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Report "Cultura"   15-3-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Napolitano renderà omaggio a Biagi ( da "Gazzetta di Modena,La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente interverrà anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, giovedì alle ore 12. «L'oggetto del convegno - spiega Michele Tiraboschi, presidente di Adapt e docente all'universita degli studi di Modena - risulta particolarmente attuale e, allo stesso tempo, complesso, per i profili contraddittori che rispecchiano il livello di sviluppo del diritto del lavoro e delle

Con Galileo Galilei anche la scienza diventa una pièce ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di fisica alla facoltà di ingegneria e autore della pièce "La quinta giornata del Dialogo di Galileo Galilei" che il 20 marzo alle 17 sarà presentata nell'aula magna dell'Università. L'evento, promosso dalla Facoltà di Ingegneria di Pavia e dall'Accademia Virgiliana in occasione dell'Anno internazionale dell'Astronomia,

L'autore: oltre alla fisica un amore per l'alpinismo ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oltre alla fisica un amore per l'alpinismo Ledo Stefanini si è laureato in Fisica all'università di Bologna, seconda laurea in Astronomia nello stesso ateneo. Ha insegnato matematica e fisica al liceo Scientifico 'Belfiore' dal 1969 al 1994 e, dal 1992, è docente di fisica della sezione mantovana della facoltà di ingegneria dell'Università di Pavia.

Difesa dalle piene, è pronta la ricerca ( da "Corriere delle Alpi" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Saranno docenti universitari ad entrare nello specifico degli argomenti, con particolare riferimento alle ricadute pratiche delle ricerche. Nella parte pomeridiana del convegno, moderata da Gianni Signor, presidente del comitato scientifico della fondazione Vajont, dopo il saluto del sindaco Pierluigi De Cesero,

Scuola, scioperiamo contro i tagli ( da "Trentino" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: eliminare i tagli alle università. Sono questi alcuni degli obiettivi per i quali la Flc Cgil nazionale ha proclamato lo sciopero in tutto a Italia del personale docente e non docente del comparto scuola, università e ricerca per mercoledì 18 marzo. A queste ragioni in Trentino, provincia autonoma che ha piena titolarità nella gestione della scuola a carattere statale,

Ingegneria è perfetta all'ex Manifattura ( da "Trentino" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Firmani infatti è stato docente di matematica per vent'anni proprio ad ingegneria, a Mesiano. Per far fronte ai tagli all'Università decisi dal governo, il rettore aveva ipotizzato il possibile trasferimento nella città della Quercia di una facoltà, liberando così degli spazi da mettere sul mercato.

Viaggio nei segreti di casa Cüs per gli studenti del Cfp-Upt ( da "Trentino" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Upt e fiduciaria IIIa Osv e da Alfredo Iacomella docente tecniche espositive, gli studenti si sono incontrati con Lorenza Corradini responsabile della didattica del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all'Adige e con il collezionista Giorgio Valentini. Nel corso della mattinata gli studenti, seguiti dalla dottoressa Corradini,

Scuola, nelle terze dei professionali si passa da 40 a 36 ore ( da "Provincia Pavese, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ci sono però novità in questo decreto, rispetto al precedente, sui docenti. «Il taglio delle ore veniva fatto in modo "indolore" per i docenti - spiega Torre - Mentre prima i docenti che per i tagli si vedevano diminuire le ore venivano adibiti per progetti della scuola, adesso si parla di tagli nell'organico».

Università e bilancio sociale Il convegno in aula Foscolo ( da "Provincia Pavese, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Interverranno docenti dell'università di Pavia, ma anche di altri atenei. Ospite, tra gli altri, Marco Grumo, direttore della divisione enti non profit di Altis, l'Alta scuola impresa e società) della Cattolica, che parlerà di responsabilità e bilancio sociale per lo sviluppo delle università nel nuovo contesto.

leghimus in sardu lunedì 16 alle 18, nella sala incontri della libreria messaggerie sarde in piazza ... ( da "Nuova Sardegna, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 338-2839064 Università Terza Età Martedì 17 alle ore 16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, in viale Italia 39, il prof. Lorenzo Campus, docente di Tecnologie lattiero casearie nella facoltà di Agraria, terrà una lezione su: «I latti minori: caratteristiche compositive e funzionali nell'alimentazione umana».

Â<Eolico, una scelta non criticabile ma inadatta al nostro territorioÂ> ( da "Tempo, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso l'Università degli Studi del Molise, di Massimo La Scala, docente universitario presso il Politecnico di Bari, e di Francesco Rotondo, ricercatore universitario presso il Politecnico di Bari. La posizione dell'amministrazione comunale jelsese sulla questione dell'eolico è quella di una netta contrarietà.

Vola dalla finestra di casamorto il critico Buccheri ( da "Secolo XIX, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Vincenzo Buccheri era nato il 31 luglio 1970 a Savona e dopo il liceo aveva frequentato l'università alla Cattolica di Milano. Aveva perso il papà da qualche anno. Anche lui era noto e stimato in città: architetto ed insegnante al liceo Scientifico Orazio Grassi. Bruciando le tappe il figlio era diventato docente a contratto presso la stessa Cattolica e poi all'Università di Genova.

quando un parco scientifico? ( da "Tirreno, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricerca applicata e alle tecnologie innovative; in particolare vi furono esplicitamente alcune proposte di realizzare a Pisa un parco scientifico e tecnologico, cioè un'area ove insediare centri di ricerca pubblici e privati, incubatori di nuova imprenditorialità per stimolare a far nascere idee innovative ed anche edifici dove realizzare queste idee una volta sperimentate e rese

studenti diventano divulgatori scientifici ( da "Tirreno, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: universo della società civile - che vede in prima fila il mondo della scuola - e l'articolato complesso del sistema della ricerca. Gli studenti, dopo un lavoro di preparazione a stretto contatto con docenti di diverse discipline e assistenti di laboratorio, mettono a punto e fanno conoscere al pubblico esperienze di laboratorio di chimica,

seminari sul novecento ( da "Tirreno, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il corso è aperto a docenti, alunni dell'ultimo anno della secondaria, studenti universitari. Il primo incontro domani alle 16 al complesso scolastico "Marchesi", in via Betti. Il professor Fabrizio Ghilardi (Università di Lecce) introdurrà il tema: "L'ordine internazionale dopo Versailles".

lezione di archeologia con rubens d'oriano ( da "Nuova Sardegna, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Si parlerà di archeologia e della straordinaria storia antica di Olbia nella prossima lezione dell'università Unitre in programma giovedì, alle 17.30 mella sala convegni dell'Expò, in via Porto Romano. In cattedra un docente d'eccezione: l'archeologogo Rubens D'Oriano, dirigente della soprintendenza dei Beni archeologici di Sassari e Nuoro.

Il premiodei dentistia mairo ( da "Secolo XIX, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: scientifiche ed un trattato di chirurgia orale per gli studenti quando era docente all'Università di Genova. Mairo, 76 anni, ha aperto il suo studio a Savona nel 1964 ed è stato il primo medico dentista a fare interventi di chirurgia orale in studio in città. Svolge la sua professione in via Nazario Sauro. «Da allora la tecnologia si è evoluta a tal punto che, se mi fossi fermato dov'era,

infanzie interrotte all'altare l'esercito delle spose bambine - vladimiro polchi ( da "Repubblica, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Mara Tognetti, docente di politiche migratorie all´università Milano-Bicocca, conferma che «all´interno delle comunità più impermeabili al mondo esterno, i matrimoni combinati, in cui è la sposa a essere di solito minorenne, non sono rari. Spesso le ragazze sono consenzienti.

in 1700 alla supersfida della matematica ( da "Tirreno, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Dipartimenti di matematica delle Università di Pisa e Firenze. A coordinare il progetto sono Rosanna Soroga e Roberto Toschi, nel pool dei docenti promotori figurano anche Stella Bertone, Cecilia Imparato, Susanna Rondanina, Gino Tamburini e Rosanna Tinti. Il progetto non si è limitato a una supersfida a colpi di enigmi matematici: l'atto finale di marzo è stato l'

CelebrazioniIngresso del nuovo Vescovo mons ( da "Eco di Bergamo, L'" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dove nella chiesa Ipogea il nuovo pastore saluterà l'intera comunità (superiori, docenti, seminaristi) e i giovani. Ore 17,15, i giovani accompagneranno mons. Beschi verso la Cattedrale, passando per la via centrale di Città Alta. Ore 17,30-17,45 mons. Beschi, al primo piano della Curia, incontrerà i sacerdoti bergamaschi e bresciani concelebranti.

saggezza e forza di donne eccezionali ( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e Margherita Pieracci Harwell, già docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all'University of Illinois at Chicago (UIC) e quindi professore emerito nella stessa università, autrice di saggi su Anna Banti, Anna Maria Ortese, Cristina Campo e Simone Weil, con la famiglia della quale è rimasta lungamente in contatto.

Business dell'acqua c'è una voce critica ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: introducendo nel settore il partenariato pubblico-privato ha di fatto avviato la privatizzazione degli acquedotti. «Chi investe nell'acqua vuole trarre un profitto tramite le tariffe, mentre i costi dell'acqua devono essere garantiti dalla fiscalità generale - sottolinea Valli -. E' necessario per questo mettere fine al grande inganno sulla divisione tra proprietà e gestione.

la grande poesia a udine con wislawa szymborska ( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: moderato dal docente dell'Università di Udine, Silvano De Fanti, sarà aperto dal saluto del sindaco Furio Honsell. «È un vero onore per la città di Udine poter ospitare un evento di questa portata - sottolinea l'assessore alla cultura, Luigi Reitani - e ancor di più perché, insieme a Bologna, questa sarà l'unica "tappa" italiana della poetessa polacca»

LA MAREGGIATA che ha distrutto lo stabilimento Arenella è nulla in confronto... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La "PortoVenere servizi portuali e turistici Srl" è una società pubblico-privata, controllata dal Comune, che gestisce le principali risorse strategiche del territorio portovenerese. I porticcioli in primo luogo, ma anche il castello Doria, lo stabilimento Arenella e sino a pochi mesi fa pure i posteggi a pagamento.

ingegneria, corso triennale unico ( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Si prevedono 12 docenti nel corso futuro di ingegneria, nella sede via Prasecco». Il corso di laurea non traslocherà dal campus di Pordenone: triennio unico e specialistica biennale articolata in ingegneria gestionale-logistica e dell'innovazione, sono confermati.

relazioni pubbliche on line sbarca nella grande mela ( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: grazie anche all'impegno profuso da parte di tutor e docenti, comprensivi nei confronti delle problematiche di chi lavora». «Mi sono iscritto per migliorare il mio bagaglio culturale - gli fa eco Corradini, padre di due figli -. Oggi la formazione deve essere costante, qualsiasi professione richiede aggiornamento ed elasticità.

Servizi pubblici, Boccali ( da "Nazione, La (Umbria)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: figlio del presidente della Repubblica e docente di istituzioni di Diritto pubblico all'Università di Roma Tre. Napolitano ha partecipato al primo seminario organizzato da Wladimiro Boccali (nella foto), che si è tenuto ieri pomeriggio nella sala Sant'Anna' della scuola media San Paolo di viale Roma.

PERUGIA TRA I RELATORI c'era anche Giulio Napolitano, figli... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: figlio del presidente della Repubblica e docente di istituzioni di Diritto pubblico all'Università di Roma Tre. Napolitano ha partecipato al primo seminario organizzato da Wladimiro Boccali (nella foto), che si è tenuto ieri pomeriggio nella sala Sant'Anna' della scuola media San Paolo di viale Roma.

UN FINANZIAMENTO ministeriale ad hoc per il polo universitario romagnolo: è ... ( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: IN SEGUITO alla nascita della nuova Università di Milano Bicocca, il ministero sborsa ad esempio ogni anno 25/30 milioni di euro in più di quanto faccia per le sedi universitarie romagnole, per le quali provvede solo alla copertura dei costi di 50/60 docenti di ruolo aggiuntivi.

Oldrini: io ci sto, se la strada è quella tracciata ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del Nord Milano di una supersocietà pubblico-privata che si compri le ex Falck non è affatto una chimera. «Anche noi ci avevamo ragionato tempo fa e ultimamente l'abbiamo ripresa in considerazione. Sono contento che gli imprenditori siano su quest'ordine di idee», dice. «Ma ci sono due elementi da tenere presenti aggiunge Oldrini : il primo è che Limitless resta sempre in campo.

Le aree Falck? Compriamocele noi ( da "Giorno, Il (Brianza)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: azionariato popolare per investire sul futuro e sul lavoro di SIMONE STIMOLO SESTO SAN GIOVANNI UNA SOCIETÀ a capitale misto, pubblico e privato, guidata dall'Amministrazione comunale, che metta insieme imprenditori, istituti di credito, associazioni ed enti territoriali. E una sottoscrizione pubblica di azioni tra tutti i cittadini. Lo scopo? Restituire le aree Falck ai sestesi.

Conferenza a Briciole Una conversazione su <Dino Campana: un poeta affamato di sogno> s... ( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di bioetica all'università degli studi di Torino sarà domani al liceo «Pascoli» (viale della Stazione 49), dalle ore 15 alle 18, per un seminario di bioetica «Eutanasia e le sfide dell'autodeterminazione». Concorso fotografico L'associazione «Amici delle Alpi Apuane» con sede in Montignoso organizza per il terzo anno consecutivo il concorso fotografico dedicato al territorio

CAMERINO SI TORNA A PARLARE degli i... ( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una pagina da dimenticare per Camerino e la sua università. Il prof Ezio Capizzano, già docente di diritto commerciale e di agrario europeo alla facoltà di Giurisprudenza, dovrà comparire domani, ad Ancona, dinanzi alla Corte d'Appello, per rispondere delle imputazioni di concussione, corruzione, peculato e violenza sessuale.

TANTI GIOVANI COL PROFESSOR MAURIZIO VIROLI ... ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'Università di Princeton come ospite, e con Letizia Dini a condurre l'incontro intitolato «Fuori i risultati: cittadini si diventa», nell'affollatissimo Baia Flaminia Resort sono stati anticipati i quattro temi di quello che sarà il prossimo grande evento organizzato dalla Provincia di Pesaro e Urbino per i giovani:

Tagli contro i precari ( da "Nuova Ferrara, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti, le ragioni della mobilitazione. Siamo convinti che una riforma del sistema universitario sia necessaria, non deve essere fatta sulla carta e calata dall'alto, ma coinvolgendo chi all'interno dell'università lavora e studia». Questo è il primo di una serie di impegni in vista del 4 aprile, data che le organizzazioni mobilitate a favore dei settori della conoscenza considerano

<Università, fondi mirati al Polo della Romagna> ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In seguito alla nascita della nuova Università di Milano Bicocca, ad esempio, il ministero paga ogni anno dai 25 ai 30 milioni in più di quanto faccia per le sedi universitarie romagnole, per le quali provvede solo alla copertura dei costi di 50-60 docenti di ruolo aggiuntivi. Inoltre la decisione dell'Alma Mater si è rivelata una scelta vincente sotto ogni punto di vista,

ANCHE l'Università di Bologna concede il ... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le incapacità del corpo docente a rivedere i propri metodi di trasferimento delle conoscenze, le inerzie del personale tecnico-amministrativo all'aggiornamento tecnologico hanno creato spesso diffidenza e spaesamento. In proposito, Biagi avvertiva: «Fermo restando che non potrà mai essere una singola riforma, per quanto ben congegnata,

Il patrocinio ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: le incapacità del corpo docente a rivedere i propri metodi di trasferimento delle conoscenze, le inerzie del personale tecnico-amministrativo all'aggiornamento tecnologico hanno creato spesso diffidenza e spaesamento. In proposito, Biagi avvertiva: «Fermo restando che non potrà mai essere una singola riforma, per quanto ben congegnata,

COSA propongono i Verdi che hanno aderito alla coalizione di centro... ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il primo docente dell'ipotetica Università Verde' potrebbe essere l'ex ministro dell'Ambiente, l'on. Pecoraro Scanio. Il 20 marzo, alle ore 15,30, alla sede dell'Università di Camerino sul lungomare Scipioni (info: 320 / 7985877), il parlamentare dei Verdi terrà una lezione sul tema Il mare: patrimonio da tutelare e risorsa per lo sviluppo sostenibile»

L'ASSOCIAZIONE professionale cattolica di docenti dirigenti e formatori (Uci... ( da "Nazione, La (Pisa)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 8 L'ASSOCIAZIONE professionale cattolica di docenti dirigenti e formatori (Uci... L'ASSOCIAZIONE professionale cattolica di docenti dirigenti e formatori (Uciim) e la Fondazione «Opera Toniolo» organizzano una serie di incontri sul tema «Il secolo conteso: il Novecento nel dibattito storiografico».

studiano all'Università della terza età ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il corpo docente è formato da insegnanti in pensione, da giovani neo-laureati di 25-35 anni alla prima esperienza lavorativa o da esperti di settore, quali avvocati, ingegneri, medici, etc. La Bosi Maramotti, così chiamata in omaggio alla seconda presidentessa, cura alcune pubblicazioni fra cui Le Carte del Gufo.

Il corpo docente è formato da insegnanti in pensione, da giovani neo-laureati di 25-35 anni all... ( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 2 Il corpo docente è formato da insegnanti in pensione, da giovani neo-laureati di 25-35 anni all... Il corpo docente è formato da insegnanti in pensione, da giovani neo-laureati di 25-35 anni alla prima esperienza lavorativa o da esperti di settore quali avvocati, ingegneri e medici.

<Umanizzare l'unità oncologica> ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ordinario di Oncologia medica all'Università di Modena e Reggio Emilia, tra gli ospiti del convegno di ieri. «Il criterio che dovrà guidare i tecnici nella costruzione della rete oncologica - ha ammonito il docente - non deve rispondere a logiche politiche o clientalari, bensì alle reali necessità dei cittadini».

Un centro di eccellenza ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tra gli obiettivi del Ceinge c'è quello di promuovere ed attuare l'interazione tra Istituti Universitari e Istituti di ricerca pubblici con il mondo produttivo per contribuire, attraverso ricerca finalizzata, formazione e cooperazione scientifica, allo sviluppo di know how ed alle sue applicazioni produttive.

<Mamma e moglie essenziale, nel lavoro vince il maschilismo> ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La professoressa è oggi docente ordinario di «Metodi e didattiche della attività motorie» alla Parthenope. Da dove comincia la sua carriera? «Da una borsa di studio vinta al Cnr. Il direttore del dipartimento era Franco Salvatore al fianco del quale lavoro ormai da oltre venti anni.

<Liberrima>, spazio ai saggi e al relax ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: lo scopo sia proprio quello di creare una sorta di cenacolo dove si incrocino uomini di cultura, docenti, lettori, che possano stabilire un dialogo sia con il libraio che fra di loro. La libreria non è un semplice negozio di libri. Se in questo nuovo ambiente c'è anche la possibilità di sostare, sarà ancora più agevole scambiare opinioni e confrontarsi ».

Angeli e linee armoniose nel gioiello medievale riscoperto dall'Università ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: officiata sino al secolo XVI si gloria del nome di Ludovico Antonio Muratori cui venne concessa in priorato nel 1711 dalla Casa d'Este che ne era divenuta patrona» Ultimo priore di S. Agnese è stato il nostro illustre Mons. Canonico professor Dante Balboni, cameriere segreto di Sua Santità, assistente alla Biblioteca Vaticana e Docente di Sacra Liturgia.

Elezioni: Università e Comune, voto sovrapposto ( da "Corriere del Veneto" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: colui che presenziò come unico rappresentante dell'Università al contestato convegno di monsignor Rino Fisichella al Bo); il secondo è Giovanni Bittante, ordinario di Zootecnia generale e già preside della facoltà di Agraria (che raccoglierà anche i voti di Paolo Tenti, docente di ingegneria che però si è ritirato dalla corsa).

<La Sapienza in mano agli estremisti> ( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: fine del 2007 e il gennaio 2008 una sessantina di docenti dell'ateneo ed i collettivi studenteschi protestarono per settimane contro la visita di Papa Ratzinger in occasione dell'inaugurazione ufficiale del 705Ë? anniversario della Sapienza. L'onda di rivolta contro la visita del Pontefice si è poi allargata a docenti, ricercatori e dottorandi di tutta Italia che hanno raccolto 1.

Se il pittore guarda alla letteratura ( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Segue un'intensa attività di docente universitario, saggista e, non ultima, di pittore. La tradizione italiana aiuta. L'arte europea gli soffia dietro gli orecchi. Sia per lavoro che per diletto, narrativa e poesia riempiono le sue giornate. E nasce proprio da qui la simbiosi fra pittura e letteratura.

Sono tanti i buoni motivi per conservare il sorriso ( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricorda Massimo de Sanctis, docente di parodontologia dell'Università di Siena —. Pazienti con severa malattia parodontale sono stati sottoposti alla rimozione dei batteri dalla superficie dei denti: dopo 2 e 6 mesi i soggetti sono stati sottoposti a un controllo di alcuni parametri infiammatori».

Roboetica ( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di diritto internazionale all'università La Sapienza di Roma e vicepresidente del Comitato nazionale per la bioetica che sulla roboetica ha creato un gruppo di studio aggiunge: «Non è irragionevole immaginare che in futuro si arrivi al potenziamento delle capacità cerebrali dell'uomo, il cosiddetto enhancement,

Pollini meno fastidiosi se li prendi di punta ( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di agopuntura al Master dell'Università La Sapienza di Roma e direttore dell'Istituto Paracelso per lo studio delle medicine non convenzionali. «Questa antica tecnica cinese — chiarisce Liguori — viene utilizzata sia in fase acuta, ovvero quando si presentano i fastidiosi sintomi della rinite allergica,

Perché si resiste a tutto, ma non alle <voglie> ( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di psicologia della salute dell'Università di Padova — altri elementi possono favorire i "desideri" alimentari. Per esempio, il modo in cui impariamo a rispondere alle emozioni usando il cibo (il cioccolato, o le torte per rispondere al bisogno di dolcezza) oppure la sensibilità ai messaggi della moda,

Un uomo e una donna Oggi alle 16,15 nella sala del consiglio di Quartiere 4, in via delle Torri, ... ( da "Nazione, La (Firenze)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Insieme a Giampaolo Calchi Novati, docente dell'Università di Pavia, ci saranno Bruno D'Avanzo, direttore del Centro Orientamento America Latina, e i giornalisti Maurizio Matteuzzi e Maurizio Chierici. Misurare il progresso Domani alle 14,30 all'Istituto degli Innocenti, piazza Santissima Annunziata, tavola rotonda sul tema.

i ponti, calcoli e architettura ( da "Nuova Venezia, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a cura di Sa a Dobricic docente all'Università di Nova Gorica ed Enzo Siviero docente allo Iuav, che sarà presentato domani alle 17.30 all'Ateneo Veneto da Franco Pianon, Amerigo Restucci e Marco Di Giandomenico, è proprio un moderno manuale che supera le caratteristiche di un trattato, con un disegno generale per comprendere il ruolo del ponte oggi,

nuova porta nord, il futuro della città ( da "Nuova Venezia, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: fondo che per la prima volta potrà essere a gestione pubblico-privata. Non saranno solo soci, dunque, ma potranno intervenire nella grande opera di riqualificazione che ci condurrà alla nuova porta Nord. E finora il loro interesse sembra essere di un certo rilievo». Il progetto, dunque, pare abbia ottenuto i consensi dei vari enti interpellati nella giornata veneziana del sindaco.

E' morto Vincenzo Buccheri docente universitario a Pavia ( da "Stampa, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: morto Vincenzo Buccheri docente universitario a Pavia E' morto, all'età di 38 anni, Vincenzo Buccheri, professore associato dell'ateneo di Pavia, docente dei corsi di filmologia, stilistica e retorica del cinema e storia e critica del cinema. Era nato a Savona, dove vivono la madre Graziella e la sorella Alessandra (il padre,

Il Suor Orsola mette l'Orientamento in mostra ( da "Caserta News" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ai docenti, ai responsabili della funzione di orientamento e a tutti gli operatori del settore. La mostra sarà inaugurata al PAN ? Palazzo delle Arti Napoli lunedì 16 Marzo alle ore 11.00 e resterà aperta sino al 30 Marzo (apertura al pubblico dal lunedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 16, tranne il martedì).

Alba: concerto di musica da camera dedicato a Mendelssohn ( da "Targatocn.it" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: È stato assistente di Enzo Restagno, direttore artistico del festival Torino Settembre Musica, al quale partecipa attivamente nelle vesti di germanista e di musicologo. Dal 2007 è docente di storia della musica e armonia presso il Civico Istituto Musicale 'Lodovico Rocca' di Alba.

La pubblicità occulta sta per diventare legge: il commissario Montalbano ci venderà i tappeti? ( da "Blogosfere" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Mar 0915 La pubblicità occulta sta per diventare legge: il commissario Montalbano ci venderà i tappeti? Pubblicato da Riccardo Spiga alle 11:34 in tv e pubblicità Quelli di Striscia la notizia della ricerca della pubblicità occulta ne hanno fatto una ragione di vita e una missione, andando a colpire programmi di grande successo (vi ricordate le accuse al Maresciallo Rocca?

Il piano Gelmini: un Cern italiano per attrarre cervelli Caprara ( da "Corriere.it" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: Per stimolare il rapporto tra ricerca pubblica e privata negli ultimi anni sono stati creati i distretti tecnologici. I risultati, tuttavia, non sono stati gratificanti e in qualche caso ci si chiede se i fondi siano andati nel posto giusto... «Affronteremo anche i distretti e taglieremo i progetti che si sono rivelati inadeguati valutando l'impatto avuto sul territorio.

I dubbi sul computer di Raffaele, è battaglia ( da "Corriere Adriatico" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per lui "crolla uno degli alibi" del giovane perchè dagli accertamenti emerge "che la notte dell'omicidio non c' è interazione umana con il computer". Poi, la studentessa di Seattle in silenzio assiste alla deposizione della sua docente di italiano all'Università per stranieri.

<Io non voglio guerre e non le ho cominciate> ( da "Sicilia, La" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Palermo né i suoi docenti ai quali riconosco una grande personalità e professionalità, non sono mai entrato nel merito delle loro capacità come insegnanti; non l'ho mai fatto io né l'ha fatto qualcun altro per vicino a me. Semmai io ho messo in discussione soltanto i metodi di assunzione dei contrattisti».

Le morti sul lavoro non sono fatalità ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tra i partecipanti anche Fausto Schiavetto, docente di Storia del Veneto presso l'Università di Padova, secondo il quale "la situazione della nostra regione dal punto di vista ambientale è drammatica a causa di uno sviluppo poco sostenibile che ha intaccato anche la possibilità di vivere".

Conegliano L'America, orgogliosa del suo lavoro, gli ha appena riconosciuto la cittadinanza... ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura , Cervelli

Abstract: di ricercatore che di docente. "Lavoro alla Duke University (tra le più prestigiose, ndr), a Durham, nel Nord Carolina, dove sono professore associato di Scienze dei Materiali e di Fisica - spiega -. I miei soggiorni in America - aggiunge - sono iniziati quando, per preparare la tesi per la laurea in fisica, sono andato alla Pennsylvania State University a fare 6 mesi di ricerca.

Manfrenuzzi: Trattato come un criminale ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anch'essa era una società a capitale misto pubblico-privato, partecipata da Sit e Sesa. Il 14 gennaio 2008, dopo l'incendio, presentai all'Amministrazione coneglianese una relazione, protocollata, nella quale evidenziavo una perdita di Econ e l'importanza di affidarle il servizio di raccolta di Conegliano.

Vicenza Mary Hackstock e Laura Reynolds hanno 26 e 29 anni. Entrambe pianiste, insegnano come as... ( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pratica strumentale in una delle molte piccole e dinamiche università americane, sono a Vicenza per un masterclass di tecnica pianistica. Ospiti di tre famiglie vicentine, in Italia vengono a confrontarsi con il pianismo europeo, seguendo le lezioni dei docenti del Pedrollo. "Un'esperienza istruttiva- commenta Laura - l'approccio italiano è molto tecnico, e questo è quello che un po'

La Provincia inaugura l'Accademia faunistica ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Quindi è stato implementato il corpo docente, con professionisti ed esperti del settore che garantiranno costantemente una profonda conoscenza del territorio provinciale e regionale; un importante ruolo è stato riservato ai docenti universitari, nell'ottica di un futuro rapporto con l'Università di Udine.

Alassio: Enrico Mentana superospite nella città del Muretto ( da "Savona news" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 2007 ricopre il ruolo di docente del Master in giornalismo presso l'Università degli studi di Milano, nella sede di Sesto San Giovanni. Il 9 febbraio 2009, poco dopo la morte di Eluana Englaro, ha annunciato le dimissioni dalla carica di direttore editoriale di Mediaset, dopo il rifiuto da parte della rete di cambiare il palinsesto di Canale5 per dare spazio al caso Englaro,

LAVORO: GIOVANI AL CENTRO DEL CONVEGNO IN RICORDO DI MARCO BIAGI ( da "ITnews.it" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L'appuntamento e' per giovedi' 19, venerdi' 20 e sabato 21 marzo, presso l'Auditorium della Fondazione Marco Biagi a Modena. Quest'anno a rendere omaggio alla figura del docente assassinato per mano delle Brigate Rosse il 19 marzo del 2002 interverra' anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

ASSUMERE I COMANDATI CERTAMENTE COMPORTERà UNA SPESA AGGIUNTIVA. MA SOPRATTUTTO TRASFERIR... ( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pietro Perlingieri - docente di Diritto civile in numerose Università italiane, consulente della presidenza del consiglio regionale della Campania e capo del comitato tecnico legislativo dell'assemblea - non ha dubbi: le norme sul personale «in prestito» vanno riformate.

MA ANCHE DI REALIZZARE, ALL'INTERNO DI UNO STESSO CALCOLATORE, LA POSSIBILITà DI COLLEGAME... ( da "Mattino, Il (Benevento)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: È ovvio che non si può chiedere ai privati di finanziare la ricerca se questa non dà prospettive di ricadute sul mercato. Di breve o al più di medio periodo. Un privato non può affidarsi alla serendipidity. Andrebbe rapidamente in rovina. Perciò è ragionevole che il finanziamento della ricerca di base sia pubblico.

CLAUDIO SEBASTIANI PERUGIA. LA NOTTE IN CUI MEREDITH KERCHER VENNE UCCISA SU UNO DEI COMPUTER DI ... ( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 15-03-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La studentessa di Seattle in silenzio assiste alla deposizione della sua docente di italiano all'Università per stranieri. Questa riferisce che il 5 novembre fece fare ai suoi allievi, come tema, una lettera alla loro madre. In essa la Knox spiegava che in seguito all'omicidio non aveva più una casa e i suoi vestiti.


Articoli

Napolitano renderà omaggio a Biagi (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Modena,La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Napolitano renderà omaggio a Biagi Parteciperà al convegno per ricordare il docente ucciso dalle Br Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano renderà omaggio al professor Marco Biagi, il docente assassinato dalle Brigate Rosse, che sarà ricordato con un convegno internazionale su "Produttività, investimento nel capitale umano e occupazione giovanile", organizzato dalla Fondazione Marco Biagi, Università e Adpt (Associazione per gli studi internazionali comparati sul diritto del lavoro e le relazioni). L'appuntamento è da giovedì 19 a sabato 21 marzo all'auditorium Marco Biagi di Modena. Guarda ai giovani e, in particolare all'accesso dei giovani al mercato del lavoro, la riflessione del convegno. Quest'anno a rendere omaggio alla figura del docente interverrà anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, giovedì alle ore 12. «L'oggetto del convegno - spiega Michele Tiraboschi, presidente di Adapt e docente all'universita degli studi di Modena - risulta particolarmente attuale e, allo stesso tempo, complesso, per i profili contraddittori che rispecchiano il livello di sviluppo del diritto del lavoro e delle relazioni industriali nei singoli Stati. Nei Paesi avanzati si riscontra un innalzamento dell'età di accesso al mercato del lavoro da parte dei giovani, che apre problematiche di carattere economico e sociale. L'incremento del tasso di istruzione raggiunto è associato in alcuni casi alla preoccupante crescita del tasso di disoccupazione tra soggetti con elevato livello di istruzione, mentre le aziende ricercano sempre più lavoratori disposti a lavorare per posizioni semi o poco qualificate». Giovedì alle 9 nella chiesa di Sant'Agostino sarà celebrata una messa a suffragio del professore alla presenza di colleghi, autorità e cittadini. Alle 11, nell'auditorium della Fondazione, si apriranno i lavori del convegno con i saluti del rettore Aldo Tomasi e del sindaco Giorgio Pighi. Successivamente toccherà al prof. Michele Tiraboschi, intervenire sul tema del "Il riformismo del lavoro in Italia da Walter Tobagi a Marco Biagi". Alle 12 l'atteso intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "La presenza del presidente - ha dichiarato il rettore - oltre a sottolineare la vicinanza delle istituzioni alla famiglia ed alla Fondazione Biagi, dimostra quanto sia ancora vivo nel ricordo di tutti la memoria del docente che con la sua intelligenza ed il suo rigore ha saputo elevarsi rispetto alle dispute intorno alle sue idee, ponendosi costantemente al servizio dello Stato".

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Con Galileo Galilei anche la scienza diventa una pièce (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Con Galileo Galilei anche la scienza diventa una pièce IL MOTO TERRESTRE CRISTINA DEL PIANO La scienza? Ora va a teatro. L'idea è venuta a Ledo Stefanini, docente di fisica alla facoltà di ingegneria e autore della pièce "La quinta giornata del Dialogo di Galileo Galilei" che il 20 marzo alle 17 sarà presentata nell'aula magna dell'Università. L'evento, promosso dalla Facoltà di Ingegneria di Pavia e dall'Accademia Virgiliana in occasione dell'Anno internazionale dell'Astronomia, avrà come protagonisti degli "attori" molto speciali. Interpreti del recital saranno infatti Giuseppe Montecchio, preside del Liceo Virgilio, Paola Bruschi, preside del Liceo di Suzzara, e il professor Giancarlo Gobbi-Frattini del Liceo 'Belfiore'. Ce ne parla l'autore. Professor Stefanini la pièce, per la regia di Claudio Fraccari e con intermezzi musicali di Erica Barzoni, è dedicata alla scienza. A quale aspetto in particolare? «Affronteremo un tema specifico ovvero l'immagine popolare di Galileo e in particolare il problema del moto della Terra. Uno dei personaggi, che riveste il ruolo che lo scienziato ebbe nel 'Dialogo sui massimi sistemi', metterà in discussione un'affermazione sulla quale poi ruoterà tutta la rappresentazione». E cioè? «Che in sostanza dire che la 'Terra è in moto' non ha senso tanto nell'ambito del paradigma scientifico aristotelico, che in quello newtoniano e che insegnare a scuola questo concetto è sbagliato sia sul piano scientifico che pedagogico». E come avverrà sul palco questa provocazione? «Si svilupperà attraverso la conversazione vivace e divertente fra tre personaggi e avrà come scopo quello di introdurre il seme del dubbio all'interno delle convinzioni diffuse e sclerotizzate in materia di cultura scientifica». Come è nata questa idea? «All'università di Pavia è stato celebrato il duecentenario della prolusione di Ugo Foscolo dove il poeta fu docente di letteratura. Recentemente, parlando con il preside della mia facoltà, mi è venuto in mente che Carlo Emilio Gadda scrisse per la radio la pièce 'Il guerriero, l'amazzone, lo spirito della poesia nel verso immortale del Foscolo'. Una conversazione a tre voci, come quella di Galileo, nella quale Gadda ironizzava sull'immagine scolastica del poeta. Diciamo che nel comporre la pièce mi sono ispirato a questo lavoro scritto negli anni Sessanta da un ingegnere che è stato anche uno dei massimi della letteratura italiana del secolo scorso». Nella pièce lei ha voluto fare dunque un parallelo. Se oggetto degli strali di Gadda era stata l'immagine scolastica del Foscolo in questo caso nel mirino è la figura pubblica di Galileo... «Esattamente. Anche questa volta i protagonisti saranno tre: una preside, un accademico dei lincei e un avvocato. E lo scopo è senza dubbio quello di demolire l'immagine falsa che viene diffusa dalla scuola. In particolare, come osservavo prima, dire che la Terra è in moto o la Terra è ferma non ha senso. Questo perché un'affermazione è vera o falsa, non in assoluto, ma dipende dal contesto ideologico in cui la si colloca». In altre parole il moto terrestre non era compatibile nel paradigma di pensiero aristotelico vigente in quel periodo... «Proprio così. Una delle obiezioni mossa dagli aristotelici era che se questo movimento fosse esistito la Terra sarebbe andata a velocità pazzesche e qualche effetto si sarebbe visto. Ad esempio il vento sarebbe stato insopportabile le case non sarebbero rimaste attaccate al suolo... ma questi fenomeni non erano stati osservati e quindi per loro la Terra era necessariamente ferma». E con Newton? «Beh lui costruisce un nuova fisica nella quale però risulta che il moto terrestre non è osservabile perché la velocità non ha senso, lo hanno solo le accelerazioni. Quindi sia nel primo caso che nel secondo questa affermazione è priva di senso». Ma professore, il moto terrestre viene insegnato a scuola, siamo cresciuti con la convinzione che la Terra gira intorno al Sole... «Lo so... ma è pura ideologia. Spesso i libri trasmettono stereotipi. So che potrà sembrare un'affermazione forte ma la scuola italiana a mio avviso è un sorta di palude dove non circolano né aria né acqua. Una scuola è viva, come lo è del resto un principio scientifico, quando ci sono due teorie concorrenti, cioè quando c'è discussione. Ma questo, ribadisco, nella scuola non c'è perché tutto viene raccontato come verità assoluta anche se non è così. Il mio desiderio è dunque quello di muovere le acque perché il progresso scientifico è soprattutto la promozione del dubbio e, l'esercizio di quest'ultimo, è alla base della stessa conoscenza».

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L'autore: oltre alla fisica un amore per l'alpinismo (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

L'autore: oltre alla fisica un amore per l'alpinismo Ledo Stefanini si è laureato in Fisica all'università di Bologna, seconda laurea in Astronomia nello stesso ateneo. Ha insegnato matematica e fisica al liceo Scientifico 'Belfiore' dal 1969 al 1994 e, dal 1992, è docente di fisica della sezione mantovana della facoltà di ingegneria dell'Università di Pavia. Autore di un centinaio di pubblicazioni di fisica su riviste nazionali ed internazionali è membro dell'Accademia Nazionale Virgiliana. Premio per la didattica dalla Società Italiana di Fisica. è autore del manuale di laboratorio di fisica per gli insegnanti "La cattedra e il bancone" pubblicato dall'Associazione per l'insegnamento della Fisica e autore di un raccolta di contributi critici sulla didattica della fisica ('Fisica dei Tartufi') pubblicato in Internet. La sua passione più importante - anche più della fisica - è l'alpinismo. Ha aperto alcune vie di roccia, tra cui la "via dei mantovani" nelle Pale di San Martino, che è diventata una classica. Ha curato l'articolo di storia dell'alpinismo nelle Pale per la Guida del C.a.i. delle "Pale di S. Martino, Settore meridionale" di prossima uscita. Ha svolto ricerche storiche sull'alpinista mantovano Ettore Zapparoli che sono state raccolte e pubblicate su "Le Dolomiti Bellunesi". L'ultimo suo lavoro in questo campo, riguardante l'analogia tra ricerca scientifica e ricerca alpinistica, è stato di recente pubblicato sull'Annuario del Club Alpino Accademico.

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Difesa dalle piene, è pronta la ricerca (sezione: Cultura)

( da "Corriere delle Alpi" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Difesa dalle piene, è pronta la ricerca Longarone, venerdì convegno di presentazione con la fondazione Vajont LONGARONE. Verrà presentata con convegno venerdì al centro culturale di Longarone la ricerca "Modite" sulle ondate di piena realizzata dalla fondazione Vajont, in collaborazione con il dipartimento Image dell'università di Padova e il dipartimento di ingegneria ambientale dell'università di Genova (DIAM), sostenuto con il contributo della fondazione Cariverona. Il progetto di ricerca, suddiviso in quattro filoni principali, ha riguardato la messa a punto di opportuni strumenti modellistici per lo studio della generazione e propagazione delle piene e del trasporto di sedimenti ad esse associato, che consentono di valutare l'efficacia di possibili opere di difesa del territorio interessato dal percorso del fiume Piave. Una ricerca che presenta elementi di analisi che possono essere trasferiti anche in altre realtà fluviali, in Italia e all'estero. Le relazioni della mattinata di studi prevista per venerdì saranno moderate dal professor Stefano Lanzoni, coordinatore del progetto di ricerca e verranno introdotte dal consigliere di amministrazione della fondazione Cariverona, Gioachino Bratti. Saranno docenti universitari ad entrare nello specifico degli argomenti, con particolare riferimento alle ricadute pratiche delle ricerche. Nella parte pomeridiana del convegno, moderata da Gianni Signor, presidente del comitato scientifico della fondazione Vajont, dopo il saluto del sindaco Pierluigi De Cesero, verrà data attenzione alle esigenze e alle esperienze degli organismi istituzionali per la difesa del suolo, alla gestione del territorio e delle società di ingegneria. Si parlerà quindi delle applicazioni pratiche che i modelli sviluppati possono e devono avere. Interverranno, tra gli altri, Giovanni Mendoni, dirigente del dipartimento nazionale di protezione civile, Alberto Luchetta del dipartimento regionale alla sicurezza del territorio, Franco Alberti e Gaspare Andreella per la Regione. Sarà infine il presidente della Provincia, Sergio Reolon, dopo il dibattito, a trarre le conclusioni dei lavori del convegno. Il sindaco e presidente della FOndazione Vajont, De Cesero, esprime la propria soddisfazione per l'appuntamento perché «costituisce la conclusione positiva di un percorso impegnativo sul quale la fondazione Vajont ha dimostrato di saper interpretare al meglio l'azione che la deve caratterizzare, anche per il futuro, nel perorare, con atti concreti, la memoria delle vittime, producendo elementi di studio per migliorare la qualità della vita delle persone».

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Scuola, scioperiamo contro i tagli (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

LA RIFORMA CONTESTATA «Scuola, scioperiamo contro i tagli» La Cgil annuncia una forte protesta anche in Trentino per mercoledì 18 TRENTO. Frenare la precarietà nella scuola italiana, abolire i provvedimenti "Brunetta", contrastare il ddl Aprea, eliminare i tagli alle università. Sono questi alcuni degli obiettivi per i quali la Flc Cgil nazionale ha proclamato lo sciopero in tutto a Italia del personale docente e non docente del comparto scuola, università e ricerca per mercoledì 18 marzo. A queste ragioni in Trentino, provincia autonoma che ha piena titolarità nella gestione della scuola a carattere statale, se ne aggiungono altre. «A livello locale - spiega Gloria Bertoldi, segretaria della Flc Cgil del Trentino - protesteremo anche per ottenere la copertura di tutti i posti in organico e contro la riduzione, prevista a partire dall'anno scolastico 2009-2010, di 60 cattedre nei tre ordini della scuola provinciale a carattere statale. Chiederemo inoltre una revisione del sistema per l'infanzia da 0 a 6 anni, il potenziamento dell'organico del personale Ata, nonché garanzie sulle prospettive della formazione professionale». In occasione dello sciopero di mercoledì 18 saranno due le manifestazioni organizzate a Trento dal sindacato Cgil della conoscenza. La prima riguarderà l'università e si concretizzerà con un presidio, a partire dalle ore 10, sotto il rettorato di via Belenzani. La seconda invece si terrà in sala Gabardi presso la sede della Cgil del Trentino in via dei Muredei.

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Ingegneria è perfetta all'ex Manifattura (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

di Michele Stinghen «Ingegneria è perfetta all'ex Manifattura» Per l'ex docente di Mesiano Firmani il futuro è nell'elettronica applicata Il consigliere provinciale entra da "esperto" nel dibattito sull'ipotesi di trasferire in città una facoltà dell'ateneo trentino «Questa materia è richiesta dal tessuto produttivo roveretano» ROVERETO. Portiamo meccatronica a Rovereto, e facciamo qui la seconda facoltà di ingegneria dell'Ateneo, privilegiando la ricerca sulle energie rinnovabili. è l'appello del consigliere provinciale dell'Italia dei Valori Bruno Firmani, che si riallaccia anche a quanto suggerito dall'assessore all'urbanistica Tomazzoni. Firmani non parla solo come politico, ma anche da insegnante. Firmani infatti è stato docente di matematica per vent'anni proprio ad ingegneria, a Mesiano. Per far fronte ai tagli all'Università decisi dal governo, il rettore aveva ipotizzato il possibile trasferimento nella città della Quercia di una facoltà, liberando così degli spazi da mettere sul mercato. Bassi non aveva tuttavia specificato quale facoltà trasferire. L'assessore Tomazzoni, al riguardo, ha già affermato di vedere bene a Rovereto una facoltà di ingegneria. Ora Firmani, anche da "addetto ai lavori", fa la sua proposta. «Il tessuto industriale di Rovereto e della Vallagarina potrebbe costituire un presupposto importante per la creazione di una seconda facoltà di ingegneria dell'Università di Trento. In questa città si potrebbe trasferire il corso di laurea in meccatronica, attivando così nuovi corsi di laurea legati alle energie rinnovabili ed al risparmio energetico». La meccatronica, ovvero l'elettronica applicata alla meccanica non è una novità per Rovereto. Da pochi anni infatti le Iti di Sant'Ilario hanno aggiunto un nuovo indirizzo, dedicato proprio a questa disciplina. Per rendere efficiente la facoltà ci vuole una nuova sede, e non semplicemente un ramo in più di Mesiano: «L'esperimento di una succursale, fatto in passato, sarebbe destinato nuovamente al fallimento, poiché per avere un polo universitario ben organizzato e funzionante occorre dotarlo di una struttura didattica e di ricerca in loco, per evitare il pendolarismo di studenti ed insegnanti». E così avere una facoltà ingegneristica a Rovereto aiuterebbe anche a risolvere alcuni problemi di Mesiano: «Meccatronica a Rovereto contribuirebbe a decongestionare la facoltà sulla collina di Trento, che comincia ad evidenziare gravi carenze di aule e parcheggi. Il corso di laurea legato alle fonti energetiche alternative e rinnovabili - continua Firmani - rappresenterebbe l'ingresso nell'ambito di specializzazioni molto richieste, importanti e soprattutto con grande futuro. Creare un know-how trentino in questi ambiti significherebbe aprirsi a prospettive industriali ed occupazionali assai interessanti, per Rovereto e tutto il Trentino. Prospettive difficili da implementare, invece, a Mesiano».

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Viaggio nei segreti di casa Cüs per gli studenti del Cfp-Upt (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Daré. Seguiti da Giorgio Valentini e Letizia Dalbon Viaggio nei segreti di casa CÜs per gli studenti del Cfp-Upt DARè. Gli studenti della terza classe "Operatore ai Servizi di Vendita" del Centro Formazione Professionale Università Popolare Trentina di Tione si sono recentemente recati in Casa CÜs per avviare lo studio del progetto esecutivo degli allestimenti museali di Casa CÜs "Luogo della Memoria della Gente e della Cultura di Montagna". Accompagnati dal direttore del Cfp-Upt Claudio Nicolussi, da Patrizia Paoli, coordinatrice del progetto scolastico Cfp-Upt e fiduciaria IIIa Osv e da Alfredo Iacomella docente tecniche espositive, gli studenti si sono incontrati con Lorenza Corradini responsabile della didattica del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina di San Michele all'Adige e con il collezionista Giorgio Valentini. Nel corso della mattinata gli studenti, seguiti dalla dottoressa Corradini, hanno scelto alcuni oggetti di Casa CÜs e, utilizzando le schede di catalogazione del Museo di San Michele hanno iniziato una catalogazione approfondita dei singoli oggetti. A descriverne l'utilizzo, la provenienza e le principali caratteristiche dei singoli oggetti sono intervenuti sia Giorgio Valentini che ha raccolto e collezionato gli oggetti presi in considerazione sia la signora Letizia Dalbon, l'anziana signora di Darè, dirimpettaia di Casa CÜs è stata chiamata in causa per dipanare un dubbio su un particolare oggetto d'uso femminile. Gli studenti hanno potuto conoscere molte informazioni degli oggetti che andranno poi a studiare al fine di una loro futura presentazione a fini espositivi in Casa CÜs. Questo precorso scolastico consentirà agli allievi del Centro Formazione Professionale Università Popolare Trentina di Tione di acquisire delle competenze formative innovative, importanti per il loro futuro scolastico e professionale.

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Scuola, nelle terze dei professionali si passa da 40 a 36 ore (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Scuola, nelle terze dei professionali si passa da 40 a 36 ore Torre, Cgil: «Si parla di tagli all'organico, è questa la novità del decreto ministeriale» PAVIA. Poche righe sulla homepage del sito del Ministero della pubblica istruzione: negli istituti professionali le ore passano da 40 a 36 nelle classi terze. Ma la riforma per le superiori non doveva partire tra un anno? Questo decreto estende alle terze la riduzione già prevista per prime e seconde, da un precedente decreto del 2007. «Siamo preoccupati - spiega Elena Maga, della Cisl - E' grave che a fronte di un accordo per cui tutto era rimandato di un anno, si proceda comunque senza un confronto». Anche perché visto il periodo, molti hanno fatto un collegamento: il ministero non riuscirà a «risparmiare» con le scuole elementari e quindi comincia a tagliare da altre parti. «Alcuni presidi ci hanno contattato e sono preoccupati - aggiunge Elena Maga - E poi farla uscire a trasferimenti scaduti mi sembra grave». Se da un lato il provvedimento sembra essere la conseguenza di un precedente decreto ministeriale resta la diminuzione di ore per gli istituti professionali. «Vengono tolte le ore di approfondimento - spiega Silvio Torre, della Cgil - Qualcuno dice che i ragazzi stanno troppo tempo a scuola, ma io non sono d'accordo». Ci sono però novità in questo decreto, rispetto al precedente, sui docenti. «Il taglio delle ore veniva fatto in modo "indolore" per i docenti - spiega Torre - Mentre prima i docenti che per i tagli si vedevano diminuire le ore venivano adibiti per progetti della scuola, adesso si parla di tagli nell'organico». Nel decreto è spiegato che «i docenti che a seguito della riconduzione delle cattedre a 18 ore vengono a trovarsi in situazione di soprannumerarietà sono trasferiti d'ufficio». Si aggiunge un'altra preoccupazione nella scuola. Che si prepara allo sciopero di mercoledì prossimo. Uno sciopero organizzato dalla Cgil e che riguarda la scuola, la ricerca e l'università. (ma.br.)

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Università e bilancio sociale Il convegno in aula Foscolo (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Università e bilancio sociale Il convegno in aula Foscolo PAVIA. Qual è il rapporto tra università e bilancio sociale? Se ne parla in ateneo venerdì prossimo, alle 10 in aula Foscolo. «Il bilancio sociale è uno strumento rilevante per avvicinare l'università all'ambiente circostante e per dare visibilità alle domande ed alla necessità di informazione e trasparenza del proprio "pubblico" di riferimento», spiegano dall'ateneo. Un documento con cui l'amministrazione riferisce le scelte operate, le attività svolte e i servizi. A partire da queste considerazioni il Comitato interregionale del nord, ha organizzato un incontro su questo tema. Interverranno docenti dell'università di Pavia, ma anche di altri atenei. Ospite, tra gli altri, Marco Grumo, direttore della divisione enti non profit di Altis, l'Alta scuola impresa e società) della Cattolica, che parlerà di responsabilità e bilancio sociale per lo sviluppo delle università nel nuovo contesto.

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leghimus in sardu lunedì 16 alle 18, nella sala incontri della libreria messaggerie sarde in piazza ... (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 25 - Sassari Leghimus in sardu Lunedì 16 alle 18, nella sala incontri della libreria Messaggerie sarde in piazza ... Leghimus in sardu Lunedì 16 alle 18, nella sala incontri della libreria Messaggerie sarde in piazza Castello 11, Antoni Arca presenterà il volume «Sa pratza de su Diamante», ed. Papiros, traduzione in sardo di Giagu Ledda del capolavoro di Mercè Rodoreda «La plaÇa del Diamant», insieme al traduttore interverrà l'editore Diego Corraine. Partito Democratico Il circolo PD "Democrazia e Partecipazione" comunica che lunedì 16 alle 18,30, nella la sala conferenze dell'hotel Grazia Deledda in viale Dante, continuerà la discussione sui risultati delle recenti elezioni regionali e sul futuro assetto del partito Democratico in Sardegna. All'assemblea parteciperà il commissario regionale del Partito Democratico, Achille Passoni. Rinvio teatro Lo spettacolo "Di segno in segno" previsto al Ferroviario domenica 15 è stato rinviato a data da destinarsi, il prossimo appuntamento con la rassegna Famiglie a teatro sarà «Pocahontas» domenica 22 marzo alle 18. Università Sono aperti i termini per la presentazione della domande di ammissione al Master di II livello in Diritto della Integrazione europea delle autonomie organizzato dalla Facoltà di Giurisprudenza in collaborazione con la Facoltà di Corsica "Pascal Paoli". Scadenza domande 16 marzo, info: www.giuriss.it 079228891 - masterlex@uniss.it Escursione Il Club alpino italiano organizza per domenica 22 marzo un'escursione intersezionale "La via dei grandi alberi" nel bosco di Illorai, durata 6 ore, difficoltà E. Partenza autobus da piazzale Segni alle ore 7,30, appuntamento Nu-Ca ore 8,30 bivio Foresta Burgos Frida, info: 346-3354002 e 328-9022644. Beneficenza «Unisciti a noi, in un sogno per Il Sogno»: spettacolo di beneficenza con Baz, Piero Marras, Bertas, Maria Giovanna Cherchi, Doc Sound, G.B. New Dance, Teatro danza Jana, Coro Mariele Ventre, Compagnia Estemporada, Orchestra scuola media n. 3, info 20/21 marzo alla Piazzetta tel. 338-2839064 Università Terza Età Martedì 17 alle ore 16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, in viale Italia 39, il prof. Lorenzo Campus, docente di Tecnologie lattiero casearie nella facoltà di Agraria, terrà una lezione su: «I latti minori: caratteristiche compositive e funzionali nell'alimentazione umana». Giovedì alle 16,30 nell'aula magna della facoltà di Agraria, la prof. Eugenia Tognotti, associato di Storia della medicina nella facoltà di Medicina terrà una lezione su: «Dalle malattie della povertà alle malattie dell'abbondanza». Rappresentanti Prenderà il via entro marzo, nella sede della Confcommercio, in corso Pascoli, un intervento formativo abilitante per l'iscrizione nel ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio. Il corso, riconosciuto dalla Regione Sardegna, è autofinanziato e è rivolto a un massimo di 20 allievi. Le lezioni si svolgeranno, dal lunedì al venerdì, dalle ore 18, alle 21, per una durata complessiva di 90 ore. Contattare con urgenza la segreteria di Performa Confcommercio: tel. 079-2599538/500). Lavoro Il Comune di Sassari ha richiesto l'avviamento a selezione a tempo determinato per 4 mesi, 30 ore settimanali, di 1 magazziniere, richiesta qualifica specifica e iscrizione al Centro servizi lavoro, giorno chiamata: 24 marzo, avviso integrale su www.silsardegna.it e info: 079-2599600. Consulenti del lavoro Martedì 17 dalle 9 alle 13,30 nel salone di Promocamera, a Predda Niedda, si svolgerà un incontro di studio dei Consulenti del Lavoro della provincia su: «Novità Finanziaria 2009». Relatore all'incontro sarà il professor Francesco Barone, pubblicista del Sole 24 Ore. L'incontro è aperto ai praticanti ed è valido ai fini della Formazione Continua Obbligatoria. Clown in corsia L'associazione HappyClown Sassari cerca nuovi volontari. Per informazioni telefonare al 3898382556 dopo le 19 o scrivere a happyclownsassari@virgilio.it Aquiloni L'associazione aquilonistica «I colori del vento» informa le scuole di ogni ordine e grado che sono ripresi i laboratori di costruzione aquiloni per bambini e ragazzi, il laboratorio inizierà con una lezione teorica sulla storia dell'aquilone, successivamente la costruzione e infine la prova di volo. Info: 079361597, 3339465525, chiedere di Vito. Itc Dessì Le iscrizioni al corso serale Progetto Sirio dalla prima classe alla quinta per il conseguimento del diploma di ragioniere e perito commerciale, scadranno il 31 maggio, rivolgersi all'Istituto tecnico commerciale "Giuseppe Dessì" in via Monte Grappa, tel. 079-210248 e 079-210347. Lavoro Pizzeria bar ristorante ricerca 1 pizzaiolo ad Alghero, richiesta esperienza lavorativa, contratto full time a tempo determinato da maggio a settembre, vitto e alloggio, scadenza domande il 10 aprile, presentare curriculum al Csl di Alghero, via Sardegna, 60 o inviarlo per fax allo 079-986619 o per mail: cslalghero yahoo.it Info: servizio incontro domanda/offerta tel. 079-985555 Itc Pitagora L'Istituto tecnico commerciale paritario "Pitagora" informa tutti coloro che hanno frequentato il corso "Sardegna speaks english" che possono ritirare gli attestati nella sede scolastica di via Prunizzedda 49/g. Visto il positivo riscontro dell'iniziativa regionale, la scuola ha aderito al nuovo bando per la realizzazione dei nuovi corsi di lingua inglese gratuiti, destinati a persone di età compresa tra i 18 e i 65 anni residenti o domiciliati in Sardegna, le iscrizioni sono ancora aperte. Mostra Anna Demuro Roveri espone le sue opere nella galleria Dada in via Carlo Alberto 2. Castelsardo Il dirigente scoalstico dell'Istituto comprensivo Eleonora d'Arborea invita il personale docente e Ata, che ha prestato servizio in qualità di supplente temporaneo, a ritirare, entro il 31 marzo, il modello Cud 2009, nella segreteria della scuola, dal lunedì al sabato dalle 11 alle 13. Ottavo Circolo Il dirigente scolastico dell'8º Circolo "Galileo Galilei" invita il personale docente e Ata, che ha prestato servizio in qualità di supplente temporaneo nell'anno 2008, a ritirare nella segreteria della scuola il modello Cud 2009, tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 9 alle 14 e martedì e giovedì anche di pomeriggio dalle 15 alle 17. Ama L'Associazione di auto-mutuo-aiuto «AMAsemplicemente» di Sassari organizza incontri di gruppo per persone che attraversano un periodo di disagio esistenziale personale (lutti, separazioni, solitudine). Chi volesse partecipare agli incontri e avere ulteriori informazioni tel. 349-7069293. Circolo San Giuseppe Il dirigente scolastico del 2º Circolo didattico "San Giuseppe", invita il personale Docente e ATA che ha prestato servizio con contratto supplenza breve e saltuaria nell'anno 2008, a ritirare presso la segreteria della scuola il Mod. CUD. Aics All'Aics provinciale sono riprese le lezioni di tecnica giornalistica. Info al 3282846832. Liceo Azuni Nell'ambito della Rete Biblioteche Scolastiche della provincia di Sassari - in qualità di scuola capofila e in collaborazione con l'assessorato provinciale alla Pubblica istruzione è affisso all'albo del Liceo e pubblicato sul sito www.liceoazuni.it l'avviso per l'attuazione del progetto di inserimento del patrimonio librario delle scuole, consorziato in rete, in SBN e attivazione di servizi unificati e informatizzati all'utenza. I curricula e i progetti dovranno essere indirizzati al Dirigente scolastico del Liceo "Azuni" entro il 18 marzo. Snals Negli uffici Snals di viale Umberto 106/E si stanno raccogliendo le adesioni per il ricorso diretto ad ottenere il riconoscimento del diritto alla maggiorazione del 18% anche sulla I.I.S. ormai conglobata nello stipendio tabellare. Sono interessati al ricorso tutti i dipendenti scolastici, i dipendenti dei ministeri, enti Locali, vigili del fuoco, enti pubblici non economici, presidenza del consiglio dei ministri, sanità, università, agenzie fiscali, Afam, info: 079-280050 e 079-280949. Sassari in Cionfra Per tutto il mese di marzo resterà aperta la mostra delle copertine originali e delle caricature più rappresentative del giornale satirico nella Sala Duce di Palazzo Ducale dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 13. Inoltre ogni venerdì dalle ore 17 alle 19, sempre nella Sala Duce, si parlerà della Cionfra con recite e letture di brani, da parte di Tino Grindi e Dino Muroni, con l'accompagnamento musicale di Gavino Ruggiu. Forza Dinamo Per la trasferta della Dinamo basket a Casale Monferrato del 22 marzo, il gruppo «La cultura è sport» organizza una trasferta con i tifosi, oltre alla partita sono previste visita a Torino, Venaria reale, Museo egizio, Palazzo madama, e alla Sinagoga di Casale Monferrato, partenza il 21 marzo rientro il 23 con volo da Alghero, info: 347-8821811. Rosilde Bertolotti La Fidapa ha bandito il concorso di poesia e prosa in sassarese «Rosilde Bertolotti», con le varianti di Porto Torres, Sorso e Sintino ed esteso alla parlata di Castelsardo e Sedini, articolato in tre sezioni: poesia, prosa e giovani, tema libero. Info: Fidapa via Muroni 44 presso Museo Bande lunedì e martedì dalle 17 alle 20 e telefonare (dalle 9 alle 10) a: 079-298114, 079-298785 e 079-294054. Commissari di polizia Nella Gazzetta ufficiale - 4ª serie speciale "Concorsi ed Esami" - è stato pubblicato il bando di concorso, per esami, per il conferimento di 80 posti di commissario nella polizia di Stato. Le domande devono essere redatte esclusivamente su un modulo che sarà possibile ritirare nell'ufficio corsi e concorsi della Questura dalle ore 9 alle 12, dal lunedì al venerdì e dalle ore 15 alle ore 18 di lunedì e martedì. Dovranno essere presentate alla Questura della provincia di residenza entro il 30 marzo. Gita culturale Il circolo centro storico di Largo Pazzola con il patrocinio della Circoscrizione 1 organizza per il 13 aprile un'escursione culturale a Sanluri con visita guidata al castello medievale. Info: 3454522635 e 3473372296. Unitalsi Sono in corso le iscrizioni al pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, Cascia, Assisi che si svolgerà in nave-pullman dal 31 marzo al 5 aprile. Info: 079 291032. Brigata Sassari L'associazione nazionale Brigata Sassari comunica ai propri iscritti che il 21 marzo alle 10 nel Poligono di tiro di via Pirandello si terrà l'assemblea ordinaria e straordinaria dei soci e che è in corso il tesseramento 2009.. Info: 347 7728377. Visite alla Nuova Proseguono le visite delle scolaresche alla redazione della Nuova Sardegna, a Predda Niedda. Per gli appuntamenti telefonare tutti i mercoledì dalle 9,30 alle 12 allo 079 222403 o 222400 e chiedere di Bruno Lubino. Chi trova Smarrita targa anteriore auto: DE633JW, tel. 339-8372043. Il 27 febbraio smarrito mazzo di chiavi zona via Mastino, via Cottoni, tel. 339-7356605. Trovato un telefono cellulare in via Rizzeddu, tel. 079-273707. Trovato un mazzo di chiavi in via Monte Grappa, tel. 333-6758418. Animali Al Pavone in via Luna e Sole da una decina di giorni staziona un cane meticcio di taglia media, zoppicante e sofferente, ha un doppio collare in pelle con cinghia, chi l'ha perso o l'ha abbandonato può chiamare al 347-9970706, se è stato abbandonato chiedo al padrone di contattarmi per trovare una soluzione. Regalo bellissimo e dolcissimo cucciolo (femmina) di due mesi di pastore tedesco. Tel 347-0484144 Regalo bellissimo lupetto (femmina) di circa due mesi Tel. 347-0799321.

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Â<Eolico, una scelta non criticabile ma inadatta al nostro territorioÂ> (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Il sindaco di Jelsi ha ribadito in un convegno la sua contrarietà «Eolico, una scelta non criticabile ma inadatta al nostro territorio» JELSI «Eolico: una risorsa per il territorio» è il titolo del convegno che si è tenutoterrà a Jelsi ieri presso la sala consiliare. Dopo i saluti delle autorità quali il sindaco Mario Ferocino, il presidente della III commissione regionale per l'assetto e lo sviluppo del territorio Adelmo Berardo, il presidente della II commissione regionale per lo sviluppo economico Rosario De Matteis, il consigliere regionale Enrico Fanelli ed il consigliere Riccardo Tamburo, si è aperto il dibattito sull'argomento che molto ha fatto discutere in paese. Moderatore dell'incontro promosso dalla Regione Molise con il patrocinio dell'associazione socio-culturale Meridiana è stato Antonio Berardi, presidente della Meridiana. Primo intervento, quello di Giovanni Iannantuono, direttore dell'Enea Molise. A lui sono seguiti poi gli interventi di Rodolfo Mariano, sindaco di Campolieto, di Lucio Brunetti, docente presso l'Università degli Studi del Molise, di Massimo La Scala, docente universitario presso il Politecnico di Bari, e di Francesco Rotondo, ricercatore universitario presso il Politecnico di Bari. La posizione dell'amministrazione comunale jelsese sulla questione dell'eolico è quella di una netta contrarietà. Il sindaco Mario Ferocino sostiene infatti che lo sviluppo delle fonti di energia pulita e rinnovabili sia ormai un percorso ineludibile per la società odierna, ma che l'eolico non sia una fonte rinnovabile adatta per il territorio jelsese. Non si critica, quindi, la validità in generale della scelta eolico, ma quella inerente il territorio di Jelsi, che si ritiene non vocato per tale fonte di energia pulita. Questo perché ovunque si posizionassero le torri, comporterebbero con le attuali tecnologie, sconvolgimenti paesaggistici che si ritengono allo stato insostenibili. M.C.M.

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Vola dalla finestra di casamorto il critico Buccheri (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Vola dalla finestra di casamorto il critico Buccheri tragedia a milano, c'è il sospetto del suicidio Docente ed esperto di cinema, aveva 38 anni. Abitava in via Paleocapa Savona. Era un uomo sensibile, intelligente, riservato. All'apparenza schivo ma in realtà di cuore, legato agli affetti, ai familiari, alle amicizie. Amava il cinema al punto da averne fatto un mestiere e quasi una missione: era uno dei critici più talentuosi e stimati del panorama italiano e sul cinema aveva scritto libri, saggi, recensioni, articoli, oltre che organizzato corsi universitari e participato a centinaia di rassegne. Proprio di cinema era docente universitario a Milano e Pavia e gli studenti adoravano il suo modo gentile di rapportarsi e insegnare. Grazie a lui hanno scoperto e apprezzato la magia dei dettagli dei fratelli Cohen, registi di cui era tra i massimi esperti, o la genialità di Takeshi Kitano, altro mostro sacro di cui aveva pubblicato un libro. Era tutto questo Vincenzo Buccheri, 38 anni, savonese, docente universitario a Milano e Pavia, che nella notte tra giovedì e venerdì si è tolto la vita volando dalla finestra dell'appartamento milanese dove viveva da qualche anno con la compagna. È morto sul colpo, all'alba, per motivi che nessuno potrà mai decifrare ma solo ipotizzare in quella sensibilità che faceva di lui una persona vivace e profonda ma anche delicata. «Da qualche tempo non stava tanto bene» hanno sussurrato gli amici sconvolti. Pare che i familiari lo avessero sentito un po' giù negli ultimi giorni ma avessero pensato a un momento no passeggero, a un periodo. E invece chissà cosa gli è passato in testa in quegli istanti di sconforto. L'autorità giudiziaria milanese ha disposto l'autopsia sul corpo per verificare l'esatta causa del decesso ma ci sono pochi dubbi sulla volontarietà del gesto estremo. Le persone che gli volevano bene ora sono a pezzi. La notizia del dramma ha impiegato poco per arrivare a Savona e abbattersi sugli affetti come un maremoto. Per l'adorata mamma "Nanù" Pagani, per la sorella Alessandra, avvocato, per zii e cugini (lo zio è il giudice Vincenzo Ferro andato in pensione l'anno scorso, il cugino è il pm savonese Giovanni Battista Ferro) e per tutti gli amici, è stato un colpo tremendo. Il successivo viaggio a Milano dev'essere stato allucinante tra i silenzi e i singhiozzi. Presto lo strazio e l'incredulità lasceranno il posto alla malinconia e al sogno di chiudere gli occhi e scoprire che tutto è tornato a posto come prima, quando "Vince" rispondeva al telefono e bastava un breve viaggio per vederlo. Ma non sarà così purtroppo, dovranno abituarsi all'assenza, al silenzio, al dolore. Quando tornava a Savona era facile incontrarlo per strada, con la madre, sotto i portici di via Paleocopa dov'era ancora residente, o con la sorella Alessandra o i vecchi amici del liceo Chiabrera che non ha mai smesso di frequentare. Non dava nell'occhio, non parlava molto, eppure comunicava ed era capace di un'amicizia e una vicinanza non comuni. Vincenzo Buccheri era nato il 31 luglio 1970 a Savona e dopo il liceo aveva frequentato l'università alla Cattolica di Milano. Aveva perso il papà da qualche anno. Anche lui era noto e stimato in città: architetto ed insegnante al liceo Scientifico Orazio Grassi. Bruciando le tappe il figlio era diventato docente a contratto presso la stessa Cattolica e poi all'Università di Genova. Oggi era professore dell'ateneo di Pavia in filmologia e retorica del cinema ma anche responsabile di un master sul cinema a Milano. E in più faceva parte della giuria del Premio Adelio Ferrero ed era relatore di «Ring! Festival della Critica Cinematografica». E ancora, era redattore di «Segnocinema» e tra i fondatori della rivista «Brancaleone». Tante le pubblicazioni, i saggi. Tutto sul cinema. I funerali dovrebbero svolgersi martedì. Dario Freccero 15/03/2009 NEL 1992 ha vinto il Premio Adelio Ferrero per giovani saggisti di cinema. Era redattore di «Segnocinema», con cui collaborava dal 1994, e collaborava anche con la casa editrice Il Castoro. Oltre a diversi saggi sul cinema italiano dagli anni Trenta a oggi, ha pubblicato le monografie «Joel ed Ethan Coen», «Sguardi sul postmoderno», «Takeshi Kitano», «Il film. Dalla sceneggiatura alla distribuzione», «Stile Cines: studi sul cinema italiano 1930-1934». Ha collaborato con la «Storia del cinema italiano» diretta da Lino Miccichè per la Scuola Nazionale di Cinema. Ha realizzato cortometraggi e documentari, partecipando a due edizioni del Sacher Festival. 15/03/2009

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quando un parco scientifico? (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

PROPOSTA PER LA CITTà Quando un parco scientifico? Già da alcuni mesi abbiamo appreso che, tra i programmi elettorali dei candidati a sindaco della città, vi era l'impegno forte a dare impulso alla ricerca applicata e alle tecnologie innovative; in particolare vi furono esplicitamente alcune proposte di realizzare a Pisa un parco scientifico e tecnologico, cioè un'area ove insediare centri di ricerca pubblici e privati, incubatori di nuova imprenditorialità per stimolare a far nascere idee innovative ed anche edifici dove realizzare queste idee una volta sperimentate e rese applicabili alle nostre realtà quotidiane. Prendiamo spunto da quanto affermato alcune settimane fa dal presidente della Repubblica on. Napolitano, nel viaggio istituzionale compiuto a Napoli il quale, parlando della crisi economica e dei modi per affrontarla, ha pronunciato queste testuali parole: «Di avere tra i miei temi prioritari quello della ricerca per il futuro del paese e dei giovani», per ribadire che Pisa in fatto di ricerca non è seconda a nessuno. Possiamo prendere ad esempio la recente apertura da parte della Normale del centro di ricerca "Nest" nell'ex convento di San Silvestro, ove si sono realizzate le prime scoperte nel campo dei micro-laser; presso la facoltà di Ingegneria esiste il centro Leaning-Lab all'interno del quale si svolge una gara nell'inventare almeno una idea al giorno; il centro di ricerca Enel di Pisa si è specializzato nella sperimentazione riguardo l'uso dell'idrogeno (il carburante del futuro). Sembrerebbe pertanto plausibile nella nostra città un connubio tra ricerca e parchi tecnologici; in realtà ciò non avviene se è vero che la Scuola Superiore di S. Anna ha aperto i propri centri di ricerca fuori Pisa; prima a Pontedera, poi a Lucca, a Peccioli ed infine a Livorno. Dunque ci chiediamo perché questo avviene; manca forse il coraggio nella classe politica pisana per far sorgere a Pisa un Parco Scientifico e Tecnologico per valorizzare appieno la ricerca applicata? E se così non fosse, per quale altro motivo non si è dato seguito alle promesse fatte in tempo elettorale? Facciamo nostre le parole del presidente Napolitano e le rilanciamo alla classe politica pisana affinché sia la volta buona per far nascere anche a Pisa un Parco Tecnologico. Franco Ferraro Amici di Pisa

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studenti diventano divulgatori scientifici (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Al liceo Buonarroti Studenti diventano divulgatori scientifici PISA. Prende il via martedì al liceo Filippo Buonarroti la sesta edizione della "Settimana scientifica", l'appuntamento che rende protagonisti gli studenti della scuola superiore nelle vesti di divulgatori scientifici. Nata con l'obiettivo di diffondere una solida e critica cultura tecnico-scientifica, la Settimana - dicono gli organizzatori - stimola l'apertura di efficaci canali di comunicazione e di scambio tra l'universo della società civile - che vede in prima fila il mondo della scuola - e l'articolato complesso del sistema della ricerca. Gli studenti, dopo un lavoro di preparazione a stretto contatto con docenti di diverse discipline e assistenti di laboratorio, mettono a punto e fanno conoscere al pubblico esperienze di laboratorio di chimica, biologia e fisica, propongono approfondimenti di matematica, allestiscono e presentano mostre e seminari su temi di carattere scientifico. Il calendario delle iniziative previste per quest'anno dal liceo Buonarroti è particolarmente ricco: laboratori didattici di fisica e matematica scandiranno tutto il corso della settimana insieme a conferenze, mostre e visite ai laboratori stessi. "Misure stroboscopiche", "I moti armonici", "Il moto dei pianeti", "I satelliti di Giove" e "Galileo sarebbe stato d'accordo?": sono gli argomenti trattati durante i laboratori di fisica; "Teatro matematico", "Macchine matematiche", "Gli origami", "Gli scacchi che passione..." e "Più percorsi per un'idea": sono le tematiche discusse nei laboratori di matematica. A qualificare la Settimana, si aggiunge la presenza del professor Mario Poli, ordinario di fisica generale alla facoltà di ingegneria di Firenze, che martedì dalle 11 alle 13 terrà la conferenza riguardo "Le forze fondamentali della fisica"; l'intervento della professoressa Silvana Borgognini, antropologa dell'Università di Pisa, che il 19 dalle 11 alle 13 terrà la conferenza su "L'evoluzione dell'uomo"; infine è prevista la presenza del professor Mauro Mauri, professore associato presso il dipartimento di psichiatria dell'Università di Pisa, e del professor Paolo Malacarne, primario di anestesia e rianimazione del Deu, che martedì 24 dalle 11 alle 13 terranno la conferenza dal titolo "Il cervello e la coscienza". Il liceo sarà aperto per le visite ai laboratori venerdì 20 dalle 9 alle 12.30 e sabato 21 dalle 15.30 alle 18. Durante tutta la settimana il Buonarroti rimarrà aperto per i genitori degli studenti e per tutti coloro che sono interessati, perché la cultura scientifica sia intesa come un bene fruibile da tutti e non per pochi. Silvia Alonzo

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seminari sul novecento (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Pisa Seminari sul Novecento PISA. L'Associazione professionale cattolica di docenti, dirigenti e formatori (Uciim) e la Fondazione Opera "Toniolo" organizzano una serie di incontri sul tema "Il secolo conteso: il Novecento nel dibattito storiografico". Saranno affrontatati temi quali l'ordine internazionale dopo la I e II guerra mondiale, il fascismo, il comunismo, i rapporti della Chiesa col fascismo, la posizione della Chiesa di fronte ai problemi della guerra e della pace, durante la II guerra mondiale e la guerra fredda. Il corso è aperto a docenti, alunni dell'ultimo anno della secondaria, studenti universitari. Il primo incontro domani alle 16 al complesso scolastico "Marchesi", in via Betti. Il professor Fabrizio Ghilardi (Università di Lecce) introdurrà il tema: "L'ordine internazionale dopo Versailles".

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lezione di archeologia con rubens d'oriano (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 2 - Gallura Lezione di archeologia con Rubens D'Oriano OLBIA. Si parlerà di archeologia e della straordinaria storia antica di Olbia nella prossima lezione dell'università Unitre in programma giovedì, alle 17.30 mella sala convegni dell'Expò, in via Porto Romano. In cattedra un docente d'eccezione: l'archeologogo Rubens D'Oriano, dirigente della soprintendenza dei Beni archeologici di Sassari e Nuoro. Il tema della lezione sarà «Un calcolatore tipo Antikythera a Olbia: le straordinarie conquiste della scienza greca». Il ciclo di conferenza dell'università Unitre programmato per il mese di marzo proseguirà ancora giovedì 26 marzo con Giovanni Salis che terrà un alezione sul tema «Sardinia experience, storia e immagini di un'isola straordinaria».

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Il premiodei dentistia mairo (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il premiodei dentistia mairo salute nÈ STATO il primo medico dentista ad operare in studio a Savona. Ma non è l'unico motivo per il quale al dottor Filippo Mairo è stato assegnato il premio regionale dell'Associazione nazionale dentisti italiani, Giuseppe Sfregola, per "meriti scientifico-culturali" che gli verrà consegnato il prossimo 3 aprile a Genova al Castello Bruzzo. La motivazione del comitato scientifico dell'Andi (Associazione nazionale dentisti italiani - sezione di Genova"è«per il costante impegno di divulgatore della cultura odontoiatrica e per la fattiva collaborazione nell'organizzazione della cultura provinciale e regionale». Un'opera di divulgazione basata su ben 30 pubblicazioni scientifiche ed un trattato di chirurgia orale per gli studenti quando era docente all'Università di Genova. Mairo, 76 anni, ha aperto il suo studio a Savona nel 1964 ed è stato il primo medico dentista a fare interventi di chirurgia orale in studio in città. Svolge la sua professione in via Nazario Sauro. «Da allora la tecnologia si è evoluta a tal punto che, se mi fossi fermato dov'era, adesso farei tutt'altro - spiega Filippo Mairo -. Sono cambiate profondamente le tecniche d'implantologia, la chirurgia e la tecnica protesica». «Il premio è un regalo sul piano psicologico - dice Mairo - per tutto il lavoro svolto fino ad oggi, ma anche un incentivo continuare». Continuare non solo nell'esercizio della professione, ma nell'aggiornamento in un mondo come quello medico nel quale la specializzazione è fondamentale. E Mairo approfitta dell'occasione per dare un prezioso consiglio a chi vuole intraprendere la professione odontoiatrica. «Direi ai giovani in primo luogo di valutare bene se si è portati per questo tipo di specialità tecnico scientifica - conclude Mairo - ma occorrono anche doti psicologiche. Altro consiglio fondamentale è non fermarsi a quello che insegna l'università, ma aggiornarsi in continuazione con convegni, corsi di formazione per apprendere al meglio quei temi sui quali si è più carenti e sui quali la formazione universitaria non è stata sufficiente». e. r. 15/03/2009

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infanzie interrotte all'altare l'esercito delle spose bambine - vladimiro polchi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 23 - Cronaca Infanzie interrotte all´altare l´esercito delle spose bambine In Italia migliaia di piccole straniere costrette a fare le mogli E nei campi Rom arrivano alcune minorenni "comprate" per i matrimoni VLADIMIRO POLCHI ROMA - Sidra conosce appena quell´uomo, lo trova gentile. L´amico di papà è sempre pieno d´attenzioni e regalini. Sidra ignora le vere intenzioni del padre: lei tredicenne è stata promessa sposa a quell´uomo di 44 anni. Sidra è pakistana e abita in una piccola città del Veneto. Va a scuola, vive "all´italiana" e non vuole piegarsi all´autorità paterna. Il suo destino di "sposa bambina" è però segnato. Poi, un giorno, Sidra sparisce. Che fine ha fatto? Nessuno lo sa. Forse è stata rapita o magari è fuggita, lontana dal padre e da quell´uomo che non voleva sposare. Pochi giorni fa ha fatto notizia l´arresto di undici cittadini bulgari. L´accusa? Farebbero parte di un´organizzazione criminale, che porta in Italia ragazze minorenni per venderle come spose a clan di nomadi e poi impiegate in furti e borseggi. Le minori "costano" 10 mila euro, ma sono consegnate dalle loro famiglie ai membri dell´organizzazione, in cambio di appena mille euro e la promessa di un matrimonio. Quella delle "spose bambine" è una vita da diverse: non possono giocare, uscire con i coetanei, studiare. Sono ragazzine predestinate. Un´infanzia rubata: le attende un matrimonio combinato dalla famiglia. Sono tante nel mondo: circa 60 milioni, secondo l´International center for research on women. Dove vivono? In Niger innanzitutto e poi in Ciad, Bangladesh, Mali, Guinea, Nepal, Mozambico, Uganda, India ed Etiopia. E in Italia? Secondo gli esperti, sarebbero qualche migliaio. Da noi, il fenomeno ha un lato oscuro e illegale e un altro alla luce del sole. In base all´articolo 84 del codice civile, infatti, in Italia i minori non si possono sposare, ma c´è una deroga: il sedicenne può essere autorizzato dal tribunale per i minorenni a contrarre matrimonio per gravi motivi. Secondo il Centro nazionale di documentazione per l´infanzia, il numero di spose minorenni si è fortemente ridotto negli anni, passando dalle 1.562 del 1993 alle 209 del 2006; in termini relativi si ha poco più di una sposa minorenne ogni mille matrimoni. All´esiguità del fenomeno si aggiunge una forte concentrazione territoriale. A farla da padrone è il Sud Italia: nella sola Campania si contano più della metà delle spose minorenni (123 nel 2006). Questa è solo la componente legale del fenomeno, la punta dell´iceberg. Le statistiche non fotografano il sommerso: i matrimoni non riconosciuti dalla legge, i rapporti opachi che si celano all´interno di alcune comunità d´immigrati. Quali? Quelle più impermeabili al mondo esterno: pakistane, indiane, egiziane. E Rom. Nazzareno Guarnieri, presidente della Federazione Rom e Sinti insieme ricorda il caso di suo fratello che «si è sposato quando aveva 15 anni, con una ragazza di 14, dopo una fuitina». Sì, perché tra le comunità nomadi «accadeva spesso che ci si sposasse molto piccoli. E il caso delle spose bambine era la normalità. Ora invece è sempre meno frequente, seppure il fenomeno continua a essere presente nei campi». Paolo Ciani conosce bene la realtà dei campi: è il responsabile dei servizi Rom e Sinti per la comunità di Sant´Egidio. «Molti Rom - racconta - non si interessano del riconoscimento legale delle nozze. Ricordo il caso di un uomo, padre di 11 figli, che durante il censimento romano del 1995 si era infuriato con i vigili urbani perché lo avevano schedato tra i "conviventi". Il suo matrimonio infatti non era mai stato registrato». «Nei campi - prosegue Ciani - si assiste ancora a nozze tra minorenni, soprattutto tra i Rom dell´ex Jugoslavia. Ma i casi tendono a diminuire. Nella nostra esperienza assistiamo a due fenomeni negativi: famiglie che cercano per i propri figli spose di 13 o 14 anni nei Paesi d´origine, perché ritenute più virtuose, e la tratta di minorenni, che vengono fatte sposare e poi impiegate nell´accattonaggio». Ma a parte «questi casi di devianza criminale», il problema di solito è un altro. «Si chiama "mancanza dell´adolescenza". E nasce dal terrore del genitore che figlia quindicenne perda la verginità, così cerca di darla in sposa al più presto». Un problema avvertito anche all´interno di alcune comunità di immigrati in Italia. «Il fenomeno delle spose bambine è ben presente tra le comunità che arrivano dal mondo rurale del Nord Africa - sostiene Souad Sbai, deputata Pdl e presidente dell´Associazione donne marocchine d´Italia - e accade spesso che le bambine spariscano dopo le elementari, portate nei Paesi d´origine per sposarsi. Questo succedeva con frequenza tra i marocchini, finché una legge del ´95 ha vietato i matrimoni tra minorenni. Alcune ragazze spariscono o scappano, per esempio in Francia, per evitare di sposare il vecchio che il padre gli impone. Per queste ragioni è importante investire sul processo d´integrazione, l´unico antidoto allo sfruttamento delle donne». Mara Tognetti, docente di politiche migratorie all´università Milano-Bicocca, conferma che «all´interno delle comunità più impermeabili al mondo esterno, i matrimoni combinati, in cui è la sposa a essere di solito minorenne, non sono rari. Spesso le ragazze sono consenzienti. Ma assistiamo anche a richieste di ricongiungimento familiare che ci lasciano perplessi». Un esempio? «Uno zio che chiede di ricongiungersi con una nipote minorenne - risponde la docente - e si scopre invece che dietro si cela un matrimonio». Come può intervenire lo Stato? «L´unica possibilità è che la ragazza stessa denunci i suoi "sfruttatori", padre o marito. Però, è molto raro».

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in 1700 alla supersfida della matematica (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Livorno In 1700 alla supersfida della matematica Al terminal crociere la kermesse dei numeri per i ragazzi dalle medie alla maturità LIVORNO. Per loro la matematica non è la bestia nera che turba il sonno dello studente ma, al contrario, quasi un gioco o perlomeno uno strumento divertente per cercare la soluzione a enigmi strani, curiosi, bizzarri. E' l'esercito dei ragazzi - dalle medie alle soglie del diploma di maturità - protagonista della kermesse sotto il segno dei numeri che fra venerdì e ieri ha affollato il grande salone del terminal crociere. Davvero un esercito: 1700 gli iscritti provenienti da 19 scuole (più di una settantina le squadre delle superiori e oltre il doppio quelle delle medie). E' la "Cacciuccata matematica", una bella iniziativa che ha già qualche anno di esperienza e perfino un suo sito web: porta le firme di alcuni istituti superiori cittadini (Cecioni, Enriques, Niccolini-Palli e Buontalenti) e ha il patrocinio di Regione, Provincia, Comune, Authority, ministero dell'istruzione, Dipartimenti di matematica delle Università di Pisa e Firenze. A coordinare il progetto sono Rosanna Soroga e Roberto Toschi, nel pool dei docenti promotori figurano anche Stella Bertone, Cecilia Imparato, Susanna Rondanina, Gino Tamburini e Rosanna Tinti. Il progetto non si è limitato a una supersfida a colpi di enigmi matematici: l'atto finale di marzo è stato l'approdo di una serie di incontri e "allenamenti matematici" che tengono banco da settembre. La matematica è il filo conduttore ma sa farsi anche spettacolo: al teatro Salesiani è andato in scena il "Math-Ciucco show".

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CelebrazioniIngresso del nuovo Vescovo mons (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

CelebrazioniIngresso del nuovo Vescovo mons --> Domenica 15 Marzo 2009 AGENDA, pagina 19 e-mail print CelebrazioniIngresso del nuovo Vescovo mons. Francesco Beschi Ore 13,40, accompagnato dal vescovo di Brescia mons. Monari, arrivo del nuovo Vescovo sul sagrato della chiesa parrocchiale di Paratico, dove verrà dato il primo saluto a mons. Francesco Beschi da parte di mons. Lino Belotti, vescovo emerito di Bergamo; ore 14,40 arrivo a Seriate, sul sagrato della chiesa del Beato Papa Giovanni XXIII a Paderno, saluto informale del Vescovo da parte della comunità; il corteo farà quindi tappa alle 15,10 al monastero delle Clarisse di Boccaleone in città, con il saluto informale di mons. Beschi. Ore 15,30 il corteo si avvierà verso Palazzo Frizzoni, sede del Comune di Bergamo, per l'incontro del Vescovo con le autorità civili. In questa sede saluto da parte del prefetto Camillo Andreana, del presidente della Provincia Valerio Bettoni e del sindaco Roberto Bruni. Ore 16,30 il corteo raggiungerà il Seminario Vescovile, dove nella chiesa Ipogea il nuovo pastore saluterà l'intera comunità (superiori, docenti, seminaristi) e i giovani. Ore 17,15, i giovani accompagneranno mons. Beschi verso la Cattedrale, passando per la via centrale di Città Alta. Ore 17,30-17,45 mons. Beschi, al primo piano della Curia, incontrerà i sacerdoti bergamaschi e bresciani concelebranti. A seguire nel salone Giovanni XXIII incontrerà i cardinali e i vescovi concelebranti. Ore 17,50 partendo dall'episcopio, processione verso la Cattedrale, con tappa al Battistero nella piazza antistante. Ore 18, solenne Concelebrazione eucaristica con l'arcivescovo di Milano card. Dionigi Tettamanzi, mons. Lino Belotti, mons. Ubaldo Nava che leggerà la Bolla papale di nomina, saluti di mons. Roberto Amadei e consegna del pastorale appartenuto a Giacomo Maria Radini Tedeschi. L'Eucarestia sarà accompagnata dalla Cappella vocale e strumentale (con un gruppo di ottoni e uno di archi) del Duomo diretta da Mario Valsecchi, con don Gilberto Sessantini all'organo in cornu epistolae, don Ugo Patti a dirigere l'assemblea e Luigi Panzeri all'organo corale. Al termine avvio ufficiale al ministero pastorale ed episcopale del Vescovo mons. Beschi nella diocesi di Bergamo. (Sarà possibile seguire l'ingresso in diretta su Bergamo Tv dalle ore 17 e da Radio E dalle ore 14 e dai due maxischermi posizionati uno sotto il Palazzo della Ragione e l'altro nella basilica di Santa Maria Maggiore). Treviglio, il card. Tettamanzi in visita pastorale Chiusura della visita pastorale al decanato di Treviglio dell'arcivescovo di Milano, card. Dionigi Tettamanzi. Ore 16, al palazzetto «Zanovello», all'interno del centro salesiano «Don Bosco», S. Messa presieduta dal card. Tettamanzi e concelebrata da tutti i sacerdoti del decanato. Nella stessa giornata tutte le Messe vespertine delle parrocchie del decanato saranno sospese. fiereExpo Real Estate & Tourism Fiera di Bergamo, via Lunga, chiusura del primo salone degli Immobili residenziali e turistici, organizzato da Ente Fiera Promoberg, dagli agenti e operatori immobiliari di Ascom Fimaa di Bergamo e Appe Confedelizia Bergamo. È possibile visitare il plastico del nuovo Parco Minitalia e della nuova Cittadella. Ore 11,30, area convegni padiglione B, seminario sul tema «Borgo Astori: tecnologie avanzate per il risparmio energetico» con gli interventi di Giacomo Algisi e Giovanni Manfroi. Orario: 10-19. Ingresso 5 euro, parcheggio 2 euro. IncontriIl libro di Antonio Attorre Ore 19, al meeting point di piazza Dante, nell'ambito di «Bergamo film meeting» alla presenza dell'autore, presentazione del libro «Chateau lumiere. Brindisi ed ebbrezze al cinema» di Antonio Attorre, edito da Slow Food. Palamonti in rosa In occasione delle iniziative per la Festa delle donne, dalle 10, al Palamonti di via Pizzo della Presolana, open day «Donne e alpinismo» con istruttori di arrampicata e della Scuola lombarda di speleologia. Ore 21, la scalatrice Goretta Traverso Casarotto presenta il suo ultimo libro «La via della montagna: un cammino possibile», ne parlerà con le «colleghe» e campionesse di arrampicata su ghiaccio Barbara Zwerger e Angelika Rainer. Alzano Lombardo, l'uomo e la fede In oratorio, prosegue il percorso per giovani dal titolo «L'uomo e la fede», ore 18,30, dialogo fra Ivo Lizzola, Silvia Breda e Maurizio Mangili su «Forza e fragilità». Cenate Sotto, i cristiani in Terra Santa Dopo la S. Messa delle ore 10, in oratorio, in occasione del tempo quaresimale, incontro-testimonianza con l'israeliana Shulamit Tamara Rabinowitz e la palestinese Najwa F.I. Saadeh, dell'Associazione Parent's Circle che parleranno delle condizioni di vita quotidiana dei cristiani in Terra Santa. MercatiniIl Mercato del Forte Per tutta la giornata, al piazzale della Malpensata, boutique a cielo aperto con gli operatori di Forte dei Marmi che proporranno abbigliamento primavera/estate. Sedrina Ore 10-12 e 15-17, al Centro studi Francesco Cleri, via Roma 105, «Cose di carta» mercatino di scambi. MostreBergamo Futura All'Urban Center di Piazzale degli Alpini, «Bergamo Futura. Vieni a conoscere oggi come sarà la Bergamo di domani», mostra interattiva visitabile fino al 5 aprile. Orari: da lunedì a venerdì 15-19,30; sabato e domenica 10-13; 15-19,30. Prenotazioni visite scolastiche (solo al mattino del mercoledì) e visite guidate per gruppi (negli orari di apertura della msotra), tel. 035.399.010-022 Billboards alla Galleria Manzoni Galleria Manzoni di via S. Tomaso 66, mostra «Billboards» dedicata alla fotografia di ricerca del milanese Maurizio Montagna (Milano 1964), docente del master di fotografia della nuova Accademia delle Belle Arti di Milano; in programma fino al 4 aprile. Orari: 10-13 e 15-19. Capolavori a Palazzo della Ragione Palazzo della Ragione in Città Alta, esposizione della mostra «L'Accademia Carrara nel cuore della città. Capolavori a Palazzo della Ragione» e nuovo allestimento dal titolo «Dal Quattrocento all'Ottocento». La mostra è visitabile fino al 31 maggio. Orari: da martedì a venerdì 9,30-17,30, sabato e domenica 10-18. Chiuso il lunedì. Convivio artistico al Caffè del Tasso Al Caffè del Tasso, piazza Vecchia in Città Alta, mostra dell'artista toscano Francesco Verdi, visitabile fino al 29 marzo. Orari: tutti i giorni dalle 8 alle 2. Icone russe fra storia e spiritualità Allo Spazio Viterbi della Provincia, via Tasso, 8, mostra «L'oro dell'anima. Icone russe dal XIV secolo del Museo Tretyakov di Mosca», viaggio attraverso cinque secoli di cultura, storia e spiritualità. L'evento, curato dalla Provincia in collaborazione con il Museo Tretyakov di Mosca, col patrocinio della Curia Vescovile della Diocesi di Bergamo, Camera di Commercio, Università di Bergamo e Fondazione Russia Cristiana è visitabile fino al 14 giugno. Orari: da lunedì a mercoledì 15-19; venerdì e sabato 9-12; 15-19; domenica e festivi 9-19; chiuso il giovedì. Ingresso libero. La città visibile Museo Storico-Convento di San Francesco, piazza Mercato del Fieno 6/a, «La città visibile. Bergamo nell'archivio fotografico Sestini - Omaggio a Domenico Lucchetti»; in programma fino al 20 settembre. Orari: da martedì a domenica 9,30-13 e 14-17,30; chiuso il lunedì. Le opere di Camillo Campana Al Centro culturale S. Bartolomeo, largo Belotti 1, mostra di Camillo Campana, visitabile fino al 22 marzo. Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19,30. Opere di Margherita Bialetti Al Circolo Artistico Bergamasco, via Malj Tabajani, 4, mostra personale di Margherita Bialetti, visitabile fino al 26 marzo. Orari: da martedì a sabato 16-19 domenica 10-12; 16-19. Personale di Arturo Sereni All'Ottobarradieci, via S. Bernardino, mostra personale di Arturo Sereni, visitabile fino al 21 marzo. Tavole silografiche alla Olim Ore 11, Spazio Olim, Via Pignolo 9/b, inaugurazione delle Tavole silografiche per l'opera Weiss Kunig, di Hans Burgkmair, visitabili fino all'11 aprile. Orari: da martedì a sabato 16-19. Una città senza Sala Manzù, via Camozzi, passaggio via Sora, mostra di Maurizio Bonfanti dal titolo «Una città senza», visitabile fino al 13 aprile. Orari: da lunedì a sabato 16-19; domenica e festivi 10-12,30 e 16-19. Treviglio, i capolavori della Cassa Rurale Nella sala delle esposizioni «G. Battista dell'Era», della Cassa Rurale, via Carcano, 15, mostra intitolata «I capolavori della Cassa Rurale», con esposizione dei gioielli della Pinacoteca e di due capolavori di proprietà dell'Accademia Carrara, «Storia di Gualtieri e Griselda» di Francesco di Stefano detto «il Pesellino» momentaneamente in esposizione a Treviglio dopo i lavori di restauro. La mostra sarà visitabile fino al 29 marzo, tutti i giorni dalle 15 alle 18, festivi compresi. Treviglio, Luoghi di fede ed ex voto Sala Crociera del Centro civico culturale, ultimo giorno della mostra itinerante «Alla scoperta della pianura bergamasca: i luoghi di fede». Treviolo, «Genio e follia» di Manuel Ondei All'interno del locale «Provino wine relax bar» di via Dalla Chiesa, mostra di pittura dell'artista urgnanese Manuel Ondei dal titolo «Genio e follia»; in programma fino all'11 aprile. L'esposizione è un percorso-omaggio in 14 tele dedicato ai grandi geni dell'arte, dello sport e della musica, come Salvador Dalì, Jim Morrison, Albert Einstein e George Best, personaggi eccentrici, anticonformisti e dalla forte personalità. Orari: tutti i giorni, escluso lunedì, dalle 7 all'1, il venerdì e il sabato fino alle 2, la domenica apertura alle 18. Treviolo, l'universo pittorico di Andy Allo Studio d'arte Fioretti, via Carlo Alberto Dalla Chiesa, 10, mostra personale dal titolo «Retroverso» di Andy, visitabile fino al 22 aprile. Tutti i giorni su appuntamento tel. 035.224593. Valbrembo, Silvia Manfredini, donne e colori Nella sala consiliare, mostra personale di Silvia Manfredini, visitabile fino al 29 marzo. Orari: da mercoledì a venerdì 16-19; sabato e domenica 10-12; 16-19. Verdello, collettiva di scultori pittori stezzanesi Sala esposizioni del Centro civico, piazza Aldo Moro, collettiva di scultori e pittori stezzanesi, visitabile fino al 22 marzo. Orari: feriali 15,30-18; prefestivi e festivi 10-12 e 15,30-18. MusicaCurno, «L'operetta è donna» Ore 17, auditorium della scuola media «G. Pascoli», via IV Novembre, concerto di operette dal titolo «L'operetta è donna» a cura dell'associazione «Amici della lirica Giuseppe Verdi», con la partecipazione di Romina Novis, Daniela Belotti, Marcello Monari e Davide Franceschini; al pianoforte Alberto Braghini. Ponteranica, vini e musica Dalle 19, al BoPo, degustazione di vini intervallata da interventi musicali del duo Silvia Infascelli alla voce e Garrison Fewell alla chitarra. Ranica, n'dem a cantà Nella sede di via Simeone Elia 2, apertura della rassegna «N'dem a cantà» organizzata da «Gli Zanni» in collaborazione con «Pane e Guerra» e «Rataplam». Ore 17, spettacolo di Valter Biella «Storia del Baghet» e concerto dei Bandalpina che presenterà l'ultimo cd «La va benone». Trescore Balneario, musica irlandese Ore 21, cinema Teatro Nuovo, esibizione della formazione irlandese «Padraig Rynne Group». Ingresso libero. Settimana della caritàParrocchia S. Alessandro in Colonna Nella parrocchia di S. Alessandro in Colonna, settimana della carità sul tema «Disabilità: problema o risorsa?»; in programma fino al 22 marzo. Ore 10,30, Messa animata dai ragazzi dell'oratorio dedicata alla sensibilizzazione sul disagio psichico e l'autismo; sul sagrato della basilica, mercatino degli oggetti prodotti nel laboratorio Scacciapensieri. SolidarietàClusone, artigianato tessile per il Perù In piazza Uccelli, esposizione di artigianato tessile «Arte e Carità» con vendita di tappeti, ricami e maglioni a favore della «Familia Artesiana Maria Auxiliadora», visitabile fino al 5 aprile. Orari: 9-12; 15-19, chiuso il mercoledì. Tempo liberoArte per tutti al Palazzo della Ragione Prosegue il ciclo di incontri guidati curati dal Gruppo Guide «Giacomo Carrara» in collaborazione con i Lions club di Bergamo. Ore 10,30, Palazzo della Ragione, sala dei Giuristi, piazza Vecchia, Nives Gritti parla sul tema «Il Seicento lombardo: naturalismo austero e fervore religioso». In marcia con le Scuole cattoliche 28ª edizione della tradizionale camminata non competitiva delle scuole cattoliche «Toc insèma so i coi de Bèrghem» organizzata dall'Agesc, Associazione Genitori Scuole Cattoliche. Ore 8, ritrovo e arrivo al piazzale dell'Istituto «Caterina Cittadini» delle Suore Orsoline di Somasca, via Broseta 138 (ingresso da via Curie) su un percorso di 6 e 12 e 18 chilometri; ore 9 partenza. Azzano S. Paolo, raduno VW Maggiolini e derivati e new beetle 6° Raduno di VW Maggiolini e derivati e new beetle: ore 8,30 ritrovo alla concessionaria Supernuova Car Outlet (Gruppo Bonaldi) ad Azzano S. Paolo, via Piemonte 16, iscrizione e consegna dei gadgets; ore 11,30 partenza con giro turistico verso S. Pellegrino Terme; ore 13 arrivo a San Pellegrino in viale Papa Giovanni XXIII, pranzo libero. Ore 16 foto di gruppo, estrazioni lotteria. Musei d'arte della Diocesi Dalle 15 alle 18, apertura al pubblico del Museo Diocesano Bernareggi di Bergamo, del Museo «San Martino» e Sacrestie ad Alzano Lombardo, del Museo della Basilica di Gandino, del Museo d'arte e cultura Sacra a Romano di Lombardia. Pagazzano, riapre il castello visconteo Dalle 9,15 alle 11,15 e dalle 14,15 alle 17,15, porte aperte al castello visconteo con visite guidate all'antico maniero con accompagnatori del gruppo «Civiltà contadina». Trescore Balneario, visita agli affreschi Ore 15 e 16,30, apertura delle visite guidate all'Oratorio Suardi agli affreschi di Lorenzo Lotto, in programma ogni domenica fino a settembre. Per gruppi di oltre 15 persone è necessaria la prenotazione. Le visite saranno possibili anche dal martedì alla domenica mattina tel. allo 035.944.777. Urgnano, visite alla rocca e al campanile Ore 15-17,30, con partenza dei gruppi ogni mezz'ora, visita guidata alla Rocca Albani e al campanile di Cagnola, organizzate dall'associazione Promourgnano. Vertova, il museo parrocchiale Il museo parrocchiale «S. Maria Assunta», collegato in rete con il museo Bernareggi di Bergamo e i Musei di Gandino, Romano Lombardo e Alzano Lombardo è aperto tutte le domeniche dalle 15,30 alle 18. E' possibile effettuare visite anche nei giorni feriali previo appuntamento allo 035.711.220. Utilità socialeCittà Alta Chiusura al traffico dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 19. 15/03/2009 nascosto-->

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saggezza e forza di donne eccezionali (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 6 - Udine Saggezza e forza di donne eccezionali Dopo Donna non rieducabile, memorandum teatrale su Anna Politkovskaja, presentato dalla stagione di Akropolis del Teatro Club, domani alle 17.45, nella sala della Fondazione Crup in via Manin, sarà la volta dell'incontro «Dalla saggezza la forza. Figure femminili a confronto: Etty Hillesum, Edith Stein, Simone Weil», organizzato dall'Associazione culturale C.O.R.E, in collaborazione con l'Associazione Servas Nazionale e Regionale. Al centro della conferenza tre eccezionali donne di origine ebraica, Etty Hillesum (1914-1943), Edith Stein (1891-1942), Simone Weil (1909-1943), le prime due morte ad Auschwitz, la terza di consunzione, in un sanatorio inglese. Sono vissute in un tempo in cui la guerra hitleriana e l'orrore dei campi di sterminio ammorbavano il mondo e a cui esse oggi sopravvivono con i loro scritti, sempre più diffusamente oggetto di studio e di riflessione. Ne parleranno due studiose di prestigio internazionale: Laura Boella, professore straordinario di filosofia morale presso l'Università Statale di Milano, una delle massime interpreti delle filosofe e letterate del XX secolo (Hannah Arendt, Simone Weil, Edith Stein, Maria Zambrano, Etty Hillesum, Cristina Campo, Ingeborg Bachmann, Marina Scetaeva), e Margherita Pieracci Harwell, già docente di letteratura italiana moderna e contemporanea all'University of Illinois at Chicago (UIC) e quindi professore emerito nella stessa università, autrice di saggi su Anna Banti, Anna Maria Ortese, Cristina Campo e Simone Weil, con la famiglia della quale è rimasta lungamente in contatto. Attraverso le loro opere, Hillesum, Stein e Weil offrono testimonianze esemplari di un interrogarsi continuo sul problema del male, in un mondo che aveva smarrito se stesso, perché contrassegnato dalle ideologie totalitarie e dalla violenza, in una spirale senza fine. Le tre donne, nei giorni dell'annientamento cieco e della dissoluzione di persone, di piccole e grandi cose, di affetti, relazioni e antichi rituali rassicuranti, non solo non hanno perso se stesse, ma hanno intrapreso un percorso di vita, breve quanto mai, ma intensissimo, in cui, riaffermando il valore della parola e della scrittura, hanno rifiutato l'odio e rilanciato la forza dell'amore. L'incontro intende divulgare e approfondire i percorsi di vita di queste donne che hanno saputo opporsi, secondo la propria sensibilità e il proprio credo religioso e politico, al culto della forza, e che, in una ricerca spirituale incessante, incalzate dal precipitare degli eventi, consapevoli di avere un tempo breve, hanno riscoperto il valore di sé e dell'altro e si sono uniformate al pensiero del filosofo Spinoza: «Riguardo alle azioni umane, non piangere,non ridere, non indignarsi, ma capire».

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Business dell'acqua c'è una voce critica (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

CALCINATO. A Ponte San Marco un'assemblea del gruppo Spartaco Business dell'acqua c'è una voce critica I rischi del processo di privatizzazione dell'acqua potabile saranno al centro domani sera di un'assemblea pubblica organizzata a Ponte San Marco dal Gruppo libertario Spartaco di Calcinato. All'incontro ospitato al centro civico in piazza della Preistoria a partire dalle 20,45, interverrà Fabrizio Valli, referente bresciano del «Forum italiano dei movimenti per l'acqua». Due gli aspetti affrontati dal forum: si parlerà dell'importanza di un uso attento e consapevole delle risorse idriche da parte dei cittadini ma anche del pericolo che il bene primario diventi un business. In questo contesto, la campagna promossa dal «Forum italiano dei movimenti per l'acqua» punta a modificare la legge Galli del 1996 che, introducendo nel settore il partenariato pubblico-privato ha di fatto avviato la privatizzazione degli acquedotti. «Chi investe nell'acqua vuole trarre un profitto tramite le tariffe, mentre i costi dell'acqua devono essere garantiti dalla fiscalità generale - sottolinea Valli -. E' necessario per questo mettere fine al grande inganno sulla divisione tra proprietà e gestione. Chi amministra le reti ne diventa a conti fatti proprietario, per questo devono restare interamente pubbliche».F.MAR.

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la grande poesia a udine con wislawa szymborska (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Il premio Nobel sarà protagonista il primo aprile nel salone del Parlamento in castello. I suoi versi saranno letti da Rosaria Lo Russo Debuttò nel 1945 scrivendo "Cerco le parole" La grande poesia a Udine con Wislawa Szymborska IN POLONIA «La poesia, ma cos'è mai la poesia? Più d'una risposta incerta è stata già data in proposito. Ma io non lo so, e mi aggrappo a questo come alla salvezza di un corrimano». Sono parole raccolte da un'intervista alla più grande poetessa polacca e a una delle più importanti al mondo, premio Nobel per la letteratura conferitole nel 1996 «per una poesia - si leggeva nella motivazione - che, con ironica precisione, permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti d'umana realtà». Questo straordinario personaggio, Wislawa Szymborska - amatissima in tutto il mondo e, naturalmente, soprattutto nel suo paese dove le vendite delle sue raccolte di versi (cosa ovunque rara) raggiungono i picchi dei romanzi più popolari - sarà presto a Udine in un incontro che si preannuncia fin d'ora unico e ricco di emozioni. L'annuncio si inserisce in un insieme di appuntamenti che arricchisce ulteriormente la primavera culturale a Udine e in regione. Lo straordinario evento (stavolta è proprio il caso di dirlo) si svolgerà mercoledì primo aprile, alle 18, nel salone del Parlamento in castello, organizzato dalla Biblioteca civica Joppi e dall'assessorato comunale alla cultura, in collaborazione con l'Istituto polacco di cultura a Roma. La serata dedicata alla Szymborska si avvarrà della partecipazione di una grande interprete di poesia: la traduzione dei versi dell'autrice polacca verrà letta infatti da Rosaria Lo Russo, poetessa e attrice. L'incontro, moderato dal docente dell'Università di Udine, Silvano De Fanti, sarà aperto dal saluto del sindaco Furio Honsell. «È un vero onore per la città di Udine poter ospitare un evento di questa portata - sottolinea l'assessore alla cultura, Luigi Reitani - e ancor di più perché, insieme a Bologna, questa sarà l'unica "tappa" italiana della poetessa polacca». Wislawa è nata a Bin, nella regione di Poznan, il 2 luglio 1923. Ha compiuto gli studi di lettere e di sociologia all'università di Cracovia, dove tuttora vive. Debuttò nel 1945 con Cerco le parole. La sua poesia è riflessiva e filosofica, personale nell'intonazione sommessa, distante dall'emozionalità, ma il suo intento è dialogico. Una poesia fatta di interrogativi sul senso del vivere, sull'essenza storica e biologica dell'individuo, sulla sua collocazione nel mondo. Attraverso l'ironia e lo scetticismo mette a nudo i paradossi insiti nell'esistenza dell'uomo contemporaneo: smanioso di conquistare la conoscenza ma incapace di servirsi della ragione; ambizioso nel voler controllare l'universo, ma artefice e vittima di una situazione etico-esistenziale in cui sono crollati i valori della civiltà; patetico nel camuffarsi per nascondere l'alienazione. Per evidenziare l'eterogeneità e la paradossalità che rendono il mondo impenetrabile, la Szymborska adotta la strategia dello stupore, della capacità di sorprendersi e sorprendere estraendo da fenomeni od oggetti comuni straordinarietà insospettate che riflettono la storia antropologica e la condizione esistenziale del genere umano. Wislawa non ha scritto tantissime poesie, poco più di duecento. Eppure è grandissima. A lei si addice quanto Eugenio Montale affermò ricevendo il Nobel: «Hanno detto che la mia è una produzione scarsa forse supponendo che il poeta sia un produttore di mercanzie. Ma per fortuna la poesia non è una merce». L'ingresso in sala, il primo aprile, sarà consentito fino all'esaurimento dei posti in sala. È consigliabile confermare con anticipo la propria presenza telefonando allo 0432 414 714 (dal lunedì al venerdì, ore 9-12). L'opera di Wislawa Szymborska è disponibile in Italia nel catalogo di Libri Scheiwiller e nelle edizioni Adelphi.

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LA MAREGGIATA che ha distrutto lo stabilimento Arenella è nulla in confronto... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

PORTOVENERE / CINQUE TERRE / RIVIERA pag. 8 LA MAREGGIATA che ha distrutto lo stabilimento Arenella è nulla in confronto... LA MAREGGIATA che ha distrutto lo stabilimento Arenella è nulla in confronto con la bufera che si sta abbattendo sulla principale società partecipata del Comune di Porto Venere. Sotto i riflettori c'è la "PortoVenere servizi portuali e turistici Srl" e la sua gestione, "svelata" dal consiglio di amministrazione uscente che prima di essere dimissionato ha chiuso i conti, si è tolto sassolini dalla scarpe ed ha aperto la strada ad uno scontro dagli esiti quanto mai incerti. Il primo effetto è la richiesta, da parte dell'opposizione (Pdl) di una commissione d'inchiesta sugli ultimi anni di gestione della società controllata dal Comune per il 51%. La "PortoVenere servizi portuali e turistici Srl" è una società pubblico-privata, controllata dal Comune, che gestisce le principali risorse strategiche del territorio portovenerese. I porticcioli in primo luogo, ma anche il castello Doria, lo stabilimento Arenella e sino a pochi mesi fa pure i posteggi a pagamento. L'altra sera c'è stata l'assemblea dei soci (interdetta però, tra le polemiche, agli assessori ed ai consiglieri comunali) e dopo la relazione del Cda uscente a qualcuno sono venuti i capelli dritti. Una serata intensa che ha visto la chiusura del mandato del presidente Monica Furia (nella foto) e l'ingresso di una nuova triade di consiglieri espressione del socio pubblico di maggioranza. «Stiamo pagando conti inattesi che ci arrivano dal 2004 _ hanno spiegato Furia, Francesco Cuttica con il supporto di Alessandro Sbrana e Augusto Bertirotti _ ci sono tasse mai pagate che spuntano fuori, creditori, cartelle esattoriali non versate e via così. Non siamo stati in grado di gestire il personale per le pressioni che ci sono arrivate, ci sono questioni mai chiarite legate ad assegni, ci sono documenti arrivati via posta e poi spariti, abbiamo dovuto investire mesi per il controllo dei pagamenti a nostro favore e dei crediti non riscossi, entrambi per i fruitori degli ormeggi». Insomma un "j'accuse" ben chiaro che, trattandosi di una società pubblica al 51% e che gestisce beni pubblici, avrà molte ripercussioni nella politica locale. Alberto Vignali

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ingegneria, corso triennale unico (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Pordenone Ingegneria, corso triennale unico Sarà amministrato dall'università di Udine e coordinato dall'ateneo di Trieste Orientamento di 2 mila matricole provinciali all'università di Pordenone in massima sicurezza: tagli sostenibili ai corsi sul Noncello, nel prossimo triennio. I diplomandi possono stare tranquilli, scegliendo l'offerta nel campus di via Prasecco. «Corso triennale unico per la facoltà di ingegneria a Pordenone: sarà amministrato dall'università di Udine e il curriculum coordinato dall'ateneo di Trieste». Ha confermato la novità in cantiere per l'anno accademico 2010-2011, Marino Nicolich che dirige il polo didattico dell'università triestina a Pordenone. «Il confronto aperto tra i rettori di Trieste e Udine, Peroni e Compagno è in corso - ha aggiunto -. Siglerà, a breve, la collaborazione. Si prevedono 12 docenti nel corso futuro di ingegneria, nella sede via Prasecco». Il corso di laurea non traslocherà dal campus di Pordenone: triennio unico e specialistica biennale articolata in ingegneria gestionale-logistica e dell'innovazione, sono confermati. La razionalizzazione delle risorse degli atenei, in un periodo di crisi della formazione post-diploma, poteva andare peggio per la cittadella universitaria di via Prasecco. «Si prevedono, nell'unico corso triennale del futuro - è la proiezione di Nicolich - circa 400 iscritti». Il potenziamento del curricolo del mobile e arredo è in corso, sostenuto da 8 aziende-partner del territorio. «Per l'industria locale - ha valutato Nicolich -, il numero dei nostri laureati è insufficiente a coprire le richieste. Invitiamo le future matricole a non temere l'iscrizione nel corso di ingegneria». L'invito è allargato al bacino femminile dei diplomati 2009. Stereotipi da abbattere, per le immatricolazioni in rosa. «Invito all'iscrizione le ragazze, perché hanno una straordinaria capacità gestionale della complessità - ha concluso Nicolich -. La nostra facoltà è un percorso impegnativo, ma affrontabile. Anche sotto il profilo economico: le tasse di iscrizione sono calcolate sui parametri di reddito famigliare». (c.b.)

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relazioni pubbliche on line sbarca nella grande mela (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

La coordinatrice Raffaella Bombi: «Con il nostro corso di studi l'alta formazione universitaria può raggiungere tutti» Relazioni pubbliche on line sbarca nella Grande mela Abita e lavora a New York da due anni, 10 mila chilometri e sei ore di fuso orario la separano dall'Italia, ma per Marina Valente, originaria di San Donà di Piave, raggiungere in tempo record il traguardo della laurea in Relazioni pubbliche è stato ugualmente possibile grazie all'unico corso in modalità e-learning attivato dall'università di Udine a Gorizia. La neodottoressa, che ha discusso una tesi sulle metodologie per comunicare al pubblico femminile, spiega come «ormai i fattori tempo e distanza non sono più una scusa. Studiare on-line richiede costanza, dedizione e impegno e il corso goriziano, ben gestito e strutturato, è stato un'opportunità che non potevo farmi scappare». «Relazioni pubbliche on line (Rpol) - ricorda la coordinatrice del corso Raffaella Bombi, delegata del rettore per i sistemi informatici e l'e-learning - si affianca al corso tradizionale frontale, che quest'anno ha festeggiato dieci anni di attività, e laurea studenti lavoratori e adulti che seguono i corsi da tutta Italia e dall'estero». L'obiettivo è «favorire - continua Bombi - il lifelong learning, ovvero l'apprendimento permanente, con un progetto di qualità in grado di tenere alto il profilo in termini di contenuti e di spessore culturale». Gli studenti "virtuali" si presentano di persona nella sede di Gorizia in occasione degli Incontri didattici e culturali, per sostenere gli esami e per laurearsi. Tra gli studenti "virtuali" laureati con Valente anche Silvia Martinelli di Portogruaro, che descrive Rpol come «una bellissima occasione per tornare sui libri dopo tanti anni, incuriosita dal fatto che questo corso dà la possibilità a chi lavora di seguire le lezioni dal suo computer». «La modalità on-line - racconta Roberta Simoni, di Ronchi dei Legionari, sposata con due figli - mi ha permesso di conciliare i tempi di lavoro, famiglia e studio». Soddisfatti anche gli studenti-lavoratori Filippo Carollo di Vicenza e Corrado Corradini di Rovereto. «Ho trovato il corso di valida formazione culturale e professionale - dice Carollo -, grazie anche all'impegno profuso da parte di tutor e docenti, comprensivi nei confronti delle problematiche di chi lavora». «Mi sono iscritto per migliorare il mio bagaglio culturale - gli fa eco Corradini, padre di due figli -. Oggi la formazione deve essere costante, qualsiasi professione richiede aggiornamento ed elasticità. Allo studio ho dedicato per anni le mie ore serali, tanti week-end e una quota delle mie ferie. Il bilancio è più che positivo grazie ai tutor, ai docenti e ai contatti con gli uffici da cui ho ottenuto risposte veloci e soddisfacenti».

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Servizi pubblici, Boccali (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 4 Servizi pubblici, Boccali PERUGIA TRA I RELATORI c'era anche Giulio Napolitano, figlio del presidente della Repubblica e docente di istituzioni di Diritto pubblico all'Università di Roma Tre. Napolitano ha partecipato al primo seminario organizzato da Wladimiro Boccali (nella foto), che si è tenuto ieri pomeriggio nella sala Sant'Anna' della scuola media San Paolo di viale Roma. Un incontro che ha inaugurato il ciclo di dibattiti destinati a supportare la candidatura a sindaco dell'attuale assessore all'urbanistica. IERI POMERIGGIO i relatori si sono confrontati sulle possibilità di sviluppo dei servizi pubblici alla luce delle nuove esigenze sociali e dei tagli di budget alle amministrazioni locali. Due le proposte rilevanti che sono state avanzate: potenziare la verifica sulla qualità dei servizi erogati (acqua, rifiuti e trasporti) e incrementare la partecipazione alle scelte da parte dei cittadini, affinché l'amministrazione comunale sappia meglio interpretare i bisogni della comunità. Il convegno su «Futuro aperto ai servizi» ha visto tra i relatori i docenti Antonio Bartolini (Diritto amministrativo), Bruno Bracalente (Statistica economica) e Alessandro Montebugnoli (Storia del pensiero economico). A concludere i lavori è stato lo stesso candidato a sindaco del Pd, Wladimiro Boccali.

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PERUGIA TRA I RELATORI c'era anche Giulio Napolitano, figli... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 5 PERUGIA TRA I RELATORI c'era anche Giulio Napolitano, figli... PERUGIA TRA I RELATORI c'era anche Giulio Napolitano, figlio del presidente della Repubblica e docente di istituzioni di Diritto pubblico all'Università di Roma Tre. Napolitano ha partecipato al primo seminario organizzato da Wladimiro Boccali (nella foto), che si è tenuto ieri pomeriggio nella sala Sant'Anna' della scuola media San Paolo di viale Roma. Un incontro che ha inaugurato il ciclo di dibattiti destinati a supportare la candidatura a sindaco dell'attuale assessore all'urbanistica. IERI POMERIGGIO i relatori si sono confrontati sulle possibilità di sviluppo dei servizi pubblici alla luce delle nuove esigenze sociali e dei tagli di budget alle amministrazioni locali. Due le proposte rilevanti che sono state avanzate: potenziare la verifica sulla qualità dei servizi erogati (acqua, rifiuti e trasporti) e incrementare la partecipazione alle scelte da parte dei cittadini, affinché l'amministrazione comunale sappia meglio interpretare i bisogni della comunità. Il convegno su «Futuro aperto ai servizi» ha visto tra i relatori i docenti Antonio Bartolini (Diritto amministrativo), Bruno Bracalente (Statistica economica) e Alessandro Montebugnoli (Storia del pensiero economico). A concludere i lavori è stato lo stesso candidato a sindaco del Pd, Wladimiro Boccali.

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UN FINANZIAMENTO ministeriale ad hoc per il polo universitario romagnolo: è ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Cesena)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

CESENA PRIMO PIANO pag. 2 UN FINANZIAMENTO ministeriale ad hoc per il polo universitario romagnolo: è ... UN FINANZIAMENTO ministeriale ad hoc per il polo universitario romagnolo: è l'espressa richiesta avanzata dai vertici dell'Università di Bologna che ieri mattina, per bocca del rettore Pier Ugo Calzolari, è stata illustrata nel corso un incontro con parlamentari, sindaci, enti e fondazioni di Cesena, Forlì, Rimini e Ravenna che si è tenuto presso la facoltà di Psicologia. Se la creazione del multi-campus universitario romagnolo, oggetto nel 1997 di un accordo di programma tra ateneo e ministero dell'Istruzione come alternativa alla creazione di un nuovo ateneo locale, si è rivelata una scelta vincente sostiene in sostanza l'Alma Mater è giusto che, come accade per gli atenei di nuova costituzione, venga concesso un finanziamento specifico. IN SEGUITO alla nascita della nuova Università di Milano Bicocca, il ministero sborsa ad esempio ogni anno 25/30 milioni di euro in più di quanto faccia per le sedi universitarie romagnole, per le quali provvede solo alla copertura dei costi di 50/60 docenti di ruolo aggiuntivi. Eppure, rileva sempre l'Alma Mater, il successo del decentramento romagnolo è innegabile e riconosciuto. Tant'è che lo stesso ministero, in un suo documento, rilevaba testualmente: "quello costituito da Bologna è un modello di università a valenza regionale, che può confrontarsi con i migliori sistemi di università pubbliche regionali (Università di California, Università dell'Illinois, etc.). È una strada che potrebbe essere seguita in altri contesti regionali soprattutto se svolta con analogo rigore sul piano della qualità dell'offerta formativa». IL RETTORE ha sottolineato poi come alcune facoltà romagnole siano ai vertici, per la qualità dell'insegnamento, delle classifiche nazionali e si siano dimostrate capaci di attrarre studenti fuori sede. I campus romagnoli, infatti, non accolgono solo studenti delle province limitrofe, come si sarebbe potuto attendere da un piccolo ateneo di recente costituzione, ma presentano verso i giovani italiani la stessa attrattiva della "casa madre" bolognese, con risultati di assoluto primato in Italia. IL POLO universitario romagnolo attualmente conta 19.405 studenti, il 23,5% dell'intero ateneo (le matricole sono addirittura il 29,3%). I professori sono 368 (+48% rispetto al 2001), i ricercatori 302 (+119% rispetto al 2001). In totale i corsi di laurea sono 70 ed otto le facoltà autonome.

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Oldrini: io ci sto, se la strada è quella tracciata (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Brianza)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

SESTO pag. 17 Oldrini: io ci sto, se la strada è quella tracciata LA REAZIONE IL SINDACO DICE SÌ A UNA SUPERINTESA E CHIAMA ANCHE PROVINCIA E REGIONE SESTO SAN GIOVANNI SORPRESO? Tutt'altro. Per il sindaco Giorgio Oldrini la proposta degli imprenditori del Nord Milano di una supersocietà pubblico-privata che si compri le ex Falck non è affatto una chimera. «Anche noi ci avevamo ragionato tempo fa e ultimamente l'abbiamo ripresa in considerazione. Sono contento che gli imprenditori siano su quest'ordine di idee», dice. «Ma ci sono due elementi da tenere presenti aggiunge Oldrini : il primo è che Limitless resta sempre in campo. Il secondo è che per far funzionare una simile impresa ci deve essere una guida. Non può esserci una continua disparità di vedute: insomma, patti chiari e amicizia lunga». Le amicizie a volte sono pericolose, però. E un'Amministrazione comunale che guidi una simile iniziativa economica può far alzare più di un sopracciglio. «Io non sono ideologicamente contrario al fatto che la Pubblica Amministrazione abbia un ruolo nello sviluppo, se esistono elementi di razionalità e capacità di gestione ribatte il primo cittadino . Poi, parliamoci chiaro: se il problema è che io, o noi, vogliamo arricchirci, ci sono le nostre storie personali a dimostrare il contrario». Tra i soggetti pubblici coinvolti, per Oldrini, non dovrebbe annoverarsi solo il Comune: «L'accordo di programma sulle aree va fatto con Provincia e Regione: non potrebbero allora partecipare anche loro?». L'ipotesi di una città che diventa un'unica società per investire sul proprio futuro è suggestiva. Il rischio è quello di un dibattito pubblico sempre aperto e contrastato, perché i progetti firmati Piano non piacciono a tutti. «E ben venga sottolinea il sindaco ma poi, come ho spesso ribadito, chi governa deve assumersi le sue responsabilità, garantire che le cose vengano fatte e fatte bene. Insomma, decidere». S.S.

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Le aree Falck? Compriamocele noi (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Brianza)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

SESTO pag. 17 Le aree Falck? Compriamocele noi Una società mista e azionariato popolare per investire sul futuro e sul lavoro di SIMONE STIMOLO SESTO SAN GIOVANNI UNA SOCIETÀ a capitale misto, pubblico e privato, guidata dall'Amministrazione comunale, che metta insieme imprenditori, istituti di credito, associazioni ed enti territoriali. E una sottoscrizione pubblica di azioni tra tutti i cittadini. Lo scopo? Restituire le aree Falck ai sestesi. La proposta, che scompiglia le carte della lunga vicenda che da anni tiene bloccate le enormi ex aree industriali, arriva dall'Associazione Imprenditori Nord Milano. Mentre la cessione dei terreni dalla holding Risanamento di Luigi Zunino al fondo arabo Limitless (un affare che sfiora i 500 milioni di euro) stagna e pare destinata a rinviarsi a fine anno, dal territorio arrivano le contromosse per accelerare la rinascita della città. «Il nostro intento è quello di rilanciare da subito l'attività imprenditoriale creando nuovi posti di lavoro», dice Massimo Milos, presidente di Ainm, che racchiude 250 aziende del territorio nordmilanese. Milos, perché muoversi adesso, con le trattative con Limitless ancora aperte? «Perché purtroppo si affaccia nuovamente l'ipotesi di un rinvio. La cessione a fine anno vuol dire ripartire con i ragionamenti sulle aree dal 2010 e invece Sesto è ferma su questo problema da troppi anni. La nostra iniziativa non vuole essere in contrasto con l'offerta di Limitless». Pensate a una possibile coesistenza? «Oggi, in un circuito internazionale, è più difficile assumersi l'onere di una simile acquisizione. La nostra società potrebbe acquistare tutte le aree o anche solo una parte In fondo, si andrebbe comunque incontro a un frazionamento: lo si può pensare da subito». Un progetto che prevede molte teste. «Sull'intesa pubblico-privato noi puntiamo da tempo come occasione di rilancio. Ci sono soggetti, come l'Agenzia sviluppo Milano Metropoli o il Bic la Fucina, che conoscono bene il territorio. La partecipazione delle banche e delle imprese, a partire da quelle edili, potrebbero creare, con la supervisione dell'Amministrazione, il primo zoccolo di questa società. Poi, l'azionariato popolare. Sono convinto che stando tutti seduti allo stesso tavolo si eviterebbero le lungaggini burocratiche». In città però non a tutti piace il progetto di Renzo Piano per le ex Falck. «Ma da lì bisogna partire. Tuttavia gli strumenti del Pgt offrono la flessibilità necessaria per apportare dei correttivi senza peraltro allungare ancora i tempi». La velocità è il nodo principale. «Bisogna considerare l'indotto che seguirebbe a una operazione del genere. E anche BancaIntesa (principale creditore di Risanamento, ndr) ricomincerebbe a far cassa». Le possibilità sono concrete? «Ci sono momenti in cui bisogna aver e il coraggio di prendere delle iniziative. E questo è uno. Possiamo farcela».

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Conferenza a Briciole Una conversazione su <Dino Campana: un poeta affamato di sogno> s... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA MASSA / CARRARA pag. 18 Conferenza a Briciole Una conversazione su «Dino Campana: un poeta affamato di sogno» s... Conferenza a Briciole Una conversazione su «Dino Campana: un poeta affamato di sogno» sarà tenuta, oggi pomeriggio alle ore 17.30, da Stella Buratti, docente del liceo scientifico di Massa. L'appuntamento è al Circolo Briciole in via Cervara 115. Circolo filatelico I soci del Circolo filatelico e numismatico massese si riuniranno, questa mattina, alle ore 10, nella sede di via del Patriota 46, per l'assemblea annuale. Seminario di bioetica Maurizio Mori, docente di bioetica all'università degli studi di Torino sarà domani al liceo «Pascoli» (viale della Stazione 49), dalle ore 15 alle 18, per un seminario di bioetica «Eutanasia e le sfide dell'autodeterminazione». Concorso fotografico L'associazione «Amici delle Alpi Apuane» con sede in Montignoso organizza per il terzo anno consecutivo il concorso fotografico dedicato al territorio delle Alpi Apuane. La scadenza per la presentazione delle foto è il 31 marzo. Il regolamento è disponibile sul sito dell'associazione (www.amicidellealpiapuane.it). Per informazioni: 338.1246063 o 347.3060787.

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CAMERINO SI TORNA A PARLARE degli i... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Fermo)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

PROVINCIA pag. 13 CAMERINO SI TORNA A PARLARE degli i... CAMERINO SI TORNA A PARLARE degli incontri «ravvicinati» a luci rosse al palazzo ducale, una pagina da dimenticare per Camerino e la sua università. Il prof Ezio Capizzano, già docente di diritto commerciale e di agrario europeo alla facoltà di Giurisprudenza, dovrà comparire domani, ad Ancona, dinanzi alla Corte d'Appello, per rispondere delle imputazioni di concussione, corruzione, peculato e violenza sessuale. «L'ultimo dei baroni in un campus di tulipane», come il prof si è definito nel libro autobiografico, vietato ai minori di 14 anni, era stato assolto il 7 giugno 2004 nel processo con rito abbreviato dal giudice Luigi Tosti. La sentenza era stata appellata dal procuratore della Repubblica camerte Fernando Adamo, dal Pm Cristina Polenzani e da una studentessa (tramite l'avvocato Saverio Manfroci), che aveva denunciato il docente per violenza sessuale. Capizzano sarà difeso dagli avvocati Tiziano Luzi, che lo ha assistito anche in altri processi dai quali è sempre uscito assolto, e Oreste Dominioni, presidente dell'Unione delle Camere Penali d'Italia. IL PROCESSO D'APPELLO riguarda anche altre tre ex studentesse del sud, imputate di corruzione che attualmente hanno 35, 51 e 45 anni, difese dagli avvocati Giancarlo Di Mattia, Luca Belardinelli e Corrado Zucconi Galli Fonseca. Secondo l'accusa i rapporti sessuali, ripresi di nascosto dal docente, erano finalizzati ad ottenere vantaggi e raccomandazioni. Capizzano ha sempre sostenuto che «quegli incontri avvennero solo tra persone adulte e consenzienti». Aveva anche dato un perché ai filmini: «E' un bel ricordo da rivivere. Poi se fai l'amore con una studentessa è meglio stare attenti. Un giorno ti potrebbe ricattare. E invece c'è il filmato, che mostra non atti di violenza ma di amore vero, con le carezze, le parole e tutto il resto». Ma non sembra che sia avvenuto così con la studentessa dell'avvocato Manfroci, ripresa piangente dopo un rapporto orale. Per questo il legale e l'accusa hanno chiesto che i giudici della Corte d'Appello visionino i filmini prima di decidere o meno sulla sentenza di assoluzione. La vicenda dei video hard, girati tra il 1995 e il 2000 dal prof nel suo studio di docente a palazzo ducale, venne fuori perché sottratti e fatti pervenire ad un carabiniere. Due studenti Nicola e Gianmaria Delfino di Roma furono accusati di ricettazione e violazione della privacy. Patteggiarono una pena di sei mesi. Ma alcuni fotogrammi, con immagini molto crude (con il prof in mutande) finirono su riviste, quotidiani e tv; lo scandalo superò i confini dell'Europa.

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TANTI GIOVANI COL PROFESSOR MAURIZIO VIROLI ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

PESARO AGENDA pag. 24 TANTI GIOVANI COL PROFESSOR MAURIZIO VIROLI <... TANTI GIOVANI COL PROFESSOR MAURIZIO VIROLI Col politologo Roberto Viroli, >docente dell'Università di Princeton come ospite, e con Letizia Dini a condurre l'incontro intitolato «Fuori i risultati: cittadini si diventa», nell'affollatissimo Baia Flaminia Resort sono stati anticipati i quattro temi di quello che sarà il prossimo grande evento organizzato dalla Provincia di Pesaro e Urbino per i giovani: «Diritti umani», «Legalità», «Ambiente», «Sostenibità economica». Image: 20090315/foto/9129.jpg

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Tagli contro i precari (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Astensione nazionale che coinvolge i lavoratori della conoscenza «Tagli contro i precari» La Flc Cgil ha proclamato lo sciopero Un «no» secco ai tagli previsti dalla legge 133, che si ripercuotono prima di tutto sui precari, determinandone il licenziamento in tronco. Ecco il principio che anima lo sciopero nazionale indetto per mercoledì dalla Flc Cgil e che chiama a raccolta i lavoratori di tutti i settori della conoscenza: dalla scuola, all'Università, alla ricerca e alla formazione professionale, alta formazione artistica e musicale (il conservatorio di Ferrara da 38 mesi ha il contratto scaduto). «Le politiche del governo Berlusconi - dice la Cgil - nascondono un attacco profondo ai diritti costituzionali e del lavoro e non si intravede alcun progetto che prefiguuri l'uscita dalla crisi». La mobilitazione annunciata comunque paga; infatti il Ministro sembra stia rivedendo almeno informalmente le decisioni assunte, dichiarando che tutto il personale che lo scorso anno ha avuto un incarico annuale o fino al 30 giugno, verrà riconfermato per il prossimo anno. Secondo la proiezione Flc Cgil, ci saranno 71 posti in meno per il personale tecnico amministrativo: «Ciò significa commenta Fausto Chiarioni Flc Cgil - difficoltà ad aprire i plessi scolastici». A Ferrara solo il 24% delle famiglie ha chiesto le 24 ore alla settimana per i figli iscritti alle elementari, mentre le 40 ore settimanali sono state richieste dal 41,75% dei genitori, le 30 ore dal 40%, e le 27 ore dal 14% circa. «L'organico di diritto - prosegue Chiarioni - verrà determinato sulle 27 ore. Spero che il Ministro Gelmini torni sui suoi passi, visto che le esigenze delle famiglie si sono orientate in maniera diversa». Mercoledì la mobilitazione inizia alle 11 con un presidio davanti alla Prefettura e prosegue nel pomeriggio con una serie di appuntamenti presso la facoltà di giurisprudenza organizzati dal coordinamento istruzione pubblica, con la collaborazione di Flc Cgil e Rua (rete universitaria attiva) aderente all'unione nazionale degli universitari. «Ci stiamo rendendo conto - spiega Giulia Bertelli portavoce di Rua - che esiste uno scollamento troppo grande tra chi tutela i diritti dei lavoratori e la base sociale. Con queste iniziative vorremmo spiegare a chi interverrà, genitori, studenti, docenti, le ragioni della mobilitazione. Siamo convinti che una riforma del sistema universitario sia necessaria, non deve essere fatta sulla carta e calata dall'alto, ma coinvolgendo chi all'interno dell'università lavora e studia». Questo è il primo di una serie di impegni in vista del 4 aprile, data che le organizzazioni mobilitate a favore dei settori della conoscenza considerano una tappa per giungere ad una piattaforma più partecipata. Silvia Siano

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<Università, fondi mirati al Polo della Romagna> (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACHE pag. 16 «Università, fondi mirati al Polo della Romagna» Appello per i campus di Forlì, Cesena, Ravenna e Rimini di ANDREA ZANCHI CESENA IL SUCCESSO del decentramento dell'Università di Bologna? È racchiuso in un finanziamento ministeriale ad hoc per il Polo romagnolo. Questa è infatti la richiesta che i vertici dell'Alma Mater hanno fatto ieri, in occasione di un incontro alla Facoltà di Psicologia di Cesena, ai parlamentari romagnoli di tutti gli schieramenti politici, chiamati dal mondo accademico locale a unire le loro forze e le loro competenze per fare in modo che, in futuro, i soldi utilizzati dai campus di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini siano una voce a parte e ben definita dei finanziamenti ministeriali all'Università di Bologna. «NEL '97 Bologna, d'accordo con il ministero, decise di non dividersi in due distinti atenei ma di adottare la formula del multi-campus'» ricorda Giorgio Cantelli Forti, presidente del Polo scientifico-didattico di Rimini, candidato al posto da rettore alle prossime elezioni di maggio e già preside della Facoltà di Farmacia. «Questa scelta è stata economicamente un affare per lo Stato, visto che ha avuto costi molto più bassi rispetto all'eventuale creazione di due strutture didattiche e amministrative separate». In seguito alla nascita della nuova Università di Milano Bicocca, ad esempio, il ministero paga ogni anno dai 25 ai 30 milioni in più di quanto faccia per le sedi universitarie romagnole, per le quali provvede solo alla copertura dei costi di 50-60 docenti di ruolo aggiuntivi. Inoltre la decisione dell'Alma Mater si è rivelata una scelta vincente sotto ogni punto di vista, tanto da essere indicata dallo stesso Miur come «una strada che potrebbe essere seguita in altri contesti regionali». «Per questo prosegue Cantelli Forti è necessario un finanziamento specifico per il Polo romagnolo che permetta di dotarci di nuove strutture per la ricerca e la didattica, nonché di proseguire nel programma di investimenti e, naturalmente, di assumere altro personale didattico, tecnico e amministrativo». In concreto i soldi ministeriali continuerebbero ad arrivare direttamente a Bologna, ma la quota per i quattro campus romagnoli sarebbe una voce separata nel computo complessivo: «starebbe poi a Bologna specifica Cantelli Forti girare' i soldi ai singoli campus tenendo conto delle loro necessità». NECESSITÀ che sono sempre più impellenti, visto che i quattro poli di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini contano 19.405 studenti (il 23,5% di tutto l'Ateneo), 368 professori in crescita del 48 per cento rispetto al 2001 e 302 ricercatori (+119% sul 2001) per un totale di settanta corsi di laurea, realizzati da otto Facoltà autonome' e dal decentramento di corsi di altre dodici con sede a Bologna.

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ANCHE l'Università di Bologna concede il ... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA PRIMO PIANO pag. 9 ANCHE l'Università di Bologna concede il ... ANCHE l'Università di Bologna concede il patrocinio al Premio Marco Biagi - il Resto del Carlino per la solidarietà sociale' con un contributo di 3mila euro. Questo l'intervento del rettore Pier Ugo Calzolari. RILETTO a distanza di anni, il pensiero di Marco Biagi offre ancora nuove sorprese, forse perché alcune idee appena abbozzate si sono poi modellate su una attualità particolarmente ricettiva, o forse perché altre proposte più dirompenti, e a quel tempo assolutamente inattuali, sono riuscite a incidere sul nostro modo di pensare al futuro trasformandosi in mete da conquistare. Riferendosi all'autonomia universitaria e alla riforma dei percorsi universitari, in occasione del convegno "Università e Orientamento al Lavoro" (Università di Modena, 28 settembre 2001), Marco Biagi scriveva: «Questo cambiamento di prospettiva ha contribuito ad alimentare un fecondo e rinnovato dialogo tra le ragioni della innovazione e quelle della tradizione, incrinando per la prima volta in modo significativo la condizione di sostanziale autoreferenzialità in cui sino ad oggi ha vissuto il sistema universitario del nostro Paese. Al di là delle diverse linee di politica di volta in volta proposte, è infatti proprio nel menzionato mutamento di atteggiamento culturale che è possibile rinvenire non solo le ragioni profonde, ma anche le conseguenze più immediate della riforma del sistema italiano di istruzione universitaria. La svolta verso l'autonomia non solo didattica ma anche finanziaria e statutaria delle Università, in quanto accompagnata da un sostanziale arretramento dello Stato a favore del mercato, impone ora di ripensare complessivamente il rapporto con la società civile, le istituzioni e il tessuto produttivo locale per evitare... che il rischio dell'autonomia si trasformi nel rischio della senescenza di questa indispensabile istituzione». Ripensate oggi, sembrano parole profetiche davanti alle difficoltà interne ed esterne che il sistema universitario e la riforma dei percorsi hanno incontrato: il primo nel fare dell'autonomia un punto di forza del suo rinnovamento, la seconda nell'aver perduto l'occasione per una formazione d'eccellenza capace di dare ai due livelli competenze professionali e dignità di studio e di ricerca. Il sistema universitario è avanzato a fatica. Le tradizioni consolidate o più spesso le spinte conservatrici hanno opposto resistenza alla ricerca del nuovo, le incapacità del corpo docente a rivedere i propri metodi di trasferimento delle conoscenze, le inerzie del personale tecnico-amministrativo all'aggiornamento tecnologico hanno creato spesso diffidenza e spaesamento. In proposito, Biagi avvertiva: «Fermo restando che non potrà mai essere una singola riforma, per quanto ben congegnata, a incidere sulla qualità complessiva del sistema di istruzione universitaria, in mancanza di un processo parallelo di riqualificazione dell'impegno di tutti i soggetti coinvolti». MA SU QUALI risorse avrebbero potuto contare le università per rinnovarsi autenticamente se tutti i provvedimenti venivano imposti a "costo zero"! Purtroppo anche l'ambiente esterno, politica, istituzioni e mondo del lavoro, non hanno raccolto il messaggio forte che la riforma lanciava. Dove sono, per usare le parole di Biagi, le strategie per l'occupazione (cosiddetto processo di Lussemburgo, 1996) che dovevano consistere nella «definizione, a livello nazionale e locale, di politiche per la piena occupabilità, e precisamente di politiche volte ad assicurare ai giovani gli strumenti per essere in grado di fronteggiare le nuove opportunità occupazionali e i cambiamenti repentini del mondo del lavoro»? E DOVE SONO le strategie del mondo del lavoro a cui si è rivolta quella riforma, per garantire l'occupabilità dei laureati di Primo livello in un sistema di imprese che cerca solo manovalanza o l'inserimento nei settori cosiddetti settori avanzati dei laureati di secondo livello? Per non parlare dei dottori di ricerca, che nei curricula devono occultare i titoli per non essere esclusi a priori dalla selezione? Poche sono le eccezioni e, per fortuna, concentrate nella nostra Regione, ma non bastano a fermare la crisi della nostra società e ad aprire nuove opportunità di sviluppo. Un elemento essenziale di questi principi, che Biagi chiamava pilastri, è la consapevolezza della necessità di interventi immediati per contrastare la disoccupazione di lungo periodo (Biagi 2001) e che ancora una volta rischia di abbattersi sull'Università usata come area di parcheggio anziché come autentico luogo di trasferimento dei saperi per la crescita della nostra società. Pier Ugo Calzolari

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Il patrocinio (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA PRIMO PIANO pag. 8 Il patrocinio L'Alma Mater appoggia il ANCHE l'Università di Bologna concede il patrocinio al Premio Marco Biagi - il Resto del Carlino per la solidarietà sociale' con un contributo di 3mila euro. Questo l'intervento del rettore Pier Ugo Calzolari. RILETTO a distanza di anni, il pensiero di Marco Biagi offre ancora nuove sorprese, forse perché alcune idee appena abbozzate si sono poi modellate su una attualità particolarmente ricettiva, o forse perché altre proposte più dirompenti, e a quel tempo assolutamente inattuali, sono riuscite a incidere sul nostro modo di pensare al futuro trasformandosi in mete da conquistare. Riferendosi all'autonomia universitaria e alla riforma dei percorsi universitari, in occasione del convegno "Università e Orientamento al Lavoro" (Università di Modena, 28 settembre 2001), Marco Biagi scriveva: «Questo cambiamento di prospettiva ha contribuito ad alimentare un fecondo e rinnovato dialogo tra le ragioni della innovazione e quelle della tradizione, incrinando per la prima volta in modo significativo la condizione di sostanziale autoreferenzialità in cui sino ad oggi ha vissuto il sistema universitario del nostro Paese. Al di là delle diverse linee di politica di volta in volta proposte, è infatti proprio nel menzionato mutamento di atteggiamento culturale che è possibile rinvenire non solo le ragioni profonde, ma anche le conseguenze più immediate della riforma del sistema italiano di istruzione universitaria. La svolta verso l'autonomia non solo didattica ma anche finanziaria e statutaria delle Università, in quanto accompagnata da un sostanziale arretramento dello Stato a favore del mercato, impone ora di ripensare complessivamente il rapporto con la società civile, le istituzioni e il tessuto produttivo locale per evitare... che il rischio dell'autonomia si trasformi nel rischio della senescenza di questa indispensabile istituzione». Ripensate oggi, sembrano parole profetiche davanti alle difficoltà interne ed esterne che il sistema universitario e la riforma dei percorsi hanno incontrato: il primo nel fare dell'autonomia un punto di forza del suo rinnovamento, la seconda nell'aver perduto l'occasione per una formazione d'eccellenza capace di dare ai due livelli competenze professionali e dignità di studio e di ricerca. Il sistema universitario è avanzato a fatica. Le tradizioni consolidate o più spesso le spinte conservatrici hanno opposto resistenza alla ricerca del nuovo, le incapacità del corpo docente a rivedere i propri metodi di trasferimento delle conoscenze, le inerzie del personale tecnico-amministrativo all'aggiornamento tecnologico hanno creato spesso diffidenza e spaesamento. In proposito, Biagi avvertiva: «Fermo restando che non potrà mai essere una singola riforma, per quanto ben congegnata, a incidere sulla qualità complessiva del sistema di istruzione universitaria, in mancanza di un processo parallelo di riqualificazione dell'impegno di tutti i soggetti coinvolti». MA SU QUALI risorse avrebbero potuto contare le università per rinnovarsi autenticamente se tutti i provvedimenti venivano imposti a "costo zero"! Purtroppo anche l'ambiente esterno, politica, istituzioni e mondo del lavoro, non hanno raccolto il messaggio forte che la riforma lanciava. Dove sono, per usare le parole di Biagi, le strategie per l'occupazione (cosiddetto processo di Lussemburgo, 1996) che dovevano consistere nella «definizione, a livello nazionale e locale, di politiche per la piena occupabilità, e precisamente di politiche volte ad assicurare ai giovani gli strumenti per essere in grado di fronteggiare le nuove opportunità occupazionali e i cambiamenti repentini del mondo del lavoro»? E DOVE SONO le strategie del mondo del lavoro a cui si è rivolta quella riforma, per garantire l'occupabilità dei laureati di Primo livello in un sistema di imprese che cerca solo manovalanza o l'inserimento nei settori cosiddetti settori avanzati dei laureati di secondo livello? Per non parlare dei dottori di ricerca, che nei curricula devono occultare i titoli per non essere esclusi a priori dalla selezione? Poche sono le eccezioni e, per fortuna, concentrate nella nostra Regione, ma non bastano a fermare la crisi della nostra società e ad aprire nuove opportunità di sviluppo. Un elemento essenziale di questi principi, che Biagi chiamava pilastri, è la consapevolezza della necessità di interventi immediati per contrastare la disoccupazione di lungo periodo (Biagi 2001) e che ancora una volta rischia di abbattersi sull'Università usata come area di parcheggio anziché come autentico luogo di trasferimento dei saperi per la crescita della nostra società. Pier Ugo Calzolari Image: 20090315/foto/1667.jpg

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COSA propongono i Verdi che hanno aderito alla coalizione di centro... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

SAN BENEDETTO pag. 9 COSA propongono i Verdi che hanno aderito alla coalizione di centro... COSA propongono i Verdi che hanno aderito alla coalizione di centro sinistra, a sostegno del candidato presidente della Provincia Picena, Emidio Mandozzi? Il corso universitario con la laurea in Economia verde'. «E' la ricetta giusta per la riqualificazione del territorio Piceno dice l'assessore all'Ambiente del Comune di San Benedetto, Paolo Canducci che deve essere fortemente incentrata nello sviluppo sostenibile, nella produzione di energia verde. Per questo la conclusione di Canducci occorrono esperti capaci di dare concretezza alle buone intenzioni politico amministrative». Di qui, il corso universitario che, ribadisce l'assessore all'Ambiente, «è certamente il modello vincente della coalizione che sostiene il candidato presidente Mandozzi». Il primo docente dell'ipotetica Università Verde' potrebbe essere l'ex ministro dell'Ambiente, l'on. Pecoraro Scanio. Il 20 marzo, alle ore 15,30, alla sede dell'Università di Camerino sul lungomare Scipioni (info: 320 / 7985877), il parlamentare dei Verdi terrà una lezione sul tema Il mare: patrimonio da tutelare e risorsa per lo sviluppo sostenibile», nel master Gestione della fascia costiera e delle risorse acquatiche'. L'Unicam avrà come partner l'Amministrazione comunale che sostiene la Facoltà di Medicina Veterinaria con contributi interessati: per poter programmare degli stage al Comune.

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L'ASSOCIAZIONE professionale cattolica di docenti dirigenti e formatori (Uci... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA PISA pag. 8 L'ASSOCIAZIONE professionale cattolica di docenti dirigenti e formatori (Uci... L'ASSOCIAZIONE professionale cattolica di docenti dirigenti e formatori (Uciim) e la Fondazione «Opera Toniolo» organizzano una serie di incontri sul tema «Il secolo conteso: il Novecento nel dibattito storiografico». In tali occasioni saranno affrontati alcuni temi fondamentali, quali l'ordine internazionale dopo la I e II guerra mondiale, il fascismo, il comunismo, i rapporti della Chiesa col fascismo, la posizione della Chiesa di fronte ai problemi della guerra e della pace, durante la II guerra mondiale e nel periodo della guerra fredda. Il corso è aperto a docenti, alunni dell'ultimo anno della secondaria, studenti universitari e a chiunque fosse interessato. Inoltre assumerà la forma seminariale. Il primo incontro si svolgerà domani alle 16, all'interno del saloncino del complesso scolastico Concetto Marchesi' (via Betti). per il primo appuntamento interverrà il professor Fabrizio Ghilardi dell'Università di Lecce che introdurrà il tema: «L'ordine internazionale dopo Versailles». x

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studiano all'Università della terza età (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

RAVENNA PRIMO PIANO pag. 2 studiano all'Università della terza età dell'arte e attività di ogni tipo. «Alleniamo la mente e stiamo in compagnia» di ROBERTA BEZZI DI IMPARARE si sa, non si finisce mai. E se è vero, come sosteneva Socrate che il vero sapiente è colui che sa di non sapere', non ci sono limiti di età per allargare i propri orizzonti culturali. Malgrado questi siano tempi di magra per i portafogli, a Ravenna, si continua a investire nella formazione, come dimostrato dall'alto numero di iscritti ai corsi dell'Università per la formazione permanente per adulti Giovanna Bosi Maramotti' e della Libera Università per Adulti e per la Terza età. La prima è, senza dubbio, la realtà più consolidata a livello cittadino con i suoi 1.200 soci e 1.450 frequentanti. «Tutto è iniziato ventiquattro anni fa su iniziativa di un gruppo di lavoratori dell'edilizia, impegnati nei sindacati dei pensionati. Fra di loro c'era chi aveva ultimato i cosiddetti corsi 150 ore, conseguendo la licenza media o il diploma delle superiori, e desiderava proseguire gli studi», ricorda Andrea Bassi, presidente dal 2006. Chi si iscrive? «Abbiamo tre tipi di utenti - aggiunge -. Si tratta in gran parte di pensionati provenienti dal mondo impiegatizio e dalla scuola. C'è però anche una fascia di giovani, soprattutto per i corsi di lingue o di tipo scientifico, dato che da anni portiamo avanti un'attività di supporto scolastico per i ragazzi di 16-18 anni. I nostri laboratori, invece, attirano persone con un livello di istruzione più basso, soprattutto casalinghe interessate alla pittura, al fai da te, all'informatica». L'80 per cento dei corsisti è formato da donne, una tendenza che caratterizza tutte le università per adulti, dato che gli uomini risultano più impegnati in attività ludico-ricreative. Un terzo degli iscritti cambia ogni anno e l'età media è di circa cinquant'anni. Per iniziate si paga una quota associativa annuale di sei euro, dopodiché ciascuno è libero di iscriversi ai corsi e alle attività culturali (progetti, conferenze, visite guidate, viaggi) che preferisce da settembre in poi. Il corso che riscuote maggiore successo è quello di storia dell'arte, proposto da oltre vent'anni. Il corpo docente è formato da insegnanti in pensione, da giovani neo-laureati di 25-35 anni alla prima esperienza lavorativa o da esperti di settore, quali avvocati, ingegneri, medici, etc. La Bosi Maramotti, così chiamata in omaggio alla seconda presidentessa, cura alcune pubblicazioni fra cui Le Carte del Gufo. Anche la Libera Università per Adulti e la Terza Età è nata nel 1984. «L'obiettivo era soprattutto quello di offrire una valida opportunità di formazione e aggiornamento ai pensionati - spiega Gregorio Caravita, presidente della sede di Ravenna -. Da novembre ad aprile proponiamo corsi di cultura generale, senza obbligo di frequenza, due volte la settimana, il martedì e giovedì dalle 16 alle 18. In primavera sono in programma diverse gite, fra cui quella a San Pietroburgo e Mosca». Gli iscritti per l'anno accademico si attestano generalmente sui quattrocento. In questi ultimi anni, come sottolineato dalla segretaria storica Alessandra Schiavoni, la scuola ha però subito una leggera flessione del numero dei partecipanti per due motivi: lo spostamento di sede dalla sala del cinema Corso alla Sala Teatro di Santa Teresa e un problema di ricambio generazionale (fisiologico, se si considera che l'età media è di 70 anni). In crescita, invece, la sede di Cervia che ha registrato un 20 per cento in più rispetto al 2007, raggiungendo i settanta iscritti. «Abbiamo lavorato molto sotto il profilo promozionale, cercando di coinvolgere il più possibile tutti i cittadini con incontri di approfondimento aperti al pubblico», ricorda il nuovo presidente Mario Fucci. Gli allievi seguono il corso generale, con lezioni alternate di letteratura, storia, filosofia, ambiente, il lunedì pomeriggio dalle 16 alle 18. «Frequento i corsi da oltre dieci anni. L'università rappresenta per me un buon modo per tener allenata la mente e per passare, parte del mio tempo libero, in compagnia di amiche», sostiene l'ex maestra di scuola elementare Maria Pia Zavatta che si è iscritta a Cervia, dopo essere andata in pensione.

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Il corpo docente è formato da insegnanti in pensione, da giovani neo-laureati di 25-35 anni all... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ravenna)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

RAVENNA PRIMO PIANO pag. 2 Il corpo docente è formato da insegnanti in pensione, da giovani neo-laureati di 25-35 anni all... Il corpo docente è formato da insegnanti in pensione, da giovani neo-laureati di 25-35 anni alla prima esperienza lavorativa o da esperti di settore quali avvocati, ingegneri e medici. Alcune università, come la Bosi Maramotti, curano anche delle pubblicazioni

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<Umanizzare l'unità oncologica> (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - LECCE - sezione: LECCE - data: 2009-03-15 num: - pag: 5 categoria: REDAZIONALE La donazione Le ha acquistate l'associazione «Angela Serra» per 20 mila euro «Umanizzare l'unità oncologica» Al «Fazzi» dieci poltrone speciali per la chemioterapia LECCE — E' la spalla forte dell'oncologia salentina. Offre sostegno all'Asl, impegnata a costruire un sistema articolato in grado di dare assistenza ai malati di tumore. L'associazione Angela Serra è nata per questo. E alimentandosi esclusivamente di oblazioni private, dal 2003 ad oggi, di concreto ha già fatto tanto, e molto ancora vuole dare alla causa. Dopo avere allestito l'intera reception al piano terra del padiglione oncologico di Lecce, costata 180 mila euro, entro Pasqua dovrebbe consegnare la prima delle quattro sale per infusione chemioterapica. Costo, 50 mila euro. La struttura Il centro, situato nel day hospital oncologico dell'ospedale «Vito Fazzi» di Lecce, sarà dotato di dieci speciali poltrone. Le postazioni di cura sono state acquistate da altrettante aziende salentine, ciascuna delle quali ha sborsato duemila euro, tanto costa una singola postazione. «Ci sosteniamo con le donazioni di tanti cittadini, soprattutto pazienti che sono guariti o ancora in cura », racconta Silvio Laterza, coordinatore leccese del sodalizio, presente anche a Modena e a Salerno. «Ma cio che vogliamo è umanizzare questi luoghi - precisa Laterza - in modo che la gente non si senta smarrita. Devo dire grazie alla generosità delle dieci imprese della nostra provincia che hanno dimostrato tanta sensibilità. Uno sforzo che ci consente di offrire ai pazienti una sala per le infusioni entro Pasqua. Poi penseremo a completare l'opera con la creazione delle altre tre sale e di ulteriori trenta posti». L'incontro Ieri sera, al Grand Hotel Costa Brada di Gallipoli, l'associazione «Angela Serra» ha incassato l'ingresso nella sua base associativa di cinque Lions Club salentini. L'incontro, avvenuto alla presenza dei vertici dell'Asl, è servito anche a fare il punto sullo stato di attuazione della Rete oncologia salentina. La struttura prevede un dipartimento con una propria direzione. Il livello ospedaliero si articolerà attorno all'oncologico leccese, struttura di riferimento provinciale e sede di Unità operativa complessa al pari dell'ospedale di Casarano. Poi, una serie di Unità semplici in altri presidi ospedalieri completeranno il quadro. Di fondamentale importanza sono considerati i gruppi polispecialistici integrati, cui spetterà il compito di tracciare il percorso clinico del paziente. Secco il richiamo del professor Massimo Federico, ordinario di Oncologia medica all'Università di Modena e Reggio Emilia, tra gli ospiti del convegno di ieri. «Il criterio che dovrà guidare i tecnici nella costruzione della rete oncologica - ha ammonito il docente - non deve rispondere a logiche politiche o clientalari, bensì alle reali necessità dei cittadini». Antonio Della Rocca La scheda Il sodalizio L'associazione «Angela Serra» è nata alcuni anni fa a Modena, ma ha altre due sedi a Salerno e a Lecce. Prende il nome di una dottoressa salentina morta di cancro. Il coordinamento generale è affidato al professor Massimo Federico, ordinario di Oncologia medica all'Università di Modena e Reggio Emilia L'impegno A Lecce l'associazione ha costruito l'intera reception del padiglione oncologico presso l'ospedale «Vito Fazzi» spendendo circa 180 mila euro. Il front office accoglie i pazienti e fornisce loro una serie di servizi Nuovi servizi per i malati in cura all'oncologico del «Vito Fazzi» di Lecce

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Un centro di eccellenza (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: CAMPANIA - data: 2009-03-15 num: - pag: 11 categoria: REDAZIONALE Il Ceinge Un centro di eccellenza Il Ceinge, Biotecnologie Avanzate, di Napoli è un centro di ricerca di eccellenza a livello internazionale. L'istituto di ingegneria genetica è presieduto dal professore Franco Salvatore ed è un autorevolissimo punto di riferimento per il mondo scientifico internazionale. Il Ceinge svolge ricerca nel campo delle biotecnologie avanzate e delle sue applicazioni nel settore della salute, il trasferimento dei risultati della ricerca al settore produttivo, lo svolgimento di attività di servizio ad alta tecnologia a supporto della ricerca e la promozione di attività di formazione on the job nei settori di interesse a vari livelli di ingresso (tra le quali anche un PhD internazionale in Medicina Molecolare attraverso la Fondazione Semm). Tra gli obiettivi del Ceinge c'è quello di promuovere ed attuare l'interazione tra Istituti Universitari e Istituti di ricerca pubblici con il mondo produttivo per contribuire, attraverso ricerca finalizzata, formazione e cooperazione scientifica, allo sviluppo di know how ed alle sue applicazioni produttive.

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<Mamma e moglie essenziale, nel lavoro vince il maschilismo> (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - CASERTA - sezione: CAMPANIA - data: 2009-03-15 num: - pag: 11 categoria: REDAZIONALE «Mamma e moglie essenziale, nel lavoro vince il maschilismo» Da trentadue anni al fianco dello stesso uomo, due figli: «Ho fatto carriera, ma al primo posto per me c'è la famiglia» Se deve dare una definizione di se stessa sceglie l'aggettivo «essenziale». Lina (Pasqualina all'anagrafe) Buono è una signora che nella propria vita ha messo (bene) insieme molte cose: una famiglia tradizionale, la capacità di fare scelte difficili per consentire al marito di fare carriera e una propria crescita professionale che si è sviluppata intorno alla sua grande passione per la biologia. La professoressa è oggi docente ordinario di «Metodi e didattiche della attività motorie» alla Parthenope. Da dove comincia la sua carriera? «Da una borsa di studio vinta al Cnr. Il direttore del dipartimento era Franco Salvatore al fianco del quale lavoro ormai da oltre venti anni. Al di là del mio impegno all'università, infatti, oggi collaboro con il Ceinge e sono membro del consiglio scientifico di Sdn. Io allora avevo una laurea in Biologia, conseguita a tempo di record, e una specializzazione in biochimica clinica e microbiologia ». Suo marito di cosa si occupa? «Vincenzo è ingegnere all'Alenia di Pomigliano. Siamo sposati da 21 anni ma ci siamo conosciuti al liceo e siamo stati fidanzati 11 anni. Abbiamo due figli: Ilaria ha 19 anni ed è al secondo anno di Giurisprudenza, Francesco ne ha 15 e frequenta il secondo liceo scientifico». Quanto la impegna il suo lavoro? «Arrivo all'università alle 9 e non stacco prima delle 19. Ma a volte vado avanti fino a mezzanotte ed il sabato e la domenica pomeriggio mi capita di lavorare da casa». E con i figli come si è organizzata? «Non ho mai voluto aiuti esterni. Avrei piuttosto rinunciato al lavoro. Sono stati i miei genitori a sostenermi. Mi hanno dato una grossa mano e ancora ora sono loro ad essere presenti con i ragazzi. Per questo non mi sono mai spostata da Boscoreale, dove loro vivono». Guadagna bene? «Fino a meno di dieci anni fa una sciocchezza, praticamente la borsa di studio. Ora è diverso. Ma facendo una media fra i primi anni ed oggi.... Il mio precariato è durato per dieci anni, mi ha spinto una passione vera, autentica, anche se sono stata pronta a rinunciare a tutto per consentire a mio marito di crescere professionalmente». Quando? «Quando lo seguii a Tolosa, in Francia. Un trasferimento funzionale alla sua carriera. Franco Salvatore mi prese da parte e mi chiese cosa avessi intenzione di fare. ''La moglie'' gli risposi. In Francia trovai una collaborazione con l'università non sapendo quanto tempo saremo rimasti lì. E' durata due anni e ho finanche convinto mia madre e mio padre a trasferirsi da noi per un periodo per Ilaria che aveva allora 4 anni. Mi venne offerta anche una position all'università. Ma rifiutai. Era nato mio figlio, non volevo crescesse con estranei, mio marito aveva svolto la sua missione. Così tornai a casa e ritrovai Franco Salvatore, che mi tese di nuovo la mano. E' stato lui il fulcro della mia professione, un uomo geniale che sa sempre darti il giusto input, sempre l'intuizione vincente». Come ha impostato la gestione del quotidiano con suo marito? «Abbiamo tutto in comune: conti e proprietà. Siamo in tutto complementari». Dove andate in vacanza? «Cambiamo ogni anno, di fisso c'è la compagnia di amici che hanno figli coetanei dei nostri. Per i 20 anni di matrimonio, sempre con Ilaria e Francesco, abbiamo fatto una crociera sul Nilo». E' sportiva? «Molto. In vacanza faccio jogging ogni mattina, d'inverno due volte la settimana vado in palestra, a scaricare, e ho trasmesso ai figli questa impostazione. Il ragazzo gioca a basket, la grande ha fatto danza per tantissimi anni. E nonostante il lavoro sono sempre stata ad ogni partita, ad ogni saggio». Crede che le donne e gli uomini abbiano le stesse opportunità di fare carriera? «Viviamo certamente in una società maschilista, ma il punto vero è che le donne hanno una scala di valori diversa dagli uomini. Per me la priorità sono i figli ed il marito. Non ho cercato chance per fare carriera, ma ho avuto buone opportunità. Però è vero che c'è un solo Magnifico rettore e due o tre direttori di dipartimento donne. Credo che un po' sia colpa del maschilismo, un po' per noi non è una priorità raggiungere i posti di comando. Le mie scelte sono state dettate dall'esigenza di non lasciare a lungo i figli soli. Ed oggi sento che loro mi amano molto proprio perché hanno capito di occupare il primo posto nel mio cuore e nella mia vita». Anna Paola Merone

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<Liberrima>, spazio ai saggi e al relax (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno - LECCE - sezione: LECCE - data: 2009-03-15 num: - pag: 6 categoria: REDAZIONALE «Liberrima», spazio ai saggi e al relax Una nuova sala dove scegliere il libro in poltrona e con sottofondo musicale L'inaugurazione domani pomeriggio, alle 18, alla presenza del rettore dell'Università del Salento, Domenico Laforgia, per suggellare la sinergia tra la libreria e l'Ateneo LECCE — Spazio ai saggi in libreria. Il riferimento è alle opere di saggistica cui «Liberrima » di Lecce dedica un nuovo spazio che sarà inaugurato domano, alle 18, dal rettore dell'Università del Salento, Domenico Laforgia. Questo connubio con l'Ateneo sottolinea l'importanza che un settore come la saggistica riveste anche per gli studiosi, che potranno così approfondire temi quali la filosofia, la storia, la fisica, le scienze sociali, l'antropologia, le scienze naturali. La libreria ridisegna anche il settore dei classici, che saranno confinanti con i saggi, in modo da offrire un riferimento storico sui singoli argomenti, seguendo una linea evolutiva culturale. I nuovi argomenti dunque scorreranno in parallelo con quelli del passato. Non è questo il primo momento in cui la libreria leccese, che si trova in corso Vittorio Emanuele II, nel cuore del centro storico barocco, ha scelto di arricchire la propria offerta e di ampliare i suoi spazi, rispondendo così a specifiche esigenze espresse dai lettori. Lo scorso anno è stata inaugurata «Liberrima nel cortile», che ospita una sezione dedicata ai luoghi, al viaggio, alle tradizioni e alla cultura eno- gastronomica della nostra terra ed è anche location per presentazioni di libri, cui si abbinano solitamente degustazioni. E' un modo per conoscere e sperimentare quanto si ritrova nei testi e per condividerne i contenuti. E anche l'idea regalo del cesto letterario è un ulteriore proposta che abbina gusti di lettura con quelli del palato. Nel caso della saggistica, l' ulteriore ampliamento e la nuova definizione della logistica, per accogliere al meglio la gamma dei saggi, sono stati pensati per offrire al lettore la possibilità di scelta in tutta tranquillità, in un ambiente accogliente con divanetti e musica di sottofondo. Il piacere solitario della lettura può diventare quindi un piacere condiviso, anche in libreria. A conferma della volontà di rendere questo uno spazio di confronto, in cui ospitare anche piccoli eventi, la serata inaugurale sarà allietata dalla musica dal vivo del violinista Francesco Del Prete che eseguirà i brani del cd «Corpi d'arco ». «Liberrima, quindi – secondo Grazia Manni, amministratore delegato della omonima casa editrice - , si conferma ancora una volta quale realtà imprenditoriale attenta alle esigenze del territorio, attraverso anche una serie di iniziative che coinvolgono lettori, curiosi e appassionati, ad esempio, di enogastronomia, così come accade con le serate a tema. Ed è ancora più importante sottolineare come nello specifico, ma in genere per ogni libreria, lo scopo sia proprio quello di creare una sorta di cenacolo dove si incrocino uomini di cultura, docenti, lettori, che possano stabilire un dialogo sia con il libraio che fra di loro. La libreria non è un semplice negozio di libri. Se in questo nuovo ambiente c'è anche la possibilità di sostare, sarà ancora più agevole scambiare opinioni e confrontarsi ». Antonella Lippo La nuova sala di «Liberrima» dedicata ai saggi

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Angeli e linee armoniose nel gioiello medievale riscoperto dall'Università (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

LA NOSTRA CITTA' pag. 18 Angeli e linee armoniose nel gioiello medievale riscoperto dall'Università E' tra le strutture religiose più antiche della città a cura di GRAZIANO GRUPPIONI SANT' AGNESE è da annoverare tra le più antiche chiese di Ferrara, ciò lo si deduce da un documento menzionato dal Guarini del 20 dicembre 1159 nel quale, questa chiesa, è citata come sede di una comunità monastica benedettina fondata intorno all'anno mille. Sorge nell'angolo fra via delle Scienze e vicolo del Carbone, la si raggiunge facilmente dal centro, percorrendo via Mazzini e via delle Scienze. Chi parcheggia in pazza Travaglio o piazzale Kennedy la raggiunge imboccando via delle Scienze da piazza Verdi. Il Medri la dice fondata dall'Abbazio di Pomposa e ricorda che godette del privilegio di parrocchia dalle sue origini fino al 1806. Sant'Agnese visse un periodo molto florido nel Medio Evo, da lei prese il nome una delle porte della città e la strada che comprendeva le odierne via delle Scienze e via Terranuova terminante in un punto detto Terraglio di Sant'Agnese. Da antiche carte risulta che in questo spiazzo vi esisteva una torre che a detta sempre del Medri fu demolita intorno al 1750. La chiesa subisce un ampliamento nei primi anni del 400 ma nulla ci è dato sapere del convento che alloggiava la comunità benedettina citata dal Guarini. Nel 1520, riferisce lo Scalabrini, Sant'Agnese divenne un priorato di potestà dei duchi d'Este e siccome rimase parrocchia le venne affidato un vicario eletto dai vescovi di Ferrara. Il vicariato fu istituito per merito di Francesco Maria Canani medico del cardinale Luigi d'Este, tesoriere della Cattedrale e rettore di questa chiesa nel 1574. VANTO DELLA CHIESA di Sant'Agnese è l'aver avuto come priore uno degli storici più importanti d'Italia, un sacerdote virtuoso che onorò il clero: Ludovico Antonio Muratori. Gli conferì il priorato il duca di Modena nel 1711 e il Muratori vi rimase fino al 1750 anno di sua morte. Egli si impegnò in opere di restauro e risanamento inoltre donò alla chiesa, per l'altar maggiore, una pala raffigurante Santa Agnese dipinta da Gian Paolo Marescotti, un ferrarese formatosi alla scuola dello Scarsellino che in quel periodo lavorava a Modena nella bottega di Ludovico Lana. Sul finire del settecento don Pietro Levanti di famiglia nobile ed agiata, diede inizio alla trasformazione interna della chiesa su disegno dell'architetto Francesco Azzolini, noto estimatore e geniale seguace del Vanvitelli, ma a causa della morte del sacerdote l'opera non andò oltre l'abside. Con l'avvento napoleonico e la drastica riforma del 1806 che ridusse i luoghi di culto in città, da diciotto a otto, Sant'Agnese fu tra le chiese soppresse e i suoi fedeli furono inglobati dalla parrocchia di San Gregorio. Grazie alla congregazione degli artieri e dei mercanti, la chiesa rimasta senza ufficiatura dopo pochi mesi di inattività riprese ad avere le sue funzioni. ATTINGENDO dal Medri apprendiamo che nel 1842 ebbe inizio un riatto di tutta la chiesa e che nel soffitto vi lavorarono Francesco Migliari e Gaetano Domenichini che dipinsero la Santissima trinità in gloria', nel tondo centrale; i medaglioni con i quattro evangelisti alle pareti, la Madonna tra gli angeli e il martirio di Sant'Agnese. Nel 1927 fu affidato al professor Luigi Guerresi l'incarico di affrescare tutto l'interno della chiesa e il complesso parve risorgere. Il monumento così come si presenta esternamente lo si deve al restauro compiuto nel 1936 che ridiede all'edificio le armoniose linee quattrocentesche e i bei cotti ornamentali del passato. Sant'Agnese ebbe l'onore di assurgere al rango di chiesa dell'Università, monsignor Ruggero Bovelli concedette il primo altare a destra, rispetto l'ingresso, sul quale si erge la statua della Madonna. Ai lati di questo altare settecentesco vennero collocate due lapidi che ricordavano gli studenti caduti nella guerra 1915-1918. Col trasferimento della sede universitaria da palazzo Paradiso ad altra sito la chiesa di Sant'Agnese perse il grado di chiesa dell'Università. Non ci è dato sapere se in antichità la chiesa fosse corredata di opere artistiche di pregio. Il Barotti e lo Scalabrini accennano a poche e modestissime tele del sei settecento collocate alle pareti di cui un anonimo settecentista raffigurante i Santi Ignazio e Francesco Severio, una Madonna del buon amore del ferrarese Scipione Azzi, 4 ovali in buone cornici dorate con San Giorgio e Santa Margherita da Cortona, il Sacro cuore e l'Addolorata, tutti di Gaetano Domenichini. Il Medri nel suo volume Chiese di Ferrara nella cerchia antica' conclude così il discorso sulla storia della chiesa di Sant'Agnese: sopra la porta maggiore si vede una tela rotonda di ignoto pittore del XVIII secolo che rappresenta il buon pastore nell'atto di accogliere la pecorella smarrita. Di ottimo pregio le due ancone lignee settecentesche restaurate nel 1936. In tale anno, perché la chiesa avesse a sostenere degnamente il suo grado di chiesa Universitaria furono restaurati anche i postergali, pure settecenteschi delle pareti e anche l'altar maggiore venne debitamente rimesso a nuovo Il modesto campanile, arcaico nella parte interiore, ha la cella campanaria coeva al rifacimento, o ampliamento, quattrocentesco della chiesa. Nel fianco della chiesa in prossimità della facciata, a cura della Ferrariae Decus, nel 1936 fu collocata una lapide, in cui si legge: «Questa chiesa dedicata a S. Agnese eretta dall'Abbazia di Pomposa e da quei monaci benedettini, officiata sino al secolo XVI si gloria del nome di Ludovico Antonio Muratori cui venne concessa in priorato nel 1711 dalla Casa d'Este che ne era divenuta patrona» Ultimo priore di S. Agnese è stato il nostro illustre Mons. Canonico professor Dante Balboni, cameriere segreto di Sua Santità, assistente alla Biblioteca Vaticana e Docente di Sacra Liturgia.

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Elezioni: Università e Comune, voto sovrapposto (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto - PADOVA - sezione: PADOVA2A - data: 2009-03-15 num: - pag: 10 categoria: REDAZIONALE Il decano «Il rischio delle urne congiunte: interazioni e riflessi reciproci che in realtà andrebbero evitati» Elezioni: Università e Comune, voto sovrapposto Il professor Berti lancia l'allarme sulla contemporaneità delle due consultazioni PADOVA – Figuriamoci se potrà mai farsi spaventare, lui che è in cattedra dal 1965. Però Enrico Berti, che da decano dei professori del Bo sarà chiamato a convocare le elezioni del Rettore (lo aveva già fatto anche quattro anni fa quando divenne Magnifico Vincenzo Milanesi), ha l'aria un po' crucciata. «La questione è spinosa», sussurra il docente. Il problema? Quest'anno le consultazioni accademiche, che secondo i termini dello statuto dovranno essere fissate nel mese di giugno, rischiano di sovrapporsi a quelle amministrative, in programma il 6 e 7 dello stesso mese. «Non è una questione di poco conto – sottolinea il docente - : tra le due votazioni potrebbero riscontrarsi interazioni e riflessi reciproci, che in linea teorica andrebbero evitati. Ma per questo motivo ancora non è stato possibile stabilire la data giusta per le nostre votazioni ». Sul punto, in effetti, il nuovo regolamento dell'Università, approvato nel febbraio dello scorso anno, non lascia molto spazio di manovra. «La convocazione del corpo elettorale – dice infatti l'articolo 11, del Titolo secondo, Capo primo, Sezione prima dello Statuto di Ateneo – è effettuata dal Decano almeno quaranta giorni prima della data stabilita per le votazioni, che devono aver luogo nel corso del quarto mese antecedente la scadenza del mandato del Rettore in carica ». E siccome il mandato di Milanesi scade il prossimo 30 settembre, secondo i calcoli del professore non ci si potrà spingere, per la fissazione della data, prima del 30 maggio (a meno di clamorose deroghe allo statuto). E dunque? «Mi sento di escludere che la consultazione accademica avvenga nella prima settimana di giugno: sarebbe troppo a ridosso di quella per il sindaco – ribadisce Berti - . Ma a questo punto potrei optare per l'ultima settimana del mese, anche se prima dovrò consultarmi con il rettore in carica e con gli altri eventuali candidati». E a proposito di questi ultimi: nonostante le voci che circolano, sul tavolo del Decano non è giunta ancora nessuna candidatura ufficiale. «Chi vuole presentarsi deve farlo mandandomi per posta una comunicazione scritta – puntualizza il filosofo - . Anche se per questo c'è tempo: il limite è quello del quindicesimo giorno antecedente le elezioni ». E il primo che farà recapitare la missiva al Decano potrebbe essere il professor Giuseppe Zaccaria, ordinario di Teoria generale del diritto e dal 2002 Prorettore vicario di Milanesi, che domani mattina presenterà ufficialmente la sua candidatura nel corso di una conferenza stampa. I suoi contendenti non si sono ancora esposti formalmente, tuttavia sono già noti: il primo è Giorgio Palù, ordinario di Microbiologia e Preside della facoltà di Medicina (colui che presenziò come unico rappresentante dell'Università al contestato convegno di monsignor Rino Fisichella al Bo); il secondo è Giovanni Bittante, ordinario di Zootecnia generale e già preside della facoltà di Agraria (che raccoglierà anche i voti di Paolo Tenti, docente di ingegneria che però si è ritirato dalla corsa). Nei prossimi giorni tutti i canditati usciranno definitivamente allo scoperto e comincerà la corsa. «Una volta era tutto più semplice – chiude col sorriso il professor Berti, allievo di Marino Gentile e tra i più grandi studiosi di Aristotele - : quarant'anni fa ci chiudevamo tutti in un'unica stanza e decidevamo. Certo, eravamo molti meno, ma forse c'erano anche meno liti ». Giovanni Viafora Il decano Il professor Enrico Berti, in cattedra dal 1965

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<La Sapienza in mano agli estremisti> (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - ROMA - sezione: Cronaca di Roma - data: 2009-03-15 num: - pag: 2 categoria: REDAZIONALE La polemica Il rettore: «La nostra è un'università tollerante. E poi non esistono solo i moderati» «La Sapienza in mano agli estremisti» Alemanno attacca e Frati replica: stanno pure in Comune, come Alzetta Per il sindaco nella Sapienza gli estremisti sono intollerabili. Il rettore: «L'ateneo è aperto e tollerante» «Nell'università La Sapienza di Roma, che è la più grande d'Europa, ancora oggi quando devono andare a parlare il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il sindaco di Roma o persino il Papa, c'è un gruppo di estremisti che si permette di dire che non possono parlare. è un dato intollerabile». L'affondo del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, è avvenuto ieri nel corso del suo intervento al congresso provinciale di An dal titolo «La forza di Roma del Popolo delle libertà ». I vertici dell'ateneo, però, mostrano più tolleranza rispetto al sindaco: «La Sapienza oggi è un'università totalmente aperta e tollerante commenta il rettore, Luigi Frati - . Gli intolleranti? Tocca conviverci, ma del resto gli estremisti sono in tutta la società, sono in Consiglio comunale, come Andrea Alzetta, che vorrebbe occupare le case al di fuori di ogni legge, e sono perfino nel Parlamento europeo. L'importante è che l'università è rappresentata dal rettore, dal Consiglio di amministrazione e dal Senato accademico, come Roma è rappresentata dal sindaco e dalla sua giunta. E comunque Fini è venuto qualche settimana fa alla Sapienza ed ha parlato liberamente... ». Poi il rettore fa due conti: «Su 135 mila studenti e 5 mila tra professori e ricercatori se ci fossero una cinquantina di intolleranti sarebbero meno dell'1 per cento, un dato che non deve certo fare gridare allo scandalo». Dopo avere sottolineato di non voler fare «alcuna polemica con Alemanno», Frati aggiunge: «Non si può pensare che ci siano solo i moderati: dobbiamo prendere atto del fatto che ci sono ancora quelli che giocano a fare la rivoluzione, ma per fortuna il muro di Berlino è caduto parecchio tempo fa e i guardiani della rivoluzione alla Sapienza non esistono». Tra la fine del 2007 e il gennaio 2008 una sessantina di docenti dell'ateneo ed i collettivi studenteschi protestarono per settimane contro la visita di Papa Ratzinger in occasione dell'inaugurazione ufficiale del 705Ë? anniversario della Sapienza. L'onda di rivolta contro la visita del Pontefice si è poi allargata a docenti, ricercatori e dottorandi di tutta Italia che hanno raccolto 1.479 firme a favore della «laicità» e del «diritto al dissenso». Benedetto XVI, visto il clima ostile, ritenne «opportuno soprassedere all'evento». Quando viene ricordato a Frati che un anno fa il Papa non andò alla Sapienza, il magnifico osserva: «Ma all'epoca il rettore non ero mica io e poi alcuni dei docenti che firmarono quell'appello, penso al direttore del dipartimento di Fisica, Giancarlo Ruocco, hanno fatto marcia indietro». Ruocco, secondo il rettore, avrebbe detto di non essere «contrario alla visita del Pontefice, ma al fatto che fosse prevista una sua lettura magistrale, cosa che sapevano tutti non era vera». E comunque se prima qualcuno contrario alla visita del Papa c'era e lo diceva «oggi non lo dice più nessuno - sottolinea Frati - . Oggi alla Sapienza chiunque può parlare purché rispetti la Costituzione repubblicana. Per il resto il mondo è bello perché è vario... ». Francesco Di Frischia

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Se il pittore guarda alla letteratura (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Cultura - data: 2009-03-15 num: - pag: 37 categoria: REDAZIONALE Presenze Milano: una quarantina di lavori di Fabio RodrÍguez Amaya alla Fondazione Mudima Se il pittore guarda alla letteratura Ma anche ad aspetti narrativi e architetture di Hopper e Bacon di SEBASTIANO GRASSO H anno impiegato una decina d'anni i personaggi di Amaya (Fabio RodrÍguez Amaya: Bogotà, 1950) ad uscire dall'ombra. Adesso, invece, sembra che vogliano uscire dal quadro. Basta vederne i passaggi, seguirne i mutamenti, captarne le trasformazioni. Captarne, sì. Perché soprattutto nei dipinti del 2000 e dei primi anni a seguire, solo sedendosi davanti ad essi e fissandoli per qualche tempo, era possibile vedere man mano emergere le figure da un bosco policromo, dove le larghe pennellate erano simili a grandi foglie che avrebbero fatto la felicità degli espressionisti astratti americani. Ecco una quarantina di lavori, dal 2000 al 2008, divisi in gruppi omogenei: il passaggio alla Grande soglia, il sipario strappato, il gioco degli specchi e il viaggio dantesco. Nell'ultimo triennio, l'immagine sembra essere diventata più evidente. Ma solo in parte. Totalmente cambiata, invece, la «cornice», la geometria all'interno della quale adesso viene situato il dipinto. L'impasto del colore ha conservato la sua consistenza, i suoi grovigli, quel senso del mistero che lo ha sempre contraddistinto. Ma l'elemento più consistente riguarda il rapporto di Amaya con la letteratura. Non che prima non ci fosse, solo che era appena accennato, sotteso, abbozzato. Una volta, l'artista ne scandagliava le occasioni, ne saggiava le possibilità, tenendo conto, naturalmente, anche della sua vocazione di scrittore e di studioso soprattutto di autori di lingua spagnola. Il gioco degli specchi, per esempio, nasce dall'argentino Jorge Luis Borges, cui Amaya ha dedicato il saggio Per speculum in aenigmate. I suoi cieli notturni, invece, si rifanno al messicano Octavio Paz. Fiducia nella finestra e Lei, che vibra che fatica sono tratti da due versi del peruviano César Valleio. Verso la luce è dedicato a Cecità di José Saramago; Miraggio notturno al cubano Pablo Armando FernÁndez, Del mais a Uomini di mais di Miguel Angel Asturias; Tritico degli araldi all'italo-greco Alfredo Antonaros; Tritico dell'esilio all'editore messicano Jesùs Anaya. Dal 1975, Amaya vive in Italia, dove insegna all'università di Bergamo. Poteva, allora, restare insensibile al fascino di Dante? Da qui, un ciclo di tre lavori per l'Inferno e un paio di tavole per il Purgatorio. In Paradiso non vuole andarci: bisogna capirlo. Lavori dell'ultimo decennio, s'è detto. L'avventura artistica di Amaya comincia a sedici anni. Il «sacro» fuoco che attraversa le vene di tutti i ragazzi della sua età fa sì che egli sia tra i fondatori del «Grupo Marasmo» (con relativo manifesto, naturalmente, ). All'università, sceglie la facoltà di Arte. A 18 anni, la prima esposizione. Segue un periodo di febbrile attività: partecipazione a mostre, viaggi, pubblicazioni di cartelle d'arte, firme di lettere di protesta contro manifestazioni ufficiali, ecc. ecc. Una volta approdato in Italia, Amaya si specializza in semiologia al Dams di Bologna. Vive a Milano. Nell'80, è presente nel padiglione della Colombia alla Biennale di Venezia. Segue un'intensa attività di docente universitario, saggista e, non ultima, di pittore. La tradizione italiana aiuta. L'arte europea gli soffia dietro gli orecchi. Sia per lavoro che per diletto, narrativa e poesia riempiono le sue giornate. E nasce proprio da qui la simbiosi fra pittura e letteratura. Così, d'un tratto, ci si accorge che per certe prospettive o addirittura per certe strutture architettoniche, Amaya da un lato guarda a Caravaggio e VelÁzquez ( Narciso); dall'altro ad Hopper e Bacon (di cui riprende le Crocifissioni, anche se il suo soggetto è una donna). Ma, cosa piuttosto insolita e curiosa, solo su quanto le opere di questi quattro artisti hanno di strettamente letterario. FABIO RODRÍGUEZ AMAYA Milano, Fondazione Mudima, sino al 10 aprile. Tel. 02/29409633 Fabio RodrÍguez Amaya: «Fiducia nella finestra» (2008), esposto alla Mudima di Milano

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Sono tanti i buoni motivi per conservare il sorriso (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Salute - data: 2009-03-15 num: - pag: 53 categoria: REDAZIONALE Igiene orale Gli studi lo confermano: la malattia parodontale è correlata a molti altri problemi di salute Sono tanti i buoni motivi per conservare il sorriso è ormai certo che la malattia parodontale, l'infezione dei tessuti di sostegno dei denti di cui soffrono circa 8 milioni di italiani, non rovina solo il sorriso. Da tempo si è scoperta la relazione fra la salute dei denti e quella del cuore e fra malattia parodontale e diabete. Ma avere una bocca sana aiuta a evitare anche altri disturbi: dalle malattie reumatiche a quelle renali, fino a problemi ostetrici, in particolare al rischio di concludere una gravidanza con un parto prima del termine. Un intreccio di rapporti di cui si è parlato al recente Congresso internazionale della Società italiana di parodontologia. «La frequenza con cui colpisce i diabetici è tale che la parodontite è stata definita "la sesta complicanza del diabete — sottolinea Antonio Carrassi, presidente del corso di laurea in Odontoiatria e protesi dentale dell'Università di Milano —. In effetti, si stima che per un diabetico il rischio di ammalarsi di parodontite sia circa tre volte superiore rispetto alla popolazione normale, fatto che impone all'odontoiatra di seguire questi pazienti con particolare attenzione». A sua volta, la presenza di una malattia parodontale in un diabetico sembra influire negativamente sul controllo della glicemia. Ciò dipenderebbe dal passaggio dalla bocca al sangue di sostanze coinvolte nell'infiammazione, un meccanismo che sta alla base anche dei rapporti fra la parodontite e le altre malattie. «L'aumento del carico infiammatorio globale collabora con altri fattori nell'aumentare la resistenza dell'organismo all'insulina» precisa Carrassi . Da qui l'idea che curando i denti si possa migliorare anche il diabete. «Gli studi più recenti indicano che un controllo della malattia parodontale consente un miglior controllo dei livelli glicemici e quindi del diabete» aggiunge l'esperto. Anche sul fronte delle malattie cardiache si sta cercando di verificare gli eventuali effetti favorevoli del trattamento della parodontite. Una delle osservazioni più interessanti è relativa alla proteina C reattiva, un marker di infiammazione considerato anche un indicatore di rischio cardiovascolare, i cui livelli sono più elevati nei pazienti con malattia parodontale. «Una cura della malattia parodontale si traduce in una diminuzione di questo marcatore — ricorda Massimo de Sanctis, docente di parodontologia dell'Università di Siena —. Pazienti con severa malattia parodontale sono stati sottoposti alla rimozione dei batteri dalla superficie dei denti: dopo 2 e 6 mesi i soggetti sono stati sottoposti a un controllo di alcuni parametri infiammatori». La cura della malattia parodontale aveva permesso di diminuire i valori di proteina C in misura analoga a quella ottenibile con la somministrazione di una statina, farmaco usato per ridurre il colesterolo. Altre novità riguardano il parto pretermine. «In base agli studi sembra probabile una correlazione con la parodontite» precisa Pierpaolo Cortellini, Past President della Federazione europea di paradontologia. Va detto però che il rapporto con la malattia parodontale è emerso in particolare dagli studi condotti nei Paesi poveri, dove sia i parti pretermine, sia la malattia parodontale sono più frequenti. Franco Marchetti

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Roboetica (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Salute - data: 2009-03-15 num: - pag: 50 categoria: REDAZIONALE Roboetica Stimolazioni cerebrali, bioibridi, microchip: quali sono i limiti? Quarantamila impianti nel mondo, ottocento in Italia. Da quando nel 1993 Alim-Louis Benabid, a Grenoble, dimostrò che minuscoli cateteri incuneati nella profondità del cervello hanno la meglio sul tremore e i bizzarri movimenti involontari del Parkinson, la metodica è letteralmente «esplosa». Buoni risultati, affrancamento dai farmaci, ma anche la comparsa e il ripetersi di uno strano fenomeno: dopo l'impianto la personalità cambia, talvolta ad un punto tale da mettere in crisi le relazioni familiari. «Il fenomeno è ben documentato — informa Gianni Pezzoli, direttore del centro Parkinson degli istituti clinici di perfezionamento di Milano — . Nel 20-30 per cento dei malati che si sottopongono alla stimolazione cerebrale profonda (questo il nome della tecnica, ndr) si manifesta una forma di apatia, un calo di vitalità generalizzato, e si abbassa il tono della voce, in alcuni casi fino al bisbiglio. La causa? Forse è la presenza del catetere nel cervello, forse è la sospensione di farmaci che hanno effetti simili a quelli della cocaina. Non si sa». Un beneficio importante ottenuto ad un prezzo «esistenziale » alto, talvolta altissimo (fra queste persone non sono infrequenti i suicidi). Prezzo da tenere ben presente ora che le applicazioni della metodica si stanno allargando a macchia d'olio, dall'epilessia alla depressione, dalla cefalea ai cali di memoria, fino all'ultima, gli attacchi di panico. Lo sottolinea sulla rivista Nature Jens Clausen, dell'istituto di etica e di storia della medicina dell'università di Tubinga. Ricordando che questi «bioibridi » stanno suscitando reazioni inimmaginabili vent'anni fa proprio fra i potenziali «clienti ». Lo dimostra la crescente resistenza nei confronti dei sofisticatissimi impianti cocleari, che nel mondo hanno ridato l'udito a più 100.000 persone, da parte di molti sordi. Allineati sulle posizioni della filosofa Anita Silvers, dell'università della California a San Francisco, che, disabile a sua volta, condanna la «tirannia della normalità » in nome della quale tutti i diversi sono inferiori e infelici. «Fece discutere nel 2002 il caso di due lesbiche americane. Sorde, per due volte scelsero come donatore di sperma per i bimbi avuti con la fecondazione in vitro un amico con lo stesso handicap, per maggiore sicurezza con cinque generazioni di non udenti nell'albero genealogico. Le donne volevano dimo-strare, fino alla parodia, che la sordità non è una condizione di inferiorità — racconta Andrea Boggio, esperto di bioetica della Bryant university di Providence, negli Stati Uniti — . D'altro canto le neuroprotesi pongono problemi anche sul fronte dell'identità. La funzione che ti fa svolgere la "macchina" è tua oppure appartiene al biobrido con cui convivi? Siamo portati a pensare che l'identità umana sia quella dominante, ma...». Luca Marini, docente di diritto internazionale all'università La Sapienza di Roma e vicepresidente del Comitato nazionale per la bioetica che sulla roboetica ha creato un gruppo di studio aggiunge: «Non è irragionevole immaginare che in futuro si arrivi al potenziamento delle capacità cerebrali dell'uomo, il cosiddetto enhancement, che unitamente alle nanotecnologie e alle neuroscienze può gettare le basi per una condizione che alcuni definiscono "post-umana"». Scenario non così ipotetico: John Donoghue, neuroscienziato della Brown university, è riuscito a tradurre in realtà l'idea che si possano compiere azioni con la «forza» del pensiero. Un microchip impiantato nel cervello rileva impulsi che un processore traduce in comandi per il cursore del computer: il risultato, già realtà per un piccolo numero di tetraplegici (il primo caso pubblicato su Nature nel 2006), è la possibilità di spedire una email o di giocare con un videogame. Tutto il sistema ha un nome suggestivo, BrainGate, letteralmente «porta» per il cervello. «Questi dispositivi possono aprire la strada a forme di controllo del tutto nuove che porranno il problema della "privacy cerebrale" — continua Marini — . Sono convinto che la robotica debba essere al centro di un dibattito sull'etica "del nuovo", al di fuori degli schieramenti politici». «La ricerca comunque deve andare avanti — conclude Piergiorgio Strata, direttore scientifico del Brain research institute Rita Levi Montalcini di Roma — ; fermo restando che al primo posto ci deve essere il pieno consenso, il più possibile "informato", di chi si sottopone a queste sperimentazioni». Franca Porciani

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Pollini meno fastidiosi se li prendi di punta (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Salute - data: 2009-03-15 num: - pag: 54 categoria: REDAZIONALE Allergie L'agopuntura sembra potenziare l'effetto delle normali terapie farmacologiche Pollini meno fastidiosi se li prendi di punta Con la primavera alle porte, la nutrita schiera degli allergici ai pollini comincia a preoccuparsi e qualcuno anche a prendere i primi provvedimenti contro gli starnuti. Un problema che riguarda 32 milioni di persone in tutta Europa e oltre 3 milioni di italiani con sintomi concomitanti di asma e rinite allergica. Accanto a chi utilizza immunoterapia, antistaminici, spray nasali e colliri specifici, c'è anche chi ricorre all' agopuntura. Secondo un recente studio tedesco, pubblicato sull'American Journal of Epidemiology, circa il 19 per cento delle persone con rinite allergica fa affidamento anche sugli aghi. E l'agopuntura, aggiunta alle cure farmacologiche tradizionali, sembra effettivamente migliorare la qualità di vita di chi soffre di allergie ai pollini. Nello studio tedesco sono stati presi in considerazione 981 pazienti con raffreddore da fieno, metà dei quali ha utilizzato anche l'agopuntura: i benefici maggiori, curiosamente, li hanno avuti le donne, mentre sugli uomini gli aghi non hanno sortito grandi effetti. «Uno degli ambiti di maggiore utilizzo dell'agopuntura è rappresentato proprio dalle allergie — conferma Aldo Liguori, docente di agopuntura al Master dell'Università La Sapienza di Roma e direttore dell'Istituto Paracelso per lo studio delle medicine non convenzionali. «Questa antica tecnica cinese — chiarisce Liguori — viene utilizzata sia in fase acuta, ovvero quando si presentano i fastidiosi sintomi della rinite allergica, sia a scopo preventivo per ridurre le manifestazioni. Nel primo caso, si fanno in media 8-12 sedute, le prime ravvicinate (anche tutti i giorni, o un giorno sì e uno no) e poi settimanalmente. Se l'obiettivo è fare prevenzione, bisogna invece iniziare il trattamento almeno un mese prima dell'abituale insorgere dei sintomi. I "punti" sui quali si agisce per contrastare l'allergia possono essere diversi da persona a persona, in base anche a diagnosi differenziate; comunque, in genere, si stimola la zona del naso, il dorso delle mano - uno dei punti più studiati, la cui sollecitazione avrebbe effetti antinfiammatorio e antalgico - e le zone del torace in corrispondenza del polmone». Ma quali sono i possibili meccanismi alla base dell'azione benefica dell' agopuntura? «Sembra che gli aghi agiscano riequilibrando il sistema immunitario e abbiano anche effetti antisecretori, antinfiammatori e mucolitici — spiega Liguori —. La modulazione del sistema immunitario spiegherebbe anche perché chi usa regolarmente l'agopuntura può andare incontro, negli anni, a una riduzione della sintomatologia complessiva. Va inoltre segnalato che in alcuni casi l'associazione dell'agopuntura con le classiche cure farmacologiche permette di ridurre l'uso e il dosaggio dei medicinali». Più scettico sulle potenzialità dell' agopuntura è, invece, Giorgio Walter Canonica, presidente della Società mondiale di allergologia (World Allergy Organization) e direttore della Clinica di malattie dell'apparato respiratorio e allergologia dell'Università di Genova. «Ad oggi — puntualizza Canonica — mancano studi controllati che dimostrino in modo inequivocabile l'efficacia dell'agopuntura per la rinite allergica. Questo non esclude che gli aghi possano offrire qualche beneficio, non fosse altro per il cosiddetto effetto placebo». «Fortunatamente l'agopuntura non comporta particolari rischi, — aggiunge, però, Canonica — per cui può essere usata con relativa tranquillità, a patto però di non sostituirla a cure farmacologiche di efficacia consolidata. Per controllare la rinite allergica abbiamo oggi a disposizione diverse opzioni: dagli antistaminici di seconda generazione all'immunoterapia, che possiamo gestire in modo personalizzato in base alle caratteristiche e alle esigenze del singolo paziente ». Antonella Sparvoli Tecnica Si pungono area nasale e mani

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Perché si resiste a tutto, ma non alle <voglie> (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera - NAZIONALE - sezione: Salute - data: 2009-03-15 num: - pag: 54 categoria: REDAZIONALE Alimentazione Spiegati i meccanismi che fanno cedere alle tentazioni Perché si resiste a tutto, ma non alle «voglie» Il rimedio? Diete meno punitive e un po' di sport Desiderio irrefrenabile di dolci, o patatine? Di mezzo c'è ben più che la «gola». E si rischia anche una vera dipendenza Capita a tutti: all'improvviso si prova un forte desiderio di mangiare un certo cibo. Una "voglia" diversa dalla fame per la specificità del cibo desiderato e perché non è collegata ad un bisogno fisiologico. Purtroppo le voglie riguardano, in genere, alimenti particolarmente gratificanti grazie alla loro ricchezza di grassi e zuccheri. è quindi evidente che, se le voglie diventano troppo frequenti, possono portare a squilibri alimentari. Ma come nasce questo desiderio irrefrenabile per un certo cibo? Alcuni hanno ipotizzato che l'organismo sia spinto a desiderare certi alimenti per sopperire a carenze. Secondo uno studio pubblicato da Physiology and Behavior potrebbero essere le diete eccessivamente restrittive e monotone a scatenarle. Ma le voglie possono essere favorite anche dall'abitudine a mangiare cibi appaganti (come il cioccolato) in risposta allo stimolo della fame. E possono essere influenzate dall'età (diminuiscono con gli anni) e dalle variazioni ormonali: sono più frequenti nel periodo premestruale e in gravidanza, anche se in questo caso la diversa sensibilità a sapori e odori potrebbe essere uno dei fattori coinvolti. Un'altra differenza, rilevata da uno studio su International Journal of Eating Disorders, riguarda le emozioni che scatenano la voglia di certi cibi: nelle donne sono più spesso quelle negative, come la noia o la tristezza, mentre negli uomini sono le emozioni positive, come la contentezza, a stimolare il desiderio di particolari alimenti. Le donne tendono anche a rispondere con un giudizio negativo alle loro "voglie", mentre gli uomini si danno più facilmente il "permesso" di soddisfarle. «Oltre a questo — ricorda Alessandra Mauri, docente di psicologia della salute dell'Università di Padova — altri elementi possono favorire i "desideri" alimentari. Per esempio, il modo in cui impariamo a rispondere alle emozioni usando il cibo (il cioccolato, o le torte per rispondere al bisogno di dolcezza) oppure la sensibilità ai messaggi della moda, che vuole la donna magra e porta a restrizioni che creano esperienze fallimentari di controllo del corpo e del cibo». Ma il cibo può anche dare una vera e propria forma di " dipendenza"? Un articolo, appena pubblicato da The Journal of Nutrition, sembra dare una riposta affermativa: certi alimenti, particolarmente gradevoli, promuoverebbero comportamenti di ricerca che assomigliano a quelli caratteristici di altre forme di dipendenza. «Infatti — conferma Giuseppe Sartori, professore di neuroscienze cognitive dell'Università di Padova — esiste un sistema di gratificazione cerebrale che viene attivato ogni volta che mangiamo, o facciamo, qualcosa di piacevole. E quindi, che si tratti di cibo o di altre sostanze, i meccanismi cerebrali coinvolti sono più o meno gli stessi». Nell'articolo pubblicato su The Journal of Nutrition si sottolinea però che non sarebbe solo la gradevolezza del cibo a poter creare dipendenza, ma anche il "modo" in cui viene consumato: per esempio, alternando periodi in cui si evita del tutto quel cibo con altri in cui lo si consuma a ruota libera. Ma allora, si può dire che in situazioni particolari, la "voglia" rischia di diventare dipendenza? «Tra le due non c'è una differenza qualitativa, ma quantitativa e i meccanismi che regolano l'apprendimento ci spiegano come una "voglia", sporadica per definizione, possa assumere caratteristiche di dipendenza difficile da contrastare. Tra i molteplici fattori che facilitano questo cambiamento quantitativo ci sono: la disponibilità e l'accesso agli alimenti o, al contrario, lo sforzo che viene richiesto per procurarseli e l'attenzione che si dà alla questione "cibo"». Che cosa fare per riuscire a gestire le "voglie"? «Innanzitutto — risponde Alessandra Mauri — impariamo a non trattare i nostri desideri come fossero nemici e proviamo a leggere, dietro alla voglia, il vero bisogno che il corpo, nostro alleato da sempre, ci comunica. Concediamoci un cioccolatino, ma cerchiamo anche qualcosa di più adeguato del cibo per soddisfare i nostri desideri». Ci sono però anche dei piccoli trucchi. Per esempio, fare pasti equilibrati, non dividere gli alimenti in buoni e cattivi, non restare a digiuno a lungo, tenere a portata di mano snack salutari e fare esercizio: un recente studio ci dice che una camminata a passo svelto, di 15 minuti, può frenare la voglia di cioccolato. Carla Favaro nutrizionista Severità Se una donna cede al desiderio di un cibo si sente in colpa, mentre gli uomini si danno più facilmente il permesso di esagerare

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Un uomo e una donna Oggi alle 16,15 nella sala del consiglio di Quartiere 4, in via delle Torri, ... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Firenze)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA FIRENZE pag. 30 Un uomo e una donna Oggi alle 16,15 nella sala del consiglio di Quartiere 4, in via delle Torri, ... Un uomo e una donna Oggi alle 16,15 nella sala del consiglio di Quartiere 4, in via delle Torri, a Villa Vogel, pomeriggio di poesia con melodie cubane con la partecipazione di Elvita Perez, William Perez e Isa Cosi al pianoforte. Accademia Vittorio Alfieri Oggi alle 16 a Villa Arrivabene, piazza Alberti 1/a. è in programma l'iniziativa "Poco prima di primavera" con ingresso libero. Sarà un incontro con i poeti dell'Accademia Vittorio Alfieri, organizzato dal Quartiere 2 e dall'Accademia. I poeti proporranno un recital di poesie d'amore di autori italiani di tutti i tempi. "Poco prima di primavera" è un appuntamento tradizionale dei letterati dell'Accademia Alfieri che coinvolgeranno gli ascoltatori in giochi di rime e strofe. America Latina Domani alle 21, al Circolo Vie Nuove, viale Giannotti, tavola rotonda sul tema «L'America Latina nel contesto internazionale». Insieme a Giampaolo Calchi Novati, docente dell'Università di Pavia, ci saranno Bruno D'Avanzo, direttore del Centro Orientamento America Latina, e i giornalisti Maurizio Matteuzzi e Maurizio Chierici. Misurare il progresso Domani alle 14,30 all'Istituto degli Innocenti, piazza Santissima Annunziata, tavola rotonda sul tema. «Misurare il progesso della società». Partecipano: Enrico Giovannini, responsabile statistiche dell'Ocse; Alessandra Maggi, presidente dell'Istituto degli Innocenti; Anna Maria Bertazzoni, direttrice dell'Istituto degli Innocenti; Andrea Spini, direttore del Dipartimento di Studi Sociali, università di Firenze ; Leonardo Morlino, professore di Scienza della Politica Istituto Italiano di Scienze Umane e Silvano Cacciari, Professore di Teoria e Modelli della Comunicazione dell' Università di Pisa. Careggi in musica Stamani alle 10,30 all'auditorium della Clinica Medica di Careggi (viale Morgagni, ingresso libero) concerto: «Dal Rinascimento al 900» con Marco di Manno (flauto dolce), Ingrid Schorscher (fisarmonica). Musiche Musiche di Ortiz, Del Uncina, Susato, Bach, Vecchi. Simonetta Agnello Domani alle 18 alla Feltrinelli di via de' Cerretani incontro con Simonetta Agnello Hornby che presenta: «Siamo una famiglia felice e normale. Ha capito? Felice e normale». Interviene Margherita Ghilardi Proposte di primavera Alla Galleria d'arte "Spagna" in via Verdi 32/R si è aperta la mostra collettiva "Alcune proposte di primavera". Fino al 15 aprile. Cena astronomica «Cena astronomica» venerdì al Grand Hotel, in piazza Ognissanti, a favore del Comitato otscano dell'Airc. Parteciperanno l'astrofisico Claudio Chiuderi e l'astrologa Alice Pazzi. Interverrà la scrittrice Antonella Boralevi (foto). Info: 055-217098. I gorilla dell' Uganda Venerdì alle 21,30 al Circolo Arci "La Costituzione" via Gramsci 560 a Quinto Basso, Sesto, l'Angolo dell'avventura presenta: "I gorilla dell' Uganda" video proiezione e dibattito da un viaggio di Fredi Gazzoni. Ingresso libero.

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i ponti, calcoli e architettura (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 44 - Giorno/Notte I ponti, calcoli e architettura Un manuale ne svela la complessità e i segreti E' l'unico elemento che mette ordine nel paesaggio di Alessandra Artale A Venezia con l'apertura del quarto ponte sul Canal Grande si è arrivati a quota 410: grandi e piccoli, belli e brutti, ma tutti necessari e capaci di rendere una città assolutamente particolare dal punto di vista urbanistico. E «De pontibus. Un manuale per la costruzione dei ponti» (Edizioni Il Sole 24 Ore, 35 euro) a cura di Sa a Dobricic docente all'Università di Nova Gorica ed Enzo Siviero docente allo Iuav, che sarà presentato domani alle 17.30 all'Ateneo Veneto da Franco Pianon, Amerigo Restucci e Marco Di Giandomenico, è proprio un moderno manuale che supera le caratteristiche di un trattato, con un disegno generale per comprendere il ruolo del ponte oggi, non solo nell'architettura ma anche nel paesaggio. Il ponte moderno infatti è una delle poche opere che non ha mai un senso come elemento a se stante, caratteristica questa tipica dell'architettura contemporanea dove tutti gli edifici non sono mai pensati nel contesto. Il ponte invece mette in ordine il paesaggio perché è contemporaneamente passaggio e luogo e non è più elemento isolato in quanto acquista un valore ambientale. I tanti studiosi che hanno scritto nel volume, pensano al ponte a tutto tondo, come scultura, come architettura e come linguaggio. Non manca neppure una visione semiotica, ossia lo studio del rapporto tra segno e significato: il ponte può essere un segno unificante, a volte invece segna una frattura come sopra una dogana dove appare come momento di crisi perché si passa da uno stato all'altro, altre volte è un segno di continuità, altre volte ancora è un luogo, come i ponti di Rialto o ponte Vecchio a Firenze dove i negozi continuano e non ci si accorge neanche di passare da una parte all'altra della città. Non poteva mancare il nuovo ponte di Calatrava, dove le parti più importanti sono le «sculture» alla base del ponte perché per il resto è un filo, non è strallato, ossia sostenuto dall'alto con dei cavi, e la sua invenzione è stata quella di pensarlo come una mensola. Cugina, se così si può dire, del ponte è la passerella, che a prima vista appare simile ma in realtà è profondamente differente. Il ponte appoggia a terra, perciò ha una statica, un calcolo, una concezione del tener su, la passerella invece è la continuità della liana, come i ponti tibetani.

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nuova porta nord, il futuro della città (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

San Donà. Incontro a Venezia del sindaco per rilanciare il progetto «Nuova Porta Nord, il futuro della città» La Zaccariotto cerca di coinvolgere Provincia, istituto della Pietà e Atvo SAN DONA'. Porta Nord, la Zaccariotto va in Provincia per gettare le basi del futuro ingresso alla città e la nuova zona fieristica. Il sindaco Donà si è recato a Venezia per discutere con il presidente della Provincia, Davide Zoggia, quindi l'istituto della Pietà e i vertici dell'Atvo, azienda trasporti del Veneto Orientale. Tre soggetti che sono proprietari a vario titolo di aree in questa zona. Non sarà solo la nuova zona fiera, con mega-padiglioni espositivi, ma anche stazione dei treni e autobus, zona residenziale, aree verdi e chi più ne ha più ne metta. «Questa mia visita - spiega il sindaco - serve per far diventare i vari soggetti coinvolti quali soggetti compartecipi della operazione immobiliare nella creazione di un fondo che per la prima volta potrà essere a gestione pubblico-privata. Non saranno solo soci, dunque, ma potranno intervenire nella grande opera di riqualificazione che ci condurrà alla nuova porta Nord. E finora il loro interesse sembra essere di un certo rilievo». Il progetto, dunque, pare abbia ottenuto i consensi dei vari enti interpellati nella giornata veneziana del sindaco. Il vero rilancio della città partirebbe da qui, anche perché trasferire verso la futura area fieristica tutte le grandi attività economiche sposterebbe definitivamente il baricentro di San Donà, che vedrebbe in questa zona il cuore pulsante della futura economia del territorio. In questo contesto, si annunciano anche importanti cambiamenti. L'Atvo, ad esempio, dovrà spostare l'autostazione da piazza IV novembre all'area vicina alla futura stazione dei treni, che sorgerà poco lontano dall'attuale, ma più verso la zona fieristica. In un'unica zona pertanto avremo stazione dei treni e quella degli autobus, con l'aggiunta della viabilità di ingresso alla città dalla direzione Trieste-Portogruaro. Il Comune, inoltre, chiede che la scuola professionale Inail, provinciale, sia spostata dall'attuale sede di via Pralungo dove la riqualificazione prevede altri interventi urbanistici e di viabilità. (Giovanni Cagnassi)

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E' morto Vincenzo Buccheri docente universitario a Pavia (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

ERA NATO A SAVONAAVEVA 38 ANNI E' morto Vincenzo Buccheri docente universitario a Pavia E' morto, all'età di 38 anni, Vincenzo Buccheri, professore associato dell'ateneo di Pavia, docente dei corsi di filmologia, stilistica e retorica del cinema e storia e critica del cinema. Era nato a Savona, dove vivono la madre Graziella e la sorella Alessandra (il padre, l'architetto Gianluigi Buccheri, è scomparso una decina di anni fa), e dove tornava durante le festività. La sua carriera universitaria era iniziata con il dottorato in Linguistica applicata e linguaggi della comunicazione conseguito presso l'Università Cattolica nel 2001. La nomina a Pavia era arrivata nel 2004 come ricercatore. Dal 2006 Buccheri era professore associato. Giornalista pubblicista e critico cinematografico, aveva collaborato con «Segnocinema», di cui era redattore, ed era tra i fondatori e direttori della rivista «Brancaleone». Nel 1992 aveva vinto il Premio Adelio Ferrero per giovani saggisti di cinema. Oltre a diversi saggi sul cinema italiano dagli anni Trenta a oggi, Buccheri ha pubblicato le monografie «Joel ed Ethan Coen», «Takeshi Kitano», «Il film. Dalla sceneggiatura alla distribuzione», «Stile Cines. Studi sul cinema italiano 1930-1934». Ha realizzato cortometraggi e documentari, partecipando a due edizionidel Sacher Festival. I funerali si svolgeranno a Milano nella chiesa di Sant'Ambrogio.

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Il Suor Orsola mette l'Orientamento in mostra (sezione: Cultura)

( da "Caserta News" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 15 Marzo 2009 Il Suor Orsola mette l?Orientamento in mostra UNIVERSITà | Napoli Conoscere, far conoscere, significare, sapersi destinare, trasmettersi: sono alcuni dei temi di Sapere A(v)venire, una mostra per l'orientamento universitario promossa dall'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli in collaborazione con il PAN - Centro di Documentazione e rivolta agli alunni delle scuole medie superiori, agli studenti dei corsi di laurea di base, ai docenti, ai responsabili della funzione di orientamento e a tutti gli operatori del settore. La mostra sarà inaugurata al PAN ? Palazzo delle Arti Napoli lunedì 16 Marzo alle ore 11.00 e resterà aperta sino al 30 Marzo (apertura al pubblico dal lunedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 16, tranne il martedì). All'inaugurazione saranno presenti Francesco De Sanctis Rettore del Suor Orsola Benincasa, Nicola Oddati assessore alla cultura del Comune di Napoli, Ornella De Sanctis responsabile del coordinamento per le attività di Orientamento del Suor Orsola Benincasa, Marina Vergiani dirigente del centro di documentazione del Pan e il giovane artista contemporaneo Gianluca Vassallo autore delle opere in mostra. "E' la prima volta che un Ateneo affida ad un artista l'interpretazione della propria offerta formativa ? spiega Ornella De Sanctis, responsabile del coordinamento per le attività di Orientamento del Suor Orsola Benincasa - e il risultato di questa scelta innovativa è senz'altro molto suggestivo. Sono nate parole in versi, dense e cariche di senso, divenute poi i dieci video che costituiscono il corpus del percorso espositivo". L'iniziativa ben rappresenta, infatti, l'idea del Suor Orsola di costruire, con il suo coordinamento per le attività di Orientamento di Ateneo e i suoi servizi di orientamento, una struttura che promuova un orientamento formativo, anche attraverso la sperimentazione di nuovi linguaggi espressivi e l'incursione nel mondo delle arti. Le opere realizzate da Gianluca Vassallo hanno preso spunto dai corsi di laurea che compongono l'offerta didattica dell'Ateneo ed hanno realizzato un pre-testo per attivare una vera e propria ricerca sull'universo giovanile studentesco: una sorta di osservatorio sui giovani, una metodologia etnografica della ricerca che sappia cogliere la complessità della realtà cui si rivolge. Al termine delle visite guidate, gli operatori del servizio orientamento del Suor Orsola, infatti, inviteranno gli studenti ad una breve riflessione, svolta mediante l'elaborazione di tracce di testi e discussioni di gruppo sui temi della conoscenza, del sapere, della scelta. I testi, le immagini e gli audiovisivi che compongono la mostra e i contributi degli studenti saranno disponibili e visualizzabili sul sito dell'Ateneo, all'indirizzo www.unisob.na.it/sobgallery, per proseguire il percorso didattico e di riflessione anche dopo la visita.

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Alba: concerto di musica da camera dedicato a Mendelssohn (sezione: Cultura)

( da "Targatocn.it" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Alba: concerto di musica da camera dedicato a Mendelssohn A parere di Schumann, il compositore Mendelssohn "potrebbe, con la sua musica, rendere infedele in pochi minuti la ragazza più innamorata", scrive Nicola Davico, che si esibirà al pianoforte in duetto con il violino di Andrea Bertino, lunedì 16 marzo, alle 21, nella sala storica del Teatro Sociale di Alba. Di Felix Mendelssohn-Bartholdy eseguiranno la sonata in fa maggiore e di Fritz Kreisler, celebre violinista e compositore, la Chanson Louis XIII e Pavane. Sono trascorsi duecento anni dalla nascita dei Mendelssohn, un autore compresso in un?epoca che tanti nomi ha consegnato alla storia, ma che molto può ancora insegnare. Andrea Bertino, diplomato al Conservatorio di Milano nel 1994 sotto la guida di Ivan Krivenski è stato premiato in diversi concorsi nazionali e internazionali tra i quali il Premio speciale borsa di studio 'Emma Maria Ferraris' di Alessandria. Nel 1995 è stato vincitore della selezione intitolata a Dino Giannini 'Un violino per sognare' di Senigallia con Brodski come presidente della giuria, maestro con il quale ha proseguito gli studi. Si è inoltre perfezionato con valenti violinisti quali Vernikov e Veitzner nella scuola di Portogruaro, Ughi all?Accademia Chigiana, Shikhmurzaewa presso il Conservatorio di Stato di Mosca. Ha conseguito il diploma al corso triennale di perfezionamento all?Accademia 'Romano Romanini' di Brescia. Svolge un?intensa attività concertistica soprattutto in duo con il fratello Alberto, pianista, e con Gianfranco Pappalardo Fiumara e ha collaborato con diverse formazioni tra le quali l?Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, l?Orchestra 'Antonio Vivaldi' di Alessandria e l?Orchestra Giovanile di Torino, ricoprendo il ruolo di primo violino. L?interesse per la musica etnica e la musica contemporanea si esprime nelle sue collaborazioni con i gruppi Fairy Tales, Fianna e Apostrofo ?900. Ha registrato inoltre per varie emittenti televisive italiane e per la Radio Svizzera Italiana e attualmente è titolare della cattedra di violino presso il Civico Istituto Musicale 'Lodovico Rocca' di Alba. Nicola Davico è diplomato in pianoforte e composizione presso il Conservatorio di Torino ed è laureato in letteratura tedesca all?Università di Torino. Ha studiato inoltre all?Università delle arti di Berlino e attualmente segue il biennio superiore di composizione. Vincitore di concorsi pianistici nazionali e internazionali, ha all?attivo concerti in Italia e all?estero, collaborazioni con solisti prestigiosi e numerosi articoli e conferenze nell?ambito della musica classica, con particolare attenzione alla produzione moderna e contemporanea. Ha curato la traduzione del libro Arvo Pärt allo specchio e del volume Musiche della Corea ed è autore del saggio monografico Oltre - Robert Schneider e l?esplorazione dell?incomprensibile. È stato assistente di Enzo Restagno, direttore artistico del festival Torino Settembre Musica, al quale partecipa attivamente nelle vesti di germanista e di musicologo. Dal 2007 è docente di storia della musica e armonia presso il Civico Istituto Musicale 'Lodovico Rocca' di Alba.

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La pubblicità occulta sta per diventare legge: il commissario Montalbano ci venderà i tappeti? (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Mar 0915 La pubblicità occulta sta per diventare legge: il commissario Montalbano ci venderà i tappeti? Pubblicato da Riccardo Spiga alle 11:34 in tv e pubblicità Quelli di Striscia la notizia della ricerca della pubblicità occulta ne hanno fatto una ragione di vita e una missione, andando a colpire programmi di grande successo (vi ricordate le accuse al Maresciallo Rocca?) e volti eccellenti della televisione. Bene, è probabile che in futuro il tg satirico di Antonio Ricci dovrà trovare altri bersagli su cui indirizzare la propria vis polemica: il parlamento sta infatti per approvare le norme che permetteranno di introdurre il cosiddetto product placement nei programmi televisivi, ovvero la possibilità di inserire al centro della scena (di una fiction, un reality o quant'altro) un prodotto con il marchio bello in vista, ovviamente dietro compenso. Questo meccanismo pubblicitario esiste già nel cinema: i film americani sono pieni di richiami di questo tipo, ma anche quelli italiani più recenti: dal logo Lufthansa che domina ne "Il mio migliore nemico" di Carlo Verdone al marchio Telecom in "Notte prima degli esami oggi". Proprio a causa di un product placement all'interno del film "Caos Calmo" Striscia la notizia prese di mira Nanni Moretti, lanciando il tormentone dell'imitazione di Dario Ballantini. L'operazione promozionale era perfettamente legale, ma in effetti che Moretti giustificasse lo spot nascosto faceva sorridere, vista la sua tanto sbandierata antipatia nei confronti della réclame: in una scena di "Aprile", per esempio, se la prendeva apertamente contro i colleghi che facevano pubblicità. Certo in un mondo di loghi, insegne, etichette e marche è difficile, volendo rappresentare la realtà, girare delle scene dove non sia riconoscibile la griffe di un vestito, la casa di un'automobile o la marca di una bibita. Forse è proprio qualcosa di irrealizzabile: per cui, nell'impossibilità di proibire e controllare efficacemente, la scelta di disciplinare l'accesso al product placement sembra una decisione di buon senso. A patto che non si esageri, perché non vorremmo assistere a scene improbabili dove più che gli attori delle fiction si inquadrano i prodotti o dove i concorrenti dei reality si tappezzano i vestiti di loghi pubblicitari, manco fossero dei piloti di formula uno. Insomma vorremmo evitare di vedere il commissario Montalbano che, nel bel mezzo di un inseguimento automobilistico, ci parla della tenuta di strada dell'auto che sta guidando.

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Il piano Gelmini: un Cern italiano per attrarre cervelli Caprara (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

Nascerà in Italia sul modello del Cern e rilancerà i nostri scienziati Il ministro Gelmini: «Grande opera per attirare cervelli stranieri» Il piano per scegliere le aree di investimento, la riforma degli enti e l'assunzione di nuovi addetti Ministro Mariastella Gelmini, per alcuni lei ha dimenticato il mondo della ricerca scientifica che assieme alla pubblica istruzione e all'Università è il suo terzo compito.... «Stiamo lavorando e per giugno sarà pronto il piano nazionale della ricerca in occasione del G8». E che cosa prevede? «Stabiliamo delle priorità per trasformare la situazione di crisi in cui ci troviamo in un'opportunità di rilancio. Le risorse non sono certo ampie ma il settore, grazie anche all'intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, non ha subito tagli». Quali sono le priorità scelte? «Innanzitutto è da valorizzare il settore agroalimentare e ad esso si affiancano l'ambiente e l'energia con le cosiddette "tecnologie verdi", la biomedicina e lo spazio. In quest'ultimo abbiamo maturato alcune competenze da difendere ed esistono già sulla Penisola realtà internazionali importanti, come il centro dell'agenzia spaziale europea di Frascati impegnato proprio sulla ricerca ambientale. Dobbiamo, inoltre, ripensare la programmazione della ricerca adesso inesistente. Ogni ente ha il suo piano ma la loro somma dimostra solo una frammentazione improduttiva. Voglio arrivare ad un progetto ricerca-Paese in cui si concentrano gli interessi tenendo conto delle esigenze della realtà industriale dove i giovani troveranno lavoro». Un'impresa ardua, altre volte tentata senza grandi risultati. Lei come pensa di materializzare questa ambizione? «Attraverso una serie di interventi. Ad esempio, dobbiamo realizzare in Italia una grande infrastruttura di ricerca, come del resto ci chiede l'Unione. Un centro, per capirci, come il Cern di Ginevra, un modello a cui far riferimento per diversi motivi». Quali sarebbero? «Prima di tutto perché è un luogo dove si fa ricerca al top della conoscenza attraendo i cervelli da altri continenti. Al Cern la costruzione del nuovo acceleratore Lhc, al quale hanno dato il contributo centinaia di ricercatori italiani attraverso l'Istituto nazionale di fisica nucleare, si è rivelata la giusta via per alimentare la ricerca, creare innovazione tecnologica nelle aziende coinvolte e sviluppare conoscenze applicabili in altri settori della vita quotidiana. Dagli studi al Cern, oltre all'invenzione del Web è nata anche la nuova macchina adronica con la quale si curano a Pavia i tumori». Con che risorse, se non ci sono, può nascere una nuova grande infrastruttura di ricerca? «Recuperando fondi da piccoli progetti poco utili eliminabili e da mille accordi di programma che rispondono a necessità lontane dalla scienza. Ma vorrei pure utilizzare a tale scopo i fondi Fas gestiti dalla Presidenza del Consiglio che magari finiscono in accordi clientelari. Insomma, eliminando degli sprechi e concentrandoci in una direzione precisa evitando di moltiplicare inutilmente le iniziative». Ma quali sono per lei i problemi più gravi della ricerca italiana: i fondi scarsi, il ridotto numero dei cervelli, le infrastrutture inadeguate... «Certo, senza soldi è difficile lavorare, ma già nei finanziamenti attuali esistono margini in cui si possono effettuare degli interventi e rendere più efficaci le disponibilità. Ma più necessario ancora è gestire con managerialità. Entro dicembre completeremo il riordino degli enti di ricerca proprio per arrivare ad una migliore gestione e valorizzare i buoni cervelli che oggi sono mortificati e sono numerosi». I cervelli appunto. Esiste una differenza abissale nel numero con altri Paesi europei. Che cosa intende fare? «Intanto con il recente decreto abbiamo creato quattromila nuovi posti per ricercatore che sono slegati dalla sistemazione dei precari. E non è poco, per cominciare». E i conti con i precari, come li fa. Lavorare in questa condizione non aiuta certo l'entusiasmo. E poi è un'esercito ormai? «Infatti, tra università e ricerca, non sappiamo nemmeno noi quanti siano. Per questo abbiamo avviato un censimento al fine di avere una fotografia precisa della realtà sulla quale incidere. Certo è che con la mancata approvazione della "norma dei 40 anni" si è persa un'importante occasione perché avrebbe consentito, attraverso dei prepensionamenti, di liberare posti nei quali inserire appunto i precari. Però bisogna tener presente che non è possibile stabilizzare tutti, è una proposta demagogica perché non ci sono le risorse necessarie e poi non sarebbe neanche giusto». Perché non lo sarebbe? «Anche qui bisogna distinguere. Non tutti sono precari allo stesso modo. Ed è opportuno valutare qualità e profili tecnici in base agli indirizzi». Un altro male riconosciuto è la scarsa ricerca privata nel nostro Paese. Non c'è più la Montecatini capace di sostenere Giulio Natta al Politecnico di Milano che scopre il Moplen e conquista il Premio Nobel per la chimica, ultimo Nobel nato nella Penisola. Era il 1963. Ha iniziative su questo fronte? «Qualche incentivo, concedere crediti d'imposta come già stiamo facendo e finalizzare meglio le risorse a disposizione. Di più non si può. Le agevolazioni fiscali sono comunque uno strumento utile». Per stimolare il rapporto tra ricerca pubblica e privata negli ultimi anni sono stati creati i distretti tecnologici. I risultati, tuttavia, non sono stati gratificanti e in qualche caso ci si chiede se i fondi siano andati nel posto giusto... «Affronteremo anche i distretti e taglieremo i progetti che si sono rivelati inadeguati valutando l'impatto avuto sul territorio. L'intervento sarà attuato dall'Agenzia per le nuove tecnologie e non sarà indolore. Ma non si può continuare a finanziare senza un risultato: la selezione è necessaria». Sempre su questa difficile prima linea c'è l'idea del presidente del CNR Luciano Maiani di rilanciare i progetti finalizzati nati negli anni Settanta proprio alla scopo di creare un ponte tra ricerca pubblica e privata fornendo a quest'ultima occasione di nuovi brevetti. Condivide? «Bisogna farli partire: li approvo perché saranno un aiuto prezioso. Ma dovranno seguire gli indirizzi del piano che stiamo preparando». Di tutti gli ostacoli si parla da tempo, ma ce n'è uno forse ancora più grande: i giovani da noi non vedono la ricerca come un mondo per il loro futuro. Coltiva una risposta? «E' forse il problema più grave e anche quello più arduo da risolvere. Per questo bisogna cambiare la scuola e motivare gli insegnanti. E diffondere, soprattutto, la cultura scientifica come stiamo facendo con la commissione presieduta da Luigi Berlinguer con cui sono in perfetto accordo. E i media devono raccontare di più le magnifiche storie dei nostri scienziati». Giovanni Caprara stampa |

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I dubbi sul computer di Raffaele, è battaglia (sezione: Cultura)

( da "Corriere Adriatico" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

La notte del delitto rilevata sul pc del giovane una interazione fino alle ore 21,10 L'omicidio di Perugia I dubbi sul computer di Raffaele, è battaglia Perugia La notte in cui Meredith Kercher venne uccisa su uno dei computer di Raffaele Sollecito è stata rilevata interazione umana fino alle 21.10. Poi più nulla fino alle 5.32 della mattina successiva. A riferirlo sono stati ieri alla Corte d'assise di Perugia gli investigatori della polizia postale. Deposizioni tecniche, le loro, che hanno seguito quella di una docente universitaria con la quale Amanda Knox il giorno prima di essere arrestata fece un tema nel quale tra l'altro scriveva alla madre: "Ho paura perchè sono confusa". La difesa del giovane pugliese e la parte civile leggono però l'udienza in modo opposto. Per l'avvocato Giulia Bongiorno, uno dei difensori di Sollecito "emerge sempre di più la forte debolezza degli elementi investigativi". Il legale evidenzia che non è stato possibile esaminare l'hard disk di un altro dei pc di Raffaele perchè danneggiato probabilmente da uno choc elettrico come quelli della vittima, della Knox e di Patrick Lumumba. Secondo la difesa di Sollecito già i dati emersi ieri rendono incompatibile la sua presenza nella casa di Mez all'ora del delitto. Di parere totalmente diverso l'avvocato Francesco Maresca, che rappresenta la famiglia della vittima come parte civile. Per lui "crolla uno degli alibi" del giovane perchè dagli accertamenti emerge "che la notte dell'omicidio non c' è interazione umana con il computer". Poi, la studentessa di Seattle in silenzio assiste alla deposizione della sua docente di italiano all'Università per stranieri.

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<Io non voglio guerre e non le ho cominciate> (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Io non voglio guerre e non le ho cominciate» «Non mi sono mai permesso di criticare l'Università di Palermo né i suoi docenti ai quali riconosco una grande personalità e professionalità, non sono mai entrato nel merito delle loro capacità come insegnanti; non l'ho mai fatto io né l'ha fatto qualcun altro per vicino a me. Semmai io ho messo in discussione soltanto i metodi di assunzione dei contrattisti». Eugenio D'Orsi sembra aprire al dialogo verso il rettore Roberto Lagalla dopo la conferenza stampa tenuta da quest'ultimo a Villa Genuardi, nel corso della quale si é detto disponibile al dialogo nell'interesse del Polo universitario agrigentino. «Io non voglio guerre, certe esternazioni non le ho cominciate io - aggiunge il presidente della Provincia - tuttavia prendo atto finalmente che nel Rettore prevale il ruolo di educatore, di docente e di uomo di cultura. Non posso che apprezzare il tono distensivo da lui utilizzato del quale prendo atto. Posso garantire che troverà nella Provincia un partner che vuole far crescere l'università. Noi non siamo mai stati restii ad incontrare chiunque e siamo stati sempre pronti al dialogo. Buttiamoci le polemiche alle spalle e cerchiamo di costruire una università credibile, che sia pronta a rispondere all'urlo che proviene dal territorio, purché però questo processo di crescita possa avvenire su un percorso di grande qualità, questo é quello che noi vogliamo». Dunque, se non ci saranno altri strappi si andrà verso un clima di maggiore distensione tra D'Orsi e Lagalla, dopo le polemiche dei giorni scorsi che erano seguite alla sostituzione del commissario straordinario del Consorzio universitario agrigentino Bartolomeo Romano con Michele Giuffrida, dirigente del settore presidenza della stessa Provincia . Dunque é molto probabile che nei prossimi giorni gli enti che compongono il consorzio (Provincia, Comune e Camera di commercio) possano sedersi attorno ad un tavolo e che D'Orsi possa incontrare il rettore Lagalla, per programmare il futuro dell'università agrigentina. Salvatore Fucà

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Le morti sul lavoro non sono fatalità (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Le morti sul lavoro non sono fatalità» I promotori insistono a opporsi all'archiviazione dell'inchiesta sui decessi alla Tricom-Pm Domenica 15 Marzo 2009, Bassano La dignità, la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro dovrebbero essere diritti garantiti e indiscutibili. A tal proposito il Comitato per la difesa nei luoghi di lavoro e nel territorio di Tezze sul Brenta e Bassano del Grappa ha organizzato nel pomeriggio di ieri un corteo per sensibilizzare la cittadinanza su un tema tanto attuale quanto delicato. La manifestazione voleva essere un appello alla mobilitazione ed alla solidarietà in riferimento all'inchiesta sulla morte per malattia di 14 ex-dipendenti della Tricom poi Galvanica Pm, per la quale la Procura della Repubblica ha chiesto l'archiviazione. Luciano Orio, presidente del Comitato, chiede più attenzione da parte della magistratura sulla questione perchè, ha dichiarato, "la morte sul lavoro non è una fatalità e non è possibile archiviare un caso sostenuto da referti medici e da perizie che attestano la morte di tumore e di malattie professionali dei nostri colleghi". Partito alle 16 da piazza Garibaldi, il corteo ha percorso via Da Ponte, viale delle Fosse, viale dei Martiri per poi scendere nuovamente nelle piazze dove si è fermato per diversi minuti, dando voce alle testimonianze di lavoratori e di parenti delle vittime. I manifestanti hanno anche protestato contro la miopia da parte del mondo politico riguardo al tema sicurezza perchè, sempre secondo Orio "si vuole far credere che sia un problema semplicemente di ordine pubblico e contro gli extracomunitari, ma molto spesso viene tralasciata e non tutelata la vera sicurezza, quella nei luoghi di lavoro". Oltre al Comitato e a molti cari delle vittime, erano presenti gli Studenti operai autorganizzati, esponenti dei "No Dal Molin" e del presidio di San Pietro di Rosà, la Slai Cobas di Venezia e l'Associazione esposti amianto di Sesto San Giovanni. Tra i partecipanti anche Fausto Schiavetto, docente di Storia del Veneto presso l'Università di Padova, secondo il quale "la situazione della nostra regione dal punto di vista ambientale è drammatica a causa di uno sviluppo poco sostenibile che ha intaccato anche la possibilità di vivere". La manifestazione è terminata dopo circa due ore in piazzale Cadorna davanti al monumento ai Caduti sul lavoro, dove è stato posto un mazzo di fiori e quindi è stata data voce a tutti i gruppi presenti. Visibile la soddisfazione da parte degli organizzatori per la presenza di oltre duecento persone. Giovanni Marchiori

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Conegliano L'America, orgogliosa del suo lavoro, gli ha appena riconosciuto la cittadinanza... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura , Cervelli

Domenica 15 Marzo 2009, Conegliano L'America, orgogliosa del suo lavoro, gli ha appena riconosciuto la cittadinanza e lo ha premiato, unico italiano, con una borsa di studio di un milione di dollari per le ricerche che sta conducendo nell'ambito della fisica. Quasi nessuno lo sa, ma tra i migliori cervelli italiani "in fuga" negli States c'è anche un coneglianese: è il professor Stefano Curtarolo che, nonostante abbia acquisito anche la cittadinanza americana, conserva la residenza in via Marmolada 35, assieme ai genitori. Curtarolo, diplomatosi allo Scientifico di Conegliano e laureatosi prima in Elettronica e poi in fisica a Padova, negli Stati Uniti svolge, ormai da anni, attività sia di ricercatore che di docente. "Lavoro alla Duke University (tra le più prestigiose, ndr), a Durham, nel Nord Carolina, dove sono professore associato di Scienze dei Materiali e di Fisica - spiega -. I miei soggiorni in America - aggiunge - sono iniziati quando, per preparare la tesi per la laurea in fisica, sono andato alla Pennsylvania State University a fare 6 mesi di ricerca. Dopo essermi rilaureato sono tornato a Penn State per un Master in Fisica delle superfici. Poi sono andato al Mit per il dottorato in scienza dei materiali. Ho concluso il dottorato nell'agosto del 2003 e dopo 2 giorni ho iniziato a lavorare come assistente alla Duke". Lei è uno dei tanti "cervelli emigrati" per fare ricerca. Perché se n'è andato dall'Italia? «In Usa ci sono fondi e opportunità per i volenterosi che vogliono fare qualche cosa. In Usa sognare cose nuove è un pregio. In Italia il cambiamento incute timore e paura. La società italiana manca di pragmatismo». Come ha trovato lavoro in America? «Semplicissimo: ci sono dei bandi di concorso pubblicati nelle varie riviste scientifiche. Si fa domanda e si viene selezionati a seconda delle capacità». Perché il nostro Paese investe così poco nella ricerca? «Per motivi culturali e storici. La cultura in italia non paga, quindi non va pagata». La scuola italiana, università in particolare, è ritenuta inadeguata. Secondo lei, che si è laureato in Italia e insegna in America, è vero che il livello in Italia è basso? «Assolutemente no. L' Università di Padova non è seconda a nessuno nel mondo (quella che ho fatto io prima della riforma, adesso è un po' peggiorata). A Padova ho studiato nei corsi universitari ciò che all`estero ho studiato nei corsi specialistici ! Non è la qualità dell`educazione che manca». Che ricerche sta svolgendo attualmente? «Mi occupo di termodinamica dei materiali, stabilità di nano-particelle, algoritmi per lo sviluppo di materiali avanzati, super-lubricità di superfici quasi cristalline e leghe in titanio». Quando la rivedremo nel Nordest? «A giugno o luglio sarò a Padova per un corso intensivo in termodinamica dei materiali in collaborazione con il dipartimento di chimica». Elisabetta Gavaz

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Manfrenuzzi: Trattato come un criminale (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Manfrenuzzi: «Trattato come un criminale» L'ex amministratore Econ commenta l'ennesima tegola piovuta da Conegliano Servizi che lo accusa di truffa: «Non ho rubato nulla» Domenica 15 Marzo 2009, Conegliano Se Carlo Manfrenuzzi avesse una capigliatura folta come quella di Barack Obama, probabilmente sarebbe diventata repentinamente canuta come quella del presidente degli Stati Uniti. Il dissesto finanziario della Econ ha travolto il suo ex amministratore delegato ed ex presidente di Conegliano Servizi con l'irruenza di una valanga e ora lui, il 'signore degli agnelli' intesi come capri espiatori, grida più che mai alla vergogna. «Probabilmente sarò chiamato a rispondere di casi criminali nazionali irrisolti - afferma sarcastico Manfrenuzzi - Io non ho rubato nulla. Ho una dignità ed ho fiducia nella magistratura. Sono un uomo moralmente distrutto e non auguro quello che mi sta succedendo nemmeno al mio peggior nemico». Da quando è scoppiato lo scandalo Econ, Manfrenuzzi è stato mediaticamente sovraesposto, volutamente (a detta sua e non solo) da parte di qualcuno al quale fa comodo che sia lui la mente ed il braccio della vicenda; a volte ha replicato fornendo la sua versione dei fatti, altre ha preferito il silenzio considerati i pesanti risvolti penaliche rischia. Ora però dice basta a fare da capro espiatorio ed è pronto, se il suo avvocato lo riterrà opportuno, a tirare fuori le sue di carte, le sue verità che potrebbero far tremare più di una poltrona. «Voglio che la gente si chieda chi è il responsabile politico del disastro della Econ - afferma - perché io sono stato messo là dalla politica. Caronna, Cozzolotto, non sapevo nemmeno chi fossero, me li hanno presentati loro. Vogliamo dire che c'è stato un sindaco che la società l'ha creata e che c'era un assessore alle Partecipate. Perché non hanno mai affidato il servizio rifiuti di Conegliano alla Econ? E non mi si dica che non si poteva perché quando la gestione è stata affidata a Savno, anch'essa era una società a capitale misto pubblico-privato, partecipata da Sit e Sesa. Il 14 gennaio 2008, dopo l'incendio, presentai all'Amministrazione coneglianese una relazione, protocollata, nella quale evidenziavo una perdita di Econ e l'importanza di affidarle il servizio di raccolta di Conegliano. Io mi assumerò le mie responsabilità di culpa in vigilandum, ma non ho rubato nulla, ho sempre viaggiato con il mio mezzo e se c'è stato un disguido sui rimborsi è stato subito sistemato». Elisa Giraud

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Vicenza Mary Hackstock e Laura Reynolds hanno 26 e 29 anni. Entrambe pianiste, insegnano come as... (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Vicenza)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Domenica 15 Marzo 2009, Vicenza Mary Hackstock e Laura Reynolds hanno 26 e 29 anni. Entrambe pianiste, insegnano come assistenti alle scuole (collettive) di pianoforte dell'Università di Tampa, South Florida. Atsuko Suzuki ha 29 anni, si occupa di musica da camera ed Allan Armstrong, 31 anni,è accompagnatore delle classi di canto. Da due settimane questi quattro giovani professionisti della musica, che lo scorso maggio 2008 si sono laureati in pratica strumentale in una delle molte piccole e dinamiche università americane, sono a Vicenza per un masterclass di tecnica pianistica. Ospiti di tre famiglie vicentine, in Italia vengono a confrontarsi con il pianismo europeo, seguendo le lezioni dei docenti del Pedrollo. "Un'esperienza istruttiva- commenta Laura - l'approccio italiano è molto tecnico, e questo è quello che un po' in Usa ci manca". Laura si è diplomata alla Wajne State University di Detroit, poi è venuta in Italia dove ha studiato al conservatorio di Trapani. "Essere a Vicenza per un americano è incredibile. Passeggi, alzi lo sguardo ed hai il teatro Olimpico. Puoi andare in poco tempo a Venezia, Firenze. Questo ti mette in una condizione psicologica ottimale per lavorare nel campo dell'arte". I quattro pianisti americani saranno in scena domani, lunedì 16 marzo, alle 17.30, nella sala dei concerti del Conservatorio Arrigo Pedrollo. Il loro recital presenterà, oltre ad opere classiche di autori come Skrjabin, Debussy e Brahms, le opere di David del Tredici, autore americano oggi poco pi che settantenne,molto amato negli States.

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La Provincia inaugura l'Accademia faunistica (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

La Provincia inaugura l'Accademia faunistica Domenica 15 Marzo 2009, La provincia di Pordenone ha la Nuova Accademia Faunistica, che verrà inaugurata oggi, alle 10, nella Sala Consiliare dell'Ente Provincia di Pordenone in largo san Giorgio. L'ex Scuola Faunistica di san Floriano è stata sviluppata e potenziata, ed ha subìto una profonda trasformazione. «Non si tratta più di un luogo dove si insegna solo a cacciare - ha spiegato Eligio Grizzo, assessore provinciale alla Caccia e Pesca - piuttosto di una nuova realtà che si pone l'obiettivo di educare i cittadini ad una civile gestione della nostra fauna. Il cacciatore non saccheggia il patrimonio dello stato, bensì valuta, sceglie e seleziona la sua preda, contribuendo alla giusta gestione dell'equilibrio naturale faunistico». In primis ne è stata rivista la struttura organizzativa, oggi basata su personale di ruolo della Provincia, dunque a costante e diretto servizio del cittadino. Quindi è stato implementato il corpo docente, con professionisti ed esperti del settore che garantiranno costantemente una profonda conoscenza del territorio provinciale e regionale; un importante ruolo è stato riservato ai docenti universitari, nell'ottica di un futuro rapporto con l'Università di Udine. È stato rivisto e ampliato il programma didattico, articolato in 7 sezioni tematiche (Ambiente e territorio, Gestione venatoria, Balistica venatoria, tiro ed arco, Cinofilia, Gestione Faunistica, Allevamenti e animali domestici, Ludico-culturale) a contenuto principalmente faunistico-venatorio. L'Accademia si presta poi a svolgere corsi sull'intero territorio regionale mantenendo come sede principale l'Istituto di Polcenigo e ampliando la logistica con locali di "Villa Carinzia" a Pordenone e aprendo al pubblico l'emeroteca dei trofei di via Dante.

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Alassio: Enrico Mentana superospite nella città del Muretto (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Alassio: Enrico Mentana superospite nella città del Muretto Enrico Mentana ha accettato l?invito della Città di Alassio: sarà l?ospite dell?iniziativa ?Parliamo di ? una proposta culturale per la scuola, per l?aggiornamento, per il dibattito critico? promossa dall?Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Alassio, in collaborazione con il Liceo Don Bosco. Venerdì 3 aprile, alle ore 21.00, nell?Auditorium della Biblioteca ?R. Deaglio?, il giornalista e conduttore televisivo interverrà sul tema ?Quale protezione per il cittadino nei confronti delle tempeste mediatiche?? A condurre l?incontro sarà il giornalista Massimo Boero. Nato a Milano nel 1955, Enrico Mentana ha mosso i primi passi da giornalista come direttore di "Giovane Sinistra", la rivista della federazione giovanile socialista in cui ha militato fin dagli anni del liceo, e di cui è diventato vicesegretario nazionale alla fine degli anni '70. Nel 1989 è entrato in RAI, approdando alla redazione degli esteri del Tg1. Ha esordito in video nel 1981 come inviato a Londra in occasione del matrimonio di Carlo d'Inghilterra e Lady Diana Spencer. Da allora l'ascesa di Mentana è stata rapidissima. Inviato del Tg1, poi capo dei servizi della testata e quindi vicedirettore del Tg2. Dopo undici anni di RAI è passato alla Finivest, dove gli è stata affidata la direzione del telegiornale di Canale 5. In breve tempo, sotto la sua guida la testata ha saputo acquisire credibilità liberandosi dagli iniziali condizionamenti politici. Nel 1992 è passato a Mediaset, divenendo direttore del neonato TG5: l'audience del TG5 superava quasi sempre i sette milioni di ascoltatori e per la prima volta in termini di audience il TG1 (la prima occasione sarà l'edizione straordinaria che annuncia la morte del giudice Giovanni Falcone). Dal 1992 al 1993 ha presentato la rubrica ?Braccio di Ferro? e nel 1996 è stato il moderatore nella trasmissione ?Testa a testa? del confronto televisivo tra Silvio Berlusconi, leader del Polo per le Libertà, e Romano Prodi, leader de L'Ulivo. Alla fine del 1998 conduce ?I tre tenori?, uno speciale in prima serata su Canale 5 insieme a Maurizio Costanzo dedicato e con Mike Bongiorno, Corrado e Raimondo Vianello. Replicherà lo speciale I tre tenori con Vittorio Gasman, Alberto Sordi e Monica Vitti. Successivamente ha presentato il programma ?Rotocalco?, ha diretto ?TGcom? (primo telegiornale realizzato su internet) e ha varato la rubrica del TG5 Terra!. L'11 novembre del 2004 Mentana annuncia in diretta che l'azienda l'ha esonerato dalla direzione del TG5 (e sostituito da Carlo Rossella). Qualche giorno più tardi è stato nominato direttore editoriale di Mediaset. Nel 2005 ha esordito con il nuovo programma d'informazione ?Matrix?, da lui ideato (con la collaborazione di Davide Parenti, già padre de Le Iene) e condotto. Nell'anno accademico 2006/2007 ricopre il ruolo di docente del Master in giornalismo presso l'Università degli studi di Milano, nella sede di Sesto San Giovanni. Il 9 febbraio 2009, poco dopo la morte di Eluana Englaro, ha annunciato le dimissioni dalla carica di direttore editoriale di Mediaset, dopo il rifiuto da parte della rete di cambiare il palinsesto di Canale5 per dare spazio al caso Englaro, e la regolare messa in onda del programma televisivo ?Grande Fratello?.

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LAVORO: GIOVANI AL CENTRO DEL CONVEGNO IN RICORDO DI MARCO BIAGI (sezione: Cultura)

( da "ITnews.it" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Modena, 15 mar. (Adnkronos/Labitalia) - 'Produttivita', investimento nel capitale umano e occupazione giovanile'. E' questo il tema scelto per il convegno internazionale in ricordo di Marco Biagi organizzato, come ogni anno, dalla Fondazione intitolata al giuslavorista, dall'Universita' degli studi di Modena e Reggio Emilia e da Adapt, Associazione per gli studi internazionali comparati sul diritto del lavoro e le relazioni. L'appuntamento e' per giovedi' 19, venerdi' 20 e sabato 21 marzo, presso l'Auditorium della Fondazione Marco Biagi a Modena. Quest'anno a rendere omaggio alla figura del docente assassinato per mano delle Brigate Rosse il 19 marzo del 2002 interverra' anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

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ASSUMERE I COMANDATI CERTAMENTE COMPORTERà UNA SPESA AGGIUNTIVA. MA SOPRATTUTTO TRASFERIR... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Circondario Sud1)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

«Assumere i comandati certamente comporterà una spesa aggiuntiva. Ma soprattutto trasferirli negli organismi istituzionali significa violare i princìpi costituzionali». Pietro Perlingieri - docente di Diritto civile in numerose Università italiane, consulente della presidenza del consiglio regionale della Campania e capo del comitato tecnico legislativo dell'assemblea - non ha dubbi: le norme sul personale «in prestito» vanno riformate. Professore, da consulente della Lonardo sarà stato informato del piano di stabilizzazione dei comandati... «Non mi hanno presentato nulla. Nel comitato tecnico legislativo diamo solo pareri sulle leggi, come ad esempio la modifica dello statuto. Sono compiti che spettano all'ufficio legale della Regione». Ma una volta assunti i comandati costeranno di più? «In effetti esistono delle voci aggiuntive di cui bisogna tener conto». Quali? «Il salario accessorio, le voci per alta professionalità. Ma, a mio avviso, è proprio il concetto di mobilità nel pubblico impiego che andrebbe rivisto cambiando le leggi». Perché? «La nostra Costituzione è ispirata al principio del concorso e quindi dell'imparzialità. Le istituzioni, pertanto, dovrebbero prescindere dalle scelte che un politico fa altrimenti viene meno il principio della terzietà e dell'imparzialità sancito dall'articolo 97 della Costituzione». Perché i politici ricorrono sempre più spesso a questa pratica? «Per due ragioni. Innanzitutto si cerca di avere personale di fiducia, talvolta parzialmente competente, e poi si punta a favorire questi comandati. Se uno di loro lavora nel Cilento come impiegato ma vive a Napoli, è evidente che ha un vantaggio a trasferirsi negli uffici al Centro Direzionale». E poi si dirotta il personale di fiducia dai gruppi politici alle commissioni. «Purtroppo è un problema diffuso in tutto il Paese. Alla Corte dei conti e al Consiglio di Stato buona parte dei dipendenti viene assunto per concorso, però un terzo per meriti politici. La Costituzione dice una cosa, le norme esecutive un'altra. Così si crea una sorta di destinazione politica in una funzione ispirata all'imparzialità. Ciò che mi preoccupa, oltre ai problemi economici, sono proprio la correttezza delle istituzioni e il funzionamento dei loro organismi». Come si può intervenire? «Basterebbe decidere che il comando può avvenire solo per una piccola parte dei dipendenti e che questi lavoratori "in prestito" devono restare esclusivamente presso i gruppi politici». Un'utopia? «Purtroppo in Italia c'è tanta buona volontà ma le riforme vere di cui ci sarebbe bisogno non si fanno. Peraltro sarebbero interventi a costo zero in grado di migliorare immediatamente l'efficienza degli enti». Colpa della politica? «Più che altro si toccano gli interessi clientelari, la politica è una cosa seria, è nobile». ger.aus.

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MA ANCHE DI REALIZZARE, ALL'INTERNO DI UNO STESSO CALCOLATORE, LA POSSIBILITà DI COLLEGAME... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Benevento)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

Ma anche di realizzare, all'interno di uno stesso calcolatore, la possibilità di collegamenti che da alcune parole di testo portassero ad altri contenuti di informazione (hypertesto). L'esigenza da cui partiva Berners-Lee era sostanzialmente scientifica. La sua idea consentiva un pieno utilizzo della rete Internet. Già affermata da tempo. E mirava a condividere testi, contenuti multimediali, software tra ricercatori ciascuno con il proprio computer. Insomma semplificava la cooperazione tra gli scienziati. Così il 13 marzo 1989 mise giù un progettino. Teorico. Un progettino che ha cambiato il mondo. Ho letto ieri dei dati su un grande quotidiano. «Mille miliardi di pagine web. Cento milioni di siti web di cui il 74% commerciali». E, secondo Tim Berners-Lee siamo ancora agli inizi: «Il web arriverà su tutti i cellulari. Finirà anche con il ricoprire le pareti delle case. Non avremo più intonaco sui muri ma schermi connessi su cui navigare usando le mani.». Perché la rivoluzione del web, che ha trasformato comportamenti commerciali, economici, sociali e individuali è stata possibile? Intanto una prima osservazione. La ricerca condotta al Cern è sostanzialmente ricerca di base. Cioè ricerca che viene intrapresa solo perché «serve alla conoscenza». E che magari non è immediatamente collegabile ad alcuna «applicazione pratica». Ebbene in quella temperie è nata l'idea del web. Tutta la società trae benefici dalla crescita della conoscenza. Quindi anche il mondo della produzione. Ma è un errore metodologico pensare che la ricerca va sostenuta con la fondamentale motivazione che i suoi risultati saranno poi rapidamente trasferibili in tecnologia e produzione. Anche perché ciò non è vero in generale. E non per questo determinati studi sono inutili. Ripeto quanto detto tante volte. È errata la distinzione tra ricerca utile e ricerca inutile. Va soltanto distinta la buona dalla cattiva ricerca. Quanti casi vi sono nella storia di scoperte fondamentali quanto casuali? Umberto Eco parlerebbe di «serendipity». Termine inglese. Tradotto in italiano con un cacofonico «serendipidità». Cioè arrivare ad una scoperta mentre stai cercando di arrivare ad un'altra. Un po' come accadde a Cristoforo Colombo. È ovvio che non si può chiedere ai privati di finanziare la ricerca se questa non dà prospettive di ricadute sul mercato. Di breve o al più di medio periodo. Un privato non può affidarsi alla serendipidity. Andrebbe rapidamente in rovina. Perciò è ragionevole che il finanziamento della ricerca di base sia pubblico. Circoscritto alle possibilità economiche del paese. Controllato. Assegnato sulla base di rigorose valutazioni. Ex ante. Ed ex post. Mai più a pioggia. Ma pubblico. E ritorniamo al web. Per alcuni anni fu utilizzato solo dal mondo scientifico. Finché il 30 aprile 1993 il Cern lo aprì all'uso di tutti. E, udite udite, fece ciò rinunciando ad ogni diritto d'autore. Questa decisione ha cambiato il mondo. Essa fu possibile perché il Cern non persegue fini di lucro. E vive sostanzialmente di finanziamenti pubblici. Un esempio di come il finanziamento pubblico alla ricerca di base diventa un volano formidabile per lo sviluppo dell'economia. Oltre che del progresso sociale. Forse proprio in un momento di così profonda crisi economica investire nella ricerca fondamentale può aiutare a superare le difficoltà. Guido Trombetti

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CLAUDIO SEBASTIANI PERUGIA. LA NOTTE IN CUI MEREDITH KERCHER VENNE UCCISA SU UNO DEI COMPUTER DI ... (sezione: Cultura)

( da "Mattino, Il (Nazionale)" del 15-03-2009)

Argomenti: Cultura

CLAUDIO SEBASTIANI Perugia. La notte in cui Meredith Kercher venne uccisa su uno dei computer di Raffaele Sollecito è stata rilevata interazione umana fino alle 21,10. Poi più nulla fino alle 5,32 della mattina successiva. A riferirlo sono stati ieri alla Corte d'assise di Perugia gli investigatori della polizia postale. Deposizioni tecniche, le loro, che hanno seguito quella di una docente universitaria con la quale Amanda Knox il giorno prima di essere arrestata fece un tema nel quale tra l'altro scriveva alla madre: «Ho paura perché sono confusa». La difesa del giovane pugliese e la parte civile leggono però l'udienza in modo opposto. Per l'avvocato Giulia Bongiorno, uno dei difensori di Sollecito (che ha sostenuto di essere stato in casa sua mentre l'inglese veniva uccisa), «emerge sempre di più la forte debolezza degli elementi investigativi». Il legale evidenzia che non è stato possibile esaminare l'hard disk di un altro dei pc di Raffaele perché danneggiato probabilmente da uno choc elettrico come quelli della vittima, della Knox e di Patrick Lumumba. Secondo la difesa di Sollecito già i dati emersi ieri rendono incompatibile la sua presenza nella casa di Mez all'ora del delitto. Di parere totalmente diverso l'avvocato Francesco Maresca, che rappresenta la famiglia della vittima come parte civile. Per lui «crolla uno degli alibi» del giovane perché dagli accertamenti emerge «che la notte dell'omicidio non c'è interazione umana con il computer». In aula gli investigatori ricostruiscono che alle 18,27 del primo novembre del 2007 venne attivato il programma per la visione del film «Il favoloso mondo di Amelie», scaricato da internet il 29 ottobre, del quale propongono alcune scene alla Corte per documentare il lavoro svolto. Gli esperti della polizia postale spiegano poi di avere individuato una nuova interazione con il file alle 21,10 ma non possono spiegare di quale operazione si sia trattato. Poi più nulla fino alle 5,32 della mattina successiva quando il pc fu utilizzato per ascoltare musica. Sollecito, laureato in informatica, assiste alle deposizioni fornendo ai suoi legali indicazioni tecniche per le domande. Cosa sia successo nelle ore cruciali per l'indagine sull'omicidio Kercher almeno oggi rimane però un mistero. Così come non si chiariscono le cause per le quali risultano danneggiati gli altri hard disk. Punto sul quale insiste uno dei difensori della Knox, l'avvocato Carlo Dalla Vedova. La studentessa di Seattle in silenzio assiste alla deposizione della sua docente di italiano all'Università per stranieri. Questa riferisce che il 5 novembre fece fare ai suoi allievi, come tema, una lettera alla loro madre. In essa la Knox spiegava che in seguito all'omicidio non aveva più una casa e i suoi vestiti. «Sono senza un programma e spesso sento senza emozioni» aggiunse. «Devo provare di ricostruire la mia vita» si legge ancora nel tema. E ancora rivolta alla madre, in arrivo a Perugia, «spero che tu puoi aiutarmi. Forse possiamo fare la spesa per i vestiti nuovi». «Non ho paura dell'Italia» scrisse ancora Amanda. «Non ho paura - aggiunse - di qualcosa particolare. Ho paura perché sono confusa».

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