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Report "Cultura"   10-4-2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

Edilizia sostenibile, l'accordo ( da "Trentino" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: altro accordo siglato vede l'Università di Trento e la McMaster University di Hamilton porre le basi per lo sviluppo di progetti di collaborazione scientifica e tecnologica in aree di comune interesse (tra le prime possibili vi sono le nanotecnologie), per lo scambio di docenti, dottorandi (Phd) e studenti, per lo sviluppo di attività congiunte.

Sulle future terme il consiglio si spacca ( da "Trentino" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Grosse perplessità sono state avanzate dal capogruppo Remo Florian in ordine ai costi per formare la società pubblico-privato: si tratta - per Florian - di costi che non vengono minimamente menzionati nel documento. «Voglio sperare - ha detto Florian, che l'esperienza della spa di Vigo, miseramente fallita, abbia insegnato qualcosa»: ha proposto la sospensione della delibera.

Le Piaghe d'Egitto? Eruzioni e tsunami ( da "Corriere.it" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sivertsen, docente all'università di Chicago. La prima dal vulcano dell'isola greca di Santorini, che per la data (1.628 aC) coincide col primo esodo biblico. Le tenebre e la grandine calate sugli Egizi, altro non furono che la conseguenza naturale di «cenere e polveri acide»;

Il Senato accademico ha approvato il codice etico ( da "Gazzetta di Reggio" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un gruppo di docenti della nostra università, rispondendo all'appello del professor Maurizio Ponz de Leon, della Facoltà di Medicina, decise di mettere su carta una prima bozza di Codice etico, da cui è scaturito quello attuale (anche se in modo più edulcorato e slavato), ma che ha in sé una linea di continuità con quella iniziativa scaturita dal basso.

Iran: sì al dialogo, ma il nucleare resta ( da "Giornale di Brescia" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Mohammad Marandi, docente all'università di Teheran ha sottolineato che l'Iran probabilmente accetterà l'invito al dialogo, ma solo «se non comprenderà alcune restrizioni». Washington inoltre, secondo il docente, deve impegnarsi a riconoscere l'uso pacifico del nucleare iraniano.

Carlo Taborra presidente dell'associazione Mosaico ( da "Tribuna di Treviso, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: associazione pubblico-privata che ha il compito di attivare il Centro Commerciale Naturale, un'associazione che dagli iniziali 65 associati è già arrivata a un'ottantina. Era già presidente dell'associazione «Commercianti per il centro storico». «Si tratta per me del prosieguo di una strada imboccata da tempo, nella quale credo fortemente -

Galan: Sono 60 i tecnici veneti verso l'Abruzzo ( da "Tribuna di Treviso, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ingegnere e docente presso l'Università di Padova, che è stato incaricato da Guido Bertolaso di verificare gli aspetti strutturali del patrimonio edilizio e monumentale de L'Aquila». Ai solenni funerali di Stato che si terranno oggi in Abruzzo parteciperanno anche alcuni volontari della Protezione Civile del Veneto.

galan: sono 60 i tecnici veneti verso l'abruzzo ( da "Nuova Venezia, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ingegnere e docente presso l'Università di Padova, che è stato incaricato da Guido Bertolaso di verificare gli aspetti strutturali del patrimonio edilizio e monumentale de L'Aquila». Ai solenni funerali di Stato che si terranno oggi in Abruzzo parteciperanno anche alcuni volontari della Protezione Civile del Veneto.

medicina, sassari perde la gestione di tredici scuole per specializzandi - daniela scano ( da "Nuova Sardegna, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'ateneo «federato». La programmazione dell'attività didattica sarà decisa, all'inizio di ogni anno, dai docenti delle due sezioni. Alla fine gli specializzandi sosterranno gli esami finali nella sede della scuola. E per finire, l'assessore regionale alla Sanità Antonello Liori ha accolto l'invito dei presidi di Medicina di incrementare del dieci per cento i contratti

Archiviazione per i corsi in Università ( da "Provincia Pavese, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e referenti aziendali, erano state indagate. Tra loro, Giuseppe Andrea Capodaglio, professore del Dipartimento di Ingegneria idraulica e ambientale dell'Università di Pavia, e il docente Marco Baldi (difeso dagli avvocati Graziano e Yuri Lissandrin), tutor di uno dei corsi contestati: "Tecniche di valutazione di compatibilità e rischio ambientale"

Totola , il teatro solo per passione ( da "Arena, L'" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: critico cinematografico e docente di Storia del Cinema all'Università di Verona e da Nicola Pasqualicchio, docente di Storia del Teatro all'Università di Verona, e da Paola Bonfante, del settore Spettacolo del Comune. Il programma: sabato 18 aprile, alle 21, apertura con lo spettacolo «Raptus» di Daniele Falleri, allestito dall'Associazione Culturale Electra di Pistoia.

naccarato presenta il libro a este ( da "Mattino di Padova, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente universitario di storia Carlo Fumian, il professore di psicologia dello sviluppo all'Università di Padova Guido Petter, che subì in prima persona le violenze del terrorismo, il giornalista Michele Sartori e Alessandro Naccarato, deputato del Pd e autore del del saggio «Violenze, eversione e terrorismo del partito armato a Padova»

( da "Tempo, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 500 dipendenti, docenti, l'indotto, gli affitti, i locali per giovani, le librerie, i teatri e la musica. «Se chiude l'Università, sette facoltà, la vena d'oro della città, L'Aquila muore - ripete impaurito il Rettore Ferdinando Di Orio accogliendo il ministro Gelmini nella sede universitaria -.

i tre atenei: "ospiteremo prof e studenti abruzzesi" ( da "Repubblica, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per questo motivo, i tre rettori degli atenei capitolini ribadiscono che «da subito le università di Roma sono pronte, con aule e docenti, ad attivare lezioni, nei vari corsi di laurea, che potranno essere frequentate degli universitari iscritti nell´ateneo aquilano». (l. m.)

L'Università mette i locali a disposizione ( da "Tempo, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: a dimostrare solidarietà ai docenti e agli studenti della vicina università aquilana, che rischia di restare ferma a lungo. Il Prof. Luigi Frati, in qualità di Presidente della Sabina Universitas e di Rettore della Sapienza, di cui Rieti è sede distaccata, ed il vice Presidente Vicario Maurizio Chiarinelli hanno fatto pervenire al Rettore de L'Aquila prof.

galan: sono 60 i tecnici veneti verso l'abruzzo ( da "Mattino di Padova, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ingegnere e docente presso l'Università di Padova, che è stato incaricato da Guido Bertolaso di verificare gli aspetti strutturali del patrimonio edilizio e monumentale de L'Aquila». Ai solenni funerali di Stato che si terranno oggi in Abruzzo parteciperanno anche alcuni volontari della Protezione Civile del Veneto.

entro maggio termineremo i lavori ( da "Tirreno, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: iniziativa e di emettere in tempi rapidi un bando mirato alla ricerca di un partner privato per lo sviluppo di quanto è stato finanziato. Alla fine è stato previsto un investimento complessivo di oltre 7 milioni di euro a sostegno di iniziative che vanno dall'incremento della qualità dei prodotti agroalimentari al trasferimento tecnologico e all'innovazione tecnica industriale».

gli operatori: la società d'area resti pubblico-privata ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Udine Gli operatori: la società d'area resti pubblico-privata Un documento chiede alla Regione il mantenimento dell'attuale assetto societario Lignano LIGNANO. Mantenere l'assetto societario pubblico-privato. Un documento del Goal, il gruppo allargato di operatori lignanesi, esprime questa volontà per la Lignano Sabbiadoro Gestioni.

lezioni di legalità ma anche buoni esempi - roberto lagalla ( da "Repubblica, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: I docenti universitari assumono, di fronte alla società, una straordinaria responsabilità, e solo la sua quotidiana e rigorosa declinazione nell´esercizio della missione formativa può generare e mantenere vivi il rispetto e l´attenzione degli studenti che necessitano di riferimenti valoriali e di virtuosi modelli di comportamento.

il ritorno del prof e l'esordio dell'ex pm - dario del porto ( da "Repubblica, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E infine va stabilito un corretto rapporto pubblico-privato parlando anche con questi ultimi». Per il suo predecessore, Angelo Montemarano, esprime «massimo rispetto». Invita ad applicare la nuova legge. E ricorda: «Nella sanità non esiste maggioranza e opposizione perché questo settore deve essere di tutti.

scuola, precari tagliati fuori dalla graduatoria per una casella non barrata sulla domanda ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nicoletta Caine è docente stagionale da 20 anni e vittima, con una decina di colleghi provinciali e 600 nazionali, della burocrazia scolastica "ammazzaprecari". Ha un'abilitazione in lingua spagnola, ma le nuove graduatorie sono "off-limits". «Ho pagato 3 mila euro l'iscrizione al corso abilitante, sono stata pendolare all'università di "

ex caserma, fondi europei ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la società mista pubblico-privata che avrebbe dovuto portare al recupero dell'area una volta militare. Con l'occasione è tornato a fare sentire la propria voce Alessandro Prosdocimi, socio della spa, il quale ha attaccato duramente l'attuale amministrazione Scodellaro, ragionando anche su ciò che dovrà fare la nuova giunta comunale che uscirà dalle urne il prossimo giugno.

scampato al sisma un docente universitario maddalenino - andrea nieddu ( da "Nuova Sardegna, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di filosofia all'università dell'Aquila. Uno dei tanti sardi scampati al terremoto. «Alle 3.32 - racconta - mi ha svegliato il rumore di bottiglie, libri e altri oggetti che cadevano. Quando ho visto anche le crepe nei muri e nel soffitto, mi sono precipitato giù per le scale, salvandomi per miracolo».

al via rassegna letteraria con ospiti di primo piano ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ad affiancarlo sarà Renata Kodilja, docente di psicologia sociale dell'Università di Udine, "anima" del ciclo d'incontri assieme allo scrittore Giorgio Mosetti. «Abbiamo messo insieme due mondi normalmente contrastanti, nel senso che gli studenti sono spesso critici nei confronti del trasporto pubblico locale.

darwin e la creazione umana ( da "Tirreno, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di "Zoologia generale e Evoluzione Biologica" presso l'Università di Pisa, sul tema "Evoluzione da Darwin a Teilhard De Chardin. L'oratore ha presentato a un auditorio numeroso le scoperte e le teorie di Darwin sull'evoluzione biologica degli esseri viventi e la ricerca sulle trasformazioni delle specie,

conferenze su politica e economia ( da "Tirreno, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di economia all'università di Firenze, che ha analizzato le cause storiche ed economiche dell'attuale crisi finanziaria, individuandone le caratteristiche differenze e analogie con la crisi del 1929. Poi il professor Giorgio Petracchi, docente di storia delle relazioni internazionali all'università di Udine,

scoperta la cellula che brucia le calorie - gina kolata ( da "Repubblica, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Kozak, docente di genetica molecolare al Pennington Biomedical Research Center della Louisiana State University. Qualche tempo fa, Kozak ha sistemato alcuni topi predisposti all´obesità in una stanza fredda, 5°, per una settimana. Gli animali hanno attivato il loro grasso bruno.

Mahmud festeggia il suo atomo e nicchia sui negoziati con gli Usa ( da "Riformista, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un suo alto consigliere docente all'Università di Tehran, che qualche ora prima aveva dichiarato che «l'Iran deciderà sull'offerta di colloqui per il nucleare, fatta dagli Stati Uniti e dalle altre cinque potenze mondiali, dopo averne analizzato i dettagli, ma solo», era la condizione, «se non comprenderà alcuna restrizione».

IL GAS NATURALE è la fonte più ovvia per assicurare all'Italia l&#... ( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università di Padova ed esperto di subsidenza, secondo cui se si spendono soldi sufficienti, il problema può essere eliminato. Allo stesso tempo, la Croazia sta pompando gas dai giacimenti situati sul suo lato dell'Adriatico, aiutata da Eni, parte di questo gas viene venduto proprio in Italia.

( da "Libertà" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oltre che essere aquilano, è stato docente di pianificazione urbanistica nelle università di Roma, Napoli, Venezia e Milano e, di recente, è stato nominato professore emerito all'Università di Roma. Lei è contrario alla costruzione della new town, della città nuova, come dice il presidente del consiglio?

Formazione professionale, la Regione fianco a fianco con le scuole del territorio ( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con relativa contrattazione integrativa per i docenti), l'organizzazione del quarto anno post qualifica, la funzione dell'eventuale quinto anno per l'accesso all'università. La possibilità per gli istituti statali di organizzare formazione professionale è un'opportunità per frenare la dispersione scolastica e per innovare l'impianto educativo, ma anche per frenare l'

Da Mozzo viaggio in Alsazia Il circolo Acli di Mozzo organizza una gita culturale in Alsazia, dal titolo , in programma da giovedì 14 a sabato 16 ( da "Eco di Bergamo, L'>" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Relatore il professor Emanuele Coco, scrittore e storico della scienza, docente alle Università di Catania e di Firenze. Ingresso libero. Con l'Iparc sul Lago Maggiore L'Iparc organizza per domenica 26 aprile una gita sul Lago Maggiore per visitare le famose Isole Borromee e nel pomeriggio i Giardini di Villa Taranto.

PRIMA di concludere il suo mandato, il sindaco Daniele Imol... ( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privata, che intende realizzare l'opera. IL COMUNE farà parte della cordata con una quota circa del 10%. Il 5 per cento viene, invece, riservato all'associazionismo locale, in particolare alle categorie economiche che hanno sempre caldeggiato quest'idea, in particolare l'Associazione albergatori.

Il Comune chiede aiuto alla Facoltà di Economia "Fuà" dell'Università ... ( da "Messaggero, Il (Marche)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dello stesso ateneo. L'equipe di esperti, composta da docenti universitari e studenti che hanno conseguito il master su Sviluppo turistico locale, dovrà elaborare delle proposte innovative per il rilancio turistico. Ha usato una metafora il professor Novelli per spiegare l'innesto del nuovo modo di fare turismo sul vecchio,

Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo ( da "Corriere del Veneto" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: hanno richiamato in Abruzzo il team di docenti universitari redattori delle linee guida per la sicurezza degli edifici storici in zone sismiche. Tra loro il professor Claudio Modena dell'Università di Padova, che martedì sarà a L'Aquila con venti dei suoi dottorandi, ricercatori e dottori di ricerca.

Dallo scrittore al professore universitario Ecco i nomi della civica per Zanonato ( da "Corriere del Veneto" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: laureato in Chimica all'Università di Padova e già ricercatore al Cnr di corso Stati Uniti, è oggi docente di Biotecnologie all'Agripolis di Legnaro. Inoltre, autore di numerosi libri ed articoli sullo smaltimento dei rifiuti, è stato assessore all'Ambiente della Provincia di Treviso per due anni e mezzo tra il 1996 e il 1998.

Petrocelli dà l'esempio Università, saranno tagliate le spese di rappresentanza ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In attesa dell'approvazione del bilancio dello scorso anno, i revisori hanno certificato che l'Università è riuscita a mantenersi entro la soglia del 90% dei finanziamenti statali per pagare il personale docente e amministrativo, come prevede la legge. Luca Barile

Avrebbero resistito al terremoto dell'Aquila, dondolando lievi come palme. Sono pochi, ... ( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: spiega il professor Rodolfo Antonucci, docente al dipartimento Dardus di Ingegneria, che assieme all'ing. Francesco Cappanera ha messo a punto questa metodologia dell'isolamento alla base -. In caso di forte scossa tellurica, un palazzo di tipo ordinario si muove con un periodo di oscillazione compreso tra 0,5 e 0,7 secondo.

I l ( da "Corriere del Mezzogiorno" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in Abruzzo ha prodotto perdite ingenti in termini di vite umane e patrimonio abitativo, per certi versi inattesi in relazione alla magnitudo Richter (5.8) dell'evento principale. Ora ci si chiede se tali fenomeni siano prevedibili con l'anticipo e l'affidabilità necessari per mettere in salvo la popolazione. * Docente di sismologia all'Università Federico II CONTINUA A PAGINA 10

Il doppio volto della crisi Usa ( da "Corriere della Sera" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oggi docente all'Università del Missouri a Kansas - . Dieci ispettori per ogni colosso bancario non basteranno mai, il solo obiettivo è poter dire che negli istituti vicini a Geithner tutto va bene». Resta il fatto che gli istituti bocciati dai test dovranno vendere i loro titoli ai consorzi di investitori privati e al Tesoro alle condizioni draconiane che l'

Il progetto di Lait (Lazio innovazione tecnologica) è ormai pronto e prevede la messa in rete d... ( da "Messaggero, Il" del 10-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: Più rapidamente sarà applicato il protocollo d'intesa con i sindacati che, dopo che sarà passato al vaglio del Governo, prevede la creazione di una società pubblico-privata per la gestione del Recup». Obiettivo: ridurre le liste di attese e superare la farraginosità del sistema. Evangelisti all'interno

T-Link entra nelle autostrade del mare ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La compagnia nasce grazie alle risorse di un fondo di private equity (gestito dalla Cimino & associati, guidata da Simone Cimino) che ha la particolarità di essere pubblico-privato. Si tratta di Cape Regione Siciliana che detiene il 56% della T-Link, alla quale partecipano Aelle Investimenti ( 23%), che fa capo a Romeo e Costa, Caronte & Tourist (15%) e la finanziaria Oxon (

Raoul Bova giornalista d'assalto ( da "Corriere della Sera" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: originale che mescola il pubblico al privato chiamando il regista Roberto Burchielli, esperto di reportage e stringate docufiction, che mescola bene cine verità e fantasia. Un giornalista d'assalto, Marcello Gatti (omonimia non casuale con il coraggioso collega dell'Espresso) dopo la morte del figlio impasticcato, in gita a Milano,

MCU, formazione di eccellenza al lavoro e alla vita ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: semplici informazioni con gli altri discenti o con gli stessi docenti. Nel 2009 sono previste 630 giornate d'aula, 10.968 Student days e un numero di partecipanti pari a 2.790. MCU conta 119 docenti, tutti manager che hanno contribuito in prima persona a fare la storia di Banca Mediolanum, a questi si aggiungono anche consulenti esterni scelti nel miglior panorama internazionale,

Il grande male delle liste d'attesa: la Regione vara una società pubblica-privata ( da "Messaggero, Il" del 10-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi Il grande male delle liste d'attesa: la Regione vara una società pubblica-privata

Leggi più severe partorite ad Architettura ( da "Nuova Ferrara, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Un docente della nostra università al centro delle discussioni sulle norme antisismiche Leggi più severe «partorite» ad Architettura Il governo accoglie i suggerimenti di Martelli: «Ma che fatica anche in facoltà» Lui dice che è «merito, purtroppo, del terremoto», ma se il governo ha cambiato idea sui tempi di applicazione delle norme antisismiche per l'

A sinistra alcuni cittadini in attesa per la prenotazione di una prestazione sanitaria; sopra una fa... ( da "Messaggero, Il" del 10-04-2009) + 2 altre fonti
Argomenti: Cultura

Abstract: sopra una farmacia: secondo un progetto della Lait e della Regione entro un anno anche nelle 1.450 farmacie del Lazio sarà possibile accedere al servizio di prenotazione; inoltre, sarà creata una società pubblica-privata per la centralizzazione del servizio, per evitare incongruenze di un sistema che attualmente è molto farraginoso

Ateneo, codice etico contro il nepotismo ( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: priorità aggiunge Tomasi sarà vigilare sulle carriere di docenti e personale tecnico amministrativo, che troppo spesso non sono legate al merito. Questo, a mio avviso, è il più grosso problema del sistema universitario italiano». xxx LA COMMISSIONE, se sfruttata a dovere, potrebbe diventare un punto di riferimento per tutti quegli universitari che si sono sentiti vittime di un abuso,

Tra gli ultimi incontri che Profutura ha offerto ai propri soci c'è stato quello sul tema:... ( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tenuto dal Aldo Zechini D'Aulerio, docente all'Università, che ha sottolineato l'importanza dell'animale come terapia in alcune patologie (Pet Therapy). Un altro appuntamento invece era insieme ai Lions Club Bologna Carducci Castel Maggiore e Bologna San Luca. Al centro del dibattito questa volta il Cardinal Lambertini.

Alle 11 tutto si ferma ( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: trattativa privata e comunque mai adottare il massimo ribasso. Si propone poi una società di scopo pubblico-privato che venga incontro alle famiglie che vogliono comprare casa ma si trovano con pochi soldi in tasca. E poi snellire la burocrazia. A sentire i gruppi economici, c'è uno scollamento fra le decisioni dei politici e i tempi operativi della macchina composta da dirigenti.

NARNI FINISCE l'era della Naroges. La società di gesti... ( da "Nazione, La (Umbria)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: LA NAROGES ha rappresentato un sistema di gestione pubblico-privato che all'inizio degli anni 2000 avrebbe dovuto traghettare la Rocca verso un concetto di privatizzazione, passando per l'iniziale controllo del pubblico allo scopo di garantire l'utilizzo sociale e l'interesse della comunità nei risultati di gestione.

Progetto scientifico sul turismo ( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nelle intenzioni collettive che il professor Renato Novelli, docente sambenedettese responsabile del progetto, dovrà concretizzare. Sulla carta si chiama Protocollo d'intesa tra Comune di San Benedetto e Università Politecnica delle Marche, per sviluppare un piano di ricerca sulle potenzialità di sviluppo di forme di turismo di massa sostenibile'.

SULLE alture di Bonassola è tutto pronto per accogliere, la terza edizione d... ( da "Nazione, La (La Spezia)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: identità, categorie" con Marco Aime (docente di antropologia all'università di Genova), Antonio Boccola (autore del documentario "Opera Gagia") coordinerà l'incontro Michele Marziani.Mentre alle ore 22 in piazza San Rocco si svolgerà lo Spettacolo di teatro comico "Rubbish Rabbit" con i Tony Clifton Circus.

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Giampaolo Gelli allievo del professor Gentili dell'Università degli Studi di Pisa, docente di Pediatria presso la stessa Università con particolare interesse per la ematologia pediatrica, con una ricca produzione di letteratura scientifica, otteneva l'incarico di Primario Pediatra alla Spezia nel 1964 in coincidenza con la inaugurazione del nuovo reparto di Pediatria,

Ma Pavia snobba i film di qualità ( da "Provincia Pavese, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: di una serata di rassegna culturale superano i 900 euro e pertanto è possibile superarne l'antieconomicità solo con l'apporto di contributi pubblico/privati ad integrazione degli incassi. Un'ultima osservazione. Ottima idea, quella di «Pavia città dei cinefili». Ma per realizzarla non basta citare dei numeri da blog, occorrono risorse finanziarie e, soprattutto, una utenza certa.

margherita hack e le stelle che parlano ( da "Nuova Venezia, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il libro nasce durante una settimana di vacanza dall'amicizia che lega una maestra e un'allieva entrambe molto speciali. Consapevole della grande occasione che le è capitata (avere a disposizione una docente così straordinaria) la giovane Eda la sottopone a una maratona tra fisica e cosmologia alla scoperta delle leggi fondamentali che regolano l'universo.

in friuli la migliore ricostruzione ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è stato docente di pianificazione urbanistica nelle Università di Roma, Napoli, Venezia e Milano. Mi pare di capire che lei è contrario alla costruzione della "new town", della città nuova, come dice il presidente del consiglio. «L'Aquila va ricostruita lì dov'è, naturalmente con le nuove tecniche antisismiche».

Via Sabotino Taglio del nastro per il primo parcheggio comunale a costo zero ( da "Giornale.it, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: uso dell'area ai privati per realizzare il posteggio da 13 milioni di euro e sistemare a verde la superficie. «Una collaborazione pubblico-privato - sintetizza Simini - che ci ha permesso di riqualificare il territorio e restituire alla città circa 5mila metri quadrati di spazio che normalmente venivano occupati dalle auto.

terremoto, ingegneri e prof dell'università pronti a partire ( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: da una decina di docenti e tecnici del progetto "Assess" per la valutazione del rischio sismico, progetto finanziato dalla direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall'università di Udine. «Siamo in contatto direttore con la direzione della protezione civile regionale che è già operativa in Abruzzo - spiega il rettore dell'

leggi le misure ( da "Giornale.it, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Si prevede, in ogni caso, la salvaguardia dell?anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorchè lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni. Matteoli: autostrade gratuite Tutte le persone sfollate che utilizzeranno con le proprie autovetture le autostrade A24 e A25 non pagheranno il pedaggio.

Scende in campo il preside di Ingegneria ( da "Stampa, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Anche sulle modalità di reclutamento dei docenti: «È la libera docenza rivisitata in chiave 2009. Avremo la libera docenza a numero aperto, verranno conferite un'infinità di idoneità ma non potremo assumere nessuno, perché con le leggi in vigore è già tanto se potremo far entrare qualche ricercatore.

Uno di collaborazioni esterne ( da "Giornale.it, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: importo di 150mila euro è utilizzato per pagare lo stipendio di tre anni a un docente dell'Università di Padova che (dopo essersi messo in congedo dalla sua Università) svolge un importante esperimento presso i nostri laboratori con finanziamenti europei. Lo stipendio grava su tali fondi». E tutte le altre decine di consulenze esterne?

La Hollow Face Illusion non inganna gli schizofrenici ( da "Blogosfere" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Apr 0910 La Hollow Face Illusion non inganna gli schizofrenici Pubblicato da Giulietta Capacchione alle 07:52 in Psicologia cognitiva Cari avventori, ricominciamo la normale programmazione (sic!) con una interessante ricerca che tenta di spiegare il motivo per cui le persone affette da schizofrenia non sperimentano la hollow face space illusion.

Assicurarsi contro i sismi: le polizze siano obbligatorie ( da "Denaro, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: del pagamento e della valutazione dei danni provocati dai disastri naturali ha tempi piuttosto lunghi e risulta spesso inefficace e complesso. Il sistema attuale, a fronte di una previsione di incremento della frequenza dei disastri, non appare sostenibile nel futuro. * docente di Marketing assicurativo nella II Università di Napoli e ricercatore dell'Irat-Cnr del 10-04-2009 num.

Counseling e transizione, al via i corsi dell'Unisannio ( da "Denaro, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università degli studi del Sannio sul tema: "Il Counseling nella gestione della transizione scuola/università". Esperti incontrano studenti universitari e dell'ultimo anno degli istituti superiori, accompagnati da docenti con l' obiettivo di aiutarli a gestire la transizione scuola-università ed il passaggio laurea triennale-

Cervelli in fuga verso l'Europa ( da "Denaro, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: Mediterraneo area med Cervelli in fuga verso l'Europa Francia e Germania le mete universitarie più gettonate dagli studenti In un'epoca dominata dall'immagine, che ruolo ha il brand desing nel valorizzare al meglio una marca? La costruzione di una "brand strategy" ha l'obiettivo di posizionare una marca, il corretto design del brand sarà il segno distintivo dell'

Chirurghi: Di Salvo al vertice ( da "Denaro, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente ordinario di Chirurgia generale dell'Università di Napoli Federico II nonché direttore del Cirb (Centro interuniversitario di ricerca bioetica), è stato eletto presidente della Società napoletana di Chirurgia. Di Salvo succede a Francesco Lo Schiavo alla guida della società scientifica più antica d'Italia,

Ahmadinejad: ( da "Avvenire" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Mohammad Marandi, docente all'università di Teheran ha sottolineato che l'Iran probabilmente accetterà l'invito al dialogo, ma solo «se non comprenderà alcune restrizioni ». Washington inoltre, secondo il docente, deve impegnarsi a riconoscere l'uso pacifico del nucleare iraniano.

CATANZARO/UNIVERSITA': PERTICONE, NO A ACCORPAMENTO SPECIALIZZIONI. ( da "Asca" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti delle Scuole di specializzazione sono gli stessi del Corso di Laurea in Medicina e non e' prevista alcuna indennita' aggiuntiva per l'espletamento della didattica post-laurea''. Per quanto attine poi il miglioramento della qualita', Pertinone sostiene che ''e' ampiamente risaputo che il miglior rapporto docenti/studenti si realizza proprio negli Atenei di piccola e media

A rischio sismico gran parte del Nordest La fascia più esposta va da Asiago alla Pedemontana, fino alla Carnia meridionale. Molti edifici fuori norma ( da "Gazzettino, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di sismologia applicata all'Università di Udine. Da un anno sta coordinando un progetto regionale friulano della Protezione civile per monitorare le scuole più esposte al pericolo, ma si rende conto che «siamo alle fasi preliminari». Guarda caso, però, le situazioni più allarmanti si trovano lungo la Pedemontana pordenonese,

Task force dell'ateneo pronta a partire. Solidarietà senza limiti ( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 10-04-2009) + 1 altra fonte
Argomenti: Cultura

Abstract: territorio ha invece messo a disposizione il team di dieci docenti e tecnici del progetto Assess di valutazione del rischio sismico, finanziato dalla Direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall'università di Udine. «L'intervento - spiega Stefano Grimaz, coordinatore della missione di Assess - potrà presumibilmente avviarsi già nella fase immediatamente successiva all'

"Mosaico", Carlo Taborra è stato eletto presidente della nuova associazione ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la nuova associazione pubblico-privata che avrà il compito di attivare e promuovere il centro commerciale naturale di Montebelluna. Come presidente è stato eletto Carlo Taborra, già presidente dell'associazione commercianti per il Centro Storico di Montebelluna destinata a confluire nel nuovo organismo.

Non chiuderanno la nostra università ( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Difficoltà a reperire docenti? - continua - mai avuto bandi vacanti. E sono tutti insegnanti di altissimo livello: abbiamo un indice di 67 laureati all'anno di media». Infermieristica, in effetti, non è una facoltà come tutte le altre: se il sistema di tutoraggio al momento del tirocinio non è buono e lo studente viene abbandonato in reparti con anziani e malati,

Tagli alla scuola, trasloco per sei classi ( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: istruzione e dell'università a personale docente e non docente, prevede lo spostamento di quattro classi dell'elementare "Ugo Foscolo" di Ceneda in altre scuole della città, e idem dicasi per un paio di classi della "Giovanni Pascoli" del centro". Secondo l'ipotesi di rimodulazione con la quale sta facendo i conti il Comune,

Conegliano città dell'affresco grazie a Calabrò ( da "Gazzettino, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è frutto di una sinergia pubblico-privata sostenuta dalla banca di Credito Cooperativo delle Prealpi. Il primo affresco sta nascendo su una parete di casa Roma, vicino alla Porta del Cavallino. Il maestro e le sue maestranze, provenienti da tutta Italia e dall'Europa, stanno creando un dipinto che coprirà una superficie di 200 metri quadrati e raffigurerà l'

Tutti a teatro a lezione di sicurezza ( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ora e mezzo è stato lo psicologo e docente dell'Università di Ferrara Paolo Vergnani, artista studioso che da tempo utilizza una metodologia fortemente innovativa per la formazione facendo propri gli strumenti e i contesti dell'intervento teatrale. La inusuale e accattivante lezione che ha coinvolto a più riprese gli spettatori (tra loro anche il sindaco Mario Zidda)

Sisma Abruzzo/ Parte la missione dell'Università di Udine ( da "Virgilio Notizie" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il gruppo, un decina di docenti e tecnici del dipartimento di Georisorse e territorio coordinati da Stefano Grimaz, fa parte del progetto "Assess" di valutazione del rischio sismico finanziato dalla Direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall'Università udinese.

SISMA ABRUZZO/ PARTE LA MISSIONE DELL'UNIVERSITÀ DI UDINE ( da "Wall Street Italia" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il gruppo, un decina di docenti e tecnici del dipartimento di Georisorse e territorio coordinati da Stefano Grimaz, fa parte del progetto "Assess" di valutazione del rischio sismico finanziato dalla Direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall'Università udinese.

( da "Sicilia, La" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e alcuni docenti universitari del Benin, tra i quali Jean Claude Codjia, preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Abomey-Calavi e Sanni Doko Allou, preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Parakou, si sono confrontati con i docenti italiani, con i vertici del Corfilac e con il prefetto di Ragusa,

23:34 TERREMOTO: CANNATA OFFRE STRUTTURE PER CORSI UNIVERSITA'>( da "Agi" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: "Siamo pronti - scrive il rettore molisano Giovanni Cannata - a collaborare per non interrompere il lavoro di docenti e professori, nella convinzione che l'Ateneo dell'Aquila continuera' a svolgere anche in futuro il suo importante ruolo scientifico, culturale, educativo".

Sisma Abruzzo/ Berlusconi: Ricostruzione,pubblico-privato ( da "Virgilio Notizie" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il braccio pubblico e quello privato devono lavorare insieme" per la ricostruzione. Lo ha chiesto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando della fase post-emergenza in Abruzzo. "L'aiuto dei privati potrà essere molto utile, sia come messa a disposizione di case per il periodo transitorio - ha aggiunto -sia come aiuto economico per la ricostruzione di case.

SISMA ABRUZZO/ BERLUSCONI: RICOSTRUZIONE,PUBBLICO-PRIVATO INSIEME ( da "Wall Street Italia" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: pubblico-privato insieme di Apcom L'aiuto dei privati potrà essere molto utile -->L'Aquila, 10 apr. (Apcom) - "Il braccio pubblico e quello privato devono lavorare insieme" per la ricostruzione. Lo ha chiesto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando della fase post-emergenza in Abruzzo.

Olio, in un libro l'esperienza del consorzio Cotec di Corigliano ( da "Giornale di Calabria, Il" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Economia Applicata all?Università della Calabria e Vicepresidente della Regione Domenico Cersosimo, il Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda. ?Il presidente del Cotec, Pisani - riporta una nota - si dice soddisfatto del lavoro ideato e svolto negli anni che ha portato alla scelta della realtà consortile cooperativistica come esempio nazionale di impresa più

La Procura dell'Aquila indaga sui progetti edilizi. Sul fascicolo nessun nome ( da "Rai News 24" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Se qualcuno avesse fatto questo si potrebbe sospettare che sia alla ricerca di pubblicita'". Romeni arrestati per sciacallaggio: assolti Tutti assolti dall'accusa del tentativo di furto, perche' il fatto non sussiste, i quattro romeni arrestati oggi con l'accusa di essere "sciacalli" e di aver tentato di rubare in casa di un anziano sfollato a San Felice d'Ocre.

L'inquinamento da piombo al tempo dei Ro ( da "superEva notizie" del 10-04-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente nella Università di Plymouth, in un paese abbastanza lontano dalla Gran Bretagna, l'Islanda. Come giustamente osserva Bruce Dorminey, reporter della rivista Science of the Total Environment, "una palude salmastra isolata sulla costa dell'Islanda è l'ultimo posto dove la gente penserebbe di gettare uno sguardo per avere la prova di un inquinamento dell'


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Edilizia sostenibile, l'accordo (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edilizia sostenibile, l'accordo Gli atenei trentino e canadese firmano la collaborazione TRENTO. Alex Himelfarb, ambasciatore del Canada in Italia, è giunto ieri in visita a Trento per presenziare alla firma di importanti accordi di collaborazione tra università e centri di ricerca trentini e canadesi. La visita in Trentino è stata anche l'occasione per fare il punto sui rapporti di collaborazione scientifica e tecnologica che sono già in atto, ponendo entrambi la sostenibilità ambientale come metro per giudicare ogni ricerca, ogni innovazione, ogni progresso. Il Trentino riveste un posto di rilievo nel campo dei rapporti di collaborazione scientifica e tecnologica tra Italia e Canada, come testimoniano la quantità e la qualità delle relazioni e dei progetti che sono già in corso. La firma di ben tre accordi di collaborazione tra università e centri di ricerca trentini e canadesi è il segno più tangibile di un rapporto di cooperazione consolidato, che si articola in diversi ambiti tematici e che spazia da progetti pluriennali di ricerca scientifica e tecnologica ad accordi di cooperazione tra l'ateneo trentino e alcune università canadesi nel campo della didattica, dello scambio tra ricercatori e studenti e della ricerca. In questo contesto particolare rilevanza assume l'avvio di un innovativo fronte di collaborazione tra la Provincia di Trento e la British Columbia, grazie alla firma nel novembre 2007 di un accordo di collaborazione scientifica e tecnologica nel campo dell'edilizia sostenibile e delle energie rinnovabili. L'accordo ha portato al varo di due progetti di ricerca, i cui protocolli sono stati firmati l'altro ieri a Trento per parte canadese da Frank Lam, del Dipartimento di Scienze Forestali e di studi sul Legno della prestigiosa Università della British Columbia, e da Egon Karagabelj del centro FPInnovations di Vancouver. Per parte trentina ha firmato il Cnr Ivalsa di Trento, che realizzerà le sue attività in collaborazione con il gruppo di Fisica Tecnica del Dipartimento Ingegneria Civile e Ambientale dell'Università. I due progetti di ricerca - con un cofinanziamento di 1.364.000 euro - tendono a valorizzare le tecniche per la realizzazione di prodotti legnosi ad alto valore aggiunto e il loro susseguente utilizzo nell'edilizia non residenziale in zone sismiche. Il rilievo dell'intesa è dato dal fatto che si tratta del primo accordo tra territori italiani e canadesi in questo ambito. L'altro accordo siglato vede l'Università di Trento e la McMaster University di Hamilton porre le basi per lo sviluppo di progetti di collaborazione scientifica e tecnologica in aree di comune interesse (tra le prime possibili vi sono le nanotecnologie), per lo scambio di docenti, dottorandi (Phd) e studenti, per lo sviluppo di attività congiunte.

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Sulle future terme il consiglio si spacca (sezione: Cultura)

( da "Trentino" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pozza. Una seduta accesa con accuse sulla mancanza di un piano finanziario. Per la giunta è ora di uscire delle secche Sulle future terme il consiglio si spacca Passa il protocollo per la progettazione ma la minoranza attacca POZZA DI FASSA. Anche i vigili del fuoco di Pozza nell'inferno dell'aquilano. Lo ha comunicato il sindaco Alessandra Cloch in apertura della recente assemblea consigliare, chiedendo un minuto di silenzio per ricordare le vittime del terremoto abbruzzese. Era prevedibile una riunione di dibattiti di tensioni, visti gli argomenti in scaletta che stanno determinando da tempo un acceso confronto. Così è stato tanto da far saltare i nervi a Tullio Dellagiacoma¯ Il consigliere di minoranza ha abbandonato l'aula sbattendo la porta prima che si chiudesse l'estenuante dibattito che era stato innescato dall'argomento delle nuove «terme», un progetto per il quale il Comune assume la regia puntando al controllo dell'intera realizzazione. Sul tavolo del consiglio, dopo un dibattito già lungo e teso che ha tenuto occupato il consiglio, c'erano anche i temi della deroga al Garni Lastei e soprattutto l'approvazione del protocollo d'intesa con la società Fassa Terme per dar corso alla progettazione preliminare del nuovo stabilimento termale. L' illustrazione di questo progetto da parte del sindaco Cloch, la spiegazione delle motivazioni che stanno alla base del provvedimento che consenta la prosecuzione dell'iter per arrivare alle terme, non ha convinto la minoranza. Grosse perplessità sono state avanzate dal capogruppo Remo Florian in ordine ai costi per formare la società pubblico-privato: si tratta - per Florian - di costi che non vengono minimamente menzionati nel documento. «Voglio sperare - ha detto Florian, che l'esperienza della spa di Vigo, miseramente fallita, abbia insegnato qualcosa»: ha proposto la sospensione della delibera. A dar man forte anche i suoi partner Lorenzo Pezzei, Giancarlo Dorich e Tullio Dellagiacoma scesi in campo con cipiglio nel dibattito che via via si è acceso: progettare a scatola chiusa non si può condividere. Sull'altra sponda sindaco e Emilio Gross a nome dell'amministrazione: sono stati inflessibili nel difendere il protocollo. Ribadito che il documento in esame altro non è che una dichiarazione di intenti, hanno sostenuto con altrettanta determinazione la necessità di proseguire sulla strada intrapresa per uscire dalle secche in cui giace il progetto vecchio di oltre un decennio: costi, valutazioni, valori messi in campo dai due attori del progetto saranno definiti dallo statuto. A questo punto l'uscita di scena di Tullio Dellagiacoma. Rigettata la richiesta di sospensione della delibera Alessandra Cloch l'ha messa ai voti ottenendo i consensi della giunta e dei partner di maggioranza. In chiusura un argomento soft per stemperare l'atmosfera: la presentazione informale dell'atteso progetto per il rifacimento del ponte sul rio S.Nicolò e riqualificazione dell'area adiacente. Costo: 1 milione di euro.

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Le Piaghe d'Egitto? Eruzioni e tsunami (sezione: Cultura)

( da "Corriere.it" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Le tenebre dovute alla cenere. E le acque si arrossarono a causa di alcune erbe» Le Piaghe d'Egitto? Eruzioni e tsunami Una geologa americana cerca di spiegare scientificamente gli episodi narrati nell'Esodo DAL NOSTRO CORRISPONDENTE GERUSALEMME «Tutte le acque che erano nel Nilo si mutarono in sangue». «Le rane uscirono e coprirono l'Egitto». «Infierirono le zanzare sugli uomini e sulle bestie». «Una massa imponente di mosconi entrò nella casa del Faraone». «Morì tutto il bestiame». «Grandinata così violenta non vi era mai stata». «Le cavallette assalirono tutto il Paese». «Vennero dense tenebre per tre giorni». Più incalzante d'una cronaca, più preciso d'un inviato sulle catastrofi. Il Libro dell'Esodo è l'unica testimonianza delle Piaghe d'Egitto, di quella serie d'incredibili disastri naturali che alla fine convinsero il signore delle Piramidi a mollare Mosè, libero col suo popolo e col suo Signore. L'unica, perché nessun geroglifico ne fa menzione. L'unica, perché nessuno scienziato ha mai trovato prove di quei cataclismi. Ora s'avventura il libro d'una geologa americana titolo: "The Parting of the Sea", la separazione del mare, Princeton University Press -, con una teoria che rimbalza in Israele e fa rumore, specie in questi giorni in cui si celebra la Pasqua ebraica: ciò che più di 3.600 anni fa sconvolse l'Egitto, compreso il Passaggio attraverso il Mar Rosso, fu «una serie di fenomeni climatici tipica delle eruzioni vulcaniche». ESPLOSIONI - Tutto iniziò da due gigantesche esplosioni nel Mar Egeo, sostiene la professoressa Barbara J. Sivertsen, docente all'università di Chicago. La prima dal vulcano dell'isola greca di Santorini, che per la data (1.628 aC) coincide col primo esodo biblico. Le tenebre e la grandine calate sugli Egizi, altro non furono che la conseguenza naturale di «cenere e polveri acide»; la morìa del bestiame e gli sciami d'insetti, tipici effetti degli sconvolgimenti climatici provocati dall'eruzione; le acque arrossate, «dovute a un aumento delle erbacce rosse che si moltiplicano regolarmente, come risultato delle ceneri vulcaniche». E le rane che saltarono fuori dagli stagni? «Pure voi scrive l'ironica geologa -, se foste una rana, scappereste subito da acque ridotte in quelle condizioni». La sola piaga che la professoressa Siversten non collega direttamente all'eruzione, è la morte dei primogeniti egiziani: «E' probabile che molti prodotti della terra fossero avvelenati. Ed era cibo che agli Ebrei non era consentito toccare». TUSNAMI - La seconda eruzione, databile nel 1.450 aC, colpì invece l'isola di Yali. Qui la teoria, un po' più confusa, afferma che le spaventose onde sismiche provocarono una serie di tsunami che raggiunsero addirittura il Mar Rosso: così si spiegherebbero le onde improvvise che sommersero l'esercito del Faraone, mandato all'inseguimento del popolo in cammino. «Trattare in modo scientifico l'Esodo sta diventando una disciplina», dice il professor Benny Shanon, che all'Università ebraica di Gerusalemme insegna psicologia cognitiva e l'anno scorso fece scalpore con una sua teoria sulle Tavole della legge: «La Bibbia racconta che gli Ebrei sentirono una voce dal cielo, videro luci e montagne fumanti, mentre Mosè riceveva i Dieci comandamenti. La mia idea, in realtà, è che si sia trattato di un'esperienza di droga collettiva. Nel Negev e nel Sinai ci sono piante, famiglia delle acacie, che i beduini usano ancora oggi. Hanno le stesse proprietà allucinogene dell'ayahuasca, diluita in pozioni anche dagli indios dell'Amazzonia, e provocano proprio quegli effetti: bagliori, suoni assordanti, visioni oniriche.». Quando Shanon pubblicò la sua teoria, l'indignazione degli ultraortodossi esplose come un vulcano. La geologa Siversten lo sa e prende le distanze, prudente: «Sono d'accordo che non si potrà mai sapere con assoluta certezza che cosa accadde, a quei tempi. Ma io mi baso su fatti accaduti, come le eruzioni. E sono convinta che le mie ipotesi spieghino molto meglio di altre». Francesco Battistini stampa |

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Il Senato accademico ha approvato il codice etico (sezione: Cultura)

( da "Gazzetta di Reggio" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Senato accademico ha approvato il codice etico L'Università degli studi di Modena e Reggio si è data dal 31 marzo un proprio codice etico. Il documento approvato solo a maggioranza dal Senato accademico si compone di un lungo preambolo e di 14 titoli, a cui manca però il quindicesimo capitolo, quello delle eventuali sanzioni ed assegna alla nuova Commissione etica (che sarà nominata più avanti) il compito di indagare, vigilare, e controllare il rispetto delle norme e nel caso, proporre provvedimenti disciplinari. «Un codice chiaro e sintetico», come l'ha definito il professor Ferdinando Taddei, presidente della commissione che ha redatto il documento di sei pagine, ieri a fianco del rettore Aldo Tomasi, in occasione della sua presentazione ufficiale. Lo stesso Tomasi ha invece sottolineato «come il Codice voglia mettere l'accento sull'aspetto dei doveri», ma ribadendo nel contempo la sua contrarietà ad un codice etico sanzionatorio. Il documento è un elenco di principi generali, che è impossibile non condividere, «che non intende sostituirsi o sovrapporsi in alcun modo alle leggi ed ai regolamenti vigenti, bensì proporsi quale patrimonio condiviso di valori e di regole di condotta...». Va ricordato come si è arrivati ad oggi. A metà 2008, sulla scorta delle indagini del settimanale L'Espresso, un gruppo di docenti della nostra università, rispondendo all'appello del professor Maurizio Ponz de Leon, della Facoltà di Medicina, decise di mettere su carta una prima bozza di Codice etico, da cui è scaturito quello attuale (anche se in modo più edulcorato e slavato), ma che ha in sé una linea di continuità con quella iniziativa scaturita dal basso. Un lavoro con il quale la commissione non si è mai confrontata, né ha inserito al proprio interno alcuno di quei docenti. La prima bozza di codice era già sul tavolo del rettore Pellacani nell'ottobre 2008, il quale però, decise di lasciare la patata bollente nelle mani del successore Aldo Tomasi, che l'ha portata al voto del Senato il 31 marzo 2009. Per come è stato illustrato ieri, è sembrato dalle parole dei professori Tomasi e Taddei (ma eravamo collegati da Reggio in video conferenza), che del Codice etico nel nostro ateneo non ve ne fosse un bisogno urgente, ma che, così come per la Carta dei doveri degli studenti, approvata lo scorso anno, «il fine non sia quello di punire, ma valorizzare sempre più il merito ed il dovere dei docenti, degli studenti e del personale amministrativo». Appunto. Più che un Codice etico, con effetti concreti e reali, appare «un patrimonio di valori e regole che si ispira alla Costituzione e della Magna Charta Universitarium», come sta scritto nel preambolo. Roberto Fontanili

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Iran: sì al dialogo, ma il nucleare resta (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Brescia" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Edizione: 10/04/2009 testata: Giornale di Brescia sezione:estero Iran: sì al dialogo, ma il nucleare resta Il presidente Ahmadinejad accetta di negoziare con l'Occidente, ma senza alcun diktat e «alla pari» Intanto inaugura una nuova centrale: abbiamo settemila centrifughe e possiamo produrle in proprio di materiale fissile. La centrale è stata inaugurata ieri" title="Ahmadinejad visita la prima fabbrica iraniana di materiale fissile. La centrale è stata inaugurata ieri" onClick="showImage('http://www.giornaledibrescia.it/gdbonline/contenuti/20090410/foto/full_brescia_138.jpg',600,1078)"> Ahmadinejad visita la prima fabbrica iraniana di materiale fissile. La centrale è stata inaugurata ieri TEHERANL'Iran è pronto al dialogo con l'Occidente se sarà basato «sulla giustizia e sul rispetto». Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha teso le mani ai Sei Grandi (Russia, Usa, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania i cosiddetti 5+1) che l'altro ieri lo avevano invitato ad «aprirsi» sul suo programma nucleare. Una tiepida apertura dietro la quale il presidente iraniano ha comunque ribadito la sua ferma decisione di avviare una nuova fase nucleare «positiva» nel paese. Prima fabbrica nucleare «La nazione iraniana ha fin dall'inizio seguito la logica e i negoziati, ma basati sulla giustizia e sul completo rispetto dei diritti e delle regole», ha affermato il presidente iraniano. «I negoziati di parte, condizionati e in un'atmosfera di minaccia, non sono un qualcosa che una persona libera può accettare», ha aggiunto Ahmadinejad. Come da programma Ahmadinejad ha inaugurato il primo impianto per la produzione di combustibile nucleare del Paese, segnando un nuovo punto di rottura con la comunità internazionale che vorrebbe che la Repubblica islamica abbandonasse il suo programma di arricchimento dell'uranio. La Repubblica islamica ha reso noto di aver installato circa settemila centrifughe nell'impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz, nella provincia di Isfahan (per un programma completo di arricchimento dell'uranio ne servirebbero dalle 18 alle 54mila). Si tratta, come ha spiegato lo stesso presidente, del completamento dell'ultima fase del ciclo di produzione di energia nucleare. Ahmadinejad ha spiegato che ora l'Iran è in grado di produrre in proprio centrifughe di ultima generazione, supersoniche. In mattinata Ahmadinejad aveva risposto all'invito dei 5+1 proprio ribadendo che il Paese si appresta ad avviare una nuova fase di lavoro per la produzione di materiale fissile per generare energia atomica. Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna avevano fatto sapere con una nota di voler chiedere all'alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Javier Solana, di invitare Teheran a un incontro. «Chiediamo con forza all'Iran di approfittare di questa opportunità per impegnarsi seriamente con tutti noi in uno spirito di mutuo rispetto». «Scopi solo civili» «Valuteremo e poi decideremo», ha replicato Ali Akbar Javanfekr, alto consigliere del presidente iraniano. Mohammad Marandi, docente all'università di Teheran ha sottolineato che l'Iran probabilmente accetterà l'invito al dialogo, ma solo «se non comprenderà alcune restrizioni». Washington inoltre, secondo il docente, deve impegnarsi a riconoscere l'uso pacifico del nucleare iraniano. Ribadendo la determinazione di Teheran a proseguire con il suo programma nucleare per scopi civili. Sono ancora forti i sospetti in Occidente che l'Iran voglia nascondere sotto quest'operazione lo sviluppo di un ordigno nucleare.

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Carlo Taborra presidente dell'associazione Mosaico (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nel direttivo amministratori comunali e commercianti Carlo Taborra presidente dell'associazione Mosaico MONTEBELLUNA. Carlo Taborra è stato nominato presidente de «Il Mosaico - Un Centro da vivere», l'associazione pubblico-privata che ha il compito di attivare il Centro Commerciale Naturale, un'associazione che dagli iniziali 65 associati è già arrivata a un'ottantina. Era già presidente dell'associazione «Commercianti per il centro storico». «Si tratta per me del prosieguo di una strada imboccata da tempo, nella quale credo fortemente - afferma Carlo Taborra - Per quanto riguarda l'associazione, è importante la presenza di amministratori pubblici, in quanto permetterà di dare un contributo concreto su aspetti come la viablità e l'urbanistica, ambiti non da poco per quanto riguarda il commercio». Fanno parte del consiglio direttivo de «Il Mosaico» Tiziana Favero, Flavio Cima, Francesco Da Riva, Edo Cornuda, Maria Teresa Perin e Renato Cavasin per il comune, Roberto Piovesan, Sergio Zanella, Moreno Sartorello e Paolo Vendramini per le associazioni di categoria, Carlo Taborra, Augusta Andolfato, Paolo Mair, Danilo Rossi, Giancarlo Saretta, Flavio Signor, Rita Caruso e Marco Tappari per i commercianti e gli esercenti. (e.f.)

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Galan: Sono 60 i tecnici veneti verso l'Abruzzo (sezione: Cultura)

( da "Tribuna di Treviso, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Galan: «Sono 60 i tecnici veneti verso l'Abruzzo» VENEZIA. Più di sessanta tecnici sono pronti a partire dal Veneto per raggiungere le aree terremotate in Abruzzo. Lo ha reso noto il presidente del Veneto Giancarlo Galan ieri a Marghera. «Un affollato incontro di lavoro - ha detto - ha dato nuovamente la misura di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto. Infatti, sono più di 60 i tecnici veneti che si sono detti disponibili a recarsi in Abruzzo per effettuare verifiche strutturali delle opere e degli edifici danneggiati dal sisma. Si tratta di geometri, architetti, ingegneri, operai specializzati, restauratori. L'incontro si è tenuto nella sala operativa delle Protezione Civile a Marghera dove oltre all'ingegner Mariano Carraro della Regione del Veneto, era presente il prof. Claudio Modena, ingegnere e docente presso l'Università di Padova, che è stato incaricato da Guido Bertolaso di verificare gli aspetti strutturali del patrimonio edilizio e monumentale de L'Aquila». Ai solenni funerali di Stato che si terranno oggi in Abruzzo parteciperanno anche alcuni volontari della Protezione Civile del Veneto. Lo ha reso noto il presidente del Veneto Giancarlo Galan indicando che «a questi nostri concittadini è stato affidato l'incarico di trasportare alcune delle bare delle vittime della tragedia che ha sconvolto il nostro Paese». «Lo stesso - ha aggiunto Galan - sarà fatto da parte dei volontari della Protezione Civile delle altre regioni d'Italia. A Palazzo Balbi, così come negli altri uffici della Regione, saranno esposte le bandiere a lutto». Mattinata in Abruzzo, ieri, anche per Antonio De Poli. Il deputato Udc ha visitato i luoghi maggiormente devastati, istituendo un centro di raccolta.

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galan: sono 60 i tecnici veneti verso l'abruzzo (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Primo Piano Galan: «Sono 60 i tecnici veneti verso l'Abruzzo» VENEZIA. Più di sessanta tecnici sono pronti a partire dal Veneto per raggiungere le aree terremotate in Abruzzo. Lo ha reso noto il presidente del Veneto Giancarlo Galan ieri a Marghera. «Un affollato incontro di lavoro - ha detto - ha dato nuovamente la misura di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto. Infatti, sono più di 60 i tecnici veneti che si sono detti disponibili a recarsi in Abruzzo per effettuare verifiche strutturali delle opere e degli edifici danneggiati dal sisma. Si tratta di geometri, architetti, ingegneri, operai specializzati, restauratori. L'incontro si è tenuto nella sala operativa delle Protezione Civile a Marghera dove oltre all'ingegner Mariano Carraro della Regione del Veneto, era presente il prof. Claudio Modena, ingegnere e docente presso l'Università di Padova, che è stato incaricato da Guido Bertolaso di verificare gli aspetti strutturali del patrimonio edilizio e monumentale de L'Aquila». Ai solenni funerali di Stato che si terranno oggi in Abruzzo parteciperanno anche alcuni volontari della Protezione Civile del Veneto. Lo ha reso noto il presidente del Veneto Giancarlo Galan indicando che «a questi nostri concittadini è stato affidato l'incarico di trasportare alcune delle bare delle vittime della tragedia che ha sconvolto il nostro Paese». «Lo stesso - ha aggiunto Galan - sarà fatto da parte dei volontari della Protezione Civile delle altre regioni d'Italia. A Palazzo Balbi, così come negli altri uffici della Regione, saranno esposte le bandiere a lutto». Mattinata in Abruzzo, ieri, anche per Antonio De Poli. Il deputato Udc ha visitato i luoghi maggiormente devastati, istituendo un centro di raccolta.

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medicina, sassari perde la gestione di tredici scuole per specializzandi - daniela scano (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 7 - Sardegna Medicina, Sassari perde la gestione di tredici scuole per specializzandi Tutto accentrato a Cagliari e anche i test d'ammissione si svolgeranno nel capoluogo DANIELA SCANO SASSARI. La sorpresa è arrivata prima di Pasqua e non è stata piacevole per gli aspiranti specializzandi delle scuole sassaresi di Medicina. Il Miur - ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca - ha reciso e ricucito, accorpato e federato i centri di formazione postlaurea. Il decreto, firmato il 31 marzo, segue la logica del risparmio e della razionalizzazione. Il chirurgo ministeriale ha operato in tutta Italia, tagliando tra le altre cose complessivamente 3.848 posti, ma in Sardegna l'intervento fa sentire i suoi effetti soprattutto nell'ateneo sassarese al quale il ministero retto da Maria Stella Gelmini ha sottratto la gestione di tredici scuole di specializzazione a favore di Cagliari. La filosofia è unificare le scuole con pochi allievi. Le «vittime» sono eccellenti e alcune hanno fatto la scuola della formazione medica: dermatologia, ematologia, endocrinologia, gastroenterologia, neurologia, scienze dell'alimentazione, medicina legale, medicina dello sport, chirurgia vascolare, urologia. Sono le principali scuole della Medicina sassarese assegnate alle competenze gestionali e amministrative dell'ateneo cagliaritano. A Sassari resta la gestione di Anatomia patologica, Malattie infettive, Patologia clinica e Chirugia toracica. Cagliari «batte» Sassari tredici a quattro. Nel nord dell'isola gli aspiranti specializzandi sentono odore di bruciato. Non è guerra di campanile solo perché, tra poche settimane, i giovani medici sassaresi dovranno presentarsi a Cagliari per sostenere i test di ammissione. Da una lettera firmata da ventitre neolaureati, però, emergono timori che la diplomazia preconcorsuale sconsiglia di esplicitare. Il punto dolente, per il momento, sono solo gli esami di ammissione. Si parla di «disagi» e di «grossi problemi» logistici perché i candidati dovranno sobbarcarsi il lungo viaggio per Cagliari e perché, essendo gli esami concentrati nella stessa giornata, chi volesse affrontare una prova doppia a Sassari e a Cagliari «dovrebbe percorrere duecento chilometri nel giro di poche ore, sempre che gli orari dei test glielo permettano». L'aspirante specialista sarà perciò costretto a scegliere, per fare un esempio, tra un futuro da gastroenterologo e uno da infettivologo. Un bel busillis, ma non è l'unico problema. La limitazione delle opportunità formative è il grimaldello per sollevare la vera questione. «Chiediamo commissioni paritetiche - scrivono i medici - composte da un ugual numero di professori di Cagliari e di Sassari». Segue l'affondo finale, che poi è il vero nodo: «in tal modo si garantirà parità di giudizio e di condizioni agli studenti sassaresi rispetto a quelli cagliaritani». Traduzione: i giovani medici sassaresi temono di essere penalizzati a favore dei loro colleghi del capoluogo. Se gli specializzandi non si fidano della imparzialità di esaminatori sconosciuti, a Sassari il malumore serpeggia anche tra i docenti. L'immagine dell'ateneo esce appannata dagli accorpamenti ministeriali, così come prestigiose carriere. Questa storia dell'accorpamento non piace a nessuno. Poco importa se, dopo avere superato l'esame di ammissione, i vincitori dei contratti banditi dal Miur potranno formarsi nelle cliniche in città. A risolvere salomonicamente la situazione, almeno per il momento, ci hanno pensato i presidi delle facoltà di Medicina di Cagliari e di Sassari. I professori Mario Piga e Giulio Rosati si sono incontrati mercoledì scorso e hanno raggiunto un accordo che nelle prossime ore diventerà una convenzione tra le due Università. La federazione tra le scuole di specializzazione di Medicina decisa dal ministero non è in discussione, ma in Sardegna l'applicazione del nuovo sistema lascia le mani libere ai due atenei. I contratti ministeriali di specializzazione andranno alla federazione, quindi in tredici casi a Cagliari e in quattro a Sassari, ma saranno subito suddivisi nelle scuole delle due Medicine che saranno articolate in «sezioni». Cagliari e Sassari continueranno a formare i rispettivi specializzandi e il direttore sarà unico, ma nominerà subito un vicario che sarà un docente dell'ateneo «federato». La programmazione dell'attività didattica sarà decisa, all'inizio di ogni anno, dai docenti delle due sezioni. Alla fine gli specializzandi sosterranno gli esami finali nella sede della scuola. E per finire, l'assessore regionale alla Sanità Antonello Liori ha accolto l'invito dei presidi di Medicina di incrementare del dieci per cento i contratti regionali che integrano ogni anno le scuole di specializzazione medica. Anche la suddivisione dei posti nelle scuole seguirà una logica territoriale e sarà decisa da una commissione paritetica, come hanno chiesto i medici sassaresi. L'accorpamento c'è ma solo sulla carta. Miracoli della medicina.

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Archiviazione per i corsi in Università (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

IL PROCESSO Archiviazione per i corsi in Università PAVIA. Un solo falso accertato, e peraltro fuori tempo massimo. L'indagine sui corsi universitari tenuti all'Università di Pavia e finanziati dalla Regione si è conclusa, dopo sette anni, con l'archiviazione. Il decreto firmato del giudice risale a diverse settimane fa, ma le motivazioni del pubblico ministero sono trapelate solo in questi giorni. E' invece di un anno fa la chiusura delle indagini con cui sette persone rischiavano il processo. Secondo l'accusa c'erano studenti presenti nello stesso giorno e nella stessa ora a un corso organizzato dall'Università e a uno stage di lavoro. Il magistrato, in realtà, non ha visto incongruenze: «Non c'era alcun divieto al fatto che il corso in questione venisse frequentato anche da studenti lavoratori». E soprattutto, sempre secondo il magistrato, non ci sarebbe stato nessun «arricchimento per i docenti coinvolti». In un solo caso, per uno studente, sarebbe stata falsificata una firma, ma il reato è già prescritto. Le indagini, condotte dalla guardia di Finanza, si erano basate sull'esame dei registri didattici in cui comparivano le firme delle presenze. E sulla base di queste verifiche sette persone, tra studenti, docenti e referenti aziendali, erano state indagate. Tra loro, Giuseppe Andrea Capodaglio, professore del Dipartimento di Ingegneria idraulica e ambientale dell'Università di Pavia, e il docente Marco Baldi (difeso dagli avvocati Graziano e Yuri Lissandrin), tutor di uno dei corsi contestati: "Tecniche di valutazione di compatibilità e rischio ambientale" e "Tutela e qualificazione della qualità delle acque superficiali", attivati nell'anno 2002. Erano accusati di falso. Sono stati prosciolti. (m. fio.)

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Totola , il teatro solo per passione (sezione: Cultura)

( da "Arena, L'" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 10 Aprile 2009 SPETTACOLI Pagina 51 IL PREMIO. DECIMA EDIZIONE DAL 18 APRILE AL 23 MAGGIO AL CAMPLOY, CON SEI SERATE DEDICATE ALLE COMPAGNIE AMATORIALI CON TESTI CONTEMPORANEI «Totola», il teatro solo per passione In concorso gruppi da tutto il territorio nazionale. Finale con la produzione veronese «In viaggio verso il sole» Una tappa importante quella di questo anno per il «Premio Totola» che festeggia la sua decima edizione. Un festival di livello nazionale dedicato al teatro contemporaneo, istituito in ricordo dell'attore e regista veronese scomparso nel 1987, che si conferma come la miglior vetrina della drammaturgia italiana. La rassegna, che si terrà al Teatro Camploy, si aprirà sabato 18 aprile, alle 21, per concludersi sabato 23 maggio. Sei le serate dedicate al teatro sperimentale e contemporaneo con la partecipazione di sei compagnie amatoriali provenienti dall'intero territorio nazionale, che porteranno sulla scena opere italiane che puntano maggiormente sull'originalità del testo. Attesissimo anche l'appuntamento fuori programma presentato dalla compagnia Giorgio Totola che propone lo spettacolo «In viaggio verso il sole», una rappresentazione tratta dal testo di Farid Ad-Din Attar e di Jean Claude Carrière, adattato e diretto da Carla Totola, che racconta il percorso spirituale dell'anima, un viaggio simbolicamente espresso dal «volo degli uccelli» verso il mistero del divino. A decretare i vincitori con i premi per il miglior testo, miglior spettacolo, migliore regia, migliore attore, migliore attrice e migliore allestimento sarà una giuria composta da nomi di rilievo del panorama critico teatrale. La commissione, presieduta dal professore Giuseppe Liotta, docente di Istituzioni di Regia al Dams di Bologna ma anche critico e regista, è formata da Lina Corsini, moglie di Giorgio Totola, insegnante e presidente della compagnia a lui intestata, da Mario Paolucci dell'Associazione Nuovo Sipario di Bolzano e direttore del Teatro di Gries, da Mario Guidorizzi, critico cinematografico e docente di Storia del Cinema all'Università di Verona e da Nicola Pasqualicchio, docente di Storia del Teatro all'Università di Verona, e da Paola Bonfante, del settore Spettacolo del Comune. Il programma: sabato 18 aprile, alle 21, apertura con lo spettacolo «Raptus» di Daniele Falleri, allestito dall'Associazione Culturale Electra di Pistoia. Venerdì 24 aprile «1943 angelo mio . voci e memorie», di Ilaria Peretti, interpretato dalla compagnia La Pocostabile di Verona. Sabato 25 aprile, «La signora Papillon» di Stefano Benni con la compagnia Filarmonico Drammatica di Macerata; venerdì 8 maggio, «La Tempesta» di Emilio Tadini con la compagnia La Ringhiera di Vicenza; sabato 9 maggio, «Il caso Malmesi» di Maria Letizia Zuffa con la compagnia Malocchi & Profumi di Forli; sabato 16 maggio, «Morso di luna nuova» di Erri De Luca con la compagnia Gad Città di Pistoia. La premiazione si svolgerà durante la serata finale di sabato 23 maggio, che vedrà anche la rappresentazione del nuovo spettacolo della Compagnia Teatrale Giorgio Totola. I biglietti e gli abbonamenti possono essere acquistati sia il giorno dello spettacolo al Camploy, sia in prevendita al Box Office di via Pallone (tel 045 8011154). Prevendita abbonamenti anche tramite circuito Uniticket (sportelli Unicredit Banca abilitati). Il costo del biglietti è di 8 euro, 35 l'abbonamento (30 ridotto).  

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naccarato presenta il libro a este (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 47 - Cultura e Spettacoli Naccarato presenta il libro a Este ESTE. Trent'anni fa, il 7 aprile 1979, il blitz del procuratore della repubblica Pietro Calogero segnò un'epoca della storia padovana. Secondo la ricostruzione che ne fa l'onorevole Alessandro Naccarato, l'inchiesta culminata con gli arresti di quel giorno assestò un colpo mortale al cosiddetto «partito armato» che aveva seminato il terrore per anni in città, con centinaia di attentati, aggressioni, rapine e devastazioni. Le prove raccolte dagli inquirenti dimostrarono che l'eversione padovana era fondata sui rapporti politici e militari tra diversi gruppi terroristici: Brigate Rosse, Prima Linea, Autonomia Operaia, Collettivi Politici Veneti. I processi che ne seguirono videro 243 persone rinviate a giudizio per vicende di terrorismo, 162 delle quali condannate a 424 anni di carcere. Se ne parlerà domenica 19 aprile ad Este al convegno del Pd su «Terrorismo rosso ed eversione a Padova tra memoria e storia», alle 10 nella sala Nassirya di Vicolo Mezzaluna. Parteciperanno al dibattito coordinato da Omar Monestier, direttore del mattino di Padova, il sindaco di Este Giancarlo Piva, il docente universitario di storia Carlo Fumian, il professore di psicologia dello sviluppo all'Università di Padova Guido Petter, che subì in prima persona le violenze del terrorismo, il giornalista Michele Sartori e Alessandro Naccarato, deputato del Pd e autore del del saggio «Violenze, eversione e terrorismo del partito armato a Padova» (edizioni Cleup). Nel suo libro Naccarato racconta, partendo dalle carte processuali e dalle sentenze passate in giudicato la lunga stagione degli attentati, delle notti dei fuochi, del terrore all'Università a cavallo fra gli anni Settanta e Ottanta. Il blitz del 7 aprile segnò il primo duro colpo al terrorismo. L'inchiesta di Calogero accertò responsabilità per fatti specifici e scardinò l'impostazione strategica della lotta armata. (Nicola Stievano)

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(sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

stampa «Le università adottino l'ateneo dell'Aquila» Il sopralluogo Il ministro Maria Stella Gelmini: «Gli studenti hanno pagato a caro prezzo la tragedia» dall'inviato L'AQUILA Mischiati alle macerie ci sono ancora quaderni di appunti, qualche testo fotocopiato, cartelline porta documenti. C'è addirittura un pezzo del contratto di locazione, con tanto di timbro, numero di protocollo e nominativo di quattro ragazzi. Si legge: «Contratto di locazione di natura transitoria per le esigenze abitative degli studenti universitari». Pezzi di vita, tasselli di un'esistenza che, nella maggior parte dei casi, non esiste più. Stralci di sogni dei tanti ragazzi fuorisede che vivevano nella Casa dello studente, completamente distrutta dal terremoto. E anche la sede dell'Università, realtà centrale per la vita del capoluogo abruzzese, è seriamente danneggiata. Se Onna è il simbolo della sofferenza del popolo aquilano, la Casa dello studente è quello del martirio degli universitari, la tomba sbriciolata sui fuorisede. Ed con questa consapevolezza che il ministro dell'Istruzione arriva davanti alle macerie di quella che era la residenza dei ragazzi. Si ferma lì qualche minuto, osserva ascoltando le spiegazioni dei Vigili del fuoco. «E pensare che qui vivevano i ragazzi più meritevoli e con il reddito più basso». Virtù che non sono servite ad evitare di finire sotto le macerie. Il ministro sa bene il peso che la scuola e l'Università hanno in questa città. Sa anche che nel capoluogo abruzzese il numero degli studenti è quasi superiore a quello dei cittadini. «La scuola ha pagato caro questa tragedia, ma ce la faremo», commenta commossa la Gelmini. Innanzitutto, ricostruendo proprio l'emblema della tragedia, la Casa dello studente, per cui il ministro ha già annunciato lo stanziamento di 16 milioni di euro. Il terremoto ha colpito due delle migliori facoltà di Ingegneria e Medicina d'Italia, nella città dei mille palazzi crollati e dell'ospedale evacuato. Tutto il polo universitario è fonte di vita per L'Aquila: 27mila studenti, 1.500 dipendenti, docenti, l'indotto, gli affitti, i locali per giovani, le librerie, i teatri e la musica. «Se chiude l'Università, sette facoltà, la vena d'oro della città, L'Aquila muore - ripete impaurito il Rettore Ferdinando Di Orio accogliendo il ministro Gelmini nella sede universitaria -. La prima azienda a dover ripartire è proprio l'Università». La Gelmini è d'accordo. Ascolta con attenzione e rispetto tutti i componenti del Senato accademico seduti ora attorno ad un tavolo allestito alla buona, in quello che era prima lo spazio dedicato alle bacheche e agli annunci. Ad incontrare la Gelmini arrivano in tanti, quasi tutti presidi di facoltà. C'è quello di Ingegneria, la preside di Medicina, quello delle Biotecnologie. Tutti ringraziano il ministro per la sua visita, «un segno importante per l'intero Ateneo». Il rettore si scusa per la mise con cui la accoglie: «Ho perso la mia casa, sono tre giorni che ho le stesse cose addosso». Oltre ai 16 milioni messi in campo per la ricostruzione della Casa dello studente, il dicastero di viale Trastevere stanzia 110 milioni per gli interventi urgenti di ricostruzione e riorganizzazione degli altri edifici scolastici distrutti dal sisma. Ci sono, poi, una serie di altre misure a cui si starebbe pensando per far ripartire il prima possibile l'attività scolastica e universitaria aquilana, però tenendola a L'Aquila. Come per esempio l'adozione dell'ateneo da parte del sistema universitario. «Come il presidente Berlusconi ha suggerito che ogni provincia debba prendersi cura della realizzazione di un progetto così ciascuna università italiana potrebbe fare con le facoltà dell'Aquila», spiega il ministro. Senza contare i numerosi privati che si sono detti disponibili a mettere mano al portafogli. Altra ipotesi: far riprendere le lezioni, dell'università ma non solo, sotto le tende. Allo studio anche l'accorpamento nelle stesse classi dei bambini di prima e seconda elementare e di terza, quarta e quinta elementare. È in corso una verifica per capire se qualche struttura è agibile per utilizzarla con turni durante tutta la giornata. Gia.Ron.

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i tre atenei: "ospiteremo prof e studenti abruzzesi" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Roma Università I tre atenei: "Ospiteremo prof e studenti abruzzesi" Subito dopo la tragedia, hanno scritto al rettore dell´università de L´Aquila Ferdinando Di Orio annunciando la «disponibilità degli atenei romani ad accogliere gli studenti e i professori abruzzesi». E ora il rettore della Sapienza Luigi Frati, di Roma Tre Guido Fabiani e dell´ateneo di Tor Vergata Renato Lauro chiedono al ministro Gelmini di «programmare un intervento unitario per consentire agli universitari de L´Aquila di proseguire l´anno accademico». Per questo motivo, i tre rettori degli atenei capitolini ribadiscono che «da subito le università di Roma sono pronte, con aule e docenti, ad attivare lezioni, nei vari corsi di laurea, che potranno essere frequentate degli universitari iscritti nell´ateneo aquilano». (l. m.)

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L'Università mette i locali a disposizione (sezione: Cultura)

( da "Tempo, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

stampa Studenti aquilani L'Università mette i locali a disposizione Paolo Di Lorenzo Gli studenti di Ingegneria, Professioni Sanitarie ed Economia de L'Aquila potrebbero essere ospitati, almeno in parte, in strutture di Rieti. L'emergenza creatasi nel capoluogo abruzzese per i tristi eventi a tutti noti ha spinto il Polo universitario di Rieti «Sabina Universitas», insieme a tutti coloro che vi operano, a dimostrare solidarietà ai docenti e agli studenti della vicina università aquilana, che rischia di restare ferma a lungo. Il Prof. Luigi Frati, in qualità di Presidente della Sabina Universitas e di Rettore della Sapienza, di cui Rieti è sede distaccata, ed il vice Presidente Vicario Maurizio Chiarinelli hanno fatto pervenire al Rettore de L'Aquila prof. Ferdinando Di Iorio ed ai Presidi dei corsi di laurea di Medicina prof. Pier Ugo Foscolo e di Ingegneria prof.ssa Maria Grazia Cifone, la disponibilità a rendere fruibili le strutture di pertinenza della Sabina Universitas. «Con qualche sacrificio che verrà chiesto ai docenti universitari, al personale e agli studenti universitari reatini, tutto è possibile» ha detto Chiarinelli.

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galan: sono 60 i tecnici veneti verso l'abruzzo (sezione: Cultura)

( da "Mattino di Padova, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Primo Piano Galan: «Sono 60 i tecnici veneti verso l'Abruzzo» VENEZIA. Più di sessanta tecnici sono pronti a partire dal Veneto per raggiungere le aree terremotate in Abruzzo. Lo ha reso noto il presidente del Veneto Giancarlo Galan ieri a Marghera. «Un affollato incontro di lavoro - ha detto - ha dato nuovamente la misura di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto. Infatti, sono più di 60 i tecnici veneti che si sono detti disponibili a recarsi in Abruzzo per effettuare verifiche strutturali delle opere e degli edifici danneggiati dal sisma. Si tratta di geometri, architetti, ingegneri, operai specializzati, restauratori. L'incontro si è tenuto nella sala operativa delle Protezione Civile a Marghera dove oltre all'ingegner Mariano Carraro della Regione del Veneto, era presente il prof. Claudio Modena, ingegnere e docente presso l'Università di Padova, che è stato incaricato da Guido Bertolaso di verificare gli aspetti strutturali del patrimonio edilizio e monumentale de L'Aquila». Ai solenni funerali di Stato che si terranno oggi in Abruzzo parteciperanno anche alcuni volontari della Protezione Civile del Veneto. Lo ha reso noto il presidente del Veneto Giancarlo Galan indicando che «a questi nostri concittadini è stato affidato l'incarico di trasportare alcune delle bare delle vittime della tragedia che ha sconvolto il nostro Paese». «Lo stesso - ha aggiunto Galan - sarà fatto da parte dei volontari della Protezione Civile delle altre regioni d'Italia. A Palazzo Balbi, così come negli altri uffici della Regione, saranno esposte le bandiere a lutto». Mattinata in Abruzzo, ieri, anche per Antonio De Poli. Il deputato Udc ha visitato i luoghi maggiormente devastati, istituendo un centro di raccolta.

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entro maggio termineremo i lavori (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il sindaco Marras Entro maggio termineremo i lavori ROCCASTRADA. «Entro maggio il Comune di Roccastrada completerà i lavori relativi al secondo stralcio delle opere di urbanizzazione per il polo agro-industriale del Madonnino che, a questo punto, è diventata un'area dell'estensione complessiva di circa 40 ettari». A confermare la notizia, che nei giorni scorsi aveva dato adito ad una stizzita (chissà perché?) replica dei Comunisti Italiani, è il sindaco Leonardo Marras. «La strategia comune e l'unità di intenti messi in campo da Provincia di Grosseto, Camera di Commercio, Comune di Grosseto, Comune di Scarlino e Comune di Roccastrada, attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa nell'agosto 2007, ha fatto sì che la Regione Toscana prendesse seriamente in considerazione lo sviluppo dell'area del Madonnino. La Regione, anche a seguito del decollo di questo progetto industriale, ha recentemente determinato per Grosseto, Scarlino e Roccastrada l'assegnazione di un finanziamento di 3 milioni e 800.000 euro per il marketing industriale, l'attrazione di insediamenti produttivi, la caratterizzazione ambientale e per la realizzazione di due laboratori tecnologici misti pubblico/privato che supportino lo sviluppo delle imprese in provincia di Grosseto, fornendo loro servizi veri e strategici». «A questo proposito giovedì 2 - aggiunge Marras - si è svolta una conferenza dei servizi coordinata dalla Provincia che si è assunta l'impegno di finanziare (anche con fondi propri) l'iniziativa e di emettere in tempi rapidi un bando mirato alla ricerca di un partner privato per lo sviluppo di quanto è stato finanziato. Alla fine è stato previsto un investimento complessivo di oltre 7 milioni di euro a sostegno di iniziative che vanno dall'incremento della qualità dei prodotti agroalimentari al trasferimento tecnologico e all'innovazione tecnica industriale». «Per la cronaca - conclude il sindaco - l'intervento complessivo che ha messo in campo il Comune di Roccastrada negli ultimi anni ha comportato fino ad oggi un investimento di oltre 7 milioni di euro. I lotti realizzati sono 12 nel primo stralcio e 13 lo saranno nel secondo che sarà concluso entro maggio (tutti della superficie di circa 1 ettaro); complessivamente i due interventi hanno già fruito di oltre 2 milioni di euro di contributi di cui il primo milione relativo al primo stralcio è andato in favore delle imprese e il secondo di 1 milione e 49 mila euro in favore del Comune. I lotti venduti al momento sono 7. Infine occorre evidenziare che le prime imprese che hanno presentato la richiesta di permesso di costruire, saranno in grado di ritirarlo entro le prossime settimane. Tutto questo con buona pace di chi rema contro...»

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gli operatori: la società d'area resti pubblico-privata (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 14 - Udine Gli operatori: la società d'area resti pubblico-privata Un documento chiede alla Regione il mantenimento dell'attuale assetto societario Lignano LIGNANO. Mantenere l'assetto societario pubblico-privato. Un documento del Goal, il gruppo allargato di operatori lignanesi, esprime questa volontà per la Lignano Sabbiadoro Gestioni. L'argomento del futuro della Società d'area era stato affrontato anche il 24 marzo scorso, quando l'assessore al turismo di Lignano Sabbiadoro, Graziano Bosello, aveva convocato nella sede comunale la commissione consiliare sul turismo. In quell'occasione tutti i presenti rappresentanti degli operatori privati avevano confermato la propria posizione riguardo al mantenimento dell'attuale assetto societario, mentre dei rappresentanti dell'amministrazione comunale, tre si sono espressi a favore del mantenimento dell'attuale assetto societario della Lignano Sabbiadoro Gestioni ed altri tre si sono astenuti dando come motivazione l'insufficiente conoscenza dell'argomento. Il 30 marzo si è tenuta nella sede della Società d'area l'ennesima riunione il cui argomento prevalente era il futuro della società dopo l'emendamento pubblicato con la cosiddetta legge Omnibus a fine anno. Questo determinerebbe un radicale cambiamento nella compagine societaria,modificando l'attuale assetto pubblico-privato in uno totalmente pubblico. A questa riunione era presente anche il consigliere regionale Daniele Galasso che ha relazionato i numerosi presenti sulle motivazioni che hanno portato la giunta regionale ad introdurre tale emendamento. Dopo la discussione i rappresentanti dei consorzi, evidenziando i positivi risultati raggiunti in questi anni grazie all'operatività della Società d'area, hanno ribadito la loro ferma convinzione riguardo l'opportunità che l'assetto societario pubblico-privato rimanga immutato. La riunione si è conclusa con l'approvazione della proposta di costituzione di un comitato misto in cui rappresentanti della Regione, del Comune di Lignano e della Società d'area, coadiuvati da esperti tecnici, possano addivenire ad una soluzione che porti al mantenimento della compagine societaria che ha creato quel mix tra pubblico e privato che ha sortito risultati inimmaginabili dal momento della costituzione della Società d'area. Davide Sciacchitano

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lezioni di legalità ma anche buoni esempi - roberto lagalla (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IX - Palermo LEZIONI DI LEGALITà MA ANCHE BUONI ESEMPI ROBERTO LAGALLA l tema dell´educazione alla legalità nelle università ha costituito, su queste pagine, la ragione di due successivi interventi, rispettivamente di Giovanni Fiandaca e Pasquale Hamel. Valuto con molto favore il pubblico dibattito che, sempre più frequentemente, si origina intorno alla formazione superiore e alla ricerca di soluzioni didattiche e pedagogiche realmente innovative e adeguate alle crescenti sfide della modernità e dello sviluppo sostenibile. Non v´è dubbio che, soprattutto nel Mezzogiorno d´Italia, gli Atenei assolvono a una speciale funzione di promozione culturale e sociale che si riverbera positivamente sulla tenuta della legalità e sull´esercizio attivo del diritto di cittadinanza. Sulla base di tale condivisa considerazione, si dibatte intorno all´opportunità di introdurre, nell´ordinamento didattico, specifici momenti formativi dedicati all´educazione alla legalità che, secondo il parere di Hamel, rischiano di limitarsi ad «aspetti di facciata, fatti di forma più che di sostanza», tali da far prevalere una improduttiva retorica. Recentemente, alla facoltà giuridica di Palermo, ho inaugurato una delle sperimentazioni didattiche invocate da Fiandaca e promossa da Alfredo Galasso, con la partecipazione di esponenti del mondo delle professioni, della magistratura e della politica. L´adesione volontaria degli studenti è, in qualche modo, il frutto di una scelta personale e, come tale, auspicabilmente matura e ponderata. D´altra parte, il contributo e la testimonianza di operatori del diritto e della giustizia, estranei all´ambito accademico, incentiva la curiosità dei discenti e li avvicina al processo di traslazione della dottrina verso le sue applicazioni pratiche. Si tratta, dunque, di sapere confezionare proposte attraenti sul piano culturale e comunicativo, fortemente intrise di contenuti e basate su esperienze concrete, capaci di trasferire, attraverso l´esempio personale, i valori della legalità e dell´impegno civile. è però vero che tentativi e sforzi di tal genere rischiano di vanificare ogni migliore intendimento quando l´ambiente accademico, al di là di singole e pur lodevoli iniziative, non sia in condizione di praticare quotidianamente i valori dell´equità, della tolleranza, della valorizzazione del merito, dell´attenzione sistematica alla centralità della funzione educativa, dell´attitudine alla cooperazione. I docenti universitari assumono, di fronte alla società, una straordinaria responsabilità, e solo la sua quotidiana e rigorosa declinazione nell´esercizio della missione formativa può generare e mantenere vivi il rispetto e l´attenzione degli studenti che necessitano di riferimenti valoriali e di virtuosi modelli di comportamento. Testimoniare impegno personale e realizzare iniziative idonee a tessere il fil rouge tra formazione universitaria e impegno civile: a queste condizioni sono più che auspicabili le esperienze didattiche extra-curriculari orientate alla valorizzazione della cultura della legalità. Sovviene, quindi, l´indimenticato messaggio di Papa Paolo VI: i giovani, più che di maestri, hanno bisogno di buoni testimoni. Non dimentichiamolo. L´autore è rettore dell´Università di Palermo

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il ritorno del prof e l'esordio dell'ex pm - dario del porto (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Napoli Mario Santangelo rientra in giunta dopo 14 anni. Al posto di De Luca, il magistrato che anticipò Mani pulite Il ritorno del prof e l´esordio dell´ex pm Il pioniere dei trapianti di fegato: "Ecco i miei tre obiettivi" "Gli ospedali compiono una serie di funzioni improprie, dannose per i cittadini" DARIO DEL PORTO Il magistrato prestato alle istituzioni e il professore che torna in prima linea dopo quattordici anni. Il pm che anticipò Mani pulite e il pioniere dei trapianti di fegato. Ecco, in due flash, l´identikit dei nuovi assessori scelti dal governatore Antonio Bassolino. Mario Chiesa era ancora un funzionario del Psi milanese e Tangentopoli non aveva ancora scosso il quadro politico e giudiziario italiano, quando un giovane magistrato della Procura guidata da Vittorio Sbordone avviava le prime inchieste sugli sprechi e gli illeciti della pubblica amministrazione. Alcune di quelle indagini sarebbero poi sfociate nella stagione napoletana di Mani pulite. Nel frattempo però quel sostituto procuratore, Oberdan Forlenza, aveva già lasciato la magistratura ordinaria per quella amministrativa, seconda tappa di un percorso che lo avrebbe portato alla Corte dei conti e poi ad incarichi come capo di gabinetto al ministero dei Beni culturali nella seconda metà degli anni �90, consulente legislativo dell´allora vicepremier Walter Veltroni, capo di gabinetto del ministro dell´Università Fabio Mussi tra il 2006 e il 2008, presidente del Teatro di Roma. Un curriculum al quale si aggiunge l´assessorato ai Lavori pubblici della Regione Campania. «Il primo obiettivo? Trovare l´assessorato», scherza Forlenza con i cronisti. Poi annuncia una «verifica dello stato generale delle opere in Campania e di tutti i punti critici». Bassolino ha affidato al magistrato anche la delega per la Conferenza Stato-Regioni, abbinamento che il nuovo assessore considera «di particolare importanza, perché permette un lavoro più incisivo». Ma se per Forlenza si tratta di un esordio in giunta, quello di Mario Santangelo (fratello di Tino, notaio e vicesindaco) è un ritorno e sempre come assessore alla Sanità. «Potrei citare Dumas e dire che sono di nuovo sul luogo del delitto dopo vent´anni. Quattordici, per la precisione». Prima di ricevere la telefonata di Bassolino, Santangelo era manager dell´Istituto di cura dei tumori Pascale. «Sarà il presidente a scegliere il successore», evidenzia. Medico di fama internazionale, precursore dei trapianti di fegato e rene, «mai iscritto a un partito», Santangelo fissa ora tre obiettivi: «Innanzitutto stabilire i criteri fra territorio e ospedale. Abbiamo una sanità nella quale l´ospedale compie una serie di funzioni improprie, dannose per i cittadini e ad alto costo. Poi ci vuole un colloquio con le forze sociali. E infine va stabilito un corretto rapporto pubblico-privato parlando anche con questi ultimi». Per il suo predecessore, Angelo Montemarano, esprime «massimo rispetto». Invita ad applicare la nuova legge. E ricorda: «Nella sanità non esiste maggioranza e opposizione perché questo settore deve essere di tutti. Mi auguro di avere la forza e la capacità di portare avanti questo discorso - conclude Santangelo - nella speranza che quanto di positivo sarà fatto venga trasmesso in modo da riconquistare la fiducia perduta, a volte anche ingiustamente».

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scuola, precari tagliati fuori dalla graduatoria per una casella non barrata sulla domanda (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 4 - Pordenone Scuola, precari tagliati fuori dalla graduatoria per una casella non barrata sulla domanda La beffa dopo aver pagato migliaia di euro l'abilitazione «L'ennesima beffa ai precari: non abbiamo barrato una casella sulla domanda di supplenza 2007 e siamo esclusi, di fatto, dall'inserimento in graduatoria 2009-2011». Un caso di malascuola, nel Pordenonese: l'abilitazione c'è, ma ha un effetto fantasma. Le nuove graduatorie a esaurimento saranno all'albo dopo Pasqua, per 2 mila supplenti. Nicoletta Caine è docente stagionale da 20 anni e vittima, con una decina di colleghi provinciali e 600 nazionali, della burocrazia scolastica "ammazzaprecari". Ha un'abilitazione in lingua spagnola, ma le nuove graduatorie sono "off-limits". «Ho pagato 3 mila euro l'iscrizione al corso abilitante, sono stata pendolare all'università di "Roma 3" per gli esami e tutto per nulla - ha ricostruito la vicenda dell'abilitazione-fantasma, Caine -. Nel 2007 non abbiamo barrato con una x la casella di "scioglimento della riserva", perché le graduatorie si sono aggiornate prima dell'abilitazione e non volevamo dichiarare il falso». Viene fuori, nelle nuove norme che queste abilitazioni sono bandite dalle nuove graduatorie 2009-2011. Una regola che fa disperare i precari e mette a terra la carriera. «Le graduatorie saranno aperte persino ai docenti stranieri e noi italiani abilitati, invece, siamo esclusi - è il forte rammarico di Caine -. Abbiamo sudato un'abilitazione che non serve, perché non abbiamo barrata una casella: insegneranno al nostro posto, forse, immigrati dall'Est». I precari si sono rivolti al ministero dell'Istruzione, a Roma. «Ci hanno detto, in soldoni, che dovevamo svegliarci prima - ha condensato il confronto, Caine -. Ma se nessuno ci ha avvisato, come potevamo ipotizzare l'avvio dei corsi abilitanti successivo alla compilazione dei modelli 2007?». Il caso fa discutere, alla vigilia dell'aggiornamento delle nuove graduatorie. «Domande entro il 18 maggio, se non ci saranno altri slittamenti - hanno usato il condizionale, i sindacalisti Flc-Cgil e Cisl scuola di Pordenone -. Le regole in bozza prevedono l'inserimento in coda dei precari abilitati che cambiano provincia e sono 3 le province da scegliere». Chiara Benotti

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ex caserma, fondi europei (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 11 - Pordenone Ex caserma, fondi europei Arzene, disponibili finanziamenti per la riconversione ARZENE. Possibilità di richiedere finanziamenti europei per la riconversione dell'ex caserma Tagliamento di Arzene: questa l'opportunità segnalata dal gruppo consiliare Italia dei valori - Cittadini in un recente convegno tenutosi a Cormons e incentrato sulle caserme dismesse donate dallo Stato ai Comuni friulani. I relatori hanno suggerito infatti di fare domanda per il progetto South Est Europe 2007-2013, il cui bando scadrà il prossimo autunno. A disposizione, per tutti i progetti, ben 245 milioni di euro totali, e il Friuli Venezia Giulia è tra le aree selezionate per poter fare domanda. Nel frattempo in paese tiene banco la recente decisione della Corte dei Conti su Iniziativa Arzene spa, la società mista pubblico-privata che avrebbe dovuto portare al recupero dell'area una volta militare. Con l'occasione è tornato a fare sentire la propria voce Alessandro Prosdocimi, socio della spa, il quale ha attaccato duramente l'attuale amministrazione Scodellaro, ragionando anche su ciò che dovrà fare la nuova giunta comunale che uscirà dalle urne il prossimo giugno. «La prossima tornata elettorale - ha dichiarato - porterà in eredità al nuovo sindaco di Arzene gli irrisolti problemi dell'ex caserma Tagliamento, ormai smembrata in lotti. Nei cinque tormentati anni trascorsi, oltre ai proclami autoreferenziali e a una conclamata "ansia da prestazione" unita al tanto inutile quanto dannoso accanimento individuale, la corrente amministrazione ha provocato il fallimento della società appositamente costituita per la riqualificazione del sito. Il disagio dell'intera comunità di Arzene è evidente, realtà inequivocabilmente pesante per la nuova amministrazione che dovrà studiare una strategia d'uscita». Davide Francescutti

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scampato al sisma un docente universitario maddalenino - andrea nieddu (sezione: Cultura)

( da "Nuova Sardegna, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 5 - Fatto del giorno Scampato al sisma un docente universitario maddalenino Alessandro Conti, professore di filosofia: «Mi sono salvato per miracolo» Da dieci anni abita nel capoluogo abruzzese dove ha comprato casa ANDREA NIEDDU LA MADDALENA. «Sono andato a dormire dopo aver telefonato come al solito ai miei genitori, in quel caso avvertendoli che c'erano state alcune scosse, ma senza immaginare cosa stava per accadere»: comincia così il drammatico racconto di Alessandro Conti, originario della Maddalena, docente di filosofia all'università dell'Aquila. Uno dei tanti sardi scampati al terremoto. «Alle 3.32 - racconta - mi ha svegliato il rumore di bottiglie, libri e altri oggetti che cadevano. Quando ho visto anche le crepe nei muri e nel soffitto, mi sono precipitato giù per le scale, salvandomi per miracolo». Conti sta bene, ma adesso, come i concittadini Valerio Vitiello e Davide Porcu, teme di aver perso la casa nel sisma. Non appena in strada è riuscito a raggiungere una posizione più tranquilla. Da dove ha potuto notare la drammaticità del terribile evento che ha distrutto quasi tutto il centro storico del capoluogo abruzzese. Alessandro Conti ha pensato prima di tutto ai suoi genitori Tonino ed Anna e alla sorella Maria, alla quale ha telefonato alle sei del mattino per evitarle un brutto risveglio in piena notte. Solo dopo un'ora ha chiamato il padre e la madre per tranquillizzarli: il figlio era riuscito a salvarsi. Il docente dell'università aquilana è rimasto all'addiaccio per tutta la notte. Sperava di poter rientrare a casa, ma le le forze dell'ordine e la protezione civile avevano transennato tutto e impedito il transito nella zona. Molti studenti che lo conoscevano si sono offerti ad ospitarlo a casa loro nei paesi vicini, ma alla fine ha accettato l'invito di amici che abitano vicino a Frosinone. «Sono tornato per cercare di recuperare qualcosa - racconta il professor Conti - e con l'aiuto dei vigili del fuoco ho ritrovato il computer, molto importante perchè contiene tutti i documenti di lavoro, e il portafogli con i documenti». Alessandro Conti insegna in Abruzzo da ben dieci anni, dopo aver vinto un concorso. Con i suoi risparmi e con un mutuo aveva acquistato quell'appartamento che ora dovrà essere ispezionato dai tecnici per verificare se può essere ancora agibile.

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al via rassegna letteraria con ospiti di primo piano (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Negli spazi dell'Apt "Il libro delle 18.03": invitati Covacich, Magris, Crea e Roveredo Al via rassegna letteraria con ospiti di primo piano Mauro Covacich, Paolo Magris, Marcello Crea e Pino Roveredo. Saranno questi i protagonisti della seconda edizione della rassegna letteraria "Il libro delle 18.03", promossa dall'Azienda provinciale trasporti, con il patrocinio di Comune e Provincia e con la collaborazione della Caravella editrice. Il ciclo di presentazioni, che prenderà il via giovedì, può contare sulla creatività degli studenti del corso di laurea in Relazioni pubbliche dell'Università di via Diaz, che hanno ideato una campagna promozionale inedita e originale. Gli incontri saranno tre, con cadenza settimanale e con inizio sempre alle 18. Le presentazioni, a cui si potrà accedere con ingresso libero, saranno ospitate dagli spazi dell'Apt della stazione ferroviaria. Il primo appuntamento sarà appunto giovedì: a rompere il ghiaccio sarà il triestino Mauro Covacich, che, dialogando con la giornalista Patrizia Artico, parlerà del suo "Prima di sparire", appartenente alla trilogia cominciata da "A perdifiato" e "Fiona". Il 23 aprile sarà la volta dello scrittore Paolo Magris e dell'attore, regista e autore Marcello Crea, per un incontro particolare. Si parlerà infatti di "Come fosse l'ultimo. Omaggio a Carlo Michelstaedter", libro divenuto un testo teatrale in cui si narra l'avventura interiore del filosofo goriziano. Magris e Crea hanno appena terminato di scrivere la sceneggiatura cinematografica ispirata al volume, per un film che sarà girato a Gorizia. Alla presentazione, che sarà un'anteprima, interverrà Rodolfo Bisatti, regista che ha curato numerosi programmi televisivi, oltre a film, documentari e spot pubblicitari. Concluderà la rassegna Pino Roveredo: l'autore triestino giovedì 30 presenterà la sua ultima fatica editoriale, "Attenti alle rose". Ad affiancarlo sarà Renata Kodilja, docente di psicologia sociale dell'Università di Udine, "anima" del ciclo d'incontri assieme allo scrittore Giorgio Mosetti. «Abbiamo messo insieme due mondi normalmente contrastanti, nel senso che gli studenti sono spesso critici nei confronti del trasporto pubblico locale. Intendiamo coniugare la cultura ai trasporti per un diverso modo di muoversi nel centro urbano, traducendo questo messaggio in iniziative come la rassegna letteraria», ha esordito il presidente dell'Apt, Paolo Polli, affiancato nella presentazione del ciclo d'incontri anche da Stefano Caso della Provincia. Mosetti ha illustrato lo spirito della rassegna: «Siamo partiti dal territorio in quanto l'Apt è un'azienda che opera per il territorio. L'università è stata coinvolta non tanto come istituzione, quanto come risorsa». Un concetto ripreso anche da Renata Kodilja: «L'Apt ha dimostrato di essere un'azienda matura, che non fornisce soltanto un servizio ma cerca un legame stretto con la comunità di riferimento. Sono state coinvolte anche le scuole goriziane, visto che gli universitari si sono recati nei vari istituti per spiegare quello che stanno facendo». Francesca Santoro

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darwin e la creazione umana (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'iniziativa è stata promossa dal Soroptimist Club Darwin e la creazione umana PISA. In occasione dei 200 anni dalla nascita di Charles Darwin ed i 150 anni dalla pubblicazione del suo libro "L'origine delle specie per selezione naturale" il Soroptimist Club di Pisa ha ospitato una conferenza del prof. Ludovico Galleni, docente di "Zoologia generale e Evoluzione Biologica" presso l'Università di Pisa, sul tema "Evoluzione da Darwin a Teilhard De Chardin. L'oratore ha presentato a un auditorio numeroso le scoperte e le teorie di Darwin sull'evoluzione biologica degli esseri viventi e la ricerca sulle trasformazioni delle specie, frutto di esperienze acquisite nei suoi lunghi viaggi nel mondo e pubblicate poi nel famoso libro del 1850. è passato poi a tratteggiare il quadro del dibattito scientifico successivo. Per 150 anni la teoria dell'Evoluzione si è confrontata con la teoria del Fissimo, secondo cui le specie vegetali ed animali non hanno subito e non subiranno mai modificazioni del tempo e si basa su di un'interpretazione letterale della Genesi. Le teorie e le riflessioni che scaturirono da queste ricerche, crearono difficoltà d'intesa con la Chiesa come al tempo di Galileo Galilei. Il problema di fondo è quello dell'origine dell'uomo. Per Darwin l'origine dell'uomo non è un evento, per la Chiesa è il piano di Dio nel mondo, Dio crea la Creazione ma non le singole creature e lascia poi che le cose si facciano (Galileo: Dio scrive con le regole della matematica) entra in gioco quando la creatura diventa libera, quando cioè nasce il pensiero, la consapevolezza dell'anima. Questa contraddizione appare risolta in Teilhard de Chardin: se secondo Darwin la Selezione Naturale è data dalla variabilità casuale, il vero problema, secondo Teilhar de Chardin, è che il risultato non è mai perfetto, entra in gioco un meccanismo sbagliato che introduce la sofferenza nel mondo.

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conferenze su politica e economia (sezione: Cultura)

( da "Tirreno, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

MANTELLATE Conferenze su politica e economia PISTOIA. All'istituto Suore Mantellate, una scuola sempre impegnata ad aggiornare i propri contenuti e a rinnovare metodologie più adeguate a favorire l'apprendimento degli studenti e lo sviluppo del senso critico sui problemi della vita e delle realtà sociali, si è tenuto un ciclo di tre conferenze su questioni di carattere socio economico e politico internazionale. Sono intervenuti per le trattazioni il professor Piero Tani, docente di economia all'università di Firenze, che ha analizzato le cause storiche ed economiche dell'attuale crisi finanziaria, individuandone le caratteristiche differenze e analogie con la crisi del 1929. Poi il professor Giorgio Petracchi, docente di storia delle relazioni internazionali all'università di Udine, che in due conferenze ha ben inquadrato le molteplici condizioni che portarono nel 1989 alla caduta del muro di Berlino e alla fine della "guerra fredda" esaminandone le conseguenze sull'Europa dell'est e dell'ovest e sui rapporti tra Usa e Russia. I tre incontri sono stati di grande spessore culturale e hanno coinvolto gli studenti del triennio del liceo socio psico pedagogico che hanno seguito con spiccato interesse. Hanno visto peraltro, al primo incontro, la partecipazione di studenti del liceo Niccolò Forteguerri e di altri esponenti della cultura pistoiese.

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scoperta la cellula che brucia le calorie - gina kolata (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 43 - Esteri Si chiama "Bat" e si trova anche negli adulti Una nuova speranza per sconfiggere l´obesità Scoperta la cellula che brucia le calorie è nascosto vicino al collo e lungo la spina dorsale. Può essere attivato quando fa freddo Si pensava esistesse soltanto nei roditori e nei bambini. Le ricerche negli Usa, in Svezia e Olanda GINA KOLATA Da oltre 30 anni gli scienziati si interessano al grasso bruno (Bat), una cellula che agisce come una camera di combustione, consumando calorie e producendo calore. I roditori, incapaci di rabbrividire per tenersi caldi, a questo scopo utilizzano proprio il grasso bruno. Si credeva però che gli esseri umani perdessero il grasso bruno dopo la prima infanzia, non avendone più bisogno una volta sviluppata la capacità di rabbrividire. Questa convinzione, sostengono tre gruppi di ricercatori, è falsa. I loro studi, pubblicati dal New England Journal of Medicine, indicano che quasi tutti gli adulti possiedono piccole quantità di grasso bruno in grado di bruciare un numero enorme di calorie una volta attivato dal freddo, come quando si resta seduti in una stanza fredda, ad una temperatura tra i 16° e i 18°. Sembra che le persone più magre abbiano più grasso bruno di quelle in carne, e i giovani più degli anziani; chi ha un livello basso di glucosio, verosimilmente a causa di un´attività metabolica più accelerata, ne ha più di chi ha un metabolismo pigro, mentre le donne ne hanno più degli uomini. Il grasso bruno presente nell´organismo di chi usa i beta bloccanti per via della pressione alta o per altre ragioni mediche è meno attivo. «La caratteristica del grasso bruno è che ne basta una quantità molto ridotta per bruciare parecchia energia», spiega il dottor C. Ronald Khan, capo del dipartimento che studia l´obesità e l´attività ormonale al Joslin Diabetes Center di Boston. La speranza è che gli scienziati riescano a trovare un modo sicuro per attivare il grasso bruno, in modo da permettere alla gente di perdere peso bruciando una maggiore quantità di calorie. La miglior prova degli effetti del grasso bruno ci viene dai primi studi sui topi da laboratorio, dice Leslie P. Kozak, docente di genetica molecolare al Pennington Biomedical Research Center della Louisiana State University. Qualche tempo fa, Kozak ha sistemato alcuni topi predisposti all´obesità in una stanza fredda, 5°, per una settimana. Gli animali hanno attivato il loro grasso bruno. Il risultato è stato una perdita di peso del 14 per cento, pari al 47 per cento del grasso totale, pur essendo alimentati con cibo ad elevato contenuto di grassi e con una quantità di calorie due volte e mezzo superiore a quella che i topi avevano consumato quando erano stati tenuti a temperatura ambiente. Jan Nedergaard, dell´Università di Stoccolma, ha studiato alcuni topi geneticamente modificati in modo tale che il loro grasso bruno non potesse bruciare. I topi sono ingrassati. Il grasso bruno, negli esseri umani adulti, si trova in punti inaspettati. Nei neonati è situato in uno strato di cellule che ricopre la schiena. Nei roditori è presente soprattutto tra le scapole, appena sotto il collo. Negli adulti, però, esso si trova nella parte superiore della schiena, nell´avvallamento tra la clavicola e la spalla e lungo la spina dorsale. Questa potrebbe essere la ragione per la quale è passato a lungo inosservato, osserva il dottor Khan. Un secondo studio, condotto da Wouter van Marken Lichtenbelt, dell´Università di Maastricht, in Olanda, ha coinvolto 24 giovani in buone condizioni fisiche. Dieci di loro erano magri, mentre gli altri erano sovrappeso o addirittura obesi. Gli esami non hanno individuato grasso bruno quando gli uomini si trovavano in una stanza con una temperatura confortevole ma, dopo essere rimasti per due ore in una stanza fredda, le indagini avevano indicato la presenza di grasso bruno in tutti i soggetti, eccetto in uno, un obeso. Un terzo studio, condotto dal dottor Sven Enerback dell´Università di Gotenborg, in Svezia, è stato effettuato su cinque adulti sani. Ogni soggetto è stato sottoposto a due indagini, una dopo aver soggiornato in una stanza in cui la temperatura era piacevole e l´altra dopo essere stati per due ore in una stanza fredda. I ricercatori hanno individuato il grasso bruno nei soggetti che erano stati esposti al freddo. L´epinefrina, ovvero l´adrenalina, e l´esedra, una pianta che contiene epinefrina, possono stimolare il grasso bruno, dice il dottor Rudolph Leibel, condirettore del Naomi Berrei Diabetes Center, alla Columbia University Medical Center. I farmaci, tuttavia, hanno troppi effetti collaterali per poter essere utilizzati per perdere peso. Il grasso bruno, dice, si presta ad una fantasia: mangio quello che voglio e poi lo brucio. Questa, però, resta una fantasia, spiega Leibel. Se si potesse produrre un farmaco che stimola il grasso bruno, dice il dottor Claude Bouchard del Pennington Biomedical Research Center, sarebbe il primo medicinale per l´obesità che invece dell´appetito influenza il consumo di energia. Poi c´è l´idea dello starsene semplicemente per un po´ in una stanza gelida. «Stiamo pensando di inaugurare una centro benessere sotto zero», scherza Kozack. (Copyright The New York Times/La Repubblica traduzione di Antonella Cesarini)

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Mahmud festeggia il suo atomo e nicchia sui negoziati con gli Usa (sezione: Cultura)

( da "Riformista, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

regime islamico inaugurato il primo impianto nazionale di produzione di combustibile nucleare Mahmud festeggia il suo atomo e nicchia sui negoziati con gli Usa yellow cake. A Teheran ieri si distribuivano torte gialle come l'uranio arricchito. E Mahmoud, sempre più popolare, stupisce la sua gente. di Francesco De Leo Grandi scorpacciate di dolci ieri in Iran. Torte gialle gigantesche, a simboleggiare la "yellow cake", offerti per strada ai passanti per festeggiare la giornata nazionale della tecnologia nucleare. A tre anni dal completamento del ciclo di arricchimento di uranio, annunciato il 9 aprile del 2006, tante manifestazioni e festeggiamenti soprattutto nelle università. C'era grande attesa nel Paese per la «buona notizia nucleare» che Ahmadinejad aveva promesso nei giorni scorsi e ieri puntualmente ha comunicato. «Nonostante le pressioni, la propaganda e le minacce militari del nemico, l'Iran raggiunge il suo ennesimo successo», ha detto il presidente iraniano nell'introdurre le tanto attese novità. Per la prima volta l'Iran è in grado di produrre combustibile nucleare pronto per essere immesso nei reattori e allo stesso tempo proclama la produzione di due tipi di centrifughe di nuova generazione «capaci di fornire uranio arricchito a un ritmo diverse volte superiore all'attuale». Tutti questi risultati, garantisce Ahmadinejad, «realizzati soltanto con scienziati ed esperti iraniani». L'ultima volta che il Presidente aveva promesso «una buona notizia» era stata quella in cui aveva sorpreso gli iraniani e il mondo con il lancio del satellite Omid, e oggi annuncia che l'Iran ha ormai il controllo di tutto il processo per l'arricchimento dell'uranio ed è autosufficiente per la produzione di energia atomica. La speciale cerimonia per l'anniversario della comunicazione del primo importante successo nucleare iraniano era stata preceduta dall'inaugurazione dell'impianto di produzione di combustibile nucleare a Natanz, nella provincia di Isfahan. Nell'impianto presentato da Gholam Reza Aghazadeh, capo dell'Organizzazione per l'Energia Atomica in Iran, sono state istallate 7000 centrifughe per la produzione di 10 tonnellate di carburante naturale all'anno. Il tutto sarà utilizzato per reattori ad acqua pesante di 40 megawatt ad Arak e reattori ad acqua leggera da 30 tonnellate di uranio, arricchito al 5 per cento. La vigilia di questa giornata di celebrazioni era stata preceduta dall'ennesimo invito al dialogo che, in questo periodo, il Paese degli ayatollah riceve dalla comunità internazionale. Questa volta era stato il gruppo dei 5+1 a rendersi quanto mai disponibile a una ripresa del dialogo sulla questione nucleare. Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna avevano fatto sapere di aver chiesto all'Alto Rappresentante dell'Ue per la politica estera Javier Solana di «invitare Tehran a colloqui per trovare una soluzione diplomatica su questa questione critica». La richiesta si concludeva con l'esortazione all'Iran di cogliere senza esitazioni questa opportunità, «per impegnarsi con spirito di rispetto reciproco». Il Segretario di Stato americano Hillary Clinton aveva arricchito l'offerta preannunciando una sicura e «piena» partecipazione ai colloqui a sei con l'Iran sul dossier nucleare. E il Presidente iraniano, ieri particolarmente sorridente, aveva affidato la risposta ad Ali Akbar Javanfekr, un suo alto consigliere docente all'Università di Tehran, che qualche ora prima aveva dichiarato che «l'Iran deciderà sull'offerta di colloqui per il nucleare, fatta dagli Stati Uniti e dalle altre cinque potenze mondiali, dopo averne analizzato i dettagli, ma solo», era la condizione, «se non comprenderà alcuna restrizione». Mahmoud Ahmadinejad ha chiuso il suo discorso sottolineando che «la nazione iraniana è sempre stata favorevole ai negoziati, nel passato falliti per le richieste di controllare il programma nucleare della Repubblica Islamica». Robert Wood, un portavoce del Dipartimento di Stato americano, gli risponde subito dopo. «Vogliamo impegnare l'Iran in colloqui e lo abbiamo detto pubblicamente in modo chiaro. Aspettiamo che l'Iran faccia lo stesso». Il punto insomma è sempre il medesimo. Per Teheran, Washington deve impegnarsi a riconoscere l'uso pacifico del nucleare iraniano e il suo presidente, a due mesi dalle elezioni presidenziali, continua a cavalcare con sempre più forza lo sviluppo tecnologico del Paese. Ahmadinejad sa bene tra l'altro che il programma nucleare non sarà motivo di grande contesa con i suoi competitor. Per i riformisti è sicuramente necessario dare le più ampie garanzie alla comunità internazionale sulla liceità degli obiettivi da raggiungere, ma sia per motivi economici che di principio, tutti gli iraniani concordano su un punto: l'Occidente non potrà far altro che accettare la realtà nucleare del loro Paese. 10/04/2009

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IL GAS NATURALE è la fonte più ovvia per assicurare all'Italia l&#... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rovigo)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

ROVIGO PRIMO PIANO pag. 2 IL GAS NATURALE è la fonte più ovvia per assicurare all'Italia l&#... IL GAS NATURALE è la fonte più ovvia per assicurare all'Italia l'energia necessaria alla crescita. Il carbone genera una piccola porzione dell'energia elettrica prodotta, ma i timori ambientali stanno limitando la costruzione di nuovi impianti. A causa del divieto di utilizzo dell'energia nucleare nel Paese, il nucleare non può essere la risposta, anche se il Governo ha annunciato che supererà questo divieto. Lo scriveva ieri il Wall Street Journal affrontando il tema delle estrazioni di gas naturale in Alto Adriatico. Almeno il 90% delle forniture di gas naturale al'Italia arrivano dall'estero. Assomineraria, l'associazione delle compagnie minerarie e petrolifere in Italia, stima che l'Italia sia il quarto Paese dell'Unione europea in termini di riserve provate di gas naturale (160 miliardi di metri cubi). «Ma estrarre questo gas, in particolare quello delle riserve al largo delle coste veneziane - sottolinea il WSJ - risulta problematico». Il Ministro Scajola sta premendo per porre fine al divieto che blocca le estrazioni di idrocarburi nell'Alto Adriatico italiano. «Non possiamo rinunciare alle riserve di idrocarburi che abbiamo nell'Alto Adriatico», ha dichiarato il Ministro all'inizio di quest'anno. «Abbiamo bisogno di disporne almeno come riserve da usare in caso di estrema necessità». Ma il governo della regione del Veneto - scrive ancora WSJ - «si oppone alla eliminazione del divieto per il timore che ci possano essere fenomeni di subsidenza». Ma gli esperti dicono che la soluzione al problema subsidenza c'è: basterebbe iniettare acqua nel terreno per rimpiazzare il gas estratto formando una barriera. Lo conferma il professor Giuseppe Gambolati, docente all'Università di Padova ed esperto di subsidenza, secondo cui se si spendono soldi sufficienti, il problema può essere eliminato. Allo stesso tempo, la Croazia sta pompando gas dai giacimenti situati sul suo lato dell'Adriatico, aiutata da Eni, parte di questo gas viene venduto proprio in Italia. La situazione in Veneto - sottolinea WSJ - è in parte il risultato di una decisione presa negli anni scorsi di muoversi verso un sistema di governo più federalista, consentendo così alle autorità locali di porre un veto alle infrastrutture energetiche. Un piano ideato e condotto da Enel per la costruzione di un rigassificatore in Sicilia ha avuto l'ok ufficiale ma sta tuttora incontrando ostacoli dal governo locale, quasi cinque anni dopo aver fatto la richiesta per costruirlo. Situazioni che secondo il quotidiano l'Italia sta pagando ad un "prezzo alto" come ad esempio il fatto di non riuscire a fare impianti di rigassificazione e "necessari per diversificare gli approvvigionamenti di gas da paesi diversi da Russia e Algeria. E che l'Italia sta pagando un prezzo alto per il fatto di non riuscire a costruire questo tipo di impianti, lo afferma - sempre dalle colonne del quotidiano finanziario - Alessandro Marangoni, professore di tematiche ambientali all'Università Bocconi di Milano e capo della società di consulenza ambientale Althesys Srl. Marangoni stima che il fatto di non aver adeguate infrastrutture costerà all'Italia 22,5 miliardi di euro da qui al 2020 in termini di più alti prezzi che verranno pagati per l'energia. Contro l'ipotesi di estrazioni in Alto Adriatico si sono mobilitati sindaci, imprenditori e operatori del settore turistico. Marco Michielli, presidente di Confturismo Veneto, aveva provocatoriamente lanciato l'idea di una polizza con i Lloyds per assicurare Venezia, Chioggia e il Polesine denunciando il rischio per l'intero comparto del turismo. Già in un rapporto del 1997 gli esperti non escludevano la "possibilità di subsidenza" a fronte delle estrazioni. Nel 2002 arrivò l'iscrizione, da parte del Tribunale di Rovigo, di 12 indagati- vertici di Enel, Agip e Ministero dell'Ambiente, per tentata inondazione. Lo sfruttamento di gas naturale è tornato nell'agenda di Governo. Ma il presidente della regione Veneto, Galan, si è detto contrario.

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(sezione: Cultura)

( da "Libertà" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Anche stavolta gli aquilani torneranno nella loro città» ROMA - «La storia della città, la storia dell'Aquila, sta nelle case. I giovani vengono dai paesi vicini tutti i pomeriggi e si incontrano in piazza. Piazza del mercato è enorme, risale al 1200 e anticipava già le grandi piazze che sarebbero state costruite nel 1600. Una nuova città sarebbe priva di tutti questi richiami». L'ingegner Marcello Vittorini, oltre che essere aquilano, è stato docente di pianificazione urbanistica nelle università di Roma, Napoli, Venezia e Milano e, di recente, è stato nominato professore emerito all'Università di Roma. Lei è contrario alla costruzione della new town, della città nuova, come dice il presidente del consiglio? «L'Aquila va ricostruita lì dov'è, naturalmente con le nuove tecniche antisismiche». Da dove cominciare? «Dalle case della periferia, se lo consentono». Berlusconi ha in mente L'Aquila 2, come ha costruito Milano 2... «Forse pensa che fare il nuovo sia più semplice, si possano distribuire meglio le cose, come in Sicilia dopo il terremoto del Belice». Là ci sono i centri storici abbandonati... «Esattamente. Hanno sistemato altrove la popolazione, nei prefabbricati, nelle case nuove in periferia. E i centri storici sono morti. Pensi alle iniziative di Sgarbi, sindaco di Salemi». Ha messo in vendita le case del centro storico al prezzo simbolico di 1 euro l'una. Sono lì da anni, nessuno le vuole e sono da ristrutturate. «Esatto. Tutti i paesi della Valle del Belice hanno il suo doppione, la parte nuova costruita dopo il terremoto e quella vecchia, abbandonata al suo destino». Forse costruire tutto di nuovo costa un po' meno? «Forse costa meno ma nei centri storici i servizi ci sono già. Ci sono l'acqua, la luce, le fognature, le strade, la rete del gas. Se si costruire tutto di nuovo, anche questi servizi vanno fatti di nuovo. E poi nei nuovi centri mancherebbe il legante sociale. Io sono legato alla mia città. Ora vivo a Roma e non posso tornare all'Aquila. Passo le giornate davanti al televisore, guardo che cosa è successo. Trasmettono soprattutto le immagini dell'ospedale, che tutto sommato ha tenuto, dell'Hotel Duca degli Abruzzi e della Casa dello studente, che invece sono crollati. Sono convinto che, quando la terra finirà di tremare, gli aquilani torneranno alla loro città. Lo hanno fatto anche dopo il terremoto del 1703». Che cosa hanno fatto? «Allora, prima del terremoto, la città aveva 30mila, forse 40mila abitanti. Dopo ne sono rimasti solo 2mila. Eppure, con il tempo, L'Aquila è tornata a ripopolarsi, gli edifici storici sono stati rifatti». Gigi Furini 10/04/2009

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Formazione professionale, la Regione fianco a fianco con le scuole del territorio (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Formazione professionale, la Regione fianco a fianco con le scuole del territorio --> Venerdì 10 Aprile 2009 CRONACA, pagina 21 e-mail print L'assessore regionale all'Istruzione e Formazione Gianni Rossoni ha incontrato ieri i dirigenti scolastici bergamaschi per spiegare i contenuti e le conseguenze dell'Intesa Gelmini-Formigoni. Rossoni sta infatti facendo il giro delle province lombarde: una procedura inedita e senza precedenti, che segna un mutamento istituzionale ben più profondo dei cambiamenti della formazione professionale. La Regione diventa interlocutrice diretta della scuola del territorio. Per ora con l'attenzione puntata sul comparto tecnico, ma solo come primo capitolo. Ieri ad ascoltare l'assessore regionale c'erano tutti i dirigenti degli istituti tecnici e professionali della provincia e anche il dirigente del liceo scientifico Mascheroni. L'intesa prevede la possibilità per gli Istituti statali di aprire al loro interno corsi di formazione professionale regionale, utilizzando personale statale. La prima fase della sperimentazione è partita nel 2004 e sono otto gli istituti bergamaschi che offrono già agli studenti questa possibilità per un totale di 12 corsi. Sono, in città, il Paleocapa, il Pesenti, il Galli, il Quarenghi; in provincia il Majorana, il Turoldo, il Rubini, l'Alberghiero di Nembro. L'intesa dà ora la possibilità di ampliare l'offerta di corsi o di entrare per la prima volta nel club degli istituti volontari. Si tratta dell'anticipo di un anno della riforma, che andrà a regime nell'anno scolastico 2010-2011, che darà a tutti gli Istituti tecnici la possibilità di aprire corsi anche non strettamente legati all'offerta formativa pregressa, purché previsti dalla programmazione territoriale provinciale. La riunione è servita per chiarire alcuni punti, come la necessità di formazione per i docenti (la metodologia della Fp è molto più pratica, legata ai laboratori, ai moduli d'orario e alla certificazione delle competenze), la questione dell'organico funzionale assegnato agli istituti dalla Regione (con relativa contrattazione integrativa per i docenti), l'organizzazione del quarto anno post qualifica, la funzione dell'eventuale quinto anno per l'accesso all'università. La possibilità per gli istituti statali di organizzare formazione professionale è un'opportunità per frenare la dispersione scolastica e per innovare l'impianto educativo, ma anche per frenare l'emorragia di organico. La Regione, ha detto l'assessore Rossoni, invierà a breve ai dirigenti un documento nel quale specificherà che cosa fare per aprire fin dal prossimo anno scolastico i corsi di Fp. È infatti possibile aderire al programma anche ora e gli studenti iscritti, sembra di capire, possono perciò chiedere di passare dal percorso statale a quello regionale oppure di trasferirsi presso istituti che offrano anche il percorso di formazione professionale. Infatti, essendo i corsi dentro la scuola statale, sono a iscrizione gratuita e senza limiti numerici. In prospettiva, è probabile che il meccanismo costringerà gli enti privati gestori di formazione a riorientare o ridimensionare la propria offerta, mentre la Regione potrebbe liberare parte delle risorse impegnate oggi nelle doti. Del resto, come ha spiegato il tecnico regionale Eugenio Gotti, l'accordo Gelmini-Formigoni è una prima sperimentazione dell'attribuzione alle Regioni e alle Province di competenze di gestione e organizzazione nell'ambito di tutta l'istruzione. All'incontro con l'assessore regionale sono intervenuti anche l'assessore provinciale all'Istruzione Formazione Lavoro Giuliano Capetti e il dirigente scolastico provinciale Luigi Roffia che ha messo in risalto il lavoro di frontiera condotto con successo dai professionali e tecnici bergamaschi. Susanna Pesenti 10/04/2009 nascosto-->

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Da Mozzo viaggio in Alsazia Il circolo Acli di Mozzo organizza una gita culturale in Alsazia, dal titolo , in programma da giovedì 14 a sabato 16 (sezione: Cultura)

( da "Eco di Bergamo, L'>" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Da Mozzo viaggio in Alsazia Il circolo Acli di Mozzo organizza una gita culturale in Alsazia, dal titolo «Nel cuore dell'Europa della pace», in programma da giovedì 14 a sabato 16 maggio: il viaggio toccherà le più importanti e affascinanti città situate nei dipartimenti del Basso e dell'Alto Reno nella regione alsaziana, quali Colmar, Riquewihr, Strasburgo, Kaysersberg e Friburgo --> Venerdì 10 Aprile 2009 VITABERGAM, pagina 30 e-mail print Da Mozzo viaggio in Alsazia Il circolo Acli di Mozzo organizza una gita culturale in Alsazia, dal titolo «Nel cuore dell'Europa della pace», in programma da giovedì 14 a sabato 16 maggio: il viaggio toccherà le più importanti e affascinanti città situate nei dipartimenti del Basso e dell'Alto Reno nella regione alsaziana, quali Colmar, Riquewihr, Strasburgo, Kaysersberg e Friburgo. La quota di partecipazione è di 330 euro (supplemento di 80 euro per la camera singola), che comprende viaggio in pullman, sistemazione in alberghi a tre stelle, trattamento di pensione completa, visite, ingressi, incontri ed escursioni con guida. Le iscrizioni si ricevono fino ad esaurimento posti entro mercoledì 15 aprile, contattando i seguenti recapiti: Giovanni (035.612934), Camillo (035.618223) o Michele (035.614959). Corsi di volley a Curno L'Asd Polisportiva Curno, sezione pallavolo, organizza una leva giovanile sia per l'avviamento all'attività pallavolistica che per il completamento delle squadre del settore giovanile, rivolta alle ragazze nate negli anni 1995, 1996 e 1997. Le giovani interessate possono presentarsi alla palestra della scuola media di Curno tutti i martedì e giovedì dalle 17,30 alle 19,30 fino a venerdì 22 maggio. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria dell'Asd Pallavolo Curno (via IV Novembre 25/b) al numero 035.600208 il lunedì e il giovedì dalle 17 alle 18.30, o la Polisportiva Curno allo 035.617961. Pranzo e visita con il Ducato Il Ducato di Piazza Pontida invita soci e simpatizzanti al «Convivio di primavera» in programma domenica 19 aprile alle 12,30 al ristorante «Tre lanterne» di Martinengo (al prezzo di 35 euro a persona). In programma anche una visita guidata gratuita, proposta dalla Pro loco, al borgo storico di Martinengo. Ritrovo alle 10,45 al parcheggio del ristorante. Prenotazioni allo 035.210275 il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15 alle 18. Bergamo, serata sull'altruismo L'associazione per la cultura Sinapsi presenta, giovedì 16 aprile alle 20,30 nella biblioteca Tiraboschi di via San Bernardino 74 a Bergamo, un incontro su «Le basi biologiche dell'altruismo». Relatore il professor Emanuele Coco, scrittore e storico della scienza, docente alle Università di Catania e di Firenze. Ingresso libero. Con l'Iparc sul Lago Maggiore L'Iparc organizza per domenica 26 aprile una gita sul Lago Maggiore per visitare le famose Isole Borromee e nel pomeriggio i Giardini di Villa Taranto. Info: Iparc di via Angelo Maj 16/b a Bergamo (035.477911), oppure alle sedi di Gazzaniga (035.738044) o Treviglio (0363.419368). 10/04/2009 nascosto-->

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PRIMA di concludere il suo mandato, il sindaco Daniele Imol... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Rimini)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

VETRINA RICCIONE pag. 14 PRIMA di concludere il suo mandato, il sindaco Daniele Imol... PRIMA di concludere il suo mandato, il sindaco Daniele Imola porterà in consiglio comunale la prima delibera sull'isola, da costruire nello specchio d'acqua, antistante Riccione, con attracchi, punti di ristoro e altre strutture, anche sportive. Dopo l'ok della giunta, è già arrivato il via libera dei capigruppo di partito. Ai voti lo studio di fattibilità per la costituzione della società mista, pubblico-privata, che intende realizzare l'opera. IL COMUNE farà parte della cordata con una quota circa del 10%. Il 5 per cento viene, invece, riservato all'associazionismo locale, in particolare alle categorie economiche che hanno sempre caldeggiato quest'idea, in particolare l'Associazione albergatori. La quota di maggioranza che si aggirerà intorno all'85 per cento, resterà in mano ai privati. Si parla del Consorzio Ravennate e del Gruppo Coedmar di Chioggia della famiglia Boscolo. «I nomi sono questi conferma il sindaco . Ma del gruppo farà parte anche Arenaria». Imola non esclude di annoverare tra i soci pure la Fondazione Carim. «Con i suoi rappresentanti abbiamo già fatto degli incontri. Da parte loro assicura c'è un significativo interesse». AL DI LÀ della costituzione della società, l'iter dell'isola si annuncia complesso. Consultate le autorità regionali, a partire dall'assessore regionale alla Difesa del suolo e della costa Marioluigi Bruschini, che non ha affatto scartato il progetto, si dovrà bussare alle porte del Ministero, ricorda Imola. Che sulla società aggiunge: «E' importante che il Comune abbia una quota minima per non far prevalere gli interessi privati su quelli pubblici. Se si è dentro si possono vedere le carte ed eventualmente si può dire no. E' una garanzia». Imola, consapevole che l'isola non sia una priorità, si rimette alla decisione dei capigruppo. Ma non ne fa un segreto sul fatto che il portare la delibera in consiglio, è un suo «orgoglio personale». «Questo aggiunge non ci deve distogliere dai nostri compiti ordinari». A proposito leva gli scudi Valter Ciabochi, capogruppo di Forza Italia. «Per cinque mesi, nonostante i solleciti, siamo rimasti fermi per le primarie di coalizione, e ora si fa una maratona di quattro giorni. Sono previsti consigli per il 15, 16, 17 e 20 aprile». Nives Concolino

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Il Comune chiede aiuto alla Facoltà di Economia "Fuà" dell'Università ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Marche)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi Il Comune chiede aiuto alla Facoltà di Economia "Fuà" dell'Università Politecnica delle Marche per la ricerca di nuovi turismi. «Il settore attraversa un momento di stanca- ha detto l'assessore al Turismo, Mozzoni- occorrono idee e progetti nei settori rilevanti dell'enogastronomia, cultura/ambiente, sport, week-end e aggancio al mercato europeo attraverso una politica di connessione con i voli low cost». Per questo motivo è stata siglata l'intesa con l'Univpm, illustrata anche dal sindaco Giovanni Gaspari, dal preside della Facoltà prof. Enzo Pesciarelli, e dal prof. Renato Novelli, docente dello stesso ateneo. L'equipe di esperti, composta da docenti universitari e studenti che hanno conseguito il master su Sviluppo turistico locale, dovrà elaborare delle proposte innovative per il rilancio turistico. Ha usato una metafora il professor Novelli per spiegare l'innesto del nuovo modo di fare turismo sul vecchio, rifacendosi all'istituto alberghiero. «Un edificio rinnovato sulla base della vecchia struttura che è stata inglobata». Per il sindaco occorrono idee concrete che possono scaturire da un approccio scientifico al problema. Lo studio, i cui risultati saranno pronti dopo l'estate, sarà elaborato dall'Università a costo zero, con l'impegno da parte del Comune di attingere risorse umane tra quanti hanno lavorato al progetto, al momento di finanziare iniziative turistiche ad hoc. Sede operativa sarà quella del Consorzio turistico. Il preside Pesciarelli ha comunicato il raddoppio degli studenti iscritti presso la sede sambenedettese, passati da un centinaio ad oltre 170. T.Cap.

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Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PRIMOPIANO data: 10/04/2009 - pag: 5 Dal Veneto task force di ingegneri e tecnici per ricostruire l'Abruzzo Sono sessanta, rileveranno l'agibilità degli edifici Oggi bandiere a lutto per onorare le vittime del sisma VENEZIA Ha fretta, il premier Silvio Berlusconi, di ricostruire l'Abruzzo devastato dal terremoto, e per farlo si affida anche al Veneto. Sessanta tra ingegneri, architetti, geometri, restauratori e operai specializzati dipendenti di Regione, pubbliche amministrazioni e Università di Padova sono pronti a entrare nella task force di mille tecnici che la prossima settimana inizierà i rilievi sugli edifici pubblici e privati de L'Aquila e Comuni limitrofi, per valutare i danni, stabilire la staticità e l'abitabilità. Dovranno insomma indicare i complessi da abbattere, quelli da restaurare e gli immobili da poter nuovamente occupare. In missione Ieri sono stati riuniti e istruiti sul da farsi da Mariano Carraro, capo della Protezione civile del Veneto, nella sede di Marghera, dopo che i loro nomi erano già stati trasmessi al Dipartimento centrale di Roma. «In realtà i professionisti esperti di valutazioni di immobili colpiti da sisma che si sono offerti volontari sono oltre un centinaio e continuano ad aumentare rivela Carraro . Per ora ne abbiamo selezionati sessanta: alcuni potrebbero raggiungere l'Abruzzo prima di Pasqua, gli altri tra lunedì e martedì prossimi. Ieri sera ne ho inviato la lista a Mauro Dolce, dirigente del Servizio Sismico della Protezione civile nazionale, rimasto favorevolmente impressionato da tanta disponibilità». Il lavoro che li aspetta non sarà semplice: secondo i dettami di Berlusconi, entro due mesi la task force di mille tecnici dovrà aver esaminato gli immobili su una superficie di 600 chilometri, per consentire di rilasciare celermente i certificati di abitabilità a chi una casa ce l'ha ancora. L'area è già stata fotografata, dall'alto e nei dettagli, così da poter stabilire subito l'elenco delle priorità. Si inizierà dal centro storico del capoluogo, il più colpito dal terremoto, e una speciale precedenza verrà data alle scuole. Contemporaneamente il ministero dei Beni culturali e Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, hanno richiamato in Abruzzo il team di docenti universitari redattori delle linee guida per la sicurezza degli edifici storici in zone sismiche. Tra loro il professor Claudio Modena dell'Università di Padova, che martedì sarà a L'Aquila con venti dei suoi dottorandi, ricercatori e dottori di ricerca. «Dovremo valutare i danni al patrimonio artistico e monumentale spiega Modena e fare una stima degli investimenti necessari alla ricostruzione. Partiremo con i sopralluoghi più urgenti ». «E' la riprova di quanto sia forte ed estesa la solidarietà dei veneti verso le genti abruzzesi colpite dal terremoto», commenta il governatore Giancarlo Galan. In effetti all'indirizzo mail sisma.abruzzo@regione.veneto. it sta arrivando una pioggia di offerte di forniture di beni di prima necessità, alimentari, abbigliamento e coperte, che i funzionari di Palazzo Balbi selezionano in tempo reale per inviare al più presto il materiale necessario. Il giorno del lutto Oggi, intanto, è il giorno del dolore. Alle 11 saranno celebrati i funerali di Stato delle vittime del sisma e anche il Veneto si fermerà a commemorarli. Alcuni volontari della Protezione civile regionale vi parteciperanno e trasporteranno delle bare. A Palazzo Balbi, come nelle altre sedi della Regione e in tanti Comuni a partire da Ca' Farsetti a Venezia, saranno esposte le bandiere a lutto. Saracinesche abbassate invece, per l'intera durata delle esequie funebri, nei 13.500 pubblici esercizi aderenti alla Fipe. «E' un modo per mandare un segnale di conforto e partecipazione a una popolazione che non dev'essere lasciata sola e che mi ha impressionato per la grande dignità con cui affronta un dolore immenso », commenta il segretario regionale Angelo Luni. I negozi iscritti a Confcommercio e Confesercenti sospenderanno le vendite, in segno di solidarietà alle vittime e alle loro famiglie. Michela Nicolussi Moro Sotto ispezione Il governo ha messo un piedi una task force di mille tecnici, incaricati di rilevare agibilità e abitabilità degli edifici, pubblici e privati, e del patrimonio artistico e monumentale de L'Aquila e Comuni colpiti dal sisma. Ne fanno parte 60 veneti

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Dallo scrittore al professore universitario Ecco i nomi della civica per Zanonato (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Veneto" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Veneto sezione: PADOVA data: 10/04/2009 - pag: 9 Verso il voto Giulio Mozzi e Franco Viola in lista. Albuzio ufficializzato da tutti tranne i Verdi Dallo scrittore al professore universitario Ecco i nomi della civica per Zanonato PADOVA Salute e cultura, «il nuovo Ospedale, ma anche l'assistenza diffusa» e «l'azienda più importante di Padova, l'Università». Verde e territorio, «rendere più vivibili i parchi urbani» e «attivare forme di ristorazione agrituristica ». Economia ed ecologia, «sostenere il risparmio energetico» e «agevolare il recupero di energie rinnovabili ». Benessere e tranquillità per tutti, «più asili nido e trasporti pubblici notturni agevolati per i ragazzi». Spazi per le famiglie e gli anziani, «fornire luoghi sicuri in cui svolgere attività culturali e di socializzazione». Impresa, «favorire l'imprenditorialità dei giovani, tramite la creazione di un fondo di sostegno pubblico-privato sul modello del microcredito o del prestito d'onore». Questi, descritti a mo' di schema, sono i sei punti cardine del programma della lista civica «Padova con Flavio Zanonato », pronta nei fatti (oltreché nel nome) a sostenere la ricandidatura del primo cittadino uscente alle elezioni del 6 e 7 giugno. Del progetto «apolitico» curato da Adina Agugiaro e svelato ieri sera al Punto Z di via Roma, fanno già parte oltre sessanta persone, che tra meno di due mesi raccoglieranno i frutti di un lavoro cominciato quasi un anno fa. Scorrendo rapidamente l'elenco, tra i tanti nomi in corsa per un posto in consiglio comunale e nei quartieri, ci sono alcuni volti noti della società civile padovana: dallo scrittore Giulio Mozzi ad Anny Tormene fino ad Anna Pretolani dell'Arci, passando per i professori universitari Franco Viola, docente di Ecologia al Bo, e Gadi Luzzatto Voghera, insegnante di Storia dell'ebraismo in diversi atenei italiani e stranieri e figlio del noto biblista Amos. In lista, però, hanno trovato spazio soprattutto parecchi cittadini comuni: tra gli altri presenti ieri al lancio, l'avvocato Andrea Busato e la studentessa di Lettere Martina Frigo. Intanto, complice pure un incontro con il sindaco Zanonato avvenuto in mattinata a palazzo Moroni, il professor Antonio Albuzio dell'Italia dei valori è stato ufficialmente scelto, come noto in realtà da settimane, quale candidato dell'intero centrosinistra (tranne i Verdi) alla presidenza della Provincia. La sua nomina, comunicata ieri dal capogruppo del-- l'Idv in Comune Antonino Pipitone, è stata sottoscritta dal Partito democratico, da Sinistra per Padova, dai Socialisti, da Rifondazione comunista e dai Comunisti. Albuzio, 66 anni, laureato in Chimica all'Università di Padova e già ricercatore al Cnr di corso Stati Uniti, è oggi docente di Biotecnologie all'Agripolis di Legnaro. Inoltre, autore di numerosi libri ed articoli sullo smaltimento dei rifiuti, è stato assessore all'Ambiente della Provincia di Treviso per due anni e mezzo tra il 1996 e il 1998. D.D'A. La scommessa Il sindaco uscente alla presentazione della lista «Padova con Flavio Zanonato». Al microfono (a destra) il professor Franco Viola docente di ecologia (Gobbi/Bergamaschi)

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Petrocelli dà l'esempio Università, saranno tagliate le spese di rappresentanza (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: BARI data: 10/04/2009 - pag: 4 La decisione Nel 2006 il budget era più del quadruplo Petrocelli dà l'esempio Università, saranno tagliate le spese di rappresentanza E' stato fissato un tetto di novemila euro Il rettore in prima linea nella lotta agli sprechi: taglio drastico dei costi: l'anno scorso spesi ventimila euro BARI Risparmiare tutto il possibile, a cominciare dalle spese per il rettore. Messa alle strette dalla recente legge 133 sulla finanza pubblica, l'Università di Bari ha tagliato drasticamente i costi di rappresentanza, portandoli dai circa 20mila dello scorso anno agli attuali 9mila. Oltre quattro volte in meno rispetto alle uscite del 2006, con la precedente amministrazione Girone, quando l'Ateneo registrò spese di oltre 38 mila euro per cerimoniali, buffet di benvenuto, trasferte ufficiali del massimo rappresentante dell'Università. Procediamo con ordine. Nel bilancio di previsione dell'anno in corso, approvato all'unanimità dal consiglio di amministrazione, il capitolo di spesa di rappresentanza ammonta a 9.000 euro, con una variazione al ribasso di 11.420 euro rispetto alle previsioni del 2008 (20.420 euro), il cui bilancio sarà definitivamente approvato entro giugno prossimo. Nella voce di uscita a cui ci riferiamo confluiscono tutti i pagamenti relativi a beni e servizi acquistati per gli eventi istituzionali, come l'accoglienza di delegazioni straniere, vertici con le istituzioni e ogni altra occasione pubblica a cui partecipa il rettore. Petrocelli lo aveva scritto, nella relazione accompagnatoria al bilancio 2009, che sarebbe stato un anno di lacrime e sangue a causa dei tagli finanziari decisi dal governo nazionale. Il ricorso alla carta di credito riservata al rettore, infatti, si è ridotto all'essenziale e le spese di rappresentanza, durante l'ultimo triennio, sono progressivamente calate. Erano 38.650 euro nel rendiconto finanziario del 2006, sotto l'ex rettore Giovanni Girone, poi ridotte a 32.989 l'anno successivo, primo anno di Petrocelli, per scendere a 20.420 nel 2008 e finire agli attuali 9mila euro, vincolati dalla stessa legge 133 a non subire variazioni al rialzo. In attesa dell'approvazione del bilancio dello scorso anno, i revisori hanno certificato che l'Università è riuscita a mantenersi entro la soglia del 90% dei finanziamenti statali per pagare il personale docente e amministrativo, come prevede la legge. Luca Barile

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Avrebbero resistito al terremoto dell'Aquila, dondolando lievi come palme. Sono pochi, ... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il (Ancona)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi di GIAMPAOLO MILZI Avrebbero resistito al terremoto dell'Aquila, dondolando lievi come palme. Sono pochi, ma a prova di faglia ballerina, e pionieristicamente sono spuntati già negli anni '90 ad Ancona, vetrine d'eccellenza del made in Università Politecnica delle Marche. L'ultimo arrivato, pronto da due mesi, è uno degli edifici del nuovo centro direzionale della Baraccola. Il segreto di questi palazzi che non temono le alte magnitudo della scala Richter? «Sono isolati alla base dal terreno, forti della tecnica degli smozzatori», spiega Tonino Tonti, presidente della Finanziaria Centro Italia, l'impresa anconetana che ha ingaggiato l'azienda Edilfac di Jesi per costruire, alla Baraccola appunto, questo immobile alto cinque piani, di complessivi 2000 mq per uso uffici, e con un piano garage interrato. «Abbiamo preteso il massimo in termini di qualità, risparmio energetico e sicurezza - aggiunge -. E questo gioiello partecipa a un bando della Regione Marche. Speriamo che l'ente lo scelga per insediarvi alcuni dei suoi servizi, altrimenti vi ci trasferiremo noi». Un gioiello di tecnica strutturale, soprattutto. Un piccolo gigante con dei piedi supplementari in gomma armata. «Di gomma rinforzata con acciaio sono i cilindri apposti in cima ad alcuni piloni che separano le fondamenta dal piano interrato - spiega il professor Rodolfo Antonucci, docente al dipartimento Dardus di Ingegneria, che assieme all'ing. Francesco Cappanera ha messo a punto questa metodologia dell'isolamento alla base -. In caso di forte scossa tellurica, un palazzo di tipo ordinario si muove con un periodo di oscillazione compreso tra 0,5 e 0,7 secondo. Con questa tecnica l'ondulazione è maggiore, fino a 2,5 secondi, e di tipo rigido: l'edificio si sposta senza deformarsi e senza arrecare danni né alle strutture né al portato. Tutti gli ospedali di San Francisco sono realizzati con un metodo simile». Naturale chiedersi perché questo metodo non sia stato adottato in modo diffuso in Italia, visto che il surplus di sicurezza incide solo per un 2% in più sul costo strutturale. Colpa del poco aggiormamento dei costruttori. E del ritardo con cui la legge ha regolamentato e agevolato dal punto di vista burocratico la nuova tecnica dell'isolamento. E cioè solo dal 2003. Ciò non ha impedito che ad Ancona, già nel 1991, sollecitato dai militari, il prof. Antonucci, assieme al collega Roberto Giacchetti del diparimento di Ingegneria Dacs e all'ing. Alfio Mancini progettasse con "gomma armata isolante" la sede del Centro di arruolamento volontari della Marina al Piano; e che poi, in collaborazione con l'ingegnere milanese Giuliani e il prof. Kelly dell'Università californiana di Berkeley, sperimentasse e utilizzasse questa soluzione d'avanguardia per il palazzo Telecom in via Miglioli.

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I l (sezione: Cultura)

( da "Corriere del Mezzogiorno" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere del Mezzogiorno sezione: 1PAGINA data: 10/04/2009 - pag: 1 Natura e scienza Predire le scosse? Impossibile, anche nel futuro prossimo di ALDO ZOLLO * Giovedì 16 aprile (ore 20.30) alla sala Ciliberto del complesso universitario di Monte Sant'Angelo il professor Paolo Gasparini terrà una conferenza straordinaria del ciclo di Come alla Corte di Federico II dal titolo «Si possono prevedere i terremoti?». I l terremoto in Abruzzo ha prodotto perdite ingenti in termini di vite umane e patrimonio abitativo, per certi versi inattesi in relazione alla magnitudo Richter (5.8) dell'evento principale. Ora ci si chiede se tali fenomeni siano prevedibili con l'anticipo e l'affidabilità necessari per mettere in salvo la popolazione. * Docente di sismologia all'Università Federico II CONTINUA A PAGINA 10

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Il doppio volto della crisi Usa (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Economia data: 10/04/2009 - pag: 31 Piani e rilanci Bernanke e Geithner a rapporto da Obama sugli «stress test» Il doppio volto della crisi Usa «Banche più sane del previsto» Le voci del «New York Times». Prudenti gli analisti Ci sono 200 ispettori di Tesoro e Fed chiusi da settimane negli uffici delle prime 19 banche del Paese per verificarne la tenuta SEGUE DALLA PRIMA Quattro giorni dopo gli istituti furono dichiarati solidi e sicuri e poterono riaprire: non c'era stato tempo per una vera analisi, ma il pubblico ci credette. E lì per lì funzionò. Quell'analogia tracciata da Bernanke nell'ultima apparizione al Congresso torna attuale ora che il «New York Times » fa trapelare le prime indiscrezioni, in apparenza confortanti, sui risultati degli «stress test»: quei documenti saranno sul tavolo di Barack Obama stamani e a illustrarli toccherà al presidente della Fed e al segretario al Tesoro Tim Geithner. Per nessuno dei due sarà facile, perché tutto si basa su tentativi e ipotesi: 200 ispettori del Tesoro e della Fed sono chiusi da settimane negli uffici delle prime 19 banche del Paese per verificarne la tenuta futura sotto vari scenari. È lì, in quei bilanci danneggiati dal crollo dell'immobiliare, il nocciolo della tempesta globale. Ma lo scenario degli «stress test» considerato negativo, per la verità, ricorda quello che sta prendendo forma nella realtà: una contrazione dell'economia Usa del 3,3% nel 2009, i prezzi delle case che cadono di un altro 22%, la disoccupazione americana al 10,3%. Ed è in base ai risultati dell'esame, da chiudere entro aprile, che Geithner deciderà in quali banche dovrà intervenire il Tesoro, come e con quanto. La novità, per il «New York Times», è che con i test svolti fin qui «il settore bancario, in generale, appare in condizioni migliori di quanto molti pensino». Benché, si precisa sulla base di fonti di governo, «non tutte le banche possono uscirne vincenti ». Certo il mercato è disposto a credere alle buone notizie: anche grazie agli utili di Wells Fargo, migliori delle attese, ieri le Borse hanno festeggiato un inizio anno che per le banche sembra benigno. L'S&P Mib è salito del 2,7%, Francoforte del 3%, Dow Jones del 2,7%, Bank of America ha guadagnato il 28% e Jp Morgan l'11%. I 4 mila miliardi di perdite del settore finanziario stimati pochi giorni fa dal Fondo monetario internazionale sembrano di un'altra era. Possibile? Non per Barry Eichengreen, economista dell'Università di California a Berkeley: «Molti non concordano con questo ottimismo - dice - . Gli utili degli istituti sembrano temporaneamente un po' migliori perché godono dei tassi zero della Fed, ma non durerà per sempre. C'è in arrivo un'ondata di perdite sul credito al consumo e alle imprese, e i dati dei test possono sempre essere un po' abbelliti ad arte». Questa verifica sul reale stato di salute della finanza americana, oltretutto, arriva mentre i regolatori permettono alle banche di allentare il rigore sulla contabilità: certi titoli non vanno più svalutati al vero prezzo di mercato, specie quelli quasi invendibili. «La questione ora è se Wall Street si fiderà o meno dei conti - osserva Lou Crandall della boutique Wrightson Icap -. Gli stress test possono anche essere un po' frettolosi, ma è impossibile truccarli quando centinaia di persone vengono coinvolte». Bill Black, l'ex regolatore che si scontrò con le banche nel crac della casse di risparmio di fine anni '80, resta scettico: «È solo propaganda dell'amministrazione - attacca Black, oggi docente all'Università del Missouri a Kansas - . Dieci ispettori per ogni colosso bancario non basteranno mai, il solo obiettivo è poter dire che negli istituti vicini a Geithner tutto va bene». Resta il fatto che gli istituti bocciati dai test dovranno vendere i loro titoli ai consorzi di investitori privati e al Tesoro alle condizioni draconiane che l'amministrazione potrà indicare. Secondo Elisa Parisi di Roubini Global Economics, questo sarà il punto di caduta. Anche perché, dopo la Bank Holiday di Roosevelt, molte banche fallirono comunque. Salvataggi Il segretario del Tesoro Tim Geithner Federico Fubini

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Il progetto di Lait (Lazio innovazione tecnologica) è ormai pronto e prevede la messa in rete d... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 10-04-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Metropolitana)) (Messaggero, Il (Ostia))

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Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi Il progetto di Lait (Lazio innovazione tecnologica) è ormai pronto e prevede la messa in rete del sistema di prenotazione di prestazioni sanitarie in tutte le 1.450 farmacie della regione. Da una qualsiasi farmacia delle cinque province sarà possibile prenotare un esame o una visita in qualsiasi Azienda sanitaria del Lazio. Spiega il vicepresidente della Regione, Esterino Montino: «E' un progetto ambizioso, contiamo di farlo partire entro un anno. Più rapidamente sarà applicato il protocollo d'intesa con i sindacati che, dopo che sarà passato al vaglio del Governo, prevede la creazione di una società pubblico-privata per la gestione del Recup». Obiettivo: ridurre le liste di attese e superare la farraginosità del sistema. Evangelisti all'interno

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T-Link entra nelle autostrade del mare (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ATTIVITA MARITTIMA data: 2009-04-10 - pag: 23 autore: Cabotaggio. Opererà con una linea di traghetti sulla Termini Imerese-Genova T-Link entra nelle autostrade del mare GENOVA La crisi è profonda ovunque, anche nel mondo dello shipping. Ma una congiuntura economica sfavorevole può diventare, se si ha la forza finanziaria per cogliere l'occasione, il momento giusto per debuttare sul mercato. è quanto pensano Luca Romeo e Stefano Costa, amministratori delegati di T-Link, neonata società di navigazione che, da metà mese, si lancia nel settore delle autostrade del mare con una nuova linea di traghetti per il trasporto di merci, mezzi e passeggeri sulla rotta Termini Imerese (Palermo)- Genova. La compagnia nasce grazie alle risorse di un fondo di private equity (gestito dalla Cimino & associati, guidata da Simone Cimino) che ha la particolarità di essere pubblico-privato. Si tratta di Cape Regione Siciliana che detiene il 56% della T-Link, alla quale partecipano Aelle Investimenti ( 23%), che fa capo a Romeo e Costa, Caronte & Tourist (15%) e la finanziaria Oxon (6%). «Il fondo – dice Edoardo Bonanno, responsabile investimenti di Cape Regione Siciliana – nasce da un'iniziativa indirizzata a promuovere l'imprenditorialità in Sicilia: la Regione ha fatto, a suo tempo, un bando indirizzato ad operatori di private equity. Il target di chiusura del nostro fondo, che ha cominciato a lavorare da circa un anno, è di 50 milioni di euro, 35 provenienti da privati e il resto dall'amministrazione regionale, che opera col ruolo di puro investitore. Presto chiuderemo la raccolta». Per quanto riguarda la nuova compagnia, «T-Link – aggiunge Bonanno –ha un capitale di 5 milioni di euro; di questi, 2,8 sono stati messi dal nostro fondo che andrà a sottoscrivere anche un ulteriore prestito convertibile di 1,2 milioni, arrivando a un impegno di circa 4 milioni». La compagnia, che avrà sede legale a Palermo, intende raggiungere, nell'arco di due anni, come spiega Costa, un fatturato di 40 milioni di euro, con l'obiettivo di diventare uno dei vettori di riferimento tra Sicilia a Nord Tirreno, dove operano competitor come Strade Blu e Grandi Navi Veloci. «Ci serviremo di unità noleggiate in time charter e contiamo –prosegue – di mettere a regime la società per la stagione estiva». T-Link, come spiega Romeo, inizierà a operare con T-Rex (un traghetto capace di trasportare oltre 2mila metri lineari e 500 passeggeri). A breve, la rotta acquisterà cadenza giornaliera, con l'entrata in servizio di una seconda nave, di nuova generazione (velocità di circa 23 nodi, capacità di carico di 2.200 metri lineari, garage per 175 auto, oltre mille passeggeri). «Dopo 5 mesi di servizio – chiarisce Romeo – al posto di T-Rex, introdurremo un'altra nave da 23 nodi. Collegheremo Termini a Genova in sole 20 ore di navigazione». R.d.F. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Raoul Bova giornalista d'assalto (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Spettacoli data: 10/04/2009 - pag: 46 SBIRRI Raoul Bova giornalista d'assalto Sono ottime le intenzioni e buoni i risultati di Raoul Bova che ha avuto l'idea di un film molto attuale, originale che mescola il pubblico al privato chiamando il regista Roberto Burchielli, esperto di reportage e stringate docufiction, che mescola bene cine verità e fantasia. Un giornalista d'assalto, Marcello Gatti (omonimia non casuale con il coraggioso collega dell'Espresso) dopo la morte del figlio impasticcato, in gita a Milano, si butta in un'inchiesta sullo smercio di droga nella city delle discoteche e dei summit nazisti, si trucca insieme ai veri, bravi poliziotti sul campo. Il film è il risultato di un'esperienza etica, di cinema e vita, il lieto fine si apre all'impegno e alla volontà futuri. Il mix a volte è un po' confuso da qualche banalità sentimentale, ma la passione, l'abnegazione di Bova, la sua bravura meritano sinceri complimenti. ( m. po.) RRRRRRRRRR voto7

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MCU, formazione di eccellenza al lavoro e alla vita (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: SYSTEM ( FRIMM ) data: 2009-04-10 - pag: 24 autore: Nel 2009 sono previste più di 600 giornate d'aula, 11mila Student days e circa 3mila corsisti MCU, formazione di eccellenza al lavoro e alla vita Mediolanum Corporate University pianifica il percorso formativo sulla base degli obiettivi di carriera M ediolanum Corporate University ha aperto ufficialmente le proprie aule. è il primo ateneo in Italia dedicato all'educazione finanziaria della Community Mediolanum (clienti inclusi) ma non solo. MCU è stata costruita sui valori che ispirano l'operato dell'Azienda tra i quali spiccano, quali elementi centrali, la preparazione e l'eccellenza. In soli due anni dall'inizio dei lavori, a Basiglio, nella sede di palazzo Archimede, è stata presentata quella che è già la prima Corporate University Italiana. Due anni che sono serviti al team dell'amministratore delegato di MCU, Oscar di Montigny, per progettare l'università ma soprattutto per conoscere le realtà più prestigiose, in particolare quelle americane, a cui ispirarsi per poi reinterpretarle nel gusto e con la sensibilità italiana puntando su un obiettivo primario: educare alla finanza. Un imperativo per i professionisti impegnati ma oggi più che mai un'esigenza precisa di un sistema che ha bisogno di conoscenza. La struttura formativa di MCU basa la pianificazione del percorso di ogni singolo partecipante partendo dall'analisi degli obiettivi di carriera, per poi progettare il piano di studio che svilupperà contemporaneamente sia il piano professionale sia quello personale. Un impegno possibile grazie ad una seconda, non meno impegnativa, determinazione: seguire l'approccio ‘Lifelong learning', seguire cioè per l'intera carriera corsi, seminari, stage, momenti di autoformazione, pensati per sostenere ogni fase del percorso professionale. Un altro elemento di originalità consequenziale è la bipolarità del percorso formativo che viaggia su due binari: i corsi e i percorsi. Ciò vuol dire che alla MCU oltre all'autoformazione (lo studio) e al confronto in aula (condivisione delle nozioni e delle conoscenze), esiste un secondo livello di verifica operativa sul campo delle nozioni assimilate. L'offerta formativa è molto ampia e articolata: 27 corsi d'aula e 32 corsi on line. Tre le aree di studio in cui è stata strutturata l'università: l'area comportamentale avvia allo sviluppo personale e manageriale, alle tecniche di comunicazione, ai percorsi di coaching e leadership collegati allo sviluppo dei talenti; l'area tecnico-commerciale che comprende la formazione nel campo dei prodotti finanziari, dei servizi e dei supporti informatici; l'area improntata agli aspetti tecnico-normativi. Ai corsi di aula e a quelli on line si aggiungono anche attività ‘on the job training' e ‘time to market', legate cioè alle esigenze contingenti dell'attività della rete commerciale o a quelle relative all'adeguamento normativo. Un ulteriore livello di apprendimento è MedBrain, letteralmente l'Internet dei cervelli, uno strumento molto avanzato di incrocio e confronto on line di informazione. Pensato per lo studio individuale, consente grazie all'elasticità del sistema e alle caratteristiche del collegamento digitale, di partecipare a corsi on line ma anche di condividere ‘file', studi, ricerche o semplici informazioni con gli altri discenti o con gli stessi docenti. Nel 2009 sono previste 630 giornate d'aula, 10.968 Student days e un numero di partecipanti pari a 2.790. MCU conta 119 docenti, tutti manager che hanno contribuito in prima persona a fare la storia di Banca Mediolanum, a questi si aggiungono anche consulenti esterni scelti nel miglior panorama internazionale, e un Comitato Scientifico che ha il compito di stimolare idee creative e sviluppare contatti e relazioni con università e centri di ricerca esterni per mantenere un orientamento all'innovazione. Qui sopra, una delle 24 aule che compongono la struttura formativa, dove si svolgono corsi, incontri e seminari. L'ingresso della Corporate University di Mediolanum, a Milano3. La sede di MCU comprende anche un avveniristico Museo, che ripercorre e racconta la storia del Gruppo Mediolanum, dalle origini, che risalgono a oltre 25 anni fa, alla grande realtà di livello internazionale che oggi rappresenta nel settore bancario e finanziario

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Il grande male delle liste d'attesa: la Regione vara una società pubblica-privata (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 10-04-2009)
Pubblicato anche in: (Messaggero, Il (Metropolitana)) (Messaggero, Il (Civitavecchia))

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Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi Il grande male delle liste d'attesa: la Regione vara una società pubblica-privata

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Leggi più severe partorite ad Architettura (sezione: Cultura)

( da "Nuova Ferrara, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Un docente della nostra università al centro delle discussioni sulle norme antisismiche Leggi più severe «partorite» ad Architettura Il governo accoglie i suggerimenti di Martelli: «Ma che fatica anche in facoltà» Lui dice che è «merito, purtroppo, del terremoto», ma se il governo ha cambiato idea sui tempi di applicazione delle norme antisismiche per l'edilizia, un po' bisogna dire grazie anche a questo professore dell'università. Lui si chiama Alessandro Martelli, insegna Scienza delle costruzioni in zona sismica alla facoltà di Architettura e ha fatto rumore in questi giorni con le sue denunce. Due gli emendamenti, a firma di parlamentari Pd, perorati da Martelli nella sua veste di esperto rischi naturali dell'Enea per eliminare il rinvio di un anno, al giugno 2010, dell'obbligo di applicazione delle norme antisismiche e rendere la vita molto difficile a chi voleva utilizzare quella vecchia; il tutto "rafforzato" dalla diffusione a mezzo stampa di una lettera del 12 febbraio scorso al ministro Matteoli in cui si metteva in guardia dai rischi della mancata applicazione delle norme più rigide. Risultato: «Ieri il governo, attraverso il sottosegretario alle Infrastrutture, Mantovani, ha promesso che accorperà i due emendamenti inserendoli nella legge sulla casa - spiega lo stesso docente - Così s'invertono anni di inerzia». La vita per chi si occupa di costruzioni antisismiche non è semplice, come dimostra la stessa vicenda ferrarese del 59enne Martelli, che va avanti dal '98: «I rapporti con i colleghi architetti sono faticosi, loro mostano poca attenzione alla parte strutturale degli edifici soffermandosi di più su quella estetica. Ogni anno faccio fatica a mantenere in piedi il mio corso, per il prossimo sembra siamo a posto ma c'è mancato un pelo... Gli studenti? L'attenzione c'è, quando si rispetta le compatibilità degli orari il corso è molto seguito». Martelli porta spesso in giro i suoi studenti a vedere gli edifici dal vivo. Come reagirebbe Ferrara in caso di forte terremoto? «Qui la pericolosità sismica è decisamente inferiore rispetto a L'Aquila, siamo entrati in classe tre solo dal 2003. E' chiaro - sottolinea il docente - che tutti gli edifici costruiti prima di quell'anno possono resistere a scosse come quelle abruzzesi solo se sono costruiti con buoni materiali. Non è vero che edifici rinascimentali, il Castello per dire, resistono meglio di quelli moderni: diciamo che più i muri sono spessi e le pareti ben connesse, e più sono alte le possibilità di stare in piedi». Se non vengono applicate le tecniche antisismiche (cemento, acciaio o carbonio), tutto si basa in sostanza sulla buona qualità della costruzione in se. Ecco che diventa quindi fondamentale «verificare il fai-da-te, cioè vedere in che maniera sono stati effettuati gli interventi di ristrutturazione degli edifici: spesso sono quelli a pregiudicare la statica - conclude Martelli - Per far crollare certi edifici strategici non servono i terremoti». (s.c.)

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A sinistra alcuni cittadini in attesa per la prenotazione di una prestazione sanitaria; sopra una fa... (sezione: Cultura)

( da "Messaggero, Il" del 10-04-2009)
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Venerdì 10 Aprile 2009 Chiudi A sinistra alcuni cittadini in attesa per la prenotazione di una prestazione sanitaria; sopra una farmacia: secondo un progetto della Lait e della Regione entro un anno anche nelle 1.450 farmacie del Lazio sarà possibile accedere al servizio di prenotazione; inoltre, sarà creata una società pubblica-privata per la centralizzazione del servizio, per evitare incongruenze di un sistema che attualmente è molto farraginoso

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Ateneo, codice etico contro il nepotismo (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Modena)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

MODENA pag. 10 Ateneo, codice etico contro il nepotismo Il rettore: «Così faremo rispettare le regole» di DAVIDE MISERENDINO NO A QUALSIASI forma di discriminazione. No al nepotismo. No al mobbing e all'abuso del ruolo dominante. L'università di Modena e Reggio Emilia ha finalmente il suo codice etico. Era stato chiesto a gran voce sia dai professori che dagli studenti e alla fine, dopo un percorso durato poco più di un anno, il documento è stato approvato. «Sono solo 14 articoli ha spiegato il rettore dell'Ateneo Aldo Tomasi : si tratta di un codice piuttosto breve, che va dritto al punto e non lascia spazio alle difficoltà interpretative. In Italia non sono tanti gli Atenei che si sono già dotati di uno strumento come questo; Modena e Reggio Emilia si confermano all'avanguardia». xxx MA, IN SOSTANZA, a che cosa serve il codice etico? «Il nostro fine spiega Tomasi non è dire adesso puniamo tutti'. Noi vogliamo indicare dei parametri fondamentali che tutta la comunità accademica è invitata a seguire. Come dico sempre, perché l'università funzioni bene ognuno deve fare il proprio dovere». I 14 articoli del documento mettono nero su bianco diritti e doveri di chi vive l'università. Si parte dai principi fondamentali, quindi integrità morale, correttezza, rispetto, e si arriva al mantenimento del decoro dei luoghi di lavoro, alla trasparenza, alla denuncia di tutti i fastidi e le molestie di abuso sessuale. Il testo completo è consultabile sul sito www.unimore.it. xxx L'ULTIMO ARTICOLO del codice fa riferimento alla commissione etica', «un organo spiega il professor Ferdinando Taddei, già rettore dell'Ateneo, che ha presieduto il gruppo incaricato di scrivere le 14 regole che avrà il compito di controllare che le norme vengano rispettate, favorendo, quando possibile, la composizione amichevole delle controversie o segnalando agli organi competenti eventuali inadempienze». «Una delle priorità aggiunge Tomasi sarà vigilare sulle carriere di docenti e personale tecnico amministrativo, che troppo spesso non sono legate al merito. Questo, a mio avviso, è il più grosso problema del sistema universitario italiano». xxx LA COMMISSIONE, se sfruttata a dovere, potrebbe diventare un punto di riferimento per tutti quegli universitari che si sono sentiti vittime di un abuso, (soprattutto in sede d'esame) ma non sono riusciti a trovare nessuno che fosse realmente disposto a occuparsi dei loro problemi. Ora, oltre ad avere l'appoggio di un documento ufficiale gli studenti avranno anche un gruppo di persone di riferimento che, per non tradire il loro ruolo, dovranno quantomeno ascoltarli.

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Tra gli ultimi incontri che Profutura ha offerto ai propri soci c'è stato quello sul tema:... (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Bologna)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

PERSONE E FATTI pag. 29 Tra gli ultimi incontri che Profutura ha offerto ai propri soci c'è stato quello sul tema:... Tra gli ultimi incontri che Profutura ha offerto ai propri soci c'è stato quello sul tema: L'importanza del rapporto fra l'uomo e l'animale domestico' tenuto dal Aldo Zechini D'Aulerio, docente all'Università, che ha sottolineato l'importanza dell'animale come terapia in alcune patologie (Pet Therapy). Un altro appuntamento invece era insieme ai Lions Club Bologna Carducci Castel Maggiore e Bologna San Luca. Al centro del dibattito questa volta il Cardinal Lambertini. In veste di relatore lo storico e scrittore Marco Poli.

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Alle 11 tutto si ferma (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Forlì)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

FORLÌŒ CRONACA pag. 7 Alle 11 tutto si ferma LUTTO TERREMOTO BUROCRAZIA più efficiente, appalti assegnati sul principio della qualità progettuale, incentivi agli investimenti in materia ambientale. Con un articolato pacchetto "anti-crisi" di richieste agli enti locali, le associazioni di impresa di Forlì-Cesena irrompono sulla scena. Si rivolgono alle banche e alle pubbliche amministrazioni, consapevoli che in tempi di campagna elettorale un messaggio aperto e diretto che proviene da dieci gruppi economici non può certo essere ignorato. E' soprattutto inedito che associazioni così diverse, portatrici di interessi non sempre coincidenti, si accordino per delineare un quadro dei problemi e mettere nero su bianco una serie di proposte concrete. SEI LE AREE di intervento focalizzate da Agci, Api, Cna, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti (di Forlì e di Cesena), Confindustria, Federimpresa-Confartigianato e Legacoop: appalti pubblici, politiche abitative, gestione amministrativa, credito, ammortizzatori sociali e politiche di sviluppo. Se il territorio vuole superare la fase più acuta della crisi, sostengono le associazioni, occorre che gli enti pubblici, sia pure in difficoltà economica, facciano la loro parte. Come? Facendo ripartire subito le piccole opere e cambiando i criteri di assegnazioni degli appalti. Per quelli più modesti (da 100 mila a 500 mila euro) fare largo uso della trattativa privata e comunque mai adottare il massimo ribasso. Si propone poi una società di scopo pubblico-privato che venga incontro alle famiglie che vogliono comprare casa ma si trovano con pochi soldi in tasca. E poi snellire la burocrazia. A sentire i gruppi economici, c'è uno scollamento fra le decisioni dei politici e i tempi operativi della macchina composta da dirigenti.

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NARNI FINISCE l'era della Naroges. La società di gesti... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (Umbria)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

ORVIETO / CONCA TERNANA pag. 18 NARNI FINISCE l'era della Naroges. La società di gesti... NARNI FINISCE l'era della Naroges. La società di gestione della Rocca dell'Albornoz è stata sciolta e messa in liquidazione con un atto che il 14 arriverà in Consiglio comunale. Con la Naroges si chiude un'epoca che ha segnato anche grandi prospettive e inaspettate delusioni, come quella della Light Architecture di Gianni Ranaulo, partita con gli squilli di tromba e finita miseramente nella polvere. LA NAROGES ha rappresentato un sistema di gestione pubblico-privato che all'inizio degli anni 2000 avrebbe dovuto traghettare la Rocca verso un concetto di privatizzazione, passando per l'iniziale controllo del pubblico allo scopo di garantire l'utilizzo sociale e l'interesse della comunità nei risultati di gestione. Nel corso di questi anni alla Rocca sono state organizzate varie iniziative, tra cui mostre, esposizioni, convegni, appuntamenti, serate di gala e musica, che tuttavia non hanno mai raggiunto quel tanto sospirato obiettivo del lancio definitivo dell'immobile. LO SCIOGLIMENTO della società riporta in primo piano il tema dell'utilizzo dei suoi spazi, che in città e nel mondo politico locale è una questione sempre di grandissima attualità. Sullo sfondo della Rocca c'è oggi anche uno scenario diverso. Il sindaco Stefano Bigaroni (nella foto) l'ha sempre vista come un importante contenitore di molte iniziative, senza dare ad essa una vocazione sola, ma recentemente il castello è nell'occhio del ciclone per via dell'ispezione della Corte dei Conti sul presunto mancato utilizzo delle apparecchiature informatiche acquistatea fine anni Novanta dal Comune per un progetto di lancio multimediale della struttura.

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Progetto scientifico sul turismo (sezione: Cultura)

( da "Resto del Carlino, Il (Ascoli)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

SAN BENEDETTO pag. 9 Progetto scientifico sul turismo Firmato un importante protocollo fra Universitù e Comune di PASQUALE BERGAMASCHI UNA FIRMA, dell'assessore al Turismo, Domenico Mozzoni e del preside della Facoltà di Economia Giorgio Fuà', Enzo Pesciarelli, per sancire l'auspicato nuovo corso del turismo della Riviera. Come dire: turismo doc' nelle intenzioni collettive che il professor Renato Novelli, docente sambenedettese responsabile del progetto, dovrà concretizzare. Sulla carta si chiama Protocollo d'intesa tra Comune di San Benedetto e Università Politecnica delle Marche, per sviluppare un piano di ricerca sulle potenzialità di sviluppo di forme di turismo di massa sostenibile'. Grazie al pool di professori universitari ed ex studenti che nell'anno accademico 2007 / 2008 sono stati protagonisti del corso di perfezionamento sullo sviluppo turistico locale (in primis la dott.ssa Alessia Perozzi), saranno sviscerati questi temi: enogastronomia ed ambiente-sport, salute e benessere-servizi e destagionalizzazione-turismo short break e attività del territorio e, infine, connessione con il mercato europeo puntando alla politica di connessione con voli low cost. «L'intenzione dice il prof. Novelli è di innestare il nuovo turismo sulle basi del vecchio». Bandendo ogni forma di sperimentazione, poiché, ha sottolineato il sindaco Gaspari, «il protocollo d'intesa sarà utile per cercare di avere una visione scientifica di quello che è oggi il nostro turismo, un approfondimento scientifico necessario per sgomberare il campo dall'improvvisazione». Di qui il detto e ridetto: la ricerca dovrà elevare la professionalità dell'accoglienza. Quando i risultati? «Le prime proiezioni, considerando che i rilevamenti inizieranno nel week end di Pasqua, a fine estate», la risposta dell'assessore Mozzoni che, di concerto con il dirigente, Renata Brancadori, evidenzia che «la collaborazione dell'Università Politecnica delle Marche è a costo zero per il Comune, considerando che l'ateneo potrà aggiungere un'ulteriore perla alla collana di successi, sotto gli occhi di tutti alla sede in via Mare».

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SULLE alture di Bonassola è tutto pronto per accogliere, la terza edizione d... (sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

PORTOVENERE / CINQUE TERRE / RIVIERA pag. 8 SULLE alture di Bonassola è tutto pronto per accogliere, la terza edizione d... SULLE alture di Bonassola è tutto pronto per accogliere, la terza edizione di «Critical wine», la manifestazione itinerante che si terrà a Montaretto di Bonassola tra l'11 e il 13 aprile. Il gruppo di "Cuochiartistivisionari" in collaborazione con l' Arci Casa del Popolo, l' associazione "Jonas - Doriano Petrini" e "Angeliribelli" si apprestano a fare scoprire le piccole produzioni vinicole rispettose del lavoro contadino e della terra. Sarà una tre giorni di eventi che si snoderanno attraverso i carruggi e le cantine del piccolo borgo accompagnati da musica, teatro, informazione e dibattiti, buona cucina. Nell'ambito della manifestazione ci sarà anche un concorso fotografico dal titolo "Memoria e oblio". "Terra e libertà - Critical wine" è una manifestazione itinerante, nata da un' intuizione di Luigi Veronelli per far conoscere ai consumatori piccole produzioni vinicole rispettose del lavoro contadino. Nutrito il programma dei dibattiti che prenderà il via sabato 11 aprile alle16,30 presso la Casa del popolo con Incontro: Energia Pulita. A quale prezzo?con Bruno Tommasini (docente di Permacultura esperto energie rinnovabili) e Francesco Tampellini (Responsabile Rete per l'autocostruzione del solare termico e Gruppo di acquisto pannelli fotovoltaici). A seguire alle 19 la presentazione del libro fotografico "Sovversivi del gusto - viaggio fotografico nel mondo dell'enogastronomia che resiste" di e con Michele Marziani, foto di Marco Salzotto.Domenica 12 aprile alle 16,30, dibattito su : "Particolare umano e non: semplificazioni, identità, categorie" con Marco Aime (docente di antropologia all'università di Genova), Antonio Boccola (autore del documentario "Opera Gagia") coordinerà l'incontro Michele Marziani.Mentre alle ore 22 in piazza San Rocco si svolgerà lo Spettacolo di teatro comico "Rubbish Rabbit" con i Tony Clifton Circus.Per altre informazioni www.montaretto.org Gian Carlo Bailo

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(sezione: Cultura)

( da "Nazione, La (La Spezia)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

AGENDA LA SPEZIA pag. 17 «UOMO di grande cultura generale e scientifica e di... «UOMO di grande cultura generale e scientifica e di grande umanità, il professor Giampaolo Gelli ha profuso il massimo impegno affinché la Pediatria della Spezia fosse un reparto attivo e al passo con le nuove conoscenze scientifiche, punto di riferimento sicuro per la cura dei bambini della città e dei dintorni». Con queste parole lo ricorda il dottor Alessandro Gerali, uno dei dirigenti medici della attuale Pediatria e Neonatologia spezzina che ha avuto un mentore nel professor Giampaolo Gelli. Giampaolo Gelli allievo del professor Gentili dell'Università degli Studi di Pisa, docente di Pediatria presso la stessa Università con particolare interesse per la ematologia pediatrica, con una ricca produzione di letteratura scientifica, otteneva l'incarico di Primario Pediatra alla Spezia nel 1964 in coincidenza con la inaugurazione del nuovo reparto di Pediatria, alla guida del quale è rimasto sino al 1989. In questi anni si ricordano l'impegno profuso nella creazione di un moderno reparto di patologia neonatale associato alla Pediatria, diventato in breve tempo punto di riferimento per i punti nascita del circondario, l'attenzione a problematiche pediatriche gravi, in particolare le leucemie, l'impegno nell'umanizzazione del reparto ottenendo, fra i primi in Liguria, gli spazi necessari per la presenza delle mamme accanto ai figli ammalati, l'impulso dato ad associazioni per lo studio e la cura della schizofrenia giovanile. Grati per quanto ha saputo trasmettere loro lo ricordano con grande affetto e stima tutti i suoi collaboratori. Ricordiamo che i funerali si svolgeranno questa mattina alle ore 10 in Cristo Re.

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Ma Pavia snobba i film di qualità (sezione: Cultura)

( da "Provincia Pavese, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

SALE CINEMATOGRAFICHE Ma Pavia snobba i film di qualità Molti spettatori, in diverse occasioni, lamentano, oltre al fatto che la città sia rimasta con soli tre cinema (ma non senza, come troppo spesso si sottolinea), la mancanza di una programmazione culturale. In una lettera di sabato 4 aprile si parla di quasi 1.200 persone facenti parte del gruppo «Non toglieteci pure i cinema a Pavia» che pensano sia irrinunciabile avere film di qualità. Bene. Forse non occorre precisare che la mia società ormai da decenni organizza rassegne con film d'autore in collaborazione con Enti locali e associazioni studentesche e propone all'interno della normale attività opere di «Interesse Culturale Nazionale», mentre la Kursaal ha sempre puntato sui prodotti di vasto consumo, comprendenti ovviamente anche quei titoli «cultural-commerciali» normalmente presenti nelle sale d'Italia. Quindi, rispetto ad ieri, la situazione attuale, sotto il profilo in discussione, non è certo cambiata. Sarebbe interessante sapere, però, dove erano e dove sono queste centinaia di cinefili. Perché, se effettivamente esistessero e frequentassero le sale in tale consistenza, vuole che non proietteremmo le pellicole di loro interesse? Invece, la realtà è ben diversa. In questi giorni per la rassegna «Festival dei diritti 2009», ad ingresso gratuito, «10 canoe», prima visione e premio speciale della giuria del Festival di Cannes 2006, ha registrato 130 presenze e quelle di «Shanghai Dreams», prima visione e premio della giuria al Festival di Cannes 2005, sono state 90. In precedenza, la rassegna «Sguardi puri», con 7 film in prima visione e biglietti a prezzo ridotto, ha registrato una media di 68 spettatori a serata, nonostante la partecipazione di registi, sceneggiatori, critici. Poco eclatanti anche i risultati della programmazione di qualità. Valgano come esempio, «La terra degli uomini rossi» (265 spettatori in 9 gg, media 29); «Parada» (125 in 6 gg, media 21); «Il mistero di S. Anna» (190 in 6gg, media 32); «Milk» (1085 in 12 gg, media 91). Per fortuna, ci sono, però, eccezioni come «Changeling», «Gran Torino» e «La vera storia di Benjamin Button», che «reggono» egregiamente in programmazione anche 28 giorni. Più soddisfacenti i risultati di «Cinema sotto le stelle», che, con la chiusura estiva di tutti i locali, ha avuto una media di 196 presenze. In generale, si tenga presente che, da qualche anno a questa parte, le spese complessive (noleggio, personale, luce, riscaldamento o condizionamento, eccetera) di una serata di rassegna culturale superano i 900 euro e pertanto è possibile superarne l'antieconomicità solo con l'apporto di contributi pubblico/privati ad integrazione degli incassi. Un'ultima osservazione. Ottima idea, quella di «Pavia città dei cinefili». Ma per realizzarla non basta citare dei numeri da blog, occorrono risorse finanziarie e, soprattutto, una utenza certa. Come e dove trovarle? Soprattutto, più modestamente sarebbe opportuno si frequentassero le attività cinematografiche culturali, altrimenti i cine-panettoni avranno inesorabilmente il sopravvento. Tullio Facchera amministratore unico C.I.E. srl - Cinema Politeama Multisala Corallo Ritz, Pavia Pavia, il sindacato difende le corsie preferenziali Ancora una volta ho letto sulla Provincia Pavese di domenica scorsa dell'intenzione di togliere la corsia preferenziale per i bus in viale Matteotti. Naturalmente non sono d'accordo, nè capisco l'accanimento suscitato da parte di alcuni contro questa opera di indiscussa utilità pubblica e sociale. Si sostiene che si formano lunghe code di auto ed il traffico è rallentato, specialmente nei giorni di mercato. Ci siamo dimenticati che la stessa cosa accadeva anche prima della realizzazione delle corsie preferenziali a causa delle soste selvagge degli autoveicoli parcheggiati a cavallo del marciapiedi o in doppia fila. Il traffico veniva rallentato ed il trasporto pubblico fortemente penalizzato. Sicuramente se venissero tolti 2 o 3 parcheggi nel punto più stretto del viale, la corsia «incriminata» non darebbe così tanto fastidio e i mezzi potrebbero circolare più agevolmente senza creare rallentamenti. E' mai possibile che nessuno pensi a quelle persone che intelligentemente usano i mezzi pubblici? E' mai possibile, mi domando, che nessuno pensi ad aumentare le corsie oppure a riservare apposite strade per il passaggio agevolato del bus? Mi sembrerebbe importante se il commissario straordinario dr.sa Maria L. Bianchi, prima di intraprendere decisioni affrettate, convocasse anche i rappresentanti dei lavoratori della Line al fine di valutare non solo con molta attenzione il caso in questione ma anche di assumere altri provvedimenti in favore del trasporto collettivo. Luigi Moro segreteria Filt-Cgil Pavia Bene la Sanità pubblica Grazie al San Matteo In tempi in cui la Sanità è nel mirino per disservizi e disfunzioni varie, vorremmo porgere la nostra testimonianza di una Sanità pubblica che invece funziona e bene, nonostante la scarsità di mezzi e la penuria di personale. Un nostro stretto congiunto ha usufruito dei servizi sanitari pubblici negli ultimi trent'anni. E noi possiamo testimoniare e ringraziare i medici, gli infermieri, il personale paramedico e il personale tutto dei reparti di Cardiochirurgia, Terapia Intensiva e, in particolare negli ultimi anni, Cardiologia, Nefrologia e Dialisi del Policlinico San Matteo, per la loro professionalità e umanità. Un grazie di cuore a tutti coloro che hanno operato in questi anni e hanno trattato umanamente non solo il paziente ma anche noi familiari. Ci auguriamo vivamente che la Sanità pubblica venga sostenuta adeguatamente perchè abbiamo toccato con mano che il personale è motivato e competente, ma le risorse iniziano a scarseggiare anche in un centro d'eccellenza come il San Matteo. Maria Lucia Cordani e Angelo Marco Luccini Pavia Pavia, posteggi. Spostate le bici in piazza Botta Sono residente a Pavia, in centro storico, in via San Felice, una delle poche strade che dispongono di parcheggio per le automobili. Da quest'anno le spese per il permesso di parcheggio sono nettamente aumentate (circa 70 euro per la prima macchina, 40 più 30 circa di marche da bollo) e questa tassa comunale aggiuntiva fa sempre più auspicare a noi residenti di trovare un posto per parcheggiare al momento del ritorno a casa. Purtroppo ciò non sempre avviene, perché il numero delle macchine dei residenti è superiore a quello dei posti disponibili. A ciò si aggiunge che circa un terzo della strada è occupato da rastrelliere per le biciclette, e inoltre che, spesso, specie nella bella stagione, si trova un intero posto-macchina occupato da una moto, con grande spreco di spazio. Non esistono posti predefiniti per le moto. Per migliorare la situazione mi permetto un suggerimento all'amministrazione comunale: spostare le rastrelliere per le biciclette in piazza Botta. In tutte le città del mondo, nei centri pedonalizzati le rastrelliere sono posizionate anche in piazze di grande valore monumentale, in quanto le biciclette non solo non inquinano, ma fanno festa e rivitalizzano, rendendole più «allegre», anche zone per altro verso spente come, appunto, Piazza Botta. Nello spazio lasciato libero dalle rastrelliere si potrebbe ricavare qualche altro posto-macchina (anche il poco per noi residenti è vitale!) e definire uno spazio per le moto. Credo che in questo modo, e praticamente a costo zero, il comune potrebbe da una parte migliorare la qualità di vita dei residenti, dall'altra rendere più vivace piazza Botta. Gianna Moscato Pavia Zeccone verso il voto Il sindaco precisa così E' con stupore misto ad incredulità che ho letto il servizio dedicato a Zeccone pubblicato il primo aprile. Stupiscono le moltissime inesattezze, ma anche e soprattutto perché inspiegabilmente si abbandona l'obiettività e l'equilibrio che hanno sempre contraddistinto la linea de «La Provincia Pavese», per rappresentare con una lente deformata da pregiudizi e superficialità (per conoscere un paese non basta un giretto di mezz'ora) la situazione di un Comune che, al contrario, si ritiene attrezzato per rispondere alle esigenze che cambiano rapidamente e, soprattutto, non ha smarrito la propria identità. La cronaca si è così trasformata in un attacco frontale e acritico all'amministrazione comunale retta dal sottoscritto, senza verifica né contraddittorio: a cominciare dal titolo e sottotitolo, è una vera e propria entrata a piedi uniti nella competizione elettorale, prima ancora che questa abbia inizio. Un attacco politico in piena regola. Va da sé che tutte le opinioni sono legittime, e non discuto che, intervistando alcuni abitanti di Zeccone presi a caso, si possano raccogliere impressioni quali quelle riportate. Anche se sarebbe più corretto, accanto ai virgolettati, inserire nome e cognome e magari una foto, come è stato fatto per l'unico parere positivo riscontrato. Quello che mi sembra strano - anzi incredibile, detto da chi ha contatti quotidiani con i propri concittadini - è che non abbiate incontrato proprio nessuno che sia contento di vivere a Zeccone, soddisfatto dei servizi offerti, e che veda con favore quanto realizzato da questa e dalle due precedenti amministrazioni, di cui ho fatto parte prima in qualità di vicesindaco e ora come sindaco. Eppure ne conosco tanta, di gente soddisfatta. E non mi sono montato la testa: nell'ultima tornata elettorale abbiamo raccolto una percentuale attorno al 66%. Per la terza volta consecutiva. Ovviamente, nessuno può prevedere l'esito delle elezioni imminenti, ma il dato basta e avanza a far capire come l'articolo, oltre ad essere privo di verità storica, è irrispettoso verso coloro che hanno sin qui premiato gli uomini e le scelte della mia amministrazione. Nonché denigratorio nei confronti di una comunità formata in larga parte da donne e uomini orgogliosi del paese nel quale vivono, sia per nascita che per libera scelta. E che respingono l'offensiva definizione di dormitorio. Un servizio accompagnato dalle immagini delle poche (2!) opere da completare o in fase di ultimazione, ma nessuna di quelle già realizzate. Già, per queste altre non sarebbe bastata una pagina intera. O forse vi si era scaricata la batteria della fotocamera. Per replicare puntualmente alle numerose inesattezze contenute nel servizio (alcune delle quali macroscopiche), non è sufficiente questo spazio: ci vorrebbe un'intera pagina di giornale. Terenzio Grossi sindaco di Zeccone Agli abitanti è stato chiesto che futuro vorrebbero per Zeccone, non che idea hanno dell'operato della giunta, perché le elezioni sono l'occasione per ragionare sui miglioramenti che servono a una comunità. Tra l'altro, non essendosi ancora presentata nessuna lista, non si capisce come un articolo possa fare campagna elettorale a questo o quel candidato. Quanto al contradditorio, in pagina c'erano anche le risposte del sindaco alle richieste dei residenti. (cla.mal.)

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margherita hack e le stelle che parlano (sezione: Cultura)

( da "Nuova Venezia, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 37 - Giorno/Notte Margherita Hack e le stelle che parlano Le stelle parlano a chi le sa ascoltare: non solo agli innamorati presi dall'enfasi romantica (che magari anche le fraintendono) ma soprattutto agli studiosi che le sanno leggere. Oggi alle 18 allo Spazio Eventi della Libreria Mondadori, incontro con l'astronoma Margherita Hack che al pubblico parlerà del suo nuovo libro, «Così parlano le stelle». Il libro è strutturato come un dialogo tra una studentessa curiosa con la passione per le stelle e una celebre astronoma sempre disponibile a dialogare con i ragazzi. Il libro nasce durante una settimana di vacanza dall'amicizia che lega una maestra e un'allieva entrambe molto speciali. Consapevole della grande occasione che le è capitata (avere a disposizione una docente così straordinaria) la giovane Eda la sottopone a una maratona tra fisica e cosmologia alla scoperta delle leggi fondamentali che regolano l'universo.

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in friuli la migliore ricostruzione (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 3 - Attualità «In Friuli la migliore ricostruzione» L'esperto di GIGI FURINI ROMA. «La storia della città, la storia dell'Aquila, sta nelle case. I giovani vengono dai paesi vicini tutti i pomeriggi e si incontrano in piazza. Piazza del Mercato è enorme, risale al 1200 e anticipava già le grandi piazze che sarebbero state costruite nel 1600. Una nuova città sarebbe priva di tutti questi richiami». L'ingegner Marcello Vittorini, oltre che essere aquilano, è stato docente di pianificazione urbanistica nelle Università di Roma, Napoli, Venezia e Milano. Mi pare di capire che lei è contrario alla costruzione della "new town", della città nuova, come dice il presidente del consiglio. «L'Aquila va ricostruita lì dov'è, naturalmente con le nuove tecniche antisismiche». Da dove cominciare? «Dalle case della periferia, se lo consentono». Berlusconi ha in mente L'Aquila 2, come ha costruito Milano 2... «Forse pensa che fare il nuovo sia più semplice, si possano distribuire meglio le cose, come in Sicilia dopo il terremoto del Belice». Là ci sono i centri storici abbandonati. «Esattamente. Hanno sistemato altrove la popolazione, nei prefabbricati, nelle case nuove in periferia. E i centri storici sono morti. Pensi alle iniziative di Sgarbi, sindaco di Salemi». Ha messo in vendita le case del centro storico al prezzo simbolico di 1 euro l'una. Sono lì da anni, nessuno le vuole e sono da ristrutturate. «Esatto. Tutti i paesi della Valle del Belice hanno il suo doppione, la parte nuova costruita dopo il terremoto e quella vecchia, abbandonata al suo destino». Forse costruire tutto di nuovo costa un po' meno? «Forse costa meno, ma nei centri storici i servizi ci sono già. Ci sono l'acqua, la luce, le fognature, le strade, la rete del gas. Se si costruisce tutto di nuovo, anche questi servizi vanno fatti di nuovo. E poi nei nuovi centri mancherebbe il legante sociale. Ora vivo a Roma e non posso tornare all'Aquila. Passo le giornate davanti al televisore, guardo che cosa è successo. Sono convinto che, quando la terra finirà di tremare, gli aquilani torneranno alla loro città. Lo hanno fatto anche dopo il terremoto del 1703». Che cosa hanno fatto? «Allora, prima del terremoto, la città aveva 30 mila, forse 40 mila abitanti. Dopo ne sono rimasti solo 2 mila. Eppure, con il tempo, L'Aquila è tornata a ripopolarsi, gli edifici storici sono stati rifatti». La ricostruzione migliore fatta in Italia dopo un terremoto? «Quella del Friuli». Speriamo bene. «Gli abruzzesi non emigrano mai, sono transumanti. Se ne vanno e poi ritornano. Torneranno anche stavolta».

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Via Sabotino Taglio del nastro per il primo parcheggio comunale a costo zero (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

n. 86 del 2009-04-10 pagina 2 Via Sabotino Taglio del nastro per il primo parcheggio comunale a costo zero di Redazione Sei piani interrati, 458 posti auto (164 a rotazione e 294 per i residenti) 1.100 giorni di lavori, un terzo per gli scavi archeologici. Numeri del primo parcheggio realizzato dal Comune in project financing, in viale Sabotino. Ma la cifra su cui focalizza l'attenzione l'assessore alle Infrastrutture Bruno Simini, che ieri ha tagliato simbolicamente il nastro anche se i box sono stati consegnati già lo scorso maggio e il parcheggio a ore funziona da dicembre, è lo zero: costo nullo per l'amministrazione, che ha solo concesso l'uso dell'area ai privati per realizzare il posteggio da 13 milioni di euro e sistemare a verde la superficie. «Una collaborazione pubblico-privato - sintetizza Simini - che ci ha permesso di riqualificare il territorio e restituire alla città circa 5mila metri quadrati di spazio che normalmente venivano occupati dalle auto. È quasi un campo da calcio». I lavori sono durati circa due anni e mezzo, da aprile 2005 a fine 2008, e per punzecchiare i comitati che fanno le barricate contro i parcheggi Simini fa presente che «quest'opera conteneva tutti quegli aspetti di criticità che spesso creano allarmismi: abbiamo scavato a 17 metri di profondità, quindi sotto la falda, e usato tre ordini di tiranti». I costi per il posteggio: da 2,30 euro per un'ora a 30 euro per tutta la giornata. Il prezzo medio dei box è stato invece di 38mila euro. Altri due i parcheggi in project financing pronti al nastro: in piazzale Dateo e piazza Risorgimento. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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terremoto, ingegneri e prof dell'università pronti a partire (sezione: Cultura)

( da "Messaggero Veneto, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'ateneo ha organizzato due squadre di esperti in rischio sismico: opereranno in coordinamento con la Protezione civile Verificheranno agibilità e sicurezza di edifici e territorio Terremoto, ingegneri e prof dell'università pronti a partire I COMPITI Valutare la sicurezza delle case e degli edifici pubblici rimasti intatti. Analizzare la zona dove fare sorgere la struttura, per stabilire le strategie di intervento sia nelle ristrutturazioni sia nelle nuove costruzioni. Sono i compiti che una ventina di professori dell'università di Udine sono pronti a svolgere in Abruzzo, nei paesi colpiti dal sisma. Un team formato da esperti in rischi sismici e ingegneri che, superata la fase dell'emergenza, potrebbe raggiungere l'Aquila e la zona circostante. Anche l'ateneo, dunque, si mobilita per permettere alla popolazione piegata dal terremoto di superare l'incubo cominciato nella tragica notte tra domenica e lunedì. Tenendosi in costante contatto con la direzione regionale della protezione civile, la ventina di volontari attende ora soltanto di sapere quando poter partire. Stando alla situazione di estrema precarietà tutt'ora presente, la partenza con ogni probabilità non potrà avvenire prima di una settimana, cioè quando si calcola che le operazioni d'emergenza saranno concluse. Il gruppo è diviso in due squadre di esperti. La prima è composta da sette professori e ingegneri strutturisti del dipartimento di Ingegneria civile e architettura (Dica), che si uniranno agli esperti provenienti da più di 40 atenei italiani del consorzio interuniversitario ReLuis (Rete dei laboratori universitari in ingegneria sismica), già al lavoro in Abruzzo. La seconda, invece, è stata formata al dipartimento di Georisorse e territorio (Dige) da una decina di docenti e tecnici del progetto "Assess" per la valutazione del rischio sismico, progetto finanziato dalla direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall'università di Udine. «Siamo in contatto direttore con la direzione della protezione civile regionale che è già operativa in Abruzzo - spiega il rettore dell'università di Udine, Cristiana Compagno - e da loro riceviamo gli aggiornamenti necessari per mettere in opera la nostra task force». Un coordinamento dal quale non poter prescindere, come illustra Stefano Grimaz, coordinatore della missione di Assess, colui che nel 1997 ha coordinato le operazioni di rilevamento dell'agibilità nel post-terremoto dell'Umbria-Marche. «Stiamo parlando di interventi - precisa Grimaz - che, per ovvi motivi, devono essere coordinati con grande precisione nei tempi e nei modi all'interno di operazioni ampie e complesse. Diversamente le operazioni messe in campo sui diversi fronti non sarebbero efficaci». La squadra del consorzio ReLuis è dunque pronto a verificare l'agibilità degli edifici, mentre il gruppo di "Assess" è in grado di dare risposte operative analizzando il rischio sismico dal punto di vista di più discipline per valutare la sicurezza, strutturale e non strutturale, e le criticità geo-morfologiche del luogo per stabilire i modi di intervento. I volontari, inoltre, sono già preparati a operare in sinergia con la protezione civile. Intanto, sul fronte degli aiuti, l'Associazione regionale degli abruzzesi presieduta da Roberto Fatigati continua a raccogliere offerte di ospitalità. Chiunque intenda contattare il sodalizio, può chiamare i numeri 0481.99140 oppure 338.3898133. Anna Buttazzoni

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leggi le misure (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

n. 86 del 2009-04-10 pagina 0 Cdm: 400 euro al mese alle famiglie sfollate Sospesi bollette e mutui di Redazione Rinviato a dopo Pasqua il decreto sugli aiuti. Via libera a un'ordinanza per sospendere mutui e bollette. E l'Abi invita gli istituti a intervenire. Niente pedaggio su A24 e A2. Fs: viaggi gratis per gli sfollati. Stop alle bollette telefoniche: arrivano 30mila ricariche Roma - Il consiglio dei ministri ha rinviato a dopo Pasqua il decreto sugli aiuti per le zone terremotate, mentre ha dato via libera a una ordinanza per sospendere i termini relativi, fra l’altro, a mutui e bollette per i cittadini coinvolti dal sisma. Decreto rinviato dopo Pasqua Il decreto contenente gli stanziamenti tornerà sul tavolo del Consiglio dei ministri la settimana prossima. Dovrebbe essere stato anche rinviato lo stanziamento di circa 70 milioni di euro che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti aveva previsto in favore della protezione civile. Nel frattempo, oggi, sarà varata una nuova ordinanza della protezione civile nella quale saranno contenute le sospensioni dei termini (giudiziari, fiscali e di bollette) relative ai cittadini residenti nelle zone colpite dal sisma. Sul fronte della sicurezza il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha fatto sapere che, al fianco dei soldati già sul territorio abruzzese, ci saranno altri 700 militari delle forze dell’ordine "per svolgere attività di pattugliamento contro lo sciacallaggio". Le misure economiche L’ordinanza approvata oggi dal governo concede un contributo per l’autonoma sistemazione alle famiglie sfollate, fino ad un massimo di 400 euro mensili, con un contributo aggiuntivo di ulteriori 100 euro a favore dei soggetti di età superiore ai 65 anni o diversamente abili. L’ordinanza prevede, poi, la sospesione per due mesi dei temini di pagamento delle fatture per la fornitura di energia elettrica e di gas ed allo scadere di tale periodo potranno essere seguite nuove sospensioni d’intesa tra l’Autorità per l’energia elettrica ed il Commissario delegato. I farmacisti pubblici e privati potranno consegnare i medicinali a carico del Servizio sanitario nazionale, senza alcuna formalità, per garantire i trattamenti di patologie acute e croniche in atto al momento del terremoto. L’ordinanza prevede una indennità di 800 euro mensili a tutti i titolari di rapporti di attività commerciali, produttive, agricole, artigianali e simili, che hanno dovuto sospendere l’attività per gli eventi sismici. Tremonti scrivi all'Abi Il ministro dell’economia Tremonti, ha inviato all’Abi una lettera "chiedendo di considerare, per le zone colpite dal terremoto dell’Aquila, le ipotesi di: rinviare effettivamente le rate dei mutui; azzerare o ridurre i costi connessi alle operazioni bancarie". Lo comunica il Tesoro in una nota. E il presidente dell’Abi, Corrado Faissola, nel quadro delle numerose iniziative di solidarietà che i singoli gruppi bancari stanno adottando, ha rivolto un appello a tutte le banche a sospendere il pagamento delle rate dei mutui per coloro che risiedono nelle zone colpite dal sisma. Lo rende noto la stessa Abi in un comunicato. Faissola ha anche invitato "a non applicare ai propri clienti, che vivono o lavorano nell’area del terremoto, le eventuali commissioni per i prelievi fatti agli sportelli bancomat di altre banche. è questo il senso della comunicazione inviata oggi dall’Abi a tutte le banche associate". Faissola ha inoltre rinnovato l’invito "a valutare l’opportunità di non riscuotere le commissioni su bonifici, o altre forme di trasferimento di fondi, a favore di iniziative a sostegno dei cittadini colpiti dal sisma, già rivolto a tutte le banche nei giorni scorsi". Salvo l'anno scolastico 2008-2009 L’ordinanza, approvata oggi dal Governo, contiene una disposizione che serve ad assicurare l’attività didattica nei territori sinistrati, con un rinvio ad un decreto del ministro dell’istruzione che potrà adattare l’offerta formativa alle necessità degli alunni e del personale docente e non docente, sfollati. Si prevede, in ogni caso, la salvaguardia dell’anno scolastico in corso ai fini del rilascio dei titoli di studio, ancorchè lo stesso possa avere durata inferiore a 200 giorni. Matteoli: autostrade gratuite Tutte le persone sfollate che utilizzeranno con le proprie autovetture le autostrade A24 e A25 non pagheranno il pedaggio. Lo comunica il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli, che era stato sollecitato ad assumere un provvedimento di esenzione del pagamento del pedaggio sulle autostrade A24 e A25 per gli sfollati del terremoto che ha colpito la città de L’Aquila e la sua provincia. Il ministro ha ringraziato l’Aiscat ed il suo pesidente, Fabrizio Palenzona, per aver accolto positivamente ed immediatamente il suo invito. Fs: viaggi gratis per gli sfollati Il gruppo Ferrovie dello Stato assicurerà viaggi gratuiti agli sfollati delle zone terremotate. Fino al 31 maggio, si legge in una nota, "potranno usufruire di tale agevolazione quanti dovranno effettuare viaggi, anche di andata e ritorno, verso qualunque località del territorio italiano per raggiungere i parenti". Viaggi gratuiti, "fino al termine dell`anno scolastico o della sessione estiva d`esami universitari, anche per gli studenti sfollati che, impossibilitati a frequentare scuole e università a l`Aquila, dovranno spostarsi verso altre città per frequentare i corsi di studio". L`iniziativa è stata adottata da Ferrovie dello Stato in accordo con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e sarà attuata in coordinamento con il Dipartimento della Protezione Civile. Stop alle bollette telefoniche, arrivano le ricariche Bollette sospese, distribuzione di cellulari e 30.000 ricariche da 20 euro ciascuna. Sono queste le misure adottate dal Dipartimento delle Comunicazioni del ministero dello Sviluppo Economico. Alla riunione alla presenza del sottosegretario Paolo Romani, hanno partecipato i principali operatori di telefonia, per attuare misure a sostegno della popolazione colpita dal sisma. A disposizione della Protezione Civile un pacchetto di 30.000 ricariche da distribuire ai cittadini sfollati dell’Aquila e provincia, di importo pari a 20 euro, oltre a cellulari e totem adibiti alla ricarica di apparecchiature elettriche nelle quantità ritenute necessarie dalla Protezione civile e che saranno dalla stessa distribuiti. è stato inoltre deciso di procedere alla sospensione delle bollette telefoniche (fissa e mobile) per il bimestre in corso in tutta l’area interessata dal sisma. "Ringrazio gli operatori di telecomunicazioni - ha dichiarato il Ministro Claudio Scajola - per la rapidità e l’impegno con cui, sin dalle prime ore e ciascuno per la propria parte, hanno dato un importante supporto strategico alla Protezione civile, garantendo la continuità delle comunicazioni e offrendo alla popolazione così duramente colpita dal terremoto la disponibilità di credito telefonico". © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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Scende in campo il preside di Ingegneria (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Scende in campo il preside di Ingegneria [FIRMA]ANDREA ROSSI «Ho una mia idea di università, che non è quella dell'attuale governo né quella portata avanti dal Politecnico negli ultimi quattro anni». Tanto basta a Donato Firrao, preside della I facoltà di Ingegneria per sfidare il rettore in carica Francesco Profumo alle elezioni di giugno. Giorni intensi, per Firrao. Come presidente del Collegio Universitario Einaudi sta cercando di trovare posti letto e soprattutto aule per aiutare gli studenti de L'Aquila e permettere ad alcuni di loro di terminare l'anno accademico a Torino. Ieri, poi, ha deciso di tentare la scalata alla poltrona più alta di corso Duca degli Abruzzi. Per invertire la rotta, spiega. Perché non condivide «l'impostazione manageriale» adottata da Profumo. «L'università è un'organizzazione tra pari, non verticistica. E i pari vanno convinti. Non si governa per decreto rettorale, né per editto. Si governa convincendo le persone e sapendole ascoltare». Sarà una candidatura d'opposizione. In tutti i sensi. Dentro e fuori il «Poli». Contro la gestione Profumo e contro la gestione Gelmini. Ed è evidente che ci sono punti di contatto significativi, visto che secondo i bene informati il «Poli» è uno dei pochi atenei capaci di costruire un buon feeling con il ministro che quasi tutti gli atenei vedono come il fumo negli occhi. Firrao non è d'accordo: «Sparare nel mucchio, come si sta facendo di questi tempi, significa ammazzare una delle poche realtà che stanno all'onore del mondo. E io protesto». Anche sulle modalità di reclutamento dei docenti: «È la libera docenza rivisitata in chiave 2009. Avremo la libera docenza a numero aperto, verranno conferite un'infinità di idoneità ma non potremo assumere nessuno, perché con le leggi in vigore è già tanto se potremo far entrare qualche ricercatore. E dobbiamo ancora dire grazie perché il Politecnico è uno dei pochi atenei virtuosi. Altrimenti, nemmeno quello». Il fronte più importante, però, resta interno. Con un bersaglio fisso, la gestione delle operazioni. «C'è un modello di governo basato su un consiglio d'amministrazione scelto quasi interamente all'esterno dell'ateneo - spiega il preside di Ingegneria I - Negli Stati Uniti i cda sono formati dai finanziatori, quelli che mettono i soldi senza chiedere niente in cambio. Qui no: non ci sono, o quasi, finanziatori; solo privati che investono ottenendo un tornaconto. E siedono nel cda. Queste persone a chi rispondono? A un interesse aziendale o all'interesse dello Stato?». E qui rientra il modello Profumo. Un sistema che ha permesso al «Poli» di raggiungere parecchi traguardi, ma fa storcere il naso a molti. «Il fatto che ci siano organi che nominano ed eleggono, a Profumo non va molto a genio. Vuole essere lui a nominare tutti. E invece, proprio dal confronto tra le diverse opinioni, nascono le idee vincenti e condivise. Solo che bisogna sapere ascoltare».

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Uno di collaborazioni esterne (sezione: Cultura)

( da "Giornale.it, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

n. 86 del 2009-04-10 pagina 12 Uno «sciame» di collaborazioni esterne di Redazione Ci sono gli sciami sismici, pericolosissimi. E poi ci sono «sciami» di collaborazioni esterne: tutte «utilissime», tengono a precisare all'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). A dimostrazione che l'Ingv non teme l'accusa di «sprechi», i tabulati ufficiali delle collaborazioni esterne sono consultabili sul sito dello stesso istituto che riportano in rete con precisione i nominativi dei collaboratori, la descrizione degli incarichi, la data di inizio e fine incarico, oltre che l'importo previsto e quello realmente erogato. Tra le tante voci, colpisce una mega consulenza da 150mila euro sul tema «Sviluppo attività di ricerca legata al progetto Usems». Il «progetto Usems» sarà pure fondamentale, ma certo 150mila euro sono una bella sommetta. A rendersene conto è lo stesso presidente dell'Ingv, Enzo Boschi, che infatti tiene a fare una precisazione: «L'importo di 150mila euro è utilizzato per pagare lo stipendio di tre anni a un docente dell'Università di Padova che (dopo essersi messo in congedo dalla sua Università) svolge un importante esperimento presso i nostri laboratori con finanziamenti europei. Lo stipendio grava su tali fondi». E tutte le altre decine di consulenze esterne? Anche su queste, il professor Boschi è prodigo di particolari: «Le ricerche che svolgiamo all'Ingv riguardano tutto il nostro pianeta dall'atmosfera al nucleo interno. Solo una parte, benché consistente, dei ricercatori si occupa di terremoti. I 58 incarichi affidati a collaboratori esterni servono per "salvare" giovani promettenti e per aiutarci (con contratti trimestrali) a gestire i nostri musei a Napoli che sono meta di molte scolaresche e di persone interessate al Vesuvio, Campi Flegrei...». A difendere la bontà del lavoro svolto dall'Ingv è anche la sismologa Viviana Castelli: «La sismologia italiana ha fatto un investimento enorme (di energie più ancora che di quattrini) nelle ricerche di supporto alla prevenzione. All'Ingv trovano posto persino degli storici (come la sottoscritta), i quali cercano di ricostruire il meglio possibile i terremoti del passato. Perché fra tante incertezze, una cosa sicura c'è: dove ci sono stati terremoti in passato ce ne saranno in futuro e conoscere bene i primi serve a capire meglio come saranno i secondi». Nella speranza che un giorno, oltre al «dove», si possa prevedere anche «quando» la terrà tremerà. © SOCIETà EUROPEA DI EDIZIONI SPA - Via G. Negri 4 - 20123 Milano

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La Hollow Face Illusion non inganna gli schizofrenici (sezione: Cultura)

( da "Blogosfere" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Apr 0910 La Hollow Face Illusion non inganna gli schizofrenici Pubblicato da Giulietta Capacchione alle 07:52 in Psicologia cognitiva Cari avventori, ricominciamo la normale programmazione (sic!) con una interessante ricerca che tenta di spiegare il motivo per cui le persone affette da schizofrenia non sperimentano la hollow face space illusion. Vediamo il video. Inizialmente si percepisce, come è ovvio, la faccia di Chaplin sul lato "sporgente" della maschera. Non appena questa viene fatta ruotare accade però qualcosa di imprevedibile: il nostro sistema visivo si rifiuta di percepirne correttamente la parte concava. L'esperienza quotidiana è troppo pregnante per il nostro cervello: per esso un volto, qualunque volto (e da che mondo è mondo), sporge. Per questo motivo, pur essendo del tutto consapevoli che la maschera è costituita, sul retro, da una cavità, percepiamo distintamente un volto "pieno". Questo sarebbe il frutto della forza dei processi percettivi top-down su quelli bottom up. La percezione umana è infatti divisibile in diversi processi realizzati "a cura" di diverse aree del cervello. Vi sono aree deputate al processamento di imput sensoriali (bottom-up) ovvero alla raccolta delle informazioni visive provenienti dagli occhi; aree deputate alla produzione interna di concetti (top-down) ovvero all'interpretazione delle informazioni in entrata e aree di controllo che si occupano di gestire l'interazione fra le prime due. La ricerca pubblicata su NeuroImage parte dalla constatazione che i pazienti con diagnosi di schizofrenia sembrano immuni alla hollow face illusion, così come ad altre illusioni ottiche. Così specificatamente immuni che la percezione o meno dell'illusione potrebbe diventare una valutazione di ausilio alla diagnosi. I ricercatori hanno sostanzialmente confrontato alla risonanza magnetica funzionale l'attività cerebrale di soggetti sani e di pazienti schizofrenici di fronte alla hollow face, identificando delle differenze nella connettività delle aree di cui abbiamo parlato. In particolare è stata osservata una maggiore forza dei processi bottom-up e una debolezza dei processi top-down nei pazienti rispetto ai soggetti di controllo: in altre parole i pazienti, nella loro percezione del mondo, sembrano più pedissequamente guidati dagli stimoli sensoriali e meno capaci di utilizzare la modulazione dei processi top-down di tipo interpretativo o concettuale. Questo potrebbe spiegare anche parte della sintomatologia espressa da questo tipo di psicopatologia. Abstract | Understanding why patients with schizophrenia do not perceive the hollow-mask illusion using dynamic causal modelling

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Assicurarsi contro i sismi: le polizze siano obbligatorie (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Commenti emergenza terremoto Assicurarsi contro i sismi: le polizze siano obbligatorie Angelo Scognamiglio* Occorre pensare seriamente di introdurre coperture assicurative obbligatorie, ma incentivate, al fine di creare un nuovo meccanismo di indennizzo misto pubblico-privato dei danni, e provvedere in tempi rapidi e quantificazioni certe ai risarcimenti del caso, che oggi lo Stato non può più sostenere. Questa proposta diventa tragicamente attuale all'indomani del devastante terremoto che ha colpito l'Aquila e provincia, che ha provocato la morte di centinaia di persone e la distruzione della maggioranza degli edifici, e che prevederà una nuova emergenza/alta esposizione finanziaria dello Stato. L'impatto delle calamità naturali, quali l'evento sismico, sulle abitazioni civili rappresenta circa il 30 per cento dei danni complessivi subìti negli ultimi anni in Italia, che ammontano ad oltre 32 miliardi di euro solo negli ultimi anni. Orbene, negli ultimi anni si è più volte tentato di mettere a punto uno strumento assicurativo che potesse dare risposte serie e concrete al fenomeno dei risarcimenti inerenti i disastri naturali. Anche se oggi, di fatto, mancano le condizioni economiche per un intervento da parte delle compagnie (in quanto i "rischi" sono molto elevati sul piano economico), la soluzione potrebbe essere quella di 'spalmare' il rischio anche a livello comunitario, con una copertura pubblica europea di ultima istanza. L'utilizzo di polizze Catastrophe cover, ad esempio -copertura alla quale la cedente ricorre per proteggersi contro eventi eccezionali, di natura, origine o conseguenza catastrofale con lo scopo di limitare l'esposizione nei casi di accumulo di sinistri causati da uno stesso evento- aprirebbe la strada ad un ipotetico Consorzio obbligatorio di coriassicurazione europeo al quale conferire tutti i premi per i contratti Catastrofi Naturali. Il meccanismo, già discusso in passato dagli esperti del settore, assurgerebbe anche a strumento indispensabile per il monitoraggio dei rischi e sinistri (con banca dati dedicata), per coordinare l'intervento del corpo unico peritale sul territorio sinistrato e, quindi, per gestire le liquidazioni dei danni in tempi rapidi. Si potrebbero così ipotizzare quattro differenti livelli di intervento: franchigia a carico dell'assicurato, intervento dell'assicuratore diretto, intervento del riassicuratore privato ed, in ultima istanza, intervento dello Stato. Giova ricordare, che lo Stato italiano è infatti responsabile della gestione dei pagamenti e delle valutazioni dei danni, mediante un procedimento burocratico che inizia, a seguito dell'accadimento del disastro, con la "dichiarazione governativa di emergenza" e finisce con la distribuzione delle risorse finanziarie, attraverso le istituzioni regionali e comunali, a coloro che ne hanno fatto richiesta. Tuttavia l'intero processo di gestione del pagamento e della valutazione dei danni provocati dai disastri naturali ha tempi piuttosto lunghi e risulta spesso inefficace e complesso. Il sistema attuale, a fronte di una previsione di incremento della frequenza dei disastri, non appare sostenibile nel futuro. * docente di Marketing assicurativo nella II Università di Napoli e ricercatore dell'Irat-Cnr del 10-04-2009 num.

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Counseling e transizione, al via i corsi dell'Unisannio (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Benevento formazione Counseling e transizione, al via i corsi dell'Unisannio Partiti nei giorni scorsi, proseguono fino al prossimo 29 maggio i seminari e laboratori dell'università degli studi del Sannio sul tema: "Il Counseling nella gestione della transizione scuola/università". Esperti incontrano studenti universitari e dell'ultimo anno degli istituti superiori, accompagnati da docenti con l' obiettivo di aiutarli a gestire la transizione scuola-università ed il passaggio laurea triennale- laurea specialistica/magistrale. Da qui l'interesse a strutturare un'esperienza teorico- pratica che delinei, in maniera specifica ed approfondita, le argomentazioni e gli strumenti da poter utilizzare di fronte a fasi critiche della transizione. Il programma prende il via con l'intervento di Gianfranco Buffardi, psichiatra, responsabile Uosm di Maddaloni, esperto in Counseling esistenziale, sul tema: "Le professioni di aiuto nell'apprendimento". Buffardi, inoltre, ha in programma un intervento il prossimo 20 aprile su "La cura di sé e l'apprendimento" e il 29 maggio su "Ansia: Riconoscerla e Gestirla". Successivamente, si prevedono gli incontri con Viviana Lo Schiavo, psicologa esistenziale, esperta in counseling ed orientamento universitario: il 15 aprile su "L'autostima", il 14 maggio su "Genitori.-Figli: Il problema della scelta e le difficoltà di percorso" e il 21 maggio su "La scelta consapevole". Il 23 aprile è la volta di Paola Parlato, psicopedagogista, sul tema: "La narrazione autobiografica", il 29 aprile su: "Il cambiamento nella metodologia di approccio allo studio" e il 6 maggio su "Autovalutazione e sviluppo delle potenzialità". Attraverso lo studio e l'approfondimento di alcuni elementi comuni ai possibili disagi verranno forniti strumenti e strategie d'azione adeguati alla gestione ed alla risoluzione delle problematiche emerse. C.D.G. del 10-04-2009 num.

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Cervelli in fuga verso l'Europa (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cervelli

Mediterraneo area med Cervelli in fuga verso l'Europa Francia e Germania le mete universitarie più gettonate dagli studenti In un'epoca dominata dall'immagine, che ruolo ha il brand desing nel valorizzare al meglio una marca? La costruzione di una "brand strategy" ha l'obiettivo di posizionare una marca, il corretto design del brand sarà il segno distintivo dell'azienda, ciò che la rende riconoscibile. Lo studio grafico delle forme e dei colori del marchio, dovrà avvicinarsi allo stile del proprio cliente potenziale che si dovrà identificare, trovare familiarità e intesa di valori con l'azienda. Una strategia di marca ben riuscita interpreta e porta alla luce la ricchezza intangibile dell'azienda, il suo talento originario e quindi l'immaginario che la marca promette al mercato. Quanto il brand design è importante nella comunicazione corporate. L'attività di brand identity ha l'obiettivo di comunicare in modo coerente e coordinato i valori istituzionali dell'azienda, oltre che i suoi prodotti e servizi. Si parte dalla definizione della missione aziendale, si studia il suo dna, quindi l'idea originaria dell'impresa e la si rende immagine. Quali le tendenze dei più noti brand nazionali nei diversi settori merceologici. Ogni settore merceologico ha un suo modo di comunicare, la costruzione grafica del brand segue le esigenze e le tendenze del mercato, a volte lo anticipa attraverso uno studio sui nuovi stili di vita dei clienti finali; non bisogna più rivolgersi al target come "consumatore", ma come persona che ha delle necessità, delle esigenze che l'azienda può soddisfare e migliorare sempre di più per emergere rispetto alle imprese concorrenti, per farlo bisogna lavorare sulla comunicazione, a partire dalla giusta immagine aziendale, quindi da una "brand strategy" adatta ai codici del proprio mercato. Perché un'impresa dovrebbe investire in questo aspetto del marketing? Le grandi aziende sono perfettamente consapevoli dell'importanza della Brand Strategy, le medie imprese invece andrebbero formate sotto quest'aspetto; la Robillant Associati sta mettendo a punto uno studio di valutazione finanziaria che dimostri all'imprenditore il potenziale della propria azienda, in pratica quanto potrebbe valere la sua marca rispetto all'attuale business che produce; a quel punto lavorare sul suo brand, sulla ricerca di eccellenza per penetrare verso territori innovativi. Quali, secondo lei, gli scenari futuri della pubblicità? Il lavoro che parte dalla visione della marca finisce nella comunicazione della stessa. In questo momento di grande crisi, le aziende devono assolutamente difendere le proprie posizioni, difendere le relazioni che hanno con il mercato. Esistono dei modi alternativi e più economici dei classici media per fare pubblicità, sicuramente internet è uno di quelli, ma in realtà, la vera strategia sarebbe quella di canalizzare il messaggio verso i propri clienti, fare azioni mirate, risparmiando sulle dispersioni di messaggio e qualificare, veramente, la propria offerta. La crisi di oggi non è solo finanziaria, è anche di valori: oggi si cerca, in fase di acquisto, la qualità, il rispetto dell'ambiente, l'etica di base del prodotto. Quindi il lavoro delle aziende deve tenere conto di queste nuove esigenze del 10-04-2009 num.

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Chirurghi: Di Salvo al vertice (sezione: Cultura)

( da "Denaro, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Campania uomini e sanità Chirurghi: Di Salvo al vertice Enrico Di Salvo, docente ordinario di Chirurgia generale dell'Università di Napoli Federico II nonché direttore del Cirb (Centro interuniversitario di ricerca bioetica), è stato eletto presidente della Società napoletana di Chirurgia. Di Salvo succede a Francesco Lo Schiavo alla guida della società scientifica più antica d'Italia, fondata nel 1925. "In occasione del decennale della morte di Giuseppe Zannini - ha affermato Di Salvo - autentico maestro della scuola chirurgica napoletana, proporrà di istituire un premio in sua memoria ed una borsa di studio per giovani chirurghi". del 10-04-2009 num.

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Ahmadinejad: (sezione: Cultura)

( da "Avvenire" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

MONDO 10-04-2009 BRACCIO DI FERRO Prudenza a Washington: attendiamo una risposta da Teheran. Il presidente della Repubblica islamica ha inaugurato l'impianto di Natanz dove sono state attivate 7mila centrifughe per arricchire l'uranio Ahmadinejad: «Sì al dialogo Ma il nucleare va avanti» DA TEHERAN FRANCESCA BERTOLDI L' Iran è pronto al dialogo con l'Occidente se sarà basato «sulla giustizia e sul rispetto ». Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad, ha teso le mani ai sei Grandi (Usa, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna e Germania) che mercoledì lo avevano invitato ad «aprirsi» sul suo programma nucleare. Una tiepida apertura dietro la quale il presidente iraniano ha comunque ribadito la sua ferma decisione di avviare una nuova fase nucleare nel Paese. «La nazione iraniana ha fin dall'inizio seguito la logica e i negoziati, ma basati sulla giustizia e sul completo rispetto dei i diritti e le regole», ha affermato il presidente iraniano. «I negoziati di parte, negoziati condizionati e in un'atmosfera di minaccia non sono qualcosa che una persona libera può accettare», ha aggiunto Ahmadinejad sottolineando poi che «l'Iran è sempre stato pronto a negoziare». Il presidente iraniano ha poi specificato che la Repubblica islamica sta ancora aspettando un «vero cambiamento » da parte della nuova Amministrazione di Barack Obama. Washington ha reagito con molta prudenza all'apertura del leader iraniano. Un portavoce del Dipartimento di Stato ha affermato che gli Stati Uniti hanno detto pubblicamente e chiaramente che vogliono impegnarsi con l'Iran e stanno attendendo una risposta. La prudenza Usa è dovuta anche al fatto che la Repubblica islamica non intende né frenare né tantomeno ridimensionare il programma nucleare. Ne ha dato prova lo stesso Ahmadinejad ieri inaugurando il primo impianto nucleare del Paese. Un gesto che segna un nuovo punto di rottu- ra con la comunità internazionale. La Repubblica islamica ha installato circa 7mila centrifughe nell'impianto di arricchimento dell'uranio di Natanz, nella provincia di Isfahan. Si tratta, come ha spiegato lo stesso presidente, del completamento dell'ultima fase del ciclo di produzione di energia nucleare e ottenuto la tecnologia per produrre centrifughe più «accurate». Rispondendo all'invito dei «5+1», Ahmadinejad ha ribadito che il Paese si appresta ad avviare una nuova fase di lavoro per la produzione di energia atomica. Stati U- niti, Russia, Cina, Francia, Germania e Gran Bretagna mercoledì in una nota avevano fatto sapere di voler chiedere all'Alto rappresentante dell'Ue per la politica estera, Javier Solana, di invitare Teheran a un incontro. «Valuteremo e poi decideremo», ha replicato Ali Akbar Javanfekr, consigliere del presidente iraniano. Mohammad Marandi, docente all'università di Teheran ha sottolineato che l'Iran probabilmente accetterà l'invito al dialogo, ma solo «se non comprenderà alcune restrizioni ». Washington inoltre, secondo il docente, deve impegnarsi a riconoscere l'uso pacifico del nucleare iraniano. Il leader iraniano accetta la proposta dei «5+1» ma precisa: i colloqui siano basati sul rispetto Il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad con il camice visita l'impianto per l'arricchimento dell'uranio vicino alla città di Isfahan (Epa)

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CATANZARO/UNIVERSITA': PERTICONE, NO A ACCORPAMENTO SPECIALIZZIONI. (sezione: Cultura)

( da "Asca" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

CATANZARO/UNIVERSITA': PERTICONE, NO A ACCORPAMENTO SPECIALIZZIONI (ASCA) - Catanzaro, 10 apr - Con una lettera, Francesco Perticone, Ordinario di medicina interna all'Universita' di Catanzaro, richiama l'attenzione del Ministro Gelmini ''sul ben noto problema dell'accorpamento delle Scuole di Specializzazione dell'area biomedica'' e sostiene che tale accorpamento ''non induce alcuna economia gestionale dal momento che i docenti delle Scuole di specializzazione sono gli stessi del Corso di Laurea in Medicina e non e' prevista alcuna indennita' aggiuntiva per l'espletamento della didattica post-laurea''. Per quanto attine poi il miglioramento della qualita', Pertinone sostiene che ''e' ampiamente risaputo che il miglior rapporto docenti/studenti si realizza proprio negli Atenei di piccola e media grandezza. Tra l'altro, in queste realta', sicuramente diverse dai mega Atenei, e' possibile privilegiare il rapporto interpersonale che ha l'indubbio vantaggio di arricchire il processo formativo di elementi umani ed emozionali che vanno ben oltre il rispetto del monte orario previsto dalla normativa vigente''. Dopo una serie di altre considerazioni, Perticone asserisce che se si vuole realizzare il Federalismo che, da cittadino del Sud, considera una opportunita' irrinunciabile per avviare, anche nelle Regioni meridionali, meccanismi virtuosi nella gestione della res pubblica, esso e' valido sempre a patto che tale federalismo sia solidale. ''L'accorpamento - dice Perticone - va, purtroppo, in direzione opposta dal momento che toglie molto a chi ha poco per dare a chi ha gia' tanto!''. red/rg/alf (Asca)

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A rischio sismico gran parte del Nordest La fascia più esposta va da Asiago alla Pedemontana, fino alla Carnia meridionale. Molti edifici fuori norma (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

A rischio sismico gran parte del Nordest La fascia più esposta va da Asiago alla Pedemontana, fino alla Carnia meridionale. Molti edifici fuori norma Venerdì 10 Aprile 2009, (Segue dalla prima pagina) Così sono finiti nel novero delle aree a rischio importanti territori prima esclusi: significa che nessuno era obbligato a costruire pensando ai terremoti, nemmeno i cosiddetti edifici strategici come scuole, ospedali, municipi, caserme. Nemmeno i ponti. I livelli 1 e 2 riguardano ora, da ovest verso Est, una sorta di ampio arco che parte dall'Altopiano di Asiago, si protende lungo la Pedemontana veneta nella parte inferiore della provincia di Belluno e in quella superiore della provincia di Treviso, traversa il Cansiglio e abbraccia la Pedemontana pordenonese, le Prealpi d'Oltrepiave, la Carnia meridionale. Poi investe, naturalmente, il cuore del perimetro colpito nel '76 e continua a Nord con le Prealpi Giulie a Sud con la zona di Cividale. Oltre la frontiera, questo arco presenta un braccio assai lungo e quasi verticale, che scende a Sudest comprendendo la catena dinarica e affondando nei rilievi della Grecia, fino a Creta. Dall'altra parte, invece, la serpe cartografica del rischio sismico scende lo Stivale, si accentua nell'Appennino centrale e centro-meridionale e arriva con varia intensità fino alla Sicilia. Ma importante è anche la circostanza che ora sono considerate esposte aree di pianura non lontane dalle prime alture nel Veneto (sempre da Sud-ovest verso Nordest) e nella Bassa friulana, dove il livello di pericolosità cala soltanto nella fascia più prossima alla linea di costa, in buona parte della provincia di Gorizia e a Trieste. «È la zolla tettonica africana che spinge verso Nord», spiega il sismologo Alessandro Rebez, triestino, dell'Istituto nazionale di oceanografia e geofisica sperimentale. Rebez, co-autore della mappa sismica nazionale ma già estensore di quella friulana quando nessuna legge la imponeva, insiste sulla circostanza che «una costruzione antisismica avrebbe retto bene alla scossa in Abruzzo». Ma il quadro normativo e la situazione sul campo sono molto complessi. «Il fulcro del rischio si trova oggi concentrato grosso modo fra Polcenigo e Vittorio Veneto, sebbene anche le altre aree pedemontane siano esposte», osserva Stefano Grimaz, docente di sismologia applicata all'Università di Udine. Da un anno sta coordinando un progetto regionale friulano della Protezione civile per monitorare le scuole più esposte al pericolo, ma si rende conto che «siamo alle fasi preliminari». Guarda caso, però, le situazioni più allarmanti si trovano lungo la Pedemontana pordenonese, segnatamente in due scuole a Maniago. Il programma proseguirà nei prossimi mesi adottando anche simulazioni al computer dei danni attesi da eventi sismici d'intensità correlata alla zona di rischio. Previste anche prove tecniche sui materiali da costruzione impiegati caso per caso. In Veneto un primo screening degli edifici strategici nelle aree a rischio elevato è stato compiuto da un team di esperti finanziato dal Consiglio nazionale delle ricerche e coordinato da Marcello Riuscetti, predecessore di Grimaz alla cattedra udinese. Gli aspetti legati alla vulnerabilità del patrimonio edilizio sono stati affrontati nello specifico dal professor Alberto Bernardini. «Ma anche in questo caso siamo ancora a una raccolta di dati preliminare - avverte Grimaz - e per questo serve un monitoraggio analitico edificio per edificio, almeno quelli pubblici. Per cominciare», in modo da realizzare «una sorta di anagrafe sismica con informazioni dettagliate che consentano di gestire una lista di priorità e di programmare le risorse da investire». Gli esperti sfatano l'equazione cemento armato-sicurezza, in quanto «molto dipende dalla conformazione dell'edificio, come si è visto in questi giorni», spiega il docente friulano. Che insiste: «Moltissimi edifici anche recenti sono nella norma - ripete Grimaz - soltanto perché quando sono stati costruiti non erano in zona sismica e quindi non soggiacevano ad alcun obbligo». Maurizio Bait

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Task force dell'ateneo pronta a partire. Solidarietà senza limiti (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Pordenone)" del 10-04-2009)
Pubblicato anche in: (Gazzettino, Il (Udine))

Argomenti: Cultura

Task force dell'ateneo pronta a partire. Solidarietà senza limiti Venerdì 10 Aprile 2009, Udine Sono due le squadre di esperti dell'università di Udine pronte per l'intervento in Abruzzo. In particolare, sette professori e ingegneri strutturisti del dipartimento di Ingegneria civile e architettura sono allertati per unirsi agli ingegneri provenienti da più di 40 atenei italiani del consorzio interuniversitario ReLUIS (Rete dei laboratori universitari in ingegneria sismica). Il dipartimento di Georisorse e territorio ha invece messo a disposizione il team di dieci docenti e tecnici del progetto Assess di valutazione del rischio sismico, finanziato dalla Direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall'università di Udine. «L'intervento - spiega Stefano Grimaz, coordinatore della missione di Assess - potrà presumibilmente avviarsi già nella fase immediatamente successiva all'emergenza acuta». Il team Assess mette a disposizione il suo know-how per fornire supporto alle attività di valutazione della sicurezza sismica nelle aree danneggiate. Nell'ambito di ReLUIS al momento hanno dato la loro adesione Stefano Sorace, Alessandra Gubana, Paolo Angeli, Elena Frattolin, Denis Mitri, Fabio Fadi e Andrea Cortesia. La squadra Assess è costituita da Stefano Grimaz, Alberto Moretti, Petra Malisan, Fausto Barazza, affiancati da Antonino Morassi, Eliana Poli e Adriano Zanferrari. Partecipano alla missione Fabio Crosilla, Alberto Beinat e Domenico Visentini sempre del Dige dell'università di Udine, Natalino Gattesco e Franco Cucchi, dell'ateneo giuliano, Dario Slejko e Alessandro Rebez dell'OGS di Trieste. Al team potranno aggiungersi, a seconda delle necessità, altri esperti. PROTEZIONE CIVILE. Oggi parte la seconda colonna mobile della Protezione civile per dare il cambio ai volontari impegnati nelle tendopoli dal 6 aprile. Il gruppo parte alle 21 dal Centro operativo di Palmanova: sono in 210 e arrivano da 38 Comuni. Danno il cambio a 410 volontari, che rientrano domani. La disponibilità delle squadre ha consentito alla sala operativa di raccogliere 600 adesioni. COLDIRETTI. Una delegazione della Coldiretti di Pordenone è partita per l'Aquila: consegnerà ai terremotati mele messe a disposizione dalla cooperativa Friulfruct di Spilimbergo, latte Uht a lunga conservazione offerto dalle cooperative regionali Cometa e Latterie Friulane, oltre che biberon. La delegazione è composta dal presidente provinciale Cesare Bertoia, il direttore e vice direttore Roberto Palù e Walter D'Agnolo e dai segretari di zona Vinicio Milan e Sandro Rovedo. «Abbiamo deciso tutto in meno di 24 ore -afferma Bertoia - perché questi eventi hanno bisogno di risposte veloci, soprattutto per i primi soccorsi. Voglio ringraziare le cooperative che hanno messo a disposizione il materiale che sono un po' il simbolo della produzione agricola della nostra provincia». COMUNITÀ MONTANA DELLA CARNIA. Dopo il Gemonese, anche la Comunità montana della Carnia si è attivata. «Vorremmo - spiega il presidente dell'ente Lino Not - poter attuare degli interventi che rimangano nel tempo e che la popolazione possa utilizzare anche quando l'emergenza sarà terminata. Sono certo che le amministrazioni comunali, così come le altre realtà attive in Carnia, daranno una risposta positiva». Nei prossimi giorni sarà inviata una lettera a tutti i Comuni per verificare la disponibilità di ciascuno a sostenere il progetto e per valutare quali saranno le iniziative da poter realizzare. ARTIGIANI. Attraverso una sottoscrizione la Cna Udine ha già raccolto 100mila euro per i terremoti.Le coordinate per aderire all'iniziativa "Pro terremoto L'Aquila" sono: IT 39V 03127 05011 CC1570001214 - Unipol banca filiale 157 Roma". UDINE SOLIDALE. Domani, dalle 16 alle 20, in piazza San Giacomo a Udine, ci sarà "Unisciti al coro", uno spettacolo di musica e danza per raccogliere fondi da destinare alla popolazione abruzzese. L'iniziativa è patrocinata dal Comune di Udine, sostenuta dalla Presidenza del Consiglio regionale e promossa dal Rotaract, che come partner ha Real Time, Interlaced e MacPremium. Si esibiscono cori gospel, The Mad Scramble, Bancomat, PI (Momix), Carlo Cavassori e Azzurra Danze di Feletto Umberto e Spilimbergo, presentati dai Papu e Margherita Petrucco.

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"Mosaico", Carlo Taborra è stato eletto presidente della nuova associazione (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

"Mosaico", Carlo Taborra è stato eletto presidente della nuova associazione Venerdì 10 Aprile 2009, Montebelluna Taborra ai vertici de "Il Mosaico". L'altra sera si è riunito per la prima volta il consiglio direttivo de "Il Mosaico-Un Centro da vivere", la nuova associazione pubblico-privata che avrà il compito di attivare e promuovere il centro commerciale naturale di Montebelluna. Come presidente è stato eletto Carlo Taborra, già presidente dell'associazione commercianti per il Centro Storico di Montebelluna destinata a confluire nel nuovo organismo. Nel frattempo è cresciuto ancora il numero dei soci. Dai 65 partiti durante l'assemblea costitutiva, si è già arrivati a circa 80 associati, ed il numero è destinato a salire ancora. Per quanto riguarda invece il direttivo, questo è composto da Tiziana Favero, Flavio Cima, Francesco Da Riva, Edo Cornuda, Maria Teresa Perin, Renato Cavasin (Comune); Roberto Piovesan, Sergio Zanella, Moreno Sartorello, Paolo Vendramini (associazioni di categoria); Augusta Andolfato, Paolo Mair, Danilo Rossi, Giancarlo Saretta, Flavio Signor, Rita Caruso, Marco Tappari (privati). "Pe me -dice Taborra- si tratta di proseguire una strada già imboccata tempo fa, nella quale credo fermamente. Ritengo che, rispetto all'esperienza precedente, sarà importante l'elemento di novità rappresentato dalla presenza degli amministratori pubblici. Questo permetterà sicuramente di dare un contributo concreto su diversi aspetti, tra i quali ad esempio la viabilità e l'urbanistica. Per quanto riguarda gli associati, il prossimo obiettivo è di arrivare ad un centinaio. E contiamo di farlo in tempi brevi". Lunedì 27 aprile alle 9.30, intanto, nella Sala Blu del Cinema "Italia", ci sarà un importante convegno sulla realtà del Centro Commerciale Naturale e verrà effettuato un confronto con altre realtà italiane che hanno intrapreso lo stesso percorso. Dal punto di vista concreto, invece, l'associazione dovrebbe, innanzi tutto, riproporre ed ampliare i giovedì musicali già partiti anni fa ma anche lanciare altre iniziative, come ad esempio una cartellonistica ad hoc ed un'emittente radiofonica che valorizzi, appunto, il centro commerciale naturale. Laura Bon

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Non chiuderanno la nostra università (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Venezia)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

«Non chiuderanno la nostra università» Contrario all'eliminazione della sede anche l'assessore regionale Sandri Venerdì 10 Aprile 2009, Mirano «Non cederemo tanto facilmente la facoltà di Scienze infermieristiche, non ora che abbiamo già messo in programma un piano di restauro per la sede universitaria». Roberto Cappelletto, sindaco di Mirano, non ci sta ad accettare la delibera emanata dalla facoltà di medicina dell'Università di Padova lo scorso 26 marzo, delibera che decreta l'assegnazione di zero posti alla sede miranese di Scienze infermieristiche per l'anno 2009-2010. Chiusura che arriverebbe come una beffa, visto il corposo investimento deciso dall'Amministrazione comunale per concedere al corso l'intero edificio della scuola Petrarca. «Nei prossimi giorni - continua il primo cittadino - incontrerò il preside di facoltà per chiedere spiegazioni. Anche l'assessore alla Sanità regionale, Sandro Sandri, mi ha detto di essere contrario alla chiusura della nostra sede. Questo provvedimento non ha ragione di essere, non vorrei che dietro ci fosse la precisa volontà di avvantaggiare Mestre a discapito di Mirano». Ma cosa prevede la delibera in sostanza? Oltre la chiusura della sede miranese, operativa da quasi dieci anni, l'attivazione di una sede di 120 posti a Mestre e l'aumento di 20 o 30 posti nelle altre sedi. L'unica a far le spese della politica di tagli, quindi, sarebbe proprio Mirano. «Non si capisce il perché - chiosa Ornella Bonso, coordinatrice del corso - se si tende a concentrare le sedi periferiche in quelle centrali rimangono operative quelle di Conegliano e di Feltre, che addirittura tiene corsi in videoconferenza con Belluno». Non si può nemmeno dire, in linea con la politica Gelmini, che la sezione di Mirano sia meno produttiva delle altre: da anni fa il tutto esaurito (75 posti) e quest'anno le preiscrizioni di richiesta sono già arrivate a 180. Senza contare che gli studenti non sono certo solo miranesi: più del 60per cento degli iscritti proviene dai diversi comuni del comprensorio ma un buon 20 per cento è costituito da studenti mestrini. «Difficoltà a reperire docenti? - continua - mai avuto bandi vacanti. E sono tutti insegnanti di altissimo livello: abbiamo un indice di 67 laureati all'anno di media». Infermieristica, in effetti, non è una facoltà come tutte le altre: se il sistema di tutoraggio al momento del tirocinio non è buono e lo studente viene abbandonato in reparti con anziani e malati, non si arriva fino al terzo anno. «Per potenziare ulteriormente il servizio - conclude la Bonso - abbiamo formato anche 300 infermieri perché possano seguire a dovere sul campo i ragazzi. Insomma, visti i dati e la qualità del corso, non ci sono motivazioni razionali per chiudere la sede». Decisione che, mercoledì, è stata bocciata anche dal Consiglio di corso che ha verbalizzato un documento contrario alla distribuzione dei posti decisa dalla facoltà. Sulla questione interverrà a breve anche Luigino Schiavon, presidente del collegio infermieri di Venezia. Davide Tamiello

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Tagli alla scuola, trasloco per sei classi (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il (Treviso)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Tagli alla scuola, trasloco per sei classi Amministratori pronti alla battaglia contro l'operazione che coinvolgerebbe due elementari Venerdì 10 Aprile 2009, Vittorio Veneto L'elementare Foscolo e la pari grado Pascoli smembrate, con parte delle rispettive classi soppresse ed "agganciate" ad altre scuole primarie della città. L'incredibile ipotesi, annunciata quasi involontariamente dal sindaco Giancarlo Scottà nella conferenza stampa di ieri in municipio, è confermata dall'assessore alle politiche scolastiche Antonella Caldart, che contro una decisione che ha già messo sul chi va là famiglie e maestre è pronta a mobilitare i parlamentari della Marca. "Abbiamo saputo non più tardi di mercoledì sera dell'esistenza di un'ipotesi che, in virtù di tagli decisi dal Ministero dell'istruzione e dell'università a personale docente e non docente, prevede lo spostamento di quattro classi dell'elementare "Ugo Foscolo" di Ceneda in altre scuole della città, e idem dicasi per un paio di classi della "Giovanni Pascoli" del centro". Secondo l'ipotesi di rimodulazione con la quale sta facendo i conti il Comune, una sola classe (la terza) della Foscolo rimarrebbe nella sede, tra l'altro restaurata da poco più di un anno, del centro storico di Ceneda, che andrebbe così verso la chiusura per insufficienza di iscritti. La quarta sarebbe soppressa e i suoi alunni si dovrebbero trasferire armi e bagagli all'elementare "Costella" di Vendran, la prima sarebbe destinata a trovare ospitalità alla "Zanette" di SS. Pietro e Paolo, la seconda e la quinta alla Sauro di San Giacomo. Il tutto, forse, già dal prossimo anno scolastico. E dovrebbero traslocare anche due classi della "Pascoli": una alla Crispi di via Diaz e l'altra alla Parravicini di Serravalle. Un vero e proprio Risiko di classi di bambini tra i 6 e i 10 anni, destinato a sconvolgere i piani di famiglie (soprattutto di chi ha più di un figlio in età elementare) e Comune, e che ha già messo in allerta le dirigenti dei due istituti comprensivi della città. Da parte sua, l'assessore Caldart non risparmia critiche all'operazione, per fortuna solo ipotetica, ma evidentemente non del tutto campata in aria se è vero come è vero che l'esponente di Vittorio Nuova, da 10 anni titolare delle politiche scolastiche in città, è pronta a interessare il Parlamento. "Contro un'ipotesi del genere, che non coincide assolutamente con il federalismo territoriale, faremo un'azione politica - annuncia Caldart - credo che sia impossibile pensare di trasferire intere classi in altri istituti, lasciando ad esempio una sola classe attiva alla Foscolo. Pensiamo ai problemi che potranno avere le famiglie, e anche il Comune per quanto riguarda il trasporto scolastico. L'elementare di Ceneda è stata tra l'altro di recente restaurata (con una spesa di circa un milione di euro, ndr). Sicuramente ci muoveremo per bloccare quest'ipotesi. Siamo pronti a interessare i parlamentari del nostro territorio affinché intervengano presso il governo per evitare che questo progetto si realizzi" conclude l'assessore. Luca Anzanello

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Conegliano città dell'affresco grazie a Calabrò (sezione: Cultura)

( da "Gazzettino, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Conegliano città dell'affresco grazie a Calabrò Venerdì 10 Aprile 2009, Conegliano NOSTRO SERVIZIO Gli affreschi hanno fatto grande il nome dell'Italia in tutto il mondo; basta citare "Il giudizio universale" di Michelangelo nella Cappella Sistina, la Cappella degli Scrovegni di Padova affrescata da Giotto o Ca' Rezzonico a Venezia affrescata dal Tiepolo. Da tempo però questa tecnica pittorica è stata messa da parte, tanto da non essere più materia di insegnamento nemmeno nelle Accademie di Belle Arti, principalmente per la sua difficoltà di realizzazione che non dà margine di errore se perdendo un'intera giornata di lavoro. L'affresco sarà oggetto di studio ed insegnamento a Conegliano, in provincia di Treviso, dove il 23 marzo scorso si comincia a realizzare il primo affresco monumentale cittadino da parte del maestro Vico Calabrò, uno dei pochi artisti ad essere depositario della millenaria tecnica dell'affresco. Èla prima tappa di un progetto sul quale l'associazione Prospettive sta lavorando da anni, con l'ambizione di trasformare Conegliano in una "urbs picta", raffigurando sui muri di case e palazzi episodi significativi della propria storia, riportando sotto gli occhi di tutti la vocazione artistica della città che ha dato i natali al pittore Giovanni Battista Cima e che ospita una delle pareti affrescate più grandi del Veneto: la facciata del Duomo affrescata dal Pozzoserrato. Vico Calabrò, bellunese, insegna ai suoi allievi e tramanda la tecnica dell'affresco attraverso le sue opere, conosciute in tutto il mondo. «L'affresco fa parte del patrimonio storico italiano - spiega - l'Italia si è presentata al mondo con questa tecnica. Nessun altro paese l'ha fatto. Da circa settant'anni l'affresco però è stato abbandonato ed io da quarant'anni mi dedico a questo compito, e lo insegno a chi vuole imparare. Conegliano vuole diventare un punto di riferimento: venendo qui, si salva la faccia dell'Italia». L'obiettivo di "Prospettive" è ancor più più ambizioso: Conegliano potrebbe diventare la sede del Centro Internazionale dell'Affresco e ospitare artisti che desiderano imparare questa tecnica antica. «Se il progetto andrà avanti a livello mondiale, Conegliano potrebbe essere la prima» ha detto Vico Calabrò a Francesco Di Leo, presidente di "Prospettive, e al sindaco Alberto Maniero. Il piano, infatti, è frutto di una sinergia pubblico-privata sostenuta dalla banca di Credito Cooperativo delle Prealpi. Il primo affresco sta nascendo su una parete di casa Roma, vicino alla Porta del Cavallino. Il maestro e le sue maestranze, provenienti da tutta Italia e dall'Europa, stanno creando un dipinto che coprirà una superficie di 200 metri quadrati e raffigurerà l'arrivo in città del re di Polonia Enrico III, la sera del 14 luglio 1574. Enrico III proveniva da Cracovia ed era diretto a Parigi per ricevere la corona di Francia, vacante dopo la morte del fratello Carlo IX. Soggiornò in città quasi due giorni e venne ospitato a Palazzo Sarcinelli. La sua stanza da letto era stata abbellita con i preziosi arazzi della Confraternita dei Battuti e per l'occasione era stata costruita una fontana da cui venne fatto zampillare vino per tutto il soggiorno del re. Per completare l'opera saranno necessari 30-40 giorni. Da ricordare che Vico Calabrò ha già regalato alla città due opere: 'Nel segno della croce' nel campiello del Duomo, in occasione della Pasqua del 2005 e nel marzo scorso ha affrescato una parete interna della scuola primaria Marconi con un soggetto scelto dagli stessi alunni tra tre bozzetti preparatori e che raffigura i personaggi delle fiabe più note da Cappuccetto Rosso ai Tre porcellini, dal Pifferaio di Hamelin a Pinocchio. Elisa Giraud

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Tutti a teatro a lezione di sicurezza (sezione: Cultura)

( da "Unione Sarda, L' (Nazionale)" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Nuoro e Provincia Pagina 5017 Eliseo. Quattrocento impiegati degli enti pubblici di Nuoro hanno partecipato al corso tenuto da Paolo Vergnani dell'Università di Ferrara Tutti a teatro a lezione di sicurezza Eliseo.. Quattrocento impiegati degli enti pubblici di Nuoro hanno partecipato al corso tenuto da Paolo Vergnani dell'Università di Ferrara --> Il piccolo esercito di dipendenti pubblici va a teatro per imparare a non farsi male. Erano quasi quattrocento, ieri pomeriggio all'Eliseo di Nuoro, i dipendenti del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio in sala con il doppio ruolo di spettatori- alunni della particolare lezione sulla sicurezza dal titolo “Sicuramente: Il pericolo non è il mio mestiere”. Dal palcoscenico l'autentico mattatore per oltre un'ora e mezzo è stato lo psicologo e docente dell'Università di Ferrara Paolo Vergnani, artista studioso che da tempo utilizza una metodologia fortemente innovativa per la formazione facendo propri gli strumenti e i contesti dell'intervento teatrale. La inusuale e accattivante lezione che ha coinvolto a più riprese gli spettatori (tra loro anche il sindaco Mario Zidda), è infatti riuscita a fare breccia andando a toccare l'aspetto emotivo di operai, impiegati e dirigenti chiamati una volta tanto ad apprendere divertendosi, acquisendo così importanti informazioni sulla sicurezza nel contesto lavorativo, sui concetti di rischio e su quali invece devono essere i comportamenti virtuosi da seguire per evitare incidenti. È il miracolo del teatro d'impresa, la nuova arma in mano ai formatori e alle aziende pubbliche e private per stimolare i dipendenti, solitamente distratti e sonnolenti, di fronte ai docenti che li trattengono in classe con lezione su temi comunque importanti. «La sicurezza sul lavoro è un argomento di drammatica attualità che purtroppo continua a provocare incidenti gravi, spesso mortali, anche nel nostro territorio», spiega l'assessore comunale agli Affari generali Piero Marteddu. «Abbiamo dunque pensato di affrontare il problema che esiste con una metodologia innovativa che utilizza un linguaggio fuori dagli schemi e che trasforma il momento formativo, spesso obbligatorio, come un'opportunità di svago e apprendimento». Così nel primo pomeriggio i dipendenti di Comune, Provincia e Camera di Commercio si sono incrociati nei marciapiedi di via Roma per poi fare ingresso incuriositi in teatro per l'insolito pomeriggio di formazione. «Sicuramente un'iniziativa originale - commenta il messo comunale di Orotelli Giambattista Pilotto -. Lo spettacolo, per me che non ero ancora stato all'Eliseo dopo la sua riapertura, mi consente di ammirare un bello spazio con i colleghi di lavoro». Lo spettacolo scorre veloce e divertente anche grazie all'accompagnamento musicale e alle immagini che supportano il monologo del bolognese Paolo Vergnani, che da vero psicologo, formatore e attore sa bene come attirare l'attenzione dell'uditorio. «Davvero interessante, un modo curioso e divertente per riflettere su un problema reale che non si può più sottovalutare, ma che occorre invece contrastare anche con la forza del teatro», dice Diagne Cheikh Tidiane, senegalese, da anni ormai in città e mediatore culturale della Provincia. Soddisfatti per l'esperimento della lezione-spettacolo anche i dirigenti comunali Eugenia Laria e Francesco Rosu, che in questi mesi si sono adoperati per offrire ai colleghi dell'ente una nuova modalità formativa distante anni luce dalla lezione tradizionale, ma capace comunque si integrarsi con questa. «In Sardegna questa modalità di formazione è una novità che coinvolge le nostre professionalità più che le altre modalità collaudate in passato - spiegano Rosu e Laria -. Il coinvolgimento che i dipendenti hanno mostrato è sicuramente un segnale confortante per promuovere eventi simili in futuro. Parlare di sicurezza fa sempre bene, è il modo per non abbassare la guardia». LUCA URGU

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Sisma Abruzzo/ Parte la missione dell'Università di Udine (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Milano, 10 apr. (Apcom) - Partirà martedì 14 aprile alla volta dell'Abruzzo la prima delle due squadre di esperti attivate dall'Università di Udine per intervenire, in collaborazione con la Protezione civile, nelle zone colpite dal sisma. Il primo a recarsi sul posto sarà il gruppo di ingegneri strutturisti del dipartimento di Ingegneria civile e architettura coordinato dal professor Gaetano Russo. Il loro compito sarà quello di verificare l'agibilità delle costruzioni, in particolare scuole ed edifici pubblici, a L'Aquila e provincia. Il team di Russo - si legge in una nota dell'Università - fa parte del consorzio interuniversitario ReLUIS (Rete di laboratori universitari in ingegneria sismica) già al lavoro nelle zone disastrate e chiamato a collaborare presso l'Unità di crisi del dipartimento della Protezione civile nazionale. "Gli ingegneri strutturisti del nostro Ateneo e i colleghi della rete ReLUIS - sottolinea Gaetano Russo - hanno il delicato compito di effettuare la verifica di stabilità delle costruzioni, in particolare delle scuole, assumendosi in proprio la responsabilità di dichiarare agibile o meno l'edificio ispezionato". Il primo gruppo che partirà per L'Aquila è composto dai docenti, dottorandi e collaboratori di ricerca Stefano Sorace, Elena Frattolin, Andrea Cortesia, Denis Mitri e Raffaele Venir. Ad essi daranno il cambio nei prossimi giorni altri docenti ed esperti del dipartimento, fra i quali Gaetano Russo, Alessandra Gubana, Paolo Angeli e Fabio Fadi. La seconda squadra di esperti predisposta dall'Ateneo friulano è pronta a partire non appena la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia richiederà il suo intervento. Il gruppo, un decina di docenti e tecnici del dipartimento di Georisorse e territorio coordinati da Stefano Grimaz, fa parte del progetto "Assess" di valutazione del rischio sismico finanziato dalla Direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall'Università udinese.

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SISMA ABRUZZO/ PARTE LA MISSIONE DELL'UNIVERSITÀ DI UDINE (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sisma Abruzzo/ Parte la missione dell'Università di Udine di Apcom I primi ad arrivare saranno gli ingegneri strutturisti -->Milano, 10 apr. (Apcom) - Partirà martedì 14 aprile alla volta dell'Abruzzo la prima delle due squadre di esperti attivate dall'Università di Udine per intervenire, in collaborazione con la Protezione civile, nelle zone colpite dal sisma. Il primo a recarsi sul posto sarà il gruppo di ingegneri strutturisti del dipartimento di Ingegneria civile e architettura coordinato dal professor Gaetano Russo. Il loro compito sarà quello di verificare l'agibilità delle costruzioni, in particolare scuole ed edifici pubblici, a L'Aquila e provincia. Il team di Russo - si legge in una nota dell'Università - fa parte del consorzio interuniversitario ReLUIS (Rete di laboratori universitari in ingegneria sismica) già al lavoro nelle zone disastrate e chiamato a collaborare presso l'Unità di crisi del dipartimento della Protezione civile nazionale. "Gli ingegneri strutturisti del nostro Ateneo e i colleghi della rete ReLUIS - sottolinea Gaetano Russo - hanno il delicato compito di effettuare la verifica di stabilità delle costruzioni, in particolare delle scuole, assumendosi in proprio la responsabilità di dichiarare agibile o meno l'edificio ispezionato". Il primo gruppo che partirà per L'Aquila è composto dai docenti, dottorandi e collaboratori di ricerca Stefano Sorace, Elena Frattolin, Andrea Cortesia, Denis Mitri e Raffaele Venir. Ad essi daranno il cambio nei prossimi giorni altri docenti ed esperti del dipartimento, fra i quali Gaetano Russo, Alessandra Gubana, Paolo Angeli e Fabio Fadi. La seconda squadra di esperti predisposta dall'Ateneo friulano è pronta a partire non appena la Protezione civile del Friuli Venezia Giulia richiederà il suo intervento. Il gruppo, un decina di docenti e tecnici del dipartimento di Georisorse e territorio coordinati da Stefano Grimaz, fa parte del progetto "Assess" di valutazione del rischio sismico finanziato dalla Direzione regionale della Protezione civile e coordinato dall'Università udinese.

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(sezione: Cultura)

( da "Sicilia, La" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

comiso «Un Fiume d'arte sacra» Una tre giorni dal carattere fortemente umanitario, nel segno dell'integrazione e della volontà di offrire un aiuto concreto al Benin, in Africa, un paese dove non mancherebbero le risorse, ma dove sono carenti, se non totalmente assenti, i mezzi. E proprio ad acquistare i mezzi, e cioè gli attrezzi per poter lavorare queste terre e per poter valorizzare prodotti tipici della zona, è indirizzata la raccolta fondi di beneficenza iniziata mercoledì al Corfilac con il progetto ?SviluppAfrica - doniamogli un mestiere?. Ad aprire la tre giorni che si concluderà oggi, è stato un convegno che nel pomeriggio ha visto l'incontro e il confronto di due realtà molto diverse, quella siciliana e quella africana. Il prefetto di Natitingou, Gervais Tally N'Dah Sekou, il sindaco di Pehunco, Sabi Yoro, e alcuni docenti universitari del Benin, tra i quali Jean Claude Codjia, preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Abomey-Calavi e Sanni Doko Allou, preside della Facoltà di Agraria dell'Università di Parakou, si sono confrontati con i docenti italiani, con i vertici del Corfilac e con il prefetto di Ragusa, Carlo Fanara, ma anche con i rappresentanti dei Comuni di Chiaramonte Gulfi, Comiso, Modica, Santa Croce e della Provincia regionale di Ragusa. Presenti anche i deputati regionali Ragusa e Digiacomo. Si è poi inaugurata la mostra fotografica correlata, dove un gioco di colori dalle tonalità piene e accese rispecchia la bellezza e il fascino di un popolo e del suo paesaggio. Due paesi lontani, ma anche tanto vicini, come ci ricorda il ?trobator? Hado Ima, cantastorie e musicista del Burkina Faso, che prima di iniziare in serata il suo concerto, ha espresso la gioia in quanto ospite di ?un così bel paesaggio?, dove gli odori familiari gli consentono di sentirsi a casa. Ha aperto il concerto raccontando la sua storia. Ha iniziato a suonare a cinque anni, seguendo le orme del padre. Un paio di anni dopo aveva già iniziato a costruire lo strumento con cui ha cominciato a suonare, una sorta di grande mandolino dove la cassa armonica è ricavata da una grande zucca africana. Un cambio di strumento, dalle corde si è passati alle percussioni, con i forti e serrati ritmi del tamburo africano, il djembè. Il pubblico presente ha iniziato a battere il piede a ritmo di musica per poi finire coinvolto in un lungo trenino. Carmelo Saccone

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23:34 TERREMOTO: CANNATA OFFRE STRUTTURE PER CORSI UNIVERSITA' (sezione: Cultura)

( da "Agi" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

TERREMOTO: CANNATA OFFRE STRUTTURE PER CORSI UNIVERSITA' (AGI) - Campobasso 9 apr. - L'universita' del Molise offre le proprie strutture all'Ateneo dell'Aquila per continuare i corsi. "Siamo pronti - scrive il rettore molisano Giovanni Cannata - a collaborare per non interrompere il lavoro di docenti e professori, nella convinzione che l'Ateneo dell'Aquila continuera' a svolgere anche in futuro il suo importante ruolo scientifico, culturale, educativo".

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Sisma Abruzzo/ Berlusconi: Ricostruzione,pubblico-privato (sezione: Cultura)

( da "Virgilio Notizie" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'Aquila, 10 apr. (Apcom) - "Il braccio pubblico e quello privato devono lavorare insieme" per la ricostruzione. Lo ha chiesto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando della fase post-emergenza in Abruzzo. "L'aiuto dei privati potrà essere molto utile, sia come messa a disposizione di case per il periodo transitorio - ha aggiunto -sia come aiuto economico per la ricostruzione di case. Sia per la vicinanza alla persone, perché sentirsi al centro della solidarietà nazionale credo sia un sentimento positivo".

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SISMA ABRUZZO/ BERLUSCONI: RICOSTRUZIONE,PUBBLICO-PRIVATO INSIEME (sezione: Cultura)

( da "Wall Street Italia" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Sisma Abruzzo/ Berlusconi: Ricostruzione,pubblico-privato insieme di Apcom L'aiuto dei privati potrà essere molto utile -->L'Aquila, 10 apr. (Apcom) - "Il braccio pubblico e quello privato devono lavorare insieme" per la ricostruzione. Lo ha chiesto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, parlando della fase post-emergenza in Abruzzo. "L'aiuto dei privati potrà essere molto utile, sia come messa a disposizione di case per il periodo transitorio - ha aggiunto -sia come aiuto economico per la ricostruzione di case. Sia per la vicinanza alla persone, perché sentirsi al centro della solidarietà nazionale credo sia un sentimento positivo".

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Olio, in un libro l'esperienza del consorzio Cotec di Corigliano (sezione: Cultura)

( da "Giornale di Calabria, Il" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Olio, in un libro l'esperienza del consorzio Cotec di Corigliano CATANZARO. L’esperienza del Consorzio olivicolo Terre di Calabria (Cotec) di Corigliano Calabro è stata inserita in un volume “Reti d’impresa oltre i distretti” curato dall’Associazione italiana per le politiche industriali (Aip) edito da Il Sole 24 Ore. La pubblicazione sarà presentata dal presidente del Cotec, Giovanni Battista Pisani e illustrata come esempio di rete distrettuale estesa dal prof. Antonio Ricciardi, ordinario di economia aziendale dell’Università della Calabria. All’incontro parteciperanno, inoltre, i presidenti degli Industriali cosentini e calabresi Renato Pastore e Umberto De Rose, il presidente dell’Aip Domenico Palmieri, il presidente di Banca Carime Andrea Pisani Massamormile, il direttore generale di Centrobanca Valeriano D’Urbano, il docente di Economia Applicata all’Università della Calabria e Vicepresidente della Regione Domenico Cersosimo, il Direttore di Confindustria Cosenza Rosario Branda. “Il presidente del Cotec, Pisani - riporta una nota - si dice soddisfatto del lavoro ideato e svolto negli anni che ha portato alla scelta della realtà consortile cooperativistica come esempio nazionale di impresa più attiva e innovativa che, discostandosi dal modello di business tradizionale, ha adottato una nuova forma di organizzazione produttiva a rete caratterizzata da nuovi modelli di coordinamento e assetti giuridici in grado di segnare un passaggio dalle reti territoriali alle reti di imprese non localizzate”. “Il Cotec - ha detto Pisani - rappresenta una fetta di quell’olivicoltura di qualità calabrese che, se ben promossa e supportata, può contribuire a far sviluppare la nostra economia”. (10-04-09)

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La Procura dell'Aquila indaga sui progetti edilizi. Sul fascicolo nessun nome (sezione: Cultura)

( da "Rai News 24" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

Roma | 10 aprile 2009 La Procura dell'Aquila indaga sui progetti edilizi. Sul fascicolo nessun nome Prefettura crollala a L'Aquila Materiali usati per la costruzione, cemento, sabbia, mattoni, ma anche le procedure seguite nella realizzazione degli edifici lesionati dal terremoto: si occupera' di tutto questo l'inchiesta che starebbe per essere aperta dalla procura dell'Aquila dopo il sisma che ha sconvolto l'intera citta'. Il fascicolo c'e' e per ora non ci sono nomi. Ed il procuratore della repubblica del'Aquila non ha voluto precisare le ipotesi di reato formulate dagli inquirenti. "Per ora non ci e' stato chiesto niente - ha detto il sindaco Massimo Cialente - ma tutti i documenti sono ovviamente a disposizione". Uno degli aspetti su cui si potrebbe soffermare l'attenzione degli inquirenti e' anche il motivo per cui lesioni e crolli si sono verificati nelle stesse zone in cui altri edifici sono rimasti - almeno apparentemente - integri, anche se saranno le verifiche tecniche ad accertare il grado di agibilita' di questi ultimi. Il Procuratore capo: ad oggi nessuna inchiesta Alfredo Rossini, capo della procura della Repubblica dell'Aquila, vuol sapere chi ha costruito utilizzando la "sabbia del mare". Lo ha ribadito perche', spiega, "dobbiamo dare una risposta immediata alle vittime e ai loro parenti". Ma nessuna inchiesta contro ignoti per disastro colposo e omicidio colposo plurimo, almeno fino ad oggi: "Affermare l'esistenza di un procedimento per disastro e omicidio colposo, sebbene contro ignoti, sarebbe dire una sciocchezza. Se qualcuno avesse fatto questo si potrebbe sospettare che sia alla ricerca di pubblicita'". Romeni arrestati per sciacallaggio: assolti Tutti assolti dall'accusa del tentativo di furto, perche' il fatto non sussiste, i quattro romeni arrestati oggi con l'accusa di essere "sciacalli" e di aver tentato di rubare in casa di un anziano sfollato a San Felice d'Ocre. Erano stati arrestati e processati per direttissima. Il giudice monocratico Giuseppe Romano Gargarella aveva convalidato l'arresto, ma il pm, Fabio Picuti, ne ha chiesto l'assoluzione.

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L'inquinamento da piombo al tempo dei Ro (sezione: Cultura)

( da "superEva notizie" del 10-04-2009)

Argomenti: Cultura

L'inquinamento da piombo al tempo dei Romani I danni provocati dal piombo al tempo dei Romani sono stati accertati da tempo. Se pensiamo, infatti, che il piombo era usato su larga scala per le condutture d'acqua e persino come addittivo, sotto forma di polvere, per addolcire il vino dandogli un gusto particolare, non ci deve sorprendere quanto fosse indispensabile il metallo per i vari usi in ambito Romano. Ma ora addirittura un team di ricercatori britannici sta conducendo degli studi sull'inquinamento da piombo proveniente per via atmosferica da paesi lontani dove vi erano miniere del metallo lavorato in loco. Uno di questi paesi, immaginate, si è scoperto che era la lontana Islanda. Un primo dettagliato rapporto sui risultati di una recente ricerca condotta da une equipe è apparsa sul notiziario Science of the Total Environment lo scorso 1 Aprile, e sarà seguito da altri dati statistici quanto prima. Inquinamento Romano dall'Islanda? Non è una novità che il piombo, un metallo molto usato nei tempi antichi per la sua malleabilità principalmente nelle condutture per l'acqua. E sappiamo che i Romani nel campo delle costruzioni, così come nel campo della metallurgia non avevano rivali. Il piombo, dunque, al pari dello stagno, era ricercatissimo dai Romani tanto che già qualche anno fa sono state fatte delle ipotesi sulle cause di una delle malattie più diffuse in passato, cioè il "saturnismo", una forma di avvelenamento che porta alla morte lentamente se non curato. Il "saturnismo" addirittura è stato accusato di aver prodotto un numero di vittime considerevoli a Roma e in tutto l'Impero Romano, laddove si adoperava il piombo non soltanto per gli usi industriali, ma persino come addittivo, sotto forma di polvere, nel settore alimentare come dolcificante per esempio nel vino. Fatta questa premessa vediamo cosa ci offre di nuovo questa ricerca effettuata da una equipe guidata dal geofisico, prof. William Marshall, docente nella Università di Plymouth, in un paese abbastanza lontano dalla Gran Bretagna, l'Islanda. Come giustamente osserva Bruce Dorminey, reporter della rivista Science of the Total Environment, "una palude salmastra isolata sulla costa dell'Islanda è l'ultimo posto dove la gente penserebbe di gettare uno sguardo per avere la prova di un inquinamento dell'aria in epoca Romana". Eppure sono state trovate le tracce di inquinamento atmosferico da piombo nei nuclei sedimentari di una palude salmastra in Islanda, molto probabilmente originato durante il I e II secolo dell'era cristiana in seguito a lavori sui minerali e su metalli. La ricerca apparsa in Aprile sulla rivista citata, indica che il piombo veniva da molto lontano attraverso l'atmosfera. Il prof. Marshall, capo della equipe che ha effettuato la ricerca, afferma che questo è l'esempio di inquinamento atmosferico proveniente da lontano mai rilevato in passato. Alcuni esempi di inquinamento atmosferico da piombo in epoca Romana sono stati trovati in alcuni depositi di torba in Europa, in vari sedimenti nei laghi Svedesi e in nuclei di ghiaccio antico della Groelandia. Comunque questo esempio di sedimenti contaminati raccolti nella località di Vidarholmi, sulla costa occidentale dell'isola, dimostra con quale rapidità e quale distanza possa percorrere una particella inquinante, afferma Marshall. Questo sito tanto remoto è stata anche la dimostrazione di quanto si sia innalzato il livello dell'Atlantico durante i secoli. "Sebbene il piombo possa presentarsi in natura come un sottoprodotto della lavorazione dell'oro, argento, rame e il minerale di stagno, questo duttile, malleabile metallo ha inquinato l'atmosfera sin dagli albori della metallurgia" ha dichiarato il prof. Marshall. La sua percentuale di isotopi è adoperata come indicatore del minerale che scivolando fuori è diventato parte del sedimento formatosi sulla superficie terrestre. Marshall e i suoi colleghi hanno usato gli indicatori isotopici del piombo e i tempi del suo deposito all'interno del sedimento per determinare il collegamento del campione islandese con la sua probabile datazione in epoca Romana. Questo studio aggiunge un altro importante pezzo al puzzle geografico rappresentato dalla storia dell'inquinamento nell'emisfero settentrionale, sostiene John Farmer geologo della Università di Edinburgo che non è coinvolto nella ricerca. Al culmine dell'Impero, i Romani spedivano lingotti di piombo in grande quantità dalle miniere di Mendip, in Britannia, di cui la maggior parte veniva impiegata nei lavori di idraulica, ovvero "plumbing" in Inglese, dal Latino "plumbum". "Rilevando l'inquinamento degli antichi Romani in Islanda, si fornisce una spiegazione prudenziale a coloro i quali si aspettano che un oceano o una catena di montagne possano proteggerli dall'impatto di fabbriche altamente inquinanti situate in altri continenti", ha dichiarato Thomas Peterson, un ricercatore meteorologo presso il National Climatic Data Center di Asheville, NC. Ora si è in attesa degli ulteriori esiti degli studi condotti dal prof. Marshall, che vanno indietro fino a 3000 anni fa. Link stampa estera: Roman-Era Pollution Found in Remote Atlantic Island | Miller-McCune Online Magazine. PUBBLICITà PUBBLICITà Invia tramite EMAIL | Versione per la STAMPA |-->Le vostre opinioni Questo Speciale sulle Galassie è stato ospitato sul sito di ScienzaOnLine del Comune di Roma--> Pubblicato il 10 aprile 2009 in: Civiltà Romana » Invia tramite EMAIL » Versione per la STAMPA--> » Le vostre opinioni

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