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Report "Cultura"   16-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Il pianista Leonardo Acone alla Sala Cho ( da "superEva notizie" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricercatore di Letteratura Italiana e docente di Letteratura per l'infanzia presso l'Università degli Studi di Salerno propone un omaggio a Chopin Per informazioni tel.: 081.403963 cell.: 347.8430019 PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma-

La scuola torna allo sciopero: docenti, studenti e personale amministrativo incroceranno le braccia,... ( da "Leggo" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti, studenti e personale amministrativo incroceranno le braccia, mercoledì, per dire no ai tagli ed alla riforma. Uno sciopero, quello indetto da Flc Cgil e Gilda, che investe la scuola pubblica e privata dall'asilo all'università, dalla ricerca all'Afam fino alla formazione professionale passando anche per la scuola italiana all'

Scuola di Chirurgia, Roviaro direttore ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: direttore Il bozzolese designato da 120 docenti e primari della Statale di Milano BOZZOLO. Grande soddisfazione in paese per la nuova nomina del bozzolese Giancarlo Roviaro. Il Consiglio delle scuole di specialità di Chirurgia dell'Università Statale di Milano, costituito da 120 docenti universitari e primari ospedalieri, lo ha nominato direttore della Nuova Scuola riunita di Chirurgia.

Sorgerà nell'area di San Salvi la nuova sede per il Dipartimento di Psicologia dell'U... ( da "Leggo" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: stanze per i docenti, sala di lettura e deposito della biblioteca di Psicologia. Al via, dunque, il trasferimento del Dipartimento, già operativo al nuovo indirizzo, dalla sede di Palazzo Vegni, in via San Niccolò. Il trasferimento del Dipartimento di Psicologia è stato programmato in attuazione del piano edilizio dell'ateneo,

Il Peloponneso al Fracastoro Domani, 17 marzo, dalle 15 alle 17, alla Sala Cavali... ( da "Arena, L'" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: incontro è rivolto a docenti e studenti ed è aperto al pubblico. Naturalisti Veronesi Domani, 17 marzo, alle 17.30, al Museo Civico di Storia Naturale, in lungadige Porta Vittoria 9, il professor Bruno Sabelli, docente di Zoologia all'Università di Bologna, terrà la terza conferenza del ciclo: «Storie naturali di vertebrati marini»,

ronchi in crisi, fuga verso venezia pochi voli: il traffico crolla del 17% ( da "Messaggero Veneto, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la Regione pensa a una gara per individuare un socio privato. E forse proprio allora la sinergia con Venezia auspicata dal presidente Tondo potrebbe, a regole di mercato, offrire uno sviluppo sistemico. Il passaggio dal pubblico al privato ha proprio questo come obiettivo: mettere nei posti chiave professionalità del settore.

"banchetti e volantini vietati in ateneo" - diego longhin ( da "Repubblica, La" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: decideranno di vietare banchetti e volantinaggio all´interno di tutte le sedi dell´università. Provvedimento che non ha scadenza: «La nostra prima preoccupazione - spiega Pelizzetti - è di garantire la regolarità didattica e l´incolumità degli studenti, dei docenti, del personale e di tutti coloro che frequentano i nostri edifici».

Il Paradiso dantesco tra immagine e voce ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Cattolica, in via Trieste 17. L'iniziativa, coordinata dal professor Bortolo Martinelli, docente di Letteratura italiana, nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze storiche e filologiche e il Cut La Stanza. Durante l'incontro, interverrà Marco Corradini, docente di Storia della critica e della storiografia letteraria dell'

Brunati e Rosmini una grande amicizia ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Storia delle religioni all'Università di Yale (Usa) che ce li racconta. Così sappiamo che il roveretano esorta Brunati a «studii forti e severi, a viaggi di studio bene organizzati, al distacco dal troppo affetto ai parenti». Ancor giovane, il sacerdote salodiano scrive una grammatica ebraica e una greca («La vorrei meno ciarliera,

CON DIGITAL BRIDGE I PROFUGHI RITROVANO LA VOCE DELLA LIBERTÀ DAL 14 AL 21 MARZO UNA DELEGAZIONE DI TRE SCUOLE ROMANE, CON LA FONDAZIONE MONDO DIGITALE E L'ASSOCIAZIONE BAMBINI+DIR ( da "marketpress.info" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alfonso Molina, docente di Strategie delle tecnologie all?Università di Edimburgo. Inoltre, dal 14 al 21 marzo è in ?missione speciale? in Saharawi una delegazione di studenti e docenti delle tre scuole romane che partecipano al progetto Digital Bridge: due istituti di istruzione secondaria superiore, A.

IL CORSO DI LAUREA IN IGIENE DENTALE ORGANIZZA L'IGIENISTA DENTALE. UNA PROFESSIONE EMERGENTE MARTEDI 24 MARZO E MERCOLEDI 25 MARZO 2009 DUE GIORNATE DEDICATE AI RAGAZZI CHE INTEND ( da "marketpress.info" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l´attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati e coordinata da un docente. . <<BACK

VII EDIZIONE DE "LA BOTTEGA DEL MATEMATICO" ( da "marketpress.info" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di indicazioni didattiche per i docenti, di stimoli per gli studenti e di materiali e metodi per la divulgazione della matematica. La Bottega è una delle esperienze condotte negli ultimi anni in collaborazione con le Università di Milano e Trento e con il Centro Matematita, il Centro Interuniversitario di Ricerca per la Comunicazione e l´Apprendimento Informale della Matematica,

GLI AZIONISTI DI MINORANZA DI ALITALIA LINEE AEREE SPA CITANO IN GIUDIZIO SILVIO BERLUSCONI ( da "marketpress.info" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Fernando Greco, docente di ?Diritto dei consumatori e del mercato? nella Facoltà di Giurisprudenza dell?Università del Salento e l?avv. Francesco D?agata, del Foro di Lecce. Lo smembramento di quella che dallo stesso On. Berlusconi è stata definita ?bad company?

<Non dite che queste non sono vite> ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alla centrale operativa del 118 e docente di Bioetica all'università di Cagliari: «Spesso si fa confusione sui termini. Lo stato vegetativo è diverso dal coma. Se in entrambe le condizioni sembrerebbe che il paziente non abbia contenuti di coscienza (coscienza di sé e dell'ambiente circostante), nel coma non è risvegliabile mentre nello stato vegetativo ha cicli di sonno e veglia:

bisogna ripensare il sistema museale pratese ( da "Tirreno, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: organizzazione delle mostre istituzionali o private. Occorre quindi aprire un dibattito sulla possibilità di introdurre nuovi modelli gestionali pubblico-privati per consentire al Museo Pecci di acquisire nuove opere e selezionare periodicamente curatori che non siano incatenati alle logiche burocratiche, ma siano principalmente dei talent-scouts.

E' STATO membro del Cda della Srl <Servizi Portuali turis... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: settembre del 2008 e la sua analisi sullo stato di salute della società mista pubblico-privata, in quel momento, è importante, soprattutto alla luce dei rilievi critici sollevati dal presidente uscente Monica Furia sui conti pregressi, Il dottor commercialista Giorgio Giorgi racconta: «Al momento delle mie dimissioni, la situazione economico-finanziaria della Srl era del tutto positiva.

"lettori nascosti", incontro con nicoletta costa ( da "Messaggero Veneto, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Udine, in via Margreth 3. Introdurrà Francesco Russo, docente di Storia della pedagogia all'ateneo friulano. L'appuntamento inaugura il ciclo di incontri "Stanare i lettori nascosti 2" organizzato dalla facoltà di Scienze della formazione dell'Università in collaborazione con la Biblioteca civica Joppi di Udine e l'

Caso Englaro, seminario su fine vita' e Costituzione ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A promuovere questa riflessione, sotto il profilo del diritto, saranno i docenti Maria Cartabia dell'Università di Milano Bicocca' e Carlo Casonato dell'Università di Trento. Visto il rilievo del tema, il seminario è aperto a tutti gli interessati.

Il Cnr continua ad assumere ( da "Nazione, La (Pisa)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: docente di fisica teorica all'Università di Roma «La Sapienza», ha diretto l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Cern di Ginevra dopo Carlo Rubbia ha affrontato questi temi l'altra sera, quando è stato ospite del Rotary di Pisa presieduto dal professor Arnaldo Stefanini nell'ambito di una serie di conversazioni dedicate al mondo scientifico e ai problemi della ricerca in particolare

Cent'anni a difesa della libertà di pensiero ( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: apporto di docenti della Università Cattolica e di numerosi altri studiosi, italiani e stranieri, nell'approfondimento di temi e problemi filosofici inerenti la storia del pensiero filosofico dall'antichità classica ai nostri giorni. Nella prima giornata del Convegno si sono succeduti diversi relatori che hanno riferito sui contributi relativi alle «

ConvegniAlcol e dipendenza nei giovani Ore 14,30, sala auditorium Associazione artigiani, via Torretta 12, seminario su <Alcol e sicurezza dei giovani - Le politiche attive e le es ( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università di Bergamo, parla su «Uno sviluppo sostenibile». Brembate Sopra, energie rinnovabili e risparmio energetico Ore 21, sala consiliare del Comune, via Caproni, assemblea pubblica sul tema «Energie rinnovabili e risparmio energetico» organizzata da Legambiente Armisa, associazione Sotto il Monte Solare e Comune di Brembate Sopra.

C'ERANO studenti di tutte le scuole della Versilia, al seminario organizzato dall... ( da "Nazione, La (Lucca)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di sociologia presso l'Università di Pisa. A seguire due interventi di Luca Martinelli, giornalista di "Altreconomia", il primo sul sistema economico e la violazione dei diritti, il secondo sull'acqua come diritto per l'uomo. Il pranzo è stato offerto come di consueto dall'Istituto professionale "G.

La privacy salvò la sinistra tedesca ( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mentre per le disparità di trattamento nel campo della tassazione, provoca ancora una fiera opposizione da parte dell'Unione europea. *Docente di Storia finanziaria, Università Statale Milano I CONSENSI La legge ottenne un solo voto contrario e subito nel Paese aumentarono i capitali delle grandi famiglie ebree e i fondi dei partiti comunisti

L'Eldorado di internet, così vulnerabile ( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di informatica all'Università di tecnologia di Tallinn – ma una società così profondamente integrata alla rete può essere un rischio». è il motivo che ha spinto l'Università a organizzare un master sulla sicurezza informatica, che partirà in autunno, con la collaborazione del centro per la cyberdifesa della Nato.

Le donne, gli uomini e l'eterno campionario degli equivoci ( da "Corriere della Sera" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 2009-03-16 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Le donne, gli uomini e l'eterno campionario degli equivoci O ggi sappiamo che maschi e femmine, identici per intelligenza e capacità, sono diversi soprattutto nel campo erotico. Le donne sanno esprimere molto meglio le proprie emozioni.

Il Cavaliere: università ammortizzatore sociale per i parenti. E i prof: sbaglia ( da "Corriere della Sera" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con docenti incapaci. Poi, però, si arrangino». Una linea che non può non trovare d'accordo Vincenzo Milanesi, rettore dell'Università di Padova, membro della Crui, la Conferenza dei rettori delle Università italiane, tra i capofila di Aquis, l'Associazione per la qualità delle università statali nata esattamente un anno fa a Bologna.

Chinatown crescee dilaga in centro ( da "Secolo XIX, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università di Bologna e autrice del volume inchiesta "Ombre Cinesi?" (Carocci, 2008). E i numeri della Camera di commercio, confermano che la recessione colpisce anche le imprese made in China. Nel giro di appena un triennio, infatti, sono passate da 380 (tante ne erano registrate nel 2005),

Adesso paghiamo meno i manager ( da "Corriere Economia" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Negli ultimi anni le aziende hanno premiato la variabile dimensionale rispetto al benessere dei dipendenti e dei clienti di ARNALDO CAMUFFO Docente di Economia all'Università Bocconi e di SEVERINO SALVEMINI Docente di Economia all'Università Bocconi

Invece i salari vanno aumentati ( da "Corriere Economia" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ed è sui salari che si fonderà la ripresa dei mercato interno europeo. Abbiamo creduto che i profitti sarebbero aumentati grazie a paghe basse. Per raggiungere questo obiettivo si è fatto di tutto di GIULIO SAPELLI Docente di Storia economica Università Statale di Milano

Hitech, innovazione e distribuzione cosi nasce la filiera del made in Italy LO SCENARIO/ A ManiFutura, che apre i battenti il 17 marzo a Pisa, si delineano gli scenari delle politi ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Nonostante la fuga di cervelli e i tagli alla ricerca, il nostro paese vanta ancora laboratori d?avanguardia. Fucine d?idee che competono con istituti esteri, tenendo alto il livello della ricerca italiana. Corrono in parallelo con le aziende del Made in Italy che competono sui mercati globali in termini di produttività.

Alti costi e privati in fuga Il "rinascimento nucleare" resta ancora una chimera IL PUNTO / E' difficilissimo quantificare la spesa finale, che resta comunque pesantissima tanto ch ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: calcolando anche gli impieghi medici e di ricerca). Una parte di questa massa di materiale radioattivo è stoccata in Italia in centri pubblici e privati. Ma 7 mila tonnellate di rifiuti ad alta e media attività radioattiva che erano state inviate per il riprocessamento al centro di Sellafield (nel Regno Unito) dovranno tornare a casa, e ?

Una strategia in quatto punti per vincere la sfida sicurezza Docente italiana premiata in Usa ( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una strategia in quatto punti per vincere la sfida sicurezza Docente italiana premiata in Usa la ricerca GIANLUCA SIGIANI Grazie alle sue ricerche sulle violazioni della privacy online e sui sistemi di protezione dalla fruizione di contenuti dannosi su Internet, Elena Ferrari, docente del Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell?

Non tutto il panico viene per nuocere, talvolta può aiutarci ( da "Panorama.it" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: All'attacco di panico è dedicata una ricerca pubblicata sull'ultimo numero del [4] Canadian Journal of Psychiatry, che lo rende, se possibile, ancora più preoccupante, ravvisandovi un possibile indizio di [5] futuri problemi non meno drammatici, quali la depressione, i propositi suicidi e l'alcolismo.

Gli allievi della Scuola di Giornalismo di Urbino: "Discutiamo dell'indipendenza dei media" ( da "Articolo21.com" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti universitari, giornalisti studiosi esperti, direttori di scuole di giornalismo. (programma dettagliato in allegato). L'iniziativa ha riscosso un generale consenso da parte di tutti gli interpellati; il che ha dimostrato la diffusa consapevolezza della necessità di cambiare e di recuperare un valore fondamentale della democrazia come l'

"Anima" di Carlo Molino ( da "Napoli.com" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gaetano Coppola docente di poesie presso l'Università Popolare. Il club Unesco Napoli ha dato il suo patrocinio, così come l'Associazione Ancora di Partenope ed i due presidenti Danise Fortunato e Agostino Ragosta porteranno il loro saluto. Discuterrano del libro: Patrizio Ranieri - Direttore artistico del teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere e direttore della Compagnia d'

Seychelles: Monette Rose confermata manager regionale per l'Italia ( da "GuidaViaggi.it" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a seguito del passaggio della gestione da pubblico a società a gestione mista pubblico/privato, la nomina di Alain St. Ange operatore alberghiero delle Seychelles, quale direttore dell'ufficio marketing. Le isole delle Seychelles continuano ad essere dipendenti dalla loro industria del turismo, che rimane il pilastro dell?

Assemblea annuale Cna Forlì-Cesena ( da "RomagnaOggi.it" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: presidente CNA Forlì-Cesena, saluti di Giordano Conti sindaco di Cesena e Massimo Bulbi, presidente Provincia Forlì-Cesena ; intervengono Tiziano Alessandrini, presidente CCIAA ; Massimo Spisni docente di Finanza Aziendale presso l'Università di Bologna; Vasco Errani, presidente Regione Emilia Romagna.

Fiume Magra: normativa sugli interventi di asportazione di materiale in alveo. ( da "Cittàdellaspezia.com" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anche la possibilità di costituzione di consorzi pubblico-privati laddove sia necessario garantire la stabilità nel tempo di configurazioni di alveo dragato ai fini della mitigazione del rischio idraulico, a condizione che l'utilizzo dei sedimenti periodicamente asportati avvenga secondo le priorità indicate, con particolare riferimento all'uso per il ripascimento degli arenili,

Scuola/ Al via a Milano mostra interattiva su gestione ( da "Virgilio Notizie" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma non sentiamo spesso le voci dei giovani - sottolinea Davide Diamantini, docente della facoltà di Scienze della Formazione del'università di Milano-Bicocca -. Lo scopo del progetto non è quello di delegare ai ragazzi la gestione dei conflitti, al di là delle responsabilità degli adulti, ma di riuscire a metterli a tema in modo congiunto".

LA PROVINCIA DI MATERA PROMUOVE IL PROGETTO "ETHOS" ( da "Basilicanet.it" del 16-03-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: la carta da giocare per frenare la fuga dei cervelli. La Provincia di Matera ha infatti inteso promuovere Ethos proprio nellâ??ottica di un percorso di riappropriazione del proprio capitale intellettuale, dove le risorse di un territorio si specializzano per dare una chance al proprio presente restando nella terra natia.

Nipote per un giorno ( da "superEva notizie" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Emergenza chirurgica alla Seconda Università di Napoli, noto Medico senza frontiere', infatti ha messo a punto un piano di rilancio della struttura che prevede, nei prossimi mesi l'istituzione di un centro di ricerca geriatrica internazionale e l'apertura di un moderno Hospice per malati terminali,

Ignoti piromani danno alle fiammeuno dei <dammusi> dell'antico borgo ( da "Sicilia, La" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia contemporanea presso l'Università di Messina. Nella seconda parte della serata, momenti di grande spettacolo culturale, con il poeta cuntastorie Giuseppe Cardello, vincitore assoluto del Nosside nel 2000 e ambasciatore del premio nel mondo che, con i suoi compagni di viaggio,il musicista Salvo Amore e il dicitore Pippò Galatà,

Iscrizioni per i due moduli della <Summer school> ( da "Sicilia, La" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: lettera di presentazione (a cura di un docente del proprio corso di studi). La quota di adesione è di 100 euro. Per maggiori informazioni contattare gli uffici dell'Area delle politiche comunitarie e internazionali dell'Università di Catania (Apoci), via Tomaselli 31, Catania; telefono: 095.

Il wireless di Milano non decolla ( da "01net" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Elaborato con la collaborazione di un gruppo di docenti universitari ed esperti del settore, il progetto prevede di dotare la città entro il 2009 di una rete in banda larga e senza fili, accessibile da quattromila luoghi all'aperto, ipotizzando la copertura della restante parte della città entro la data dell'Expo.

Tre incontri di spettacolo formativo sullo sport: questa sera il primo appuntamento al Rex ( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di tossicologia all'università di Padova). Gli incontri saranno moderati dal giornalista Domenico Lanzilotta, e allietati da gag dei comici Marco e Pippo. «L'idea è promuovere lo sport sano - spiega Luca Silvestri, coordinatore della Commissione sport e tempo libero del Quartiere 4 Sud Est - coinvolgendo soprattutto le società sportive di base.

Corrado Bedogni nuovo Direttore generale dell'Asl CN 1 ( da "Targatocn.it" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Bedogni svolge attività di insegnamento presso la Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell?Università di Siena, occupandosi di problematiche inerenti l?organizzazione dei servizi ospedalieri. Ed ancora, è docente presso la Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell?università di Genova. .

Buon Giorno Cupra, il candidato Sindaco è D'Annibali ( da "Quotidiano.it, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mobilità: in ogni settore ci deve essere una collaborazione pubblico/privato per ottimizzare tutti gli interventi. - Progressi in agricoltura, nel commercio, nel turismo e nell'artigianato, in perfetto equilibrio con i valori paesaggistici, storici, culturali del nostro bellissimo territorio. 16/03/2009

Magra: normativa su interventi di asportazione di materiale in alveo. ( da "Cittàdellaspezia.com" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anche la possibilità di costituzione di consorzi pubblico-privati laddove sia necessario garantire la stabilità nel tempo di configurazioni di alveo dragato ai fini della mitigazione del rischio idraulico, a condizione che l'utilizzo dei sedimenti periodicamente asportati avvenga secondo le priorità indicate, con particolare riferimento all'uso per il ripascimento degli arenili,

Andora: Energie rinnovabili in tempo di crisi ( da "Savona news" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Guido Paliaga (Docente di ?Tecniche per l?architettura del paesaggio? - Università di Genova), che affronterà la questione dei cambiamenti climatici; Davide Chiaroni (Energy & Strategy Group - Politecnico di Milano), che analizzerà il tema dei risvolti occupazionali generati dallo sviluppo del settore delle energie rinnovabili;

Unioncamere Piemonte: dal 26 al 29 marzo Campus, salone della nuova agricoltura ( da "Sestopotere.com" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: arco di due giornate (giovedì 26 / venerdì 27) dedicate alla Ricerca e all'Innovazione nell'Agricoltura. L'Unione regionale invita le imprese, le università, i parchi scientifici e i centri di ricerca pubblici e privati con sede nella Regione Piemonte ad inviare la propria candidatura per la presentazione di progetti o prodotti innovativi.

Morosini, emozione e mondanità alla festa del Mak P 100 ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: condividere con voi i tre anni di scuola" ha detto Simone Pletto, nel suo saluto, ringraziando docenti e genitori a nome del corso. Eleganti toilette, il valzer con le mamme, momento di grande suggestione, al quale si sono preparati mamme e allievi con lezioni di ballo e prove dall'esito positivo: un po' imbarazzati, ma orgogliosi gli uni e le altre.

Muraro: Si creerebbero nuovi fabbricati più adatti ai giovani ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attorno agli attuali edifici scolastici trasformati da accordi pubblico privati e cambi di destinazione d'uso. Il boccone è ghiotto, anche perché, con i nuovi poli formativi, in centro si libererebbe un tesoretto urbanistico di circa 100 mila metri cubi, da riempire e reinventare. Negozi di grandi firme e alberghi di lusso al posto delle scuole per una città bomboniera?

Scuola, la Cgil proclama uno sciopero generale ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: istruzione contro i tagli di risorse e di personale docente e Ata nelle scuole e nelle Università previsti dalla legge 133/2008 - dice una nota della Cgil -. Lo sciopero punta, inoltre, a rivendicare organici docenti e ATA stabili e funzionali al tempo scuola e all?offerta formativa, e a chiedere una soluzione al problema del precariato e il ripristino dei finanziamenti alle scuole.

Dal Maggiore all'Europa: via a un corso di specializzazione sulle malattie del fegato ( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Missale e Wedemeyer hanno invitato undici docenti di cui dieci europei ed uno dagli Stati Uniti d'America e un ospite speciale, Raymond Welsh docente di Molecular Genetics and Microbiology all?Università del Massachusetts (Usa), noto a tutta la comunità scientifica per i suoi studi di base di immunologia e immunopatologia.

Valle Telesina: Lubrano propone le <Favole per adulti> ( da "Sannio Online, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A di Benevento Mario Pedicini e di Mario Guida, editore dell?opera di Lubrano. Dopo una pausa pranzo con i docenti del Liceo di Foglianise presso un?azienda agrituristica della zona, il noto giornalista Rai incontrerà nel pomeriggio il rettore dell?Università del Sannio Filippo Bencardino.

FLC CGIL, SCIOPERO NAZIONALE E MANIFESTAZIONE IL 18 MARZO ( da "Basilicanet.it" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il rapporto alunni docenti sia lo stesso per tutte le parti d'Italia, che garantisca tempi certi per l'erogazione dei servizi del diritto allo studio universitario". La CGIL e la FLC fanno appello "a tutti i lavoratori e le lavoratrici ad aderire allo sciopero e alla manifestazione che si terrà davanti al palazzo della Giunta Regionale.

Animali: Martini, partnership pubblico-privato per sterilizzare randagi ( da "Adnkronos" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Animali: Martini, partnership pubblico-privato per sterilizzare randagi commenta 0 vota 0 tutte le notizie di SALUTE ultimo aggiornamento: 16 marzo, ore 16:41

Africa, G8 Italia: iniziativa su valutazione rischio e forum ( da "Velino.it, Il" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: finanziamento delle partnership pubblico-private nei progetti infrastrutturali attraverso interventi di valutazione e mitigazione del rischio. I paesi africani sono preoccupati della crisi economica, che finora li ha relativamente risparmiati. Questa, infatti, ha colpito più direttamente le aree mondo maggiormente sviluppate, nelle quali il settore privato è più grande e quindi più esposto.

Il giallo dei piatti di plastica l'esperto chiarisce il mistero ( da "Repubblica.it" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e le pubbliche amministrazioni. Queste ultime hanno il compito di raccogliere (tramite società pubblico-private ed ex municipalizzate) gli imballaggi presso le utenze domestiche (ma anche uffici e piccoli esercizi commerciali), mentre i produttori d'imballaggi, avvalendosi di specifici consorzi di filiera nazionali (per le materie plastiche il consorzio è il Corepla)

Arriva il pecorino <anti-colesterolo> ( da "Corriere.it" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Fisiologia all'Università di Cagliari. Il pecorino anticolesterolo è nato in un'azienda agricola di Grosseto grazie al lavoro dei ricercatori dell'équipe dei professori Pierlorenzo Secchiari (coordinatore nazionale del progetto) e Marcello Mele, docente di Zootecnia alla facoltà di Agraria dell'università di Pisa.

Storie di Nimby - Marangoni (Althesys): "Dietro le contestazioni un vero groviglio istituzionale" ( da "e-gazette" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: afferma Alessandro Marangoni, economista, docente all?Università Bocconi e a capo del centro ricerche Althesys di Milano specializzato nelle analisi energetiche e ambientali (www.althesys.com). ?Spesso vengono indicati come responsabili della paralisi dei progetti gli ecologisti - aggiunge Marangoni.

Nasce lascienzainrete.it, il web journal italiano della scienza e della ricerca ( da "Blogosfere" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il web journal italiano della scienza e della ricerca Pubblicato da Joshua Evangelista alle 20:03 in Current Affairs, Mass-media oggi, Web/Tech Vi segnalo l'appena nata rivista online www.lascienzainrete.it , un progetto fresco e dinamico per la divulgazione scientifica. La grafica è rilassante, gli argomenti interessanti e di facile comprensibilità anche a chi è "astemio"

Modena, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano renderà omaggio al professor Marco Biagi ( da "Sestopotere.com" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano renderà omaggio al professor Marco Biagi, il docente assassinato dalle Brigate Rosse, che sarà ricordato con un Convegno Internazionale su “Produttività, Investimento nel Capitale Umano e Occupazione Giovanile”, organizzato dalla Fondazione Marco Biagi, dall?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e da ADAPT.

Università Ferrara: da Belluno alla Sicilia più di 2000 presenze al Forum dell'Orientamento ( da "Sestopotere.com" del 16-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università e tante sono state le occasioni per gli studenti di rapportarsi direttamente con i docenti, partecipando agli incontri ed alle presentazioni delle Facoltà e dei corsi di laurea. Docenti, manager didattici e studenti tutor hanno esposto nei vari stand l'offerta formativa dell'Ateneo con informazioni e suggerimenti utili,


Articoli

Il pianista Leonardo Acone alla Sala Cho (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il pianista Leonardo Acone alla Sala Chopin Mercoledì 18 marzo quarto appuntamento con i Pomeriggi in Concerto di Napolinova Comunicato stampa Associazione Napolinova Mercoledì 18 marzo, alle ore 18.00, nella Sala Chopin (Palazzo Mastelloni, Piazza Carità n. 6 Napoli), quarto appuntamento con i "Pomeriggi in Concerto", organizzati dall'Associazione Napolinova. Leonardo Acone, pianista vincitore di vari concorsi e collaboratore di concertisti quali Andrea Noferini e Francesco De Angelis, nonché ricercatore di Letteratura Italiana e docente di Letteratura per l'infanzia presso l'Università degli Studi di Salerno propone un omaggio a Chopin Per informazioni tel.: 081.403963 cell.: 347.8430019 PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 16 marzo 2009 in: Prima del concerto » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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La scuola torna allo sciopero: docenti, studenti e personale amministrativo incroceranno le braccia,... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

La scuola torna allo sciopero: docenti, studenti e personale amministrativo incroceranno le braccia, mercoledì, per dire no ai tagli ed alla riforma. Uno sciopero, quello indetto da Flc Cgil e Gilda, che investe la scuola pubblica e privata dall'asilo all'università, dalla ricerca all'Afam fino alla formazione professionale passando anche per la scuola italiana all'estero. «Dobbiamo tutelare sia la qualità dell'offerta scolastica, anche in merito al tempo pieno per le famiglie - spiega Pantaleo di Cgil - che la condizione lavorativa di 200 mila precari che rischiano di sparire dalla scuola, oltre a tutti i docenti di ruolo che risulteranno in sovrannumero». (L. Loi/ass)

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Scuola di Chirurgia, Roviaro direttore (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola di Chirurgia, Roviaro direttore Il bozzolese designato da 120 docenti e primari della Statale di Milano BOZZOLO. Grande soddisfazione in paese per la nuova nomina del bozzolese Giancarlo Roviaro. Il Consiglio delle scuole di specialità di Chirurgia dell'Università Statale di Milano, costituito da 120 docenti universitari e primari ospedalieri, lo ha nominato direttore della Nuova Scuola riunita di Chirurgia. Con le nuove norme di legge, le varie scuole di chirurgia han dovuto riunirsi in una unica. Questa diventerà, con più di 180 specializzandi, la più grande scuola di Chirurgia d'Italia. Il sindaco Piergiorgio Mussini si è congratulato per l'importante riconoscimento col prof. Roviaro, già insignito dal consiglio comunale di Bozzolo della cittadinanza onoraria. L'illustre cittadino mantiene ancora qui la sua abitazione; appena può, ritorna tra gli amici coi quali è cresciuto. Roviaro si è laureato a Padova nel 1970 specializzandosi in Chirurgia generale e Chirurgia toracica. A Padova ha percorso le iniziali tappe della carriera universitaria: borsista ministeriale, contrattista e assistente ordinario. Nel 1979 si è trasferito a Milano diventando nel 1982 professore associato di Chirurgia. Dal 1990 ha ricoperto l'incarico di direttore della clinica chirurgica dell'Ospedale San Giuseppe di Milano fino al 2003, quando è stato nominato direttore della clinica chirurgica 1ª dell'Università Statale presso la Fondazione Ospedale Maggiore Policlinico, Mangiagalli e Regina Elena di Milano. Ricordiamo che dal 1990 a oggi sono stati eseguiti sotto la sua direzione oltre 50.000 interventi chirurgici, di cui oltre 10.000 con la moderna tecnica mininvasiva laparoscopica e toracoscopica. All'inizio degli anni 90 ha effettuato in anteprima mondiale i primi interventi toracoscopici sul polmone e sul mediastino ed è considerato internazionalmente tra i pionieri della chirurgia mininvasiva. (a.p.)

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Sorgerà nell'area di San Salvi la nuova sede per il Dipartimento di Psicologia dell'U... (sezione: Cultura)

( da "Leggo" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Sorgerà nell'area di San Salvi la nuova sede per il Dipartimento di Psicologia dell'Università di Firenze, a pochi passi dal complesso di via della Torretta dove si trovano aule e presidenza della facoltà di Psicologia. Si tratta del padiglione 26, un tempo direzione dell'ospedale psichiatrico: un palazzina di tre piani nel corpo centrale e di due nelle ali, dove troveranno spazio laboratori, aule di studio, stanze per i docenti, sala di lettura e deposito della biblioteca di Psicologia. Al via, dunque, il trasferimento del Dipartimento, già operativo al nuovo indirizzo, dalla sede di Palazzo Vegni, in via San Niccolò. Il trasferimento del Dipartimento di Psicologia è stato programmato in attuazione del piano edilizio dell'ateneo, sulla base di una convenzione stipulata con l'Azienda Sanitaria di Firenze che ha concesso l'edificio in comodato all'Università.

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Il Peloponneso al Fracastoro Domani, 17 marzo, dalle 15 alle 17, alla Sala Cavali... (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 16 Marzo 2009 NECROLOGI Pagina 17 Il Peloponneso al «Fracastoro» Domani, 17 marzo, dalle 15 alle 17, alla Sala Cavali Il Peloponneso al «Fracastoro» Domani, 17 marzo, dalle 15 alle 17, alla Sala Cavalieri del Palazzo Ridolfi-Da Lisca, succursale del liceo «Montanari», in Stradone Maffei 3, prosegue il ciclo di conferenze «Il Peloponneso tra diaspora e rotte mediterranee» con l'intervento del professor Andrea Nanetti sul tema «Per una lettura in chiave globale della memoria storica del Peloponneso». Il ciclo di conferenze si pone all'interno del progetto «Antica messene 2009» che vede quattro licei cittadini, Agli Angeli, Fracastoro, Maffei e Montanari, costituiti in rete per l'orientamento e la formazione con un percorso che prevede, oltre alle conferenze, corsi di neogreco, seminari di cultura greca, laboratori ed una campagna di scavo in Grecia, nei luoghi dell'antica Messene. L'incontro è rivolto a docenti e studenti ed è aperto al pubblico. Naturalisti Veronesi Domani, 17 marzo, alle 17.30, al Museo Civico di Storia Naturale, in lungadige Porta Vittoria 9, il professor Bruno Sabelli, docente di Zoologia all'Università di Bologna, terrà la terza conferenza del ciclo: «Storie naturali di vertebrati marini», a titolo «Cetacei». Si presenta libro sugli adolescenti Mercoledì 18 marzo alle 20.45 nell'auditorium della chiesa dei Santi Apostoli in corso Cavour, sarà presentato il libro «Voglia di diventare grandi. Le piccole e grandi domande degli adolescenti allo psicologo» di Marco Cunico. Attraverso l'opera, edita da Città Nuova, lo psicologo e psicoterapeuta affronta le tematiche relative alla vita degli adolescenti, nel rapporto con genitori, educatori, insegnanti, amministratori. Alla presentazione parteciperanno Cunico, il professor Michele De Beni, psico-pedagogista, i coniugi Elisabetta e Alberto Golin che illustreranno l'esperienza di una coppia vive quotidianamente con figli adolescenti. L'incontro, moderato dal giornalista Roberto Zoppi, è promosso dal Consultorio Familiare Verona Sud in collaborazione col Centro di Pastorale Familiare, Centro di Cultura e Comunicazione delle Suore Paoline ed il patrocinio della Consulta Comunale della Famiglia. Riunione Stomizzati al Centro Marani L'Ais.Ve. (associazione incontinenti e stomizzati) dell'Ospedale Civile Maggiore organizza l'abituale riunione associativa di primavera che si terrà sabato 28 marzo, alle 11, al Centro «Marani» per il tesseramento e la relazione del programma per l'anno in corso. Alle 12.30 pranzo a «La Cola» sopra il borgo di Avesa. Prenotare i posti per il pranzo entro mercoledì 25 marzo telefonando alla vice presidente Liliana Panzarini allo 045.803.0658 (ore pomeridiane o serali) a, vice presidente dottor Maurizio Grazia al 335.539.6374, al segretario Dario Conti al 347.846.3128 oppure al Centro ospedaliero allo 045.812.2436 (con segreteria). Per chi non può partecipare alla riunione e vuole tesserarsi è possibile presso il Centro Stomizzati dell'Ospedale tutti i giovedì dalle 14.30 alle 16. All'acquario di Genova con i Cavalieri d'Italia Venerdì 20 marzo la sezione provinciale dell'Unci (Unione Cavalieri d'Italia) organizza una gita a Genova con questo programma: alle 7.15 partenza dal piazzale della stazione di Porta Nuova con pullman; arrivo a Genova verso le 10; visita all'Acquario dalle 11 alle 13; pranzo in ristorante; dalle 16 circa visita a piedi al Porto e centro storico e alle 17 rientro a Verona con arrivo alle 20.30 circa. la quota di partecipazione comprende: viaggio in pullman, biglietto di ingresso all'Acquario e pranzo in ristorante. Le prenotazioni devono essere fatte in segreteria Unci provinciale in via Carlo Cattaneo, telefono 045.800.1122 (con segreteria telefonica) e cellulare del presidente, cavalier bernardi 340.223.0119. Concorso floreale in via Stella In occasione della prima Festa di Primavera via Stella in fiore sabato 21 marzo, dalle 9.30 alle 19, organizzata dai commercianti di via Stella col patrocinio della prima Circoscrizione, è indetto un concorso denominato Primo Concorso «La più bella composizione floreale» dove sono invitati tutti i maestri fioristi che potranno esporre una propria creazione che verrà votata dalla gente durante tutta la giornata. Ecco il regolamento: possono partecipare al concorso le ditte che hanno un negozio di fiori; la composizione floreale è fatta a spese della ditta partecipante; la composizione florale deve avere un supporto (tripiede) e viene esposta lungo la via con la possibilità di mettere una pubblicità della ditta; tutte le composizioni avranno un numero per poter essere votate; verrà messa un'urna lungo la via che raccoglierà tutti i voti; alla sera verrà fatto lo spoglio delle schede di votazione e verrà premiata con una targa ricordo la composizione che avrà ottenuto il maggior numero di voti. Unione Parkinsoniani Continuano le attività dell'Unione Parkinsoniani con corsi e conferenze nel periodo primaverile. Nella sede di via Bertoni a Verona si svolgerà, sabato 21 marzo alle 10,30, la conferenza «I disturbi del sonno», relatore il dottor Gianluigi Veronesi. Sabato 18 aprile sarà la volta di «Aggiornamento sulla terapia farmacologia nella MP», relatore il dottor Antonino Sergi. Nella stessa giornata si terrà l'assemblea annuale dell'Unione. Sabato 16 maggio si svolgerà la conferenza «Alimentazione e farmaci nel malato di Parkinson», relatrice la dottoressa Emiliana Fincati. Proseguono, nel contempo, corsi ed attività motorie organizzate dell'Unione Parkinsoniani. I corsi si svolgono, a favore degli associati, nella sede di via Bertoni in collaborazione col dipartimento di riabilitazione dell'Ulss 20 e l'Università di Verona. Sempre in sede, in collaborazione con il Rotary Club di Soave ed il dottor Veronesi si svolge un corso di Tai Chi. Grazie alla fattiva collaborazione col dottor Crimi dell'Ulss 20 nonché col supporto del centro «Zerbato» di Tregnago si sta svolgendo un nuovo corso specifico per gli associati di quella zona. Corsi anche, nell'Ulss 21 e nell'Ulss 22 in collaborazione con le locali amministrazioni comunali. La sede dell'Unione Parkinsoniani di Verona é aperta nei soliti orari e giorni: lunedì, mercoledì, venerdì dalle 15 alle 17. Il presidente Maria Origano riceve su appuntamento mercoledì dalle 16 alle 17, tel. 349.52.83.925. Lezione sul verde con il Ctg Per iniziativa dell'Associazione animatori culturali e ambientali del Centro turistico giovanile, giovedì 19 marzo, alle 20.30, nella sede del Ctg in via Santa Maria in Chiavica 7, la professoressa Annamaria Conforti Calcagni, docente e storica dell'arte, terrà una lezione sul verd dal titolo «La ripresa del giardino formale e il caso del Giardino giusti».  

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ronchi in crisi, fuga verso venezia pochi voli: il traffico crolla del 17% (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

L'aeroporto regionale perde ruolo: molte le cause, dalla pista da sistemare al ruolo ancora non chiaro dei soci Ronchi in crisi, fuga verso Venezia Pochi voli: il traffico crolla del 17% UDINE. La crisi economica rallenta i traffici nei cieli: nel primo mese dell'anno a Ronchi è passato il 17% dei passeggeri in meno rispetto al 2008. Ma non è solo la congiuntura economica a preoccupare: un mix di fattori, "colposi" o casuali, prevedibili o meno, mette a serio rischio il futuro dello scalo regionale. Il menú è ricco: si va dalle lungaggini della doppia gestione "lottizzata" agli enti locali, ai debiti di Alitalia, alle necessità di investimenti per ristrutturare la pista. E ancora, soprattutto, alla mancanza di linee. Il crac Alitalia ha fatto perdere i voli su Milano e Napoli, e oltre a qualche tentativo di Ryanair, per ora non sono in vista atterraggi. La gestione. L'obiettivo di Regione ed enti locali è quello di arrivare a un'unica società di gestione. Attualmente l'aereoporto viene gestito da una Spa. Il 49% delle quote è in mano alla Regione, Il 51% è invece del Consorzio di comuni e Camere di commercio. L'italianissima struttura porta facilmente a un blocco: la Regione ha un potere ben limitato. I debiti. Un giorno chiave nella storia recente dell'aereporto è il 28 gennaio. Ad aggravare infatti la situazione del Consorzio, ci sono i debiti, che richiedono una ricapitalizzazione. Dopo il rinvio del 21 gennaio, entra ufficialmente in campo (anche nelle vicende del Consorzio) l'assessore ai Trasporti Riccardo Riccardi. Nel suo ufficio arrivano tutti, e il messaggio passa: la Regione deve salire sulla torre di controllo. A marzo arriva infatti l'ok al ripiano dei debiti. Il rebus fusione. Trovata l'intesa sulla strategia della Regione, bisogna trovare un modo per "limitare" il Consorzio. Ma ad aggiungere criticità c'è un vecchio contenzioso, con la Pizzarotti, la società che nei primi anni 90 ha effettuato lavori di ristrutturazione nello scalo. La soluzione migliore potrebbe essere quella di una fusione tra le due società. Ma la Regione non ha intenzione di accollarsi il rischio: quella è una vicenda del Consorzio, e la Giunta non vuole saperne. O si riesce a delimitare il rischio, accantonando nella "nuova" Spa un fondo dedicato coperto dal vecchio Consorzio, o non se ne fa nulla. L'ipotesi due è l'aumento di capitale: Consorzio e Regione potrebbero votare compatti per l'aumento, e il Consorzio, però, non sottoscriverebbe le quote. Come su una bilancia, il 50,1% scivolerebbe verso la Regione, e il gioco sarebbe fatto. In un modo o nell'altro, la cosa importante, ha spiegato Riccardi, è che «gli enti locali si siano uniti attorno a una strategia che la Regione ha sempre portato avanti». Privatizzazione. Una volta ottenuto il controllo, la Regione pensa a una gara per individuare un socio privato. E forse proprio allora la sinergia con Venezia auspicata dal presidente Tondo potrebbe, a regole di mercato, offrire uno sviluppo sistemico. Il passaggio dal pubblico al privato ha proprio questo come obiettivo: mettere nei posti chiave professionalità del settore. Crisi e linee. La congiuntura economica si fa sentire: a Ronchi in modo ancora piú pesante rispetto alla media nazionale. Ma la fuga di passeggeri è dovuta anche alla carenza di linee. Raggiungere Milano in aereo, dopo un tentativo fallito, è un sogno. Il volo su Roma, a sentire l'ultima interrogazione del deputato Pd Ettore Rosato, ha «costanti disservizi». La linea su Napoli non c'è piú. E, bene non dimenticarlo, Ronchi è un aereoporto atipico: scollegato dalla rete ferroviaria, anche se proprio su questo punto Riccardi si sta muovendo. Ancora, c'è bisogno, dice il presidente della Spa Roberto Dipiazza, della nuova pista. Forse, anche la crisi può aiutare lo scalo regionale a sistemare il passato e pensare il futuro. Beniamino Pagliaro

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"banchetti e volantini vietati in ateneo" - diego longhin (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Torino "Banchetti e volantini vietati in ateneo" Lo stop del rettore. E sulla sua audizione è scontro in Comune Oggi la decisione dell´Università A Palazzo Civico la minoranza vuole ascoltare Pelizzetti DIEGO LONGHIN «Non ho problemi ad essere ascoltato in Comune sui fatti di Palazzo Nuovo e su cosa l´ateneo intenda fare per evitare che si verifichino altri incidenti». Parole del rettore dell´università, Ezio Pelizzetti, che dovrebbero mettere pace nella maggioranza di Palazzo Civico, divisa sulla richiesta presentata da An, nel giorno in cui l´ateneo deciderà di bloccare banchetti e volantinaggi. L´onorevole Agostino Ghiglia e il capogruppo Roberto Ravello vorrebbero ascoltare il numero uno dell´ateneo dopo gli scontri tra la polizia e gli studenti di sinistra che volevano impedire al Fuan di raccogliere le firme per presentare la lista in vista delle elezioni. «Se mi chiameranno andrò a esporre le mie ragioni e quelle dell´università - aggiunge Pelizzetti ? L´incontro potrebbe servire anche a stemperare i toni». Nell´ultima riunione dei capigruppo il Pd e i Moderati avevano detto «no» all´audizione del rettore, mentre Prc e Sd erano d´accordo con la minoranza. Discussione rinviata alla seduta di oggi dove le parole di Pelizzetti potrebbero convincere tutti i capigruppo a dire «sì». Proprio oggi i vertici dell´ateneo torinese, che stanno ancora verificando la dinamica dei fatti che hanno portato allo scontro tra studenti e forze dell´ordine, decideranno di vietare banchetti e volantinaggio all´interno di tutte le sedi dell´università. Provvedimento che non ha scadenza: «La nostra prima preoccupazione - spiega Pelizzetti - è di garantire la regolarità didattica e l´incolumità degli studenti, dei docenti, del personale e di tutti coloro che frequentano i nostri edifici». Nessun banchetto e nessun volantinaggio, di qualsiasi colore politico, sarà tollerato per evitare che si riaccendano gli animi, soprattutto a Palazzo Nuovo. «Convocheremo poi le associazioni - aggiunge il rettore - per capire se c´è la volontà di trovare regole comuni da rispettare, sempre dopo la richiesta di autorizzazione». Come garantire la campagna elettorale in vista del voto? «Verranno allestiti spazi per affiggere i manifesti - dice - è previsto dal regolamento elettorale. Qualsiasi cosa al di fuori delle aree individuate non sarà consentito».

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Il Paradiso dantesco tra immagine e voce (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

IN CATTOLICA. LETTURA E RECITAZIONE Il Paradiso dantesco tra immagine e voce Terzo appuntamento per il ciclo «Dante. Il Paradiso. Il testo, l'immagine, la voce», in programma oggi pomeriggio alle 16.30 nella Sala polifunzionale dell'Università Cattolica, in via Trieste 17. L'iniziativa, coordinata dal professor Bortolo Martinelli, docente di Letteratura italiana, nasce dalla collaborazione tra il Dipartimento di Scienze storiche e filologiche e il Cut La Stanza. Durante l'incontro, interverrà Marco Corradini, docente di Storia della critica e della storiografia letteraria dell'Università Cattolica. L'analisi del testo sarà illustrata attraverso la proiezione di alcune immagini video riferite ai personaggi principali del Canto di riferimento. I singoli Canti della «Divina Commedia» di Dante Alighieri verranno in contemporanea letti nella loro versione integrale dagli attori del Centro Universitario Teatrale Cut La Stanza. Le conferenze rientrano nelle iniziative di formazione e di aggiornamento dei docenti, mentre per gli studenti danno luogo a crediti formativi. L'ingresso è libero; per ulteriori informazioni si può telefonare ai numeri 030 2406501 - 504.

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Brunati e Rosmini una grande amicizia (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

IL VOLUME. UN «INVENTARIO» CURATO DA GIUSEPPINA CALDERA PRESENTATO AL RECENTE CONVEGNO DI SALÒ Brunati e Rosmini una grande amicizia di Mario Baldoli Ben 791 lettere, quarantuno delle quali di Antonio Rosmini a Giuseppe Brunati negli anni dal 1819 al 1838: basterebbe questo carteggio a confermare l'importanza del volume «Il fondo Giuseppe Brunati. Inventario» (pp. 676) curato da Giuseppina Caldera, con la collaborazione di Elena Ledda: un catalogo che illumina, come è stato detto al convegno «Percorsi di un intellettuale illustre della Riviera benacense», recentemente tenuto a Salò, un aspetto della vita intellettuale italiana tra Congresso di Vienna ed esplosione romantico-risorgimentale. L'Inventario è un lavoro rigoroso, che ci restituisce carte personali, manoscritti di ricerche, lettere che rivelano la capacità di questo prete erudito di rapportarsi con intellettuali che hanno rivestito un ruolo chiave nella cultura dell'Ottocento. Grazie ad esso ora possiamo conoscere nella sua complessità questo studioso salodiano. Brunati nasce nel 1796; Rosmini nel 1797; muoiono nello stesso anno: 1855. Sono due amici, afferma Umberto Muratore, direttore del Centro studi rosminiani di Stresa, che hanno alcuni tratti in comune. Provengono da famiglie benestanti, perfezionano la loro vocazione attraverso una diversa scelta religiosa: Brunati entra nei Gesuiti, ma poi ne esce; Rosmini fonda un ordine religioso proprio. Ambedue vogliono servire la Chiesa attraverso l'esercizio della cultura. Conoscono bene le lingue classiche e il francese. Si prestano libri, si fanno amici gli stampatori, frugano nelle biblioteche dei seminari e degli ordini religiosi. LA LORO ATTUALITÀ? Muratore non ha dubbi: hanno intuito che la società si avviava verso un crescente stato di alfabetizzazione. Perciò pensavano che la Chiesa dovesse prepararsi alle nuove generazioni imparando a «dialogare con le intelligenze esigenti e a parlare loro di fede non in termini dogmatici ma ragionevoli e persuasivi». Entrambi affrontano studi di storia della Chiesa; Rosmini si addentra poi nella speculazione filosofica, mentre Brunati coltiva in prevalenza gli studi storici. Rosmini dà suggerimenti e consigli all'amico che glieli chiede. E' Umberto Alvarez, docente di Storia delle religioni all'Università di Yale (Usa) che ce li racconta. Così sappiamo che il roveretano esorta Brunati a «studii forti e severi, a viaggi di studio bene organizzati, al distacco dal troppo affetto ai parenti». Ancor giovane, il sacerdote salodiano scrive una grammatica ebraica e una greca («La vorrei meno ciarliera, meno dura e meno erudita», dice di essa il Rosmini); Brunati vagheggia una tipografia per la stampa in lingua greca ed ebraica da impiantarsi a Brescia per incrementare gli studi biblici. A soli ventisei anni il vescovo Gabrio Maria Nava lo chiama in seminario come docente di Sacra Scrittura e di Lingue orientali. Nel 1830 Brunati emette i voti semplici nella Compagnia di Gesù. A Roma è assai ricercato per la sua vasta dottrina in materia biblica e per i suoi studi di archeologia e di epigrafia. Proprio su questo tema Alfredo Valvo, docente di epigrafia latina all'Università Cattolica di Milano, parlando di «Brunati epigrafista gardesano», menziona lo scambio di informazioni col bresciano Giovanni Labus. Ne rievoca il lavoro sistematico che continua quello avviato nel '700 da Muratori, con rigoroso metodo scientifico nella ricerca e nell'interpretazione. A FINE CONVEGNO, Pino Mongiello, presidente dell'Ateneo di Salò, pone il problema del perchè il lungo e amichevole rapporto epistolare tra Brunati e Rosmini si interrompa nel 1838, cioè diciassette anni prima della loro morte. Che ci sia lo zampino dei Gesuiti, notoriamente ostili, allora, a Rosmini? O si sono perse le lettere che ne testimonierebbero la continuità? Il campo della ricerca è aperto, tanto più ora che, dopo il convegno di Salò, si apre una fase davvero nuova.

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CON DIGITAL BRIDGE I PROFUGHI RITROVANO LA VOCE DELLA LIBERTÀ DAL 14 AL 21 MARZO UNA DELEGAZIONE DI TRE SCUOLE ROMANE, CON LA FONDAZIONE MONDO DIGITALE E L'ASSOCIAZIONE BAMBINI+DIR (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 16 Marzo 2009 CON DIGITAL BRIDGE I PROFUGHI RITROVANO LA VOCE DELLA LIBERTÀ DAL 14 AL 21 MARZO UNA DELEGAZIONE DI TRE SCUOLE ROMANE, CON LA FONDAZIONE MONDO DIGITALE E L?ASSOCIAZIONE BAMBINI+DIRITTI, VIVRÀ NELLE TENDOPOLI DEI PROFUGHI SAHARAWI. Roma, 16 febbraio 2009 - È l?inizio dell?ultima fase del progetto Digital Bridge, la cooperazione alla pari. Giovedì 19 marzo, dal circolo didattico Papa Wojtyla di Roma, videoconferenza con la Wilaya di Aiaun: sarà presentata la prima comunità scolastica per lo sviluppo in un ambiente di apprendimento on line, con un forum interattivo per dibattere i temi della cooperazione e dell?integrazione. Per i profughi che vivono nelle tendopoli vicino a Tindouf, Internet è diventato ?fondamentale come l?acqua e l?aria che si respira?. Lo sostiene con determinazione Mohamed Takio, responsabile locale del progetto Digital Bridge, perché grazie alle nuove tecnologie della comunicazione ora la voce dei profughi Saharawi si può ascoltare ovunque. Il progetto di e-inclusion a favore del Popolo Saharawi, finanziato dalla Regione Lazio, coordinato dalla Fondazione Mondo Digitale, e realizzato sul territorio dell?associazione Bambini+diritti, ha portato infrastrutture tecnologiche, assistenza tecnica, piani didattici e formazione professionale. Ora la parola passa alle scuole, perché diventino testimoni e garanti della cooperazione alla pari, grazie ad un ambiente di apprendimento comune. L?appuntamento per seguire in diretta il collegamento da Roma è giovedì prossimo, 19 marzo, alle ore 12, nell?aula magna del circolo didattico Papa Wojtyla, in via Luca Passi 57. Dalla Wilaya di Aaiun, partecipano alla videoconferenza il governatore del campo profughi di Aaiun, Mohamed Lamin Daddi, il ministro dell´Educazione della Rasd, Mariam Ahmada, e i rappresentanti del Fronte Polisario in Italia, Fatima Mahfud e Khandud Hamdi. Coordina Matteo Mennini, dell?associazione Bambini+diritti. Dalla Capitale intervengono il neo assessore Vincenzo Maruccio (Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa, Regione Lazio), il direttore generale della Fondazione Mondo Digitale, Mirta Michilli, il dirigente scolastico dell?Itis Einstein, Alfredo Menichelli, il dirigente scolastico del liceo scientifico I. Newton, Mario Rusconi, la collaboratrice del dirigente scolastico del Circolo didattico Papa Wojtyla di Roma, Annalisa Colaiacomo, e Giovanni Intini dell?associazione Bambini+diritti. Il compito di presentare in anteprima la community per lo sviluppo come spazio di apprendimento comune per le scuole è affidato al direttore scientifico della Fondazione Mondo Digitale, Alfonso Molina, docente di Strategie delle tecnologie all?Università di Edimburgo. Inoltre, dal 14 al 21 marzo è in ?missione speciale? in Saharawi una delegazione di studenti e docenti delle tre scuole romane che partecipano al progetto Digital Bridge: due istituti di istruzione secondaria superiore, A. Einstein e I. Newton, e il 299° Circolo didattico Papa Wojtyla. Il ricco programma prevede appuntamenti istituzionali, con le autorità del governo saharawi in esilio, e incontri con i responsabili delle diverse strutture sociali, che hanno saputo realizzare, seppure in condizioni precarie, un?organizzazione efficiente all?insegna della partecipazione e dell?inclusione. Le tre scuole romane, affiancate dall?associazione Bambini+diritti, sono protagoniste della cooperazione ?alla pari?: ognuna di loro, secondo le caratteristiche specifiche dell?indirizzo di studio, realizza un progetto di cooperazione, mentre insieme danno vita alla prima comunità scolastica per lo sviluppo. I materiali prodotti, dai casi di studio ai manuali didattici, confluiranno nell?ambiente di apprendimento on line, progettato dalla Fondazione Mondo Digitale. Www. Mondodigitale. Org . <<BACK

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IL CORSO DI LAUREA IN IGIENE DENTALE ORGANIZZA L'IGIENISTA DENTALE. UNA PROFESSIONE EMERGENTE MARTEDI 24 MARZO E MERCOLEDI 25 MARZO 2009 DUE GIORNATE DEDICATE AI RAGAZZI CHE INTEND (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 16 Marzo 2009 IL CORSO DI LAUREA IN IGIENE DENTALE ORGANIZZA L?IGIENISTA DENTALE. UNA PROFESSIONE EMERGENTE MARTEDI 24 MARZO E MERCOLEDI 25 MARZO 2009 DUE GIORNATE DEDICATE AI RAGAZZI CHE INTENDONO CAPIRE IL RUOLO E IL MESTIERE DELL?IGIENISTA DENTALE DA UN PUNTO DI VISTA TEORICO E PRATICO AL FINE DI FACILITARE LA SCELTA UNIVERSITARIA Milano 16 marzo 2009- Nell?ambito delle iniziative di orientamento l?Università Vita-salute San Raffaele organizza due pomeriggi dedicati a far conoscere la professione dell?igienista dentale sia da un punto di vista teorico (24/03) sia da un punto di vista pratico, in laboratorio (25/3). La partecipazione è gratuita ma è richiesta la registrazione sul sito www. Unisr. It È prevista inoltre la visita del Centro di Igiene Orale e Prevenzione Il programma è il seguente: 24 marzo ? ore 15 L?igienista dentale e la professione Profilo professionale dell?igienista dentale; Definizione; Mansionario; Etica e codice deontologico; Concetti di prevenzione: Primaria- Secondaria- Terziaria; 25 marzo ? ore 15 - Aula Laboratorio Manichini. Elementi base di pratica clinica: Esame obiettivo del paziente intra ? extra orale; Strumentario: sonde , explorer , scaler , gracey; Sondaggio : compilazione cartella parodontale e rilevamento indici; Uso dello scaler : rimozione tartaro sopragengivale; Uso delle Gracey; Uso degli ultrasuoni. Università Vita-salute San Raffaele - Igiene Dentale (abilitante alla professione sanitaria di Igienista dentale): Sede: via Olgettina 58, 20132 Milano Il corso di laurea in Igiene dentale si sviluppa in tre anni e prevede 180 crediti formativi complessivi, articolati sui tre anni di corso, di cui 56 da acquisire in attività formative volte alla maturazione di specifiche capacità professionali. I laureati nella classe sono dotati di un´adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi patologici che si sviluppano in età evolutiva, adulta e geriatrica, sui quali si focalizza il loro intervento diagnostico; devono saper utilizzare almeno una lingua dell´Unione Europea, oltre l´italiano, nell´ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali e devono saper progettare ed affrontare studi epidemiologici e condurre ricerche sulle metodologie professionalizzanti seguendo un costante aggiornamento. Tra i suoi obiettivi il corso di laurea si pone inoltre l?attività di ricerca nell?ambito della materia, caratteristica irrinunciabile dello spirito dell?Università Vita-salute San Raffaele. Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste l´attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con la supervisione e la guida di tutori professionali appositamente assegnati e coordinata da un docente. . <<BACK

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VII EDIZIONE DE "LA BOTTEGA DEL MATEMATICO" (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 16 Marzo 2009 VII EDIZIONE DE "LA BOTTEGA DEL MATEMATICO" Bolzano, 16 marzo 2009 - Una proposta indirizzata agli studenti, con profitto scolastico eccellente, del quinto anno della scuola secondaria di secondo grado, allo scopo di avvicinarli alla matematica ed alle discipline scientifiche. Si svolgerà anche quest´anno a Salorno dal 30 marzo al 2 aprile la "Bottega del Matematico", un´iniziativa di Laboratorio e di orientamento alla Matematica. La Jugendheim "Haus Noldin" di Salorno sarà, come di consueto, la sede di questa esperienza ?unica? nel suo genere, finalizzata a far conoscere il lavoro del matematico e del ricercatore a ragazzi che hanno risultati eccellenti in tutte le discipline, in particolare in matematica e scienze. Organizzata dall?Intendenza scolastica italiana e destinata ai ragazzi delle quinte classi, l?iniziativa, curata dall?ispettore Paolo Lorenzi, si è rivelata negli anni una preziosa fonte di indicazioni didattiche per i docenti, di stimoli per gli studenti e di materiali e metodi per la divulgazione della matematica. La Bottega è una delle esperienze condotte negli ultimi anni in collaborazione con le Università di Milano e Trento e con il Centro Matematita, il Centro Interuniversitario di Ricerca per la Comunicazione e l´Apprendimento Informale della Matematica, di cui sono componenti del consiglio scientifico tutti i professori presenti a Salorno, vale a dire: la prof. Ssa Simonetta Di Sieno del Dipartimento di Matematica dell?Università di Milano e i professori Italo Tamanini e Domenico Luminati del Dipartimento di Matematica dell?Università di Trento. Anche nel corso di questa edizione verranno introdotte delle iniziative rivolte alle scuole primarie e secondarie di primo grado. Infatti, approfittando della presenza di tanti matematici quest?anno saranno organizzate delle attività per i bambini e le bambine del primo ciclo; gli alunni costruiranno cubi, ipercubi e figure ?impossibili? e si cimenteranno nel fare esperienza con una matematica forse inconsueta. Le classi saranno ospitate presso la ?Haus Noldin? di Salorno ed i gruppi dei bambini della primaria saranno tenuti anche dai ragazzi che partecipano alla ?Bottega?. Per fare sì che l?esperienza della "Bottega" non rimanga fine a se stessa, inoltre, tutti i partecipanti riceveranno un abbonamento alla rivista ?Per la tangente?, edita dall?Università di Milano, aperta anche alla collaborazione con gli studenti. Il pomeriggio del giorno 2 aprile, dalle ore 15. 00 alle ore 17. 00, si terrà una presentazione dei lavori dei gruppi alla quale saranno presenti il sovrintendente, l?assessore, il preside della Facoltà di Scienze di Trento, alcuni dirigenti scolastici ed i docenti di Matematica e Fisica della provincia che desidereranno intervenire. . <<BACK

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GLI AZIONISTI DI MINORANZA DI ALITALIA LINEE AEREE SPA CITANO IN GIUDIZIO SILVIO BERLUSCONI (sezione: Cultura)

( da "marketpress.info" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Lunedì 16 Marzo 2009 GLI AZIONISTI DI MINORANZA DI ALITALIA LINEE AEREE SPA CITANO IN GIUDIZIO SILVIO BERLUSCONI Lecce, 16 marzo 2009 - Gli azionisti di minoranza di Alitalia Linee Aeree Spa, pesantemente danneggiati dalla operazione di cessione della ex Compagnia di Bandiera, hanno dato formale avvio all?azione legale. Il componente del Dipartimento Tematico ?Tutela del Consumatore? di Italia dei Valori, Giovanni D?agata, a cui gli azionisti si sono rivolti per la loro tutela, comunica che la prima udienza innanzi al Tribunale Civile di Lecce è fissata a luglio L?avv. Francesco Toto, ha provveduto a notificare all?On. Silvio Berlusconi un atto di citazione in giudizio a comparire innanzi al Tribunale Civile di Lecce, al fine di ottenere la condanna al risarcimento del danno subito. Per l?avv. Toto si configura la responsabilità ex art. 2043 c. C. (per la tutela in via extracontrattuale del diritto di credito) dell?On. Le Berlusconi per illecita interferenza nell?altrui relazione commerciale. In particolare le esternazioni del Presidente Berlusconi orientate alla censura della convenienza economica del piano di acquisto proposto da Air France, hanno dato vita ad una indebita interferenza nella relazione contrattuale in fieri tra Air France Klm ed Alitalia. Proprio nel momento decisivo e più delicato della trattativa per la cessione della compagnia di bandiera, le affermazioni dell?On. Le Berlusconi portarono Air France-klm a fare un passo indietro, malgrado Alitalia avesse ritenuto nel dicembre 2007 che la proposta non vincolante trasmessa da Air France-klm offrisse alla società la soluzione appropriata per la salvaguardia del complessivo patrimonio dell?azienda. Ancora, nel piano proposto da Air France era prevista una Ops (offerta pubblica di scambio) che avrebbe salvaguardato le ragioni degli azionisti di minoranza. Per di più alle esternazioni dell?On. Le Berlusconi circa la maggiore vantaggiosità dell?operazione che avrebbe proposto la ?Cordata di patrioti? non è seguito alcun riscontro atteso l?assoluto azzeramento delle minoranze azionarie e dei loro diritti. Difendono l?avv. Toto il prof. Avv. Fernando Greco, docente di ?Diritto dei consumatori e del mercato? nella Facoltà di Giurisprudenza dell?Università del Salento e l?avv. Francesco D?agata, del Foro di Lecce. Lo smembramento di quella che dallo stesso On. Berlusconi è stata definita ?bad company? ha procurato agli azionisti di minoranza un danno pari al totale azzeramento del capitale azionario, lasciando come unica ed estrema alternativa quella del ricorso alla Giustizia Civile Ordinaria al fine di ottenere la riparazione dei danni subìti. La prima udienza, salvo differimenti, è fissata a luglio presso il Tribunale Civile di Lecce e chiunque riterrà di avere interesse a farlo potrà intervenire nel celebrando processo nei modi previsti dal vigente codice di procedura civile. . <<BACK

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<Non dite che queste non sono vite> (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cronaca di Cagliari Pagina 1014 Cristina, Eluana e le altre: intervista a Salvatore Pisu, medico e docente di Bioetica «Non dite che queste non sono vite» Cristina, Eluana e le altre: intervista a Salvatore Pisu, medico e docente di Bioetica Cosa succede nella coscienza di chi è in stato vegetativo --> Cosa succede nella coscienza di chi è in stato vegetativo Il caso di Cristina Pinna ripropone la questione dei pazienti in stato vegetativo. Come Eluana: né più né meno. In stato vegetativo l'una, in stato vegetativo l'altra. Il caso di Cristina Pinna, la cagliaritana di 42 anni che vive in stato vegetativo da 18 anni e, accudita dai genitori, ha gradualmente recuperato alcune delle capacità perse dopo l'emorragia cerebrale che l'ha colpita quando aveva 25 anni, è direttamente confrontabile a quello di Eluana Englaro, morta il mese scorso a Udine dopo la sospensione delle cure e dell'alimentazione forzata. Ne abbiamo parlato con Salvatore Pisu, medico dell'emergenza in servizio alla centrale operativa del 118 e docente di Bioetica all'università di Cagliari: «Spesso si fa confusione sui termini. Lo stato vegetativo è diverso dal coma. Se in entrambe le condizioni sembrerebbe che il paziente non abbia contenuti di coscienza (coscienza di sé e dell'ambiente circostante), nel coma non è risvegliabile mentre nello stato vegetativo ha cicli di sonno e veglia: in certe ore si muove, emette suoni, sposta la testa, muove gli occhi, sembra sorridere o piangere». Come Cristina. Ma anche come Eluana? «Eluana non poteva muovere il corpo perché, oltre alla lesione cerebrale, ne aveva anche una al midollo spinale che la paralizzava dal collo in giù, ma muoveva occhi e testa ». Cos'è lo stato vegetativo irreversibile? «Nel 1994 una task force di scienziati ha fatto lo stato dell'arte sulla materia. Si stabilì allora che lo stato vegetativo permanente viene definito irreversibile dopo il dodicesimo mese». Cristina è in questo stato da 18 anni. Eppure ha avuto miglioramenti. «E tanti come lei. La realtà è che lo studio del '94 è stato rimesso in discussione da altri più recenti. Ciò che sconcerta, nella sentenza della Cassazione di due anni fa sul caso Englaro, è che ci si sia riferiti ad acquisizioni che risalivano a tredici anni prima. Con i nuovi studi, sono stati rimessi in discussione vigorosamente sia la presunzione di mancanza di contenuti di coscienza sia l'irreversibilità. Per il primo punto, sono stati fatti studi (come quelli di Owen e Coleman pubblicati su ?Science? e sugli Annali dell'Accademia delle scienze di New York) con le neuroimmagini funzionali (attraverso la Pet) che evidenziano contenuti di coscienza nei pazienti in stato vegetativo: invitati a immaginare di giocare a tennis o di visitare la propria casa, ma anche quando gli sono state sottoposte affermazioni di volta in volta vere o false sulla loro vita, il loro cervello ha reagito esattamente come quello di soggetti sani». E l'irreversibilità? «Si ha sempre più spesso notizia di pazienti che dopo il primo anno di stato vegetativo danno segni notevoli di miglioramento. Per esempio, Gian Battista Guizzetti, primario del reparto per malati in stato vegetativo del Don Orione di Bergamo, segnala dodici pazienti che hanno avuto miglioramenti netti: alcuni di loro sono addirittura rientrati a casa». Anche Cristina Pinna è rientrata a casa e sembra le abbia fatto bene. «Il caso è emblematico: contro il parere dei medici (che qualche volta farebbero bene ad astenersi) e degli amici, i genitori di Cristina hanno fatto prevalere l'amore. Che vuol dire accudire la paziente, non farle venire le piaghe da decubito, insegnarle deglutizione e respirazione, parlarle come si fa con qualsiasi persona, lavarla. Questi genitori, che non sono degli eroi, hanno fatto ciò che avrebbero voluto fare i genitori di Terri Schiavo e che hanno fatto le suore misericordine che accudivano Eluana». Cristina, come Eluana, disse che non avrebbe accettato di vivere in queste condizioni. «La libertà è un valore fondamentale, e giustamente l'articolo 32 della Costituzione riconosce il diritto a non essere sottoposti a terapie (anche le più appropriate) contro la propria volontà. Ma qui abbiamo dei pazienti che, attualmente, non possono confermare o smentire una volontà manifestata in altri tempi e altre circostanze: allora occorre un pregiudizio positivo nei confronti della vita». C'è chi dice che lo stato vegetativo non è vita. «Chi lo dice non sa quel che dice. Altra cosa è dire che non è una vita degna di essere vissuta: questo può deciderlo solo il paziente. Senza che da ciò derivi il diritto di chiedere di essere aiutati a morire da un medico. Detto questo, il medico ha il dovere di non accanirsi nella terapia». E il confine dove sta? «Un criterio definito non c'è: l'arte della medicina implica, istante per istante, la responsabilità delle decisioni del medico». MARCO NOCE

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bisogna ripensare il sistema museale pratese (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Prato Bisogna ripensare il sistema museale pratese In merito all'articolo "Prato, cenerentola delle città toscane", ritengo che l'attuale sistema museale pratese non abbia fino a questo momento prodotto gli esiti sperati. Da un lato riscontriamo, al di là della discussione sui dati provenienti dalla Regione, un numero di visitatori e turisti nettamente inferiore rispetto alle potenzialità. La gestione delle strutture culturali e museali presenti nella provincia appare, in realtà, troppo individualistica e frammentaria. Notiamo una gestione pubblica che non ha saputo esprimere un sistema integrato per cultura, professionalità, risorse industriali, umane e capacità gestionale. L'attuale crisi del tessile richiede la responsabilizzazione da parte di tutti e uno sforzo unitario per il rilancio culturale e turistico della città. La riduzione di visitatori e più generalmente dei flussi turistici nella provincia è legata solo in parte alla recessione mondiale. Manca, in realtà, un coordinamento unitario da parte delle istituzioni cittadine. Il Museo Pecci, in questo momento, vive più di ombre che di luce: l'impoverimento qualitativo dell'offerta culturale complessiva è dovuta, da un lato a una politica che lesina fondi al Museo Pecci, che lo mette ai margini rispetto al resto del mondo e dall'altro a una irragionevole chiusura verso la realtà imprenditoriale della città. Come se ciò non bastasse a curatori di fama mondiale, a differenza di quanto avviene nei musei americani, europei e negli ultimi anni alla Biennale di Venezia, non è consentito di partecipare all'organizzazione delle mostre istituzionali o private. Occorre quindi aprire un dibattito sulla possibilità di introdurre nuovi modelli gestionali pubblico-privati per consentire al Museo Pecci di acquisire nuove opere e selezionare periodicamente curatori che non siano incatenati alle logiche burocratiche, ma siano principalmente dei talent-scouts. E' necessario andare oltre le logiche di appartenenza politica e i titoli accademici e dare nuove opportunità ad o giovani operatori dell'arte contemporanea. La gestione pubblica del Museo Pecci, in venti anni di attività, non è, infatti, mai riuscita a dialogare con il contesto culturale sociale ed economico di Prato. I cittadini pratesi lo percepiscono come un "corpo estraneo" e gli artisti stranieri sono restii ad esporre in un contesto che appare così poco aperto alle novità. Ma l'intero sistema museale pratese non gode di miglior salute. L'assenza di un vero piano di marketing culturale e territoriale che privilegi la creazione di un marchio d'area, ha creato disfunzioni che sono sotto gli occhi di tutti. Manca una rete unica, ovvero un sistema di gestione e fruizione dei beni architettonici, culturali e naturali del territorio che consenta ai visitatori, attraverso un unico biglietto, di accedere al ventaglio delle offerte museali del territorio. Il Pecci dovrebbe diventare volano della contemporaneità di Prato, porta d'ingresso alle strutture museali al chiuso e all'aperto, attraverso l'istituzione di punti informativi di siti monumentali, archeologici e ambientali, ovviamente non prescindendo dall'offerta ricettiva alberghiera e agrituristica. Il 2009 è stato, inoltre, un'occasione mancata per celebrare adeguatamente il centenario del manifesto del movimento futurista, padre di tutte le avanguardie. Quest'occasione è stata invece colta al volo dai maggiori musei di arte contemporanea europei e italiani attraverso progetti articolati sul futurismo. Per fare tutto questo, però, è auspicabile una classe politica che sappia cogliere veramente i segni dei tempi e che in vista del bene comune abbia il coraggio di aprirsi al cambiamento e mostri una maggiore apertura al dialogo con tutte le categorie sociali, soggetti pubblici, privati e dell'associazionismo. Savino Marseglia (curatore indipendente)

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E' STATO membro del Cda della Srl <Servizi Portuali turis... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA LA SPEZIA pag. 2 E' STATO membro del Cda della Srl «Servizi Portuali turis... E' STATO membro del Cda della Srl «Servizi Portuali turistici» dal dicembre del 2007 al settembre del 2008 e la sua analisi sullo stato di salute della società mista pubblico-privata, in quel momento, è importante, soprattutto alla luce dei rilievi critici sollevati dal presidente uscente Monica Furia sui conti pregressi, Il dottor commercialista Giorgio Giorgi racconta: «Al momento delle mie dimissioni, la situazione economico-finanziaria della Srl era del tutto positiva. I pagamenti delle fatture, comprese quelle relative ad anni pregressi, erano stati normalizzati ed avvenivano nei tempi fisiologici (60 giorni); era stato assorbito, già pertanto ammortizzato, quasi l'intero costo sostenuto per la ristrutturazione di un braccio della banchina del Molo Dondero; non vi erano esposizioni nei confronti degli Istituti di Credito, anzi esisteva una liquidità che ritengo la società mai abbia avuto in passato. Ovviamente, almeno nei primi tempi dell'insediamento del Consiglio ricostituito per l'intero con la nomina di due nuovi membri da parte della dottoressa Annunziata Gallo, è stato necessario operare una revisione che non è poi stata tanto complicata se in poco tempo il CDA è riuscito ad avere una situazione molto reale e vicino a verità, anche e perché,e ciò va sottolineato, la gestione degli affari, movimenti debiti-crediti, della Società non era poi così insufficiente come si è preteso di far credere. Si è detto che il CDA non è stato in grado di gestire il personale per le pressioni ricevute: come? da chi? quando? in quale modo? Lo si denunci. E poi: "ci sono questioni legate ad assegni mai chiarite":è sufficiente (ma forse è più comodo non farlo) telefonare all'emittente o agli emittenti gli assegni per chiarire le questioni: dove sta il problema? E' stato sostenuto che alcune barche lasciavano gli ormeggi senza pagare (ci si riferisce al Chimera?) e si sono fatte, neppure tanto velatamente, allusioni a comportamenti non troppo leciti tenuti dai dipendenti operanti nel porticciolo: se si hanno le prove si portino, altrimenti si calunnia! E' sconcertante che il CDA, per obiettivi di bassissimo profilo, abbia denunciato fatti alterandone la sostanza e c'è, allora, da chiedersi se nello stesso modo si sarebbe presentato nell'ipotesi di una riconferma dei membri di nomina pubblica».

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"lettori nascosti", incontro con nicoletta costa (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Udine "Lettori nascosti", incontro con Nicoletta Costa Raccontare senza parole. Il mestiere di illustrare le storie per i bambini è il titolo della conferenza che la scrittrice e illustratrice Nicoletta Costa terrà oggi, alle 17, nell'aula 17 del polo pedagogico dell'Università di Udine, in via Margreth 3. Introdurrà Francesco Russo, docente di Storia della pedagogia all'ateneo friulano. L'appuntamento inaugura il ciclo di incontri "Stanare i lettori nascosti 2" organizzato dalla facoltà di Scienze della formazione dell'Università in collaborazione con la Biblioteca civica Joppi di Udine e l'Istituto Jacques Maritain. Nicoletta Costa è l'illustratrice italiana più pubblicata con circa 150 titoli, tradotti in varie lingue, ed è una delle più amate dai bambini. Dal 1980 racconta il mondo dell'infanzia con segno inconfondibile dando vita a moltissimi personaggi. Laureata in Architettura, dopo pochi anni lasciò la professione per dedicarsi alla sua grande passione: scrivere e illustrare libri per bambini. Costa, triestina, esordisce a soli dodici anni con la Storia del pesciolino piccolo. Nel 1986 a Barcellona vince il premio "Catalonia d'Illustraciò" e nel 1988 a Belgrado il "Golden Pen". Nel 1989 e nel '94 riceve il premio "Andersen - Il mondo per l'infanzia". Nel 1993 cura la scenografia e i costumi per Hansel e Gretel di Humperdink. Nel 2002 vince il Premio Grinzane Junior. Il ciclo che comincia oggi prevede altri quattro incontri, sempre presso il polo pedagogico, con inizio alle 17. Martedì 17 marzo, conferenza delle scrittrici Francesca Longo e Valentina Misgur su "La letteratura per adolescenti: una porta sui classici e i contemporanei". Lunedì 23 marzo sarà la volta di Franca Cimetta, Anna Di Fant e Cristina Grosso, dell'Università di Udine, che parleranno di "Libri in laboratorio: percorsi didattici". Sarà invece "Voce, che bello! Fare poesia con i bambini" il tema dell'incontro, lunedì 30 marzo, con la scrittrice e poetessa Chiara Carminati. Infine, "Quanti editori! Riconoscere la qualità nei libri per bambini e ragazzi" è il titolo dell'ultimo appuntamento, lunedì 6 aprile, con Marzia Plaino della Biblioteca civica Joppi.

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Caso Englaro, seminario su fine vita' e Costituzione (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

FERRARA CRONACA pag. 4 Caso Englaro, seminario su fine vita' e Costituzione UNIVERSITA' OGGI A SCIENZE GIURIDICHE «Il fine vita' e la Costituzione»: stamattina dalle 10 nella sala consiliare del dipartimento di Scienze Giuridiche (corso Ercole d'Este 44) si parla anche del caso Englaro'. E' in programma infatti un seminario, inserito nel dottorato di ricerca in Diritto Costituzionale, che porrà sotto la lente d'ingrandimento una delle vicende che di recente hanno più coinvolto e diviso l'opinione pubblica italiana. A promuovere questa riflessione, sotto il profilo del diritto, saranno i docenti Maria Cartabia dell'Università di Milano Bicocca' e Carlo Casonato dell'Università di Trento. Visto il rilievo del tema, il seminario è aperto a tutti gli interessati.

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Il Cnr continua ad assumere (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

CRONACA PISA pag. 2 Il Cnr continua ad assumere Maiani: «Tagli pesantissimi, ma riusciamo a garantire il turn over» LA RICERCA & LA CRISI DIRETTORE Federico Pieragnoli (Ascom-Confcommercio) SE IN TEMA di fondi per la ricerca l'Università piange, il Cnr non ride. Anche nella istituzione che è deputata a svolgere ricerca d'eccellenza, ed è fra l'altro presente a Pisa con uno dei suoi due centri di importanza nazionale (l'altro è a Bologna), le restrizioni di bilancio si fanno sentire. Al punto da far riconoscere al presidente nazionale Luciano Maiani, fisico teorico da pochi mesi insediato al vertice del Cnr, che le nostre attività di studio in molti settori rischiano di non essere più competitive a livello europeo. I tagli dei fondi alla ricerca appaiono dunque in grado di mettere in discussione quell'attività di indagine scientifica finalizzata all'ampliamento delle conoscenze nei principali settori di sviluppo, che è il compito istituzionale del Cnr: un obiettivo fondamentale, individuato nel quadro della cooperazione e della collaborazione con le Università e con altri soggetti sia pubblici sia privati. «Il Cnr ha detto Maiani è sempre più spesso minacciato dalla mancanza di finanziamenti adeguati e dalla insufficienza degli organici, anche se per il momento non siamo stati costretti a stringere la cinghia fino al punto di bloccare il turn over. Ma il problema ha aggiunto è che i ricercatori sono pochi in assoluto: basta dire che in Italia, rapportandoli al numero di abitanti, sono più o meno la metà di quelli sui cui possono contare i principali paesi europei. E nonostante questo i risultati scientifici che raggiungiamo sono di grande livello». Una situazione, quella del Cnr, purtroppo comune a molti altri settori della ricerca scientifica italiana, che non mancherà di riflettersi anche nell'Area di Ricerca di Pisa, concentrata nella zona di San Cataldo. Una delle più grandi d'Italia con i suoi undici istituti dove lavorano più di mille persone tra ricercatori, tecnici e personale amministrativo, dove hanno avuto origine 10 brevetti e oltre 1.000 pubblicazioni scientifiche internazionali solamente nell'ultimo anno di attività. Il professor Maiani che è docente di fisica teorica all'Università di Roma «La Sapienza», ha diretto l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e il Cern di Ginevra dopo Carlo Rubbia ha affrontato questi temi l'altra sera, quando è stato ospite del Rotary di Pisa presieduto dal professor Arnaldo Stefanini nell'ambito di una serie di conversazioni dedicate al mondo scientifico e ai problemi della ricerca in particolare che sono il tema prescelto per l'annata del club pisano. Alla riunione, che si è svolta all'hotel Duomo hanno partecipato anche i soci del Rotary "Pacinotti" e un pubblico di "addetti ai lavori" che hanno poi dato vita a un vivace dibattito. Erano infatti presenti, oltre al prefetto Benedetto Basile, il rettore dell'Università Marco Pasquali, il direttore della scuola «Sant'Anna» Maria Chiara Carrozza, il fondatore dell'area di ricerca del Cnr a San Cataldo Luigi Donato, il direttore della sezione pisana dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Giovanni Batignani, il direttore della sezione di scienze della scuola Normale Fabio Beltram e altri esponenti del mondo scientifico pisano dell'università e del Cnr. Image: 20090316/foto/7881.jpg

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Cent'anni a difesa della libertà di pensiero (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Cent'anni a difesa della libertà di pensiero --> Importante traguardo per la «Rivista di Filosofia Neoscolastica» fondata da padre Gemelli Lunedì 16 Marzo 2009 TERZA, pagina 25 e-mail print Merita davvero di essere commemorato il compimento del 100° anno di pubblicazione della Rivista di Filosofia Neoscolastica che, iniziata nel 1909 a Milano da una pattuglia di coraggiosi esponenti della filosofia che si rifaceva alle matrici della «Scolastica medievale», giunge, nel 2009, al rilevante traguardo del suo centesimo anno di vita. La Rivista aveva intrapreso le sue pubblicazioni, nel 1909, ad opera di padre Agostino Gemelli e di alcuni esponenti del pensiero cattolico di quegli inizi del Novecento, ben prima che iniziasse, a Milano, l'Università Cattolica (nel 1921) diventando poi, dopo l'istituzione della Facoltà di Lettere e Filosofia, la «Rivista filosofica» di quella Università, contrassegnata ormai abitualmente dalla sigla Rfn. Proprio per celebrare la ricorrenza di questo centenario, il Dipartimento di Filosofia dell'Università Cattolica di Milano ha indetto recentemente due giornate di studio. Dopo il saluto del rettore Lorenzo Ornaghi e dell'attuale direttore del Dipartimento di Filosofia, Alessandro Ghisalberti, si sono svolte due intense giornate di relazioni e di interventi che hanno illustrato e richiamato la complessa eredità di studi filosofici e storiografici che hanno contrassegnato, lungo un secolo di pubblicazioni dei fascicoli della Rfn, l'apporto di docenti della Università Cattolica e di numerosi altri studiosi, italiani e stranieri, nell'approfondimento di temi e problemi filosofici inerenti la storia del pensiero filosofico dall'antichità classica ai nostri giorni. Nella prima giornata del Convegno si sono succeduti diversi relatori che hanno riferito sui contributi relativi alle «Linee interpretative su Platone e Aristotele negli ultimi cinquant'anni della Rfn» e, successivamente, su «Gli studi di storia della filosofia medievale riguardanti l'Alto e il Basso Medioevo», quindi su «Religione ed etica nei riformatori del '500, con riguardo specifico alla Riforma protestante». Sono seguiti una rassegna degli studi «Sul pensiero del Seicento», apparsi nella seconda metà del Novecento, e quindi una relazione su «I contributi di Mariano Campo apparsi nella Rfn». Nella giornata successiva, si sono avvicendati ben tredici relatori (prevalentemente attuali docenti della Cattolica) che hanno illustrato i vari settori in cui le numerose annate della Rfn hanno spaziato, dai temi della filosofia del linguaggio (Savina Raynaud che ha segnalato l'esistenza di un numero monografico della Rfn già nel 1940), ai temi di «filosofia politica» nei contributi di Adriano Bausola (Evandro Botto), alla sottolineatura della presenza e del ruolo teoretico svolto da Gustavo Bontadini, oltre che nel suo indimenticabile insegnamento universitario sulle pagine della Rfn nella seconda meta del Novecento, teso a denunciare l'acrisia del dualismo gnoseologistico kantiano e a proporre l'attualità della metafisica classica rigorizzata (Dario Sacchi). Uno specifico contributo è stato presentato (da Domenico Bosco) su «Il soprannaturale e la psicologia, con una analisi dei contributi apparsi su Rfn, curati da padre Gemelli, noto studioso dei problemi della psicologia umana, oltre che infaticabile rettore della Cattolica. Successivamente Giuseppe Colombo ha richiamato l'attenzione sui contributi, affluiti sulla Rfn, relativi alla dialettica del rapporto «ragione e fede», ad esempio nel saggio del 1989 «La Scuola teologica milanese e l'evidenza della fede» (corredato da una Risposta con una successiva Replica, a cura di C. Vigna, ora in «Il frammento e l'Intero, Milano, ed. VeP, 2000; pp. 503-529). È seguito, in palese collegamento teoretico, un contributo di Massimo Marassi che ha passato in rassegna i saggi apparsi, negli ultimi decenni della Rfn, sul «problema del fondamento», suscitati da una proposta teoretica bontadiniana. Ha concluso la densa mattinata la relazione di Marco Paolinelli con un esame della «Concezione della neoscolastica nel pensiero di Sofia Vanni Rovighi». Nella tornata pomeridiana si sono succedute le relazioni di Adriano Pessina sugli apporti dati ai temi della genetica e della bioetica, nelle varie annate della Rfn, di Francesco Botturi sulle tematiche della filosofia morale, con notevoli contributi di S. Vanni Rovighi, di De Finance, di F. Viola, specie nella seconda metà del Novecento, e infine di Michele Lenoci sulle tematiche «Evidenza, verità e conoscenza», particolarmente presenti nelle annate della Rfn nella seconda meta del Novecento e sino ai nostri giorni. Ha concluso la serie delle suddette interessanti panoramiche storiografiche e filosofico-teoretiche sulle «cento annate» della Rfn una tavola rotonda, che ha esaminato il tema «Qual è il senso di una rivista filosofica oggi?», nel contesto delle risorse mediatiche e comunicative del nostro tempo. I due correlatori - Berti dell'Università di Padova e Fabris dell'Università di Pisa - hanno indicato quali siano gli impegni e i traguardi da perseguire da parte della ricerca filosofica contemporanea, rivendicando la indispensabilità di «riviste» specialistiche di filosofia per l'approfondimento critico del pensiero contemporaneo e per la formazione delle nuove generazioni di ricercatori. Angelo Marchesi 16/03/2009 nascosto-->

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ConvegniAlcol e dipendenza nei giovani Ore 14,30, sala auditorium Associazione artigiani, via Torretta 12, seminario su <Alcol e sicurezza dei giovani - Le politiche attive e le es (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

ConvegniAlcol e dipendenza nei giovani Ore 14,30, sala auditorium Associazione artigiani, via Torretta 12, seminario su «Alcol e sicurezza dei giovani - Le politiche attive e le esperienze di prevenzione nella provincia di Bergamo» organizzato dal gruppo Giovani imprenditori dell'Associazione artigiani, insieme ai gruppi giovani dell'Ascom e dell'Avis provinciale con il patrocinio dell'Asl di Bergamo --> Lunedì 16 Marzo 2009 AGENDA, pagina 18 e-mail print ConvegniAlcol e dipendenza nei giovani Ore 14,30, sala auditorium Associazione artigiani, via Torretta 12, seminario su «Alcol e sicurezza dei giovani - Le politiche attive e le esperienze di prevenzione nella provincia di Bergamo» organizzato dal gruppo Giovani imprenditori dell'Associazione artigiani, insieme ai gruppi giovani dell'Ascom e dell'Avis provinciale con il patrocinio dell'Asl di Bergamo. Dopo i saluti di Oscar Mora, Ettore Coffetti, Roberto Testa, Tiziano Gamba e Laura Tidone, interventi di Tiziana Codenotti, membro Consulta nazionale Alcol, ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali; Andrea Noventa, responsabile prevenzione Sert 1; Giorgio Luzzana, responsabile di medicina del lavoro Asl Bergamo; Mauro D'Anna, Luca Biffi, responsabile prevenzione Sert 2, Diego Salvi, Angelo Zibetti, Stefano Carrara e Barbara Giussani. CorsiFormazione volontari per corsi alfabetizzazione Ore 20,30, sede Arci, via Quarenghi 34, corso di formazione per volontari che svolgeranno attività di alfabetizzazione a cittadini immigrati. Redona, al campo sportivo corso per educare Fido Ore 20 al campo sportivo dell'oratorio di Redona in via Galimberti 4, il Gruppo cinofilo San Colombano organizza il corso di addestramento indirizzato al cinofilo principiante. Al corso, diretto a livello sportivo (quindi con la presenza attiva in campo del proprietario), sono ammessi cani di qualsiasi razza. Per informazioni telefonare ai numeri 347.5618869 o 347.2483210. Mapello, storia locale Ore 20,45, oratorio, continua il corso di storia locale sul tema «Le torri» organizzato dall'assessorato alla Cultura e dalla biblioteca comunale, curato e condotto dallo storico Gabriele Medolago. Tema della serata «Le torri e l'impianto medievale del territorio». feste e tradizioniColzate festeggia San Patrizio Ore 20, con partenza dalla parrocchiale, fiaccolata verso il santuario dedicato al Santo. IncontriI lunedì di San Bartolomeo Ore 18 e 21, al Centro culturale S. Bartolomeo, largo Belotti, 1, continua il ciclo sul tema «Incursioni spirituali - La mistica Sufi». Don Massimo Rizzi, parla sul tema «Storia e dottrina del sufismo: i secoli successivi». Il piano di zona «Longuelo» Ore 17,30, all'Urban Center di piazzale Alpini, nel corso della mostra del Piano di governo di territorio di Bergamo «Bergamo Futura», per «Spazio Progetti», presentazione del piano di zona «Longuelo» a cura dell'architetto Roberto Balbo. Poesie d'amore nel mondo antico Ore 21, auditorium di piazza della Libertà, nell'ambito della stagione di prosa, prosegue il ciclo «Poesia d'amore nel mondo antico» a cura di Bianca Maria Mariano, letture a cura di Franco Zadra. Tema della serata «Gioco» lettura e commento di epigrammi tratti dall'Antologia Palatina: Asclepiade, Callimaco, Meleagro. Intermezzo di danza con la ballerina Michela Vezzoli. Bonate Sotto, lo sviluppo sostenibile Ore 20,45, Centro socio culturale di via Santa Giulia, 3, nell'ambito dell'iniziativa «Bonate Economia solidale», Mario Salomone, docente dell'Università di Bergamo, parla su «Uno sviluppo sostenibile». Brembate Sopra, energie rinnovabili e risparmio energetico Ore 21, sala consiliare del Comune, via Caproni, assemblea pubblica sul tema «Energie rinnovabili e risparmio energetico» organizzata da Legambiente Armisa, associazione Sotto il Monte Solare e Comune di Brembate Sopra. Relatori: Mauro Manessi «Sotto il Monte Solare», Stefano Dentella «S.I.F.R.I.» e Marco Regazzoni «Ubi Banca Popolare Bergamo». Premolo, invito alla politica Apertura degli incontri di formazione alla politica in preparazione alle prossime elezioni amministrative locali, promossi dalle parrocchia e dalle Acli di Premolo, Parre e Ponte Nossa e da Azione Cattolica. Ore 20,45, sala Don Seghezzi, don Francesco Poli, assistente spirituale Acli Bergamo e direttore Ufficio Pastorale sociale della diocesi di Bergamo, parla sul tema: «La politica: un'etica condivisa per un reale servizio alla comunità». Seriate, speranze per la Terra Santa Ore 20,30, biblioteca comunale, incontro promosso dai Giovani delle Acli e del Circolo Acli di Seriate sul tema «Un germoglio di speranza per la Terra Santa». Mostre«Unscheduled 1 #» con Verde Nazzi e Zoppellaro Traffic Gallery di via San Tomaso 92, «Unscheduled # 1» di Massimiliano Nazzi, Paola Verde e Mattia Zoppellaro, curata da Rossella Moratto, visitabile fino al 21 marzo. I ritmi della techno sono il leitmotiv che lega la doppia personale di Paola Verde e Mattia Zoppellaro, un'incursione fotografica nella scena rave, e le installazioni sonore di Massimiliano Nazzi, sculture composte da vecchi elettrodomestici e altri materiali di recupero che producono ritmi ripetitivi di matrice techno-industrial. Arte Madì alla Galleria Marelia Galleria Marelia, via Guglielmo d'Alzano 2b, mostra «Madì - arte come invenzione»; fino al 30 aprile. Orario: 14-20. Bergamo Futura Urban Center di piazzale degli Alpini, «Bergamo Futura. Vieni a conoscere oggi come sarà la Bergamo di domani», mostra interattiva visitabile fino al 5 aprile. Orario: 15-19,30. Prenotazioni visite scolastiche (solo al mattino del mercoledì) e visite guidate per gruppi (negli orari di apertura della msotra), tel. 035.399.010-022. Billboards alla Galleria Manzoni Galleria Manzoni di via S. Tomaso 66, mostra «Billboards» dedicata alla fotografia di ricerca del milanese Maurizio Montagna (Milano 1964), docente del master di fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; fino al 4 aprile. Orari: 10-13 e 15-19. Convivio artistico al Caffè del Tasso Caffè del Tasso, Piazza Vecchia in Città Alta, mostra dell'artista toscano Francesco Verdi; fino al 29 marzo. Orario: 8-2. Icone russe fra storia e spiritualità Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, mostra «L'oro dell'anima. Icone russe dal XIV secolo del Museo Tretyakov di Mosca», viaggio attraverso cinque secoli di cultura, storia e spiritualità. L'evento, curato dalla Provincia in collaborazione con il Museo Tretyakov di Mosca, col patrocinio della Curia vescovile della Diocesi di Bergamo, Camera di Commercio, Università di Bergamo e Fondazione Russia Cristiana è visitabile fino al 14 giugno. Orario: 15-19. Ingresso libero. Il Segno dell'Altro Galleria Triangoloarte, via Palma il Vecchio 18/e, mostra «Il segno dell'Altro» di Paolo D'Angelo, Salvatore Falci ed Enzo Santambrogio; fino al 4 aprile. Orario: 10-12,30 e 16-19,30. La fauna delle Orobie nelle foto di Midali Museo civico di Scienze naturali «Enrico Caffi», piazza Cittadella, 10, mostra fotografica di Baldovino Midali dal titolo «Obiettivo animali: la fauna delle Orobie», per scoprire la flora e la fauna delle nostre montagne; fino al 31 maggio. Orario: 9-12,30 e 14,30-17,30. La video installazione di Hannah Collins Sala alla porta di Sant'Agostino, video installazione dell'artista inglese Hannah Collins «Solitude and Company»; fino al 12 aprile. Orario: 15,30-19. L'artista americano Marcelino Stuhmer Jade Art Gallery, via Piccinini, 2, prima personale dell'artista Marcelino Stuhmer che presenta il progetto «Get Ready to Shoot Yourself»: installazione, dipinti e lavoro fotografico ispirati al film «La signora di Shanghai»; fino al 26 aprile. Orario: 10-15 e 18,30-23. L'artista Enzo Catini studia la mela Sale del ristorante «Ai Santi» di Borgo Santa Caterina, fino al 19 aprile, «E il pensier si immela», studio sulla mela dell'artista Enzo Catini; una dozzina di quadri a tempera racconteranno la mela da angolazioni diverse, con uno stile creativo e moderno caratteristico di questo artista milanese che da anni vive e lavora ad Albino. Le opere di Camillo Campana Centro culturale S. Bartolomeo, largo Belotti 1, mostra di Camillo Campana; fino al 22 marzo. Orario: 10-12 e 16-19,30. Le opere di Giuseppe Albergoni Baioni Café, via Baioni 5, mostra di Giuseppe Albergoni «Colore bianco, ricerche superficiali»; fino al 17 aprile. Orario: 7-19. Lorenzo Boggi: arte da indossare omaggio al Futurismo Studio 2B Boggiarte, piazza Risorgimento, con ingresso anche da via Trecourt, collezione permanente delle opere raccolte, a partire dal 1967, dallo Studio «Centro Internazionale Arti Visive», e opera inedita dal titolo «Arte da indossare - omaggio al Futurismo 1909-2009» di Lorenzo Boggi. Fino al 15 marzo, ore 16-19,30. L'uomo e la macchina scatti di Massimo Colombo Sede Cgil di via Garibaldi 3, per iniziativa dell'assciazione LavoroDopo, mostra fotografica di Massimo Colombo dal titolo «Nero Officina». L'artista propone un viaggio nelle officine meccaniche dove gli uomini lavorano in simbiosi con la macchina. L'esposizione sarà visitabile fino al 3 aprile; orari: 9-12 e 15-18. Ingresso gratuito. Opere di Claude Viallat Galleria Fumagalli, via Paglia 28, mostra di Claude Viallat «Toiles, objects, cordes et filets» a cura di Annamaria Maggi; fino all'11 aprile. Personale di Arturo Sereni Ottobarradieci, via S. Bernardino, mostra personale di Arturo Sereni; fino al 21 marzo. Sicurezza, cadute dall'alto e in profondità Sala lettura biblioteca Caversazzi, via Torquato Tasso 4, mostra sulla sicurezza, cadute dall'alto e cadute in profondità organizzata dall'associazione «Amici delle Mura di Bergamo» in collaborazione con Asl, Cai, istituto comprensivo Donadoni, liceo artistico e sindacati; fino al 31 marzo. Orario: 14,30-18,30 e 20,30-23,30. Tuttosullalbero Mostra-laboratorio dell'Orto botanico, nella sala Viscontea, piazza Cittadella, fino al 31 maggio. Orario: 15-18,30. Mattino per scolaresche e su prenotazione domenica e festivi 10-13 e 15-18,30. Ingresso gratuito. Una città senza Sala Manzù, via Camozzi, passaggio via Sora, mostra di Maurizio Bonfanti dal titolo «Una città senza»; fino al 13 aprile. Orario: 16-19. Viaggi di Arno Stern Caffè Letterario, via San Bernardino 53, mostra fotografica «Viaggi di Arno Stern e la traccia naturale» a cura dell'associazione culturale il Segno e il Colore; fino al 27 marzo. Alzano Lombardo, le foto di Igor Kormyshev Mazzoleni Art Gallery, via Locatelli 1, mostra dell'artista, fotografo e scenografo russo Igor Kormyshev; fino al 5 aprile. Orario: 9,30-19. Alzano Lombardo, personale di Fabio Usvardi Mazzoleni Art Gallery, piazza Garibaldi, 1, mostra personale dell'artista milanese Fabio Usvardi dal titolo «Gli Oppiacei»; fino al 29 marzo. Orario: 9-23. Clusone, l'arte di sei donne Galleria d'arte contemporanea Franca Pezzoli, via Mazzini, collettiva «Femminile plurale» con opere di Cristiana De Pedrini, Christel Hermann, Elisabetta Vignato, Giosetta Fioroni, Roberta Savelli e Tania Pistone; fino al 23 marzo. Orario: 10-12,30 e 16-19,30. Ponte Nossa, Un mondo di favole Sala consiliare del municipio, mostra «Un mondo di favole» a cura del pittore premolese Giuseppe Magni e degli alunni della scuola elementare di Ponte Nossa in collaborazione con la biblioteca comunale e con l'associazione Linea Infinita; fino al 22 marzo. Orario: 20-22. Sarà possibile effettuare visite guidate riservate alle scuole prenotandosi al n. 035.702629 (di mattino Adriana Marinelli) o alla biblioteca di pomeriggio 035.704388. Romano di Lombardia, «Orizzonti» di Franco Zucchinali Sala Poker Ceasar della Mazzoleni Art Gallery, strada statale Soncinese, mostra di paesaggi inediti di Franco Zucchinali dal titolo «Orizzonti»; fino al 31 marzo. Aperta tutte le sere. Romano di Lombardia, le foto di Matteo Zanardi Vineria Osteria «Fuori Uso», via Patrioti Romanesi 6, mostra personale di fotografia «Nero Vivo», di Matteo Zanardi; fino al 18 aprile. Seriate, le opere di Daniela Formento Libreria Terzo Mondo, via Italia 73, esposizione delle opere della pittrice Daniela Formento; fino al 15 aprile. Torre Boldone, mostra missionaria Centro polivalente «Archibar» in piazza del Bersagliere, mostra missionaria di quadri di pittori vari con sculture in ceramica, rame, bronzo e legno. Il ricavato andrà sarà devoluto al progetto Gemma (adozioni a distanza) e per i bambini poveri del Terzo Mondo; fino all'8 aprile. Orario: 14-18. Torre Boldone, una donna per le donne Atrio del municipio, «Una donna per le donne» mostra fotografica di Livia Lecchi che illustra l'attività della dottoressa Daniela Armani nei quartieri poveri di Esmeraldas in Ecuador; fino al 28 marzo. Orario: 8,30-12,30 e 15,30-17,30. Treviglio, i capolavori della Cassa Rurale Sala esposizioni «G. Battista dell'Era», della Cassa Rurale, via Carcano, 15, mostra intitolata «I capolavori della Cassa Rurale», con esposizione dei gioielli della Pinacoteca e di due capolavori di proprietà dell'Accademia Carrara, «Storia di Gualtieri e Griselda» di Francesco di Stefano detto «il Pesellino» momentaneamente in esposizione a Treviglio dopo i lavori di restauro; fino al 29 marzo. Orario: 15-18. Treviolo, l'universo pittorico di Andy Studio d'arte Fioretti, via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, mostra personale dal titolo «Retroverso» di Andy; fino al 22 aprile. Tutti i giorni su appuntamento tel. 035.224593. Verdello, collettiva di scultori pittori stezzanesi Sala esposizioni del Centro civico, piazza Aldo Moro, collettiva di scultori e pittori stezzanesi; fino al 22 marzo. Orario: 15,30-18. MusicaFestival «Dialoghi della musica» Chiusura della la 3ª rassegna di musica barocca «Per cantare e Sonare» promossa dall'Associazione musicale Celidonia. Ore 21, auditorium San Sisto di Colognola (chiesa vecchia) di via Carlo Alberto, Barbara Strozzi Ensemble propone i «Sonino, Scherzino e l'Aure Sferzino». Società del Quartetto Ore 21, sala Piatti, nell'ambito della 105ª stagione concertistica della Società del Quartetto, esibizione di Sabrina Vivian Hopcker e Fabio Bidini, violino e pianoforte. Treviglio, musica al Clock Tower Ore 21,30, al Clock Tower, «Up all night», con i musicisti Renato Podestà, Alex Carceri e Giorgio Di Tullio. Sacre RappresentazioniUrgnano Ore 20,30, chiesa parrocchiale, il gruppo «Lab-oratorio teatrale» dell'oratorio di S. Giovanni Bianco presenta «Via Crucis testimoni oculari», liberamente tratta da un testo di Angelo Franchini. Settimana della caritàParrocchia S. Alessandro in Colonna Nella parrocchia di S. Alessandro in Colonna, settimana della carità sul tema «Disabilità: problema o risorsa?»; fino al 22 marzo. Ore 20,45, alla Domus, l'associazione «Piccoli passi per...» presenta le problematiche inerenti il disagio psichico. SolidarietàClusone, artigianato tessile per il Perù In piazza Uccelli, esposizione di artigianato tessile «Arte e Carità» con vendita di tappeti, ricami e maglioni a favore della «Familia Artesiana Maria Auxiliadora», visitabile fino al 5 aprile. Orari: 9-12; 15-19, chiuso il mercoledì. Tempo liberoLudoteca Parco Locatelli Al parco Locatelli, via Diaz 1, ingresso libero per i bambini/e della scuola dell'infanzia dai 3 ai 5 anni con gioco libero dalle 16 alle 18,30. Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. È possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo 035.711.220. 16/03/2009 nascosto-->

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C'ERANO studenti di tutte le scuole della Versilia, al seminario organizzato dall... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA VERSILIA pag. 7 C'ERANO studenti di tutte le scuole della Versilia, al seminario organizzato dall... C'ERANO studenti di tutte le scuole della Versilia, al seminario organizzato dall'associazione "I Volti della Pace", in collaborazione con l'assessorato alla pubblica istruzione della provincia nell'ambito del progetto di educazione alla pace. Il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti umani' è stato infatti lo spunto per una giornata che ha visto i riflettori puntati su tematiche da sempre seguite dall'associazione, nello specifico per questa edizione 2009 l'acqua, intesa come diritto per tutti, e lo studio dello sviluppo economico nel rispetto dei diritti dell'uomo. La giornata, che ha avuto come location Villa Borbone a Viareggio, ha dunque visto coinvolti una cinquantina di ragazzi dell'ultimo e penultimo anno delle superiori, provenienti da tutti gli istituti della Versilia (5 alunni per ciascuno), fatta eccezione per il liceo scientifico "Barsanti e Matteucci" che ha deciso di non partecipare ad alcune iniziative extracurriculari come protesta contro la riforma Gelmini. I LAVORI si sono aperti alle 9, con una prima introduzione dedicata alla Dichiarazione Universale dei Diritti umani' a cura del professor Raffaello Ciucci, docente di sociologia presso l'Università di Pisa. A seguire due interventi di Luca Martinelli, giornalista di "Altreconomia", il primo sul sistema economico e la violazione dei diritti, il secondo sull'acqua come diritto per l'uomo. Il pranzo è stato offerto come di consueto dall'Istituto professionale "G. Marconi - sezione Alberghiero", seguito poi da una performance teatrale sempre vicina ai temi trattati durante la mattinata. I ragazzi si sono poi divisi in gruppi di lavoro con il compito di aprire un dibattito ed esporre le conclusioni a commento della giornata. "E' importante partecipare a queste iniziative ha spiegato la professoressa del liceo classico Antonella Vischi perché ci sono diversi modi di fare scuola: uno di questi è proprio quello di cercare varie occasioni di incontro e stimolare il dibattito su tematiche normalmente poco affrontate durante le ore di lezione in classe''.

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La privacy salvò la sinistra tedesca (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-03-15 - pag: 4 autore: Tra Wall Street e la Gestapo. La riservatezza di Zurigo diventa legislazione nel 1934 La privacy salvò la sinistra tedesca di Giuseppe De Luca* P rima del 1935, la Svizzera non aveva una legislazione bancaria Non vi era perciò neppure un segreto bancario codificato. Di fatto, dalla fine dell'Ottocento, si era sviluppata una sottintesa relazione di discrezione fra le banche e i loro clienti che, attraverso la pratica comune, era diventata una sorta di legge non scritta, simile alla riservatezza professionale degli avvocati o dei preti. La condivisione dei valori della discrezione privata e il clima economico della belle époque non rendevano allora stringenti le prescrizioni normative. A dispetto della leggenda che vuole i conti numerati anonimi introdotti per evitare che la Gestapo si appropriasse dei capitali portati in Svizzera dalle grandi famiglie ebree di tutta Europa, l'atto ufficiale di nascita del segreto bancario elvetico è collegato direttamente alla crisi che investì il sistema creditizio federale, come quelli dei capitalismi occidentali, all'inizio degli anni Trenta. Erano gli effetti del crollo finanziario di Wall Street che attraverso la catena dei finanziamenti americani ai paesi europei si stava trasmettendo a tutti i sistemi creditizi del Vecchio Continente. Furono le difficoltà della Volksbank ad accelerare l'intervento legislativo dello Stato. La legge bancaria dell'8 novembre 1934, emanata per aumentare il controllo della Confederazione sui pericolanti istituti di credito nazionali, includeva il famoso art. 47, che estendeva il segreto bancario a tutti i cantoni e conferiva alla sua violazione il carattere di crimine penale; gli impiegati, i contabili e i direttori che avessero divulgato informazioni sui depositi e i nomi dei loro titolari potevano essere puniti con una multa fino a 20mila franchi o con il carcere fino a sei mesi. La legge ottenne 119 voti a favore e solo uno contrario. Il consenso politico sull'inserimento del segreto fu molto esteso anche per timore dell'aggressività del nazionalsocialismo. Ma la sua codificazione, entrata in vigore l'1 marzo 1935, appare soprattutto la logica progressione di una consuetudine già consolidata, a cui l'accresciuta attività informativa nei confronti dei clienti stranieri delle banche svizzere fornì un motivo addizionale. Walther Bringolf, leader del dissenso comunista e sindaco di Sciaffusa, ricordava che in Germania nel 1933 le associazioni politiche erano state sciolte dai nazionalsocialisti, ma avevano potuto salvare parte delle loro ricchezze trasferendole nelle banche svizzere. La Sinistra tedesca fu uno dei primi clienti a beneficiare del "porto sicuro" e dei conti cifrati anonimi delle banche della Confederazione elvetica, al pari dei molti rifugiati ebrei. La competitività del centro finanziario svizzero aumenta, nel corso del secondo dopoguerra, in seguito ad altri numerosi fattori: dalla tradizione bancaria alle risorse umane altamente qualificate, dall'esperienza tecnica alla stabilità politica e alla forza della sua valuta. Il segreto bancario, che ha garantito la riservatezza delle informazioni possedute dalle banche sui loro clienti, ha costituito uno dei principali vantaggi competitivi (anche se difficilmente quantificabile) per l'affermazione dell'hub finanziario elvetico, proprio nel momento in cui paesi confinanti come la Francia, la Germania e l'Italia stavano introducendo rigidi controlli sull'esportazione dei capitali e sull'evasione fiscale. Soggetta a forti discussioni e a severe critiche negli anni Sessanta e Settanta del XX secolo, negli ultimi vent'anni la protezione offerta dagli istitui elvetici è diventata più flessibile, specialmente per l'aumento della cooperazione internazionale contro il riciclaggio di capitali, mentre per le disparità di trattamento nel campo della tassazione, provoca ancora una fiera opposizione da parte dell'Unione europea. *Docente di Storia finanziaria, Università Statale Milano I CONSENSI La legge ottenne un solo voto contrario e subito nel Paese aumentarono i capitali delle grandi famiglie ebree e i fondi dei partiti comunisti

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L'Eldorado di internet, così vulnerabile (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-03-15 - pag: 9 autore: Nel Paese dov'è nato Skype l'elettronica ha quasi totalmente soppiantato la carta L'Eldorado di internet, così vulnerabile TALLINN. Dal nostro inviato «Ecco, questa è la mia carta d'identità». Sten Tamkivi ha un'aria informale come tutti nel quartier generale di Skypea Tallinn. Lui però è il capo, il Ceo estone del gruppo informatico acquisito da e- Bay ma cheè nato in questa città, dal cervello di un gruppo di giovani studenti. Quella che porge sembra una carta di credito con un microchip incorporato, ma in realtà è molto di più: un rettangolo di plastica che spiega perché il centro della Nato sulla cyberdifesa sorge a pochi chilometri da qui e non in Germania, Gran Bretagna o Stati Uniti. L'Estonia è l'Eldorado europeo di internet. Il 66% della popolazione utilizza il web. I pc sono nel 55% delle case e il 91% è collegato alla rete. Il 98% delle transazioni bancarie viene effettuato elettronicamente. Internet è ovunque. Ma senza internet l'Estonia si ferma. Tamkivi accende un computer e sorride: «Le faccio vedere come funziona». Si collega al portale dello Stato e digita il numero della sua carta di identità, la sua firma elettronica, quella che gli aprirà decine di porte. Piazza il cellulare sulla scrivania e aggiunge: «E ora aspettiamo qualche secondo». Cinque, non di più, e un bip segnala un messaggio. «Chiedono conferma che chi ha digitato le cifre sia effettivamente io. La Sim del mio telefono ha un chip con la mia firma elettronica, che equivale in tutto e per tutto a quella della carta d'identità. Ora confermo che sono proprio io, Sten Tamkivi». Il portale si apre ed è come se si spalancasse un Paese intero, qui, nel tepore della piccola sala riunioni di Skype. Tamkivi è un fiume in piena: «Attraverso questo sito posso registrare la nascita di un figlio. Posso iscriverlo a scuola, controllare presenze e voti. Posso pagare le tasse, votare, verificare i contributi previdenziali. Dimenticavo, posso controllare anche chi ha chiesto informazioni sul mio conto perché qui tutto è tracciato e trasparente». Anche i cellulari in Estonia stanno conquistando un ruolo importante grazie alla firma elettronica presente nelle Sim card, accettata da tutti perché chi garantisce sull'identità dell'utilizzatore è il Governo. Così Tamkivi si rigira tra le mani il telefonino e lo guarda quasi con riconoscenza. «Con questo posso pagare il parcheggio. Quando vado al pub a bere una birra o quando compro il giornale non mi servono spiccioli: per cifre fino a sei euro posso pagare con il telefonino. Digito il numero del titolare del bar o dell'edicola e l'accredito è immediato. E dalle prossime elezioni, con questa scatoletta, potrò anche votare». Ma come ha fatto la piccola Estonia a bruciare le tappe? Tamkivi ha già la risposta pronta: «Quando abbiamo riconquistato l'indipendenza nel 1991 il Paese non aveva infrastrutture. Ma avevamo giovani competenti formati negli anni di occupazione sovietica. Siamo partiti da zero ed è stato un vantaggio. Quando nel resto del mondo si usavano solo gli assegni per pagare, noi avevano già l'internet banking». Anche le riunioni del Consiglio dei ministri si svolgono senza fogli carta. Tutti hanno un computer e le decisioni vengono prese utilizzando soltanto il web: migliaia di alberi in meno da tagliare e una burocrazia ridotta al minimo. «Certamente internet è un vantaggio - sintetizza Tamel Tammet, docente di informatica all'Università di tecnologia di Tallinn – ma una società così profondamente integrata alla rete può essere un rischio». è il motivo che ha spinto l'Università a organizzare un master sulla sicurezza informatica, che partirà in autunno, con la collaborazione del centro per la cyberdifesa della Nato. «Soprattutto un vantaggio», chiosa il Ceo di Skype con un sorriso sardonico. «Sa quanto impiega il Fisco estone a restituire un credito d'imposta?Due giorni». An.Mi. TRA COMPUTER E CELLULARE Si può votare o iscrivere un figlio a scuola via web, con il telefonino si pagano le piccole spese - Il rischio è la fragilità della rete

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Le donne, gli uomini e l'eterno campionario degli equivoci (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Prima Pagina - data: 2009-03-16 num: - pag: 1 categoria: REDAZIONALE Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Le donne, gli uomini e l'eterno campionario degli equivoci O ggi sappiamo che maschi e femmine, identici per intelligenza e capacità, sono diversi soprattutto nel campo erotico. Le donne sanno esprimere molto meglio le proprie emozioni. Gli uomini non si raccontano i propri sentimenti, le proprie esperienze sessuali, i particolari della loro vita quotidiana. Le donne sì, ed inoltre si interessano alla vita intima dei loro conoscenti e dei divi dello spettacolo di cui conoscono amori, divorzi, rapporti coi figli. Gli uomini nulla. Le donne pensano molto all' amore e già a tredici, quattordici anni vanno in estasi per il loro attore preferito. L'uomo, invece quando guarda una donna qualsiasi o una diva pensa essenzialmente al sesso. Infine le donne amano l'amore e, quando si innamorano, diventano più belle, fioriscono. Gli uomini è come se avessero ricevuto un colpo in testa. I maschi sono attratti dalla bellezza vistosa, che però vedono in modo globale, senza riuscire ad analizzarla. Per eccitarli bastano due gambe accavallate, un seno che sporge, un culetto che si allontana dimenandosi. Anche le donne ammirano la bellezza maschile ma anche la forza, l'audacia, il coraggio, l'intelligenza, la passionalità. Apprezzano sia la personalità globale del maschio di cui colgono la carica vitale, il fascino di una vita vissuta, sia la sua personalità sociale: il successo e il potere. Esse istintivamente rifiutano l'uomo debole, timido, incerto, che striscia. Quando lasciano un uomo e lui le segue piangendo e pregandole di tornare lo disprezzano. Invece un maschio che ha lasciato una donna, se questa piange e lo scongiura, si commuove. Infine nell'erotismo maschile è importantissima la vista, mentre per la donna sono più importanti l'odore, la pelle, il suono, la parola, la musica, le sensazioni cenestesiche, quindi le carezze, l'abbraccio, il modo in cui ti bacia. Quanti equivoci nascono da queste differenze! Perché gli uomini sono attratti dalle donne che valorizzano il proprio corpo, il proprio erotismo, ma poi le temono, ne sono gelosi, le frenano. Salvo poi correre dietro quella che li seduce civettando. Ma anche le donne fanno lo stesso errore quando vogliono un uomo che ubbidisca ad ogni loro ordine in casa o fuori. Perché, quando sono riuscite a farne il loro servitore, non provano più per lui interesse erotico. E allora vorrebbero un «vero uomo» che sappia tener loro testa, far loro la corte, e che le porti in un luogo romantico a cenare al lume di candela. www.corriere.it/alberoni \\ Identici per capacità, diversi nel campo erotico

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Il Cavaliere: università ammortizzatore sociale per i parenti. E i prof: sbaglia (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Primo Piano - data: 2009-03-16 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE Il caso Il rettore di Padova, Milanesi: è come dire che tutti i politici sono ladri. Perotti: troppi corsi? Si diano i fondi in base alla qualità Il Cavaliere: università ammortizzatore sociale per i parenti. E i prof: sbaglia MILANO — Più che un consesso di cervelli, una famiglia allargata. L'Università italiana secondo Berlusconi si riassume in poche battute, che delineano un quadro devastante. Un mondo che «è diventato un sistema di ammortizzatori sociali, in cui ogni professore ha il figlio, il cugino, l'amico del figlio, il cognato che ha la cattedra con l'invenzione di un corso di laurea». Il premier, intervenendo ieri da Cernobbio sull'operato del ministro Mariastella Gelmini («capacissima e determinatissima»), non ha lesinato toni apocalittici, un po' alla Blade Runner: «Ho visto corsi di laurea che mi hanno fatto prima inorridire e poi ridere, come il corso in salute animale, che ha due iscritti in Italia». Nepotismo, spreco di risorse, calo vertiginoso della qualità. Accuse già note, pronunciate negli ultimi anni da molti tra coloro che, per rabbia o per amore, hanno voluto analizzare nel dettaglio il sistema universitario italiano. Tra questi c'è Roberto Perotti, economista politico alla Bocconi, un curriculum che passa per Mit e Columbia, un libro — L'università truccata, Einaudi — non tenero con la nostra accademia. «Ma se Berlusconi ha dichiarato che ogni professore ha un cugino o un parente inserito nell'Università... Immagino volesse creare un'iperbole, per rendere più pregnante il suo discorso. Che però, al netto di questa, non aggiunge niente di nuovo o costruttivo sul tema». Dei corsi con denominazione e contenuti «esotici», Perotti non vuole quasi sentir parlare. «Sono un problema appariscente e che fa notizia; sta di fatto che i professori sono illicenziabili, e non è abolendo questi corsi che si ridurranno i costi. Senza contare — prosegue — che non è pensabile che qualcuno decida quali corsi bocciare e quali no: chi se ne prenderebbe la responsabilità? La soluzione è distribuire i fondi a seconda della qualità: gli atenei migliori si prenderanno più finanziamenti, i peggiori potranno anche programmare corsi dai titoli assurdi, fatti male, con docenti incapaci. Poi, però, si arrangino». Una linea che non può non trovare d'accordo Vincenzo Milanesi, rettore dell'Università di Padova, membro della Crui, la Conferenza dei rettori delle Università italiane, tra i capofila di Aquis, l'Associazione per la qualità delle università statali nata esattamente un anno fa a Bologna. «Perché i casi di nepotismo, i corsi dai contenuti esotici ci sono, ma generalizzare in modo grottesco queste eccezioni serve solo a stordire l'opinione pubblica, creando le premesse per operare tagli indiscriminati che ridurrebbero il sistema alla paralisi, penalizzando anche gli atenei di qualità». Al rettore di Padova, quelle frasi da Cernobbio proprio non vanno giù, «è incredibile che il presidente del Consiglio faccia affermazioni di questo genere: dire che tutti i docenti universitari sono delinquenti sarebbe come affermare che tutti i politici sono ladri... Noi chiediamo, piuttosto, che a fronte di riforme necessarie ci sia un investimento in risorse che porti il nostro sistema ai livelli di finanziamento ed efficienza degli altri Paesi». Gabriela Jacomella

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Chinatown crescee dilaga in centro (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Chinatown crescee dilaga in centro il fenomeno Quasi raddoppiati in quattro anni i cinesi residenti in città CHINATOWN all'ombra della Lanterna. Per chi non se ne fosse accorto, oggi più che mai è una realtà con un confine geografico già tracciato. E a guardare gli indirizzi delle attività commerciali (328 imprese in tutto, dati della Camera di Commercio di Genova) è via Gramsci la strada che più di ogni altra si può paragonare a via Paolo Sarpi, il cuore della Chinatown milanese, cresciuta alle spalle del Parco Sempione. Ma, anche il commercio cinese avverte la crisi nera che dall'America sta sbriciolando i punti fermi dell'economia mondiale. «Gli ultimi arrivati non ce la fanno. Perchè, oltre alla crisi, il mercato è saturo di un modello che non può più funzionare», spiega l'esperta di immigrazione cinese Antonella Ceccagno, docente all'Università di Bologna e autrice del volume inchiesta "Ombre Cinesi?" (Carocci, 2008). E i numeri della Camera di commercio, confermano che la recessione colpisce anche le imprese made in China. Nel giro di appena un triennio, infatti, sono passate da 380 (tante ne erano registrate nel 2005), alle 328 odierne. Sono invece cresciuti i residenti, passati dai 588 del 2005 ai 930 odierni (fonte Questura). Numeri che, se messi in relazione con le attività, lasciano immaginare un fenomeno di immigrazione sommersa. «Non sono numeri di rilievo», precisano però dall'ufficio immigrazione della questura, diretto da Nicola Parisi. Tuttavia, solo a guardare i recenti fatti di cronaca nera, la clandestinità cinese è un fenomeno che non va sottovalutato: la studentessa dell'ateneo genovese Lin Lifen (25 anni) e Guo Dong Yang, 42 anni, l'uomo trovato morto insieme a lei in un appartamento di Novi Ligure alla fine di febbraio, erano entrambi clandestini. La giovane era arrivata in Italia con un permesso di soggiorno per studio (come altri 33 studenti immigrati tra il 2008 e il 2009, anche se gli studenti iscritti nelle facoltà genovesi sono 290), che però era scaduto. Il quarantenne, invece, di fatto domiciliato a Milano, era entrato in Italia senza alcun permesso e non aveva mai avviato alcuna pratica di regolarizzazione. «Sappiamo che ci sono organizzazioni illegali, sorta di agenzie di servizio che provvedono a far entrare i cinesi in Italia. Ma i rapporti con questo tipo di illegalità si interrompono non appena i cinesi si radicano sul territorio», dice Antonella Ceccagno che nel suo volume si è occupata essenzialmente di tre temi: criminalità. lavoro dei cinesi in Italia e tratta di persone dalla Cina verso l'Italia. «La tratta non esiste - sostiene Ceccagno - nel senso che non c'è l'intenzione di ridurre qualcuno in schiavitù: la molla dell'immigrazione è la speranza di ottenere il benessere economico. Ci sono quelli che riescono a fare strada e quelli che restano al palo». I numeri dell'imprenditoria (e segnatamente delle acquisizioni immobiliari che, in genere, precedono l'apertura di un'attività), parlano di almeno 328 persone che questo sogno l'hanno realizzato. Venti, tra i muri antichi di via Gramsci dove le attività"autoctone" hanno ceduto il passo al commercio targato Sol Levante. Ma i negozi di abbigliamento e merci varie a prezzi bassi costellano ormai tutta la città. Il caso più eclatante è il negozio di abbigliamento cinese che ha aperto al posto di Conte (dai vestiti classici cittadini alla produzione a basso costo) sotto i portici di piazza De Ferrari. Diverso il caso dell'Antico Caffè Laiolo di via Lomellini, dove i titolari hanno mantenuto intatto il fascino antico del bar. E unico anche l'esempio del negozio di arte e artigianato di via San Lorenzo 14/16 rosso che importa artigianato e dipinti. La criminalità, invece. «Bassissima, sommersa e circoscritta ai confini della comunità», dice ancora la studiosa dell'ateneo bolognese e l'asserzione trova conferma anche nelle statistiche dell'ufficio anticrimine della questura genovese. Nel 2008 sono stati appena sei i reati "emersi" commessi da persone asiatiche di cui soltanto uno commesso da un cinese. E se il presidente della Camera di commercio, Paolo Odone, in qualche modo vive come una minaccia al commercio locale la nascita della Chinatown sotto la Lanterna, l'Università la interpreta come un'opportunità da cogliere al volo, per portare nuova linfa e nuovi iscritti nelle aule dell'ateneo cittadino. Dalla facoltà di lingue, presieduta da Sergio Poli, che chiede a gran voce l'istituzione di una cattedra di cinese, al prorettore Michele Marsonet che pensa alla creazione di un china desk, dedicato agli studenti cinesi, 656 dall'anno accademico 2001 al 2008, sul modello dello sportello Sass, già attivo per gli studenti stranieri di tutte le nazionalità. Francesca Forleo forleo@ilsecoloxix.it 16/03/2009 IL NEGOZIO STORICO 16/03/2009

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Adesso paghiamo meno i manager (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia - NAZIONALE - sezione: Economia - data: 2009-03-16 num: - pag: 13 categoria: REDAZIONALE Lavoro e compensi/1 Il piano di Obama e il sistema europeo Adesso paghiamo meno i manager C avallo di battaglia della campagna elettorale di Obama, la moderazione delle retribuzioni dei vertici aziendali è stata di sicuro una propaganda molto efficace sull'opinione pubblica statunitense. La recente decisione di porre un salary cap di 500 mila dollari sulla remunerazione del ceo delle banche e delle imprese in salvataggio conferma tale filosofia e preannuncia ulteriori iniziative in tal senso. Il «comune sentire» negli Usa, esacerbato dalla recente notizia che 20 miliardi di dollari sarebbero stati pagati come bonus per il 2008 agli alti dirigenti delle maggiori banche, è che il top management sia pagato in eccesso rispetto al ruolo e al valore che produce per l'economia e la società e che, mediamente, le competenze e la moralità dell' élite direttiva siano modeste. E anche nel nostro Paese, in un rigurgito di comprensibile richiamo all'equità distributiva, è cresciuto un movimento molto critico nei confronti dei manager stockoptionisti , spesso accusati di avere accumulato fortune senza merito specifico. E a noi in effetti ancora sfugge il puzzle con cui una classe dirigente è riuscita a percepire elargizioni così cospicue in anni in cui si distruggeva progressivamente il valore economico delle società. Detto ciò, ed accodandoci ad una legittima richiesta collettiva di maggiore sobrietà e frugalità, crediamo che una valutazione generalizzata degli executive aziendali sia un esercizio fondamentalmente errato. Accomunare infatti tutte le imprese e i loro dirigenti in un unico calderone ha il difetto della rappresentatività: accanto ai casi di incompetenza e di disonestà, esistono molti casi di prudenza e di integrità. Le generalizzazioni rischiano perdipiù di produrre fenomeni di selezione avversa: comprimere forzosamente le retribuzioni e demonizzare l'attività del top management corrono il rischio di allontanare le persone migliori dalla conduzione delle imprese, proprio nel momento in cui queste sono più necessarie. Al di là di tutto ciò, è verosimile che nel mondo industrializzato si assisterà nei prossimi mesi a: 1) una riduzione o un congelamento dei valori medi di mercato della retribuzione fissa (stipendio base); 2) un ridimensionamento degli incentivi annuali o di breve periodo legati a: i)una minore capacità retributiva aziendale, ii) obiettivi di budget più impegnativi e pertanto più difficili da raggiungere, iii) una maggiore selettività nelle metriche della gestione per obiettivi (Mbo); 3) uno spostamento verso orizzonti temporali più lunghi di ricompensa variabile; 4) una estinzione di piani pregressi di incentivazione azionaria o una eventuale loro ridefinizione su parametri e importi sensibilmente inferiori; 5) l'inserimento di clausole di salvaguardia (es. clawback , cioè restituzione ex-post di somme percepite in caso di andamenti aziendali successivi negativi) o di risk sharing (compartecipazione al finanziamento dei piani di incentivazione a lungo termine da parte del management con risorse proprie). Tutto ciò in una tendenza generale che richiederà maggiore attenzione ai differenziali retributivi tra vertice aziendale e personale non direttivo. Tale divario era infatti aumentato in modo esorbitante negli ultimi 10 anni in Usa (meno in Europa), raggiungendo multipli compresi tra 200 e 400 (se l'usciere percepiva mille dollari netti al mese, l'amministratore delegato poteva arrivare a incassarne fino a 400 mila!), quando invece sia gli studi sulle best practices remunerative che alcuni osservatori in tema di corporate governance ritengono che tali delta dovrebbero essere contenuti e comunque mai superare multipli di 100. La ricetta generale è pertanto quella di correlare le retribuzioni del top management alla performance aziendale, cosa che non è stata la norma degli ultimi anni, in parte per le dinamiche distorsive delle stock option , in parte perché le aziende, orientate alla crescita accelerata, hanno premiato la variabile dimensionale rispetto al benessere dei clienti, degli azionisti, dei dipendenti, della comunità. E anche i consigli di amministrazione (a fortiori i membri che ricoprono ruoli nel comitato remunerazione) devono fare più professionalmente la loro parte, monitorando con più vigore le politiche retributive, senza nascondersi dietro deficit informativi, scarsa conoscenza delle tecniche di ricompensa o, peggio, collusioni con il gruppo dirigente. Negli ultimi anni le aziende hanno premiato la variabile dimensionale rispetto al benessere dei dipendenti e dei clienti di ARNALDO CAMUFFO Docente di Economia all'Università Bocconi e di SEVERINO SALVEMINI Docente di Economia all'Università Bocconi

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Invece i salari vanno aumentati (sezione: Cultura)

( da "Corriere Economia" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere Economia - NAZIONALE - sezione: Economia - data: 2009-03-16 num: - pag: 13 categoria: REDAZIONALE Lavoro e compensi/2 Il fallimento del concetto di flessibilità Invece i salari vanno aumentati L e certezze e le attese messianiche si spengono. Tutti diventiamo più riflessivi dinanzi alla depressione economica in corso. Ma, tuttavia, il dibattito non si fa vivace come dovrebbe, soprattutto in Europa, che è nella bufera e che rimane uno dei continenti decisivi per resistere alla crisi. In questo scenario fa veramente eccezione il bel contributo di Giovanni Tamburi su questo giornale il 2 marzo scorso, quando affronta il cuore del problema dal punto di vista dell'impresa industriale. Ma è ancora un caso troppo raro. Eppure negli Usa, in Europa e in Asia e in Sud America ci si sta confrontando con una crisi che peggiora di giorno in giorno dal punto di vista della produzione, con esodi di massa dalle città nelle campagne e con una disoccupazione che si farà sempre più pesante. Emerge un paradigma che a me non convince: quello dell'intervento statale in tutte le sue forme: dal sostegno all'indu-stria, alla creazione di tardivi sistemi di welfare o di sostegno sociale, mentre le ombre del protezionismo si fanno ogni giorno più forti proprio per l'effetto scatenante di tale paradigma. Intanto la depressione si fa mondiale. L'Europa dell'Est è sull'orlo del crollo. Eppure pochissimi si pongono i problemi delle cause non soltanto finanziarie della crisi. Affiorano tuttavia taluni ripensamenti. Sono timidi, ma decisivi e a mio parere occorre seguirli per percorrere non la via della continuità, ma del ripensamento, invece, della crescita capitalistica sin qui seguita. Mi ha colpito leggere, non sulla solita rivista accademica (lì non sarebbe stato possibile per problemi ideologici, del resto), ma sul Financial Times del 23 febbraio del 2009, quello che un bravissimo studioso come Paul de Grauwe scriveva in merito alla flessibilità e alla pochezza della massa salariale che da tale flessibilità derivava e deriva sul piano dei mercati interni europei e mondiali. è una questione, del resto, su cui spesso ho richiamato l'attenzione anche qui in Italia, da riformista non pentito, ma senza successo. La tesi di De Grauwe è quella secondo la quale in un sistema di economie aperte come le nostre — e che vogliamo continuare ad avere — la ciclicità e l'instabilità del capitalismo sono sempre dinanzi a noi per via degli eccessi di capacità produttiva che si determinano costantemente per il restringimento della domanda. La vertigine della crescita non è stata solo finanziaria, ma anche industriale. E abbiamo creduto ciecamente alle tesi degli economisti per i quali i profitti sarebbero aumentati grazie ai bassi salari. Per raggiungere questo obbiettivo si è fatto di tutto. L'Italia in testa, con livelli salariali quasi da mondo in via di sviluppo nei settori in cui la forza lavoro incide massicciamente sui costi. Eppure la nostra produttività è sempre stata bassissima. Non solo: tutti lamentavano la bassa crescita italiana rispetto all'Europa e , naturalmente, agli Usa. Il basso saggio salariale non dovrà essere considerato una delle cause di questa caduta dei profitti e di questa bassa produttività? La risposta è immediata: bassi salari, bassa domanda, scarsa propensione agli investimenti e ai profitti di lungo periodo. Per la produttività la risposta è più complessa: bassa produttività non solo delle imprese, ma dell'intero paese per i costi infrastrutturali, burocratici, ecc. Ma questo non era il mondo dove tutti, da destra e da sinistra, gridavano a gran voce che bisognava rendere più flessibile — ossia più precario e meno caro — il lavoro? Bei risultati: ora è più flessibile il profitto, che in un sistema a economia aperta non può che crescere grazie alla domanda aggregata e diminuire al diminuire di questa. «Elementare, Watson!» si sarebbe detto trent'anni or sono, quando ancora si poteva, senza timore di veder stroncata la carriera non solo accademica, leggere non solo e non tanto Keynes, ma, per esempio, Michal Kalecki, un geniale economista polacco che andrebbe ripubblicato e ristampato. Michele Salvati e Carlo Boffito lo introdussero in Italia e fu una grande stagione, ma se ne son perse le tracce, come del mio amato Hyman Minsky. Ora dalle colonne del «giornale più bello del mondo», (il Financial Times , appunto) come lo definiva Giovanni Agnelli, giungono messaggi inaspettati e in sintonia con quel pensiero. Non sarebbe ora di fermarsi, raccoglierli, quei pensieri e di riaprire vecchi ma sempre concettualmente nuovi libri, invece che seguitare a fremere per ogni batter ciglio del presidente Obama? Voltiamo intellettualmente pagina. è ciò che dovrebbero fare anche i vertici europei perché è proprio l'Europa il continente in cui ci si dovrà confrontare con più forza sui problemi salariali. Ed è sui salari che si fonderà la ripresa dei mercato interno europeo. Abbiamo creduto che i profitti sarebbero aumentati grazie a paghe basse. Per raggiungere questo obiettivo si è fatto di tutto di GIULIO SAPELLI Docente di Storia economica Università Statale di Milano

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Hitech, innovazione e distribuzione cosi nasce la filiera del made in Italy LO SCENARIO/ A ManiFutura, che apre i battenti il 17 marzo a Pisa, si delineano gli scenari delle politi (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cervelli

Hitech, innovazione e distribuzione cosi nasce la filiera del made in Italy LO SCENARIO/ A ManiFutura, che apre i battenti il 17 marzo a Pisa, si delineano gli scenari delle politiche di sviluppo, un tema al centro del dibattito europeo PAOLA JADELUCA Sulla copertina del numero della settimana scorsa di Jasc, il Journal of the American Chemical Society, prestigiosa rivista scientifica, campeggia "il catalizzatore alla moviola", scoperto dal Tasc dell?InfmCnr e dal Dipartimento di Fisica dell?Università di Trieste, in collaborazione con l?università di Vienna. Innovazione rivoluzionaria, che consente di sfruttare le geometrie atomiche della materia per realizzare catalizzatori più efficienti e meno costosi, rispetto al rodio, oggi alle stelle, e destinata in futuro ad avere ricadute positive in termini di applicazioni nel mondo produttivo. Nonostante la fuga di cervelli e i tagli alla ricerca, il nostro paese vanta ancora laboratori d?avanguardia. Fucine d?idee che competono con istituti esteri, tenendo alto il livello della ricerca italiana. Corrono in parallelo con le aziende del Made in Italy che competono sui mercati globali in termini di produttività. I gioielli hitech dell?aeronautica e dello spazio del gruppo Finmeccanica, la griffe dei megayacht mondiali, la Piaggio, brand internazionale delle due ruote. Ma non solo big. Come l?artigiano che realizza le scarpe per Obama, anche tanti "piccoli" si sono fatti strada nel mondo. Istituti e imprese pilota. La punta dell?iceberg di una realtà che per il resto è completamente sommersa. «Abbiamo 570 mila imprese manifatturiere, di queste 3.800 hanno dimensioni medie di livello internazionale, le altre sono tutte piccolissime realtà all?interno delle quali solo 50 mila hanno raggiunto lo status di "middle class produttiva", come vengono definite le imprese minori, anche con meno di 50 dipendenti, che hanno strategie competitive di respiro internazionale», racconta Giuseppe Capuano, responsabile del Centro Studi dell?Istituto Tagliacarne. Cinquantamila, su 570 mila: una nicchia, nel vasto tessuto produttivo del nostro paese che pure ha forte vocazione manifatturiera, con impianti storici che in molti casi si tramandano di generazione in generazione. Mobilieri, fabbricatori di macchine industriali, tessili, calzaturieri, trasformatori di metalli: migliaia di piccoli produttori ogni giorno combattono la loro battaglia con il mercato: non hanno laboratori di ricerca, fanno fatica a trovare credito, si scontrano con la burocrazia, eppure riescono a tenere testa alla concorrenza asiatica a basso costo. Tutto e sempre da soli. In modo spontaneo. Inevitabile la fragilità di questo sistema. Tanto più debole in fase di forte crisi, come quella attuale. Dopo la bolla della new economy, la bolla immobiliare che il con credit crunch ha scatenato la tempesta finanziaria, si torna a guardare allo zoccolo duro industriale. E la sfida, oggi, è quella di trasformare questo esercito di imprese nelle"middle class" del futuro. Ma come? Con l?innovazione, si ripete da anni. Ma non intesa nel senso di cambiare mestiere. «E? sbagliato chiedere loro un riposizionamento su nuovi settori, come il turismo, la cura della persona; il nostro sistema industriale è posizionato sui settori tradizionali e su questi bisogna fare perno con strategie di sistema che mettano le imprese in grado di competere. La tecnologia, per esempio, potrebbe diventare uno dei fattori di contaminazione delle imprese tradizionali che potrebbe fare la differenza», incalza Luigi Scarola, responsabile laboratorio politiche industriali di Nomisma. Gli istituti di ricerca creano alleanze internazionali, i brand del made in Italy fanno network globali. Perché allora non creare reti domestiche? Si puo? gettare un ponte istituzionale tra centri di ricerca e piccole imprese, dando loro un accesso diretto alle fonti di innovazione. E ancora: perché non mettere in rete le imprese tra di loro, innescando quei processi di crossfertilitation decantati dai guru del management? «E? un processo già in atto, come emerge dagli studi della Fondazione Nord Est. All?interno delle fabbriche diminuiscono gli operai e aumentano gli addetti alle nuove funzioni strategiche delle imprese, dalla ricerca al design, dalla valorizzazione del brand fino alla commercializzazione. Ora bisogna accelerare questo processo aiutando le imprese a mettersi in rete per gestire nuove funzioni aziendali integrando il tradizionale "saper fare" dei nostri artigiani con nuove competenze». è l?analisi di Andrea Bianchi, direttore generale ministero dell?Economia, già a capo del dipartimento industria e competitività con il ministro Pier Luigi Bersani nel governo Prodi, tra i fautori di Industria 2015, il piano che stabilisce le linee strategiche per lo sviluppo e la competitività del sistema industriale italiano. Un piano concepito in un?ottica europea, sulla scia di interventi simili in via di attuazione negli altri Stati membri. Indipendentemente dai differenti modelli, infatti, l?industria del Vecchio continente perde colpi rispetto a Usa e Asia. E? il tema al centro del dibattito e dello Small Business Act di Bruxelles, e di cui si parlerà nel corso di ManiFutura, il Festival dell?economia che si terrà a Pisa a partire dal 17 marzo, è proprio quello di superare la crisi. A partire dalla metà degli anni 90, Usa e Cina, dice l?Ocse, hanno sorpassato l?Europa per tassi di produttività grazie agli investimenti, soprattutto in quelli Ict, information and communicatin technology, che consentono di integrare i processi e abbattere i costi. «Il punto di partenza per superare il divario competitivo è estendere il concetto di industria alle nuove filiere produttive che integrano servizi avanzati, manifatture, nuove tecnologie», commenta Bianchi. La crisi, con i ripensamenti in atto anche in termini di modelli econometrici, può essere l?opportunità per creare un nuovo modello di sviluppo: una filiera del "Made in Italy", che lega insieme i campioni dell?hitech all?intera classe produttiva. Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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Alti costi e privati in fuga Il "rinascimento nucleare" resta ancora una chimera IL PUNTO / E' difficilissimo quantificare la spesa finale, che resta comunque pesantissima tanto ch (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Alti costi e privati in fuga Il "rinascimento nucleare" resta ancora una chimera IL PUNTO / E? difficilissimo quantificare la spesa finale, che resta comunque pesantissima tanto che gli investitori considerano l?atomo un?operazione ad alto rischio ANTONIO CIANCIULLO La possibilità di domare in modo pacifico l?energia scatenata dalla scissione dell?atomo ha una data indicativa che coincide con il centesimo anniversario della versione devastante della potenza nucleare, la prima bomba atomica. Al momento le previsioni per la realizzazione dei reattori di quarta generazione, i primi a risolvere il problema delle scorie e a fare un salto qualitativo nelle garanzie di sicurezza, indicano un periodo di 20 ? 30 anni, ma chi ha esperienza nel settore prevede che i tempi possano allungarsi. In ogni caso un po? prima della metà del secolo questi reattori potrebbero vedere la luce. E intanto? I sostenitori delle centrali atomiche parlano di "rinascimento nucleare", ma i numeri attuali e le previsioni dell?Iea (International Energy Agency) raccontano uno scenario diverso. Il grafico dei nuovi reattori collegati ogni anno alla rete ha un andamento a piramide. Parte con numeri simbolici alla fine degli anni Sessanta, si attesta tra i 15 e i 20 reattori tra il 1971 e il 1982, sfonda il muro dei 30 nel biennio 8384, poi decresce rapidamente e finisce per oscillare attorno ai 5. «Un settore con un andamento come questo va considerato moribondo, altro che rinascimento», ha osservato Giuseppe Onufrio, direttore di Greenpeace, nel convegno Energethica, alla fiera di Genova. «Il lancio dell?energia nucleare è avvenuto con fondi pubblici: alcuni Stati hanno scelto questa strada per ammortizzare i costi sostenuti per dotarsi di un arsenale nucleare. Ma da 30 anni la liberalizzazione ha bloccato gli investimenti. Nemmeno Bush è riuscito a resuscitare il nucleare pur introducendo forti incentivi: 1,8 centesimi al chilowattora per i primi 6 mila megawatt, fondi assicurativi statali per coprire le perdite dovute a ritardi nella costruzione e fondi a tasso agevolato. Non è servito a niente: i privati considerano l?atomo un investimento a rischio». Anche i costi delle nuove centrali, quelle di terza generazione, non sono facili da definire. Si è partiti da una stima di 3 miliardi di euro, ma l?unica in stato avanzato di costruzione, in Norvegia, ha costretto a rivedere i conti in maniera drastica. Ad oggi la stima è già cresciuta di 1,7 miliardi di euro a causa dei ritardi e Wulf Bernotat, capo della tedesca E. On, nel maggio scorso ha dichiarato al Times online di prevedere fino a 6 miliardi di euro per costruire un Epr (una centrale di terza generazione) in un sito esistente, escludendo dal conteggio la cifra necessaria allo smantellamento del vecchio reattore. La costruzione della centrale finlandese di Olkiluoto da 1.650 megawatt è stato possibile perché i problemi di finanziamento sono stati aggirati dalla costituzione di un consorzio, incoraggiato dal governo, tra grandi aziende che si sono impegnate a comprare l?energia che un giorno verrà prodotta dalla centrale a prescindere dalla convenienza del prezzo del chilowattora nucleare in quel momento: una sorta di pre acquisto, una decisione politica che ha sbloccato l?impresa. Ma i ritardi determinati da una lunga serie di «non conformità al progetto» (dal cemento inadeguato alle saldature irregolari) stanno rimettendo in discussione quell?accordo. Il costruttore francese Areva, spinto anche da una situazione finanziaria precaria, ha minacciato di chiedere in tribunale 2 miliardi di euro di danni all?azienda finlandese TVO per non aver messo in pratica un accordo per sollecitare i lavori di costruzione. La TVO ha risposto minacciando di chiedere 2,4 miliardi di danni alla Arevo per i ritardi. Piuttosto incerto anche il costo di una centrale da mille megawatt. Sono 2,5 miliardi di euro secondo l?Enel, Per l?E. On si arriva a 3,5 miliardi. Secondo Moody?s è più realistica la cifra di 5,8 miliardi. Per l?americana Florida L&P si sale fino a 6,1. «Il problema è che la crisi finanziaria ha finito per peggiorare una situazione già estremamente critica per il settore nucleare», osserva Nicola Armaroli, ricercatore del Cnr e coautore del libro «Energia per l?astronave Terra». «Negli ultimi 30 anni oltre la metà dei finanziamenti concessi dai governi alla ricerca energetica sono andati al nucleare, ma non è bastato. Analizzando i costi di una centrale a fissione si vede infatti che le principali voci sono il 58 per cento per il capitale e il finanziamento, il 25 per cento per l?operatività, il 13 per cento per il combustibile. In queste condizioni i ritardi incidono pesantemente sui costi dell?opera portando l?insicurezza finanziaria dell?impresa a livelli che erano considerati troppo alti già prima della stretta creditizia». Inoltre lo sviluppo dell?energia nucleare, incidendo solo sulla frazione elettrica dei consumi, non basta per uscire dalla dipendenza dal petrolio. Anzi, continua Armaroli, il caso della Francia mostra l?opposto: la Francia ricava il 78 per cento dell?elettricità dal nucleare, l?Italia zero; eppure i nostri vicini consumano più petrolio di noi. «Il problema non è tanto aumentare la produzione di energia elettrica, quanto renderla più flessibile e più efficiente», aggiunge Aldo Iacomelli, docente di energie rinnovabili all?università di Pisa. «E? vero che importiamo energia nucleare dalla Francia ma è anche vero che in alcuni orari rivendiamo alla Francia elettricità che deriva da centrali a ciclo combinato. E la curva di crescita delle fonti rinnovabili indica un futuro legato all?energia del sole». Infine il capitolo scorie. In Italia sono stati prodotti oltre 30 mila metri cubi di rifiuti radioattivi (calcolando anche gli impieghi medici e di ricerca). Una parte di questa massa di materiale radioattivo è stoccata in Italia in centri pubblici e privati. Ma 7 mila tonnellate di rifiuti ad alta e media attività radioattiva che erano state inviate per il riprocessamento al centro di Sellafield (nel Regno Unito) dovranno tornare a casa, e ? ovviamente ? non hanno un posto. Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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Una strategia in quatto punti per vincere la sfida sicurezza Docente italiana premiata in Usa (sezione: Cultura)

( da "Affari e Finanza (La Repubblica)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Una strategia in quatto punti per vincere la sfida sicurezza Docente italiana premiata in Usa la ricerca GIANLUCA SIGIANI Grazie alle sue ricerche sulle violazioni della privacy online e sui sistemi di protezione dalla fruizione di contenuti dannosi su Internet, Elena Ferrari, docente del Dipartimento di Informatica e Comunicazione dell?Università dell?Insubria di Varese, si è aggiudicata uno dei più prestigiosi premi mondiali del settore, il "Technical Achievement Award 2009", attribuito annualmente dalla Ieee Computer Society. Elena Ferrari è la quinta donna al mondo a ricevere il premio. Con l?avvento dell?Internet 2.0 (e quindi di forme di comunicazione telematica basate sul dialogo e il coinvolgimento fra e con i net citizen) la questione della sicurezza informatica per i cittadini della Rete, ma soprattutto per le imprese, si è fatta ancora più complessa. Aziende e pubbliche amministrazioni tendono giustamente a utilizzare in modo sempre più intenso i moderni strumenti di interazione con l?utenza. E in un mare digitale che si amplia e si articola, le insidie fatalmente si moltiplicano e cresce di conseguenza la necessità di adottare adeguate strategie di difesa. Nonostante la crisi economica imperante, infatti, secondo stime Sirmi, il mercato delle soluzioni e dei servizi legati alla sicurezza in Italia, è cresciuto nel 2008, rispetto al 2007, del 9%; e le previsioni per l?anno in corso parlano di un ulteriore incremento del 7,4%. La salvaguardia informatica è dunque, in questo momento, un settore strategico per l?attività delle organizzazioni pubbliche e private. Unisys, importante fornitore di servizi e soluzioni tecnologiche, nel suo ultimo Security Index, studio periodico volto a valutare gli andamenti nel campo della tutela digitale, ha identificato quattro aree d?intervento principali su cui si concentreranno le aziende nel 2009: quella del controllo del social networking, del cloud computing (le tecnologie in grado di sfruttare risorse informatiche eterogenee collegate e distribuite in Rete) e della mobilità telematica; quella della velocizzazione e del potenziamento dei sistemi di sicurezza nell?interpretazione dei dati provenienti da fonti molteplici; quella della lotta alle frodi finanziarie; e infine quella dell?adozione delle tecnologie biometriche. In primis, la cosiddetta "consumerizzazione" delle tecnologie, e cioè l?applicazione da parte delle imprese di soluzioni e strumenti avanzati già affermatisi sul mercato di massa, e l?uso sempre più integrato e diffuso di dispositivi collegati in Rete, cambieranno gli scenari della sicurezza aziendale: le organizzazioni saranno tenute ad avere un approccio più complessivo e sistematico al contenimento del rischio e alla protezione dei dati. In seconda istanza, la moltiplicazione dei punti di accesso e delle fonti di attività, unitamente all?incremento della collaborazione con partner e fornitori, favoriranno lo sviluppo di una extended enterprise che richiederà sistemi di difesa e di comunicazione sempre più flessibili, rapidi ed efficienti. In terzo luogo la crisi economica potrà determinare una maggiore vulnerabilità rispetto ai tentativi di frode digitale (laddove scarsi investimenti determineranno un abbassamento della guardia e a fronte di una maggiore propensione alla truffa da parte di soggetti "motivati" e malintenzionati), con la necessità da parte delle imprese di rafforzare la collaborazione con istituti di credito e organizzazioni governative al fine di individuare gli atti dolosi "alla fonte" e in tempi ristretti. In ultima analisi, aziende ed enti pubblici tenteranno di accentuare l?impiego delle tecnologie biometriche di riconoscimento e identificazione (molto sofisticate e con il miglior rapporto costi/benefici), ma dovranno fare i conti con le resistenze del personale interno e dei consumatori stessi, più propensi all?utilizzo di sistemi tradizionali (come password e codici pin) percepiti come meno "invasivi". Secondo quanto rilevato da Trend Micro, società specializzata in soluzioni per la sicurezza informatica, è stato il web, nel 2008, l?origine di oltre il 50% dei 100 maggiori casi di malware (software "maligno"); la seconda maggiore fonte di infezione (43%) è stato il malware già presente ("preinsediato" e latente) sui sistemi informatici, mentre la terza maggiore causa di contagio (12%) si sono rivelati essere gli allegati nelle email provenienti da fonti sconosciute o comunque a rischio. Oggi è dunque proprio il web, piattaforma privilegiata del networking sociale e collaborativo (e quindi anche delle attività aziendali più evolute) il terreno potenzialmente più pericoloso per l?operatività del business. Molto più, ad esempio, del tanto vituperato peer to peer. Internet si presenta ancora una volta come una grande opportunità (se non come una strada obbligata) per la stragrande maggioranza delle imprese, ma anche come un terreno su cui muoversi con grande attenzione e lucidità. Spesso alle aziende, per quanto grandi, manca informazione (si legga anche consulenza) per far crescere in modo congruo i sistemi informatici. A poco serve giustapporre casualmente strumenti di difesa: approntare sistemi di business continuity non significa semplicemente comprare prodotti ad hoc e metterli insieme. E? necessario un approccio sempre più strategico, strutturato e moderno che vada dall?analisi dei rischi effettivi a cui è esposta una specifica impresa, alla valutazione dell?impatto che i pericoli digitali possono avere sul business, dall?installazione delle soluzioni hardware e software più efficaci alla definizione delle procedure da seguire in caso di emergenza. Il tutto calibrato secondo quelle che l?impresa considera essere le sue priorità di intervento e le proprie capacità di spesa. E in un?ottica evolutiva che tenga conto delle nuove sfide poste dai social media e dalle nuove frontiere della extended collaboration e del coinvolgimento degli utenti ai livelli più profondi della vita aziendale. La tecnologia diventerà sempre di più uno strumento da utilizzare con intraprendenza, per superare la crisi, ma anche con intelligente cautela. Scopri come ricevere sul tuo cellulare Repubblica Gold condividi

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Non tutto il panico viene per nuocere, talvolta può aiutarci (sezione: Cultura)

( da "Panorama.it" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

- Hitech e Scienza - http://blog.panorama.it/hitechescienza - Non tutto il panico viene per nuocere, talvolta può aiutarci Posted By roberto.verrastro On 16/3/2009 @ 10:28 In Headlines | No Comments [1] Tachicardia accentuata e inarrestabile mentre non è in corso alcuno sforzo fisico, dolore toracico, sensazione di soffocamento, torpore o formicolio a un braccio. Sono solo alcuni dei sintomi sinistri che spingono chi fino a un attimo prima pensava di stare benissimo e all'improvviso ha la sventura di percepirli, a fiondarsi al pronto soccorso del più vicino ospedale, temendo di essere vittima di un infarto. Il tragitto è accompagnato dalla penosa e tangibile sensazione di poter morire da un momento all'altro, ma gli accertamenti sanitari del caso produrranno una diagnosi per certi aspetti non meno sconvolgente: il paziente dispone di un apparato cardiocircolatorio tra i più affidabili, e non si trova l'ombra di patologie letali di altra natura. In altri termini, è incappato in un [2] attacco di panico, uno "scherzo" di pessimo gusto prodotto dalla mente e una tremenda dimostrazione della sua potenza, che la mette in grado di simulare perfettamente sintomi di patologie anche gravi che in tal caso non esistono. Un inganno che riesce alla grande, perché tanto i sintomi psichici del disturbo, come la paura di morire o di perdere la ragione, quanto quelli neurovegetativi, dalle palpitazioni alle difficoltà respiratorie, vengono avvertiti realmente, non sono certo il frutto dell'immaginazione di coloro che, [3] sempre più numerosi, si trovano a sperimentarli. All'attacco di panico è dedicata una ricerca pubblicata sull'ultimo numero del [4] Canadian Journal of Psychiatry, che lo rende, se possibile, ancora più preoccupante, ravvisandovi un possibile indizio di [5] futuri problemi non meno drammatici, quali la depressione, i propositi suicidi e l'alcolismo. Panorama.it discute l'argomento con la dottoressa Alice Pluderi, medico specialista in psicologia clinica con molteplici anni di esperienza in [6] dipartimenti di salute mentale e in attività di consulenza in ambito psichiatrico. Dottoressa Pluderi, l'attacco di panico colpisce davvero in modo così subdolo e improvviso? Sì, anche se in realtà è preceduto da segnali che non vengono colti, come la riduzione delle ore di sonno, un senso di irrequietezza generale e le difficoltà di concentrazione, facilmente attribuiti a un momento stressante della propria vita in ambito lavorativo o affettivo. A innescarlo provvede poi un evento di per sé non eccezionale, per esempio un litigio con il partner, che in una determinata occasione può essere però sentito come particolarmente toccante e irritante, e proprio quando le difese risultano allentate (di notte, oppure svolgendo attività di solito rilassanti come guardare la tv o leggere un libro), irrompe un attacco di ansia estremamente acuto che si manifesta con i sintomi dell'attacco di panico: tachicardia, respiro che sembra bloccarsi, pensiero fuori controllo fino alla paura di morire o di impazzire. Perché l'attacco di panico mostra una certa predilezione per i giovani e per le donne? Perché vi entrano in gioco le richieste di una vita sempre più stressante e competitiva, dove specialmente negli ultimi anni è diventato più probabile non avere certezze lavorative e affettive, situazione dalla quale chi è più in là con gli anni è più facilmente al riparo. Senza dimenticare che fra i giovani stessi l'attacco di panico può colpire anche chi, al contrario, si presenta sicuro di sé e ha la tendenza a dare il massimo, ma potrebbe scoprirsi impreparato a fronteggiare qualche intoppo. Quanto alle donne, la patologia psicologica in un certo senso è sempre femminile, dato che le donne presentano una maggiore sensibilità al giudizio esterno e una struttura psicologica che le porta ad ammettere con meno fatica l'esistenza di sintomi ansiosi. Perché a chi finisce al pronto soccorso in preda a un attacco di panico, che si manifesta con sintomi così allarmanti, quasi sempre viene detto che non ha nulla? Al pronto soccorso non si trova quasi mai lo psichiatra, che però è reperibile, viene chiamato su richiesta. Se chi accoglie il paziente capisce che quest'ultimo in realtà soffre di attacchi di panico, lo psichiatra viene chiamato e in quella sede viene fatta la diagnosi, ma è rarissimo che ciò accada. Se il soggetto è sano fisicamente, torna a domicilio e non gli viene nemmeno detto di rivolgersi al medico curante. Quando prima o poi vi si recherà, si sentirà proporre una visita psichiatrica, che crea un altro problema, il rifiuto dello psichiatra, che popolarmente può essere ancora visto come il medico dei "matti", al punto che per superare tale rifiuto spesso il medico curante sarà costretto a dirottare il paziente dal neurologo. Come si cura il disturbo da attacchi di panico? Esistono due scuole di pensiero. Una, quella psicofarmacologica, sostiene la necessità di una terapia con farmaci quali le [7] benzodiazepine e i serotoninergici, l'altra suggerisce il ricorso all'aiuto di un valido psicoterapeuta che, con un lavoro più lungo, condurrà il paziente a individuare le ragioni che hanno prodotto questa crisi. L'ideale è tuttavia una terapia combinata che, sul versante farmacologico, associ un antidepressivo del gruppo degli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina, come la [8] paroxetina, a un ansiolitico a emivita breve come l'[9] alprazolam. Ma è necessario affiancarvi una psicoterapia che faccia capire al paziente perché è stato colpito da questo disturbo, per scongiurare la ricomparsa dei sintomi una volta sospesa la terapia farmacologica e per evitare la tendenza ad attribuire ai farmaci l'onnipotenza nel trattamento di qualsiasi patologia psichiatrica. Gli attacchi di panico possono essere la spia di future patologie psichiatriche? E, in considerazione di alcuni loro sintomi, sono in grado di incrementare il rischio cardiovascolare? Non esiste alcuna prova che essi incrementino il rischio cardiovascolare rispetto a chi non ne soffre. Il disturbo da attacchi di panico può preludere allo sviluppo di fobie e alla depressione, ma solo se viene ignorato e non è adeguatamente e tempestivamente trattato. Cosa vuole comunicare la mente con questo doloroso inganno? E' un invito a fermarsi, ad ascoltarsi, a riprendere con calma il controllo delle proprie potenzialità. L'attacco di panico giunge per segnalare che l'individuo sta esasperando le sue energie psichiche, e se la natura del disturbo viene compresa dal soggetto che lo vive, egli ne potrà uscire più consapevole e rafforzato, con la percezione di essere forte, in grado di affrontare esperienze delle quali non si sarebbe creduto capace. Sarà cioè più padrone della propria vita e delle proprie scelte.

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Gli allievi della Scuola di Giornalismo di Urbino: "Discutiamo dell'indipendenza dei media" (sezione: Cultura)

( da "Articolo21.com" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Gli allievi della Scuola di Giornalismo di Urbino: ?Discutiamo dell?indipendenza dei media? di Federico Dell?Aquila e Matteo Finco* “La conoscenza governerà sempre sull?ignoranza. E i cittadini che intendono essere loro stessi a governarsi si devono armare con il potere che la conoscenza fornisce” (James Madison, quarto Presidente degli Stati Uniti d?America). Nella società della comunicazione, i media, realtà economiche non meno che culturali, compiono numerosi gesti: informano, intrattengono, pubblicizzano. Il giornalismo fa parte di questo mondo. Il suo compito è raccontare in libertà e autonomia ciò che accade, testimoniare gli eventi, rendendoli accessibili a tutti, cioè pubblici. Raccontando storie, facendo circolare idee, mettendo a confronto vissuti, riproducendo il pensiero e accendendo passioni, orienta e forma l?opinione pubblica. Il giornalismo cioè, partecipa alla democrazia. O almeno, così dovrebbe essere. Eh sì, perché oggi non è proprio così. La natura del giornalismo è minata dalla dipendenza delle testate dai poteri forti – politici, finanziari, economici –, sempre più pressante. Se l?informazione non rimane separata dai poteri, perde la sua forza, la sua efficacia, la sua credibilità. L?agenda dimentica spesso temi importanti per la vita del Paese per far posto a polemiche politiche autoreferenziali. è questo scenario che ha ispirato il “Progetto Einaudi-Albertini per l?indipendenza dei media”, un laboratorio permanente che verrà inaugurato a Urbino il 16 e 17 marzo con un convegno. I relatori, scienziati politici, sociologi e giornalisti, proveranno a lanciare idee e spunti di riflessione per affrontare la degenerazione di cui sono oggetto oggi i media e l?informazione. Forse bisognerebbe pensare a un giornalismo fatto non solo di brevi e news, ma soprattutto di approfondimento. Un approfondimento vero, che spieghi, faccia capire e dia il senso complessivo delle notizie. Un giornalismo esplicativo che fornisca profondità e contestualizzazione. Aspetti che mancano al giorno d?oggi nonostante la costante crescita delle fonti d?informazione, specie dal basso. Se si vuole mantenere il legame fra democrazia e giornalismo non bisogna dimenticare un diritto insopprimibile del cittadino: il diritto ad essere informati in maniera corretta. *per gli allievi della Scuola di Giornalismo di Urbino PRESENTAZIONE DEL CONVEGNO L'Italia si è fermata anche perché non c'è un'opinione pubblica. La tesi è stata al centro di un dibattito vivace negli ultimi mesi e ha rilanciato un tema di fondo: l'indipendenza dei mezzi di comunicazione nel nostro Paese. Indipendenza dalla politica, indipendenza dagli interessi economici e finanziari che non siano indirizzati alla promozione dell'informazione. Il tema ha una valenza politica di fondo, perché non c'è democrazia senza informazione indipendente. Inoltre richiama progetti e proposte che risalgono molto indietro nella storia italiana. Due sono i nomi che possono essere presi come punti di riferimento: Luigi Albertini e Luigi Einaudi. Il primo scambio di idee tra i due risale addirittura al 1926, quando Albertini era stato appena costretto dal regime fascista a dimettersi dalla direzione del Corriere. Ma Einaudi ripropose la questione fin dal '45, appena ristabilita la democrazia in Italia. Alla base dell'idea di Einaudi la convinzione che "non esiste e non esisterà mai alcun rimedio legale atto a garantire l'indipendenza della stampa quotidiana" coerentemente con la sua filosofia liberale Einaudi era convinto che fossero i privati a dover trovare gli strumenti per garantire l'indipendenza e l'informazione. Per fare questo si richiamava all'esperienza di un giornale britannico che a questo modello si è ispirato e ad esso deve una fortuna e un prestigio ancora oggi indiscussi: The Economist. Sulla base di queste idee e nella convinzione che l'indipendenza dell'informazione sia il problema centrale non solo del sistema dei media italiani ma anche della politica, la scuola di giornalismo di Urbino in collaborazione con l'Università ha promosso una serie di iniziative intitolate al "Progetto Einaudi-Albertini per l'indipendenza dei media". Una prima fase del progetto si svilupperà in due intense giornate di lavoro in programma il 16 e il 17 prossimi. Il programma si articola su quattro tavoli di dibattito. Il clou delle due giornate è previsto per il pomeriggio del 16 marzo. Moderatore Bianca Berlinguer, sono previsti gli interventi dello storico Franco Cardini, del politologo Ilvo Diamanti, del giornalista economico del Corriere Massimo Mucchetti e del Prof. Giovanni Sartori. Il tema è: "L'indipendenza di giornali e tv e il funzionamento della democrazia". Tema centrale, come si vede, preceduto da un dibattito in mattinata dal titolo: "Come salvare il giornalismo" e seguito il 17 marzo da una serie di analisi specifiche. Si comincerà la mattina con l'esame delle principali soluzioni adottate all'estero ("Le soluzioni inglesi, francesi e americane: alla ricerca di una via italiana"), si continua con "La classe dirigente, l'informazione e i cambiamenti dei media". Si conclude con "Giovani giornalisti per un giornalismo che non c'è, dedicato alla scuole di formazione al giornalismo. Numerose le personalità che hanno aderito e che parteciperanno all'iniziativa: docenti universitari, giornalisti studiosi esperti, direttori di scuole di giornalismo. (programma dettagliato in allegato). L'iniziativa ha riscosso un generale consenso da parte di tutti gli interpellati; il che ha dimostrato la diffusa consapevolezza della necessità di cambiare e di recuperare un valore fondamentale della democrazia come l'indipendenza dell'informazione sicuramente in grave crisi. Le due giornate del 16 e 17 marzo non vogliono comunque essere un sasso gettato nello stagno. Gli organizzatori hanno usato la formula "Progetto Einaudi-Albertini" perché c'è l'intenzione di considerare questo avvio di discussione soltanto come un punto di partenza. Ad esempio una seconda iniziativa è già prevista per il 23 marzo con il titolo "Le trasformazioni nei media e l'impresa giornalistica". Altre ancora ne seguiranno. SCUOLA DI GIORNALISMO DI URBINO Progetto Einaudi-Albertini per l?indipendenza dei media Aula Sospesa Facoltà di Sociologia, via Saffi 15 Urbino _____________ Saluto delle Autorità Giovanni Bogliolo (Rettore dell'Università degli Studi di Urbino "Carlo Bo" ), Gian Mario Spacca (Presidente Regione Marche), Raffaele Bucciarelli (Presidente Consiglio Regionale Marche), Franco Corbucci (Sindaco di Urbino), Palmiro Ucchielli (Presidente Provincia di Pesaro-Urbino), Stefania Benatti (Assessore Regione Marche Formazione professionale), Adriana Mollaroli (Presidente I Commissione consiliare Marche), Gianni Rossetti (Presidente Ordine giornalisti delle Marche) Lunedì 16 marzo 2009 ore 9.30 Introducono Lella Mazzoli Raffaele Fiengo ore 10,30 Come salvare il giornalismo Riccardo Sabbatini (moderatore) Maurizio Blasi Salvatore Bragantini Vincenzo Ferrari Enzo Marzo Roberto Seghetti Pausa pranzo ore 15,00 L?indipendenza di giornali e tv e il funzionamento della democrazia Bianca Berlinguer (moderatore) Franco Cardini Ilvo Diamanti Massimo Mucchetti Giovanni Sartori Martedì 17 marzo 2009 ore 9.30 Le soluzioni inglesi, francesi e americane: alla ricerca di una via italiana Filippo Nanni (moderatore) Alessio Altichieri Giuseppe Granieri Roberto Natale Fabrizio Tonello ore 11,00 La classe dirigente, l'informazione e i cambiamenti nei media Raffaele Fiengo (modera) Giovanni Boccia Artieri Innocenzo Cipolletta Valerio Onida Pausa pranzo ore 15,00 Giovani giornalisti per un giornalismo che non c?è Giovanni Mantovani (moderatore) Angelo Agostini Enrico Regazzoni Rosario Cecaro Lunedì 23 marzo 2009 Le trasformazioni nei media e l?impresa giornalistica Ore 9,30 Vittorio Roidi Daniele Manca

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"Anima" di Carlo Molino (sezione: Cultura)

( da "Napoli.com" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

16/3/2009 "Anima" di Carlo Molino Presentazione del libro alla Libreria Guida a Portalba Carlo Molino, chirurgo, mercoledì 18 marzo alle ore 18.00 nella saletta  rossa della Libreria Guida a Portalba presenterà il suo libro di poesie intitolato "Anima" edito da Guida. Il libro è una raccolta di 147 poesie selezionate dall'autore fra circa 600 scritte in quasi 35 anni. Infatti ha iniziato a scrivere all'età di 15 anni. Ha già pubblicato nel 2005 un libro, a scopo di benificenza, sull'Africa e sulla sua esperienza in tema di cooperazione internazionale e solidarietà. Lavora in qualità di responsabile di Unità Operativa Semplice di "tumori neuroendocrini del pancreas" presso l'AORNA. Cardarelli di Napoli. Presenterà l'evento Gaetano Coppola docente di poesie presso l'Università Popolare. Il club Unesco Napoli ha dato il suo patrocinio, così come l'Associazione Ancora di Partenope ed i due presidenti Danise Fortunato e Agostino Ragosta porteranno il loro saluto. Discuterrano del libro: Patrizio Ranieri - Direttore artistico del teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere e direttore della Compagnia d'arte Fabbrica Wojtyla. Morace Michele - amico dell'autore. I versi saranno interepretati dagli attori: Nico Tarantino Carmine Gargiulo Ruggiero Coppola il piccolo Francesco esposito e concluderà Giacomo Rizzo - attore ed amico dell'autore. Presentazione a cura del Prof. Lucio Solli docente di filosofia della scienza presso la Fondazione Humaniter di Milano: LA POESIA di CARLO MOLINO La filosofia ha tralasciato la domanda estetica: ?cos?è l?arte?. Tuttavia l?arte continua a guardare al mondo dandogli quel valore di cui esso è del tutto spoglio quando è privo di qualsiasi visione-interpretazione umana (l?arte stessa, le religioni, le filosofie); quando cioè esso consiste, come dice Eliade, nel ?flusso caotico e precario delle cose?, nella ?vicenda fortuita e senza senso del loro apparire e scomparire?, manifestandosi come, si può dire, il precario. Al mondo l?arte e le altre culture interpretative danno, come detto, quel valore che lo eleva dal precario. Ed essa, l?arte, lo fa coinvolgendo il fornitore in problematiche che variano da opera ad opera: dalla comunicazione emotiva dell?autore alla sensibilizzazione politica del fornitore. Quella forma d?arte che è la poesia, da parte sua, sin dal secolo scorso è emersa con una complessità di termini discorsivi confermando la sua creatività alogica, con la quale trasmette spesso una visione del precario; la quale, anche se spesso grave e dolente, pur sempre la valorizza. Carlo Molino, poeta, nei versi giovanili ? che segnano una fase di maturazione ? si pone interrogativi sul mondo; si pone in eremitaggio meditativo ed insieme esternativo del suo vissuto; esibisce difetti e virtù quali compagni lenitivi del suo sofferto interiore; confronta mondo e teatro; descrive la sua solitudine in dialogo con la natura. Poi, meno giovane, ma ancor giovane, si avvia verso la maturità poetica: descrive proteste di libertà che sono compiacenze di auto-prigionia del sé; unisce raggi lunari e fossa comune; racconta la tristezza come dolce compagna. Qui si prepara il Molino degli anni successivi, quelli della poesia matura, della vera, completa, poesia. Emergono in questa aspetti umani e naturali in contrasto: dolce bellezza di natura e terremoto; espressioni che distaccano dal mondo, ma che sono ?immersi nella melma delle delusioni, nella caotica giungla del sociale?; che ?dissolti nella neuronica voglia di cambiare?, al contrario ?fermano la grandezza cosmica di un ordine crescente?; macigni che s?infrangono ?sulla desertica spiaggia?; amore che ?assopisce (?.) la disperazione?. È in definitiva narrazione di una realtà nata in conflitto e per il conflitto. Altrove emerge la distinzione tra enti intimistici e tra enti intimistici e sociali: ?pensieri (?) sorpassati (?) dal vento impetuoso  di una notte glaciale?, quali ?istanti di lucida follia o immensa beatitudine?; ?attesa che l?opinione sfidi la paura dell?irreale?; l?invito ?a sopportare il peso dei (?)sentimenti, ad affollare le (?) gesta di atti d?amore?; la coscienza che ?giace? fra i corpi dilaniati dei nemici?; ?l?attimo che transita fra il certo ed il ricordo , fra il concreto e il possibile?; passi felpati (?) oltre il vivido suono di un osteria?. Anche da queste poesie traduce il conflitto. In definitiva dalla poesia di Carlo Molino emerge una varietà di motivi che regnano il sofferto divenire della vita, divenire che egli racconta con dolente ed insieme quieta accettazione.                                                                         Lucio Solli Note biografiche Carlo Molino, nasce nel 1959 in provincia di Napoli; già da piccolo è un bambino estremamente curioso ed iperattivo; la sua mente è alla continua ricerca di risposte alle mille domande sull?esistenza umana; il suo impegno è, negli anni giovanili, oltre quello dello studio, lo sport (pratica a livello agonistico fino all?età di circa 21 anni il canottaggio); la sua innata curiosità lo portano a scegliere di intraprendere gli studi di medicina, ed in particolare di chirurgia, conseguendo in tempi rapidissimi una brillante laurea in medicina e chirurgia presso la 2^ università degli Studi di Napoli e la successiva specializzazione in chirurgia generale, oltre a coltivare sempre gli studi specialistici necessari per un continuo aggiornamento ed accrescimento professionale. Ma la sua ricerca ?dell?uomo? non si estrinseca esclusivamente attraverso lo studio del corpo umano e delle sue patologie e degenerazioni, ma anche attraverso la ricerca del rapporto umano con il paziente che egli cura con grandissima attenzione e rispetto. L?esperienza lavorativa, sempre in prima linea presso i reparti di chirurgia generale e di urgenza degli ospedali napoletani  S. Giovanni Bosco, prima, e Cardarelli poi,non sono sufficienti a rispondere alla sua ricerca dell?uomo. Decide dunque di intraprendere un viaggio in Africa dove presta la sua opera professionale a favore dei più poveri in un ospedale costruito nella foresta del Kenia. Ne nascono nuovi stimoli e le emozioni riportate da questa esperienza, non isolata ma ripetuta nel tempo successivo, sono raccontate con estrema sensibilità, in un libro-diario, ricco di immagini, pubblicato nel 2005 con lo scopo di raccogliere fondi per contribuire anche economicamente alla realizzazione di un nuovo reparto di pediatria dello stesso ospedale keniota e  sostenere le spese di mantenimento dell?intera struttura. Fonda nel 2006 una associazione onlus avente come scopo principale l?emergenza medica per le popolazioni in difficoltà. Parallelamente al suo crescere come uomo, come medico, come marito e padre, trasfonde, fin dai suoi primissimi anni giovanili, in scritti poetici i suoi dubbi, i suoi drammi, la sua continua ricerca dell?essere e di comunicare attraverso un viaggio introspettivo di cui le opere che si propongono in questo testo sono una sintesi selezionata con cura dallo stesso autore.       

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Seychelles: Monette Rose confermata manager regionale per l'Italia (sezione: Cultura)

( da "GuidaViaggi.it" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

La ristrutturazione dell?ente del Turismo delle Seychelles ha visto la conferma di Monette Rose come manager regionale per l?Italia dello sviluppo del turismo delle isole. Rose è stata la rappresentante delle Seychelles in Italia per quasi quattro anni. La ristrutturazione dell?Ente ha comportato, a seguito del passaggio della gestione da pubblico a società a gestione mista pubblico/privato, la nomina di Alain St. Ange operatore alberghiero delle Seychelles, quale direttore dell'ufficio marketing. Le isole delle Seychelles continuano ad essere dipendenti dalla loro industria del turismo, che rimane il pilastro dell?economia locale. Da poco tempo le Seychelles hanno adottato un programma di riforma proposto dal Fondo monetario internazionale. Il programma ha comportato la svalutazione della moneta locale che ha più che raddoppiato il valore di acquisto dell?euro a vantaggio degli operatori turistici italiani.

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Assemblea annuale Cna Forlì-Cesena (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

16 marzo 2009 - 11.28 (Ultima Modifica: 16 marzo 2009) Sabato 21 marzo alle 9.45, presso l'auditorium Hera , via Spinelli n. 60 a Cesena, si terrà l'Assemblea Annuale di CNA Forlì-Cesena che avrà come tema " Dove va l'economia, strategie dinamiche per affrontare la crisi". Introduce i lavori Alvaro Attiani, presidente CNA Forlì-Cesena, saluti di Giordano Conti sindaco di Cesena e Massimo Bulbi, presidente Provincia Forlì-Cesena ; intervengono Tiziano Alessandrini, presidente CCIAA ; Massimo Spisni docente di Finanza Aziendale presso l'Università di Bologna; Vasco Errani, presidente Regione Emilia Romagna.

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Fiume Magra: normativa sugli interventi di asportazione di materiale in alveo. (sezione: Cultura)

( da "Cittàdellaspezia.com" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Fiume Magra: normativa sugli interventi di asportazione di materiale in alveo. Riceviamo e pubblichiamo una lettera della Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Magra:"Con riferimento a numerosi articoli recentemente apparsi sulla stampa locale in relazione alla normativa che nel Bacino del F. Magra regola gli interventi di asportazione di materiali in alveo, corre l'obbligo di effettuare alcune precisazioni ai fini di una corretta informazione. Innanzitutto il divieto di compensare l'onere di interventi idraulici a seguito di calamità naturali o diretti a prevenire situazioni di rischio con il valore del materiale estratto dall'alveo è ad oggi sancito da norma statale e vale su tutto il territorio nazionale. Tale possibilità, introdotta all'art. 4, comma 10 bis del DL 576/96 in via transitoria e del tutto eccezionale in deroga al divieto generale, non è stata infatti più prorogata da oltre tre anni. Peraltro nel bacino del Fiume Magra, a differenza di altri bacini, è in vigore una normativa molto articolata, che, nel rispetto delle normative, anche nazionali, vigenti, regola l'asportazione di sedimenti dagli alvei per coniugare l'equilibrio del trasporto solido e del ripascimento naturale degli arenili con le esigenze locali di ripristino della sezione di deflusso dell'alveo nelle aree a rischio. Tale normativa, adottata dal Comitato Istituzionale di questa AdiB nel 2006, dopo cinque anni di confronto e concertazione con tutti gli Enti Locali interessati, e definitivamente approvato dalle Regioni Liguria e Toscana nell'estate dello stesso anno, consente l'asportazione di sedimenti dagli alvei fluviali a fini di mitigazione di condizioni di rischio idraulico, indicando una graduatoria di priorità per l'utilizzo del materiale estratto, dalla "movimentazione in loco o nelle immediate pertinenze dell'alveo", alla realizzazione di opere idrauliche ed alla "sistemazione in litorali", sia "connessi" che "non connessi" al bacino del F. Magra (ossia dove tale materiale non potrebbe arrivare per vie naturali). Nell'ambito delle finalità indicate dalle norme di bacino, questa Autorità è ed è sempre stata disponibile a valutare, insieme agli Enti Locali, la fattibilità di interventi di asportazione di sedimenti in aree "a rischio". Considerando solo le esperienze più significative, nel maggio del 2000, ai fini del ripristino dell'a sezione idraulica dell'alveo del F. Vara a San Pietro Vara, sono stati asportati circa 45.000 mc di sedimenti utilizzati per il ripascimento arenili a Marina di Massa ( litorali "connessi" al bacino del Magra) e dal 2008, ai fini del miglioramento della sezione di deflusso del tratto focivo del F. Magra al di sotto della linea di navigabilità, si sta attuando un progetto di dragaggio di complessivi 340.000 mc di materiale da utilizzare per il ripascimento dell'arenile di Marinella e Fiumaretta. Ancora, non più tardi di tre settimane fa, nell'ambito del procedimento di Verifica di VIA di competenza della Regione Toscana riguardante un progetto presentato dal Comune di Carrara per il ripascimento dell'arenile compreso tra il porto e la foce del T. Parmignola (anch'esso ricadente in litorali "connessi") per un fabbisogno di circa 100.000 mc, il Comitato Tecnico di questa AdiB ha richiesto di inserire la prescrizione di verificare la fattibilità dell'utilizzo prioritario dei materiali derivanti dallo svuotamento dell'invaso della diga di Santa Margherita Vara. Le norme del piano di bacino, peraltro, prevedono anche la possibilità di costituzione di consorzi pubblico-privati laddove sia necessario garantire la stabilità nel tempo di configurazioni di alveo dragato ai fini della mitigazione del rischio idraulico, a condizione che l'utilizzo dei sedimenti periodicamente asportati avvenga secondo le priorità indicate, con particolare riferimento all'uso per il ripascimento degli arenili, al fine di ridurre per quanto possibile gli impatti ambientali connessi. Per tale ragione, solo in casi eccezionali, adeguatamente motivati, possono essere "valutate destinazioni diverse" del materiale asportato. Nel confermare che questa Autorità di Bacino non è pregiudizialmente contraria all'asportazione di sedimenti dagli alvei nell'ambito delle finalità del PAI, preme in ogni caso ribadire: - come si tratti sempre di interventi da attivarsi attraverso i dovuti approfondimenti in quanto, non potendo garantire, a priori, la stabilità nel tempo della sezione d'alveo di progetto, non possono configurarsi come interventi di messa in sicurezza idraulica, ma solo come interventi coadiuvanti alla mitigazione del rischio; - come sia necessario dare priorità alla progettazione e realizzazione degli interventi strutturali previsti dal Piano di Bacino, che consentono di ottenere una concreta e permanente messa in sicurezza degli abitati e più in generale degli elementi a rischio. Il Presidente Del Comitato Istituzionale Ass. Marco Betti Il Vice Presidente del Comitato Istituzionale Ass. Franco Zunino Il Segretario Generale Dott.ssa Francesca Pittaluga"

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Scuola/ Al via a Milano mostra interattiva su gestione (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Roma, 16 mar. (Apcom) - Prende oggi il via nel pomeriggio, a Milano, presso la scuola media Manzoni di Milano, la mostra interattiva 'Conflitti, litigi e altre rotture' rivolta a ragazzi dagli 11 ai 16 anni: si tratta di un'iniziativa, a ingresso gratuito e aperta fino al 23 marzo, promossa dal Comune di Milano in collaborazione con l'università di Milano-Bicocca e l'università Cattolica del Sacro cuore. Allestita dal 'Centro Psicopedagogico per la Pace', la mostra sarà presentata da Mariolina Moioli, assessore alla Famiglia, scuola e politiche sociali del Comune di Milano, dalla consigliera comunale Carola Colombo e da Daniele Novara, ideatore della mostra e direttore del Centro organizzatore, istituto specializzato nei processi di apprendimento in situazioni di conflittualità. Il percorso interattivo, strutturato in dieci tappe, è stato pensato appositamente per ragazze e ragazzi e accompagna i partecipanti attraverso varie attività, stimoli e domande volti a favorire il confronto, la discussione e la ricerca in merito ai temi del conflitto e della violenza. Grazie ad una veste grafica realizzata ad hoc e ad un 'Diario di Bordo' i giovanissimi imparano a prendere coscienza della conflittualità, delle sue dinamiche e dei modi più costruttivi per gestirla. "Al termine della visita - spiegano gli organizzatori - i ragazzi valuteranno il loro modo di gestire i conflitti e possono lasciare dei messaggi agli organizzatori della mostra. Per gli insegnanti è previsto uno strumento di lavoro che potranno utilizzare successivamente nelle classi: il 'libro mastro', che contiene ulteriori attività didattiche da realizzare nelle aule scolastiche". Il progetto educativo 'Crescere imparando a gestire i conflitti'intende coinvolgere i ragazzi e gli insegnanti di sei istituti superiori e di tre istituti medi della città di Milano: "La mostra - afferma l'assessore Moioli - rappresenta un'occasione unica per affrontare in modo diverso il conflitto, imparando a distinguerlo dalla guerra e dalla violenza, sottolineando, invece, che sono due concetti antitetici, e che spesso la violenza nasce come tentativo di sopprimere il conflitto". Per gli organizzatori il progetto intende infatti creare un patrimonio di conoscenze che i ragazzi possano utilizzare nelle diverse situazioni della vita quotidiana. "La preoccupazione di genitori e insegnanti rispetto a queste tematiche è tanta, ma non sentiamo spesso le voci dei giovani - sottolinea Davide Diamantini, docente della facoltà di Scienze della Formazione del'università di Milano-Bicocca -. Lo scopo del progetto non è quello di delegare ai ragazzi la gestione dei conflitti, al di là delle responsabilità degli adulti, ma di riuscire a metterli a tema in modo congiunto".

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LA PROVINCIA DI MATERA PROMUOVE IL PROGETTO "ETHOS" (sezione: Cultura)

( da "Basilicanet.it" del 16-03-2009)

Argomenti: Cervelli

LA PROVINCIA DI MATERA PROMUOVE IL PROGETTO "ETHOS" 16/03/2009 12.25.47 [Basilicata] La Provincia di Matera, nellâ??ambito delle attività  promosse dallâ??assessorato alla Formazione e alle Politiche del lavoro, in collaborazione con The Culture net e Centro Servizi, promuove il progetto Ethos che prevede lâ??assegnazione di 100 borse di studio finalizzate alla realizzazione di tirocini formativi in Inghilterra, Francia, Spagna e Irlanda, nel settore del Turismo, Ambiente, Cultura e Innovazione. â??Ethos â?? ha dichiarato lâ??assessore provinciale al ramo Pasquina Bona â?? è¨ un progetto di mobilità  approvato nellâ??ambito del programma â??Leonardo Da Vinciâ?, cofinanziato dalla Comunità  Europea, che si propone di sviluppare attraverso la cooperazione transnazionale la qualità , lâ??innovazione e la dimensione europea nel settore della formazione professionale. Traguardo ambitissimo per un territorio che soffre di atavici problemi di collegamento. Ethos, nello specifico, intende migliorare le competenze e lâ??occupabilità  di quanti beneficeranno delle borse di studio proprio attraverso esperienze di formazione e lavoro presso un organismo di accoglienza (imprese, enti, organizzazioni attive nel settore turistico) in Inghilterra, Francia, Spagna o Irlanda nellâ??ambito del settore del turismo tradizionale e trasversale (culturale, congressuale, itineranteâ?¦) ambiente, comunicazione, promozione e marketing, cultura e innovazione, e-busimness e nuove teconologie.â? Tredici settimane di permanenza allâ??estero per svolgere uno stage professionale. La borsa coprirà  i costi: di preparazione linguistica e culturale, del viaggio, del vitto e dellâ??alloggio presso il paese ospitante e dellâ??assicurazione contro rischi e infortuni e responsabilità  civile. I candidati alle selezioni devono essere cittadini italiani residenti in Basilicata e, con riserva, anche nelle regioni italiane del centro sud; non devono avere usufruito nei 12 messi antecedenti la pubblicazione del bando di altre borse di studio nellâ??ambito di programmi comunitari (Leonardo da Vinci, Erasmus, ecc.); devono avere tra i 18 e i 35 anni; essere in possesso di diploma o neo laureati, inoccupati o disoccupati. La ripartizione delle 100 borse di studio avverrà  secondo due flussi di partenza. Un primo gruppo con destinazione Gran Bretagna (2 borse), Irlanda (18 borse) e Spagna (30 borse), soggiornerà  nei periodi tra maggio e agosto (2009); i candidati interessati dovranno presentare le domande entro il 14 aprile. Il secondo gruppo con destinazione Francia (2 borse), Irlanda (18 borse) e Spagna (30 borse), soggiornerà  nei periodi tra settembre e dicembre (2009); i candidati interessati dovranno presentare le domande entro il 23 luglio. â??Questo nuovo progetto - ha sottolineato lâ??assessore Bona â?? fornisce nuove opportunità  per i nostri giovani e per lâ??intero territorio. In un periodo difficile, dove la mancanza di lavoro colora di tinte fosche il futuro della nostra regione, formarsi allâ??estero, nei settori chiave per lo sviluppo dellâ??economia locale, diventa, per i giovani, una occasione di crescita professionale irrinunciabile e, per la Basilicata, la carta da giocare per frenare la fuga dei cervelli. La Provincia di Matera ha infatti inteso promuovere Ethos proprio nellâ??ottica di un percorso di riappropriazione del proprio capitale intellettuale, dove le risorse di un territorio si specializzano per dare una chance al proprio presente restando nella terra natia.â? Il bando e la relativa modulistica sono disponibili sul sito della Provincia di Matera: www.provincia.matera.it BAS 05

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Nipote per un giorno (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Nipote per un giorno La Fondazione dentale dopo trentanni riapre ai cittadini. "Nipote per un giorno" è un progetto interessante che è iniziato all'interno della Struttura Dentale, Casa Albergo per anziani gestita dalla Fondazione Dentale che, dopo un trentennio riapre le porte ai cittadini di San Giorgio a Cremano. Direttrice di questa storica struttura geriatrica, una delle più all'avanguardia della Regione, è la dinamica ed infaticabile Anna Maria Gargiulo Il presidente è il prof. Settimio Mordente, docente di Emergenza chirurgica alla Seconda Università di Napoli, noto Medico senza frontiere', infatti ha messo a punto un piano di rilancio della struttura che prevede, nei prossimi mesi l'istituzione di un centro di ricerca geriatrica internazionale e l'apertura di un moderno Hospice per malati terminali, realizzato in collaborazione con la Regione Campania. La Casa Albergo Dentale' che si occupa dell'assistenza alle persone anziane bisognose di cure è gestita dall'omonima Fondazione nata alla fine del settecento, per volonta' dei coniugi Dentale-Tedesco', una famiglia nobiliare, -" Vogliamo trasformare questa struttura in un centro di eccellenza dice il prof. Mordente non solo per l'ospitalità e l'assistenza degli anziani ma anche per la ricerca e la formazione. Un progetto così ambizioso, già in fase di realizzazione, non sarebbe stato possibile senza il sostegno del sindaco Domenico Giorgianni che, da medico, ci ha creduto fortemente, e la sinergia con le istituzioni del territorio: Comune, Provincia, Regione e ASL". Il progetto " Nipote per un giorno" quest'anno farà incontrare il 19 marzo, la festa del papà, dalle ore 10,00 in poi, gli anziani indigenti e con disagio sociale con i bambini e i ragazzi del Villaggio dei ragazzi di Maddaloni , gestito dai Legionari di Cristo, una Congregazione religiosa di Diritto Pontificio che si occupa con un team di esperti con grande amore e professionalità della formazione dei ragazzi, tra i più bisognosi di tutta la Campania che, nel Villaggio, partecipano a tutte le attività formative di studio, ludiche e sportive programmate, dalla scuola materna alle superiori. -"Una giornata interessante dove due età, due mondi, due momenti basilari della vita di ogni essere umano si incontreranno e racconteranno la loro esperienza , trasformandosi in quella figura straordinaria in seno ad ogni famiglia, il nonno e sarà data la possibilità di relazionare anche se solo per un giorno con questi" nipoti" iniziando a costruire una rete di relazioni affettive" spiega Anna Maria Gargiulo ,docente e coordinatrice delle attività di laboratorio didattico per gli anziani, che ha preparato con sapienza questo incontro. La direttrice esprime anche il suo rammarico che tale particolare e mirata iniziativa non è ancora applicata, né sostenuta in altre case albergo o in altri servizi alla persona che renderebbero più gioiosa e costruttiva la giornata dell'anziano all'interno delle strutture. Anna Maria Gargiulo ha voluto che a questa iniziativa della Fondazione Dentale fosse presente e partecipasse Cecilia Coppola, scrittrice per l'infanzia e presidente dell'Associazione culturale Cypraea che svolge un'attività costruttiva nel mondo dei bambini, dei ragazzi e dei giovani in tantissime parti del mondo, dando loro la possibilità di conoscerci, confrontarsi e creare amicizia e fratellanza e rispetto dei valori come quello della famiglia e dell'ambiente e si batte per la rivalutazione della figura del nonno in qualsiasi tipo di società. La scrittrice regalerà ai giovanissimi i suoi libri educativi che hanno come personaggio la ormai conosciuta bustina di plastica" Cio'Cio" che coinvolge nelle sue avventure migliaia di ragazzi in tutta Italia. La sua ultima pubblicazione " Ricicliamo con Cio'Cio' " edito da Nicola Longobardi e, pubblicato con il sostegno dell'assessorato all'Istruzione della Regione Campania per diffondere la cultura del rispetto del territorio che è conseguenza di una crescita in un modo sano e tutelato. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 16 marzo 2009 in: Varie » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Ignoti piromani danno alle fiammeuno dei <dammusi> dell'antico borgo (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Marzamemi: L'incendio spento da alcuni esercenti Ignoti piromani danno alle fiamme uno dei «dammusi» dell'antico borgo Lentini. Serata all'insegna della cultura e della poesia sabato 14 marzo scorso, alla chiesa Carmine di Lentini. A cura del dinamicissimo Kiwanis club presieduto da Maria Grazia Culici, è stata presentata la XXV edizione del premio internazionale plurilinguistico e multimediale Nosside (www.nosside.com), l'unico concorso globale di poesia per opere indite e mai premiate nel mondo, senza confini di lingue e di forme di comunicazione, facente parte della Unesco World Poetry Directory. Nelle sue lingue ufficiali (italiano, spagnolo, inglese, francese, portoghese) e in tutte le altre lingue del mondo (nazionali, originarie, minoritarie, dialetti), accoglie nelle sue sezioni la poesia scritta, in video e in musica. Il premio è stato magistralmente presentato dal suo presidente fondatore, professor Pasquale Amato, docente di storia contemporanea presso l'Università di Messina. Nella seconda parte della serata, momenti di grande spettacolo culturale, con il poeta cuntastorie Giuseppe Cardello, vincitore assoluto del Nosside nel 2000 e ambasciatore del premio nel mondo che, con i suoi compagni di viaggio,il musicista Salvo Amore e il dicitore Pippò Galatà, ha raccontato, in un suggestivo recital intrecciato a musica ed immagini, la storia della Sicilia, storia di cunti e canti, storia di luce e drammi. Il professor Amato ha tenuto a sottolineare l'impegno del Nosside ad esaltare, salvaguardare e valorizzare la diversità linguistica del pianeta Terra, prima che scompaia fagocitata dalla globalizzazione dei grandi poteri. Angela Rabbito

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Iscrizioni per i due moduli della <Summer school> (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Emuni University Iscrizioni per i due moduli della «Summer school» Ai nastri di partenza l'edizione 2008-2009 della Summer School euromediterranea dell'Emuni University, l'Università internazionale euro-mediterranea di formazione d'eccellenza che ha sede in Slovenia a cui ha aderito di recente anche l'Università di Catania. La Summer School, aperta a tutti gli studenti stranieri della rete Emuni che ne facciano richiesta, coinvolge quest'anno - relativamente a due moduli - anche l'Ateneo catanese. L'iniziativa ambisce infatti a supportare la cooperazione tra le università aderenti al network euromediterraneo e a potenziare il dialogo tra popoli e culture diverse, stimolando in particolare la mobilità studentesca fra i vari paesi partner. Partecipando all'Emuni Summer School, i futuri allievi - che per tale ragione sono invitati a frequentare i corsi nelle altre sedi universitarie del network - potranno cimentarsi nello studio delle tematiche maggiormente rilevanti del Bacino del mediterraneo, attraverso l'intervento didattico di docenti di fama internazionale, ottenendo - al termine della Scuola estiva - un certificato ufficiale comprensivo di crediti Ects o di pari valore e sviluppando esperienze internazionali e interculturali. Il primo modulo organizzato dall'Ateneo catanese, coordinato dal prof. Fulvio Attinà, si intitola «Politiche comunitarie e transizione economica nel Bacino del Mediterraneo» e si terrà - interamente in lingua inglese - dal 12 al 26 luglio 2009 (di pomeriggio). Il secondo modulo, su «Mediazione linguistica e dialogo interculturale nel Bacino del Mediterraneo» (www.emuni.si/en/strani/285), è coordinato dalla prof.ssa Nicoletta Parisi, si svolgerà nelle stesse date e con le stesse modalità (di mattina). Per accedere ad entrambi i corsi - aperti in prima battuta agli studenti stranieri della rete Emuni - occorre il possesso della laurea magistrale (5 anni), di una laurea specialistica o l'iscrizione a un corso di dottorato o di master. E' indispensabile inoltre la conoscenza certificata della Lingua inglese. Eventuali posti residui potranno essere assegnati ai candidati dell'Università di Catania. Per iscriversi occorre presentare entro il 31 maggio 2009 la seguente documentazione in lingua Inglese: application form, disponibile su www.emuni.si/en/form; copia del curriculum vitae in formato europeo; lettera motivazionale (300-500 parole); lettera di presentazione (a cura di un docente del proprio corso di studi). La quota di adesione è di 100 euro. Per maggiori informazioni contattare gli uffici dell'Area delle politiche comunitarie e internazionali dell'Università di Catania (Apoci), via Tomaselli 31, Catania; telefono: 095.7307971 - fax: 095.7307964; ricevimento: lunedi, martedi e giovedi: 9.30-12.30. Email: cinzia.tutino@unict.it, doriana.manuele@unict.it.

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Il wireless di Milano non decolla (sezione: Cultura)

( da "01net" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il wireless di Milano non decolla Il piano presentato nel 2007 non ha fatto significativi passi avanti a parte la sperimentazione del parco Sempione Luigi Ferro 16 Marzo 2009 Chiamatelo Milano wireless o Milano città digitale, tanto nulla cambia. Anche qui cantieri fermi. Era il marzo del 2007 quando la giunta fece proprio il piano elaborato dall?opposizione che prevedeva la creazione di una rete senza fili entro il 2009 per un investimento totale di 15-17 milioni di euro. Elaborato con la collaborazione di un gruppo di docenti universitari ed esperti del settore, il progetto prevede di dotare la città entro il 2009 di una rete in banda larga e senza fili, accessibile da quattromila luoghi all'aperto, ipotizzando la copertura della restante parte della città entro la data dell'Expo. (2015). Il progetto prevedeva che la connettività fosse garantita da piccole antenne trasmettitrici del segnale via radio installate su semafori e lampioni collocati in settecento incroci, trecento scuole e università, 140 centri sportivi, trenta biblioteche, ottanta centri per anziani, cento siti di interesse turistico, cinquanta giardini pubblici e parchi, 140 centri sportivi, trenta biblioteche, ottanta centri per anziani, cento siti di interesse turistico, cinquanta giardini pubblici e parchi, tutte le fermate di autobus, tram e metropolitana e altri luoghi della città. Il progetto garantirebbe una banda ad alta velocità grazie al collegamento con la fibra ottica di Metroweb, che oggi copre il 95% del territorio, un'infrastruttura cui il comune avrà accesso gratuitamente per dieci anni. Wi-fi, Wimax, Long terme evolution erano queste le tecnologie ipotizzate da Maurizio Dècina, docente del Politecnico, per la banda larga wireless del capoluogo lombardo. Entro fine dell' anno, e forse in parte entro Sant' Ambrogio, scriveva nel novembre 2008 il Corriere della Sera, saranno attivati alcuni servizi dimostrativi a San Siro e in piazza Duomo. Nel quartiere residenziale, per esempio, avrebbero dovuto essere sperimentate nuove forme di sorveglianza sui mezzi pubblici, di gestione dei parcheggi e di controllo del livello dei rifiuti. Nella piazza centrale avrebbe dovuto essere testato il "Cicerone virtuale" per i turisti, che avrebbe offerto un nuovo tipo di mappe video interattive, da cui ricevere informazioni e immagini su attività culturali, trasporti e servizi. Di tutto questo ancora oggi non esiste nulla. L?unica realizzazione riguarda il wireless nel parco Sempione, dove c?è il Castello Sforzesco, avviato nel 2007. Da alloraq i frequentatori del parco possono navigare gratuitamente. Fino al 31 agosto 2009 hanno a disposizione sei access point con una capacità di 255 utenti ciascuno. Il Wireless Castle era una sorta di esperimento che avrebbe potuto dare utili indicazioni per lo sviluppo di Milano città digitale.

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Tre incontri di spettacolo formativo sullo sport: questa sera il primo appuntamento al Rex (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (OgniSport)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Tre incontri di spettacolo formativo sullo sport: questa sera il primo appuntamento al Rex Lunedì 16 Marzo 2009, (p.sp.) Tre incontri di spettacolo formativo sullo sport. Si apre lunedì, alle 21 al cinema Rex, l'iniziativa "Sport... Questo sconosciuto" promossa dal Quartiere 4 Sud Est in collaborazione con il Real Padova. La tavola rotonda sarà animata in tutti gli appuntamenti (sempre alle 21 al Rex) da tecnici e sportivi, anche professionisti. "Esiste ancora la parola sport?" è il tema della serata di lunedì prossimo; interverranno Dino Ponchio (presidente Coni Padova), Giorgio Sbrocco (docente di "Teoria, tecnica e didattica del gioco del rugby" a Scienze Motorie, e responsabile del settore giovanile del Petrarca rugby), Nicola Bezzati (rugbista del Carrera Petrarca). Lunedì 23 marzo, "In ogni gara c'è una vittoria e una sconfitta" con interventi di Samuele Papi (giocatore della Sisley), Paolo Dalla Libera (allenatore giovanili di calcio), Leo Morsut (ex giocatore Antonveneta). Lunedì 30 marzo, "I supereroi esistono solo nei fumetti", e quindi il problema del doping, con Maurizio Schiavon (Medicina dello sport della Ulss 16), Marcella Bounous (ex sciatrice professionista ed esperta in psicologia dello sport), Laura Caparrotta (docente di tossicologia all'università di Padova). Gli incontri saranno moderati dal giornalista Domenico Lanzilotta, e allietati da gag dei comici Marco e Pippo. «L'idea è promuovere lo sport sano - spiega Luca Silvestri, coordinatore della Commissione sport e tempo libero del Quartiere 4 Sud Est - coinvolgendo soprattutto le società sportive di base. I tre incontri vogliono essere momenti di analisi con genitori, giovani, e tecnici perchè l'azione educativa nello sport va fatta congiuntamente». «Una manifestazione che conclude il nostro mandato amministrativo - aggiunge Luca Luciani, presidente del Quartiere 4 Sud Est - e che si raccorda con quanto abbiamo fatto negli anni precedenti. Al centro, la dimensione dello sport come gioco e come crescita formativa per i giovani». «Abbiamo invitato atleti professionisti che possono essere un esempio per i nostri giovani - interviene Giorgio Mazzucato del Real Padova - Avvertiamo la necessità di parlare di sport per sensibilizzare famiglie e ragazzi su cosa possono offrire le società sportive locali a livello dilettantistico. E quindi che siano preparati nelle loro scelte».

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Corrado Bedogni nuovo Direttore generale dell'Asl CN 1 (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corrado Bedogni nuovo Direttore generale dell'Asl CN 1 Corrado Bedogni, genovese, 56 anni, è il nuovo direttore generale dell?Asl CN1, dove attualmente ricopre il ruolo di direttore sanitario. Bedogni prenderà il posto di Fulvio Moirano, nominato presidente dell?Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. La designazione di Bedogni da parte della Giunta regionale è avvenuta nella seduta di questa mattina, con una delibera in cui si motiva la scelta alla luce delle "esperienze professionali maturate e le evidenze curriculari che adeguatamente si conciliano con le peculiarità dell?incarico da rivestire". Il manager, infatti, laureato in medicina e chirurgia presso l?Università di Genova, è stato prima direttore sanitario facente funzioni del presidio unificato di Savigliano, Fossano e Saluzzo (1995-1997), quindi direttore medico di presidio dell?ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo (1998-2006) e infine direttore sanitario delle Asl 15, 16 e 17, confluite nel gennaio 2008 nell?azienda sanitaria locale CN1. Dal 1993, inoltre, Bedogni svolge attività di insegnamento presso la Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell?Università di Siena, occupandosi di problematiche inerenti l?organizzazione dei servizi ospedalieri. Ed ancora, è docente presso la Scuola di specializzazione in Igiene e Medicina preventiva dell?università di Genova. .

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Buon Giorno Cupra, il candidato Sindaco è D'Annibali (sezione: Cultura)

( da "Quotidiano.it, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Buon Giorno Cupra, il candidato Sindaco è D'Annibali Cupra Marittima | Si chiama Domenico D'Annibali il candidato alla poltrona di Sindaco presentato dalla formazione Buon Giorno Cupra per le prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. Il candidato sindaco Domenico D'Annibali E' ufficiale. La lista civica Buon Giorno Cupra a sostegno del Professor Domenico D'Annibali quale candidato sindaco alle amministrative del prossimo 6 e 7 giugno, è pronta. Il gruppo sta cercando di interpretare i saggi desideri di tanti cuprensi: avere una amministrazione di persone concrete, giuste, attive e responsabili che lavorino per migliorare la vita di chi è a Cupra. Domenico ha accettato di guidare la lista che verrà composta da cittadini liberi, leali, rappresentativi e pacati della popolazione. La compagine non è completa, quindi il comitato chiede a tutti (donne e uomini, giovani e meno giovani) di avvicinarsi ai lavori, dare il proprio contributo di idee, appoggio in qualsiasi modo, e proporsi come candidati. Non ci sono preclusioni di sorta se non essere moderati, avere desideri di collaborazione e volontà di servizio insieme agli altri. Infatti, una volta vinte le elezioni la nuova amministrazione dovrà risolvere i problemi di tutti, dando sviluppo all'economia e rendere bello e vivibile il paese, rendendosi quindi protagonista di una governante lungimirante, nella migliore e trasparente applicazione delle norme. Quindi la lista ha bisogno di saggi rappresentati di tutta Cupra, per operare al meglio e per tutti. Per questi motivi la lista sarà civica, anche se alcuni partiti hanno accettato di sostenerla per il programma, il metodo di lavoro e la garanzia del candidato sindaco e del gruppo promotore. Tutti i partiti del centrosinistra esistenti a Cupra, attraverso i loro coordinatori, sostengono il progetto. Ci rivolgiamo, in più, anche ad eventuali iscritti ad altri gruppi e movimenti di diverso orientamento affinché, una volta preso atto del programma, accettato il candidato e i metodi di lavoro, possano dare il loro sereno e propositivo contributo. Ecco le macro linee programmatiche: - Unità di intenti sulle opere da realizzare, con l'unico obiettivo di migliorare -qualitativamente e quantitativamente- la vita dei cittadini cuprensi. - L'opera quotidiana si costruisca dalle segnalazioni e richieste dei cittadini, valorizzando l'opera, la creatività, i talenti degli abitanti di Cupra. - Cupra vada modernizzata e resa efficiente in ogni settore (servizi burocratici, opere pubbliche, strade, pulizia, fogne, giardini, mense, trasporti, servizi culturali e scolastici... ecc.). - Curare la salute e le conoscenze dei ragazzi, che devono rappresentare un futuro di cittadini preparati, maturi, responsabili e sicuramente den inseriti nella società, in primis nel mondo del lavoro. - Sport, cultura (conoscenze, educazione e spiritualità) e divertimento in una città sicura: questo deve essere l' obiettivo della nuova Cupra per i giovani. - Lo stesso per gli anziani: affetti, assistenza, servizi medici, trasporti, cura, mobilità: in ogni settore ci deve essere una collaborazione pubblico/privato per ottimizzare tutti gli interventi. - Progressi in agricoltura, nel commercio, nel turismo e nell'artigianato, in perfetto equilibrio con i valori paesaggistici, storici, culturali del nostro bellissimo territorio. 16/03/2009

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Magra: normativa su interventi di asportazione di materiale in alveo. (sezione: Cultura)

( da "Cittàdellaspezia.com" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Magra: normativa su interventi di asportazione di materiale in alveo. Riceviamo e pubblichiamo una lettera della Autorità di Bacino Interregionale del Fiume Magra: "Con riferimento a numerosi articoli recentemente apparsi sulla stampa locale in relazione alla normativa che nel Bacino del F. Magra regola gli interventi di asportazione di materiali in alveo, corre l'obbligo di effettuare alcune precisazioni ai fini di una corretta informazione. Innanzitutto il divieto di compensare l'onere di interventi idraulici a seguito di calamità naturali o diretti a prevenire situazioni di rischio con il valore del materiale estratto dall'alveo è ad oggi sancito da norma statale e vale su tutto il territorio nazionale. Tale possibilità, introdotta all'art. 4, comma 10 bis del DL 576/96 in via transitoria e del tutto eccezionale in deroga al divieto generale, non è stata infatti più prorogata da oltre tre anni. Peraltro nel bacino del Fiume Magra, a differenza di altri bacini, è in vigore una normativa molto articolata, che, nel rispetto delle normative, anche nazionali, vigenti, regola l'asportazione di sedimenti dagli alvei per coniugare l'equilibrio del trasporto solido e del ripascimento naturale degli arenili con le esigenze locali di ripristino della sezione di deflusso dell'alveo nelle aree a rischio. Tale normativa, adottata dal Comitato Istituzionale di questa AdiB nel 2006, dopo cinque anni di confronto e concertazione con tutti gli Enti Locali interessati, e definitivamente approvato dalle Regioni Liguria e Toscana nell'estate dello stesso anno, consente l'asportazione di sedimenti dagli alvei fluviali a fini di mitigazione di condizioni di rischio idraulico, indicando una graduatoria di priorità per l'utilizzo del materiale estratto, dalla "movimentazione in loco o nelle immediate pertinenze dell'alveo", alla realizzazione di opere idrauliche ed alla "sistemazione in litorali", sia "connessi" che "non connessi" al bacino del F. Magra (ossia dove tale materiale non potrebbe arrivare per vie naturali). Nell'ambito delle finalità indicate dalle norme di bacino, questa Autorità è ed è sempre stata disponibile a valutare, insieme agli Enti Locali, la fattibilità di interventi di asportazione di sedimenti in aree "a rischio". Considerando solo le esperienze più significative, nel maggio del 2000, ai fini del ripristino dell'a sezione idraulica dell'alveo del F. Vara a San Pietro Vara, sono stati asportati circa 45.000 mc di sedimenti utilizzati per il ripascimento arenili a Marina di Massa ( litorali "connessi" al bacino del Magra) e dal 2008, ai fini del miglioramento della sezione di deflusso del tratto focivo del F. Magra al di sotto della linea di navigabilità, si sta attuando un progetto di dragaggio di complessivi 340.000 mc di materiale da utilizzare per il ripascimento dell'arenile di Marinella e Fiumaretta. Ancora, non più tardi di tre settimane fa, nell'ambito del procedimento di Verifica di VIA di competenza della Regione Toscana riguardante un progetto presentato dal Comune di Carrara per il ripascimento dell'arenile compreso tra il porto e la foce del T. Parmignola (anch'esso ricadente in litorali "connessi") per un fabbisogno di circa 100.000 mc, il Comitato Tecnico di questa AdiB ha richiesto di inserire la prescrizione di verificare la fattibilità dell'utilizzo prioritario dei materiali derivanti dallo svuotamento dell'invaso della diga di Santa Margherita Vara. Le norme del piano di bacino, peraltro, prevedono anche la possibilità di costituzione di consorzi pubblico-privati laddove sia necessario garantire la stabilità nel tempo di configurazioni di alveo dragato ai fini della mitigazione del rischio idraulico, a condizione che l'utilizzo dei sedimenti periodicamente asportati avvenga secondo le priorità indicate, con particolare riferimento all'uso per il ripascimento degli arenili, al fine di ridurre per quanto possibile gli impatti ambientali connessi. Per tale ragione, solo in casi eccezionali, adeguatamente motivati, possono essere "valutate destinazioni diverse" del materiale asportato. Nel confermare che questa Autorità di Bacino non è pregiudizialmente contraria all'asportazione di sedimenti dagli alvei nell'ambito delle finalità del PAI, preme in ogni caso ribadire: - come si tratti sempre di interventi da attivarsi attraverso i dovuti approfondimenti in quanto, non potendo garantire, a priori, la stabilità nel tempo della sezione d'alveo di progetto, non possono configurarsi come interventi di messa in sicurezza idraulica, ma solo come interventi coadiuvanti alla mitigazione del rischio; - come sia necessario dare priorità alla progettazione e realizzazione degli interventi strutturali previsti dal Piano di Bacino, che consentono di ottenere una concreta e permanente messa in sicurezza degli abitati e più in generale degli elementi a rischio. Il Presidente Del Comitato Istituzionale Ass. Marco Betti Il Vice Presidente del Comitato Istituzionale Ass. Franco Zunino Il Segretario Generale Dott.ssa Francesca Pittaluga"

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Andora: Energie rinnovabili in tempo di crisi (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Andora: Energie rinnovabili in tempo di crisi Ferraloro Energia, insieme con il Comune di Andora, riunisce attorno a un tavolo esperti del settore e addetti ai lavori per discutere del legame tra crisi economica ed emergenza ambientale. Come le energie rinnovabili possono aiutare la ripresa economica? Si intitola ?Energia a Costo Zero. Risvolti occupazionali delle energie rinnovabili? l?incontro che Ferraloro Energia, insieme con il Comune di Andora, ha organizzato per discutere di energie rinnovabili in termini di opportunità occupazionale ed economica con esperti del settore e addetti ai lavori. Opportunità occupazionale, prima di tutto, per un settore nel quale, solo ultimo anno, il fatturato complessivo dei comparti di eolico, fotovoltaico e biomasse è aumentato in Italia del 44 % (con il fotovoltaico che ha superato da solo il miliardo di euro di giro d?affari nel 2008, contro i 450 milioni di euro del 2007). Opportunità di risparmio, per coloro che decidono di realizzare impianti di auto-produzione di energia pulita. E? il caso dei sistemi fotovoltaici, installabili oggi senza sostenere alcun costo, grazie al progetto Energia a Costo Zero fortemente voluto da Ferraloro Energia e certificato dalla campagna europea Sustainable Energy Europe, varata nell?ambito del programma Energia intelligente per l?Europa. L?incontro si terrà venerdì 20 marzo presso la Sala Consigliare del Comune di Andora (SV), con inizio alle ore 20:20. Al contributo in apertura del Sindaco del Comune di Andora Franco Floris, seguiranno gli interventi di Claudio Mazzoleni (Assessore alle Politiche ambientali ? Comune di Andora), che affronterà il tema della tutela ambientale e illustrerà le attività, i progetti e i propositi dell?Amministrazione in materia di energie rinnovabili; Antonio Lumicisi (Coordinatore della campagna SEE in Italia - Ministero dell?Ambiente, del Territorio e del Mare), che illusterà la Campagna Sustainable Energy Europe, nonchè l?iniziativa ?Patto dei Sindaci? in Italia; Guido Paliaga (Docente di ?Tecniche per l?architettura del paesaggio? - Università di Genova), che affronterà la questione dei cambiamenti climatici; Davide Chiaroni (Energy & Strategy Group - Politecnico di Milano), che analizzerà il tema dei risvolti occupazionali generati dallo sviluppo del settore delle energie rinnovabili; Giuliano Nicotra (Ferraloro Energia), che illustrerà i benefici di alcuni casi pratici di installazioni di impianti ad energie rinnovabili realizzati da Ferraloro Energia.

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Unioncamere Piemonte: dal 26 al 29 marzo Campus, salone della nuova agricoltura (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Unioncamere Piemonte: dal 26 al 29 marzo Campus, salone della nuova agricoltura (16/3/2009 14:47) | (Sesto Potere) - Torino - 16 marzo 2009 - Dal 26 al 29 marzo 2009 debutta al Lingotto Fiere di Torino CAMPUS, Salone della Nuova Agricoltura, un evento che intende presentare gli aspetti più innovativi del settore, offrendo alle aziende e agli operatori gli strumenti per affrontare i mercati del futuro e, al grande pubblico, la possibilità di scoprire la realtà dinamica dell?agricoltura di oggi e di domani. In tale occasione Unioncamere Piemonte collabora con tutte le Camere di commercio piemontesi e con Enzima P, promotrice del Social Network per l'innovazione piemontese, all'organizzazione di un convegno che si svolgerà nell'arco di due giornate (giovedì 26 / venerdì 27) dedicate alla Ricerca e all'Innovazione nell'Agricoltura. L'Unione regionale invita le imprese, le università, i parchi scientifici e i centri di ricerca pubblici e privati con sede nella Regione Piemonte ad inviare la propria candidatura per la presentazione di progetti o prodotti innovativi. La registrazione all?evento è gratuita ma obbligatoria entro e non oltre il 23 marzo 2009.

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Morosini, emozione e mondanità alla festa del Mak P 100 (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Morosini, emozione e mondanità alla festa del Mak P 100 Lunedì 16 Marzo 2009, "Questa è una scuola di eccellenza. Tre anni fa gli allievi sono entrati con i loro timori e le loro aspettative, ora ne escono preparati e formati a valori di spessore quali amore per la Patria, fedeltà alle istituzioni, virtù morali, e pronti ad affrontare le difficoltà della vita". Sono state le parole del Comandante della Scuola Navale "Francesco Morosini", Enrico Pacioni, nel dare il benvenuto agli allievi del terzo corso "Theseus" e ai loro genitori nella tradizionale festa del Mak P 100 (mancano proprio cento giorni alla fine del ciclo di studi in questa scuola). Presenti le autorità civili e militari tra le quali l'ammiraglio Mario Fumagalli e l'assessore comuanle, Augusto Salvadori. Una cerimonia solenne e festosa, svoltasi nell'aula magna dell'istituto, tutta organizzata dai cinquantuno allievi per "condividere con voi i tre anni di scuola" ha detto Simone Pletto, nel suo saluto, ringraziando docenti e genitori a nome del corso. Eleganti toilette, il valzer con le mamme, momento di grande suggestione, al quale si sono preparati mamme e allievi con lezioni di ballo e prove dall'esito positivo: un po' imbarazzati, ma orgogliosi gli uni e le altre. Il pranzo di gala preparato nei minimi particolari, il brindisi con la grande torta che riporta il nome del corso, uno spettacolo di varietà e satira con il comico Sgrilli di Zelig, musica e cabaret, lungo tutta la notte, in un alternarsi di emozioni, fino all'Assemblea finale e all'Alzabandiera, per issare, tra la commozione generale, la bandiera del corso Theseus, nome scelto per tre motivi: il mito, la storia - Teseo Tesei, figura centrale che si distinse nella 1^Guerra - il continuum con il primo corso entrante, Ulixes. Riti indimenticabili che uniscono i ragazzi, i cui ricordi li accompagneranno nella vita futura, quando saranno diventati validi professionisti, dopo l'Università, o le Accademie, secondo le scelte. E rimarrà l'amicizia, su cui contare, come testimonia l'Associazione ex Allievi. Dal prossimo anno ci saranno anche le ragazze (per ora la richiesta è di un venti per cento). Tra maggio e giugno si svolgerà il concorso ad Ancona, e superate le prove di cultura generale e attitudinali, potranno iscriversi alla prestigiosa scuola che si è preparata a riceverle anche logisticamente. Due sezioni di scientifico, una di classico, attività sportive e marinare, esperienza sulle navi, nobili tradizioni. Assicura il comandante, soddisfatto:"Questo è il Morosini, una scuola unica". Maria Teresa Secondi

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Muraro: Si creerebbero nuovi fabbricati più adatti ai giovani (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Muraro: «Si creerebbero nuovi fabbricati più adatti ai giovani» Lunedì 16 Marzo 2009, Un centro città senza macchine e senza scuole. Del Riccati si discute da tempo, ma il trasloco potrebbe riguardare anche tutti gli altri istituti del centro. Dal Liceo artistico al Canova, dal Besta sino al Duca degli Abruzzi. Quello dei poli scolastici concentrati oltre le mura, a San Pelajo e Lancenigo, è un sogno che la Provincia, l'ente con la competenza sugli istituti superiori, insegue da tempo. L'operazione si aggirerebbe attorno ai 50 milioni di euro. A tanto, infatti, ammonterebbe il valore delle scuole da vendere e da spostare extra moenia. In futuro, quindi, all'interno delle mura potrebbero esserci solo aree pedonali, disposte tutt'attorno agli attuali edifici scolastici trasformati da accordi pubblico privati e cambi di destinazione d'uso. Il boccone è ghiotto, anche perché, con i nuovi poli formativi, in centro si libererebbe un tesoretto urbanistico di circa 100 mila metri cubi, da riempire e reinventare. Negozi di grandi firme e alberghi di lusso al posto delle scuole per una città bomboniera? Questa sembra essere la direzione. Allo studio del Comune c'è un Piano per togliere le auto dal centro, concentrandole in grandi nodi logistici attorno al Put. E la Provincia vorrebbe adottare lo stesso schema per gli istituti: creare dei poli periferici per rispondere alle necessità di più scuole in un colpo solo. «Siamo in fase di verifica, ma la prospettiva di creare dei poli scolastici a Lancenigo e San Pelajo esiste - mette le mani avanti Muraro - così tutti gli istituti potrebbero essere inseriti in fabbricati nuovi, con servizi più efficienti e aree logistiche ben accessibili». Il dialogo con il Comune è iniziato durante la giunta itinerante del 9 febbraio che si è tenuta proprio a Ca' Sugana. Viale Battisti, infatti, può gestire le problematiche legate alle scuole superiori, ma alcune sono di proprietà mista con il Comune e, prima di vagliare i progetti o di pensare a un'asta, bisogna preparare accordi e convenzioni. Stando a delle stime di massima, la vendita del Riccati potrebbe portare nelle casse pubbliche oltre 12 milioni di euro. Cinque sono i milioni che potrebbe fruttare il Liceo artistico, così come il Canova. Mentre il Besta e il Duca degli Abruzzi varrebbero oltre 10 milioni. Cifre elevate. Gli immobiliaristi, però, sarebbero anche pronti a investire impegnandosi nella realizzazione dei nuovi poli scolastici, soprattutto con la garanzia che le nuove destinazioni d'uso possano permettere un buon rientro economico. E non a caso da tempo si vocifera di un albergo di lusso al posto di una di queste strutture scolastiche che la proprietà pubblica non ha intenzione di ristrutturare. «Tutti gli istituti del centro dovranno essere spostati dagli edifici vecchi, vetusti e senza parcheggio - pone come punto fermo Muraro - fuori, invece, sono possibili strutture nuove e aree logistiche più accessibili». E lo studio continua. Mauro Favaro

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Scuola, la Cgil proclama uno sciopero generale (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola, la Cgil proclama uno sciopero generale La Flc-Cgil ha proclamato per mercoledì 18 marzo uno sciopero generale della scuola, per l?intera giornata. "La mobilitazione nasce dall?esigenza di esprimere la contrarietà del mondo dell?istruzione contro i tagli di risorse e di personale docente e Ata nelle scuole e nelle Università previsti dalla legge 133/2008 - dice una nota della Cgil -. Lo sciopero punta, inoltre, a rivendicare organici docenti e ATA stabili e funzionali al tempo scuola e all?offerta formativa, e a chiedere una soluzione al problema del precariato e il ripristino dei finanziamenti alle scuole. Si tratta di questioni molto gravi e urgenti, cui si aggiunge la necessità di difendere il diritto alla salute dei dipendenti pubblici abolendo i provvedimenti “Brunetta”; contrastare l?approvazione del disegno di legge Aprea, che mira a ridurre ruolo e titolarità della contrattazione fino all?abolizione delle Rsu per docenti e personale Ata, prevede un meccanismo di assunzione diretta degli insegnanti da parte delle scuole e interverrebbe anche sulla libertà di insegnamento e sull?autonomia professionale dei docenti; sollecitare la chiusura dei contratti scaduti da 40 mesi dell?Alta Formazione Artistica e Musicale e della Dirigenza Scolastica; difendere il ruolo del sindacato, della contrattazione e del diritto costituzionale di sciopero". Il sindacato di categoria della Cgil invita il personale della scuola (nel Parmense, fra personale docente e non docente, circa 5.500 addetti), a partecipare allo sciopero e al presidio, in programma per la mattinata di mercoledì 18 marzo davanti alla Prefettura in via Repubblica, a partire dalle 10. Alle 10,30 è previsto che una delegazione incontri il prefetto Paolo Scarpis.

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Dal Maggiore all'Europa: via a un corso di specializzazione sulle malattie del fegato (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma Online, La" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Dal Maggiore all'Europa: via a un corso di specializzazione sulle malattie del fegato Prestigioso riconoscimento per Gabriele Missale, dirigente medico della struttura di Malattie Infettive ed Epatologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma diretta da Carlo Ferrari. Missale è stato chiamato a organizzare un corso europeo di alta specializzazione nello studio delle malattie del fegato. Ogni anno l?Associazione europea per lo studio delle malattie del fegato (EASL) organizza una Scuola di Epatologia Basic ed una Clinica. Tale incarico è affidato a rotazione ai migliori specialisti dei Paesi europei. L'appuntamento di quest'anno si è svolto a fine gennaio a Lisbona, in Portogallo. Il corso, dal titolo “Liver Immunology”, è stato organizzato da Gabriele Missale assieme a Heiner Wedemeyer dell?Università di Hannover (Germania) i quali hanno ricevuto l?incarico dal comitato coordinatore dell?EASL per la loro consolidata esperienza e curriculum scientifico nel campo dell?immunologia delle malattie del fegato. Missale e Wedemeyer hanno invitato undici docenti di cui dieci europei ed uno dagli Stati Uniti d'America e un ospite speciale, Raymond Welsh docente di Molecular Genetics and Microbiology all?Università del Massachusetts (Usa), noto a tutta la comunità scientifica per i suoi studi di base di immunologia e immunopatologia. Oltre a questi esperti, cinque giovani ricercatori, tra cui Alessandro Zerbini del Laboratorio di Immunopatologia Virale dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria, hanno tenuto un workshop pratico sulle tecniche di laboratorio utilizzate per lo studio dell?immunologia del fegato. Quaranta giovani ricercatori selezionati dalla commissione educazionale dell?EASL, provenienti da diversi Istituti Europei, hanno partecipato in veste di discenti. Le loro valutazioni in merito a contenuti, rilevanza e qualità della presentazione sono state ottime con voti sempre compresi tra 75 e 100/100. Un altro riconoscimento da segnalare è l?incarico di Associate Editor per la rivista "Gastroenterology", organo ufficiale dell?Associazione Gastroenterologica Americana, conferito a Carlo Ferrari. Il direttore di Malattie Infettive e Epatologia dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma si è distinto per gli studi riguardanti l?immunologia e la virologia delle infezioni da virus patitici, ottenendo un ulteriore riconoscimento del ruolo di riferimento per la comunità scientifica internazionale del gruppo epatologico di Parma per quanto riguarda l?immunopatologia delle infezioni virali epatiche.

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Valle Telesina: Lubrano propone le <Favole per adulti> (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Valle Telesina: Lubrano propone le? «Favole per adulti» Pubblicato il 16-03-2009 ?Falpalà. Favole per adulti? è il titolo del libro del giornalista Rai Antonio Lubrano che sarà presentato oggi (ore 11:00) presso la sala conferenze della Cantina del Taburno di Foglianise... ?Falpalà. Favole per adulti? è il titolo del libro del giornalista Rai Antonio Lubrano che sarà presentato oggi (ore 11:00) presso la sala conferenze della Cantina del Taburno di Foglianise. Ad organizzare l?appuntamento, il locale liceo scientifico nell?ambito di una rassegna letteraria. L?autore illustrerà ai presenti le caratteristiche di un testo tutto particolare che racconta ?esperienze che i bambini faranno soltanto crescendo?, ?I protagonisti umani, animali e vegetali, - si legge nella quarta di copertina - tentano di capire fino a che punto sono migliorati o peggiorati i rapporti fra gli esseri che popolano la terra. Sono racconti ambientati nei luoghi più disparati, a volte reali, a volte immaginari, ma estremamente verosimili. E uno di questi luoghi è stato battezzato dall?autore Falpalà. Non è una città, e in realtà nemmeno un paese, ma una striscia di stoffa che arricciata solitamente si usa per fare l?orlo a sottane o tende.?. Seguirà il dibattito con gli studenti che nei giorni passati hanno avuto l?opportunità di riflettere in classe sulle diverse sfaccettature del libro. Parteciperanno all?incontro anche delegazioni del Liceo Artistico, del I.T.G. ?Galilei? e dell?Istituto Magistrale ?Gucci?. Confermata la presenza del dirigente del C.S.A di Benevento Mario Pedicini e di Mario Guida, editore dell?opera di Lubrano. Dopo una pausa pranzo con i docenti del Liceo di Foglianise presso un?azienda agrituristica della zona, il noto giornalista Rai incontrerà nel pomeriggio il rettore dell?Università del Sannio Filippo Bencardino.

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FLC CGIL, SCIOPERO NAZIONALE E MANIFESTAZIONE IL 18 MARZO (sezione: Cultura)

( da "Basilicanet.it" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

FLC CGIL, SCIOPERO NAZIONALE E MANIFESTAZIONE IL 18 MARZO 16/03/2009 16.25.14 [Basilicata] Si è¨ tenuta questa mattina, nella sede della CGIL di Via del Gallitello, a Potenza, la conferenza stampa di presentazione delle attività  che porteranno allo sciopero generale nazionale dei lavoratori della conoscenza del 18 marzo. Erano presenti il coordinatore regionale dell'FLC Eustacchio Nicoletti, il segretario dell'FLC di Potenza, Mimmo Telesca, il segretario generale regionale della CGIL, Antonio Pepe, oltre alla presidente del CIDI (centro di educazione democratica degli insegnanti), Daniela De Scisciolo. "Nel corso della conferenza stampa - si legge in una nota della Cgil - sono state illustrate le motivazioni che hanno portato allo sciopero generale di tutti i settori della conoscenza: scuola, università , ricerca, accademie, conservatori, enti di formazione. La FLC e la CGIL ribadiscono il loro no al taglio di 87000 posti di lavoro, previsto dalla legge finanziaria per il 2009, che in Basilicata peseranno nell'ordine complessivo di 2.500 unità  di personale. Inoltre sottolineiamo la pericolosità  della destrutturazione dell'offerta formativa, che peggiora la qualità  della scuola pubblica, con l'obiettivo di privatizzare l'intero settore: dalla scuola, all'università , alla formazione alla ricerca". Gli esponenti sindacali hanno ribadito "la netta contrarietà  all'accordo separato sul rinnovo del contratto, come d'altra parte hanno certificato i lavoratori con l'esito del referendum". È? stato anche ribadito "il no all'accordo separato che riduce il potere d'acquisto dei salari e degli stipendi, annulla le tutele e limita, fino a negarlo, il diritto di sciopero". Uno sciopero generale, dunque, "per uscire dalla crisi investendo sulla conoscenza, attraverso organici stabili e e funzionali al tempo scuola ed all'offerta formativa. Riteniamo necessario il varo di un piano triennale per le assunzioni utili a coprire i posti vacanti, per ripristinare il finanziamento della scuola pubblica, per difendere il contratto nazionale ed i diritti dei lavoratori, per proteggere la libertà  di insegnamento dalle strumentali incursioni dei governi di turno. Per tali ragioni chiediamo anche alla Regione Basilicata di usare maggiore responsabilità  in virtù¹, tra l'altro, dall'applicazione del titolo V della nostra costituzione. In questo senso, nel caso del dimensionamento scolastico facciamo rilevare che si è¨ badato ad aspetti particolari piuttosto che a tutelare l'interesse generale. E ancora chiediamo che la Regione si doti di un progetto organico pluriennale in materia di istruzione e di formazione, che si accolli urgentemente l'onere politico e finanziario di garantire tutti i servizi, dai trasporti alle mense, necessari per realizzare il tempo pieno e prolungato, che assuma una esplicita iniziativa nella conferenza Stato-Regioni, affinché© il rapporto alunni docenti sia lo stesso per tutte le parti d'Italia, che garantisca tempi certi per l'erogazione dei servizi del diritto allo studio universitario". La CGIL e la FLC fanno appello "a tutti i lavoratori e le lavoratrici ad aderire allo sciopero e alla manifestazione che si terrà  davanti al palazzo della Giunta Regionale. A tale appello hanno già  risposto numerose associazioni tra cui CIDI, Cittadinanzattiva, Città  Plurale, Legambiente, Proteo Fare Sapere, Associazione per la Sinistra, Federazione Universitari Lucani, Rete degli studenti medi". (bas - 04)

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Animali: Martini, partnership pubblico-privato per sterilizzare randagi (sezione: Cultura)

( da "Adnkronos" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Animali: Martini, partnership pubblico-privato per sterilizzare randagi commenta 0 vota 0 tutte le notizie di SALUTE ultimo aggiornamento: 16 marzo, ore 16:41

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Africa, G8 Italia: iniziativa su valutazione rischio e forum (sezione: Cultura)

( da "Velino.it, Il" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il Velino presenta, in esclusiva per gli abbonati, le notizie via via che vengono inserite. EST - Africa, G8 Italia: iniziativa su valutazione rischio e forum Roma, 16 mar (Velino) - La Cooperazione italiana allo sviluppo ha organizzato un dibattito sul tema della “mitigazione del rischio per facilitare l?attrazione di capitali privati” come contributo alla soluzione della “non bancabilità” di molti Paesi africani, che hanno difficoltà ad accedere al credito. Durante il dibattito, che si è svolto durante i lavori dell?Infrastructure consortium for Africa (Ica) ospitato dalla presidenza italiana del G8 alla Farnesina, la Cooperazione ha annunciato un?iniziativa pilota alla quale destinerà 2,5 milioni di euro attraverso la Banca africana di sviluppo, per agevolare il finanziamento delle partnership pubblico-private nei progetti infrastrutturali attraverso interventi di valutazione e mitigazione del rischio. I paesi africani sono preoccupati della crisi economica, che finora li ha relativamente risparmiati. Questa, infatti, ha colpito più direttamente le aree mondo maggiormente sviluppate, nelle quali il settore privato è più grande e quindi più esposto. Inoltre, l?Africa (soprattutto a sud del Sahara) continua a dipendere da fondi pubblici, dalla Banca mondiale e da paesi come la Cina. Di conseguenza, l?unico modo per tutelarsi è attrarre maggiori capitali privati. Ma per farlo bisogna migliorare governance. L?iniziativa italiana è calibrata proprio su questa necessità. Dato che i fondi serviranno per implementare i meccanismi di valutazione e mitigazione del rischio. Una volta che questi strumenti saranno attivi, infatti, per gli stati africani sarà più semplice attrarre investimenti privati esteri e verranno conseguentemente facilitate le “Public private partnerships”. Peraltro, l?Italia è il primo paese ad aver lanciato un?iniziativa del genere, che si colloca come sviluppo di quelle adottate nei confronti dell?Africa dalle precedenti presidenze del G8. Nel 2007, infatti, la Germania promosse l?assistenza ai coordinamenti regionali (Rec) e nel 2008 il Giappone si occupò dei corridoi economici. In previsione del G8, inoltre, il rappresentante speciale per l?Africa del presidente del Consiglio, Luca Riccardi, ha annunciato al summit Ica che il 20 maggio si terrà l?“Africa partner forum”. L?iniziativa sarà la sede nella quale verranno canalizzate le istanze e le posizioni africane, che poi saranno discusse alla Maddalena. (Francesco Bussoletti) 16 mar 2009 16:12

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Il giallo dei piatti di plastica l'esperto chiarisce il mistero (sezione: Cultura)

( da "Repubblica.it" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA - Tante domande, tanti dubbi. Dopo il tema della sostenibilità dei consumi affrontato il mese scorso (vedi le risposte 1 - 2 - 3 - 4), anche il risparmio energetico all'interno delle mura domestiche e la corretta gestione dei rifiuti ha scatenato una valanga di quesiti da parte dei nostri lettori. Persino un gesto banale e quotidiano come gettare qualcosa nella pattumiera nasconde in realtà aspetti e implicazioni che ci rimangono spesso oscure. In molti hanno chiesto delucidazioni in particolare sul perché piatti, posate e bicchieri di plastica sono quasi sempre esclusi dalla raccolta differenziata. Ecco le risposte dell'esperto del Wwf Massimiliano Varriale. Potete comunque continuare a spedire ancora i vostri quesiti su risparmio energetico in casa e gestione dei rifiuti spedendoli via posta elettronica all'indirizzo v.gualerzi@repubblica.it OAS_RICH('Middle'); Come mai in alcune città le stoviglie di plastica possono essere riciclate mentre in altre questi prodotti vengono destinati alla raccolta indifferenziata. Ugo Rubinelli La normativa europea e italiana prevede l'obbligatorietà del riciclaggio per i soli imballaggi (intesi come prodotti destinati a contenere e proteggere specifiche merci) per i quali i produttori (e gli utilizzatori) sono, infatti, chiamati a pagare il contributo ambientale Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi) che, tra l'altro, serve a sostenere le pratiche di riciclaggio. Per piatti e bicchieri di plastica il contributo Conai non è richiesto e la stessa normativa non li considera imballaggi, alla luce di ciò solitamente i Comuni non provvedono a riciclare detti materiali. Questo non significa che tutte le municipalità si comportino nello stesso modo, ma non è neanche detto che poi piatti e bicchieri di plastica, conferiti nelle campane dalla raccolta muliltimateriale, siano effettivamente recuperati come materie seconde: è infatti assai più facile che finiscano in un impianto per la produzione di CDR (combustibile da rifiuti) che verrà poi bruciato in qualche inceneritore. Sicuramente la cosa migliore da fare, per ridurre l'impatto ambientale, è evitare il più possibile l'utilizzo di prodotti "usa e getta", soprattutto se in materiali plastici che sono derivati dal petrolio, che necessitano di grandi quantità di energia per essere realizzati e, solitamente, hanno cicli produttivi estremamente inquinanti. Peraltro impiegare materie plastiche per realizzare prodotti "usa e getta", equivale a trasformarne il loro principale pregio (la grande capacità di resistere nel tempo) in un grave difetto: la non biodegradabilità! Le plastiche dovrebbero quindi essere usate per realizzare manufatti e materiali destinati a durare. Se proprio si è costretti a ricorrere all'impiego di stoviglie usa e getta si potranno orientare le nostre scelte su prodotti a più basso impatto, come le bioplastiche quali, ad esempio, il Materbi o il Pla, ottenuti a partire da materie prime vegetali. Questi prodotti essendo biodegradabili tramite compostaggio possono, una volta usati, essere smaltiti insieme ai rifiuti organici. Anche nel caso delle bioplastiche, pur essendo caratterizzate da un impatto ambientale complessivamente inferiore, rispetto a quelle derivate dal petrolio, vale la regola generale di farne il minor consumo possibile: l'usa e getta, a prescindere dal tipo di materiale, non è solitamente una buona pratica dal punto di vista ambientale in quanto rappresenta sempre uno spreco di materia ed energia. Oltre a questioni normative (vedi "decreto Ronchi"), non vedo altri motivi per cui sia vietato inserire i bicchieri di plastica (o similari) all'interno dell riciclo della plastica. Molte volte sono perfino composti di plastica più pura che altri contenitori es: vasetti di youghurt. Inoltre, è così importante la pulizia di contenitori di plastica al fine del loro riciclo? Alessandro Sono molte le persone che si pongono queste domande a dimostrazione che il tema è piuttosto sentito. Proviamo quindi a fare chiarezza in un argomento reso complesso dall'inquadramento normativo... Effettivamente i bicchieri (così come i piatti e le posate) di plastica non possono essere comunemente riciclati perché la normativa non li include tra gli imballaggi (intesi come prodotti destinati a contenere e proteggere specifiche merci). Non è quindi un problema di composizione polimerica: se andiamo, infatti, a vedere quali plastiche sono impiegate per realizzare i bicchieri, ci rendiamo conto che si tratta delle stesse impiegate per produrre molti di quegli imballaggi, così detti riciclabili. La vigente normativa prevede una "responsabilità condivisa" tra i produttori d'imballaggi (siano essi di plastica, carta, cartone, vetro, alluminio, altri metalli) e le pubbliche amministrazioni. Queste ultime hanno il compito di raccogliere (tramite società pubblico-private ed ex municipalizzate) gli imballaggi presso le utenze domestiche (ma anche uffici e piccoli esercizi commerciali), mentre i produttori d'imballaggi, avvalendosi di specifici consorzi di filiera nazionali (per le materie plastiche il consorzio è il Corepla), s'impegnano a ritirarli dai grandi esercizi commerciali e dalle aziende. I consorzi versano un corrispettivo economico ai Comuni per coprire i costi aggiuntivi della raccolta differenziata. Tutte queste operazioni dovrebbero avere lo scopo di avviare gli imballaggi al riciclo e quindi, prioritariamente, al recupero di materia. In considerazione di quanto appena detto è pertanto chiaro come il limite nelle possibilità di riciclaggio di piatti e bicchieri non è tanto di natura tecnica, ma normativa. Se un problema tecnico esiste nel recupero delle materie plastiche in generale, questo è insito nell'eccessiva eterogeneità dei polimeri impiegati per produrre i diversi contenitori e imballaggi, ma questa è un'altra storia... Per quanto riguarda la necessità di pulire i contenitori di plastica "al fine del loro riciclo", solitamente può considerarsi sufficiente un brevissimo risciacquo. In realtà la cosa è un poco più complessa e delicata, giacché sarebbe importante sapere cosa era contenuto nel contenitore: ad esempio nel caso di contenitori con sostanze tossiche (disinfettanti, diserbanti, topicidi, ecc.) contrassegnati dalla sigla "T", o quelli con alcune sostanze infiammabili (trielina e altri smacchiatori, antitarlo, solventi, ecc.) indicati con la sigla "F", il risciacquo o lavaggio non va assolutamente fatto (per ovvi motivi...) e questi stessi contenitori non dovrebbero essere smaltiti insieme agli altri imballaggi plastici. Molte campagne sul risparmio energetico consigliano di staccare i dispositivi domestici dalla spina per risparmiare energia. Vorrei conoscere la sua opinione sul consumo dei diversi elettrodomestici in standby, e sul fatto che si suggerisca di risparmiare briciole di energia a fronte di sprechi esagerati che sembrano essere ignorati da tutti. Enrico Malaguti Esistono, in effetti, molte opzioni per risparmiare energia e/o usarla in modo più efficiente ed efficace. Sicuramente il non eccedere col riscaldamento invernale o il raffrescamento (condizionamento) estivo, anche scegliendo indumenti più idonei alla stagione, non solo risponde (o dovrebbe rispondere...) a regole di buon senso, ma permetterebbe di ridurre sensibilmente i consumi delle nostre abitazioni. Peraltro quello che forse molti non sanno è che le temperature invernali nei locali, siano essi residenziali o uffici, non dovrebbero superare i 18-20°C: è ben noto invece come spesso tanto in abitazioni private, ma ancora di più in edifici pubblici/"collettivi" (uffici, scuole, ospedali, ecc.), si possano registrare temperature anche superiori ai 24-25°C, assolutamente dannose anche alla salute. Altrettanto dannose sono le temperature troppo basse cui spesso s'impostano i condizionatori nel periodo estivo: regolare ad esempio il condizionatore a 20°C non risponde a nessuna logica di buon senso, anzi provoca un incremento vertiginoso dei consumi energetici e ci espone al rischio di una serie di patologie di varia natura. Buona regola, anche per il condizionamento estivo (qualora realmente necessario) è di non eccedere, regolando le temperature a non meno di 26°C, considerando come anche 27-28°C potrebbero essere tranquillamente sufficienti, quando le temperature esterne superano il 32-33°C. Peraltro, la sensazione di confort (inteso come benessere fisico e psichico) non è garantita tanto da un abbassamento artificiale delle temperature ma, piuttosto, da una migliore deumidificazione e da più adeguate condizioni di ventilazione. Detto tutto ciò arriviamo alla necessità e utilità di spegnere gli standby, vale a dire le "lucette rosse" degli elettrodomestici e dei diversi dispositivi elettronici. Contrariamente a quanto si pensi, gli stand-by pesano molto sui consumi complessivi, non a caso la stessa Ue si è molto occupata della questione varando, il dicembre scorso, un regolamento che mira a imporre standard decisamente più severi per i consumi in standby degli apparecchi: dal 2011 gli apparecchi venduti in Europa, in modalità standby non potranno assorbire più di 1 W, e 2 W se tale modalità risulta necessaria a illuminare un display che fornisce informazioni. Nel 2014 tali limiti dovrebbero essere ulteriormente ridotto della metà. Il perché di tanto interesse da parte dell'Unione Europea si può riassumere forse nel seguente dato numerico: in Europa, nel solo 2005, gli stand-by di elettrodomestici e altre apparecchiature elettroniche, hanno comportato il consumo di circa 47 TWh (47 miliardi di kWh), pari all'energia elettrica generata in un anno da 7 centrali da 1000 MW, provocando così l'emissione in atmosfera di alcune decine di milioni di tonnellate di CO2, il gas che oggi maggiormente contribuisce ad incrementare l'effetto serra, più quella di altre sostanza inquinanti e dannose per la salute e l'ambiente. Sempre per restare a livello europeo, il consumo medio in ogni abitazioni, causato dagli standby, si attestava (nel 2005) sui 244 kWh l'anno, pari a oltre il 9% dei consumi elettrici medi europei del settore residenziale. Nello stesso anno in Europa gli standby hanno pesato complessivamente (includendo quindi anche gli altri settori) sui consumi elettrici per circa il 20%. Quello che, infatti, solitamente sfugge, è l'effetto cumulativo dei singoli apparecchi che, ad esempio nelle nostre abitazioni, restano in stand-by e il numero totale di ore in cui questi permangono in tale modalità. Facendo qualche semplice moltiplicazione emergono numeri spesso sorprendenti. Per maggiori informazioni sui dati di consumo dei differenti elettrodomestici, nelle varie modalità di funzionamento, si suggerisce di visitare il sito di Topten, uno strumento che ha proprio lo scopo di fornire al grande pubblico indicazioni e informazioni su come risparmiare energia e orientare le proprie scelte verso i prodotti più efficienti presenti sul mercato. Esiste un modo per evitare di sprecare tutta l'acqua fredda, quando aprendo il rubinetto di acqua calda, si deve fare scorrere sino a quando non esce alla temperatura voluta? Bruno Ghisu Il problema è che alla caldaia viene chiesto di riscaldare un'acqua che parte dalle basse temperature di acquedotto (generalmente inferiori ai 15°C) fino al raggiungimento della temperatura richiesta (qualunque essa sia) e si è solitamente costretti a far scorrere acqua, di fatto sprecandola e consumando anche energia. Probabilmente una delle migliori soluzioni per eliminare questo inconveniente è ricorrere all'uso dei pannelli (o collettori) solari termici che, sfruttando l'energia del sole, sono in grado di riscaldare l'acqua prima dell'ingresso in caldaia con evidenti benefici ambientali ed economici (sia in termini di bolletta energetica che idrica). E' evidente come la caldaia debba utilizzare molta meno energia per riscaldare l'acqua se questa è già stata presicaldata dal sole. Occorre peraltro rammentare come i pannelli solari termici rappresentino una tecnologia matura, affidabile ed economicamente vantaggiosa. Per una famiglia di 3 persone sono necessari circa 2-3 metri quadrati (a seconda della latitudine e quindi delle condizioni di irraggiamento) di pannelli che, con una spesa intorno ai 2.000-3.000 euro, consentono di coprire circa il 65-70% del fabbisogno annuo di acqua calda sanitaria riducendo della stessa misura le spese per il riscaldamento di acqua sanitaria. Questo significa che, se i collettori solari vanno a integrare uno scalda acqua elettrico, il tempo di ritorno sull'investimento è di circa 3-4 anni, se si va ad integrare un impianto a gas il tempo di ammortamento arriva a circa 7-8 anni. Nella realtà, questi tempi si riducono a meno della metà grazie alle detrazioni d'imposta del 55%, previste dalle ultime leggi finanziarie. Ovviamente per istallare i collettori solari è necessario avere una superficie ben soleggiata (ossia priva di ombreggiamento), meglio se sul tetto, ma non sono da escludere altre localizzazioni adiacenti all'abitazione, qualora il tetto non fosse praticabile. Vai alle domande successive. (16 marzo 2009

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Arriva il pecorino <anti-colesterolo> (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

RISULTATI INCORAGGIANTI NELLE PERSONE CHE L'HANNO «SPERIMENTATO» Il pecorino «anti-colesterolo» Ottenuto da un gruppo di università italiane nutrendo un gruppo di pecore in modo «speciale» Il pecorino «sperimentale» GROSSETO Amato, assaggiato in mille combinazioni, idolatrato dalle cucine più sofisticate, il formaggio ha anche un lato oscuro: è da sempre indicato dai medici come uno dei maggiori responsabili dell'aumento del colesterolo nel sangue. Adesso l'anima nera di pecorino, grana, mozzarella, gorgonzola, potrebbe essere cancellata per sempre. Grazie a una ricerca, coordinata dall'Università di Pisa e alla quale hanno partecipato gli atenei di Firenze, Cagliari, Sassari, Salerno, Milano, Bologna, Piacenza e l'Istituto nazionale ricerca alimenti e nutrizione di Roma, è stato realizzato il primo pecorino che non solo non favorisce il colesterolo ma lo fa diminuire. Il segreto? E' racchiuso nell'alimentazione delle pecore che, grazie a un aumento di cereali di ottima qualità ma soprattutto di semi di lino (il 30% della miscela), riesce a quintuplicare la percentuale dell'acido linoleico coniugato. «Che, secondo i nostri studi, blocca e in alcuni casi fa diminuire l'Ldl, volgarmente conosciuto come colesterolo cattivo», spiega Sebastiano Banni, docente di Fisiologia all'Università di Cagliari. Il pecorino anticolesterolo è nato in un'azienda agricola di Grosseto grazie al lavoro dei ricercatori dell'équipe dei professori Pierlorenzo Secchiari (coordinatore nazionale del progetto) e Marcello Mele, docente di Zootecnia alla facoltà di Agraria dell'università di Pisa. SEMI DI LINO - Il segreto? Alimentare le cinquanta pecore dell'allevamento con una miscela di mais, orzo, cereali vari e soprattutto semi di lino in quantità non inferiore al 30%. «I semi di lino aumentano nel latte della pecora e dunque nel formaggio la percentuale di acido linoleico coniugato spiegano i professori Secchiari e Mele che dai nostri esperimenti si è rivelato utilissimo contro il colesterolo Ldl, quello cattivo. A Grosseto siamo riusciti a produrre formaggio con una percentuale cinque volte superiore di acido linoleico coniugato». SPERIMENTAZIONE SULL'UOMO - Una volta prodotte le forme del formaggio il progetto, finanziato dal Miur, è passato alla fase due, quella della sperimentazione sull'uomo. Che non è stata affatto fastidiosa per i due gruppi di volontari che hanno accettato di mangiare ogni giorno dell'ottimo pecorino maremmano. La sperimentazione si è svolta all'ospedale Brotzu di Cagliari. Qui Sebastiano Banni ha fatto consumare il formaggio ai due gruppi. Il primo, composto da 40 persone con valori di colesterolo normale e il secondo, 20 persone, con tassi sopra i limiti. I risultati sono stati sorprendenti. «Le persone con il colesterolo regolare hanno consumato quotidianamente 45 grammi di formaggio per tre settimane senza aumentare i livelli di Ldl spiega Banni -. Ma la cosa più sorprendente l'abbiamo registrata nel campione delle persone con tassi di colesterolo più alti del normale. In questo caso tutti i volontari, consumando 90 grammi di pecorino al giorno, hanno diminuito in circa un mese e mezzo il colesterolo del 10%». Oltre ai benefici sull'uomo, il lino ha avuto effetti benefici anche sulla produzione di latte. «Che è aumentata dell'8% - spiega Mele - e le sostanze utili alla produzione di formaggio, cioè proteina e grasso, sono aumentate del 4%, con una maggiore resa e un maggior reddito nella produzione». Non è escluso, in futuro, di replicare l'esperimento anche su altri tipi di latte non solo di pecora. Se ci saranno gli stessi risultati, sarà possibile produrre formaggi, ma anche altri prodotti caseari, anti colesterolo. Marco Gasperetti stampa |

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Storie di Nimby - Marangoni (Althesys): "Dietro le contestazioni un vero groviglio istituzionale" (sezione: Cultura)

( da "e-gazette" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Storie di Nimby - Marangoni (Althesys): ?Dietro le contestazioni un vero groviglio istituzionale? Il ceo di Althesys, Alessandro Marangoni: ?In Italia servono 11 anni per realizzare una grande opera, più che nel resto d?Europa. Non è colpa solo delle contestazioni ma di profondi conflitti istituzionali?. Milano, 16 marzo ? ?I 264 casi censiti oggi dal Nimby Forum sulle contestazioni locali alla realizzazione di progetti infrastrutturali sono un segnale preoccupante di un problema nel rapporto tra le istituzioni. Un vero garbuglio che condiziona attività strategiche per l?Italia?, afferma Alessandro Marangoni, economista, docente all?Università Bocconi e a capo del centro ricerche Althesys di Milano specializzato nelle analisi energetiche e ambientali (www.althesys.com). ?Spesso vengono indicati come responsabili della paralisi dei progetti gli ecologisti - aggiunge Marangoni. - Le contestazioni dei movimenti ambientalisti ci sono, ma sono solamente la punta di un iceberg, e ciò che può affondare la nave è la parte sommersa e meno appariscente del Nimby: l?ingorgo istituzionale. Sindaci contro Province, assessori contro i Tar, ministeri in opposizione alle Regioni e così via. Questa litigiosità istituzionale diffusa - avverte il ceo di Althesys - pone? Leggi l?articolo in pagina Ecologia E-GAZETTE - 16/03/2009 e-gazette.it -->

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Nasce lascienzainrete.it, il web journal italiano della scienza e della ricerca (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 0916 Nasce lascienzainrete.it, il web journal italiano della scienza e della ricerca Pubblicato da Joshua Evangelista alle 20:03 in Current Affairs, Mass-media oggi, Web/Tech Vi segnalo l'appena nata rivista online www.lascienzainrete.it , un progetto fresco e dinamico per la divulgazione scientifica. La grafica è rilassante, gli argomenti interessanti e di facile comprensibilità anche a chi è "astemio" di scienza. L'editoriale di apertura recita: "Viviamo in un paese analfabeta dal punto di vista scientifico, che non investe in ricerca scientifica, ha scarsa fiducia nella ricerca scientifica. Ambizione di Scienza in rete è di essere un luogo piccolo ma significativo di informazione e formazione della cultura scientifica di questo paese. Il metodo che seguiremo sarà costituito da una forte enfasi sui dati, e solo in base a questi sulle opinioni, anche radicalmente divergenti". Un grosso in bocca al lupo da Reporters al direttore Roberto Satolli e a tutta la redazione della rivista.

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Modena, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano renderà omaggio al professor Marco Biagi (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Modena, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano renderà omaggio al professor Marco Biagi (16/3/2009 20:33) | (Sesto Potere) - Modena - 16 marzo 2009 -Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano renderà omaggio al professor Marco Biagi, il docente assassinato dalle Brigate Rosse, che sarà ricordato con un Convegno Internazionale su “Produttività, Investimento nel Capitale Umano e Occupazione Giovanile”, organizzato dalla Fondazione Marco Biagi, dall?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e da ADAPT. L?appuntamento si aprirà giovedì 19 marzo e proseguirà anche nelle giornate di venerdì 20 e sabato 21 marzo 2009. Guarda ai giovani e, in particolare, all?accesso dei giovani al mercato del lavoro la riflessione su “Produttività, Investimento nel Capitale Umano e Occupazione Giovanile”, tema scelto per il convegno internazionale che ogni anno puntualmente la Fondazione Marco Biagi, l?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia e ADAPT – Associazione per gli studi internazionali comparati sul diritto del lavoro e le relazioni – organizzano in ricordo di Marco Biagi. Quest?anno a rendere omaggio alla figura del docente assassinato per mano delle Brigate Rosse il 19 marzo del 2002 interverrà anche il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “L?oggetto del convegno – spiega il prof. Michele Tiraboschi, Presidente di ADAPT e docente nell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia - risulta particolarmente attuale e, allo stesso tempo, complesso, per i profili contraddittori che rispecchiano il livello di sviluppo del diritto del lavoro e delle relazioni industriali nei singoli Stati. Nei Paesi avanzati si riscontra un innalzamento dell?età di accesso al mercato del lavoro da parte dei giovani, che apre problematiche di carattere economico e sociale. L?incremento del tasso di istruzione raggiunto è associato in alcuni casi alla preoccupante crescita del tasso di disoccupazione tra soggetti con elevato livello di istruzione, mentre le aziende ricercano sempre più lavoratori disposti a lavorare per posizioni semi o poco qualificate”. L?appuntamento è, per giovedì 19, venerdì 20 e sabato 21 marzo 2009 presso l?Auditorium della Fondazione Marco Biagi (Largo Marco Biagi 10) a Modena, dove nel corso delle prime due giornate attraverso 4 workshop su “Il problema della disoccupazione giovanile in Europa” (giovedì 19 marzo ore 16.00 – 19.00) “Capitale umano: promuovere i talenti” (giovedì 19 marzo ore 16.00 – 19.00), “La riforma dell?istruzione e della formazione come antidoto alla precarietà: le contraddizioni del mercato italiano” (venerdì 20 marzo ore 14.30 – 18.00) e “Le politiche di contrasto al precariato e alla disoccupazione giovanile” (venerdì 20 marzo ore 14.30 – 18.00) e 2 sessioni plenarie riguardanti “La sfida della occupazione giovanile nel mercato del lavoro” (giovedì 19 marzo ore 14.30 – 16.00) e “Politiche per il capitale umano e produttività del lavoro: un confronto internazionale” (venerdì 20 marzo ore 9.00 – 13.00) docenti ed esperti provenienti da tutto il mondo concorreranno a portare testimonianze su come nei diversi Paesi si sta affrontando la questione dell?ingresso dei giovani e, soprattutto, dei laureati, nel mondo del lavoro. L?intenso programma prevede, la mattina di giovedì 19 marzo alle ore 9.00, presso la Chiesa di S. Agostino (Piazza S. Agostino) a Modena, la celebrazione di una Messa a suffragio del professore alla presenza di colleghi, autorità e cittadini. Alle ore 11.00, nell?Auditorium della Fondazione Marco Biagi, si apriranno i lavori del convegno con gli indirizzi di saluto del Rettore dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi e del Sindaco di Modena prof. Giorgio Pighi. Successivamente toccherà al prof. Michele Tiraboschi, intervenire sul tema del “Il riformismo del lavoro in Italia da Walter Tobagi a Marco Biagi”, che precederà la consegna dei Premi Marco Biagi assegnati dalla Fondazione Marco Biagi e da Il Resto del Carlino. Alle ore 12.00 l?atteso intervento del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “La presenza del Presidente della Repubblica – ha dichiarato il Rettore dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia prof. Aldo Tomasi –, oltre a sottolineare la vicinanza delle Istituzioni alla famiglia ed alla Fondazione Marco Biagi, dimostra quanto sia ancora vivo nel ricordo di tutti la memoria del docente che con la sua intelligenza ed il suo rigore ha saputo elevarsi rispetto alle dispute accese intorno alle sue idee, ponendosi costantemente fino al sacrificio al servizio dello Stato. Da docente, da studioso e da consulente si è battuto perché si inaugurasse nel diritto del lavoro e nelle relazioni industriali una stagione di feconda collaborazione tra le parti sociali, capace di restituire maggiori certezze ai giovani che si affacciavano sul mercato del lavoro”. Nella giornata di venerdì 20 marzo oltre ai workshop, nell?ambito della sessione plenaria, alle ore 11.00 si svolgerà un dibattito su “La sfida dei mercati asiatici”, presieduta dalla prof. ssa Susan Bisom-Rapp della Thomas Jefferson School of Law (USA), che vede la partecipazione di docenti statunitensi, cinesi, giapponesi e di Singapore, mentre alle ore 18.00 sarà presentato “Memorie di uno studioso” del prof. Roger Blanpain ed il libro di Rita Fatiguso “Luci e ombre dell?internazionalizzazione: il caso della Cina”. Infine, la mattina di sabato 21 marzo l?appuntamento verrà concluso da un convegno su “Il malato oncologico e il lavoro: opportunità e prospettive”, organizzato da: Fondazione Marco Biagi, Adapt, Facoltà di Medicina e Chirurgia dell?Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, Comune di Modena e Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Policlinico, per riflettere, insieme ad esperti, rappresentanti di associazioni di volontariato oltre che delle associazioni di categoria, su una ipotesi di codice etico e sulle eventuali prospettive.

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Università Ferrara: da Belluno alla Sicilia più di 2000 presenze al Forum dell'Orientamento (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 16-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università Ferrara: da Belluno alla Sicilia più di 2000 presenze al Forum dell?Orientamento (16/3/2009 19:30) | (Sesto Potere) - Ferrara - 16 marzo 2009 - Ben 2192 studenti registrati, 88 professori, 133 visitatori. Sono solo alcuni numeri del Forum dell'Orientamento che si è concluso nei giorni scorsi al Polo Chimico Bio Medico di via Borsari. A tutti sono stati forniti informazioni e materiale sull'offerta formativa e sui servizi dell?Università e tante sono state le occasioni per gli studenti di rapportarsi direttamente con i docenti, partecipando agli incontri ed alle presentazioni delle Facoltà e dei corsi di laurea. Docenti, manager didattici e studenti tutor hanno esposto nei vari stand l'offerta formativa dell'Ateneo con informazioni e suggerimenti utili, tramite anche le brochure illustrative dei programmi e degli esami di ogni corso di studio. Particolarmente apprezzata l?iniziativa “Aiutiamoli a scegliere” dedicata ai genitori e agli insegnanti, vero e proprio momento di riflessione e di aiuto alla scelta. Soddisfazione per tutto il team dedicato (Anna Fano, delegata per l'orientamento, Maja Feldt, manager d?Ateneo, Anna Tuffanelli e tutto l?ufficio orientamento) anche se naturalmente l?azione di orientamento dell?Università non finisce qui, e prosegue tutto l?anno con i tanti servizi previsti dall'Università per accompagnare gli studenti in questo che è un processo continuativo e dinamico di scelte e di percorsi che inizia dalla Scuola Secondaria e continua per tutta l?Università. nella consapevolezza che l?orientamento è parte integrante del processo formativo di ogni persona.

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