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Report "Cultura"   12-14 maggio 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

IDFest a Imperia apre Paolo Puppa ( da "Stampa, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che uniscono il carattere della spettacolarità a quello della ricerca, come si conviene appunto a una Università che si apre alla città». E il clou del cartellone è appunto l'incontro (a sorpresa, perchè la data ancora non è stata fissata) con Delbono, che sarà intervistato per il pubblico da Eugenio Buonaccorsi e Roberto Trovato, docenti del Dams.

Il "Balmas" a un'opera su Anselmo d'Aosta ( da "Stampa, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dalla Società universitaria per gli studi di lingua e letteratura francese, dal Comune e dalla Biblioteca di Saint-Vincent, il presidente del Gruppo di studio sul Cinquecento francese Rosanna Gorris Camos. A margine della premiazione, il docente dell'Università di Ginevra Max Engammare ha raccontato aspetti inediti della vita e del pensiero di «Calvin, l'homme pressé». \

Via libera ad altri 6 pensionamenti e Lingue passa a numero chiuso ( da "Stampa, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ALTRI PROVVEDIMENTI Via libera ad altri 6 pensionamenti e Lingue passa a numero chiuso Nella riunione del Senato accademico di ieri, all'Università si sono discusse altre questioni importanti, prima fra tutte la proposta di estendere il minimo di ore d'insegnamento per ciascun docente da 90 a 120. Il risultato? Nulla di fatto: cinque favorevoli, altrettanti contrari e 22 astenuti.

Un nanoscopio genoveseper combattere i tumori ( da "Secolo XIX, Il" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Genova. Dalla quale, però, ha preso un'aspettativa per i prossimi cinque anni. Fino al 2013 Diaspro dirigerà l'unità di nanofisica dell'Iit. «Sono stato chiamato da Benfenati (Fabio Benfenati: docente, in aspettativa, alla facoltà di Medicina dell'Università di Genova e direttore del dipartimento di Neuroscienze e neurotecnologie dell'

La nautica si ribella:tariffe alte e regole oscure ( da "Secolo XIX, Il" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: volàno di sviluppo - Pubblico privato, una collaborazione indispensabile", organizzato dagli espositori e da Confindustria Nord-Sardegna, ha visto gli operatori della nautica attivi non solo in Sardegna ma in tutto il Mediterraneo, riuniti per affrontare i temi che rendono sempre più difficile il loro impegno.

Caab, arrivano i prodotti tipici ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: questione venatoria («serve un confronto sui piani di abbattimento della selvaggina che provoca danni alle colture non più sostenibili»), questione fiscale (Ici e Tarsu), aggravio burocratico. La promozione del territorio potrebbe finire al Centro di divulgazione agricola trasformato in società pubblico-privata. l. frass.

QUANDO A VOTARE ERANO GLI STUDENTI ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il diritto alla nomina passò nelle mani del Papa che nominò un prelato che aveva il compito di controllare che gli insegnamenti non fossero in contrasto con i precetti religiosi. Oggi, ogni Università ha fissato proprie regole elettorali: tutte prevedono che il Rettore sia un docente e che ad eleggerlo siano i docenti.

Udc-Unione di Centro: ecco i nomi dei candidati ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Emanuela Rebucci dipendente Università, Giorgio Salvi dottorando in Sociologia della comunicazione, Savina Toccaceli in Gabannini docente scuola primaria, Stefano Tori Santinelli dipendente Poste Italiane, Alessandro Veneri studente e organista, Marcella Vivoli in Paci impiegata ufficio postale di Urbino.

UNA LISTA di , sulle qual... ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblica amministrazione, imprese, associazioni economiche e sindacali, centri di ricerca e Università, mondo bancario». QUALI sono le priorità per lo sviluppo indicate da Cna? «E' indispensabile sostenere la capacità di investimento delle Amministrazioni pubbliche per contribuire alla vitalità del sistema economico provinciale,

Rotary, premiate due studentesse ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: indimenticato past presidente e governatore del Rotary, ingegnere e docente universitario. Grande fu, in particolare, il suo impegno a favore del mondo giovanile. Il figlio, il docente universitario Luca Zarri presente con tutta la sua famiglia, ha svolto una relazione circa le analogie e le differenze fra i sistemi universitarie inglese ed italiano.

Disagio giovanile: esperti a confronto ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che si intratterrà con gli educatori, genitori, docenti per una disanima dei vari casi. Il professor Nardi è nato a Camerino, ma è orginario di Ascoli, è professore aggregato dell'Università dorica, è docente di Psichiatria e Psicoterapia, inoltre è dirigente medico della clinica psichiatrica degli ospedali Riuniti di Ancona.

( da "Corriere della Sera" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Idrologia e Idrogeologia dell'università Federico II di Napoli e Direttore del Ceram (Centro europeo di ricerca acque minerali), è il coordinatore dello studio. Spiega: «I risultati ottenuti indicano elementi di criticità igienico-sanitaria nelle abitazioni, dovuti soprattutto alla presenza di contaminanti di natura chimica (

Sanremo: al Museo Civico poesie insieme a Giorgio Olcese ( da "Sanremo news" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Stefano Verdino, docente di letteratura italiana all?Università di Genova e profondo conoscitore della poesia ligure. Sarà presente l'autore. Ingresso libero. Giorgio L. Olcese è nato a Genova dove vive e dove ha svolto la professione di docente universitario.

pubblico&privato - umberto eco ( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pagina 38 - Cultura SILLABARIO PUBBLICO&PRIVATO sillabario UMBERTO ECO Di solito un politico fa il possibile per tenere separati i propri problemi domestici dai problemi di stato. Dov´è che si realizza, nella Storia, una fusione completa tra potere politico e affari personali?

il senato accademico non cede vanno a casa i prof settantenni ( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: non cede vanno a casa i prof settantenni Non sarà fatta alcuna eccezione alla nuova norma introdotta dalla finanziaria: all´Università di Torino vanno tutti in pensione i docenti che hanno compiuto settant´anni. Lo ha deciso ieri sera in una seduta fiume che è durata oltre cinque ore il Senato accademico che ha votato, una a una, le richieste di eccezione proposte dalle facoltà.

piccole imprese crescono meglio se l'università diventa partner - valentina conte ( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università diventa partner Sul modello Usa sempre più spin-off: l´idea da un ricercatore, i fondi da privati e atenei VALENTINA CONTE Nascono per gemmazione, quando la ricerca si fa impresa. E quando i capitali incontrano le idee. Gli spin-off universitari sorgono sempre più numerosi negli atenei romani, pubblici e privati.

più voce agli operatori nella gestione del welfare - vincenzo borruso ( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: gli enti di ricerca pubblici e privati «le cui attività istituzionali sono concorrenti con le finalità del Servizio sanitario regionale». Le associazioni di categoria del settore sanitario maggiormente rappresentative, le associazioni di volontariato e quelle di tutela dei diritti dell´utenza - dice la norma - «concorrono?

kursaal, stop alla demolizione "la scala per ora resta dov'è" - raffaele lorusso ( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sarebbe quello di acquisire il teatro alla proprietà pubblica. Bisogna applicare il codice Urbani, senza escludere la proprietà privata». Il sindaco auspica un incontro in tempi brevi con la famiglia Buonpastore. «Bisogna trovare una soluzione - dice - che rispetti il ruolo di chi ha preservato quel teatro dal degrado.

l'affresco della fuga di enea rispunta a palazzo ratta - paola naldi ( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è stato Tommaso Mozzati, giovane studioso, docente all´Università di Perugia che da mesi si occupa della quadreria del palazzo. «Mi sono ricordato della citazione di un affresco di Ludovico Carracci, che raffigurava Enea in fuga da Troia verso il tempio di Cerere, dato poi per disperso - commenta Mozzati - .

vittoria, l'architetto di olivetti - giovanni guazzo * ( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tra i docenti chiamati a dar vita alla nuova Facoltà di architettura dell´Università di Pescara. Successivamente, divenuto professore ordinario in Composizione architettonica, insegna dapprima a Napoli e, successivamente, alla Sapienza. Segnato profondamente dall´esperienza olivettiana, vero e proprio crogiolo di formazione,

Sanremo: venerdi 15, incontro sul cinema della Leonardo ( da "Sanremo news" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Saverio Zumbo, docente di Storia e Critica del Cinema, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Genova, l' Avv. Andrea Artioli, Presidente uscente dell?Associazione ?Leonardo da Vinci?, la Dott.ssa Alice Borutti, laureata in Storia e Critica del Cinema e il Dott.

Fondazione Rosselli , Milano guida la ricerca nel settore energetico ( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: però rafforzare la loro capacità di innovazione tecnologica attraverso una più stretta e intensa collaborazione con la ricerca pubblica e con l?integrazione tra imprese specializzate al fine di realizzare sistemi complessi e competitivi”. Al convegno sono intervenuti Stefano Campanari, Paolo Silva e Marco Ricotti del Politecnico di Milano e Luigi Mazzocchi di Cesi Ricerca.

Il procuratore spiega la legalitàSolarino. ( da "Sicilia, La" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: poterlo gestire efficacemente occorre la sintonia fra pubblico e privato. Se però si pensa che con un bando saltino fuori dei privati che utilizzino le proprie risorse per farlo partire, non si trarrà nulla di positivo». La risposta di Spadaro è possibilista, ma analizza la realtà: «L'anno scorso - ricorda il sindaco - abbiamo bandito una gara di appalto per affidare il centro servizi:

Università Modena e Reggio Emilia: il legame tra campi elettromagnetici e neoplasie infantili ( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, già promotrice di ricerche sugli effetti dell?esposizione a campi elettromagnetici, è la professoressa Leeka Kheifets, docente di Epidemiologia allo UCLA -Università della California di Los Angeles ed esperta dell?

Nella sala del Tricolore di Reggio incontro con Ferial Mouhanna ( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Sociologia presso l?Università di Damasco (Siria), per un incontro pubblico sul tema ?La donna nelle società islamiche oggi?. Promossa nell?ambito di ?Primavera donna? dagli Assessorati Diritti di cittadinanza e Pari opportunità e Coesione e Sicurezza sociale del Comune di Reggio Emilia, l?

La Videoarte dell'Università di Ferrara sbarca in Spagna ( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: afferma Vitaliano Teti, docente di Realizzazione audiovisiva della Facoltà di Lettere e Filosofia di Unife. Essere scelti dal più importante festival di videoarte d?Europa ci riempie di orgoglio e di gioia. E? un riconoscimento molto importante del lavoro che stiamo portando avanti da parecchi anni all?

IBM e Politecnico di Milano: accordo per favorire l'accessibilità degli studenti disabili ( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: volto alla collaborazione con Università selezionate per favorirne l?accessibilità da parte degli studenti con disabilità. Nell?ambito di questo programma, IBM ha siglato tale accordo con il MultiChancePoliTeam del Politecnico di Milano, con il coinvolgimento di docenti del Dipartimento di Elettronica e Informazione dell?

Salerno: Seminario "Insegnare la lingua Italiana come L2/Ls: una specializzazione per nuovi orizzonti ( da "Salerno notizie" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università per Stranieri di Siena, che introdurrà l?importanza della certificazione per questo profilo professionale non ancora ben conosciuto. Gli altri interventi tematici saranno svolti dalle docenti dell?Accademia Italiana, specializzate nella formazione e nell?

Forlì: più del 50% degli intervistati "sogna" una casa eco-sostenibile ( da "RomagnaOggi.it" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente presso la facoltà di Architettura dell?Università di Ferrara e progettista tra i più avanzati (e premiati) in tema di bioedilizia, incaricato dalla Bardi Costruzioni della realizzazione del progetto edilizio esecutivo di Fiumana, ha raccolto le sfide innovative proposte dal progetto, “

Il Premio Mondello alla Fiera del libro di Torino 2009 ( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Fausto Malcovati, docente ordinario di Lingua e letteratura russa all?Università Statale di Milano; Salvatore Silvano Nigro, docente ordinario di Letteratura Italiana moderna e contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa; Marco Santagata, docente ordinario di Letteratura Italiana all?

Il professore Daponte nominato IEEE Fellow Member ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il professore Pasquale Daponte, docente di Misure elettroniche dell?Università degli Studi del Sannio, ha ricevuto la nomina di IEEE Fellow member. Il professore Daponte è tra i cinque ricercatori italiani del suo settore ad avere ricevuto questo prestigioso riconoscimento alla attività scientifica ed è l?

Il prof. H. Robert Horvitz, premio Nobel per la Medicina, ospite dell'Ateneo ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Aquila e la sua Università. Il prof. Horvitz sarà accompagnato dal Rettore dell?Università di Roma Tor Vergata, prof. Alessandro Finazzi Agrò, dal prof. Gerry Melino della stessa Università, dalla prof. Martha Constantine-Paton, docente presso lo stesso MIT, e dalla dott.

Integrazione di beni e servizi a supporto di moderne organizzazioni: le prospettive del Facility Management ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della facoltà di Ingegneria della LIUC, all?interno del workshop promosso da Università Carlo Cattaneo – LIUC e Unione degli Industriali della Provincia di Varese “Il Facility Management – ha continuato Sorrenti - è una disciplina ancora giovane, che quindi presenta importanti potenzialità ma anche un'

IBM e Politecnico di Milano: accordo per promuovere l'accessibilità ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: volto alla collaborazione con Università selezionate per favorirne l?accessibilità da parte degli studenti con disabilità. Nell?ambito di questo programma, IBM ha siglato tale accordo con il MultiChancePoliTeam del Politecnico di Milano, con il coinvolgimento di docenti del Dipartimento di Elettronica e Informazione dell?

Tre giornate di studio su "Educare per la famiglia" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Avenia (docente e sceneggiatore) su “I mass media, agenzia educativa” a cui seguirà la proiezione di filmati, commenti e dibattito; - “L?anello mancante: l?educazione affettiva”, con la relazione della Prof.ssa Paola Binetti (Campus Bio-Medico di Roma) su “

sinigaglia e lo statuto "svolta necessaria" ( da "Repubblica, La" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: meno ama la riforma sono i docenti delle facoltà umanistiche, che temono di essere schiacciati dai colleghi di quelle scientifiche. «La cultura umanistica è attaccata a livello mondiale, europeo e in Italia anche dal berlusconismo. Invece questa riforma sarà la strada per salvarla: bisogna che tutti comprendano che lo statuto è in fase di discussione e tutti devono parteciparvi,

Se l'arte fa parlaredi savona ( da "Secolo XIX, Il" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sempre alla ricerca di pubblico e pubblicità. A Villa Cambiaso, dimora storica che ne ha viste delle belle, ecco una mostra che offre una sezione a luci rosse, volutamente vietata ai minori. Non so a chi sia venuta l'idea, ma è eccellente. La pubblicitàè assicurata e il pubblico, ragionevolmente, pure.

Guru della Michigan University ( da "Stampa, La" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: arabista che piace a Barack Guru della Michigan University Juan Cole, docente di storia mediorientale presso l'Università del Michigan e presidente del Global American Institute, è una delle voci più interessanti fra i commentatori di politica estera statunitensi. È stato chiamato anche dal Senato per illustrare le sue idee sulla situazione irachena.

calzolari: "è una festa dell'università" al seggio anche due candidati sindaco ( da "Repubblica, La" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pagina III - Bologna Docenti in fila già alle 8 del mattino. Quorum raggiunto poco dopo le 14. L´emozione del rettore che lascia Calzolari: "è una festa dell´Università" Al seggio anche due candidati sindaco A mezzogiorno Pier Ugo Calzolari esce dal senato accademico e va a votare nella sala accanto.

L'acquafan del Corsera ( da "Manifesto, Il" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di idrologia e idrogeologia dell'Università Federico II di Napoli. Non stiamo a qui a dirvi a causa di quali e quanti veleni se oggi siete vivi siete vivi per miracolo (feci, cloroformio, trielina...), ci preme solo andare al sodo dell'inchiesta - «in nessun caso è stata rilevata la presenza di indicatori di contaminazione fecale o ambientale nelle acque minerali imbottigliate»

A Scienze politiche solo sette sono di ruolo ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: politiche solo sette sono di ruolo Il reclutamento di docentia contratto non è solo un'esigenza economicae burocratica negli atenei del territorio, ma può diventare una scelta strategica. è il caso della Facoltà di Scienze Politiche presso l'Università della Valle d'Aosta:oltre due terzi dei docenti dell'ateneo,ben 143 su 199 professori totali, insegnano grazie a contratti annuali.

Rimini tiene se fa attenzione ai prezzi ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Sociologia del turismo all'Università di Bologna. Che quadro si sta delineando per le strutture ricettive? La crisi complicherà un quadro già critico. Certamente è da mettere in conto una contrazione dei pernottamenti e dei fatturati nel suo insieme, anchese non è detto che a ciò corrisponda una riduzione clamorosa dei flussi,

Un master per manager del Town centre ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: i rapporti tra le istituzioni pubbliche, i privati e le associazioni di categoria ». L'idea si è sviluppata anche in relazione alle potenzialità di alcuni strumenti innovativi per la valutazione e il monitoraggio delle politiche commerciali che sono stati sperimentati in alcuni centri della regione (si veda articolo a fianco, ndr).

A contratto metà dei docenti ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università. Sono i posti più a rischio in vista dei tagli previsti dal ministro Gelmini A contratto metà dei docenti Il record al Politecnico che impiega 1.300 collaboratori esterni Eleonora Palermo Sono 4.059 i professori a contratto nelle università del Nord-Ovest, oltre il 46% dell'intero corpo docente: su di loro la spada di Damocle dei tagli imposti dalla riforma Gelmini,

Chivasso valuta le strategie di vendita ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: solo con politiche condivise e pubblico e privato che collaborano si può favorire lo sviluppo e la competizione tra i vari ambiti commerciali». La sperimentazione è stata effettuata a Chivasso e Santa Vittoria d'Alba. In particolare a Chivasso (24mila abitanti, polo di area commerciale con un bacino di consumo di oltre 142mila persone,

Meglio scoraggiare il lavoro a termine ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ridefinendo il concetto di "giusta causa" nei licenziamenti, per renderlo più elastico come in Germania e Francia. An. La. © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI SVANTAGGI «Questi sostegni sono un costo sociale e favoriscono alcuni al di là del merito» Critico. Stefano Staffolani, docente Politecnica delle Marche

Fbk cerca le multinazionali ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per questo nelle scorse settimane il centro di ricerca pubblico trentino, 350 ricercatorie un bilancio 2008 che pareggia a 38,3 milioni, ha sottoscritto un'intesa con il gruppo Prysmian, leader mondiale nel settore dei cavi interessato ad "esternalizzare" sulla collina di Trento attività di ricerca nei campi delle nanotecnologie, delle fibre-ottiche,

Ca' Foscari poliglotta: 40 le lingue insegnate ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: anzi, nel caso delle Università il decreto Tremonti ha tagliato fino all'osso i fondi. Quando i vecchi docenti andranno in pensione non è sicuro un adeguato ricambio generazionale. Questo è il paradosso: gestiamo un ateneo di eccellenza, ma siamo a rischio chiusura».

In Spagna aiuti anticrisi ad auto e microimprese ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con un fondo pubblico-privato da 20 miliardi di euro, per assicurare un futuro competitivo al Paese. Come prima cosa, Zapatero ha cercato di mettere una pezza al ritardo con cui si è mosso nel settore automobilistico, annunciando nuovi aiuti immediati al settore: duemila euro (per metà messi a disposizione dai costruttori e l'altra dallo Stato centrale e dalle Regioni)

Università, si cambia ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Luciano Munari Università degli Studi di Parma N elle settimane prossime, si preannunciano cambiamenti importanti per l'Università, soprattutto per quanto riguarda il reclutamento dei docenti, il loro trattamento e la governance degli atenei. Ma nessuna riforma sarà possibile se non ci sarà comprensione e disponibilità da parte dei protagonisti,

Un cocktail rilancia Big Pharma ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: opinione pubblica tendenti all'estremismo ( ne aveva fatto una bandiera persino il candidato presidenziale Usa, conservatore ma maverick, John McCain). E le accuse di avidità e di spremitura di denaro pubblico-privato trovano scarsa eco in un momento in cui i cosiddetti "stimoli fiscali" varati dei governi per combattere la recessione vanno a vantaggio di altri settori.

Dalla Cina/2. ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Straniera la docente, internazionale la classe: «Ai miei corsi, tenuti in lingua inglese, partecipano ragazzi provenienti da moltissimi Paesi, dal Pakistan come dal Brasile». Torino è considerata la capitale universitaria dell'internazionalizzazione, e da questo punto di vista il Politecnico ci ha messo del suo, inventando il Campus Italo-

La scelta degli stranieri va ai politecnici italiani ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che di docenti con le università sudamericane di Brasile e Argentina». Anche alla Sapienza di Roma, infine, è stato recentemente aperto un corso in inglese. L'impressione dunque, almeno a sentire i presidi di Facoltà, è che finalmente, anche in Italia sia stata imboccata la strada del cosmopolitismo, sentiero obbligato per uscire dallo stretto recinto della dimensione provinciale:

Ultimo appuntamento oggi alle 15 nella sala Candeloro di Strada Maggiore 45 con gli &#... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oggi alle 15 nella sala Candeloro di Strada Maggiore 45 con gli Incontri di storia e politica comparata', organizzati dal Dipartimento di politica, istituzioni e storia dell'Alma Mater e dal corso di laurea in studi internazionali. Joanna Sondel-Cedarmas, docente all'Università di Cracovia, parlerà di Miti neopagani del nazionalismo polacco e ucraino fra le due guerre mondiali'.

( da "Corriere della Sera" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Evidentemente c'è un livello medio di docenti che non lasciano traccia, e per un ragazzo questo significa molto». Non a caso i «rapporti personali con gli insegnanti», insieme alla loro «competenza didattica», galleggiano nella fascia intermedia della pagella: un ex studente su 2 si definisce solo «abbastanza» soddisfatto.

Alassio: Cento libri alla fiera internazionale del libro ( da "Savona news" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: editore e saggista, docente di sociologia dell?editoria contemporanea all?Università Cattolica di Milano, interverranno Antonio Caprarica scrittore, direttore Giornali Radio TV, Alessandro Feroldi assistente direttore generale per Milano e Nord Italia RAI TV, Giovanni Peresson consulente editoriale, responsabile dell?

Alassio: 100 libri alla fiera internazionale del libro ( da "Savona news" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: editore e saggista, docente di sociologia dell?editoria contemporanea all?Università Cattolica di Milano, interverranno Antonio Caprarica scrittore, direttore Giornali Radio TV, Alessandro Feroldi assistente direttore generale per Milano e Nord Italia RAI TV, Giovanni Peresson consulente editoriale, responsabile dell?

Precari contro la Gelmini, il tirocinio al posto della Siss non serve ( da "Stampaweb, La" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ROMA Le associazioni che tutelano i docenti precari della scuola sono convinte che la trasformazione delle Siss, le Scuole di specializzazione per l?insegnamento secondario, in tirocini abilitanti all?insegnamento non risolverà il problema della scarsa preparazione dei corsisti e delle lunghe liste di attesa per ricoprire una cattedra.

Padova, la partecipazione della liturgia ( da "Avvenire" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di storia della liturgia antica al «Santa Giustina», ha offerto una panoramica sulla partecipazione dei fedeli nella liturgia di Gerusalemme nel IV secolo. Nel pomeriggio Renata Salvarani, docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, ha tenuto una relazione dal titolo «Liturgia e partecipazione nei riti del battesimo tra X e XII secolo»

Spotorno: venerdì si chiude l'anno accademico Unitre ( da "Savona news" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Isola è la professionalità e la qualità dei docenti, dai quali emerge il desiderio di offrire un dialogo che parta dal patrimonio culturale di ciascuno. In occasione della chiusura dell'anno accademico si terrà l'esposizione, sempre in Sala Convegni Palace a Spotorno, dei lavori realizzati nei laboratori dell'UniTre: pittura su tela e stoffa, ceramica,

Città: Tumore al seno, torna la passeggiata benefica per il sostegno alla ricerca ( da "Sannio Online, Il" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: torna la passeggiata benefica per il sostegno alla ricerca Pubblicato il 13-05-2009 Ritorna anche quest?anno il tradizionale appuntamento con la ?Passeggiata per la lotta contro il tumore del seno?, promossa dall?associazione ?Sannio Donna Onlus?... Ritorna anche quest?anno il tradizionale appuntamento con la ?

Grande jazz sul palcoscenico ( da "Sicilia, La" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ex alunno del liceo modicano e del noto docente modicano, che serve anche ad inquadrare un studioso di grande spessore culturale, attento e serio nelle sue approfondite ricerche sugli antichi autori, specie Marziale e Catullo, tant'è che i suoi pregevoli scritti costituiscono un punto di riferimento per gli studiosi.

Ceriana: presentata la lista di Bruna Rebauto, tutti i volti ( da "Sanremo news" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di scuola media e volontaria ospedaliera Salvatore - detto Dario - Cicero 50 anni residente a Ceriana Consigliere Provinciale Associazione Nazionale Alpini Consigliere Comunale uscente Floricoltore Federico Crespi - detto Ciairina - 47 anni imprenditore Paola Donati 41 anni residente a Ceriana ex Ispettore di Polizia Municipale e Responsabile Ufficio Tributi Comune di Ceriana

Salerno: Sabato all'Ecostyle riflettori puntati sul trinomio moda, creatività e web ( da "Salerno notizie" del 13-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in programma a partire dalle ore 19, sarà il docente dell?Università di Salerno Alfonso Amendola, vero guru dei nuovi trend della comunicazione. Il dibattito sarà poi trasmesso su Unis@und, la web radio dell?ateneo di Salerno che, con il corso di laurea in Scienze della comunicazione, è partner della rassegna ?

"Benvenuti all'UniVda" Porte aperte all'ateneo ( da "Stampa, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e studenti dell'ateneo sono disponibili a fornire informazioni sui corsi di laurea, sugli sbocchi professionali, sui servizi e su tutto ciò che potrebbe facilitare la fase di transizione dalla scuola superiore. E' inoltre possibile cimentarsi con simulazioni di test d'ingresso ed esercitazioni di didattica online nel laboratorio d'

Imperia, convegno di bioetica studiosi di tutta Italia a confronto ( da "Stampa, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con la paRtecipazione di di docenti universitari e studiosi. Le «Etiche applicate» nascono dalle domande morali su vita o morte, sostenibilità ambientale dell'impresa economica e sua responsabilità sociale, comunicazione e quanto dobbiamo agli animali non umani. Il via ai lavori domani alle 14,45 con l'introduzione di Mario Letterio,

"Il finanziamento pubblico-privato delle infrastrutture universitarie per la formazione ed il trasferimento tecnologico" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il finanziamento pubblico-privato delle infrastrutture universitarie per la formazione ed il trasferimento tecnologico”, organizzato da Univenture Ricerche, Centro di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell?Università degli Studi di Parma.

Olimpiadi del diritto, 4 studenti di Giurisprudenza di Palermo campioni d'Italia ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: difendendo le parti in causa di fronte a una giuria composta da docenti universitari, notai e avvocati. Così la squadra di studenti di Giurisprudenza di Palermo ha vinto le Olimpiadi del diritto organizzate a Verona dall'Elsa, la European Law Students Association, competizione nazionale che ha visto impegnate compagini dalle facoltà di Giurisprudenza di tutta Italia.

La comunicazione dei valori dello sport come antidoto alla violenza: alla Questura di Massa Carrara un ciclo di seminari ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ordine, i docenti delle scuole e i dirigenti sportivi possano contribuire più agevolmente ad arginare fenomeni legati alla violenza in ambito sportivo. I seminari, che prevedono anche esercitazioni di gruppo finalizzate alla elaborazione di progetti sull?

Inizia il viaggio nel tempo di Planck ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università degli Studi di Milano ha avuto la responsabilità della definizione dei requisiti scientifici, del design e della calibrazione dello strumento. Marco Bersanelli, docente di Astronomia e Astrofisica al Dipartimento di Fisica della Statale e guida del gruppo PLANCK di Milano è “

profondo rosso per biotecnologie - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università si deve sobbarcare una spesa non prevista, fino a quando almeno, da via Nizza ricercatori e docenti non saranno in grado di mettere in piedi un tipo di attività che produca al tempo stesso formazione ma anche business. La questione è stata discussa in consiglio di amministrazione e in occasione di un paio di commissioni del Senato accademico,

cantelli e dionigi, caccia ai voti per staccare gli inseguitori - ilaria venturi ( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il docente di Comunicazione denuncia «un clima elettorale in cui funziona di più il populismo spicciolo, la promessa razionalmente inconsistente, ma affascinante, l´appartenenza». Poi le conclusioni: «Siamo una minoranza che deve essere quantomeno orgogliosa della scelta fatta».

braga è la sorpresa nell'urna ancora una volta spiazza i giochi ( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a partire da quei duecento docenti che hanno messo faccia e firma sul suo sito, endorsement che sono stati la chiave di «svolta» del suo successo. Non si trovano dei big potenti nel lungo elenco, semmai nomi noti, ma ormai fuori dai giochi accademici, come Carlo Flamigni, che da professore in pensione non vota più, o Gianfranco Pasquino,

ateneo, plebiscito per petrocelli - antonio di giacomo ( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è il momento, per me, di ringraziare i docenti, il personale tecnico amministrativo e gli studenti che, con il loro impegno, hanno reso possibili in questi due anni e mezzo i risultati che abbiamo ottenuto e sulla scia dei quali abbiamo intenzione di operare nel triennio a venire».

strategie inedite per la cultura in crisi ( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all´Università di Rouen e ricercatrice del Centre d´économie della Sorbona di Parigi, Lluis Agustì Bonet, esperto di gestione museale e docente all´Università di Barcellona, Graeme Evans, direttore del Cities Institute della London Metropolitan University e Pierluigi Sacco, ordinario di Economia della cultura,

Seminario sulle problematiche delle migrazioni straniere in Italia ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Demografia presso l'Università Milano-Bicocca. Interverrà, inoltre, il prof. Eros Moretti dell'Università Politecnica delle Marche. L'incontro è di estremo interesse per le questioni di scottante attualità che verranno trattate, quali il problema del controllo dei flussi e quello dell'integrazione degli immigrati.

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della Facoltà di Agraria dell'Università politecnica delle Marche e Raffaele Cerulli laureato in Ingegneria ambientale. I punti del programma del centrosinistra e del candidato a sindaco prevedono «una particolare attenzione alla salvaguardia del territorio, dei prodotti agricoli di qualità che,

Trasporto di disabili e anziani, si paga con la pubblicità ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: si paga con la pubblicità CASTELFRANCO PARTE UN PROGETTO PUBBLICO-PRIVATO PER LA MOBILITA' GRATUITA CASTELFRANCO IL COMUNE aderisce al progetto "mobilità gratuita" realizzato dalla società Sgm di Modena, guidata da Enrico Benini. Presto quindi potrebbe esserci, in giro per il paese, un Fiat Doblò tappezzato di pubblicità e usato per il trasporto di disabili o anziani.

I dipendenti dell'Ateneo incontrano i candidati ( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università. Il voto dei dipendenti (che sono 399) peserà per il 18 per cento nella elezione del rettore. Per il resto, il voto del 20 e 21 maggio prossimo terrà conto per il 48 per cento del voto dei docenti di prima e seconda fascia (gli ordinari e gli associati), dei ricercatori per il 24 per cento e degli studenti per il 10 per cento.

MARTEDÌ c'è stata la prima uscita di Idea Comune' la lista che propone com... ( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pubblico-privato, quindi con finanziamenti privati per la costruzione, che sorgerà nelle aree della ex scuola elementare e che prevede il trasferimento dell'attuale poliambulatorio, nella formazione di un centro riabilitativo e di un servizio sanitario aggiuntivo e qualificato che andrà incontro alle necessità dei cittadini tramite un progetto di collaborazione fra medici e volontari»

L'Alma Mater a canestro E gioca anche Domenicali ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: programma una partita amichevole per raccogliere fondi a favore degli studenti disabili dell'università, l'iniziativa si chiama «The CarsBo-Dsa UniBo Alumni Charity Challenge». In campo la squadra dei docenti del dipartimento di Scienze Aziendali e una selezione di laureati in carriera' della facoltà di Economia, capitanata da Stefano Domenicali, direttore sportivo della Ferrari.

ITALIE:"VENETO, L'INNOV(e)TIONVALLEY" ( da "Corriere della Sera" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di Diritto Costituzionale, Università di Padova Cesare De Michelis ITALIE:"VENETO, L'INNOV(e)TIONVALLEY" LA PIÙALTADENSITÀDI INNOVAZIONE E CREATIVITÀ PER METRO QUADRO AL MONDO Presidente Marsilio Editori Paolo Feltrin Docente di Scienza della Politica, Università di Trieste Giancarlo Galan Presidente Regione Veneto Padova Cristiano Seganfreddo mercoledì 20 maggio 2009 ore

Per il trasporto gestione integrata pubblico-privato ( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Gli esempi migliori nei Paesi nordici Per il trasporto gestione integrata pubblico-privato Il traffico è una delle più palpabili maledizioni della prosperità, ma l'It si sta rivelando uno degli antidoti migliori. La sfida è al centro della vivibilità delle città, ma anche della lotta al cambiamento climatico attraverso il taglio delle emissioni di CO 2 .

Dietro la scelta di un alimento ( da "Salute (La Repubblica)" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: delle proposte ha riguardato il settore della nutrizione", spiega Vincenzo Russo, docente di Psicologia dei consumi alla Statale di Milano, "in particolare l'educazione alimentare, il valore simbolico, i consumi e le relazioni sociali del cibo, la percezione del rischio, ma anche tracciabilità, produttività, imballaggio, sicurezza, gusto".

La foto dell'universo neonato. Questo ci regalerà l'audace Planck ( da "Avvenire" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Astrofisica e capo del gruppo Planck dell'Università di Milano, che racconta questa impresa, non sai se è più l'incanto o la vertigine. Vertigine per l'incommensurabilità di spazio e di tempo che viene affrontata. Meraviglia, per la sfida di cui gli uomini creature limitate, creature che vivono poche decine d'

Cultura e Spettacoli: In concerto la Banda della nato con gli allievi del Conservatorio ( da "Sannio Online, Il" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e gli amministrativi, la possibilità di formazione presso Istituti di istruzione superiore e imprese?. ?L?azione Erasmus del Programma LLP ? ha detto il direttore Maria Gabriella Della Sala - concede agli studenti del Conservatorio la possibilità di trascorrere un periodo di studio in un Istituto di Istruzione Superiore tra quelli con i quali il Conservatorio ha firmato un

Trasporto pubblico ( da "Sicilia, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: strade inondate di strisce blu e di traffico privato, mancanza di parcheggi e di corsie preferenziali, conseguente lentezza dei mezzi pubblici, mancanza di una stazione bus con servizi di civiltà: biglietterie, sale di attesa, locali igienici, parcheggi scambiatori di traffico (pubblico-privato e urbano interurbano), e via discorrendo».

Mediterraneochi bloccala cooperazione ( da "Sicilia, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per poter permettere anche in Italia l'istituzione di GECT, a somiglianza di quello che accade già in molti altri Paesi dell'Unione europea. Solo così si potrà sperimentare anche in Italia quello che si annunzia come un potente strumento di cooperazione interregionale. Adriana Di Stefano Docente di Diritto dell'Unione Europea Università di Catania

Letteratura, volàno del dialogo euromediterraneo ( da "Sicilia, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il seminario ha visto alternarsi gli interventi di Ciro Sbailò docente di diritto pubblico comparato della Kore, Carlo Morselli docente di diritto dell'immigrazione e di Yaqoub - Al Sharuny scrittore per ragazzi, collaboratore di Madame Suzanne Mubarak per la diffusione della lettura tra i giovani e per le politiche sull'handicap.

Coordinamento permanentedelle Università non statali ( da "Sicilia, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: forme non codificate in partenza per il reclutamento del nostro personale docente. Inoltre gli alti lai dei nostri colleghi delle Università statali per i tagli ai loro Ffo non hanno certo prodotto risultati eccezionali, ma hanno ottenuto un pur parziale risarcimento del "mal tolto". Sembra anzi che alcuni dei nostri colleghi, che si sono riuniti in "Associazione di qualità",

I nuovi professionisti dei trapianti ( da "SaluteEuropa.it" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oggi docente all'Università di Yale e alla Bicocca e Direttore Scientifico di Celiver, il laboratorio di ricerca internazionale sulle malattie del fegato degli Ospedali Riuniti di Bergamo. "La medicina del trapianto ha dichiarato Mario Strazzabosco - richiede conoscenze altamente specifiche e si sta venendo sempre più a configurare come una branca a sé.

Rimini, "viaggio tra le nuove droghe": internet, gioco e sesso ( da "RomagnaOggi.it" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Psicologia di comunità e presidente dei Corsi di studio in Scienze dell'educazione dell'Università di Palermo), con la relazione "Le dipendenze socialmente incentivate", a seguire Mauro Croce (direttore della struttura Educazione Sanitaria della Asl Vco e docente presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), parlerà di quando il gioco diventa un problema.

In Provincia di Rimini viaggio tra le nuove droghe: gioco d'azzardo, internet, shopping compulsivo ( da "Sestopotere.com" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Palermo), con la relazione “Le dipendenze socialmente incentivate”, a seguire Mauro Croce (direttore della struttura Educazione Sanitaria della Asl Vco e docente presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), parlerà di quando il gioco diventa un problema.

Scuola, venerdì lo sciopero generale ( da "Stampaweb, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per impedire il taglio di 57 mila posti di lavoro di docenti ed Ata per il prossimo anno; per cancellare le proposte di legge Aprea e Cota e il regolamento Gelmini sulla formazione, che gerarchizzano i docenti, trasformano le scuole in fondazioni private e danno ai capi di istituto il potere di assumere e licenziare il personale;

Venerdì di scioperi in tutte le città ( da "Stampaweb, La" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: per impedire il taglio di 57 mila posti di lavoro di docenti ed Ata per il prossimo anno; per cancellare le proposte di legge Aprea e Cota e il regolamento Gelmini sulla formazione, che gerarchizzano i docenti, trasformano le scuole in fondazioni private e danno ai capi di istituto il potere di assumere e licenziare il personale;

Alla Fiera del libro Torino il Premio Internazionale Mondello - Città di Palermo ( da "Sestopotere.com" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente associato di Lingua e letteratura inglese all?Università La Sapienza di Roma, ha invece espresso la maggiore attenzione della letteratura di Paesi stranieri, fra cui quelli africani, verso tematiche sociali e di denuncia, a fronte del contesto italiano, in cui lo spazio maggiore sarebbe affidato alla narrativa di mero intrattenimento,

L'ambasciatrice di Serbia promuove il Ce.U.B.di Bertinoro ( da "Sestopotere.com" del 14-05-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: , e Alessandro Freddi, docente ordinario di Progettazione meccanica e costruzione di macchine all?Università di Bologna. Con loro ha steso le basi per proseguire nella proficua attività di alta formazione, alla quale hanno già preso parte alcuni giovani serbi, presenti anche nel corso tenuto al Ce.


Articoli

IDFest a Imperia apre Paolo Puppa (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

IDFest a Imperia apre Paolo Puppa [FIRMA]STEFANO DELFINO IMPERIA Il via è stasera, con la «prima» regionale di «Pasolini e Don Milani, Svevo e Pirandello in scena», scritto e interpretato da Paolo Puppa. Ma l'edizione inaugurale dell'Imperia Dams Festival, sino al 21 maggio allo Spazio Calvino, prevede anche altri appuntamenti di spicco e, tra questi, quello a sorpresa (la data ancora non è stata comunicata) con Pippo Delbono, l'artista ligure oggi di maggiore spicco internazionale, da poco insignito in Polonia del premio Europa per il teatro. L'IDFEst, neonata creatura del Dams e dell'Associazione Culturale Arthwere, presenta quindi «un pacchetto di eventi di rilievo, non solo nazionale, che uniscono il carattere della spettacolarità a quello della ricerca, come si conviene appunto a una Università che si apre alla città». E il clou del cartellone è appunto l'incontro (a sorpresa, perchè la data ancora non è stata fissata) con Delbono, che sarà intervistato per il pubblico da Eugenio Buonaccorsi e Roberto Trovato, docenti del Dams. Oggi, intanto, l'inaugurazione. Alle 17, sul tema «Lettere impossibili. Fantasmi in scena da Ibsen a Pasolini», lezione aperta sulla scrittura teatrale con Paolo Puppa, autore italiano tra i più prolifici e rappresentati (ha vinto i premi Pirandello, Rubbettino, Riccione, Associazione critici e Campiglia Marittima), il quale alle 21 interpreterà in una lettura-performance quattro delle «lettere impossibili» di una serie di recente pubblicata da Gremese Editore. Domani, alle 15, «Doppio sguardo. Cinema e arte contemporanea», incontro con Marco Senaldi, e alle 21 proiezioni di «Cremaster 3 - The order» e «Drawing restraint 9», un film di Matthew Barney a cui ha partecipato Björk. Giovedì alle 21 il Conservatorio «Puccini» di La Spezia presenta lo spettacolo-concerto multimediale in prima assoluta «Poiesis. La poesia, la musica, la Liguria», voce recitante Luca D'Addino. Il 19 arriverà Enrico Bonavera, con una lezione aperta su «Le catene alchemiche» e alle sera con «I segreti di Arlecchino», in prima regionale. Chiusura il 21 con «Il meraviglioso viaggio di Antonio Pigafetta intorno al mondo», di e con Roberto Cuppone, in prima regionale.

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Il "Balmas" a un'opera su Anselmo d'Aosta (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il "Balmas" a un'opera su Anselmo d'Aosta Un pubblico di intenditori e l'Auditorium di Saint-Vincent disseminato di fiori bianchi e viola: arrivato alla 14ª edizione, il Premio Balmas Valle d'Aosta conserva intatto il fascino della prima volta. Ad aggiudicarsi quest'anno l'ambito riconoscimento, istituito nel 1995 in memoria del francesista Enea Balmas e consacrato alla cultura storica, letteraria e artistica francofona in Valle d'Aosta, è stato «Anselmo d'Aosta nel ricordo dei discepoli. Parole, detti, miracoli», 5° volume delle «Opere» di Inos Biffi, Aldo Granata, Costante Marabelli e Davide Riserbato. La pergamena e una grolla in ceramica, sono state consegnate agli autori sabato, nell'ambito del 17° Premio letterario di francesistica Terme di Saint-Vincent, vinto ex aequo da Elisa Biancardi, dell'Università di Pavia, per l'edizione critica di scritti di Madame de Villeneuve e Madame Leprince de Beaumont e da Luca Pietromarchi, dell'Università di Roma 3, per l'introduzione e il commento a «I fiori del male» di Beaudelaire. Una menzione speciale è stata attribuita alla studiosa Irma Bonfillon. Ha coordinato la «remise des prix», promossa dall'assessorato Istruzione e Cultura, dalla Società universitaria per gli studi di lingua e letteratura francese, dal Comune e dalla Biblioteca di Saint-Vincent, il presidente del Gruppo di studio sul Cinquecento francese Rosanna Gorris Camos. A margine della premiazione, il docente dell'Università di Ginevra Max Engammare ha raccontato aspetti inediti della vita e del pensiero di «Calvin, l'homme pressé». \

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Via libera ad altri 6 pensionamenti e Lingue passa a numero chiuso (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

GLI ALTRI PROVVEDIMENTI Via libera ad altri 6 pensionamenti e Lingue passa a numero chiuso Nella riunione del Senato accademico di ieri, all'Università si sono discusse altre questioni importanti, prima fra tutte la proposta di estendere il minimo di ore d'insegnamento per ciascun docente da 90 a 120. Il risultato? Nulla di fatto: cinque favorevoli, altrettanti contrari e 22 astenuti. Per ora non ci sarà alcuna modifica allo statuto dell'ateneo. Lo stesso Senato ha poi dato parere pressoché favorevole alla richiesta della facoltà di Lingue di passare al numero chiuso. Manca il pronunciamento del Nucleo di valutazione, che ha chiesto alcuni chiarimenti, ma dovrebbe essere solo un passaggio formale. Infine ieri sono state respinte tutte (erano sei) le richieste di prolungamento del servizio per i docenti. Andranno tutti in pensione.

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Un nanoscopio genoveseper combattere i tumori (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Un nanoscopio genoveseper combattere i tumori la scoperta Da giugno all'Iit uno strumento che potrebbe rivoluzionare la medicina Genova. Da quando, bambino, osservava al microscopio i fiocchi di neve, Alberto Diaspro è ossessionato dalla vista. Negli anni Ottanta si è laureato in Ingegneria elettronica «con una tesi - dice - su come sia possibile vedere gli oggetti trasparenti» e tra un mese presenterà all'Iit, Istituto italiano di tecnologia, la sua nuova creatura: il primo nanoscopio italiano. «Si tratta - spiega - di uno strumento capace di raggiungere una risoluzione di dieci nanometri». Gli attuali microscopi multifotonici, i più evoluti, raggiungono le centinaia - non le decine - di nanometri. Il nanoscopio nasce da anni di ricerca nei settori della fisica e della chimica ed esiste già in una versione commerciale, prodotta dalla Leica Microsystems e in vendita al prezzo di un milione di euro. «La nostra versione - spiega Diaspro - costa un decimo: 100 mila euro. Abbiamo già ordinato tutto il materiale e a giugno saremo pronti per il debutto di questo strumento». Che promette di rivoluzionare la medicina, studiando e prevenendo il comportamento dei tumori. «Una risoluzione così alta permette di osservare - dice Diaspro - le comunicazioni che avvengono tra le cellule, ad esempio nella formazione dei tumori. In futuro sarà possibile applicarla sul corpo umano». Il sogno di Alberto Diaspro è di realizzare, in futuro, «un endoscopio con la risoluzione del nanoscopio». Un metodo, cioè, per esplorare l'interno del corpo con una risoluzione fino a dieci nanometri. «Per la medicina sarebbe una rivoluzione». Nato a Genova nel 1959, Diaspro, che attualmente ricopre la carica di presidente della Società europea di biofisica, ha lavorato per l'industria privata - Orsi automazione - ha insegnato in Spagna e negli Stati Uniti ed è professore all'Università di Genova. Dalla quale, però, ha preso un'aspettativa per i prossimi cinque anni. Fino al 2013 Diaspro dirigerà l'unità di nanofisica dell'Iit. «Sono stato chiamato da Benfenati (Fabio Benfenati: docente, in aspettativa, alla facoltà di Medicina dell'Università di Genova e direttore del dipartimento di Neuroscienze e neurotecnologie dell'Iit, ndr) e ho subito accettato. Era un'offerta che non potevo rifiutare». Rispetto all'università, dove è cresciuto facendo ricerca fino a ieri, Diaspro ha trovato all'Iit «un ambiente per certi versi più stimolante. Sicuramente qui ci sono più soldi (si veda il riquadro qui sopra, ndr), ma c'è anche una maggiore vivacità culturale. All'università c'è la tendenza a lavorare in cattività, ognuno si coltiva il proprio orticello. Qui c'è un continuo scambio di idee tra settori diversi e una voglia di lavorare che non vedevo da anni». Basta dare un'occhiata ai dati anagrafici. Di fronte all'università italiana dominata da una gerontocrazia, età media 60 anni, attaccata alla cattedra, l'Iit sfoggia un'età media di 29 anni. I giovani ricercatori dell'Istituto italiano di tecnologia sono assunti non tramite concorso pubblico ma con un reclutamento "all'americana". Le offerte di lavoro sono pubblicate sulle principali riviste scientifiche internazionali, i candidati inviano il proprio curriculum e intraprendono una serie di colloqui. Il tutto per un posto ben pagato, pari allo stipendio medio di un ricercatore americano, ma a tempo determinato. Per due o cinque anni rinnovabili. Precari, ben pagati e giovani. Lo stipendio si divide in due parti, una fissa e l'altra che varia a seconda dei risultati scientifici raggiunti. «Nell'università italiana invece - dice Diaspro - gli scatti di stipendio dipendono soltanto dall'anzianità, non dal merito. Forse è per questo che il mondo accademico italiano si è un po' fossilizzato. Ma non rinnego certo il mio passato. L'ateneo genovese ha ottime risorse e spero che la vicinanza con l'Iit possa contribuire al suo progresso».Francesco Margioccomargiocco@ilsecoloxix.it 12/05/2009 Il racconto di quattro liguri ecco l'audio integrale Alpini in Afghanistan testimonianze di vita a Kabul 12/05/2009 MotoGp, ascolta l'intervista Canepa, un genovese nel regno di Valentino Rossi 12/05/2009 COMMUNITY 12/05/2009 Sondaggio/1 Migranti, la Chiesa contro il governo: chi ha ragione? 12/05/2009 TIFOSERIE - La squadra del cuore: www.ilsecoloxix.it/genoaclub www.ilsecoloxix.it/sampclub 12/05/2009 Sondaggio/2 Dopo il caso divorzio hai perso fiducia in Berlusconi? 12/05/2009 L'ultimo saluto a don Gianni Baget Bozzo Le foto dei funerali Leggi i suoi ultimi interventi sul Secolo 12/05/2009

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La nautica si ribella:tariffe alte e regole oscure (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

La nautica si ribella:tariffe alte e regole oscure le proposte al governo Gli operatori accusano: «L'Italia è inospitale, una riforma per il rilancio» caterina grosso porto rotondo. Un comparto cresciuto in fretta, quello della grande nautica e del turismo nautico italiano, in grado di creare ricchezza e posti di lavoro con forti ricadute economiche sul territorio che ora chiede l'attenzione del governo centrale e delle istituzioni locali per essere competitivo con gli altri paesi a vocazione nautica. Al recente Boat Show di Porto Rotondo ai primi di maggio, la Tavola Rotonda "Turismo nautico, volàno di sviluppo - Pubblico privato, una collaborazione indispensabile", organizzato dagli espositori e da Confindustria Nord-Sardegna, ha visto gli operatori della nautica attivi non solo in Sardegna ma in tutto il Mediterraneo, riuniti per affrontare i temi che rendono sempre più difficile il loro impegno. La richiesta: una cabina di regia centrale, un nuovo assetto legislativo che preveda norme chiare e omogenee nei "marina" nazionali per quanto riguarda le pratiche doganali, le pratiche richieste dalle Capitanerie di porto, i regolamenti antiterrorismo, le norme fiscali quali ad esempio l'Iva sulle provviste di bordo, l'equiparazione dell'Iva dei porti turistici italiani dal 20 al 10 per cento, l'uniformità nelle agevolazioni da concedere agli yacht del charter. Un suggerimento è stato già accolto dal governo: l'istituzione del ministero del Turismo, affidato dal premier Silvio Berlusconi a Michela Vittoria Brambilla. In pratica una serie di problematiche che accomunano costruttori e riparatori di yacht, gestori dei porti turistici, "dealers" di barche e agenti marittimi dello yachting in Sardegna e non solo. Per questi ultimi, che oltre a espletare le pratiche fiscali e doganali, forniscono agli yacht una serie servizi indispensabili per una clientela sempre più esigente, il problema è spesso quello di regolamenti doganali e di polizia di frontiera diversi fra un porto turistico e l'altro, magari a poche miglia di distanza. Conclusione: disorientamento, tariffe alte, problemi che rendono inospitale il nostro mare e che spesso fanno sì che gli armatori cancellino le nostre coste dai loro portolani. La nautica da diporto non è solo barche sfornate dai cantieri, ma anche moltiplicatore di flussi turistici e generatore di ricchezza per il territorio. I grandi yacht, che possono ospitare solo fino a 12 persone a bordo, sono proprio quelli che da tempo ormai impiegano tecnologie "verdi", quindi a basso impatto ambientale e antropico ma con grande ricaduta economica. Il diportista è infatti un turista a cinque stelle, molto più del city tourist ; basti pensare che la sua spesa media è di 137 euro al giorno "nette", ovviamente non pernotta in albergo. Il porto turistico, un tempo solo una serie di banchine, si è trasformato in una vero e proprio "gate", punto di partenza per conoscere l'eccellenza del territorio: l'offerta culturale, naturalistica, eno-gastronomica. Angelo Canale, capo dipartimento sviluppo e competitività del Turismo, intervenuto per assicurare l'attenzione del governo, ha confermato l'apertura di un tavolo tecnico per le problematiche fiscali e legislative ma ha sottolineato: «Le politiche regionali dovrebbero essere coordinate da un'unica cabina di regia centrale per presentarsi uniti sui mercati internazionali», facendo notare che l'Enit dispone di un decimo delle risorse della Spagna. Essenziale per gli imprenditori della nautica della Sardegna un dialogo con l'istituzione regionale e una politica attenta alle esigenze del comparto. Stefano Lubrano, presidente di Confindustria Nord-Sardegna: «Siamo continuamente rimbalzati da Roma a Cagliari mentre abbiamo bisogno di pianificare». Una promessa da parte di Sergio Pisano, capo di gabinetto dell'assessorato al Turismo della Regione: «Scriveremo un disegno di legge insieme agli operatori della nautica». 12/05/2009 poche risorseL'Italia parte dalle retrovie: l'Enit ha un decimo delle risorse della Spagna 12/05/2009

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Caab, arrivano i prodotti tipici (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA ECONOMIA pag. 10 Caab, arrivano i prodotti tipici In vendita vini, carni e salumi IL MONDO agricolo bolognese riunito in Alleanza per il futuro' (Confagricoltura, Cia e Copagri) incontra i candidati alla guida della Provincia e annuncia una novità: un punto vendita del mondo agricolo al Caab (centro agroalimentare) per alimentari trasformati (vini, carni, salumi, miele, formaggi, tutti tipici bolognesi) che affiancherà l'Ortomercato dove si vendono ai privati frutta e verdura. A gestire il tutto una società I sapori di Bologna', costituita dalle organizzazioni con Acmo (grossisti Caab) e Cofamo (coop facchini). Vendita a stock e con prezzi da ingrosso rivolta a privati e a ristoranti, alberghi, mense, agriturismi, gruppi d'acquisto. «L'obiettivo spiega Antonio Caliceti presidente di Confagricoltura è proporre i migliori prodotti del territorio ai bolognesi, e non solo, e intercettare il pubblico (60mila persone/anno) dell'Ortomercato». L'AUTORIZZAZIONE per partire non è ancora arrivata ma, se ci saranno ulteriori ritardi, il punto vendita nascerà ugualmente appena fuori dal mercato. «Manca un pezzo del mondo agricolo dice Caliceti riferendosi a Coldiretti ma l'iniziativa è aperta a tutti». E il direttore della Cia, Francesco Mele, sottolinea che, rispetto ai mercatini della Coldiretti, «questa è una filosofia diversa, anche se non li disdegniamo, molte nostre imprese vi partecipano». Nell'incontro coi candidati, Enzo Raisi (Pdl-Lega) e Gian Luca Galletti (Udc) assente all'ultimo momento Beatrice Draghetti del centrosinistra le organizzazioni (erano presenti pure Marco Alberghini di Copagri e Massimo Pirazzoli della Cia Imola) hanno presentato molte lamentele. Si va dalla richiesta di un ruolo più attivo della Provincia, «subordinata alla Regione», a una cabina di regia che dia risposte ai problemi degli agricoltori. Le emergenze: questione venatoria («serve un confronto sui piani di abbattimento della selvaggina che provoca danni alle colture non più sostenibili»), questione fiscale (Ici e Tarsu), aggravio burocratico. La promozione del territorio potrebbe finire al Centro di divulgazione agricola trasformato in società pubblico-privata. l. frass.

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QUANDO A VOTARE ERANO GLI STUDENTI (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA PRIMO PIANO pag. 8 QUANDO A VOTARE ERANO GLI STUDENTI LA STORIA FU Federico Barbarossa, nel 1158, a volere che l'Università fosse guidata da un Rettore nominato dagli studenti, e a garantire autonomia e privilegi. Anche successivamente, quando lo studio bolognese si divise fra «Università degli Ultramontani» (studenti stranieri) e «Università dei Citramontani» (studenti italiani), furono sempre gli studenti a eleggere i loro Rettori che rimanevano in carica per un anno. Si eleggevano anche un vice Rettore e dei consiglieri, anch'essi studenti. Del resto, a quei tempi, erano proprio gli studenti a pagare lo stipendio ai professori. Nel Trecento, gli statuti dell'Università di diritto prevedevano che «alla carica del rettorato sia eletto uno scolaro della nostra Università che sia di vita e costumi severi e onesti, di buon discernimento, quieto e giusto e che abbia raggiunto il 25esimo anno di età»; non doveva essere un religioso, ma nemmeno sposato. Era vietato fare propaganda per essere eletti e anche «accordarsi in segreto». A partire dal XV secolo, viste le difficoltà degli studenti nel raccogliere il denaro per pagare i docenti, intervenne il Comune, prima integrando poi pagando l'intero compenso. Dal 1494 i Rettori ebbero alcuni privilegi: anzitutto il titolo di Magnificus, poi il diritto a portare armi e ad essere serviti da quattro donzelli'. I Rettori poi assunsero sempre maggiori poteri, ed ebbero esenzioni fiscali e privilegi, come quello di mantenere gratuitamente fino alla laurea uno studente povero. TUTTAVIA, fra il XVI ed il XIX secolo i contrasti con il Governo crebbero e i privilegi dell'Università e degli studenti furono limitati. Con l'ingresso di Bologna nello Stato Pontificio, la gestione dell'Università divenne mista e scomparvero i Rettori, sostituiti da Priori scelti dal Governo. Durante il periodo napoleonico, l'elezione del Rettore fu delegata ai professori: nel 1802 i docenti elessero il professor Gregorio Casali Paleotti, il primo non eletto dagli studenti o dal Governo. Ma fu anche l'unico. Infatti, dal 1803 la nomina passò al Governo. Dopo il 1815, col ritorno del Governo Pontificio, il diritto alla nomina passò nelle mani del Papa che nominò un prelato che aveva il compito di controllare che gli insegnamenti non fossero in contrasto con i precetti religiosi. Oggi, ogni Università ha fissato proprie regole elettorali: tutte prevedono che il Rettore sia un docente e che ad eleggerlo siano i docenti.

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Udc-Unione di Centro: ecco i nomi dei candidati (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

URBINO E MONTEFELTRO pag. 19 Udc-Unione di Centro: ecco i nomi dei candidati URBINO LA LISTA per le comunali di Urbino, dell'Udc-Unione di Centro, a sostegno del sindaco Domenico Campogiani, è stata consegnata: la lista è composta da 15 candidati, di cui 4 donne e un giovane di 21 anni. Sono presenti numerosi esponenti del mondo dell'impresa, della scuola, del lavoro e del mondo cattolico. Gabriele Amadori docente scuola media superiore, Eligio Dini commerciante, Mariagrazia D'Amico in Cuccaro impiegata statale, Piergiorgio Fabbri geologo, Paolo Fraternali docente dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, Mario Ghiandoni dipendente Poste Italiane, Emanuele Marra educatore della struttura residenziale "Pian dell'Abate", Luciano Moretti medico chirurgo, Aldo Pasotto chef, Emanuela Rebucci dipendente Università, Giorgio Salvi dottorando in Sociologia della comunicazione, Savina Toccaceli in Gabannini docente scuola primaria, Stefano Tori Santinelli dipendente Poste Italiane, Alessandro Veneri studente e organista, Marcella Vivoli in Paci impiegata ufficio postale di Urbino. Al centro del programma «i temi della famiglia e dei valori della tradizione cattolica, del rilancio del turismo come risorsa decisiva per il lavoro dei giovani, della maggiore attenzione agli studenti, della sicurezza e del decoro urbano, dell'artigianato artistico, della sanità per l'entroterra, dei collegamenti (innanzitutto la ferrovia per Fano e un collegamento veloce stradale per Pesaro), di un nuovo Prg, dell'attenzione per i temi del sociale e del volontariato saranno al centro della battaglia dell'Unione di Centro di Urbino». IDV LISTA DI PIETRO. L'Idv di Pietro presenta la squadra dei candidati, lista che appoggia il candidato sindaco del Pd Franco Corbucci: Paola Bisciari, Marilena Ceccarini, Anna Rita Paccagnani, Giovanna Foglietta, Claudio Maggini, Franco Pierelli, Andrea Barcelli, Cosimo Palazzo, Massimo Fabbri, Mirco Marchetti, Daniele Pierleoni, Umberto Pannella, Anna Paola Mancini, Niccolò Di Bella, Ottavia Borghesi, Riccardo Pascucci, Pierangelo Bonazelli, Fabrizio Siepi, Hammam Gouli Kamel, Helenia Rocchetti.

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UNA LISTA di , sulle qual... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

FERRARA PRIMO PIANO pag. 3 UNA LISTA di «priorità per lo sviluppo del territorio», sulle qual... UNA LISTA di «priorità per lo sviluppo del territorio», sulle quali si sollecita l'impegno di quanti saranno designati dal voto a governare le amministrazioni locali, nella prossima legislatura. Con un proprio documento per punti, rivolto a tutti i candidati ferraresi, la Cna apre un confronto di merito sui temi dello sviluppo, con l'obiettivo innanzitutto di arginare gli effetti della pesante crisi e, nel contempo, di guardare oltre, puntando a un «salto di qualità nel governo dell'economia provinciale». «E' BENE CHIARIRE che non sono pensabili ipotesi di sviluppo senza il ruolo centrale della piccola impresa, patrimonio di creatività, capacità imprenditoriali e lavoro afferma il direttore di Cna, Corradino Merli . Ai futuri amministratori noi diciamo che questa realtà costituisce la vera forza del nostro territorio e del Paese, a maggior ragione dopo la constatazione del fallimento di quella economia finanziaria e speculativa, di cui stiamo tutti pagando oggi i pesanti costi». Per battere la crisi bisogna impegnarsi per la realizzazione e il completamento delle infrastrutture, indispensabili a supportare un maggiore dinamismo competitivo provinciale, efficienza e innovazione, non solo della struttura produttiva e imprenditoriale, ma dell'intero sistema pubblico e dei servizi locali. «Come abbiamo già avuto modo di sottolineare puntualizza infatti Merli l'innovazione è un tema che riguarda tutti: non è pensabile che le imprese possano competere in futuro su mercati di grande complessità, in un contesto di inefficienza e onerosità della macchina pubblica». Sul versante delle politiche di sviluppo, l'Associazione imprenditoriale insiste sulla necessità di un adeguato tenore di investimenti delle amministrazioni locali. Come è possibile realizzare questo obiettivo in una stagione di obiettiva diminuzione delle risorse disponibili? «LO SCENARIO economico impone un cambiamento radicale nelle strategie economiche anche per la nostra provincia. Ciò sarà possibile se insieme, fin da ora, sapremo misurarci con le cose da fare. Lo sforzo di porre mano alle questioni di fondo deve andare di pari passo con una nuova capacità di coesione e concertazione delle politiche tra i molteplici sistemi in cui si articola il territorio provinciale: pubblica amministrazione, imprese, associazioni economiche e sindacali, centri di ricerca e Università, mondo bancario». QUALI sono le priorità per lo sviluppo indicate da Cna? «E' indispensabile sostenere la capacità di investimento delle Amministrazioni pubbliche per contribuire alla vitalità del sistema economico provinciale, dando inoltre continuità ai progetti infrastrutturali, da tempo avviati, per lo sviluppo. Far partire, in tempi rapidi, tutte le opere pubbliche immediatamente cantierabili, favorendo la partecipazione delle piccole e medie imprese agli appalti di lavori e forniture». E la viabilità? «Bisogna puntare al completamento delle grandi opere infrastrutturali, come Cispadana, Idrovia, Statale 16, E55». Sul fronta ambiente, «lo sviluppo sostenibile si conferma strategico per un territorio del quale va tutelata l'integrità sotto il profilo storico-urbanistico e delle risorse naturalistiche, come risorse per lo sviluppo di un turismo basato sulla diversificazione dell'offerta e la capacità di soddisfare nuove domande. Al tempo stesso, tutela dell'ambiente e impiego delle energie alternative sono fonte di nuove opportunità di crescita economica, collegate a domande di mercato in continua espansione». E' INOLTRE fondamentale «ridurre la imposizione e tassazione locale sulle imprese. Ma allo stesso tempo bisogna darsi da fare «sulla lotta all'abusivismo e al lavoro nero. Bisogna accentuare l'iniziativa di contrasto e ripensare le politiche di welfare». Per Cna è inoltre importante «la collaborazione tra pubblico e privato: le amministrazioni locali debbono operare per il costante miglioramento degli standard dei servizi, ripensando le modalità organizzative e gestionali del sistema dei servizi sociali e sanitari, in una logica di integrazione e di sussidiarietà orizzontale». SUI SERVIZI pubblici locali, occorre operare per l'efficienza e la riduzione dei costi: «Indispensabile il coinvolgimento delle organizzazioni imprenditoriali nella definizione dei regolamenti operativi delle aziende che gestiscono i servizi, dei livelli tariffari, nella distribuzione del prelievo fra utenze domestiche e non domestiche, ma soprattutto nella costruzione di percorsi di integrazione pubblico privato, mirati ad elevare la qualità dei servizi e a ridurne i costi a carico degli utenti». Occorre quindi anche accelerare i processi di unione (o, in certi casi, di fusione) tra Comuni, «la sola vera strada che può consentire di razionalizzare ed ottimizzare l'utilizzo delle risorse e del personale, di migliorare la qualità e quantità dei servizi offerti e la cura del territorio, evitando sprechi ed inutili dispersioni di risorse pubbliche». Quello proposto è insomma «un patto contro la burocrazia, per lo snellimento e l'efficienza della macchina pubblica».

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Rotary, premiate due studentesse (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA CENTO pag. 11 Rotary, premiate due studentesse CENTO IN RICORDO DI FRANCO ZARRI IL ROTARY di Cento presieduto da Riccardo Fava ha consegnato l'altra sera il tradizionale Premio Franco Zarri'. Destinatarie sono state due studentesse della facoltà di Ingegneria: Sara Battilani, iscritta al primo anno cui è andata la prima tranche del premio, e Agnese Malaguti iscritta al secondo anno che ha ricevuto la seconda tranche avendo superato tutti gli esami previsti e con le votazioni richieste. Il riconoscimento vuole testimoniare nella concretezza il ricordo dell'indimenticato past presidente e governatore del Rotary, ingegnere e docente universitario. Grande fu, in particolare, il suo impegno a favore del mondo giovanile. Il figlio, il docente universitario Luca Zarri presente con tutta la sua famiglia, ha svolto una relazione circa le analogie e le differenze fra i sistemi universitarie inglese ed italiano. E' intervenuto anche il preside della facoltà di ingegneria dell'università di Bologna Pierpaolo Diotallevi che ha ricordato le altissime possibilità di rapido inserimento lavorativo per i laureati in ingegneria. a.l.

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Disagio giovanile: esperti a confronto (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

ASCOLI PROVINCIA pag. 7 Disagio giovanile: esperti a confronto SPINETOLI SI TERRÀ questa sera alle 18, nella aula magna della scuola media «Giovanni XXIII» di Pagliare, il convegno promosso dall'Uciim (Unione cattolica italiana insegnanti medi), il cui presidente provinciale è Quintino Lucianetti, «La famiglia e la scuola: rimedio e cura del disagio giovanile». Durante la serata interverrà il professor Bernardo Nardi, che si intratterrà con gli educatori, genitori, docenti per una disanima dei vari casi. Il professor Nardi è nato a Camerino, ma è orginario di Ascoli, è professore aggregato dell'Università dorica, è docente di Psichiatria e Psicoterapia, inoltre è dirigente medico della clinica psichiatrica degli ospedali Riuniti di Ancona. Nel 1988 ha promosso un laboratorio di Psicopatologia adolescenziale, dedicandosi così al centro dell'Agio giovanile.

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 12/05/2009 - pag: 23 Dossier Le analisi dell'Università Federico II di Napoli. L'igienista: rischi solo se l'assunzione è prolungata «Acqua contaminata da un rubinetto su 4» Ricerca su 50 città in 17 regioni. Dai derivati del cloro ai batteri, le sostanze pericolose Ma che cosa esce dai nostri rubinetti? Inquinanti chimici derivati dalla clorazione e colibatteri che invece non dovrebbe esserci. Lo studio della seconda università di Napoli, di cui il Corriere aveva anticipato i primi risultati nell'agosto 2008, è andato avanti e si è allargato a 50 città italiane in 17 Regioni. La sorpresa è stata la comparsa anche di batteri che proprio la disinfezione (clorazione) dovrebbe eliminare. L'obiettivo era quello di esaminare la qualità delle acque che si bevono: quelle dei rubinetti di abitazioni e quelle minerali imbottigliate in Pet (le classiche bottiglie di plastica) di 24 differenti marchi, corrispondenti al 73% del mercato. In totale oltre 35.000 analisi. Nelle città principali (Milano, Torino, Napoli, Roma, Venezia, Bari, Grosseto, Firenze, Pavia, Vercelli, Novara, Bologna, Genova) i campioni prelevati dai rubinetti sono stati almeno una ventina in case di zone diverse. Massimiliano Imperato, docente di Idrologia e Idrogeologia dell'università Federico II di Napoli e Direttore del Ceram (Centro europeo di ricerca acque minerali), è il coordinatore dello studio. Spiega: «I risultati ottenuti indicano elementi di criticità igienico-sanitaria nelle abitazioni, dovuti soprattutto alla presenza di contaminanti di natura chimica (composti organo alogenati e trialometani) e microbiologica». Quali sono le criticità individuate? Imperato riassume: «La presenza in un caso su 4 (circa 25% dei campioni di acqua potabile analizzata al rubinetto di casa) di contaminazione fecale probabilmente per una scarsa manutenzione delle tubature o dei serbatoi privati. In questi casi il 'carico' di cloro si rivela insufficiente per una completa disinfezione delle acque». Il secondo elemento di criticità è la presenza quasi sistematica di trialometani (per esempio cloroformio) e di composti organoalogenati (trielina, percloroetilene, dicloroetano). Sottoprodotti chimici della pur fondamentale clorazione: i residui della reazione tra le sostanze presenti nell'acqua (sostanza organica, carica batterica e organismi patogeni) e additivi disinfettanti. Più cloro, più sottoprodotti «inquinanti». Ovviamente questi dati riguardano solo i campioni esaminati. «Sì dice Imperato ma dovrebbero indurre a fare controlli proprio ai rubinetti e non solo a monte». I gestori degli acquedotti, infatti, devono per legge assicurare la disinfezione delle acque fino al contatore. Dopo i controlli andrebbero richiesti dagli amministratori dei condomini, dai proprietari delle abitazioni. Eppure, sarebbe meglio valutare l'acqua proprio al rubinetto. L'eccesso di cloro da che dipenderebbe? Spiega Imperato: «In reti di distribuzione molto lunghe e articolate, vi sono difficoltà nell'individuare il minimo dosaggio utile capace di assicurare la necessaria disinfezione delle acque evitando, allo stesso tempo, la formazione di sottoprodotti». I trialometani, in particolare, che mostrano forti variazioni di concentrazione nelle acque potabili in base alle stagioni. Quando è caldo occorre più cloro per disinfettare le acque. «Per questo andrebbero effettuati insiste Imperato almeno 4 controlli annui, e non uno solo come prevede la normativa». La distribuzione geografica dei contaminanti mostra una netta prevalenza dei composti organo alogenati (tetracloroetilene e tricloroetilene) nel Nord-Italia. Nelle Regioni del Sud (Puglia e Calabria) prevalgono i trialometani, in particolare il cloroformio. Il bromoformio è più presente nelle zone costiere della Toscana, bassa Liguria e Puglia ionica. I numeri: il 32,82% dei campioni da rubinetto presenta limiti oltre la norma di composti organoalogenati; il 72,82% di trialometani; il 77,44% di entrambi. Il problema è nei limiti ammessi. C'è disputa tra gli esperti sulle dosi minime tollerabili. E i batteri fecali? Dice Imperato: «Contaminanti di origine microbiologica sono stati riscontrati nel 24% dei campioni da rubinetto analizzati». In particolare nel 5,56% è stata rilevata la presenza di Escherichia coli, nel 18,52% di Coliformi totali, nell'11,11% di Enterococcus faecalis. Inoltre nel 2% è stata rilevata la presenza di Pseudomonas aeruginosa, nel 15% di Aeromonas hydrophila. Conclude Imperato: «In nessun caso è stata rilevata la presenza di indicatori di contaminazione fecale o ambientale nelle acque minerali imbottigliate». I rischi per la salute? Risponde Marco Guida, Igienista e tossicologo: «Recenti studi hanno mostrato una correlazione tra l'assunzione prolungata di acque clorate e l'aumentato rischio di cancro a prostata, vescica e retto». C'è poi la tossicità per fegato e reni. Infine, tracce di medicinali. «Minime dice Matteo Vitali, chimico igienista de La Sapienza di Roma ma che superano i depuratori del sistema fognario. E alla fine finiscono nei fiumi, nei laghi, in mare, nel suolo». Quali farmaci? Antibiotici, ansiolitici, antiinfiammatori. «Tant'è aggiunge Vitali che dal punto di vista normativo le aziende farmaceutiche dal 2000 devono anche presentare dossier relativi all'impatto ambientale dei principi attivi». Mario Pappagallo

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Sanremo: al Museo Civico poesie insieme a Giorgio Olcese (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Sanremo: al Museo Civico poesie insieme a Giorgio Olcese Nuovo appuntamento al Museo Civico di Palazzo Borea d’Olmo. Sabato 16 maggio, alle ore 16, verrà presentato il libro di poesie "Variazioni" di Giorgio L. Olcese (philobiblon edizioni). Introdurrà il prof. Stefano Verdino, docente di letteratura italiana all’Università di Genova e profondo conoscitore della poesia ligure. Sarà presente l'autore. Ingresso libero. Giorgio L. Olcese è nato a Genova dove vive e dove ha svolto la professione di docente universitario. Ha pubblicato numerose raccolte di poesia con i Libretti di Mal'Aria (Pisa) di Arrigo Buggiani, con D'Anna Editore (Firenze) e con San Marco dei Giustiniani (Genova). La poesia di Olcese parte dagli eventi minimi della vita quotidiana dai quali distilla immagini, pensieri, paesaggi dell'anima trasformandoli in chiara e delicata musica, in una lingua poetica che sa unire al pregio dell'esattezza la lieve densità di un piumaggio. Il mondo poetico di Olcese è chiuso geograficamente entro i confini di una Liguria arcaica e rurale, appena lambita dal mare, ma verticalmente teso fra la terra e l'alto cielo, in misure di segni e di forme che richiamano una tradizione illustre. Per informazioni contattare il Museo Civico al tel. 0184/531632

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pubblico&privato - umberto eco (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 38 - Cultura SILLABARIO PUBBLICO&PRIVATO sillabario UMBERTO ECO Di solito un politico fa il possibile per tenere separati i propri problemi domestici dai problemi di stato. Dov´è che si realizza, nella Storia, una fusione completa tra potere politico e affari personali? Nell´impero romano, dove l´imperatore è padrone assoluto dello stato, non è più controllato dal senato, gli basta l´appoggio dei pretoriani, e allora prende a calci la madre, fa senatore il proprio cavallo, costringe i cortigiani che non apprezzano i suoi versi a tagliarsi le vene... Questo succede cioè quando si crea non un conflitto di interessi bensì una assoluta identità di interessi tra la propria vita (e interessi privati) e lo stato. Tale assoluta identità di interessi prefigura un regime, almeno nella fantasia di chi lo vagheggia, che non ha nulla a che vedere con i regimi di altri tempi, bensì con i rituali del Basso Impero.

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il senato accademico non cede vanno a casa i prof settantenni (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VIII - Torino Cinque ore di discussione: bocciate tutte le richieste di eccezione. Concesso l´uso dell´ufficio Il Senato accademico non cede vanno a casa i prof settantenni Non sarà fatta alcuna eccezione alla nuova norma introdotta dalla finanziaria: all´Università di Torino vanno tutti in pensione i docenti che hanno compiuto settant´anni. Lo ha deciso ieri sera in una seduta fiume che è durata oltre cinque ore il Senato accademico che ha votato, una a una, le richieste di eccezione proposte dalle facoltà. Sono cinque i docenti per i quali le facoltà avevano chiesto al senato di votare per un eventuale prolungamento fino a 72 anni di età. Cinque anche i dipendenti tecnici amministrativi, tutti respinti con il voto dei membri del Senato, secondo una procedura straordinaria. L´iter di questa sofferta vicenda che ha occupato ampi spazi di dibattito nelle riunioni di Senato accademico ma anche di Consiglio di amministrazione e della Commissione personale nei mesi passati, è stato lunghissimo, a tratti apparentemente risolto ma poi sempre nuovamente da discutere. Dopo decine di incontri, ufficiali e non, il Senato aveva rimandato alle singole facoltà la possibilità di scremare tra tutti i candidati qualche nome, i più difficilmente sostituibili, riservandosi la decisione finale. Dunque sui pensionamenti si sono pronunciate prima i consigli di facoltà, poi i consigli di dipartimento, e ieri sera il Senato. Nessuno è sfuggito al "no". A tutti resterà una borsa di studio da 20 mila euro l´anno e l´ufficio. (o.giu.)

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piccole imprese crescono meglio se l'università diventa partner - valentina conte (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XII - Roma Piccole imprese crescono meglio se l´università diventa partner Sul modello Usa sempre più spin-off: l´idea da un ricercatore, i fondi da privati e atenei VALENTINA CONTE Nascono per gemmazione, quando la ricerca si fa impresa. E quando i capitali incontrano le idee. Gli spin-off universitari sorgono sempre più numerosi negli atenei romani, pubblici e privati. Vera risorsa anti-crisi. Di più, veri incubatori di sviluppo. A dare il via è Tor Vergata, dieci anni fa, grazie alla legge 297 che consente ai ricercatori di industrializzare i brevetti. E cioè fare impresa: attrarre finanziamenti e andare sul mercato. Da soli o con l´università nel capitale delle società "gemmate" dalla costola di laboratori d´eccellenza e grazie al supporto accademico per i bandi, la burocrazia, gli spazi. Molti spin-off sono all´interno o a ridosso dei siti universitari. «In un decennio abbiamo gestito 20 milioni di contributi pubblici e oggi contiamo 15 aziende nate dalla collaborazione tra privati e università», racconta Stefano Ciccone, responsabile del Parco Scientifico di Tor Vergata. Ad esempio, la Redd gestisce progetti di ricerca biomedica dai vaccini ai marcatori tumorali, e la C4T sviluppa banche dati per nuove molecole di chimica combinatoriale, cioè simulate al computer. Altre 15 società in tutto il Lazio portano invece il marchio della Sapienza, che ne detiene quote da 10 a 100mila euro. «Piccole imprese ad altissima tecnologia» le descrive il prorettore Luciano Caglioti. «Abbiamo creato una decina di joint lab in altrettanti settori scientifici, laboratori che coinvolgono 150 persone». I "labs" fanno capo a un Consorzio, presieduto da Caglioti, con il contributo di Bic Lazio, Filas e Unicredit. «Fino a dieci anni fa aprire un ufficio brevetti nell´università era uno scandalo. Ma questa mentalità anti-industriale è finita». Tra i figli della nuova era troviamo Eco Recycling che recupera indio e litio dalle batterie e gestirà rifiuti hi-tech, oppure Archiweb dell´archeologo Carandini, un software per vedere com´era Roma nel passato. Gli spin-off sono catalizzatori di risorse dall´estero: l´università di scienza dell´Arabia Saudita, la Kaust, ha investito 5 milioni di dollari nel progetto di bioinformatica di una ricercatrice della Sapienza, prossimo spin-off. E una società olandese ha comprato il brevetto di una ricercatrice per il recupero muscolare nella distrofia. Ultima ma solo in ordine di tempo, la Luiss. La prima "gemma" si chiama Selected, società ideata dall´amministratore delegato Pierluigi Celli e alcuni studenti per finanziare Radio Luiss. Partirà a fine mese: partecipata al 51% dall´ateneo, si occuperà di radio personalizzate per le catene di ipermercati, nonché enti, poste, p.a. Avrà come Ceo un laureato Luiss di 25 anni, Daniele Pelli che tenta l´avventura con tre colleghi. Per gli altri giovani, anche di atenei diversi, c´è Tech Garage, la gara Luiss alla seconda edizione che il 22 maggio premierà le 10 migliori idee pronte a diventare start-up. Se sono gemme, sbocceranno.

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più voce agli operatori nella gestione del welfare - vincenzo borruso (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina X - Palermo PIù VOCE AGLI OPERATORI NELLA GESTIONE DEL WELFARE VINCENZO BORRUSO N el sistema di welfare la programmazione dell´assistenza sanitaria ha assunto fondamentale importanza per la pubblica amministrazione. Da un lato la crescita della spesa indotta dall´invecchiamento della popolazione, dall´aumento delle malattie curabili, dallo sviluppo delle tecniche diagnostiche. Dall´altro la necessità di contenere il budget. In Libro Bianco il ministro Sacconi scrive: «l´aumento della domanda e dei bisogni comporterà una crescente spesa difficilmente sostenibile dalla fiscalità generale». Ci sarà la necessità che alla programmazione dell´assistenza partecipino più soggetti, più centri decisionali, più rappresentanti di operatori e cittadini in modo che le responsabilità delle scelte e l´equilibrio fra domanda e bisogni siano analizzati e condivisi. Obiettivi che non sembra siano molto presenti nei documenti della nostra Regione. Le norme per il riordino del Servizio sanitario regionale approvate il 25 marzo 2009, a esempio, prevedono che alla programmazione sanitaria regionale partecipino le università siciliane, gli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, gli enti di ricerca pubblici e privati «le cui attività istituzionali sono concorrenti con le finalità del Servizio sanitario regionale». Le associazioni di categoria del settore sanitario maggiormente rappresentative, le associazioni di volontariato e quelle di tutela dei diritti dell´utenza - dice la norma - «concorrono… alla realizzazione delle finalità del servizio sanitario regionale e alle attività di servizio sociale». Le aziende sanitarie, ospedaliere e ospedaliere universitarie concorrono allo sviluppo a rete del sistema sanitario regionale attraverso la programmazione interaziendale di bacino nel rispetto dei vincoli e dei termini previsti dal piano regionale. Tutto questo non sembra sia in armonia con la legge nazionale 419/98, citata nella legge regionale, che obbliga il governo a realizzare la partecipazione dei cittadini e degli operatori sanitari alla programmazione e valutazione dei servizi sanitari, a potenziare il ruolo dei comuni nei procedimenti di programmazione sanitaria e socio-sanitaria a livello regionale e locale, a prevedere tempi, modalità e aree di attività per pervenire a una effettiva integrazione socio-sanitaria. Nella legge regionale la conferenza dei sindaci esprime parere solo per i piani aziendali; le associazioni di categoria, di volontariato e di tutela degli utenti concorrono allo sviluppo della rete, ma non hanno funzioni in sede di programmazione dei servizi. Sarebbe stato interessante recuperare anche quanto prescritto dalla legge regionale 30/93 sia per quanto riguarda il Consiglio dei sanitari dell´Ausl che rende parere obbligatorio per le attività e gli investimenti sia per il Comitato di partecipazione e vigilanza formato da associazioni di volontariato, associazioni di utenti, sindacati, operatori dell´Ausl che rendeva parere non vincolante sulle relazioni preventiva e consuntiva del direttore. Speriamo che queste defaillance non siano i prodromi di un piano che non abbia i segni di partecipazione e democraticità che i cittadini attendono.

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kursaal, stop alla demolizione "la scala per ora resta dov'è" - raffaele lorusso (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Bari Kursaal, stop alla demolizione "La scala per ora resta dov´è" Controffensiva dei proprietari. Emiliano: una soluzione c´è L´emergenza teatri Nuove eccezioni legali, stop agli operai. Le parti torneranno davanti al giudice dell´esecuzione il 21 maggio RAFFAELE LORUSSO La scala antincendio del kursaal Santalucia per il momento rimane al proprio posto. Un altro cavillo di natura giuridica ha consentito ieri ai proprietari di allontanare lo spettro della demolizione. Come già nelle precedenti occasioni, anche ieri - giorno in cui doveva essere eseguita l´ordinanza del giudice - ufficiale giudiziario e operai si sono fermati dinanzi alle nuove eccezioni sollevate dall´avvocato Antonella Buonpastore, comproprietaria della struttura attraverso la società Fabris. «Nei prossimi giorni - spiega l´avvocato - il servizio di prevenzione e vigilanza sui luoghi di lavoro (Spesal) verificherà la corrispondenza della sala Giuseppina ai requisiti di sicurezza». La partita si gioca però intorno ad un´altra denuncia presentata dalla proprietà alla polizia urbanistica, presente ieri nel teatro. I pubblici ufficiali dovranno adesso verificare la conformità della valutazione di impatto ambientale effettuata l´anno scorso sulla scala antincendio alla nuova normativa sulla valutazione di impatto ambientale. Demolizione scongiurata, insomma. Almeno per alcune settimane. La proprietà confida però di guadagnare ancora tempo presentando altri ricorsi. «D´ora in poi impugneremo tutti gli atti esecutivi, a cominciare dal verbale dell´ufficiale giudiziario», annuncia l´avvocato Buonpastore. Le parti torneranno davanti al giudice dell´esecuzione, Achille Bianchi, il 21 maggio. In quella circostanza sarà verificata l´attività della polizia urbanistica e dello Spesal. Resta da vedere se sarà fissata una nuova data per la demolizione della scala. Di certo, se la proprietà del kursaal non molla, i condomini del palazzo adiacente, che si ritrovano con la scala nel cortile, vogliono andare fino in fondo. Più che di natura tecnico-giuridica, però, la soluzione potrebbe essere politica. Il sindaco Michele Emiliano, che ieri mattina è tornato nel Kursaal proprio mentre era in corso il sopralluogo dell´ufficiale giudiziario, continua a non escludere l´intervento degli enti pubblici. La struttura è un contenitore fondamentale per la città: ieri sera, per esempio, ha ospitato un concerto promosso dalla fondazione lirico-sinfonica Teatro Petruzzelli e Teatri di Bari. «L´unico modo per intervenire - spiega Michele Emiliano - sarebbe quello di acquisire il teatro alla proprietà pubblica. Bisogna applicare il codice Urbani, senza escludere la proprietà privata». Il sindaco auspica un incontro in tempi brevi con la famiglia Buonpastore. «Bisogna trovare una soluzione - dice - che rispetti il ruolo di chi ha preservato quel teatro dal degrado. L´idea può essere quella di una società mista pubblico-privata, senza però dimenticare che l´attuale gestione ha accumulato parecchi debiti. Oltre al Comune, potrebbero intervenire Provincia, Regione e fondazione lirica: bisogna stabilire in quale misura. Per questo bisogna incontrarsi».

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l'affresco della fuga di enea rispunta a palazzo ratta - paola naldi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIV - Bologna L´affresco della fuga di Enea rispunta a Palazzo Ratta Benati: "Racconta qualcosa in più della fase giovanile di Ludovico" L´opera realizzata da Ludovico riscoperta dal giovane studioso Tommaso Mozzati PAOLA NALDI Cesare Malvasia nelle cronache sulle pitture bolognesi, nel 1686, ne parlava ma senza entrare nei dettagli. Citato ancora dalle cronache settecentesche, l´affresco di Ludovico Carracci per Palazzo Ratta, in via Castiglione, 24 da allora è stato dato per disperso, dimenticato anche da importanti saggi, come la monografia sull´artista di Heinrich Bodmer del 1939, autorevole riferimento per studiosi emiliani e stranieri. Invece il dipinto, che sovrastava un camino, raffigurante Enea con la famiglia in fuga da Troia, è sempre rimasto nel palazzo, oggi sede di Irides (azienda pubblica di servizi alla persona per minori e disabili), in bella vista in un salone del piano nobile, in buono stato di conservazione. A riconoscerlo, e quindi a ridargli la prestigiosa paternità, è stato Tommaso Mozzati, giovane studioso, docente all´Università di Perugia che da mesi si occupa della quadreria del palazzo. «Mi sono ricordato della citazione di un affresco di Ludovico Carracci, che raffigurava Enea in fuga da Troia verso il tempio di Cerere, dato poi per disperso - commenta Mozzati - . Nei suoi studi settecenteschi il critico Giampietro Zanotti spiega che il dipinto era stato spostato dal primo piano al piano nobile, cioè dove si trova attualmente l´opera. E la raffigurazione coincide. In più al "Gabinetto dei disegni" della Pinacoteca sono conservate le incisioni fatte nel XVIII secolo da Carlo Antonio Pisarri, raffiguranti tutti i camini realizzati dai Carracci nei palazzi bolognesi, con una perfetta corrispondenza tra l´affresco e la carta». Che fosse un´opera relativa ad un camino lo testimonia il soggetto che comprende fuoco e fiamme. E a dare autorevolezza al ritrovamento è arrivato anche il parere di Daniele Benati, docente all´Università, profondo e attento conoscitore dell´opera dei Carracci. «La scoperta dimostra come la ricerca riservi sempre nuove sorprese e come uno studioso attento e pignolo che arriva da fuori Bologna possa guardare con occhi diversi cose che noi diamo per scontate», commenta scherzando il critico davanti all´opera che ora campeggia nel salone vuoto, proprio sopra ad un´incassatura che nei secoli passati poteva benissimo corrispondere ad un camino, con evidenti le cesure del trasporto da un piano all´altro. «Il dipinto è importante perchè racconta qualcosa in più della fase giovanile di Ludovico - prosegue ancora Benati - . Sono gli stessi anni in cui i cugini lavorano a Palazzo Fava, come dimostrano le analogie, ad esempio nella figura di Giasone che fa lottare i guerrieri nati dal dente del drago. Questo è stato realizzato poco dopo, intorno al 1585, ma la migliore conservazione della materia pittorica ci può dare notizie sul modo di lavorare di Ludovico». E un´operazione di restauro, nonostante la buona conservazione dell´affresco, potrebbe riportare alla luce la bellezza dell´opera: Irides ha già dato la disponibilità a collaborare e si attende il parere della Soprintendenza. «Il dipinto presenta alcune ridipinture ma l´impianto è chiaro - sottolinea Benati - . Emerge il teatro dei sentimenti che Ludovico è in grado di mettere in scena, l´azione raccontata dai personaggi, le emozioni e le relazioni, la scelta luministica, con i fuochi in lontananza. E´ straordinario il modo in cui raccoglie il momento della separazione tra Enea, il padre e il figlioletto, dal suo seguito e dalla moglie Creusa che si torce a toccare per l´ultima volta la mano del piccolo, prima dell´abbandono. Ludovico è tutto cuore e tutto romanzo mentre Annibale già si addentra in un teatro più severo». Il dipinto sarà presentato dalla soprintendenza (Luigi Ficacci ha plaudito la felice circostanza) che per l´autunno ha organizzato in Pinacoteca una giornata di studi.

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vittoria, l'architetto di olivetti - giovanni guazzo * (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XXII - Roma Vittoria, l´architetto di Olivetti Muore il progettista delle fabbriche d´avanguardia GIOVANNI GUAZZO * (segue dalla prima di cronaca) Giovanissimo, viene chiamato ad Ivrea da Adriano Olivetti che gli affida la realizzazione di numerosi complessi aziendali. Una collaborazione che si protrarrà fino ai primi anni ‘70, con il completamento di tre stabilimenti progettati insieme a Marco Zanuso. Contemporaneamente è tra i fondatori, con Benevolo, Melograni, Moroni, Valori, Aymonino, della Società di architettura e urbanistica. Nel 1975, dopo un intenso periodo di attività professionale a Milano e a Roma, poco dopo aver condotto a termine l´allestimento della Sezione italiana della XV Triennale di Milano ( Lo spazio vuoto dell´habitat), viene eletto consigliere comunale a Napoli e fa parte della prima giunta di sinistra della città in qualità di assessore al Centro storico, ai beni culturali e al patrimonio. E´ tra i docenti chiamati a dar vita alla nuova Facoltà di architettura dell´Università di Pescara. Successivamente, divenuto professore ordinario in Composizione architettonica, insegna dapprima a Napoli e, successivamente, alla Sapienza. Segnato profondamente dall´esperienza olivettiana, vero e proprio crogiolo di formazione, negli anni del dopoguerra, di una rinnovata cultura industriale intesa a conciliare i crescenti bisogni dell´uomo moderno con i processi trasformativi del paesaggio, Vittoria ha saputo trasferire lo slancio utopico di quegli anni in una sempre aggiornata riflessione sul senso dell´architettura nel mondo contemporaneo e sulle tecnologie innovative che possono trasformarla, da pura riflessione su regole formali astratte, in concreta occasione di sempre rinnovate sperimentazioni. * Docente di Progettazione ambientale a Roma Tre

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Sanremo: venerdi 15, incontro sul cinema della Leonardo (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Sanremo: venerdi 15, incontro sul cinema della Leonardo Continuano gli incontri di cinema a cura dell'Associazione Culturale "Leonardo Da Vinci" di Sanremo con due appuntamenti a Villa Nobel. Il primo, dedicato al percorso "Da Boccaccio al boccaccesco" si terrà venerdì 15 maggio a partire dalle ore 17, sarà un excursus che attraverso la visione di spezzoni e interventi critici, racconterà come la trasposizione cinematografica "seria" del "Decameron" pasoliniano e ancor prima della "Mandragola" di Lattuada, abbia portato prima alla nascita del cosiddetto genere "decamerotico"e poi alla commedia sexy italiana degli anni '70. Interverranno il Prof. Saverio Zumbo, docente di Storia e Critica del Cinema, presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli Studi di Genova, l' Avv. Andrea Artioli, Presidente uscente dell’Associazione “Leonardo da Vinci”, la Dott.ssa Alice Borutti, laureata in Storia e Critica del Cinema e il Dott. Andrea Di Blasio, laureato D.A.M.S. Il secondo incontro seguirà a distanza di una settimana, venerdì 22 maggio, sempre a Villa Nobel a partire dalle ore 17 e sarà "Lo sguardo violato - la violenza sulle donne vista da chi sta loro vicino”, tema che si ricollega all'incontro precedente per via di diverse allusioni e significati sottesi nei film precedentemente raccontati. Con spezzoni tratti da "La ciociara" di De Sica, "Volver" di Almodovar, "La bestia nel cuore" della Comencini e da "Irréversible" di Noè, verrà evidenziata ed analizzata quale scelta registica sia stata compiuta per rappresentare le conseguenze della violenza subita vista da diversi punti di vista: dalla vittima, dal compagno, dal genitore, con il contributo della lettura degli aspetti psicologici e legali legati a questo evento traumatico. Interverranno il Prof. Saverio Zumbo, docente di Storia e Critica del Cinema, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli Studi di Genova, l'Avv. Andrea Artioli, Presidente uscente dell’Associazione “Leonardo da Vinci”, la Dott.ssa Alice Borutti, laureata in Storia e Critica del Cinema, la Dott.ssa Laura Arpenti, psicologa e psicoterapeuta, consulente tecnico del Tribunale di Sanremo e il Dott. Andrea Di Blasio, laureato D.A.M.S.

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Fondazione Rosselli , Milano guida la ricerca nel settore energetico (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Fondazione Rosselli , Milano guida la ricerca nel settore energetico (12/5/2009 14:08) | (Sesto Potere) - Milano - 12 maggio 2009 -Sono stati presentati a Palazzo Marino i risultati del 3° rapporto della Fondazione Rosselli sulle “Priorità nazionali della ricerca industriale nell’area Energia”. Lo studio, patrocinato dall’Assessorato alla Ricerca, Innovazione e Capitale umano del Comune, traccia i potenziali sviluppi, nell’arco dei prossimi dieci anni, delle tecnologie applicate al settore energetico. “L’attività di studio e valutazione della Fondazione Rosselli – ha detto l’assessore Luigi Rossi Bernardi aprendo i lavori – in settori fondamentali dell’economia lombarda e milanese è una risorsa preziosa che il Comune ha deciso di sostenere. Il rapporto sull’energia è focalizzato sull’analisi delle possibilità di sviluppo dell’area milanese, dov’è concentrato il maggior numero di realtà che nel nostro Paese si occupano di ricerca e sviluppo”. Il rapporto analizza le prospettive di 18 tecnologie, racchiuse in questi ambiti: ottimizzazione delle fonti fossili e non rinnovabili, con particolare attenzione all’energia nucleare, all’uso del carbone e alla cogenerazione, in vista del miglioramento dell’efficienza e della riduzione dell’impatto ambientale; sviluppo delle fonti rinnovabili, soprattutto per quanto riguarda il miglioramento dell’efficienza e la riduzione dei costi; risparmio energetico negli usi finali, principalmente nei settori dell’edilizia e dell’automotive. Le tecnologie innovative sono state valutate da un’ampia schiera di esperti non solo per le loro ricadute positive, ma anche per la capacità del sistema della ricerca e dell’innovazione nazionale di svilupparle nell’arco dei prossimi 10 anni, dalla fase di ricerca a quella di industrializzazione. Il rapporto della Fondazione Rosselli evidenzia alcune aree dove si riscontra un maggiore potenziale di sviluppo a livello industriale: nel campo delle fonti fossili, sono in corso sperimentazioni e studi avanzati da parte di imprese nazionali, università e centri ricerca sulle tecnologie del ‘carbone pulito’ per la riduzione delle emissioni di CO2; le tecnologie del nucleare, in relazione alle possibilità di innovazione legate ai componenti e alla sicurezza degli impianti, al ciclo del combustibile nucleare che sono alla portata del sistema industriale e della ricerca del nostro Paese; nel campo delle energie rinnovabili, le tecnologie del solare termodinamico e del fotovoltaico a concentrazione che rappresentano una nuova filiera emergente per l’industria italiana, in relazione al ruolo che rivestirà nella costruzione e gestione di grandi centrali nei Paesi del Nord Africa; in tema di riduzione delle emissioni e contenimento dei consumi, le tecnologie della cogenerazione (produzione contemporanea di energia elettrica e calore), in particolare nei settori della micro cogenerazione e delle fuel cells, nei quali la capacità di innovazione nazionale è allineata a quella degli altri stati avanzati, e le tecnologie per la riduzione dei consumi energetici degli edifici. Dall’indagine, inoltre, emergono anche alcune indicazioni importanti: la necessità di azioni di coordinamento e di integrazione delle attività di R&S a livello nazionale per migliorare l’efficacia degli attuali e futuri investimenti e finanziamenti, promuovendo la collaborazione pubblico-privato. Il tema del coordinamento delle attività riveste particolare importanza considerando i forti vincoli di budget per i finanziamenti pubblici e la bassa entità degli investimenti privati per attività di R&S (tradizionalmente limitati in Italia rispetto alle medie internazionali dei Paesi più avanzati, e particolarmente critici in periodi di ciclo economico sfavorevole); l’evoluzione della normativa e la semplificazione legislativa per l’ingresso e l’affermazione sul mercato di nuove tecnologie. Le complessità legislative e normative risultano spesso insostenibili nei settori delle tecnologie emergenti, per le quali costituiscono un freno e una barriera allo sviluppo; l’importanza della continuità nel tempo delle politiche di sostegno pubblico, a prescindere dall’entità dei finanziamenti; i tempi di sviluppo e industrializzazione delle nuove tecnologie sono generalmente nell’ordine dei 7-10 anni, durante i quali deve essere garantita la continuità dei finanziamenti. “Esistono in Italia – ha detto Claudio Roveda della Fondazione Rosselli e docente del Politecnico – in particolare in Lombardia, molte Pmi con tecnologie avanzate per la produzione di componenti e apparecchiature energetiche, dal nucleare alle fonti rinnovabili. Occorre però rafforzare la loro capacità di innovazione tecnologica attraverso una più stretta e intensa collaborazione con la ricerca pubblica e con l’integrazione tra imprese specializzate al fine di realizzare sistemi complessi e competitivi”. Al convegno sono intervenuti Stefano Campanari, Paolo Silva e Marco Ricotti del Politecnico di Milano e Luigi Mazzocchi di Cesi Ricerca. Al dibattito hanno partecipato Aldo Fumagalli Romario di Confindustria, Sergio Garribba del Ministero per lo Sviluppo economico e Ennio Macchi del Politecnico. Il convegno si è concluso con l’intervento del senatore Guido Possa.

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Il procuratore spiega la legalitàSolarino. (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il procuratore spiega la legalitàSolarino. Duecento ragazzi della «Vittorini» hanno ascoltato la lezione di Ugo Rossi: «La tv cattiva maestra» Floridia. «Centro servizi dell'area artigianale da sfruttare al più presto con una società mista pubblico-privata». Lo afferma il vicepresidente della Camera di commercio, Giuseppe Gianninoto, a margine della conferenza camerale per la settima giornata della economia. E il sindaco Arturo Spadaro: «Disponibili al dialogo». Un momento di riflessione tecnica, ma non solo, che ha individuato in Floridia, secondo la relazione del docente di Economia politica, Maurizio Caserta, il baricentro della provincia per l'aeroporto di Catania. Ossia il luogo più comodo per arrivare all'infrastruttura più vicina al capoluogo e quindi l'elemento strategicamente più agevolato. La città può diventare un polo per il commercio. «Le potenzialità ci sono tutte - dice Gianninoto. - Anzi, in questo periodo sono pure aumentate. L'area artigianale rappresenta un'esperienza unica, se raffrontata a quella lentinese, diversa rispetto a questa. E' una condizione che matura lentamente, però migliora nel tempo. L'occasione è importante: la città rimane un faro per svariati segmenti produttivi, un punto di riferimento anche per le altre amministrazioni comunali; perché dove è possibile costruire aree attrezzate, lì, ed è assodato, le imprese investono e rischiano. «Il Centro servizi è l'unico - afferma ancora - in tutta la Sicilia: per poterlo gestire efficacemente occorre la sintonia fra pubblico e privato. Se però si pensa che con un bando saltino fuori dei privati che utilizzino le proprie risorse per farlo partire, non si trarrà nulla di positivo». La risposta di Spadaro è possibilista, ma analizza la realtà: «L'anno scorso - ricorda il sindaco - abbiamo bandito una gara di appalto per affidare il centro servizi: la gara è andata "più" che deserta. Adesso attendiamo a preparare i bandi per definire la questione, aspettando il momento giusto. Peraltro non ci sono costi che il Comune debba sostenere: ha già fatto tutto il nostro Ufficio tecnico con le sue competenze. Sulla proposta di Gianninoto siamo comunque aperti al confronto, soprattutto se ne può scaturire qualcosa di buono per il centro servizi». R. R.

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Università Modena e Reggio Emilia: il legame tra campi elettromagnetici e neoplasie infantili (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università Modena e Reggio Emilia: il legame tra campi elettromagnetici e neoplasie infantili (12/5/2009 17:03) | (Sesto Potere) - Modena - 12 maggio 2009 - Come i campi elettromagnetici possono influire sulla nostra salute e in particolare essere considerati responsabili dello sviluppo di leucemie infantili. Se ne parla in un seminario all’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia dove sarà presente la prof.ssa Leeka Kheifets dell’OMS, considerata tra i maggiori esperti mondiali in questa materia. L’appuntamento mercoledì 13 maggio 2009 a Modena. Il tema dei campi elettromagnetici creati anche dalla miriade di apparecchi elettronici che quotidianamente ci circondano e utilizziamo e del loro influsso sulla nostra salute, è un tema che da anni coinvolge l’opinione pubblica e divide fortemente il mondo della scienza ed i cittadini. Ad affrontare questi argomenti, ospite dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, già promotrice di ricerche sugli effetti dell’esposizione a campi elettromagnetici, è la professoressa Leeka Kheifets, docente di Epidemiologia allo UCLA -Università della California di Los Angeles ed esperta dell’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), considerata tra le voci più autorevoli in questo ambito che proporrà un seminario dal titolo “Campi elettromagnetici e rischio di leucemia infantile”. L’incontro è fissato per mercoledì 13 maggio alle ore 16.00, presso l’Aula grande di Farmacologia (4° piano - Istituti Biologici - via Campi, 287) a Modena, nell’ambito dei seminari della Scuola di Dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale ed in collaborazione con ASEOP - Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica. A introdurre la docente statunitense saranno la prof.ssa Gabriella Aggazzotti, Preside della facoltà di Medicina e Chirurgia, ed Erio Bagni, Presidente di ASEOP, cui seguiranno gli interventi della prof.ssa Paola Loria, Direttore della Scuola di Dottorato in Medicina Clinica e Sperimentale, e del prof. Paolo Paolucci, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. “La prof.ssa Leeka Kheifets – hanno dichiarato i proff. Marco Vinceti e Fabriziomaria Gobba , organizzatori dell’iniziativa - è uno dei più qualificati ricercatori al mondo sul tema degli effetti sanitari dei campi elettromagnetici, con particolare riferimento ai rischi di neoplasie (tra cui le leucemie infantili) e di disturbi della riproduzione e dell’età evolutiva in relazione in relazione all'esposizione ambientale ed occupazionale ai campi magnetici ed elettrici a frequenza estremamente bassa (ELF) generati dalla corrente elettrica ed alle alte frequenze, specie le radiofrequenze (RF) generate dalla telefonia cellulare.” Leeka Kheifets E’ attualmente docente di Epidemiologia presso l’Università della California di Los Angeles e consulente dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, presso la quale ha diretto il programma di studio e sorveglianza relativo alle radiazioni non ionizzanti. Ha inoltre coordinato un programma di ricerca multidisciplinare sui campi elettromagnetici presso l’Istituto di ricerca sull’elettricità della California, è stata docente presso la Facoltà di Medicina dell’Università di Stanford, ed è stata chiamata a fare parte di vari Enti e Commissioni tra cui la Commissione dell’Autorità Svedese per la Protezione da Radiazioni, la National Academy of Sciences, l’Institute of Electrical and Electronics Engineers (IEEE), il National Council on Radiation Protection and Measurements, la Commissione permanente sull’epidemiologia della ICNIRP, il gruppo di lavoro EMF-Net dell’Unione Europea, il National Institute of Environmental Health Sciences (NIHES) e l’International Agency for Research on Cancer (IARC).

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Nella sala del Tricolore di Reggio incontro con Ferial Mouhanna (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Nella sala del Tricolore di Reggio incontro con Ferial Mouhanna (12/5/2009 16:13) | (Sesto Potere) - Reggio Emilia - 12 maggio 2009 - Giovedì 14 maggio, alle ore 17.30, sarà a Reggio Emilia Ferial Mouhanna, docente di Sociologia presso l’Università di Damasco (Siria), per un incontro pubblico sul tema ‘La donna nelle società islamiche oggi’. Promossa nell’ambito di ‘Primavera donna’ dagli Assessorati Diritti di cittadinanza e Pari opportunità e Coesione e Sicurezza sociale del Comune di Reggio Emilia, l’iniziativa sarà occasione per ascoltare la giornalista, docente presso l’Università di Damasco, la cui fama è legata a numerose pubblicazioni relative ai diritti delle persone e al mondo dell’informazione nelle società islamiche. Ferial Mouhanna, in Italia in questi giorni per un ciclo di conferenze all’Università di Padova, sarà intervistata nella Sala del Tricolore del palazzo municipale dalla giornalista Liviana Iotti. Membro di vari organismi internazionali nel campo dei media e dell’editoria, Ferial Mouhanna è laureata in Scienze Politiche all’Università di Firenze e ha conseguito il dottorato in Giornalismo e Sociologia delle comunicazioni di massa presso l’Università di Bucarest. è corrispondente per importanti testate giornalistiche, vanta una notevole conoscenza nel campo del giornalismo e della comunicazione ed è a capo del dipartimento Media presso l’Università di Damasco. Tra le sue pubblicazioni, “Scienze della Comunicazione e Società digitali”, “Nessuna democrazia nella Shura”, “La problematica del Jihad nell’epoca dell’informatica”, “Islam o schiavitù”. Ha condotto ricerche nel suo paese e all’estero, tra le quali “Ipertesto, mondo arabo, islam e democrazia”, “Il linguaggio dei mass media nel mondo arabo”, “Libertà e democrazia nel mondo arabo. Il punto di vista della comunicazione”, “Le nuove tecnologie dell’informazione e le società arabe” e, per l’Unesco, la ricerca “Società e nuove tecnologie”. è stata invitata in tutto il mondo per conferenze su “Le problematiche della Jihad islamica e terrorismo” e “Verso un criterio islamico scientifico rispetto alla legislazione televisiva del sistema satellitare arabo” e si è occupata in particolare della condizione delle donne nel mondo islamico, argomento di confronto e discussione nell’incontro di di Reggio Emilia.

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La Videoarte dell'Università di Ferrara sbarca in Spagna (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

La Videoarte dell’Università di Ferrara sbarca in Spagna (12/5/2009 17:06) | (Sesto Potere) - Ferrara - 12 maggio 2009 -14 shortfilms che spaziano dal genere videodanza al videoclip, dal video astratto al video concettuale. Sono questi i lavori che permetteranno a Unife di arrivare in Spagna e di partecipare al programma universitario di videoarte Loop ’09 che si terrà a Barcellona dal 21 al 31 maggio. “Sono molto soddisfatto – afferma Vitaliano Teti, docente di Realizzazione audiovisiva della Facoltà di Lettere e Filosofia di Unife. Essere scelti dal più importante festival di videoarte d’Europa ci riempie di orgoglio e di gioia. E’ un riconoscimento molto importante del lavoro che stiamo portando avanti da parecchi anni all’interno del Corso di laurea in Tecnologo della Comunicazione Audiovisiva e Multimediale diretto dal Prof. Paolo Frignani, ordinario di Pedagogia sperimentale”. “I video dei nostri studenti – spiega Frignani - faranno parte del programma universitario di LOOP ’09 che si terrà dal 21 al 31 maggio a Barcellona e saranno proiettati insieme a quelli delle più prestigiose accademie, università, art college del mondo”. I cortometraggi realizzati mettono in risalto un lavoro pratico di ricerca ed esplorazione del mezzo video che, pur segnato dall’esercizio didattico, raggiunge notevolissimi risultati sia sul piano estetico che linguistico. Buona parte delle opere che compongono la selezione sono state supervisionate dalla Prof.ssa Ada Patrizia Fiorillo, docente di Storia dell’Arte contemporanea e di Cultura visuale e saranno proiettate il 28 maggio in Spagna. Parte di questi video sono stati presentati nella sezione universitaria lo scorso anno, nell’ambito del festival internazionale di videoarte “The SCIENTIST”, organizzato a Ferrara e, oggi, giunto alla terza edizione, dall’Associazione culturale “Ferrara Video&Arte”, con il patrocinio delle istituzioni locali e regionali. “Questa esperienza universitaria ci dà anche modo di riflettere – conclude il Prof. Frignani - su come sia importante rendere visibili e valorizzare i talenti e la creatività dei nostri studenti, che di fatto, anche quando provengono da altri luoghi, operano nella comunità ferrarese, favorendone la crescita sul piano socio-culturale in un feedback continuo tra apprendimento e immaginario individuale e collettivo”.

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IBM e Politecnico di Milano: accordo per favorire l'accessibilità degli studenti disabili (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

IBM e Politecnico di Milano: accordo per favorire l’accessibilità degli studenti disabili (12/5/2009 17:00) | (Sesto Potere) - Milano - 12 maggio 2009 -IBM e Politecnico di Milano siglano un accordo con l’obiettivo di promuovere un articolato programma che prevede iniziative per favorire l’accessibilità degli studenti con disabilità. Questa partnership è finalizzata in primo luogo a diffondere le tecnologie disponibili per migliorare l’accessibilità per persone con disabilità sensoriali e motorie, con particolare riferimento alle soluzioni “mobile” in ambiente wireless, in modo da consentire a studenti con disabilità del Politecnico di adottare in modo interattivo e dinamico nuove tecnologie e nuove modalità di accesso ai sistemi informativi ed ai contenuti didattici. Inoltre, grazie a questo accordo dieci studenti del Politecnico con gravi disabilità potranno disporre di dispositivi e ambienti operativi che permettano la fruizione di diversi servizi mobili e l’accesso remoto a sistemi e servizi informatici del Politecnico e pubblici grazie all’utilizzo di smartphone e sfruttando alcune delle funzionalità della soluzione Mobile Wireless Accessibility (MWA). MWA nasce come progetto pilota di IBM Italia e integra i servizi di telefonia fissa e mobile su un’unica architettura (per esempio la rete wireless) con l’obiettivo di fornire agli utenti un dispositivo mobile in cui sono concentrate tutte le attività normalmente svolte sul tradizionale computer e sul telefono cellulare. L’accordo siglato con IBM, inoltre, vuole promuovere all’interno del Politecnico lo sviluppo, la sperimentazione e la documentazione di soluzioni che favoriscano tecnologie specifiche per persone in carrozzina, che hanno come unica interfaccia l’utilizzo del joystick. IBM è impegnata da molti anni a livello nazionale, anche tramite la sua Fondazione, a promuovere progetti ed iniziative che, attraverso l’utilizzo della tecnologia, migliorino la qualità della vita delle persone con disabilità sia all’interno sia all’esterno dell’azienda; un esempio di questo impegno è il Programma “Academic Partnership”, volto alla collaborazione con Università selezionate per favorirne l’accessibilità da parte degli studenti con disabilità. Nell’ambito di questo programma, IBM ha siglato tale accordo con il MultiChancePoliTeam del Politecnico di Milano, con il coinvolgimento di docenti del Dipartimento di Elettronica e Informazione dell’Ateneo che, da tempo, sviluppano attività innovative in materia di disabilità, volte a migliorare ulteriormente l’accessibilità delle proprie sedi e dei propri percorsi di studio agli studenti con disabilità, facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro.

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Salerno: Seminario "Insegnare la lingua Italiana come L2/Ls: una specializzazione per nuovi orizzonti (sezione: Cultura)

( da "Salerno notizie" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Salerno: Seminario “Insegnare la lingua Italiana come L2/Ls: una specializzazione per nuovi orizzonti L’Accademia Italiana (Salerno), in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e l’Università per Stranieri di Siena, venerdì 15 maggio 2009, organizza presso la propria sede di via Roma 39, un seminario di orientamento professionale dal titolo “Insegnare la lingua Italiana come L2/Ls: una specializzazione per nuovi orizzonti”. I lavori si apriranno alle ore 15,30 con un’introduzione tematica della dr. Francesca Romana Memoli, direttrice dell’Accademia Italiana. Di massima importanza sarà la presenza del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri prof. Vincenzo Scotti, da tempo impegnato nell’istituzionalizzazione dei rapporti tra università italiane e straniere ed istituzioni private nel campo dell’educazione e della formazione. Il prof. Scotti darà un eccellente e prezioso contributo al tema svolto. Interverrà inoltre la prof.ssa Stefania Semplici, vice direttore del centro DITALS (certificazioni ufficiali della didattica dell’Italiano come L2/LS) dell’Università per Stranieri di Siena, che introdurrà l’importanza della certificazione per questo profilo professionale non ancora ben conosciuto. Gli altri interventi tematici saranno svolti dalle docenti dell’Accademia Italiana, specializzate nella formazione e nell’aggiornamento didattico agli insegnanti italiani e stranieri e dalla stessa responsabile dei corsi prof.ssa Rachele Fortunato. Il seminario è rivolto ad insegnanti italiani e stranieri di scuole medie e superiori, docenti universitari e laureati in discipline linguistiche ed umanistiche e a tutti coloro che operano già con l’insegnamento della lingua italiana come L2/LS. L’obiettivo del seminario è quello di presentare il profilo professionale dell’ “insegnante di italiano come L2/LS” e di farne conoscere le caratteristiche, le qualifiche e le specializzazioni necessarie, in modo da garantire una professionalità d’eccellenza a chi già opera in questo campo. Inoltre si vogliono presentare nuove opportunità di inserimento professionale per chi invece si accinge ora a muovere i primi passi in un mercato occupazionale sempre più in evoluzione. I lavori si concluderanno alle h 18.30 con un breve rinfresco in sede. 12/05/2009

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Forlì: più del 50% degli intervistati "sogna" una casa eco-sostenibile (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

12 maggio 2009 - 16.02 (Ultima Modifica: 12 maggio 2009) FORLI’ - Sala gremita martedì,alla Fondazione Cassa dei Risparmi, per poter assistere alla presentazione di un “caso” di trasferimento tecnologico, nell’ambito della sostenibilità ambientale in tema di edilizia residenziale, realizzato a Fiumana ( Predappio). L’architetto Gabriele Lelli , docente presso la facoltà di Architettura dell’Università di Ferrara e progettista tra i più avanzati (e premiati) in tema di bioedilizia, incaricato dalla Bardi Costruzioni della realizzazione del progetto edilizio esecutivo di Fiumana, ha raccolto le sfide innovative proposte dal progetto, “azzardando” già alcune soluzione d’avanguardia e a basso costo; nuovi concetti architettonici e nuove soluzioni. A questo proposito, il quadro offerto al convegno, indica un mercato appena posizionato sopra al 50% degli intervistati, per quanto riguarda l’interesse ad acquisire un’abitazione eco sostenibile e basso impatto energetico, contraddistinta da forti innovazioni architettoniche che rompono con la tradizione del passato. Uno degli obiettivi presenti in questo progetto sostenuto dalla Cna, è quello di creare una maggiore consapevolezza sui temi di minor impatto ambientale, fra tutti i possibili fruitori del bene casa e, al contempo, una maggiore capacità di progettisti ed urbanisti nel saper utilizzare nuove risorse e competenze professionali. Non mancherà, neppure per il futuro, il sostegno e l’iniziativa della Cna, così come ha sottolineato Franco Napolitano, illustrando lo “Sportello Energia” appena inaugurato e la forte ed incisiva azione che l’associazione sta portando avanti sui temi dell’innovazione.

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Il Premio Mondello alla Fiera del libro di Torino 2009 (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 12-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Premio Mondello alla Fiera del libro di Torino 2009 (12/5/2009 20:16) | (Sesto Potere) - Torino - 12 maggio 2009 - Mettere a confronto la specificità della letteratura italiana e la forte identità e vitalità di molta narrativa internazionale, attraverso la voce di alcuni fra i più noti critici del Paese, è lo scopo del convegno nazionale dal titolo “Questioni di identità. La letteratura italiana e le altre”, in programma giovedì 14 maggio alle 17 nello spazio autori A del Lingotto, nell’ambito della Fiera Internazionale del libro di Torino. Con questo dibattito, il Premio Internazionale letterario Mondello – Città di Palermo, promosso dalla Fondazione Banco di Sicilia, apre l’edizione 2009 che culminerà venerdì 5 giugno, alla Galleria d’arte moderna di Palermo, con la premiazione degli autori vincitori. è la prima volta che il Mondello partecipa alla Fiera del libro di Torino: una presenza non casuale o di “rappresentanza”, ma sottolineata dalla necessità di fare il punto sullo stato della letteratura italiana contemporanea, in una stagione in cui sono emerse molteplici contraddizioni sulla stessa efficacia e sulla natura dei premi letterari. All’iniziativa di Torino, saranno presenti Alain Elkann, giornalista e scrittore; Fausto Malcovati, docente ordinario di Lingua e letteratura russa all’Università Statale di Milano; Salvatore Silvano Nigro, docente ordinario di Letteratura Italiana moderna e contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa; Marco Santagata, docente ordinario di Letteratura Italiana all’Università di Pisa; Maria Antonietta Saracino, docente associato di Lingua e letteratura inglese all’Università La Sapienza di Roma. Presiede Giovanni Puglisi, presidente del Premio Mondello, docente ordinario di Letterature comparate e Rettore dell’Università Iulm di Milano. Conclude Ernesto Ferrero, direttore editoriale della Fiera Internazionale del Libro di Torino. Il dibattito parte dalla constatazione di come la produzione letteraria straniera offra spunti creativi, utili anche per leggere la realtà di una narrativa italiana in cui tali elementi risultano meno evidenti e che oggi sembra essere in cerca di una nuova identità. Questi elementi di criticità spingono, da un lato, a guardare ai giovani autori nella ricerca di nuovi modelli letterari e dall’altro, rafforzano la necessità di sottolineare il tema dell’identità quale possibilità per superare la logica dei riconoscimenti fini a se stessi, che a volte ha sopraffatto il dibattito sulla stessa letteratura contemporanea. E non è un caso che questa riflessione comparativa sia proposta dal Mondello, poiché il Premio è stato il primo ad aprire le proprie porte alla riflessione sugli autori internazionali, offrendo un panorama visuale decisamente più ampio. Un’opportunità di approfondimento, che in questi ultimi anni è stata ulteriormente arricchita dai convegni internazionali che hanno accompagnato le più recenti edizioni del Premio Mondello, ai quali hanno preso parte numerosi fra autori, giornalisti e critici letterari italiani e stranieri. In quest’ottica, gli spunti offerti dal dibattito in programma alla Fiera Internazionale del libro di Torino sono, dunque, espressione di un percorso che viene da lontano e che segna anche la possibilità di un recupero di normalità nelle vicende che hanno caratterizzato negli ultimi tempi i Premi letterari italiani. Ed è questo un obiettivo che può essere perseguito, facendo il punto sulla situazione della narrativa italiana, mettendola a confronto con la propulsione creativa degli altri Paesi, partendo proprio dal forte contributo di lucidità e amore per la letteratura, offerto in trentacinque anni di vita dal Premio Internazionale Mondello.

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Il professore Daponte nominato IEEE Fellow Member (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università del Sannio Il professore Daponte nominato IEEE Fellow Member Durante il 2009 Awards Banquet della IEEE Instrumentation and Measurement Society, tenutosi a Singapore nell’ambito della IEEE Instrumentation and Measurement Technology Conference, il professore Pasquale Daponte, docente di Misure elettroniche dell’Università degli Studi del Sannio, ha ricevuto la nomina di IEEE Fellow member. Il professore Daponte è tra i cinque ricercatori italiani del suo settore ad avere ricevuto questo prestigioso riconoscimento alla attività scientifica ed è l’unico del centro-sud Italia. Gli IEEE Fellow member sono considerati “… an elite global group with international recognition called upon for guidance and leadership as the world of electrical and electronic technology, continues to evolve...”. >> In particolare Daponte ha ottenuto il riconoscimento “for contributions to the metrology and standardization of analog to digital and digital to analog converters“. BUR.IT 13.05.09

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Il prof. H. Robert Horvitz, premio Nobel per la Medicina, ospite dell'Ateneo (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università dell'Aquila Il prof. H. Robert Horvitz, premio Nobel per la Medicina, ospite dell’Ateneo Oggi, il Premio Nobel per la Fisiologia o Medicina, prof. H. Robert Horvitz, docente di Biologia presso il Massachussets Institute of Technology, MIT (Cambridge, Boston, USA), visiterà L’Aquila e la sua Università. Il prof. Horvitz sarà accompagnato dal Rettore dell’Università di Roma Tor Vergata, prof. Alessandro Finazzi Agrò, dal prof. Gerry Melino della stessa Università, dalla prof. Martha Constantine-Paton, docente presso lo stesso MIT, e dalla dott. Alison Abbott, editorialista della prestigiosa rivista “Nature”. Gli ospiti e i loro accompagnatori, proff. Michele Miranda e Gianluca Ferrini, visiteranno la città dell’Aquila, con particolare attenzione agli edifici del Rettorato, della Facoltà di Lettere ed altri di grande interesse storico e artistico. Il gruppo raggiungerà alle ore 11.00 l’Università, dove alle 11.30, presso la tenda antistante la Facoltà di Medicina - blocco 11-, il prof. Horvitz terrà una conferenza dal titolo Genetic control of programmed cell death in Coenorhabditis elegans. >> Successivamente, gli ospiti e i loro accompagnatori, si recheranno ad Assergi, dove visiteranno i Laboratori dell’INFN, guidati dal Direttore, prof. Eugenio Coccia. BUR.IT 13.05.09

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Integrazione di beni e servizi a supporto di moderne organizzazioni: le prospettive del Facility Management (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

LIUC Integrazione di beni e servizi a supporto di moderne organizzazioni: le prospettive del Facility Management “Un’attività di integrazione e coordinamento di facilities, ovvero beni tangibili quali edifici, servizi, prodotti, attrezzature, tutti volti a supportare un’organizzazione”: questa la definizione di Facility Management emersa oggi nell’intervento del professor Domenico Sorrenti, docente della facoltà di Ingegneria della LIUC, all’interno del workshop promosso da Università Carlo Cattaneo – LIUC e Unione degli Industriali della Provincia di Varese “Il Facility Management – ha continuato Sorrenti - è una disciplina ancora giovane, che quindi presenta importanti potenzialità ma anche un'identità ancora non pienamente compiuta, aspetto questo che può indurre interpretazioni labili sia sui contenuti e sulle prassi”. Un’attività multidisciplinare, che spazia dalla gestione degli edifici e dello spazio (es.manutenzione elettrica, progettazione) ai servizi alle persone (es.igiene ambientale, ristorazione, sicurezza): l’attenzione del Facility Manager deve sempre restare focalizzata sul fatto che le attività da lui gestite hanno una valenza strategica perché devono mirare a migliorare la produttività complessiva dell’organizzazione e, in ultima analisi, contribuire alla creazione di valore. Si tratta dunque di integrare tutti i processi che all’interno delle moderne organizzazioni servono a garantire il corretto svolgimento di tutte le operazioni collegate alle attività “primarie” (il cosiddetto core business) dell’organizzazione stessa. Inoltre, come ha ricordato Marco De Battista, Coordinatore delle Aree Economiche dell’UNIVA, non sono più soltanto le grandi aziende ad avvicinarsi a questo metodo, ma anche le Piccole e Medie Imprese, fattore questo che lo rende di particolare interesse anche per il nostro territorio. Ma il lavoro del Facility Manager si manifesta anche a livello operativo, nell’attività quotidiana, quando si deve preoccupare dell’efficienza dell’ambiente di lavoro, della effettiva disponibilità di tutti i servizi accessori che sono essenziali per garantire le prestazioni di ogni impiegato. In questo contesto, l’evoluzione tecnologica sta giocando un ruolo rilevante e sempre di più una non corretta gestione delle infrastrutture tecnologiche può compromettere il risultato complessivo. Dal momento che tale gestione viene spesso affidata in outsourcing a un soggetto esterno all’organizzazione che poi le utilizza, il Facility Management può implicare anche alcune problematiche legali e contrattuali: nell’intervento del professor Stefano Nava, docente presso la facoltà di Ingegneria della LIUC, sono state esaminate l’analisi giuridica/finanziaria del potenziale appaltatore e la problematica della documentazione contrattuale per evidenziarne le criticità, i vantaggi e gli aspetti operativi. >> Il workshop ha inteso mettere a fuoco non soltanto l’aspetto più prettamente accademico, ma piuttosto le implicazioni pragmatiche, ovvero le ricadute positive di una corretta gestione del Facility Management all’interno dell’impresa: a questo proposito è stato presentato un esempio di best practice, ovvero quello di SEA, la società che gestisce gli aeroporti di Milano, che ha ricavato importanti vantaggi in termini di risparmio di costi e miglioramento dei livelli di servizio. Inoltre, questo sistema può essere replicato in altre realtà aziendali, sia private che pubbliche e SEA è disponibile a mettere a disposizione le proprie competenze nella fornitura del servizio a terzi. “Gestione Cablaggio Strutturato e Telefonico, Gestione Informazioni Commerciali, Applicazione Standard di ricerca spazi/utenti, Gestione Safety, sono alcune delle principali aree di applicazione del Facilty Management in ambito aeroportuale – ha spiegato Fulvio Cunioli, Responsabile dei Rapporti con il mercato informatico per SEA - mediante un sistema che abbina le potenzialità di uno strumento CAD ad un data-base relazionale per gestire anagrafiche di oggetti’”. Molti i benefici, ben testimoniati dall’esperienza di SEA, quali risparmio di tempi e costi nelle attività di progettazione e sviluppo, razionalizzazione ed ottimizzazione dei costi di gestione ed esercizio di impianti e infrastrutture, benefici nella gestione di appalti diretti e/o di global service Un sistema che, come ha ricordato Luciano Galeotti (Sviluppo Sistema Facility Management di SEA) è stato implementato negli Aeroporti di Milano a partire dal 1998 ed è stato utilizzato con successo per progettare e realizzare Malpensa 2000. BUR.IT 13.05.09

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IBM e Politecnico di Milano: accordo per promuovere l'accessibilità (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Politecnico di Milano IBM e Politecnico di Milano: accordo per promuovere l’accessibilità IBM e Politecnico di Milano siglano un accordo con l’obiettivo di promuovere un articolato programma che prevede iniziative per favorire l’accessibilità degli studenti con disabilità.Questa partnership è finalizzata in primo luogo a diffondere le tecnologie disponibili per migliorare l’accessibilità per persone con disabilità sensoriali e motorie, con particolare riferimento alle soluzioni “mobile” in ambiente wireless, in modo da consentire a studenti con disabilità del Politecnico di adottare in modo interattivo e dinamico nuove tecnologie e nuove modalità di accesso ai sistemi informativi ed ai contenuti didattici. Inoltre, grazie a questo accordo dieci studenti del Politecnico con gravi disabilità potranno disporre di dispositivi e ambienti operativi che permettano la fruizione di diversi servizi mobili e l’accesso remoto a sistemi e servizi informatici del Politecnico e pubblici grazie all’utilizzo di smartphone e sfruttando alcune delle funzionalità della soluzione Mobile Wireless Accessibility (MWA). MWA nasce come progetto pilota di IBM Italia e integra i servizi di telefonia fissa e mobile su un’unica architettura (per esempio la rete wireless) con l’obiettivo di fornire agli utenti un dispositivo mobile in cui sono concentrate tutte le attività normalmente svolte sul tradizionale computer e sul telefono cellulare. L’accordo siglato con IBM, inoltre, vuole promuovere all’interno del Politecnico lo sviluppo, la sperimentazione e la documentazione di soluzioni che favoriscano tecnologie specifiche per persone in carrozzina, che hanno come unica interfaccia l’utilizzo del joystick. >> IBM è impegnata da molti anni a livello nazionale, anche tramite la sua Fondazione, a promuovere progetti ed iniziative che, attraverso l’utilizzo della tecnologia, migliorino la qualità della vita delle persone con disabilità sia all’interno sia all’esterno dell’azienda; un esempio di questo impegno è il Programma “Academic Partnership”, volto alla collaborazione con Università selezionate per favorirne l’accessibilità da parte degli studenti con disabilità. Nell’ambito di questo programma, IBM ha siglato tale accordo con il MultiChancePoliTeam del Politecnico di Milano, con il coinvolgimento di docenti del Dipartimento di Elettronica e Informazione dell’Ateneo che, da tempo, sviluppano attività innovative in materia di disabilità, volte a migliorare ulteriormente l’accessibilità delle proprie sedi e dei propri percorsi di studio agli studenti con disabilità, facilitando il loro ingresso nel mondo del lavoro. BUR.IT 13.05.09

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Tre giornate di studio su "Educare per la famiglia" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

cellspacing="0" height="16"> Pontifica Univ. Santa Croce Tre giornate di studio su “Educare per la famiglia” Si svolgeranno dal 15 al 17 maggio 2009, organizzate dall’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare della Pontificia Università della Santa Croce (Aula Alvaro del Portillo, p.zza Sant'Apollinare, 49), tre giornate di studio e di aggiornamento sul tema “Educare per la famiglia”. L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che “il rapporto educativo è un aiuto indispensabile per la maturazione della persona, in quanto mira allo sviluppo delle qualità che consentono di stabilire relazioni valide e di crescere come membri della famiglia umana”. Per cui, “educare a saper costruire dei legami positivi per sé e per gli altri” risulta “di vitale importanza per la persona e per l’intera società”. Come confermano gli organizzatori, l’obiettivo è di “innescare un circolo virtuoso che riporti la famiglia al centro del processo educativo, non solo perché è l’ambito naturale della crescita di ogni persona, ma anche perché costituisce il vero fine al quale il processo educativo stesso deve tendere”. Saranno tre gli ambiti tematici attorno ai quali ruoterà lo svolgimento dei lavori: - “La famiglia, principale agenzia educativa”, con le relazioni del Prof. Folco Cimagalli (Lumsa) su “Famiglia e famiglie: com’è cambiato il rapporto tra le generazioni” e della Prof.ssa Alessandra La Marca (Università degli Studi di Palermo) su “Sviluppare le qualità umane in famiglia”); >> - “Chi collabora con la famiglia? Chiesa, scuola, media”, con gli interventi del Dott. Luca Pasquale (Ufficio di pastorale familiare della Diocesi di Roma) su “La famiglia, cellula viva della Chiesa”; del Dott. Sergio Cicatelli (dirigente scolastico a Roma) su “Famiglia e scuola: il recupero di un’alleanza” e del Prof. Alessandro D’Avenia (docente e sceneggiatore) su “I mass media, agenzia educativa” a cui seguirà la proiezione di filmati, commenti e dibattito; - “L’anello mancante: l’educazione affettiva”, con la relazione della Prof.ssa Paola Binetti (Campus Bio-Medico di Roma) su “La maturazione affettiva: nuovi modelli e nuovi ritmi” e della Dott.ssa Rita Zecchel, che presenterà il progetto “Proteggi il tuo cuore”. BUR.IT 13.05.09

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sinigaglia e lo statuto "svolta necessaria" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Genova L´intervista Sinigaglia e lo statuto "Svolta necessaria" «Molti vedono questa riforma dello statuto come l´albero di Bertoldo, cui fu concesso di scegliersi il ramo cui essere impiccato e non ne trovò uno adatto in tutto il regno»: Roberto Sinigaglia, senatore dell´Università di Genova e membro della Commissione per la revisione dello statuto, organizzata dal rettore Deferrari, spiega i punti da modificare e attacca «le arroganze baronali» che si oppongono a quella che «è una svolta necessaria per l´Università». Professore, lei ha scritto al rettore proponendo varianti alla proposta di riforma: quali? «Temo che la coincidenza di didattica e ricerca ingessi i meccanismi universitari, credo che andrebbero mantenute separate. Il ruolo delle cinque scuole (in cui saranno raggruppate le "vecchie" facoltà, ndr) poi, va definito: dovrebbero essere leggere, altrimenti si rischia di trasformare l´ateneo in una federazione di cinque staterelli. Credo invece che i dipartimenti debbano essere più "forti", così come più accentrato deve essere il potere nel governo centrale». Molti temono proprio questo: il "rettore-dittatore". «Il clima che c´è oggi è di assemblearismo paralizzante: ritengo che ci debba essere un rettore forte, con un senato forte però». Senato e consiglio d´amministrazione cambieranno completamente: perché molti non sono d´accordo? «Il "boccino" dovrà rimanere in mano al senato accademico, che dovrà approvare i membri "esterni" del consiglio, proposti dal rettore. E il senato dovrà avere comunque poteri di veto». Chi meno ama la riforma sono i docenti delle facoltà umanistiche, che temono di essere schiacciati dai colleghi di quelle scientifiche. «La cultura umanistica è attaccata a livello mondiale, europeo e in Italia anche dal berlusconismo. Invece questa riforma sarà la strada per salvarla: bisogna che tutti comprendano che lo statuto è in fase di discussione e tutti devono parteciparvi, però senza vedere nel cambiamento la fine del buono che c´era prima, ne sarà invece la valorizzazione». (m.b.)

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Se l'arte fa parlaredi savona (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Se l'arte fa parlaredi savona intervento n ARTE E NUDO sono sempre andati a braccetto. Tutta l'arte classica si è misurata con forme e proporzioni. Del resto, cosa c'è di più affascinante e complesso da ritrarre del corpo umano? Cosa può, meglio di una donna o un uomo nudi, ricondurre alle passioni della vita e alla sua carnalità e insieme evocare la grandezza della creazione? Eppure il nudo, agli occhi di molti, ancora fa scandalo. E di questo sono ben consapevoli gli artisti che, spesso, un po' ci marciano. E lo sono gli organizzatori di mostre, sempre alla ricerca di pubblico e pubblicità. A Villa Cambiaso, dimora storica che ne ha viste delle belle, ecco una mostra che offre una sezione a luci rosse, volutamente vietata ai minori. Non so a chi sia venuta l'idea, ma è eccellente. La pubblicitàè assicurata e il pubblico, ragionevolmente, pure. Del resto, Savona da qualche tempo sembra abbonata alle paginate sui giornali, locali, nazionali e internazionali. Ed è un bene, perché il "marketing territoriale" si fa anche così, promuovendo eventi e, al tempo stesso, la città. Non so se la mostra sarà bella e se gli artisti avranno espresso la loro visione erotica con gusto e contenuti. Ma poco importa, a conti fatti. Importa molto di più parlarne. L'arte, del resto, serve anche (o forse soprattutto) a far discutere. La mostra di Villa Cambiaso ha, anche a Savona, qualche precedente. Mi piace ricordare le bellissime fotografie di Alessio Delfino, artista di grande raffinatezza e che io amo molto. Delfino, da anni, fotografa donne "della porta accanto", completamente nude e dipinte d'oro. Lo fa con tale gusto e talento da trasformare quelle giovani donne, ciascuna con i propri piccoli e deliziosi difetti, in altrettante statue da ammirare. Ma Delfino, che è anche un abile comunicatore, non si limita a fotografare donne nude. Le invita anche ai vernissage e le fa muovere in mezzo alle opere nel tentativo, riuscito, di coinvolgere un pubblico sempre maggiore. A far scandalo riuscì, qualche tempo fa, il mio amico Vittorio Sgarbi. Progettò una mostra da dedicare al rapporto tra arte e omosessualità. segue >> 27 13/05/2009

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Guru della Michigan University (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

L'arabista che piace a Barack Guru della Michigan University Juan Cole, docente di storia mediorientale presso l'Università del Michigan e presidente del Global American Institute, è una delle voci più interessanti fra i commentatori di politica estera statunitensi. È stato chiamato anche dal Senato per illustrare le sue idee sulla situazione irachena. Il suo ultimo saggio, «Engaging the Muslim World», nel quale ha sostenuto la necessità di una svolta della politica estera americana nei confronti del mondo musulmano e di un disgelo dei rapporti fra Usa e Iran, ha riscosso grande successo nell'amministrazione Obama.

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calzolari: "è una festa dell'università" al seggio anche due candidati sindaco (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Bologna Docenti in fila già alle 8 del mattino. Quorum raggiunto poco dopo le 14. L´emozione del rettore che lascia Calzolari: "è una festa dell´Università" Al seggio anche due candidati sindaco A mezzogiorno Pier Ugo Calzolari esce dal senato accademico e va a votare nella sala accanto. I flash dei fotografi, il sorriso, «le cose cambiano, si archivia il vecchio rettore e lo dico con piacere». Finisce, almeno simbolicamente, con la sua scheda infilata nell´urna - la prima della tornata elettorale - il rettorato Calzolari: due mandati, nove anni di governo dell´Alma Mater. «E´ una festa dell´università», commenta a caldo il rettore nascondendo l´emozione. «Lo dico per davvero, è un bellissimo avvicendamento che avviene dopo un ampio dibattito intenso, anche aspro. Un bilancio? Lo farò, non ora. In questi anni ci siamo appuntati molte medaglie. Io credo di aver fatto il mio dovere, sono felice di andarmene». Stringe mani, Calzolari, i docenti sfilano per raggiungere il seggio allestito, con cinque urne, nella sala dell´Ottavo Centenario, luogo storico delle elezioni in accademia. Il rettore parla del dibattito in senato che si è svolto ieri mattina in contemporanea al voto: la discussione sui criteri per giudicare la qualità della didattica. «E´ stato uno dei momenti più alti del senato». Passa l´economista Stefano Zamagni, prima avevano votato Marco Cammelli, presidente della Fondazione Del Monte, il leader della lista «Bologna 2014» Massimo Bergami, i big di Medicina, con il preside Stefoni, e poi i prorettori e tutti i presidi delle Facoltà. L´ingorgo, con docenti in fila anche giù dallo scalone di palazzo Poggi, si forma all´apertura dei seggi, tra le otto e le nove del mattino. Poco dopo le due è raggiunto il quorum: oltre 1400 votanti, quanto basta per rendere valida la votazione. I candidati votano la mattina. Il primo è Dario Braga, intorno alle 10.40 votano Giuseppe Sassatelli e Giorgio Cantelli Forti, alle 11 è la volta di Andrea Segrè seguito da Giancarlo Barbiroli, Roberto Grandi e, poco prima dell´una, Ivano Dionigi. Seguono, a distanza, i dati sull´affluenza. Servono a fare ipotesi, prima del responso delle urne. Fabio Roversi Monaco liquida i giornalisti con una battuta: «Se mi fate una domanda vi canto: ma quante belle figlie madama Dorè». Scherza anche il ricercatore filosofo Stefano Bonaga: «Ho votato per Monteventi, ops, mi sono confuso!». Votano i candidati sindaci professori. In mattinata infila la scheda Roberto Balzani, candidato Pd a Forlì, poco dopo le cinque arriva Flavio Delbono: «Per chi ho votato? Per il migliore», dichiara. «Mi auguro che il nuovo rettore sia in sintonia con il mio programma, sulla carta potremmo avere un sindaco e un rettore che cominciano e governano per un lungo periodo». All´ingresso del rettorato Delbono incrocia Gianfranco Pasquino. Scaramucce. Ma per un´altra corsa elettorale. «Quando può Delbono mi evita, ma questa volta è stato costretto a salutarmi», dice il politologo che in Ateneo ha votato per Braga. «Sono un uomo d´onore, l´avevo detto l´ho fatto, voglio un rettore che si occupi dell´eccellenza dell´università e Braga è la persona giusta». (il. ve.)

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L'acquafan del Corsera (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

TerraTerra L'acquafan del Corsera Luca Fazio Problema. Cosa si può fare per rilanciare il business delle acque minerali se anche i maggiori consumatori del mondo (gli italiani ne bevono 11 miliardi di litri all'anno) si stanno convincendo che è più sano e conveniente bere acqua di rubinetto? Avete a disposizione: una dose massiccia di peli sullo stomaco, milioni di euro da investire in pubblicità, qualche professore universitario ben disposto a calibrare ricerche su misura, e qualche giornalista che non si preoccupa di confezionare un «dossier» che come minimo dovrebbe far scattare l'allarme rosso all'Organizzazione mondiale della sanità. Il risultato, per chi è disposto a bersi l'inchiesta del Corriere della Sera, dovrebbe essere piuttosto scontato: se bevete acqua di rubinetto vi avvelenate. Ma vediamo lo svolgimento. Prendiamo una pubblicità a caso, solo perché è la più furbetta, quella che sta tappezzando mezza Italia e le pagine di quasi tutti i giornali più importanti, e facciamo un nome a caso: Ferrarelle. Quante volte avete letto che adesso basta una vostra sorsata eco-compatibile per aiutare i bambini africani a costruire un acquedotto nuovo nuovo, o per illuminare con impianti fotovoltaici un'oasi della Lipu? L'ultima volta, per esempio, l'altro ieri, a pagina 19, sul quotidiano di via Solferino. Niente di male, anzi, un po' siamo invidiosi. Restiamo però sullo stesso autorevole foglio, quello andato in stampa il giorno successivo, perché a pagina 23 ci viene quasi un coccolone: «Acqua contaminata da un rubinetto su 4». Chi lo dice? Altri due nomi ancora per risolvere il problema. Massimiliano Imperato, docente di idrologia e idrogeologia dell'Università Federico II di Napoli. Non stiamo a qui a dirvi a causa di quali e quanti veleni se oggi siete vivi siete vivi per miracolo (feci, cloroformio, trielina...), ci preme solo andare al sodo dell'inchiesta - «in nessun caso è stata rilevata la presenza di indicatori di contaminazione fecale o ambientale nelle acque minerali imbottigliate» - e sottolineare un particolare di non secondaria importanza: il professore in questione, che senza alcun dubbio è un'autorità in materia, è anche direttore del Ceram (Centro europeo di ricerca acque minerali). Di cosa si occupa, quali «partnership» ha stretto, con quali prestigiosi collaboratori assegna «premi qualità alle acque minerali» (con Ettore Fortuna, presidente di Mineracqua), ve lo lasciamo immaginare. Quindi, fatta salva l'ineccepibilità delle analisi effettuate dall'università napoletana, come minimo il giornale di Ferruccio De Bortoli dovrà dare spazio alle controanalisi dei principali acquedotti italiani. A questo punto manca un dato che ci aiuta a risolvere il problema, la «prova del 9»: Mario Pappagallo, l'autore del tranquillizzante dossier sul Corriere della Sera, dove si sostiene che «recenti studi hanno mostrato una correlazione tra l'assunzione prolungata di acque clorate e l'aumentato rischio di cancro a prostata, vescica e retto», tanto per gradire. Come nel caso del professore, nessuno può azzardarsi a dire che Pappagallo non sappia di cosa sta parlando, anzi: è lui l'autore de «L'Atlante delle Acque Minerali», libro che ha riscosso successo nell'ambiente. Fa fede la frizzante recensione fatta a suo tempo da Stefano Agostini: «E' per noi motivo di orgoglio, in quanto leader di comparto, sostenere questo importante progetto». Noi chi? Sanpellegrino...

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A Scienze politiche solo sette sono di ruolo (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: PROFESSIONI e LAVORO data: 2009-05-13 - pag: 23 autore: IN VALLE D'AOSTA A Scienze politiche solo sette sono di ruolo Il reclutamento di docentia contratto non è solo un'esigenza economicae burocratica negli atenei del territorio, ma può diventare una scelta strategica. è il caso della Facoltà di Scienze Politiche presso l'Università della Valle d'Aosta:oltre due terzi dei docenti dell'ateneo,ben 143 su 199 professori totali, insegnano grazie a contratti annuali. Nella Facoltà di Scienze Politiche, istituita nel 1998, i docenti di ruolo sono solo settee l'insegnamento viene garantito grazie ai diciotto professoria contratto. Spiega il preside Michele Vellano: «Corsi di laurea in Scienze Politiche fanno parte dell'offerta di tutte le università del Nord-Ovest. L'ateneo valdostano per raccogliere consensie preferenze degli studenti ha dovuto diversificare la propria offerta formativa, per offrire specificità studiate ad hoc il numero di docenti a contrattoè così alto, in modo da permettere di diversificaree variare la proposta di argomenti e lezioni». La strategia della facoltà valdostana è quella quindi di offrire un percorso di studi quanto più specifico possibile, che punti soprattutto sulle peculiarità del territorio, dalla forte identità francofona all'esperienza dell'autonomia regionale. Afferma Vellano: «L'obiettivo è di creare ogni anno un'offerta formativa nuova.Tra gli altri,quest'anno portano ad Aosta le proprie esperienze come professoria contratto Luciano Violante, Guido Neppi Modana, Vladimiro Zagrebelsky, l'ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris». El.P. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Rimini tiene se fa attenzione ai prezzi (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-05-13 - pag: 2 autore: INTERVISTA Pietro Leoni Docente di Sociologia del turismo «Rimini tiene se fa attenzione ai prezzi» «Il futuro delle microimprese alberghiere si basa sulla capacità di tenere insieme proprietà e gestione, sulla tipicità, sulla sostenibilità del ciclo produttivo, sull'information technology, sulla passione dei gestori per il mestiere ». Lo sostiene Pietro Leoni, 58 anni, docente di Sociologia del turismo all'Università di Bologna. Che quadro si sta delineando per le strutture ricettive? La crisi complicherà un quadro già critico. Certamente è da mettere in conto una contrazione dei pernottamenti e dei fatturati nel suo insieme, anchese non è detto che a ciò corrisponda una riduzione clamorosa dei flussi, soprattutto in località come la riviera di Rimini con una clientela fortemente fidelizzata. Diventa fondamentale che le città/destinazioni turistiche programmino politiche volte a dare maggior valore al denaro dei loro cittadini temporanei, attraverso un chiaro ed equilibrato rapporto qualità-prezzo e attraverso pacchetti integrati ad alto valore aggiunto per il turista. In questo scenario le strutture a 1 o 2 stelle hanno ancora un futuro? Sì, ma a precise condizioni. Utilizzo come esempio la riviera riminese dove il numero delle imprese alberghiere a 1 o 2 stelle sta inesorabilmente diminuendo. Nel 2000 rappresentavano il 59,7% dell'offerta totale, nel 2008 la percentuale è scesa al 36,2. è in atto un processo di riqualificazione dell'offerta turistica caratterizzato anche dalla fuoriuscita di imprese alberghiere obiettivamente marginali, che è un segnale positivo destinato a proseguire. Ha ancora senso la classificazione a stelle? Io penso di no. Le stelle sono un criterio di classificazione basato su standard piuttosto scontati che non rendono evidenti qualità immateriali come la capacità relazionale, la genuinità dei cibi,l'attenzione per la tradizione gastronomica locale. Sono questi i fattori che fanno la differenza. La flessibilità delle microimprese è un punto di forza del sistema riminese, nonostante ciò occorre investire in cultura dell'accoglienza e in innovazione di processo e di prodotto. Il futuro delle microimprese alberghiere si basa sulla capacità di tenere insieme proprietà dell'immobile e gestione, sulla sostenibilità del ciclo produttivo, sulla tipicità, sull'information technology, su un personale motivato e qualificato, sulla passione dei gestori per il loro mestiere, sulla qualità delle relazioni con i propri clienti, sulla creazione di reti con altre imprese della filiera turistica Che cosa serve per aumentare la competitività? Prima di tutto la consapevolezza che le singole destinazioni turistiche da sole non potranno farcela. La competizione deve essere accompagnata da nuove forme di cooperazione, basate sulla costruzione di reti, e soprattutto bisogna che si affermi a livello nazionale la consapevolezza che il turismo è un fattore strategico per uno sviluppo di qualità dell'economia e della società. Deve funzionare il sistema-Paese. La creazione del ministero del Turismo è una scelta necessaria ma non sufficiente se non accompagnata da una nuova consapevolezza politica e dalla messa a disposizione di risorse e investimenti. Na. R. © RIPRODUZIONE RISERVATA LO SCENARIO «Proprietà e gestione dei piccoli alberghi devono restare unite in ottica competitiva» Pro microimprese. Pietro Leoni è professore all'Alma Mater

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Un master per manager del Town centre (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: ECONOMIA e IMPRESE Piemonte data: 2009-05-13 - pag: 10 autore: Nuovo profilo professionale Un master per manager del «Town centre» TORINO Ascom Torino punta sulla formazione dei suoi associati e di nuove figure professionali. Il convegno di dopodomani sarà anche l'occasione per lanciare una nuova iniziativa. Si tratta di un master per formare Town Centre manager, ovvero professionisti in grado di gestire lo sviluppo commerciale, la promozione e la valorizzazione in particolare dei centri storici delle città. «Per cogliere al meglio le opportunità di crescita –sottolineano all'Ascom Torino – servono professionisti che abbiano le competenze adatte per coordinare le attività commerciali e di servizi, i rapporti tra le istituzioni pubbliche, i privati e le associazioni di categoria ». L'idea si è sviluppata anche in relazione alle potenzialità di alcuni strumenti innovativi per la valutazione e il monitoraggio delle politiche commerciali che sono stati sperimentati in alcuni centri della regione (si veda articolo a fianco, ndr). Il Town centre manager è una figura ancora poco sviluppata in Italia,mentre è molto presente all'estero. «Da tempo – rileva l'assessore regionale al commercio, Luigi Ricca – portiamo avanti politiche per valorizzare il commercio di prossimità nei centri urbani, con strumenti come i Piani di qualificazione urbana e i distretti commerciali. I Town centre manager avranno un ruolo di regia per la gestione coordinata delle iniziative commerciali, per valorizzare l'imprenditorialità, per ottimizzare gli effetti delle politiche e per rendere vitale il rapporto pubblico-privato. In questo modo ci allineeremo alle esperienze di successo di altri paesi come Belgio, Gran Bretagna e Portogallo». «La formazione è un tema decisivo per l'innovazione e per il futuro della categoria, che in questo modo può uscire più forte dalla crisi – aggiungono all'Ascom – Da anni siamo impegnati pure in questo ambito per fornire ai nostri associati opportunità di crescita e stimolare le nostre aziende a essere integrate nel territorio, anche in funzione dell'accoglienza ai turisti» I corsi, che saranno organizzati in collaborazione con la Regione Piemonte,l'Università e il Politecnico di Torino, il Corep e la Scuola di Amministrazione Aziendale, dovrebbero partire nella primavera del 2010. F. Bon. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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A contratto metà dei docenti (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: PROFESSIONI e LAVORO data: 2009-05-13 - pag: 23 autore: Università. Sono i posti più a rischio in vista dei tagli previsti dal ministro Gelmini A contratto metà dei docenti Il record al Politecnico che impiega 1.300 collaboratori esterni Eleonora Palermo Sono 4.059 i professori a contratto nelle università del Nord-Ovest, oltre il 46% dell'intero corpo docente: su di loro la spada di Damocle dei tagli imposti dalla riforma Gelmini, che ricadranno in diversa misura sull'organico dei vari atenei. Posta al centro dell'attenzione dalle attuali esigenze di una governance più attenta, la realtà del "professore a contratto" è ambivalente e non sempre toccata dal problema del budget: se il preside della facoltà di Lettere di Torino ha recentemente invitato i suoi professori a insegnare «per prestigio», la figura del docente a contratto – istituita da una serie di decreti negli anni '80, con l'obiettivo di mettere l'esperienza dei professionisti a disposizione degli studenti – può ricevere o meno un compenso, di entità variabile a seconda delle decisioni dei Consigli di facoltà. Benché però i professori a contratto siano entrati nelle università per svolgere insegnamenti integrativi alla didattica di base, alcuni insegnamenti ufficiali sono di fatto affidati a docenti di questo tipo: si spiega così il fatto che appena 2.513 contratti su 4.059 siano stipulati con non accademici. Sul piano delle possibilità didattiche dunque di fatto nessuna distinzione viene fatta tra i docenti a contratto e quelli di professione, reclutati tramite concorso e a seconda del grado di carriera distinti come ordinari e associati. Se le collaborazioni vengono attivate in seguito a bandi, la selezione avviene su base dei titoli e delle certificazioni presentate dagli aspiranti docenti e i contratti, rinnovabili, hanno poi durata annuale. Il record va al Politecnico, dove quasi il 60% dei professori è a contratto: 1.300 i docenti esterni reclutati come collaboratori co.co. co (910 casi), collaboratori occasionali (20) ma anche come società ( 50) e tramite partita Iva (320). Anche se la loro larga diffusione è dovuta alla facilità e ai vantaggi di reclutamento, in molti casi la scelta di affidare una cattedraa un docente esterno al mondo accademico è dettata dall'opportunità che la sua esperienza offre agli studenti: è il caso, ad esempio, dell'architetto Antonio Montanari che tiene il corso in Sistemi di ristorazione presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. «Da professionista – spiega – mi occupo della progettazione di strutture alberghiere, dedico poi una parte del mio tempo all'insegnamento del food consultant, una disciplina che ho appreso sul campo ed è pressoché sconosciuta in Italia, ma in realtà fondamentale nella ristorazione ». Oltre agli indubbi vantaggi che i giovani, soprattutto dei corsi di laurea più moderni, possono trarre dallo studio di esperienze concrete, anche per i professionisti la didattica offre vantaggi, come sostiene Alberto Sinigaglia che da quasi 15 anni insegna linguaggio giornalistico a Torino: «Attraverso gli studenti, i loro interessi per il giornalismo, ma anche le loro idiosincrasie, capisco meglio dove sbagliano i giornali oggi, come hanno perduto affidabilità, utilità, fascino». Discorso a parte è quello dei professori a contratto di Medicina: attività ospedaliera e missione didattica sono fortemente integrate, tant'è i professionisti professori a contratto sono la norma, una realtà che ad esempio all'Università di Genova tocca il 75% del corpo docente (274 professori su 365). L'ultimo reclutato dalla facoltà di Medicina di Torino è Paolo Clerico, che inizierà l'insegnamento nel prossimo anno accademico: spiega Paolo Gallinaro, direttore della Prima clinica universitaria del Cto di Torino, «i docenti a contratto permettono di supplire a carenze di organico didattico dovute al pensionamento di colleghi e soprattutto di mettere a disposizione degli studenti conoscenze all'avanguardia». Come vuole la prassi e in accordo con la tendenza che la riforma porterà negli atenei, il nuovo docente insegnerà a titolo gratuito: «Si tratta soprattutto di un'opportunità di approfondimento nel mio campo di ricerca », afferma Clerico. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Chivasso valuta le strategie di vendita (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: ECONOMIA e IMPRESE Piemonte data: 2009-05-13 - pag: 10 autore: Testato un metodo belga per i centri urbani: i risultati in un convegno dell'Ascom Chivasso valuta le strategie di vendita TORINO Le amministrazioni pubbliche si domandano spesso come poter valutare le propriepolitiche di sviluppo commerciale e come calibrare adeguatamente le modifiche. Domande a cui cerca di dare risposte Ascom Torino, in collaborazione con la Regione e Camera di commercio di Torino, con i risultati dei test effettuati su nuove metodologie per la gestione e lo sviluppo dei centri urbani, che saranno presentati venerdì prossimo durante il convegno "Valutare e monitorare le politiche del terziario commerciale". «Questo appuntamento chiude un percorso decennale portato avanti con i comuni e le varie amministrazioni della regionali e, insieme, apre una porta verso il futuro –spiega il presidente Ascom Torino, Maria Luisa Coppa –. Il commercio riveste un ruolo fondamentale: nella regione occupa circa 272mila addetti, divisi tra 161mila dipendenti e 111mila autonomi, in oltre 75mila punti di distribuzione. Allo stesso tempo concorre all'efficienza e alla funzionalità di un territorio, ma risente delle condizioni in cui opera. Nei centri commerciali artificiali, le condizioni sono ideali in termini di livello e mix commerciale e di accessibilità. Non sempre avviene lo stesso in quelli naturali, ovvero nei centri urbani. La chiave è fare sistema: solo con politiche condivise e pubblico e privato che collaborano si può favorire lo sviluppo e la competizione tra i vari ambiti commerciali». La sperimentazione è stata effettuata a Chivasso e Santa Vittoria d'Alba. In particolare a Chivasso (24mila abitanti, polo di area commerciale con un bacino di consumo di oltre 142mila persone, residenti nei comuni confinanti o limitrofi) è stato provato per la prima volta in Italia l'"Outil de gestion", un metodo belga messo a punto dalla Association du management de centre ville (Amcv). Lo strumento permette di ricavare dati microeconomici che consentono di analizzare le realtà commerciali del centro città, di stabilire le modalità di intervento e quindi di facilitare la creazione di un partenariato pubblicoprivato, di aiutare l'insediamento di potenziali imprenditori e di monitorare le strategie adottate per la qualificazione di un territorio. «Si tratta di uno strumento che garantisce dati aggiornabili annualmente», spiega Elena Franco, amministratore unico di Tcm Italia, la società che ha svolto la ricerca. Sono stati considerati così i flussi pedonali nel centro di Chivasso, la tipologia di consumatori, imprese e mix commerciale a disposizione, l'ambiente urbano attraverso l'analisi dell'esteriorità dei negozi, la dotazione dei parcheggi. «Il dato più significativo riguarda i flussi pedonali su via Torino, l'arteria principale di Chivasso – aggiunge –: 88.750 passaggi alla settimana confermano la notevole attrattività della città in termini di consumatori potenziali ».L'aumento,molto utilizzato all'estero dalle grandi catene commerciali, ha enormi potenzialità: «Per sviluppare progetti commerciali adeguati – conclude Franco – servono il partenariato pubblico-privato e professionisti con competenze adeguate, come i Town centre manager, per attrarre gli investimenti giusti in base alle esigenze dei diversi territori». F.Bon. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Meglio scoraggiare il lavoro a termine (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: PROF-LAV data: 2009-05-13 - pag: 22 autore: INTERVISTA Stefano Staffolani «Meglio scoraggiare il lavoro a termine» «Gli incentivi sono uno strumento un po' demagogico e poco efficace, come pare dimostrare il caso dell'EmiliaRomagna. Ma, anche se così non fosse, il più delle volte non producono effetti positivi nel lungo termine. Piuttosto, per contrastare un uso eccessivo del contratto a termine, sarebbe meglio prevedere dei disincentivi, ad esempio forme di tassazione sui contratti atipici ». Un giudizio secco quello di Stefano Staffolani, 48 anni, professore di Economia del lavoro presso l'Università Politecnica delle Marche. Perché ritiene che gli incentivi non siano uno strumento efficace? In primo luogo, rappresentano un costo per la comunità. Inoltre, contribuiscono a creare disparità: in presenza di con-tributi, l'imprenditore privilegia il lavoratore che rientra nei criteri posti dall'ente pubblico per ottenere l'incentivazione rispetto a quello più meritevole. Alla fine, per uno che ci guadagna c'è di solito uno che ci perde. Ma, senza incentivi, non si rischia di lasciare i più svantaggiati fuori dal mercato? Non se a loro si dedicasse un'attività di formazione specifica e veramente efficace. Oppure se si intervenisse sulla normativa: ad esempio, se invece di incentivare l'occupazione femminile, si favorissero i congedi di paternità. In questo modo, si otterrebbe lo stesso risultato, perché si eliminerebbe lo svantaggio che pesa sulle donne. Tuttavia c'è un uso un po' facile del tempo determinato... Bisogna considerare che lo stock dei contratti a termine in Italia è inferiore al 20 per cento: le imprese hanno interesse a stabilizzare il lavoratore che hanno formato. è vero tuttavia che si tende a usare questo contratto in maniera un po' disinvolta: ed è su questo che bisognerebbe agire a livello normativo. Ecome? Disincentivando l'uso e l'abuso del contratto a termine; oppure assumendo a tempo indeterminato tutti i nuovi lavoratori e, allo stesso tempo, ridefinendo il concetto di "giusta causa" nei licenziamenti, per renderlo più elastico come in Germania e Francia. An. La. © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI SVANTAGGI «Questi sostegni sono un costo sociale e favoriscono alcuni al di là del merito» Critico. Stefano Staffolani, docente Politecnica delle Marche

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Fbk cerca le multinazionali (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-05-13 - pag: 12 autore: Fondazioni. Accordo per la ricerca con il gruppo Prysmian Fbk cerca le multinazionali TRENTO Rudy Gaddo La Fondazione Bruno Kessler (Fbk) punta alla sottoscrizione di accordi quadro con grosse multinazionali, con l'obiettivo di andare oltre le semplici collaborazioni su specifici progetti già attive, ad esempio, con colossi come Siemens e Philips, ed aumentare nel contempo la propria quota di autofinanziamento. Per questo nelle scorse settimane il centro di ricerca pubblico trentino, 350 ricercatorie un bilancio 2008 che pareggia a 38,3 milioni, ha sottoscritto un'intesa con il gruppo Prysmian, leader mondiale nel settore dei cavi interessato ad "esternalizzare" sulla collina di Trento attività di ricerca nei campi delle nanotecnologie, delle fibre-ottiche, e dello sviluppo di nuovi materiali per la produzione di cavi energia e telecomunicazioni. E per questo Fbk potrebbe presto definire un'analoga collaborazione anche con St Microelectronics, colosso italo-francese con sede a Ginevra specializzato nella produzione di componenti elettronici a semiconduttore con cui a Povo (Tn) già da tempo si collabora, ma solo puntualmente. «Quello con Prysmian – spiega Andrea Simoni, segretario generale di Fbk – può essere considerato un accordo pilota destinato a creare un modo diverso per relazionarsi con le aziende. A questa intesa dovrebbero tra poco seguirne altre, ad esempio con St o con una grossa multinazionale interessata a collaborare con noi nel campo delle strumentazioni biomedicali». Se da un lato è ancora presto per capire quale sarà il ritorno economico di queste collaborazioni, la strategia di fondo è comunque chiara. Fbk vuole consolidare delle partnership di lungo periodo che permettano di sviluppare e consolidare nel tempo know-how e metodologie lavorative, consentendo di ridurre il periodo di start-up dei singoli progetti, ed aumentando la capacità di autofinanziamento di cui la fondazione è già capace, pari al 29%, stando ai dati del bilancio 2008. «Ma in realtà – spiega Simoni – si arriva al 43% se consideriamo solo i 22 milioni di spesa relativi alle attività ex Irst, ossia ai centri di ricerca sulle tecnologie dell'informazione e sui materiali e microsistemi». Implicito il potenziale di ricaduta sul territorio che queste collaborazioni possono generare sul territorio. «Ci sono dei brevetti in ballo e quindi non possiamo dare anticipazioni – conclude il segretario generale – però sono già avanzati contatti tra Prysmian e alcune aziende locali con cui il colosso potrebbe lavorare». L'attenzione che la Fondazione dedicherà alle multinazionali d'oltreconfine non significherà disattenzione nei confronti delle Pmi locali. Tanto che nei prossimi quattro mesi saranno definite almeno una ventina di operazioni di supporto all'innovazione di aziende locali grazie a tecnologie già sviluppate. Prime imprese interessate in ordine di tempo dovrebbero essere la Geomatica Srl di Lavis e la Elma di Riva del Garda. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ca' Foscari poliglotta: 40 le lingue insegnate (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Est)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Est sezione: EST data: 2009-05-13 - pag: 14 autore: Note: * Corso a numero chiuso Università. Il più grande laboratorio specializzato in Italia Ca' Foscari poliglotta: 40 le lingue insegnate In aula cantonese, yiddish, urdu e sanscrito VENEZIA A CURA DI Francesco Cavallaro C'era una volta l'inglese. Ora le lingue del futuro sono cinese, giapponese, russo e arabo. La Facoltà di Lingue e letterature straniere dell'università Ca' Foscari di Venezia, con i suoi 141 anni di storia, è il più grande "laboratorio" linguistico d'Italia. Qui vengono insegnati 40 diversi idiomi; fra quelli meno comuni il cantonese, il mancese, il tibetano, l'urdu e l'yiddish, una lingua germanica di origine ebraica. Cinque i corsi di laurea di primo livello, sei quelli cosiddetti "magistrali" (si veda tabella in pagina), distribuiti fra le sedi del centro storico e di Treviso. In alcuni casi è previsto il numero chiuso. E dopo la laurea? Alcuni girano il mondo, magari lavorando all'interno di qualche multinazionale; altri trovano un'occupazione a pochi chilometri da casa. «Ormai da anni, secondo una tendenza più che consolidata iniziata con la delocalizzazione, sono molte le aziende venete che hanno aperto sedi commerciali o produttive all'estero, nelle più svariate parti del pianeta – commenta Alide Cagidemetrio, preside della Facoltà di Lingue e letterature straniere –Qualche imprenditore si è spinto addirittura in Tibet.Di conseguenza c'è una crescente necessità di laureati in lingue, è lo stesso mercato che ce lo chiede. Non si tratta solo di saper parlare correttamente il portoghese piuttosto che il turco; è in gioco una più complessa capacità di interazione linguistica e culturale. I neolaureati sono chiamati a essere dei professionisti di alto livello e al tempo stesso devono essere abili nell'assimilare la cultura straniera: questa è la vera globalizzazione». Lo studente che si iscrive a Lingue a Ca' Foscari ha aspettative molto elevate. Una laurea e, dopo, un lavoro sicuro. «Molti giovani entrano e hanno già una mentalità cosmopolita – prosegue Cagidemetrio, che a Ca' Foscari insegna Storia della cultura Nordamericana –,sono interessati al mondo intero, desiderano diventare imprenditori di loro stessi. E alla fine, una volta terminato il percorso di studio, sono in grado di costruire una propria specifica professionalità. Oggi più che mai conoscere le lingue è il passaporto per fare carriera». E l'inglese? «Ormai – prosegue – è dato per scontato che tutti lo conoscano. La nuova frontiera è la Cina. E se dovessi scommettere sulla professione del futuro pronosticherei il comunicatore aziendale. A questo proposito abbiamo avviato un nuovo corso, quello di Relazioni internazionali comparate, che forma lo studentea interagire con i nuovi media. E la Fondazione di Venezia ha finanziato quattro borse di studio per gli studenti che si sono dimostrati meritevoli; si tratta di una misura che dovrebbe essere adottata con più frequenza in Italia. Nel nostro Paese – prosegue il preside –non c'è la cultura del sostegno alle istituzioni; anzi, nel caso delle Università il decreto Tremonti ha tagliato fino all'osso i fondi. Quando i vecchi docenti andranno in pensione non è sicuro un adeguato ricambio generazionale. Questo è il paradosso: gestiamo un ateneo di eccellenza, ma siamo a rischio chiusura». www.unive.it © RIPRODUZIONE RISERVATA Alide Cagidemetrio PRESIDE FACOLTà DI LINGUE Paradosso. L'ateneo dimostra la propria eccellenza, ma il taglio dei fondi all'istruzione ne mettea rischio il proseguimento

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In Spagna aiuti anticrisi ad auto e microimprese (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-05-13 - pag: 7 autore: Madrid. Zapatero annuncia una nuova manovra di stimolo In Spagna aiuti anticrisi ad auto e microimprese Michele Calcaterra MADRID. Dal nostro corrispondente Ce n'è per tutti: per il settore auto, per quello immobiliare, per le Pmi e gli autonomi, ma senza dimenticare l'austerità. Stretto nella morsa di una crisi economica che non ha ancora toccato il fondo e di una popolarità in sensibile ribasso, tanto che il Psoe oggi perderebbe le elezioni a favore dei rivali del Pp, ieri il primo ministro José Luis Zapatero ha deciso di imprimere un cambio di ritmo alla politica del governo. Lo ha fatto in parlamento, nel corso del dibattito annuale sullo stato della nazione, annunciando il varo di una complessa manovra che comprende una serie di misure con effetto immediato per frenare l'emorragia, e altre sul mediolungo periodo, con un fondo pubblico-privato da 20 miliardi di euro, per assicurare un futuro competitivo al Paese. Come prima cosa, Zapatero ha cercato di mettere una pezza al ritardo con cui si è mosso nel settore automobilistico, annunciando nuovi aiuti immediati al settore: duemila euro (per metà messi a disposizione dai costruttori e l'altra dallo Stato centrale e dalle Regioni) per chi compra una vettura nuova, in modo da tentare di rivitalizzare un mercato in caduta libera. Dopo le tante polemiche delle scorse settimane, il governo ha deciso di andare incontro alle esigenze delle microimprese, assicurando alle aziende fino a un massimo di 25 occupati e un giro d'affari di 5 milioni annui, una riduzione delle imposte, per i prossimi tre esercizi, di 5 punti (dal 25 al 20%) sempre che si impegnino a mantenere i livelli occupazionali. Mentre agli autonomi questa misura sarà applicata in maniera equivalente come deduzione sull'Irpef. Restano tagliate fuori le Pmi più grandi, che avevano a loro volta chiesto un aiuto. Per quanto riguarda l'immobiliare ( 11,7% del Pil), dal gennaio 2011 solo i redditi inferiori a 17mila euro l'anno beneficeranno interamente degli sgravi sull'acquisto della casa. Lo sconto si riduce progressivamente fino a scomparire oltre la soglia dei 24mila euro. La speranza è che la misura (criticata dall'opposizione perché ritenuta inefficace in quanto penalizzante dei redditi più elevati) riattivi nei prossimi due anni le compravendite in modo che il mercato possa riassorbire il milione di case invendute. Questo sforzo, che si aggiunge alle misure già varate negli scorsi mesi, non sarà però senza sacrifici. Il premier ha annunciato che al prossimo consiglio dei ministri verrà approvato un taglio alle spese del bilancio per un miliardo di euro che andrà ad aggiungersi agli 1,5 già decisi in passato. Una politica di austerità finalizzata al controllo dei conti pubblici, tenuto conto che le previsioni indicano uno sfondamento del disavanzo oltre l'8% del Pil. Zapatero ha messo in chiaro che la Spagna, se vuole far parte del club dei Paesi più avanzati, non potrà basarsi sull'attuale modello economico. Il futuro sarà dunque legato all'economia sostenibile: investimenti in R&S, energia rinnovabile, biotecnologie, ambiente, tlc. Per fare questo, verrà attivato un Fondo per l'economia sostenibile, dotato per i prossimi due anni di 20 miliardi (metà pubblici e metà privati) e un Fondo di investimento locale, dotato di 5 miliardi per dare una svolta al tessuto produttivo. Grande attenzione verrà data all'istruzione e alla formazione professionale. Si parla, per i prossimi anni, di rinnovo del sistema scolasticoe universitario. Mentre già ieri Zapatero ha dato un assaggio dell'impegno del governo, annunciando che da settembre tutti i 420mila alunni di quinta elementare potranno disporre di un pc portatile. All'opposizione che critica e taccia il Psoe di populismo, Zapatero risponde offrendo dialogo e puntando alla coesione sociale. Oltre a proseguire nelle riforme: giustizia, autonomie regionali, aborto, tv pubblica e religione sono tra le prossime scadenze. Rimane però lettera morta quella del mercato del lavoro auspicata dagli imprenditori. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE MISURE Ridotta di cinque punti l'imposta sulle aziende più piccole che non licenziano Un pc portatile a tutti gli alunni di quinta elementare

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Università, si cambia (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-05-13 - pag: 12 autore: Università, si cambia Si discute sulla proposta di richiedere ai docenti universitari a tempo pieno un impegno annuo di 1.500 ore. Dopo qualche perplessità, mi sono reso conto che può essere un'opportunit. è però necessario che la sua applicazione non sia di tipo burocratico. Un approccio manageriale al problema richiederebbe l'applicazione del metodo del budget individuale delle ore. In sostanza, il singolo docente concorderebbe un budget annuale di ore da dedicare alle varie attività, sulla base di valori standard per ognuna di esse. A fine anno, il consuntivo verrebbe fatto sulle attività svolte e non sulle ore di presenza. In questo contesto, le incompatibilità previste attualmente diventano prive di ogni significato. Luciano Munari Università degli Studi di Parma N elle settimane prossime, si preannunciano cambiamenti importanti per l'Università, soprattutto per quanto riguarda il reclutamento dei docenti, il loro trattamento e la governance degli atenei. Ma nessuna riforma sarà possibile se non ci sarà comprensione e disponibilità da parte dei protagonisti, e se non sarà superata una certa vischiosità corporativa che ha molto contribuito a incrinare la reputazione del sistema universitario. è importante perciò la propensione al cambiamento che questa lettera manifesta. Occorre coltivarla, evitando che il cambiamento si riveli posticcio e venga poi affogato in una melassa burocratica che depotenzi le novità e demotivi gli interessati. • Biglietti e controlli Contrariamente a quanto si legge in una lettera pubblicata sul Sole 24 Ore del 10 maggio («Gratis in carrozza»), il Gruppo Fs ovviamente non fa alcuna distinzione tra extracomunitari e cittadini europei nel controllo dei biglietti: sui treni si viaggia solo se in possesso di titolo di viaggio. Proprio i mancati introiti causati dall'evasione tariffaria, che potrebbero essere destinati all'acquisto di nuovi treni per i pendolari, hanno spinto il Gruppo Fs ad intraprendere una campagna di controlli sui treni regionali e nelle stazioni, condotta da personale di Trenitalia in collaborazione con la Polizia ferroviaria. Federico Fabretti Direttore centrale Relazioni con i Media Ferrovie dello Stato Il «taglia-leggi» Mi riferisco all'articolo «Gli atti di ratifica si salvano dal taglia-leggi», pubblicato sul Sole 24 Ore dell'11 maggio. Il ministero degli Esteri ha, sin dall'approvazione della legge n. 246 del 2005, aderito in modo convinto ai principi della semplificazione normativa, nella consapevolezza che si tratti di un'opportunità da sfruttarea pieno. Tuttavia, l'eventuale abrogazione di leggi di ratifica ed esecuzione di Trattati internazionali, oltrea sollevare dubbi di legittimità alla luce del dettato dell'articolo 117 della Costituzione, deve necessariamente tener conto della peculiare natura delle norme di diritto internazionale. Anche in presenza di Trattati che hanno esaurito i loro effetti, è infatti necessario che tutti gli Stati o le parti aderenti a un Accordo internazionale ne condividano l'abrogazione: in altri termini, prima di sottoporre all'effetto "taglia-leggi" un Trattato internazionale (anche assai datato nel tempo), è indispensabile verificare previamente con tutte le parti dell'accordo la possibilità di procedere all'abrogazione. Si tratta evidentemente di procedure assai complesse, che mal si conciliano con lo stringente calendario del provvedimento "taglia-leggi". Aldo Amati Servizio Stampa e informazione del ministero degli Esteri

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Un cocktail rilancia Big Pharma (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: COMMENTI E INCHIESTE data: 2009-05-13 - pag: 13 autore: Un cocktail rilancia Big Pharma Crisi e virus ridanno immagine all'industria farmaceutica, ma i profitti sono in calo di Stefano Carrer C' è finora una sola certezza sul nuovo virus influenzale che sta allarmando il mondo: la sua comparsa sta rilanciando l'immagine delle società farmaceutiche. è in declino la retorica negativa su "Big Pharma", che non era solo appannaggiodi frange dell'opinione pubblica tendenti all'estremismo ( ne aveva fatto una bandiera persino il candidato presidenziale Usa, conservatore ma maverick, John McCain). E le accuse di avidità e di spremitura di denaro pubblico-privato trovano scarsa eco in un momento in cui i cosiddetti "stimoli fiscali" varati dei governi per combattere la recessione vanno a vantaggio di altri settori. Balza in primo piano la "missione" di salvare, difendere o prolungare la vita umana: tutti tifano per la dozzina di società che si stanno preparando a produrre vaccini contro pandemie e influenze. Tuttavia il rischio pandemico non ha provocato una corsa degli investitori verso i titoli dell'industria farmaceutica, che è entrata in una fase "darwiniana" in cui la lotta per la sopravvivenza e il successo si fa sempre più feroce. In parte si è trattato della coincidenza con una ripresa generale di ottimismo, che ha riportato in Borsa una certa propensione al rischio a detrimento di un comparto considerato "difensivo" (almeno in tempi di recessione) e anti-ciclico. Più ancora, hanno contato i timori sul rallentamento dei profitti - sia pure minore rispetto a quello di altri settori- , poi confermato dai risultati trimestrali in netto calo di alcuni colossi, da Merck a Gsk. Timori che hanno smorzato gli accenni di entusiasmo seguiti al recente ritorno delle maxifusioni, con l'acquisizione di Wyeth da parte di Pfizer, la combinazioni tra Merck e Schering-Plough e l'assorbimento di Genentech in Roche. C'è poi l'incognita sulle conseguenze dell'attivismo riformista dell'amministrazione Obama su un'industria da 800 miliardi di dollari l'anno ancora per circa la metà dipendente dal mercato Usa. Il problema strutturale principale resta quello della sempre maggiore difficoltà e onerosità dell'introduzione sul mercato di farmaci innovativi a fronte d'inesorabili scadenze dei brevetti: come sottolinea l'ultimo rapporto della serie "Pharma 2020" di PricewaterhouseCoopers, «anche considerando l'inflazione, il settore sta investendo in ricerca e sviluppo il doppio di quanto facesse 10 anni fa, per produrre due quinti di nuovi farmaci rispetto ad allora», mentre «solo cinque grandi gruppi realizzano oltre il 10% dei ricavi da prodotti importanti lanciati negli ultimi cinque anni». Di fronte all'erosione certa del giro d'affari provocata dalla concorrenza dei farmaci generici, sommata al contenimento della spesa pubblica settoriale in molti Paesi, le risposte appaiono variegate. «Il 2009 ridefinirà la struttura e le dinamiche dell'industria farmaceutica in un modo che non si vedeva dal 2000», ritiene Steve Seget, autore di un rapporto per la Urch Publishing, secondo il quale l'operazione Pfizer-Wyeth da 68 miliardi di dollari favorirà altre grandi aggregazioni, al di là delle altre due già annunciate: tra i candidati ad acquisizioni, in particolare, sarebbero Sanofi-Aventis e Novartis, ma le società più sotto pressione per entrare in transazioni di M&A sarebbero Eli Lilly, Gsk e Takeda. Varie società sceglieranno invece di restare indipendenti continuando a sviluppare il loro portafoglio- attraverso acquisizioni di minore entità - allargandone lo spettro e la base geografica. Altre aziende- a partire da Novartis - hanno fatto la scelta di "sposare il nemico", ossia diventare operatori importanti anche nel settore dei generici. Decisione rischiosa: ne sa qualcosa Daiichi Sankyo, che ha presentato ieri un bilancio annuale disastroso, con una perdita di circa 3,4 miliardi di dollari connessa all'acquisizione del controllo dell'indiana Ranbaxy, di cui le autorità Usa hanno bloccato l'importazione di prodotti accusandola di avere falsificato documenti. Secondo gli esperti, Pfizer ha dimostrato anche l'allentamento di una strategia di focalizzazione su medicine innovative, nel quadro di una tendenza alla diversificazione largamente in atto: verso i prodotti consumer in partico-lare, ma anche in altre direzioni,dai servizi medicali ai vaccini. Un trend che ormai anche il mondo della finanza tende a vedere con favore: una base d'attività relativamente diversificata riduce rischi come quello a cui è andata incontro qualche anno fa la Merck, il cui "blockbuster" Vioxx - per risultanze cliniche negative sopravvenute- ha dovuto essere improvvisamente ritirato. «Anche i gruppi più grandi dovranno presto uscire dal settore specifico per collaborare con altre organizzazioni, dalle istituzioni accademiche a ospedali e fornitori di tecnologie », osserva Anthony Farino della Pwc, riferendosi alla necessità ulteriore di arrivare a offrire soluzioni complete anziché trattamenti specifici. Farino paragona quello che accadrà nella farmaceutica a quanto avvenuto nell'industria discografica,con il cambiamento del modello di business generato dal "download" di brani musicali. Per lui, in un futuro a medio termine si affermeranno due modelli principali: uno pienamente diversificato verso la fornitura di servizi correlati, e uno "federato" in cui una singola entità (farmaceutica o non) creerà un network per venire incontro in modo organico alle esigenze del paziente. In ogni caso, i player puri, con attività esclusive nei farmaci su prescrizione, diminuiscono, mentre all'estremo opposto resiste Bayer, che ancora poggia su due pilastri - chimica e farmaceutica - che quasi tutti hanno separato da molti anni. Ieri,all'assemblea degli azionisti,il numero uno Wenner Wenning ha dichiarato di non vedere la necessità di cambiare la struttura aziendale, sottolineando le sinergie in atto derivantidalla recente acquisizione della connazionale Schering; ma per vari analisti il modello duale del gruppo tedesco non potrà resistere all'infinito. Resta imperativo l'obiettivo di un'efficienza sui costi e di una maggiore produttività della ricerca: non a caso il Ceo di Sanofi- Aventis, Chris Viehbacher, ha appena annunciato la decisione di lasciar cadere ben 14 prodotti nella sua pipeline, per concentrarsi su quelli che hanno le maggiori probabilità di approdare e ottenere successo sul mercato. E ha reso noto ieri che vuole consolidare la sua leadership nei vaccini, investendo 350 milioni di euro nella costruzione di un impianto per produrre un potenziale vaccino "blockbuster" contro la malattia febbrile dengue. Perché non c'è solo l'H1N1. © RIPRODUZIONE RISERVATA VANTAGGI COMPETITIVI Diminuiscono i player puri con attività esclusive nei medicinali, risponde meglio chi come Bayer ha conservato anche il pilastro della chimica

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Dalla Cina/2. (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: JOB 24 data: 2009-05-13 - pag: 28 autore: Dalla Cina/2. Oltre dieci anni all'estero per insegnare Information tecnnology a Torino Una cattedra internazionale D a ormai dieci anni in Italia, la professoressa Chen Qiuping, nata in Cina nel 1966, insegna “Materials for information and communication technology" presso il corso di laurea in Ingegneria elettronica del Politecnico di Torino. Attirata dalla tradizione culturale del Belpaese, si è laureata nel 1988 in ingegneria alla università di Wu Han e dopo un'esperienza decennale nell'ateneo dell'Università di Luoyang, vince nel 1999 una borsa di studio del Governo di Pechino per l'insegnamento all'estero: «Molti miei colleghi –ricorda – scelsero destinazioni “tradizionali” come gli Stati Uniti. Io avevo studiato l'italiano e mi ero innamorata della cultura classica. In più, durante il periodo di insegnamento in Cina, avevo avuto rapporti con un'azienda manifatturiera che manteneva contatti commerciali con l'Italia. Da lì la decisione». Straniera la docente, internazionale la classe: «Ai miei corsi, tenuti in lingua inglese, partecipano ragazzi provenienti da moltissimi Paesi, dal Pakistan come dal Brasile». Torino è considerata la capitale universitaria dell'internazionalizzazione, e da questo punto di vista il Politecnico ci ha messo del suo, inventando il Campus Italo-Cinese che unisce sia le università più prestigiose che le grandi industrie asiatiche, «contribuendo - è l'opinione della professoressa - a un nuovo modello di cooperazione ed educazione che ha avuto riconoscimenti a livello internazionale». Il politecnico di Torino, infatti, secondo il sistema di ranking ARWU 2008 dell'Università Shanghai Jiaotong, è risultato al primo posto in Italia e al settimo in Europa. Differenze rispetto alla Cina? «Sì, ci sono, come ad esempio il fatto che in Italia il rapporto tra università e imprese è più stretto, mentre i test di ingresso in Cina sono severissimi. Posso comunque dire - conclude - che proprio grazie alle differenze tra i due sistemi formativi, gli studenti stranieri che studiano qui possono accrescere la loro cultura e la loro formazione». In cattedra. Chen Qiuping

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La scelta degli stranieri va ai politecnici italiani (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: JOB 24 data: 2009-05-13 - pag: 28 autore: La scelta degli stranieri va ai politecnici italiani Ingegneria e architettura raddoppiano i dottorandi PAGINA A CURA DI Massimiliano Del Barba Le facoltà italiane di Ingegneria, Architettura e Design aprono all'internazionalizzazione. Nell'ultimo biennio, ai Politecnici di Milano e Torino come nelle Università di Firenze, Venezia e Roma, il numero di studenti stranieri è infatti quasi raddoppiato: merito, secondo i presidi di facoltà, dello snellimento burocratico che ha notevolmente accorciato tempi e iter d'iscrizione, della firma di accordi di partnership fra atenei italiani e stranieri,ma soprattutto dell'inserimento di corsi totalmente in lingua inglese che hanno cancellato d'un colpo le barriere comunicative che frapponevano l'Italia al mondo. Al Politecnico di Milano, per esempio, le immatricolazioni per l'anno accademico 2008-09 hanno registrato l'11,7% di ingressi di studenti stranieri, portando la quota di internazionalizzazione dell'ateneo al 5,9% su triennio e laurea specialistica e, addirittura, al 15,8% per quanto riguarda i dottorati: «è il segno che la popolazione universitaria sta cambiando- spiega il prorettore Giovanni Azzone - , ed è la risposta a una forte scelta di campo abbracciata dall'istituto universitario, che da tre anni ha attivato una serie di corsi in lingua inglese. I numeri ci soddisfano, poiché sono ormai vicini alla media europea». Ma perché uno studente straniero sceglie l'Italia? «Le università italiane continua Azzone- offrono titoli di studio di qualità e concrete possibilità di inserimento nel mondo del lavoro attraverso percorsi di stage studiati ad hoc, come appunto il progetto "Formare ingegneri stranieri in Italia", attivato dal Politecnico nel 2005 proprio per far incontrare l'offerta delle aziende export oriented con la domanda di studenti stranieri portatori del valore aggiunto di conoscere la lingua e la cultura del Paese di provenienza». Operazione analoga è stata compiuta al Politecnico di Torino, dove la forte crescita di studenti stranieri viene letta come il diretto risultato del piano varato nel 2007 che ha permesso di inaugurare completamente in inglese un primo triennio, un corso completo di ingegneria dell'autoveicolo e sette corsi di laurea, oltre ai numerosi programmi di cooperazione internazionale, come l'Università e il Campus italo-cinese. Visibili i risultati, dato che oggi il Politecnico torinese è primo nella classifica dell'internazionalizzazione delle facoltà tecniche italiane con il 9,1% di studenti non italiani. «Abbiamo creato un settore specifico per la gestione degli studenti stranieri che vanno seguiti nelle molteplici esigenze didattiche e logistiche», aggiunge il prorettore Marco Gilli. Scorrendo le tabelle dell'ultima ricerca pubblicata dal centro studi Vision, dopo i due Politecnici, al terzo posto per percentuale di studenti stranieri sul numero totale di iscritti si è piazzata l'Università di Firenze con il 4,8 per cento: «Nel nostro caso- racconta il preside di Architettura, Raimondo Innocenti - abbiamo tradizionalmente un alto numero di studenti greci, iraniani, albanesi e turchi,pur se ultimamente l'appeal di una città storicamente e artisticamente importante come il capoluogo toscano ha richiamato aspiranti architetti e ingegneri anche dalla Cina e dal Giappone». Livelli alti di internazionalizzazione - almeno per la media italiana - si registrano anche allo Iuav di Venezia, dove sono attivi tre corsi di laurea, Architettura, Arte e Design e Pianificazione del territorio, seguiti da circa 5mila studenti, il 4,3% dei quali sono discenti non italiani. «L'apertura all'estero - commenta il prorettore Armando Dal Fabbro - non è una novità qui a Venezia. In facoltà da tempo abbiamo attivato partnership con una sessantina di atenei internazionali, che in particolare hanno portato a importanti e costanti scambi sia di studenti che di docenti con le università sudamericane di Brasile e Argentina». Anche alla Sapienza di Roma, infine, è stato recentemente aperto un corso in inglese. L'impressione dunque, almeno a sentire i presidi di Facoltà, è che finalmente, anche in Italia sia stata imboccata la strada del cosmopolitismo, sentiero obbligato per uscire dallo stretto recinto della dimensione provinciale: «Per assurdo conclude Dal Fabbro - l'università italiana da regionale è diventata europea, saltando la dimensione nazionale». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ultimo appuntamento oggi alle 15 nella sala Candeloro di Strada Maggiore 45 con gli &#... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

IN BREVE pag. 15 Ultimo appuntamento oggi alle 15 nella sala Candeloro di Strada Maggiore 45 con gli &#... Ultimo appuntamento oggi alle 15 nella sala Candeloro di Strada Maggiore 45 con gli Incontri di storia e politica comparata', organizzati dal Dipartimento di politica, istituzioni e storia dell'Alma Mater e dal corso di laurea in studi internazionali. Joanna Sondel-Cedarmas, docente all'Università di Cracovia, parlerà di Miti neopagani del nazionalismo polacco e ucraino fra le due guerre mondiali'.

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Focus Vuota data: 13/05/2009 - pag: 9 La ricerca Interrogati 1.508 ragazzi tra 19 e 25 anni delle province di Lecce, Siena e Bologna La classifica Molto apprezzati inglese e informatica. Bocciate letteratura, matematica, musica. Critiche sulla competenza dei professori «A scuola meno latino e più italiano» I giovani giudicano i programmi appena studiati: insofferenza per la teoria, voglia di materie subito utili MILANO Cartesio, Aristotele e Rousseau? Noiosi, sorpassati e decisamente inutili. Per non parlare dello studio di funzioni o del calcolo vettoriale, già difficili da capire di loro, spesso oltretutto spiegati male. No, grazie. Così come latino e greco antico: meglio che siano insegnati solo al classico. O almeno, così la pensano 3 ex studenti su quattro. La scuola vista non più dagli alunni, non ancora dai genitori o dagli insegnanti, è un paesaggio che si apre su scorci inaspettati. La graduatoria delle materie, i valori trasmessi, l'utilità per il futuro, il rapporto con la vita reale: c'è tutto questo e altro ancora nella nuova indagine dell'Associazione TreeLLLe, dedicata alle opinioni dei «giovani adulti» tra i 19 e i 25 anni, neodiplomati, universitari o lavoratori nei confronti del sistema scolastico. Oltre millecinquecento interviste (per la precisione, 1.508) equamente suddivise tra 3 città, Lecce, Siena e Bologna. Tre territori diversissimi fra loro, per risultati sorprendentemente simili. E un'istantanea inedita delle nostre scuole superiori. Scattata, per la prima volta, dall'altro lato dello specchio. Il desiderio di comunicare C'è, all'origine di tutto, una riflessione. «Si parla sempre di ciò che i ragazzi dicono della scuola, mentre la stanno frequentando. O dell'opinione che ne hanno gli adulti, fuori ormai da tempo. Entrambe le letture sono falsate: dall'eccesso di coinvolgimento e dall'immaturità, o dalla lontananza e dalle rimembranze». È così che ad Attilio Oliva, presidente di TreeLLLe, è venuto da chiedersi: «Chi può dare un giudizio fermo e meditato sulle superiori italiane?». La risposta: «I giovani che le hanno lasciate da poco e ne vedono i risultati. Al lavoro, o all'università». Ricerca nuova, risultati spiazzanti. Le materie, innanzitutto. Alla domanda sull'«importanza» assegnata a ciascuna di esse, solo 5 delle 10 inserite nel questionario sono state valutate come «molto importanti» da almeno la metà degli intervistati. La graduatoria finale, raggruppando le «molto» e le «moltissimo» importanti, è netta e senza appello: la terna delle competenze ritenute essenziali comprende l'inglese (85%), la «capacità di scrivere correttamente in italiano» (78%), la «capacità di usare le tecnologie informatiche » (72%). Non la storia della letteratura, non la matematica. Per Oliva, «la risposta è chiarissima: dietro c'è il desiderio e la voglia di possedere strumenti di comunicazione con il mondo. Con gli amici, con Internet, con l'Europa». Al polo estremo della classifica, ecco le nuove Cenerentole: la filosofia, «intesa sia come analisi logica specifica il quesito sia come studio delle visioni del mondo», ferma a quota 22%. E la musica, «compresa la sua pratica»: 13%. «E stiamo parlando specifica Giancarlo Gasperoni, che ha diretto l'indagine di una fascia d'età in cui si dà per scontato che quello musicale sia un elemento importante. Per certi versi è un segnale preoccupante, di sfiducia verso la scuola». I promossi e i bocciati Gasperoni, che è sociologo dei processi formativi all'Alma Mater di Bologna, nel Dipartimento di discipline della comunicazione, sa perfettamente che la percezione di una cosa è strettamente correlata alla sua rappresentazione. «Per capirci, latino e greco antico: il 75% degli intervistati li vorrebbe solo al classico. E la matematica è ritenuta importante solo dalla metà di questi 'giovani adulti', cosa che si riflette anche sulle loro prestazioni ». Il punto è che «se non viene percepita l'importanza di un insegnamento, è difficile che lo studio sia incentivato...». E da chi, se non dai professori. I veri «convitati di pietra» dell'indagine. Che, nella pagella stilata dai freschi ex studenti di licei e istituti tecnici di tutta Italia, restano figure dai contorni sfumati. Perché, alla domanda «su quanti insegnanti abbiano lasciato il segno o trasmesso valori commenta Oliva , la risposta è pochissimi»; addirittura nessuno (19%) o uno soltanto (45%). «E dato che si parla di tutta la secondaria, questo significa uno su 10 o più. Evidentemente c'è un livello medio di docenti che non lasciano traccia, e per un ragazzo questo significa molto». Non a caso i «rapporti personali con gli insegnanti», insieme alla loro «competenza didattica», galleggiano nella fascia intermedia della pagella: un ex studente su 2 si definisce solo «abbastanza» soddisfatto. Molto meglio i «rapporti con i compagni di classe», leggermente più soddisfacente l'«interesse delle materie». Mediocri i libri di testo e le strutture scolastiche, aule incluse. «Forse questo accade ipotizza Oliva perché studenti e famiglie hanno aspettative non particolarmente elevate sulla scuola; temo che i nostri ragazzi non riescano neppure a sognare una scuola che sia molto più interessante e coinvolgente». Dai banchi alla realtà C'è anche, nella ricerca, un accento molto forte sul rapporto tra scuola e mondo esterno. Per esempio, quello del lavoro. «E alla domanda su quanto sia adeguato alle richieste del mercato il livello di preparazione avuto alle superiori riassume Oliva , la risposta è drammatica: la maggioranza non ha avuto alcun contatto con il mondo del lavoro attraverso la scuola. Né stage, né tirocini». Che addirittura, interviene Gasperoni, «sono più rari nei percorsi liceali, in Italia storico bacino di provenienza della futura classe dirigente». È, da sempre, una delle battaglie di TreeLLLe, insieme a quella sulla valutazione dei docenti. «Perfino Obama ne ha sostenuto la necessità rilancia Oliva . Una convinzione che si è sempre scontrata con un interrogativo: come si misura il loro valore? Bene, l'80% di questi 'giovani adulti' ritiene di essere stato in grado, a fine percorso, di valutare gli ex prof. Di più: il parere coincideva con quello dei compagni. È la dimostrazione che i giovani, in quella fascia d'età, sono i migliori giudici del proprio insegnante ». Va anche detto che, alla domanda sulle figure di riferimento per le scelte scolastiche, due terzi degli intervistati ha risposto «se stessi» e, in seconda battuta, i genitori. E l'autoreferenzialità, forse, è un rischio da non sottovalutare. Gabriela Jacomella gjacomella@corriere.it

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Alassio: Cento libri alla fiera internazionale del libro (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Alassio: Cento libri alla fiera internazionale del libro L'Assessorato alla Cultura del Comune di Alssio, da giovedì 14 a lunedì 18 maggio partecipa alla Fiera Internazionale del Libro di Torino, per presentare il premio Alassio Cento Libri - Un Autore per l'Europa. Il progetto di promozione letteraria, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, prevede l’assegnazione di due premi nazionali Un Autore per l’Europa e Un Editore per l’Europa, il Premio Alassio per l’Informazione Culturale, e il Riconoscimento Alassio Internazionale attribuito, in collaborazione con la Fiera del Libro, ad una personalità del mondo letterario riconosciuta a livello europeo. “Alassio Cento Libri” spiega l’Assessore alla Cultura, Monica Zioni “sarà nuovamente presente alla Fiera Internazionale del Libro a Torino per promuovere la città di Alassio e per consolidare la collaborazione con l’importante vetrina dell’editoria. Come è ormai tradizione a Torino presenteremo due convegni e consegneremo il Premio Alassio Internazionale, assegnato quest’anno a Donald Sassoon.” Sabato 16 maggio, alle ore 10.30, nella sala Blu, nell’ambito degli Incontri Professionali il Premio Alassio Cento Libri – Un Editore per l'Europa presenterà il convegno Il giornalismo in libreria. Nuove tendenze e nuovi protagonisti del mercato. All’incontro, coordinato da Giuliano Vigini, editore e saggista, docente di sociologia dell’editoria contemporanea all’Università Cattolica di Milano, interverranno Antonio Caprarica scrittore, direttore Giornali Radio TV, Alessandro Feroldi assistente direttore generale per Milano e Nord Italia RAI TV, Giovanni Peresson consulente editoriale, responsabile dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori, Stefano Salis scrittore, editorialista de “Il Sole 24 ore”, Monica Zioni Assessore alla Cultura del Comune di Alassio. “Alle ore 12.00, nella sala Azzurra, l’Assessore alla Cultura del Comune di Alassio, consegnerà a Donald Sassoon il Premio Alassio Internazionale 2009. Il riconoscimento assegnato per il terzo anno in collaborazione con la Fiera del Libro è destinato a uno scrittore o a uno studioso che abbia profuso un impegno speciale nel dialogo tra culture diverse, con una particolare attenzione a quella italiana. Sabato sera, la giuria del premio dedicato all’editoria si ritroverà, a Torino, per designare la casa editrice che sarà invitata ad Alassio a ritirare il premio. Domenica 17 maggio, alle ore 16.30, nello Spazio Autori A il Premio Alassio Cento Libri – Un Autore per l'Europa presenterà il libro “Carlo Levi ad Alassio: inventario delle carte” a cura di Luca Beltrami (Edizioni Città di Alassio, 2009). La presentazione del volume sarà accompagnata da una tavola rotonda di approfondimento coordinata da Alberto Beniscelli, docente della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova. All’incontro parteciperanno David Bidussa della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Antonio Ricci, autore televisivo, membro del Comitato scientifico “Fondo Carlo Levi di Alassio”, Giovanni Tesio dell’Università del Piemonte Orientale, Monica Zioni, Assessore alla Cultura del Comune di Alassio, e Luca Beltrami, curatore del libro. Nello stand della Città di Alassio (Stand n° H04-J03 Pad. 2), oltre a depliant turistici e al materiale informativo sul premio si potranno sfogliare i libri editi dal Comune di Alassio e si potrà votare, richiedendo la rivista della biblioteca, il sesto finalista del Premio letterario “Un Autore per l’Europa”. A disposizione del pubblico ci saranno i coupons che potranno essere compilati e restituiti direttamente allo stand oppure potranno essere spediti per posta, entro il venerdì successivo la data di chiusura della Fiera del Libro. Il vincitore del Premio Un Autore per l’Europa e il nome del personaggio che ritirerà il Premio Alassio per l’Informazione Culturale sarà, invece, annunciato nei primi giorni di Agosto. Le premiazioni di Alassio Cento Libri si svolgeranno ad Alassio, dall’11 al 13 settembre p.v. A condurre la cerimonia di premiazione sarà, come è ormai tradizione, Gerry Scotti. Ospite della manifestazione sarà l’attrice Nathalie Caldonazzo, testimonial dell’Edizione 2009.

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Alassio: 100 libri alla fiera internazionale del libro (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Alassio: 100 libri alla fiera internazionale del libro Da domani giovedì 14 a lunedì 18 maggio l'assessorato alla Cultura di Alassio partecipa alla Fiera Internazionale del Libro di Torino, per presentare il premio Alassio Cento Libri - Un Autore per l'Europa. Il progetto di promozione letteraria, promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio, prevede l’assegnazione di due premi nazionali Un Autore per l’Europa e Un Editore per l’Europa, il Premio Alassio per l’Informazione Culturale, e il Riconoscimento Alassio Internazionale attribuito, in collaborazione con la Fiera del Libro, ad una personalità del mondo letterario riconosciuta a livello europeo. “Alassio Cento Libri” spiega l’Assessore alla Cultura, Monica Zioni “sarà nuovamente presente alla Fiera Internazionale del Libro a Torino per promuovere la città di Alassio e per consolidare la collaborazione con l’importante vetrina dell’editoria. Come è ormai tradizione a Torino presenteremo due convegni e consegneremo il Premio Alassio Internazionale, assegnato quest’anno a Donald Sassoon.” Sabato 16 maggio, alle ore 10.30, nella sala Blu, nell’ambito degli Incontri Professionali il Premio Alassio Cento Libri – Un Editore per l'Europa presenterà il convegno Il giornalismo in libreria. Nuove tendenze e nuovi protagonisti del mercato. All’incontro, coordinato da Giuliano Vigini, editore e saggista, docente di sociologia dell’editoria contemporanea all’Università Cattolica di Milano, interverranno Antonio Caprarica scrittore, direttore Giornali Radio TV, Alessandro Feroldi assistente direttore generale per Milano e Nord Italia RAI TV, Giovanni Peresson consulente editoriale, responsabile dell’Ufficio Studi dell’Associazione Italiana Editori, Stefano Salis scrittore, editorialista de “Il Sole 24 ore”, Monica Zioni Assessore alla Cultura del Comune di Alassio. “Alle ore 12.00, nella sala Azzurra, l’Assessore alla Cultura del Comune di Alassio, consegnerà a Donald Sassoon il Premio Alassio Internazionale 2009. Il riconoscimento assegnato per il terzo anno in collaborazione con la Fiera del Libro è destinato a uno scrittore o a uno studioso che abbia profuso un impegno speciale nel dialogo tra culture diverse, con una particolare attenzione a quella italiana. Sabato sera, la giuria del premio dedicato alleditoria si ritroverà, a Torino, per designare la casa editrice che sarà invitata ad Alassio a ritirare il premio. Domenica 17 maggio, alle ore 16.30, nello Spazio Autori A il Premio Alassio Cento Libri – Un Autore per l'Europa presenterà il libro “Carlo Levi ad Alassio: inventario delle carte” a cura di Luca Beltrami (Edizioni Città di Alassio, 2009). La presentazione del volume sarà accompagnata da una tavola rotonda di approfondimento coordinata da Alberto Beniscelli, docente della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Genova. All’incontro parteciperanno David Bidussa della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Antonio Ricci, autore televisivo, membro del Comitato scientifico “Fondo Carlo Levi di Alassio”, Giovanni Tesio dell’Università del Piemonte Orientale, Monica Zioni, Assessore alla Cultura del Comune di Alassio, e Luca Beltrami, curatore del libro. Nello stand della Città di Alassio (Stand n° H04-J03 Pad. 2), oltre a depliant turistici e al materiale informativo sul premio si potranno sfogliare i libri editi dal Comune di Alassio e si potrà votare, richiedendo la rivista della biblioteca, il sesto finalista del Premio letterario “Un Autore per l’Europa”. A disposizione del pubblico ci saranno i coupons che potranno essere compilati e restituiti direttamente allo stand oppure potranno essere spediti per posta, entro il venerdì successivo la data di chiusura della Fiera del Libro. Il vincitore del Premio Un Autore per l’Europa e il nome del personaggio che ritirerà il Premio Alassio per l’Informazione Culturale sarà, invece, annunciato nei primi giorni di Agosto. Le premiazioni di Alassio Cento Libri si svolgeranno ad Alassio, dall’11 al 13 settembre p.v. A condurre la cerimonia di premiazione sarà, come è ormai tradizione, Gerry Scotti. Ospite della manifestazione sarà l’attrice Nathalie Caldonazzo, testimonial dell’Edizione 2009.

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Precari contro la Gelmini, il tirocinio al posto della Siss non serve (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Le associazioni che tutelano i docenti precari della scuola sono convinte che la trasformazione delle Siss, le Scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario, in tirocini abilitanti all’insegnamento non risolverà il problema della scarsa preparazione dei corsisti e delle lunghe liste di attesa per ricoprire una cattedra. Il progetto, contenuto nel proposta realizzata dalla commissione Israel e rilanciato dal ministro Mariastella Gelmini in un’intervista viene osteggiato dalle associazioni sia perché riduttivo nei contenuti sia perché continuerebbe a non garantire ai partecipanti l’assunzione a tempo indeterminato. «La maggior parte di noi - spiega Andrea Conti, uno dei rappresentanti del Movimento insegnanti da abilitare - insegna anche senza abilitazione da 4-5 anni, alcuni anche da 8 anni, e non credo proprio che dovremmo essere formati ancora sul campo. Ci siamo fatti le “ossa” con le supplenze. Senza contare che molti hanno una formazione magistrale che secondo la circolare ministeriale del 10 marzo ’97 dovrebbe essere un titolo di per sé già abilitante». In questa situazione si troverebbe una cerchia di aspiranti docenti tutt’altro che ristretta: «In Italia - continua Conti - siamo almeno in 10.000. Prima di introdurre nuove formule abilitanti non sarebbe stato meglio chiarire come collocarci? Forse al ministero dell’Istruzione non si rendono conto che per fare un anno di tirocinio, per conseguire l’abilitazione affiancandoci ai docenti di ruolo e più esperti, si tradurrebbe in un pericoloso passo all’indietro». «Diversi di noi ormai prendono supplenze annuali anche fino al 31 agosto, sono trentenni, hanno la famiglie ed il mutuo della casa da pagare. Lavorare gratis, come previsto dal Ddl sul reclutamento per chi svolge l’anno di tirocinio, equivarrebbe piuttosto - conclude il docente precario del Mida - ad un anno professionalmente buttato e personalmente impossibile per continuare a vivere». Dello stesso parere è Marcello Pacifico, presidente dell’Anief - l’Associazione nazionale insegnanti ed educatori in formazione - per il quale «l’anno di tirocinio per gestire la fase transitoria, fino al 2011-2012, rappresenta addirittura un passo all’indietro rispetto ai corsi abilitanti annuali previsti nella legge dell’ex ministro Moratti». «Con questo modello contenuto nella bozza Israel - dice il leader del neonato sindacato - viene meno l’approfondimento disciplinare e si annulla la figura del supervisore che negli anni aveva acquisito esperienza sul campo: i nuovi docenti tutor verranno infatti selezionati direttamente dai presidi senza più una seria valutazione dei titoli». Il ministro Gelmini aveva dichiarato che i nuovi corsi per diventare insegnanti prevederanno «meno teoria e più pratica. Gli aspiranti insegnanti fanno le Siss dopo la laurea e debbono ripetere esami già dati alluniversità» e poi «non è che chi le supera abbia la garanzia di un posto: ha solo la garanzia di mettersi in fila a graduatorie già stracolme. Le Siss - ha concluso Gelmini - sono una fabbrica di nuovi precari». Pacifico sostiene che però anche il nuovo modello formativo, incentrato sull’anno di tirocinio, non conterrebbe alcuna garanzia di assunzione per chi lo svolge: «Il progetto avallato dal ministro Gelmini - ribatte il presidente Anief - non solo è sprovvisto di contenuti multidisciplinari supportati da strutture interfacoltà e da supervisori adeguati, ma non garantisce nulla a chi uscirà dal percorso formativo». «I migliaia di nuovi abilitati si andranno in pratica ad aggiungere ai 100.000 sissini già presenti e agli altri 200.000 precari storici: non sarebbe stato meglio - conclude Pacifico - sistemare prima questo esercito di abilitati e poi pensare ai nuovi?». + Gelmini, chiuderò le Siss al loro posto un tirocinio

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Padova, la partecipazione della liturgia (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

CHIESA 13-05-2009 il convegno Padova, la partecipazione «cuore» della liturgia DA PADOVA MATTEO FERRARI P artecipazione è un termine che entra in ogni dibattito o riflessione riguardante la liturgia. Con il Movimento liturgico e, successivamente, con il Vaticano II e la riforma della liturgia seguita al Concilio, gran parte dei problemi legati al celebrare cristiano si sono affrontati a partire da tale concetto. A questo tema l'Istituto di liturgia pastorale «Santa Giustina» di Padova ha voluto dedicare alcuni appuntamenti, l'ultimo dei quali è stato l'annuale convegno di studi che si è svolto nei giorni scorsi a Torreglia (Padova). Il percorso scelto per affrontare il tema «Liturgia e partecipazione» nel convegno è stato presentato all'inizio dei lavori dal preside dell'Istituto, Luigi Girardi. Il primo giorno è stato dedicato a dei «saggi» di carattere storico. Nella mattinata Francesco Pieri, docente di storia della liturgia antica al «Santa Giustina», ha offerto una panoramica sulla partecipazione dei fedeli nella liturgia di Gerusalemme nel IV secolo. Nel pomeriggio Renata Salvarani, docente all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, ha tenuto una relazione dal titolo «Liturgia e partecipazione nei riti del battesimo tra X e XII secolo» soffermandosi in particolare su due «documenti» alquanto significativi: la vasca di Borgo San Donnino (Fidenza) del XII secolo e il fonte battesimale di Chiavenna risalente al 1156, nei quali, secondo la studiosa, è possibile identificare «aspetti sociali, politici e istituzionali vissuti all'interno delle liturgie battesimali». Successivamente Anna Maria Calapaj, docente di storia della liturgia moderna e contemporanea all'Istituto «Santa Giustina», ha presentato il caso delle missioni penitenziali del gesuita Paolo Segneri, come tentativo di favorire la partecipazione dei fedeli nella celebrazione del sacramento della penitenza. Nel secondo giorno si è affrontato il tema da un punto di vista teologico-liturgico e antropologico. Andrea Grillo, docente di teologia liturgica all'Istituto patavino e all'Ateneo Sant'Anselmo di Roma, ha parlato del tema della partecipazione come tema strategico della riforma liturgica. Grillo ha affermato che la partecipazione, secondo la prospettiva della costituzione conciliare Sacrosanctum Concilium, porta in sé la ragione stessa della riforma liturgica e presuppone un nuovo modo di concepire i riti e la loro funzione nella vita della Chiesa. Nella seconda relazione della giornata Roberto Tagliaferri, docente di teologia sacramentaria al «Santa Giustina», ha riflettuto sul rapporto tra partecipazione e religiosità popolare. La religiosità popolare, che è di per sé partecipazione, è come il «bagno di cultura» dalla quale di volta in volta la liturgia ufficiale attinge. Infine Aldo Natale Terrin, docente di fenomenologia delle religioni al «Santa Giustina», ha presentato le forme di partecipazione all'interno dei movimenti carismatici. Nell'ultimo giorno Loris Della Pietra, dottorando dell'Istituto «Santa Giustina», si è soffermato sul tema «La forma dell'Eucaristia e la partecipazione». Infine Andrea Nicolotti, dell'Università di Torino, ha tenuto la relazione dal titolo «Forme di partecipazione alla liturgia nel rito copto». Il convegno si è concluso con un momento di dibattito guidato e introdotto da Sergio Ubbiali, docente al «Santa Giustina» e alla Facoltà teologica dell'Italia Settentrionale. Un momento particolare, durante il convegno, è stato vissuto in occasione del saluto a Francesco Trolese, il nuovo abate del monastero di Santa Giustina, nel seno della quale l'Istituto di liturgia pastorale è nato e vive. Incontro che si è svolto proprio il giorno successivo alla benedizione abbaziale. Il giorno seguente alunni, professori e partecipanti al convegno hanno espresso la loro riconoscenza all'abate emerito, Innocenzo Negrato. Nei giorni scorsi il tema al centro dell'incontro promosso dall'Istituto «Santa Giustina». Esperti e studiosi a confronto su una delle dimensioni più importanti della vita cultuale delle comunità L'Abbazia di Santa Giustina

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Spotorno: venerdì si chiude l'anno accademico Unitre (sezione: Cultura)

( da "Savona news" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Spotorno: venerdì si chiude l'anno accademico Unitre Venerdì 15 maggio 2009 si chiude formalmente l'Anno Accademico dell'Università delle Tre Età di Spotorno e Noli. In sintesi un bilancio positivo. Infatti si è confermato il trend degli anni scorsi: l´Università delle Tre Età è divenuta un punto di riferimento importante in quell'opera di accessibilità della conoscenza che il Comprensorio del Golfo dell'Isola sta sviluppando in modo sempre più profondo. Sono stati attivati 38 corsi, con materie che spaziano dalla cultura del territorio ai laboratori artistici, dalla letteratura alla geologia, dai principi di erboristeria alla guida pratica per animali domestici. In particolare quest’anno sono stati inseriti i cicli di incontri sul dialetto ligure, sul benessere, sulla degustazione dei vini e sull'informatica. In totale abbiamo registrato 224 iscritti, il 5% in più rispetto l'anno accademico precedente. Preme sottolineare che l'UniTre non riveste solo un carattere culturale e formativo, ma si configura come un momento socializzante e ricreativo con lo scopo di favorire un impiego qualificato del tempo libero. Inoltre un altro aspetto che caratterizza l'Unitre del Golfo dell'Isola è la professionalità e la qualità dei docenti, dai quali emerge il desiderio di offrire un dialogo che parta dal patrimonio culturale di ciascuno. In occasione della chiusura dell'anno accademico si terrà l'esposizione, sempre in Sala Convegni Palace a Spotorno, dei lavori realizzati nei laboratori dell'UniTre: pittura su tela e stoffa, ceramica, fotografia, traforo del legno, ecc. La mostra sarà aperta sabato 16, domenica 17 e lunedi 18 maggio dalla 16.00 alle 19.00. Domenica apertura anche mattutina dalle 10.00 alle 12.00. Sempre venerdi 15 maggio, lo storico team di informatica dell'UniTre (Paolo Novello, Gian Luca Giudice ed Elena Pantaleone) terranno l'ultimo incontro di informatica previsto nel calendario del ciclo di incontri. In questa sessione di lavoro verrà ulteriormente approfondito il tema, sempre attuale, della sicurezza informatica. In particolare verrà studiato il virus/worm “Conficker” che i media avevano annunciato come un pericolo su vasta scala per il primo d'aprile senza che in realtà succedesse granché. Adesso che molti hanno abbassato la guardia, Conficker s'è svegliato sul serio, come riferiscono PCworld.com, TrendMicro.com e Kaspersky.com. Veicola varie porcherie virali, una delle quali si spaccia per un antivirus che dice di aver trovato dei pericoli sul computer della vittima e chiede una cinquantina di dollari per "eliminarli". E' la moda del momento fra i criminali informatici: si chiama scareware, ossia "software che gioca sullo spavento". Circolano vari programmi che dicono di essere antivirus ma in realtà sono programmi ostili che sfruttano la paura degli utenti per convincerli a scaricarli e installarli (e spesso oltretutto pagarli, aggiungendo danno al danno). Nella serata verranno evidenziate inoltre le ultime news reperite in rete come ad esempio la chiusura di Encarta da parte di Microsoft, le problematiche riferite a Facebook ed infine l'elaborazione dei propri home video tramite Widows Movie Maker.

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Città: Tumore al seno, torna la passeggiata benefica per il sostegno alla ricerca (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Città: Tumore al seno, torna la passeggiata benefica per il sostegno alla ricerca Pubblicato il 13-05-2009 Ritorna anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la ‘Passeggiata per la lotta contro il tumore del seno’, promossa dall’associazione ‘Sannio Donna Onlus’... Ritorna anche quest’anno il tradizionale appuntamento con la ‘Passeggiata per la lotta contro il tumore del seno’, promossa dall’associazione ‘Sannio Donna Onlus’, presieduta da Maria Teresa Rea, con sede a Benevento presso il Palazzo del Volontariato.La partenza è prevista per le 11 dai giardinetti della Prefettura, alla presenza delle autorità locali. La passeggiata che si snoderà per le arterie principali del centro storico del capoluogo sannita sarà aperta a tutti: donne, uomini, giovani e meno giovani ed avrà come scopo principale quello di esprimere solidarietà alle donne che si confrontano con il tumore al seno, di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e di raccogliere fondi per il sostegno delle iniziative promosse da Sannio Donna. La quota d’iscrizione è di 5 euro e tutti gli iscritti riceveranno una maglietta e parteciperanno al sorteggio di premi. La principale novità di quest’anno è caratterizzata dalla presenza del camper per la prevenzione del tumore al seno, con la presenza medica offerta dal dottore Pasquale Zagarese (responsabile dell’Unità di Senologia presso l’Azienda Ospedaliera Rummo di Benevento) e dal dottore Ettore Gentile, che sono a disposizione delle donne per visite ed ecografie mammarie gratuite. L’associazione ‘Sannio Donna Onlus’ è nata nel settembre 2004 e si occupa della tematica del tumore al seno. Infatti, fa parte del forum italiano di Europa Donna, movimento europeo d’opinione contro i tumori al seno, fondato dal 1991 dall’oncologo Umberto Veronesi.

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Grande jazz sul palcoscenico (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Teatro Garibaldi. Rita Marcotulli e Danilo Rea chiuderanno il cartellone della stagione musicale Grande jazz sul palcoscenico gi.bu.) "L'itinerario filologico di Ugo Carratello" titolo di un volume di Matteo Monaco, è stato presentato nell'aula magna del liceo classico "T. Campailla". E' stato un interessante appuntamento quello, patrocinato dal Comune, che rientra nell'ambito delle iniziative culturali "Modica esercizi di memoria: storie di uomini e di carte" che si stanno realizzando quest'anno in città. Una rievocazione appassionata e sentita quella di Carratello, modicano nato nel 1923, morto a Roma, insigne latinista che insegno al "Campailla" prima di trasferirsi nella Capitale, ove approdò alla cattedra universitaria di Filologia. Concluse poi la sua carriera presso l'Università della Tuscia a Viterbo. Dopo un intervento del vice preside Duccio Gennaro e il saluto del sindaco Antonello Buscema sono stati prima lo storico Giuseppe Barone dell'Università di Catania e poi il professore Giovanni Rossino, preside emerito del liceo classico di Modica, a parlare di Carratello e dell'opera di Matteo Monaco. Una ricerca approfondita la pubblicazione quella di Monaco, ex alunno del liceo modicano e del noto docente modicano, che serve anche ad inquadrare un studioso di grande spessore culturale, attento e serio nelle sue approfondite ricerche sugli antichi autori, specie Marziale e Catullo, tant'è che i suoi pregevoli scritti costituiscono un punto di riferimento per gli studiosi.

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Ceriana: presentata la lista di Bruna Rebauto, tutti i volti (sezione: Cultura)

( da "Sanremo news" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Ceriana: presentata la lista di Bruna Rebauto, tutti i volti Alle prossime elezioni del 7 giugno Bruna Rebaudo, 61 anni, il sindaco dell’alluvione, si ripresenta a Ceriana a capo della lista “Ceriana per Tutti”. Ne fanno parte 13 membri, dai 23 ai 67 anni, e comprende imprenditori, insegnanti, liberi professionisti, pensionati, floricoltori, studenti, dipendenti pubblici, giornalisti. Bruna Rebaudo si ripropone per la terza volta alla carica di sindaco di Ceriana, ruolo che ha già coperto dal 1995 al 1999 e con un secondo mandato dal 1999 al 2004. L’amore per le istituzioni pubbliche l’ha vista anche attiva anche come Consigliere Provinciale dal 2001 al 2006, e Assessore in Comunità Montana Argentina-Armea. Bruna Rebaudo 61 anni Sindaco dal 1995 al 1999 e dal 1999 al 2004 Consigliere Provinciale dal 2001 al 2006 Assessore in Comunità Montana Argentina-Armea Dipendente ASL in pensione Candidati Consiglieri Angelo Bordini 67 anni Pensionato Assessore uscente Programmazione Membro del CdA CoopLiguria Evelina Carli 54 anni residente a Ceriana geologa docente di scuola media e volontaria ospedaliera Salvatore - detto Dario - Cicero 50 anni residente a Ceriana Consigliere Provinciale Associazione Nazionale Alpini Consigliere Comunale uscente Floricoltore Federico Crespi - detto Ciairina - 47 anni imprenditore Paola Donati 41 anni residente a Ceriana ex Ispettore di Polizia Municipale e Responsabile Ufficio Tributi Comune di Ceriana attualmente dipendente Uffici demografici del Comune di Castellano Claudio Francesetti 54 anni ex Componente della commissione Edilizia del Comune di Riva Ligure ex Amministratore del Comune di Ceriana ed esperto di progettazione edilizia Geometra libero professionista in pensione Alessio Lanteri 23 anni Residente a Ceriana Geometra libero professionista Consigliere Direttivo Team Grosso Sport Caterina Martini 24 anni residente a Ceriana diploma di maturità sociopsicopedagogica, laureanda in Servizio Sociale presso la facoltà di Giurisprudenza Patrizia Peotta 46 anni Laureata in Giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Pisa. Avvocato civilista. Impegnata nell'associazionismo fa parte del Circolo A.R.C.I. "Nuova Ceriana" con il quale ha partecipato all'organizzazione di eventi culturali e feste di piazza a Ceriana. Gianna Quaglia 41 anni nata in Australia, ha vissuto negli Stati Uniti ed in Inghilterra,e attualmente risiede a Ceriana giornalista freelance, editor e produttrice di libri per bambini Laureata in Letteratura Inglese ed Italiana con un Master in Letteratura Italiana Rinascimentale Damiano Rebaudo 22 anni Residente a Ceriana Floricoltore Titolare azienda agricola Giovanni Valenzano 42 anni Residente a Ceriana Agrotecnico, libero professionista Presidente Collegio Provinciale Agrotecnici Componente Sezione Agraria Tribunale di Sanremo

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Salerno: Sabato all'Ecostyle riflettori puntati sul trinomio moda, creatività e web (sezione: Cultura)

( da "Salerno notizie" del 13-05-2009)

Argomenti: Cultura

Salerno: Sabato all’Ecostyle riflettori puntati sul trinomio moda, creatività e web Contorni sfumati e avanzamento multimediale. Spazi labili e potenti influenze di macrotrend. Territori all’insegna dell’instabilità e momenti di immediato aggiornamento. E’ dentro queste fluttuazioni che la moda incontra il web, gli ulteriori spazi della creatività e le nuove sfere del mercato. Uno spazio nel segno dell’interattività che sarà scandagliato sabato 16 maggio, nella bella cornice dell’Ecostyle Brancaccio (in via Papio 39, nel centro di Salerno) nel corso dell’effervescente incontro sul tema “Web, moda e creatività: un menage per il futuro” che chiuderà il ciclo di appuntamenti primaverili della Rassegna “Imagine your Future” dedicati al tema affascinate dello “style”. Ad animare l’incontro, in programma a partire dalle ore 19, sarà il docente dell’Università di Salerno Alfonso Amendola, vero guru dei nuovi trend della comunicazione. Il dibattito sarà poi trasmesso su Unis@und, la web radio dell’ateneo di Salerno che, con il corso di laurea in Scienze della comunicazione, è partner della rassegna “Imagine your future”, che si avvale del patrocinio del Comune di Salerno. Un’occasione per ammirare anche i due vernissage allestiti negli spazi dell’Ecostyle Brancaccio: le splendide fotografie della mostra “Metamorfosi” di Fabio Monetti e le opere digitali dell’architetto Gianpaolo Lambiase che tratteggiano “Segni di città immaginarie”. Le due mostre, che resteranno allestite fino al prossimo 23 maggio, completano il mosaico della rassegna culturale che l’Ecostyle Brancaccio di Salerno ospiterà nelle quattro le stagioni del 2009, l’anno che celebra il centenario dell’avanguardia culturale più originale del nostro Novecento. IMAGINEYOURFUTURE è appunto il filo conduttore. Un omaggio al Futurismo ed un originale viaggio in quattro tappe: Primavera all’insegna dello Style, Estate a tutta Passion, Autunno dedicato a Fashion & Action, Inverno per guardare alla Next Generation. Compagni di viaggio saranno naturalmente l’arte, la cultura, lo spettacolo. 13/05/2009

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"Benvenuti all'UniVda" Porte aperte all'ateneo (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

UNIVERSITA'.OGGI "Benvenuti all'UniVda" Porte aperte all'ateneo Nuovo master di primo livello Obiettivo: sviluppo del territorio [FIRMA]LAURA SECCI AOSTA Lo sviluppo del territorio e dei suoi abitanti: è questo l'obiettivo del nuovo master di primo livello, proposto dall'università della Valle d'Aosta per il prossimo anno accademico. «Il master in gestione e formazione delle risorse umane per lo sviluppo degli individui, delle organizzazioni e del territorio nasce dall'esigenza di migliorare le competenze di chi vuole operare nel campo della gestione aziendale - spiega il rettore, Pietro Passerin d'Entrèves -. Oltre alla parte didattica prevede 120 ore di tirocinio, con frequenza obbligatoria, in aziende regionali e non». Le materie di studio vengono spiegate oggi, dalle 10 alle 13, durante la manifestazione «UNIversoVDA», una giornata in cui l'ateneo apre le porte della sede di strada Cappuccini agli studenti delle ultime classi delle scuole superiori, a insegnanti e genitori. A disposizione dei visitatori ci sono stand informativi sui corsi di laurea e sui servizi per gli studenti (tra cui sussidi economici, stage, programmi di mobilità Erasmus, associazioni). Durante la giornata «a porte aperte», docenti e studenti dell'ateneo sono disponibili a fornire informazioni sui corsi di laurea, sugli sbocchi professionali, sui servizi e su tutto ciò che potrebbe facilitare la fase di transizione dalla scuola superiore. E' inoltre possibile cimentarsi con simulazioni di test d'ingresso ed esercitazioni di didattica online nel laboratorio d'informatica e nel centro linguistico. Tra i corsi di laurea del prossimo anno si confermano quelli già attivati: Scienze dell'educazione, Scienze della formazione primaria, Lingue e Comunicazione per il territorio, l'impresa e il turismo, Scienze dell'economia e della gestione aziendale, Scienze e tecniche psicologiche e Psicologia, Scienze politiche e delle relazioni internazionali, Ingegneria informatica e meccatronica (in convenzione con il politecnico di Torino). Tra i master viene riproposto, a distanza di un anno, quello per le funzioni di coordinamento delle professioni sanitarie, in convenzione con la facoltà di Medicina dell'Università di Torino. «E' dedicato a coloro che già lavorano in ambito sanitario - ricorda il rettore - e necessitano di conseguire un titolo che qualifichi meglio la loro professionalità».

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Imperia, convegno di bioetica studiosi di tutta Italia a confronto (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Domani e dopo al ridotto del Cavour Imperia, convegno di bioetica studiosi di tutta Italia a confronto Due giorni di «Etiche Applicate», in ricordo del professor Flavio Baroncelli: è il convegno che domani e sabato si terrà al Ridotto del teatro Cavour, con la paRtecipazione di di docenti universitari e studiosi. Le «Etiche applicate» nascono dalle domande morali su vita o morte, sostenibilità ambientale dell'impresa economica e sua responsabilità sociale, comunicazione e quanto dobbiamo agli animali non umani. Il via ai lavori domani alle 14,45 con l'introduzione di Mario Letterio, vicedirettore del Dipartimento di Filosofia Università di Genova. Coordinati da Michele Schiavone sono previsti interventi di Luisella Battaglia, Rosagemma Ciliberti e Barbara De Motri, dell'Istituto Italiano di Bioetica. Tra gli ospiti di sabato Lorenzo Caselli e Sebastiano Maffettone. \

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"Il finanziamento pubblico-privato delle infrastrutture universitarie per la formazione ed il trasferimento tecnologico" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Parma “Il finanziamento pubblico-privato delle infrastrutture universitarie per la formazione ed il trasferimento tecnologico” Domani, a partire dalle 10, presso l'Aula Magna dell’Università degli Studi di Parma (via Università, 12), si terrà il convegno “Il finanziamento pubblico-privato delle infrastrutture universitarie per la formazione ed il trasferimento tecnologico”, organizzato da Univenture Ricerche, Centro di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Parma. Il ricorso a schemi finanziari di partenariato pubblico-privato da parte della Pubblica Amministrazione, tra i quali si possono annoverare gli strumenti del project financing e dei fondi immobiliari ad apporto pubblico, trova fondamento nella necessità di accelerare il processo di arricchimento infrastrutturale senza creare eccessivi gravami sui bilanci dell’Ente Pubblico. Nel panorama normativo italiano tali strumenti trovano applicazione secondo formule che consentono la realizzazione dell’intervento e la gestione economica dell’opera pubblica fino al recupero dell’investimento e al suo successivo trasferimento. Il convegno si propone di approfondire gli elementi di criticità di tali approcci seguiti nella realizzazione e gestione delle infrastrutture universitarie per la formazione ed il trasferimento tecnologico. Vengono illustrate quattro iniziative concrete con l’obiettivo di attivare una discussione sui benefici riscontrati e sulle criticità evidenziatesi in corso d’opera. Indubbi sono infatti i vantaggi generati dal coordinamento unico delle varie fasi dell’intervento che permette all’Amministrazione universitaria di avere un solo interlocutore e la garanzia contrattuale del rispetto dei tempi di realizzazione dell’opera. Sotto il profilo economico, il coinvolgimento del capitale privato nell’iniziativa permette agli operatori di agire secondo logiche di maggiore efficacia ed efficienza nell’allocazione delle risorse finanziarie. Tra le principali aree di criticità, viceversa, si possono indicare l’elevato onere di investimento iniziale, il condizionamento pubblico nella determinazione delle tariffe d’uso, una prospettiva di recupero dell’investimento vincolata ad un ciclo economico generalmente di lunga durata e la necessità di conseguire una equilibrata ripartizione dei rischi tra gli attori del progetto assicurata da una idonea cornice contrattuale.>> Univenture Ricerche è un Centro di ricerca del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Parma, istituito nel 2007, che promuove analisi e studi su aspetti relativi alla finanza delle opere pubbliche e di pubblica utilità. Il Centro persegue la propria mission attraverso la creazione di collaborazioni e collegamenti con Enti esterni, altri Centri Universitari, Enti Locali, Aziende Private e Pubbliche. L’iscrizione al convegno (gratuita) avviene tramite e-mail all’indirizzo info@univenture.it Per informazioni: Univenture Ricerche, Viale Usberti 181/A, 43100 Parma, tel. 0521 905887, e-mail: info@univenture.it, sito web www.univenture.unipr.it BUR.IT 14.05.09

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Olimpiadi del diritto, 4 studenti di Giurisprudenza di Palermo campioni d'Italia (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Palermo Olimpiadi del diritto, 4 studenti di Giurisprudenza di Palermo campioni d’Italia Prima si sono sfidati sulle carte, predisponendo memorie scritte su un caso di diritto civile. Poi si sono affrontati in una due giorni di dibattimenti, difendendo le parti in causa di fronte a una giuria composta da docenti universitari, notai e avvocati. Così la squadra di studenti di Giurisprudenza di Palermo ha vinto le Olimpiadi del diritto organizzate a Verona dall'Elsa, la European Law Students Association, competizione nazionale che ha visto impegnate compagini dalle facoltà di Giurisprudenza di tutta Italia. La finale contro la squadra di Padova, oltre un’ora di serrato dibattimento. La compagine palermitana era composta da Stefano Vitrano, Gabriella Rappa, Alessandra Rago e Giuseppe Marino. A fare da scenario della competizione, l’aula della Corte d’Assise di Verona. “E’ stata dura mantenere i nervi saldi in un’aula così imponente – dice Stefano Vitrano –, ma è proprio una bella soddisfazione avere vinto. Siamo stati premiati perchè a differenza delle altre squadre abbiamo suddiviso il lavoro in misura equivalente tra tutti i componenti. >> Anche durante il dibattimento abbiamo parlato e partecipato tutti e questo evidentemente ha colpito i membri del collegio”. Gli studenti palermitani, oltre ai complimenti unanimi di tutta la commissione e alle targhe ricordo, hanno ricevuto in premio quattro codici civili commentati di notevole pregio e valore. La manifestazione, nelle precedenti edizioni, si è svolta alla Federico II di Napoli, alla Tor Vergata di Roma, all’Università degli studi di Ferrara, a quella di Messina, e a Padova nel 2008. BUR.IT 14.05.09

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La comunicazione dei valori dello sport come antidoto alla violenza: alla Questura di Massa Carrara un ciclo di seminari (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Pisa La comunicazione dei valori dello sport come antidoto alla violenza: alla Questura di Massa Carrara un ciclo di seminari Con il supporto scientifico del professor Adriano Fabris, direttore del master in Comunicazione pubblica e politica e del Centro ricerche e di servizi sulla comunicazione dell’Università, la Questura di Massa Carrara ha organizzato un ciclo di lezioni su “La comunicazione come antidoto alla violenza nello sport”. Si tratta di cinque incontri sulle strategie comunicative adatte a formare, nelle nuove generazioni, una cultura sportiva che condanni qualsiasi forma di degenerazione violenta. La conoscenza delle dinamiche e degli strumenti della comunicazione è infatti oggi indispensabile affinché le forze dell’ordine, i docenti delle scuole e i dirigenti sportivi possano contribuire più agevolmente ad arginare fenomeni legati alla violenza in ambito sportivo. I seminari, che prevedono anche esercitazioni di gruppo finalizzate alla elaborazione di progetti sull’argomento di studio, sono rivolti prevalentemente agli appartenenti alle forze dell’ordine, ai funzionari del CONI, della FGCI, ai dirigenti e allenatori di squadre di calcio (soprattutto dei settori giovanili), ai dirigenti del Panathlon, ai direttori didattici, ai funzionari dell’Ufficio scolastico provinciale, ai rappresentanti dei genitori che hanno iscritto i loro bambini alle scuole di calcio, ai funzionari della provincia e dei comuni, ai rappresentanti del mondo dell’informazione. >> Gli incontri sono organizzati in collaborazione con l’Amministrazione Provinciale, il CONI provinciale e il Panathlon di Carrara e Massa. BUR.IT 14.05.09

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Inizia il viaggio nel tempo di Planck (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Milano Inizia il viaggio nel tempo di Planck Inizierà oggi, con il lancio dalla base ESA nella Guiana Francese, il viaggio nel tempo del satellite Planck alla scoperta delle origini dell’universo. Conto alla rovescia al Dipartimento di Fisica di Milano, che da molti anni ha un ruolo di primo piano nella missione e che per l’occasione organizza un evento pubblico, con diretta via satellite, a partire dalle 13.45. E’ iniziato il conto alla rovescia per il lancio del satellite Planck dell’Agenzia Spaziale Europea. Il lancio del più potente telescopio a microonde mai concepito è previsto per oggi dalla base ESA di Kourou, in Guiana Francese. Planck osserverà la “prima luce” rilasciata nello spazio circa 14 miliardi di anni fa, il cosiddetto “fondo cosmico di microonde”, quando l’età dell’universo era meno del 0,003% di quella attuale. Con i dati rilevati da Planck, si potrà tracciare una “mappa” dell’universo primordiale molto più precisa di quella ottenuta sulla base di precedenti osservazioni: per agli astrofisici, e non solo, si tratta di un’opportunità senza precedenti per raggiungere nuovi traguardi nella comprensione delle origini, della composizione e della evoluzione dell’universo. La realizzazione del satellite Planck ha richiesto 17 anni di sviluppo da parte di una vasta collaborazione internazionale che ha visto l’Italia, e l’Università di Milano, in prima linea sia dal punto di vista scientifico che tecnologico. Il Gruppo di Cosmologia del Dipartimento di Fisica dell’Università di Milano, in collaborazione con ricercatori dell'INAF, del CNR e dell’Industria Spaziale dell’area milanese, ha contribuito in modo decisivo alla realizzazione di uno dei due strumenti a bordo di Planck, il “Low Frequency Instrument” (LFI), e alla preparazione dell’analisi scientifica dei dati della missione. Lo strumento LFI osserverà il cielo alle basse frequenze, tra 27 e 77 GHz (che corrispondono a lunghezze d’onda tra 11 e 4 mm), mentre le frequenze più alte saranno coperte dallo strumento HFI, a guida francese. PLANCK-LFI è un mosaico di 22 ricevitori radio ultra-sensibili di nuovissima generazione (tecnologia HEMT) raffreddati alla temperatura di 20 Kelvin (-253 °C). Il gruppo dell’Università degli Studi di Milano ha avuto la responsabilità della definizione dei requisiti scientifici, del design e della calibrazione dello strumento. Marco Bersanelli, docente di Astronomia e Astrofisica al Dipartimento di Fisica della Statale e guida del gruppo PLANCK di Milano è “Instrument Scientist” di LFI e insieme a Reno Mandolesi dell’INAF di Bologna, ha contribuito dal 1992 a dar vita al Consorzio Internazionale LFI, che comprende Università e Istituti di Ricerca di Inghilterra, Stati Uniti, Spagna, Finlandia, Svizzera, Norvegia, nonché numerosi gruppi italiani. >> Aniello Mennella, ricercatore presso il Dipartimento di Fisica, è il Calibration Scientist di Planck-LFI, ossia il responsabile della calibrazione a terra e in volo dello strumento. Davide Maino, anch’egli ricercatore presso il Dipartimento di Fisica, è fra i principali responsabili scientifici del Data Processing Center di LFI. I test criogenici di LFI (modello di qualifica e modello di volo) sono stati realizzati presso la Thales Alenia Space (ex Laben), l’industria spaziale di Vimodrone (Milano), in stretta contatto con il gruppo dell’Università di Milano e con il resto della collaborazione. Inoltre lo sviluppo dei prototipi delle antenne corrugate e il testing di componenti passive critiche per le performance di LFI (feed horn, polarizzatori OMT, guide d’onda) sono stati realizzati grazie alla collaborazione dell’Istituto di Fisica dei Plasmi del CNR di Milano, del IASF-INAF di Milano e con il supporto dell’Officina Meccanica del Dipartimento di Fisica. Nell’arco di questi 17 anni lo sviluppo del progetto Planck all’Università di Milano è stata una formidabile occasione di formazione scientifica per molti giovani, oggi avviati ai massimi livelli della ricerca in Cosmologia sulla scena internazionale. Nell’ambito del progetto Planck si sono effettuate oltre 30 tesi di laurea magistrale o quadriennale, 15 di laurea triennale e 7 tesi di dottorato di ricerca. Alcuni di questi studenti stanno attualmente svolgendo il loro post-doc presso il Dipartimento di Fisica, mentre altri si sono inseriti con successo in gruppi di ricerca in Europa o negli Stati Uniti. E’ soprattutto grazie al talento e all’entusiasmo di questi giovani che il contributo dell’Università degli Studi di Milano ha potuto raggiungere un livello tanto significativo in una delle imprese più ambiziose e affascinanti della scienza contemporanea. Per festeggiare questo importante traguardo, il Dipartimento di Fisica organizza per oggi un evento aperto al pubblico per assistere in diretta al lancio, in collegamento via satellite con Kourou. Dalle ore 13.45, conto alla rovescia con interviste, contributi video e collegamenti con la base ESA, fino al momento del lancio previsto esattamente per le 15 e 12’. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sul sito dell’Università Statale www.unimi.it. BUR.IT 14.05.09

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profondo rosso per biotecnologie - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Torino Profondo rosso per Biotecnologie La scuola non produce "business": l´Università paga 6 milioni OTTAVIA GIUSTETTI è in pesante deficit la scuola di Biotecnologie di via Nizza, il primo esperimento di project financing dell´Università di Torino che grava sui bilanci di ateneo per quasi 6 milioni di euro di canoni non pagati alla società che ha costruito e che gestisce per vent´anni gli spazi della scuola. Così in questi tempi di conti stiracchiati l´Università si deve sobbarcare una spesa non prevista, fino a quando almeno, da via Nizza ricercatori e docenti non saranno in grado di mettere in piedi un tipo di attività che produca al tempo stesso formazione ma anche business. La questione è stata discussa in consiglio di amministrazione e in occasione di un paio di commissioni del Senato accademico, dopo che dai dati del bilancio consuntivo 2008 è emerso che le spese aggiuntive alle quali è obbligato l´ateneo sono così elevate. Nessuno ha messo in discussione il valore della scuola che è universalmente riconosciuta come un fiore all´occhiello della ricerca in Piemonte, tanto che i finanziamenti regionali assegnati per la ricerca, fuori dal Politecnico, sono stati aggiudicati quasi interamente ai gruppi di ricerca di Biotecnologie. «Siamo fiduciosi che con il tempo possa risolversi questa emergenza - dice Ezio Pelizzetti - che la scuola riesca a rientrare nel programma di investimento fatto anni fa. Ma non siamo nelle condizioni per far fronte a questo genere di spesa senza metterla in preventivo, decideremo in consiglio di amministrazione come comportarci». La formula finanziaria del project financing è ormai di largo uso nella pubblica amministrazione, ma quando veniva proposta per la scuola di Biotecnologie, nel 2000, era in Italia uno strumento agli esordi. Serviva all´Università per realizzare l´opera senza anticipare l´intera cifra necessaria. Costituita una società con l´impresa torinese Dega Costruzioni questa s´impegnava a costruire a proprie spese, pretendendo però, per i successivi venti anni, un canone di affitto intorno ai 2 milioni e mezzo di euro l´anno. La scuola, nel frattempo, gestendo i propri spazi in autonomia, e facendo formazione e ricerca, avrebbe dovuto realizzare proprie entrate per far fronte a questi impegni. Fino a oggi così non è stato. L´Università ha dovuto mettere di tasca propria l´intera somma necessaria. Non funziona, dunque, questo modello o è solo questione di tempo? Sul modello di incubatore d´impresa si basano molti altri progetti, come quello della Regione che vorrebbe a Grugliasco una Città della Salute formata per larga parte da business dell´indotto della ricerca.

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cantelli e dionigi, caccia ai voti per staccare gli inseguitori - ilaria venturi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Bologna Cantelli e Dionigi, caccia ai voti per staccare gli inseguitori Impasse dopo il primo turno. Lettere ago della bilancia Elezioni in Ateneo Pausa di riflessione per Grandi e Sassatelli. Ma per i due delusi sembra vicino il ritiro Il latinista: per la nostra facoltà erano primarie, ora bisogna ricomporre le tessere ILARIA VENTURI NESSUNA rinuncia ufficiale, ma i due candidati meno votati, Giuseppe Sassatelli e Roberto Grandi, in pausa di riflessione. A un passo dal ritiro. Il caso Lettere che si apre. La proposta rilanciata da Andrea Segrè di un tavolo di confronto sui programmi. E soprattutto il tentativo di Cantelli Forti e Dionigi (i primi due arrivati) di trovare i voti per andare in fuga. Dopo il primo turno per le elezioni del rettore sono cominciate le grandi manovre. Per un secondo voto, martedì, che torna ad essere una sorta di primarie, questa volta a «tre più uno», perché ad oggi il quadro è ancora molto indefinito. Deluso dal risultato il prorettore agli esteri Grandi ha inviato una lettera ai suoi sostenitori: «179 grazie». «Mi ritiro? Deciderò dopo aver consultato i miei elettori». Nella lettera Grandi spiega le ragioni della sua candidatura partita «dalla constatazione della povertà intellettuale della maggioranza dei programmi e delle motivazioni», con l´obiettivo di «una knowledge society eticamente pensata e da costruire con onestà intellettuale e senso dell´istituzione». Il docente di Comunicazione denuncia «un clima elettorale in cui funziona di più il populismo spicciolo, la promessa razionalmente inconsistente, ma affascinante, l´appartenenza». Poi le conclusioni: «Siamo una minoranza che deve essere quantomeno orgogliosa della scelta fatta». Anche l´ex preside di Lettere Sassatelli si è fermato a quota 178: «Cosa farò? Non lo so». Deciderà oggi. «Il risultato è inferiore alle mie aspettative, devo ancora spiegarmi dove ho sbagliato, il problema è capire quanti voti mi sono arrivati dalla mia Facoltà e quanti da fuori». Sassatelli da «fuori» ha potuto contare su presidi come Capano e Lozano, da «dentro» sulla sua eredità da preside. Grandi e Sassatelli valgono 365 voti, un bel pacchetto. Sui tre candidati di Lettere, uno solo è in testa nella corsa, Ivano Dionigi. «Per noi queste erano le primarie, ora dobbiamo ricomporre le tessere, le carte ci sono ancora tutte per aspirare a un rettore, stiamo lavorando per questo», dichiara la preside di Lettere Carla Giovannini. Oggi i presidi dell´area umanistica si incontreranno. «Decideremo cosa fare», aggiunge la docente. Il latinista Dionigi, legge il risultato (512 voti, secondo posto) come «una netta affermazione, per la quale ringrazio i miei elettori». «Non ho nessun accordo all´orizzonte, conto di incrementare e consolidare i consensi - dice - E´ auspicabile, oltre che naturale, che anche l´area umanistica si possa compattare sulla mia candidatura che ha interpretato al meglio le esigenze di tutte le aree. Ho un ottimo margine di miglioramento, mentre mi pare che la candidatura di Cantelli Forti sia bloccata». Il vincitore al primo turno (581 voti), punta ancora più in alto. «Ho preso sei volte i voti della mia facoltà - dice Cantelli - Ora punto più in alto, ma nessun accordo». Per Dario Braga invece l´obiettivo è il sorpasso. Entrare nei primi due, queli che alla fine andranno al ballottaggio. «Avanti tutta», dice. «Sono lontano dai blocchi della politica, ho una visione istituzionale dell´università», aggiunge parlando agli elettori degli altri candidati. «Ai miei sostenitori chiedo di cercare altri consensi». Battagliero è anche il preside di Agraria Segrè, con i suoi 390 voti: «Vado avanti, ho colto la fiducia che chiedevo in tutte le aree del nostro Ateneo. Basta vedere il peso delle facoltà di partenza degli altri candidati e si capisce quanto abbia «preso» nelle altre aree» dice rilanciando il tavolo anti-inciuci. Lo scenario al secondo voto? Più di uno possibile: la fuga in avanti di Cantelli e di Dionigi, il sorpasso di Braga, la ripresa di Segrè. SEGUE A PAGINA V

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braga è la sorpresa nell'urna ancora una volta spiazza i giochi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Bologna I sostenitori Il pulmino Braga è la sorpresa nell´urna ancora una volta spiazza i giochi E sul sito esulta in stile Obama: "Yes we can" Per lui hanno firmato Carlo Flamigni, Pasquino, Paolo Pupillo ed Enzo Boschi Dalla sede di Ravenna è partito un pulmino di colleghi per venire a Bologna a votare A FINE novembre di due anni fa, Dario Braga, sino ad allora conosciuto come il direttore del Collegio superiore dell´Alma Mater, apre un sito Internet. E spiazza tutti con due righe appena: «Sto pensando di candidarmi al governo dell´Ateneo». Ieri la storia si è ripetuta: Dario Braga ha spiazzato di nuovo conquistando 494 voti, il terzo posto, ma molto vicino al secondo candidato Ivano Dionigi. E´ il personaggio del giorno in Ateneo, al di là del fatto che sul podio era più o meno atteso, anche se non così a poca distanza con i favoriti. Sul suo sito, dopo la nottata dello spoglio, ora compare, accanto ai voti presi, la frase: «Yes we can». «Sembrava lontano e invece l´oggi è qui», il messaggio ai suoi elettori, a partire da quei duecento docenti che hanno messo faccia e firma sul suo sito, endorsement che sono stati la chiave di «svolta» del suo successo. Non si trovano dei big potenti nel lungo elenco, semmai nomi noti, ma ormai fuori dai giochi accademici, come Carlo Flamigni, che da professore in pensione non vota più, o Gianfranco Pasquino, il politologo candidato sindaco, e l´ex prorettore Paolo Pupillo, il vulcanologo Enzo Boschi, i matematici Ermanno Lanconelli e Sandro Graffi, l´accademico dei Lincei Giancarlo Setti. «Ce l´abbiamo fatta a costruire qualcosa di nuovo, a superare i blocchi le aree, le discipline, i settori, per fare veramente Università?», chiede ora Braga. E´ la cifra della sua discesa in campo. La novità, che anche il preside di Agraria Andrea Segrè, suo rivale più diretto nella corsa, ha tentato di interpretare in stile Obama. Ha vinto lui alla prima prova di forza. Chimico, 56 anni, 350 pubblicazioni scientifiche nel curriculum, visiting professor alle Università di Campinas e Strasburgo, progetti di ricerca coordinati e uno spin-off accademico avviato, Dario Braga ha costruito la sua rete di relazioni inizialmente attraverso il Collegio e l´Istituto di studi avanzati, ora integrati nell´Istituto di studi superiori diretto a turno con Paolo Leonardi, suo sostenitore. Intercettando l´aria che tirava nel paese sulla meritocrazia da premiare, credendo nell´eccellenza (ma quella parola l´ha cancellata dall´intitolazione del Collegio appena arrivato) e in un Ateneo internazionale. «L´eccellenza è un riconoscimento che deve essere dato da fuori», ha sempre detto. Sul merito ha spinto conquistando i giovani ricercatori, soprattutto dell´area scientifica, mortificati dal blocco delle carriere. Scienze, la sua Facoltà lo ha seguito quasi compatta. Il dibattito a Medicina con gli altri candidati gli ha procurato voti, anche grazie agli errori degli avversari come Segrè e Grandi, scivolati su qualche gaffe. Altri consensi sono arrivati da Ingegneria, Economia (con Giorgio Basevi e la Vera Zamagni in prima linea), Lingue, Psicologia, Architettura e in Romagna, dove da Ravenna è partito un pullmino per votarlo. Voti conquistati partendo da lontano, porta a porta. Lo stile americano della campagna, il sito, anche con le foto di famiglia, tre figli, la moglie, che è professore associato a Chimica, rimasta a distanza, collaboratori che si sono votati alla causa, molto volontariato e fai da te. Un anno e mezzo fa, quando si parlava di candidature solo dietro le quinte, Braga aveva già incontrato oltre 200 ricercatori e docenti tra Bologna e la Romagna inaugurando «una fase di ascolto aperta». «E´ partito troppo presto, si sgonfierà», dicevano di lui. L´altro mantra accademico ricorrente era: «Braga è bravo, ma nessuno lo vota». E invece il professore che colleziona fossili e ama il trekking, ha dimostrato di avere fiato lungo, è cresciuto nei dibattiti, con messaggi diretti, sacrificando qualcosa alla retorica. E poi il contatto diretto con le persone, le mille telefonate, il pressing senza tregua: ha funzionato. E così Braga è riuscito a sparigliare le carte. Anche nell´annunciare prima del voto il risultato: almeno 500 voti. Obiettivo, di fatto, centrato. (il.ve.)

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ateneo, plebiscito per petrocelli - antonio di giacomo (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IX - Bari Bari Martina Franca Foggia L´intesa siglata in attesa dell´integrativo Incinta al sesto mese muore in ambulanza Picchiata dal padre neonata in ospedale Ragazza dello scooter in coma farmacologico Ateneo, plebiscito per Petrocelli Patto con Cisl e Uil ai lavoratori Ilva bonus di 640 euro Rettore riconfermato in diretta sul web. Alle urne oltre il 73% "Ora proseguiremo sulla politica di rigore e di contenimento della spesa" ANTONIO DI GIACOMO Tutto come da copione. A sancire la rielezione di Corrado Petrocelli, rettore uscente dell´Ateneo barese per il triennio 2009/2012, un risultato plebiscitario. A fronte del fatto che Petrocelli fosse l´unico candidato in corsa per la poltrona del rettorato la prima vittoria è stata decretata dalla massiccia partecipazione al voto: 2.750 votanti, pari a poco più del 73 per cento, sui 3.758 aventi diritto. Ieri alle 16 la chiusura dei seggi, lo spoglio si è protratto fino a tarda sera, non senza una novità: la possibilità di seguire lo scrutinio dei voti in diretta sul portale web dell´Università di Bari. Sicché, già ieri sera alle 21, su 1.477 schede scrutinate i primi dati non ufficiali indicavano la piena fiducia in Petrocelli con 1.229 preferenze (128 le schede bianche e 120 le nulle). E «grande contentezza per l´affluenza al voto» non ha esitato a esprimere il rettore, salutandola come «un fenomeno importante di partecipazione e coesione della comunità universitaria. Va da sé la soddisfazione per i consensi che ho raccolto. è il momento, per me, di ringraziare i docenti, il personale tecnico amministrativo e gli studenti che, con il loro impegno, hanno reso possibili in questi due anni e mezzo i risultati che abbiamo ottenuto e sulla scia dei quali abbiamo intenzione di operare nel triennio a venire». Quanto alle priorità del suo secondo mandato, Petrocelli pone l´accento sulla continuità. «Su molte questioni - avverte - non potevamo che porre le basi: ora dovremo portarle a termine. Proseguiremo sulla politica di rigore e di contenimento della spesa. Come nel perseguimento della trasparenza e del rispetto delle regole, dell´etica, del primato del merito e della qualità nella ricerca e nella didattica che, pur con grandi sforzi, abbiamo finanziato e continueremo a sostenere. Senza scordare i giovani che s´avviano alla ricerca. E continueremo, naturalmente, a migliorare i servizi per gli studenti». Rispetto alle linee guida delle politiche dell´Ateneo, Petrocelli assicura infine un rinnovato impegno «nella linea di una sempre maggiore cooperazione con il mondo produttivo e di un´interazione con gli altri Atenei, soprattutto pugliesi, per una dimensione sempre più internazionale della nostra Università, le cui eccellenze vanno riconosciute e premiate».

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strategie inedite per la cultura in crisi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIX - Genova L´industria culturale in Europa, incontro a Palazzo Ducale con lo storico inglese Donald Sassoon Strategie inedite per la cultura in crisi Partecipano Lluis Agustì Bonet, Francoise Benhamou, Graeme Evans Duecentoquaranta-mila presenze, nel primo anno di attività. Centocinquantamila visitatori paganti alle mostre. Il presidente della Fondazione per la Cultura a Palazzo Ducale Luca Borzani, ha deciso di festeggiare il traguardo invitando a Genova, per un seminario, le punte di diamante di chi si occupa di strategie culturali in Europa, per discutere della Cultura ai tempi della crisi, domani alle 10, a Palazzo Ducale: «Vogliamo capire quali siano le strategie e le riflessioni di chi in Europa si occupa di industria culturale», spiega Borzani. Aprirà lo storico inglese, Donald Sassoon, professore di Storia europea al Queen Mary College di Londra, autore del saggio La cultura degli europei dal 1800 a oggi, che dimostra come produrre e consumare cultura sia la principale occupazione degli europei, così come confermano i dati del commissario Ue alla Cultura per cui l´industria culturale europea vale più del doppio dell´industria automobilistica (rilevazioni 1999-2003). «è la città tutta che esce con un buon risultato da questo primo anno di Fondazione - dice Borzani - e non è un dato trascurabile, in un tempo in cui c´è chi è ancora convinto che investire in cultura sia uno spreco». Domattina, al Ducale, moderati da Maurizio Luvizone, interverranno Francoise Benhamou, specializzata in Economia culturale, docente all´Università di Rouen e ricercatrice del Centre d´économie della Sorbona di Parigi, Lluis Agustì Bonet, esperto di gestione museale e docente all´Università di Barcellona, Graeme Evans, direttore del Cities Institute della London Metropolitan University e Pierluigi Sacco, ordinario di Economia della cultura, allo Iuav di Venezia. (m. b.)

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Seminario sulle problematiche delle migrazioni straniere in Italia (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

SAN BENEDETTO pag. 9 Seminario sulle problematiche delle migrazioni straniere in Italia UNIVERSITA' «MIGRAZIONI straniere in Italia: tendenze, prospettive, problematiche» è il titolo del seminario in programma domani (Venerdì 15 maggio 2009) alle ore 10.45 nella sede della Facoltà di Economia dell'Università Politecnica delle Marche, a Porto d'Ascoli. L'iniziativa è inserita come secondo incontro del ciclo di seminari su "Benessere, Povertà e Territorio tra Cambiamenti Recenti e Sfide Future" organizzato dalla Facoltà di Economia "Giorgio Fuà" e dal Dipartimento di Economia dell'Università Politecnica delle Marche. Tale ciclo di seminari è interamente finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ascoli con la collaborazione del Cup Consorzio Universitario Piceno. Relatore del seminario sarà il prof. Gian Carlo Blangiardo, docente di Demografia presso l'Università Milano-Bicocca. Interverrà, inoltre, il prof. Eros Moretti dell'Università Politecnica delle Marche. L'incontro è di estremo interesse per le questioni di scottante attualità che verranno trattate, quali il problema del controllo dei flussi e quello dell'integrazione degli immigrati. Tra i molteplici aspetti che verranno affrontati, la difficile quantificazione degli stranieri presenti sul territorio nazionale, le modalità secondo le quali essi entrano nel nostro paese, le loro caratteristiche demografiche, le condizioni di vita ed i percorsi d'inserimento economico, sociale e culturale - nella società italiana. v.b.

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(sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ancona)" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

ANCONA PRIMO PIANO pag. 2 «ANCONA riferimento di un territorio e, come tale, anche del mondo agricolo&... «ANCONA riferimento di un territorio e, come tale, anche del mondo agricolo». Per questo il candidato a sindaco del centrosinistra Fiorello Gramillano ha incontrato ieri i rappresentanti della Cia (Confederazione italiana agricoltori), il presidente regionale Nevio Lavagnoli e quello provinciale Evasio Sebastianelli. Insieme a Gramillano, due candidati al consiglio comunale: Roberto Papa, docente della Facoltà di Agraria dell'Università politecnica delle Marche e Raffaele Cerulli laureato in Ingegneria ambientale. I punti del programma del centrosinistra e del candidato a sindaco prevedono «una particolare attenzione alla salvaguardia del territorio, dei prodotti agricoli di qualità che, soprattutto in un momento di crisi come questo, possono rappresentare un importante sostegno se gestiti in una rete di filiera corta che permette un serio contenimento della spesa». Il Comune di Ancona, oltre ai terreni nell'area del Parco del Conero che sono utilizzati per un'agricoltura di qualità, «ha varie possibilità di intervenire dice Gramillano sia nella salvaguardia ambientale che nella crescita dell'educazione alimentare, fondamentale nelle scuole. La ricerca, grazie anche all'Università, può essere di aiuto soprattutto se messa in rete con altre importanti realtà del territorio come l'Inrca». Intanto è stato reso noto l'itinerario del segretario nazionale del Pd, Dario Franceschini che sarà ad Ancona domani alle 14.30 alla Loggia dei Mercanti.

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Trasporto di disabili e anziani, si paga con la pubblicità (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

PIANURA pag. 18 Trasporto di disabili e anziani, si paga con la pubblicità CASTELFRANCO PARTE UN PROGETTO PUBBLICO-PRIVATO PER LA MOBILITA' GRATUITA CASTELFRANCO IL COMUNE aderisce al progetto "mobilità gratuita" realizzato dalla società Sgm di Modena, guidata da Enrico Benini. Presto quindi potrebbe esserci, in giro per il paese, un Fiat Doblò tappezzato di pubblicità e usato per il trasporto di disabili o anziani. «I mezzi ad uso sociale non sono tanti e le necessità aumentano ha detto il sindaco Sergio Graziosi - Il veicolo proposto potrà trasportare fino a 4 persone e sarà abilitato anche per il caricamento di una sedia a rotelle. Il mezzo sarà a disposizione del Comune grazie ad una convenzione di 4 anni rinnovabile per altri 4 e gli unici costi che il Comune dovrà sostenere saranno quelli per carburante ed autista. L'uso sarà gratuito per gli utenti poi i servizi sociali vedranno se qualcuno potrà dare un contributo. Per quanto concerne i costi, nulla vieta di sopperire al costo dell'autista tramite le associazioni di volontariato anche perchè mi preme specificare che non siamo scontenti dei servizi offerti dia Croce Blu, da Ama e da altri. Anzi. Questo è un di più». «ABBIAMO iniziato circa un anno fa è intervenuto Enrico Benini della Sgm - e stiamo consegnando mezzi a vari comuni anche sul lago di Garda. Il Doblò è consegnato coperto di assicurazione e le spese di manutenzione sono tutte a carico nostro. Noi contatteremo gli imprenditori della zona invitandoli a comprare uno spazio pubblicitario sul mezzo. Fiorano ne ha due e devo dire che buona parte di chi ha aderito per il primo pulmino, poi ha comprato lo spazio anche per il secondo». p. m.

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I dipendenti dell'Ateneo incontrano i candidati (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Pesaro)" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

URBINO pag. 16 I dipendenti dell'Ateneo incontrano i candidati Parleranno prima Pivato e poi Magnani CANDIDATI rettore a confronto su iniziativa dei sindacati Flc-Cgil e Cisl Federazione università. Oggi alle ore 11 nell'Aula Magna della facoltà di Economia in via Saffi 42, parleranno seguendo un ordine dettato da una estrazione a sorte i professori Stefano Pivato e Mauro Magnani. L'incontro è attesissimo, perché da tempo il personale amministrativo e tecnico dell'Ateneo rivendica un ruolo nel governo dell'Università. Il voto dei dipendenti (che sono 399) peserà per il 18 per cento nella elezione del rettore. Per il resto, il voto del 20 e 21 maggio prossimo terrà conto per il 48 per cento del voto dei docenti di prima e seconda fascia (gli ordinari e gli associati), dei ricercatori per il 24 per cento e degli studenti per il 10 per cento. Come la pensa il personale amministrativo e tecnico è dunque importante per i due candidati. Dice Lilli Gargamelli della Fl-Cgil: «Questa iniziativa è importantissima per mettere a confronto i programmi di entrambi. Ogni candidato parlerà per sessanta minuti e si potranno anche fare delle domande per i chiarimenti». Questa volta l'elezione del rettore è molto sentita rispetto alle precedenti, perché? «Prima non eravamo nella possibilità di farci sentire perché dettavano legge i docenti» spiega Tiziano Mancini della Cisl - Università. «Sia chiaro: noi non portiamo un contributo corporativo, pensiamo invece che nell'Ateneo ci debba essere una sommatoria di contributi per pensare al bene generale». Cosa vi interessa maggiormente? Spiega la Gargamelli: «Nel 2005 si era creato il Patto per l'università tra Cgil-Cisl-Uil e poi istituzioni ed enti. E' li che puntiamo l'attenzione, su questo "tavolo" strategico per l'economia della provincia. Ma chiediamo anche altro: maggiore trasparenza, che siano meglio spiegate le caratteristiche di tutti i corsi di laurea attivati. L'internazionalizzazione va sostenuta e ampliata così come serve davvero un Politecnico delle Arti. Vanno messi on-line i risultati di stage e tirocini, gli studenti devono poter capire quanti crediti offrono gli insegnamenti. L'ateneo deve dialogare sempre meglio col territorio e deve usare di più internet. La città va cablata per intero. Si parla della viabilità su gomma. Si pensi a far funzionare bene internet». Cosa chiedono gli amministrativi? «A noi non serve un demiurgo, un principe illuminato, ma chi sappia far condividere gli obiettivi e fare un lavoro di squadra. Il personale è sottodimensionato spiega Mancini e ci sono stati problemi per incomunicabilità nell'Ateneo, affetto da gerarchismo e burocratismo. Il clima organizzativo interno è degradato. Ad ogni dipendente si deve restituire orgoglio e senso dell'appartenenza. Inoltre gli studenti vanno fidelizzati e questo sarà possibile se verrà meno la carenza di organizzazione interna, che è spaventosa, alla quale si aggiungono risorse umane che non riescono a esprimersi».

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MARTEDÌ c'è stata la prima uscita di Idea Comune' la lista che propone com... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ferrara)" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA CENTO pag. 13 MARTEDÌ c'è stata la prima uscita di Idea Comune' la lista che propone com... MARTEDÌ c'è stata la prima uscita di Idea Comune' la lista che propone come sindaco Fabrizio Toselli. Questi la composione della squadra: Giovanni Accorsi, Antonio Diegoli, Claudio Govoni, Lorenzo Grazioli Luigi Lodi, Roberto Lodi, Filippo Marvelli, Franco Mattioli, Daniele Palermo, Luca Pazi, Renza Rossi, Maurizio Salvati, Matteo Schiavina, Olga Scimitarra, Doriana Sicilia e Ilaria Vergnani. «Voglio prendermi ha precisato Toselli un impegno preciso con tutti i santagostinesi: per noi sono prioritari i lavori di rifacimento del sistema fognario dell'intero comune, sia quello per la raccolta delle acque nere in Via Verdi a Dosso, con collegamento al depuratore. Oltre a ciò il completamento del progetto riguardante la rete fognaria in via Mazzini, sia lo studio e la progettazione del sistema fognario di San Carlo in piazza Augusto Pola. Siamo convinti che questi lavori siano possibili, andando a reperire fondi presso gli organi statali, in particolare la commissione parlamentare ambiente-lavori pubblici della Camera, che ci ha già promesso oltre due milioni di euro per tale scopo. Se non riusciremo a porre in essere queste opere ha affermato Toselli non mi ricandiderò più. Presentiamo alla cittadinanza ha concluso un progetto al quale lavoriamo orami da oltre un anno : la realizzazione di un Polo Sanitario Pubblico-privato, quindi con finanziamenti privati per la costruzione, che sorgerà nelle aree della ex scuola elementare e che prevede il trasferimento dell'attuale poliambulatorio, nella formazione di un centro riabilitativo e di un servizio sanitario aggiuntivo e qualificato che andrà incontro alle necessità dei cittadini tramite un progetto di collaborazione fra medici e volontari» Image: 20090514/foto/4060.jpg

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L'Alma Mater a canestro E gioca anche Domenicali (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

CALCIO pag. 7 L'Alma Mater a canestro E gioca anche Domenicali Solidarietà Cierrebi, ore 20,30: c'è il ds della Ferrari Bologna BASKET E SOLIDARIETA': stasera alle 20,30 al palazzetto del Cierrebi Club, in via Marzabotto, è in programma una partita amichevole per raccogliere fondi a favore degli studenti disabili dell'università, l'iniziativa si chiama «The CarsBo-Dsa UniBo Alumni Charity Challenge». In campo la squadra dei docenti del dipartimento di Scienze Aziendali e una selezione di laureati in carriera' della facoltà di Economia, capitanata da Stefano Domenicali, direttore sportivo della Ferrari. Gli altri giocatori sono dirigenti d'azienda, amministratori delegati e imprenditori, tra i 35 e i 50 anni, che hanno studiato all'Alma Mater e si sono fatti strada nella vita. «Sono circa 800 gli studenti con bisogni speciali dell'Ateneo spiega il professor Stefano Cenni è nostra intenzione raccogliere fondi per sostenere il progetto Gianni Selleri', nato per ricordare le battaglie per le pari opportunità e la meritocrazia degli studenti disabili di questo docente deceduto tre anni fa». IDEATA DAL PROFESSOR Andrea Canevaro, l'iniziativa vuole rendere autonomi gli studenti con bisogni speciali, affinché partecipino senza disagi o difficoltà all'offerta formativa proposta dall'università. Per questo, si intende costruire una rete di sostenitori economici e sociali e creare un sistema di quote di partecipazione al progetto, coinvolgendo imprese, enti e privati. La partita benefica è stata organizzata dalla facoltà di Economia e dalla Carisbo, con la collaborazione del Servizio Disabili dell'Università di Bologna e della Fondazione Alma Mater. E' organizzata grazie al supporto tecnico della Virtus e del Cus Bologna. Chiara Barin

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ITALIE:"VENETO, L'INNOV(e)TIONVALLEY" (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Pubblicita' data: 14/05/2009 - pag: 58 S.Stino di Livenza Oderzo Bassano del Grappa Montebelluna S. Biagio di Callalta Schio Thiene Marostica Cittadella Castelfranco V. Vedelago Paese S. Donà di Piave TREVISO Valdagno Malo Roncade Malcesine Scorzè Arzignano Torri di Quartesolo Noale Piazzola sul Brenta Martellago Jesolo VICENZA Grisignano S. Maria di Sala VENEZIA Bussolengo Montecchio Maggiore Mira Mestre VERONA Soave Rubano PADOVA Dolo Peschiera del Garda San Bonifacio Lonigo Ponte S. Nicolò S. Giovanni Lupatoto Abano Piove di Sacco Intervengono Michela Barona Amministratore Unico Le Fablier Mario Bertolissi Docente di Diritto Costituzionale, Università di Padova Cesare De Michelis ITALIE:"VENETO, L'INNOV(e)TIONVALLEY" LA PIÙALTADENSITÀDI INNOVAZIONE E CREATIVITÀ PER METRO QUADRO AL MONDO Presidente Marsilio Editori Paolo Feltrin Docente di Scienza della Politica, Università di Trieste Giancarlo Galan Presidente Regione Veneto Padova Cristiano Seganfreddo mercoledì 20 maggio 2009 ore 18.00 Presidente Fuoribiennale Emanuela Seguso Palazzo Zabarella Cofondatrice Segusissime via San Francesco 27 Marika Serafin Giocatrice Spes Volley - Zoppas Industries Conegliano La partecipazione al convegno è strettamente riservata ai possessori di un invito Per informazioni: 02-20400332 Modera Ferruccio de Bortoli Direttore Corriere della Sera

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Per il trasporto gestione integrata pubblico-privato (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: DINAMYC INFRASTRUCTURE data: 2009-05-14 - pag: 20 autore: Gli esempi migliori nei Paesi nordici Per il trasporto gestione integrata pubblico-privato Il traffico è una delle più palpabili maledizioni della prosperità, ma l'It si sta rivelando uno degli antidoti migliori. La sfida è al centro della vivibilità delle città, ma anche della lotta al cambiamento climatico attraverso il taglio delle emissioni di CO 2 . Le città oggi accolgono più della metà della popolazione mondiale e sono responsabili di almeno la metà delle emissioni inquinanti che ogni giorno vengono riversate nell'atmosfera che respiriamo. Almeno un terzo di queste emissioni sono dovute ai trasporti urbani, troppo spesso dominati dalle automobili private. Le statistiche più recenti ad esempio, indicano che i pendolari milanesi passano un sesto dell'anno in auto mentre a Roma si arriva comunque a un quinto. La dimostrazione che questi non sono problemi senza soluzione arriva dall'Europa. Con nordica pragmaticità, nel 2007 i cittadini di Stoccolma hanno votato a favore di un sistema di tassazione del traffico nelle ore di punta che grazie a un massiccio uso di ri-sorse It è in grado di leggere le targhe delle auto in tempo reale, addebitando costi di transito più o meno alti a seconda delle ore senza caselli o intralci al normale fluire del traffico urbano. Una soluzione che ha già dato i suoi frutti secondo le rilevazioni dell'Agenzia per l'ambiente svedese che riporta un abbattimento del 20% di polveri sottili e altri inquinanti, correlata con una contrazione del 30% nell'uso dei mezzi privati. Una soluzione simile è stata adottata a Helsinki, in Finlandia, dove però l'It è diventato uno strumento cruciale per migliorare i trasporti pubblici. Hkl, il gestore dei trasporti della capitale finlandese, sta mettendo a punto un sistema di posizionamento e navigazione che integrano Gps, Wifi e ponti radio per la geolocalizzazione su 30 linee di bus e 20 di tram. Gli spostamenti di autobus e tram che le percorrono sono visibili in tempo reale su una pagina appositamente predisposta di GoogleMaps che i passeggeri possono consultare sia dal proprio computer che dal telefonino grazie a una vasta rete di wifi pubblici. In un Paese dove le temperature rimangono per mesi sotto gli Oº C i minuti di attesa di un bus sono misurati attentamente e dal 2005 le 6mila fermate dei mezzi pubblici di Helsinki permettono ai passeggeri di monitorare attraverso pannelli elettronici lo spostamento dei mezzi ed eventuali ritardi. In Gran Bretagna, la "Transport for London" della capitale ha collegato al suo sistema iBus 8.400 mezzi, mentre la Ratp parigina progetta l'evoluzione del suo sistema d'informazione Siel con il nuovo Tetra, mentre in Italia, BresciaTrasporti controlla in tempo reale la sua flotta dal 1987. La sfida per tutti è però arrivare a un monitoraggio, e un addebito, molto più puntuale e flessibile dei mezzi privati per non penalizzare gli spostamenti individuali con costi rigidi, che rischiano di filtrare in maniera poco democratica l'accesso ai centri cittadini. Il guanto è già stato raccolto da innovatori come Bern Grush, che in Canada con la sua Skymeter ha messo a punto un sistema in grado di calcolare in tempo reale la posizione e quindi il costo da addebitare a ogni veicolo a seconda del percorso e dell'ora scelta. Uno strumento talmente sofisticato da poter diventare un vero e proprio strumento di politica del traffico, ma che fa storcere il naso a qualcuno che, nonostante l'anonimizzazione dei dati, si preoccupa della percezione, da parte dei cittadini di una ridotta privacy prodotta da apparecchiature di fatto in grado di determinare la posizione di ogni autovettura. Gu. Ro. © RIPRODUZIONE RISERVATA MISURE ANTI-TRAFFICO A Stoccolma ed Helsinki sistemi automatici per favorire i mezzi pubblici. Per le auto si fa strada il pedaggio flessibile

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Dietro la scelta di un alimento (sezione: Cultura)

( da "Salute (La Repubblica)" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

SUPPLEMENTO SALUTE ultimo aggiornamento 14 Maggio 2009 pag. 29 Dietro la scelta di un alimento Un progetto Nestlè per studiare le motivazioni che spingono all'acquisto e al consumo di un prodotto di Mariapaola Salmi Preferire gli spaghetti al sugo ad un gelato alla crema non è questione da poco. Capire cosa si nasconde dietro le scelte alimentari dei consumatori sarà l'obiettivo di "Axìa", progetto condiviso da Nestlè e Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui), presentato di recente a Roma. Dei 117 progetti di ricerca proposti da 31 università, ne sono stati selezionati quattro, che Nestlè sosterrà con un milione di euro. "Si tratta di ricerche pluriennali", spiega Manuel Andrès, capo mercato del Gruppo Nestlè Italia, "che interesseranno, tra le altre, l'università "Federico II" di Napoli e la IULM, impegnate da anni a sviluppare studi in campo nutrizionale". Dunque, impresa e università insieme sul territorio per investire in ricerca oggi e risparmiare domani. "Quasi il 70% delle proposte ha riguardato il settore della nutrizione", spiega Vincenzo Russo, docente di Psicologia dei consumi alla Statale di Milano, "in particolare l'educazione alimentare, il valore simbolico, i consumi e le relazioni sociali del cibo, la percezione del rischio, ma anche tracciabilità, produttività, imballaggio, sicurezza, gusto". Entro maggio partirà il primo progetto che si occuperà di indagare, nelle fasce d'età adulto-giovanili e over65, la "reputazione dei cibi nei processi di decisione di consumo alimentare". In parole povere capire perché si sceglie un alimento o un altro. "Reputazione è un termine molto utilizzato per definire l'affidabilità di un'azienda, vale la stessa cosa per il cibo", dice il coordinatore scientifico del progetto, Marino Bonaiuto, direttore del dipartimento di Psicologia dei processi di sviluppo alla Sapienza di Roma, "capire quanto la decisione di scegliere e consumare un certo cibo può dipendere dalla sua reputazione o capire quali sono i parametri che la definiscono e come si determinano, saranno gli obiettivi della ricerca". Del resto non dimentichiamo che il cibo è il consumo primo, "il risultato di un'identità costruita attraverso tappe che riguardano l'individuo, i mass media e la produzione", conferma Mirillia Bonnes, professore di Psicologia ambientale alla Sapienza, "c'è tutto un ambito simbolico e ha una valenza fondamentale per la salute e il benessere". La ricerca durerà due anni e ricostruirà i motivi delle scelte alimentari.

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La foto dell'universo neonato. Questo ci regalerà l'audace Planck (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

POLITICA 14-05-2009 VIENE LANCIATO OGGI UN TELESCOPIO SPAZIALE IN PARTE ITALIANO La foto dell'universo neonato. Questo ci regalerà l'audace Planck MARINA CORRADI O ggi dalla base di Kouru, nella Guyana francese, viene lanciato un satellite. Si chiama Planck ed è stato progettato dall'Agenzia spaziale europea, con un forte apporto italiano. Planck ha una missione audace: fotografare la prima luce dell'universo rilasciata nello spazio 14 miliardi di anni fa, cioè 300 mila anni appena dopo il Big Bang un tempo che, in cosmologia, è un niente. Dunque Planck, costruito in 17 anni di lavoro dagli scienziati europei, parte. Destinazione il punto lagrangiano L2, a 1,5 milioni di chilometri dalla Terra. Da qui il potentissimo telescopio spaziale scruterà il fondo dell'universo, l'ultimo confine osservabile dello spaziotempo. Con i suoi recettori capaci di cogliere segnali debolissimi a lunghezze d'onda minime, potrà fotografare gli embrioni delle galassie come erano 14 miliardi di anni fa. Perché la faccenda agli occhi del profano sbalorditiva è che, in realtà, questi strumenti fotografano il passato. Per capirci: la luce del sole che ci illumina in questo istante, è partita dal sole otto minuti fa. E la luce porta con sé informazioni sulla composizione e la struttura dei corpi che la emanano. L'ardito Planck, dalla sua orbita attorno alla Terra, puntando il telescopio guarderà più lontano di quanto gli uomini mai abbiano guardato; e coglierà luci di stelle emesse miliardi e miliardi di anni fa. Catturerà dunque immenso essendo il tempo che quei fotoni impiegano per arrivare fino alla sua portata l'immagine delle galassie nascenti. Dell'universo neonato. Se l'idea vi dà le vertigini, vi capiamo. Le dà, forse, agli stessi progettisti. George Smoot, premio Nobel per la fisica e progettista oltre che di Planck di Cobe, il primo satellite lanciato alla scoperta delle cosiddette 'radiazioni fossili' nel 1989, ha spiegato in un'intervista come si sente chi indaga le origini dell'universo: «È come vedere un embrione di poche ore. È come trovarsi davanti al volto di Dio». Parte dunque Planck, gioiello di tecnologia di ultima generazione. Una Ferrari nello spazio, lo ha definito il professor Smoot (si può vedere il lancio in diretta dalle quattordici sul sito dell'Università di Milano, www.unimi.it). Va a allungare il nostro limitato sguardo oltre ogni frontiera, oltre le colonne d'Ercole del terzo millennio. Va a spalancare i suoi occhi digitali su luci fossili, deposte dalle stelle in un tempo immemorabilmente lontano. Va ad indagare: non sappiamo, in realtà, quasi nulla della materia che compone l'universo. C'è una materia oscura nello spazio, di cui si registrano gli effetti gravitazionali, ma di cui non conosciamo la natura; e c'è un'energia ancora più misteriosa, responsabile dell'espansione accelerata dell'universo. Dark energy, energia oscura, la chiamano suggestivamente gli astronomi, ma non sanno cosa esattamente è. E se ascolti uno di loro, Marco Bersanelli, docente di Astrofisica e capo del gruppo Planck dell'Università di Milano, che racconta questa impresa, non sai se è più l'incanto o la vertigine. Vertigine per l'incommensurabilità di spazio e di tempo che viene affrontata. Meraviglia, per la sfida di cui gli uomini creature limitate, creature che vivono poche decine d'anni osano avanzare con progetti come Planck. Noi, nell'universo formiche, che lanciamo in orbita un occhio meccanico, con la pretesa di scoprire cosa è successo, come è stato, quattordici miliardi di anni fa. E incanto, ma diremmo anzi trauma, stupore, per l'incontrarsi nel telescopio spaziale di quella luce del principio, con lo sguardo di uomini. Come inseguendo, come sulle tracce del volto di un Creatore che ci ha guardato, e pensato, molto tempo fa. (Gli uomini, strane creature. Meschini, litigiosi, talvolta feroci. Ma mai saziati, e sempre tesi alla ricerca. Con gli occhi verso il fondo del buio, cercando l'istante in cui la luce fu).

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Cultura e Spettacoli: In concerto la Banda della nato con gli allievi del Conservatorio (sezione: Cultura)

( da "Sannio Online, Il" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Cultura e Spettacoli: In concerto la Banda della nato con gli allievi del Conservatorio Pubblicato il 14-05-2009 Questa sera alle 20 al Teatro Comunale ci sarà il concerto della «Commander Naval Forces Europe Band». Insieme alla banda della Nato parteciperanno anche gli allievi del Conservatorio Nicola Sala... Questa sera alle 20 al Teatro Comunale ci sarà il concerto della «Commander Naval Forces Europe Band». Insieme alla banda della Nato parteciperanno anche gli allievi del Conservatorio Nicola Sala. La Commander Naval Forces Europe Band è nata nel 2007 dalla fusione della Allied forces Band e della Sixth Fleet Band, entrambe assegnate al Comando in Capo delle Forze Alleate del Sud Europa a Napoli. Per dimostrare i principi dell’alleanza, la Banda si è allargata inserendo musicisti militari provenienti dall’Italia, dalla Grecia e dall’Inghilterra, nonché dalla Marina, dall’Esercito e l’Aeronautica americane. La Cne Band è preposta al supporto delle cerimonie e delle attività militari Nato favorendo le relazioni internazionali. La Band al completo comprende settantacinque musicisti ed è diretta da un ufficiale della Marina degli U.S.A. Il suo repertorio comprende una vasta gamma di generi musicali, conseguenza proprio della eterogeneità della Band. Infatti possiamo trovare nelle sue scalette autori come Rossini,Verdi, Puccini, Respighi accanto a Cole Poter, Duke Ellington, Aaron Copeland, Leonard Bernstein e tantissimi altri per soddisfare qualsiasi gusto musicale. I componenti della Band oltre a suonare nella stessa, formano altri gruppi come la Big Band, la Cerimonial Band, il Brass Quintet, il Wood Wind Quintet, la Rock Band e vari Combo. La sua missione principale è quella di portare un messaggio di unione e di pace, servendosi del più universale dei linguaggi, la musica, in tutti i paesi del mondo. La “Commander Naval Forces Europe Band” è diretta dal maestro e tenente di vascello, Giosef Dolsak. Laureato in Belle Arti, ha partecipato a diversi masters in arti manageriali. Dal mese di aprile dello scorso anno è diventato Maestro della Banda del Comando Navale Statunitense in Europa. La prima parte del programma di sala di questa sera prevede l’esibizione della Jazz Band del Comando Shape di Bruxelles. La band eseguirà 5 brani tratti dal repertorio della letteratura jazz. La seconda parte invece prevede un concerto con la partecipazione in orchestra di studenti del Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” di Benevento. Questi i brani: Zampa Ouverture, Jack Tar March, Nautical Variations, Vocal solo with guest singer, Esprit de corps (Tribute to U.S. Marines), Post Horn (Cornet solo, tribute to Royal Marines), Greek Medley, Naples Medley, My Heart Will Go On, Radetsky March, Il Canto degli italiani,(Italian Anthem). Ecco i nomi degli allievi del Conservatorio: Flauto – Ottavino, Bernadetta Luciano e Vittorio Coviello; Clarinetto, Alessandro Verrillo,Francesco Caimano, Corno; Gabriele Massaro e Luciano Garofano; Sax Contralto Mib, Gianluca Iorio; Tromba, Alessandro Fusco; Trombone, Pasquale Falzarano; Oboe, Francesco Lampariello; Percussione, Sandro Verlgieri e Cristian Di Meola; Cantante Jazz, Rosa Bove; Referente del progetto: Maestro Luigi Farina. In questo periodo il Conservatorio sannita si sta attivando in numerose missioni istituzionali per promuovere con impegno e dedizione la cooperazione e gli scambi tra i vari sistemi d’istruzione e formazione. Nasce, infatti, il primo accordo Erasmus con l’Università della Musica e delle Arti drammatiche di Graz. L’intesa bilaterale, sottoscritta dal presidente e dal direttore del Conservatorio, Achille Mottola e Maria Gabriella Della Sala con il rettore Georg Schulz e con Irene Hofmann-Wellenhof, responsabile del Dipartimento per le Relazioni internazionali del KUG di Graz, oltre a sancire la mobilità degli studenti, con la permanenza di 9 mesi nelle due Istituzioni, prevede anche la possibilità di spostamento e scambio dei professori e di personale amministrativo in ambito comunitario. L’Università della Musica di Graz dispone di 17 Istituti, così articolati: Composizione, Teoria della Musica, Storia della Musica e Direzione; Pianoforte, Strumenti ad arco, Fiati e percussioni; Educazione musicale; Musica da chiesa ed organo; Voce, Lied e Oratorio; Jazz; Drammaturgia, Drammaturgia musicale; Etnomusicologia; Critica musicale e ricerca estetica; Musica antica; Ricerca jazz; Musica elettronica e acustica. “Con questo primo accordo bilaterale – afferma il presidente Achille Mottola – cominciamo a far fruttare appieno il programma di apprendimento permanente ‘Lifelong Learning Programme’ per promuovere scambi, cooperazione e mobilità tra i sistemi d’istruzione e formazione affinchè diventino un punto di riferimento di qualità a livello mondiale. Il Conservatorio di Benevento – prosegue il presidente Mottola - ha firmato nel 2007 la candidatura per la nuova EUC, ottenendo una Carta Universitaria Erasmus estesa, valida fino all’anno accademico 2013/2014, che ha introdotto alcune novità. Per gli studenti è possibile la partecipazione a tirocini (Student Placement) presso imprese, centri di formazione, centri di ricerca ed altre organizzazioni. Vi è, inoltre, anche per i docenti e gli amministrativi, la possibilità di formazione presso Istituti di istruzione superiore e imprese”. “L’azione Erasmus del Programma LLP – ha detto il direttore Maria Gabriella Della Sala - concede agli studenti del Conservatorio la possibilità di trascorrere un periodo di studio in un Istituto di Istruzione Superiore tra quelli con i quali il Conservatorio ha firmato un accordo bilaterale, garantendo la possibilità di seguire i corsi, di usufruire delle strutture universitarie e di ottenere il trasferimento dei crediti formativi e degli esami eventualmente sostenuti”. Dunque un importante occasione di confronto con la realtà musicale europea, uno stimolo a migliorare e ad aggiornare l’offerta formativa del Conservatorio di Benevento.

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Trasporto pubblico (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Trasporto pubblico salvatore maiorca «Non si può risolvere il problema del trasporto pubblico, sia urbano che interurbano, senza una intesa (e un radicale mutamento d'indirizzo) tra Comune e Regione». Lo afferma il segretario della Federazione dei lavoratori dei trasporti Cgil, Franco Nardi. Rilancia così la questione aperta ieri dalla interrogazione del deputato regionale del Pdl Enzo Vinciullo all'assessore e vicepresidente della Regione, nonchè suo collega di partito, Titti Bufardeci. «L'Ast – aggiunge Nardi – sta in mezzo a questo rapporto a due (Comune-Regione) in quanto gestore del servizio affidato dai due committenti. Ma è bloccata dalle direttive dei due committenti. E dalle risorse che entrambi mettono in campo». Nardi riapre innanzitutto la questione dell'organico degli autisti. Ce ne sono 80, fra servizio urbano e interurbano. E ne mancano 30. Per contro rimane bloccato, da oltre un anno, il concorso pubblico per 52 autisti, 30 dei quali erano destinati a Siracusa. «Quel concorso – ricorda Nardi – era stato bandito dalla giunta Cuffaro, nel suo ultimo mese di attività. Erano state presentate circa 5 mila domande. E le prime procedure erano state già avviate. Poi è arrivato il presidente Lombardo. E ha bloccato tutto, sostenendo di voler stabilizzare con la qualifica di autista Ast i lavoratori socialmente utili. Prima illegalità: non si poteva bloccare un concorso pubblico già avviato; nel bando di concorso era già prevista una riserva di posti, in misura del 30 per cento, per gli Lsu. «Si è dunque tornati al vecchio meccanismo delle assunzioni (precarie) di lavoratori assunti a termine attraverso un'agenzia di lavoro interinale. Del concorso non si sa più nulla. Magari si aspetta che scoppi di nuovo l'emergenza per compiere un colpo di mano con una infornata di assunzioni clientelari». Sul piano comunale non mancano ulteriori complicanze al malanno. Ancora Nardi: «Il Comune, – rileva – forse unico in Italia, non ha ancora nè il Put (Piano urbano del traffico) nè il Pum (Piano urbano della mobilità). Ne ha dato incarico a una società di Milano. La quale dovrebbe presentare questi piani, che ormai ne costituiscono uno soltanto, entro luglio. Ma finora non se ne ha notizia alcuna. E ci vorranno comunque due o tre anni ancora, dopo la presentazione, tra una procedura e l'altra, per arrivare a regime. «Intanto – prosegue Nardi – il trasporto pubblico urbano di questa città rimane affidato all'Ast. La quale va avanti esclusivamente con il contributo straordinario di 25 milioni di euro l'anno della Regione. Ma dal 2010 le linee vanno messe all'asta per applicare le direttive europee sula concorrenza. Che succederà allora?». Il 2010 è qui che arriva. Come per l'area di libero scambio del Mediterraneo. E non siamo attrezzati. Nè a terra nè per mare. Per il porto di Augusta, ad esempio, si attende ancora una decisione sulle bonifiche. «Intanto in città – conclude Nardi – rimane tutto bloccato: zone che hanno un autobus ogni ora-ora e mezza, strade inondate di strisce blu e di traffico privato, mancanza di parcheggi e di corsie preferenziali, conseguente lentezza dei mezzi pubblici, mancanza di una stazione bus con servizi di civiltà: biglietterie, sale di attesa, locali igienici, parcheggi scambiatori di traffico (pubblico-privato e urbano interurbano), e via discorrendo».

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Mediterraneochi bloccala cooperazione (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Ue-Italia Mediterraneo chi blocca la cooperazione La recente riforma della politica comunitaria di coesione economica e sociale si è riproposta come tema centrale ed urgente del dibattito sul futuro istituzionale europeo, significativo della complessità di un sistema efficace di Multi-level Governance dello sviluppo integrato delle regioni d'Europa. S'impone oggi infatti un ripensamento condiviso degli strumenti operativi delle politiche strutturali comunitarie, delle responsabilità dei relativi attori, delle prospettive economico- finanziarie degli sviluppi futuri. La significativa varietà, dal punto di vista delle condizioni socio-economiche, ma anche sul versante della configurazione istituzionale ed amministrativa, dei territori destinatari degli interventi cofinanziati dai Fondi strutturali, unitamente alla perdurante complessità di gestione dei processi di sviluppo territoriale concertato hanno sollecitato un rinnovato impegno politico ispirato alla ridefinizione degli assetti generali e degli stessi metodi della programmazione comunitaria per lo sviluppo, al fine di rilanciare la cooperazione territoriale ed ulteriormente rafforzare le strategie della coesione. La politica comunitaria di coesione si è rimessa in discussione a partire dalla rivalutazione dei principi fondamentali delle precedenti esperienze di intervento (programmazione, partenariato, addizionalità), e nell'intento di regolamentare le gestioni future attraverso modelli coerenti e maggiormente improntati a criteri di semplificazione, proporzionalità, differenziazione, trasparenza. Elemento importante di questa strategia è il Gruppo Europeo di Cooperazione Territoriale (GECT), dotato di personalità giuridica, operativo a decorrere dal 1° gennaio 2007. Il GECT è una struttura di tipo consortile che ha lo scopo di agevolare e di promuovere la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale tra i suoi membri. Esso è composto da Stati membri, autorità regionali, autorità locali o organismi di diritto pubblico che danno vita a questo nuovo strumento per favorire la cooperazione tra di loro e potere ottenere più corposi finanziamenti. In Italia, però, a quasi due anni dall'entrata in vigore del regolamento, non è ancora possibile istituire un GECT perché non è stata ancora adottata la legislazione nazionale. Anche la Regione Siciliana si è attivata per dar vita a un GECT che le permetta di cooperare sempre più efficacemente con altre realtà locali che si affacciano sul Mediterraneo, ma questa lodevole iniziativa rischia di non poter decollare a motivo dell'atteggiamento del governo centrale che ha elaborato un testo di provvedimento legislativo carico di vincoli e restrizioni intollerabili per l'autonomia delle Regioni. E' dunque in corso una vera e propria guerra di nervi che ha il solo effetto di ritardare il varo dei GECT italiani. Occorre invece che la normativa nazionale venga sollecitamente approvata, per poter permettere anche in Italia l'istituzione di GECT, a somiglianza di quello che accade già in molti altri Paesi dell'Unione europea. Solo così si potrà sperimentare anche in Italia quello che si annunzia come un potente strumento di cooperazione interregionale. Adriana Di Stefano Docente di Diritto dell'Unione Europea Università di Catania

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Letteratura, volàno del dialogo euromediterraneo (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

cominciati gli incontri interculturali per alcuni corsi di laurea Letteratura, volàno del dialogo euromediterraneo Con il seminario su "La letteratura come veicolo della positivizzazione dei diritti: una proposta di dialogo euromediterraneo" è iniziato il ciclo di incontri di "Culture in dialogo" nato dalla collaborazione tra Ersu di Enna e università Kore. Il seminario ospitato nell'auditorium del Clik, rappresenta il contributo della facoltà di giurisprudenza, corso di laurea in Scienze politiche internazionali, alla promozione della cultura del dialogo interculturale. Il seminario ha visto alternarsi gli interventi di Ciro Sbailò docente di diritto pubblico comparato della Kore, Carlo Morselli docente di diritto dell'immigrazione e di Yaqoub - Al Sharuny scrittore per ragazzi, collaboratore di Madame Suzanne Mubarak per la diffusione della lettura tra i giovani e per le politiche sull'handicap. Durante il seminario è stato anche presentato il libro di Carlo Morselli "Diritto e procedura penale dell'immigrazione". Yaqoub Al Sharouny si sta occupando, per conto di Madame Mubarak, di due importanti progetti per contrastare l'analfabetismo in Egitto. Scopo dell'impegno di Al Sharouny è arrivare all'apertura di 17 mila biblioteche e diffondere la lettura tra i giovani attraverso la vendita di libri a loro destinati a prezzi particolarmente bassi. La Kore di Enna è attualmente impegnata in un progetto legato alla diffusione della letteratura araba per ragazzi con la traduzione di oltre cento testi di particolare valore. L'iniziativa promossa dalla Kore è particolarmente gradita a Madame Mubarak per il contributo alla diffusione della cultura araba. Durante il seminario si è data agli studenti sia una panoramica sul tema del dialogo interculturale e sulle prospettive che questo ha, sia un vero e proprio focus su quanto sta accanto al tema dal punto di vista culturale in senso ampio e della cultura giuridica vera e propria. Il professore Sbailò ha sottolineato: "L'idea di utilizzare la letteratura araba in italiano contribuisce a smontare strategie identitarie pericolose contribuendo alla comprensione diretta di quelle che sono le differenze fondamentali ed i punti di incontro possibili tra culture". Nell'intervento di Carlo Morselli, docente di diritto dell'immigrazione della Kore, sono state esaminate le varie componenti del complesso tema dei flussi migratori.

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Coordinamento permanentedelle Università non statali (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Coordinamento permanente delle Università non statali Si sono riunite presso la Iulm di Milano le università non statali che hanno dato vita ad un coordinamento permanente. Tra i presenti anche il presidente della Crui, Enrico De Cleva ed il vice presidente della Crui, Giovanni Puglisi che è stato chiamato a coordinare il comitato del comitato eletto dall'assemblea delle non statali, di ci fanno parte il rettore dell'università Cattolica di Milano, il rettore della Kore, il rettore dell'università Sant'Orsola Benincasa di Napoli, il rettore della Luiss, il rettore del Campus Biomedico di Roma. L'assemblea delle università non statali deliberato di intraprendere una serie di iniziative tendenti a valorizzare il contributo importante che le Università non statali danno al sistema universitario italiano e che non trova riscontro nel sistema di finanziamento gestito dal Miur, anche nella misura a sostegno delle università con riferimento al finanziamento del reclutamento delle strutture e dei servizi. Il coordinamento ha approvato il documento che si propone di seguito: «Le recenti vicende che hanno visto tornare alla ribalta politica e mediatica le questioni e le sorti dell'Università italiana - oltre alle corrette ed opportune dichiarazioni di apprezzamento per le attività del Ministro - non sembra che abbiano fatto molti passi avanti verso una reale soluzione dei problemi delle Università non statali, fatta eccezione per l'annunciata possibilità di "sperimentare" forme non codificate in partenza per il reclutamento del nostro personale docente. Inoltre gli alti lai dei nostri colleghi delle Università statali per i tagli ai loro Ffo non hanno certo prodotto risultati eccezionali, ma hanno ottenuto un pur parziale risarcimento del "mal tolto". Sembra anzi che alcuni dei nostri colleghi, che si sono riuniti in "Associazione di qualità", secondo una specie di auto-unzione, hanno avuto garanzia o comunque assicurazione che avranno, in sede di "nuovo riequilibrio", una soddisfazione ancora più ampia in termini risarcitori dei colleghi, a loro dire, meno virtuosi. Senza volere entrare nella querelle tra le "Statali" in tema di qualità o meno al loro interno, mi sembra, politicamente, rilevante la circostanza del sostanziale accreditamento, che questo gruppo di Colleghi ha ottenuto presso il sistema istituzionale, pubblico e privato, di riferimento sulla scorta dell'aut-certificazione di "atenei di qualità" e dell'aggregazione associativa, ampiamente sostenuta dai media. Il sistema delle Università non statali, invece, è sempre stato "lealista" ed ha sempre portato le sue richieste e le sue battaglie all'interno della Crui, ottenendo, in questi ultimi tempi in modo un po' più deciso, ma pur sempre insufficiente, riconoscimenti flebili ed al limite del "palliativo". Per tutte valga proprio il taglio vistosissimo fatto al "nostro FFO". Ovvero il contributo che lo Stato attualmente ci riconosce, che nell'E. F. in corso è stato già decurtato di 40 milioni di euro e che nel 2011 sarà decurtato addirittura di più di 60 milioni, pari al 50% del contributo assegnato nel 2007, con un taglio di altrettanti 40 milioni nel 2010, senza che nessuno, o quasi abbia fatto una piega. Questa situazione è inaccettabile ed insostenibile sia per questioni di dignità istituzionale, sia per ragioni, in alcuni casi in particolare, di sopravvivenza proprio di qualità. Questa situazione è stata più volte denunciata in Crui (conferenza dei rettori delle università italiane) ma credo che sia giunto il momento di prendere in considerazione azioni più incisive e forti».

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I nuovi professionisti dei trapianti (sezione: Cultura)

( da "SaluteEuropa.it" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

14/05/2009 I nuovi professionisti dei trapianti Si è svolta ieri nella Sala Consiliare degli Ospedali Riuniti la cerimonia di discussione delle tesi del Master Universitario di II livello in Medicina dei Trapianti per l'anno accademico 2008/2009. Di fronte alla commissione hanno presentato i propri lavori cinque giovani medici da oggi specialisti nella medicina dei trapianti grazie alla frequenza di un master unico nel suo genere in Italia. Si tratta di un chirurgo egiziano, a conferma del respiro internazionale di questo percorso di studi, e di ben 4 donne, a dimostrazione di come il futuro della medicina sia destinato a tingersi sempre più di rosa. Il master è attivo all'interno della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università "Bicocca" di Milano ed è organizzato in collaborazione con gli Ospedali Riuniti e l'Università di Yale. E' in queste due strutture che gli studenti frequentano gli stage, mentre le lezioni si svolgono all'Ospedale di Bergamo. Punto di raccordo tra queste tre grandi istituzioni Mario Strazzabosco, già primario della Gastroenterologia dei Riuniti, oggi docente all'Università di Yale e alla Bicocca e Direttore Scientifico di Celiver, il laboratorio di ricerca internazionale sulle malattie del fegato degli Ospedali Riuniti di Bergamo. "La medicina del trapianto ha dichiarato Mario Strazzabosco - richiede conoscenze altamente specifiche e si sta venendo sempre più a configurare come una branca a sé. I professionisti di questo settore devono avere conoscenze di farmacologia, di medicina intensivistica, devono conoscere approfonditamente gli organi trapiantati, le indicazioni al trapianto, devono saper gestire le complicanze e tutta la fase post chirurgica." Prima dell'attivazione del master, questo particolare corpus di conoscenze non era mai stato sistematizzato in un corso accademico specialistico e la formazione dei trapiantologi era sempre avvenuta tramite stage all'estero o attraverso l'esperienza lavorativa in qualche centro trapianti. Per questo, sei anni fa, è stato avviato il master. "Abbiamo voluto dare una risposta ad un'esigenza formativa molto sentita nella medicina di oggi, che vede nel trapianto l'unico valido approccio di cura per un numero crescente di condizioni cliniche ha proseguito Strazzabosco -. E lo abbiamo fatto unendo le competenze specifiche di due prestigiose università, come la Bicocca e Yale, l'esperienza e l'enorme know-how custodito dagli Ospedali Riuniti, uno dei migliori centri trapianti in Italia e non solo. Abbiamo raggiunto un grande traguardo e per questo ringrazio gli Ospedali Riuniti, l'Univeristà Bicocca e le tre aziende farmaceutiche che hanno messo a disposizione le borse di studio per permettere a questi medici di coronare un sogno". Forte è infatti la presenza dell'ospedale bergamasco all'interno del master, a cominciare dal comitato di coordinamento, che vede - accanto a Mario Strazzabosco, ad Andrea Stella, Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Bicocca e a tre docenti dell'ateneo milanese tra i suoi componenti Giuseppe Remuzzi, Direttore del Dipartimento di Immunologia e Clinica dei Trapianti, Michele Colledan, primario del reparto di Chirurgia III e dei Trapianti, e il primario del reparto di Gastroenterologia. Ad insegnare ai futuri professionisti i trucchi del mestiere, tutti i medici coinvolti in prima linea in questo settore: dai chirurghi ai gastroenterolgi, dal coordinatore provinciale ai pediatri, dagli anestesisti ai pneumolgi e ai nefrologi. "Grazie all'enorme esperienza fatta in questi anni ha commentato Carlo Bonometti -, oggi siamo un centro d'eccellenza nel campo dei trapianti, che eseguiamo per qualunque organo sia negli adulti che nei bambini. In medicina il sapere di alcuni deve diventare il sapere di tutti se vogliamo migliorare le cure e l'assistenza ai malati. Per questo il nostro ospedale ha dimostrato di credere da sempre nel valore della formazione. Questi giovani medici, che oggi sono qui per coronare la loro carriera universitaria, hanno potuto contare su veri maestri, nel senso più nobile del termine, disponibili e competenti non solo in aula, ma anche in reparto e in sala operatoria. A tutti i docenti, al Professor Strazzabosco che non ha mai abbandonato questa città e questo ospedale, e all'Università Bicocca, nostro partner irrinunciabile nella sfida di formare gli operatori sanitari di domani, va tutta la mia stima e la mia gratitudine." "Si conclude oggi per questi ragazzi un duro percorso di studi che ha dato loro competenze specifiche per lavorare nei centri trapianti ha dichiarato Marzia Galli Kienle, Presidente del Consiglio di Coordinamento didattico del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia dell'Università Bicocca di Milano -. Il grande successo dei trapianti d'organo ha portato ad un continuo aumento del numero di pazienti che oggi vivono grazie a un organo nuovo. A favore di questa crescente domanda sanitaria opereranno questi giovani medici e lo faranno con alle spalle la migliore preparazione possibile in Italia in questo settore". "Questo master è il frutto di una perfetta logica di collaborazione tra prestigiose istituzioni in campo sanitario e accademico, la medesima che ci permette di ospitare anche i corsi di laurea in infermieristica, fisioterapia, ostetricia e tecniche di radiologia medica ha dichiarato Claudio Sileo, Direttore Sanitario degli Ospedali Riuniti -. Siamo fieri di essere un ospedale di insegnamento. Eseguiamo trapianti da quasi 25 anni e in questo lasso di tempo abbiamo imparato tanto. Le sinergie e gli assetti organizzativi che abbiamo costruito per realizzare attività complesse come i trapianti in adulti e bambini hanno migliorato tutti i servizi. Credo sia doveroso mettere a disposizione dei futuri protagonisti della medicina le nostre conoscenze."

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Rimini, "viaggio tra le nuove droghe": internet, gioco e sesso (sezione: Cultura)

( da "RomagnaOggi.it" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

14 maggio 2009 - 12.21 (Ultima Modifica: 14 maggio 2009) RIMINI - Le chiamano new addiction, sono le nuove forme di dipendenza che hanno tutte le caratteristiche di quelle tradizionali tranne una: non prevedono l'uso di sostanze. Gli abusi del nuovo millennio trovano la loro realizzazione in internet, nel lavoro, nel gioco d'azzardo, nel sesso, nello shopping e persino nell'uso del cellulare. Su questi argomenti verterà l'incontro "Da Passatempo a dipendenza", in programma sabato 23 maggio (ore 9) in Provincia. Per comprendere la diffusione e le caratteristiche di queste dipendenze comportamentali l'assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Rimini organizza l'incontro Da passatempo a dipendenza. Viaggio tra le nuove droghe: gioco d'azzardo, internet, shopping compulsivo, che si terrà sabato 23 maggio, dalle 9 alle 13, nella sede della Provincia (sala "Marvelli") di via Dario Campana 64, a Rimini. Le nuove forme di dipendenza partono da comportamenti comuni e quotidiani che possono diventare ‘patologie compulsive' nel momento in cui escono da un controllo razionale e tolgono alla persona che ne è vittima la capacità e la libertà di scegliere se compierli o meno. Il piacere di fare queste azioni si trasforma allora in un impulso incontrollabile a ripeterle, in un bisogno di aumentare l'intensità o la frequenza dell'atto anche se diventa dannoso e autodistruttivo. Non ci sono classi sociali o categorie più colpite o predisposte a queste patologie. Il fenomeno è trasversale e può coinvolgere i giovani come gli adulti, le donne come gli uomini, con alcune differenze tra una dipendenza patologica e l'altra. Alla giornata parteciperanno alcuni esperti che approfondiranno diversi aspetti del fenomeno. Ad aprire gli interventi sarà Gioacchino Lavanco (professore ordinario di Psicologia di comunità e presidente dei Corsi di studio in Scienze dell'educazione dell'Università di Palermo), con la relazione "Le dipendenze socialmente incentivate", a seguire Mauro Croce (direttore della struttura Educazione Sanitaria della Asl Vco e docente presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), parlerà di quando il gioco diventa un problema. "La compulsione negli acquisti: tra problema individuale e questione sociale" è invece il titolo dell'intervento di Roberta Biolcati (psicologa psicoterapeuta, ricercatore in psicologia clinica al Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Bologna), mentre Cesare Guerreschi (psicologo psicoterapeuta, presidente della Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive) fornirà spunti di riflessione sull'"Internet Addiction Disorder". Chiuderà la mattinata Daniela Casalboni (direttore dell'Unità Operativa Dipendenze patologiche dell'Azienda Usl di Rimini) che illustrerà Il modello di presa in carico e di cura del Ser.T. di Rimini per questo tipo di dipendenze. La partecipazione all'incontro è gratuita e aperta a tutti. Il programma è visionabile sul sito internet della Provincia all'indirizzo www.provincia.rimini.it/progetti/sociale. Per informazioni: Provincia di Rimini, Servizio Politiche Sociali - Tel. 0541 716252

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In Provincia di Rimini viaggio tra le nuove droghe: gioco d'azzardo, internet, shopping compulsivo (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

In Provincia di Rimini viaggio tra le nuove droghe: gioco d’azzardo, internet, shopping compulsivo (14/5/2009 15:55) | (Sesto Potere) - Rimini - 14 maggio 2009 - Le chiamano new addiction, sono le nuove forme di dipendenza che hanno tutte le caratteristiche di quelle tradizionali tranne una: non prevedono l’uso di sostanze. Gli abusi del nuovo millennio trovano la loro realizzazione in internet, nel lavoro, nel gioco d’azzardo (videopoker, casinò, bingo, ecc), nel sesso, nello shopping e persino nell’uso del cellulare. Per comprendere la diffusione e le caratteristiche di queste dipendenze comportamentali l’assessorato alle Politiche sociali della Provincia di Rimini organizza l’incontro 'Da passatempo a dipendenza. Viaggio tra le nuove droghe: gioco d’azzardo, internet, shopping compulsivo', che si terrà sabato 23 maggio, dalle 9 alle 13, nella sede della Provincia (sala Marvelli) di via Dario Campana 64, a Rimini. Le nuove forme di dipendenza partono da comportamenti comuni e quotidiani che possono diventare ‘patologie compulsive’ nel momento in cui escono da un controllo razionale e tolgono alla persona che ne è vittima la capacità e la libertà di scegliere se compierli o meno. Il piacere di fare queste azioni si trasforma allora in un impulso incontrollabile a ripeterle, in un bisogno di aumentare l'intensità o la frequenza dell'atto anche se diventa dannoso e autodistruttivo. Non ci sono classi sociali o categorie più colpite o predisposte a queste patologie. Il fenomeno è trasversale e può coinvolgere i giovani come gli adulti, le donne come gli uomini, con alcune differenze tra una dipendenza patologica e l’altra. Alla giornata del 23 maggio parteciperanno alcuni esperti che approfondiranno diversi aspetti del fenomeno. Ad aprire gli interventi sarà Gioacchino Lavanco (professore ordinario di Psicologia di comunità e presidente dei Corsi di studio in Scienze dell'educazione dell’Università di Palermo), con la relazione “Le dipendenze socialmente incentivate”, a seguire Mauro Croce (direttore della struttura Educazione Sanitaria della Asl Vco e docente presso la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana), parlerà di quando il gioco diventa un problema. “La compulsione negli acquisti: tra problema individuale e questione sociale” è invece il titolo dell’intervento di Roberta Biolcati (psicologa psicoterapeuta, ricercatore in psicologia clinica al Dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Bologna), mentre Cesare Guerreschi (psicologo psicoterapeuta, presidente della Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive) fornirà spunti di riflessione sull“Internet Addiction Disorder”. Chiuderà la mattinata Daniela Casalboni (direttore dell’Unità Operativa Dipendenze patologiche dell’Azienda Usl di Rimini) che illustrerà Il modello di presa in carico e di cura del Ser.T. di Rimini per questo tipo di dipendenze.

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Scuola, venerdì lo sciopero generale (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Domani il popolo della scuola pubblica sarà nuovamente in piazza per impedire la disgregazione e la privatizzazione dell’istruzione pubblica, dalla elementare all’Università. Ad indire la protesta i Cobas che hanno convocato lo sciopero generale per l’intera giornata del personale della scuola e una manifestazione nazionale a Roma, appuntamento alle 9.30 al ministero dell’Istruzione e alle 11 corteo fino al Senato-P.Navona. La protesta, spiega il portavoce dei Cobas della Scuola Piero Bernocchi, è stata indetta «per impedire il taglio di 57 mila posti di lavoro di docenti ed Ata per il prossimo anno; per cancellare le proposte di legge Aprea e Cota e il regolamento Gelmini sulla formazione, che gerarchizzano i docenti, trasformano le scuole in fondazioni private e danno ai capi di istituto il potere di assumere e licenziare il personale; per evitare l’espulsione dei precari e chiedere la loro assunzione a tempo indeterminato sui posti vacanti». «Docenti ed Ata - prosegue Bernocchi - manifesteranno, insieme a studenti e genitori, anche per dire No alla maestra unica, all’abolizione del modulo e delle compresenze, alle riduzioni di orario in tutti gli ordini di scuola; per massicci investimenti per la messa in sicurezza delle scuole; affinchè non ci siano aumenti del numero degli alunni/e per classe. Alla manifestazione davanti al Ministero e al corteo parteciperanno anche gli studenti dell’Onda, universitari e medi, varie strutture di precari e del movimento della scuola pubblica come "Non rubateci il futuro". In prima fila ci saranno docenti ed Ata aquilani e abruzzesi che porteranno al Ministero e al Senato la protesta contro la particolare intollerabilità dei tagli in una situazione come quella martoriata dal terremoto. Anche il personale docente italiano all’estero parteciperà alla protesta: in particolare ad Atene si svolgerà una manifestazione dei docenti italiani che insegnano in Grecia davanti alla nostra Ambasciata».

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Venerdì di scioperi in tutte le città (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Domani il popolo della scuola pubblica sarà nuovamente in piazza per impedire la disgregazione e la privatizzazione dell’istruzione pubblica, dalla elementare all’Università. Ad indire la protesta i Cobas che hanno convocato lo sciopero generale per l’intera giornata del personale della scuola e una manifestazione nazionale a Roma, appuntamento alle 9.30 al ministero dell’Istruzione e alle 11 corteo fino al Senato-P.Navona. La protesta, spiega il portavoce dei Cobas della Scuola Piero Bernocchi, è stata indetta «per impedire il taglio di 57 mila posti di lavoro di docenti ed Ata per il prossimo anno; per cancellare le proposte di legge Aprea e Cota e il regolamento Gelmini sulla formazione, che gerarchizzano i docenti, trasformano le scuole in fondazioni private e danno ai capi di istituto il potere di assumere e licenziare il personale; per evitare l’espulsione dei precari e chiedere la loro assunzione a tempo indeterminato sui posti vacanti». «Docenti ed Ata - prosegue Bernocchi - manifesteranno, insieme a studenti e genitori, anche per dire No alla maestra unica, all’abolizione del modulo e delle compresenze, alle riduzioni di orario in tutti gli ordini di scuola; per massicci investimenti per la messa in sicurezza delle scuole; affinchè non ci siano aumenti del numero degli alunni/e per classe. Alla manifestazione davanti al Ministero e al corteo parteciperanno anche gli studenti dell’Onda, universitari e medi, varie strutture di precari e del movimento della scuola pubblica come "Non rubateci il futuro". In prima fila ci saranno docenti ed Ata aquilani e abruzzesi che porteranno al Ministero e al Senato la protesta contro la particolare intollerabilità dei tagli in una situazione come quella martoriata dal terremoto. Anche il personale docente italiano all’estero parteciperà alla protesta: in particolare ad Atene si svolgerà una manifestazione dei docenti italiani che insegnano in Grecia davanti alla nostra Ambasciata». Sempre per venerdì è in programma uno sciopero di 24 ore dei mezzi pubblici in tutta Italia, con modalità e fasce orarie diverse città per città. L’agitazione è stata proclamata dal Sindacato dei Lavoratori (Sdl), Cub e Cobas a sostegno del negoziato per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro degli autoferrotranvieri. A Roma i mezzi pubblici si fermeranno dalle 8,30 alle 17 e dalle 20 al termine del servizio, mentre a Milano l’astensione partirà alle 8,45 fino alle 15 e riprenderà alle 18 protraendosi fino alla fine del servizio.

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Alla Fiera del libro Torino il Premio Internazionale Mondello - Città di Palermo (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

Alla Fiera del libro Torino il Premio Internazionale Mondello - Città di Palermo (14/5/2009 20:15) | (Sesto Potere) - Torino - 14 maggio 2009 - “Molta letteratura straniera offre oggi spunti creativi, a fronte della produzione letteraria italiana, che appare vivere un momento di criticità. Una sofferenza che mette in risalto come, a fronte di un passato in cui la letteratura italiana esprimeva una forte identità, nel presente questo risulti decisamente meno evidente”. Lo ha sottolineato, oggi pomeriggio, alla Fiera Internazionale del libro di Torino, il presidente della Fondazione Banco di Sicilia, Giovanni Puglisi, aprendo i lavori della trentacinquesima edizione del Premio letterario internazionale Mondello – Città di Palermo. L’occasione è stata offerta dal dibattito dal titolo “Questioni di identità. La letteratura italiana e le altre”, con cui il Premio Mondello ha iniziato, oggi, il suo conto alla rovescia verso la cerimonia di premiazione, in programma alla Galleria d’arte moderna di Palermo il prossimo 5 giugno. è, fra l’altro, la prima volta che il Mondello partecipa alla Fiera del libro di Torino: una presenza non casuale o di “rappresentanza”, ma sottolineata dalla necessità proprio di fare il punto sullo stato della letteratura italiana contemporanea, in una stagione in cui sono emerse molteplici contraddizioni sulla stessa efficacia e sulla natura dei premi letterari, trasformatisi, a volte, in mera sequenza di riconoscimenti svuotati da contenuti e spunti creativi. Durante il dibattito, Salvatore Silvano Nigro, docente ordinario di Letteratura Italiana moderna e contemporanea alla Scuola Normale Superiore di Pisa, ha messo l’accento su una certa chiusura del sistema editoriale nazionale, sottolineando come si debba ringraziare i piccoli editori della possibilità che vi sia una propulsione creativa di tanti giovani autori italiani, che però, una volta noti al grande pubblico, vengono fagocitati dalle grandi case editrici. Maria Antonietta Saracino, docente associato di Lingua e letteratura inglese all’Università La Sapienza di Roma, ha invece espresso la maggiore attenzione della letteratura di Paesi stranieri, fra cui quelli africani, verso tematiche sociali e di denuncia, a fronte del contesto italiano, in cui lo spazio maggiore sarebbe affidato alla narrativa di mero intrattenimento, avulsa dalla realtà socioculturale”. Questi spunti sullo stato dell’arte della letteratura italiana verranno approfonditi a Palermo durante la cerimonia di premiazione, nella quale verranno consegnati i riconoscimenti e sarà assegnato il cosiddetto “Supermondello”.

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L'ambasciatrice di Serbia promuove il Ce.U.B.di Bertinoro (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 14-05-2009)

Argomenti: Cultura

L’ambasciatrice di Serbia promuove il Ce.U.B.di Bertinoro (14/5/2009 20:02) | (Sesto Potere) - Bertinoro - 14 maggio 2009 - Sanda Raskovic-Ivic, ambasciatrice della Repubblica di Serbia a Roma, ha visitato nei giorni scorsi il Centro Residenziale Universitario e il Museo Interreligioso di Bertinoro, accompagnata dal primo segretario d’Ambasciata Drogana Vukovic-Ljubojevic. La visita, organizzata da Ce.U.B., si è tenuta il 13 maggio: salutata dal sindaco di Bertinoro Nevio Zaccarelli e dal direttore del Ce.U.B. Andrea Bandini, l’ambasciatrice ha incontrato per l’occasione anche il dottor Giancarlo Zeccherini, amministratore delegato del Ce.U.B., e Alessandro Freddi, docente ordinario di Progettazione meccanica e costruzione di macchine all’Università di Bologna. Con loro ha steso le basi per proseguire nella proficua attività di alta formazione, alla quale hanno già preso parte alcuni giovani serbi, presenti anche nel corso tenuto al Ce.U.B. tra marzo e aprile di quest’anno, dedicato allo progettazione dello structural design. Sanda Raskovic-Ivic si è detta particolarmente colpita dalla struttura universitaria bertinorese e dalla capacità progettuale del Centro Universitario, luogo ideale per far dialogare tra loro realtà diverse, di tipo universitario, istituzionale, economico e manageriale. «La Serbia – ha affermato l’ambasciatrice – è fortemente impegnata nella formazione dei giovani. Stiamo investendo molto sulle nuove generazioni, puntando soprattutto su iniziative di formazione internazionale, con vari progetti e collaborazioni all’estero». «Il Ce.U.B. di Bertinoro – ha concluso – ha tutte le caratteristiche d’eccellenza necessarie per essere punto d’incontro tra realtà culturali, istituzionali ed economiche diverse, accomunando paesi e culture in un cammino di crescita e specializzazione comune».

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