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Report "Cultura"  10-21 giugno 2009


Indice degli articoli

Sezione principale: Cultura

la dottoressa firmava i libri con il prof - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un concorso bandito a fine 2008 per un posto da ricercatore diventa oggetto di scontro tra docenti in facoltà. I candidati sono in tutto cinque, dell´Università di Torino, chi ha nove, chi dieci, chi sedici pubblicazioni scientifiche sul curriculum. Tutti, tranne una, hanno il titolo di dottore di ricerca. Ma, caso strano, è proprio quell´una che, alla fine, si aggiudica il posto.

il rettore di salerno - aurelio musi ( da "Repubblica, La" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dei ricercatori che si battono per il riconoscimento del loro ruolo docente. Pasquino si presenta col limite genetico del terzo mandato, ma con vantaggi incalcolabili derivanti dai risultati ottenuti dall´ateneo salernitano durante gli otto anni dei suoi precedenti mandati. Il limite genetico consiste nel fatto che il terzo mandato è stato introdotto a colpi di riforma di statuto.

rettore, tra tesi e medicina prove di abbraccio - laura montanari ( da "Repubblica, La" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma è vero che in diversi fra i docenti che sono intervenuti si sono espressi a favore di Tesi». Anche un altro dei tre candidati alla successione al rettore Marinelli, Paolo Caretti ha scritto una missiva a Medicina. Sapremo domani il verdetto delle urne: oggi si aprono i seggi e l´università fiorentina torna al voto con le stesse regole del primo round:

L'atlante delle professioni ( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: responsabile scientifica del progetto e docente del Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Torino – consente alle facoltà e ai singoli corsi di laurea di mettere in relazione la loro offerta formativa con le prospettive occupazionali dei propri laureati e con la domanda di competenze espressa dal mondo del lavoro».

Parma non valorizza il suo Ateneo ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Fondazione Magnani Rocca e di quella di Studi verdiani In cattedra L'Università di Parma ha circa 30mila iscritti, oltre 1.100 tra docentie ricercatori, 994 unità di personale tecnicoe amministrativo. è articolata in 12 facoltà: Agraria, Architettura, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere, Medicina, Veterinaria, Psicologia, Scienze politiche e Scienze matematiche,

Serve più capitalizzazione ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Economia degli intermediari finanziari all'Università di Bologna. è un buon segnale l'aumento di sportelli bancari? La crescita delle banche locali è sicuramente un ottimo indicatore. Con la liberalizzazione ciascun istituto di credito fa una richiesta alla Banca d'Italia, dopo essersi fatto i conti in tasca,

Nasce il polo delle biotecnologie ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ricerca di base in campo farmaceutico, creando una rete di laboratori pubblici e privati e realizzare un sogno nel cassetto: far nascere in Campania un distretto dedicato alle biotecnologie. è una sfida ambiziosa quella lanciata da CamBio (acronimo di Campania Biotech), la nuova società consortile che unisce i tre centri regionali di competenza operanti nel settore della biologia

Nella ricerca l'uscita dalla crisi ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nel mondo delle imprese c'è molta attesa per il Programma nazionale della ricerca 2009-2013 che il ministro dell'Istruzione e Ricerca,Mariastella Gelmini, sta preparando. «Bisogna lavorare a medio termine, mettere in rete le eccellenze, creare piattaforme tecnologiche nazionali, far collaborare pubblico e privato», ha detto la Marcegaglia.

Atenei incubatori d'impresa ( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma soprattutto competenza dei docenti, corsi di formazione e di marketing e una rete di possibili finanziatori. Dal 2000 l'Acceleratore ha accolto 47 aziende (il settore Ict è quello dominante), di queste solo 6 sono morte e 25 sono ancora incubate presso le 4 sedi di: Milano (Gran Sasso e Bovisa), Como, Lecco.

Radicali e docenti contro il Colonnello ( da "Stampa, La" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: oppure acconsentire che al Senato si ascolti un comizio di chi manda a morte i dissidenti ed è complice della tratta di migliaia di esseri umani». Sulla stessa linea anche 200 tra docenti, ricercatori e studenti universitari che ritengono «inopportuna la visita di Gheddafi all'università La Sapienza di domani».

Idea per : Serracchiani vice di Franceschini ( da "Corriere della Sera" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ex portavoce di Veltroni Andrea Orlando: «Lei è come Nie Yuanzi, la giovane docente che attaccò un dazebao critico verso il presidente della sua Università e che venne utilizzata ed esaltata da Mao». L'impatto mediatico L'ipotesi-Debora, in un primo tempo caldeggiata da Veltroni, è vista con favore dai sondaggisti Maria Teresa Meli

lagiuria ( da "Repubblica, La" del 10-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Inran Fulvio Marzatico docente presso la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Università degli Studi di Pavia Paolo Aureli Istituto Superiore di Sanità Stefano Cinotti presidente dell´Istituto Zooprofilattico di Brescia Giulio Testolin nutrizionista dell´Università di Milano Loris Zaghini direttore area Igiene alimenti di origine animale dell´

Entro il 2013 L'antico museo cambierà radicalmente volto: spazi raddoppiati, criteri espositivi al passo con i tempi ( da "Stampa, La" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Docente di egittologia all'Università di Torino, Roccati ha presieduto l'altro giorno per la prima volta il Comitato scientifico del museo, dopo essere subentrato a Edda Bresciani. E subito ha tenuto a dare un segno di discontinuità: alle spalle del rinnovamento, secondo lui, manca un progetto scientifico,

Lesa, la riconferma rilancia i progetti ( da "Stampa, La" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ship pubblico-privato, intendiamo anche realizzare un porticciolo pubblico nel golfo sottostante il parcheggio. Poi vogliamo riqualificare i tre edifici comunali: municipio, l'ex asilo Genietto e le scuole di via Roma». Gianni Lucini, 55 anni, giornalista, scrittore e autore, era a capo di una lista di centrosinistra denominata «

Emozionante, magico: i turisti applaudono ( da "Stampa, La" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Fisica tecnica alla seconda Università di Napoli, preferirebbe invece «una luce più concentrata sugli oggetti, uniforme in tutto il museo, Statuario compreso, per avvicinare di più i reperti al pubblico. Il senso del magico e del rituale - propone - si potrebbe restituire con effetti sonori da calibrare con attenzione»

né utopici né apocalittici la speranza secondo rossi ( da "Repubblica, La" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: filosofo e storico della scienza, oltre che accademico dei Lincei e docente all´Università di Firenze, è il solo occhiale malinconico per guardare avanti e interrogarci senza illusioni, poiché «la ragione è fatta per esplorare soltanto limitati pezzi di mondo e non esistono telescopi per guardare nel futuro».

la monari: "il giudice ha ragione ma l'alma mater ha le mani legate" - ilaria venturi ( da "Repubblica, La" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: un alterco con una docente, sino alla petizione degli studenti contro di lui. Episodi che avevano fatto scattare il richiamo scritto. «Le sanzioni cui l´impiegato è stato sottoposto in passato nulla avevano a che fare con le molestie - precisa l´Ateneo - Come vuole la legge il procedimento disciplinare, che per reati di questo genere può concludersi con il licenziamento,

lacuna coil, da quarto oggiaro alla conquista dell'america - luigi bolognini ( da "Repubblica, La" del 11-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: dei ricercatori che vanno a lavorare nelle università americane o spagnole o tedesche, oppressi dalla burocrazia, dall´assenza di fondi, alla mentalità provinciale. La famosa fuga di cervelli, insomma, che in questo caso è fuga di ugola, di talento musicale. Col paradossale risultato che i milanesi Lacuna Coil domenica a Rock In Idro, faranno la loro sola data del 2009 in Italia,

Agli scrutini con l'ostacolo delle insufficienze coperte ( da "Sole 24 Ore, Il" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Una scelta dei docenti per evitare bocciature di massa. Che quella sollevata dal "sei rosso" fosse una polemica senza «nessun riscontro normativo» e per la quale non ci fosse motivo di inviare una circolare - come dice Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola - lo afferma la maggior parte dei dirigenti scolastici.

L'Università globale nella crisi. Un seminario a Roma ( da "Manifesto, Il" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: INCONTRI «L'Università globale» nella crisi. Un seminario a Roma «Edu-factory» è un gruppo di studenti, ricercatori e docenti universitari con caratteristiche particolari. Significativo, ad esempio, è il fatto che i suoi componenti vivono e lavorano in paesi tra loro molto lontani geograficamente, dall'Europa all'Australia,

Bilancio di una riforma ispirata a criteri punitivi ( da "Manifesto, Il" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: La riorganizzazione dell'Università terrà occupati i docenti per un quinquennio: tanto ci vorrà, come minimo, per sciogliere o fondere le facoltà esistenti, rinominarle, accorpare dipartimenti o crearne di nuovi. Il tutto senza nuove risorse, anzi in nome della «razionalizzazione».

Le rovine DELL'UNIVERSITÀ. ( da "Manifesto, Il" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: gruppo transnazionale di ricercatori e docenti che ha prodotto il saggio Università globale (manifestolibri), nel quale diversi testi sottolineano le diversità ma anche le similitudini tra i diversi modelli di «fabbrica del sapere». Le acquisizioni teoriche di cui dà conto, e che hanno costituito un importante spinta allo sviluppo, ad esempio,

Occhio alle pillole e ai beveroni per studiare meglio ( da "Stampaweb, La" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: A mettere in guardia gli studenti e i loro genitori è Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell?Università di Milano-Bicocca. Il pediatria si dice stupito perché oggi, a cercare una “spinta” in farmacia, dal medico o in erboristeria non sono solo i ragazzi alle prese con gli ultimi ripassi, ma anche i loro genitori.

Le rovine DELL'UNIVERSITÀ ( da "Manifesto, Il" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: gruppo transnazionale di ricercatori e docenti che ha prodotto il saggio Università globale (manifestolibri), nel quale diversi testi sottolineano le diversità ma anche le similitudini tra i diversi modelli di «fabbrica del sapere». Le acquisizioni teoriche di cui dà conto, e che hanno costituito un importante spinta allo sviluppo, ad esempio,

La rivoluzione digitale a scuola ( da "Stampaweb, La" del 11-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: saranno chiamati docenti senza incarico. In questo modo si potranno risparmiare tempo e denaro per telegrammi. Le graduatorie saranno infatti aggiornate in tempo reale. L?esperienza già in corso in molte scuole sul dialogo online scuola-famiglia sarà estesa. I genitori verranno informati sulle assenze dei propri figli attraverso sms,

Al casinò Arbore, Odifreddi e l'astrofisico Hooton Taylor ( da "Stampa, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente a Princeton e Premio Nobel per la fisica nel 1993; il professor Gabriele Falciasecca, ingegnere, docente all'Università di bologna e presidente della Fondazione Marconi; il matematico Piergiorgio Odifreddi, docente alle'Università di Torino ed alla Cornell University di New York e il popolarissimo Renzo Arbore,

Un progetto per favorire l'occupazione femminile ( da "Stampa, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: sia studenti che docenti). Di qui la necessità di valorizzare quello che ad oggi è un «capitale dormiente». E questo è tanto più indispensabile davanti ad una realtà decisamente desolante, sollevata da Valeria Maione, della Rete Pari Opportunità della Regione (e docente all'Ateneo) che ha parlato di un livello generale,

"La scienza oscura vincerà la crisi" ( da "Stampa, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e il docente di Economia politica Pietro Garibaldi. Fra loro Mario Deaglio, docente di Economia internazionale all'Università di Torino, saggista e giornalista, tre anni direttore de Il sole 24 ore. Professore, l'economia è una scienza oscura? «Nell'Ottocento veniva chiamata scienza triste: non c'erano buone prospettive,

scontro santangelo-università sul trasferimento del policlinico - giuseppe del bello ( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Raffaele Calabrò, docente e senatore Pdl dà un colpo al cerchio «è comprensibile che si tenti di evitare il commissariamento della sanità» e uno alla botte «non si può chiudere senza una concertazione completa». Ma i camici bianchi sono in guerra anche al Nuovo Policlinico.

basta "do ut des", la riforma rende l'ateneo più trasparente - piero ruggeri ( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ingresso di giovani docenti, non attraverso vecchi meccanismi di cooptazione, ma responsabilizzando le Facoltà per destinare tali risorse a settori oggettivamente carenti. Questa riforma tenta in tutti i modi di allontanare l´Università dalle distorsioni di cui spesso è stata accusata, rispondendo così a una domanda sempre più crescente di trasparenza e meritocrazia,

la voglia di cambiare - pietro jozzelli ( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: turno con una marea di voti dopo due giorni di forte affluenza (di docenti e di tecnici) dettati da una gran voglia di cambiare e di innovare dopo il troppo lungo rettorato di Marinelli. Un volto nuovo, che nei tratti appena tirati ed eleganti rivela un carattere non smanioso né esuberante ma piuttosto la consapevolezza che c´è un lavoro sfibrante da incominciare e, se possibile,

"per un ateneo all'avanguardia ci vogliono soldi i privati vanno coinvolti in un grande progetto" ( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: L´università è cosa loro, non c´è spazio per altri». Il rettore non dovrebbe essere un docente? «Il rettore può essere un docente ma non deve rispondere ai docenti. E i docenti possono essere rappresentati nel consiglio senza avere la maggioranza.

"dovrò chiedere ancora sacrifici i tagli non saranno uguali per tutti" ( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma nello studio, coi suoi «vecchi» maestri, Roberto Genesio (docente di Automatica), Giovanni Soda (Intelligenza artificiale) e Pietro Zecca (Analisi). Selezionate certezze intorno. Una lavagna piena di formule, un tavolo ordinato, mezza minerale. Prof, lo spumante? «Nemmeno ci ho pensato». Ecco Alberto Tesi.

tesi vola con 1.187 voti è lui il nuovo magnifico - laura montanari ( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 116 preferenze nell´urna dei docenti e degli studenti. E´ stato anche di gran lunga il più votato dal personale tecnico e amministrativo: sugli 891 andati alle urne, lo hanno scelto in 701. Un successo che somiglia a un plebiscito. Una vittoria netta, difficile da mettere in discussione.

cavazzoni: "porto bartleby al neo rettore" - alberto sebastiani ( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: il docente e scrittore Ermanno Cavazzoni (nella foto) vorrebbe far incontrare gli occupanti e Ivano Dionigi, neoeletto Rettore dell´Università. «è un mio desiderio», conferma Cavazzoni, sostenitore della prima ora di Bartleby. Dove, stasera, lo scrittore modenese Ugo Cornia legge da «Europeana» di Ourednik per il ciclo di incontri «

La sanità americana ricomincia dal Wisconsin ( da "Sole 24 Ore, Il" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E ha illustrato la sua ricetta pubblico-privato per superare la crisi: creare un Health insurance exchange, un mercato nazionale dove sia possibile scegliere tra più piani privati ma che contenga anche un piano pubblico. E dove chi non può pagare riceva sussidi. Obama ha ammesso che la svolta, se generarà risparmi in futuro, richiede investimenti iniziali,

Il barile vola a 73 dollari Più fiducia dai mercati ( da "Sole 24 Ore, Il" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ma anche il ritorno di un pizzico di speranza nelle previsioni dei maggiori istituti di ricerca pubblici specializzati nel settore energetico. Dopo l'Energy information administration statunitense, anche l'Agenzia internazionaleper l'energia per la prima volta dallo scorso agosto ha alzato le stime sulla domanda petrolifera 2009.

Tesi succede a Marinelli per un new deal d'ateneo ( da "Manifesto, Il" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti, personale tecnico, ricercatori e studenti". Dal rettore uscente Augusto Marinelli i complimenti a Tesi. E un avvertimento: "Ho fatto al nuovo rettore, insieme alle mie congratulazioni, anche l'augurio di poter entrare rapidamente nei meccanismi che regolano la vita dell'ateneo, per poter affrontare le inevitabili difficoltà.

Bambini, tornate nel lettone ( da "Stampaweb, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Il suo è un ammonimento opportuno», ammette Silvia Vegetti Finzi, docente di Psicologia Dinamica all?Università di Pavia e autrice del saggio «Nuovi nonni per nuovi nipoti» (Mondadori), perché i bambini non hanno voce, perchè certe madri affermano: «Lo mando al nido, così socializza», senza capire che a pochi mesi non ce n?

L'Università degli 8 mila ( da "Stampaweb, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: medico bresciano, ed Enrico Dalla Rosa, docente alla Cattolica, esperto di gestione delle risorse umane. Il bacino di mercato è stato individuato in due filoni. Innanzi tutto il bisogno di formazione: manager e funzionari dalla pratica dell'alpinismo possono trarre lezioni per le sfide professionali e commerciali.

Il potere elisir di lunga vita ( da "Stampaweb, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: mostrano una capacità di gestire lo stress superiore alla media - riconosce Alberto Albanese, docente di psichiatria all?università Cattolica di Milano - anche perché tengono bene a bada il senso di colpa, non rimuginano troppo sui loro errori o su decisioni impopolari». Dritti alla meta, dunque, anche se questa può generare malessere e sofferenze.

Scienze umane e musicale-coreutico: via libera ai nuovi licei della Gelmini ( da "Stampaweb, La" del 12-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università (con la possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l'alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell'alta formazione); nuove articolazioni del collegio dei docenti (costituzione in ogni scuola di dipartimenti disciplinari che riuniscono i docenti di uno stesso ambito disciplinare e di un "

VENERDI' 12 Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 15,30, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO ... ( da "Stampa, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: "Porte aperte alla musica", concerto dei docenti e del complesso femminile dell'Istituto Musicale Lessona. Mazzè CHIESA PARROCCHIALE, ORE 21. "Omaggio a Haendel", a cura Accademia Monteverdi di Caluso. Rivoli PALAZZO PIOZZO, VIA CAPELLO 3, ORE 21, TEL. 011/650.44.22. LE SOIREES MUSICALI DELLA NUOVA ARCA.

Il premio Lagrange a un fisico e a un giornalista scientifico ( da "Stampa, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: In apertura, Giovanni Ferrero della Fondazione Crt, illustrerà le motivazioni del premio; seguirà un dibattito con i due premiati e con Maurizio Ferraris, docente di Filosofia Teoretica all'Università di Torino. Coordina Armando Massarenti e le conclusioni sono affidate a Mario Rasetti, della Fondazione Isi.

VENERDI' 12 Corso base Msa CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27, ORE 9-13 E 14-17,15 Cors... ( da "Stampa, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ORE 17 Luigi Capogrossi Colognesi, docente di Diritto romano presso l'Università La Sapienza di Roma, presenterà il volume "Dalla storia di Roma alle origini della società civile", che illustra il dibattito ottocentesco in merito alle origini della società civile ed ai suoi sviluppi nel corso degli anni.

VENERDI' 12 Maurizio Lucat, docente; Roberto Fausone, consigliere Fimaa; Be... ( da "Stampa, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: VENERDI' 12 Maurizio Lucat, docente; Roberto Fausone, consigliere Fimaa; Bernardo Magrì, direttore Sitaf; Serena Coen, dirigente Ospedale Mauriziano; Gabriele Cirilli, attore. SABATO 13 Mario Umberto Dianzani, già rettore Università; Silvia Verduzio Corcione, dottore in Giurisprudenza;

A AGLIE' Domenica 14 dalle 11,30 giardino e parco del castello sono aperti per chi vuo... ( da "Stampa, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: dedicata alla danza classica con gli allievi della docente Gianfranca Congiu. Domenica 14, alla stessa ora, esibizione degli allievi della docente Daniela Bertone. Ingresso libero e gratuito. Nei giorni festivi, dalle 14 alle 17, visite al castello e al museo sotterraneo della tortura, al bosco parco e (le prime due domeniche di ogni mese) al parco museo dell'avventura Military Park.

La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Torino presenta una... ( da "Stampa, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: occasione offerta ai docenti e ai ricercatori per misurarsi davvero «sul mercato» (accettando di essere esaminati nell'interesse del cittadino e del suo bisogno di sapere prima di scegliere) utile per la valutazione comparativa con le altre Università che il CIVR ha fatto sulla base dei «prodotti» ricevuti (e da cui dipenderà il 25% del Fondo di Finanziamento Ordinario dell'

La Facoltà di Medicina e Chirurgia, oltre a gestire la didattica dei Corsi di Laurea Triennali ... ( da "Stampa, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: torinese e la rappresentanza dei nostri docenti presso la commissione per il concorso di ammissione, per cui non vi è alcuna reale limitazione dei posti a nostra disposizione. Allo stesso modo 8 Scuole dell'Ateneo del Piemonte Orientale sono consorziate con la nostra Università, con le stesse modalità previste con Milano e Genova ma in questo caso la sede istituzionale è a Torino.

Economia festeggia i nuovi spazi ( da "Stampa, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: preside della facoltà di Medicina e presidente dell'Associazione Grande Torino, Claudio Bermond, docente di storia economica, Giorgio Pellicelli, decano della facoltà di Economia, Gianfranco Carbonato, presidente dell'Unione industriali, Ezio Pelizzetti, rettore dell'ateneo torinese, il sindaco Sergio Chiamparino e il cardinale Severino Poletto.

al debutto la musica e le scienze umane latino, un exploit - salvo intravaia ( da "Repubblica, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Le scuole dovranno costituire un comitato scientifico composto da docenti interni ed esperti esterni del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, dell´università. Il Comitato avrà funzioni consultive e di proposta per l´organizzazione e l´utilizzazione degli spazi di autonomia delle scuole.

lingue, scatta il numero chiuso il preside: "colpa del governo" - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E alla fine della seduta anche i docenti hanno votato facendo inserire questa dichiarazione: «La richiesta del numero programmato costituisce automaticamente un formale atto di denuncia verso una politica e un governo che vedono nell´istruzione una voce di spesa e non di investimento».

e l'orientale parla ungherese - anna laura de rosa ( da "Repubblica, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università Orientale, ieri mattina il presidente magiaro Làszlò Sòlyom ha incontrato studenti e docenti dell´ateneo partenopeo nella sede di Palazzo du Mesnil, in via Chiatamone. «Sono contento di sfuggire per un po´ agli impegni istituzionali per tornare all´università, dove mi sento a casa», ha esordito l´ex docente di Diritto,

- antonio di giacomo ( da "Repubblica, La" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: da una parte per l´esercito dei ventuno addetti ai lavori, fra critici militanti e docenti delle Università di Bari e del Salento, chiamati a raccolta per offrire il loro contributo alla ricerca e, dall´altra, per il numero dei narratori presi in considerazione, anche nel tentativo di stringerli talora in un quadro d´insieme.

La antielezioni del Colonnello ( da "Corriere della Sera" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente della sua stessa facoltà come anche la moglie Luciana e il figlio Giacomo) sapesse l'arabo e chiedesse perciò lumi al Rais sul fatto che in arabo «popolo» si dica «sha'b». Ma al di là del dubbio che perfino sull'etimologia araba di «democrazia » l'estroso dittatore si sia preso lo sfizio di prendere per i fondelli tutti,

Tre priorità per le imprese di Roma ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: con un investimento pubblico-privato di 13,4 miliardi. Un occhio di riguardo anche al turismo, con lo sviluppo rapido delle infrastrutture già individuate, soprattutto nel quadrante ovest della metropoli: dal polo congressuale, al polo natatorio di Ostia e i parchi a tema (come cinema e Roma antica).

Nuovi licei con link al lavoro ( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie). Dipartimenti disciplinari riuniranno i docenti di uno stesso ambito d'insegnamento. Gli istituti potranno anche costituire un comitato tecnico scientifico, composto in modo paritario da docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro (come professionisti e imprenditori)

Viale delle Palme un parcheggio bloccato dalla burocrazia ( da "Stampa, La" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: e box privati, il secondo. La superficie del piazzale di copertura dovrà essere impermeabilizzata e pavimentata in sintonia con il materiale del viale adiacente. Il parcheggio pubblico sarà equivalente, almeno, a un piano del parcheggio proposto. Intanto però i tempi di realizzazione si sono allungati.

"mangiare bene si può" il progetto slow food ( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: è la gestione pubblico-privato di Amos) confermano che cambiare si può. A luglio l´assessorato e Slow food avranno i dati di una ricerca condotta su ospedali e residenze sanitarie italiane. Un punto di partenza per capire come si mangia nei reparti e come si possono mettere in pratica soluzioni per migliorare il servizio.

policlinico, il pugno duro di santangelo ( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Napoli Il titolare della sanità regionale insiste sulla delocalizzazione: "Piano programmato insieme ai vertici della Seconda Università" Policlinico, il pugno duro di Santangelo Vecchio Policlinico, stretta finale. I docenti del II Ateneo contestano la delocalizzazione programmata: «è impraticabile e non tiene in alcun conto le esigenze della ricerca e della didattica».

capitale morale malata, politica infetta - camilla gaiaschi ( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: inizio di modus operandi che vede la concertazione pubblico-privato fallire a favore del secondo, e la città trasformarsi in un mostro di cemento. Il «vuoto politico» di Milano, ovvero l´incapacità dei suoi amministratori di fare sistema, è la premessa per quella che Alfieri definisce la sua «romanizzazione», compiuta sotto la regia del milanese Silvio Berlusconi.

"è ottimo per la cultura musicale una tragedia per il conservatorio" - gregorio moppi ( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E come verranno reclutati i docenti?». Quel che Biordi teme è l´attivazione di classi-fotocopia dovunque: pianoforte, chitarra, flauto e poco altro. «E il resto degli strumenti, dove impararli? Tanto più che, stando alla legge del ?99, l´apertura dei licei musicali sottrarrà ai Conservatori i corsi di base per bambini.

riflettori sull'antica puglia fra storia e archeologia ( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Bari un seminario di studio con i contributi di docenti ed esperti dell´antica terra di Peucezia "Archeologia e storia della Puglia centrale dall´età del Bronzo all´alto Medioevo" è il titolo delle due giornate di studio in programma da domani a Bari per iniziativa della scuola di specializzazione in Beni archeologici dell´

( da "Corriere della Sera" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: argomento è intervenuto lo psicologo Marcello Cesa- Bianchi, 83 anni, docente di Psicologia dell'invecchiamento all'università napoletana Suor Orsola Benincasa: titolo del suo ultimo libro, Vecchio sarà lei!. «Da una parte sostiene il professore c'è un numero crescente di persone che hanno passato i 60-70 e che vogliono sentirsi attivi, utili;>

Ogni ora di Tv 700 parole dei genitori ( da "Corriere della Sera" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ben venga ogni ricerca che ci mette in guardia da un uso troppo precoce o eccessivo della Tv, commenta Anna Oliverio Ferrris, docente di psicologia dell'età evolutiva all'Università La Sapienza di Roma ma i primi studi sul ritardo linguistico legato alla televisione sono stati fatti 15 anni fa dall'Università di Cambridge e da allora le ricerche si sono succedute a centinaia.

Quanto può pesare il carattere ( da "Corriere della Sera" del 14-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: psicoterapeuta e docente dell'Università di Padova val forse la pena di spendere due parole per spiegare che l'impulsivo non è semplicemente uno che si getta sul cibo senza riflettere. Chi ha questa caratteristica, ha una generica difficoltà nel fermarsi a pensare ai propri bisogni e a capire ciò che è veramente 'buono' per lui.

Restare fedeli è amore vero Un patto, ma niente rinunce ( da "Corriere della Sera" del 15-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 15/06/2009 - pag: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Restare fedeli è amore vero Un patto, ma niente rinunce L a coppia moderna è fondata sull'innamoramento, e questo è esclusivo. La persona che ami è l'unica al mondo che desideri e tu sei l'unico al mondo che lei desidera.

Riforma dei licei alla prova dei programmi ( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aggiornamento professionale dei docenti alle attività integrative, dai laboratori alle biblioteche, ma senza intaccare spazi di studio e di maturazione personale di cui gli studenti hanno bisogno di riappropriarsi (lo stesso vale, per inciso, a livello universitario). Sono adesso sul tavolo tre problemi delicati, primo fra tutti quello della messa in pratica della riforma.

Via libera ai ( da "Corriere della Sera" del 15-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nascerà un comitato scientifico composto da docenti, esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università, dei conservatori. Queste persone (anche in questo caso non è previsto alcun onere per la finanza pubblica) potranno dare consigli e fare proposte «per l'organizzazione e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità»

Appello per l'Università 24 Ore ( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: 2009-06-14 - pag: 35 autore: Appello per l'Università 24 Ore Un documento programmatico di 1.300 docenti di molte università italiane ( Universitas Futura, http://w3.disg.uniroma1.it/unira) discute le linee guida del Ddl governativo sull'università in preparazione: 1) imperniare la struttura universitaria sui Dipartimenti;

Iniziative di formazione ancora molto limitate ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 15-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: commenta Gaetano Manfredi, docente del dipartimento di ingegneria strutturale dell'università Federico II di Napoli – come dimostra il grande interesse per il progetto "Concrete", molte iniziative sono state fatte negli anni scorsi quando la normativa doveva entrare in vigore, salvo poi essere più volte rimandata».

Lettere perde la gara dell'affidabilità ( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 15-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: stessa università (64,1%, secondo peggior risultato). Poco importa, in questo contesto, che i letterati siano tra i più felici dei propri docenti: il dato non basta a invertire la tendenza rilevata dagli altri indicatori. Importante, poi, la spaccatura quasi perfetta che si riscontra rispetto alla percentuale di studenti che frequentano regolarmente almeno tre lezioni su quattro.

poli, i voti si pesano e non si contano - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 16-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: degli aventi diritto e mette su livelli molto diversi docenti e personale tecnico amministrativo. Basti pensare che il voto di un dipendente del comparto tecnico vale solamente il 7 per cento del voto di un professore. Come i tecnici anche gli amministrativi, i dottorandi, e una rappresentanza degli studenti devono essere circa quindici sul piatto della loro bilancia per contrastare,

un posto comodo vicino a casa - gabriele mazzacca ( da "Repubblica, La" del 16-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: interattività tra i docenti delle varie discipline cliniche e tra docenti clinici e docenti delle discipline di base; dall´altro la interattività e la multidisciplinarietà del rapporto didattico tra docenti e studenti. La verità è che la gran parte dei docenti della Facoltà medica della Seconda università non accetta che il costruendo policlinico di Caserta sia la sede della Facoltà.

su facebook c'è il disastro del liceo ( da "Repubblica, La" del 16-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rendendole pubbliche, delle condizioni di salute di una docente dell´istituto; in un ritrovo non virtuale uno studente ha insultato pubblicamente un´altra docente con un grave handicap fisico, e gli insulti si riferivano proprio al suo handicap; poi su Facebook, lo scorso ottobre è comparso il gruppo "Addio Prof.

Ignorando i divieti una folla enorme converge su piazza Asadi, a Teheran. Morte al governo dei... ( da "Unita, L'" del 16-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: DOCENTI DIMISSIONARI Quali sbocchi avrà ora la crisi dopo i tragici avvenimenti di ieri sera è assolutamente imprevedibile. In una situazione così tesa, il minimo incidente può avere contraccolpi pericolosi. Gli animi sono esacerbati. Clamorosa l'iniziativa di un centinaio di docenti universitari di Teheran,

Iran, Mousavi sfida i divieti In piazza spari e vittime ( da "Unita, L'" del 16-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: DOCENTI DIMISSIONARI Quali sbocchi avrà ora la crisi dopo i tragici avvenimenti di ieri sera è assolutamente imprevedibile. In una situazione così tesa, il minimo incidente può avere contraccolpi pericolosi. Gli animi sono esacerbati. Clamorosa l'iniziativa di un centinaio di docenti universitari di Teheran,

Da Galileo a Calvino Conferenza di Zaccaria ( da "Stampa, La" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Relatore di questo settimo appuntamento del ciclo «Galileo, l'uomo, le stelle» sarà Giuseppe Zaccaria, docente di Letteratura italiana all'Università Avogadro. «Fin dall'antichità - anticipa - la Luna ha assunto significati magico-simbolici; in letteratura, poi, è stata sempre collegata ai sentimenti e alle esperienze umane».\

poli, profumo ce la fa al terzo round show dei precari davanti al seggio ( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Nel complesso calcolo del Poli dove docenti e tecnici hanno peso diverso anche alle schede bianche vanno 47,66 voti equivalenti esprimibili. A Profumo, in pratica viene dato il compito di portare a compimento il cammino intrapreso nel 2005, come è prassi negli atenei, che concedono quasi sempre otto anni di gestione a ogni rettore che abbia fatto un buon lavoro.

"si impongono sacrifici sul personale e cambieremo le regole dell'ateneo" - ottavia giustetti ( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: «Per esempio per quel che riguarda il personale delle università. E´ bene sapere fin da subito che sarà ridotto nei prossimi anni, e con i docenti che abbiamo dobbiamo selezionare anche l´offerta formativa». Intende ridurla? «Intendo evitare che sia troppo vasta. Selezionare maggiormente e renderla più di qualità.

dal 30 giugno in edicola c'è la grande guida 2009 - (segue dalla copertina) aurelio magista ( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: usati del ministero per definire la qualità scontentano molti docenti. D´altra parte, nel panorama eterogeneo dell´università italiana qualsiasi criterio è imperfetto. Interessante, su questo, il caso di Aquis, l´Associazione per la qualità delle università italiane statali, sorta lo scorso anno. Il loro metodo premia molto più la qualità della ricerca che quella della didattica.

finita l'era delle lauree facili vince l'ateneo che seleziona - (segue dalla copertina) ( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università fosse il regno del futuro, comincia la proliferazione di nuove discipline e relativi docenti, arriva la sensazione che tutto potesse esser facile e non selettivo, comincia la coazione delle famiglie ad aver un figlio all´Università come segno di una avvenuta cetomedizzazione borghese, arriva la tensione di città e provincia a chiedere ed ottenere sedi universitarie piene

"dai tempi di galileo a oggi qui l'eccellenza è tradizione" - padova ( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ma Padova aveva già parecchie eccellenze, e medicina era fra queste. Molti docenti erano celebrità». Era dura? «Molto dura. Molto severa e molto competitiva. Ma io non la soffrivo. Ero un secchione spaventoso, avevo un grande senso del dovere e dell´impegno». (r.b.)

sport, serenità e internet gratis ecco perché piccolo è bello - laura montanari siena ( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: se devo parlare con un docente lo trovo facilmente». Il rapporto è di un prof ogni 17 allievi. Ma l´isola felice ha contorni precisi e finisce per esempio quando lo studente, per cercare casa, è costretto a rivolgersi al mercato degli affitti: «Poca offerta e prezzi alti, per una stanza chiedono dai 280 ai 300 euro - spiega una ragazza di Scienze -

Un circolo ben poco virtuoso ( da "Manifesto, Il" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: condivisione dei risultati da parte delle diverse università e centri di ricerca. Questo non vuol dire che i privati non finanzino progetti di ricerca, ma il loro apporto è sempre di gran lunga inferiore a quello pubblico. La ricerca di base e applicata made in Usa funziona cioè in maniera tale che vengono definiti alcuni progetti pilota da parte da comitati misti con scienziati,

Previdenza vero banco di prova ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente di Diritto processuale civile all'Università di Palermo che, «pur nutrendo un certo spirito critico nei confronti di alcuni passaggi della riforma della giustizia lanciata dal ministro Angelino Alfano», ammette di condividere «gran parte delle novità introdotte in materia di magistratura onoraria».

IL GIURISTA SALVATORE ZIINO ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ma attenti a un rischio: i magistrati onorari potrebbero trovarsi a giudicare di ambiti su cui non hanno competenze specifiche, come in materia previdenziale». L'opinione è di Salvatore Ziino, 39 anni, docente di Diritto processuale civile all'Università di Palermo. Intervista u pagina 2 l'articolo prosegue in altra pagina

Brevetti e spin-off in Puglia ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università ne registrano solo lo 0,9%. Tuttavia, molti docentie ricercatori hanno brevettato in proprio e non hanno cedutoi diritti di registrazione all'ateneo di appartenenza. Negli ultimi due anni, per questo, l'assessorato regionale allo Sviluppo economico e l'Arti hanno attuato un progetto per potenziare e mettere in rete gli uffici di trasferimento tecnologico degli atenei della

Empowerment torna ad aggiornare quadri e dirigenti ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: partenariato pubblico-privato, federalismo fiscale, prevenzione dell'illegalità. Dirigenti e quadri delle Pa potranno così aggiornarsi su temi di grande attualità, nel segno di una maggiore efficienza degli enti pubblici. Empowerment 2009-2010 vuole valorizzare il patrimonio professionale costruito attraverso l'azione degli anni precedenti.

Biosistema sbarca a Catania ( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università e della Ricerca, che coinvolge una rete di eccellenze scientifiche pubbliche e private per incrementare la collaborazione tra pubblico e privato. Si tratta, formalmente, di una società consortile che raccoglie 58 enti al Sud, fra i quali in Sicilia le Università di Catania e Messina,l'Istituto ricerca medica e ambientale di Catania (

Bologna crea innovatori ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: tenuti da docenti con grande esperienza d'impresa». Con il finanziamento dell'Unione europea i primi 15 laureati, freschi di diploma, partiranno a breve per fare sei mesi di ricerca presso un ente europeo tra i più qualificati, e già partner dell'iniziativa, come il centro universitario Cranfield (in Gran Bretagna) specializzato nell'

L'area va a rilento sulla differenziata ( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: E sicuramente anche prelevare i tanti materiali recuperabili che vanno a finire ancora nell'indifferenziata. © RIPRODUZIONE RISERVATA POSSIBILE SOLUZIONE «Da migliorare raccolta e trattamento della cosiddetta frazione umida» Critico. Luciano Morselli, docente Università di Bologna

Medici assunti al Besta, lavorano all'Humanitas ( da "Corriere della Sera" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Formigoni: primi in Italia, nozze pubblico-privato Medici assunti al Besta, lavorano all'Humanitas di SIMONA RAVIZZA È un primario del Besta, ma da settembre il neuroncologo Francesco DiMeco si trasferirà con il suo staff in pianta stabile all'Humanitas. Assunto da una parte, insomma, lavorerà dall'altra.

Il Besta i suoi medici all'Humanitas Formigoni difende la scelta: cure più efficienti ( da "Corriere della Sera" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Questa convenzione dimostra che istituti pubblici e privati possono lavorare insieme sul fronte dell'innovazione clinica e della ricerca», osserva Gianfelice Rocca, presidente di Humanitas. Il direttore generale, Patrizia Meroni, aggiunge: «Così Humanitas rafforza il proprio impegno nell'ambito delle neuroscienze, settore cruciale e delicato,

L'usura occulta e il sistema finanziario ( da "Corriere della Sera" del 17-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'università Tor Vergata. «Il dato che balza agli occhi - ha detto Gianluca Puccinelli, ad della Res Group - è il sovraindebitamento delle famiglie (il 60% del reddito disponibile) e delle imprese (182%). Serve un confronto aperto su regole rigide che garantiscano trasparenza nell'accesso al credito».

Gli esperti di tutta Italia al capezzale dei ghiacciai ( da "Stampa, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente all'Università di Pisa e geomorfologo dell'ambiente alpino. L'associazione, nata nel 1895 al castello del Valentino di Torino, è una delle più antiche istituzioni dei paesi alpini in questo campo e riunisce una quarantina di esperti in rappresentanza di università, enti di ricerca e istituzioni.

"ma dopo la rivolta il dialogo con gli usa è molto più difficile" - francesca caferri ( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Juan Cole, docente di storia mediorientale presso l´Università del Michigan e presidente del Global American Institute, commentatore della Cnn, di Newsweek e dei principali quotidiani Usa, è una delle voci più ascoltate fra gli esperti di politica estera americana.

"salvare la terra" dibattito a più voci al museo di scienze - luca mercalli ( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Giuseppe Grazzini, docente di fisica sempre all´Università di Firenze, è particolarmente esperto nell´illustrare potenzialità e limiti delle energie rinnovabili. Si parlerà del nucleare e delle sue contraddizioni, si rifletterà sul sole italiano, così poco sfruttato rispetto all´Austria o alla Germania.

Andare contro la marea montante, quasi un'onda anomala, del razzismo, è faticoso. E fatica... ( da "Unita, L'" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come dimostra una ricerca dell'Osservatorio di Pavia citato nell'apparato critico del libro bianco, sta sempre più conquistando spazi di informazione sia nelle reti private che in quelle pubbliche. In questi ultimi due anni dal 40 al 60 % di tutte le notizie pubblicate o trasmesse in Italia sono da considerare legate alla problematica dell'

i pirati per la tecnologia democratica - annalisa camorani ( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: università dimostra come questo movimento sia apprezzato anche da chi è esterno al movimento. Antonio Caronia, docente di comunicazione all´Accademia di Brera, studioso di scienze, tecnologia, letteratura e comunicazioni, giudica il movimento «un tentativo importante e coraggioso di limitare lo strapotere della dittatura economica e politica di alcune multinazionali della comunicazione»

marco lodoli, scrittore e docente di lettere in un istituto professionale di roma - (segue dalla copertina) maria novella de luca ( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente emerito di Storia della Pedagogia all´università La Sapienza di Roma, che parla subito di «sconfitta della scuola». «Raramente le bocciature spingono a migliorarsi, il merito va incoraggiato, premiato, ma per chi è in difficoltà bisogna applicare come diceva la Montessori una "educazione dilatatrice",

Mille verso il licenziamento ( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docente dell'area Business Management della Tils, in attesa dell'ufficializzazione della lettera di licenziamento, già spedita rincara: «Vanno a cercare soldi con le istituzioni locali, utilizzando i lavoratori ». Ex Reiss Romoli, azienda Telecom considerata ai vertici dell'eccellenza nella formazione dei manager delle comunicazioni,

Alcol, vendita vietata ai minori di 16 anni ( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: aumentare dei livelli di alcol assunto è un dato reso noto in questi giorni da una ricerca pubblicata sul Journal of Celebral Flow and Metabolism. Il vicesindaco Riccardo de Corato è convinto della «positività della soluzione adottata, anche se è cosa diversa applicare un'ordinanza a una città che ha 1,3 milioni di residenti rispetto a Monza che ne ha 120 mila».

A casa di Testori ( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sotto, casa Testori a Novate Milanese (le foto sono di Duilio Piaggesi) Eredi Giuseppe e Giovanni Frangi, artisti e nipoti di Testori Provocazioni Giovanni Agosti, docente di storia dell'arte all'Università di Milano, si è riservato i bagni: «Occupati, tutti e due» è il titolo del suo lavoro

conigli ( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Ve lo rivelerà Paolo Milani, docente di Nanotecnologie martedì 23 all'Acquario civico, ore 18.30). «Io una cosa l'ho imparata dice Corrado Sinigaglia, ordinario di Filosofia della scienza alla Statale e curatore delle conferenze : alla fine, tutte le cose si somigliano ».

ARRIVA LA 100 VELE 2009 ( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: saranno presenti in mare o a terra per testimoniare la loro solidarietà all'Università dell'Aquila. Particolare attrazione sarà lo splendido due alberi, di oltre 30 metri, "NEW ZEALAND ENDEVOUR", messo a disposizione dalla Asd Maxishare Sailing Team che imbarcherà studenti e docenti dell'Università abruzzese oltre ad alcuni giocatori dell'Aquila Rugby.

Il real estate regge in Italia ( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: come la partnership pubblico-privata e il project financing. Una sorta di vademecum che ha l'obiettivo di fornire un quadro completo di statistiche e fonti in materia di finanza immobiliare. Tra i dati citati nel rapporto emerge che nel 2008 gli investimenti in immobili per attività economiche nel mondo sono calati del 59%,

( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)
Argomenti: Cervelli

Abstract: università sono bravissimi ma parliamo di un'élite che, in larga parte, sarà obbligata ad emigrare dando ulteriore linfa alla cosiddetta fuga dei cervelli. È chiaro che l'interesse per una materia deve essere indotto dall'insegnante. Per migliorare la qualità dell'insegnamento è fondamentale partire dal reclutamento dei professori.

Sul dollaro il peso del debito ( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ultimo docente all'università del Wisconsin, Madison, pensavano nel 2005 che in 15 anni l'euro avrebbe potuto raggiungere il dollaro, come moneta di riserva. Potrebbe avvenire prima, dicono ora. Esistono però dubbi sul fatto che una moneta espressione di un'area ricca, ma senza un vero governo e soprattutto senza una credibile struttura militare alle spalle,

L'Onda tedesca sfida l'estate ( da "Manifesto, Il" del 18-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Siccome docenti e strutture non bastano, quasi tutte le facolta limitano le iscrizioni col numero chiuso. Decisivo per entrare è il voto di maturità, e questa circostanza porta a rendere ossessiva l'importanza dei voti nei ginnasi. E perfino nella scuola elementare, perché, in mancanza di una media unificata come in Italia,

la rovina e il moderno nel teatro garibaldi - gaetano licata ( da "Repubblica, La" del 19-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in cui il nuovo docente si presenta insieme alle esperienze che porta con se dentro l´Università. Il Teatro Garibaldi ha una storia molto comune a Palermo: un edificio storico di valore intrecciato con la storia politica italiana (Garibaldi nel suo passaggio da Palermo vi pronunciò la famosa frase «o Roma o morte»), l´abbandono per molti anni,

Termini Imerese si salva ma non produrrà più auto ( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nuovi contratti di programma che mobiliteranno risorse pubblico-private. Il confronto tra Governo, Regioni e parti sociali proseguirà nelle prossime settimane su tre tavoli per monitorare l'andamento del mercato e dell'occupazione, lo sviluppo di ricerca e innovazione, la componentistica. Positivo il giudizio dei sindacati, ad eccezione della Fiom-Cgil che giudica «inaccettabile »

Balza a quota 4,4 miliardi il project finance nella sanità ( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Lo studio di Finlombarda sulle partnership pubblico-privato Balza a quota 4,4 miliardi il project finance nella sanità Virginio Di Carlo MILANO Edilizia sanitaria e project finance. Un connubio che in Italia si conferma di successo e che pone il mercato delle partnership pubblico-privato di casa nostra al secondo posto –

Marchionne: radici italiane per Fiat ( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: la ricerca combinata in meccanica, elettronica e informatica. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE AREE DI MAGGIORE CRISI Scajola ipotizza contratti di programma con risorse pubbliche-private che possano accompagnare la riorganizzazione L'incontro. Da sinistra Gianni Rinaldini, Guglielmo Epifani e Sergio Marchionne al tavolo che ha riaperto il confronto tra Fiat,

Vasco Rossi e Madonna superstar, in buona salute gli show dal vivo ( da "Manifesto, Il" del 19-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Arena di Verona e altri enti misti pubblico-privato, che godono di finanziamenti vari). Nell'anno passato , il 2008, sono diminuiti i concerti e gli spettatori, ma sono aumentano gli incassi. Rispetto al 2007 la spesa al botteghino è salita del 4,13% (164.825.000 euro), a fronte di un aumento del prezzo medio del biglietto di quasi il 20 per cento (29,

Tante offerte formative ( da "Stampa, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: suo processo di internazionalizzazione che vede i propri studenti ed i propri docenti impegnati non solo in scambi in Europa attraverso il programma Erasmus, ma anche in altri Paesi, grazie a collaborazioni poste in essere direttamente dalla nostra Facoltà. Oltre agli accordi ormai consolidati (quattro Università negli USA e una Università in ciascuno dei seguenti Paesi: Canada,

Una grande tradizione ( da "Stampa, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: che si distingue a livello nazionale per la qualità dei docenti e ricercatori e per un'offerta formativa attenta alle richieste del mondo del lavoro. L'offerta formativa. Per il 2009-2010 la Facoltà presenta un'ampia offerta formativa, con 7 lauree triennali, 6 lauree magistrali, e una decina di master, tra cui «Peacekeeping Management», «Cultural Projects for Development»,

In conformità al programma di questo triennio di presidenza, sono stati intensificati i rapport... ( da "Stampa, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università di Torino e alla nostra Facoltà. Questo accordo dischiude la possibilità che anche nostri docenti possano svolgere attività di insegnamento in Albania e intensifica i rapporti già esistenti: attualmente infatti frequentano la nostra Università già circa seicento studenti albanesi, di cui 83 nella Facoltà di Giurisprudenza Cercheremo così di coniugare la modernità con le

Decentramento a Cuneo ( da "Stampa, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: nella quale insegnano docenti della Facoltà di Giurisprudenza torinese, è caratterizzato da una frequenza molto alta e da una buona percentuale di iscritti che riesce a concludere rapidamente il ciclo di studi; i laureati cuneesi ottengono poi risultati molto buoni negli ultimi due anni del quinquennio seguiti a Torino.

Verso il futuro ( da "Stampa, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Per rafforzare questo slancio, il corpo docente è stato ulteriormente arricchito di docenti stranieri: alcuni mantengono la loro posizione presso università europee o statunitensi, altri svolgono interamente la loro attività presso il Collegio, da cui sono reclutati a livello internazionale.

La didattica ( da "Stampa, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: rivolto a personale docente e amministrativo di enti pubblici e privati dell'Università; professionisti dell'area economica e giuridica; funzionari delle istituzioni e organismi comunitari internazionali e nazionali;Analisti di produzione cinematografica e televisiva, nato dall'accordo SAA - DAMS - Facoltà di Scienze della Formazione,

un solo esame per diventare studente part time - laura montanari ( da "Repubblica, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Sds chiede anche degli appelli d´esame straordinari per gli studenti part time che oggi pure esistono ma che sono facoltativi, a discrezione del singolo docente o della facoltà. Per quando riguarda l´obbligo di frequenza è ancora una zona grigia secondo gli studenti, non definita dal regolamento: «Noi chiediamo l´abolizione di qualsiasi obbligo».

dritto&rovescio il corpo docente si rinnova: sempre di meno e con meno soldi - aurelio magistà ( da "Repubblica, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Pagina 44 - Cronaca dritto&rovescio Il corpo docente si rinnova: sempre di meno e con meno soldi AURELIO MAGISTà L´esempio della medaglia, con il dritto e il rovescio, un lato buono e uno cattivo che fanno parte della stessa realtà, è la più adatta per descrivere l´università. Molte situazioni si prestano a letture doppie.

il censis le regole imperfette della valutazione - roberto ciampicacigli * ( da "Repubblica, La" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: articolazione del corpo docente stabilizzata secondo le classificazioni ordinari, associati e ricercatori si è pervenuti a un modello nel quale i professori a contratto hanno finito per assumere uno straordinario peso didattico (nel 2008 il rapporto era di 79 docenti a contratto per 100 di ruolo mentre nel '98 tale rapporto era di 33 a contratto per 100 di ruolo)

Mazzetta per i corsi fantasma in Regione Maxi-multa per l'ex assessore Bombarda ( da "Corriere della Sera" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: attestando la presenza di allievi e docenti che, secondo l'accusa, esistevano solo sulla carta. Cinque mesi dopo, una seconda rata di arresti domiciliari travolse un docente a contratto dell'Università Cattolica di Brescia, la sua segretaria e lo stesso Bombarda. Giuseppe Guastella gguastella@corriere.

DOMANI NEL MARE DI ROMA IL GRANDE SPETTACOLO DELLA 100 VELE ( da "Corriere della Sera" del 20-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: docenti e studenti dell'Università dell'Aquila. Giulia Michelini, giovane e affermata attrice, che ha debuttato nella terza serie della fiction "Distretto di Polizia"dove è Sabrina Corsi, una partecipazione che le ha permesso di aggiudicarsi una parte nel film di Muccino " Ricordati di me", una splendida interpretazione nel film Borsellino per seguire poi con la sua presenza in RIS

Gaza, due anni di isolamento E Hamas è più forte ( da "Unita, L'" del 21-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: risponde Talal Oukal, docente all'università al-Zahar di Gaza; ma poi aggiunge che la spaccatura tra Hamas e Fatah - con Gaza nelle mani di Hamas e la Cisgiordania, col placet di Israele, sotto il relativo controllo dell'Autorità palestinese e del Fatah, «è stata pagata a caro prezzo dai palestinesi».

Hamas e Gaza. Due anni dopo la presa del potere. Radiografia di un consenso che non è venuto me... ( da "Unita, L'" del 21-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: risponde Talal Oukal, docente all'università al-Zahar di Gaza; ma poi aggiunge che la spaccatura tra Hamas e Fatah - con Gaza nelle mani di Hamas e la Cisgiordania, col placet di Israele, sotto il relativo controllo dell'Autorità palestinese e del Fatah, «è stata pagata a caro prezzo dai palestinesi».

farmacia degli incurabili - guido donatone ( da "Repubblica, La" del 21-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: Università contro la delocalizzazione a Caserta delle strutture del Vecchio Policlinico. E sono sorprendenti le concitate proteste dei docenti di Medicina, che vantano i meriti delle rispettive cattedre universitarie opponendosi al trasferimento previsto dal piano regolatore e imposto dalla evidente esigenza di aree adeguate alla realizzazione di moderne e attrezzate strutture ospedaliere.

da siena in europa erasmus per 350 ( da "Repubblica, La" del 21-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: ha spiegato il professor Furio Pacini, delegato del rettore alle relazioni internazionali ? e porta con sé tanti benefici, dalla conoscenza delle lingue, oggi indispensabile in qualsiasi settore lavorativo, alla nascita di nuovi contatti e relazioni con studenti e docenti di altre università».

1x64 testo per misurare lo spazi - laura montanari ( da "Repubblica, La" del 21-06-2009)
Argomenti: Cultura

Abstract: in due anni perderemo il 15% dei docenti, ci sono settori che già oggi - Pediatria e Odontoiatria - sono in sofferenza. Dovremo studiare dei reclutamenti per non avere contraccolpi anche sui percorsi assistenziali». Tra i temporaneamente sospesi c´è Sergio Romagnani, il più celebre immunologo italiano.


Articoli

la dottoressa firmava i libri con il prof - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XII - Torino A vincere era stata una candidata senza la specializzazione. Scontro tra docenti ed esposti al rettore La dottoressa firmava i libri con il prof Bufera a Matematica: il Tar annulla il concorso da ricercatore Appena è esplosa la polemica, la giovane laureata ha rinunciato all´incarico OTTAVIA GIUSTETTI Scatena un moto di polemiche l´ennesimo concorso universitario annullato dal Tar per "irregolarità nell´operato della commissione". E la candidata "dribbla" lo scandalo rinunciando all´ultimo momento al posto da ricercatore per il quale era stata decretata vincitrice. Ma i colleghi esclusi non si accontentano e chiedono che si pronunci comunque il tribunale: «Nonostante la rinuncia della vincitrice - dice il Tar - sussiste un pregiudizio grave e irreparabile, che potrà essere evitato attraverso la riedizione della procedura in questione». Succede a Scienze, nel dipartimento di Matematica. Quando un concorso bandito a fine 2008 per un posto da ricercatore diventa oggetto di scontro tra docenti in facoltà. I candidati sono in tutto cinque, dell´Università di Torino, chi ha nove, chi dieci, chi sedici pubblicazioni scientifiche sul curriculum. Tutti, tranne una, hanno il titolo di dottore di ricerca. Ma, caso strano, è proprio quell´una che, alla fine, si aggiudica il posto. La candidata non è forte sui titoli ma svolge bene il compito e, in effetti, tutte o quasi le sue pubblicazioni sono firmate assieme al docente che presiede la commissione del concorso. A questo punto si scatenano le proteste, con un moto di moralizzazione generale sul tema della trasparenza dei concorsi universitari, all´ufficio di Ezio Pelizzetti, il rettore, arriva persino un esposto. Qualcuno insinua che tra candidata e professore ci sia un rapporto troppo privilegiato per cui non è corretto che sia proprio lui a valutare la sua prova. E a decretarne il successo. Professore, aspirante ricercatrice e vertici di ateneo corrono ai ripari e lei, la vincitrice rinuncia improvvisamente al posto. Una rinuncia strana di questi tempi (i prossimi concorsi saranno chissà quando con il blocco del turnover) che agli occhi di molti suona come un´ammissione di colpevolezza. Tanto che i candidati esclusi non si accontentano e decidono di proseguire sulla strada del ricorso. I legali si concentrano sul titolo di dottore di ricerca che quattro candidati vantano e che la vincitrice invece non ha. E sulla norma recente che stabilisce proprio che il dottorato è titolo preferenziale per il concorso da ricercatore. «Considerato che tale giudizio si impone - motiva il tribunale amministrativo - con riguardo particolare alle censure riferite alla valutazione del dottorato di ricerca e delle pubblicazioni dei candidati .... il Tribunale accoglie l´istanza». Il concorso, a questo punto, è sospeso e l´Università dovrà decidere se riconvocare la stessa commissione o bandire un nuovo posto.

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il rettore di salerno - aurelio musi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XII - Napoli IL RETTORE DI SALERNO AURELIO MUSI D ocenti, rappresentanti degli studenti e personale tecnico-amministrativo dell´università di Salerno votano oggi e domani per eleggere il loro rettore. I candidati sono tre: il rettore uscente, l´ingegnere Raimondo Pasquino, l´economista Pasquale Persico, il filologo Federico Sanguineti. Le differenze fra i tre concorrenti non sono tanto di ordine politico, come potrebbe indurre a credere una lettura superficiale della contesa: anche se sono evidenti le distanze fra il centrista e politicamente navigato Pasquino, il moderato di sinistra Persico, non certo digiuno di esperienze amministrative, il più sofisticato figlio d´arte Sanguineti, più spostato verso la sinistra radicale. Le differenze, che sicuramente peseranno sul voto, riguardano piuttosto il modo di intendere l´esercizio della carica. Persico, come risulta dal suo programma, interpreta il ruolo del rettore oltre il suo profilo burocratico, capace di garantire la sintesi tra ricerca e didattica, di fare dell´università «un luogo proteso con furore verso conoscenza e apprendimento», una «nuova casa di Pitagora», di ridisegnare l´attuale organizzazione per facoltà e dipartimenti in quattro o cinque aree di nuova aggregazione. Il programma di Persico è suggestivo e non privo di numerosi spunti di originalità. Ha il difetto di aver raccolto tardi consensi e convergenze e di non aver mobilitato per tempo le diverse componenti dell´ateneo. Ancora più tardi arriva l´altro concorrente. Sanguineti si è candidato all´ultima ora e ha presentato un´interpretazione della carica in chiave prevalentemente rappresentativa soprattutto degli interessi, peraltro sacrosanti, dei ricercatori che si battono per il riconoscimento del loro ruolo docente. Pasquino si presenta col limite genetico del terzo mandato, ma con vantaggi incalcolabili derivanti dai risultati ottenuti dall´ateneo salernitano durante gli otto anni dei suoi precedenti mandati. Il limite genetico consiste nel fatto che il terzo mandato è stato introdotto a colpi di riforma di statuto. Già espressi su questo giornale tutte le perplessità sia per il percorso adottato sia per le conseguenze che determina qualsiasi prolungamento di mandato oltre il limite fisiologico, soprattutto per il rallentamento del ricambio della classe dirigente. Ma il limite genetico è stato accettato all´unanimità dal senato accademico. Quindi la regola della democrazia ha prevalso. E ha prevalso anche, probabilmente, il riconoscimento della meritoria azione compiuta dal rettore uscente nella gestione dell´ateneo. L´Università di Salerno, col suo campus invidiato dai colleghi professori italiani e stranieri, con la sua dotazione infrastrutturale, con i trasporti in crescita quantitativa e qualitativa, con l´attivazione di nuove realtà come la Facoltà di medicina e la scuola di giornalismo, con risorse per la ricerca tutto sommato abbastanza adeguate rispetto alla miseria degli altri atenei, presenta oggi un saldo assai positivo rispetto a dieci anni fa. Il merito è dell´intera comunità che opera nell´ateneo salernitano, ma anche di un rettore che, grazie alla sua capacità politica di mediazione, amministrativa, gestionale, è riuscito in questi anni a costruire e rappresentare una realtà universitaria di alto profilo. Dunque va tutto bene? Sicuramente no. E sarebbe utile suggerire un promemoria per il futuro rettore. Al primo posto il miglioramento dell´offerta formativa, soprattutto per quanto riguarda le lauree magistrali, oggi scarsamente competitive rispetto a quelle di altri atenei. è urgente, poi, approvare un codice deontologico per evitare parentopoli, familismo amorale e conflitti di interesse nella composizione del personale docente e tecnico-amministrativo. Ancora: non tutto è chiaro nella distribuzione delle risorse alla neonata Facoltà di medicina e gli squilibri che può determinare nel rapporto con le altre Facoltà. E infine, ma solo per brevità: il rettore di Salerno nella Crui dovrebbe battersi perché questo organismo torni a essere l´interlocutore privilegiato del governo in materia universitaria e non una cenerentola snobbata dal ministro. L´ateneo di Salerno è il terzo per numero di studenti e per importanza nel Mezzogiorno continentale. è necessario che conservi e rilanci un ruolo di primo piano nel panorama degli atenei italiani sia per quanto riguarda la ricerca sia per la didattica.

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rettore, tra tesi e medicina prove di abbraccio - laura montanari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Firenze Rettore, tra Tesi e Medicina prove di abbraccio Oggi e domani l´ateneo torna al voto, sono rimasti tre candidati: vince chi ottiene la maggioranza assoluta dei voti Il preside di Ingegneria ha incassato l´appoggio dei due che si sono ritirati, Del Bimbo e Chelazzi Al consiglio di facoltà sei interventi su dieci sono stati a sostegno di quello che appare il favorito LAURA MONTANARI Ufficialmente non si schiera. Ma Medicina va letta e interpretata e ieri nel consiglio di facoltà convocato da Gianfranco Gensini, su una decina di interventi, sei erano a favore del candidato rettore Alberto Tesi. Un segnale importante. Dopo il gelo iniziale, i «dottori» di Careggi e il preside di Ingegneria provano un (quasi) abbraccio facilitato da una lettera che lo stesso Tesi ha inviato alla facoltà per sottolineare l´importanza del polo medico e la sua stima. «Non c´è una unanimità su un candidato - dice il preside Gensini - ma è vero che in diversi fra i docenti che sono intervenuti si sono espressi a favore di Tesi». Anche un altro dei tre candidati alla successione al rettore Marinelli, Paolo Caretti ha scritto una missiva a Medicina. Sapremo domani il verdetto delle urne: oggi si aprono i seggi e l´università fiorentina torna al voto con le stesse regole del primo round: passa chi fra Paolo Caretti, Sandro Rogari, Alberto Tesi, ottiene la maggioranza assoluta. Restano in corsa un candidato proveniente da Giurisprudenza, uno da Scienze politiche, uno da Ingegneria. Se nessuno otterrà il quorum si andrà al ballottaggio. I seggi sono quattro: rettorato, viale Morgagni, Novoli, polo di Sesto. Le urne restano aperte oggi dalle 7,30 alle 19,30, domani fino alle 14,30. Né Rogari né Caretti hanno gradito l´appoggio che i due candidati che si sono ritirati, Alberto Del Bimbo (Ingegneria) e Guido Chelazzi (Scienze) hanno offerto a Tesi interpretando il bisogno di cambiamento espresso dalle urne. «Non mi sembrano programmi compatibili» ha spiegato il costituzionalista che ha portato avanti una campagna elettorale in cui ha sottolineato la discontinuità tra il suo programma e l´attuale gestione dell´ateneo. Nel segno della continuità invece Sandro Rogari che è stato il prorettore alla didattica con Marinelli e che ha seguito la complessa riduzione dei corsi di laurea (-30%). «L´innovazione io l´ho fatta in concreto - spiega - riformando i percorsi didattici. Non credo che i giochi siano già fatti, nella prima tornata elettorale non sono andati a votare circa 500 docenti». Numeri in grado di poter imprimere anche una svolta imprevista alla corsa a tre, anche all´ultimo minuto.

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L'atlante delle professioni (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Nord Ovest)" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Nord-Ovest sezione: ISTITUZIONI data: 2009-06-10 - pag: 24 autore: Atenei. Iniziativa dell'Università di Torino L'atlante delle professioni TORINO Fabrizio Pasquino è nato l'Atlante delle professioni, un nuovo strumento a disposizione dei giovani, delle imprese e dei professionisti con l'obiettivo di creare un dialogo tra università, aziende e ordini e collegi professionali. Un osservatorio delle professioni in uscita dai percorsi universitari che l'ateneo torinese ha presentato e iniziato a sperimentare, proprio in questi giorni, nell'ambito del programma " Formazione e innovazione per l'occupazione" ( FiXO), in collaborazione con il Corep, il ministero del Lavoro e con Italia Lavoro. «Il nuovo strumento – ha spiegato Adriana Luciano, responsabile scientifica del progetto e docente del Dipartimento di Scienze sociali dell'Università di Torino – consente alle facoltà e ai singoli corsi di laurea di mettere in relazione la loro offerta formativa con le prospettive occupazionali dei propri laureati e con la domanda di competenze espressa dal mondo del lavoro». L'osservatorio, per il quale sono stati investiti 300mila euro, prende la forma di Atlante consultabile sul web e contiene schede di descrizione delle figure professionali, delle attività svolte, delle competenze richieste, della loro presenza nel mercato del lavoro, degli ambiti di lavoro entro cui operano. In alcuni casi a corredo delle schede ci sono anche dei video descrittivi. «è uno strumento – afferma Massimo Richeri, responsabile dell'area sindacale dell'Unione industriale di Torino – che noi sosteniamo, visto che contribuisce a mettere in rete le imprese con l'Università. Sempre di più gli studenti devono saper scegliere e conoscere per tempo le aree professionali che offrono più sbocchi lavorativi. Questo Atlante, se costantemente aggiornato avrà questo importante ruolo e sarà utile agli studenti e alle aziende». L'iniziativa non è però solo destinata alle aziende. Proprio in fase di presentazione è stato deciso di ampliare i contatti con gli ordini e i collegi professionali e, in particolare, con la Consultadelle professioni della provincia di Torino. «La nostra Consulta – dice Amos Giardino, presidente del Cup torinese – è a disposizione fin da subito a collaborare con l'Università sui questo nuovo progetto, segnalando agli studenti quali professioni sono più sature e quali quelle che "tirano" di più» © RIPRODUZIONE RISERVATA www.atlantedelleprofessioni.it 300mila à L'investimento. Il costo per la realizzazione dell'Osservatorio già disponibile sul Web

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Parma non valorizza il suo Ateneo (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-06-10 - pag: 5 autore: Gino Ferretti. Il rettore dell'Università racconta i progressi nella ricerca e le difficoltà a operare tra indifferenza delle istituzioni e tagli del Ministero «Parma non valorizza il suo Ateneo» di Andrea Violi R afforzare la competitività dell'Università di Parma nei finanziamenti per la ricerca e nell'attrattività di studenti,grazie ai rapporti con l'Europae le imprese e a progetti in campo tecnologico e didattico. è questo il primo obiettivo del rettore di Parma Gino Ferretti per i prossimi due anni di mandato. Ferretti, classe 1948, eletto per la prima volta nel maggio 2000 e confermato fino al 2011, è soddisfatto dei risultati ottenuti ma lamenta un contesto difficile. Sul territorio, secondo il rettore solo le imprese sono attente all'Università, che negli anni ha subìto anche forti tagli delle risorse statali. «Ho la sensazione di aver vissuto in una costante di emergenza e incertezza sul futuro – ammette –.Abbiamo avuto due riforme della didattica sconvolgenti. Il settore ha vissuto con scarsa capacità di programmazione nel lungo termine. è stata una trincea». Quali sono i prossimi obiettivi? Il primo traguardo è quello di riuscire a pagare lo stipendio al personale. Sembra una battuta ma la preoccupazione di tutti gli atenei, per il 2010 e 2011, è di tipo finanziario. Dobbiamo inoltre applicare la riforma della didattica. Il mio obiettivo principale resta quello di sviluppare ulteriormente gli strumenti connessi alla ricerca scientifica. Se lo misuriamo in termini di finanziamenti, stiamo conseguendo questo obiettivo. Come vanno i finanziamenti? Abbiamo incrementato in modo rilevante le risorse dal nostro Ministero, passando da una quota nazionale di 1,5% al 2,19 per cento. è un cofinanziamento di un milione di euro ed è importante come parametro. Abbiamo incrementato anche i fondi acquisiti da Ue e da aziende. Da progetti del VII Programma quadro e bandi simili siamo passati da 1,1 milioni a 6,5 milioni di euro nel 2008. Dalle imprese, con i "contratti per conto terzi", nei quali è l'interesse aziendale che prevale, abbiamo avuto 5 milioni contro i 3,5 precedenti. Altri contratti e convenzioni di interesse comune con le imprese passano da 1,66 a 4,92 milioni. In totale nel 2008 i fondi per la ricerca sono arrivati a 17,4 milioni, contro i 7,5 milioni del 2007. Pur in un momento di difficoltà economica abbiamo fatto grandi passi avanti in termini di competitività sulla ricerca. L'Ateneo è competitivo anche sul piano delle iscrizioni? Sì, non abbiamo avuto il calo di immatricolazioni registrato da tanti atenei l'anno scorso. Siamo in controtendenza, con un totale di 30mila studenti. Per il 2009 Parma punta molto sulle tecnologie informatiche... Forse per fine anno riusciremo a mettere in wireless tutto l'ateneo e questo ci darà la possibilità di registrare in via informatica tutti gli esami. Avremo carriere degli studenti aggiornate in tempo reale. Il wireless comporta un investimento di 400mila euro ma la vera difficoltà è mettere a regime il sistema. Sono molto orgoglioso, inoltre, del riconoscimento Ects, che l'Università di Parma ritirerà l'11 giugno a Bruxelles. è un sistema che consente in modo trasparente e facile una mobilità fra gli studenti a livello europeo. Abbiamo lavorato tre anni per predisporre gli strumenti didattici adeguati e siamo uno dei pochi atenei italiani ad averlo. Quali vantaggi comporta l'Ects? Consente in modo semplice il riconoscimento dei corsi seguiti dai nostri studenti all'estero con il programma Erasmus e viceversa. Potremo sapere esattamente cosa fa un nostro studente all'estero e cosa fa uno studente straniero a Parma. La nostra media annuale è di 500 studenti in entrata e altrettanti in uscita. Contiamo in un notevole aumento grazie a questo riconoscimento. Per i giovani Parma è un Ateneo attrattivo? I nostri studenti provengono al 48% da fuori Emilia-Romagna, in particolare dal Meridione. I parmigiani sono il 33%; il 19% da altre province emiliane. Il nostro è uno degli atenei altamente attrattivi a livello nazionale. Su cosa si basa l'attrattività locale? Ha strutture efficienti, efficaci e vivibili. Abbiamo 17mila posti aula: togliendo i fuoricorso, abbiamo quasi un posto per ogni studente. Siamo molto attrezzati in termini di laboratori di informatica, centri linguistici, centri sportivi. La città inoltre è attrattiva di per sé. Eppure il problema degli alloggi esiste anche qui... Il problema c'è ed è rilevante, perché siamo passati da una popolazione studentesca di pendolari a provenienze di lunga distanza.E non c'è a Parma una tradizione di alloggi per studenti, così come non c'è a livello regionale la stessa attenzione rivolta ad altre città universitarie emiliane. E nemmeno dalle realtà locali c'è 'attenzione: l'Università è lasciata da sola in questo campo. Abbiamo messo in atto meccanismi di ricerca di alloggi in appartamenti per studenti, ci siamo strutturati con cooperative e altre realtà che riescono a soddisfare abbastanza la domanda. Ci sono forti sollecitazioni per lavorare con gli enti locali, ma le difficoltà sono sotto gli occhi di tutti. Le sollecitazioni hanno avuto effetti? Siamo arrivati a fare dei protocolli d'intesa col Comune, che ancora non hanno prodotto edifici. Per fare un passo decisivo avremmo bisogno di 2-3mila posti come minimo. Il rapporto fra l'Università e la cittàè distante o c'è vicinanza? Direi distante. L'Università è trascurata? Diciamo che si vive in modo separato. Non ho mai visto in questi anni un particolare sostegno da parte né di enti pubblici né delle Fondazioni. In termini di edilizia non è paragonabile a quello che avviene nelle altre città emiliane, ad esempio a Modena. Bologna inoltre ha un sostegno complessivo della Regione più rilevante di Parma. La città dovrebbe rendersi conto un po' meglio di cosa rappresenta l'Università. Con le industrie, invece, c'è un buon rapporto. © RIPRODUZIONE RISERVATA Nessun supporto «In tre mandati non ho ricevuto aiuti né da parte di fondazioni né di enti pubblici» Alla guida Gino Ferretti. Nato a Reggio Emilia nel 1948 si laurea in Ingegneria meccanica nel '74 a Bologna. Insegna a Parma dal 1988. è stato preside del corso di laurea in Ingeneria meccanica. Rettore dal 2000, è al terzo mandato (scade nel 2011). è nel Consiglio della Fondazione Magnani Rocca e di quella di Studi verdiani In cattedra L'Università di Parma ha circa 30mila iscritti, oltre 1.100 tra docentie ricercatori, 994 unità di personale tecnicoe amministrativo. è articolata in 12 facoltà: Agraria, Architettura, Economia, Farmacia, Giurisprudenza, Ingegneria, Lettere, Medicina, Veterinaria, Psicologia, Scienze politiche e Scienze matematiche, fisiche e naturali

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Serve più capitalizzazione (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: CENTRO NORD data: 2009-06-10 - pag: 3 autore: INTERVISTA Rocco Corigliano «Serve più capitalizzazione» «Nel contesto di un mercato che non è ancora saturo le prospettive di crescita maggiore le hanno le banche piccole e locali. A patto però che siano dotate dei capitali necessari». A parlare è Rocco Corigliano, 58 anni, docente di Economia degli intermediari finanziari all'Università di Bologna. è un buon segnale l'aumento di sportelli bancari? La crescita delle banche locali è sicuramente un ottimo indicatore. Con la liberalizzazione ciascun istituto di credito fa una richiesta alla Banca d'Italia, dopo essersi fatto i conti in tasca, cioè dopo aver valutato i tempi di recupero dei costi fissi con la previsione dell'aumento degli impieghi e della raccolta del risparmio. Con gli strumenti telematici oggi a disposizione sembra quasi assurdo che si debbano aprire nuovi sportelli ma il rapporto di prossimità ha ancora un grande rilievo. Le piccole banche conoscono bene il territorio, conoscono il cliente e la sua capacità di fare impresa. Ma hanno un limite. Quale? Le banche di piccole dimensioni non possono offrire tutta la gamma di servizi assicurata dai grandi gruppi bancari. Anche se per molte imprese sono comunque sufficienti. Ci sono ancora spazi di crescita? Credo che il miglior giudice sia il mercato ma il fatto di lasciare libera scelta agli istituti di credito di decidere la propria articolazione territoriale è senza dubbio positivo. Non credo però che questi spazi saranno occupati dai grandi gruppi bancari: per loro si pone semmai il problema di estendersi all'estero. Le prospettive di sviluppo maggiori le hanno le banche piccole e locali, sempre che abbiano le condizioni di capitale per farlo. Devono fare un piano di recupero in tempi certi: il raggiungimento del break even in due anni è un termine ragionevole. Non si può però giudicare la bontà di un sistema bancario solo dal numero degli sportelli. Che cosa entra in gioco? Bisogna assicurare la concorrenza, che stimola le banche a migliorare i propri servizi e a renderli più trasparenti e meno costosi. Negli ultimi tempi c'è stata una concentrazione del sistema bancario, con la costituzione di gruppi che hanno configurato condizioni di monopolio. è già successo e l'intervento dell'Antitrust ha imposto la vendita di sportelli. Un altro fatto positivo. Cresce anche l'uso delle tecnologie informatiche e anche questo è un buon indicatore perché consente di ridurre i costi. è una fase critica questa per le banche? C'è una contrazione della redditività frutto della crisi finanziaria globale, molte banche registrano aumenti delle sofferenze: è ancora lontana la fine del ciclo negativo. Le banche devono essere forti, con una dotazione di capitale proprio elevata. Anche per accompagnare le imprese verso la ripresa. © RIPRODUZIONE RISERVATA SOLIDITà E VIRTUALE «Positiva la crescita della rete fisica se abbinata a quella di capitali e Internet» L'esperto. Rocco Corigliano docente all'Alma Mater

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Nasce il polo delle biotecnologie (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: ECONOMIA E IMPRESE CAMPANIA data: 2009-06-10 - pag: 9 autore: Ricerca. La fusione di tre centri di competenza dà vita a CamBio: domani la presentazione a Milano Nasce il polo delle biotecnologie La società controllata da Sun e Federico II ha ricevuto fondi Ue per 50 milioni NAPOLI Marco Molino Trasferire al sistema produttivo regionale i risultati della ricerca di base in campo farmaceutico, creando una rete di laboratori pubblici e privati e realizzare un sogno nel cassetto: far nascere in Campania un distretto dedicato alle biotecnologie. è una sfida ambiziosa quella lanciata da CamBio (acronimo di Campania Biotech), la nuova società consortile che unisce i tre centri regionali di competenza operanti nel settore della biologia avanzatae industriale, che sarà presentata domani a Milano nella sede di Assobiotec. Per sviluppare i progetti della costituenda società, controllata dai due principali atenei campani ( Federico II e Seconda Università di Napoli), sono stati stanziati circa 50 milioni nell'ambito del Por Campania 2007-2013. Risorse che andranno a finanziare, a fondo perduto, fino all'80% del costo delle iniziative di ricerca industriale promosse dalle imprese biotech e farmaceutiche che aderiranno a CamBio.Nella prima fase, è prevista la realizzazione di un Campus che consenta di concentrare iniziative diverse nell'ambito della ricerca biomedica, che su scala regionale può contare su un di un network di oltre mille operatori. La sede dovrebbe essere localizzata presso il polo Cnr di Napoli. Ma l'obiettivo principale è il rafforzamento di una rete di laboratori pubblici e privati, presenti sul territorio campano, che dovranno essere coordinati fino alla costituzione di un distretto scientifico nel campo delle biotecnologie per la salute dell'uomo e per la qualità della vita. Per CamBio, il modello di riferimento è fornito dalle più avanzate esperienze in campo internazionale e nazionale, come la giapponese Knowledge cluster initiative, la Cbm cluster in biomedicina molecolare del Friuli Venezia Giulia e il "distretto" milanese del farmaco. Attraverso questa iniziativa, il consorzio intende favorire un rapporto più stretto tra i centri di ricerca e le imprese per sviluppare idee di immediata ricaduta industriale. «Con questo progetto – spiega Franco Rossi, rettore della Seconda Università di Napoli (Sun) – vogliamo creare la filiera del farmaco in Campania. I ricercatori delle nostre università e dei centri di eccellenza fanno un lavoro di qualità, ma vanno potenziati gli strumenti a loro disposizione. Siamo a Milano per trovare partner industriali in grado di promuovere insieme a noi l'apertura di laboratori altamente specializzati per lo studio e lo sviluppo di nuovi farmaci». I tre centri di competenza regionali (Bioteknet, che si occupa di biotecnologie e ha come capofila la Sun; Gear, specializzata nella ricerca farmaceutiche e guidata dalla Federico II; e Dfn, capitanata dal Cnr per la ricerca genetica) hanno realizzato, insieme, un'analisi dei bisogni di innovazione del mondo produttivo e di " scouting" di progetti industriali, coinvolgendo sia Pmi locali sia grandi imprese (settori farmaceutica, cosmeutica e diagnosticobiomedicale) e piccole imprese biotecnologiche a livello nazionale ed europeo. I risultati dello studio evidenziano la presenza di un "terreno fertile" per il sistema biomedico regionale, che, se coordinato, potrebbe essere in grado di attrarre investimenti industriali in settori high- tech, di creare nuova imprenditorialità (spin-off di ricerca) e di formare professionalità in grado di sostenere il trasferimento di know-how all'industria. «Solo lavorando in sinergia oggi è possibile costruire un grande soggetto capace di attirare finanziamenti anche dall'estero – dice Guido Trombetti, rettore della Università federico II – I nostri ricercatori devono mettere a frutto, in un'ottica di sistema, i rapporti internazionali che hanno sviluppato negli anni ». La maggior parte dei ricercatori campani che CamBio intende mettere in rete è distribuita in quattro Università ( Federico II, Sun, Università di Salerno e del Sannio), cinque istituti di ricerca del Cnr, Stazione Zoologica Anton Dohrn, due strutture ospedaliere (Istituto Pascale e Cardarelli), consorzi Ceinge e Biogem e la Fondazione BioforMe. L'assessore regionale alla ricerca scientifica, Nicola Mazzocca, è convinto che l'iniziativa avrà successo «se si riuscirà ad aggregare enti e progetti attraverso criteri di sostenibilità e di competenza ». © RIPRODUZIONE RISERVATA In laboratorio. In Campania una rete di centri di ricerca (nella foto) CONTRASTO

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Nella ricerca l'uscita dalla crisi (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-10 - pag: 21 autore: Innovazione. Il ministro della Funzione pubblica: agganceremo la ripresa prima degli altri paesi Nella ricerca l'uscita dalla crisi Marcegaglia: investire molto e in modo serio per una crescita duratura Nicoletta Picchio ROMA Al primo posto c'è Israele, con una spesa in percentuale del Pil del 4,7 per cento. Seguito da Svezia, Finlandia, Giappone. Al settimo posto, gli Stati Uniti, al nono l'Austria e all'undicesimo la Germania: la spesa di questi Paesi in ricerca e sviluppo oscilla dal 3,63 della Svezia al 2,53 della Germania, secondo i dati più aggiornati dell'Ocse (risalgono al 2007, ma sostanzialmente non sono cambiati). Più della media complessiva, 2,26, e certamente più dell'Italia, che è al 28Ú posto, con una spesa all'1,14 del Pil. Sono le classifiche a dimostrare che l'innovazione e la ricerca sono fondamentali fattori di competitività. E lo ha ripetuto ieri la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia: per uscire dalla crisi ed avere una crescita lunga e duratura bisogna investire in innovazione, puntare sulla ricerca. Un impegno, ha sottolineato la Marcegaglia, che non deve essere trascurato in questa fase di congiuntura difficile, anzi. L'Italia ci sta provando.Almeno questo è emerso nella Giornata dell'Innovazione, che si è tenuta ieri a Roma, nell'Auditorium di Confindustria. Lunedì, al Quirinale, il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha consegnato 26 premi ad imprese, grandi e piccole, ed ad enti pubblici eccellenti. Ieri, nel convegno e nelle sessioni di lavoro, sono stati affrontati i temi della governance, dei tempi troppo lunghi per l'approvazione dei progetti, delle risorse disperse tra varie amministrazioni che andrebbero aumentate e in ogni caso razionalizzate. La Giornata dell'innovazione è nata nel 2008, voluta del Governo, organizzata dalla Funzione pubblica. Il ministro, Renato Brunetta, ne ha fatto una bandiera: è grazie all'innovazione organizzativa, e quasi a costo zero, che vuol raggiungere l'obiettivo di aumentare la produttività negli uffici pubblici del 50 per cento. Un esempio: oggi, ha annunciato il ministro, presenterà un progetto per smaltire il pregresso del Tribunale di Roma, con un costo tra i 100 e 150mila euro. Nella sanità, con un aumento di produttività del 15-20%, si potrebbero risparmiare 25 miliardi di euro. «Digitalizzazione della Pa, liberalizzazioni, pagamenti della Pa ai creditori: se in 100 giorni faremo le riforme, agganceremo la ripresa prima degli altri», ha detto il ministro Brunetta. Quelle riforme su cui insiste Confindustria per modernizzare il Paese. L'innovazione è un ingrediente fondamentale e proprio nell'ultimo direttivo, ha detto la presidente, è stato appovato un libro bianco per diffondere l'innovazione digitale e l'uso della banda larga. La situazione in Italia sta cambiando. Lo dimostrano i numeri dei brevetti: secondo dati Unioncamere, quelli italiani erano nel 1999 solo 2.809, nel 2007 sono diventati 4.284. Nel mondo delle imprese c'è molta attesa per il Programma nazionale della ricerca 2009-2013 che il ministro dell'Istruzione e Ricerca,Mariastella Gelmini, sta preparando. «Bisogna lavorare a medio termine, mettere in rete le eccellenze, creare piattaforme tecnologiche nazionali, far collaborare pubblico e privato», ha detto la Marcegaglia. E rivedere la governance, perchè «il tempo è una variabile fondamentale». Troppa frammentazione di competenza: un problema su cui ha insistito la presidente del Progetto speciale Ricerca e innovazione di Confindustria e di Expo 2015, Diana Bracco. Svincolando risorse esistenti e non usate, che rischiamo di perdere, attivando i soldi della Cassa depositi e prestiti, garantendo risorse agli strumenti automatici come il credito di imposta, si potrebbero avere, ha detto la Bracco, 10 miliardi di euro disponibili. Per il credito di impo-sta, mancano all'appello 700 milioni di euro all'anno, per gli anni 2007- 2008-2009, che farebbero da leva per 7 miliardi di investimenti. «Il 90% dell'attività di ricerca e sviluppo delle imprese è autofinanziata», ha detto la Bracco. E non è vero, ha aggiunto, che le aziende non fanno ricerca: nelle prime 24 ore, sono state più di 40mila le aziende che hanno richiesto il credito di imposta. Ieri la politica, dal presidente della Commissione Industria del Senato, Cesare Cursi, al vice presidente della Commissione Lavoro della Camera, Giuliano Cazzola, hanno condiviso il problema della governance per l'innovazione. Ora si aspettano le decisioni. © RIPRODUZIONE RISERVATA CAMBIARE IN 100 GIORNI Nell'agenda del governo la digitalizzazione della Pubblica amministrazione, le liberalizzazioni e il pagamento dei creditori IL MINISTRO GELMINI «Lavorare a medio termine per mettere in rete le eccellenze e creare nuove piattaforme tecnologiche nazionali»

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Atenei incubatori d'impresa (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: JOB 24 data: 2009-06-10 - pag: 30 autore: Atenei incubatori d'impresa Negli ultimi due anni sono state oltre 300 le start up nate dall'università PAGINA A CURA DI Antonietta Demurtas Un'incubatrice che accoglie la neonata impresa e la fa crescere offrendole servizi, strutture e soprattutto un network di business angel e venture capitalist per stare sul mercato. Per una start up è fondamentale l'ambiente in cui organizza il suo business: oltre ai finanziamenti, ha bisogno di un sostegno che nei primi anni di vita le permetta di non morire. è allora che l'università diventa madre adottiva e decide di incubarne il progetto di vita, divenendo così una garanzia di validità tecnologica e serietà per i futuri finanziatori. Per questo nel 2000 nasce l'Acceleratore di impresa del Politecnico di Milano, oggi gestito dalla Fondazione Politecnico che è anche responsabile della business plan competition regionale, Start cup Milano Lombardia. «Siamo nati per aiutare studenti e ricercatori che volevano creare impresa a partire dai risultati della ricerca hi-tech spiega Giuseppe Serazzi, delegato del rettore per l'Acceleratore -. A differenza degli spin off, le start up non chiedono all'università di prendere una quota della società, ma solo un sostegno. Noi chiediamo un ponte con i progetti dell'ateneo,o che almeno uno dei soci sia stato nostro studente». Una volta accertato il legame, la neo impresa presenta il suo business plan e una commissione ne valuta le potenzialità di successo, «oggi scegliamo le imprese vincitrici della Start cup», racconta Serazzi. Dal 2005 la competizione si è allargata ai sei atenei della Lombardia che si sono consorziati per selezionare i migliori progetti (ai primi tre viene dato un aiuto di dieci, sette e cinque mila euro), che entrano poi in uno degli acceleratori disponibili delle università associate. Per la gara di quest'anno, che si disputerà il 27 ottobre, la scadenza per la consegna dei business plan è il 21 settembre. Negli anni passati dentro l'incubatore (la media è dai due ai quattro) «le imprese capiscono se ce la faranno», spiega Serazzi, che aggiunge come per una start up il capitale sia uno dei primi problemi, «nessuno finanzia un progetto senza vedere un prototipo, e anche per realizzare quello sono necessari i fondi ». A disposizione quindi non solo spazi e infrastrutture, ma soprattutto competenza dei docenti, corsi di formazione e di marketing e una rete di possibili finanziatori. Dal 2000 l'Acceleratore ha accolto 47 aziende (il settore Ict è quello dominante), di queste solo 6 sono morte e 25 sono ancora incubate presso le 4 sedi di: Milano (Gran Sasso e Bovisa), Como, Lecco. Ancora in divenire è invece la realtà dell'università Luiss, «non siamo un incubatore- spiega Giovanni Lo Storto, vicedirettore generale - ma stimoliamo gli studenti a creare attività extra didattiche». Così nel 2006 è nata la web radio che quest'anno diventerà uno spin off, «abbiamo verificato il piano industriale e avviato il progetto, subito finanziato da sponsor esterni; - sottolinea Lo Storto come una balia abbiamo controllato consultivi trimestrali e fatto attività di coaching per il management,oltre all'aiuto nella ricerca di fondi». Sono 7 le idee diventate imprese sotto il vaglio dell'ateneo, nei soli cinque mesi del 2009 altri 5 progetti hanno passato la fase di valutazione. Dal 2008 oltre 20 le proposte imprenditoriali ideate dagli studenti: «La crisi aguzza l'ingegno, oggi aiutare i ragazzi a diventare imprenditori è fondamentale - e secondo Lo Storto tutto inizia dal network - oltre al nostro sponsor Confindustria, abbiamo circa 18mila laureati Luiss che sono quasi tutti diventati manager e rappresentano una rete per promuovere le nostre start up». E proprio per dare ai ragazzi un'opportunità in più, l'ateneo romano insieme alla società di venture capital Dpixel e in collaborazione con Telecom Italia e Adobe ha organizzato Techgarage, la manifestazione che seleziona start up italiane ed europee nei settori del web & new media. Obiettivo della sfida, combattuta a colpi di pitch (brevi presentazioni) e di piani di bu-siness, «era convincere un pubblico di potenziali partner commerciali, industriali e finanziari, a supportare i progetti ancora in fase seed (seme) - racconta Michele Costabile, responsabile dell'associazione Techgarage -: far incontrare cioè i diversi attori dell'ecosistema dell'innovazione. Che in Italia sono ancora sconnessi o messi insieme da professori universitari incapaci di gestire imprenditorialmente la ricerca». Nonostante il tasso di mortalità di queste neo imprese «sia del 50% - spiega Franco Gonella, fondatore di Dpixel - la scommessa è di continuare a investire nel digitale che è ormai un business dai costi fissi più bassi». La prossima edizione (Milano, novembre 2009) sarà all'insegna dell'ecosostenibilità: Green Techgarage. Anche all'università di Padova la parola chiave è innovazione: lo Start cube nato nel 2004 come prosecuzione del premio Start Cup Veneto, ha incubato sino a oggi 29 imprese, 16 sono ora sul mercato, 13 sono ancora "protette". Anche qui Ict, elettronica ed energie rinnovabili, i settori più presenti. «Se nel 2000 erano necessari due anni per diventare imprese solide e affrontare il mercato, oggi ne servono circa tre e mezzo - spiega Fabrizio Bugamelli, responsabile organizzativo di PniCube, l'associazione italiana degli incubatori universitari e delle business plan competition, che raccoglie 34 università da Nord a Sud e organizza il Premio nazionale per l'innovazione (Pni), a cui nel 2008 hanno partecipato i vincitori di oltre 17 Start cup locali. Nel 2007, le 300 start up tecnologiche nate dal 2000 e monitorate dal Pni- Cube (di cui 267 ancora attive) hanno registrato 61,5 milioni di euro di fatturato complessivo, 87 brevetti, 1.412 addetti. Di queste 61 hanno un fatturato compreso tra i 200 mila e un milione di euro, 14 superano il milione, mentre 1,25 milioni di euro sono stati erogati dalle Start cup e dal Pni per continuare a credere nella new economy che parte dall'ingegno. © RIPRODUZIONE RISERVATA I RISULTATI I progetti attivati hanno raggiunto un fatturato di 61,5 milioni di euro, occupato 1.412 dipendenti e registrato 87 brevetti

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Radicali e docenti contro il Colonnello (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

«No alla visita al Senato e alla Sapienza» Radicali e docenti contro il Colonnello I senatori radicali nel gruppo del Pd, Donatella Poretti e Marco Perduca, hanno ribadito la loro contrarietà alla presenza del colonnello libico Muammar Gheddafi nell'Aula del Senato. «Abbiamo chiesto assieme a molti colleghi e al senatore Divina della Lega Nord che se ne discuta in aula e si voti se sospendere i lavori per far parlare un dittatore, seppur presidente di turno dell'Unione africana, oppure acconsentire che al Senato si ascolti un comizio di chi manda a morte i dissidenti ed è complice della tratta di migliaia di esseri umani». Sulla stessa linea anche 200 tra docenti, ricercatori e studenti universitari che ritengono «inopportuna la visita di Gheddafi all'università La Sapienza di domani».

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Idea per : Serracchiani vice di Franceschini (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 10/06/2009 - pag: 9 Dietro le quinte Gelo di Fioroni sulla neo-eurodeputata. E Bersani: io vado fino in fondo Idea per «svecchiare»: Serracchiani vice di Franceschini Nel «ticket» a tre D'Alema alla presidenza ROMA L'ipotesi è suggestiva soprattutto dal punto di vista mediatico come spesso lo sono le idee di Walter Veltroni: affiancare a Dario Franceschini, nel ruolo di sua vice, la neo-europarlamentare friulana Debora Serracchiani. L'ex leader del Pd aveva immaginato questo ticket per impedire il rischio dell' 'inciucio' con Massimo D'Alema e consentire all'attuale segretario di andare allo scontro congressuale con un vantaggio in più. Ora, però, del tandem Franceschini- Serracchiani si parla in tutt'altro contesto. Anzi, per essere più esatti, se ne è parlato proprio ieri, in una riunione riservata. L'europarlamentare di fresca elezione potrebbe fare la vice del segretario in caso di un compromesso largo tra i maggiorenti del partito: la sua presenza servirebbe a evitare che l'accordo tra i big del Pd appaia come un classico 'inciucio'. In un quadro di questo tipo un ex Ds potrebbe andare alla presidenza del partito, lasciata vacante a suo tempo da Prodi. Massimo D'Alema, come preferirebbe Franco Marini che vuole coinvolgere in questa operazione l'esponente più autorevole di quell'area. O Piero Fassino, come preferirebbe Veltroni. E proprio di questi problemi Marini ha parlato ieri con D'Alema. Nel pomeriggio l'ex presidente del Senato ha varcato il portone di piazza Farnese, nel palazzo dove ha sede la Fondazione Italianieuropei, e ha parlato a lungo con D'Alema nel tentativo di risolvere la certamente non rosea situazione in cui versa il partito. Così Marini. Ma Veltroni vuole Fassino alla presidenza. Potrebbe mai accettare D'Alema senza profferire verbo? C'è chi dice di sì, chi sostiene che l'ipotesi della Serracchiani vice (ipotesi che, peraltro, viene vista con favore dai sondaggisti) alla fine potrebbe convincere l'ex segretario. Quanto a Fassino medesimo, in bilico tra conquistare la presidenza del Pd o perderla a favore dell'ex ministro degli Esteri, lui stesso dice di «lavorare all'intesa con D'Alema» e aggiunge: «Non ho mai avuto intenzione di fare polemiche e non ho intenzione di farne nemmeno dopo con chicchessia». E' ovvio che è ancora troppo presto per dire se l'operazione andrà in porto, se veramente alla fine le caselle ai vertici del partito saranno occupate in quel modo, ma la voglia d'intesa per evitare che il Pd scoppi è sempre più forte. Certamente non sarà d'accordo Pierluigi Bersani, che ancora ieri ripeteva ai compagni di partito: «Io andrò fino in fondo e presenterò la mia candidatura al congresso». L'ex ministro del governo dell'Ulivo non vuole e non può più tirarsi indietro. E in questi ultimi giorni faceva affidamento anche sull'appoggio di Prodi, con il quale domani terrà una manifestazione in piazza, a Bologna, per ricordare l'anniversario della morte di Enrico Berlinguer. Del resto, a chi gli chiedeva se fosse veramente il caso di pensare a una segreteria- Bersani, Prodi, una settimana fa, aveva replicato con queste parole: «C'è un'alternativa? ». Ora però l'alternativa ci sarebbe, o, meglio, potrebbe esserci. E a nessuno è sfuggito il fatto che l'ex presidente del Consiglio tra domenica e lunedì ha cominciato a tessere le lodi di Serracchiani. Parole lusinghiere, quelle di Prodi. Non altrettanto si può dire delle affermazioni di altri esponenti del Pd che non vedono nell'eurodeputata un astro nascente della politica. «La Serracchiani vice di Franceschini? Mi pare un'ipotesi inesistente», glissa Beppe Fioroni. Mentre Gianni Vernetti osserva maliziosamente: «Volto nuovo lei? Di che? E' una figicciotta... una giovane comunista, insomma». Ma a chiarire con un esempio illuminante la logica che c'è dietro l'operazione Serracchiani è l'ex portavoce di Veltroni Andrea Orlando: «Lei è come Nie Yuanzi, la giovane docente che attaccò un dazebao critico verso il presidente della sua Università e che venne utilizzata ed esaltata da Mao». L'impatto mediatico L'ipotesi-Debora, in un primo tempo caldeggiata da Veltroni, è vista con favore dai sondaggisti Maria Teresa Meli

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lagiuria (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 10-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 28 - Cronaca LAGIURIA Da quest´anno la giuria che assegna il premio alla ricerca alimentare è stata ampliata da cinque a sette membri: Carlo Cannella presidente dell´Inran Fulvio Marzatico docente presso la facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali, Università degli Studi di Pavia Paolo Aureli Istituto Superiore di Sanità Stefano Cinotti presidente dell´Istituto Zooprofilattico di Brescia Giulio Testolin nutrizionista dell´Università di Milano Loris Zaghini direttore area Igiene alimenti di origine animale dell´Asl di Mantova Paolo Berselli direttore operativo di Montana Alimentari

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Entro il 2013 L'antico museo cambierà radicalmente volto: spazi raddoppiati, criteri espositivi al passo con i tempi (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

Entro il 2013 L'antico museo cambierà radicalmente volto: spazi raddoppiati, criteri espositivi al passo con i tempi [FIRMA]MAURIZIO ASSALTO TORINO I faraoni al night club? Al Museo Egizio tutto si sarebbero attesi, tranne la bordata con cui Alessandro Roccati ha rimesso in discussione il progetto che entro la primavera del 2013 trasformerà radicalmente il volto della gloriosa (ma impolverata) istituzione torinese. E questo alla vigilia della prima fase dei lavori, che dovrebbero partire a settembre. Docente di egittologia all'Università di Torino, Roccati ha presieduto l'altro giorno per la prima volta il Comitato scientifico del museo, dopo essere subentrato a Edda Bresciani. E subito ha tenuto a dare un segno di discontinuità: alle spalle del rinnovamento, secondo lui, manca un progetto scientifico, tutto è subordinato alle esigenze di spettacolarità. Quelle già ora esibite nello spettacolare Statuario riallestito tre anni fa da Dante Ferretti, una grande sala buia con le luci oblique che esaltano i dettagli e gli specchi scuri che moltiplicano le prospettive e consentono la visione delle parti di solito nascoste perché accostate alle pareti. Reazioni contrariate alla Fondazione che dal 2004 unisce pubblico e privato nella gestione del museo. Stupore gridato, e qualche sussurro. «Roccati ha una carica ufficiale, conferita dal ministero della Cultura», fa notare il presidente Alain Elkann. «Se aveva delle obiezioni, doveva portarle in consiglio d'amministrazione, e non parlarne con i giornali. Questo mi è dispiaciuto. E poi faceva già parte del Comitato quando venne approvato lo Statuario di Ferretti: perché non ha parlato allora?». «Ma io, personalmente, non ho mai approvato il progetto», ribatte l'interessato. «Anzi, ricordo che quando venne presentato fui l'unico a non battere le mani». Al di là di queste disquisizioni, tuttavia, il problema posto da Roccati resta, e può essere generalizzato: un museo, e in particolare un museo archeologico, può essere reso più divertente, più friendly, senza nuocere al rigore scientifico e alla serietà didattica? Meglio lo spettacolo o la filologia? Un dibattito che già era divampato nei mesi scorsi, quando alla Reggia di Venaria si era inaugurata la mostra «Egitto. Tesori sommersi», allestita da un genio dell'avanguardia quale è Bob Wilson come una via di mezzo tra un'installazione e una performance di arte contemporanea. Anche allora ci fu chi parlò di approccio sbagliato, poco rispettoso per gli oggetti esposti. Pure, i numeri hanno confortato gli organizzatori: oltre 220 mila visitatori in quattro mesi. Anche al Museo Egizio i numeri danno ragione alla nuova linea, prefigurata nel controverso Statuario: «Da quando l'abbiamo inaugurato all'inizio del 2006, in occasione delle Olimpiadi, i visitatori sono raddoppiati», osserva la direttrice Eleni Vassilika: «Quasi 600 mila nel primo anno, confermati o quasi in quelli successivi, con un trend in ascesa negli ultimi mesi». Dunque il pubblico sembra gradire. «Questo non lo nego», dice Roccati. «Ma non vorrei che diventasse un modello per il nuovo museo. Non è trascinando il visitatore in uno spettacolo che lo si fa fruire nel modo migliore del patrimonio presente a Torino. Un museo deve comunicare, se non si fa capire serve a poco». Appunto. È quanto sostiene anche, con diverse conclusioni, la Vassilika: «Noi dobbiamo garantire l'accessibilità ai reperti. Accessibilità fisica e intellettuale. A tutti. Bisogna che ognuno sia in grado di capire l'importanza degli oggetti dal punto di vista storico, iconografico, estetico. E non è vero che spettacolarizziamo tutto. Nel nuovo allestimento lo Statuario sarà ripensato. Lo spettacolo può andare bene per le mostre temporanee, come era questa, concepita per le Olimpiadi, ma in un museo deve essere confinato in spazi appositi: in una collezione permanente il punto di partenza resta il reperto, non la scenografia». Tutti d'accordo anche su ciò. In apparenza. «Qui si confonde il progetto scientifico con l'allestimento», riflette Roccati. «E in questo senso non mi lascia tranquillo la presenza di Ferretti tra i consulenti della ditta che ha vinto l'appalto per il nuovo museo. Io ammetto che i criteri di allestimento debbano stare al passo con i tempi, ma immergere le statue nel buio non rende giustizia alla bellezza di oggetti creati per stare nella luce vivida dell'Africa. L'Egitto oscuro e misterioso di Ferretti assomiglia piuttosto a quello che affascinava Mozart a fine '700». Gli innovatori, dunque, sarebbero in realtà i passatisti? Alain Elkann respinge l'accusa al mittente: «Questo Statuario meraviglioso è stato messo insieme da Drovetti nel 1824. Quando nelle locande non c'erano la luce elettrica, la tv, l'aria condizionata: vogliamo che gli hotel del 2009 assomiglino alle locande del 1824?». La risposta è scontata. Ma sul modo migliore di accostarsi ai tesori del passato il dibattito resta aperto.

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Lesa, la riconferma rilancia i progetti (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

Lesa, la riconferma rilancia i progetti Roberto Grignoli è stato rieletto con largo consenso sindaco con la sua «Lista civica per Lesa» di centrodestra, composta oltre che dal pdl anche dalla Lega Nord. «Il risultato è andato bel oltre le nostre aspettative» commenta il neo primo cittadino. Il programma proseguirà secondo quanto preannunciato in campagna elettorale. «Intendiamo completare il lungolago verso Belgirate, così da collegare i due paesi e ultimare quel progetto a cui abbiamo dato corso nel primo mandato. Poi presteremo molta attenzioni alle frazioni di Calogna e Comnago, ma in particolare a quella di Solcio, dove sono in fase di ultimazione le opere di ristrutturazione delle ex scuole elementari e la sistemazione dello spazio antistante il cimitero. Grazie ad una partner-ship pubblico-privato, intendiamo anche realizzare un porticciolo pubblico nel golfo sottostante il parcheggio. Poi vogliamo riqualificare i tre edifici comunali: municipio, l'ex asilo Genietto e le scuole di via Roma». Gianni Lucini, 55 anni, giornalista, scrittore e autore, era a capo di una lista di centrosinistra denominata «Lesa nel cuore» che ha ottenuto 578 voti pari al 38,69 %. «Il risultato non ci soddisfa ma va accettato per quello che è. Fare opposizione non mi spaventa. Ci prepareremo per le future Amministrative: la strada è lunga e polverosa, ma la suola dei nostri sandali è resistente».

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Emozionante, magico: i turisti applaudono (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

il dibattito Una giornata tra le mummie A FAVORE E NO Emozionante, magico: i turisti applaudono Nella folla poche le voci contrarie MAURIZIO LUPO «Scene mozzafiato, rievocano la solennità dei templi». «Ma così le statue non ci parlano più» TORINO Il grande pubblico in visita al Museo Egizio di Torino lo vuole per lo più come il suo «magico statuario», realizzato da Dante Ferretti. Da quando è stato inaugurato ha richiamato oltre un milione e 600 mila visitatori entusiasti. Le penombre che evocano l'intimità sacrale, i fasci di luce che trasfigurano le statue in icone divine, gli specchi scuri che ne moltiplicano le prospettive fino a mutarle in spazi metafisici, suscitano emozioni al primo impatto. È un «arcano stupefacente» che tacita con «attonito stupore» anche le più rumorose scolaresche. Solo chi in un museo cerca soprattutto la sua identità di dotta teca prende le distanze. Alle emozioni dell'arte scenica continua a preferire la luce netta e schietta, che mette in diretto contatto la mente con i reperti, senza troppe mediazioni emotive. Basta un giro di visita, in una qualsiasi giornata, per imbattersi nei fautori delle due tendenze, con qualche proposta per conciliarle. «Ferretti è magico, come lo statuario che ha creato. Non va cambiato e il museo ne deve tenere conto» dice Warrik Allison, australiano. «Gli specchi che moltiplicano la scena sono mozzafiato». Gli studenti Martina Bragliato e Paolo Damiano da Racconigi ricordano ancora come era lo Statuario prima di Ferretti: «Non c'è paragone che tenga - dicono -, ora è degno della magia che il popolo egizio evoca. Luci e ombre ripropongono l'idea della sacralità dei suoi templi». Invece Sergio e Immaculada Larrauri, archeologi spagnoli, non nascondono la loro perplessità: «È un allestimento che non consente alle statue di parlarci della vita e dell'idea della morte che permeavano la società egizia. Queste penombre ci mettono in soggezione. Gli specchi la aumentano. È vero, creano emozione, ma non è una sensazione piacevole. No, ci vorrebbe più luce, puntata per esaltare particolari che dovrebbero essere spiegati meglio». «Il passaggio dalle sale luminose allo Statuario crea un impatto forte, di grande emozione» dice Artiom Aleinikov, studente bielorusso di Minsk. «Preferisco il linguaggio di Ferretti, perché la luce rende meno suggestivo l'incontro con quanto evoca la civiltà dei faraoni». È concorde Sara Nguyen, svizzera: «Ferretti ha creato un ambiente che unisce maestosità con un'intimità emotiva piacevole. È una sensazione stupenda». Il professor Gino Iannace, docente di Fisica tecnica alla seconda Università di Napoli, preferirebbe invece «una luce più concentrata sugli oggetti, uniforme in tutto il museo, Statuario compreso, per avvicinare di più i reperti al pubblico. Il senso del magico e del rituale - propone - si potrebbe restituire con effetti sonori da calibrare con attenzione». «Lo statuario di Ferretti - interviene Steffi Meyer Hilberg, casalinga di Ulm in Germania - mi ha emozionato più delle altre sale. Mi ricorda la solennità dei templi. Alcuni particolari delle statue vengono esaltati proprio dalla luce artificiale. Quella naturale li uniformerebbe. Mentre la luce solare la riterrei più indicata nei settori del museo che raccontano la vita degli egizi». «Sì, penombre per la sacralità e luce naturale per le storie del quotidiano» concordano Chiara Petraniello e Giancarlo Russo, studenti di Torino. «Lo Statuario va bene com'è, ma appena più luminoso» sottolinea Graziella Bossi, pensionata di Ivrea. «Le ragioni degli studiosi vanno rispettate» raccomanda Mario Allevi, docente di Storia a Padova. «La statuaria dei faraoni era per lo più esposta al sole. È una verità filologica che non va confusa. Ma chiunque insegni sa che la capacità di coinvolgere le emozioni suscita un interesse ben maggiore di un severo trattato, per quanto scientificamente ineccepibile».

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né utopici né apocalittici la speranza secondo rossi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Firenze Palazzo Strozzi Né utopici né apocalittici la speranza secondo Rossi Il filosofo della scienza oggi al Caffè Galileo per parlare del suo nuovo saggio. Fra misurato ottimismo e limiti della ragione Né apocalittici né succubi della fascinazione dell´utopia. Semplicemente ancorati ad una «ragionevole speranza» per capire dove andiamo. Questo per Paolo Rossi, filosofo e storico della scienza, oltre che accademico dei Lincei e docente all´Università di Firenze, è il solo occhiale malinconico per guardare avanti e interrogarci senza illusioni, poiché «la ragione è fatta per esplorare soltanto limitati pezzi di mondo e non esistono telescopi per guardare nel futuro». Scritto in modo chiaro, quindi rivolto a tutti e non solo agli ai lavori, Speranze (Il Mulino, 9 euro), ultimo libro di Rossi sarà oggi (ore 21) al centro dell´incontro al Caffè Galileo di Palazzo Strozzi, per il ciclo di appuntamenti sul tema «Scienza e società» organizzati da Rinascimento digitale-Ente Cassa di Risparmio. Nel segno di un misurato ottimismo, lontano da visioni manichee di catastrofi imminenti o paradisi annunciati in un altrove irraggiungibile, l´autore guiderà il pubblico nell´analisi di visioni e «storie senza destino» come recita il sottotitolo del suo libro, mentre due attori - Chiara Valentini e Nicola Fornaciari - ne leggeranno alcuni brani significativi. Un´occasione per apprezzare le acute riflessioni del filosofo e per resettare il nostro modo di vedere e pensare il mondo. Inoltre sarà possibile visitare la mostra in corso a Palazzo Strozzi su Galileo-Immagini dell´universo dall´antichità al telescopio con il ticket di ingresso a soli 4 euro. (m. a.)

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la monari: "il giudice ha ragione ma l'alma mater ha le mani legate" - ilaria venturi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VII - Bologna Il prorettore : "Per licenziare un dipendente ci vogliono condanne esecutive superiori ai cinque anni" La Monari: "Il giudice ha ragione ma l´Alma Mater ha le mani legate" ILARIA VENTURI SOSPESO dal servizio. Il provvedimento è stato annunciato ieri dai vertici dell´Ateneo che così hanno replicato alle bacchettate dei magistrati di aver agito troppo blandamente, cioè solo con un trasferimento del dipendente universitario ora arrestato per molestie sessuali: «Abbiamo agito subito e senza compromettere le indagini». La linea difensiva non mette al riparo l´Ateneo dalla polemica. Il caso fa discutere in università. «Il giudice ha ragione», ammette il prorettore Paola Monari. «Ma noi abbiamo le mani legate, dobbiamo procedere con provvedimenti graduali, non ci è consentito fare altro o di più, le nostre possibilità formali di intervento sono vincolate. Per licenziare ci vogliono condanne esecutive superiori a cinque anni. Un altro giudice, se lo avessimo licenziato, lo avrebbe reintegrato sul posto di lavoro. Il fatto è comunque grave ed è chiaro che sono indignata. Le donne molestate l´hanno subito segnalato e sono stati presi provvedimenti». Il dipendente lavorava a Scienze Motorie come responsabile della biblioteca. «Appena ho ricevuto la segnalazione ho avvertito l´amministrazione centrale, spetta a loro intervenire», si tira fuori il preside Carlo Bottari. Il dipendente è stato trasferito, con il ruolo di responsabile tecnico, alla biblioteca di Matematica per le scienze economiche e sociali, un piccolo dipartimento nato nel 2000. Un luogo con scarso afflusso di studenti e con il minor numero di dipendenti donne, spiega l´Ateneo. Per limitare i danni. Il trasferimento è stato deciso, spiega l´Ateneo, «sulla base di ragioni organizzative», visto che le indagini giudiziarie bloccano l´avvio di provvedimenti disciplinari. In una nota i vertici dell´Ateneo ripercorrono la vicenda, a partire dalla denuncia trasmessa in Procura dal rettore quando è arrivato il caso sul suo tavolo. «L´Alma Mater si è mossa tempestivamente informando subito le autorità competenti, rimanendo in continuo contatto con gli investigatori, e adottando misure volte ad interrompere le riferite molestie, compatibili con le indagini in corso e tali da non pregiudicarle». In passato il dipendente aveva creato altri problemi: un diverbio con una dirigente, un alterco con una docente, sino alla petizione degli studenti contro di lui. Episodi che avevano fatto scattare il richiamo scritto. «Le sanzioni cui l´impiegato è stato sottoposto in passato nulla avevano a che fare con le molestie - precisa l´Ateneo - Come vuole la legge il procedimento disciplinare, che per reati di questo genere può concludersi con il licenziamento, attende ora l´esito dell´iter giudiziario». In Ateneo molti docenti non commentano, «non conosciamo il caso». Sandra Tugnoli, presidente dell´Associazione donne universitarie, però non ha dubbi: «Per un fatto così grave la sanzione è lieve, un mero trasferimento non è adeguato. Ma mi chiedo anche che strumenti hanno le pubbliche amministrazioni per sanzionare una cosa del genere. Temo molto pochi». SEGUE A PAGINA V

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lacuna coil, da quarto oggiaro alla conquista dell'america - luigi bolognini (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 11-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Pagina XVIII - Milano Il successo La fuga Lacuna Coil, da Quarto Oggiaro alla conquista dell´America La band guidata da Cristina Scabbia tiene domenica al Palasharp per "Rock in Idro" l´unico show italiano del 2009 Negli Stati Uniti il pubblico giudica bravura e impegno, tutta la buona musica è trasmessa in radio. E a sentirci vengono anche famiglie con bambini Come i ricercatori molti sono costretti ad andarsene: da noi, per paura o per pigrizia, non si investe sui giovani talenti, bisogna cavarsela senza aiuto LUIGI BOLOGNINI fatti tutti i distinguo, il principio è lo stesso dei ricercatori che vanno a lavorare nelle università americane o spagnole o tedesche, oppressi dalla burocrazia, dall´assenza di fondi, alla mentalità provinciale. La famosa fuga di cervelli, insomma, che in questo caso è fuga di ugola, di talento musicale. Col paradossale risultato che i milanesi Lacuna Coil domenica a Rock In Idro, faranno la loro sola data del 2009 in Italia, dove sono diventati famosi di rimbalzo, ovvero come una delle tante mode che importiamo dagli Usa. Là invece vendono circa trecentomila copie per ogni disco e sono considerati tra le realtà più importanti della musica metal, tendenza gothic. Situazione curiosa la vostra, Cristina Scabbia, 37 anni, cantante del sestetto. «Curiosa, anche se non faccio la vittima e credo che la situazione di un ricercatore costretto ad andare all´estero sia ben peggiore della nostra. Ma ci sono degli aspetti simili, perché la stortura di base è sempre la stessa: l´Italia non è un Paese che sa investire sui giovani talenti, non so se sia paura o pigrizia. Quando ti sei affermato ti osanna, ma prima devi cavartela senza speranze di aiuto o di semplici riconoscimenti alla bravura». è andata così anche a voi, a quanto pare. «Beh un girettino italiano eravamo riusciti ad avercelo, in alcuni ambienti ci conoscevano. Ma più in là di tanto non si andava. Per sfondare abbiamo dovuto firmare un contratto con una casa tedesca e muoverci all´estero cantando in inglese». Forse non vi ha aiutato il genere che fate, considerato roba troppo alternativa per piacere a tanti. «Sì, ed è un altro segno di quanto è provinciale l´Italia, di come si viva di stereotipi anche musicalmente. Qui si giudica il monaco dall´abito, senza contare l´abitudine a sparlare di tutti come modo per andare avanti, che è un costume soprattutto della politica, ma anche della musica. In America il pubblico giudica bravura e impegno, il rock è rock senza distinzioni, tutto viene considerato ugualmente degno e ugualmente è trasmesso dalle radio. E ai nostri concerti vengono famiglie, bambini compresi». C´è stato un momento in cui avete capito di aver svoltato? «Quando abbiamo iniziato a sentirci in radio e in tv, e quando Ozzy Osbourne ci a invitato al suo festival, l´Ozzfest». Riesce ancora a vivere a Milano? «Ben poco, ma quel poco me lo godo. Sono di Quarto Oggiaro, quartiere che quanto a stereotipi negativi e falsi se la batte con la musica metal, e ci ho appena comprato casa. Ma in effetti sono sempre su e giù dagli aerei, forse era meglio se la compravo dalle parti di Malpensa».

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Agli scrutini con l'ostacolo delle insufficienze coperte (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-06-11 - pag: 37 autore: Scuola. Dopo l'intervento del ministero sul 6 rosso Agli scrutini con l'ostacolo delle insufficienze «coperte» Francesco Padulano Andrea Tempestini MILANO I presidi delle scuole medie della zona 8 di Milano hanno cercato di fare chiarezza e stabilire una linea comune per orientarsi fra i dubbi lasciati dalla legge 169/ 2008 («Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università»). Lo hanno fatto per conto loro e prima di ricevere l'ultima nota del ministero dell'Istruzione,la 6051 del 9 giugno: quella che chiarisce che il "sei rosso" non esiste. Mario Uboldi, preside della statale Eugenio Colorni di Milano, è fra quelli della zona 8 che, accanto ai sei "politici" (con un cinque in pagella, da quest'anno, alle medie si viene bocciati), hanno deciso di scrivere «per voto del Consiglio di classe ». Una scelta dei docenti per evitare bocciature di massa. Che quella sollevata dal "sei rosso" fosse una polemica senza «nessun riscontro normativo» e per la quale non ci fosse motivo di inviare una circolare - come dice Francesco Scrima, segretario generale della Cisl scuola - lo afferma la maggior parte dei dirigenti scolastici. Il punto è fare chiarezza su come segnalare le insufficienze (mascherate) ai genitori dei ragazzi. Le soluzioni Alla scuola media Bellini di Novara hanno optato per un asterisco a fianco del sei che rimanda alla dicitura «obiettivi parzialmente raggiunti». Ma gli scrutini erano iniziati prima dell'ultima circolare, e se il sei scritto in rosso non è contemplato, si interrogano i docenti, forse non lo è nemmeno l'asterisco. Nelle pagelle di un istituto ligure, che chiede di rimanere anonimo, una scheda aggiuntiva segnala le «difficoltà» (pari a un quattro) o le «incertezze » (cinque) dei ragazzi. Per Valentina Carozzo, che insegna scienze, le nuove regole per la promozione «creano un problema di comunicazione con le famiglie, con cui si è costretti a essere meno chiari ». Vittorio Antonio Ambrosio, professore della scuola media «Don Gino Ceschelli» di San Giuseppe Vesuviano, invece, sposta l'attenzione su altri aspetti della 169, legge mal concepita, poichè tenta di rendere più selettive le scuole superiori di primo grado: «Mi sembra che si voglia anticipare quel processo di divisione in "buoni e cattivi", che spetta alla scuola superiore di secondo grado». La formazione E, forse, i problemi della nostra istruzione sono altri rispetto ai "sei rossi". I numeri, infatti, parlano chiaro: anche se solo lo 0,1% degli studenti abbandona le scuole medie, una volta superata l'età dell'obbligo scolastico, in Italia il 16% dei ragazzi fra i quindici e i diciotto anni - rileva l'Istituto statistico del ministero dell'Istruzione - non è impegnato in alcun percorso formativo. Non solo: il 19,2% ha solo la licenza media (dato relativo al 2007). Il quadro, già di per sé preoccupante, è delineato anche dalle indagini Pisa ( Programme for International Student Assessment) sulla qualità nella formazione degli studenti italiani. Lo studio sulle competenze scientifiche che, va ricordato, è aggiornato al 2006, relega l'Italia al 36Úposto sui 57 Paesi campione, addirittura nove posizioni più in basso rispetto alle rilevazioni del 2003. «Con la 169 - conclude Ambrosio - sembra che si voglia compiere il tentativo di equiparare la scuola media ai licei. Un tentativo che vorrebbe far perdere alla scuola dell'obbligo il suo ruolo principale, che è quello di formare gli studenti». E magari spingerli a continuare gli studi. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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L'Università globale nella crisi. Un seminario a Roma (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

INCONTRI «L'Università globale» nella crisi. Un seminario a Roma «Edu-factory» è un gruppo di studenti, ricercatori e docenti universitari con caratteristiche particolari. Significativo, ad esempio, è il fatto che i suoi componenti vivono e lavorano in paesi tra loro molto lontani geograficamente, dall'Europa all'Australia, dall'India agli Stati Uniti, dall'America Latina alla Cina. Accomunati, tuttavia, dal vivere una condizione, quella universitaria, che si alimenta di ripetizioni e differenze. La ripetizione è data dal fatto che sempre più gli atenei vengono organizzati come imprese. Le differenze risiedono invece in «specificità» locali fortemente segnate dai conflitti che hanno avviato quanto «Edu-factory» ha chiamato «crescita dell'università globale». Il gruppo si è formato alcuni anni fa, attraverso la condivisione di esperienze e riflessioni attraverso la rete. La discussione on-line è durata un anno per essere poi raccolta nel volume Università globale (manifestolibri). Nel frattempo, però, alcuni componenti hanno partecipato all'Onda anomala o ai conflitti nelle università statunitensi (se ne è parlato poco sui mass media mainstream e in rete, ma ci sono stati) o in quelle francesi. Ora, però, è tempo di riprendere il filo del discorso, perché i temi affrontati vanno meglio precisati, approfonditi, aggiungendone altri, come quello centrale su come stiano cambiando le università in questa crisi globale. In altri termini, l'università può essere equiparata a una fabbrica, ma il nodo da sciogliere è come rimane una realtà produttiva di fronte alla crisi: quindi come cambiano i rapporti di lavoro, le gerarchie e il legame con la finanza. Il medium è sempre la rete, ma anche con incontri vis-à-vis, come quello previsto per oggi a Roma. A partire dalle 14, nell'aula 2 della facoltà di Lettere alla Sapienza è infatti previsto il seminario che conta sulla partecipazione di Andrew Ross (New York University), Stefano Harney (Queen Mary University di Londra) Morgan Adamson (University of Minnesota), Dilip Kumar Dash (University of Hyderbrad), Pedro Medes Barbosa (Uninomade Brazil) e Christopher Newfield (University of California).

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Bilancio di una riforma ispirata a criteri punitivi (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

IN CALENDARIO Bilancio di una riforma ispirata a criteri punitivi Stefano Catucci Calato il sipario sulle elezioni europee si riapre quello sulla riforma universitaria. Il testo verrà presentato al Consiglio dei Ministri nei prossimi giorni, ma le linee del provvedimento sono note. Poiché in parte ricalcano un progetto rimasto nei cassetti di Fabio Mussi, ma evidentemente non finito nelle scatole del suo trasloco dal Ministero, il disegno di legge chiama in causa le responsabilità del governo precedente e renderà problematica ogni strategia d'opposizione in Parlamento, rivelando la natura bipartisan del progressivo svuotamento di funzioni dell'istruzione pubblica in Italia. L'accelerazione impressa a questo processo dal governo in carica è comunque evidente: riducendo drasticamente nei prossimi anni il corpo docente, a essere ridimensionata sarà la possibilità di accogliere gli studenti nei corsi di laurea. Molti, specie nelle facoltà tecniche e scientifiche, resteranno fuori, non potendo essere rispettata la prevista proporzione studenti-docenti. Lo scadimento dell'offerta pubblica farà allora da volano alla crescita dell'Università privata, ammesso che qualcuno voglia investire in un settore socialmente in via di dismissione. D'altra parte la composizione dei nuovi Consigli d'Amministrazione, nei quali sette componenti su nove proverranno dal mondo delle imprese e del management, corrisponde al disegno di delegare al privato anche la gestione dell'Università pubblica. L'autogoverno da cancellare Il provvedimento firmato Gelmini interviene sulla riorganizzazione delle strutture universitarie, sulla disciplina dei concorsi e delle assunzioni, sulle «progressioni di carriera» di chi è già interno, sulla ridefinizione dei contratti di lavoro. Di fatto, a caratterizzarne l'impianto è un atteggiamento punitivo nei confronti dell'Università pubblica. Non proverranno da ruoli universitari né la nuova figura del Direttore Generale né il collegio dei Revisori dei Conti, nominato dai Ministeri dell'Istruzione e dell'Economia con buona pace dell'autonomia universitaria. Nei «Nuclei di Valutazione» dovrà figurare una maggioranza di componenti non universitari, ma se è universitario il presidente tutti gli altri non dovranno esserlo. Nella Consulta di Ateneo, organo designato a compiti generali di «iniziativa e verifica», dovranno comparire solo rappresentanti del «mondo culturale e imprenditoriale» esterno all'università. Non si tratta perciò, come annunciato, di rafforzare l'Agenzia Nazionale di Valutazione (Anvur), ma di esautorare il principio dell'autogoverno degli atenei in base alla convinzione che l'Università sia strutturalmente incapace di esercitarlo. Certo nessuno potrebbe difendere il funzionamento attuale delle Università, ma anni di campagne mediatiche spesso promosse anche da una stampa ostile al governo («La Repubblica» in prima fila) ne hanno fatto percepire solo il marcio, preparando a qualsiasi ritorsione tramite una squalificazione martellante. Ipocrita dissimulazione I riflessi di questa campagna compaiono fin dalle prime righe del provvedimento, dove si prevede che le università adottino un «codice etico» per evitare «casi di incompatibilità e conflitti di interesse»: esigenza indiscutibile e tuttavia quasi comica, se si pensa al pulpito da cui proviene. Ma punitivo, più in generale, è il complesso dei meccanismi con i quali l'Università viene separata da se stessa, ridotta a terminale di un controllo basato esclusivamente su misure di bilancio, incitata ad assumere criteri di produttività messi in relazione con un mondo del lavoro virtuale, esistente nei piani del Ministero ma non nei dati dell'Istat. Il sistema dei concorsi parte dall'adozione di commissioni uniche nazionali per un giudizio di idoneità, ma poi precipita in ulteriori concorsi locali per l'assegnazione effettiva dei posti: un percorso a ostacoli che allunga i tempi e non offre garanzie se non di facciata. I vincoli di bilancio sono così angusti che per diversi anni sarà quasi impossibile avere nuovi ricercatori e docenti, fatto salvo il ricorso a un sistema di deroghe e di clientele su cui, al solito, ogni ateneo farà assegnamento in base alla propria forza per evadere le restrizioni. Per un'intera generazione di studiosi ci sono ostacoli praticamente insormontabili: se davvero non potrà partecipare a un concorso per ricercatore chi abbia ottenuto il titolo di dottore di ricerca più di cinque anni prima, intorno ai trentacinque anni converrà inventarsi un altro mestiere. La riorganizzazione dell'Università terrà occupati i docenti per un quinquennio: tanto ci vorrà, come minimo, per sciogliere o fondere le facoltà esistenti, rinominarle, accorpare dipartimenti o crearne di nuovi. Il tutto senza nuove risorse, anzi in nome della «razionalizzazione». Ai virtuosismi comunicativi del governo siamo abituati, basti pensare che l'impossibilità di mantenere il tempo pieno nelle scuole è stata presentata come un «aumento della possibilità di scelta per le famiglie», le quali in effetti potranno «scegliere» di arrangiarsi senza scuola. Per l'Università, la riorganizzazione sarà uno specchietto per le allodole, giacché spingerà i docenti a contendersi metro per metro le strutture e li distrarrà, così, da ciò che conta: lo svilimento del loro ruolo e l'esautoramento sostanziale dell'università pubblica. Su questo occorre concentrarsi, invece, se l'università vuole far sentire la sua voce.

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Le rovine DELL'UNIVERSITÀ. (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

Le rovine DELL'UNIVERSITÀ Precarietà dilagante e assenza di fondi. Tendenza che accomuna l'Italia all'Europa e agli Stati Uniti, mettendo a verifica le analisi sedimentate sulla fabbrica del sapere. E nei prossimi giorni, Mariastella Gelmini presenterà un provvedimento al consiglio dei ministri che sancirà il definitivo scadimento dell'offerta pubblica a tutto vantaggio della crescita dell'Università privata GLI ATENEI DENTRO IL CICLONE DELLA CRISI Benedetto Vecchi Le conseguenze della crisi economica sulla industria culturale sono difficili da quantificare. Da una parte le statistiche descrivono una contrazione della produzione e dei consumi culturali. I cahiers de doléances delle case editrici potrebbero ad esempio riempire un'enciclopedia. Ma quegli stessi dati segnalano che di fronte all'alternativa tra un prodotto culturale e uno no, la scelta va al libro, almeno tra chi entra in libreria. Più semplice, invece, è addentrarci nel funzionamento in quella particolare «fabbrica del sapere» che è l'università. Qui i dati sono più semplici da decifrare e attestano che la crisi economica ha accentuato l'erosione dei fondi nazionali e statali destinati alla formazione. Così in Europa, la percentuale del prodotto interno lordo, fatte poche eccezioni, è di gran lunga inferiore a quanto stabilito nel «processo di Bologna», quando i paesi dell'Unione europea hanno deciso che il tre per cento dei bilanci statali fossero destinati all'università, mentre alla ricerca la percentuale non dovesse mai andare al di sotto del due per cento. Al di là dell'Atlantico la tendenza al disinvestimento non è stata diversa, anche se gli Stati Uniti sono stati sempre molto prodighi nel finanziare università e progetti di ricerca, seppur con modalità alquanto diverse da quanto avviene in Europa. Durante «l'era neoliberista», il fiume di dollari verso la formazione ha infatti subito un rallentamento, seppur in misura minore rispetto a quanto accadeva in Europa. Questo non ha però impedito a Barack Obama di affermare con nettezza che la green economy da lui prospettata per uscire dalla crisi sarà sicuramente basata su un rinnovato impegno federale nel finanziare la ricerca scientifica di base e le università, sia pubbliche che private. Quello che però le statistiche e i dati non chiariscono è come sia cambiata la produzione di sapere e di conoscenza, così centrali nel capitalismo contemporaneo. Un lavoro di inchiesta da mettere al più presto in cantiere, senza disperdere quell'accumulo di pensiero critico che negli ultimi anni ha visto nell'università una «fabbrica del sapere» dove la precarietà e la sua gestione come impresa era fattori paradigmatici dello sviluppo capitalistico. Tra vassalli e royalties Di questo accumulo di pensiero critico fa sicuramente parte La produzione del sapere vivo di Gigi Roggero (Ombre corte, pp. 152, euro 14), saggio che ha il pregio di affrontare proprio la trasformazione dell'università in «fabbrica del sapere» e, allo stesso tempo, di proporre elementi per andare «oltre» questa acquisizione teorica da parte dei movimenti che, dagli Stati Uniti alla Francia all'Italia, hanno contestato la trasformazione del sapere in merce. In questo invito ad andare «oltre», l'autore dà il meglio di sé nel primo capitolo, laddove ricostruisce l'analisi del capitalismo cognitivo a partire da un uso «creativo» dei postcolonial studies quando mettono a tema la critica la concezione storicista dello sviluppo economico e la centralità degli scritti di Karl Marx sull'accumulazione originaria per cogliere alcune caratteristiche del capitalismo contemporaneo. È noto il rinnovato interesse per quelle pagine marxiane da parte non dei teorici postcoloniali. L'autore sostiene che nel capitalismo l'accumulazione originaria c'è ogni qual volta la produzione di merci coinvolge ambiti della vita associata fino ad allora considerati «non capitalistici». Dall'altra, è questo l'aspetto più interessante di questo libro, è che il capitalismo contemporaneo usa tutte le forme di lavoro finora sedimentate, da quello servile a quello «dipendente» a quello «indipendente», senza assegnare centralità a nessuna di esse. Per quanto riguarda l'università e, va aggiunto, la produzione culturale, questo significa che la «fabbrica del sapere» è una fabbrica, ma che funziona diversamente dalla fabbrica di spilli di Adam Smith o la Ford modellata dall'organizzazione scientifica del lavoro di Frederick Taylor. La precarietà, la gestione «feudale», la spinta all'innovazione e alla creatività sono quindi aspetti rilevanti nella «fabbrica del sapere». Da qui la necessità appunto di andare «oltre» la retoriche dominante di pensare alla figura dello studente come a una condizione esistenziale transitoria. Ciò che è rilevante nella «fabbrica del sapere» è infatti far diventare produttiva una forma di vita. Così le università producono profitti - possono infatti brevettare i risultati delle ricerche scientifiche, facendosi così pagare le royalties o trasformare le università in società di consulenza delle imprese - ma la trasformazione più rilevante è semmai la gestione delle «fabbriche del sapere» come imprese. Inclusi e precari Le università svolgono infatti un doppio ruolo. Sono organizzazioni produttive, mettendo al lavoro anche gli studenti, ma anche dispositivi di controllo sociale. Da qui le condivisibili annotazioni dell'autore sui meccanismi di «inclusione differenziale» nell'università o la sua altrettanto sottoscrivibile critica alle teorie sulla «classe creativa» di Richard Florida che tanto successo hanno nei campus statunitensi. Il volume non fornisce tuttavia soluzioni. Preferisce un altro metodo, quello della condivisione della propria riflessione. È cioè aperto a definire collettivamente il percorso da intraprendere. L'autore ha inoltre partecipato all'esperienza di Edu-factory, gruppo transnazionale di ricercatori e docenti che ha prodotto il saggio Università globale (manifestolibri), nel quale diversi testi sottolineano le diversità ma anche le similitudini tra i diversi modelli di «fabbrica del sapere». Le acquisizioni teoriche di cui dà conto, e che hanno costituito un importante spinta allo sviluppo, ad esempio, dell'«Onda anomala» in Italia, vanno messe a verifica dopo la crisi economica. Una crisi che non è certo finita con le misure dei diversi governi per fronteggiare gli scossoni tellurici della finanza, ma che sta già adesso terremotando la produzione del sapere. Ne sta cioè cambiando la geografia, come mostra la maggiore rilevanza di paesi come India, Brasile e Cina nella formazione di forza-lavoro qualificata; ne modifica quindi la divisione internazionale del lavoro, accentua la circolazione dei cervelli, accelera le enclosures della conoscenza attraverso le leggi nazionali e le norme sovranazionali sul copyright e i brevetti. Tutti fattori che hanno la precarietà del rapporto di lavoro elevato a sistema. Da qui la pregnanza politica del tema delle «alleanze». CONTINUA|PAGINA12 Tutto ciò non significa alleanze tra forze organizzate, bensì il tentativo di aggredire la frammentazione della forza-lavoro senza attendere una teleologica ricomposizione della «classe». Questo significa riconoscere che l'università, la formazione e l'industria culturale sono nodi di una rete produttiva dove la ricomposizione è resa impossibile proprio dalla dimensione reticolare dell'organizzazione produttiva stessa. Il tema delle alleanze serve allora a misurare l'agire politico dentro la «fabbrica del sapere» con le differenze all'interno della forza-lavoro. In una situazione di crisi economica, alleanza vuol dire quindi attivare relazioni con figure lavorative che ancora credono nell'aura dell'intellettuale che illumina la caverna, ma anche con chi nella «fabbrica del sapere» non lavora e ancora crede nella preminenza politica del lavoro manuale e chiude gli occhi su tutto il resto. Foto: «IN OUR IMAGE», UNA SCULTURA DELL'ARTISTA J. HILLIER ESPOSTA ALL'INDUSTRIAL BUSINESS COMPLEX DI NEWTON AYCLIFFE /FOTO AP

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Occhio alle pillole e ai beveroni per studiare meglio (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Occhio a pillole, energy drink, beveroni, integratori e altri aiuti chimici o “naturali” per studiare meglio o più a lungo in vista della maturità. «Questi prodotti o non fanno niente, o peggio fanno male: in molti casi la loro efficacia non è dimostrata, in altri invece si tratta di veri e propri medicinali che interferiscono con il sistema nervoso centrale. Oltretutto abituano il ragazzo all’idea di un’aiutò artificiale per risolvere i problemi». A mettere in guardia gli studenti e i loro genitori è Italo Farnetani, pediatra e docente a contratto dell’Università di Milano-Bicocca. Il pediatria si dice stupito perché oggi, a cercare una “spinta” in farmacia, dal medico o in erboristeria non sono solo i ragazzi alle prese con gli ultimi ripassi, ma anche i loro genitori. «In parte sottovalutano il potenziale pericolo di queste sostanze, in parte sono spinti dalle eccessive aspettative nei confronti della performance scolastica dei figli», dice Farnetani all’Adnkronos. «Si tratta comunque di un fenomeno reale e preoccupante, che oltretutto ha una valenza negativa dal punto di vista psicologico: il ragazzo - spiega l’esperto - si abitua a modificare la propria prestazione con sostanze esterne». «Certo, nel caso della maturità il fine è nobile - ammette il pediatra - ma l’esperienza di oggi aprirà la strada all’idea di poter ricorrere a sostanze chimiche per superare altri problemi, o per primeggiare nello sport». Anche chi abusa di energy drink per tirare fino a tardi sui libri corre qualche rischio. «I ragazzi non ne hanno bisogno, troppa caffeina può alterare il ritmo sonno-veglia», con il risultato di ritrovarsi stanchi e assonnati al mattino. E di rendere meno del solito. Non solo. «Oggi ragazzi e genitori - prosegue Farnetani - chiedono prodotti per studiare meglio e rendere di più anche in erboristeria. Ma attenzione: in questo caso, anche se si tratta di sostanze di origine naturale, non bisogna dimenticare che sono comunque medicinali, non caramelle». Dunque, quando si decide di acquistare un prodotto di questo tipo, la raccomandazione del pediatra è quella di parlarne sempre con il medico. Per evitare brutte sorprese. «In realtà un adolescente sano non ha bisogno di farmaci, integratori o prodotti “naturali” per studiare meglio. I genitori - raccomanda Farnetani - farebbero bene piuttosto a garantire al ragazzo un ambiente tranquillo, portando in tavola in questi giorni i suoi piatti preferiti. E soprattutto allentando la tensione in vista delle prove».

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Le rovine DELL'UNIVERSITÀ (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

Le rovine DELL'UNIVERSITÀ Precarietà dilagante e assenza di fondi. Tendenza che accomuna l'Italia all'Europa e agli Stati Uniti, mettendo a verifica le analisi sedimentate sulla fabbrica del sapere. E nei prossimi giorni, Mariastella Gelmini presenterà un provvedimento al consiglio dei ministri che sancirà il definitivo scadimento dell'offerta pubblica a tutto vantaggio della crescita dell'Università privata GLI ATENEI DENTRO IL CICLONE DELLA CRISI Benedetto Vecchi Le conseguenze della crisi economica sulla industria culturale sono difficili da quantificare. Da una parte le statistiche descrivono una contrazione della produzione e dei consumi culturali. I cahiers de doléances delle case editrici potrebbero ad esempio riempire un'enciclopedia. Ma quegli stessi dati segnalano che di fronte all'alternativa tra un prodotto culturale e uno no, la scelta va al libro, almeno tra chi entra in libreria. Più semplice, invece, è addentrarci nel funzionamento in quella particolare «fabbrica del sapere» che è l'università. Qui i dati sono più semplici da decifrare e attestano che la crisi economica ha accentuato l'erosione dei fondi nazionali e statali destinati alla formazione. Così in Europa, la percentuale del prodotto interno lordo, fatte poche eccezioni, è di gran lunga inferiore a quanto stabilito nel «processo di Bologna», quando i paesi dell'Unione europea hanno deciso che il tre per cento dei bilanci statali fossero destinati all'università, mentre alla ricerca la percentuale non dovesse mai andare al di sotto del due per cento. Al di là dell'Atlantico la tendenza al disinvestimento non è stata diversa, anche se gli Stati Uniti sono stati sempre molto prodighi nel finanziare università e progetti di ricerca, seppur con modalità alquanto diverse da quanto avviene in Europa. Durante «l'era neoliberista», il fiume di dollari verso la formazione ha infatti subito un rallentamento, seppur in misura minore rispetto a quanto accadeva in Europa. Questo non ha però impedito a Barack Obama di affermare con nettezza che la green economy da lui prospettata per uscire dalla crisi sarà sicuramente basata su un rinnovato impegno federale nel finanziare la ricerca scientifica di base e le università, sia pubbliche che private. Quello che però le statistiche e i dati non chiariscono è come sia cambiata la produzione di sapere e di conoscenza, così centrali nel capitalismo contemporaneo. Un lavoro di inchiesta da mettere al più presto in cantiere, senza disperdere quell'accumulo di pensiero critico che negli ultimi anni ha visto nell'università una «fabbrica del sapere» dove la precarietà e la sua gestione come impresa era fattori paradigmatici dello sviluppo capitalistico. Tra vassalli e royalties Di questo accumulo di pensiero critico fa sicuramente parte La produzione del sapere vivo di Gigi Roggero (Ombre corte, pp. 152, euro 14), saggio che ha il pregio di affrontare proprio la trasformazione dell'università in «fabbrica del sapere» e, allo stesso tempo, di proporre elementi per andare «oltre» questa acquisizione teorica da parte dei movimenti che, dagli Stati Uniti alla Francia all'Italia, hanno contestato la trasformazione del sapere in merce. In questo invito ad andare «oltre», l'autore dà il meglio di sé nel primo capitolo, laddove ricostruisce l'analisi del capitalismo cognitivo a partire da un uso «creativo» dei postcolonial studies quando mettono a tema la critica la concezione storicista dello sviluppo economico e la centralità degli scritti di Karl Marx sull'accumulazione originaria per cogliere alcune caratteristiche del capitalismo contemporaneo. È noto il rinnovato interesse per quelle pagine marxiane da parte non dei teorici postcoloniali. L'autore sostiene che nel capitalismo l'accumulazione originaria c'è ogni qual volta la produzione di merci coinvolge ambiti della vita associata fino ad allora considerati «non capitalistici». Dall'altra, è questo l'aspetto più interessante di questo libro, è che il capitalismo contemporaneo usa tutte le forme di lavoro finora sedimentate, da quello servile a quello «dipendente» a quello «indipendente», senza assegnare centralità a nessuna di esse. Per quanto riguarda l'università e, va aggiunto, la produzione culturale, questo significa che la «fabbrica del sapere» è una fabbrica, ma che funziona diversamente dalla fabbrica di spilli di Adam Smith o la Ford modellata dall'organizzazione scientifica del lavoro di Frederick Taylor. La precarietà, la gestione «feudale», la spinta all'innovazione e alla creatività sono quindi aspetti rilevanti nella «fabbrica del sapere». Da qui la necessità appunto di andare «oltre» la retoriche dominante di pensare alla figura dello studente come a una condizione esistenziale transitoria. Ciò che è rilevante nella «fabbrica del sapere» è infatti far diventare produttiva una forma di vita. Così le università producono profitti - possono infatti brevettare i risultati delle ricerche scientifiche, facendosi così pagare le royalties o trasformare le università in società di consulenza delle imprese - ma la trasformazione più rilevante è semmai la gestione delle «fabbriche del sapere» come imprese. Inclusi e precari Le università svolgono infatti un doppio ruolo. Sono organizzazioni produttive, mettendo al lavoro anche gli studenti, ma anche dispositivi di controllo sociale. Da qui le condivisibili annotazioni dell'autore sui meccanismi di «inclusione differenziale» nell'università o la sua altrettanto sottoscrivibile critica alle teorie sulla «classe creativa» di Richard Florida che tanto successo hanno nei campus statunitensi. Il volume non fornisce tuttavia soluzioni. Preferisce un altro metodo, quello della condivisione della propria riflessione. È cioè aperto a definire collettivamente il percorso da intraprendere. L'autore ha inoltre partecipato all'esperienza di Edu-factory, gruppo transnazionale di ricercatori e docenti che ha prodotto il saggio Università globale (manifestolibri), nel quale diversi testi sottolineano le diversità ma anche le similitudini tra i diversi modelli di «fabbrica del sapere». Le acquisizioni teoriche di cui dà conto, e che hanno costituito un importante spinta allo sviluppo, ad esempio, dell'«Onda anomala» in Italia, vanno messe a verifica dopo la crisi economica. Una crisi che non è certo finita con le misure dei diversi governi per fronteggiare gli scossoni tellurici della finanza, ma che sta già adesso terremotando la produzione del sapere. Ne sta cioè cambiando la geografia, come mostra la maggiore rilevanza di paesi come India, Brasile e Cina nella formazione di forza-lavoro qualificata; ne modifica quindi la divisione internazionale del lavoro, accentua la circolazione dei cervelli, accelera le enclosures della conoscenza attraverso le leggi nazionali e le norme sovranazionali sul copyright e i brevetti. Tutti fattori che hanno la precarietà del rapporto di lavoro elevato a sistema. Da qui la pregnanza politica del tema delle «alleanze». Tutto ciò non significa alleanze tra forze organizzate, bensì il tentativo di aggredire la frammentazione della forza-lavoro senza attendere una teleologica ricomposizione della «classe». Questo significa riconoscere che l'università, la formazione e l'industria culturale sono nodi di una rete produttiva dove la ricomposizione è resa impossibile proprio dalla dimensione reticolare dell'organizzazione produttiva stessa. Il tema delle alleanze serve allora a misurare l'agire politico dentro la «fabbrica del sapere» con le differenze all'interno della forza-lavoro. In una situazione di crisi economica, alleanza vuol dire quindi attivare relazioni con figure lavorative che ancora credono nell'aura dell'intellettuale che illumina la caverna, ma anche con chi nella «fabbrica del sapere» non lavora e ancora crede nella preminenza politica del lavoro manuale e chiude gli occhi su tutto il resto.

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La rivoluzione digitale a scuola (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 11-06-2009)

Argomenti: Cultura

La scuola italiana si trasforma e diventa "digitale". Il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Mariastella Gelmini, intervenuta oggi al Symposium Internazionale “Global ICT in Education Networks”, ha presentato il Piano d’intervento “La scuola digitale” per la diffusione dell’innovazione nella scuola. Il progetto, coordinato dal Miur e dall’Agenzia per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex Indire), è l’ultimo di una serie di importanti provvedimenti messi in campo dal Ministero per diffondere le tecnologie digitali in classe. L’obiettivo da raggiungere è innovare la scuola dall’interno attraverso metodi e strumenti didattici che rispondano alle nuove esigenze degli studenti e alle sfide della società del futuro. Il Piano d’intervento si articola in due fasi. La prima, proposta a gennaio 2009 e già operativa, prevede l’introduzione delle “Lavagne interattive multimediali (LIM)”, la seconda denominata cl@ssi 2.0 ha come obiettivo l’utilizzo delle ICT nelle scuole primarie e secondarie di I grado. A partire dal prossimo anno scolastico (2009-2010) saranno installate 16.000 LIM in altrettante classi della scuola secondaria di I grado. Inoltre 50.000 insegnanti saranno coinvolti in percorsi di formazione che interesseranno oltre 350.000 studenti. Nell’anno scolastico 2010-2011 il piano si estenderà alla scuola secondaria di II grado e alla scuola primaria dove saranno distribuite 8.000 LIM e coinvolti circa 25.000 insegnanti. La LIM svolge un ruolo chiave per l’innovazione della didattica. E’ infatti uno strumento che consente di integrare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione nella didattica in classe, in modo trasversale alle diverse discipline. L’introduzione delle lavagne interattive multimediali consentirà alle scuole di utilizzare al meglio i contenuti digitali. E dal prossimo anno scolastico la gestione degli incarichi per le supplenze sarà online: saranno chiamati docenti senza incarico. In questo modo si potranno risparmiare tempo e denaro per telegrammi. Le graduatorie saranno infatti aggiornate in tempo reale. L’esperienza già in corso in molte scuole sul dialogo online scuola-famiglia sarà estesa. I genitori verranno informati sulle assenze dei propri figli attraverso sms, le pagelle saranno consultabili online e nelle Scuole Secondarie di II grado sarà avviata la gestione automatica delle presenze-assenze. "Oggi non si impara più soltanto a scuola. – ha dichiarato il ministro Mariastella Gelmini - Grazie alla rete, infatti, l'ambiente di apprendimento è diventato molto più ampio di un tempo e comprende luoghi e compagni reali ma anche spazi e compagni virtuali. Le giovani generazioni utilizzano quotidianamente le nuove tecnologie per comunicare, giocare, socializzare, conoscere il mondo e apprendere. Per questo bisogna insegnare loro a utilizzare internet con senso critico e con attenzione”. SCRIVI Dite la vostra

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Al casinò Arbore, Odifreddi e l'astrofisico Hooton Taylor (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Tavola rotonda venerdì Al casinò Arbore, Odifreddi e l'astrofisico Hooton Taylor La tavola rotonda di venerdì, in programma al teatro del casinò municipale, avrà come protagonisti il professor Joseph Hooton Taylor jr, astrofisico stayunitense, docente a Princeton e Premio Nobel per la fisica nel 1993; il professor Gabriele Falciasecca, ingegnere, docente all'Università di bologna e presidente della Fondazione Marconi; il matematico Piergiorgio Odifreddi, docente alle'Università di Torino ed alla Cornell University di New York e il popolarissimo Renzo Arbore, uno dei personaggi del mondo dello spettacolo più strettamente legati al mondo della radio. Farà da moderatore Roberto Giacobbo, giornalista e scrittore e conduttore della trasmissione televisiva «Voyager». Ospite d'onore sarà Elettra Marconi, figlia di Guglielmo Marconi.\

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Un progetto per favorire l'occupazione femminile (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

REGIONE E UNIVERSITA' INSIEME PER INVERTIRE UNA TENDENZA Un progetto per favorire l'occupazione femminile Nelle Facoltà le ragazze hanno un rendimento migliore [FIRMA]MIRIANA REBAUDO GENOVA Le femmine, a fronte di un migliore successo scolastico rispetto ai colleghi maschi, una volta di fronte al mondo del lavoro restano al palo. Non è una novità, ma una consolidata «tradizione». Università di Genova e Regione, attraverso la Rete Pari Opportunità, hanno così deciso di dare vita ad un modello integrato per favorire ed incrementare l'occupazione femminile, assicurando loro un'uguale retribuzione e possibilità di carriera. E' nato così un accordo, siglato ieri ai piani nobili del palazzo dell'Ateneo di via Balbi 5, che ha individuato come strumento elettivo il progetto IRIS, che significa «Indicatore di rendimento interfacoltà studenti». Già attivo su alcuni fronti, come quello che evidenzia il comportamento delle matricole a seconda dell'istituto superiore di provenienza, viene per la prima volta sviluppato su una prospettiva di genere. «IRIS così strutturato servirà come orientamento anche perché ancora oggi la maggioranza delle ragazze si iscrive a facoltà con minori sbocchi professionali, come quelle umanistiche», ha spiegato il Rettore Giacomo Deferrari, evidenziando quello che è solo apparentemente un paradosso: le ragazze hanno un rendimento migliore nelle Facoltà dove il loro numero è inferiore. Una situazione che si ripete pari pari per i maschi, «frutto evidentemente del fatto che in questi casi c'è maggiore motivazione», ha rilevato il presidente della Regione Claudio Burlando evidenziando anche che su undici Facoltà «non ce n'è una dove il rendimento dei maschi prevale su quello delle femmine». E così se, smentendo tutti i luoghi comuni, l'IRIS col punteggio maschile più alto si ha a Lettere, mentre i migliori in assoluti a Ingegneria sono le ragazze (e la cosa, ha raccontato la preside della Facoltà Paola Girdinio comincia a provocare disappunto in più di un esponente del sesso forte, sia studenti che docenti). Di qui la necessità di valorizzare quello che ad oggi è un «capitale dormiente». E questo è tanto più indispensabile davanti ad una realtà decisamente desolante, sollevata da Valeria Maione, della Rete Pari Opportunità della Regione (e docente all'Ateneo) che ha parlato di un livello generale, maschile e femminile, insoddisfacente. Senza tanti giri di parole, la professoressa Maione ha sottolineato infatti come in questi anni dagli istituti superiori «non sia arrivata gran qualità», e questa tesi è stata confermata dalla professoressa Marilena Carnasciali, autrice con Giuseppe Lo Nostro, del Progetto Iris sulla valutazione delle matricole secondo l'istituto d'origine, che ha parlato di «valore assoluto basso». Circostanza, questa, che ha dato l'occasione a tutti di ribadire che certe scelte impostate sulle tradizioni familiari (figli liceali nei licei frequentati dai padri) sono non solo sbagliate, ma vanno anche a discapito di tutti. Mentre ottimi istituti tecnici vengono disertati. Così come spesso licei e istituti della provincia sono qualitativamente migliori rispetto ai grandi istituti genovesi (dal Grassi di Savona e l'Issel di Finale provengono ottimi futuri ingegneri). E rimanendo nel segmento tecnico-scientifico, serve incrementare del 15% le laureate del settore perché la parità professionale è tra i primi obiettivi economici dell'Europa, a fronte anche della sfida demografica.

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"La scienza oscura vincerà la crisi" (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

"La scienza oscura vincerà la crisi" Tre professori per raccontare l'economia in un festival letterario che del 1929, l'anno nero delle Borse, ha fatto il suo filo conduttore: stasera alle 21 a Palazzo Alfieri la rassegna Passepartout invita a parlare di «Economia: la scienza oscura», un modo per leggere e interpretare l'intricato mondo di numeri e nozioni capace di entrare con prepotenza nella vita quotidiana. Moderati da Carlo Cerrato, sul palco siederanno Domenico Siniscalco, ex ministro a Economia e Finanze, e il docente di Economia politica Pietro Garibaldi. Fra loro Mario Deaglio, docente di Economia internazionale all'Università di Torino, saggista e giornalista, tre anni direttore de Il sole 24 ore. Professore, l'economia è una scienza oscura? «Nell'Ottocento veniva chiamata scienza triste: non c'erano buone prospettive, ma un'alternanza di fasi di abbondanza e ricadute. Ora è una scienza oscura, perché la maggioranza degli economisti usa strumenti tecnici incomprensibili ai più». E' oscura anche perché non sa fare previsioni? «Lo scopo principale non è fare previsioni, che sono una branca limitata dell'economia. L'obiettivo è capire com'è fatto il nostro sistema, il modo di reagire della gente. Come la fisiologia o la patologia in medicina». Pensando al '29, qual è la prima immagine che le viene in mente? «Quella che forse viene in mente a tutti, i miliardari che si buttano dai grattacieli quando la Borsa ha iniziato a crollare davvero, del 20%, del 15%, immense ricchezze andate in fumo». C'è chi ha pensato al '29 in questi mesi di difficoltà. Ci sono analogie? «Ci sono e riguardano la struttura della crisi, diversa dalle precedenti. Non è una crisi di congiuntura, non è un pezzo di una macchina che si rompe. Qui è l'intera macchina che va sostituita. Non è un bicchiere troppo vuoto, ma un bicchiere rotto». Com'è possibile spiegarne le ragioni ai lavoratori in cassa integrazione, ai pensionati che non arrivano a fine mese? «E' difficilissimo. Durante questo incontro cercheremo di fare proprio questo. Il modo migliore sono le metafore: l'economia è come un organismo, lo possono colpire malattie e ci sono cure per contrastare i batteri». Quella che stiamo vivendo è una crisi reale, o in parte frutto di suggestione e paura? «La componente di condizionamento c'è e i mezzi di informazione hanno una grande responsabilità, perché non hanno cercato di spiegare. Ma è anche una crisi reale: c'è una struttura economica, a livello mondiale, che non regge più. Un meccanismo andato avanti trent'anni destinato a crollare». In un suo testo del 2001 parlava di fine dell'euforia. Una previsione? «Avvisaglie ce ne sono da tempo. La risposta era: lo sappiamo, ma per ora andiamo avanti, va bene così. Ora tutti si scoprono fortemente indebitati. Ma le famiglie italiane, più tradizionali, hanno risparmiato: se fossero messe fiscalmente in condizioni favorevoli, potrebbero usare queste loro risorse. O almeno, non avrebbero paura». Qual è il periodo storico per lei più suggestivo, in cui avrebbe voluto vivere? «Senz'altro questo, ha una complessità in più, una dimensione globale. La sfida è mettere d'accordo culture mondiali diverse. L'unica eccezione è stata l'età Vittoriana: Londra era al centro di tutti i traffici, la sterlina era la moneta del commercio, un'altra forma di globalizzazione. Poi, l'attentato terroristico del 1914 pose fine a tutto, frutto di una profonda crisi latente». Altre somiglianze? «Tornando alla scienza oscura: il ruolo dell'economia è proprio riflettere sulle analogie col passato, capire cosa si può fare per non incappare negli stessi errori».

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scontro santangelo-università sul trasferimento del policlinico - giuseppe del bello (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Napoli Scontro Santangelo-Università sul trasferimento del Policlinico I vertici accademici disertano la convocazione Si sparge la voce di una promessa strappata al ministro Gelmini per ritardare ogni decisione GIUSEPPE DEL BELLO Furibondi, ma ostentano disinteresse, i vertici accademici che ieri hanno disertato la convocazione dell´assessore alla Sanità. A Mario Santangelo avrebbero dovuto dare una risposta sul trasferimento del Vecchio Policlinico e del Gesù e Maria al Cotugno, al Monaldi e al Cto, in attesa del completamento del policlinico di Caserta. E, forti di un impegno del rettore (ieri a Milano), solo alle quattro del pomeriggio, hanno comunicato la loro indisponibilità al confronto. Il secondo round si chiude con un apparente nulla di fatto. Apparente, perché in realtà gli universitari si starebbero organizzando. La voce più diffusa racconta di promesse ottenute a Roma, dopo un abboccamento col ministro dell´Università Maria Stella Gelmini. Con l´obbiettivo di ritardare ogni decisione nella speranza di un commissariamento che metta fuori gioco la delocalizzazione. Ad horas i professori hanno convocato un Consiglio di facoltà che si terrà alle 16 di oggi. «Mi incontrerò con i colleghi e subito dopo diremo la nostra», fa sapere il rettore Franco Rossi, che a Santangelo ha replicato (per ora in privato) per rifiutare la proposta e ribadire «è unilaterale». Assente all´appuntamento il preside Giovanni Delrio, mentre l´unico rappresentante dell´ateneo in assessorato è stato il manager Luigi Muto: «Devo sapere su quali fondi posso contare dal primo luglio». Il protocollo d´intesa scade infatti il 30 giugno. «Se la soluzione arriva l´ultimo giorno, non sarò in grado di provvedere in una notte alle esigenze». E l´assessore? La presa di posizione non lo turba, ma fa capire che non mollerà. «Necessità ineludibile», dice riferendosi al Piano di rientro tra Regione e governo, «quindi, se ci sarà un rifiuto, ci atterremo ai tagli già decisi». Il messaggio è chiaro: se non accettate il trasferimento, il budget potrebbe essere ulteriormente decurtato in base alle prestazioni fornite. Che ammontano a 68 milioni di euro. Significa un finanziamento regionale ridotto di 32 milioni. In questo caso, la stessa sopravvivenza della parte assistenziale sarebbe in bilico. Intanto, Enzo Rivellini, neodeputato europeo del Pdl, traccia lo scenario futuro: «Santangelo andrà avanti col programma, ma temo ci sia stata una mediazione secondo la quale a piazza Miraglia resterebbero due palazzine, da ristrutturare e da destinare ai potenti professori, solo di due discipline: Medicina e di Chirurgia. E invece ritengo essenziale avere risposte sul destino di Caserta». Raffaele Calabrò, docente e senatore Pdl dà un colpo al cerchio «è comprensibile che si tenti di evitare il commissariamento della sanità» e uno alla botte «non si può chiudere senza una concertazione completa». Ma i camici bianchi sono in guerra anche al Nuovo Policlinico. Oggi, anche lì un Consiglio di Facoltà presieduto dal preside Giovanni Persico per contestare il ridimensionamento targato Santangelo.

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basta "do ut des", la riforma rende l'ateneo più trasparente - piero ruggeri (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina VI - Genova Il dibattito sull´università Basta "do ut des", la riforma rende l´ateneo più trasparente PIERO RUGGERI (segue dalla prima di cronaca) Ciò dimostra che i problemi dell´Ateneo genovese sono comuni all´intera realtà universitaria nazionale e che le soluzioni prospettate a suo tempo da Genova mettono d´accordo maggioranza e opposizione. Si tratta di un percorso partecipato, di cui non deve sentirsi protagonista solo il mondo accademico, ma anche le istituzioni dell´intera regione. Su una riforma così innovativa e di forte impatto su tutti i soggetti interessati al buon funzionamento dell´Ateneo, in primo luogo studenti, famiglie, mondo economico e produttivo, è legittimo avanzare critiche, ma è difficile condividere affermazioni che esprimano perplessità sul valore democratico dell´iter intrapreso. La stessa attivazione di un forum di discussione online, per recepire pareri e suggerimenti da parte di docenti, tecnici amministrativi e studenti, costituisce uno strumento di democrazia partecipata non consueto per il mondo accademico. Parlando di freddi bilanci, in questi primi mesi siamo anche intervenuti per correggere alcuni fattori che avrebbero creato gravi preoccupazioni per l´entità dell´eventuale disavanzo nel 2009. Inoltre, in mancanza di tagli, anche dolorosi, alle spese fisse dell´Ateneo, non avremmo avuto i requisiti per ottenere quelle risorse ministeriali finalizzate all´assunzione di nuovi ricercatori. Ciò ha consentito l´ingresso di giovani docenti, non attraverso vecchi meccanismi di cooptazione, ma responsabilizzando le Facoltà per destinare tali risorse a settori oggettivamente carenti. Questa riforma tenta in tutti i modi di allontanare l´Università dalle distorsioni di cui spesso è stata accusata, rispondendo così a una domanda sempre più crescente di trasparenza e meritocrazia, cancellando definitivamente la regola del "do ut des", forse con il rimpianto di chi, in passato, può averne tratto benefici.

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la voglia di cambiare - pietro jozzelli (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Firenze LA VOGLIA DI CAMBIARE PIETRO JOZZELLI La grande sorpresa dell´università di Firenze è un prof di cinquant´anni che pochi conoscono perché non ama vippeggiare e che ha qualche idea non banale sulle criticità gravosissime dell´ateneo e sul modo di ricominciare a mettere a posto le cose. Alberto Tesi, preside di ingegneria, è stato eletto rettore al secondo turno con una marea di voti dopo due giorni di forte affluenza (di docenti e di tecnici) dettati da una gran voglia di cambiare e di innovare dopo il troppo lungo rettorato di Marinelli. Un volto nuovo, che nei tratti appena tirati ed eleganti rivela un carattere non smanioso né esuberante ma piuttosto la consapevolezza che c´è un lavoro sfibrante da incominciare e, se possibile, da portare a termine. Non è un uomo dell´aristocrazia universitaria, piuttosto un lavoratore che sa prendere molto sul serio la complessità della sfida a cui è chiamato e che è consapevole dell´attesa che accompagna la sua elezione e del labirinto di problemi irrisolti, scelte sbagliate, scarsità di finanziamenti che hanno condotto l´università fiorentina sull´orlo del fallimento. La sua elezione è stata favorita dal blocco elettorale di tre facoltà, ingegneria, scienze e medicina. Nel passaggio dal primo al secondo turno, è stato decisivo l´annuncio di Chelazzi e Del Bimbo di ritirarsi dalla gara invitando i loro elettori a convergere sul suo nome. SEGUE A PAGINA III

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"per un ateneo all'avanguardia ci vogliono soldi i privati vanno coinvolti in un grande progetto" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Firenze La strategia Gli obiettivi D´Alimonte: la Regione non sa che pesci pigliare, finirà per mettere dei finanziamenti avendo in cambio delle briciole "Per un ateneo all´avanguardia ci vogliono soldi i privati vanno coinvolti in un grande progetto" Le scelte importanti devono essere gestite da un organo non elettivo che abbia una visione d´insieme di lungo periodo e non risponda a interessi particolari di facoltà o di gruppi Il neo-eletto dovrà correggere gli squilibri corporativi che si sono creati nel tempo nella distribuzione delle risorse. Va semplificata l´offerta didattica e premiata la buona ricerca (segue dalla prima di cronaca) «Tesi è giovane e non ha avuto responsabilità rilevanti a livello di ateneo. Una faccia nuova a San Marco dopo 20 anni...». Coglie qualche elemento di novità nella sua elezione? «Qualcosa di nuovo, forse, nel modo in cui è stato scelto, ma c´è anche tanto di vecchio». Cioè della logica corporativa? «La sua elezione è stata abilmente pilotata, ma ha anche suscitato consensi non corporativi. Basta vedere ciò che è successo dopo il primo turno per capire come la logica corporativa sia sempre presente: la lettera di Chelazzi e del Bimbo, la reazione piccata di Rogari che denuncia il tradimento di accordi già presi, l´insistente corteggiamento di Medicina da parte di Tesi». Significa che, secondo lei, nella sostanza non cambierà nulla? «Tesi porterà facce nuove e uno stile nuovo. E questo è un bene. Ma non basta. Serve un progetto per fare di Firenze una grande Università europea, grande non per dimensione ma per prestigio. E questo non c´è. Firenze oggi è un ateneo mediocre con qualche punta di eccellenza». Di cosa c´è bisogno per fare una grande università? «Servono soldi, tanti, docenti bravi e studenti bravi. Noi abbiamo pochissimi soldi, selezioniamo male i docenti e non selezioniamo affatto gli studenti». Cosa può fare Tesi ? «Il suo obiettivo prioritario dovrebbe essere trovare soldi per la ricerca e per il bilancio ordinario. Ma con questo modello di governo è impossibile perché il tradizionale canale di finanziamento, lo Stato, si è esaurito e dagli studenti non si possono pretendere più soldi. Si chiederanno alla Regione come è già stato fatto e la Regione qualcosa darà ma non tanto per fare di Firenze una grande università europea». E allora come si fa? «Bisogna ricorrere ai privati. Non solo come donatori ma coinvolgendoli in un ampio progetto e per farlo occorre cambiare il modello di governo. Oggi tutto viene deciso dai docenti che eleggono rettore, senato e consiglio di amministrazione. università è cosa loro, non c´è spazio per altri». Il rettore non dovrebbe essere un docente? «Il rettore può essere un docente ma non deve rispondere ai docenti. E i docenti possono essere rappresentati nel consiglio senza avere la maggioranza. Le grandi scelte devono essere gestite da un organo non elettivo che abbia una visione d´insieme di lungo periodo e che non debba rispondere a interessi particolari di facoltà o gruppi». C´è troppa democrazia all´università ? «Sì. L´università non appartiene ai docenti, al personale tecnico-amministrativo, agli studenti. Non può essere governata con una logica democratica che porta a situazioni ridicole per cui per i docenti vale la regola 1 testa 1 voto, per il personale tecnico amministrativo 10 teste 1 voto e per gli studenti 100 teste 1 voto, come ora. Siamo al voto per ‘stati´ come nell´ancien regime». Lei vuole la privatizzazione dell´università. «No. Vorrei un´università "modello Berkeley": pubblica, ma con i privati che all´interno hanno un ruolo importante come finanziatori e come decisori». E´ favorevole all´idea della fondazione? «Non so se la fondazione sia lo strumento giuridico adatto, ma in quella direzione che si deve andare». A Firenze ci sono le condizioni per lanciare il progetto per una grande università? «Firenze per tante ragioni sarebbe il posto ideale per creare una grande università che attiri finanziamenti e cervelli da tutto il mondo. L´ateneo potrebbe essere il vero motore dello sviluppo di questa città. Ma io non vedo né dentro la mia università, né nel mondo della cultura e tanto meno a livello politico e imprenditoriale una classe dirigente capace di attuare un progetto del genere. Interessa di più un nuovo stadio di calcio che una grande università. Dove sono i Della Valle, i Benetton, i Fratini, gli Antinori?». Torniamo a Tesi: come può realizzare i cambiamenti? «Trovare i soldi, attuare il rapporto Università–Regione e correggere gli squilibri corporativi nella distribuzione delle risorse. Ci sono troppo pochi ricercatori. Occorre riequilibrare la distribuzione del personale docente tra le facoltà. Premiare la buona ricerca. Internazionalizzarsi. Se Tesi si circonderà degli uomini giusti, può fare molto. Se si farà condizionare da chi lo ha eletto, allora i cambiamenti saranno solo cosmetici». Rapporto Università-Regione, secondo lei la Regione è preparata a questo? «No, la Regione non sa che pesci pigliare. Finirà per mettere dei soldi dentro l´università avendo in cambio delle briciole. Appena si sono manifestate delle proteste sull´idea della fondazione ha fatto marcia indietro. D´altra parte mi rendo conto che ci sono fortissime resistenze corporative e ideologiche all´idea che Regione e privati possano partecipare al governo dell´ateneo. E in questo i docenti che non vogliono rinunciare al monopolio del potere, in nome di una autonomia di cui hanno fatto finora un pessimo uso, troveranno in una parte degli studenti un validissimo appoggio perché nulla veramente cambi». (l.m)

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"dovrò chiedere ancora sacrifici i tagli non saranno uguali per tutti" (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina III - Firenze Al preside di Ingegneria la notizia dell´elezione a rettore arriva nello studio di Santa Marta, tra formule e colleghi "Dovrò chiedere ancora sacrifici i tagli non saranno uguali per tutti" "Non credo alle imprese dentro le facoltà, sui prorettori per ora nessun nome" «Alberto, ce l´hai fatta». Il messaggio gli arriva sul cellulare alle 15,15. Poi lo chiamano dal seggio del rettorato: «Hai superato il quorum, ti stanno applaudendo». Silenzio a Santa Marta. Lui è qui, zitto, nel suo buen retiro della facoltà di Ingegneria. Nemmeno in presidenza, ma nello studio, coi suoi «vecchi» maestri, Roberto Genesio (docente di Automatica), Giovanni Soda (Intelligenza artificiale) e Pietro Zecca (Analisi). Selezionate certezze intorno. Una lavagna piena di formule, un tavolo ordinato, mezza minerale. Prof, lo spumante? «Nemmeno ci ho pensato». Ecco Alberto Tesi. Il nuovo rettore dell´università si racconta dai dettagli, la camicia bianca sopra la T-shirt e la scelta di stare chiuso in un guscio minimalista a Santa Marta, senza che nessuno sventoli baci e abbracci all´annuncio. Come fosse un giorno normale questo che eleva per la prima volta al rango di rettore un ingegnere. 52 anni, sposato, due figli di 23 (una studia Medicina, uno Fisica), ex calciatore delle giovanili della Fiorentina (attaccante), laurea da 110 e lode, lavora un po´ per Società Autostrade, diventa ricercatore nel 1990 a 34 anni: «Ora l´età media di ingresso è più alta, bisogna tornare ad abbassarla». Nella stanza irrompe Giulia, della segreteria di Ingegneria con altri docenti e collaboratori, porta tre bottiglie di Ferrari e bicchieri di plastica: «Bisogna festeggiare no, preside?». Tesi sorride imbarazzato: «Tanti voti così sono inaspettati, una grossa responsabilità». Ma stappa volentieri lo spumante mentre intorno si animano i cellulari. Il rettore lo convoca in piazza San Marco e lui si rassegna alla giacca e alla cravatta: «Grazie, bene arrivo». Comincia (quasi) il mandato: «Dovremo cambiare lo statuto, bisogna riequilibrare la rappresentanza della ricerca che oggi è svantaggiata rispetto alla didattica negli organi di governo». Per i suoi primi tre mesi promette: «Dovrò chiedere ancora sacrifici e allineare il bilancio sotto la soglia del 90%». Poi allunga la prospettiva: «Ma non faremo tagli lineari, uguali per tutti, valuteremo in base ai risultati dei dipartimenti, partecipazione ai Prin (i programmi di ricerca nazionali), al Civr e all´acquisizione di risorse in Europa. Con differenze a seconda delle aree disciplinari». E i privati? «Non credo ai privati dentro l´ateneo». La Regione per l´accordo chiede una rappresentanza... «A me non l´ha chiesta per ora. Discuteremo come le nostre competenze serviranno per lo sviluppo del territorio». La squadra dei prorettori: «Non ho ancora nomi». E´ vero che la preside di Lettere Franca Pecchioli le ha chiesto un prorettore? Pausa. «Lettere ha sempre avuto una rappresentanza». (l.m.)

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tesi vola con 1.187 voti è lui il nuovo magnifico - laura montanari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Firenze Tesi vola con 1.187 voti è lui il nuovo Magnifico Rogari secondo a quota 302, Caretti a 266 LAURA MONTANARI E´ una volata solitaria. Alberto Tesi sbaraglia la concorrenza, diventa rettore dell´università di Firenze con quasi il quadruplo dei voti sul secondo classificato, il prorettore alla didattica Sandro Rogari. Un successo ampio che esprime con chiarezza il desiderio di rinnovamento che arriva da cattedre, scrivanie e dai banchi dell´ateneo. La hit finale delle elezioni 2009 che si chiudono senza bisogno del ballottaggio, è la seguente: Tesi 1187 voti, Rogari 302, Paolo Caretti 266, Guido Chelazzi 12, Alberto Del Bimbo 6, schede bianche 43,5. L´affluenza è stata del 72%, appena sotto la precedente che aveva toccato quota 72,89. Il quorum per la fumata bianca era a 909 voti. Chelazzi e Del Bimbo si erano ritirati alla vigilia appoggiando la candidatura del preside di Ingegneria che dal 1° novembre, con nomina del ministro Gelmini, diventerà il successore di Augusto Marinelli. Il consenso a Tesi è stato corale, ha ottenuto 1.116 preferenze nell´urna dei docenti e degli studenti. E´ stato anche di gran lunga il più votato dal personale tecnico e amministrativo: sugli 891 andati alle urne, lo hanno scelto in 701. Un successo che somiglia a un plebiscito. Una vittoria netta, difficile da mettere in discussione. «Sono contento che sia finita al secondo turno - dice con una voce squillante Sandro Rogari (Scienze politiche) - ho brindato subito con Alberto Tesi in rettorato, sono sicuro che saprà fare bene». Complimenti anche da Paolo Caretti in viaggio per un convegno a Venezia: «Era il candidato che aveva il programma più simile al mio, quindi sono molto soddisfatto dell´esito di queste elezioni». Il rettore uscente Marinelli è stato fra i primi a chiamare Tesi: «Ha vinto con merito, non è stato un voto contro di me, ma un voto per rinnovare il governo dell´università dopo nove anni. Chi invece ha fatto la campagna contro di me - dice Marinelli riferendosi a Caretti, ma senza mai citarlo - è stato penalizzato».

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cavazzoni: "porto bartleby al neo rettore" - alberto sebastiani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIX - Bologna La biblioteca "costruita dal basso" Cavazzoni: "Porto Bartleby al neo rettore" Lo scrittore vuole sottoporre a Dionigi il caso dello spazio occupato in via Capo di Lucca ALBERTO SEBASTIANI Bartleby, lo spazio occupato di via Capo di Lucca, con i murales di Ericailcane e Dem sulla facciata, continua a fare cultura a Bologna. è frequentato, e non solo da studenti. Poche sere fa, ad esempio, Benedetto Vecchi ha presentato «La produzione del sapere vivo» di Gigi Roggero di fronte a una platea numerosa e mista. è però uno spazio occupato. Per cercare una soluzione, il docente e scrittore Ermanno Cavazzoni (nella foto) vorrebbe far incontrare gli occupanti e Ivano Dionigi, neoeletto Rettore dell´Università. «è un mio desiderio», conferma Cavazzoni, sostenitore della prima ora di Bartleby. Dove, stasera, lo scrittore modenese Ugo Cornia legge da «Europeana» di Ourednik per il ciclo di incontri «Lettori delle pianure», iniziati con Gianni Celati e Jean Talon il 5 giugno. Una data da ricordare anche per la nascita della «Bartleby Common Library», la biblioteca costruita dal basso, che raccoglie le donazioni dei cittadini. «Siamo a circa 100 volumi - dice Michele Barbolini di Bartleby - Celati ci ha portato `Autore ignoto presenta´ di Delfini; Cavazzoni i libri della collana Compagnia Extra: Puskin, Nori, Kafka, Fellini, Albani, Basara. Talon ci ha dato `Viaggio in Gran Bretagna´ di Michaux, la biografia di Fellini di Kezich, `L´aperto. L´uomo e l´animale´ di Agamben, e `Compromesso´ di Dovlatov. Vecchi ha portato `Sorella, mio unico amore´ di Joyce Carol Oates, fresco di stampa. Cornia stasera ci porta il suo `Sulle tristezze e i ragionamenti´ e `Lenz´ di BÜchner». Presto Celati donerà parte della sua biblioteca. Nel frattempo cittadini e studenti portano libri, da «Lo straniero» di Camus a «Altri libertini» di Tondelli, riviste culturali come «Il primo amore» e fumetti. «In molti, amici, frequentatori, vicini di casa, ci hanno promesso volumi e videocassette, qualcuno addirittura parla di scatoloni interi. Non appena il sito di Bartleby sarà on line, ospiterà un catalogo in continuo aggiornamento», conclude Barbolini, felice anche delle parole di Cavazzoni: «sarebbe ottimo aprire un dialogo civile e produttivo con chi da quest´autunno governerà l´Università».

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La sanità americana ricomincia dal Wisconsin (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: MONDO data: 2009-06-12 - pag: 13 autore: Stati Uniti. Al via il viaggio coast to coast di Obama per promuovere la riforma La sanità americana ricomincia dal Wisconsin Green Bay, città modello del rapporto qualità-prezzo Marco Valsania GREEN BAY (WISCONSIN). Dal nostro inviato La riforma sanitaria di Barack Obama, per avere successo, dovrà convincere Barbara Derfus. Nata e cresciuta in questa città industriale, a stragrande maggioranza bianca, culla dei ceti medi nel cuore d'America, Derfus, 74 anni, tre figli e nove nipoti, sa che il presidente è popolare «anche a Green Bay». Ma non nasconde d'aver paura di una delle svolte davvero storiche promesse dalla sua amministrazione, una sanità che dovrebbe rendere l'economia più competitiva,scongiurare tracolli del budget federale e coprire tutti gli americani, compresi i 50 milioni senza assicurazione medica. «Non mi piacciono le burocrazie - dice Barbara - né le troppe spese o il troppo intervento dello stato». Obama ha scelto di rispondere di persona alle paure dove mettono radici: tra i centomila residenti di Green Bay afflitti dalla crisi (la disoccupazione sopra il 12% contro il 9,4% nazionale) ma scettici sul ruolo del governo. E, allo stesso tempo, ha voluto rendere omaggio a una città che già si batte, lontano dai riflettori, per uno dei migliori rapporti qualità-prezzo nella sanità. Ieri è volato qui per una "town hall meeting", un'assemblea al liceo Southwest High School. Non un evento qualunque: il primo appuntamento della sua crociata, da una costa all'altra, per promuovere una riforma che sta prendendo forma a fatica in negoziati con il Congresso. «Ogni giorno sempre più americani devono preoccuparsi di come pagare per curarsi, con premi assicurativi raddoppiati in nove anni - ha denunciato il presidente introdotto sul podio da Laura Klitzka, mamma 35enne malata di tumore e travolta dalle spese mediche- e le aziende non stanno meglio, i costi sanitari hanno danneggiato gruppi come General Motors e Chrysler. Per il governo i programmi Medicare per gli anziani e Medicaid per i poveri sono la principale minaccia di deficit». Ancora: «Abbiamo il sistema più caro al mondo, spendiamo il 50% in più per persona del secondo paese, senza godere di miglior salute. In dieci anni spenderemo un dollaro su cinque in assistenza». Una riforma subito, ha ammonito, è «essenziale all'economia e alla prosperità». E ha illustrato la sua ricetta pubblico-privato per superare la crisi: creare un Health insurance exchange, un mercato nazionale dove sia possibile scegliere tra più piani privati ma che contenga anche un piano pubblico. E dove chi non può pagare riceva sussidi. Obama ha ammesso che la svolta, se generarà risparmi in futuro, richiede investimenti iniziali, da recuperare tagliando sprechi (300 miliardi già identificati, altri 300 da annunciare) e con aumenti delle tasse sui redditi più elevati. Southwest High School lo ha accolto con un bagno di folla da campagna elettorale. è, peraltro, all'ombra di Lambeau Field, che dà alla città un posto d'onore nella cultura popolare dell'intero paese: lo stadio del football americano dove gioca la squadra dei Green Bay Packers. Ai Packers, Green Bay deve il suo soprannome: Titletown, città dei campionati. Ne hanno vinti dodici, più di qualunque rivale, da quando sono stati fondati, nel 1919, da Earl "Curly" Lambeau. E la storia della squadra è indissolubilmente intrecciata all'emergere dei ceti medi: fu l'industria della carne in scatola, la Indian Packing Company per cui Lambeau lavorava, che un secolo fa regalò le magliette ai giocatori in cambio del nome. La Indian è ormai svanita ma altri impianti alimentari rimangono. Ma altre ragioni, accanto alla mobilitazione dell'America profonda, hanno portato Obama a Green Bay. La città, agli occhi dell'amministrazione, è l'esempio della sanità che può cambiare. Ha crescente coscienza dell'emergenza,tra i cittadini come i politici: «Servono piani pubblici che tolgano potere alle assicurazioni private», dice Dale Williams, operaio di fonderia. «Troppa gente non ha assistenza », continua Miariam Malone, impiegata universitaria. «Non credo che il governo debba gestiregli ospadali ma deve offrire accesso alle cure e regolamentare il settore», si inserisce Kevin Steiner. Il senatore statale Jon Erpenbach, a sua volta al rally, è certo che gli americani siano pronti per «un sistema che copra tutti senza eliminare la scelta tra diverse opzioni». E Steve Kagen, deputato a Washington, ha fatto della riforma il pilastro della sua piattaforma politica. Green Bay vanta una delle più soprendenti performance nazionali quando si tratta di efficienza del sistema sanitario. «Qui ricevete un'assistenza migliore e meno cara di molte altre comunità ha dichiarato Obama - reali risparmi possono arrivare cambiando gli incentivi di un sistema che assimila le cure più costose a quelle migliori». L'ente federale Healthcare research and quality dà al Wisconsin pieni voti in cento misurazioni di qualità dell'assistenza. E un rapporto del Dartmouth institute for health policy and clinical practice, che analizza Medicare, è stato letto con cura dal direttore dell'ufficio di Bilancio della Casa Bianca Peter Orszag: negli ultimi due anni di vita di un paziente la spesa media nazionale è di 46.412 dollari. A Los Angeles sale a 71mila dollari. A Green Bay Medicare spende con buoni esiti 33.334 dollari. Per i suoi fautori è il risultato di una miscela di tecnologia, con cartelle mediche digitali, coordinamento tra medici e cliniche e trasparenza nelle cure. Il locale Bellin health care system ha fatto leva su investimenti in medicina preventiva che riducono successive spese e limitano i premi assicurativi a aumenti del 3% l'anno. Nella vicina La Crosse il Gundersen lutheran system da tempo incoraggia i pazienti a firmare le loro ultime volontà mediche per minimizzare interventi inutili. Ma nello stesso Wisconsin i costi variano, con Milwaukee che spende in Medicare in media il 23% in più di La Crosse o Green Bay. Lo stato offre a Obama anche una sobria lezione sugli ostacoli ai disegni più ambiziosi: nel 2007 il progetto Healthy Wisconsin, che prevedeva imposte per 15 miliardi su dipendenti e datori di lavoro per finanziare l'assistenza universale, si arenò. Piegandosi alle perplessità di Barbara Derfus. © RIPRODUZIONE RISERVATA COME CAMBIARE Ricetta pubblico-privato per uscire dalla crisi, ma nel ceto medio Usa cresce la perplessità per l'intervento governativo Giustificazione. «Scusate l'assenza di Kennedy. Oggi era con me»: Obama ha giustificato con un biglietto scritto da lui l'assenza da scuola di una ragazzina intervenuta all'incontro di Green Bay, il primo di una lunga serie voluta dal presidente per spiegare la riforma sanitaria AFP

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Il barile vola a 73 dollari Più fiducia dai mercati (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-06-12 - pag: 3 autore: Stime Aie migliori Il barile vola a 73 dollari Più fiducia dai mercati Sissi Bellomo Per niente turbati dall'incertezza sui tempi della ripresa, che si riflette nelle previsioni in parte contrastanti di Banca mondiale e Fondo monetario internazionale, i mercati petroliferi si schierano con decisione dalla parte degli ottimisti: il greggio Wti è volato ieri oltre 73 dollari al barile, per poi chiudere a quota 72,68 (+1,9%), il massimo da ottobre. A incoraggiare gli acquisti, nuovi segnali positivi comparsi sulla scena economica globale –dalla ripresa dei consumi al dettaglio negli Usa a maggio, alle forti importazioni cinesi di greggio e altre materie prime nello stesso mese –ma anche il ritorno di un pizzico di speranza nelle previsioni dei maggiori istituti di ricerca pubblici specializzati nel settore energetico. Dopo l'Energy information administration statunitense, anche l'Agenzia internazionaleper l'energia per la prima volta dallo scorso agosto ha alzato le stime sulla domanda petrolifera 2009. La contrazione prevista resta tuttora ampia (quasi il 3%), ma è stata ridotta da 2,56 a 2,47 milioni di barili al giorno, in seguito alla constatazione che negli ultimi mesi i consumi sono stati meno depressi di quanto si temesse. La stessa Aie mette le mani avanti di fronte a un possibile eccesso di entusiasmo: la revisione, legata in gran parte a una modesta accelerazione dell'industria petrolchimica asiatica, «non implica necessariamente che sia iniziata la ripresa economica globale, anche se potrebbe segnalare che abbiamo toccato il fondo della recessione». «Non dimentichiamo il contesto – esorta David Fyfe, economista dell'Agenzia –Questo è ancora un mercato in cui la domandaè nettamente in declino». Gli investitori sembrano non preoccuparsi degli inviti alla cautela. Dopo i mesi più bui della crisi, in cui cercavano di mantenere i portafogli il più possibile liquidi, tornanoa dirigersi in modo sempre più convinto verso asset più rischiosi. I segnali di incoraggiamento, per chi vuole puntare sul petrolio, non mancano: dalla previsione di tensioni inflazionistiche crescenti, ai segnali positivi in arrivo dai maggiori consumatori di greggio, gli Usa e la Cina. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Tesi succede a Marinelli per un new deal d'ateneo (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

FIRENZE · Il preside di Ingegneria eletto evitando il ballottaggio Tesi succede a Marinelli per un new deal d'ateneo Riccardo Chiari La sorpresa è che nelle corsa al Rettorato vince il terzo incomodo. Quello più giovane con i suoi 52 anni. Quello che sulla carta - e sul suo programma elettorale - assicura una discontinuità nella gestione dell'Università di Firenze. Ancora maggiore sorpresa il fatto che Alberto Tesi passa con la maggioranza assoluta, alla seconda votazione, evitando così il ballottaggio. Al nuovo rettore riesce quello che non è riuscito, in ambito politico amministrativo, al candidato di Pd e alleati Matteo Renzi. All'apostolo di una molto presunta discontinuità con l'amministrazione Domenici, titolare della lista personale "Facce nuove a Palazzo Vecchio". Ora i numeri delle elezioni d'ateneo. I votanti sono stati il 72 % degli aventi diritto, e Tesi ha tagliato il traguardo con 1187 preferenze, molte più delle 909 necessarie per evitare il ballottaggio. A grande distanza i due competitor sopravvissuti alla prima tornata elettorale, che già aveva segnato un convincente seppur parziale successo del preside di Ingegneria, e che aveva portato al ritiro dalla competizione sia di Alberto Del Bimbo che del ben più accreditato Guido Chelazzi. Entrambi peraltro, con una dichiarazione pubblica congiunta, avevano assicurato il loro sostegno al nuovo rettore. Di qui il distacco di Sandro Rogari che ha ottenuto 302 preferenze, e di Paolo Caretti che ne ha avute 266. Da ricordare infine che l'elettorato attivo era composto dai professori di ruolo e fuori ruolo, dai ricercatori di ruolo e dai rappresentanti degli studenti nel Consiglio di amministrazione, nel Senato accademico e nei Consigli di facoltà. Ammessi alle urne anche personale tecnico-amministrativo, esperti linguistici e dirigenti dell'ateneo, i cui voti peraltro contano tradizionalmente solo un decimo di quello di prof e ricercatori. Ecco il primo commento del vincitore: "Mi impegnerò al massimo per rispondere alle aspettative dei tantissimi che mi hanno votato. La mia candidatura ha conquistato una fiducia trasversale, e sono anche soddisfatto dei voti del personale tecnico e amministrativo. Fra i miei primi impegni - sottolinea poi Tesi - c'è il miglioramento della qualità della ricerca e della didattica, che sono un passo fondamentale per attirare nuovi e maggiori finanziamenti, e lo snellimento delle procedere per attingere ai fondi europei". Infine un richiamo alla coesione: "Occorre rilanciare l'ateneo, e questo si potrà fare solo tutti insieme: docenti, personale tecnico, ricercatori e studenti". Dal rettore uscente Augusto Marinelli i complimenti a Tesi. E un avvertimento: "Ho fatto al nuovo rettore, insieme alle mie congratulazioni, anche l'augurio di poter entrare rapidamente nei meccanismi che regolano la vita dell'ateneo, per poter affrontare le inevitabili difficoltà. In particolare quelle che sta incontrando tutto il sistema universitario, a causa delle prospettive finanziarie e del progressivo disimpegno del governo". Quanto alle prime, sono ancora valide le parole fatte da Sandro Rogari durante il recente Consiglio comunale straordinario sull'università: "Fino al 2010 il bilancio sarà in equilibrio. Dopo potrebbero esserci problemi". Sul fronte del disimpegno del governo invece, concausa delle ben note difficoltà dell'Università di Firenze, non ci sarà molto da aspettare per capire: "La riforma dell'università è pronta. Ne stiamo ragionando in maggioranza e penso che al più presto verrà portata in consiglio dei ministri". Parola del ministro Mariastella Gelmini.

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Bambini, tornate nel lettone (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

MILANO Mamma mia! (e non è il musical). Ci voleva un ginecologo inglese, il famoso Yehudi Gordon, del St. John & St. Elizabeth Hospital di North London, pioniere del parto in acqua in Gran Bretagna, per consacrare la rivalutazione della maternità, finora più teorica che pratica, perché rappresentata soltanto da schiere di star, fotografate con un bimbo in braccio. Gordon, che ha fatto nascere i figli di Cate Blanchett, Jerry Hall, Elle MacPherson sostiene che le brave madri non tornano subito al lavoro, ma restano accanto ai loro piccoli per 24 mesi. Accanto significa proprio «accanto»: il bambino non deve essere esiliato in un’altra camera. Guai, poi, a rifiutargli il lettone (cosa vietatissima, secondo alcune mode pedagogiche, tramontate). Quando andrà a dormire per conto suo, deve essere preparato con dolcezza. «Stress, ansia, attacchi di panico e insonnia sono dovuti in larga parte alle insicurezze che ci segnano da bambini, quando siamo separati troppo presto dai genitori», ha spiegato Gordon sul «Daily Mail», suscitando un’infinità di reazioni - qualcuna indignata - delle femministe. Insomma, le donne delegano troppo presto. Al nido. Alla babysitter. Ce n’è abbastanza per celebrare un festival del senso di colpa femminile. Le «mamme acrobate» (così le ha definite da Elena Rosci, psicoterapeuta) giocano a superwoman, ma il filo sottile sul quale camminano forse sta per spezzarsi. Yehudi Gordon è massimalista, però non ha tutti i torti. «Il suo è un ammonimento opportuno», ammette Silvia Vegetti Finzi, docente di Psicologia Dinamica all’Università di Pavia e autrice del saggio «Nuovi nonni per nuovi nipoti» (Mondadori), perché i bambini non hanno voce, perchè certe madri affermano: «Lo mando al nido, così socializza», senza capire che a pochi mesi non ce n’è bisogno. Oppure: «Sta tanto bene con la babysitter!», che magari non sa l’italiano. Li vedi, questi bambini con gli occhi sgranati, la bocca aperta, la faccia umida, un po’ intontita. E’ il segno di un cattivo adattamento, anche se al nido non piangono. Ecco spiegata una generazione di figli ansiosi, insicuri. Poi ci sono le mamme «liberate», in cerca di una terza via. Chiedono consiglio a Verena Schmid, fondatrice della Scuola Elementare di Arte Ostetrica di Firenze, e sono d’accordo con lei su una cosa: il nostro modo di vivere è nemico della relazione mamma-bambino. Perciò provano portarsi dietro il figlio (Giovanna Melandri: nel ’98, da neoministro, allattava in ufficio la piccola Maddalena), o recuperano durante la notte si chiama co-sleeping: contatto corporeo, intimità. Dormire insieme, come suggerisce Gordon. In contrasto, il modello privilegiato della star donna-e-mamma: Gwyneth Paltrow, che non si stacca dalla sua Apple, Angelina Jolie, che viaggia portandosi dietro tutti. Ma le attrici sono l’eccezione, perciò inutile colpevolizzarsi, riflette Silvia Vegetti Finzi: «A Gordon vorrei rispondere con le parole di Donald Winnicott. Il bambino non esiste: esiste la relazione. Se la madre è angosciata perché non ha potuto riprendere il lavoro, vedrà il figlio come un problema. Quanto al lettone: c’è un compagno che non può essere estromesso. Le donne hanno il difficile compito di trovare una mediazione. A ognuna tocca scalare il suo Everest personale». Mamma mia!

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L'Università degli 8 mila (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

ALAGNA I vecchi alpinisti degli Anni 50 ti legavano una corda al torace e alla vita con il nodo delle guide e dovevi arrangiarti a salire fra spuntoni o pestare neve. Ma allora l'alpinismo era soprattutto tradizione e avventura, mentre oggi è principalmente uno sport: ci sono non solo scuole di roccia, corsi su ghiaccio, discese nei torrenti, palestre artificiali, gare di arrampicata, ma nasce anche, prima al mondo, la «High Mountain University» per imparare le scalate himalayane. Nasce sul Monte Rosa, per iniziativa di Silvio Mondinelli, detto Gnaro, cioè bambino nel dialetto della bresciana Val Trompia dove è nato 50 anni fa. E' uno dei tre italiani che hanno salito tutti i 14 Ottomila della Terra, la sfida inventata, e realizzata per primo, da Reinhold Messner e superata anche da Sergio Martini (ci sarebbe un quarto pretendente non riconosciuto). Messner e Mondinelli ce l'hanno fatta senza ossigeno, come solo altri cinque scalatori. L'università dell'alpinismo ha sede a Alagna ai piedi del Rosa, dove il finanziere Mondinelli, che in gioventù correva gli 800, si è trasferito a 20 anni e ha scoperto la montagna e le scalate. I corsi cominceranno a luglio per concludersi a settembre. Chi li seguirà dovrà sborsare un po' più di mille euro. Per le prove pratiche c'è lo splendido anfiteatro del Monte Rosa, con il ghiacciaio del Lys, i due Lyskamm, la punta Dufour e la Capanna Margherita, a 4600 metri. «Ero in Himalaya a fare un Settemila con altri due ragazzi, uno medico e l'altro professore, e l'idea della scuola ci è venuta parlando di montagna e formazione», racconta Mondinelli. I due «ragazzi», compagni di avventura nel progetto della scuola, sono Mauro Mabellini, medico bresciano, ed Enrico Dalla Rosa, docente alla Cattolica, esperto di gestione delle risorse umane. Il bacino di mercato è stato individuato in due filoni. Innanzi tutto il bisogno di formazione: manager e funzionari dalla pratica dell'alpinismo possono trarre lezioni per le sfide professionali e commerciali. «La nostra - continua Mondinelli - è una scuola che insegna a stare al mondo e a lavorare in gruppo: c'è sempre il numero uno, ma non si può scordare d'essere un team». Ma i futuri allievi sono attesi specialmente fra gli alpinisti tentati dalle spedizioni commerciali, così frequenti da non essere più un fenomeno. Fioriscono d'altronde i racconti sull'inesperienza di molti clienti, che sborsano alle agenzie anche 100 mila euro per fregiarsi della medaglietta di scalatore. «All'Everest o al K2 si vedono cose turche - lamenta Mondinelli. - Scopri gente che vuole salire sulla cima più alta del mondo, ma non sa nemmeno mettersi i ramponi. E poi c'è il problema del rispetto dell'ambiente». Uno specchio drammatico dei guasti provocati dalle spedizioni commerciali è stato il libro «Aria sottile» di Krakauer che descriveva i disastri di una spedizione del 1996 all'Everest risoltasi in tragedia. Ci saranno docenti specializzati, ma Mondinelli, che è in possesso di un carattere d'acciaio ma in fondo è un tipo semplice, un Lazarùn come suona il titolo di un libro autobiografico, dice: «Non ho ricette preconfezionate. Io voglio far vedere gli errori che ho fatto, per non ripeterli». Se gli chiedi qual è la cosa più importante, ti risponde: «Lo spirito di gruppo». Se gli chiedi qual è il rischio più serio, ti risponde: «Sottovalutare la montagna». Gli allievi dovranno conoscere e scegliere i materiali e l'equipaggiamento, che hanno registrato progressi rivoluzionari, se si pensa che le scarpe per l'ascensione non pesano più di un chilo e 100 etti. Inoltre saranno studiate tabelle d'allenamento ad personam, calibrate sulle condizioni e le potenzialità di ciascuno. Gnaro ama definirsi un atleta piuttosto che un alpinista: «C'è stato un periodo in cui facevo anche 60 mila metri di dislivello al mese». Fondamentali i corsi di preparazione psicologica: non è facile vivere un mese dentro ua tenda a contatto di gomito con gli altri membri della spedizione. Soprattutto non è facile dominare le dinamiche di gruppo in un ambiente esposto alle tensioni della competitività. «L'alta quota è impietosa - riconosce Mondinelli -. Mette a nudo difetti e debolezze. Perciò credo che si debbano affrontare queste esperienze con il massimo di umiltà». Dissidi e liti riempiono pagine di storia dell'alpinismo: vedi la spedizione di Messner e Casarotto alla montagna degli italiani, il K2 nel 1979, che fallì la nuova Magic Line. Alessandro Gogna vi scrisse «La parete», descrizione impietosa del grande alpinismo. Poi possono entrare in gioco l'imprevisto, la sorpresa, il feeling spontaneo, la scarica adrenalinica, come il caso del cane tibetano trovato da Mondinelli a 7000 metri, sotto il Colle Nord dell'Everest. E senza maschera per l'ossigeno.

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Il potere elisir di lunga vita (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Quando non è la Storia a decidere la loro sorte, tra attentati, suicidi e agguati, i leader autoritari sembrano avere la “pelle dura”, tanto da campare più in là negli anni, spesso prossimi a sfiorare il secolo di vita. Più longevi, in altre parole, grazie a un cervello che resiste meglio al trascorrere delle stagioni, merito - a detta di neurologi e psichiatri - di un’attività cerebrale vivida che sembrerebbe rendere il loro sistema immunitario più battagliero. La storia, del resto, pullula di esempi: solo da qualche mese, alla veneranda età di 84 anni, si è spento l’ex presidente indonesiano Suharto, un leader ricordato come un uomo di ferro; il tiranno zimbabwese Robert Gabriel Mugabe, solito ripetere il motto “solo Dio può destituirmi”, è nato nel ’24 e ancor oggi gode di ottima salute; Mao Tse-Tung si spense a 86 anni; il Generalìsimo Francisco Franco, ricordato anche come il Caudillo, contò 83 candeline; Augusto Pinochet morì a 91 anni; Fidel Castro, oggi 83enne, ha passato la mano al fratello Raul per problemi di salute, ma pare che le sue condizioni siano migliorate notevolmente, almeno a detta del ministro degli Esteri cubano, Felipe Pèrez Roque. Loro e tanti altri ancora, come se il potere fosse un vero e proprio elisir di lunga vita. «In qualche modo sembra esserlo - conferma il neuropsichiatra Stefano Pallanti, delluniversità degli studi di Firenze - Pare, infatti, che la cattiveria metta a riparo da molte malattie. Soprattutto in personalità, come quelle dei tiranni o più in generale dei leader autoritari, che sfiorano o tendono alla paranoia, intesa come percezione di grandiosità e senso di persecuzione: la necessità di guardarsi sempre alle spalle rende più attivo il cervello, con ripercussioni positive sul sistema immunitario». Esser guardinghi, poiché consapevoli dei rischi altissimi per la propria pelle, «rende il cervello ipervigile - conferma Pallanti - rendendo il sistema immunitario più battagliero e pronto a difendersi da invasori dannosi per la propria salute». Per questo, dittatori e tiranni sembrerebbero «meno inclini ad ammalarsi di cancro - fa notare il neuropsichiatra - e, più in generale, maggiormente a riparo da malattie che colpiscono le difese dell’organismo». Ma c’è anche il rovescio della medaglia per chi si avvale di metodi autoritari. «La forte motivazione, la determinazione eccessiva e focalizzata su obiettivi univoci - precisa Pallanti - accende il sistema dopaminergico con qualche rischio in più sul fronte dei disturbi neuropsichiatrici. è noto, ad esempio, che Hitler soffrisse del morbo di Parkinson». Sistema immunitario più forte e vigoroso, dunque, ma qualche rischio in più sul fronte neurodegenerativo. «Ma senz’altro - fa notare Antonio Lo Iacono, presidente della Società italiana di psicologia (Sips) - la follia o la perfidia sembrano rappresentare delle ottime corazze per il nostro sistema immunitario. Non è un caso - aggiunge - che spesso le persone con un carattere psicopatico, dunque manipolatrici, prepotenti, tendenti a sedurre ma in modo subdolo, tendono ad ammalarsi proprio quando riusciamo a guarirle e finalmente cambiarle. è come se le loro difese ne risentissero, rendendole più fragili fisicamente». Quando invece padroneggiano il potere, «mostrano una capacità di gestire lo stress superiore alla media - riconosce Alberto Albanese, docente di psichiatria alluniversità Cattolica di Milano - anche perché tengono bene a bada il senso di colpa, non rimuginano troppo sui loro errori o su decisioni impopolari». Dritti alla meta, dunque, anche se questa può generare malessere e sofferenze. «Mentre personalità ossessive, ovvero persone che tornano continuamente sui propri passi - spiega - tendono ad ammalarsi di più, mostrandosi maggiormente cagionevoli». «Il cervello di tiranni, invece, sembrerebbe gestire il carico di stress, altissimo nel loro caso, molto meglio. E l’iperattività cerebrale che contraddistingue le loro menti - conclude - parrebbe trasformarsi in un toccasana per la salute». «Di tiranni vissuti a lungo ne è piena la Storia - fa notare ancora Lo Iacono - è ciò nonostante molti abbiano visto le loro vite stroncate da morti violente. Saddam Hussein, ad esempio, è morto a 69 anni, ma godeva di ottima salute, mostrava molti anni in meno e se non fosse stato giustiziato probabilmente sarebbe vissuto a lungo». Autoritarismo e tirannia, dunque, sembrerebbero legati a doppio nodo con la longevità, a conferma dell’antico adagio “l’erba cattiva non muore mai”.

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Scienze umane e musicale-coreutico: via libera ai nuovi licei della Gelmini (sezione: Cultura)

( da "Stampaweb, La" del 12-06-2009)

Argomenti: Cultura

ROMA Sei licei al posto di 396 indirizzi sperimentali, 51 progetti assistiti dal Miur e sperimentazioni; nascono il liceo musicale e coreutico e quello delle scienze umane; più ore di materie scientifiche e di lingue; la possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere l'alternanza scuola-lavoro con stage o collegamenti con il mondo dell'alta formazione (università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie); più flessibilità per gli istituti. Sono queste le principali novità contenute nella riforma dei licei approvata in prima lettura oggi dal Consiglio dei Ministri e definita «epocale» dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini. Il nuovo modello partirà gradualmente, coinvolgendo a partire dall'anno scolastico 2010-2011 le prime e le seconde, per entrare a regime nel 2013. Per il Ministero la riforma servirà a fornire maggiore sistematicità e rigore e coniugare tradizione e innovazione; razionalizzare i piani di studio, privilegiando la qualità e l'approfondimento delle materie di studio; caratterizzare accuratamente ciascun percorso liceale; riconoscere ampio spazio all`autonomia delle istituzioni scolastiche; consentire una più ampia personalizzazione, grazie a quadri orari ridotti che danno allo studente la possibilità di approfondire e recuperare le mancanze. Rispetto al vecchio impianto che prevedeva solo il liceo classico, il liceo artistico e lo scientifico, oltre all'istituto magistrale quadriennale e a percorsi sperimentali linguistici, con la riforma avremo il Liceo artistico articolato in tre indirizzi (arti figurative; architettura, design, ambiente; audiovisivo, multimedia, scenografia), il Liceo classico (con l’introduzione dell'insegnamento di una lingua straniera per l'intero quinquennio), il Liceo scientifico (con l’opzione "scientifico-tecnologico" che consentirà l'approfondimento della conoscenza di concetti, principi e teorie scientifiche e di processi tecnologici, anche attraverso esemplificazioni operative), il Liceo linguistico (con l`insegnamento di 3 lingue straniere: dalla terza liceo un insegnamento non linguistico sarà impartito in lingua straniera e dalla quarta liceo un secondo insegnamento sarà impartito in lingua straniera). Le new entry Gli altri due licei sono una novità: si tratta del Liceo musicale e coreutico e del Liceo delle scienze umane. Il primo sarà articolato nelle due sezioni musicale e coreutica: inizialmente saranno istituite 40 sezioni musicali e 10 coreutiche e potranno essere attivati in collaborazione con i conservatori e le accademie di danza per le materie di loro competenza; l’altro sostituisce il liceo sociopsicopedagogico portando a regime le sperimentazioni avviate negli anni scorsi: il piano di studi di questo indirizzo si basa sull`approfondimento dei principali campi di indagine delle scienze umane, della ricerca pedagogica, psicologica e socio-antropologico-storica. In questo caso le scuole potranno attivare l'opzione sezione economico-sociale in cui saranno approfonditi i nessi e le interazioni fra le scienze giuridiche, economiche, sociali e storiche. Il nodo del latino Tra l’altro la riforma prevede la valorizzazione della lingua latina (presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane e come opzione negli altri licei); l’incremento orario della matematica, della fisica e delle scienze (fisica e scienze potranno essere attivati dalle istituzioni scolastiche anche nel biennio del liceo classico); il potenziamento delle lingue straniere (presenza obbligatoria dell`insegnamento di una lingua straniera nei cinque anni ed eventualmente di una seconda lingua straniera usando la quota di autonomia); la possibilità di introdurre discipline giuridiche ed economiche nel liceo scientifico (opzione tecnologica), nel liceo delle scienze sociali (opzione economico-sociale), sia negli altri licei attraverso la quota di autonomia; l’insegnamento, nel quinto anno, di una disciplina non linguistica in lingua straniera. Diminuisce l'orario Previsti inoltre quadri orari annuali più adeguati a quelli dei Paesi che hanno raggiunto i migliori risultati nelle classifiche Ocse Pisa (tutti i licei prevederanno 27 ore settimanali nel primo biennio e 30 nel secondo biennio e nel quinto anno, ad eccezione del classico - 31 ore negli ultimi tre anni - dell'artistico - massimo 35 - del musicale e coreutico - massimo 32 ore). Per quando riguarda le novità per gli istituti la nuova organizzazione dei licei prevede una maggiore autonomia scolastica (possibilità di usufruire di una quota di flessibilità degli orari del 20% nel primo biennio e nell'ultimo anno e del 30% nel secondo biennio per diversificare le proprie sezioni, ridurre o aumentare gli orari delle discipline); la possibilità di attivare ulteriori insegnamenti opzionali anche assumendo esperti qualificati attraverso il proprio bilancio; un rapporto più forte scuola-mondo del lavoro-università (con la possibilità, a partire dal secondo biennio, di svolgere parte del percorso attraverso l'alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con il mondo dell'alta formazione); nuove articolazioni del collegio dei docenti (costituzione in ogni scuola di dipartimenti disciplinari che riuniscono i docenti di uno stesso ambito disciplinare e di un "comitato scientifico" composto paritariamente da docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro).

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VENERDI' 12 Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 15,30, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO ... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

VENERDI' 12 Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 15,30, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO 5 EURO. IL REGIO DIETRO LE QUINTE. Itinerari segreti di un grande teatro d'opera, visita guidata. Teatro Carignano PIAZZA CARIGNANO, ORE 20, TEL. 011/88.15.241; BIGLIETTI DA 15 A 40 EURO. STAGIONE LIRICA, RECITA FUORI ABBONAMENTO. "Aci, Galatea e Polifemo", serenata a tre su musica di Georg Friedrich Haendel. Con Sara Mingardo, Ruth Rosique e Antonio Abete. La Cappella della Pietà dei Turchini è diretta da Antonio Florio; la regia è di Davide Livermore mentre Giusy Giustino firma i costumi. Auditorium Rai PIAZZA ROSSARO, ORE 21, TEL. 348/788.12.72.; INGRESSO LIBERO. Concerto per la giornata mondiale contro lo sfruttamento minorile. Intervengono l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, l'Orchestra Suzuki di Torino e l'Orchestra del Conservatorio Verdi di Torino. Sul podio Enrico Diondo; violoncello solista Eduardo Dall'Oglio. Circolo Ufficiali CORSO VINZAGLIO 6, ORE 21, TEL. 011/436.53.74. Il violinista Francesco Manara e il pianista Claudio Voghera eseguono la sonata "La Primavera" di Ludwig van Beethoven e la Sonata in la maggiore di César Franck. Chiesa Gran Madre di Dio PIAZZA GRAN MADRE, ORE 21; INGRESSO LIBERO. La corale Musica Laus diretta da Marcella Tessarin propone pagine sacre di Wolfgang Amadeus Mozart, Johann Sebastian Bach e Giovan Battista Martini. Lanzo Torinese PARROCCHIA SAN PIETRO IN VINCOLI, ORE 21, TEL. 0123/29.331. "Omaggio a Mendelssohn", con il Coro da Camera di Torino. Dirige Dario Tabbia. Musiche di Mendelssohn-Bartholdy, Miskinis, Busto, Bettinelli e Baumann. Piossasco TEATRO IL MULINO, VIA RIVA PO 9, ORE 21. Feryanto De Michelis presenta il suo ultimo album "Velo di Maya". Strambino CASTELLO, VIA VILLANOVA 20/A, ORE 21, TEL. 0125/425.123; GRATUITO. Quintetto di ottoni Pentabrass, con gli strumentisti dell'Orchestra del Teatro Regio di Torino. Vinovo CASTELLO DELLA ROVERE, ORE 21, TEL. 338/231.39.51; INGRESSO 8 EURO. I GIOVEDI' MUSICALI. Gli Architanghi, gruppo strumentale del Teatro Regio di Torino. Brandizzo CHIESA SAN GIACOMO APOSTOLO, ORE 21,15; INGRESSO LIBERO. ANTIQUA 2009. Il Collegio Musicale Italiano diretto da Adriano Gaglianello esegue il "Messiah"di Georg Friedrich Haendel. Quincinetto AUDITORIUM DANTE CONRERO, PIAZZA ARMONIA E CONCORDIA, ORE 21,15, TEL. 346/235.63.67; INGRESSO LIBERO. QUINCONCERTO. Concerto del gruppo vocale Six Voices. Musiche di Ellington, Lennon-McCartney, Casale, Zucchero, Battiato, spiritual, Taylor e Newman. SABATO 13 Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 11 E 15,30, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO 5 EURO. IL REGIO DIETRO LE QUINTE. Itinerari segreti di un grande teatro d'opera, visita guidata. Borgo Medievale SALA BARONALE DELLA ROCCA, ORE 17, TEL. 011/443.17.10. UN CASTELLO DI NOTE. WWW.SANDROFUGA.IT. "Il suono e il sentimento", concerto del duo di arpe Althea Harps formato da Rosanna Bagnis e Alessia Musso. Conservatorio PIAZZA BODONI, ORE 20,30, TEL. 011/888.470; INGRESSO LIBERO. LE SERATE DEL CONSERVATORIO. Il Conservatorio per i "World Air Games Torino 2009". Happening con danze e percussioni sulla piazza Bodoni. ORE 21. "Hermetico", omaggio a Hermeto Pascoal, concerto. Direzione artistica di Furio Di Castri. Chiesa Santi Martiri VIA GARIBALDI 25, ORE 21. Concerto per il decennale del Coro dell'Università degli Studi di Torino e in ricordo di padre Gian Vittorio Cappelletto. Con la partecipazione del Coro dell'Università degli Studi di Torino, del Coro Haendel e dell'orchestra di fiati Fiatinsieme. Chiesa Madonna del Pilone CORSO CASALE 195, ORE 21; INGRESSO LIBERO. Concerto a favore dei terremotati d'Abruzzo. Il coro Francesco Veniero diretto da Gabriele Turicchi interpreta pagine sacre di Stella, Perosi, da Victoria, Borroni, Palestrina, Bach, Verdi, Puccini, Rossini, De Marzi e Stradella. Pinerolo TEATRO SOCIALE, ORE 21, TEL. 0121/32.17.06; INGRESSO LIBERO. I VENERDI' DEL CORELLI. Concerto dell'orchestra Bartolomeo Bruni di Cuneo diretta da Claudio Morbo. In programma le "Danze di Galànta" di Kodàly e la Sinfonia n. 1 in do minore op. 68 di Johannes Brahms. Piossasco CHIESA SAN VITO, ORE 21, TEL. 011/902.72.37; INGRESSO LIBERO. PIOSSASCO MUSICA. Festa patronale di San Vito: canti popolari nella esecuzione dei cori Valsangone di Giaveno e La Baita di Piossasco. Romano Canavese CHIESA SANTA MARTA, ORE 21, TEL. 334/311.37.28; INGRESSO LIBERO. "La voce d'angelo: Farinelli", di Guido Barbieri e Sandro Cappelletto. Con il sopranista Angelo Manzotti, l'attore Piero Nuti, la clavicembalista Rita Peiretti, la violoncellista Margherita Monnet e il trombettista Davide Sanson. San Francesco al Campo PIAZZA SAN FRANCESCO D'ASSISI, ORE 21, TEL. 011/926.33.24. ORCHESTRE SOTTO LE STELLE. Compagnia parrocchiale di San Francesco al Campo. San Giorgio Canavese P.ZZA IPPOLITO SANGIORGIO, ORE 21. Filarmonica Carlo Botta. Boves CHIESA MADONNA DEI BOSCHI, ORE 21. Il Collegio Musicale Italiano diretto da Adriano Gaglianello esegue il "Messiah"di G. F. Haendel. Santena VILLA CAVOUR, SALA DIPLOMATICA, ORE 21; INGRESSO LIBERO. Concerto della corale Edelweiss di Torino. Settimo Torinese LA SUONERIA, VIA DEI PARTIGIANI 4, ORE 21, TEL. 011/800.31.68; GRATUITO. "Le canzoni dell'Eiar", concerto di artisti del coro del Teatro Regio di Torino. Al piano Giulio Laguzzi. Valperga CHIESA SAN GIORGIO, ORE 21. CONCERTI IN SAN GIORGIO. Il gruppo vocale Resonare diretto da Marco Chiappero interpreta la "Petite Messe Solennelle" di Gioachino Rossini. Barbania CHIESA PARROCCHIALE, SAGRATO, ORE 21,15. "Omaggio a Rondò Veneziano": musiche di Gian Piero Reverberi nella interpretazione del Pressenda Modern Ensemble diretto da Paolo Paglia. San Maurizio Canavese CHIESA PARROCCHIALE SAN MAURIZIO MARTIRE, ORE 21,15, TEL. 011/861.60.91; INGRESSO LIBERO. ORGANALIA 2009 "Florilegio Ceciliano", cocnerto dell'organista Mario Duella. DOMENICA 14 Teatro Carignano PIAZZA CARIGNANO, ORE 15, TEL. 011/88.15.241; BIGLIETTI DA 15 A 40 EURO. STAGIONE LIRICA, RECITA FUORI ABBONAMENTO. "Aci, Galatea e Polifemo", serenata a tre su musica di Georg Friedrich Haendel. Con Sara Mingardo, Ruth Rosique e Antonio Abete. La Cappella della Pietà dei Turchini diretta da Antonio Florio; regia di Davide Livermore. Santuario Madonna degli Angeli VIA CARLO ALBERTO 39, ORE 16; INGRESSO LIBERO. WWW.ASPORPIEMONTE.ORG. Corale Polifonica di Sommariva Bosco diretta da Adriano Popolani; all'organo Marco Limone. Educatorio della Provvidenza CORSO TRENTO 13, ORE 16,30, TEL. 011/935.88.86. CLUB LIRICO AMICI DI RENATO BRUSON. "Dalla tarantella alla chanson", canzoni in Italia e all'estero nella interpretazione della chansonniste Patrizia Vescovi e del pianista Massimiliano Brizio. Oratorio San Filippo VIA MARIA VITTORIA 5, ORE 17; INGRESSO LIBERO. Musiche di Rachmaninov, Rossini, Vaccaro e Paganini nella interpretazione del duo Pianelli-Vaccaro, violoncello e pianoforte. Piossasco PIAZZA SAN VITO, ORE 11, TEL. 011/902.72.37; INGRESSO LIBERO. Banda musicale di Piossasco. Venaria Reale REGGIA, SALA DELLE FESTE, ORE 15 E 17 TEL. 011/499.23.33. MUSICA A CORTE. Trio di arpe a Corte e Divertimenti per due clarinetti e corno di bassetto di Mozart. Allievi del Conservatorio di Torino. Pecetto Torinese PIAZZALE DELLE CILIEGIE, ORE 17, TEL. 011/860.85.81. Concerto di primavera della banda "La Ceresera". Volpiano CHIESA DELLA CONFRATERNITA, ORE 18; INGRESSO LIBERO. WWW.ISTITUTOLESSONA.IT. "Porte aperte alla musica", concerto dei docenti e del complesso femminile dell'Istituto Musicale Lessona. Mazzè CHIESA PARROCCHIALE, ORE 21. "Omaggio a Haendel", a cura Accademia Monteverdi di Caluso. Rivoli PALAZZO PIOZZO, VIA CAPELLO 3, ORE 21, TEL. 011/650.44.22. LE SOIREES MUSICALI DELLA NUOVA ARCA. WWW.NUOVARCA.ORG. "Arie d'opera". Con i soprani Ekaterine Bugianishvili e Arianna Donadelli, il tenore Carlos Fidalgo, il baritono Emilio Marcucci e il pianista Achille Lampo. Montanaro CHIESA PARROCCHIALE SANTA MARIA ASSUNTA E SAN NICOLAO, ORE 21,15, TEL. 011/861.60.91; INGRESSO LIBERO. ORGANALIA 2009 "L'organo in Italia tra diciottesimo e diciannovesimo secolo: il classicismo di Gaetano Valerj e il romanticismo di Felice Moretti", concerto dell'organista Luca Scandali. LUNEDI' 15 Politecnico AULA MAGNA, CORSO DUCA DEGLI ABRUZZI 24, ORE 18,30, TEL. 011/54.29.36; INGRESSO 3 EURO, RIDOTTO 1 EURO. FESTIVAL I ANTIDOGMA MUSICA. Leonardo Boero al violino e Leonard Westermayr al pianoforte propongono musiche di Giuseppe Tartini, Ludwig van Beethoven, Luigi Dallapiccola e Johannes Brahms. Educatorio della Provvidenza CORSO GOVONE 16/A, ORE 20,45, TEL. 011/59.52.92; INGRESSO 3 EURO. AURORE MUSICALI IN CROCETTA. "Qui la voce soave", concerto lirico del soprano Elena Bakanova e del pianista Raffaele Mascolo. Le arie in programma sono di Mozart, Bellini, Rossini, Donizetti, Wagner-Liszt, Corghi e Puccini. Chiesa Santa Pelagia VIA SAN MASSIMO 21, ORE 21, TEL. 011/817.89.68. WWW.SANTAPELAGIA.IT. Rassegna di giovani interpreti: la seconda serata è animata dal violinista Lautaro Acosta e dal pianista Federico Tibone. Caffè Fiorio VIA PO 8, ORE 21, TE. 011/815.91.13. I CONCERTI DELL'UNIVERSITA'. "Pezzi da salone per tromba e pianoforte", con Paolo Musso alla tromba e Andrea Musso al pianoforte. MARTEDI' 16 Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 15,30, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO 5 EURO. IL REGIO DIETRO LE QUINTE. Itinerari segreti di un grande teatro d'opera, visita guidata. Sala «Mario Operti» CORSO SIRACUSA 213, ORE 18, TEL. 011/50.19.60; INGRESSO LIBERO. PARLANDO D'OPERA. "Adriana Lecouvreur": conferenza di Giorgio Gualerzi in occasione della messa in scena dell'opera di Frencesco Cilea al Regio. Teatro Carignano PIAZZA CARIGNANO, ORE 20, TEL. 011/88.15.241; BIGLIETTI DA 15 A 40 EURO. STAGIONE LIRICA, RECITA FUORI ABBONAMENTO. "Aci, Galatea e Polifemo", serenata a tre su musica di Georg Friedrich Haendel. Con Sara Mingardo, Ruth Rosique e Antonio Abete. La Cappella della Pietà dei Turchini diretta da Antonio Florio; regia di Davide Livermore. Cumiana ALA MERCATALE, PIAZZA MARTIRI III APRILE, ORE 21. Gruppi musicali argentini. A cura della Comunità Montana Valli di Lanzo. MERCOLEDI' 17 Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 15,30, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO 5 EURO. IL REGIO DIETRO LE QUINTE. Itinerari segreti di un grande teatro d'opera, visita guidata. Piccolo Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 17, TEL. 011/88.15.557; INGRESSO LIBERO. LE CONFERENZE DEL REGIO. "Adriana Lecouvreur", incontro con l'opera. Conversazione e ascolti discografici a cura di Giorgio Gualerzi. Conservatorio PIAZZA BODONI, ORE 17,30, TEL. 011/888.470; INGRESSO LIBERO. I MERCOLEDI' DEL CONSERVATORIO. "La guitare à Paris": itinerari latino-americani nella capitale francese tra il 1927 e il 1928. Allievi della scuola di chitarra diretta da Frédéric Zigante. Sala «Mario Operti» CORSO SIRACUSA 213, ORE 21, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO LIBERO. IL REGIO ITINERANTE. Quintetto di ottooni Pentabrass del Teatro Regio di Torino. GIOVEDI' 18 Teatro Regio PIAZZA CASTELLO, ORE 15,30, TEL. 011/88.15.241; INGRESSO 5 EURO. IL REGIO DIETRO LE QUINTE. Itinerari segreti di un grande teatro d'opera, visita guidata. Teatro Carignano PIAZZA CARIGNANO, ORE 20, TEL. 011/88.15.241; BIGLIETTI DA 15 A 40 EURO. STAGIONE LIRICA, RECITA FUORI ABBONAMENTO. "Aci, Galatea e Polifemo", serenata a tre su musica di Georg Friedrich Haendel. Con Sara Mingardo, Ruth Rosique e Antonio Abete. La Cappella della Pietà dei Turchini diretta da Antonio Florio; regia di Davide Livermore. Borgofranco d'Ivrea AREA DEI BALMETTI, ORE 21. Concerto della Filarmonica di Borgofranco e della banda musicale di Donnas. Moncalieri CHIESA SAN MARTINO DI REVIGLIASCO, ORE 21, TEL. 011/605.50.45; INGRESSO LIBERO. STAGIONE DEL VIAGGIO. WWW.MUSICATEATRO.EU. "Il sassofono: un affascinante viaggio attraverso tre secoli di musica", serata a cura dell'Associazione Filarmonica Moncalieri. Quincinetto AUDITORIUM DANTE CONRERO, PIAZZA ARMONIA E CONCORDIA, ORE 21,15, TEL. 346/235.63.67; INGRESSO LIBERO. QUINCONCERTO. Concerto del quintetto di ottoni Pentabrass. Musiche da Bach ai nostri giorni.

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Il premio Lagrange a un fisico e a un giornalista scientifico (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

IL 12 GIUGNO AL TEATRO GOBETTI Il premio Lagrange a un fisico e a un giornalista scientifico Venerdì 12 giugno, al Teatro Gobetti di via Rossini 12, ore 18, si svolge la cerimonia di conferimento del Premio Lagrange 2009 da parte della Fondazione Crt a Giorgio Parisi, dell'Università La Sapienza di Roma, e a Mark Buchanan, giornalista scientifico. Parisi ha svolto ricerca in numerosi ambiti della fisica e in particolare per quanto riguarda le particelle elementari, la fisica dei sistemi disordinati e della meccanica statistica. Buchanan invece è un fisico americano, che vive e lavora in Europa e si è dedicato alla divulgazione scientifica, in particolare all'applicazione delle teorie della complessità all'organizzazione sociale. In apertura, Giovanni Ferrero della Fondazione Crt, illustrerà le motivazioni del premio; seguirà un dibattito con i due premiati e con Maurizio Ferraris, docente di Filosofia Teoretica all'Università di Torino. Coordina Armando Massarenti e le conclusioni sono affidate a Mario Rasetti, della Fondazione Isi.

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VENERDI' 12 Corso base Msa CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27, ORE 9-13 E 14-17,15 Cors... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

VENERDI' 12 Corso base Msa CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27, ORE 9-13 E 14-17,15 Corso base Msa (Measurement Systema Analysis), per determinare l'attendibilità dei risultati di prove e collaudi e per valutare conformità e capacità di produzione. A pagamento, previa iscrizione. Info 011/6700669. Premio Lagrange SALA CONSIGLIO FONDAZIONE CRT, VIA XX SETTEMBRE 31, ORE 12 Incontro dei vincitori della seconda edizione del Premio Lagrange-Fondazione CRT: Giorgio Parisi e Mark Buchanan. Intervengono Giovanni Ferrero, Fondazione CRT e Mario Rasetti, Fondazione ISI. Info 011/5695614. Stress e creatività HOTEL LANCASTER, CORSO TURATI 8, ORE 15,30-18,30 Seminario "Gravi stress e perdite producono anche creatività. Riflessioni su Caravaggio e Rembrandt", intervengono la dott.ssa M. Sgarro, il Prof. L. Pinkus e il Dott. A. Filiberti. Ingresso libero. Info 011/3853656. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/ 8815557. Divina Commedia PUNTO PRESTITO GABRIELE D'ANNUNZIO, VIA SACCARELLI 18, ORE 16 Leggere la Divina Commedia, prosegue la lettura integrale commentata del capolavoro dantesco, a cura di Michele D'Amico: Purgatorio, canti XXVI e XXVII. Info 011/4439350. Il geometra BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 16,45-19,45 "Il geometra risponde" servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info e prenotazione www.torinofacile.it/servizi o 011/4431262. Il geometra BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 16,45-19,45 "Il geometra risponde" servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info e prenotazione www.torinofacile.it/servizi o 011/4438604. Invito in giardino PALAZZO SORMANI, PIAZZA SOLFERINO 22, ORE 17,30-19 Conferenza "Dal Pirchiriano all'Europa. La Sacra di San Michele della Chiusa nel Medioevo", interviene Giampietro Casiraghi, professore dell'Università del Piemonte orientale. Ingresso libero, fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni 011/5757371. Saggezza CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 17,30 "L'arte della saggezza nella battaglia della vita", dall'India interviene Jaya Row, Maestra di Vita. Città pubblica CASCINA ROCCAFRANCA, VIA RUBINO 45, ORE 18 Urban Center Metropolitano e Fondazione Ordine Architetti Ppc della provincia di Torino presentano il dibattito "La città pubblica, l'edilizia sociale e la rigenerazione". Il dibattito intende ragionare intorno al tema dell'abitare sociale e dello spazio pubblico delle periferie, a partire dagli interventi di edilizia pubblica realizzati a Torino nel corso del Novecento, sino alla più recente stagione di riqualificazione delle periferie e di rigenerazione urbana. Domande della follia SPAZZI, VIA VIRLE 21, ORE 18 Il ciclo di incontri "Se ti manca un venerdì - Le Domande della Follia" è organizzato dall'Associazione Arcobaleno onlus e rappresenta un'occasione di confronto, una serie di incontri in cui la follia pone domande libere a diversi importanti protagonisti della vita nazionale. Oggi interviene Mercedes Bresso. Info e prenotazioni 011/3199790 o 011/4470154. Prog 40 FNAC, VIA ROMA 56, ORE 18 Claudio Aloi, Giuseppe Di Spirito, Roberto Vanali, Franco Vassia e Donato Zoppo presentano il volume "Prog 40. Quarant'anni di Progressive Rock nel Mondo". Insieme agli autori, saranno presenti Pino Sinnone, batterista dei The Trip, e Aldo Tagliapietra de Le Orme. Ingresso libero. Info 011/5516711. Apericena con il gastroenterologo OSPEDALE MAURIZIANO, CORSO TURATI 62, ORE 18 Incontro per una chiacchierata tra medici, pazienti e familiari. Info 011/5681446. Fantasmi a Torino PALAZZO BAROLO, VIA DELLE ORFANE 7, ORE 19,50 Un itinerario alla scoperta di noti fantasmi. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. Caccia al Teshorus MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 20,10 L'iniziativa, rivolta a grandi e piccoli, trasforma le sale del Museo nel teatro di una coinvolgente caccia al tesoro. Ogni squadra-famiglia è chiamata a risolvere dei quesiti sulle divinità animali, ma nell'ultima sala non mancheranno premi per tutti. Partenze ogni 20 minuti fino alle 21,50. Per famiglie con bambini fino a 12 anni, costo 8 euro. Prenotazioni allo 011/4406903 o a info@museitorino.it. Donne di Mirafiori CENTRO E13, VIA FARINELLI, ORE 20,30 "Le donne di Mirafiori per le donne", incontri su tematiche femminili a cura di donne e associazioni femminili del territorio: "Insieme senza paura... i pericoli si affrontano insieme". Info 011/4437080. Reiki Ngal-So CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 20,30 Autoguarigione attraverso l'energia del Cuore. Presentazione primo livello e scambi. Info 011/355523 o 011/3241650. Torino Sotterranea PIAZA VITTORIO VENETO 5, ORE 20,30 La città sotto la città si rivela in un itinerario "al centro della terra". Il percorso scende nelle viscere della città, a 15 metri di profondità, per visitare le gallerie del Settecento, i rifugi antiaerei del secondo conflitto mondiale, le regie ghiacciaie di Porta Palazzo, gli infernotti dei palazzi barocchi. Costo 25 euro. Info Somewhere 011/6680580 o www.somewhere.it. Concerto meditativo YOGASANGHA, VIA VILLA GLORI 6, ORE 21 Concerto meditativo con il suono delle Campane di Cristallo, con Monica Smith. Info 011/ 6618844 o www.yogasangha.it. SABATO 13 Il notaio BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 9-12 Servizio di consulenza gratuita al cittadino a cura del Consiglio Notarile di Torino, dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo, in collaborazione con Assessorato al Bilancio e Assessorato alla Cultura della Città di Torino. Info 011/4437080. Allergy Day OSPEDALE MAURIZIANO, LARGO TURATI 62, ORE 9,30-14,30 Sarà allestito un punto informativo in occasione della Giornata Nazionale dedicata alle Malattie Allergiche. I cittadini troveranno medici specialisti che forniranno chiarimenti sulle cause, sui disturbi,sui modi di prevenire e curare le allergie. Info 011/5081111 o www.mauriziano.it. Futuro APSI, VIA BRUNETTA 11, ORE 9,30-17 Convegno APsI 2009 "Suoni e colori del futuro: fiducia, incertezza, responsabilità", relazione introduttiva del Prof. Giampaolo Lai. Partecipazione gratuita. Info www.associazionepsicologiitaliani.it o 347/ 2103410. Visite a Palazzo PALAZZO CIVICO, PIAZZA PALAZZO DI CITTA' 19, ORE 9,30-10,30 E 15-16 Il percorso inizia da via Palazzo di Città 19 e prosegue nel portico d'ingresso dove sono collocate le statue di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II. Dal piano terra, si accede, salendo lo scalone monumentale, alle sale dei Marmi e Congregazioni. Si prosegue poi nella Sala del Consiglio Comunale. La visita si conclude nella stanza del Sindaco dove si trova il dipinto raffigurante il miracolo del Corpus Domini. I visitatori saranno accompagnati da appartenenti alle associazioni di volontariato culturale. Info 011/4434411. Il geometra BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94, ORE 10-13 "Il geometra risponde" servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info e prenotazione www.torinofacile.it/servizi. Incontri ScienzAttiva COMPLESSO IL FORTINO, STRADA DEL FORTINO 20, ORE 10-18 Incontro "Cuore di femmina: affettività e sensualità", corso solo per donne, dedicato all'esplorazione e alla valorizzazione delle specificità dell'affettività, della sensorialità e della sensualità femminili. Raccolta differenziata AREA MERCATALE, CORSO SPEZIA, ORE 10-12 Stands appositamente allestiti dove animatori coadiuvati da personale AMIAT, in modo ludico, spiegheranno le dinamiche per la gestione della raccolta differenziata integrata, meglio conosciuta come "porta a porta". Distribuzione di gadgets, giochi e ballons art. Workshop PAV, VIA GIORDANO BRUNO 31, ORE 10-18 Workshop_07 "Imbalsamatori del corpo sociale", condotto da Sophie Usunier. Massimo 10 partecipanti. Info e iscrizioni 011/3182235 o lab@parcoartevivente.it. Seminario Reiki SOLELUNA ISTITUTO, VIA ANDORNO 5, ORE 10 Seminario di Reiki, conduce Chameli Innocenti. Il seminario prosegue anche domenica 14. Info e iscrizioni 011/887950 o www.solelunaistituto.it. Stage di canto TOPOS, VIA PINELLI 23, ORE 10,30-17,30 Stage sul Metodo di Canto Crossover di Giovanna Gattuso: "La tecnica, il repertorio e l'interpretazione". Si prosegue domani dalle 10 alle 13. Info e iscrizioni 011/6699594 o www.oasitopos.eu. A casa di Kha MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 10,30 Percorso pensato per i più piccoli, che in compagnia dei genitori verranno accompagnati da esperti egittologi alla scoperta della vita quotidiana ai tempi dei faraoni. Costo 3,50 euro, è consigliata la prenotazione. Info 011/ 4406903 o info@museitorino.it. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 11 E 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/ 8815557. Visite in piemontese BASILICA DI SUPERGA, COLLE DI SUPERGA, ORE 11 E 16 Nell'ottica di valorizzazione e riscoperta della lingua e della cultura della nostra Regione è possibile assistere alle visite guidate in Lingua Piemontese alle Tombe Reali dei Savoia. Le visite comprendono il passaggio nel Chiostro del Convento della Basilica con affaccio sul giardino, l'ingresso nella Sala dei Papi ed il percorso all'interno del Mausoleo funebre di Casa Savoia. Costo 4 euro. Prenotazione necessaria allo 011/8997456. E(co)motion 09 PARCO DEL NOBILE, STRADA DEL NOBILE 36, ORE 15-19,30 Al via la seconda edizione di "E(co)motion", laboratori, installazioni, performance di danza e musica, che prosegue giovedì 18 dalle 17 alle 21 e venerdì 19 dalle 14,30 alle 21. L'ingresso agli spettacoli e i laboratori sono gratuiti. Info 011/5217096 o www.coorpi.org. La piazza impazza PIAZZA PEPPINO IMPASTATO, ORE 15,30 Ouverture di danza classica, saggio dei bambini di arti marziali e jambè e dalle 16 alle 18 balli latino americani e animazione per bambini con clown. Magical Mistery Turin PIAZZA CLN, ORE 15,30-18,30 Il Magical Mistery Turin di GruRadio condotto da Mao, accompagnato dai Santabarba, ospita gli scrittori Stefania Bertola, Enrico Remmert e Gero Giglio, i musicisti Linea 77 e Fratelli Sberlicchio, Xanax djs e Marco Berry. Info www.legru.it. Yogaflex ATELIER BODY & FIT, CORSO MATTEOTTI 40, ORE 16-19 Workshop di Yogaflex, una nuova disciplina, concepita per l'allineamento posturale, nata dall'unione ponderata dello yoga al pilates. Necessario prenotare. Info 346/2412183. Festa di Strada VIA GALLINA, ORE 16,30 Presentazione dei gruppi e delle associazioni, alle 17,30 segni e bellezze, letture e tatuaggi all'hennè, a cura di Almateatro e alle 18,15 presentazione del video "Saperi & Saper fare delle e degli abitanti di via Ghedini e via Gallina". Alle 21,30 proiezione dei documentari "Il bandito della Barriera" e "La classe dei gialli". Psychologica LEGOLIBRI, VIA MARIA VITTORIA 31, ORE 17 Presentazione del libro "Platone e il Viagra. Riflessioni su filosofia e sessualità", a cura di Ludovico Berra e Luca Nave. Intervengono i curatori e gli autori. Info 011/888975 o www.legolibri.it. Un Castello di note BORGO MEDIEVALE, PARCO DEL VALENTINO, ORE 17 Concerto, nella sala baronale del Borgo Medievale, del duo d'arpe Althea Harps, che presenta un concerto dal titolo "Il suono e il sentimento". Teosofia SOCIETÀ TEOSOFICA ITALIANA, VIA PINELLI 78/A, ORE 17 Riunione con tema "San Giovanni d'Estate", a cura di Pier Giorgio Parola. Fantasmi a Torino PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO, ORE 19,15 Un itinerario alla scoperta di noti fantasmi. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. Bosco e masche CENTRO VISITE COLLINA TORINESE, STRADA FUNICOLARE 55, ORE 21 "Storie e avventure di bosco e di masche", una suggestiva escursione nel bosco della collina, in una versione speciale tutta dedicata alle famiglie, con i bambini come protagonisti. Quota 7 euro adulti, 4 bambini sino ai 14 anniInfo e prenotazioni 011/8903667. Torino Magica PIAZZA STATUTO 15, ORE 21 Un percorso intrigante e curioso tra volti inquietanti, enigmi massonici e simboli esoterici prende vita attraverso il mistero del Portone del Diavolo, gli spettrali dragoni, la leggenda delle grotte alchemiche, per culminare nella donna velata che regge il calice del Sacro Graal, sotto l'occhio attento dei fantasmi più famosi. Costo 20 euro. Prenotazioni Somewhere 011/6680580 o www.somewhere.it. DOMENICA 14 Slim Pilates ASSOCIAZIONE FIOR DI LOTO, VIA OROPA 105, ORE 9-12 Pilates per perdere peso, in grado di conciliare esercizi utili a bruciare grassi e perdere peso, e tecniche di distensione e rilassamento autogeno. Incontro dimostrativo gratuito su prenotazione. Info 346/2412183. Slim Pilates ASSOCIAZIONE FIOR DI LOTO, VIA OROPA 105, ORE 9-12 Stage intensivo per principianti e non di "Slim Pilates", il pilates per perdere peso, in grado di conciliare esercizi utili a bruciare grassi e perdere peso, e tecniche di distensione e rilassamento autogeno. Incontro dimostrativo gratuito su prenotazione. Quota partecipazione 40 euro. Info 346/2412183. Scuola cosmica di vita VITA UNIVERSALE, VIA LUSERNA DI RORA' 3/A, ORE 10 Incontro "Un insegnamento spirituale per affrontare la propria vita, la Via verso la Coscienza cosmica". Ingresso libero. Info 011/4330976. Fiera del disco PIAZZA MADAMA CRISTINA, ORE 10-20 Nona edizione per la "Fiera del Disco di Torino", come sempre organizzata da Lucas, in collaborazione con Kolosseo. La manifestazione, ad ingresso libero, annovera la presenza di circa 100 espositori. Info 011/6997907 o www.lucasitalia.it. Workshop PAV, VIA GIORDANO BRUNO 31, ORE 10-18 Workshop_07 "Imbalsamatori del corpo sociale", condotto da Sophie Usunier. Massimo 10 partecipanti. Info e iscriizoni 011/3182235 o lab@parcoartevivente.it. Gestalt counseling ASSOCIAZIONE IBTG -SGT, VIA ANDREA DORIA 27, ORE 10-18 Seminario sul tema "I miei bisogni", per scoprire attraverso esercizi di consapevolezza corporea, lavori individuali e in coppia, quali sono gli autentici bisogni della propria vita imparando a soddisfarli. Info 011/334653 o 338/1565574. Stazione Sassi PARTENZA TRANVIA SASSI-SUPERGA, ORE 10-18,30 Atts Show, manifestazione dedicata ai tram storici, che prevede visite al cantiere di restauro dei veicoli d'epoca, all'interno della rimessa di Sassi, accompagnati dai volontari dell'Atts (Associazione Torinese Tram Storici). Dal capolinea della linea 15 di piazza Coriolano (1 minuto dalla stazione di Sassi) saranno a disposizione vetture tranviarie d'epoca (dagli anni '10 agli anni '50) che effettueranno giri gratuiti da Sassi a piazza Castello (capolinea fronte Teatro Regio). Dalle 10 alle 18 ci saranno corse ogni 15 minuti. L'India al Borgo BORGO MEDIEVALE, PARCO DEL VALENTINO, ORE 10-19 Il Borgo accoglie un festival alla scoperta dell'India, nato dalla collaborazione con l'Ente Nazionale per il Turismo Indiano di Milano, che intende avvicinare torinesi e non a cultura e tradizioni di questo lontano paese. Kermesse di due giorni a base di musiche, immagini, danze e sapori indiani. Incontri Colline Torinesi FNAC TORINO CENTRO, VIA ROMA 56, ORE 12 Incontri legati al Festival delle Colline Torinesi, curati da Sergio Ariotti e Ave Fontana: Marco Martinelli e Renato Cuocolo. Party in costume VILLA CAPRIGLIO, STRADA AL TRAFORO DEL PINO 67, ORE 14-20 Party in costume da bagno, per l'inaugurazione del Solarium estivo, con piscine rinfrescanti, giochi e musica. Contenere il bullo CIRCOLO DELLE TRE ETÀ, VIA SERVAIS 92/149, ORE 15 Conferenza di Guido Sgaravatti su "Un problema didattico: contenere il bullo", l'adozione di una tecnica di gruppo che, eliminando la tradizionale leaderschip aiuta i giovani ad un auto-disciplina preziosa per il loro sviluppo, appare oggi particolarmente importante. Ingresso libero. Info 348/ 4700329. Compleanno Fluido FLUIDO, VIALE CAGNI 7, ORE 15 Per il 4° compleanno del Fluido, festeggiamenti nella spiaggia metropolitana del Valentino con partite di beach volley, calcio a 5, piscina e musica. Giochiamo con Bes MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 15 Laboratorio "Giochiamo con Bes", dedicato alle famiglie: itinerario tematico seguito da un'attività di laboratorio, ciascuno della durata di un'ora. Costo 6 euro + biglietto del Museo. Durante il laboratorio verrà fornito un foglio di rame a testa, con il quale verrà creato un amuleto con la tecnica dello sbalzo. I manufatti realizzati saranno lasciati in dono ai partecipanti. Prenotazioni allo 011/4406903 o a info@museitorino.it. Visita guidata PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO, ORE 16 "Diciotto secoli d'arte", visita al Palazzo ad ai capolavori delle collezioni. Info 011/4429911. Visite guidate MAO, VIA SAN DOMENICO 9-11, ORE 16 "Viaggio in Oriente", visita guidata a tutte le collezioni. È consigliata la prenotazione. Info 011/ 4436928. Feste Barocche PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO, ORE 17 Visita guidata per gli abbonati Musei Torino Piemonte alla mostra "Feste Barocche". Prenotazioni al numero verde 800/ 329329. Fortuna MOLE ANTONELLIANA, VIA SANT'OTTAVIO 20, ORE 17,45 L'itinerario della buona sorte. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. LUNEDI' 15 Prodotto agroalimentare TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 8,30 La Camera di commercio di Torino , insieme al Laboratorio Chimico e alla Scuola di Sicurezza Alimentare, organizza due incontri sulla valorizzazione e il marketing del prodotto agroalimentare. Verranno presentati case studies aziendali sulla commercializzazione di marchi e progetti di filiera. La partecipazione è gratuita previa iscrizione sul sito www.promopoint.to.camcom.it/iniziative. Info 011/5716388. Lavoratori della conoscenza FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO, VIA MODANE 16, ORE 9-13 Convegno "I lavoratori della conoscenza. Protagonisti, politiche, territori": Stefano Musso introduce la tavola rotonda "Lavoratori della conoscenza e società"; Salvatore Cominu introduce la tavola rotonda "Lavoratori della conoscenza e rappresentanza". Info 011/4432350 o www.torino-internazionale.org. Mercato Usa TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 9-16,30 La Camera di commercio di Torino organizza il corso di negoziazione internazionale "The US market: a rewarding challenge". L'obiettivo è presentare le strategie vincenti per affrontare il mercato degli Stati Uniti e per negoziare, in lingua inglese, un contratto internazionale. La partecipazione è gratuita previa iscrizione sul sito www.promopoint.to.camcom.it/iniziative Info 011/5716361. Impianti elettrici CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27, ORE 9-13 E 14-17,15 Corso "Impianti elettrici di distribuzione", si spiegano le tecniche per eseguire lavori elettrici e la normativa che li regola. A pagamento previa iscrizione. Info 011/6700669. Caffé Letterari CENTRO CONGRESSI UNIONE INDUSTRIALE, VIA FANTI 17, ORE 15 Incontro dedicato all'autore Stieg Larson. Ne parleranno Jacopo De Michelis e Francesca Varotto. Durante l'incontro sarà possibile acquistare i libri di Stieg Larson, posti in vendita alle particolari condizioni. Info www.centrocongressiunioneindustriale.it. Società civile ACCADEMIA DELLE SCIENZE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 17 Luigi Capogrossi Colognesi, docente di Diritto romano presso l'Università La Sapienza di Roma, presenterà il volume "Dalla storia di Roma alle origini della società civile", che illustra il dibattito ottocentesco in merito alle origini della società civile ed ai suoi sviluppi nel corso degli anni. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info 011/ 5620047. Invito in Giardino PALAZZO SORMANI, PIAZZA SOLFERINO 22, ORE 17,30-19 Conferenza "Mobilità e contatti dei monaci medievali", intervengono Giuseppe Sergi, professore dell'Università di Torino, Frederi Arneodo e Paola Guglielmotti, curatori del volume Attraverso le Alpi. San Michele, Novalesa, San Teofredo e altre reti monastiche. Ingresso libero, fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni 011/5757371. Egidio Sterpa CENTRO PANNUNZIO, VIA MARIA VITTORIA 35/H, ORE 18 Enzo Ghigo presenterà il libro di Egidio Sterpa "Storia della libertà", edito da Rubbettino; sarà presente l'autore, introduce Pier Franco Quaglieni. Info 011/8123023 o www.centropannunzio.it. Apertura gratuita CENTRO DELLA NORMA, VIA ASSISI 6, ORE 18-19 Centro aperto gratuitamente per il "Progetto di sostegno, aiuto e di salvaguardia del benessere di ciascuno". Ingresso gratuito. Kongo Rikishi CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 18,30 "Il restauro del Kongo Rikishi. La scienza e le nuove tecnologie per il restauro della monumentale statua giapponese del MAO", appuntamento a cura del Centro per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali "La Venaria Reale" e del MAO Museo d'Arte Orientale di Torino. Intervengono Walter Canavesio, Massimo Ravera, Elena Biondi e Franco Ricca. Info 011/4993063 o 339/ 8010814. Meditazione Camminata PARCO DEL MEISINO, ORE 18,30 Hata yoga nel parco, semplici esercizi proposti nel verde. Necessario tappetino o stuoia per la pratica. Info 349/8152051. Dancing pilates ASSOCIAZIONE FIOR DI LOTO, VIA OROPA 105, ORE 19 E 21 Dancing Pilates, pilates danzato a ritmo di musica. In ogni seduta vengono di volta in volta proposti gli esercizi classici del Pilates standard, opportunamente adattati a musiche d'ambiente e con ritmiche coordinate. Incontro dimostrativo gratuito, necessario prenotare. Info 346/2412183. Meditazione Camminata PARCO FLUVIALE DEL PO, ORE 20,15 La Meditazione Camminata, propria della tradizione tibetana è un sistema di rilassamento psico-fisico che utilizza la deambulazione come pratica di concentrazione e detossinamento. Verranno proposti semplici esercizi, anche per principianti assoluti. Consigliato prenotare entro il giorno precedente. Info 349/8152051. Attività 2009/2010 ISTITUTO INTERNAZIONALE PSICOSINTESI EDUCATIVA, VIA GIOBERTI 40, ORE 20,30 Serata dedicata alla presentazione delle attività dell'Istituto per il periodo 2009-2010. Per motivi organizzativi è richiesta la conferma della presenza. Ingresso libero. Info e prenotazioni 011/ 532747. Guru Puja CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 20,30 Pratica speciale di meditazione per incrementare l'energia vitale ed armonizzare il respiro individuale con quello del cosmo. E' prevista l'offerta dello TSOG. Info 011/355523 o 011/3241650. Tara verde CIRCOLO DELLE TRE ETÀ, VIA SERVAIS 92/149, ORE 21 Conferenza di Guido Sgaravatti su "Tara Verde". Ingresso libero. Info 348/4700329 o guisga@tiscali.it. Referendum SALA DELL'ANTICO MACELLO DI PO, VIA MATTEO PESCATORE 7, ORE 21 "Referendum elettorale. Opzioni di voto a confronto", intervengono Stefano Ceccanti e Gustavo Zagrebelsky, modera Paolo Chicco. MARTEDI' 16 Prodotto agroalimentare TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 8,30 La Camera di commercio di Torino, insieme al Laboratorio Chimico e alla Scuola di Sicurezza Alimentare, organizza due incontri sulla valorizzazione e il marketing del prodotto agroalimentare. Verranno presentati case studies aziendali sulla commercializzazione di marchi e progetti di filiera. La partecipazione è gratuita previa iscrizione sul sito www.promopoint.to.camcom.it/iniziative. Info 011/5716388. Ipnosi CIRCOLO DELLE TRE ETÀ, VIA SERVAIS 92/149, ORE 15 Conferenza di Guido Sgaravatti su "Ipnosi". Ingresso libero. Info 348/4700329. Sapere BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 15 "Se non sai non sei", progetto a sostegno della formazione permanente degli adulti, con laboratori di informatica per la terza età a cura di Spi-Cgil, Auser. Info 011/6062203. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/8815557. Design e marchi TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 16,30-19,30 La Camera di commercio organizza un seminario sulla tutela della forma dei prodotti. Verranno presentate le normative nazionali, comunitarie e internazionali sul design e sui marchi di forma . Destinatari dell'incontro sono imprese, esperti di marketing, designer, agenzie grafiche. La partecipazione è gratuita previa iscrizione. Info 011/5716931. Il notaio BIBLIOTECA CIVICA ITALO CALVINO, LUNGO DORA AGRIGENTO 94, ORE 16,45-19,45 Servizio di consulenza gratuita al cittadino a cura del Consiglio Notarile di Torino, dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo, in collaborazione con Assessorato al Bilancio e Assessorato alla Cultura della Città di Torino. Info 011/4420740. Il geometra BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 16,45-19,45 "Il geometra risponde" servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info e prenotazione www.torinofacile.it/servizi o 011/ 4437080. Luoghi della Quattro EUT 4, VIA MEDICI 28, ORE 17 Inaugurazione "I luoghi della Quattro - Cascine in Città", mostra sui territori rurali di Borgata Parella, con proiezione video su cascina Grange-Scott e degustazione prodotti locali a cura di Associazione Alta Parella - Pellerina. Alle 18 Mauro Silvio Ainardi tiene la conferenza "Bealere e cascine nel territorio rurale della 4ª Circoscrizione". Info 011/4428420. Immagine interiore BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 17,30 Viaggio nella nostra personalità più profonda: "Le voci di Anna Achmatova e Marina Cvtaeva nella poesia russa del '900", a cura di Carla Zullo. Info 011/4438604. MirafuoriTv BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 17,30-19,30 Mirafuori Tv si apre al quartiere invitando tutti gli interessati a costituire un gruppo redazionale e una troupe, con lo scopo di raccontare con piccole news il loro punto di vista sul territorio. Incontri di redazione. Info 011/4437080. Leggi forte BIBLIOTECA CIVICA CESARE PAVESE, VIA CANDIOLO 79, ORE 17,30 Reading del primo capitolo de.. "Tango Masai, l'ultimo sultano di Maxence Fermine". Info 011/4437080. Invito in Giardino PALAZZO SORMANI, PIAZZA SOLFERINO 22, ORE 17,30-19 Presentazione del libro "Delitto al Regio", intervengono gli autori Mario T. Barbero e Cesare Verlucca. Ingresso libero, fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni 011/5757371. Assedio del 1706 BIBLIOTECA CIVICA PASSERIN D'ENTREVES, VIA GUIDO RENI 102, ORE 17,30 Inaugurazione della mostra "Le zone di comando dell'Assedio di Torino del 1706", che sarà visitabile fino al 18 luglio. In occasione dell'inaugurazione della mostra, gli autori Enrico Bonasso, Clotilde Fagnola, Giancarlo Libert e Bartolomeo Paolino presentano in biblioteca il volume "Santa Rita. Un Santuario e un quartiere torinese". Info 011/4435290. Fiori e aromi BORGO MEDIEVALE, PARCO DEL VALENTINO, ORE 17,30 Workshop "Fiori e aromi al giardino medievale", lezione a cura di Edoardo Santoro "Pareti verdi, non solo rampicanti". Info 011/4431714. Parlando d'Opera SALA POLIVALENTE MARIO OPERTI, PIAZZA LIVIO BIANCO, ORE 18 Per le conferenze sulla stagione d'opera del Teatro Regio "Adriana Lecouvreur" di Francesco Cilea, interviene Giorgio Gualerzi. Info 011/501960 o 011/4435237. Dirigenti industriali CENTRO CONGRESSI TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 18 Assemblea Annuale Dirigenti Aziende Industriali, alla presenza del Presidente Nazionale Federmanager, Giorgio Ambrogioni e di un panel di ospiti prestigiosi, a partire da Dan Peterson e Sergio Borra. India CENTRO CONGRESSI UNIONE INDUSTRIALE, VIA VELA 17, ORE 18 "India: il dopo elezioni e oltre": il Cesmeo presenta il libro "L'elefante ha messo le ali. L'India del XXI secolo", interviene l'autore Antonio Armellini, Ambasciatore d'Italia a New Delhi dal 2004 al 2008. Musica barocca CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 18 Conferenza "Feste, musica e politica alla corte dei Savoia (XVII-VIII)", interviene Andrea Merlotti, responsabile dell'Ufficio studi della Reggia di Venaria. Ingresso libero fino a esaurimento posti. MyBeautifulDisco SPAZIO AZIMUT, PIAZZA PALAZZO DI CITTA' 8, ORE 18,30 Inaugurazione di "Mbd record store", un'installazione di Luca Saini, a cura di Olga Gambari, accompagnata da un dj set open source dei musicisti e dj che hanno preso parte al progetto. L amostra sarà visitabile fino al 12 luglio, con orario 10,30-19. Info www.mybeautifuldisco.com. Estate falcherrese PIAZZA GIOVANNI ASTENGO, ORE 19 Cena Mediterrnea su prenotazione. Info 011/4432261 o sviluppofalchera@libero.it. Yoga CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 19-21 In questo corso i praticanti apprendono metodi di rilassamento fisico e psichico cui seguono specifiche tecniche di concentrazione e meditazione. Info 011/355523 o 011/3241650. Il femminile MOOD LIBRI E CAFFE' 2, VIA PO 35/B, ORE 20 Laboratorio interattivo del ciclo "Libera la sensibilità del tuo femminile. ti dona la forza per essere te stessa": "Possono essere le paure ad impedirci di vivere una relazione d'amore nell'autenticità?", conduce Eija Tarkiainen. Info 011/5130820 o info@oasinaturale.org. Rimedi di Bach STUDIO BRUSASCO, CORSO GAMBA 38/A, ORE 20,30 Seconda lezione del corso "Rimedi di Bach per tipologie". Prenotazione obbligatoria. Info 347/4846390 o info@centro-tao.it. Meditazione YOGASANGHA, VIA VILLA GLORI 6, ORE 20,45 Incontro di meditazione, condotto da Barbara Dolza. Info 011/6618844 o www.yogasangha.it. Conferenze Esprimersi SEDE UNITRE, CORSO FRANCIA 27, ORE 21 Incontro "La fantasia ha il potere?", interviene Guido Rossi, coordina Patrizia Donà. Ingresso libero. Info 011/4343700. Corpo senza Stress SOLELUNA ISTITUTO, VIA ANDORNO 5, ORE 21 Corso "Corpo senza Stress", alla riscoperta di noi stessi, attraverso tecniche di Bioenergetica, Stretching, Consapevolezza Corporea, Danza libera e Respiro. Info 011/887950 o www.solelunaistituto.it. Psychologica LEGOLIBRI, VIA MARIA VITTORIA 31, ORE 21 Per il ciclo di conferenze dirette da Luciano Faioni "Psicoanalisi clinica", appuntamento sul tema "Il racconto del disagio e l'ascolto", interviene Sandro Degasperi. Info 011/888975 o www.legolibri.it. MERCOLEDI' 17 Convegno Ata TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 9-17 La Camera di commercio di Torino, in collaborazione con l'Associazione Tecnica dell'Automobile (ATA), propone un convegno tecnico sui motori ibridi elettrici e a idrogeno. La partecipazione è gratuita previa iscrizione. Info 011/9080405 o marisa.giunipero@crf.it. Aggiornamento normativo CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27, ORE 9-12,30 Seminario dedicato agli aggiornamenti normativi, procedurali e sanzionatori sulla normativa in materia di sicurezza degli impianti tecnologici. A pagamento, previa iscrizione. Info 011/6700669. Ohsas 18001 CEIPIEMONTE, CORSO REGIO PARCO 27, ORE 9-13 E 14-17,15 Seminario "Valutatori interni Ohsas 18001 e tecniche di auditing". A pagamento, previa iscrizione. Il seminario prosegue domani con lo stesso orario. Info 011/6700669. Non solo libri PUNTO PRESTITO GABRIELE D'ANNUNZIO, VIA SACCARELLI 18, ORE 9,30 Incontri di lettura e attività creative per adulti. Info 011/4439350. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/8815557. Il geometra BIBLIOTECA CIVICA LUIGI CARLUCCIO, VIA MONTE ORTIGARA 95, ORE 16,45-19,45 "Il geometra risponde" servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info e prenotazione www.torinofacile.it/servizi o 011/4428790. Pensiero politico BIBLIOTECA CIVICA PRIMO LEVI, VIA LEONCAVALLO 17, ORE 17,15 Il pensiero politico contemporaneo: Martha Nussbaum, Amartya Sen e altri; leggiamo e discutiamone insieme, gruppo di lettura coordinato da Cecilia Cognigni. Info 011/4431262. Invito in giardino PALAZZO SORMANI, PIAZZA SOLFERINO 22, ORE 17,30-19 Presentazione del libro "Le caserme di piazza d'Armi a Torino", intervengono, con l'autore Paolo Cadeddu, il gen. Franco Cravarezza, Comandante della Regione Militare Nord, e l'editrice Daniela Piazza. Ingresso libero, fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni 011/5757371. I Mercoledì dell'Accademia CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 17,30 Incontro "Grandi movimenti di versante in ambiente alpino", per comprendere le dinamiche attraverso cui si formano e si sviluppano le frane nelle zone montuose delle Alpi; interviene Giovanni Barla. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Info 011/ 5620047. Fiori di Bach STUDIO YOGAPILATES, CORSO TASSONI 25, ORE 17,30-20 "Naturopatia pratica e Fiori di Bach", 3° workshop a Tema Fiori di Bach. Costo 18 euro. Info e prenotazioni 333/6113284 o www.yogapilates.it. In inglese BIBLIOTECA CIVICA A. PASSERIN D'ENTRÈVES, VIA G. RENI 102, ORE 18,15 Incontri in lingua inglese, condotti da Antonella Del Torchio. Info 011/4435290. Mercoledi di Emily GALLERIA DELLE DONNE, VIA FABRO 5, ORE 18,30 Per "Donne e lavoro: una fotografia con luci e ombre": "Donne migranti e lavoro", le donne migranti che lavorano fanno le inservienti, le badanti, le operaie, indipendentemente dal loro percorso formativo. Quanto pesano questi stereotipi e come possono queste donne infrangere il loro specifico "tetto di cristallo"? Marité Callone e Flor Vidaurre di Almaterra raccontano l'inserimento di donne migranti in alcune banche e al CSI Piemonte; modera Mariagrazia Pellerino, Vicepresidente di emily. Info www.emily.it. Yoga integrale CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 20-22 Uno dei sistemi più antichi per lo sviluppo dell'equilibrio fisico e della conoscenza di sé, che può essere praticato con successo da chiunque e ad ogni età. Info 011/355523 o 011/3241650. Meditazione Camminata PARCO FLUVIALE DEL PO, ORE 20,15 La Meditazione Camminata, propria della tradizione tibetana è un sistema di rilassamento psico-fisico che utilizza la deambulazione come pratica di concentrazione e detossinamento. Verranno proposti semplici esercizi, anche per principianti assoluti. Consigliato prenotare entro il giorno precedente. Info 349/8152051. Sapori d'Egitto MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 20,30 E 21,30 È un percorso serale in museo a porte chiuse che verte sull'alimentazione nell'Antico Egitto. In compagnia di un'egittologa, si incontrano tutti i reperti inerenti al tema. Al termine del percorso, nello Statuario, il Mastro Birraio del Birrificio Torino offre una degustazione di birra egizia, ispirata a quella dei faraoni e accompagnata da assaggi a tema. Prenotazioni allo 011/4406903 o a info@museitorino.it. Kundalini dance CENTRO SHAKTI, VIA OSLAVIA 18, ORE 20,30 La Danza e il Tantra, esaltazione del Potere Femminile nella Gestualità e nell'Estasi Creativa. La ricerca di stati modificati di coscienza nella naturalezza della danza e del tantrayoga. Consigliata esperienza minima di yoga o danze tribali. Prenotazione necessaria. Info 346/2412183. Meditazione tantrica SOLELUNA ISTITUTO, VIA ANDORNO 5, ORE 21 Incontro Settimanale "Meditazione tantrica", conduce Shaida Cartellà: la via del Tantra è la via del sì, sì verso la vita, sì verso il tutto, è una via quindi di accettazione. Info 011/887950 o www.solelunaistituto.it. Leggere le montagne CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 21 "Come una sola cosa. Giovanni Segantini e la montagna", di e con Duccio Canestrini. Incontri CENTRO DELLA NORMA, VIA ASSISI 6, ORE 21 Artisti del laboratorio, con Giancarlo Gramaglia e Flavia Giacometti, in "Encore: teorie presupposte". Ingresso gratuito. Banca d'Italia CIRCOLO UFFICIALI, CORSO VINZAGLIO 6, ORE 21 Il comandante generale Franco Cravarezza invita all'incontro con Marcello Callari, direttore sede di Torino della Banca d'Italia per un dialogo aperto al pubblico su "La banca d'Italia tra eurosistema ed economia piemontese". Angolo dell'avventura SERMIG, VIA BORGO DORA 61, ORE 21,30 Caffé letterario sull'Uzbekistan, sulla via della seta, con immagini accompagnate da letture, con M.Tosatto, L.Boscarato e G.Sorba. Info www.angolodellavventuraroma.com/regioni/piemonte/piemonte.htm. GIOVEDI' 18 Automotive TORINO INCONTRA, VIA NINO COSTA 8, ORE 9-18 La Camera di commercio di Torino collabora all'organizzazione del convegno internazionale SAE (Society of Automotive Engineers) con oggetto l'innovazione nel settore automotive per raggiungere gli obiettivi UE sui gas serra. La partecipazione è gratuita previa iscrizione sul sito www.promopoint.to.camcom.it/iniziative. Info 011/571326. Regio dietro le quinte TEATRO REGIO, PIAZZA CASTELLO 215, ORE 15,30 "Il Regio dietro le quinte - itinerari segreti di un grande teatro d'Opera", visita guidata al teatro. Ingresso 5 euro. Info 011/ 8815557. Il geometra BIBLIOTECA CIVICA DIETRICH BONHOEFFER, CORSO CORSICA 55, ORE 16,45-19,45 "Il geometra risponde" servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info e prenotazione www.torinofacile.it/servizi o 011/4435990. Il geometra BIBLIOTECA CIVICA VILLA AMORETTI, CORSO ORBASSANO 200, ORE 16,45-19,45 "Il geometra risponde" servizio di consulenza gratuita al cittadino. Info e prenotazione www.torinofacile.it/servizi o 011/4438604. Medioevo PUNTO PRESTITO GABRIELE D'ANNUNZIO, VIA SACCARELLI 18, ORE 17 Nell'ambito della rassegna I giovedì della lettura, il gruppo di lettura coordinato dalle bibliotecarie propone "Pagine sul Medioevo": "Il mercante di lana" di Valeria Montaldi. Info 011/ 4439350. Invito in Giardino PALAZZO SORMANI, PIAZZA SOLFERINO 22, ORE 17,30-19 Conferenza "Jolanda di Savoia Calvi di Bèrgolo: la principessa di Casa Savoia che sfiorò il trono d'Inghilterra", intervengono Vittorio G. Cardinali, storico e presidente dell'Associazione Immagine per il Piemonte, Barbara Ronchi della Rocca, giornalista e scrittrice. Ingresso libero, fino a esaurimento posti. Info e prenotazioni 011/5757371. Amore & Psiche EUROSTUDIO SERVICES, VIA SAN QUINTINO 31, ORE 17,30 Tavola rotonda "Il rancore, un sentimento che uccide l'amore", conduce M. Brescello. Ingresso libero fino a esaurimento posti. Prenotazione obbligatoria. Info 011/5631233. Sesso CIPES PIEMONTE, VIA SANT'AGOSTINO 20, ORE 18-19,30 Conferenza su "Sesso e cultura", interviene il prof. G. Sesia. Info 011/4310762. Attività culturale 2009 ISTITUTO TORINESE DI ANALISI TRANSAZIONALE, VIA PEYRON 58, ORE 18-19,30 Incontro "Conoscere i due volti della follia. Quando ci distrugge? Quando ci salva?", interviene Maristella Fantini. Info 011/7743351 o www.itat-formazione.it. Enrico Paolucci ARCHIVIO ENRICO PAOLUCCI, PIAZZA VITTORIO 24, ORE 18 Pino Mantovani, Willy Beck e Pier Franco Quaglieni ricorderanno Enrico Paulucci nel decennale della scomparsa e in occasione della grande mostra di Paulucci aperta al Camec a La Spezia. Paulucci, uno dei "Sei pittori di Torino", è stato socio autorevole del Centro Pannunzio. L'incontro, che si terrà nel celebre atelier dell'artista con vista sul Po, sarà l'omaggio di Torino ad un protagonista dell'arte italiana del '900. Info 011/8123023 o www.centropannunzio.it. Arte contemporanea FONDAZIONE SANDRETTO RE REBAUDENGO, VIA MODANE 16, ORE 18,30 Per il ciclo "Dialoghi sull'arte contemporanea" si parla di scultura: Giacinto di Pietrantonio incontra Giorgetto Giugiaro, designer. Info 011/3797600 o www.fondsrr.org. Guide Alpine MUSEO DELLA MONTAGNA, MONTE DEI CAPPUCCINI, ORE 18,30 Inaugura la mostra "Guide Alpine. Dal PImeonte alle montagne del mondo", a cura di Enrico Camanni, accompagnata da un catalogo edito nella collana dei Cahier Museomontagna, con testi di Enrico Camanni e Roberto Serafin. La mostra sarà visitabile fino all'8 novembre, con orario 9-19, lunedì chiuso. Info 011/6604104. Disegno vs Materia CIRCOLO DEI LETTORI, VIA BOGINO 9, ORE 18,30 "Disegno vs Materia", conversazione con e su Luigi Stoisa, in una sorta di controcanto alla partecipazione a due mostre collettive, "Viva il Disegno", presso la Divisione Servizi Culturali della Città di Torino, e "L'anima dell'Acqua", Contemporary Art, presso la Cà d'Oro di Venezia. Interviengono Fiorenzo Alfieri, Giulio Ciavoliello e Guido Curto. Giovedì del Mao MAO, VIA SAN DOMENICO 9-11, ORE 18,30 "Spezie, curries, masala & baharat: dall'India al mondo arabo, viaggio nel magico mondo delle spezie", conferenza a cura di Vittorio Castellani aka Chef Kumalé, giornalista "gastronomade". Ingresso libero fino a esaurimento posti. Info 011/4436927. Streghe a Torino CHIESA SAN DOMENICO, VIA SAN DOMENICO, ORE 18,45 Un itinerario tra Inquisizione, roghi, tribunali e forche. Costo 10 euro. Info e prenotazioni 011/853670 o www.barburin.com. Piramidi e papere MUSEO DELLE ANTICHITA' EGIZIE, VIA ACCADEMIA DELLE SCIENZE 6, ORE 20 E 22 È un percorso teatralizzato serale in museo che vede un egittologo accompagnato dalla sua pittoresca assistente guidare i visitatori in un tour fuori dal comune. Tra racconti di leggende e rivelazioni di falsi miti, che preoccuperanno un turista un po' troppo curioso, si possono scoprire le piramidi e le papere. Costo 15 euro. Prenotazioni allo 011/4406903 o a info@museitorino.it. Meditazione Ngal-So CENTRO BUDDHA DELLA MEDICINA, VIA CENISCHIA 13, ORE 20,30 Percorso aperto a tutti per sviluppare conoscenza in noi stessi attraverso gli insegnamenti della tradizione tibetana Vajrayana Ngal-So. Info 011/355523 o 011/3241650. Canto emozionale CENTRO STUDI OLISTICI BRAHMA VIDYA, VIA VANDALINO 82/28, ORE 21,30 Serata di canto emozionale, dove si sperimenteranno gli effetti benefici della pratica del Nadayoga. Ingresso a offerta libera. Info 011/4119849 o 334/3145040. Estate falcherrese PIAZZA GIOVANNI ASTENGO, ORE 21,30 Tavolo sociale giovanile Night: proiezione dei video realizzati dal Tavolo di Falchera. MOSTRE Aperture al pubblico VILLA DELLA REGINA, STRADA SANTA MARGHERITA 40 Fino al 27 settembre la Villa sarà aperta al pubblico la domenica, dalle 10 alle 18,30 (ingresso ultimo gruppo alle ore 16). Ogni giorno verranno organizzati 6 gruppi di visita di 25 persone, partenze gruppi: ore 10; 11; 12; 14; 15 e 16. Gli ingressi delle ore 14; 15 e 16 sono riservati ai gruppi preorganizzati. Modalità di prenotazione: visitatori singoli, prenotazione telefonica 800/329329; prenotazione diretta presso lo sportello InfoPiemonte di piazza Castello angolo via Garibaldi. Gruppi preorganizzati: direttamente presso la Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici del Piemonte, 011/5641717 o villadellaregina@artito.arti.beniculturali.it. Info www.artito.arti.beniculturali.it/Villa. Musica e spettacolo ARCHIVIO STORICO, VIA BARBAROUX 32 La mostra "Musica e spettacolo a Torino tra Otto e Novecento", realizzata in collaborazione con l'Archivio Storico del Teatro Regio, è visitabile fino al 30 settembre, con orario lunedì - venerdì 8,30-16,30 escluso festivi. Ingresso libero. Info www.comune.torino.it/archiviostorico. Montagne della frutta MUSEO NAZIONALE DELLA MONTAGNA, PIAZZALE MONTE DEI CAPPUCCINI 7 La mostra "Le montagne della frutta. Etichette 1900-1960" presenta una selezione di centosessanta etichette di cassette per la frutta a tema montano, selezionate tra le duecentocinquanta conservate tra le molte collezioni del Centro Documentazione del Museo Nazionale della Montagna di Torino: un'angolazione inedita da cui osservare il mondo dell'alta quota. La mostra è visitabile fino all'8 novembre, con orario 9-19, dal martedì alla domenica. Info 011/6604104 o www.museomontagna.org. Barriera Mobile SPAZIO ESPOSITIVO, VIA CRESCENTINO 25 La mostra "Barriera Mobile", risultato del "Progetto Barriera Mobile", che nasce da un'idea di Barriera, realizzata grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, con la collaborazione dell'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e la Circoscrizione VI, sarà visitabile fino al 4 luglio, con orario: dal lunedì al venerdì, 15-19; sabato ore 10-13. Info 011/2876485 o www.associazionebarriera.com. Evoluzione dell'auto MUSEO NAZIONALE DELL'AUTOMOBILE, CORSO MASSIMO D'AZEGLIO 15 La mostra "L'evoluzione dell'automobile", un nuovo appuntamento dedicato alla storia dell'automobile, sarà visitabile fino al 13 settembre, con orario, dal martedì alla domenica 10-18. Le domeniche 7 e 14 giugno i visitatori potranno effettuare alle ore 16 la visita guidata alla mostra al costo di euro 3,50 a persona + il costo del biglietto d'ingresso. Info 011/6599872. Tutte le mostre MUSEO REGIONALE DI SCIENZE NATURALI, VIA GIOLITTI 36 La mostra "La scimmia nuda. Storia naturale dell'umanità" è aperta fino al 10 gennaio; "Cosa sono le nuvole?", fotografie di Mario Lanzardo, è stata prorogata fino al 29 giugno; dal 12 giugno al 31 luglio è visitabile la mostra "Le iris tra botanica e storia". Inoltre si possono visitare le mostre permanenti "Museo storico di zoologia", "Arca" e "Mineralia 2". Orario 10-19 tutti i giorni, chiuso il martedì. Info 011/4326354 o www.mrsntorino.it. San Michele PIEMONTE ARTISTICO CULTURALE, PIAZZA SOLFERINO 7 La mostra "I tre monti consacrati all'Angelo. Storia e iconografia" è dedicata alle tre montagne che, secondo le fonti medioevali, l'Arcangelo San Michele scelse per sé nell'Occidente latino e che per secoli furono meta di pellegrinaggi: Mont Saint-Michel in Francia, la Sacra di San Michele sul Monte Pirchiriano all'imbocco della Val di Susa, fino al santuario pugliese di Monte Sant'Angelo nel Gargano. La mostra è visitabile fino al 4 luglio, dal lunedì al sabato dalle 15,30 alle 19,30. Ingresso libero. Prova a volare OFFICINE GRANDI RIPARAZIONI, CORSO CASTELFIDARDO 18 La mostra "Prova a volare. La simulazione di volo dai primi aeroplani all'esplorazione spaziale" è visitabile fino al 14 giugno, con orario 10-19, ingresso a 5 euro, ridotto a 3 euro. Info 011/710049. Vallette CENTRO COMMERCIALE VALLETTE-VERBENE, VIA DELLE VERBENE 11 La mostra "Tutta un'altra storia... La storia del quartiere Vallette attraverso le sue immagini" sarà aperta fino al 16 giugno, con oraio: martedì-venerdì 8,30-13 e 15,30-19,30; sabato 8-19,30. Visite guidate sulla storia del quartiere domenica 7 giugno alle 17. Info 011/4431612. Donna e Università BIBLIOTECA FACOLTA' DI LETTERE E FILOSOFIA, VIA PO 17 La mostra evento "La donna e l'Università. Un viaggio alla scoperta del mondo femminile: inserimento nel contesto sociale, donne riformatrici, donne all'università, il rapporto tra gli studenti", è visitabile fino al 19 giugno, con orario 9-17. Info www.amiciunito.it o 011/6604284. I Piffetti MUSEO ACCORSI, VIA PO 55 Prorogata fino al 28 giugno la mostra "I Piffetti della camera delle meraviglie", due mobili inediti del "primo ebanista del Re" provenienti dalla donazione Laura Volpi Ottolini. Orario da martedì a domenica, ore 10-13 e 14-18,30; chiuso lunedì. Info 011/837688 int. 3. Cultura a 5 stelle VILLA GUALINO, VIALE SETTIMIO SEVERO 63 Fino al 23 giugno sono visitabili le mostre "I sei di Torino tornano a Villa Gualino" e "Proposte da colleizone", con esposizione dei lavori di Paulucci, Menzio, Levi, Chessa, Boswell, Galante. Fino al 28 giugno la collettiva "L'illusione del sogno" e la personale di Maurizio Rinaudo "Lo spirito della natura". Sabato 13, in occasione della mostra "Sei di Torino" la villa ospita una giornata di kermesse poetica, letterario, enogastronomica "Parole in mpunta di Shaker". Orario continuato 10-19. Info www.villagualino.it. Chapeau! ISTITUTO D'ARTE PASSONI, VIA DELLA ROCCA 7 L'esposizione "Chapeau! I cappelli di Popy Moreni. Paris" è apprezzabile fino al 30 settembre, col seguente orario: lunedì e martedì, 9-16; mercoledì - venerdì, 9-13; sabato 9-12. Info 011/8177377. Feste barocche PALAZZO MADAMA, PIAZZA CASTELLO La mostra "Feste barocche. Cerimonie e spettacoli alla corte dei Savoia tra Cinque e Settecento", sarà visitabile fino al 5 luglio, con orario: martedì-sabato 10-18, domenica 10-20, chiuso lunedì. Info 011/4433501 o www.palazzomadamatorino.it e www.fondazionetorinomusei.it. Costituzione MUSEO DIFFUSO DELLA RESISTENZA, CORSO VALDOCCO 4/A La mostra "I giovani e la Costituzione. Disegni, laboratori, performance e videoinstallazioni" sarà visitabile fino al 21 giugno, con orario martedì - domenica, ore 10-18; giovedì 14-22; lunedì chiuso. Info www.museodiffusotorino.it. Vulcano di Fogo MUSEO DI VALSALICE, VIALE THOVEZ 37 La mostra tematica sul vulcano di Fogo, Capo Verde, "Conoscere per convivere con il vulcano", è stata prorogata fino al 28 giugno, con orario da lunedì a venerdì e sabato mattina, su prenotazione, 9-12,30 e 14,30-18,30; nei pomeriggi di sabato, domenica e festivi non occorre prenotare. Info 011/6300611. Rive Gauche LUNGO DORA NAPOLI, PONTE CARPANINI- PONTE DUCA DEGLI ABRUZZI Ogni seconda domenica del mese, da marzo a dicembre, con l'esclusione di agosto e novembre, dalle 9 alle 18 "Rive Guache. Pittori a Torino", esposizione di quadri, sculture, disegni, fotografie e artigianato di pregio. Info 349/7513918 o www.bdtorino.it. Akhenaton PALAZZO BRICHERASIO, VIA LAGRANGE 20 Fino al 14 giugno sarà visitabile la mostra "Akhenaton. Faraone del sole". Info 011/5711888 o www.palazzobricherasio.it. VARIE Vacanza e cultura INFO 011/3093665 O 349/3660808 Sono aperte le iscrizioni alle settimane di vacanza e cultura "La filosofia nei luoghi del silenzio" organizzate dall'Associazione Culturale Nuova Accademia e dei Padri Domenicani. Le settimane proposte spaziano dal 12 luglio al 5 settembre, con sedici corsi che avranno luogo in 12 località, dal Piemonte alla Campania. Per ricevere la brochure completa dei corsi con le rispettive date e avere informazioni dettagliate: 011/3093665 o 349/3660808. Quiz & Go ACI, CORSO ORBASSANO 191/1 Dal 14 giugno al 5 luglio va in scena "Quiz & Go", la più grande caccia al tesoro in automobile che si sia mai svolta sulle strade italiane. La manifestazione, promossa dall'ACI in collaborazione con la RAI e l'Automobile Club Torino, si articola in una serie di prove provinciali che daranno accesso a selezioni regionali e alla finale nazionale nel Centro di Guida Sicura ACI di Vallelunga. Al termine di ogni selezione sono previsti numersi premi per i vincitori. Info 011/3272595. San Giovanni ASSOCIASSION PIEMONTÈISA, VIA VANCHIGLIA 6 L'Associassion Piemontèisa, nella ricorrenza dei Festeggiamenti di San Giovanni, Patrono di Torino, cerca coppie di sposi (sposate dal giugno 2008 al giugno 2009) disposte a partecipare al Corteo Storico del 23 Giugno 2009, con partenza da Piazza Carlo Felice alle 18. Chi fosse interessato può rivolgersi allo 011/8127411 o a info@asspiemonteisa.it. Confederations Cup 8GALLERY, VIA NIZZA 230 A 8 Gallery, sul megaschermo della Corte della Ristorazione, si potrà così assistere, lunedì 15 giugno alle 20,30, alla partita Usa - Italia, mentre giovedì 18 sempre alle 20,30 sarà la volta di Egitto - Italia, valide per la Confederations Cup. Info 011/6630768. Corso di Shiatsu ISTITUTO EUROPEO DI SHIATSU, VIA MANTOVA 36 Il corso di primo livello di Shiatsu si svolge nei giorni 20, 21, 26, 27 e 28 giugno. Info e iscrizioni 011/7715435, 340/2707124 o www.shiatsutorino.it. Programma estate SALGARI CAMPUS, CORSO CHIERI 60 Il parco a tema è aperto tutta l'estate con proposte rivolte ai gruppi ed ai singoli: attività ludico sportive, momenti di socializzazione, percorsi ecodinamici, arrampicata, labirinti. L'orario per le attività di gruppo è dalle 9,30 alle 16,30, i costi variano a seconda della composizione del gruppo, da 8 a 10 euro a persona. Su prenotazione è possibile richiedere il pernottamento in campeggio. Le attività per i singoli si svolgono con ingresso tra le 7,45 e le 9 e uscita tra le 17 e le 17,30. Nelle settimane dall' 8 al 12 giugno e dal 10 al 14 agosto, l'apertura è vincolata alla presenza di almeno 10 iscrizioni. Costo d'iscrizione 15 euro più moduli di frequenza settimanale, da 100 a 220 euro. Info e prenotazioni 340/5414755 o 339/6497243. Reiki ASSOCIAZIONE NUOVE VIE, VIA VESPUCCI 6/F L'associazione Nuove Vie propone per il 13 e 14 giugno un week-end di Reiki con la Reiki Master Magdalena RubioBlanco. Info e iscrizioni 011/5684191. Prenotazioni MUSEO ACCORSI, VIA PO 55 Sono aperte le prenotazioni per gli appuntamenti del mese di settembre: giovedì 17 e sabato 19 "Viaggi d'Arte 2009"; mercoledì 23 per le Grandi Conferenze "Settecento tra Roma, Parigi e Torino" con Anna Lo Bianco. Info e prenotazioni 011/837688 int. 3. Geometri in biblioteca BIBLIOTECHE CIVICHE, WWW.TORINOFACILE.IT/SERVIZI I geometri sono a disposizione per offrire consulenza gratuita ai cittadini, fino al 30 giugno, grazie all'iniziativa del Collegio dei Geometri di Torino e Provincia. I geometri saranno a disposizione su appuntamento nelle biblioteche civiche Villa Amoretti (corso Orbassano, 200 - 011/4438604), Cesare Pavese (via Candiolo, 79 - 011/4437080), Primo Levi(via Leoncavallo, 17 011- 4431262), Italo Calvino (Lungo Dora Agrigento, 94 - 011/4420740), Luigi Carluccio(via Monte Ortigara, 95 - 011/4428790) e Dietrich Bonhoeffer(corso Corsica, 55 - 011/4435990). Immersioni PISCINA AQUATICA, CORSO GALILEO FERRARIS 290 Lo Scuba Adventure team offre prove gratuite d'immersione a partire dal mese di maggio ogni giovedì dalle 20,30. Info e prenotazioni, necessaria: 334/1735024. Spazio per il gioco SCUOLA DELL'INFANZIA, VIA MORETTA 57 Tutti i sabati, fino all'11 luglio, dalle 9 alle 13, sarà possibile portare i bambini tra i 3 e gli 11 anni a giocare nel giardino della scuola; in caso di pioggia il gioco non si ferma, si trasferisce solo all'interno dei locali della scuola. Saranno organizzati laboratori di manipolazione, costruzione e pittura; ci sarà uno spazio per il gioco libero con giochi di abilità, di ingegno e di movimento. Guida sicura MIRAFIORI MOTOR VILLAGE, PIAZZA CATTANEO 9 Tutti i mercoledì dalle 18 alle 20, Mirafiori Motor Village mette a disposizione Alfa Romeo MiTo, Brera e Alfa Gt per vivere un quarto d'ora di adrenalina pura sullo storico circuito di prova interno del comprensorio di Mirafiori. A richiesta sarà inoltre possibile compiere un giro finale a tutta velocità con il pilota alla guida per vivere l'esperienza della vera guida sportiva. Il costo della corsa è di 15 euro. Tutti i sabati e le domeniche invece appuntamento con i corsi di guida sicura: verranno effettuate lezioni di teoria e pratica per ottenere dalla guida il massimo piacere e la piena sicurezza. Alla fine del corso verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Il costo del corso è di 170 euro. Info e prenotazioni 011/23416829. GITE Cucine storiche PALAZZO REALE, PIAZZA CASTELLO Al sabato pomeriggio i Volontari dell'Associazione Amici di Palazzo Reale accompagneranno i visitatori dalle ore 14,15 sino alle ore 18,45 alla visita delle Cucine Storiche. Appuntamenti il 6, 7, 13, 14, 20, 21, 27 e 28 giugno; 4, 5, 11, 12, 18, 19, 25 e 26 luglio. Info e prenotazioni 331/3912631 o cucinereali@libero.it. Torino Today Tour URBAN CENTER METROPOLITANO, NUMERO VERDE 800/329329 Due itinerari a nord e a sud della città per conoscere edifici, spazi aperti, giardini e attrezzature collettive dei quartieri pubblici sorti nel corso del Novecento nelle periferie della città come risposta ai fabbisogni abitativi del dopoguerra: "TTT.04 La città pubblica verso Falchera" (sabato 4 luglio, 12 settembre, 10 ottobre) e "TTT.05 La città pubblica verso Mirafiori" (sabato 13 giugno, 11 luglio, 19 settembre, 17 ottobre). Costo di 12 euro, durata di 4 ore. Ritrovo davanti alle Ogr, ore 9,30. India e Namibi CTC, PIAZZA BERNINI 16 Lunedì 15 presentazione del viaggio in Libia; lunedì 29 presentazione del viaggio "India del Sud, Kerala e Tamil Nadù". Dall'11 al 25 novembre viaggio in Namibia; il 25 e 26 luglio la Turandot. Info e prenotazioni 011/5604183, info@assoctc.it o www.assoctc.it. Due ruote ASSOCIAZIONE BICI&DINTORNI, WWW.BICIEDINTORNI.IT Domenica 14 "Le strade di Coppi e la riserva naturale dell Orba", un interessante itinerario tra le colline di Castellania ed in pianura da Novi Ligure. Info 328/9618668. Basaglia viaggi CAFFE' BASAGLIA, VIA MANTOVA 34, ORE 21 Proposte viaggi per il 2009: Mali dal 24 ottobre al 15 novembre, prenotazioni entro il 10 settembre. Info 347/2734202. Healing Trek ASSOCIAZIONE GANESH, VIA VARALLO 6 Healing Trek, camminare come terapia per aumentare l'Energia Vitale. Weekend a Monterosso, Cinque Terre, il 20 e 21 giugno. Costo dello stage 60 euro. Info e iscrizioni 346/2412183. Ardeche CTS BAGUS, CORSO TURATI 53 "Un tranquillo weekend di paura!", due giorni di canoa in Francia, il 20 e 21 giugno. Info e prenotazioni 011/3189896. Giappone ASSOCIAZIONE INTERCULTURALE ITALIA-GIAPPONE SAKURA, WWW.SAKURATORINO.IT Dal 29 giugno al 10 luglio viaggio in Giappone, che toccherà le città di Tokyo, Nikko, Ise, Kanazawa (località termale) Kyoto, Nara. Info e prenotazioni postmaster@sakuratorino.it o 348/8101343. Bali STRUMENTI DI VIAGGIO, VIA SANTA GIULIA 21 Promozione Bali per luglio e agosto: 15 giorni e 12 notti, voli di linea da Milano, trasferimenti, soggiorno in hotel 4 stelle con prima colazione all'americana a 1390 euro. Info info@strumentidiviaggio.it o 011/8115473. Dalla California a Comacchio VIAGGI ELIANTO, VIA DELLA MISERICORDIA 6 Tour della California, dal 12 al 28 agosto; Bretagna e Normandia dal 5 al 12 settembre; Trenino Rosso del Bernina l'11 luglio. Info 011/5612818. Tour guidati SOMEWHERE, VIA BOTERO 15 Ogni giovedì e sabato alle 21 appuntamento con "Torino Magica", ritrovo in piazza Statuto 15, durata del tour 2 ore e 30 minuti, costo di 20 euro (parte a piedi e parte in bus privato); ogni venerdì alle 20 e alle 20,30 "Torino Sotterranea", ritrovo in piazza Vittorio 5, durata del tour 3 ore e 30 minuti, costo 25 euro (parte a piedi e parte in bus privato); ogni giovedì alle 21 "Torino Gialla", costo 20 euro e sabato 14 "Speciale Venaria - Egitto e i tesori sommersi", partenza da piazza Statuto alle 20,30, costo 22 euro. Info e prenotazione obbligatoria 011/ 6680580 o booking@somewhere.it. Tour torinesi WWW.TORINGIRANDO.IT; TEL 333/6791750. Giri guidati ideati e condotti dalla guida Micaela: "Signorsì", sui corpi militari di Venaria (5 euro); a Torino (10 euro) "Rol è ancora con noi" sul sensitivo torinese, "Seduzione e civetterie di donne alla conquista del Re", "Torino inglese e piccola Parigi", curiosità inglesi e francesi in città; "Torino proibita", tour trasgressivo su scandali e proibizioni del passato; "Il malatour", sulla mala di un tempo e ancora "Penne d'oro del Piemonte" su Pavese e Salgari, e "Torino elegante capitale alla moda". Info toringirando@yahoo.it o www.toringirando.it. CONCORSI Parole in corsa GTT, CORSO TURATI 19/6 Torna "Parole in Corsa", il concorso letterario di Gtt rivolto agli scrittori inediti. Le iscrizioni per presentare al pubblico torinese e alla giuria di autori, critici e giornalisti un racconto breve sono aperte fino al 9 settembre. La rassegna è gratuita. I concorrenti dovranno far pervenire la scheda di partecipazione e l'elaborato in lingua italiana a tema libero non superiore alle 5.300 battute spazi compresi al sito www.paroleincorsa.it, via mail a paroleincorsa@gtt.to.it oppure su CD presso la sede del Gruppo Torinese Trasporti - Corso Turati 19/6. Info www.paroleincorsa.it. Concorso Mario Pannunzio CENTRO PANNUNZIO, VIA MARIA VITTORIA 35/H Il Centro Pannunzio indice l'edizione 2009 del concorso pluridisciplinare "Mario Pannunzio" in occasione del sessantesimo anniversario del settimanale "Il mondo", diretto fino al 1966 da Mario Pannunzio. Il concorso prevede 5 sezioni: poesia; narrativa; giornalismo e saggistica; tesi di laurea discusse negli ultimi tre anni accademici su tematiche letterarie, storico-politiche, filosofiche; fotografia. Ogni elaborato edito o inedito dovrà pervenire, firmato in una sola copia, alla Segreteria del Concorso Letterario Mario Pannunzio, in via Maria Vittoria 35, 10123 Torino, entro e non oltre il 15 ottobre. Info 011/8123023 o www.centropannunzio.it. Valli di Lanzo COMPAGNIA SAN PAOLO, CORSO VITTORIO EMANUELE II 75 La Compagnia di San Paolo ha lanciato il bando Valli di Lanzo, che ha come oggetto la presentazione di progetti integrati tesi alla valorizzazione e all'apertura al pubblico di beni di interesse ambientale, architettonico e artistico, soggetti al vincolo di tutela. Il bando ha una dotazione di 1,5 milioni di euro ed è rivolto a Enti pubblici, Enti religiosi e Enti senza fini di lucro. Le domande, da presentare utilizzando l'apposita modulistica reperibile su www.compagnia.torino.it, dovranno pervenire entro le ore 12 del 30 giugno a:Compagnia di San Paolo - Valli di Lanzo - Bando per progetti integrati a sostegno del territorio locale, corso Vittorio Emanuele II 75, 10128 Torino. Le donne scrivono CIRCOSCRIZIONE 6, VIA SAN BENIGNO 22 8° Concorso letterario "Le donne pensano... le donne scrivono" aperto a tutte le donne che desiderano inviare i loro testi purché inediti, diviso in due sezioni: prosa e poesia. Gli elaborati con il titolo, in 5 copie dattiloscritte, preferibilmente accompagnati da copia su cd, dovranno essere inviati, in busta chiusa, a Centrodonna - 8° Concorso "Le donne pensano... le donne scrivono", 6ª Circoscrizione, via San Benigno 22, 10154 Torino, entro e non oltre il 10 luglio. Info www.comune.torino.it/circ6.

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VENERDI' 12 Maurizio Lucat, docente; Roberto Fausone, consigliere Fimaa; Be... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

VENERDI' 12 Maurizio Lucat, docente; Roberto Fausone, consigliere Fimaa; Bernardo Magrì, direttore Sitaf; Serena Coen, dirigente Ospedale Mauriziano; Gabriele Cirilli, attore. SABATO 13 Mario Umberto Dianzani, già rettore Università; Silvia Verduzio Corcione, dottore in Giurisprudenza; Luca Antonetto, avvocato; Andrea Vasapolli, commercialista; Roberto Caramiello, commercialista; Luigi Pinchiaroglio, consigliere Ordine Ingegneri; Piero Traversa, insegnante. DOMENICA 14 Maria Luce Boetti, studentessa; Anita Teich Alasia, pittrice di porcellane; Carlomaria Fronticelli Baldelli, medico chirurgo; Lionello Jona Celesia, già docente; Massimiliano Parisi, avvocato; Enrico Palazzi, amministratore d'azienda. LUNEDI' 15 Giovanni Lageard, avvocato; Alberto Revelli, medico ginecologo; Gavino Olmeo, consigliere comunale; Giulio Merlino, dirigente d'azienda. MARTEDI' 16 Paolo Melano, organizzatore teatrale; Laura Merlo, impiegata; Aldo Bonafè, consigliere a Collegno; Domenico Parlato, commercialista. MERCOLEDI' 17 Chiara Robetti, architetto; Vittorio G. Cardinali, presidente associazione Immagine per Torino e giornalista; Enrico Giordani, ingegnere; Oscar Caddia, architetto; Paolo Fragapane, primario ospedale Mauriziano; Giuliana Manica, assessore regionale. GIOVEDI' 18 Toni Mazzara, attore; Nicola Salerno, consigliere Fimaa; Giampiero Mazzarella; docente di educazione fisica; Alessandro Fasano, medico dentista; Tullia Todros, titolare cattedra Unità Materno-Fetale e docente di Ostetricia e Ginecologia; Giulio Bragardo, consigliere a Trofarello; Greta Elena Bisaccia Carrara, ballerina jazz e studentessa.

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A AGLIE' Domenica 14 dalle 11,30 giardino e parco del castello sono aperti per chi vuo... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

A AGLIE' Domenica 14 dalle 11,30 giardino e parco del castello sono aperti per chi vuole fare il picnic. Troverete banchetti di prodotti tipici e accompagnamento musicale per voce e chitarra. Nel centro storico stand di diversi espositori. Info www.ilcastellodiaglie.it. ALPIGNANO Ultimi posti disponibili al centro estivo di Cascina Govean, parco Bellagarda (Età: 3-13 anni). Prevede sport, attività nella natura, inglese. Moduli settimanali lunedì-venerdì 8-17,30. Info: 011/9787392. AVIGLIANA Da venerdì 12 a domenica 14 la chiesa di Santa Croce di piazza Conte Rosso ospita la mostra Meridiane di Barbara Pastore Blin, artista torinese che svolge attività di restauratrice d'affreschi e pitture murali. Ingresso libero. Sabato 13 dalle 11 piazza del Popolo raduno delle auto storiche provenienti dall'Italia e dall'estero che sono poi ospiti per tutta la giornata fino alla mattina di domenica. B BAIRO La Pro loco I Braja Luv organizza una raccolta fondi a favore di Emergency per la costruzione di un ospedale in Africa. Domenica 14 dalle 17 al capannone pluriuso di piazza Olivetti gara di torte con premi e gadget, dalle 19 grigliata della solidarietà. Alle 20,30 suonano i Prisma, seguiti dagli Angeli di Strada (cover band dei Nomadi). Prenotazioni: 0124/50.14.43. BORGOFRANCO Prologo alla 32ª edizione di Andoma ai Balmit giovedì 18 alle 21 nell'area dei Balmetti con il concerto della Filarmonica di Borgofranco e della Banda musicale di Donnas. L'associazione Mario Clemente sta preparando per l'autunno una mostra dedicata alla scuola a partire dagli Anni 50. Chi avesse vecchi libri o quaderni, pennini e calamai, grembiuli, e altri arredi o oggetti scolastici è invitato a contattare l'associazione, in biblioteca, il giovedì dalle 15 alle 18, oppure telefonare allo 0125/75.18.43. BOSCONERO La Piccola Compagnia della Magnolia propone dal 27 al 29 giugno dalle 15 alle 19 in teatro tre atelier di ricerca teatrale per aspiranti, giovani attori e allievi-attori. Sono prese in esame le opere «La casa di Bernarda Alba» di Federico Garcia Lorca, «Il malato immaginario» di Molière e «Otello» di Shakespeare. Adesioni allo 348/84.42.070. BRANDIZZO Sabato 13 Fiestanica, giunta alla 24ª edizione, allo Sporting Club, via Rossi 37, con raccolta fondi per due progetti in Congo e Nicaragua. Dalle 22,30 birra gratis. BUSSOLENO Dal 12 al 28 giugno la frazione di Foresto ospita la sagra dell'arrosticino. In programma concerti, serate danzati e stand gastronomico a tema. Ingresso libero. La sezione dei Cai organizza per domenica 14 una gita sul ghiacciaio della Girose, sulla vetta del Pic de la Grave a 3667 metri, per imparare ad usare, su un percorso semplice, piccozza e ramponi. Iscrizioni allo 0122/ 48.721. C CANDIA Venerdì 12 alle 21 nella pieve, via Castiglione 30, l'associazione Amici della chiesa di Santo Stefano del Monte ne con la parrocchia organizzano la conferenza La Santa Sindone. Ricerche sulle sue rappresentazioni iconografiche nell'arte. Con Massimo Borghesi della Società piemontese archeologia e belle arti. CANTALUPA Sabato 13 alle 16 nel Centro congressi San Coassolo, via Roma 8, tavola rotonda Elemire Zolla: irradiazioni di un pensiero che vive. Introduce Grazia Shogen Marchianò, curatrice del Fondo scritti Elemire Zolla. Viene inoltre presentato il volume inedito del famoso saggista dal titolo Gli arcani del potere. Martedì 16 alle 18, stesso luogo, presentazione del libro «Italia anno zero» di Marco Travaglio, con la partecipazione di Beatrice Borromeo. CARAVINO Secondo appuntamento con «Territori (s)coperti». Domenica 14 alle 10 visita al Castello di Masino. A seguire pranzo con menù tipico al ristorante La Nuova Valle di Maglione. Nel pomeriggio la Pro Loco accompagna il gruppo a conoscere le opere del Museo di arte contemporanea all'aperto. Un'apericena imbandita dallo stesso sodalizio è preludio allo spettacolo «L'amore è. non solo una canzone», che si tiene al lago di Maglione. Costo 48 euro. Prenotarsi: 393/467.49.55. CARIGNANO Giovedì 18 ore 21 da Tra Me, via Silvio Pellico 34/c, nell'ambito della rassegna Viaggi in Marocco, conversazioni con Giovanni Cappello e Youssef Abdaoui dell'associazione Viaggi solidali onlus. CARMAGNOLA Venerdì 12 ai giardini di viale ex Internati c'è Ai Giardini d'estate, ovvero ballo liscio. Mercoledì 17 alle 20,30 al centro d'incontro, via De Gasperi 49, Pro Natura organizza la serata La farmacia sul balcone. Con esperti che danno indicazioni su quali erbe utilizzare come rimedi naturali per la cura della salute. CASCINETTE Festa di Sant'Antonio da Padova organizzata dal Comitato Festeggiamenti. Venerdì 12 alle 19,30 apre il padiglione gastronomico per la serata del pesce. Sabato 13 alle 19,30 cena al padiglione e danze con l'orchestra Kiss. Domenica 14 dalle 9 bancarelle di oggettistica e del mercatino di scambio e baratto. Pranzo alle 13 al padiglione (prenotazioni: 0125/ 61.57.09), alle 15 il concerto della banda di Muriaglio e il raduno delle carrozze con successivo giro turistico. Giochi per grandi e piccini organizzati dall'associazione Lombrico dalle 16, mentre alle 19,30 riapre lo stand che propone una grande grigliata. Alle 21,30 terza edizione del concorso Miss e Mister «Cassinette» (iscrizioni aperte a tutti, senza limiti di età e anche ai non residenti: 340/26. 18.036). Ad allietare la serata il corpo di ballo Dark Angels del centro sportivo L'Arco di Burolo. CHIERI Domenica 14 ore 15,30-18 monumenti aperti e visite guidate al Duomo, al Battistero, alla Precettoria di San Leonardo in via Vittorio Emanuele II, alla chiesa dell'Orfanotrofio femminile (via Tana angolo via Palazzo di città), alla chiesa della Pace e all'ex Ghetto ebraico. Ritrovo davanti ai monumenti. A cura dell'associazione Carreum Potentia. CHIVASSO Tre giorni di festeggiamenti patronali in onore di Santa Margherita a Betlemme di Chivasso. Venerdì 12 ore 19 apertura del padiglione gastronomico e specialità varie alla pietra; ore 21,30 serata latino-americana e sangria. Sabato 13 alle 16,30 recita dei bambini della frazione, alle 19 grigliata mista e agnolotti alle 21,30 balli ed elezione di Miss Forestiera. Domenica 14 alle 9 sfilata della banda musicale per le vie della frazione, alle 11 messa solenne nella chiesa parrocchiale, alle 14,30 gara di calcio balilla, alle 16 concerto musicale, alle 19, nello stand gastronomico, fritto di pesce, alle 21,30 balli ed elezione di Miss Betlemme 2009. Iniziativa Pellegrini da Chivasso a Superga lungo la via Francigena. S'inizia venerdì 12 alle 21 nella sede del Cai, via del Castello 8, con Cammina Italia, il trekking più lungo del mondo e Le tappe chivassesi della via Francigena. Sabato 13 alle 8 ritrovo alla stazione ferroviaria di Chivasso Info 011/890.36.67. Raduno. Domenica 14 alle 15 nel piazzale dell'area Dac Est, zona Prealpina, verso Castelrosso, raduno di Ferrari e Maserati con gimcana tra i birilli. CIRIE' Martedì 16 alle 21 incontro con Margherita Oggero a Palazzo D'Oria, corso Martiri della Libertà 33. COAZZE Sabato 13 Acque dormienti, proiezioni in musica a conclusione della mostra fotografica di Renato Fassino dal titolo Luce liquida. Appuntamento dalle 20 alla Casa Alpina Evelina Ostorero, borgata Ferria 12 a Forno. Meglio prenotare allo 011/933.97.06. COLLERETTO GIACOSA Giovedì 18 alle 21 al Bioindustry Park, via Ribes 5, per il ciclo di incontri «Kite by night» dedicato al tema Gli scrittori e la scienza, si parla di «Le cosmicomiche» di Italo Calvino. CUCEGLIO Sabato 13 alle 21,30 nello spazio culturale all'aperto di cortile Contino, piazza Porta Pia 16, serata A lume di candela con Pirandello. Vengono proposti due classici: «L'uomo dal fiore in bocca» e «Il treno ha fischiato». Ingresso gratuito. D DRUENTO Il comune ha stipulato un accordo con la piscina Blue Park, che si trova in via Medici del Vascello 23, ottenendo così condizioni speciali per i residenti, con sconti particolari per ragazzi ed ultra60enni, validi dal lunedì al venerdì ma non cumulabili con altre offerte. Info: 011/ 99.42.610 F FELETTO Il Gruppo Alpini di Feletto festeggia il 40° anniversario di fondazione. Venerdì 12 giugno alle 21 in chiesa parrocchiale concerto del coro Alpino del Rosa della Valsesia. Domenica 14 giugno dalle ore 9 alzabandiera, quindi la partecipazione alla messa, l'omaggio ai caduti e il pranzo («rancio») alpino, nel capannone allestito in oratorio. FENESTRELLE Festa a Pian dell'Alpe: sabato 13 e domenica 14 serata in tenda, gara di sci sulla valanga e polentata. G GRUGLIASCO Sabato 13 ore 15 da Fnac Le Gru, via Crea, c'è Fiaf, appuntamento fotografico organizzato in collaborazione con la Federazione italiana associazioni fotografiche che affronta oggi il tema Raccontare con le fotografie. Claudio Pastrone, direttore del Centro Italiano della fotografia d'autore, dialoga con Giovanni Marrozzini sul tema della fotografia umanista. I IVREA Venerdì 12 alle 20,30 nei locali dell'associazione OroArgento, corso Vercelli 122, Maria Teresa Rosa interviene su Il mio maestro è l'albero. l'ha detto Antoni Gaudì. Ma Charles Darwin, Hermann Hesse ed io pensiamo la stessa cosa. Prenotazioni 345/48.12.166. La festa patronale della parrocchia del Sacro Cuore prevede sabato 13 alle 21 nel salone parrocchiale la tombolata. Domenica 14 dalle 14,30 danze e musiche folcloristiche con l'associazione Carolando, esibizione di gruppi musicali, giochi per bambini, frittelle e torte in distribuzione, esibizione di cavalli e carrozze, lancio di palloncini. Fino a sabato 13 nell'atrio del centro La Serra, corso Botta 30, si può vedere la mostra dei lavori realizzati dagli studenti per il concorso multimediale Differenze ed eguaglianze: così lontani, così vicini, indetto da Tennis Club Ivrea e Libera nell'ambito del progetto «Il testimone ai testimoni». L'associazione Castello di Ivrea propone visite guidate al castello delle rosse torri la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18,30 sino al 19 ottobre. In altre giornate, durante l'anno, visite guidate per scolaresche e turisti previa prenotazione. L'ingresso costa 2 euro per persona superiore ai 12 anni; per minori di 12 anni, persone con handicap e soci, ingresso gratuito. Prenotazioni 0125/44.415. L LA MANDRIA Sabato 13 e domenica 14 alle 11, alle 14, alle 15,30 e alle 17 (e domenica anche alle 18,30) sono in programma i tour in trenino Tip alla scoperta di Villa Laghi. Partenza da Ponte Verde. Costo 7 euro, 4,50 euro ridotto. Prenotarsi 340/79.36.071. Sabato 13 alle 14, alle 15,30 e alle 17, Chi è passato di qui? Le tracce degli animali: laboratorio per famiglie di Al.Bo. in Cascina Brero (costo 6 euro). Prenotarsi 340/79.36.071. Sabato 13 alle 9 parte da cascina Prato Pascolo l'escursione Quadriciclo, passeggiata guidata in bici nella tenuta di Villa dei Laghi, oasi naturalistica chiusa al pubblico. Durata 3 ore, costo 6 euro più nolo bici. Prenotazione obbligatoria: 011/499.33.81. Sabato 13 alle 15 cascina Rampa ospita un nuovo appuntamento de «I sabati dei funghi» dedicato agli habitat inusuali. In programma una passeggiata guidata e gratuita con gli esperti micologi della Amp. Gradita prenotazione al 349/47.20.490. Per domenica 14 alle 9 è in programma il trekking di Villa Laghi, passeggiata guidata naturalistica. Partenza da Cascina Brero- via Scodeggio, costo 6 euro. Prenotazione obbligatoria: 011/499. 33.81. Domenica 14 alle 15 a Cascina Brero incontro di approfondimento per famiglie sui Draghi volanti: le libellule (costo 6 euro). Prenotazione obbligatoria: 011/499. 33.81. Domenica 14 alle 14 Signori in carrozza: una carrozza per pochi partecipanti, due splendidi cavalli da tiro ed un lungo, lento percorso nella Mandria più insolita e affascinante, tra boschi e radure silenziose, immersi nella quiete della tenuta di Villa dei Laghi. Partenza Cascina Vittoria. Durata 1 ora e mezza circa. Costo 6 euro, ridotto 4 euro. Quota noleggio carrozza (da suddividere tra i partecipanti) 26 euro. Prenotazione obbligatoria: 011/499.33.81. Per giovedì 18 alle 21 è in programma il trekking notturno All'ora della civetta per adulti e ragazzi maggiori di 10 anni. Durata 3 ore, partenza da via Medici del Vascello di Druento (costo 6 euro, ridotto 4 euro). Prenotazione obbligatoria: 011/499.33.81. M MARENTINO Tutte le domeniche sino al 25 ottobre (agosto escluso) è aperta al pubblico, con visite guidate, la Collezione delle erbe aromatiche di Casa Zuccala, via Profonda 0. Nei giardini della dimora settecentesca si possono ammirare più di 400 piante aromatiche, alla base di ricette per la cucina, per l'industria dei liquori e dei profumi. Le visite, della durata di circa 2 ore, iniziano alle 15 e alle 17. Costo 6 euro. E' richiesta la prenotazione (011/943.53.43). MATTIE Sabato 13 alle 21 nella palestra comunale terza Vijà Cantà, rievocazione di una veglia cantata. MAZZE' A cena con l'autore venerdì 12 alle 20 al ristorante Santa Marta, via delle Scuole. Arte fotografica nell'arredo di interni è il tema della serata, le immagini sono di Claudio Marino. Durante l'appuntamento conviviale viene presentato Sapori piemontesi, progetto di commercializzazione online dei prodotti della cooperazione agroalimentare piemontese realizzato da Fedagri-Confcooperative Piemonte. Prenotazioni 348/26.36.372. Performance di fine anno, a conclusione dei corsi dell'associazione Musaiko. Venerdì 12 alle 21, al Palaeventi, serata dedicata alla danza classica con gli allievi della docente Gianfranca Congiu. Domenica 14, alla stessa ora, esibizione degli allievi della docente Daniela Bertone. Ingresso libero e gratuito. Nei giorni festivi, dalle 14 alle 17, visite al castello e al museo sotterraneo della tortura, al bosco parco e (le prime due domeniche di ogni mese) al parco museo dell'avventura Military Park. Informazioni: 011/98.35.250. MONCALIERI Venerdì 12 ore 17,30 nella sala gialla del Collegio Carlo Alberto, via Real Collegio 30, l'amministrazione comunale celebra il ventennale del gemellaggio con la cittadina greca di Argiroupoli. Sabato 13 dalle 20 alle 2 prima Notte Bianca in borgata Moriondo. Negozi aperti, animazioni e stand fieristici. S'esibisce Denise Abrate, protagonista della trasmissione televisiva «Ballando con le stelle», con le allieve della sua scuola di ballo. Domenica 14 ore 8 dal piazzale di via Vittime di Bologna parte la 12ª edizione della pedalata gastronomica organizzata dalla Pro Loco. Percorso a tappe nei posti significativi della città con colazione, aperitivo, pranzo e merenda. Costo 18 euro. Iscrizioni: 011/64.07.428. Iscrizioni aperte fino a mercoledì 17 per prendere parte alla pulizia dei sentieri della collina moncalierese organizzata dal Cai Moncalieri per sabato 20. Ritrovo alle 14 in piazza Marconi. Info: 338/26.72.909. Fino a fine giugno tutti i martedì dalle 16,30 alle 18,30 lo spazio preadolescenti Terre di Mezzo e il Centro Zoe organizzano al Punto giovani Archimedia, via Santa Maria 27/b, il laboratorio di teatro di strada rivolto a tutti i ragazzi delle medie inferiori e dell'ultimo anno delle elementari. Tema: il bullismo e la vita di strada. Partecipazione libera, info al 011/64. 01.356. MONTANARO La mostra, allestita dagli Amici del Castello e del Complesso Abbaziale di Fruttuaria nella chiesa di Santa Marta, e dedicata ai piloni votivi sulle terre dell'Orco, può essere ammirata nei pomeriggi dei giorni festivi dalle 16 alle 18. P PARCO GRAN PARADISO Campi di esperienza estivi per ragazzi in Valle Orco e Soana, un'occasione per giovani e meno giovani di collaborare col Parco attraverso un'attività formativa di vita in gruppo, partecipando attivamente alle iniziative promosse dall'area protetta. Per maggiori informazioni: http://www.pngp.it/shownews.asp?news=191. PECETTO TORINESE Domenica 14 ore 19 nel piazzale delle ciliegie esordio del festival della birra: grigliate, musica, spettacoli. PIANEZZA Venerdì 12 festa dei giovani dell'Avis. In piazza San Pietro e Paolo dalle 20 musica e apericena. Sabato 13 al salone delle feste, via Moncenisio 5, serata danzante con il duo Mary e Pattj. Festeggiamenti per i 55 anni dell'Avis. Domenica 14 alle 8,30 ritrovo nella sede di via 25 aprile 4, alle 9 sfilata per le vie cittadine con la Filarmonica Fienese, proseguimento fino al cimitero. Alle 10 messa alla chiesa del Gesù, alle 11,15 premiazioni e saluti al cinema Lumiere, alle 13 il pranzo al salone delle feste, via Moncenisio 5. Segue lotteria e alle 16 musica con Andrea Cabrini. Info: 011/967.70.91. Giovedì 18 alle 21 al Barrocco, piazza San Pietro e Paolo, Musica & parole, con lettura di poesie, fiaba musicale, concerto. PINEROLO Maggiolibri. Venerdì 12 alle 21 alla biblioteca Alliaudi, via Cesare Battisti 11, Angelo Grillo presenta il romanzo «Lambarené è lontana. In Vaticano si aggirano spettri. e il diavolo ci mette la coda». Interviene Roberto Morbo. Sempre alle 21 nel Salone dei Cavalieri in viale Giolitti 7 presentazione di «Società ed economia in Simone Weil». Con Giancarlo Gaeta dell'Università di Firenze. S'intitola Coscienza e conoscenza il ciclo d'incontri che si svolgono alla libreria Mondadori, piazza Barbieri 15. Venerdì 12 alle 18 si parla di Aspirina per l'anima. Relatore Giorgio Battistelli. L'associazione naturalistica Diomedea organizza un'escursione in Liguria lungo l'alta via dei monti liguri intorno al monte Reixa. Ritrovo domenica 14 alle 6,30 nel piazzale del discount Lidl. Quota di partecipazione 40 euro, info al 347/ 58.37.722. Rassegna «Africa Afriche». Sabato 13 in piazza del Duomo dalle 15 musica e danza, alle 17 al circolo Stranamore, via Bignone 89, banchetti d'associazioni pro Africa, alle 20 cena africana, dalle 23 dj set Afro (dal Mali). Domenica 14, sempre allo Stranamore, alle 13 pranzo autogestito con piatti portati anche da donne africane, dalle 15 festa con i banchetti e con vari laboratori (fiabe, danza,percussioni). A seguire spettacolo. Sabato 13 alle 17 al Palazzetto dello sport prende il via la 24 ore di pallavolo, patrocinata da Comune e Provincia e giunta alla diciassettesima edizione. Finale domenica 14 alle 17. PINO TORINESE Per il ciclo «Le serate dell'anno dell'astronomia» al Parco Astronomico, via Osservatorio, venerdì 12 alle 19 conferenza Il sole da Galileo alle sonde spaziali con Ester Antonucci, dell'Osservatorio. Apertura biglietteria alle 18, chiusura del museo alle 21. Costo 5 euro. Gratuito per i possessori di Carta Musei e Torino+ Piemonte card e bambini sotto i 6 anni. In occasione del Pino Jazz Fest, sabato 13 apertura straordinaria del Parco Astronomico con la proiezione, all'interno del Planetario digitale, dello spettacolo «Meraviglie dell'Universo», commentato dalla voce di Margherita Hack, e la visita al Museo interattivo accompagnati da un noto astrofisico. Appuntamento alle 17,30 in biglietteria, termine della visita alle 19,30. Ingresso + spettacolo + visita a 8 euro (riservato agli spettatori del festival che presentano il biglietto del concerto). Prenotate allo 011/ 811.86.40. PRAGELATO Da sabato 13 riprende il tubing estivo: fino al 27 settembre è possibile lanciarsi con i ciambellani sull'erba sintetica della pista dei due trampolini scuola. Età minima 12 anni per il trampolino più grande, 10 per quello più piccolo. Costo 10 euro l'ora (7 per under 14). Orario: dal martedì alla domenica 14-17, meglio prenotare allo 0122/78.275. Si svolge domenica 14 l'ottava edizione della festa dei fiori, con le bancarelle in piazza Lantelme. Alle 11,30 concerto in piazza della banda di Carmagnola. PRASCORSANO Domenica 14 all'oasi naturalistica Villarey seconda giornata del corso di identificazione delle piante medicinali. Info: 338/963. 08.26. R RIVALTA Martedì 16 alle 21 nel C'Entro Giovani, via Balegno, incontro con Filippo Sottile che presenta il libro «Canzoniere delle pippe». Giovedì 18 nel centro di via Balegno dalle 17 alle 19 incontro Diabete Mellito: fenomeno in crescita, quale prevenzione? con Mariella Trovati e Paola Massucco. RIVA PRESSO CHIERI Sabato 13 dalle 14 alle 19 domenica 14 dalle 10 alle 16,30 stage di teatro fisico (costo 80 euro) a Cascina Macondo. Per informazioni scrivere a info@cascinamacondo.com. RIVOLI Sabato 13 alle 9 nella sala Rossa dell'Istituto Elledici, corso Francia 214, Libertas organizza il seminario interregionale Sicurezzanei luoghi di lavoro. Applicazione nelle associazioni sportive dilettantistiche. Lunedì 15 dalle 15 alle 23 al parco Salvemini festa di accoglienza della delegazione del Burkina con musica, writers, cena, mostre. RONDISSONE L'Asd-Crpa circolo pensionati rondissonesi ha aperto le prenotazioni al soggiorno marino che si terrà a Sanremo dal 25 agosto all'8 settembre. Rivolgersi al 338/223.96.97. S SAN BENIGNO La 23° rievocazione fructuariense s'inizia sabato 13 alle 22 sul sagrato dell'Abbazia con la rievocazione storica Accadeva 1000 anni fa, rappresentazione scenica con personaggi in costume medievale dedicata a re Arduino. Domenica 14 dalle 20,30 in piazza Guglielmo da Volpiano cena medioevale e torneo di dama Ludus Dominarum, con pedine viventi in costume. SAN GIORGIO Sabato 13 alle 21 la Filarmonica Carlo Botta tiene un concerto in piazza Ippolito Sangiorgio. Il Comitato Santa Lucina e il Gruppo Anziani della frazione Cortereggio organizzano il concorso fotografico Frazione di sguardi (immagini di Cortereggio). Ogni partecipante può presentare un massimo di tre foto. La quota di adesione è di 15 euro. Le foto vanno presentate entro il 27 giugno al Centro Anziani di Cortereggio (dalle 21 alle 22). Info 347/39.04.762. SAN MAURO Venerdì 12 alle 15,30 il consiglio Seniores organizza una visita alla casa di riposo San Giuseppe con pomeriggio di festa allietato dalle animazioni di Sergio e Maria. SAN RAFFAELE CIMENA Sono aperte le prenotazioni alla gita organizzata dalle Donne Rurale per domenica 21 giugno a Forno di Coazze, per visitare la piccola Lourdes: 011/981.16.35. S. SECONDO DI PINEROLO Incontro domenica 14 alle 21 al castello di Miradolo sul tema Il ruolo della donna nell'antico Egitto. Relatrici Laura Donatelli e Graziella Bonansea. Nel castello è visitabile la mostra «Egitto nascosto» che vuole dare risalto a quelle collezioni custodite nei musei piemontesi per lo più sconosciute al pubblico a causa della loro difficile accessibilità, e ai collezionisti che grazie alla loro attività hanno contribuito alla nascita e allo sviluppo dell'egittofilia in Piemonte. Fino al 5 luglio. SANTENA Sabato 13 ore 20 nel complesso cavouriano, piazza Visconti Venosta 2, il Cai festeggia il 30° anniversario di fondazione con il vernissage della mostra fotografica Montagne in copertina, in collaborazione col Museo della montagna. Aperta la domenica, fino al 28 giugno, 10-12 e 15-18, i giovedì e i sabato 15-18. Ingresso libero. Sabato 13 ore 21 in piazza Visconti Venosta sfilata di moda. Sabato 13 ore 21 nella sala diplomatica di Villa Cavour concerto della corale Edelweiss a cura del Cai Torino. Domenica 14 ore 21 in piazza Martiri, la Union Model presenta la 27ª edizione di Moda Charme e Bellezza con l'elezione di Mister e Miss Santena 2009: selezione valida per i concorsi Miss Grand Prix e il Mister più Bello d'Italia. Presenta Camilla Nata di Rai Uno. Ingresso gratuito. SANT'AMBROGIO Per sabato 13 alle 21 è in programma la visita speciale della Sacra di San Michele Un'antica abbazia racconta, un viaggio nel tempo fra storia, leggenda e musica (in caso di maltempo la visita è rinviata al 27 giugno). Info: 011/93.91.30. SETTIMO TORINESE Lunedì 15 alle 21 alla Casa dei Popoli, vicolo del Portone, c'è Trame di donne, laboratorio sui saperi femminili con la brasiliana Tereza Rocha De Souza. Iscrizioni 3 euro (011/80.28.349). SUSA Torna il Susa Motor Festival: appuntamento sabato 13 per la serata vintage con concerto live Anni 60/70 in piazza IV Novembre e domenica 14 in piazza Savoia per la rievocazione storica della corsa Susa-Moncenisio. T TORRE PELLICE Venerdì 12 alle 17 nella libreria Claudiana, piazza Libertà 7, presentazione del libro di Pieranna Mordazzi «Quello che i bambini ci insegnano. La meraviglia di essere genitore». TROFARELLO Da venerdì 12 a lunedì 15 nelle vie e piazze del centro storico l'associazione La Griota organizza la Sagra del prodotto tipico: stand di produttori agricoli e caseari, allevatori e imprenditori alimentari, ballo liscio. Da mercoledì 17 e per tutti i mercoledì fino a luglio, dalle 16 alle 18, ai giardini Diaz della stazione ferroviaria, il gruppo pionieri della Cri organizzano letture e animazioni per bambini. Partecipazione libera. U USSEGLIO Domenica 14 in piazza Cibrario alle 10,30 inaugurazione della nuova targa commemorativa del partigiano Fiorentino Peirolo, detto Bruno, caduto il 10 novembre 1943. A partire dalle 9 il Museo civico alpino è aperto gratuitamente. Alle 12 possibilità di pranzare all'Albergo Grand'Usseglio, via Roma 21, a 25 euro, previa prenotazione al numero 0123/83.740. Nel pomeriggio, nella sala convegni dell'Albergo Grand'Usseglio, vengono proiettate le interviste filmate su Fiorentino Peirolo. Ingresso libero. V VALGIOIE Domenica 14 I sentieri di Valgioie, escursione guidata dal Colle Braida a Pian Aschiero. Con pranzo al sacco. Ritrovo alle 9 al colle Braida. Info: 339/439. 01.73. VICO CANAVESE Venerdì 12 alle 20 la locanda Corona Grossa, via Saudino 34, ospita Gianni Farinetti che presenta il suo libro «Il segreto fra di noi», vincitore del premio Via Po 2008-2009. Prenotazioni 347/ 28.08.176. VOLPIANO Venerdì 12 alle 21 nella sala polivalente, via Trieste 1, in occasione dell'anno internazionale dell'astronomia conferenza Tutti i colori del cielo con Attilio Ferrari (Università di Torino).

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La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Torino presenta una... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

La Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Torino presenta una disponibilità didattica per i Corsi di Laurea Magistrale in M/C con accesso a 301 studenti/anno e Odontoiatria (40 accessi/anno); per il corso di laurea triennale e specialistica in Biotecnologie e per le 18 lauree sia Triennali che Specialistiche delle Professioni Sanitarie. La Facoltà, coadiuvata anche dalle risorse ospedaliere, sostiene inoltre il peso della formazione di 46 Scuole di Specializzazione post laurea recentemente attivate secondo il nuovo assetto stabilito da decreto ministeriale. Nella gestione di una Facoltà grande e complessa come quella di M/C è assolutamente essenziale un progetto costante e anche innovativo di pianificazione del proprio sviluppo per quanto concerne sia le linee della ricerca scientifica, sia l'aggiornamento della didattica e, per i docenti che svolgono attività ospedaliera, le modalità tecniche e organizzative dell'assistenza. Modalità che sono definite in accordo anche con i processi stabiliti dalle Direzioni Generali delle Aziende ospedaliere-universitarie integrate quali il San Giovanni Battista di Torino e il San Luigi Gonzaga di Orbassano. Uno dei passaggi fondamentali per il raggiungimento dei suddetti obiettivi consiste nell'assegnazione delle risorse: fondi per la ricerca, ruoli di personale docente e ricercatore, dottorati di ricerca etc. Da ormai quindici anni, tale assegnazione è regolata da una serie di criteri che la Facoltà si è data sulla base della valutazione della rilevanza, qualità e competenza scientifica dei 50 settori scientifico-disciplinari suddivisi in 13 Dipartimenti, cui si aggiunge la valutazione della qualità e quantità della didattica dei singoli ricercatori e, per coloro che svolgono assistenza, anche dell'impegno assistenziale. Per la valutazione della qualità scientifica vengono utilizzati i criteri internazionali: a) la produttività scientifica (numero di pubblicazioni/numero di ricercatori); b) l'impatto scientifico della pubblicazione (numero di citazioni/numero di pubblicazioni) e delle riviste («impact factor» - IF - che misura la frequenza con cui l'articolo medio di un giornale è stato citato in un certo periodo di tempo) cui, di recente, sono stati aggiunti ulteriori indicatori quali la % di successi dei progetti del settore di particolare interesse nazionale (PRIN), dei progetti di ricerca di base (FIRB) e dei progetti internazionali (UE) e la % di pubblicazioni «eccellenti» inviate come «prodotti» al Comitato di Indirizzo per la Valutazione della Ricerca del MUR (CIVR). Nel triennio 2004-2006 le pubblicazioni dotate di IF prese in considerazione sono state 3.500. Come è noto, dall'anno accademico 2000-2001 è iniziata la compilazione del «Rapporto sullo stato dell'Università», attraverso il quale il CENSIS ed un giornale di grande tiratura nazionale hanno monitorato con parametri oggettivi l'intero mondo dell'Università italiana, mettendo sotto scrutinio tutti gli Atenei pubblici del paese per fare un esame approfondito a più di 450 Facoltà. Il servizio è offerto agli studenti e alle loro famiglie per orientarsi nel mondo universitario fuori dalle mitologie e dai pregiudizi. E' inoltre un'occasione offerta ai docenti e ai ricercatori per misurarsi davvero «sul mercato» (accettando di essere esaminati nell'interesse del cittadino e del suo bisogno di sapere prima di scegliere) utile per la valutazione comparativa con le altre Università che il CIVR ha fatto sulla base dei «prodotti» ricevuti (e da cui dipenderà il 25% del Fondo di Finanziamento Ordinario dell'Università di Torino). I rapporti CENSIS degli anni precedenti hanno messo in evidenza che il livello qualitativo della ricerca scientifica colloca la nostra Facoltà costantemente ai primissimi posti della graduatoria, quindi fra le Facoltà più apprezzate nel panorama nazionale. La Conferenza dei Presidi, come ogni anno, ha sollecitato la preparazione di un estratto delle pubblicazioni più significative ordinate per valore decrescente di IF da inviare al CENSIS. Sulla base del numero di docenti, il CENSIS ha richiesto alla Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università di Torino l'invio di 150 pubblicazioni con relativo IF. La selezione delle pubblicazioni è stata per la prima volta sottoposta a restrizioni (numero massimo di pubblicazioni/autore e posizione dell'autore nell'elenco di tutti gli autori) per il triennio 2004-2006. Il valore medio di IF delle 150 pubblicazioni inviate (periodo 2004-2006) (range 44.02-7.5) è di 11,5. Delle 150 pubblicazioni «eccellenti» del periodo 2004-2006, 51 (il 34 %) sono fornite dai 10 settori delle discipline di base (BIO) e 99 (il 66 %) dai 40 settori delle discipline pre-cliniche e cliniche (MED). Nell'aprile 2008 la Conferenza dei Presidi ha rilevato i dati aggiuntivi dell'anno 2007: la selezione è stata sottoposta alle stesse restrizioni di numero e di posizione dell'autore, e in più limitata ai soli «full papers» con indice di impatto riportato (IF) da PUBMED. Il valore medio di IF delle 50 migliori pubblicazioni del 2007 (range 51.29 - 6.29) è di 12.00. Delle 50 pubblicazioni «eccellenti» del 2007, 20 (il 40 %) sono fornite dai 10 settori delle discipline di base (BIO) e 30 (il 60 %) dai 40 settori delle discipline pre-cliniche e cliniche (MED). Nell'aprile 2009 sono stati rilevati i dati del triennio 2006-2008: la selezione è stata sottoposta alle stesse restrizioni di numero e di posizione dell'autore, limitata ai soli «full papers» con indice di impatto riportato (IF) da PUBMED. Per quanto riguarda la Facoltà di Medicina e Chirurgia, sede di Torino, il valore medio di IF delle 132 migliori pubblicazioni del periodo 2006-2008 (range 52.589 - 7.531) è di 13.78.I principali temi di ricerca d'avanguardia sono sviluppati nei laboratori dei 13 Dipartimenti della Facoltà, nei due «Centri Oncologici di Eccellenza» di Candiolo e delle Molinette e nelle Biotecnologie, e sono indirizzati in particolare ai settori oncologico e onco-ematologico, cardiovascolare, endocrinologico-metabolico, neurobiologico-clinico, della medicina rigenerativa mediante l'utilizzo di cellule staminali e con il supporto dei reparti clinici che forniscono il materiale biologico che viene raccolto in «banche» di cellule e tessuti per gli studi successivi. Va ricordato che l'Ospedale Molinette, in cui risiede il percorso formativo principale della Facoltà di M/C, figura anche quest'anno al primo posto in Italia per quanto concerne il grado di complessità delle patologie trattate. Fra le aree specialistiche che contribuiscono al mantenimento di tale livello sono presenti l'Anestesiologia e Rianimazione, la Radioterapia, la Neurochirurgia, la Cardiochirurgia, l'Otorinolaringologia, il Centro Trapianti e le Chirurgie Generali con un parametro complessivo che supera quello medio nazionale di circa il 30%. Giorgio Palestro Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia

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La Facoltà di Medicina e Chirurgia, oltre a gestire la didattica dei Corsi di Laurea Triennali ... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

La Facoltà di Medicina e Chirurgia, oltre a gestire la didattica dei Corsi di Laurea Triennali e Specialistici, si occupa anche della gestione delle Scuole di Specializzazione. La Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino offre ai medici neolaureati una scelta di 46 Scuole di Specializzazione con 227 posti per anno. Da quest'anno alcune Scuole, (Allergologia e Immunologia Clinica, Audiologia e Foniatria, Genetica Medica, Biochimica Clinica e Chirurgia Pediatrica), hanno sede in altri Atenei (Milano e Genova) e Torino è Ateneo consorziato con diritto ad avere un medico in formazione specialistica che frequenterà la sede torinese e la rappresentanza dei nostri docenti presso la commissione per il concorso di ammissione, per cui non vi è alcuna reale limitazione dei posti a nostra disposizione. Allo stesso modo 8 Scuole dell'Ateneo del Piemonte Orientale sono consorziate con la nostra Università, con le stesse modalità previste con Milano e Genova ma in questo caso la sede istituzionale è a Torino. E' stato altresì stipulato un accordo con la Facoltà di Medicina del San Luigi di Orbassano, che al momento dispone di due Scuole di Specializzazione (Chirurgia Toracica e Malattie dell'Apparato Respiratorio) affinchè i docenti del San Luigi possano entrare a far parte del corpo dei docenti delle Scuole torinesi ed i Medici in formazione specialistica possano frequentare anche la sede del San Luigi. Accanto ai posti delle Scuole di Specializzazione vi sono quelli a disposizione per il corso biennale per l'iscrizione alle graduatorie per i Medici di Medicina Generale (un numero variabile intorno ai 20 per anno). Ne consegue che quasi tutti i laureati presso la nostra Facoltà hanno la concreta opportunità di poter completare i propri studi con una specializzazione. Le specializzazioni sono suddivise in 3 aree, medica, chirurgica e dei servizi e le tipologie di specialità a disposizione coprono tutte le principali branche della professione medica, offrendo ai laureati la possibilità di acquisire la specializzazione in una disciplina che si adatti ai propri interessi e propensioni. Le Scuole di Specializzazione sono delle vere e proprie unità autonome gestite da un Consiglio, costituito da tutti i docenti della Scuola, che elegge il Direttore, il quale mantiene la carica per 3 anni, rinnovabili per un solo ulteriore mandato. Il Consiglio definisce le modalità didattiche con le quali svolgere il percorso formativo. Fanno parte del corpo docente professori universitari (almeno il 70% del corpo docente) e medici ospedalieri (per non oltre il 30%) e professionisti a contratto (per non oltre il 10%) che, per le loro capacità professionali e didattiche e per la loro esperienza, vengano ritenuti idonei all'insegnamento. La frequenza dei Medici in formazione viene svolta presso strutture Universitarie ed Ospedaliere convenzionate garantendo la possibilità di praticare tutti i vari risvolti della disciplina in cui ci si specializza. Le Scuole della nostra Facoltà hanno sede prevalentemente presso le Molinette), il Regina Margherita, il S. Anna, il CTO, il Mauriziano, l'Oftalmico, l'Amedeo di Savoia ed il San Luigi. Recentemente l'osservatorio del Ministero dell'Università ha decretato che tutte le Scuole di Specializzazione dell'Ateneo torinese posseggono standard e requisiti tali da renderle adeguate ad essere sede di una Scuola di specializzazione di livello europeo. Ogni Scuola ha un numero limitato di posti, stabilito a livello ministeriale, ed il concorso viene svolto una volta all'anno. Una volta ammesso alla Scuola il Medico in formazione riceve uno stipendio (contratto di formazione) che è pari, così come l'orario di servizio, a quello percepito da un Medico strutturato a tempo indeterminato alla prima assunzione. La specializzazione è valida in tutta la Comunità Europea. Roberto Albera Coordinatore dei Direttori delle Scuole di Specializzazione dell'Università di Torino

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Economia festeggia i nuovi spazi (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

CONVEGNO MERCOLEDI' 17 IN CORSO UNIONE SOVIETICA 218 INTITOLATO «GRANDE TORINO» Economia festeggia i nuovi spazi MARCO BOBBIO La facoltà di Economia dell'Università di Torino festeggia con un convegno l'ampliamento della sede. L'appuntamento è per mercoledì 17, alle 18, in corso Unione Sovietica 218 bis. L'incontro, dal titolo «Grande Torino», vuole evidenziare lo spirito innovativo della città, nei campi dell'industria, della ricerca, della cultura, della tecnologia. Al convegno partecipano Giorgio Palestro, preside della facoltà di Medicina e presidente dell'Associazione Grande Torino, Claudio Bermond, docente di storia economica, Giorgio Pellicelli, decano della facoltà di Economia, Gianfranco Carbonato, presidente dell'Unione industriali, Ezio Pelizzetti, rettore dell'ateneo torinese, il sindaco Sergio Chiamparino e il cardinale Severino Poletto. Modera Mario Calabresi, direttore della Stampa. Introduce i lavori Sergio Bortolani, preside della facoltà di Economia, che spiega: «I relatori insisteranno sui diversi aspetti caratteristici e centrali nel rapporto tra Torino e il resto del Paese: dalla storia della città che è diventata capitale d'Italia alla cultura manageriale e imprenditoriale; dai settori produttivi ad alto tasso di innovazione tecnologica al ruolo giocato dalla cultura e dall'Università; dal futuro di Torino ai valori religiosi e al primato della carità». In questo quadro, un ruolo importante è legato allo sviluppo dell'edilizia universitaria: «L'inaugurazione delle nostre nuove aule - aggiunge Bortolani - va nella direzione di un potenziamento dell'Università e dei servizi agli studenti. È un primo tassello di quello che sarà il futuro campus di economia». Consegnati il 27 febbraio, in tempo per l'inizio del secondo semestre, i nuovi spazi, costruiti nel cortile della sede dei Poveri vecchi, comprendono una nuova aula magna da 270 posti, 4 aule da 450 posti, due aule più piccole e tutta una serie di salette multimediali e di uffici che hanno consentito alla facoltà di abbandonare le sedi di palazzo del lavoro e di piazza Arbarello. Ma i progetti di espansione non si fermano qui: «Presto avremo un ristorante e un'area verde con campi sportivi - conclude Bortolani -. Aspettiamo poi la ristrutturazione della facciata e della chiesa del Caselli che svetta dal corpo centrale dell'edificio». Info: 011/562.73.96, 011/517.66.74, agenziauno@agenziauno.com.

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al debutto la musica e le scienze umane latino, un exploit - salvo intravaia (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Cronaca Al debutto la musica e le scienze umane latino, un exploit Ecco tutte le novità dell´ultima riforma SALVO INTRAVAIA Ecco i licei del futuro. La riforma varata questa mattina dal governo riduce gli indirizzi ma anche le ore di lezione per tutte le sperimentazioni, che costituiscono oggi le opzioni più gettonate. Avvio della riforma. I nuovi licei partiranno dal 2010/2011 ma dalla prima e seconda classe. Per i 500 mila ragazzini che supereranno fra qualche settimana gli esami di terza media si prospetta un periodo complicato: un anno di liceo vecchio modello e quattro anni di nuovi licei. La riforma coinvolgerà a regime (2012/2013) quasi un milione e 200 mila studenti. I nuovi indirizzi. Saranno in tutto sei: classico, scientifico (con opzione Scientifico-tecnologico), artistico (articolato in tre indirizzi: Arti figurative; Architettura, design, ambiente; audiovisivo, multimedia, scenografia), musicale e coreutico, delle scienze umane (con opzione Economico-sociale), linguistico. Gli ultimi tre sono new-entry. Gli orari. Al biennio, tranne che al liceo artistico e al musicale, gli studenti dei licei studieranno 27 ore a settimana: meno che in terza media. Al triennio si starà in classe di più: dalle 30 ore dello scientifico alle 35 dell´artistico. Latino. Quattro licei su 6 avranno il Latino come materia obbligatoria. Ma allo scientifico se ne studierà di meno a vantaggio di Matematica e altre materie. Al liceo linguistico occorrerà studiarlo solo per i primi due anni. Niente Latino al liceo artistico e al liceo musicale e coreutico. Lingua straniera. Lingua straniera obbligatoria per tutti e cinque gli anni. Nel liceo delle scienze umane se ne studieranno due e al linguistico tre. Al quinto anno, una materia non linguistica verrà insegnata in lingua straniera. Flessibilità degli orari. Le scuole, in autonomia, potranno ritagliare dal 20 (nel primo biennio e all´ultimo anno) al 30 per cento (nel secondo biennio) del monte ore annuo per inserire nuovi insegnamenti. Nessuna disciplina, comunque, potrà subire una decurtazione superiore ad un terzo per l´intero quinquennio e nessuna materia potrà essere abolita dal piano di studi del quinto anno. Discipline opzionali. Le scuole potranno inserire nei loro piani di studio uno o più discipline opzionali, in aggiunta a quelle previste dal piano orario base, contenute in un apposito elenco predisposto dal ministero. Organi di governo della scuola. Il collegio dei docenti potrà essere articolato in Dipartimenti disciplinari, con funzioni di sostegno alla didattica, alla ricerca, alla progettazione dei percorsi formativi. Comitato scientifico. Le scuole dovranno costituire un comitato scientifico composto da docenti interni ed esperti esterni del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, dell´università. Il Comitato avrà funzioni consultive e di proposta per l´organizzazione e l´utilizzazione degli spazi di autonomia delle scuole.

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lingue, scatta il numero chiuso il preside: "colpa del governo" - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Torino Lingue, scatta il numero chiuso Il preside: "Colpa del governo" A disposizione 800 posti, 400 in meno Iscrizioni entro il 24 agosto. Gli studenti: "Patti non rispettati" OTTAVIA GIUSTETTI Quello che avrebbe dovuto essere un semplice gesto di provocazione politica si è trasformato rapidamente in realtà e la facoltà di Lingue dell´Università di Torino sarà davvero a numero chiuso a partire dal prossimo anno. La proposta del preside Paolo Bertinetti, portata in Senato accademico a seguito dei pesanti tagli del governo agli atenei e di conseguenza dall´amministrazione di via Po alle singole facoltà, è stata rapidamente approvata e ieri in consiglio di facoltà si parlava già di date e di numeri. Saranno ottocento i posti disponibili contro i 1200 iscritti dell´anno in corso e il termine per presentare l´iscrizione al test è 24 agosto come per tutti i corsi di laurea a numero programmato. A fronte del fatto che a Lingue si tratta di una novità il preside ha chiesto che questa data venga prorogata almeno di una settimana ma sarà l´Ateneo a decidere. «Questo è quel che accade quando la politica di un governo considera il finanziamento per la formazione una spesa e non un investimento - dice Bertinetti - è con grande rammarico che mi vedo costretto a mettere paletti per le iscrizioni nel mio corso di laurea. L´unica, piccola consolazione è che il numero programmato possa disincentivare gli studenti che si iscrivono senza avere le idee chiare sul quel che intendono fare». I rappresentanti degli studenti in consiglio di facoltà per contro si sono trovati piuttosto spiazzati da questo repentino cambiamento: quando un mese fa fu il momento di decidere se appoggiare o meno la provocazione del preside si schierarono dalla sua parte rassicurati da Bertinetti personalmente del fatto che il numero chiuso non sarebbe mai stato introdotto. Così hanno portato un documento in consiglio per chiedere che la scelta del numero chiuso venga usata come formale atto di denuncia ai tagli. E alla fine della seduta anche i docenti hanno votato facendo inserire questa dichiarazione: «La richiesta del numero programmato costituisce automaticamente un formale atto di denuncia verso una politica e un governo che vedono nell´istruzione una voce di spesa e non di investimento». Secondo il preside in realtà il test non escluderà quest´anno nessuno. Infatti c´è il rischio che gli iscritti siano molti meno degli 800 che potranno entrare (è prevista una richiesta di circa 500 studenti). L´introduzione del numero programmato non risolverà certo i problemi della facoltà: non aumenteranno docenti e strutture per gli studenti. Migliorerà, almeno, il rapporto tra il numero di professori e ragazzi. La facoltà risparmierà infatti un paio di contratti di professori "non più necessari" e una dozzina di lettori. Senza contare che nel 2009-2010 l´università stanzierà ancora meno dei 190mila euro di quest´anno (in passato 400 mila) .

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e l'orientale parla ungherese - anna laura de rosa (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Napoli Gli studenti incontrano il presidente Sòlyom E l´Orientale parla ungherese ANNA LAURA DE ROSA A settanta anni dall´istituzione della prima cattedra napoletana di lingua e cultura ungherese presso l´università Orientale, ieri mattina il presidente magiaro Làszlò Sòlyom ha incontrato studenti e docenti dell´ateneo partenopeo nella sede di Palazzo du Mesnil, in via Chiatamone. «Sono contento di sfuggire per un po´ agli impegni istituzionali per tornare all´università, dove mi sento a casa», ha esordito l´ex docente di Diritto, giunto in città per partecipare al vertice informale multilaterale "Uniti per l´Europa", che si conclude oggi a Palazzo Reale. «Sarei curioso di sapere come salta in mente ai napoletani di studiare l´ungherese - ha detto sorridendo il Capo di Stato ai ragazzi in sala - e di conoscere le differenze da voi riscontrate nella nostra cultura. Nel Trecento abbiamo condiviso un re angioino - ha ricordato subito dopo - la storia ci ha resi sia alleati che nemici, e SÁndor MÁrai, uno dei nostri maggiori scrittori, ha vissuto a lungo a Posillipo. Ritengo spetti a voi la parola sull´odierna interazione tra le due culture». Cinque gli studenti napoletani che, rassicurati da Sòlyom sul fatto che non ci sarebbe stato voto sul libretto, hanno timidamente spiegato in ungherese il fascino su di loro esercitato dall´Europa orientale durante i soggiorni studio all´estero. A moderare gli interventi è stato Amedeo Di Francesco, il professore titolare della cattedra, che ha sottolineato la somiglianza tra fonetica napoletana e ungherese, e ha ribadito l´importanza degli scambi culturali universitari: «Il progetto "Erasmus" e le borse di studio ministeriali - ha spiegato Di Francesco - consentono agli allievi di arricchire e completare la formazione ricevuta in Italia. è necessario che i giovani conoscano l´altra faccia dell´Europa, e la verità storica su questa nazione». Lo scambio di battute si è concluso con la consegna dei regali: testi in lingua e medaglie raffiguranti la rivoluzione ungherese del 1956 rispettivamente per studenti e docenti; una cravatta, il testo sulla storia dell´Ateneo e l´effigie di Matteo Ripa - fondatore del primo nucleo dell´Orientale - per il presidente ungherese.

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- antonio di giacomo (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XV - Bari Esce per Progedit un saggio curato da Catalano sulla letteratura dagli Anni ´70 ad oggi La tesi: "Attraverso i romanzi di questi autori l´immagine di un Mezzogiorno diverso e creativo" ANTONIO DI GIACOMO Oltre cinquecento pagine per mettere a fuoco gli ultimi quarant´anni della Puglia che scrive. Col risultato che «nel fascino della creatività letteraria» a venire a galla rivendica l´italianista Ettore Catalano, «è la cifra simbolica dell´immaginario letterario della Puglia di oggi, al di là degli stereotipi turistici, ormai insopportabili, e del ricorso strumentale ad antropologismi e sociologismi di maniera». Quarant´anni di scrittura analizzati e descritti nel volume Letteratura del Novecento in Puglia. 1970-2008 (pp. 552, 40 euro) che, in libreria per i tipi della Progedit, è curato da Catalano, italianista dell´Ateneo barese. Un saggio che si risolve in un inedito racconto corale, da una parte per l´esercito dei ventuno addetti ai lavori, fra critici militanti e docenti delle Università di Bari e del Salento, chiamati a raccolta per offrire il loro contributo alla ricerca e, dall´altra, per il numero dei narratori presi in considerazione, anche nel tentativo di stringerli talora in un quadro d´insieme. «Non mi pare che si possa definire con un solo aggettivo - premette il curatore Catalano - la letteratura che oggi si fa in Puglia. Nigro, Carofiglio, De Cataldo, Desiati, Argentina, Piva, Nubile, Lagioia, Capraro, Caiulo propongono tematiche e scritture assai diverse tra loro, ma concorrono a centrare un obiettivo ormai ben visibile: la Puglia non è più la regione "contadina" dei silenzi e dei cafoni all´inferno, non è nemmeno il Far West di cui scrivono alcuni giornalisti, ma è un´opzione virtuale nella quale un orizzonte mediterraneo convoglia tensioni in cui modernità e arretratezza danno vita a composti di micidiale forza inventiva e sociale». Accanto così al carattere di "atlante" critico dei poeti e scrittori pugliesi, nella pluralità degli interventi la ricerca coordinata da Catalano si evidenzia soprattutto per lo sforzo tangibile di leggere la scrittura made in Puglia in uno scenario allargato. Non casuali, allora, il focus sulla diffusione della cultura a Bari, fra il premio letterario e l´esperienza dei Presìdi del libro, o, ancora, l´appendice all´editoria libraria nella regione. Non mancano, tuttavia, gli approfondimenti sulla poesia e la narrativa attraverso un´analisi che procede su una base di natura territoriale, dalla Capitanata di Giuseppe Cassieri e Mariateresa Di Lascia e il Salento di Livio Romano ed Elisabetta Liguori, al Tarantino di autori come Giancarlo De Cataldo, Mario Desiati e Cosimo Argentina. Dunque Bari, città prima al centro della produzione di un narratore metropolitano per definizione come Giorgio Saponaro e quindi terra d´adozione per uno scrittore di lungo corso, il lucano Raffaele Nigro, per decenni paradossalmente l´autore pugliese più noto e premiato in Italia e in Europa. Fino ad approdare alla rivelazione della penna togata di Gianrico Carofiglio, maestro del legal thriller all´italiana e fra le star dell´Italia da leggere di oggi. Una stagione quella più recente che - insieme con l´affermazione di giovani scrittori di razza quali hanno dimostrato di essere Nicola Lagioia a Bari e Desiati a Martina Franca, ora entrambi emigrati a Roma - ha registrato anche lo sdoganamento letterario dell´idioma barese, ad opera del giornalista Beppe Lopez, artefice dell´impresa nel 2000 con Capatosta, il suo romanzo d´esordio forte di un pastiche linguistico fra italiano e dialetto. Per fare ritorno, infine, alle figure di Nigro e Carofiglio, sulle quali Catalano sofferma maggiormente la sua analisi, giungendo ad affermare che «per sentieri differenti ma alla fine convergenti, i personaggi letterari di Nigro e di Carofiglio, siano essi l´Eustachio di Malvarosa o il fascinoso avvocato Guerrieri, escono dalle tematiche di una meridionalità di maniera e affrontano i rischi della maturità e della contemporaneità, della precarietà e della illusorietà, delle scelte "facili" dell´illegalità e si collocano, problematicamente, dentro una disposizione a cogliere quell´intenso "odore della luna" (Nigro), magari di quelle "notti baresi" (Carofiglio), in cui davvero può succedere di tutto, anche di scoprire la bellezza e l´ardua difficoltà del vivere». Insomma, i narratori più rappresentativi, secondo la tesi di Catalano, di una Puglia che cambia e, dalla letteratura al cinema, fa risuonare la sua voce altrove.

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La antielezioni del Colonnello (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 13/06/2009 - pag: 8 Alla Sapienza La trascrizione stenografica: «Tutti sono politici, anche quelli che non sono mai stati votati» La «lectio» antielezioni del Colonnello Ecco il testo integrale dell'intervento: «Democrazia è sedersi sulle sedie» Vogliamo rileggerla parola per parola, la «lezione» di democrazia data all'università di Roma da Muammar Gheddafi, al potere solitario da 40 anni esatti senza la scomodità delle elezioni? Trascrizione testuale stenografica: «La definizione di democrazia. Prima di tutto la democrazia è una parola araba che è stata letta in latino. Democrazia: demos vuol dire popolo. Crazi in arabo vuol dire sedia. Cioè il popolo si vuole sedere sulle sedie. Questa è l'origine etimologica della parola». «Se noi ci troviamo in questa sala siamo il popolo, seduti su delle sedie, questa andrebbe chiamata democrazia, cioè il popolo si siede su delle sedie. Invece se noi prendessimo questo popolo e lo facessimo uscire fuori, se avessimo invece preso dieci persone e le avessimo fatte sedere qua, scelte dalla gente che stava fuori, e loro invece sono seduti qua, quei dieci, questa non sarebbe da chiamarsi democrazia. Questa si chiamerebbe diecicrazia. Cioè dieci su delle sedie. Non è il popolo a sedersi sulle sedie, questa è la democrazia. Finché tutto il popolo non avrà la possibilità di sedersi tutto quanto sulle sedie, non ci sarà ancora democrazia». «Se noi diciamo che il popolo italiano conta 50 milioni, togliendo i bambini e gli anziani ne rimarrebbero diciamo 30 milioni. Li suddividiamo in mille congressi. Ogni congresso sarà composto di 10 uomini, oppure li suddividiamo in 2.000 congressi così ogni congresso viene a trovarsi composto da 5.000 persone. Come questa sala ce ne saranno altrettante 2.000 sale in Italia. In ogni sala ci saranno 5.000 persone. Quando moltiplichiamo i 5.000 per 2.000, il numero delle sale, troveremo che tutto il popolo italiano avrà potuto sedersi su delle sedie del potere. Si devono fare 2.000 sale uguali a questa, in tutte le città italiane, in tutti i villaggi italiani. Se gli abitanti di ogni zona si siederanno, uomini e donne nella loro sala, e proponessero qualsiasi legge. «Supponiamo che facciano una legge sul trattamento da riservare agli immigrati: tutto il popolo italiano studierà la legge seduto su delle sedie. Questi sono i congressi del popolo. E ogni congresso esprimerà la propria opinione sulla legge che sta esaminando. Poi tutti i delegati di questi congressi giungeranno a Roma, ci saranno 2.000 persone e ognuno porterà l'opinione del suo congresso espressa durante la discussione. Poi vengono formulate queste opinioni insieme per farne uscire un' unica legge dove vengono osservate e tenute in considerazione le opinioni di tutto il popolo. Viene emanata questa legge e questa rappresenterà la volontà del popolo italiano». «Se per caso si intende mandare un esercito per combattere in Afghanistan, presentiamo questa proposta ai 2.000 congressi italiani dove si trova tutto il popolo italiano. E ogni congresso esprimerà la sua opinione circa l'invio di forze in Afghanistan e i delegati porteranno l'opinione dei loro congressi. E viene formulata una legge fatta secondo le decisioni del popolo italiano. Verrà emanata questa legge e tutti dovranno comportarsi secondo i dettati di questa legge. Quindi, queste sono delle leggi emanate dal popolo. Questa è una politica designata dal popolo. Questa è la democrazia». «Ora in Libia, abbiamo 30 mila congressi, comunità. Ogni comune è composto da un centinaio di persone, così fanno 3 milioni. Questo è il numero dei cittadini libici che possono praticare il potere, gli altri sono minorenni, bambini, hanno meno di 18 anni o sono malati o sono assenti. Questi che praticano, esercitano il potere in Libia nessuno li ha eletti, eppure il popolo è lì. Tutti sono politici. Il popolo non accetta di eleggere una persona che lo comanda. Che lo governa». «L'alternanza del potere vuol dire che c'è della gente che si prende e si trasmette il potere tra di loro. Se ci fosse democrazia non ci sarebbe un' alternanza di potere. La democrazia significa il popolo che detiene il potere. Come fa a consegnarlo a uno? Il popolo reale ha il potere. E' per la democrazia popolare diretta. Come potrebbe eleggere delle persone perché lo governassero? Qualsiasi popolo che sia giunto al potere come lo è il popolo libico non lo cederà assolutamente. Il popolo libico è ormai arrivato alla fine del cammino, ossia l'esercizio della democrazia popolare diretta. Auguriamo che la raggiungano anche il popolo italiano e gli altri popoli del mondo. Finché ci sono le elezioni c'è la 'rappresentanza' del popolo». Ora: in nome del bene comune o almeno del danno minore ogni uomo di governo ha il dovere (non il diritto: il dovere) di cercare accordi, se possibile e senza vendere l'anima, con tutti. Tutti. Nei rapporti internazionali è così: non sempre puoi sceglierti il vicino. E neanche l'interlocutore. Né si poteva pretendere che Luigi Frati, il ruspante rettore della Sapienza celebre per aver allestito nell'aula magna di medicina la festa di nozze della figlia Paola (docente della sua stessa facoltà come anche la moglie Luciana e il figlio Giacomo) sapesse l'arabo e chiedesse perciò lumi al Rais sul fatto che in arabo «popolo» si dica «sha'b». Ma al di là del dubbio che perfino sull'etimologia araba di «democrazia » l'estroso dittatore si sia preso lo sfizio di prendere per i fondelli tutti, che senso c'è a offrire una tale passarella accademica nella più grossa università italiana, con inchini e salamalecchi e perfino uno stupefacente applauso dopo la sparata contro le elezioni, per una «lectio magistralis» di questo genere? Gian Antonio Stella L'augurio «Auguriamo al popolo italiano di raggiungere la democrazia popolare diretta, come ha fatto il popolo libico»

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Tre priorità per le imprese di Roma (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-13 - pag: 19 autore: Territorio. Intesa tra Unione industriali, Confindustria Lazio e sindacati Tre priorità per le imprese di Roma Andrea Marini ROMA Salvare l'Istituto di ricerca biomolecolare di Pomezia, realizzare in tempi brevi la nuova Stazione Tiburtina e potenziare il porto di Civitavecchia e lo scalo di Fiumicino. Sono solo alcune delle priorità (in parte già in corso di realizzazione) individuate dal protocollo firmato giovedì sera (e annunciato ieri) dall'Unione industriali di Roma, Confindustria Lazio e Cgil, Cisl e Uil della capitale e della regione. L'intesa, che è stata allargata anche all'Ugl,vuole favorire il rilancio di produzione e occupazione, sollecitando la Regione e le altre istituzioni locali (il sindaco della capitale Gianni Alemanno e il governatore del Lazio Piero Marrazzo hanno già giudicato positivamente il patto). Per Aurelio Regina, presidente Uir, «fino a qualche mese fa nelle relazioni industriali un accordo del genere sarebbe sembrato fantascienza ». Importante soprattutto il coinvolgimento della Cgil, che a livello nazionale non aveva firmato la riforma della contrattazione. «è il primo protocollo del genere in Italia – ha detto Claudio Di Berardino, segretario Cgil Roma e Lazio – auspico che si apra una riflessione anche a livello nazionale, ma c'è bisogno che il governo avvii un tavolo sulla crisi». L'accordo prevede anche un tavolo permanente di confronto ( da aggiornare ogni sei mesi), per mettere in comune informazioni sulla congiuntura economica, e l'istituzione di un Osservatorio per la sicurezza sul lavoro, aperto anche alle altre istituzioni. «Dobbiamo trovare una chiave di sviluppo – ha detto Regina –.Nei settori maturi ci sarà un calo dell'occupazione e degli investimenti, e non ci saranno neanche risorse pubbliche sufficienti. Dobbiamo fare delle scelte». Tra le altre priorità, quindi, lo sviluppo della piattaforma digitale a Roma: un investimento, per le sole infrastrutture di rete, di oltre 600 milioni con l'impiego di mille addetti in 5 anni. Senza tralasciare il piano energetico provinciale (efficienza energetica, trasporti, biomasse, solare, gestione dei rifiuti), che potrebbe generare nell'area romana, dal 2009 al 2020, circa 315mila posti di lavoro, con un investimento pubblico-privato di 13,4 miliardi. Un occhio di riguardo anche al turismo, con lo sviluppo rapido delle infrastrutture già individuate, soprattutto nel quadrante ovest della metropoli: dal polo congressuale, al polo natatorio di Ostia e i parchi a tema (come cinema e Roma antica). «Vorremmo –ha sottolineato Maurizio Stirpe, numero uno di Confindustria Lazio –che questo accordo fosse seguito da intese analoghe anche nelle altre province della regione». La crisi attuale sta colpendo pesantemente il territorio soprattutto sul fronte dell'occupazione: Di Berardino ha sottolineato che la disoccupazione del Lazio viaggia verso l'8,5%, mentre Dario Roncon (segretario regionale Cisl) ha parlato di una cassa integrazione quadruplicata a Roma. Per Luigi Scardaone (segretario Uil Roma e Lazio), l'accordo «dà speranza ai precari». © RIPRODUZIONE RISERVATA GLI OBIETTIVI Salvare l'Istituto di ricerca biomolecolare di Pomezia, realizzare la nuova stazione Tiburtina e potenziare il porto di Civitavecchia

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Nuovi licei con link al lavoro (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 13-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-06-13 - pag: 25 autore: Scuola. Primo via libera del Consiglio dei ministri alla riforma che prevede sei macro-indirizzi e debutto dal 2010 Nuovi licei con link al lavoro Stage nel secondo biennio - Comitati scientifici con professionisti e imprenditori Luigi Illiano ROMA Sei nuovi percorsi liceali dal 2010-11, a partire delle classi prime e seconde: lo stabilisce il regolamento approvato ieri dal Consiglio dei ministri, in prima lettura. I ragazzi che da settembre cominceranno a frequentare la classe prima dovranno confrontarsi con il cambiamento quando, nel 2010-11, approderanno al secondo anno. Uno "scalino" che potrà far mutare percorso, ore di lezione, programmi e materie di studio. è la strada decisa dal ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, tra l'altro già adottata per la riforma degli istituti tecnici e per i professionali, prevista sempre nel 2010. Liceo classico, scientifico, artistico, linguistico, musicale e coreutico (al debutto assoluto) e delle scienze umane sono i nuovi percorsi di istruzione liceale. Il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, ha spiegato che il modello è il tentativo di «coniugare la tradizione con l'innovazione, privilegiando la qualità. è una riforma epocale che modifica un impianto che risale alla legge Gentile del 1923». La riforma darà prima di tutto una sforbiciata ai 400 indirizzi sperimentali, mettendo fine a una frammentazione didattica esplosa fino a diventare fuori controllo. Il liceo scientifico conterrà l'opzione scientificotecnologica; l'artistico si aprirà in tre indirizzi a partire dal terzo anno; in quello delle scienze umane potrà essere attivata la sezione economico-sociale. Tra le novità introdotte dal riordino c'è la valorizzazione del latino, presente come insegnamento obbligatorio nel liceo classico, scientifico, linguistico e delle scienze umane. Sarà incrementato l'orario settimanale dell'insegnamento di matematica, fisica e scienze. Potenziamento in vista anche per le lingue straniere, con la presenza obbligatoria di un insegnamento lungo i cinque anni. Inoltre, nel quinto è previsto l'insegnamento in lingua straniera per una disciplina non linguistica. All'autonomia organizzativa delle scuole viene affidato un pacchetto pari al 20% del monte ore complessivo nel primo biennio e nel quinto anno e del 30% nel secondo biennio. Attraverso queste quote ogni istituto potrà decidere di diversificare le proprie sezioni: ridurre (fino a un terzo nell'arco dei cinque anni) o aumentare gli orari delle discipline, anche attivando ulteriori insegnamenti previsti in uno specifico elenco. Dal secondo biennio, sarà possibile svolgere parte del percorso attraverso l'alternanza scuola-lavoro e stage o in collegamento con l'alta formazione ( università, istituti tecnici superiori, conservatori, accademie). Dipartimenti disciplinari riuniranno i docenti di uno stesso ambito d'insegnamento. Gli istituti potranno anche costituire un comitato tecnico scientifico, composto in modo paritario da docenti ed esperti del mondo della cultura e del lavoro (come professionisti e imprenditori). Secondo le proiezioni del ministero la riduzione della spesa per il personale (per tagli e nuovi orari) sarà di 74,5 milioni nel 2010-11; 86,1 milioni nel 2011-12 e 104 milioni nel 2012-13. Intanto, sul fronte del diritto allo studio, la giunta comunale di Milano ha confermato che anche per il 2009-10 gli alunni di elementari e medie riceveranno gratis i libri di testo. © RIPRODUZIONE RISERVATA www.ilsole24ore.com Il testo del provvedimento I CURRICULA Previsto l'insegnamento per cinque anni di una lingua straniera Più latino, scienze e matematica

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Viale delle Palme un parcheggio bloccato dalla burocrazia (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

ARMA DI TAGGIA Viale delle Palme un parcheggio bloccato dalla burocrazia Tutto da rifare per il parcheggio interrato nel Viale delle Palme nell'area del mercato ortofrutticolo in parte già utilizzata a parcheggio pubblico. Tutta colpa di una piccolo (ma determinante) intoppo burocratico. Senza ricostruire tutta la vicenda, ricordiamo che l'opera si sarebbe dovuta realizzare (e comunque si realizzerà) attraverso project financing, intervento misto pubblico-privato. Una sola ditta si era fatta avanti, l'Ati Cotim Principe srl. Il 3 marzo di quest'anno è stata aperta la busta con la documentazione tecnico-economica. L'unica impresa partecipante aveva omesso di presentare «l'asseverazione del piano economico e finanziario» come previsto dalla legge. Così la proposta non è stata dichiarata ammissibile. Il 23 aprile la ditta è stata informata. Ora si è reso necessario ripubblicare nuovamente l'avviso. Non solo: sono state apportate alcune modifiche al «project» visto che nel frattempo la normativa che lo istituisce è cambiata. Nel progetto è comunque prevista la realizzazione di un'autorimessa articolata su due livelli interrati destinati a posti auto, il primo, e box privati, il secondo. La superficie del piazzale di copertura dovrà essere impermeabilizzata e pavimentata in sintonia con il materiale del viale adiacente. Il parcheggio pubblico sarà equivalente, almeno, a un piano del parcheggio proposto. Intanto però i tempi di realizzazione si sono allungati. \

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"mangiare bene si può" il progetto slow food (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XI - Torino Positivi gli esperimenti pilota a Asti e Cuneo "Mangiare bene si può" Il progetto Slow food Solo cibo locale limitare sprechi e rifiuti Un buon capitolato dovrebbe mettere attorno ad un tavolo l´economo, il direttore sanitario, dietisti e dietologi dell´ospedale. Altro punto importante è attribuire il giusto peso alla qualità limitando sprechi e rifiuti. Un terzo aspetto è la scelta della filiera corta che limita i passaggi dal produttore alla mensa, evita inutili packaging e può anche rivelarsi strumento per contenere i costi. Lo ricordano gli esperti Valeria Cometti e Andrea Pezzana, la prima responsabile educativa di Slow Food e il secondo membro del direttivo nazionale dell´associazione e responsabile della dietologia del San Giovanni Bosco. Nel 2003 una risoluzione del Consiglio d´Europa ha chiesto attenzione sull´alimentazione di chi rimane a lungo ricoverato e sottolineato che la malnutrizione ha effetti non solo sulla cura, ma anche sul decorso della malattia. In Piemonte, dicono Cometti e Pezzana, il livello di innovazione è buono. L´assessorato alla sanità si è impegnato a diffondere la nuova cultura del buon cibo in ospedale e le due esperienze dell´ospedale di Asti (dove la cucina è interna e gestita da dipendenti dell´azienda) e di Cuneo (dove c´è la gestione pubblico-privato di Amos) confermano che cambiare si può. A luglio l´assessorato e Slow food avranno i dati di una ricerca condotta su ospedali e residenze sanitarie italiane. Un punto di partenza per capire come si mangia nei reparti e come si possono mettere in pratica soluzioni per migliorare il servizio. (s.str.)

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policlinico, il pugno duro di santangelo (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Napoli Il titolare della sanità regionale insiste sulla delocalizzazione: "Piano programmato insieme ai vertici della Seconda Università" Policlinico, il pugno duro di Santangelo Vecchio Policlinico, stretta finale. I docenti del II Ateneo contestano la delocalizzazione programmata: «è impraticabile e non tiene in alcun conto le esigenze della ricerca e della didattica». Qualche docente si spinge a chiedere la testa dell´assessore Mario Santangelo, ma il titolare della Sanità regionale replica: «Il piano è stato studiato e in parte concordato con rettore e preside». Intanto l´ispezione regionale conferma il provvedimento di chiusura del Gesù e Maria adottato dal manager della Sun dieci giorni fa. GIUSEPPE DEL BELLO A PAGINA V

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capitale morale malata, politica infetta - camilla gaiaschi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Milano Dalle speculazioni urbanistiche al flop di Malpensa, al razzismo: il declino di Milano indagato da Marco Alfieri Capitale morale malata, politica infetta CAMILLA GAIASCHI Sparare sul declino di Milano non è difficile né originale. Capirne le cause, spesso nascoste tra le pieghe dell´attualità, è un processo che richiede invece più attenzione. Nel suo brillante saggio La peste di Milano, Marco Alfieri intende dare una chiave di lettura, ritracciando gli eventi che hanno portato la città ad essere esempio di mal governo, alla faccia dell´efficientismo "lumbard". A Milano, sostiene l´autore, la politica non sa, o meglio non vuole, governare sugli affari. La sviluppo immobiliare è un esempio. Ripercorrendo i passaggi legislativi che hanno messo fine al vincolismo urbanistico, Alfieri individua nel progetto Bicocca – nato non per esigenze di programmazione cittadina ma per salvare «un grande gruppo industriale caduto in disgrazia» – l´inizio di modus operandi che vede la concertazione pubblico-privato fallire a favore del secondo, e la città trasformarsi in un mostro di cemento. Il «vuoto politico» di Milano, ovvero l´incapacità dei suoi amministratori di fare sistema, è la premessa per quella che Alfieri definisce la sua «romanizzazione», compiuta sotto la regia del milanese Silvio Berlusconi. "Romana" è l´Expo 2015, ormai commissariata dal governo, mentre il flop di Malpensa, abbandonata dalla nuova Alitalia (la stessa che voleva scongiurare il progetto "romano-centrico" di Air France) è stato singolarmente orchestrato al Nord. Alfieri si sofferma inoltre sulla recente politicizzazione degli istituti bancari, da Mediobanca (con l´arrivo di Cesare Geronzi e dei Berlusconi) a Intesa Sanpaolo (con la vittoria di Corrado Passera su Pietro Modiano). E poi l´infiltrazione della ´ndrangheta, la guerra per il controllo della Sanità, l´ascesa del razzismo. Nostalgia? «Sì, del miglior riformismo milanese». Il libro sarà presentato giovedì 18 giugno alle 18.30 presso la Feltrinelli di Piazza Piemonte.

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"è ottimo per la cultura musicale una tragedia per il conservatorio" - gregorio moppi (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Firenze Il direttore del Cherubini sulle novità del ministero. E Lucchesini, della Scuola di Fiesole: "Non basta" "è ottimo per la cultura musicale una tragedia per il conservatorio" "In base alla legge del 1999 verranno spostati i corsi di base per bambini, che sono tanti" GREGORIO MOPPI «I nuovi licei musicali annunciati dal ministro Gelmini per il 2010? In Toscana esistono già da tempo, come indirizzi sperimentali, ad Arezzo e Lucca. E comunque l´idea di istituire scuole superiori dedicate alla musica era già contenuta nella legge di riforma dei Conservatori, anno 1999». Evento atteso da tempo, dunque. Come spiega Paolo Biordi, direttore del Conservatorio "Cherubini", che di questi licei dà un giudizio articolato. «Si presentano allo stesso tempo come un bene e una tragedia. Da un lato, difatti, non si può che salutare con favore una maggior apertura della scuola alla pratica strumentale. Tuttavia prevedere soltanto 40 licei musicali in tutta Italia (due per regione, a occhio e croce) è insufficiente. Quanti ragazzi potranno frequentarli? Quali strumenti saranno insegnati? E come verranno reclutati i docenti?». Quel che Biordi teme è l´attivazione di classi-fotocopia dovunque: pianoforte, chitarra, flauto e poco altro. «E il resto degli strumenti, dove impararli? Tanto più che, stando alla legge del ‘99, l´apertura dei licei musicali sottrarrà ai Conservatori i corsi di base per bambini. Ciò che, peraltro, in pochi anni condurrà al tracollo dei Conservatori, privati del loro vivaio di talenti e senza che un adeguato numero di allievi provenienti dai nuovi licei riesca a rimpiazzarli. Basti dire che quest´anno, da Arezzo, sono pervenute soltanto tre domande di iscrizione al "Cherubini"». Eppure il Conservatorio è ormai equiparato all´università, che senso avrebbe continuare a accettarvi bimbi e adolescenti? «Anche diversi miei colleghi la pensano così. Non si rendono conto che, senza la formazione di base, le loro aule presto si svuoteranno. I numeri parlano chiaro: qui a Firenze 550 allievi su 795 frequentano i corsi di base. Ma c´è una soluzione. E a costo zero per le casse dello stato. Basterebbe che - almeno per qualche anno, giusto il tempo di valutare pregi e difetti dei nuovi indirizzi di studio - i licei musicali utilizzassero docenti, spazi e strumenti dei Conservatori per l´insegnamento delle discipline musicali. Del resto, chi fornirebbe a un liceo i fondi per comprare e mantenere in buono stato, per esempio, un pianoforte?». Tutto questo, ovviamente, a patto che i licei musicali si trovassero nelle vicinanze di un Conservatorio, perché altrimenti gli alunni sarebbero costretti a spostarsi addirittura tra due città. E se in Toscana fossero proprio Arezzo e Lucca a richiedere al ministero di rendere stabili i propri indirizzi musicali, il "Cherubini" non ne trarrebbe alcun giovamento: infatti agli studenti non si potrebbe chiedere di sdoppiarsi ogni giorno tra Firenze e Arezzo; e Lucca, poi, ha già un suo Conservatorio, il «Boccherini». Del tutto positivo, invece, il parere del direttore della Scuola di Fiesole, Andrea Lucchesini, sui nuovi licei. «Ben vengano. Aumenteranno così per i ragazzi le opportunità di studiare uno strumento. Però non basta ancora. Il mio sogno è che la musica diventi parte del curriculum scolastico fin dalle materne. Se temo che ciò possa portare a un calo di iscritti per Fiesole? No. Quel che offriamo noi, in termini di musica d´insieme e di formazione orchestrale, un liceo non potrebbe mai garantirlo».

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riflettori sull'antica puglia fra storia e archeologia (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIII - Bari Il convegno Riflettori sull´antica Puglia fra storia e archeologia Domani e martedì all´Università di Bari un seminario di studio con i contributi di docenti ed esperti dell´antica terra di Peucezia "Archeologia e storia della Puglia centrale dall´età del Bronzo all´alto Medioevo" è il titolo delle due giornate di studio in programma da domani a Bari per iniziativa della scuola di specializzazione in Beni archeologici dell´Università. Il convegno si terrà nel Salone degli Affreschi dell´Ateneo e sarà articolato in quattro sessioni - dalle 10 di domani alle 18 di martedì - che saranno coordinate dai docenti Raffaella Cassano, Ettore De Juliis, Francesco Grelle e Marina Silvestrini. Conclusioni affidate al direttore della scuola di specializzazione, Luigi Todisco. In apertura dei lavori interverranno il rettore dell´Università di Bari, Corrado Petrocelli, la preside della facolta di Lettere, Grazia Distaso, il soprintendente per i Beni archeologici della Puglia, Giuseppe Andreassi. Previste relazioni - con contributi di numerosi studiosi e ricercatori - su temi come "Paesaggio e antropizzazione della Puglia centrale" (Custode Fioriello), "Il quadro antropologico della Puglia centrale" (Vito Scattarella), "Archeologia della Puglia centrale nell´Età del Bronzo" (Francesca Radina) e "Storia ed epigrafia della Puglia centrale" (Francesco Grelle). Ed ancora: "Organizzazione del territorio e modelli insediativi della Peucezia" (Ettore De Juliis), "Società, culti e rituale funerario in Peucezia" (Angela Ciancio), "Produzioni e scambi in Peucezia" (Luigi Todisco), "Archeologia della Puglia centrale in Età romana" (Raffaella Cassano) e "Archeologia della Puglia centrale tra Tardoantico e alto Medioevo" (Antonio Felle). (p. v.)

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 14/06/2009 - pag: 21 Il dibattito Dopo la storia del settantenne a cui negano l'impegno nelle ambulanze «Anziani e voglia di fare Non c'è solo il volontariato» Gillo Dorfles: il nostro tempo non dovrebbe mai essere libero «Volevo lavorare sulle ambulanze: troppo anziano... ». Venerdì, sul Corriere della Sera, la storia di Eugenio Francesco Borghetti, ingegnere in pensione della provincia di Monza, settantenne rifiutato come volontario per «sopraggiunti limiti d'età»: «Ho parecchio tempo libero raccontava lui che vorrei utilizzare per rendermi utile». Ieri, sull'argomento è intervenuto lo psicologo Marcello Cesa- Bianchi, 83 anni, docente di Psicologia dell'invecchiamento all'università napoletana Suor Orsola Benincasa: titolo del suo ultimo libro, Vecchio sarà lei!. «Da una parte sostiene il professore c'è un numero crescente di persone che hanno passato i 60-70 e che vogliono sentirsi attivi, utili;>dall'altra la propensione a pensare che non siano in grado di farlo. Non è vero. La vecchiaia non è un destino predefinito, è un'avventura esistenziale da inventare. Si può essere creativi fino all'ultimo istante di vita». di GILLO DORFLES Spesso, vedendo bighellonare nei bar e nei caffè dei gruppetti di pensionati, mi sono posto la questione: ma davvero saranno così contenti di passare il loro tempo senza far niente? E non mi era mai passato per la mente che potesse essere stata respinta una loro «voglia di lavorare» un loro volontariato come è accaduto all'ottimo ingegner Borghetti che ha fatto di tutto per rendersi utile e che è stato rifiutato per ragioni di età (come abbiamo letto sulle colonne del Corriere). Credo, effettivamente che si possano distinguere nettamente due categorie: coloro che non vedono l'ora di smettere di lavorare; e coloro che, pur di lavorare, lo farebbero a qualsiasi costo. Ricordo un mio allievo dei primi corsi dell'università, che un giorno mi chiese: «Crede che a quarant'anni potrò finalmente andare in pensione e disporre del mio tempo libero?»; Il «tempo libero» il loisir dei francesi mi è sempre sembrato una delle condizioni più illusorie per qualsiasi «uomo di buona volontà». Non perché un tempo libero non debba contrapporsi a un tempo lavorativo; è più che giusto che questo avvenga; ma perché il nostro tempo non dovrebbe mai essere libero, ma sempre occupato. Se non dal lavoro, da tante altre attività di prim'ordine: letture, viaggi, sport, e perché no: nuovi idiomi, nuove conoscenze tecniche e artistiche. Basta la buona volontà per inventarne degli altri. Evidentemente molte persone hanno la colpa o la sfortuna di non avere interessi; ed è per questo che si lamentano di una mancanza di lavoro (a prescindere da ogni questione economica!). Ma, purtroppo chi manca di interessi non può che piangere su se stesso, o su quel «destino» che lo ha privato di quello che mi sembra davvero il modo migliore per «rendersi utili» o per lo meno per non piatire per la mancanza di una attività o il rifiuto dei propri gratuiti lavori volontari. Imparate, dunque, a interessarvi di quanto ci circonda anche senza voler offrire a tutti i costi il vostro sangue che probabilmente non è idoneo; e cercate invece di guardarvi attorno con un interesse per il prossimo che può esplicarsi in mille maniere; anche senza che sia necessaria una «assunzione» ufficiale per un volontariato (spesso «peloso») e non sempre efficace. In attività Da sinistra in alto, in senso orario: il regista Mario Monicelli, 94 anni, l'attore Giorgio Albertazzi, 85 anni, il produttore Ettore Bernabei, 88 anni, e lo stilista Ottavio Missoni, 88 anni Pittore e critico Gillo Dorfles, 99 anni

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Ogni ora di Tv 700 parole dei genitori (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Salute data: 14/06/2009 - pag: 55 Apprendimento Ogni ora di Tv «ruba» 700 parole dei genitori Che guardare la Tv non giovi alla conversazione è abbastanza intuitivo, che rallenti lo sviluppo del linguaggio nei bambini forse meno, ma ora una nuova ricerca ci dice, con precisione, quanto la tv nuoccia alla comunicazione di grandi e piccini e, soprattutto, tra grandi e piccini. Un'ora di 'esposizione' ai programmi equivale, per un genitore, a circa 700 parole in meno rivolte al figlio, mentre per il bambino ogni ora di Tv corrisponde a un calo di circa un quarto sia del numero sia della durata dei vocalizzi o delle parole. E chi si illude che guardare insieme ai bambini un programma o un film adatto allo loro età incoraggi lo scambio di parole, deve ricredersi. Qualsiasi spettacolo i bambini guardino, con gli adulti o da soli, l'effetto è lo stesso: «più Tv, meno sviluppo del linguaggio», come sintetizza Dimitri Christakis, autore dello studio, pubblicato su Archives of Pediatrics & Adolescenti Medicine di giugno. Christakis, direttore del Centro per la salute, il comportamento e lo sviluppo infantile, dell'Università di Washington, a Seattle, è d'altronde uno dei grandi critici della Tv, in un suo libro l'ha definita 'L'elefante in salotto'. Per quest'ultima ricerca (condotta su 329 bambini dai 2 ai 48 mesi e i relativi genitori, seguiti in media per 6 mesi, in giorni assegnati ai genitori secondo criteri casuali) si è servito di un registratore messo nella tasca dei vestiti dei piccoli con un software in grado di analizzare e distinguere le vocalizzazioni (o le parole) emesse dai piccoli, le voci degli adulti e i suoni provenienti dalla Tv. E l'originalità dello studio sta anche in questo dispositivo che ha permesso valutazioni molto più accurate rispetto a quelle contenute in precedenti ricerche basate su testimonianze e trascrizioni. «Ben venga ogni ricerca che ci mette in guardia da un uso troppo precoce o eccessivo della Tv, commenta Anna Oliverio Ferrris, docente di psicologia dell'età evolutiva all'Università La Sapienza di Roma ma i primi studi sul ritardo linguistico legato alla televisione sono stati fatti 15 anni fa dall'Università di Cambridge e da allora le ricerche si sono succedute a centinaia. Ma mentre noi continuiamo a discutere, vengano messi in vendita video per bambini di soli 6-9 mesi e si pretende che ci siano programmi, o video, che dovrebbero addirittura incoraggiare lo sviluppo intellettivo dei bambini, fino a farne dei geni». Ma la Tv è proprio così dannosa per il linguaggio? Non si sostiene che abbiamo imparato l'italiano proprio dallo schermo? «Può essere vero per gli adulti, ma per i bambini non funziona. I piccoli hanno bisogno di un apprendimento attivo: debbono poter interagire con chi parla con loro. Con la Tv non si dialoga, ci si limita ad ascoltare. Vogliamo ricordarci della Montessori che ci ha spiegato come i bambini imparino facendo? I piccoli debbono vivere nella realtà reale, quella virtuale può venire solo dopo». Dopo quando? «Non prima dei 4 anni conclude Anna Oliverio Ferraris se non vogliamo danneggiare, insieme alle capacità linguistiche, quelle intellettive e la creatività. E, anche a 4 anni, Tv con moderazione: una ventina di minuti al giorno e solo programmi adatti all'età. Non mi si venga poi a dire che già da piccolissimi i bambini sono interessati allo schermo: sono semplicemente ipnotizzati». Daniela Natali Televisione come baby sitter

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Quanto può pesare il carattere (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 14-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Salute data: 14/06/2009 - pag: 55 Alimentazione Due nuovi studi mettono in relazione la personalità con le abitudini a tavola Quanto può pesare il carattere Conoscersi bene aiuta a scegliere la strategia per dimagrire dello studio, un ricercatore italiano che da dieci anni lavora negli Stati Uniti gli studi che correlano la personalità al peso possono essere molto utili per capire meglio i comportamenti, ma anche gli aspetti cognitivi e emotivi associati con problemi di peso. Inoltre, possono dare suggerimenti sul tipo di intervento. Per esempio, chi è poco ordinato e organizzato va prima di tutto aiutato a sviluppare risorse che facilitino una maggiore regolarità dei pasti e la pianificazione del menu. Gli estroversi possono invece trovare più facile partecipare a programmi per il controllo del peso rivolti a gruppi di persone. E' interessante anche notare che il profilo di personalità delle persone obese è simile a quello dei fumatori. Forse, come è avvenuto per le tasse sulle sigarette che hanno ridotto il numero dei fumatori, una tassazione di prodotti come le bevande zuccherate potrebbe rivelarsi utile ad affrontare quel problema che è ormai diventata l'obesità». «Al di là dei 'rimedi' possibili, visto che la ricerca mette l'accento soprattutto sull'impulsività, aggiunge Alessandra Mauri, psicoterapeuta e docente dell'Università di Padova val forse la pena di spendere due parole per spiegare che l'impulsivo non è semplicemente uno che si getta sul cibo senza riflettere. Chi ha questa caratteristica, ha una generica difficoltà nel fermarsi a pensare ai propri bisogni e a capire ciò che è veramente 'buono' per lui. L'impulsività porta a spegnere i bisogni o i disagi in fretta, e il cibo aiuta». Anche un altro studio condotto dai ricercatori dell'Università di Washington (pubblicato dall'International Journal of Obesity) ha confermato la relazione fra tratti della personalità e peso. In questa ricerca, che ha coinvolto più di 500 individui, si sono confrontati tre gruppi di persone: obese, magre ed obese arruolate in un programma di gruppo per il controllo del peso. Utilizzando il test 'Temperament and Character Inventory', che misura sette dimensioni della personalità - comprese la ricerca di novità, la dipendenza dalla ricompensa, il senso di cooperazione - , si sono rilevate varie differenze significative. Gli obesi sono risultati molto più desiderosi di novità dei magri. Non solo, la ricerca di novità sembra anche essere una caratteristica che rende più difficile riuscire a dimagrire. «In effetti commenta Alessandra Mauri i soggetti obesi hanno una forte spinta alla ricerca di stimoli nuovi e 'gustosi' e il cibo può rispondere a questo bisogno di novità». Un'altra differenza riscontrata nello studio riguarda gli obesi che si sono resi disponibili all'arruolamento nel programma dimagrante. Diversamente dagli altri obesi, sono risultati assai cooperativi, ma anche più dipendenti dalla ricompensa. D'altra parte, le persone con queste caratteristiche tendono ad essere emotivamente 'calorose' e bisognose di approvazione sociale e perciò non stupisce che rispondano positivamente a programmi di riduzione del peso che prevedono incontri collettivi. «Proprio perché i tratti della personalità giocano un ruolo significativo conclude Mauri nel progetto terapeutico di cambiamento non vanno assolutamente dimenticati. Questo significa, per esempio, che per i soggetti più depressi è importante andare alle radici della depressione prima di iniziare qualsiasi percorso per il controllo del peso». Carla Favaro, nutrizionista

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Restare fedeli è amore vero Un patto, ma niente rinunce (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 15-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Prima Pagina data: 15/06/2009 - pag: 1 Pubblico&Privato di Francesco Alberoni Restare fedeli è amore vero Un patto, ma niente rinunce L a coppia moderna è fondata sull'innamoramento, e questo è esclusivo. La persona che ami è l'unica al mondo che desideri e tu sei l'unico al mondo che lei desidera. Gli innamorati sono perciò spontaneamente fedeli. Ma, per durare, l'amore richiede anche l'intervento della volontà. Gli sposi e gli amanti stringono fra di loro un patto di fedeltà che li vincola a tempo indeterminato. La fedeltà ha perciò due volti: uno spontaneo fondato sul desiderio, l'altro fondato sul patto, sull'istituzione. Tutte le religioni costituite, il cristianesimo, l'ebraismo, l'islam danno un peso preponderante al patto, all'istituzione. La fedeltà è un dovere che si deve praticare come qualsiasi imperativo morale. Anche numerosi filosofi, come Rousseau, De Rougemont e Fromm diffidano dell'amore e sostengono che il rapporto di coppia debba essere fondato più sulla volontà che sul sentimento. Tesi autorevole che, però, se viene portata alle estreme conseguenze, esclude l'amore e concepisce la fedeltà come puro obbligo. Hai preso l'impegno di essere fedele e devi rispettarlo sempre e comunque. Eviterai le persone che possono influenzarti negativamente. Non frequenterai ambienti promiscui. Non ti fermerai con uomini o donne che ti piacciono e che potresti desiderare. Soffocherai sul nascere i tuoi impulsi erotici fino a diventare indifferente agli stimoli, fino al punto che gli altri, incontrandoti, ti sentiranno freddo e inavvicinabile. Sono meno numerosi coloro che hanno dato importanza alla fedeltà spontanea che nasce da un amore appassionato. Eppure esiste. Ascoltiamo questa donna: «Da quando ti amo sono felice, il mio corpo è rinato, sperimento emozioni nuove, piaceri che non avevo nemmeno immaginato. E perciò non voglio sciupare, inquinare le stupende sensazioni che provo con te. Basterebbe il contatto con un altro uomo per intossicare, per avvelenare irreparabilmente la loro purezza, la loro perfezione. Come una goccia di veleno avvelena una ampolla di acqua purissima, come mangiare la mela dell'albero maledetto nel paradiso terreste». In realtà in ogni donna ed in ogni uomo c'è la capacità di sperimentare una intimità amorosa che dà un immenso piacere e che ha bisogno della fedeltà. Una fedeltà desiderata, cercata, che rende felici e che diventa abitudine quotidiana senza bisogno di sforzo e di rinuncia. Difficile da raggiungere, certo, ma più adatta al nostro tempo di quella concepita come puro obbligo e costrizione. www.corriere.it/alberoni \\ Per durare a lungo l'emozione richiede anche volontà

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Riforma dei licei alla prova dei programmi (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: NORME E TRIBUTI data: 2009-06-14 - pag: 19 autore: ANALISI Riforma dei licei alla prova dei programmi di Alessandro Schiesaro D i fronte alla complessità, esilarante o sconvolgente a seconda dei punti di vista, che caratterizza la dimensione moderna e postmoderna, i sistemi educativi non meno che gli individui possono reagire in due modi: cercando affannosamente di inseguire traiettorie culturali polimorfiche e numerosissime, oppure concentrandosi su saperi fondamentali. Ha scelto con decisione questa seconda alternativa la riforma dei licei, appena varata dopo un lungo e difficile percorso che ha avuto se non altro il pregio di far emergere un buon grado di condivisione sulle direttrici principali al di là degli schieramenti politici. La situazione era ormai irrimediabilmente confusa. Sul saldo ma rigido impianto gentiliano datato 1923 si erano innestati soprattutto in anni recenti centinaia di modifiche, sperimentazioni e percorsi, cosicché il sistema aveva perso sia la chiarezza del progetto originale, sia lo spazio per un netto cambio di rotta. Oggi si prevedono invece solo sei licei e sette indirizzi, riconoscendo dignità piena ad alcune delle innovazioni sviluppate nel tempo e insieme preservando, all'interno di un'architettura leggibile, specifici margini di autonomia delle singole sedi. Proprio grazie alle esperienze maturate sul campo sembra essersi trovata una soluzione ragionevole per quanto riguarda l'insegnamento del latino,troppo spesso totem ideologico o scontato bersaglio polemico. Centrale al Classico e adeguatamente rappresentato, ma non in tutti gli indirizzi, nei licei scientifico, linguistico e delle scienze umane, il latino, ormai sempre più un'importante "eccezione culturale" del nostro sistema in ambito europeo, continuerà a proporre una visione storica di lungo periodo. è un peccato che la riforma giunga in un momento di difficoltà finanziarie e in un contesto di risorse ridotte, perché si rischia di compromettere la valutazione serena di uno dei suoi aspetti qualificanti, la riduzione del numero di ore d'aula, ormai vicine a sfiorare in alcuni casi quota quaranta. Ulteriori risorse dovrebbero quindi essere investite su altri capitoli, dall'aggiornamento professionale dei docenti alle attività integrative, dai laboratori alle biblioteche, ma senza intaccare spazi di studio e di maturazione personale di cui gli studenti hanno bisogno di riappropriarsi (lo stesso vale, per inciso, a livello universitario). Sono adesso sul tavolo tre problemi delicati, primo fra tutti quello della messa in pratica della riforma. Le riforme sono utili o dannose assai più per come vengono calate nella realtà che per i principi cui si ispirano. Serve quindi anche per i licei la "delivery unit" concepita per gli istituti tecnici, vista anche l'oggettiva difficoltà di far partire il nuovo sistema contemporaneamente nelle prime e nelle seconde classi. Dovrà poi essere riaperto il tavolo sui programmi di studio, che, fermi da tempo, rischiano altrimenti di risultare ancora più distanti dal nuovo impianto generale degli studi secondari. è giunto infine il momento di impostare un dibattito serio e, si spera, non ideologico, sulle filiere di accesso tra scuole superiori e università. L'abolizione, simbolicamente significativa, del nome "ginnasio", memoria di un vecchio sistema in cui si operava alle soglie della media inferiore una dicotomia insuperabile tra quanti potevano accedere all'università e coloro che venivano "avviati" al lavoro, potrebbe offrire lo spunto per impostare su basi nuove il problema. Oggi non si tratta certo di erigere altri steccati, ma di indicare con onestà intellettuale quali sbocchi universitari sono coerenti con gli studi intrapresi e quali necessitano invece di un'integrazione non eludibile di competenze. La semplificazione degli indirizzi e l'individuazione di un numero sensato di materie facilita senza dubbio il compito. La complessità, infatti, richiede saperi di base solidi e approfonditi, non certo l'affastellamento di specialismi inevitabilmente prematuri o velleitari. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA PARTICOLARITà Il latino rimane un'importante eccezione culturale tutta italiana in ambito europeo LA SVOLTA Dalla parcellizzazione dei saperi si passa al rafforzamento dei fondamenti

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Via libera ai (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 15-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 15/06/2009 - pag: 25 La riforma Cambia la «governance» della scuola. Un organismo nazionale vigilerà sui programmi Via libera ai «comitati di liceo» Professionisti e aziende sceglieranno le materie facoltative ROMA Comincia a cambiare la «governance» della scuola. Un po' alla volta, con piccoli aggiustamenti. Ed un obiettivo: fare entrare nel sistema la cultura della valutazione. Un primo passo è stato appena fatto. Un comitato nazionale controllerà e aggiornerà i piani di studio dei licei e degli istituti tecnici e professionali. È una novità importante che ci avvicina all'Europa dove il compito di valutare e migliorare l'offerta formativa, in soldoni i programmi, è affidata ad apposite agenzie. L'idea è quella di poter contare su un organismo in grado di elaborare delle proposte di cambiamento dei piani di studio in modo autonomo, avvalendosi dell'assistenza tecnica dell'Istituto nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione (Invalsi) e dell'Agenzia nazionale per lo sviluppo dell'autonomia scolastica (Ansas). Il comitato è previsto sia dal regolamento dei tecnici, definitivamente approvato, che dal regolamento dei licei, approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri. A tenere sotto controllo «il profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo» sarà un ristretto gruppo di volontari (non ci sarà nessun onere per la finanza pubblica) composto, per quanto riguarda i licei, da «un rappresentante scelto dal ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione, rappresentanti delle scuole, delle università ed esponenti del mondo della cultura, dell'arte e della ricerca ». La materia modifiche curriculari, programmi è anche una delle competenze del Consiglio nazionale della pubblica istruzione (Cnpi), un organismo espressione del mondo sindacale dei professori. D'ora in avanti se ne occuperà un Comitato formato da esperti. Se ci spostiamo nei singoli istituti scopriamo un'altra novità. In ogni scuola, liceo o istituto tecnico, nascerà un comitato scientifico composto da docenti, esperti del mondo del lavoro, delle professioni, della ricerca scientifica e tecnologica, delle università, dei conservatori. Queste persone (anche in questo caso non è previsto alcun onere per la finanza pubblica) potranno dare consigli e fare proposte «per l'organizzazione e l'utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità», ossia fino al venti per cento del monte ore annuale nei primi due anni e nel quinto anno e fino al trenta per cento nel secondo biennio. Il «comitatino» non si occuperà di programmi, ma potrà dire la sua sull'organizzazione di nuovi corsi. Cosa non di poco conto soprattutto negli istituti tecnici che per garantire la spendibilità del diploma devono tenere costantemente sotto controllo l'evoluzione del mercato del lavoro locale. Anche in questo caso, come per il Comitato nazionale, si potrebbe aprire un piccolo conflitto. Il collegio dei docenti da sempre esercita le sue competenze in materia di didattica, valutazione e orari. Il suo ruolo, d'ora in avanti, potrebbe essere in qualche modo ridimensionato. I regolamenti della Gelmini puntano a modificare gli equilibri di potere all'interno delle scuole spostando attribuzioni e competenze su nuovi organi. Il Comitato nazionale e i comitati scientifici d'istituto, sono chiamati, anche in modo indiretto, a monitorare l'efficacia dell'offerta formativa su scala nazionale e locale. Il ministro sta gettando le basi di un vero e proprio sistema di valutazione. Giulio Benedetti Sui banchi All'ultimo anno di superiori (Newpress) IL COMMENTO di Maurizio Ferrera a pagina 12 Equilibri Ecco come i regolamenti della Gelmini cambiano gli equilibri di potere all'interno delle scuole 20 Per cento Il comitato scientifico di ogni scuola farà proposte per un totale del 20% del monte ore nel biennio e nell'ultimo anno, per il 30% al terzo e quarto

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Appello per l'Università 24 Ore (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 15-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: SCIENZA E FILOSOFIA data: 2009-06-14 - pag: 35 autore: Appello per l'Università 24 Ore Un documento programmatico di 1.300 docenti di molte università italiane ( Universitas Futura, http://w3.disg.uniroma1.it/unira) discute le linee guida del Ddl governativo sull'università in preparazione: 1) imperniare la struttura universitaria sui Dipartimenti; 2) istituire un'agenzia di valutazione nazionale dell'università e ricerca (Anvur); 3) riformare i meccanismi di governo dell'università. Il punto 1) comporta la piena responsabilizzazione dei Dipartimenti, è quindi importante che la produttività scientifica di ciascun Dipartimento sia sottoposta al vaglio di un'autorevole agenzia di valutazione, fondata sul concetto di peer review. Nel Ddl sull'istituzione dell'Agenzia Anvur, sembra scomparso proprio tale concetto, che dovrebbe costituire la base per la distribuzione di una quota consistente delle risorse finanziarie destinate alle università. Altri materiali sulla peer review nelle esperienze dei diversi paesi nel sito: www.ilsole24ore.com

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Iniziative di formazione ancora molto limitate (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 15-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: EDILIZIA, AMBIENTE E SICUREZZA data: 2009-06-15 - pag: 42 autore: Professionisti Iniziative di formazione ancora molto limitate Deborah Appolloni Poche le iniziative per la formazione di progettisti e professionisti dell'edilizia in vista dell'entrata in vigore il prossimo 1Úluglio delle nuo-venormetecnichedicostru-zione, anticipate di un anno dal decreto per il terremoto in Abruzzo. A dominare il panorama rimane il progetto «Concrete», il programma gratuito di formazione rivolto a progettisti, università, pubbliche amministrazioni, grandi committenti e imprese edili, ideato da Atecap (associazione tecnico economica del calcestruzzo preconfezionato) e in campo già dal 2006. Per il resto, ci sono alcune iniziative sorte in seno alle università, come quella del ReLuis, la rete dei laboratori universitari di ingegneria sismica, che ha programmato una giornata di studio presso la Federico II di Napoli per il 19 giugno e diversi seminari per l'autunno. Al di fuori di queste attività, però, la scelta deve limitarsi a pochissime altre iniziative: quattro giornate di formazione organizzate a Milano fino al 23 giugno da Area72 («Progettare edifici di calcestruzzo in zona sismica con il metodo degli stati limite », costo 576 euro) e il vasto programma offerto dall'EuCentre di Pavia. «Nonostante ci sia ancora grande richiesta di formazione professionale su questi temi – commenta Gaetano Manfredi, docente del dipartimento di ingegneria strutturale dell'università Federico II di Napoli – come dimostra il grande interesse per il progetto "Concrete", molte iniziative sono state fatte negli anni scorsi quando la normativa doveva entrare in vigore, salvo poi essere più volte rimandata». Dal 2006 «Concrete» ha all'attivo più di 6mila visite e 14mila contatti. Il progetto, che ha anche ricevuto il patrocinio del Consiglio superiore dei lavori pubblici, si basa su consulenze gratuite one-to-one affidate a una rete di dieci ingegneri operanti su tutto il territorio nazionale. A supporto di questa formazione, sono state pubblicate le «Linee guida per la prescrizione delle opere in cemento armato» e un vademecum. Valida alternativa sono i quatto seminari programmati da giugno a settembre (400 euro + Iva ciascuno) dall'EuCentre di Pavia, fondato dal Dipartimento della Protezione civile, l'Istituto di geofisica e vulcanologia e l'Università degli studi di Pavia, il cui presidente, Gian Michele Calvi sta partecipando attivamente nei progetti di ricostruzione del post-terremoto in Abruzzo. Tra questi, da segnalare un corso programmato il 26 e 27 giugno sulla valutazione degli edifici esistenti in muratura che si propone di fornire strumenti necessari per la valutazione della capacità sismica di strutture in muratura e della progettazione degli interventi di consolidamento. © RIPRODUZIONE RISERVATA IN COLLABORAZIONE CON IL SETTIMANALE Edilizia e Territorio www.ediliziaterritorio.ilsole24ore.com Sul prossimo numero di Edilizia e Territorio: Ricostruzione in Abruzzo, c'è spazio per gli specialisti del legno

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Lettere perde la gara dell'affidabilità (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Del Lunedi)" del 15-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore del lunedì sezione: PRIMO PIANO data: 2009-06-15 - pag: 7 autore: Lettere perde la gara dell'affidabilità Pochi stage, poche borse di studio e molti laureati in ritardo - I risultati migliori a chimica e farmacia PAGINA A CURA DI Cristiano Dell'Oste Gianni Trovati La «soddisfazione» degli studenti è stata finora la grande incognita nel dibattito sull'università. La sua latitanza, però, dovrebbe finire presto, perché dal 2010 gli atenei saranno obbligati a misurarla e a pubblicare i dati, pena l'impossibilità di attivare i corsi. Lo chiede la parte finora meno pubblicizzata dei «requisiti necessari», quelli che imporranno anche di avere almeno quattro docenti di ruolo per ogni anno di corso, e di pubblicare i curricula dei docenti e i dati sul successo occupazionale di chi si è laureato. «Il Sole 24 Ore» prova in questa pagina ad anticipare i contenuti della riforma, o almeno ad in-terpretarne lo spirito, con l'aiuto delle indagini più recenti di AlmaLaurea sugli sbocchi occupazionali e il profilo dei neolaureati negli atenei che fanno parte del consorzio (ora sono 53). Per non correre rischi con interpretazioni troppo aleatorie, nel gruppo dei dieci indicatori che permettono di costruire la «piramide della soddisfazione» trovano spazio una serie di indicatori oggettivi, dal tasso di occupazione all'incidenza di stage o borse di studio, utili per offrire un termometro di efficienza dei corsi di laurea. A raccogliere i voti migliori sono le lauree del gruppo chimicofarmaceutico, che guidano una pattuglia di testa dominata dalle aree scientifiche: il gruppo medico ( che oltre a medicina e chirurgia abbraccia anche le lauree per le professioni sanitarie) è al secondo posto, e anche le aree di scienze, agraria e ingegneria si piazzano bene. Il campo umanistico e sociale si addensa nelle ultime cinque posizioni e si mette in luce nella metà alta della graduatoria solo con il gruppo di economia ( da sempre uno dei più solidi sul mercato) e dell'insegnamento ( forte delle lauree in scienze della formazione primaria, che hanno valore abilitante). Dietro il successo di chimica e farmacia – 365 punti su un massimo possibile di 500 –ci sono alcuni primati pesanti: i neolaureati in queste materie sono i più contenti del proprio corso di laurea (il 43,6% di loro si dichiara «decisamente soddisfatto»), hanno il secondo miglior risultato in termini di occupazione a un anno dal titolo (lavora il 57,9%) e il terzo miglior stipendio mensile (in media 1.107 euro netti). All'altro capo della classifica, invece, ci sono i neolaureati del gruppo letterario, che collezionano solo 146 punti. E che registrano alcune performance decisamente sotto la media: il reddito mensile medio (776 euro netti, peggior risultato in assoluto), il numero di studenti che concludono gli studi entro i tempi previsti (29%, secondo peggior risultato) e la percentuale di allievi che, potendo, rifarebbero lo stesso corso nella stessa università (64,1%, secondo peggior risultato). Poco importa, in questo contesto, che i letterati siano tra i più felici dei propri docenti: il dato non basta a invertire la tendenza rilevata dagli altri indicatori. Importante, poi, la spaccatura quasi perfetta che si riscontra rispetto alla percentuale di studenti che frequentano regolarmente almeno tre lezioni su quattro. Le materie scientifiche superano sistematicamente quelle umanistiche, e il risultato – oltre a dar conto di un minor numero di lezioni a frequenza obbligatoria – deve far riflettere anche sull'impostazione di una didattica di cui la maggioranza degli studenti sceglie di non avvalersi. Coerentemente, quando si tratta di tirare le somme meno di un neolaureato su quattro promuove a pieni voti i propri docenti. I risultati della graduatoria del Sole 24 Ore consentono anche di guardare in controluce la realtà universitaria italiana. Un mondo in cui – rileva ancora AlmaLaurea – solo il 39,4% dei ragazzi conclude gli studi in corso e solo il 53,3% ha l'opportunità di svolgere stage e tirocini durante gli anni dell'università ( dato che si abbassa al 41,3% se si considerano solo le esperienze di lavoro effettuate al di fuori del proprio ateneo). Per non parlare dei programmi di studio che guardano anche all'estero: in media le università italiane riescono a far fare un'esperienza straniera a poco più di uno studente su dieci, ma anche questo dato tutt'altro che esaltante è gonfiato dalla performance "obbligata" dell'area linguistica. è curioso, però, il fatto che oltre la metà degli studenti si laurei in una lingua straniera senza mai passare il confine. cristiano.delloste@ilsole24ore.com gianni.trovati@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA IL METODO Gli indicatori uniscono l'opinione degli studenti a parametri oggettivi sulle attività negli atenei e il successo occupazionale

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poli, i voti si pesano e non si contano - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 16-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina IX - Torino Prosegue la raccolta di adesioni per non far chiudere alla fine dell´anno l´istituzione culturale francese Poli, i voti si pesano e non si contano Elezione del rettore: dottorandi e tecnici declassati rispetto ai prof Tremila firme per salvare il Centre In lacrime i bimbi della Tommaseo Nel terzo turno tra Profumo e Firrao scende al 30 per cento la soglia per essere eletti OTTAVIA GIUSTETTI Terzo turno di votazioni: il Politecnico attende per oggi la nomina definitiva del rettore Francesco Profumo. Dopo che i primi due turni sono andati falliti. Ma questa volta cambiano le regole per l´elezione: scende cioè dal 50 al 30 per cento, dei voti equivalenti esprimibili più un voto, la soglia necessaria per aggiudicarsi la vittoria. Lo sfidante è sempre Donato Firrao, preside della prima facoltà di Ingegneria, su cui pochissimi avrebbero scommesso ma che, alla fine, ha portato comunque il favorito a scontrarsi fino a una terza sessione di votazioni. Complice anche un sistema elettorale piuttosto contorto che "pesa" i voti degli aventi diritto e mette su livelli molto diversi docenti e personale tecnico amministrativo. Basti pensare che il voto di un dipendente del comparto tecnico vale solamente il 7 per cento del voto di un professore. Come i tecnici anche gli amministrativi, i dottorandi, e una rappresentanza degli studenti devono essere circa quindici sul piatto della loro bilancia per contrastare, sull´altro, il peso di un solo docente ordinario o associato o ricercatore confermato. E non si tratta di regolamento che risale agli anni della fondazione, bensì al 2001 quando lo statuto d´ateneo venne modificato e riformulato il regolamento per l´elezione del rettore. Così in un´istituzione, come è quella del Politecnico, che si ispira ai più saldi principi della modernità e del progresso, vigono invece regole più vicine alla tradizione. Dipendenti con ruoli diversi hanno anche peso diverso, quando si tratta di esprimere una preferenza per la scelta del proprio capo. Perché, a differenza di quanto molti credono, il rettore dell´ateneo sovrintende a ogni attività, quella didattica, quella di ricerca e anche quella amministrativa. «Il rettore rappresenta il Politecnico ad ogni effetto di legge - è scritto nello statuto - ed è garante della libertà di ricerca e di insegnamento, della libertà di studio e dei diritti di tutti i dipendenti e studenti del Politecnico di Torino». Molte battaglie hanno condotto i sindacati che rappresentano la fetta di lavoratori meno "efficace" sul voto, ma scarsi sono stati i risultati nel passato. Qualche anno fa, per esempio, l´Università di via Po, che non ha voti "pesati" ma adotta l´escamotage di far esprimere solo pochi rappresentanti della categoria meno influente, fece salire da 110 a 136 il numero di dipendenti amministrativi con diritto di voto. Va da sé che su circa duemila in totale, peseranno in apparenza come gli altri, ma in realtà non serviranno che ad arrotondare le cifre. Senza contare che ormai sia al Politecnico sia all´Università il cinquanta per cento dei lavoratori non ha neppure un contratto di tipo stabile. E dunque non ha diritto di votare. Poca differenza, dunque, tra istituzioni più o meno antiche: la difesa del potere e delle baronie passa anche dalle urne. Lo sanno bene a Roma, al Ministero, coloro che hanno elaborato il disegno di riforma dell´università che vorrebbe solo più un ristretto numero di professori ordinari nel corpo elettorale degli atenei. Per trasformare anche i rettori in diretti "emissari" della politica.

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un posto comodo vicino a casa - gabriele mazzacca (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 16-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Napoli L´intervento Un posto comodo vicino a casa GABRIELE MAZZACCA La vicenda del Vecchio Policlinico illustra esemplarmente quanto profondo sia il malessere socio-culturale di Napoli. Mario Santangelo ha assunto la sola decisione possibile: lo smantellamento di quello che da decenni è il simulacro di un ospedale, e che addirittura si pretende sia una "scuola di medicina". La reazione della facoltà medica è stata furibonda. Santangelo non deve chinare il capo. Non c´è nulla che legittimi la presa di posizione della facoltà medica della Seconda università. Sfido chiunque a sostenere che l´attuale assetto strutturale e funzionale di quella Facoltà sia compatibile con una offerta formativa appena soddisfacente. Sfido chiunque a negare che questo assetto sia profondamente incoerente con i principi fondamentali dell´insegnamento in un corso di laurea in Medicina e chirurgia: da un lato la interattività tra i docenti delle varie discipline cliniche e tra docenti clinici e docenti delle discipline di base; dall´altro la interattività e la multidisciplinarietà del rapporto didattico tra docenti e studenti. La verità è che la gran parte dei docenti della Facoltà medica della Seconda università non accetta che il costruendo policlinico di Caserta sia la sede della Facoltà. Perché? Semplicemente perché, risiedendo essi a Napoli, ciò non torna loro comodo. SEGUE A PAGINA X

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su facebook c'è il disastro del liceo (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 16-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIV - Milano Su Facebook c´è il disastro del liceo " Insulti e minacce a compagni e professori: come possiamo noi genitori aiutare la scuola a educare al rispetto?" Nostro figlio frequenta un noto liceo scientifico statale del centro di Milano. Accade questo: negli ultimi mesi alcuni studenti hanno aperto su Facebook il gruppo «Chi vuole spaccarela testa a... « rivolto a un altro studente; sempre online una studentessa ha discusso, rendendole pubbliche, delle condizioni di salute di una docente dell´istituto; in un ritrovo non virtuale uno studente ha insultato pubblicamente un´altra docente con un grave handicap fisico, e gli insulti si riferivano proprio al suo handicap; poi su Facebook, lo scorso ottobre è comparso il gruppo "Addio Prof. X", contenente un coacervo di insulti rivolti al docente a opera di uno studente successivamente premiato con un bell´otto in condotta agli scrutini del primo quadrimestre. Nel Pof, il Piano dell´Offerta Formativa del liceo, c´è scritta la parola «rispetto». Sui giornali leggiamo della stretta gelminiana sulla condotta. Perché, allora, non vengono presi provvedimenti disciplinari adeguati? Come possiamo aiutare la scuola a educare al rispetto e a essere rispettata? Lettera firmata La maldicenza c´è sempre stata, su Facebook non è più un venticello che poi sparisce: viene affissa sul muro elettronico. Prendersela con i più deboli fa parte della natura di alcuni esseri umani e quasi tutti crescendo cambiano: ma un conto è avere qualche ricordo delle proprie cattiverie nel bagaglio, un conto è deridere l´immagine perdente della «vittima» e farla circolare. Una scuola che oggi voglia valutare la condotta degli allievi sarebbe obbligata, secondo me, a tener conto del mondo virtuale, non solo della vita di classe. Minacciare i compagni non esiste solo nell´universo della rete, ma - questa lettera ne è la dimostrazione - scende «per li rami» sino a entrare nei nostri tinelli: sino coinvolgerci più di quanto immaginiamo. Facebook è potente. Anche la tv del pomeriggio, che diffonde l´immagine di ragazze-mignotte (lo pensiamo: e diciamolo…) o propone il litigio come forma di comportamento, fa più proseliti del parroco. L´educazione impartita dai genitori, invece, è sempre più impalpabile: gli diamo inglese, tennis, nuoto e soldi, ma molti papà e mamme sono diventati afasici. Allevano piccoli estranei. A quanti di noi genitori, che arranchiamo tra scatti di nervi e preoccupazioni, andrebbe dato un 7 in condotta? Quanti bulletti sono figli di papà che manco sanno che cos´è Facebook, ma che vedi, patetici e incattiviti, gridare nel telefonino davanti alle scuole?

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Ignorando i divieti una folla enorme converge su piazza Asadi, a Teheran. Morte al governo dei... (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 16-06-2009)

Argomenti: Cultura

Ignorando i divieti una folla enorme converge su piazza Asadi, a Teheran. «Morte al governo dei bugiardi», gridano accusando di «golpe» il presidente Ahmadinejad. Per loro la sua rielezione venerdì è una farsa, frutto di giganteschi brogli. «Dove sono finiti i nostri voti», urlano con rabbia. I voti per Mir Hossein Mousavi, che è lì in piazza assieme a loro e con un megafono in mano si rivolge ai sostenitori: «Siamo pronti a partecipare a una nuova elezione presidenziale. Il voto del popolo è più importante della mia persona o di chiunque altro». Quanti sono? Centinaia di migliaia, un milione secondo alcuni. Certamente molti, molti di più rispetto a domenica ed a sabato, quando le manifestazioni nascevano spontaneamente ora qua or là, senza mai raggiungere dimensioni considerevoli, anche perché l'intervento degli agenti anti-sommossa era immediato e violento. TESTIMONE OCULARE Ma ecco, è ormai notte, accade l'irreparabile. Parte dei dimostranti se ne è andata. Altri sono ancora lì. D'improvviso si sentono degli spari. La confusione è totale. Si parla di un morto, forse di più. Un fotografo iraniano, testimone oculare, afferma che ad aprire il fuoco sono stati membri della milizia integralista Basiji, dopo che la loro sede era stata attaccata da un gruppo di dimostranti. Impossibile sapere se gli aggressori fossero manifestanti esagitati o provocatori infiltrati fra di loro. Qualche ora più tardi, ancora colpi di arma da fuoco, in tre diversi quartieri, nella parte nord della città. Non si sa se ci siano vittime né come si siano svolti i fatti. Gli eventi sono precipitati verso il tragico epilogo serale, dopo che per buona parte della giornata si era pensato che il conflitto politico innescato dalla disputa sulla validità del voto avesse trovato una ricomposizione pacifica. Un colloquio tra Mousavi e la Guida suprema Khamenei sembrava avere spianato la via verso una soluzione concordata, che prevedeva il diritto dell'opposizione ad esprimere liberamente la propria protesta senza essere impedita da arresti e aggressioni poliziesche. Benché il corteo in centro rimanese ufficialmente proibito, Khamenei ricevendo Mousavi, lanciava un segnale piuttosto chiaro ad Ahmadinejad: niente aggressioni, niente provocazioni poliziesche. Quanto al ricorso contro il verdetto delle urne che secondo Mousavi sarebbe viziato dai brogli, Khamenei assicurava che l'organismo competente, il Consiglio dei Guardiani della rivoluzione, l'avrebbe esaminato pronunciandosi nel giro di dieci giorni. Il risultato più importante per Mousavi era il riconoscimento implicito del diritto ad esprimere in piazza il dissenso e a mostrare la forza del movimento antigovernativo. Mentre è difficile credere che si facesse illusioni sul giudizio del Consiglio dei guardiani della rivoluzione circa la validità del voto: la rielezione di Ahmadinejad sarebbe stata definitivamente sancita. DOCENTI DIMISSIONARI Quali sbocchi avrà ora la crisi dopo i tragici avvenimenti di ieri sera è assolutamente imprevedibile. In una situazione così tesa, il minimo incidente può avere contraccolpi pericolosi. Gli animi sono esacerbati. Clamorosa l'iniziativa di un centinaio di docenti universitari di Teheran, che si sono dimessi per protestare contro un attacco ai dormitori dell'ateneo la scorsa notte. Fra i dimissionari sarebbe Jabbedar-Maralani, considerato il padre dell'ingegneria elettronica in Iran. I professori hanno chiesto che rinunci all'incarico il rettore Farhad Rahbari, che non è stato capace di difendere la dignità dell'università e l'incolumità degli studenti. A elezioni ormai concluse, un istituto di indagini demoscopiche americane rivela di avere previsto la vittoria di Ahmadinejad. Il sondaggio, effettuato in maggio, aveva dato Ahmadinead nettamente primo. Le intenzioni di voto in suo favore erano addirittura doppie rispetto a quelle per Mousavi, un margine cioè persino superiore a quello poi concretizzatosi nelle urne secondo i risultati ufficiali. «Mentre i media occidentali da Teheran, nei giorni precedenti lo scrutinio, parlavano di folle iraniane entusiaste per il principale avversario di Ahmadinejad -scrivono gli autori della ricerca finanziata dal Rockefeller Brothers fund- la nostra campionatura scientifica nelle 30 province del paese dava Ahmadinejad in ampio vantaggio».

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Iran, Mousavi sfida i divieti In piazza spari e vittime (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 16-06-2009)

Argomenti: Cultura

Iran, Mousavi sfida i divieti In piazza spari e vittime GABRIEL BERTINETTO Ignorando i divieti una folla enorme converge su piazza Asadi, a Teheran. «Morte al governo dei bugiardi», gridano accusando di «golpe» il presidente Ahmadinejad. Per loro la sua rielezione venerdì è una farsa, frutto di giganteschi brogli. «Dove sono finiti i nostri voti», urlano con rabbia. I voti per Mir Hossein Mousavi, che è lì in piazza assieme a loro e con un megafono in mano si rivolge ai sostenitori: «Siamo pronti a partecipare a una nuova elezione presidenziale. Il voto del popolo è più importante della mia persona o di chiunque altro». Quanti sono? Centinaia di migliaia, un milione secondo alcuni. Certamente molti, molti di più rispetto a domenica ed a sabato, quando le manifestazioni nascevano spontaneamente ora qua or là, senza mai raggiungere dimensioni considerevoli, anche perché l'intervento degli agenti anti-sommossa era immediato e violento. TESTIMONE OCULARE Ma ecco, è ormai notte, accade l'irreparabile. Parte dei dimostranti se ne è andata. Altri sono ancora lì. D'improvviso si sentono degli spari. La confusione è totale. Si parla di un morto, forse di più. Un fotografo iraniano, testimone oculare, afferma che ad aprire il fuoco sono stati membri della milizia integralista Basiji, dopo che la loro sede era stata attaccata da un gruppo di dimostranti. Impossibile sapere se gli aggressori fossero manifestanti esagitati o provocatori infiltrati fra di loro. Qualche ora più tardi, ancora colpi di arma da fuoco, in tre diversi quartieri, nella parte nord della città. Non si sa se ci siano vittime né come si siano svolti i fatti. Gli eventi sono precipitati verso il tragico epilogo serale, dopo che per buona parte della giornata si era pensato che il conflitto politico innescato dalla disputa sulla validità del voto avesse trovato una ricomposizione pacifica. Un colloquio tra Mousavi e la Guida suprema Khamenei sembrava avere spianato la via verso una soluzione concordata, che prevedeva il diritto dell'opposizione ad esprimere liberamente la propria protesta senza essere impedita da arresti e aggressioni poliziesche. Benché il corteo in centro rimanese ufficialmente proibito, Khamenei ricevendo Mousavi, lanciava un segnale piuttosto chiaro ad Ahmadinejad: niente aggressioni, niente provocazioni poliziesche. Quanto al ricorso contro il verdetto delle urne che secondo Mousavi sarebbe viziato dai brogli, Khamenei assicurava che l'organismo competente, il Consiglio dei Guardiani della rivoluzione, l'avrebbe esaminato pronunciandosi nel giro di dieci giorni. Il risultato più importante per Mousavi era il riconoscimento implicito del diritto ad esprimere in piazza il dissenso e a mostrare la forza del movimento antigovernativo. Mentre è difficile credere che si facesse illusioni sul giudizio del Consiglio dei guardiani della rivoluzione circa la validità del voto: la rielezione di Ahmadinejad sarebbe stata definitivamente sancita. DOCENTI DIMISSIONARI Quali sbocchi avrà ora la crisi dopo i tragici avvenimenti di ieri sera è assolutamente imprevedibile. In una situazione così tesa, il minimo incidente può avere contraccolpi pericolosi. Gli animi sono esacerbati. Clamorosa l'iniziativa di un centinaio di docenti universitari di Teheran, che si sono dimessi per protestare contro un attacco ai dormitori dell'ateneo la scorsa notte. Fra i dimissionari sarebbe Jabbedar-Maralani, considerato il padre dell'ingegneria elettronica in Iran. I professori hanno chiesto che rinunci all'incarico il rettore Farhad Rahbari, che non è stato capace di difendere la dignità dell'università e l'incolumità degli studenti. A elezioni ormai concluse, un istituto di indagini demoscopiche americane rivela di avere previsto la vittoria di Ahmadinejad. Il sondaggio, effettuato in maggio, aveva dato Ahmadinead nettamente primo. Le intenzioni di voto in suo favore erano addirittura doppie rispetto a quelle per Mousavi, un margine cioè persino superiore a quello poi concretizzatosi nelle urne secondo i risultati ufficiali. «Mentre i media occidentali da Teheran, nei giorni precedenti lo scrutinio, parlavano di folle iraniane entusiaste per il principale avversario di Ahmadinejad -scrivono gli autori della ricerca finanziata dal Rockefeller Brothers fund- la nostra campionatura scientifica nelle 30 province del paese dava Ahmadinejad in ampio vantaggio». A Teheran una folla oceanica manifesta con il leader dell'opposizione Mousavi e contesta la vittoria elettorale di Ahmadinejad. Spari sui dimostranti. Almeno un morto. Ahmadinejad rinvia la visita in Russia.

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Da Galileo a Calvino Conferenza di Zaccaria (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

CON L'UNIVERSITA' Da Galileo a Calvino Conferenza di Zaccaria Da Galileo a Manzoni e Calvino. Venerdì, alle 17, la II Facoltà di Ingegneria di Vercelli ospita la conferenza «La letteratura delle sfere celesti e del paesaggio lunare». Relatore di questo settimo appuntamento del ciclo «Galileo, l'uomo, le stelle» sarà Giuseppe Zaccaria, docente di Letteratura italiana all'Università Avogadro. «Fin dall'antichità - anticipa - la Luna ha assunto significati magico-simbolici; in letteratura, poi, è stata sempre collegata ai sentimenti e alle esperienze umane».\

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poli, profumo ce la fa al terzo round show dei precari davanti al seggio (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Torino Poli, Profumo ce la fa al terzo round Show dei precari davanti al seggio Su un tappeto di carta i nomi di 714 lavoratori non garantiti Il candidato uscente si impone con 397,19 voti equivalenti Tensione con la Digos all´apertura dell´urna Elezione con protesta alla fine per Francesco Profumo che si aggiudica, solo al terzo turno, il suo secondo mandato alla guida del Politecnico. Il rettore uscente si impone con 397,19 voti equivalenti esprimibili mentre allo sfidante Donato Firrao vanno 165,97 voti. Nel complesso calcolo del Poli dove docenti e tecnici hanno peso diverso anche alle schede bianche vanno 47,66 voti equivalenti esprimibili. A Profumo, in pratica viene dato il compito di portare a compimento il cammino intrapreso nel 2005, come è prassi negli atenei, che concedono quasi sempre otto anni di gestione a ogni rettore che abbia fatto un buon lavoro. E saranno più difficili i prossimi quattro anni rispetto a quelli passati, ora che la linea politica del governo è di tagliare sempre di più sulla spesa per le università italiane e che si fa sempre più urgente la soluzione del problema dei precari della ricerca che hanno raggiunto numeri sproporzionati al Politecnico. Proprio una rappresentanza di questi ieri ha organizzato una manifestazione al seggio per interrompere simbolicamente l´attività di voto. Un lungo tappeto di carta con stampati 714 nomi dei precari che lavorano nell´ateneo e una catena che chiuda simbolicamente il seggio elettorale hanno accolto ieri mattina i primi professori che si recavano a votare. Chi tra le 9 e le 10 e 30 ha voluto in ogni modo esprimere la propria preferenza ha dovuto calpestare il "tappeto elettorale" e quindi simbolicamente quei 714 nomi. Non è mancata qualche tensione tra gli uomini della Digos e il gruppo (erano una quarantina) dei precari torinesi e della Flc Cgil nei primissimi minuti dell´apertura del seggio, quando la commissione temeva che i manifestanti volessero effettivamente impedire ai docenti di votare. Ma per i giovani ricercatori si trattava solamente di porre l´attenzione sul problema del loro futuro incerto, in questa elezione che non ha praticamente mai visto toccare il tema del precariato né da parte di Profumo né da parte di Firrao. Al contrario, nell´ultima assemblea elettorale è stato proprio Francesco Profumo ad affrontare la questione in questi termini: nessuno può strumentalizzare a fini elettorali il tema del precariato perché tutti hanno una parte di responsabilità nell´ateneo, nessuno escluso. Donato Firrao, candidato rettore per la terza ed ultima volta, si è detto d´accordo con Profumo su questo punto: «è una responsabilità collettiva di tutto l´ateneo – ha detto dal seggio mentre i precari manifestavano – abbiamo sbagliato a far crescere a dismisura il numero di persone in questa ingiusta condizione. Si tratta tra l´altro di professionisti con esperienza e professionalità che bisogna in ogni modo ricollocare». Resta il fatto che oggi i ricercatori con contratti atipici sono la metà dei lavoratori dell´ateneo e che con il taglio dei finanziamenti alle università solo un intervento di tipo politico può essere determinante ai fini di una soluzione». Francesco Profumo, 56 anni, è sposato e ha 3 figli. Nel 1977 si è laureato al Politecnico in Ingegneria elettrotecnica. Dal 1978 al 1984, ha lavorato all´Ansaldo a Genova. Nel 1984 si è trasferito al Dipartimento di ingegneria elettrica industriale del Poli, dove è stato professore associato fino al 1994. Attualmente è ordinario di Macchine e azionamenti elettrici a Torino e professore incaricato all´Università di Bologna. Tra le sue esperienze internazionali quelle di "visiting professor" all´University of Wisconsin-Madison, alla Nagasaki University e alla Czech Technical University-Prague.

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"si impongono sacrifici sul personale e cambieremo le regole dell'ateneo" - ottavia giustetti (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina II - Torino Il senato La didattica Il rettore delinea il programma del prossimo mandato: con il taglio dei contributi ci aspettano anni difficili "Si impongono sacrifici sul personale e cambieremo le regole dell´Ateneo" Il 3 luglio ci aspetta una sfida importante: eleggere un organismo che come emerso nel dibattito elettorale decida in tempi rapidi e con efficacia Sarà inevitabile modificare l´offerta formativa Ci vorrà anche più chiarezza con i ragazzi: i dottori di ricerca devono trovare un posto anche in altri enti esterni al nostro OTTAVIA GIUSTETTI Non un plebiscito come forse si sarebbe aspettato ma di certo un buon risultato di preferenza Francesco Profumo non nasconde una certa emozione alla notizia che è stato eletto. Quando il decano, in videoconferenza, lo proclama rettore per il prossimi quattro anni tutti i docenti presenti si affrettano a congratularsi. Poi Profumo parla rapidamente dal palco e raggiunge due dei suoi tre figli che hanno voluto essere presenti alla chiusura dello spoglio. Professore, si aspettava un risultato migliore? «In realtà sapevo che vincere subito sarebbe stato difficile, non perché temessi di non farcela ma perché il nostro sistema elettorale è piuttosto complesso e non è semplice ottenere nei primi due turni la maggioranza sufficiente ad aggiudicarsi la vittoria». Parliamo del futuro. Non saranno anni facili i prossimi quattro con i tagli dei finanziamenti. Come intende affrontarli? «Saranno gli anni delle scelte. Non sarà più possibile programmare e realizzare tutto ciò che desideriamo. Dovremo sacrificare certamente qualche cosa. Dovremo essere più selettivi». In quali campi per esempio? «Per esempio per quel che riguarda il personale delle università. E´ bene sapere fin da subito che sarà ridotto nei prossimi anni, e con i docenti che abbiamo dobbiamo selezionare anche l´offerta formativa». Intende ridurla? «Intendo evitare che sia troppo vasta. Selezionare maggiormente e renderla più di qualità. E´ inevitabile». A questo proposito oggi manifestavano i precari della ricerca che vedono allontanarsi sempre di più la prospettiva di una stabilizzazione. Lei come pensa di risolvere questo problema? «Non è un problema del Politecnico, né di Torino, ma è un problema del Paese e come tale deve essere affrontato e risolto a livello nazionale». I rettori però sono gli unici a poter fare pressioni sul governo perché si trovi una strada per tutte queste persone che da anni lavorano nelle università. E per il futuro, quale linea adotterà il Politecnico per evitare che il numero dei precari cresca ancora? «Le pressioni ci sono e ci saranno anche da parte del Politecnico di Torino. E da oggi in poi bisogna essere molto chiari con questi ragazzi. L´università non può assorbire tutti i dottori di ricerca che crea e allo stesso tempo sarebbe sbagliato ridurre il numero di dottori di ricerca. Bisogna far sì che trovino posto in altri enti che non siano gli atenei come accade in molti altri paesi». Quali gli altri progetti per l´università e la città? «La mia prima preoccupazione sarà far crescere l´investimento nella ricerca. Poi intendo cambiare lo statuto». Perché? «Perché si adeguava a una normativa degli anni Ottanta. Siamo in un altro millennio e il contorno è cambiato radicalmente, è necessario cambiare il sistema di governo dell´ateneo». A questo proposito il 3 di luglio ci saranno le votazioni per il senato accademico che avrà un ruolo fondamentale in questo cambiamento. Quali indicazioni darà a proposito? «Dobbiamo eleggere un senato che sia capace di fornire prima di tutto proposte coerenti con quelle che sono emerse durante il dibattito elettorale. Ma soprattutto dovrà essere un senato in grado di decidere in tempi rapidi con efficacia come ci impongono le nuove regole universitarie».

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dal 30 giugno in edicola c'è la grande guida 2009 - (segue dalla copertina) aurelio magista (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 36 - Cronaca Dal 30 giugno in edicola c´è la Grande Guida 2009 L´aristocrazia accademica è al Nord. La miglior facoltà è Economia a Padova. Lo dice il Censis, nella superclassifica degli anni post-riforma L´eccellenza sta nei piccoli centri. E tra le università Siena è "the best" Ormai anche il modello applicato dal ministero introduce la cultura della valutazione (SEGUE DALLA COPERTINA) AURELIO MAGISTA aurelio magistà Le grandi città hanno sporadiche presenze. Figurano Milano, Roma, Torino e Genova. Solitaria stella del Sud, Lingue di Salerno, seconda sul podio. Una piccola rivincita sul predominio del nord e dei centri medio-piccoli il Sud se la prende con gli atenei, piazzando al primo posto della categoria Grandi università l´Unical in Calabria. Ma rispetto alla classifica delle facoltà si deve tenere presente che i parametri sono diversi. è il risultato di una ricerca decennale sviluppata da Repubblica e dal Censis per elaborare le classifiche pubblicate ogni anno, insieme all´offerta formativa aggiornata nella Grande Guida dell´Università. Per l´anniversario, accanto alle valutazioni del 2009 che verranno rese note a partire dal 30 giugno, sono state elaborate le graduatorie pluriennali. Dieci anni di esperienza nella valutazione, sei anni sotto la lente (perché i primi quattro, precedenti la riforma universitaria, non sono confrontabili con i successivi), per disegnare una mappa dell´eccellenza. Ma anche per fare un check-up allo stato di salute dell´università italiana. Ma cos´è la qualità? Come si arriva a queste classifiche? I criteri sono quattro: la produttività, la didattica, la ricerca e i rapporti internazionali. Parole che vogliono dire tante cose. La produttività, per esempio, è anche avere pochi studenti fuori corso, e didattica vuol dire offrire agli studenti professori di ruolo, magari giovani. La ricerca si può misurare con i finanziamenti ottenuti, e per i rapporti internazionali è utile guardare quanti studenti vanno a studiare all´estero. Il metro della qualità, però, cambia se parliamo di atenei: in questo caso contano i servizi (mense e alloggi), le borse di studio, le aule, l´efficienza del Web. Misure che forse non soddisfano tutti, ma sono adottate in assoluta trasparenza. Nota Roberto Ciampicacigli, direttore del Censis servizi e coordinatore della ricerca fin dalla prima edizione, che «negli anni la cultura della valutazione si è sempre più diffusa. Oggi è un fatto scontato, almeno in teoria, ufficializzato anche dal ministero dell´Università e della ricerca, e mi piace sottolineare la collaborazione messa in piedi con alcune conferenze di presidi per migliorare la precisione dei giudizi». «L´Unione europea - aggiunge - ha avviato un progetto di ricerca per calibrare un modello di valutazione unico». Peccato che per il momento, l´equazione "più sei bravo e più soldi avrai dallo Stato" resta solo un buon proposito. Luigi Biggeri, presidente del Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario, fa la lista dei limiti del modello ministeriale (i cui dati, comunque, fanno parte di quelli più ampi elaborati dal Censis). Spiccano «le insufficienti sanzioni per comportamenti scorretti delle università e la mancanza di incentivi». I soldi, naturalmente, sarebbero uno dei riconoscimenti più apprezzati. Se così fosse non ci sarebbero paradossi come quello di Siena, ateneo di eccellenza, che però ha problemi economici così gravi che è sull´orlo del collasso. Biggeri sostiene che anche gli indicatori usati del ministero per definire la qualità scontentano molti docenti. D´altra parte, nel panorama eterogeneo dell´università italiana qualsiasi criterio è imperfetto. Interessante, su questo, il caso di Aquis, l´Associazione per la qualità delle università italiane statali, sorta lo scorso anno. Il loro metodo premia molto più la qualità della ricerca che quella della didattica. «Accade la stessa cosa - dice Ciampicacigli - per diverse, stimate classifiche internazionali. Anzi, alcune non considerano quasi per niente la didattica». Però è la didattica la prima cosa che chiedono gli studenti, i "clienti" dell´università. E, a proposito di complessità, alla valutazione elaborata da Repubblica e Censis sfuggono alcuni casi, proprio perché l´attendibilità viene prima di tutto. Due facoltà di tendenza sono Design e Scienze della comunicazione. Ma qui non vengono valutate perché sono rimaste troppo poche per consentire attendibili confronti. E nella superclassifica mancano le facoltà che durante i sei anni post-riforma hanno avuto prima una valutazione comune, e poi si sono divise, come Scienze politiche ed Economia di Bologna. Mancano tutte quelle facoltà che, negli ultimi sei anni, hanno avuto meno di sei sedi valutate per tutto il periodo (come Psicologia, dove solo Padova ha avuto una valutazione per tutti gli anni richiesti) in caso contrario, i risultati confrontati sarebbero stati disomogenei. Forse una classifica unica e onnicomprensiva sarebbe stata più divertente. Ma le divertenti approssimazioni sono l´ultima cosa di cui gli studenti e l´università hanno bisogno.

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finita l'era delle lauree facili vince l'ateneo che seleziona - (segue dalla copertina) (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 37 - Cronaca Il commento Dopo il proliferare di corsi e sedi ora si punta a studi più solidi e meno dispersivi Finita l´era delle lauree facili vince l´ateneo che seleziona (SEGUE DALLA COPERTINA) Si sente spesso parlare di una università che era nata come università di élite e che non ha saputo trasformarsi in una università di massa: fino agli anni ‘50 arrivava allo studio universitario solo una minima parte dei giovani in età scolastica. Ci arrivava una fascia di giovani duramente selezionata sia da studi secondari abbastanza severi sia dal peso della agiatezza della propria famiglia; questi pochi si trovavano di fronte a programmi e sfide di studio di grande compattezza (pochi corsi di laurea e tutti rigidamente configurati) con docenti intimamente incardinati sulle materie insegnate e quindi particolarmente esigenti. Piccoli numeri e qualità complessiva medio-alta. Dagli anni ‘60 comincia la tracimazione, la crescita della quantità non sempre invero accompagnata da proporzionale qualità. Arriva la liberalizzazione degli accessi, arriva con il ‘68 l´idea che l´Università fosse il regno del futuro, comincia la proliferazione di nuove discipline e relativi docenti, arriva la sensazione che tutto potesse esser facile e non selettivo, comincia la coazione delle famiglie ad aver un figlio all´Università come segno di una avvenuta cetomedizzazione borghese, arriva la tensione di città e provincia a chiedere ed ottenere sedi universitarie piene o distaccate, comincia ad esplodere il numero degli iscritti (e dei fuoricorso e dei drop-out), arriva la propensione ad "inventarsi" nuovi corsi di laurea preventivamente legati a temi di impatto "modernista", comincia una lunga marcia che porterà ai quasi 5.000 corsi di laurea (triennali e "magistrali") istituiti dopo la riforma Berlinguer-Moratti. Non si può dire che dall´accavallarsi di questi processi sia nata una università di massa: certo l´università di élite non esiste più, ne rimangono vestigie in qualche nicchia del grande corpaccione; certo i numeri (delle sedi, degli iscritti, dei corsi) sono tanto alti da poter richiamare con facilità il termine "massa"; certo milioni di famiglie di italiani sono tutte contente di avere un figlio con laurea, magari triennale; certo la codificazione di nuove materie ha occupato spazi impensabili fino a qualche tempo fa; ma altrettanto è certo che abbiamo una università proliferante ma senza un disegno, una logica, una ipotesi di politica formativa; abbiamo un insieme indistinto e scontornato, naturalmente difficile da governare se non "correndo dietro" a eventi ed interessi fra i più disparati. Ma quando una mano è troppo protesa verso spazi nuovi, ad un certo punto subentra il bisogno più o meno conscio di cominciare a ri-concentrare il sistema, a chiudere il pugno. Non c´è stata in merito nessuna mossa e neppure nessuna strategia politica, c´è stata una spontanea reazione del sistema, con processi che andranno seguiti con particolare attenzione: non c´è dubbio infatti che sta cominciando una chiara e spesso consistente riduzione del numero dei corsi di laurea; sta delineandosi una notevole stanchezza nella allegra invenzione di corsi di laurea con fantasioso contenuto ed improbabile sbocco lavorativo; che comincia ad arretrarsi la tumultuosa crescita di sedi universitarie a livelli sub-regionale e spesso subprovinciali; che tende a decrescere (finirà fra 3-4 anni) la coazione delle famiglie ad avere comunque un figlio laureato e la speranza delle stesse che una laurea apra comunque spazi più larghi di lavoro e di guadagno (con un conseguente prevedibile calo della propensione a affollare scuole e università ed anche master e seminari di varia natura); che si va delineando, dopo il trionfo generalista degli ultimi decenni, un ritorno alla specificità culturale e professionale, al primato della singola materia spietatamente approfondita. Sono, come si può capire, dei sintomi più che dei fenomeni di superamento della mano aperta e di ritorno alla concentrazione del pugno. Ma si tratta comunque di germi di una più espansa trasformazione degli studi universitari: ci vorrà tempo perché si affermino e possano produrre effetto, ma conforta il pensiero che comunque il movimento di concentrazione è arrivato, ed anche se prenderà tempo è un processo irreversibile. Seguirlo, per capirlo e controllarlo, è lavoro che ci impegna tutti, al di là delle troppe parole senza numeri che hanno accompagnato, all´interno ed all´esterno, il faticoso andare dell´università in questi ultimi anni.

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"dai tempi di galileo a oggi qui l'eccellenza è tradizione" - padova (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 38 - Cronaca L´intervista Vittorino Andreoli, laureato a Padova: "Ero un secchione spaventoso" "Dai tempi di Galileo a oggi qui l´eccellenza è tradizione" PADOVA Lo psichiatra Vittorino Andreoli, veronese, è tra i molti illustri laureati all´ateneo patavino. Correva l´anno 1965 quando diventò dottore in medicina e chirurgia. Professore, oltre all´innovazione, conta anche la tradizione? «Indubbiamente. La tradizione di una università conta molto. Padova è ancora l´ateneo dove ha insegnato Galileo Galilei. Io ricordo che quando andai a lavorare negli Usa, il nome di Padova era conosciuto e stimato. Era considerata la prima università italiana». E oggi? «Oggi la moltiplicazione degli atenei che non hanno una tradizione confonde un po´ il quadro. Ma alla fine i valori veri vengono a galla». Era così anche ai suoi tempi? «Erano tempi diversi. Ma Padova aveva già parecchie eccellenze, e medicina era fra queste. Molti docenti erano celebrità». Era dura? «Molto dura. Molto severa e molto competitiva. Ma io non la soffrivo. Ero un secchione spaventoso, avevo un grande senso del dovere e dell´impegno». (r.b.)

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sport, serenità e internet gratis ecco perché piccolo è bello - laura montanari siena (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 39 - Cronaca L´ateneo toscano primo nella classifica "Repubblica-Censis": eccellenti i benefit offerti Gli iscritti: "Dalle aule alle mense, qui c´è tutto quello che serve per studiare bene" Sport, serenità e Internet gratis ecco perché piccolo è bello Tra i servizi più graditi dagli studenti le biblioteche aperte fino a tarda sera LAURA MONTANARI SIENA dal nostro inviato «O la detesti perché la trovi soffocante come la provincia o la ami perché apprezzi il suo guscio. Non ci sono vie di mezzo per questa città». Antonio, viene da un paesino della Calabria, è iscritto a Giurisprudenza e ha scelto Siena «perché è piccola ma ti dà tutto quel che serve per studiare». Il contorno è importante se la didattica e la ricerca sono già di livello, se l´offerta è su nove facoltà. A quel punto anche i «benefit» contano. Non sono un accessorio le biblioteche con l´orario allungato verso la sera, le mense dell´azienda per il diritto allo studio dove mangi con 2,60 euro (che dal 1 settembre diventeranno 2,50), il wi-fi gratuito in tutte le sedi dell´università, le aule di lezione dove trovi un posto a sedere senza sgomitare, senza accomodarti nella platea di un cinema in affitto e senza bisogno del navigatore satellitare per orientarsi o del binocolo per vedere il professore in cattedra. Siena ha 52mila residenti secondo l´ultimo censimento e una popolazione di 17.200 studenti che ringiovaniscono la sua età media e diventano 22mila se si includono gli iscritti ai master, ai dottorati, alle scuole di specializzazione e ad altri percorsi post laurea. Sfogliando le statistiche del Censis la città del Palio con le sue contrade è il posto migliore per studiare, prima nella classifica dei «servizi agli studenti» e della vivibilità per chi insegue una laurea. Lo «scudetto» esce dalla media degli ultimi sei anni e si ottiene da indicatori che vanno, fra gli altri, dagli 830mila pasti annui erogati dalle mense e dai 1.200 alloggi delle residenze del diritto allo studio, alle 2.800 borse di studio, ai duemila allievi che fanno attività sportive da un menù di 21 discipline (atletica, scherma, tennis, nuoto...), a un organizzato centro linguistico. «Gli accessi alla rete sono importanti ed è facile iscriversi online a molti esami» racconta una studentessa di Ingegneria. Negli alloggi dell´Azienda regionale al diritto allo studio abitano diversi studenti stranieri dei 700 iscritti: «Vengo da Valona, Firenze mi sembrava una città troppo grande e affollata, ho scelto Siena - spiega Arlinda, 21 anni, Scienze politiche - qui mi muovo a piedi le aule sono tutte vicino, ho una borsa di studio e divido la stanza con una ragazza di Grosseto. A studiare vado in biblioteca, sia quelle universitarie, sia quella comunale che è ben fornita. Non mi sento un numero, se devo parlare con un docente lo trovo facilmente». Il rapporto è di un prof ogni 17 allievi. Ma l´isola felice ha contorni precisi e finisce per esempio quando lo studente, per cercare casa, è costretto a rivolgersi al mercato degli affitti: «Poca offerta e prezzi alti, per una stanza chiedono dai 280 ai 300 euro - spiega una ragazza di Scienze - spesso il contratto prevede una aggiunta in nero». Un´abitudine senza frontiere di provincia o regione che si replica in molte realtà universitarie. Tutte le medaglie hanno un lato B, quello di Siena è il profondo rosso dei conti. Il rettore Silvano Focardi si è ritrovato con un deficit che è una montagna di 230 milioni di euro, tra debito strutturale e altre voci di allarme ereditate come per esempio l´evasione dei contributi Inpdap. Per rattoppare quest´ultima situazione, l´università ha ceduto, con diritto di riscatto, uno dei suoi gioielli, la proprietà dell´ex manicomio San Niccolò (74 milioni di euro): ora pagherà un affitto per occuparlo. Ha chiamato un nuovo direttore amministrativo, Emilio Miccolis e varato un piano di risanamento in 4 anni che prevede l´alienazione di alcuni immobili (va detto che l´università ne ha per un valore complessivo di un miliardo e 300 milioni), l´apertura di una grossa linea di finanziamento (forse col Monte dei Paschi) e un lista di riorganizzazioni e snellimenti: meno corsi di laurea, dipartimenti, affitti, prof a contratto, appalti, risparmi su bollette del telefono, dotazioni e «una clima nuovo per eliminare gli sprechi e rilanciare l´ateneo dei numeri» spiega Miccolis. L´ateneo dei servizi invece, a giudicare dalla hit del Censis, è sufficiente mantenerlo com´è. Ci riuscirà?

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Un circolo ben poco virtuoso (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

IL MERCATO DELLA RICERCA Un circolo ben poco virtuoso BenOld Gli Stati Uniti sono spesso dipinti come l'esempio più riusciuto di come la ricerca scientifica di base e applicata non abbia bisogno dello stato per produrre buoni risultati e ottimi centri d'eccellenza. Un affresco che raffigura un mondo che semplicemente non esiste. Le istituzioni federali statunitensi hanno sempre finanziato i centri di ricerca, sia pubblici che privati. Anzi, dalla fine dell'Ottocento alla presidenza di George W. Bush, una serie di leggi volute dai ministeri del commercio, dell'industria e della difesa hanno definiti sia il ruolo degli organismi di controllo che le modalità per la condivisione dei risultati da parte delle diverse università e centri di ricerca. Questo non vuol dire che i privati non finanzino progetti di ricerca, ma il loro apporto è sempre di gran lunga inferiore a quello pubblico. La ricerca di base e applicata made in Usa funziona cioè in maniera tale che vengono definiti alcuni progetti pilota da parte da comitati misti con scienziati, politici e imprenditori. Poi sono definiti i tempi di verifica delle ricerche. Quando poi «arrivano» i risultati, la comunità scientifica ne attesta la qualità. È questo il dispositivo che regola tanto l'autonomia dei ricercatori che l'impossibile neutralità del lavoro scientifico. Dispositivo entrato in crisi negli anni Ottanta e che ha portato a una diretta dipendenza di molti ambiti di ricerca dalle imprese. La ricerca scientifica è divenuta cioè anche un nodo direttamente produttivo e quindi di costruzione anche del consenso. Barack Obama vuol solo aggiustare sottrarre la ricerca scientifica dal nodo scorsoio rappresentato dalla corsa alla brevettabilità e stabilire il contesto dove la socializzazione dei risultati sia propedeutica al rilancio del circolo virtuoso tra ricerca di base e imprese, assumendo però il fatto che la scienza è diventata a tutti gli effetti attività produttiva. Compito dei ricercatori è semmai quello di rompere il meccanismo di questa «sussunzione», sfuggendo alla nostalgia dello scienziato separato e alieno a quanto accade nella realtà sociale. L'open content e la critica alla proprietà intellettuale che tanto successo hanno negli Usa rappresentano proprio èrimo passo per rompere tanto la sussunzione formale che quella reale alla produzione di merci.

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Previdenza vero banco di prova (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-06-17 - pag: 2 autore: INTERVISTA Salvatore Ziino Università di Palermo «Previdenza vero banco di prova» «Ben vengano le nuove competenze affidate ai giudici di pace se servono ad alleggerire il carico di pratiche che ingolfa i tribunali. Attenti a un rischio, però: i magistrati onorari potrebbero trovarsi a giudicare di ambiti sui quali non hanno competenze specifiche». L'opinione è di Salvatore Ziino, 39 anni, docente di Diritto processuale civile all'Università di Palermo che, «pur nutrendo un certo spirito critico nei confronti di alcuni passaggi della riforma della giustizia lanciata dal ministro Angelino Alfano», ammette di condividere «gran parte delle novità introdotte in materia di magistratura onoraria». Professor Ziino, il pacchetto Alfano dà più potere ai giudici di pace. Un'opportunità o un problema per gli uffici del Mezzogiorno già oberati da tante procedure pendenti? Se gli uffici del giudice di pace sono "ingolfati" e la giustizia vi si amministra con lentezza, ancora di più questi stessi problemi li si riscontra nei tribunali. Aumentare le competenze dei giudici di pace può rivelarsi insomma una valida strada da battere per provare a velocizzare la giustizia ordinaria. Un tentativo assolutamente apprezzabile, per quanto sia necessario fare alcuni importanti distinguo. Quali? Innanzitutto, è condivisibile l'estensione a 5mila euro della competenza per le controversie sui beni mobili. Il vecchio limite a 2.500 euro era un retaggio dei tempi della lira. Un adeguamento ai tempi dell'euro appare ragionevole. Aumentare a 20mila euro la competenza per i procedimenti di risarcimento danni da circolazione potrebbe significare poi togliere un bel po' di beghe ai tribunali. Nutro, invece, più di qualche perplessità a proposito della competenza esclusiva sulle liti riguardanti interessi o accessori da ritardati pagamenti di prestazioni previdenziali. Per quale motivo? La materia previdenziale è complessa e insidiosa. Determinate questioni riguardano il rito processuale del lavoro e, in quanto tali, dovrebbero essere maneggiate solo dagli specialisti. Un magistrato onorario, che non padroneggia certo i tecnicismi di settore, di fronte a un contenzioso tra l'Inps e un privato cittadino potrebbe, per esempio, finire col peccare di "buonismo" ed emettere così giudizio favorevole al secondo. Un rischio concreto, forse sottovalutato fino a questo momento. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL RISCHIO «Sarà molto difficile emettere sentenze in cause riguardanti i disservizi dell'Inps» Il giurista. Salvatore Ziino insegna diritto processuale civile

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IL GIURISTA SALVATORE ZIINO (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: SUD data: 2009-06-17 - pag: 1 autore: IL GIURISTA SALVATORE ZIINO «Troppi i settori in cui viene trasferita la competenza» di Francesco Prisco «Ben vengano le nuove competenze ai giudici di pace. Ma attenti a un rischio: i magistrati onorari potrebbero trovarsi a giudicare di ambiti su cui non hanno competenze specifiche, come in materia previdenziale». L'opinione è di Salvatore Ziino, 39 anni, docente di Diritto processuale civile all'Università di Palermo. Intervista u pagina 2 l'articolo prosegue in altra pagina

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Brevetti e spin-off in Puglia (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: PROFESSIONI data: 2009-06-17 - pag: 20 autore: LETTERA Brevetti e spin-off in Puglia Nell'articolo apparso sul numero del 3 giugno del Sole 24 Ore Sud dal titolo "Le invenzioni si fermano" si riporta un commento piuttosto aspro sulla situazione di crisi che caratterizzerebbe la Puglia in materia di registrazione di brevetti e creazione di spin off. Questa Agenzia è direttamente impegnata nel potenziamento del trasferimento tecnologico in Puglia e la sua esperienza descrive un contesto regionale ben più dinamico ed in evoluzione. è nota la specializzazione produttiva della Puglia nel comparto della meccatronica: proprio in questo ambito rientra il 20% dei brevetti pugliesi depositati presso l'Ufficio Europeo Brevetti, tra il 1978 e il 2004; le imprese pugliesi sono titolari di 108 brevetti (il 14% di quelli italiani del settore) nella classe tecnologica delle macchine. è pur vero che in Puglia la stragrande maggioranza dei brevetti è di proprietà delle imprese e che le università ne registrano solo lo 0,9%. Tuttavia, molti docentie ricercatori hanno brevettato in proprio e non hanno cedutoi diritti di registrazione all'ateneo di appartenenza. Negli ultimi due anni, per questo, l'assessorato regionale allo Sviluppo economico e l'Arti hanno attuato un progetto per potenziare e mettere in rete gli uffici di trasferimento tecnologico degli atenei della regione, promuovere l'estensione internazionale dei brevetti delle università, sostenere la nascita di spin off accademiche. prof. Gianfranco Viesti Presidente Arti Prendiamo atto delle considerazioni del professore. I dati utilizzati comunque sono quelli ufficiali dell'Ufficio italiano brevetti. (f.b.)

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Empowerment torna ad aggiornare quadri e dirigenti (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: PROFESSIONI data: 2009-06-17 - pag: 20 autore: Si rinnova il ciclo di lezioni biennale Empowerment torna ad aggiornare quadri e dirigenti NAPOLI Claudia Ceci La formazione negli enti pubblici fa il bis. Dopo una prima fase di didattica nel 2006-2008, la Scuola superiore della pubblica amministrazione ha presentato a Napoli Empowerment, un programma formativo gratuito per il biennio 2009-2010 che punta a un'ulteriore modernizzazione delle amministrazioni pubbliche nel Mezzogiorno: dalle Regioni alle Università. Il progetto coinvolge tutto il Sud e punta ad approfondire i temi chiave per lo sviluppo socio economico: fondi strutturali, organizzazione, risorse umane, comunicazione, gestione finanziaria, archiviazione digitale, turismo e tutela del patrimonio culturale, partenariato pubblico-privato, federalismo fiscale, prevenzione dell'illegalità. Dirigenti e quadri delle Pa potranno così aggiornarsi su temi di grande attualità, nel segno di una maggiore efficienza degli enti pubblici. Empowerment 2009-2010 vuole valorizzare il patrimonio professionale costruito attraverso l'azione degli anni precedenti. Gli organizzatori puntano a favorire i programmi di sviluppo, migliorare la qualità dei servizi e degli investimenti infrastrutturali, sostenere i processi di integrazione e partenariato nelle politiche territoriali locali. Da giugno 2009 a ottobre 2010 sono in programma 13 corsi (che in realtà salgono a 51 se si considera che per ogni corso sono previste più edizioni in sedi diverse) per un numero complessivo di 3.360 ore di didattica, che si svolgeranno nelle tre sedi della Scuola superiore della pubblica amministrazione presenti al Sud (Acireale, Caserta e Reggio Calabria), nonché a Bari e a Potenza. Le discipline vanno da un massimo di 143 ore (management economico e gestione dei servizi sanitari) a un minimo di 30 (prevenzione dell'illegalità nelle pubbliche amministrazioni; partecipazioni pubbliche locali e gestione dei servizi). «I corsi prevedono una modalità di frequenza compatibile con gli impegni di lavoro: tre giorni a settimane alterne», ha spiegato Carla Chiara Santarsiero, responsabile del programma Empowerment e dirigente del servizio per la Formazione avanzata e i Progetti speciali della Sspa. Le iscrizioni possono essere effettuate esclusivamente dagli uffici di formazione e del personale delle amministrazioni interessate attraverso il sito www.sspa.it (per ulteriori informazioni: tel 06.33565328/250; fax 06.33565367; mail: formazioneavanzata@ sspa.it). Per i corsi che iniziano a settembre 2009, le iscrizioni sono aperte dal 3 giugno al 3 luglio. © RIPRODUZIONE RISERVATA 3.360 Ore. Il numero complessivo del ciclo didattico per il biennio 2009-2010

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Biosistema sbarca a Catania (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Sud)" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Sud sezione: ECONOMIA E IMPRESE SICILIA data: 2009-06-17 - pag: 13 autore: Innovazione. Nella città etnea la sede del consorzio nato per sostenere le aziende Biosistema sbarca a Catania Soggetti pubblici e privati nel progetto finanziato dal Miur CATANIA Orazio Vecchio Un consorzio e un progetto per rafforzare in Sicilia l'innovazione delle imprese e le applicazioni industriali nel campo delle biotecnologie, creando una rete condivisa di servizi. è questo l'obiettivo di Biosistema, centro di competenza tecnologica per le biotecnologie avanzate, nato per iniziativa e con il sostegno del Ministero dell'Università e della Ricerca, che coinvolge una rete di eccellenze scientifiche pubbliche e private per incrementare la collaborazione tra pubblico e privato. Si tratta, formalmente, di una società consortile che raccoglie 58 enti al Sud, fra i quali in Sicilia le Università di Catania e Messina,l'Istituto ricerca medica e ambientale di Catania ( Irma) e l'Istituto oncologico del Mediterraneo di Catania (Iom), l'impresa Proteogen di Avola, l'Istituto zooprofilattico di Palermo. Sei soggetti che costituiscono il nodo siciliano del network, con sede a Catania, specializzato nella red biotecnhology, cioè nelle biotecnologie per la cura e la salute dell'uomo (come farmaceutica, sviluppo di diagnostici e terapeutici, banche di cellule e tessuti). Nell'ambito di Biosistema, la Sicilia è coinvolta nel progetto Bionetwork, teso a realizzare una piattaforma dedicata alle biotecnologie avanzate per offrire servizi ad alto valore aggiunto alle piccolee medie imprese, ai centri di ricerca, alle università; realizzati investimenti per quasi 900mila euro, cui si aggiunge un altro mezzo milione tra formazione e collaborazioni. In sostanza, ognuno dei soggetti ha acquisito e mette a disposizione della rete specifici servizi o competenze che si integrano reciprocamente. «Il network – spiega l'imprenditore Ettore Denti, consigliere del nodo Sicilia – nasce dall'esigenza di portare le aziende a dotarsi di quelle tecnologie necessarie ad operare, che però ciascuna singolarmente non può acquisire, e di portare le strutture pubbliche come quelle universitarie a collaborare più intensamente con il privato. Grazie a questo progetto, quindi, potremo rendere disponibili alle imprese nuovi servizi e tecnologie, garantiti dal concorso dei soggetti che ne fanno parte ». Così, per citare alcuni casi, Iom ricerca, azienda spin-off dell'Istituto che opera nel campo dell'oncologia, potrà provvedere alla preparazione e microdissezione di campioni biologicio alla caratterizzazione di biomarcatori; Proteogen, impresa che offre soluzioni per lo studio delle proteine e del genoma umane, realizzare l'estrazione di Dna e Rna; l'Izs, ente pubblico che si occupa di sanità animale, condurre indagini microbiologiche o alimentari; Irma, istituto di medicina di laboratorio e di base, potrà fare esami allergologici. Fra quelli ora possibili in Sicilia, all'Irma, mentre prima si doveva eseguire nel Stati Uniti, c'è l'analisi multiminerale sul capello in spettrometria di massa, che permette di valutare intossicazioni da metalli pesanti. Il progetto Bionetwork e il consorzio Biosistema saranno presentati a Catania sabato prossimo, 20 giugno, a partire dalle 10, nell'aula magna del Monastero dei Benedettini dell'Università di Catania. © RIPRODUZIONE RISERVATA Innovazione. A Catania un centro al servizio delle aziende AGF

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Bologna crea innovatori (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: ECO-IMP Emilia-R. Storia dimp data: 2009-06-17 - pag: 10 autore: Formazione. Sì dell'Unione europea al progetto Quadrifoglio Bologna crea innovatori BOLOGNA Barbara Bertuzzi è arrivato anche l'ambito imprimatur europeo per l'iter formativo triennale teso a creare una nuova figura professionale, il tecnologo dell'innovazione, istituito nel 2006 alla facoltà di Scienze dell'Università di Ferrara e fortemente voluto da un pool di 80 aziende bolognesi che fanno capo all'associazione Amici del Museo del patrimonio industriale (tra cui Datalogic, Ducati, GD, Ima, Lamborghini, Marchesini Group, Marposs). «Per la prima volta in Emilia-Romagna il "Programma Leonardo - Azione Mobilità" finanzia direttamente la partnership tra imprese e università, al fine di sostenere giovani laureati con borse di lavoro per stage di ricerca all'estero», commenta Riccardo Barile, esperto in programmi di formazione europei. E aggiunge: «Il progetto Quadrifoglio risponde appieno alle attuali richieste di Bruxelles nell'ambito della formazione: creare sinergie sempre più strette tra mondo accademico e del lavoro. Gli iscritti in Tecnologie fisiche innovative hanno l'opportunità, senza precedenti nell'ambito universitario italiano, di frequentare sei corsi in azienda, tenuti da docenti con grande esperienza d'impresa». Con il finanziamento dell'Unione europea i primi 15 laureati, freschi di diploma, partiranno a breve per fare sei mesi di ricerca presso un ente europeo tra i più qualificati, e già partner dell'iniziativa, come il centro universitario Cranfield (in Gran Bretagna) specializzato nell'ingegneria meccanicadi precisione e nelle nanotecnologie; il Biotray, una struttura francese che lavora sullo sviluppo delle microtecnologie; il Fraunhofer Institute di Dresda, all'avanguardia sulle applicazioni laser e la prestigiosa Fondazione Steinbeis di Stoccarda, leader mondiale nel campo del trasferimento di knowhow e tecnologie. Daniele Vacchi, responsabile del progetto Quadrifoglio ( che muove ogni anno risorse pari a 300mila euro, oltre ai 120mila euro erogati nel 2009 dal Leonardo) sottolinea l'eccezionalità del percorso: «è l'unico modo per formare un innovatore industriale. Dopo aver sostenuto sei esami curricolari in azienda basati sulla conoscenza dell'impresa (nei settori servizi, produzione, progettazione, nuovi materiali) il giovanissimo laureato potrà così apprendere le nuove tecnologie che si sviluppano solo nei centri di ricerca esteri, caratterizzati da sempre per la salda connessione con il tessuto industriale. Questo corso di laurea, che offre fra l'altro uno sbocco occupazionale sicuro all'interno delle aziende affiliate, prevede un investimento importante e mirato su ogni allievo reso possibile grazie al sostegno della Fondazione della Cassa di risparmio di Bologna, sponsor dello start-up, di Unindustria e del Comune di Bologna». Obiettivo del team bolognese: fare sistema nella formazione e nella ricerca per affermarsi, domani, in Europa come piattaforma territoriale del comparto meccanico. «Perché – conclude Vacchi – il nostro cluster è il più importante aggregato industriale al mondo di meccanica d'automazione, senza dimenticare l'automotive e la meccanotronica. E Bruxelles vuole relazionarsi con queste piattaforme territoriali». © RIPRODUZIONE RISERVATA 300mila à Le risorse annuali. L'iniziativa ha ottenuto ora 120mila euro dal programma Leonardo

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L'area va a rilento sulla differenziata (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il (Centro Nord)" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Centro-Nord sezione: IN PRIMO PIANO data: 2009-06-17 - pag: 4 autore: INTERVISTA Luciano Morselli «L'area va a rilento sulla differenziata» Promosse, ma con riserva. La raccolta differenziata non riesce a decollare nelle regioni del Centro- Nord, anche se molto è stato fatto negli ultimi anni. «Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria sono realtà abbastanza arretrate, ma va considerato che si sono poste obiettivi molto ambiziosi per il futuro». A dirlo è Luciano Morselli, 65 anni, presidente del corso di laurea in Tecnologie chimiche per l'ambiente e per la gestione dei rifiuti del polo riminese dell'Università di Bologna. Nel Centro-Nord è raggiungibile l'obiettivo del 65% di raccolta differenziata entro il 2012? Alcune province sono giàa buon punto, altre hanno ancora delle lacune. Per esempio quelle marchigiane sono a un livello ancora molto basso, pur avendo dei target ambiziosi. Il rapporto nazionale sulla gestione dei rifiuti del ministero dell'Ambiente e dell'Ispra dà l'Emilia-Romagna al 38% di differenziata sul totale dei rifiuti prodotti, la Toscana al 30%, l'Umbria al 25% e le Marche al 20. Quali sono le caratteristiche della gestione dei rifiuti in queste regioni? Fra il 2003 e il 2007 l'avanzamento è stato quasi insignificante. La Toscana è sempre rimasta attorno al 30%, mentre solo l'Umbria e le Marche hanno fatto registrare un aumento del 5 per cento. Altre realtà hanno fatto tantissimo. La Sardegna, per esempio, in quattro anni è passata dal 4 al 28 per cento. Secondo lei quali sono i motivi del ritardo? Mancano un sistema integrato, i piani regionali e quelli provinciali non sono adeguati. Difficile sostenere che sia anche un motivo culturale: qui si parla tanto di rifiuti, si fa tanta ricerca applicata, si tengono fiere e convegni. Esiste una soluzione per far avanzare la raccolta differenziata? Si deve pensare non solo al riciclo, ma anche al recupero energetico, che devono andare di pari passo. Una soluzione potrebbe essere quella di migliorare la raccolta e la gestione del cosiddetto "umido". E sicuramente anche prelevare i tanti materiali recuperabili che vanno a finire ancora nell'indifferenziata. © RIPRODUZIONE RISERVATA POSSIBILE SOLUZIONE «Da migliorare raccolta e trattamento della cosiddetta frazione umida» Critico. Luciano Morselli, docente Università di Bologna

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Medici assunti al Besta, lavorano all'Humanitas (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: PRIMA PAGINA data: 17/06/2009 - pag: 1 Rivoluzione nella sanità milanese. Formigoni: primi in Italia, nozze pubblico-privato Medici assunti al Besta, lavorano all'Humanitas di SIMONA RAVIZZA È un primario del Besta, ma da settembre il neuroncologo Francesco DiMeco si trasferirà con il suo staff in pianta stabile all'Humanitas. Assunto da una parte, insomma, lavorerà dall'altra. È la nuova formula di collaborazione tra ospedali pubblici e istituti privati voluta dalla Regione Lombardia. Il governatore Formigoni: «È un'altra gemma della legge 31». A PAGINA 5

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Il Besta i suoi medici all'Humanitas Formigoni difende la scelta: cure più efficienti (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronaca di Milano data: 17/06/2009 - pag: 5 Storia / 2 La convenzione prevede che l'istituto neurologico incassi 50 mila euro per il trasferimento di conoscenze e la supervisione Il Besta «presta» i suoi medici all'Humanitas Formigoni difende la scelta: cure più efficienti Da settembre un'équipe di chirurghi distaccata dall'ospedale pubblico al privato È un primario dell'istituto neurologico Besta, ma da settembre il neuroncologo Francesco DiMeco si trasferirà con il suo staff in pianta stabile all'Humanitas. Assunto da una parte, insomma, lavorerà dall'altra. È la nuova formula di collaborazione tra ospedali pubblici e istituti privati voluta dalla Regione Lombardia. Lo stesso Pirellone, che dieci anni aveva messo sullo stesso piano con la legge 31 le strutture sanitarie pubbliche e quelle private accreditate, oggi incoraggia il distacco di medici dalle prime alle seconde. L'iniziativa, definita la scorsa settimana con la firma di una convenzione triennale tra Besta e Humanitas, rappresenta un percorso pilota per l'Italia. È la prima volta, infatti, che l'esperienza e il personale di grandi ospedali pubblici vengono usati per rafforzare le strutture private. Il governatore Roberto Formigoni si dimostra entusiasta: «È un'altra gemma della legge 31. Il nuovo modello ha l'obiettivo di migliorare sempre più le cure dei pazienti senza aumentare i costi per il servizio sanitario. Non solo: le liste d'attesa si accorceranno». Anche Francesco Moneta, presidente del Besta (223 posti letto per 12 mila ricoveri l'anno), sembra totalmente ottimista sulla strada intrapresa: «Dalla concorrenza adesso si passa all'alleanza tra pubblico e privato. Il tutto senza che il Besta spenda un euro. Anzi: l'istituto neurologico riceverà 50 mila euro per il trasferimento di know how e per l'attività di supervisione». Dall'autunno, dunque, sarà attivata una nuova unità operativa di Neurochirurgia oncologica al secondo piano della Torre del Pronto soccorso all'Humanitas, 693 posti letto per 42 mila ricoveri l'anno. Sarà un reparto inter-aziendale diretto dal neuroncologo DiMeco, che continuerà comunque a dipendere dal primario del Besta, Carlo Solero (retribuito, di volta in volta, con un accordo tra Besta e Humanitas). «Questa convenzione dimostra che istituti pubblici e privati possono lavorare insieme sul fronte dell'innovazione clinica e della ricerca», osserva Gianfelice Rocca, presidente di Humanitas. Il direttore generale, Patrizia Meroni, aggiunge: «Così Humanitas rafforza il proprio impegno nell'ambito delle neuroscienze, settore cruciale e delicato, caratterizzato da una continua evoluzione scientifica e tecnologica». Francesco DiMeco sarà pagato dall'Humanitas, anche se resterà dipendente dal Besta. È un medico di fama internazionale: dal '97 il neurochirurgo, infatti, è assistant professor all'Università Johns Hopkins di Baltimore, Usa. «Con me verranno dice un neurologo e un neuroncologo ». Pubblico L'ospedale neurologico Besta di Milano Privato L'Istituto clinico Humanitas di Rozzano Simona Ravizza sravizza@corriere.it

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L'usura occulta e il sistema finanziario (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 17-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 17/06/2009 - pag: 9 Il convegno L'usura occulta e il sistema finanziario Esperti a confronto alla Libera Università San Pio V. Tema della giornata di studi, organizzata da Res Consulting Group, l'«anatocismo (capitalizzazione degli interessi scaduti e non corrisposti) e la commissione di massimo scoperto (il corrispettivo chiesto dalle banche ai correntisti oltre all'interesse)». Al centro del dibattito, l'usura occulta praticata dal sistema finanziario, causa del sovraindebitamento delle famiglie. Una materia che è oggetto delle nuove istruzioni della Banca d'Italia, come spiegato da Paolo Tartaglia, docente dell'università Tor Vergata. «Il dato che balza agli occhi - ha detto Gianluca Puccinelli, ad della Res Group - è il sovraindebitamento delle famiglie (il 60% del reddito disponibile) e delle imprese (182%). Serve un confronto aperto su regole rigide che garantiscano trasparenza nell'accesso al credito». All'incontro sono intervenuti l'avvocato Pietro Morrone, Cristiano Iurilli, docente San Pio V, il direttore generale Bcc Lazio Umbria e Sardegna, Paolo Grignaschi, Francesca Romana Ferri. (S. D. S.) Combattere il sovraindebitamento delle famiglie (il 60% del reddito disponibile) e delle imprese (182%)

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Gli esperti di tutta Italia al capezzale dei ghiacciai (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

MACUGNAGA. IL CONGRESSO DEI GLACIOLOGI A CHIUSA PESIO Gli esperti di tutta Italia al capezzale dei ghiacciai I campioni dell'arrampicata si sfidano al Climbing Festival Domani la serata dedicata al lago Effimero sul Rosa [FIRMA]TERESIO VALSESIA MACUGNAGA Glaciologi italiani a congresso a Macugnaga. La scelta della località per l'annuale appuntamento scientifico non è stata casuale poiché il ghiacciaio del Belvedere è diventato un sito geologico e morfologico di valenza internazionale, che da fonte di rischio può diventare un'occasione di turismo. Questa la proposta avanzata da Gianni Mortara del Cnr, uno dei dirigenti del Comitato glaciologico italiano, che è presieduto dal prof. Carlo Baroni, docente all'Università di Pisa e geomorfologo dell'ambiente alpino. L'associazione, nata nel 1895 al castello del Valentino di Torino, è una delle più antiche istituzioni dei paesi alpini in questo campo e riunisce una quarantina di esperti in rappresentanza di università, enti di ricerca e istituzioni. Tra le sue competenze c'è sempre stata la sistematica misurazione dell'intero reticolo delle superfici ghiacciate italiane. Nel frattempo alcune si sono completamente squagliate. Il congresso sarà l'occasione per fare il punto sullo stato di salute dei ghiacciai dopo le abbondanti precipitazioni dello scorso inverno, che ne hanno rimpolpato lo spessore. Una stagione meteo provvidenziale che ha quantomeno interrotto l'ablazione ormai cronica. Ma una rondine non fa primavera e «per attivare una concreta inversione di tendenza le nevicate dovrebbero riproporsi per decenni ed essere seguite da estati non troppo calde» dicono gli esperti. Anche nelle scorse settimane, parallelamente alle nutrite piogge cadute in pianura, sopra quota 3.500 si sono registrate delle discrete nevicate. Ma in questi giorni lo zero termico è ritornato a salire fino quasi a 4.000 metri, annullando una parte dei benefici invernali. Del resto il riscaldamento terrestre è iniziato verso la metà dell'Ottocento e da allora si sono verificati diversi picchi freddi, che però hanno influito in misura poco rilevante sulla progressione generale, tanto che mediamente le superfici glaciali delle Alpi, in questo arco di tempo, si sono dimezzate. Questa sera, alla Kongresshaus, saranno illustrate le caratteristiche del ghiacciaio e le vicende del lago Effimero, con gli straordinari fenomeni naturali verificatisi nel 2002-2003. Domani seguirà un'escursione ai piedi della parete est del Rosa per constatare de visu le dinamiche glaciali tuttora in corso che costituiscono un motivo di grande interesse non soltanto per gli addetti ai lavori, ma anche per tutti i frequentatori della montagna. Sarà l'incontro con il climber Cristian Brenna, stasera alle 21 a Chiusa Pesio, a dare il via ufficiale alla seconda edizione del Cuneo Climbing Festival. La filosofia della competizione: avvicinare all'arrampicata il maggior numero di persone, dimostrare che grandi nomi - sabato sarà la volta del fortissimo Simone Moro - e semplici appassionati possono vivere questa tre giorni di sport in modo sereno e divertente. Rimane invariata la formula della gara vera e propria, dove «pro» e amatori si mescoleranno per lanciarsi su boulder, difficoltà, total dry, velocità e slacklining. La novità più importante di questa edizione 2009 è il «Climbing Festival Junior»: un piccolo circuito dove i bambini, seguiti da istruttori, potranno provare l'arrampicata, la mountain bike e la ginnastica artistica. C'è ancora tempo per iscriversi. Info sul sito climbingfestivalcuneo.it.

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"ma dopo la rivolta il dialogo con gli usa è molto più difficile" - francesca caferri (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 10 - Esteri Juan Cole, docente di storia mediorientale nel Michigan "Ma dopo la rivolta il dialogo con gli Usa è molto più difficile" "Anche se avesse vinto Moussavi sarebbe stato arduo trattare. Lì comanda sempre Khamenei" FRANCESCA CAFERRI IL suo ultimo libro, "Engaging the muslim world" è uno dei grandi successi letti e citati dai membri dell´amministrazione Obama. Juan Cole, docente di storia mediorientale presso l´Università del Michigan e presidente del Global American Institute, commentatore della Cnn, di Newsweek e dei principali quotidiani Usa, è una delle voci più ascoltate fra gli esperti di politica estera americana. Professor Cole, il risultato delle elezioni iraniane è stato molto deludente per chi sperava in un´apertura nel paese. Le manifestazioni e i morti degli ultimi giorni non lasciano sperare in nulla di buono per i prossimi mesi: crede che questo porterà il presidente Obama a un passo indietro nell´offerta di dialogo con Teheran? «No, non lo penso. Ovviamente sarà molto più difficile discutere con Ahmadinejad di quanto non lo sarebbe stato con Moussavi. Ma dobbiamo ricordare che il potere vero in Iran è nelle mani del leader supremo e che questo non è cambiato: prima e dopo le elezioni. Non ci sarà un approccio muscolare a queste questioni: Obama ha capito di non poter imporre la democrazia nel mondo arabo-musulmano con la forza. Sa che, come diceva Kissinger, la diplomazia si fa con i pezzi che sono sulla scacchiera: Ahmadinejad è uno di questi pezzi e difficilmente questo potrà cambiare». Che speranze ha un dialogo impostato su queste basi? «Non molte suppongo. Ma almeno non assisteremo a un tentativo di imposizione delle posizioni americane con la forza. Ci saranno forse incontri fra ufficiali americani e iraniani, ma non vedo un possibile cambio rapido all´orizzonte». è per lasciare aperto uno spiraglio che l´amministrazione Obama non ha condannato in modo duro quello che sta accadendo a Teheran? «Dobbiamo ricordare che gli Stati Uniti hanno una storia, quando si parla di Iran. Una storia lunga e sanguinosa, con la loro difesa del regime dello Scià. Il rischio in questo momento è che i conservatori iraniani dipingano il movimento riformista come un prodotto dei servizi segreti americani. Questo indebolirebbe i riformisti stessi. Credo che una presa di posizione forte da parte degli Stati Uniti ora potrebbe solo avere conseguenze negative e favorire Ahmadinejad". Se Ahmadinejad uscirà vincitore da questo braccio di ferro con la piazza e con i riformisti, come pare, crede che potrebbe ammorbidirsi? «No, non credo che Ahmadinejad cambierà. In nessun modo. Ci sono due questioni fondamentali sul tavolo, fra lui e gli americani. L´arricchimento di uranio per il programma nucleare e il sostegno di Teheran a Hezbollah e Hamas. Per Ahmadinejad sono due punti non negoziabili. E devo dire che anche Moussavi avrebbe avuto difficoltà a cambiare rapidamente prospettiva su questi due temi».

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"salvare la terra" dibattito a più voci al museo di scienze - luca mercalli (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XV - Torino L´incontro "Salvare la Terra" dibattito a più voci al museo di Scienze LUCA MERCALLI "Energia per l´astronave Terra" è il titolo della conferenza che oggi alle 17 vedrà riuniti al Museo regionale di scienze naturali di via Giolitti, alcuni dei più autorevoli nomi della ricerca e della divulgazione sulle nuove tecnologie energetiche. E´ anche il titolo del recente libro, insignito del premio Galileo, che Nicola Armaroli, presente all´incontro, ha pubblicato per Zanichelli insieme a Vincenzo Balzani, per spiegarci come il futuro dell´umanità e del nostro benessere dipenda dalla sempre maggior diffusione delle energie rinnovabili, soprattutto quella solare. Armaroli, che lavora al Cnr di Bologna, sarà affiancato da Ugo Bardi, chimico all´Università di Firenze, noto per essere il presidente della sezione italiana di Aspo, l´associazione per lo studio del picco del petrolio, un think-tank molto attivo nel proporre un nuovo paradigma tecnologico e sociale improntato all´efficienza nell´uso dell´energia e alla preparazione di un mondo che dovrà convivere con la scarsità di energia e materie prime. Il terzo oratore, Giuseppe Grazzini, docente di fisica sempre all´Università di Firenze, è particolarmente esperto nell´illustrare potenzialità e limiti delle energie rinnovabili. Si parlerà del nucleare e delle sue contraddizioni, si rifletterà sul sole italiano, così poco sfruttato rispetto all´Austria o alla Germania. Si collegheranno gli scenari energetici con quelli dei cambiamenti climatici, in un contesto che vede sempre più i cittadini protagonisti del futuro ambientale ed economico che vorranno: oggi con qualche metro quadrato di pannelli solari sul tetto di casa si può già scegliere di essere meno schiavi della bolletta e meno complici delle emissioni di gas serra.

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Andare contro la marea montante, quasi un'onda anomala, del razzismo, è faticoso. E fatica... (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

RACHELE GONNELLI Andare contro la marea montante, quasi un'onda anomala, del razzismo, è faticoso. E fatica, mesi di lavoro, ci sono voluti per produrre il primo libro bianco sul razzismo in Italia. Un'opera collettiva a cui hanno partecipato professori universitari, magistrati, esperti di legislazione europea, messi insieme dalla ong Lunaria. «Siamo partiti dai fatti», ha spiegato la vicepresidente Grazia Naletto, presentando il volume, disponibile online sul sito dell'associazione (www.lunaria.org). E i fatti sono stati presi dalla stampa. Si tratta perciò di un poderoso lavoro di analisi critica di tutti i media, dalla tv ai quotidiani locali, dai siti alle agenzie di stampa. Alla ricerca dei meccanismi con cui si crea e si amplifica il razzismo fino a farlo diventare pervasivo nell'intera società. Meccanismi che agiscono spesso con l'inconsapevolezza o semi consapevolezza degli attori, in questo caso i giornalisti. «Non abbiamo alcun intento di criminalizzare i mezzi d'informazione», chiarisce Naletto. Casomai, spiega, stimolare una maggiore consapevolezza da parte degli operatori dell'informazione dei danni che la cattiva narrazione può produrre alimentando allarmi inesistenti e pregiudizi privi di fondamento. Miti negativi che spesso la politica invece di contrastare, utilizza per darsi visibilità e rafforzarsi. Con il risultato di ingigantire il rischio di una deriva anche legislativa. Per scardinare questo circolo vizioso che si autoalimenta, sono stati perciò passati in rassegna i fatti e la loro rappresentazione nell'opinione pubblica in un lasso di tempo compreso tra il 1° gennaio 2007 e il 15 aprile 2009. Sono stati presi in esame 319 casi di «ordinario razzismo», smontati e ricostruiti nella verità dei fatti, ripuliti dell'apparato retorico e ricondotti su un piano di realtà. In più è stato fatto un lavoro più intenso e concentrato su otto principali casi di cronoca che hanno impegnato le prime pagine e le notizie di testa dei tg per mesi: la strage di Erba, l'uccisione nella metro di Roma di Vanessa Russo, l'omicidio di Giovanna Reggiani, il pogrom di rom a Ponticelli, l'uccisione a Milano di Abdul Guibre, la violenza subita a Parma da Emmanuel Bonsu, l'aggressione di Navtej Singh su una panchina in una stazione ferroviaria a Nettuno, lo stupro nel parco della Caffarella. Non si tratta in effetti di una ricerca fatta di numeri e statistiche. Ma di una analisi qualitativa di un fenomeno - il razzismo - e delle sue declinazioni. L'indagine è quindi di linguaggio, sociologica, oltre che giuridica e etnologica. Si vuole dare un contributo alla decostruzione di un apparato simbolico che concepisce l'immigrazione solo come problema e problema non più sociale ma criminale. Nel tentativo di scardinare la legittimazione popolare di quella che si sta sedimentando come una legislazione speciale riservata ai migranti, che siano dotati o sprovvisti di documenti che attestino il loro arrivo in Italia tramite canali ufficiali o più facilmente il loro percorso di regolarizzazione e inserimento lavorativo. Come può essere ultizzato il Libro bianco sul razzismo in Italia? Sicuramente anche nellle intenzioni degli autori potrebbe essere utilizzato nelle scuole, come testo base per un lavoro che deve essere comunque aggiornato e continuato. Perchè insegna appunto a leggere i contenuti dei giornali e dei telegiornali, notizie ma anche editoriali, sondaggi e interviste con l'esperto di turno, senza «bersi» ogni approccio in modo acritico. Un modo meno pubblicitario e più serio di far entrare la carta stampata in classe. E poi potrebbe essere utilizzato da traccia per le scuole e i corsi universitari di giornalismo. Per creare nelle nuove leve di cronisti di nera una consapevolezza deontologica rispetta al tema dell'immigrazione. Tra l'altro la cronaca nera nella televisioni, come dimostra una ricerca dell'Osservatorio di Pavia citato nell'apparato critico del libro bianco, sta sempre più conquistando spazi di informazione sia nelle reti private che in quelle pubbliche. In questi ultimi due anni dal 40 al 60 % di tutte le notizie pubblicate o trasmesse in Italia sono da considerare legate alla problematica dell'immigrazione e dell'emergenza sicuritaria, hanno calcolato gli autori. Mentre tra i protagonisti delle storie di razzismo quotidiano, sia nel ruolo di attori che in quelle di vittime, ci sono essenzialmente i giovani. Il futuro. E per usare una citazione del libro: «Non bisogna dare per scontato che i discorsi siano privi di conseguenze».

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i pirati per la tecnologia democratica - annalisa camorani (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XVII - Milano I pirati per la tecnologia democratica Incontri, seminari, dimostrazioni pratiche, corsi di Linux e lezioni di tecnologia per ragazzi: per tre giorni a Rho la filosofia del web come comunità senza divieti ANNALISA CAMORANI Non paragonateli a Lisbeth Salander. Gli hacker, quelli veri, se la prenderebbero. Tra loro e la protagonista della trilogia "Millenium" di Stieg Larsson ci sono dei punti di contatto (in primo luogo le straordinarie competenze informatiche), ma anche una differenza sostanziale che rende il confronto non appropriato: Lisbeth è una cracker. Da Wikipedia: «Un hacker è una persona che si impegna nell´affrontare sfide intellettuali per superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte. Esiste un luogo comune per cui questo termine viene associato ai criminali informatici (la cui definizione corretta è, però, "cracker")». Loro, gli hacker, si vedono così: «Siamo un gruppo eterogeneo - spiega Putro, 38 anni, professione chimico - di avvocati, biologi, elettricisti, informatici e ingegneri. Interpretiamo la tecnologia come uno strumento che dovrebbe essere svincolato da logiche economiche. Esercitiamo e invitiamo a esercitare l´uso consapevole e critico della rete». Per vederli all´opera e per farsi un´idea degli infiniti utilizzi della rete, di cosa intendano per «sapere condiviso» e per «software libero», basta andarli a vedere all´opera a Rho, all´ex Fornace. Dopo un tour di dieci giorni nelle università in cui si sono confrontati con studenti e professori, da domani a domenica gli "smanettoni", i cyber activist, i net artist d´Italia si ritrovano all´Hackmeeting, dodicesima edizione di un incontro che ogni anno, a partire dal ‘98, cambia città. L´esperienza nelle università dimostra come questo movimento sia apprezzato anche da chi è esterno al movimento. Antonio Caronia, docente di comunicazione all´Accademia di Brera, studioso di scienze, tecnologia, letteratura e comunicazioni, giudica il movimento «un tentativo importante e coraggioso di limitare lo strapotere della dittatura economica e politica di alcune multinazionali della comunicazione». L´etica hacker si basa sul fatto che l´informazione deve circolare senza filtri né barriere. E che il potere sta nella conoscenza. «La rete - spiega Putro - è sempre meno libera. Più passa il tempo e più aumentano gli strumenti di controllo, come dimostrano alcuni punti del ddl sulla sicurezza. Quando sei in rete sei tracciato, i provider sono tenuti a decifrarti, sanno quante mail mandi e a chi le mandi. Non credo che l´interesse sia quello di arginare il terrorismo o la pedofilia online. Il sospetto è che tutti questi filtri tocchino solo l´utente medio che viene "profilato" per scopi commerciali». Ecco allora che la mentalità hacker aggira l´ostacolo. «Per garantirsi il più completo anonimato - spiega Bomboclat, 36 anni, amministratore di sistema in un´azienda informatica - si può utilizzare Tor (torproject. org), serve per difendersi dall´analisi del traffico». Il sistema operativo prediletto dagli hacker, invece, è Linux che più che un software è la bandiera del movimento. «è libero e gratuito e non è soggetto agli attacchi dei virus» spiega ancora Bomboclat. E soprattutto è un software "open source", una scatola aperta e trasparente «che a differenza di Windows si può modificare a seconda delle esigenze». Studiare, migliorare e scambiare. Liberamente. Wikipedia docet.

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marco lodoli, scrittore e docente di lettere in un istituto professionale di roma - (segue dalla copertina) maria novella de luca (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 40 - Cronaca Marco Lodoli, scrittore e docente di Lettere in un istituto professionale di Roma Mezzo milione di studenti italiani saranno respinti o non ammessi agli esami. Per il ministro Gelmini questa è "l´istruzione del merito". Per anni gli insegnanti hanno evitato le stroncature perché ritenute controproducenti. Adesso però è suonata la campanella del rigore "Ma non bisogna spingere fuori chi è in difficoltà Va applicato un altro sistema" Le mancate promozioni sono spesso dovute all´insufficienza in condotta "La bocciatura è una sconfitta che di solito mette fine a un percorso già a ostacoli" (SEGUE DALLA COPERTINA) MARIA NOVELLA DE LUCA «Qui i ragazzi distruggono le aule e ci minacciano - racconta Marina Caputo, docente di un istituto professionale di Nola - e chi vuole studiare è penalizzato dalla violenza di pochi. A lungo abbiamo evitato le bocciature, pensando che fossero controproducenti. Da due anni a questa parte invece, grazie a un nuovo dirigente scolastico, la linea è cambiata. Abbiamo iniziato a respingere: i ragazzi sono cambiati. Alcuni hanno abbandonato, è vero, ma chi è rimasto oggi studia con profitto». La scuola si divide, si interroga. Ma il risultato sono valanghe di ripetenti, per troppe assenze, per una cattiva condotta, e soltanto in parte, ammettono i dirigenti scolastici, per profitto insufficiente. Il comportamento dunque sullo stesso piano del sapere. Scuote la testa ricordando Maria Montessori il professor Giacomo Cives, docente emerito di Storia della Pedagogia all´università La Sapienza di Roma, che parla subito di «sconfitta della scuola». «Raramente le bocciature spingono a migliorarsi, il merito va incoraggiato, premiato, ma per chi è in difficoltà bisogna applicare come diceva la Montessori una "educazione dilatatrice", dare di più, portare dentro, non spingere fuori, con il rischio che gli espulsi abbandonino per sempre il percorso scolastico». La verità, dice Cives, è che dietro tutto questo c´è l´intento di «smantellare la scuola pubblica, che è in crisi, è vero, così come è vero che i professori hanno perso passione e senza passione è difficile "contagiare" i ragazzi con l´amore per il sapere, ma le minacce non hanno mai fatto progredire nessuno». E da studioso Cives cita un altro studioso, Giuseppe Lombardo Radice, filosofo e pedagogista, e la sua teoria appunto del "contagio positivo" tra chi insegna e chi apprende. «Avete notato che quando un docente è appassionato della sua materia gli studenti affermano di voler diventare fisici se insegna Fisica, storici se insegna Storia? Questo vuol dire che bisogna investire sui docenti, non tagliare le ore e i fondi. Con che coraggio si smantella la scuola e poi si respingono i ragazzi?». Ma che cosa vuol dire essere bocciati a 12, 14, 16 anni, dover ripetere una classe, ritrovarsi tra i più piccoli? Qual è l´impatto di un 5 in condotta tra i giovanissimi dell´era digitale sottoposti spesso fin dalle classi elementari ad altissime aspettative da parte dei genitori? Se i primi dati saranno confermati saranno oltre 70mila i teenager espulsi nel passaggio tra la prima e la seconda media, di questi circa 10mila a causa del loro comportamento. E di questi una parte consistente è fatta di figli di immigrati, alle prese con le difficoltà della lingua e dell´integrazione, come si vede dai primi scrutini delle scuole medie del Veneto. Matteo Lancini, docente di Psicologia dell´Adolescenza all´università Bicocca di Milano, avverte che le conseguenze possono essere serie, anche drammatiche. «La sensazione è che il mondo adulto stia cercando di riprendere il controllo su una generazione che sente di non saper governare. Ragazzi abituati al confronto, alla dialettica, non all´autorità. Più fragili per certi aspetti, più forti per altri. Ma non si può passare dalla scuola del dialogo e dell´accoglienza, a quella dei divieti e del 5 in condotta senza conseguenze. Mi spiego: in altre epoche la bocciatura faceva parte di un percorso educativo, i ragazzi la mettevano in conto, sapevano sostenerla. Oggi no. La vergogna di essere respinti, la mortificazione di non essere all´altezza possono compromettere per sempre il percorso di un adolescente. Forse ci dobbiamo interrogare su questa fragilità, ma di certo la risposta non può essere quella di tornare da un giorno all´altro alla scuola della paura e delle sanzioni». Il ministro Gelmini parla di merito e di fine del buonismo. E una parte dell´istituzione scolastica la appoggia, chiede anzi che le regole tornino ad essere regole. Ma cosa accade veramente, in termini di futuro, dopo una bocciatura? Quanti studenti "dispersi" hanno alle spalle uno, due, tre insuccessi? Alessandra Vincenti è docente di Politiche sociali all´università di Urbino, e ai ragazzi dell´abbandono e della dispersione ha dedicato più di una ricerca. «I numeri degli studenti che "scompaiono" sono assai più alti di quanto non si sappia, e il nostro paese ha un tasso di dispersione scolastica ancora grave. La bocciatura è senza dubbio una sconfitta che di solito mette fine ad un percorso già difficile, ed è una delle cause dell´abbandono del percorso formativo. Questo bisogna dirlo, deve essere chiaro. I ragazzi che ho incontrato nelle mie ricerche per fortuna, dopo una o più bocciature e dopo aver deciso di non tornare più in classe, hanno incontrato operatori e strutture che li hanno reinseriti in un programma di formazione, verso il lavoro magari, ma cercando di fornire loro degli strumenti. Questo accade però in pochissime aree fortunate del Paese. Altrove, dei ragazzi che lasciano - ammette Alessandra Vincenti - non si sa più nulla. Scompaiono, vengono reclutati nei mestieri sottopagati, archiviano per sempre la speranza di un diploma, mandando in frantumi anche i sacrifici dei genitori. Il trauma della bocciatura che porta all´abbandono è poi trasversale ai ceti sociali, non sempre si tratta di livelli bassi». Piero Macchi ha 52 anni, insegna Matematica in una bella scuola media di Ferrara, allievi presenti, famiglie impegnate, professori appassionati. «Il paradosso della mia vita - confessa - è che non ho mai bocciato un allievo e invece mia figlia, unica e adorata, è stata respinta in primo liceo scientifico. Profitto buono, condotta impossibile. Devo dire che quando ho capito come stava andando a finire ho fatto fuoco e fiamme, ho minacciato ricorsi, ho detto chiaro e tondo ai miei colleghi che non sapevano fare il loro mestiere... Mia moglie ed io abbiamo sofferto come cani, mentre stranamente mia figlia dopo aver fatto finta di nulla, con spavalderia, ha invece iniziato a riflettere. E noi con lei. Sul perché di tutte quelle assenze, di quell´impegnarsi al minimo, nonostante un´intelligenza brillante ogni tipo di sostegno in famiglia... Forse noi eravamo stati troppo "comprensivi", fidandoci di lei, lasciandola vivere come voleva, accettando che saltasse le lezioni per andare a suonare con il suo gruppo. Il risultato è che oggi ha cambiato scuola, ha ripetuto il primo liceo, ed è tra le prime della classe. Non solo. Ha imparato a gestire il suo tempo e le sue capacità, tra le sue passioni e lo studio. Mi sono chiesto se la bocciatura sia stata salutare? Forse sì, ma soltanto perché noi l´abbiamo sostenuta, non l´abbiamo giudicata... Ma in quante famiglie accade così? No, non ho cambiato idea. La Gelmini sbaglia. Sono rarissimi i casi in cui perdere un anno fa maturare uno studente. Certo, se è proprio necessario la bocciatura è giusta. Ma noi professori - aggiunge Piero Macchi - dobbiamo agire prima, prevenire. Se un ragazzo rischia, questo si vede già dai primi mesi dell´anno. è allora che noi dobbiamo metterci in gioco, se bocci un giovane vuol dire che tu professore hai fallito. è amaro da ammettere, ma è così. è vero, noi siamo sottopagati e spesso demotivati. Ma il futuro di questi ragazzini di 12, 14, 15 anni è anche nelle nostre mani. E nella scuola io credo ancora».

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Mille verso il licenziamento (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronache data: 18/06/2009 - pag: 20 Il lavoro Dalla Coop al call center Trascom «Non arrivano gli aiuti» Mille verso il licenziamento DAL NOSTRO INVIATO L'AQUILA Prima la scossa, la casa in macerie, poi il licenziamento. La gara di solidarietà per i terremotati si è fermata sulla porta dell'ufficio. E per gli aquilani in questi giorni inizia un nuovo incubo: la perdita del posto di lavoro. Ingegneri superspecializzati, operatori di call center, cassiere, tutti uguali e nei guai, come la notte del terremoto. Per Alberto Pizzi, 48 anni e due bimbi di 3 e 5 anni, e per sua moglie Paola l'incubo è iniziato l'8 giugno: all'indomani delle elezioni. «La Trascom, multinazionale che gestisce call center, ci ha convocato per annunciarci il licenziamento ». Coordinatore di un gruppo di lavoro a 1300 euro al mese, Alberto aveva conosciuto Paola, operatrice del call center a 460 euro al mese in azienda e vivevano a Pettino quartiere costruito, a insaputa degli abitanti, sulla faglia. «Alla scossa siamo scappati scalzi per le scale con i bambini in braccio mentre scoppiavano i vetri e venivano giù i muri. Ma questa "botta" è stata peggiore. Il terremoto comincia adesso ». La pensavano tutti così ieri i colleghi di Alberto che attendevano l'esito della mediazione del prefetto con la Trascom. C'era Alessia, 31 anni, un bimbo di 3 anni e uno appena perso per lo stress del terremoto, anche lei sposata con un collega in licenziamento. C'era Laura al settimo mese di gravidanza. E tanti, tanti trentenni. La mediazione si è chiusa male. Nessun ritiro dei licenziamenti, solo la richiesta ai dipendenti di ridursi del 20-40% lo stipendio, altrimenti, ha spiegato l'ad Boggio, la Trascom che ha subito anche danni del terremoto, non potrà competere con le altre aziende e la riduzione di 347 dipendenti non potrà essere evitata. Ma la rabbia monta assieme al sospetto che alcune aziende stiano usando l'alibi del terremoto per risolvere problemi di mala gestione o addirittura come ricatto per ottenere sostegni. «Ci usano come scudi umani» dice chiaro Piero Francazio della Uil-com. E riferisce quello che molti lavoratori non hanno il coraggio di riferire. «I posti di lavoro in bilico in questi giorni sono più di mille. 90 dipendenti della Coop hanno ricevuto la lettera di licenziamento perché due supermercati sono stati danneggiati dal terremoto e l'area individuata per la ricostruzione sembra che non possa essere utilizzata er problemi burocratici. Tra loro ci sono due impiegati che la notte del terremoto hanno salvato la figlia mentre la casa crollava e poi si sono calati con un lenzuolo dalla finestra. C'è chi ha perso tutto anche l'auto finita sotto la casa crollata». Il caso più assurdo è quello dei dipendenti di Abruzzo Enjeneering una società partecipata al 60% dalla Regione e al 10% dalla provincia che, con lungimiranza, aveva formato i dipendenti per poter intervenire in caso di terremoto. Tecnici in grado di fare perizie di agibilità mai preziosi come ora, ma ai quali l'azienda sta spiegando che per loro non c'è lavoro. Luciana Del Beato, 40 anni, docente dell'area Business Management della Tils, in attesa dell'ufficializzazione della lettera di licenziamento, già spedita rincara: «Vanno a cercare soldi con le istituzioni locali, utilizzando i lavoratori ». Ex Reiss Romoli, azienda Telecom considerata ai vertici dell'eccellenza nella formazione dei manager delle comunicazioni, con una forte relazione con i centri di ricerca e le università di Bologna e dell'Aquila, Politecnico Milano, Torino, la Tils negli ultimi tre anni ha subito un destino inaspettato: «ceduta per un euro da Tronchetti Provera e diventata al 70% della multinazionale francese Cegos e al 30% della Camporlecchio educational, dopo soli tre mesi l'azionariato si è capovolto e i vertici aziendali hanno cominciato a parlare di chiusura e a giocare al rialzo». «Il terremoto gli ha dato l'occasione. Ma noi siamo esperti di gestione aziendale e sappiamo che serve solo a coprire l'intenzione di disfarsi dell'Aquila». L'amarezza si unisce alla preoccupazione: «La casa è venuta giù, mio marito grazie ai tagli della Gelmini è finito nella categoria "perdenti posto", e ho due ragazzi di 13 e 15 anni che vorrei iscrivere all'Università all'Aquila. Non vorrei andare via come stanno facendo in tanti. È così che pensano di far volare le aquile: tagliandogli le ali?». Virginia Piccolillo Protesta Un gruppo di aquilani protesta nella giornata della visita del premier Berlusconi, in vista del decreto sugli aiuti alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo. Il nuovo incubo, dopo il sisma e i morti, sono i licenziamenti. Oltre mille persone stanno per perdere il posto di lavoro Le storie Alberto Pizzi, della Trascom: siamo scappati mentre crollava tutto, ma il vero terremoto è la disoccupazione

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Alcol, vendita vietata ai minori di 16 anni (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Grande Milano data: 18/06/2009 - pag: 8 L'emergenza Gli interventi dei Comuni di Milano e Monza. I commercianti: il divieto è un atto di civiltà Alcol, vendita vietata ai minori di 16 anni «Troppi rischi per la salute e la sicurezza» De Corato: già 59 multe contro gli abusi. Salvini: i rivenditori chiedano la carta d'identità «Vietato vendere alcol ai minori di 16 anni» nei supermercati, nei bar, nei locali pubblici: Milano è pronta a fare propria l'ordinanza adottata ieri dal comune di Monza. E il giro di vite meneghino non si ferma allo slogan «no alcol». C'è chi sottolinea la necessità di controlli estesi anche «alla qualità » delle bevande in commercio: «Pur di alimentare il vizio, ai giovanissimi vengono propinati mix di sostanze, micidiali cocktail di superalcolici di pessima qualità dice l'assessore Giampaolo Landi Di Chiavenna . Sto acquisendo copia dell'ordinanza di Monza. Sono orientato a seguirla». Perché i dati sull'abuso di alcol da parte dei minorenni «sono impressionanti. Fotografano una situazione esplosiva per numeri e conseguenze sul piano della salute e della sicurezza sociale ». E perché «va colmato un vuoto normativo: in quasi tutti gli altri Paesi europei il divieto è già in vigore»: Che l'alcol dia alla testa è dato acquisito. In quanto tempo cioè 6 minuti esatti, con la concentrazione di sostanze a protezione delle cellule celebrali che diminuisce all'aumentare dei livelli di alcol assunto è un dato reso noto in questi giorni da una ricerca pubblicata sul Journal of Celebral Flow and Metabolism. Il vicesindaco Riccardo de Corato è convinto della «positività della soluzione adottata, anche se è cosa diversa applicare un'ordinanza a una città che ha 1,3 milioni di residenti rispetto a Monza che ne ha 120 mila». E ricorda, poi, che a Milano vige già «un'ordinanza che sanziona gli abusi relativi al consumo d'alcol allorché creano condizioni di pericolo» (59 le sanzioni da 500 euro inflitte da inizio anno). Il capogruppo della Lega, Matteo Salvini, si spinge oltre e propone che i commercianti chiedano un documento di identità a chi si presenta alla cassa con alcolici: «Siano minorenni o clandestini» precisa. Mentre Giovanni Terzi, assessore alle Attività produttive, commenta: «Non è proibizionismo ma un modo di tutelarne la salute». I commercianti assicurano piena collaborazione: «Il divieto sarebbe un fatto di civiltà e l'Unione del commercio è sempre a favore delle battaglie di civiltà» spiega il portavoce Giorgio Montingelli. La campagna «no alcol» è partita dalla città di Teodolinda, il cui sindaco leghista Marco Mariani ha detto di esser «stanco di vedere i giardini pubblici mezzi distrutti da ragazzetti ubriachi». L'ordinanza entrerà in vigore dal 1 luglio e coinvolgerà tutti gli esercizi commerciali della città, super compresi. Presto potrebbe anche diventare un provvedimento su base provinciale. Per chi sgarra, le nuove regole, che di fatto hanno recepito le disposizioni contenute nel decreto legge Maroni, prevedono sanzioni fino a 400 euro, con controlli random sia nei negozi sia nella grande distribuzione. «Non risolveremo il problema alla radice dice Mariani ma speriamo di risvegliare il senso di responsabilità dei gestori e soprattutto le coscienze sopite di molti genitori». Paola D'Amico Riccardo Rosa L'ordinanza L'ordinanza entrerà in vigore dal 1Ú luglio e coinvolgerà tutti gli esercizi commerciali

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A casa di Testori (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 18/06/2009 - pag: 13 Sorprese d'arte Poetica e imprevedibile la mostra «Giorni felici» accoglie opere di Basilico, Chiara Dynys, Studio Azzurro e molti giovani A casa di Testori 22 stanze, 22 opere Colori e animali: una fiaba nella villa di Novate A Novate Milanese, la grande casa di famiglia dove Giovanni Testori abitò per tutta la vita facendo il pendolare con lo studio di Milano, diventa per dieci giorni teatro di una mostra che ha il sapore di una fiaba: ogni porta, infatti, comprese quelle della cucina e del bagno, dischiude uno scenario diverso. Ventidue stanze e ventidue artisti hanno trasformato la casa, che si sviluppa su due piani senza più arredi, in uno spazio imprevedibile e magico, pieno di animali: uccelli del paradiso, pappagalli, anatre, farfalle, lumache e persino scarafaggi. Un puro caso, questo «effetto Eden», non programmato, probabilmente ispirato agli artisti dal giardino su cui affaccia la palazzina. «Abbiamo voluto aprirci a scelte diverse da quelle della pittura figurativa sostenuta da Testori chiamando per esempio Chiara Dynys, con un video, o Massimo Kaufmann, che ebbe a discutere con lui perché è un artista concettuale », spiega Giuseppe Frangi, nipote di Testori. Il solo artista «testoriano» è l'altro nipote, Giovanni Frangi, il quale ha riempito una stanza con trenta incisioni stampate su grandi fogli che, tutte insieme, fanno l'effetto di una fascinosa tappezzeria astratta. Fra gli autori già affermati ci sono anche Gabriele Basilico (la sua stanza è composta da cinque immagini di una Milano notturna) e lo Studio Azzurro che, in una camera color oro, proietta il video di uno spettacolo di Testori. Le religioni in cucina Gli altri sono più giovani, alcuni giovanissimi come Riccardo Gavazzi, 27 anni, che sui muri di una delle due ex cucine al piano terra ha creato un coloratissimo fregio di farfalle e al centro, proprio davanti alla finestra, ha issato su un piedistallo una grande farfalla di filo di ferro fosforescente. Fulvia Mendini, classe 1966, è andata oltre collocando al centro della sua stanza una gabbia con un pappagallo vero circondato da fiori esotici, insetti e meravigliosi uccelli del paradiso ricamati su grandi tele. L'altra cucina, invece, è diventata una «Stanza delle armi»: così è stata ribattezzata dallo scultore Matteo Negri, che l'ha arredata con bombe di ceramica colorata. E sui temi della guerra, in particolare quella scatenata dalle religioni, riflette anche Pietro Ruffo, classe 1978, che ha costruito un carrarmato con fogli di testi in arabo e in inglese. I lavori più sorprendenti sono quelli costruiti dentro le stanze stesse come l'arabesco/collage di Andrea Bianconi, classe 1974, avvocato di Arzignano che ha mollato tutto per fare l'artista a New York: direttamente sulle pareti della veranda ha incollato un turbinio, simile a una folata di vento, di pezzettini di carte colorate, disegni, timbri, ciuffi d'erba strappata dal giardino antistante. L'effetto non è per nulla naïf, ma estremamente controllato, come le tracce lasciate nell'aria dai gesti di un abile giocoliere. Dal buco della serratura Al piano superiore, invece, Tamara Ferioli, classe 1982, ha disseminato il bordo del parquet di alberelli innevati; ha posato minuscole lumache sui caloriferi e al centro del caminetto un castello in miniatura: la camera è diventata così un paesaggio onirico, al cui centro pende dal soffitto, come un incubo che arriva all'improvviso, un'altalena bianca disseminata di spine. Infine, va citato l'unico non artista, Giovanni Agosti, geniale professore di storia dell'arte all'Università di Milano. Si è riservato i bagni, «Occupati, tutti e due», questo il titolo del lavoro, dalle cui porte chiuse si può spiare attraverso il buco della serratura: non diciamo cosa, ma l'idea è dadaista. Del resto, ci ricorda il titolo della mostra, questi sono «Giorni felici», ovvero dieci giorni di esposizione dedicati alla poesia e all'arte, in controtendenza con la cupezza di questi tempi. Francesca Bonazzoli Casa Testori, largo A. Testori 13, Novate Milanese (da Milano autobus 82 dalla Stazione Centrale o passante e ferrovie Nord fermata Novate). Ore 17-22; sab. e dom. 10-22; ingr. libero. Fino al 28 giugno. Vernice oggi ore 18 L'altalena di spine L'altalena disseminata di spine di Tamara Ferioli (classe 1982). A destra, opere nel vano scale. Sotto, casa Testori a Novate Milanese (le foto sono di Duilio Piaggesi) Eredi Giuseppe e Giovanni Frangi, artisti e nipoti di Testori Provocazioni Giovanni Agosti, docente di storia dell'arte all'Università di Milano, si è riservato i bagni: «Occupati, tutti e due» è il titolo del suo lavoro

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conigli (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Tempo Libero data: 18/06/2009 - pag: 19 Stringhe punti e conigli Da Fibonacci al genoma: la scienza fa passi avanti anche con «quiz» inaspettati Q uanti conigli nascono in un anno? Era questo l'interrogativo sul quale si arrovellava Leonardo Fibonacci, nel Medioevo. Stava studiando un antico testo arabo? Ma no: fu risolvendo un quiz che oggi troveremmo sulla Settimana Enigmistica che il matematico pisano scoprì la sequenza numerica più famosa del mondo (0, 1, 1, 2, 3...). Fu osservando la capacità riproduttiva dei conigli che inventò un universo. Perché le cose non hanno mai un solo senso: ecco il messaggio di «Milano Scienza Milano Mondo», la rassegna promossa dal Comune che, come faceva Fibonacci, non guarda solo al cosmo. Ma anche ai conigli. In programma, per tutto il mese, passeggiate sotto le stelle (incontri al Castello sotto il segno di Galileo) e tra le stelle (come le «puntatine» su altri pianeti all'Osservatorio Astronomico di Brera). Un caffè con gli orangutan (nelle conferenze sugli animali) e un viaggio dentro un computer (volete sapere com'è fatto? Ve lo rivelerà Paolo Milani, docente di Nanotecnologie martedì 23 all'Acquario civico, ore 18.30). «Io una cosa l'ho imparata dice Corrado Sinigaglia, ordinario di Filosofia della scienza alla Statale e curatore delle conferenze : alla fine, tutte le cose si somigliano ». Guardate (si fa per dire) l'atomo: assomiglia al sistema planetario. E la sezione aurea? Innerva il grande e il piccolo. Non tutti sanno che l'universo si regge su una corda. Sì, perché se raffiguriamo una «stringa », potrebbe avere questa forma. Ma che cos'è una stringa? «Ha presente una sinfonia di Mozart?» chiede Claudio Bartocci, ordinario di Matematica all' università di Genova. «Ebbene, secondo le ultime teorie, a tenerci in piedi non sarebbero 'oggetti', bensì movimenti». Vibrazioni, per usare la metafora di Brian Greene, nel libro «L'universo elegante», gioiello letterario che appunto spiega la cosiddetta teoria delle stringhe. Bartocci terrà una lezione dedicata a stringhe e punti (domani all'Acquario Civico, alle 18.30). Attenzione: mai sottovalutare il punto. «È un elemento molto complesso spiega perché privo di estensione, ma ha massa». «Cervello di gallina!» esclama Sinigaglia, ma non è un insulto a chi scrive. È, anzi, un invito: a imparare come le galline e i colombi hanno una marcia in più rispetto a noi. Ce lo spiegherà Giorgio Vallortigara, nell'incontro sulle menti animali (domenica 21 alle 16 al Museo di Storia Naturale). «Alcuni volatili dice Sinigaglia hanno una straordinaria capacità di localizzazione, molto meglio dei nostri navigatori satellitari». Non solo. Animali come il macaco usano raffinate tecniche di gossip. Per non parlare dell'abilità dissimulatrice del piviere: finge di avere un'ala spezzata per commuovere gli inseguitori. Della favola di Darwin e dell'avventura del genoma parlerà Edoardo Boncinelli alla Rotonda di via Besana, il 25 giugno alle 18.30. «Perché la scienza dice l'assessore alla cultura Massimiliano Finazzer Flory è un'avventura della ricerca che dal Rinascimento caratterizza la nostra Milano, la nostra Europa». E che, nei secoli, si è fusa con l'arte. Nell'invenzione della prospettiva, nei surreali disegni di Escher, nelle recenti tecniche video. Per «Milano Scienza Milano Mondo» ci sarà anche questo, insieme a visite guidate e proiezioni. Perché le stringhe, le cellule, le donne di Leonardo, i conigli e i numeri primi, in fondo, vogliono suggerirci una cosa: non esiste un'unica verità. Esistono soltanto formule che funzionano. Roberta Scorranese Leonardo Fibonacci (1170-1250). Sotto, Zebra, '73, di Mario Merz ispirata alla celebre sequenza del matematico «Corteccia » Un disegno del '55 del geniale Escher. A sinistra, l'assessore Finazzer Flory

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ARRIVA LA 100 VELE 2009 (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Cronaca di Roma data: 18/06/2009 - pag: 2 XIV Edizione 20 - 21 giugno 2009 Manifestazione Velica Nazionale Lido di Roma ARRIVA LA 100 VELE 2009 EDIZIONE SPECIALE PER L'UNIVERSITA' DELL'AQUILA Incredibile entusiasmo, tra velisti e appassionati, sta destando la XIV edizione della 100 VELE, che si svolgerà domenica 21 giugno nelle acque antistanti il Lido di Roma. In tantissimi stanno aderendo con le loro iscrizioni a questa splendida manifestazione che l'Achab Yacht Club, da quest'anno in collaborazione con la Lega Navale Italiana di Ostia, organizza da 14 anni con sempre maggior successo, grazie soprattutto all'impegno del suo Presidente sig.ra Rossella Dorelli. Dalla prima edizione del 1995 la 100 VELE ha visto aumentare negli anni il numero delle imbarcazioni presenti in mare ed il numero degli appassionati e degli spettatori che dalle spiagge e dal litorale seguono la regata. Questa manifestazione non è solo una competizione sportiva, ma una grande festa della vela e della solidarietà, infatti gli organizzatori sin dalla prima edizione hanno devoluto in beneficenza, ad Associazioni impegnate nel sociale che operano sul territorio, i proventi derivati dalle iscrizioni, dai contributi volontari e dalla vendita della T-Shirt 100 Vele. Per questa edizione la 100 Vele, navigherà fino all'Università dell'Aquila, nel Dipartimento di Fisica della Facoltà di Scienze, donando tutto il ricavato delle iscrizioni e dei contributi volontari, per istituire borse di studio destinate agli studenti iscritti alla suddetta facoltà. Il terremoto del 6 aprile, infatti, mette in dubbio la possibilità di mantenere presso l'Università dell'Aquila quella funzione che da oltre 40 anni ha permesso la valida formazione dei fisici aquilani. Coniato per l'occasione lo slogan: " La 100 VELE fa bene al fisico... aquilano". Grande sostegno l'hanno dato gli sponsor che in questi anni hanno appoggiato la manifestazione contribuendo con prodotti e servizi, ciò ha permesso agli organizzatori di non dover utilizzare quanto incassato dalle iscrizioni e dalle donazioni, consentendo così di devolvere l'intero ricavato all'Università dell'Aquila. Attese sulla linea di partenza, situata all'altezza del pontile di Ostia, palcoscenico naturale per chi volesse seguire da terra la manifestazione, centinaia di imbarcazioni a vela, dal Maxi Yacht al piccolo Optimist, tutti uniti in una grande gara di solidarietà. Nomi famosi della vela romana parteciperanno a questo evento, come negli scorsi anni: YES , l'X 46 di Santolini Roberto, KAMOMILLA BLU, di Giulio Scarselli, ARG ESTE di Matteo Miceli, Sergio Papagni, Pino Stillitano, Gino Anastasia; Carlo Fogliazza e Daniele Gabbrielli, campioni del mondo 2008 della classe 12m S.I. Campioni del calibro di Adriano Panatta, già vincitore della scorsa edizione e grande amico della 100 Vele, di Bruno Conti, di Yuri Chechi, ma anche il giornalista Rai Giulio Guazzini con il suo RONIN, Cino Ricci, il grande "Vecchio" della vela italiana, saranno presenti in mare o a terra per testimoniare la loro solidarietà all'Università dell'Aquila. Particolare attrazione sarà lo splendido due alberi, di oltre 30 metri, "NEW ZEALAND ENDEVOUR", messo a disposizione dalla Asd Maxishare Sailing Team che imbarcherà studenti e docenti dell'Università abruzzese oltre ad alcuni giocatori dell'Aquila Rugby. Interessantissimo il progetto velico della stessa Maxishare. Madrina della manifestazione sarà la giovane e affermata attrice Giulia Michelini. Oltre alla premiazione la Michelini, velista per tradizione di famiglia, sarà presente in mare a bordo proprio di "New Zealand". Anche la musica occuperà un ruolo di primo piano all'interno di questa edizione della 100 Vele: Mississipi Mood, Kantina Turner e El Menjunje, gruppi musicali romani daranno, con le loro esibizioni gratuite, un contributo "stereofonico" alla manifestazione. Il programma prevede: sabato 20 giugno una regata sulle boe nelle acque antistanti il pontile di Ostia con partenza alle ore 14,00. Il percorso molto tecnico è riservato ai più agguerriti e sarà la prima prova della Coppa Nazionale Crociera attività di base, un vero campionato italiano per barche da crociera. Sabato sera grande festa, riservata ai regatanti e agli amici della 100 Vele, alla Lega Navale Italiana Ostia ospiti del neoeletto Presidente Maurizio De Rossi. Musica live, pasta party, balli in spiaggia e . bagno di mezzanotte. Occasione questa per incrementare i fondi destinati all'Università dell'Aquila, con l'acquisto della T-Shirt della manifestazione. Domenica 21 giugno ore 11.00 partenza della 100 Vele: oltre 200 barche e 1000 velisti in acqua coloreranno il mare di Roma insieme a un milione di spettatori sulle spiagge e sul lungomare del Lido di Ostia. Per informazioni: www.achab-yachtclub.it - www.maxisails.com Sezione Lido di Ostia Lega Navale Italiana

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Il real estate regge in Italia (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: FINANZA E MERCATI data: 2009-06-18 - pag: 43 autore: Mercati. Il rapporto di Nomisma Il real estate regge in Italia Gianfranco Ursino ROMA Finanza e immobili, un connubio che negli ultimi anni ha riservato un altalenante andirivieni di gioie e dolori non solo agli immobiliaristi, ma anche ai nuclei familiari. Due termini che sinoa prima dell'attuale crisi finanziaria venivano letti in simbiosi, ma che oggi vengono visti sempre più in antitesi per l'eccesso di finanziarizzazione che ha travolto l'intera industria immobi-liare: un comparto che, al di là degli eccessi, comunque necessita, per sua natura e in misura più rilevante di altri, di un propulsore che consuma un ingente quantità di carburante finanziario. Sarà questo il punto di partenza da cui gli operatori del settore si confronteranno oggi a Roma, presso la sede dell'Abi, in occasione della presentazione dell'annuale "Rapporto sulla finanza immobiliare" di Nomisma. Una ricerca che analizza le tendenze dei vari strumenti a disposizione degli operatori: dai mutui al leasing, dalle cartolarizzazioni alle società e fondi immobiliari, con un approfondimento delle tematiche relative alla finanza per il territorio, come la partnership pubblico-privata e il project financing. Una sorta di vademecum che ha l'obiettivo di fornire un quadro completo di statistiche e fonti in materia di finanza immobiliare. Tra i dati citati nel rapporto emerge che nel 2008 gli investimenti in immobili per attività economiche nel mondo sono calati del 59%, scendendo a 335 miliardi di dollari, con un inasprimento della discesa che nel primo trimestre del 2009 avrebbe addirittura raggiunto il 74%. E secondo il parere degli operatori, il mercato continuerà a scendere sino a fine anno. In Italia sembrerebbe essere accaduto qualcosa di simile, ma limitatamente al solo segmento su cui operano investitori istituzionali, come i fondi immobiliari. Sul fronte delle transazioni di singole abitazioni, lo scorso anno i prezzi delle case in Usa, Regno Unito e Spagna hanno registrato crolli anche nell'ordine del 20-30% rispetto ai massimi storici toccati negli anni precedenti. Per contro, in Italia, rispetto all'anno precedente il mercato della casa ha archiviato il 2008 con un calo contenuto di circa il 15% dei volumi di compravendite ( sono state concluse complessivamente 700mila), con un allungamento dei tempi di chiusura dei contratti, ma con prezzi medi che sono stati ritoccati solo leggermente al ribasso. Nel capitolo dedicato all'indagine condotta da Nomisma lo scorso mese di maggio su un campione di 2000 famiglie rappresentativo della popolazione nazionale, emerge che 3,5 milioni di famiglie stanno prendendo in seria considerazione l'idea di comprare un'abitazione nei prossimi due anni. Una quota di interessati all'acquisto di una casa che raddoppia a 7 milioni se si considera anche la percentuale di famiglie che si mostrano poco interessate all'abitazione, ma che comunque non escludono del tutto l'acquisto. Tra questi, l'82%si dichiara pronto a stipulare un contratto di mutuo. Allargando l'analisi a tutti coloro che dichiarano di avere un mutuo in essere (quasi 4,8 milioni di famiglie), il 15,1% asserisce di avere incontrato difficoltà nel suo ottenimento, in particolare per quanto attiene la richiesta di garanzie aggiuntive avanzate dalla banca e alla lunghezza dei tempi necessari per l'erogazione. Percentuale che sale al 31,7% per i mutui attivati solo nel 2008. Dimostrazione che dopo l'eccessiva e acritica apertura di credito degli anni scorsi, che hanno fatto perdere di vista il tema della sostenibilità del debito, le banche negli ultimi mesi hanno infittito le maglie dell'istruttoria,rendendo più difficoltoso l'accesso al credito dei clienti. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA FOTOGRAFIA Secondo la società di studi economici il mercato delle singole abitazioni è caduto del 15% per volumi Leggera limatura dei prezzi

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(sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 18-06-2009)

Argomenti: Cervelli

Corriere della Sera sezione: Primo Piano data: 18/06/2009 - pag: 11 Il fisico Nicola Cabibbo: ho studiato al classico e i miei erano bravi, ma erano altri tempi «Scegliamo gli insegnanti come i calciatori» di NICOLA CABIBBO I dati del rapporto Ocse sulla scuola italiana colpiscono negativamente ma non sorprendono del tutto. Il rapporto dice che, nelle materie scientifiche, i nostri studenti di 15 anni sono indietro di due terzi di anno rispetto alla media europea. Ricordo che al liceo classico «Tasso» di Roma, la mia scuola, c'erano delle straordinarie professoresse di fisica e matematica che mi hanno insegnato ad amare queste materie. Ma erano altri tempi. La carriera scolastica era stimata e attirava persone di qualità. Oggi non è più così. Non si fanno concorsi per selezionare gli insegnanti più preparati e le assunzioni seguono la regola di sistemare persone che si trovano in ruoli precari. All'estero, in particolare nei Paesi asiatici, si sta investendo molto sulla formazione scientifica degli studenti. In Italia non avviene. Ma, senza questo tipo di conoscenza, data dalle materie scientifiche, non si può pensare al progresso del nostro Paese. Se non si crede nell'importanza delle scienze, se l'insegnamento e il successo non sono ritenuti fondamentali, è inutile parlare di prospettive future. I dati Ocse fanno riferimento alla media degli studenti. I ragazzi che studiano con me all'università sono bravissimi ma parliamo di un'élite che, in larga parte, sarà obbligata ad emigrare dando ulteriore linfa alla cosiddetta fuga dei cervelli. È chiaro che l'interesse per una materia deve essere indotto dall'insegnante. Per migliorare la qualità dell'insegnamento è fondamentale partire dal reclutamento dei professori. Oggi, chi intraprende questa carriera ha davanti a sé magre prospettive: stipendi bassi, inferiori anche a quelli della Spagna, e un percorso pieno di intoppi burocratici. Per una vera riforma della scuola si deve partire da qui, dagli stipendi, dal restituire alla professione un prestigio sociale, dal rispetto verso i giovani insegnanti. Solo così la scuola potrà attrarre i migliori. Pensiamo alla cura con cui sono selezionati i giocatori di calcio. Lo stesso dovrebbe avvenire con gli insegnanti. Infine, l'età dei professori. In Italia è alta. Molti di questi insegnanti andranno in pensione nel giro di pochi anni. Un'occasione da non perdere a patto che sia gestita bene: sostituirli con giovani selezionati e di qualità. \\ L'età elevata dei docenti può anche essere un'occasione da non perdere: bisogna sostituirli con giovani selezionati e di qualità

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Sul dollaro il peso del debito (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-06-18 - pag: 4 autore: Sul dollaro il peso del debito è il boom della spesa Usa la vera minaccia allo status di moneta rifugio Mario Margiocco Il dollaro è attaccato e attaccabile da 40 anni, a fasi alterne. è stato protagonista dal 1968 di grandi exploit e poco onorevoli ri-tirate, una ogni decennio in genere, ma non ha perso lo scettro di moneta di riferimento sancito nel '44 a Bretton Woods e preannunciato 30 anni prima, nel 1914. Probabilmente non lo perderà neppure adesso. Anche se la fase aperta dalla crisi del 2008, e in particolare dall'esplosione del deficit decisa per far fronte alla crisi, sarà per il dollaro un momento della verità, nell'arco dei prossimi mesi, un anno o poco più al massimo. Tutto dipende da Washington e dalle dinamiche interne americane. Se i mercati si convinceranno che Casa Bianca, Tesoro e Congresso sono in grado di governare il deficit, il dollaro resterà al comando. Se invece Washington non controllerà la spesa, se la Federal reserve non comincerà a rastrellare ed eliminare massa monetaria, se insomma le logiche della politica e la necessità costante di vincere la prossima elezione avranno il sopravvento, sarà inevitabile per il mondo rivedere la propria fiducia nel dollaro come riserva di ricchezza. Le valute dominanti hanno una straordinaria resistenza, ha più volte osservato Barry Eichengreen, forse il maggior storico dell'economia monetaria,docente a Berkeley. Mentre un altro dei maggiori esperti, Jeffrey Frankel, della Kennedy School of Government (Harvard) osserva che «il destino della sterlina può essere forse un utile avvertimento ». Anche la sterlina infatti resistette a lungo alla sfida del dollaro, per 30 e più anni, e alla fine rovinosamente cedette ( si veda la scheda a fianco). A Ekaterinburg, negli Urali due giorni fa, i quattro Bric (Brasile, Russia, India e Cina) hanno posto ancora un volta il problema dell'affidabilità della moneta cui vengono consegnate ingenti ricchezze e la maggior parte delle riserve. Secondo i dati della Banca dei regolamenti (Bri) di Basilea, relativi all'ultimo trimestre 2008, il 64% delle riserve delle banche centrali è in dollari e il 26%, in leggero aumento, in euro, il resto e per piccole quantità in franchi svizzeri, sterline e yen. La Russia soprattutto fa della critica al dollaro una bandiera. La Cina, che ha in dollari assai di più dei 763 miliardi di titoli del Tesoro Usa - supera nelle sole riserve secondo stime attendibili i mille miliardi, con la differenza composta ancora dai cosiddetti agencies, le obbligazioni delle finanziarie immobiliari pubbliche Fannie e Freddie- è più prudente. Così come sono prudenti i paesi del Golfo. La chiave del futuro del dollaro, oltre che a Washington, è a Pechino. «La Cina controlla un po' più di 1.500 miliardi di asset in dol-lari, cioè parte notevole dei suoi 2mila miliardi di riserve e parte dei 2,3-2,4 mila miliardi di investimenti esteri, non tutti in dollari», osserva Brad Setser del Council on foreign relations di New York. Ora, anche se il surplus commerciale in dollari dovesse diminuire, la Cina è avviata ad aumentare le risorse in dollari di circa di 350-400 miliardi all'anno, e quindi a raddoppiarle in quattro anni. «Se la Cina raddoppia i suoi asset denominati in dollari nei prossimi anni – si chiede Simon Johnson, docente al Mit ed ex capo economista dell'Fmi-sostanzialmente finanziando il nostro bilancio e il deficit delle nostre partite correnti, saremmo tutti alla fine più sicuri o più vulnerabili?». E come sarà il dollaro? Due ministri americani, il segretario di Stato Hillary Clinton a febbraio e il ministro del Tesoro Timothy Geithner a cavallo tra maggio e giugno, sono andati a Pechino con vari messaggi, ma con uno in particolare: continuate a comperare i nostri buoni del Tesoro. Il pubblico cinese, che ha risposto con una sonora risata all'università di Pechino alle rassicurazioni di Geithner sulla tenuta del dollaro, sembra avvicinarsi a una comprensione matura del problema e dell'insostenibilità di un sistema dove la Cina risparmia troppo e gli Stati Uniti si indebitano troppo. Jeffrey Frankel e Menzie Chinn, quest'ultimo docente all'università del Wisconsin, Madison, pensavano nel 2005 che in 15 anni l'euro avrebbe potuto raggiungere il dollaro, come moneta di riserva. Potrebbe avvenire prima, dicono ora. Esistono però dubbi sul fatto che una moneta espressione di un'area ricca, ma senza un vero governo e soprattutto senza una credibile struttura militare alle spalle, possa arrivare a tanto. La Cina potrebbe forse farcela, rinunciando ai vantaggi di una moneta non del tutto convertibile, difesa acquistando a caro prezzo dollari ( ed euro), per assicurare la competitività della valuta e quindi l'export. Ma i tempi sono ancora incerti. Per ora la chiave resta a Washington.E il nodo è la sostenibilità del debito pubblico americano. Destinato a raddoppiare entro il 2019 secondo il Congressional budget office arrivando, ufficialmente, all'80%circa del Pil.Se si prendono i dati abituali del debito, che non conteggiano un terzo abbondante dei titoli emessi dal Tesoro e detenuti da mani pubbliche interne. In un calcolo più ampio, si arriverebbe ben oltre il 100 per cento. Difficilmente, a quel punto, il dollaro potrebbe dominare come ha fatto finora. E si capirà presto se la boa rischia di essere doppiata. mario.margiocco@ilsole24ore.com © RIPRODUZIONE RISERVATA LO SCENARIO I Bric pongono il problema dell'affidabilità - La partita si gioca in America ma anche a Pechino, il grande finanziatore del deficit Usa

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L'Onda tedesca sfida l'estate (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 18-06-2009)

Argomenti: Cultura

GERMANIA Mobilitazioni e scioperi. «No al turboginnasio e all'eccellenza universitaria» L'Onda tedesca sfida l'estate Manifestazioni oceaniche per dire contro il «processo di Bologna» Guido Ambrosino BERLINO BERLINO Più di 200mila studenti universitari e medi in piazza in 70 città tedesche. I cortei di ieri sono stati il momento più visibile di una settimana di mobilitazione, cominciata lunedì con assemblee nelle facoltà universitarie, e che si chiuderà venerdì con diverse "azioni" locali. Da settimane si andava preparando questo Bildungstreik 2009, uno sciopero di tutta l'istruzione pubblica. Questo settore in Germania è di competenza dei Länder, ogni regione ha i suoi problemi particolari, e la prima sfida era mettere in piedi un coordinamento federale. Ci si è riusciti, con una piattaforma condivisa da centinaia di "comitati d'azione" locali, gruppi e gruppuscoli della sinistra, le organizzazioni studentesche e giovanili dei socialisti e dei verdi, perfino qualche gruppo locale di giovani socialdemocratici, i globalcritici di attac. E col sostegno del sindacato della scuola Gew. Non si tratta solo di chiedere più finanziamenti per la pubblica istruzione. Oggetto di critica sono le strutture dell'apprendimento, come si sono andate trasformando negli ultimi anni. Gli universitari non ne vogliono più sapere del "processo di Bologna", con la diffusione generalizzata di corsi triennali che dovrebbero preparare direttamente alle professioni con un titolo di bachelor. «Con questi corsi - ci diceva ieri ai margini del corteo berlinese Kevin, uno studente di sociologia - l'università diventa un prolungamento del liceo, con obbligo di frequenza e moduli curricolari predeterminati. Non c'è più tempo per guardarsi intorno, di capire il perché e il per come, di approfondire». «Studiamo come polli in batteria, capita di avere lezioni con 400 studenti, l'anonimità è garantita, ci chiedono solo di funzionare», gli fa eco Markus. «Bachelor? Tenete chiuso il becco e disinserite il cervello», recitava uno striscione sulla stessa lunghezza d'onda di Kevin e Markus. Gli studenti medi sono invece esasperati per il G8, sigla che non sta per il gruppo degli stati più ricchi, ma per «ginnasio in otto anni». Tradizionalmente in Germania la scuola durava 13 anni dalla prima elementare alla maturità, come in Italia anche se con una scansione diversa: quattro anni di elementari e nove di ginnasio. Negli anni scorsi, un po' alla volta e con cadenze diverse regione per regione, si è deciso di taglia via un anno di ginnasio. Quel che prima si imparava in nove anni lo si deve ora apprendere in otto, con orari settimanali più lunghi, meno insegnanti, classi fino a 32 allievi (a Berlino). Stress e frustrazione sono garantiti. Recentemente il governo ha stanziato dei fondi aggiuntivi per l'edilizia scolastica, tra i programmi di investimento "anticiclici" a sostegno della congiuntura, ma per assumere nuovi insegnanti soldi non ci sono. Quanto alle università, i Länder democristiani hanno introdotto tasse di frequenza salate, in genere di 500 euro a semestre. I fondi federali sono destinati soprattutto allo sviluppo di centri universitari d'eccellenza, mentre all'università di massa "bachelorizzata" vanno solo briciole. Siccome docenti e strutture non bastano, quasi tutte le facolta limitano le iscrizioni col numero chiuso. Decisivo per entrare è il voto di maturità, e questa circostanza porta a rendere ossessiva l'importanza dei voti nei ginnasi. E perfino nella scuola elementare, perché, in mancanza di una media unificata come in Italia, già a 10 anni i ragazzi vengono divisi tra quanti andranno alle professionali, alle scuole tecniche o ai ginnasi. I motivi per protestare contro questo sistema classista e iperburocratico davvero non mancano. All'appuntamento ieri mattina davanti al municipio di Berlino c'erano forse 40mila studenti. Molti i ragazzi venuti dai ginnasi, anche se spesso i presidi li avevano minacciati di non giustificare le assenze. «Siamo qui e strilliamo forte, perché ci rubano la cultura», lo slogan più gridato. Oppure, in riferimento alle tasse: «Cultura per tutti, e gratis». In alternativa, visto che tutto il sistema favorisce i rampolli della borghesia, «genitori ricchi per tutti». Forte l'avversione per il coccolamento delle elites: «Siamo tutti studenti d'eccellenza». E una gran voglia di contare di più: «Come vivere e studiare, lo decidiamo noi». 200.000 in 70 città tedesche In tanti hanno manifestato ieri in Germania. Solo a Berlino, secondo gli organizzatori, il corteo pacifico contava 27mila persone La protesta dilagata ieri in Germania ha unito studenti medi e universitari, una folla di persone dai 14 ai 40 anni, con l'appoggio di docenti e professori, Verdi, della fondazione Rosa Luxembourg, di Attac e dei sindacati, tutti in marcia al grido di: «Più soldi per l'educazione invece che per le banche». Si prevede un lungo week-end di «Bildungsstreik» (mobilitazioni studentesche). Prossimo appuntamento venerdì, a Berlino, giorno del decimo anniversario della riforma Bologna dell'università.

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la rovina e il moderno nel teatro garibaldi - gaetano licata (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 19-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina XIX - Palermo Un intervento sul progetto di restauro dell´antico edificio LA ROVINA E IL MODERNO NEL TEATRO GARIBALDI Una storia molto comune a Palermo: uno spazio storico di valore, il lungo abbandono la riscoperta, l´utilizzo e finalmente la ristrutturazione GAETANO LICATA M olte città europee di medie e grandi dimensioni sono dotate di Urban Center, luoghi facilmente accessibili al pubblico ove attraverso modelli tridimensionali, disegni e previsioni si registra la continua trasformazione della città costruita, una sorta di macchina del tempo ove l´esistente (passato e presente) accoglie tutte le proiezioni di progetti futuri o in corso. Ciò oltre a garantire una informazione in tempo reale, contribuisce alla formazione di una opinione pubblica, e non per ultimo diventa strumento di lavoro per tutti gli attori della progettazione della città alle diverse scale. In alcuni casi questi Urban-Center sono affiancati o integrati da veri e propri Musei dell´architettura, ove viene curata la cultura architettonica di una città attraverso l´esposizione delle architetture di maggiore qualità e importanza, ma anche ove si intrecciano tutte le esperienze urbane di altre realtà geografiche e culturali. La facoltà di Architettura ha ospitato una mostra che assolve in modo frammentario ai compiti di cui prima. Più precisamente è stato messo in mostra il processo del progetto di ristrutturazione del teatro Garibaldi alla Kalsa di Palermo, che in verità è un processo di rifondazione di senso di un teatro storico in un teatro del nostro tempo. L´occasione è data dalla chiamata nel corpo docente strutturato della facoltà di Architettura di Palermo dell´architetto Giuseppe Marsala, che insieme a Pietro Faraone è l´autore del progetto di ristrutturazione. La mostra è stata preceduta da una lezione inaugurale, anche questa consuetudine diffusa in Europa, in cui il nuovo docente si presenta insieme alle esperienze che porta con se dentro l´Università. Il Teatro Garibaldi ha una storia molto comune a Palermo: un edificio storico di valore intrecciato con la storia politica italiana (Garibaldi nel suo passaggio da Palermo vi pronunciò la famosa frase «o Roma o morte»), l´abbandono per molti anni, la riscoperta quasi archeologica durante l´amministrazione Orlando, la messa in sicurezza per l´utilizzo sotto forma di rovina e finalmente la ristrutturazione, attualmente nella fase conclusiva della sua realizzazione. Il tutto dilatato in un tempo di circa tredici anni. Il progetto è basato sul riconoscimento del teatro come una istituzione della nostra cultura in continuo cambiamento, che si manifesta in una parte fissa, l´edificio teatro, e una parte continuamente attuale, le rappresentazioni teatrali stesse. Proprio in questo spazio tra cose fisse e cose variabili si articola il progetto di Marsala, che pur riconoscendo il valore storico del manufatto non ne rimane ingabbiato, anzi, fa diventare ciò che trova e rimane generatore di utilizzi nuovi e inaspettati. Tutto ciò non ideologicamente a priori, ma sulla base di una sperimentazione avvenuta durante il periodo in cui il teatro è stato attivato nel suo stato di rovina messa in sicurezza, grazie a registi e attori della più avanzata avanguardia teatrale odierna (Cecchi, Latella, Brook, Scaldati). Sperimentazione che ha prodotto dei materiali, ben visibili e documentati nella mostra, che proprio adesso vengono tirati fuori in forma originale, a dimostrare che sono stati utilizzati come dati importantissimi per la elaborazione del progetto di ristrutturazione. Bisogna ancora ricordare il respiro europeo di questo teatro in questi anni: il Garibaldi fa parte della "Unione Teatri d´Europa", dalla quale ha già ricevuto nel 2003 un importante riconoscimento come operazione culturale complessiva, comprendente il progetto di architettura. In concreto il progetto, oltre alla modernizzazione dei servizi e all´adeguamento agli standard di comfort e impianti odierni, si basa su tutta una serie di trasformazioni possibili dello spazio scenico e del rapporto tra scena e pubblico che può essere continuamente rimesso in gioco e variare in una gamma molto ampia: scena mobile, tribune retrattili, luce modulabile naturale e artificiale, fino ad arrivare alla totale dissoluzione dei confini tra scena e pubblico. Questo atteggiamento disincantato verso una preesistenza di valore storico, quale il Garibaldi sicuramente è, sta nella tradizione recente di alcune opere di un gruppo di architetti che negli ultimi anni ha operato in Sicilia, superando la condizione locale ed occupando un preciso spazio nella storia dell´architettura contemporanea italiana e riconosciuta anche all´estero. Penso ad opere quali la ricostruzione della Chiesa Madre di Salemi realizzata su progetto di Roberto Collovà e Alvaro Siza in cui la chiesa distrutta dal terremoto del 1968 non è stata ricostruita ma risignificata come spazio urbano all´aperto nel centro della città, o alle Case Di Stefano (progetto di Roberto Collovà, Teresa La Rocca e Marcella Aprile) ove le trasformazioni tipologiche di un baglio tradizionale hanno fatto da base per un Centro di arte con la raccolta più importante di arte contemporanea in Sicilia. In questo senso il Garibaldi offre una alternativa ormai quasi concreta, alle tanto diffuse ricostruzioni acritiche o in stile tanto diffuse e normate a Palermo, che al massimo aspirano ad una sorta di mummificazione pittoresca della città. Si spera che alla fine del cantiere molto di quello che si può vedere nella mostra e dello spirito che lo sostiene, possa trovare luce nel risultato eseguito, e principalmente che non si debba rimpiangere la naturale decisione di far partire questa ristrutturazione "conclusiva" del Garibaldi, a discapito della rovina messa in sicurezza, che di certo ha garantito negli anni sperimentazione e innovazione teatrale, forse proprio perché godeva di uno status provvisorio, di fertile disinteresse e tolleranza verso il nuovo.

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Termini Imerese si salva ma non produrrà più auto (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: PRIMA data: 2009-06-19 - pag: 1 autore: Marchionne: la Fiat manterrà sempre le radici in Italia Termini Imerese si salva ma non produrrà più auto Fiat «manterrà le radici in Italia». Ma per affrontare la crisi l'ad, Sergio Marchionne, ha illustrato nel vertice di ieri a palazzo Chigi un piano di razionalizzazione, confermando gli attuali assetti produttivi, con due novità. Fiat resterà a Termini Imerese anche se dopo il 2011 non si produrranno più auto, mentre a Pomigliano dopo il 2010 è prevista una nuova piattaforma per uno o più modelli. La riorganizzazione di questi due stabilimenti, secondo quanto ha annunciato il ministro Claudio Scajola (Sviluppo economico), sarà affidata a nuovi contratti di programma che mobiliteranno risorse pubblico-private. Il confronto tra Governo, Regioni e parti sociali proseguirà nelle prossime settimane su tre tavoli per monitorare l'andamento del mercato e dell'occupazione, lo sviluppo di ricerca e innovazione, la componentistica. Positivo il giudizio dei sindacati, ad eccezione della Fiom-Cgil che giudica «inaccettabile » il piano. Servizi u pagina 5 l'articolo prosegue in altra pagina

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Balza a quota 4,4 miliardi il project finance nella sanità (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: ECONOMIA E IMPRESE data: 2009-06-19 - pag: 25 autore: Lo studio di Finlombarda sulle partnership pubblico-privato Balza a quota 4,4 miliardi il project finance nella sanità Virginio Di Carlo MILANO Edilizia sanitaria e project finance. Un connubio che in Italia si conferma di successo e che pone il mercato delle partnership pubblico-privato di casa nostra al secondo posto – dietro solo al Regno Unito –per i finanziamenti destinati al business della salute. A dare prova di un quadro sostanzialmente positivo del contesto italiano arrivano i dati elaborati per il 2009 da Finlombarda, all'interno dell'ottavo Osservatorio sul project finance in sanità. Uno studio, quello di Finlombarda, sul quale s'incentrerà il dibattito di oggi al convegno annuale Finanza & Sanità organizzato presso la Sala Collina de Il Sole 24 Ore. Rispetto a un leggero decremento nel numero totale dei progetti - che passa dai 72 del 2008 ai 71 di quest'anno - cresce il valore complessivo degli investimenti, che toccherà nel 2009 i 4,4 miliardi di euro (+ 3%). Ad oggi, si contano infatti 47 progetti già aggiudicati, per un valore di oltre 3 miliardi di euro. Una cifra che rappresenta il 69% dell'ammontare complessivo degli investimenti nazionali e che evidenzia una crescita del 13% rispetto al valore delle aggiudicazioni 2007/2008. «Nonostante un rallentamento nel tasso di incremento degli investimenti, il finanziamento di strutture sanitarie attraverso project finance continua ad essere un fenomeno in assoluta crescita per l'Italia», commenta Marco Nicolai, direttore generale di Finlombarda. «Il vero nodo della discussione, oggi, riguarda però due aspetti essenziali e tra loro connessi, ovvero - continua Nicolai - il bassissimo livello, nel nostro paese, di competizione delle aziende nell'assegnazione dei finanziamenti e l'assenza di un quadro normativo nazionale che metta a disposizione reali strumenti di pre-valutazione e di controllo dei progetti da finanziare ». Nicolai cita poi gli esempi forniti da Germania e Francia. Paesi nei quali il project finance registra tassi di crescita inferiori rispetto all'Italia, ma che hanno anche avuto un approccio «più pragmatico», riducendo il numero dei progetti abbandonati. Numero che rimane, invece, elevato in Italia (21 nell'ultimo anno, per 509 milioni di euro). Anche quest'anno è la Lombardia ad avere il primato dei progetti, potendo vantare 17 iniziative nell'edilizia sanitaria - per un valore complessivo di 1 miliardo e 228 milioni di euro- e rappresentando da sola il 23% del mercato italiano. «Rimane il dato di un paese a due velocità », sottolinea Nicolai. «Se regioni come il Veneto o l'Emilia Romagna hanno avuto una grande crescita, anche dal punto di vista del controllo sulla fattibilità dei progetti- dice ancora Nicolai - gli investimenti nelle regioni del Sud rimangono ancora troppo condizionati da bilanci della Sanità spesso in rosso». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Marchionne: radici italiane per Fiat (sezione: Cultura)

( da "Sole 24 Ore, Il" del 19-06-2009)

Argomenti: Cultura

Il Sole-24 Ore sezione: PRIMO PIANO data: 2009-06-19 - pag: 5 autore: Marchionne: radici italiane per Fiat Termini «salva» non produrrà più auto - A Pomigliano nuova piattaforma dopo il 2010 Giorgio Pogliotti ROMA Annuncia un piano di razionalizzazione degli stabilimenti confermando che «non si può immaginare una Fiat senza forti radici in Italia». Invita Governo e parti sociali ad unire gli sforzi con l'azienda, perché «mantenere gli equilibri occupazionali di fronte all'emergenza che stiamo vivendo non è un compito facile». Al tavolo di Palazzo Chigi sulla Fiat – con ministri, vertici di Regioni e parti sociali – Sergio Marchionne incassa i complimenti del premier: «Ne ho parlato con Obama – sottolinea Silvio Berlusconi – ed ha espresso grande apprezzamento per la Fiat e per le sue auto ecologiche a basso inquinamento. Saremo vicini a tutte le persone in difficoltà, non lasceremo nessuno da solo in questa crisi». Più nel dettaglio il piano presentato dall'amministratore delegato della Fiat, accanto alla sostanziale conferma degli assetti produttivi per gli stabilimenti italiani, contiene due novità che riguardano Termini Imerese ( dopo il 2011 si prevedono produzioni diverse da quella automobilistica) e di Pomigliano (dopo il 2010 è prevista l'assegnazione di una nuova piattaforma per uno o più modelli). La soluzione proposta dal ministro Claudio Scajola (Sviluppo economico), è quella di ricorrere a «contratti di programma con risorse pubblico-private», che «aiuteranno i processi di riorganizzazione » dei due stabilimenti meridionali. Tornando al piano, le difficoltà maggiori riguardano i comparti della produzione di macchine da costruzione («va definito un piano per la gestione dei lavoratori in esubero») e delle macchine per l'agricoltura («la caduta del mercato avrà effetti pesanti nel secondo semestre»). Nonostante «la crisi dei mercati abbia aggravato ancora di più la sovraccapacità produttiva », l'ad della Fiat rivendica il merito di aver gestito «una situazione drammatica in modo assolutamente responsabile» e lancia l'allarme al Governo: «Stiamo usando tutti gli ammortizzatori sociali possibili, ma siamo vicini al limite delle 52 settimane di Cassa integrazione nell'ultimo quadrimestre 2009 per almeno 10 stabilimenti ». Con un monito al sindacato: le «azioni di conflitto immotivate portano solo danni », perché «regalano occasioni d'oro alla concorrenza». Il confronto proseguirà nelle prossime settimane su tre tavoli, ha spiegato il ministro Scajola. Il primo«seguirà l'andamento del mercato, dell'occupazione e gli investimenti insieme a Regioni e sindacati». Il secondo tavolo si occuperà di sostegno a ricerca e innovazione, il terzo di componentistica e accesso al credito delle piccole imprese. Scajola ha sottolineato che «alcuni punti fermi» sono emersi già dal primo incontro di ieri: gli «eco-incentivi hanno funzionato» come «emerge dal dato sulla quota di mercato in Europa salita dell'1% al 9,3%», l'azienda «ha confermato l'impegno a non chiudere nessuno stabilimento italiano e a mantenere la continuità della produzione industriale», mentre l'eccedenza della produzione «imporrà di gestire un profonda ristrutturazione del settore che deve essere fatta a livello europeo. Scajola non ha nascosto «qualche perplessità sul caso Opel», annunciando l'impegno del Governo a fare pressing affinché «l'Europa assicuri il libero mercato, vigilando sugli aiuti di Stato che alcuni Paesi hanno dato e si accingono a dare, al di fuori delle regole sulla concorrenza ». Positivo il giudizio del ministro Maurizio Sacconi (Lavoro) che considera «credibile » il piano Marchionne, sottolineando la «forte volontà di crescita del gruppo». Quanto alle Regioni, i dieci Governatori che ospitano gli stabilimenti Fiat hanno illustrato un piano da circa 900 milioni di investimento – distribuiti tra livello centrale, regionale e aziendale –per il rilancio del settore automotive. Tra le priorità lo sviluppo di veicoli ecologici a basso impatto ambientale, la sicurezza, i servizi di informazione per gli automobilisti, i veicoli commerciali leggeri, la ricerca combinata in meccanica, elettronica e informatica. © RIPRODUZIONE RISERVATA LE AREE DI MAGGIORE CRISI Scajola ipotizza contratti di programma con risorse pubbliche-private che possano accompagnare la riorganizzazione L'incontro. Da sinistra Gianni Rinaldini, Guglielmo Epifani e Sergio Marchionne al tavolo che ha riaperto il confronto tra Fiat, governo e sindacati INFOPHOTO

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Vasco Rossi e Madonna superstar, in buona salute gli show dal vivo (sezione: Cultura)

( da "Manifesto, Il" del 19-06-2009)

Argomenti: Cultura

ASSOMUSICA Pubblicata «L'Italia dei concerti», i dati degli eventi live del 2008, in leggera flessione di pubblico ma non d'incassi Vasco Rossi e Madonna superstar, in buona salute gli show dal vivo Flaviano De Luca Col tour italiano dei Depeche Mode, è cominciata la grande stagione dei concerti, l'estate dei live, il fitto calendario degli appuntamenti dal vivo che sono l'unico settore della filiera musicale a godere di buona salute. Ce lo dimostrano i dati appena pubblicati nell'Italia dei concerti, la pubblicazione annuale -giunta alla seconda edizione- di Assomusica (che rappresenta il 93% del mercato musicale live del nostro paese ma restano fuori l'Auditorium di Roma, l'Arena di Verona e altri enti misti pubblico-privato, che godono di finanziamenti vari). Nell'anno passato , il 2008, sono diminuiti i concerti e gli spettatori, ma sono aumentano gli incassi. Rispetto al 2007 la spesa al botteghino è salita del 4,13% (164.825.000 euro), a fronte di un aumento del prezzo medio del biglietto di quasi il 20 per cento (29,62 euro, pari a +19,39%), e di un calo del numero di concerti (2.175, -14,77) e di spettatori (5 milioni e 600 mila, pari a -3%). E' un discorso abbastanza chiaro se pensiamo che i biglietti medi dei grandi concerti previsti nei prossimi mesi,tutti organizzati da Live Nation (Madonna 63-172euro, U2 34-172, Santana 47, Coldplay 40-57, Green Day 39-45) sono leggermente aumentati più o meno come quelli della Barley Arts (che porta in Italia Springsteen 46-92, Lenny Kravitz 30-50, Steve Winwood 27,5). L'anno scorso, in testa al box office dei concerti, si è saldamente installata Madonna, con 4.005.241 euro incassati (dati certificati Siae) al concerto all'Olimpico di Roma il 6 settembre scorso, l'unico live show che ha superato i 4 milioni di euro d'incasso grazie anche a circa 65 mila spettatori. Sul podio anche Bruce Springsteen, con 2.819.080 euro per lo show al Meazza il 25 giugno 2008, e Vasco Rossi che domina la top ten dei live 2008. Il Blasco occupa ben sei posizioni ed è terzo (Meazza, 6 giugno con 2.493.216), ma anche quarto, sesto, ottavo, nono e decimo grazie alle sue performance a Milano, Venezia, Roma e Torino. «É innegabile che ci sia un legame tra aumento degli incassi e aumento del prezzo del biglietto», ha spiegato il neo-presidente di Assomusica Alessandro Bellucci, che comunque sottolinea che l'Italia per quanto riguarda i costi dei live «é al di sotto della media europea». «Il 2008 è stato un anno in cui sono state privilegiate le grandi produzioni - spiega Bellucci - Una scelta dettata dal mercato stesso, non c'è stata una pianificazione alle spalle. Le grandi produzioni hanno portato buoni risultati, ma sono anche quelle dove il costo del biglietto è più alto rispetto alle piccole». Bellucci spiega che nonostante la crisi economica, il settore della musica dal vivo, «tiene botta». Anche se si registra una tendenza: «I piccoli concerti, che hanno prezzi più bassi, ma che stanno alla base di tutto, hanno un po' sofferto. Il pubblico fa delle scelte. Là dove un tempo la cultura in generale e la musica dal vivo in particolare, poteva essere usufruita senza fare scelte oggi si preferisce andare a vedere una sola volta Madonna piuttosto che tre-quattro concerti durante l'anno». Nei dati forniti dal rapporto, c'è una grande differenza del numero di eventi in Italia, con il Nord nettamente in testa con 1.452 fra concerti e musical, il Centro a quota 508, e il Sud a 215. «Il sud è fatto di spettacoli al 70% ad ingresso gratuito, che per ora non vengono rilevati dal rapporto - spiega Bellucci - Penso che se noi sovrapponessimo i dati, il discorso si potrebbe riequilibrare. Resta comunque un problema di fondo legato alla conformazione del nostro Paese. Un conto sono le produzioni italiane, ma per gli stranieri è più facile fare tappa a Milano. Si può immaginare che costi avrebbe far arrivare uno spettacolo come quello di Madonna, con decine di Tir, giù a Napoli».

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Tante offerte formative (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Tante offerte formative che guardano alle esigenze di oggi Il prossimo anno accademico sarà un anno di importanti novità per la Facoltà di Economia che, con 10.126 iscritti complessivi (di cui 2.055 matricole), è la Facoltà dell'Università di Torino con il più elevato numero di studenti. In particolare, le principali novità sono le seguenti: nuovo polo didattico; nuova offerta formativa; modifiche al test di ingresso; internazionalizzazione e corsi di studio impartiti in inglese. Nuovo polo didattico. Per la prima volta da molti decenni la Facoltà è riunita in un'unica struttura, dopo aver lasciato definitivamente Piazza Arbarello e Palazzo del Lavoro, le matricole dell'a.a. 2009/2010 frequenteranno le lezioni presso il Nuovo Polo Didattico della Facoltà di Economia, in Corso Unione Sovietica 220, situato nel cortile del «Poveri Vecchi». La struttura, inaugurata ufficialmente mercoledì 17 giugno, ospita 4 grandi aule da oltre 400 posti l'una e diverse altre aule più piccole, tutte dotate delle più moderne ed efficienti attrezzature audio-video. Nuova offerta formativa. Visto il successo ottenuto dai corsi di studio proposti negli anni passati, la maggior parte dei corsi di laurea e di laurea magistrale è stata mantenuta, anche se il panorama delle lauree magistrali si è arricchito di alcuni nuovi corsi di studio. La Facoltà ha sfruttato l'occasione della riforma per razionalizzare e per migliorare la propria offerta formativa, tenendo conto delle esigenze manifestate dal mondo del lavoro e dagli studenti. Le lauree triennali attivate nell'a.a. 2009/2010 sono le seguenti: laurea in Banca, Borsa, Assicurazione; laurea in Commercio Internazionale; laurea in Economia Aziendale, articolata in nove percorsi: Economia e direzione imprese, Marketing, Amministrazione, finanza e controllo, Professioni contabili, E-business, Business & Management, Diritto e cultura d'impresa, Gestione d'impresa presso la sede di Biella e Direzione d'impresa presso la sede di Cuneo; laurea in Economia e Commercio, articolata in quattro percorsi: Economia, Economia e Diritto, Economia e management, Economia del territorio e dell'ambiente. Lauree magistrali: Business Administration; Economia e Direzione delle imprese; Economia e Diritto; Economia e Management internazionale;Economia, gestione e valorizzazione del Turismo; Economia, Istituzioni e Territorio; Economics; Finance and Insurance; Finanza aziendale e mercati finanziari; Management pubblico; Professioni contabili. Il dettaglio degli insegnamenti impartiti nelle diverse lauree e lauree magistrali è reperibile sul sito della Facoltà (www.econ.unito.it). Test di ingresso. Anche per l'a.a. 2009/2010 la Facoltà di Economia conferma, per le aspiranti matricole, il test di ingresso obbligatorio, non selettivo, bensì orientativo, che si terrà il giorno7 settembre 2009, con inizio alle ore 15. Come per gli anni passati, è necessario pre-iscriversi al test on line (www.unito.it) e confermare l'iscrizione presso il Centro immatricolazioni secondo le scadenze previste dall'Ateneo. Le innovazioni apportate al test sono però numerose. Innanzitutto, la sede. Il test avrà luogo nelle strutture della Facoltà di Economia, in Corso Unione Sovietica 218-bis e 220, Torino, grazie alla disponibilità delle aule del Nuovo Polo Didattico. Inoltre, gli studenti che manifesteranno, all'atto della pre-iscrizione online, l'intenzione di seguire i corsi nelle sedi di Biella e di Cuneo sosterranno il test presso le aule delle sedi decentrate. Un'altra importante novità riguarda le conseguenze del test. Il test che verrà affrontato dalle matricole il 7 settembre 2009 prevede, per la prima volta, meccanismi di incentivo/disincentivo legati ai punteggi ottenuti nel test. Infatti, gli studenti che otterranno un punteggio inferiore a 18 dovranno sostenere e superare prioritariamente gli esami di Matematica Generale e di Economia Aziendale, entrambi impartiti nel I semestre. Per fare in modo che questi studenti possano affrontare al meglio questo obbligo, verrà loro assicurato, durante il I semestre, un supporto aggiuntivo specifico (es.: esercitazioni, corsi integrativi) con cadenza settimanale ed a frequenza obbligatoria. Le matricole che otterranno al test un punteggio inferiore a 18 non potranno sostenere gli esami degli altri insegnamenti del I anno (e degli anni successivi) fino al conseguimento di una votazione positiva negli insegnamenti di Matematica Generale e di Economia Aziendale, dimostrando così di aver acquisito una solida preparazione di base in due materie fondamentali. Ma non sono stati previsti solo disincentivi: agli studenti immatricolati presso la Facoltà di Economia con i migliori 50 (cinquanta) punteggi conseguiti al test verrà consegnato, come premio, un notebook con il logo della facoltà! Internazionalizzazione e corsi di studio impartiti in inglese. La Facoltà di Economia continua il suo processo di internazionalizzazione che vede i propri studenti ed i propri docenti impegnati non solo in scambi in Europa attraverso il programma Erasmus, ma anche in altri Paesi, grazie a collaborazioni poste in essere direttamente dalla nostra Facoltà. Oltre agli accordi ormai consolidati (quattro Università negli USA e una Università in ciascuno dei seguenti Paesi: Canada, Corea, India, Australia), nel corso del 2009 si sono aggiunte nuove collaborazioni con altri atenei negli USA, a Taiwan, in Cina. Per favorire l'afflusso degli studenti stranieri a Torino e per consentire agli studenti italiani di prepararsi adeguatamente alle permanenze all'estero, anche per l'a.a. 2009/2010 la Facoltà di Economia conferma l'erogazione totalmente in inglese di un intero percorso (Business Management) della laurea triennale in Economia Aziendale. Inoltre, a partire dal prossimo anno accademico, l'offerta formativa vedrà anche l'erogazione in inglese di due lauree magistrali: la laurea magistrale di Economics e la laurea magistrale di Finance and Insurance. Tutti questi importanti cambiamenti sono il frutto del lavoro di tutto il corpo docente e dello staff didattico-tecnico-amministrativo della Facoltà guidata dal Preside, prof. Sergio Bortolani che, anche per il triennio 2008-2010, è coadiuvato nella sua attività da cinque Vice-Preside che presidiano altrettante aree strategiche: la prof.ssa Gabriella Racca, Vice-Preside Vicaria; il prof. Pietro Paolo Biancone, Vice-Preside per i Rapporti con le aziende; la prof.ssa Donatella Busso, Vice-Preside per la Didattica; il prof. Paolo Ghirardato, Vice-Preside per la Ricerca; la prof.ssa Stefania Ninatti, Vice-Preside per le Relazioni Internazionali. Sergio Bortolani Preside Facoltà di Economia

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Una grande tradizione (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Una grande tradizione aperta alle professioni del futuro Una grande tradizione. Una Facoltà fondata nel 1969 da personalità illustri, tra cui Norberto Bobbio e Luigi Firpo, che si è sviluppata e rinnovata nel tempo e che oggi svolge un ruolo di primo piano nelle dinamiche pubbliche e nella formazione della cultura sociale e politica. Si presenta così la Facoltà torinese di Scienze Politiche, una delle più frequentate dell'Ateneo con i suoi 6.500 iscritti; che si distingue a livello nazionale per la qualità dei docenti e ricercatori e per un'offerta formativa attenta alle richieste del mondo del lavoro. L'offerta formativa. Per il 2009-2010 la Facoltà presenta un'ampia offerta formativa, con 7 lauree triennali, 6 lauree magistrali, e una decina di master, tra cui «Peacekeeping Management», «Cultural Projects for Development», «Analisi delle politiche pubbliche», «World Heritage at Work», «I Professionisti del patrimonio culturale», «Organizzazione e sviluppo delle risorse umane». Alcune lauree favoriscono una formazione culturale di fondo nel campo delle scienze politiche e sociali, mentre altre sono più orientate alla professione o offrono competenze particolari. Competenza e leadership: due sfide decisive. Il progetto formativo di Scienze Politiche a Torino è multidisciplinare e risponde al criterio dell'«unità nella varietà». L'obiettivo è offrire ai giovani una «cassetta di attrezzi» che permetta di inserirsi negli ambienti di lavoro con più strumenti di conoscenza e con maggiori competenze. Oltre a ciò cerchiamo di creare delle professionalità aperte e flessibili, una specie di «forma mentis» che renda le persone capaci di orientarsi nei diversi ambienti e di trovare di volta in volta le soluzioni più adeguate. Gli studenti di Scienze Politiche. Chi si iscrive a Scienze Politiche è un giovane che ha a cuore i temi dello sviluppo economico, dell'ambiente, dei rapporti internazionali, del governo della società, del rinnovamento degli enti pubblici e dei servizi sociali, di come rendere più efficienti e umane le istituzioni, l'impresa e la comunicazione pubblica. Scienze Politiche come «la Facoltà di capire il mondo» è lo slogan che sintetizza il nostro impegno formativo. Capire non soltanto in chiave personale, ma anche e soprattutto per agire, per dare il proprio contributo professionale a migliorare i diversi ambienti di vita. Sbocchi professionali. A seconda dei corsi di laurea, si aprono ai giovani opportunità lavorative in campi diversi: dal terziario privato al sistema creditizio; dalla Pubblica Amministrazione a vari settori dell'industria privata; dalle funzioni internazionali alla carriera diplomatica; dalle professioni nei servizi sociali a quelle nei settori della comunicazione, del marketing, ecc. Trovare oggi un'occupazione stabile non è facile. Tuttavia, da studi fatti, emerge che l'80% dei nostri laureati trova un'occupazione entro il primo anno dalla laurea, per poi migliorare nel tempo la sua posizione. E' importante però il curriculum di studio: chi ha alle spalle un percorso formativo di rilievo ha più possibilità di successo e di scelta. Di grande aiuto nell'nserimento nel mondo del lavoro sono gli stages presso aziende, enti, imprese, che la Facoltà organizza per i propri studenti. Risorse formative. L'offerta formativa è uno dei punti di forza della Facoltà, che conta 170 tra docenti e ricercatori e oltre 300 insegnamenti attivati nelle discipline economiche, giuridiche, politologiche, sociologiche, storiche, linguistiche, informatiche, statistiche. Tra le risorse per la didattica, vi sono i servizi di quattro grandi biblioteche (di economia, scienze politiche e sociali, storia, diritto), due aule multimediali con adeguate postazioni informatiche, forme di insegnamento a distanza on line e con strumentazioni sempre più raffinate. Rientra in questo quadro il corso di laurea triennale in Scienze dell'amministrazione interamente on line. Vi è poi il Centro Linguistico che fornisce servizi per l'apprendimento delle lingue straniere ai nostri studenti. Negli ultimi anni ci siamo impegnati nel migliorare i servizi per gli studenti, potenziando l'ufficio di job placement che favorisce l'inserimento lavorativo dei giovani in strutture italiane ed estere, attivando un servizio di tutorato che collabora con gli studenti prima e dopo l'immatricolazione. Il tutto è coordinato dall'Ufficio Orientamento di Facoltà, che opera per far conoscere le opportunità formative dei corsi di Scienze Politiche e per aiutare gli studenti a scegliere la propria formazione universitaria e professionale. Rapporti internazionali. Sono poi molti i contatti della Facoltà con università straniere, per favorire i progetti Erasmus-Socrates e per accogliere gli studenti stranieri che scelgono Torino come luogo formativo. Di particolare rilievo sono gli accordi per una laurea binazionale con l'Institut d'Etudes Politiques di Bordeaux, con la Faculté des Sciences économiques et de gestion di Lione, con la Cardiff University, per percorsi formativi che rilasciano un doppio diploma. Oltre a ciò, vi sono accordi di scambio con importanti Università cinesi e con varie Università dell'America Latina, mentre sono allo studio rapporti con sedi universitarie africane e del Medio Oriente. Sempre per i rapporti internazionali, è alla terza edizione la «Summer School To-China» che si terrà in luglio, con la partecipazione di autorevoli studiosi del settore su temi di geopolitica e di economia della Cina contemporanea. La Facoltà in Piemonte. La Facoltà non opera soltanto a Torino, ma è radicata anche a Cuneo e Biella. Si risponde così a una domanda locale, capace di valorizzare sia le risorse culturali dei diversi territori, sia di diffondere nei diversi ambienti la cultura sociale e politica di cui la Facoltà è espressione. Franco Garelli Preside di Scienze Politiche

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In conformità al programma di questo triennio di presidenza, sono stati intensificati i rapport... (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

In conformità al programma di questo triennio di presidenza, sono stati intensificati i rapporti con Facoltà giuridiche estere. Alla doppia laurea valevole in Italia ed in Francia già in atto in virtù di convenzione internazionale con le Università di Nizza Sophia Antipolis e di Parigi V (Descartes), al programma di scambio con la McGill University di Montreal ed alla partecipazione alle summer school delle Università di San Diego (U.S.A.) e di Haifa (Israele) si sono aggiunti il programma di scambio con l'Università di San Gallo (Svizzera), la partecipazione alla summer school del Georgetown Law Centre di Washington (U.S.A.) ed al Centre for Transnational Legal Studies (Londra). Sono a buon punto le trattative per attivare una collaborazione didattica che rilascia un titolo a doppia validità con l'Università di Münster (Germania). Un'altra tappa importante di questo processo di collaborazioni con l'estero è stata segnata dall'accordo di collaborazione con l'Università di Tirana, stipulato in occasione della visita che il Presidente della Repubblica di Albania, Bamir Topi, ha reso all'Università di Torino e alla nostra Facoltà. Questo accordo dischiude la possibilità che anche nostri docenti possano svolgere attività di insegnamento in Albania e intensifica i rapporti già esistenti: attualmente infatti frequentano la nostra Università già circa seicento studenti albanesi, di cui 83 nella Facoltà di Giurisprudenza Cercheremo così di coniugare la modernità con le tradizioni scientifiche e didattiche della nostra Facoltà.

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Decentramento a Cuneo (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Decentramento a Cuneo Un successo di iscritti e risultati Già all'inizio degli anni '90 la Facoltà di Giurisprudenza di Torino decentrò a Cuneo il primo anno del vecchio corso di studi quadriennale. La successiva riforma universitaria del 3 + 2 offrì la possibilità di istituire in Cuneo, dal 2000, un Corso di Laurea triennale in Scienze Giuridiche, il quale, oltre a fornire un titolo di studio avente valore legale, poteva essere completato con la laurea magistrale in Giurisprudenza (indispensabile per avviarsi all'avvocatura, alla magistratura e al notariato), da seguirsi nel capoluogo regionale. Tale corso triennale, dal prossimo anno accademico, si trasformerà in Scienze del Diritto Italiano ed Europeo e prenderà quindi il posto, con le stesse caratteristiche, del precedente «Scienze Giuridiche», che continuerà peraltro a valere per gli attuali iscritti. Una recente riforma nazionale ha previsto, per la laurea in Giurisprudenza, un percorso unitario di cinque anni (laurea magistrale in Giurisprudenza, cosiddetto 1 + 4). La Facoltà torinese considera equipollente ai primi tre anni di tale percorso quello da tempo operante a Cuneo. Chi quindi si iscriverà, per il prossimo anno accademico, a «Scienze del Diritto Italiano ed Europeo» a Cuneo, alla fine del triennio qui frequentato, potrà transitare, con integrale riconoscimento dei crediti formativi, sul quarto anno dell' 1 + 4 di Torino, potendo scegliere se conseguire o meno la laurea triennale (non più obbligatoria, come avveniva invece in passato). La presenza della Facoltà di Giurisprudenza nella città di Cuneo ha dato ottimi risultati: a fronte di un significativo numero di studenti (a tutt'oggi intorno ai 300 sui tre anni), dall'estate 2003 (cioè dal compimento del primo triennio) si sono avuti circa 294 laureati. Il Corso di Laurea di Cuneo, nella quale insegnano docenti della Facoltà di Giurisprudenza torinese, è caratterizzato da una frequenza molto alta e da una buona percentuale di iscritti che riesce a concludere rapidamente il ciclo di studi; i laureati cuneesi ottengono poi risultati molto buoni negli ultimi due anni del quinquennio seguiti a Torino. Già dal passato anno accademico i corsi di laurea attivati a Cuneo dalle Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche ed Economia, sono stati definitivamente collocati nel ristrutturato edificio Mater Amabilis (via Ferraris di Celle 2). Qui è stata anche trasferita ed aperta agli studenti la biblioteca universitaria decentrata. Tutto ciò è avvenuto contestualmente alla stipula di un'importantissima convenzione decennale per il polo di Cuneo, relativa al finanziamento e sviluppo delle varie attività universitarie, che coinvolge l'Università di Torino, l'Associazione per gli Insediamenti Universitari in Provincia di Cuneo e gli enti locali sedi di presenza universitaria, la Regione Piemonte e la Fondazione della Cassa di Risparmio di Cuneo. Queste ultime due inoltre apportano ulteriori rilevantissimi contributi per la promozione della ricerca e per il finanziamento di posti di ruolo con sede nella provincia di Cuneo. Proprio all'attività di ricerca si intende dare un significativo impulso anche nel quadro dei rapporti con l'estero, in particolare, ma non solo, con la Francia. Per quanto riguarda la Facoltà di Giurisprudenza da tempo sono attivati costruttivi rapporti con atenei francesi: il Corso di Scienze Giuridiche di Cuneo è inserito nell'accordo di doppia laurea in Giurisprudenza italo-francese (Torino-Cuneo/Nice-Sophia Antipolis; Torino-Cuneo/Paris-René Decartes) e professori nizzardi vengono ogni anno a tenere moduli didattici in Cuneo, nel quadro dell'insegnamento, ivi attivato, di «Diritto dei Paesi di Lingua Francese». Da quest'anno per un biennio, la Fondazione CRC ha finanziato, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche, una ricerca, in corso presso la sede di Cuneo, cui partecipano docenti italiani e francesi, sul tema «Le autonomie funzionali e territoriali nella provincia di Cuneo in prospettiva transfrontaliera (e alla luce del principio di sussidiarietà)». Stefano Sicardi Presidente del Corso di Laurea in Scienze Giuridiche di Cuneo

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Verso il futuro (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Verso il futuro sicuri e ben preparati I Master e il Programma Allievi del Collegio Carlo Alberto sono tre programmi innovativi, destinati a studenti di talento e desiderosi di confrontarsi con un ambiente stimolante e competitivo. Il Programma Allievi, destinato a studenti particolarmente meritevoli iscritti ad una laurea triennale o magistrale dell'Università di Torino in scienze economiche (e affini), prevede che essi arricchiscano il loro curriculum frequentando corsi e seminari presso il Collegio. Obiettivo del Programma, interamente svolto in inglese, è quello di maturare negli studenti motivazioni, capacità di problem solving e reporting che permettano loro sia di accedere a carriere operative di prestigio sia di continuare la formazione ai più alti livelli. I due Master in Economics e in Finance continuano la tradizione dei Master del Coripe Piemonte, istituiti negli anni 80. Svolti in lingua inglese, hanno acquisito una notevole tradizione sia di formazione sia di placement. Il Master in «Economics», in particolare, ha formato generazioni di giovani studiosi, che hanno poi proseguito la loro formazione all'estero o in centri di ricerca e istituzioni nazionali. Il Master in Finance, che è anche un Master di secondo livello dell'Università di Torino, ha istituito solidi legami di placement con la comunità finanziaria, sia nel settore pubblico (Banche centrali) sia nel privato, sia esso bancario o assicurativo. Gli ex alunni del Master ormai formano una comunità attiva ed apprezzata sia sulle piazze italiane sia su Londra e Parigi. A partire da quest'anno i Master entrano a far parte dell'offerta formativa del Collegio Carlo Alberto, istituito nel 2004 dalla Compagnia di San Paolo e dall'Università di Torino. La ricerca dell'eccellenza nella didattica, che è sempre stata un loro obiettivo, si gioverà dei valori e delle best practice di ricerca che il Collegio condivide con la comunità accademica internazionale. In un mercato del lavoro in cui la mobilità e la competizione saranno sempre più vivaci, abituarsi sin «dai banchi di scuola» a ritmi di lavoro e standard elevati è un asset preziosissimo. Per rafforzare questo slancio, il corpo docente è stato ulteriormente arricchito di docenti stranieri: alcuni mantengono la loro posizione presso università europee o statunitensi, altri svolgono interamente la loro attività presso il Collegio, da cui sono reclutati a livello internazionale. Ciò che rende unica l'esperienza degli studenti che partecipano ai tre Programmi è proprio la quotidianità: ogni giorno, essi vivono a contatto con un gruppo di circa 200 studiosi, tra fellow, senior fellow, assistant professor, visiting scholar, con i quali possono confrontarsi e consigliarsi. Ci sono seminari in Economia e Finanza con cadenza settimanale e relatori internazionali, conferenze aperte alla Città, nonché eventi di grande prestigio quali le Pareto Lectures, la Castellino Lecture e la Carlo Alberto Lecture. Ma c'è anche un impegno solido, quotidiano, nell'austerità delle stanze di quest'antica scuola, in cui i nostri studenti possono trovare la motivazione, l'esempio, la disponibilità, il supporto convinto e costante per costruire il loro domani. Domani in cui tutti noi crediamo. Elisa Luciano (Direttore Master in Finance) Massimo Marinacci (Direttore Programma Allievi e Master in Economics)

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La didattica (sezione: Cultura)

( da "Stampa, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

MASTER DIVISION SAA L'eccellenza La didattica della specializzazione per la classe dirigente Per rispondere ad una esigenza molto sentita dalle imprese e da altre organizzazioni, la Facoltà ha costituito la Masters Division nel 2000 con lo scopo di sviluppare prodotti di formazione di eccellenza. La Masters Division ha il proprio fulcro in due tipi di attività: Master in Business Administration e Master in Marketing e Comunicazione aperti ai laureati di qualsiasi Facoltà e Politecnico (che superano la prova di ammissione); e Master in Marketing Management e Master in Corporate Finance Masters svolti all'interno di imprese, principalmente in collaborazione con il Gruppo Fiat. La Masters Division adotta i tre metodi classici di formazione delle Business School: 1) il metodo dei casi; 2) le lezioni (sia di docenti universitari, sia di dirigenti di impresa, sia di consulenti); 3) le testimonianze e gli interventi esterni. Master in Business Administration. I forti cambiamenti nell'economia, nella società e nella tecnologia hanno creato un ambiente competitivo nel quale occorre una visione integrata che soltanto managers preparati su un ampio spettro possono dare. Rivolto a chi ha già esperienza aziendale questo programma consente di seguire un corso intensivo riducendo al minimo il tempo sottratto all'attività lavorativa (lezioni in orario serale). Dalla gestione strategica alla finanza, dal marketing alla gestione delle risorse umane, i partecipanti completano le proprie competenze professionali con una visione integrata tra le varie discipline. La prossima edizione del Master in Business Administration avrà inizio il 20 ottobre 2009. Per accedere ai corsi, sono previste prove di selezione ogni mese (da luglio ad ottobre). Master in Marketing e Comunicazione. Per superare i rivali in mercati fortemente competitivi, occorrono solide conoscenze di marketing, capacità di analisi ed efficacia nelle decisioni. Occorre capire come la struttura dei settori e dei mercati possa limitare le scelte delle imprese e quanto importanti siano le attese dei potenziali compratori. Questo programma ha per obiettivo la formazione di specialisti nel marketing e nella comunicazione. E' progettato per chi abbia già conseguito una laurea, voglia specializzarsi nel marketing e sia pronto ad impegnarsi in un programma di formazione rigoroso. Il Master dedica sei mesi allo studio del marketing e della comunicazione nelle loro varie ramificazioni e quattro mesi allo sviluppo di un progetto in un'impresa. I partecipanti alle precedenti edizioni del Master che si sono collocati in modo soddisfacente sul mercato del lavoro sono ormai numerosi e confermano il successo dell'iniziativa. Il periodo di quattro mesi dedicato alla preparazione di un progetto in impresa è il modo migliore per completare la preparazione. Il corso inizierà il 26 gennaio 2010 (prove di selezione ogni mese da luglio 2009 a gennaio 2010). Le lezioni si svolgono dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 16,30 presso la Facoltà di Economia di Torino per 6 mesi. Per informazioni: Masters Division, Facoltà di Economia di Torino (primo piano): Corso Unione Sovietica 218 bis - 10134 Torino: Orario Segreteria: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12,30 ed anche il martedì (su appuntamento) dalle 18 alle 20. Tel. 011/670.8412-6047. Mail: ecodir@econ.unito.it; www.econ.unito.it Giorgio Pellicelli Direttore Masters Division La SAA - Scuola di Amministrazione Aziendale dell'Università degli Studi di Torino nasce negli anni '50 come prima Business School in Italia e da sempre si caratterizza per la sua capacità di anticipare i cambiamenti e rappresentare un concreto laboratorio per la sperimentazione e lo sviluppo di metodologie innovative per la didattica universitaria e la formazione manageriale. La SAA si propone con un'offerta formativa che concilia un metodo rigoroso di sviluppo delle competenze specialistiche con lo sviluppo di competenze trasversali ponendo altresì attenzione allo sviluppo individuale e orientando i propri studenti verso percorsi di studio e carriera a livello nazionale e internazionale. Laurea Triennale in Management dell'informazione e della comunicazione aziendale: corso Interfacoltà che vede coinvolte le Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere e Filosofia, Scienze MFN e Scienze Politiche con l'obiettivo di fornire competenze, metodologie e strumenti tali da consentire agli studenti di sviluppare una professionalità esaustiva dal punto di vista disciplinare con l'inserimento di corsi di provenienze scientifiche diverse. I laureati acquisiscono nel corso del triennio una preparazione idonea ad essere inseriti in diversi settori (tra i quali marketing, sviluppo, organizzazione, relazioni esterne) all'interno di contesti aziendali di dimensioni diverse. In quest'ottica si colloca il tirocinio curricolare previsto nel piano di studi: gli studenti del terzo anno sono seguiti dalla SAA nello svolgimento di un significativo periodo di stage il cui lavoro spesso si concilia con la tesi finale e che garantisce a oltre il 75% dei laureati SAA una immediata collocazione nel mondo del lavoro. Ed è sempre questa componente a caratterizzare anche la formazione postgraduate: i Master Universitari di 1° livello sono infatti progettati in stretta collaborazione con il settore imprenditoriale di riferimento. La Scuola già in fase di progettazione lavora con il sistema universitario a partire dal commitment delle aziende che, presenti anche in fase di selezione degli allievi, offrono agli studenti borse di studio, stage retribuiti e concrete opportunità di carriera. Tra i master di I livello attivati e in fase di avvio per l'a.a. 2009/10 ci sono: Auditing, in collaborazione con il Dipartimento di Economia Aziendale e ASSIREVI, l'associazione delle società di revisione contabili, e la partecipazione delle «big four» della revisione contabile (Deloitte, Ernst&Young, KPMG, PriceWaterhouseCoopers); Management del patrimonio immobiliare, in collaborazione con il Dipartimento di Economia Aziendale, Politecnico di Torino - II Facoltà di Ingegneria ; Business Administration Executive, rivolto a manager, professionisti, funzionari di enti pubblici e aziende; Management dei programmi comunitari, rivolto a personale docente e amministrativo di enti pubblici e privati dell'Università; professionisti dell'area economica e giuridica; funzionari delle istituzioni e organismi comunitari internazionali e nazionali;Analisti di produzione cinematografica e televisiva, nato dall'accordo SAA - DAMS - Facoltà di Scienze della Formazione, Film Commission Piemonte e società di produzione a livello nazionale; IT Governanace e Compliance, l'obiettivo è fornire figure aziendali che gestiscano i sistemi informativi aziendali . Valter Cantino Direttore della Scuola di Ammnistrazione Aziendale

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un solo esame per diventare studente part time - laura montanari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina I - Firenze L´università Un solo esame per diventare studente part time LAURA MONTANARI Basterà sostenere un solo esame all´anno all´università per poter iscriversi come studente part time e «marciare» a passo più lento verso la tesi senza finire fuoricorso. E´ una delle novità annunciate ieri dagli Studenti di sinistra, al termine di una riunione della Commissione didattica. Il massimo degli esami che può sostenere l´allievo part time - che paga il 50 per cento delle tasse - è di 30 crediti all´anno o di 60 in due anni se si iscrive a un biennio. Ma tutte queste novità non accontentano comunque i rappresentanti degli Studenti di sinistra (Sds) che chiedono una riforma più sostanziale: «Chi fa il part time è uno studente che lavora - spiega Catia Sabato - noi pensiamo che l´ateneo debba allora organizzare per questi iscritti dei corsi serali dalle 18 alle 22 in modo da metterli in grado di poter frequentare alcune lezioni». Sds chiede anche degli appelli d´esame straordinari per gli studenti part time che oggi pure esistono ma che sono facoltativi, a discrezione del singolo docente o della facoltà. Per quando riguarda l´obbligo di frequenza è ancora una zona grigia secondo gli studenti, non definita dal regolamento: «Noi chiediamo l´abolizione di qualsiasi obbligo».

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dritto&rovescio il corpo docente si rinnova: sempre di meno e con meno soldi - aurelio magistà (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 44 - Cronaca dritto&rovescio Il corpo docente si rinnova: sempre di meno e con meno soldi AURELIO MAGISTà L´esempio della medaglia, con il dritto e il rovescio, un lato buono e uno cattivo che fanno parte della stessa realtà, è la più adatta per descrivere l´università. Molte situazioni si prestano a letture doppie. Iniziative buone in teoria vengono snaturate e piegate a interessi discutibili. Notizie buone all´apparenza si rivelano poi cattive o pessime. Parliamo per esempio del corpo docente. Secondo una valutazione della Conferenza dei rettori, tra quest´anno e il 2013 andranno in pensione 8mila tra ricercatori e professori associati o ordinari. Una buona notizia: finalmente l´università si rinnova, finalmente giunge l´occasione per intervenire su un corpo docente sclerotizzato, non solo metaforicamente. Secondo i dati dell´ultimo rapporto del Comitato nazionale di valutazione del sistema universitario, organismo istituzionale del ministero dell´Università, i professori under 35 sono solo il 4,5 per cento del corpo docente. Un corpo docente che nel 2008 ha perduto 1.100 professori di ruolo, mentre ha visto aumentare i ricercatori di 900 unità. Se si tiene conto che nel frattempo sono aumentati i docenti con più di 60 anni e, addirittura, quelli con più di 65 anni sono ben 6.999, la previsione della Crui sui pensionamenti sembrerebbe una buona notizia. Purtroppo non è così. A cambiare tutto c´è l´articolo 66 della legge 133 del 2008, che in sostanza blocca il turn-over. Per ogni dieci persone che vanno in pensione, le università potranno assumerne solo due. Quindi, per 8mila che se ne andranno, ne entraranno solo 1.600. Certo, una parziale deroga prevede che le univesità virtuose, quelle che spendono "solo" il 90 per cento dei finanziamenti per il personale, potranno aumentare il rapporto pensionati nuovi assunti a 2/1, ma in ogni caso i nuovi potranno essere profesori ordinari solo al 10 per cento. In sintesi: nei prossimi anni peggiorerà il rapporto docenti/studenti, un imporante indicatore di qualità, e ci sarà una dequalificazione degli insegnanti. Che, tra ricercatori, assegnisti e professori a contratto con trattamento economico al limite o sotto la soglia della sussistenza, dovranno preoccuparsi, più che della didattica, di sbarcare il lunario.

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il censis le regole imperfette della valutazione - roberto ciampicacigli * (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina 45 - Cronaca il Censis Le regole imperfette della valutazione ROBERTO CIAMPICACIGLI * Ogni modello di valutazione è imperfetto, ogni modello di valutazione è criticabile, ma questo non significa che sia sbagliato impegnare risorse per offrire ai diversi destinatari uno strumento di orientamento per comprendere l´evoluzione dei fenomeni e scegliere. Questa consapevolezza non è mai venuta meno in questi dieci anni di lavoro. Ci siamo dati poche essenziali regole: essere terzi rispetto al sistema; essere trasparenti nelle procedure quando esponiamo in forma analitica la costruzione degli indicatori, le fonti, i modelli di calcolo; essere sempre disponibili al confronto e al miglioramento dello strumento e questo è dimostrato dalle collaborazioni avviate da anni con alcune conferenze dei presidi. Infine, essere flessibili nell´architettura del modello di valutazione: flessibilità necessaria per "tener dietro" a tutte le innovazioni alle quali il sistema universitario è andato incontro e che forse meritano di essere riassunte. Da un ordinamento strutturato in corsi di laurea "a ciclo unico" di 4 o 5 anni si è passati a corsi di laurea organizzati nel 3+2, con una strutturazione per crediti molto più articolata e densa di prove (in alcune facoltà si devono superare oltre 40 esami). Da un´articolazione del corpo docente stabilizzata secondo le classificazioni ordinari, associati e ricercatori si è pervenuti a un modello nel quale i professori a contratto hanno finito per assumere uno straordinario peso didattico (nel 2008 il rapporto era di 79 docenti a contratto per 100 di ruolo mentre nel ´98 tale rapporto era di 33 a contratto per 100 di ruolo). A una struttura di domanda rappresentata da "giovani studenti" si è sovrapposta una seconda "genìa" di studenti fuori corso che rientravano nell´alveo dell´università attraverso il riconoscimento degli esami sostenuti anche molti anni prima e una terza rappresentata da soggetti inseriti nel mondo del lavoro che vedevano riconosciuti i propri crediti professionali con impatti di forte perturbazione sulla qualità dei dati e degli indicatori (migliaia di nuovi laureati in corso con una carriera universitaria di un semestre o un solo anno). La corsa ad allargare l´offerta di nuovi corsi e nuove facoltà ha modificato i raggruppamenti osservati sia nella numerosità sia nella reale confrontabilità delle entità osservate (facoltà di lettere con soli corsi di psicologia, facoltà di scienze prive di offerta tradizionale quale corsi di laurea in matematica, fisica, scienze naturali, biologia). Alla fine degli anni ´90 considerai di grande interesse le due linee di lavoro che il ministero annunciava: la creazione di un´agenzia di valutazione sul modello inglese o tedesco e la carta elettronica degli studenti con cui seguire il loro percorso formativo e professionale. Sono trascorsi circa 10 anni né dell´una né dell´altra si ha notizia... con buona pace del sistema universitario. * Direttore Censis Servizi

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Mazzetta per i corsi fantasma in Regione Maxi-multa per l'ex assessore Bombarda (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Grande Milano data: 20/06/2009 - pag: 10 Il processo La decisione della Corte dei Conti della Lombardia. «Delineato il meccanismo fraudolento» Mazzetta per i corsi fantasma in Regione Maxi-multa per l'ex assessore Bombarda Dopo la condanna penale, ora dovrà anche pagare 1,2 milioni all'Erario Maxi condanna contabile per l'ex assessore regionale alla formazione professionale Guido Bombarda (An) che in solido con altre due persone, al termine di un processo che ha inflitto condanne complessive per quasi due milioni di euro, dovrà pagare pro quota all'erario oltre 1,2 milioni per tre corsi professionali fantasma. Lo ha stabilito la Corte dei conti della Lombardia dopo che la Procura regionale aveva sequestrato alle persone coinvolte beni per un totale di 2,3 milioni, di cui 1,4 (poi ridotti a 900mila) al solo Bombarda il quale proviene da una facoltosa famiglia di costruttori. L'indagine contabile segue quella penale. Nel 2005 Bombarda e i responsabili dell'Ente addestramento professionale (Eapa) Manuela Chiossi e Francesco Guerrini, chiusa un'indagine della Guardia di Finanza, patteggiarono in sede penale con la Procura della Repubblica, rispettivamente, 18, 19 e 24 mesi di carcere per tre corsi mai tenuti o realizzati in modo irregolare sul turismo religioso. Bombarda per una tangente da 110 mila euro, gli altri due per truffa ai danni dello Stato. Chiuso l'aspetto penale, si è aperto il versante contabile. Secondo i giudici della Corte dei conti, si legge nelle motivazioni della sentenza, è stato «sufficientemente delineato il meccanismo fraudolento che ha portato all'erogazione da parte della Regione Lombardia di cospicue risorse, cofinanziate dallo Stato e dall'Unione Europea, in favore di soggetti privati» che ha portato a un «danno diretto pari a 1.972.481,37 euro» di cui i «convenuti» devono rispondere per quote diverse. Inoltre, «lo svolgimento della vicenda criminosa induce a ritenere, con ragionevole grado di probabilità », che l'ex assessore «fosse partecipe dell'accordo truffaldino e, in tale veste, corresponsabile dell'indebita percezione delle risorse pubbliche ». Bombarda è stato anche ritenuto responsabile di aver causato un grave danno all'immagine della Regione, quantificato nell'importo della tangente risarcito patteggiando. Lo scandalo scoppiò nel 2003 quando finirono ai domiciliari la direttrice dell'Eapa in relazione a finanziamenti pubblici milionari incassati dall'ente per corsi mai effettuati, attestando la presenza di allievi e docenti che, secondo l'accusa, esistevano solo sulla carta. Cinque mesi dopo, una seconda rata di arresti domiciliari travolse un docente a contratto dell'Università Cattolica di Brescia, la sua segretaria e lo stesso Bombarda. Giuseppe Guastella gguastella@corriere.it

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DOMANI NEL MARE DI ROMA IL GRANDE SPETTACOLO DELLA 100 VELE (sezione: Cultura)

( da "Corriere della Sera" del 20-06-2009)

Argomenti: Cultura

Corriere della Sera sezione: Pubblicita' data: 20/06/2009 - pag: 10 XIV Edizione 20 - 21 giugno 2009 Manifestazione Velica Nazionale Lido di Roma Lega Navale Italiana di Ostia, dove verrà dato il benvenuto agli equipaggi con la musica di tre fra i più noti gruppi della capitale: Kantina Turner proporranno le più note "cover" della famosa cantante americana Tina Turner; Mississipi Mood, il vero ed unico blues di Roma; El Mejunje: chiudete gli occhi.. sembreranno i veri Santana. Forse qualche altra sorpresa. Il Maxiyacht New Zealand Endeavour, ketch oceanico di oltre 30 metri, che con lo skipper neozelandese Grant Dalton ha vinto una edizione della regata intorno al mondo, la Withbread, messo a disposizione dalla ASD Maxishare Sailing Team, accompagnerà la regata con a bordo docenti e studenti dell'Università dell'Aquila. Giulia Michelini, giovane e affermata attrice, che ha debuttato nella terza serie della fiction "Distretto di Polizia"dove è Sabrina Corsi, una partecipazione che le ha permesso di aggiudicarsi una parte nel film di Muccino " Ricordati di me", una splendida interpretazione nel film Borsellino per seguire poi con la sua presenza in RIS e Palermo oggi squadra antimafia, sarà la madrina della manifestazione. Adriano Panatta, Bruno Conti, Yuri Chechi, Cino Ricci ospiti d' Onore di Rossella Dorelli, Presidente dell'Achab Yacht Club e di Maurizio De Rossi Presidente della Lega navale Italiana, il giornalista Rai e grande navigatore Giulio Guazzini, Pino Stillitano, Sergio Papagni, Daniele Gabbrielli, Matteo Miceli, Carlo Fogliazza, per citarne solo alcuni, ma tutti i partecipanti a questa grande manifestazione di sport e solidarietà, Vi invitano a seguire questo evento ed a contribuire alla ricostruzione dell'Università dell'Aquila con l'acquisto della T-Shirt 100 Vele. DOMANI NEL MARE DI ROMA IL GRANDE SPETTACOLO DELLA 100 VELE Previste oltre 300 imbarcazioni al via dal pontile di Ostia Più di 2000 tra professionisti della vela, appassionati e "velisti per caso"; più di 300 imbarcazioni a vela, tra scafi di carbonio, alberi hi-tech, vele disegnate dai computer e "vecchie signore del mare" in teak massello e vele di cotone; navigatori oceanici, navigatori della domenica, campioni del mondo di varie discipline; uomini coi capelli bianchi e pelle bruciata dal sale dopo migliaia di miglia e bambini di appena otto anni alla loro prima esperienza; maxiyacht di oltre 30 metri e minuscoli "Optimist"; musica, allegria, agonismo, gioia di vivere e. tanta solidarietà. Questa è la 100 VELE 2009. Se non siete già a bordo di qualche imbarcazione andate sul pontile di Ostia e godetevi lo spettacolo della più grande e colorata festa del mare di Roma. Partenza domenica 20 giugno ore 11.00 dal pontile di piazza Ravennati, poi le imbarcazioni si dirigeranno verso Catelfusano per tornare successivamente all'arrivo passando per Fiumicino. La manifestazione organizzata dall'Achab Yacht Club in collaborazione con la Lega Navale Italiana Ostia e con il supporto della Federazione Italiana Vela IV Zona, punta ormai da anni a coniugare la passione per la vela e per il mare con la solidarietà, lanciando una sfida a tutti gli appassionati di questo sport, senza limiti di età e di bravura. Partecipano a questo evento imbarcazioni di ogni tipo e dimensione, dalla piccola deriva al grande veliero, che si impegnano in un'appassionante gara non solo agonistica ma anche di impegno sociale: i ricavati delle iscrizioni, i contributi volontari e la vendita delle T-Shirt "100 Vele" di questa XIV edizione, saranno interamente devoluti al Dipartimento di Fisica della Facoltà di Scienze dell'Università dell'Aquila. Il terremoto del 6 aprile scorso ha messo in forse la possibilità di mantenere presso l'Università dell'Aquila quella funzione culturale che da oltre 40 anni ha permesso la valida formazione dei Fisici aquilani. La situazione è molto critica sia per il danno prodotto dal sisma alla sede universitaria e alle sue strutture sia per la difficoltà dei giovani che frequentano l'Università a continuare gli studi in condizioni di notevole disagio: senza alloggi, aule , laboratori, trasporti. Un anticipo di questa grande Kermesse, si avrà oggi stesso, in acqua con la prima prova della Coppa Nazionale Crociera, un vero Campionato Italiano per barche da crociera ed a terra con la festa presso la Buon vento a tutti. Per informazioni: www.achab-yachtclub.it - www.maxisails.com Sezione Lido di Ostia Lega Navale Italiana

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Gaza, due anni di isolamento E Hamas è più forte (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 21-06-2009)

Argomenti: Cultura

Gaza, due anni di isolamento E Hamas è più forte Nella Striscia c'è più sicurezza. Ma la situazione è drammatica. E i palestinesi pagano con povertà e disoccupazione la rottura con Fatah e Anp UMBERTO DE GIOVANNANGELI Hamas e Gaza. Due anni dopo la presa del potere. Radiografia di un consenso che non è venuto meno. Nonostante il blocco imposto da Israele. Nonostante una guerra che ha provocato morte e distruzione. Osservatori ed esponenti politici palestinesi su una cosa convengono: Hamas ha posto fine al caos e all'anarchia nella Striscia e ha assicurato alla popolazione, anche se a caro prezzo, un minimo di stabilità. Prima che Hamas prendesse il potere c'erano, in lotta tra loro, 12 servizi di sicurezza «il cui solo scopo era di causare anarchia» dice Ihab al-Ghussein, portavoce del ministero per la sicurezza nel governo di fatto di Hamas, non riconosciuto dalla comunità internazionale. «Una forza di 14 mila persone, circa un quarto delle truppe al comando del Fatah - prosegue al-Ghussein - è riuscita a ridare sicurezza alla popolazione». È vero, risponde Talal Oukal, docente all'università al-Zahar di Gaza; ma poi aggiunge che la spaccatura tra Hamas e Fatah - con Gaza nelle mani di Hamas e la Cisgiordania, col placet di Israele, sotto il relativo controllo dell'Autorità palestinese e del Fatah, «è stata pagata a caro prezzo dai palestinesi». Consenso e repressione Per Oukal le due linee di azione nei confronti di Israele - la lotta armata propugnata da Hamas e il dialogo sostenuto dal Fatah - «sono egualmente fallite». Inoltre il rigido blocco della Striscia imposto da Israele dopo la presa del potere di Hamas, afferma, hanno aggravato le difficoltà di vita a Gaza, dove la disoccupazione e la povertà hanno raggiunto livelli da record mondiale. Il blocco israeliano, denuncia Marwan Khalil, un ristoratore di 35 anni, ha fatto salire vertiginosamente i prezzi e causato la chiusura di negozi. «Sembra di vivere in prigione, abbiamo paura di ammalarci perché non è possibile partire da Gaza per ricevere adeguate cure mediche». Anche Khalil Abu Shamal, attivista sei diritti umani, accusa Israele e la comunità internazionale, e non direttamente Hamas, della drammatica situazione socio-economica nella Striscia. A dispetto delle difficoltà economiche, del blocco, dei danni causati dall'offensiva militare israeliana lo scorso gennaio, è un fatto non contestato che il movimento islamico in due anni è riuscito a consolidarsi al potere a Gaza. È la convinzione dell'esponente di Hamas Ismail Radwan condivisa anche dal docente di scienze politiche Mukhaimar Abu Sàada. «A quanto pare - dice - l'assedio non ha dato i frutti che Israele sperava. Semmai ha rafforzato il potere di Hamas e anzi ne ha aumentato i consensi». Fehmi al-Zàarie, un portavoce del Fatah, accusa Hamas «di repressione delle libertà personali e collettive e dei diritti politici delle forze avversarie». È d'accordo anche Abu Shamala per il quale «la situazione di diritti umani, culturali, economici e sociali è peggiorata». Ma di ciò incolpa la rottura tra Hamas e Fatah. La sfida qaedista A sfidare l'ordine garantito da Hamas nella Striscia sono i gruppi più estremi dell'arcipelago jihadista. Tra questi «Jaljalat», ossia «Tuono dirompente», nato due anni fa mentre Hamas conquistava il potere con la forza espellendo da Gaza gli uomini di Abu Mazen. Raccoglie fuoriusciti di Hamas ed ex militanti di un altro gruppo filo Al Qaeda, l'Esercito dell'Islam. In mesi recenti a Gaza sono venute alla ribalta altre sigle che si ispirano alla Jihad mondiale: fra questi «Jund Ansar-Allah» (I Soldati del Dio vincente), che hanno nelle loro file anche mujiaheddin stranieri, «Jaish al-Umma» (l'Esercito della Nazione), e l'Esercito dei credenti. Sono alcune centinaia di miliziani, oggi la spina nel fianco di Hamas. (ha collaborato Osama Hamdan) L'analisi

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Hamas e Gaza. Due anni dopo la presa del potere. Radiografia di un consenso che non è venuto me... (sezione: Cultura)

( da "Unita, L'" del 21-06-2009)

Argomenti: Cultura

Hamas e Gaza. Due anni dopo la presa del potere. Radiografia di un consenso che non è venuto meno. Nonostante il blocco imposto da Israele. Nonostante una guerra che ha provocato morte e distruzione. Osservatori ed esponenti politici palestinesi su una cosa convengono: Hamas ha posto fine al caos e all'anarchia nella Striscia e ha assicurato alla popolazione, anche se a caro prezzo, un minimo di stabilità. Prima che Hamas prendesse il potere c'erano, in lotta tra loro, 12 servizi di sicurezza «il cui solo scopo era di causare anarchia» dice Ihab al-Ghussein, portavoce del ministero per la sicurezza nel governo di fatto di Hamas, non riconosciuto dalla comunità internazionale. «Una forza di 14 mila persone, circa un quarto delle truppe al comando del Fatah - prosegue al-Ghussein - è riuscita a ridare sicurezza alla popolazione». È vero, risponde Talal Oukal, docente all'università al-Zahar di Gaza; ma poi aggiunge che la spaccatura tra Hamas e Fatah - con Gaza nelle mani di Hamas e la Cisgiordania, col placet di Israele, sotto il relativo controllo dell'Autorità palestinese e del Fatah, «è stata pagata a caro prezzo dai palestinesi». Consenso e repressione Per Oukal le due linee di azione nei confronti di Israele - la lotta armata propugnata da Hamas e il dialogo sostenuto dal Fatah - «sono egualmente fallite». Inoltre il rigido blocco della Striscia imposto da Israele dopo la presa del potere di Hamas, afferma, hanno aggravato le difficoltà di vita a Gaza, dove la disoccupazione e la povertà hanno raggiunto livelli da record mondiale. Il blocco israeliano, denuncia Marwan Khalil, un ristoratore di 35 anni, ha fatto salire vertiginosamente i prezzi e causato la chiusura di negozi. «Sembra di vivere in prigione, abbiamo paura di ammalarci perché non è possibile partire da Gaza per ricevere adeguate cure mediche». Anche Khalil Abu Shamal, attivista sei diritti umani, accusa Israele e la comunità internazionale, e non direttamente Hamas, della drammatica situazione socio-economica nella Striscia. A dispetto delle difficoltà economiche, del blocco, dei danni causati dall'offensiva militare israeliana lo scorso gennaio, è un fatto non contestato che il movimento islamico in due anni è riuscito a consolidarsi al potere a Gaza. È la convinzione dell'esponente di Hamas Ismail Radwan condivisa anche dal docente di scienze politiche Mukhaimar Abu Sàada. «A quanto pare - dice - l'assedio non ha dato i frutti che Israele sperava. Semmai ha rafforzato il potere di Hamas e anzi ne ha aumentato i consensi». Fehmi al-Zàarie, un portavoce del Fatah, accusa Hamas «di repressione delle libertà personali e collettive e dei diritti politici delle forze avversarie». È d'accordo anche Abu Shamala per il quale «la situazione di diritti umani, culturali, economici e sociali è peggiorata». Ma di ciò incolpa la rottura tra Hamas e Fatah. La sfida qaedista A sfidare l'ordine garantito da Hamas nella Striscia sono i gruppi più estremi dell'arcipelago jihadista. Tra questi «Jaljalat», ossia «Tuono dirompente», nato due anni fa mentre Hamas conquistava il potere con la forza espellendo da Gaza gli uomini di Abu Mazen. Raccoglie fuoriusciti di Hamas ed ex militanti di un altro gruppo filo Al Qaeda, l'Esercito dell'Islam. In mesi recenti a Gaza sono venute alla ribalta altre sigle che si ispirano alla Jihad mondiale: fra questi «Jund Ansar-Allah» (I Soldati del Dio vincente), che hanno nelle loro file anche mujiaheddin stranieri, «Jaish al-Umma» (l'Esercito della Nazione), e l'Esercito dei credenti. Sono alcune centinaia di miliziani, oggi la spina nel fianco di Hamas. (ha collaborato Osama Hamdan)

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farmacia degli incurabili - guido donatone (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina X - Napoli FARMACIA DEGLI INCURABILI GUIDO DONATONE A TAL PROPOSITO è DOVEROSO RICORDARE - non è stato fatto nella presentazione di martedì - che se ancora oggi esiste il centro storico ciò si deve all´azione solitaria e disperata del compianto Antonio Iannello. Egli nel 1970 riuscì a far modificare a Roma, dalla direzione del ministero dei Lavori pubblici, il piano regolatore varato da Servidio. Piano che, strumentalizzando la distinzione filologica tra centro antico e centro storico, prevedeva una parziale tutela per l´area di Neapolis abbandonando alla speculazione edilizia il tessuto storico della Napoli cinquecentesca e barocca. Interi quartieri (Stella, Vergini, Sanità, Miracoli, Montesanto, Quartieri spagnoli, Monte di Dio) sarebbero stati sventrati e oggi si presenterebbero come l´allucinante via Kagoshima al Vomero, realizzata dal famulo di Achille Lauro, Ottieri. Grazie a Iannello il piano tornò a Napoli con una provvidenziale e rigorosa normativa di restauro conservativo del centro storico, che è valsa a scongiurare anche la deportazione dei ceti popolari, come avvenne nell´infausta operazione ottocentesca del cosiddetto Risanamento (88 mila componenti di famiglie povere furono gettati sul lastrico), e successivamente con la micidiale speculazione edilizia che ha investito i rioni Carità e Guantai. La predetta normativa è stata recepita dalla prima giunta Bassolino e definitivamente sancita nel piano approvato nel 2004 dall´attuale amministrazione comunale. Un merito che viene disconosciuto alla Iervolino, ma senza la garanzia della tutela il centro storico di Napoli non avrebbe potuto entrare nella lista del Patrimonio mondiale dell´umanità. Oggi tutti si ammantano di tale riconoscimento Unesco, ma è ancora una volta opportuno ricordare che la relativa richiesta venne avanzata dal ministero dei Beni culturali attraverso le pagine di "Repubblica" nel 1994 da Italia Nostra. Possiamo quindi dormire sonni tranquilli circa la salvaguardia del centro storico? Direi il contrario. Se per altri aspetti il centrosinistra ha deluso, il candidato designato dal presidente del Consiglio alla Regione o al Comune, l´industriale Lettieri, fa temere il peggio. Egli ha infatti da tempo dichiarato che nel suo programma sarà prioritaria la riproposta dei progetti del Regno del Possibile (1986) che prevedevano estese demolizioni nel centro storico per realizzare nuovi fabbricati: il sogno di molti napoletani di provenienza poppeta (post oppidum) è di innalzare nuovi grattacieli per tenere compagnia all´alienante falansterio di via Medina. Non possiamo inoltre non rilevare gli ostacoli che vengono frapposti alla stessa attuazione del piano regolatore. Esempio eclatante l´attuale opposizione corporativa della Facoltà di medicina della II Università contro la delocalizzazione a Caserta delle strutture del Vecchio Policlinico. E sono sorprendenti le concitate proteste dei docenti di Medicina, che vantano i meriti delle rispettive cattedre universitarie opponendosi al trasferimento previsto dal piano regolatore e imposto dalla evidente esigenza di aree adeguate alla realizzazione di moderne e attrezzate strutture ospedaliere. è possibile che questi qualificati professionisti non si rendano conto che le vecchie e inadeguate strutture occupano l´area dell´acropoli greca? Infatti il piano regolatore prevede al posto del Vecchio Policlinico la nascita di un parco archeologico dopo che gli scavi avranno dato conto delle superstiti testimonianze d´età grecoromana. Italia Nostra ribadisce quindi l´esigenza dell´attuazione del piano vigente: è anche l´ultima occasione per dotare di verde l´area di Neapolis che ne è priva. Potranno restare in tale area ambulatori di pronto soccorso e attività di day hospital compatibili. A proposito dell´acropoli rileviamo che il citato "Grande Programma", prende in considerazione il complesso ospedaliero degli Incurabili, ma sembra non includere il restauro della Farmacia degli Incurabili: esempio unico del decorativismo settecentesco napoletano, di cui da tempo l´opinione pubblica italiana e straniera auspica la riapertura. Nell´area dell´acropoli, come si può constatare, esistono anche splendidi monumenti barocchi, per cui andava evitata nel "Documento di orientamento strategico", che supporta il "Programma", pubblicato dal Comune, l´ambigua denominazione di "centro antico" per l´area di Neapolis, per non rinfocolare la pericolosa tendenza, ormai anche politicamente ridestata, che continua a perseguire il disegno di anacronistici sventramenti del centro storico di Napoli. L´autore è presidente di Italia Nostra sezione di Napoli

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da siena in europa erasmus per 350 (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Firenze L´ateneo Da Siena in Europa Erasmus per 350 Sono circa 350 gli studenti dell´Università di Siena che nell´anno accademico 2009/2010 partiranno per un esperienza di studio in una università europea con il programma Erasmus. «L´Erasmus è un´opportunità importante – ha spiegato il professor Furio Pacini, delegato del rettore alle relazioni internazionali – e porta con sé tanti benefici, dalla conoscenza delle lingue, oggi indispensabile in qualsiasi settore lavorativo, alla nascita di nuovi contatti e relazioni con studenti e docenti di altre università».

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1x64 testo per misurare lo spazi - laura montanari (sezione: Cultura)

( da "Repubblica, La" del 21-06-2009)

Argomenti: Cultura

Pagina V - Firenze 1x64 Testo per misurare lo spazi 1x34 Testo per misurare lo spazio equivalente di 001 righe Gensini, niente pressing su Tesi "Nessuna fretta di incontrarsi" Il preside di Medicina e il rettore non si sono ancora visti. Il problema pensionamenti LAURA MONTANARI Qualcuno dice che il preside di Medicina, Gianfranco Gensini in una riunione in Mugello dell´azienda ospedaliera di Careggi si sia lasciato sfuggire una confessione del tipo: «Eh sì forse sono stato troppo indeciso sull´elezione del rettore...». Naturalmente lui dice che è falso: «Mai detta una cosa del genere: ho spiegato che nella facoltà c´erano orientamenti diversi e non me la sono sentita di schierarla da una parte o dell´altra anche se nell´ultimo consiglio molti si sono espressi per Alberto Tesi». Bisognerà ripartire con Tesi rettore. L´ha già incontrato? «Non voglio essere frettoloso. Io e Tesi abbiamo lavorato insieme, discuteremo più avanti di cose che hanno una loro complessità». Siena chiama la Regione per vendere gli immobili delle Scotte, Firenze ha fatto lo stesso per vendere le Montalve e ricorre ora all´accordo per un altro salvataggio... Non state esagerando? «La parola salvataggio non mi piace per niente. "Salvataggio" è una cosa occasionale e qui invece c´è un programma antecedente. La Regione avvia un percorso con le università per lo sviluppo di brevetti in campo biomedico e poi con aperture ad altri settori disciplinari». La Regione chiederà in cambio rappresentanza in ateneo. «Che male c´è? Nel consiglio di amministrazione c´erano già in passato rappresentanti della Regione e del Comune e non per questo la nostra autonomia era in pericolo. L´accordo con la Toscana è un punto fondamentale nel rigoroso rispetto dei ruoli». Se lei fosse in Tesi cosa metterebbe come prioritario nell´agenda dei prossimi mesi? «Non cado nella trappola di rispondere. Non voglio dare consigli che potrebbero essere letti come un´ingerenza». Quali sono i problemi che Medicina dovrà affrontare in autunno? «Intanto diciamo una cosa che mi fa molto piacere e cioè che nella classifica del Censis-Repubblica la facoltà di Firenze ha guadagnato posizioni ed è la terza in Italia. Sui problemi: uno complesso a livello nazionale è la riduzione dei settori disciplinari che da 300 dovranno scendere di un terzo e fra quelli che rischiano di scomparire c´è l´infermieristica: io non sono d´accordo». Medicina come altre facoltà dovrà affrontare i pensionamenti delle cattedre. «Sono preoccupato, in due anni perderemo il 15% dei docenti, ci sono settori che già oggi - Pediatria e Odontoiatria - sono in sofferenza. Dovremo studiare dei reclutamenti per non avere contraccolpi anche sui percorsi assistenziali». Tra i temporaneamente sospesi c´è Sergio Romagnani, il più celebre immunologo italiano. «Sarebbe una perdita non rimpiazzabile per l´università e per la ricerca. Io sono per tenerlo».

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