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Report "Cultura"   11-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

L'universo dell'arte per "Giovedì incontri" ( da "Stampa, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Donata Minonzio, docente al «D'Adda» di Varallo, è specializzata in storia dell'arte medievale e moderna. Si occupa di affreschi medievali ed è responsabile di Prealp, progetto di ricerca finalizzato alla costituzione di una banca dati informatica delle pitture murali delle regioni alpine.

La Città di Uris va all'attacco: Delrio dilettante della politica ( da "Gazzetta di Reggio" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aveva assicurato che la "proprietà pubblica di Iride-Enìa non sarà modificabile se questo consiglio non la voterà. Questa è la verità dei fatti, tutto il resto sono chiacchiere, perché noi non potremo svendere questa azienda o consegnarla ai privati se questo consiglio o quello che lo seguirà non vorrà.

La casa di Spallanzani diventerà un museo con un centro studi ( da "Gazzetta di Reggio" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: quella con i Civici Musei di Reggio che agevoleranno la divulgazione della figura e delle ricerche del naturalista scandianese. Grazie al lavoro del Centro Studi a lui dedicato, si provvederà a rintracciare e rendere pubbliche le ricerche che si sono attivate con gli studi dello scienziato e si creerà un laboratorio rivolto in particolare ai giovani di tutto il mondo.

E' morto Enzo Inga Sigurtà ( da "Gazzetta di Mantova, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Stiviere e docente universitario all'Università di Milano, è stato autore di diverse pubblicazioni scientifiche e di alcuni libri di cui ha realizzato pittoricamente le copertine. Per decenni Enzo Sigurtà ha collaborato con lo zio e padre adottivo Carlo Sigurtà al Parco, ma alla scomparsa si è dedicato a tempo pieno dello storico Giardino rendendolo uno tra i più suggestivi al mondo.

Gardone Precedenza alle scuole ( da "Giornale di Brescia" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: verrà verificata la possibilità di interventi pubblico-privati per dare attuazione a quanto individuato nello studio di audit energetico realizzato nel 2007». Si cercherà cioè di applicare soluzioni che consentano risparmi nei consumi energetici. L'Amministrazione, poi, in accordo con la parrocchia, studierà forme di intervento per il recupero del palazzetto dello sport,

Gillo Dorfles, i segni di poesia, cinema, architettura ( da "Giornale di Brescia" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università Statale di Milano, nell'anno accademico 1969-1970. Dorfles, laureato in Medicina e in Psichiatria, filosofo, pianista, pittore (è stato tra i fondatori del Mac Movimento Arte Concreta con Monnet, Munari e Soldati), docente di estetica dal 1960 a Milano, Cagliari e Trieste, visiting professor in molte università americane,

Supertecnici per rilevare i danni ( da "Giornale di Brescia" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I docenti e ricercatori, per un totale di 8 partecipanti, saranno coinvolti nella compilazione di schede preliminari di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità degli edifici danneggiati. In altre parole, assieme ad altri professionisti ed esperti degli ordini professionali di tutta Italia, saranno chiamati nel delicato compito di stabilire l'

Scuole, servono 4 milioni di euro ( da "Arena, L'" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: da una breve ricerca pubblicata sull'Arena dopo il crollo alle Contrada Polese, era emerso infatti che ad avere bisogno di interventi urgenti erano quattro edifici. Strutture per le quali i dirigenti scolastici avevano già inoltrato una segnalazione al presidente della circoscrizione, in merito soprattutto alle infiltrazioni e ad altri problemi.

quando la tv va alle urne - giovanni valentini ( da "Repubblica, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università La Sapienza di Roma) e di Michele Prospero (docente di Scienza politica e Filosofia del Diritto), con il coordinamento editoriale di Christian Ruggiero. Il volume sarà presentato nell´Aula Magna della stessa Facoltà il 16 aprile e la presenza annunciata di Massimo D´Alema già promette di aggiungere una certa dose di suspense politica all´

Una lezione per capire la crisi ( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il tema dell'evento sarà «Chi ha paura della crisi?»: guidati dal professor Giuseppe Toscano, docente dell'Università di Castellanza, i partecipanti cercheranno di capire i motivi della attuale situazione economica comprendendo le prospettive di ripresa.F.S.

pomodoro nero, occhio alla truffa il sant'anna: non è ancora in vendita ( da "Tirreno, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di fisiologia vegetale della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e coordinatore del progetto "TomAntho" da cui è nato il "Sun Black", sviluppato insieme alle Università di Modena - Reggio Emilia, di Pisa e della Tuscia (Viterbo), che ditte di Pisa offrivano piantine di "pomodoro nero" a clienti che le richiedevano.

ambrosini, sentenza rinviata ( da "Mattino di Padova, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ambrosini continua ad essere professore ordinario di Ginecologia nella facoltà di Medicina, l'Università infatti non ha preso alcun provvedimento nei suoi confronti dopo l'apertura dell'inchiesta da parte della Magistratura. Per contro il docente, dopo l'immediata sospensione dall'attività assistenziale decisa dalla direzione ospedaliera, non ha più messo piede in sala operatoria.

La all'università di scienze di Trento sembra essersi placata ( da "Adige, L'" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: una ventina di persone tra ricercatori e docenti del dipartimento. Il motivo di questa protesta è l'impostazione stessa che il preside aveva dato nella gestione delle risorse della facoltà. Si tratta di una discussione basata sul fatto che noi chiediamo che la facoltà si doti di un sistema di gestione delle risorse guardando a quelli che chiamiamo indicatori di qualità»

corone, la messa e un convegno per ricordare la resistenza ( da "Messaggero Veneto, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Seguirà poi alle 10 la santa messa in duomo. Quindi ci sarà, alle 11, il convegno "Antifascismo, Resistenza, Costituzione" nell'Aula Magna dell'Ipsia Candoni. Relazionerà sul tema il professor Leopoldo Coen, docente di discipline giuridiche nell'università degli studi di Udine.

no alla biblioteca al supercinema ( da "Tirreno, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sul Supercinema si sono alternati diversi professionisti e diverse proposte di fattibilità di interventi misti pubblico-privato. In questo contesto è emerso come la condizione di chiusura su tutti i lati ne limiti pesantemente le possibilità di utilizzo. Nella struttura del Supercinema, inoltre, gli spazi sono risultati troppo stretti per l'attività bibliotecaria.

pomodoro nero, attenti alle truffe ( da "Tirreno, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di fisiologia vegetale della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e coordinatore del progetto "TomAntho" da cui è nato il "Sun Black", sviluppato insieme alle Università di Modena - Reggio Emilia, di Pisa e della Tuscia (Viterbo), che ditte di Pisa offrivano piantine di "pomodoro nero" a clienti che le richiedevano.

consegnati i diplomi di dottorato alla scuola bios ( da "Tirreno, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: parte da docenti di altre Università, italiane e straniere. La commissione di biomateriali era presieduta da Dujan Bakosh di Bratislava e comprendeva Antonella Motta di Trento e Franco Cacialli dell'University College, London. La commissione di biotecnologie molecolari era presieduta da Vanna Micheli di Siena e comprendeva Michelangelo Cordenonsi di Padova e Roberto Lorenzi di Pisa.

continuano le lezioni dell'università della terza età ( da "Nuova Sardegna, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Tra i docenti anche Jeff Onorato Continuano le lezioni dell'università della terza età TEMPIO. Iniziato martedì con una conversazione sui maestri sardi della xilografia, tenuta da Enrico e Gabriele Piras, il programma annunciato per il mese di aprile dall'Università tempiese per la Terza età.

Governare non significa educare il popolo ( da "Secolo XIX, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Non abbiamo bisogno di predicatori di virtù ma di giocatori onesti che non pretendano di farci credere che la loro discesa in campo sia stata imposta dal Dovere ma riescano a convincerci che se vincessero loro staremmo un po' meglio anche noi. Dino Cofrancesco è docente di Storia del pensiero politico all'Università di Genova. 11/04/2009

"non me l'aspettavo serve responsabilità" - giuliano foschini ( da "Repubblica, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nello stesso tempo non abbiamo tagliato i finanziamenti alla ricerca e grazie all´azione dei nostri docenti, dei nostri ragazzi, l´università di Bari ha avuto riconoscimenti in Italia e in Europa. Questo è merito dei docenti che fanno camminare e crescere le idee, ma anche del senso di responsabilità degli studenti che in un momento così difficile hanno cooperato».

preside sospeso a odontoiatria il tar adesso reintegra grassi ( da "Repubblica, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il provvedimento del rettore che aveva sostituito Grassi con un altro docente alla presidenza del corso di laurea è arrivata in seguito alla relazione della commissione d´indagine interna, istituita dopo le polemiche sollevate da un servizio di "Striscia La Notizia". Secondo i giudici del Tar, l´università avrebbe dovuto dare comunicazione a Grassi dell´avvio del procedimento.

quelle campagne in cerca di protezione - antonella gaeta ( da "Repubblica, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Agraria a Firenze. Mappa in 136 aree voluta dal ministero dell´Agricoltura, di prossima pubblicazione. Per la Puglia sono state individuate da un gruppo di studiosi coordinato dal docente di Storia moderna dell´Università di Foggia, Saverio Russo, e composto da Rocco Carella, Nello Biscotti,

La ricerca universitaria è svolta in gran parte da precari che, pur ricoprendo spesso mansioni ... ( da "Stampa, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In tutte le università italiane si sono costituiti ormai da diversi anni coordinamenti di ricercatori e docenti precari. Anche a Torino, dove è stato possibile aprire i primi spiragli di trattativa con l'amministrazione del Politecnico. L'Università di Torino, nonostante le ripetute richieste di incontro da giugno 2008,

Abruzzo, solidarietà infinita ( da "Manifesto, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Facciamo appello alle università, al personale docente e a quello tecnico amministrativo, ma anche agli studenti e ai cittadini tutti. L'Università de L'Aquila ha subito danni gravissimi, l'espressione della solidarietà può trasformarsi anche in partecipazione attiva per la ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti».

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dei servizi pubblici del privato sociale e del mondo associativo, impegnati nelle problematiche connesse all'uso e all'abuso di alcool e sostanze stupefacenti. Nel corso dell'estate passata sono stati effettuati degli interventi nei locali della costa, quali La Capannina e il Costes di Forte dei Marmi, il Twiga l'Ostras beach e la Canniccia di Marina di Pietrasanta,

Le trappole per le mosche sono state collocate in diversi punti del territori... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente universitaria e responsabile del monitoraggio affidato dal Comune al Consorzio Ferrara Ricerche, ha coordinato l'installazione delle trappole per le mosche da cui sarà possibile verificare l'eventuale presenza anomala degli insetti. Il metodo, che prevede monitoraggi periodici riferiti tempestivamente dall'università al Comune,

Aiuti per l'università di L'Aquila ( da "Giorno, Il (Lodi)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 13 Aiuti per l'università di L'Aquila SOLIDARIETÀ PAVIA - «UN CONTRIBUTO a favore dell'università dell'Aquila». L'invito che parte dal rettore dell'ateneo pavese, Angiolino Stella, è rivolto a tutto il personale docente e tecnico amministrativo, ma anche agli studenti con le loro famiglie e ai cittadini.

Libro di tradizioni e leggende camune ( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università Cattolica di Brescia, la professoressa Marta Mai ed anche Eugenio Massetti, l'editore. «Il volume - spiega la docente Carla Boroni - vuole essere sia un approfondimento del mondo affascinante della fiaba sia un contributo alla conoscenza della cultura e delle numerose tradizioni di Valle Camonica».

È baby boom, i nidi scoppiano ( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un accordo pubblico-privato, entrerà in funzione a settembre e metterà a disposizione un totale di 28 posti. Cifre alla mano, si capisce che il nuovo spazio non risolverà alla radice i problemi connessi al baby boom, tanto più che l'incremento della popolazione giovane è destinato a proseguire negli anni, con la creazione dei complessi abitativi delle aree ex Enel ed ex Saronio.

Perché ci è piaciuto l'esordio di FdB ( da "Riformista, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: opinione pubblica priva di strumenti di conoscenza della realtà è dannosa soprattutto per quella classe dirigente - politica e non - che tutto sommato vive la stampa come «male necessario». Per chi osserva e cerca di valutare i rapporti di forza tra poteri, e tra stampa e politica, la linea di de Bortoli indica una prospettiva.

UNA RIFLESSIONE sulla categoria dei costruttori. E' quella di Stefano Varia, presidente di Ance... ( da "Nazione, La (Lucca)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «la trattativa privata, ora consentita per gli appalti fino a 500mila euro si legge in una nota , di scegliere il contraente migliore con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, di valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing e il leasing in costruendo».

PREVENZIONE infortuni in conceria: il distretto di Santa Croce è al centro d... ( da "Nazione, La (Pisa)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Co una realtà che è impegnata in importanti progetti di ricerca in collaborazione con le università, i centri di ricerca pubblici, i centri di servizio, le amministrazioni locali, le imprese, le associazioni industriali e di categoria è chiamato a svolgere un ruolo centrale. POSITIVO il commento dei sindacati.

MARANELLO E' IN CRESCITA il turismo a Maranello. Negli ult... ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: soggetto pubblico-privato che si occupa della valorizzazione del settore del turismo e del commercio attraverso iniziative di promozione, organizzazione e manifestazioni. Maranello fa anche parte di Iter, il Sistema Turistico Territoriale costituitosi tra i Comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo che si occupa di promuovere le eccellenze artistiche,

District ( da "Italia Oggi" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il soggetto gestore misto pubblico-privato.Al distretto del SudPositivi i primi riscontri all'idea di distretto agroalimentare meridionale. Gli assessori provinciali all'agricoltura del coordinamento meridionale, co coordinatore Corrado Martinangelo della provincia di Salerno, hanno presentato alla commissione agricoltura della camera le progettualità che saranno messe in campo.

Un salvagente nanotech per il cibo made in Italy ( da "Italia Oggi" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per quanto riguarda l'agroalimentare, «la ricerca pubblica ha scelto di non lavorare sugli alimenti in quanto la tradizione italiana vuol dire anche mantenere inalterata la naturalezza del prodotto, la sua genuinità», spiega a ItaliaOggi, Sesto Viticoli direttore del dipartimento di progettazione molecolare del Cnr.

Un progetto sull'uva dell'Etna ( da "Italia Oggi" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: assessorato regionale Agricoltura in collaborazione con l'Università di Milano, che si inserisce nell'ambito del progetto triennale ?Competitività e valorizzazione della filiera viticola etnea?. «La caratterizzazione viticola», spiega Osvaldo Failla, docente del dipartimento di Produzioni vegetali dell'ateneo milanese, «mira a individuare alcune unità di territorio definite ?

SPELLO MERCOLEDI' 22, con inizio alle 18, nella sala conveg... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: LA RELAZIONE, che introdurrà la presentazione ufficiale del volume, sarà tenuta dal professor Fabio Bettoni, docente di storia economica dell'Università degli studi di Perugia. Coordinerà i lavori della conferenza il professor Corrado Fratini, docente di storia dell'arte medievale dell'Università di Perugia.

Compensi bassi? La soluzione è il doppio lavoro ( da "Sole 24 Ore, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Diritto commerciale all'università di Torino, consulente di Telecom, «il numero degli avvocati è senz'altro eccessivo. Ormai siamo più di duecentomila, senza pari in Europa, e questo crea una serie di problemi. Non penso, però, che i più giovani e capaci siano necessariamente penalizzati, vedo che i più bravi tra i miei studenti sonoancora contesi da studi e società.

agli universitari ( da "Nazione, La (Umbria)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università cittadina ha già dato formalmente la sua disponibilità all'ateneo dell'Aquila per accogliere i giovani che avranno i loro studi bloccati per mesi. «Metteremo a disposizione sedi e docenti per lezioni e esami spiega il professor Maurizio Oliviero, a fianco del Rettore Francesco Bistoni e come commissario Adisu fin dalla mattina di lunedì in contatto con il capoluogo abruzzese

LA VIA botanica all'evoluzionismo si mette in mostra nell'Orto botan... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di botanica sistematica al dipartimento di biologia evoluzionistica sperimentale (e non è un caso che si chiami così", sottolinea il direttore Davide Zannoni) dell'Alma Mater, presenta gli studi che il biologo Charles Darwin (1809-1882) fece proprio sulle piante per dimostrare la sua celebre teoria sull'evoluzionismo.

La rivincita di Rc, ora rischiano le assemblee ( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In sostanza in una società pubblica/privata. Di più: in qualsiasi momento le azioni di risparmio della finanziaria Città di Torino, l'11,4% del capitale sociale (7,4 post fusione), che non hanno diritto di voto, possono essere alienate a terzi purchè non collegati al comune di Torino e fermo restando che i nuovi acquirenti non possono avere più del 5%

Elezioni in Ateneo: da giugno il dopo Maida ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una contesa apertissima che vede da una parte un docente considerato da sempre il successore naturale dell'attuale rettore, e dall'altra un rappresentante accademico del mondo della scienza e della ricerca. Il 18 giugno oltre ai 330 docenti dell'università sassarese saranno chiamati al voto anche i rappresentanti degli studenti e il personale tecnico-amministrativo.

Scuole malmesse, meglio rifarle ( da "Sole 24 Ore, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I finanziamenti pubblico-privato consentiranno agli affittuari di diventare proprietari pagando a sconto il costo dell'affitto mensile. A me sembra un'ottima idea». Sulle new town, l'intesa tra il premier e Chiodi, anche lui esponente del Popolo della libertà, è cosa praticamente già fatta.

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)>" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: associazione degli universitari di Carbonia Iglesias), e ora prende apertamente posizione anche il presidente del Consiglio regionale. Il compito della nuova Giunta sarà presumibilmente quello di appianare eventuali frizioni tra docenti e istituzioni, e mettere in campo risorse e progettualità adeguate per salvare l'Università. PAOLO MOCCI

Il Veneto non si ferma, pronti team di psicologi e container alimentari ( da "Corriere del Veneto" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sono pronti a potenziare la squadra, coordinata dal professor Claudio Modena, docente dell'Ateneo padovano, e inviata insieme a ulteriori 250 volontari. Quasi tutti sono operatori delle centrali venete del 118, abili ad allestire e gestire ospedali da campo: si aggiungono ai 600 già in loco, che hanno montato otto tendopoli.

Palermo, aggredito il sovrintendente antisprechi ( da "Corriere della Sera" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: racconta questo docente di economia asciutto come un grissino, sovrastato da tanta violenza, adesso con una spalla lussata, cerotti ed ecchimosi sul viso, trenta giorni di prognosi, accasciato, privato del suo sorriso scanzonato fino all'altra sera miscelato al piglio del manager, l'auto blu sempre in garage, il motorino come mezzo di trasporto,

Sun, petizione popolare per cambiare nome all'Ateneo ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Corriere del Mezzogiorno sezione: CASERTA data: 11/04/2009 - pag: 7 Università Docenti e intellettuali uniti per una intitolazione casertana Sun, petizione popolare per cambiare nome all'Ateneo Sarnelli: «Il 21 aprile presentiamo il Comitato» Tra le proposte di intestazione ci sono Luigi Vanvitelli e Pier delle Vigne.

PhC Capalbio fotografia 2009 ( da "superEva notizie" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Accademy di Roma e docenti presso il Bard College e l'Università di Yale; dell'italiano Marco Delogu con un nuovo lavoro a colori sulla natura, evoluzione delle ultime foto presentate a Villa Medici nell'autunno scorso; del francese Bernard Plossu da sempre attento a questo tipo di fotografia, del sudafricano Guy Tillim con le inedite fotografie della spiaggia davanti la sua casa,

Libro bianco Udu su carenze e lacune a Lettere e Filosofia ( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: quello di far arrivare le varie tematiche a docenti e a chi ha voce in capitolo per «riformare» il sistema: la prossima settimana, infatti, sarà pubblicato il «libro bianco» e distribuito a tutti gli studenti e al preside di facoltà, Gilberto Biondi. Il volume è frutto di un lavoro che va avanti da dicembre: i ragazzi dell'Udu hanno fermato e ascoltato le lamentele degli studenti,

Il Veneto non si ferma, pronti team dipsicologi e container alimentari ( da "Corriere del Veneto" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sono pronti a potenziare la squadra, coordinata dal professor Claudio Modena, docente dell'Ateneo padovano, e inviata insieme a ulteriori 250 volontari. Quasi tutti sono operatori delle centrali venete del 118, abili ad allestire e gestire ospedali da campo: si aggiungono ai 600 già in loco, che hanno montato otto tendopoli.

In settembre aprirà un nuovo nido ma non basta a soddisfare le richieste ( da "Giorno, Il (Milano)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che nascerà da un accordo pubblico-privato, entrerà in funzione a settembre e metterà a disposizione 28 posti. CIFRE ALLA mano, si capisce che il nuovo spazio non risolverà alla radice i problemi legati al baby boom, tanto più che l'incremento della popolazione giovane è destinato a proseguire negli anni, con la creazione dei complessi residenziali ex Enel ed ex Saronio.

I prof over-70 al Tar contro l'ateneo ( da "Corriere del Veneto" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Però lo stop alla proroga automatica per i docenti dell'Università di Verona prossimi al pensionamento proprio non gli è andata giù. Al punto tale che si è rivolto al tribunale. E lo stesso stanno facendo molti dei circa 24 professori che si affacciano alla soglia dei 70 anni. A PAGINA 6 Priante

I prof over 70: ricorso al Tar contro l'ateneo ( da "Corriere del Veneto" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Però lo stop alla proroga automatica per i docenti dell'Università di Verona prossimi al pensionamento proprio non gli è andata giù. Al punto tale che si è rivolto al tribunale. E lo stesso stanno facendo molti dei circa 24 professori che si affacciano alla soglia dei 70 anni. E così i «Baroni», come li hanno soprannominati con un po' di malignità,

Morto il piccolo Giuseppe Tomasello ( da "Tribuna di Treviso, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che nel dicembre 2007 ha dato vita ad una fondazione per la ricerca - Giuseppe ha potuto addormentarsi per sempre nel suo lettone. Le abbiamo provate tutte, ma purtroppo quella di Giuseppe è una malattia che non concede tempo. Noi come lui non abbiamo mai mollato. Ma non accetto i tempi della ricerca pubblica in Italia, che sono gravati da burocrazia e lungaggini».

Criteri per la comunicazione di informazioni relative al partenariato pubblico-privato ai sensi dell'articolo 44, comma 1-bis del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 convertito, ( da "Gazzetta Ufficiale.it(Serie Generale)" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: CIRCOLARE 27 marzo 2009 Criteri per la comunicazione di informazioni relative al partenariato pubblico-privato ai sensi dell'articolo 44, comma 1-bis del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 convertito, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1 della legge 28 febbraio 2008, n. 31. (09A04127) Pag. 21

Picchiato il soprintendente, giallo a Palermo ( da "Avvenire" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, esprime massima solidarietà. E il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, ha definito Cognata «un docente impegnato nella società civile, che presta le sue energie e le sue competenze a un importante progetto culturale».

Distretti irpini, rotta sulla Tunisia ( da "Denaro, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ai consorzi produttivi pubblico-privato. Ai seminari, parteciperanno un rappresentante della Fipa (l'Agenzia governativa di promozione degli investimenti esteri in Tunisia), il Direttore di Assafrica, l'Ufficio della Cooperazione italiana a Tunisi e il Coordinamento Cooperazione decentrata del Mae-Dgcs.

Nasce il programma Techframe ( da "Denaro, Il" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ricercatore e Docente alla Facoltà di Ingegneria. "Particolare considerazione", anticipa Floriano Panza, presidente del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, "viene riservata a quelle idee di impresa che nascono dallo sviluppo di ricerche realizzate in ambito di Centri di Ricerca e Università.

( da "Sicilia, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attrattività delle sedi e per elevare la qualità della vita degli studenti e dei docenti. Ad agosto 2008 sono iniziati i lavori per la Casa dello Studente, servizio primario per ampliare i servizi agli studenti della sede nissena. Anche i dati di bilancio ci confortano di una efficiente gestione dei costi, caratterizzata da un loro contenimento a fronte dell'incremento dei servizi.

Uova e asparagi accompagnano le impanate ( da "Sicilia, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: spiega il docente Onav Salvatore Piccitto ricordando che l'uso di mangiare i "babbaluci" è in memoria alle sofferenze patite dagli Ebrei durante la schiavitù in Egitto. "A Caltanissetta - dice il docente - non è un caso che nei riti della Pasqua un posto particolare è ricoperto dai Fogliamanici, i raccoglitori di asparagi.

Sfilano carretti e cavalli sulla 124 ( da "Sicilia, La" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: poter realizzare queste strutture nate dalla concertazione pubblico-privato, che rappresentano la conclusione di un processo di sviluppo iniziato con l programmazione 2000-2006, e che ha visto le imprese di questo territorio innovarsi e investire, per essere competitive. Imprese che adesso potranno operare in moderne infrastrutture che, con la firma del decreto di ieri,

"I prodotti della Synbiotec, spin-off di Unicam, venduti in sei Paesi europei" ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Alberto Cresci, docente del Dipartimento di Scienze Morfologiche e Biochimiche Comparate dell?Ateneo camerte. Grazie a questo accordo la società ceca si impegna a distribuire, per i prossimi cinque anni, nel mercato di sei Paesi europei, fra i quali la Repubblica ceca, la Slovacchia, la Francia, l?

Solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: invitano ad aderire alle numerose iniziative di solidarietà intraprese presso l'Università di Salerno. Quest'ultima, con delibera approvata in Senato Accademico su sollecitazione degli studenti, si è resa disponibile a fornire supporto a studenti, docenti e ricercatori dell'Università dell'Aquila, assicurando ad essi l'accesso alle proprie strutture e ai propri servizi.

Emergenza terremoto: aiuti dall'Ateneo pavese ( da "Bollettino Università & Ricerca" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Pavia Emergenza terremoto: aiuti dall?Ateneo pavese L?Università di Pavia aderisce all?appello della CRUI e invita il personale docente e tecnico amministrativo, ma anche gli studenti e le loro famiglie e i cittadini tutti a versare un contributo in favore dell?

Ausl Ravenna, Fisioterapia: 11 neolaureati della sede universitaria di Faenza ( da "Sestopotere.com" del 11-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ai relatori e docenti, sia medici che fisioterapisti, e ai tutor di tirocinio, dipendenti dell'Ausl, – dice la dott.ssa Sonia Rapone, coordinatore didattico, corso di Laurea in Fisioterapia - i coordinatori del corso della sede di Faenza esprimono ringraziamenti, contando su una proficua e sempre più stretta collaborazione.


Articoli

L'universo dell'arte per "Giovedì incontri" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

BORGOSESIA. SCUOLA MEDIA L'universo dell'arte per "Giovedì incontri" Sarà l'arte in Valsesia il tema del prossimo appuntamento di «Giovedì incontri», promossi dalla Società valsesiana di cultura e Soroptimist club Valsesia, giovedì 16 alle 21. All'Auditorium della scuola media di Borgosesia, si parlerà de «L'atelier dei Cavallazzi e la diffusione dei modelli gaudenziani tra Valsesia e Valle d'Aosta». A trattare l'argomento sarà Donata Minonzio, che si è dedicata allo studio di questa famiglia di pittori, attivi in Valsesia nella seconda metà del XVII secolo. Donata Minonzio, docente al «D'Adda» di Varallo, è specializzata in storia dell'arte medievale e moderna. Si occupa di affreschi medievali ed è responsabile di Prealp, progetto di ricerca finalizzato alla costituzione di una banca dati informatica delle pitture murali delle regioni alpine. L'ultimo appuntamento, prima della pausa estiva, si terrà il 21 maggio nella stessa sede, dove si parlerà di «Armenia, tra passato e presente» a cura dello scrittore Pietro Kuciukian.

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La Città di Uris va all'attacco: Delrio dilettante della politica (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Reggio" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

La «Città» di Uris va all'attacco: Delrio dilettante della politica «Ci voleva il sindaco di Genova per spiegare a Delrio che la sua delibera sulla fusione Enìa-Iride mette a rischio il controllo pubblico della nuova società». Così ieri Gildo Dallari di Città Attiva - l'associazione che fa riferimento a Uris Cantarelli e che spinge sul candidato sindaco Antonella Spaggiari - che dice: «Dopo che la giunta genovese ha deliberato un emendamento per blindare la maggioranza pubblica al 51% della nuova newco, il sindaco Graziano Delrio ha avuto il coraggio di dichiarare che la proposta non lo mette in imbarazzo». «Ma che - prosegue Dallari - "forse doveva essere concepita un po' prima, e non adesso, a ridosso delle assemblee". E' evidente che ci troviamo dinanzi a un'ulteriore dimostrazione di dilettantismo politico. Delrio, infatti, intervenendo in consiglio comunale, il 16 dicembre scorso, aveva assicurato che la "proprietà pubblica di Iride-Enìa non sarà modificabile se questo consiglio non la voterà. Questa è la verità dei fatti, tutto il resto sono chiacchiere, perché noi non potremo svendere questa azienda o consegnarla ai privati se questo consiglio o quello che lo seguirà non vorrà. Noi crediamo che vi siano amplissime garanzie di proprietà pubblica". Non deve pensarla così il sindaco di Genova Marta Vincenzi. E noi con lei. Da parte nostra, nei mesi scorsi, abbiamo evidenziato quelli che erano i punti critici dell'operazione. Vale a dire: il 51% in mano pubblica non è assicurato, in quanto i Comuni, stando a quanto approvato a Reggio, sin dal giorno successivo alla data di fusione, possono alienare le azioni proprie a favore di una società partecipata almeno all'80% del capitale sociale da una o più parti del patto di sindacato. In sostanza l'alienazione delle azioni in una società pubblica/privata. Di più: in qualsiasi momento le azioni di risparmio in possesso della finanziaria Città di Torino, pari all'11,4% del capitale sociale (il 7,4 post fusione), che non hanno diritto di voto, possono essere alienate a terzi purché non collegati al Comune di Torino e fermo restando che i nuovi acquirenti non possono avere più del 5% del capitale sociale. Le azioni, non appena alienate, diventano ordinarie, con diritto di voto. Alla luce dell'operato della giunta del comune di Genova, che cosa intende fare il sindaco Delrio?».

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La casa di Spallanzani diventerà un museo con un centro studi (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Reggio" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Scandiano. Il progetto dell'amministrazione La casa di Spallanzani diventerà un museo con un centro studi SCANDIANO. E' in corso una nuova sfida per l'amministrazione comunale di Scandiano: trasformare la Casa di Lazzaro Spallanzani in un museo con un annesso centro studi-laboratorio internazionale. Attualmente sede di uffici comunali, acquisterà una nuova identità, grazie all'architetto Massimo Casolari a cui il comune ha affidato la realizzazione. Casolari, che non è nuovo a questo tipo di progetti, avendo più volte aderito alla promozione di siti Unesco, città d'arte, località turistiche e centri storici, su incarico dell'amministrazione comunale e in collaborazione con il Centro Studi Spallanzani, ha così elaborato uno studio di fattibilità triennale (2009-2011) per inserire il tema dello Spallanzani in tutti i livelli della programmazione locale, provinciale, regionale, nazionale e internazionale. Quattro le fasi di attuazione (proposta di progetto, legittimazione, adesioni pubblico/private, partecipazione e realizzazione) e poi finalmente si potrà riutilizzare la casa natale di Lazzaro Spallanzani a scopo scientifico grazie ad un'altra importante collaborazione, quella con i Civici Musei di Reggio che agevoleranno la divulgazione della figura e delle ricerche del naturalista scandianese. Grazie al lavoro del Centro Studi a lui dedicato, si provvederà a rintracciare e rendere pubbliche le ricerche che si sono attivate con gli studi dello scienziato e si creerà un laboratorio rivolto in particolare ai giovani di tutto il mondo. Il tutto incentrato in un'ottica che metterà al centro del progetto la ricerca e l'innovazione. La valorizzazione di questa struttura è solo una parte di un progetto più ampio verso il quale l'amministrazione di Scandiano pone come obiettivo la valorizzare del patrimonio collettivo del territorio. A tal fine, oltre all'istituzione del premio internazionale «Lazzaro Spallanzani» indetto per giovani ricercatori, si renderà necessario far fronte alle ridotte dimensioni della struttura, un coinvolgimento di altre strutture e potenzialità del territorio. (g.a.)

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E' morto Enzo Inga Sigurtà (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Mantova, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

E' morto Enzo Inga Sigurtà Il proprietario dell'omonimo parco stroncato da infarto VALEGGIO Neuropsichiatra e pittore VALEGGIO SUL MINCIO. E' morto ieri, strocato da un infarto il professor Enzo Inga Sigurtà. Nato a Calamonaci (Agrigento) nel 1927, ha affiancato la professione di neuropsichiatra e docente universitario all'amore per la pittura, approfondendo i molteplici aspetti del colore in relazione alla psiche. E proprio lo studio del colore lo ha condotto negli anni a realizzare insieme al dottor Carlo Sigurtà (suo zio e padre adottivo, scomparso nel 1983) il meraviglioso Parco Giardino che porta il loro nome a Valeggio sul Mincio. Negli anni lo stimato professore si è dedicato con passione alla cura di questo complesso ecologico: la sua energia era contagiosa e anche per la stagione 2009 ci ha tenuto a realizzare le opere relative al colore collocate nella nuova Fattoria didattica del Parco. Ora resta ai figli Magda e Giuseppe il meraviglioso seppur impegnativo compito di far sopravvivere l'originale oasi valeggiana conosciuta in tutto il mondo. Enzo Inga Sigurtà era nato - come detto - a Calamonaci il 10 dicembre del 1927. Dopo aver conseguito il diploma di maturità classica nel luglio del 1956 si laurea in medicina e chirurgia all'Università di Ferrara. Sei anni più tardi ottiene il diploma di specializzazione in Clinica delle malattie nervose e mentali. Nel 1965 sposa Rinalda. Dal matrimonio nascono due figli, Giuseppe e Magda, a cui oggi è affidato il compito di gestire il Parco Giardino Sigurtà. Primario ospedaliero all'ospedale psichiatrico di Castiglione delle Stiviere e docente universitario all'Università di Milano, è stato autore di diverse pubblicazioni scientifiche e di alcuni libri di cui ha realizzato pittoricamente le copertine. Per decenni Enzo Sigurtà ha collaborato con lo zio e padre adottivo Carlo Sigurtà al Parco, ma alla scomparsa si è dedicato a tempo pieno dello storico Giardino rendendolo uno tra i più suggestivi al mondo. Tuttavia per anni il professore ha continuato a studiare i molteplici aspetti del colore e tale conoscenza lo ha enormemente influenzato a realizzare un complesso ecologico di straordinaria bellezza.

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Gardone Precedenza alle scuole (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 11/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:valtrompia e lumezzane Gardone Precedenza alle scuole Nel piano triennale delle opere investiti 4 milioni per la manutenzione del patrimonio edilizio, soprattutto sul versante sicurezza. Interventi anche per la viabilità: parcheggio in via X Giornate architettoniche e si punterà sul risparmio energetico" title="La scuola media Canossi: saranno eliminate le barriere architettoniche e si punterà sul risparmio energetico" onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090411/foto/full_brescia_443.jpg',600,526)"> La scuola media Canossi: saranno eliminate le barriere architettoniche e si punterà sul risparmio energetico GARDONEQuattro milioni di euro in tre anni per la manutenzione del patrimonio edilizio, sia scolastico che residenziale. È questo il capitolo principale del piano triennale delle opere pubbliche di Gardone. «È un impegno forte quello preso dall'Amministrazione - sottolinea l'assessore ai Lavori pubblici Fausto Gamba - per mantenere in buono stato di conservazione il patrimonio edilizio e adeguarlo alle normative di sicurezza». Vediamo nel dettaglio gli interventi previsti. Negli edifici delle scuole dell'obbligo verranno adeguati gli impianti termici, verranno realizzate vie di fuga e reti idriche antincendio. Sull'edificio di via Diaz saranno eliminate le barriere architettoniche; inoltre l'adeguamento dell'edificio si tradurrà in un significativo risparmio energetico. Si procederà inoltre al rifacimento della copertura del municipio e dell'edificio che ospita gli «alloggi minimi» per anziani in via Convento. Altri interventi manutentivi interesseranno gli edifici che ospitano la caserma dei Carabinieri e il Cse di via Verdi. «In questo contesto - aggiunge Gamba - verrà verificata la possibilità di interventi pubblico-privati per dare attuazione a quanto individuato nello studio di audit energetico realizzato nel 2007». Si cercherà cioè di applicare soluzioni che consentano risparmi nei consumi energetici. L'Amministrazione, poi, in accordo con la parrocchia, studierà forme di intervento per il recupero del palazzetto dello sport, cercando di coinvolgere anche l'ente Provincia, considerato l'uso della struttura da parte delle scuole superiori. Altro capitolo significativo del piano triennale è quello della viabilità. Unitamente alla realizzazione della bretella alternativa, si proseguirà con la manutenzione del patrimonio viario con interventi programmati di rifacimento dell'asfalto, di abbattimento delle barriere architettoniche e di manutenzione della pavimentazione in porfido delle vie del centro storico. Verrà realizzato un parcheggio in via X Giornate. «Particolare attenzione - ha detto l'assessore - verrà posta nel realizzare interventi di riqualificazione dei centri storici di Gardone, Inzino e Magno». Dando attuazione al Piano generale del traffico, verranno istituiti sensi unici per rendere più scorrevole e sicuro il flusso dei veicoli e il transito dei pedoni. Per scoraggiare l'alta velocità saranno realizzati dissuasori ed attraversamenti pedonali rialzati nelle vie Volta, Convento, Roma, Pascoli, Madonnina, Padile, S. Francesco, Mazzini, Zanardelli e Michelangelo. Verrà, inoltre, potenziata l'illuminazione. Anche la rete fognaria verrà ottimizzata. In più, si procederà con la sistemazione idraulica dei solchi vallivi minori, il torrente Re e il Tronto, e del fiume Mella. È previsto, infine, il completamento del parco urbano. Maria Gatta

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Gillo Dorfles, i segni di poesia, cinema, architettura (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 11/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:cultura Gillo Dorfles, i segni di poesia, cinema, architettura Il grande studioso di estetica, costume e comunicazione compie 99 anni: per l'occasione esce un testo inedito MILANOGillo Dorfles compie domani, Pasqua, 99 anni e viene festeggiato con l'uscita di un libro: Gillo Dorfles, «Arte e comunicazione», edito da Electa ( 12), un testo inedito che raccoglie una dispensa da lui preparata per i suoi studenti di estetica all'Università Statale di Milano, nell'anno accademico 1969-1970. Dorfles, laureato in Medicina e in Psichiatria, filosofo, pianista, pittore (è stato tra i fondatori del Mac Movimento Arte Concreta con Monnet, Munari e Soldati), docente di estetica dal 1960 a Milano, Cagliari e Trieste, visiting professor in molte università americane, ha una bibliografia immensa, con più di 2.500 pubblicazioni, tra cui 150 libri usciti in Italia e all'estero. I suoi testi sono stati tradotti in almeno dieci lingue. «Anche se è azzardato - scriveva in queste dispense - voler assimilare le articolazioni morfologiche delle diverse arti a un unico denominatore comune (è futile assimilare in architettura i mattoni con i fonemi, o le pareti con i sintagmi) tuttavia uno studio della sintassi e della morfologia di musica, poesia, cinema, architettura è senz'altro plausibile e certamente utile per una conoscenza più approfondita delle caratteristiche espressive e comunicative di ogni linguaggio artistico». «Arte e comunicazione» è un testo di una certa importanza storica, che, fra i primi in Italia, anticipa in notevole parte gli sviluppi che si sarebbero succeduti nelle teorie semiotiche durante i decenni trascorsi da allora. «Gillo Dorfles - scrive Ugo Volli in nota al libro - raccoglie e discute le proposte di Barthes, di Jakobson, di Morin, di Metz, di Hjelmslev, di McLuhan e di Levi-Strauss; considera le riscoperte di Morris, Saussure, Sapir e di Trubekzoy... mette le teorie alla prova di applicazioni concrete rilevanti e problematiche come il cinema, la fotografia, l'architettura». Il volume inaugura una collana che Triennale Design Museum e Electa dedicano a temi di design e visual culture.

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Supertecnici per rilevare i danni (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 11/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:in primo piano Supertecnici per rilevare i danni Chiesto l'intervento degli ingegneri dell'Università bresciana Anche l'Università degli Studi di Brescia è stata coinvolta dalla Protezione Civile della Provincia di Brescia per i primi aiuti nelle zone terremotate dell'Aquila. In particolare è stato chiesto l'aiuto del Gruppo di Tecnica delle Costruzioni del Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio e Ambiente (Dicata) della Facoltà di Ingegneria di via Branze. Il gruppo sarà coordinato dal professor Ezio Giuriani, ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso lo stesso Ateneo. I docenti e ricercatori, per un totale di 8 partecipanti, saranno coinvolti nella compilazione di schede preliminari di rilevamento danno, pronto intervento e agibilità degli edifici danneggiati. In altre parole, assieme ad altri professionisti ed esperti degli ordini professionali di tutta Italia, saranno chiamati nel delicato compito di stabilire l'agibilità o meno degli edifici, ordinari e non, i cui danni strutturali non sono del tutto chiari e che quindi devono essere valutati con maggior attenzione e accuratezza. Il Gruppo di ricerca coordinato dal prof. Giuriani ha risposto offrendo volentieri immediata disponibilità e mettendo a disposizione l'esperienza maturata negli interventi di ricostruzione, di miglioramento ed adeguamento sismico in occasione del terremoto che nel novembre del 2004 ha colpito Salò, il lago di Garda e la Valsabbia. Il Gruppo di Ricerca di Tecnica delle Costruzioni è stato tra l'altro coinvolto da tempo nell'ambito del consorzio ReLuis (Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica), che ha gestito i finanziamenti della Protezione Civile relativi alla ricerca scientifica avviata già da anni in ambito sismico. Tale collaborazione continuerà anche nei prossimi anni, con la possibilità di attivare nuovi filoni di ricerca finalizzati alla riduzione del rischio sismico. L'attività del gruppo avrà inizio domenica mattina alle ore 8,30 presso la Scuola della Guardia di Finanza dell'Aquila, in cui vi sarà il passaggio di consegne con la squadre che hanno operato nei primi giorni e la suddivisione in squadre di lavoro.

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Scuole, servono 4 milioni di euro (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 11 Aprile 2009 CRONACA Pagina 15 SICUREZZA IN CLASSE. Dopo il censimento nelle circoscrizioni, l'amministrazione dispone una serie di interventi urgenti legati, in gran parte, a infiltrazioni d'acqua Scuole, servono 4 milioni di euro Tosi: «Già stanziato un milione per i lavori nei sette istituti comunali più a rischio» I cantieri si concluderanno entro settembre Servono oltre quattro milioni di euro per sistemare e mettere in sicurezza le scuole della città; il Comune ne ha intanto stanziato uno per risolvere i problemi più urgenti. Il sopralluogo urgente predisposto dal sindaco Flavio Tosi l'indomani del crollo alla scuola materna Contrada Polese, fortunatamente avvenuto durante il fine settimana quando l'edificio era deserto, ha fatto una radiografia ai circa 130 edifici scolastici. E sono in molti ad aver bisogno di una sistemata. «L'importo globale dell'intervento al fine di eliminare completamente i rischi connessi alle coperture, loro pertinenze e controsoffittature, ammonta a circa quattro milioni e mezzo di euro», è scritto infatti nella relazione dell'ingegner Sandro Pippa, dirigente dei Servizi tecnici circoscrizionali del Comune. In questo quadro, però, la priorità d'intervento spetta ai sette edifici più danneggiati, nei quali la data di inizio dei avori di ristrutturazione e messa in sicurezza coinciderà con il primo giorno delle vacanze estive, hanno assicurato il sindaco Tosi e gli assessori al Decentramento Marco Padovani e all'istruzione Alberto Benetti che ieri mattina hanno presentato i risultati dei sopralluoghi effettuati in questi dieci giorni. «Si tratta perlopiù di problemi legati a infiltrazioni d'acqua. È necessario intervenire presto ma possiamo tranquillamente attendere i due mesi scarsi che mancano all'inzio delle vacanze, per non creare disagi a studenti e famiglie. Gli edifici su cui dobbiamo intervenire era praticamente già monitorato dalle singole circoscrizioni. Ora però noi cerchiamo di anticipare i lavori», ha spiegato Padovani. I cantieri apriranno i battenti quindi nelle prime settimane di giugno alle scuole medie Catullo, Salgari e Fainelli, alla elementare Provolo, alla materna Bernini Buri e negli asili nido Il Cucciolo e Il Girasole. Indicativamente una scuola per circoscrizione, eccezione fatta per l'ottava e la sesta. Verranno eliminate le infiltrazioni d'acqua e sistemati i pannelli e le strutture eventualmente danneggiate. Al nido Il Cucciolo i lavori saranno anche l'occasione per bonificare l'edificio dall'amianto ancora presente. Complessivamente, questi lavori di messa in sicurezza più urgenti impegneranno circa un milione di euro. «I soldi ci sono. Serve un ultima verifica per quanto riguarda il patto di stabilità, ma dovremmo essere tranquilli», ha commentato Tosi. «Ed è necessario tranquillizzare anche le famiglie». Gli altri interventi, che costeranno i restanti tre milioni e mezzo, verranno eseguiti nei prossimi anni. Oltre a queste sette scuole, infatti, ce ne sono molte altre che hanno bisogno di una sistemata. Solo nella quarta circoscrizione, da una breve ricerca pubblicata sull'Arena dopo il crollo alle Contrada Polese, era emerso infatti che ad avere bisogno di interventi urgenti erano quattro edifici. Strutture per le quali i dirigenti scolastici avevano già inoltrato una segnalazione al presidente della circoscrizione, in merito soprattutto alle infiltrazioni e ad altri problemi. Non solo l'asilo nido Il Cucciolo, inserito tra le sette priorità che verranno risolte da giugno, ma anche le Sei Maggio, i Ciliegi e le Anna Grandi. E la stessa scuola elementare Lenotti, dove trovano ospitalità i piccoli alunni della materna Contrada Polese, tutt'ora inagibile. A cui sono da aggiungere, fra l'altro, elencati dallo stesso presidente della quarta circoscrizione Giuseppe Simone, i lavori alle Santa Lucia e ancora ai Ciliegi. Si tratta però di interventi secondari, ovvero il rifacimento della facciata e della recinzione: brutte da vedere si ma il cui deterioramento è del tutto innocuo per studenti, insegnati e personale non docente.  

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quando la tv va alle urne - giovanni valentini (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 24 - Commenti IL SABATO DEL VILLAGGIO Quando la tv va alle urne GIOVANNI VALENTINI La domanda, a un anno dal voto che ha riportato il centrodestra al governo e in vista delle prossime amministrative ed europee di giugno, continua a serpeggiare come un incubo nelle file dell´opposizione: "Perché la sinistra ha perso le elezioni?". Se lo chiede ora anche un gruppo di studiosi e di esperti, in un saggio a più mani per Ediesse intitolato proprio così, a cura di Mario Morcellini (preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione all´Università La Sapienza di Roma) e di Michele Prospero (docente di Scienza politica e Filosofia del Diritto), con il coordinamento editoriale di Christian Ruggiero. Il volume sarà presentato nell´Aula Magna della stessa Facoltà il 16 aprile e la presenza annunciata di Massimo D´Alema già promette di aggiungere una certa dose di suspense politica all´incontro. L´interrogativo contenuto nel titolo, come spiega il professor Morcellini nell´introduzione, ne sottende in realtà diversi altri a cui i vari interventi pubblicati nel libro offrono risposte critiche e documentate. "La sinistra – riassume il preside di Scienze della Comunicazione – ha certamente pagato il disorientamento derivato dalla scelta pazzesca e autoreferenziale di innovare continuamente nome e composizione della coalizione, culminata in questa campagna nell´abbandono non consensuale della forma stessa di coalizione". E incrociando l´analisi politica con quella mediatica, aggiunge: "Occorrerà prima o poi mettere in questione un giudizio completo sul ruolo della comunicazione come attore strategico della perdita di senso della politica". Da qui, appunto, quella "crisi della fiducia" all´interno della quale s´inscrivono gli altri contributi della ricerca. Quali sono stati gli errori strategici? Risponde il professor Prospero: "C´è stata, dopo il voto di aprile, una rimozione della stessa parola sconfitta". Anzi, secondo un´interpretazione troppo edulcorata e rassicurante, si è parlato impropriamente di "doppia vittoria": con oltre il 33 per cento dei consensi, il Partito democratico avrebbe riscosso comunque una consistente affermazione, tale da renderlo il "più grande partito riformista della storia d´Italia". Ma invece, a giudizio dello stesso autore, bisognerebbe parlare di "doppia sconfitta": la prima, di natura elettorale; la seconda, di sistema. Vale a dire che "la vocazione maggioritaria, declinata come inclinazione alla (quasi) autosufficienza del Pd, in realtà produce lo spettro di una democrazia di nuovo bloccata", con un indice di bipartitismo che oggi si aggira intorno al 70 per cento dei consensi. In ogni caso, conclude Prospero, "l´errore di prospettiva più rilevante del Pd sembra essere quello di denunciare la crisi del bipolarismo e però di non trarne le logiche conseguenze ossia una ristrutturazione del sistema politico attorno a un pluripartitismo moderato": la teoria del "voto utile" ha determinato così l´esclusione della sinistra radicale dal nuovo Parlamento. Dati statistici alla mano, nel suo saggio Roberto Gritti (docente di Sociologia dei fenomeni politici e Sociologia delle relazioni internazionali) documenta, da una parte, che "l´incremento dei consensi per il centrodestra è tutto dovuto alla Lega (e in misura minore all´Mpa) che ha fatto segnare un aumento di quasi 1,7 milioni di voti", raddoppiando in pratica la propria percentuale dal 4,5 del 2006 al 9,1 del 2008; dall´altra, che "la sconfitta del Pd è dovuta in larga misura all´astensionismo degli ulivisti delusi": tra astensioni in senso stretto, schede bianche o nulle e voti validi attribuiti a liste che non hanno ottenuto neppure un seggio, il "voto inutile" è più che raddoppiato passando da quasi 1,5 milioni a 3,7 (+2.230.643 rispetto ad appena due anni prima). Quale peso ha avuto la televisione? è opinione comune che il risultato delle politiche 2008 sia stato notevolmente influenzato dal clima di insicurezza diffuso tra i cittadini, a cui il centrodestra sembra aver offerto risposte più convincenti. Il Centro di ascolto sull´informazione radiotelevisiva ha rilevato che dal 2003 al 2007 il numero dei servizi dedicati dai telegiornali alla cronaca nera è passato da una media del 10,4% addirittura al 23,7% sul totale dei servizi trasmessi. "è evidente – commenta Marco Bruno, dottore di ricerca – come l´idea di una continua emergenza serva alla politica per forzare su alcuni provvedimenti in momenti di crisi di fronte a una sostanziale mancanza di visione strategica". Quanto è servita la comunicazione politica? "Non è la presenza delle telecamere, o l´innovazione comunicativa in sé, il fattore utile a vincere le elezioni", rispondono nel loro intervento Nicola Genga, Patrizia Laurano e Christian Ruggiero, tre ricercatori della Facoltà, sulla base di un´analisi della campagna elettorale 2008 condotta nell´ambito dell´Osservatorio Mediamonitor. Non mancano, a questo proposito, alcune considerazioni critiche nei confronti di Walter Veltroni. "Al candidato premier del Pd – si legge fra l´altro – va riconosciuta una certa capacità di innovazione nella campagna elettorale che rende ancora più complesso capire la pesante sconfitta alle urne". Ma evidentemente non è stato sufficiente il "cambiamento formale". Dove sono andati gli elettori di sinistra? Per esplorare in profondità il fenomeno degli "indecisi", altri tre studiosi della Facoltà, Marzia Antenore, Laura Iannelli e Lorenza Parisi, sotto la direzione scientifica del preside Morcellini, hanno interpellato un campione di 2.472 elettori sulla base di un questionario approfondendolo poi attraverso interviste dirette o telefoniche. Tra disaffezione e protesta, molti elettori di sinistra hanno scelto di non votare affatto. La maggior parte è stata attratta dall´idea del "voto utile". E infine, gli altri hanno scelto l´Italia dei Valori "come un baluardo più solido e convincente contro Berlusconi e che ha dato voce a quell´accumulo di stanchezza e sfiducia che sembra caratterizzare gli elettori di sinistra". Quante Italie? Nel suo contributo conclusivo, intitolato "Dalla politica al territorio", Carmelo Lombardo, docente di Storia del pensiero sociologico alla Sapienza di Roma, avverte infine che "questa sconfitta viene da lontano". E spiega: "La sinistra non ha saputo ancora dare una risposta culturale adeguata alla sfida che si è aperta dopo le elezioni del 1992 e, molto più prosaicamente, non ha elaborato una convincente strategia delle alleanze". (sabatorepubblica.it) Ogni scelta politica implica rischio, richiede coraggio. In ultima analisi è sempre lotta: l´uomo politico si trova inevitabilmente di fronte ad avversari sui quali cercherà di prevalere. (da "Italia mia" di Piero Ottone – Longanesi, 2009 – pag. 153)

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Una lezione per capire la crisi (sezione: Cultura)

( da "Bresciaoggi(Abbonati)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sabato 11 Aprile 2009 PROVINCIA Pagina 31 PADERNO. Martedì Una lezione per capire la crisi A Paderno martedì 14 aprile alle 20.45 nella Sala Civica di via Mazzini, per il ciclo degli incontri culturali 2009 «Bagaglio a Mano», l'Associazione Arcobaleno propone una serata diversa, dedicata all'economia ed in particolare alla crisi economica che in questi mesi sta imperversando ad ogni latitudine. Il tema dell'evento sarà «Chi ha paura della crisi?»: guidati dal professor Giuseppe Toscano, docente dell'Università di Castellanza, i partecipanti cercheranno di capire i motivi della attuale situazione economica comprendendo le prospettive di ripresa.F.S.  

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pomodoro nero, occhio alla truffa il sant'anna: non è ancora in vendita (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 13 - Empoli Pomodoro nero, occhio alla truffa Il Sant'Anna: non è ancora in vendita PISA. C'è chi prova a trarre un profitto illecito da una ricerca della Scuola Superiore Sant'Anna. Stiamo parlando del pomodoro nero anti-invecchiamento: alla Scuola è giunta la segnalazione che alcuni commercianti propongono la vendita di piantine di pomodoro nero quando quest'ultimo non è ancora in commercio. Da qui la decisione di mettere in guardia i consumatori, diramando una nota in cui si afferma ufficialmente che «non sono ancora in vendita le piantine di "Sun Black", il "pomodoro nero" la cui buccia contiene antiossidanti (antociani)». «Se qualche commerciante le mette in vendita o ne propone l'acquisto - prosegue la Sant'Anna -, spaccia per "Sun Black" semplici piantine di pomodoro i cui frutti, una volta maturati, potranno anche assumere una coloritura leggermente più scura, tendente al marrone, ma che non possono certo fregiarsi del titolo e soprattutto delle proprietà del "Sun Black". Questa precisazione si rende necessaria perché è stato riferito a Pierdomenico Perata, docente di fisiologia vegetale della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e coordinatore del progetto "TomAntho" da cui è nato il "Sun Black", sviluppato insieme alle Università di Modena - Reggio Emilia, di Pisa e della Tuscia (Viterbo), che ditte di Pisa offrivano piantine di "pomodoro nero" a clienti che le richiedevano. Per ora la realtà è diversa: il "pomodoro nero" o "Sun Black", quest'ultimo marchio registrato proprio come "TomAntho", è arrivato al secondo anno di fioritura, ma è ancora inserito nel progetto di ricerca che l'ha portato alla luce e che non si è concluso. La vendita dei semi, o addirittura dei frutti, non è stata al momento concessa a nessuna ditta, di piccole o di grandi dimensioni che sia».

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ambrosini, sentenza rinviata (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

RICORSO CONTRO LA SOSPENSIONE Ambrosini, sentenza rinviata Il Consiglio di Stato chiede l'esame di altri documenti E' stato rinviato al 29 maggio il pronunciamento del Consiglio di Stato sul ricorso del professor Antonio Ambrosini. Il presidente della sezione giudicante dell'organismo di appello del tribunale amministrativo regionale ha chiesto l'esibizione di altri documenti. Così la sentenza, che era attesa per il sette aprile, slitterà a fine maggio in attesa dell'acquisizione del verdetto del Comitato dei garanti che il 30 ottobre 2008 aveva sospeso dall'attività assistenziale il direttore della Clinica ostetrica dell'azienda ospedaliera di Padova. Antonio Ambrosini si era rivolto immediatamente al Tar dopo la decisione dei garanti. Di fronte alla bocciatura della sua richiesta da parte del tribunale regionale Ambrosini ha scelto la strada dell'appello rivolgendosi al Consiglio di Stato che ha preso tempo prima di emettere la sentenza definitiva. Il ginecologo è stato al centro di una vicenda finita anche alla Procura della Repubblica: secondo l'accusa il ginecologo avrebbe percepito denaro per interventi su pazienti pazienti-dozzinanti in realtà mai effettuati. La vicenda che ha fatto scoppiare il caso Ambrosini è relativa ad un intervento che il professore avrebbe effettuato in una sala operatoria dell'azienda ospedaliera di Padova mentre fisicamente si trovava a Shangai per un convegno di ginecologia: la firma posta sul conto prestazioni consegnato alla neomamma ha innescato la vicenda giudiziaria. La bufera aveva avuto inizio alla fine di ottobre 2008 quando il caso del «ginecologo fantasma» è deflagrato sulla stampa. Immediata la sospensione dall'attività assistenziale - cautelativa e temporanea - da parte del comitato dei garanti. Ma il primario, già all'indomani del provvedimento, aveva protestato. Per lui si tratterebbe di un errore del personale che ha preparato il conto da presentare alla paziente. Antonio Ambrosini continua ad essere professore ordinario di Ginecologia nella facoltà di Medicina, l'Università infatti non ha preso alcun provvedimento nei suoi confronti dopo l'apertura dell'inchiesta da parte della Magistratura. Per contro il docente, dopo l'immediata sospensione dall'attività assistenziale decisa dalla direzione ospedaliera, non ha più messo piede in sala operatoria. E' di fronte a questa decisione che Ambrosini si è ribellato, definendola ingiusta e chiedendone quindi la sospensiva. Il tribunale amministrativo regionale ha confermato invece il provvedimento della direzione ospedaliera. Ambrosini non si è perso d'animo e ha portato il suo caso in appello al Consiglio di stato per la decisione definitiva. Ora il rinvio, ma a quanto pare la carta attesa dalla sezione giudicante sarebbe già nel fascicolo consegnato ai giudici. (Fabiana Pesci)

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La all'università di scienze di Trento sembra essersi placata (sezione: Cultura)

( da "Adige, L'" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

La «fronda» all'università di scienze di Trento sembra essersi placata La «fronda» all'università di scienze di Trento sembra essersi placata. Gli informatici però, dopo aver disertato un consiglio di facoltà facendo mancare il numero legale, chiedono al preside Sandro Stringari che l'assegnazione delle risorse - soprattutto spazi, didattica integrativa, gestione del personale - avvenga attraverso un sistema basato sul merito e sui risultati che ogni singolo dipartimento della facoltà riesce ad ottenere. Dopo Pasqua è previsto un incontro tra tutti i responsabili d'area della facoltà per decidere cosa fare e il professor Fabio Massacci, ordinario di ingegneria industriale e dell'informazione, è convinto che alla fine le istanze degli informatici saranno accolte. «Una parte della facoltà ha disertato il penultimo consiglio di facoltà, ma poi abbiamo partecipato a quest'ultimo incontro che si è svolto mercoledì - spiega Massacci - Si tratta di tutti gli informatici, una ventina di persone tra ricercatori e docenti del dipartimento. Il motivo di questa protesta è l'impostazione stessa che il preside aveva dato nella gestione delle risorse della facoltà. Si tratta di una discussione basata sul fatto che noi chiediamo che la facoltà si doti di un sistema di gestione delle risorse guardando a quelli che chiamiamo indicatori di qualità». Insomma premiare il merito, una linea che tra l'altro ha intrapreso anche il rettore dell'ateneo Davide Bassi con la scelta di aderire ad Aquis. Un argomento, quello del merito, non nuovo: «È un aspetto su cui avevamo già parlato con il preside e anche durante la campagna elettorale gli avevamo scritto una lettera in cui chiedevamo che venisse premiato il merito - dice Massacci - Lui (il preside Stringari, ndr) non ha voluto prendere questo impegno perché sostiene che questo modello è troppo complicato, tant'è vero che noi informatici non avevamo partecipato nemmeno alle elezioni per la presidenza. Adesso siamo in una fase in cui abbiamo ripreso a frequentare le attività della facoltà in uno stile di collaborazione, ma riteniamo che quanto proponiamo debba essere il modello di sviluppo. Il preside ha detto che intende lanciare una conferenza di facoltà in cui tutte le aree esprimeranno i progetti futuri, noi vi parteciperemo se da parte sua c'è un impegno. Io credo che alla fine la discussione si indirizzerà verso questa decisione, certo si tratta di un percorso un po'laborioso», conclude Massacci. J.V. 11/04/2009

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corone, la messa e un convegno per ricordare la resistenza (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Tolmezzo Corone, la messa e un convegno per ricordare la Resistenza DAI PAESI TOLMEZZO. Si terrà venerdì 24 aprile la commemorazione per il 64° anniversario della Liberazione. Il programma predisposto dagli organizzatori prevede alle 9.30 la deposizione delle corone d'alloro, nell'ordine, in cimitero, in via Del Din, in località Ponte di Caneva e in località "Crist" a Casanova. Seguirà poi alle 10 la santa messa in duomo. Quindi ci sarà, alle 11, il convegno "Antifascismo, Resistenza, Costituzione" nell'Aula Magna dell'Ipsia Candoni. Relazionerà sul tema il professor Leopoldo Coen, docente di discipline giuridiche nell'università degli studi di Udine.

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no alla biblioteca al supercinema (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 8 - Lucca No alla biblioteca al Supercinema CAPANNORI. La biblioteca al Supercinema non si può fare: ci sono studi di fattibilità che lo sconsigliano. Così la lista Sinistra per Capannori interviene sulla questione sollevata dal candidato a sindaco del centrodestra Lorenzo Matteucci, e ribadisce la correttezza della scelta del Mattaccio. «Matteucci avrebbe dovuto informarsi meglio sulla storia del Supercinema prima di accogliere la richiesta del suo sostenitore ed ex assessore all'urbanistica della giunta Martinelli, Gianfranco Rosi - dice la lista, che sostiene il sindaco uscente Del Ghingaro - La possibilità di realizzare lì la biblioteca, infatti, è stata bocciata per problemi di fattibilità». «Durante i 4 anni di amministrazione Del Ghingaro - continuano gli esponenti di sinistra - sul Supercinema si sono alternati diversi professionisti e diverse proposte di fattibilità di interventi misti pubblico-privato. In questo contesto è emerso come la condizione di chiusura su tutti i lati ne limiti pesantemente le possibilità di utilizzo. Nella struttura del Supercinema, inoltre, gli spazi sono risultati troppo stretti per l'attività bibliotecaria. Al Mattaccio, invece, si può contare su una superficie complessiva tre volte superiore a quella attuale». «Il progetto della nuova biblioteca ha avuto un riconoscimento dalla Regione in termini di un co-finanziamento di 359mila euro. Il Mattaccio, infine, dista poche centinaia di metri dal confine della frazione di Capannori e circa un chilometro dall'attuale biblioteca. La sua posizione, pertanto, è baricentrica per i cittadini e gode di buona accessibilità».

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pomodoro nero, attenti alle truffe (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Pisa Pomodoro nero, attenti alle truffe La Scuola Sant'Anna lancia l'allarme: qualcuno propone la vendita delle piantine, ma non sono quelle prodotte da noi PISA. C'è chi prova a trarre un profitto illecito da una ricerca della Scuola Superiore Sant'Anna. Stiamo parlando del pomodoro nero anti invecchiamento: alla Scuola è giunta la segnalazione che alcuni commercianti propongono la vendita di piantine di pomodoro nero quando quest'ultimo non è ancora in commercio. Da qui la decisione di mettere in guardia i consumatori, diramando una nota in cui si afferma ufficialmente che «non sono ancora in vendita le piantine di "Sun Black", il "pomodoro nero" la cui buccia contiene antiossidanti (antociani) tipici della frutta a buccia scura». «Se qualche commerciante le mette in vendita o ne propone l'acquisto - prosegue la Sant'Anna -, spaccia per "Sun Black" semplici piantine di pomodoro i cui frutti, una volta maturati, potranno anche assumere una coloritura leggermente più scura, tendente al marrone, ma che non possono certo fregiarsi del titolo e soprattutto delle proprietà del "Sun Black". Questa precisazione si rende necessaria perché è stato riferito a Pierdomenico Perata, docente di fisiologia vegetale della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa e coordinatore del progetto "TomAntho" da cui è nato il "Sun Black", sviluppato insieme alle Università di Modena - Reggio Emilia, di Pisa e della Tuscia (Viterbo), che ditte di Pisa offrivano piantine di "pomodoro nero" a clienti che le richiedevano. Per ora la realtà è diversa: il "pomodoro nero" o "Sun Black", quest'ultimo marchio registrato proprio come "TomAntho", è arrivato al secondo anno di fioritura, ma è ancora inserito nel progetto di ricerca che l'ha portato alla luce e che non si è concluso. La vendita dei semi, o addirittura dei frutti, non è stata al momento concessa a nessuna ditta, di piccole o di grandi dimensioni che sia, nonostante il fortissimo interesse dimostrato anche da parte di multinazionali». Il "pomodoro nero" si presenta con la buccia di colore violetto tendente al nero, perché contiene una significativa quantità di antiossidanti, presenti nei frutti a buccia nera quali ad esempio i mirtilli, utili per contrastare il processo di invecchiamento. Il vantaggio del "pomodoro nero" che lo rende un "super - alimento" è dato dal fatto che la quantità di antiossidanti che ogni pomodoro contiene è superiore rispetto a quella presente naturalmente in una quantità corrispondente di mirtilli o di uva nera. Inoltre, il "pomodoro nero" non è geneticamente modificato. Il "Sun Black" è stato concepito nell'ambito di un progetto interuniversitario, finanziato dal ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e coordinato dal professor Pierdomenico Perata. Al progetto partecipano le Università di Pisa (referenti scientifici il dottor Fernando Malorgio e il professor Alberto Pardossi), Modena e Reggio Emilia (referente scientifico il professor Nicola Pecchioni) e della Tuscia di Viterbo (referente scientifico il professor Andrea Mazzucato). Il team di ricercatori è partito da una constatazione: che l'aspettativa di vita è aumentata grazie anche all'aggiunta, in alimentazione, di molecole capaci di prevenire le malattie e di migliorare la qualità del metabolismo, rallentando l'accumulo di radicali liberi. è nata così l'idea di combinare in uno stesso alimento le qualità del pomodoro con quelle dell'uva nera o dei mirtilli che contengono un'elevata quantità di antociani, dall'azione antiossidante, normalmente assenti nei pomodori.

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consegnati i diplomi di dottorato alla scuola bios (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

A ventitré allievi Consegnati i diplomi di dottorato alla Scuola Bios PISA. Ventitré allievi della Scuola di dottorato di ricerca Bios, in Biomolecular Sciences, hanno concluso il loro corso di studio ricevendo, nell'aula magna della facoltà di Scienze, il diploma di dottore di ricerca. Hanno conseguito il titolo 8 allievi del corso di biomateriali, 8 del corso di biotecnologie molecolari e 7 del corso di oncologia sperimentale e molecolare. Quattro i nuovi dottori provenienti da altre nazioni: Egitto, Francia e India. La consegna dei diplomi originali immediatamente dopo la conclusione degli esami rappresenta una novità di particolare significato per l'ateneo pisano. L'altra novità è stata aver condotto sia gli esami che la cerimonia in inglese, lingua ufficiale della Scuola Bios. Le commissioni di esame erano costituite in larga parte da docenti di altre Università, italiane e straniere. La commissione di biomateriali era presieduta da Dujan Bakosh di Bratislava e comprendeva Antonella Motta di Trento e Franco Cacialli dell'University College, London. La commissione di biotecnologie molecolari era presieduta da Vanna Micheli di Siena e comprendeva Michelangelo Cordenonsi di Padova e Roberto Lorenzi di Pisa. Infine, la commissione di oncologia sperimentale e molecolare era presieduta da Aldo Scarpa di Verona e comprendeva Giorgio Stanta di Trieste e Antonio Giuseppe Naccarato di Pisa. La cerimonia è stata presieduta dal direttore della scuola, professor Generoso Bevilacqua. Il diploma dell'Università di Pisa, insieme ad un certificato della Scuola Bios, è stato consegnato dai direttori dei corsi: professor Emo Chiellini per biomateriali, professor Maria Grazia Tozzi, vice-direttore della Scuola, per biotecnologie molecolari, e lo stesso professor Bevilacqua per oncologia sperimentale e molecolare.

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continuano le lezioni dell'università della terza età (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Tra i docenti anche Jeff Onorato Continuano le lezioni dell'università della terza età TEMPIO. Iniziato martedì con una conversazione sui maestri sardi della xilografia, tenuta da Enrico e Gabriele Piras, il programma annunciato per il mese di aprile dall'Università tempiese per la Terza età. Dopo la sosta per Pasqua, giovedì 16, il paraolimpionico Jeff Onorato terrà una lezione sul tema "Il corpo e la mente". Martedì 21 salirà in cattedra Mary Orecchioni, che parlerà dei "disturbi della postura". Giovedì 23, invece, la parola passerà allo storico Tomaso Panu, che tratterà l'argomento "Torino prima capitale d'Italia. Tempio e i suoi rapporti con i Savoia, tra 700 e 800". Per martedì 28, lezione-convegno sul "Presente e futuro dell'energia: fonti tradizionali e nucleare", con Paolo Sanna e Carlo Murineddu. In allestimento c'è una mostra di cartoline augurali tra l'800 e il 900, curata da Enrico Piras, una raccolta di 7mila pezzi. Tale mostra e la lezione su Torino prima capitale d'Italia, sono state inserite dall'amministrazione nel programma della settimana culturale, in calendario dal 18 al 26 di aprile. Le lezioni, dalle 17 alle 19, come la mostra si terranno nella sala dell'Exme, l'ufficio turistico del Comune. (g.ca.)

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Governare non significa educare il popolo (sezione: Cultura)

( da "Secolo XIX, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Governare non significa educare il popolo Dino Cofrancesco Tommaso Padoa-Schioppa ha legato il suo nome, come ministro dell'Economia, al governo più impopolare della storia repubblicana, il Prodi II. Impopolare a destra, ha riconsegnato i riformisti moderati a Silvio Berlusconi; impopolare a sinistra, ha portato ampi settori della classe operaia alla Lega Nord. Nella conversazione con Beda Romano, "La veduta corta" (Ed. Il Mulino) aggiunge la sua voce al coro di quanti considerano Margaret Thatcher e Ronald Reagan alla stregua di nuove incarnazioni di Belzebù, responsabili primi, con le loro dissennate politiche economiche, della crisi in cui stanno sprofondando i Paesi occidentali. Che un uomo di scienza non riconosca alcun merito a due statisti che hanno segnato, con le loro luci e le loro ombre, la storia dell'Inghilterra e degli Stati Uniti è un segno inequivocabile dei tempi. Non è di questo, però, che intendo parlare, bensì della visione pedagogica che TPS, come lo sigla affettuosamente Michele Salvati nella lunga recensione al libro apparsa sul Corriere della Sera, attribuisce ai governanti. «Chi governa - dichiara l'intervistato - deve essere scelto da chi è governato, ma nello stesso tempo deve governare chi l'ha scelto. È indispensabile che chi governa sappia anche svolgere una funzione educativa, pedagogica, e sappia indicare la strada a coloro che lo hanno eletto. Se tutto ciò lo vogliamo chiamare visione elitista del governo, non respingo la definizione». Ci risiamo, dunque, con l'educazione delle masse. Nel dna della sinistra questa mania giacobina di rendere migliori - colti, benestanti, sani e istruiti - gli uomini grazie alla dedizione alla res publica dei savi reggitori sembra intramontabile, specie all'indomani di una inaspettata débâcle elettorale. In realtà, all'interno di una concezione laica della democrazia, il compito della classe politica non è quello di elevare gli spiriti ma di informarli, con la più grande chiarezza e correttezza possibile, di porli dinanzi alle alternative che il momento storico suggerisce, di illustrarne i possibili costi e ricavi. Una democrazia matura, non ha bisogno né di aristocrazie intellettuali, né di pedagoghi. Per essa interessi e valori stanno tutti sullo stesso piano e debbono essere i cittadini, col voto, a stabilire quali vanno anteposti a quali. Nessuno contesta il diritto di TPS, dei suoi colleghi economisti, dei suoi compagni di partito, a battersi per una politica economica neo-keynesiana, in controtendenza rispetto a quella adottata, per veduta corta, dai governi di centrosinistra e di centrodestra ma, in una matura società democratica, rinuncino a rivendicare una sorta di superiorità morale, a presentarsi come i Vicari della Storia o del Genio del Progresso incaricati di rimediare ai guasti dei biechi partiti e dei gruppi d'interesse intenti unicamente a sfruttare gli altri. Per citare ancora una volta Bernard Crick, «siamo tutti sul mercato» e tutti ci battiamo, legittimamente, per far sì che il flusso delle risorse pubbliche fecondi le regioni del sociale a noi più prossime. Il potere neutrale dello Stato è un mito quando sono in gioco misure che riguardano il mercato e il suo controllo sociale, la politica dei redditi, il fisco, il sostegno alle imprese, il credito e le banche. Qui sono i risultati che contano non le impegnative concezioni del mondo alle quali si ispirano, da un lato i TPS e, dall'altro, i loro avversari. E la parola ultima l'hanno i cittadini-elettori chiamati a decidere se la scarpa prodotta dalla destra calza meglio di quella prodotta dalla sinistra o viceversa. La «visione elitista del governo»è roba da Italia dei notabili o da "padri della patria" che, trovandosi a ereditare il Paese di Pio IX e di Franceschiello, debbono sobbarcarsi la "nazionalizzazione delle masse". Già nell'America di Tocqueville - poco meno di due secoli fa - un politico che avesse parlato della sua «funzione educativa e pedagogica» sarebbe stato preso a fischi e pernacchie dagli elettori di Thomas Jefferson o di Andrew Jackson. Karl Marx considerava "falsa coscienza" («ideologia») il discorso che contrabbanda come "interesse collettivo" gli interessi di classi e ceti particolari. Prima di colpevolizzare il populismo e l'«antipolitica», occorrerebbe chiedersi se, per caso, la sfiducia dei cittadini verso i partiti e verso le istituzioni non dipenda proprio dalla sensazione - non infondata - di essere turlupinati dall'ideologia e coinvolti in battaglie «di facciata», dichiarate per colpire obiettivo ma intese a farne fuori un altro. Nel nostro Paese, è giunto il momento di adottare un nuovo stile comunicativo, che per plebeo o qualunquistico che sia, risulti più rispettoso della dignità e delle prerogative politiche dell'uomo della strada. La classe politica deve finalmente capire - e rassegnarsi - che slogan come "Fare l'Europa" o "Fare il federalismo", o "Riformare l'Università" sono formule magiche, chiacchiere vuote finché non si chiarisce che cosa cambierà nella vita della gente qualora le riforme sbandierate si facessero davvero. La democrazia liberale, sia in politica che in economia, si fonda su un sano scetticismo. Diffidente delle ortodossie, almeno tendenzialmente, preferisce il "più mercato meno Stato" ma non ne fa un dogma come non ne fa dell'inverso "più Stato meno mercato": l'essenziale è che il tripode di John Locke (vita, libertà, proprietà) rimanga inattaccabile. Non abbiamo bisogno di predicatori di virtù ma di giocatori onesti che non pretendano di farci credere che la loro discesa in campo sia stata imposta dal Dovere ma riescano a convincerci che se vincessero loro staremmo un po' meglio anche noi. Dino Cofrancesco è docente di Storia del pensiero politico all'Università di Genova. 11/04/2009

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"non me l'aspettavo serve responsabilità" - giuliano foschini (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Bari Il professore uscente: la politica del rigore dà buoni frutti "Non me l´aspettavo serve responsabilità" Sono favorevole all´idoneità scientifica a livello nazionale GIULIANO FOSCHINI REttore, Corrado Petrocelli, lo immaginava che sarebbe andata a finire così? «Sinceramente no, non me l´aspettavo. In questi giorni ho lavorato normalmente, non mi sono informato sulle intenzioni degli altri colleghi, non ero in clima elettorale. Ho lavorato a tracciare le linee programmatiche da presentare alla comunità scientifica e basta». Il programma servirà a poco. E´ l´unico candidato. «Questo non è vero. Anzi, a maggior ragione chiedo a tutti i miei colleghi di partecipare alla stesura di questo programma, chiedo loro di dare idee, indicare esigenze e criticità. Mi voglio mettere in gioco come e più di prima». Pensa che il fatto che nessuno l´abbia sfidata, sia un segnala di condivisione totale del suo lavoro? «Non lo so. Certo io ho cercato sempre di impostare una politica di partecipazione e sono felice ci sia stata. Alcuni risultati sono arrivati soltanto grazie al rigore e al sacrificio di tutti». A cosa fa riferimento? «Per esempio al fatto che siamo riusciti a rimettere in sesto il bilancio e a portare dal 91,4 all´84 il rapporto tra il fondo che riceviamo dal Governo e le spese per il personale. Non è un dato da poco: si era parlato di un discrimine, che io non ho mai condiviso sia chiaro, tra le università che non sforavano il tetto del 90 per cento e quelle che lo sforavano. Ora siamo tra i virtuosi». I tagli sono stati dolorosi. «Ma abbiamo rispettato tutte le promesse: quello di non alzare le tasse universitarie era un dogma e lo abbiamo rispettato. Nello stesso tempo non abbiamo tagliato i finanziamenti alla ricerca e grazie all´azione dei nostri docenti, dei nostri ragazzi, l´università di Bari ha avuto riconoscimenti in Italia e in Europa. Questo è merito dei docenti che fanno camminare e crescere le idee, ma anche del senso di responsabilità degli studenti che in un momento così difficile hanno cooperato». Nei prossimi tre anni aumenterete le tasse? «No, se non miglioreranno i servizi. Prima di prendere ogni decisione in questo senso faremo una ricognizione attenta. Certo, con orgoglio dico che qualcosa abbiamo fatto in questi tre anni: in questi giorni sta per aprire il cantiere all´ex palazzo delle Poste, che diventerà lo Student Center, e il cantiere per il palazzo degli Istituti biologici. Per la Manifattura c´è un problema giudiziario-amministrativo, un ginepraio da risolvere: alcune facoltà, come quella di Scienze della Formazione, conoscono però una situazione di sovraffollamento insostenibile. Dovremo trovare un´alternativa». Le nuove assunzioni di docenti? «In questi tre anni abbiamo limitato fortemente il turn over, nel primo anno e mezzo è stato praticamente bloccato. Certo con gli anni a venire arriverà una situazione di sofferenza che dovremo andare a colmare: molti professori dovranno essere sostituiti. La nuova riforma, con l´idoneità scientifica nazionale, a me piace». Torna l´ombra del nepotismo? «In questo senso mi pare che l´università di Bari, con l´approvazione del codice etico, abbia dato ampie garanzie in merito. Non dobbiamo però essere schiavi, ma dobbiamo avere la forza di scegliere e prenderci le nostre responsabilità: dico per esempio che bisogna considerare come un avanzamento di carriera quando un docente passa, per esempio, da associato a ordinario. Non si può ripartire da zero e non valutare l´esperienza maturata nella stessa università».

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preside sospeso a odontoiatria il tar adesso reintegra grassi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Bari La sentenza Preside sospeso a Odontoiatria il Tar adesso reintegra Grassi Il docente Felice Roberto Grassi torna a ricoprire l´incarico di presidente del corso di laurea in Odontoiatria. Lo ha deciso il Tar di Bari che ha accolto il ricorso presentato dal professore, annullando così il decreto firmato dal rettore il 28 gennaio scorso. Il provvedimento del rettore che aveva sostituito Grassi con un altro docente alla presidenza del corso di laurea è arrivata in seguito alla relazione della commissione d´indagine interna, istituita dopo le polemiche sollevate da un servizio di "Striscia La Notizia". Secondo i giudici del Tar, l´università avrebbe dovuto dare comunicazione a Grassi dell´avvio del procedimento. «Giustizia amministrativa - dice il docente - è stata fatta in quanto gli atti predisposti nella funzione del presidente del corso di laurea sono stati sempre impartiti allo stesso rigore della legge, delle ordinanze, delle circolari nell´esclusivo interesse dell´università e degli studenti».

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quelle campagne in cerca di protezione - antonella gaeta (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XVII - Bari Quelle campagne in cerca di protezione Il catalogo è stato compilato da studiosi dell´Università di Foggia Le indicazioni verranno raccolte nel Piano paesaggistico regionale Uliveti, pascoli e agrumeti: ecco il censimento delle aree da tutelare Per la natura ma anche per l´economia ANTONELLA GAETA Mani che costruiscono cattedrali ma anche splendidi paesaggi rurali. La sapienza dell´uomo ha disseminato (quando illuminata) bellezza soggetta però a distruzione. Come accade per le cattedrali anche i paesaggi caratterizzano la regione e, pertanto, vanno tutelati alla stessa maniera. Per farlo, è in via di compilazione un catalogo del paesaggio rurale storico italiano, un lavoro di ricognizione che porta la firma di esperti di colture agricole ma anche di storia e di discipline territoriali, coordinati da Mauro Agnoletti, docente di Agraria a Firenze. Mappa in 136 aree voluta dal ministero dell´Agricoltura, di prossima pubblicazione. Per la Puglia sono state individuate da un gruppo di studiosi coordinato dal docente di Storia moderna dell´Università di Foggia, Saverio Russo, e composto da Rocco Carella, Nello Biscotti, Angelo Massafra e Anna Lucia De Nitto. Le indicazioni sono di natura tipologica e non tengono conto dei paesaggi giù tutelati come la Foresta Umbra del Gargano o i boschi del Subappennino dauno. Si considerano piuttosto i paesaggi minacciati e vulnerabili, a partire dall´oasi agrumaria del Gargano settentrionale, area storica che va da Rodi a Vico a Ischitella, lungo un migliaio di ettari. Un´area con le caratteristiche specialità della zona come l´arancia "Duretta" del Gargano. Qui il paesaggio è stato configurato al fine di difendere la delicatezza dell´area. All´epoca venivano costruiti ripari dal vento, frangivento in muratura con finestroni o filari di lecci, canneti di alloro e lentisco e con una serie di canalette che portavano l´acqua dal torrente Asciatizzo. «Tra un po´ questo genere di paesaggio - spiega Saverio Russo - sarà illeggibile senza contare che all´interno dell´oasi agrumaria ci sono anche i cosiddetti casini, locali che servivano per la lavorazione de frutti in un articolato sistema fondiario». Sempre il Gargano, nella sua zona meridionale per 15 chilometri, da Mattinata a Monte Sant´Angelo, attraverso Manfredonia e lungo la strada verso Vieste, mette a disposizione della mappa i terrazzamenti, escogitati dal solerte contadino dauno per rendere coltivabile i pendii. La coltura praticata era quella dell´uliveto consociato con il mandorlo, attualmente in stato di abbandono. «Il muretto di sostegno frana - ricorda Russo - determinando un ritorno alla situazione precedente e tradendo di fatto il paesaggio nel quale forte si sente l´intervento dell´uomo quando vuole creare il bel paesaggio. Ora però queste aree sono minacciate dal crescente abbandono delle campagne, dall´invecchiamento della popolazione, dalla mancanza di incentivi per chi li cura, senza contare la sconsiderata espansione edilizia». Proseguendo lungo la linea che da nord scende a sud, i paesaggi rurali da tutelare in Puglia sono anche i pascoli dell´Alta Murgia nella zona compresa tra Poggiorsini, Gravina e Minervino. Mentre un classico, la zona degli uliveti storici, riserva delle piante meravigliose tra Fasano, Ostuni e la parte centrale del Salento. In Valle d´Itria da salvaguardare è anche il paesaggio dall´abitato sparso a servizio del sistema policolturale presente in zona, soprattutto il vigneto con i suoi bianchi. Le tipiche costruzioni a trullo o le case rurali formano un insieme che, modificato anche in un solo elemento, muta irrimediabilmente. Infine, nel catalogo sarà segnalata l´area viticola salentina tra Brindisi e nord di Lecce. In Basilicata da proteggere l´area dei vigneti di Aglianico, gli uliveti di Ferrandina, il castagneto del Vulture e i pascoli della Murgia materana. Indicazioni che verranno raccolte nel Piano paesaggistico regionale in via di redazione e pronto per la fine dell´anno. Conclude Russo: «Proporremo misure di salvaguardia non settoriale con interrelazione tra assessorati. Se, ad esempio, quello all´Agricoltura finanzia la costruzione di capannoni e quello alla Cultura il recupero delle masserie, le due azioni saranno in grave contrasto. Occorrono misure coerenti e comparate».

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La ricerca universitaria è svolta in gran parte da precari che, pur ricoprendo spesso mansioni ... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

La ricerca universitaria è svolta in gran parte da precari che, pur ricoprendo spesso mansioni del tutto analoghe ai ricercatori strutturati, sono costretti a sopravvivere per molti anni con borse di studio, co.co.co, assegni, senza una continuità di reddito, senza diritto alla malattia, alle ferie e a una degna tutela della maternità. Non è previsto neppure un minimo salariale, gli stipendi mensili vanno da 800 a 1200 euro, spesso senza contributi. Inoltre non hanno diritti sindacali, né di rappresentanza negli organi accademici. Molto spesso per poter lavorare in Università devono pagare di tasca propria un'assicurazione sul lavoro che, comunque, prevede indennità solo in caso di invalidità permanente oltre il 75% o morte. In questo dilagante sfruttamento di «cervelli» anche l'Università e il Politecnico di Torino non fanno eccezione. Da una recente indagine, compiuta insieme alla Flc-Cgil, il 50% del personale impegnato in ricerca è precario ed è cresciuto del 30% tra il 2006 e il 2008. Molte sono le ragioni di questa vergognosa situazione, ma la principale è il cronico sottofinanziamento della ricerca italiana. Nel 2005 è stata inoltre definita la Carta Europea dei Ricercatori, un codice di condotta che prevede tutele, diritti e doveri in tutte le fasi di carriera. Nonostante la Conferenza dei Rettori Universitari abbia sottoscritto la Carta nel 2005, nessun passo è stato fatto per applicare le linee guida. In tutte le università italiane si sono costituiti ormai da diversi anni coordinamenti di ricercatori e docenti precari. Anche a Torino, dove è stato possibile aprire i primi spiragli di trattativa con l'amministrazione del Politecnico. L'Università di Torino, nonostante le ripetute richieste di incontro da giugno 2008, continua a rifiutare l'apertura di un dialogo. A gennaio è partita una raccolta firme per chiedere l'apertura di una trattativa formale. Nei primi dipartimenti coinvolti c'è stata un'adesione del 90% e un buon sostegno dai colleghi strutturati. La richiesta è anche la ri-apertura di un confronto con l'assessorato regionale all'Università, che proprio sulla ricerca investe molto contribuendo però a creare nuova precarietà, senza puntare sulla strutturazione dei rapporti di lavoro. In occasione della mobilitazione nazionale per i precari della conoscenza vogliamo ricordare l'allarmante condizione in cui versa la Facoltà di Medicina, soprattutto i dipartimenti all'interno delle Molinette, dove in molti laboratori i precari sono più degli strutturati. La Flc-Cgil ha chiesto da quasi un mese l'apertura di un dialogo con la direzione sanitaria senza averla ottenuta. Una richiesta di incontro è stata spedita a dicembre anche all'assessorato alla Sanità. Purtroppo l'immobilismo sta prendendo il sopravvento. Anche i ricercatori precari del Politecnico attendono l'apertura di una trattativa ufficiale con l'amministrazione. Guardano alla seduta straordinaria del senato accademico a loro promessa. I senatori hanno già espresso preoccupazione per i numeri allarmanti dei precari: 1500 tra dottorandi, assegnisti e altri collaboratori. L'amministrazione dovrà discutere la situazione se non vorrà trovarsi di fronte a un serio inasprimento delle iniziative di lotta, che si stanno moltiplicando in tutta Italia e guardano a una grande mobilitazione a maggio.

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Abruzzo, solidarietà infinita (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

speciale terremoto AIUTI Non si arresta la maratona di soccorso per la popolazione de l'Aquila e dintorni colpita dal terremoto Abruzzo, solidarietà infinita Conti correnti, consigli pratici, raccolte di vestiti, alimenti e generi di prima necessità. La gara solidale per le popolazioni colpite dal sisma va avanti. E coinvolge tutte le realtà nazionali e locali, istituzionali e private. Dallo sport alla musica, dalle associazioni alle banche, tutti si muovono per raccogliere fondi e per alleviare le sofferenze degli abruzzesi CONSIGLI PER GLI AIUTI Il Forum del Terzo settore ha fornito delle linee guida e indicazioni utili per chi volesse aiutare concretamente la popolazione abruzzese. Le forme di aiuto necessarie sono principalmente tre e in questo ordine di importanza: donazioni di denaro, donazione di materiali e generi alimentari, volontari sul posto. Nella donazione di denaro occorre verificare l'utilizzo immediato dei soldi sul territorio per iniziative mirate da parte dell'organizzazione beneficiaria. Il secondo consiglio è di preferire donazioni tramite conto corrente o chiedere una ricevuta per donazioni effettuate con denaro contante. I beni materiali devono essere nuovi o in ottimo stato, mentre i generi alimentari non devono avere confezioni fragili e non accuratamente sigillate. In questa prima fase i volontari devono essere formati alla protezione civile e già organizzati in associazioni. Nel post-emergenza, a seconda delle proprie competenze, si potrà offrire un contributo mirato. LEGAMBIENTE L'associazione ambientalista Legambiente ha attivato un conto corrente postale specificatamente aperto per poter consentire ai propri soci, sostenitori e simpatizzanti di partecipare alla raccolta fondi a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Il conto corrente deve essere intestato a «Legambiente Onlus - Sos», il numero Iban è IT 79P050 1803 2000, chi decide di fare il versamento deve specificare la seguente causale: «Emergenza terremoto in Abruzzo». COTRAL La Cotral S.p.A. «tende una mano alla regione Abruzzo gravemente colpita dal terribile terremoto dello scorso 6 aprile». L'azienda, comunica una nota, «ha messo a disposizione della consorella Arpa S.p.A. (Autolinee Regionali Pubbliche Abruzzesi) i propri mezzi ed il personale, al fine di esprimere in modo più tangibile la propria solidarietà alla popolazione afflitta dal drammatico evento». La Cotral S.p.A. e le organizzazioni sindacali, «continuando nel processo di solidarietà già avviato, stabiliscono che i dipendenti daranno il loro contributo con un'ora di retribuzione detratta dalla propria busta paga della corrente mensilità». AISM Anche l'Associazione Italiana Sclerosi Multipla (Aism) si è attivata a favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo, in particolare per contattare le persone con sclerosi multipla sul territorio e verificare che tutte avessero avuto soccorso. Inoltre, l'Associazione informa che nella postazione sanitaria di fronte all'ex ospedale c'è un neurologo referente del Centro Sclerosi Multipla. Per i malati di sclerosi che hanno difficoltà e per i loro familiari, c'è a disposizione la struttura della Casa Vacanze «I Girasoli di Lucignano», attrezzata per ospitare persone con difficoltà motorie. In caso di emergenza si può contattare l'Aism ai seguenti numeri: 010.2713250 (sede nazionale), 085.412478, 327.1252948, 335.1853956 (sezione di Pescara) ALPINI Un sostegno ai terremotati anche dall'Associazione nazionale alpini, che ha lanciato una raccolta fondi (conto corrente bancario: Banco di Brescia, filiale 2 di Milano, conto corrente n.9535 intestato a Associazione Nazionale Alpini Terremoto Abruzzo, Via Marsala 9 20121 Milano - iban: it69x035 0001 6320 0000 0009 535 bic/swift BCABIT21; oppure conto corrente postale: Poste italiane - Bancoposta, conto corrente n.16746208 intestato a Associazione Nazionale Alpini Terremoto Abruzzo, Via Marsala 9, 20121 Milano, iban: it26 h076 0101 6000 0001 6746 208 bic/swift BPPIITRRXXX). AGRICOLTORI ITALIANI La Cia, confederazione italiana agricoltori, ha deciso di partire con iniziative concrete dopo una riunione d'urgenza della Giunta nazionale. È già stato aperto un conto corrente presso la Ugf Banca agenzia 12, via Saturnia 21, Roma. Il codice Iban del conto è IT56I0312703200CC0120005581, e il Bic: Baecit2b «La Cia per l'Abruzzo». Per la raccolta, la Cia ha anche in programma di attivare un servizio di sms e una giornata di prodotti agricoli di qualità «all'asta» per raccogliere fondi. Iniziative di solidarietà sono in programma anche per la «Giornata nazionale del turismo» del 19 aprile e l'iniziativa «Inac in piazza» del 9 maggio. CRUI «Facciamo appello alle università, al personale docente e a quello tecnico amministrativo, ma anche agli studenti e ai cittadini tutti. L'Università de L'Aquila ha subito danni gravissimi, l'espressione della solidarietà può trasformarsi anche in partecipazione attiva per la ricostruzione degli edifici danneggiati o distrutti». È l'appello che lancia la Conferenza italiana dei rettori, che ha aperto un c/c di raccolta fondi da destinare all'Università de L'Aquila e alla Casa dello studente: «Università emergenza terremoto», l'Iban IT 80 V 03226 03203 000500074995 AVIS Avis non ha organizzato una raccolta di sangue destinata nello specifico alle popolazioni terremotate, ma ha mobilitato le sue sedi e i suoi 1.100.000 donatori. Dal punto di vista medico-trasfusionale Avis nazionale è in stretto contatto con la sede regionale abruzzese (che ha attivato un apposito team di coordinamento) e con il Centro Nazionale Sangue. Inoltre, Avis nazionale ha aperto un conto corrente per fronteggiare l'emergenza e contribuire alla ricostruzione, convogliando le risorse economiche messe a disposizione dalle oltre 3.200 sedi Avis presenti in Italia. Il conto corrente a cui ogni donatore può destinare le proprie offerte è: IBAN: IT 13 D 02008 01601 000041415151 Causale: Abruzzo CONCERTO A MODENA A Modena un concerto di solidarietà. Il Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena ha organizzato per sabato 18 aprile, alle 21, nell'ambito delle iniziative attivate dal Comune e dalla Provincia a favore della popolazione colpita dal terremoto in Abruzzo. Il programma comprenderà musiche di Bizet, Thomas, Rogers and Hammerstein, Sondheim, Bernstein, arie e songs dai più famosi musical americani. I biglietti saranno in vendita, a 20 euro, a partire da mercoledì alla biglietteria di Corso Canalgrande (16-19 e la sera stessa dello spettacolo). L'incasso sarà versato sul conto corrente della Protezione civile aperto dalla Provincia e dal Comune di Modena: IT 52 M 02008 12930 000003398693. CONFAGRICOLTURA Confagricoltura L'Aquila, sta operando anche - d'intesa con le strutture operative indicate dalla Protezione Civile - per la raccolta di generi alimentari non deperibili per l'alimentazione degli sfollati. Al momento servono prodotti in scatola ed a lunga conservazione. Per quanto riguarda gli alimenti freschi e deperibili, le aziende di Confagricoltura della Piana del Fucino e della Valle Peligna, dotate di celle per la frigoconservazione, hanno offerto la loro disponibilità ad accogliere presso i propri centri di stoccaggio, ortaggi, carni e latticini provenienti da altre province e Regioni. FORTE PRENESTINO Tutti i giorni dalle 11 alle 23 presso il centro sociale Forte Prenestino, che comunica che per il momento non servono volontari, si raccolgono coperte e sacchi a pelo (imbustati), materassini da campeggio, lampade a gas con relative ricariche, vestiario pesante (imbustato), pannoloni per adulti, pannolini per bambini, assorbenti, salviette umidificate, guanti di lattice monouso disinfettanti, spazzolini da denti e dentifrici, pasta, olio, latte uht, zucchero, formaggi e salumi, scatolame (pelati, legumi, tonno, affini), omogeneizzati, giocattoli, quaderni e colori per i bambini. Per informazioni sugli altri punti di raccolta, si può contattare Radio Onda Rossa al numero 06491750. RETE DEGLI STUDENTI In ogni scuola un nucleo di solidarietà per promuovere iniziative, raccolte fondi, raccolta di materiale e per dare informazioni a chi volesse rendersi disponibile come volontario per le fasi successive a quelle del primo soccorso. Questa l'iniziativa della Rete degli studenti medi, che mette a disposizione la sua rete organizzativa a tutti gli studenti che vogliono farsi carico di un impegno, da vicino o da lontano, in aiuto alla popolazione colpita dal terremoto. «Ieri mattina abbiamo inviato a più di 5.000 scuole il materiale necessario a far nascere un nucleo di solidarietà nel proprio istituto, ci aspettiamo una larghissima adesione». retedeglistudenti.it ACLI Le Acli, associazioni cristiane dei lavoratori italiani mobilitano la rete degli italiani all'estero per raccogliere fondi in solidarietà con le popolazioni abruzzesi vittime del terremoto. Con una lettera inviata alle sedi presenti in 18 Paesi nel mondo, la federazione delle Acli internazionali invita a far convergere i contributi sui c/c appositamente aperti dall'associazione in Italia. I contributi dall'estero possono essere versati sul c/c bancario di Banca Etica (Iban - It 06 M 05018 03200 000000129000; swift - Ccrtit2t84a ) intestato a «Acli - Un aiuto per L'Aquila». Oppure su c/c postale (Iban - IT68 D07601 03200 000030577001; swift - BPPIITRRXXX), con la causale «Acli - Un aiuto per L'Aquila». ASCOM BOLOGNA Ascom Bologna ha deciso di promuovere una raccolta fondi per inviare un aiuto concreto a tutte le famiglie toccate dal tragico terremoto ed in particolare ai commercianti abruzzesi. «Siamo tutti rimasti profondamente afflitti dalla disgrazia che ha colpito la regione Abruzzo - sottolinea Enrico Postacchini, presidente dell'associazione - per questo motivo abbiamo ritenuto opportuno aprire un conto corrente». Chi fosse interessato può versare direttamente sul conto corrente intestato: «Ascom Bologna per l'Abruzzo», Banca Popolare dell'Emilia Romagna Bologna-Agenzia n. 20, codice Iban: It22S0538702412000001851537 POSTE ITALIANE Sarà interamente devoluta al fondo di solidarietà «Poste Italiane per l'Abruzzo» la commissione di 1.10 euro pagata per i versamenti sul conto corrente 10 40 0000. È quanto riferisce Poste italiane sottolineando che la raccolta di donazioni a favore delle popolazioni colpite dal sisma sta proseguendo in tutti i 14mila uffici postali del territorio nazionale. I correntisti BancoPosta possono effettuare gratuitamente le loro donazioni anche dal sito www.poste.it accedendo all'area pagamenti di BancoPosta online e cliccando su «effettua la tua donazione online - Poste Italiane per l'Abruzzo». I clienti possono poi donare gratuitamente 1 euro inviando un sms al numero speciale 377.2048580 L'OTTO PER MILLE Tre milioni di euro dall'otto per mille. La Conferenza episcopale italiana (Cei) ha annunciato uno stanziamento di tre milioni di euro, dai fondi derivanti dall'otto per mille, in favore delle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo. Per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali di chi è stato colpito da questa calamità, la Presidenza della Cei ha disposto lo stanziamento di tre milioni di euro dai fondi dell'otto per mille per iniziative di carità di rilievo nazionale. La somma sarà erogata tramite Caritas Italiana, già attiva per alleviare i disagi causati dal sisma e a cui è affidato il coordinamento degli interventi locali. Foto: QUEL CHE RIMANE DI ONNA, IL PAESE PIÙ COLPITO DAL TERREMOTO /FOTO REUTERS

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(sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Massa - Carrara)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

FORTE DEI MARMI / SERAVEZZA / STAZZEMA pag. 20 «RICREAZIONE in via di estinzione: metodi per rimanere vivi dopo essersi divertitivale a ... «RICREAZIONE in via di estinzione: metodi per rimanere vivi dopo essersi divertitivale a dire come riportare a casa la pelle sana e salva», l'iniziativa promossa nel 2008 dagli assessorati al sociale dei comuni di Forte dei Marmi, Pietrasanta, Seravezza e Stazzema allo scopo di sensibilizzare i giovani sui rischi e gli effetti dell'assunzione di alcol e droghe, ha ricevuto un contributo di 20.000 euro dalla Regione. Il progetto, infatti, ha partecipato al bando regionale delle politiche giovanile e verrà riproposto anche l'estate nei locali della costa. Come si ricorderà, l'iniziativa si è rivolta prevalentemente agli adolescenti e ai giovani adulti dai 14 ai 35 anni, abituali frequentatori dei locali notturni e ha inteso rafforzare l'integrazione in rete dei soggetti istituzionali, dei servizi pubblici del privato sociale e del mondo associativo, impegnati nelle problematiche connesse all'uso e all'abuso di alcool e sostanze stupefacenti. Nel corso dell'estate passata sono stati effettuati degli interventi nei locali della costa, quali La Capannina e il Costes di Forte dei Marmi, il Twiga l'Ostras beach e la Canniccia di Marina di Pietrasanta, dove è stato possibile ai frequentatori misurare il proprio tasso alcolico in modo assolutamente anonimo, con l'ausilio dell'etilometro. Esperimento, che verrà ripetuto anche quest'anno.

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Le trappole per le mosche sono state collocate in diversi punti del territori... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA ROVIGO pag. 1 Le trappole «attrattive» per le mosche sono state collocate in diversi punti del territori... Le trappole «attrattive» per le mosche sono state collocate in diversi punti del territorio, specialmente nella zona commerciale e nel quartiere S. Maria Nord a Occhiobello. Marilena Leis, docente universitaria e responsabile del monitoraggio affidato dal Comune al Consorzio Ferrara Ricerche, ha coordinato l'installazione delle trappole per le mosche da cui sarà possibile verificare l'eventuale presenza anomala degli insetti. Il metodo, che prevede monitoraggi periodici riferiti tempestivamente dall'università al Comune, serve a controllare l'attuazione e l'efficacia dell'attività di demuscazione dell'Azienda Agricola Occhiobello (allevamenti gruppo Eurovo). Oltre alle trappole attrattive, verranno posizionate prossimamente, sempre a cura dell'università di Ferrara, trappole cromotropiche, cioè pannelli di 30 centimetri per 20 che attirano le mosche in base al colore. Il monitoraggio sul territorio e all'interno dell'azienda per verificare il rispetto del piano di demuscazione, proseguirà fino a ottobre.

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Aiuti per l'università di L'Aquila (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Lodi)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

PAVIA pag. 13 Aiuti per l'università di L'Aquila SOLIDARIETÀ PAVIA - «UN CONTRIBUTO a favore dell'università dell'Aquila». L'invito che parte dal rettore dell'ateneo pavese, Angiolino Stella, è rivolto a tutto il personale docente e tecnico amministrativo, ma anche agli studenti con le loro famiglie e ai cittadini. I contributi saranno trattenuti sullo stipendio dei mesi di maggio o giugno e verranno versati sul Fondo Università Emergenza Terremoto istituito dalla Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, per la ricostruzione degli edifici dell'università dell'Aquila danneggiati dal terremoto. Anche il Cral dell'università intende esprimere la propria vicinanza alla popolazione dell'Abruzzo colpita dal terremoto, affiancando l'ateneo nella raccolta di fondi. Il denaro raccolto verrà versato a favore della «casa dello studente» . E un conto corrente denominato «Fondo di solidarietà per i terremotati» è stato aperto anche dal Comune di Pavia presso il Tesoriere Civico (Banca Intesa San Paolo di Via Varese 5 a Pavia; codice IBAN: IT40D0306911399000000119906). Dalle 10 alle 20 di oggi, invece, in piazza della Vittoria gli «Amici di Beppe Grillo» raccoglieranno omogeneizzati, pastine per bambini, panolini, latte in polvere per neonati, disinfettanti, carta igienica, salviettine umidificate, detergenti intimi, cibo a lunga conservazione, sale grosso, farmaci generici, biancheria intima nuova, abbigliamento per bambini e adulti, tute, torce e giocattoli. Domani tutto il materiale raccolto verrà portato a Lucoli e al parroco di Pettino. M.M.

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Libro di tradizioni e leggende camune (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

BRESCIA pag. 9 Libro di tradizioni e leggende camune VENERDÌ 17 APRILE alle ore 20.30 presso il palazzo della Cultura di Breno verrà presentato il libro di Carla Boroni Cento bòte, prese e date', raccolta di fiabe e di antiche sapienze camune distillate fra letteratura e storia. Alla presentazione del volume interverranno con l'autrice, docente all'Università Cattolica di Brescia, la professoressa Marta Mai ed anche Eugenio Massetti, l'editore. «Il volume - spiega la docente Carla Boroni - vuole essere sia un approfondimento del mondo affascinante della fiaba sia un contributo alla conoscenza della cultura e delle numerose tradizioni di Valle Camonica». Image: 20090411/foto/114.jpg

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È baby boom, i nidi scoppiano (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Bergamo - Brescia)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

LODIGIANO pag. 13 È baby boom, i nidi scoppiano Sono 95 i piccoli in lista di attesa nelle strutture comunali MELEGNANO POPOLAZIONE IN CRESCITA di ALESSANDRA ZANARDI MELEGNANO CRESCE la popolazione e i nidi scoppiano di richieste. Succede a Melegnano, dove le strutture per l'infanzia faticano a tenere il passo con il boom demografico portato in dote dalle nuove urbanizzazioni. Così, nella fascia zero-tre anni sono 95 i bambini ancora in attesa di un inserimento nei centri comunali, che per l'anno in corso già ospitano 80 utenti e difficilmente potranno assorbire il flusso di domande proveniente dalle famiglie. «Alla base del fenomeno ci sono l'aumento demografico legato ai nuovi complessi residenziali e l'arrivo in città di nuclei stranieri, che ormai rappresentano una fascia considerevole di utenti degli spazi pubblici», spiega l'assessore all'istruzione Raffaela Caputo. «DA QUI l'allungarsi delle liste di attesa, che già da qualche tempo costringe il Comune a respingere le richieste dei non residenti». Per cercare di fronteggiare il problema, l'Amministrazione ha inserito nel bilancio 2009 uno stanziamento di 60mila euro per l'allestimento di un nido alla Broggi-Izar, il quartiere residenziale nato dalla riqualificazione di un ex sito industriale. La struttura, che nascerà da un accordo pubblico-privato, entrerà in funzione a settembre e metterà a disposizione un totale di 28 posti. Cifre alla mano, si capisce che il nuovo spazio non risolverà alla radice i problemi connessi al baby boom, tanto più che l'incremento della popolazione giovane è destinato a proseguire negli anni, con la creazione dei complessi abitativi delle aree ex Enel ed ex Saronio. «È nostra intenzione avviare un'indagine sulla popolazione scolastica, per avere un'idea precisa delle percentuali di crescita - anticipa l'assessore Caputo -. L'ultimo studio al riguardo risale al 2006, dunque va aggiornato. Una mappatura demografica dettagliata ci permetterà di programmare interventi mirati, in linea con le reali esigenze delle famiglie». All'ombra del castello mediceo anche le domande d'iscrizione alla scuola materna sono in crescita, tanto che quest'anno Comune e plessi scolastici hanno allestito due sezioni in più. A portare un po' di ossigeno nel sistema sarà, tra qualche mese, l'inaugurazione dell'asilo di via Baden Powell, la cui costruzione è stata avviata tre anni fa dalla Giunta di Ercolino Dolcini ed è quasi giunta alla fine. IL CENTRO, del costo di un milione 400mila euro, sta sorgendo su un'area di 6mila metri quadrati vicino all'ansa del Lambro e alla Casa scout; con l'apertura dell'anno scolastico 2009-2010 ospiterà 180 bambini, oltre alle maestre e al personale ausiliario. Image: 20090411/foto/204.jpg

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Perché ci è piaciuto l'esordio di FdB (sezione: Cultura)

( da "Riformista, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Perché ci è piaciuto l'esordio di FdB Qui, a piazza Barberini, l'editoriale di esordio di Ferruccio de Bortoli è piaciuto (così com'era piaciuto quello di addio al Sole 24 Ore per la franchezza del tono e il riconoscimento degli errori o delle sottovalutazioni in cui un giornale incappa). Dell'editoriale di ieri due sono i passaggi più interessanti. Il primo riguarda la rivendicazione del moderatismo come identità e come luogo di dibattito: indipendente, tollerante, ragionevole, costruttivo e dalla parte del Paese. Il secondo, più lungo, cerca di fare il punto, con intelligente misura, dello strano clima in cui vive l'informazione ai tempi del terzo Berlusconi. Dice in sostanza de Bortoli: il Corriere della Sera è un giornale indipendente e terzo, Paolo Mieli ha difeso questi valori «in una fase difficile nel rapporto tra informazione e potere», si continuerà su quella strada. Secondo il nuovo capo del primo giornale italiano un'opinione pubblica priva di strumenti di conoscenza della realtà è dannosa soprattutto per quella classe dirigente - politica e non - che tutto sommato vive la stampa come «male necessario». Per chi osserva e cerca di valutare i rapporti di forza tra poteri, e tra stampa e politica, la linea di de Bortoli indica una prospettiva. Ciò che accadrà nei prossimi mesi non possiamo saperlo. Per ora assistiamo al consolidamento di una leadership, quella di Silvio Berlusconi, cui al momento manca una solida opposizione politica. Per la stampa sarebbe controproducente - oltreché sciocco e inutile - trattare il capo del Governo e del partito di maggioranza con un eccesso di condiscendenza indotto dall'aumento progressivo della sua forza. La solidità della leadership di Berlusconi va guardata con rispetto, e anche con interesse perché contiene in sé una prova di governabilità per un Paese difficile come il nostro. Ma siccome si sta attenuando il clima di pregiudiziale anti-berlusconismo (e il modo in cui si commenta l'operatività del presidente del Consiglio in Abruzzo ne è la conferma), questo rispetto deve essere contraccambiato da chi ne gode. 11/04/2009

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UNA RIFLESSIONE sulla categoria dei costruttori. E' quella di Stefano Varia, presidente di Ance... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Lucca)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

24 ORE LUCCA pag. 9 UNA RIFLESSIONE sulla categoria dei costruttori. E' quella di Stefano Varia, presidente di Ance... UNA RIFLESSIONE sulla categoria dei costruttori. E' quella di Stefano Varia, presidente di Ance Lucca e di Ance Toscana. «L'intento di Ance Lucca si legge in una nota è quello di rimarcare l'importanza che anche le Stazioni appaltanti agiscano per la ripresa del settore, sia attraverso lo snellimento dei percorsi decisionali e lo sblocco delle opere immediatamente cantierabili, sia utilizzando gli strumenti normativi che consentono di ricorrere a forme di affidamento dei lavori più snelle, che possano ridare ossigeno al comparto». Varia ha incontrato il sindaco di Lucca e i vertici Geal, per rappresentare le difficoltà del settore e illustrare le proposte delle imprese, che ribadiscono la necessità di utilizzare, ogni volta sia possibile, «la trattativa privata, ora consentita per gli appalti fino a 500mila euro si legge in una nota , di scegliere il contraente migliore con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, di valorizzare le forme di partenariato pubblico-privato come il project financing e il leasing in costruendo». «Dagli incontri prosegue è emersa la disponibilità delle amministrazioni che hanno dato buoni affidamenti in merito alle conseguenti azioni necessarie per procedere verso l'obiettivo di rimettere in moto un settore che, come noto, è un volano per l'intera economia». «C'è ora da augurarsi conclude Varia che ai buoni propositi seguano le azioni perché l'obiettivo deve essere comune. Comunque continueremo a chiedere di incontrare le amministrazioni».

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PREVENZIONE infortuni in conceria: il distretto di Santa Croce è al centro d... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Pisa)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

SANTA CROCE / SAN MINIATO pag. 20 PREVENZIONE infortuni in conceria: il distretto di Santa Croce è al centro d... PREVENZIONE infortuni in conceria: il distretto di Santa Croce è al centro di una sperimentazione di livello nazionale, un sorta di progetto pilota che pone, ancora una volta, il settore conciario alla ricerca di nuove avanguardie. Il protocollo d'intesa è stato firmato ieri, in Comune a Santa Croce, tra il comitato di distretto presente l'assessore provinciale Turini, che ha fortemente voluto quest'iniziativa l'Inail, direzione Toscana, e Polo Tecnologico Conciario. Secondo l'intesa sarà proprio il Po.te.Co, entro 30 giorni, a mettere a punto un particolare e innovativo programma di prevenzione infortuni che sarà sperimentato per un anno in un pool di aziende opportunamente selezionate. L'andamento del progetto e i risultati saranno monitorati e analizzati e diventeranno il perno su cui installare le nuove frontiere della prevenzione da estendere a tutte le altre aziende. PRESENTI tutti gli operatori del tavolo: i presidenti delle associazioni imprenditoriali Francioni e Gronchi, i sindacati, l'Assa, sindaci e assessori, guidati dal primo cittadino di Santa Croce Osvaldo Ciaponi che ricopre anche la veste di presidente del Po.Te.Co. E proprio Po.Te.Co una realtà che è impegnata in importanti progetti di ricerca in collaborazione con le università, i centri di ricerca pubblici, i centri di servizio, le amministrazioni locali, le imprese, le associazioni industriali e di categoria è chiamato a svolgere un ruolo centrale. POSITIVO il commento dei sindacati. Domenico Contino, coordinatore della Camera del Lavoro di Santa Croce spiega: «Si compie un altro passo importante sulla qualità dei posti di lavoro nel comprensorio del cuoio. Un passo che assume oggi, in un momento di difficoltà evidenti, pensati, marcate, grande significati: si progetta, si sperimenta, si studia, in tempo di crisi. Questo vuol dire che il Comprensorio, il settore, le istituzioni, gli imprenditori guardano a futuro. Perché un futuro c'è». Passi importanti, sulla sicurezza, sono stati compiuti in questi anni con il piano di controllo straordinario di tutti gli impianti Pickel' censiti sul territorio; con le verifiche della sicurezza di alcune macchine utilizzate in conceria e delle attrezzature in generale. Infatti è ben noto che le modalità d'uso non corrette sono alla base dell'85% degli infortuni. Passi altrettanto importanti in questi anni sono stati compiuti grazie anche ad una formazione specifica sui principali rischi presenti nelle lavorazioni conciarie realizzata per i lavoratori cosiddetti somministrati'. I lavoratori in affitto al centro di un vero boom di utilizzo nel comparto sono considerati a particolare rischio per la sicurezza anche in relazione al fatto che nella gran parte si tratta di lavoratori immigrati. Carlo Baroni

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MARANELLO E' IN CRESCITA il turismo a Maranello. Negli ult... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

BREVI DALLA PROVINCIA pag. 20 MARANELLO E' IN CRESCITA il turismo a Maranello. Negli ult... MARANELLO E' IN CRESCITA il turismo a Maranello. Negli ultimi anni sono aumentati i visitatori e la ricezione (alberghi, bar, ristoranti). Sono stati attivati anche nuovi strumenti ricettivi, per fare fronte in modo più adeguato alla richiesta di informazioni da parte dei turisti italiani e stranieri. Sono stati organizzati eventi, iniziative, progetti e risorse per valorizzare il commercio, promuovere il territorio e incentivare il turismo. Maranello è conosciuta in tutto il mondo per la presenza della Ferrari: ogni anno è meta di decine di migliaia di turisti. In questi anni l'amministrazione comunale ha lavorato per potenziare l'offerta turistica, attraverso la collaborazione con le associazioni di categoria, i privati e gli enti territoriali, con l'obiettivo di creare un sistema' sempre più integrato capace di valorizzare il territorio nel suo complesso, dai luoghi del mito' Ferrari ai prodotti tipici, dagli eventi alle ricchezze naturalistiche e ambientali. LA PRESENZA DI TURISTI a Maranello è in costante aumento: la Galleria Ferrari si conferma il museo più visitato a livello regionale, con circa 200mila visitatori l'anno. Negli ultimi anni è cresciuta anche l'offerta turistica. Oggi sono attive 7 strutture ricettive alberghiere, che complessivamente offrono 381 camere e 855 posti letto: nel 2004 i posti letto erano 187. Sono poi presenti 235 esercizi commerciali (di cui 6 specializzati in prodotti Ferrari), 60 tra bar e ristoranti, 3 agenzie viaggi, 6 agriturismi, 2 bed and breakfast, 2 affittacamere. Nel 2006 è stato attivato l'Ufficio informativo regionale Terra di Motori' presso la Galleria Ferrari, grazie all'accordo tra la Regione Emilia-Romagna e il Comune che ha già registrato quasi 12 mila contatti. Il Comune ha promosso anche la costituzione del Consorzio Maranello Terra del Mito', soggetto pubblico-privato che si occupa della valorizzazione del settore del turismo e del commercio attraverso iniziative di promozione, organizzazione e manifestazioni. Maranello fa anche parte di Iter, il Sistema Turistico Territoriale costituitosi tra i Comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo che si occupa di promuovere le eccellenze artistiche, imprenditoriali e gastronomiche, offrire un puntuale servizio di accoglienza per visitatori e cittadini, e creare occasioni d'incontro, divertimento e cultura. Il Comune di Maranello, infine, è tra i promotori dell'associazione Città dei Motori'.

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District (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Mercato Agricolo data: 11/04/2009 - pag: 21 autore: District Biodiversità toscanaNasce in Toscana il polo dell'agricoltura sostenibile, della biodiversità e delle conoscenze tradizionali. La struttura troverà all'interno dell'azienda agricola Alberese (Gr) nel cuore della Maremma. L'azienda Alberese, di proprietà della regione Toscana, diventerà punto di riferimento per relazioni e progetti di cooperazione internazionale in campo agricolo, e di incontro per i lavori della commissione per il futuro dell'alimentazione. Nel polo troveranno posto la banca dati dei semi, un centro di riferimento per la sperimentazione nell'agricoltura biologica e la sede della Fondazione Slow Food per la biodiversità. Monti Cimini al viaIl distretto rurale e agroalimentare di qualità dei Monti Cimini muove i primi passi. L'assemblea del distretto ha, infatti, approvato un piano che prevede interventi su tre direttrici, agroalimentare, agroenergetica e rurale. Il piano triennale da circa 13 milioni di euro per interventi a favore dell'agricoltura, del turismo, dell'artigianato e della tutela dell'ambiente. Al provvedimento sono interessati 25 comuni della Tuscia, la cui principale attività agricola è rappresentata dalle nocciole e dalle castagne. Il piano dovrà essere approvato dalla giunta del Lazio che, tra l'altro, dovrà individuare il soggetto gestore misto pubblico-privato.Al distretto del SudPositivi i primi riscontri all'idea di distretto agroalimentare meridionale. Gli assessori provinciali all'agricoltura del coordinamento meridionale, co coordinatore Corrado Martinangelo della provincia di Salerno, hanno presentato alla commissione agricoltura della camera le progettualità che saranno messe in campo. «L'idea di fare squadra, creare una rete tra province, unico esperimento al momento in Italia nel settore agricolo, è presa in seria considerazione», ha dichiarato l'assessore Corrado Martinangelo. Tra gli obiettivi, il rafforzamento del sistema agroalimentare made in Italy, il sostegno alla «dieta mediterranea» quale patrimonio Unesco oltre alla realizzazione di un marchio di promozione per la realizzazione del «paniere dei prodotti tipici del Mezzogiorno».

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Un salvagente nanotech per il cibo made in Italy (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: tecnologia & innovazione data: 11/04/2009 - pag: 23 autore: Andrea Settefonti Un salvagente nanotech per il cibo made in Italy A salvare il made in Italy ci pensano le nanotecnologie. La ricerca italiana nel settore delle nanotec va nella direzione di realizzare packaging cosiddetti «intelligenti», in grado cioè di preservare qualità organolettiche, caratteristiche, profumi e sapori dei prodotti dell'agroalimentare. Il punto sul settore è stato fatto nei giorni scorsi a Roma durante il convegno Nanotech2009.it promosso e organizzato da Airi/NanotechIT, Cnr e Veneto Nanotech, in collaborazione con l'Ice. Per quanto riguarda l'agroalimentare, «la ricerca pubblica ha scelto di non lavorare sugli alimenti in quanto la tradizione italiana vuol dire anche mantenere inalterata la naturalezza del prodotto, la sua genuinità», spiega a ItaliaOggi, Sesto Viticoli direttore del dipartimento di progettazione molecolare del Cnr. «L'Italia ha scelto di lavorare nella direzione del packaging come elemento essenziale per la conservazione dei cibi non solo punto di vista del degrado, ma anche del mantenimento delle proprietà organolettiche», continua Viticoli. La ricerca ha portato a prototipi di imballaggi e sono già stati avviati progetti per la realizzazione su scala industriale. «Il primo passo è stato quello di utilizzare una matrice polimerica biodegradabile all'interno della quale sono state introdotte particelle nano in maniera dispersa per rendere minima la penetrazione della barriera da parte dell'ossigeno ed evitare così il degrado dell'alimento. Oltre alla protezione dall'ossigeno sono in corso ricerche per arrivare alla protezione dalla luce ed evitare reazioni fotochimiche oltre allo studio di imballaggi al cui interno si trovino particelle con proprietà antimicotica e antibatterica». Tutti questi casi sono a un buon livello di sviluppo e presto potranno trovare applicazione reale. Chi è ancora nella fase di ricerca «l'introduzione, sempre nei materiali per l'imballaggio, di sensori a lettura colorimetrica che diano un segnale in caso di un'eventuale presenza di processi degradativi». Ogni anno il Cnr investe circa 20 milioni di euro in progetti sulle nanotecnologie soprattutto nei dipartimenti Materiali e dispositivi e Progettazione molecolare. In Italia sono circa 170 le strutture coinvolte.

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Un progetto sull'uva dell'Etna (sezione: Cultura)

( da "Italia Oggi" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

ItaliaOggi sezione: Agricoltura Sicilia data: 11/04/2009 - pag: 25 autore: La Ricerca Un progetto sull'uva dell'Etna Individuare le interazioni tra clima e suolo, le performance produttive delle varietà sottoposte a indagine e l'attività dell'uomo che, attraverso il vino, agisce da trait d'union e da interprete del proprio territorio e delle varietà coltivate. Questo l'obiettivo dello studio avviato nell'estate del 2008 dall'assessorato regionale Agricoltura in collaborazione con l'Università di Milano, che si inserisce nell'ambito del progetto triennale “Competitività e valorizzazione della filiera viticola etnea”. «La caratterizzazione viticola», spiega Osvaldo Failla, docente del dipartimento di Produzioni vegetali dell'ateneo milanese, «mira a individuare alcune unità di territorio definite “vocazionali” nel cui ambito le prestazioni vegetative, produttive e qualitative di un dato vitigno si possano considerare sufficientemente omogenee, in condizioni confrontabili di sistema colturale». Il progetto ha previsto l'individuazione di 30 vigneti guida di Carricante (10), Nerello Mascalese (18) e Nerello cappuccio (2). Per ciascuno sono state definite l'età, il materiale genetico presente, i sesti d'impianto, la forma d'allevamento e la gestione del vigneto.

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SPELLO MERCOLEDI' 22, con inizio alle 18, nella sala conveg... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

FOLIGNO pag. 14 SPELLO MERCOLEDI' 22, con inizio alle 18, nella sala conveg... SPELLO MERCOLEDI' 22, con inizio alle 18, nella sala convegni della Banca di Credito Cooperativo di Spello, in piazza della Pace, avrà luogo la presentazione del volume «L'Archivio storico della Canca di Credito Cooperativo di Spello e Bettona e i fondi aggregati: inventari» a cura di Paola Franceschini e Eleonora Giovagnoli per il coordinamento scientifico di Fabrizia Trevisa. IL TEMA dell'incontro sarà introdotto da Lucio Campagnacci, vicepresidente vicario dell'istituto di credito cui seguiranno gli interventi del sindaco di Spello Sandro Vitali, dell'assessore alla cultura della Regione dell'Umbria Silvano Rometti, del soprintendente archivistico per l'Umbria Mario Squadroni. LA RELAZIONE, che introdurrà la presentazione ufficiale del volume, sarà tenuta dal professor Fabio Bettoni, docente di storia economica dell'Università degli studi di Perugia. Coordinerà i lavori della conferenza il professor Corrado Fratini, docente di storia dell'arte medievale dell'Università di Perugia.

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Compensi bassi? La soluzione è il doppio lavoro (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-04-11 - pag: 19 autore: La parola ai protagonisti Compensi bassi? La soluzione è il doppio lavoro di Valentina Maglione e Giovanni Negri I l mercato è già troppo affollato: è difficile "farsi un nome" e avere i primi incarichi. E ora che, con la crisi, i clienti ci pensano due volte prima di entrare in uno studio e poi tardano a pagare le fatture, diventa complicato persino sopravvivere. Tra i professionisti, i più colpiti dalla congiuntura negativa sono di certo i giovani: che hanno iniziato a lavorare da poco, non hanno un giro d'affari consolidato e faticano a rinsaldarlo. Succede, per esempio, agli avvocati. Così, molti tra i giovani – che nella scala dei redditi occupano i gradini più bassi – cercano la soluzione per far quadrare il bilancio fuori dal loro studio: in quello di un collega, più anziano e affermato, a cui può fare comodo un aiuto. In pratica, un doppio lavoro. Come per Donatella Rista: che, a 32 anni, ha uno studio in provincia di Torino e una consulenza per uno studio legale del capoluogo. «Mi occupo di diritto civile – dice – e i miei clienti sono soprattutto privati. Poi c'è qualche piccola azienda. Ma quello che metto insieme non mi basterebbe per vivere. E in provincia è più difficile decollare, perché la situazione è ingessata». Allora, circa la metà dei meno di 30mila euro lordi che Rista fattura in un anno arrivano dalla consulenza per lo studio legale torinese. «è un'esperienza utile non solo economicamente, ma anche professionalmente – assicura –: lavorando con un avvocato più esperto, imparo». Ma la crisi si fa sentire anche su chi è abituato a trattare operazioni societarie e a svolgere il ruolo di consulente di grandi imprese. Per Paolo Montalenti, avvocato di Marella Agnelli nel processo che vede la figlia Margherita chiedere chiarezza sull'eredità del padre, docente di Diritto commerciale all'università di Torino, consulente di Telecom, «il numero degli avvocati è senz'altro eccessivo. Ormai siamo più di duecentomila, senza pari in Europa, e questo crea una serie di problemi. Non penso, però, che i più giovani e capaci siano necessariamente penalizzati, vedo che i più bravi tra i miei studenti sonoancora contesi da studi e società. Certo, la crisi è destinata a produrre effetti anche sulla professione, e in parte li sta producendo, ma per i giovani non sarà per forza un danno». Più allarmata la fotografia scattata da Daniele Santosuosso, docente di diritto commerciale alla Sapienza di Roma, avvocato e counsel dello studio legale «Tonucci&partners» della capitale: «è evidente che è in corso una flessione accentuata delle operazioni di merger and acquisition e anche tutta l'attività di consulenza legale societarie si contrae. A tutto questo poi si aggiungono i ritardi e le difficoltà dei clienti, soprattutto quelli che lavorano più assiduamente con un committente pubblico, come nel settore degli appalti. E i ritardi nel pagamento delle commesse si riflettono in quelli delle parcelle degli avvocati». Quanto a un inasprirsi della guerra per l'accaparramento di clientela, Santosuosso rileva «una certa più marcata aggressività», cui fa da contraltare, da parte dei clienti, il cosidetto "fattore di preferenzialità", ovvero, più prosaicamente, la richiesta di sconti, anche quando si tratta di gruppi bancari.«è così –conclude Santosuosso – che anche i grandi studi legali danno maggiore spazio alla consulenza sulla crisi d'impresa». La crisi pesa anche sui commercialisti. E, da Nord a Sud, il problema principale è il ritardo nei pagamenti. Mentre «il lavoro non manca – assicura Alessandro Pancino, 38 anni, di Treviso –: anche perché, una volta acquisito un cliente, occorre andare avanti con gli adempimenti. A meno che, naturalmente, il cliente non si perda: perché sceglie un altro professionista, magari più economico, o perché fallisce». Con la crisi, però, le banche non fanno più credito, le imprese hanno meno soldi in cassa e pagano in ritardo. «Io, però, sono ottimista – dice Pancino –: lasituazione non precipiterà. E non credo che il mio reddito scenderà ». è vista da Sud che la congiuntura è più nera. «Abbiamo iniziato a sentire la crisi qualche anno fa – ammette Claudio Busacca, 50 anni, commercialista a Vizzini, in provincia di Catania – e continuiamo ad andare verso il basso:qui l'attività commerciale è ferma e noi professionisti dobbiamo aspettare parecchio per essere pagati. Per ora teniamo la barra: in futuro si vedrà». Ad altri già va peggio. Lo dice Maurizio Attinelli, vicepresidente dell'Ordine dei commercialisti di Ragusa: «Molti colleghi hanno dovuto rinunciare allo studio individuale per mettere in comune le spese, altri sono stati costrettia licenziare i dipendenti». © RIPRODUZIONE RISERVATA LE STRATEGIE Anche i grandi studi devono misurarsi con la caccia allo sconto E ridurre le tariffe diventa uno strumento di marketing

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agli universitari (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

PRIMO PIANO pag. 4 «Ospitalità didattica» agli universitari L'ATENEO LA DISPONIBILITA' DEL RETTORE: ESAMI E CORSI IN AULE SICURE PERUGIA TECNICAMENTE si chiama «ospitalità didattica». In pratica l'Università cittadina ha già dato formalmente la sua disponibilità all'ateneo dell'Aquila per accogliere i giovani che avranno i loro studi bloccati per mesi. «Metteremo a disposizione sedi e docenti per lezioni e esami spiega il professor Maurizio Oliviero, a fianco del Rettore Francesco Bistoni e come commissario Adisu fin dalla mattina di lunedì in contatto con il capoluogo abruzzese . Sia chiaro che i ragazzi resteranno iscritti all'Università dell'Aquila. Noi offriremo solo spazi. Magari nelle nostre sedi ternane, più vicine all'area distrutta, potrebbero insegnare gli stessi docenti che lavorano in Abruzzo». Per molti studenti, infatti, soprattutto quelli stranieri, l'essenziale è non perdere l'anno. Altrimenti, con il danno, subirebbero anche la beffa. Allora poli di confluenza diretti sono Roma e Perugia. Ma come attestare il precedente percorso di studi, quando archivi e banche dati sembra siano andati perdute? «Sicuramente ci limiteremo a certificare eventuali esami o corsi seguiti da noi riprende Oliviero , poi sarà l'Aquila a tirare le somme». Siamo ancora agli inizi della «ricostruzione». Image: 20090411/foto/7206.jpg

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LA VIA botanica all'evoluzionismo si mette in mostra nell'Orto botan... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

BOLOGNA SPETTACOLI pag. 27 LA VIA botanica all'evoluzionismo si mette in mostra nell'Orto botan... LA VIA botanica all'evoluzionismo si mette in mostra nell'Orto botanico di via Irnerio 42. Da qualche giorno e fino al 30 giugno prossimo nelle sale in cui fecero le loro ricerche celebri botanici bolognesi come Antonio Bertoloni (1775-1869) e Achille Chiovenda (1871-1941) è aperta la mostra "Il giardino di Darwin" che, curata da Giovanni Cristofolini, docente di botanica sistematica al dipartimento di biologia evoluzionistica sperimentale (e non è un caso che si chiami così", sottolinea il direttore Davide Zannoni) dell'Alma Mater, presenta gli studi che il biologo Charles Darwin (1809-1882) fece proprio sulle piante per dimostrare la sua celebre teoria sull'evoluzionismo. «Quella di Darwin afferma il professor Cristofolini è una teoria unificante sulla biodiversità che sta alla base di tutti gli studi sulla biologia, moderni e contemporanei. Gli studi sull'evoluzionismo si possono paragonare a quelli astronomici di Galileo. Questo tolse la Terra dal centro dell'universo, Darwin tolse l'uomo dal centro della biosfera. Nel nostro dipartimento, come in tutta l'università di Bologna, siamo impegnati nella promozione delle conoscenze sull'evoluzionismo». LA MOSTRA è aperta tutti i giorni feriali dalle 9 alle 15 (il sabato dalle 9 alle 13) e prevede specifiche visite guidate per le scuole il mercoledì e venerdì mattina (informazioni al 338.1424089). Vi si potranno ammirare le orchidee con cui Darwin studiò i processi di impollinazione degli insetti, le primule con cui enunciò le teorie sul polimorfismo floreale, le dionee e le drosere con cui riuscì a scoprire la capacità digestiva di organismi animali da parte delle foglie delle piante carnivore, la vite con cui studiò il movimento nelle piante rampicanti. Nicodemo Mele

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La rivincita di Rc, ora rischiano le assemblee (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (R. Emilia)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

REGGIO PRIMO PIANO pag. 4 La rivincita di Rc, ora rischiano le assemblee FUSIONE IRIDE-ENIA GENOVA METTERÀ GARANZIE SULLA PROPRIETÀ PUBBLICA, DELIBERA DA RIVOTARE LA NUOVA MINACCIA arriva da Genova. La fusione Iride-Enia rischia un nuovo rinvio: il sindaco ligure, Marta Vincenzi, sta per varare un emendamento alla delibera di fusione. L'obiettivo è di blindare la proprietà pubblica della nuova multiutility, oggi garantita solo per tre anni. In questo caso, i consigli comunali della nostra provincia, che hanno già dato il via libera alla delibera di fusione, dovranno tornare a riunirsi e a votare. E salterebbero le assemblee degli azionisti Iride ed Enia, previste per il 28 aprile. Il paradosso è che la linea ora contestata da Genova era stata il frutto di un compromesso, e all'epoca proprio Reggio non sembrava aver problemi ad accettare maggiori garanzie sulla proprietà pubblica. LO SCONTRO sulla proprietà pubblica aveva poi spaccato la maggioranza della giunta Delrio. Rifondazione, dopo una battaglia in solitudine, era arrivata alla rottura. «Ora invece la nostra proposta è accolta a Genova - dice il capogruppo Rc, Alberto Ferrigno -. E' grottesco che lo stesso emendamento allo statuto (51% pubblico) proposto dal sottoscritto, bocciato da tutta la maggioranza a Reggio, sarà votato dal Comune di Genova». Almeno potrebbe essere eliminato uno dei principali ostacoli'' all'intesa elettorale tra Pd e Rc. E' stridente invece il diverso atteggiamento di Italia dei Valori: a Reggio ha bocciato la proposta, a Genova è schierata con Rifondazione, con il sostegno di Antonio Di Pietro. LA SVOLTA di Genova è condivisa da Città Attiva'', lista del candidato sindaco Antonella Spaggiari. Gildo Dallari, ex Pci ed ex sindaco di Casina, ora dipendente Enia, attacca Delrio: «Ha avuto il coraggio di dichiarare che la proposta genovese non lo imbarazza ma che doveva essere concepita un po' prima e non adesso, a ridosso delle assemblee''. E' un'ulteriore dimostrazione di dilettantismo politico. Delrio in consiglio il 16 dicembre aveva assicurato che la proprietà pubblica di Iride Enia non sarà modificabile se questo consiglio non la voterà''. Non deve pensarla così il sindaco di Genova, Marta Vincenzi. E noi con lei. Il 51% in mano pubblica non è assicurato, in quanto i comuni, stando a quanto approvato a Reggio, sin dal giorno successivo alla data di fusione possono alienare le loro azioni a una società partecipata almeno all'80% del capitale sociale da una o più parti del Patto di sindacato. In sostanza in una società pubblica/privata. Di più: in qualsiasi momento le azioni di risparmio della finanziaria Città di Torino, l'11,4% del capitale sociale (7,4 post fusione), che non hanno diritto di voto, possono essere alienate a terzi purchè non collegati al comune di Torino e fermo restando che i nuovi acquirenti non possono avere più del 5% del capitale sociale. Le azioni, non appena alienate, diventano ordinarie, con diritto di voto. Alla luce dell'operato di Genova, che cosa intende fare il sindaco Delrio?». IL VOTO di Genova potrebbe arrivare la prossima settimana. Ma per ora Enia procede nel piano di fusione. «Oggi (ieri, ndr) abbiamo passato la giornata al telefono con Roberto Bazzano (presidente Iride) e Roberto Garbati (ad Iride) per preparare le assemblee del 20 aprile - dice l'amministratore delegato Enia, Andrea Viero -. Se la cosa rientra, saremo pronti. Il rischio di un rinvio? Quello c'è sempre, mai dire mai. Ma attendiamo di vedere l'emendamento». Image: 20090411/foto/8737.jpg

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Elezioni in Ateneo: da giugno il dopo Maida (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Provincia di Sassari Pagina 7036 Sassari. Fissata la data per le consultazioni: duello tra Mastino e Luciano Elezioni in Ateneo: da giugno il dopo Maida Sassari.. Fissata la data per le consultazioni: duello tra Mastino e Luciano --> Il duello per la conquista del rettorato dell'Università di Sassari si terrà il 18 giugno. Il Senato accademico ha deciso lunedì di fissare la data delle elezioni per metà giugno. La sfida per sostituire il rettore Alessandro Maida dopo quattro mandati consecutivi, è fra il prorettore Attilio Mastino e il preside della Facoltà di Agraria, Pietro Luciano. Una contesa apertissima che vede da una parte un docente considerato da sempre il successore naturale dell'attuale rettore, e dall'altra un rappresentante accademico del mondo della scienza e della ricerca. Il 18 giugno oltre ai 330 docenti dell'università sassarese saranno chiamati al voto anche i rappresentanti degli studenti e il personale tecnico-amministrativo. Per estendere il voto a quest'ultima fetta del mondo universitario, è stato modificatolo Statuto dell'Ateneo, ed è stato deciso che il loro giudizio avrà un peso ponderato nell'elezione del rettore. Ossia venti preferenze espresse dal personale tecnico-amministrativo varranno un voto. Il 18 giugno per eleggere il nuovo rettore dell'Università di Sassari, i candidati per essere proclamati vincitori dovranno raggiungere la maggioranza assoluta delle preferenze. Se nessuno riuscisse a raggiungere questo risultato, l'elezione slitterebbe a una data successiva: il 23 giungo, e in caso di mancanza ancora una volta della maggioranza assoluta, terzo appello il 26 giugno. Se la proclamazione non dovesse riuscire nemmeno in terza battuta, si andrà al ballottaggio, dove per guadagnare la carica più ambita dell'Ateneo ai candidati basterà raccogliere un voto in più dell'avversario. Il ballottaggio si terrà il 30 giungo e il 2 luglio. ( v. g. )

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Scuole malmesse, meglio rifarle (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: TERREMOTO data: 2009-04-11 - pag: 2 autore: La testimonianza. Gianni Chiodi, presidente della Regione «Scuole malmesse, meglio rifarle» L'AQUILA. Dal nostro inviato «Nel giorno del dolore», come lo ha definito lui stesso, il neopresidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, tallona il premier Silvio Berlusconi come nei giorni scorsi ha fatto con Guido Bertolaso. Ormai la linea di comando è la seguente: Berlusconi, Letta, Bertolaso, Chiodi. Forse è per questo che il presidente indossa il giubbotto della protezione civile regionale, i jeans e un paio di scarpe di camoscio. Lo stile Bertolaso continua a fare proseliti. Dopo il disastro del 6 aprile, gestire questa Regione di un milione di abitanti diventa terribilmente più complicato. Il terremoto ha messo in luce una serie di buchi neri. Il rischio sismico del capoluogo regionale è catalogato di II categoria, con un indice di resistenza degli immobili al sisma codificato in S uguale 9. Tanto per fare un paragone, Avezzano, che nel 1915 fu distrutta da un terremoto che fece 29mila morti, ha un rischio di I categoria e un indice di resistenza degli edifici di S uguale a 12. Forse è il caso di uniformare L'Aquila a criteri drasticamente più rigidi? Chiodi, in materia, possiede una sua filosofia: «Guardi che tutti i centri storici non sono in regola con le norme antisimiche. Però guai a toccarli. Metterli in sicurezza si può, ma solo in parte. Alcuni edifici non si possono proprio salvare. Per gli altri, si tratta di un'operazione estremamente costosa che in molti casi si scontrerebbe con l'opposizione degli stessi proprietari. Da sindaco di Teramo mi sono preoccupato di mettere in sicurezza prima di tutto le scuole. Il verdetto è stato chiaro: sono così malmesse che costa meno costruirle nuove. Bene, allora ho proposto l'idea di una cittadella scolastica, per ovvi motivi di spazio leggermente decentrata. Ebbene, c'è stata una sollevazione popolare, compresa quella dei professori, che non volevano allungare la strada di dieci minuti. La cosa più stupefacente è che mi hanno accusato di speculazione, una cosa totalmente falsa». Se questo è l'approccio, potrebbe ricevere critiche anche la costruzione del nuovo campus universitario dell'Aquila.La nuova casa dello studente sarà a prova di bomba. Ma forse è tardi: difficile cancellare la triste nomea che rimarrà nei secoli dei secoli. Spiega Chiodi: «Guardi che il campus ci metterebbe contro quei cittadini che ospitano gli studenti nelle loro case. Io non ho nessuna remora ad adottare scelte impopolari e controcorrente, sia chiaro. Qui però se ne vedono di tutti i colori: 30 ospedali, 78 consorzi fidi, 2 capoluoghi di Regione in condominio. Mi pare ovvio razionalizzare ». Ricapitolando: criteri di sismicità più rigidi, centro storico in sicurezza, campus. E la new town? «Guardi che su questo argomento si sono scritte solo baggianate: new town non toglie nulla al centro storico dell'Aquila, che rimarrà dov'è.Semmai nasceranno quartieri satelliti come Milano 2. I finanziamenti pubblico-privato consentiranno agli affittuari di diventare proprietari pagando a sconto il costo dell'affitto mensile. A me sembra un'ottima idea». Sulle new town, l'intesa tra il premier e Chiodi, anche lui esponente del Popolo della libertà, è cosa praticamente già fatta. Il neopresidente non si nasconde le difficoltà che attendono al varco lui e l'Abruzzo: «All'appello mancano i luoghi pubblici strategici del capoluogo di Regione. Dalla Prefettura alla Banca d'Italia è tutto pericolante: noi stiamo cercando di recuperare Palazzo Silone per consentire almeno le riunioni della Giunta regionale. In Abruzzo, però, lo Stato c'è. Basta osservare il grande lavoro di questi giorni: persino l'ambasciatore tedesco ci ha fatto i complimenti per la reazione corale e tempestiva della Protezione civile nazionale". Forse, però, non avete ricevuto complimenti per il funzionamento della prevenzione della città dell'Aquila, dove non esiste la segnaletica per le aree di raccolta e molti cittadini sono rimasti nelle loro case il giorno del sisma: le scosse si protraevano ormai da tre mesi e il sindaco aveva personalmente rassicurato la popolazione. Negli ultimi due anni, poi, l'Aquila ha tagliato i fondi della Protezione civile: succede anche in Germania?: «E perché no? I terremoti non sono patrimonio abruzzese. Possono colpire il Colosseo o Milano. Nessuno e indenne. Io sono arrivato in Regione solo tre mesi fa. Verificherò, farò gli approfondimenti necessari e poi prenderò le mie decisioni: sempre e soltanto nell'interesse degli abruzzesi». M. Mau. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sì AI QUARTIERI SATELLITE «Non toglieranno nulla al centro storico, tutti potranno diventare proprietari scontando l'affitto dal mutuo» INFOPHOTO Governatore. Gianni Chiodi

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(sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)>" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Iglesias Pagina 2023 Il presidente del Consiglio regionale scende in campo per salvare il polo di Monteponi «Il mio impegno per l'Università» Il presidente del Consiglio regionale scende in campo per salvare il polo di Monteponi Lombardo: farò in modo che l'Ausi riceva i finanziamenti --> Lombardo: farò in modo che l'Ausi riceva i finanziamenti Claudia Lombardo ha scritto una lettera ai dipendenti del Consorzio Ausi. «Solleciterò il presidente della Regione e gli assessori competenti». «Solleciterò il presidente della Regione e gli assessori competenti affinché il Consorzio Ausi riceva i fondi necessari allo svolgimento delle attività accademiche». Parola di Claudia Lombardo, neo presidente del consiglio regionale, che ha inviato nei giorni scorsi una lettera ai dipendenti del Consorzio che gestisce la sede staccata dell'Università di Cagliari nel Sulcis Iglesiente. La missiva arriva in un momento piuttosto delicato per il Polo di Monteponi, visto che il Senato accademico dell'Ateneo potrebbe affrontare, in una delle sue prossime sedute, proprio il nodo del trasferimento del corso in Scienze dei Materiali da Monteponi a Monserrato, che se approvato determinerebbe senza dubbio la fine della prestigiosa esperienza dell'Università del Sulcis Iglesiente. GLI IMPEGNI La Lombardo si dice «certa - pur nella consapevolezza del difficile momento di crisi che ci induce alla prudenza e al contenimento della spesa pubblica - di trovare nella Giunta regionale le sensibilità adeguate, in ragione della fondatezza delle ragioni del Consorzio e dell'importante ruolo che riveste per l'economia e la cultura del territorio». In realtà i fondi per l'anno accademico in corso sono già stati stanziati dal Consorzio e dalla Regione diversi mesi fa. Si tratta di circa 600.000 euro, sufficienti per garantire il normale svolgimento dell'attività accademica fino a tutto il 2010. Ciononostante il Consiglio dei docenti di Scienze dei materiali, preoccupato per «l'incertezza che circonda il futuro di Monteponi e per l'assenza di chiari indirizzi politici in merito», ha espresso ufficialmente la volontà di trasferire il corso. CONSIGLIO DI FACOLTÀ Un gesto forse provocatorio (altrimenti non si spiegherebbe come, per difendere una sede universitaria, si prema per farla chiudere), ma che il Consiglio di facoltà di Scienze della Terra ha portato fino al Senato accademico, affinché quest'ultimo si pronunci definitivamente in merito. LA MOBILITAZIONE Contro l'eventualità di un trasferimento di Scienze dei Materiali si sono da subito schierate tutte le forze politiche e produttive del territorio, affiancando gli studenti riuniti nell'Auci (l'associazione degli universitari di Carbonia Iglesias), e ora prende apertamente posizione anche il presidente del Consiglio regionale. Il compito della nuova Giunta sarà presumibilmente quello di appianare eventuali frizioni tra docenti e istituzioni, e mettere in campo risorse e progettualità adeguate per salvare l'Università. PAOLO MOCCI

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Il Veneto non si ferma, pronti team di psicologi e container alimentari (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 11/04/2009 - pag: 5 Il Veneto non si ferma, pronti team di psicologi e container alimentari La Donazzan cerca anche maestre volontarie Già partito un camion di colombe pasquali VENEZIA Partirà lunedì, per l'Abruzzo, la task force di sessanta tra ingegneri, architetti, geometri, restauratori e operai specializzati dipendenti di Regione, Comuni e Università di Padova selezionati per rilevare agibilità e danni del patrimonio immobiliare e artistico dei Comuni distrutti dal terremoto. Altri 41 tecnici, sempre scelti dalla Protezione civile veneta in accordo con il Dipartimento nazionale, sono pronti a potenziare la squadra, coordinata dal professor Claudio Modena, docente dell'Ateneo padovano, e inviata insieme a ulteriori 250 volontari. Quasi tutti sono operatori delle centrali venete del 118, abili ad allestire e gestire ospedali da campo: si aggiungono ai 600 già in loco, che hanno montato otto tendopoli. Ieri li ha raggiunti Mariano Carraro, direttore della Protezione civile regionale. «Mi ha informato sulla situazione dei quattro piccoli Comuni, Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio, Ovindoli e Ocre, in cui sono dislocati i nostri uomini rivela il governatore Giancarlo Galan . Quasi tutta la popolazione è alloggiata in tende o negli alberghi della costa, l'altitudine dei paesi peggiora il quadro». L'assessore Elena Donazzan sta pensando di mettere a disposizione degli sfollati, traumatizzati anche dalle continue scosse di terremoto (mille da quella devastante avvenuta all'alba di lunedì), un'équipe di psicologi e un gruppo di maestre. L'altra grossa esigenza è consentire ai bambini di ritornare ad una routine il più possibile vicina alla normalità, anche attraverso attività scolastiche. La Regione dispone già di una lista di psicologi volontari, inviati in passato in altre zone colpite dall'emergenza, e qualora Roma desse il via libera potrebbero partire subito. Iter da definire invece per le maestre, anche se l'assessore brucia i tempi chiedendo ai veneti disposti a donare di mandare da oggi nei due punti di raccolta di Venezia e Rovigo (per informazioni inviare una e-mail a sisma.abruzzo@regione.veneto.it) anche libri, penne, quaderni e giocattoli. Oltre naturalmente a alimentari non deperibili e a lunga scadenza, vestiti nuovi, coperte e cuscini. Il materiale consegnato nei due magazzini della Protezione civile sarà stoccato dalla Regione, che man mano spedirà in Abruzzo i prodotti richiesti. Ieri mattina, intanto, è arrivato nel luogo del disastro un camion pieno di colombe regalate da un'azienda alimentare veneta, in modo che gli sfollati possano trascorrere una Pasqua meno triste. Altre mille sono state donate invece da Federpanificatori, il cui presidente padovano Luca Vecchiato partirà stamattina per raggiungere L'Aquila. «Vado per coordinare le forniture di pane e capire come aiutare i colleghi abruzzesi dice Vecchiato . I forni sono crollati, non c'è gas, perciò la produzione è ferma. Insieme all'Ascom stiamo cercando di raccogliere un milione di euro per consentire loro di rimettere in piedi l'attività e nel frattempo, se la Protezione civile ci darà il via libera, siamo pronti a sfornare il pane anche con attrezzature da campo». Intanto dal Comune di Quinto Vicentino sono giunti a destinazione 42 quintali di cibo e 300 capi di abbigliamento, soprattutto per bambini, raccolti nel tempo record di 14 ore. L'unica nota stonata restano gli sciacalli. L'altra notte Michele Russo, volontario della Protezione civile e dipendente della Provincia di Belluno, ne ha bloccati e consegnati ai carabinieri tre, sorpresi a frugare in una casa. Michela Nicolussi Moro Il dolore Bandiera a mezz'asta anche in piazza San Marco a Venezia, ieri, giorno di lutto nazionale per i funerali di Stato delle vittime del sisma (Vision)

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Palermo, aggredito il sovrintendente antisprechi (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 11/04/2009 - pag: 23 L'agguato Antonio Cognata sta sanando un buco da 26 milioni al Teatro Massimo. «Sorpreso alle spalle» Palermo, aggredito il sovrintendente antisprechi DAL NOSTRO INVIATO PALERMO Stavolta c'entra poco la maledizione delle monache cacciate via nell'Ottocento dal loro monastero per costruirci sopra il Teatro Massimo. E su questo monumento in cui si specchiano gloria e miserie di Palermo s'annullano ironie e dubbie leggende perché durissime vertenze sindacali e tagli di illegali benefit, truffe, stipendi gonfiati e licenziamenti sfociano in una selvaggia aggressione contro il sovrintendente, Antonio Cognata, un professore universitario mite e risoluto. Atteso sotto casa da un energumeno col casco in testa, pronto a picchiare e prendere a pugni e calci un uomo «colpevole» di volere rimettere in sesto un'azienda sull'orlo del fallimento. «Mi ha sorpreso alle spalle, sono caduto ed è cominciato il pestaggio...», racconta questo docente di economia asciutto come un grissino, sovrastato da tanta violenza, adesso con una spalla lussata, cerotti ed ecchimosi sul viso, trenta giorni di prognosi, accasciato, privato del suo sorriso scanzonato fino all'altra sera miscelato al piglio del manager, l'auto blu sempre in garage, il motorino come mezzo di trasporto, uno zaino di traverso e via fra casa, teatro e lezioni all'università. A lui il sindaco Diego Cammarata ha affidato il compito di fare pulizia in uno dei pozzi neri della città, un buco da 26 milioni di euro. Mano dura per eliminare vecchie incrostazioni. Con l'aiuto di un avvocato dello Stato prestato al teatro, Giuseppe Dell'Aria, anch'egli determinato, da vicepresidente, a risanare e punire gli intrallazzi. Fino ai 12 licenziamenti di tecnici e personaggi pronti a replicare con minacce esplicite, come assicura lo stesso sindaco Cammarata: «Tutto denunciato, anche se finora top secret. Tanto che questore e prefetto avevano disposto nei mesi scorsi una vigilanza...». Misura poi allentata, visto che l'altra sera in via Civeletti quel bestione ha potuto massacrare indisturbato fino a quando, perduto l'equilibrio, è caduto rialzandosi per correre verso un complice, saltare sulla moto e scomparire con un piede rigirato a coprire la targa. Roba da esperti malandrini ai quali adesso si dà la caccia. Indagando anche sulle ultime vertenze sfociate nei clamorosi annullamenti di opere e spettacoli attesissimi. È il caso di una Norma preparata con gran dispendio di energie e di un Faust che avrebbe dovuto vedere sulle scene Andrea Bocelli, il protagonista impegnato in una settimana di prove, infine andato via dopo aver visto annullare prima e seconda serata. Un buco da 180 mila euro. Provocato dalla guerra interna. Combattuta anche con gli scioperi a scacchiera. Bastava fare incrociare le braccia a cinque tecnici e si bloccava il palcoscenico. Dieci musicisti e si zittiva l'orchestra. Cognata e Dell'Aira hanno così replicato con una tecnica adottata anche a Bologna e Venezia, la messa in libertà delle maestranze. Una sorta di serrata. Con perdita della paga per tutti, non solo per i promotori dello sciopero. Di qui i rancori che hanno fatto lievitare i veleni. Almeno questa è la prima pista degli investigatori e la prima indicazione dello stesso sindaco, a sua volta contestato da alcuni sindacalisti. A cominciare da Maurizio Rosso della Cgil: «Il pestaggio è incivile ma non si può mettere in relazione nemmeno ai licenziamenti ». E Paolo Cutolo della Cisl: «Ci sentiamo calunniati. Dove sta il loro risanamento? ». Posizioni ben diverse dalle solidarietà piovute a valanga, da Schifani ad Alfano, fino a Ivan Lo Bello, il presidentecoraggio di Confindustria Sicilia che plaude «alla politica di rigore e trasparenza » di Cognata: «Questo impegno non deve essere fermato da chi sa reagire solo con la violenza: Palermo e la Sicilia non possono fare questa figura agli occhi del mondo». Felice Cavallaro Docente Antonio Cognata, professore di economia, è anche sovrintendente del Teatro Stabile di Palermo. È stato aggredito mentre rientrava a casa da un uomo che è poi fuggito in scooter ( Lannino/Studio Camera)

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Sun, petizione popolare per cambiare nome all'Ateneo (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: CASERTA data: 11/04/2009 - pag: 7 Università Docenti e intellettuali uniti per una intitolazione casertana Sun, petizione popolare per cambiare nome all'Ateneo Sarnelli: «Il 21 aprile presentiamo il Comitato» Tra le proposte di intestazione ci sono Luigi Vanvitelli e Pier delle Vigne. Ma c'è chi spinge per utilizzare solo «di Caserta» CASERTA L'argomento è ricorrente, l'Università che sta a Caserta ma non è «di Caserta », che si chiama Sun che è l'acronimo di Seconda Università di Napoli ed è la dimostrazione che il Senato Accademico, dal 1992 a oggi, non ha preso esempio da Carlo di Borbone che la Reggia commissionata a Luigi Vanvitelli la chiamò «di Caserta» e non Seconda Reggia di Napoli. In queste poche righe c'è il riassunto di una questione annosa, dagli accademici metropolitani ritenuta provinciale, una questione che, anno dopo anno, si va consolidando in una disputa da «secchia rapita ». Università di Caserta, il nome negato: è il tema di un convegno l'ennesimo ma stavolta con raccolta di firme dalle cui risultanze ci si ripromette di ottenere una decisione chiara e soprattutto immediata dal Senato Accademico, questo in carica come i precedenti, che hanno fatto diventare bollente una determinazione sempre dilazionata nel tempo. E' il movimento Civitas Casertana a chiamare a raccolta per il 21 aprile prossimo, nella biblioteca della Curia Diocesana, esponenti della cultura, rappresentanti politici e amministrativi e quanti hanno a cuore una decisione che sarebbe un regalo meritato per il vescovo Raffaele Nogaro, nel momento in cui sta per cedere il pastorale, che per l'insediamento universitario si era battuto e per la sede del rettorato a Caserta con relativa denominazione continua a battersi. Per molti il battesimo era stato ritenuto difficile perché l'università era stata distribuita a pioggia, con facoltà ad Aversa, Capua, Santa Maria Capua Vetere oltre che nel capoluogo. Come chiamarla? Terra di Lavoro, circonlocuzione che sta per l'intera provincia? Un nome troppo da facoltà di Agraria. Luigi Vanvitelli? Ma a lui è intitolata la facoltà di Architettura ad Aversa. Pier delle Vigne? Ma sarebbe una intitolazione che gratificherebbe la sola Capua. Insomma, un ginepraio. Raccogliemmo un'idea del prorettore e preside di Architettura Alfonso Gambardella: perchè non intitolarla a Carlo di Borbone, sovrano illuminato? Una voce senza eco, un tentennamento senza motivazione. «Ci sono, ci sono le motivazioni dice Pasquale Sarnelli del Comitato pro Università di Caserta lo abbiamo scritto chiaro in un documento, le ragioni sono quelle di sempre e sono mal dedotte questioni di prestigio, criticabili scelte di potere, ingiustificate difese napolicentriche che continuano a penalizzare un diritto inalienabile el nostro territorio, costretto a ospitare una Università senza poterne portare il nome». Franco Tontoli Sconcertante La sede del rettorato della Sun, Seconda Università di Napoli, con sede a Caserta Un Ateneo prestigioso dovrebbe almeno avere una sistemazione adeguata o una sede che mantenga un minimo decoro. Eppure la Sun ha docenti di alto profilo

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PhC Capalbio fotografia 2009 (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

PhC Capalbio fotografia 2009 Just around the corner L' 11 aprile partirà la prima edizione di PHC - photocapalbiofestival - festival di fotografia che si svolgerà, a cadenza annuale, ogni primavera negli spazi della bellissima galleria de -il frantoio-. L'idea del PHC e di Maria Concetta Monaci, Marco Delogu e Ado Lupinetti. Un festival che a partire dal territorio ragionerà su problemi e identità della fotografia d'autore, e che ospiterà grandi nomi internazionali uniti a giovanissimi talenti. La mostra principale della prima edizione e' una collettiva dal titolo -just around the corner- che riunirà 40 immagini di fotografi internazionali, e sarà dedicata ad un tipo di fotografia piu' intima e familiare. A quei momenti in cui il fotografo si sofferma su cio' che conosce e vede da sempre, a quando restringe il campo dello sguardo sull'universo che ruota intorno alla propria casa, alla propria terra, ai propri familiari. In sintesi a quando la fotografia non ha piu' bisogno dello -straordinario- ma della fantastica -ordinarietà- profonda della vita personale e quotidiana. Fotografi che hanno girato il mondo, cercato stimoli in persone o situazioni lontane, creando cosi' l'identità del loro linguaggio fotografico, avvertono la necessità di tornare a fotografare la natura ed il paesaggio proprio -dietro l'angolo- della loro casa. In questa esposizione a piu' voci proponiamo i lavori del grande reporter di guerra Don McCullin che da anni fotografa il paesaggio accanto alla sua casa nel Somerset; della fotografa messicana Graciela Iturbide, vincitrice nel 2008 del prestigioso Hasselblad Prize; degli americani Tim Davis e Matthew Montheith, borsisti dell'American Accademy di Roma e docenti presso il Bard College e l'Università di Yale; dell'italiano Marco Delogu con un nuovo lavoro a colori sulla natura, evoluzione delle ultime foto presentate a Villa Medici nell'autunno scorso; del francese Bernard Plossu da sempre attento a questo tipo di fotografia, del sudafricano Guy Tillim con le inedite fotografie della spiaggia davanti la sua casa, e immagini del nuovo progetto della giovane inglese Leonie Purchas, il cui lavoro e' stato recentemente acquistato dalla Maison Europeenne de la Photographie di Parigi. Oltre alla rilevante collettiva, durante ognuno dei sei week end del festival, verrà inaugurata una mostra con lavori di giovani fotografi italiani chiamati ad indagare la realtà del territorio della Maremma toscana, su temi come -le terre- in cui passerà la nuova autostrada, i paesaggi dell'isola di Giannutri, una mostra collettiva sulla -ss1 aurelia- nel tratto Roma-Capalbio, e un lavoro fatto da cinque immigrati storici a Capalbio che racconteranno in immagini la loro quotidianeità. Un piccolo festival che si ripromette ogni primavera di indagare nuove realtà e pensieri sulla fotografia, Nelle stesse date, ogni fotografo, o aspirante tale, potrà partecipare al CONCORSO FOTOGRAFICO -just around the corner-CARTOLINE- che vedrà la premiazione della fotografia piu' votata dal pubblico. Il concorso e' aperto a tutti coloro che invieranno o consegneranno presso la sede dell' Associazione Culturale Il Frantoio in piazza della Provvidenza, 10 a Capalbio, entro il 16 maggio 2009, massimo 2 foto della dimensione 10X15 /300 DPI. Ogni foto dovrà indicare sul retro: nome, cognome, recapito (tel e/o e.mail) del fotografo. Mancando dei requisiti suddetti, i lavori verranno scartati. Tutte le foto pervenute verranno esposte su di una parete dedicata allo scopo, il pubblico della manifestazione potrà indicare la propria preferenza determinando, cosi', con insindacabile giudizio, i 3 vincitori del concorso. La premiazione avverrà nelle sale delle espozioni de Il Frantoio sabato 23 maggio alle ore 19. Inaugurazione sabato 11 aprile ore 19 Il Frantoio piazza della Provvidenza 2 - Capalbio (GR) Orario: tutti i giorni 19,00/23,00 Ingresso libero PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 11 aprile 2009 in: I Ristoranti » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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Libro bianco Udu su carenze e lacune a Lettere e Filosofia (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Parma (abbonati)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 11-04-2009 UNIVERSITA' LE LAMENTELE DEGLI STUDENTI Libro bianco Udu su carenze e lacune a Lettere e Filosofia L'Unione degli Universitari: non critiche distruttive ma costruttive Caterina Zanirato II Un libro bianco per far conoscere ai più alti vertici tutte le carenze e le criticità di tutti i dipartimenti della facoltà di Lettere e Filosofia a Parma. O meglio un libro «nero», visto che, purtroppo di problemi ne sono emersi davvero tanti. L'Udu di Parma, promotrice del progetto fa sapere però che non si tratta di critiche «distruttive », ma «costruttive»: a lato di ogni carenza rilevata, i circa 40 studenti che hanno raccolto tutti i dati, propongono anche delle soluzioni. Lo scopo è quello di far arrivare le varie tematiche a docenti e a chi ha voce in capitolo per «riformare» il sistema: la prossima settimana, infatti, sarà pubblicato il «libro bianco» e distribuito a tutti gli studenti e al preside di facoltà, Gilberto Biondi. Il volume è frutto di un lavoro che va avanti da dicembre: i ragazzi dell'Udu hanno fermato e ascoltato le lamentele degli studenti, di tutti i dipartimenti, ricevuto le loro segnalazioni e i loro consigli. Tantissime le segnalazioni ricevute, tanto che sono serviti tre mesi per completare l'opera. Insieme hanno elaborato un riassunto di tutti i punti «caldi»: dalle aule troppo piccole per le lezioni nel dipartimento di lingue, alla scarsa organizzazione di alcuni corsi. Le questioni sono molte e coinvolgono i corsi universitari triennali e specialistici di beni artistici, lingue straniere, scienze dell'educazione, filosofia e tutta la classe 5, che raggruppa scienze della comunicazione, lettere antiche e moderne, archeologia, filologia, giornalismo. Il «libro bianco» sarà appunto diviso in categorie, in base ai dipartimenti di appartenenza. E vicino a ogni problema comparirà una proposta per una possibile soluzione. Soddisfatti i ragazzi dell'Udu Parma, che ci tengono a ribadire che non si tratta di un attacco alla facoltà, ma di un contributo che gli stessi studenti hanno voluto dare per migliorare il servizio universitario: «E' il primo caso in Italia in cui gli studenti vengono coinvolti capillarmente per migliorare il servizio universitario - dichiarano gli organizzatori dell'iniziativa - sia segnalando le carenze che eventuali proposte. Nel libro ci sarà una mappatura completa, che riteniamo possa essere uno strumento molto utile per l'attuale preside, Gilberto Biondi, sia il futuro preside che sarà eletto a maggio». Insieme al «libro bianco », dopo Pasqua, l'Udu Parma presenterà anche i propri candidati per le elezioni studentesche, che si svolgeranno il 20 e il 21 maggio. Via D'Azeglio L'ingresso della facoltà di Lettere e Filosofia.

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Il Veneto non si ferma, pronti team dipsicologi e container alimentari (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 11/04/2009 - pag: 2 Verona non si ferma, pronto team Solidarietà al Palasport Il Veneto non si ferma, pronti team dipsicologi e container alimentari Economia e sport in campo, fondo dell'ateneo Marmi Lanza, mercoledì partita di beneficenza La Donazzan cerca anche maestre volontarie Già partito un camion di colombe pasquali VENEZIA Partirà lunedì, per l'Abruzzo, la task force di sessanta tra ingegneri, architetti, geometri, restauratori e operai specializzati dipendenti di Regione, Comuni e Università di Padova selezionati per rilevare agibilità e danni del patrimonio immobiliare e artistico dei Comuni distrutti dal terremoto. Altri 41 tecnici, sempre scelti dalla Protezione civile veneta in accordo con il Dipartimento nazionale, sono pronti a potenziare la squadra, coordinata dal professor Claudio Modena, docente dell'Ateneo padovano, e inviata insieme a ulteriori 250 volontari. Quasi tutti sono operatori delle centrali venete del 118, abili ad allestire e gestire ospedali da campo: si aggiungono ai 600 già in loco, che hanno montato otto tendopoli. Ieri li ha raggiunti Mariano Carraro, direttore della Protezione civile regionale. «Mi ha informato sulla situazione dei quattro piccoli Comuni, Rocca di Mezzo, Rocca di Cambio, Ovindoli e Ocre, in cui sono dislocati i nostri uomini rivela il governatore Giancarlo Galan . Quasi tutta la popolazione è alloggiata in tende o negli alberghi della costa, l'altitudine dei paesi peggiora il quadro». L'assessore Elena Donazzan sta pensando di mettere a disposizione degli sfollati, traumatizzati anche dalle continue scosse di terremoto (mille da quella devastante avvenuta all'alba di lunedì), un'équipe di psicologi e un gruppo di maestre. VERONA - Giornata di lutto anche a Verona nel giorno in cui si sono celebrati le esequie di 205 vittime del terremoto abruzzese. Osservato un minuto di silenzio e bandiere a mezz'asta negli uffici di Comune, Provincia e Regione. Molti negozianti hanno aderito all'iniziativa di Confcommercio, che ha chiesto agli esercizi di abbassare per un'ora le serrande a partire dalle 11, orario dei funerali. «C'è stata un'alta adesione, in particolare tra i negozi del centro - afferma Giuseppe Olivieri, dell'Asco - a chiudere sono stati almeno la metà, a testimonianza della vicinanza dei veronesi alle popolazioni terremotate». Solidarietà anche da un'altra associazione di categoria, la Confartigianato che, per bocca del presidente della sezione veronese, Ferdinando Albini, annuncia di aver attivato un fondo a sostegno delle aziende artigiane la cui attività risulta compromessa dal terremoto. Un minuto di silenzio è stato osservato anche all'Università di Verona. Ma dall'ateneo arriva anche un'altra iniziativa d'aiuto: gli studenti dell'ateneo con residenza a L'Aquila e provincia (in tutto cinque) saranno esentati dal pagamento della seconda rata delle tasse universitarie (circa 800 euro): «E' un gesto con il quale - ha detto il rettore Alessandro Mazzucco - vogliamo partecipare al dramma vissuto dagli studenti abruzzesi». L'università ha inoltre aderito all'iniziativa della Crui, L'altra grossa esigenza è consentire ai bambini di ritornare ad una routine il più possibile vicina alla normalità, anche attraverso attività scolastiche. La Regione dispone già di una lista di psicologi volontari, inviati in passato in altre zone colpite dall'emergenza, e qualora Roma desse il via libera potrebbero partire subito. Iter da definire invece per le maestre, anche se l'assessore brucia i tempi chiedendo ai veneti disposti a donare di mandare da oggi nei due punti di raccolta di Venezia e Rovigo (per informazioni inviare una e-mail a sisma.abruzzo@regione.veneto.it) anche libri, penne, quaderni e giocattoli. Oltre naturalmente a alimentari non deperibili e a lunga scadenza, vestiti nuovi, coperte e cuscini. Il materiale consegnato nei due magazzini della Protezione civile sarà stoccato dalla Regione, che man mano spedirà in Abruzzo i prodotti richiesti. Ieri mattina, intanto, è arrivato nel luogo del disastro un camion pieno di colombe regalate da un'azienda alimentare veneta, in modo che gli sfollati possano trascorrere una Pasqua meno triste. Altre mille sono state donate invece da Federpanificatori, il cui presidente padovano Luca Vecchiato partirà stamattina per raggiungere L'Aquila. «Vado per coordinare le forniture di pane e capire come aiutare i colleghi abruzzesi dice Vecchiato . I forni sono crollati, non c'è gas, perciò la produzione è ferma. Insieme all'Ascom stiamo la Conferenza dei Rettori delle Università italiane, per la raccolta dei fondi in favore dell'Università de L'Aquila e della Casa degli studenti, edificio simbolo della tragedia. Sempre la Crui sta pianificando in questi giorni gli interventi necessari a garantire la prosecuzione dell'anno accademico ai 27mila studenti frequentanti l'ateneo abruzzese: anche l'Esu veronese, l'ente che si occupa degli alloggi agli studenti, ha dato la propria disponibilità ad accogliere gli studenti che desiderino proseguire gli studi in riva all'Adige. Il mondo dello sport reagisce alla tragedia del terremoto con un'amichevole di beneficenza che vedrà la Marmi Lanza (nelle cui fila giocheranno anche Lorenzo Bernardi e di Marco Mancini, schiacciatore della Framasil Pineto, residente a L'Aquila) affrontare, mercoledì alle 20,30 al Palaolimpia, il Team Azzurri, una formazione, composta da una rappresentativa del campionato nazionale e guidata dal ct dell'Italia, Andrea Anastasi. A supportare l'evento la Fipav provinciale, la Banca popolare (che ha contribuito con 10mila euro) e il Comune: «Siamo certi che il palasport sarà gremito » ha detto l'assessore allo Sport, Federico Sboarina, durante la presentazione dell'evento a palazzo Barbieri. L'intero incasso sarà devoluto a vantaggio degli abitanti di Paganica, paese duramente colpito dal sisma. Costo del biglietto 10 euro (intero) e 5 (ridotto). Sul fronte della Regione, l'assessore Elena Donazzan sta pensando di mettere a disposizione degli sfollati, traumatizzati anche dalle continue scosse di terremoto (mille da quella devastante avvenuta all'alba di lunedì), un'équipe di psicologi e un gruppo di maestre. L'altra grossa esigenza è consentire ai bambini di ritornare ad una routine il più possibile vicina alla normalità, anche attraverso attività scolastiche. La Regione dispone già di una lista di psicologi volontari e di maestre, inviati in passato in altre zone colpite dall'emergenza, e qualora Roma desse il via libera potrebbero partire subito. cercando di raccogliere un milione di euro per consentire loro di rimettere in piedi l'attività e nel frattempo, se la Protezione civile ci darà il via libera, siamo pronti a sfornare il pane anche con attrezzature da campo». Intanto dal Comune di Quinto Vicentino sono giunti a destinazione 42 quintali di cibo e 300 capi di abbigliamento, soprattutto per bambini, raccolti nel tempo record di 14 ore. L'unica nota stonata restano gli sciacalli. L'altra notte Michele Russo, volontario della Protezione civile e dipendente della Provincia di Belluno, ne ha bloccati e consegnati ai carabinieri tre, sorpresi a frugare in una casa. Davide Orsato Matteo Fontana Michela Nicolussi Moro Il dolore Bandiera a mezz'asta anche in piazza San Marco a Venezia, ieri, giorno di lutto nazionale per i funerali di Stato delle vittime del sisma (Vision) A mezz'asta Nella giornata dei funerali di 205 vittime del terremoto in Abruzzo, anche enti e associazioni hanno partecipato al lutto con varie iniziative

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In settembre aprirà un nuovo nido ma non basta a soddisfare le richieste (sezione: Cultura)

( da "Giorno, Il (Milano)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

SAN DONATO SEGRATE CASSANO MELEGNANO pag. 25 In settembre aprirà un nuovo nido ma non basta a soddisfare le richieste MELEGNANO BOOM DEMOGRAFICO: 95 BIMBI IN ATTESA DI INSERIMENTO MELEGNANO CRESCE la popolazione e i nidi scoppiano di richieste. Succede a Melegnano, dove le strutture per l'infanzia faticano a tenere il passo con il boom demografico portato in dote dalle nuove urbanizzazioni. Così, nella fascia zero-tre anni sono 95 i bambini ancora in attesa di un inserimento nei centri comunali, che per l'anno in corso già ospitano 80 utenti e difficilmente potranno soddisfare tutte le domande d'iscrizione. «Alla base del fenomeno ci sono l'aumento demografico legato ai nuovi complessi residenziali e l'arrivo in città di numerose famiglie straniere», spiega l'assessore all'istruzione Raffaela Caputo. «DA QUI l'allungarsi delle liste di attesa, che già da qualche tempo ci vede costretti a respingere le richieste dei non residenti». Per fronteggiare il problema, l'amministrazione ha inserito nel bilancio 2009 uno stanziamento di 60mila euro per l'allestimento di un nido nel quartiere Broggi-Izar. La struttura, che nascerà da un accordo pubblico-privato, entrerà in funzione a settembre e metterà a disposizione 28 posti. CIFRE ALLA mano, si capisce che il nuovo spazio non risolverà alla radice i problemi legati al baby boom, tanto più che l'incremento della popolazione giovane è destinato a proseguire negli anni, con la creazione dei complessi residenziali ex Enel ed ex Saronio. «E' nostra intenzione avviare un'indagine sulla popolazione scolastica, per avere un'idea precisa delle percentuali di crescita - anticipa l'assessore Caputo -. Una mappatura dettagliata permetterà di programmare interventi mirati, in linea con le esigenze delle famiglie». A.Z.

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I prof over-70 al Tar contro l'ateneo (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PRIMAPAGINA data: 11/04/2009 - pag: 1 Il caso Contestata la delibera che li costringe alla pensione. «Ingiusta» I prof over-70 al Tar contro l'ateneo VERONA «Non è giusto, dopo quarant'anni di onorata carriera mi liquidano in questo modo. Senza contare che l'ho saputo dai giornali». È arrabbiato, e non lo nasconde affatto, anche se preferisce che il suo nome non venga pubblicato. «Per evitare problemi con i colleghi più giovani», spiega. Però lo stop alla proroga automatica per i docenti dell'Università di Verona prossimi al pensionamento proprio non gli è andata giù. Al punto tale che si è rivolto al tribunale. E lo stesso stanno facendo molti dei circa 24 professori che si affacciano alla soglia dei 70 anni. A PAGINA 6 Priante

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I prof over 70: ricorso al Tar contro l'ateneo (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: CRONACAVERONA data: 11/04/2009 - pag: 6 Il caso Contestano la delibera ribattezzata anti-baroni che «costringe» al pensionamento i docenti settantenni. Molti si sono rivolti ai legali I prof over 70: ricorso al Tar contro l'ateneo Vogliono continuare a insegnare. «Non condividiamo il metodo. Non è giusto» Lo sfogo: «Non è giusto, dopo 40 anni di onorata carriera mi liquidano in questo modo» VERONA «Non è giusto: dopo quarant'anni di onorata carriera mi liquidano in questo modo. Senza contare che l'ho saputo dai giornali». È arrabbiato, e non lo nasconde affatto, anche se preferisce che il suo nome non venga pubblicato. «Per evitare problemi con i colleghi più giovani», spiega. Però lo stop alla proroga automatica per i docenti dell'Università di Verona prossimi al pensionamento proprio non gli è andata giù. Al punto tale che si è rivolto al tribunale. E lo stesso stanno facendo molti dei circa 24 professori che si affacciano alla soglia dei 70 anni. E così i «Baroni», come li hanno soprannominati con un po' di malignità, si preparano alla battaglia. Escono dalle aule dell'Ateneo scaligero per entrare nell'arena del tribunale. Alcuni di loro hanno già presentato ricorso contro la delibera approvata dal senato accademico nei mesi scorsi, altri stanno valutando il da farsi. Altri ancora dicono che non lo faranno, pur condividendo le perplessità dei colleghi. Come il professor Vincenzo Lo Cascio, professore ordinario del Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgiche. È presidente del comitato scientifico dei master in Tecniche Manageriali, del comitato scientifico in Nursing Geriatrico, del consiglio del corso di laurea in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, del consiglio della scuola di specializzazione in Medicina dello Sport e via di seguito. Uno che di esperienza ne ha da vendere. «Ma da ottobre - ammette - dovrò andare in pensione. Non credo mi opporrò, anche se il metodo adottato mi ha dato fastidio: l'ho saputo leggendo il giornale ». L'Università di Verona ha stabilito che sarà l'amministrazione dell'Ateneo ad avere l'ultima parola sui due anni di «bonus» che i docenti possono richiedere giunti alla soglia del pensionamento, prevista per i professori universitari a 70 anni. Con l'atto, il docente che desidera proseguire l'insegnamento dovrà dimostrare di essere «meritevole», quando fino ad ora la proroga veniva considerata quasi un diritto dagli insegnanti universitari. Il problema è che i professori ultrasettantenni saranno valutati secondo requisiti di cui nessuno sembra disporre. «Sono parametri impossibili da rispettare: il bonus viene concesso solo a chi è a capo di un progetto europeo o a chi è titolare di un corso che, senza di lui, rischierebbe di essere chiuso», spiega Giovanni Tantini, ordinario di Giurisprudenza che sta ancora valutando se presentare o meno il ricorso. In pratica, il Senato Accademico ha «costretto » alla pensione i prof anziani in modo da risparmiare sui loro stipendi, che sono più elevanti dei colleghi giovani. Ma i diretti interessati non ci stanno, e all'Ateneo si preparano ad affrontare la carica di quei settantenni decisi a non mollare la cattedra. Al Tar del Veneto sono già arrivati i primi ricorsi, che si basano principalmente su due motivazioni. La prima è di tipo metodologico: in pratica, stando alle norme citate dai loro avvocati, l'Università di Verona avrebbe dovuto valutare caso per caso se concedere la proroga di due anni. E invece quella delibera blocca tutti, senza eccezioni. La seconda, della quale si possono avvalere solo alcuni dei ricorrenti, è legata al fatto che sono state concesse alcune deroghe anche dopo l'entrata in vigore del decreto Gelmini. Deroghe poi ritirate con un atto irregolare, a parere dei professori coinvolti. Andrea Priante Il rettore Alessandro Mazzucco, magnifico rettore dell'Università di Verona

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Morto il piccolo Giuseppe Tomasello (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Preganziol. Il bimbo ha chiuso gli occhi tra le braccia della mamma. I genitori: «Avanti con la fondazione per finanziare la ricerca genetica» Morto il piccolo Giuseppe Tomasello Era affetto da una malattia rara. Per curarlo si era mobilitata la Marca PREGANZIOL. «Mio figlio si è addormentato tra le mie braccia, tenendomi il dito e quello del suo papà». Giuseppe Tomasello non ce l'ha fatta. A quasi 3 anni, la malattia rara che lo aveva colpito quando aveva 8 mesi, ha avuto la meglio. Il bimbo è morto il 30 marzo nella sua casa fiorentina. La storia di Giuseppe aveva commosso Preganziol, che si è mobilitata per contribuire alla ricerca sulle malattie genetiche. Sono stati 34 mesi di battaglie, di calvario tra l'ospedale pediatrico Meyer di Firenze, dove Giuseppe era seguito, e la casa a Rignano sull'Arno, dove i Tomasello si erano trasferiti da Preganziol per essere vicini al nosocomio. Il piccolo era affetto da una malattia rara e, per ora, che non perdona: il deficit del complesso 1 della catena respiratoria mitocondriale. Una patologia, questa, che colpisce i mitocondri, ossia le «centraline» di distribuzione di energia di muscoli e cervello, e che ne impedisce la distribuzione di ossigeno. Il quadro clinico di Giuseppe era peggiorato subito dopo Natale. Il 14 gennaio, l'ultimo ricovero. Fino al 29 marzo, quando la situazione precipita e diviene irreversibile. Mamma e papà decidono di portare il piccolo a casa. «Così - dice mamma Silvia Vinchesi, che nel dicembre 2007 ha dato vita ad una fondazione per la ricerca - Giuseppe ha potuto addormentarsi per sempre nel suo lettone. Le abbiamo provate tutte, ma purtroppo quella di Giuseppe è una malattia che non concede tempo. Noi come lui non abbiamo mai mollato. Ma non accetto i tempi della ricerca pubblica in Italia, che sono gravati da burocrazia e lungaggini». A spingere i genitori nella loro battaglia contro il male, ma anche i medici e il personale del Meyer e gli esperti di Telethon, il sorriso disarmante di Giuseppe che, assicura la mamma, non è sparito dal suo volto nemmeno nei momenti più difficili. «Ora Giuseppe è andato a fare la nanna, ma la fondazione in suo nome va avanti al massimo - continua Vinchesi - Abbiamo sulle nostre spalle la responsabilità di aiutare la ricerca e i tanti bambini affetti da malattie rare». Per sostenere la fondazione Tomasello si era mobilitata tutta Preganziol con manifestazioni, raccolte fondi, fiaccolate e cene di beneficenza. Il 2 giugno, in occasione del terzo compleanno di Giuseppe, mamma e papà organizzeranno una festa a Preganziol per incentivare ancora una volta alle donazioni. Un modo, questo, per andare al di là della morte del piccolo, perchè la sua sia stata una battaglia per vincere un giorno il grande male.

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Criteri per la comunicazione di informazioni relative al partenariato pubblico-privato ai sensi dell'articolo 44, comma 1-bis del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 convertito, (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta Ufficiale.it(Serie Generale)" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

CIRCOLARE 27 marzo 2009 Criteri per la comunicazione di informazioni relative al partenariato pubblico-privato ai sensi dell'articolo 44, comma 1-bis del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248 convertito, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1 della legge 28 febbraio 2008, n. 31. (09A04127) Pag. 21

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Picchiato il soprintendente, giallo a Palermo (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

CRONACA 11-04-2009 il caso Antonio Cognata si era impegnato nel rilancio del Teatro Massimo, ente colpito da un'inchiesta sugli stipendi gonfiati Picchiato il soprintendente, giallo a Palermo DA PALERMO ALESSANDRA TURRISI U n pestaggio in piena regola quello subìto dal sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo, Antonio Cognata, giovedì sera. Il dirigente del tempio della lirica siciliana, che è anche docente universitario, è stato aggredito mentre rientrava a casa in via Civiletti, a pochi metri dalla centralissima piazza Politeama. Un uomo, dopo averlo sorpreso alle spalle, lo ha scaraventato a terra e lo ha preso a calci. Il sovrintendente, che ha riportato una lussazione alla spalla e una frattura, ha detto ai militari di non aver visto in volto l'aggresso- re, che si è allontanato in sella a uno scooter guidato da un complice. I carabinieri, che non escludono alcuna ipotesi, seguono anche la pista professionale legata a contrasti nell'ambito lavorativo per spiegare il motivo dell'aggressione. Una pioggia di solidarietà ieri si è levata da tutto il mondo politico e culturale siciliano, ma in molti hanno fatto riferimento alle decisioni assunte da Cognata per moralizzare l'ente teatrale, colpito da un'inchiesta sugli stipendi gonfiati attraverso false dichiarazioni sugli assegni familiari che ha portato al licenziamento di 12 dipendenti. Un ennesimo macigno su un'istituzione culturale già pesantemente colpita da conflitti interni che hanno messo a repentaglio diverse stagioni teatrali. Netta la posizione del sindaco di Palermo, Diego Cammarata, che ha riunito un consiglio d'amministrazione straordinario. «Cognata e alcuni dipendenti del teatro avevano già ricevuto intimidazioni nei mesi scorsi - ha spiegato - , ma abbiamo preferito tenere sulla vicenda il massimo riserbo. Abbiamo però denunciato tutto alle forze dell'ordine. Abbiamo puntato all'innovazione nel segno della legalità e del rigore e forse questa cosa non è stata presa bene. In questo teatro troppo spesso le regole non vengono rispettate». Per Cammarata, «evidentemente c'è qualcuno che non vuole che continuiamo a prestare attenzione al corretto uso delle risorse pubbliche, al taglio dei privilegi. I licenziamenti degli ultimi tempi hanno creato forse malumori, ma erano necessari». A fianco del sovrintendente tutto il Cda che ha approvato all'unanimità un documento di solidarietà a Cognata. «L'obiettivo del risanamento finanziario e del rilancio artistico - scrive il consiglio di amministrazione - pienamente raggiunto in questi anni, ha incontrato nel tempo resistenze e contrasti che non sono stati certamente utili a determinare un'atmosfera di costruttiva serenità». Condannano con fermezza l'aggressione i segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil: «Qualunque siano le ragioni, è necessario che situazioni del genere vengano represse con forza per evitare che ognuno pensi di vivere in una giungla in cui regolare i conti attraverso l'uso della violenza». Numerosi gli attestati di solidarietà. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, esprime massima solidarietà. E il rettore dell'Università di Palermo, Roberto Lagalla, ha definito Cognata «un docente impegnato nella società civile, che presta le sue energie e le sue competenze a un importante progetto culturale».

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Distretti irpini, rotta sulla Tunisia (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Campania sviluppo Distretti irpini, rotta sulla Tunisia Nuove opportunità di investimento: workshop per le imprese Nuovo sbocco per i distretti industriali irpini: il settore Attività produttive dell'amministrazione provinciale di Avellino ha preso parte al primo vertice tra Regioni e Province interessate alla cooperazione con la Tunisia. Sono già in agenda una serie di appuntamenti sul territorio nazionale attraverso work shop per informare gli imprenditori delle opportunità di investimento in Tunisia. Al 2005 in Tunisia erano presenti oltre 2.700 imprese straniere, di cui 2.275 europee, delle quali 2.063 nel settore manifatturiero (tessile abbigliamento, meccanico, metallurgico, cuoio e calzature, chimico elettrico). antonietta miceli L'Irpinia ancora una volta punta sul Paese maghrebino. Il settore Attività Produttive della Provincia di Avellino ha partecipato, presso il Ministero degli Affari Esteri a Roma, alla prima riunione del tavolo delle Regioni e delle Province interessate alla cooperazione con la Tunisia, nel quadro degli accordi bilaterali siglati tra i due governi. Nel corso della riunione si è concordato la realizzazione di workshop da tenere in diverse parti d'Italia, per presentare i programmi della cooperazione italiana e le opportunità di investimento offerte dalla Tunisia alle associazioni imprenditoriali, ai distretti industriali, ai consorzi di imprese, alle agenzie di sviluppo, ai centri di competenza e trasferimento tecnologico e R & D, alle università, ai consorzi produttivi pubblico-privato. Ai seminari, parteciperanno un rappresentante della Fipa (l'Agenzia governativa di promozione degli investimenti esteri in Tunisia), il Direttore di Assafrica, l'Ufficio della Cooperazione italiana a Tunisi e il Coordinamento Cooperazione decentrata del Mae-Dgcs. Nel corso dell'incontro, inoltre, si è stabilito la costituzione di un gruppo di lavoro delle Regioni e delle Province, per assicurare la governance del processo di sistematizzazione degli interventi e degli attori pubblici e privati che partecipano alla realizzazione delle iniziative, allo scopo di costruire partenariati stabili tra Italia e Tunisia. Non è la prima volta che l'Irpinia guarda alla costa dell'Africa settentrionale per rilanciare i settori, in particolare, del tessile e dei servizi. Le opportunità d'affari offerte dall'area euromediterranea e, in particolare, dalla Tunisia, furono lo scopo, nel 2007, del workshop "Tunisia, opportunità di business nello Spazio Euromediterraneo", svoltosi nella sala convegni della Camera di commercio di Avellino (sportello per l'internazionalizzazione Sprint Campania), in collaborazione con l'Ambasciata della Tunisia in Italia. Tra gli intervenuti, ci furono anche, tra gli altri, rappresentanti dell'Ambasciata, degli enti e delle banche tunisine. Al 2005 in Tunisia erano presenti oltre 2.700 imprese straniere, di cui 2.275 europee, delle quali 2.063 nel settore manifatturiero (tessile abbigliamento, meccanico, metallurgico, cuoio e calzature, chimico elettrico, ecc.). L'Italia rappresenta inoltre, dopo la Francia, uno dei principali partner commerciali della Tunisia. del 11-04-2009 num.

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Nasce il programma Techframe (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Benevento innovazione Nasce il programma Techframe Strumenti e soluzioni nell'Ict, iniziativa del Parco scientifico e tecnologico Favorire la nascita e lo sviluppo di imprese innovative che offrono prodotti e servizi ad alta intensità di conoscenza sviluppando, integrando e personalizzando strumenti e soluzioni Ict. E' questo l'obiettivo principale di Techframe, un programma di interventi di promozione e assistenza tecnica e finanziaria per l'avvio e lo sviluppo di imprese innovative operanti in comparti di attività ad elevato impatto tecnologico. cecilia del gaudio L'iniziativa è promossa e sviluppata dal Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania e dal Centro Regionale Information Communication Technology e rientra tra i 19 interventi, a livello nazionale, sostenuti dal Ministro delle Attività Produttive. Il progetto verrà presentato nel corso di una conferenza stampa convocata per mercoledì prossimo, alle 12 al Rettorato dell'Università degli Studi del Sannio presso il Convento di San Domenico di Benevento. All'incontro con gli operatori dell'informazione interverranno, tra gli altri, Filippo Bencardino, Rettore dell'Università degli Studi del Sannio, il presdente del Parco Scentifico e tecnologico Floriano Panza, Maria Rosaria Napolitano, Professore Ordinario alla Facoltà di Scienze Economiche e Aziendali e componente del Nucleo Tecnico di Valutazione del progetto Techframe, Vittoria Marino, Professore Associato al Dipartimento di Studi e Ricerche Aziendali, Sergio Betti, Project manager di ICT, Centro Regionale di Competenza sulle Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione, Corrado Aaron Visaggio, Ricercatore e Docente alla Facoltà di Ingegneria. "Particolare considerazione", anticipa Floriano Panza, presidente del Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno, "viene riservata a quelle idee di impresa che nascono dallo sviluppo di ricerche realizzate in ambito di Centri di Ricerca e Università. Stretta è dunque la collaborazione, oltre che con il CeRICT, con le Università socie del Parco, quali l'Università degli Studi di Salerno e l'Università degli Studi del Sannio". Nella prima fase del progetto, che si svilupperà fino al termine del 2009, aspiranti imprenditori ed imprese, tramite bando, potranno candidare le proprie idee di impresa e ottenere servizi gratuiti di assistenza alla redazione di studi di fattibilità tecnica, economica e finanziaria. Ai candidati ammessi saranno assegnati Tutor esperti, di area tecnico-scientifica e di area economico-gestionale, in grado di accompagnare le fasi di sviluppo e verifica delle idee elaborate e sarà, inoltre, messa a disposizione una infrastruttura informatica in grado di guidare e indirizzare la costruzione degli studi. La seconda fase di progetto, che si sviluppa in 24 mesi tra il 2010 ed il 2011, prevede, previo bando, l'assistenza allo start up di piccole imprese costituite da meno di 3 anni attraverso l'erogazione di servizi di tutoraggio tecnico-economico e di monitoraggio in itinere; la concessione di aiuti finanziari; l'utilizzo di un cruscotto informatico; l'accesso ad Incubatori presenti sul territorio e l'innesco di processi di partecipazione al capitale di rischio da parte di venture capitalist, laddove richiesti. del 11-04-2009 num.

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(sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

«L'Università è un bene collettivo» «Abbiamo ampliato l'investimento di risorse, radicato la didattica, ridisegnato i corsi di laurea» «L'istituzione universitaria è un bene collettivo»: sono, queste, parole del presidente del Consorzio Universitario prof. Maurizio Carta, che non ha gradito quanto scritto ieri da questo giornale in sede di presentazione della riunione del Consiglio direttivo. Nel ribadire che anche per noi l'istituzione universitaria è un bene collettivo che va difeso e salvaguardato - “mission” che vede i nisseni fortemente interessati - diamo volentieri spazio alla replica del presidente del Consorzio Universitario nisseno, sottolineando che non c'è nessun attacco alle persone che compongono il Direttivo del Consorzio ma più semplicemente la volontà di stimolare gli Enti soci a rivolgere maggiore attenzione alle sorti del progetto universitario nisseno. Il prof. Carta ritiene che «siano i fatti quelli che devono interessare chi è chiamato ad amministrare il Consorzio Universitario nell'interesse della collettività e non per ambizioni personali». Poi così continua: «I fatti, recentemente pubblicati in un piccolo volume distribuito a tutti coloro che hanno a cuore l'università nissena, indicano con tutta evidenza che in questi tre anni si è rilanciato il progetto universitario, ampliando l'investimento di risorse nel nostro territorio, radicando e specializzando la didattica, ridisegnando i corsi di laurea per essere più aderenti al territorio. Basta citare l'innovazione introdotta nel Corso di Laurea in Ingegneria Elettrica che per il 2009/10 avrà due indirizzi in “Elettronica industriale” e in “Automazione industriale“, risultato conseguito con un'ampia consultazione del mondo del lavoro, dell'Ordine degli Ingegneri e del Comitato di Indirizzo del CdL. Il nuovo corso, tra l'altro, sarà l'unico della Sicilia in modo da ampliare il bacino di studenti». «Negli ultimi tre anni - ricorda - il Consorzio ha, per la prima volta, sostenuto la ricerca scientifica dei laureati e il trasferimento verso le piccole e medie imprese ed ha incentivato la creazione di servizi per migliorare l'attrattività delle sedi e per elevare la qualità della vita degli studenti e dei docenti. Ad agosto 2008 sono iniziati i lavori per la Casa dello Studente, servizio primario per ampliare i servizi agli studenti della sede nissena. Anche i dati di bilancio ci confortano di una efficiente gestione dei costi, caratterizzata da un loro contenimento a fronte dell'incremento dei servizi. Infine, negli ultimi mesi, è stato avviato un piano di sviluppo con l'Università di Palermo per il potenziamento dell'offerta dei Corsi di Laurea in Medicina, Biologia e Ingegneria e per l'allargamento della didattica alla sede di Gela, contando sulle vocazioni del territorio verso l'energia e l'ambiente. Il progetto di sviluppo vede anche il coinvolgimento dell'Università di Enna e dell'Università Euro-Mediterranea per incrementare la proiezione internazionale». «Oggi il Polo Universitario Nisseno dell'Ateneo della Sicilia Centro Occidentale - aggiunge il prof. Carta - ha raggiunto un importante traguardo ed è nella favorevole condizione di essere un nodo strategico di una grande università a rete, che offra una didattica di qualità e che attivi una ricerca con importanti ricadute sul territorio. Invece di parlare di fallimento, occorre parlare di responsabilità nell'amministrare la fase di rinnovo della governance del Consorzio in un periodo particolarmente impegnativo ai fini della crescita e del consolidamento del sistema universitario regionale, che andrà accompagnato da un'adeguata azione di sostegno nei confronti del Consorzio Universitario, in una rinnovata e costante collaborazione istituzionale. La riunione del Consiglio direttivo ha questo obiettivo: mettere in condizione i nuovi organi di lavorare su una programmazione solida, senza incertezze e, soprattutto, non omettendo di risolvere i nuovi problemi che ci si presentano davanti (ieri la riunione si è conclusa con l'approvazione di tutti i punti all'odg; n.d.r.). L'università è una istituzione che deve essere sempre messa al riparo dagli interessi personali, perché essa è un “bene comune” e come tale non appartiene alle ambizioni dei singoli ma agisce nell'interesse collettivo. Per questo l'attuale Consiglio Direttivo continuerà a lavorare serenamente finché avrà la responsabilità di fornire risposte alle istanze dei nisseni».

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Uova e asparagi accompagnano le impanate (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Le ricette della frittata e dell'agnello Uova e asparagi accompagnano le impanate Daniela Citino La Pasqua della memoria ha suoni, sapori, immagini che cercano di riaffiorare in quella del presente. Un'affettuosa tutela di un patrimonio di usi, di riti, di sentimenti, che cerchiamo di salvare dall'oblio e soprattutto dal nichilismo della globalizzazione imperante che omogeneizza tutto e che annulla le radici e le identità dei popoli. Ma per fortuna, nei piccoli centri, o nelle città d'arte, di cultura, nei territori di forte identità, la storia della gente, la microstoria, sopravvive tenacemente. La Pasqua della memoria "resiste" non solo nei riti processionali del Venerdì Santo, nella liturgia poetica del Dramma Sacro, nel funerale al Cristo Morto, ma anche nella "tavola". Anche se molte cose sono cambiate, e non solo e tanto ad aromi e a sapori, quanto a regole e tradizioni. "La tradizione voleva - dice Giuseppe Arangio Febo, giunto alla veneranda età di ottanta anni - che per il Venerdì Santo la città venisse listata a lutto, dentro e fuori dalle case, si spegnevano le radio, le televisioni, ci si vestiva rigorosamente di nero e soprattutto non si doveva assolutamente mangiare e per fare questo bisognava aspettare che si sciogliessero le campane". Così per potere mangiare tutto il ben di Dio gastronomico cucinato la sera prima, dalle 'mpanate ai biscotti scaurati, ai pastifuorti, alle cassatedde di ricotta, bisogna attendere quel suono religioso. Oggi questa ossequiosa obbedienza ci induce al sorriso, ma sicuramente, ripensarci, ha un grandissimo fascino. In tempi di "volgarizzazione", quel invito a "rispettare" il sentimento, la pietas, senza trascurare affatto l'afflato laico e mondano che ogni "festa" religiosa porta con sé, dovrebbe farci riflettere. Dunque, il tripudio gastronomico accadeva dopo. E avveniva in particolare per la domenica della Pasqua dove la tavolata della convivialità familiare si trasformava nell'esaltazione della gastronomia locale. "Insieme alle 'mpanate - dice ancora il signor Arangio Febo - l'agnello fatto a spezzatino o leggermente affumicatieddu, la gallina ripiena con il riso, la carne macinata che si poteva infornare o cucinare sul fuoco". I più fortunati, gustavano anche i "babbaluci": ovvero le lumachine portate, a volte, come dono prezioso agli amici più cari o in segno di riconoscimento per sdebitarsi di un favore ricevuto. "Le lumachine non vanno cucinate subito, vanno fatte spurgate tendendole chiuse nel cesto per un giorno o due a digiuno o dando loro della crusca - spiega il docente Onav Salvatore Piccitto ricordando che l'uso di mangiare i "babbaluci" è in memoria alle sofferenze patite dagli Ebrei durante la schiavitù in Egitto. "A Caltanissetta - dice il docente - non è un caso che nei riti della Pasqua un posto particolare è ricoperto dai Fogliamanici, i raccoglitori di asparagi. A loro, spetta portare in spalla il Cristo Morto". E a proposito di erbe selvatiche, nella gastronomia pasquale non mancano mai. "La tavola di Pasqua, soprattutto quella del passato era una meraviglia di amori, un osanna alla Primavera - prosegue Piccitto una cucina realizzata nel pieno rispetto della stagionalità e del trionfo della natura in fiore. Oggi con le produzioni tutto l'anno, con i cibi ed ingredienti che arrivano dall'universo mondo, abbiamo smarrito il significato della stagionalità gastronomica, di una cucina etnica e popolare che utilizza solo ed esclusivamente quello che la natura è in grado di offrire". In cucina giungevano le erbe di stagione: asparagi, finocchietto selvatico e altro ancora. "La raricedda, 'a sanacciola, 'a sanapa, la cicoria - ricorda nonno Giuseppe - si gustavano cu pani cauru. Ma anche oggi la tradizione di mangiarle non si è smarrita affatto e queste gustosissime erbe selvatiche oggi bisogna andarle a cercare in maniera certosina". Mamme con i figli, o con le amiche del cuore, le ragazzine pronte a confidarsi il primo amore, una "comitiva", soprattutto in "rosa" ,partiva a caccia delle erbe da portare a tavola per il Lunedì dell'Angelo. "E poi si finiva per cucinare - dice Piccitto - quello che si trovava. La pasta veniva condita con il finocchietto selvatico e con il pomodoro. Ma soprattutto in tavola finiva una delle più gustose pietanze della cucina popolare. La frittata con gli asparagi. Un simbolo gastronomico della Pasqua contadina di un tempo, oggi raffinata pietanza da preparare in poco tempo". Ma nel giorno di Pasquetta si mangiavano, e l'usanza resiste dappertutto, a Vittoria, come a Scoglitti e ad Acate le tradizionalissime 'mpanate fatte nei giorni scorsi e cucinate ad iosa per potere durare tutto il tempo delle feste. La tavola di Pasqua si chiude sempre con i dolci. e tra quelli della memoria esiste un pane specialissimo fatto con le uova. "E' u pani cu l'ova - spiega il docente Onav - chiamato anche covagneddo. Non mancava mai nelle tavole contadine di un tempo. Adesso, per chi non ha voglia di stare a cucinare o chi non possiede un forno adeguato, può rifornirsi nei panifici della zona. E' certo che u pani cu l'ova ha grande fascino, perché carico di una particolare simbologia. Evoca infatti il benessere, è un elemento propiziatorio di rinnovamento e di rinascita. Perfetto per questa Pasqua". Più che dolci però stiamo parlando in realtà di biscotti ." Se ne mangiavano di ogni tipo, di mandorla - spiega nonno Giuseppe - scaurati, oppure si cucinavano i firringozzi con il latte e il miele, senza dimenticarsi dei pastifuorti che si lasciavano al buio per otto giorni e solo dopo si scoprivano e si infornavano. Erano dolci poveri, semplici, ma gustosi. Altro che Uova di Pasqua o Colombe confezionate.....". Come dargli torto, dietro un biscotto, un odore, un ingrediente c'erano le laboriose mani delle donne del Sud.

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Sfilano carretti e cavalli sulla 124 (sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Floridia. Per non dimenticare le vittime della strada Sfilano carretti e cavalli sulla 124 Sortino. Dopo una lunga attesa, si è concluso positivamente e segnerà un tracciato non indifferente nello sviluppo del territorio del comprensorio ibleo, l'iter avviato dal Gal Val d'Anapo che porterà alla realizzazione di quattro strutture, i cui progetti facevano parte del «patto verde degli Iblei». Le opere, per le quali è stato emesso il decreto di finanziamento per circa 5 milioni di euro, da parte del ministero dello Sviluppo economico, sono immediatamente cantierabili e riguardano quattro investimenti strategici per il rilancio dell'economia iblea: il frigomacello del comprensorio ibleo, che sorgerà a Palazzolo Acreide, per la cui realizzazione sono stati impegnati 4 milioni di euro; il centro di promozione dell'olio di oliva che nascerà a Buccheri e che è stato finanziato con 250 mila euro; il centro di promozione del miele che verrà realizzato nell'ex macello di Sortino ed il cui finanziamento ammonta a 200 mila euro; il centro di integrazione delle filiere e delle produzioni tipiche degli Iblei finanziato con 100 mila euro e che sorgerà nella ex loggia macello di via Garibaldi. «Una grande soddisfazione – ha dichiarato il presidente del Gal Val d'Anapo - Pippo Gianninoto – poter realizzare queste strutture nate dalla concertazione pubblico-privato, che rappresentano la conclusione di un processo di sviluppo iniziato con l programmazione 2000-2006, e che ha visto le imprese di questo territorio innovarsi e investire, per essere competitive. Imprese che adesso potranno operare in moderne infrastrutture che, con la firma del decreto di ieri, arricchiranno la crescita del nostro territorio». P.M.

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"I prodotti della Synbiotec, spin-off di Unicam, venduti in sei Paesi europei" (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Camerino “I prodotti della Synbiotec, spin-off di Unicam, venduti in sei Paesi europei” La Synbiotec, una società a responsabilità limitata, spin-off dell’Università di Camerino, ha stilato qualche settimana fa un contratto con una società della Repubblica Ceca, la Inpharm, per la distribuzione e la vendita dei propri prodotti. La Synbiotec è specializzata nello sviluppo di alimenti funzionali contenenti simbiotici con capacità di modulare positivamente l’ecosistema intestinale dell’uomo, utilizzando ceppi batterici brevettati dal gruppo di ricerca del Prof. Alberto Cresci, docente del Dipartimento di Scienze Morfologiche e Biochimiche Comparate dell’Ateneo camerte. Grazie a questo accordo la società ceca si impegna a distribuire, per i prossimi cinque anni, nel mercato di sei Paesi europei, fra i quali la Repubblica ceca, la Slovacchia, la Francia, l’Austria, la Germania e la Polonia, i prodotti probiotici sviluppati dalla Synbiotec che saranno applicati nel settore alimentare e negli integratori alimentari. “La Synbiotec e quindi l’Università di Camerino – sottolinea il Prof. Alberto Cresci - sono molto soddisfatte dell’accordo stipulato che è indicativo del riconoscimento, anche a livello internazionale, dei risultati dei nostri studi. Nell’ambito dell’alimentazione – prosegue il Prof. Cresci - la ricerca dedica sempre più attenzione ai probiotici e al loro ruolo nel mantenimento di un ecosistema intestinale sano. >> Negli ultimi anni, infatti, l’applicazione dei probiotici in ambito alimentare e clinico ha rapidamente conquistato notevole interesse nella comunità scientifica poiché si è riscontrato che la microflora intestinale gioca un ruolo importantissimo sia nella funzionalità che nel potenziare il sistema immunitario stimolando le difese immunitarie a livello gastro-intestinale con benefici per l’intero organismo”. BUR.IT 14.04.09

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Solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Salerno Solidarietà alle popolazioni colpite dal sisma I rappresentanti degli studenti dell'Università di Salerno, costernati di fronte alle tragiche vicende che hanno investito le popolazioni abruzzesi, si mobilitano nel segno di un sostegno concreto e tempestivo. In questo senso, invitano ad aderire alle numerose iniziative di solidarietà intraprese presso l'Università di Salerno. Quest'ultima, con delibera approvata in Senato Accademico su sollecitazione degli studenti, si è resa disponibile a fornire supporto a studenti, docenti e ricercatori dell'Università dell'Aquila, assicurando ad essi l'accesso alle proprie strutture e ai propri servizi. "Ci sentiamo in dovere di profondere tutte le nostre energie per alleviare il disagio delle persone colpite dal terribile sisma. Il nostro pensiero si rivolge in particolare agli studenti, ai quale occorre continuare a garantire il sacrosanto diritto allo studio", il commento di Vincenzo Sansone, consigliere Cur (comitato universitario regionale) e consigliere di amministrazione dell'Università di Salerno. >> "Le associazioni studentesche del nostro ateneo sono attive nella raccolta di beni. In particolare vorremmo dare il nostro contributo alla ricostruzione della Casa dello studente, simbolo della catastrofe. Per questo invito vivamente ciascuno a condividere il nostro impegno. Il nostro ateneo è pronto, infine, ad assicurare agli studenti salernitani iscritti presso l'Università dell'Aquila la possibilità di proseguire la loro carriera universitaria". BUR.IT 14.04.09

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Emergenza terremoto: aiuti dall'Ateneo pavese (sezione: Cultura)

( da "Bollettino Università & Ricerca" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Università di Pavia Emergenza terremoto: aiuti dall’Ateneo pavese L’Università di Pavia aderisce all’appello della CRUI e invita il personale docente e tecnico amministrativo, ma anche gli studenti e le loro famiglie e i cittadini tutti a versare un contributo in favore dell’Università de l’Aquila. In una lettera a tutto il personale dell’Ateneo pavese, il Rettore Angiolino Stella, ha espresso solidarietà alle famiglie colpite dal sisma e al Rettore dell’Università dell’Aquila per il drammatico evento che ha colpito l’Abruzzo nei giorni scorsi. Il Rettore Stella ha quindi invitato tutti ad aderire all’iniziativa di solidarietà, versando un contributo individuale. I contributi saranno trattenuti sullo stipendio dei mesi di maggio o giugno e verranno versati sul Fondo Università Emergenza Terremoto istituito dalla CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, per la ricostruzione degli edifici dell’Università dell’Aquila danneggiati dal terremoto. Anche il Cral dell’Università di Pavia intende esprimere la propria vicinanza e solidarietà alla popolazione dell’Abruzzo colpita dal terremoto, affiancando l’Università nella raccolta di contributi da parte di soci, amici, simpatizzanti, studenti e cittadini pavesi.>> A tale scopo la sede del CRAL rimarrà aperta - nella sede di Strada Nuova 65, in aggiunta ai normali orari di apertura (martedì 11-13; mercoledì 15-17; giovedì 17.30-18.30) e a partire da martedì 14 aprile, dal lunedì al giovedì dalle 14 alle 16, - presso Chimica Generale, dal lunedì al giovedì dalle 13 alle 14 I fondi raccolti verranno versati alla Università degli Studi dell’Aquila a favore della “casa dello studente”. BUR.IT 14.04.09

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Ausl Ravenna, Fisioterapia: 11 neolaureati della sede universitaria di Faenza (sezione: Cultura)

( da "Sestopotere.com" del 11-04-2009)

Argomenti: Cultura

Ausl Ravenna, Fisioterapia: 11 neolaureati della sede universitaria di Faenza (11/4/2009 19:04) | (Sesto Potere) - Ravenna - 11 aprile 2009 -Giovedì 2 aprile 2009, per la sessione primaverile di Laurea del corso di Fisioterapia dell'Università di Ferrara, sede di Faenza, undici studenti hanno conseguito la Laurea con risultati brillanti discutendo tesi compilative e sperimentali svolte per la maggior parte nell' Azienda Usl di Ravenna. I coordinatori del corso ringraziano i dipendenti dell’Ausl per la collaborazione. “Nove studenti, dello stesso anno accademico, si erano già laureati lo scorso novembre e quindi, ai relatori e docenti, sia medici che fisioterapisti, e ai tutor di tirocinio, dipendenti dell'Ausl, – dice la dott.ssa Sonia Rapone, coordinatore didattico, corso di Laurea in Fisioterapia - i coordinatori del corso della sede di Faenza esprimono ringraziamenti, contando su una proficua e sempre più stretta collaborazione." La cerimonia si è svolta alla Sala lauree dell'Università di Ferrara.

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