla cultura ebraica, previste per domenica 26 aprile (a partire dalle h. 17).
Presso il Teatro Comunale sarà invece proposta una nuova selezione di film dal
Roma Kolno’a Festival, rassegna dedicata al cinema
israeliano in Italia (19 e 26 aprile, h.21, ingresso gratuito). INFO:
www.oyoyoy.it IL PROGRAMMA DEI DUE APPUNTAMENTI AD ALESSANDRIA DOMENICA 19 APRILE Apertura della Sinagoga (via
Milano n. 7) A cura di Codess Cultura - Orari: 14,00 - 18,00 (in collaborazione
con la comunità ebraica di Torino). Per prenotazioni e informazioni: Codess
Cultura 011 6699725. Rassegna cinematografica Ritorna per il pubblico dei
cinefili la tradizionale Rassegna cinematografica ad Alessandria in
collaborazione con il prestigioso Roma Kolno’a
Festival, rassegna dedicata al cinema israeliano e di argomento ebraico. Il
Roma Kolno’a Festival, la più importante e prestigiosa rassegna di cinema israeliano in
Italia, è diretta dal noto critico cinematografico italo- israeliano Dan Muggia
e dalla giornalista Ariela Piattelli, organizzata dal Centro Ebraico Italiano
"Il Pitigliani", in collaborazione con l’Ambasciata
di Israele.La rassegna
si svolge ad Alessandria, presso il Teatro-Cinema Comunale, promossa dall’A.T.A.,
nella Sala Zandrino (ingresso gratuito), nelle sere, ore 21, di domenica 19 e
26 di aprile. Conduce la rassegna il critico cinematografico Nuccio Lodato. I
quattro film
della rassegna sono: Beaufort, di Joseph Cedar Noodle, di Ayelet Menatemi Julia
mia, di Yuval Granot Vasermil, di Mushon Salmona. DOMENICA 26 APRILE Apertura
della Sinagoga (via Milano n. 7) A cura di Codess Cultura - Orari: 14,00 -
18,00 (in collaborazione con la comunità ebraica di Torino). Per prenotazioni e
informazioni: Codess Cultura 011 6699725. Tempietto invernale della Sinagoga -
ore 17.00: Viaggio alla scoperta della lingua Yiddish: suoni, colori e profumi,
conferenza di Davide Astori, docente di linguistica
generale presso l’Università degli studi di Parma e autore
del manuale Nuovo parlo Yiddish (Vallardi). Tempietto invernale della Sinagoga
- ore 18.00: La musica nel misticismo ebraico conferenza di Riccardo Joshua
Moretti, compositore, docente presso il Conservatorio "A.
Boito" di Parma ed esperto di musica ed ermeneutica ebraica. GALLERIA
FOTOGRAFICA Leggi i
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( da "Giorno, Il (Sondrio)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli
VALTELLINA: PRIMO
PIANO pag. 2 Sfruttamento acque, il modello è il Trentino Il presidente di A2A,
il valtellinese Giuliano Zuccoli: «Ci vuole una gestione
pubblico-privata» SONDRIO di PARIDE DIOLI SONDRIO LA SOCIETÀ idreolettrica
territoriale, sul modello delle regioni autonome del Trentino e del Sudtirol, è
l'obiettivo comune, indicato da tutti i partecipanti al convegno di ieri a
Palazzo Muzio e ribadito anche dal presidente di A2A Giuliano Zuccoli.
«Intendo andare alla ricerca di nuove sfide per
superare la logica dei sovraccanoni che era tipica di un periodo storico basato
su una risorsa, l'idroelettrico, che era di proprietà demaniale». Zuccoli non
ha mancato di riflettere il suo essere valtellinese in una visione
internazionale di manager di primo piano del settore energetico. «NON POSSO che
essere daccordo - ha annunciato - con quanto il presidente Provera ha affermato
in modo cortese ma con grande fermezza e cioè la necessità di utilizzare la
risorsa idroelettrica rafforzando il collegamento con il territorio. L'auspicio
è dunque che si faccia una riflessione per un rilancio della Valtellina e della
Valchiavenna attraverso un modello di gestione pubblico-privato dell'idroelettrico,
la cui importanza si è affievolita a livello mondiale, mentre si è rafforzata
nella sfera locale». Il presidente di A2A ha poi affrontato il problema delle
scadenze delle concessioni "storiche". «Dato per scontato che certe
prerogative sono state trasferite a livello regionale e locale è dunque
necessario che il territorio abbia il potere decisionale, sfruttando le
capacità di chi è tornato in provincia dopo aver studiato fuori dai propri
confini, mi riferisco ai tanti giovani che attendono delle risposte da queste
nuove prospettive». L'ARGOMENTO è stato quindi approfondito dal presidente di
Confindustria Corrado Fabi che ha sottolineato l'importanza del Polo
tecnologico nell'assumere un ruolo di «centro d'eccellenza per le energie
rinnovabili e lo sviluppo sostenibile che passano prevalentemente attraverso
l'idroelettrico. Il resto, eolico, solare eccetera non rappresenta che una
minima parte della quota prodotta. E' sul Polo che si gioca la sfida futura
rivolta alle nuove generazioni di ricercatori, per
evitare un' ulteriore fuga di cervelli
che possono invece investire il proprio sapere in valle. Come industriali
ricordiamo infatti che qui si sono collocate diverse imprese proprio nella
prospettiva di trovarsi vicine ai luoghi della produzione idroelettrica».
L'esperienza delle regioni autonome alpine confinanti è stata infine illustrata
da Klaus Stocker, presidente della Società elettrica di Bolzano e da Paolo
Duiella, presidente dell'Autostrada del Brennero.
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( da "Giorno, Il (Como)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
SARONNO TRADATE
VALLE OLONA pag. 8 Anziana truffata a domicilio Una giovane coppia le ruba
dalla cassaforte tutti i gioielli SARONNO EMERGENZA RAGGIRI di ROBERTO BANFI
SARONNO UNA DISTINTA e giovane coppia ha truffato una pensionata di 75 anni
portandole via tutti gli ori di famiglia: è successo alla periferia di Saronno.
Alle 11 di ieri mattina l'anziana si è trovata alla porta di casa un ragazzo ed
una ragazza, dai modi estremamente gentili. Le hanno detto di essere amici
della figlia, che all'apparenza conoscevano bene. Hanno chiesto all'anziana di
custodire alcuni loro gioielli, dicendo di essere a conoscenza che in casa
c'era una cassaforte. La nonnina, che vive da sola, non si è insospettita, li
ha fatti entrare, ha offerto un caffè e quindi ha recuperato la chiave della
cassaforte e l'ha aperta senza tentennamenti. A quel punto la donna è stata
distratta con una scusa, poi la coppia se ne è andata salutando e dandole
appuntamento a un'altra data. Solo successivamente la malcapitata si è accorta
di quel che era accaduto, ha guardato nella cassaforte e si è accorta che
dentro non c'era più niente. Infatti, approfittando di qualche momento di
distrazione le avevano completamente svuotato il forziere, al cui interno
c'erano alcuni anelli, orecchini e catenine, d'oro e d'argento. Oggetti di
scarso valore materiale, stimato in circa cinquecento euro, ma molto importanti
per la proprietaria, perchè i si trattava di preziosi ricordi. Comunque sia
alla pensionata, quando si è resa conto dell'accaduto, non è rimasto altro che
rivolgersi ai carabinieri per presentare una denuncia contro ignoti. Sono
adesso in corso le indagini, che si profilano in salita: tutto fa pensare che
ad agire siano stati due italiani, perchè hanno parlato senza particolare
accento. Non si sono lasciati tracce alle spalle. Si pensa che possa trattarsi
di truffatori provenienti da fuori città e che molto probabilmente avranno
ormai cambiato zona, almeno per qualche tempo, per non farsi rintracciare.
NEGLI ULTIMI tempi i raggiri ai danni di anziani, in città e nel circondario,
sono stati numerosi, tanto che pure associazioni no profit ed enti locali hanno
deciso di promuovere corsi ed incontri per mettere in guardia gli anziani. L'ultimo si è tenuto di recente al centro Auser, in precedenza a Gerenzano
si è svolto un incontro promosso dall'Amministrazione civica. All'Unitre,
l'Università delle tre età, per il secondo anno consecutivo è stato anche
organizzato un sempre affolato corso sulla legalità, con docente il comandante dei carabinieri, il capitano Paolo Degrassi.
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( da "Nazione, La (Pisa)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
AGENDA PISA pag.
11 E' scomparso Angelo Cecchini E' scomparso Angelo Cecchini, docente di Letteratura all&#... E' scomparso Angelo Cecchini E'
scomparso Angelo Cecchini, docente di Letteratura
all'Università di Pisa, figlio dell'ex sindaco di Pisa, Fausta e fratello nel
noto cardiologo Maurizio Cecchini. La famiglia ringrazia i dottori Paolo
Malacarne e Marzia Corini della Rianimazione del pronto soccorso, il
dottor Lucchi della Chirurgia Toracica e tutti i colleghi e gli infermieri
della Rianimazione della Cardiochirurgia di Cisanello (dottoressa Baldassarri e
dottor Stefani). I funerali stamani alle 10.30 nella Pieve Romanica di Calci.
Incontro dedicato ad Artemisia Gentileschi Oggi (ore 15.30), alla Fondazione
Cerratelli in via Di Vittorio 2
a San Giuliano Terme, incontro dedicato ad Artemisia
Gentileschi con le professoresse Cinzia Maria Sicca e Concetta D'Angeli
dell'Università di Pisa. Info: 050 / 81.79.00. Ordine dei Medici, presentazione
di un libro Oggi (ore 18), nella sala-convegni dell'Ordine dei Medici,
presentazione del libro «Etica di fine vita: il processo decisionale in terapia
intensiva» del dottor Guido Bertolini. «Lezione» sull'etichettatura dei
prodotti alimentari L'Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali organizza, oggi
(ore 15.30) nell'aula 9 della Facoltà di Agraria, un incontro di formazione
professionale sull'«Etichettatura dei prodotti alimentari e tracciabilità nella
pratica professionale del dottore agronomo», relatrice la dottoressa Anna
Francesca Ragone. Cane trovato È stata trovata martedì scorso in piazza del
Duomo una cagna Weimar' grigio tortora e con occhi gialli, di un anno circa.
Telefono: 050 / 56.24.94 o 340 / 89.31.329.
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( da "Nazione, La (Arezzo)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
PRIMO PIANO pag.
2 S. Francesco, S. Domenico e duomo: rischio terremoto Elenco del ministero:
anche la Madonna del Calcinaio E' UN ELENCO da fare paura. Sterminato.
Comprende addirittura il 60% dei tesori architettonici d'Italia. E Arezzo, era
facilmente intuibile, non sfugge alla regola. Insomma, ci siamo in pieno con le
nostre chiese più importanti. L'elenco è stata preparato nel 2007 quando
Protezione Civile e Ministero dei Beni Culturali misero a punto una lista con i
comuni a rischio sismico, che sono oltre 3000, con loro i monumenti. Dello
stesso anno è la direttiva della presidenza del consiglio che impone la
verifica della vulnerabilità entro dicembre 2010. Complessivamente sono 2345 le
città e i paesi compresi nella cosiddetta «Zona 2 di rischio», la stessa aalla
quale appartengono, tanto per dirne una, Aquila e Assisi. Veniamo a noi. Nel
centro storico sarebbero a serio rischio crollo, nel caso di un terremoto pari
a quello che ha sconvolto l'Abruzzo, la Basilica di San Francesco con la
Leggenda di Piero, la cattedrale e la chiesa di San Domenico. Stesse
problematiche per la chiesa della Madonna del Calcinaio a Cortona. E' bene
subito dire che certezze in questo campo non ci sono. Questi edifici, ad
esempio, sono stati testati nel corso dei secoli da altri terremoti, vedi
quello del 1789. E hanno resistito, anche se è difficile stabilire a quale
effettiva magnitudo corrispondesse il sisma di quell'anno. «SIAMO IN UNA
REGIONE ha detto recentemente l'ingegnere capo della Provincia Giovanni
Cardinali che ha fatto della sicurezza sismica un valore assoluto: abbiamo
monitorato tutti gli edifici strategici e pubblici, siamo intervenuti ovunque».
C'è quindi la base da cui partire per eventuali (e indispensabili) interventi
di messa in sicurezza anche delle chiese inserite nell'elenco del ministero.
Quanto agli accorgimenti che si possono mettere in atto, è
ancora Cardinali (che tra l'altro è autore di una ricerca pubblicata dalla rivista dell'Apt in cui vengono illustrate le
caratteristiche dei principali edifici sacri della città) a venirci in
soccorso. Intanto, ha affermato, è una leggenda che i centri storici debbano
per forza crollare alle prime scosse di terremoto. E comunque «la
diagnosi dell'edificio nelle zone antiche è più determinante che mai. Ma una
volta misurata la cosiddetta 'sismoresistenza' di uno stabile ci sono mille
interventi possibili. Alcuni: l'alleggerimento dei tetti con posa in opera di
materiale idoneo, il risarcimento di lesioni esistenti, l'introduzione di
catene in corrispondenza degli orizzontamenti». LA SOTTOSCRIZIONE lanciata dal
nostro giornale sta intanto confermando la generosità dei lettori: i fondi
raccolti ammontano già a 200.841,05 euro. sergio rossi
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( da "Messaggero, Il (Ancona)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 17 Aprile
2009 Chiudi di MARCO CATALANI FALCONARA - Per la stagione turistica tanti nodi
irrisolti e marcia a tappe forzate per sciogliere entro la fine del mese le
priorità. Oltre due ore di meeting tra Comune e bagnini (aderenti al consorzio
Falcomar e non) e i problemi - neanche a dirlo - arrivano dalla scarsità di
fondi delle casse comunali. E così si risparmia anche sulla sabbia con le parti
coordinate per recuperarla dalle zone che ne hanno accumulata di più durante
l'inverno, per trasportarla nelle concessioni più erose. Al risparmio anche per
i sottopassi: la verniciatura avverrà per via di possibili problemi
igienici ma si pensa alla possibilità di vendere pubblicità ai privati,
compresa una nuova cartellonistica (sullo stile di Palombina Nuova). I ricavi
andranno a compensare i costi di manutenzione. Tra le istanze anche un
contributo per il progetto intercomunale di salvataggio, il ripristino dei
quattro vigili urbani part time per consentire turni notturni alla Municipale (proposta
che il Comune ha già bocciato sempre per mancanza di fondi) e un'ordinanza ad
hoc che vieti totalmente l'utilizzo del vetro. Dall'anno scorso il
provvedimento era stato adottato per gli chalet mentre da quest'anno si chiede
di estendere l'ordinanza per evitare eventuali arrivi di bottiglie dai bar
cittadini. «Abbiamo avviato un buon percorso - dice la presidente del Falcomar
Adriana Brandoni - Il Comune anche se ha pochi soldi è disposto a collaborare
con noi». Il Comune per ora ha ascoltato e sono in programma due nuovi incontri
con gli assessore Stefania Signorini per concordare le manifestazioni e Matteo
Astolfi per l'ordinanza sui decibel delle feste. L'impianto della norma
dovrebbe rispecchiare quello dello scorso anno ma si punta a qualche
correttivo. «Giusto così - dice Giordano Pacetti, Donaflor - ma presto così da
riuscire a programmare le serate». Nella fretta, restano fuori i parcheggi (i
bagnini chiedono l'apertura di parco Kennedy e delle Aldo Moro), l'utilizzo
delle terrazze come estensione dei ristoranti (il Comune sta studiando una
variante al Piano Spiaggia) e la rifioritura delle scogliere che spetta alla
Regione. La rampa di Palombina Vecchia sarà arretrata per consentire il
passaggio dei mezzi di soccorso ma il New Tropical perderà 4 metri di fronte mare.
Possibile un utilizzo della spiaggia libera a fianco, come già avvenuto nel
2007. La pulizia della spiaggia, infine partirà subito nei week-end e diverrà
giornaliera dal 15 maggio.
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( da "Messaggero, Il (Umbria)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 17 Aprile
2009 Chiudi di CORSO VIOLA Dopo il rinvio a giudizio per una lunga serie di
reati ambientali dell'ex presidente dell'"Agrobioforest" Enrico
Cesani (per la Procura sarebbero stati costruiti cinque capannoni fuorilegge in
una zona sottoposta a rigidi vincoli paesaggistici e sismica), arrivano nuovi
guai giudiziari per gli ex amministratori del consorzio nato per realizzare
biomasse (il pallet) destinato a far funzionare centrali che producano energia
alternativa. Questa volta le indagini riguardano i conti in rosso con un buco
che ha raggiunto un anno fa il picco di un milione e ottocento mila euro. Gli
uomini della Guardia di Finanza coordinati dal comandante provinciale Domenico
Solfaroli hanno acquisito decine di documenti negli uffici del Comune di
Arrone, ma presto le fiamme gialle busseranno alle porte di altri municipi e
della Comunità montana. I controlli sono stati richiesti dalla Corte dei Conti
di Perugia che vuole verificare se ci sono stati degli sprechi nella gestione
dei finanziamenti pubblici ricevuti dal Consorzio. L' "Agrobioforest"
è nata nel 2004 e avrebbe dovuto dare vita ad un'attività capace di valorizzare
al meglio il patrimonio boschivo del comprensorio da utilizzare nel business
dell'energia alternativa delle biomasse. A dare il là alle operazioni era stata
la Comunità Montana di Terni guidata allora da Enrico Cesani, che è stato ex
sindaco di Arrone, che propose ai Comuni della zona e ad
alcuni privati di entrare nel business. E si fece largo il progetto di
costituire un Centro sperimentale per le biomasse a partecipazione pubblico-privata, il cui presidente era lo stesso Cesani mentre la Comunità
montana il soggetto di maggioranza con un quota pari al 38,56%. Ed è
proprio la Comunità montana che si impegnò a trovare la localizzazione
dell'impianto che doveva sorgere nell'ex vivaio di Castel di Lago di Arrone
sempre di proprietà della comunità. Un consorzio con 10 soggetti pubblici tra
cui i comuni di Arrone, Polino, Ferentillo e Stroncone e 12 privati tra cui la
cooperativa Cosp tecno service. L'idea era quella di creare uno spazio dove far
crescere delle piante che servono per produrre energia pulita nella centrale a
biomasse. La vicenda giudiziaria è iniziata nell'agosto del 2007 quando i
capannoni usati come magazzini e come segherie vennero sequestrati dalla
magistratura dopo la denuncia presentato dal corpo forestale, con cui si
segnalava, tra l' altro, la realizzazione dei capannoni considerati abusivi
all'interno dell'ex vivaio di Arrone, gestito dalla Comunità montana di Terni.
Ora Cesani non c'è più, al suo posto è stato nominato Domenico Rosati, con un
nuovo piano industriale che prevede l "affitto" l'attività della
"Agrobioforest" a tre soci privati.
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( da "marketpress.info"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 17 Aprile
2009 “RISO
& ROSE IN MONFERRATO” ATTO NONO NEL MESE DI MAGGIO
TORNANO GLI EVENTI DELLA GRANDE KERMESSE CHE COINVOLGE UNA TRENTINA DI
SUGGESTIVI BORGHI DEL MONFERRATO CASALESE E DELLA PIANA DEL PO Casale
Monferrato -
Ritorna per il nono anno consecutivo “Riso & Rose in Monferrato”,
la grande kermesse che - nei primi tre weekend di maggio (dall’1 al 3, il
9 e 10, il 16 e 17) - coinvolge circa trenta paesi del Monferrato Casalese e
della circostante Pianura del Po in una serie di eventi che vanno dal florovivaismo all’enogastronomia,
dall’arte ai giochi per i bambini, dalle rievocazioni storiche ai motori.
Casale, la capitale del Monferrato, darà l’avvio alla manifestazione nel
primo weekend, con rievocazioni storiche, grandi mostre ed eventi presso il Castello del
Monferrato, fortificazione risorgimentale recentemente restaurata. Per i tre
giorni della manifestazione sarà aperta una mostra di orchidee con circa
centocinquanta specie fiorite provenienti da tutto il mondo oltre ad un’esposizione
di armature, spade ed equipaggiamenti attinenti al periodo storico dal Xii al
Xiii secolo. Con “Luna di maggio” (2 maggio) diversi eventi in
notturna: La dama e la rosa, ricostruzione storica teatralizzata con la
presenza di cavalieri,
armati e dame e a seguire Alla Luna, spettacolo dedicato alla Luna, musa
ispiratrice di musica, poesie e danze, dagli Incas all’uomo
del Xxi secolo. Per domenica 3 maggio si segnalano la ricostruzione di un campo
medievale in prossimità del quale saranno allestiti banchi di lavoro di artigiani medievali, la
vestizione del cavaliere e dimostrazioni di scherma medievale in armatura oltre
a dimostrazioni di falconeria. A conclusione grande sfilata che animerà le vie
del centro con dimostrazioni di sbandieratori e musici. Nello stesso fine
settimana appuntamento con la storia del territorio nell’ambito
del “Progetto celebrativo per i 150 anni della Ii Guerra di
Indipendenza” - con eventi in rete dei Comuni di Frassineto Po, San
Salvatore, Occimiano - in particolare a Frassineto Po (3 maggio) per una
manifestazione dedicata con mostre, convegni, concerti e a San Salvatore per
una esposizione di fotografie, stampe, disegni, divise, in collaborazione con
il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino (primi tre week-end di
maggio). Nella raffinata cornice di Villa Vidua a Conzano, nei tre week end di
Riso e Rose, sarà possibile visitare la mostra della pittrice torinese Carol
Rama (premiata nel 2003 con il Leone d’Oro alla carriera
alla Biennale di Venezia): l’esposizione proporrà al pubblico sette
lavori inediti della grande artista di fama internazionale oltre a dipinti ed
opere grafiche insieme ad alcune mappe dei viaggi compiuti nell’800 dal
Conte Carlo Vidua, realizzando un accostamento tanto inconsueto quanto suggestivo. L’arte
sarà protagonista anche a Solonghello: la Locanda dell’arte – sede
permanente di esposizioni che ospitano artisti di fama internazionale –
propone un “Omaggio a Federica Galli”. In mostra una cinquantina di
acqueforti che ritraggono
alberi monumentali o cascine, raccontando l’amore
che l’artista ha profuso in una ricerca instancabile attraversi tutta
l’Italia. Attività, dedicate in particolar modo ai bambini, avranno spazio
il 10 maggio a Mombello con “La Rosa dei Venti”, in cui l’animazione
farà da padrona, con laboratori, gonfiabili a forma di castello, esibizione di
ballerini, artisti di strada e degustazioni di piatti a base di riso e rose;
con il concorso “Biciclett-art” a Giarole (9-10 maggio), la piazza
del paese si trasformerà
in una divertente esposizione di biciclette decorate “ad
arte”: sarà premiata “La più Riso & Rose”
(la bicicletta più vicina al tema “Riso & Rose”),
“La più pazza” (la bicicletta più divertente), “Minibici grande
fantasia” (la bici dei più piccoli). Degustazioni e assaggi sono in programma a Vignale
(10 maggio) a Palazzo Callori, splendida dimora gentilizia oggi sede dell’Enoteca
Regionale del Monferrato, con il banco d’assaggio di vini tipici
monferrini. Nella stessa occasione verrà conferito anche quest’anno
il premio “La Rosa dell’Enoteca” ad una personalità femminile
del territorio. Tra gli altri eventi, nel secondo week-end: “Grande
Mercato in Piccola Città” a Moncalvo, con decine di espositori che, a
partire da venerdì 8, presenteranno prodotti di altissima qualità con lo scopo
di far conoscere e promuovere le tipicità locali; “Rose
e Motori, Risate e Sapori . E turti d’nisoli” a Lu, con il vespa
raduno, il mercatino di artigianato e prodotti tipici e la fiera della nocciola
introdotta da conferenza a tema; “Vivi il Parco e non solo” a
Fubine (10 maggio) con il mercatino di rose e fiori ed il mercatino del gusto
con degustazione di riso e vini del Monferrato – a cura della Condotta
Casalese di Slow Food; “Spose del Monferrato” ad Alfiano Natta con l’inaugurazione
di una mostra di abiti da sposa (sabato 9), mercatino delle rose, spettacolo
con cavalli e per i bimbi tour su pony per le vie del paese (domenica 10);
“Riso e Rose in vespa” a Mede (10 maggio) con il raduno nazionale di
vespe, il mercatino
dell’antiquariato e di prodotti artigianali di hobbistica,
l’infiorata e la mostra fotografica sul riso. Nello stesso week-end, per
gli amanti dell’hobbistica femminile, “Continua la vie en rose”
di Rosignano che propone l’esposizione e la vendita di lavori e schemi a punto croce di
artiste francesi di fama internazionale, oltre al mercatino di riso e rose e
gli intrattenimenti musicali. Nel terzo week-end, a Pontestura (17 maggio) si
attende la “Risottata in piazza” preparata nella
pentola del Guinnes dei primati (3 metri
di diametro), dove i cuochi usano remi per mescolare quintali di riso. La
grande festa collettiva sarà allietata da musica e animazione di pagliacci
giocolieri e maghi: intrattenimenti per grandi e piccoli all’insegna
della risata. E’ prevista inoltre l’apertura del Deposito
museale delle opere di Enrico Colombotto Rosso e del Museo delle bambole
antiche. Gli incontri con l’arte proseguiranno sempre il 17 maggio con la
mostra d’arte contemporanea “Risalto” a Camino in cui otto artisti
esporranno i
loro mosaici di riso colorato, nella storica cornice del Castello. Accanto alla
visita verrà offerta la possibilità di partecipare ai laboratori di produzione
dei mosaici da parte del pubblico. Non mancheranno (sabato 16 maggio) stand
enogastronomici e degustazioni dei migliori vini piemontesi e delle specialità
alimentari d’eccellenza del territorio. Appuntamento
irrinunciabile poi a “Coniolo Fiori” (16 e 17 maggio), la mostra
mercato florovivaistica di Coniolo, cui si accompagnano il concorso di progettazione “La
rosa nell’arredo urbano”, la conferenza a tema e la possibilità di
degustare e acquistare riso e prodotti tipici locali oltre a prodotti pistoiesi
(a seguito di un gemellaggio tra comuni monferrini e toscani) e di altre
località. E ancora
esposizione in anteprima assoluta delle rose novità della David Austin Roses.
Momenti di rievocazione storica saranno come ogni anno presenti a Quargnento,
con il “Palio dell’Oca Bianca” (17
maggio), giunto alla 26° edizione, con gli sbandieratori e la tradizionale sfilata in costume per
le vie del centro. Sempre Quargnento offrirà inoltre l’occasione
di coniugare territorio e arte con il “Ii Simposio di Scultura” (16 e
17 maggio) dove artisti di diversa provenienza produrranno opere scultoree a
tema libero
nella piazza del paese utilizzando il tufo del Monferrato: materia grezza da
plasmare che rappresenta il forte legame con il territorio e la cui
valorizzazione si concretizza nell’opera compiuta.
Manifestazioni sabato 16 maggio anche a Pecetto con “Il Belvedere della rosa”,
che prevede una rassegna di antichi mestieri, il Ballo della rosa e la
Camminata della Rosa mentre Ozzano propone “Suggestioni notturne”,
passeggiata nel borgo di notte tra suggestive luci, stand enogastronomici e
proiezioni di immagini
artistiche. Infine, a Cellamonte “Xxv
Maggiociondolo”: durante tutta la domenica (17 maggio) musicisti europei
si esibiranno in brevi concerti nelle chiesette del paese, raggiungibili a
piedi dai visitatori per godere della natura e del paesaggio; musica e vari intrattenimenti anche a
Borgo Rovereto con concerti nelle chiese, letture nei cortili, eventi culturali
e teatro di strada a movimentare undici vie del borgo per una grande festa
collettiva. Da segnalare, inoltre, l’offerta dei Menù di
Riso & Rose
a cura dei ristoratori del territorio monferrino, affinché i turisti possano
godere appieno della tradizione enogastronomica del territorio. Il progetto
Riso & Rose nasce da un’idea di Mon. D. O. (il
Consorzio pubblico-privato per la qualificazione turistica del Monferrato casalese e dell’area
circostante della Pianura del Po che ne segue il coordinamento e ne cura la
comunicazione e la promozione) e dal concreto coinvolgimento ed impegno di
oltre 30 dei suoi Comuni soci e operatori privati che insieme hanno realizzato tutte le
manifestazioni del programma, grazie anche al sostegno economico di Regione
Piemonte, Provincia di Alessandria e Fondazione Cra. “Riso & Rose in Monferrato”
in questa nona edizione si intreccerà con “Monferrato Aperto”, nuova
idea turistica
di Mondo che prevede l’apertura dei monumenti più
significativi del Monferrato Casalese e della Piana del Po, con possibilità di
accompagnamento con visite guidate da parte di associazioni e volontari del
territorio. Entrambe le offerte si propongono di attrarre visitatori e turisti fruitori del
cosiddetto “turismo dolce”, facendo loro scoprire
e perlustrare un intero territorio attraverso un sistema organizzato e
correlato di eventi e manifestazioni. Il Monferrato vi aspetta! www.
Monferrato. Org .
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( da "marketpress.info"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 17 Aprile
2009 FINANZIAMENTI REGIONALI PER LA RICERCA, NASCE IL DIAMANTE ARTIFICIALE
Bari, 20 aprile 2009 - La scienza e la tecnologia della Puglia regalano al
mondo il diamante artificiale sensibile alle radiazioni ultraviolette. È un
gioiello tecnologico più prezioso di qualsiasi gemma perché rivela, come nessun
congegno è riuscito a fare, la presenza di raggi Uv. Gli ultravioletti,
preziosi e allo stesso tempo pericolosissimi, grazie a questo sensore potranno
essere “visti” con grande precisione, di conseguenza monitorati e
controllati. In tal modo il loro uso o la loro semplice presenza non sarà più
un pericolo per l’ambiente e la salute dell’uomo. Tanti
scienziati, in vari paesi del mondo, stanno sviluppando questa sperimentazione,
i ricercatori
pugliesi coordinati dall’Università di Bari, ci sono
riusciti con risultati estremamente competitivi rispetto a quelli raggiunti da
altri gruppi. Un simile traguardo è stato reso possibile grazie ai
finanziamenti che la Regione Puglia, attraverso l’Assessorato allo Sviluppo Economico, ha
indirizzato a questa ricerca applicata, inserendola nei 53 progetti strategici
ai quali sono stati destinati complessivamente 45 milioni di euro. Così gli
scienziati hanno potuto realizzare un film di diamante con due caratteristiche
che ne sanciscono il pregio: la notevole grandezza e la riproducibilità.
Significa che il “diamante artificiale” made in Puglia
nell’immediato futuro potrà essere brevettato e immesso sul mercato.
Qualche anno fa ci provò un’impresa del Nord Europa, ma di lì a poco dovette
ritirare i diamanti perché non presentavano le stesse proprietà, cioè non
risultavano identici fra loro. A Bari ce l’hanno fatta. Oggi
il miracolo tecnologico pugliese è opera di quattro gruppi di ricerca (il
Dipartimento Interateneo
di Fisica dell’Università e del Politecnico di Bari, il
Dipartimento di Chimica dell’Università di Bari, il Cnr-unità Imip, cioè
l’Istituto di Metodologie Inorganiche e dei Plasmi, tutti coordinati
dall’Università di Bari) con la partecipazione di tre aziende (Alta s. P. A. Di Pisa,
Planetek di Bari, Aurelia Microelettronica di Viareggio). Si è compiuto a Bari,
nel reattore installato in un bunker del Dipartimento di Fisica. Ci hanno
lavorato in 37, tra docenti, ricercatori, tecnici e collaboratori esterni. Di
questo gruppo, una squadra è composta da 13 giovani ricercatori, di cui la
maggioranza assoluta (9 su 13) è rappresentata da donne. Sono loro a vegliare e
monitorare lo sviluppo dei diamanti nel reattore, a controllare che il processo
si svolga alla perfezione. Qui, grazie a tecniche di crescita chimico-fisiche,
su uno strato di silicio, è nato il primo della serie: un diamante
policristallino esteso e sottile come la pellicola di un film. Ci ha impiegato
circa due settimane per raggiungere lo spessore sufficiente, poi è arrivato il
secondo, il terzo, il quarto diamante, fino a diverse decine di prototipi con
risultati sempre più soddisfacenti. La ricerca partita all’inizio
del 2007 non è ancora terminata, ma ha già dato un risultato che - come è già avvenuto per il progetto
strategico finanziato dalla Regione che permise la riproduzione in cattività
del tonno rosso - parecchi paesi del mondo invidieranno alla Puglia e all’Italia.
Il diamante artificiale servirà dovunque ci siano o vengano utilizzati gli Uv, quindi potrà essere
utilizzato per controllare i laser usati dagli oculisti negli interventi sulla
cornea e dai dentisti per monitorare i dispositivi che rendono solida la pasta
delle otturazioni, servirà per proteggere l’ambiente
dalle sostanze
inquinanti visibili attraverso raggi ultravioletti, potrà essere utilizzato
nella radioterapia per intercettare le radiazioni ionizzanti, ma anche per
monitorare i processi di realizzazione di fibre ottiche e per controllare il
flusso di Uv delle lampade per abbronzatura. Servirà nella fotolitografia
impiegata per mettere a punto i dispositivi elettronici miniaturizzati perché
sono gli Uv a scolpire e incidere il silicio. Potrà essere usato persino per
scoprire i segreti dello spazio. Gli Uv infatti abbondano al di là dell’atmosfera,
intercettandoli si possono studiare stelle di nuova formazione e polveri
galattiche. Il diamante pugliese installato su satelliti potrà permettere di
compiere studi particolari sull’evoluzione degli astri, perché tutte le
stelle, incluso
il sole, emettono Uv. Il senso di questo successo è nella stretta
collaborazione tra mondo della ricerca, aziende e politiche pubbliche. Il
progetto (che ha un costo totale di 1. 961. 200 euro) è stato finanziato dalla
Regione Puglia, attraverso l’Assessorato allo
Sviluppo Economico, con 1. 339. 200 euro. È uno dei 53 progetti strategici di
ricerca applicata varati insieme a 112 progetti esplorativi con risorse totali
pari a 60 milioni di euro (45 per gli strategici, 15 per gli esplorativi). Si tratta solo di una fetta del
pacchetto di finanziamenti pubblici che il governo Vendola ha destinato a
ricerca e sviluppo, portando avanti una precisa strategia di politica
economica. A spiegarlo è il Vice Presidente della Regione Puglia e Assessore
allo Sviluppo economico Sandro Frisullo: “Noi crediamo che
investire in ricerca sia la chiave di volta dello sviluppo pugliese immediato e
futuro. Per questo nella programmazione 2007-2013 abbiamo più che triplicato i
fondi destinati a ricerca e sviluppo del Por precedente, facendoli salire da
190 milioni a 581. Siamo assolutamente certi che questa politica aiuterà la
Puglia a crescere in competitività e innovazione. L’esito
della sperimentazione del diamante artificiale come è avvenuto per il tonno
rosso, è la conferma
che la ricerca accompagnata da adeguate politiche pubbliche fa volare alto la
nostra regione e l’Italia intera”. Il “Diamante
artificiale” è la seconda tappa della campagna “I doni della
scienza”, il tour dell’Assessorato allo Sviluppo economico “a caccia del risultato”.
Si tratta di una campagna che ha lo scopo monitorare i progetti di ricerca
finanziati dalla Regione Puglia, proprio per verificarne i risultati e farli
conoscere al pubblico, sensibilizzando i cittadini sull’importanza della
ricerca. Come
nasce e come funziona il diamante artificiale - Il diamante pugliese si
presenta come un francobollo liscio e scuro, nella parte superiore appaiono
minuscoli rettangoli fatti di strisce d’oro, e due
dischetti d’argento. L’oro raccoglie e conduce gli impulsi elettrici mentre l’argento
funge da collante per eventuali fili di collegamento per circuiti di
amplificazione. Il film di diamante si sviluppa su uno strato di silicio in un
reattore nel quale vengono immessi due gas, metano e idrogeno. Nel reattore i gas vengono ionizzati,
intercettano la lamina di silicio e si depositano formando lo strato di
carbonio, che, a seconda del tipo di legame, può diventare grafite o diamante.
Perché diventi diamante è importante la temperatura del silicio (da 550°C a 800° C) e la
pressione, che deve essere alquanto bassa (un ventesimo circa di quella
atmosferica). I policristalli di diamante sullo strato di silicio (che ne
determina il colore nero), raggiungono una crescita sufficiente in due
settimane circa. Il prototipo è di quattro centimetri quadrati e viene diviso
in quattro parti, su ciascuna vengono impresse le minuscole strisce d’oro.
Il coordinatore del progetto è Paolo Spinelli, preside della Facoltà di Scienze
Matematiche Fisiche e Naturali dell’Università di Bari e docente
di Fisica Sperimentale. “Il diamante – spiega – è
un sensore degli Uv particolarmente efficace per le sue proprietà cristalline
che assicurano una sensibilità molto elevata ed un assorbimento selettivo di
fotoni con lunghezza d’onda molto inferiore a quella della luce visibile. Inoltre
questo materiale presenta un’alta conducibilità
termica, elevata stabilità chimica, ottima resistenza a radiazioni ionizzanti e
non è igroscopico, cioè non assorbe l’umidità dell’aria come altri
materiali attualmente
usati per la rivelazione di Uv”. Per di più il
diamante barese ha un valore aggiunto non di poco conto: la dimensione
particolarmente grande. “Inizialmente – chiarisce Paolo Spinelli
– pensavamo ad un prototipo di 5 millimetri di lato,
ma abbiamo voluto
fare di più: più grande è il sensore, maggiore è la quantità di luce che può
raccogliere, quindi maggiore è il segnale”. Ma come
funziona il diamante? “Al contrario del diamante di gioielleria”,
spiega il professore. “Il gioiello deve il suo pregio alla capacità di riflettere la luce
visibile, il nostro diamante, non è un unico cristallo come la gemma, ma
policristallino e viene utilizzato per mettere in evidenza solo la luce
ultravioletta, che invece non è visibile. Quando arrivano gli Uv, questi cristalli
microscopici danno segnali elettrici raccolti attraverso quelle micro-strisce d’oro,
per poterlo fare devono essere assolutamente insensibili alla luce solare.
Infatti il nostro diamante è cieco al sole”. Le insidie degli Uv - Il
rilievo di questa ricerca
è tutto legato agli effetti dei raggi ultravioletti nell’ambiente
e per la salute dell’uomo. Tutti siamo esposti quotidianamente ad una
certa dose di radiazioni ultraviolette in gran parte derivanti dal sole ma
anche da fonti artificiali. Queste radiazioni hanno un ruolo importante e benefico nella
sintesi di vitamina D (sostanza coinvolta nello sviluppo dello scheletro e in
grado di proteggere le ossa da malattie come il rachitismo o l’osteoporosi)
o nella sterilizzazione degli ambienti. Hanno tuttavia anche effetti negativi
accentuati dalla riduzione dello strato di ozono atmosferico alle medie
latitudini e dal buco dell’ozono antartico. Questi
fattori influenzano i livelli di Uv rendendoli nocivi. Secondo
l’Organizzazione Mondiale della Sanità sono 9 le malattie causate da Uv: oltre
a bruciature, cataratta ed herpes labiale, si contano soprattutto i tumori
della pelle, a cominciare dal melanoma. Per il ministero della Salute questo è
uno dei tumori per i quali la mortalità in Italia è in crescita. Secondo le
stime dell’Italian Skin Cancer Foundation ogni anno ci
sono 2000 nuovi casi di melanoma. L’ultimo dato Istat sulla mortalità per
i tumori della cute che risale al 2003, parla di 1491 casi in Italia, 86 dei
quali in Puglia. I raggi ultravioletti oggi si trovano dappertutto, nella luce solare, nelle
lampade per l’abbronzatura artificiale, nei laser usati
dagli oculisti e in alcuni dispositivi impiegati in odontoiatria. Il problema è che
gli Uv non si riescono ad osservare, non sono visibili all’occhio umano, occorrono strumenti che
permettano di vederne l’emissione per poterli interrompere
quando rischiano di diventare nocivi. Il diamante artificiale serve a questo.
Era l’anello mancante per il perfezionamento e il potenziamento di una
delle più potenti
tecnologie del presente e del futuro, quella legata alla produzione e al
controllo della radiazione luminosa, e allo stesso tempo lo strumento
necessario per aprire una finestra sugli innumerevoli segreti dello spazio.
(com) Tutti i protagonisti della ricerca - Coordinatori: Paolo Spinelli, Nicola
Giglietto, Savino Longo, Grazia Cicala. Docenti di staff: per l’Università
di Bari Paolo Spinelli, Bartolomeo Marangelli, Nicola Mirizzi, Grazia Verrone,
Antonio Rainò, Piergiorgio Fusco, Francesco Giordano, Francesco Loparco, Antonio
Valentini. Savino Longo, De Giacomo Alessandro, Claudine Gorse, Mario
Capitelli. Per il Politecnico di Bari: Nicola Giglietto, Cecilia Favuzzi,
Giovanni Ferraro, Roberto Celiberto. Cnr – Unità Imip:
Grazia Cicala, Olga Depascale, Giorgio Saverio Senesi Giovani Ricercatori (13, under 35):
Daniela Bottalico, Monica Brigida, Andrea Caliandro, Tiziana Cassano, Vito
Crismale, Vincenzo Laporta, Maria F. Muscarella, Maria A. Nitti, Annalisa
Romeo, Rosaria Brescia, Marcella Dell’aglio, Francesco Taccagna, Paola Diomede
Tecnici: Michele Perchiazzi e Giuseppe Casamassima. Collaboratori esterni:
Mario Nicola Mazziotta (Infn), Fabio Gargano (Infn). . <<BACK
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( da "marketpress.info"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 17 Aprile
2009 MILANO: SABATO 18 APRILE OPEN DAY UNIVERSITÀ BICOCCA Sabato 18 aprile,
dalle ore 9. 00 alle ore 13. 00, l´Università degli Studi di Milano-bicocca
apre le porte agli studenti delle scuole superiori per l´Open Day alla scelta
del percorso accademico post-diploma. L’iniziativa si
svolge presso l´edificio U6 (Piazza dell’Ateneo Nuovo, 1) ed è aperta agli
studenti delle scuole
superiori, ai loro docenti e alle loro famiglie. Si tratta di un’importante
occasione di conoscenza diretta dell’Ateneo, dei suoi programmi formativi,
delle strutture e dei servizi a supporto della didattica, al fine di
contribuire a una scelta consapevole e motivata della Facoltà universitaria e del Corso di
Laurea. La giornata aperta è l´occasione per dialogare direttamente con docenti
e studenti universitari, raccogliendo informazioni presso stand e banchetti
informativi. Nel corso dell’Open Day verrà anche presentato il Progetto
Parliamone. Sono quasi 900 gli studenti che hanno già confermato la propria
presenza alla giornata di orientamento, ma è ancora possibile iscriversi. Il
programma dell´iniziativa è articolato in due momenti: dalle ore 9. 00 alle ore
10. 00 si svolge la prima accoglienza, durante la quale gli studenti
familiarizzano con la nuova realtà istituzionale attraverso una presentazione
generale dell´Ateneo, della sua storia, delle sue attività e dei suoi
protagonisti; dalle ore 10. 30 i docenti universitari tengono incontri di
presentazione di ciascuna Facoltà, rispondendo alle domande degli studenti
sugli obiettivi formativi, i piani di studio e gli sbocchi professionali dei
singoli corsi di laurea. Progetto Parliamone - Per dare in modo concreto una
mano alle future matricole l’Università di
Milano-bicocca, con la consulenza della Facoltà di Scienze della Formazione, ha
dato vita al Progetto Parliamone. Si tratta di uno strumento di orientamento
che ha una formula più vicina alla consulenza che alla semplice presentazione dell’offerta
formativa. Il Progetto Parliamone propone incontri di gruppo destinati alle
future/potenziali matricole dell’Ateneo attraverso i quali si cercherà di
fare il punto della situazione sull’importante e complesso cambiamento che presuppone il
passaggio dalla scuola media superiore all’università. Come ci si iscrive all´Open Day È
possibile registrarsi all’Open Day inviando una mail a
orientamento@unimib. It, orientamento. 150ore@unimib. It o telefonando ai seguenti recapiti telefonici: 02 6448
6118- 6056 (dal lun. Al ven. Dalle ore 9:30 alle 12:30, e dalle ore 14:00 alle
ore 17:00). . <<BACK
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( da "marketpress.info"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì 17 Aprile
2009 UN’ONDATA DI SCIENZA AL MUNICIPIO 3 INVESTIRÀ
QUEST’AREA DI ROMA, DAL 17 AL 24 APRILE, CON UN FESTIVAL PER VALORIZZARE E
FAR CONOSCERE LE RISORSE SCIENTIFICHE E CULTURALI PRESENTI NELLA ZONA.
Un’area di
Roma ad alta concentrazione di scienza. È il Municipio 3 che vanta sul suo
territorio prestigiose istituzioni scientifiche che richiamano quotidianamente
migliaia di persone: 154. 500 l’Università ‘La
Sapienza’, 1. 886 l’Istituto Superiore di Sanità, 800 la sede centrale del Consiglio
Nazionale delle Ricerche. Questo insieme di capitale umano, cultura, competenze
e infrastrutture rappresenta una risorsa territoriale unica, che il Municipio 3
intende far conoscere e promuovere attraverso ‘Scienza3’,
un festival che
si terrà dal 17 al 24 aprile. Alla realizzazione dell’evento,
organizzato con il sostegno della Provincia e dell’Assessorato alle
Politiche Culturali e della Comunicazione del Comune di Roma, hanno
collaborato, fra gli altri, l’Università ‘La Sapienza’,
il Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’Istituto Superiore di Sanità,
l’associazione ‘formaScienza’, ‘Technotown’ e il
Gestore Servizi Elettrici (Gse). La kermesse si apre il 17 aprile con un Caffè
matematico dedicato al mondo quantistico spiegato in maniera semplice da docenti
universitari, per continuare nel giorno successivo con un convegno: “Costruire
il futuro: come si finanzia la ricerca”. Ma fino al 24 è lunga la
carrellata degli eventi, quali: ‘La fisica suonata’, la caccia al
tesoro scientifica
a Villa Torlonia per le famiglie con premi offerti dall’Agenzia
Spaziale Italiana. Gli animali selvatici in città saranno oggetto del seminario
dell’etologo Enrico Alleva dell’Istituto Superiore di Sanità, mentre
le energie alternative saranno l’argomento dell’incontro promosso dal
Gestore Servizi Elettrici. ‘Il mondo dei cristalli’, ‘Caos e
complessità’, ‘Dalla voce al canto’, ‘La statistica per il
mare’ sono appuntamenti che, in modo divertente, avvicineranno il pubblico
alla chimica, alla matematica e alla statistica. Anche le scuole porteranno il loro
contributo attraverso mostre ed esperimenti. “In
qualità di presidente del Municipio Roma 3 che ospita oltre il 50% delle
istituzioni scientifiche della capitale”, dichiara Dario Marcucci,
“intendo mettere
la cultura scientifica al centro delle politica territoriale”.
Un intento condiviso da Valentina Grippo, Assessore alle Politiche Culturali
del Municipio e ideatrice dell’ iniziativa: “Il progetto Scienza3
nasce dall’ambizione di raccontare questo mondo scientifico attraverso le
istituzioni per la ricerca presenti sul territorio, sperando che siano
visitate, conosciute, apprezzate”. L’offerta in
tema di biologia, genetica e medicina è ampia grazie ai seminari
dell’Istituto Pasteur-fondazione Cenci Bolognetti e alle visite al
laboratorio del Dipartimento di Biologia cellulare e dello sviluppo. Tra i
protagonisti del Festival, anche il Cnr che “nato
in questo quartiere, è lieto di far parte del distretto scientifico della
Capitale, nel Municipio 3, assieme a molti altri Enti di ricerca suoi vicini, con cui
spesso collabora”, spiega il presidente Luciano Maiani.
“Il festival Scienza 3”, prosegue, “è la dimostrazione concreta
di questa importante sinergia tra scienziati, alla ricerca della conoscenza.
Per questa
ragione mi auguro un’ampia partecipazione dei cittadini,
che l’Ente accompagnerà in due viaggi emozionanti e interessanti. Uno nel
passato, per visitare grazie al Museo virtuale della Via Flaminia, la Villa di
Livia a Prima Porta, l’altro tra i ghiacci dell’Antartide”.
L’ente, inoltre, aprirà il laboratorio di robotica dell’Istituto di
scienze e tecnologie della cognizione per attrarre il pubblico con videogiochi
didattici e robottini. “Tutto ciò che contribuisce a creare una cultura
scientifica è estremamente
importante per la vita e il futuro del Paese”,
dichiara Enrico Garaci, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Con il festival la narrazione della scienza può raggiungere un obiettivo
molto alto: collegare la comunità scientifica al tessuto cittadino e parlare ai giovani
perché possano cogliere attraverso una ‘mostra’ del
sapere la sua bellezza e i valori più alti che inevitabilmente la conoscenza
porta con sé”. “L’interesse verso le energie rinnovabili e
l’avvio di comportamenti consapevoli va stimolato soprattutto nelle giovani generazioni”,
commenta Andrea Bollino, presidente del Gestore dei Servizi Elettrici.
“Per questa ragione abbiamo voluto sostenere questa manifestazione sin
dalla prima edizione: per raccontare ai ragazzi nelle scuole e alle famiglie che anche in una
città come Roma è possibile avere un consumo di energia elettrica responsabile
e compatibile con lo sviluppo sostenibile”. Chiuderà il
festival una serata astronomica. Nella città universitaria: spettacoli ispirati
ai pianeti e
alle stelle, la cupola mobile del Planetario e immagini in diretta dal
telescopio Tacor. Tutto il programma su www. Scienza3. Com. . <<BACK
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( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
CESENA pag. 4 «LA
SCHIAVITÙ nel mondo antico» è il tema della conferenza che si terrà ogg... «LA
SCHIAVITÙ nel mondo antico» è il tema della conferenza che si terrà oggi alle
16.30 alla sala Rossa del Centro cinema San Biagio da
Riccardo Caporali, docente del Dipartimento di Filosofia dell'Università di Bologna, primo
di un ciclo di incontri sul tema «Schiavitù» promosso dall'associazione La
Parola, col patrocinio del Comune.
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( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
CESENA pag. 4
OGGI ALLE 17.30 alla sala Cacciaguerra della Banca di Cesena in viale Bovio
verr&... OGGI ALLE 17.30 alla sala Cacciaguerra della
Banca di Cesena in viale Bovio verrà presentato il libro Il fascismo degli
italiani scritto da Patrizia Dogliani, docente di Storia
comntemporanea dell'Università di Bologna, che sarà presente all'incontro.
Promotore l'istituto per la Storia della Resistenza e dell'età contemporanea di
Forlì-Cesena, rappresentato da Ines Briganti e Massimo Lodovici.
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( da "Nazione, La (Livorno)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
CRONACA LIVORNO
pag. 2 Esplode tubo d'acqua Voragine in via degli Asili LA LISTA Confronto per
Livorno' dell'ex sindaco Gianfranco Lamberti, di nuovo in corsa per la poltrona
di primo cittadino, si arricchisce di altri cinque livornesi d'adozione, dalle
più disparate provenienze geografiche e lavorative. «Un valore in più da
spendere per la città - ha sottolineato Lamberti - che speriamo avranno il
gradimento degli elettori». Giuseppina Bombaci è messinese, da 35 anni vive a
Livorno, ha amministrato beni dello Stato per una vita ed è impegnata nelle
pari opportunità: «Mi metto disposizione della città che tanto mi ha dato in
questi anni e che purtroppo oggi appare vuota, senza giovani, senza vita perché
tutti si ritrovano nei centri commerciali, cosa che non condivido», ha detto la
Bombaci dimenticando forse che Porta a Terra è nata proprio con Lamberti.
Francesca Cagianelli, pisana, esperta d'arte, curatrice di mostre, moglie
dell'ex assessore lambertiano' Dario Matteoni, è entrata nella squadra Lamberti
perché «è l'unica che può dare ossigeno ad arte e cultura a Livorno, oggi
isolata dai grandi circuiti». E di occasioni perse ha parlato Angelo Parello,
di Merano (Bolzano), trapiantato a Livorno, docente di diritto del lavoro. Ha retto la sede della Conferenza delle
regioni periferiche e marittime a Livorno «che però da due anni si è trasferita
a Marsiglia - ha ricordato - e tra poco andrà a Roma. Così Livorno ha perso
l'occasione di essere al centro delle politiche comunitarie». Danilo
Verticelli, romano, laureato in ingegneria edile, collabora con l'Università di
Pisa ed è artista per vocazione e passione. Infine Miriam Azzarone, napoletana,
da 11 anni a Livorno, agente di commercio, è impegnata nel mondo cattolico è
per questo legata alla famiglia dei Paolini. Monica Dolciotti
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( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
ANCONA PRIMO
PIANO pag. 2 «Ancona a 5 stelle»: Mauro Gallegati candidato
della lista collegata a Grillo Il professore Mauro Gallegati, docente di macroeconomia all'università
Politecnica è il candidato sindaco della lista civica Ancona a 5 stelle'.
«Questa lista civica riferisce una nota è nata dalla volontà di quegli
anconetani che non intendono più far gestire la propria vita dai mestieranti
della politica». Gallegati è nello staff di Beppe Grillo per l'economia
e il lavoro, e collabora con lui nel suo blog su internet. «La lista civica
viene spiegato fa paura agli apparati della politica per il tentativo di
risvegliare le coscienze della gente, di stimolare a decidere della propria
vita senza più delegarla a chi ha fatto bene i propri interessi». Nel programma
elettorale politiche in favore dell'ambiente e per una città più vivibile.
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( da "Italia Oggi"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
ItaliaOggi
sezione: Edilizia e Territorio data: 17/04/2009 - pag: 10 autore: di Andrea
Mascolini Chiarimento sugli adempimenti per i contratti di partenariato p.p.
nella circolare in G.U. Project finance, i conti dei privati Da verificare
l'impatto delle operazioni sull'indebitamento Entro 30 giorni dalla stipula di
nuovi contratti di partenariato pubblico-privato (Ppp), le amministrazioni
aggiudicatici dovranno trasmettere all'Unita tecnica per la finanza di progetto
una serie di documenti finalizzati a verificare la natura dell'operazione e a
stabilire l'esclusione degli assets dai conti economici delle stesse
amministrazioni; per i Ppp affidati dopo il 2000 l'obbligo deve essere
adempiuto entro il 10 maggio 2009; fra i Ppp devono essere considerati anche le
società miste. E' quanto ha chiarito la Circolare della presidenza del
consiglio dei ministri del 27 marzo 2009 (in Gazzetta Ufficiale del 10 aprile
2009) relativamente alle comunicazioni che devono essere trasmesse all'Unità
tecnica finanza di progetto per interventi di partenariato pubblico-privato
(Ppp). La circolare, predisposta d'intesa con l'Istat, dà attuazione a quanto
previsto dall'articolo 44, comma 1-bis del decreto-legge 31 dicembre 2007, n.
248 convertito, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1 della legge 28
febbraio 2008, n. 31 che, per consentire la stima dell'impatto
sull'indebitamento netto e sul debito pubblico delle operazioni di Ppp che
ricadono nell'ambito applicativo della decisione Eurostat del 2004, fa obbligo
alle amministrazioni di comunicare una serie di dati concernenti queste
operazioni all'Unità tecnica per la finanza di progetto. Va premesso che la
decisione Eurostat dell'11 febbraio 2004 Eurostat, aveva stabilito diverse
indicazioni per il trattamento nei conti economici nazionali di specifiche
tipologie di partenariato pubblico-privato (Ppp), per le quali gli stati membri
dell'Unione europea possono evitare di registrare i beni oggetto delle
operazioni (i cosiddetti assets) nei conti delle amministrazioni pubbliche, ai
fini del calcolo dell'indebitamento netto e del debito. L'Eurostat aveva fatto
riferimento a contratti di lunga durata, stipulati fra un'amministrazione e uno
o più privati anche costituiti in società, relativi ad opere di interesse
pubblico di cui l'amministrazione sia acquirente principale dei servizi
generati dall'opera in questione; per questi interventi è necessario che il
soggetto privato assuma il rischio di costruzione, oltre al rischio di
disponibilità o di domanda. La circolare ha chiarito che oggetto
delle comunicazioni sono i contratti di concessione di lavori pubblici di
iniziativa pubblica (art. 144 del Codice dei contratti pubblici, d. lgs. 163/06),
sia quelli di iniziativa privata (art. 153 del Codice) (cd. Finanza di Progetto), ovvero i contratti
di concessione assentiti in base agli articoli 20 e 37-bis e seguenti.
della legge Merloni, nonché gli atti di costituzione di società miste. Tenute
agli obblighi di comunicazione sono le «amministrazioni aggiudicatici» di cui
all'art. 3 comma 25 del Codice e gli «organismi di diritto pubblico» definiti
dal comma 26 del medesimo articolo che abbiano avviato operazioni di
partenariato pubblico privato. Per queste operazioni le amministrazioni
aggiudicatici devono inviare all'Utfp il contratto di concessione, con i
relativi allegati ed eventuali atti aggiuntivi e di modifica, il piano
economico-finanziario, con relativa relazione illustrativa, ed eventuali
successivi atti aggiuntivi e di modifica dello stesso e la relazione
illustrativa del progetto. A questi documenti dovrà aggiungersi anche una
scheda di progetto prevista dalla circolare. Per le società miste dovrà essere
trasmesso l'atto costitutivo, lo statuto della società e l'eventuale contratto
fra amministrazione aggiudicatrice e società mista. La circolare e le schede
possono essere scaricate dall' all'indirizzo www.utfp.it.
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( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
SAN BENEDETTO
pag. 10 di STEFANIA MEZZINA INCONTRO dibattito con gli studenti e annuncio
delle cinqu... di STEFANIA MEZZINA INCONTRO dibattito con gli studenti e
annuncio delle cinquine finaliste, sono i punti cardine dell'appuntamento in
programma domani, alle 10,30, nella sala consiliare del comune, nell'ambito del
XXVI Premio letterario "Riviera delle Palme per la Saggistica e la
Narrativa in edizione economica". La prima fase del premio in avvio vedrà
il presidente Silvio Venieri annunciare le cinquine scelte dalla giuria
nazionale, presieduta da Paolo Mauri, tra i venti titoli proposti dal locale
comitato tecnico. Per la narrativa, sono La vita bassa (A.Arbasino), La
grammatica di Dio (S.Benni), Il circo capovolto (M.Magnani), Sorella (M.
Lodoli), Mille anni che sto qui (M.Venezia), Carmine Pascià (che nacque
buttero) (G.A.Stella), Ali di babbo (M.Agus), Ne qui né altrove una notte a
Bari (G.Carofiglio), Il codice d'Amore (L. Mancinelli) e Le seduzioni
dell'inverno (L.Ravera). Per la saggistica Sulle regole (G.Colombo), La
questione immorale (B. Tinti), La città come opera d'arte (M.Romano), Prima
lezione di storia moderna (G.Galasso), La tenaglia (N.Irti), Orgoglio di classe
(M.Oggero), Partiti politici in Italia (P.Ignazi), Resisto dunque sono (P.Trabucchi),
Grande guerra, piccoli generali (L.Del Boca) e Per una sinistra reazionaria
(B.Arpaia). "La cultura e la crisi economico- finanziaria: problematiche e
prospettive", invece, è il tema dell'incontro che si pone l'intento di
indagare l'incidenza che il grave stato di difficoltà dell'economia
internazionale e nazionale riverbera sullo sviluppo della cultura, ponendo
l'interrogativo se proprio in tempi contraddistinti dalla recessione economica
si debbano incrementare le risorse da allocare in favore di seri progetti di
promozione culturale. Coinvolgerà docenti e studenti delle
scuole medie superiori, e nelle vesti di relatori il professor Carlo Carboni,
(ordinario Sociologia Economica Economia Università Politecnica Marche) e la
dottoressa Mara Cerquetti, (ricercatore Economia e Gestione imprese Università
Macerata, Beni Culturali Fermo). Parallelamente si annuncerà il concorso
di scrittura per gli studenti, ai quali verrà chiesto di prendere in esame un
passo di Marco Vitruvio Pollione e di svolgere una riflessione sul ruolo della
cultura nel mondo d'oggi.
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( da "Messaggero, Il (Ostia)"
del 17-04-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero,
Il (Civitavecchia))
Argomenti: Cultura
Venerdì 17 Aprile
2009 Chiudi PRATICA MARE Conferenza al museo "Miti classici
nell'artigianato artistico etrusco-laziale tra IV e III
secolo avanti Cristo" è il tema della conferenza che si svolge domani al
museo archeologico di Pratica di Mare a partire dalle 10,30. Ornella Guzzi, docente della seconda Università di Napoli, illustrerà i rapporti tra i
prodotti artigianali del centro Italia e quelle della Grecia settentrionale e
della Magna Grecia.
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-04-17 - pag: 4 autore: Il modello. In attesa
3,6 milioni di dipendenti I nuovi contratti estesi agli statali ROMA Per
l'applicazione della riforma del modello contrattuale dopo l'intesa di
mercoledì tra Confindustria e sindacati (con l'esclusione della Cgil),il prossimo appuntamento è con il pubblico impiego. L'accordo
separato di palazzo Chigi del 22 gennaio prevede un unico assetto
pubblico-privato, ma dovrà essere tradotto in pratica anche per i 3,6 milioni
di pubblici dipendenti. Le due principali novità della riforma sono il maggior
peso della contrattazione decentrata e il nuovo indicatore previsionale
costruito sulla base dell'indice dei prezzi al consumo armonizzato
europeo (Ipca) depurato dei beni energetici importati, che sostituisce il tasso
di inflazione programmata. Ma a differenza del privato, nel pubblico la
decisione sulle risorse da destinare agli incrementi salariali è «demandata ai
ministeri competenti », previa concertazione con i sindacati, «nel rispetto e
nei limiti della programmazione della Finanziaria», assumendo sempre l'Ipca al
netto dei prodotti energetici importati come riferimento per l'indice. Nel
pubblico è prevista la verifica degli eventuali scostamenti alla scadenza del
triennio contrattuale. Il recupero avverrà nel successivo triennio «tenendo
conto dei reali andamenti delle retribuzioni di fatto nell'intero settore».
Diversamente del privato dove il nuovo modello prevede un recupero «entro la
vigenza contrattuale», senza considerare il peso dei contratti integrativi,
limitandosi a verificare «lo scostamento tra l'inflazione prevista e quella
reale», sempre al netto dell'inflazione energetica. Altro nodo importante,
quellodegli incentivi fiscali oggi previsti nel privato. Nel pubblico saranno
concessi «gradualmente e compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica» ai premi legati ad obiettivi di miglioramento
della qualità dei servizi «tendendo conto dei vincoli di finanza pubblica». La Cgil non firmerà anche in questo caso: «L'Ipca
di fatto non esiste – sostiene Michele Gentile ( Cgil) –gli aumenti saranno in
base alle risorse della Finanziaria, le Regioni e gli enti Locali sono tagliati
fuori dalle decisioni, per il recupero bisognerà aspettare fino a 6 anni e
l'incremento dei contratti integrativi ridurrà gli aumenti del contratto
nazionale ». Opposto il giudizio di Cisl e Uil. «Ci attendiamo una convocazione
per la prossima settimana – spiega Gianni Baratta (Cisl) - l'estensione degli
incentivi al pubblico consentirà di compiere un salto di qualità nei servizi».
Per Paolo Pirani (Uil) il superamento dell'inflazione programmata «avrà un
impatto positivo sui salari» e «un adeguato sistema di incentivazione che premi
il merito produrrà più efficienza nelle prestazioni». G. Pog. LE SPECIFICITà A
differenza dei privati il recupero dell'inflazione sulla base dell'indice Ipca
avverrà nel triennio successivo
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( da "Sole 24 Ore, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Il Sole-24 Ore
sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-04-17 - pag: 12 autore: Gli Usa nella
trappola delle lobby di Martin Wolf G li Stati Uniti sono come la Russia? Una
domanda provocatoria, se non addirittura scandalosa, ma a porla è Simon
Johnson, ex capo economista del Fondo monetario internazionale e professore
della Sloan school of management al Massachusetts Institute of Technology. In
un articolo, «The Quiet Coup», il golpe silenzioso, pubblicato
sul numero di maggio della rivista «Atlantic Monthly»,Johnson mette a confronto
l'influenza dell'"oligarchia finanziaria" sulla politica statunitense
con quella delle élite societarie dei Paesi emergenti. Ma ha senso un tale
confronto? La risposta è sì, ma solo fino a un certo punto. «La profondità e
l'immediatezza della crisi economica e finanziaria che ha investito gli Stati
Uniti - argomenta Johnson ci ricorda in maniera impressionante i momenti
attraversati di recente dai mercati emergenti ». Le analogie sono evidenti:
consistenti afflussi di capitale; crescita esponenziale del credito; eccessivo
ricorso alla leva finanziaria; bolle dei prezzi degli asset, in particolare
delle proprietà immobiliari; e in ultimo, il crollo dei prezzi dei beni e la
catastrofe finanziaria. «Tuttavia - aggiunge Johnson - c'è un'analogia più
profonda e inquietante: gli interessi delle élite societarie - gli uomini
dell'alta finanza, nel caso degli Stati Uniti- hanno giocato un ruolo
fondamentale in questa crisi, speculando in maniera esagerata, con il supporto
implicito del Governo, fino a quando non si è verificato il crollo
inevitabile». Per di più, «la grande ricchezza creata e concentrata dal settore
finanziario ha conferito ai banchieri un'enorme leva politica». Ora, afferma
Johnson, la leva operata dal settore finanziario sta impedendo la risoluzione
della crisi. Le banche «non vogliono riconoscere l'entità delle perdite subite
perché così facendo risulterebbero insolventi... Un tale comportamento è
corrosivo: le banche che navigano in cattive acque non concedono prestiti (e
accumulano denaro per sostenere le riserve) oppure speculano su prestiti ad
alto rischio e su investimenti che dovrebbero generare alti rendimenti ma che
alla fine non ne generano affatto. In entrambi i casi l'economia continua a
soffrire e, in tal modo, i beni delle banche continuano a subire perdite di
valore- creando così un ciclo molto distruttivo». Ha senso un'analisi di questo
tipo? è una questione a cui ho pensato durante il mio soggiorno di tre mesi a
New York e durante le mie visite a Washington DC, l'attuale capitale della
finanza globale. Qui ho capito l'importanza dell'analisi di Simon Johnson.
Senza dubbio siamo stati spettatori di una crescita massiccia dell'importanza
del settore finanziario. Nel 2002 il settore ha generato ben il 41% degli utili
societari nazionali (si veda il grafico). Nel 2008 l'indebitamento privato
statunitense ha raggiunto il 295% del Pil, una crescita record dal 112% del
1976, mentre il debito del settore finanziario ha raggiunto il 121% del Pil
sempre nel 2008. La remunerazione media del settore è salita da una cifra
prossima alla media di tutte le industrie tra il 1948 e il 1982 al 181% della
stessa cifra nel 2007. Ricerche recenti, come quelle condotte da Thomas
Philippon della Stern School of Business dell'Università di New York e da
Ariell Reshef dell'Università della Virginia, concludono che tra il 1909 e il
1933 il settore finanziario era un'industria altamente qualificata e ben
retribuita. Poi ci fu un calo fino al 1980, momento in cui ricominciò ad essere
un settore altamente qualificato e ben remunerato. Concludono dicendo che la
causa principale è stata la deregolamentazione, che «scatena la creatività e
l'innovazione nonché l'aumento della domanda di lavoratori specializzati». La
deregolamentazione, tuttavia, determina anche l'aumento del credito, quella
materia grezza che viene creata dal settore finanziario e di cui questo si
nutre. La trasformazione del credito in reddito è il motivo per cui la
redditività del sistema finanziario può essere illusoria. Analogamente,
l'espansione del settore finanziario farà marcia indietro, almeno all'interno
degli Stati Uniti: la crescita del credito e della leva finanziaria hanno
mascherato la bassa o inesistente redditività di molta attività, che è
destinata a scomparire, e parte del debito dovrà essere liquidato. L'epoca
d'oro di Wall Street è giunta al termine: il ritorno alla regolamentazione è
sia la causa che la conseguenza di questo cambiamento. Tuttavia Johnson fa
un'affermazione ben più dura di questa. Asserisce che il rifiuto da parte di
potenti istituzioni di accettare le perdite - con l'aiuto e la complicità del
Governo asservito ai "cambiavalute" - può impedire la risoluzione
della crisi. Inoltre, dato che gli Stati Uniti godono del privilegio di poter
ottenere prestiti nella propria valuta, rattoppare i buchi risulta molto più
facile che non per le economie emergenti, ma in tal modo la crisi si trasforma
in un malessere cronico. Pertanto abbiamo assistito a una serie
d'improvvisazioni o "accordi" il cui scopo fondamentale è quello di
salvare il sistema finanziario per quanto possibile con tutti i mezzi che i
politici ritengono di poter utilizzare. Condivido la critica lanciata alle
politiche adottate sino ad oggi. Nel dibattito sul forum degli economisti del
Financial Times sulla "partnership d'investimento
pubblico/privato" del segretario al Tesoro Tim Geithner, i critici hanno
ragione: se funziona è solo perché è un modo oscuro per trasferire la ricchezza
dei contribuenti alle banche. Ma è improbabile che si riesca a colmare il gran
vuoto di capitali che i mercati stanno attualmente ignorando, come asserisce
Michael Pomerleano. E non sono neanche convinto che gli "stress
test" in corso operati sul capitale delle banche porteranno a interventi
che colmeranno il vuoto di capitali. Tuttavia, tali debolezze fanno degli Stati
Uniti la Russia? Certamente no. In molti Paesi emergenti la corruzione è
diffusa e manifesta, e pesa. Negli Stati Uniti, l'influenza viene tanto da un
sistema di idee condivise quanto dal sistema delle lobby (anche se quest'ultimo
ha avuto il suo ruolo). Ciò che era buono per Wall Street è stato considerato
buono per il mondo. Ne è risultato un programma bipartisan di cattiva
deregolamentazione per gli Stati Uniti e, data la loro influenza, per il mondo
intero. Inoltre, sostenere che Wall Street debba essere mantenuta così com'è
attualmente è frutto di paure.La visione che istituzioni finanziarie grandi e
complesse siano troppo grandi per fallire potrebbe essere sbagliata. Ma è
facile capire perché i politici intelligenti si rifiutino di metterla alla
prova. Allo stesso tempo, i politici temono una reazione pubblica
contro l'immissione di considerevoli capitali pubblici. Così, analogamente al
Giappone, anche gli Stati Uniti sono intrappolati tra i timori dell'élite per
la bancarotta e l'odio pubblico per i salvataggi operati dal Governo. Si tratta
di un fenomeno più complesso del "golpe silenzioso" di cui parla
Johnson. Tuttavia, una ristrutturazione decisiva è senza dubbio necessaria. Non
perché il riportare l'economia alla crescita alimentata dal debito di questi
ultimi anni sia possibile o accettabile. Ma due sono gli obiettivi da
raggiungere: primo, le principali istituzioni finanziarie devono diventare
credibilmente solvibili; e, secondo, nessuna istituzione privata
con scopo di lucro può essere così grande da poter fallire. Questo non è
capitalismo, ma socialismo. è uno dei punti su cui si trovano d'accordo siala
destra che lasinistra. E hanno ragione. La bancarotta - e di conseguenza le
perdite per i creditori chirografari - deve far parte di una soluzione
duratura. Senza quel tipo di cambiamento, la risoluzione della crisi attuale
servirà solo a preannunciare la prossima.
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( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
FERRARA CRONACA
pag. 6 INTERNET libero per tutti. E' stato atti... INTERNET libero per tutti.
E' stato attivato durante il Cittaterritoriofestival il nuovo servizio di
connettività pubblica e gratuita a internet del Comune di Ferrara. Il servizio,
per ora sperimentale e già funzionante, prende il nome di WiFe e ha come
marchio un computer portatile montato sul manubrio di una bicicletta. Lo scopo
è fornire una copertura wireless (cioè di connettività senza fili a internet)
nel centro della città a chiunque intenda collegarsi con il proprio computer
portatile o pc dotato di scheda wifi o telefonino di ultima generazione
opportunamente predisposto. Il progetto, sviluppato in collaborazione con
l'Università di Ferrara che ha messo a disposizione le proprie competenze e una
consolidata esperienza in materia, consente di usufruire del servizio a
chiunque, purché maggiorenne. E' sufficiente fare richiesta dei codici di
accesso all'Urp del Comune o in uno dei due uffici turistici, in Castello o in
stazione ferroviaria. Possono inoltre accedere gli studenti, i docenti e il personale dell'Università di Ferrara (utilizzando
i codici già in uso per tutti i servizi di Ateneo). Al momento l'accesso è
limitato a 90 minuti giornalieri complessivi di connessione e il servizio è
disponibile in piazza Municipale, corso Martiri della Libertà, piazza Trento e
Trieste, piazza Savonarola. Verrà esteso, nel corso dei prossimi mesi, a
largo Castello, parco Massari, atrio della stazione ferroviaria, giardini
dell'acquedotto, giardini del grattacielo, biblioteca Ariostea. Durante l'anno
successivo, fondi di bilancio permettendo, si intende completare la copertura
delle principali aree di interesse, dal campeggio al parco urbano, dalla
piscina all'area in costruzione degli ex magazzini Savonuzzi presso la darsena,
a piazza Ariostea. «L'amministrazione comunale commenta il sindaco Gaetano
Sateriale compie un ulteriore passo per avvicinare i cittadini alle nuove
tecnologie, favorendone l'utilizzo. Attraverso la rete passano informazioni e servizi,
l'accesso al web sta diventando un strumento di democrazia. Quella della
socializzazione dei canali digitali e informatici è una strada che seguiamo con
coerenza. Già con le esperienze dei forum sull'urbanistica e sui progetti di
mandato abbiamo interpellato i cittadini, dato la parola sollecitando gli
interventi, la partecipazione, l'individuazione e la condivisione di soluzioni
per la città. Di recente con Citybook abbiamo messo a disposizione anche uno
spazio personale di presenza e dialogo sul web».
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( da "Gazzetta di Parma (abbonati)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
ECONOMIA
17-04-2009 SALSO IL 22 CON UPI E LOGISTICAMENTE.IT Logistica, le sfide ai tempi
della crisi II Nuovo appuntamento dedicato alla logistica frutto della
collaborazione fra logisticamente. it e l'Unione Parmense degli Industriali: si
tratta del convegno «Technologistica. Informatica, automazione e nuove
tecnologie per la logistica del futuro » che si terrà mercoledì 22 aprile al
Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore. L'obiettivo è quello di mettere in
evidenza la centralità della logistica, anzi della buona logistica,
nell'impresa, piccola o grande che sia. In quest'ottica la crisi economica
globale, per quanto sottoponga a dura prova sia le imprese manifatturiere sia
quelle che forniscono servizi logistici, può essere letta non solo come un
"periodo difficile" da attraversare, in cui l'imperativo è
"tagliare dove si può", ma anche come occasione per informarsi sulle
soluzioni che possono entrare a far parte di una progettualità aziendale che
ripensa il presente e prepara il futuro. Il convegno intende focalizzare
l'attenzione sui progressi tecnologici e sulle soluzioni innovative in ambito
logistico non solo per far fronte alle necessità contingenti, ma per fornire
spunti, mezzi e strumenti che possano rientrare in strategie aziendali
orientate, con o senza crisi, alla razionalizzazione dei processi. Dopo la relazione introduttiva del professor Sebastian Kummer, docente di Trasporti e Logistica presso l'Università di Economia di
Vienna, si parlerà di magazzini automatici innovativi, di RFID, di soluzioni
per la sicurezza, di modelli avanzati per software di gestione magazzino: per
tutti i dettagli e l'iscrizione (gratuita ma necessaria): www.logisticamente.it
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( da "Corriere della Sera"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere della
Sera sezione: Economia data: 17/04/2009 - pag: 28 Wall Street Dimon: non ci
interessa il piano Geithner sui titoli tossici. Un pasticcio la nuova
contabilità Aiuti, la rivolta delle banche Usa Jp Morgan: pronti a rimborsare i
fondi. Borse europee in salita: Milano su dell'1,77% Dopo Goldman, un altro
grande istituto americano presenta un primo trimestre positivo e chiede mano
libera sulla gestione MILANO «Potremmo rimborsare i contribuenti anche domani,
abbiamo i soldi per farlo: restiamo in attesa di indicazioni del governo per
sapere come e quando restituirli al Tesoro». E' un James Dimon sferzante quello
che ieri ha annunciato che nel primo trimestre di questo 2009, test cruciale
per tutti i big della finanza Usa, Jp Morgan Chase ha registrato profitti molto
al di sopra di quanto si attendevano gli analisti: 2,1 miliardi di dollari,
solo il 12,5% in meno dello stesso periodo del 2008, quando la crisi
finanziaria innescata dai titoli sui mutui immobiliari non aveva ancora
cominciato a mordere in profondità. Oltre le aspettative di mercato sono anche
i ricavi: 25,03 miliardi di dollari, addirittura il 48% in più rispetto ai
primi tre mesi dell'anno scorso. E per il resto dell'anno, l'amministratore
delegato ha sintetizzato le aspettative in una battuta: «Anche il più avverso
degli scenari economici non sarà in grado di compromettere la nostra forza e
stabilità». Di più: Dimon ha preannunciato che il suo
istituto non intende partecipare «nè come compratore nè come acquirente» al
programma pubblico-privato d'investimenti messo a punto dal segretario al
Tesoro Timothy Geithner per ripulire le banche dai titoli «tossici ». LO ha
anzi definito «irrilevante e rischioso». Ed ha aggiunto che i nuovi criteri
contabili sono «un pasticcio». Sui mercati, i risultati di Jp Morgan
hanno avuto ieri l'effetto di orientare un'ondata di acquisti sui titoli
bancari. Soprattutto in Europa: da Francoforte, dove il titolo Deutsche Bank ha
chiuso in rialzo del 6,1%, fino a Zurigo, con Crédit Suisse ha terminato
positiva del 6,9%. Meno ottimista, invece, la reazione di Wall Street, con Jp
Morgan che ha terminato la seduta a più 2,09%, Citigroup a più 1,01%, Bank of
America negativa dello 0,96%. Del tutto piatta Goldman Sachs, che due giorni fa
ha resi noti risultati trimestrali migliori delle attese di mercato e ha
anch'essa annunciato di essere pronta a restituire gli aiuti pubblici ricevuti
dal governo. Jp Morgan, dal canto suo, ha sostanzialmente già cominciato a
farlo, collocando la scorsa settimana azioni proprie per 5 miliardi di dollari
che serviranno proprio a restituire 10 dei 25 miliardi di dollari ricevuti
nell'ambito del Tarp ( Troubled Asset Relief Program), il piano salva banche
varato dall'amministrazione Bush lo scorso autunno. I numeri annunciati ieri da
Jp Morgan per il primo trimestre 2009 segnano una performance diffusa in tutti
i campi. Le attività d'investment banking hanno prodotto fra gennaio e marzo
profitti per 1,6 miliardi di dollari, da raffrontare con le perdite per 87
milioni di dollari dello stesso periodo del 2008, mentre in quelle dei servizi
retail si è passati da perdite per 311 milioni di dollari del primo trimestre
dell'anno scorso a utili per 474 milioni nei tre mesi di quest'anno, dettati in
buona parte dall'acquisizione di Washington Mutual. In passivo restano i servizi
di carte di credito, che da un attivo di 609 milioni nel 2008 sono precipitati
a un passivo di 547 milioni. Meno utili Il numero uno di Jp Morgan Chase, Jamie
Dimon Giancarlo Radice
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( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
MONTAGNA pag. 14
di SETTIMO BAISI RAMISETO DOMANI alle 10 nella sala multimed... di SETTIMO
BAISI RAMISETO DOMANI alle 10 nella sala multimediale del Centro polivalente,
in occasione del 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, si celebra a
Ramiseto la nascita dell'Anci (Associazione nazionale comuni italiani) ad opera
del professor Ferdinando Laghi, docente dell'Università di Parma, nato a Castagneto di Ramiseto il 19
ottobre 1851, sotto il governo di Maria Luigia d'Austria a cui apparteneva
all'epoca il territorio ramisetano. Apre i lavori dell'importante ricorrenza
storica che vede il modesto Comune dell'Appennino al centro della scena
nazionale, il presidente della Deputazione Storia e Patria di Reggio
Emilia, Gino Badini, con comunicazioni sul personaggio e sull'evento.
Seguiranno quindi nell'ordine le relazioni del sindaco di Ramiseto Davide Dazzi
su "Nasce a Ramiseto l'idea postunitaria dell'associazione dei
comuni", Rachele Grassi su "Il crinale: la tradizione delle autonomie
locali dal Medioevo all'Età moderna", Alberto Attolini su "La nascita
del comune postunitario nell'alto Appennino", Luciana Bonilauri su
"L'organizzazione amministrativa preunitaria: la rappresentanza del
governo estense nel territorio reggiano". Alle 12 conclusione dei lavori e
buffet offerto dall'Amministrazione comunale in collaborazione con la Pro loco.
L'idea che i comuni dovessero associarsi per rivendicare la loro piena
autonomia per poter svolgere i compiti affidati ha trovato sostenitori
appassionati come il sindaco di Foligno, Francesco Fazi. In questo clima matura
la proposta del ramisetano Ferdinando Laghi, docente
di diritto internazionale nella regia Università di Parma dove ha insegnato per
ben 47 anni. Fedele alle tradizioni dei familiari, amministratori sotto diversi
governi, Laghi si occupa anche di politica amministrativa ricoprendo diverse
cariche pubbliche. Molto attento alla vita dei cittadini, aveva visitato
diversi paesi europei. Il 21 febbraio 1900 il consiglio municipale di Parma
formalizzava il primato della città deliberando all'unanimità, su proposta del
consigliere socialista Ferdinando Laghi, che per primo aveva intuito la
necessità di costituire un'organizzazione autonoma di comuni per opporsi al
duro centralismo statale dei primi anni dell'unificazione politica italiana.
Una convinzione maturata nel corso dei suoi viaggi in altri paesi, soprattutto
in Inghilterra di cui era grande ammiratore. Durante una seduta ordinaria del
consiglio comunale di Parma, Laghi ha presentato una mozione con la quale chiedeva
la promozione di una lega tra i comuni italiani per ottenere, dal potere
legislativo, "l'autonomia tributaria e amministrativa necessaria alla
funzione economica e sociale del municipio moderno". Qualcosa che
assomiglia alla "riforma tributaria" invocata oggi da una parte
politica a distanza di oltre un secolo.
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( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
FERRARA
UNIVERSITA' pag. 11 E' SEMPRE maggiore l'impegno di Unife nella cooperazione
... E' SEMPRE maggiore l'impegno di Unife nella cooperazione internazionale. In
aprile si sono tenute infatti nell'aula magna della Facoltà di economia di
Unife una serie di lezioni sulla cooperazione internazionale in ambito
sanitario, organizzate dalla Facoltà di medicina e chirurgia e coordinate da
Rosario Cultrera, infettivologo e vice-direttore del Centro per la Cooperazione
allo sviluppo internazionale. Le lezioni sono state tenute
da docenti di fama internazionale come Albis Gabrielli dell'Organizzazione
Mondiale della Sanità che ha parlato degli interventi per il controllo delle
malattie infettive tropicali dimenticate, Laura Pacifici, della Croce Rossa
Italiana, che ha relazionato sugli interventi sanitari in corso di calamità e
disastri, argomento tristemente attuale in questi ultimi giorni e
Giovanni Gabutti, Igienista del nostro Ateneo, che ha focalizzato la sua
lezione sull'importanza dei programmi vaccinali per il controllo e
l'eradicazione delle malattie infettive. All'iniziativa hanno partecipato
studenti, italiani e stranieri, iscritti a diversi Corsi di laurea delle
Facoltà di Medicina e Chirurgia e di Farmacia e medici specializzandi. Nel
corso degli incontri è stata sottolineata la necessità di interazione tra le
diverse organizzazioni internazionali e nazionali nell'attuare programmi
finalizzati in questi progetti sanitari, per i quali l'Università di Ferrara è
da anni protagonista con programmi di formazione e ricerca in America latina ed
Africa in collaborazione proprio con Oms, Croce Rossa Italiana e Università
straniere.
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( da "Corriere del Mezzogiorno"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del
Mezzogiorno sezione: 1CULTURA data: 17/04/2009 - pag: 11 La mostra All'Istituto
nautico «Duca degli Abruzzi» a Bagnoli rivive l'impresa d'una grande educatrice
Gli scugnizzi del mare La straordinaria avventura di Giulia Civita, la
«Montessori delle acque» e della sua nave-asilo «Caracciolo» che cambiò la vita
di 750 ragazzini di ELEONORA PUNTILLO S uscitò l'ammirazione di Maria
Montessori già famosa innovatrice nell'educazione dell'infanzia, attirò
l'attenzione di numerosi pedagogisti, giuristi di tutta l'Europa. Accadeva nel
porto di Napoli, su una nave dal nome famoso, «Caracciolo», dove in quindici
anni 750 fra orfani e ragazzi presi dalla strada in età pre-delinquenziale
divennero marinai e tecnici apprezzati dagli armatori italiani. «Da scugnizzi a
marinaretti» s'intitola la ricca e suggestiva mostra foto-documentaria che
Antonio Mussari, direttore del Museo del Mare e Maria Antonietta Selvaggio, docente a Scienze della Formazione all'Università di Salerno, hanno
allestito nelle belle sale museali dell'Istituto nautico «Duca degli Abruzzi» a
Bagnoli. E dove propongono il tema della memoria marinara di Napoli, che nel
caso della Nave-Asilo «Caracciolo» coincide con quella «educazione naturale»
praticata con successo dalla donna che prima e unica in Italia diresse una
scuola nautica. Tutto cominciò nel 1911, in piena «Belle
Èpoque», quando su sollecitazione di signore della buona e non frivola società,
il ministro Pasquale Leonardi Cattolica donò la nave che stava per essere
smantellata, e istituì la scuola. In quel gruppo c'erano, fra le altre,
Enrichetta Chiaraviglio Gio-- litti, Antonia Nitti, Lucy Re-Bartlett, Elvira
Levi-Morenos, e Giulia Civita Franceschi che, nominata direttrice, andò a
vivere sulla nave fin dall'inaugurazione della scuola, nell'aprile 1913. Non
essendo previsto né ammesso che una donna potesse dirigere una scuola nautica,
fu David Levi-Morenos, marito di Elvira, direttore della scuola per orfani di
pescatori sulla nave «Scilla» a Venezia, a dover dichiarare Giulia Civita sua
diretta delegata. La prima, nel 1883, era stata la nave-officina «Garaventa» a
Genova, destinata ai ragazzi che uscivano dal carcere. La «Caracciolo» fu
riservata ai fanciulli «pericolanti» e agli orfani; il «sistema Civita »
dell'educazione naturale trasformò la scuola in una comunità dove ciascun
ragazzo veniva rispettato, incoraggiato, aiutato a svilupparsi «in modo
armonico». Quando fu esautorata dai fascisti nel 1928, Giulia Civita Franceschi
lavorava a un altro «pericoloso» progetto: una scuola marinara per bambine e
ragazze abbandonate, con sede a Miseno. Memorie lungamente dimenticate. Maria
Antonietta Selvaggio, che da anni si dedica alla sociologia della memoria e dei
processi culturali, ha rintracciato dove e come l'opera educativa di Giulia
Civita Franceschi fu riproposta. Avvenne nell'immediato dopoguerra, a opera
della giornalista Lieta Nicodemi e della docente di
filosofia Olga Arcuno (del Centro Attività Femminile) che ne scrissero sul
«Risorgimento» e sul periodico «Solidarietà»; nel congresso delle donne
napoletane del 29-30 giugno 1947, alla Civita Franceschi toccò l'intervento
inaugurale, e lei parlò degli «scugnizzi », duramente profetica sul drammatico
problema che «torna oggi a imperversare in questa nostra martoriata città e vi
imperverserà tanto maggiormente quando gli anni renderanno più visibili le
conseguenze del passaggio di due eserciti, l'uno di padroni, l'altro di
vittoriosi». Dal Museo del Mare nato nel 1904, riconosciuto dal ministero per
il Turismo e nel 2007 divenuto «di interesse regionale», parte anche un appello
per la memoria diretto alle famiglie che conservano fotografie, libretti di
navigazione, diari di bordo, e qualsiasi oggetto della vita marinara, perché
mettano al sicuro nel Museo questi loro preziosi documenti. Verrà costituito un
archivio, che si aggiungerà ai circa 1200 strumenti scientifici, nautici,
modelli e macchine, carte nautiche e filmati, biblioteca con testi preziosi di
arte navale, architettura, comunicazione, astronomia. Esautorata dal fascismo
Aveva un altro «pericoloso» progetto: creare a Miseno una scuola marinara per
bambine e ragazze abbandonate Il gruppo degli scugnizzi-marinai a bordo della
nave-asilo «Caracciolo». In basso, seduta, si riconosce la Civita
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( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
URBINO E
MONTEFELTRO pag. 18 Magnani ha formalizzato la sua candidatura a rettore Come
«vice» ha scelto Guido Arbizzoni Artusi URBINO IL 20 E 21 maggio prossimi i
docenti, il personale tecnico e amministrativo ed i rappresentanti degli
studenti sono chiamati a votare per l'elezione del Rettore che dovrà guidare
l'Ateneo Urbinate per il prossimo triennio. Ieri il professor Mauro Magnani,
attuale Prorettore Vicario, ha formalizzato la propria candidatura (per altri
candidati c'è tempo fino al 20 aprile) con l'invio della propria proposta
programmatica alla professoressa Franca Perusino, Decano dell'Ateneo. In un
documento di una ventina di cartelle sono riassunte le proposte emerse dai
confronti e dalle discussioni che si sono svolte in università
e nella città negli ultimi mesi. «L'UNIVERSITA' degli Studi di Urbino ha detto
Mauro Magnani ha superato quella che probabilmente è stata la peggior crisi
della propria storia. Il bilancio di previsione 2009, per la prima volta dopo
molti anni, è stato approvato senza più debito residuo. Ciò, però, non è da
solo sufficiente per un reale rilancio del nostro Ateneo. Anche per le
difficili condizioni economiche nazionali ed internazionali, sarà invece
necessaria una seria politica capace di valorizzare i punti di forza di Urbino
e di trasformare in forza le nostre debolezze». Magnani si è anche detto
convinto che «Urbino sia in grado di affrontare le nuove sfide, di cogliere le
nuove opportunità, lavorando tutti insieme ed elaborando strategie di sviluppo
basate sulla qualità della didattica, della ricerca, dei servizi, della
formazione ed incentivazione del personale, e sul reperimento delle risorse».
L'impegno al quale il candidato Rettore richiama se stesso e tutto il personale
dell'ateneo è: «torniamo a progettare il nostro futuro». IL PROFESSOR Magnani
ha inoltre annunciato che, qualora sia eletto rettore, nominerà quale
Prorettore vicario il professor Guido Arbizzoni Artusi, autorevole membro della
Facoltà di Lettere e già direttore dell'Istituto di Filologia Moderna, membro
del Nucleo di Valutazione dell'Università e delegato per il coordinamento delle
biblioteche di Ateneo: una lunga esperienza di apprezzato ricercatore e
conoscitore dei numerosi aspetti e problemi della gestione dell'Ateneo.
ARBIZZONI Artusi si è detto entusiasta di poter collaborare allo sviluppo
dell'Università di Urbino in un periodo di grandi cambiamenti, ma soprattutto
in un periodo dove le scelte strategiche saranno fondamentali per il futuro
della nostra università e per tutto il territorio. NEL
SUO programma Magnani apre con una premessa: «Sono convinto che in democrazia,
qualunque sia il programma che un candidato intenda realizzare, rimangano della
massima importanza anche la sua storia ed il suo profilo professionale. Le idee
camminano sulle gambe degli uomini, e chi chiede fiducia ha anche il dovere di
presentarsi. Permettetemi di farlo. Sono arrivato in Urbino come studente ormai
molti anni fa. Qui sono cresciuto e qui, tranne alcuni periodi all'estero (USA,
UK, Israele), ho lavorato sino ad oggi. Laureato in Scienze biologiche nel
1976, sono stato prima assistente, poi professore associato ed infine
professore ordinario di Biochimica. Dal 1995 al 2001 sono stato preside della
Facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali e dal 2001 Prorettore
vicario. Ad Urbino è legata la mia vita e la mia carriera di ricercatore. In questa Università ho incontrato Maestri che mi hanno
introdotto alla ricerca ed alle relazioni internazionali (come Giorgio
Fornaini) e mi hanno insegnato le regole di vita di una comunità di docenti e
studenti (come Carlo Bo e don Italo Mancini). Mi considero fortunato per aver
potuto incontrare colleghi e studenti (in alcuni casi poi diventati a loro
volta colleghi) con i quali condividere la gioia per la conclusione di
un significativo esperimento o per la pubblicazione del nostro lavoro su una
importante rivista, o a volte anche condividere la delusione per un progetto
non finanziato o per un'ipotesi di ricerca rivelatasi errata. Questa
condivisione del lavoro, del tempo e dei medesimi obiettivi, è stata la vera
spinta che mi ha permesso di ottenere i risultati che sono riuscito a
raggiungere». Il sito web del professor Magnani è www.mauromagnani.it
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(
da "Nazione, La (Firenze)"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
24 ORE FIRENZE pag. 15 Una laurea all'ateneo telematico Tanti iscritti a «Gestione d'impresa» CAMERE DI COMMERCIO OTTENERE una laurea di primo livello in Gestione d'impresa e Management delle risorse umane senza uscire di casa o dal proprio ufficio. Si rivolge a chi già lavora Universitas Mercatorum, l'ateneo telematico del sistema delle Camere di Commercio italiane. Sono già 300 gli iscritti a questa Università, che ha da questo mese dato il via al terzo anno accademico. «Vogliamo recuperare la dispersione universitaria che, nel nostro Paese, si attesta sul 3-4% degli iscritti agli Atenei tradizionali», ha spiegato la responsabile relazioni esterne Universitas Mercatorum Monica Didò, intervenuta alla Camera di Commercio di Firenze per la presentazione dell'iniziativa. Tramite una speciale piattaforma, >gli
allievi possono incontrare online i docenti, che provengono da realtà quali La
Sapienza, La Cattolica e la Luiss, e darsi appuntamento in aule virtuali anche
con i compagni' di corso. Insomma, esami a parte, tutto avviene tramite pc. Con
un risparmio di tempo e costi. «Un'iniziativa interessante che nella nostra
provincia, composta soprattutto di piccole e medie imprese, trova un
terreno particolarmente fertile», ha aggiunto il segretario generale della
Camera di Commercio di Firenze Francesco Barbolla. Info: www.unimercatorum.it
(
da "Eco di Bergamo, L'"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
ConvegniApprendere
sempre Ore 9-12,45, allo Spazio Polaresco, via del Polaresco 15, seminario
organizzato dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca,
Ufficio scolastico provinciale di Bergamo e Auser, sul tema «Apprendere sempre»
--> Venerdì 17 Aprile 2009 AGENDA, pagina 20 e-mail print ConvegniApprendere
sempre Ore 9-12,45, allo Spazio Polaresco, via del Polaresco 15, seminario
organizzato dal ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca,
Ufficio scolastico provinciale di Bergamo e Auser, sul tema «Apprendere
sempre». Dopo l'introduzione di Claudio Cremaschi, presidente Auser provinciale
di Bergamo, Silvana Nespoli, assessore Istruzione Comune di Bergamo e Luigi
Roffia, dirigente dell'Ufficio scolastico di Bergamo, relazioni di Mauro
Ceruti, Fiorella Farinelli, Luigi De Vittorio, Sem Galimberti, Orazio Amboni,
Mario Fiorendi, Bruno Brambilla, Alessandro Rota, Ivo Lizzola. Conclusioni di
Maria Carla Marchesi. Riforme per superare la crisi Ore 18, Palazzo dei
contratti e delle manifestazioni di via Petrarca 10, seminario organizzato
dall'Associazione Liberal Pd di Bergamo sul tema «Riforme per superare la
crisi: merito, tutele, equità». All'incontro, coordinato da Valter Grossi,
assessore allo Sviluppo economico e territoriale del Comune di Bergamo,
interverranno il sindaco di Bergamo Roberto Bruni, il giuslavorista e senatore
Pd Pietro Ichino, il vicepresidente di Confindustria per l'Europa Andrea
Moltrasio, il presidente nazionale dei Giovani imprenditori edili Ance Simona
Leggeri e Enzo Bianco, presidente nazionale di Liberal Pd. Ponte Nossa, scuola
cattolica un'opportunità per il territorio Ore 20,30, sala riunioni della
scuola materna «Santa Maria», viale Rimembranze 3, seminario sul tema «Scuola
cattolica: quali opportunità per la società, per il territorio e per
l'integrazione scolastica», con interventi di mons. Vittorio Bonati, delegato
vescovile per la scuola, Stefano Tomelleri, docente di
Sociologia alla Facoltà di scienze della formazione dell'Università di Bergamo
e Massimo Pezzali, preside dell'istituto «Rezzara» di Clusone. CorsiClusone,
alla scoperta dei funghi Apertura del corso dal titolo «I funghi, il loro
ambiente, la loro tossicità» organizzato dalla Comunità montana Valle Seriana
superiore in collaborazione con il gruppo di Villa d'Ogna
dell'Associazione micologica Bresadola. Ore 20,30, auditorium delle scuole
elementari, Pierino Bigoni parla su «Ciclo riproduttivo, cosa sono i funghi e
il loro ambiente di crescita». Ingresso libero. Feste e tradizioniGandino,
spettacolo interculturale con il gruppo Yanapakuna Ore 20,30 al Teatro
Loverini, spettacolo del Gruppo Yanapakuna, serate interculturali curate dalle
scuole primaria e secondaria di Gandino e Casnigo. Villa di Serio, festa al
santuario della Madonna del Buon Consiglio Al santuario, proseguono i
festeggiamenti per il 90° dell'Incoronazione della Madonna del Buon Consiglio;
in programma fino al 27 aprile. Ore 16, Messa; ore 17, lettura della Bibbia;
ore 20, Rosario; ore 20,30, Messa con predicazione della Novena da parte di don
Davide Pelucchi, superiore dei preti del Sacro Cuore di Bergamo. Ore 21,15,
concerto del «Quintetto italiano» (2 violini, viola e violoncello) diretto dal
maestro Paolo Testa. FiereTreviglio, il Salone dell'Università Oggi e domani,
nel padiglione espositivo dell'ex Upim di piazza Garibaldi, «Salone
dell'Università» organizzato dall'amministrazione comunale attraverso il
Progetto Ulisse, per offrire informazioni e strumenti per operare scelte motivate
e motivanti nel mondo dell'Università. Orari: 8-12,30; 13,30-17.
InaugurazioniIl nuovo spazio giovanile di Boccaleone Ore 18,30, alla presenza
del sindaco Roberto Bruni e dell'assessore alle Politiche giovanili Fabio
Rustico, inaugurazione del nuovo Spazio giovanile di Boccaleone di via Gandhi
(Clementina). A seguire incontro con i rappresentanti dei gruppi giovanili sul
tema «Abitare gli spazi, abitare la città: le voci dei giovani». Ore 20,30,
esibizione teatrale a cura del Circo dei Monelli e dello Spazio Giovanile di
Boccaleone. Seriate, il busto di Papa Luciani Ore 10, nel giardino della
residenza sanitaria per anziani «Giovanni Paolo I», via Cesare Battisti 3,
inaugurazione e benedizione del busto raffigurante Papa Giovanni Paolo I,
meglio conosciuto come Papa Luciani, opera dello scultore seriatese Fabio Pozzi
donata all'Amministrazione comunale e alla comunità. Alla cerimonia
interverranno tra gli altri, oltre all'artista Fabio Pozzi, il sindaco di
Seriate, Silvana Santisi Saita, e mons. Gino Rossoni per la benedizione.
IncontriAcerbis alla Ubik Ore 18,30, allo spazio incontri Ubik, via S.
Alessandro 1 (di fronte alla libreria), Ludovico Acerbis presenta «Quattro
squinternati e una nuvola bianca», introduce Alessandra Mignatti
dell'Università degli studi di Bergamo. Tra cibo e malattia Ore 20,30, sede
dell'Abin, via Turani 4, vicino alla Sace, conversazione del medico
antroposofico omeopata Guido Cantamessa sul tema «Relazione tra cibo e
malattia». Le storie degli abitanti di Valtesse e Monterosso Ore 20,30,
nell'auditorium dell'ex scuola «Angelini» di via Ruggeri da Stabello,
presentazione del libro dal titolo «Bigio Long e gli altri - Storia e storie
della gente di Valtesse, Valverde, Monterosso e Conca Fiorita» curato dal
giornalista Paolo Aresi. La serata prevede anche momenti musicali con il gruppo
«Pane e guerra». Andrea Serra alla Feltrinelli Ore 18,30, alla Feltrinelli
Libri&Musica, via XX Settembre 55, presentazione dei libri «Fila Dritto» e
«Diritti». Ospite l'autore Andrea Serra. Il difficile dialogo
adulto-adolescente Ore 15,30, allo Sportello «Essere madre nelle diverse
culture» saletta delle Grazie, viale Papa Giovanni XXIII 13, incontro con Elio
Dotti, psicopedagogista e consulente che parla sul tema «La relazione
adulto-adolescente, un difficile dialogo». La Beatrice di Dante e la donna di
oggi Ore 17, Palazzo Rezzara, salone conferenze 5° piano, viale Papa Giovanni
106, incontro promosso dal Centro italiano femminile comunale e provinciale di
Bergamo, su «La donna nelle letteratura italiana a confronto con la donna di
oggi». Giovanni Dal Covolo parla sul tema «La Beatrice di Dante "La donna
Angelo" a confronto con la donna di oggi». Franco Cattaneo intervista
Massimo D'Alema Incontro pubblico sul tema «Per un'Europa dei cittadini»
organizzato dal Pd con visita di Massimo D'Alema accompagnato dai segretari
regionale Maurizio Martina e provinciale Mirosa Servidati e dai parlamentari
bergamaschi. Ore 16, Hotel San Marco, piazzale Repubblica, 6, Massimo D'Alema
sarà intervistato dal vicedirettore de «L'Eco di Bergamo» Franco Cattaneo.
Scuola di preghiera Ore 20,30, nella chiesa ipogea del Seminario, incontro
della Scuola di preghiera sul tema «Scoprirmi ospite: a tavola con Gesù».
Albino, filmati su museo, natura e scolaresche Ore 20,45, sala della Comunità
di Comenduno, nell'ambito delle manifestazioni per il ventennale della
fondazione del Museo etnografico della Torre, serata sul tema «Il mondo da
scoprire è vicino a noi. Due associazioni comendunesi presentano i vent'anni di
attività nel settore dell'educazione ambientale», in collaborazione con il G.S.
Marinelli. Nel corso della serata, alla presenza dell'autore, proiezione di
filmati del documentarista Giambattista Moroni, e dibattito con Franco Petteni,
presidente del gruppo sportivo, Franco Innocenti, vicepresidente del Museo,
Sandro Noris, responsabile della sentieristica e dell'escursionismo scolastico;
moderatore Maurizio Noris. Alzano Lombardo, fedi in dialogo Alla casa
Missionari Saveriani, via Ponchielli 4, conclusione del ciclo d'incontri di
formazione «Fedi in dialogo» colloqui interreligiosi in una società
multiculturale, organizzato dal Gruppo Cem (Centro educazione alla mondialità).
Ore 20,30, serata su «Islam e Oriente. Cosa dà senso alla mia vita?», relatori
Boumchita Hamid, docente
e traduttore di lingua araba in scuole lombarde e testimonianze di spiritualità
giapponese; moderatore il docente Fulvio Cesare
Manara. Arcene, arte in luce Continua il ciclo di incontri «Vedere
l'invisibile», organizzato dal Museo diocesano Adriano Bernareggi in
collaborazione con «Arte in Luce», dedicati quest'anno alla scoperta all'arte
sacra contemporanea nelle nostre chiese. Ore 20,30, chiesa parrocchiale di S.
Michele, Francesca Cologni e Giovanni Gusmini approfondiscono «Il santuario
della Madonna delle Lagrime: il miracolo tra storia e arte». Azzano San Paolo,
serata dedicata al popolo birmano Ore 20,45, al Centro Marchesi, via Papa
Giovanni XXIII, serata dedicata al popolo birmano con Piergiorgio Pescali,
giornalista e fotografo di National Geographic e History Channel. Calcinate,
contro la povertà costruire la pace Ore 20,30, sala riunioni dell'oratorio, in
preparazione alla 4ª giornata per la pace «Contro la povertà, costruire la
pace», in programma domenica, il gruppo missionario l'oratorio e la parrocchia
organizzano un incontro d'approfondimento sul tema della solidarietà e
dell'aiuto al prossimo con Cristina Moroni, infermiera volontaria in Bolivia.
Casazza, sentieri... per ricordare Continuano le serate organizzate dal Cai di
Trescore, ore 21, nella sala consiliare, incontro su «Sentieri per...ricordare:
luoghi ed episodi della Resistenza sulle montagne del nostro territorio», in
collaborazione con Anpi-Scanzorosciate e Acli-Bergamo. Relatore Rodolfo
Vittori, del liceo «Mascheroni» di Bergamo, affiancato da Vincenzo Beni, che
porterà la testimonianza diretta di un partgiano. Leffe, Piano di governo del
territorio Ore 20,30, auditorium comunale Andrea Pezzoli, incontro pubblico per
informare la cittadinanza circa le procedure necessarie al fine di definire il
nuovo Piano di governo del territorio. Relatore l'architetto Marco Baggi,
incaricato dall'amministrazione per l'estensione del piano. Lovere, incontro
con Tarita Rût Ore 20,30, nell'auditorium di villa Milesi, serata dedicata al
Nepal organizzata in collaborazione con Lovere Iniziative, con presentazione
del libro «A cento passi dal cielo» di Tarita Rût, insignito del premio
«L'autore». Presenta Paolo Pagni. Mapello, educare insieme Ore 20,45,
auditorium Giovanni XXIII, incontro pubblico sul tema «Educare insieme: dal
patto educativo di corresponsabilità al patto educativo di comunità». Relatore
Luigi Roffia, dirigente dell'ufficio scolastico provinciale. Osio Sotto, rivive
il passato tra foto e storie Ore 20,45, centro sociale mons. Barbisotti,
presentazione del libro «Osio Sotto. La storia, le storie» con testi di
Gianluigi Della Valentina e Giampiero Valoti. Durante la serata momenti di
animazione dialettale. Romano di Lombardia, Nadia Tiraboschi e la Patagonia Ore
21,15, salone della Rocca, serata con la guida alpina Nadia Tiraboschi su «La
mia Patagonia». Seriate, comunicazione e verità Ore 20,45, teatro parrocchiale
Aurora, apertura del ciclo di conferenze «Comunicazione e verità, una sfida
possibile» con interventi di Nando Pagnoncelli, direttore dell'agenzia di
ricerche Ipsos e Luigi Accattoli del «Corriere della Sera». MercatiniIl mercato
del contadino Dalle 14 alle 18, sul piazzale Alpini, primo appuntamento
sperimentale con il «Mercato del contadino», iniziativa dell'osservatorio comunale
dei prezzi, con aziende produttrici che venderanno i loro prodotti a prezzi
contenuti direttamente ai consumatori. MostreL'altro Cifrondi Ore 18, sala
Manzù di via Camozzi, passaggio via Sora, inaugurazione della mostra «L'altro
Cifrondi. Pittore di paesaggio e di natura morta»; in programma fino al 10
maggio. Orari: da lunedì a venerdì 15-19; sabato, domenica e festivi 10-12,30 e
15-19. Musica«Il barbiere di Siviglia» Ore 21, al cineteatro San Giovanni Bosco
di Colognola, via San Sisto 9,
a conclusione della stagione musicale organizzata dal
Circolo Mayr-Donizetti, rappresentazione de «Il barbiere di Siviglia» di
Gioachino Rossini. I Concerti del Sant'Alessandro Sala Bernareggi del Collegio
vescovile Sant'Alessandro, via Garibaldi 3, rassegna «I Concerti del
Sant'Alessandro» organizzata in collaborazione con l'Accademia musicale Santa
Cecilia Opera S. Alessandro. Ore 20,45, «Omaggio a Crumb Makrokosmos III e IV»
con Leonardo Zunica & Fravia Casari al piano e Carlo Miotto e Didier Bellon
alle percussioni. Tango al Caffè Letterario Ore 21, al Caffè Letterario di via
S. Bernardino, spettacolo musicale «Historias de Buenos Aires (Viaggio nel
tango e nella memoria)» con Maurizio Stefanìa al pianoforte e Susanna
Castagnino, voce e recitazione. Nembro, tributo ai Beatles La musica dei
Beatles per far conoscere l'area verde di Piazzo e Trevasco, al confine fra
Albino e Nembro. Ore 20,45, nel cine-teatro San Filippo Neri, l'associazione
«Insieme per Piazzo» organizza un concerto-tributo ai Beatles, in versione acustica.
Protagonista il gruppo «The Beatles Acustic Trio» composto da Marco Pieri,
Jacopo Delfini e Lorenzo Colace, che si esibiranno in un concerto soltanto per
voci e chitarre. Durante l'intervallo del concerto, e mediante opuscoli ad hoc
in distribuzione in sala, verranno illustrate le peculiarità del nascente
parco, che ora dovrà essere riconosciuto dalla Provincia di Bergamo.
SolidarietàGorlago, emozioni rock per aiutare i bambini del Malawi Ore 20,45,
al teatro Carisma, concerto del gruppo locale dei «Trifasico» composto da Paolo
Austoni, Matteo Cremaschi, Marco Pasinetti e Sebastiano Pezzoli. Con loro,
guest star la cantautrice Elena Vittoria, il cantante Boris Savoldelli e la
violinista Jada Salem. Il ricavato della serata servirà a finanziare una scuola
a Mikoke in Malawi. Martinengo, al Bagaglino serata benefica Ore 21, al Caffè
«Il Bagaglino» sotto i portici di via Tadino, serata benefica a favore
dell'associazione «Aiutiamoli a Vivere». Insieme alla presentazione del libro
«Life» scritto da Angela Lazzarini, i somelier Roberto Ambrosini e Giancarlo
Bassani proporranno la degustazione del Moscato di Pantelleria «Morsi di Luce»
in abbinamento con il cioccolato «Venchi». (Costo degustazione 5 euro), info
allo 0363/947089 o sul sito www.ilbagaglinocaffe.it. Tempo liberoDecorazione,
artisti dal mondo Nei chiostri dell'ex convento di San Francesco in Città Alta,
piazza Mercato delle scarpe, continua «Salon» la kermesse dedicata all'arte
della decorazione dal titolo «Il Teatro dell'Illusione: maschere, miti,
inganni» che riunisce artisti-artigiani provenienti da tutto il mondo,
organizzata dalla Fondazione Museo di Palazzo Moroni, in collaborazione con
l'Associazione artigiani di Bergamo, in programma fino a domenica. Nelle sale
Bonomini di Palazzo Moroni, via Porta Dipinta, mostra «Tendenze» con le opere
dei migliori decoratori delle precedenti edizioni. L'esposizione così come le
dimostrazioni nei chiostri sono visitabili dalle 10 alle 17. Nella sala dell'ex
Ateneo, viene allestito un grande pannello dove gli artisti lavoreranno a turno
prendendo spunto dal tema della manifestazione sino a comporre una grande unica
opera che verrà donata alla città attraverso la Fondazione. Utilità
socialeCittà Alta Chiusura al traffico dalle ore 21 alle ore 1. 17/04/2009 nascosto-->
(
da "Tirreno, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina 7
- Prato A Mercatale per l'Africa con musica e cena etnica VERNIO. "Una
rete con l'Africa" è il titolo di una manifestazione con incontri, musica
e mercatini, che si svolgerà a Vernio domani nei locali del Museo Ex Meucci di
Mercatale organizzata dal Cesvot insieme ai comuni di Vernio, Vaiano e
Cantagallo, Provincia e la collaborazione delle associazioni della Val di
Bisenzio e di quelle che fanno parte di "Una Rete sull'Africa". Si
inizia alle 16 con una tavola rotonda dedicata alla "guerra dimenticata"
del Congo a cui parteciperanno Jean Leonard Touadi, parlamentare
e docente di Geografia Economica e Politica presso l'Università La
Sapienza di Roma, Giuseppe Carrisi giornalista e scrittore autore di un
documentario sui bambini soldato, un rappresentante dell'Associazione "Il
Granello di senape", coordina Fiora Livi dell'Associazione "Al pozzo
di Sichar". Alle 19.30 si svolgerà una cena multietnica e un
mercatino sull'artigianato africano con gli stand che raccontano le attività
delle associazioni italiane in Africa. Alle 21 spettacolo di danza e musica
africana. Per informazioni Centro di Solidarietà 0574 603333.
(
da "Unione Sarda, L' (Nazionale)>" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari Pagina 1018
Rettorato. Parla uno dei 5 candidati: dobbiamo sfruttare i fondi Ue e della
Regione «L'Università più vicina all'Europa» Rettorato.. Parla uno dei 5
candidati: dobbiamo sfruttare i fondi Ue e della Regione Faa: sarò il rettore
degli studenti. Campus nel centro storico --> Faa: sarò il rettore degli
studenti. Campus nel centro storico I progetti di Gavino Faa, docente di Anatomia patologica all'Università di Cagliari. Assolutamente
di parte: tifa per se stesso. Ma se diventerà Magnifico dice che non comanderà
da solo e formerà una squadra con tutte le categorie degli universitari. Però
l'anatomopatologo di Masullas, Gavino Faa, ci terrebbe a passare alla storia
come «il rettore degli studenti» (e va da sé che «con me le tasse non si
toccano»), senza nulla togliere ai ricercatori. Anzi, la novità potrebbe essere
questa: se sarà eletto ne metterà subito uno al suo fianco, assieme a un
associato. «So io come far funzionare bene l'Università». LA CORSA Per ora
l'impegno di Faa è convincere i 1200 docenti cagliaritani a dargli il voto il
prossimo 21 maggio. E se mai vincerà la sfida con i 4 candidati-rettori, non
lascerà l'insegnamento e continuerà a essere un ricercatore, «l'unica cosa
bella per un docente di 56 anni come me». Per il resto
farà «un'Università più europea» ma anche molto collegata al territorio, darà
un premio «ai bravi ricercatori che pubblicano bene», motiverà il personale
tecnico e specializzerà gli amministrativi nei progetti da spedire a Bruxelles.
«Il decentramento è un punto-cardine del mio programma». Al San Giovanni di
Dio, nello studio che occupa da 34 anni, Faa si spoglia per qualche minuto del
camice bianco per indossare i panni del candidato e dire la sua sulla “sua” università. «Nel bene e nel
male sono un suo prodotto», dice ricordando le tappe della sua carriera, svolta
col professor Virgilio Costa, «il mio grande maestro». L'UNIVERSITÀ «La nostra
è un'Università molto ricca con bravissimi ricercatori in tutti i settori: il
mio ottimismo sul suo futuro deriva dall'aver preso atto dell'esistenza di
realtà brillanti. Ma è anche un'Università dove c'è molta demotivazione,
soprattutto tra il personale tecnico e amministrativo, dove i fondi per la
ricerca sono carenti e dove i dipartimenti sono snobbati, pur rappresentando
gli istituti deputati alla ricerca e che portano prodotti scientifici
importanti all'ateneo. Se sarò io il rettore, viaggerò molto tra Roma e
Bruxelles, dove dovranno esserci anche i nostri uffici per non perdere alcuna
opportunità. Cagliari è rimasta isolata, rispetto all'Europa ma anche
all'Italia: invece dobbiamo fare lobby con gli altri atenei e portare avanti i
nostri interessi. E poi, pur avendo studenti molto apprezzati in Europa,
l'aspetto organizzativo ci penalizza, insieme ai trasporti». TAGLI AI FONDI
STATALI «È in questi momenti di crisi che si vede se un'istituzione è forte o
debole. Noi abbiamo ricercatori, tecnici e amministrativi abili ma per vincere
un progetto europeo non basta: dobbiamo creare un team di esperti per avere
accesso ai fondi Ue, clamorosamente poco utilizzati. Poi dobbiamo dialogare con
la Regione che con l'Università deve stringere buoni patti per sviluppare il
sistema Sardegna. Quel che non è accaduto col parco scientifico di Pula, una
grande realtà ma troppo lontano dall'Università, rimasta a Cagliari e
Monserrato. E molto può fare la Fondazione del Banco di Sardegna». STUDENTI
«Bisogna ascoltarli: il loro principale problema, provenendo in gran parte dai
paesi, è trovare una casa. I prezzi sono proibitivi e preferiscono abitare in
periferia o fare i pendolari. E così nascono i fuoricorso, altra piaga da
affrontare. Io sogno Cagliari città universitaria, con un campus nel centro
storico per rivitalizzare Castello, Stampace e Marina: ci sono 3800 stanze
libere e l'idea è quella di un “bed&breakfast diffuso” che porti anche
turisti in città e vada incontro alle esigenze degli studenti. Per loro si è
fatto poco, anche se sono
una ricchezza per la città: solo i fuorisede danno vita a un giro d'affari di
20 milioni al mese. Alla Regione vorrei dire: l'Università è la più grande
azienda e risorsa della città, diamole più attenzione». CARLA RAGGIO
(
da "Unione Sarda, L' (Nazionale)>" del
17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Cronaca di Cagliari Pagina 1018
amministrativi Promesse e programmi elettorali «Lavoreremo in difesa
dell'Ateneo pubblico» Amministrativi. Promesse e programmi elettorali -->
«L'Università deve restare pubblica». I cinque candidati rettore lo hanno
ribadito ieri nell'incontro con il personale tecnico e amministrativo
dell'ateneo cagliaritano. Nell'aula magna del corpo aggiunto della facoltà di
Lettere si sono ritrovate duecento persone, anche alcuni studenti. Dopo
l'introduzione di Pino Calledda, segretario della Flc Cgil che ha organizzato
il confronto insieme a Cisl e Uil, i cinque candidati, Maria Del Zompo, Gavino
Faa, Raffaele Paci, Antonio Sassu e Giovannino Melis, si sono alternati nel
rispondere ad alcune domande su grandi temi che riguardano il futuro
dell'Università. LEGGE 133 Tagli ai finanziamenti, a rischio la qualità della
ricerca e della didattica: le proteste contro la legge 133 si moltiplicano e
anche i candidati rettore hanno chiarito ancora una volta la loro posizione.
«Il ruolo dell'Università pubblica è fondamentale», ha ribadito Faa, «per
questo serve una forte reazione di tutto il mondo accademico». «Dobbiamo
difendere l'Università dalla legge 133», ha aggiunto Paci. Sulla stessa
lunghezza d'onda Melis («Una politica dei tagli è inaccettabile»), Sassu («La
conoscenza è pubblica e deve restare tale») e la Del Zompo («Tutti i Paesi
europei stanno finanziando la cultura e la ricerca, in Italia no. Dobbiamo
protestare»). RICERCA E TERRITORIO Tra le note negative, i candidati hanno
ricordato la difficoltà dei ricercatori cagliaritani di arrivare a farsi
finanziare i progetti dall'Unione europea: «Servirà una
collaborazione maggiore tra docenti, ricercatori e tecnici», hanno evidenziato
tutti e cinque gli aspiranti rettore. Anche sul rapporto tra Università e
territorio le proposte vanno tutte in un'unica direzione: integrazione, perché
il sistema universitario deve essere visto come una ricchezza da Regione,
Provincia e Comune. (m. v.)
(
da "Corriere del
Mezzogiorno" del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
del Mezzogiorno sezione: SPECIALE data: 17/04/2009 - pag: 12 Premiati i talenti
Federico II: mille euro ciascuno a sei ingegneri del futuro e riconoscimenti ad
altri trentatré I magnifici sei della facoltà di Ingegneria della Federico II
sono Giovanni Montefusco (Ingegneria edile), Francesco Foglia Manzillo
(Ingegneria elettronica), Gerardo Maria Mauro (meccanica), Maria Teresa De Risi
(civile), Giuseppe Galano (informatica) e Simone Minacci (elettrica). Studenti
del primo e del secondo anno, riceveranno ciascuno mille euro. E cioè la somma
destinata a coloro i quali, nell'ambito della propria classe di laurea, abbiano
sostenuto più esami e abbiano conseguito i voti più alti. Sono stati premiati
ieri mattina al Politecnico di piazzale Tecchio, nell'ambito della quarta
edizione della manifestazione promossa dalla Federico II con l'Unione degli
industriali di Napoli e il Corriere del Mezzogiorno. Gratificati da un
attestato e dai complimenti del preside Edoardo Cosenza altri trentatré
studenti. Ventisette perché sono stati i migliori nell'ambito del proprio corso
di laurea, sei perché appena una spanna più giù. A ognuno di questi ultimi
hanno è andata una menzione di merito. Aula piena, ieri mattina per la
manifestazione finale del «Premio Qualità e Merito negli studi universitari».
Apre la cerimonia Cosenza, reduce dall'Abruzzo, dove con altri strutturisti ha
collaborato nei giorni scorsi alle verifiche sulla stabilità degli edifici
nell'area dell'epicentro del sisma. «Ne abbiamo fatte un migliaio al giorno.
Abbiamo lavorato tantissimo, ma in un contesto del genere era doveroso che lo
facessimo». Cosenza dribbla la stanchezza e un microfono che fa i capricci per
buoni cinque minuti, poi racconta la sua facoltà in cifre: «17.200 studenti,
2.500 laureati all'anno, 500 tra docenti e ricercatori». Ingegneria della
Federico II è in salute, dice il preside. Che racconta: «Ovunque vada, in
Italia o all'estero, incontro sempre professionisti di assoluto livello, che
sono stati preparati in queste aule. I giovani lo sanno e credo che anche per
questo motivo, ogni anno, cresca il numero degli immatricolati a Ingegneria
dell'ateneo federiciano. Lo scorso autunno sono stati 3.500, il 12 per cento in
più, rispetto a dodici mesi prima. Circa l'8 per cento degli ingegneri italiani
si è laureato in questa sede». Massimo D' Apuzzo, docente alla facoltà e presidente del Polo delle Scienze e delle
Tecnologie, al quale afferiscono le facoltà tecnico-scientifiche dell'Ateneo,
elogia l'impegno dei docenti napoletani in Abruzzo, nei luoghi del sisma. Lo
imita Luigi Vinci, il presidente dell'Ordine provinciale degli ingegneri.
Interventi brevi, poi la cerimonia entra nel vivo con le premiazioni. A ogni
studente il preside Cosenza consegna anche la riproduzione del libro che, nel
1965, il professore Luigi Tocchetti scrisse per ricostruire la nascita della
scuola di strade e ponti fondata da Gioacchino Murat nel 1811. «Non lasciate
questo libro abbandonato su uno scaffale», esorta il preside. «Sfogliatelo con
attenzione. Troverete, tra l'altro, la riproduzione del manoscritto con il
quale, era il 4 marzo 1811, fu licenziato il primo bando di ammissione degli
allievi. I posti erano 12». Uno dei migliori, tra quei primi studenti, fu Luigi
Giura. Racconta Cosenza: «Seguì i lavori della ferrovia Napoli- Portici e
progettò il ponte sul Garigliano. Una struttura che sta ancora lì». Fabrizio
Geremicca Foto di gruppo Ecco tutti gli studenti della facoltà di Ingegneria
dell'Università Federico II premiati ieri Al centro del gruppo si riconoscono
anche i componenti della «giuria»
(
da "Corriere del
Mezzogiorno" del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere
del Mezzogiorno sezione: SPECIALE data: 17/04/2009 - pag: 12 ECCELLENZA E
GIUSTE MOTIVAZIONI di GUIDO TROMBETTI * M artedì, 14 aprile. «Porta a Porta».
Bruno Vespa introduce Edoardo Cosenza, preside della facoltà di Ingegneria
della Federico II. «Preside di una delle più importanti facoltà di Ingegneria
d'Europa». Questo il commento del conduttore. Il ruolo centrale che la facoltà
sta avendo nella tragica emergenza abruzzese è sotto gli occhi di tutti.
Edoardo Cosenza e Gaetano Manfredi coordinano gli interventi
di messa in sicurezza di Università, scuole e aziende. Pilotando il lavoro di
centinaia di docenti di ingegneria di altre facoltà italiane. D'altro canto,
che la facoltà di Ingegneria della Federico II sia tra le prime del mondo lo
sapevamo già. Così come sappiamo bene che livelli di straordinaria eccellenza
sono riconosciuti anche a ricercatori delle altre aree dell'Ateneo.
Medica, umanistica, scientifica... L'eccellenza si raggiunge anche motivando i
giovani. Sollecitandoli a dare sempre di più. Riconoscendone il merito.
L'iniziativa di premiare i migliori studenti della facoltà di Ingegneria è
perciò molto meritoria. Al di là di ogni altra considerazione, essa serve a
ricordare che al centro del sistema della formazione deve esserci il merito.
Dovreste vederli gli occhi di questi ragazzi e dei loro familiari. Brillare.
Luccicare. Per l'emozione di ricevere un premio. Riconoscimento della qualità
dei loro studi. Ed è molto bello vedere ragazzi provenienti da ceti sociali
differenti. E oramai anche da paesi stranieri. Ricordiamo che l'Italia nella
classifica Ocse è al penultimo posto per la mobilità sociale. E si vede. Oggi
ben difficilmente un orfano, primo di tre figli, riuscirebbe a farsi strada. È
più probabile arretrare che progredire rispetto alla propria famiglia di
origine. Lo studio, l'alta formazione, l'Università restano l'unica occasione
vera di mobilità sociale. Ciò, se si mette al centro il merito. Ecco perché
valuto questa iniziativa, che presto sarà estesa anche alla facoltà di Scienze
matematiche, fisiche e naturali, di grande valore emblematico. E sono grato
all'Unione industriali di Napoli e al Corriere del Mezzogiorno che con
lungimiranza l'hanno sostenuta. * Rettore dell'Università Federico II di Napoli
(
da "Corriere del Veneto"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Corriere del Veneto sezione: CRONACAVERONA data: 17/04/2009 - pag: 10 Monumenti Preparato dagli esperti dell'ateneo Ca' Foscari. «Funziona come una pellicola» «La vernice anti-scritte? Un gel, l'abbiamo inventato noi» Già usato in piazza San Marco a Venezia. «Si toglie tutto con l'acqua» Dopo l'annuncio dell'assessore Di Dio di una sostanza allo studio dei tecnici comunali per proteggere i monumenti VERONA «La vernice antiscritte? L'abbiamo inventata noi a Venezia». Dal comune e dall'università lagunare rispondono così all'assessore Di Dio che ha annunciato lo studio a Verona di una nuova sostanza a protezione dei monumenti. Il battagliero assessore al Decoro di Venezia, Augusto Salvadori già due anni fa ha mobilitato la Sovrintendenza per «fare pulizia», a partire dal salotto buono della città, piazza San Marco. Niente di più facile con il dipartimento di Chimica del Restauro di Ca' Foscari a due passi e con le ricerche in atto, proprio in quel periodo, di Guido Driussi, docente di Chimica del Restauro, appunto, e direttore di Arcadia Ricerche, uno spin off dell'ateneo veneziano. Il tempo di trovare i finanziamenti e le prime dodici colonne dell'ala napoleonica di piazza San Marco tornavano a risplendere. Merito del gel «Graffiti Remover » che grazie a una miscela di solventi ecocompatibili cancellava in un baleno decenni di scritte e cuoricini a pennarello di turisti incivili, per quanto innamorati. Il prodotto è stato studiato dal professor Driussi e dalla sua équipe associato alla «fase due», quell'Isograff (entrambi prodotti dal colorificio San Marco di Marcon, nel Veneziano) che si pone come barriera invisibile e invalicabile fra pietra e inchiostro. Barriera tanto potente quanto facilmente asportabile insieme ai nuovi graffiti con della semplice acqua calda. «Il problema delle scritte sui monumenti è annoso e complesso spiega il professor Driussi le amministrazioni pubbliche spendono ingenti somme per rimuovere le scritte salvo poi ritrovarne di nuove già il mattino dopo. I due interventi distinti sono la prima rimozione e la successiva protezione. Abbiamo messo a punto una miscela di solventi in grado di aggredire e rimuovere, senza danneggiare il supporto, qualsiasi tipo di inchiostro, dal pennarello indelebile alla biro, dal pennello alla bomboletta spray. In più abbiamo puntato sulla scelta di un sistema il meno tossico possibile, un prodotto ecocompatibile che risulti meno pericoloso anche per l'operatore che lo utilizza». E quando le scritte si sono sovrapposte in palinsesti quasi avvincenti per decenni il processo di prima rimozione può essere molto laborioso. Per ripulire le prime dodici colonne dell'ala napoleonica ci sono voluti due mesi. «La seconda fase continua Driussi - è evitare che la scritta ricompaio l'indomani. A quel punto ci sono due strade, o si applica al supporto una sorta di barriera permanente, una pellicola, o si punta alle cosiddette 'barriere sacrificali' cioè asportabili. Abbiamo optato per queste ultime visto che una pellicola stabile rischia di lesionare, con l'andar del tempo, il supporto. Se si tratta di pietra d'Istria ovviamente resisterà di più, ma in caso di intonaco la delicatezza è maggiore». Così si spennella una sorta di vernice che blocca le scritte di qualsiasi genere e viene asportata, inchiostro compreso, con un semplice lavaggio ad acqua calda. Per poi essere nuovamente spennellata nell'eterna lotta fra arte e sedicenti «street artist ». Martina Zambon L'applicazione Tecnici dell'>università applicano la sostanza sulle colonne di piazza San
Marco Arco dei Gavi Uno dei monumenti spesso imbrattati a Verona. A lato
l'assessore Vittorio Di Dio
(
da "Provincia Pavese,
La" del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Parla il
docente che ha assistito all'esumazione della salma di
Pianzola Mortara rivedrà il volto del beato Pierucci: «Il corpo ancora in buono
stato di conservazione dopo 62 anni» ANNA MANGIAROTTI MORTARA. Il volto di
Padre Pianzola, come l'ha visto chi conosceva l'"apostolo delle
risaie", che aiutava i più poveri e umili fra le genti di Lomellina. Sarà
possibile vederlo ancora, quando il prossimo ottobre verrà esposto il corpo del
sacerdote, morto nel 1943 e proclamato Beato il 4 ottobre 2008. Il corpo è in buono stato di conservazione, conferma Giovanni
Pierucci, docente emerito di Medicina legale e patologia forense all'Università di
Pavia. Il professor Pierucci ha assistito sia alla prima esumazione della salma
- effettuata nel 1990 quando il corpo era stato trovato "incorrotto"
- che a quella recentissima del 6 aprile scorso. E' confermato la stato
di conservazione riscontrato durante la prima ricognizione. «Secondo la prassi
seguita nell'iter della beatificazione, il corpo deve essere preparato per
l'esposizione, con una serie di accorgimenti tecnici», aggiunge Pierucci.
Quanto allo stato di buona conservazione della salma del sacerdote, il
professor Pierucci osserva a livello generale che «la migliore o peggiore
conservazione di un corpo dipende certo da fattori oggettivi, come la
sepoltutra in una cassa foderata di zinco che rallenta i processi di
deterioramento». Ma esistono anche «situazioni che non trovano una spiegazione
scientifica». Nato a Sartirana il 5 ottobre 1881, padre Pianzola è stato
ordinato sacerdote il 16 marzo 1907: è morto il 4 giugno 1943 a Mortara. E' stato
proclamato Beato in Duomo a Vigevano. L'iter di canonizzazione, iniziato negli
anni Ottanta, è stato seguito da suor Tiziana Conterbia e come giudice delegato
del processo diocesano da don Mario Tarantola, parroco di Cilavegna. Il decreto
di beatificazione è stato firmato da papa Benedetto XVI nel marzo 2007, dopo il
riconoscimento di una guarigione miracolosa attribuita al sacerdote di
Sartirana. Da 25 anni infatti Gianpietro Rigolone, 40 anni, di Vercelli,
convive con 50 pallini di nichel conficcati nella testa. Era seduto su una
poltrona del tinello di casa sua, e stava giocando con una pistola flobert
calibro 9, quando un colpo è partito accidentalmente centrandolo all'occhio
sinistro. La madre, che conosceva un suora pianzolina, aveva allora pregato
Padre Pianzola di salvare il figlio. Il messaggio di fede del sacerdote,
partito dalle campagne lomelline, è arrivato a Roma e nel mondo proprio grazie
alle missioni delle suore dell'Immacolata Regina Pacis, congregazione fondata
nel 1919. Proprio l'evangelizzazione degli umili e l'educazione della gioventù
sono stati un impegno costante della vita del Beato. Nella sua missione
spirituale è stata al suo fianco madre Anna Bandi, prima superiora delle suore
pianzoline.
(
da "Eco di Bergamo, L'"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Convegno
sulla crisi con Tancredi Bianchi --> Venerdì 17 Aprile 2009 ECONOMIA, pagina
40 e-mail print Un convegno dai contenuti quantomai attuali quello dal titolo
«Crisi economica: effetti sull'economia e sui bilanci», organizzato
dall'associazione «Gli Amici di Ubi Banca» il 22 aprile a partire dalle 17,30,
nella sala Galeotti della facoltà di Economia all'Università
di Bergamo in via dei Caniana. All'incontro interverranno il professor Tancredi
Bianchi, docente emerito di Economia delle aziende di Credito all'Università
Bocconi, il professor Luigi Guatri, docente emerito e
vicepresidente della stessa Università Bocconi e Laura Viganò, preside della
facoltà di Economia all'Università di Bergamo. Tra l'altro la
partecipazione al convegno è valida per l'attribuzione dei crediti formativi
professionali per gli iscritti all'Ordine dei dottori commercialisti e degli
esperti contabili della provincia di Bergamo. 17/04/2009 nascosto-->
(
da "Tirreno, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
12 - Livorno CONFERENZA ALL'ARCHEOCLUB Oggi Glauco Baldassarri catturerà
l'attenzione ... CONFERENZA ALL'ARCHEOCLUB Oggi Glauco Baldassarri catturerà
l'attenzione della platea sul "lungo cammino dell'uomo nella
Preistoria". La conferenza è nella sede dell'Archeoclub: la circoscrizione
3 in via
Corsica 27, alle 18. MICHELI: "DIRE, FARE E CREARE" Giornata
conclusiva del progetto educativo "Dire, fare e creare" oggi alla
scuola primaria Micheli di piazza XI Maggio. Alle ore 17.30, nell'aula magna
della scuola, sarà allestita una mostra insolita di disegni, oggetti e
suggestioni grafiche eseguite sia dai ragazzi che dai genitori. Si tratta degli
elaborati, frutto del lavoro svolto nel corso del progetto "Dire, fare e
creare" che il Comune (Ciaf Edda Fagni) e la direzione didattica Micheli
hanno portato avanti in questi mesi per promuovere, attraverso l'invenzione ed
il racconto di storie, una serie di riflessioni sistematiche sul rapporto con
l'altro e con la diversità. I laboratori a cui hanno partecipato principalmente
i genitori (per i bambini le attività si sono svolte in classe) si sono avvalsi
dell'aiuto di esperti delle tecniche di racconto e di rappresentazione delle
storie del Gruppo d'Arti Sceniche "Ars Nova". LA BELLEZZA AL CENTRO
DONNA La bellezza: benessere, equilibrio, feticcio, idolo, valore, prodotto di
mercato? Lo specchio del corpo, la maschera, l'immagine, la realtà. "La
bellezza è un prodotto in vendita?", parliamone con Benedetta Barzini
mercoledì 22 alle ore 16.30 al Centro Donna in Largo Strozzi 3. Benedetta
Barzini, modella e icona della bellezza degli anni 60, Musa di Andy Warhol e
Gerard Malanga, giornalista, saggista, docente
universitaria, da anni riflette sulla moda e sul costume e sulla tirannia dei
modelli di bellezza imposti. ARGENTINA 1976-2001 L'Associazione Don Nesi
Corea e la redazione di Senzasoste presentano "Argentina 1976-2001" -
Terrorismo di stato e neoliberismo, lunedì 20 alle ore 21.15 nel Villaggio
Scolastico di Corea Largo Nesi 9,
in via La Pira. L'incontro si terrà con Enrico Calamai
ed Elide M. Taviani, introduce Andrea Grillo. Enrico Calamai, diplomatico
italiano, ha ricoperto la carica di viceconsole durante il colpo di Stato di
Pinochet nel 1973 in
Cile e poi è tornato in Argentina in occasione del golpe nel 1976: è stato
testimone diretto di alcune fra le pagine più drammatiche della storia
contemporanea, ha salvato centinaia di persone e si è battuto in difesa dei
diritti umani durante la dittatura. Elide M. Taviani è coordinatrice dell'
Associazione studi America Latina ed esperta in comunicazione interculturale.
ERNESTINA PELLEGRINI Il Centro Donna del Comune e l'Associazione Ippogrifo,
promuovono l'iniziativa sul tema della memoria e la scrittura femminile,
presentando il testo di Ernestina Pellegrini, "Notizie da un cantiere
aperto per la memoria e la scrittura femminile". L'incontro è con
Ernestina Pellegrini, docente di letteratura comparate all'Università di Firenze, presidente
dell'Associazione "Archivio per la memoria e la scrittura delle
donne". Partecipa: Alessandra Atturio, vicesindaco e assessore alle
politiche di genere. Coordina: Maria Giovanna Papucci, responsabile Centro
Donna, presidente di Ippogrifo. La presentazione dell'iniziativa si
terrà al Centro Donna in Largo Strozzi 3, martedì 21 alle ore 16,30.
(
da "Giornale di Brescia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
17/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città Dalla Cariplo 7
milioni e mezzo Finanziati sei progetti emblematici: il convitto San Giorgio,
l'Asl Vallecamonica-Sebino, il liceo Luzzago, il Collegio universitario, la
psichiatria di comunità e l'Hospice di Pisogne Sette milioni e mezzo di euro
per sei progetti a favore di malati terminali, studenti, persone con disturbi
psichici. A metterli a disposizione è la Fondazione Cariplo che, per la seconda
volta, ha scelto la nostra provincia quale realtà a cui assegnare una quota
significativa di finanziamenti che si aggiungono a quelli tradizionalmente
erogati con i bandi. Per questi ultimi, nel 2008 ha sostenuto 76
progetti «bresciani» per oltre 18,8 milioni di euro. «Ogni anno la Fondazione
destina, a rotazione, a due province la somma di 7,5 milioni di euro per il
sostegno di iniziative importanti; essa si aggiunge ai contributi che ogni anno
vengono concessi agli enti non profit», ha spiegato Giuseppe Guzzetti che ieri,
alla facoltà di Economia, ha illustrato gli «interventi emblematici» insieme al
presidente della Provincia Alberto Cavalli e al presidente della Fondazione
della Comunità Bresciana Giacomo Gnutti. Per quest'ultima, in sala erano
presenti anche i consiglieri Graziano Tarantini e Elio Fontana. I sei progetti,
nel dettaglio, sono stati spiegati dai rappresentanti delle realtà beneficiate.
«La scelta è caduta su progetti che erano in gestazione da anni e che avevano
bisogno di un'erogazione significativa - ha aggiunto Guzzetti -. Una scelta
che, anche in questo caso, ha come obiettivo quello di mantenere forte e vitale
il rapporto con le nostre comunità locali». Nel merito della selezione delle
opere sostenute, il presidente della Provincia Cavalli ha tracciato una
sintesi: «È stata posta una forte attenzione al bilanciamento geografico delle
realtà, privilegiando due temi: il rafforzamento dell'offerta universitaria e
la promozione della vocazione scientifica delle nuove generazioni, senza
dimenticare un aspetto che ci è sempre caro, e che è quello della cura alla
persona». Dello stretto legame esistente tra la Fondazione Cariplo e la
Fondazione della Comunità Bresciana - «vera e propria antenna sul territorio di
Fondazione Cariplo» - ha parlato Giacomo Gnutti che ha ricordato gli esordi
della realtà da lui presieduta, nel 2002, proprio in coincidenza della prima
erogazione della Cariplo a favore di progetti «emblematici». Ha ricordato,
anche, l'attuale patrimonio della Comunità Bresciana, pari a 16 milioni di
euro, sostenuto ogni anno con due milioni dalla Cariplo. Ecco i sei progetti
emblematici sostenuti dalla Fondazione Cariplo. «Scienzamica» liceo Luzzago Un
milione e mezzo di euro è stato destinato alla Provincia di Lombardia San Carlo
Borromeo dei Frati Minori - liceo scientifico Luzzago per il progetto
«Scienzamica» che prevede la ristrutturazione e l'allestimento di locali per la
realizzazione di laboratori, aula multimediale con postazione Pc, aule studio e
library cafè, progettazione e realizzazione di corsi di
formazione per docenti, attività pomeridiane per studenti, seminari di
divulgazione scientifica nazionale ed internazionale. Convitto vescovile S.
Giorgio Un milione di euro anche all'Odal, Opera diocesana venerabile
Alessandro Luzzago di Brescia per interventi di ristrutturazione straordinaria
dell'edificio «Convitto vescovile universitario San Giorgio». La prima
parte dei lavori terminerà a giugno, con 54 posti a disposizione; gli altri 54
saranno disponibili entro il 2010. Asl Vallecamonica-Sebino Un milione anche
all'Asl di Vallecamonica-Sebino per il progetto «Una comunità solidale» che
consiste nella realizzazione di un edificio che ospiterà i servizi relativi
all'area di salute mentale della Vallecamonica: comunità riabilitativa ad alta
assistenza, centro diurno, centro psico-sociale e neuropsichiatria infantile.
Il nuovo edificio sorgerà all'interno del perimetro dell'ospedale di Esine.
Collegio di Brescia Un milione 750mila euro all'Università degli Studi di
Brescia per la realizzazione del Collegio universitario. Un finanziamento che
ha spinto le realtà promotrici a cercare una nuova soluzione residenziale,
adatta alle finalità del Collegio che si ispira alla tradizione secolare dei
collegi universitari di merito. Oltre all'Università degli Studi, i promotori
sono l'Università Cattolica e le Fondazioni Lucchini e Tassara. Psichiatria di
comunità Un milione 250mila euro alla IS.PA.RO., Società cooperativa sociale
Corte Franca, per il progetto «Psichiatria di comunità. Un nuovo modello per
l'inclusione sociale» con l'obiettivo di promuovere l'inclusione sociale di
persone con problemi psichiatrici attraverso lo sviluppo degli aspetti ritenuti
più critici per il raggiungimento della loro autonomia. Hospice S. Maria della
Neve Infine, un milione di euro alla Fondazione Santa Maria della Neve di
Pisogne per il progetto «Hospice», una struttura residenziale per il ricovero
di malati di tumore o di altre patologie gravi in fase avanzata o progressiva.
Anna Della Moretta
(
da "Giornale di Brescia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Edizione:
17/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:la città Copernico, è tempo di
«lezioni alternative» Due mattine per discutere tra studenti, genitori,
insegnanti ed esperti L'ingresso del «Copernico» Due mattinate per discutere
temi non toccati solitamente dal programma scolastico, insieme a genitori,
insegnanti ed esperti esterni. Ma anche per dedicarsi allo sport. Dove? Al
liceo scientifico Niccolò Copernico. Quando? Oggi e domani. L'istituto di viale
Duca degli Abruzzi ha promosso anche quest'anno le «Lezioni alternative», una
due giorni in cogestione. Corsi, conferenze e tornei L'iniziativa, nata con il
nome di «Copernicana» sette anni fa e poi ribattezzata «Lezioni alternative», è
organizzata dal Comitato paritetico, costituito da docenti,
studenti e genitori. «Perno della manifestazione sono i ragazzi, che presentano
solitamente una lunga serie di proposte - spiega Liliana Pedrazzoli, vice
dirigente del Copernico -. Gli organi collegiali selezionano poi le più
interessanti e il calendario viene organizzato con la collaborazione di tutti
coloro che ruotano attorno al sistema scuola». Prendono così vita momenti
di didattica diversi e originali, apprezzati dai ragazzi proprio per la
possibilità di affrontare sui banchi di scuola una grande varietà di tematiche
che non rientrano nel consueto programma. Le «Lezioni alternative '09» si
articolano «in tre diverse proposte: corsi tenuti da studenti, genitori,
insegnanti o esperti esterni (nei locali scolastici), conferenze
(nell'auditorium di via Balestrieri) e tornei sportivi (in palestra) - prosegue
Mario Bussi, docente del Comitato -. Tutte le attività
hanno una durata di circa due ore (con inizio alle 8.10 e alle 10.20), perché
sia possibile partecipare in ciascuna mattinata a due diversi appuntamenti.
Dalle 12 alle 13 circa si ricostituisce poi il gruppo classe, per un momento di
bilancio, di racconto da parte di un genitore della personale esperienza
lavorativa o per un ulteriore corso tenuto dagli studenti». Dall'attualità alla
cultura Musica, matematica, medicina, attualità, teatro, informatica, danza,
letteratura e molto altro ancora sarà al centro delle «Lezioni alternative».
Protagonisti delle quattro conferenze in programma saranno oggi don Fabio
Corazzina, che parlerà delle «Vite di scarto: poveri, zingari, extracomunitari,
carcerati...» e Charlie Cinelli per parlare de «La tradizione dialettale nella
musica». Domani saliranno invece sul palco dell'auditorium Gigi Simeoni («Il
fumetto come forma d'arte») e il duo dei Cantica per un «Tributo a Lucio
Battisti». I corsi sono invece circa 80 e vedranno la partecipazione di 30
insegnanti (ai quali si devono aggiungere i docenti che si dedicano alla
sorveglianza) e 25 esterni. Tra le proposte, un incontro con i Carabinieri per
conoscere meglio l'alcool e i suoi effetti, mentre con esponenti del 118 si
parlerà di droghe chimiche biologiche. Il rapporto delle persone con il cibo
sarà affrontato da Andrea Benedetto e insieme a Daniela Gatti, Germana Tognon e
Claudia Stregher si potranno approfondire le tematiche inerenti alla
contraccezione e alle malattie sessualmente trasmesse. In ambito scientifico,
Alfredo Marzocchi dell'Università Cattolica parlerà poi ai ragazzi de «La
matematica nelle carte di credito», Achille Platto (autore del Bibbiù) de «Il
dialetto bresciano» e del suo ruolo nella cultura e nella tradizione, mentre
don Fabio Corazzina sarà protagonista anche di un corso inerente al tema
dell'immigrazione in Italia. In contemporanea, la palestra sarà animata da
diversi tornei sportivi che si concluderanno con le finali, oggi e domani,
dalle 12.10 alle 13. «Le iniziative sono riservate agli studenti del Copernico
e sono considerate alla stregua di orario regolare di lezione - conclude la
vicepreside -. Alle 8 rileviamo le presenze e le eventuali assenze sono da
giustificare, ma gli studenti dimostrano ogni anno grande partecipazione ed
entusiasmo, come testimonia anche l'alto numero delle proposte raccolte per
questa edizione». Conferma Michele Gregorini, rappresentante degli studenti: «È
un appuntamento atteso e accolto con interesse dai ragazzi, oltre che
un'occasione di collaborazione con docenti e genitori». Chiara Corti
(
da "Tirreno, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
SEGUE
DALLA 1ª è SOLO QUESTIONE DI QUORUM Però, lo scioglimento anticipato delle
Camere ha determinato la sospensione del procedimento, i cui termini hanno
ripreso a decorrere il 15 aprile 2009 (cioè il 365º giorno successivo alle
elezioni). A partire da questa data, il presidente della Repubblica può indire
il referendum, in una domenica compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno, purché
siano trascorsi almeno cinquanta giorni dall'emanazione del decreto di
indizione. Fino a ieri, dunque, le date astrattamente possibili erano due: 7 e
14 giugno, ma la prima pare essere stata esclusa da un accordo politico tra il
presidente del Consiglio e la Lega nord. Così si è fatta strada l'ipotesi del
21 giugno, ma per stabilire questa data sarà necessario approvare una legge in
deroga. Lo svolgimento del referendum il 7 giugno avrebbe determinato
l'abbinamento con le elezioni europee, consentendo il risparmio di alcune
centinaia di milioni di euro e rendendo altresì molto più probabile il
raggiungimento del quorum di partecipazione. La Costituzione, infatti, richiede
per la validità del referendum abrogativo la partecipazione della maggioranza
degli elettori. L'ultima volta è avvenuto nel 1995. Nelle occasioni successive
la maggioranza degli italiani non è andata a votare, o per scarso interesse o
per strategia elettorale, in quanto le organizzazioni contrarie all'abrogazione
hanno invitato a non partecipare, avvantaggiandosi di circa un 20 per cento di
astensione fisiologica. Anche questa volta il referendum votato da solo non
pare avere molte possibilità di raggiungere il quorum, come auspicano alcune
forze politiche. Per comprendere i termini della scelta in questione, occorre
vedere quali sarebbero gli effetti dei referendum proposti. I quesiti sono tre.
I primi due eliminerebbero, per le elezioni della Camera e del Senato, la
possibilità per le liste di presentarsi in coalizioni guidate da un unico
leader e con un unico programma. Conseguentemente, il premio di maggioranza del
55 per cento dei seggi - sostanzialmente necessario per formare il Governo -
sarebbe attribuito alla lista (e non più alla coalizione) più votata (nelle
ultime elezioni, ad esempio, il premio sarebbe andato al Popolo delle libertà e
non alla coalizione guidata da Berlusconi, comprendente anche Lega nord e MpA).
Il terzo quesito, invece, eliminerebbe la possibilità per una stessa persona di
candidarsi in più di una circoscrizione. è evidente che soprattutto i primi due
quesiti risultano sgraditi ai partiti minori delle coalizioni, e in particolare
alla Lega nord la quale, in caso di esito positivo del referendum, vedrebbe a
forte rischio la propria permanenza al governo, se non in questa, almeno nella
prossima legislatura (a meno di non confluire nella lista del Popolo delle
libertà, soci fondatori permettendo). Per questo la Lega nord è stata la forza
politica più ostile all'accorpamento con le elezioni europee, sperando nel
mancato raggiungimento del quorum. Si tratta di una posizione politica del
tutto legittima ed anzi ben comprensibile che, però, non può essere nascosta
dietro un presunto impedimento giuridico all'abbinamento delle due
consultazioni, che non risulta né dalla Costituzione, né dalla legge attuativa
del referendum. Non pare sostenibile, in particolare, che l'abbinamento sarebbe
stato un modo di aggirare la previsione del quorum di partecipazione previsto
dalla Costituzione. Così ragionando, infatti, si omette di considerare che il
quorum non è stato previsto per ostacolare l'abrogazione di leggi, ma per
garantire che essa sia voluta da una significativa percentuale di elettori. Per
di più, deve ricordarsi che il contemporaneo svolgimento di più consultazioni
non impedisce a chi voglia votare per una sola di non ritirare le altre schede.
L'abbinamento, quindi, avrebbe garantito comunque la
possibilità di astenersi dal voto referendario, evitando, invece, l'astensione
per mero disinteresse o pigrizia, agevolati anche da un continuo susseguirsi di
votazioni nell'ultimo tratto di primavera. Andrea Pertici docente di diritto costituzionale all' Università di Pisa
(
da "Repubblica, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina V
- Torino I dati Gallino: "Poche prospettive per i mezzi
professionisti" "Questa riforma dovrebbe essere riformata"
Confermano che la laurea primo livello ha penalizzato le facoltà umanistiche e
gli studenti sono meno specializzati OTTAVIA GIUSTETTI «Questa riforma dell´università dovrebbe essere riformata. I dati
sull´occupazione dei neo laureati lo confermano»: Luciano Gallino, sociologo, docente dell´università di Torino,
legge così i numeri di Almalaurea e pone l´accento sull´insuccesso ormai chiaro
dell´introduzione della laurea di primo livello. «Che è stata istituita per
ridurre il numero di studenti fuori corso - dice - e che invece ha penalizzato
tante facoltà umanistiche dove si è dato l´impressione che fosse sufficiente un
mezzo impegno per conseguire una mezza professionalità». Sono diminuiti gli
studenti fuori corso? «Per nulla, e allo stesso tempo si sono penalizzati
tantissimo gli studenti di alcune facoltà umanistiche. Si è dato loro la
possibilità di impegnarsi meno, di fermarsi a metà strada, prima di raggiungere
l´obiettivo. Ho visto con i miei occhi assottigliarsi lo spesso die manuali, e
non di poche pagine. Questo alla fine ha il suo peso anche sulla ricerca del
lavoro». Perché gli studenti delle facoltà scientifiche continuano a studiare
fino al conseguimento della specialistica mentre molti delle facoltà
umanistiche smettono? C´è un mercato del lavoro per questi
"mezzi-laureati"? «Non c´è, evidentemente, perché i mezzi
professionisti non servono. Al contrario chi ha in mente di diventare
progettista di edifici non può permettersi di smettere dopo i primi tre anni.
Chi vuole operare a cuore aperto nemmeno. Ma nemmeno chi deve conoscere a
memoria tutti gli articoli del diritto privato. Le facoltà umanistiche non sono
tutte uguali, qui si paragonano i cavalli con le mele e si rischia di fare
confusione». Che cosa intende esattamente? «Dico solo che da questa ricerca emerge che il Politecnico offre grandi opportunità
mentre l´Università di meno. Ma dipende probabilmente dal fatto che dentro
all´Università convivono i docenti di storia medievale con i chimici con gli
ingegneri finanziari. Non si possono mettere a confronto queste
professionalità». Secondo lei, quindi, alcune facoltà dell´area umanistica
valgono quanto ingegneria? «Certamente sì. A Torino si formano ottimi
professionisti in facoltà come giurisprudenza, economia, che non hanno alcuna
difficoltà a trovare lavoro. Per altri è più difficile e soprattutto se si sono
fermati alla fine del terzo anno». Allora perché i dati sull´occupazione
risultano tanto diversi tra Università e Politecnico? «Perché il Politecnico
offre lauree di tipo molto più compatto che magari dall´interno appaiono
diversissime ma dall´esterno non saranno mai lontane come la cardiochirurgia e
la storia del cinema». Sembra che la crisi più che incidere sull´occupazione
incida sui tipi di contratto e sul salario. «è evidente che sono sempre più
numerosi i contratti atipici e di formazione lavoro e questo vale allo stesso
modo per i laureati in architettura che per i laureati in medicina. è un
segnale da non perdere di vista».
(
da "Comunicatori
Pubblici" del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pubblicato
il: 17-04-2009 Buone notizie, non sono poi così rare “Buone notizie: cambiare
prospettiva - Il ruolo delle notizie positive nel panorama editoriale italiano”
è il workshop che si svolgerà nei giorni 18 e 19 aprile per approfondire il ruolo
dei mass media nella spettacolarizzazione e nella drammatizzazione della
cronaca nera e la scarsità di quelle che possono essere definite “buone
notizie”. è l’Associazione culturale
Buone Notizie, editrice dell’omonimo giornale on line, in collaborazione con Michele
Dotti, co-autore del libro “Non è vero che tutto va peggio”, scritto a quattro
mani con Jacopo Fo, ad organizzare il workshop presso la Libera Università di
Alcatraz, a Gubbio in località Santa Cristina. Buone notizie o cronaca nera? L’obiettivo delle due giornate è promuovere un modo di
comunicare più equilibrato e aperto ai progressi in atto nella società, di
conseguenza una comunicazione meno drammatica e negativa. Gli organizzatori
ritengono infatti che “le buone notizie di cui sentiamo la mancanza non sono
tanto le storie a lieto fine, ma quelle con qualche traccia di apertura
all'infinito, che mantengano viva la fiducia nella vita e la speranza nel
futuro”. Il compito del comunicatore e del giornalista è quindi quello di
trasmettere con le notizie un racconto che vada oltre la cronaca e che aspiri
ad essere una vera e propria ricerca di risultati e impegno e non di paura. è
una percezione comune che il netto prevalere del racconto drammatico e della
cronaca nera siano un trend che non rispecchia la nostra realtà. Il programma
del workshop Nel corso della prima giornata si tratteranno temi riguardanti i
vari aspetti della comunicazione con un’attenzione
particolare al ruolo dell’informazione positiva e dei suoi potenziali
effetti sul pubblico, oltre ad un confronto con l’attuale
modello basato sulla cronaca nera. La seconda giornata, moderata da Michele
Dotti, comincerà con un dibattito sulle problematiche legate alla società
civile: i rappresentanti delle organizzazioni e delle associazioni che condividono
interessi o rappresentano diversi settori della società discuteranno le
esperienze positive e le buone pratiche che quotidianamente vengono ignorate
dai media. I relatori Il programma prevede la partecipazione di Jacopo Fo,
fondatore, con Simone Canova, di Cacao, quotidiano delle buone notizie; Silvio
Malvolti, Presidente e fondatore dell’Associazione
Buone Notizie; Michele Buono, giornalista e regista di Report; Sebastiano
Todero, psicologo ed esperto di Programmazione Neuro-Linguistica (PNL), autore del
libro “Un amico ottimista!”; Marco Fratoddi, direttore del periodico La Nuova
Ecologia; Maso Notarianni, direttore di Peacereporter; Pietro Raitano,
direttore di Altreconomia; Sergio Ferraris, giornalista scientifico. Il
dibattito sarà moderato dal Professor Davide Pietroni, Psicologo del Lavoro e docente di Psicologia delle Comunicazioni presso l’Università di Chieti-Pescara. Informazioni
organizzative Il workshop si svolgerà sabato 18 aprile dalle ore 15 alle ore 19
e domenica 19 aprile dalle ore 9 alle ore 13. Sarà messo a disposizione un servizio
navetta gratuito dalla stazione ferroviaria di Perugia Ponte S.Giovanni e dall’aeroporto. Per informazioni, contattare la segreteria
organizzativa scrivendo a segreteria@buonenotizie.it.
(
da "Napoli.com"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
17/4/2009
C’è allarme tattoo? di Alessandra Giordano Il 92%
dei minori si procura un piercing. L’85% si fa tatuare. La percentuale scende
tra gli universitari. Solo il 77% dei genitori ne è informato… E quali sono le motivazioni che spingono un giovane a
tatuarsi o a procurarsi un piercing? E chi lo fa, conosce realmente i
rischi ai quali va incontro? Queste e tante altre domande sono racchiuse in un
questionario che è stato distribuito in oltre trenta scuole di Napoli e
provincia e a giovani universitari di Scienze Motorie dell’Università Parthenope e i cui risultati sono stati resi
noti in un convegno, svoltosi in una mattinata di studi presso la sede della
Regione Campania al Centro Direzionale alla presenza del Magnifico Rettore
Gennaro Ferrara, del Direttore del Dipartimento Giuseppe Vito e presentato al
pubblico da Bruno Zamparelli dello staff dell’Assessorato
regionale alla Sanità. “Il progetto educativo su questo tema - ha
affermato il prof. Giorgio Liguori, coordinatore dell’indagine nonché docente di Igiene nella stessa Università – viene a colmare un vuoto formativo è stato portato
avanti dalla
Parthenope, prima in Italia, nell’ambito
di una più vasta divulgazione medico-sanitaria tra gli studenti medi e
universitari”. Dai primi dati esaminati (un campione parziale di 3.419
ragazzi di cui 2.252 alunni delle superiori e 867 studenti universitari) si evince che il
piercing è preferito al tatuaggio, lo fanno “perché
va di moda” (36%), che solo un ragazzo su due si dirige in un centro
autorizzato e il 61% dichiara di sapere a quali patologie può andare incontro.
Lo studio presentato fa parte di un progetto biennale di ricerca che si
concluderà alla fine di quest’anno.
All’incontro, moderato dal direttore del Corriere del Mezzogiorno, Marco
Demarco e durante il quale è stato anche distribuito un opuscolo molto
accattivante su cosa è bene sapere a proposito di piercing e tatuaggi, hanno preso
parte docenti di entrambe le facoltà mediche di Napoli: il dermatologo della
Federico II, Mario Delfino e l’igienista Paolo
Marinelli e, per l’ufficio scolastico regionale, la prof. Giuseppina
Iommelli, l’infettivologo della Sun Evangelista Sagnelli, il medico legale
Luigi Palmieri, il coordinatore dell’Area
di Assistenza sanitaria della Regione Antonio Emilio Gambacorta e il Referente
per l’educazione alla salute dell’Ufficio Scolastico regionale Bruno
Galzerano. Il presidente nazionale dei tatuatori, Giuseppe Serra, ha poi
fatto un excursus sugli aspetti culturali e sulla storia del tatuaggio che ha
avuto vicende alterne, più o meno fortunate. Le origini sono antichissime e
risalgono addirittura all’Egitto del 4.000
a.C.!
Grandi precursori sono stati marinai e galeotti: il loro era il tempo della
nostalgia e quindi disegni come ancore, sottomarini, gozzi, pesci e ami da
pesca, remi incrociati e cuori trafitti, campeggiavano sui bicipiti abbronzati.
Poi segni zodiacali, rettili e lucertole, draghi e contenuti passionali come “signorine”
in slip, reggiseno e reggicalze. Oggi i riferimenti sono cambiati e forse i più
completi e complicati rimangono quelli cinesi o a caratteri gotici. Sono tante
le malattie infettive e contagiose - patologie tipo epatite C, sifilide, aids - gli
eczemi e le allergie causati da un tatuaggio o da un piercing, soprattutto se
condotti in ambiente poco igienico. “Queste
operazioni invasive possono anche stimolare una malattia preesistente e latente come la
psoriasi – ha detto Delfino – o malattie
granulomatose; anche un tumore può insorgere, magari nascosto da un neo o
mascherato col colore”. Un tattoo col tempo può modificare e diventare
sgradevole esteticamente e, meno bello, può essere non più accettato. O, se
viene fatto in un determinato periodo della vita o in ricordo ad una
affiliazione a un gruppo, come simbolo di solidarietà o come altra devianza, il
soggetto può desiderare, un giorno, di “cancellarlo”.
E allora? Cancellare un tatuaggio è quasi impossibile. Esistono varie
tecniche e sono costose: la dermoabrasione, la salabrasione (col sale), lo
stiramento della pelle e la scissione, in cui la pelle viene tagliata in una o
più ripresa e i lembi ricuciti, il cover up (se ne disegna un altro sopra),
oppure il laser, il metodo più efficace. “Ma
bisogna tenere presente – sottolinea ancora Delfino - che di laser ce
n’è più di uno, in pratica uno per ogni colore: le nostre cellule
inglobulano le sostanze pigmentate e quando si rompono per cancellare il disegno,
vanno in circolo”. E, comunque, rimangono
le cicatrici. Certo questo può capitare anche con l’esposizione al sole
che procura una reazione fototossica: le sostanze iniettate, coloranti e
fissanti, possono lasciare macchie permanenti. Però, dicono, per
contro, gli esperti, un piccolo tatuaggio in soggetto sano, fatto in ambiente
sterile non dà problema alcuno. Imprescindibile, dunque, il consenso informato
con cui “gli operatori devono sempre mettere al corrente
l’utente, in maniera comprensibile e per iscritto, di tutti i rischi
relativi a queste pratiche, chiedendo loro di firmare un apposito foglio
informativo”.
(
da "Grecale, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
venerdì
17 aprile 2009 07:58 Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4
Franco Gesualdi all’università ed al liceo Lanza
Normal 0 14 false false false MicrosoftInternetExplorer4 Foggia - Un incontro
con Franco Gesualdi, alunno di don Lorenzo Milani, all’insegna delle riflessioni e prospettive per un consumo
responsabile. E’ questo il tema del convegno "Dalla scuola di
Barbiana… alla sobrietà felice", in programma sabato 18 aprile alle ore
16,30 nell’Aula 1 della facoltà di Economia a Foggia,
promosso dall’associazione Solidaunia onlus e patrocinato
dall’Università degli Studi di Foggia. Allievo di don Milani e di quella
scuola in cui furono pensati, elaborati e lanciati spunti di riflessione e
provocazione per il mondo politico, del sindacato e dell’insegnamento, Franco Gesualdi ha fatto
dell’impegno sociale la sua ragione di vita. Infermiere, coordinatore del Centro Nuovo
Modello di Sviluppo di Vecchiano (PI), si è occupato in particolar modo di
sottolineare e documentare le disuguaglianze e le sperequazioni esistenti tra
Nord e Sud del mondo. Oggi, teorico (e pratico) della decrescita, si occupa
anche di molti altri argomenti come lo sfruttamento minorile, i mutamenti del
mondo del lavoro, la distruzione degli ecosistemi, la guerra dell’acqua. Autore di numerosi libri sulla sobrietà, tra cui
la famosa "Guida al consumo critico", Franco Gesualdi ha il merito di aver introdotto
a livello nazionale il concetto di "voto al supermercato", secondo
cui si vota più con i nostri consumi che non in cabina elettorale. Nella stessa
giornata di sabato, in mattinata, alle ore 11 presso l’Aula Magna del Liceo Classico Lanza, Gesualdi incontrerà gli studenti e i docenti, con una relazione
imperniata maggiormente sulla pedagogia proposta dal priore e sperimentata nel
primo tentativo di scuola a tempo pieno espressamente rivolto alle classi
popolari. Entrambi gli incontri sono promossi da Solidaunia onlus, associazione
foggiana che opera nel campo della cooperazione internazionale allo sviluppo (www.solidaunia.it
Indirizzo e-mail protetto dal bots spam , deve abilitare Javascript per vederlo
) attualmente con progetti in campo agricolo e sanitario in Albania, Angola,
Costa d’Avorio ed in particolare Guinea Bissau.
(
da "Agi"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
SCIENZE:
BATTERI VIVONO SOTTO GHIACCI, SENZA LUCE NE' OSSIGENO (AGI) - Washington, 17
apr. - Un antico ecosistema sotto i ghiacci dell'Antartide e' riuscito a
sopravvivere milioni di anni in acqua di mare altamente salina, fredda, senza
luce ne' ossigeno. E poiche' l'ecosistema e' rimasto intatto in condizioni
estreme, la scoperta potrebbe aprire uno squarcio sull'eventualita' della vita
su altri pianeti. Secondo lo studio di ricercatori delle universita' di Harvard
e del Darmouth College (New Hampshire), l'habitat potrebbe infatti essere
simili a quello che esiste su alcuni pianeti ed esopianeti, per esempio Marte e
la luna Europa di Giove, nel sistema solare. I microbi trovati, riusciti a
sopravvivere senza fotosintesi o nutrienti di una fonte esterna, sono
straordinariamente simili ad alcune specie trovate in ambienti marini
contemporanei, il che suggerisce che tali organismi siano resti di una
popolazione che abitava in fiordi aperti e nel mare milioni di anni fa.
"E' come trovare un bosco che nessuno ha visto per un milione e mezzo di
anni", ha spiegato Ann Pearson, docente di Scienze Planetarie e
della Terra della Facolta' di Scienze ed Arti dell'Universita' di Harvard a
Boston. Secondo l'autore che ha guidato la ricerca, Jill Mikuchi, docente di Scienze della Terra a Dartmouth, sulla terra non esiste un
ambiente simile, ma e' possibile che qualcosa di analogo sia apparso durante
qualcuna delle glaciazioni. "Questo lago salato e' come una capsula
del tempo che fotografa un periodo della storia della terra". Il lago, che
ha un'estensione di poco piu' di 5 chilometri, si trova vicino ai ghiacciai
Taylor e Bonney, nella zona orientale dell'Antartide; le acque hanno una
temperatura costante di 25 gradi centigradi sotto lo zero, ma non si
congelano a causa dell'alto contenuto salino, tre/quattro volte superiore a
quello del mare. I ricercatori hanno utilizzato tecniche di biochimica,
microbiologia e biologia molecolare per capire come l'ecosistema possa essere
sopravvissuto in assenza di fotosintesi. Il batterio piu' comune trovato e' il
Thiomicrospira arctica, scoperto mentre gli scienziati analizzavano le Blood
Falls (le cascate di sangue), le acque rossicce che escono da un settore al
alto contenuto ferroso del ghiacciaio Taylor. Gli scienziati non possono pero'
raggiungere la piscina naturale anossica, perche' dovrebbero perforare l'enorme
cappa di gelo che lo copre, profonda circa 1,5 chilometri.
(
da "Sannio Online, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cervelli
Avellino:
Cristiano sociali con il centrosinistra: «L’Irpinia
nel cuore» Pubblicato il 17-04-2009 avellino n Presentate al ‘Samantha
Della Porta’ le linee guida e il simbolo della lista di Nino Musto.
L’attestato di stima di Vittoria: «E’ un patto politico, non un cartello
elettorale»... Presentate ieri mattina presso il centro sociale ‘Samantha Della Porta’ di Avellino le linee guida
del programma e il simbolo della lista dei Cristiano Sociali per
l’Irpinia, il movimento guidato da Nino Musto che ha deciso di aderire al
centro sinistra e di affrontare le sfide elettorali negli oltre 50 comuni della
provincia, presentando proprie liste e propri candidati. Al tavolo con il
presidente dell’associazione,
l’avvocato Giancarlo Di Gregorio, il consigliere comunale di Torrioni e
candidato al Consiglio provinciale, Carmine Iommazzo, il segretario provinciale
del Pd, Franco Vittoria ed il sindaco della Città di Avellino, Giuseppe
Galasso. In platea oltre a Nino Musto, presenti Gennaro Romei ed amici e
simpatizzanti della lista. “I Cristiano
Sociali nascono con lo scopo principale di salvaguardare l’Irpinia e tutto
il suo patrimonio socio culturale – ha riferito in apertura Iommazzo che
ha moderato il dibattito – Non a caso, come si legge dalle locandine, noi
portiamo l’Irpinia nel cuore. Il contributo costante di idee dei Cristiano
Sociali si unisce agli sforzi che il centro sinistra irpino sta già facendo per
arginare il malgoverno nazionale che ha inteso fare della provincia il capro
espiatorio delle responsabilità napoletane”.
“L’Irpinia vive un momento di particolare disagio rispetto alle altre
realtà provinciali della Regione – ha riferito il presidente
dell’associazione Giancarlo Di Gregorio – ed il Governo non si è mai
curato di questo particolare. Gli stabilimenti dell’Fma di Pratola Serra, ad esempio, dovrebbero
rappresentare un vanto per la produzione industriale nel Mezzogiorno del Paese
ma di fronte a questo dato, non sono stati presi ancora provvedimenti seri e
concreti da parte del Governo centrale. Di pari passo con la crisi che attanaglia l’industria irpina, ci sarà da fare i conti con quella
che è la disoccupazione intellettuale: i nostri giovani laureati sono costretti
a vivere con stipendi miseri, troppo spesso sottopagati ed iper-sfruttati. Ecco
che scappare
dall’Irpinia in cerca di fortuna diventa una
necessità per sopravvivere. Facciamo in modo che la nostra terra sia ancora
appetibile e dia prospettive reali ai giovani”. Il perché i Cristiano
Sociali abbiano scelto di cooperare nel progetto del centro sinistra è presto
detto: “Il centro sinistra in Irpinia ha avuto
sicuramente passaggi criticabili – continua Di Gregorio – ma è stato
coerente con i suoi programmi e non ha mai ceduto ai ricatti. Alberta De Simone
e Pino Galasso sono dei validi esempi di questo operato. Per questo motivo i
Cristiano Sociali scelgono di stare col centro sinistra, pienamente consci che
in un contesto generale si può e si deve essere utili al compimento del
programma e non strettamente necessari”.
Diverse e significative le tematiche inserite nel programma dei Cristiano
Sociali. L’emergenza rifiuti, lo spopolamento delle aree
interne, la
fuga dei cervelli, la crisi
industriale, gli effetti del Decreto Gelmini, l’appropriazione
delle acque, attenzioni alle classi sociali più deboli, la perdita
d’identità culturale dell’Irpinia, le energie rinnovabili, la carenza
delle infrastrutture, il sostegno alle eccellenza agro-alimentari della
provincia sono tra i punti focali del confronto che i Cristiano Sociali
intendono portare avanti con le Istituzioni locali “… al fine di consentire lo sviluppo di un
territorio che ha già pagato troppo per gli errori commessi in passato”. Gli attestati di stima e ringraziamento per i
Cristiano Sociali non sono mancati. Franco Vittoria ha precisato che
“… si tratta di un patto politico non di un cartello elettorale. Con
gli amici dei Cristiano Sociali di Nino Musto puntiamo a recuperare quelli che
sono gli invisibili ed i nuovi poveri della provincia, cercando di creare
nuovamente la sintesi tra territorio e cittadino. Si può partire anche da
questo per contrastare un Governo che rimane tuttora immobile di fronte ai
problemi dell’Irpinia”. Sulla stessa linea di pensiero Giuseppe Galasso,
sindaco uscente e candidato al Comune per il centro sinistra: “Ci
apprestiamo con i Cristiano Sociali ad iniziare una campagna elettorale che
sarà durissima. Condividiamo gli stessi interessi per la Città che è stata
in passato di centro sinistra e lo sarà anche in futuro. L’accordo con i Cristiano Sociali si fa su basi
programmatiche, uniti nell’unico interesse comune di dare un futuro di
vivibilità e serenità ad Avellino”.
(
da "Sannio Online, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Avellino:
‘Omaggio a Mario Luzi’ Domani il simposio
Pubblicato il 17-04-2009 CAPOSELE: Tanti gli esperti a confronto. L’incontro si terrà presso il Liceo Scientifico del
comune altirpino... Si terrà domani, alle ore 9, presso l’Auditorium del
Liceo Scientifico di Caposele la diciassettesima giornata del Festival della
Poesia dei Paesi del Mediterraneo, manifestazione ideata dal professore
Ruglio e da Alessandro Di Napoli del Centro di documentazione sulla poesia del
Sud. L’evento è diretto da Paolo Saggese e Giuseppe
Iuliano, del Centro di documentazione sulla poesia del Sud dal titolo “Omaggio a Mario Luzi”. La manifestazione, che
completa la giornata del 6 dicembre dedicata alla poesia toscana del Novecento,
patrocinata dall’Amministrazione comunale di Caposele e
dall’Associazione culturale “Sorgenti di Sapere”, avrà il
seguente programma:
Saluti: Pasquale Farina, sindaco di Caposele Romualdo Marandino, dirigente
scolastico Istituto “De Sanctis” Donatello
Cirillo, consigliere comunale con delega al Turismo Antonio Ruglio, presidente
dell’Associazione “Sorgenti di Sapere” Introduce: Antonietta Gnerre,
poetessa Intervengono: Michele Ceres, critico letterario Francesco D’Episcopo, Università di Napoli e Campobasso Giuseppe
Panella, Scuola Normale Superiore di Pisa Paola Di Natale, dirigente scolastico
Giuseppe Liuccio, poeta e scrittore Mario Specchio, Università di Siena
Modera: Salvatore Salvatore, direttore della rivista “Vicum” Concludono: Paolo Saggese e Giuseppe
Iuliano, CDPS “In tal modo, dopo un’attività iniziata ad ottobre, -
si legge nella nota - entriamo nel vivo del Festival, che ha inteso,
come dichiarano i direttori artistici, studiare due aspetti differenti della
poesia italiana: quello regionale, passando in rassegna la produzione
letteraria di alcune regioni italiane (in questa edizione la poesia toscana,
molisana, laziale, campana, pugliese, siciliana e marchigiana) nonché la
produzione di alcune nazioni del Mediterraneo (Grecia, Spagna, Palestina,
Portogallo), così da mostrare la varietà ma anche l’unità di questa cultura poetica, che sarà documentato
nel secondo numero della rivista “Poesia
meridiana” in corso di pubblicazione. Alla manifestazione parteciperanno i
docenti dell’Istituto, alcune personalità del mondo culturale del comune
altirpino tra cui Nancy e Cinzia Malanga, la prof. Ruglio, il prof. Alessandro
Di Napoli
del Centro di documentazione sulla poesia del Sud”.
(
da "Giornale di
Vicenza.it, Il" del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
ECONOMIA.
In Consiglio provinciale lo studio dell'Università di Verona sulle aziende
locali. Pd e Pdl pizzicano la Giunta Il professor Lionzo: «Effetti negativi
accentuati dalla vocazione all'export Ma innovazione e aggregazioni sono le
carte vincenti in ogni settore» 17/04/2009 rss e-mail print Da sinistra Andrea
Lionzo, Nicola Sartor e Silvio Fortuna «Quasi il 40 per cento delle imprese
continua a macinare profitti ed hanno le qualità culturali e organizzative per
tenere in piedi il sistema produttivo, nonostante la terribile crisi». D'altra
parte, «c'è un 50% di aziende locali che è espressione di un modo di fare
business ormai superato. E ora rischia di pagare dazio più che mai». Mezzo
pieno o mezzo vuoto è questione di sensibilità soggettive. La
sintesi è di Andrea Lionzo, docente della facoltà di Economia
dell'Università di Verona, che ieri, davanti alle commissioni consiliari
riunite a Palazzo Nievo in collaborazione con la Fondazione studi universitari
presieduta da Silvio Fortuna, ha illustrato la ricerca "Crescita e
competitività delle imprese vicentine". Lo studio è stato condotto
dall'Osservatorio sulle Pmi e fotografa la situazione a fine 2008, cioè a crisi
già iniziata. VICENZA SOFFRE MA RESISTE. «Il clima di fiducia è il più basso da
trent'anni», premette Lionzo. La peculiarità del tessuto produttivo vicentino
fa sì che sia «più esposto degli altri alla sofferenza in questo picco di
crisi», sottolinea Lionzo. Colpa della vocazione all'export («incidenza sul
valore aggiunto doppia di quella del Nordest, tripla di quella italiana») e del
peso preponderante del manifatturiero («doppio dell'Italia). D'altronde, «la
flessibilità delle aziende beriche permette di resistere più a lungo alla
crisi». Oro, concia, tessile soffrono più di altri, ma non è colpa del settore,
quanto del tipo di aziende, spiega Lionzo. «Patisce cali di fatturato o di
redditività chi non ha investito, non ha fatto ricerca né creato reti
d'acquisto o vendita». INNOVARE E AGGREGARSI. Quel «38% di aziende vicentine
competitive e vicentini», hanno tassi di «crescita degli investimenti dal 20 al
40 per cento, hanno innovato l'organizzazione aziendale, decentrando e
aprendosi all'esterno. Il motore è la qualità del team imprenditoriale -
riprende Lionzo -. E adesso più che mai è il momento di spingere sulle
aggregazione, magari di parte del ciclo produttivo, pur non perdendo la
flessibilità». DIBATTITO E POLEMICHE. Dopo la relazione, il dibattito. Con un
abbrivio polemico, targato Piero Collareda, Pd, che ha criticato «l'assenza
dalla seduta di molti esponenti della Giunta» (il presidente Schneck, dopo un
intervento iniziale e richiamato da altri impegni ha lasciato l'aula dove è
rimasto il vicepresidente Dino Secco). Collareda ha chiesto che sia avviato al
più presto un tavolo tra enti e categorie, sotto la regia della Camera di
commercio. Ha poi denunciato il fatto che «il Piano provinciale del lavoro non
è mai approdato nemmeno in commissione». Un lamento per la «scarsa presenza dei
membri di Giunta», è arrivato anche da Arrigo Abalti, Pdl. Rivolto a Collareda,
ha sostenenuto che «i tavoli non bastano» e rivolto alla Giunta ha ricordato
che «è l'ora dei fatti», esortandola ad assumere il coordinamento del tavolo, e
a costituire una commissione ad hoc per la crisi da cui emerga una proposta
concreta». Marco Scorzato Marco Scorzato
(
da "superEva notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Musica e
Musicisti al Real Palazzo di Napoli Lunedì 20 aprile per la Settimana della
Cultura l'Ensemble Le Musiche da Camera invitato all'inaugurazione del ponte in
ghisa che collega il giardino pensile con l'Appartamento Storico del Palazzo
Reale Comunicato Associazione Area Arte La Soprintendenza per i Beni
Architettonici e Paesaggistici di Napoli e Provincia apre la Settimana della
Cultura del 2009 a
Palazzo Reale con l'inaugurazione del ponte in ghisa che collega il superbo
giardino pensile con l'Appartamento Storico. Il ponte è stato recentemente
ricostruito sotto la direzione dell'Arch. Enrico Guglielmo, dopo che quello
originale, opera di Gaetano Genovese, fu distrutto a seguito di un
bombardamento nel 1943. L'inaugurazione
è prevista per il giorno 20 aprile, alle ore 17.00, e sarà accompagnata da un
concerto di musica da Camera offerto da "Vesuvio Teatro" in
collaborazione con "Le Musiche da Camera" - Ensemble vocale e
strumentale. Il programma di questo concerto dedicato alla musica di corte dal
titolo "Musica e Musicisti al Real Palazzo di Napoli - Varie Sinfonie e
Arie", è incentrato sulle musiche dei maestri operanti nella Cappella
Reale di Napoli. Esso rispecchia il lavoro intrapreso dall'ensemble dal 1993
per la riscoperta e la valorizzazione del repertorio degli autori di Scuola
Napoletana dei secoli XVII e XVIII. Il lavoro consiste nel recupero e
nell'esecuzione di brani tratti da opere che, ad un attento esame dei
manoscritti, furono scritte per la corte in precise occasioni ed eseguite a
Palazzo Reale in un arco di tempo che abbraccia quasi tutto il XVIII secolo. Il
programma è nato in collaborazione con la "Soprintendenza per i Beni
Ambientali e Architettonici di Napoli e provincia" per una serie di
Lezioni-Concerto tenutesi presso il Palazzo Reale di Napoli. Programma F.
Mancini (1672-1737): "Privo del mio tesoro", Aria di Cumene dalla III
scena dall'opera "Alessandro il grande" A. Scarlatti (1659-1725):
"Assistimi o destino", Aria dal "Massimo Puppieno" M.
Mascitti (1660 ca.-1760): Sonata IX op. IV a tre in re maggiore G. Latilla
(1711 - 1788 ): "T'aggio voluto bene", Aria a voce sola con strumenti
G. Paisiello (1740-1816): "Se in arboscel foresto", Barcarola da Le
trame per amore N. Piccinni (1728 -1800): "Se videtella vi che bannera",
Aria di Cannetella dall'opera comica Gelosia per Gelosia E. Barbella (1718 -
1777): Trio V a due violini in sol maggiore N. Piccinni: "La posta a lo
froncillo" D. Cimarosa (1749 1801): "Si la cantante me mett'a
fare", Arie di Stella da l'Armida Immaginaria Ensemble LE MUSICHE DA CAMERA
Rosa Montano, mezzosoprano Egidio Mastrominico, violino di concerto Raffaele
Tiseo, violino Fernando Ciaramella, viola Leonardo Massa, violoncello Debora
Capitanio, clavicembalo Ensemble Le Musiche da Camera Costituito nel 1993 da
musicisti napoletani dediti alla ricerca nel campo della musica antica,
"Le Musiche da Camera" fin dall'inizio ha indirizzato la propria
attività verso la riscoperta di brani inediti o poco conosciuti di compositori
napoletani dei secoli XVII e XVIII, con esecuzioni basate sul recupero della
prassi esecutiva barocca. I componenti dell'ensemble si sono formati alla
scuola di specialisti nella prassi esecutiva barocca e classica, e collaborano
altresì con importanti istituzioni ed ensemble barocchi. La formazione base
varia secondo le esigenze del repertorio, e si caratterizza inoltre per l'uso
di strumenti tipici dell'area napoletana. Le fonti su cui si basa il lavoro
esecutivo sono, manoscritti e copie a stampa originali; il
lavoro di ricerca, revisione e trascrizione moderna viene svolto da Egidio
Mastrominico. I programmi proposti sono indicativi delle ricerche compiute
dall'ensemble per offrire all'ascolto non un mero florilegio di musiche, ma
percorsi musicali costruiti con una struttura tematica in modo da unire
coerentemente ricerca musicologica e godibilità d'ascolto. "Le
Musiche da Camera" ha presentato in prima esecuzione moderna numerose
opere di compositori del Settecento napoletano presso festival e rassegne di
rilevanza nazionale ("Harmonie Palatinae" 2006 Roma Palazzo
Barberini, Festival "Grande Musica in Chiesa" Roma, IX Festival
"Antiqua"-Torino, 51 Festival di Ravello, "Todi Festival",
VIII Festival di Musica Antica "Seicentonovecento"- Pescara, V e X
Edizione del Barocco Festival "Leonardo Leo"- Brindisi, II Festival
"Sentieri Armonici" - Bari, VII Festival di Musica Antica "Il
Montesardo" Alessano, III Festival di Musica Barocca
"Farinelli"-Andria, Festival Musicarchitettura - Gerace, Festival
dell'Opera Buffa "Recitarcantando"- Ripatransone, Festival
"Musiche nelle Corti" - Matera, II Convegno Internazionale Jommelli e
Cimarosa Aversa, "Aperitivi alla Reggia 2006" - "Festa dell'Arte
2004" e "Natale alla Reggia" Teatro di Corte della Reggia di
Caserta, IX e X Maggio dei Monumenti Napoli, Manifestazioni 2006 per il VII
Centenario della Certosa di Padula, "Classica al Chiostro"- Sorrento,
" Musica antica per un nuovo mondo" Concerti per Greenpeace, Teatro
Comunale di Viterbo, Unione Musicisti Napoletani) invitato da enti ed
associazioni quali: UNESCO, Regione Campania, Comune e Provincia di Napoli,
Sovrintendenza BB.AA. di Caserta, Sovrintendenza BB.AA di Napoli,
Sovrintendenza BB.AA. di Salerno e Avellino, Scuola HOLDEN - HoldenArt ecc,
riscuotendo lusinghieri consensi di pubblico e di critica (articoli su La Repubblica, Il Mattino, Il Tempo, Roma, Contrappunti, Il
Giornale di Napoli, Cronache di Napoli). Dal 2001 assieme all'associazione
"Area Arte", che gestisce l'attività dell'ensemble, hanno dato vita
alla rassegna "Convivio Armonico" presso il Teatro Sancarluccio di
Napoli, ed in quest'ambito nello stesso anno è stato avviato il progetto
"L'Intermezzo Ritrovato", che ha visto gli allestimenti, in prima
esecuzione moderna, degli intermezzi "Eurilla e Beltramme" di D.
Sarro, "Morano e Rosicca" di F. Feo ed "Erighetta e Don
Chilone" di L.Vinci e nel 2007 de "La Dirindina" di D.Scarlatti
replicata anche nell'ambito del Teatro Festival Italia e per lo "Scarlatti
Festival" di Napoli organizzato dal Comitato per le Celebrazioni
Scarlattiane. L'ultima produzione il concerto spettacolo multimediale ,
"Un Te alla Napoletana" ha riscosso grande successo.L'ensemble svolge
attività divulgativa con cicli di concerti per le scuole della Campania, e
particolare importanza ha rivestito la serie di Lezioni-Concerto "Musica e
musicisti al Palazzo Reale nel Settecento", realizzate con la
collaborazione della Sovrintendenza B.B.A.A. di Napoli e con l' Assessorato
alla Cultura della Regione Campania presso il Palazzo Reale di Napoli. "Le
Musiche da Camera" ha registrato per l'etichetta Tactus gli Hamilton-Trios
di Emanuele Barbella, ben accolto dalla stampa specializzata ("Most
enthusiastically recommended." Fanfare Magazine, "..lettura
equilibrata e notevole la perizia tecnica messa in gioco" 4 stelle sul
mensile "Musica"), primo di una serie di CD dedicati al violinista e
compositore napoletano, e per l'etichetta Bongiovanni gli intermezzi
"Eurilla e Beltramme" ( realizzazione del continuo fantasiosa ed
ariosa "Musica", Questa riproposta moderna - una vera novità - ha trovato
una realizzazione molto elegante nel Teatro di Corte di Caserta
."Suono") di D. Sarro, primo Cd della serie degli "Intermezzi
ritrovati". PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la
STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato
sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 17 aprile 2009
in: Prima del concerto » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> »
Le vostre opinioni
(
da "Miaeconomia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Gli
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box ASSICURAZIONI » News Si discute sulla polizza anti-calamita' (17/04/2009) I
danni provocati dal terremoto in Abruzzo peseranno molto poco sulle casse delle
assicurazioni italiane. Per questo tipo di eventi catastrofici, infatti, le
polizze lasciano margini di manovra molto ristretti. Cosi’ dei circa 3 miliardi di euro di distruzione, causati
dai 20 secondi duranti i quali la terra ha tremato, solo 300 milioni verranno
ripagati dai gruppi assicurativi. Una situazione che gia’ negli scorsi giorni aveva portato il ministro della
Funzione Pubblica Renato Brunetta a ribadire la necessita’
dell’obbligo di assicurazioni per le case. “Si
responsabilizzerebbero di piu’ sia i proprietari che gli enti locali, i
quali - ha spiegato Brunetta - pagando parte del premio assicurativo, avrebbero
piu’ interesse a controllare che gli edifici siano costruiti a norma. Di
controlli ne sono stati fatti indubbiamente pochi - ha proseguito il ministro
- ognuno deve prendersi le sue responsabilita’,
ma se tutti gli edifici fossero stati assicurati forse non si sarebbe arrivati
a questo punto, l’assicurazione sullo stabile da’ un segno di
responsabilita’ e trasparenza”. E, alla luce di quanto successo in
Abruzzo, a fare chiarezza sulle assicurazioni contro le calamita’ ci pensa anche Confedilizia che senza mezze misure
spiega: “Non risultano esistenti contratti di mutuo che includano
l’assicurazione”. Il suggerimento e’ quindi chiaro: controllare in ogni
caso il contratto. La legge italiana, infatti, non obbliga i gruppi finanziari
e assicurativi a coprire il rischio-catastrofi. Cosi’ i costi per le assicurazioni avranno un basso impatto
perche’ il sistema di copertura dei grandi danni adottato in Italia
attribuisce allo Stato il ruolo di distribuzione degli aiuti economici e
logistici nelle zone colpite e alle persone in difficolta’. E per quanto riguarda l’impatto delle
calamita’ naturali sulle abitazioni civili c’a’ un calcolo
difficile da
effettuare perche’ cambia a seconda del tipo
di evento e del luogo in cui questo accade. Nel complesso, comunque, i danni ad
abitazioni sono circa il 30% dei danni complessivi. Ora, per affrontare la fase
due, cioe’ quella della ricostruzione, l’Ania (l’associazione
delle compagnie assicurative italiane) ha spiegato che le sue iscritte sono
disponibili a intervenire nella copertura dei rischi da catastrofi,
segnatamente da terremoti, ma e’ necessario un sistema misto con lo Stato.
Come succede negli altri Paesi, dove vige un sistema pubblico-privato che interviene
in caso di disastri naturali e l’assicurazione
e’ obbligatoria o semi-obbligatoria. In questo modo - ha spiegato il
presidente dell’Ania, Fabio Cerchiai - “i premi che verranno fuori
sarebbero molto
sostenibili sulla collettivita’ e stimabili in
150-200 euro l’anno per un’abitazione media, costo che scenderebbe se
lo Stato intervenisse con agevolazioni fiscali”. A spingere su questa
proposta e’ anche il presidente e direttore generale dell’Isvap, Giancarlo
Giannini. Secondo il numero dell’istituto di
vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo,
l’assicurazione sulla casa obbligatoria “e’ una delle soluzioni
allo studio in modo da far apparire la copertura assicurativa sulla casa non come una
tassa, ma come una vera e propria assicurazione come quella riguardante l’RC auto”. Ma le associazioni di consumatori hanno
espresso in merito la propria contrarieta’. Adusbef, Federconsumatori e
Codacons fanno presente come “la polizza obbligatoria sulle
calamita’ naturali non farebbe altro che ingrassare le
casse delle compagnie, cosi’ come avvenuto per l’RC auto che negli
anni ha fatto registrare aumenti insostenibili. Inoltre, la polizza
anticalamita’ non serve se la casa e’ costruita bene”. 1 voti - » Vota questa notizia »
(
da "Denaro, Il"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Napoli
occupazione Lavori creativi, Napoli bocciata L'incidenza sulle assunzioni
totali è del 10%, sotto la media nazionale A Napoli c'è poco spazio per i
creativi nel mondo del lavoro. Il verdetto emerge da uno studio condotto dalla
Camera di commercio relativo al 2008 e basato sui dati della rilevazione
Excelsior-Unioncamere sulle previsioni occupazionali delle imprese per il 2008.
Giovanni Brancaccio Dalla ricerca emerge che a Napoli solo il 10 per cento
delle assunzioni (2.850 su 28.600 totali) ha riguardato "creativi",
un valore inferiore alla media nazionale (11,2 per cento). Napoli risulta
ancora più staccata se il raffronto viene effettuato con le altre grandi città
italiane. A Milano la richiesta di creativi sulle assunzioni totali è del 18,4
per cento (14.590 su 79.080); segue Roma, con un'incidenza del 16,6 per cento
(10.720 assunzioni su 64.470). Anche Torino fa meglio, con una percentuale di
creativi sulle assunzioni totali pari al 16,3 per cento (5.280 su 32.530
complessive); e così pure Bologna, con il 14,1 per cento (2.860 assunzioni su
20.320 totali). Tra le professioni indicate come creative, secondo
la ricerca della Camera di commercio di Milano in collaborazione con
l'Università Bocconi, ci sono direttori di grandi aziende private, gestori e
responsabili di piccole imprese, specialisti in scienze matematiche, fisiche,
naturali ed assimilati, ingegneri, architetti e professioni assimilate,
specialisti nelle scienze della vita, specialisti della salute,
specialisti in scienze umane, sociali e gestionali, specialisti della
formazione, della ricerca ed assimilati, professioni tecniche nelle scienze
naturali, ingegneria ed assimilate, professioni tecniche nelle scienze della
salute e della vita, professioni qualificate nei servizi sanitari. I fattori
che facilitano il ricorso alla creatività nelle professioni per Milano sono
l'apertura, la ricchezza, la presenza di imprese simboliche (editoria,
pubblicità, design, consulenza), l'arte e il divertimento. Andando a spulciare
tra i dati delle singole categorie di "creativi", emerge ad esempio
che a Napoli sono soltanto 30 le richieste per direttori di grandi aziende
private, contro le 420 di Milano e le 290 di Roma. Sempre Napoli si segnala per
l'assoluta mancanza di richieste di manager di piccole imprese (che per la
verità sono solo 20 a
Milano e mancano del tutto anche a Roma). Distanza siderale, tra le altre
metropoli e Napoli, per quanto riguarda le richieste di specialisti in scienze
matematiche, fisiche, naturale e assimilate: nel capoluogo lombardo le
richieste sono in questo caso 2.830, contro le 2.250 di Roma. le 710 di Torino
e le sole 270 di Napoli. Proseguendo, per ingegneri e architetti le richieste a
Milano sono 920, a
Roma 530, a
Napoli 290. In
verità, Napoli in alcune graduatorie riesce a battere Milano: per esempio per
quanto riguarda gli specialisti nelle scienze della vita (330 contro 80) o gli
specialisti in formazione e ricerca (150 contro 30). Il confronto con Milano
Profilo professionale Milano Napoli Direttori di grandi aziende private 420 30
Gestori piccole imprese 20 0 Ingegneri, Architetti e professioni assimilate 920
290 Specialisti in scienza matematiche, fisiche e naturali 2830 270 Specialisti
in scienze umane, sociali e gestionali 2780 330 Specialisti della salute 60 60
Specialisti nelle scienze dalla vita 80 330 Specialisti della formazione e
della ricerca 30 150 del 17-04-2009 num.
(
da "Repubblica, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
IX - Bari Università, Alba Sasso nominata presidente. Vendola: "Così
riusciremo a ridurre le spese per due milioni all´anno" Addio Edisu,
arriva l´agenzia unica "Risparmi e più servizi agli studenti" Dalle
Edisu all´Adisu. Un cambio di lettera cancella gli sprechi del diritto allo
studio. Ieri il presidente della Regione Nichi Vendola ha insediato
ufficialmente il nuovo consiglio d´amministrazione dell´Adisu. L´agenzia regionale
per il diritto allo studio che racchiuderà in sé funzioni e cariche che, prima
di questa riforma, erano spartite in cinque diversi Edisu, uno per ogni università pugliese. Ognuno con un consiglio
d´amministrazione e uno stuolo di consiglieri, revisori dei conti e auto blu,
che sottraeva dai 300 ai 550mila euro l´anno per ciascun ente alle borse di
studio e alle mense destinate agli studenti pugliesi. La nuova agenzia,
ufficialmente insediata ieri, avrà un consiglio d´amministrazione
che deciderà per tutte e cinque le università
pugliesi. A capo dell´Adisu ci sarà l´ex senatrice diessina Alba Sasso. Attorno
a lei un cda di 20 membri: cinque rappresentanti nominati dalla giunta
regionale, un docente e uno studente universitario per ogni università pugliese,
due docenti e tre studenti scelti dalle Accademie di belle arti e Conservatori.
Spariranno anche i super stipendi che, sotto il governo Fitto, arrivavano a far
percepire a un rappresentante degli studenti fino a duemila euro al mese. Uno
scandalo al quale l´assessore al Diritto allo studio Mimmo Lomelo ha posto fine
prima con il commissariamento dei cinque enti pugliesi e poi con la riforma
entrata in vigore ieri. «I rappresentanti del cda percepiranno solo un gettone
di presenza pari a quello di un consigliere comunale». Regola che varrà anche
per i cinque comitati di controllo che si formeranno in ciascuna delle università della regione. Ma non per il presidente Alba
Sasso né per il direttore generale. «Con il taglio dei rappresentanti e delle
loro indennità possiamo assicurarci un risparmio annuo di quasi due milioni di
euro», ha spiegato ieri l´assessore al Diritto allo studio. L´Adisu regionale,
nei calcoli di Lomelo, non dovrà costare di più del vecchio Edisu
dell´Università di Bari». «Ora questi soldi potranno essere restituiti agli
studenti», ha esultato ieri il presidente della Regione Nichi Vendola,
intervenuto per dettare la linea al nuovo cda: «Da voi mi aspetto due cose
fondamentali - ha detto - l´assoluta trasparenza nella gestione di questo ente
e una costante attenzione alle esigenze degli studenti che devono ritornare al
centro dell´attenzione». L´insediamento del nuovo cda è stato accompagnato
dalle proteste di un gruppo di venti studenti che lamentavano di aver già
terminato il blocchetto dei pasti per la mensa messo a loro disposizione.
(p.rus.)
(
da "Repubblica, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Pagina
XIX - Bologna Zimerman o Lang Lang calano i finanziamenti non i grandi
interpreti La nuova stagione della Fondazione risente della crisi e dei tagli.
Borsari: "Ma noi puntiamo sul pubblico e sul suo sostegno per questo non
riduciamo concerti e qualità" FRANCESCA PARISINI Anche la 23ma stagione di
Musica Insieme fa i conti con la crisi dei finanziamenti. «Del contributo
statale - spiega infatti Bruno Borsari, patron della Fondazione - ancora non
abbiamo notizia, sappiamo però che ci sarà una riduzione rispetto ai 37mila
euro del 2008. Anche per quanto riguarda gli sponsor abbiamo avuto un calo del
30-35%. Ma noi puntiamo sul pubblico, sul suo sostegno. E´ per questo che non
abbiamo ridotto né numero dei concerti, né la loro qualità». Sono 1240 gli abbonati
di Musica Insieme, divisi tra gli affezionati alla stagione tradizionale,
quelli di «Invito alla musica» (gli appassionati che vengono dai paesi del
circondario, grazie a un servizio di navette organizzato dalla Provincia) e i
ragazzi delle scuole superiori. «Musica Insieme affronta egregiamente un
repertorio musicale che il Teatro Comunale non può affrontare», ha specificato
Marco Tutino, sovrintendente del Comunale, ospitando la presentazione. Per
segnare inizio e fine del programma, ci si affida a due grandi pianisti: in
autunno con Krystian Zimerman (12 ottobre) e in maggio (il 7) con Lang Lang.
«Due protagonisti della scena mondiale - spiega Fulvia de Colle di Musica
Insieme - anche se rappresentano due estremi del pianismo». Poi gli interpreti
italiani, a cominciare dal pianista Andrea Lucchesini (18/1), il Divertimento
Ensemble (9/11), sempre più dedicato alla ricerca sulla musica contemporanea, e
un bolognese che ha fatto fortuna all´estero: è il violinista Markus Placci,
arcinoto in Germania e docente di violino al Conservatorio di Boston (12/4).
Spazio agli archi ancora con Gil Shaham (15/3), Sarah Chang (8/2) e Mischa
Maisky, insieme alla figlia Lily al piano (19/4). I debutti in città nella
stagione 2009-2010 sono due. Il primo è con il violino di Patricia
Kopatchinskaja che si presenta in duo con il pianista Fazil Say (25/1),
gettando così un ponte tra la cultura orientale e quella occidentale. Il
secondo riguarda Alisa Weilerstein (22/2), già invitata speciale di star come
Lorin Maazel e Zubin Metha. Non manca anche quest´anno l´omaggio a Uri Caine
che sarà a Bologna con la sua ensemble il 15 febbraio per portare una
provocazione: Mahler in jazz. «Nella situazione di crisi in cui ci troviamo
oggi - aggiunge Mauro Felicori, direttore del Settore Cultura del Comune - la
possibilità è quella di far sopravvivere le attività delle istituzioni nel
mezzo del deserto in cui vivono le associazioni, oppure continuare
col modello misto pubblico-privato. Noi scegliamo questa seconda possibilità».
Anche i contributi pubblici per Musica Insieme, tuttavia, vacillano: potrebbero
ridursi del 10% i 40mila euro dati dal Comune. La Regione continuerà invece a
finanziare la rassegna "Mico" sulla musica contemporanea con 25mila
euro e la Provincia ha portato il suo contributo da 10mila e 15mila.
Tutti i concerti al Teatro Manzoni. Abbonamenti dal 22 aprile, al teatro in via
de´ Monari 1/2.
(
da "FullPress.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
L’edizione 2009 del convegno DIDAMATICA, promosso
annualmente da AICA, si terrà a Trento dal 22 al 24 Aprile prossimo. Il
Convegno si propone di fornire un quadro ampio ed approfondito delle
ricerche, degli sviluppi innovativi e delle esperienze in atto nel settore dell’Informatica applicata alla Didattica nei diversi
contesti di apprendimento. Pubblicato il: 17/04/2009 --> DIDAMATICA
2009, organizzata e ospitata dall’Università
degli Studi di Trento e patrocinata dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delle
Università Italiane), si propone in particolare di coinvolgere il mondo della
formazione a tutto campo: dai docenti di scuola a quelli universitari, dagli esperti
di formazione finanziata e professionale a quelli inseriti in contesti di
organizzazioni pubbliche e private. Sono pervenuti 133 lavori, provenienti
da istituzioni formative sparse sull’intero
territorio nazionale. I temi e gli argomenti oggetto di confronto e
discussione scelti per l'edizione 2009 metteranno in evidenza il ruolo e l’importanza delle tecnologie informatiche nelle attività
di Formazione della Società della Conoscenza consentendo a quanti operano nel
settore di disporre di mezzi e di strumenti per proporre e incentivare un uso
consapevole delle Tecnologie Informatiche per la Didattica. Collaborano all’edizione di quest’anno il Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e, per la prima
volta, il CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica
nella Pubblica Amministrazione) che saranno presenti con workshop e sessioni
dedicate. “L’adozione a partire dal contesto educativo delle
tecnologie informatiche è essenziale per sostenere lo sviluppo di una moderna
Società della Conoscenza, fornendo ai discenti gli strumenti per esserne parte in modo
compiuto, nella scuola, nel lavoro, nella vita individuale” commenta Bruno Lamborghini, Presidente di AICA“
– “Questa XXII edizione di Didamatica, che rappresenta il momento
chiave delle iniziative di diffusione della cultura informatica in ambito
formativo che sono parte della nostra missione, si arricchisce ulteriormente
del contributo del CNIPA. Etichette: AICA, Didamatica, didattica, e-learning,
formazione, informatica Segnala questa notizia: STAMPA
(
da "Sanremo news"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Sanremo:
a Villa Nobel spazio espositivo di Camillo Golgi Per la 'Settimana della
Cultura, mercoledì prossimo a Villa Nobel di Sanremo, la provincia di Imperia
in collaborazione con l’Università di Pavia apre
lo spazio espositivo dedicato a Camillo Golgi e proietta in anteprima il
documentario sulla sua vita e le sue scoperte. All'opera scientifica di Camillo
Golgi (1843 - 1926) e ai riflessi che ebbe sull'evoluzione della medicina fino
ai nostri giorni è dedicato lo spazio espositivo Golgi, architetto del cervello
che la Provincia di Imperia ha realizzato in collaborazione con il Sistema
Museale dell'Università degli Studi di Pavia per ricordare il primo Nobel
italiano per la medicina, vinto da Golgi nel 1906. Mercoledì 22 Aprile alle ore
11.00 apre ufficialmente lo spazio espositivo e verrà proiettata l’anteprima della Docufiction: La finestra al
microscopio. Dialogo impossibile con Camillo Golgi per la regia di Marco
Kuveiller (la Proiezione verrà ripetuta alle ore 17.00). Si tratta del primo
documentario sulla figura di Golgi, realizzato nei luoghi legati alla sua
vita e alle sue scoperte come il Pio luogo degli Incurabili di Abbiategrasso e
l'istituto di Patologia Generale dell'Università di Pavia (in allegato Flysheet
di presentazione). La mostra presenta temi che hanno avuto un grande sviluppo
nella biomedicina contemporanea, che presero origine con le ricerche di Golgi
negli anni di attività a Pavia presso l'Istituto di Patologia Generale
dell'Università: le origini delle neuroscienze, la biologia strutturale della
cellula, le ricerche sulla malaria e le prime fasi di sviluppo dell’infettivologia. Le scoperte dello scienziato in questi
campi rappresentano dei capisaldi delle scienze mediche, tanto che ancora oggi
portano il suo nome: l'apparato di Golgi, componente fondamentale della cellula;
il ciclo di Golgi, che descrive lo sviluppo nel sangue del microrganismo che
provoca la malaria; la reazione nera - o metodo di Golgi - tecnica istologica
ideata dallo scienziato che permise di osservare la fine struttura del sistema
nervoso centrale, presupposto indispensabile per i successivi sviluppi delle
neuroscienze. I visitatori incontreranno documenti (come i telegrammi di
felicitazioni di Giosuè Carducci e Giolitti o i primi disegni dei neuroni) e
oggetti legati alla vita e all’attività
scientifica di Camillo Golgi e potranno immergersi in uno dei periodi più
entusiasmanti della medicina italiana. All’apertura parteciperanno: il
presidente della Provincia Gianni Giuliano; i curatori della mostra, Paolo
Mazzarello
(docente di Storia della Medicina) e Alberto Calligaro
(preside della Facoltà di Medicina dell’Università
di Pavia); il regista Marco Kuveiller. La mostra è in italiano e inglese.
L’ingresso è libero.
(
da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Palermo,
17 apr. (Apcom) - Si parlerà di creatività, comunicazione e nuove tecnologie
nel corso dell'incontro con Elio e le Storie Tese che si terrà mercoledì
prossimo alle ore 10 presso l'aula Montessori dell'Università Kore di Enna.
L'iniziativa si inserisce nell'ambito del ciclo di seminari organizzati dalla
facoltà di Arti e Comunicazione dal titolo Nitido come una radio, forte come un
libro, ed è rivolta in modo particolare agli studenti dell'ateneo, ma è aperta
a tutti. Apriranno l'incontro il presidente dell'Università Cataldo Salerno, il
rettore Salvo Andò e il preside della facoltà di Arti e Comunicazione, Liborio
Termine. L'incontro con Elio e la sua band sarà un momento di confronto
importante e originale per discutere del nuovo modo di fare arte e
comunicazione soprattutto nell'epoca di internet. Un'attenzione particolare
verrà dedicata alla produzione dei podcast, cioè quei periodici multimediali
distribuiti gratuitamente on line, che possono essere consultati sia sul
computer sia tramite i comuni lettori mp3. Nell'ambito dell'iniziativa l'Università Kore di Enna ha co-prodotto il podcast Consigli
pratici per evoluzionisti spaesati in cui Elio e le Storie Tese, in
collaborazione con Emanuele Coco - docente della
facoltà di Arti e Comunicazione - affrontano temi di storia della scienza
celebrando il bicentenario della nascita di Darwin attraverso una lettura di
classici di naturalisti vissuti tra il XVII e il XX secolo. Il podcast,
oltre a essere disponibile gratuitamente su internet, sarà stampato su CD e
verrà presentato nel corso di alcune importanti manifestazioni nazionali tra
cui le iniziative culturali del Museo Regionale di Storia Naturale di Torino e
la mostra su Darwin organizzata dall'American Museum of Natural History di New
York presso la città di Milano, che si svolgeranno nel mese di giugno; il
Festival della scienza di Genova che si terrà ad ottobre.
(
da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Università/
Elio e le Storie Tese in cattedra alla 'Kore' di Enna di Apcom Arte e
comunicazione nell'era di internet -->Palermo, 17 apr. (Apcom) - Si parlerà
di creatività, comunicazione e nuove tecnologie nel corso dell'incontro con
Elio e le Storie Tese che si terrà mercoledì prossimo alle ore 10 presso l'aula
Montessori dell'Università Kore di Enna. L'iniziativa si inserisce nell'ambito
del ciclo di seminari organizzati dalla facoltà di Arti e Comunicazione dal
titolo Nitido come una radio, forte come un libro, ed è rivolta in modo
particolare agli studenti dell'ateneo, ma è aperta a tutti. Apriranno
l'incontro il presidente dell'Università Cataldo Salerno, il rettore Salvo Andò
e il preside della facoltà di Arti e Comunicazione, Liborio Termine. L'incontro
con Elio e la sua band sarà un momento di confronto importante e originale per
discutere del nuovo modo di fare arte e comunicazione soprattutto nell'epoca di
internet. Un'attenzione particolare verrà dedicata alla produzione dei podcast,
cioè quei periodici multimediali distribuiti gratuitamente on line, che possono
essere consultati sia sul computer sia tramite i comuni lettori mp3.
Nell'ambito dell'iniziativa l'Università Kore di Enna ha
co-prodotto il podcast Consigli pratici per evoluzionisti spaesati in cui Elio
e le Storie Tese, in collaborazione con Emanuele Coco - docente della facoltà di Arti e Comunicazione - affrontano temi di
storia della scienza celebrando il bicentenario della nascita di Darwin
attraverso una lettura di classici di naturalisti vissuti tra il XVII e il XX
secolo. Il podcast, oltre a essere disponibile gratuitamente su
internet, sarà stampato su CD e verrà presentato nel corso di alcune importanti
manifestazioni nazionali tra cui le iniziative culturali del Museo Regionale di
Storia Naturale di Torino e la mostra su Darwin organizzata dall'American
Museum of Natural History di New York presso la città di Milano, che si
svolgeranno nel mese di giugno; il Festival della scienza di Genova che si
terrà ad ottobre.
(
da "SaluteEuropa.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
17/04/2009
Tumore del seno: "serve uno screening personalizzato. Mammografia anche
alle quarantenni e alle over 70" La mammografia dovrà essere "su misura":
la presenza di uno o più casi di tumore del seno in famiglia, il sovrappeso,
l'aver o meno avuto figli, la sedentarietà, l'assunzione della terapia ormonale
sostitutiva, particolari caratteristiche della mammella e interventi precedenti
diventeranno criteri per dividere le donne in tre categorie di rischio
(normale, medio e alto). Resta invariato l'iter per chi non presenta fattori
"critici". Per le altre, andranno invece previste corsie
preferenziali e l'utilizzo di strumenti più sensibili, come la mammografia
digitale. Non più quindi un esame standard ogni 24 mesi fra i 50 e i 69 anni,
ma uno screening ritagliato su misura. E ancora, l'estensione per le
quarantenni e per le over 70. "Lo screening ha consentito di ridurre del
50% la mortalità, ma ora è necessario rinnovare i criteri ha spiegato il prof.
Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia Medica del Regina Elena di Roma e
presidente del Convegno International Meeting on new drugs in breast cancer, in
corso oggi e domani nella Capitale, che vede riuniti oltre 300 fra i massimi
esperti mondiali -. Le nuove indicazioni sono ormai condivise dal mondo
scientifico, come emerge con forza in questo convegno, e sono già allo studio
della Commissione Prevenzione e Screening del Ministero: la proposta del
relatore, il prof. Alessandro Del Maschio del San Raffaele di Milano, diventerà
al più presto operativa". Un provvedimento che mira a ridurre i 12.000
morti che il tumore del seno causa ogni anno nel nostro Paese, su 38.000 nuovi
casi. Infatti, se si interviene ai primissimi stadi, la sopravvivenza raggiunge
il 98%. Merito della prevenzione ma anche delle terapie target sviluppate negli
ultimi anni, in grado di agire solo sulle cellule malate. Proprio a queste
molecole innovative è dedicato il Meeting di Roma, che vede il Regina Elena
protagonista. "Un importante riconoscimento alla nostra oncologia ha
continuato il prof. Cognetti - che si è distinta nel panorama scientifico
internazionale per il livello delle pubblicazioni e la
qualità delle sperimentazioni cliniche. Non è così purtroppo per le ricerche di
Fase I (su volontari sani o pazienti), in cui l'Italia gioca un ruolo marginale
soprattutto a causa delle difficoltà burocratiche. È necessaria e non più
rinviabile una riforma del sistema che renda il nostro Paese
"attrattivo" per gli investimenti, da parte delle
Aziende farmaceutiche e degli Enti di ricerca pubblici e privati. A tutto
vantaggio soprattutto dei pazienti che potranno accedere con maggiore facilità
alle molecole più innovative". In Italia solo il 2.3% del totale delle
sperimentazioni sono di fase 1,
a fronte del 30.3% in Germania, del 22% in Francia, del
21.2% in Olanda e del 15% in Spagna. Proprio in questi giorni è in
discussione una proposta per la costituzione di una piattaforma interistituzionale
con Ministero e AIFA per potenziare le sperimentazioni di fase 1 e allinearci
agli altri Paesi europei. Un'italiana su 11 rischia di ricevere una diagnosi di
tumore del seno nel corso della vita e una su 50 di morirne. L'incidenza è
simile in tutte le regioni ma ciò, purtroppo, non è vero per i programmi di
screening. "Esiste una grave differenza fra Centro-Nord, Sud e Isole ha
spiegato ancora Cognetti . Se nel settentrione 8 donne su 10 dichiarano di aver
eseguito almeno una mammografia preventiva, la percentuale scende a una su 2
nell'Italia meridionale. L'estensione effettiva dei programmi di screening
attivi al 2007 è pari all'82.9% al Nord, al 73.3% al Centro e solo al 27.6 % al
Sud. E la sopravvivenza cambia di conseguenza: al nord è del 10% più elevata.
Su questo tema si sta impegnando in particolare la Commissione Prevenzione e
Screening del Ministero, con progetti e proposte concreti per garantire pari
accesso all'assistenza sanitaria a tutti i cittadini". Altra battaglia che
vede gli specialisti uniti e determinati è il contrasto dello screening
"opportunistico": troppe donne si rivolgono per la mammografia alla
piccola struttura "sotto casa" e questo rischia di minare la serietà
dei controlli e la credibilità dei risultati. Va invece potenziato
l'accreditamento istituzionale di Centri specialistici nazionali di livello.
Sull'importanza di potenziare le strutture di eccellenza è intervenuto anche il
prof. Francesco Bevere, Direttore Generale dell'Istituto Nazionale Tumori
Regina Elena e dell'Istituto Dermatologico San Gallicano "Bisogna
investire per creare reti oncologiche regionali fortemente collegate e
coordinate da centri di altissima specializzazione, quali il Regina Elena ed il
S. Gallicano di Roma per la Regione Lazio, in grado di esprimere la
centralizzazione di tutte le tecniche diagnostiche necessarie anche alla
identificazione dei più avanzati fattori prognostici e predittivi di risposta,
in un'ottica di innovazione e di appropriatezza ed in un contesto di sicurezza
e di una elevata performance scientifica". Le italiane guarite dal tumore
del seno sono oggi circa 500.000, merito di una strategia su più fronti:
prevenzione, nuove terapie, ma anche ricerca. "Pur con molte difficoltà
strutturali e risorse economiche esigue, il nostro Paese può contare su
professionisti di primo livello ha concluso Cognetti -. Vanno segnalati in
particolare quelli che aderiscono al Gruppo cooperativo Italiano Mammella
(GIM), una realtà di eccellenza che coinvolge 180 strutture oncologiche per la
promozione di studi clinici. Attualmente ve ne sono in corso 9, che arruolano
ogni anno circa 2.000 pazienti. Ci si concentra soprattutto sul miglior
affinamento delle sequenze dei farmaci biotecnologici nella terapia adiuvante,
con grande attenzione ai profili di farmacogenomica". Nei due giorni del
Convegno - il primo, destinato a ripetersi ogni biennio nella Capitale gli
esperti, oltre a discutere delle nuove modalità di screening, si confrontano
sulle più recenti evidenze scientifiche delle nuove molecole. Sono oltre una
decina quelle in sperimentazione per il tumore del seno. Di queste, alcuni
hanno già mostrato la loro efficacia su altre neoplasie, altre sono invece
messe a punto nello specifico per la mammella. Il meeting rappresenta infine
l'occasione per stringere importanti collaborazioni fra il Regina Elena e i
migliori Centri oncologici internazionali.
(
da "Gazzettino, Il
(Vicenza)" del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Bufera
sulle torri, il Consiglio fa le ore piccole Il consigliere di An Galliotto
litiga con il pubblico. Forza Italia fa quadrato: «Le carte sono in regola»
Venerdì 17 Aprile 2009, Bassano Clima elettrico nel consiglio comunale che ieri
sera era chiamato a votare il progetto delle torri di Portoghesi: polemiche
roventi da parte delle minoranze, documenti contestati, nervosismo nella
maggioranza e, in serata, una sospensione della seduta che ha fatto slittare il
voto oltre la mezzanotte. Eppure l'argomento, originariamente al punto 20
dell'ordine del giorno, era stato anticipato al 10. Anche questa un'impresa non
facile, dal momento che in apertura di seduta era stata bocciata con 15 voti
contro 10 la richiesta di Giovanni Battista Sandonà di discutere il tutto molto
presto. Intorno alle 21, tuttavia, con il capogruppo di Forza Italia Sergio
Martinelli si è raggiunto l'accordo per trattare il tema. «Se il Consiglio
vuole dimostrare di non avere alcun problema a trattare questo tema, perchè
lasciarlo nel cuore della notte? E' anche una forma di rispetto per i cittadini
che sono accorsi a sentire», aveva dichiarato Sandonà. All'inizio, per la
verità, il pubblico non era molto folto, poi il numero dei
partecipanti si è ingrossato raggiungendo in serata una cinquantina di unità.
La discussione si è infuocata quando dall'opposizione sono partite accuse
all'accordo pubblico-privato: «Tra le 15 osservazioni presentate sul piano ce
ne sono due di Floria Piva e Numeria spa, proprietarie dei comparti.
Hanno chiesto modifiche sostanziali dei tempi per la realizzazione (9 e 5 anni
rispettivamente) e di non pagare la cauzione prevista - ha affermato Francesco
Fantinato del Pd - non ha senso votare su queste basi, è tutto stravolto
rispetto al passato. Si chiede in pratica di approvare un accordo che non
esiste». A questo punto Fantinato ha presentato una mozione d'ordine per far
ritirare la delibera per «assoluta improbabilità di contenuto, forma e
sostanza». La seduta è stata quindi sospesa per mezz'ora. Alla ripresa, la
replica di Martinelli a nome della maggioranza: «Abbiamo valutato attentamente
la delibera e abbiamo dedotto che è stata redatta da un esperto di urbanistica.
Dobbiamo andare avanti con la discussione». La mozione del Pd è stata bocciata
con 17 voti contrari e 10 favorevoli, astenuto il leghista Dalla Rosa. Ma nel
frattempo, durante la pausa, a surriscaldare l'atmosfera aveva contribuito un
battibecco tra il consigliere di An Luigi Galliotto e una parte del pubblico.
«La raccolta di firme contro le torri è stata una montatura - ha sostenuto
Galliotto - delle 1300 sottoscrizioni raccolte, circa 500 sono di gente
provenienti da fuori Bassano». Mario Baruchello, Massimo Vallotto, Carmine
Abate e Carlo Ziliotto, tutti del fronte del no, hanno replicato con toni
polemici e le voci si sono alzate. L'assessore Giuseppe Bottecchia ha difeso la
bontà del progetto: «Questa sera - ha dichiarato - nessuno ha detto che è
sbagliato da un punto di vista urbanistico ed estetico. La delibera è stata
contestata per illegittimità. In sede di commissione consiliare nessuno era
contrario e una persona della minoranza ha detto addirittura che largo Parolini
era l'unico posto dove potevano essere realizzate le torri. E il consiglio
comunale, a suo tempo, aveva condiviso l'idea votandola all'unanimità. In
questi due anni si sono succeduti discussioni e confronti pubblici, dovete
riconoscere l'onestà intellettuale di questa amministrazione». Bottecchia ha
anche respinto le accuse relative al fatto che la discussione dell'argomento
fosse al ventesimo punto dell'ordine del giorno: «Non c'è nessuna strategia
furbesca: nel novanta per cento dei casi, nei consigli comunali, gli argomenti
urbanistici vengono lasciati alla fine». E ha aggiunto: «Non è questione
dell'amministrazione chi andrà ad abitare nelle torri. Portoghesi ha detto che
saranno giovani coppie. A noi interessa solo che il modo di operare
dell'amministrazione sia stato e sia corretto». La parola è poi tornata agli esponenti
delle minoranze che hanno ripreso il fuoco di fila nei confronti delle torri.
Diversi di loro erano intenzionati a lasciare l'aula al momento della
votazione. Ma l'approvazione nella notte appariva scontata. Lucia Fincato Lara
Lago
(
da "Gazzettino, Il
(Venezia)" del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Venerdì
17 Aprile 2009, Si va dalla laguna, dove il prototipo del vaporetto alimentato
a idrogeno ha già cominciato a solcare i canali, ai monti, sull'Adamello, dove
a fine estate l'Università di Trento si prepara a sperimentare l'idrogeno come
fonte energetica per il Rifugio Ai Caduti. Con la segreta aspirazione di
arrivare a sostituire l'idrogeno con il petrolio per far funzionare i motori
delle auto. In mezzo c'è ancora tanta strada da compiere, sul piano
sperimentale e delle applicazioni tecnologiche. Un cammino lungo e costoso per
il quale la Regione Veneto (attraverso la società controllata Veneto
Innovazione) e il ministero dell'Ambiente, nell'ambito dell'Accordo di
programma del 2005, hanno inaugurato ieri nella sede di Venezia Tecnologie a
Porto Marghera il Centro Idrogeno. Con un investimento di un milione di euro -
sui dieci stanziati al 50 per cento dai due partner istituzionali per la
creazione nell'area industriale di un polo dell'idrogeno - è stato realizzato
un laboratorio di 270
metri quadrati che servirà a università,
centri di ricerca ma soprattutto al sistema delle piccole e medie imprese a
eseguire test sulla produzione e lo stoccaggio dell'idrogeno, sulle celle a
combustibile (fuel cells) e sull'efficienza energetica dei sistemi che
utilizzano l'idrogeno. «È una sfida del limite - l'ha definita senza mezzi
termini il rettore dell'Università di Trento Davide Bassi - Trasformare
l'idrogeno da un tema accademico a un percorso sistematico richiede una regia
per coordinare gli interventi, e questo sarà un compito della politica». Ovvero
di Renzo Marangon, assessore regionale alla Pianificazione
territoriale e alla Riconversione di Porto Marghera, presente assieme al docente padovano Paolo Mazzoldi, al presidente di Veneto Innovazione
Giorgio Simonetto e all'amministratore delegato di Venezia Tecnologie Luigi
D'Elia. «Siamo qua per questo», ha risposto Marangon ricordando l'inaugurazione
del vaporetto a idrogeno. Nel prossimo futuro Marangon ha in programma
l'apertura sull'Autobrennero di una serie di pompe di rifornimento per le
vetture già alimentate a idrogeno (Bmw e Opel in primo luogo). Più difficile
sarà il compito di coordinare gli interventi fra i vari centri di ricerca e i
destinatari di questi interventi, ovvero le piccole e medie imprese del Nordest
che, come ha sottolineato il professor Mazzoldi, dovrebbero a disposizione «una
struttura regionale di produzione» sul modello di quelle assistenti all'estero
per limitare i costi ancora elevati di questa tecnologia. Ma a portare una
ventata di ottimismo ha pensato Raoul Casellato, titolare delle Enerco di
Monselice che ha già sperimentato con successo due auto (una Panda e la sua
Jaguar) alimentate a idrogeno, con un'autonomia di 150 chilometri. «La
vera sfida - secondo quest'ultimo - sarà realizzare un compressore a misura di
famiglia per la produzione autonoma di energia». In ogni caso per Porto
Marghera l'idrogeno rappresenta una prospettiva importante: se non altro per il
fatto che la materia prima è fornita, praticamente gratis, da Polimeri Europa
(come sottoprodotto dell'etilene) e da Syndial con la riapertura del ciclo del
clorosoda. Ne sono consci anche i sindacati: per Maurizio Don (Uilcem) «tutto
quello che di innovativo è possibile realizzare all'interno di quest'area va
fatto e presto», parere condiviso da Massimo Meneghetti (Femca-Cisl), per il quale il Centro Idrogeno «è una
grande opportunità che va sviluppata». Per una volta a Marghera sono tutti
d'accordo. E già questo è un segnale innovativo. Alberto Francesconi
(
da "Sicilia, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
domani
al Comune Consegna del premio agli artigiani con oltre trent'anni di attività
Nicosia. Una giornata di studio come primo atto del Comitato tecnico
scientifico per l'azienda Silvopastorale. Il seminario al quale parteciperà
l'assessore regionale all'Agricoltura, La Via, si terrà lunedì 20 nella
struttura agrituristica "Il Nibbio". La giornata ha come tema il
"Ruolo dell'agronomo per lo sviluppo delle aree interne della Sicilia e le
opportunità previste dalla leggi sulle aree interne e sulla montagna".
Relatori della tavola rotonda che si aprirà alle 11,30, il preside della
facoltà di Agraria dell'università di Catania, Agatino
Russo, il presidente dell'Ordine agronomi Salvatore Rizzo, il dirigente
dell'Ipa Salvatore Nasello, il dirigente del dipartimento Foreste Enna,
Francesco de Francesco, il dirigente dell'Azienda foreste Nunzio Caruso, il
responsabile provinciale del servizio agricoltura Andrea Scoto, il presidente
provinciale Legambiente Giuseppe Amata. Interverranno il sindaco di Nicosia
Antonello Catania e l'assessore all'azienda Silvopastorale Carmelo Lizzo. Il
seminario è patrocinato da Regione e Comune. Si tratta di una delle numerose
iniziative del comitato, che è stato nominato dall'amministrazione
ed è composto da esperti che presteranno la loro opera a titolo gratuito, per
l'azienda Silvopastorale. La presidenza del comitato è stata assegnata all'assessore
regionale all'Agricoltura La Via e tra gli altri componenti, i docenti dell'università di Catania Biagio Pecorino e Salvatore Bracco. Giu. Mar.
(
da "Sicilia, La"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Evoluzione
della comunicazione universitaria bandito concorso per premiare la migliore
tesi L'Associazione italiana comunicatori d'Università promuove la sesta
edizione del concorso per titoli per l'attribuzione di un premio di studio da
assegnare ad una tesi triennale, biennale, di master o di dottorato, in
"Comunicazione delle organizzazioni universitarie e di ricerca". Il
concorso è riservato ai laureati dei due livelli, o diplomati nei master o nei
dottorati, delle Università italiane nell'anno accademico 2007/2008. Il premio,
pari a 1500 euro, intende valorizzare le tematiche della comunicazione e del
marketing istituzionale, contribuendo così alla continua evoluzione degli studi
e degli approfondimenti inerenti alle organizzazioni dell'alta formazione e
della ricerca. Le tesi saranno valutate da una commissione selezionatrice che
assegnerà il premio basandosi su un giudizio di merito e considerando sia il
grado di scientificità della tesi, sia il voto. La giuria potrà decidere di
concedere anche menzioni speciali a particolari tesi che si saranno distinte.
Un estratto della tesi premiata sarà visibile sul sito dell'Aicun
(www.aicun.it), all'interno del quale sono anche presenti informazioni sulle
premiazioni delle edizioni precedenti. Le domande di ammissione al concorso, da
redigere su apposito modello prestampato, dovranno pervenire, con lettera
raccomandata, entro il 31 dicembre, a Simonetta Pattuglia, presidente
commissione premio di studio in Comunicazione, Aicun, - c/o facoltà di
Economia, edificio B, Area comunicazione, Università di Roma Tor Vergata - via
Columbia 2 - 00133 Roma. Nelle domande, che all'esterno dovranno indicare la
dicitura "Premio di studio per tesi in Comunicazione", il candidato
dovrà indicare data e luogo di nascita, residenza, recapito eletto agli effetti
del concorso, titolo della tesi di laurea e nome del docente relatore. Le richieste di partecipazione al concorso dovranno
essere corredate inoltre dei seguenti documenti: certificato di laurea in carta
semplice dal quale risultino anche le votazioni riportate nei singoli esami di
profitto, ovvero autocertificazione relativa alla laurea con le votazioni dei
singoli esami e le date in cui essi sono stati sostenuti, curriculum
degli studi compiuti, copia della tesi di laurea ed eventuali pubblicazioni,
titoli e documenti atti a comprovare la preparazione scientifica del candidato.
Il bando del concorso è scaricabile dal sito dell'Aicun (www.aicun.it.). Per
ulteriori informazioni si può inviare una mail a pattuglia@economia.uniroma2.it.
(
da "Farmacia.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
17
Aprile 2009 - 14:58 TUMORE DEL SENO: SERVE UNO SCREENING PERSONALIZZATO
Farmacia.it - 17 aprile 2009 Roma – La
mammografia dovrà essere “su misura”: la presenza di uno o più casi
di tumore del seno in famiglia, il sovrappeso, l’aver o meno avuto figli, la sedentarietà, l’assunzione della terapia ormonale sostitutiva,
particolari caratteristiche della mammella e interventi precedenti diventeranno
criteri per dividere le donne in tre categorie di rischio (normale, medio e
alto). Resta invariato l’iter per chi non presenta fattori “critici”. Per le altre, andranno invece previste
corsie preferenziali e l’utilizzo di strumenti più sensibili, come la
mammografia digitale. Non più quindi un esame standard ogni 24 mesi fra i 50 e
i 69 anni, ma uno screening ritagliato su misura. E ancora, l’estensione per le quarantenni e per le over 70.
“Lo screening ha consentito di ridurre del 50% la mortalità, ma ora è
necessario rinnovare i criteri – spiega il prof. Francesco Cognetti,
direttore dell’Oncologia Medica del Regina Elena di Roma e presidente del
Convegno International Meeting on new drugs in breast cancer, in corso oggi e
domani nella Capitale, che vede riuniti oltre 300 fra i massimi esperti
mondiali -. Le nuove indicazioni sono ormai condivise dal mondo scientifico,
come emerge con forza in questo convegno, e sono già allo studio della
Commissione Prevenzione e Screening del Ministero: la proposta del relatore, il
prof. Alessandro Del Maschio del San Raffaele di Milano, diventerà al più
presto operativa”. Un provvedimento che
mira a ridurre i 12.000 morti che il tumore del seno causa ogni anno nel nostro
Paese, su 38.000 nuovi casi. Infatti, se si interviene ai primissimi stadi, la
sopravvivenza raggiunge il 98%. Merito della prevenzione ma anche delle terapie
target sviluppate negli ultimi anni, in grado di agire solo sulle cellule
malate. Proprio a queste molecole innovative è dedicato il Meeting di Roma, che
vede il Regina Elena protagonista. “Un
importante riconoscimento alla nostra oncologia – continua il prof. Cognetti - che
si è distinta nel panorama scientifico internazionale per il livello delle pubblicazioni e la qualità delle sperimentazioni cliniche.
Non è così purtroppo per le ricerche di Fase I (su volontari sani o pazienti),
in cui l’Italia gioca un ruolo marginale soprattutto a
causa delle difficoltà burocratiche. È necessaria e non più rinviabile una riforma del
sistema che renda il nostro Paese “attrattivo”
per gli investimenti, da parte delle Aziende farmaceutiche e degli Enti di
ricerca pubblici e privati. A tutto vantaggio soprattutto dei pazienti che
potranno accedere con maggiore facilità alle molecole più innovative”. In Italia solo il 2.3% del totale delle
sperimentazioni sono di fase 1,
a fronte del 30.3% in Germania, del 22% in Francia, del
21.2% in Olanda e del 15% in Spagna. Proprio in questi giorni è in discussione
una proposta per la costituzione di una piattaforma interistituzionale con
Ministero e AIFA per potenziare le sperimentazioni di fase 1 e allinearci agli
altri Paesi europei. Un’italiana su 11 rischia di
ricevere una diagnosi di tumore del seno nel corso della vita e una su 50 di morirne. L’incidenza è simile in tutte le regioni ma ciò,
purtroppo, non è vero per i programmi di screening. “Esiste una grave
differenza fra Centro-Nord, Sud e Isole – spiega Cognetti –. Se nel
settentrione 8 donne su 10 dichiarano di aver eseguito almeno una
mammografia preventiva, la percentuale scende a una su 2 nell’Italia meridionale. L’estensione effettiva dei
programmi di screening attivi al 2007 è pari all’82.9% al Nord, al 73.3%
al Centro e solo al 27.6 % al Sud. E la sopravvivenza cambia di conseguenza: al
nord è del 10% più elevata. Su questo tema si sta impegnando in particolare la
Commissione Prevenzione e Screening del Ministero, con progetti e proposte
concreti per garantire pari accesso all’assistenza
sanitaria a tutti i cittadini”. Altra battaglia che vede gli specialisti
uniti e determinati è il contrasto dello screening “opportunistico”: “Troppe donne si rivolgono
per la mammografia alla piccola struttura “sotto casa” e questo
rischia di minare la serietà dei controlli e la credibilità dei risultati.
Va invece potenziato l’accreditamento
istituzionale di Centri specialistici nazionali di livello”.
Sull’importanza di potenziare le strutture di eccellenza interviene anche
il prof. Francesco Bevere, Direttore Generale dell’Istituto Nazionale Tumori Regina
Elena e dell’Istituto Dermatologico San Gallicano
“Bisogna investire per creare reti oncologiche regionali fortemente
collegate e coordinate da centri di altissima specializzazione, quali il Regina
Elena ed il S. Gallicano di Roma per la Regione Lazio, in grado di esprimere la
centralizzazione di tutte le tecniche diagnostiche necessarie anche alla
identificazione dei più avanzati fattori prognostici e predittivi di risposta,
in un’ottica di innovazione e di appropriatezza ed in
un contesto
di sicurezza e di una elevata performance scientifica”. Le italiane guarite dal tumore del seno sono oggi
circa 500.000, merito di una strategia su più fronti: prevenzione, nuove
terapie, ma anche ricerca. “Pur con molte difficoltà strutturali e risorse
economiche
esigue, il nostro Paese può contare su professionisti di primo livello – conclude Cognetti -. Vanno segnalati in particolare
quelli che aderiscono al Gruppo cooperativo Italiano Mammella (GIM), una realtà
di eccellenza che coinvolge 180 strutture oncologiche per la promozione di studi
clinici. Attualmente ve ne sono in corso 9, che arruolano ogni anno circa 2.000
pazienti. Ci si concentra soprattutto sul miglior affinamento delle sequenze
dei farmaci biotecnologici nella terapia adiuvante, con grande attenzione ai
profili di farmacogenomica”. Nei due giorni del
Convegno - il primo, destinato a ripetersi ogni biennio nella Capitale –
gli esperti, oltre a discutere delle nuove modalità di screening, si
confrontano sulle più recenti evidenze scientifiche delle nuove molecole. Sono
oltre una decina quelle in sperimentazione per il tumore del seno. Di queste,
alcuni hanno già mostrato la loro efficacia su altre neoplasie, altre sono
invece messe a punto nello specifico per la mammella. Il meeting rappresenta
infine l’occasione per stringere importanti
collaborazioni fra il Regina Elena e i migliori Centri oncologici
internazionali. Intermedia Ufficio Stampa intermedia@intermedianews.it
030-226105
(
da "ITnews.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Roma, 17
apr. - (Ign) - L'edizione 2009 del convegno DIDAMATICA, promosso annualmente da
AICA, si terrà a Trento dal 22 al 24 aprile. L'incontro si propone di fornire
un quadro ampio e approfondito delle ricerche, degli sviluppi innovativi e
delle esperienze in atto nel settore dell'informatica, applicata alla didattica
nei diversi contesti di apprendimento. DIDAMATICA 2009, organizzata e ospitata
dall'Università degli Studi di Trento e patrocinata dalla
CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane), si propone in
particolare di coinvolgere il mondo della formazione a tutto campo: dai docenti
di scuola a quelli universitari, dagli esperti di formazione finanziata e
professionale a quelli inseriti in contesti di organizzazioni pubbliche e
private. Sono pervenuti 133 lavori, provenienti da istituzioni formative
sparse sull'intero territorio nazionale. I temi e gli argomenti oggetto di
confronto e discussione scelti per l'edizione 2009 metteranno in evidenza il
ruolo e l'importanza delle tecnologie informatiche nelle attività di Formazione
della Società della Conoscenza, consentendo a quanti operano nel settore di disporre
di mezzi e di strumenti per proporre e incentivare un uso consapevole delle
Tecnologie Informatiche per la Didattica. Collaborano all'edizione di
quest'anno il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e, per
la prima volta, il CNIPA (Centro Nazionale per l'Informatica nella Pubblica
Amministrazione) che saranno presenti con workshop e sessioni dedicate. Nel
corso dei tre giorni di convegno si alterneranno momenti di discussione e
tavole rotonde, workshop tematici organizzati dal Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca e da CNIPA e 15 sessioni scientifiche, dedicate
a presentare le esperienze più innovative in materia di didattica, formazione
continua e sperimentazione nell'applicazione dell'informatica in ambito educativo.
(
da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Vaticano/
Regina Apostolorum, Master su 'Donne e Management' di Apcom Oggi focus su
'Introduzione a Management femminile' -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Continuano
le conferenze del Master "Lavoro, Famiglia e Leadership Femminile",
organizzato dall'Istituto di Studi Superiori sulla Donna in collaborazione con
l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (www.upra.org) e con l'Università Europea di Roma (www.unier.it). Oggi è stato il
professor Tommaso Cozzi, docente di Economia e Gestione delle Imprese all'Università di Bari, a
presiedere un incontro sul tema "Introduzione al Management
Femminile", da cui è emerso un forte messaggio di speranza per il futuro
delle donne nel mondo del lavoro. "Soprattutto - ha spiegato Cozzi
- per le multinazionali e le società che commercializzano prodotti di largo
consumo, più di altre attente all'immagine che trasmettono ai consumatori. Così
crescono le politiche di diversity, che hanno come principio guida la
valorizzazione delle differenze di cui ciascun individuo è portatore all'interno
dell'organizzazione, senza discriminazioni di età, origine, ma soprattutto di
genere". Il docente ha ricordato che sono molte,
oggi, le aziende che adottano strategie di diversity management. Queste si
sviluppano attraverso la creazione di sportelli per raccogliere le necessità
specifiche dei dipendenti, la previsione di contratti a tempo parziale per le
neomamme, la creazione di uffici postali e lavanderie all'interno dei luoghi di
lavoro per evitare lunghi spostamenti alle dipendenti. Uno dei settori in cui
la presenza delle donne manager è maggiore è il largo consumo. In particolare
le direzioni delle risorse umane e del marketing. Ma le cifre sono ancora
sconsolanti: le donne appena il 5% dei top manager e degli amministratori
delegati; l'8% dei direttori finanziari; il 12% dei direttori marketing e il 6%
dei direttori vendite.
(
da "Sanremo news"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Imperia:
Università ed Unicef insieme con un corso Nasce il I Corso Universitario
multidisciplinare di Educazione allo Sviluppo, durante il quale si
affronteranno tematiche inerenti i diritti, cooperazione e vie per lo sviluppo.
Questa opportunità è nata grazie all'Unicef, organizzatrice del corso, in
collaborazione con l'Università di Genova e il Polo Universitario di Imperia.
Il Corso è gratuito e aperto a tutti, gli studenti potranno avere
riconoscimenti in funzione dei regolamenti di facoltà. Questo il programma del
corso MODULO 1 - Diritti, politiche sociali locali e cooperazione. 21 aprile
2009 - Introduzione e saluti di autorità, responsabili e docenti. - 1. Il
rapporto UNICEF sulla condizione dell'infanzia nel mondo 2009. Gli interventi
indispensabili nei Paesi in via di sviluppo per la salute materna e neonatale
Colomba Tirari– Presidente Comitato
Provinciale UNICEF Imperia Giacomo Guerrera - Presidente Comitato Regionale
UNICEF Liguria "Il Rapporto UNICEF 2009 sulla Condizione dell'Infanzia"
Giuliana Meraviglia Canu Docente di Diritto Internazionale, Facoltà di
Economia, Università degli Studi di Genova Massimo Ruggero – Docente di Geografia e storia dello sviluppo e del
sottosviluppo, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Genova
"Disuguaglianze sanitarie tra Nord e Sud del mondo. Per un approccio
teorico e metodologico alla doppia disparità di genere" 28 aprile 2009 -
2. Strategie e programmi di sviluppo umano. Esperienze a confronto con: Massimo
Ruggero – Docente di Geografia e storia dello sviluppo e
del sottosviluppo, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di
Genova “Introduzione allo sviluppo umano. L’altra dimensione della
crescita planetaria” Marco Braghero – Responsabile Ufficio Studi
U.S.P. Imperia. Presidente PeaceWaves Onlus “Il
processo di ricostruzione: il caso Afghanistan” Don Rito Alvarez "I
diritti umani delle popolazioni indigene della Colombia" 5 maggio 2009 -
3. I diritti, la tutela dell’infanzia e gli ambiti di applicazione a
livello locale Giuliana Meraviglia Canu - Docente di Diritto Internazionale,
Facoltà di Economia, Università degli Studi di Genova “La cooperazione multilaterale in tema di diritti del
bambino” Prof.ssa Isabel Fanlo Cortés - Docente di Filosofia del diritto,
Sociologia del diritto e Controllo sociale e diritti umani, Facoltà di
Giuriprudenza, Università degli Studi di Genova "La condizione dei minori
stranieri a livello locale. Situazioni problematiche e prospettive di
intervento" Mauro Spotorno - Docente di Geografia applicata e Geografia
del Turismo, Università degli Studi di Genova - "Sviluppo partecipato e
turismo responsabile. Il caso del Togo" MODULO 2 - Per un’azione diretta e concreta nell’ambito della
cooperazione e dello sviluppo 12 maggio 2009 - 4. La cooperazione italiana
per lo sviluppo Maria Galasso - Ricercatrice Agenzia Nazionale Scuola - Nucleo
Territoriale Liguria - “I diritti tra logica ed
emotività” Roberto Trovato - Docente di Drammaturgia e Istituzioni di
regia, DAMS, Facoltà di lettere e filosofia, Università degli Studi di Genova ”Il diritto del bambino a praticare teatro a scuola.
Esperienze nel ponente” Gian Marco Ugolini – Docente di Geografia
economica e Geografia politica e scenari mondiali, Università degli Studi di Genova
"Geopolitica e cooperazione: un quadro complesso e in evoluzione" 20
maggio 2009 - 5. L’UNICEF e le politiche di
sviluppo nei PVS Enrico Noviello – UNICEF Italia - "Diritto
all’istruzione: storie dalla Bolivia". Proiezione video "Cerca del
Cielo – Vicini al cielo, Storie di ragazzi e
ragazze di El Alto, Bolivia" 26 maggio 2009 - 6. Per una partnership
territoriale: esperienze e modelli sostenibili negli interventi di sviluppo
Ambasciatore Maurizio Moreno – Presidente
dell’ Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo -
"Diritto umanitario, diritti dell'uomo nei processi di pace" Fabrizio
Bartaletti – Presidente G.I.S. e Docente di Geografia e
Geografia urbana e delle regioni, Università degli Studi di Genova “Il
fenomeno metropolitano nei Paesi del Terzo mondo”
Sandra Morano - Docente di Ginecologia ed ostetricia, Facoltà di Medicina,
Università degli Studi di Genova “Nuovi modelli di sostegno alla
maternità: esperienze in campo educativo e di organizzazione delle cure.”
(
da "RomagnaOggi.it"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
17
aprile 2009 - 16.32 (Ultima Modifica: 17 aprile 2009) Lezioni aperte al pubblico,
open day dei corsi di laurea, laboratori, convegni e incontri dedicati
all'universo della didattica e della ricerca scientifica e tecnologica
ravennate. Così Ravenna Città Universitaria si prepara a festeggiare i suoi
primi vent'anni di vita. Dal 20 al 23 aprile saranno innumerevoli le occasioni
per conoscere l'università a Ravenna e ripercorrere i
passi del cammino compiuto insieme a Fondazione Flaminia, l'ente che ne ha
sostenuto lo sviluppo. Al centro delle iniziative di celebrazione, RavennaDidattica
e RavennaRicerca 2009, due grandi contenitori, con un
unico comune denominatore: aprire l'università alla
città, mostrando cosa avviene all'interno delle sue aule e dei suoi laboratori.
Alla prima edizione, RavennaDittatica 2009 propone presentazioni, iniziative di
orientamento e lezioni aperte a cittadini e studenti. Tra lunedì 20 e martedì
21, il pubblico potrà liberamente accedere alle aule dei corsi di laurea del
polo ravennate e scoprire come il sapere si declina all'ombra dei mosaici.
Dall'archeologia ai beni culturali, dalla giurisprudenza alle scienze
ambientali, senza dimenticare l'ingegneria edile e le materie
medico-infermieristiche. Sarà sufficiente varcare la soglia delle numerose sedi universitarie sparse per la città per essere
accompagnati da docenti e studenti in un viaggio lungo gli innumerevoli
sentieri della conoscenza e della didattica universitaria ravennate. La ricerca
e l'attività tecnico-scientifica, che rimane spesso chiusa all'interno dei
laboratori universitari, è invece il fulcro di RavennaRicerca 2009, la
due-giorni di convegni, incontri, laboratori aperti al pubblico in
programma da mercoledì 22 a
giovedì 23 aprile. Scopo dell'iniziativa, giunta alla terza edizione, è di
svelare la ricerca così come viene quotidianamente condotta nei laboratori
universitari ravennati. La manifestazione, che si svolge con il contributo di
Comune, Provincia e Camera di Commercio di Ravenna, si propone di mettere in
contatto cittadini e imprese con il mondo della ricerca universitaria a Ravenna
che, insieme a enti di ricerca pubblici e privati, associazioni e aziende, è
volano di innovazione e sviluppo. RavennaDidattica e RavennaRicerca
sono organizzate da Polo scientifico didattico di Ravenna e Fondazione
Flaminia, ente di supporto e sviluppo dell'Università a Ravenna e in Romagna.
Il programma completo delle iniziative è disponibile su
www.fondazioneflaminia.it e www.poloravenna.unibo.it
(
da "Sestopotere.com"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Amministrative,
al via i “Format“ messi a punto dal Roberto Balzani
e dal suo comitato elettorale (17/4/2009 15:55) | (Sesto Potere) - Forlì - 17
aprile 2009 - Prende avvio mercoledì 22 aprile alle 21 presso la sala Santa
Caterina a Forlì, il primo degli incontri previsti nel programma dei
“Format“ messi a punto dal Roberto Balzani e dal suo comitato elettorale, per
analizzare problemi ed avanzare proposte concrete per il governo della città.
Ogni incontro vedrà momenti di approfondimento su un problema specifico,
attraverso interventi di esperti , testimonianze e materiali multimediali; la
possibilità per il pubblico di porre sintetiche domande e un intervento
conclusivo del candidato Roberto Balzani che presenterà le proposte del suo
programma politico ed elettorale sul tema oggetto dell’incontro. Si tratta di un modo nuovo di fare
comunicazione politica del tutto nuovo, ben lontano dal classico “comizio” di
propaganda, sulla scia dello stile concreto e propositivo inaugurato dal
candidato del centro sinistra anche nel corso dei precedenti incontri pubblici.
Il primo “format “ dal titolo : “ Altre energie, le fonti alternative oggi “ ,
vedrà interventi di Enrico Sangiorgi, docente dell’Università di Bologna preside della II facoltà di
ingegneria di Forlì sul tema: “Energia rinnovabile, fantasia o alternativa concreta
?”; Alberto Bellini, docente dell’Università di Modena e Reggio sul tema : “Fonti
energetiche rinnovabili, scenari di sviluppo nel comune di Forlì”. Seguiranno
videointerviste : “gli imprenditori, le buone pratiche, le esperienze” con
testimonianze di operatori economici forlivesi che già da anni realizzano
interventi nel campo delle energie rinnovabili non solo nella realtà locale ma
anche in ambito nazionale e delle costruzioni ecocompatibili; infine l’intervento dell’architetto Francesca Nardi
:”Esempio di casa passiva a Forlì”. Seguirà l’intervento conclusivo del
candidato sindaco Roberto Balzani : “2009-2013, le proposte per Forlì. “ Si
tratta di un argomento di grandissimo interesse e non è casuale la scelta
di inaugurare il ciclo d ei Format con questo argomento. Balzani si è sempre
dimostrato molto interessato e sensibile alle problematiche di carattere
ambientale e vuole dare il segno , attraverso proposte concrete e realizzabili,
della idea di rinnovamento che ha in mente per il futuro della città di Forlì,
a partire dagli aspetti che possono riguardare la vita quotidiana dei forlivesi
sensibili al futuro dei loro figli. Nella conferenza stampa di domenica verrà
presentato l’intero ciclo di incontri, alla presenza dei
candidati PD in consiglio comunale, riuniti insieme per la prima volta con il
candidato. Tutte le informazioni nell’agenda
del sito: www.balzanisindaco.it
(
da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Firenze,
17 apr. (Apcom) - Oltre 90 le domande pervenute e 60 i progetti finanziati, in
Toscana, per i fondi del VII Programma quadro di attività comunitarie di
ricerca e sviluppo tecnologico, che prevede una dotazione finanziaria di oltre
50 miliardi di euro a livello europeo per il periodo 2007-2013. La Regione ha
deciso di sostenere la partecipazione delle Università, degli organismi di
ricerca e delle imprese private e pubbliche, assistendoli nella presentazione
di proposte il più possibile rispondenti alle caratteristiche e ai requisiti
richiesti dai bandi europei per accedere ai finanziamenti. A partecipare sono
state tutte le università, gli enti di ricerca e i
laboratori internazionali presenti in Toscana, come Ego di Cascina e Cerm di
Firenze, ma anche 10 ricercatori singoli, 7 imprese private e una
Organizzazione senza scopo di lucro, per un costo complessivo di 975mila euro.
Le proposte di ricerca potranno essere presentate entro il 30 giugno 2010 alla
Commissione europea. (segue)
(
da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Alitalia/
Atitech: Fit-Cisl: servono scelte efficaci e definitive di Apcom Necessaria una
valorizzazione del sito industriale -->Roma, 17 apr. (Apcom) - Per Atitech
servono soluzioni efficaci e definitive. Lo auspica il segretario generale
della Fit-Cisl, Claudio Claudiani sulla vertenza relativa alla società che si
occupa della manutenzione pesante di Alitalia. "Si va definendo una
soluzione per l'Atitech di Napoli. Potrebbe essere finalmente una buona
notizia. Le sollecitazioni del sindacato - afferma Claudiani - sono servite.
Adesso l'augurio è che si adottino scelte definitive di alto profilo,
scongiurando il rischio che la montagna partorisca un topolino. È necessaria -
aggiunge - una valorizzazione del sito industriale". "Questo si può
realizzare - precisa Claudiani - con l'adozione di un robusto piano
industriale, articolato su committenze certe e di lungo periodo, proprie di un nuovo assetto societario pubblico/privato. Ci
auguriamo - conclude il segretario generale della Fit-Cisl - che si dia il via
ad una nuova fase già tracciata dagli accordi dell'autunno 2008, offrendo
sviluppo e orizzonte certo, grazie ad accordi condivisi, ad importanti settori
tecnici".
(
da "Wall Street Italia"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
Toscana/
Regione sostiene 60 progetti ricerca per programma Ue di Apcom Hanno
partecipato Università, enti, laboratori ricerca, singoli -->Firenze, 17
apr. (Apcom) - Oltre 90 le domande pervenute e 60 i progetti finanziati, in
Toscana, per i fondi del VII Programma quadro di attività comunitarie di
ricerca e sviluppo tecnologico, che prevede una dotazione finanziaria di oltre
50 miliardi di euro a livello europeo per il periodo 2007-2013. La Regione ha
deciso di sostenere la partecipazione delle Università, degli organismi di
ricerca e delle imprese private e pubbliche, assistendoli nella presentazione
di proposte il più possibile rispondenti alle caratteristiche e ai requisiti
richiesti dai bandi europei per accedere ai finanziamenti. A partecipare sono
state tutte le università, gli enti di ricerca e i
laboratori internazionali presenti in Toscana, come Ego di Cascina e Cerm di
Firenze, ma anche 10 ricercatori singoli, 7 imprese private e una
Organizzazione senza scopo di lucro, per un costo complessivo di 975mila euro.
Le proposte di ricerca potranno essere presentate entro il 30 giugno 2010 alla
Commissione europea. (segue)
(
da "Virgilio Notizie"
del 17-04-2009)
Argomenti: Cultura
(ASCA) -
Citta' del Vaticano, 17 apr - ''Tra il terremoto in Abruzzo e la crisi
finanziaria mondiale, tra le case crollate e i mutui subprime'' c'e' in comune
''molto piu' di quanto sembri''. Lo scrive oggi l'Osservatore Romano, il
quotidiano della Santa Sede, in un articolo firmato dell'economista Leonardo
Beccehetti, docente all'Universita' di Tor Vergata e esponente del Movimento dei
Focolari. ''Se continuiamo ad idolatrare concetti di efficienza e massimizzazione
degli utili svincolati da ogni altra considerazione non facciamo - che
stimolare l'avidita' che alberga in tutti noi'', spiega l'economista, per il
quale gli errori alla radice dei danni provocati dal terremoto in Abruzzo e
quelli che hanno originato la crisi globale sono, in ultima analisi,
simili. ''Sperando che lo shock e il lungo periodo non arrivino mai - spiega -
in un'ottica di breve periodo il costruttore piu' efficiente e' quello che
risparmia di piu' sui materiali e dunque realizza il piu' elevato rapporto tra
ricavi e costi. L'intermediario finanziario che realizza piu' profitti e'
quello che costruisce i mutui supbrime ottenendo quella valutazione di massima
affidabilita' che gli consentira' di aumentare il guadagno da interessi pagati
dagli acquirenti dei titoli cartolarizzati''. ''Quando insegniamo
meccanicamente e acriticamente nelle scuole e nelle universita' il criterio
dell'efficienza e della massimizzazione degli utili diamo per scontato - rileva
l'articolo - che le regole ci siano e saranno fatte rispettare. Illudendoci di
avere di fronte produttori responsabili ed illuminati, consumatori sempre in
grado di verificare la qualita' del prodotto, legislatori e certificatori
lungimiranti e disinteressati, vigilanti in grado di verificare e sanzionare
immediatamente tutti gli illeciti. Purtroppo sappiamo benissimo che non e'
cosi'''. Per Becchetti, ''e' dunque necessario cominciare a temperare il
concetto di efficienza con quello di qualita', sostenibilita' e capacita' del
modello d'impresa a sopravvivere agli eventi estremi. e' necessario investire
in quei settori e in quelle iniziative che alimentano e creano responsabilita',
sapendo - conclude - che le regole devono essere migliorate, ma che non
potranno salvarci da sole''.